Lunedì 21 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 Grifo, Taddei a un passo Intanto la Ternana cala il settebello in amichevole Uj cambierà formula Ieri la chiusura, bilancio buono Ma ora si guarda al futuro NARDONI PAGINA 28 FERRONI, M. LAURETI PAGINE 20 E 22 Anno XV numero 199 In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro INTERNET PUÒ RENDERE GLI ENTI UNA “CASA DI VETRO”, VIAGGIO TRA I SITI Trasparenza, se ne infischiano questi Comuni Peggio di tutti Passignano, tra i carenti Perugia LUCCIOLI PAGINA 3 GEOPOLITICA TURCHIA E HAMAS, IL GIOCO “SPORCO” DI ERDOGAN E L’OBIETTIVO DEL CALIFFATO OTTOMANO di GIANCARLO ELIA VALORI* e mosse più recenti dell’Arabia Saudita mirano a colpire il Qatar, emirato legato, forse per un ricatto o per un contratto del tipo «vi finanziamo ma state fuori dai piedi», alla Turchia, altro nemico giurato, da vecchio amico e alleato, di Riyadh. Erdogan e il suo Akp (il partito “Giustizia e Sviluppo” ) sono ormai espliciti sostenitori della Fratellanza Musulmana, e quindi del suo braccio armato a Gaza e nei Territori, Hamas. Da «zero problemi con i vicini», (...) L PERUGIA - Internet può rendere gli enti pubblici una “casa di vetro”, nell’interesse della trasparenza e dell’efficienza. Ma in Umbria non pochi mostrano portali web carenti, quando non - almeno in certi casi - omissivi. Come se avessero timore di mostrare in piazza chi sono e cosa fanno. Un viaggio tra i siti web, con l’aiuto della “Bussola della trasparenza” del Dipartimento della Fun- CINTI PAGINA 4 Cronache Il caso a Bruxelles, assemblee e scioperi in fabbrica Precipita ultraleggero, grave orvietano Ast, così le contraddizioni dell’Europa rischiano di mettere Terni in ginocchio TOMBA PAGINA 16 Umbria, choc aborti clandestini “fai da te” CARDUCCI PAGINA 13 MARINI PAGINA 5 LA CONSULTAZIONE ON-LINE Perugia “Suggerisci al sindaco le cose da fare” Mercato di domenica, Perugia, i risultati parziali: in testa di netto ambulanti all’attacco Romizi cerca soluzioni ”Accelerare l’iter per Ikea e Decathlon” SEGUE A PAGINA 18 COLETTA PAGINA 8 Gaza, la tregua salta subito Riprendono i raid, oltre 90 morti tra cui 17 bambini. Israele: «I razzi partono da lì» PIOPPI PAGINA 6 L’OPINIONE LA “PERICOLOSITÀ” DEI LIBRI E DELLA LETTURA di LEONARDO VARASANO DELL’ORTO PAGINA 19 n una delle più celebri lettere a Lucilio - l’Epistola II -, Seneca dà all’amico una serie di utili raccomandazioni su come e cosa leggere: occorre evitare la lettura indiscriminata e disordinata di molti autori; è necessario badare alla qualità (...) I MOBBING E STALKING In Umbria 179 segnalazioni in 6 mesi Discriminazioni e molestie sia sul lavoro che non, le denunce raccolte dagli “Sportelli” COLETTA PAGINA 8 zione pubblica, permettere di avere il quadro: Regione promossa, Provincia di Terni carente (ma non il Comune), come pure il Comuni di Perugia, Spoleto e Gubbio. Passignano il peggiore in assoluto. Bene Città di Castello, Foligno, Assisi, Orvieto, Castiglione del Lago. Una donna palestinese disperata SEGUE A PAGINA 17 Lunedì 21 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 529111 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it umbria 3 E45 a pedaggio, i paletti della Regione Anche gli automobilisti umbri dovranno pagare, ma si tratta NUOVO PIANO DEI TRASPORTI di ANDREA LUCCIOLI PERUGIA - L’argomento è stato al centro di numerose polemiche e lo sarà anche in futuro. La trasformazione della E45 in autostrada, infatti, nasconde un’incognita di cui ancora non si conoscono bene i contorni. Ci riferiamo al pedaggiamento della arteria. Di certo, al momento, c’è che anche gli automobilisti umbri dovranno pagare, ma sul punto la Regione è pronta ad avviare un confronto per capire come, quanto e chi pagherà. La questione viene affrontata all’interno del Piano regionale dei trasporti che, questa mattina, verrà presentato durante un incontro partecipativo previsto in Regione. A pagina 24 del documento, intanto, si può leggere un primo focus: “Considerazioni di sintesi sul progetto di trasformazione del corridoio Orte-Mestre in viabilità a pedaggio”. Il Piano regionale, a quanto risulta, non può far altro che “certificare” una situazione che prevede l’utilizzo a pagamento della futura arteria. Si legge così che «nella seduta del Cipe dell’8 novembre 2013 è stato approvato con prescrizioni, Un tratto umbro della E45 nell’ambito del Programma delle infrastrutture strategiche, il progetto preliminare del “Corridoio di viabilità autostradale CivitavecchiaOrte-Mestre” e che prevede la realizzazione in adeguamento del collegamento con caratteristiche di strada di tipo A per 281 chilometri e di tipo B per 115 chilometri». Per strada di tipo A si intende l’autostrada, per il tipo B si intendono le stra- I tempi stimati: sei anni per il cantiere Nodo, si cerca una soluzione Il progetto potrebbe rientrare nel cantiere della Orte-Mestre Il punto L’impegno Serve uno studio di natura programmatica per unire i progetti PERUGIA - Nel nuovo Piano regionale dei trasporti si parla anche del Nodo di Perugia. Nell’ambito della realizzazione dell’intervento relativo alla trasformazione della E45 in autostrada, infatti, è ricompreso anche il tratto di Nodo di Perugia in variante alla E45 che va da Collestrada a Madonna del Piano il cui progetto preliminare è stato approvato dal Cipe con delibera n. 156 del 22/12/2006. La Regione - si legge nel documento - ha più volte formalmente avanzato la richiesta di assunzione - da parte del soggetto proponente (Anas) e del promotore dell’intervento “Corridoio di Viabilità autostradale dorsale centrale Civitavecchia-Orte-Mestre” di un impegno a valutare la fattibilità tecnica ed economica del tratto di Nodo di Perugia non ancora incluso nel progetto di riqualifi- cazione della E45 (tratto Madonna del Piano - Corciano in variante al raccordo autostradale Perugia Bettolle A1) ad inserirne la realizzazione nell’ambito del corridoio Orte-Mestre, eventualmente anche per stralci funzionali, o con soluzioni anche parzialmente diverse dal progetto preliminare già approvato dal Cipe. Sulla possibilità di ampliare l’intervento della E45 al Nodo (non solo per il tratto già compreso nel progetto) il ministero delle Infrastrutture si è detto possibilista ed ha posto le attività di valutazione e verifica a carico della Regione. A questo si dovrà aggiungere sempre a carico dell’ente umbro - la predisposizione di uno studio di natura programmatica elaborato sull’impatto dell’asse autostradale Orte-Mestre sull’attuale organizzazione dei traffici nell’intero assetto regionale. GLI OBIETTIVI Rompere l’isolamento storico e garantire una rapida accessibilità Un treno dell’ex Fcu PERUGIA - Il Piano regionale dei trasporti verrà presentato oggi per un confronto partecipato con i soggetti interessati. Il documento si apre con un prospetto programmatico che prevede i seguenti obiettivi da perseguire: «Rompere l’isolamento storico dell’Umbria, garantire una più rapida accessibilità e nel contempo assicurare una maggiore coesione tra i territori interni è da sempre una priorità. A tal fine occorre potenziare il telaio infrastrutturale (stradale, ferroviario ed aeroportuale) per dare corpo alla visione dell’Umbria territorio-snodo e favorire rapide connessioni coi principali corridoi di rilevanza nazionale e comunitaria, secondo uno schema che vede il rafforzamento delle direttrici Nord-Sud e l’intensificarsi delle direttrici trasversali Est-Ovest, di collegamento col Tirreno e l’Adriatico». de extraurbane principali. Il passaggio fondamentale, però, è un altro. Il costo complessivo dell’opera - si legge nel Piano - ammonta a 9 miliardi e 844 milioni di euro attraverso il meccanismo del project financing. Formula che si traduce così: si tratta di una tecnica di finanziamento a lungo termine in cui il ritorno del finanziamento stesso è garantito dai flussi di cassa previsti dalla attività di gestione dell’opera prevista nel progetto. Nel caso della E45 è previsto un contributo indiretto dello Stato, attraverso la defiscalizzazione di Ires e Irap. Il contributo diretto, per farla breve, spetterà agli automobilisti. L’impresa aggiudicataria della concessione (della durata di 49 anni) - si legge nel Piano regionale - provvederà alla progettazione e gestione dell’infrastruttura, con i costi sostenuti da scontare sul pedaggio autostradale. Vengono poi riportati alcuni passaggi messi nero su bianco da ministero che ha specificato come «il collegamento a pedaggio prevede l’esazione senza interruzione del flusso veicolare con il sistema multi lane “free-flow”, privo, cioè, di caselli». I tempi. Cipe e ministero delle Infrastrutture prevedono l’approvazione da parte della Corte dei conti del bando internazionale entro il 2014, poi serviranno sei mesi per l’assegnazione e l’inizio dei lavori la cui durata è stata stimata in sei anni. I paletti. Più avanti, sempre nel documento della Regione, c’è un altro passaggio importante. Si legge così che «assumendo la validità del progetto approvato dal Cipe, il Piano ritiene che debbano prevedersi interventi complementari e di corredo che garantiscano un uso equilibrato della rete regionale al fine di evitare che l’infrastruttura sia gravata da traffico a corto e cortissimo raggio; inserire nel progetto i temi riguardanti la diffusione dell’accessibilità a Perugia; predisporre studi sull’impatto dell’asse autostradale Orte-Mestre e sulle possibili forme di pedaggiamento, in ordine all’attuale organizzazione dei traffici nell’intero assetto regionale e nell’area di Perugia, con proposta dei conseguenti interventi ed azioni da adottare». Lunedì 21 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 4 umbria L’home page del portale web del Comune di Terni, “promosso” a pieni voti dalla “Bussola della trasparenza” insieme a quelli di altri Comuni umbri tra cui Città di Castello, Foligno, Assisi, Bastia, Amelia, Narni e Orvieto Trasparenza, chi se ne infischia Internet può rendere le pubbliche amministrazioni una “casa di vetro”, ma non pochi Enti umbri fanno di tutto per non esserlo: ecco quali I DIRITTI DEI CITTADINI di CHRISTIAN CINTI PERUGIA - Tu chiamala, se vuoi, trasparenza. La premessa è d’obbligo: molte amministrazioni comunali arrivano dalla recente tornata elettorale e dunque, per forza di cose, alcuni database non possono essere aggiornati. Mettiamoci pure che chi ha provato a svolgere la ricerca potrebbe non avere avuto l'occhio abbastanza allenato. Però... Regione promossa, la Provincia di Terni no LA NORMA «Il principio della trasparenza, inteso come accessibilità totale alle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni - è illustrato nel sito web del ministero dell’Interno è stato affermato con un decreto legislativo del 14 marzo 2013 (numero 33). Obiettivo della norma è quello di favorire un controllo diffuso da parte del cittadino sull’operato delle Istituzioni e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. In particolare, la pubblicazione dei dati in possesso delle pubbliche amministrazioni intende incentivare la partecipazione dei cittadini per i seguenti scopi: assicurare la conoscenza dei servizi resi, le caratteristiche quantitative e qualitative, nonché le modalità di erogazione; prevenire fenomeni corruttivi e promuovere l’integrità; sottoporre IL CORSIVO LA “BUSSOLA”. Il Dipartimento della Funzione pubblica ha attivato un apposito servizio (“La bussola della trasparenza”) che censisce la “qualità” dei siti « Cittadini attenti, penalizzate chi gioca con le carte truccate hi non è trasparente, è ovvio che ha qualcosa da nascondere. Qualcosa che, se fosse chiara, risulterebbe impresentabile all’opinione pubblica e magari, chissà, alla legge. Negli altri Paesi sviluppati c’è una grande sensibilità, a