Rassegna stampa 21 luglio 2014

Lunedì 21 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
Grifo, Taddei a un passo
Intanto la Ternana cala
il settebello in amichevole
Uj cambierà formula
Ieri la chiusura, bilancio buono
Ma ora si guarda al futuro
NARDONI PAGINA 28
FERRONI, M. LAURETI PAGINE 20 E 22
Anno XV numero 199
In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
INTERNET PUÒ RENDERE GLI ENTI UNA “CASA DI VETRO”, VIAGGIO TRA I SITI
Trasparenza,
se ne infischiano
questi Comuni
Peggio di tutti Passignano, tra i carenti Perugia
LUCCIOLI PAGINA 3
GEOPOLITICA
TURCHIA E HAMAS,
IL GIOCO “SPORCO”
DI ERDOGAN E L’OBIETTIVO
DEL CALIFFATO OTTOMANO
di GIANCARLO ELIA VALORI*
e mosse più recenti dell’Arabia
Saudita mirano a colpire il Qatar, emirato legato, forse per un
ricatto o per un contratto del tipo «vi
finanziamo ma state fuori dai piedi»,
alla Turchia, altro nemico giurato, da
vecchio amico e alleato, di Riyadh.
Erdogan e il suo Akp (il partito “Giustizia e Sviluppo” ) sono ormai espliciti sostenitori della Fratellanza Musulmana, e quindi del suo braccio armato a Gaza e nei Territori, Hamas.
Da «zero problemi con i vicini», (...)
L
PERUGIA - Internet può rendere gli enti pubblici una
“casa di vetro”, nell’interesse della trasparenza e dell’efficienza. Ma in Umbria non pochi mostrano portali web
carenti, quando non - almeno in certi casi - omissivi. Come se avessero timore di mostrare in piazza chi sono e
cosa fanno. Un viaggio tra i siti web, con l’aiuto della
“Bussola della trasparenza” del Dipartimento della Fun-
CINTI PAGINA 4
Cronache
Il caso a Bruxelles, assemblee e scioperi in fabbrica
Precipita
ultraleggero,
grave orvietano
Ast, così le contraddizioni
dell’Europa rischiano
di mettere Terni in ginocchio
TOMBA PAGINA 16
Umbria, choc
aborti clandestini
“fai da te”
CARDUCCI PAGINA 13
MARINI PAGINA 5
LA CONSULTAZIONE ON-LINE
Perugia
“Suggerisci al sindaco le cose da fare” Mercato di domenica,
Perugia, i risultati parziali: in testa di netto ambulanti all’attacco
Romizi cerca soluzioni
”Accelerare l’iter per Ikea e Decathlon”
SEGUE A PAGINA 18
COLETTA PAGINA 8
Gaza, la tregua salta subito
Riprendono i raid, oltre 90 morti tra cui
17 bambini. Israele: «I razzi partono da lì»
PIOPPI PAGINA 6
L’OPINIONE
LA “PERICOLOSITÀ” DEI
LIBRI E DELLA LETTURA
di LEONARDO VARASANO
DELL’ORTO PAGINA 19
n una delle più celebri lettere a
Lucilio - l’Epistola II -, Seneca
dà all’amico una serie di utili raccomandazioni su come e cosa leggere: occorre evitare la lettura indiscriminata e disordinata di molti autori;
è necessario badare alla qualità (...)
I
MOBBING E STALKING
In Umbria 179 segnalazioni in 6 mesi
Discriminazioni e molestie sia sul lavoro
che non, le denunce raccolte dagli “Sportelli”
COLETTA PAGINA 8
zione pubblica, permettere di avere il quadro: Regione
promossa, Provincia di Terni carente (ma non il Comune), come pure il Comuni di Perugia, Spoleto e Gubbio.
Passignano il peggiore in assoluto. Bene Città di Castello, Foligno, Assisi, Orvieto, Castiglione del Lago.
Una donna palestinese disperata
SEGUE A PAGINA 17
Lunedì 21 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
Redazione Tel. 075 529111 Fax 075 5295162
[email protected]
www.giornaledellumbria.it
umbria
3
E45 a pedaggio, i paletti della Regione
Anche gli automobilisti umbri
dovranno pagare, ma si tratta
NUOVO PIANO DEI TRASPORTI
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - L’argomento è stato al
centro di numerose polemiche e lo
sarà anche in futuro. La trasformazione della E45 in autostrada, infatti, nasconde un’incognita di cui ancora non si conoscono bene i contorni. Ci riferiamo al pedaggiamento
della arteria. Di certo, al momento,
c’è che anche gli automobilisti umbri dovranno pagare, ma sul punto la
Regione è pronta ad avviare un confronto per capire come, quanto e chi
pagherà. La questione viene affrontata all’interno del Piano regionale
dei trasporti che, questa mattina,
verrà presentato durante un incontro
partecipativo previsto in Regione.
A pagina 24 del documento, intanto, si può leggere un primo focus:
“Considerazioni di sintesi sul progetto di trasformazione del corridoio Orte-Mestre in viabilità a pedaggio”.
Il Piano regionale, a quanto risulta, non può far altro che “certificare” una situazione che prevede l’utilizzo a pagamento della futura arteria.
Si legge così che «nella seduta del
Cipe dell’8 novembre 2013 è stato
approvato
con
prescrizioni,
Un tratto
umbro
della E45
nell’ambito del Programma delle
infrastrutture strategiche, il progetto preliminare del “Corridoio di viabilità autostradale CivitavecchiaOrte-Mestre” e che prevede la realizzazione in adeguamento del collegamento con caratteristiche di
strada di tipo A per 281 chilometri e
di tipo B per 115 chilometri». Per
strada di tipo A si intende l’autostrada, per il tipo B si intendono le stra-
I tempi
stimati: sei
anni per il
cantiere
Nodo, si cerca una soluzione
Il progetto potrebbe rientrare nel cantiere della Orte-Mestre
Il punto
L’impegno
Serve uno studio
di natura programmatica per
unire i progetti
PERUGIA - Nel nuovo Piano
regionale dei trasporti si parla
anche del Nodo di Perugia.
Nell’ambito della realizzazione dell’intervento relativo alla
trasformazione della E45 in autostrada, infatti, è ricompreso
anche il tratto di Nodo di Perugia in variante alla E45 che va
da Collestrada a Madonna del
Piano il cui progetto preliminare è stato approvato dal Cipe
con delibera n. 156 del
22/12/2006.
La Regione - si legge nel documento - ha più volte formalmente avanzato la richiesta di
assunzione - da parte del soggetto proponente (Anas) e del
promotore
dell’intervento
“Corridoio di Viabilità autostradale dorsale centrale Civitavecchia-Orte-Mestre” di un impegno a valutare la fattibilità
tecnica ed economica del tratto
di Nodo di Perugia non ancora
incluso nel progetto di riqualifi-
cazione della E45 (tratto Madonna del Piano - Corciano in
variante al raccordo autostradale Perugia Bettolle A1) ad inserirne la realizzazione nell’ambito del corridoio Orte-Mestre,
eventualmente anche per stralci
funzionali, o con soluzioni anche parzialmente diverse dal
progetto preliminare già approvato dal Cipe. Sulla possibilità
di ampliare l’intervento della
E45 al Nodo (non solo per il
tratto già compreso nel progetto) il ministero delle Infrastrutture si è detto possibilista ed ha
posto le attività di valutazione e
verifica a carico della Regione.
A questo si dovrà aggiungere sempre a carico dell’ente umbro
- la predisposizione di uno studio di natura programmatica
elaborato sull’impatto dell’asse
autostradale
Orte-Mestre
sull’attuale organizzazione dei
traffici nell’intero assetto regionale.
GLI OBIETTIVI
Rompere l’isolamento storico
e garantire una rapida accessibilità
Un treno dell’ex Fcu
PERUGIA - Il Piano regionale dei trasporti verrà presentato oggi per
un confronto partecipato con i soggetti interessati. Il documento si
apre con un prospetto programmatico che prevede i seguenti obiettivi
da perseguire: «Rompere l’isolamento storico dell’Umbria, garantire
una più rapida accessibilità e nel contempo assicurare una maggiore
coesione tra i territori interni è da sempre una priorità. A tal fine occorre potenziare il telaio infrastrutturale (stradale, ferroviario ed aeroportuale) per dare corpo alla visione dell’Umbria territorio-snodo e
favorire rapide connessioni coi principali corridoi di rilevanza nazionale e comunitaria, secondo uno schema che vede il rafforzamento
delle direttrici Nord-Sud e l’intensificarsi delle direttrici trasversali
Est-Ovest, di collegamento col Tirreno e l’Adriatico».
de extraurbane principali.
Il passaggio fondamentale, però,
è un altro. Il costo complessivo
dell’opera - si legge nel Piano - ammonta a 9 miliardi e 844 milioni di
euro attraverso il meccanismo del
project financing. Formula che si
traduce così: si tratta di una tecnica
di finanziamento a lungo termine in
cui il ritorno del finanziamento stesso è garantito dai flussi di cassa previsti dalla attività di gestione
dell’opera prevista nel progetto. Nel
caso della E45 è previsto un contributo indiretto dello Stato, attraverso
la defiscalizzazione di Ires e Irap. Il
contributo diretto, per farla breve,
spetterà agli automobilisti. L’impresa aggiudicataria della concessione (della durata di 49 anni) - si
legge nel Piano regionale - provvederà alla progettazione e gestione
dell’infrastruttura, con i costi sostenuti da scontare sul pedaggio autostradale. Vengono poi riportati alcuni passaggi messi nero su bianco
da ministero che ha specificato come «il collegamento a pedaggio
prevede l’esazione senza interruzione del flusso veicolare con il sistema multi lane “free-flow”, privo,
cioè, di caselli».
I tempi. Cipe e ministero delle Infrastrutture prevedono l’approvazione da parte della Corte dei conti
del bando internazionale entro il
2014, poi serviranno sei mesi per
l’assegnazione e l’inizio dei lavori
la cui durata è stata stimata in sei anni.
I paletti. Più avanti, sempre nel
documento della Regione, c’è un altro passaggio importante. Si legge
così che «assumendo la validità del
progetto approvato dal Cipe, il Piano ritiene che debbano prevedersi
interventi complementari e di corredo che garantiscano un uso equilibrato della rete regionale al fine di
evitare che l’infrastruttura sia gravata da traffico a corto e cortissimo
raggio; inserire nel progetto i temi
riguardanti la diffusione dell’accessibilità a Perugia; predisporre studi
sull’impatto dell’asse autostradale
Orte-Mestre e sulle possibili forme
di pedaggiamento, in ordine all’attuale organizzazione dei traffici
nell’intero assetto regionale e
nell’area di Perugia, con proposta
dei conseguenti interventi ed azioni
da adottare».
Lunedì 21 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
4
umbria
L’home page del
portale web del
Comune di Terni,
“promosso” a
pieni voti dalla
“Bussola della
trasparenza” insieme a quelli di
altri Comuni umbri tra cui Città
di Castello, Foligno, Assisi, Bastia, Amelia, Narni e Orvieto
Trasparenza, chi se ne infischia
Internet può rendere le pubbliche amministrazioni una “casa di vetro”,
ma non pochi Enti umbri fanno di tutto per non esserlo: ecco quali
I DIRITTI DEI CITTADINI
di CHRISTIAN CINTI
PERUGIA - Tu chiamala, se vuoi,
trasparenza. La premessa è d’obbligo: molte amministrazioni comunali arrivano dalla recente tornata elettorale e dunque, per forza di cose, alcuni database non possono essere
aggiornati. Mettiamoci pure che chi
ha provato a svolgere la ricerca potrebbe non avere avuto l'occhio abbastanza allenato. Però...
Regione
promossa,
la Provincia
di Terni no
LA NORMA
«Il principio della trasparenza, inteso come accessibilità totale alle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni - è illustrato nel
sito web del ministero dell’Interno è stato affermato con un decreto legislativo del 14 marzo 2013 (numero 33). Obiettivo della norma è quello di favorire un controllo diffuso da
parte del cittadino sull’operato delle
Istituzioni e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. In particolare, la pubblicazione dei dati in possesso delle
pubbliche amministrazioni intende
incentivare la partecipazione dei cittadini per i seguenti scopi: assicurare la conoscenza dei servizi resi, le
caratteristiche quantitative e qualitative, nonché le modalità di erogazione; prevenire fenomeni corruttivi
e promuovere l’integrità; sottoporre
IL CORSIVO
LA “BUSSOLA”.
