DISPOSIZIONI DI TESSITURA(BOZZA)

Prof.ssa Tortolano Angela
Appunti di tecnologia dei materiali
DISPOSIZIONI DI TESSITURA (BOZZA)
Ricerca dei dati di fabbricazione
Con l'ausilio dei dati di analisi riscontrati sul tessuto finito in esame si procede alla ricerca dei dati di
fabbricazione che serviranno al tessitore per realizzare il tessuto al telaio.
Fili di ordimento
L’ordimento (F.O.) è costituito dal totale dei fili disposti al telaio per ottenere il tessuto, di una
lunghezza prestabilita, calcolata in modo che, dopo l'incrocio, si possa ottenere la lunghezza
desiderata di tessuto greggio e, successivamente, dopo la rifinizione, la lunghezza di tessuto finito. Il
numero dei fili di ordimento si calcola moltiplicando le riduzioni contate sul tessuto finito, per
l'altezza finita (Hf). Per facilitare le operazioni di rincorsatura (vedi paragrafo sotto), il numero dei fili
ottenuto dal calcolo, potrà essere arrotondato in modo che sia multiplo del rapporto d'intreccio,
purché non comporti una eccessiva variazione dell’altezza in pettine del tessuto. La voce ordimento,
dovendo servire come base per la compilazione delle disposizioni di orditura, oltre a comprendere il
numero dei fili, dovrà essere completata con le seguenti annotazioni.
1. Numero dei fili delle cimose
2. Qualità, titolo e torsione dei filati usarsi in orditura (operazione che prepara i fili dell’ordito sul
subbio)
3. Eventuale nota di ordimento
4. Altezza del subbio dell'ordito.
Imborsi
Per imborsi o rientri si intendono le contrazioni che il tessuto subisce durante la tessitura e durante le
operazioni di rifinizione. Per stabilire con sufficiente esattezza le dimensioni del tessuto al telaio (cioè
teoriche, vedi paragrafo sotto), occorre conoscere il valore di queste contrazioni. Gli imborsi si
distinguono in:
-imborsi per intreccio quelli chi il tessuto subisce durante la tessitura (IIO e IIT)
-imborsi per rifinizione quelli che il tessuto subisce durante le operazioni di finissaggio (IRO e IRT).
Gli imborsi si distinguono in:
-imborsi in trama detto restringimenti (IIT e IRT)
-imborsi in ordito detto raccorciamento o accorciamento (IIO e IRO)
Notazione:
IIO= imborso intreccio ordito
IIT= imborso intreccio trama
IRO= imborso rifinizione ordito
IRT= imborso rifinizione trama
Sia l'accorciamento che il restringimento si calcolano in percentuale. L'imborso per intreccio varia
secondo i seguenti fattori:
-titoli, torsione e tipologia filati
-tensione degli elementi
-tipo di intreccio, cioè dal numero dei punti d'incrocio, ad esempio la tela ha tutti i fili che incrociano
con le trame pertanto il loro imborso per intreccio sarà superiore rispetto ad esempio ad una spina.
In particolare una forte torsione dei filati fa notevolmente aumentare il rientro così come una forte
riduzione in ordito diminuisce l'imborso in trama e viceversa. L'imborso per intreccio si calcola
tagliando il tessuto in quadrati di 10 cm x10 cm, sfilando la trama e l’ordito, eliminando le rispettive
ondulazioni e misurando quindi la nuova lunghezza. Dopodiché si imposta la seguente proporzione:
10:x%=lunghezza misurata:100%
x rappresenta la percentuale della lunghezza del filo dopo l’imborso
imborso=100-x, rappresenta il valore percentuale del l'imborso.
Le misurazioni saranno eseguite su più campioni dopodiché si procede con la determinazione del
valore medio. In pratica il valore dell'imborso per intreccio varia dal 4% al 10% ad eccezione di casi
particolari. Il restringimento di norma supera l'accorciamento. Il valore dell'imborso per rifinizione è
difficile da stabilirsi su tessuto finito. Pertanto si utilizzano valori tabulati e a volte anche valori
dettati dall'esperienza pratica.
Altezza in pettine
L'altezza pettine è la massima altezza misurabile in un tessuto. Infatti abbiamo visto che tutti i
tessuti subiscono durante le lavorazioni dei rientri. Da ciò si deduce che per calcolare l'altezza pettine
1
Prof.ssa Tortolano Angela
Appunti di tecnologia dei materiali
basterà considerare gli imborsi in trama per intreccio e per rifinizione partendo dall'altezza finita che
si vuole ottenere. Si imposta la seguente proporzione:
Hp:100=Hf:(100-ITT)
ITT=IIT+IRT= imborso totale trama.
