verbale n.4-2014 - FIDC Abbiategrasso

NUCLEO DI ABBIATEGRASSO
VERBALE 4/2014 RIUNIONE DI NUCLEO DEL 01/07/2014
Abbiategrasso
Albairate
Bareggio
Bubbiano
Casinetta di Lugagnano
Cesano Boscone
Cisliano
Corsico - Buccinasco
Cusago
Gaggiano
Gudo visconti
Morimondo
Motta Visconti
Ozzero
Robecco sul naviglio
Rosate
S. Martino di Bareggio
Vermezzo
Zibido san Giacomo
Cavallotti Carlo
Crespi Giuseppe
Maggioni Giuliano
Forcella Pierangelo
Mandrini Luigi
Mangione Giuliano
Barbaglia Graziano
Zocca Vittorio
Cazzaniga Pietro
Quaglia Severino
Conca Francesco
Belloni Dario
Padovan Romeo
Botta Attilio
Negri Sergio
Prina Albino
Cribiori Anselmo
Tosi Alberto
Gatti Angelo
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
L’ anno 2014 il giorno 01 del mese di Luglio alle ore 21,20, presso la sede F.I.D.C. di
Abbiategrasso, sita in Abbiategrasso, si è riunito il Nucleo, regolarmente convocato in data 03
Giugno 2014.
Il Capo nucleo constata che sono presenti n. 16 presidenti di sezione su un totale di n. 19, dichiara
la presente riunione validamente costituita.
Barbaglia: Prima di iniziare chiedo se ci sono modifiche da apporre al verbale n. 2 del 6 Maggio o
al verbale n. 3 del 3 giugno, che non per motivi tecnici credo si arrivato in ritardo; se volete
possiamo posticipare l’approvazione al prossimo nucleo di agosto.
Vi sono state mandate tramite e-mail documentazioni relative alle proposte sulla legge regionale,
alla quale Vi chiedo di fare osservazioni, e le modifiche al contratto assicurativo F.I.d.C.
Come sempre vi chiedo se ci sono manifestazioni organizzate da qualche sezione comunale.
Cavallotti: Il giorno 20 luglio presso la cascina Garavaglia ad Albairate, la nostra sezione ha
organizzato una prova di lavoro su starne.
Forcella: durante il consiglio provinciale del 16 giungo, il sig. Leo Vanzin ha chiesto se ci sono
persone che vogliono fare i giudici, è stato a Legano a presentare il corso e se siete interessati
possiamo invitarlo anche ad Abbiategrasso.
1
NUCLEO DI ABBIATEGRASSO
Era presente anche l’ing. Zocca che ha presentato un po’ le novità dell’ambito Unico, ha spiegato
come sono stati organizzati i lanci di selvaggina e ha anticipato che per i primi giorni di caccia, fino
al 1 ottobre, verranno applicati nuovamente i tre giorni fissi.
In oltre si è parlato per valutare la modifica della 26/93 relativamente alla parificazione delle quote
tra migratoria e stanziale.
Maggione: Con l’Assesore si era parlato di questa parificazione, ma non è stato possibile. Mi chiedo
come mai Lodi ci sia riuscito?
Cazzaniga: Spesso abbiamo chiesto di unificare la quota, ma non è stato possibile, occorre prima
modificare la legge.
Forcella: Si è anche discusso sulla modifica dell’addestramento cani e permettere tale attività anche
all’interno dei parchi.
Altra questione dibattuta è stato il rimando di 6 aspiranti cacciatori su 9, presentati della sezione di
Abbiategrasso, all’esame provinciale.
Cavallotti: C’è stato qualcosa di poco chiaro perché non è possibile che cacciatori vadano contro
cacciatori. Prima di andare le persone sono state adeguatamente preparate e non avevano nulla di
cui preoccuparsi.
Barbaglia: Valutata la mancanza dell’ing. Zocca, chiederei al segretario, sig. Pisoni di darci alcune
delucidazioni sui lanci e sui quantitativi.