Il Dipartimento della Funzione pubblica ha attivato un
apposito servizio (“La bussola della trasparenza”) che
censisce la “qualità” dei siti
«
Cittadini attenti, penalizzate
chi gioca con le carte truccate
hi non è trasparente, è ovvio che ha qualcosa
da nascondere. Qualcosa che, se fosse chiara,
risulterebbe impresentabile all’opinione pubblica e magari, chissà, alla legge. Negli altri Paesi
sviluppati c’è una grande sensibilità, a tutti i livelli,
sulla trasparenza della cosa pubblica. È uno dei motivi principali per cui sono più civili del nostro Paese
e, in generale, con maggiori livelli di benessere socio-economico. I cittadini degli altri Paesi sviluppati
sanno bene che il conto di Enti poco trasparenti è pagato da loro, soprattutto dalle fasce sociali che hanno minore forza di proteggersi da sole. E, siccome
non vogliono pagare questo conto a corporazioni,
camarille, amici degli amici e così via, stanno molto
attenti al tema della trasparenza, censurando e penalizzando duramente chi non la usa. Da noi, invece,
siamo poco attenti. E paghiamo il conto. Salato.
C
al controllo diffuso ogni fase del ciclo di gestione della performance
per consentirne il miglioramento».
«L'inadempimento degli obblighi
di pubblicazione o la mancata predisposizione del programma triennale
per la trasparenza e l'integrità – è illustrato invece nel decreto legislativo - costituiscono elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale (...) e sono comunque valutati
ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili». Informazioni incomplete possono dunque incidere sui “premi”
che vengono riconosciuti ai
dirigenti e possono sanzioni
amministrative comprese fra
500 e 10mila euro.
web di amministrazioni pubbliche,
aziende ospedaliere e sanitarie,
scuole, unioni di comuni e via di seguito. Ad esempio, la Bussola dà un
voto totalmente positivo al portale
della Regione Umbria: l’ultimo monitoraggio risale alle 00.48 del 13 luglio appena trascorso e la valutazione è di rispetto totale su tutti i parametri presi in considerazione. Bollino verde anche per l'Università degli
studi di Perugia, che va male soltanto in riferimento al settore dello
«Scadenzario dei nuovi obblighi
amministrativi». Lo stesso “neo”
che gli analisti della Pubblica amministrazione hanno rilevato, ad esempio, per il sito della Provincia di Terni.
A PORTATA DI CLIC
Il rischio è che però le valutazioni
“fredde” potrebbero non restituire
un quadro veritiero sul tema della
trasparenza e quindi sull’accesso alle informazioni delle amministrazioni pubbliche che, specialmente
con l’avvento delle nuove tecnologie, è ormai diventato
un diritto (dovere) di
tutti i cittadini. Quindi,
basta armarsi di una lista che elenchi i 92 Comuni umbri (iniziamo
da qui) e cominciare a
navigare in rete per ve-
La “bussola della trasparenza”
vigila sui siti web degli Enti
Dipartimento della Funzione pubblica
»
rificare se, effettivamente, la promozione è meritata o si tratta, più
che altro, di un “sei politico”.
PROMOSSI, BOCCIATI
E CARENTI
Le premesse di cui sopra restano
sempre valide (vicinanza con le elezioni e possibili sviste da parte di chi
scrive) ma il quadro non è poi così da
10 e lode. Perché è vero che ci sono
Comuni come Guardea, la cui vecchia Amministrazione (era il 6 marzo del 2012) aveva rinunciato all’indennità per sindaci e consiglieri comunali e on-line pubblicano ogni tipo di documento. Ma c'è anche chi,
come i comuni di Montegabbione e
Monte Santa Maria Tiberina, rispondono con una pagina bianca anche alla voce “contatti”. Promossi a
pieni voti i portali di Terni, Città di
Castello, Foligno (i redditi degli amministratori sono relativi al 2012),
Assisi, Bastia Umbra, Amelia, Castiglione del Lago, Narni, Orvieto (i
dati sono relativi all'Amministrazione Concina).
Dal chiaro (l’oscar va probabilmente a Citerna: ci sono tutte le notizie e la navigazione è anche facile)
adesso passiamo allo “scuro” della
pagella. Il sito del Comune di Passignano sul Trasimeno non dà alcuna
informazione sui redditi degli amministratori e, tra l’altro, il link della
“operazione trasparenza” è anche
piccolo e mal posizionato. Perugia,
Spoleto e Gubbio non danno dati sui
compensi dei politici. Il portale di
Massa Martana ha un link che dovrebbe portare ai dati, ma se l’utente
“clicca”, la pagina non contiene alcuna informazione. Le pagine di
Collazzone danno una serie di infor-
Bocciati o inadeguati
Il sito meno trasparente e funzionale è quello del Comune di
Passignano, tra i carenti quelli
di Perugia, Spoleto, Gubbio,
Massa Martana e Norcia
mazioni, ma non dicono niente sulle
indennità di carica. Valfabbrica, Castel Giorgio, Norcia e Stroncone
non forniscono info sui redditi. Così
come Campello sul Clitunno: in
questo caso, per scoprire questa assenza, si è costretti ad un vero e proprio labirinto. La situazione peggiore emerge sfogliando le pagine dei
piccoli comuni: Poggiodomo, Polino, Sant'Anatolia di Narco; Parrano
e Lisciano Niccone non danno alcuna informazione sulle indennità degli amministratori. Magari confidando nel fatto che il paese è piccolo
e la gente “mormora”. Si chiama trasparenza “fatta in casa”.
13ª
FESTA
dell'Antica Fiera
al CASTELLO
dal
24 al 27 Luglio 2014
-3
PRO-LOCO
SAN MARTINO IN COLLE
S. MARTINO IN COLLE
Lunedì 21 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
Redazione Tel. 075 8522268 Fax 075 8552693
[email protected]
www.giornaledellumbria.it
città di castello
sferimenti dall’Unione europea e
con finanziamenti statali e regionali. Se degli oltre 7 milioni di euro riservati alle scuole, 38mila saranno impiegati per l’ampliamento di due istituti, quella di San
Martin d’Upò e della frazione del
Cornetto, e 300mila per la riqualificazione energetica della scuola
di San Secondo, i restanti 5 milioni
e 425mila euro serviranno per interventi di riduzione del rischio sismico in numerosi altri plessi scolastici.
I lavori più impegnativi e gravo-
L’investimento
Gli interventi costeranno
7,28 milioni di euro
e saranno finanziati
da un pool di Enti,
in primis Regione e Comune
Alcuni alunni all’interno di una scuola
Scuole, cantieri in arrivo
in tutto il territorio
Sbloccati i fondi, numerosi istituti saranno oggetto di lavori
per l’adeguamento alle nuove normative antisismiche
CITTÀ DI CASTELLO - Le scuole del territorio saranno presto più
sicure. Anche grazie agli interventi che l’Amministrazione ha deciso di finanziare per la messa in sicurezza, soprattutto per quanto riguarda il rischio sismico. Molti
istituti scolastici, infatti, sono
troppo vecchi e non più in regola
con le nuove normative. Inoltre,
dopo lo sciame sismico della primavera dello scorso anno, nono-
stante l’assenza di danni, la paura
per gli istituti del territorio è tornata in primo piano. Per questo motivo sono stati resi necessari degli
adeguamenti che, in alcuni casi, richiedono anche una spesa notevole.
I lavori, almeno nella maggior
parte delle situazioni, saranno finanziati dalla Regione, che ha
stanziato fondi per garantire proprio l’adeguamento delle struttu-
re. In totale saranno spesi circa 7
milioni e 278mila euro per rendere
migliori gli istituti. Il termine degli
interventi è previsto entro la fine
del 2016 ma già nei prossimi mesi,
essendo stati sbloccati i fondi dalla
Regione, i cantieri verranno aperti.
Come è stato specificato dal rendiconto dell’approvazione del
programma, la cifra sarà finanziata con fondi del Comune, con tra-
si, anche economicamente, verranno effettuati in due scuole del
capoluogo: la primaria de La Tina,
per la quale saranno stanziati un
milione e 442mila euro, mentre un
milione e mezzo di euro serviranno per mettere in sicurezza la storica scuola media “Dante Alighieri”.
Nel quartiere di San Pio X altri
850mila euro garantiranno la sicurezza dei bambini. Spostandosi
nelle frazioni, anche la scuola di
San Secondo e la “Gregorio da Tiferno” di Trestina godranno di interventi per la riduzione del rischio sismico: 623mila euro saranno investiti per la prima,
870mila per la seconda. La scuola
primaria di Lerchi se la caverà con
interventi da 140mila euro, mentre
per quella di Cerbara, a nord del
capoluogo, ne serviranno 623mila.
Insomma, un complesso corposo di interventi. Che, viene assicurato, non comporteranno alcun disagio per l’attività scolastica.
RE.CA.
Approvata definitivamente la riduzione della Tasi per i commercianti delle zone interessate dalle pavimentazioni
Tassa rifiuti, c’è l’ok della Giunta agli sconti
CITTÀ DI CASTELLO - Era stato
annunciato nei giorni scorsi, facendo riferimento allo stato di avanzamento dell’opera di ripavimentazione al quartiere Prato. Ed ora la
giunta comunale di Città di Castello
ha provveduto a formalizzare quanto previsto da Regolamento per la
disciplina dell’Imposta comunale
unica (Iuc) che, per quanto concerne la componente “Tari”, detta «una
riduzione del 25% della tariffa (parte variabile e parte fissa) per le attività commerciali, artigianali e professionali il cui ingresso principale
si affaccia su vie e piazze interessate da lavori pubblici che si protraggano, determinando la preclusione
o forte limitazione al traffico veicolare (ove consentito) e anche un palese disagio al transito pedonale».
Nello specifico l’esecutivo tifernate ha provveduto a individuare
25%
La riduzione
applicata
per le zone
interessate
dai lavori
l’area interessata «nella totalità delle vie Marconi e San Florido e Piazza del Garigliano», stabilendo pure
che la riduzione d’imposta potrà essere applicata con riferimento al periodo che va dal primo gennaio al 31
dicembre 2014.
Una buona notizia per i commercianti che, pur riconoscendo la validità dei lavori, hanno dovuto fare i
conti con qualche battuta d’arresto
negli affari.
Inoltre, gli interventi previsti per
il centro storico andranno avanti anche nei prossimi mesi. Il calendario
prevede, tra l’altro, il l termine della
pavimentazione di corso Vittorio
Emanuele. Complessivamente l’in-
Figli delle Stelle...
in pigiama!
vestimento sull’opera, che riguarderà anche le aree contigue al corso
nella zona di Porta Santa Maria, sarà di 240mila euro, finanziati con risorse Puc2. Non è da escludere che,
alla conclusione dell’intervento su
corso Vittorio Emanuele, quella
parte della città venga interdetta alle automobili. La stessa cosa potrebbe avvenire per piazza Gabriotti, in merito alla quale molti tifernati
hanno chiesto multe più severe per
chi, nonostante il divieto di sosta,
continua a parcheggiare l’automobile davanti alla sede del Comune,
alla Cattedrale e alla torre civica, recentemente restituita alla città dopo
i lavori di consolidamento.
9
IN BREVE
Incidente
Scooter nella scarpata,
fratture per un 17enne
CITTÀ DI CASTELLO - Gravi fratture per un 17enne tifernate, che sabato notte è finito
in una scarpata nella periferia
di Città di Castello dopo lo
scontro con un’auto. Il giovane, subito soccorso dai medici
del 118, è stato trasportato
d’urgenza all’ospedale, dove
gli sono state riscontrate diverse fratture agli arti inferiori. Il
giovane è stato ricoverato e
non si esclude la necessità di
un intervento.
Secondo una prima sommaria
ricostruzione dell’incidente, il
17enne, mentre era alla guida
dello scooter, sarebbe finito
contro una macchina guidata
da un 30enne che, però, non ha
riportato conseguenze. Dopo
lo scontro, lo scooter è finito
nella scarpata.
Interrogazione
Tavernelli (Pd): «Basta
incendi in città»
CITTÀ DI CASTELLO - Il
nuovo incendio nella zona del
Consorzio agrario ha scatenato
polemiche e il consigliere Luciano Tavernelli (Pd) ha inviato un’interrogazione. «La richiesta - spiega - è quella di
un’ordinanza sindacale, per
obbligare i proprietari dei fondi a tenere pulito ordinato e degno, un territorio all'interno del
capoluogo, in prossimità del
centro storico, brutta vetrina
nella nostra città. Un’ordinanza sindacale che potrebbe essere evitata, se i proprietari di
questi fondi, avessero un “interesse ambientale”, rendendo
quindi puliti e privi di vegetazione infestante i loro terreni e
fondi, pari all'interesse per i
destini urbanistici di quella zona». L’invito ai proprietari è
quello «di provvedere con urgenza della completa pulizia,
oltre che del ex consorzio agrario, dell'area della ex Sogema,
Mulini Brighigna, ex Fax, ex
Casalsole».
Appuntamenti
Torna in centro
“Bazar Artigianato”
CITTÀ DI CASTELLO - Torna stasera, dalle ore 18 alle 23
in piazza Matteotti, l’appuntamento con le bancarelle di
“Bazar Artigianato”. L’iniziativa è inserita nella programmazione di “Estate in Città”,
ciclo di eventi, spettacoli, momenti dedicati all’intrattenimento promossi dall’amministrazione comunale di
Città di Castello.
