* Domani in edicola con La Stampa * T1 CV PR T2 LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 VENERDÌ 28 MARZO 2014 • ANNO 148 N. 86 • 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it La precisazione del ministro Un piano da 200 milioni Dopo il caso Paltrow-Martin Strisceblu:sullemulte deciderannoiComuni Genova: così faremo a pezzi la Concordia Separarsi da amici Istruzioni per l’uso Lupi dirime la questione delle sanzioni per la sosta prolungata oltre il ticket Stop agli autovelox senza controlli Antonio Pitoni A PAGINA 16 La scelta del porto ligure dovrebbe essere annunciata a metà aprile Il via a inizio estate, con 300 operai Teodoro Chiarelli e Grazia Longo A PAG. 13 Ecco le regole utilizzate dai vip che si dividono: vanno bene anche per noi comuni mortali? Salemi E UN COMMENTO DI Carlo Rimini A PAG. 19 La visita in Italia del presidente Usa. L’incontro con il Papa: sono un suo ammiratore. Divergenze sui temi etici Presidente Calabria Condannato Scopelliti Dovrà lasciare “Sangue fresco, farà bene all’Europa”. Napolitano: ricucire con la Russia la Regione Obama scommette su Renzi LO SCAMBIO TRA DIFESA ED ECONOMIA GIANNI RIOTTA e vi è ormai nota la percentuale del «3%» di Maastricht, camicia di forza che il premier Matteo Renzi prova ad allentare, imparatene una nuova, il «2% Nato». È la percentuale di Prodotto Interno Lordo dei Paesi dell’Alleanza Atlantica che i patti prevedono venga destinata alle spese militari. Gli americani fanno i generosi, con il 4,1% del Pil, gli europei i taccagni, in media solo l’1,6% Pil alla Difesa. La missione europea del presidente Barack Obama, nel mezzo della crisi ucraina seguita all’annessione della Crimea da parte di Vladimir Vladimirovich Putin, si condensa giusto nel brand «2%». Finite le cerimonie, i picchetti in alta uniforme, i palazzi scintillanti del Vecchio Continente, Obama ha detto in soldoni: «Fratelli, Putin è alle porte. Nessuna sa quando colpirà di nuovo dopo Cecenia, Georgia e Ucraina, forse tra Moldova e Transnistria dove ha già milizie. Se si muoverà, la Nato dovrà esser pronta e noi americani non possiamo pagare da soli». Il presidente Obama resta popolare in Europa, malgrado le incertezze su Siria, Iraq e Afghanistan e la prudenza nel riformare la raccolta dei metadati Nsa dopo le rivelazioni dell’ex agente Snowden ne abbiano appannato l’aureola. S CONTINUA A PAGINA 27 fiducia nelle riforme di Renzi. Saprà portare avanti l’Italia»: così Obama promuove il premier italiano. «Può diventare un modello per l’Europa». Il presidente degli Stati Uniti, in visita in Italia, ha incontrato Napolitano, il quale ha insistito sulla necessità di ricucire con la Russia, e il Papa. «Sono un suo ammiratore» ha detto a Francesco il leader americano. Corbi, Tornielli 1 Il 1 «Ho I DUE LEADER ALLO SPECCHIO LE CONDIZIONI DI BARACK GLI IMPEGNI DI MATTEO PAOLO MASTROLILLI FABIO MARTINI ono rimasto colpito dall’energia e dalla visione di Matteo». Se il nuovo premier italiano Renzi si aspettava un «endorsement» dalla visita a Roma del presidente Obama, lo ha ottenuto in maniera esplicita e chiara. ra gli affreschi di Villa Madama, il colloquio a porte chiuse era appena cominciato e l’ex ragazzo di Rignano sull’Arno si è sentito dire dal presidente degli Stati Uniti d’America una frase inaspettata. S e Rampino DA PAG. 2 A PAG. 5 T CONTINUA A PAGINA 3 presidente della Calabria, Giuseppe Scopelliti, è stato condannato a 6 anni di reclusione con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e un risarcimento di 120 mila euro per il «buco» di 87 milioni nel Comune di Reggio Calabria. Da subito è sospeso per 18 mesi dal Consiglio regionale. Mazzucca A PAGINA 11 CONTINUA A PAGINA 3 Veneto, sospetti sui dati UN REFERENDUM IN STILE-TOTÒ MICHELE BRAMBILLA l referendum per l’indipendenza del Veneto, conclusosi nei giorni scorsi con una schiacciante vittoria del «sì» (89 per cento), si sta rivelando ancor più carta straccia di quanto si potesse immaginare. I CONTINUA A PAGINA 27 Lessi A PAGINA 11 Ai cinesi il 2% di Eni e Enel ITALIA, IN BORSA PASSA LO STRANIERO FRANCESCO MANACORDA anche, autostrade, telefoni e televisioni; ora anche l’energia e una puntata nei giornali. Lo shopping azionario nei nostri confini tocca nuove vette e conferma che - almeno in Borsa - l’Italia fa gola. Questa volta sono i cinesi che emergono in piazza Affari con una doppia partecipazione in Eni ed Enel. B KEVIN LAMARQUE/REUTERS Barack Obama durante la visita privata al Colosseo, guidato dal direttore tecnico del monumento, Barbara Nazzaro UN AMERICANO A ROMA MATTIA FELTRI ncredibile: è più grande di alcuni dei nostri migliori stadi di baseball». Barack Obama ha rafforzato una certa tradizione degli americani che arrivano a Roma e per «I la prima volta vedono il Colosseo. Uno di questi era il generale Cork, nel 1944. Lo guidava Curzio Malaparte, che poi ne scrisse nella Pelle. CONTINUA A PAGINA 5 COME IN MONUMENTS MEN Il Matisse rubato dai nazisti torna alla famiglia ebrea chietto, in mezzo a montagne di immondizia, di scatolette di cibo vecchie di decenni, di mobili dozzinali. Adesso quel quadro perduto del grande pittore francese si candida a diventare il lieto fine di una sensazionale storia, anche piena di veleni, che si trascina dal 2012. A febbraio di quell’anno, la polizia doganale fa una perquisizione nell’appartamento di un quartiere residenziale del capoluogo bavarese in cui vive in condizioni modestissime Cornelius Gurlitt. TONIA MASTROBUONI INVIATA A BERLINO na donna seduta, con le mani in grembo, colta da Henri Matisse in un momento di malinconia. Un quadro scomparso per oltre mezzo secolo, ufficialmente bruciato nei bombardamenti di Dresda del 1945. E invece è riemerso, assieme ad altri 1.500 capolavori, due anni fa in un appartamento di Monaco intestato a un innocuo vec- U La «Donna seduta» CONTINUA A PAGINA 15 CONTINUA A PAGINA 6 Grassia e Spini A PAG. 7 2 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 U ITALIA-USA LA VISITA A ROMA AL QUIRINALE Napolitano a Obama “La Russia è importante bisogna coinvolgerla” Quinto incontro dal 2009, intesa su occupazione e difesa Il presidente americano elogia la nostra leadership in Nord Africa ANTONELLA RAMPINO ROMA È presto per sapere se e quale sarà il trade-off, ovvero la compensazione per l’Italia a fronte della nomina dell’ex premier laburista Stoltenberg alla Nato - che è ormai data per certa - o se vi sarà una (ulteriore) diluizione nel tempo sugli ordinativi degli F35, tutte cose sulle quali lo scambio di vedute è avvenuto in un colloquio personale e diretto tra Giorgio Napolitano e Barack Obama. In quei venti minuti nello Studio alla Vetrata il presidente italiano ha avuto modo di illustrare al presidente americano - che lo stima pubblicamente per saggezza e statura politica - le «difficoltà oggettive» insite nei limiti al potere di grazia presidenziale, oltre che nella situazione assai complessa nella politica italiana stessa e nella pubblica opinione. Insomma, difficile se non impossibile cancellare la condanna all’ ex capo Cia Robert Seldon Lady, ultimo dei condannati per la rendition di Abu Omar, il cui nome però pare non sia stato neanche pronunciato, né alla Vetrata né a colazione nel sontuoso Salone degli Specchi. Venti minuti faccia a faccia, quasi 40 con le delegazioni, e oltre tre quarti d’ora a tavola, c’è stato tempo per dispiegare una conversazione a tutto campo, in un clima che uno dei testimoni oculari definisce «di grande e cordiale reciproca comprensione». Al quinto incontro, ormai possono dire di conoscersi bene. Al punto che Obama può formulare con calore i convenevoli anglosassoni, il «nice to see you again» di saluto con un classico riferimento meteorologico, «Roma è bella anche con la pioggia». Poi si è entrati subito nel vivo. Si sa da tempo che in un mondo ormai multipolare gli americani ritengono di non dover più giocare il ruolo di tutori dell’ordine mondiale, e per questo al Colle come pubblicamente il presidente Usa ha ripetuto che «gli Stati Uniti non possono spendere per la difesa il 3 per cento del Pil, mentre i Paesi europei si fermano sotto l’un per cento». Ma proprio per questo, quando s’è affrontato il tema della crisi ucraina, incastonato in un discorso sulla necessità dell’impegno congiunto e transatlantico per far fronte alle molteplici sfide, Napolitano ha esortato nel suo perfetto inglese a guardare oltre la crisi nei rapporti con Mosca, un Paese «influente in molti scenari», ovvero nell’intero Medio Oriente a cominciare dall’Iran e dalla Siria. «Non dobbiamo perdere la prospettiva, che si va coltivando da anni, di coinvolgere e responsabilizzare la Russia, nel confronto con L’ultima tappa LacenaaVillaTaverna 1 L’ultima tappa della lunga gior- nata italiana del Presidente Usa è stato il saluto al personale delle tre ambasciate Usa a Roma (per l’Italia, la Santa Sede e le Agenzie Onu) seguito dalla cena a Villa Taverna, la residenza dell’ambasciatore americano, John Phillips, dove tra gli altri c’erano anche il presidente della Fiat John Elkann, John Kerry e Susan Rice. Anche ieri sera la villa - blindatissima era circondata da una folla in attesa di vedere il presidente Usa. ALESSANDRO DI MEO/ANSA Barack Obama al Quirinale ricevuto dal presidente Napolitano le molteplici sfide globali e le minacce alla sicurezza comune che vengono da più fronti, dal terrorismo internazionale alla non-proliferazione nucleare», ha scandito Napolitano racchiudendo in una frase sola scenari geopolitici, e la storia dell’avvicinamento a Mosca che data ormai dal primo G8 del 1998. L’Europa «deve farsi maggior carico di se stessa» specie ora che la fase peggiore sembra passata, ha detto Obama, «occorre mettere l’accento sulla crescita». Napolitano ha ribattuto segnalando il contributo dell’Euro- pa alla ripresa economica generale e al superamento della crisi, aggiungendo che adesso (e vale soprattutto per l’Italia) occorre tener presente «le esperienze e i risultati ottenuti dagli Stati Uniti». Il presidente americano ha ringraziato il nostro Paese per gli sforzi compiuti in Nord Africa, a cominciare dalla Libia, e Napolitano ribadito che l’Italia ha un forte impegno e un ruolo prioritario nella costruzione di uno stabile equilibrio politico e statuale di Tripoli. Comuni le preoccupazioni per la situazione in Egitto, e una speranza per la Tunisia che, è l’analisi del presidente Usa e non solo, può essere d’esempio nel virtuoso cammino intrapreso sulla via della democrazia, ben impostato grazie alla nuova Costituzione che riconosce i diritti civili e anche quelli delle donne. Alla fine, si sono salutati. Come due amici di vecchia data. E chissà se Obama ha trovato con Napolitano quell’«empatia» che a Bruxelles aveva indicato come via maestra per evitare le guerre col vicino, sia esso un Paese o un semplice concittadino a rischio povertà. I dossier Nato Caso Abu Omar Difesa Roma punta alla guida ma la Merkel incombe LaCasaBiancachiede lagraziaagliagenti Gli Usa frenano i tagli agli F-35 Dopo il danese Anders Fogh Rasmussen dovrebbe toccare a un Paese del Sud. L’Italia era in pole position ma è spuntata la candidatura del socialista norvegese Jens Stoltenberg, sostenuta dalla Merkel per liberare la casella della presidenza della Commissione europea a un suo candidato del Ppe. L’Italia punta a compensazioni su altri fronti se si confermasse la scelta in favore dell’ex premier di Oslo. Il rapimento dell’imam egiziano a Milano da parte della Cia nel 2003 ha lasciato uno strascico nelle relazioni con gli Stati Uniti, con la condanna di 23 agenti americani. Il presidente Napolitano ha graziato nel 2013 il colonnello Joseph Romano III ma Washington vorrebbe un gesto di clemenza anche per Robert Seldon Lady, l’ex capo sezione della Cia di Milano. Napolitano ha ribadito i limiti delle sue prerogative. Obama ha sottolineato ieri che «l’Europa non può spendere solo l’1 per cento del Pil per la Difesa mentre gli Usa spendono il 3». Sul tavolo anche l’eventuale taglio nell’acquisto dei cacciabombardieri F-35 (da 90 a 45) da parte del nostro ministero della Difesa, che secondo Washington potrebbe avere un impatto negativo sul programma e sull’integrazione fra le aviazioni statunitense e italiana. Libia Russia Marò All’Italia il ruolo di gendarme di Tripoli Il Colle vuole tenere una porta aperta Se Washington preme New Delhi può cedere Obama ha ringraziato l’Italia per il suo impegno e ha sottolineato che bisogna «riportare l’ordine» nel Paese, di fatto diviso in due, con le milizie islamiste che controllano l’Est, con una deriva anarchica che spaventa l’Europa anche per i riflessi sull’immigrazione. Roma sta addestrando le forze di sicurezza di Tripoli ed è vista da Washington come l’alleato chiave per intervenire in tutto lo scacchiere del Nord Africa. Sulla crisi ucraina, Napolitano ha sottolineare la necessità di continuare a «coinvolgere e responsabilizzare la Russia», un Paese influente «in molti scenari», come la Siria e il Medio Oriente. Obama ha incassato da Roma l’appoggio per un nuovo giro di sanzioni più dure nel caso Putin non volesse fare marcia indietro in Crimea e ha promesso aiuti concreti per rendere il nostro Paese più indipendente dal gas russo. L’Italia ha chiesto aiuto all’America per «l’internazionalizzazione» del caso e punta a un arbitrato che sottragga i due fucilieri della Marina al giudizio in un tribunale indiano. Washington finora non si è sbilanciata, anche per i forti legami economici con New Delhi, ma l’appoggio all’alleato potrebbe essere merce di scambio nella partita delle sanzioni alla Russia e risultare decisivo per sbloccare l’impasse. LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Primo Piano .3 . A VILLA MADAMA Barack-Matteo: “Yes we can” Feeling e pacche sulle spalle fra i due leader che hanno puntato la loro agenda sul cambiamento L’intesa Obama e Renzi ieri a Villa Madama Crescita e lavoro Arte e cultura Ho fiducia nelle riforme di Renzi. Saprà portare avanti l’Italia I nostri patrimoni privati sono quattro volte più grandi del debito pubblico Barack Obama Matteo Renzi ALESSANDRO BIANCHI/REUTERS L’energia del premier conquista il leader Usa Renzi senza complessi “Faremo la nostra parte” “Ambizioso, può diventare un modello per l’Europa” “Possiamo affrontare gli impegni internazionali” dibattito sterile: le finanze pubbliche devono essere in ordine, ma più si cresce e più i conti sono in ordine». Invece SEGUE DALLA PRIMA PAGINA «la crescita europea va ancora al rallentatore». Da qui l’intesa con Renzi erò è un appoggio che si basa per puntare sulla crescita: «È fondasugli impegni presi, e per esmentale sostenere i giovani e i disoccusere confermato richiederà di pati, e so che il governo italiano lo sta rispettarli, dalle riforme per rilanfacendo», per esempio con i provvediciare l’economia e combattere la dimenti per favorire le assunzioni nelle soccupazione giovanile, alle garanmedie e piccole imprese. Washington zie per la sicurezza internazionale e darà una mano, anche l’expo di Milano: il finanziamento della Nato. L’intesa «Tornerò in Italia per l’esposizione. maturata nelle magnifiche sale di Anzi, sono fiero di annunciare Villa Madama non si limita alla chil’adesione degli Stati Uniti». mica personale, fra due leader gioIl problema più urgente vani che hanno fatto del cambiadel momento, però, è la mento la loro cifra. A tratti, nella sicurezza. Anzi, l’intero La Nato conferenza stampa, Obama è parso sistema di vita occidenSe un alleato quasi stupito dalla determinazione tale, minacciato dall’agcon cui parlava Renzi, una variaziogressione russa in non contribuisce ne anche culturalmente gradita agli Ucraina. Qui incomboin un settore, può americani, rispetto all’abitudine dei no due problemi: nel brepolitici italiani spesso indecifrabili. ve termine, la compattezfarlo in un altro «Sono colpito dall’energia e dalla viza sul fronte delle sanzioni sione che Matteo porta con sé in da opporre a Putin; nel lungo, questo nuovo incarico. C’è visione, il finanziamento adeguato della c’è ambizione, ed è un fatto positivo Nato. Sul primo punto, Obama ha rinon solo per l’Italia, ma per l’Euroconosciuto che le sanzioni di settore pa». Dopo averlo invitato alla Casa sarebbero dolorose anche per alcuni Bianca, ha aggiunto: «Ho fiducia paesi alleati, ma poi ha ottenuto forse nelle riforme di Renzi. Saprà portapiù di quanto si aspettasse in pubblire avanti l’Italia». co, quando Renzi ha detto che l’Italia Questo è il primo terreno ha le risorse per resistere a una evend’intesa: la volontà di spingetuale crisi energetica provocata da re l’Europa dall’austerity Mosca. Sul secondo punto, il presialla crescita. Obama è dente ha denunciato lo squilibrio tra stato attento a non urgli investimenti americani nella difeL’Expo 2015 tare la cancelliera Mesa, circa il 3% del pil, e quelli europei, Sono fiero rkel, dicendo che quanche a mala pena toccano l’1%. Non è do «l’euro sembrava entrato nel dettaglio della polemica di annunciare destinato ad avvitarsi», sui caccia F35, ma ha detto che se un l’adesione anche per le politiche iralleato non contribuisce in un settore, responsabili dell’Italia, può farlo in un altro. Renzi non lo ha degli Stati Uniti era necessario aggiustare i deluso, perché ha detto di essere conti. Quindi ha elogiato anpronto a stare con la Nato anche se che il presidente della Bce Draghi, servisse l’uso della forza, e ha aggiundicendo che ha fatto mosse intellito che l’Ue non può pensare di farsi genti per il salvataggio. Ora, però, è pagare la difesa dagli Usa. Compativenuto il momento di cambiare marbilmente con le esigenze di bilancio, cia, soprattutto per affrontare la piainsomma, ha preso l’impegno a fare la sua parte. Su queste basi, si può coga della disoccupazione giovanile: «Quello fra crescita e austerity è un struire una nuova alleanza. PAOLO MASTROLILLI FABIO MARTINI ROMA ROMA P SEGUE DALLA PRIMA PAGINA atteo - è l’auspicio - io credo che se tu avrai successo in Italia, puoi diventare un modello in Europa». E seguendo lo stesso filo del discorso, Obama ha detto di scommettere sulla nuova generazione italiana, anche per la capacità di irrorare «sangue fresco». Dopo un «uno-due» del genere, persino un uomo superdotato in autostima come Matteo Renzi, pare abbia avuto un sussulto. Barack Obama, si sa, è un personaggio che sa trovare le parole giuste, ma senza mai andare sopra le righe. Un understatement che non si modifica nei colloqui a tu per tu, anche se talora si scioglie in battute e aneddoti, tenuti sempre su un registro di stile. È capitato anche ieri, durante il primo vero colloquio tra il presidente degli Stati Uniti e il capo del governo italiano. Quando Obama è arrivato davanti all’ingresso di Villa Madama, Matteo Renzi lo ha preceduto, ma ha avuto un attimo di incertezza al momento degli onori militari, a quel punto il presidente americano lo ha sfiorato su una spalla, indirizzandolo nel verso giusto: «Sai, è un po’ di anni e me ne intendo di protocollo...». E poi, una volta entrati dentro, ha Obama raccontato di quella volta che la «regina Elisabetta stava per cadere e sono stato costretto a sostenerla....», una licenza vietata dal protocollo di quella monarchia. Il presidente americano scommette sulla «nuova Italia», Matteo Renzi lo ha capito e nel corso della conferenza stampa - oltre a una captatio non impegnativa («Yes we can vale anche per noi in Italia»), si è spinto anche oltre quanto detto a porte chiuse. Senza che nessuno glielo avesse chiesto in modo espli- «M cito, ha detto: «L’economia italiana è in grado di affrontare gli impegni in Ucraina e anche una crisi energetica. Abbiamo sì un grande debito pubblico, ma anche un patrimonio privato di quattro volte superiore al debito pubblico». Chiaro il messaggio ad Obama: basta con la storia che siamo l’anello debole della Nato, sempre pronti a virare su una posizione soft per via della dipendenza energetica dalla Russia. Certo, un atteggiamento risoluto, anche per effetto delle lusinghe fatte balenare dal presidente degli Stati Uniti nel corso del colloquio, quando Obama ha detto che l’Italia sa dove approvL’Ucraina vigionarsi, ma che sul L’economia medio periodo, se crederà, potrà contare sulitaliana è in grado le cospicue scorte di di sostenere una shale gas di cui dispongono gli americani. E anacrisi energetica loga tenuta (agli occhi di Obama), Renzi l’ha dimostrata parlando di Ucraina.A chi gli ha chiesto se difenderebbe qualsiasi alleato della Nato, Renzi ha replicato: «La risposta è semplice ed è sì». Certo, di F35 non si è proprio parlato nel colloquio, ma sulle spese per la difesa, Obama è stato esigente, ha detto chiaro e tondo che i Paesi europei spendono ancora troppo poco in questo comparto e la risposta di Renzi è stata interlocutoria. Jena Più Tra Obama, Napolitano e Renzi chi è il più di sinistra? Il Papa. [email protected] 4 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 U ITALIA-USA Il diritto alla vita Per noi sono temi di speciale rilevanza l’esercizio dei diritti alla vita e all’obiezione di coscienza LA VISITA A ROMA Nota della Sala Stampa Vaticana ANDREA TORNIELLI CITTÀ DEL VATICANO n presidente Usa visibilmente emozionato, che non nasconde la sua personale e sincera ammirazione per Francesco. Un Papa sudamericano che si trova in sintonia con il leader della maggiore potenza mondiale nell’impegno per la pace, nella lotta contro la povertà e il traffico di esseri umani, ma che non dimentica i temi etici, motivo di scontro tra Obama e la Chiesa statunitense. Cinquantadue minuti di colloquio, durato più del previsto, per parlare anche degli scenari internazionali e del ruolo che l’amministrazione Usa vuole assumere nella crisi mediorientale. La visita di Barack Obama Oltretevere è stata un successo, «è andata bene, molto bene» ripetono nei sacri palazzi. Ma il presidente, nonostante il clima cordiale dei colloqui, sia nell’incontro con Francesco che in quello con il Segretario di Stato Pietro Parolin si è sentito ribadire l’importanza della libertà religiosa anche come diritto all’obiezione di coscienza di fronte all’aborto, messo in discussione dalla riforma sanitaria. Obama, se lo aspettava, ha incassato facendo buon viso, e in conferenza stampa ha riconosciuto che «su alcune questioni non siamo del tutto d’accordo». Il comunicato della Santa Sede afferma che si è discusso di «temi attinenti all’attualità internazionale, auspicando per le aree di conflitto il rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale e una soluzione negoziale tra le parti coinvolte». In particolare, molto spazio hanno preso il Medio Oriente e in particolare la Terra Santa, proprio nel giorno in cui è stato diffuso il programma della prossima visita di Francesco. Obama ha assicurato al Papa il suo impegno per cercare soluzioni praticabili. U La lotta alla povertà Con il Papa abbiamo parlato delle sue preoccupazioni per i poveri e gli emarginati che non hanno opportunità Barack Obama SAUL LOEB/AFP Un momento di allegria nell’incontro fra Barack Obama e Papa Francesco ieri mattina in Vaticano IN VATICANO Francesco spiazza anche Obama Il leader Usa al Papa: sono un suo ammiratore. Ma sui temi etici restano “divergenze” glie...» ha ricordato il presidente all’inizio del colloquio mentre nell’attigua sala del Tronetto il Segretario di Stato John Kerry e il resto della delegazione americana attendevano la conclusione dell’udienza per poi essere introdotti nella biblioteca papale. Co- me regalo, Obama ha portato al Papa i semi delle piante del giardino della Casa Bianca e una donazione per produrre «tonnellate» di vegetali da destinare ad una associazione caritativa. «Se ha l’occasione di venire alla Casa bianca potrà vedere il giardino», ha detto il presidente, «Como no», ha risposto Bergoglio, già invitato a partecipare alla Giornata mondiale delle Famiglie di Philadelphia nel 2015. «La gente impazzirebbe» ha quindi detto Obama in seguito alla conferenza stampa con Renzi. Il Papa ha donato due grandi medaglie di bronzo insieme a una copia rilegata in pelle rossa dell’esortazione «Evangelii Gaudium». «Lei sa che la leggerò nello Studio ovale quando sono profondamente frustrato, e mi darà forza e calma», ha detto Obama. «Lo spe- FRA POLITICA E FEDE Così Barack ricuce con i cattolici Usa PAOLO MASTROLILLI IL COLLOQUIO Il presidente ha invitato il Pontefice a Washington: «La gente impazzirebbe» «Nel contesto delle relazioni bilaterali e della collaborazione tra la Chiesa e lo Stato – si legge nella nota – ci si è soffermati su questioni di speciale rilevanza per la Chiesa nel Paese, come l’esercizio dei diritti alla libertà religiosa, alla vita e all’obiezione di coscienza», quei temi etici sui quali è in atto uno scontro con i cattolici Usa. Mentre grande sintonia si è riscontrata sul «tema della riforma migratoria» e sul «comune impegno nello sradicamento della tratta degli esseri umani nel mondo». Obama e il suo seguito di 14 persone è stato accolto dal Prefetto della Casa Pontificia Georg Gänswein nel cortile di San Damaso, quindi il lento corteo, preceduto dal picchetto di guardie svizzere, ha percorso le sale affrescate del palazzo apostolico. Il Papa com’è tradizione è andato incontro all’ospite e Obama ha detto «Come sta? È meraviglioso essere con lei... È un grande onore per me, sono un suo ammiratore». «Thank you», ha risposto sottovoce Francesco. «Saluti dalla mia famiglia, l’ultima volta che sono stato qui per incontrare il suo predecessore ho potuto portare mia moglie e le mie fi- ro», ha risposto Francesco. Al momento del commiato, una lunga stretta di mano che il presidente Usa sembrava non voler interrompere: «Muchas gracias, le chiedo di pregare per la mia famiglia», sono state le ultime parole di Barack. ROMA on la sua visita, il presidente Obama ha fatto capire agli elettori cattolici che la Chiesa non è una sezione del Partito repubblicano». Per quanto diretta, questa battuta del giornalista Michael Sean Winters sintetizza bene almeno uno dei punti centrali dell’udienza di ieri da papa Francesco. È vero che il capo della Casa Bianca aveva ragioni etiche e spirituali per volere un incontro col Pontefice, ed è parso sinceramente colpito quando lo ha definito persona capace di ispirare gli uomini e «puntare i loro occhi verso i problemi del mondo». Si è persino schernito, rispondendo così a chi gli chiedeva se pensava di aver costruito un’alleanza con Francesco: «Sospetto che il Papa non abbia alcuna urgenza di stringere alleanze con qualunque politico. Lui si occupa di cose un po’ di più alte, mentre noi stiamo per terra a cercare soluzioni pratiche». Queste soluzioni, però, passano anche attraverso il consenso elettorale, un piano su cui Obama ha avuto diversi problemi con la gerarchia cattolica. Pochi giorni fa il cardinale Burke in un’intervista definiva «anticristiane» le sue politiche, mentre l’arcivescovo Chaput aveva accusato l’università di Notre Dame di essersi prostituita, perché aveva in- «C vitato Barack a visitarla. Durante le presidenziali del 2012 una larga parte dell’episcopato non ha fatto mistero di essere contraria alla rielezione di Obama, e questi stessi sentimenti potrebbero avere un impatto negativo per i democratici sulle elezioni midterm di novembre. I cattolici sono divisi, grosso modo 45% repubblicani, 45% democratici e il resto incerti, e le loro fluttuazioni possono influenzare i risultati in Stati sempre decisivi come Ohio o Pennsylvania. Al centro delle incomprensioni tra presidente e gerarchia ci sono i temi sociali, cioé aborto, contraccezione, matrimoni gay. L’incontro con Francesco, che in passato ha invitato la Chiesa a non parlare in maniera ossessiva solo di questo, serviva anche a mostrare che è possibile non essere d’accordo su tali punti, ma dialogare e collaborare su quelli condivisi, tipo la lotta alla povertà. «Ora – domanda Winters – alcuni vescovi diranno che il Papa si è prostituito perché ha ricevuto il presidente?». Obama ha detto che durante il colloquio i temi sociali non sono quasi emersi, mentre poi li hanno ricordati il segretario di Stato Parolin e il comunicato della Santa Sede. Il Vaticano ha sottolineato le divergenze, ma anche i punti di contatto, come l’immigrazione. Questa disponibilità al dialogo è già un successo, che aiuterà Obama tra i cattolici. LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Primo Piano .5 . U ITALIA-USA LA GIORNATA Nuovi Cesari SEGUE DALLA PRIMA PAGINA rrivavano dall’Appia Antica, come i Cesari che tornavano dall’Oriente. Quando giunsero in vista del Colosseo, Cork sbiancò: «Che è?». Si alzò in piedi sulla jeep e disse che i bombardieri avevano lavorato bene, e che purtroppo la guerra è così. In realtà Obama qualche idea più chiara ce l’ha. Alla guida ha chiesto se, una volta a terra, il gladiatore dovesse essere ucciso per forza. A proposito di tradizioni: questa invece resiste da noi, specialmente in politica. A Meglio di Bush Un attivista solitario in Vaticano, i giovani destri di Rotta di Collisione, i Cobas con una sagoma di Obama. L’ospite sia contento: dieci anni fa 100mila persone accolsero un suo predecessore al coro «Bush credeva che Roma fosse sua / il popolo ha risposto, ma li mortacci tua!». Sorrisi e stupore nella città blindata TESTI A CURA DI MATTIA FELTRI Marasma nostrum Dal calesse alla Bestia Tutti si saranno domandati a che servisse un corteo di oltre cinquanta mezzi, fra suv, pulmini e moto. Poi, in piazza San Pietro, si è aperto un portellone e qualcosa in più si è intuito. L’auto su cui si è spostato Obama è detta La Bestia, è lunga cinque metri e mezzo, pesa sette tonnellate e ha una carrozzeria di ferro, alluminio, titanio e ceramica spessa venti centimetri. Sono rinforzate pure le gomme. Un po’ di cose sono cambiate dal 1919, anno della prima vista di un presidente americano a Roma: era Woodrow Wilson, e il re Vittorio Emanuele III andò a prenderlo alla stazione con la sua carrozza. Si nota che sono arrivate le giovani generazioni? I figli dell’Erasamus? Finalmente abbiamo un presidente del Consiglio che parla in inglese col capo della Casa Bianca. Dice, per esempio, che si erano già visti «in Bràssels», cioè a Bruxelles. E il Mediterraneo? Il mare nostrum lo chiamavano gli antichi romani; «our sea», traduce un temerario Renzi. Che ci tiene: ogni tanto dice cose come «quanto ci è caro il tuo primo messaggio» (si riferiva al celebre «Yes we can», amato da Walter Veltroni e che a Roma divenne «Se po’ fa’»); impossibile resistere alla tentazione di sostituirsi all’interprete: «The first message!». Del resto una volta, da sindaco di Firenze, Matteo a Palazzo Vecchio parlò a Ted Turner di Maichelengelo, che non è un refuso ma la versione “ammerigana” di Michelangelo. Alla grande anche Franceschini, che ha accolto Obama al Colosseo e poi, con i giornalisti, ha ricostruito con la precisione dell’entomologo il prestigioso dialogo. «Minister of culture? Great job», gli ha detto il presidente americano. E lui: «In Italy is the best job!». Quanto a noi, non possiamo che essere very happy. AFP Il selfie sì Il babà no Voleva il selfie il sindaco Marino, lo voleva Diego Della Valle. Invece niente, mentre qualcuno, forse, al Quirinale l’ha spuntata. Ma lì l’evento è stato il rifiuto opposta da Obama a un meraviglioso babà. Voleva tenersi leggero in vista della cena. Pare sia rimasto a Villa Taverna con l’ambasciatore e abbia concluso con gelato alle creme. AFP il caso MARIA CORBI ROMA oma sfila sui red carpet mondiali. Ci volevano Hollywood e Sorrentino a fare tornare la magia nella città eterna devastata da anni di cattive gestioni. E adesso Obama che entra da gladiatore nel Colosseo in attesa di rivedere gli antichi fasti. Dopo Vacanze Romane e la Dolce Vita, la Grande Bellezza celebra la rinascita dell’immaginario collettivo. Almeno in quello. D’altronde è questa l’epigrafe da cui parte Paolo Sorrentino: «Viaggiare è molto utile, fa lavorare l’immagi- R Roma incassa il primo turista dell’effetto “Grande bellezza” nazione, il resto è solo delusione e pene. Il nostro viaggio è interamente immaginario, è la sua forza». Un verso di Celine tratto da “Viaggio al termine della notte”, un po’ decadente come il fascino di Roma. In fondo è come se Obama fosse il turista numero zero dei 40 milioni che sono attesi nel 2014, secondo i dati della Camera di Commercio. Arrivi preceduti dai tweet che disegnano una mappa ideale, a iniziare dalla Fontana di Trevi, la più citata. Poi il Campidoglio, il Colosseo, la terrazza della casa del protagoni- sta Jep Gambardella affacciata sul Colosseo come quella di Scajola. E poi San Pietro, il Gianicolo, i Fori. E il Circo Massimo dove il 22 giugno, tra i colli Aventino e Palatino, arriveranno 65mila fan dei Rolling Stones (già ribattezzati la «grande bellezza del rock») voluti da sindaco Ignazio Marino, meno dalla Soprintendenza che teme un orda di vandali sui resti archeologici. Anche gli Internazionali di tennis fanno leva sull’immagine della capitale: «Tutti hanno il tennis. Roma l’abbiamo soltanto noi» recita il claim della pubblicità di quest’anno. E pure Marino fa leva sull’Oscar di Sorrentino proponendo tre itinerari, alla ricerca dei luoghi più suggestivi nei quali il film è stato girato. È la Roma che presta e affitta la sua bellezza per combattere gli sfregi del tempo. Non è una novità. La glamour society ancora ricorda la serata in onore di Valentino nel Tempio di Venere, con l’allestimento del premio Oscar della scenografia Dante Ferretti, che ideò un colonnato in vetroresina, illuminato dall’interno, proprio di fronte al Colosseo. Una location magica in cambio di un restauro permanente, quello del podio antistante il tempio più grande della Roma antica. E fu un coro di «wonderful» da parte di Sarah Jessica Parker a Uma Thurman, da Eva Mendes a Claudia Schiffer, da Mick Jagger Matthew Broderick. Epoche lontane che si incontrano, con uno scambio impari. Quando la chitarra acustica di Paul Mc Cartney è entrata nel Colosseo come la spada di un vecchio gladiatore solo in 300 l’hanno potuta ascoltare. Una grande bellezza assai poco democratica. Quel che ti spiegano è che c’è la grande bellezza ma non c’è il grande bilancio. Un set straordinario ed unico al mondo per cui si cercano volontari disposti a mantenerlo. Diego Della Valle per il Colosseo. Bulgari per Trinità dei Monti, Fendi per la Fontana di Trevi. Ma anche stati esteri come l’Arabia saudita in soccorso della Grande Bellezza. 6 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 gg Dossier/Il ritorno degli investimenti Chi compra italiano Principali partecipazioni PEOPLE’S BANK OF CHINA MILANO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA a People’s Bank of China, la banca centrale di Pechino, dichiara di essere salita nei giorni scorsi poco sopra il 2% nei due maggiori gruppi italiani dell’energia. Non si tratterebbe solo di nuovi acquisti, visto che a fine 2013 la stessa banca centrale cinese era data vicina all’1,8% di Enel, ma in ogni caso la salita oltre la soglia del 2% - che fa scattare l’obbligo di segnalazione al mercato - ha anche un valore «segnaletico» che pare voler rendere esplicito l’interesse nelle società. Nelle stesse ore il fondo Usa Invesco spiega di aver comprato poco più del 5% - un’altra soglia sensibile oltre al quale scatta l’obbligo di comunicare al mercato - di Rcs Mediagroup. Questo mentre in Borsa ancora risuona l’eco delle mosse di BlackRock, il megafondo Usa che gestisce oltre 4 mila miliardi di dollari per conto dei suoi clienti e che nelle ultime settimane ha comprato a man bassa azioni di banche italiane - da L L’INTERESSE I report sottolineano: «Siete il Paese occidentale col più alto avanzo primario» BLACKROCK Il megafondo Usa si è mosso per Intesa Unicredit e Montepaschi Intesa-Sanpaolo a Unicredit, passando anche per il pur acciaccato Monte dei Paschi. Tra le nuove quote e quelle che già possiede in società come Telecom, Mediaset, Atlantia, Generali o Cnh e alcune partecipazioni che restano invisibili perché sotto la soglia del 2%, si può agevolmente calcolare che BlackRock pesi oggi oltre 10 miliardi di euro solo in piazza Affari: briciole rispetto alle masse che gestisce, ma una cifra di tutto rispetto per l’Italia. Il nuovo fascino dell’Italia dipende di certo dalla scelta di molti gestori, oggi con ampia liquidità a disposizione, di spostarsi dai Paesi emergenti percepiti come ormai troppo rischio- Intervista MILANO ì, c’è una luna di miele dei mercati con l’Italia e con Matteo Renzi, come dimostra anche l’andamento positivo dello spread. Le riforme promesse dal premier piacciono molto agli investitori . Ma attenzione. Se nei prossimi mesi , i suoi propositi non dovessero trasformarsi in realtà quegli investimenti che oggi stanno arrivando sulle aziende italiane potrebbero ripartire rapidamente verso altri lidi». Federico Imbert, amministratore delegato del gruppo Credit Suisse in Italia sa di cosa parla, visto che la sua banca è tra i primi trader al mondo di azioni europee. S Da cosa nasce questo interesse per i titoli italiani? «Già da tre o quattro mesi i miei colleghi di Londra e New York ci chiedono molto delle opportunità di investimento in Italia, non fanno che ricevere richieste da investitori istituzionali. Nel sistema finanziario oggi c’è abbondante liquidità, ma si stanno profilando rischi nuovi, specie nei Paesi emergenti. Così c’è un movimento consistente di capitali dagli emer- 2,102% di Eni 1,35 miliardi È la banca centrale cinese È il più grande fondo d'investimento al mondo gestisce 4300 miliardi di dollari 4,8% di Telecom 776 milioni LYBIAN INVESTMENT AUTHORITY È la banca centrale della Libia 822 milioni 2,9% di Unicredit 1 miliardo 5% di Intesa Sanpaolo 1,85 miliardi 5,2% di Unicredit 1,91 miliardi 8,5% di Montepaschi 238 milioni 4,95% di Atlantia 661 milioni AABAR CENTRAL BANK OF LYBIA È il fondo sovrano della Libia 2% di Finmeccanica BLACKROCK 2,071% di Enel 844 milioni FRANCESCO MANACORDA Pamplona 2,39 miliardi 5% di Unicredit INVESCO È un fondo americano 5% di Rcs 43 milioni 2,7% di Autogrill 50 milioni Deutsche Bank È un fondo inglese che può contare su capitali russi È il fondo sovrano di Dubai 6,5% di Unicredit Complessivamente ha investito quasi 20 miliardi di euro nelle società di Piazza Affari Valore in Borsa in euro È la principale banca tedesca 1,84 miliardi 7,46% di Luxottica 1,46 miliardi - LA STAMPA In Borsa crescono gli stranieri Nel mirino credito ed energia La banca centrale cinese oltre il 2% di Eni ed Enel. Anche gli americani comprano si per il possibile rallentamento della crescita - alla periferia della zona euro che dopo un periodo durissimo offre prospettive di crescita moderate ma anche valori di Borsa relativamente bassi e quindi un rischio ridotto. Ma a influenzare favorevolmente il clima sono anche alcuni passaggi fatti dai governi Monti e Letta per il risanamento dei conti e, adesso, le aspettative per le riforme di Renzi. «L’Italia - spiega il “report” di una banca d’affari per chiarire il perché del nuovo amore tricolore - è oggi il Paese occidentale con il più grande avanzo primario». La bilancia commerciale, che nel 2008 segnava un deficit pari al 4% del Pil, adesso è invece in attivo con un avanzo di poco inferiore all’1% del Pil, segnala lo stesso studio; insomma, se anche i consumi non danno segni di grande ripresa si esporta di più e soprattutto si esporta più di quel che si importa. Segnali positivi di cui i mercati si ac- corgono anche attenuando di molti punti uno spread finora punitivo e che adesso viaggia sotto i 180 punti base: i Btp a cinque anni, che saranno in asta proprio oggi, puntano per la prima volta dal 1999 sotto un rendimento del 2%, i decennali si avviano anch’essi a frut- tare una percentuale risicata, attorno a quel 3,3% che è vicino al minimo storico. Il paradosso, ma mica tanto, è che se l’Italia fa meno paura - come dimostrano quei tassi dei titoli di Stato - ma i rendimenti si riducono appunto a poca cosa, allora può valere la pena di Collocati 7,5 miliardi, domanda per 12,5 IlTesorofaancorailpienoall’astadeiBot 1 Il Tesoro ha fatto ancora una volta il pieno: ieri ha raccolto 7,5 miliardi di euro con l’emissione di Bot semestrali. Buona domanda pari a 12,483 miliardi. Rendimenti in leggera salita allo 0,504% annuo, in aumento di 5 punti base rispetto alla precedente asta. La domanda, dicono gli operatori interpellati da Radiocor, è l’aspetto più si- gnificativo dell’asta: il rialzo del rendimento è stato determinato soprattutto da fattori tecnici, più importante l’entità delle richieste: il rapporto tra domanda e offerta è stato ben superiore rispetto al collocamento precedente e si è mantenuto su livelli elevati anche in termini assoluti (a 12,5 miliardi circa). Spread a 175 punti. “Siamo alla luna di miele tra il premier e i mercati Ma servono le riforme” Imbert (Credit Suisse): i suoi progetti piacciono agli investitori Il clima C’è grande interesse per le privatizzazioni arriveranno asset che possono spuntare valutazioni interessanti Federico Imbert, Credit Suisse genti, e in una certa misura anche dagli Stati Uniti, verso i Paesi periferici della zona euro, Italia compresa, in cerca di opportunità d’investimento che coniughino buoni rendimenti con profili di rischio non troppo alti». Un movimento generale che riguarda il Sud Europa, insomma, o c’è un focus particolare sull’Italia? «Per l’Italia ha un impatto anche un fat- tore Renzi. I mercati, che vivono anche di aspettative, hanno molte attese sulla sua azione di riforma. Guardano in primo luogo con grande interesse a una posizione che vuole rendere meno stringenti i vincoli di bilancio e spingere i consumi interni, anche con i 10 miliardi che verranno usati per ridurre l’Irpef. Ma pensano pure che le riforme istituzionali potranno avere un effetto: se si elimina il bicameralismo perfetto il Paese diventa più governabile, chiunque ci sia a Palazzo Chigi; se si cancella il titolo V della Costituzione alcuni capitoli di spesa saranno forse meglio controllabili». Gli stranieri comprano perché i prezzi delle azioni sono bassi o perché si aspettano buoni risultati da un’economia italiana finora stagnante? «Si muovono per entrambe le ragioni. Alcune valutazioni espresse dalla Borsa restano basse se paragonate a quelle di altri Paesi, ma c’è anche un’aspettativa che l’economia italiana dia segni di ripresa. Lo pensa chi investe sul settore delle banche, ma anche chi punta su multinazionali europee come Eni ed Enel che mantengono comunque in Italia una parte importante della loro attività». Sono soldi destinati a restare investiti in Italia? «Questi investitori fanno acquisti non strategici ma finanziari, il che non vuol dire per forza che debbano essere in- tentare la scommessa rivolgendosi direttamente alla Borsa. È per questo che se rimaniamo terra arida per gli investimenti diretti dall’estero - difficile aprire una fabbrica, un incubo la burocrazia, pesantissime le tasse - la finanza internazionale non disdegna invece di andare a cogliere i frutti di aziende ben radicate nel territorio. Vale per i giganti quotati quanto per i marchi familiari - da Versace a Krizia della moda. Del resto alla globalizzazione dei flussi finanziari nessuno più sa o vuole opporsi. Ieri - in mezzo ai grandi annunci - è arrivata anche la piccola notizia che l’ex presidente leghista della Camera Irene Pivetti ha ceduto l’80% della sua società Only Italia, che ha come obiettivo quello di aiutare le imprese italiane a esportare in Cina. L’acquirente? Non certo una cordata di industriali bresciani, ma più realisticamente la China Infrastructure Group dalla lontana Hong Kong. vestitori di breve periodo. Non cercano posti nei consigli d’amministrazione , ma puntano a buoni rendimenti. Penso che si sia aperta una finestra temporale di 6-12 mesi in cui saranno molto attenti all’Italia. Poi, se le loro prospettive non dovessero concretizzarsi potrebbero investire tranquillamente altrove». Ma in tanta euforia per essere di nuovo appetibili dagli investitori esteri non ci sta anche un pizzico di preoccupazione su un’Italia in vendita? «E perché mai? Quelle di cui parliamo sono aziende quotate, i cui titoli si vendono e si comprano sul mercato. Non mi sembra che nessuno, né Blackrock né la People’s Bank of China, abbia intenzione di scalare le società in cui sono entrate, cosa che in alcuni casi - come in quello dell’Eni - è anche tecnicamente impossibile vista la quota in mano al Tesoro. Dunque direi che non c’è proprio nessun motivo di preoccupazione. Casomai il contrario». Questi segnali dovrebbero spingere il governo ad accelerare il programma di privatizzazioni? «Dal Credit Suisse vediamo un grande interesse degli investitori istituzionali per le privatizzazioni e mi pare che il piano del governo sia considerato serio e rapido. visto che su alcune società come Fincantieri si sta già lavorando e presto si arriverà a passi decisivi. Sul mercato arriveranno asset di tipo finanziario, come è in sostanza Poste, o infrastrutture come l’Enav, che possono spuntare valutazioni molto interessanti». [F. MAN] LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Primo Piano .7 . g Meno pessimismo e più viaggi la ripresa si fa strada Pedroni (Coop Italia): “Ancora non ci sono veri segnali nei consumi, ma per la prima volta risale la fiducia” il caso FRANCESCO SPINI MILANO I l rinnovato interesse dei grandi fondi internazionali per le nostre imprese, oltre ad essere dettato dai prezzi di saldo dopo anni di crisi, secondo diversi osservatori sono un segno di fiducia in più sulla ripresa, che si aggiunge a tanti piccoli segnali che - se ancora non annunciano la svolta - accendono la speranza. Nelle prime nove settimane dell’anno, ad esempio, il traffico complessivo nella rete di Autostrade per l’Italia ha fatto registrare un incremento dello 0,7%. Non molto, ma decisamente meglio rispetto al -1,6% del 2013 e al -7,5% del 2012. Un dato confermato dalle vendite di Autogrill che nei negozi autostradali crescono dello 0,9%, dopo il -6% segnato nel 2013. Un altro esempio viene dall’edizione di marzo del Barometro Coop, osservatorio con cui Coop Italia analizza trimestralmente la conI DETERSIVI All’interno del comparto più colpito, primi segni di inversione del trend +0,7% 14% Il traffico Gli sfiduciati Anche Autogrill vede migliorare dello 0,9% le vendite in autostrada Secondo il Barometro Coop negli ultimi 3 mesi si sono dimezzati ANTONELLA DI GIROLAMO/BUENAVISTA I consumi restano fermi, ma il clima sta migliorando rare, i mesi di febbraio e marzo portano ancora il segno meno». Non così le aspettative. «In un certo senso possiamo dire che c’è voglia di ripresa - dice Pedroni -. Ma è molto importante che alla promessa del governo di tagliare le tasse seguano i fatti. In caso contrario i pochi segnali che ci sono potrebbero spegnersi molto in fretta». Segnali che, per ora, non sfuggono nemmeno agli specialisti di Nielsen. «Volendo sintetizzare, dalla seconda metà del 2013, si può parlare di un arre- sto della caduta dei consumi, con un trend che si sta riportando sulla linea di galleggiamento», afferma Romolo De Camillis, direttore area retail di Nielsen Italia. Anche qui, dunque, bisogna concentrarsi su segnali ancora deboli, ma significativi. Eccone uno: «Tra gli atteggiamenti dovuti al crollo della fiducia degli ultimi anni, c’è quello che ha portato gli italiani a passare molto più tempo in casa». Invece contrariamente a quanto avveniva in passato, «nelle prime 10 settimane del 2014 i punti di vendita delle località turistiche hanno avuto una performance migliore di 1,7 punti rispetto ai negozi dei centri urbani, segnale che, complici anche le temperature elevate, una parte degli italiani ha ripreso a muoversi». Sul fronte dei consumi alimentari, De Camillis, ricorda come si stia assistendo al recupero dei volumi persi: a inizio marzo viaggiano verso i 22,95 miliardi annui le vendite di confezionato, fresco e surgelato: di un soffio sopra i livelli di un anno fa. Nel corso di questa crisi, uno dei settori più colpiti è stato quello dei detergenti: a febbraio il settore «cura della casa» segna un -4,2% annuo. Eppure Federchimica Assocasa proprio ieri ha evidenziato i «primi» e «ancora deboli» segnali di alcuni sotto-segmenti che, all’interno del comparto, provano a risollevarsi. I curalavastoviglie mostrano un +0,4%, i decalcificanti per lavatrice +0,9%, i prodotti per wc +1,3%; gli ammorbidenti cedono lo 0,7%, in recupero rispetto al -2,7% dell’agosto 2013. Piccoli segni, in un quadro che per tutti i settori resta complicato. Lo stesso Barometro Coop segnala ancora propensione all’acquisto negativa: si salva solo l’ortofrutta. Chi è in difficoltà anche quest’anno farà a meno soprattutto di carne, salumi e latticini. «Non illudiamoci - conclude Pedroni -: la spending review delle famiglie ha cambiato il modo di fare la spesa, all’insegna di risparmio e sobrietà. Questo resterà anche dopo la ripresa: non torneremo ai livelli visti prima della crisi». I dati dell’Istat E anche le imprese vedono la schiarita LE TENDENZE Nielsen: le vendite ora si stabilizzano. Meglio i negozi dove c’è turismo giuntura. «I rischi sono ancora maggiori delle opportunità», si avverte nelle prime pagine, «non sussistono tutte le condizioni economiche e socio-politiche per una vera ripresa». Eppure, nel contempo, «si attenuano i segni di deterioramento delle condizioni economiche familiari che proseguivano ininterrottamente dal 2012»: per la prima volta la quota di chi dichiara di non aver avuto un peggioramento nelle condizioni economiche supera il 50% del totale, al 51%. E ancora: negli ultimi tre mesi quasi si dimezzano (dal 25 al 14%) i pessimisti sul futuro, così come diminuiscono le famiglie che prevedono ulteriori difficoltà a far quadrare i conti della spesa: dal 49 al 43% del totale, ai minimi da inizio crisi. «Non siamo di fronte a un quadro ottimista avverte Marco Pedroni, presidente di Coop Italia -. Ma dopo tutta una serie di indagini in cui tutto andava peggiorando, ora c’è un cambiamento. Quella tendenza si è fermata e ci sono segnali di maggior fiducia nel futuro». Del resto, spiega Pedroni, «sul fronte dei consumi, quelli veri, ancora non si vede nulla: dopo un gennaio che lasciava ben spe- LUIGI GRASSIA Si accende un altro segnale di ripresa: a marzo l’indice composito della fiducia delle imprese italiane è salito a 89,5 (da 88,2 che era a febbraio).La fiducia può sembrare qualcosa di impalpabile e invece è importante per l’economia perché è proprio la fiducia (quando c’è) a spingere le aziende a operazioni rischiose come gli investimenti e le assunzioni: è per questo che l’Istat la sonda presso le imprese. In ripresa manifattura e servizi, ancora giù le costruzioni e il commercio Purtroppo il miglioramento non è generale. L’Istituto di statistica spiega che l’andamento dell’indice complessivo rispecchia un miglioramento della fiducia delle imprese dei servizi di mercato e, più lievemente, delle imprese manifatturiere; risulta invece in diminuzione la fiducia delle imprese di costruzione e di quelle del commercio al dettaglio. Nella manifattura l’indice di fiducia sale a 99,2 (da 99,1 a febbraio). Rimangono stabili le attese di produzione e migliorano i giudizi sugli ordini 89,5 a marzo Nel mese di febbraio l’indice della fiducia si era fermato a 88,2 (da -25 a -23); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -3 a -1. Invece l’indice della fiducia delle imprese di costruzione scende a 75,8 (da 76,9 a febbraio). Migliorano le attese sull’occupazione (da -21 a -18 il saldo), mentre peggiorano i giudizi sugli ordini e i piani di costruzione (da -50 a -54 il saldo). L’indice della fiducia delle imprese dei servizi continua a crescere con convinzione, a 92,4 dai 90,3 di febbraio. Migliorano le attese sull’andamento dell’economia in generale (da -26 a -22 il saldo) e i giudizi sugli ordini (da -12 a -10 il saldo); peggiorano lievemente, invece, le attese sugli ordini (da -2 a -3 il saldo). Infine nel commercio al dettaglio l’indice della fiducia scende a 94,6 punti dai 96,3 di febbraio. L’indice va giù nella grande distribuzione (da 97,2 a 92,4) mentre rimane stabile in quella tradizionale (a 96,3). VENERDÌ 28 MARZO 2014 LA STAMPA 8 Primo Piano .9 LA STAMPA . VENERDÌ 28 MARZO 2014 U GOVERNO delega, e discuterne contestualmente ai contratti a termine: ipotesi che, pensano, difficilmente Renzi non potrà valutare, visto che si tratterebbe di accelerare ancora di più i tempi di approvazione. Per ora, però, i provvedimenti restano separati e la discussione verte sul decreto. Da lunedì prendono il via le audizioni in Commissione, poi, entro venerdì, saranno presentati gli emendamenti. «Non aumenta la precarietà», garantisce Poletti; e così la pensa anche Filippo Taddei, responsabile economico del Pd, in un’intervista in uscita sull’Espresso di oggi: «E’ una misura emergen- LA SFIDA DEL RILANCIO Decreto lavoro “Si può discutere non stravolgere” Cuperlo: «Dobbiamo lavorare per battere la disoccupazione e la precarietà» Il ministro Poletti risponde alla minoranza Pd FRANCESCA SCHIANCHI ROMA Mercoledì sera, aprendo l’incontro con i gruppi parlamentari del Pd, il premier-segretario Matteo Renzi ha esordito con un «benvenuti a tutti, tranne a Orfini»: il leader della corrente dei cosiddetti “Giovani turchi” gli aveva appena mandato un sms per segnalargli il gol segnato dalla sua squadra, il Milan, sulla Fiorentina. «Non c’è alcuna possibilità di collaborazione con i Giovani turchi…», ha scherzato, riferendosi alla rivalità calcistica, certo: ma qualcuno ha subito pensato alle posizioni combattive dei “turchi” sul decreto lavoro. Perché la contrarietà al provvedimento, che ha cominciato il suo iter ieri pomeriggio in Mercoledì l’incontro con i deputati per affrontare il nodo dei contratti a termine Commissione lavoro alla Camera, è seria e condivisa da molti big della minoranza: per disinnescare la nuova, possibile mina sul cammino del governo, mercoledì prossimo è in 5.930 programma un incontro dei deputati democratici con il ministro del lavoro, Giuliano Poletti. Il ministro però ha già avvertito: «Se qualcuno ci chiede di stravolgere quello che abbiamo fatto, onestamente non siamo per niente disponibili e sosterremo con forza le nostre posizioni». Certo, «le discussioni è bene che ci siano», ma da parte del governo non si contempla lo stravolgimento del testo. Cosa che invece nella sostanza succederebbe, se avessero la meglio i tanti democratici scontenti della minoranza: «Dobbiamo lavorare per sconfiggere disoccupazione e precarietà. 7.315 Giuliano Pisapia Roberto Maroni 13.245 4.650 DIFFERENZA Piero Fassino 9.150 Roberto Cota 13.800 11.100 7.580 Dario Nardella Così com’è il decreto cozza con la logica del contratto unico a tempo indeterminato a tutele progressive su cui lo stesso governo e il Parlamento stanno lavorando», dichiara Gianni Cuperlo, e l’opinione è condivisa da Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro: «Rendere così conveniente SINDACO MEDIA 6.068 NAZIONALE CONSIGLIERE COMUNALE 1.805 9.580 Virginio Merola 11.385 Vasco Errani 8.334 Emilia Romagna Piemonte 5.420 9.228 Abruzzo 13.000 11.422 Nicola Zingaretti 3.020 Puglia Lazio 13.800 9.958 Vito Santarsiero 11.100 MEDIA TOTALE ITALIA Costo annuo sindaci città capoluogo di Regione (euro) il caso PAOLO RUSSO ROMA C ancellate le province la spending review della politica punta ora dritto al paradiso dei consigli regionali, dove le seconde linee della politica arrivano a guadagnare il 60% in più del presidente del Consiglio. Renzi lo ha promesso alla prima riunione operativa del suo Governo: gli stipendi di consiglieri regionali e governatori non dovranno superare quello del primo cittadino della città capoluogo. Cosa significhi lo ha calcolato per noi il servizio politiche territoriali della Uil: Cota, Maroni, Zingaretti & Co. dovranno in media dire addio a seimila euro al mese, l’85% della busta paga, mentre i consiglieri regionali vedrebbero ridursi lo stipendio mediamente di 3.500 euro. Una bella cura dimagrante, ma buona più per mandare un segnale che per le casse dello Stato, che risparmierebbe 44 milioni. Ben più sensibili gli effetti sulle buste paga dei politici regionali. Soprattutto di quelli che dovranno 86.031 Costo annuo consiglieri regionali (euro) 9.066 Basilicata Calabria Marcello Pittella 13.800 9.580 Michele Emiliano Differenza in euro costo consiglieri/ sindaci comuni capoluogo di regione Sergio Abramo -41.985 Numero consiglieri regionali 1.053 Spending review nelle Regioni Stipendi limati di 3500 euro Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio Il ddl taglia-province porta il suo nome Risparmio/aggravio (euro) -44.210.205 daci prima delle autoriduzioni. A tirare di brutto la cinghia sarà anche l’esercito dei consiglieri regionali, che in media perderanno il 48%. Un taglio a paghe che, con poche differenze, viaggiano sui 13.255 euro mensili. E di questi 4.500 sono pure esentasse, come indennità di diaria. Poi ci sono i rimborsi spese, come quelli chilometrici dei numerosi consiglieri che scelgono la residenza più distante possibile dal capoluogo. Per non parlare delle allinearsi ai sindaci che lo stipendio se indennità di capogruppo o di presidenlo sono già autoridotto. Ben oltre la te di commissione. La proposta di Renmetà dei 21 capoluoghi, tra cui Torino, zi «rappresenta solo un primo passo, dove Fassino lo ha portato da 9.580 lor- anche se simbolicamente importante, di mensili a 4.650, mentre Pisapia a perché – commenta il segretario conMilano è sceso da analoga cifra a 5.930. federale Uil, Guglielmo Loy - se si vuole Stando così le cose il governatore veramente puntare al bersaglio grosso piemontese (oggi Cota, domani il suo occorre partire dalla riduzione del sisuccessore) perdestema istituzionarebbe oltre 9 mila CON L’ACCETTA le e burocratico». euro al mese, menverità un po’ di Taglio ancora più pesante In tre in Lombardia «spending» le ReMaroni dovrebbe per i governatori: lasceranno gioni hanno provasul campo l’85% della busta to a farla. Prima aldire addio a circa 7 mila euro. Meglio lineando le retriandrebbe al numero uno del Lazio, Ni- buzioni dei consiglieri a quelle della cola Zingaretti, che per allinearsi al più virtuosa Umbria. Poi riducendone sindaco di Roma, Ignazio Marino, la- il numero. Strada seguita da Lazio, Puscerebbe sul campo «solo» 4mila euro. glia, Lombardia e Toscana. Che poi Che è poi quello che mediamente per- hanno però pensato bene di fare una derebbero i governatori delle Regioni bella iniezione di «esterni» nelle loro più importanti se ci si limitasse ad ap- giunte. Facendo rientrare dalla finepaiare le retribuzioni a quelle dei sin- stra quel che era uscito dalla porta. La paga non potrà superare quella dei sindaci dei capoluoghi Risparmi 4.734 13.800 Giuseppe Scopelliti 11.100 Emolumeti in euro mensili lordi 128.016 4.412 12.600 Nichi Vendola 11.100 11.100 3.842 Massimo Cialente 13.640 Roberto Chiodi 11.100 Toscana 4.037 9.763 7.169 13.255 Lombardia Enrico Rossi Ignazio Marino la flessibilità e la disponibilità dei contratti a termine rischia di cannibalizzare il contratto di apprendistato e di inserimento a tutele progressive rinviato alla delega». La proposta dei “turchi” è quindi quella di inserire il contratto a tutele progressive già nel decreto, anziché rinviarlo alla futura legge Centimetri - LA STAMPA Quanto guadagnano PRESIDENTE REGIONE 10.545 ALESSANDRO PARIS/ IMAGOECONOMICA Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ziale», ma poi la legge delega che, spiega, permetterà di assumere a tempo indeterminato con tutele crescenti, con costi molto più bassi di ora per l’imprenditore («la metà di quanto ora sborsa per un dipendente a tempo indeterminato e un terzo rispetto a uno a tempo determinato») impegnandosi però «a corrispondere un’indennità al lavoratore qualora si interrompa il rapporto» - «ha l’ambizione di creare un mondo del lavoro equo e stabile». La discussione è appena iniziata. Il decreto dovrebbe arrivare in Aula alla Camera per la metà di aprile. 