tutti i livelli, sulla trasparenza della cosa pubblica. È uno dei motivi principali per cui sono più civili del nostro Paese e, in generale, con maggiori livelli di benessere socio-economico. I cittadini degli altri Paesi sviluppati sanno bene che il conto di Enti poco trasparenti è pagato da loro, soprattutto dalle fasce sociali che hanno minore forza di proteggersi da sole. E, siccome non vogliono pagare questo conto a corporazioni, camarille, amici degli amici e così via, stanno molto attenti al tema della trasparenza, censurando e penalizzando duramente chi non la usa. Da noi, invece, siamo poco attenti. E paghiamo il conto. Salato. C al controllo diffuso ogni fase del ciclo di gestione della performance per consentirne il miglioramento». «L'inadempimento degli obblighi di pubblicazione o la mancata predisposizione del programma triennale per la trasparenza e l'integrità – è illustrato invece nel decreto legislativo - costituiscono elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale (...) e sono comunque valutati ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili». Informazioni incomplete possono dunque incidere sui “premi” che vengono riconosciuti ai dirigenti e possono sanzioni amministrative comprese fra 500 e 10mila euro. web di amministrazioni pubbliche, aziende ospedaliere e sanitarie, scuole, unioni di comuni e via di seguito. Ad esempio, la Bussola dà un voto totalmente positivo al portale della Regione Umbria: l’ultimo monitoraggio risale alle 00.48 del 13 luglio appena trascorso e la valutazione è di rispetto totale su tutti i parametri presi in considerazione. Bollino verde anche per l'Università degli studi di Perugia, che va male soltanto in riferimento al settore dello «Scadenzario dei nuovi obblighi amministrativi». Lo stesso “neo” che gli analisti della Pubblica amministrazione hanno rilevato, ad esempio, per il sito della Provincia di Terni. A PORTATA DI CLIC Il rischio è che però le valutazioni “fredde” potrebbero non restituire un quadro veritiero sul tema della trasparenza e quindi sull’accesso alle informazioni delle amministrazioni pubbliche che, specialmente con l’avvento delle nuove tecnologie, è ormai diventato un diritto (dovere) di tutti i cittadini. Quindi, basta armarsi di una lista che elenchi i 92 Comuni umbri (iniziamo da qui) e cominciare a navigare in rete per ve- La “bussola della trasparenza” vigila sui siti web degli Enti Dipartimento della Funzione pubblica » rificare se, effettivamente, la promozione è meritata o si tratta, più che altro, di un “sei politico”. PROMOSSI, BOCCIATI E CARENTI Le premesse di cui sopra restano sempre valide (vicinanza con le elezioni e possibili sviste da parte di chi scrive) ma il quadro non è poi così da 10 e lode. Perché è vero che ci sono Comuni come Guardea, la cui vecchia Amministrazione (era il 6 marzo del 2012) aveva rinunciato all’indennità per sindaci e consiglieri comunali e on-line pubblicano ogni tipo di documento. Ma c'è anche chi, come i comuni di Montegabbione e Monte Santa Maria Tiberina, rispondono con una pagina bianca anche alla voce “contatti”. Promossi a pieni voti i portali di Terni, Città di Castello, Foligno (i redditi degli amministratori sono relativi al 2012), Assisi, Bastia Umbra, Amelia, Castiglione del Lago, Narni, Orvieto (i dati sono relativi all'Amministrazione Concina). Dal chiaro (l’oscar va probabilmente a Citerna: ci sono tutte le notizie e la navigazione è anche facile) adesso passiamo allo “scuro” della pagella. Il sito del Comune di Passignano sul Trasimeno non dà alcuna informazione sui redditi degli amministratori e, tra l’altro, il link della “operazione trasparenza” è anche piccolo e mal posizionato. Perugia, Spoleto e Gubbio non danno dati sui compensi dei politici. Il portale di Massa Martana ha un link che dovrebbe portare ai dati, ma se l’utente “clicca”, la pagina non contiene alcuna informazione. Le pagine di Collazzone danno una serie di infor- Bocciati o inadeguati Il sito meno trasparente e funzionale è quello del Comune di Passignano, tra i carenti quelli di Perugia, Spoleto, Gubbio, Massa Martana e Norcia mazioni, ma non dicono niente sulle indennità di carica. Valfabbrica, Castel Giorgio, Norcia e Stroncone non forniscono info sui redditi. Così come Campello sul Clitunno: in questo caso, per scoprire questa assenza, si è costretti ad un vero e proprio labirinto. La situazione peggiore emerge sfogliando le pagine dei piccoli comuni: Poggiodomo, Polino, Sant'Anatolia di Narco; Parrano e Lisciano Niccone non danno alcuna informazione sulle indennità degli amministratori. Magari confidando nel fatto che il paese è piccolo e la gente “mormora”. Si chiama trasparenza “fatta in casa”. 13ª FESTA dell'Antica Fiera al CASTELLO dal 24 al 27 Luglio 2014 -3 PRO-LOCO SAN MARTINO IN COLLE S. MARTINO IN COLLE Lunedì 21 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 8522268 Fax 075 8552693 [email protected] www.giornaledellumbria.it città di castello sferimenti dall’Unione europea e con finanziamenti statali e regionali. Se degli oltre 7 milioni di euro riservati alle scuole, 38mila saranno impiegati per l’ampliamento di due istituti, quella di San Martin d’Upò e della frazione del Cornetto, e 300mila per la riqualificazione energetica della scuola di San Secondo, i restanti 5 milioni e 425mila euro serviranno per interventi di riduzione del rischio sismico in numerosi altri plessi scolastici. I lavori più impegnativi e gravo- L’investimento Gli interventi costeranno 7,28 milioni di euro e saranno finanziati da un pool di Enti, in primis Regione e Comune Alcuni alunni all’interno di una scuola Scuole, cantieri in arrivo in tutto il territorio Sbloccati i fondi, numerosi istituti saranno oggetto di lavori per l’adeguamento alle nuove normative antisismiche CITTÀ DI CASTELLO - Le scuole del territorio saranno presto più sicure. Anche grazie agli interventi che l’Amministrazione ha deciso di finanziare per la messa in sicurezza, soprattutto per quanto riguarda il rischio sismico. Molti istituti scolastici, infatti, sono troppo vecchi e non più in regola con le nuove normative. Inoltre, dopo lo sciame sismico della primavera dello scorso anno, nono- stante l’assenza di danni, la paura per gli istituti del territorio è tornata in primo piano. Per questo motivo sono stati resi necessari degli adeguamenti che, in alcuni casi, richiedono anche una spesa notevole. I lavori, almeno nella maggior parte delle situazioni, saranno finanziati dalla Regione, che ha stanziato fondi per garantire proprio l’adeguamento delle struttu- re. In totale saranno spesi circa 7 milioni e 278mila euro per rendere migliori gli istituti. Il termine degli interventi è previsto entro la fine del 2016 ma già nei prossimi mesi, essendo stati sbloccati i fondi dalla Regione, i cantieri verranno aperti. Come è stato specificato dal rendiconto dell’approvazione del programma, la cifra sarà finanziata con fondi del Comune, con tra- si, anche economicamente, verranno effettuati in due scuole del capoluogo: la primaria de La Tina, per la quale saranno stanziati un milione e 442mila euro, mentre un milione e mezzo di euro serviranno per mettere in sicurezza la storica scuola media “Dante Alighieri”. Nel quartiere di San Pio X altri 850mila euro garantiranno la sicurezza dei bambini. Spostandosi nelle frazioni, anche la scuola di San Secondo e la “Gregorio da Tiferno” di Trestina godranno di interventi per la riduzione del rischio sismico: 623mila euro saranno investiti per la prima, 870mila per la seconda. La scuola primaria di Lerchi se la caverà con interventi da 140mila euro, mentre per quella di Cerbara, a nord del capoluogo, ne serviranno 623mila. Insomma, un complesso corposo di interventi. Che, viene assicurato, non comporteranno alcun disagio per l’attività scolastica. RE.CA. Approvata definitivamente la riduzione della Tasi per i commercianti delle zone interessate dalle pavimentazioni Tassa rifiuti, c’è l’ok della Giunta agli sconti CITTÀ DI CASTELLO - Era stato annunciato nei giorni scorsi, facendo riferimento allo stato di avanzamento dell’opera di ripavimentazione al quartiere Prato. Ed ora la giunta comunale di Città di Castello ha provveduto a formalizzare quanto previsto da Regolamento per la disciplina dell’Imposta comunale unica (Iuc) che, per quanto concerne la componente “Tari”, detta «una riduzione del 25% della tariffa (parte variabile e parte fissa) per le attività commerciali, artigianali e professionali il cui ingresso principale si affaccia su vie e piazze interessate da lavori pubblici che si protraggano, determinando la preclusione o forte limitazione al traffico veicolare (ove consentito) e anche un palese disagio al transito pedonale». Nello specifico l’esecutivo tifernate ha provveduto a individuare 25% La riduzione applicata per le zone interessate dai lavori l’area interessata «nella totalità delle vie Marconi e San Florido e Piazza del Garigliano», stabilendo pure che la riduzione d’imposta potrà essere applicata con riferimento al periodo che va dal primo gennaio al 31 dicembre 2014. Una buona notizia per i commercianti che, pur riconoscendo la validità dei lavori, hanno dovuto fare i conti con qualche battuta d’arresto negli affari. Inoltre, gli interventi previsti per il centro storico andranno avanti anche nei prossimi mesi. Il calendario prevede, tra l’altro, il l termine della pavimentazione di corso Vittorio Emanuele. Complessivamente l’in- Figli delle Stelle... in pigiama! vestimento sull’opera, che riguarderà anche le aree contigue al corso nella zona di Porta Santa Maria, sarà di 240mila euro, finanziati con risorse Puc2. Non è da escludere che, alla conclusione dell’intervento su corso Vittorio Emanuele, quella parte della città venga interdetta alle automobili. La stessa cosa potrebbe avvenire per piazza Gabriotti, in merito alla quale molti tifernati hanno chiesto multe più severe per chi, nonostante il divieto di sosta, continua a parcheggiare l’automobile davanti alla sede del Comune, alla Cattedrale e alla torre civica, recentemente restituita alla città dopo i lavori di consolidamento. 