Lunedì 21 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032
[email protected]
www.giornaledellumbria.it
terni
13
IL CASO
Autovelox,
stangata doppia:
i ricorsi vinti
annullati in appello
Una città in ansia I lavoratori dell’Ast sfilano in viale Brin dopo l’annuncio della Thyssen Krupp del piano con 550 esuberi nei prossimi due anni
Ast, contraddizioni europee
e finanza: così arrivano i guai
Outokumpu frenata dall’Antitrust, l’occasione persa di Aperam: il “fardello” Terni
finisce sui bilanci di Tk e nasce il piano degli esuberi. Domani il caso ritorna a Bruxelles
TERNI - Nasce dalle contraddizioni dell’Europa e cresce tra quelle di
un sistema industriale dominato
dalla finanza il piano “lacrime e
sangue” della Thyssen Krupp che
sta agitando una città intera. Domani il “caso Terni” sarà all’attenzione della commissione Industria
dell’europarlamento ed è lì, in Europa, che in qualche modo hanno
avuto origine i guai di oggi ed è lì
che infatti istituzioni locali, sindacati, forze politiche ora guardano
confidando in una soluzione. E soprattutto auspicando un intervento
netto e deciso del Governo Renzi,
che pure su questa partita si gioca
un pezzo di credibilità.
Sono stati i vincoli della legge
antitrust, oggi più di due anni fa
considerati vetusti e anacronistici,
a bloccare il passaggio di Ast ad
Outokumpu per evitare che i finlandesi avessero una predominanza nel mercato dell’inox del
vecchio Continente. Praticamente
senza tener conto del mercato globale e soprattutto della concorrenza asiatica che nel settore sta affossando l’Europa stessa.
Un’operazione che, a vedere
quello che sta succedendo oggi, si
rischia quasi di rimpiangere. Con-
divisibile o meno, nel piano dei finlandesi c’era infatti una prospettiva che adesso, nei progetti della
Tk, si fatica a scorgere. O quantomeno si può capire se in ballo non
ci fossero le sorti di oltre 500 (o
forse più) giovani lavoratori e delle
loro famiglie. Un prezzo troppo alto da pagare per una realtà già provata dalla crisi come quella ternana. I tedeschi, che avevano deciso
di uscire dal mercato dell’inox e
Assemblee e preghiere
Da oggi a giovedì incontri
e scioperi in viale Brin
Il vescovo Piemontese
durante la messa: «Il lavoro
non deve mancare»
avevano incartato Ast nel pacchetto Inoxum ceduto a Outokumpu,
ora si ritrovano nuovamente sui
conti il “fardello” Terni e peraltro
in un settore ritenuto non più strategico per la multinazionale. Ast,
Vdm e i centri servizi tornati indietro dalla Finlandia a novembre
scorso valgono circa 1,3 miliardi di
euro, i tedeschi non possono permettersi che Terni si svaluti, ma a
maggior ragione nemmeno che
continui a produrre perdite. Outokumpu aveva messo a bilancio circa 560 milioni di euro dalla vendita
di viale Brin, se avesse accettato
l’offerta oscillata tra i 100 e i 200
milioni della cordata Aperam-Arvedi-Marcegaglia i finlandesi
avrebbero messo a rischio i propri
conti.
Eppure, anche quella di Aperam
oggi sembra un’occasione persa,
perché il piano industriale che avevano in mente i francolussemburghesi, con la chiusura di alcuni laminatoi in Europa, avrebbe prodotto più occasioni di verticalizzazioni per Ast. Un piano che probabilmente sarebbe stato di consolidamento, ma non di arretramento come quello che appare oggi. La trattativa è saltata fino poi al tentativo
della stessa Outokumpu di provare
a convincere - invano - la commissione Antitrust a farle tenere le acciaierie di Terni, tornate quindi in
mano ai tedeschi con un’altra operazione tutta finanziaria.
«Purtroppo oggi se le aziende
perdono non valgono niente - sussurrano esperti ed analisti - e gli in-
vestimenti fatti, il know how e gli
impianti contano fino a un certo
punto. Nel piano Ast c’è tutta finanza: riequilibrio dei flussi produttivi e taglio dei costi. Tk per colpa dell’Europa si è ritrovata ad
avere una cosa che non voleva e alla quale probabilmente non è più
interessata. Le conclusioni dal loro
punto di vista sono logiche se vuoi
rimettere Terni sul mercato. Non
subito perché in un momento di sovracapacità nel settore inox nessuno si avvicinerebbe».
Misure «inevitabili» come ieri
ha detto al Giornale dell’Umbria il
professor Carlo Mapelli del Politecnico di Milano. Misure «inaccettabili» come ripetono Governo,
istituzioni e sindacati. Da oggi cominciano le assemblee in fabbrica,
che saranno accompagnate da
un’ora e mezzo di sciopero a turno
e andranno avanti fino a giovedì.
Ieri, alla messa domenicale, il vescovo Giuseppe Piemontese è tornato a parlare delle acciaierie rivolgendosi «ai governanti e a coloro
che detengono la capacità di decidere, affinché trovino soluzioni
giuste per la città e perché il lavoro
non manchi».
VINCENZO CARDUCCI
TERNI - E ora andateglielo a
spiegare agli automobilisti che
per una multa di 50 euro per eccesso di velocità rischiano di dover pagare più di 10 volte tanto.
Senza considerare l’amarezza di
chi pensava di non dover pagare
nemmeno la multa stessa. Il giudice del tribunale di Terni, Mario
Montanaro, ha infatti ribaltato in
appello una serie di ricorsi vinti
davanti al giudice di pace da automobilisti “bastonati” dall’autovelox in viale dello Stadio.
Le multe erano state annullate
dal giudice di pace, anche sulla
scorta di una perizia effettuata
dalla polizia stradale di Terni,
che aveva dichiarato illegittimo
l’apparecchio di viale dello Stadio. Di fronte a quelle sentenze, il
Comune e la prefettura di Terni
avevano presentato ricorso in appello al tribunale e, proprio in
questi giorni, sono arrivati i verdetti destinati ad avere effetti sugli altri contenziosi in corso, gran
parte dei quali sostenuti dalla
Confimpresa di Francesco Bartoli che ne aveva fatto ormai una
crociata.
Ma la beffa per gli automobilisti non finisce qui. Il giudice, infatti, li ha condannati al pagamento di 660 euro di spese legali
relative al giudizio in appello e
77,90 di cosiddette “spese vive”.
Oltre ovviamente al pagamento
della multa, che in alcuni casi era
dell’importo minimo, circa 50
euro. Per un totale di oltre 700 euro. Un vero salasso. L’ultima
spiaggia è rappresentata ora da
un’eventuale ricorso in Cassazione, che tuttavia già di per sè ha
dei costi elevati e questa volta potrebbe definitivamente fermare
la “crociata”.
Gli autovelox della discordia
vennero posizionati dal Comune
alla fine del 2011 in viale dello
Stadio e via Alfonsine. Nei primi
mesi di attività sfornarono migliaia di multe, creando un’autentica sommossa che portò poi
alla modifica della classificazione della strada e all’innalzamento
da 50 a 60 chilometri orari del limite. Questo, unito ormai all’abitudine, ha contribuito ad abbassare il numero delle multe elevate, ma non i toni del braccio di ferro giudiziario che era partito.
Lunedì 21 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
16 todi-orvieto
Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162
[email protected]
www.giornaledellumbria.it
Discarica, via ai lavori
per 13,5 milioni di euro
L’INIZIATIVA
Summer school di archeologia
A Todi i novelli
Indiana Jones
si affidano
ai droni aerei
Il consiglio comunale in visita
a Le Crete, la Sao: miglioriamo
tecnologia ed efficienza
ORVIETO - Un’imponente ristrutturazione per un investimento
di 13,5 milioni di euro finalizzato
alla produzione di energia e a ottimizzare spazi e impianti. È l'intervento che, a partire da queste settimane e per circa un anno, coinvolgerà la discarica orvietana de Le
Crete. Il revamping, ovvero la ristrutturazione generale, come ha
spiegato l’amministratore delegato Giorgio Custodi al sindaco Giuseppe Germani e al consiglio comunale in visita alla discarica, è finalizzato «al massimo recupero di
materia e di energia in linea con gli
obiettivi del Protocollo di Kyoto,
al rinnovamento e miglioramento
Il paletti del Comune
Il sindaco Germani
incontra i dirigenti di Acea:
«Lavoriamo a un piano
strategico ambientale,
no al terzo calanco»
della qualità tecnologica dell’intero polo di trattamento, recupero e
smaltimento rifiuti, al conseguimento dei più elevati standard di
efficienza e sicurezza, nonché alla
copertura delle esigenze di conferimento in linea con l’indirizzo degli strumenti di pianificazione,
delle norme e delle migliori tecniche disponibili».
Il progetto, come detto, comporta un investimento di 13,5 milioni
di euro e consiste nella rimodulazione del layout dell’impianto con
il miglioramento del processo bio-
Lavori al via L’impianto di trattamento dei rifiuti a Le Crete; nella foto
piccola il sindaco di Orvieto, Germani
logico mediante l’implementazione di una sezione di digestione
anaerobica con produzione di
energia, compost di qualità ed ottimizzazione dei processi di recupero già in atto. Nel concreto, si tratta
di una ristrutturazione e riorganiz-
zazione funzionale dell'impianto
di trattamento e recupero rifiuti e
compostaggio di qualità, con l’aggiunta di una nuova sezione di cogenerazione per la produzione di
energia elettrica dalla frazione organica per una potenza di 998 kw.
Prevista anche l’ottimizzazione
degli spazi funzionali destinati alla
messa in riserva (recupero carta,
cartone, vetro, plastica).
Il polo impiantistico Le Crete si
sviluppa su una superficie di circa
110 ettari (costituito essenzialmente da un impianto di selezione,
igienizzazione e compostaggio e
da una discarica per rifiuti non pericolosi) ed è in in esercizio dalla
fine del 1997. È certificato in base
alle norme internazionali Uni en
Iso 14001:2004 per quanto attiene
la sicurezza ambientale e OHSAS
18001:2007 per quanto attiene la
sicurezza. Inoltre, nel 2011, Sao ha
conseguito la registrazione della
certificazione Emas per tutte le attività svolte. Negli stessi giorni il
sindaco Germani a Roma ha incontrato la dirigenza di Acea.
«Tali incontri - spiega il primo
cittadino - sono propedeutici per
un piano strategico ambientale del
Comune di Orvieto e dell’intero
comprensorio, che inizi a trasformare il vecchio metodo dello
smaltimento dei rifiuti in discarica, in sistemi moderni che comportino la differenziazione spinta e il
loro successivo riutilizzo. Occorre
affrontare il problema in modo deciso e moderno - aggiunge Germani - con l’obiettivo principale della
salvaguardia dell'ambiente e del
risparmio del suolo. In questa ottica, dunque, ribadisco con decisione la mia totale contrarietà all'utilizzo del terzo calanco».
STEFANIA TOMBA
Precipita ultraleggero, grave il pilota orvietano
Il velivolo partito dall’Alfina è caduto poco dopo il decollo, il 62enne al “Gemelli”
Caduto da 30 metri Il biplano
ultraleggero caduto ieri
nelle campagne di Castel Viscardo
ORVIETO - In volo c’è rimasto pochissimi minuti poi la perdita di quota, le manovre di fortuna e la caduta
su un vicino campo coltivato. È così
che è precipitato ieri mattina un monoposto ultraleggero subito dopo il
decollo dall’aviosuperficie dell’Alfina. Gravi le condizioni del pilota,
un orvietano di 62 anni, Marco Longo, ingegnere aerospaziale con la
passione del volo. Il velivolo, un un
biplano ultraleggero, riproduzione
del modello Newport, era partito
dall’Alfina intorno alle 8,30 ma praticamente quasi subito dopo il decollo si era capito che qualcosa non
andasse e lo schianto è avvenuto poco distante, in un terreno nel comune
di Castel Viscardo, da un’altezza di
circa 30 metri. Immediatamente
dall’aviosuperficie è partito l’allarme da parte di quanti hanno assistito
all’incidente. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Orvieto,
che hanno dovuto estrarre il sessan-
taduenne dal velivolo segando la
carlinga. L’uomo che, stando ai soccorritori, è rimasto cosciente per tutto il tempo, ha comunque riportato
un forte trauma cranico e diverse lesioni su tutto il corpo. Un’eliambu-
Le cause
All’origine dell’incidente
ci sarebbe un improvviso
cedimento del motore,
la Procura dispone
il sequestro del mezzo
lanza del 118 Pegaso 33 decollata
dalla base di Viterbo lo ha trasferito
d’urgenza al Policlinico Gemelli di
Roma. Secondo i sanitari non sarebbe in pericolo di vita, sebbene al momento la prognosi resti riservata.