10 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 U I PARTITI Taccuino MARCELLO SORGI LE STRATEGIE Berlusconi: opposizione dura Il Cavaliere vuole una Forza Italia più determinata: dobbiamo distinguerci dalla sinistra UGO MAGRI ROMA Fine dell’opposizione morbida. Di qui alle Europee Berlusconi alzerà il volume delle critiche e, se non verrà silenziato dalla condanna, picchierà duro sul premier, fin qui da lui tanto apprezzato. Al suo Comitato di presidenza Berlusconi annuncia un’opposizione «visibile». Forza Italia dovrà mostrarsi più determinata, cessando di MATTIA FELTRI iù o meno è andata a tutti allo stesso modo. Abbiamo votato per Silvio Berlusconi e ce ne siamo pentiti. Magari per Prodi, e ce ne siamo pentiti. Abbiamo votato per Bossi e ce ne siamo pentiti. Abbiamo votato per D’Alema e ce ne siamo pentiti. Abbiamo votato anche per Fini, e ce ne siamo pentiti. Abbiamo votato perfino per Di Pietro, e ce ne siamo pentiti. Ma non ci fregano più: stavolta votiamo per Renzi, e per sicurezza ci pentiamo prima. P Passa la linea Fitto: via libera alle candidature dei parlamentari alle elezioni europee essere «né carne né pesce» (proprio così ha detto). Va bene condividere il pacchetto di riforme istituzionali, ma senza sottoscriverle a scatola chiusa, specie quella che riguarda il Senato. E comunque, ha insistito Berlusconi, su tutto il resto la contestazione sarà «netta»: «Non possiamo consentire finte riforme o provvedimenti come gli 80 euro in busta paga che appartengono alla visione di sinistra». Insomma, occorrerà rimarcare la «bella distinzione tra ciò che siamo noi e Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia quello che sono loro». Tra quanti l’hanno ascoltato dal vivo, alcuni sostengono che è solo minestra riscaldata, concetti già formulati privatamente innumerevoli volte. Sono più numerosi, tuttavia, quanti colgono un cambio di passo legato. A Berlusconi non è sfuggito che a Palazzo Mada- ma, tre giorni fa, Renzi si era salvato dalla sconfitta sulle Province solo grazie alla decina di senatori «azzurri» che fumavano alla buvette... Poi, indubbiamente, ci sono le esigenze della propaganda elettorale: se non esce dal limbo, assumendo posizioni chiare, è ineluttabile che Forza Italia preci- piti ben sotto il 20 per cento. In questa chiave va letta la svolta apertamente euro-scettica del Cavaliere. Che si esprimerà nello slogan «Meno Europa in Italia, più Italia in Europa», e nell’altro suggerito da Gasparri: «Chi vota la sinistra fa vincere Schulz» (il socialdemocratico tedesco che contende il «Uno schiaffo in faccia Ma i miei colleghi erano troppo distratti» il caso ANDREA MALAGUTI ROMA a celebrazione è fatta apposta per loro. Ci sono ministri, 9, sottosegretari, 19, senatori, 176, e deputati, 298. Molti arrivano a piedi. Molti no. Così, alle sei e mezza del mattino, Piazza Sant’Uffizio si riempie di auto blu. «Il Sommo Pontefice capirà». Capirà? Un compìto, modesto, speranzoso popolo di parlamentari che sfidando la pioggia e la stanchezza - «una levataccia, ma ne valeva la pena», twitta Edoardo Patriarca, evidentemente disabituato alle aggressive prime ore del giorno - sciama verso la basilica di San Pietro per ascoltare la messa di papa Francesco. Davanti all’altare della Cattedra la prima fila è riservata alle autorità più autorità delle altre. Ci sono il ministro Boschi, Casini, la Bindi. E a ridosso Schifani, Lupi, Gasparri. Il ministro Madia, il braccio destro del premier Luca Lotti e il ministro Orlando scelgono posizioni più defilate. Sgomitamenti. Passi rapidi. Eccitazione. La senatrice Emma Fattorini, del Pd, twitta: «Corsa primi posti, speriamo arrivi presto Bergoglio e ci metta tutti a posto». C’è anche il Bossi. «Da 15 anni non mi confessavo. L’ho fatto per il Papa». Peccato che ci sia il segreto del confessionale. Ecco Bergoglio. Due minuti prima delle sette. La prestigiosa platea si fa muta. «È un uomo buono, ci aprirà le braccia». Non le apre. Gelido. Quasi non li guarda. Non saluta. Non ammicca. Non manda baci. Ha una spiccata predilezione per i poveri e per gli ultimi. E qui non ce ne sono. «I peccatori saranno perdonati. I corrotti no», dice. Stupore. Occhi bassi. Schifani e Gasparri lo squadrano perplessi come se volessero valutare il grado di sincerità delle sue parole. Sincerissime. Cesaro, FI, detto Giggino ’a purpetta, scatta foto col cellulare. Non troppo elegante. Ma non è il solo. Renato Farina twitta le parole del Papa in diretta. La rete lo croci- ruolo di presidente della Commissione al popolare Juncker). A Renzi, come pure ai predecessori, rimprovera di avere raccolto a Bruxelles «sorrisetti e pacche sulle spalle, la prova di come sia andata male per l’Italia». Nel bel mezzo del suo discorso, l’ex premier ha svelato una telefonata sorprendente: «Ho chiamato Napolitano perché il Presidente rappresenti a Obama i rischi di escludere la Russia dal G8». Berlusconi, che tifa notoriamente per Putin, considera l’annessione della Crimea come «una questione interna alla Russia». Con voto unanime, senza distinzione tra aventi diritto oppure no, il Comitato di presidenza ha dato via libera alla candidatura di Fitto e degli altri parlamentari che volessero cimentarsi alle Europee. Alla condizione tuttavia che, in caso di elezione, se ne vadano a Strasburgo dimettendosi dalla Camera o dal Senato. Fitto ha accettato la clausola, promettendo che non farà scherzi. Nella versione ufficiale, tutto è bene ciò che finisce bene. In realtà, Berlusconi non ha affatto gradito la scelta dell’ex ministro, manifestando viva insofferenza mentre Fitto difendeva con altrettanta foga le sue ragioni. 4 L domande a Khalid Chaouki deputato Pd ue cose mi hanno colpito: la distrazione di alcuni colleghi e l’atteggiamento freddo del Papa, che non ha mai fatto un sorriso o una battuta». A riportare le sue impressioni della messa di ieri è l’unico deputato musulmano presente, Khalid Chaouki, di origini marocchine. «D Papa Francesco con i presidenti di Senato e Camera, Piero Grasso e Laura Boldrini Sgomitate, foto e tweet I parlamentari dal Papa per la predica senza sconti Francesco: i corrotti non saranno perdonati figge: «Ma neanche davanti al Papa ti riesci a controllare?». Francesco prosegue con l’omelia. «Il lamento di Dio verso un popolo che non lo ascolta investe prima di tutto le classi dirigenti, sia ecclesiali che politiche». Altro schiaffo. Altri sguardi bassi. «Apritevi all’amore. Non scaricate sul popolo pesi che voi non sfiorate neppure con un dito». È un discorso da cui emergono ovunque segni di degrado e di rovina nei quali i cinquecento parlamentari danno l’impressione di riconoscersi come ombre impresse su quei muri pericolanti. Fine messa. Francesco si allontana. Ma forse non si era mai avvicinato. «Quella del Papa è un’esortazione molto forte», dice il ministro Delrio. «C’è rimasto male solo chi si è sentito chiamato in causa», dice il piddino Lauricella. «La distanza siderale manifestataci da Papa Francesco questa mattina fa il paio con il duro e sferzante discorso del presidente Napolitano all’atto della sua rielezione», aggiunge il collega Ginefra, mentre lo stupore di una platea vip abituata a ben altre attenzioni diventa malessere. «Il Papa è stato anche un po’ severo. Ma penso che ci stesse», sussurra morbida Laura Boldrini. «Certo poteva almeno fermarsi a salutare», dice Renata Polverini a un collega, ottenendo l’approvazione anche del collega Abrignani. «Il Papa ha detto che se ci riconosciamo peccatori Dio avrà pietà di noi», sintetizza Formigoni. Davvero ha detto questo? Perché parla di colleghi distratti? «Mi ha colpito la scarsa attenzione di alcuni di loro: in piedi a fotografare, con gli iPad, i telefonini, durante la predica e in altri momenti. Io non lo faccio in moschea, sono stato attento a non farlo nemmeno in chiesa». E invece, diceva, del Papa… «Solitamente così scherzoso, non ha mai fatto una battuta, non s’è mai rivolto direttamente a noi, quasi a segnare una distanza. E ha fatto una predica durissima, uno schiaffo in faccia per richiamarci a essere all’altezza delle nostre responsabilità». Perché lei, musulmano, ci è andato? «Da musulmano, il Papa rappresenta un’autorità morale, a maggior ragione papa Francesco per il suo ritorno al messaggio delle origini. Ho voluto mandare un messaggio alla comunità islamica, in Italia ma anche a quelle del mondo arabo in cui, in alcune realtà, i cristiani sono costretti alla fuga. Bisogna recuperare uno spirito di dialogo». Lei non ha partecipato alle preghiere, però, immagino. «Ho solo scambiato il segno della pace. Mi sarebbe piaciuto farlo con il leghista Molteni, che si sta opponendo alla costruzione di una moschea nella sua città. Spero abbia capito il senso della mia presenza». [F.SCH.] Silvio deluso da Brunetta Santanché e Verdini er Berlusconi, si sa, la vigilia delle decisioni dei giudici sulla sua libertà nei prossimi mesi è inquieta. Dopo settimane che disertava, o quasi, Roma, il Cav è tornato a Palazzo Grazioli per qualche giorno. E chi va a trovarlo si sente ripetere, per il 90 per cento del tempo, la lunga tiritera sui giudici, da Magistratura democratica, ai «quattro golpe», ai giorni nostri. Ma nel dieci per cento in cui si parla d’altro, il leader del centrodestra ha parecchi motivi per sfogarsi. A cominciare dal partito, dai ras che vorrebbero candidarsi alle Europee per poi contarsi sulle preferenze, e hanno riservato accoglienza ostile al suo pupillo Giovanni Toti. Ragione di più, sia detto per inciso, per accrescere la stima nei confronti del giovane consigliere politico che, sebbene ai primi passi nella giungla della politica, sta rivelando ai suoi occhi una grande forza d’animo. In cima alla lista delle «delusioni» il Cav, invece, mette Daniela Santanchè. La «pitonessa» che solo l’estate scorsa era riuscita a diventare la sua prima consigliera oggi è in disgrazia. Per un motivo molto pratico: sei mesi fa le fu affidata la responsabilità della raccolta di fondi per Forza Italia, che, in ragione della nuova legge sul finanziamento pubblico dei partiti, non potrà più ricevere donazioni superiori ai centomila euro. Ma di euro la «pitonessa» non ne ha portato in cassa neppure uno. E se il partito abituato per un ventennio a farsi staccare un maxi-assegno milionario dal fondatore, si aspetta che anche quest’anno sarà così, con i guai che ci sono, può star fresco. Qualche attrito, in una collaborazione che s’era molto rafforzata l’anno scorso, in campagna elettorale, è nato anche con il capogruppo alla Camera Renato Brunetta. Motivo: negli ultimi tempi è un po’ troppo «demanding», si occupa di cose non di sua stretta competenza, è arrivato a proporre un suo parente come candidato sindaco di un comune. Ma Brunetta non è il solo, e neppure il più insistente, nella sala d’attesa di Palazzo Grazioli. Il rapporto che s’è raffreddato di più è quello con Denis Verdini, il tramite del «patto del Nazareno» con Renzi, al punto che Berlusconi starebbe riflettendo sulla possibilità di trovare un altro ambasciatore presso il premier. Sulla famiglia, sui figli, il Cav si tiene sul vago, anche se è chiaro che l’unica soluzione che ha in mente per la sua successione è quella. Lo stesso sul «cerchio magico», termine che attribuisce alle solite «invenzioni dei giornali». Ma qualche giorno fa a chi gli ha chiesto, abbracciandolo, «dimmi la verità, come va?», ha risposto d’un fiato: «Come vuoi che stia, avevo mille donne ed ero felice, adesso ne ho una sola e mi sento prigioniero!». P Primo Piano .11 LA STAMPA . VENERDÌ 28 MARZO 2014 U REGIONI Milanese nei guai AssoluzioneScajola LaProcurafaricorso GIUSTIZIA E AUTONOMIA Le reazioni di Ncd Maurizio Lupi Gaetano Quagliariello Sono sorpreso da questa condanna, visto il suo impegno nelle battaglie per la legalità Piena solidarietà a Giuseppe Scopelliti, nella certezza che la verità dei fatti alla fine sarà più forte 1 Una assoluzione che ap- pare «viziata di illogicità e travisamento dei fatti». È il pesante giudizio dei pm di Roma sulla decisione presa dal giudice monocratico il 27 gennaio scorso che ha mandato assolto l’ex ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, dall’accusa di finanziamento illecito in relazione alla compravendita di un appartamento in via del Fagutale, a pochi passi dal Colosseo. Per questo motivo ieri la Procura ha depositato ricorso in appello contro quella sentenza. Dopo la condanna a otto mesi di reclusione, con sospensione condizionale, per finanziamento illecito legato alla compravendita del suo yacht, l’ex deputato Pdl Marco Milanese potrebbe finire di nuovo sotto processo,aRoma,perun’altra ipotesi di reato, di corruzione, conseguente all’operazione di cessione dell’imbarcazione. Condanna a 6 anni per Scopelliti “Fuori dalla politica” IlgovernatoredellaCalabriainterdettodaipubbliciuffici GAETANO MAZZUCCA REGGIO CALABRIA La sentenza arriva una manciata di minuti dopo le 20: il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, è stato condannato a 6 anni con la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e un risarcimento di 120 mila euro. Un colpo di spugna che stoppa l’ascesa politica del governatore e coordinatore nazionale dei circoli del Nuovo centrodestra. La condanna superiore ai due anni, infatti, in base alla «Legge Severino», comporta la sospensione per 18 mesi dal consiglio regionale e chiude le porte anche a una possibile candidatura, alme- no fino a una sentenza assolutoria. Un colpo durissimo che sbriciola l’immagine di quel «modello Reggio», già compromessa con lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, su cui Scopelliti da sindaco aveva costruito la sua carriera politica. La sentenza, infatti, riguarda proprio la gestione dell’amministrazione comunale che, secondo i periti della procura, avrebbe causato nel biennio 2008-2010 un buco di ben 87 milioni di euro. Una serie di operazioni finanziarie «avventate» e complesse che avrebbero però consentito di far quadrare in qualche modo i conti del Comune e, quindi, continuare a spendere e accumulare debiti il caso DAVIDE LESSI TREVISO P er citare Dostoevskij si potrebbe dire che la famiglia degli indipendentisti veneti è infelice a modo suo. «Il referendum è stato una truffa», tuona dal suo blog il venetista Loris Palmerini. E giù statistiche e diagrammi per spiegare che al voto i partecipanti non sono stati «più di 100 mila». Un numero infinitamente più basso rispetto a quello riecheggiato venerdì sera a Treviso. «Con oltre 2 milioni di voti è rinata la repubblica veneta», aveva annunciato con toni trionfali Gianluca Busato, leader del comitato Plebiscito.eu. La consultazione, sull’onda di quella in Crimea, è rimbalzata sui media internazionali pur non avendo alcun valore legale. Le preferenze correvano sul web, è proprio partendo da internet che le cifre non tornano. Nessuna «secessione da clic», insomma. Secondo i dati di quattro contatori (Trafficestimate, Calcusta, Semrush e Alexa), che monitorano il traffico in entrata e in uscita in un sito, la media degli accessi quotidiana a Plebiscito.eu è stata di 22,5 mila. Moltiplicando il dato per i sei giorni di voto online si arriva a 135 mila. Cifra che si discosta dagli oltre 2 milioni di voti «ufficiali», il 63 per cento degli aventi diritto in regione. C’è di più. Dall’analisi dei flussi si è scoperto, come riportato ieri dal Corriere del Veneto, che un elettore su 10 si sarebbe collegato dal su debiti, che sarebbero stati mascherati abilmente. Un ruolo centrale lo avrebbe avuto l’ex dirigente del settore Bilancio, Orsola Fallara, accusata non solo di essersi indebitamente liquidata in- La sentenza riguarda la gestione dei conti del Comune di Reggio quando era sindaco genti somme di denaro per aver assunto la difesa dell’ente di fronte alla commissione tributaria, ma anche di avere, per anni, gonfiato il bilancio. La funzionaria, però, nell’aula del palazzo di giustizia non ci è mai arrivata: è morta Giuseppe Scopelliti, Ncd, presidente della Regione Calabria nel dicembre 2010 dopo aver ingerito dell’acido muriatico. Ma più le indagini sono andate a fondo, più gli inquirenti si sono convinti che l’ex dirigente del settore Bilancio non potesse aver fatto tutto da sola, senza che nessuno a Palazzo San Giorgio se ne accorgesse. La Fallara avrebbe agito su mandato dell’organo politico. Una tesi che il pubblico ministero Sara Ombra ha ribadito anche nella sua requisitoria: «Una rappresentazione della situazione reale dell’ente avrebbe comportato un aumento delle tasse e una contrazione dei servizi e questo avrebbe comportato una riduzione del consenso. Non trattare questo argomento vorrebbe dire tapparci gli oc- chi. Quei bilanci sono serviti a realizzare il programma del sindaco. Chi glielo faceva fare alla Fallara?». Scopelliti, invece, si era difeso sostenendo: «Mi fidavo e firmavo atti senza leggerli». Una tesi che non Insieme all’ormai ex governatore sono stati condannati anche i tre revisori dei conti dell’epoca (Carmelo Stracuzzi, Domenico D’Amico e Ruggero De Medici) di Palazzo San Giorgio, accusati di falso ideologico: per loro 3 anni e 6 mesi con 5 anni di interdizione. Scopelliti, che ha preferito non comparire nell’aula 13 del palazzo di giustizia, non commenta. I suoi alleati dalle prossime ore dovranno pensare alla successione. La sospensione del governatore non prevede in automatico lo scioglimento del consiglio. Bisognerà scegliere un vicepresidente che si assuma il compito di «traghettare» i calabresi fino al voto. Scatta la sospensione dal consiglio regionale: ci sarà un vicepresidente fino alle elezioni ha convinto il collegio presieduto da Olga Tarzia, che dopo una camera di consiglio di quasi 7 ore ha inflitto una condanna addirittura superiore alle richieste della pubblica accusa (che aveva chiesto cinque anni). Voti gonfiati al referendum veneto “Un elettore su 10 collegato dal Cile” «Risultati veri: è ora di tornare Serenissimi» L’analisi degli accessi al sito: solo 100 mila partecipanti domande a 89% A favore dell’indipendenza Questo il risultato della consultazione online I promotori: «I dati sono certificati Abbiamo già decretato l’obiezione fiscale» 2,3 milioni Questo il numero dei votanti secondo il comitato promotore Cile. Numerosi sarebbero anche gli accessi anche da Germania, Spagna e Serbia. Che il sistema possa avere avuto delle falle lo conferma Davide Pozzi, esperto di web-marketing: «Generare finte mail, compilare dei dati anagrafici o trovare un numero di carta d’identità, tutte cose utili alle votazione, è più facile di quanto si pensi». E così c’è il sospetto che sia stato usato un software per moltipli- care le utenze. «Senza tutti i dati non possiamo esprimerci. Si possono fare stime, come quelle fatte dai contatori come Alexa e pensare che le cifre siano gonfiate. Ma se manca trasparenza sulla comunicazione è difficile». Busato, tra un’intervista in tv e l’altra in radio, fa spallucce. «Sono tutte congetture, sabato pomeriggio a Sappada (Comune del Bellunese, ndr) smentirò i critici con dei numeri certificati», dice. E cita una commissione di «osservatori internazionali» con a capo un «ex ambasciatore della Georgia». Robe da far impallidire Putin. Ma il leader tira dritto: «Abbiamo già decretato l’obiezione fiscale. Il passo successivo sarà l’adozione di una fiscalità veneta e poi la creazione di un’assemblea costituente». Tutto questo nel radioso domani. Ieri, intanto, è arrivata l’annunciata analisi del referendum da parte di tre riviste tecnologiche americane (PcWorld, Network World, Computer World). Le uniche, secondo Busato, ad avere i dati. Eppure nell’indipendente stampa estera non c’è una parola sull’attesa «certificazione» del voto. Solo i numeri del comitato e vaghi riferimenti alla storia dell’indipendentismo veneto. C’è una nota di colore: a realizzare i tre articoli – identici in tutte le testate – è stata la stessa persona, tale Philip Willian, dal suo ufficio in centro a Roma. 3 Franco Rocchetta Indipendentista A lla soglia dei 67 anni, è ancora considerato il «padre di tutte le leghe». Franco Rocchetta, fondatore della Liga Veneta è sceso dal Carroccio nel lontano 1994. Ma dopo trent’anni è tornato alle cronache per il suo appoggio, con tanto di sponsorizzazione, a Plebiscito.eu, il comitato che ha organizzato il referendum. Rocchetta, perché è ritornato a fare politica dopo tanti anni? «Mi hanno contattato la scorsa estate presentandomi progetto della consultazione. Mi sono piaciuti e da quel giorno sono tornato ogni mattina nei mercati e, ogni sera, a fare convegni, da Asiago al più sperduto paesino del Bellunese. Tutto per la causa dell’indipendenza veneta». Secondo alcuni, però, i risultati del voto sono stati gonfiati... «Non credo. Se non mi fidassi di chi l’ha organizzato mi sarei già tirato fuori. C’è stato un voto di massa. Del resto che il sentimento indipendentista sia forte lo confermano tutti i sondaggi. E non è solo il malessere del Nordest in crisi». Di cosa si tratta allora? «Di una rivendicazione di autonomia profonda. Un sentimento che è stato ghettizzato dalla Lega Nord in questi anni ma che, finalmente, è tornato a emergere». [D.L.] ] VENERDÌ 28 MARZO 2014 LA STAMPA 12 Industria, agricoltura, arte, architettura, ingegneria, scienza. Non esiste disciplina nella quale l’Italia non sia stata grande. Non esiste settore nel quale non abbiamo brillato. Siamo stati un faro per qualunque civiltà, ora è tornato il momento di fare luce. E allora #GUARDIAMOAVANTI Costruiamo, inventiamo, produciamo, scriviamo. Facciamo qualcosa di cui essere di nuovo fieri. Perché per essere grandi come il nostro passato non serve la nostalgia. Serve l’energia. insieme con enel.com Primo Piano .13 LA STAMPA . VENERDÌ 28 MARZO 2014 U GIGLIO GENOVA Bacino Porto Vecchio IL DISASTRO NAVALE Voltri La nave verrà trainata all’interno della quarta vasca di carenaggio delle Riparazioni Navali. Qui, a bacino chiuso, avverranno la bonifica vera e propria e il definitivo smantellamento 6 ZONA CANTIERI EMILIA ROMAGNA GENOVA La Spezia LIGURIA Il progetto ligure in pole position Lo scafo verrà trainato all’interno del porto verso Levante, sino all’area dell’ex superbacino. Qui sarà circondato da barriere fissate al fondo per evitare eventuali sversamenti Livorno La Costa Concordia sarà trainata da alcuni rimorchiatori per 150 miglia (5 giorni) verso il porto di Voltri, nell’estremo ponente genovese EX SUPERBACINO 4 Avamporto Bocca di Levante Fiera Internazionale TOSCANA 1 Centimetri - LA STAMPA Grosseto 2 Isola d'Elba 3 LAZIO Giglio Porto La nave entrerà di prua senza dover fare particolari manovre Civitavecchia Mar Tirreno Pescaggio di circa 18 metri Dopo l’attracco la nave verrà svuotata di mobili, finestre, attrezzature e suppellettili per «risalire» fino a un pescaggio di 15 metri. Il materiale verrà raccolto sulla banchina di fronte e trasportato via camion verso i centri di smaltimento ROMA La Concordia verrà tagliata «a fette» orizzontali eliminando tutti i vari ponti. A quel punto, rimarrà il solo scafo di 290 metri con il suo carico di liquidi inquinati che avrà un pescaggio di 10 metri 5 ISOLA DE DEL D GIGLIO Il relitto Quel che resta della Costa Concordia dopo l’incidente all’isola del Giglio ALESSANDRO BIANCHI/REUTERS Trecento operai e diciotto mesi per smantellare la Concordia Il piano di Genova: sarebbe rimorchiata a inizio estate, costo totale 200 milioni TEODORO CHIARELLI INVIATO A GENOVA L’annuncio di Costa Crociere è fissato per la metà del prossimo mese di aprile. Allora si conoscerà finalmente il porto dove verrà realizzato lo smantellamento della Costa Concordia. Secondo le indiscrezioni raccolte, la scelta ricadrebbe su Genova. Il capoluogo ligure ha presentato l’offerta giudicata migliore sia dal punto di vista tecnico che economico, vista la decisione “politica” di preferire uno scalo nazionale rispetto alla più conveniente soluzione turca. Le scaramucce sollevate da alcuni amministratori toscani nei giorni scorsi sono state un tentativo di guadagnare tempo per consentire a Piombino (dove sono stati investiti 100 milioni di euro pubblici per adeguare banchine ed effettuare i dragaggi) di rientrare in gioco. Ma di fronte all’evidenza che lo scalo sarà pronto solo in autunno, le ultime resistenze sembrano destinate a cadere. Anche la proposta di Civitavecchia non è considerata adeguata, soprattutto perché la nave per entrare in porto dovrebbe fare una serie di evoluzioni sul lato deformato dello scafo (quello rimasto appoggiato sul fondale roccioso) con il rischio che i cassoni che garantiscono il galleggiamento possano cedere. Resta dunque l’offerta presentata dai gruppi San Giorgio, Mariotti e Saipemn in collaborazione con l’Autorità portuale di Genova guidata da Luigi Merlo. Un proposta da 200 milioni di euro, comprensiva delle operazioni di bonifica e smaltimento dei rifiuti speciali secondo il “codice europeo dei rifiuti” (Cer), che impegnerà per un anno e mezzo oltre 300 persone. Una volta messa in galleg- giamento, la Costa Concordia sarà trainata da alcuni rimorchiatori verso il porto di Voltri, nell’estremo ponente genovese. Un viaggio di 150 miglia (280 chilometri) della durata di almeno cinque giorni. Per questo è importante che avvenga a inizio estate, quando le condizioni meteomarine sono più favorevoli. La nave avrà un pescaggio di circa 18 metri ed entrerà di prua senza dover fare partico- lari manovre per attraccare alla diga che dista 550 metri dal sesto modulo del terminal Vte e dove c’è una profondità di oltre 20 metri. Questo significa che c’è un margine di manovra per eventuali eventi imponderabili. La diga verrà attrezzata per sostenere l’ormeggio della Concordia con bitte in grado di reggere ciascuna 150 tonnellate di tensione e con moduli distanziatori specifici per navi con pescaggio fino a 20 metri. In questa prima fase la nave verrà svuotata di mobili, finestre, attrezzature e suppellettili varie in maniera tale da “risalire” fino a un pescaggio di 15 metri. Il materiale verrà raccolto sulla banchina di fronte, la stessa utilizzata per costruire la nuova vasca dei delfini dell’Acquario disegnata da Renzo Piano, e trasportato via camion verso i centri di smaltimento. Il tutto attraversando la viabilità portuale fino al casello autostradale di Voltri, senza utilizzare strade urbane. Una volta alleggerita la Concordia verrà trainata all’interno del porto verso Levante, sino all’area dell’ex superbacino. Qui sarà circondata da barriere fissate al fondo per evitare eventuali sversamenti. La Concordia verrà quindi tagliata “a fette” orizzontali, di fatto eliminando tutti i vari ponti. A quel punto, rimarrà di fatto il solo scafo di 290 metri con il suo carico di liquidi inquinati che avrà un pescaggio di 10 metri. Ed eccoci all’ultima fase. La nave verrà trainata poco distante, all’interno della quarta vasca di carenaggio delle Riparazioni Navali. Qui, a bacino chiuso, avverrà finalmente la bonifica vera e propria e il definitivo smantellamento. LE REAZIONI Ma sull’isola c’è malumore si tifa ancora per Piombino GRAZIA LONGO ISOLA DEL GIGLIO L’opinione che tanti mi comunicano è che Piombino meriterebbe di essere preferita Lorenzo Pasquotti parroco isola del Giglio Dopo la polemica sui tempi della rimozione - il sindaco del Giglio e il presidente della Provincia optano per settembre mentre Costa e il prefetto Gabrielli per l’estate - s’impone quella per il porto dove avverrà lo smaltimento della Concordia. L’ipotesi di Genova non piace proprio per niente agli abitanti dell’isola. Mentre sulla scadenza dello spostamento del relitto c’è una quota, seppur in minoranza, che si dichiara d’accordo con il cronoprogramma estivo, la scelta di Genova a scapito di Piombino scalda gli animi e trova tutti d’accordo. «Innanzitutto mi pare una follia trascinare la Concordia per 150 miglia fino a Genova - afferma il sindaco Sergio Ortelli - mentre Piombino è a sole 38 miglia: praticamente 1 giorno di viaggio contro i 7 che ci vorranno per portare il relitto a Genova. Siamo certi che sia una scelta sicura? E poi c’è la questione toscana, una questione doppia: etica, perché la Toscana ha fatto molto per questa tragedia e quindi dovrebbe essere in qualche modo risarcita. Ma anche occupazio- nale e il migliore risarcimento potrebbe essere proprio l’affidamento dei lavori al porto di Piombino, dove ci sono molti disagi. E non ci vengano a dire che non è pronto perché potrebbe esserlo già a giugno». Dalla notte del naufragio la voce degli isolani, sindaco a parte, è quella del parroco Don Lorenzo Pasquotti. «L’opinione che tanti mi comunicano conferma - è che Piombino meriterebbe d’essere preferita a Genova. Tanto più che si farebbe un’opera buona, aiutando lavoratori che sono in precarie condizioni». Mi pare una follia trascinare la Concordia per 150 miglia fino a Genova: è scelta sicura? Sergio Ortelli sindaco isola del Giglio 14 .Estero STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 il caso ANNA ZAFESOVA ulia Timoshenko correrà per la presidenza ucraina. L’aveva detto subito, appena liberata dal carcere dalla rivoluzione del Maidan, ma da ieri è ufficiale: «Ho semplicemente il dovere di candidarmi», ha detto l’eroina della rivoluzione arancione, che si sente pronta a unire il Paese, essendo originaria dell’Est russofono. Promette la restituzione della Crimea, dopo aver detto di essere pronta a «prendere il mitra e sparare in fronte a Putin». Che per Y Timoshenko si candida e spacca la piazza di Kiev Cristiano condannato a morte Alle presidenziali affronterà i capi del Maidan che l’hanno liberata per blasfemia LAHORE Aumentano le truppe «Centomilasoldatirussivicinoalconfine» 1 Il contingente di truppe russe vicino al confine con l’Ucraina orientale è ormai arrivato a contare «quasi 100.000 soldati». Lo ha annunciato il segreario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale di Kiev, Andreiy Parubiy, sottolineando che sono, «schierati in direzione di Kharkhiv e Donetsk», capoluoghi delle regioni orientali e russofone. Finora le stime Nato e IL PASSATO In molti la associano ancora a un’epoca di scandali e faide politiche Yulia resta «il nemico numero uno» conta sul suo prestigio internazionale per spingere L’Occidente a premere sulla Russia. La candidatura della ex premier poteva sembrare scontata fino a due mesi fa, ma il Maidan ha fatto emergere altri leader. Yulia dice di essere al corrente dello scetticismo di molti ucraini che la associano a un’epoca di faide politiche e scandali. Smentisce le accuse di corruzione: «Se Yanukovich ha dovuto usare un pretesto per mettermi in galera vuol dire che non c’era proprio niente». Afferma di essere l’unica in grado di distruggere gli oligarchi «senza soffocare l’imprenditoria». Giocando d’anticipo, Yulia ieri ha aperto agli atti- GENYA SAVILOV/AFP Timoshenko ieri a Kiev ha annunciato la candidatura visti le porte della sua dacia vicino a Kiev: 450 metri quadrati su due piani, elegante, ma nulla in confronto alla reggia di Yanukovich. E ha già cominciato a incalzare gli altri candidati, rinunciando agli spot e ai manifesti: «Solo dibattiti, inve- ce di buttare soldi in pubblicità inutile meglio regalare all’esercito due blindati». L’esito del voto del 25 maggio dipenderà da chi scenderà in campo. Finora si sono candidati Serghei Tighipko, «falco» del Partito delle regioni di Yanukovich, Mikhail Dobkin, governatore di Kharkiv, anche lui un pezzo grosso del vecchio regime, e il presidente del Congresso ebraico Rabinovich che vuole «smentire la bugia che l’Ucraina sia un Paese antisemita». Mancano i pesi massimi: Petro Poroshenko, oligarca del cioccolato sponsor del Maidan, e Vitaly Klichko, il campione di pugilato e leader della piazza sostenuto da Angela Merkel che, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe consigliato a Yulia di farsi da parte. Il fronte del Maidan rischia di spaccarsi al voto, proprio mentre gli ucraini cominceranno a sentire gli effetti delle drastiche riforme economiche annunciate dal premier Yatseniuk (del partito Batkivshina della Timoshenko). Senza aiuti Usa avevano stimato il totale tra un minimo di 20.000 e un massimo di 30.000. Ufficialmente le truppe di Mosca, ha garantito nei giorni scorsi il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, stanno effettuando esercitazioni militari ma Kiev e l’Occidente teme che posano costituire l’anvanguardia di una forza d’invasione delle regioni russofone ucraine. internazionali Kiev perderà il 10% del Pil, avrà un’inflazione del 14% e rischierà il default, ha detto ieri al parlamento. Il Fmi darà 14-18 miliardi di dollari nei prossimi due anni, altri soldi stanno per arrivare dalla Banca Mondiale, dagli Usa, dall’Ue e da singoli Paesi. Ma non basteranno: il buco è intorno ai 28 miliardi, più del previsto, anche perché a quanto pare molti fondi sono spariti insieme a Yanukovich. Yatseniuk ha promesso lacrime e sangue: aumento delle tasse, congelamento dei salari e delle pensioni, drastico aumento delle bollette finora sovvenzionate dallo Stato, licenziamento di 24 mila statali. Un piano che i deputati regionali e i comunisti si sono rifiutati perfino di mettere all’ordine del giorno. E’ mancato all’affetto dei suoi cari ILARIA MARIA SALA HONG KONG Quarantotto anni dietro le sbarre, di cui trenta nel braccio della morte, per un delitto che, nel 1966 aveva sconvolto il Giappone. Poi, ieri, l’ordine di scarcerazione: questa la storia di Iwao Hakamada, uno dei più famosi prigionieri del Sol Levante, uomo-simbolo di chi si batte contro la pena di morte e contro i metodi della polizia giapponese, che si vanta di avere un’altissima percentuale di crimini risolti – con metodi che possono essere discutibili. Hakamada, boxeur professionista all’epoca del suo arresto, integrava i guadagni del pugilato come impiegato presso un’azienda familiare che lavorava i fagioli di soia, a Shizuoka. Quando l’azienda, che serviva anche da alloggio, fu trovata in fiamme, con evidenti segni di furto e con l’intera famiglia – marito, moglie, e due bambini – morta accoltellata, Hakamada fu arrestato, e confessò tutto. Poi, durante il processo, il pugile ritrattò la sua confessione, dicendo che gli era stata estorta nel corso di un interrogatorio brutale, e che era innocente ed estraneo ai fatti. Aveva confessato dopo giorni infiniti di interrogatori senza tutele, molto più simili a tortura. Ma la corte non gli credette: venne condannato a morte nel 1968, e la sentenza fu confermata per due volte, prima in appello, nel 1976, e alla Corte Suprema, nel 1980. Da allora, dunque, Hakamada era nel braccio della morte, aspettando di essere impiccato da un giorno all’altro ma sempre ribadendo la sua innocenza. Ci sono volute pressioni PAKISTAN I precedenti È stato condannato a morte in Pakistan un cristiano accusato di aver insultato il profeta Maometto durante una conversazione con un amico musulmano, incidente che aveva provocato una rivolta a Lahore, seconda città del Paese. L’episodio risale al marzo del 2013, quando Sawan Masih, abitante del quartiere cristiano di Joseph Colony, baraccopoli di Lahore, è stato accusato da un amico di aver insultato Maometto durante una discussione. Poche ore più tardi circa tremila musulmani inferociti avevano preso d’assalto Joseph Colony e incendiato un centinaio di baracche. Il Pakistan, Paese di 180 milioni di abitanti, il 97% dei quali musulmani, ha una controversa legge sulla blasfemia che condanna indistintamente, con pene che arrivano a quella capitale, le offese a qualunque religione riconosciuta. Una legge accusata dai detrattori di essere strumento in mano a chiunque per ricattare qualcun altro o per farsi valere in una disputa. Il protagonista della vicenda, Sawan Masih, si è difeso in tribunale sostenendo proprio questo: l’«amico» islamico con cui ha avuto il litigio l’avrebbe messo nei guai per prevalere in una disputa su questioni personali e materiali. Cristianamente è mancato dott. cav. Vittorio Corrado Eros Parpinel Ne danno il triste annuncio la moglie Carla, i igli Elisabetta e Massimo, la nipotina Vittoria, i cognati Grazia e Mario Amprimo, parenti tutti e la Popa. Cerimonia Funebre sabato 29 corr. ore 9,35 ingresso principale Cimitero Monumentale. – Torino, 27 marzo 2014 impresario edile di anni 65 Lo annunciano moglie, igli e parenti tutti. Funerali in Brandizzo sabato 29 marzo ore 10,30 chiesa S. Giacomo Apostolo. Rosario questa sera ore 20 medesima chiesa. – Brandizzo, 27 marzo 2014 O.F. Seforis - tel. 011.9137683 Sono vicina a Carla e igli per la perdita del caro VITTORIO. Teresa Abbate. anniversari 1 Ha trascorso 30 anni nel 1 Herman Wallace, ex mem- 1 Curtis McCarty ha tra- braccio della morte in attesa di essere giustiziato per la morte di un gioielliere: Glenn Ford, 64 anni, è stato rilasciato dal penitenziario della Louisiana lo scorso 12 marzo. Era stato condannato alla sedia elettrica nel 1984. Liberato perché innocente. bro delle Pantere Nere, ha passato 41 anni in cella di isolamento per l’omicidio di una guardia carceraria, nella terribile prigione della Louisiana chiamata «Angola». Rilasciato il 1 ottobre 2013, è morto di cancro 3 giorni dopo. scorso da innocente 21 anni nel braccio della morte dell’Oklahoma prima di riuscire a provare la sua innocenza nel 2007. Era stato condannato a morte per omicidio in tre gradi di giudizio. L’esame del Dna l’ha scagionato. LA CORTE RIAPRE IL CASO DI UN PUGILE ACCUSATO DI OMICIDIO NEL 1966 Tokyo, da 48 anni in attesa del boia Scagionato dal Dna: è innocente costanti da parte di sua sorella maggiore, Hideko Hakamada, per arrivare ad una nuova perizia, basata sull’analisi del Dna, che, finalmente, l’ha scagionato, solo dopo avergli rubato la vita. Oggi Iwao Hakamada ha 76 anni, e mostra segni di demenza senile, ma sarà sottoposto a un nuovo processo in cui l’evidenza del Dna sarà impugnata dalla difesa. Nell’essere informata dell’ordine di scarcerazione del fratello da parte del giudice Hiroaki Murayama, Hideko Hakamada ha dichiarato alla stampa di essere «fi- Hakamada esce dal carcere nalmente felice», e di volerlo visitare immediatamente per potergli dire: «Hai resistito. Ora sei libero». Raggiunto dalla sorella Hideko, l’ex pugile si è rifiutato in un primo momento di credere alla svolta, come raccontato da uno dei suoi avvocati: «Non può essere vero», ha detto prima di lasciarsi andare, ormai verso l’uscita, a un sofferto «grazie». Hakamada è il sesto condannato a morte a ottenere in Giappone la revisione del processo dal 1945, mentre sono 130 i condannati in attesa dell’esecuzione nel braccio della morte. E’ mancato Paolo Favero Lo annunciano: Gianluca con Antonella. Funerali sabato 29 ore 9,30 presso casa di riposo Trisoglio. – Trofarello, 27 marzo 2014 O.F. Sola - Nichelino Cristianamente è mancato dott. Alberto Garnero Lo annunciano la moglie Ottavia, i igli Marcello con Mirella e Letizia, Francesca con Alessio, Sara, Emma ed Elena. Funerali sabato ore 9,60 parrocchia Gesù operaio. – Torino, 26 marzo 2014 O.F. Aeterna - Torino 2013 2014 Margherita Benedetto Del Curto Messa in S. Francesco da Paola sabato 29 marzo ore 18,30. 2009 2014 A cinque anni dalla scomparsa ricordano l’amatissimo on. sen. Ugo Martinat sottosegretario di stato al Ministero dello sviluppo economico la moglie Kirsten ed il iglio Luca con Claudia. ORARIO ACCETTAZIONE NECROLOGIE ED ADESIONI SPORTELLO VIA LUGARO 21 10126 TORINO Dal Lunedì al Venerdì 9,00/20,00 (apertura continua) Sabato ore 9,00/12,30 - 15,00/20,00 Domenica e festivi ore 18,00/20,00 Tel. 011.6665258 ACQUISIZIONE TELEFONICA ADESIONI (solo privati) Dal Lunedì al Venerdì 9,00/20,00 Sabato ore 17,00/20,00 Domenica e festivi 18,00/20,00 Tel. 011.6548711 - 011.6665280 LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 UN ALTRO SOCIAL NETWORK NEL MIRINO DI ERDOGAN A tre giorni da un voto amministrativo chiave per la Turchia, la censura si abbatte sul web per la seconda volta in una settimana e ora il motivo si chiama Siria. Ieri pomeriggio la Tib, l’Authority per le Telecomunicazioni, ha bloccato Youtube, che segue la stessa sorte di Twitter, oscurato giovedì scorso. Proprio ieri era comparsa la più compromettente delle intercettazioni telefoniche pubblicate fino a questo momento, nella quale il ministro degli Esteri, Ahmet Davutoglu, il dirigente dei servizi segreti, Hakan Findan, il sottosegretario agli Esteri, Feri- dun Sinirlioglu e il vice capo di Stato Maggiore, Yasar Gurel, parlavano della creazione di un casus belli contro la Siria. Davutoglu, durante la registrazione, dice chiaramente che il premier islamico-moderato, Il ministro degli Esteri Davutoglu progettava un casus belli per invadere il Paese Recep Tayyip Erdogan, in questa congiuntura, considera una guerra contro Damasco «un’opportunità». Il «piano» dei quattro consisteva nell’organizzare un attacco alla tomba di Suleyman Estero .15 Il blocco di Twitter Turchia, audio choc sulla guerra in Siria Oscurato YouTube MARTA OTTAVIANI ISTANBUL . U TURCHIA LIBERTÀ E POTERE Erdogan in crisi oscura Twitter Sul social sono stati diffusi file imbarazzanti contro il premier. Il presidente Gul: spero che il divieto non duri MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME Recep Tayyip Erdogan oscura Twitter, ma la messa al bando si trasforma in un boomerang politico. Il premier turco annuncia la decisione parlando da Bursa in un comizio a dieci giorni dalle elezioni locali: «Sradicheremo Twitter e non mi importa di cosa dirà il mondo», anche sul web «si accorgeranno del potere della nostra nazione». È un’irritazione che nasce dal recente scandalo delle intercettazioni che sembrano coinvolgere Erdogan e il figlio in un episodio di corruzione finanziaria: gli audio sono stati diffusi da anonimi con dei tweet, Ankara ha chiesto di cancellare dal web i relativi link ma Twitter si è opposto. Per il premier ciò dimostra che il popolare social network fa parte di una «grande cospirazione» contro di lui e la messa al bando punta a cavalcare l’orgoglio nazionalista della Turchia, per giovarsene alle elezioni locali, vissute dall’opinione pubblica come un referendum sul governo. Il risultato è che provando a navigare su Twitter, i turchi si trovano di fronte a schermate nelle quali si nega l’accesso citando sentenze di tribunali e minacce di «futuri danni ai cittadini». Ma l’effetto dello «sradicamento» del cinguettio digitale non è quello che Erdogan si augurava. Sono migliaia i turchi che, seguendo le istruzioni del cofondatore di Twitter Jack Dorsey, riescono comunque a collegarsi adope- In crisi Il premier Erdogan rischia molto alle amministrative di domenica rando i cellulari oppure intervenendo sui comandi dei browser. Ad esprimere l’insoddisfazione popolare è Abdullah Gul, il capo dello Stato già stretto alleato politico del premier, che con un tweet confessa «spero che la proibizione non duri a lungo». E il vice premier Ali Babacan va in tv ad esprimere un concetto simile, che suona come una sconfessione di Erdogan: «Troveremo presto una soluzione politica non credo servirà molto tempo». La Casa Bianca, con il portavoce Jay Carney, condanna la «restrizione della libertà di espressione che mina «Noi sradicheremo Twitter. Me ne frego di quello che potrà dire la comunità internazionale» il rispetto dei diritti universali degli individui» ed esprime sostegno «al popolo turco che vuole ripristinare l’accesso totale alle tecnologie bloccate». Da Bruxelles l’Unione Europea parla di un «blocco delle comunicazioni incompatibile con il processo di adesione» e i partiti di opposizioni ad Anka- ra chiedono a Erdogan la marcia indietro. Ma Lufti Elvan, ministro fedelissimo al premier, obietta: «Non si tratta di una decisione politica bensì giudiziaria, non stiamo proibendo Internet ma Twitter e i social network devono rispettare la legge» e dunque non infangare il nome del premier. Recep Tayyip Erdogan Libertà I cartelli di protesta a Ankara ironizzano sulla vendetta degli uccellini contro Erdogan Blocco «aggirato» 1 Ieri il numero di tweet in Illegale Twitter farebbe parte di una «grande cospirazione» contro il governo turco Turchia non è nemmeno calato, altro che messaggi «bloccati»: circa mezzo milione di tweet è stato pubblicato nelle 10 ore successive al blocco. Gli utenti turchi sono riusciti ad aggirare lo stop anche grazie alle istruzioni postate dallo stesso cofondatore di Twitter, Jack Dorsey: «Potete mandare tweet via Sms. Utenti Avea e Vodafone scrivano Start al 2444. Per Turkcell Start al 2555». Black-out La schermata iniziale di Twitter dopo il blocco: «Questa pagina non esiste» Venerdì scorso il premier turco aveva imposto il blocco di Twitter: «Non mi importa di cosa dirà il mondo. Anche sul web si accorgeranno del potere della nostra nazione» 1 Shah, nonno del fondatore dell’Impero Ottomano e il cui luogo di sepoltura si trova in una zona controllata dagli islamisti, già presidiato da decine di soldati scelti turchi. L’attacco sarebbe stato addebitato ad Al Qaeda e avrebbe dato ad Ankara il pretesto per invadere. L’operazione sarebbe avvenuta molto probabilmente prima del voto. Proprio due sere fa, in un’intervista all’emittente Ntv, il premier Erdogan aveva detto che toccare la tomba di Suleyman Shah avrebbe provocato la reazione della Turchia. Nonostante YouTube sia stato bloccato dopo poche ore che il video era online, la sua diffusione è stata fulminea. Erdogan ha bollato l’atto come ignobile e gridato al complotto, ma della chiusura di Youtube si parlava da giorni, per la precisione da quando sono comparse registrazioni di suo figlio Burak con l’amante svizzera, dove prima la chiamava amore e prometteva di ricoprirla di baci, e poi minacciava di farla ammazzare. Ma la Siria rischia di costare a Erdogan molto più caro. Da mesi i turchi criticano come il governo ha gestito la situazione e un inter- vento armato è malvisto dalla stragrande maggioranza. Intanto domenica si vota e i sondaggi danno Istanbul e Ankara in bilico. La censura non si è abbattuta solo sul Web. Un programma di informazione ha traslocato sulla Rete e l’emittente Kanalturk, vicina al partito laico, si è vista revocare la licenza di trasmissione. SÌ ALLA RIFORMA Dominique Strauss-Kahn e la moglie Anne Sinclair La Casa Bianca conferma: stop alla raccolta dei dati telefonici FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK «Autoritratto» di Otto Dix «Scena allegorica» di Chagall Il film di George Clooney Comein«MonumentsMen» La storia 1 Il caso del Matisse di Paul Rosenberg ri- TONIA MASTROBUONI INVIATA A BERLINO «Donna seduta» SEGUE DALLA PRIMA PAGINA G li agenti si sono insospettiti del 79 e n n e dopo averlo trovato su un treno, di ritorno dalla Svizzera, con 9.000 euro in contanti nascosti nella giacca. Quando decidono di andarlo a trovare, scoprono una miriade di tesori nascosti dalla sporcizia, opere di Picasso, Munch, Beckmann, Klee. Capolavori del padre di Cornelius: Hildegard. Un mercante d’arte che aveva approfittato del bando nazista dell’«arte degenerata», confiscata a migliaia di ebrei, per mettere insieme un patrimonio stimato oggi attorno al miliar- ra continuò imperterrito a cerdo di euro - ma non è ancora carla, esattamente come fecero chiaro se gli inquirenti han- le sue nipoti, Marianne Rosenno trovato tutto. Gurlitt pa- berg, tra i più affermati avvocadre aveva poi dichiarato di- ti di New York, e sua sorella, strutti quei tesori, inghiotti- Anne Sinclair, ex moglie di Doti dagli incendi di Dresda. minique Strauss-Kahn. Il figlio, dopo la morte del Anche la storia del Matisse padre nel 1956, dei Rosenberg è si era impegnaBATTAGLIA LEGALE straordinaria: to a tenere il se1940, quando I capolavori sono stati nel greto e a nai nazisti invasero scondere per nascosti da un mercante la Francia, Paul d’arte e poi dal figlio riuscì a nasconsempre quel patrimonio agli derlo in un caveocchi del mondo. Ogni tanto au a Libourne, cittadina della vendeva qualcosa, per man- Dordogna. Ma l’anno dopo i tegiare, curarsi e poco altro. Ma deschi gli rubarono tutto e la nel lascito illegittimo figura- tela finì nelle mani del sommo va anche la «Donna seduta» regista dei furti d’arte nazisti ai di Matisse. E il proprietario danni degli ebrei, il numero vero, il collezionista ebreo due del regime, Hermann Paul Rosenberg, dopo la guer- Göring. Che lo scambiò a sua Il Matisse era stato razziato in Francia nel 1941 da Göring calca la storia riportata dal film di George Clooney «Monuments Men» - e basata sull’omonimo libro di Robert M. Edsel - su una squadra di storici dell’arte che recupera opere rubate dai nazisti prima che Hitler le distrugga. I «Monuments Men» erano una divisione delle forze armate Usa formata nel 1943 da Roosevelt e da Eisenhower con il compito di proteggere le opere d’arte dalla furia della Seconda guerra mondiale. AFP All’ex moglie di Strauss-Kahn il Matisse rubato dai nazisti Era fra i 1500 dipinti trovati a Monaco: Anne Sinclair è l’erede dei proprietari volta con un altro quadro, finché non arrivò a Gurlitt. Gurlitt figlio, però, finora non ha fatto mostra di voler restituire i quadri - sequestrati dalla polizia - ai legittimi proprietari. E la questione è legalmente complicata. Come distinguere quelli effettivamente rubati agli ebrei da quelli comprati prima del 1933? Ma uno dei suoi avvocati ha dichiarato che Gurlitt vuole mandare un segnale di distensione, restituendo almeno quelli di cui si sa per certo che sono stati rubati agli ebrei. Così, dopo decenni di bugie e ingiustizie, Madame Sinclair e Madame Rosenberg torneranno legittime proprietarie della loro misteriosa e bellissima «donna seduta». NAVE SCAMBIATA PER UN BOEING Canarie, «falso» aereo caduto in mare 1 La tragedia del Volo 370 sparito nell’Oceano Indiano ha lascia- to il segno: ieri i servizi di emergenza delle Canarie hanno scambiato un rimorchiatore a largo dell’isola di Gran Canaria per un aereo precipitato in mare. Il ministro Pastor: «Hanno preso un abbaglio». Dall’Europa Barack Obama concede il via libera ufficiale alla riforma del programma di sorveglianza della National Security Agency (Nsa). La modifica cardine prevede il blocco immediato della raccolta e della conservazione indiscriminata dei dati telefonici di milioni di americani. Obama mantiene la promessa fatta all’indomani del Datagate, ovvero lo scandalo delle intercettazioni selvagge compiute dall’intelligence Usa in casa e all’estero, grazie alle rivelazione del suo ex analista Edward Snowden. Per l’attuazione della riforma si potrebbe tuttavia attendere ancora del tempo, dal momento che la parola passa ora al Congresso che deve vagliare il provvedimento e apporre il proprio assenso. Allo stato attuale non dovrebbero esserci sorprese, visto che sono in molti a Capitol Hill a condividere il punto di vista di Obama il quale in una nota ha spiegato che «dopo aver studiato attentamente le opzioni disponibili, ho deciso che la scelta più giusta è che lo Stato non raccolga più, nè conservi questi dati». In realtà i tabulati rimarranno nelle mani delle compagnie telefoniche per il tempo tradizionalmente previsto di 18 mesi. In caso le autorità giudiziarie concordino sulla necessità di salvaguardare la sicurezza nazionale, la Nsa potrà entrare in possesso delle informazioni a lei utili attraverso ordini individuali disposti dal Foreign Intelligence Surveillance Court (Fisc), il tribunale che già gestisce le decisioni relative alle autorizzazioni per i programmi di sorveglianza della stessa Nsa. Un plauso ad Obama è giunto da parte della «talpa» in persona: Snowden ha definito la riforma «un punto di svolta», seppur ancora «incompleta». 16 .Cronache STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 il caso ANTONIO PITONI ROMA e posizioni erano distanti. Anzi, antitetiche. Piero Fassino partiva da una premessa: «Un incontro si fa per cercare un punto di sintesi». Augurandosi che Maurizio Lupi non si limitasse «a ribadire una posizione che non è concretamente gestibile». E così, alla fine, è stato. «Per le zone a strisce blu, laddove la sosta si protragga oltre il temine per il quale si è pagato, la sanzione pecuniaria potrà essere irrogata solo in presenza di specifica previsione del Comune». Poche righe, battute al termine del vertice di ieri tra Il numero delle multe La quota di parcheggi Lupi, Alfano e Fassino, sulle strisce blu in un che per legge deve che se da un lato segnaanno essere gratuita no la fine del braccio di ferro innescatosi nei giorni scorsi, dall’altro registrano, sulla questione, pure un passo indietro da parte del ministro delle Infrastrutture. Una conclusione che trova sostanza in un assunto condiviso. «Si è convenuto che la regolamentazione della sosta è competenza dei Comuni che ne definiscono le modalità con proprio atto deliberativo», recita la nota. In sostanza, le amministrazioni potranno continuare ad elevare contravvenzioni ma a patto che ci mettano la faccia, assumendosene la responsabilità con una delibera ad hoc. Inoltre, in base all’intesa raggiunta, i Comuni potranno continuare ad impiegare i cosiddetti autovelobox (i dissuasori di velocità), ma a patto che siano installati e resi operati- così: se un automobilista lascia regole che il codice della strada vi solo quelli «dotati di effetti- la macchina negli spazi a paga- prevede. Non serve una norma, mento oltre l’orario indicato perché abbiamo verificato che vi dispositivi di controllo». Pace fatta, insomma, e ten- sul ticket non può incorrere in l’interpretazione della norma è sioni superate sebbene, anco- una contravvenzione per divie- chiara e quindi il caso è chiuso. ra qualche ora prima dell’in- to di sosta, come accade a chi Per una volta non complichiacontro di ieri, le distanze ri- parcheggia senza esporre il ta- mo la vita ai cittadini». Parole che avevano fatto manessero incolmabili. Con il gliando e, quindi, senza pagare ministro Lupi deciso a tenere nulla. La sanzione, in questo sobbalzare sulla sedia i sindaci caso, non può an- di mezza Italia che, tra tagli il punto: «Le multe – aveva L’ACCORDO dare oltre il sal- agli enti locali e patto di stabilidella differen- tà, rischiavano la mannaia pudetto poco priRisolutivo l’incontro do za dovuta per il re su una delle principali voci ma del vertice – non possono con Fassino, presidente tempo di par- di entrata superstiti. Tanto per dei sindaci italiani cheggio ecce- fare un esempio, dalle sanzioni essere utilizzadente rispetto al- per sosta irregolare sulle strite come una tassazione indiretta sulla pel- la scadenza indicata sul ta- sce blu, che nel 2012 sono state circa 302mila, il comune di Role dei cittadini». Tutto era ini- gliando. Interpretazione ribadita, nei ma prevede di incassare qualziato con l’interpretazione offerta in Parlamento dal sotto- giorni scorsi, anche dal mini- cosa come 11 milioni di euro. segretario alle Infrastruttu- stro Maurizio Lupi: «Se ho pa- Una vera batosta che, contro re, Umberto Del Basso De Ca- gato la sosta e poi sto 10 minuti l’interpretazione del ministero ro, sulla norma del Codice in più, non posso ricevere la delle Infrastrutture, ha codella strada che regola la so- multa, ma dovrò pagare la dif- stretto l’Anci a scendere in sta dei veicoli sulle strisce ferenza e il tempo in più. Ai Co- campo. E alla fine i Comuni blu. E che suonava più o meno muni chiediamo di rispettare le hanno vinto la battaglia. L 2,7 20 milioni per cento ROMA VENTIMIGLIA Metronotte ammazzato con 7 colpi di pistola Bancarottiere arrestato a vent’anni dal crac GRAZIA LONGO ROMA Piero Fassino Il sindaco di Torino è anche presidente dell’Anci Retromarcia del governo “Multe sulle strisce blu? Lo decidano i Comuni” Il ministro Lupi non voleva sanzionare la sosta oltre l’orario Mafia Prorogatoil41bis perProvenzano 1 Il ministro della Giu- stizia, Andrea Orlando, ha prorogato il carcere duro per il capo mafia corleonese, Bernardo Provenzano. Il provvedimento che impone il 41 bis al boss va rinnovato ogni due anni e sarebbe scaduto oggi. Le Procure di Palermo, Caltanissetta e Firenze avevano dato parere negativo, sostenendo che per le sue condizioni di salute non è più in grado di comunicare con l’esterno. A favore era la Procura nazionale antimafia. Appuntamento con l’assassino, ieri sera all’estrema periferia di Roma, la Borghesiana, vicino Frascati. Una guardia giurata di 37 anni, Giuliano C., è stata crivellata di colpi di fronte alla compagna che ha assistito al delitto immobilizzata dal terrore. La coppia era arrivata, a bordo di un Suv, su un piazzale di fronte all’inceneritore dell’Ama, in via di Rocca Cencia dove aveva appuntamento con alcuni uomini. Rivali per problemi d’amore o di denaro? Amici che si sono trasformati in nemici per un dissidio non risolto? È ancora un mistero. Il luogo dove è avvenuto l’omicidio è noto nella zona come un punto di incontro, ed è certo che la vittima avesse appuntamento con qualcuno poi rivelatosi come il suo killer. Sette i colpi di pistola esplosi da una 7.65, un’arma piccola, che hanno ferito mortalmente l’uomo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Frascati. Inizialmente era stato ipotizzato un regolamento di conti tra due bande dell’Est Europa. Appena l’altro ieri sera, infatti, nella zona un albanese era stato ferito al torace a colpi di pistola, raccontando poi agli investigatori di essere stato aggredito da due romeni. Ma innanzitutto la nazionalità italiana della vittima, e successivamente gli elementi emersi dalle prime indagini e dalla testimonianza della donna, hanno escluso la pista della rivalità tra romeni e albanesi. Chi ha dunque ucciso la guardia giurata e soprattutto, perché? Di sicuro Giuliano C. conosceva il suo assassino - o forse dovremmo dire i suoi assassini? - che ha voluto incontrare per chiarire un problema da risolvere. Probabilmente la discussione è degenerata e il litigio è sfociato in un delitto. Oltre che dalla compagna, la vittima è stata soccorsa da un autista dell’Atac del deposito lì vicino. Ma l’uomo ha notato solo una macchina che sfrecciava ad alta velocità e non è stato in grado di fornire altri dettagli. GIANNI MICALETTO LORENZA RAPINI VENTIMIGLIA Ha fatto piangere migliaia di risparmiatori, sparendo nel nulla dopo il crac della “Patrimonium”, finanziaria che gestiva con il fratello. Un buco da 130 miliardi di lire. Vent’anni dopo e con il peso di una condanna definitiva, è finita la lunga fuga di Stefano Melloni, ormai vicino alla sessantina, inseguito da un mandato di cattura internazionale. L’ha tradito la nostalgia per l’Italia. Era tra i passeggeri di un pullman della linea Barcellona-Milano, gli agenti della Polizia di frontiera di Ventimiglia hanno scoperto che la sua carta d’identità era fasulla, con il nome del fratello Valerio. Melloni non ha negato il suo passato: «Un tempo ero molto in vista. Avevo una grossa società e rapporti con persone importanti. O ra s o n o S. Melloni praticamente “nudo”», si è sfogato. Ora è rinchiuso nel carcere di Sanremo. Deve scontare 7 anni per bancarotta fraudolenta, truffa e appropriazione indebita. Sarebbero stati 10 come da sentenza d’appello, dopo i 18 inflitti in primo grado, ma l’indulto li aveva ridotti. Originario di Cento (Ferrara), fra gli Anni 80 e 90 aveva costruito le sue fortune investendo i soldi degli altri. Ma con la «Patrimonium» le cose sono andate male, fino al crac che ha fatto svanire i risparmi di 1840 investitori. Il fratello ha pagato il suo conto con la giustizia, collaborando. Lui, invece, era scappato. Prima in Svizzera, dove aveva prelevato da un conto oltre 2 miliardi di lire. Poi la nuova vita in Spagna, dove aveva aperto un ristorante di lusso ad Antequera, vicino a Malaga. Aveva cambiato nome e viveva in una villa con piscina. Nel 2008 era stato rintracciato e arrestato, ma dopo 40 giorni era tornato libero, solo con l’obbligo di firma. Ne aveva approfittato per sparire di nuovo. GELA, IL CORPO TROVATO DAL PADRE DOPO UNA LITE IN FAMIGLIA “Siete contenti? Avete visto?” E la 13enne si impicca in casa FABIO ALBANESE GELA (CALTANISETTA) «Siete contenti? Avete visto?». Nei due biglietti trovati nella stanzetta di una ragazzina di 13 anni, parenti e investigatori cercano da ieri pomeriggio i perché di un gesto terribile e inspiegabile: il suicidio di una adolescente senza apparenti problemi se non quelli, normali, dei ragazzini di questa età. A trovare il cadavere è stato, ieri pomeriggio nella loro casa di un quartiere popolare di Gela, il padre. Ha aperto la porta della camera della figlia e l’ha trovata impiccata con una corda appesa tra l’armadio e la porta. Ha provato a soccorrerla, a rianimarla, ci hanno provato pure i medici dell’ospedale di Gela dove è stata subito portata, ma non c’era più nulla da fare. La procura ha aperto un’inchiesta. Pare che poco prima di morire la ragazzina, che frequentava la terza media e aveva due fratelli più grandi, di 17 e 22 anni, fosse stata pesantemente sgridata dal padre e dunque la prima ipotesi è che si sia trattato di una reazione esagerata o, anche, di un gesto dimostrativo che però non ha saputo più controllare. Ma poi ci sono quei due bigliettini senza intestazione, quella frase non si sa a chi rivolta, e ci sono le voci che dicono che a scuola non andasse d’accordo con alcuni compagni. E, forse, un disagio tra i banchi può esserci stato davvero visto che, dopo i primi due anni in una scuola, aveva deciso di cambiare istituto. Ma per ora restano solo domande sospese con la possibile ipotesi di reato di istigazione al suicidio. Si cercano risposte sul telefonino e sul pc della ragazza, che avrebbe compiuto 14 anni a giugno; e si cerca un fidanzatino, visto che sul profilo Facebook lei si definiva «impegnata». Ministero dello Sviluppo Economico AVVISO PUBBLICO DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE AI FINI DELLA INDIVIDUAZIONE E SELEZIONE DI SOGGETTI INTERESSATI ALLA REALIZZAZIONE DI EVENTI, MOSTRE, MANIFESTAZIONI, SPETTACOLI CULTURALI DI CUI DETENGONO L’ESCLUSIVA TECNICA E/O ARTISTICA DA SVOLGERSI NELLA CITTA’ DI NAPOLI NELL’AMBITO DELL’INIZIATIVA FORUM UNIVERSALE DELLE CULTURE NAPOLI E’ stato pubblicato sul sito della Fondazione Forum Universale delle Culture, raggiungibile all’indirizzo www.forumculture.org, una call for proposals finalizzata acquisizione e selezione di manifestazioni di interesse per la realizzazione di eventi, mostre, manifestazioni, spettacoli culturali caratterizzati da esclusiva tecnica e/o artistica, da svolgersi nella città di Napoli nell’ambito dell’iniziativa Forum Universale delle Culture Napoli. Le proposte, di elevato valore qualitativo e di alto profilo artistico, devono essere finalizzate alla realizzazione di eventi di specifica valenza culturale, connotati dai caratteri di eccezionalità, unicità ed esclusività secondo quanto disposto dal D.Lgs. 163/2006, art. 57 c. 2 lett. B. Le proposte candidate devono riguardare eventi da realizzarsi nel periodo di svolgimento del “Forum Universale delle Culture Napoli” la cui conclusione è prevista per il 31 ottobre 2014. I progetti proposti devono essere attinenti ai temi che caratterizzano la IV edizione napoletana del Forum, in conformità alle indicazioni della Deliberazione di Giunta Comunale n. 500 del 2 luglio 2013: 1. La diversità culturale 3. Lo sviluppo sostenibile 5. Il Mare 2. Le condizioni per la pace 4. La conoscenza Requisiti dei soggetti proponenti; contenuti delle proposte e modalità di presentazione sono analiticamente illustrate nell’avviso e nella modulistica allegata. Le proposte dovranno pervenire entro il giorno 14 aprile 2014. Eventuali informazioni al punto di contatto: Tel: +39 (0)817958607; Fax: +39 (0)817958610; Posta elettronica: [email protected]. RUP - Salvatore Barbato CONVOCAZIONE ASSEMBLEA Divisione Passeggeri Regionale Acquisti Regionale - Il Responsabile AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI - SERVIZI TRENITALIA SpA indice GPA 14RTO3\114 per l’affidamento del Servizio di raccolta, trasporto, smaltimento/recupero dei rifiuti pericolosi e non pericolosi dei cicli produttivi degli impianti e degli altri siti gestiti dalla Direzione Regionale Toscana CIG 5633074FB4. La gara è stimata € 450.000,00 IVA esclusa compresi costi della sicurezza e eventuale rinnovo annuale. Termine presentazione offerte: 30/04/2014, ore 13:00. Bando di gara, pubblicato sulla GUUE 2014/S 0534-091017 del 18/03/2014 è disponibile con Disciplinare di Gara e suoi allegati sul profilo del committente: www.gare.trenitalia.it. Il Responsabile del Procedimento Salvatore Antonio Di Ruzza Confartigianato Trasporti Servizi Soc. Coop. CF02243550429 Su indicazione del Consiglio di Amministrazione i soci della Confartigianato Trasporti Servizi Società Cooperativa sono convocati in Assemblea ai sensi dell’articolo 38 dello Statuto Sociale in prima convocazione il giorno lunedì 7 aprile 2014, alle ore 20.00 nella sede di Roma in Via San Giovanni in Laterano 152 per discutere il seguente ordine del giorno: 1) Approvazione del bilancio al 31/12/2013 e adozione delle delibere inerenti e conseguenti; 2) Nomina del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2014 – 2016 e determinazione dei compensi del consiglio stesso; 3) Varie ed eventuali. Nel caso in cui l’Assemblea non potesse regolarmente costituirsi in prima convocazione, la seconda convocazione è fissata per il giorno 8 aprile 2014, alle ore 10.00, presso la sede di Roma in Via San Giovanni in Laterano 152. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Francesco Del Boca LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Cronache .17 . NUOVE RIVELAZIONI DOPO LO SCONTRO CON IL CAPO BRUTI LIBERATI Veleni in Procura, dossier Cl contro Robledo Accuse calunniose sul procuratore aggiunto di Milano, indaga Brescia. Il ruolo dei Servizi segreti PAOLO COLONNELLO MILANO Certi veleni nascono talvolta in un bicchiere di spumante. I fatti iniziano con una festa tra colleghi di due anni fa per salutare la pensione di un maresciallo storico del procuratore aggiunto Armando Spataro, il mitico «Ago», al battaglione dei carabinieri di via Lamarmora a Milano. Ci sono pm, ufficiali di polizia giudiziaria, cancellieri e anche qualche «amico» imbucato. C’è per esempio una bella signora bionda, una cardiologa molto vicina a Cl, che appena vede il procuratore aggiunto Alfredo Robledo si entusiasma: «Io sono una sua fan, mi piacerebbe incontrarla ancora. Lei gioca a golf?». Robledo, a capo del pool reati contro la pubblica amministrazione, ammicca, non si fida. «No signora, mai giocato a golf». Si avvicina anche un maresciallo della Guardia di Finanza in forza alla Procura, precisamente nell’ufficio di un altro pm a due passi da quello di Robledo. Ascolta la conversazione, sorride. Mentalmente prende nota. Qualche giorno dopo, il sottufficiale si presenta da Roble- Un altro tentativo di screditarlo proveniva da ambienti di Finmeccanica do e spiega: «Quella signora bionda, racconta in giro che lei gioca a golf con un suo amico e gli racconta anche segreti della Procura, notizie su Berlusconi...». Robledo s’irrigidisce, ovviamente nega: primo perché non ha mai giocato a golf, secondo perché non aveva mai visto prima la signora bionda, terzo perché mai si sognereb- be di andare a raccontare in giro segreti d’ufficio. Si capisce, è una provocazione. Il maresciallo abbozza, ma poi scrive una relazione che inoltra prima al suo capo, ovvero il pm Luigi Orsi (il magistrato che si occupa dell’inchiesta Ligresti, ndr) il quale a sua volta la trasmette al Procuratore Bruti Liberati. Ne nasce un fascicolo a modello 45, privo cioè di reati specifici, che per mesi rimarrà però confuso tra gli atti di un’importante indagine. Fino a quando non verrà archiviato per totale insussistenza dei fatti. Ma intanto, Robledo, a sua insaputa, è stato messo nel mirino senza che nessuno lo avvertisse o gli chiedesse ulteriori chiarimenti, visto che la relazione del maresciallo si limita a riferire le cose dette dalla cardiologa del Niguarda, ma omette le decise precisazioni di Robledo. Una trappola, secondo Robledo che inserisce Alfredo Robledo con Edmondo Bruti Liberati l’episodio tra i due secretati (l’altro è relativo a un tentativo di screditamento proveniente questa volta da ambienti di Finmeccanica) e contenuti nella recente denuncia presentata dal procuratore aggiunto contro il suo capo Edmondo Bruti Liberati al Csm e, da qualche tempo, oggetto anche di una delicatissima in- chiesta aperta a Brescia dal procuratore aggiunto Fabio Salamone, il quale ha già accertato la totale falsità delle insinuazioni contenute nella relazione del maresciallo della Finanza con amici nei servizi segreti e sta cercando di accertare non solo i possibili esecutori ma anche i mandanti dell’operazione di dossierag- gio, come rivela anche un articolo del settimanale l’Espresso. Il Csm invece dovrà capire soprattutto se vi siano state manovre ai danni del procuratore aggiunto anche all’interno del suo stesso ufficio. Di sicuro c’è qualcosa di strano in quella bionda signora. Si tratta di una certa Maria Vicario, in forza a Niguarda, ciellina fedelissima di Roberto Formigoni il quale è stato persino suo testimone di nozze. Al punto che il nome della Vicario finirà poi tra le persone nel mirino dell’inchiesta sullo scandalo Maugeri, dove «il Celeste» è imputato di corruzione e ora sotto indagine, sempre dalla procura di Milano, per aver falsificato lettere di raccomandazione, in realtà inesistenti, da lei attribuite niente meno che al capo dello Stato Napolitano e al suo segretario generale. Una via di mezzo tra una Mata Hari e una mitomane. Pericolosa. La nipote pentita del boss “Processione in mano al clan” Calabria, parroco e maresciallo dei carabinieri conniventi con la ’ndrina L’Affruntata Unritopasquale 1 A Stefanaconi, la mat- tina del giorno di Pasqua, si svolge la processione dell’Affruntata, in cui si rappresenta l’incontro tra Maria Addolorata e il Cristo risorto. L’altro protagonista è San Giovanni, il primo a vedere il messia. Le tre statue, portate in spalla, percorrono le vie del paese fino all’incontro (l’affruntata) giusto davanti alla chiesa del Rosario. Le foto dell’inchiesta ANTONIETTA BELCASTRO/ANSA Un momento dell’Affruntata, la processione pasquale rosa decisione della Procura di Catanzaro, del pm Simona Rossi, di indagare per partecipazione alla ’ndrina Patania sia il parroco che il comandante GUIDO RUOTOLO della stazione dei carabinieri di ROMA Sant’Onofrio, il prete è stato allontanato dalla sua parrocchia. E con una decisione che ha laacconta una nipote del sciato esterrefatte le forze delboss di Stefanaconi, l’Antimafia, è stato nominato Loredana Patania, og- Priore di Pizzo Calabro. gi pentita: «Non risponde al La Chiesa di don Salvatore vero che il parroco Santagui- Santaguida fa a pugni con le da abbia escluso membri del- immagini commoventi di Papa la ’ndrangheta dalla proces- Francesco, che prende per masione dell’”Affruntata”, che si no don Luigi Ciotti e scaglia tiene nel giorno di Pasqua a l’anatema contro i mafiosi. S t e fa n aco n i . Chissà se hanno Da sempre mio IL SACERDOTE informato il Ponzio Fortunato Avrebbe anche taciuto tefice che in CaPatania (il labria questo dopo essere stato prete rischia boss, ndr) fino alla sua morte informato di un delitto adesso l’arresto ha finanziato per aver avuto tale processione. Inoltre, un ruolo nelle attività indicibili esponenti del gruppo Franzé, di una ’ndrina del vibonese, la nonché della cosca Patania cosca Patania impegnata in hanno sempre portato i santi, una faida che li vede contrapnella suddetta processione. posti alla fazione dei cosiddetti In particolare, le nuove leve «Piscopisani», e che insanguidella cosca Patania dovevano, na Vibo, Stefanaconi e la vicina obbligatoriamente, portare Sant’Onofrio (una decina tra San Giovanni, il quale non po- omicidi e tentati omicidi). Anche se, inspiegabilmente, teva essere trasportato da la procura, mentre ha procedusoggetti estranei alla cosca». All’indomani della clamo- to al fermo del comandante La storia R della stazione dei carabinieri complice del parroco, il luogotenente Sebastiano Cannizzaro, si è fermata di fronte all’uomo di Chiesa. Le immagini della processione dell’«Affruntata» agli atti della inchiesta ricordano la Sicilia dei Corleonesi che furono. Don Agostino Coppola sembrava che dovesse rivivere solo come personaggio di una lettera- tura noir, e invece nella moderna Calabria del 2014, con una Chiesa che ha tra i suoi figli sacerdoti di frontiera, ecco il Priore accusato di far parte della ’ndrangheta (il Riesame, agli inizi di gennaio ha confermato l’accusa di associazione mafiosa). «Erano Giuseppe Patania e la madre Giuseppina Iacopetta - racconta la pentita Loredana Le immagini della processione pasquale con gli uomini del clan e (in basso) il parroco con il boss della ’ndrangheta Patania - che si occupavano di identificare veicoli sconosciuti o comunque sospetti circolanti nel comune di Stefanaconi, annotando, in prima persona, le targhe dei mezzi che venivano fornite al parroco Santaguida, onde ricevere da questi i relativi intestatari per il tramite del comandante della stazione dei carabinieri». Fosse solo questo il ruolo del L’inchiesta LacoscadeiPataniatrausura,appaltieChiesa 1 A Stefanaconi, piccolo pa- ese calabrese di appena 2500 abitanti, i Patania erano un’istituzione, tanto che il Comune decise di esprimere con un manifesto, fatto affiggere per le vie del centro, il suo cordoglio per la morte di Fortunato Patania, ritenuto il boss della cosca ucciso nel settembre 2011. Anche quelle pubbliche condoglianze sono finite del decreto di fermo emesso a carico di 11 persone dalla Dda di Catanzaro. Tra queste c’è l’ex maresciallo Sebastiano Cannizzaro, già alla guida della stazione dei carabi- nieri di Sant’Onofrio. L’ex militare, già sospeso, è accusato di aver agevolato le attività della cosca. I Patania rientrano nella «federazione» che fa capo alla famiglia Mancuso. Un vero e proprio sistema feudale, secondo l’Antimafia, che ha reso la «locale» di Limbadi «il clan finanziariamente più potente d’Europa». Alle articolazioni territoriali, come i Patania, viene affidato il compito di rappresentare nelle zone di competenza i desideri del gruppo egemone e soprattutto di contrastare chi non si allinea. Da qui la sanguinosa faida che in un anno ha fatto registrare 5 morti e sei tentati omicidi. Un controllo del territorio asfissiante, svelato agli inquirenti da quattro collaboratori di giustizia. Le attività criminali si estendevano dall’usura alla raccolta dei rifiuti (la società che aveva in gestione l’appalto fu costretta, dopo una serie di intimidazioni, ad assumere fittiziamente alcuni affiliati). Ma il potere della cosca si estendeva a tutte le sfere della vita sociale del paese. Le cerimonie religiose erano cosa loro. [GAE.MAZ.] parroco. Informava la cosca delle intercettazioni ambientali e telefoniche in atto e avvisava i boss di imminenti perquisizioni. Lo conferma un altro pentito, Daniele Bono, che risponde affermativamente alla domanda del pm Simona Rossi: «Ho capito bene che il prete è venuto a casa di Pino Patania e gli ha detto: “Vedi che ti devono fare una perquisizione”?». Il pentito: «Ha capito bene». Un prete a disposizione della ’ndrangheta. Loredana la pentita sospetta che il suo atteggiamento non fosse spontaneo: «Era stato costretto perché o faceva così o andava a finire male anche lui». Ma solo una volta non ha favorito i boss: «Gli chiesi - ricorda il pentito Daniele Bono - se il killer dopo essere entrato in azione poteva nascondersi in Chiesa. E lui rispose: “Questo no, questo non si può fare”». Ma c’è di più. Non è solo un terribile sospetto per i magistrati di Catanzaro: «Sapeva che la cosca stava preparando l’omicidio (poi fallito, ndr) di Francesco Calafati. Lo sapeva tanto che ne parlava al telefono (non sapendo di essere intercettato, ndr)». Lo sapeva e non fece nulla per fermare i killer. 18 .Cronache . Così su La Stampa La corteccia cerebrale, deputata anche a linguaggio e socialità, si forma durante il secondo trimestre di gravidanza La pagina de La Stampa sull’inchiesta avviata dal pm di Trani dopo la denuncia di una coppia di genitori di due bambini ai quali con una «sindrome autistica di insorgenza vaccinale». 1 Eric Courchesne Neuroscienziato Università di San Diego GETTY Lo studio dell’Università di San Diego si aggiunge a quelli che negano la correlazione vaccini-autismo il caso STEFANO RIZZATO MILANO el novembre 2011 la rivista “Nature” lo definì un enigma. Più di due anni dopo, l’autismo è ancora un male misterioso. E tanti interrogativi restano aperti sulle sue vere cause. A cercare risposte s’è appena avventurata anche la Procura di Trani, con un’inchiesta - molto discussa - sul presunto legame tra questo disturbo e il vaccino trivalente morbillo-parotite-rosolia. Una vecchia teoria. Anzi, per la gran parte della comunità scientifica, una leggenda metropolitana. «Centinaia di studi mostrano come ad essere preponderanti nell’autismo siano fattori genetici. Della correlazione con i vaccini, invece, non c’è alcuna prova». A confermarlo a La Stampa è Eric Courchesne, neuroscienziato dell’Università di San Diego, tra i pionieri della ricerca su questa materia. N “L’autismo non è correlato al vaccino colpisce i bimbi quando sono ancora feti” Uno studio dell’Università di San Diego: ma bisogna capire che cosa innesca la malattia Con involontario tempismo, proprio ieri Courchesne e il suo staff hanno fornito l’ideale risposta all’indagine di Trani. Il loro nuovo studio – pubblicato sul “New England Journal of Medicine” – colloca infatti la probabile origine dell’autismo nel grembo materno. Prima della nascita e dunque ben prima di ogni genere di vaccino. «È un lavoro che ha richiesto nove anni - spiega lo studioso – e che, unito ad altri, rafforza l’ipotesi di un’origine pre-natale dell’autismo. Oggi siamo molto più vicini a una soluzione». L’indagine californiana si è concentrata sull’analisi genetica dei tessuti cerebrali di bambini, autistici e non, morti in un’età compresa tra 2 e 15 an- ni. Frutto della generosa donazione delle famiglie, i campioni hanno dato risultati importanti: in 10 casi su 11, il cervello dei bimbi autistici presentava anomalie e “macchie” nell’organizzazione dei neuroni nella corteccia cerebrale. Nel cervello dei bambini non autistici quelle anomalie c’erano solo in un caso su 11. Ciò che conta è che l’organizzazione della corteccia cerebrale prende forma durante il secondo trimestre della gravidanza. «Per i bimbi autistici qualcosa dev’essere andato storto in quella fase o prima», spiega Courchesne. «La corteccia è come una torta con sei strati uno sopra l’altro, ciascuno con il suo specifico tipo di cellule. Le anomalie Pmemedicoalconvegno Ilvideosulastampa.it 1 11 gennaio 2014: A Trani l’asso- ciazione La Bussola organizza il convegno «Vaccini e autismo, tutto quello che c’è da sapere». Sul palco il medico Massimo Montinari e il pm di Trani Michele Ruggiero. Un mese dopo il pubblico ministero aprirà un’inchiesta per verificare la nocività delle vaccinazioni non obbligatorie. Dopo aver detto pubblicamente: «Non farò vaccinare i miei figli». Guarda il video su www.lastampa.it che abbiamo trovato nel cervello dei bambini autistici riguardano proprio le parti deputate alla socialità e al linguaggio e questo apre scenari molto interessanti». La cautela resta d’obbligo per le dimensioni dello studio, che ha preso in esame solo 22 soggetti. Gli scienziati americani lo replicheranno su più larga scala. «La sfida – rivela l’esperto – sarà capire cosa esattamente, durante la gravidanza, faccia scattare quelle anomalie a livello della corteccia. Andrà capito se altri fattori concorrano con quelli genetici: fenomeni intra-uterini che interessino il sistema immunitario, come virus, tossine o elementi ambientali». LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 MILANO A I PROGRAMMI CARLO RIMINI* Ex belle coppie Gwyneth & Chris Paltrow e Martin, sposati dal 2003, hanno firmato insieme l’annuncio della loro rottura e l’hanno intitolato «Separazione consapevole» I CONSULENTI I due di Gwyneth Paltrow spiegano la loro teoria partendo dalla preistoria Orlando Bloom e Miranda Kerr «La vita spesso non funziona come avevi previsto o sperato Siamo una famiglia. Non c’è dubbio che continueremo a sostenerci l’uno con l’altro» Raoul Bova «Io e Chiara abbiamo preso strade diverse. Crediamo troppo al valore della famiglia per tenerla in piedi a ogni costo, senza onestà» Arriva il protocollo per separarsi senza farsi male La novità americana che conquista i ricchi e famosi può insegnare qualcosa anche a noi comuni mortali la trasformazione dell’amore in legame di solidarietà. La loro analisi parte dalla preistoria, da quando la vita era breve e il «per sempre» era sì fino alla morte, ma non fino alle nozze d’oro. C’è anche un pizzico di evoluzionismo: gli insetti hanno un esoscheletro, noi mammiferi no, e invece dovremmo costruircene uno emotivo, una «cattedrale interiore», scudo alla vulnerabilità. Tutto questo per arrivare a un nuovo concetto del divorzio. Per quanto affascinante sia l’idea dell’eternità, il matrimonio può non durare. Ma se impariamo l’uno dall’altra, se riusciamo a essere maestri e allievi, se comprendiamo quello che succede al partner e gli facciamo capire cosa proviamo, la rabbia si dissolve e la «separazione consapevole» sostituisce il solito, agguerrito divorzio. A quel punto è possibile amarsi «non più come marito e moglie, ma come padri e madri, e fare un pezzo di strada insieme». Il dono della separazione consapevole sta nella capacità di progettare ancora, senza fermarsi a piangere su ciò che abbiamo perduto. Sulla carta, funziona. Più sbrigative, anche Milena Stojkovic, mediatrice familiare, e Camilla Galeota, matrimonialista, autrici del manuale «Allora ciao. Divorziare senza farsi (troppo) male» (De Agostini) suggeriscono di mettere da parte l’aggressività, lavorare sul rispetto dell’altro e focalizzarsi sul futuro. Proprio in questi giorni è arrivato al cinema «Noi4», commedia agrodolce su una coppia scoppiata (madre ingegnere, padre artista scansafatiche) che riesce nonostante tutto a trovare momenti di felicità condivisa con i figli. Il nuovo modello è lì, i reality americani sono pieni di famiglie «moderne» con prole del secondo marito e della terza moglie che filano in perfetto accordo. Da noi è più difficile, in fondo il divorzio è legge da poco. Saranno quarant’anni il 13 maggio, data del referendum. Dateci tempo e forse faremo anche noi, come certe eccentriche coppie, un felice divorce party per sigillare la «rottura amichevole». ConcorsoN.37-Giovedì27marzo2014 Bari 39 45 58 79 31 Cagliari 24 50 36 13 84 Firenze 53 35 34 49 29 Genova 39 88 14 31 85 Milano 86 90 89 28 14 Napoli 46 25 73 6 76 Palermo 22 1 34 82 71 Roma 25 62 5 90 13 Torino 7 87 61 48 81 Venezia 62 10 52 79 8 Nazionale 63 84 29 61 54 Dal 30 aprile a Perugia, 115 mila euro raccolti online «L’ottava edizione è la più speciale». Per gli organizzatori Arianna Ciccone e Christopher Potter il Festival del giornalismo a Perugia dal 30 aprile per cinque giorni è quasi inaspettato. Polemicamente erano pronti a farlo saltare. Per loro il Festival doveva ingrandirsi ancora, ma mancavano i soldi per l’insensibilità di istituzioni locali e alcuni sponsor. Dalla denuncia pubblica è nata una raccolta fondi online che ha raggiunto 115.420 euro e un rinnovato interesse delle aziende. Così il Festival può crescere grazie ai finanziatori principali (Amazon, Enel e Tim) e ad altri (Autostrade, Google, Nestlé, Sky, Commissione europea e Camera di commercio di Perugia). «Non ci sono manifestazioni simili, ma no sponsor no party», spiega Potter. Grazie ai finanziatori il Festival può così contare 450 invitati, 200 eventi (gratis), 14 categorie di conferenze, 5 giorni di giornalismo al massimo livello. Calcio d’inizio all’Auditorium di Roma il 28 aprile con il direttore di The Guardian, Alan Rusbridger, e quello di La Repubblica, Ezio Mauro, moderati da Enrico Franceschini sul tema media e potere. Dal 30, a Perugia, spazio a quattro «keynote speech», lezioni magistrali affidate al responsabile strategie digitali del Guardian Wolfgang Blau, al professore di giornalismo Jeff Jarvis, alla public editor del New York Times Margaret Sullivan e al capo di Google News Richard Gingras. «Non è un caso - sottolinea Potter - se uno viene dalla Silicon Valley, due da New York e uno da Londra, le capitali dell’innovazione sui media». Gingras viene introdotto dal direttore de La Stampa, Mario Calabresi, pre- * Ordinario di diritto privato nell’Università di Milano twitter @carlorimini Il Lotto Al festival del giornalismo l’innovazione fa notizia FRANCESCO RIGATELLI ROMA proprio vero: se la separazione o il divorzio diventano una battaglia combattuta in tribunale Every teardrop is a waterfall! Per questa ragione è sempre una buona idea cercare di superare il desiderio di dimostrare di avere ragione per lasciarsi senza rancore e senza cause. La separazione è per molti il primo e l’unico incontro con gli avvocati, i giudici e i tribunali. Un incontro che diventa con frequenza uno scontro, talvolta un calvario. È quasi sempre il terreno in cui si lascia il seme di una delusione destinata a maturare molti anni dopo. Una delusione che ha anche una spiacevole caratteristica: costa molti denari. Accade che, alla fine di una lunga battaglia, entrambi i coniugi siano convinti che abbia vinto l’altro; entrambi pensano che la giustizia non funzioni. I mariti si persuadono che i giudici favoriscono sempre le mogli; le mogli ritengono di trovare conferma del fatto che i giudici favoriscono sempre il più forte, cioè il marito. Per tutte queste ragioni si va diffondendo in tutto il mondo, e anche in Italia, la tendenza a cercare una soluzione ai problemi dei coniugi che si separano fuori dalle aule dei tribunali, magari con l’aiuto degli avvocati, ma senza una causa. Da noi, la forma più classica di soluzione non giudiziale della controversia è la separazione consensuale a cui si può arrivare anche attraverso una mediazione familiare. Negli ultimi anni si è affermata una nuova tendenza: il divorzio collaborativo. Sembra un bizzarro ossimoro, è in realtà un’idea intelligente per portare i coniugi che litigano attorno a un tavolo a ragionare dei loro problemi e delle possibili soluzioni. In Inghilterra, invece, una recente sentenza dell’Alta Corte di Giustizia ha affermato pochi giorni fa la legittimità del ricorso a un arbitro per definire le controversie matrimoniali. Insomma, qualunque soluzione sembra meglio che litigare in tribunale. È Negli Usa c’è chi fa corsi di sole cinque settimane per lasciarsi senza traumi Selvaggia Lucarelli. «Solo noi comuni mortali ci lasciamo conservando, del coniuge, una ciocca di capelli su cui eseguire rituali voodoo». E se anche noi comuni mortali avessimo qualcosa da imparare dagli educati protocolli nati per evitare divorzi sanguinosi e sgozzamenti mediatici? Psicologi new age, coach e terapiste come Katherine Woodward Thomas, che offre un programma di «separazione consapevole» in cinque settimane, suggeriscono percorsi costruttivi. I dottori Habib Sadeghi e Sherry Sami, marito e moglie, fondatori di un centro di medicina alternativa a Los Angeles (consulenti di Gwyneth Paltrow) la spiegano così: non è un fallimento, ma un nuovo inizio, Società .19 Sempre meglio che litigare in tribunale ROSELINA SALEMI usare per primi l’ossimoro «rottura amichevole» sono stati Orlando Bloom e Miranda Kerr, il Pirata dei Caraibi e l’Angelo di Victoria’s Secret. Si sono lasciati dopo sei anni e un figlio, applicando un protocollo hollywoodiano molto in voga: restiamo amici, non siamo più una coppia, ma ci ameremo come genitori. L’addio di Gwyneth Paltrow e Chris Martin è quasi una fotocopia: «Anche se ci amiamo molto, rimarremo separati. Siamo, però, e saremo sempre una famiglia e per molti versi siamo più vicini di quanto siamo mai stati». Con analogo contorsionismo verbale Seal e Heidi Klum hanno annunciato la fine del loro matrimonio definendola addirittura «processo amichevole». Amicizia, stima, comprensione e grandi complimenti hanno caratterizzato le dichiarazioni di Monica Bellucci e Vincent Cassel. Per lui «non è cambiato niente. Solo che non siamo più sposati». «I vip sono così, si lasciano conservando l’affetto per il coniuge», ironizza sul suo blog . Margaret Sullivan public editor del NY Times sente al Festival anche in un workshop con Domenico Quirico e Marco Bardazzi sui modi diversi di raccontare la stessa notizia, oltre che nell’incontro con i fotografi Pietro Masturzo, Davide Monteleone e Riccardo Venturi sul suo libro «A occhi aperti». Tra gli eventi più interessanti l’intervista di Beppe Severgnini al vicepresidente di Amazon, Diego Piacentini, e la twittervista al fuoriuscito da Twitter Enrico Domenico Quirico inviato de La Stampa Mentana. «L’obiettivo è convincerlo a rientrarci», svela Ciccone. Argomento di nicchia, ma d’avanguardia è quello dei media africani, trattato con esperti dal Kenya. Infine, la presentazione di nuove realtà editoriali come Storyful, Liquid Newsroom, Brown Moses, Barcroft media e De Correspondent, gli incontri sul data journalism e sugli hacker. twitter @rigatells SUPERENALOTTO Combinazionevincente 8 12 47 numerojolly 41 64 83 88 superstar 56 MONTEPREMI 1.491.036,49 € JACKPOT 9.414.357,62 € Nessun6 Nessun5+ Ai6conpunti5 37.275,92 € Agli844conpunti4 274,63 € Ai31925conpunti3 14,26 € 10 e LOTTO Numeri vincenti 1 7 10 22 24 25 34 25 36 39 45 46 50 53 58 62 86 87 88 90 20 .Società STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Piante facili frugali e rustiche, preferiscono posizioni a mezz’ombra e, mal sopportando il caldo, vogliono terreni neutri e ben drenati I nemici che le insidiano Sono le lumache, insaziabili divoratrici delle loro tenere e dolci foglie,ma anche le abbondanti innaffiature Primula, la famiglia allargata del fiore pop di primavera Un tempo c’erano quelle selvatiche, oggi le varietà sono molte, sgargianti e colorate PAOLO PEJRONE C he una primula faccia primavera è fuori discussione: nessun’altra pianta è mai riuscita a contenderle il titolo, neanche le bulbose, più coraggiose e caparbie, neanche quelle che fioriscono prima del tempo, in mezz’inverno. Una volta nei giardini, come nei bordi dei boschi, c’erano quelle selvatiche (Primula vulgaris): con i loro ben noti piccoli fiori di un giallo pallido e delicato, leggermente profumati e le foglie strette e allungate, di color verde chiaro. Annunciavano la fine dell’inverno. In Piemonte, da dove scrivo, si possono comperare e ancora si trovano nei mercati dove esistono LA VULGARIS Si trova ancora al mercato e si può usare in cucina per preparare minestre e frittate LA POLIANTE Variopinta ma non profumata da sola può vestire con poco i luoghi più spogli e desolati i banchi dei «contadini», insieme con altre gradevoli erbette: fatte cuocere con ortiche, violette, tarassaci, margheritine e silene enflate (i «cüiet» del vecchio e poverissimo Piemonte) sono la base di primaverili e leggere minestre e frittate, adatte ai tempi e alle freschezze dei gusti che ne caratterizzava l’epoca. Oggi, nei negozi di semi e di piante e nei garden center, queste «antiche» bellissime primule, dal sobrio e puritano aspetto, hanno ceduto il passo alle nuove e variopinte (ma purtroppo non profumate) Primule poliante, l’invasivo ibrido orticolo dai vivaci colori (e 500 Le specie Possono essere annuali o perenni, alte da pochi centimetri a diversi decimetri, con fiori coloratissimi riuniti in ombrelle o grappoli spesso abbinati in modo ancor più vistoso), con foglie e fiori maggiorati, compatti e praticamente privi di fusto. Sgargianti e chiassose sono diventate ormai «le Primule» per eccellenza, apprezzate, conosciute ed utilizzate in ogni angolo coltivabile: un fiore pop, di massa. Nel bene e nel male. Nel bene perché, essendo piante molto rustiche, facili ed economiche, sono accessibili e coltivabili da tutti, riuscendo con vigore a colorare anche i luoghi più spogli e desolati. Nel male perché vittime di ritmi di una società sempre più frenetica e consumista: vengono trattate da annuali, un po’ come fiori «usa e getta», vittima del giardino allestito, prêt a porter… Pur essendo piante biannuali e molto spesso perenni. Quella delle primule è una bella famiglia numerosa: ed è giusto ricordare tante altre, deliziose e robuste piante, che in Italia crescono spontanee: oltre alla già citata Primula vulgaris, per esempio, la Primula elatior, i cui piccoli e pallidi fiori sono portati da fusti alti anche trenta centimetri, o la profumata Il nome Primula deriva dal latino primus per indicare la precocità di fioritura, che avviene subito dopo la scomparsa della neve, quando nei prati comincia a comparire l’erba Una scoperta a Nord-Ovest s’inclinano maggiormente, quasi in una gola, lo spettacolo tocca la poesia: poche centinaia di metri prima e poche centinaia di metri dopo si ritorna nel solito bosco misto di queste vallate, dove la conifera convive col sambuco, il frassino, il pioppo e il sorbo. La pineta s’estende per un paio di chilometri, superato l’ingresso di frazione Plancia, mentre sul finire si notano esemplari danzanti e una coppia bella dritta a pochi metri dalla strada. Solitari a punto di domanda si manifestano sui costoni, a varie altezze. Non sono esemplari di grossa taglia, la spe- Nel bosco dei pini ululanti della Val Germanasca TIZIANO FRATUS ILCERCATOREDIALBERI E 73 ro diretto a Salza di Pinerolo, Val Chisone Roure Val Sangone paese abbarbicato in Val Germanasca, per vedere PIEMONTE Perosa Massello Argentina un’abetina segnalata nel «Libro Pomaretto nazionale dei boschi da seme». Roure Pinasca La Provinciale 166 attraversa la Salza Val Chisone. Prima di Perosa di Pinerolo Villar Argentina si devia per Salza Perosa Pramollo sulla 169, la strada si stringe, si VAL GERMANASCA arriva a Perrero e s’imbocca la Porte 170, che dopo quattro chilometri Prali arriva al bivio per Salza (a sinistra) e Massello (a destra). Nel mezzo di questi quattro chiloVal Pellice metri gli occhi incontrano un bosco diffuso di pino silvestre (Pinus sylvestris), come raramente capita d’avvistare nei territori montuosi del Nord- cando fra i massi, a lato s’ergono imOvest. La strada si solleva rispetto al provvise pareti rocciose spaccate. I picorso del torrente Germanasca (a ri- ni camminano fin sulla cima delle creschio di sparizione per il progetto ste, soggetti in ombra verso Sud/Sudd’una nuova centrale idroelettrica), le Ovest e figure contorte e luminose dalacque saltellano schiumando e vorti- la parte opposta, in piena luce. Primula veris, dai fiori gialli con centro arancione, leggermente campanulati e che sbocciano in primavera avanzata. Di vero e proprio velluto sembrano fatte le aristocratiche Primula auricola, chiamate «orecchie d’orso» per la curiosa forma delle foglie. Già nel XVI secolo vennero selezionate numerose, e ricercate varietà bicolori. Furono molto amate in Inghilterra , dove venivano addirittura esibite come preziose opere d’arte, in appositi «teatrini» di legno rivestiti di velluto scuro o nero adatti ad esaltarne forme e colori. Timidamente stanno tornando di moda. Popolare, invece, deliziosa e bellissima, provenienti dall’Oriente, è la Primula obconica, la primula coltivata normalmente in casa e in serra, dai toni del rosa, del bianco e del malva. Coltivata seguendo alcuni semplici accorgimenti, può vivere molto a lungo e sopportare anche i caldi tropicali dell’estate, che normalmente non ama. In un punto luminoso della casa, riesce a fiorire in modo gradevole e decoroso per buona parte dell’anno e, se forte e cresciuta ed evidentemente ben accudita, possono cominciare a fiorire prima di Natale, addirittura in autunno… Le primule, tutte, sono piante facili, frugali e rustiche, e preferiscono posizioni a mezz’ombra e, come già detto, mal sopportando i caldi estivi: vogliono terreni neutri o leggermente calcarei e ben drenati. Insieme con le lumache, insaziabili divoratrici delle loro tenerissime e dolci foglie, la troppa acqua ne è, in fondo, il più insidioso e comune nemico. IL PINO SILVESTRE Brilla, con la corteccia aranciata, con le sue ramificazioni ritorte e gli sbuffi di chioma verdastra Il pino silvestre brilla sotto i raggi del sole, nello splendore della corteccia aranciata le ramificazioni ritorte e gli sbuffi di chioma verdastra avvicinano all’incanto di certi bonsai ombrelliformi. Proprio nel punto in cui le pareti La pineta Lungo un paio di chilometri, è un bosco da guardare: non vi si può camminare dentro cie è timorosa, ma bella da ammirare. La pineta è un bosco da guardare, non è possibile camminarci dentro. M’è venuto in mente lo splendido rotolo di Suzhou, opera pittorica realizzata da Xu Yang nel 1759, coi suoi giardini e ponti e migliaia di figure umane; sulla «Montagna delle rocce incantate» è raffigurato un chiosco fra pini contorti simili a questi di Perrero: l’imperatore Qianlong vi trovò rifugio durante una bufera e lo ribattezzò «Padiglione dei pini ululanti». Ecco, questa pineta è il Bosco dei pini ululanti. LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 In Italia FTSE/MIB FTSEItaliaAllShare Euro-Dollaro CAMBIO +0,31% +0,32% All’estero DOWJONES(NewYork) NASDAQ(NewYork) DAX(Francoforte) 1,3748 Petrolio dollaro/barile FTSE(Londra) R Oro 101,28 euro/grammo ECONOMIA FINANZA -0,03% -0,54% -0,03% -0,26% S 30,5778 . 21 & SI STRINGONO I TEMPI PER IL PROGETTO DI RILANCIO INDUSTRIALE DEL VETTORE ITALIANO Etihad, entro 10 giorni il piano Alitalia La compagnia di Abu Dhabi accelera: cresce in Air Berlin e compra nuovi Airbus 380 e Boeing 787 MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME IL MINISTRO GUIDI Etihad Airways è ad un passo dal controllo di Air Berlin ed entro dieci giorni potrebbe presentare il piano industriale per il rilancio di Alialia: la compagnia aerea di Abu Dhabi accelera l’operazione-Europa in coincidenza con la ricerca sul mercato finanziario di New York e Londra di almeno due miliardi di dollari per affrontare i costi dell’entrata in servizio dei primi A380 e Boeing 787 nel corso di quest’anno. «Nomineremo una task force per l’industria» Gli arabi potenziano la loro rete unificata di linee regionali e a lungo raggio Etihad ha un piano ambizioso di acquisto di nuovi aerei Decisioni pubbliche e trattative private da parte di James Hogan, presidente di Etihad Airways, James Rigney, capo delle operazioni finanziarie, e Ricky Thirion, tesoriere del gruppo, descrivono l’intenzione di accorciare i tempi per uno sbarco nel Vecchio Continente destinato a coincidere con l’entrata in servizio dei nuovi aerei. Dagli ambienti vicini al quartier generale della compagnia negli Emirati Arabi Uniti filtrano notizie che descrivono un’«operazione parallela e convergente» su Air Berlin e Alitalia. Nel caso della compagnia tedesca, Etihad è intenzionata a portare l’attuale quota del 30 per cento al 49,9 per cento, che implica il controllo de facto senza tuttavia arrivare alla soglia del 50 per cento che i partner tedeschi sommati fra loro tengono a mantenere (fra l’altro, se Etihad superasse il 49,9% la compagnia preda smetterebbe di essere considerata europea e perderebbe i vantaggi che ha in ambito Ue). Per questo Air Berlin ieri ha rimandato la pubblicazione dei risultati finanziari facendo sapere che «è in corso un rafforzamento». Il balzo in avanti di Etihad su questo fronte anticipa quanto sta per avvenire su quello di Alitalia. La trattativa sulla sorte della nostra compagnia di bandiera sta vivendo giornate intense, Etihad è quasi arrivata alla stesura di un dettagliato piano industriale di rilancio e da Abu Dhabi assicurano che «potrebbe essere presentato nei prossimi dieci o undici giorni». Il doppio binario di iniziative finanziarie in Germania e Moretti presenta i nuovi treni Jazz Trasporto locale, servono 3 miliardi “Ferrovie ne metterà altrettanti” Intanto l’Europa apre un’indagine antitrust sul riordino del settore cargo ROSARIA TALARICO ROMA Servono tre miliardi da parte dello Stato per alleviare i disagi dei pendolari. Sul piatto ce ne sono altrettanti messi da Ferrovie italiane e una flotta di 70 nuovi convogli per il trasporto regionale. I colorati treni (nome prescelto Jazz) inizieranno a circolare su tutte le tratte regioni e sono stati presentati ieri a Roma dall’ad di Ferrovie, Mauro Moretti. Moretti ha le sue richieste: servono tariffe adeguate. E poi è «possibile che non si riescano a trovare i soldi per rinnovare la flotta dei treni regionali?». L’ad passa al contrattacco lamentando inadempienze e ritardi nei «In Italia finora è mancata una politica industriale, quindi nelle prossime settimane» verrà avviata la «costruzione di una task force composta da economisti, politologi, e in generale persone che riescano a creare un industrial compact italiano sulla falsariga di quello europeo». Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi in audizione alla Camera. La task force, ha spiegato il ministro a margine dell’audizione di ieri davanti alle commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato, verrà «nominata nei prossimi giorni e comincerà a lavorare nelle prossime settimane». Quanto ai risultati, Guidi ha detto che saranno visibili in «un tempo ragionevole di 3-6 mesi». 1 pagamenti delle regioni: «Non possiamo continuare a fare i servizi se qualcuno pensa di pagare tra due anni o due anni e mezzo. Se è così, potremmo lasciarli ad altri. Abbiamo oltre un miliardo di crediti scaduti con le regioni». Servirebbero termini certi per i pagamenti nei contratti di servizio. Moretti ha inoltre denunciato la «marginalità crescente della ferrovia nel bilancio dello Stato»: dal 2000 al 2011 la spesa per treni e infrastrutture è diminuita del 12%, a fronte di una crescita per la difesa del 37%, per la salute del 31% e per la pubblica amministrazione del 12%. Per capire meglio i disagi dei pendolari, il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi propone di «fare un po’ di giri insieme ai presidenti delle regioni nel trasporto pubblico locale: i pendolari non sono cittadini di serie B». Le priorità del governo sono l’alta velocità e il trasporto regionale e non la quotazione in Borsa di Ferrovie. Il presidente dell’Anci (i comuni italiani), Piero Fassino, si augura che ci sia una risposta per il traffico di breve raggio «largamente inadeguato rispetto alla domanda». Nel piano presentato ieri sono previsti 200 treni nuovi e il completo rinnovamento di altri 235 convogli. Verrà poi studiata una migliore integrazione tra il trasporto ferroviario e quello su strada: il gruppo Fs investirà 80 milioni in 496 nuovi bus entro il 2017 (un terzo consegnati nel 2014). Intanto l’Europa ha aperto un’indagine approfondita su «interventi pubblici a favore di Trenitalia e altre società del gruppo Fs». Si tratta di capire se «alcune compensazioni per obbligo di servizio pubblico e trasferimento a titolo gratuito di asset sono compatibili con le norme» Ue, in particolare con le regole sugli aiuti di Stato e la concorrenza. Le misure risalgono alla riorganizzazione del gruppo, nei primi anni 2000 ma sono diventate effettive tra il 2007 e il 2011. Twitter @RosariaTalarico Italia lascia intendere che Etihad è arrivata a definire le rotte su cui puntare per conquistare uno spazio di rilievo in Europa, sommandosi a quanto già possiede grazie a Aer Lingus, Darwin Airways, Air Serbia e Etihad Regional. Per capire l’entità dell’operazione industriale in gestazione bisogna guardare a Wall Street ed alla City di Londra dove Hogan e Rigney stanno coordinando in questi giorni presentazioni parallele dei progetti di espansione che puntano a raccogliere entro fi- ne anno almeno due miliardi di dollari. Forte di profitti record nel 2013, per 62 milioni di dollari con un progresso del 48 per cento, e di entrate per oltre 6 miliardi di dollari, Etihad cerca i finanziamenti necessari per il debutto nella scuderia dei primi Airbus e Boeing. Si tratta degli aerei acquistati con la commessa da capogiro di 67 miliardi di dollari - che nel 2013 stracciò ogni primato esistente - per avere l’opzione di acquisto su un totale di 199 fra Airbus e Boeing. Forti di profitti record gli emiri cercano a New York e a Londra i capitali per crescere Il piano di Hogan sembra essere quello di sovrapporre la conquista delle rotte in Europa - attraverso Air Berlin ed Alitalia - con l’entrata in servizio dei nuovi aerei per poi completare il rafforzamento sul mercato grazie a investimenti su Jet Airways, Air Seychelles e Virgin Australia al fine di dare una proiezione verso l’Oceano Indiano alla sfida nei confronti dei concorrenti di Emirates. E’ questo ambizioso volano di decisioni industriali e raccolta di investimenti che sta per bussare alla porta di Alitalia. 22 .Economia STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 SVALUTAZIONI SUI CREDITI PER OLTRE UN MILIARDO. OGGI IL PIANO INDUSTRIALE PER LA BICOCCA FRENA L’UTILE Carige ripulisce il bilancio 1,7 miliardi di perdite nel 2013 Pirelli, corrono i ricavi Iren taglia i debiti Seicento esuberi ma senza licenziamenti In Borsa il titolo vola a +12,8% TEODORO CHIARELLI INVIATO A GENOVA Banca Carige completa le pulizie di bilancio e vara l’aumento di capitale da 800 milioni di euro (il massimo della forchetta approvata lo scorso anno dall’assemblea) chiesto da Bankitalia. L’aumento verrà lanciato a giugno, come da intese con la Fondazione, socio di maggioranza relativa con il 46,5%. Il bilancio 2013 della banca presieduta da Cesare Castelbarco Albani e guidata dall’ad Piero Montani evidenzia, secondo le indiscrezioni raccolte (conti e piano industriale verranno illustrati oggi agli analisti), una perdita netta consolidata di 1,761 miliardi di euro, determinata da componenti della gestione non ricorrente per 1,168 miliardi. Il risultato della gestione ordinaria si attesta a -593 milioni, anche per effetto delle significative rettifiche nette su crediti totali per 1.090,8 milioni (1.063,4 per cassa). In pratica Castelbarco e Montano hanno deciso una drastica pulizia di bilancio. In particolare è stata varata una svalutazione radicale degli avviamenti (94% del ANSA Il presidente Castelbarco (sinistra) e l’ad Piero Montani OGGI LA PRESENTAZIONE AL MERCATO Intesa Sanpaolo, nel progetto 3 mila dipendenti da tagliare Sarebbero 3 mila gli esuberi entro il 2017 previsti dal nuovo piano strategico di Intesa Sanpaolo varato ieri dai consigli di sorveglianza e di gestione. In particolare nel 2015 sarebbero in eccesso soltanto 90 lavoratori, mentre negli anni successivi circa mille posizioni sarebbero da ricon- 1 vertire in altre mansioni. Gli esuberi potrebbero però essere evitati nel caso venissero trovate delle compensazioni di costo adeguate. Oggi saranno resi noti anche tutti gli obiettivi economici e i conti del 2013 che secondo le stime degli analisti si sarebbero chiusi con utili per oltre 860 milioni. [F. SP.] valore iscritto) per 1,673 miliardi. Questo ha comportato anche una rigorosa politica di valutazione dei crediti con coverage ratio (criteri di copertura delle sofferenze) superiori alla media dei concorrenti regionali, con una copertura delle sofferenze in aumento dal 49,8 al 56,3% e una copertura degli incagli dal 14,6 al 20,3%. Non solo, Banca Carige avrebbe realizzato un sensibile miglioramento della posizione di liquidità e una riduzione del profilo di rischio finanziario. E, nonostante la bufera scatenatasi sull’istituto che ha portato al siluramento dell’ex presidente Giovanni Berneschi, all’apertura di inchieste da parte della magistratura e ai severi interventi di Bankitalia e Consob, si è registrato lo scorso anno un saldo positivo di oltre 2 mila nuove aperture di conti correnti. Il nuovo piano 2014-2018 ha come obiettivo di arrivare a fine periodo a una Rote (utile sul patrimonio tangibile) del 9%, con rapporto ricavi-costi del 51,4%. Infine gli organici. Sarà avviato un piano di 600 esodi senza nessun licenziamento. Si tratta in pratica di quelli già previsti nel 2011 e bloccati dalla legge Fornero. La strategia è di riconfermare la vocazione di Carige come banca commerciale focalizzata nel Nord, al servizio di famiglie e piccoli imprenditori. Questo comporterà l’abbandono parziale di attività no core. In attesa del piano, Carige ieri è volata a +12,87% in Borsa. Mondadori perde 185 milioni nel 2013 Il fatturato di Profilo supera i 55 milioni TORINO Pirelli centra i target operativi che si era posta per il 2013 ma l’utile, frenato dai risultati negativi da partecipazioni finanziarie (Rcs, Mediobanca e Alitalia) e soprattutto da Prelios, si contrae del 21,7% a 306,5 milioni. La cedola però resta invariata a 0,32 euro per azione ordinaria e 0,39 euro per azione di risparmio. Il presidente Marco Tronchetti Provera conferma i target 2014 per l’ebit (850 milioni), gli investimenti (400 milioni) e la posizione finanziaria netta (1,2 miliardi) mentre, considerando il possibile effetto cambi, è stato rivisto l’obiettivo ricavi a 6,2 miliardi di euro (da 6,6 miliardi). Dopo la Russia Pirelli guarda anche all’Asia per nuove partnership, soprattutto in Cina ma «niente di nuovo nel breve» dice Tronchetti. Tornando ai conti 2013 i ricavi sono cresciuti a 6.146,2 milioni (+1,2% e +8,4% escludendo l’effetto cambi) e l’utile operativo di 791 milioni è risultato in linea con il 2012, La posizione finanziaria netta è migliorata (-1.322,4 milioni). Passando all’editoria, il piano di ristrutturazione e nuove svalutazioni portano Mondadori a perdite più profonde e a un debito in crescita e lasciano i soci a bocca asciutta come dividendo, che forse tornerà nel 2015. Nel 2013 la perdita è stata di 185 milioni, dopo i 166 milioni di rosso segnati un anno prima, ancora per forti svalutazioni, in questo caso nel settore radio e in Francia. I ricavi scendono del 9,9% a 1.275 milioni, il debito sale a 363 milioni contro i 267 di fine 2012. Ma sono superiori alle stime le performance nei primi mesi del 2014, tanto che l’obiettivo è arrivare oltre i 60 milioni di margine operativo lordo già nel 2014, fino ai 100 milioni del 2016. Nell’energia Iren ha chiuso il 2013 con un utile netto di 80,6 milioni, in calo del 47,2% sul 2012, a causa di oneri straordinari, legati a partite fiscali e svalutazioni di asset, per 53,3 milioni. Ma l’utile della gestione ordinaria è salito del 6,8% a 133,8 milioni. Confermato il dividendo di 5,23 centesimi del 2012 mentre il debito si è ridotto di 30 milioni a 2,52 miliardi. Il margine operativo lordo è aumentato del 2,6% a 646 milioni mentre il risultato operativo è sceso del 6,3% a 313,1 milioni. Guardando al mondo del credito, Profilo ha chiuso il 2013 con ricavi stabili a 56,1 milioni di euro (+0,7%) e con un utile di 2,7 milioni (+32,5% sul 2012). La banca presieduta da Matteo Arpe ha proposto un dividendo di 0,3 centesimi (+50% sul 2012). Banca Profilo ha inoltre definito il contenzioso fiscale dal 2006 al 2011, accantonando nel 2013 le somme per chiudere le vertenze con l’Agenzia delle Entrate. [L. FOR.] CITTA’ DI TORINO Divisione Passeggeri Regionale Il Direttore AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI - SERVIZI TRENITALIA SpA indice GPA 14RRC1\113 per l’affidamento di Attività di manutenzione programmata,speciale e correttiva di 1° livello su Aln serie 1000/1100/ 3000/3100/3200 e Aln 663, assegnate alla DR Calabria da eseguirsi presso IMC di Catanzaro Lido - CIG 563321975F. La gara è stimata euro 1.071.585,00 IVA esclusa compresi costi della sicurezza e eventuale rinnovo annuale. Termine presentazione offerte: 28/05/2014, ore 13:00. Bando di gara, pubblicato sulla GUUE 2014/S 053089249 del 15/03/2014 è disponibile unitamente al Disciplinare di Gara sul profilo del committente: www.gare.trenitalia.it. Il Responsabile del Procedimento Francesco Cioffi PROCEDURA APERTA N. 8/2014 PER ESTRATTO “Servizio triennale di noleggio, lavatura e stiratura della biancheria in uso nelle scuole materne e nei C.E.S.M. della Città di Torino – Periodo: 01/09/2014 – 31/08/2017. IMPORTO BASE PRESUNTO - I.V.A. esclusa: euro 457.248,32 (suddiviso in n. 2 lotti). Il bando integrale sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 28 marzo 2014, trasmesso alla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee il 19 marzo 2014 e visibile su INTERNET al seguente indirizzo: http://www.comune.torino.it/appalti/. Scadenza presentazione offerte: entro le ore 9,30 del 29 aprile 2014. Torino, 19 marzo 2014 IL DIRIGENTE DELL’AREA APPALTI ED ECONOMATO Dott.ssa Monica SCIAJNO CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA Gli aventi diritto di voto nell’Assemblea degli Azionisti della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A. sono convocati in Assemblea Ordinaria presso il Teatro Alfieri, in Asti - Via Leone Grandi n.16, per il giorno 29 aprile 2014 alle ore 16.00 in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione il giorno 30 aprile 2014 alle ore 8.30, presso la Sede della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., in Asti – Piazza Libertà n. 23, per deliberare sul seguente ordine del giorno: 1. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013. Deliberazioni relative. 2. Determinazione dei compensi e delle medaglie di presenza al Consiglio di Amministrazione e al Comitato Esecutivo. 3. Autorizzazione ad acquistare ed a disporre di azioni proprie ai sensi degli artt. 2357 e 2357 ter del Codice Civile. 