Pisoni: E’ giusto che risponda il presidente in quanto non so molto, sicuramente ci sarà un pochino
meno di selvaggina rispetto ai due ATC, prima nei due ATC si lanciavano circa 42.000 capi, oggi
nell’ATC unico si lanceranno circa 39.000 capi. Ad oggi non sappiamo ancora quanti sono gli
iscritti, e si pensa che per l’inizio della stagione venatoria, aumenteranno.
Forcella: Ma ad oggi, quanti sono?
Pisoni: ripeto, non si ha un numero preciso, circa son 4700 / 4800 stanzialisti e 850 migratoristi.
Reversi: E di nuove domande quante ne sono state accolte?
Pisoni; tutte e 349, ma ad oggi solo 200 circa si sono adeguate con il pagamento.
Reversi: sono stati presi tutti?
Cazzaniga: Sono state presentate 350 domande e sono state tutte accolte?
Pisoni: Si ma ad oggi hanno pagato circa 200 cacciatori di quelli accolti.
Cazzaniga: quindi saremo circa 5700 cacciatori in tutto l’ATC.
Pisoni: si circa ad oggi 5700 iscritti.
2
NUCLEO DI ABBIATEGRASSO
Cazzaniga: Abbiamo unificato l’ATC per ridurre la densità venatoria, e prendiamo altri cacciatori?
In più c’è stato un aumento dei costi e una diminuzione di selvaggina.
Barbaglia: qual’e il programma delle immissioni?
Pisoni: io in questo momento no lo so.
Reversi: Ho telefonato anch’io a Zocca per conoscere le date delle immissioni, mi è stato detto dopo
il 15 luglio.
Forcella: Nella commissione selvaggina si è valutato di immettere le starne intorno alla metà di
luglio insieme ad un minimo quantitativo di fagiani. Verso la seconda metà di Agosto un secondo
quantitativo di fagiani. E poi immissioni direttamente in stagione venatoria aperta.
Maggioni: non va bene, pochi arriveranno all’apertura.
Forcella: Credo che verranno lanciati in quantitativo sufficiente perché si salvino fino all’apertura.
Reversi: se immessi in luoghi idonei, fagiani di 90 / 100 giorni, seguiti con il mangiare, se ne
salvano in buona percentuale, più grandi sono minore sarà la percentuale di perdità.
Sensi: E’ vero che si possono lancire e pernici rosse?
Barbaglia: A quanto mi risulta non sono state immesse nel piano faunistico come specie cacciabil,
comunque appena uscirà il calendario venatorio con l’integrazione provinciale, vedremo.
Mazzi: chiedere un adeguamento della quota tra migratoria e stanziale non sarà un po’ come tirari la
zappa sui piedi. Gli ATC potrebbero portare le quote a cifre improponibili.
Barbaglia: la legge prevede che la quota per la caccia alla selvaggina stanziale non possa superare 3
volte quella della caccia alla sola migratoria, €. 52,00 per l’appostamento fisso.
Crespi: Ci sono stati tempi troppo ristretti, si sarebbe dovuto dar più tempo agli ATC per unificarsi.
I presidenti provinciali hanno voluo questo ATC unico, ma poi se ne sono lavati le mani, noi
dobbiamo pagare e basta, andavamo bene con il nostro ATC 2.
Barbaglia: sarebbe bastato che l’ATC unico si fosse adeguato con le precedenti gestioni.
Crespi: si sarebbe dovuto dare più tempo, ma soprattutto non avrebbero dovuto eliminare Barbaglia
e Congiunti dalla gestione.
Pisoni: sono d’accordo con Voi e lo sono sempre stato, ma ora dobbiamo guardare avanti.
Crespi: Selvaggina, dove e come verrà consegnata?
Pisoni: Non si sa ancora.
3
NUCLEO DI ABBIATEGRASSO
Barbaglia: credo, ma rispondo per logica, che saranno riutilizzati i luoghi e le modalità attuate dai
due vecchi ATC.