I carabinieri, intervenuti anch’essi
presso l'aviosuperficie, dopo i rilievi e la raccolta di alcune testimonianze, hanno provveduto a mettere
sotto sequestro l’ultraleggero di
proprietà del pilota orvietano, in attesa delle disposizioni della Procura
della Repubblica presso il tribunale
di Terni. Il mezzo sarà sicuramente
sottoposto a perizia per valutarne il
funzionamento. I pochissimi minuti
che è rimasto in volo lasciano ipotizzare infatti che, alla base dell’incidente, ci sia stato un guasto o comunque un malfunzionamento.
«Il piccolo aereo - viene spiegato
da Elitaliana - forse per un cedimento improvviso del motore ha perso
quota dopo aver preso il volo ed è
precipitato quasi immediatamente
nei campi attorno alla base. Il fatto di
non avere potuto raggiungere una
quota più alta ha evitato che l’impatto al suolo avesse conseguenze più
drammatiche».
S. T.
TODI - Un programma intenso,
partecipanti da tutta Italia e anche
dall’estero, 11 docenti coinvolti e
droni aerei e acquatici. Questo il
mix dei componenti che ha fatto
il successo della “Summer
school nazionale di archeologia
preventiva e telerilevamento di
prossimità”, primo evento italiano dedicato al settore e tenutosi
all’istituto agrario da lunedì a sabato scorso. La summer school è
nata per iniziativa della Teamdev
di Collazzone e dell’istituto
Agrario di Todi, dove si è svolto
potendo usufruire delle ampie
strutture di ospitalità e delle dotazioni di aule e spazi didattici,
nonché delle attrezzature come il
drone e gli applicativi Gis.
Sono stati 23 i partecipanti provenienti da Umbria, Lazio, Toscana, Sardegna e anche dall’Albania. Non solo archeologi, ma
anche geologi e responsabili di
aziende informatiche. Undici i
docenti coinvolti: Daniela Pani
(geologa e docente Planetek Italia), Antonio D’Argenio (geologo, Ceo Panoptes e vice presidente Assorpass), Michele Boella
(amministratore unico Nemea
Sistemi), Alessandro Pintucci
(archeologo e presidente Confederazione Italiana Archeologi),
Gianluca Grassigli (docente di
archeologia classica all’Università di Perugia).
Aziende partner dell’iniziativa
sono Planetek Italia, che ha messo a disposizione lo speciale software Erdas, Panoptes, la Confederazione italiana archeologi, ma
anche NeMea Sistemi, Aiview
Group, Siralab-Sky Robotics,
Leica Geosystems, sponsor con
due stage gratuiti presso le loro
sedi). Nelle varie giornate sono
stati presenti diversi ospiti come
la Scuola sub del lago di Bolsena,
che effettua scavi archeologici
presso il villaggio palafitticolo
sommerso del Gran Carro, lo Studio Banfi ideatore di strumentazione per rilievi di precisione subacquei, e altre aziende di servizi
di Apr e servizi Gis. Nella giornata di venerdì si è anche tenuta una
sessione pratica presso l’area archeologica di Gubbio. La Summer school si è delineata soprattutto come punto di incontro tra il
mondo archeologico e dei beni
culturali e aziende che operano
da anni nel comparto dell’innovazione tecnologica. L’iniziativa
è stata dunque fondamentale per
confermare come il binomio tra
l’archeologia e l’utilizzo di droni
sia quanto mai attuale ed efficace. In campo archeologico, gli
aerei senza pilota possono infatti
essere usati per fare ricognizioni
su porzioni di territorio difficilmente raggiungibili, individuare
dall’alto mediante tecniche non
invasive strutture interrate, acquisire dati per elaborare dati digitali, modelli 3D e analisi predittive, ma anche per monitorare le
zone già oggetto di scavi.
ISABELLA ZAFFARAMI
Seguici anche su
Lunedì 21 luglio 2014
Anno XXXII n. 199 - euro 1,20
www.corrieredellumbria.it
w.corrieredellumbria.it
PERUGIA
CITTA’ DI CASTELLO
Ritorna lo scippatore
di collane d’oro
A
ASSISI
Bagnini “eroi”
salvano un bimbo
A
a pagina 18
SPELLO
Nove anni senza Fabrizio
I genitori lottano ancora
A
a pagina 21
Dolore e choc in città
per l’escursionista morto
A
a pagina 20
a pagina 22
Sono 77mila e si aggiungono ai 51mila disoccupati e ai 23mila scoraggiati. Cresce la flessibilità
L’esercito dei precari avanza
A PERUGIA
Umbria Jazz
E’ un piccolo esercito quello
dei precari umbri che conta tra
le sue file circa 77mila unità,
tra lavoratori a tempo, co.co.
pro., lavoratori interinali e altri
addetti impiegati con forme
che rendono l’occupazione più
flessibile. Sembra quasi che il
contratto a tempo indeterminato non esista più e si faccia
un uso massiccio di altri strumenti in tutti i settori, da quello pubblico a quello privato. Il
15 per cento dei precari è nel
mondo della sanità con medici
e infermieri che si occupano di
servizi fondamentali ma senza
prospettive e certezze. Un’altra
fetta importante di “non stabilizzati” opera nel mondo della
scuola e dell’università. E questoin un momento in cui la vertenza Umbria, sempre più calda dopo il caso Ast, conta al
suo attivo 51mila disoccupati e
23mila scoraggiati.
A
ITALIA & MONDO
Gaza
Non regge
la tregua
Ancora morti
Bilancio: 500 artisti, 200 concerti, 30mila spettatori
Piovono bombe a Gaza
A
a pagina 5
Boeing
Recupero dei corpi
Trovatol’accordo
a pagina 7
Si è chiusa Umbria Jazz 14 e per il prossimo anno la Fondazione preannuncia il “rinnovamento”
(Foto Belfiore)
A
a pagina 11
In Umbria abbinamento opzionale con: “Aquiloni” Euro 8,80; “Ricette Vegan” Euro 8,50;
“Pizza” Euro 9,80; + il prezzo del quotidiano
Marina Rosati
Inaugurazione in grande stile
Castel Viscardo Monoposto precipita per un guasto meccanico, ferito ingegnere orvietano
Il Palaeventidi Assisi ora è realtà
E già si pensa a collegarlo al Lyrick
Si schianta con il biplano, è grave
A TERNI
TERNI
Ast, tutti compatti
contro il piano Tk
A
a pagina 9
A
a pagina 24
Si continuano a cercare i corpi
A
E’ in gravi condizioni e rischia
di perdere la funzionalità di
un occhio, ma è vivo. Un ingegnere di 62 anni, Marco Longo, ieri mattina è precipitato a
bordo di un velivolo monoposto pochi chilometri dopo il
decollo dall’aviosuperficie di
Torre Alfina. Sembra che l’incidente sia stato causato da
un guaso meccanico.
A
a pagina 26
Lotta al fumo
Vedova risarcita
con 23 miliardi
di dollari
Incidente aereo Una fase dei soccorsi
Sport
Serie B Doppietta del bomber contro la Terni Est a Norcia: 7-0 SERIE B Santopadre tenta il colpaccio, sfidando Fiorentina e Qatar
Antenucci subito in gol
La Ternana ne fa sette
alla prima stagionale
A
Grifo, assalto decisivo a Taddei
Oggi incontro a Pian di Massiano
a pagina 28
LEGA PRO
Il Gubbio torna sul mercato e mette nel mirino
A a pagina 29
3-4 colpi di peso. Oggi tre arrivi
ATLETICA LEGGERA
Capotosti è campione italiano sui 400 ostacoli
Faloci secondo nel lancio del disco A a pagina 33
Brasiliano Rodrigo Taddei ha 34 anni
a pagina 5
A
a pagina 27
A
a pagina 3
DELL’UMBRIA
CORRIERE
UMBRIA
t
Lunedì 21
Luglio 2014
7
Via Pievaiola, 166 F-6
Tel. 075 91191
Fax 075 4659140
[email protected]
L’iniziativa
Referendum contro l’austerità
A PERUGIA
Crisi&conseguenze
Focus sul Cuore verde
E’ in programma per domani, alle 10.30, presso la sala
Fiume di palazzo Cesaroni la conferenza di presentazione
del comitato umbro per il referendum contro l’austerità,
che ha avviato la raccolta firme. Ci saranno Cgil, Arci, Acli
e vari esponenti della società civile e delle forze politiche. B
L’indagine Operano nella sanità e nella scuola, negli enti pubblici
e nelle aziende private. Cgil: “Se non ci fossero molti servizi salterebbero”
Una vita da precari:
quasi 77mila umbri
senza certezze
di Marina Rosati
A PERUGIA - Dopo diversi
anni di attesa, tra incertezze e
rinnovi per Valentina è arrivato il tempo di cambiare. Stare
ad aspettareche l’Istituto di cura dovelavorava comeassistente socio-sanitaria la richiami
non le va più e quindi si sta
guardando intorno, anche se
per lei giovane diplomata di 25
anni, dal punto di vista lavorativo non c’è molto da vedere e
da trovare. A meno che non
pensi, ed è quello che sta facendo, di andare all’estero.
Ma il suo caso non è unico, né
isolato: come lei in Italia e in
Umbria ci sono migliaia di precari, anche meno giovani che
vanno avanti da anni con contratti a tempo, stop dovuti per
legge e poi eventuali e auspicabili richiami. E’ un vero esercito quello della categoria dei
precari, di coloro cioè che non
hanno certezza lavorativa e
vengono assunti per periodi di
tempo determinati sapendo
che, a scadenza, potrebbero
non essere richiamati. In Umbria i numeri parlano chiaro
ed evidenziano una situazione
di incertezza lavorativa preoccupante che potrebbe incidere
anche sulla tenuta dei servizi,
basti considerare che su
255.820 lavoratori dipendenti
circa il 30 per cento, quindi
quasi 77mila umbri, hanno appunto un contratto precario.
Circa il 15 per cento opera nel
compartosanitarioe comprende sia medici che infermieri;
una buona fetta, circa 4mila
sono occupati nel settore della
scuola e dell’Università. La loro presenza così diffusa tanto
nel pubblico che nel privato significa che un eventuale “allontanamento” potrebbe portare alla crisi di alcuni servzi
fondamentali come quello
ospedaliero. Stesso discorso
nella pubblica amministrazione ma anche nei cicli produttivi privati. Nel marasma della
contrattualistica in questa cate-
Futuro incerto Si infittiscono le file dei precari in tutti i settori sia pubblici che privati
la proclamazione, di una giornata di mobilitazione dei precari. Tema questo che, insieme
alle grandi vertenze come
l’Ast, sarà al centro del prossimo direttivo unitario della triplice in programma martedì
29 luglio a Todi al quale prenderà parte anche la segretaria
nazionale della Cisl Anna Maria Furlan. L’obiettivo è quello di inserire la questione dei
precari all’interno della più ampiae complessa “vertenza Umbria” che i confederali vogliono rilanciare con forza cercan-
do di incidere con maggiore l’economia e la migliora, anzi
forza sul governo ed anche sul- ha l’effetto contrario”.
la Regione in questo momen- I dati sulla cassa integrazione
to di nuova proormai li sappiagrammazione
mo ed evidenziaeuropea.“Abbiano un sistema in
Si contano
mo notato - spieallarme, a questi
poi 51mila
ga il segretario
siaggiungono alcassintegrati
generale della
tri dati preoccugoria si inseriscono anche gli ti delle cooperative che vengoCgil dell’Umpanti: a giugno i
e 23mila
interinali che, attraverso le ap- no impiegati sempre più spesbria Mario Braconcordati prescoraggiati
posite agenzie, vengono im- so nei cicli produttivi per sopvi - che il probleventivi sono pasmessi nel mercato del lavoro, perire alla mancanza di persoma del precariasati da 1 a 3, i
oppure i co.co.pro. i cosiddetti nale a tempo inderminato. Ecto si sta allargando e questo, a contratti di solidarietà da 5 a
collaboratori a progetto e in co perché i sindacati, Cgil, Cisl
dispetto di quello che pensano 8, segno evidente che le azienun certo senso anche gli addet- e Uil, stanno pensando già alalcuni, non rende più flessibile de intervengono sul fronte del
costo del lavoro. Se poi siconsidera che nei primi mesi del
2014 il tasso di disoccupazione è salito al 12,6 per cento
La protesta Domani anche la Cgil regionale sarà a Roma per manifestare davanti a Montecitorio
con un più 2,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ci si rende conto che
la situazione è esplosiva. A ciò
si aggiunge la peggiore condiA PERUGIA
con carattere retroattivo è quanto di più
zione delle donne il cui tasso di
“Tre giorni fa il ministro Poletti ha
sbagliato, illogico e, oseremmo dire, catdisoccupazione è arrivato al
annunciato trionfalmente che sono
tivo si possa fare - attaccano Bravi e Re14,1 per cento con un più 2,5
stati trovati 400 milioni per coprire la
nelli - . A meno che l'obiettivo non sia
per cento rispetto all’anno
cassa in deroga del 2013 e parte del
quello - e sarà senz’altro centrato se si
scorso. Anche se in misura mi2014. Ma i lavoratori non vogliono
continua a navigare a vista senza visione
nore anche la disoccupazione
più annunci, aspettano i soldi veri”.