4. Politiche di remunerazione e di incentivazione. Deliberazioni relative. Ai sensi dell’art 8 comma 8 dello Statuto Sociale “Possono intervenire all'Assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto e in favore dei quali l'intermediario abilitato abbia rilasciato la comunicazione prevista dalla normativa applicabile. La comunicazione deve pervenire alla Società entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l’Assemblea in prima convocazione, fatte salve le previsioni di legge. Le relative azioni sono indisponibili sino a quando l'Assemblea non abbia avuto luogo o fino a che la comunicazione non sia stata annullata. Per riferimenti: www.bancadiasti.it, [email protected], 0141 393258. Asti, 27 marzo 2014 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Aldo Pia CASSA DI RISPARMIO DI ASTI S.P.A. Sede Legale e Direzione Generale in Asti, Piazza Libertà n. 23 Capitale Sociale € 231.335.395,56 (interamente versa¬to) Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Registro delle Imprese 00060550050, n. REA AT 76036, iscritta all'Albo dei Gruppi Bancari al n. 6085, iscritta all'Albo delle Banche autorizzate al n. 5142, aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e-mail: [email protected] – indirizzo internet: www.bancadiasti.it www.bancadiasti.it LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Panorama Economia .23 . Ritratto di famiglia La storia Gli azionisti del gruppo Paglieri In alto da destra, Debora Paglieri, Fabio Rossello, Lodovico Paglieri, Barbara Paglieri Seduti, da sinistra, Aldo e Mario Paglieri PIERO BOTTINO ALESSANDRIA A Piazza Affari il 55% della Sgr AnimaametàaprileinBorsa Aisocipiùdimezzomiliardo nima Holding, che controlla la nota società di gestione del risparmio, si prepara a debuttare a Piazza Affari verso metà aprile e i soci puntano a incassare più di mezzo miliardo dalla vendita del 55% del capitale. Ieri la Sgr ha ottenuto l’ok alla quotazione da Borsa italiana. L’operazione prevede un’offerta pubblica di vendita in cui L’offerta parte lunedì gli azionisti cederanno fino al 55% del capitale (il 63,25% con l’esercizio integrale della greenshoe). L’offerta e il collocamento a investitori istituzionali inizieranno lunedì per terminare il 10 aprile. L’esordio in Borsa è previsto per metà aprile. Il valore per azione oscillerà tra i 3,5 euro per azione e 4,5 euro. La valutazione del 100% di Anima si aggira tra gli 1,049 miliardi e gli 1,349 miliardi. Per quanto riguarda i soci, Clessidra scenderà dal 37,1% all’8%, Bpm dal 35,3% al 14,72% e Mps dal 22,8 al 9,9%. Gli advisor sono Goldman Sachs, Imi e Unicredit che con Ubs agiranno anche da Joint Bookrunner. [L. FOR.] A i riaccende la Dinasty nella famiglia dei Paglieri di Alessand r i a , e re d i d i un’azienda ultrasecolare (la fondò nel 1876 Lodovico, detto il “trisnonno”: nell’albero genealogico ce ne sono altri due), titolare del marchio di profumi e prodotti per la casa noto in tutto il mondo. Il primo atto si consumò fra il 2006 e il 2007: uno scontro senza quartiere tra i due fratelli pronipoti: Mario, oggi ottantenne, e Aldo, di tre anni più giovane. Detentori ciascuno della metà azienda. In realtà si deve parlare di due gruppi, visto che con Aldo ci sono i figli Barbara e Lodovico (il terzo della dinastia), mentre con Mario la figlia Debora e il genero Fabio Rossello. Dopo una lunga serie di querele reciproche - una trentina - e continui rilanci per rilevare l’altra parte della Paglieri o comunque raggiungere la maggioranza, quando S LA ROTTURA E LA TREGUA Per diffamazione Mps fa causa al Codacons e chiede 30 milioni di danni Nel 2012 una prima pace fu sancita con l’arrivo di un direttore esterno La dynasty dei Paglieri soffoca la Felce azzurra Famiglia divisa tra i due gruppi di eredi cadde su un alessandrino, Stefano Leonangelo, già Ceo della Martini & Rossi. Siamo all’inizio del 2012. La complessa impalcatura societaria prevede: quattro amministratori delegati, Lodovico, Barbara, Debora, Rossello, con deleghe incrociate (quello che decide il componente di uno dei due gruppi dev’essere vistato da un membro dell’altro); poi presidenze a periodi alterni di Barbara e Debora. Il direttore generale invece ha delega disgiunta, insomma ampi poteri. I problemi nascono quando Mario, Ludovico e Barbara cominciano a sospettare che tra Debora e il nuovo direttore generale ci sia qualcosa di più di un rapporto di lavoro. Un giorno Ludovico entra nell’ufficio di Leonangelo, trova il computer aperto, e dà una sbirciatina alle email. Quello che trova lo convince a farne copia: ci sa- rebbe la prova, a suo parere, di gli altri: di qui una contro-citaun piano di Debora, presidente, zione fatta da Barbara e Lodoe del direttore generale per vico in base al nuovo articolo escludere dalle leve di coman- 2635 (governo Monti): corrudo il gruppo di Aldo Paglieri e zione tra privati. C’è anche un quelli ritenuti a lui vicini, fra blitz della Finanza, ordinato cui un paio di dirigenti sbrigati- dalla Procura, per sequestrare vamente messi alla porta con computer e telefonini. Lo sconconseguenti cause di lavoro da tro si sposta in cda: la richiesta centinaia di migliaia di euro. di «sollevare» il direttore geneNon solo: la Parale un mese fa glieri (170 dipenIL COLPO DI SCENA viene respinta denti) comincia Il manager è accusato per poco, ma la ad andare in difscorsa settimadi aver manovrato na passa con il ficoltà anche dal punto vista fi- per favorire una parte voto di Succio. A nanziario. Di chi questo punto la colpa se non del direttore? ieri - il comunicato di Debora Ma Leonangelo si accorge Paglieri: è pronta «per il bene della manomissione, scopre chi dell’azienda» a rilevare tutte le è stato e querela Lodovico: una quote. Replica di Aldo e Barbacausa che, per il tipo di reato, ra: sono loro semmai che comfinisce addirittura alla Dda di prano tutto. Intanto Rossello Torino. Nelle email però ci sa- ha iniziato le pratiche per la serebbero anche le prove dello parazione: da che parte starà strettissimo rapporto tra De- ora? Si torna a otto anni fa: le bora e il direttore a scapito de- Dinasty non finiscono mai. lmeno 25 milioni di euro per danni patrimoniali e 5 milioni per quelli non patrimoniali. È il conto salatissimo che che Monte dei Paschi di Siena presenta al Codacons, «nella persona del presidente Carlo Rienzi e dell’ingegner Giuseppe Bisona». Così si legge nell’atto di citazione presentato presso il Tribunale di Roma dagli avvocati di Mps. Secondo la banca, «gli attacchi gravissimi e irresponsabili» fatti da Codacons «hanno leso il diritto all’immagine e alla reputazione». La banca se la prende con l’intervento «all’assemblea del 28 dicembre 2013» di Bivona e di Rienzi che sostenevano che gli aiuti di Stato ricevuti dalla banca sarebbero stati attuati in modo abusivo. Immediata la replica del Codacons: una decisione abnorme» ma anche «l’ennesimo atto di intimidazione contro chi difende i consumatori e gli azionisti». Un atto simile ricorda Codacons era stato preso pure da Tod’s che ha chiesto 36 milioni. [R.E.] già si temeva per il futuro di una ditta che continuava a produrre utili e consolidarsi, arrivò l’armistizio con un accordo salomonico. Nel cda sarebbe entrato un settimo componente, l’ago della bilancia, scelto di comune accordo: uno stimato commercialista alessandrino, Giovanni Succio, il quale mise subito in chiaro che lui nella direzione produttiva (di cui si occupava Rossello) non voleva entrare. Era necessario un direttore generale, e per fare le cose bene, senza sospetti, la Paglieri si rivolse a una nota ditta di «cacciatori di teste», la Egon Zhender. Alla fine la scelta Il colosso degli elicotteri L’AZIENDA DI ARREDAMENTI È FALLITA NEL 2011. LA BANCA: NOI CORRETTI A Investindustrial con Kkr vende Avincis per 2 miliardi nvestindustrial, la società d’investimenti di Andrea Bonomi, e il fondo Kkr hanno venduto al colosso dell’ingegneria Babcock l’intero capitale di Avincis, una società di elisoccorso per un enterprise value di 2 miliardi di euro. Secondo fonti finanziarie, l’equity è di 1,1 miliardi, gli altri 900 milioni sono debiti. Di conseguenza l’incasso per Bo- Andrea Bonomi nomi che aveva il 51% di Avincis è poco meno di 600 milioni. L’operazione, che dovrà essere approvata dall’assemblea del 16 aprile di Babcock, punta a creare un gigante dei servizi di soccorso ai settori pubblico e privato. Avincis è stata rilevata nel 2005 da Investindustrial. Nel 2010 è poi entrato nel capitale (col 49,1%) il fondo Kkr, che ha sostenuto la crescita. A fine 2013 vantava un portafoglio ordini da 2,3 miliardi. «Sin dal 2005, ci siamo prefissati di costruire un gruppo che diventasse il più grande al mondo nei servizi per l’elicotteristica» ha commentato Bonomi, senior partner di Investindustrial. [R.E.] I Derivati, vertici Unicredit sotto accusa Crac Divania, la procura di Bari indaga su Profumo, Ghizzoni e altri 14 MILANO La Procura di Bari accusa i manager di Unicredit per il crac dell’azienda Divania. È quanto scrive il settimanale L’Espresso nel numero in edicola oggi, spiegando che un’inchiesta giudiziaria finora segreta riaccende la miccia dei derivati bancari. La Procura di Bari ha chiuso una delicata indagine, condotta con tecniche da antimafia, sulle cause del fallimento dell’industria Divania, che prima del crac dava lavoro a 430 operai. L’avviso di conclusione dell’istruttoria, notificato dalla Guardia di Finanza, chiama in causa 16 dirigenti di Unicredit, tra cui l’amministratore delegato Federico Ghizzoni e il suo predecessore, Alessandro Profumo, ora presidente di Mps. L’accusa-base è di bancarotta a causa di ben 230 derivati-trappola, «falsamente presentati come contratti a costo zero» che in realtà hanno esposto l’azienda a «rischi illimitati». Unicredit «non può che ribadire la correttezza del proprio operato, di quello di ex esponenti e propri dipendenti ed è convinta che ciò potrà emergere dal vaglio delle sedi giudizia- La sede di Unicredit, in piazza Gae Aulenti a Milano rie», spiega un portavoce. «Le vere ragioni del default di Divania sono peraltro contenute nella sentenza dichiarativa del suo fallimento del giugno 2011, confermate anche dalla Corte d’Appello di Bari. L’attuale ad di Unicredit, all’epoca dei fatti, ricopriva peraltro altri incarichi all’estero e quindi in nessun modo può essere coinvolto in questa vicenda». [R. E.] R 24 STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 PUBBLICITÀ PATRIMONIO E INVESTIMENTI Dare ai risparmi un’ottica di lungo periodo Tanti risparmiatori, piccoli e grandi investitori, e le loro famiglie, tornano a guardare più in là nel tempo, in un’ottica di più lungo periodo, e si chiedono: «che progetto, che prospettiva, devo dare ai miei risparmi?» «Ognuno ha dei sogni e dei desideri importanti da realizzare nella propria vita - osserva Stefano Volpato, direttore commerciale di Banca Mediolanum - Passata l’ansia, l’incertezza, i timori che hanno segnato gli ultimi anni, in tema di risparmi, investimenti e finanza personale, sta ora cambiando l’orizzonte, cambiano le motivazioni, e gli obiettivi, nella gestione del patrimonio: tanti risparmiatori, piccoli e grandi investitori, e le loro famiglie, tornano a guardare più in là nel tempo, in un’ottica di lungo periodo, non si accontentano più di lasciare in “liquidità” il proprio denaro, e si chiedono: «che progetto, che prospettiva, devo dare ai miei risparmi?». Cosa vogliono oggi realmente le persone? «Confidare, nel futuro. Semplicità degli strumenti finanziari da utilizzare, e chiarezza di linguaggio. Personalizzazione, perché ognuno ha esigenze, situazioni e obiettivi diversi. Assistenza e consulenza di qualità, perché si tratta di scelte e decisioni importanti, che impattano sulla qualità di vita presente e soprattutto futura». In sostanza: «desidero valorizzare nel tempo, i risparmi e i sacrifici di una vita, con l’obiettivo di dare valore al mio denaro attraverso un’adeguata pianificazione finanziaria». E anche: «voglio poter guardare al futuro con tranquillità, per me e i miei cari. Per questo ho bisogno di una soluzione adeguata, perché domani la serenità dei miei familiari dipenderà dalle scelte che faccio oggi. Ecco perché ci occorre uno strumento finanziario per il passaggio generazionale e la pianificazione successoria». Mediolanum My Life, la nuova polizza interamente personalizzabile di Mediolanum Vita S.p.A., la compagnia assicurativa del Gruppo Mediolanum, è la risposta concreta a tutte queste esigenze. Raccoglie e mette a disposizione, in un’unica soluzione, il valore della pianificazione finanziaria, i vantaggi delle tutele assicurative, e importanti benefici fiscali. Per valorizzare il patrimonio nel corso del tempo, il cliente può costruire il proprio portafoglio assicurativo scegliendo tra oltre 100 Fondi, attentamente selezionati e appartenenti all’offerta del Gruppo Mediolanum ed a quella di 10 tra le più prestigiose Case d’investimento mondiali. Personalizzazione e flessibilità dell’investimento sono poi ulteriormente incrementate dal fatto che l’Investitore-Contraente ha sempre la possibilità di modificarlo e adattarlo alle proprie esigenze e obiettivi di vita che, nel tempo, possono evolvere e cambiare. «Per tutti questi motivi, Mediolanum My Life è uno straordinario “contenitore”, all’interno del quale è possibile individuare la soluzione personalizzata coerente con i bisogni del singolo cliente» rileva Volpato: «ecco perché è una soluzione che si connette, in maniera molto concreta, ai nostri bisogni e alla nostra vita. Ecco perché è come una “Scatola”, che contiene tutti gli strumenti adeguati per permetterci di realizzare gli obiettivi più importanti». * (vedi a destra Messaggio pubblicitario con finalità promozionale) Stefano Volpato direttore commerciale di Banca Mediolanum Mediolanum Freedom Easy Card, la carta prepagata contactless, nominativa e ricaricabile Nasce Mediolanum Freedom Easy Card, la prima carta prepagata, sul mercato italiano, altamente personalizzabile, dotata di funzionalità contactless e NFC, sicura e contraddistinta dalla massima lessibilità, realizzata in collaborazione con CartaSi. Disponibile su circuito MasterCard, Mediolanum Freedom Easy Card si distingue per un alto grado di personalizzazione: il titolare può infatti scegliere il colore preferito, tra i 4 disponibili, e può decidere di inserire la propria fotograia. La nuova prepagata, inoltre, è tecnologicamente all’avanguardia: permette di efettuare acquisti in modalità contactless presso tutti i punti vendita abilitati e, presto, grazie all’implementazione della funzionalità NFC, consentirà di pagare anche tramite il proprio smartphone. Un prodotto aidabile, perché la sicurezza delle transazioni è data dalla presenza del chip sulla carta. E’ possibile anche richiedere il servizio alert sms per essere avvisati in tempo reale delle transazioni. Per gli acquisti online, inoltre, la sicurezza è ga- rantita dal servizio MasterCard Secure Code che pro- tegge dalle operazioni fraudolente sul web. Mediolanum Freedom Easy Card ofre la massima lessibilità di gestione: sono infatti disponibili diversi canali di ricarica, come il Banking Centre, l’home banking di Banca Mediolanum, il sito cartasi.it, oltre ai 45.000 Punti SisalPay su tutto il territorio nazionale. Un’ulteriore soluzione innovativa di Banca Mediolanum per soddisfare le esigenze dei clienti, sempre più attenti a sfruttare la tecnologia nella gestione della quotidianità. * Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni economiche e contrattuali fare riferimento ai Fogli Informativi e alle Norme disponibili nella sezione trasparenza del sito www.bancamediolanum.it e presso i Family Banker® di Banca Mediolanum. La banca solidale e sostenibile NutriAmo il futuro Il “Premio ABI per l’innovazione dei servizi bancari” per la categoria “La banca solidale e sostenibile” è appena stato assegnato al progetto “Possiamo crescere tutti insieme” di Banca Mediolanum. Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito al supporto concreto, tangibile e immediato che la Banca ha fornito ai propri clienti e collaboratori che si sono trovati in momenti di temporanea difficoltà. Il riferimento è ai numerosi interventi messi in atto dalla Banca in diverse occasioni a favore dei propri clienti dal crac Lehman alle varie calamità naturali che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi anni. In totale l’istituto milanese ha erogato circa 160 milioni di euro sotto forma di liberalità e 5 milioni di euro di mancati ricavi per facilitazioni finanziarie e creditizie concesse. Fondazione Mediolanum Onlus, da sempre attiva nella tutela dei bambini più disagiati in Italia e nel mondo per garantire loro assistenza sanitaria, istruzione, vitto e alloggio, e avviamento al lavoro quando crescono, ha da poco dato il via al progetto “NutriAmo il Futuro” tesa a valorizzare e a sostenere con 250.000 euro i progetti presentati da associazioni ed enti non profit finalizzati ad affrontare efficacemente il problema basilare dell’infanzia disagiata: la nutrizione. In sintesi il bando di concorso indetto da Fondazione Mediolanum Onlus prevede la raccolta di questi progetti entro il 31 marzo e la scelta di 20 di questi entro il 4 aprile. In seguito, i 20 progetti pubblicati sul sito www.fondazionemediolanum.it , potranno raccogliere il consenso del pubblico che ne decreterà la graduatoria finale tramite voto online. Al primo classificato saranno assegnati 150 mila euro, al secondo 70 mila, al terzo 30 mila. Con NutriAmo il Futuro la Fondazione intende orientare ai bisogni essenziali dei più piccoli la sensibilità delle persone e del Paese che l’anno prossimo ospiterà l’Expo 2015 – dedicato per l’appunto al cibo. Per parlare di “casa” nelle piazze d’Italia Dare un forte contributo alla ripresa del comparto “casa” ridestando l’interesse delle famiglie grazie all’allestimento di una vetrina itinerante è l’ambizione principale del progetto “Resorgentia”. Con la sua formula di Expo itinerante, appunto, andrà incontro al pubblico portando nelle più belle piazze della penisola un clima di grande positività oltre che un’accurata selezione di novità. Grazie a un allestimento che richiamerà un accampamento medievale “Resorgentia” ben si accorderà alle tante rievocazioni storiche che ovunque generalmente attirano migliaia di visitatori. Inoltre, allestendo l’Expo proprio nelle piazze delle località toccate dal tour, riuscirà a valorizzare e a far riscoprire i centri storici delle nostre splendide città, tanto ricche di fascino e di cultura. Ma, soprattutto, “Resorgentia” sarà una importante vetrina per tutte le innovazioni relative alla Casa e a ciò che in essa è contenuto. Nella forte convinzione che dare stimolo a questo settore significhi contribuire alla ripresa della macchina economica, Banca Mediolanum, dallo scorso giugno attivamente impegnata nell’iniziativa “Riparti Italia”, sponsorizza il progetto “Resorgentia” promosso da Filmare GroUP, che partirà da Fermo il 29/31 agosto. Dalle Marche, poi, il tour interesserà le città di Rimini, Castelfranco Veneto, Brescia, Piacenza, Torino, Milano, Genova, Arezzo e Frosinone. Per ulteriori dettagli è disponibile il sito www.resorgentia.com. Mediolanum My Life la polizza assicurativa cucita sul cliente Pianificazione finanziaria, contratto è possibile atpersonalizzazione, tutela tivare contemporaneadel patrimonio e fiscalità mente un massimo di 15 favorevole: è per rispon- operazioni di questo tipo. dere a queste esigenze Abbinato al programma che Mediolanum Vita ha “Consolida i Rendimenti” creato Mediolanum My è possibile, inoltre, attivaLife, la nuova polizza fi- re (e revocare in qualsiasi nanziario- assicurativa di momento) il programtipo unit linked distribui- ma “Reinvesti sui Cali” ta da Banca Mediolanum. che permette di trasfeSi tratta di una polizza a rire automaticamente le vita intera che consente somme eventualmente di attuare un’evoluta pia- accantonate in precenificazione finanziaria del denza sui Fondi a minore proprio patrimonio attra- volatilità, verso i Fondi di verso l’accesso al mondo natura azionaria, in caso dei Fondi comuni di in- di flessione degli stessi. vestimento. La gamma Con Mediolanum My dei Fondi disponibili è Life la valorizzazione frutto di una attenta e del patrimonio trova altri continua attività di sele- benefici nella possibilità zione orientata a fornire di scegliere, e modificare le soluzioni più interes- in qualsiasi momento, il santi sia dell’offerta delle beneficiario della polizsocietà di gestione del za; questo permette di Gruppo Mediolanum sia gestire al meglio il pasdi alcune tra le più rino- saggio generazionale, e mate case di investimen- anche nel regime fiscale to a livello mondiale. È favorevole applicato alle quindi possibile scegliere polizze vita, infatti la tastra tutta la gamma Me- sazione delle plusvalenze diolanum Best Brands, assicurative realizzate è Challenge Funds di Me- posticipata al momento diolanum International del riscatto. In caso di Life Ltd. e Sistema Me- sinistro, il capitale erogadiolanum Fondi Italia di to ai beneficiari è esente Mediolanum Gestione dalle imposte di succesFondi SGR p.A. e in una sione e di capital gain selezione di Fondi tra le (salvo in caso di attiva10 maggiori case di inve- zione del Piano di Decustimento internazionali, mulo Finanziario per la quali Blackrock, Carmi- quota parte di reddito a gnac, DWS, Fidelity, In- esso riferibile) vesco, JP Morgan A.M., Ancora una volta, dunMorgan Stanley, Pictet, que, Banca Mediolanum ha messo in campo i serPimco e Schroders. Per essere precisi: tra un vizi per fornire una risposta concreta ai bisogni ventaglio di 100 Fondi. Entrare in modo gradua- della clientela. le e personalizzato nei *Messaggio pubblicitario con mercati finanziari è dunfinalità promozionale. Prima que l’obiettivo di Mediodell’adesione leggere il Prospetto d’Offerta e le Condizioni Conlanum My Life che offre trattuali disponibili su www. anche la possibilità di bancamediolanum.it e presso i Family Banker®. Versamento ricevere un importo peminimo euro 50.000. Verificare i riodico predefinito comrischi connessi all’investimento. La corresponsione degli importi misurato al capitale netto periodici relativi al Decumulo versato, indipendente dal Finanziario, commisurato al capitale netto versato e attivabile rendimento del portafoin presenza di un ammontare glio. Attivando il servizio minimo sul Contratto di euro 20.000, comporta una corridi “ Decumulo Finanziaspondente riduzione del numerio” si può disporre di un ro delle quote dei Fondi scelti e conseguentemente del valore importo aggiuntivo acdell’investimento. Mediolanum creditato direttamente in My Life non offre garanzia di restituzione del capitale. Per le conto corrente per una condizioni economiche e contratdurata di 5, 10 o 15 anni tuali del conto corrente Double e con frequenza mensile, Chance di Banca Mediolanum, dedicato al versamento dei pretrimestrale, semestrale o mi mediante Pic Programmato, annuale. è necessario fare riferimento al Foglio Informativo e alle Norme Anche le strategie di indisponibili nella sezione Travestimento connesse a sparenza del sito www.bancamediolanum. it e presso i Family Mediolanum My Life Banker® . offrono interessanti opportunità: attraverso il programma “Conso- Seguici su: lida i Rendimenti”, ad esempio, le eventuali performance positive registrate dall’investimento azionario vengono automaticamente trasferite su strumenti finanziari Questa è una pagina di informazione aziendale con finalità promozionali. meno volatili come quelli Il suo contenuto non rappresenta una forma di consulenza nè un suggerimento per investimenti. obbligazionari. Per ogni Borsa .25 LA STAMPA . VENERDÌ 28 MARZO 2014 OPZIONI:call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende; denaro quello di chi acquista. LEGENDA AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul precedente. OBBLIGAZIONI 27-03-2014 il punto TITOLI Atlantia nv18 TF Eur 3.6 B IMI dc15 Tv Eur B IMI giu17 Eur TV Minim B Intesa/14 STEuro Barclays giu17 Fix Fl.No Barclays mar15 Cap.Float Bco Popolare nv20 TF LT Bei 96/16 Zc Bei 98/18 Fix Sticky Fix BP MG14 MC Eur Centrob /19 Sdi Tse Comit 97/27 Zc Comit 98/28 Zc Crediop /14 Fe Cms Crediop 98/18 Tf Capped DB LG14 MC Eur Dexia Cr dic14 Step Up Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6 Dexia Cred/05/15 Dexia Mz16 4.85 Enel 07/15 Eu 5.25% Enel 07/15 Ind Enel 10/16 TV Eur Enel Feb16 Eur 3.5 Enel feb18 TF 4.439% Eur Enel feb18 TF 4.875% Eur Eni giu 15 4% Eur Eni giu 15 Eurib 6m+0.89 Eni ott 17 4.875 IMI fb15 Bposta MC Eur IMI mar15 Tasso Misto IMI Mz 17 Mc Eur IMI MZ15 MC eur IMI st14 Bposta MC Eur LUIGI GRASSIA IL MIGLIORE +12,87% B Carige IL PEGGIORE Telecom Italia Media Rsp -5,72% 0,331 0,57 Ven Lun Mar Mer Gio Ven Lun Mar Mer PREZZO Gio BENE MEDIOLANUM, CARIGE BOOM GIÙ BUZZI, YOOX, TOD’S E A2A B orsa di Milano in lieve rialzo con l’indice Ftse Mib +0,31% e l’All Share +0,32%. Piazza Affari ha fatto meglio di Francoforte (+0,03%), Parigi (-0,14%) e Londra (-0,26%). Lo spread Btp-Bund ha chiuso a 177 punti con il rendimento del Btp decennale al 3,309%, durante la giornata si è toccato un minimo a 3,287% In luce i titoli bancari, con Carige - reduce da due sedute difficili - che ha spiccato il volo in attesa del piano industriale (+12,87%). Domani toccherà a Intesa Sanpaolo (+1,13%) alzare il velo sui conti 2013 e sui programmi fino al 2017. Nel Ftse Mib ha svettato Mediolanum (+3,25%), con gli analisti che hanno promosso i conti 2013, davanti a Ubi Banca (+1,96%), Azimut (+1,40%) e Mediobanca (+1,15%). Fra le società che hanno presentato i risultati bene Mondadori (+1,75%), male Iren (-1,38%) e Buzzi (-1,34%). Nel novero delle blue chip i titoli peggiori sono stati Yoox (-2,82%), Tod’s (-1,84%), A2A (-1,64%) e Moncler (-1,42%). 109.06 100.26 96.65 100.33 99.27 99.84 105.65 98.57 133.43 100.43 95.99 61.38 58.70 101.15 104.67 113.52 101.83 101.50 98.64 103.16 103.55 100.39 100.29 104.53 108.61 111.94 104.06 100.93 112.34 107.59 99.96 104.42 99.60 121.09 FUTURES SU FTSE MIB TITOLI FTSE MIB FTSE Italia All Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia MIB Storico FTSE Italia Stars FTSE Italia Small Cap D.J.Eurostoxx 50 PREZZO Intek ag17 TF Eur 8% Med Lom /19 3 Rfc Medio ap23 Lower Tier2 T Medio Cen 18 Floor Top S Medio dic17 Zc Eur Medio giu21 TV 4to Atto Medio mag20 Eur 4.5 Medio Mb 12 fb18 TM Mc e Medio nov 14 Eur 2.65 Medio Nv 20 Eur 5 Medio Nv14 Eur 3 Medio Nv14 TV Eur Mittel lg19 Tf Call eur Mps nov17 Stepbystep 5% MPS ot17 Mc Eur MPS set17 MC Eur Rbs 01-20 tv Eurib. Rbs 01-20 tv sicur. Rbs 04-19 5.5% Rbs 09-14 tv Rbs 10-19 6% Rbs 22-12-14 tf/tv RBS 23MZ18 Mc Eur RBS feb 16 TV Eur RBS gen17 TM BcoPosta RBS mag17 TF Step Up RBS MZ20 Tsf RBS nov16 Tasso Misto BP RBS ott16 Tasso Misto BP Rep Aus/CMS 2035 Rep Ellenica /19 Tf SG mg16 MC Eur Spaolo /19 Sw Euro Spaolo 97/22 115 Zc INDICE BORSA VALORI DI MILANO Mercati Fondi su LaStampa.it 1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B 9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9 108.33 107.06 110.15 96.06 92.68 106.03 109.72 99.65 100.97 106.93 101.25 99.86 105.98 108.48 105.07 104.72 126.33 106.49 116.46 100.33 96.82 100.10 124.85 100.19 99.14 109.40 97.07 99.07 99.11 103.14 101.00 103.25 102.93 79.50 EURIBOR 27-03-2014 VAR.% 21173,90 22582,14 29797,70 17833,21 19529,37 20665,67 3133,75 +0,31 +0,32 +0,56 +0,45 +0,11 +0,01 +0,11 PER. TA.360 TA.365 1 sett 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi 0,2080 0,2370 0,2770 0,3130 0,4160 0,5010 0,5870 Il Mercato Azionario del 27-03-2014 0,2108 0,2402 0,2808 0,3173 0,4217 0,5079 0,5951 TITOLI PREZZO UBI dc14 TF 4 Eur Ubi ge17 Step Up Eur 1.5 UBI giu14 TF eur 4.5% UBI giu14 Welc.Ed. Eur UBI giu19 MC eur UBI gn18 Eur 5.4 UBI mar19 LowT2 Call UBI nov15 LowT2 Amor UBI nov17 Eur 4.3 UBI ott19 Lower Tier II UBS apr21 Index Link Bo UniCr/15 LT 101.88 103.01 100.60 100.77 98.98 104.81 98.49 98.77 102.67 107.68 109.07 101.06 TITOLI DI STATO BoT 13-14/04/14 A 13-30/04/14 S 13-14/05/14 A 13-30/05/14 S 13-13/06/14 A 14-30/06/14 S 13-14/07/14 A 14-31/07/14 S 13-14/08/14 A 14-29/08/14 S 13-12/09/14 A 13-14/10/14 A 13-14/11/14 A 13-12/12/14 A 14-14/01/15 A 14-13/02/15 A 12-01/03/15 S 14-13/03/15 A CcT 07-01/12/14 S 0.42% 13-31/12/14 A 08-01/09/15 S 0.38% 10-15/12/15 S 0.59% 09-01/07/16 S 0.56% 12-01/12/16 S 3.00% 10-01/03/17 S 0.38% 12-15/06/17 S 1.45% 10-15/10/17 S 0.58% 11-15/04/18 S 0.68% 13-01/11/18 S 1.08% CTz 12-30/05/14 A 12-30/09/14 A 13-30/06/15 A 13-31/12/15 A 99.99 99.97 99.95 99.93 99.92 99.89 99.89 99.85 99.84 99.82 99.78 99.72 99.67 99.64 99.56 99.50 101.73 99.43 100.15 99.57 100.12 100.80 100.00 104.90 99.56 105.30 100.13 100.42 103.40 99.93 99.74 99.17 98.65 SCADENZA Giu14 Set14 Dic14 Mar15 CAMBI VALUTE APERT. CHIUS. MIN. MAS. 20785 20700 - 20867 20797 20678 20663 20730 20665 - 20910 20815 - MONETE AUREE VALUTA EURO Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese Marengo Belga Marengo Austriaco 20 Marchi 10 Dollari liberty 10 Dollari Indiano 20 Dollari liberty 20 Dollari St.Gaude 210,080 - 250,940 217,370 - 255,760 217,370 - 255,760 172,040 - 197,340 171,820 - 194,860 170,950 - 190,880 170,950 - 190,730 170,430 - 190,730 216,180 - 242,420 497,770 - 560,410 502,830 - 564,690 975,040 - 1095,250 984,280 - 1112,290 MERCATI EURO % Dollaro Usa 1,3758 1 0,7268 Yen giapponese 140,7500 100 0,7105 Sterlina inglese 0,8277 1 1,2082 Franco Svizzero 1,2187 1 0,8205 Corona ceca 27,410 100 3,648 Corona danese 7,466 10 1,339 Corona islandese 100 Corona norvegese 8,265 10 1,210 Corona svedese 8,919 10 1,121 Dollaro australiano 1,490 1 0,671 Dollaro canadese 1,526 1 0,655 Dollaro Hong Kong 10,673 1 0,094 Dollaro neozelandese 1,589 1 0,629 Dollaro Singapore 1,740 1 0,575 Fiorino ungherese 311,690 100 0,321 Litas lituano 3,453 1 0,290 Leu rumeno 4 10000 2235,036 Lev bulgaro 1,956 1 0,511 Lira cipriota 1 Lira maltese 1 Lira turca 3,006 1 0,333 Rand sudafricano 14,729 1 0,068 Won Sud coreano 1472,860 1000 0,679 Zloty polacco 4,180 10 2,393 0,24 0,36 0,71 0,24 0,18 -0,01 AZIONI A A.S. Roma A2A Acea Acque Potabili Acsm-Agam AdF-Aerop.Firenze Aedes Aedes 14 warr Aicon Aiòn Renewables Alerion Ambienthesis Antichi Pell Arena ASTM Atlantia Autogrill Autostrade Mer. Azimut 1,151 0,932 10,570 1,046 1,308 13,420 0,052 0,001 0,122 0,621 3,920 0,560 0,082 0,006 12,160 18,810 7,360 16,940 25,390 -1,79 -1,64 0,00 +0,10 +0,31 -0,07 -1,52 -8,33 0,00 0,00 +1,03 -0,09 0,00 +1,69 -0,73 +0,11 -1,21 -0,65 +1,40 B Banca Generali Banco Popolare Basicnet Bastogi Bca Carige Bca Carige r Bca Intermobiliare Bca Pop.Milano Bca Pop.Spoleto Bca Popolare Italiana 10 warr Bca Profilo Bco Desio-Brianza Bco Desio-Brianza rnc Bco Santander Bco Sardegna rnc BE Beghelli Beni Stabili Best Union Co. Bialetti Industrie Bioera Boero Bart. Bon.Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc 23,860 16,830 2,370 2,900 0,570 1,199 3,498 0,679 1,794 +1,32 +0,48 -0,42 -1,96 +12,87 +0,33 -3,85 -0,44 0,00 0,00 +1,01 0,00 0,00 +0,38 -0,10 -1,83 -0,39 +2,13 +3,04 -0,28 -1,32 -2,12 -0,84 -1,68 +3,04 -2,85 -0,52 -1,34 -1,60 0,441 2,600 2,428 6,670 9,790 0,371 0,512 0,623 2,236 0,722 0,420 20,310 28,300 0,878 1,000 0,116 19,200 13,220 7,400 1,159 0,936 10,550 1,045 1,303 13,375 0,052 0,001 0,120 0,622 3,890 0,558 0,082 0,006 12,195 18,763 7,378 16,710 25,257 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. TITOLI PUBBLICI USA 10 anni CAN 10 anni UK 10 anni GER 10 anni FRA 10 anni REND. TITOLI PUBBLICI 1,980% 2,060% 2,140% 1,940% 2,940% REND. ESP 10 anni HOL 10 anni SVE 10 anni GIA 10 anni 5,320% 2,260% 1,870% 0,980% nr 0,026 0,250 nr 0,040 0,080 nr nr nr nr 0,120 nr nr nr 0,450 0,355 nr nr 0,550 1,090 0,782 8,054 0,759 1,038 9,622 0,040 0,001 0,120 0,622 3,231 0,488 0,082 0,005 10,688 16,498 6,159 15,005 19,857 1,259 1,016 10,731 1,096 1,369 13,529 0,054 0,002 0,120 0,622 3,957 0,600 0,082 0,007 12,839 18,763 7,493 17,266 25,527 220716 156 19477024 2932 67683 2247 536715 38 12711 100 401 121 4251164 53 1071792 0 0 13 0 11 38388 170 56841 52 0 4 9322010 10 18530 1073 1655078 15494 1086106 1877 4329 73 899367 3618 23,835 0,900 21,572 16,890 nr 12,033 2,374 nr 2,125 2,923 nr 0,813 0,546 nr 0,396 1,186 nr 1,041 3,569 nr 3,128 0,680 nr 0,435 1,796 nr 1,796 nr 0,442 0,002 0,200 2,596 0,036 2,198 2,410 0,044 2,038 6,656 0,152 6,268 9,750 nr 9,510 0,378 nr 0,258 0,514 nr 0,415 0,624 0,022 0,492 2,228 nr 1,482 0,717 nr 0,222 0,422 nr 0,380 21,006 nr 20,599 28,439 0,040 28,169 0,885 nr 0,839 1,000 nr 0,931 0,116 nr 0,078 19,293 0,080 19,134 13,251 0,050 12,972 7,453 0,104 6,729 25,136 197365 17,608 3896344 2,511 80366 3,718 42027 0,578 19078274 1,203 10525 3,675 81536 0,688 55507871 1,796 0 0,466 3430232 2,819 50629 2,466 0 6,830 38853 9,841 5347 0,393 426522 0,619 250086 0,658 7172797 2,241 94079 0,845 384785 0,452 82852 21,448 51 38,858 4860 0,933 2308 1,045 371 0,147 2829525 26,230 58995 15,134 622139 7,624 197690 2751 2979 145 52 1186 3 558 2195 53 0 299 304 32 76956 64 51 103 1196 21 54 15 91 160 34 1 91 1312 2191 303 C Caleffi 1,593 -0,38 1,587 nr 1,412 1,674 8000 20 Caltagirone 2,660 +0,45 2,645 0,030 2,009 2,645 27526 318 Caltagirone Ed. 1,169 -0,09 1,153 nr 1,054 1,293 54914 144 Campari 5,890 +0,51 5,883 0,070 5,738 6,281 1327765 3417 Cape Live 0,076 +0,27 0,075 nr 0,056 0,083 600842 24 Carraro 3,060 +0,39 3,062 nr 2,928 3,385 63463 141 Cattolica As 18,310 -0,92 18,436 0,800 18,071 19,715 31697 997 Cell Therap 2,450 -5,11 2,453 nr 1,443 3,101 7332339 367 Ceram. Ricchetti 0,363 +8,66 0,365 nr 0,184 0,377 5287874 30 CHL 0,054 -2,68 0,055 nr 0,044 0,059 2303186 12 CIA 0,296 -0,24 0,303 nr 0,252 0,311 502973 28 Ciccolella 0,390 -0,05 0,385 nr 0,300 0,419 290493 70 Cir 1,070 +0,09 1,069 nr 1,037 1,178 370598 849 Class Editori 0,411 -1,08 0,412 nr 0,209 0,423 537994 43 CNH Industrial 8,070 -0,06 8,055 nr 7,577 8,793 2631994 10874 Cofide 0,522 +0,10 0,529 nr 0,523 0,569 93194 380 Cogeme Set 0,048 0,00 0,049 nr 0,049 0,049 0 3 Conafi Prestito' 0,609 -0,33 0,609 0,060 0,593 0,655 17054 28 Cred. Artigiano 0,00 nr 0 Cred. Bergamasco 18,570 +0,81 18,690 0,550 14,552 20,039 16590 1154 Cred. Emiliano 6,875 -0,22 6,951 0,120 5,708 7,100 217615 2310 Cred. Valtell. 10 warr 0,00 nr 0 Cred. Valtell. 14 warr 0,303 +2,47 0,301 nr 0,159 0,386 176820 0 Cred. Valtellinese 1,392 +1,09 1,380 nr 1,135 1,533 1841420 650 Crespi 0,026 0,00 0,025 nr 0,025 0,025 0 4 Csp 1,713 -0,52 1,740 0,050 1,324 1,808 100533 58 D D'Amico 16 warr Danieli 0,116 0,00 0,115 nr 0,099 0,119 24,250 -0,49 24,508 0,300 23,244 26,687 45000 97668 0 1002 AZIONI Danieli rnc De'Longhi Delclima Diasorin Dmail Group 16,510 15,740 1,414 31,220 4,330 1,017 -0,29 1,020 EEMS 0,480 -2,50 0,487 Enel 4,064 +0,20 4,048 Enel Green Pw 2,030 -0,20 2,028 Enervit 4,868 -0,81 4,892 Eni 17,900 -0,28 17,912 Erg 11,450 -0,35 11,492 Ergy Capital 0,169 -0,82 0,168 Ergy Capital 16 warr 0,027 -9,40 0,027 Eukedos 0,792 -1,98 0,801 Exor 32,030 +0,09 32,036 Fiat Finmeccanica FNM Fullsix G Gabetti Pro.Sol. Gas Plus Generali Geox Gruppo Edit. L'Espresso Gtech H Hera I I Grandi Viaggi Massimi Anno +0,86 16,493 0,321 16,191 17,992 -0,32 15,788 0,290 11,869 16,406 +1,65 1,417 nr 1,200 1,439 +4,21 30,840 0,500 30,006 35,923 -1,32 4,319 nr 3,870 4,488 E Edison r F Ferragamo Divid. Minimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 151316 117950 63069 249170 8000 667 2360 212 1725 7 0,150 0,973 1,051 374914 112 nr 0,308 0,539 615115 21 0,150 3,151 4,094 30943372 38060 0,026 1,835 2,053 5428022 10138 0,028 3,147 5,848 11967 87 0,550 16,301 17,912 11925242 65095 0,400 9,884 11,621 194536 1727 nr 0,166 0,190 1391249 28 nr 0,026 0,031 443950 0 nr 0,620 0,831 52350 14 0,335 28,048 32,036 515983 7888 21,240 8,070 7,110 0,674 2,714 -0,93 21,440 0,330 20,514 27,699 587748 3611 +0,19 8,042 nr 6,613 8,200 7690430 10059 +0,14 7,099 nr 5,480 7,336 2970861 4104 -0,88 0,677 0,012 0,485 0,690 1024007 294 -4,37 2,717 nr 2,620 3,158 47478 30 0,040 4,816 16,100 3,130 1,720 22,130 0,00 0,040 nr 0,031 0,043 5202853 86 -0,17 4,823 0,220 4,555 5,061 5107 217 +0,50 16,052 0,200 15,596 17,523 5650805 24991 +0,32 3,144 0,060 2,708 3,408 391663 815 +1,53 1,703 nr 1,357 1,962 376662 699 +0,55 22,053 0,730 21,967 24,030 422095 3838 2,016 +0,20 2,022 0,090 1,641 2,022 2132458 2873 +1,75 +1,57 +1,72 +1,61 -0,18 -1,92 +1,19 -0,39 +0,87 +1,13 +1,79 -1,27 -1,38 +0,58 -0,27 -1,02 -0,20 +0,96 +2,73 0,707 1,308 0,855 0,698 11,152 11,227 0,861 0,410 0,575 2,311 1,984 0,741 1,293 8,570 5,459 29,015 19,789 8,932 0,409 J Juventus FC 0,238 -0,38 0,239 nr 0,220 0,252 1012182 241 K K.R.Energy 1,605 -0,37 2,320 +5,45 1,609 nr 2,365 0,010 1,570 1,926 1,908 121551 2,429 1336073 53 50 IGD Il Sole 24 Ore Immsi Indesit Indesit rnc Industria e Inn Intek Group Intek Group rnc Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Invest e Sviluppo Iren Italcementi Italcementi rnc Italmobiliare Italmobiliare rnc IVS Group IVS Group 16 warr Kinexia L Lazio Luxottica Lventure Group M M&C Maire Tecnimont Mediacontech Mediaset Mediobanca Mediolanum Meridie Mid Industry Cap Mittel MolMed Moncler Mondadori Monrif Monte Paschi Si. Montefibre Montefibre rnc Moviemax N Noemalife Noemalife 15 warr 0,698 1,290 0,856 0,694 11,100 11,220 0,895 0,408 0,580 2,320 1,995 0,739 1,282 8,625 5,485 29,100 19,800 8,930 0,414 nr 0,383 0,858 111252 32 0,070 0,861 1,339 2460936 455 nr 0,606 0,855 626334 37 nr 0,464 0,700 995924 238 0,200 9,387 11,386 257923 1268 0,218 8,090 11,464 5625 6 nr 0,652 0,977 2825 20 nr 0,316 0,410 536277 142 nr 0,406 0,582 367698 29 0,050 1,803 2,314 131322033 35845 0,061 1,469 1,984 11686345 1850 nr 0,667 0,839 24971 5 0,052 1,044 1,343 1706326 1528 0,060 6,271 8,740 170895 1518 0,060 3,428 5,546 333250 576 nr 24,973 30,420 13052 644 nr 14,552 20,195 50058 323 0,125 7,204 8,960 5762 348 nr 0,200 0,409 30300 0 0,564 -0,18 0,563 nr 0,490 0,595 56402 38 41,780 +0,29 41,633 0,580 37,321 41,633 917105 19887 0,153 -1,23 0,154 nr 0,049 0,180 1216855 16 0,156 2,412 6,625 4,070 7,910 6,840 0,169 1,689 0,757 12,480 1,454 0,460 0,242 0,036 0,171 0,061 0,00 0,158 nr 0,157 0,168 394982 +0,33 2,460 nr 1,487 2,460 7743200 -2,43 6,717 nr 5,676 7,518 898 +1,14 4,066 nr 3,457 4,301 14240703 +1,15 7,865 nr 6,342 7,937 3538779 +3,25 6,805 0,100 6,183 6,899 8391225 +1,38 0,166 nr 0,078 0,183 204132 0,00 nr +0,12 1,692 nr 1,608 1,794 28923 -2,64 0,787 nr 0,555 0,849 7237494 -1,42 12,514 nr 12,401 16,314 738233 +1,75 1,453 nr 1,326 1,541 488294 -2,13 0,462 nr 0,441 0,605 43363 +1,13 0,241 nr 0,166 0,247 281475819 0,00 0,037 nr 0,037 0,037 0 0,00 0,167 nr 0,167 0,167 0 -0,66 0,060 nr 0,060 0,067 405818 4,344 +2,36 0,180 0,00 4,303 0,180 nr nr 3,473 0,085 4,320 0,180 10201 0 75 751 125 4803 6772 5009 8 0 149 175 3128 358 69 2819 5 4 4 33 0 AZIONI Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOTAZIONI BOT SCADENZA PREZZO TASSO % 14 44 74 105 136 165 197 228 256 289 319 347 99,987 99,951 99,916 99,886 99,836 99,782 99,722 99,666 99,637 99,559 99,497 99,428 0,000 0,310 0,290 0,260 0,310 0,310 0,390 0,450 0,430 0,470 0,490 0,530 14/04/14 14/05/14 13/06/14 14/07/14 14/08/14 12/09/14 14/10/14 14/11/14 12/12/14 14/01/15 13/02/15 13/03/15 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 0,891 -1,55 0,877 nr 0,702 0,926 3140 12 O Olidata 0,512 -3,40 0,517 nr 0,374 0,534 303938 18 2,496 -0,08 2,499 0,013 2,460 2,548 418614 Parmalat 15 warr 1,450 0,00 1,455 nr 1,416 1,502 29307 Piaggio 2,564 +1,34 2,571 0,092 2,130 2,571 2307988 Pierrel 0,740 0,00 0,741 nr 0,515 0,776 409513 Pierrel 12 war 0,00 nr Pininfarina 4,900 -1,21 4,873 nr 3,207 5,043 110386 Piquadro 2,176 +3,52 2,156 nr 1,778 2,355 83564 Pirelli & C. 11,220 +0,36 11,204 0,320 11,001 12,717 4989595 Pirelli & C. rnc 9,895 +0,87 9,873 0,390 8,763 10,395 10786 Poligrafici Editoriale 0,423 -1,17 0,417 0,020 0,296 0,456 38111 Pop Emilia 01/07 0,00 nr Pop.Emilia Romagna 8,475 -0,24 8,411 nr 6,520 8,704 1629092 Pop.Sondrio 4,404 -1,70 4,436 0,033 4,045 4,570 357336 Prelios 0,721 +0,21 0,726 nr 0,573 0,758 1217260 Premuda 0,386 +0,55 0,379 nr 0,289 0,413 54300 Prysmian 17,990 -0,88 18,027 0,420 17,538 19,565 945605 4562 0 928 35 0 147 108 5330 121 55 R Ratti 66 66 737 37 2670 114 174 17 P Parmalat S Safilo Group Saipem Saipem risp Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Saras Sat Save Screen Service BT Seat PG Seat PG r Servizi Italia 15 warr Sesa Sesa 18 warr SIAS Sintesi Snai Snam Sol Sorin Space Space warr Stefanel Stefanel risp STMicroelectr. T Tamburi 2,428 0,850 1,716 1,260 12,780 0,690 0,216 1,510 +1,17 2,431 0,100 2,183 2,619 2960 +4,42 0,844 nr 0,430 0,844 2130407 -0,58 1,735 nr 1,295 1,800 1490252 +4,13 1,255 nr 0,704 1,286 370268 +0,71 12,765 0,220 10,290 13,196 172811 -0,43 0,694 nr 0,553 0,781 637080 +0,75 0,214 nr 0,189 0,237 435806 +1,07 1,506 nr 1,294 1,506 56182 -1,10 15,343 +0,71 16,895 +3,55 17,500 +1,03 4,318 +1,94 12,580 -1,50 1,252 -0,76 13,092 +0,85 12,998 +0,13 0,158 0,00 0,002 +2,56 0,800 +1,85 0,433 +0,08 13,022 -2,11 3,246 +1,49 8,847 -1,81 0,110 -0,94 1,800 +0,68 4,136 -0,48 6,288 +2,48 2,214 0,00 10,150 0,00 0,429 -0,12 0,428 146,000 0,00 146,000 6,800 -0,29 6,789 15,230 16,940 17,500 4,332 12,640 1,250 13,080 13,010 0,156 0,002 0,800 0,440 13,000 3,250 8,875 0,109 1,785 4,160 6,200 2,234 10,150 nr 14,386 0,680 15,499 0,710 16,220 1,490 4,263 1,594 12,219 nr 0,837 0,190 10,750 1,924 12,384 nr 0,061 nr 0,002 nr 0,480 nr 0,235 nr 11,476 nr 2,225 0,060 7,252 nr 0,107 nr 1,356 0,100 3,975 0,100 5,696 nr 2,108 nr 9,704 nr nr 0,369 nr 146,000 0,100 5,491 2808 1367 201 71 3868 19,075 17,710 18,500 4,910 12,876 1,266 13,346 13,342 0,180 0,002 0,950 0,438 13,383 3,351 8,847 0,118 1,941 4,177 6,524 2,300 11,056 144147 956 1468313 7456 1 2 570412 1932 4245 20 1851826 1191 3850 129 3811 719 1166374 22 19522362 27 88 1 121995 0 33905 183 83107 0 73515 2013 229100 5 48942 210 9736278 13986 40619 570 1267079 1060 500 132 0 0,457 160499 36 146,000 0 0 6,880 4641944 6182 2,754 0,775 0,608 0,839 0,124 0,331 0,670 15,800 3,850 0,075 0,001 93,350 7,890 -0,94 2,774 0,041 2,182 2,774 377878 396 +0,65 0,784 nr 0,322 0,784 303677 0 +2,18 0,597 nr 0,473 0,626 58690 25 0,00 0,839 0,020 0,712 0,875 72936757 11251 -1,12 0,124 nr 0,123 0,143 1522079 180 -5,72 0,331 nr 0,171 0,430 164 2 +0,98 0,667 0,031 0,563 0,678 27666522 4020 +0,06 15,783 0,130 14,900 17,363 1827505 18632 +1,05 3,819 0,070 3,568 3,869 10582644 7676 -1,70 0,076 nr 0,042 0,080 57426995 142 0,00 0,001 nr 0,000 0,001 1744864 0 -1,84 93,574 2,700 91,002 120,260 201713 2864 +0,57 7,862 0,130 6,210 8,208 63198 552 Unicredit Unicredit risp Unipol Unipol pr UnipolSai UnipolSai risp UnipolSai risp B 6,515 6,480 8,795 5,680 4,956 2,822 274,200 2,782 +1,96 6,444 +0,62 6,420 +0,86 8,726 +1,34 5,647 +1,77 4,921 -0,35 2,831 -0,58 275,291 +0,58 2,784 V Valsoia 11,260 +0,09 11,150 0,170 10,252 12,012 Tamburi 15 warr TAS Telecom IT Telecom IT Media Telecom IT Media rnc Telecom IT rnc Tenaris Terna Tiscali Tiscali 14 warr Tod's Trevi Fin.Ind. U UBI Banca 1,30 0,07 0,65 0,02 (Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035 SCADENZA 0,050 4,895 6,666 5969830 5811 0,090 5,391 6,552 63372659 37168 0,090 7,827 9,435 1390 21 0,150 4,105 5,647 1226099 2507 0,170 3,602 4,921 1402915 1346 nr 2,154 2,831 12749273 6373 nr 175,169 275,291 8299 352 nr 2,058 2,784 1081309 1050 11523 117 27-03-2014 Londra Milano (Euro/gr.) Argento (Euro/Kg.) 1296,00 30,5778 481,4602 26-03-2014 EURO 1304,00 941,9973 30,6909 490,0199 - BORSE ESTERE GIORNI Novare RCS MediaGr r B RCS Mediagroup RCS Mediagroup risp Recordati Retelit Risanamento Rosss 0,80 -0,18 0,23 0,89 0,25 0,77 0,44 0,19 0,00 -0,06 0,00 ORO CHIUSURE MERCATI QUOTAZ. VAR.% Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (Ftse 100) Madrid (Ibex 35) Parigi (Cac 40) Sydney (AllOrd) Tokio (Nikkei) Zurigo (Smi) New York (Dow Jones) Nasdaq 398.59 3099.93 9451.21 21834.45 6588.32 10199.00 4379.06 5359.73 14622.89 8327.93 16264.23 4151.23 +0.43 +0.17 +0.03 -0.24 -0.26 +0.57 -0.14 -0.51 +1.01 -0.08 -0.03 -0.54 VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP X RENDIMENTI ESTERI Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR. I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOT. AZIONI Vianini Industria Vianini Lavori Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP 1,479 -1,40 6,295 +0,96 Divid. Minimi Anno Massimi Anno 1,481 0,020 6,281 0,100 1,192 4,960 1,496 6,440 Quantità trattate Capitalizz. 23870 33595 45 275 W World Duty Free 10,070 -0,40 10,072 nr 9,242 10,905 285112 2564 Y Yoox nr 25,642 34,569 860192 1505 0,143 1076636 0,008 1243557 0,294 0 44 0 1 Z Zucchi Zucchi 14 warr Zucchi rnc 25,510 -2,82 25,642 0,115 -1,88 0,003 -6,25 0,250 0,00 0,116 0,003 0,250 nr nr nr 0,073 0,003 0,183 STAR Acotel Group 20,270 Aeffe 0,830 Amplifon 4,860 Ansaldo Sts 8,415 Ascopiave 2,200 Astaldi 6,610 B&C Speakers 6,675 Banca Ifis 15,610 BB Biotech 127,000 Bca Finnat 0,503 Bca Pop.Etruria e Lazio 0,828 Biancamano 0,775 Biesse 6,230 Bolzoni 3,978 Brembo 26,050 Cad It 5,000 Cairo Comm. 6,920 Cembre 10,200 Cementir Hold 6,750 Cent. Latte Torino 3,634 Cobra 0,914 D'Amico 0,669 Dada 3,800 Damiani 1,725 Datalogic 9,440 Dea Capital 1,312 Digital Bros 3,770 EI Towers 43,300 El.En. 23,620 Elica 2,016 Emak 0,875 Engineering 52,850 Esprinet 7,660 Eurotech 2,520 Exprivia 0,937 Falck Renewables 1,470 Fidia 3,470 Fiera Milano 7,410 Gefran 4,336 Ima 35,840 Interpump 10,840 Irce 2,040 Isagro 2,700 IT WAY 1,947 La Doria 6,205 Landi Renzo 1,460 MARR 14,210 Moleskine 1,226 Mondo Tv 0,814 Mutuionline 4,838 Nice 3,300 Panariagroup 1,575 Poligr. S.Faustino 8,000 Poltrona Frau 2,954 Prima Industrie 13,610 R. De Medici 0,325 Reply 62,400 Sabaf S.p.a. 14,750 Saes 8,600 Saes rnc 7,280 Servizi Italia 5,305 Sogefi 4,568 TerniEnergia 2,166 Tesmec 0,725 TXT e-solution 9,905 Vittoria Ass. 10,550 Zignago Vetro 6,115 -0,78 20,209 -0,48 0,826 +5,65 4,726 +0,18 8,409 -0,18 2,196 -0,83 6,630 -1,62 6,677 +0,97 15,550 -0,08 125,856 -0,79 0,511 -1,95 0,836 +1,17 0,767 +0,08 6,214 +5,80 3,967 +1,24 26,001 +1,26 5,000 +2,98 6,888 0,00 10,166 +1,50 6,696 -1,73 3,656 -0,65 0,912 -0,74 0,668 -1,81 3,796 +2,56 1,715 +1,07 9,467 -0,53 1,314 +1,62 3,655 -1,59 43,537 -1,58 23,840 +2,91 2,002 -1,13 0,876 +0,09 52,833 +1,32 7,633 +1,94 2,512 -1,26 0,930 +3,30 1,464 -1,42 3,499 0,00 7,420 +2,51 4,188 -1,27 36,083 -0,09 10,815 +1,29 2,013 -0,66 2,732 +0,83 1,915 +0,49 6,169 +0,69 1,462 -0,63 14,240 -0,41 1,234 +2,65 0,826 +1,60 4,811 +0,67 3,320 -1,56 1,606 -4,48 8,131 0,00 2,952 +3,26 13,616 -0,82 0,324 +0,81 62,334 -1,01 14,804 +1,24 8,546 -0,82 7,291 +2,22 5,233 -1,59 4,631 +0,74 2,172 +2,91 0,714 -1,34 9,907 -1,03 10,538 +4,00 6,063 nr 19,665 nr 0,730 0,043 4,025 0,180 7,796 0,110 1,775 0,170 6,630 0,280 6,404 0,370 11,790 7,000 115,438 0,010 0,361 nr 0,515 nr 0,499 nr 5,016 0,050 2,925 0,400 18,923 0,300 4,624 0,140 5,898 0,160 8,528 0,040 4,240 0,020 1,752 nr 0,564 nr 0,630 nr 3,383 nr 1,237 0,150 7,659 nr 1,204 nr 2,179 0,420 33,649 0,500 16,021 0,024 1,683 0,020 0,805 0,533 43,751 0,089 5,286 nr 1,834 nr 0,789 nr 1,326 nr 2,405 nr 7,039 nr 2,749 1,250 28,136 0,170 8,795 0,020 1,686 nr 2,292 nr 1,484 0,065 3,917 nr 1,198 0,580 11,639 nr 1,234 nr 0,500 0,120 4,050 0,075 2,729 nr 1,232 nr 5,900 nr 2,270 nr 9,295 nr 0,263 0,570 53,541 0,350 12,470 0,400 6,906 0,555 6,658 0,130 4,026 0,130 3,910 0,055 2,037 0,035 0,700 0,400 9,112 0,170 8,548 0,250 4,998 22,772 0,900 4,726 8,609 2,228 7,640 8,223 15,550 147,145 0,539 0,891 0,837 6,787 3,967 27,090 5,233 7,745 10,249 6,912 5,961 0,932 0,733 4,221 1,780 9,467 1,314 3,740 43,537 23,900 2,033 0,907 53,713 8,033 2,512 0,998 1,467 3,575 8,759 4,188 39,275 10,869 2,087 2,937 2,094 6,193 1,494 14,269 1,738 0,856 4,811 3,599 1,606 8,131 2,952 13,616 0,361 65,169 15,059 8,844 7,824 5,233 4,718 2,372 0,904 11,972 10,749 6,063 11418 108122 500368 316279 153036 183218 45528 170564 14148 960084 3086268 76029 167055 218441 212024 9367 424476 7532 273819 230136 123752 1783233 5910 101166 179120 952484 224711 76582 28021 548517 95514 7954 147251 682110 84763 3016638 104783 37732 315724 51829 136337 6254 63734 2685 311282 315872 35850 812855 1148898 13676 46854 275144 82232 66041 115969 391015 175304 12180 12393 33300 98856 138148 31170 470706 38756 21844 384328 84 89 1060 1514 515 653 73 837 1491 185 182 26 170 103 1736 45 540 173 1065 37 88 282 63 142 553 403 52 1230 115 127 144 660 400 89 48 426 18 313 60 1329 1178 57 48 15 191 164 947 262 22 190 385 73 70 414 143 122 583 171 125 54 143 543 82 76 117 710 534 26 .Lettere e Commenti STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 LA STAMPA MARIO CALABRESI “Buone maniere cattive abitudini” 1 Che belle le parole del Papa nell’omelia della messa celebrata ai politici a Roma. Abbiamo molti uomini dell’amministrazione pubblica che sono corrotti. Belle le parole «buone maniere cattive abitudini». Chissà quanti si son sentiti toccati... VALERIO FOLCO SALUZZO (CN) LETTERE AL DIRETTORE Poi si scoprono realtà come quelle dell’arsenico nell’acqua di alcuni quartieri di Roma, quella di Bussi in Abruzzo. E prima ancora ci fu lo scandalo atrazina che costrinse alla classica soluzione all’italiana: l’aumento della soglia massima degli inquinanti per la potabilità. Siccome queste presunte novità scoppiano sempre tutte assieme, quasi si mettessero d’accordo, ci si può aspettare di tutto nell’immediato futuro. DOMENICA PELLETTI Acqua inquinata/1 Fuori i colpevoli 1 Oggi nel Belpaese si continua a fare discariche di rumenta in tutte le regioni. Risultato: a Pescara 700 mila persone bevono acqua avvelenata così come vicino a Roma, a Genova e naturalmente a Napoli. Questo è quello che ci è dato di sapere ma la verità è che si continuano a riempire tutte le vallate di spazzatura sia perché il sistema della differenziata non funziona, almeno qua in Italia, sia perché tutte le organizzazioni che dicono di avere cura della nostra salute hanno dichiarato guerra agli inceneritori. A quanto mi risulta oggi questi impianti d’incenerimento possono funzionare con sistemi di filtraggio dei fumi che eliminano quasi completamente le componenti dannose alla salute come diossine e altre schifezze. Ora se fossimo un paese coerente e civile dovremmo denunciare penalmente per strage e ostacolo alla cura della salute pubblica i vari Grillo, Lega ambiente, Verdi, Ecologia e Libertà, ecc. E’ chiaro che per le varie amministrazioni locali è molto più economico scaricare la rumenta nella prima valle che gli capita e naturalmente sempre a monte delle varie falde acquifere così avranno la sicurezza di mandarci tutti all’altro mondo. GIOVANNI BERTANI Acqua inquinata/2 E ci rassicuravano 1 Per anni hanno detto che gli italiani sono tra quelli che consumano più acqua minerale in bottiglia al mondo. Colpa forse del troppo cloro che viene immesso nell’acqua che arriva dai tubi cittadini, forse per acque altamente calcaree molto difficili da digerire. Eppure da sempre è stato garantito che quello che viene fornito dagli acquedotti è controllato in continuazione, meticolosamente, forse più di quello che si compra nelle bottiglie di plastica. Scuola, e gli scatti cancellati? 1 Una domanda al Ministro dell’Istruzione: prima di nobili progetti che fine fanno gli scatti cancellati negli anni? Cambiamo ma rispettando le regole: questa è dignità. Non si tratta di opporsi al mutamento, ma di ricevere una risposta chiara sugli accordi pregressi che hanno fatto apparire e sparire quegli scatti di anzianità che sono oggi criticati. Prima di modificare un meccanismo per molti versi poco incentivante è bene onorare gli impegni. ANTONIO FRESA NARNI (TR) Mastella, mai dare nulla per scontato 1 Con l’intervista dell’altro giorno all’on. Mastella, La Stampa ha ricordato ai suoi lettori che nulla deve essere dato per scontato, soprattutto in politica dove ogni piccolo particolare può regalare novità. I cambi di partito, e di orientamento, con cui si è esercitato l’onorevole dimostrano che il nuovo può sempre essere dietro l’angolo e non sarà l’anagrafe ad arrestarlo, anzi i politici erano già avanzati rispetto alla legge Fornero. Quanto è chiaro il motivo che ha regalato il viaggio premio a Bruxelles e Strasburgo all’onorevole, nonostante un alternarsi frenetico di governi: lo spirito di adattamento, o l’abilità di sapersi adeguare. PIERO D’AGOSTINO Qualche domanda a Merkel e Schäuble 1 Cara Cancelliera Merkel, caro ministro Schäuble, che l’Europa dovesse imporre a Italia – così come a Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda – una maggiore serietà sui conti e quindi una politica di rigore siamo d’accordo. Ma sul fatto che il rigore andasse applicato risulta più difficile essere d’accordo. Se l’Europa avesse imposto di combattere e azzerare l’evasione fiscale, di scovare corrotti e corruttori, mettere in galera i politici disonesti dopo aver fatto loro restituire il maltolto, i cittadini di questi Paesi ora avrebbero amato l’Europa. L’Europa avrebbe davvero aiutato questi Paesi a diventare più civili e più giusti e i cittadini europei l’avrebbero sicuramente apprezzato. Ma quando il rigore lo si applica imponendo licenziamenti, decurtando le pensioni, tagliando il welfare e con maggiori tasse sempre e solo ai soliti cittadini onesti che le hanno sempre pagate, allora la situazione cambia radicalmente. Possono queste persone amare ancora l’Europa? Possono queste persone credere ancora nel progetto europeo? Possono nutrire ancora speranze verso l’Europa? A voi le risposte. FRANCO G. Il tabù dei treni gratuiti 1 Le tariffe dei treni regionali, il grosso di quanto circola, sono calcolate solo su base chilometrica. Ma su gran parte della rete l’offerta è scarsa con treni quasi vuoti, tolti studenti e pochi altri, a spese delle Regioni. Neanche gratis si riempirebbero. Sulle poche tratte con un buon servizio i pendolari sono abbonati, coprendo solo una minima parte dei costi. E sui treni lunghi e affollati i controlli sono difficili. Legalizziamo la gratuità iniziando dalle linee minori, da potenziare. Nella regione francese del Languedoc si viaggia forfettariamente ad un euro. PATRICK MAZZIERI Quei pensionati che lavorano 1 Rispondo al dr. Sivier che, nell’Editoriale dei Lettori del 21/3, illustra la sua situazione di medico pensionato che, per non cadere in depressione, trova lavoro in una Casa di Cura privata, con un bilancio economico (tra tasse, partita IVA, commercialista, c. LE LETTERE VANNO INVIATE A LA STAMPA VIA LUGARO 15, 10126 TORINO contatti E-MAIL: [email protected] FAX: 011 6568924 Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. contributi pensionistici ecc.) che non consentirebbe a nessuno di vivere decorosamente con quell’unica entrata. Il dottore afferma che non sta rubando il posto di lavoro ad un giovane in quanto con quell’unica retribuzione non potrebbe sopravvivere; infatti, sostiene il medico, nessuno si è presentato per quel posto di lavoro. Mi chiedo una cosa: se non ci fossero persone come lui, che sono disposte ad accettare un contratto così poco conveniente (tanto già incassa la pensione), la Casa di Cura in questione non sarebbe forse costretta a proporre condizioni economiche più favorevoli e tali da attirare anche giovani alla prima esperienza? Non conosco la risposta ma mi pare che il ragionamento del dr. Sivier, mentre ha ragione per altre cose, da questo punto di vista sia discutibile. Quotidiano fondato nel 1867 2 DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA PAOLO BARONI RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA DARIO CORRADINO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO 2 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 2 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE: LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS MEDIAGROUP S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. LA TIRATURA DI GIOVEDÌ 27 MARZO 2014 È STATA DI 299.304 COPIE TM CLAUDIO B. L’imposizione dell’ora legale L’editoriale dei lettori 1 Cari amici, sta per tornare per l’infinitesima volta l’ora legale. Mi rendo conto che questo argomento forse non è di grande interesse pubblico, ma, parlando con le persone in giro, sono sempre di più quelle che prendono coscienza che questa storia di trattarci come polli d’allevamento cambiandoci i ritmi biologici della vita senza chiederci alcun permesso sarebbe ora che finisse. Possibile che nessuno valuti l’importanza di un’ora?! In un’ora si fanno molte cose o anche niente, ma che si debba improvvisamente alzarsi un’ora prima, specialmente per chi abita lontano dai centri urbani o dalle scuole, dai posti di lavoro eccetera, è assai stressante e scocciante. I bambini che oggi si devono alzare alle cinque o alle sei si ritrovano ad alzarsi alle quattro del mattino, quando è notte fonda, ma possibile che nessuno si accorga dell’assurdità della cosa?! Non è così che si risparmia energia fossile. Casomai si risparmia cambiando abitudini, spegnendo le cose inutili, girando a piedi e in bicicletta (che tra l’altro non inquina e ci si rigenera in tutti i sensi). Temo che questa lettera finirà nel cestino ma io ci provo a scrivere nella speranza di non essere ignorato, ma di essere ascoltato assieme a migliaia di persone senza voce che si sono accorte di questa inutile e assurda maniera di fare. EZIO MALGRATI ( MITICO BATTERISTA DEGLI ANNI SETTANTA, CERCA CON GOOGLE) Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 360,50. 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E in effetti, anche se Manzoni non utilizza il termine mafia, la violenza che si respira nel microcosmo lombardo che fa da sfondo alla storia del matrimonio mancato e poi ritardato e a lieto fine tra Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, mostra non poche affinità con la criminalità mafiosa, dominato com’è dalle consorterie, dalle complicità, dalle impunità, dai silenzi e dalle codardie. Un contesto inquietante che in una certa misura contamina anche la figura di Renzo, personaggio dal carattere metamorfico, pronto al perdono e al pentimento, ingenuo nelle strade di Milano, ansioso nel lazzaretto quando è in cerca di Lucia, ma anche minaccioso nello studiolo di don Abbondio e disposto a fare uso della violenza come quando medita propositi di vendetta nei confronti del prepotente don Rodrigo. Attraverso un dettagliato affresco dei comportamenti, della mentalità, delle condizioni di vita di tutti gli strati sociali della Lombardia secentesca, Manzoni smentisce il pregiudizio antimeridionale che vuole l’omertà e il fenomeno ad essa collegato, la mafia, iscritte nel Dna delle popolazioni siciliane. Ci aiuta a capire meglio fenomeni che rimandano al compito immane che aveva davanti la classe dirigente dopo l’Unità d’Italia. Paese crogiolo di culture diverse, abitato da popolazioni che non conoscevano la lingua dei funzionari di Stato. Governato da un sistema di potere caratterizzato dal clientelismo, dalla corruzione, da patti segreti che hanno saccheggiato le risorse della Res publica contaminandola con ampi settori della malavita organizzata. L docente nella scuola media superiore, Catania oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità Direzione generale: via Rizzoli, 8 - 20132 Milano, Telefono 02/25846543 - www.rcspubblicita.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - [email protected]. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. R LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Lettere e Commenti .27 . UN REFERENDUM IN STILE-TOTÒ Illustrazione di Irene Bedino MICHELE BRAMBILLA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA S GIANNI RIOTTA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA M a l’offensiva di Putin costringe Casa Bianca e Unione Europea a ripensare il vecchio matrimonio senza amore. Obama non può solo dedicarsi al «pivot» verso la Cina, anche se nella sua prossima missione in Asia, in aprile, parlerà meno di Nato e più di frizioni Pechino-Giappone. Gli europei non possono più fingere di vivere nel 1962, con i Beatles, le minigonne a Carnaby Street, Kennedy a proteggere l’Occidente a Cuba. Chi fosse pessimista sul viaggio di Obama in Italia, rilegga però le cronache dopo la visita del presidente Richard Nixon a Roma, 27 febbraio 1969. Lo storico Guido Panvini ricostruisce quei giorni terribili, i militanti neofascisti e del Msi che ricordano la morte dello studente cecoslovacco Jan Palach e scrivono sui muri «W la visita di Nixon», (oggi molti dei loro eredi flirtano con Putin), mentre un corteo rivale di migliaia di giovani marcia verso l’Ambasciata Usa in via Veneto, con alla testa parlamentari del Partito Comunista e dello Psiup e striscioni contro «Nixon Boia», la «X» deformata in svastica. Scontri con la polizia, cariche, poi all’università lo studente anarchico pugliese Domenico Congedo cade da un cornicione e muore a 24 anni. Le proteste persuadono Nixon ad annullare la conferenza stampa a Roma. I distinguo di oggi scompaiono davanti alla violenza dei giorni di Guerra Fredda 1969: Obama definisce ora il presidente Napolitano «un amico», «uno statista», confidando di contar su di lui per la stabilità in Europa e in Italia. Altrettanto caloroso l’«endorsement», il sostegno che Obama offre a Renzi, lodandone «energia, ambizione, visione» e se in Italia «ambizione» è parolaccia, in America è virtù cardinale. Obama sa che l’Italia, con Austria e Cipro, è il Paese più cauto davanti alle sanzioni contro Putin, per l’interscambio economico che lega Roma a Mosca. Non chiede a Renzi di diventar falco come svedesi o come il ministro Sikorski in Polonia (nei discorsi da sindaco di Firenze, però, Renzi è molto «atlantico», rispetto a tanti nella sinistra). Gli chiede di restar fedele al ruolo italiano nella Nato, alleato fe- LO SCAMBIO TRA DIFESA ED ECONOMIA dele che conta poi su una mano di Washington nei giochi delle cancellerie europee, vedi entusiasmo per l’Expo 2015 di Sala. Obama mette le due cifre sul tavolo: se Renzi lavora al 2% sulla Difesa (senza obblighi sugli aerei F35 ma senza smobilitare le Forze Armate), lui lo copre con la Merkel sul 3% Maastricht. Può non bastare all’austera Cancelliera, ma meglio di niente. La Nato, Obama non ne fa mistero quando i reporter queruli si allontanano, non è in forma. Mentre Nixon e i parlamentari del Pci si fronteggiavano a Roma 1969, gli americani avevano in Europa 400.000 soldati. Oggi 67.000. Allora erano pronti al decollo 800 aerei militari Usa, adesso ne son rimasti 172, comprese 12 innocue cisterne volanti e 30 aerei cargo. La Marina aveva 40.000 uomini in Europa, per una flotta guidata da maestose portaerei. Sono rimasti in 7000 e non ci sono più portaerei a stelle e strisce di stanza nel Mediterraneo. Gli alleati han fatto di peggio, Londra ha sotto le armi 82.000 uomini, meno, osserva il New York Times citando l’ex capo di Stato Maggiore Dannatt, di quanti ne avesse Lord Wellington ai tempi della battaglia di Waterloo, 1815. Parigi taglia la Difesa a ogni finanziaria. La scommessa euro-americana su pace e status quo è dunque travolta dall’impeto di Putin, lamenta in un amaro editoriale l’ex ambasciatore Usa a Mosca McFaul http://goo.gl/ uM00a6 . Ma, nota il professor Schindler del War College della Marina, il mea culpa di McFaul suscita a Mosca l’orgogliosa reazione di Vyacheslav Nikonov, sul giornale del Cremlino Rossiyskaya Gazeta: «La Russia ha vinto – scrive Nikonov - perché l’America è odiata, l’Europa dipende da noi, i Paesi emergenti detestano Washington, Cina e India ci sono amici e noi russi agiamo sul serio, gli americani no. La genealogia rende l’articolo (in versione russa http://goo.gl/EB6A3e) ancor più sprezzante, Nikonov è il nipote del ministro stalinista Molotov, autore del patto con il nazista Ribbentrop. Il dilemma strategico per americani ed europei resta oscuro, il Pentagono esclude ogni pressione militare su Mosca per l’Ucraina ma le sanzioni non funzioneranno subito, «Ogni ragazzo moscovita perbene – scrive Nikonov ambisce a stare nella lista nera della Casa Bianca». La prossima mossa Usa-Ue andrà dunque ben ponderata. Oggi per Obama, la difficile tappa in Arabia Saudita, alleata dal 1933 con le prime trivellazioni Aramco, che contesta gli stop and go in Siria, Iran, Medio Oriente. Quanto al colloquio con il Papa, un osservatore attento dice «Obama ha apprezzato il Santo Padre, il Vaticano è più cauto. Obama parla di povertà nel mondo, il Segretario di Stato Parolin critica la riforma sanitaria e la politica familiare dei democratici». Ieri Obama ha chiuso la missione a Roma al Colosseo con il ministro Franceschini, senza blindarsi come Nixon 1969. Ma se Usa e Ue non vogliono dar ragione al nipotino di Molotov «la Russia ha vinto!», il lavoro davanti resta lungo, i sacrifici ardui, non come i comunicati al giulebbe. Twitter@riotta i sapeva infatti che la consultazione sarebbe stata inutile: non aveva, e non poteva avere, alcun valore legale. Ma nessuno, francamente, si aspettava che si sarebbe rivelato addirittura una truffa, come invece pare proprio che sia, almeno a giudicare dall’inchiesta portata avanti dal «Corriere del Veneto». Sull’inutilità, non c’è da stupirsi. Sono inutili, nel nostro Paese, persino quelli veri, di referendum. Evidentemente si tratta di un istituto nato sotto una cattiva stella. Si cominciò con quello monarchia-repubblica, sulla cui regolarità si discute ancora oggi. Tuttavia nel ’74 il referendum sul divorzio rivelò all’Italia un Paese ben diverso da quello che ci si immaginava, più laico e meno prono alla gerarchia ecclesiastica. Pochi anni dopo quello sull’aborto confermò questa realtà. Poi però s’è proseguito con quelli per abrogare leggi (tipo il finanziamento pubblico dei partiti) che i politici hanno poi resuscitato sotto altro nome, in barba alle urne. Infine, si è arrivati ai giorni nostri, quando la gente a votare al referendum non ci va nemmeno più, stanca di essere presa in giro: il risultato è che non si raggiunge mai il famoso quorum e tutto finisce con una perdita di tempo e di denaro. Un gruppo di indipendentisti veneti ha però voluto ugualmente far ricorso allo strumento del referendum per mandare un segnale a Roma. Naturalmente l’ha fatto ricorrendo alle più nuove tecnologie. Non più i gazebo leghisti, ormai antiquariato, ma la mitica Rete. Il mitico Web. «Hanno votato due milioni e trecentomila veneti», hanno detto gli organizzatori, e pensate che una cifra del genere vorrebbe dire – calcolando gli aventi diritto al voto «ufficiale» – tre veneti su quattro. Venerdì scorso, finito lo spoglio, gli indipendentisti hanno salutato la vittoria con una manifestazione popolare alla quale hanno partecipato migliaia di persone, tra le quali Franco Rocchetta, storico fondatore, ormai nel secolo scorso, della Liga. Ma forse non è stato un caso se quella manifestazione s’è tenuta a Treviso nella stessa piazza in cui il grande Pietro Germi aveva girato, cinquant’anni fa, quella straordinaria farsa che fu «Signore e signori». Mentre infatti tutto il mondo, sulla scia di quanto è successo in Crimea, prendeva sul serio il referendum veneto, qui da noi se ne scopriva l’imbroglio. I votanti sarebbero stati, in realtà, non più di centomila; molti voti sarebbero doppi o tripli; il dieci per cento dei contatti sarebbe arrivato nientemeno che dal Cile. Più che una commedia di Goldoni, insomma, è stato un «Totò, Peppino e il referendum». Questo ci vuol forse dire alcune cose. La prima è che si parla di secessione quando ormai l’unità d’Italia è davvero compiuta, visto che i veneti si comportano come i napoletani. La seconda è che il Web è una benedizione celeste, guai se non ci fosse Internet: ma la democrazia è una cosa troppo seria per affidarla alle consultazioni on line. Ne abbiamo già avuta una prova con il Movimento Cinque Stelle, dalle cosiddette «parlamentarie» alla ancor più grottesca selezione dei candidati al Quirinale. Ma attenzione. Sarebbe un errore pensare che, siccome il referendum è stato una buffonata, la questione del Veneto non esiste. Un sondaggio della Demos di Ilvo Diamanti, pochi giorni fa, si è concluso con un risultato non molto diverso: l’80 per cento dei veneti si dice favorevole al quesito referendario, cioè all’indipendenza. La voglia di andarsene è reale; è un sentimento fortissimo. Lo è per ragioni storiche – la nostalgia della Serenissima non s’è mai spenta – e lo è anche per motivi pratici: in pochi posti come in Veneto si tocca con mano un sentimento, più che anti-italiano, anti-Stato; dove lo Stato è visto, non sempre a torto, come una Spectre di tasse e burocrazia che spegne lo spirito di iniziativa e frena ogni tentativo di ripresa. Finora queste istanze hanno trovato interpreti da operetta: dai carri armati di cartone in piazza San Marco ai voti telematici che arrivano dalla Cordigliera delle Ande. Anche la Lega del lombardo Bossi, con il quale i veneti della Liga avevano stipulato un’alleanza di convenienza, è finita come è finita. Grazie a simili dilettantismi e cialtronerie, Roma ha finora potuto rinviare di affrontare davvero la questione. Ma sbaglierebbe se pensasse di averla risolta. 