Crespi: Siamo stati fregati e adesso dobbiamo arrangiarci.
Alle ore 22.15 interviene alla riunione l’Ing. Zocca
Barbaglia: Abbiamo bisogno di alcuni chiarimenti sulle future immissioni di selvaggina.
Zocca: I fornitori di selvaggina saranno: Allevamento La Viola, ITCO, Vivaldi, Il fagiano e Derby
House di San Giuliano. Per questa scelta si è provveduto ad invitare tutti i vecchi fornitori dei due
ATC, 19 per l’esattezza, e tramite lettera di invito con allegate specifiche sulla selvaggina, ha
fornire la migliore offerta economica entro il 10 giugno.
I criteri di scelta sono stati: 4 fornitori per i fagiani pronta caccia, 3 fornitori per le starne e 3 per i
fagiani riproduttori e quelli di luglio.
La scelta è stato soprattutto di tipo economico, si è tolto il più altro e il più basso e si sono dati
punteggi sia sul prezzo sia sulla valutazione della commissione selvaggina, sia sui vari pareri del
comitato sugli allevamenti. In funzione del prezzo si è quindi decisa la quantità: 12.500 fagiani per
allevamento La Viola, il primo lancio ai primi di settembre e successivi 4 lanci a caccia aperta.
Quindi si è raggiunta un immissione complessiva di circa 38.000 capi, inferiore di circa 4.000
rispetto al totale dei due ATC, dovuti alla riduzione dei soci con doppie iscrizioni agli ambiti e
anche ai miglioramenti ambientali, comunque i cacciatori hanno tempo fino a settembre per
iscriversi e quindi si spera ci sia un leggero aumento di quote.
Quindi tornando alla distribuzione circa a metà luglio avremo una distribuzione di 8.000 starne e
2.500 fagianotti, nella prima settimana di settembre 8.000 fagiani e quattro lanci a stagione
venatoria da circa 4.500 capi l’uno.
Per i criteri dei lancio saranno usati i vecchi, dei due precedenti ATC, per il futuro si sta cercando di
dividere l’ATC in quattro zone di lancio, sfruttando un po’ i nuclei Federcaccia, quindi 133 comuni
suddivisi in 4 zone. In ogni zona si cercheranno dei referenti che organizzeranno i lanci.
Si cercherà comunque di mantenere le esperienza pregresse nei 2 ATC, che comunque hanno
lavorato in modo diverso in questi anni. I lanci nell’ATC n. 2 erano effettuati da dei delegati
comunali, nell’ ATC n. 1 venivano usati solo dei referenti per zone di lancio, nell’ATC n. 2 spesso
andavano diverse persone a seguire un immissione, nell ATC n. 1 poche persone spostavano la
selvaggina e la immettevano in luoghi idonei. Nell’ATC n. 1 i referenti percepivano un rimborso di
euro 15,00 ad immissione, che credo non sarebbe stupido attuare anche nell’ambito unico, e
comunque se il comitato valuterà di effettuare questo rimborso, si dovranno rivalutare le
immissioni.
Reversi: quindi lanci quanti?
Zocca: Starne e fagiano per l’addestramento cani. L’ATC n. 1 immetteva la selvaggina solo a
Luglio e le aperture non sono mai state delle migliori, l’ATC n. 2 invece immetteva la selvaggia,
oltre che a Luglio, anche nella settimana di apertura; entrambi a mio giudizio sono metodi non
corretti di immissione. Il periodo da settembre a ottobre, credo sia il periodo che debba essere
valorizzato maggiormente, altrimenti credo che per la caccia le cose andranno sempre peggio.
4
NUCLEO DI ABBIATEGRASSO
Effettuare i lanci il venerdì per il sabato riduce i cacciatori a non aver più alcuna sorpresa. Decidere
di immettere la selvaggina 3 settimane prima dell’apertura, vuol dire avere qualcosa di diverso.
Mandrini: Quanti se ne salvano?