9 IN BREVE Incidente Scooter nella scarpata, fratture per un 17enne CITTÀ DI CASTELLO - Gravi fratture per un 17enne tifernate, che sabato notte è finito in una scarpata nella periferia di Città di Castello dopo lo scontro con un’auto. Il giovane, subito soccorso dai medici del 118, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale, dove gli sono state riscontrate diverse fratture agli arti inferiori. Il giovane è stato ricoverato e non si esclude la necessità di un intervento. Secondo una prima sommaria ricostruzione dell’incidente, il 17enne, mentre era alla guida dello scooter, sarebbe finito contro una macchina guidata da un 30enne che, però, non ha riportato conseguenze. Dopo lo scontro, lo scooter è finito nella scarpata. Interrogazione Tavernelli (Pd): «Basta incendi in città» CITTÀ DI CASTELLO - Il nuovo incendio nella zona del Consorzio agrario ha scatenato polemiche e il consigliere Luciano Tavernelli (Pd) ha inviato un’interrogazione. «La richiesta - spiega - è quella di un’ordinanza sindacale, per obbligare i proprietari dei fondi a tenere pulito ordinato e degno, un territorio all'interno del capoluogo, in prossimità del centro storico, brutta vetrina nella nostra città. Un’ordinanza sindacale che potrebbe essere evitata, se i proprietari di questi fondi, avessero un “interesse ambientale”, rendendo quindi puliti e privi di vegetazione infestante i loro terreni e fondi, pari all'interesse per i destini urbanistici di quella zona». L’invito ai proprietari è quello «di provvedere con urgenza della completa pulizia, oltre che del ex consorzio agrario, dell'area della ex Sogema, Mulini Brighigna, ex Fax, ex Casalsole». Appuntamenti Torna in centro “Bazar Artigianato” CITTÀ DI CASTELLO - Torna stasera, dalle ore 18 alle 23 in piazza Matteotti, l’appuntamento con le bancarelle di “Bazar Artigianato”. L’iniziativa è inserita nella programmazione di “Estate in Città”, ciclo di eventi, spettacoli, momenti dedicati all’intrattenimento promossi dall’amministrazione comunale di Città di Castello. Lunedì 21 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 [email protected] www.giornaledellumbria.it terni 13 IL CASO Autovelox, stangata doppia: i ricorsi vinti annullati in appello Una città in ansia I lavoratori dell’Ast sfilano in viale Brin dopo l’annuncio della Thyssen Krupp del piano con 550 esuberi nei prossimi due anni Ast, contraddizioni europee e finanza: così arrivano i guai Outokumpu frenata dall’Antitrust, l’occasione persa di Aperam: il “fardello” Terni finisce sui bilanci di Tk e nasce il piano degli esuberi. Domani il caso ritorna a Bruxelles TERNI - Nasce dalle contraddizioni dell’Europa e cresce tra quelle di un sistema industriale dominato dalla finanza il piano “lacrime e sangue” della Thyssen Krupp che sta agitando una città intera. Domani il “caso Terni” sarà all’attenzione della commissione Industria dell’europarlamento ed è lì, in Europa, che in qualche modo hanno avuto origine i guai di oggi ed è lì che infatti istituzioni locali, sindacati, forze politiche ora guardano confidando in una soluzione. E soprattutto auspicando un intervento netto e deciso del Governo Renzi, che pure su questa partita si gioca un pezzo di credibilità. Sono stati i vincoli della legge antitrust, oggi più di due anni fa considerati vetusti e anacronistici, a bloccare il passaggio di Ast ad Outokumpu per evitare che i finlandesi avessero una predominanza nel mercato dell’inox del vecchio Continente. Praticamente senza tener conto del mercato globale e soprattutto della concorrenza asiatica che nel settore sta affossando l’Europa stessa. Un’operazione che, a vedere quello che sta succedendo oggi, si rischia quasi di rimpiangere. Con- divisibile o meno, nel piano dei finlandesi c’era infatti una prospettiva che adesso, nei progetti della Tk, si fatica a scorgere. O quantomeno si può capire se in ballo non ci fossero le sorti di oltre 500 (o forse più) giovani lavoratori e delle loro famiglie. Un prezzo troppo alto da pagare per una realtà già provata dalla crisi come quella ternana. I tedeschi, che avevano deciso di uscire dal mercato dell’inox e Assemblee e preghiere Da oggi a giovedì incontri e scioperi in viale Brin Il vescovo Piemontese durante la messa: «Il lavoro non deve mancare» avevano incartato Ast nel pacchetto Inoxum ceduto a Outokumpu, ora si ritrovano nuovamente sui conti il “fardello” Terni e peraltro in un settore ritenuto non più strategico per la multinazionale. Ast, Vdm e i centri servizi tornati indietro dalla Finlandia a novembre scorso valgono circa 1,3 miliardi di euro, i tedeschi non possono permettersi che Terni si svaluti, ma a maggior ragione nemmeno che continui a produrre perdite. Outokumpu aveva messo a bilancio circa 560 milioni di euro dalla vendita di viale Brin, se avesse accettato l’offerta oscillata tra i 100 e i 200 milioni della cordata Aperam-Arvedi-Marcegaglia i finlandesi avrebbero messo a rischio i propri conti. Eppure, anche quella di Aperam oggi sembra un’occasione persa, perché il piano industriale che avevano in mente i francolussemburghesi, con la chiusura di alcuni laminatoi in Europa, avrebbe prodotto più occasioni di verticalizzazioni per Ast. Un piano che probabilmente sarebbe stato di consolidamento, ma non di arretramento come quello che appare oggi. La trattativa è saltata fino poi al tentativo della stessa Outokumpu di provare a convincere - invano - la commissione Antitrust a farle tenere le acciaierie di Terni, tornate quindi in mano ai tedeschi con un’altra operazione tutta finanziaria. «Purtroppo oggi se le aziende perdono non valgono niente - sussurrano esperti ed analisti - e gli in- vestimenti fatti, il know how e gli impianti contano fino a un certo punto. Nel piano Ast c’è tutta finanza: riequilibrio dei flussi produttivi e taglio dei costi. Tk per colpa dell’Europa si è ritrovata ad avere una cosa che non voleva e alla quale probabilmente non è più interessata. Le conclusioni dal loro punto di vista sono logiche se vuoi rimettere Terni sul mercato. Non subito perché in un momento di sovracapacità nel settore inox nessuno si avvicinerebbe». Misure «inevitabili» come ieri ha detto al Giornale dell’Umbria il professor Carlo Mapelli del Politecnico di Milano. Misure «inaccettabili» come ripetono Governo, istituzioni e sindacati. Da oggi cominciano le assemblee in fabbrica, che saranno accompagnate da un’ora e mezzo di sciopero a turno e andranno avanti fino a giovedì. Ieri, alla messa domenicale, il vescovo Giuseppe Piemontese è tornato a parlare delle acciaierie rivolgendosi «ai governanti e a coloro che detengono la capacità di decidere, affinché trovino soluzioni giuste per la città e perché il lavoro non manchi». VINCENZO CARDUCCI TERNI - E ora andateglielo a spiegare agli automobilisti che per una multa di 50 euro per eccesso di velocità rischiano di dover pagare più di 10 volte tanto. Senza considerare l’amarezza di chi pensava di non dover pagare nemmeno la multa stessa. Il giudice del tribunale di Terni, Mario Montanaro, ha infatti ribaltato in appello una serie di ricorsi vinti davanti al giudice di pace da automobilisti “bastonati” dall’autovelox in viale dello Stadio. Le multe erano state annullate dal giudice di pace, anche sulla scorta di una perizia effettuata dalla polizia stradale di Terni, che aveva dichiarato illegittimo l’apparecchio di viale dello Stadio. Di fronte a quelle sentenze, il Comune e la prefettura di Terni avevano presentato ricorso in appello al tribunale e, proprio in questi giorni, sono arrivati i verdetti destinati ad avere effetti sugli altri contenziosi in corso, gran parte dei quali sostenuti dalla Confimpresa di Francesco Bartoli che ne aveva fatto ormai una crociata. Ma la beffa per gli automobilisti non finisce qui. Il giudice, infatti, li ha condannati al pagamento di 660 euro di spese legali relative al giudizio in appello e 77,90 di cosiddette “spese vive”. Oltre ovviamente al pagamento della multa, che in alcuni casi era dell’importo minimo, circa 50 euro. Per un totale di oltre 700 euro. Un vero salasso. L’ultima spiaggia è rappresentata ora da un’eventuale ricorso in Cassazione, che tuttavia già di per sè ha dei costi elevati e questa volta potrebbe definitivamente fermare la “crociata”. Gli autovelox della discordia vennero posizionati dal Comune alla fine del 2011 in viale dello Stadio e via Alfonsine. Nei primi mesi di attività sfornarono migliaia di multe, creando un’autentica sommossa che portò poi alla modifica della classificazione della strada e all’innalzamento da 50 a 60 chilometri orari del limite. Questo, unito ormai all’abitudine, ha contribuito ad abbassare il numero delle multe elevate, ma non i toni del braccio di ferro giudiziario che era partito. Lunedì 21 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 16 todi-orvieto Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it Discarica, via ai lavori per 13,5 milioni di euro L’INIZIATIVA Summer school di archeologia A Todi i novelli Indiana Jones si affidano ai droni aerei Il consiglio comunale in visita a Le Crete, la Sao: miglioriamo tecnologia ed efficienza ORVIETO - Un’imponente ristrutturazione per un investimento di 13,5 milioni di euro finalizzato alla produzione di energia e a ottimizzare spazi e impianti. È l'intervento che, a partire da queste settimane e per circa un anno, coinvolgerà la discarica orvietana de Le Crete. Il revamping, ovvero la ristrutturazione generale, come ha spiegato l’amministratore delegato Giorgio Custodi al sindaco Giuseppe Germani e al consiglio comunale in visita alla discarica, è finalizzato «al massimo recupero di materia e di energia in linea con gli obiettivi del Protocollo di Kyoto, al rinnovamento e miglioramento Il paletti del Comune Il sindaco Germani incontra i dirigenti di Acea: «Lavoriamo a un piano strategico ambientale, no al terzo calanco» della qualità tecnologica dell’intero polo di trattamento, recupero e smaltimento rifiuti, al conseguimento dei più elevati standard di efficienza e sicurezza, nonché alla copertura delle esigenze di conferimento in linea con l’indirizzo degli strumenti di pianificazione, delle norme e delle migliori tecniche disponibili». Il progetto, come detto, comporta un investimento di 13,5 milioni di euro e consiste nella rimodulazione del layout dell’impianto con il miglioramento del processo bio- Lavori al via L’impianto di trattamento dei rifiuti a Le Crete; nella foto piccola il sindaco di Orvieto, Germani logico mediante l’implementazione di una sezione di digestione anaerobica con produzione di energia, compost di qualità ed ottimizzazione dei processi di recupero già in atto. Nel concreto, si tratta di una ristrutturazione e riorganiz- zazione funzionale dell'impianto di trattamento e recupero rifiuti e compostaggio di qualità, con l’aggiunta di una nuova sezione di cogenerazione per la produzione di energia elettrica dalla frazione organica per una potenza di 998 kw. Prevista anche l’ottimizzazione degli spazi funzionali destinati alla messa in riserva (recupero carta, cartone, vetro, plastica). Il polo impiantistico Le Crete si sviluppa su una superficie di circa 110 ettari (costituito essenzialmente da un impianto di selezione, igienizzazione e compostaggio e da una discarica per rifiuti non pericolosi) ed è in in esercizio dalla fine del 1997. È certificato in base alle norme internazionali Uni en Iso 14001:2004 per quanto attiene la sicurezza ambientale e OHSAS 18001:2007 per quanto attiene la sicurezza. Inoltre, nel 2011, Sao ha conseguito la registrazione della certificazione Emas per tutte le attività svolte. Negli stessi giorni il sindaco Germani a Roma ha incontrato la dirigenza di Acea. «Tali incontri - spiega il primo cittadino - sono propedeutici per un piano strategico ambientale del Comune di Orvieto e dell’intero comprensorio, che inizi a trasformare il vecchio metodo dello smaltimento dei rifiuti in discarica, in sistemi moderni che comportino la differenziazione spinta e il loro successivo riutilizzo. Occorre affrontare il problema in modo deciso e moderno - aggiunge Germani - con l’obiettivo principale della salvaguardia dell'ambiente e del risparmio del suolo. In questa ottica, dunque, ribadisco con decisione la mia totale contrarietà all'utilizzo del terzo calanco». STEFANIA TOMBA Precipita ultraleggero, grave il pilota orvietano Il velivolo partito dall’Alfina è caduto poco dopo il decollo, il 62enne al “Gemelli” Caduto da 30 metri Il biplano ultraleggero caduto ieri nelle campagne di Castel Viscardo ORVIETO - In volo c’è rimasto pochissimi minuti poi la perdita di quota, le manovre di fortuna e la caduta su un vicino campo coltivato. È così che è precipitato ieri mattina un monoposto ultraleggero subito dopo il decollo dall’aviosuperficie dell’Alfina. Gravi le condizioni del pilota, un orvietano di 62 anni, Marco Longo, ingegnere aerospaziale con la passione del volo. Il velivolo, un un biplano ultraleggero, riproduzione del modello Newport, era partito dall’Alfina intorno alle 8,30 ma praticamente quasi subito dopo il decollo si era capito che qualcosa non andasse e lo schianto è avvenuto poco distante, in un terreno nel comune di Castel Viscardo, da un’altezza di circa 30 metri. Immediatamente dall’aviosuperficie è partito l’allarme da parte di quanti hanno assistito all’incidente. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Orvieto, che hanno dovuto estrarre il sessan- taduenne dal velivolo segando la carlinga. L’uomo che, stando ai soccorritori, è rimasto cosciente per tutto il tempo, ha comunque riportato un forte trauma cranico e diverse lesioni su tutto il corpo. Un’eliambu- Le cause All’origine dell’incidente ci sarebbe un improvviso cedimento del motore, la Procura dispone il sequestro del mezzo lanza del 118 Pegaso 33 decollata dalla base di Viterbo lo ha trasferito d’urgenza al Policlinico Gemelli di Roma. Secondo i sanitari non sarebbe in pericolo di vita, sebbene al momento la prognosi resti riservata. I carabinieri, intervenuti anch’essi presso l'aviosuperficie, dopo i rilievi e la raccolta di alcune testimonianze, hanno provveduto a mettere sotto sequestro l’ultraleggero di proprietà del pilota orvietano, in attesa delle disposizioni della Procura della Repubblica presso il tribunale di Terni. Il mezzo sarà sicuramente sottoposto a perizia per valutarne il funzionamento. I pochissimi minuti che è rimasto in volo lasciano ipotizzare infatti che, alla base dell’incidente, ci sia stato un guasto o comunque un malfunzionamento. «Il piccolo aereo - viene spiegato da Elitaliana - forse per un cedimento improvviso del motore ha perso quota dopo aver preso il volo ed è precipitato quasi immediatamente nei campi attorno alla base. Il fatto di non avere potuto raggiungere una quota più alta ha evitato che l’impatto al suolo avesse conseguenze più drammatiche». S. T. TODI - Un programma intenso, partecipanti da tutta Italia e anche dall’estero, 11 docenti coinvolti e droni aerei e acquatici. Questo il mix dei componenti che ha fatto il successo della “Summer school nazionale di archeologia preventiva e telerilevamento di prossimità”, primo evento italiano dedicato al settore e tenutosi all’istituto agrario da lunedì a sabato scorso. La summer school è nata per iniziativa della Teamdev di Collazzone e dell’istituto Agrario di Todi, dove si è svolto potendo usufruire delle ampie strutture di ospitalità e delle dotazioni di aule e spazi didattici, nonché delle attrezzature come il drone e gli applicativi Gis. Sono stati 23 i partecipanti provenienti da Umbria, Lazio, Toscana, Sardegna e anche dall’Albania. Non solo archeologi, ma anche geologi e responsabili di aziende informatiche. Undici i docenti coinvolti: Daniela Pani (geologa e docente Planetek Italia), Antonio D’Argenio (geologo, Ceo Panoptes e vice presidente Assorpass), Michele Boella (amministratore unico Nemea Sistemi), Alessandro Pintucci (archeologo e presidente Confederazione Italiana Archeologi), Gianluca Grassigli (docente di archeologia classica all’Università di Perugia). Aziende partner dell’iniziativa sono Planetek Italia, che ha messo a disposizione lo speciale software Erdas, Panoptes, la Confederazione italiana archeologi, ma anche NeMea Sistemi, Aiview Group, Siralab-Sky Robotics, Leica Geosystems, sponsor con due stage gratuiti presso le loro sedi). Nelle varie giornate sono stati presenti diversi ospiti come la Scuola sub del lago di Bolsena, che effettua scavi archeologici presso il villaggio palafitticolo sommerso del Gran Carro, lo Studio Banfi ideatore di strumentazione per rilievi di precisione subacquei, e altre aziende di servizi di Apr e servizi Gis. Nella giornata di venerdì si è anche tenuta una sessione pratica presso l’area archeologica di Gubbio. La Summer school si è delineata soprattutto come punto di incontro tra il mondo archeologico e dei beni culturali e aziende che operano da anni nel comparto dell’innovazione tecnologica. L’iniziativa è stata dunque fondamentale per confermare come il binomio tra l’archeologia e l’utilizzo di droni sia quanto mai attuale ed efficace. In campo archeologico, gli aerei senza pilota possono infatti essere usati per fare ricognizioni su porzioni di territorio difficilmente raggiungibili, individuare dall’alto mediante tecniche non invasive strutture interrate, acquisire dati per elaborare dati digitali, modelli 3D e analisi predittive, ma anche per monitorare le zone già oggetto di scavi. ISABELLA ZAFFARAMI Seguici anche su Lunedì 21 luglio 2014 Anno XXXII n. 199 - euro 1,20 www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it PERUGIA CITTA’ DI CASTELLO Ritorna lo scippatore di collane d’oro A ASSISI Bagnini “eroi” salvano un bimbo A a pagina 18 SPELLO Nove anni senza Fabrizio I genitori lottano ancora A a pagina 21 Dolore e choc in città per l’escursionista morto A a pagina 20 a pagina 22 Sono 77mila e si aggiungono ai 51mila disoccupati e ai 23mila scoraggiati. Cresce la flessibilità L’esercito dei precari avanza A PERUGIA Umbria Jazz E’ un piccolo esercito quello dei precari umbri che conta tra le sue file circa 77mila unità, tra lavoratori a tempo, co.co. pro., lavoratori interinali e altri addetti impiegati con forme che rendono l’occupazione più flessibile. Sembra quasi che il contratto a tempo indeterminato non esista più e si faccia un uso massiccio di altri strumenti in tutti i settori, da quello pubblico a quello privato. Il 15 per cento dei precari è nel mondo della sanità con medici e infermieri che si occupano di servizi fondamentali ma senza prospettive e certezze. Un’altra fetta importante di “non stabilizzati” opera nel mondo della scuola e dell’università. E questoin un momento in cui la vertenza Umbria, sempre più calda dopo il caso Ast, conta al suo attivo 51mila disoccupati e 23mila scoraggiati. A ITALIA & MONDO Gaza Non regge la tregua Ancora morti Bilancio: 500 artisti, 200 concerti, 30mila spettatori Piovono bombe a Gaza A a pagina 5 Boeing Recupero dei corpi Trovatol’accordo a pagina 7 Si è chiusa Umbria Jazz 14 e per il prossimo anno la Fondazione preannuncia il “rinnovamento” (Foto Belfiore) A a pagina 11 In Umbria abbinamento opzionale con: “Aquiloni” Euro 8,80; “Ricette Vegan” Euro 8,50; “Pizza” Euro 9,80; + il prezzo del quotidiano Marina Rosati Inaugurazione in grande stile Castel Viscardo Monoposto precipita per un guasto meccanico, ferito ingegnere orvietano Il Palaeventidi Assisi ora è realtà E già si pensa a collegarlo al Lyrick Si schianta con il biplano, è grave A TERNI TERNI Ast, tutti compatti contro il piano Tk A a pagina 9 A a pagina 24 Si continuano a cercare i corpi A E’ in gravi condizioni e rischia di perdere la funzionalità di un occhio, ma è vivo. Un ingegnere di 62 anni, Marco Longo, ieri mattina è precipitato a bordo di un velivolo monoposto pochi chilometri dopo il decollo dall’aviosuperficie di Torre Alfina. Sembra che l’incidente sia stato causato da un guaso meccanico. A a pagina 26 Lotta al fumo Vedova risarcita con 23 miliardi di dollari Incidente aereo Una fase dei soccorsi Sport Serie B Doppietta del bomber contro la Terni Est a Norcia: 7-0 SERIE B Santopadre tenta il colpaccio, sfidando Fiorentina e Qatar Antenucci subito in gol La Ternana ne fa sette alla prima stagionale A Grifo, assalto decisivo a Taddei Oggi incontro a Pian di Massiano a pagina 28 LEGA PRO Il Gubbio torna sul mercato e mette nel mirino A a pagina 29 3-4 colpi di peso. Oggi tre arrivi ATLETICA LEGGERA Capotosti è campione italiano sui 400 ostacoli Faloci secondo nel lancio del disco A a pagina 33 Brasiliano Rodrigo Taddei ha 34 anni a pagina 5 A a pagina 27 A a pagina 3 DELL’UMBRIA CORRIERE UMBRIA t Lunedì 21 Luglio 2014 7 Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] L’iniziativa Referendum contro l’austerità A PERUGIA Crisi&conseguenze Focus sul Cuore verde E’ in programma per domani, alle 10.30, presso la sala Fiume di palazzo Cesaroni la conferenza di presentazione del comitato umbro per il referendum contro l’austerità, che ha avviato la raccolta firme. Ci saranno Cgil, Arci, Acli e vari esponenti della società civile e delle forze politiche. B L’indagine Operano nella sanità e nella scuola, negli enti pubblici e nelle aziende private. Cgil: “Se non ci fossero molti servizi salterebbero” Una vita da precari: quasi 77mila umbri senza certezze di Marina Rosati A PERUGIA - Dopo diversi anni di attesa, tra incertezze e rinnovi per Valentina è arrivato il tempo di cambiare. Stare ad aspettareche l’Istituto di cura dovelavorava comeassistente socio-sanitaria la richiami non le va più e quindi si sta guardando intorno, anche se per lei giovane diplomata di 25 anni, dal punto di vista lavorativo non c’è molto da vedere e da trovare. A meno che non pensi, ed è quello che sta facendo, di andare all’estero. Ma il suo caso non è unico, né isolato: come lei in Italia e in Umbria ci sono migliaia di precari, anche meno giovani che vanno avanti da anni con contratti a tempo, stop dovuti per legge e poi eventuali e auspicabili richiami. E’ un vero esercito quello della categoria dei precari, di coloro cioè che non hanno certezza lavorativa e vengono assunti per periodi di tempo determinati sapendo che, a scadenza, potrebbero non essere richiamati. In Umbria i numeri parlano chiaro ed evidenziano una situazione di incertezza lavorativa preoccupante che potrebbe incidere anche sulla tenuta dei servizi, basti considerare che su 255.820 lavoratori dipendenti circa il 30 per cento, quindi quasi 77mila umbri, hanno appunto un contratto precario. Circa il 15 per cento opera nel compartosanitarioe comprende sia medici che infermieri; una buona fetta, circa 4mila sono occupati nel settore della scuola e dell’Università. La loro presenza così diffusa tanto nel pubblico che nel privato significa che un eventuale “allontanamento” potrebbe portare alla crisi di alcuni servzi fondamentali come quello ospedaliero. Stesso discorso nella pubblica amministrazione ma anche nei cicli produttivi privati. Nel marasma della contrattualistica in questa cate- Futuro incerto Si infittiscono le file dei precari in tutti i settori sia pubblici che privati la proclamazione, di una giornata di mobilitazione dei precari. Tema questo che, insieme alle grandi vertenze come l’Ast, sarà al centro del prossimo direttivo unitario della triplice in programma martedì 29 luglio a Todi al quale prenderà parte anche la segretaria nazionale della Cisl Anna Maria Furlan. L’obiettivo è quello di inserire la questione dei precari all’interno della più ampiae complessa “vertenza Umbria” che i confederali vogliono rilanciare con forza cercan- do di incidere con maggiore l’economia e la migliora, anzi forza sul governo ed anche sul- ha l’effetto contrario”. la Regione in questo momen- I dati sulla cassa integrazione to di nuova proormai li sappiagrammazione mo ed evidenziaeuropea.