28 STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 DOMANI SU TUTTOLIBRI LA STAMPA SABATO 29 MARZO 2014 L’altro Singer NUMERO 18XX . I - ANNO XXXVIII - SABATO X XXXXXXX 2014 IL NOBEL «LEGGE» IL FRATELLO ISRAEL ISAAC BASHEVIS SINGER Yoshe Kalb, re dello yiddish, letto dal fratello Nobel. Il pittore Monsù Desiderio tra carnevali e castelli. Un moderno Holden con la pistola. Abbott, la belva che divenne scrittore. Banville sulle orme di Chandler. Viaggio nell’Italia che ricomincia dalla terra. Holly Smale, l’adolescente snobbata. Diario di lettura: Carrère, a lume di candela con Cechov. U In questo numero: le vite segrete d’un pittore nel Seicento; Abbott, il criminale che divenne scrittore n giorno mio fratello cominciò a parlarmi di Yoshe Kalb. Quella di Yoshe Kalb è una storia vera; in Galizia era esistito un tale soprannominato così, e ciò che narra questo libro è realmente ciò che gli accadde. Per diversi anni il mondo hassidico fu in subbuglio per causa sua. Molte volte avevo udito mio padre raccontare la sua storia. Yoshe Kalb era vissuto in quella parte della Polonia che era sotto la dominazione austriaca, una regione ben nota a mio fratello. Da un giorno all’altro, smise di pensare alla grammatica tedesca e alle difficoltà dell’ortografia francese. Benché conoscesse la vita hassidica nei minimi particolari, non si stancava mai di raccogliere informazioni d’ogni genere sulle usanze e sui fatti. In questo egli assomigliava a tutti i grandi scrittori realisti, che pensano di non saperne mai “Ecco l’altro Singer il re dello Yiddish” “Cercavo per lui incantesimi quando scriveva di Yoshe Kalb il bigamo che mise in subbuglio i villaggi della Galizia” Israel J. Singer «Yoshe Kalb» Adelphi pp. 288, €18 abbastanza. Compresi allora quali effetti può avere su uno scrittore la scoperta di un tema a lui congeniale. Mio fratello parve rinascere, non soltanto spiritualmente, ma anche fisicamente. Cominciò ad avere un aspetto migliore, i suoi occhi azzurri erano accesi di nuovo interesse e di grande speranza. Non passò molto, e lo trovai seduto alla scrivania, intento a scrivere su quella particolare carta che usava per i suoi libri, e che nostro padre aveva ado- perato per i suoi commentari religiosi: quaderni da componimento a riga unica. Durante il periodo in cui si dedicava alla stesura di Yoshe Kalb, spesso mi leggeva il frutto del suo lavoro, cosa che non aveva mai fatto prima. Ogni tanto, cercava testi di incantesimi o formule magiche, e io glieli scovavo in vecchi libri. In realtà, non aveva alcun bisogno d’aiuto. Il tema di Yoshe Kalb apriva in lui nuove fonti creative. Invece di descrivere un giovane scettico che non sa Qui sotto, gli attori del «Yoshe Kalba» in un teatro di Coney Island con Albert Einstein che cosa fare di se stesso e passa le giornate a fantasticare, egli rappresentava un uomo di intensa fede, di grandi passioni e di profonde tradizioni. La complicata psicologia di Yoshe Kalb, il mistero dei suoi desideri conferivano una rara tensione a questo lavoro. Mio fratello era un narratore nato, e non esagero se dico che trovò se stesso proprio in quest’opera, nella quale la trama è così importante. CONTINUA A PAG. IV Jack Abbott, scoperto da Mailer Viaggio nell’Italia che torna alla terra; diario di lettura con Emmanuel Carrère video intervista L’eros che tentava i chassidim Tahar Ben Jelloun Vi racconto com’è possibile una vita senza sesso dopo «L’ablazione» http://lastampa.it/tuttolibri LA STAMPA A cura di BRUNO VENTAVOLI [email protected] wwwlastampa.it/tuttolibri/ I l taciturno Nahum, costretto a sposarsi quindicenne, se ne infischiava della scialba mogliettina. Preferiva ruminare studi sacri. Ma quando incrociò lo sguardo della frizzante suocera, anche lei (quarta) sposa controvoglia e giovanissima di un vecchio rabbino, perse senno e stato sociale. Tormentato dal peccato e dalle sue tragiche conseguenze se ne andò per il mondo, cencioso e mendicante, con il nome di Yoshe «il tonto», cercando solo di pregare finché fu costretto a mal-ammogliarsi di nuovo. Questa la trama del Yoshe Kalb, di Israel Joshua Singer, che torna nella tradu- zione di Bruno Fonzi, sapientemente rimaneggiata da Elisabetta Zevi, con introduzione del fratello minore Isaac che qui pubblichiamo. Ma altri due sono i possenti protagonisti del capolavoro della letteratura yiddish. Il primo, è la forza dirompente dell’eros, che si sprigiona dalle donne travolgendo regole e volontà. La ribelle Malka, ma anche le tante consorti inquiete che fuggono con ufficiali ungheresi, cosacchi violenti, mercanti, andando incontro a tristissime fini, sono il segno di una femminilità temuta, nascosta, imbrigliata in vane regole e tabù, dalla rasatura del capo delle spose al divieto dello specchio. Anche se la cab- bala dice quanto sia perfetto l’amore corporale, quando l’uomo incontra la sua metà predestinata e il bacio dei due diventa un solo respiro, e l’unione delle anime dona felicità, forza, energia. L’altro grande protagonista del romanzo è lo stupendo universo corale dell’ebraismo orientale diviso tra Galizia asburgica e Russia con la miriade di personaggi, destini, credenze, mendicanti e sensali di cavalli, zuppe di rape rosse e digiuni, formule magiche e bagni rituali, matrimoni e funerali, divieti dello shabbat e potenza della Torah che si amplia nei secoli attraverso inesausti granelli di saggezza. Ma rispetto al realismo magico del Singer junior o del chassidismo romantico di Buber, Israel Yoshua usa un’ironia talmente tagliente verso vizi, peccatucci, vuota osservanza dei precetti religiosi da risultare quasi efferata. Persino i taumaturghi o le attese messianiche che nutrono le superstizioni servono alle guerre di potere tra rabbini. Ma chi è veramente Yoshe Kalb che vorrebbe solo salmodiare preghiere? Un santo idiota o un bigamo impostore? Anche il sinedrio glielo chiede nel finale del magnifico romanzo. E lui ripete ostinato «non lo so». Forse come Singer stesso, che, cresciuto in una corte chassidica, volle abbandonare il manchevole mondo yiddish di Varsavia troppo ossessionato dalla grammatica e troppo entusiasta di Stalin. Incerto, pessimista, dilaniato tra una fede millenaria e una nuova identità che andasse al di là della semplice assimilazione avvenuta con successo nella Kakania asburgica ma sempre tragicamente precaria, migrò in America, dove il suo romanzo colse uno straordinario successo nella riduzione teatrale. Yoshe Kalb uscì nel ’32, un anno prima dell’avvento del nazismo. Poco dopo le domande irrisolte dell’anima yiddish vennero cancellate per sempre [B. V.] dalla Shoah. CULTURA SPETTACOLI & La facciata del vecchio poligono di tiro del Martinetto, a Torino, dove settanta anni fa vennero fucilati gli otto membri del Cln piemontese Le commemorazioni BRUNO QUARANTA TORINO on scoloriscono i Fiori rossi al Martinetto, «l’episodio più popolare, più splendido dell’Europa resistente», come lo innalzerà Valdo Fusi, il suo «cronista». Si compì in sei giorni. Tra il Duomo di Torino, dove il 31 marzo 1944 fu arrestato il comitato militare del Cln piemontese. La Corte d’Assise, sede, il 2, domenica delle Palme, e il 3 aprile di un sommario processo. Il poligono di tiro del Martinetto, zona Campidoglio, dietro corso Regina Margherita, dove, all’alba del 5 aprile, cadranno il generale Giuseppe Perotti, Franco Balbis, Massimo Montano, Giulio Biglieri, Paolo Braccini, Eusebio Giambone, Errico Giachino e Quinto Bevilacqua, una plurale Italia, dal militare al professore universitario, dall’avvocato all’operaio. Alla fucilazione scamperanno Gustavo Leporati, Giuseppe Giraudo, Silvio Geuna e Pietro Carlando (ergastolo); Cornelio Brosio (due anni); Luigi Chignoli e Valdo Fusi (assolti per insufficienza di prove). Non sarà accolta la richiesta di Geuna (che rappresenterà nell’Assemblea Costituente la Democrazia Cri- N MEMBRI DEL CLN PIEMONTESE Arrestati nel Duomo il 31 marzo, processati dal Tribunale Speciale il 2 e 3 aprile, giustiziati il 5 stiana): la sua vita («siccome io sono scapolo») per quella del generale Perotti, padre di tre figli. Missione compiuta fulmineamente. Il Tribunale Speciale per la difesa dello Stato si era adeguato alla volontà di Mussolini di fare presto. Volendo dimostrare, come osserverà Alessandro Galante Garrone, «all’alleato il vigore e l’efficienza repressiva del fascismo repubblichino». Il «mite giacobino», allora magistrato, assistette al dibattimento, come, tra gli altri, il collega Giuseppe Manfredini, già nel comitato di redazione di Energie Nove, la prima rivista gobettiana, Gobetti vittima di una passata - Anni Venti - irrequietudine del Duce: «Rendere difficile vita questo insulso oppositore governo e fascismo». Luci, ombre. Zone grige del processo di Torino, su cui graverà, acuendo l’efferatezza del collegio giudicante, l’uccisione del «camerata» Ather Cappelli, direttore della Gazzetta del Popolo: «Il tribunale, all’evocazione dello scomparso, sorge in piedi. I giudici sporgono un braccio». La fierezza, l’onore, la statura morale degli imputati, e lo stoicismo (il capitano di artiglieria Franco Balbis che, avvicinandosi l’estrema ora, dà appuntamento ai condannati a morte come lui: «Il prossimo Comitato giovedì mattina alle otto e trenta al terzo angelo a destra di San Pietro»). Nel 70° anniversario dell’eccidio del Martinetto, sabato 5 aprile si terrà a Torino, nel vecchio poligono di tiro, la cerimonia commemorativa promossa dal Comune. Lunedì 7 aprile, al Teatro Gobetti, serata dedicata al processo promosso dal tribunale Speciale il 2 e 3 aprile 1944 e conclusosi con le otto condanne a morte. Il testo è stato scritto da Pietra Nicolicchia, direttrice del Teatro di Grugliasco, sulla base dei documenti originali del processo. La serata sarà ripresa in diretta da Rete Quattro e replicata per le scuole del Piemonte nei giorni successivi. Valdo Fusi (1911-1975) fu assolto per insufficienza di prove al processo del ’44. È l’autore di Fiori rossi al Martinetto Torino ’44, a cosa servono quei fiori rossi del Martinetto A settant’anni dalla fucilazione degli otto eroi della Resistenza raccontata nel libro di Valdo Fusi, uno degli scampati all’eccidio Il generale Giuseppe Perotti, ingegnere Paolo Braccini era professore di Zoologia L’ambiguo Pietro Carlando, socialista («suscita alquanta perplessità» in Valdo Fusi alla prima riunione del Comitato militare). Richiama alla memoria l’evangelico «Prima che il gallo canti»: di capitolazione in capitolazione, financo cercando di ingraziarsi il Tribunale con «un saluto romano a mezz’asta» («Dite, Carlando - sillaba il presidente -, chi c’era nelle riunioni che avete tenuto nelle parrocchie? Diteci i loro nomi. Cercate di ricordare, Carlando. Io vi leggerò i nomi. Quinto Bevilacqua, operaio mosaicista Giulio Biglieri lavorava alla Biblioteca Nazionale Voi dite semplicemente sì o no». E Carlando dirà sì e no. Chiosa il testimone di Fiori rossi: «Questa è la sentenza. Nell’aula cala un silenzio di tomba»). Il parroco del Duomo, che alla maniera di Don Abbondio non sa darsi il coraggio, inguaiando Fusi (Fusi aveva dichiarato di essersi recato in Duomo per confessarsi, il parroco non lo asseconda: «Non so, non ricordo bene»; il pubblico ministero lo ringrazierà: «Il testimone principale a difesa dedotto Errico Giachino, sottotenente di complemento Massimo Montano, ragioniere dall’avvocato Fusi è stato il più efficace strumento di accusa»). L’invecchiato Cardinale («porta i segni della veglia e della sofferenza»), Maurilio Fossati, che non riuscirà a toccare il cuore degli Innominati tedeschi, a differenza del Borromeo: «Ho provato, in principio, a parlare alle autorità. I tedeschi mi hanno risposto che badassi ai fatti miei». «Incatenati come Silvio Pellico, gli otto patrioti camminavano lungo i corridoi del carcere; nel cortile salivano sul furgone, li scortava un cappel- Franco Balbis, capitano di artiglieria Eusebio Giambone, operaio lano, andavano al Martinetto, a tingere di rosso il cammino della rinascita». Valdo Fusi rinnoverà la memoria del crudele aprile accostando primo e secondo Risorgimento in Torino un Po, una guida sentimentale che farà battere il cuore al gelido Calvino, nella capitale subalpina riconoscendo tre spiriti guida: Guarino Guarini, Massimo d’Azeglio, Vittorio Alfieri, il gobettiano eroe della libertà. Maestro di libertà, per Valdo Fusi, nato a Pavia (il Pavese cuna di altre figure che svetteranno a Torino, da LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Lo «sciamano» Kandinsky da San Pietroburgo a Vercelli Da Chiesa rossa a San Giorgio II, da Murnau a Nuvola bianca. Sono ventidue le opere arrivate a Vercelli dal Museo nazionale russo di San Pietroburgo per la mostra «Wassily Kandinsky. L’artista come sciamano», che apre domani al pubblico nell’Arca in San Marco, piccolo scrigno moderno ricavato in una chiesa medievale. I lavori, tutti dipinti tra il 1901 e il 1922, anno in cui Kandinsky La mamma di Mazarine, la figlia segreta, per oltre 30 anni ha ispirato le scelte del Presidente, tra umiliazioni e rinunce PARIGI A L’ARRIVEDERCI DEI CONDANNATI «Il prossimo Comitato giovedì mattina alle 8,30 al terzo angelo a destra di san Pietro» Edoarda, la sposerà, manzonianamente scoprendosi protagonista di un disegno provvidenziale. Non scoloriscono i Fiori rossi al Martinetto? La retorica è sempre in agguato. Lo stesso Valdo Fusi metteva in guardia nel 1974, a trent’anni dalle esecuzioni. All’amico Luigi Ravelli che voleva ripresentare il suo «diario» (da ultimo lo ha pubblicato l’editore Riccadonna) scriveva: «Perché vuoi proporre queste paginette, dove, orrore, ci è dentro perfino gente adulta che piange? Ma, forse, proprio perché non servono tu le offri, ritenendo che qualcosa possano ancora significare il dare senza avere e l’altruismo eroico, in questo mondo a pezzi del 1974!». Heri dicebamus... Cartesio MARIO BAUDINO Il maglione di don Ciotti e gli amori di Fleming È lui o non è lui? Chi è don Silvano nel romanzo di Luca Rastello, I Buoni, che esce per Chiarelettere? È un prete molto popolare, con ottime amicizie e maglioni sdruciti. Capo carismatico di una onlus, si batte per i più deboli, per la legalità, contro le mafie. Ma a sua volta ha un lato molto oscuro, il lato oscuro dei Buoni. L’identikit non è difficile. Sul Foglio, Adriano Sofri esplicita: chi se non don Ciotti, considerato che l’autore ha persino lavorato proprio nel Gruppo Abele? Rastello insorge: no, dice, è un personaggio di fantasia, anche se altamente simbolico. Urge nuovo maglione. ALINE ARLETTAZ Franco Antonicelli a Italo Cremona a Nino Salvaneschi), sarà al liceo D’Azeglio Augusto Monti. Virginia Galante Garrone, sorella dello storico Alessandro, ricordava come il «profe» avesse commosso e influenzato l’allievo leggendo in classe il Saggio storico sulla Rivoluzione napoletana del 1799 di Vincenzo Cuoco: «In faccia alla morte nessuno ha dato segno di viltà. Tutti l’han guardata con l’istessa fronte con cui avrebbero condannato i giudici del loro destino». Al cattolico avvocato Valdo Fusi, dopo la Liberazione, toccherà interpretare l’Ecclesiaste («C’è un tempo per la guerra e un tempo per la pace») assumendo la difesa del colonnello Biglio, tra i suoi giudici, e ottenendone l’assoluzione. Conosciutane nel frattempo la figlia, 29 abbandonò la Russia sovietica, sono stati selezionati da Eugenia Petrova, direttore aggiunto del Russian Museum, e accompagnano lungo il percorso che portò l’artista all’astrazione: un cammino iniziato quando, studente universitario, analizzò usi e costumi delle popolazioni della Siberia, dedite anche a pratiche sciamaniche. La mostra, oltre a alcuni dipinti dei maestri dell’avanguardia russa, offre al pubblico anche una serie di oggetti delle tradizioni sciamaniche (costumi, archi e bastoni rituali) prestati dalla Fondazione Sergio Poggianella. È visitabile fino al 6 luglio, tutti i giorni in orario 10-20. (Nell’immagine Improvvisazione, 1913). Prigioniera di Mitterrand la vera storia di Anne Pingeot nne Pingeot è una delle grandi figure enigmatiche della Quinta Repubblica francese. Per oltre 30 anni è stata l’amore segreto di François Mitterrand e con lui ha avuto una figlia, Mazarine. Ha sempre evitato i media ed è comparsa per la prima volta davanti alle telecamere e ai fotografi di tutto il mondo al funerale del suo amante, nel 1996. Una strana immagine, la famiglia ufficiale e quella illegittima riunite intorno allo stesso uomo. Nel suo libro Bouche cousue (Bocche cucite), Mazarine ha scritto: «Mia madre è la protagonista di un film che nessuno vedrà mai». L’opera del giornalista David Bailly, La captive de Mitterrand (La prigioniera di Mitterrand), uscita di recente in Francia, cerca di svelare questo mistero. I Pingeot sono un’antica famiglia tradizionale, borghese e cattolica, di Clermont Ferrand, nel cuore della Francia. Il nonno, di estrema destra, lavorò con la Germania nazista, vendendole tonnellate di rame: e questo evoca l’oscura giovinezza del futuro presidente della Repubblica. Anne e François s’incontrano negli Anni 50 a Hossegor, una località di villeggiatura nei Paesi Baschi. I genitori di Anne hanno una casa vicino a quella di Mitterrand, già sposato con Danielle e padre di due figli. Dopo il diploma, nell’ottobre del 1960, lei si trasferisce a Parigi e fa spesso visita ai Mitterrand. In quel periodo Mitterrand politicamente è molto debole. Tutti e due passano un sacco di tempo a visitare i musei, a passeggiare nei giardini del Lussemburgo e a parlare di letteratura. Nel 1963, invece di ascoltare la musica yéyé, Anne preferisce leggere, lavorare e incontrare François che è diventato il suo amante e ha ventisette anni più di lei. Nel 1974 dà alla luce sua figlia, da sola. Mitterrand la vedrà per la prima volta un mese e mezzo più tardi e la riconoscerà solo dieci anni più tardi. Il loro rapporto è spesso turbolento. Bailly racconta una scena edificante: Mitterrand, allora presidente della Repubblica, trascorre qualche giorno di vacanza con la sua compagna. Una mattina scoppia tra loro un violento litigio. Anne sale sulla macchina di suo fratello e gli ordina di partire. Mitterrand, che le è corso dietro, gli ordina di fermarsi. Si aggrappa persino alla portiera, trascinato dal veicolo che prosegue per la sua strada. Il 10 maggio 1981 Anne Pingeot scopre alla tv il volto del nuovo presidente della Repubblica: a un’amica dirà che è il giorno più brutto della sua vita. Resta ancora più sola. Il che probabilmente spiega perché, per sfuggire alla situazione in cui è confinata, si rifugia ancora di più nel suo lavoro di con- . Passione predominante Anne Pingeot in una foto del 2001 con la figlia Mazarine, avuta da François Mitterrand nel 1974. La donna, oggi settantenne, è storica dell’arte e conservatrice onoraria del Musée d’Orsay [© BERNARD BISSON/SYGMA/CORBIS] Il presidente francese François Mitterrand e a sinistra il suo predecessore Valéry Giscard d’Estaing ascoltano Anne Pingeot (di spalle) all’inaugurazione del Musée d’Orsay a Parigi nel 1986 servatrice di museo. David Bailly dice mo momento, poi Danielle, che aveva che ha voluto scrivere il suo libro per portrovato rifugio tra le braccia di un insetarla alla luce e spiega che aveva un rapgnante di educazione fisica. Rinunciaroporto ambivalente con il potere. «Penso no, soprattutto per motivi politici. che se l’ha usato, era al solo scopo di poFrançois propose a Danielle che il ter realizzare delle cose, ad esempio, in suo amante vivesse con loro nella loro campo architettonico, per la ristrutturacasa parigina e qualche anno dopo lo zione del Musée d’Orsay e l’ampliamento assunse come autista. Questo non imdel Louvre con la piramide. Nello stesso pedirà a Danielle, dopo la morte del maperiodo accompagnava François Mitterrito, di bruciare un fascio di lettere di rand agli incontri, batteva a macchina i Anne Pingeot che aveva trovato casualsuoi discorsi, quindi non era totalmente mente. In cambio Mitterrand, per prodisinteressata alla politica». Donna di categgere sua figlia, impiegava sproporrattere, non esitava a riagganciare il telezionati sistemi di sorveglianza e interfono in faccia a Mittercettazioni telefonirand quando lui la IL LAVORO DI CONSERVATRICE che generalizzate chiamava mentre era Grazie ai rapporti col potere che in seguito provoimpegnato in qualche carono un grande ha ottenuto l’ampliamento scandalo. Anne cerviaggio ufficiale con la del Louvre con la piramide cava di affrancarsi moglie, o a criticare i suoi discorsi. dalle guardie del corLa loro storia ha corso il rischio di dipo che giorno e notte vigilavano su di lei ventare di pubblico dominio in diverse e Mazarine: dovevano seguire in bicioccasioni. Ad esempio, da parte di quei cletta, lei, con la figlia sul seggiolino. Anne Pingeot oggi vive una tranquilpaparazzi che durante il primo fine settila pensione e si occupa spesso dei suoi mana di relax di Mitterrand neo-eletto tre nipoti. Del suo grande amore restacapo dello Stato, gli scattarono una foto mentre era a passeggio con una donna no i ricordi e le foto della loro vita in coche pensavano fosse Danielle. Si resero mune e una figlia, ormai scrittrice di conto solo più tardi che in realtà era la successo, il cui volto evoca irresistibilsua amante. Di divorzio si parlerà due mente quello del padre. volte: lo proporrà Mitterrand in un priTraduzione di Carla Reschia Vittime di una «passione non sincronizzata», definizione di Ernest Hemingway, lo scrittore e Marlene Dietrich si frequentarono a partire dal ’34, si desiderarono, si scrissero . E non accade mai nulla. A lui la faccenda bruciava. Lo testimonia una lettera che sta andando all’asta (per la Auction My Stuff) scritta nel 1955, mentre si girava il film tratto da Il vecchio e il mare: Papa propone alla sua «Cara Crucca» una immaginaria scena madre in teatro, dove lei dovrebbe piombare, sparata da un mortaio, «drunk and naked», ubriaca e nuda. Nulla si sa della replica. Base d’asta 35 mila dollari, per arrivare almeno a cinquanta. Li vale tutti? La prima edizione del Vecchio e il mare (Scribner, ’52) costa meno. Zero zero botte Se non ci fossero le aste, e i collezionisti più o meno selvaggi, qualcosa perderemmo. Per esempio, come lo immaginate uno Ian Fleming innamorato? Un uomo che non deve chiedere mai, alla James Bond? Non proprio. Alla Fiera di New York il britannico Peter Harrington porta (per 47.500 sterline) una collezione di foto e lettere scritte da Fleming negli anni Trenta, in tedesco, a una viennese conosciuta pare nel ’34, lo stesso anno dell’incontro fra Hemingway e Marlene. Il futuro scrittore, in esse, dà un po’ di matto. Vorrebbe punire l’amata , e con percosse «perché se lo merita», anzi «addomesticarla come si fa con un animale selvaggio». Ma confessa la sua impotenza. Irritante? Una di queste lettere venne infatti stracciata dalla destinataria, anche se poi fu ricomposta pezzo a pezzo. E ben prima che nascesse James Bond. 30 .Spettacoli STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Intervista Anna Luisa Capasa, nei panni di Elisa De Santis de «La Grande bellezza». A fianco, con Stefania Rocca in «L’amore fa male» di Mirca Viola Nella Giornata del Teatro si celebra Eduardo PAOLO CALCAGNO ROMA on aveva neppure il copione. «Mi era stata consegnata soltanto la breve parte che mi riguardava e, quindi, non conoscevo tutta la storia del film. Sul set, però, avevo la sensazione che il mio personaggio fosse qualcosa di grande per Jep Gambardella. Poi, quando ho visto il film, mi sono resa conto che Elisa è davvero importante per il protagonista di La Grande Bellezza. Mi ha emozionato moltissimo vedere il mio volto nel finale del film: è stata una magnifica sorpresa. Il trionfo a Hollywood? Non mi aspettavo che avrei recitato in un film da Oscar». Parla Anna Luisa Capasa, alias Elisa De Santis, la «grande bellezza» perduta di Jep Gambardella, l’unico grande amore della sua vita: la ragazza amata completamente quando aveva 18 anni, che lo abbandonò senza spiegargli il motivo, condizionando tutta la sua esistenza. Milanese, 18 anni, figlia dello stilista fondatore di Costume National, Ennio Capasa, e della modella serba Dragana Kunjadic, è a Belgrado dove sta per diplomarsi all’International School. N AnnaLuisa,lasua«grandebellezza»è... «Il cinema. Diventare attrice è da sempre il mio sogno. Fin da piccola, mi mettevo in scena per amici e parenti. A Milano, ho frequentato due corsi di recitazione e, dopo la maturità, mi trasferirò a Londra, o a Los Angeles, per studiare e prepararmi a livello professionale. Prima di incontrare Paolo Sorrentino, avevo già partecipato a due film, A Woman, di Giada Colagrande, e L’amore fa male, di Mirca Viola, entrambi con mia zia Stefania Rocca». L’appartenenza a una famiglia così nota, certo, non l’ha svantaggiata. Come ha incontrato Sorrentino? «Non nego che la spintarella per entrare in questo mondo c’è stata. È successo un paio d’anni fa, all’inizio. Poi, ho proseguito con i miei mezzi. Raccomandata o meno, se non hai una certa idoneità rimani a casa. Sorrentino l’ho incontrato attraverso la mia agenzia di Roma. Mi hanno chiamato per sostenere un provino con lui. Mi ha spiegato il ruolo e mi ha chiesto di improvvisare qualcosa. Poi, c’è stato un secondo incontro e, alla fine, mi ha dato appuntamento all’Isola del Giglio dove abbiamo girato le scene che mi riguardavano. Sul set, il rapporto con Sorrentino è stato davvero bello. Lui sogna la scena e riesce a comunicartela: ti fa vedere con lo sguardo quello che vuole da te. Mi ha lasciato lo spazio per esprimermi nel modo che ritenevo più adatto. Ho girato anche una scena con Toni Servillo. È successo ROMA Non mi aspettavo di dover recitare in un film da Oscar Poi Sorrentino mi ha portato al Giglio per girare e mi ha fatto sognare la sua scena Con «L’amore fa male» ho capito quello che volevo fare da grande. Il mio attore preferito è Johnny Depp magari poter lavorare con lui “La mia grande bellezza è il cinema d’autore” Nel film Anna Luisa Capasa è Elisa, il grande amore di Gambardella Anna Luisa Capasa 18 anni, si sta diplomando a Belgrado e poi andrà a Londra o a Los Angeles per studiare recitazione. «Ammiro mio padre per la creatività e mia madre, modella serba, per la forza» tutto velocemente: non è durato più di tre ciak, ma per me è stata, comunque, un’esperienza fantastica». Un buon modo per festeggiare la Giornata Mondiale del Teatro: il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha firmato il decreto che istituisce il comitato per le celebrazioni del 30o anniversario della scomparsa di Eduardo de Filippo. Si tratta di un organo tecnico scientifico che avrà il compito di coordinare e promuovere le iniziative culturali per le celebrazioni. Lo rende noto lo stesso Franceschini al termine della celebrazione che si è tenuta al Senato. Secondo il ministro «non è solo un momento celebrativo ma un modo di guardare al futuro. Non posso dimenticare le parole di Eduardo quando, rispondendo ad una domanda di Enzo Biagi, disse: “Oggi, se dovessi prevedere qualco- I suoi miti, o modelli, del grande Cinema? «Il mio film preferito è Nuovo Cinema Paradiso, di Tornatore: l’avrò visto almeno 5 volte. Fra le attrici ho un debole per le icone classiche, Sofia Loren, Audrey Hepburn: mi colpisce l’energia che trasmettono le loro immagini. Amo molto anche l’Uma Thurman di Pulp Fiction e, in generale, lo stile della grande Meryl Streep. Il mio attore preferito è Johnny Depp: sarebbe un sogno fare un film con lui. Restando in Italia, sarebbe una “grande bellezza” poter recitare con Carlo Verdone, o con Toni Servillo». La sera dell’Oscar, Sorrentino ha citato le sue fonti d’ispirazione (Fellini, Scorsese, Talking Heads e MaraFIGLIA DI PAPÀ dona). Quali sono le sue? Ennio è lo stilista che creò Costume National e lei ha fatto film con «zia» Stefania Rocca «Al primo posto c’è mio padre, per la sua determinazione creativa e il suo modo di progettare: mi ha cresciuto spingendomi a dare il meglio e a rincorrere sempre i miei sogni. Al secondo, mia nonna Maria Luisa: è la mia prima fan, Poi mia madre che mi segue giorno per giorno e mi ha trasmesso il suo sguardo estetico di modella: mi dà tanti suggerimenti che accetto, anche se il mio look è molto umorale e va dai tacchi a spillo e l’eleganza raffinata allo stile rocchettaro con giubbino di pelle e stivaletti. Infine, direi Sofia Loren». Il prossimo film? «Non c’è ancora. Sono concentrata sull’esame di maturità. Dopo, mi piacerebbe girare un film “horror”, mi divertirebbe trasformarmi in qualche mostro». Eduardo De Filippo sa, sarei ottimista. E lo dico a ragione: perché i giovani capiscono, e le generazioni non si susseguono ogni vent’anni, o quindici, ma con maggiore rapidità. Due o tre fanno già differenza. I più piccoli vengono su con idee molto avanzate, in meglio, credo. Il futuro, secondo me, verrà salvato da ragazzini, come dice Elsa Morante, e dalle donne che, al contrario dei maschi, esercitano una politica indipendente da qualunque tradizione». La giornata si è celebrata per la prima volta al Senato con il Presidente Grasso e i protagonisti dei teatri italiani, da Gigi Proietti a Luca Ronconi, Alessio Boni, Alessandro Benvenuti, Pamela Villoresi, Lina Sastri, Giulio Scarpati, Manuela Kustermann, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti e i giovani talenti delle Accademie. Gli attori si sono alternati nella lettura di riflessioni e appunti teatrali [S. N.] di grandi autori. LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Il testamento di L’Wren Scott “Lascio tutto a Jagger” È una fortuna da 9 milioni di dollari. Esclusi i parenti MARINELLA VENEGONI LOS ANGELES L’amore di una vita, l’erede di una vita. Non che il vecchio rockettaro vivesse nell’indigenza, ma da ieri Mick Jagger è ancora un po’ più ricco. L’Wren Scott, sua fidanzata da 13 anni, che si è tolta la vita impiccandosi in casa con una sciarpa il 17 marzo scorso, ha lasciato tutti i suoi beni al vocalist dei Rolling Stones: una fortuna da 9 milioni di dollari, che potrebbe essere non gravata da debiti al contrario di quanto si disse nei giorni successivi al suo ritrovamento. La società della designer di moda ha infatti smentito con decisione la vo- ce che circolava con insistenza (e anche con la cifra precisa di quasi 6 milioni di dollari) nell’ambiente. Il testamento, redatto nella primavera dell’anno scorso a Beverly Hills, è stato aperto nei giorni scorsi: «Lascio tutta la mia gioielleria, la casa, i mobili di casa, ogni bene che essa contiene e tutti gli altri oggetti di natura personale non specificati qui, a Michael Philip Jagger», c’è scritto. Per la legge dello Stato di New York, i beni di chi non abbia fatto testamento vanno divisi fra il consorte vivente e i suoi parenti. Ed è curioso, e anche un po’ inquietante con il senno di poi, che L’Wren, pur avendo 13 anni di meno di Mick, abbia im- CORREGGIO (REGGIO EMILIA) C REDATTO UN ANNO FA «A lui la mia gioielleria la casa, i mobili, ogni bene che essa contiene» dei miei eredi viventi alla data della mia morte», ha specificato nello scritto. Con la sorella Jane Shane, di 53 anni, pare non parlasse da 6 anni, mentre il fratello di 58 Randall Bambrough era stato da lei Mick Jagger con L’Wren Scott, suicida il 17 marzo scorso LIGABUE FRANCO GIUBILEI omincia il concerto e il Liga-pubblico viene catapultato indietro di vent’anni, perché il primo brano è Piccola Città Eterna, correva l’anno 1993 e il disco era Sopravvissuti e sopravviventi, una partenza in rock. Secondo brano e secondo regalo, pestando ancora più duro: I Ragazzi Sono in Giro viene da Buon Compleanno Elvis del ’95. Luciano nerovestito e in gran forma ringrazia la gente che «si è fatta il mazzo per il biglietto» e la ripaga con Siamo Chi Siamo. Da questo momento si viaggerà sulle montagne russe di una scaletta ritagliata su una carriera lunga un quarto di secolo, con attenzione ai classici più amati dalla gente del Liga: ballate come Ho Messo Via, Niente Paura e Ho Perso le Parole, per risalire veloci con Balliamo sul Mondo e tornare a sognare sulla Piccola Stella Senza Cielo. Certe notti, citando il Ligabue di uno dei suoi pezzi più belli, che peraltro ieri sera non ha fatto, sono destinate a lasciare il segno nel cuore dei tifosi, e così è andata a Correggio, prima tappa del «Mondovisione Tour - Piccole città», fiero antipasto dei concerti negli stadi della prossima estate. Perché se è vero che i megashow mobilitano le masse e vivono (anche) di effetti speciali, la dimensione ridotta dei pa- maginato fin dal tempo della stesura di non sopravvivere all’amato compagno, mai diventato suo marito. Intenzionalmente, nulla è andato alla sua famiglia adottiva che vive nello Utah: «Ho omesso coscientemente di occuparmi “Certe notti” in provincia è un delirio rock È partito ieri da Correggio il “Tour Piccole Città” mix di sound delle origini e brani del cd Mondovisione E quelli che c’erano se la sono goduta fino in fondo: altri tuffi nel passato come Lambrusco e Poc Corn e Urlando contro il Cielo, per tornare al Liga più maturo. Sempre in territorio di nostalgia anche altri elementi dello show, a cominciare dalla chitarra imbracciata da Niccolò Bossini: un «ferro» raro, cioè la Fender impugnata da Luciano nel remotissimo 1990 in un concerto a Reggio e nei primi tour, quando ancora si esibiva gratis nelle feste dell’Unità emiliane. Concetto ribadito dal tastierista Luciano Luisi, che ha curato il recupero degli arrangiamenti originali dei vecchi dischi. La band che condivide il palco con lui, oltre ai già citati Bossini e Luisi, vede «capitan» Fede Poggipollini alla chitarra, Michael Urbano alla batteria e Davide FESTA VINTAGE TUFFO NEL PASSATO Da «Piccola stella senza cielo» a «Buon compleanno Elvis» Luciano Ligabue ieri sera a Correggio, sua città natale, e prima tappa del nuovo tour. [Foto di Roberto Brancolini] zio carriera, quando gli stadi di cui sopra esistevano solo nei sogni di un giovane rocker di belle speranze (i 54 anni sono stati festeggiati da poco con uno spettacolo di fuochi d’artificio messo su dagli aficionados proprio qui in paese, ndr): «Comincio da qui, da Correggio, con un concerto nel palasport in cui ho cantato più di 20 anni fa, per poi suonare in altri piccoli palazzetti in altre piccole città. Per poi passare agli stadi. E poi andare in Europa e nel mondo», sono parole sue. Dunque sempre da qui si parte, dalla Bassa nebbiosa del Bar Mario, un omaggio puramente voluto alla gente del suo paese che non ha tradito, bruciando in soli 40 minuti i 1.100 posti disponibili. Un tocco vintage in più: la vendita online è stata bandita per lasciare spazio al caro, vecchio, ma scomodissimo botteghino: tre giorni prima del concerto è stato aperto uno sportello volante e i fedelissimi si sono messi in fila fin dal giorno prima, trascorrendo la notte all’addiaccio. Spettacoli .31 nominato pari capo dell’azienda di moda. In questa storia di dolori e miliardi, va registrata anche una perdita di 10 milioni di dollari da parte dei Rolling Stones, per le conseguenze del rinvio dell’intero tour australiano che doveva iniziarsi proprio la sera che la Scott è stata trovata senza vita: vista l’autentica disperazione di Mick, i compagni hanno subito deciso di lasciar perdere tutte le date, e di far rientro a casa. L’Wren è stata cremata martedì scorso, con una cerimonia privatissima alla quale hanno preso parte 60 persone (molte meno che non le guardie del corpo presenti) all’Hollywood Cemetery di Los Angeles. Prostrato, Mick Jagger, settantenne, è stato confortato durante il funerale dai suoi figli Georgia-May, Elizabeth, Karls e Jade, la cui madre Bianca è stata assai vicina nel frangente all’ex marito. Un servizio d’ordine implacabile ha perquisito le auto alla ricerca di telecamere e registratori da sequestrare. Domani a Fossano Il cantante sale sul palco sulle note di «Piccola città eterna» e partono i cori lasport di provincia - domani Ligabue sarà a Fossano nel Cuneese per poi toccare Imola, Salsomaggiore, Latisana, Riccione, san Benedetto del Tronto, Colle Val D’Elsa, Foligno, Frosinone, e concludere a Potenza - è fatta apposta per garantire quel contatto col pubblico capace di sprigionare sentimento allo stato puro. Soprattutto se il primo incontro della serie avviene in un paese speciale, il luogo natio del nostro, e in un palazzetto speciale, dove il Liga ha suonato a ini- . Pezzin (nuova entrata) al basso. Per un concerto che, al sapore retrò di Tra Palco e Realtà, ha saputo mescolare ad arte tecnologia e scenografia essenziale. Nostalgia e vecchie canzoni vanno benissimo, ma l’ultimo album Mondovisione resta il disco più venduto dell’anno scorso: due dei tre singoli, Il sale della terra e Tu sei lei, sono stati puntualmente eseguiti. La chiusura dello show alterna un classico, Non E’ Tempo Per Noi, con un pezzo recente, La Scusa del Rock’n’roll. Perché sempre di rock si tratta. L’attesa dei fan Tutta la notte all’aperto per un biglietto LAURA SERAFINI FOSSANO «Liga è Liga e a lui non si può rinunciare». Ecco perché si è disposti a fare anche 18 ore di coda per essere certi di avere in mano uno dei milleottocentocinquanta biglietti per la prima tappa del «Mondovisio ne - tour nelle piccole città» in programma domani a Fossano. Ligabue cerca in questa tournée spazi piccoli, atmosfere diverse, più intime. Anche per la distribuzione dei biglietti si è scelto di andare in controtendenza: niente internet, niente prevendite. Chi voleva essere certo di entrare al palazzetto doveva mettersi in coda nell’unico giorno di vendita dei biglietti. E così hanno fatto i fan, che anche dal Lazio hanno raggiunto la provincia di Cuneo. Chi in treno, chi in macchina. I primi sono arrivati martedì alle 15 davanti alle porte sbarrate della struttura: la vendita sarebbe iniziata alle 8.30 della mattina successiva. «Ma per lui ne vale la pena. Questo è sicuro», raccontano avvolti in sacchi a pelo e coperte, con le tende appena richiuse nello zaino. Qualcuno va al bar vicino a prendersi una tazza di the, chiedendo agli altri di tenergli il posto nella fila, perché ogni persona può ritirare al massimo due biglietti: piove e la nottata è stata fredda, ma c’è ancora la forza di cantare a squarciagola Leggero e A che ora è la fine del mondo, chiedendo a Liga di non dimenticare, nell’esibizione che farà a Fossano, anche qualche pezzo dei vecchi album oltre alle tracce di Mondovisione, l’ultimo disco già 5 volte di platino. Alle 8 inizia la distribuzione dei ticket che garantiscono di poter ritirare il biglietto. Dopo mezz’ora i posti sono già esauriti. Almeno in 300 tornano a casa. Gli altri sabato sera ascolteranno Liga da vicino. E c’è da scommettere che in tasca avranno già anche il biglietto per la tournée negli stadi. Il video su www.lastampa.it/cuneo VENERDÌ 28 MARZO 2014 LA STAMPA 32 LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 . Spettacoli .33 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 28 marzo 2014 Rai 1 Rai 2 6.00 Euronews Il telegiornale europeo 6.10 Unomattina Caffè 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità Elisa Isoardi e Duilio Giammaria conducono il tradizionale appuntamento mattutino che contiene le edizioni e spazi di approfondimento a cura del Tg1 con Paolo Di Giannantonio 12.00 La prova del cuoco 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.10 Verdetto finale Attualità 15.20 La vita in diretta 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show 6.45 Cartoon Flakes 8.15 Due uomini e mezzo Telefilm 8.35 Desperate Housewives Telefilm 10.00 Tg 2 Insieme Attualità 10.30 Meteo 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Eat Parade Attualità 13.50 Tg2 Sì, viaggiare 14.00 Detto Fatto Attualità 16.15 Cold Case Telefilm 17.45 Tg2 Flash Lis 17.50 Rai Player Rubrica Conduce Francesca Lancini 17.55 Tg sport 18.15 Tg 2 18.45 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Lol Serie 21.15 La Pista TALENT SHOW. Al via lo show con- dotto da Flavio Insinna. Otto corpi di ballo si sfideranno in coreografie moderne. In giuria Rita Pavone, Gigi Proietti e Claudia Gerini 23.45 TV 7 Attualità Lo storico rotocalco di Raiuno 0.50 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.25 Cinematografo 2.15 Sottovoce Attualità 2.30 Rewind - Visioni private Rai 3 7.30 Tgr Buongiorno Regione 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.15 Elisir Attualità 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo Attualità 15.00 Tg3 Lis 15.05 Tgr Piazza Affari 15.10 Rai Player 15.15 Terra nostra Telenovela 16.05 Aspettando Geo 16.40 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.15 Sconosciuti Attualità 20.35 Un posto al sole SO 21.10 Virus - Il contagio delle idee 21.05 Amore criminale ATTUALITÀ. Appuntamento con conta la storia di Anna Rosa Fontana, 38 anni, uccisa dal suo ex compagno dopo essere sopravvissuta a un primo tentato omicidio il programma condotto da Nicola Porro. Inchieste, interviste e un dibattito centrato sui contenuti della puntata 23.20 Tg 2 23.35 The Voice of Italy. Speciale Blind Audition Reality show 0.20 Rai Parlamento Telegiornale 0.30 Law & order Telefilm ATTUALITÀ. Barbara De Rossi rac- 23.15 I dieci comandamenti Attualità 0.00 Tg 3 Linea notte. Tg regione 1.05 Tg 3 Chi è di scena 1.20 Appuntamento al cinema Canale 5 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 7.56 Borse e Monete. Meteo 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.05 Grande Fratello - Live 14.10 CentoVetrine Soap opera 14.45 Uomini e donne Talk-show 16.05 Grande Fratello - Live 16.15 Il segreto Telenovela 17.10 Pomeriggio cinque Attualità 18.50 Avanti un altro! Game show 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia Varietà satirico Italia 1 6.55 Friends Telefilm 7.45 Le regole dell’amore TF 8.40 Una mamma per amica Telefilm 10.30 Dr. House - Medical division Telefilm 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Grande Fratello - Live Reality show 14.10 I Simpson 14.35 Dragon Ball GT Cartoni 15.00 Big Bang theory Telefilm 15.50 Due uomini e mezzo Telefilm 16.35 Nikita Telefilm Nikita è una ragazza dal torbido passato. Fuggita di casa, comincia a drogarsi pesantemente 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI Scena del crimine TF 6.25 Chips Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Hunter Telefilm 9.40 Carabinieri Telefilm 10.40 Sai cosa mangi? 10.50 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 12.55 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.35 Bernadette Film (biogr., 1943) con Jennifer Jones, William Eythe, Charles Bickford, Vincent Price, Lee J. Cobb. Regia di Henry King ★★★ 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore Soap opera 21.10 Le mani dentro la città 21.10 Colorado 21.15 Quarto Grado VARIETÀ. Tra le novità di questa ATTUALITÀ. In questa puntata il gial- FICTION. L’agente Ventura deci- nuova stagione, Diego Abatantuono, affiancato da Chiara Francini, introduce alcuni brevi filmati esilaranti della storia - ormai cult - del programma lo di Roberta Ragusa: si va verso il processo. Gianluigi Nuzzi aggiorna i telespettatori sugli sviluppi dell'inchiesta, che vede il marito Antonio Logli maggior indiziato de di proseguire nella sua attività di infiltrata, ma viene scoperta. Intanto, la Mantovani cerca di capire come è morto suo padre 23.30 Giass Varietà Il nuovo programma di Antonio Ricci condotto da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu 1.35 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 0.00 True Justice Serie 1.50 Grande Fratello - Live Reality show Il daytime del reality show 2.10 Sport Mediaset 2.35 Studio aperto La giornata VERO TV TV&TV S 0.00 Mulholland Drive Film (thriller, 2002) con Naomi Watts, Laura Herring. Regia di David Lynch ★★★★ 2.45 Il bandito dagli occhi azzurri Film (pol., 1980) TV2000 can. 55 La 7 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 6.55 Movie Flash 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Le strade di San Francisco Telefilm 15.45 Il commissario Cordier Telefilm Serie televisiva francese 18.00 L’ispettore Barnaby Filmtv Le storie del laconico ed astuto ispettore 20.00 Tg La7 20.30 Otto e Mezzo Attualità 21.10 Crozza nel paese delle meraviglie VARIETÀ. Ancora una serata con il one man show di Maurizio Crozza. Protagonista, come sempre, la strettissima attualità del nostro Paese 22.40 Bersaglio Mobile Attualità Conduce Enrico Mentana 0.30 Tg La7 Night Desk 1.35 Movie Flash 1.40 Otto e mezzo Attualità Conduce Lilli Gruber REAL TIME 18.30 18.50 19.50 19.55 20.00 Tg 2000 Il tempo vola? Gocce di miele Storie da Lourdes Rosario da Lourdes 20.30 Nel Cuore dei Giorni 20.55 Tg Tg 21.20 La Canzone di Noi La Gara 18.15 Tg Family 18.30 Vendetta d’amore Telenovela 19.30 Padre coraje TN 20.25 Tg News 20.30 Perla nera TN 21.30 Piatti unici a basso indice glicemico 21.45 I cuochi pasticcioni Varietà CLAUDIA FERRERO e torno a nascere, come diceva il libro di Luca Goldoni, suono, e non soltanto i campanelli. Recito pure. A teatro. Magari nello spettacolo di Favino all’Ambra Giovinelli, «Servo per due». E’ bellissimo perdersi in quell’incantesimo. Rende bene l’idea il programma di Sky Arte HD (canali 110, 130 e 400): «Camerini» racconta palco e retropalco con gli attori, quando in sala sta per fare buio, quando mancano sei ore alla prima, e poi tre, e poi mezz’ora alla chiamata, poi il quarto d’ora, e via in scena. Paure, patemi, eccitazione, allenamenti della memoria, chi guarda quanta gente c’è, chi non la guarda, chi entra nel personaggio, chi non riesce a uscirne, chi lo osserva da fuori. Marco Balliani, attore, scrittore, regista, narra il fascinoso dietro le quinte di uno spettacolo, intervistando i protagonisti. Nella prima puntata, se l’è cantata e se l’è suonata, essendo lui stesso protagonista, insieme con Stefano Accorsi, di «Giocando con Orlando», dall’Orlando furioso, soltanto loro due sul palcoscenico della Pergola di Firenze (Accorsi, pare, aveva il camerino che fu della Duse), è difficile fare teatro con molti attori, i costi non lo consentono più, che tristezza. Balliani ha incontrato e incontra Favino, Mastandrea, Delbono, Emma Dante, Bruni e De Capitani, questi ultimi con il loro «Frost/ Nixon», in scena per lo Stabile di Torino. Rete 4 DMAX 17.40 Due abiti per una sposa Varietà 18.10 Amici di Maria De Filippi Varietà 19.10 Molto bene 19.40 Il boss delle torte 20.10 Bakery Boss: SOS Buddy Documentari 21.10 Bake Off UK 22.10 Bakery Boss: SOS Buddy Documentari 16.50 Airport Security 17.45 Swords: pesca in alto mare 18.35 A caccia di auto 19.30 Cacciatori di tesori 20.20 Banco dei pugni 21.10 Ci sei o ci fai? 22.00 Bear Grylls: sopravvivi se ci riesci film / intrattenimento 17.20 Secret Window Johnny Depp si rifugia in un casale. Ma uno psicopatico bussa alla sua porta SKY MAX 17.30 Download: la vera storia di Internet DISCOVERY SCIENCE digitale terrestre 10.25 Private Pratice RAI 4 11.10 Brothers And Sisters RAI 4 11.45 Caterina va in città Caterina si trova catapultata nella realtà di una scuola romana. Di Paolo Virzì RAI MOVIE Ciaknews IRIS 11.50 Stanno Tutti Bene IRIS 11.55 Streghe RAI 4 13.20 Flashpoint RAI 4 13.30 Rai Player RAI MOVIE 13.40 Non è più tempo di eroi Seconda guerra mondiale tre americani devono distruggere un avamposto giapponese RAI MOVIE 14.10 Private Pratice RAI 4 14.15 Confessione di un commissario di polizia al Procuratore della Repubblica Un commissario deciso a farsi giustizia da sé si scontra con un procuratore IRIS 14.55 Brothers And Sisters RAI 4 15.35 90210 RAI 4 15.45 Chicago Fire PREMIUM ACTION 16.10 Una mamma per amica MYA 16.15 Fairly Legal JOI 16.28 Cult PREMIUM ACTION 17.00 Un marito di troppo Uma Thurman scopre, poco prima delle nozze con Richard, di essere già sposata MYA Dante’s Peak La Furia della Montagna PREMIUM UNIVERSAL PREMIUM ACTION 17.15 Smallville 17.30 Il buio nell’anima La vendetta di una donna ambientata nel terrore delle strade buie di New York PREMIUM CINEMA 17.55 Friends JOI 18.00 Chicago Fire ACTION PREMIUM 15.55 Lettere d’amore RAI MOVIE 16.10 Il segreto del successo Gli attori Cico e Bob non hanno mai avuto successo, ma vengono dati per morti IRIS 16.15 Veronica Mars RAI 4 17.05 Robin Hood RAI 4 17.45 Rai News - Giorno RAI MOVIE Adulterio all’italiana Nino Manfredi viene scoperto dalla moglie Catherine Spaak in flagrante adulterio IRIS 17.50 Rai Player RAI MOVIE 17.55 Streghe RAI 4 18.00 La fisica dell’acqua RAI MOVIE 19.20 Ecco noi per esempio... RAI MOVIE 19.30 Xena RAI 4 19.35 A-team IRIS 20.20 Renegade IRIS 20.25 Heroes RAI 4 21.10 Legend Cruise salva il mondo, liberando sia l’unicorno bianco che la bella principessa RAI 4 18.20 Big Bang Theory JOI 18.45 Due Uomini e 1/2 JOI Hart of Dixie MYA 18.50 Cult PREMIUM ACTION 18.55 Ma papà ti manda sola? Ryan O’Neal va a San Francisco, ma s’imbatte nella svitata Barbra Streisand PREMIUM UNIVERSAL 19.10 Shit! My dad says JOI 19.30 Parenthood MYA 19.35 Psych JOI Rescue Special Operations PREMIUM ACTION 19.40 Dead Silence Jamie è convinto che un pupazzo sia la causa del brutale assassinio della moglie PREMIUM CINEMA 20.25 Psych JOI Chicago Fire PREMIUM ACTION Killing Point Jacob King indaga su Lazarus, un assassino seriale di prostitute IRIS 21.15 The Samaritan RAI MOVIE 22.50 Tra cielo e terra RAI MOVIE Lo specialista L’ex agente Cia Stallone viene assunto da una giovane per vendicare i genitori IRIS 23.05 Hansel e Gretel RAI 4 0.50 Philadelphia security Tom Skerritt, stanco della delinquenza, organizza una squadra di vigilantes IRIS 1.05 Rai News - Notte RAI MOVIE Dexter RAI 4 1.10 ANICA Appuntamento al cinema RAI MOVIE 1.15 Cine Talk RAI MOVIE 2.20 Pulp Fiction Storie incrociate di due killer, la pupa del boss, un boxeur. Di Q. Tarantino RAI MOVIE Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME Broken City Un investigatore indaga su un caso di corruzione che coinvolge il sindaco di NY SKY CINEMA 1 La ragazza con l’orecchino di perla Il pittore Vermeer assume una ragazza che diventa sua amante e musa ispiratrice SKY PASSION 17.35 Posti in piedi in paradiso Tre padri, separati e in difficoltà economiche, decidono di dividere una casa SKY HITS 17.50 Zampa 2 - I cuccioli di Natale Quando Mamma Natale parte per Pineville i cuccioli di Zampa saltano sulla slitta SKY CINEMA FAMILY 18.10 Fast n Loud DISCOVERY CHANNEL 18.20 Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME 18.25 Campo base lunare DISCOVERY SCIENCE 18.40 Sex & the City FOX LIFE 18.45 Il filo del rasoio Bill Murray, reduce della Grande guerra, lascia tutto e va in cerca di se stesso SKY CLASSICS PREMIUM ACTION ® PREMIUM UNIVERSAL 22.00 Grimm PREMIUM ACTION 22.05 2 Broke Girls JOI Parenthood MYA 22.45 Shameless JOI 22.50 Almost Human PREMIUM ACTION 23.00 Nip’n Tuck MYA 23.10 American Gangster PREMIUM CINEMA PASSION 19.20 L’apprendista mago SKY CINEMA FAMILY 19.25 La cuoca del Presidente Hortense Laborie cucina per gli operai impegnati in una missione in Antartico SKY CINEMA 1 19.40 Madagascar Alex il leone, Marty la zebra, Melman la giraffa e Gloria l’ippopotamo in Africa SKY HITS 19.50 In Cucina con GialloZafferano FOX LIFE 20.00 Castle FOX LIFE 20.05 Criminal minds FOX CRIME 20.15 Rising: la rinascita di Ground Zero DISCOVERY SCIENCE 21.00 MythBusters DISCOVERY CHANNEL 21.15 Mom JOI Er-Medici In Prima Linea MYA I Signori della Fuga Gangster Squad La lotta di due poliziotti contro il boss mafioso più temuto di Los Angeles PREMIUM CINEMA 21.20 The Missing Una banda assalta la fattoria di Maggie: uccide il marito e sequestra la figlia 19.00 Lawless I fratelli Bondurant commerciano brandy clandestino durante il proibizionismo SKY MAX 19.15 N.C.I.S. FOX CRIME 50 volte il primo bacio Adam Sandler si ostina a voler conquistare Drew Barrymore che soffre di amnesia SKY ® Flicka - Ragazza selvaggia Toby trova lavoro nella stalla di una famiglia sull’orlo del tracollo SKY CINEMA FAMILY Impiccalo più in alto Accusato ingiustamente di furto e condannato a morte, Jed si salva in extremis SKY CLASSICS Reign over me Adam Sandler ha perso la famiglia in uno degli aerei kamikaze dell’11 settembre SKY PASSION 21.10 L’amore in gioco Per Drew Barrymore, una donna in carriera, Jimmy Fallon è l’uomo dei suoi sogni SKY HITS The Host Tratto da un racconto di Stephenie Meyer, la creatrice di Twilight SKY CINEMA 1 22.35 Black Symphony Un killer mascherato semina il terrore in un Campus SKY MAX 22.40 Air Bud - Campione a quattro zampe Aiutato dal cane Buddy, il piccolo Josh porta in finale la sua squadra di basket SKY CINEMA FAMILY 23.00 Flight Denzel Washington è un pilota di linea col vizio dell’alcool SKY HITS Chato Charles Bronson uccide uno sceriffo per legittima difesa ma viene braccato SKY CLASSICS 23.10 Pazzo di te! Due studenti si conoscono in un locale frequentato da giovani e s’innamorano SKY PASSION 23.20 Paris-Manhattan Alice è un’affascinante farmacista, fissata con il cinema di Woody Allen SKY CINEMA 1 STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 SPORT 14 (26 da titolare) 1 pareggio Media gol/minuti un gol ogni Minuti giocati 2.231 12 29 Presenze 124’ vittorie 27 Gol 18 Media gol/minuti un gol ogni 17 1 tripletta 1 tripletta 1 doppietta Minuti giocati 2.084 123’ Partite in cui ha segnato 14 12 marcature singole A CHI HA SEGNATO 3 Sassuolo, Verona Di destro 14 2 Parma, Catania 1 Sampdoria, Lazio, Fiorentina, pareggi 4 Punti del Torino quando ha segnato 22 su 39 Gol in casa 8 Gol in trasferta 9 Gol in casa 10 Gol in trasferta 8 4 sconfitte 11 marcature singole 37 su 81 Carlos Tevez 6 Gol 2 doppiette Punti della Juventus quando ha segnato (23 da titolare) vittorie 1 sconfitta Presenze Straordinaria Carolina Kostner nel programma corto ai Mondiali di pattinaggio di figura a Saitama, in Giappone. L’azzurra, bronzo olimpico a Sochi, come in Russia ha chiuso al secondo posto la prima parte di gara, centrando con 77,24 punti il record europeo dietro alla beniamina di casa, Mao Aasada, primato mondiale con 78,66. Battuti il 78,50 di Yu-Na Kim A CHI HA SEGNATO Livorno Chievo Sampdoria, Inter, Cagliari, Catania, Udinese, Parma, Sassuolo, Milan, Bologna, Verona, Roma Di destro 11 Di sinistro 3 Di testa 3 Di sinistro 3 Rigori 1 Genoa, Livorno, Atalanta, Torino, Milan LE PARTITE IN CUI PUÒ INCREMENTARE IL BOTTINO Livorno, Udinese, Bologna, Sassuolo, Atalanta, Roma, Cagliari LE PARTITE IN CUI PUÒ INCREMENTARE IL BOTTINO Centimetri LA STAMPA 24 anni 30 anni Partite in cui ha segnato Ghiaccio, Mondiali: Kostner 2a con record Catania, Genoa, Lazio, Udinese, Chievo, Parma, Fiorentina 4 2 1 Ciro Immobile 34 AI RIVALI RESTA UNA CHANCE: DOMENICA SONO ENTRAMBI SQUALIFICATI All’ultimo loro terminali offensivi. Una sfida personale che diventa la terza stracittadina della stagione. Con protagonisti che hanno sorpreso tutti. «Ero convinto che Tevez potesse rivelarsi de- «È una bella sensazione, sicuro. Unica. E non è mica facile». Come contro il Parma: finché noncihapensatolei,diforza. «Questo è il mio modo di giocare, mi diverto e penso sia positivo per la squadra. Sapevamo che con il Parma sarebbe stato molto dura. Io sono stato fortunato a trovare il primo gol e il secondo è stato facile, diciamo». 18 gol in 29 partite di campionato: vuole vincere la classifica cannonieri? «Sono sincero: non ci penso, non è il mio primo obiettivo. Voglio lo scudetto e l’Europa League con la Juve, questo è ciò che conta». Quanto pesa l’Europa League? «Tanto, è l’unico trofeo che mi manca in carriera, oltre al Mondiale». Anni Lo sprint può valere anche la convocazione Serena: «Impossibile non vederli in Brasile» Carlos Tevez, come ci si sente a non perdere mai? «In verità no. Avevo solo in mente di fare il mio lavoro, al primo anno in Italia, poi. È un campionato molto difficile. Abbiamo giocato a Catania in un clima quasi da guerra, così come è stata dura con il Parma. Queste sono gare che ti fanno vincere il campionato: contano le classiche contro il Napoli, il Milan e l’Inter, ma giocare e vincere battaglie come quelle di domenica scorsa in Sicilia è davvero importante». Tra i bomber il duello è con Ciro Immobile: potrebbe giocare nella Juve? Nel 1976 l’ultima volta di Juve e Toro in testa ai bomber di A: 21 gol Pulici; 15 Bettega e Graziani Torino capitale del gol come non avveniva da quasi 40 anni, dai tempi di Bettega, Graziani e Pulici. La Juve che sta riscrivendo la storia a forza di record e il Toro che vuole riprendersi la sinistra della classifica: due squadre (anche) al servizio dei Carlos Tevez Pensava di poter essere così decisivo? 