Zocca: Non si può dare un numero, gli animali se sono buoni si dovrebbero salvare. Gli allevatori
hanno dichiarato di avere animali ben formati e comunque in grado di vivere senza gravi problemi.
Le volpi non dovrebbero dargli fastidio. Molti pensano che possano morire in tempi brevi a causa
dello stress avendo un 50 % di perdite. Comunque se l’ATC n. 1 immetteva a Luglio e a settembre
andava a caccia, immetterli nel mese di settembre vorrebbe dire avere un miglio risultato.
Crespi: fagiani allevati in modo intensivo, abituati a trovare il cibo in mangiatoia, al primo
temporale si avrebbe una perdita elevata.
Zocca: Per quanto riguarda i costi dei fagiani, abbiamo avuto diverse offerte, si passa dai 9,00 euro
IVA compresa per i fagiani da 120 gg ai 10,00 euro IVA compresa per quelli da 150 gg.. Le starne
sono tutte più o meno intorno aglio 8,00 / 9,00 euro iva compresa.
Il prezzo più alto è stato di €. 15,00 per i pronta caccia e il più basso di €. 7,00.
I tre allevamenti più grossi sono stati Vivaldi, La Viola e ITCO, tutti e tre con voliere a cielo aperto,
e chi ha avuto modo di vedere è rimasto impressionato dagli allevamenti.
Da nessuno siamo riusciti a trovare starne preparate, comunque essendo starne dello stesso gruppo,
nelle stesse voliere, hanno dichiarato che si sarebbero raggruppate ugualmente.
Per i fagiani, ITCO in provincia di Ravenna, è risultato il migliore con una voliera da 17 ha su una
estensione di macchia mediterranea.
Per avere una valutazione sulla qualità degli animali, l’unica soluzione sarebbe quella di inanellarli,
ma da esperienza fatta dall’ATC n. 2, i cacciatori che si impegnano a riportare tali identificativi,
sono pochi e comunque non significativi, basterebbero anche solo 100 fagiani immessi in un luogo
per verificarne la qualità.
Siamo un Ambito che è partito in corsa, con impostazioni organizzative pregresse, e ci stiamo
adattando al passato per migliorare il futuro.
Barbaglia: Come mai si è andati a prendere selvaggina così lontano?
Anche noi, come comitato dell’ATC avevamo valutato questi allevamenti, ma visto i periodi di
immissione, in piena estate, per evitare stress alla selvaggina derivante dal lungo viaggio e dal
caldo, che li porterebbe a una morte in pochi giorni, avevamo deciso di scartarli.
Zocca: I capi arriveranno da diversi allevamenti, ogni allevatore non porterà più di 2500 capi, i
6000 capi saranno divisi tra tutti e quattro gli allevatori. Il sig. Trapletti è stata una persona molto
disponibile, ma il comitato, valutati i problemi che tale allevamento ha avuto con il precedente ATC
1, ha deciso di non inserirlo tra i fornitori. Per l’anno prossimo a me piacerebbe parlare prima con
gli allevatori, valutare con loro il tipo di selvaggina da immettere e poi chiedere un offerta, su un
animale ancora da fare, valutare anche i tempi di sospensione dei farmaci prima di essere immessi.
Barbaglia: l’ATC chiedeva di far compilare direttamente dal veterinario dell’allevamento anche
l’allegato B del certificato sanitario, relativo alla macellazione degli animali. Così facendo si
5
NUCLEO DI ABBIATEGRASSO
certificava, su dichiarazione dell’allevamento, lo stato delle vaccinazioni e i relativi tempi di
sospensione prima dell’alimentazione.
Zocca: Non c’è la clausola di legge.
Cazaniga: Certo, ma se tale clausola veniva messa nelle richieste di preventivo, nelle caratteristiche
di selvaggina che il fornitore doveva firmare per accettazione, il fornitore era obbligato a farvelo
pervenire.
Zocca: comunque, per le consegne di settembre la selvaggina verrà fornita in casse da 8 capi
ciascuna.