“Abbiano un sistema in Si contano mo notato - spieallarme, a questi poi 51mila ga il segretario siaggiungono alcassintegrati generale della tri dati preoccugoria si inseriscono anche gli ti delle cooperative che vengoCgil dell’Umpanti: a giugno i e 23mila interinali che, attraverso le ap- no impiegati sempre più spesbria Mario Braconcordati prescoraggiati posite agenzie, vengono im- so nei cicli produttivi per sopvi - che il probleventivi sono pasmessi nel mercato del lavoro, perire alla mancanza di persoma del precariasati da 1 a 3, i oppure i co.co.pro. i cosiddetti nale a tempo inderminato. Ecto si sta allargando e questo, a contratti di solidarietà da 5 a collaboratori a progetto e in co perché i sindacati, Cgil, Cisl dispetto di quello che pensano 8, segno evidente che le azienun certo senso anche gli addet- e Uil, stanno pensando già alalcuni, non rende più flessibile de intervengono sul fronte del costo del lavoro. Se poi siconsidera che nei primi mesi del 2014 il tasso di disoccupazione è salito al 12,6 per cento La protesta Domani anche la Cgil regionale sarà a Roma per manifestare davanti a Montecitorio con un più 2,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ci si rende conto che la situazione è esplosiva. A ciò si aggiunge la peggiore condiA PERUGIA con carattere retroattivo è quanto di più zione delle donne il cui tasso di “Tre giorni fa il ministro Poletti ha sbagliato, illogico e, oseremmo dire, catdisoccupazione è arrivato al annunciato trionfalmente che sono tivo si possa fare - attaccano Bravi e Re14,1 per cento con un più 2,5 stati trovati 400 milioni per coprire la nelli - . A meno che l'obiettivo non sia per cento rispetto all’anno cassa in deroga del 2013 e parte del quello - e sarà senz’altro centrato se si scorso. Anche se in misura mi2014. Ma i lavoratori non vogliono continua a navigare a vista senza visione nore anche la disoccupazione più annunci, aspettano i soldi veri”. strategica - di mettere sul lastrico migliamaschile è in crescita ed è pasL’aut aut arriva dalla Cgil nelle persoia di lavoratori (solo in Umbria sono sata dal 9,5 all’11,4 per cento. ne del segretario generale Mario Bra12.000), con le loro famiglie e i tanti picAndando a vedere il valore novi e della compagna Giuliana Renelcoli imprenditori che potrebbero essere minale si contano 51mila dili. “Ci sembrava che questo governo chiamati a pagare i lavoratori per i quali soccupati a quali vanno agvolesse distinguersi per rapidità ed efavevano chiesto gli ammortizzatori in giunti i cassintegrati e i circa ficienza, al contrario - aggiungono deroga ma che, per effetto di norme re23mila scoraggiati. Un piccoancora - si continua con la politica troattive, potrebbero accorgersi di essere lo esercito di oltre 120mila perdell'annuncio. Noi chiediamo fatti. già fuori dalle coperture. Siamo davvero sone che è in condizioni di inVorremmo ricordare al ministro che al delirio”. Per queste ragioni domani i certezza lavorativa; per questo mentre lui pensa a come recuperare lavoratori dell’Umbria, insieme a quelli Cgil, Cisl e Uil vogliono rimetrisorse (e siamo ancora al come), le delle altre regioni del Centronord e ai tere al centro della discussione bollette, le tasse e i mutui di quei lavo- a coprire l'intero 2014) al decreto che do- segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Cail lavoro e l’attenzione per le riratori (senza reddito da gennaio) van- vrà uniformare i criteri di concessione musso, Bonanni e Angeletti, saranno a sorse umane. Un’attenzione no comunque pagati. Del tutto in- della cassa, dal momento che tale decre- Roma, in piazza Montecitorio (nella foche deve riguardare, soprattutcomprensibile, poi, è pensare di su- to, per essere applicabile, avrebbe dovu- to) per un sit-in di protesta che si proto la Regione che, rispetto al bordinare i finanziamenti (che sap- to essere emesso ad inizio anno. Pensa- trarrà dalle 9 alle 14. Il 24 luglio invece passato, può destinare maggioB piamo essere nettamente insufficienti re, a questa data, di fare un intervento sarà la volta delle regioni del Sud. ri risorse comunitarie alle poliB tiche attive del lavoro. z Sulla cassa in deroga basta parole, ora i fatti y CORRIERE DELL’UMBRIA Umbria t Lunedì 21 Luglio 2014 9 Assisi Inaugurato a Santa Maria degli Angeli il complesso architettonico che presto avrà un collegamento con il teatro Lyrick Dal recupero dell’ex fabbrica ecco il Palaeventi di Anna Lia Sabelli Fioretti A ASSISI - Claudio Ricci, sindaco di Assisi, ha chiesto ai presenti applausi per tutti, incondizionatamente. Per il rappresentante del governo, il sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci, per la governatrice Catiuscia Marini, per i tecnici (il recupero è firmato dagli architetti Marconi e Ferrini), per gli uffici comunali, per le gli assessori, i consiglieri, le associazioni sportive, per i verticidella Federazione Pugilistica presenti, per le imprese che hanno lavorato per il raggiungimento dell’obiettivo che si era prefisso: inaugurare prima della scadenza del suo mandatoil Palaeventi, ex fabbrica chimica Montedison degli anni ’50, edificio gemello e parallelo al Teatro Lyrick ideati dal celebre architetto Riccardo Morandi. Gli archi parabolici che lo contraddistinguono sono rimasti intatti e ben visibili. Quindi i grandi finestroni si affacciano sulla campagna circostante e sulla veduta mozzafiato di Assisi. Particolare caratteristica è quella dell’impiantistica, tutta a vista, inserita dentro grandi tubi d’argento che solcano il soffitto. Il padiglione, su due piani, è completamente condizionato sia per l’inverno sia per l’estate. Ospiterà, come ha ricordato il primo cittadino arrampicato sul ring (subito dopo è iniziata la 5˚ edizione dei Campionati Europei di Pugilato Femminile), insieme agli amministrato- Il padiglione è su due piani: capienza 4mila persone Lavori da 5 milioni di euro per 3mila metri quadri A ASSISI Di spazio, nel Palaeventi, ce n’è tanto. Sono 3mila metri quadri su due piani. Al piano terra possono entrare tranquillamente 2.500-3mila persone. Al piano superiore un migliaio. Il recupero è costato 5 milioni di euro: il Comune 1 milione e 600mila, la presidenza del consiglio dei ministri un milione e 400mila euro, la Regione 2 milioni di euro. Pavimento in lastroni di quarzo, colonne rotonde bianche e pareti gialle. L’acustica al momento non è ottimale ma ci sarà sicuramente modo di migliorarla, magari in vista dei primi conB certi. ri e ai politici che in qualche modo hanno contributo al risultato finale, convegni, eventi sportivi, concerti, balli, raduni di ogni genere. La cerimonia Evento Solo a piano terra possono entrare circa 3mila persone. Sopra: Ricci, Marini e Bocci (Foto Belfiore) inaugurale è iniziata all’esterno intorno alle 16.30 con l’esibizione degli Sbandieratori di Assisi. Poi la benedizione di Padre Claudio Durighetto, af- fiancato da Padre Ciuraru e Padre Saul Tambini e il taglio a tre mani del nastro, Ricci, Marini e Bocci. Molti i presenti, parecchi gli amministratori pubblici (anche i sindaci di Spello e Cannara), l’onorevoleAdriana Galgano, gli sportivi (la medaglia d’oro Roberto Cammarelli, il campione Gianfranco Rosi, Franco Falcinelli e Alberto Brasco per le Federazione Pugilato). “Questo recupero - ha precisato Catiuscia Marini in tenuta sportiva, scarpe da ginnastica e tailleur pantalone bianco - si colloca dentro gli interventi di riqualificazione urbana che piccoli e grandi centri umbri stanno portando avanti insieme alla Regione per evitare diaggredire e consumare il suolo agricolo”. E Bocci: “Oggi questa città sta scrivendo una bella pagina in un Paese caratterizzato troppo spesso da risorse pubbliche mal utilizzate e da soldi pubblici sprecati. Siamo di fronte ad un recupero di archeologia industriale straordinario grazie al concorso di vari soggetti. Si parla molto di sociale, di legalità, di spazi per i giovani, di sicurezza. Investire su spazi come questi vuol dire costruire un’Italia migliore”. Dal canto suo Ricci è tornato su due argomenti a lui cari: la spinta che il Palaeventi potrà dare a favore del verdetto finale in occasione della visita del 10 ottobre della commissione per la candidatura a Capitale Europea della Cultura e il futuro completamento del complesso architettonico che presto si arricchirà di un collegamento con il Lyrick attraverso una torretta, con museo dello sport, bar e ristorante ed il terzo padiglione per l’Accademia di Pugilato e la piscina. Per un totale di 10 mila metri B quadri. DELL’UMBRIA CORRIERE t Lunedì 21 Luglio 2014 PERUGIA 17 Redazione: Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] In via Baldeschi, via Ulisse Rocchi e corso Garibaldi arrivano ortofrutta, outlet e ristorante Tre attività economiche “giovani” sfidano la crisi A PERUGIA (Fra.Go.)Certo, c’è la crisi e le attività anche storiche chiudono i battenti. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia, ossia chi rialza la testa, si rimbocca le maniche e la crisi la sfida con nuove imprese commerciali. Così hanno fatto di recente diversi giovani. Partendo da via Baldeschi, seguendo il tratto di via Ulisse Rocchi e proseguendo per corso Garibaldi, si segnalano ben tre nuove at- tività. In via Baldeschi, Luigi Ciurnella e Sara Curti, entrambi perugini di 35 anni, in attesa, con i due fratellini, del terzo figlio, hanno aperto un negozio di ortofrutta e prodotti tipici: un’attività che mancava nella zona. Nel tratto di via Ulisse Rocchi, Riadh Ben Salah, 42 anni, di Tunisi (ormai cittadino italiano da molti anni) ha aperto un negozio di outlet di grandi firme nell’abbigliamento. Alfredo Andrea Bellissario, 35 anni, e Giuseppe Troiani, 30, hanno avviato una singolare attività gastronomica: il braciere di Garibaldi, per l’appunto in corso Garibaldi: carne fresca e verdure alla brace sono la loro specialità oltre al buon vino. Un augurio ai nuovi imprenditori che con la loro intraprendenza commerciale renderanno più vivi i borB ghi e le vie della città. Tre associazioni del centro presentano al Comune una proposta concreta che punta a valorizzare l’esistente Acropoli in fermento di Alessandra Borghi Ecco il nuovo progetto per piazza Grimana “L’Arco Etrusco restaurato merita una zona degna” z A PERUGIA - Un nuovo La proposta progetto per piazza Grimana. Ancora un’iniziativa “dal basso” per riportare “in alto” il prestigio di una delle aree più importanti del centro storico su cui, in un futuro tutt’altro che lontano, si accenderanno i riflettori grazie al completamento del restauro dell’Arco estrusco. L’input viene da tre associazioni: Radici di Pietra, Vivi il Borgo e Società operaia di mutuo soccorso. Si parte da un presupposto: sono stati presentati progetti articolati e importanti per piazza Grimana, ma ora, in modo più pragmatico, si vorrebbe almeno cercare di restituirle un aspetto dignitoso in tempo o quasi - per l’inaugurazione del “nuovo” Arco etrusco. Quindi si punta a migliorare l’esistente, senza iniziative di particolare impatto, anche a livello economico, per arrivare a un risultato concreto. Perché ormai è chiara a tutti la scarsità di risorse da investire anche in interventi pur necessari di riqualificazione urbanistica. Inutile, pensano ormai in molti, chiedere la lu- “Iter rapido per il monumento” L’auspicio di Borgo Sant’Antonio A PERUGIA (a.b.) Il 13 e 14 settembre Ri Vivi Borgo Sant’Antonio ha in programma “Memorie per il futuro”, evento che rievoca l’ingresso dei bersaglieri a Perugia e la sua liberazione dal dominio pontificio. In quell’occasione l’associazione vorrebbe inaugurare insieme al sindaco Romizi un nuovo monumento. Idea nata dopo che il generale Franco Stella dell’Associazione Nazionale Bersaglieri dell’Umbria, un anno fa, ha regalato a Borgo Sant’Antonio una statua di bronzo che riproduce in piccolo quella del Bersagliere di Varese. Si vorrebbe dunque realizzare un basamento alto meno di un metro e mezzo su cui posizionarla. “L’associazione dei bersaglieri è pronta a sostenere il costo”, rende noto il portavoce di Ri Vivi Borgo Sant’Antonio, Nicola Tassini. La Soprintendenza ha già fatto un primo sopralluogo e si aspetta il nullaosta sul punto in cui far sorgere il monumento (a sinistra uscendo da Porta Sant’Antonio secondo le intenzioni). Agli enti interessati, Comune incluso, si chiede solo “rapidità nell’iter burocratico per avere il monuB mento in tempo per le celebrazioni”. y na. “Il progetto non ha niente di faraonico. L’intento è far sì che l’Arco sia riconsegnato a una piazza caratterizzata da un certo decoro”, spiega Primo Tenca, presidente della Società di mutuo soccorso. Nel pacchetto di proposte, lo stimolo a riflettere su come Piazza Grimana Si punta a migliorare il decoro urbano eliminare alcuni problemi di notevole impatto visivo: l’invasione di auto, a volte parcheggiate a sproposito, e la sconnessa - e dunque perico- losa - pavimentazione in mattoni davanti all’Università per stranieri. Poi c’è un tema più ampio, che in realtà andrebbe affrontato per tutto il centro storico: “Dai paletti, alle fioriere, alla