38 Professionisti del gol, volponi dell’area, gente di classe, affidabile. Tra top player internazionali e marcatori seriali made in Italy è da un trentennio che la classifica dei cannonieri della serie A ha smesso di stupire. Tornerà a farlo a maggio se, come pare probabile, a vincerla sarà uno tra Carlos Tevez e Ciro Immobile. Siamo onesti: nessuno se li sarebbe immaginati così prolifici. Erano scommesse, non certezze: l’argentino al debutto in A, dal carattere complicato e dalle medie realizzative in calo; il napoletano reduce da una prima stagione nell’élite con briciole di reti (5 in 33 presenze con il Genoa). Eccoli davanti a tutti, invece: 18 gol per lo juventino, 17 per il torinista. Alle loro spalle, dopo 10 «Sto passando un buon momento ed è la cosa più importante, al resto non penso». Segnano in tutti i modi e hanno fatto il vuoto: Tevez contro Immobile, la sfida per il titolo di re dei bomber sarà un lungo derby tra Juve e Toro Con prospettiva Mondiale gli ultimi exploit, il vuoto: Higuain insegue a quota 14, alla pari con Pepito Rossi che ha fatto crac a inizio 2014; a 13 resiste la vecchia guardia con Gilardino, Palacio e Toni. Hanno soltanto otto partite per ricucire lo strappo. La prossima potrebbe essere già quella decisiva: se non approfittano dello stop per squalifica dei leader, sarà durissima rifarsi sotto. «Con Rossi ko, già adesso vedo un duello Tevez-Immobile - dice Aldo Serena, voce Mediaset ma soprattutto capocannoniere nel 1989 ed ex di Juve e Toro -. Carlitos gioca in una squadra che vola, Ciro in una che affronterà il finale in tranquillità, a mente sgombra. E i loro compagni faranno di tutto per aiutarli a centrare l’obiettivo». Prepariamoci, allora, a un lungo derby fuori programma. domande a Segna sempre: può battere il record di 23 gol del suo primo anno al City? gol ROBERTO CONDIO TORINO «Non pensavo di essere così decisivo. Ciro? Merita la Juve» cisivo, prendendo in mano la Juve - assicura Serena - ma non mi sarei aspettato così tanti gol. Anche Immobile mi ha stupito, ma fino a un certo punto: aveva solo bisogno di poter liberare il suo istinto su tutto il fronte d’attacco. Ventura glielo ha concesso e ora segna in tutti i modi, usando forza, tecnica e lucidità. Sbaglia ancora parecchio, ma ha solo 24 anni...». Dovesse spuntarla, Ciro sarebbe quasi da record: negli ultimi 35 campionati soltanto Bruno Giordano (23 anni da compiere nel 1979) e Andriy Shevchenko (non ancora 24enne nel 2000) si laurearono re dei bomber in età ancora più «verde». Una domenica ai box e poi partirà lo sprint a due. Tevez aveva cominciato a segnare subito, Immobile s’è sbloccato al 7° turno. S’è trovato anche a -4 dall’Apache ma all’inizio del ritorno ha operato l’aggancio, fino a mettere per qualche ora la testa davanti nelle ultime due giornate, approfittando degli anticipi granata. Il Toro non festeggia un capocannoniere dal 1977, la Juve s’è fermata al Del Piero del 2008. Ora hanno un nome nuovo da spingere sul trono. E persino oltre, fino in Brasile. «Questo Immobile non può non andare ai Mondiali - afferma Serena -. E non mi capacito che Tevez possa davvero restare a casa». Chissà, forse servirebbe una telefonata di Conte al ct Sabella... «Non ci penso proprio sorride il tecnico prossimo tricampione tricolore -. E se proprio dovessi alzare la cornetta, gli direi di non chiamarlo». Trovato un tesoro, lo vuole tenere tutto per sé e per la Juve. «Sta dimostrando di essere un grande giocatore, non è facile segnare 17 gol in Italia. Lui sta facendo molto bene, è chiaro che merita di indossare questa maglia». Il suo gol più bello di questa stagione? «Quello al Milan, in casa loro: bello e importante. E poi era appena nato mio figlio». Salterà la partita di Napoli, per squalifica: dispiaciuto? «Molto, sono triste, ma per me: avrei voluto poter dare una mano alla squadra». Potrebbe darla anche all’Argentina, al Mondiale: perché non la chiamano? «Si parla sempre di Nazionale, ma io penso solo a fare un buon lavoro. Non decido io, tocca al ct Sabella. Di più non dico, non rispondo ai giornalisti argentini e non faccio telefonate: non mi sembra il caso che un giocatore debba chiamare il ct». [M. NER.] LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 1 Antonio Conte è turbato Toro,Leganelmirino Itifosi:«NienteChievo nelgiornodiSuperga» 1 Ha più dubbi che certezze Ventura, tornato da Roma con due defezioni pesanti: il bomber Immobile e l’usato sicuro Moretti. In attacco, l’unico disponibile con Cerci è Meggiorini: Barreto ha la febbre da 4 giorni, Larrondo è out. Dietro, al posto di Moretti può giocare Bovo, soluzione testata con la Samp, ma pure Rodriguez. Giochi aperti a centrocampo: Basha rientra e Farnerud scalpita. Intanto, la decisione della Lega di confermare la sfida col Chievo il 4 maggio, la data più «sacra» del calendario del Toro, ha provocato un forte mal di pancia ai tifosi. «Lasciateci commemorare il Grande Torino assieme alla squadra: cambiate la vostra decisione»: questo il succo di tante lettere [F. MAN.] di protesta. Sky Sport F1 Eurosport Italia 1 Italia 2 Rai Sport 2 Eurosport Scena muta con Thohir L’Inter rallenta ancora Juve, verso il Napoli L’allarmediConte «Nessunorecupera» Chi sale Pari a S. Siro con l’Udinese (tra i fischi) davanti al tycoon Juan Jesus 6,5 LAURA BANDINELLI MILANO S E Chi scende Guarin 4 T Chi sale Scuffet 7 E Chi scende G. Silva T 6 L’analisi da una sola cosa, in vista della trasferta di Napoli, domenica sera: «Penso di non recuperare nessun giocatore, questo è il problema che mi preoccupa». Ovvero, non ci saranno tanti pezzi a disposizione per il turnover: «Stiamo giocando molto e quasi sempre con gli stessi». Al massimo ci sono buone chance di riavere Giovinco, mercoledì a riposo per allenamenti specifici, ma niente da fare per la difesa, dove mancheranno ancora Barzagli, Ogbonna e Peluso. Alla lista dei ricoveri s’aggiunge l’assenza di Tevez, che con l’ammonizione presa contro il Parma verrà squalificato. Al suo posto potrebbe toccare a Osvaldo: lo si vedrà dalle prove di oggi. [M. NER.] 7,00 F1. Gp Malesia, prove libere 9,00 Pattinaggio. Mondiali 13,00 Sport Mediaset 14,00 Sport Mediaset 15,00 Tennistavolo. Camp. italiano 15,00 Ciclismo. Gp di Harelbeke e il progetto Inter che Erick Thohir presenterà oggi alle banche assomiglia a ciò che si è visto in campo contro l’Udinese allora c’è da preoccuparsi. Il bel gioco non sta di casa a San Siro e siccome il tycoon mette il business al centro di ogni suo pensiero, viene da chiedersi quanto è al sicuro la conferma di Walter Mazzarri se l’Europa continuerà a sfuggire ancora. L’Inter pareggia 0-0 contro l’Udinese e piovono fischi. Un punto in due partite in casa sono un fallimento. Doveva essere il trampolino per il volo invece le sfide contro l’Atalanta e l’Udinese hanno denunciato i limiti di una squadra che rende solo se ha spazi per correre, quindi soprattutto in trasferta. Nel primo quarto d’ora l’UdiErick Thohir, 43 anni, perplesso accanto a Moratti (68) nese è molto chiusa ma l’Inter gioca a ritmo basso e non può contare su Hernanes e Guarin, i terreno di gioco ci sono soltanto biare e così prova a dare un’alpiù tecnici che dovrebbero cre- tre italiani. E visto il risultato tra opportunità ad Alvarez che are la superiorità saltando l’uo- verrebbe da rivalutare il pro- prende il posto del confuso mo ma che invedotto nostrano. Guarin. Il primo cross dell’arce si propongono IL GIOCO NON SI VEDE S e m b r a n o gentino è fuori dalla portata anpoco. Meno pro- La squadra di Mazzarri mancare soprat- che di Superman. La sua gara positivi del solito tutto le motiva- inizia in salita ma la sua posizioconferma tutti i limiti: zioni. Handano- ne (largo a destra) almeno peranche gli esterni, rende solo se ha spazi vic, tra l’altro, mette agli interni di inserirsi. specialmente Jonathan che si risull’unico tiro in- L’Inter, così, cambia passo. trova di fronte ad un muro per- sidioso (Fernandes al 40’) si di- Mazzarri si mangia una bottiché l’Udinese, ben organizzata, mostra poco reattivo. glietta di plastica quando vede è soprattutto brava a raddopMazzarri è costretto a cam- Samuel sbagliare davanti alla piare sempre in fascia. porta al 19’ dopo aver raccolto Lo scarso spettacolo offerto un calcio d’angolo di Hernanes. Classifica dalle squadre spazientisce il Al 25’ altro sussulto per un tiro 81 Torino 39 pubblico e mette a dura prova Juventus di Nagatomo, poi è Icardi a par67 Milan 39 Thohir, seduto al fianco di Mo- Roma* tecipare al festival delle occa61 Genoa 39 ratti in tribuna, con l’obiettivo Napoli sioni mancate. L’Udinese perde 51 Udinese 35 di combattere il sonno causato Fiorentina tempo, Scuffet e Domizzi si im48 Cagliari 32 dal fuso orario. Almeno contro Inter molano per la causa e salvano 47 Chievo 27 l’Atalanta la partita era stata vi- Parma* su Cambiasso e D’Ambrosio. 43 Bologna 26 vace. Invece, stavolta i ritmi re- Atalanta Adesso Thohir è sveglio e si agi42 Livorno 24 stano blandi e gli attaccanti va- Lazio ta quando vede un avversario 40 Sassuolo 21 gano per il campo privi di rifor- Sampdoria colpire il pallone con la mano in 40 Catania 20 nimenti. L’unico dettaglio che Verona area. Tutto inutile. Zero reti e balza agli occhi è il fatto che sul (*) = Una partita in meno tanto rammarico. 35 17,15 Ciclismo. Giro di Catalogna Eurosport 17,55 Tg sport Raidue 19,00 Sport Mediaset Italia 2 19,30 Pallanuoto. Acquachiara-Napoli Rai Sp. 2 19,30 Basket. Fenerbahce-Milano Fox Sports 2 20,00 Tennis. Atp Miami Sky Sport 2 20,45 Calcio. Alessandria-Mantova Rai Sport 1 22,00 F1. Gp Malesia, prove libere Rai Sport 2 La partita Oggi in Tv (Vancouver 2010) e il 74,64 di Adelina Sotnikova a Sochi. Terza, Yulia Lipnitskaya a quota 75,54. Kostner, la migliore nei «components», cioè la valutazione dell’aspetto artistico, domani andrà a caccia della sesta medaglia mondiale in carriera (finora un oro, due argenti e due bronzi): sarà sul ghiaccio nel programma libero alle 12,21 ora italiana. «Ora mi diverto con il Bolero - ha detto -: pattinare di fronte a questo pubblico competente è bellissimo». . Inter 0 Udinese 0 Inter Udinese (3-5-2) (3-5-1-1) Handanovic 6; Ranocchia 6, Samuel 6, Juan Jesus 6,5; Jonathan 5 (27’ st D’Ambrosio 6), Guarin 4 (9’ st Alvarez 5), Hernanes 5, Cambiasso 5,5, Nagatomo 5 (41’ st Milito sv); Palacio 6, Icardi 5,5 Scuffet 7; Heurtaux 6,5, Danilo 6,5, Domizzi 6,5; Widmer 6,5, Badu 6, Allan 6,5, Pereyra 7 (41’ st Maicosuel sv), Gabriel Silva 6; Fernandes 6 (36’ st Lazzari sv); Muriel 6 (47’ Yebda sv) ALL. Mazzarri 5 ALL. Guidolin 6 ARBITRO: Gervasoni 5 AMMONITI: Scuffet, Samuel SPETTATORI: totali 36.840, paganti 6.111, incasso totale 927.011 Inutile forcing finale Icardi spreca Scuffet decisivo 41’pt Acuto friulano 20’st Parata su Hernanes 43’st Ultimi brividi Fernandes dal limite calcia di potenza, Handanovic si butta male e non trattiene. La palla finisce a Badu che trova, però, l’esterno della rete. L’Inter finalmente si scuote: sponda di Icardi per il tiro da fuori di Hernanes e la prima vera parata (con i pugni, in corner) di Scuffet. Forcing nerazzurro: fioccano corner e occasioni. Icardi sciuppa al 26’, poi Scuffet fa una paratona su Cambiasso e Domizzi salva sulla linea in acrobazia. W 36 .Sport STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 I «Ferguson-boys» in soccorso del Manchester: con lui hanno vinto tutto La storia GUGLIELMO BUCCHERI L’ ultima frontiera del pallone racconta di una storia che, se a lieto fine, entrerebbe di diritto nei racconti per ogni età. A Manchester c’è una squadra, lo United, mai così a terra negli ultimi decenni: il cammino dei Red Devils in Premier League è fatto di una sconfitta ogni tre partite (10 su 31), di un settimo posto in classifica e di una distanza anni luce - 15 punti dalla vetta occupata dal Chelsea. Come se non bastasse, la crisi d’identità nel primo anno del dopo sir Alex Ferguson è ingigantita dal derby con i cugini del City perso in campo già per due volte in maniera sonante: 4-1 all’andata, 3-0 martedì scorso a Old Trafford. 800 MILIONI DI STERLINE Proprietà Usa stanca: può cedere alla cordata finanziata dal Qatar Come uscire da un corto circuito che mette sul banco degli imputati sia l’attuale tecnico David Moyes, sia lo storico, e quasi trentennale, ex condottiero Ferguson, colpevole di aver voluto lasciare la guida del club a un carneade (almeno a questo livello) per poter continuare a influenzare la baracca? L’idea è di quelle nobili, mai realizzate nel calcio: Beckham più Giggs, Scholes, Butt e i fratelli Neville proprietari della società grazie ad un finanziamento della famiglia reale SPAZIO AFFARI Giggs Beckham È l’unico ancora in attività all’età di 40 anni: 961 partite giocate e 13 Premier vinte È rimasto allo United per 12 anni: 394 le gare, 6 le Premier vinte e nel ’99 la Champions Scholes G. Neville Si è ritirato un anno fa Nello United per 19 anni ha giocato in totale 719 partite Ha giocato solo per il Manchester United: 400 gare in vent’anni di attività Butt P. Neville Ha vinto 6 campionati e la Champions del ’99 prima di andare al Newcastle Debutta nel ’94 insieme al fratello Gary Dopo 11 anni si trasferisce all’Everton ANSA Da sinistra: Hernandez, Rooney e Mata delusi durante il derby perso 3-0 con il City United in crisi? Lo compra Beckham Mai così male da più di 20 anni: con Giggs e quattro ex campioni tenta l’assalto al club Torneopernazionali,inpaliounpostoaEuro2020 L’UefacrealaNationsLeague:sipartenel2018 1 Un nuovo torneo per Na- zionali che comincerà dopo il Mondiale del 2018 in Russia. Lo ha deciso l’Uefa, si chiamerà Nations League e avrà l’obiettivo di sostituire le amichevoli: le federazioni saranno divise in 4 serie (A, B, C e D) in base al ranking e all’interno di ogni serie le squadre saranno divise in gruppi. La prima fase servirà per qualifica- re le 4 vincenti dei 4 gruppi di serie A alla «final four» del giugno 2019 che assegnerà la Nations League 2019. Il sistema prevede promozioni e retrocessioni e mette in gioco anche un posto per gli Euro 2020. Platini (Uefa), intanto, attacca Blatter (Fifa): «Solo io posso batterlo nelle elezioni Fifa del 2015. Basta ai fondi che gestiscono i giocatori...». > ATTIVITA’ COMMERCIALI Negozi/aziende acqu./gerenze ACQUISTIAMO conto terzi attività industriali, artigianali, commerciali, turistiche, alberghiere, immobiliari, aziende agricole, bar. Clientela selezionata paga contanti. Business Services Group 02.29518272. LAVORO OFFERTE Operai, autisti, fattorini AFFERMATA ditta nel settore dell’automotive specializzata nello stampaggio tranciatura ine cerca per ampliare il proprio organico nel sito di Carmagnola (TO), un aggiustatore ambosessi, stampista con comprovata esperienza all’utilizzo di macchine utensili a controllo numerico fresatrice Deckel Maho, elettrerosione a ilo Charmilles. Non scrivere senza i suddetti requisiti. Inviare curriculum a: [email protected] NATIONAL MOLDING ITALIA azienda operante a Cambiano nel settore dello stampaggio termoplastico ad iniezione, ricerca capoturno di provata esperienza. 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In Inghilterra non hanno dubbi e la notizia lanciata dal Sun non ha trovato alcuna smentita: mentre in campo lo United di Moyes colleziona brutte figure e record al contrario, i ragazzi della classe ’92 si starebbero muovendo per far cambiare rotta al club con il passaggio di consegne dall’imprenditore americano Glazer all’azionariato nobile delle grandi stelle del Manchester. Beckham e gli altri, dunque. Vengono ricordati come i ragazzi della classe ’92 perché poco più di vent’anni fa comin- ciarono a scalare le gerarchie dello United. Il primo fu Giggs, a 40 anni (festeggiati lo scorso novembre) l’unico ancora in campo con il ruolo di giocatore e assistente, poi Scholes e Butt e infine Beckham e i fratelli Neville: i magnifici sei aprirono la serie degli otto campionati vinti negli undici anni successivi alla stagione ’92/93 e tutti insieme entrarono nella leggenda dei Red Devils per il triplete del ’99, Premier League più Champions più FA Cup. Dal 2005, lo United è nelle mani degli americani che, di- cono gli spifferi d’oltremanica, sarebbero pronti a cedere il club con l’unico obiettivo di recuperare l’investimento iniziale di circa 800 milioni di sterline con gli interessi. La cordata delle stelle dello United avrebbe in mano qualcosa come due miliardi di sterline e, a Manchester, si sogna già anche il derby arabo fra i Red Devils spinti dai soldi del Qatar e il City spinto da quelli di Abu Dhabi. Con il valore aggiunto del ritorno dei ragazzi del ’92, quelli che hanno vinto tutto e «vogliono comprare il club». LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Retroscena STEFANO MANCINI INVIATO A SEPANG Ferrari, Alonso indica la via “Bisogna migliorare in fretta” econdo alcuni «la Formula 1 è diventata perfetta» (Nico Rosberg, vincitore del Gp di Australia), secondo altri «fa un rumore di m.» (Sebastian Vettel, ritirato dopo tre giri). Fernando Alonso, che ha capito tutte le trappole della comunicazione, sceglie la via del buon senso: «Se ne parlassi bene, sarei attaccato dai tifosi secondo cui questa non è più F1. E se ne parlassi male, mi rinfaccerebbero che la F1 mi piace solo quando vinco». Dunque che si fa? Il pilota della Ferrari chiede tempo: «Bisogna aspettare un po’ prima di giudicare le nuove regole e il loro effetto sulle corse e sullo spettacolo». È una filosofia che ricorda il «wait and Prima di giudicare see» del suo nuovo compagno le nuove regole di squadra Kimi Raikkonen: e l’effetto sullo show aspettiamo e vediamo. E intanto torniamo a par- serve un po’ di tempo lare di risultati, aspettative, Noi siamo forti, problemi. Soprattutto problemi, per la Ferrari. Il quar- faremo meglio di così to e il settimo posto nella gara inaugurale in Australia Fernando Alonso vanno al di là dei meriti: gli Pilota Ferrari, campione incidenti alle due Williams, il del mondo 2005 e 2006 ritiro di Hamilton e Vettel più la squalifica di Ricciardo hanno alleggerito il passivo. La Malesia è la prova d’ap- gara annuncia la ripartenza pello: circuito vero, tempera- proprio mentre le telecamere ture da svenimento, zero alibi. puntano Raikkonen concentraA Melbourne la F14 T ha avu- tissimo su un cono di gelato. to una serie di noie, come il Oggi entrambi i piloti si dicomalfunzionamento del kers no ottimisti, convinti come sono nella fase iniziale. Da Mara- che il potenziale sia ben altro rinello arriva invece la smentita spetto a quanto si è visto due che il motore sia troppo pe- settimane fa. Alonso chiede più sante e quindi più lento rispet- velocità in rettilineo per poter to alla concorrenza. La notizia superare, Raikkonen un assetto si era diffusa dopo la protesta che gli vada a genio («I freni non di Sutil, pilota della Sauber c’entrano, non so chi abbia tirato motorizzata Ferrari: «La mia fuori questa storia», sono le sue macchina è parole). Il concettroppo pesan- CACCIA ALLE MERCEDES to condiviso è: te, la Fia deve Va sviluppato il motore «Possiamo mirivedere i limiti gliorare, dobbiaRaikkonen: «I freni? mo farlo in fretta imposti dal reNon c’entrano nulla» perché gli avvergolamento». Stavolta la sari corrono». Ferrari dovrà essere impecca- Fernando e Kimi chiedono idee bile per avvicinare la Merce- che si trasformino in prestaziodes e le squadre che ne monta- ni. Fino al 2013 il grosso probleno il motore, in primis McLa- ma era l’aerodinamica, adesso è ren e Williams. Nel 2012 Alon- il motore. Con le nuove regole so vinse al volante di una mac- ancora inesplorate, gli spazi per china che allora veniva defini- migliorare sono enormi, a patto ta inguidabile. «Un evento irri- di cominciare subito. Alonso ripetibile - è stato il suo com- corda di essere arrivato tre volmento di ieri a Sepang -. Roba te a giocarsi il titolo fino all’ultiche succede una volta sola nel- mo e non vede un motivo per cui la vita». Comunque un bel ri- stavolta debba andare peggio: cordo. Straordinario per altri «Siamo forti. Faremo meglio di motivi fu il 2009: gara sospesa così, ne sono convinto». per pioggia, poi la direzione www.lastampa.it/mancini S F1, esame in Malesia: “Non siamo così male, ma gli altri corrono” Ha detto Milano torna nel G8 d’Europa dopo 17 anni. Era la stagione 1996/97 e l’allora Stefanel venne frenata dall’infortunio al ginocchio di Nando Gentile a gennaio, pregiudicandosi la difesa dello scudetto - l’ultimo dei 25 conquistati dal club più blasonato d’Italia - e la possibilità di giocarsi al 100% la chance di andare alle Final Four di Roma (quelle Daspo a 4 ultrà Catania 1 Quattro ultrà del Catania che domenica scorsa hanno tentato l’assalto al pullman della Juventus diretto al Massimino sono stati identificati e denunciati dalla Digos e sottoposti a Daspo. Ai disordini avrebbero partecipato un’ottantina di tifosi, tra cui anche ultras organizzati del Napoli. Le due tifoserie sono gemellate da anni. Le Digos di Catania e Napoli stanno tentando di identificare gli altri violenti. 1 James Pallotta, presiden- te della Roma, rivela: «Sette anni fa il club era praticamente di Soros: l’affare saltò all’ultimo istante perché gli cambiarono le condizioni d’acquisto». Un pensiero anche a Totti: «Quando smetterà ritireremo la maglia numero 10». Volley: gara 1 dei quarti Colpo di Modena 1 Playoff I tecnici Ferrari circondano Fernando Alonso, 32 anni, nell’abitacolo della F14 T OLYCOM (quarti al meglio delle 3 partite, gara 1): Macerata-Verona 3-2 (da 0-2); Piacenza-Città di Castello 3-1; Perugia- Cuneo 3-1; Trento-Modena 0-3. Domenica gara 2. Tennis, a Miami Federer sconfitto Gp a Sepang Domaniqualifiche alle9(tvsuSky) 1 La F1 osserverà un minu- to di silenzio domenica prima del GP della Malesia. Lo ha annunciato Dato Razlan Razali, ad del circuito di Sepang. Saranno così ricordate le 239 vittime del volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso nell’Oceano Indiano. Dietro alle tribune verrà allestita una parete su cui i tifosi potranno lasciare i propri pensieri. Molti degli eventi collaterali sono stati annullati, tra cui feste, l’Air show e il concerto di Cristina Aguilera a Kuala Lumpur. Inoltre le pubblicità sono state ridotte e la vendita dei biglietti ha proceduto a rilento. Questo il programma del fine settimana: oggi ore 3-4,30 e ore 7-8,30 prove libere (Sky sport F1, differita Rai sport 2 ore 11,30 e 22); domani ore 9 qualifiche (Sky sport Hd, diff. Raidue ore 14); domenica ore 10 gara (Sky sport Hd, diff. Raiuno ore 14,30). «Un passo alla volta» Curtis Jerrells, 27 anni, playmaker dell’Armani «La Final Four? Non dobbiamo guardare troppo in là» del primo trionfo dell’Olympiacos). Oggi, l’EA7 Emporio Armani ha ritrovato la certezza di far parte delle migliori otto del continente, dopo il successo di ieri sera proprio dell’Olympiacos a Malaga. Gli Assalto al bus della Juve «Soros sfumò all’ultimo» Anche Vettel contro i turbo «C’è più rumore in un bar» 3 domande a Sebastian Vettel 4 titoli mondiali DALL’INVIATO A SEPANG Vettel, il rumore dei motori turbo è stato contestato dai tifosi in Australia e dal pubblico televisivo. Hanno ragione? «Sì, è un suono di m.. Ho seguito la gara dal muretto della Red Bull (dopo il ritiro avvenuto nei primi giri del Gran premio che ha aperto la stagione, ndr) e c’era più silenzio che in un bar». Qual è il problema di una Formula 1 un po’ più silenziosa rispetto al passato? «Credo che questo sport debba essere spettacolare e il rumore è uno degli elementi più importanti dello show. Questa rivoluzione non è sta- ta un bene per i nostri fan e per il pubblico che ci segue». Le corse hanno attraversato tanti cambiamenti in oltre sessant’anni di storia: non può essere accettato anche questo? «C’è un episodio di quando avevo solo sei anni. Mi avevano portato a vedere le prove libere del venerdì al Gran premio di Germania. Chiaramente non ho ricorSebastian Vettel, 26 anni di particolarmente nitidi perché è passato tantissimo tempo, ma una cosa che mi è rimasta bene in testa è proprio il rumore: il rombo dei motori faceva tremare il terreno da tanto era potente. È davvero un peccato non avere più quel suono». [S. MAN.] Milano sorride, dopo 17 anni è tra le big d’Europa PIETRO SCIBETTA MILANO In breve Roma, Pallotta rivela BASKET, EUROLEGA: L’ARMANI QUALIFICATA AI QUARTI GRAZIE ALLA VITTORIA DELL’OLYMPIACOS Ora l’obiettivo è la Final Four in casa: occasione irripetibile Sport .37 . spagnoli, che affronteranno i biancorossi nella 14a e ultima giornata delle Top 16, non possono più raggiungerli. A Milano non resta che completare l’opera e chiudere anche il discorso relativo al se- Caccia al 2° posto Top-16,oggi(19,30) sfidaalFenerbahce 1 Milano ha ottenuto la qualificazione ai playoff di Eurolega grazie alla vittoria dei campioni d’Europa dell’Olympiacos Pireo in casa di Malaga (80-63). I biancorossi, primi in Serie A, sono anche molto vicini ad aggiudicarsi il secondo posto nel girone E delle Top 16, che darebbe loro il vantaggio del campo nei playoff. Questa sera (19,30, diretta Fox Sports 2) Milano giocherà in casa del Fenerbahçe Ulker Istanbul. condo posto, che assume una valenza cruciale. Intanto perché significherebbe giocare i playoff (al meglio delle cinque gare) con il vantaggio del campo, anche se nel 1997 l’Olimpia Lubiana passò proprio a Milano nella decisiva gara-3 staccando il biglietto per il PalaEur. Stavolta si tratterebbe di giocarsi le Final Four in casa, al Forum. Un’occasione irripetibile. «Non siamo ancora arrivati a pensarci», spiega Curtis Jerrells, uno dei giocatori che hanno maggiormente beneficiato dall’arrivo di Daniel Hackett dopo Natale, nonostante la concorrenza nel ruolo di playmaker. «Guardare troppo in là potrebbe farci perdere di vista gli obbiettivi più immediati che ancora dobbiamo 1 Miami, quarti: NishikoriFederer 3-6 7-5 6-4, DjokovicMurray 7-5 6-3. Donne, quarti: Cibulkova-A. Radwanska 3-6 7-6 6-3, Li-Wozniacki 7-5 7-5. Semifinali: S. Williams-Sharapova 6-4 6-3. Sara Errani da lunedì uscirà dalla top-10 (superata dalla Cibulkova) dopo 94 settimane: resta l’azzurra che ci è rimasta di più, davanti a Schiavone (70, miglior posizione n. 4) e Pennetta (8, miglior posizione n. 10). Ciclismo, Coppi e Bartali Domina la Sky 1 Dominio Sky nella crono- squadre della prima giornata della «Coppi e Bartali». Il quartetto con Swift, Cataldo, Kennaugh e Kiryenka ha preceduto di 15” la Rusvelo. Swift, 1° nella tappa mattutina, è leader in classifica. Lutto nel bob: fu iridato Addio a De Zordo 1 Si è spento Nevio De Zor- do, classe 1943, due volte campione mondiale di bob nel 1969 e 1970 e argento olimpico nel 1972. centrare». Il primo, per certi versi storico e impronosticabile all’inizio della Top-16, visto il percorso accidentato della squadra di Banchi nella prima fase e un girone sulla carta di ferro, è stato centrato. Il segno che l’ambizioso progetto di Milano sta finalmente cominciando a ottenere risultati. Questa sera ci sarà un ulteriore test, in casa del Fenerbahçe Ulker del leggendario coach serbo Obradovic, che non ha ancora trovato la formula magica per rendere il ricchissimo club turco uno dei più potenti d’Europa anche a livello sportivo, anche se nessuno più di lui può avere credito e forza per provarci. Vincere lì, contro un avversario che è tutto meno che sicuro di fare i playoff, vorrebbe dire mandare un segnale fortissimo alla concorrenza. Soprattutto vista la perdurante assenza di Keith Langford, top scorer d’Europa. T1 CV PR T2 VENERDÌ 28 MARZO 2014 LA STAMPA 38 39 LA DIGITALIZZAZIONE DELLE SALE Un milione e mezzo per i cinema piemontesi Un milione e mezzo per le sale cinematografiche del Piemonte. È quanto ha stanziato la Regione per le imprese disposte a dar vita a innovazioni nei loro cinema: nodo cruciale la digitalizzazione, considerando che il 30 giugno verrà Oggi Ieri Un anno fa MIN (˚C) 4 5.8 4.3 MAX IL TEMPO IN CITTÀ 19 11.8 7.1 LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 interrotta la stampa di film in pellicola. Molte strutture si sono già adeguate (1 milione e mezzo di euro il bando regionale di tre anni fa), le 45 che si devono ancora attivare (a Torino, ad esempio, l’Arlecchino) potranno usufruire di denaro pro- «Nuovo Cinema Paradiso» T1 CV PR T2 veniente da fondi europei. «Un provvedimento - dice Simone Castagno, presidente associazione esercenti - che consente a molti locali di sopravvivere: i cinema sono presidi culturali». Attualmente un impianto digitale comporta una spesa di circa 70 mila euro. «La novità - rileva Roberto Morano, segretario Agis - riguarda l’apertura del bando alle nuove tecnologie come la realizzazione di reti intranet e lo sviluppo dei sistemi audio di elevata qualità». [D. CAV.] TORINO Diario Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected] 1 [email protected] 1 [email protected] Sacrificare Pichetto per tenere unito il centrodestra IL CASO GERBIDO BRUCIATE TRENTAMILA TONNELLATE DI SPAZZATURA IN MENO No alle primarie ma Forza Italia sonda altri candidati Alessandro Mondo A PAGINA 45 La donazione degli organi all’anagrafe Blocchi e sforamenti Congelato l’inceneritore Continua l’esercizio provvisorio: i rifiuti vanno in discarica ALLA TESORIERA CRESCE IL SUCCESSO DEI CONCERTI GRATUITI La scelta di Settimo Il consenso si potrà dare allo sportello Nadia Bergamini A PAGINA 44 Tropeano CONTINUA A PAG. 43 do, Trm ha deciso di prorogare il collaudo. Il forno è affidato alle ditte che l’hanno costruito, cui Trm doveva subentrare ma il contratto verrà rinegoziato. L’impianto per passare l’ultimo esame deve marciare per 3 mesi senza guasti. VALSUSA Si sono sentiti male a causa del pesce malconservato Paolo Coccorese A PAGINA 47 San Salvario alla guerra del sonno “I lavori Tav non inquinano” I residenti anti-movida fischiano l’assessore «Vogliamo dormire» Le analisi dell’Arpa «Valori nella norma rientrate le anomalie» La villa della musica Fabrizio Assandri ALLE PAGINE 56-57 A PAGINA 50 Duello sul Polo Reale EMANUELA M INUCCI rmai le sciabole sono incrociate. E la guerra dei numeri dichiarata. Da un lato Cgil, Cisl e Uil uniti contro «quella scatola vuota del Polo Reale tanto sostenuta dal direttore Turetta che dovrà relazionare in merito al Ministero per i Beni Culturali». Dall’altro proprio lui, il direttore regionale per i Beni Culturali del Piemonte che reagisce seccato e incredulo: «A parte che il Ministero sarei io, tutti al Mibact conoscono nei dettagli che cos’è quel Polo Reale in cui cre- O de tutta la città e che, ribadisco, nel 2011 ha staccato 416 mila biglietti, pari al doppio di quanto riuscivano a quantificare nel 2010 con i cinque musei separati». Cifre che i sindacati contestano, tirando fuori i dati che appaiono sul sito del Mibact: «Nel 2013 il totale dei visitatori del Polo Reale è stato di 243.333». Turetta replica a dir poco spazientito: «I dati li diamo noi, e gli ingressi sono stati 394 mila: la cifra tiene conto delle mostre e delle notti bianche». Intanto il 3 aprile sono tutti convocati dal Prefetto, sindacati e direzione regionale. E duello, a quel punto, sarà. Provincia le incognite della riforma A PAGINA 41 stop. Qualcosa non va * Gli all’inceneritore del Gerbi- Rossi Paola Italiano LUIGI LA SPINA abolizione dell’ente provinciale avviata dal primo sì alla legge Delrio costituisce un successo d’immagine per il governo. Sia perché cerca di soddisfare l’attesa dei cittadini per una riduzione dei costi della politica, sia per la speranza di un più rapido e più efficiente processo decisionale nei labirinti della burocrazia amministrativa. Il passaggio dall’approvazione parlamentare, peraltro ancora non conclusa, agli effetti concreti sul territorio non sarà, però, privo di molte incognite, in tutt’Italia, ma, in particolar modo, nella provincia di Torino. Al contrario di Milano e anche di Roma, la futura città metropolitana torinese, destinata a esercitare le funzioni della vecchia Provincia, non presenta una configurazione orografica, economica, sociale e culturale omogenea e comprende un’area molto vasta. Può essere comprensibile, perciò, il timore dei territori più lontani dal capoluogo e dei centri più piccoli di ottenere meno ascolto e di vedere più sacrificati i loro specifici interessi. ALLE PAGINE 40-41 Tre bambini dalla mensa all’ospedale Cara Torino L’ T1 CV PR T2 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 gg Dossier/La città e l’ambiente “Troppi stop all’inceneritore” Rifiuti in discarica Bruciate 30 mila tonnellate meno del previsto Continua l’esercizio provvisorio al Gerbido Solo a quel punto, solo dopo i tre mesi, e solo quando la Provincia avrà dato il via libera si potrà avviare l’esercizio definitivo. ANDREA ROSSI È vero, da qualche settimana il camino del Gerbido sbuffa giorno e notte, i tre forni viaggiano quasi a pieno regime. Eppure qualcosa ancora non torna, se è vero che Trm - la società all’80 per cento della multiservizi Iren e al 20 del Comune di Torino, che ha progettato e gestirà l’impianto - ha deciso di prorogare la fase di esercizio provvisorio, cioè il collaudo. Il forno, dal primo maggio dell’anno scorso, quando è stato avviato, è affidato alle ditte che l’hanno costruito, cui Trm doveva subentrare dopo un anno, cioè il 30 aprile 2014. Il contratto, invece, verrà rinegoziato. Perché? Prima che tutto sia considerato in regola il termovalorizzatore deve mar- Almeno fino a giugno l’impianto non verrà affidato a Trm che lo dovrà gestire Le cifre Avvio provvisorio previsto Gennaio 2013 I ritardi Avvio provvisorio effettivo Maggio 2013 Rifiuti bruciati dall' 1/5/2013 al 23/3/2014 195 mila tonnellate Rifiuti da bruciare a pieno regime 421 mila tonnellate (il 70% del volume prodotto in Provincia di Torino) Tariffa (tasse comprese) 111 euro/ tonnellata Spazi residui in discarica 600.000 tonnellate Ovvero ciare per tre mesi di fila senza guasti, così che si possano valutare pienamente le sue prestazioni. Finora non è accaduto. L’ultimo stop risale al 12 marzo: un’anomalia legata alla chiusura di una valvola con sforamento dei limiti alle emissioni di monossido di carbonio e ammoniaca. La proroga Ci vorrà dunque più tempo, nel quale Trm chiederà alle ditte di effettuare alcune modifiche. L’impianto verrà fermato, probabilmente a fine aprile, e a quel punto verranno realizzati gli interventi necessari. Va da sé che per modifiche causate da difetti dei pezzi verranno chiesti risarcimenti. 6 anni se l'inceneritore funziona a pieno regime 1 anno se non funziona Ampliamenti previsti nelle discariche 671 mila metri cubi per 600 mila ton Rifiuti prodotti in provincia di Torino 500 mila tonnellate l'anno - LA STAMPA L’inceneritore del Gerbido avrebbe dovuto entrare in funzione a gennaio del 2013. A un certo punto si era addirittura pensato di avviarlo prima, a ottobre del 2012, perché i lavori procedevano spediti. Non si era fatto i conti con la crisi, che ha poi messo in ginocchio CoopSette, il colosso emiliano che seguiva i lavori del Gerbido e della linea 1 del metrò . Il termovalorizzatore alla fine ha cominciato a bruciare immondizia il primo maggio dell’anno scorso, giusto in tempo per incassare i certificati verdi, ovvero gli incentivi garantiti dal governo per gli impianti che producono energia elettrica. Adesso manca poco alla fine dei dodici mesi previsti per l’esercizio provvisorio e i ritardi si sono accumulati. Il 23 marzo l’inceneritore era arrivato a bruciare 195 mila tonnellate, contro le 230-240 mila che Trm ipotizzava nel primo anno d’attività. Una differenza che pesa circa 4 milioni di euro di minori ricavi, visto che la tariffa a tonnellata (tasse comprese) è 111 euro. In più, i rifiuti non bruciati al Gerbido sono finiti in discarica (e così succederà anche d’ora in poi), dove è rimasto spazio per 600 mila tonnellate. Vale a dire un anno a inceneritore spento, sei a inceneritore perfettamente funzionante. Trm sta dunque per chiedere il prolungamento dell’esercizio provvisorio. Di quanto? «Lo stiamo valutando», spiegava ieri mattina il presidente Bruno Torresin ai consiglieri della commissione Ambiente In funzione dal 1° maggio 2013 L’inceneritore del Gerbido è entrato in esercizio provvisorio il primo maggio del 2013 La fase definitiva avrebbe dovuto cominciare a fine aprile, invece verrà rinviata guidata da Marco Grimaldi di Sel. Si discuteva di una proposta del Movimento 5 Stelle: fissare il vincolo di 90 giorni consecutivi senza stop prima di poter dichiarare chiusa la fase di esercizio provvisorio del- I contratti prevedono che il camino funzioni almeno tre mesi di fila senza alcun guasto l’impianto. «Fermo restando che siamo contrari, e auspichiamo che l’inceneritore chiuda, non vorremmo mai che la città si prendesse sul groppone un impianto da mezzo miliardo di euro che nem- meno funziona ancora», ha spiegato il capogruppo Vittorio Bertola, autore della mozione insieme con la collega Appendino. I paletti del Comune L’impostazione è stata recepita anche dalla maggioranza e verrà dunque approvata. «Per noi cambia poco», commentava Torresin. «Nel contratto con le ditte è previsto che prima del passaggio di consegne l’impianto debba funzionare in continuità per almeno 90 giorni. Questo per consentire di valutare se le performance sono quelle pattuite». Poiché l’ultimo guasto del Gerbido risale al 12 marzo significa che almeno fino a metà giugno l’inceneritore dovrebbe re- stare in esercizio provvisorio. I ritardi non provocheranno conseguenze sul ciclo dei rifiuti, ché lo spazio in discarica è tanto e oltre ai 650 mila metri cubi ancora disponibili ci sono già le autorizzazioni per ricavarne altri 600. Di sicuro però l’allungamento dei tempi non aiuta a superare le discariche e implicherà, se non maggiori costi, certamente minori ricavi. Senza contare gli aggiustamenti di cui il Gerbido ha bisogno: è vero che analoghi impianti nel resto d’Italia hanno avuto bisogno di due anni di collaudi e hanno avuto anche più di venti guasti, ma è altrettanto vero che pure a Torino non funziona tutto ancora alla perfezione. La Provincia Il comitato «No Inceneritore» “Per noi cambia poco o nulla Il sistema regge perfettamente” “È il frutto di una scelta sbagliata Lo hanno fatto partire troppo presto” Paolo Foietta, dirigente della Provincia e presidente dell’Ato Rifiuti, che cosa cambia l’allungamento della fase d’esercizio provvisorio? «Non molto. Oggi il termovalorizzatore del Gerbido sta viaggiando praticamente a pieno regime. Si è stabilizzato intorno ai due terzi della capacità annua, ma da un mese sta andando verso la saturazione». Quali sono le prossime tappe previste? Paolo Foietta Presidente Ato Rifiuti «Trm deve comunicarci quando verranno fermate le linee per eseguire gli ultimi lavori necessari. Immagino succederà a fine aprile. Verranno eseguite tutte le modifiche di carattere generale che si sono rese necessarie durante l'esercizio provvisorio di questi mesi». E a quel punto? Flaviano Inserra, comitato RifiutiZero, ve lo aspettavate? «Si faranno i lavori e dopo il termovalorizzatore sarà pronto per entrare nella fase di esercizio commerciale. Credo che entro giugno sarà tutto funzionante». «Dopo l’ultimo incidente, avvenuto quasi allo scadere dei 90 giorni, era scontato. Ma quello che sta capitando, dai blocchi ai continui sforamenti, è frutto di una decisione sbagliata presa lo scorso anno, quando si sono voluti accelerare i tempi dell’entrata in funzione dell’impianto». Se l’inceneritore brucia meno immondizia del previsto quali conseguenze si creano sul sistema provinciale dei rifiuti? «Praticamente nessuna. Le sette discariche dislocate in Provincia hanno una capienza residua di circa 600 mila tonnellate. Vuol dire che se il Gerbido dovesse per assurdo smettere di funzionare saremmo coperti per poco più di un anno. Se funzionerà a pieno regime ci sarà spazio per sei anni. Senza contare che sono già partiti gli ampliamenti autorizzati dalla Provincia: parliamo di altri 671 mila metri cubi». [A. ROS.] In che senso? Flaviano Inserra «Quello che è successo ormai è sotto gli occhi di tutti. L’inceneritore non era ancora pronto, ma se si fosse ritardato l’inizio dell’attività si sarebbero persi preziosi finanziamenti. Oggi le conseguenze le pagano tutti i cittadini». Membro di RifiutiZero Cosa cambieranno altri tre mesi in regime provvisorio? «A livello di normative parecchio. In questa fase i limiti alle emissioni sono più alti e quindi, potenzialmente, l’impianto può inquinare di più. A breve otterremo i risultati della campagna di biomonitoraggio condotta parallelamente a quelle disposte da Asl e Arpa. E vedremo gli effetti sulla nostra salute». Siete preoccupati? «Certo. Ogni volta che guardiamo le nuvole di fumo che escono dal comignolo, pensiamo a quante sostanze velenose sta immettendo nell’aria che respiriamo. E a quanto calore viene disperso senza che sia stata creata una rete efficace di teleriscaldamento per compensare almeno una parte delle emissioni tossiche. Lo chiamano termovalorizzatore, ma, per il momento, non è stato fatto nulla per sfruttare l’energia che viene prodotta ed eliminare altri fattori inquinati». [M. MAS.] T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .41 g il caso MAURIZIO TROPEANO L e anomalie nei valori del Pm10 al cantiere Tav di Chiomonte ci sono state ma il direttore dell’Arpa Piemonte, Angelo Robotto, le legge come un segnale di allarme che ha permesso ad Ltf, la società incaricata dei lavori preliminari della Torino-Lione, di mettere in atto misure correttive che «ci permettono di dire che ad oggi nel cantiere e nelle aree esterne vicine non sono state rilevate criticità ambientali». La talpa a quota 500 metri Pm10, guerra di numeri Al cantiere Tav di Chiomonte lo scavo meccanico del cunicolo esplorativo ha raggiunto i cinquecento metri. Lo ha annunciato il nuovo direttore generale di Ltf, Maurizio Bufalini Nelle scorse settimane i siti del movimento No Tav hanno lanciato l’allarme sulle polveri sottili. Gli articoli avevano denunciato, sulla base di dati Ltf, come tra marzo e settembre del 2013, si fossero registrati 88 sforamenti in 189 giorni, più del doppio dei 35 previsti dalla legge. Robotto, però, spiega che si tratta di «una sovrastima del numero di particelle, che indicano un trend che può essere corretto da chi opera nel cantiere». E aggiunge: «Nelle “Valori nella norma Il cantiere Tav non inquina” L’OSSERVATORIO «Sistema di controllo all’avanguardia, prototipo per grandi opere La battaglia di Beinasco «Viadaquiirifiutiindustriali» 1 È stato formalizzato il ri- corso al Tar, presentato dal Comune di Beinasco per il mancato trasferimento dell’ex Servizi Industriali (oggi Sadi). L’amministrazione denuncia il mancato adempimento da parte della Regione all’obbligo di rilocalizzare l’azienda, specializzata nello smaltimento di rifiuti, prima dell’entrata in funzione del termovalorizzatore. Il trasloco dell’impianto era già stato previsto nel 1994, con il primo accordo relativo alla costruzione del Centro agro alimentare (Caat), ma la Servizi Industriali non si è mai spostata dall’Interporto. Secondo uno studio tecnico com- missionato dall’avvocato Paolo Scaparone, per bilanciare la pressione ambientale generata da Sadi sarebbe necessario «eliminare» ogni giorno almeno 3.400 automobili dalla tangenziale e dismettere 3 mila caldaie a gasolio. «Siamo decisi ad andare fino in fondo per pretendere il rispetto di accordi ignorati da 20 anni», sbotta il sindaco di Beinasco, Maurizio Piazza. Che aggiunge: «Il nostro territorio è già accerchiato da inceneritore, interporto, Caat e casello autostradale. Quell’azienda deve andare via e ci aspettiamo che anche gli altri Comuni della zona si uniscano a questa battaglia legale». L’Arpa: rientrate le anomalie delle polveri sottili altre stazioni i valori sono confrontabili con quelli rilevati in ante operam e con la stazione Arpa di Susa». 66 L’amianto e radiazioni L’Arpa non ha rilevato superamenti dei valori fissati dall’Oms. «Fino ad oggi è tutto al di sotto dei limiti sia all’interno del cantiere che all’esterno«, spiega ancora Robotto. Arpa ha chiesto ad Ltf di adeguare i suoi strumenti di rilevazione a quelli dell’Agenzia che sono all’avanguardia in Europa. Nella relazione illustrata nella riunione dell’Osservatorio si legge che «le misure descrivono una condizione ambientale sostanzialmente imperturbata con valori tipici del fondo ambientale». Vibrazioni ok, rumore no Secondo Arpa i risultati rilevano livelli di vibrazione di «entità 15 stazioni chilometri Il monitoraggio continuo avviene attraverso 66 stazioni, 26 all’interno dell’area di cantiere È il raggio di estensione dei controlli ambientali al di fuori del cantiere di Chiomonte trascurabile» in riferimento ai possibili effetti sugli edifici. Per quanto riguarda il rumore sono state riscontrate criticità presso borgata Clarea. I superamenti sono legati ai generatori per illuminazione dell’area utilizzati dalle forze di polizia. to e isolato, è legato a condizioni di elevata torbidità associata ad una minima portata del torrente. I dati chimico-fisici delle acque superficiali e sotterranee non evidenziano, ad oggi, alcuna criticità compresi i dati di portata delle sorgenti». Acque Terre e rocce Nell’ottobre del 2013 i No Tav avevano denunciato una moria di pesci nel torrente Clarea. Secondo Arpa «il fenomeno, circoscrit- Alla fine del 2013 Ltf ha rilevato la presenza di arsenico dal materiale di scavo di origine naturale in concentrazioni superiori ai valori normativi. Il materiale, considerato come rifiuto, sarà conferito presso un impianto autorizzato. Nuovi controlli hanno accertato che i livelli sono «rientrati al di sotto dei livelli di legge». La rete dei controlli Il monitoraggio continuo avviene attraverso 66 stazioni (26 nel cantiere) nell’arco di 15 chilometri. Mario Virano, presidente dell’Osservatorio, «i dati sono confortanti su tutte le variabili ambientali grazie all’azione di prevenzione». Maurizio Bufalini, direttore generale di Ltf, spiega che è «stato creato un modello di gestione e monitoraggio che va oltre quello di base». E Roberto Ravello, assessore regionale all’Ambiente, aggiunge: «Abbiamo creato un sistema evoluto di controllo e tutela ambientale in corso d’opera che adesso mettiamo al servizio di tutte le opere simili in Italia». 1 Unlettorescrive: 2 «Vado spesso al parco “La Mandria” per correre o passeggiare all’aria aperta. Entrando dall’ingresso di Venaria (Ponte Verde) tutti ricorderanno lo splendido viale che accoglieva i visitatori appena entrati; purtroppoquelvialenonèpiùaccessibile a causa della instabilità e pericolosità delle sue piante secolarie,perovviarealproblema, di recente è stata costruita una variante stradale laterale lunga qualche centinaio di metri per una spesa di circa 180 mila euro; tuttavia, come tutte le opere pubbliche che si rispettino, qualche vistoso difetto non poteva non averlo; questa volta si è omessal’asfaltatura,ilcherende di fatto impossibile il transito a pedoni e ciclisti visti i nugoli di polverechealzanoinumerosiveicoliintransito. «Certamenteunanormalebitumata non era fattibile dato il luogo, tuttavia per rispettare i vincoli ambientali si poteva usa- Specchio dei tempi 1 123456778 56A BC3 DE EFFE EA3E E 5363 177673 465A6 53 7A6 6FF8 456BBC3677818A383FE8338A31866 77!EBE8348F3 1 reunasfaltoditipo“grezzoenaturale” come è già stato fatto in passatoinzonelimitrofedelparco;siè preferito invece “riservare” a pedonieciclistiunastradettainmezzo ai campi che però altro non è se non un sentiero improvvisato e non battuto in mezzo all’erba con bucheprofonde. «Vorrei quindi chiedere a chi gestisce il parco se, per l’immediato futuro, si sta pensando ad una soluzione meno “improvvisata” e soprattutto più “rispettosa” dei tanti che entrano quotidianamente nel parco senza veicolo al seguito, visto e consideratocheilcostodellavarianteèsta- tapagatadatuttienonsolodachi si muove in automobile». chi? Conviene pagare (forse!), ma seunohapremura?». RENATOBELLINI PIERPONSERO Unlettorescrive: 2 «CorsoBrunelleschivicinoal mercato. Una coppia con bimba molto piccola, forse romeni ma parlano bene l’italiano, stanno “lavorando” nella loro auto parcheggiataunpo’troppoversolacorsia. Lo specchietto sinistro è incrinato.Stannodiligentementepescando e quando un pesce tocca anche sololeggermentelospecchietto,la macchinasimetteinmoto.Inbreve,inseguimentoerichiestadi200 euro trattabili fino a 50. Chiamare Unlettorescrive: ricevuta di ritorno di una raccomandata impiega 90 giorniperfareunviaggiodaMilano a Torino! Tutti questi giorni ci sono voluti perché la ricevuta di ritorno di una raccomandata di un atto giudiziario recapitata a Milano il giorno dopo S. Stefano dell’anno scorso tornasse a Torino. L’atto giudiziario in essa contenuto scadeva proprio decorsi 90 giorni dalla notifica! Occorreràquindispedirneunaltroconre- 2 «Una lativicostiaggiuntivi.Beffafinale: al ritiro della ricevuta ho dovuto pagare una somma pari a 3,60 euro.VivalePoste!». AVV.SILVIOVIVIANI IlGttscrive 2 «Rispondiamo alla lettera “CeresaeLubatti:machiharagione” per dire anzitutto che non esiste alcuna “versione” diversa tra Gtt e l’Assessorato ai Trasporti. Comeènoto,apartiredal2010abbiamo subito una consistente diminuzione dei finanziamenti. In questo quadro stiamo operando, intotalesintonia,percontinuarea garantire un servizio soddisfacen- te.Nelmeritodellalettera,èindubbio che esiste una necessità di risparmiochehariguardatoanchei mezziutilizzatisullalinea3.Levetture serie 7.000, “jumbo tram”, presentavano alti costi di manutenzione, oltre a un funzionamento non ottimale. Si è quindi deciso di dismetterli e di riorganizzare la distribuzione dei veicoli tranviari . Si tratta quindi di una concausa che per motivi di sintesi non è emersa nell’articolo. Nell’intervista non si fa cenno alle politiche di dismissionedelsistematranviario perchélastrategianonèquesta.Il tram continua ad essere centrale per il trasporto cittadino ma in mancanza di cofinanziamenti nazionaliperl’acquistodinuovitram, siamocostrettiagarantireilservizioconl’attualeparcotranviario». UFFICIOSTAMPA [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi T1 CV PR T2 VENERDÌ 28 MARZO 2014 LA STAMPA 42 T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .43 Città metropolitana, avvio difficile Cara Torino LUIGI LA SPINA Torino è un caso anomalo per dimensioni e numero dei Comuni coinvolti: oltre trecento I sindaci dei “piccoli” protestano e minacciano il boicottaggio. Entro il 2014 la fase costituente BEPPE M INELLO S iamo sempre originali. Se nel resto d’Italia sembrano preoccuparsi in pochi - il difficile voto del Senato dimostrerebbe però il contrario - in provincia di Torino cento sindaci hanno già affidato a una lettera i loro malumori, mentre altri sono arrivati a minacciare la disobbedienza, diciamo, civile: «Non ce l’ha ordinato il medico di fare la Città metropolitana, rifiutiamoci e vediamo cosa accade». Tutti, indistintamente, hanno paura di essere fagocitati da Torino, di perdere autonomia e libertà. «La ragione è tecnica, più che politica», spiega Claudio Lubatti, assessore incaricato dal sindaco Fassino di occuparsi delle politiche di area metropolitana. Ma andiamo con ordine. Quando la legge sarà approvata definitivamente - entro il 7 aprile - ed entrerà in vigore, partirà la fase costituente che inizierà con la nomina auto- Il primo Consiglio sarà eletto da sindaci e consiglieri in carica: circa 4 mila persone matica di Piero Fassino a sindaco della Città metropolitana e l’uscente Antonio Saitta con la sua giunta incaricati di gestire l’ordinaria amministrazione fino a dicembre. La fase costituente Entro quella data Fassino dovrà gestire la fase costituente della Città metropolitana. Vale a dire, chiamare alle urne tutti i 315 sindaci e tutti i consiglieri comunali della provincia - complessivamente oltre 4 mila persone - affinchè nominino i 18 componenti il Consiglio statutario che, come dice il nome, dovrà, preparare, entro il 30 settembre, lo Statuto della Città metropolitana. Statuto che sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea dei sindaci entro fine anno. Il «problema tecnico», come lo definisce Lubatti, è che il primo voto di sindaci e consiglieri sarà ponderato, vale a dire che ogni consigliere peserà in rapporto alla città di cui è espressione. Il voto Le incognite della riforma SEGUE DA PAG.39 A Saitta annuncia le dimissioni Antonio Saitta non ci sta. Ieri sera alla Gam, all’incontro sulla riforma organizzato dal Pd, ha annunciato che all’entrata in vigore della legge si dimetterà e non gestirà fino a fine anno, come prevede la nuova legge, la fase transitoria. «Sarebbe poco dignitoso». Al suo posto dovrà dunque essere nominato un commissario 315 2,5 Comuni milioni La provincia di Torino darà vita a una Città metropolitana con più comuni annessi d’Italia La popolazione complessiva della futura città metropolitana di Torino del torinese, quindi, varrà più del collega di Varisella e il Consiglio che nascerà sarà sbilanciato sui torinesi. «La legge è stata studiata proprio per evitare che i Comuni, che so, della Val di Susa si mettano assieme per fare massa a scapito degli altri ma anche che il comune capoluogo spadroneggi con i suoi eletti. Ovunque questi pericoli sono marginali. A Torino, l’elevato numero dei Comuni (la seconda città metropolitana ha meno della metà dei centri torinesi, ndr) ha sballato il meccanismo». Ecco spiegate lettera e proteste. Fassino lo sa e sta facendo un lavorone di moral suasion per convincere i 314 colleghi che non sarà così. «Intanto - spiega Lubatti - le regole che verranno inserite nello Statuto potranno eliminare gran parte dei guai introdotti dalla legge che va bene altrove ma non qui». Una testa un voto «Ed è bene ricordare - continua che tutti gli atti fondamentali della città metropolitana saranno votati dall’assemblea dei 315 sindaci dove non ci sarà ponderazione e ogni testa varrà un voto». Secondo Lubatti c’è la possibilità di creare organismi molto più rappresentativi delle varie realtà territoriali di quanto non avvenga oggi con la Provincia: «Oggi in Consiglio provinciale siedono 7 consiglieri eletti a Torino, ma se volessi portarne uno di Chivasso non ci riuscirei neanche se candidassi Obama». «Per ovviare al problema - spiega l’assessore - si potranno creare bacini di aree omogenee, ad esempio tra tutti i comuni della Val di Susa oppure del Pinerolese o del Canavese. Sono almeno sei o sette i possibili bacini, tutti necessari per arrivare a decisioni condivise con il territorio e viceversa». A livello ancora più basso, potranno esserci le Unioni di comuni: «Nel Pinerolese potrebbero trasformarsi in altrettante Unioni le attuali due comunità montane. Proprio per evitare che Torino agisca a discapito di chi è piccolo e lontano, Fassino è intenzionato a proporre un organismo consultivo con i 7-8 sindaci dei Comuni maggiori. Bacini e Unioni Insomma, bacini, unioni e organismi di consultazione vari sono tutte cose che lo Statuto potrà realizzare. Basta armarsi di buona volontà e volerlo». Lubatti è un ultras della Cit- Sulla «Stampa» 40 .Cronaca di Torino LA STAMPA .GIOVEDÌ 27 MARZO 2014 gg Dossier/Gli effetti del taglio del governo Cosa resterà della Provincia di Torino? L’ente di corso Inghilterra ha più dipendenti di Napoli e più dirigenti di Roma e Milano. Ora andranno ricollocati Nel mirino anche gli incarichi attribuiti attraverso consulenze milionarie, la sicurezza e i lavori mai terminati MASSIMILIANO PEGGIO C’ è il consulente di «trabocchetti stradali» che consiglia come arginare le cause degli automobilisti danneggiati dalle buche; la «Consulente di Fiducia» per le «dipendenti provinciali che subiscono molestie sessuali» e discriminazioni varie da quote rosa calpestate; il super cattedratico arruolato con 20 mila euro per «verificare se è possibile evocare in giudizio lo Stato e, nel caso, davanti a quale giudice e a quale sede» con la speranza di incassare da Roma un tesoro congelato di 103 milioni di euro. Dal 2008 a oggi la Provincia di Torino ha speso più di 11 milioni e 300 mila euro in incarichi professionali esterni. Consulenze e affini. Il D-Day. Ieri la province italiane hanno vissuto il loro D-Day renziano, il giorno della demolizione. Simbolo degli sprechi nazionali, di- INCARICHI PROFESSIONALI ESTERNI ASSEGNATI DALLA PROVINCIA DI TORINO euro 2.744.000 285 2009 euro 2.413.000 277 2010 euro 2.877.000 189 2011 euro 1.640.000 122 2012 euro 970.000 88 2013 euro 637.000 IL FUTURO 2 2014 Ora le 1676 unità del personale vanno ricollocate venteranno «enti di secondo livello». Con l’abolizione delle province, dicono i demolitori, si risparmieranno i costi della politica. «Macché risparmi, specchio per allodole» urlano dall’altra lato della barricata, ultimo fronte amministrativo. A spulciare le spese fatte dalla Provincia negli ultimi anni, vien voglia di fare qualche calcolo. Con 48 dirigenti, di cui sei a contratto, Torino per una volta supera Milano, Roma e Napoli. Gli incarichi apicali a Milano 294 2008 euro 26.900 TOTALE La sede rinnovata cinque anni fa Il palazzo di corso Inghilterra, all’avanguardia nel risparmio energetico, è stato inaugurato proprio da Antonio Saitta il 10 ottobre del 2008 e ha subito ospitato i lavori dell’Assemblea Nazionale dell’Unione Province 1.257 euro 11.307.000 DIRIGENTI TORINO 5 16 milioni mila euro Il costo complessivo delle retribuzioni annuali dei 48 dirigenti della Provincia Il prezzo pagato per studiare il trasloco di un’opera simbolo delle Olimpiadi Invernali 2006 Provincia sono 47. Dall’altro lato, abbondano studi sul consumo del suolo, alcuni finanziati dall’Europa, altri assegnati a super specialisti. Montagne di progetti e aggiornamenti, a più cifre che spesso convergono allo stesso risultato: razionalizzare l’espansione edilizia. quel ruolo. In ballo però c’è la responsabilità penale per i guai del cantiere. I dipendenti, da tempo impegnati in un braccio di ferro con l’ente, hanno chiesto di ottenere adeguate coperture. Molti si pagano un’assicurazione in proprio per i rischi dell’incarico. Sicurezza Triste destino per l’opera di Leonardo Mosso «Struttura di luce» eretta a Fenestrelle quale 48 di cui 6 a contratto MILANO 40 di cui 6 a contratto ROMA 45 tutti a tempo indeterminato L’opera Nel 2013, la Provincia si è dedicata per lo più a risanare scuole NAPOLI 34 tutti a tempo indeterminato Il servizio sulla «Stampa» di ieri relativo all’«eredità» della Provincia, che ha 1700 dipendenti. 