Montanari: Pernici rosse verranno immesse quest’anno?
Zocca: Non è stato possibile, in quanto da piano faunistico provinciale è stato dichiarato animale
alloctono. L’ATC n. 1 era solito fare immissioni di fagiani e pernici rosse e i cacciatori ne
risultavano contenti.
Prina: e’ possibile avere le date dei lanci?
Zocca: Non ancora, appena sarà disponibile il calendario venatorio. Comunque il comitato si terrà
giovedì prossimo, e lì si valuterà se fare il lancio a 2 o a 3 settimane dall’apertura. Comunque
saranno quattro lanci in stagione venatoria, tutti il venerdì per il sabato, l’ultimo lancio sarà con
buona probabilità l’ultima settimana di novembre, ci sarà un lancio il 30 ottobre per il 1 Novembre.
Barbaglia: per quanto riguarda i miglioramenti ambientali? Ci sarà un agronomo?
Zocca: Anche in questo caso i due ATC si comportavano in modo diverso, l’ATC 1 faceva solo 3
interventi, mentre l’ATC 2 ne faceva 39.
Io sarei dell’idea di fare dei miglioramenti ambientali anche importanti che rispondano aduna certa
progettualità. Per quanto riguarda la figura dell’Agronomo, cred si importante anche per valutare
come gestire i miglioramenti ma soprattutto come attuarli. Si passera comunque a pochi interventi
ma corposi che diano una resa, sfruttando soprattutto quelle aree ecologiche provinciali, quali oasi e
ZRC.
Il calo in questi anni della produzione di lepri sta preoccupando un po’ tutti, il dott. Meriggi che dal
2005 aveva un contratto con l’ATC 1 per studiare la lepre nel nostro ambiente, dichiara che questa
può essere una fase ciclica della della lepre o peggio ancora può derivare da una malattia che porta
la lepre a morire in giovanissima età.
C’è anche forse il problema della volpe a 4 gambe, ma soprattutto quella a 2, in ATC 1, per ridurre
il passaggio di persone, hanno da anni messo delle stanche lungo le strade delle varie zone.
Per quanto riguarda i nocivi, l’ATC non ha competenza, può solo applicare le forme di caccia
previste in stagione venatoria, cercheremo di bussare a qualche porta per ottenere dei risultati. Il
tutto dipende da come si comporterà la Provincia di Milano, se alla fine dell’anno sparirarà
diventando citta metropolitana, ci sarà una nuova vita.
6
NUCLEO DI ABBIATEGRASSO
Prima: bisogna puntare sul fatto che la cornacchia oltre a disturbare il fagiano, si ciba di piccoli
uccelli e devasti i nidi.
Zocca: in comitato di gestione, il rappresentante del WWF, sig. Gottardi, è favorevole agli
abbattimenti, purché siano svolti in maniera corretta e nel rispetto delle leggi e normative
provinciali.
Crespi: Ci sono in programma ampliamenti di azienda agrituristico venatorie e ZRC?
Zocca: L’applicazione del nuovo piano faunistico si andrà a regime tra un paio di anni, ad oggi non
si sa dipende tutto dalla Provincia e non da noi, comunque per l’istituzione di nuove zone e per
eventuali ampliamenti si dovrà aspetta ancora qualche tempo e comunque sempre nel rispetto della
quota del 20%. Oggi in Provincia di Milano abbiamo una nuovo assessore che sta adottando il
nuovo piano faunistico, ci vorrà tempo. Anche per rimuovere la ZRC di Abbiategrasso, occorrerà
attendere fino a quando non ne sarà istituita una nuova.
Non essendoci altro da discutere, si convoca il prossimo incontro di nucleo per martedì 5 agosto alle
ore 21.00, presso questa sede.
Alle ore 23.25 si chiude la riunione di Nucleo.
Barbaglia Graziano
Forcella Pierancelo
Firma riportata su originale
Firma riportata su originale
7
Cazzaniga Pietro
Firma riportata su originale