strategica - di mettere sul lastrico migliamaschile è in crescita ed è pasL’aut aut arriva dalla Cgil nelle persoia di lavoratori (solo in Umbria sono
sata dal 9,5 all’11,4 per cento.
ne del segretario generale Mario Bra12.000), con le loro famiglie e i tanti picAndando a vedere il valore novi e della compagna Giuliana Renelcoli imprenditori che potrebbero essere
minale si contano 51mila dili. “Ci sembrava che questo governo
chiamati a pagare i lavoratori per i quali
soccupati a quali vanno agvolesse distinguersi per rapidità ed efavevano chiesto gli ammortizzatori in
giunti i cassintegrati e i circa
ficienza, al contrario - aggiungono
deroga ma che, per effetto di norme re23mila scoraggiati. Un piccoancora - si continua con la politica
troattive, potrebbero accorgersi di essere
lo esercito di oltre 120mila perdell'annuncio. Noi chiediamo fatti.
già fuori dalle coperture. Siamo davvero
sone che è in condizioni di inVorremmo ricordare al ministro che
al delirio”. Per queste ragioni domani i
certezza lavorativa; per questo
mentre lui pensa a come recuperare
lavoratori dell’Umbria, insieme a quelli
Cgil, Cisl e Uil vogliono rimetrisorse (e siamo ancora al come), le
delle altre regioni del Centronord e ai
tere al centro della discussione
bollette, le tasse e i mutui di quei lavo- a coprire l'intero 2014) al decreto che do- segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Cail lavoro e l’attenzione per le riratori (senza reddito da gennaio) van- vrà uniformare i criteri di concessione musso, Bonanni e Angeletti, saranno a
sorse umane. Un’attenzione
no comunque pagati. Del tutto in- della cassa, dal momento che tale decre- Roma, in piazza Montecitorio (nella foche deve riguardare, soprattutcomprensibile, poi, è pensare di su- to, per essere applicabile, avrebbe dovu- to) per un sit-in di protesta che si proto la Regione che, rispetto al
bordinare i finanziamenti (che sap- to essere emesso ad inizio anno. Pensa- trarrà dalle 9 alle 14. Il 24 luglio invece
passato, può destinare maggioB
piamo essere nettamente insufficienti re, a questa data, di fare un intervento sarà la volta delle regioni del Sud.
ri risorse comunitarie alle poliB
tiche attive del lavoro.
z
Sulla cassa in deroga basta parole, ora i fatti
y
CORRIERE
DELL’UMBRIA
Umbria
t
Lunedì 21
Luglio 2014
9
Assisi Inaugurato a Santa Maria degli Angeli il complesso architettonico che presto avrà un collegamento con il teatro Lyrick
Dal recupero dell’ex fabbrica ecco il Palaeventi
di Anna Lia Sabelli Fioretti
A ASSISI - Claudio Ricci, sindaco di Assisi, ha chiesto ai
presenti applausi per tutti, incondizionatamente. Per il rappresentante del governo, il sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci, per la governatrice Catiuscia Marini, per i tecnici (il recupero è firmato dagli architetti Marconi e Ferrini), per gli uffici comunali, per
le gli assessori, i consiglieri, le
associazioni sportive, per i verticidella Federazione Pugilistica presenti, per le imprese che
hanno lavorato per il raggiungimento dell’obiettivo che si
era prefisso: inaugurare prima
della scadenza del suo mandatoil Palaeventi, ex fabbrica chimica Montedison degli anni
’50, edificio gemello e parallelo al Teatro Lyrick ideati dal
celebre architetto Riccardo
Morandi. Gli archi parabolici
che lo contraddistinguono sono rimasti intatti e ben visibili.
Quindi i grandi finestroni si affacciano sulla campagna circostante e sulla veduta mozzafiato di Assisi. Particolare caratteristica è quella dell’impiantistica, tutta a vista, inserita dentro grandi tubi d’argento che solcano il soffitto. Il padiglione, su due piani, è completamente condizionato sia
per l’inverno sia per l’estate.
Ospiterà, come ha ricordato il
primo cittadino arrampicato
sul ring (subito dopo è iniziata
la 5˚ edizione dei Campionati
Europei di Pugilato Femminile), insieme agli amministrato-
Il padiglione è su due piani: capienza 4mila persone
Lavori da 5 milioni di euro
per 3mila metri quadri
A ASSISI
Di spazio, nel Palaeventi, ce n’è tanto. Sono 3mila metri quadri su due
piani. Al piano terra possono entrare tranquillamente 2.500-3mila persone. Al piano superiore un migliaio. Il recupero è costato 5 milioni di
euro: il Comune 1 milione e 600mila, la presidenza del consiglio dei ministri un milione e 400mila euro, la
Regione 2 milioni di euro. Pavimento in lastroni di quarzo, colonne rotonde bianche e pareti gialle. L’acustica al momento non è ottimale ma
ci sarà sicuramente modo di migliorarla, magari in vista dei primi conB
certi.
ri e ai politici che in qualche
modo hanno contributo al risultato finale, convegni, eventi
sportivi, concerti, balli, raduni
di ogni genere. La cerimonia
Evento Solo a piano terra possono entrare circa 3mila persone. Sopra: Ricci, Marini e Bocci (Foto Belfiore)
inaugurale è iniziata all’esterno intorno alle 16.30 con l’esibizione degli Sbandieratori di
Assisi. Poi la benedizione di
Padre Claudio Durighetto, af-
fiancato da Padre Ciuraru e
Padre Saul Tambini e il taglio
a tre mani del nastro, Ricci,
Marini e Bocci. Molti i presenti, parecchi gli amministratori
pubblici (anche i sindaci di
Spello e Cannara), l’onorevoleAdriana Galgano, gli sportivi (la medaglia d’oro Roberto
Cammarelli, il campione
Gianfranco Rosi, Franco Falcinelli e Alberto Brasco per le
Federazione Pugilato). “Questo recupero - ha precisato Catiuscia Marini in tenuta sportiva, scarpe da ginnastica e tailleur pantalone bianco - si colloca dentro gli interventi di riqualificazione urbana che piccoli e grandi centri umbri stanno portando avanti insieme alla Regione per evitare diaggredire e consumare il suolo agricolo”. E Bocci: “Oggi questa
città sta scrivendo una bella
pagina in un Paese caratterizzato troppo spesso da risorse
pubbliche mal utilizzate e da
soldi pubblici sprecati. Siamo
di fronte ad un recupero di archeologia industriale straordinario grazie al concorso di vari soggetti. Si parla molto di
sociale, di legalità, di spazi per
i giovani, di sicurezza. Investire su spazi come questi vuol
dire costruire un’Italia migliore”.
Dal canto suo Ricci è tornato
su due argomenti a lui cari: la
spinta che il Palaeventi potrà
dare a favore del verdetto finale in occasione della visita del
10 ottobre della commissione
per la candidatura a Capitale
Europea della Cultura e il futuro completamento del complesso architettonico che presto si arricchirà di un collegamento con il Lyrick attraverso
una torretta, con museo dello
sport, bar e ristorante ed il terzo padiglione per l’Accademia di Pugilato e la piscina.
Per un totale di 10 mila metri
B
quadri.
DELL’UMBRIA
CORRIERE
t
Lunedì 21
Luglio 2014
PERUGIA
17
Redazione: Via Pievaiola, 166 F-6
Tel. 075 91191
Fax 075 4659140
[email protected]
In via Baldeschi, via Ulisse Rocchi e corso Garibaldi arrivano ortofrutta, outlet e ristorante
Tre attività economiche “giovani” sfidano la crisi
A PERUGIA
(Fra.Go.)Certo, c’è la crisi e le attività anche storiche chiudono i battenti. Ma c’è anche l’altra faccia della
medaglia, ossia chi rialza la testa, si
rimbocca le maniche e la crisi la sfida con nuove imprese commerciali.
Così hanno fatto di recente diversi
giovani. Partendo da via Baldeschi,
seguendo il tratto di via Ulisse Rocchi e proseguendo per corso Garibaldi, si segnalano ben tre nuove at-
tività. In via Baldeschi, Luigi Ciurnella e Sara Curti, entrambi perugini di 35 anni, in attesa, con i due
fratellini, del terzo figlio, hanno
aperto un negozio di ortofrutta e
prodotti tipici: un’attività che mancava nella zona.
Nel tratto di via Ulisse Rocchi, Riadh Ben Salah, 42 anni, di Tunisi (ormai cittadino italiano da molti anni) ha aperto un negozio di outlet
di grandi firme nell’abbigliamento.
Alfredo Andrea Bellissario, 35 anni, e Giuseppe Troiani, 30, hanno
avviato una singolare attività gastronomica: il braciere di Garibaldi, per l’appunto in corso Garibaldi: carne fresca e verdure alla brace
sono la loro specialità oltre al buon
vino.
Un augurio ai nuovi imprenditori
che con la loro intraprendenza commerciale renderanno più vivi i borB
ghi e le vie della città.
Tre associazioni del centro presentano al Comune una proposta concreta che punta a valorizzare l’esistente
Acropoli in fermento
di Alessandra Borghi
Ecco il nuovo progetto per piazza Grimana
“L’Arco Etrusco restaurato merita una zona degna”
z
A PERUGIA - Un nuovo
La proposta
progetto per piazza Grimana. Ancora un’iniziativa “dal
basso” per riportare “in alto” il prestigio di una delle
aree più importanti del centro storico su cui, in un futuro tutt’altro che lontano, si
accenderanno i riflettori grazie al completamento del restauro dell’Arco estrusco.
L’input viene da tre associazioni: Radici di Pietra, Vivi il
Borgo e Società operaia di
mutuo soccorso. Si parte da
un presupposto: sono stati
presentati progetti articolati
e importanti per piazza Grimana, ma ora, in modo più
pragmatico, si vorrebbe almeno cercare di restituirle un
aspetto dignitoso in tempo o quasi - per l’inaugurazione
del “nuovo” Arco etrusco.
Quindi si punta a migliorare
l’esistente, senza iniziative di
particolare impatto, anche a
livello economico, per arrivare a un risultato concreto.
Perché ormai è chiara a tutti
la scarsità di risorse da investire anche in interventi pur
necessari di riqualificazione
urbanistica. Inutile, pensano
ormai in molti, chiedere la lu-
“Iter rapido per il monumento”
L’auspicio di Borgo Sant’Antonio
A PERUGIA
(a.b.) Il 13 e 14 settembre Ri Vivi Borgo Sant’Antonio
ha in programma “Memorie per il futuro”, evento che
rievoca l’ingresso dei bersaglieri a Perugia e la sua liberazione dal dominio pontificio. In quell’occasione l’associazione vorrebbe inaugurare insieme al sindaco Romizi un nuovo monumento. Idea nata dopo che il generale
Franco Stella dell’Associazione Nazionale Bersaglieri
dell’Umbria, un anno fa, ha regalato a Borgo Sant’Antonio una statua di bronzo che riproduce in piccolo
quella del Bersagliere di Varese. Si vorrebbe dunque
realizzare un basamento alto meno di un metro e mezzo su cui posizionarla. “L’associazione dei bersaglieri è
pronta a sostenere il costo”, rende noto il portavoce di
Ri Vivi Borgo Sant’Antonio, Nicola Tassini. La Soprintendenza ha già fatto un primo sopralluogo e si aspetta
il nullaosta sul punto in cui far sorgere il monumento (a
sinistra uscendo da Porta Sant’Antonio secondo le intenzioni). Agli enti interessati, Comune incluso, si chiede solo “rapidità nell’iter burocratico per avere il monuB
mento in tempo per le celebrazioni”.
y
na.
“Il progetto non ha niente di
faraonico. L’intento è far sì
che l’Arco sia riconsegnato a
una piazza caratterizzata da
un certo decoro”, spiega Primo Tenca, presidente della
Società di mutuo soccorso.
Nel pacchetto di proposte, lo
stimolo a riflettere su come
Piazza Grimana Si punta a migliorare il decoro urbano
eliminare alcuni problemi di
notevole impatto visivo: l’invasione di auto, a volte parcheggiate a sproposito, e la
sconnessa - e dunque perico-
losa - pavimentazione in mattoni davanti all’Università
per stranieri. Poi c’è un tema
più ampio, che in realtà andrebbe affrontato per tutto il
centro storico: “Dai paletti,
alle fioriere, alla segnaletica
servirebbe un po’ di uniformità”. Qualche critica viene
mossa anche nei confronti
dei “tabelloni enormi” per le
informazioni sul traffico, che
“non si sposano bene con
l’ambiente
circostante”.