1 tà metropolitana: «Non so se porterà risparmi, certo porterà più risorse. Perché se vado da Moretti a battere cassa perché metta più treni per i pendolari mi ascolta più attento se rappresento 2,5 milioni di persone. Come Città metropolitana sarà anche possibile accedere a finanziamenti europei oggi preclusi. Fidiamoci, sarà una gran cosa». questo proposito, ci vorrà molta attenzione nel rassicurare questi cittadini che non saranno considerati «di serie B», non solo con le solite promesse, ma con fatti concreti che dimostrino la loro effettiva parità rispetto agli abitanti di Torino. Perché si realizzi davvero una significativa riduzione dei costi, poi, non basterà limitarsi a contare le minori spese per essere riusciti ad abolire i consigli provinciali, una misura, dal punto di vista economico, pressoché simbolica. Se la struttura amministrativa rimarrà immutata, sarà un passaggio nominalistico quello dalla Provincia alla città metropolitana. Non si può perdere l’occasione, insomma, per rendere più snello l’iter burocratico delle decisioni e rispondere con più efficienza alle richieste di cittadini e aziende. Ci sono sempre due atteggiamenti sbagliati di fronte alle novità annunciate dal nuovo governo Il primo, è quello di chi, pregiudizialmente, pensa che le promesse saranno puntualmente smentite dai fatti e maschera, con l’alibi di una doverosa prudenza, la volontà di non cambiare nulla, conservando, magari, poteri e vantaggi economici a cui non si è disposti a rinunciare. Il secondo, è quello di chi si accontenta della propaganda governativa e rinuncia a verificare l’applicazione del provvedimento per calcolarne i vantati benefici. Quando è noto ormai che, in Italia, è molto complicato far approvare dal Parlamento una legge, ma è ancor più difficile constatarne gli effetti. L’abolizione della Provincia ha superato solo il primo passo e, forse, saranno i nostri figli a poter capire se non sarà stato un passo falso. T1 CV PR T2 44 .Cronaca di Torino STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Il Comune All’anagrafe il consenso per donare organi A Torino si può fare nel testamento biologico L’iniziativa di Settimo: 18 adesioni in tre giorni La storia NADIA BERGAMINI arte da Settimo Torinese «Una scelta in Comune». La città alle porte di Torino è infatti, la prima di tutto il nord Italia ad accogliere il progetto sulla donazione degli organi e tessuti, già adottato da numerosi Comuni nelle Marche, Umbria ed Emilia Romagna. P 521 in attesa In Piemonte: 400 per un rene, 23 di un nuovo cuore 9 di pancreas, 65 di fegato e 24 di polmone 13% in Piemonte La percentuale di trapianti eseguita in regione Di cosa si tratta Di una nuova modalità per i cittadini per dichiarare la loro volontà sull’argomento. Finora le persone potevano rilasciare la dichiarazione di assenso o diniego alla donazione o attraverso associazioni come Aido e Admo (che negli ultimi dieci anni ne hanno raccolte oltre un milione e 200 mila) o recandosi in un apposito sportello della propria Asl. Sportello di cui pochi conoscono l’esistenza e con orari spesso particolari. Da qualche giorno a Settimo si può fare anche attraverso il Comune. In sostanza quando i cittadini si presentano all’anagrafe per rinnovare la carta di identità, gli operatori offrono l’opuscolo informativo, spiegano e chiedono se vogliono compilare l’apposito modulo che può essere di consenso alla donazione o di rifiuto. Nei primi tre giorni, su 53 utenti, ben 18 hanno compilato il modulo e dieci si sono dichiarati favorevoli alla donazione. Se il buongiorno si vede dal mattino…. Settimo può ambire nel giro di un anno ad arruolare qualche centinaio di potenziali donatori. Numeri che rendono orgoglioso l’assessore Fabrizio Puppo che si è occupato del progetto realizzato in collaborazione con il Coordinamento regionale delle donazioni e dei prelievi di organi. «La richiesta di attivare uno sportello ci è curiosamente arrivata da Facebook. - racconta Puppo – ci è sembrata subito un’idea interessante e quindi ci siamo immediatamente attivati per capire se fosse fattibile, a gennaio gli operatori hanno fatto il corso di formazione e lunedì il servizio, a costo zero per l’ente, è partito». I moduli Le dichiarazioni dei cittadini(revocabili presso l’Asl in qualsiasi momento) registrate all’anagrafe non saranno riportate sul documento di identità, ma trasmesse direttamente e in tempo reale al Sistema Informativo Trapianti nazionale consultabile ogni volta che sarà necessario dai centri trapianti regionali in modalità sicura e 24 ore su 24. «Ce l’hanno chiesto sul web» La richiesta dei cittadini al Comune è arrivata da Facebook e in pochi mesi lo sportello è diventato operativo a costo zero «La dichiarazione con la propria volontà di donazione o non donazione - spiega Raffaele Potenza del Coordinamento regionale - evita, nel momento del lutto e del dolore, alle famiglie di doversi assumere la responsabilità di decidere. In quei momenti così difficili nel 70% dei casi i congiunti non sanno mai cosa fare». Grazie alle dichiarazioni rilasciate ai comuni che hanno aderito al progetto, dal 2012 ad oggi sono 11.267 le persone diventate donatrici, contro le 123 mila dichiarazioni di volontà consegnate in oltre 10 anni alle Asl. Il sistema che utilizza le anagrafi comunali come mezzo di informazione è decisamente più capillare. «Il Piemonte è una delle regioni più virtuose d’Italia - chiarisce l’assessore regionale alla Sanità, Ugo Cavallera - come numero di donatori per milione di abitanti. Nonostante ciò le liste di attesa per un trapianto non si esauriscono. L’iniziativa di Settimo va nella giusta direzione e mi auguro che presto possa essere estesa ad altri comuni piemontesi». I dati Al 31 dicembre in Piemonte le persone in attesa di un trapianto erano 521 (9 mila in tutta Italia), 400 in attesa di un rene, 23 di un nuovo cuore, 9 di pancreas, 65 di fegato e 24 di polmone. Il Piemonte nel campo dei trapianti è all’avanguardia, il 13% viene eseguito proprio qui. Anche a Torino si può utilizzare il Comune per comunicare le proprie volontà rispetto alla donazione degli organi. Lo si può fare con uno strumento che, a differenza di quanto avvenuto a Settimo, non è stato istituito ad hoc bensì con un’altra finalità: il registro per il testamento biologico, istituito nel 2010 dopo una petizione popolare che l’aveva richiesto. Il documento sul fine - cui finora si sono registrate circa 2 mila persone, vita era stato criticato da molte associazioni perché troppo stringato. Si è deciso allora di ampliarlo, prevedendo la possibilità di indicare al fondo alcune clausole. Una di queste può riguardare le disposizioni sulla donazione degli organi. «Nulla vieta a chi lo voglia di inserire le proprie volontà rispetto a questa situazione», spiega il radicale Silvio Viale, tra i promotori della petizione da cui ha avuto origine il registro per il testamento biologico. Sull’opportunità di istituire un registro ad hoc, invece, Viale, che è medico, non si sbilancia: «Il fatto è che, quando si tratta di organi, alla fine l’ultima parola spetta ai parenti. Una persona può anche iscriversi ai registri dell’Aido o dell’Admo, ma se poi i suoi parenti negano il consenso all’espianto, non [A. ROS.] se ne fa nulla». T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .45 Centrodestra, si cerca un altro nome Berlusconi: “L’unità della coalizione è essenziale”. Pichetto: “Se non c’è convergenza su di me è normale cercare altrove” Ncd e Fratelli d’Italia confermano le primarie del 6 aprile con Crosetto e Leo. Ma la trattativa è vicina a una svolta ALESSANDRO MONDO Le tappe «Io sono il candidato proposto da Forza Italia, ma decide Berlusconi. Se mancherà una convergenza sul mio nome? Sarà naturale cercare altre soluzioni». Così Gilberto Pichetto, sempre più perplesso al termine di un’altra giornata inconcludente. 14 gennaio FdI lancia Crosetto 1 Fratelli d’Italia lancia Guido Crosetto, il coordinatore nazionale del partito muove i primi passi come possiible candidato del centrodestra. Subito sembra ci sia la convergenza di tutta la coalizione. Conto alla rovescia Doveva essere il giorno della verità, quantomeno quello in grado di mettere qualche punto fermo nel caos in cui si dibatte da settimane il centrodestra piemontese, invece la giornata di ieri si è chiusa con l’ennesimo punto interrogativo. Oggi, forse, sapremo se Forza Italia, Ncd e Fratelli d’Italia troveranno un punto di mediazione per correre uniti contro Chiamparino, compresa la Lega e forse l’Udc, o se invece - per la prima volta dal ’94 - il centrodestra proce- 13 marzo Ncd lancia le primarie 1 Il Nuovo centrodestra lancia le primarie di coalizione per la scelta del candidato. E subito spuntano i candidati: si fanno avanti ufficialmente Leo, Coppola e Porchietto. 27 febbraio Il sondaggio di FdI Oggi sarà convocato un nuovo incontro di Forza Italia, si tratta con gli alleati 1 Fratelli d’Italia com- Ultimi tentativi per trovare una mediazione sul nome di un candidato in grado di eliminare le resistenze tra Forza Italia e gli alleati (nella foto, il Cavaliere a Torino) derà in ordine sparso. Ciascuno per sè, «a cercar la bella morte», come profetizzava, desolato, uno dei suoi esponenti. contro ristretto con gli alleati, previsto oggi: l’ultima occasione per tentare una ricomposizione, magari gettando una nuova carta sul tavolo. Molte le variabili, interne ed esterne al centrodestra, sugli equilibri piemontesi: compresa la possibilità di un accordo tra Ncd e Udc per le europee. Berlusconi vuole l’unità È esattamente quello che Silvio Berlusconi vuole evitare. Al termine del Comitato di presidenza di Forza Italia, riunitosi ieri, l’unica notizia certa è che il Cavaliere non vuole nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi di una non coalizione: vale anche per il Piemonte, che comincia lentamente a entrare nel suo orizzonte decisionale. La seconda notizia, senza nulla togliere ai contatti tra i luogotenenenti di FI e quelli dei partiti potenzialmente alleati, in queste ore sempre più fitti, è che potrebbe essere lo stesso Cavaliere a prendere le redini della situazione. Si muove il Cavaliere A questo punto comincia la girandola delle voci, e delle interpretazioni. Secondo alcuni dei forzitalioti più ortodossi, Berlusconi intenderebbe tirare dritto su Gilberto Pichetto, in pro- missiona un sondaggio che lancia Crosetto come il candidato ideale contro Chiamparino e affossa Pichetto superato anche da altri volti del centrodestra. Conto alla rovescia «Io sono il candidato di FI ma chi decide è Berlusconi: o si trova un’intesa o bisognerà cercare altre strade» «Valutare altri nomi sarebbe un risultato, in ogni caso resta il problema dei criteri per la selezione» Gilberto Pichetto Enrico Costa coordinatore regionale Forza Italia Coordinatore regionale Nuovo centrodestra cinto di ottenere una (re)investitura telefonica: di primarie manco a parlarne. Il che escluderebbe una ricomposizione con gli alleati riottosi. Stando ad altre voci, il Cavaliere si sarebbe riservato di sondare personalità del mondo imprenditoriale per sparigliare le carte con una controproposta. Tra i nomi che ieri circolavano, più e meno probabili, ha fatto capolino quello di Guido Martinetti, fondatore con Federico Grom, dell’azienda dolciaria. Il che, commentano alcuni osservatori, spiegherebbe per quale motivo Pichetto non è ancora partito con la campagna elettorale. Nuovo incontro? Altri ancora rimandano a un in- 27 febbraio Berlusconi pro Pichetto 1 Gilberto Pichetto an- nuncia la sua candidatura per Forza Italia. Dice che la scelta l’ha fatta lo stesso Berlusconi nel corso di un faccia a faccia che ci sarebbe stato tra i due ad Arcore. Annuncio mai smentito da Berlusconi. Alleati in guardia Prudenti gli alleati. Agostino Ghiglia, coordinatore regionale FdI, è il più disincantato: «Dubito molto che dal cilindro di Berlusconi possa uscire una personalità tale da farci cambiare idea. Conosco Torino e il Piemonte meglio di lui, e Babbo Natale non l’abbiamo ancora trovato. Se poi Berlusconi in persona chiama i miei capi e li convince... io sono per la realpolitik. Noi andiamo avanti con le primarie del 6 aprile». Altrettanto chiaro Enrico Costa, numero uno del Ncd in Piemonte: «Sgombrare il campo dalle attuali candidature potrebbe essere un passo avanti, ma in ogni caso bisognerebbe costruire un metodo collegiale per quelle nuove... ed ecco che torniamo alle primarie». Partita aperta. 20 marzo Berlusconi pro primarie 1 Arriva la notizia che Berlusconi avrebbe detto sì alle primarie. Voci poi smentite dagli stessi vertici di Forza Italia che le avevano fatte trapelare. 24 marzo Ncd-FdI in azione 1 Ncd e FdI accelerano dopo la chiusura di Forza Italia su Pichetto e annunciano: primarie il 6 aprile. Cinquestelle Per Bono un tour elettorale sul camper Il camper del tour elettorale del candidato presidente del Piemonte del movimento 5 Stelle partirà il primo di aprile. «A differenza di Renzi che faceva finta di muoversi in camper io lo userò come una casa mobile per girare per il Piemonte. È un modo per abbattere i costi della politica visto che lo useremo per preparare i pasti, dormire e trasportare il materiale di propaganda», spiega Davide Bono. Prima tappa il Verbano-Cusio-Ossola. E da lì Bono e i Cinquestelle scenderanno verso le province del sud Piemonte per poi concentrarsi a Torino dove arriverà anche Beppe Grillo. In queste settimane è stato elaborato un programma di governo perché i Cinquestelle sono convinti di potersi giocare la vittoria finale. Per fare cosa? L’introduzione del reddito minimo garantito: 400 euro al mese per chi rimane senza lavoro e senza ammortizzatori sociali. E Bono spiega che i soldi per finanziare questa misura arriverebbero dall’abolizione dei «vitalizi, anche quelli retroattivi e ad altri tagli ai costi della politica». E poi c’è anche la volontà di intervenire da subito per l’informatizzazione della sanità. Il tour servirà anche per raccogliere i fondi per finanziare la campagna elettorale: «Noi - spiega ancora Bono abbiamo deciso si spendere al massimo 70 mila euro, ma contiamo di restare al di sotto di questa soglia. Per farlo però chiediamo il sostegno dei cittadini». Ad oggi sono stati raccolti circa 20 mila euro. «Con il contributo di tutti manderemo a casa la destra e sconfiggeremo anche Chiamparino che non rappresenta certo il caambiamento». [M.TR.] Diario Il libro di Cerutti (Sel) Ghiglia (FdI) Polemica in Comune “Ecco perché chiudere i Cie” “Auto blu all’asta? Meglio alla polizia” Omofobia, schede di nuovo on line Un libro per spiegare i motivi per cui è necessario chiudere i Cie, a partire da quello di Torino. Monica Cerutti, consigliera regionale di Sel, ha raccolto in un volume scaricabile gratuitamente dal suo sito «il lavoro di monitoraggio della struttura portato avanti in 24 mesi». E spiega: «L’ultima visita risale a giovedì 20 marzo 2014 e nei fatti quella struttura era chiusa vista la presenza al suo interno di 29 “ospiti” totali, ma nonostante ciò il numero delle forze dell’ordine impegnate (esercito, carabinieri e polizia) è lo stesso di quando il centro era a pieno regime con una capienza massima di 210 ospiti». E poi «la gara per l’assegnazione della gestione del Cie di Torino è andata deserta perché nessuno si è presentato, neppure la Cri ha ritenuto opportuno partecipare a un bando al massimo ribasso (40 euro al giorno per singolo “ospite”) e il prossimo 10 aprile la gestione del Cie non sarà più competenza della stessa». Insomma «visto ormai l’utilizzo ai minimi termini della struttura ci chiediamo che senso abbia continuare a mantenerla». 1 «Anziché fare spot pubblicitari sulla presunta politica di risparmio del governo Renzi, il ministro degli Interni, Angelino Alfano revochi l’asta su ebay e invii le auto del Viminale alla Questura di Torino». La richiesta arriva da Agostino Ghiglia, portavoce regionale di Fratelli d’Italia, che non si preoccupa di criticare il leader di un partito, il Nuovo Centrodestra, con cui sta organizzando le primarie anti-Chiamparino. E spiega: «Non so se il Ministro sappia - anche se sarebbe sufficiente buttare l’occhio in giro mentre viaggia velocemente con sirene e lampeggianti dietro i vetri oscurati - che la maggior parte delle auto in dotazione alle nostre forze di Polizia hanno mediamente più di centomila chilometri e che, addirittura, molti agenti che svolgono attività in borghese sono costretti ad usare le proprie vetture o i mezzi pubblici anche per servizi delicati». Insomma «la sicurezza degli agenti e dei cittadini non si tutela con spot mediatici ma con scelte consapevoli e concrete, anche se, comprendiamo, la serietà non si compra su Ebay...». 1 Le contestate schede relative all’omofobia realizzate dal settore Diritti e pari opportunità del Comune, guidato dall’assessore Ilda Curti, e utilizzate per il corso «contrastare il bullismo omo/transfobico» rivolto a docenti della scuola secondaria, sono di nuovo on line. Erano state rimosse l’altro ieri, dopo le polemiche sollevate da ambienti cattolici, in particolare dal consigliere del Nuovo Centrodestra Silvio Magliano, il cui attacco aveva poi smosso anche il cardinal Bagnasco. «La rilettura ha confermato in pieno il contenuto e l’indirizzo generale costruito attraverso un lavoro iniziato anni fa», spiega una nota del Comune. «Nessun intervento contenutistico è stato apportato, mentre è stata fatta una modifica di carattere stilistico». Spariti i riferimenti alla presunta omofobia di San Paolo, paragonata invece all’atteggiamento aperto e inclusivo di Gesù, contro cui si era scagliati Magliano e i cattolici. La scheda «L’omosessualità nella Bibbia: l’antico testamento» è stata dunque modificata, così come un brano tratto dalla Genesi sostituito. 1 T1 CV PR T2 VENERDÌ 28 MARZO 2014 LA STAMPA 46 T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .47 Quasi soffocati mentre rubano il rame Il motore del “flessibile” brucia l’ossigeno CLAUDIO LAUGERI Sotto accusa il filetto di platessa Rischiare la vita per rubare un po’ di rame, l’«oro rosso» diventato bersaglio dei predatori di strutture abbandonate, ma anche di ferrovie e magazzini poco sorvegliati. Ieri pomeriggio Mircei Radu, 36 anni e un connazionale (ancora non identificato) hanno cercato di strappare qualche metro di cavo da una centrale abbandonata. Utilizzavano un flessibile, alimentato da un generatore a benzina: il motore ha bruciato l’aria, loro sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio. Uno sta già meglio, in cura con trattamenti in camera iperbarica al Maria Vittoria; l’altro è in coma, lotta contro la morte al pronto soccorso del San Giovanni Bosco. I carabinieri indagano per chiarire la vicenda. Si ripropone il problema della qualità dei prodotti serviti nelle mense scolastiche: questa volta il piatto incriminato che ha provocato malori sarebbe il filetto di platessa Tre bambini intossicati in mensa dal pesce Si sono sentiti male dopo il pranzo alla Perotti PAOLO COCCORESE Il furto Poco dopo le 15, i due sono entrati nella cabina di trasformazione della centrale elettrica in corso Umbria, a meno di 30 metri dalla caserma dei caraIN COMA Il più grave è stato ricoverato al San Giovanni Bosco binieri e da quella della polizia municipale. È una struttura in muratura, porte in metallo con ampi tagli all’altezza delle serrature, per impedire la chiusura. La zona è frequentata da clandestini, gente che cerca riparo nelle notti fredde. Ma è anche una piccola cassaforte che «custodisce» decine di metri di cavi in rame. Sono sistemati in cunicoli, servivano a portare la corrente in arrivo e in uscita dalla cabina elettrica. Per i predoni, è moneta contante. Il modo più semplice e più rapido di portare via quei cavi è il taglio a blocchi, con un flessibile. Per arrivare all’«oro rosso», è necessario I soccorsi Le fasi finali dell’intervento di vigili del fuoco, carabinieri e medici del 118 nella cabina elettrica in corso Umbria scendere nei cunicoli. Il condotto è fatto a «L»: il primo tratto è verticale, 4-5 metri. Per scendere c’è una scala in metallo inchiodata alla parete. Mircei si è fermato là, il suo amico è andato oltre, altri 5 metri. L’intossicazione I due hanno incominciato a tagliare. Hanno utilizzato il flessibile collegato a un generatore di corrente a benzina. Brucia aria e carburante, emette monossido di carbonio. Letale. I due hanno «lavorato» per un po’, con ogni probabilità almeno 15-20 minuti. Quando i vigili del fuoco sono intervenuti, nell’aria c’erano mille e 100 parti per milione di monossido di carbonio: sarebbero bastate la metà per causare cefalea e giramenti di testa, con un’esposizione di appena 10 minuti. Mircei era più vicino alla «bocca» del cunicolo, il ricambio d’aria era maggiore. All’amico è andata peggio. I soccorsi Una telefonata al 115 ha dato l’allarme. Erano le 15,49. «Ci sono due persone, due amici che dormono nel canale» ha detto la voce con accento romeno, ma che dichiarava un nome italiano. I vigili del fuoco hanno mandato i sommozzatori e gli specialisti in soccorso alpino e fluviale. Loro hanno salvato i due giovani romeni. Mircei è parso subito in condizioni migliori. L’amico sembrava morto. Il torace immobile. Il massaggio cardiaco e l’intervento dei medici del 118 hanno rianimato il giovane. È ancora in coma, i medici aspettano un miglioramento per poterlo sottoporre alle cure in camera iperbarica. In ospedale sono finiti anche 6 vigili del fuoco, rimasti intossicati. Sono già stati dimessi. Ieri i genitori di Camilla, il nome è di fantasia, hanno preferito evitare di farla tornare tra i banchi dell’elementare «Perotti» di via Mercadante. «Anche se sono passate parecchie ore, non sono spariti i sintomi dell’intossicazione. Ha ancora le macchie rosse sulle guance, le labbra e la lingua così gonfie che fa fatica a respirare», racconta in serata la mamma Daniela. La piccola è una dei quattro alunni della scuola della direzione didattica Ilaria Alpi che mercoledì, dopo aver mangiato una porzione di platessa dorata in refettorio, sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche. Tre sono andati in ospedale dove sono stati visitati e dimessi dopo alcune ore. Il referto parla chiaro: intossicazione da sindrome di sgombroide. Cibo mal conservato I genitori sono sul piede di guerra. E annunciano che sono pronti a preparare i panini per i loro figli per evitare di farli tornare in mensa. Difficile da dimenticare lo spavento di mercoledì. Ad ora di pranzo, in tavola un menù uguale ad altri giorni. Riso, insalata di contorno e un filetto di platessa impanata. «Finito di mangiare, mia figlia e altri compagni hanno incominciato a sentirsi male - dice una delle mamme dei bambini intossicati -. Le maestre ci hanno subito chiamato. Sono andata all’ospedale Regina Margherita». Al Pronto Soccorso la bambina è rimasta per quasi L’ASSESSORE «Sono solo tre porzioni vengono serviti 40 mila pasti al giorno» sette ore. I medici le hanno somministrato cortisone e antibiotici. «Ci hanno spiegato che aveva un’intossicazione per aver mangiato una dose eccessiva di istamina – aggiunge -. Perchè il pesce non era buono ed era stato conservato male». La risposta Due bambini sono stati portati al Regina Margherita, uno al Il recupero della salma OGGI L’AUTOPSIA Il corpo era stato avvistato sulle sponde del Po venerdì scorso da una ragazza che stava passeggiando, non lontano dalla zona di piazza Europa Resta un mistero l’identità del cadavere sulle sponde del Po Tre tatuaggi l’unico dettaglio sul corpo sfigurato dall’acqua GIAMPIERO MAGGIO Tre tatuaggi sull’avambraccio destro e una catenina d’oro. Nient’altro. Sono questi pochi dettagli che potrebbero dare un’identità al cadavere trovato venerdì scorso sulle sponde del Po, a San Mauro Torinese. Su di lui, un uomo tra i 30 e San Giovanni Bosco. Il quarto è rimasto a casa, ma i genitori gli hanno somministrato i medicinali necessari per far sgonfiare le labbra che gli impedivano di respirare. Ieri, mentre i genitori sono andati in Procura per fare un esposto, altri compagnia sono stati male. «Vomito, diarrea, problemi intestinali per molti bambini», aggiunge la mamma della piccola di quinta elementare rimasta intossicata. Il Comune non è rimasto a guardare, ma preferisce minimizzare. «Ci dispiace dell’accaduto - dice l’Assessore alle Politiche educative, Maria Grazia Pellerino -. Parliamo di tre porzioni su oltre 40.000 servite. Abbiamo chiesto all’azienda fornitrice e ai nostri organi di controllo di dirci cosa sia successo». I genitori sono più severi: «E’ da settembre che ci lamentiamo della qualità del servizio», dice Fabrizio Genco, coordinatore circoscrizionale e genitore di un alunno, e chiede la sostituzione dell’azienda incaricata. «Il cibo spesso arriva in ritardo, freddo e in porzione esigue. Ed è capitato di trovare nei piatti unghie e capelli». i 40 anni, al momento non si sa nulla. Il volto era sfigurato e neppure dalla dentatura sarà possibile avere informazioni utili, perché quell’uomo trovato cadavere era totalmente sdentato. Per gli inquirenti che, da giorni, cercano una traccia, un dettaglio utile, si tratta di un vero e proprio rompicapo. Il procuratore capo della Repubblica di Ivrea, Giuseppe Ferrando spiega: «L’unica certezza, aspettando l’esito delle analisi sul Dna, sono quei tatuaggi». Una rosa dei venti, un braccialetto tribale e il simbolo di una foglia di marijuana tatuati sul braccio destro. «Rendere pubblici questi particolari ci potrebbe aiutare a dare un nome a quel corpo» insistono i carabinieri. Soltanto a quel punto, forse, si riusciranno a capire molte altre cose. A cominciare dal perché quel corpo si trovasse in acqua. Quell’uomo si è suicidato? Oppure è stato ammazzato e poi gettato nel fiume? Domande che per ora restano senza risposta, anche se l’esame esterno del cadavere aveva escluso segni di violenza. «Per capire meglio, però, sarà fondamentale l’autopsia» spiega il procuratore titolare dell’indagine. L’esame autoptico è fissato per questa mattina. Il cadavere verrà trasferito dalla ca- mera mortuaria di Settimo Torinese a Strambino, dove c’è la sede di medicina legale. Il corpo era stato trovato venerdì della scorsa settimana, intorno alle 16, da una ragazza che stava passeggiando lungo le sponde del Po, a pochi passi da piazza Europa. In un primo momento lo aveva scambiato per un per un sacco della spazzatura. Poi, però, si era avvicinata e aveva guardato meglio: «Ho capito che si trattava del corpo di una persona». Era stata la stessa ragazza ad avvertire, sotto choc, prima la polizia municipale, poi i carabinieri. Per recuperare il cadavere riverso a pancia sotto i pompieri avevano dovuto lavorare diverse ore. «E’ morto da almeno un mese» aveva spiegato il medico legale subito dopo aver effettuato l’esame esterno su quel corpo ormai gonfio d’acqua. Poi il cadavere era stato portato nella camera mortuaria di Settimo Torinese. L’unica traccia, per gli inquirenti, è una denuncia di scomparsa fatta 3 settimane fa a Torino dai famigliari di un uomo che, per età, coinciderebbe con il cadavere trovato sulle sponde del Po. «Riscontri oggettivi, però, al momento non ce ne sono» spiega Ferrando. E allora l’unica speranza restano quei tatuaggi e quella catenina d’oro. T1 CV PR T2 VENERDÌ 28 MARZO 2014 LA STAMPA 48 T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Wave for energy . Cronaca di Torino .49 CardioPad Creare energia in mezzo al mare L’esame al cuore si fa in farmacia L’idea è di creare energia offshore, cioè in mezzo al mare. I fondatori di Wave For Energy pensano in grande come tutti all’incubatore, ma qui si fa l’idea è di quelle rivoluzionarie. E Wave for Energy ha già un prototipo di meccanismo per sfruttare l’energia delle onde. L’Italia è un paese circondato dall’acqua e se davvero l’idea di W4E si realizzasse sarebbe l’uovo di colombo. La società è composta di ingegneri con formazione meccanica ed aeronautica, esperti in analisi e progetto di sistemi meccanici, meccatronica e meccanica delle vibrazioni. La prima «stazione» sarà a Pantelleria, la prossima in Sardegna. [A. MAR.] Lui è un ragazzo di quelli che ti immagini in mezzo a circuiti e pc, ha 33 anni, si chiama Alessandro Sappia e con Enrico Manzini da quattro studiano un prototipo, ma soprattutto le autorizzazioni dal ministero della Salute e le certificazioni. Adesso hanno un oggetto, poco più grande di un computer portatile che fa l’elettrocardiogramma sul posto. Il CardioPad già dal nome fa intuire tutte le possibilità, con uno schermo touchscreen fa l’esame lo comunica al medico o all’asl e memorizza i dati della persona. Niente più code alle aziende sanitarie, un risparmio di tempo e soprattutto per il sistema sanitario. Adesso deve solo entrare sul mercato. [A. MAR.] Wiicom Sadabike La caldaia parla con l’idraulico Avete presente quando tornate a casa per un bagno caldo e la caldaia si è bloccata? Ecco se avesse installato questo pezzettino di tecnologia di altissimo livello avrebbe potuto «dialogare» con il vostro idraulico, e prima del vostro arrivo a casa voi avreste potuto contattarlo via Ipad o cellulare. Per adesso la Wiicom, una decina di persone tra ideatori e dipendenti, installa questi mini modem nelle linee industriali dove con la tecnologia wi-fi comunicano il numero di pezzi prodotti, qualunque sia il software dell’azienda, è questa la vera novità: non ci sono barriere, ma la sicurezza è garantita. [A. MAR.] Un campus per l’innovazione Tra corso Castelfidardo e via Boggio 59 nella cittadella del Politecnico ci sono aziende create dagli ex studenti diventati giovanissimi imprenditori che creano innovazione e posti di lavoro Dall’incubatore al business Mille posti di lavoro e 86 aziende high-tech Le cifre delle start-up nate al Politecnico ANTONELLA MARIOTTI Functionable Un supporto per i disabili Anche questa start-up pensa alla salute, o meglio della qualità della vita. Già in sperimentazione all’Unità spinale del Cto, adesso questo dispositivo che cambia la vita a tetraplegici e pazienti con difficoltà motorie, stanno per essere immessi sul mercato. «Tactee» questo il nome dell’innovazione è un supporto per le mani che restituire l’autonomia funzionale e l’indipendenza in una nei gesti quotidiani. Inutile sottolineare l’utilità sociale e il risparmio delle famiglie in tempo e denaro nell’assistenza. «E’ Tactee che si adatta alle persone che lo usano e non viceversa». Una rivoluzione in questo campo. [A. MAR.] Si chiama incubatore, forse perchè le idee geniali e appena nate sono un po’ come bambini prematuri. È l’I3P del Politecnico, la cittadella dell’innovazione 3.0 una serie di laboratori e uffici tra corso Castelfidardo e e via Boggio, che racchiude cervelli che vogliono restare qui e creare posti di lavoro partendo da un’idea, geniale appunto. Ieri I3P ha aperto le porte per mostrare alcune delle aziende sulle quali è stata investita fiducia e cifre importanti. Sono qui le start-up, per quelli che non sono nativi digitali e anche per parecchi degli altri, sono le aziende più nuove che ci sono, quelle che assumono, che da un’idea arrivano a un fatturato a sei zeri e anche di più e in una manciata di anni. Nel senso che di anni ce ne vo- gliono meno delle dita di una mano. Torino sta imparando a conoscere questo super incubatore di veri geni di tecnologia e soprattutto di impresa. «Noi qui ci prendiamo carico di un progetto, cerchiamo i finanziatori e diamo la possibilità di avere una sede» spiega Dalla medicina all’edilizia le migliori innovazioni passano da corso Castelfidardo Mario Vittone, responsabile operativo dell’incubatore che ieri ha raccontato in cifre e opportunità come si è arrivati a mille posti di lavoro e a 86 aziende ospitate. «Qui ci sono trentamila studenti - spiega ancora Vittone - di questi il quaranta per cento viene da fuori regione e circa un sesto sono stranieri». Un campus al centro della città che sta producendo innovazioni come la bicicletta che sta in una borsa da pc, senza raggi e pieghevole, oppure una scatola poco più grossa di un Ipad che fa l’elettrocardiogramma, un sistema che può essere integrato con le varie aziende ospedaliere e dalla farmacia sotto casa mandare la diagnosi al proprio medico di famiglia. Nel settore medico poi c’è una delle start-up che prevede un boom nei prossimi anni: si tratta di un nuovo strumento per gastroenterologi per esaminare l’interno dello stomaco, e senza biopsie, riuscire capire se ci sono cellule tumorali o no. Anche qui oltre a salvare vite umane si prevede un fatturato stellare. twitter @lamariotts La bici grande come un ombrello Senza raggi e pieghevole. E detto così sembra una bici del futuro ma non tanto, e invece no. Sadabike pesa meno di 10 chili si piega con un solo movimento, e una volta chiusa sta in una borsa che si può mettere a tracolla e contenere anche il computer portatile. A inventarla Gianluca Sada, un giovanissimo ingegnere che promette «la metteremo in produzione l’anno prossimo». Costerà 1500 euro in allumino, più o meno, e il doppio in carbonio. Nel video di presentazione la superbici compatta è davvero una gran cosa. E anche vista dal vero: l’inventore ha pedalato per i corridoi dell’I3P con estrema facilità. [A. MAR.] Nesocell L’isolante per la casa dai rifiuti di carta Dai rifiuti di cartiera può arrivare la soluzione semplice ed economica per aumentare l’efficienza energetica delle abitazioni. Ne sono convinti gli ideatori di Nesocell: fiocchi di cellulosa riciclati dalle cartiere che vengono inseriti nelle intercapedini di pareti, tetti e sottotetti, aumentando il comfort climatico delle case. Pensate a quanta carta si getta ogni giorno nei cassonetti e a quanta se ne potrà riciclare. La sede operativa di «Nesocell» è in via Livorno mentre l’impianto produttivo è a Balangero. Da sottolineare che queste start-up qui restano, e qui creano posti di lavoro. [A. MAR.] Vendere e comprare Il caso La piattaforma Citybuyer è senza pubblicità e dopo un mese conta già parecchi iscritti Metà Ebay e metà Facebook Il mercato virtuale nasce sotto casa «Citybuyer» l’idea di un torinese di 24 anni sfruttare la mia rete di contatti su internet?». E’ nata così, da una considerazione fugace, l’idea di una piattaforma completamente gratuita che trasformi la condivisione in una nuova forma di guadagno e colleghi acquirenti e venditori in tutto il mondo. ELISA BARBERIS Il successo La rivoluzione social dell’ecommerce ha un cuore torinese e l’entusiasmo creativo di Simone Barioglio, 24 anni appena. «Una sera volevo vendere un vecchio cellulare su eBay, ma non volevo pagare senza sapere se sarei riuscito a trovare un compratore, allora mi sono chiesto, perché non A meno di un mese dal lancio, oggi Citybuyer conta già centinaia di iscritti: bastano pochi clic per pubblicare e far conoscere ai propri contatti l’oggetto o il servizio che si vuole mettere in commercio. Massima trasparenza, nessun intermediario, spese di commissione o canoni mensili per inserire i propri annunci. La sfida è ambiziosa: «Unire il privato al piccolo negozio, portare tutti su un’unica piazza digitale, con un’interfaccia semplice da utilizzare e che non abbia pubblicità invasiva e fastidiosa», spiega. Oltre a oggetti e biglietti per eventi musicali, presto si potranno acquistare anche servizi, app, materiale musicale e film o collegare il proprio store virtuale, unendo il commercio elettronico a quello fisico. «Tramite l’applicazione per smart-phone, ancora in fase di sviluppo, qr code e tecnologia Nfc, che permette il passaggio d’informazioni tra due dispositivi tramite wireless, si potrà poi decidere di farsi spedire direttamente a casa la maglietta provata in negozio oppure andare solo a ritirare la spesa già prenotata». Meno costi per i commercianti, meno prodotti invenduti e tutto il vantaggio dei prezzi contenuti. La Rete «La Rete - continua Barioglio - ha sconvolto radicalmente il modo di creare, distribuire, promuove- re e scambiare beni e servizi, ma prima ancora che tecnologico il cambiamento è sociale». Se attraverso il motore di ricerca posso raggiungere tutto il resto del mondo, sono però gli acquisti effettuati a dare un valore locale e personalizzato alla propria bacheca. «In più offriamo una maggiore visibilità attraverso spazi a pagamento per sponsorizzare il proprio prodotto, che però non rischiano di perdersi nel mare magnum degli annunci come avviene su eBay». Partito con tre amici, un budget quasi pari a zero e una scrivania nell’Incubatore di startup del Politecnico, a chi gli chiede perché non sia già volato all’estero, Simone risponde senza esitazione: «Se Citybuyers avrà successo preferisco che dia un’immagine tricolore piuttosto che a stelle e strisce. Se Facebook fosse nato in Italia, magari non fatturerebbe così tanto, ma quante persone vorrebbero dare vita a un progetto così, in grado di generare un circolo virtuoso di innovazione e coraggio?». T1 CV PR T2 50 .Cronaca di Torino .VENERDÌ 28 MARZO 2014 Movida nel mirino Fischi all’assessore “A San Salvario vogliamo dormire” I controlli aumentano e anche le operazioni di carabinieri e vigili urbani ma i residenti sono ormai esasperati Movida selvaggia, il Comune promette più vigili il caso PAOLA ITALIANO «I Sudoku o ho abitato a San Salvario quando ero studente. Conosco il quartiere e lo preferisco com’è oggi». E giù proteste, urla, fischi. Quando fa il suo intervento, l’assessore Domenico Mangone rende incandescente il clima già surriscaldato del consiglio aperto sulla movida a San Salvario che si è svolto ieri pomeriggio alla Circoscrizione Otto, in una sala gremita ben oltre il limite della capienza, in cui erano presenti anche altri due assessori, Elide Tisi e Giuliana Tedesco, e il comandante cittadino dei vigili Alberto Gregnanini. Mangone parla dopo gli interventi ai limiti della disperazione di alcuni residenti e qualcuno ironizza: «Ha del coraggio». Alta tensione Che sia un consiglio difficile e che siano tutti sul piede di guerra lo si capisce fin dai primi interventi, subito interrotti da brusii, proteste rumorose, invettive o applausi. Andrà avanti così per tutta la seduta, con il presidente Levi che avrà il suo bel da fare a impedire L’annuncio che la situazione Al di là di preveI RESIDENTI degeneri. I comidibili tensioni, liti dei residenti, Nel mirino il sindaco tati e contestazioni, non solo quelli di che non li riceve San Salvario, non l’unica vera novità in arrivo è Contestato Mangone si fanno sfuggire quella che annunl’occasione della cia l’assessore Tedesco: a San folta rappresentanza istituzionaSalvario i vigili lavoreranno an- le per ribadire le loro lamentele. che di notte, in un servizio spe- Tra cui l’assenza del sindaco, inciale a piedi che conterà 18 ope- vitato, ma assente per altri imperatori in divisa che gireranno gni a Roma: denunciano che da 4 dal giovedì alla domenica nel mesi gli hanno chiesto un inconquadrilatero della movida. Non tro, senza risposta. Dopo aver solo per punire la sosta selvag- passato in rassegna tutti i disagi gia, ma per sanzionare anche i che sono costretti a subire, i cocomportamenti eccessivi dei mitati tirano fuori l’asso nella clienti dei locali. manica, il colpo di scena: proiet- Sulla Stampa tano in aula un video con immagini della movida girate dai loro balconi con folle di giovani urlanti per strada. Mamme disperate Anche l’arcivescovo Nosiglia è intervenuto sulla movida a San Salvario incontrando i residenti. 1 Ma l’applauso più grande lo strappa una mamma che abita in via Belfiore 22, con un intervento disperato fino alle lacrime: «Ho tre figli, non dormono loro, non dormo io. Questa notte ci hanno tenuti svegli fino alle quattro. A chi mi devo rivolgere per essere ascoltata?». In molti pongono la stessa domanda. Prende il microfono un ragazzo, studente: «E’ diventato impossibile studia- re e dormire. Ho chiamato il 113 e mi hanno detto di chiamare i vigili. Ho chiamato i vigili e mi hanno detto che non possono intervenire per questioni di sicurezza. Ma parlano della loro sicurezza. Io non so più a chi chiedere aiuto». Dopo molti interventi, scoppia il caos quando prende la parola Mangone. Torna una relativa quiete quando parla Giuliana Tedesco. «I 18 vigili sono già attivi da una decina di giorni. Girano la sera dopo cena, fino a mezzanotte». E qui riprendono le proteste: «Troppo presto, i problemi maggiori li abbiamo dopo mezzanotte». VENERDÌ 28 MARZO 2014 LA STAMPA 51 T1 CV PR T2 Mobili di qualità, prezzi leggeri. E D N GRA A T I D SVEN a Feletto Canavese! APPROFITTA DEL BONUS FISCALE PER CHI RISTRUTTURA DE TRAZIONE DEL sull’acquisto dei mobili! www.giordanoarreda.it LA NOSTRA FORZA È L’ONESTÀ. DAL 1947. Trovarci è facile! A 26 km da Torino vi aspetta una grande esposizione. Da Torino imboccare la superstada per Caselle, prendere l’uscita numero 3 (Rivarolo-Ceresole) e proseguire per la SP 460 ino a Feletto Canavese. 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In mostra ci sono 80 cappelli indossati tra il 1920 e il 1967, realizzati dalle modisterie torinesi – la loro produzione all’epoca era molto forte, ora è solo più un ricordo – e da quelle parigine. «Le modiste piemontesi copiavano i cappelli d’oltralpe. Erano uno status symbol: spesso le madame li compravano direttamente a Parigi» dice Anna Bondi, curatrice della mostra con la conservatrice Paola Ruffino. L’altra sera, è stata occasione per tante torinesi di ti- Un’altra scuola occupata dalle bidelle D Ammirate Decine di visitatrici si sono soffermate entusiaste ad osservare i capi storici in mostra Dagli armadi della scuola a Palazzo Madama “Chapeau, madame”, la mostra sui cappelli nasce al Passoni Il liceo artistico ha una grande collezione di abiti storici IL PROGETTO Si cercano informazioni e reperti sugli antichi mestieri della moda rare fuori dall’armadio i cappelli, anche i più strani, e sfoggiarli senza imbarazzo. La scuola Tutti gli oggetti della mostra, che si trova al secondo piano, nella Sala Tessuti, dove resterà un anno, arrivano dalla collezione di abiti del liceo artistico Passoni, che ha prestato pezzi del suo «guardaroba» anche alla mostra di Venaria sui 150 anni dell’eleganza italiana. «Gli studenti della sezione moda erano nel backstage, racconteranno l’iniziativa sul loro blog» spiega la docente Valeria Bianco, curatrice della collezione del liceo. Il pezzo più pregiato È un Reboux di paglia e raso di seta nera, modellato come una scultura, il pezzo più pregiato. Ci sono i capi fantasiosi nello stile di Elsa Schiaparelli, vicina ai surrealisti, firme come Dior e i nostrani Cerrato, Maria Volpi, Gina Faloppa. Esposte an- Tradizione e fantasia Al vernissage di «Chapeau, madame» molte signore hanno esibito cappelli di vario materiale e foggia che cappelliere e forme di legno, la rivista «Modes e Travaux» del 1932. I monitor ripercorrono la storia del cappello nell’arte, con Picasso e Modigliani, e nel cinema, con dive come Marlene Dietrich e Ginger Rogers. L’ultimo cappello esposto è del 1967. «Dal ’68 le donne non hanno più vo- luto essere madame, il cappello si mette semmai per gioco dice Bondi – Adesso però sta tornando di moda: riappare nelle vetrine dei negozi». Produzione via da Torino Però la grande produzione torinese non c’è più, perché il cappello è diventato oggetto culto, da museo, e perché i percorsi della moda si sono spostati a Milano. Ma è un patrimonio da non disperdere: il museo di Palazzo Madama lancia un appello ai visitatori per un progetto di ricerca sui mestieri della moda a Torino. «Vogliamo saperne di più sui prodotti delle locali sartorie, modisterie e calzolerie del ’900, che magari sono nelle case di tanti cittadini. Chiediamo loro di contattarci, mandandoci le foto e una storia dell’oggetto e di chi l’ha posseduto. Entrerà a far parte del nostro archivio, chi in più vorrà donarcelo sarà accolto a braccia aperte». Cinque bidelle dell’elementare Vittorino Da Feltre, zona Lingotto, ieri sera si sono barricate a scuola. Hanno occupato un’aula al primo piano che dà su via Genova. Hanno seguito l’esempio delle colleghe che da tre giorni sono chiuse a chiave in una stanza della «Fontana» di via Buniva, affacciata su un balcone dal quale urlano la loro protesta ai passanti. Ieri a Roma è stato firmato il preaccordo tra governo e parti sociali, ma a Torino si continua a protestare. Le bidelle e i bidelli delle cooperative delle scuole – in 500 rischiano il posto nella nostra città, molti svantaggiati – non si fidano. Le donne della Vittorino hanno ricevuto ieri il nuovo contratto: riporta i tagli temuti. Passano da 30 ore settimanali a dieci o cinque. Sindacati e lavoratori contestano alle cooperative i contratti che stanno applicando. Decine e decine le vertenze. Secondo i sindacati, in caso si ricorra agli ammortizzatori, questi sarebbero calcolati sui nuovi contratti, lasciando alle bidelle un pugno di mosche. L’accordo trovato ieri a Roma dovrebbe cambiare la prospettiva. «Il governo ha trovato 480 milioni di euro per far lavorare queste persone per due anni, più 60 milioni per gli ammortizzatori sociali e ci sarà l’accompagnamento alla pensione» spiega Gianni Ventura, della commissione lavoro del Comune. Ma tanti interrogativi sono ancora senza risposta. Il principale riguarda i lavori «di piccola manutenzione» per i quali sono stati stanziati i fondi (i servizi di pulizia sono appaltati con la gara Consip). «Ma il personale svantaggiato non può mettersi a tinteggiare le aule o fare lavori manuali pesanti e complessi» dice la Cgil. Il Comune, che vent’anni fa ha fatto entrare le cooperative nelle scuole, scelta rivelatasi un boomerang occupazionale, spinge per una clausola che preveda «attività idonee per persone in difficoltà». I nodi verranno sciolti forse oggi, quando il governo renderà noto il dettaglio delle misure che intende adottare: si capirà se la protesta avrà centrato l’obiettivo. [F. ASS.] Diario Il ragazzo morì a 16 anni Madonna di Campagna Moncalieri Una fiaccolata per Sergio Arrestati dopo 26 rapine Un corteo per la sicurezza Non si dà pace Cristina Recano, la mamma di Sergio Apicella, il giovane di 16 anni morto il 16 settembre 2012 nell’ospedale di Moncalieri. «Se qualcuno pensa che sepolto Sergio sarà sepolto anche il suo caso si sbaglia - garantisce Cristina -. Io mi bat- L’iniziativa nel 2013 terò con tutte le mie forze per sapere come è morto mio figlio e per chiedere giustizia». Per questo nel giorno del diciottesimo compleanno di Sergio hanno indetto una fiaccolata, che si svolgerà oggi alle 20 nel parco Colonnetti. E su Facebook il profilo ha raccolto oltre mille adesioni. Perché i genitori aspettano ancora risposte. «L’autopsia - spiega la mamma - sostiene sia stato colpito da una linfoistiocitosi emofagocitica, pare scatenata dalla mononucleosi». Una risposta che però non placa la sua sete di verità. E con ansia, assistita dal legale Diego Revelli, attende di sapere l’esito delle indagini condotte con cura dal pm Giancarlo Avenati Bassi. «Non si interpreti male il nostro silenzio rispettoso dell’indagine - afferma Cristina -: non ci siamo né dimenticati, né rassegnati». [P.ROM.] 1 Ventisei rapine in meno di tre mesi, portate a termine da due banditi solitari, armati di pistole giocattolo. E un’altra dozzina saranno presto aggiunte all’elenco. I rapinatori sono stati arrestati dai «Falchi» della Squadra Mobile e dai colleghi del Un’auto della polizia commissariato Madonna di Campagna. Sono Lorenzo Ferraruccio, 42 anni, e Erik Giorgio Schiavon, di 26. «Anche se il numero delle rapine è diminuito, la percezione di sicurezza è calata. Alcune categorie come farmacisti e negozianti hanno manifestato un senso di esposizione al rischio che ha indotto il questore a intensificare i controlli sul territorio» spiega il numero due della Squadra Mobile, Luigi Mitola. E proprio questi controlli hanno favorito gli arresti. Secondo gli investigatori, Ferraraccio è il bandito dagli occhi azzurri, descritto dalla commessa di un supermercato. Quel particolare oltre all’altezza e alla corporatura ha facilitato le ricerche dei «Falchi», coordinati dal commissario capo Filippo Sordi. Per gli inquirenti, è responsabile di 16 rapine (dieci in farmacie, cinque in supermercati e una in edicola). [C. L.] 1 Borgo san Pietro in marcia per la sicurezza. Un corteo di cittadini, organizzato da due comitati di quartiere, sfilerà stasera a Moncalieri in una fiaccolata organizzata «per sensibilizzare l’amministrazione comunale sui temi Partenza da piazza Mollo della sicurezza in questa zona della città». Borgo san Pietro è la zona più popolare e popolosa di Moncalieri. Conta quasi ventimila abitanti. «Ci sentiamo dimenticati - spiegano gli organizzatori - e i problemi sono sotto gli occhi di tutti». Quali? «Scarsa illuminazione, strade e marciapiedi dissestati, amianto sui tetti di molti edifici, alcuni dei quali vicino alle scuole, degrado del territorio, delinquenza, furti, scippi, insediamenti abusivi». I cittadini sollevano anche il problema delle fabbriche abbandonate, che spesso si trasformano in ricovero per disperati. Un esempio: la ex Firsat e la ex Ergas. La fiaccolata partirà stasera alle 20.30 da piazza Mollo (la piazza che ospita il mercato il lunedì), il corteo sfilerà poi lungo le strade del borgo fino a via Gramsci. [G.LEG.] 1 T1 T2 54 .Quartieri STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 uartieri A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI Per le vostre segnalazioni [email protected] Aperte tutti i giorni: piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: corso Vitt. Emanuele II 66; via Crescentino 34; corso Vercelli 236; corso Vitt. Emanuele II 182 bis C; via O. Vigliani 55/G; corso Cosenza 39; via Monginevro 245; via Barletta 84/F; corso R. Margherita 66/bis; corso Unione Sovietica 85; via V. Carrera 88; via Breglio 16; via Genova 64; via S. Franc. da Paola 10. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia 1/bis. Di notte (19,30-9): corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II, 66; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org San Paolo Crocetta CorsoRacconigi,aria di sgombero Truffatori con la scusa dell’Amiat Il neo presidente della cooperativa: molti dei mercatali continuano a non pagare ANDREA ROSSI 625 Il mercato è salvo, viva il mercato. Il 31 dicembre scorso, in corso Racconigi, era tutto un tripudio. Un giorno prima del minacciato sgombero, i 50 mercatali che dal 2001 occupano gli spazi del mercato coperto al civico 51 avevano trovato l’accordo con il Comune: piano di rientro del debito, da onorare entro il 31 dicembre del 2014, e riduzione dell’affitto, da 180 a 93 mila euro l’anno. Per chi se lo fosse dimenticato, Racconigi 51 è quel mercato aperto in pompa magna nel 2001 dove in dieci anni mila euro il credito che il Comune vanta nei confronti dei mercatali di «Racconigi 51» L’ultimatum della Città «Se entro dicembre non saldano il dovuto verranno cacciati» quasi nessun commerciante ha pagato l’affitto alla città, e dove soprattutto Palazzo Civico non s’è mai curato di controllare e farsi versare il dovuto, al punto da maturare un credito di 625 mila euro ed esporsi per 1,5 milioni con le banche che avevano prestato dei soldi alla cooperativa. Vertici rinnovati Un bel problema (finito sul tavolo della procura) che tre mesi fa sembrava risolto: la cooperativa aveva cambiato vertici e in Comune - dopo oltre dieci anni di lassismo qualcuno aveva preso in mano la vicenda. Il passato è d’obbligo perché ieri il nuovo presidente del consorzio, Antonio Gisonni, s’è presentato in Co- «Non aver riscosso l’affitto per 10 anni è stata una grave colpa della Città, ma ora nessuna proroga» Domenico Mangone assessore al Commercio Il mercato coperto «Racconigi 51» inaugurato nel 2001 mune insieme con il commercialista Alessandro Bove per aggiornare la commissione Controllo di gestione guidata da Roberto Carbonero (Lega Nord). E ha spiegato che i mercatali non riusciranno a rispettare gli accordi: «A fine aprile salderemo metà del debito, ma non ce la faremo con le rate di dicembre». E perché mai? «Perché un terzo dei commercianti continua a non pagare, e noi altri non possiamo versare anche le loro quote». Muro contro muro La città, però, non ha nessuna intenzione di rivedere i patti né di concedere proroghe. «Finché ci sono io, sugli accordi dello scorso dicembre non si transige», ha spiegato l’assessore al Commercio Domenico Mangone. Riconoscendo poi le pecche dei suoi predecessori: «Non aver riscosso l’affitto per dieci anni è stata una grave colpa. Però devo dire che anche dopo il 2011, quando il problema è emerso, i commercianti hanno continuato a non pagare. Se ancora adesso qualcuno continua a non rispettare gli accordi, è un problema della cooperativa. Noi non trattiamo con i singoli». «Sarà un problema nostro ma, trattandosi di casa vostra, forse ve ne dovreste occupare», gli ha replicato Gisonni. Fornendo un quadro che ai consiglieri - da Araldi del Pd, ad Appendino dei 5 Stelle, fino a D’Amico di Forza Italia e Greco Lucchina del Ncd - è apparso surreale, al punto da chiedere ulteriori chiarimenti: dal 2001 a oggi la cooperativa non ha mai presentato un bilancio né espulso chi non pagava. Troppi i morosi Le procedure per cacciare i morosi sono partite solo a gennaio e ora spetterà a Palazzo Civico avviare gli sgomberi. Intanto il tempo passa e in corso Racconigi cambia nulla. «Se entro dicembre non si mettono in regola dovranno andarsene tutti» assicura Mangone. La distribuzione di bidoncini e sacchetti per la raccolta differenziata dei rifiuti: è questa l’ultimo stratagemma utilizzato dai ladri e dai truffatori che approfittano degli anziani. E questa volta, hanno sfruttato un lavoro fatto davvero dall’Amiat, nel quartiere Crocetta. Visti gli annunci affissi in tutte le palazzine, i ladri-truffatori hanno approfittato della situazione. Così, una donna sulla trentina è già riuscita a intrufolarsi in tre alloggi. In una circostanza, è entrata dal portone assieme al padrone di casa, millantando un appuntamento per controllare gli spazi dove collocare i bidoncini: «Mi faccia vedere dove li mettete, così misuro con precisione e le consegno quelli della dimensione giusta». Appena entrata in casa, però, ha distratto i proprietari e ha fatto entrare un complice. Ma la ladra-truffatrice è stata tradita dall’eccessiva decisione, che rasentava la prepotenza. Quando la padrona di casa l’ha fatta uscire è spuntato il complice, che aveva in mano un cofanetto portagioie. «Sono un maresciallo dei carabinieri, devo mostrare la refurtiva a possibili proprietari. Adesso vado a far vedere questi oggetti alla signora del terzo piano» ha detto. Sparito. La notizia dei furtitruffa è arrivata agli agenti della sezione Centro della polizia municipale, che hanno avviato indagini. Il suggerimento è di non aprire a sconosciuti; nel dubbio, è possibile telefonare a 112, 113 e 011.0111, nuovo sumero di emergenza della polizia municipale. [C. L.] Madonna di Campagna Vanchiglia Poca affluenza, chiude lo sportello animali In piazza Chiaves ricompare l’altalena PAOLO COCCORESE Dopo due anni chiude il servizio d’ascolto dello Sportello Animali di Affezione. E’ arrivato al termine il progetto che vedeva la collaborazione delle Circoscrizioni 5,10 e il servizio Veterinario dell’Asl Torino 1. Progetto d’informazione che si svolgeva all’Informacinque di via Stradella e nella Casa del Parco di via Panetti. Azzerato il budget che si aggirava intorno ai 25 mila euro, non è stato prolungato il servizio pensato per aiutare chi ha un animale in famiglia. Lo Sportello Animali di Affezione è stato inaugurato nel 2012 e ha trovato casa a Madonna di Campagna e Mirafiori Sud. Nei due quartieri, era nata una piccola sede distaccata degli uffici del Servizio Veterinario di via Parella. Un luogo aperto dove trovare le informazioni per vivere in armonia con gli animali. Cani, gatti, ma anche piccioni e altre specie che condividono con noi gli spazi. Appuntamento pensato dall’Asl per diffondere le informazioni sull’Anagrafe canina, il corretto uso delle vaccinazione e raccogliere segnalazioni di animali maltrattati. «C’era un’affluenza sotto le aspettative», dice il presidente della Dieci, Marco Novello. DIEGO MOLINO LINGOTTO Che cosa resta dell’ascensore olimpico 1 Dai fasti dei giochi invernali del 2006 agli sfregi causati dalla maleducazione e dall’incuria: è la situazione in cui versano la passerella olimpica e il suo ascensore. A deturparlo sono decine di scritte e scarabocchi che fanno bella mostra di sé ai passanti. In più di un’occasione i cittadini hanno chiesto un intervento di pulizia. E’ stato necessario un anno di attesa, ma pochi giorni fa gli appelli lanciati da decine di bambini sono stati accolti. E’ stata finalmente ripristinata l’altalena all’interno dell’area giochi di piazza Chiaves, in zona Vanchiglietta. Un intervento chiesto a più riprese dopo che, nella scorsa primavera, i due seggiolini della struttura furono rimossi. A esprimere la soddisfazione degli abituali frequentatori dei giardini è Rosa Borio, una delle tante nonne che ogni pomeriggio accompagnano i propri nipotini nel- Dopo un anno sono tornati i seggiolini dell’altalena rimossi la scorsa primavera l’area verde: «Avevamo perso le speranze. Era importante rimettere a posto le attrezzature prima dell’arrivo della bella stagione, quando i giardini diventano un punto di ritrovo per le famiglie. Tanto più che da anni chiediamo di sostituire anche gli altri giochi che, col passare del tempo, necessitano di manutenzione». T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 etropoli Metropoli .55 . Per le vostre segnalazioni [email protected] Collegno, centrodestra su Boetti Villanis Chieri, pericoli nell’ex mulino Berruto E’ Carlo Boetti Villanis, 53 anni, avvocato civilista, il candidato sindaco del centro-destra a Collegno. Intorno al suo nome si sono ricompattati tutti i partiti di area: Forza Italia, Ncd, Fratelli d’Italia e Lega Nord. [P. ROM.] Il Comune ha chiesto ai proprietari di sbarrare porte e finestre dell’ex Mulino Berruto di porta Gialdo. Spesso nei locali, abbandonati da tempo, entrano gruppi di ragazzi. Fino a ora non ci sono stati incidenti. [F. GEN.] Salvi i posti di lavoro Moncalieri Si uccide a diciassette anni per un amore finito Garantiti i livelli occupazionali per i 250 dipendenti: «Quelli in esubero saranno implementati nella raccolta differenziata» Si getta sotto il treno dopo aver chiamato la ragazza: “Mi ammazzo” GIUSEPPE LEGATO Simone aveva deciso: Voleva morire. E nessuno lo avrebbe fermato. Freddo, determinato fino in fondo in questo folle gesto di gettare la vita sotto un treno, un mese prima del suo diciottesimo compleanno. Ieri mattina, quando l’altoparlante della stazione di Moncalieri ha annunciato un convoglio in transito al binario 2, ha appoggiato il telefonino sulla banchina e si è lanciato, nell’istante in cui arrivava la locomotrice. Settimo Seta, un nuovo partner con progetti ambiziosi: la differenziata al 65% «Nessun aumento delle tariffe, rifiuti a zero e chiusura della discarica» La storia d’amore finita Cosi muore un ragazzo di 17 anni. Che negli ultimi tempi non riusciva a superare l’ultimo ostacolo incontrato sul cammino della vita: la fine di una storia d’amore iniziata nel 2010. Ne aveva parlato un po’ con tutti: «Non torna - diceva agli amici - stavolta non torna davvero. Se n’è andata per sempre, è finita». La fidanzata, la prima grande storia d’amore della sua vita, glielo aveva detto un mese fa. Con toni dolci ma risoluti: «La nostra storia non può andare avanti». Se sia questo il motivo per il quale un giovane come tanti, residente a Chieri in un alloggio di un quartiere popolare, iscritto a un corso di formazione professionale per elettricista al liceo Pininfarina (a Moncalieri), decida di sprofondare nella notte della morte quan- NADIA BERGAMINI Avrebbe compiuto 18 anni tra un mese Il ragazzo ieri mattina ha atteso l’arrivo del treno Savona-Torino, ha mandato un sms alla madre, ha poi chiamato la ex fidanzatina per annunciarle il suicidio e si è gettato sotto la motrice do la sua vita è ancora all’alba, non si saprà mai. Forse è stato questo l’approdo finale di un disagio manifestato a tratti, sussurrato sottovoce, dissimulato nel quotidiano. L’ultima telefonata Poco prima di lanciarsi contro il treno in corsa che arrivava da Savona diretto a Torino, ha inviato un messaggio alla madre: «Vi voglio bene», ha scrit- to. Poi, ha fatto una telefonata alla ex fidanzata: «Mi ammazzo, vivere non ha più senso». E’ stata lei - secondo la ricostruzione fornita dagli agenti della Polfer di Torino che stanno indagando sul caso - a chiamare allarmata i parenti. Questi, a loro volta, hanno telefonato ai carabinieri. Quando l’esercito di soccorsi e investigatori è arrivato sulla banchina, era troppo tardi. Simone aveva già fat- to tutto. La sua è una storia difficile, condita da tanti ostacoli e dall’aiuto che negli ultimi tempi gli avrebbero dato anche i servizi sociali. «Era un bravo ragazzo», ripete lo zio davanti ai binari. «Sembrava avesse preso bene questa rottura, invece guarda lì. Ieri sera ha chiesto qualche spicciolo alla mamma, ma con noi non si è mai aperto. Chissà cosa lo ha divorato dentro». milioni Confiscate le case di Marando Sigilli a 800 mila euro di beni Confiscati i beni al boss della ’ndrangheta e narcotrafficante Pasqualino Marando, probabilmente morto anni fa per un regolamento di conti, e ai suoi complici. La Guardia di finanza ha messo i sigilli a sontuose dimore e appartamenti per un valore complessivo di circa 800 mila euro. Sono stati definitivamente acquisiti dallo Stato una villa a Trezzano sul Naviglio, un appartamento a Rozzano, una villa con terreno a Platì ed un’ulteriore unità abitativa a Volpiano. Immobili, questi, appartenenti a Pasquale Rifiuti zero. E’ l’ambizioso progetto di SMC, da ieri ufficialmente partner privato di Seta, la società ecologica territorio e ambiente finora totalmente pubblica, che raccoglie i rifiuti in 29 comuni nell’area nord est di Torino, della collina e del chivassese, servendo 200 mila abitanti. Dopo le difficoltà finanziarie del passato che hanno portato Seta quasi sull’orlo del fallimento e perfino un inchiesta della Pro- I risvolti cura della Repubblica di To- Sono ovviamente tutti positirino con 11 persone coinvolte vi. Soprattutto per i circa 250 per turbativa d’asta, per la lavoratori per cui sono garansocietà si apre un titi i livelli occupaziopercorso di rilannali. Anche se per cio. L’aggiudiquelli in esubero cazione provsi aprono nuove visoria era prospettive avvenuta a «Saranno utifine ottobre, lizzati per imÈ l’aumento di capitale ieri c’è stata plementare la deciso per Seta, con un la firma dal differenziata aumento nominale delle notaio per il prosegue Coazioni da 1 euro a 1,19 trasferimento lucci – nel nuodel 20% del pacvo impianto e nelchetto azionario di le funzioni di Seta, detenuto dal “Smart city” che Seta Consorzio Bacino 16 e tra un potrà intraprendere». anno ci sarà il restante 29%. E’ convinto e deciso Colucci e rassicura anche i cittadini. Il partner «Non ci saranno aumenti di È SMC, composta al 65% da tariffe – conclude – anzi se il Waste Italia (gestore della di- nostro progetto come credo si scarica di Chivasso) e dal 35% concretizzerà, gli utenti ne da Ecoema, società 100% di avranno solo benefici». SoddiKinexia. All’aggiudicazione sfatto anche il direttore di Seprovvisoria è stato deciso un ta, Teresio Asola: «Non solo aumento di capitale di Seta di per gli effetti di tipo economi4 milioni di euro e un aumento co e organizzativo, ma anche del valore nominale delle azio- perché SMC è società solida e ni da 1 a 1,19 euro per un inve- competente, che certo impristimento complessivo di 7 mi- merà slancio alla valorizzaziolioni. «Da questo territorio ne dei rifiuti, tema vitale per abbiamo avuto tanto – spiega una società come Seta che si Pietro Colucci, presidente e pone in prima fila nelle queamministratore delegato del- stioni di tutela ambientale». 