Altezza in greggio
È l'altezza del tessuto subito dopo la tessitura e si ottiene dall'altezza finita aggiungendo il valore del
restringimento per rifinizione (IRT). Oppure partendo dall'altezza pettine detraendo il valore del
restringimento in trama per intreccio (IIT). L'altezza greggia è l'altezza intermedia tra l'altezza
pettine e l'altezza finita.
Hp:100=Hg:(100-IIT)
Hg:100=Hf:(100-IRT)
Impettinatura
L'impettinatura è la quantità di fili che passano attraverso ciascun dente del pettine. Questa dovrà
essere multipla o sottomultipla del rapporto d'intreccio. L'impettinatura segue la seguente regola:
-fili contigui (cioè uno accanto all'altro) ad evoluzione uguale saranno impettinati (passati) in denti
differenti, in modo da contrastare la tendenza che hanno di avvicinarsi ed accavallarsi.
-fili contigui ad evoluzione differente saranno impettinati nello stesso dente, in modo da ostacolare la
loro tendenza ad allontanarsi.
Riduzione del,pettine
Rappresenta la quantità di denti contenuta in un dato tratto ( decimetro o centimetro). Si calcola
dividendo i fili dell'ordimento per l'impettinatura e si trova il numero totali dei denti che sono presenti
in un pettine; dopodiché si divide il risultato per l'altezza pettine e si determina le riduzioni. La
determinazione della riduzione pettine più idonea è oltremodo delicata in quanto da questa dipende
buona parte della regolarità del tessuto. Solitamente al diminuire dell'impettinatura, e quindi all'
aumentare della riduzione pettine, aumenta la regolarità del tessuto, viceversa invece, diminuisce la
regolarità del tessuto. Però ci sono dei limiti di fittezza dei denti che non può essere superata. Questa
fittezza è funzione del titolo e dal tipo di filato. Pertanto in funzione di questi due fattori si stabilisce
una riduzione pettine limite oltre la quale non posso andare. Spesso nel calcolo teorico della riduzione
si ricava dei valori che corrispondono ad un pettine non reperibile in commercio. In questo caso serve
sostituirlo con il pettine più vicino reperibile, facendo le dovute correzione dei fili di ordimento o del
l'altezza pettine. In commercio esistono i pettini decimali che differiscono tra loro per 2,5 denti a
decimetro.
Rimettaggio o rincorsatura
Il rimettaggio è il sistema di ordinato passaggio dei fili attraverso le maglie dei licci. Quando i fili
hanno tutti evoluzione differente si dice che il rimettaggio è diretto. Come abbiamo visto, mediante il
sollevarsi e l'alzarsi dei licci, si ha l'apertura del passo formato dai fili dell'ordito. Se si dovesse usare
un liccio per ogni filo di rapporto d'intreccio, il numero degli intrecci eseguibili sarebbe limitato, in
quanto, per questioni tecnologiche, il numero dei licci montati al telaio è limitato. D'altra parte si
deve tenere conto che, quando in un intreccio vi sono fili con la stessa evoluzione, questi dovranno
alzarsi ed abbassarsi sempre contemporaneamente e pertanto potranno essere rincorsati nel solito
liccio. Graficamente il rimettaggio si segue sotto in corrispondenza del rapporto d'intreccio, tracciando
due linee ortogonali aventi il medesimo punto di partenza (incrocio primo filo con prima trama del
R.I.), di cui una orizzontale (che termina all'ultimo filo del R.I.) sotto il rapporto, e una verticale
disegnata verso il basso. Le file di quadretti verticali rappresentano i fili del R.I. che vanno passati ad
uno ad uno nei licci. Le file di quadretti orizzontali rappresentano i licci: nei quadretti di queste
vengono segnate delle crocette per indicare il passaggio dei fili, tenendo conto che fili differenti vanno
passati in licci differenti e fili uguali nello stesso liccio. L'operazione ha inizio con il primo filo del R.I.
che verrà passato nella prima maglia del primo liccio (il primo liccio corrisponde nel telaio a quello più
vicino al subbio degli orditi). Se il secondo filo è identico al primo va passato anch'esso nel primo liccio
ma nella seconda maglia, ma se è differente va passato nella prima maglia del secondo liccio. E così
via per i rimanenti fili del R.I.. Il numero dei licci risulterà uguale al numero dei fili che nel R.I.
compiono evoluzioni differenti.
2