Mentre “gli alberi in via Bartolo ostacolano la visibilità
del muro etrusco che pure è
in continuità con l’Arco, davanti alla chiesa di san Fortunato”. Qualche perplessità
desta inoltre “l’edicola chiusa da mesi”. “Sarebbe positivo trovare un modo per dare
un senso a quella struttura,
trasformandola in un punto
informazioni per turisti, in
una ‘casina del rione’, o in
punto di appoggio per un futuro portiere di quartiere...”,
suggerisce Tenca. Resta vivo
e dibattuto, tra le associazioni, anche il tema della sicurezza, per quanto vada al di là
del progetto per piazza Grimana. Perché in zona si paventano presenze, vecchie e
nuove, che potrebbero riportare indietro la lancetta dell’orologio rispetto ai significativi miglioramenti riscontrati
negli ultimi mesi. Ma questa
B
è un’altra storia.
CORRIERE
24
DELL’UMBRIA
u
Lunedì 21
Luglio 2014
TERNI
Redazione: Piazza del Mercato, 8
Tel. 0744 6641
Fax 0744 462623
[email protected]
Istituzioni, sindacati
e lavoratori: tutti pronti
a fare scudo contro
i disastrosi programmi
di ridimensionamento
Tutti in corteo Alcuni momenti
della manifestazione
di venerdì scorso (Foto Principi)
La vertenza
siderurgia
Inizia un’altra settimana di passione per i lavoratori dell’Ast. Da oggi a giovedì assemblee e nuovi scioperi
Un fronte compatto contro il piano
di Giuseppe Silvestri
Il centrodestra
A TERNI - Inizia una settimana
di passione per i lavoratori dell’Ast. Questa mattina, infatti, in
fabbrica cominceranno le assemblee, accompagnate da un’ora e
mezza di sciopero. Si andrà avanti sino a giovedì, poi verranno tirate le somme. Gli incontri sono
stati organizzati dalle Rsu per
avere un confronto diretto i lavoratori e decidere insieme eventuali nuove forme di lotta e di mobilitazione dopo che la scorsa settimana la delegazione aziendale
ha messo sul tavolo il piano industriale che prevede l’esubero di
550 persone. Piano che è stato rigettato
praticamente
all’unanimità, dalle istituzioni nazionali e territoriali fino ai sindacati di tutti i gradi.
La giornata di oggi prevede un
altro appuntamento importante.
Nel primo pomeriggio, infatti, si
riuniranno a Perugia i sindacati
regionali. Anche in questo caso
si tratta di un tavolo convocato
per stabilire come muoversi nelle
prossime settimane. Intanto da
più fronti il governo viene invitato a tenere una posizione rigida
rispetto alla multinazionale e soprattutto a non limitarsi alle sole
parole. Nei giorni scorsi era stata
Susanna Camusso, segretaria nazionale Cgil, la protagonista di
un forte richiamo in particolare
al primo ministro Renzi, tirando
in ballo proprio la crisi di Ast:
“Basta parole, servono i fatti”.
C’è compattezza anche sul fronte istituzionale a livello locale. La
presidente Catiuscia Marini è in
prima linea con il governo regionale, al fianco del sindaco Di Girolamo, del presidente della Provincia Polli. E la solidarietà
espressa dal primo cittadino di
Ferranti: “Consiglio straordinario”
Melasecche: “Sì, ma in fabbrica”
A TERNI
Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Spada
Francesco Ferranti annuncia la volontà di voler
chiedere un consiglio straordinario sull’Ast. Enrico Melasecche (I Love Terni) si spinge oltre:
“Occorre organizzare una cabina di regia sindacati-istituzioni-associazioni di categoria che
strutturi tutta una serie di azioni e manifestazioni a cominciare dalla convocazione di un consiglio comunale straordinario all’interno delle acciaierie, ovviamente coordinato con i sindacati e
le Rsu perché fin dalle prime battute il governo e
la Tk sappiano che la vertenza Terni costituisce
una delle principali vertenze nazionali, non solo
B
umbre, non solo cittadine”.
Italia Nostra
“Lo Stato torni a dirigere lo stabilimento
e a impegnarsi per risanare le discariche”
A TERNI
Durissima la presa di posizione di Andrea Liberati, presidente di Italia Nostra Terni: “Per il
tempo necessario torni lo Stato a dirigere Ast,
continuando la produzione e risanando in primo luogo le discariche di Pentima e Valle. Aggiornando l’impiantistica, in modo tale da contenere gli inquinanti e procedendo senza indugi al recupero scorie: se è vero che ogni milione
assegnato alle attività green genera dai 10 ai 15
B
posti, ci sarebbe lavoro per molti”.
In piazza Nonostante il caldo, tanti i lavoratori che hanno partecipato alla manifestazione
Perugia, Andrea Romizi, è stata
molto apprezzata. “E’ il segno commentava ieri un sindacalista
- che Perugia pian piano si sta
rendendo conto che la vertenza
dell’Ast non è soltanto un problema della Conca, ma dell’intera
Regione considerate le ripercussioni che potrebbe avere”.
Mentre i sindacati attaccano
frontalmente l’azienda, sostenendo che non tornano nemmeno i
conti relativamente agli eventuali
esuberi, c’è anche chi si avventura in una difficile proiezione di
quelli che potrebbero essere gli effetti sulle controllate e sulle società esterne. Probabilmente nel
complesso “ballano” più di mille
posti di lavoro, una enormità per
una piccola provincia come quella ternana. Da oggi, ancora di
più, sarà importante che la multinazionale tedesca si trovi davanti
un fronte compatto: governo, istituzioni, sindacati e tutti i lavoratori, dal primo fino all’ultimo.
L’estate si annuncia caldissima e
nessuno deve pensare di potersi
B
tirare indietro.
Duro il commento del consigliere comunale Crescimbeni L’esponente del Movimento 5 Stelle: “Difendere la città con ogni mezzo”
“Renzi respinga i licenziamenti con garbo De Luca: “Il governo si assuma le sue responsabilità
O saremo noi a farlo con determinazione” ed esiga un nuovo documento dalla multinazionale”
A TERNI
A TERNI
“Nel piano industriale non ci sono investimenti per ricerca ed
innovazione, presupposti ineludibili per garantire
competitività, quindi un futuro per le acciaie ternane. Non c’è
una strategia di aggressione del mercato globale e neppure di
utilizzo appieno delle capacità commerciali di Tk. L’intera
regione Umbria viene colpita da questa logica distruttiva e
tutto il sistema Italia della produzione acciaio rischia dolorosi
contraccolpi”. Lo scrive in una nota il consigliere comunale
Paolo Crescimbeni che invita il governo Renzi “...a rispedire i
licenziamenti al mittente con il garbo e la determinazione
dovuti affinché non siano i ternani e gli umbri a rispedirli con
B
minor garbo e maggiore determinazione”.
“Tk deve fare marcia indietro e il governo deve assumersi precise responsabilità ed esigere che venga redatto
un nuovo piano affinché la ristrutturazione dell’azienda non passi attraverso il depotenziamento del sito e la perdita di posti di lavoro”. E’ l’opinione
di Thomas De Luca, capogruppo in
consiglio comunale del M5S. “Nei
prossimi mesi - scrive tra l’altro - ci
troveremo a dover affrontare un momento che non ha precedenti nella sto-
ria recente: un’onda devastante ha ferito la nostra città colpendo ogni settore economico e produttivo. Non possiamo combattere questa battaglia
guardando solo a noi stessi. Ogni ternano è unlavoratore dell’Ast, ogni ternano è un lavoratore del polo chimico, ogni ternano è un artigiano o un
commerciante che si vede costretto a
chiudere la sua impresa costruita con
tanti sacrifici. Dobbiamo essere compatti e difendere la città con ogni mezzo democratico e non violento”. B
Consiglio regionale
Brega: “Mortificate Terni e l’Umbria”
De Sio: “Un piano da suicidio assistito”
A TERNI
Il gruppo consiliare del Pd ha giudicato il
piano industriale di Tk “privo di prospettive e di futuro” e sollecitato il governo a
“non lasciare da soli i lavoratori, le forze
sociali, le istituzioni di Terni e dell’Umbria”. Durissima la posizione di Eros Brega (foto), presidente dell’assemblea:
“Il piano è inammissibile perché
mortifica la città
di Terni, l’Umbria, ma più in generale
la
strategicità della siderurgia italiana”.
Il consigliere regionale Alfredo De Sio (FdI) ha parlato invece di “...un piano da suicidio assistito per le
acciaierie. Ora deve iniziare la fase della
mobilitazione concreta di tutte le istituzioni per impedire lo smantellamento progressivo di una delle eccellenze produttive del
B
nostro Paese”.
-MSGR - 06 UMBRIA - 33 - 21/07/14-N:
Umbria
www.ilmessaggero.it
METEO
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
PERUGIA
Terni
Lunedì 21
Luglio 2014
Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Terni
Partono i lavori
a Piazza
San Francesco
via i sampietrini
Terni
Quando Soares
scelse Piediluco
per farne
il suo buen retiro
Spello
Servizio a pag. 38
Giangiuli a pag. 39
Camirri a pag. 37
«Mi sono tuffato,
ma Marco era già morto»
Il drammatico racconto dell’amico che ha provato a salvare
Maccabei, il 39enne affogato in un torrente vicino Pordenone
«Morto dopo ricovero, ma è droga»
Umbria Mobilità,
la Corte dei Conti
bacchetta
la Regione
`Perugia, dodici medici sotto inchiesta dopo l’esposto dei familiari per una morte sospetta
PERUGIA La partita di Umbria
Il perito della procura scagiona tutti i professionisti: «Fatale l’uso abituale della cocaina»
Mobilità non è affatto alle spalEgle Priolo
PERUGIA Un dolore al torace. Improvviso e inspiegabile. La corsa
in ospedale, le prime cure e il no
del paziente al ricovero. Ma il dolore permane, dopo una seconda
corsa al pronto soccorso, restare
nel reparto di Medicina interna è
assolutamente necessario. Cinque giorni di esami e una diagnosi che esclude problemi di cuore.
Il paziente viene dimesso, torna a
casa dove quarantott’ore dopo
prima dell’arrivo dei soccorsi.
Per quella morte in odore di
malasanità sono finiti sotto inchiesta ben dodici dottori, dopo
la denuncia dei familiari del cin-
quantenne ricoverato al Santa
Maria della Misericordia. Dodici
professionisti che oggi vengono
completamente scagionati dalla
perizia del medico legale scelto
dal pm Paolo Abbritti: la morte
del paziente sarebbe stata causata dall’abuso di cocaina di cui
l’uomo non aveva avvisato i medici e probabilmente neanche i familiari, sorpresi dal dolore terribile di quella morte inaspettata e
di cui sono stati accusati i medici.
Che, difesi tra gli altri dagli avvocati Marco Brusco e Nicola Di Mario, ora pensano all’archiviazione
del procedimento a loro carico.
Continua a pag. 34
Iva sui rifiuti
Nuova sfida
per i rimborsi
PERUGIA Torna ad accendersi
la battaglia per ottenere il
rimborso dell’Iva sulla Tia, la
tariffa di igiene ambientale.
Si muove IdeAzioni Civiche
che chiede a Gesenu di rispondere ai cittadini che chiamano invano il call center per ottenere informazioni.
Servizio a pag. 34
Precipita ultraleggero
grave il pilota orvietano
L’incidente poco dopo il decollo dall’aviosuperficie di Torre Alfina
TERNI Subito dopo il decollo dall’aviosuperficie di Torre Alfina
nel viterbese un biplano ultraleggero ha perso quota ed è precipitato in un campo nelle campagna del comune di Castel Viscardo a circa sette chilometri da dove era partito.
Il pilota, un ingegnere orvietano di 62 anni, Marco Longo ha riportato delle gravi ferite al volto
perché nella caduta ha sbattuto
la testa violentemente contro il
cruscotto del veicolo.
Ora è ricoverato in prognosi riservata in un ospedale romano
dopo il trasferimento con un'
eliambulanza del 118 decollata
dalla base di Viterbo. Sull’incidente indagano i carabinieri di
Orvieto. Sotto accusa un cedimento strutturale.
Servizio a pag. 39
Il piccolo aereo precipitato
nell’Orvietano
La difficile guerra di
Jack, lo
Spacchettatore. Sulle Aziende
partecipate l’Umbria è da
record. Giacomo Leonelli, Jack
lo Spacchettatore, assicura che
il Pd lavorerà per «voltare
pagina». Ma non si sente
ancora il fruscio dei fogli.
*****
Ma l’assessore alla cultura
del Comune (Severini) non
poteva attendere almeno la
seconda riunione di “Perugia
Capitale della cultura” per
proporre di inserire il Museo
dell’olio e del vino negli
itinerari?
Uj vincente e pronta a innovare
Con 30mila paganti, il miglior duetto Uj l’ha fatto col pubblico. Ma ora si
cambia, tra missioni estere e location da rivedere.