segnaletica servirebbe un po’ di uniformità”. Qualche critica viene mossa anche nei confronti dei “tabelloni enormi” per le informazioni sul traffico, che “non si sposano bene con l’ambiente circostante”. Mentre “gli alberi in via Bartolo ostacolano la visibilità del muro etrusco che pure è in continuità con l’Arco, davanti alla chiesa di san Fortunato”. Qualche perplessità desta inoltre “l’edicola chiusa da mesi”. “Sarebbe positivo trovare un modo per dare un senso a quella struttura, trasformandola in un punto informazioni per turisti, in una ‘casina del rione’, o in punto di appoggio per un futuro portiere di quartiere...”, suggerisce Tenca. Resta vivo e dibattuto, tra le associazioni, anche il tema della sicurezza, per quanto vada al di là del progetto per piazza Grimana. Perché in zona si paventano presenze, vecchie e nuove, che potrebbero riportare indietro la lancetta dell’orologio rispetto ai significativi miglioramenti riscontrati negli ultimi mesi. Ma questa B è un’altra storia. CORRIERE 24 DELL’UMBRIA u Lunedì 21 Luglio 2014 TERNI Redazione: Piazza del Mercato, 8 Tel. 0744 6641 Fax 0744 462623 [email protected] Istituzioni, sindacati e lavoratori: tutti pronti a fare scudo contro i disastrosi programmi di ridimensionamento Tutti in corteo Alcuni momenti della manifestazione di venerdì scorso (Foto Principi) La vertenza siderurgia Inizia un’altra settimana di passione per i lavoratori dell’Ast. Da oggi a giovedì assemblee e nuovi scioperi Un fronte compatto contro il piano di Giuseppe Silvestri Il centrodestra A TERNI - Inizia una settimana di passione per i lavoratori dell’Ast. Questa mattina, infatti, in fabbrica cominceranno le assemblee, accompagnate da un’ora e mezza di sciopero. Si andrà avanti sino a giovedì, poi verranno tirate le somme. Gli incontri sono stati organizzati dalle Rsu per avere un confronto diretto i lavoratori e decidere insieme eventuali nuove forme di lotta e di mobilitazione dopo che la scorsa settimana la delegazione aziendale ha messo sul tavolo il piano industriale che prevede l’esubero di 550 persone. Piano che è stato rigettato praticamente all’unanimità, dalle istituzioni nazionali e territoriali fino ai sindacati di tutti i gradi. La giornata di oggi prevede un altro appuntamento importante. Nel primo pomeriggio, infatti, si riuniranno a Perugia i sindacati regionali. Anche in questo caso si tratta di un tavolo convocato per stabilire come muoversi nelle prossime settimane. Intanto da più fronti il governo viene invitato a tenere una posizione rigida rispetto alla multinazionale e soprattutto a non limitarsi alle sole parole. Nei giorni scorsi era stata Susanna Camusso, segretaria nazionale Cgil, la protagonista di un forte richiamo in particolare al primo ministro Renzi, tirando in ballo proprio la crisi di Ast: “Basta parole, servono i fatti”. C’è compattezza anche sul fronte istituzionale a livello locale. La presidente Catiuscia Marini è in prima linea con il governo regionale, al fianco del sindaco Di Girolamo, del presidente della Provincia Polli. E la solidarietà espressa dal primo cittadino di Ferranti: “Consiglio straordinario” Melasecche: “Sì, ma in fabbrica” A TERNI Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Spada Francesco Ferranti annuncia la volontà di voler chiedere un consiglio straordinario sull’Ast. Enrico Melasecche (I Love Terni) si spinge oltre: “Occorre organizzare una cabina di regia sindacati-istituzioni-associazioni di categoria che strutturi tutta una serie di azioni e manifestazioni a cominciare dalla convocazione di un consiglio comunale straordinario all’interno delle acciaierie, ovviamente coordinato con i sindacati e le Rsu perché fin dalle prime battute il governo e la Tk sappiano che la vertenza Terni costituisce una delle principali vertenze nazionali, non solo B umbre, non solo cittadine”. Italia Nostra “Lo Stato torni a dirigere lo stabilimento e a impegnarsi per risanare le discariche” A TERNI Durissima la presa di posizione di Andrea Liberati, presidente di Italia Nostra Terni: “Per il tempo necessario torni lo Stato a dirigere Ast, continuando la produzione e risanando in primo luogo le discariche di Pentima e Valle. Aggiornando l’impiantistica, in modo tale da contenere gli inquinanti e procedendo senza indugi al recupero scorie: se è vero che ogni milione assegnato alle attività green genera dai 10 ai 15 B posti, ci sarebbe lavoro per molti”. In piazza Nonostante il caldo, tanti i lavoratori che hanno partecipato alla manifestazione Perugia, Andrea Romizi, è stata molto apprezzata. “E’ il segno commentava ieri un sindacalista - che Perugia pian piano si sta rendendo conto che la vertenza dell’Ast non è soltanto un problema della Conca, ma dell’intera Regione considerate le ripercussioni che potrebbe avere”. Mentre i sindacati attaccano frontalmente l’azienda, sostenendo che non tornano nemmeno i conti relativamente agli eventuali esuberi, c’è anche chi si avventura in una difficile proiezione di quelli che potrebbero essere gli effetti sulle controllate e sulle società esterne. Probabilmente nel complesso “ballano” più di mille posti di lavoro, una enormità per una piccola provincia come quella ternana. Da oggi, ancora di più, sarà importante che la multinazionale tedesca si trovi davanti un fronte compatto: governo, istituzioni, sindacati e tutti i lavoratori, dal primo fino all’ultimo. L’estate si annuncia caldissima e nessuno deve pensare di potersi B tirare indietro. Duro il commento del consigliere comunale Crescimbeni L’esponente del Movimento 5 Stelle: “Difendere la città con ogni mezzo” “Renzi respinga i licenziamenti con garbo De Luca: “Il governo si assuma le sue responsabilità O saremo noi a farlo con determinazione” ed esiga un nuovo documento dalla multinazionale” A TERNI A TERNI “Nel piano industriale non ci sono investimenti per ricerca ed innovazione, presupposti ineludibili per garantire competitività, quindi un futuro per le acciaie ternane. Non c’è una strategia di aggressione del mercato globale e neppure di utilizzo appieno delle capacità commerciali di Tk. L’intera regione Umbria viene colpita da questa logica distruttiva e tutto il sistema Italia della produzione acciaio rischia dolorosi contraccolpi”. Lo scrive in una nota il consigliere comunale Paolo Crescimbeni che invita il governo Renzi “...a rispedire i licenziamenti al mittente con il garbo e la determinazione dovuti affinché non siano i ternani e gli umbri a rispedirli con B minor garbo e maggiore determinazione”. “Tk deve fare marcia indietro e il governo deve assumersi precise responsabilità ed esigere che venga redatto un nuovo piano affinché la ristrutturazione dell’azienda non passi attraverso il depotenziamento del sito e la perdita di posti di lavoro”. E’ l’opinione di Thomas De Luca, capogruppo in consiglio comunale del M5S. “Nei prossimi mesi - scrive tra l’altro - ci troveremo a dover affrontare un momento che non ha precedenti nella sto- ria recente: un’onda devastante ha ferito la nostra città colpendo ogni settore economico e produttivo. Non possiamo combattere questa battaglia guardando solo a noi stessi. Ogni ternano è unlavoratore dell’Ast, ogni ternano è un lavoratore del polo chimico, ogni ternano è un artigiano o un commerciante che si vede costretto a chiudere la sua impresa costruita con tanti sacrifici. Dobbiamo essere compatti e difendere la città con ogni mezzo democratico e non violento”. B Consiglio regionale Brega: “Mortificate Terni e l’Umbria” De Sio: “Un piano da suicidio assistito” A TERNI Il gruppo consiliare del Pd ha giudicato il piano industriale di Tk “privo di prospettive e di futuro” e sollecitato il governo a “non lasciare da soli i lavoratori, le forze sociali, le istituzioni di Terni e dell’Umbria”. Durissima la posizione di Eros Brega (foto), presidente dell’assemblea: “Il piano è inammissibile perché mortifica la città di Terni, l’Umbria, ma più in generale la strategicità della siderurgia italiana”. Il consigliere regionale Alfredo De Sio (FdI) ha parlato invece di “...un piano da suicidio assistito per le acciaierie. Ora deve iniziare la fase della mobilitazione concreta di tutte le istituzioni per impedire lo smantellamento progressivo di una delle eccellenze produttive del B nostro Paese”. -MSGR - 06 UMBRIA - 33 - 21/07/14-N: Umbria www.ilmessaggero.it METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 PERUGIA Terni Lunedì 21 Luglio 2014 Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Terni Partono i lavori a Piazza San Francesco via i sampietrini Terni Quando Soares scelse Piediluco per farne il suo buen retiro Spello Servizio a pag. 38 Giangiuli a pag. 39 Camirri a pag. 37 «Mi sono tuffato, ma Marco era già morto» Il drammatico racconto dell’amico che ha provato a salvare Maccabei, il 39enne affogato in un torrente vicino Pordenone «Morto dopo ricovero, ma è droga» Umbria Mobilità, la Corte dei Conti bacchetta la Regione `Perugia, dodici medici sotto inchiesta dopo l’esposto dei familiari per una morte sospetta PERUGIA La partita di Umbria Il perito della procura scagiona tutti i professionisti: «Fatale l’uso abituale della cocaina» Mobilità non è affatto alle spalEgle Priolo PERUGIA Un dolore al torace. Improvviso e inspiegabile. La corsa in ospedale, le prime cure e il no del paziente al ricovero. Ma il dolore permane, dopo una seconda corsa al pronto soccorso, restare nel reparto di Medicina interna è assolutamente necessario. Cinque giorni di esami e una diagnosi che esclude problemi di cuore. Il paziente viene dimesso, torna a casa dove quarantott’ore dopo prima dell’arrivo dei soccorsi. Per quella morte in odore di malasanità sono finiti sotto inchiesta ben dodici dottori, dopo la denuncia dei familiari del cin- quantenne ricoverato al Santa Maria della Misericordia. Dodici professionisti che oggi vengono completamente scagionati dalla perizia del medico legale scelto dal pm Paolo Abbritti: la morte del paziente sarebbe stata causata dall’abuso di cocaina di cui l’uomo non aveva avvisato i medici e probabilmente neanche i familiari, sorpresi dal dolore terribile di quella morte inaspettata e di cui sono stati accusati i medici. Che, difesi tra gli altri dagli avvocati Marco Brusco e Nicola Di Mario, ora pensano all’archiviazione del procedimento a loro carico. Continua a pag. 34 Iva sui rifiuti Nuova sfida per i rimborsi PERUGIA Torna ad accendersi la battaglia per ottenere il rimborso dell’Iva sulla Tia, la tariffa di igiene ambientale. Si muove IdeAzioni Civiche che chiede a Gesenu di rispondere ai cittadini che chiamano invano il call center per ottenere informazioni. Servizio a pag. 34 Precipita ultraleggero grave il pilota orvietano L’incidente poco dopo il decollo dall’aviosuperficie di Torre Alfina TERNI Subito dopo il decollo dall’aviosuperficie di Torre Alfina nel viterbese un biplano ultraleggero ha perso quota ed è precipitato in un campo nelle campagna del comune di Castel Viscardo a circa sette chilometri da dove era partito. Il pilota, un ingegnere orvietano di 62 anni, Marco Longo ha riportato delle gravi ferite al volto perché nella caduta ha sbattuto la testa violentemente contro il cruscotto del veicolo. Ora è ricoverato in prognosi riservata in un ospedale romano dopo il trasferimento con un' eliambulanza del 118 decollata dalla base di Viterbo. Sull’incidente indagano i carabinieri di Orvieto. Sotto accusa un cedimento strutturale. Servizio a pag. 39 Il piccolo aereo precipitato nell’Orvietano La difficile guerra di Jack, lo Spacchettatore. Sulle Aziende partecipate l’Umbria è da record. Giacomo Leonelli, Jack lo Spacchettatore, assicura che il Pd lavorerà per «voltare pagina». Ma non si sente ancora il fruscio dei fogli. ***** Ma l’assessore alla cultura del Comune (Severini) non poteva attendere almeno la seconda riunione di “Perugia Capitale della cultura” per proporre di inserire il Museo dell’olio e del vino negli itinerari? Uj vincente e pronta a innovare Con 30mila paganti, il miglior duetto Uj l’ha fatto col pubblico. Ma ora si cambia, tra missioni estere e location da rivedere. Nucci a pag. 35 L’angolo del meteo Due giorni di brutto tempo Gilberto Scalabrini Schiaffo all'estate. La massa d'aria calda dell'anticiclone africano è spazzata via da vento, acquazzoni e temporali. La settimana inizia con il calo delle temperature, tempo instabile e possibili rovesci o brevi temporali, occasionalmente di forte intensità, su tutta la regione. La nuvolosità sarà in intensificazione da ovest nel corso della mattinata, poi nel pomeriggio cielo in subbuglio. Anche in serata e durante la notte avremo ancora molte nubi, rovesci sparsi e locali temporali. Situazione in peggioramento domani. Cielo nuvoloso o molto nuvoloso al mattino, con locali rovesci, anche temporaleschi. Intensificazione e delle precipitazioni dalla tarda mattinata. Nel pomeriggio, frequenti rovesci e temporali, anche intensi. In serata e durante la notte generale miglioramento, con decisa attenuazione delle precipitazioni. La ferita sarà lenta a rimarginarsi tanto che avremo condizioni di instabilità anche nei prossimi giorni. Mercoledì, l'alta pressione delle Azzorre tenterà di guadagnare terreno e garantire così il ritorno a condizioni di tempo soleggiato. le. Non è lo è certo con la vendita delle ultime quote degli enti pubblici di Umbria Mobilità Esercizio deliberata a favore di BusItalia (12 milioni di incasso previsto) per rimettere a posto il bilancio della Spa regionale. E che quella partita è tutt’altro che alle spalle lo ha ricordato la sezione di controllo della Corte de Conti con la recente relazione del presidente Sfrecola. Attenzione, quelle parole, che sono comunque pesanti, non c’entrano con l’inchiesta della Procura regionale della Corte dei conti (Chiappiniello) né con quella di procura della Repubblica (Comodi) e squadra mobile che stanno passano al setaccio conti, storie e mosse della vecchia Umbria Mobilità. Sfrecola scrive e sottolinea i buchi nei documenti inviati per verifiche e controlli: «Con riferimento in particolare la partecipazione nella società Umbria Tpl e Mobilità Spa partecipata dalla Regione per il 20,30% per un valore di 9.947.000, in perdita nell’esercizio 2012 per 7.964.253 in forte peggioramento rispetto al 2011 chiuso in utile per 84.048), si osserva che nella documentazione trasmessa dalla Regione nel corso dell’istruttoria, non si rinviene alcuna informazione sullo stato attuale della società, fatta eccezione per un breve richiamo, nella relazione della giunta al rendiconto, alla sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale, nell’ambito dell’analisi delle immobilizzazioni finanziare. Inoltrescrive ancora Sfrecola- non sono state trasmesse le risultanze dei controlli e delle altre attività che l’amministrazione ha dichiarato di aver effettuato. Risultanze che peraltro non emergono dai documenti del sistema di bilancio, come nel caso di Umbria Tpl e Mobilità». Cartellino giallo sulla forma, che sull’affare bus e treni vale sostanza. Lu.Ben. www.lanazione.it/umbria e-mail: [email protected] - [email protected] LUNEDÌ 21 luglio 2014 Va contro un’auto, ragazzino grave Il diciassettenne era alla guida del suo scooter: nell’impatto è stato sbalzato in una scarpata — CITTA’ DI CASTELLO — Travolto mentre va in bici E’ RICOVERATO in condizioni piuttosto gravi all’ospedale di Città di Castello un ragazzino di 17 anni rimasto coinvolto in un grave incidente stradale nella notte tra sabato e domenica mentre era in sella al proprio scooter. Tutto è accaduto all’1,30 di ieri notte lungo la Statale Aretina, la via che da Città di Castello conduce in direzione Arezzo (in questo caso nei — UMBERTIDE — INCIDENTE ieri sera alle 19 lungo la strada Tiberina Bis. Un ragazzino di 17 anni è stato travolto da un’auto mentre viaggiava sulla sua bicicletta. Immediati i soccorsi: l’adolescente è stato portato all’ospedale di Perugia per le ferite riportate nella collisione con il veicolo. STRADA PERICOLOSA Lo schianto è avvenuto sabato notte lungo la Statale Aretina pressi del Boschetto). Nel cuore della notte il ragazzo, classe 1997, si trovava a transitare nella famigerata strada, già altre volte teatro di incidenti, a bordo del suo scooter, un Malaguti Fantom 50. NELL’OPPOSTA DIREZIONE di marcia sopraggiungeva una Peugeot 207 condotta da un trentenne ugualmente residente nel Comune tifernate. Secondo una prima ricostruzione della dinamica dell’incidente effettuata dai carabinieri, il conducente della Peugeot, dopo aver dato la pre- cedenza a un’altra auto, si apprestava a svoltare verso sinistra quando è sopraggiunto lo scooter. L’IMPATTO, frontale, è stato particolarmente violento e ha sbalzato a terra il diciassettenne, caduto rovinosamente in una piccola scarpata a bordo strada. Nonostante l’ora tarda, sul luogo dell’incidente si sono fermati alcuni passanti e residenti in zona che hanno prestato i primi soccorsi. Immediato l’arrivo di un equipaggio del 118 dall’ospedale di Città di Castello e dei carabinieri del Norm della Compagnia tifernate per i rilievi del sinistro. I sanitari hanno prestato le prime cure al giovane scooterista per il quale si è reso immediatamente necessario un trasferimento all’ospedale per gli accertamenti del caso. Dopo averlo sottoposto agli esami clinici ne è stato disposto il ricovero per alcuni seri traumi riportati durante la caduta (soprattutto agli arti inferiori per i quali si sarebbe reso necessario un intervento chirurgico). Illeso invece il conducente della Peugeot. I RILIEVI DELL’INCIDENTE sono proseguiti fino a tarda ora lungo via Aretina da parte dei militari dell’Arma che si sono riservati eventuali provvedimenti da prendere in ordine alle responsabilità. Per tutta la giornata di ieri le condizioni del ragazzino era rimaste stabili: inizialmente ricoverato con prognosi riservata, il quadro clinico è poi evoluto in meglio e i medici lo hanno giudicato guaribile in 40 giorni, salvo complicazioni. Resta comunque ricoverato in ospedale sotto stretta osservazione, vegliato dai familiari e dai tanti amici preoccupati per le condizioni del compagno di scuola. Bagnino-eroe salva bimbo di sei anni Tragedia sfiorata in piscina. Decisivo l’intervento del tifernate Trepiedi — SANSEPOLCRO — TRAGEDIA sfiorata in piscina a Sansepolcro: un bambino di 6 anni ha rischiato di annegare. E’ sarebbe successo se non ci fosse stato il provvidenziale intervento del bagnino, Simone Trepiedi, 24 anni (a destra nella foto), di Città di Castello, che è anche infermiere diplomato. Il piccolo adesso è ricoverato al reparto pediatria dell’ospedale tifernate. «Mi ha colpito quel ragazzino — racconta Simone Trepiedi — perchè a differenza degli altri stava giocando da solo, indossava gli occhialini per guardare il fondo della piscina. Poi si era avvicinato troppo all’acqua alta, era nel punto dove la vasca presenta una profondità di un metro e trenta, quindi ho seguito il suo percorso». CONTINUA Simone: «Ha smesso di giocare, era in difficoltà, non ho perso tempo mi sono tuffato, l’ho prelevato e portato a bordo piscina. Insieme al mio coordinatore abbiamo attivato subito le procederure del caso con il massaggio e la repirazione. Dopo che ha vomitato si è ripreso». E’ scattato immediatamente l’allarme e sul posto sono arrivati gli addetti del 118, il medico ha deciso il trasferimento a Città di Castello. Ieri la piscina era molto affollata, essendo punto di riferimento di tantissime famiglie non solo di Sansepolcro, ma anche dell’Altotevere. Chi ha assistito al salvataggio del piccolo, ha applaudito il bagnino: «Sono contento che le persone mi abbiano apprezzato — dice Simone Trepiedi — ma I SOCCORSI Il piccolo stava annegando Massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca evitano il peggio ho fatto soltanto il mio dovere, poi ovviamente sono felice che questa storia si sia conclusa nel migliore dei modi». Il bambino forse un giorno saprà che ha salvargli la vita è stato un infermiere professionale, disoccupato e bagnino per necessità alla piscina di Sansepolcro. Paura nei cieli Precipita con l’aereo Orvietano resta ferito LATTANZI · In Nazionale I grandi eventi Umbria Jazz La sfida 2015: «Rinnovare» MILIANI · A pagina 2 L’assalto dei curiosi La Cavani gira un film a Spoleto MAZZONI · A pagina 3 OGGI SU: www.lanazione.it/umbria GUARDA LE FOTO Sparatoria in strada Tutti i protagonisti LEGGI L’ARTICOLO ‘Niente soldi per tappare le buche’ LEGGI L’ARTICOLO Mortale a Ferentillo La ragazza patteggia •• 2 CRONACA UMBRIA LUNEDÌ 21 LUGLIO 2014 I GRANDI EVENTI IL «NODO» DEL PALCO DELL’ARENA E’ UNO DEI COSTI PIU’ ONEROSI DEL FESTIVAL IL PALCO DELL’ARENA COSTA OGNI EDIZIONE CIRCA 450MILA EURO «Umbria Jazz unica al mondo» Ma il futuro passa dal rinnovamento Linzi, dg della Fondazione: «Ripensare formula, proposte, struttura e sponsor» FOCUS Note tutto l’anno «Stiamo pensando - dice Linzi - a un luogo da aprire in centro che dia continuità a UJ durante tutto l’anno. Uno spazio con video, foto, e altro materiale che sia visibile a tutti 365 giorni l’anno», E a New York via a produzioni video e audio. TEMPO DI BILANCI Il tavolodelle autoritàalla conferenzastampa finaledi UJ.A destra CarloPagnotta — PERUGIA — Il gran finale Il gran finale ieri sera all’Arena è stato con le voci di due grandi: Al Jarreau e Mario Biondi. Sempre ieri anche il tributo ad Armando Trovajoli e il convegno sullo stato del jazz italiano. LE CIFRE non sono certo quelle delle edizioni top, ma del resto la concomitanza con i Mondiali di calcio prima e un meteo particolarmente inclemente poi, hanno avuto il loro peso. Alla fine in ogni caso il bilancio di UJ 2014 parla di oltre 30mila spettatori paganti e di 800mila euro di incasso da biglietti e merchandising. Poteva andare meglio ma poteva anche andare TRENTAMILA PAGANTI Cinquecento concerti con 200 artisti e un incasso di ottocentomila euro peggio: in un anno in cui gli sponsor privati si sono dimezzati e tanti festival italiani hanno chiuso i battenti, Perugia ha ospitato comunque 500 artisti e offerto duecento concerti, dimostrando che il jazz non è in crisi. «E’ la mia prima edizione di Umbria Jazz da sindaco, non certo da perugino che con questa manifestazione è cresciuto sentendola nel proprio Dna — dice Andrea Romizi —. Mi auguro ovviamente che ce ne siano molte, molte altre. Ho goduto la vista dell’Arena in un paio di occasioni, l’ultima quella della serata con Natalie Cole e la Mannoia. Magica. Ecco, la Perugia che vorremmo sempre è questa: scenari suggestivi, tanta gente e tanta ottima musica». Altro non aggiunge Romizi se non i ringraziamenti al patròn Pagnotta. Deve ancora entrare appieno dentro gli ingranaggi istituzionali della manifestazione e con l’impostazione che lo caratterizza vuole farlo, giustamente, informandosi bene prima. Pure lui sa in ogni caso che certo, è necessario un rinnovamento, un cambio di passo anche per chi come UJ resta tra i grandi festival jazz del mondo per il suo appeal particolare fatto di musica, luoghi e cultura ma con budget (tre milioni di euro più o meno) che è ben altro rispetto ai 20 a disposizione di Montreal o Montreaux con i quali comunque compete per fa- ma. Siccome raggiungere quelle vette finanziarie è impensabile, la parola d’obbligo diventa: cambiamento. «Questo festival ha bisogno di un rinnovamento nella formula, nella proposta, nella struttura organizzativa, nella ricerca degli sponsor — precisa infatti alla conferenza stampa di chiusura Luciano Linzi, neo dg della Fondazione UJ —. Il 2015 sarà l’anno delle