4 Volpiano GIANNI GIACOMINO la capogruppo Sostenya e di Kinexia e azionista di riferimento di Waste Italia – e altrettanto vogliamo restituire». Il piano industriale è decisamente ambizioso. Colucci, infatti, oltre ad implementare la raccolta differenziata vuole ridurre a zero i rifiuti da portare in discarica. «Esiste un modello di impresa – chiarisce – ad impiantistica complessa che consente di trasformare i rifiuti in prodotti ed è quello che con il Comune di Chivasso, le associazioni ambientaliste e i sindacati sto cercando di fare». In sostanza il progetto di rilancio di Colucci per Seta prevede di portare la differenziata almeno al 65%, il resto nel nuovo impianto che sorgerà a Chivasso. «Conto di chiudere la discarica per rifiuti urbani entro un anno». Marando, Michele Franco e Antonio Giuseppe Trimboli (anche lui, per gli inquirenti, sarebbe morto da tempo), tutti già condannati in via definitiva per fatti di droga accaduti negli anni ’90. Gli accertamenti patrimoniali sono stati avviati dalle Fiamme gialle nel 1993, dopo gli arresti, per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, degli indagati delle maxi operazioni «Riace» e «Ghost» coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia. I destinatari della confisca, infatti, sono i componenti di una organizzazione criminale che, nei primi anni ’90, ha ge- Ville e case La confisca riguarda il patrimonio di Pasqualino Marando e di altri due boss stito un vasto traffico internazionale di stupefacenti, con ramificazioni in tutto il Nord Italia e collegamenti in Turchia, Colombia e Pakistan per l’approvvigionamento di cocaina ed eroina. Il giro d’affari era di due miliardi di vecchie lire. Il «cuore» dell’intera organizzazione era proprio Pasqualino Marando, il bosso di Volpiano, legato da vincoli di parentela e da interessi con altre famiglie calabresi da tempo trasferitesi a Volpiano, come gli Agresta e i Trimboli. Gli immobili confiscati passeranno ora all’Agenzia Nazionale beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, che curerà l’amministrazione e la destinazione del patrimonio per fini sociali. T1 CV PR T2 56 .In città STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 incittà LA STAMPA Società cultura & spettacoli La storia La Tesoriera si riempie per Mozart e Bach Riaperta la biblioteca Andrea della Corte All’ora del tè cento eventi gratuiti di musica FABRIZIO ASSANDRI concerti in cartellone sono un centinaio, due o tre la settimana. Alle 5 del pomeriggio, l’ora del te. Tutti gratuiti. Alla biblioteca musicale del parco della Tesoriera si prende il numero come alle poste. C’è chi resta fuori e litiga per Mozart o Debussy. La sala concerti è troppo piccola. Per arrivare a 100 posti si sono dovute aggiungere sedie ai lati. Dove non si vede nulla. Ma è un tripudio di note di Ravel, Bach, Chopin, anche se si ha davanti un muro bianco. È diventato un tempio cittadino della musica da camera la rinata biblioteca Andrea della Corte, riaperta nel 2012 dopo quattro anni di ristrutturazione. E nei mesi scorsi le attività sono andate a regime. La punta di diamante sono i concerti. Ottomila spettatori nel 2013. Emma Brandoni, ex maestra, non se ne perde uno. «Qui mi si apre il cuore. Amo tutta la musica, canzonette comprese. Il fatto che sia gratis invoglia, molti non potrebbero pagare un biglietto». «Arrivo I POCHI POSTI C’è chi ai lati della sala aggiunge delle sedie per trovare posto 50 minuti prima per non restare fuori - dice il pensionato Fiat Francesco Monticone non sono un intenditore ma mi sto appassionando. E poi l’ambiente è meraviglioso. Anche l’ascensore è un’opera d’arte». Non solo classica «Come s’è visto ai funerali di Abbado, anche la classica ha i suoi fan», dice il responsabile della biblioteca Davide Monge. Ma la Tesoriera ha deciso di svecchiarsi: ci sono state esibizioni house e folk. La collezione, che con i suoi 90 mila volumi tra libri, spartiti, biografie è la seconda più ricca dopo la centrale, ora è aperta alla musica contemporanea. Gran parte dei concerti è al pianoforte, uno Yamaha C3XA. Poi c’è il filone degli strumenti originali, per puristi. Vivaldi suonava al clavicembalo: la musicista Daniela Godio s’è l’è fatto prestare per l’occasione, e qualche settimana fa ha suona- Villa Sartirana Trecentoannidistoria 1 L’ultimo restauro, quello che l’ha riconsegnata alla città in tutta la sua bellezza, è stato completato nel 2012. Villa Sartirana, situata all’interno del parco della Tesoriera, e per questo conosciuta come «La Tesoriera», rispetta fedelmente le linee strutturali dei più noti palazzi barocchi torinesi. Attualmente ospita la biblioteca civica musicale Andrea Della Corte. Inaugurata nel 1715, è stata ampliata una prima volta nel 1844 e poi nel 1934. La villa suburbana fu costruita su progetto di Jacopo Maggi, scenografo, costumista e impresario del Regio Teatro. Il committente era stato Aimone Ferrero di Cocconato, consigliere e te- to Bach con un violino del ’700. Ad esibirsi sono associazioni come Ippogrifo, Archè, Concertante, Erremusica, Luoghi Immaginari, Mozart Italia, che usano la sala gratis per le loro rassegne. La location è ambita. Michele Dall’Ongaro (una sorta di Piero soriere generale di re Vittorio Amedeo II. Dopo alcuni passaggi di proprietà, nel 1846 fu acquistata dal marchese e senatore del Regno Ferdinando Arborio di Breme e Sartirana, a cui si deve la trasformazione dell’ampio giardino. Grazie a lui la villa divenne sede di preziose collezioni e di una biblioteca di oltre 1500 volumi di storia naturale e botanica. Nel 1962, l’amministrazione della casa dei duchi d’Aosta, che l’aveva ricevuta in eredità, vendette la tenuta all’Istituto Sociale dei Padri Gesuiti, i quali la destinarono a sede scolastica. Nel 1971 è stato acquistata dal Comune e destinato ad uso [M. TER.] pubblico. Angela della musica) l’ha scelta come set per tre puntate in prima serata di Rai 5 di Petruška, programma di cultura musicale. Oggi si gira la quarta. Budget zero Per risparmiare si eseguono Tesoriera La biblioteca musicale è stata riaperta al pubblico da pochi anni. Oltre alla collezioni di testi musicali si presta ad accogliere gratuitamente eventi musicali di tanti generi diversi autori morti da almeno 70 anni, quando scadono i diritti. Quest’anno tocca al pianista Rachmaninov: sarà festeggiato a maggio alla Tesoriera con un flash mob, in collaborazione con il Politecnico, che lavora sui temi del pubblico dominio. Si punta sul volontariato dei senior civici e di appassionati, come il giovane Fabio Chessari, che ha tenuto un corso su «Elisir d’amore» di Donizetti. Due bibliotecari sono diplomati al conservatorio, come Laura Ventura, in violino. Ha compo- sto nuove musiche dei Musicanti di Brema per le esibizioni con i bimbi: così non si pagano i diritti. Al sassofono e alla tromba ci sono due vigili della banda municipale. C’è una ricca fonoteca, si tengono conferenze e si può comporre (con le cuffie). Solo 20 posti certo di Elisa volevano solo quelli più grandi, così qualcuno è rimasto fregato: nel 2011 era troppo piccolo per Elisa, adesso è troppo grande per Robbie». C’è stata qualche difficoltà a trovare i maschi: «Spesso i genitori li orientano più sugli sport». È stata scelta una bam- A dieci anni saliranno sul palco al fianco di Robbie Williams uando hanno saputo che Robbie Williams li vuole sul palco con lui, nella sua data torinese al Palaolimpico il primo maggio, c’è chi si è messo a saltare dalla gioia. Non tutti conoscevano la star britannica. Molti di loro non erano neanche nati quando lui cantava «Back for good» con i Take That. Ma non stanno nella pelle all’idea di salire su un palco di quel livello. Il coro di voci bianche dei Piccoli Cantori di Torino si esibirà con lui durante la sua tappa dello Swings both ways tour, dal nome del suo ultimo album tributo allo swing e a Sinatra. E sarà proprio la cover di un successo di Sinatra, «High hopes», dal gusto retrò, che vedrà i Q ragazzini affiancare Williams. Su Youtube ci sono i video delle esibizioni con i bambini negli altri concerti del tour: e si trovano anche quelle di Sinatra che fa la stessa cosa. È un siparietto che ironizza, anche grazie all’innocenza dei bambini, sul mondo dello spettacolo e sulle sue crudeli leggi. Il coro Il coro di voci bianche, che riunisce ragazzi tra i nove e i sedici anni, ha sede nelle scuderie della Tesoriera. Si trova per le prove due volte alla settimana. Gli spazi ora sono affidati al Cai, il club alpino, che li affitta ai Piccoli cantori. Nelle stesse sale prova anche il coro del Cai, che a volte i bambini si fermano ad ascoltare. I piccoli hanno tenuto i loro concerti di fine anno nella biblioteca musicale della Tesoriera. Piccoli cantori di Torino è un’associazione di genitori, con una scuola di musica e due cori, uno di giovani e l’altro, appunto, di voci bianche. «Non sappiamo come ci abbiano scelti: se ci abbia segnalato qualche musicista o se ci abbiano trovato su Internet», spiega il direttore Carlo Pavese. Ma c’è qualche precedente. Lo stesso coro era stato scelto da Elisa per accompagnarla nel suo concerto a Torino nel 2011 e aveva registrato il Va’ Pensiero trasmesso in playback alla chiusura delle Olimpiadi. «Ci ha contattato Live Nation, dicendoci che lo staff di Robbie ci voleva on stage». Hanno dovuto fare i conti con le richieste degli organizzatori. I bambini del coro sono 57, loro ne vogliono solo 20, metà maschi e metà femmine. «Per fortuna, ci hanno dato loro il criterio, l’età. Volevano solo quelli più piccoli. Invece per il con- T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 In città .57 . Per le vostre segnalazioni [email protected] Liceo Porporato di Pinerolo Domani alle 20,30 Un monumento per i morti della strada Per Earth Hour day Torino spegne la Mole Serata di cinema e confronto alle 21 nell’Auditorium del Liceo Porporato di Pinerolo con la proiezione in anteprima assoluta del documentario «Untitled» di Maurizio Fedele. Il film ripercorre le tappe della realizzazione del monumento dell’artista Ciro Cirri in memoria delle vittime della strada, voluto dall’Associazione pinerolese Ali d’Argento. [L. GIA.] Torino aderisce all’Earth Hour Day 2014, l’iniziativa mondiale del Wwf indetta domani per sensibilizzare le persone e incentivare un uso più parsimonioso dell’energia e lo fa spegnendo, dalle 20,30 alle 21,30, le luci decorative della Mole Antonelliana.La manifestazione è cominciata nel 2007dalla città di Sydney. SILVIA FRANCIA «F elicità all’uomo che non suole procedere secondo il consiglio dei malvagi...egli è come un albero piantato lungo ruscelli d’acqua». La targa con questa epigrafe, tratta dai Salmi biblici, è sistemata a lato dell’ ingresso del parco Colonnetti - sulla via dedicata al partigiano Emanuele Artom – in cui ieri è fiorito un giardino. Fiorito è un termine futuribile, perché gli alberelli piantati sono ancora adolescenti. Messi lì a raccontare una Spoon River in cui ogni storia, però, è incinta di un lieto fine. Come Gerusalemme Nasce così il Giardino dei Giusti di Torino, modellato sul capostipite di Gerusalemme, che nel 1960 fu dedicato ai Giusti fra le nazioni da Moshe Bejski, uno degli ebrei salvati da Oskar Schindler. L’idea di clonarlo in città, piantumando con 36 alberi «in memoria dei tanti Giusti del Piemonte, che a rischio della propria vita salvarono centinaia di ebrei durante le persecuzioni nazifasciste», è di Sarah Kaminski, che l’ha realizzata con il Gruppo di Studi Ebraici e numerosi enti, tra cui La Contrada onlus, Comunità Ebraica e Parco Colonnetti Torino come Gerusalemme Nasce il Giardino dei Giusti Inaugurato un cippo commemorativo con 36 alberi in memoria I protagonisti Famiglia Levi Pietro Antoniono don Giuseppe Pollarolo Carlo Angela E’ stata salvata da Pietro Antoniono, capofamiglia di un nucleo di generosi e coraggiosi contadini La famiglia di Pietro Antoniono nascose i Levi sfamandoli sino a guerra conclusa Il religioso sistemò diversi ebrei presso il convento delle carmelitane in Val San Martino Il padre del giornalista Piero fu un medico che si adoperò per salvare la vita a numerosi ebrei EROI Molti di loro salvarono la vita a centinaia di ebrei 100 posti La capienza massima della sala per la musica della Villa della Tesoriera che fa sempre il tutto esaurito I Piccoli Cantori Il coro di voci bianche composto da 57 ragazzi di età compresa tra i 9 e i 16 anni ha sede nelle scuderie della Tesoriera bina, che parla inglese, per interagire con Robbie. Le prove si terranno tutto il giorno, i bimbi sperano di vedere Williams nel backstage. «Mescoliamo gli stili, dalla musica classica al regge, al rap. Forse per questo siamo stati scelti per il concerto di una popstar».[F. ASS.] Circoscrizione 10. Si sentiva forte, ieri, durante l’inaugurazione, il ricordo e l’encomio collettivo. Il vissuto. Come quello raccontato live da Aldo Levi, salvato con mamma, papà e fratellino a Chieri da un gruppo di conoscenti. Un brivido, quando i fratelli Giorgio e Paola Foa hanno pubblicamente ringraziato Enzo Grasso, figlio di Luigi e Maria che mettendo a rischio non solo la loro vita, ma pure quella dei loro figli - nascosero e rifocillarono a lungo i nove componenti della loro famiglia. «Quando nostra madre, finita la guerra, andò a trovare la signora Grasso, anche per sdebitarsi, lei rispose: “Se io fossi sua sorella, penserebbe di dovermi qualcosa?”». Il libro A sgranare questo rosario della speranza, contribuisce Maria Teresa Milano, curatrice di «Salvatori e salvati. Le storie di chi salvò gli ebrei nella Seconda guerra mondiale in Piemonte e Valle d’Aosta» (Le Château). Si scopre che uno dei Giusti fu il professor Carlo Angela, padre del giornalista tv Piero: un medico che, come direttore sanitario di una clinica a San Maurizio Canavese, nascose e aiutò gli ebrei, contraffacendo le cartelle cliniche e ricoverando profughi come falsi pazienti. Nello stesso senso si adoperava la comunità cattolica, attraver- Salvatori e salvati Paola Foa, Enzo Grasso, Alessandra Grasso, Giorgio Foa e Maria Teresa Damilano: Paola e Giorgio Foa sono stati salvati con tutta la lora famiglia dai genitori dei Grasso so figure come quelle dei religiosi Vincenzo Barale e Giuseppe Pollarolo. Quest’ultimo testimoniò: «A nome di Monsignor Barale ho sistemato ebrei presso il convento delle carmelitane in Val San Martino. Ho trasportato in macchina ebrei in altre case fuori Torino». Il medico Tra i Giusti figura Domenico Coggiola, medico che riesce a far ricoverare con false certificazioni nel reparto infettivi del Mauriziano. Poi, suor Giuseppina, che salva il piccolo Massimo Foa, facendolo uscire dal carcere Le Nuove - dove era imprigionato con la famiglia come un fagotto tra lenzuola. Il bimbo poi viene affidato a Clotilde Roda Boggio, vedova con tre figli, a cui venne promesso un compenso che non arriverà mai: ma ai tedeschi Clotilde di- chiara che il piccolo è suo nipote, salvandolo dalla deportazione. Mica poco, in un tempo che valutava in 5mila lire la vita di un ebreo: tanto veniva riscosso da chi ne consegnava uno alle autorità. Una somma che non fece gola alla domestica, Orsola Rosa Bresso, che salvò la casa della famiglia per cui lavorava, i De Benedetti e contribuì a sostentarla. Quel che loro chiamano «Divina Provvidenza», per i Levi aveva la generosa semplicità contadina della famiglia Antoniono che li nascose e sfamò sino a guerra conclusa. Una «provvidenza» a cui diede voce un anziano Giusto piemontese, già deportato in un campo di lavoro per il suo generoso prodigarsi. Quando la Comunità Ebraica gli consegnò una benemerenza, disse solo: «Non fu merito, ma dovere». T1 CV PR T2 58 .In città STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 montagna Fenestrelle: borgate da salvare Cani da slitta Domani, alle 21 in Municipio, conferenza «Due possibili esempi di recupero montano: Pequerel e Le Touce»: con Alice Rostagno e Tiziana Rocca, relatrici della tesi «Vivere la montagna. Un progetto per la borgata di Pequerel» E’ stata prorogata al 21 aprile l’attività del Centro Sleddog Sestriere. Per escursioni sulle slitte trainate da siberian husky scrivere a [email protected] o telefonare al 339/67.59.475 Progetto Il futuro del paese di pietra corre sul filo dell’avventura A Frassinetto anche il “Volo d’angelo” da brivido per rilanciare l’economia Presentazione e iscrizioni, giovedì 3 aprile alle 18 nella sede di corso Francia 192, del corso di arrampicata del Cai-Uget per ragazzi dagli 8 ai 14 anni. Giovane Montagna La Rupe in concerto Alle 21, nella chiesa di S. Salvatore in via Palestro a Ivrea, concerto del coro La Rupe di Quincinetto. Organizza la Giovane Montagna per i 100 anni di fondazione. Varisella Sentieri puliti Il patrimonio edilizio Per domenica il Cai di Lanzo (www.cailanzo.it) propone una giornata di pulizia del sentiero che dall’area camper di Varisella porta alla cappella di San Grato. Ritrovo alle 7,30 a Lanzo, all’hotel Sangi-Là. Formont fa scuola da 30 anni L a formazione è terreno infido. Spesso è stato oggetto di critiche: baraccone inutile in cui si sono dispersi finanziamenti pubblici impiegati per assistere insegnanti senza futuro, in corsi senza prospettive per chi li frequentava. Se funziona dal 1984, è segno che il Formont qualche numero in più lo ha. Il «Consorzio per la formazione professionale delle attività di montagna» della Regione Piemonte ha sede presso il Parco regionale La Mandria di Venaria Reale, ma ha numerose antenne diffuse sul territorio: Valle di Susa, Val Sesia, Valli dell’Ossola, Peveragno. Tra i suoi obiettivi vi è quello di contribuire a migliorare le condizioni professionali e di vita nei territori alpini attraverso le attività di formazione, Il Politecnico sta lavorando al recupero delle borgate storiche che diventeranno un «albergo diffuso» «Si lavora in squadra con l’obiettivo di attrarre turisti e favorire così l’occupazione locale» Marco Bonatto Sindaco di Frassinetto l’apertura della pinacoteca dedicata a Carlo Bonatto Minella, il pittore prodigio di Frassinetto, per troppi anni dimenticato dal suo stesso paese. E che dire del progetto avviato con il Politecnico di Torino, con l’aiuto dell’associazione locale «Pietra su pietra», per il recupero delle baite abbandonate che, presto, si trasformeranno in un albergo diffuso. L’originalità A fare la differenza, molto spesso, l’originalità dei progetti. «Per vincere i bandi c’è bisogno di idee nuove – spiega il consigliere Davide Querio, 35 anni – e in questi mesi abbiamo lavorato molto. Poi servono costanza e testardaggine». L’ultimo finanziamento di 80 mila euro, ad esempio, riguarda il cosiddetto «volo dell’angelo». Una fune d’acciaio tirata dal punto più alto del paese fino al fondo della vallata, che permetterà agli amanti del brivido, agganciati alla fune, di lanciarsi in un contesto spettacolare. In Italia ci sono solo tre impianti di questo tipo. «In Basilicata il volo dell’angelo conta 25 mila passaggi all’anno. Il nostro movimenterà l’economia della zona». Per battere il record, sarà anche il più «lungo» d’Italia, con una campata unica di 1,7 chilometri. Perché a Frassinetto non si accontentano mai. Via ferrata Sacra di San Michele Domenica camminata pomeridiana – ritrovo alle 13,10 in piazza del Mercato a Bussoleno – sulla via ferrata della Sacra di San Michele. Info e adesioni 339/72.25.665. Cai Chieri Pillole di montagna Martedì 1 aprile, alle ore 21, nella sede Cai di via Vittorio Emanuele 76, si parla di «Ospitaliere: l’altra faccia dei Cammini», «Sacra di San Michele», «Annibale e le Alpi, tra storia, mito e leggenda» e «Storia dell’attrezzatura alpinistica». In rete Rassegna Il ricco programma dell’edizione del Valsusa FilmFestival che si apre stasera si trova sul sito internet www.valsusafilmfest.it Il Valsusa FilmFest riparte dalle madri di Plaza de Mayo Diventa maggiorenne il Valsusa Filmfest, che quest’anno ha scelto come titolo «Poveri ma belli». Da stasera al 4 maggio decine di proiezioni (in concorso e fuori concorso), spettacoli, incontri e presentazioni, distribuiti tra i Comuni di Avigliana, Bardonecchia, Bussoleno, Condove, Mattie, Oulx, Venaus e Villar Focchiardo, oltre a Torino dove, il Corso di arrampicata Mercoledì 2 aprile alle 21,15, nella sede Cai di piazza Colombatti 14, serata dal titolo «Storie e cansun». Il segreto AlpDoc VALTER GIULIANO Cai Uget Storie e cansun Meno di 300 abitanti e un solo dipendente comunale. Ma un milione e 350 mila euro di contributi da spendere in progetti turistici e di viabilità. A Frassinetto, Alto Canavese, 65 chilometri da Torino a 1000 metri di quota ai piedi della Quinzeina, non hanno vinto la lotteria. Ma si sono rimboccati le maniche. Riscoprendo il territorio, la storia del paese e, soprattutto, le opportunità riservate ai piccoli Comuni. Nel giro di pochi mesi, partecipando ad alcuni bandi mirati, l’amministrazione ha portato a casa quasi 5.000 euro ad abitante. MAURO SAROGLIA in breve Giaveno ALESSANDRO PREVIATI «Non c’è nessun trucco – dice Marco Bonatto, 39 anni, primo cittadino – basta il gioco di squadra. Consiglieri comunali, dipendente, sindaco: lavoriamo tutti nella stessa direzione, ognuno per le sue competenze». Dalla cultura alla partecipazione ai bandi di gara. Compreso il progetto «6.000 campanili» che ha portato in dote 900 mila euro. «Abbiamo presentato un quadro complessivo d’interventi – dice Bonatto – e poi siamo stati fortunati perché siamo arrivati primi in tutta la provincia». C’è anche altro oltre alla dea bendata. A Frassinetto, da un paio d’anni, si sono moltiplicate le iniziative. E questo ha dato lustro al piccolo paese di montagna. «Abbiamo cercato di valorizzare quello che abbiamo – continua il sindaco – andando a rispolverare le nostre radici». Ecco allora A CURA DI GUIDO NOVARIA 25 aprile, sarà presentato al Museo diffuso della Resistenza il filmato vincitore della sezione «Memoria storica». La kermesse s’inaugura oggi, alle 21, al salone «Don Bunino» di Bussoleno con «Più di mille giovedì», spettacolo portato in scena da Annapaolo Bardeloni, per la regia di Renzo Sicco, e dedicato alla storia delle Madres di Plaza de Mayo: 5 euro l’ingresso, per l’unico evento a pagamento dell’intera rassegna. Il concorso si articola in quattro sezioni: «Cortometraggi-Poveri ma belli», «Le Alpi», «Documentari-Oltre la crisi» e «Memoria storica», e le proiezioni delle opere finaliste saranno concentrate tra l’11 e il 15 aprile. Quest’anno si amplia il progetto «Corti dentro»: il Valsusa Filmfest entra nella casa di reclusione «Santa Caterina» di Fossano e nella casa circondariale femminile di Pozzuoli, per dar vita a una giuria mista, formata anche da detenuti, che valuterà le opere della sezione «Cortometraggi» (trasmesse via Skype nelle due carceri). Tra gli ospiti il meteorologo Luca Mercalli, che interverrà il 6 aprile a Oulx, all’anteprima del video «Montanari 3.0»; il giornalista Sandro Ruotolo, il 26 aprile a Villar Focchiardo per la consegna del Premio «Bruno Carli» a Concetta Zaccaria e Marzia Caccioppoli, che si battono per la bonifica della Terra dei Fuochi. O ancora padre Alex Zanotelli, in Valsusa il 30 aprile per un incontro sul tema delle nuove povertà. orientamento, studio, ricerca e assistenza tecnica. Un’offerta formativa al passo con i tempi con corsi quali: sicurezza in area sciabile, primo soccorso, lavorazione del legno, manutenzione aree verdi, guida escursionistica, accompagnatore naturalistico, turismo equestre, cicloturismo. Ma anche ortoterapia, trasformazione dei prodotti agroalimentari, ristorazione, panetteria e pasticceria. La tendenza in ambito formativo è, tuttavia, sempre più rivolta alla specializzazione.Roberto Vaglio, amministratore delegato, per dieci anni assessore alla montagna della Regione Piemonte, vede così il futuro: «Tra le nostre attività di eccellenza quelle per i maestri di sci e l’antincendio boschivo. Abbiamo il riconoscimento del Consiglio Nazionale delle Ricerche, siamo gli unici in Europa ad avere la certificazione del Bureau Veritas e stiamo per avviare un Centro operativo per la sicurezza in montagna». T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 port . Sport Cronaca .59 A CURA DI SILVIA GARBARINO Per le vostre segnalazioni [email protected] Solidarietà: asta per maglia di Barzagli Fino al 3 aprile sarà possibile aggiudicarsi una maglia di Andrea Barzagli, difensore centrale della Juventus, autografata anche da Tevez, Vidal, Pogba, Ogbonna, Asamoah, Bonucci e Buffon.Una maglia che si può trovera a questo link http://www.etwoo.it/item.php?id=333 e che potrà essere acquistata con una normale gara d’asta. Il 100% del ricavato verrà donato a Cifa, che lo utilizzerà per uno dei suoi progetti di adozione internazionale. Rugby La grande sfida del Cus “Quattro tappe ai playoff” Outsider Valeria Straneo, a sinistra, avrà l’appoggio di Fatna Maraoui La velocità di Bestetti spinge la squadra: “Ora penso al collettivo” Atletica Straneo punta all’oro ai Mondiali di mezza maratona La storia ALBERTO DOLFIN C orre veloce il Cus Ad Maiora Rugby 1951 nel girone B di Serie A. Mantenere la vetta della graduatoria, attualmente spartita con l’Amatori Badia, è l’obiettivo dichiarato della truppa guidata dal carismatico tecnico neozelandese Regan Sue così da assicurarsi l’accesso ai playoff per un posto in Eccellenza. E per non togliere il piede dall’acceleratore, la velocità di Luca Bestetti, soprannominato «Bazooka» proprio per la sua esplosività, sarà una delle armi da sfoderare nelle ultime quattro sfide che attendono gli universitari nella regular season. A cominciare da domenica pomeriggio (ore 15,30), quando all’Albonico di Grugliasco arriverà il Cus Genova, già battuto all’andata in Liguria. «Non dobbiamo guardare gli altri e pensare soltanto alle nostre partite. Già contro Genova sarebbe importante vincere col bonus perché i cinque punti ci permetterebbero di allungare la classifica - spiega il trequarti milanese -. Dobbiamo concentrarci gli impegni che ci aspettano prenden- ENRICO ZAMBRUNO Pendolare con il «vizio» delle mete Luca Bestetti studia Osteopatia a Milan e si allena fra Milano e Torino: in questa stagione con la maglia cussina ha già realizzato cinque mete doli uno per volta e, se riusciremo a mantenere il primo posto, il nostro destino continuerà a dipendere unicamente da noi». Cresciuto in una famiglia dove il rugby è pane quotidiano (lo zio Gianluca Ragusi allena il Grande Milano ed il cugino Simone Ragusi gioca nel Rovigo in Super 10), Bestetti si è ritagliato uno spazio importante in maglia cussina, partendo sempre titolare e mettendo a segno cinque mete. «Nella prima parte di stagione giocavo soprat- tutto individualmente, mentre ora penso di più alla squadra e riesco a mandare in meta i miei compagni sfruttando la mia abilità nell’uno contro uno – prosegue -. Siamo un gruppo che deve lavorare sulla concentrazione e ne parlo spesso con il mio coinquilino Martin Thomsen, con cui è nata una bella amicizia. Lui ha già molta esperienza alle spalle e mi dà sempre consigli preziosi». Il rugby però rappresenta soltanto metà della vita del ventunenne milanese, che continua a dividersi tra università e palla ovale: «Studio Osteopatia a Milano e durante la settimana vivo da pendolare. Vado in palestra a Milano e poi faccio gli allenamenti sul campo a Torino. Per quest’anno va così, poi in base anche a come andrà questa stagione, deciderò cosa fare». Se continuerà a correre così e far viaggiare spedito con lui tutto il Cus, la prospettiva è il mettere da parte i libri. In Danimarca per vincere. Domani Valeria Straneo è di scena a Copenaghen, convinta di poter fare il colpaccio ai Mondiali di mezza maratona. Vice-campionessa iridata di maratona, dopo il podio ottenuto la scorsa estate a Mosca vuole il metallo più prestigioso nella mezza distanza, arrivando in terra danese da capitano di un’Italia che schiera anche due torinesi d’adozione, Nadia Ejjaffini e Fatna Maraoui entrambe dell’Esercito come la quarta componente Valeria Inglese, che sostituisce l’infortuna Anna Incerti. La Straneo, portacolori del Runner Team ’99 Volpiano, sui 21 chilometri vanta un primato personale di 1h07’46”, ottenuto in occasione della Roma-Ostia nel 2012, non omologato però. Per la Fidal il suo record rimane così l’1h08’45” della Stramilano, sempre nel 2012. L’atleta alessandrina a Copenaghen arriva con il quarto tempo globale d’iscrizione (1h09’45” a Ve- rona in occasione del titolo italiano di qualche mese fa), alle spalle dell’etiope Kebede (1h08’53”), della croata Stublic (1h09’36”) e della kenyana Kibarus (1h09’42”). A Rivarolo Domenica a partire dalle ore 10 si svolge la terza edizione della Gas Energy Rivarolo Half Marathon, quinta prova dalla CorriPiemonte su strada, organizzata dalla società dell’ex maratoneta Walter Durbano. Oltre alla 21 km, ci sono altre due opzioni: 10 km di corsa oppure 5 km di fitwalking. Giochi studenteschi Oggi, a Grosseto, si disputa la finale Nazionale dei Giochi Sportivi Studenteschi di corsa campestre. Tra i torinesi in gara fari puntati sull’allieva Eleonora Curtabbi (Giò 22 Rivera, L.A. Passoni di Torino) e Sergij Polikarpenko (Atl. Piemonte, L.S. Galileo Ferraris di Torino), in gara come individualisti. Il Liceo Scientifico Marie Curie di Pinerolo è invece pronto a scalare le classifiche allievi/e. Volley Sci Danza sportiva Chieri sfiora il titolo regionale under 19 Viviani, oro e bronzo agli Italiani Children Una coppia torinese tra le star del “latino” Finisce in finale l’avventura della Nuncas Sfoglia Chieri nel campionato regionale under 19 maschile. A Novi Ligure, la squadra allenata da Domenico Specchia ha chiuso la sua avventura mettendosi al collo la medaglia d’argento, cedendo 3-1 (2518, 19-25, 26-24, 25-23) nell’atto conclusivo alla Bre Banca Lannutti Cuneo allenata dalla torinese Monica Cresta. I cuneesi accedono così alla finale nazionale di categoria, in programma dal 5 all’8 giugno. Miglior libero della manifestazione è stato premiato il chierese Samuele Sensanelli, mentre il rico- Miglior libero Il Chieri ha vinto anche questo premio con Samuele Sansanelli noscimento come miglior palleggiatore è andato a Mattia Milano dell’Artivolley Galup. Proprio il club torinese ha strappato un posto sul podio vincendo nettamente 3-0 (24,23,17) la finale per il terzo posto contro l’Hasta Asti. Proprio il Chieri aveva battuto 3-1 (25-23, 17-25, 25-19, 25-16) in semifinale l’Artivolley. [E.ZAM.] Ottimi risultati per gli sciatori torinesi ai Campionati Italiani Children sulle piste di Canazei. Nel gigante della categoria Allievi femminile, dietro la bellunese Sofia Pizzato e Carlotta Saracco (Equipe Limone), il bronzo è andato alla genovese dello Sci Club Pragelato Serena Viviani, terza a 58/100: appena sotto il podio, Carola Gardano (Sestriere, già seconda in superG). Appaiate al sesto posto Lucrezia Lorenzi (Sestriere) e Veronika Calati (Ski Team Cesana). Viviani si è riscattata alla grande poi nello slalom che ha vinto davanti a Lucrezia Doppio podio La genovese tesserata da tempo per lo sci club Pragelato, Serena Viviani Lorenzi (Sestriere), grazie a due manche perfette. Il gigante maschile vinto da Samuel Moling (Ladiania Alta Badia), ha visto poi piazzarsi quarto Benedetto Avallone (Sestriere): identico piazzamento, nel superG della categoria Ragazzi a soli 18/100 dal podio, ha ottenuto Sara Allemand (Bardonecchia). [D.LAT.] ALMA BRUNETTO Per il secondo anno consecutivo Genny Godano e Ivan Zappetti, coppia in pista e nella vita, ottengono il bronzo nella categoria cha cha professional dietro ad americani ed australiani. Il podio del 2013 è stato conquistato al World Latin Dance Cup a Miami e il replay è avvenuto nella stessa località in occasione del World Global Salsa Summit Championship, i due campionati mondiali tra i più prestigiosi. La selezione è stata dura, 3000 i concorrenti presenti provenienti da tutto il pianeta. Uniti nella danza e coppia anche nella vita, Genny Godano e Ivan Zappetti Ma non è stata l’unica soddisfazione per i torinesi che sono tornati con un 4° posto nella bachata e un 5° nella salsa on 2, miglior coppia italiana. Questo traguardo gli ha portato contratti di lavoro negli Stati Uniti e un tour mondiale che inizierà in Italia, prima a Milano e poi a Torino con Jayson Molina, icona internazionale della salsa. T1 CV PR T2 60 .Dove andiamo STAMPA .LA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370).dom-lun 10-18, mar-sab 14-18, mer chiuso. Fino al 13 aprile la mostra «Nato Frascà, la Mente mente» . Visite guidate (sovrapprezzo 2 euro) sab ore 16; dom e festivi ore 11 e 16. A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18 ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso. ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: da martedì a domenica e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Or. lun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite guidate alla collezione permanente ogni ora. Mostra «L’Oriente di Alberto Pasini». Orari: mar-ven. 10-13; 14-18; sab-dom 10-13; 14-19. Lun chiuso. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-mer-ven-sab-dom. 10-19,30, gio 10-22,30. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi 10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: da mar. a dom. 10-18, chiuso il lun. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011-3090115; 011-760488). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; [email protected]). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. Chiuso il 25/12 MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostre «Chamonix 1924. L’inverno diventa olimpico» fino al 6 aprile; «Incontri sui Tatra. Manifesti di turismo e sport. 1900-1950» fino al 6 aprile. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. MUSEO PIETRO MICCA (via Guicciardini 7a, telefono 011/546317). Chiuso per lavori. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: da mar a sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom. ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10. Ven-sab visite guidate all’Appartamento della Regina (fino al 12 aprile) PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Fino al 16 febbraio: «Hi-tech: un cuore di pietra». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22). Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Riapertura sabato 8 marzo con la mostra «Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73 [email protected] T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 28 MARZO 2014 Dove andiamo .61 . I Cinema del 28 marzo 2014 Le trame ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. Prezzi: € 6,50 int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC Sotto una buona stella Solferino 1 P 20.00-22.00 A proposito di Davis Solferino 2 P 19.50-22.00 AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Allacciate le cinture Sala 1 P 15.30-18.00-20.15-22.30 Storia di una ladra di libri Sala 2 P 15.00-17.30-20.00-22.30 Yves Saint Laurent Sala 3 15.30-17.50-20.10-22.30 ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 P 15.30-17.30 Mr. Peabody & Sherman Sala 1 Non buttiamoci giù Sala 1 P 19.30-21.15 Supercondriaco Sala 2 P 15.30-17.30 Monuments men Sala 2 P 19.30-21.15 CENTRALE ARTHOUSE via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 militari, universitari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo Lei VO 16.30-19.00-21.30 (sott.it.) CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. Pom., ridotto Aiace, militare, under 18, universitario; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55); Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: € 10,00 Int; € 8,00 Rid. Storia di una ladra di libri P 15.00-17.30-20.00-22.30 Amici come noi P 15.00-16.50-20.30-22.30 Mr. Peabody & Sherman P 15.00-16.50-18.40 Cuccioli - Il paese del vento P 14.55-18.40 Allacciate le cinture P 20.15 300 - L’alba di un impero P 22.35 Non buttiamoci giù P 16.20-20.40 Captain America: The winter soldier P 15.00-17.30-20.00-22.30 Captain America: The winter soldier 3D P 18.10-22.35 DUE GIARDINI ARTHOUSEvia Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 univ., militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 1° spett. Noi 4 Nirvana P 16.10-18.10-20.15-22.15 Lei Ombrerosse P 15.45-18.00-20.15-22.30 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spettacolo; Abb. 14 € 4,40 Storia di una ladra di libri Eliseo Grande 16.00-18.30-21.30 Smetto quando voglio Eliseo Blu P 16.00-18.00-20.00-22.00 12 anni schiavo Eliseo Rosso P 15.30-18.00-21.00 F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Storia di una ladra di libri Sala Groucho P 15.30-17.50-20.10-22.30 Yves Saint Laurent Sala Chico P 16.15-18.15-20.25-22.20 Lei Sala Harpo P 15.45-18.00-20.15-22.30 GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Storia di una ladra di libri Sala 1 P 17.30-20.00-22.30 In grazia di Dio Sala 2 P 17.50-20.10-22.30 Dallas Buyers Club Sala 3 P 17.50-20.10-22.30 IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom., militari, under 18, universitari, Agis, Aiace, over 65 dopo le 17.55; € 4,50 over 65 fino alle 17.55; Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Captain America: The winter soldier P 15.30-18.30-22.15 Captain America: The winter soldier 3D P 17.50-21.00 Amici come noi P 15.30-20.10 300 - L’alba di un impero P 17.50-22.30 Need for Speed P 15.00-20.00 47 Ronin P 15.15-17.30-22.30 Mr. Peabody & Sherman P 15.00-16.50-18.40 Non buttiamoci giù P 20.35-22.30 LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Captain America: The winter soldier Sala 1 P 17.30-20.00-22.30 Mr. Peabody & Sherman Sala 2 P 16.50 Non buttiamoci giù Sala 2 P 18.40-20.30 Amici come noi Sala 2 P 22.30 Noi 4 Sala 3 P 16.30-18.30-20.30-22.30 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e 2: € 7,00 int.; € 5,00 rid., Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. P 15.30-17.50-20.10-22.30 Quando c’era Berlinguer Massimo 1 Allacciate le cinture Massimo 2 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Lili Marleen VO Massimo 3 P 16.00 (sott.it.) Lola VO Massimo 3 P 18.15 (sott.it.) Robinson Crusoe, mercante di York Massimo 3 P 20.30 Don Giovanni Massimo 3 P 22.30 NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spett. pom.; Abb. 14 € 4,40 Lei Nazionale 1 15.00-17.20-19.40-22.00 Snowpiercer Nazionale 2 15.00-17.20-19.40-22.00 REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; € 5,00 ridotto Aiace, over 65; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00 abb. 12 ingr.; abb. Arthouse accettato; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 E fu sera e fu mattina Reposi 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Captain America: The winter soldier 3D Reposi 2 P 15.15-18.30-21.45 Storia di una ladra di libri Reposi 3 P 15.30-18.15 Captain America: The winter soldier Reposi 3 P 22.00 Supercondriaco Reposi 4 15.30-17.50-20.10-22.30 Allacciate le cinture Reposi 5 15.15-17.40-20.05-22.30 Amici come noi Reposi 6 15.30 Noi 4 Reposi 6 17.50 Storia di una ladra di libri Reposi 6 20.00-22.30 Saving Mr. Banks Reposi 7 15.00-17.30-20.00-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 Over 60; Abb. 14 € 5,00; 1° e 2° spett. pom. Ida Sala 1 P 15.45-17.20-19.00-20.30-22.15 La luna su Torino Sala 2 P 16.00-18.00-20.00-22.00 12 anni schiavo Sala 3 P 15.30-17.50 BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,00 over 60; € 5,00 Under 25 card Captain America: The winter soldier Sala 1 P 16.00-19.05-22.10 Captain America: The winter soldier 3D Sala 2 P 15.00-18.05-21.10 La bella e la bestia Sala 3 P 14.45 Non buttiamoci giù Sala 3 P 17.25-19.50-22.20 Storia di una ladra di libri Sala 4 P 15.05-18.10-21.15 Cuccioli - Il paese del vento Sala 5 P 15.10-17.20 Need for Speed Sala 5 P 19.35-22.35 Amici come noi Sala 6 P 15.05-17.30-19.55-22.20 300 - L’alba di un impero Sala 7 P 15.00 Tarzan Sala 7 P 17.35-20.00 47 Ronin Sala 7 P 22.25 Mr. Peabody & Sherman Sala 8 P 15.00-17.25 300 - L’alba di un impero Sala 8 P 19.45-22.25 ··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La finestra di fronte» e «Mine vaganti» racconta la storia di una coppia, a volte imperfetta, nel corso di tredici anni. UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 La luna su Torino P 15.30-17.50-20.10-22.25 La bella e la bestia P 17.00-19.35 Captain America: The winter soldier P 14.00 Il ricatto P 22.20 Supercondriaco P 17.25-19.55-22.20 Need for Speed P 14.40 Amici come noi P 14.40-17.10-19.45-22.25 Captain America: The winter soldier P 14.45-18.00-21.15 Captain America: The winter soldier P 16.20-19.20-22.20 Mr. Peabody & Sherman P 14.00 Captain America: The winter soldier 3D P 15.00-18.15-21.30 Storia di una ladra di libri P 14.00-16.50-19.40-22.30 Cuccioli - Il paese del vento P 14.00-16.00-18.00 Allacciate le cinture P 20.00 Non buttiamoci giù P 22.30 Mr. Peabody & Sherman P 14.50-17.20-19.40 Need for Speed P 22.10 300 - L’alba di un impero P 14.30-17.15-19.55-22.35 ···· Drammatico. Regia di di Steve McQueen, con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. Durata: 117 minuti. L’autore di «Shame» porta sullo schermo la storia vera di un uomo di colore di New York rapito e venduto come schiavo negli Stati Uniti del 1841. Cinema: Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Riposo CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. Riposo ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. Philomena 21.00 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Riposo VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo A CURA DI Daniele Cavalla ALLACCIATE LE CINTURE AMICI COME NOI ·· Commedia. Regia di Enrico Lando, con Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Durata: 90 minuti. Gli inseparabili Pio e Amedeo lasciano il loro negozio di pompe funebri a Foggia e vanno prima a Roma e poi a Milano. CAPTAIN AMERICA THE ... ···· Fantasy. Regia di Anthony e Joe Russo, con Chris Evans e Scarlett Johansson. Durata: 136 minuti. La nuova avventura dell’eroe dei fumetti lo vede impegnato a sventare un complotto globale. 12 ANNI SCHIAVO IDA ···· Drammatico. Regia di Pawel Pawlikowski, con Agata Kulesza. Durata: 80 minuti. Nella Polonia del 1962 la giovane Ida prima di diventare suora va a trovare la zia a Varsavia: scoprirà segreti del passato. Opera premiata in vari festival internazionali. YVES SAINT LAURENT ···· Drammatico. Regia di Jalil Lespert, con Pierre Niney e Guillaume Gallienne. Durata: 100 minuti. La storia del celebre stilista francese, il suo amore per il compagno di vita Pierre Bergè. Successo di pubblico oltralpe. LA LUNA SU TORINO ··· Commedia. Regia di Davide Ferrario, con Walter Leonardi e Manuela Parodi. Durata: 90 minuti. L’autore di «Dopo mezzanotte» ritrae tre personaggi che vivono insieme e cercano di dare un senso alla propria vita. LEI ···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams. Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere John Malkovic» porta sullo schermo la storia d’amore tra il solitario Theodore e una voce femminile. Premio Oscar alla sceneggiatura NOI 4 Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia ALMESE CHIVASSO PIANEZZA AUDITORIUM MAGNETTO via Avigliana 17, tel. 34826.62.696. Come un tuono 18.30-21.15(euro 5,00: 2 Film) POLITEAMA 01191.01.433. Captain America: The winter soldier 3D 21.00 BARDONECCHIA CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. Gloria 18.30 Storia di una ladra di libri 21.00 LUMIERE 01196.82.088. Amici come noi Captain America: The winter soldier 3D 47 Ronin Storia di una ladra di libri Captain America: The winter soldier Cuccioli - Il paese del vento SABRINA 012299.633. Storia di una ladra di libri 21.15 BEINASCO CONDOVE CUORGNÈ THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 8,70 intero; € 6,50 rid., ragazzi fino 10 anni; € 6,00 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al ven. dopo le ore 18, sab. e dom. tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven. prima delle ore 18, ragazzi fino 10 anni, anziani sopra i 60 anni Cuccioli - Il paese del vento Sala 1 16.10-18.10 Amici come noi Sala 1 20.15-22.30 Captain America: The winter soldier Sala 2 18.15-21.15 Mr. Peabody & Sherman Sala 3 17.30 300 - L’alba di un impero Sala 3 19.50 300 - L’alba di un impero 3D Sala 3 22.10 Storia di una ladra di libri Sala 4 16.00-18.50-19.30-21.45 Tarzan Sala 5 17.00 La bella e la bestia Sala 5 19.10-21.40 Captain America: The winter soldier Sala 6 16.00-19.00-22.00 300 - L’alba di un impero Sala 7 17.10 Need for Speed Sala 7 19.30 Need for Speed 3D Sala 7 22.20 Amici come noi Sala 8 17.00-19.10 12 anni schiavo Sala 8 21.30 47 Ronin Sala 9 17.20 Non buttiamoci giù Sala 9 20.00-22.15 CASCINE VICA - RIVOLI DON BOSCO DIG. 01195.08.908. Cuccioli - Il paese del vento 18.00 CHIERI SPLENDOR 01194.21.601. E fu sera e fu mattina 20.10-22.10 COLLEGNO CINEMA ARPINO via Bussoleno 50. Storia di una ladra di libri 21.15 MARGHERITA 0124657.523. Allacciate le cinture 21.30 IVREA BOARO 0125641.480. Captain America: The winter soldier 3D 20.00-22.30 POLITEAMA 0125641.571. Storia di una ladra di libri 20.10-22.20 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 300 - L’alba di un impero P 14.30-17.15-20.00-22.40 La bella e la bestia P 14.15-17.05-19.45-22.30 The Lego movie P 14.30-17.00 Amici come noi P 19.30 47 Ronin P 22.20 La luna su Torino P 15.30-17.45-20.00-22.20 Tarzan P 14.20-17.00 Allacciate le cinture P 19.50-22.40 Cuccioli - Il paese del vento P 15.30-17.35 Lei P 19.40-22.30 Amici come noi P 15.15-17.40-20.05-22.35 Captain America: The winter soldier P 16.15-19.20-22.25 Captain America: The winter soldier 3D P 15.40-18.50-22.05 Captain America: The winter soldier P 15.00-18.10-21.15 Need for Speed P 16.30-19.30-22.30 Storia di una ladra di libri P 16.50-19.40-22.35 Mr. Peabody & Sherman P 15.00-17.30-20.00 Il ricatto P 22.35 12 anni schiavo P 14.00-16.50-19.40-22.30 Non buttiamoci giù P 15.10-17.35-20.00-22.25 Supercondriaco P 14.35-17.15-19.45-22.15 ··· Commedia. Regia di Francesco Bruni, con Ksenia Rappoport e Fabrizio Gifuni. Durata: 90 minuti. Dall’autore di «Scialla», il ritratto di una scombinata famiglia romana. 20.30 18.30-21.15 22.30 17.30-20.00-22.30 17.30-20.00-22.30 17.30 PINEROLO HOLLYWOOD 0121201.142. Storia di una ladra di libri MULTISALA 0121393.905. Lei Italia 200 La luna su Torino Italia 500 RITZ 0121374.957. Amici come noi 21.00 21.00 21.00 21.00 21.15 SESTRIERE FRAITEVE. Storia di una ladra di libri ··· Commedia. Regia di Pascal Chaumeil, con Pierce Brosnan e Toni Collette. Durata: 96 minuti. La notte di Capodanno quattro persone s’incrociano su un grattacielo di Londra mentre si stanno per suicidare. Dal best seller di Nick Hornby («Alta fedeltà»). IN GRAZIA DI DIO PIOSSASCO IL MULINO 01190.41.984. Storia di una ladra di libri NON BUTTIAMOCI GIU’ P 21.15 SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. Captain America: The winter soldier 3D Sala 1 21.10 Storia di una ladra di libri Sala 2 21.10 Amici come noi Sala 3 21.30 VALPERGA ··· Drammatico. Regia di Edoardo Winspeare. con Celeste Casciaro e Laura Licchetta. Durata: 127 minuti. A causa del fallimento della loro piccola impresa a conduzione familiare, quattro donne si rifugiano in campagna e cominciano una nuova vita. SNOWPIERCER ···· Fantascienza. Regia di Bong Joon-ho, con Chris Evans e Tilda Swinton. Durata: 126 minuti. Nel 2031 il mondo è vittima di un’era glaciale. Gli unici sopravvissuti sono su un treno che vaga per il pianeta: i ricchi nelle lussuose carrozze, i poveri stipati in fondo. Questi ultimi si ribellano. STORIA DI UNA LADRA DI ... ··· Drammatico. Regia di Brian Percival, con Geoffrey Rush e Emily Watson. Durata: 125 minuti. Le avventure dell’adolescente Liesel, adottata da una famiglia, nella Germania degli Anni Quaranta. Dall’omonimo best seller, dirige il regista di «Dowtown Abbey». SUPERCONDRIACO AMBRA 0124617.122. Captain America: The winter soldier 3D Uno 21.30 Storia di una ladra di libri Due 21.30 VENARIA ··· Comico. Regia di e con Dany Boon, Kad Mérad. Durata: 109 minuti.Il quarantenne fotografo Roman è un nevrotico pieno di paure: il medico lo aiuta a cercare la donna della sua vita. IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO SUPERCINEMA 01145.94.406. Captain America: The winter soldier P 20.00-22.30 Storia di una ladra di libri P 20.00-22.30 Amici come noi P 20.30-22.30 ··· Drammatico. Regia di Bernard Rose, con David Garrett e Jared Harris. Durata: 122 minuti. La vita «smisurata» del violinista Niccolò Paganini. Dall’autore di «Amata immortale». Teatri del 28 marzo 2014 AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Fer- tel. 011 81.93.529. Sabato 29 ore 21 e domenica 30 ore 16 la Compagnia ALFAFOLIES presenta La danza delle libelluleoperettadiLehàr.SiprenotainoltreperLarosadi Stanbuldi Leo Fall nei giorni 12 (ore 21) e 13 (ore 16) Aprile sempre con la Compagnia ALFAFOLIES - [email protected] ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. Stasera ore 20.45 e fino al 30 marzo, in scena“Stomp”,unotraipiùrivoluzionariedentusiasmanti eventi spettacolari degli ultimi anni. Si prenota per “The best of musical” in scena l’11 e il 12 aprile ARALDOviaChiomonte3,tel. 34.56.101.583. Usami 3.11di E. Cravero. Compagnia Thealtro. Venerdì 28 e Sabato 29. Ore 21 AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653. ConcertoJuraj Valcuha direttore,IsabelleFaustviolino.MusichediBeethoven, Schumann, Lutoslawski. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Martedì 1 aprile Operette morali di Giacomo Leopardi,regiaMarioMartone,Fondazionedel Teatro Stabile di Torino. Prosegue la venditaon-lineeinbiglietteriadegliabbonamenti e dei singoli biglietti stagione TST raris 266/C, tel. 011 19.740.280. Sala Grande:Venerdìore21L’Organizzazione/Teatro delle Briciole presenta John Tammet fa sentire le persone molto così. Sabato ore 21; Domenica ore 16.30 Teatrodistinto presenta Il gioco del lupo Sala Piccola: Domenica ore 15.30 e ore 17.30 LaTurcacanepresentaIlviaggiodellafortuna COLOSSEO via M. Cristina 71. Martedì 1 aprile ore 21 Freedom imparare la libertàdi e con Gherardo Colombo. Giovedì 3 ore 21 Gli uomini vengono da Marte le donne da Veneredi e con Paolo Migone CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI piazza Bodoni. Concerto“A distanza di un secolo” Musiche di R. Schumann, D. Shostakovich. Ore 21 ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Staseraore21inscena“ChefinehafattoBaby Jane”, versione teatrale del film di Robert Aldrich, con Sydne Rome e Francesca Bianco.Il2aprileore10“LaLocandiera”diGoldoni, nell’edizione Torino Spettacoli GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis,tel.01158.05.768.Dal3al6aprileFranco Oppini e Renato Giordano presentano “Mi ritorni in mente live”, musical all’italia- na per rivivere canzoni e atmosfere degli anniSessantaeSettanta.Siprenotaper“Stasera ve le canto”, con Vladimir Luxuria in scena dal 10 al 12 aprile GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore 20.45 NataleincasaCupiellodiEduardoDeFilippo, diretto e interpretato da Fausto Russo Alesi, Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino4.Prelazioneerinnovoabbonamentiposti numerati per stagione 2014-2015 presso Teatro Alfieri Tel. 011.5623800. Orari biglietteria: feriali 11-20, festivi 15-20. Inaugurazione stagione: Luna tu...Selezione di arie dalle operette più amate con Susy Picchio soprano, Fulvio Massa baritono, Massimiliano Brizio pianoforte LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. Davide Balliano “Sono legione”. Concerto. Sabato 29. Ore 21 MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333.InfrangereCompagniaEgriBiancoDanza e Compagnia Nazionale Ungherese di Gyor. Sabato 29. Ore 21 Giovedì 3 aprile prima nazionale di Mack is coming Back – Opera Cabaret da Macbeth di Heiner Müller, regia Gabriel Alvarez, Thèâtre duGalponStudiod’ActionThèâtrale(Ginevra) MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153.Staseraore21LaLocandieradiCarloGoldoni.Compagnia“ArcobalenoTeatro” Sabato 29 ore 21 Il medico dei pazzidi Eduardo Scarpetta, Compagnia “I Melannurca” Martedì 1 aprile ore 15.30 Viva gli sposi!?di Duras, Pinter, Cechov TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna internazionale di danza e arti integrate. Dal Stasera ore 21 i Sonics in Meraviglia. Biglietti in vendita presso i teatri Nuovo, Erba, Gioiello e Alfieri OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A, tel. 011 73.99.833. Venerdì 28 e sabato 29 ore 21NepiùnemenoprogettoeregiadiRiccardo Caporossi. Sabato 29 al termine dello spettacolo, si terrà un incontro con Riccardo Caporossi e il Prof. Gigi Livio, docente di Letteratura teatrale presso l’Università del Piemonte Orientale. Info 0117399833 PICCOLOREGIOGIACOMOPUCCINI.Ore15.30 AlRegiodietrolequinte,visitaguidataalteatro. L’Orchestra a puntate: abbonamento a 3 concerti a 22 (under 16: 15). Gli Archi (9/4ore20,TeatroRegio),iLegni(11/4ore20, Piccolo Regio), gli Ottoni (13/4 ore 11, Teatro Regio) PICCOLOTEATRODRAVELLIviaPraciosa11,tel. 011 68.22.122. Santibriganti Teatro e Fondazione Dravelli presentano “La domenicaandandoateatro”.Domenica6aprileore 11 Claudio e Consuelo in “Dal paese dei balocchi” PICCOLO TEATRO PEREMPRUNER - Grugliasco, tel.011787.780.Untreninoamollachesichiama cuoreCompagnia Viartisti. Sabato 29. Ore 21 SALA TEATRO MURIALDO piazza Chiesa della Salute17/b,tel.01122.15.161.13°EdizionedellaRassegna“Divertiamociateatro”.L’Ispettore CompagniaIlteatroinstabiledellegambesotto il tavolo. Sabato 29. Ore 21 SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Giovedì 3 aprile ore 13.45, per la rassegna Mezzogiorno a Teatro, è in scena “Terza liceo 1939”, tratto dall’omonimo romanzodiMarcellaOlschkiconiGiovaniTalenti del Liceo Teatro Nuovo TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011 338.698. Scuola di recitazione (6 ore settimanali)-CorsodiTeatroperprincipianti (3 ore settimanali) - Corso di dizione ed uso della voce - Corso di Teatro per bambini e ragazziInfo 011338698dallunedìalvenerdì (9-13 e 15.30-19) - www.tangramteatro.it TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808. Insolito – Martedì 1 aprile ore 21 Lunaria Teatro in Creatura di sabbia. Info tel. 0113042808 (orario ufficio) TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6. Sala Grande. Stasera ore 21 La bottega del caffè di Carlo Goldoni, Compagnia BluTeatro TEATROBARETTIviaBaretti4,tel.011655.187. PinocchiodiBabiloniaTeatrieGloAmicidiLuca. Ore 21 TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel.011257.881.Sabato29ore21compagnia I Barcaioli in Questi fantasmidi E. De Filippo. Domenica 30 ore 18 Per la rassegna “Con occhinuovi”CompagniadiDianainLeultime sette parole di Cristo. Sabato 5 aprile Areav Teatrale presenta Parlami di tuo padre TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese,tel. 01180.28.456.Stagione2013/2014“FisicoBestiale” 28 e 29 marzo ore 21 Teatro Villaggio Indipendente in “La lucidità della bilanciaovverol’incontro”regiaMassimilianoGiacometti. Sabato 5 e Domenica 6 aprile ore 21MarcoFerreroeGianlucaCeruttiin“Grand Hotel Serenase” di Manuel Bona TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria, tel. 011 42.41.124. La vedova allegra di F. Lehar. Sabato 29. Ore 21. Cite - CapasCompagnia di Circo “eia” e Jordi Aspa. Sabato 5 aprile. Ore 21 TEATROILMULINOviaRivaPo9-Piossasco,tel. 011 90.41.984. Il berretto a sonaglidi Luigi Pirandello. Sabato 29. Ore 21 TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338 87.06.798.DaVenerdì4aDomenica5aprile, Feriali ore 21 – Festivi ore 16, per la Settimana mondiale della Danza, la Compagnia di Danza L’Araba Fenice organizza Omaggio a Rudolf Nureyevcon la partecipazione: EgriBiancoDanza, il Gabbiano e Centro Danza Ciriè TEATRO REGIO. Stagione d’Opera 2013-14: ore 20 Una tragedia fiorentina di A. ZemlinskyeGianniSchicchidiG.Puccini.S.A.Reck direttore. Regia di V. Borrelli. Orchestra del Teatro Regio. Repliche fino al 30/3 TEATRO SAN PAOLO via Berton 1. Lo squillodi e regia Alberto Barbi. Con la Compagnia Campotheatro di Niko Ferrucci. Sabato 12. Ore 21 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Stagione di Prosa: “L’impresario di Smirne” (29/3) ore 21, regia di Roberto Valerio – Associazione Teatrale Pistoiese T1 CV PR T2 VENERDÌ 28 MARZO 2014 LA STAMPA 62 W VENERDÌ 28 MARZO 2014 Il tempo Residua instabilità al Sud, torna soleggiato altrove Tempo .63 . IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE €1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE; € 1,20 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «PRIMO PIANO MOLISE», «L A VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL CORRIERE MERCANTILE», «L A GAZZETTA DEL LUNEDÌ», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00; C. TICINO FRS. 3,00; SVIZZERA FRANCESE FRS. 3,00; SVIZZERA TEDESCA FRS. 3,00. W VENERDÌ 28 MARZO 2014 LA STAMPA 64
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