Nucci a pag. 35
L’angolo del meteo
Due giorni di brutto tempo
Gilberto Scalabrini
Schiaffo all'estate. La massa d'aria
calda dell'anticiclone africano è
spazzata via da vento, acquazzoni
e temporali. La settimana inizia
con il calo delle temperature, tempo instabile e possibili rovesci o
brevi temporali, occasionalmente
di forte intensità, su tutta la regione. La nuvolosità sarà in intensificazione da ovest nel corso della
mattinata, poi nel pomeriggio cielo in subbuglio. Anche in serata e
durante la notte avremo ancora
molte nubi, rovesci sparsi e locali
temporali. Situazione in peggioramento domani. Cielo nuvoloso o
molto nuvoloso al mattino, con locali rovesci, anche temporaleschi.
Intensificazione e delle precipitazioni dalla tarda mattinata. Nel pomeriggio, frequenti rovesci e temporali, anche intensi. In serata e
durante la notte generale miglioramento, con decisa attenuazione
delle precipitazioni. La ferita sarà
lenta a rimarginarsi tanto che
avremo condizioni di instabilità
anche nei prossimi giorni. Mercoledì, l'alta pressione delle Azzorre
tenterà di guadagnare terreno e
garantire così il ritorno a condizioni di tempo soleggiato.
le. Non è lo è certo con la vendita
delle ultime quote degli enti
pubblici di Umbria Mobilità
Esercizio deliberata a favore di
BusItalia (12 milioni di incasso
previsto) per rimettere a posto il
bilancio della Spa regionale. E
che quella partita è tutt’altro
che alle spalle lo ha ricordato la
sezione di controllo della Corte
de Conti con la recente relazione del presidente Sfrecola. Attenzione, quelle parole, che sono comunque pesanti, non c’entrano con l’inchiesta della Procura regionale della Corte dei
conti (Chiappiniello) né con
quella di procura della Repubblica (Comodi) e squadra mobile che stanno passano al setaccio conti, storie e mosse della
vecchia Umbria Mobilità.
Sfrecola scrive e sottolinea i
buchi nei documenti inviati per
verifiche e controlli: «Con riferimento in particolare la partecipazione nella società Umbria
Tpl e Mobilità Spa partecipata
dalla Regione per il 20,30% per
un valore di 9.947.000, in perdita nell’esercizio 2012 per
7.964.253 in forte peggioramento rispetto al 2011 chiuso in utile
per 84.048), si osserva che nella
documentazione trasmessa dalla Regione nel corso dell’istruttoria, non si rinviene alcuna informazione sullo stato attuale
della società, fatta eccezione
per un breve richiamo, nella relazione della giunta al rendiconto, alla sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale, nell’ambito dell’analisi delle immobilizzazioni finanziare. Inoltrescrive ancora Sfrecola- non sono state trasmesse le risultanze
dei controlli e delle altre attività
che l’amministrazione ha dichiarato di aver effettuato. Risultanze che peraltro non emergono dai documenti del sistema
di bilancio, come nel caso di
Umbria Tpl e Mobilità». Cartellino giallo sulla forma, che sull’affare bus e treni vale sostanza.
Lu.Ben.
www.lanazione.it/umbria
e-mail: [email protected] - [email protected]
LUNEDÌ 21 luglio 2014
Va contro un’auto, ragazzino grave
Il diciassettenne era alla guida del suo scooter: nell’impatto è stato sbalzato in una scarpata
— CITTA’ DI CASTELLO —
Travolto
mentre va in bici
E’ RICOVERATO in condizioni
piuttosto gravi all’ospedale di Città di Castello un ragazzino di 17
anni rimasto coinvolto in un grave incidente stradale nella notte
tra sabato e domenica mentre era
in sella al proprio scooter. Tutto è
accaduto all’1,30 di ieri notte lungo la Statale Aretina, la via che da
Città di Castello conduce in direzione Arezzo (in questo caso nei
— UMBERTIDE —
INCIDENTE ieri sera
alle 19 lungo la strada
Tiberina Bis. Un
ragazzino di 17 anni è
stato travolto da un’auto
mentre viaggiava sulla
sua bicicletta. Immediati
i soccorsi: l’adolescente è
stato portato all’ospedale
di Perugia per le ferite
riportate nella collisione
con il veicolo.
STRADA PERICOLOSA
Lo schianto è avvenuto
sabato notte
lungo la Statale Aretina
pressi del Boschetto). Nel cuore
della notte il ragazzo, classe 1997,
si trovava a transitare nella famigerata strada, già altre volte teatro
di incidenti, a bordo del suo scooter, un Malaguti Fantom 50.
NELL’OPPOSTA DIREZIONE di marcia sopraggiungeva
una Peugeot 207 condotta da un
trentenne ugualmente residente
nel Comune tifernate. Secondo
una prima ricostruzione della dinamica dell’incidente effettuata
dai carabinieri, il conducente della Peugeot, dopo aver dato la pre-
cedenza a un’altra auto, si apprestava a svoltare verso sinistra
quando è sopraggiunto lo scooter.
L’IMPATTO, frontale, è stato
particolarmente violento e ha
sbalzato a terra il diciassettenne,
caduto rovinosamente in una piccola scarpata a bordo strada. Nonostante l’ora tarda, sul luogo
dell’incidente si sono fermati alcuni passanti e residenti in zona che
hanno prestato i primi soccorsi.
Immediato l’arrivo di un equipaggio del 118 dall’ospedale di Città
di Castello e dei carabinieri del
Norm della Compagnia tifernate
per i rilievi del sinistro. I sanitari
hanno prestato le prime cure al
giovane scooterista per il quale si
è reso immediatamente necessario un trasferimento all’ospedale
per gli accertamenti del caso. Dopo averlo sottoposto agli esami clinici ne è stato disposto il ricovero
per alcuni seri traumi riportati durante la caduta (soprattutto agli arti inferiori per i quali si sarebbe reso necessario un intervento chirurgico). Illeso invece il conducente della Peugeot.
I RILIEVI DELL’INCIDENTE sono proseguiti fino a tarda
ora lungo via Aretina da parte dei
militari dell’Arma che si sono riservati eventuali provvedimenti
da prendere in ordine alle responsabilità. Per tutta la giornata di ieri le condizioni del ragazzino era
rimaste stabili: inizialmente ricoverato con prognosi riservata, il
quadro clinico è poi evoluto in
meglio e i medici lo hanno giudicato guaribile in 40 giorni, salvo
complicazioni. Resta comunque
ricoverato in ospedale sotto stretta osservazione, vegliato dai familiari e dai tanti amici preoccupati
per le condizioni del compagno
di scuola.
Bagnino-eroe salva bimbo di sei anni
Tragedia sfiorata in piscina. Decisivo l’intervento del tifernate Trepiedi
— SANSEPOLCRO —
TRAGEDIA sfiorata in piscina a Sansepolcro: un bambino di 6 anni ha rischiato
di annegare. E’ sarebbe successo se non ci
fosse stato il provvidenziale intervento del
bagnino, Simone Trepiedi, 24 anni (a destra nella foto), di Città di Castello, che è
anche infermiere diplomato. Il piccolo
adesso è ricoverato al reparto pediatria
dell’ospedale tifernate. «Mi ha colpito quel
ragazzino — racconta Simone Trepiedi —
perchè a differenza degli altri stava giocando da solo, indossava gli occhialini per
guardare il fondo della piscina. Poi si era
avvicinato troppo all’acqua alta, era nel
punto dove la vasca presenta una profondità di un metro e trenta, quindi ho seguito il
suo percorso».
CONTINUA Simone: «Ha smesso di giocare, era in difficoltà, non ho perso tempo
mi sono tuffato, l’ho prelevato e portato a
bordo piscina. Insieme al mio coordinatore abbiamo attivato subito le procederure
del caso con il massaggio e la repirazione.
Dopo che ha vomitato si è ripreso». E’ scattato immediatamente l’allarme e sul posto
sono arrivati gli addetti del 118, il medico
ha deciso il trasferimento a Città di Castello. Ieri la piscina era molto affollata, essendo punto di riferimento di tantissime famiglie non solo di Sansepolcro, ma anche
dell’Altotevere. Chi ha assistito al salvataggio del piccolo, ha applaudito il bagnino:
«Sono contento che le persone mi abbiano
apprezzato — dice Simone Trepiedi — ma
I SOCCORSI
Il piccolo stava annegando
Massaggio cardiaco e respirazione
bocca a bocca evitano il peggio
ho fatto soltanto il mio dovere, poi ovviamente sono felice che questa storia si sia
conclusa nel migliore dei modi». Il bambino forse un giorno saprà che ha salvargli la
vita è stato un infermiere professionale, disoccupato e bagnino per necessità alla piscina di Sansepolcro.
Paura nei cieli
Precipita
con l’aereo
Orvietano
resta ferito
LATTANZI · In Nazionale
I grandi eventi
Umbria Jazz
La sfida 2015:
«Rinnovare»
MILIANI · A pagina 2
L’assalto dei curiosi
La Cavani
gira un film
a Spoleto
MAZZONI · A pagina 3
OGGI SU:
www.lanazione.it/umbria
GUARDA LE FOTO
Sparatoria in strada
Tutti i protagonisti
LEGGI L’ARTICOLO
‘Niente soldi
per tappare le buche’
LEGGI L’ARTICOLO
Mortale a Ferentillo
La ragazza patteggia
••
2
CRONACA UMBRIA
LUNEDÌ 21 LUGLIO 2014
I GRANDI EVENTI
IL «NODO» DEL PALCO DELL’ARENA
E’ UNO DEI COSTI PIU’ ONEROSI DEL FESTIVAL
IL PALCO DELL’ARENA COSTA
OGNI EDIZIONE CIRCA 450MILA EURO
«Umbria Jazz unica al mondo»
Ma il futuro passa dal rinnovamento
Linzi, dg della Fondazione: «Ripensare formula, proposte, struttura e sponsor»
FOCUS
Note tutto l’anno
«Stiamo pensando - dice
Linzi - a un luogo da
aprire in centro che dia
continuità a UJ durante
tutto l’anno. Uno spazio
con video, foto, e altro
materiale che sia visibile
a tutti 365 giorni l’anno»,
E a New York via a
produzioni video e audio.
TEMPO
DI BILANCI
Il tavolodelle
autoritàalla
conferenzastampa
finaledi UJ.A destra
CarloPagnotta
— PERUGIA —
Il gran finale
Il gran finale ieri sera
all’Arena è stato con le
voci di due grandi: Al
Jarreau e Mario Biondi.
Sempre ieri anche il
tributo ad Armando
Trovajoli e il convegno
sullo stato del jazz
italiano.
LE CIFRE non sono certo quelle
delle edizioni top, ma del resto la
concomitanza con i Mondiali di
calcio prima e un meteo particolarmente inclemente poi, hanno avuto il loro peso. Alla fine in ogni caso il bilancio di UJ 2014 parla di
oltre 30mila spettatori paganti e di
800mila euro di incasso da biglietti e merchandising. Poteva andare
meglio ma poteva anche andare
TRENTAMILA PAGANTI
Cinquecento concerti
con 200 artisti e un incasso
di ottocentomila euro
peggio: in un anno in cui gli sponsor privati si sono dimezzati e tanti festival italiani hanno chiuso i
battenti, Perugia ha ospitato comunque 500 artisti e offerto duecento concerti, dimostrando che il
jazz non è in crisi. «E’ la mia prima edizione di Umbria Jazz da sindaco, non certo da perugino che
con questa manifestazione è cresciuto sentendola nel proprio Dna
— dice Andrea Romizi —. Mi auguro ovviamente che ce ne siano
molte, molte altre. Ho goduto la vista dell’Arena in un paio di occasioni, l’ultima quella della serata
con Natalie Cole e la Mannoia. Magica. Ecco, la Perugia che vorremmo sempre è questa: scenari suggestivi, tanta gente e tanta ottima
musica». Altro non aggiunge Romizi se non i ringraziamenti al
patròn Pagnotta. Deve ancora entrare appieno dentro gli ingranaggi istituzionali della manifestazione e con l’impostazione che lo caratterizza vuole farlo, giustamente, informandosi bene prima.
Pure lui sa in ogni caso che certo, è
necessario un rinnovamento, un
cambio di passo anche per chi come UJ resta tra i grandi festival
jazz del mondo per il suo appeal
particolare fatto di musica, luoghi
e cultura ma con budget (tre milioni di euro più o meno) che è ben
altro rispetto ai 20 a disposizione
di Montreal o Montreaux con i
quali comunque compete per fa-
ma. Siccome raggiungere quelle
vette finanziarie è impensabile, la
parola d’obbligo diventa: cambiamento. «Questo festival ha bisogno di un rinnovamento nella formula, nella proposta, nella struttura organizzativa, nella ricerca degli sponsor — precisa infatti alla
conferenza stampa di chiusura Luciano Linzi, neo dg della Fondazione UJ —. Il 2015 sarà l’anno delle sfide. L’ Expo può essere una
grande occasione. Abbiamo aperto una corsia con la Cina. Vedremo». «La Regione, ente proprietario del logo e principale finanziatore pubblico di UJ farà la sua parte»
annuncia la governatrice Catiuscia Marini, facendo presenti le
preoccupazioni che lo svuotamento delle Province e la soppressione
delle Camere di commercio potrebbe aprire nelle casse del Festival. «Restano la Regione da una
parte — insiste la Marini — e i Comuni di Perugia e Orvieto dall’altra, anche loro soci. Ringrazio i nostri sponsor storici
come
Pac2000A Conad, Unicredit, Fondazione CariPerugia, ma dobbia-
mo rafforzare la rete di sostenitori
finanziari. Da qui la sinergia con
la Sedicieventi di Eugenio Guarducci. Resta il fatto che il primo
fondamentale alleato del Festival
è il suo pubblico che acquistando i
biglietti copre un terzo del budget.