sfide. L’ Expo può essere una grande occasione. Abbiamo aperto una corsia con la Cina. Vedremo». «La Regione, ente proprietario del logo e principale finanziatore pubblico di UJ farà la sua parte» annuncia la governatrice Catiuscia Marini, facendo presenti le preoccupazioni che lo svuotamento delle Province e la soppressione delle Camere di commercio potrebbe aprire nelle casse del Festival. «Restano la Regione da una parte — insiste la Marini — e i Comuni di Perugia e Orvieto dall’altra, anche loro soci. Ringrazio i nostri sponsor storici come Pac2000A Conad, Unicredit, Fondazione CariPerugia, ma dobbia- mo rafforzare la rete di sostenitori finanziari. Da qui la sinergia con la Sedicieventi di Eugenio Guarducci. Resta il fatto che il primo fondamentale alleato del Festival è il suo pubblico che acquistando i biglietti copre un terzo del budget. Nessun’altra manifestazione italiana può vantare una cosa simile. Però serve ancora di più...». Tutti concordi nell’augurare lunga vita a UJ, anche gli assessori alla cultu- MARINI & ROMIZI La presidente: «La Regione farà la sua parte, sempre...» Il sindaco: «Lunga vita a UJ» ra Fabrizio Bracco (Regione) Donatella Porzi (Provincia) e Teresa Severini (Comune). E allora benvengano le sinergie con Confindustria (per una mission in Sudafrica), con i cinesi o con chissà chi altro purchè le note jazz continuino a risuonare nelle vie del centro storico... Donatella Miliani PATRON RINGRAZIAMENTI ALLO STAFF E LAMENTELE SULL’ASSENZA DI SPAZI ADEGUATI PER LA MUSICA L’edizione 2015 L’arrivederci con la musica è ora a Umbria Jazz Winter#22 a Orvieto, che si svolgerà dal 27 dicembre 2014 al 1 gennaio 2015; e a Umbria Jazz a Perugia, dal 10 al 19 luglio. Pagnotta: «E ora al lavoro per la mission in Sudafrica — PERUGIA — «RINGRAZIO lo staff, chi lavora tutto l’anno a UJ e auguro lunga vita al festival». Carlo Pagnotta è ‘serafico’ alla conferenza stampa finale ma determinato a togliersi sassi e ‘sassolini’ dalle scarpe a partire dalla conflittualità con Eugenio Guarducci con cui in questi giorni ha stipulato una sinergia operativa per cercare sponsor. «L’accordo — dice —, è stato voluto dalle istituzioni. La nostra conflittualità? E’ finita nel 2006 quando ho smesso di fare il com- merciante...». Quindi il tasto ‘Sergino’. «Abbiamo passato delle ore insieme in ospedale 24 ore prima che morisse— racconta — e proprio lui mi disse che stava diventando difficile fare il pop e il rock a Perugia. Per mancanza di spazi. Non c’è un posto in città che non sia un teatro da 600 posti o l’Arena da 3.500. Quando anni fa, tanti, proponemmo di adeguare il Turreno...». Poi il ‘nodo’ Steve Wonder. «In Italia —spiega —ci sono agenzie come quella di Alessandro Galli che a volte ci dicono sì e a volte no. Se noi a novembre avessimo saputo che l’artista interessava loro non lo avremmo contattato». Il cartellone 2014? «Il costo artistico è stato di 300mila euro inferiore. Il Jazz comunque, come dimostrano le presenze del Morlacchi e non solo, non sente la crisi. L’unico flop è stato Dr. John che ha un po’ deluso». UJ torna a girare il mondo. «Vero, la tappa in Sudafrica, in sinergia con Confindustria e la Regione ci regalerà belle emozioni. Partire con i Funk Off da sotto la casa di Mandela a Soweto e andare nella piazza principale sarà magico. Speriamo di tornare con qualcosa di importante...». 6 •• TERNI / ORVIETO LUNEDÌ 21 LUGLIO 2014 I FATTI DEL GIORNO TERNI ENRICO MONTESANO PORTA «LIVE» ALL’ANFITEATRO DOPO ESSERE stato rimandato a causa del maltempo, domani, alle 21, si svolgerà lo spettacolo «Live», che vedrà protagonista sul palco dell’Anfiteatro Romano di Terni Enrico Montesano. Info e biglietti: New Sinfony (galleria del Corso - Terni); Box office Lazio. Sgl Carbon, sul tavolo ci sono tre proposte Presentate le manifestazioni d’interesse per l’acquisto dell’azienda di Narni Scalo — TERNI — TERNI ‘No discriminazioni’ Raffica di iniziative — TERNI — LA PROVINCIA di Terni impegnata contro le discriminazioni. E’ l’obiettivo che l’amministrazione provinciale si è data approvando in Giunta la delibera per la firma della convenzione con la fondazione Andi Onlus per l’attuazione del progetto No.Di. – No Discrimination per promuovere politiche di inserimento e di contrasto alle discriminazioni etnico-razziali. Il progetto coinvolge la Regione Umbria, che ne è capofila, ed è finanziato con il fondo europeo per l’integrazione. Gli obiettivi principali sono prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione, tutelare la dignità personale e sociale dei cittadini, promuovere e partecipare, a partire dalla Settimana contro la violenza nelle scuole e dalla Settimana contro il razzismo, ad iniziative di sensibilizzazione fra i giovani, fare formazione e diffusione di buone pratiche collaborando a livello locale con le realtà già esistenti. TERNI SONO TRE le manifestazioni d’interesse presentate ufficialmente per l’acquisto della Sgl di NarniScalo (nella foto una della manifestazioni di protesta di sindacati e lavoratori): arrivano dall’azienda chimica argentina Transclor, della trevigiana Morex, specializzata nella produzione di componenti in metallo, e della Narni Carbon, una cordata di imprenditori italianicostituita ad hoc. E’ QUANTO emerso dall’incontro del gruppo tecnico di lavoro che si è svolto presso il ministero dello Sviluppo economico, al quale hanno partecipato i rappresentanti di Regione, Provincia eComune e Sviluppumbria, oltre al presidente dei liquidatori della Sgl, Mauro Montani, e al direttore di stabilimento, Luigi Nigrelli. A coordinare la riunione il direttore dell’Unità di crisi del Mise, Giampiero Castano. I TRE SOGGETTI — già passati Giovani imprenditori Fondi disponibili — TERNI — al vaglio preventivo del ministero e di Sviluppumbria — si sono presentati nel corso del tavolo, illustrando la propria attività e chiedendo poi al liquidatore i dati necessaria presentare una proposta economica e industriale. Entro una decina di giorni quanto richiesto dovrebbe essere inviato alle tre società (che si sono già impegnate al vincolo della riservatezza), le quali potranno poi visitare lo stabilimento. IN MERITO alla cordata Narni Carbon, alcuni imprenditori erano presenti alla riunione, mentre altri hanno voluto mantenere, almeno in questo momento, il più stretto riserbo riguardo alla loro identità. e alla partecipazione alle trattative. E’ FISSATA al 30 settembre l’ultima data utile per la presentazione delle domande di accesso ai fondi per la Legge 12/95 riservata all’imprenditoria giovanile. Le agevolazioni sono destinate a giovani di età compresa dai 18 ai 35 anni e prevedono, fra gli altri, contributi per spese di costituzione, di locazione, per il primo anno di attività, di consulenza e contributi in conto interessi o un’anticipazione a tasso zero per la realizzazione dell’investimento. Per supporti tecnici Sviluppumbria svolge attività di assistenza e consulenza gratuita. Per ulteriori informazioni 0744483282 – 569 – 581 TERNI VIA ALLE ASSEMBLEE DEI LAVORATORI. IL VESCOVO: «IL SIGNORE ISPIRI CHI DECIDE» Vertenza Ast, settimana di mobilitazione contro i tagli — TERNI — «IL SIGNORE ispiri i governanti e chi decide in questa nostra città a trovare le soluzioni giuste affinché il lavoro non manchi e affinché regnino pace e serenità nelle famiglie e nella società civile»: sono le parole che il vescovo Giuseppe Piemontese ha pronunciato in occasione della giornata di preghiera indetta in diocesi, dopo l’annuncio dei tagli occupazionali e produttivi previsti dal piano industriale per l’Acciaieria. Intanto sono iniziate oggi le assemblee dei lavoratori che andranno avanti fino a giovedì e prevedono un’ora e mezza di sciopero per ogni turno di lavoro. COSÌ le segreterie provinciali dei sindacati (Fiom, Fim, Uilm, Fismic e Ugl metalmeccanici) e le rsu di stabilimento hanno deciso di portare avanti quella mobilitazione culminata nello sciopero di otto ore per turno di venerdì ORVIETO LA LISTA «IDENTITÀ E TERRITORIO» ATTACCA GERMANI E GNAGNARINI e il corteo lungo le vie del centro di Terni. Un modo chiaro per dire un «no» deciso al piano industriale presentato giovedì da ThyssenKrupp per Ast che viene contestato sotto ogni profilo, occupazionale, produttivo, finanziario e organizzativo dai sindacati dei metalmeccanici, che promettono battaglia. MA L’OBIETTIVO dei sindacati è anche un altro: informare la città di quanto sta avvenendo negli stabilimenti di viale Brin. TERNI L’AGENZIA NON PAGA L’ALBERGO DI RIMINI Sul bilancio ormai è scontro al ‘calor bianco’ Odissea per cinquanta turisti — ORVIETO — MOSTRANO muscoli e denti, intenzionati a incalzare il sindaco Germani senza concedergli tregua. Gli uomini del centrodestra mettono in luce una «clamorosa contraddizione» di Germani e del suo assessore al bilancio Gnagnarini, a partire da quel piano di riequilibrio finanziario di cui la sinistra aveva detto peste e corna quando era all’opposizione e che adesso dimostra di apprezzare. INTANTO, per stamattina, l’ex sindaco Toni Concina ha convocato un incontro per mettere il carico da novanta a questa questione su cui interviene anche la lista civica di centrodestra Identità e Territorio. «Con l’approvazione del piano pluriennale di rientro presentato a febbraio, la Corte dei Conti ha certificato la validità del risanamento di bilancio messo in atto dall’amministrazione Concina. Un lavoro serio che ha salvato il Comune dal fallimento e ha fatto uscire la città dal pericolo del POLEMICA La sinistra pare apprezzare il «piano di rientro» che aveva fortemente criticato commissariamento. Appena avuta la notizia Germani ha detto che ‘si tratta di un passaggio importante’. Il suo assessore dice che si tratta di una ‘buona notizia’. Rimaniamo basiti, perchè negli ulti- mi anni Germani e Gnagnarini li abbiamo conosciuti come fustigatori ed acerrimi oppositori della Giunta Concina». «NEGLI ANNI passati — continuano da identità e Territorio — Germani e Gnagnarini davano lezioni su come fare il bilancio, invocavano l’arrivo del commissario e attaccavano ad alzo zero il piano di rientro pluriennale. Se veramente Germani e Gnagnarini ritengono che la procedura di pre-dissesto e il conseguente piano siano sbagliati nella sostanza e nella forma contestino il piano e ricorrano contro la procedura di pre-dissesto presentata dalla Giunta Concina ed approvata dalla Corte dei Conti. In caso contrario, sarebbe l’ennesima figuraccia del duo Germani-Gnagnarini» — TERNI— LA MERITATA vacanza per una cinquantina di turisti ternani è iniziata decisamente male: con un’arrabbiatura epocale, di quelle che difficilmente di riescono a dimenticare. E’ successo sabato scorso quando, all’arrivo della comitiva nell’albergo di Rivazzurra di Rimini, prenotato qualche mese fa, i turisti hanno saputo che non sarebbe stata servita loro la cena perché alla struttura ricettiva non erano arrivati i soldi pattutiti. IN PRATICA: i ternani avevano pagato la loro vacanza all’agenzia viaggi dalla quale si erano serviti; agenzia che, però, non aveva dato quanto dovuto all’albergo. Insomma, la tensione è salita alle stelle. Tanto che la comitiva di turisti ha ritenuto necessario anche l’intervento dei carabinieri. I militari sono arrivati e si sono trovati di fronte i turisti imbufaliti. DALL’ALTRA parte, però, c’era l’albergatore che rappresentava con forza le sue ragioni. Alla fine i carabinieri hanno rintracciato il titolare dell’agenzia viaggi che aveva organizzato il soggiorno: l’uomo si è impegnato a saldare entro oggi quanto dovuto e così al gruppo di turisti ternani è stato servito il pasto, anche se decisamente più tardi del previsto e dopo non poche peripezie, quando a molti si era forse già chiuso lo stomaco.
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