Nessun’altra manifestazione italiana può vantare una cosa simile. Però serve ancora di più...». Tutti
concordi nell’augurare lunga vita
a UJ, anche gli assessori alla cultu-
MARINI & ROMIZI
La presidente: «La Regione
farà la sua parte, sempre...»
Il sindaco: «Lunga vita a UJ»
ra Fabrizio Bracco (Regione) Donatella Porzi (Provincia) e Teresa
Severini (Comune). E allora benvengano le sinergie con Confindustria (per una mission in Sudafrica), con i cinesi o con chissà chi altro purchè le note jazz continuino
a risuonare nelle vie del centro storico...
Donatella Miliani
PATRON RINGRAZIAMENTI ALLO STAFF E LAMENTELE SULL’ASSENZA DI SPAZI ADEGUATI PER LA MUSICA
L’edizione 2015
L’arrivederci con la
musica è ora
a Umbria Jazz
Winter#22 a Orvieto, che
si svolgerà dal 27
dicembre 2014 al 1
gennaio 2015; e a Umbria
Jazz a Perugia,
dal 10 al 19 luglio.
Pagnotta: «E ora al lavoro per la mission in Sudafrica
— PERUGIA —
«RINGRAZIO lo staff, chi lavora tutto l’anno
a UJ e auguro lunga vita al festival». Carlo Pagnotta è ‘serafico’ alla conferenza stampa finale ma determinato a togliersi sassi e ‘sassolini’
dalle scarpe a partire dalla conflittualità con
Eugenio Guarducci con cui in questi giorni ha
stipulato una sinergia operativa per cercare
sponsor. «L’accordo — dice —, è stato voluto
dalle istituzioni. La nostra conflittualità? E’ finita nel 2006 quando ho smesso di fare il com-
merciante...». Quindi il tasto ‘Sergino’. «Abbiamo passato delle ore insieme in ospedale 24
ore prima che morisse— racconta — e proprio
lui mi disse che stava diventando difficile fare
il pop e il rock a Perugia. Per mancanza di spazi. Non c’è un posto in città che non sia un teatro da 600 posti o l’Arena da 3.500. Quando anni fa, tanti, proponemmo di adeguare il Turreno...». Poi il ‘nodo’ Steve Wonder. «In Italia
—spiega —ci sono agenzie come quella di
Alessandro Galli che a volte ci dicono sì e a
volte no. Se noi a novembre avessimo saputo
che l’artista interessava loro non lo avremmo
contattato». Il cartellone 2014? «Il costo artistico è stato di 300mila euro inferiore. Il Jazz comunque, come dimostrano le presenze del
Morlacchi e non solo, non sente la crisi. L’unico flop è stato Dr. John che ha un po’ deluso».
UJ torna a girare il mondo. «Vero, la tappa in
Sudafrica, in sinergia con Confindustria e la
Regione ci regalerà belle emozioni. Partire
con i Funk Off da sotto la casa di Mandela a
Soweto e andare nella piazza principale sarà
magico. Speriamo di tornare con qualcosa di
importante...».
6
••
TERNI / ORVIETO
LUNEDÌ 21 LUGLIO 2014
I FATTI DEL GIORNO
TERNI ENRICO MONTESANO PORTA «LIVE» ALL’ANFITEATRO
DOPO ESSERE stato rimandato a causa del maltempo, domani, alle 21, si svolgerà
lo spettacolo «Live», che vedrà protagonista sul palco dell’Anfiteatro Romano
di Terni Enrico Montesano. Info e biglietti: New Sinfony (galleria del Corso - Terni); Box office Lazio.
Sgl Carbon, sul tavolo ci sono tre proposte
Presentate le manifestazioni d’interesse per l’acquisto dell’azienda di Narni Scalo
— TERNI —
TERNI
‘No discriminazioni’
Raffica di iniziative
— TERNI —
LA PROVINCIA di Terni
impegnata contro le
discriminazioni. E’
l’obiettivo che
l’amministrazione
provinciale si è data
approvando in Giunta la
delibera per la firma della
convenzione con la
fondazione Andi Onlus
per l’attuazione del
progetto No.Di. – No
Discrimination per
promuovere politiche di
inserimento e di contrasto
alle discriminazioni
etnico-razziali. Il progetto
coinvolge la Regione
Umbria, che ne è capofila,
ed è finanziato con il
fondo europeo per
l’integrazione. Gli
obiettivi principali sono
prevenire e contrastare
ogni forma di
discriminazione, tutelare
la dignità personale e
sociale dei cittadini,
promuovere e partecipare,
a partire dalla Settimana
contro la violenza nelle
scuole e dalla Settimana
contro il razzismo, ad
iniziative di
sensibilizzazione fra i
giovani, fare formazione e
diffusione di buone
pratiche collaborando a
livello locale con le realtà
già esistenti.
TERNI
SONO TRE le manifestazioni
d’interesse presentate ufficialmente per l’acquisto della Sgl di NarniScalo (nella foto una della manifestazioni di protesta di sindacati e
lavoratori): arrivano dall’azienda
chimica argentina Transclor, della trevigiana Morex, specializzata
nella produzione di componenti
in metallo, e della Narni Carbon,
una cordata di imprenditori italianicostituita ad hoc.
E’ QUANTO emerso dall’incontro del gruppo tecnico di lavoro
che si è svolto presso il ministero
dello Sviluppo economico, al quale hanno partecipato i rappresentanti di Regione, Provincia eComune e Sviluppumbria, oltre al
presidente dei liquidatori della
Sgl, Mauro Montani, e al direttore
di stabilimento, Luigi Nigrelli. A
coordinare la riunione il direttore
dell’Unità di crisi del Mise, Giampiero Castano.
I TRE SOGGETTI — già passati
Giovani imprenditori
Fondi disponibili
— TERNI —
al vaglio preventivo del ministero
e di Sviluppumbria — si sono presentati nel corso del tavolo, illustrando la propria attività e chiedendo poi al liquidatore i dati necessaria presentare una proposta
economica e industriale. Entro
una decina di giorni quanto richiesto dovrebbe essere inviato alle tre
società (che si sono già impegnate
al vincolo della riservatezza), le
quali potranno poi visitare lo stabilimento.
IN MERITO alla cordata Narni
Carbon, alcuni imprenditori erano presenti alla riunione, mentre
altri hanno voluto mantenere, almeno in questo momento, il più
stretto riserbo riguardo alla loro
identità. e alla partecipazione alle
trattative.
E’ FISSATA al 30 settembre l’ultima data utile per la
presentazione delle domande di accesso ai fondi per la
Legge 12/95 riservata all’imprenditoria giovanile. Le
agevolazioni sono destinate
a giovani di età compresa
dai 18 ai 35 anni e prevedono, fra gli altri, contributi
per spese di costituzione, di
locazione, per il primo anno
di attività, di consulenza e
contributi in conto interessi
o un’anticipazione a tasso zero per la realizzazione
dell’investimento. Per supporti tecnici Sviluppumbria
svolge attività di assistenza e
consulenza gratuita. Per ulteriori
informazioni
0744483282 – 569 – 581
TERNI VIA ALLE ASSEMBLEE DEI LAVORATORI. IL VESCOVO: «IL SIGNORE ISPIRI CHI DECIDE»
Vertenza Ast, settimana di mobilitazione contro i tagli
— TERNI —
«IL SIGNORE ispiri i governanti e chi decide in questa nostra città a trovare le soluzioni
giuste affinché il lavoro non manchi e affinché regnino pace e serenità nelle famiglie e nella società civile»: sono le parole che il vescovo
Giuseppe Piemontese ha pronunciato in occasione della giornata di preghiera indetta in diocesi, dopo l’annuncio dei tagli occupazionali e
produttivi previsti dal piano industriale per
l’Acciaieria. Intanto sono iniziate oggi le assemblee dei lavoratori che andranno avanti fino a giovedì e prevedono un’ora e mezza di
sciopero per ogni turno di lavoro.
COSÌ le segreterie provinciali dei sindacati
(Fiom, Fim, Uilm, Fismic e Ugl metalmeccanici) e le rsu di stabilimento hanno deciso di
portare avanti quella mobilitazione culminata
nello sciopero di otto ore per turno di venerdì
ORVIETO LA LISTA «IDENTITÀ E TERRITORIO» ATTACCA GERMANI E GNAGNARINI
e il corteo lungo le vie del centro di Terni. Un
modo chiaro per dire un «no» deciso al piano
industriale presentato giovedì da ThyssenKrupp per Ast che viene contestato sotto
ogni profilo, occupazionale, produttivo, finanziario e organizzativo dai sindacati dei metalmeccanici, che promettono battaglia.
MA L’OBIETTIVO dei sindacati è anche un
altro: informare la città di quanto sta avvenendo negli stabilimenti di viale Brin.
TERNI L’AGENZIA NON PAGA L’ALBERGO DI RIMINI
Sul bilancio ormai è scontro al ‘calor bianco’ Odissea per cinquanta turisti
— ORVIETO —
MOSTRANO muscoli e denti,
intenzionati a incalzare il sindaco
Germani senza concedergli tregua. Gli uomini del centrodestra
mettono in luce una «clamorosa
contraddizione» di Germani e del
suo assessore al bilancio Gnagnarini, a partire da quel piano di riequilibrio finanziario di cui la sinistra aveva detto peste e corna
quando era all’opposizione e che
adesso dimostra di apprezzare.
INTANTO, per stamattina, l’ex
sindaco Toni Concina ha convocato un incontro per mettere il carico da novanta a questa questione su cui interviene anche la lista
civica di centrodestra Identità e
Territorio. «Con l’approvazione
del piano pluriennale di rientro
presentato a febbraio, la Corte dei
Conti ha certificato la validità del
risanamento di bilancio messo in
atto dall’amministrazione Concina. Un lavoro serio che ha salvato
il Comune dal fallimento e ha fatto uscire la città dal pericolo del
POLEMICA
La sinistra pare apprezzare
il «piano di rientro» che aveva
fortemente criticato
commissariamento. Appena avuta la notizia Germani ha detto che
‘si tratta di un passaggio importante’. Il suo assessore dice che si
tratta di una ‘buona notizia’. Rimaniamo basiti, perchè negli ulti-
mi anni Germani e Gnagnarini li
abbiamo conosciuti come fustigatori ed acerrimi oppositori della
Giunta Concina».
«NEGLI ANNI passati — continuano da identità e Territorio —
Germani e Gnagnarini davano lezioni su come fare il bilancio, invocavano l’arrivo del commissario e attaccavano ad alzo zero il
piano di rientro pluriennale. Se
veramente Germani e Gnagnarini ritengono che la procedura di
pre-dissesto e il conseguente piano siano sbagliati nella sostanza e
nella forma contestino il piano e
ricorrano contro la procedura di
pre-dissesto presentata dalla
Giunta Concina ed approvata dalla Corte dei Conti. In caso contrario, sarebbe l’ennesima figuraccia
del duo Germani-Gnagnarini»
— TERNI—
LA MERITATA vacanza per
una cinquantina di turisti ternani
è iniziata decisamente male: con
un’arrabbiatura epocale, di quelle
che difficilmente di riescono a dimenticare. E’ successo sabato
scorso quando, all’arrivo della comitiva nell’albergo di Rivazzurra
di Rimini, prenotato qualche mese fa, i turisti hanno saputo che
non sarebbe stata servita loro la
cena perché alla struttura ricettiva non erano arrivati i soldi pattutiti.
IN PRATICA: i ternani avevano
pagato la loro vacanza all’agenzia
viaggi dalla quale si erano serviti;
agenzia che, però, non aveva dato
quanto dovuto all’albergo. Insomma, la tensione è salita alle stelle.
Tanto che la comitiva di turisti
ha ritenuto necessario anche l’intervento dei carabinieri. I militari
sono arrivati e si sono trovati di
fronte i turisti imbufaliti.
DALL’ALTRA parte, però, c’era
l’albergatore che rappresentava
con forza le sue ragioni. Alla fine i
carabinieri hanno rintracciato il
titolare dell’agenzia viaggi che
aveva organizzato il soggiorno:
l’uomo si è impegnato a saldare
entro oggi quanto dovuto e così al
gruppo di turisti ternani è stato
servito il pasto, anche se decisamente più tardi del previsto e dopo non poche peripezie, quando a
molti si era forse già chiuso lo stomaco.