versione integrale del POF 2013-2014

1
POF
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
a.s. 2013-2014
Istituto Professionale di Stato
“Daniele Marignoni – Marco Polo”
2
INDICE
Introduzione
L’identità culturale dell 'Ipssct "D. Marignoni - Marco Polo"
Il patto educativo di corresponsabilità
3
4
7
Organigramma generale
Governance: Organizzazione d'Istituto – Dipartimenti – Comitato Tecnico Scientifico
8
9
L’offerta curricolare
Le tappe del cambiamento: la riforma dell’Istruzione Secondaria di II grado
Innovazione didattica e metodologica: la Lim e i laboratori multimediali
11
13-15
15
I percorsi d’istruzione professionale statale a esaurimento dell’ex progetto ’92
I nuovi percorsi di Istruzione Professionale Statale introdotti dalla riforma
I nuovi percorsi di Istruzione e Formazione Professionale Regionale
16-18
19-24
25-27
Piano annuale delle attività
28
Successo scolastico e valutazione: dal sapere al saper fare
Le competenze di base al termine dell'obbligo d'istruzione
La certificazione delle competenze
Obiettivi trasversali e strumenti di verifica
Criteri per la valutazione del voto di condotta
Assenze e ritardi degli studenti
Alternanza scuola-lavoro
Competenze, abilità e conoscenze da acquisire in azienda
I criteri di valutazione del Collegio Docenti
Il debito formativo
29
30-31
32-35
35-36
37-38
38
39
40
41
42-43
Le prove Invalsi
L’Esame di Stato: griglie di valutazione prove scritte e colloquio
44
45-52
Una scuola aperta al mondo e al futuro: non più stranieri ma nuovi italiani
Mediatori a scuola
53-54
55
Integrazione degli alunni con abilità diverse
Diversamente abili e docenti di sostegno
Il Piano di Studio Personalizzato
56
57
58-59
Orientamento e accompagnamento
60
Norme di riferimento e organi collegiali
Autovalutazione della scuola
Il Sistema Qualità
La Cultura della Sicurezza
61
62
62-63
64
Aggiornamento didattico-metodologico e formazione docenti
65-66
Attività e progetti di arricchimento dell’Offerta Formativa
Educare al cambiamento: i nostri progetti in pillole
67
68-77
INTRODUZIONE
L’Istituto Professionale Statale “Daniele Marignoni-Marco Polo" intende favorire lo sviluppo personale
e professionale dei propri studenti, preparandoli:
 all'inserimento lavorativo in aziende pubbliche o private dei settori turistico e commerciale,
 alla gestione di un’attività imprenditoriale autonoma,
 alla prosecuzione degli studi nei corsi universitari o nell'istruzione tecnica superiore.
L’apertura al territorio, l'aggiornamento costante del proprio personale docente, tecnico,
amministrativo ed ausiliario, la disponibilità al cambiamento e all'innovazione didattica e
tecnologica hanno consentito all’Istituto, nel corso degli anni, di diventare un importante punto di
riferimento per le imprese turistiche e commerciali dell'intera area milanese, nonché un apprezzato
luogo di formazione.
L'IPSSCT "Daniele Marignoni-Marco Polo" predispone ogni anno il proprio Piano dell'Offerta
Formativa con l’intento di far conoscere all’esterno le proprie attività fornendo al tempo stesso uno
strumento d’informazione chiaro e leggibile agli studenti e alle loro famiglie.
Piano dell'offerta formativa: il riferimento al quadro normativo
Art. 3 Decreto del Presidente della Repubblica n.275 - 8/03/99
Il Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21, della legge 15
marzo 1999, n.59 articola nel modo seguente la definizione di Piano dell’Offerta Formativa:
1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta
formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole
scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.
2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi
determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed
economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso
comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti
professionalità.
3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività
della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto,
tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e,
per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto.
4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
5. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione.
LA NOSTRA SCUOLA
Il nostro Istituto pone al centro della sua attività gli alunni con i loro bisogni educativi, cognitivi e
relazionali.
Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) definisce gli obiettivi educativi e i valori che orientano l'azione
culturale e pedagogica del "Marignoni-Marco Polo", individuando le risorse, gli strumenti e i metodi per
realizzarli. La sua stesura è il frutto di un processo collegiale nel quale interagiscono e si integrano
tutte le diverse realtà della scuola: didattica, organizzativa, amministrativa e finanziaria. Questo
documento costituisce, perciò, la carta d'identità dell'Istituto e mette a fuoco il quadro complessivo
delle sue scelte formative, dando loro una forma organica e coerente.
Nella scuola di oggi, investita da forti processi di cambiamento, risulta indispensabile ideare,
pianificare e realizzare un percorso integrato di formazione umana, civile e professionale
commisurato alle caratteristiche di ciascun allievo, anche attraverso curricoli sempre più flessibili.
Il processo di insegnamento-apprendimento, infatti, viene rivisto e ridefinito ogni anno, al fine di
migliorare costantemente la preparazione degli alunni, arricchire il loro bagaglio culturale,
suscitare stimoli e interessi, sviluppare competenze e capacità, coniugando il sapere al saper
fare e al saper essere. L’obiettivo di fondo è garantire a tutti gli studenti un percorso scolastico di
qualità, adeguando l'offerta formativa, le strategie didattiche e i metodi d'insegnamento alle
caratteristiche di ciascun allievo e ai suoi ritmi di apprendimento, per ridurre la dispersione
e gli abbandoni.
Anche gli alunni stranieri e i diversamente abili, verso i quali il nostro Istituto ha sempre
mostrato grande attenzione, sensibilità e capacità di accoglienza, devono trovare nella scuola le
condizioni per una piena e integrale realizzazione del proprio successo formativo.
L'IPSSCT "D. Marignoni- Marco Polo", pertanto, assume i principi di uguaglianza e libertà, inclusa
la libertà d'insegnamento, come fondamento della propria azione educativa, in coerenza con gli articoli
3, 21, 33 e 34 della Costituzione repubblicana. Si ispira, inoltre, ai principi dell'Unione Europea
fondati sul rispetto della dignità individuale, della democrazia e dei diritti umani, compresi quelli
delle persone appartenenti a una minoranza. In particolare l'Istituto, tenuto conto che pluralismo,
non discriminazione, tolleranza e solidarietà devono caratterizzare la società odierna, fa propri i
principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea adottata a Nizza nel 2000.
3
L’IDENTITA' CULTURALE DELL 'IPSSCT "D. MARIGNONI - MARCO POLO"
4
L'Istituto Professionale per il Commercio e il Turismo "D. Marignoni - M. Polo" è nato dalla fusione
degli Istituti "Marignoni" (fondato nel 1903 e dal 1948 dedicato a Daniele Marignoni, famoso
esperantista italiano) e "Marco Polo" (ex Stendhal/Voltaire). Esso si trova ad operare in un vasto
territorio che gravita su tre distretti: la sede di via Melzi d'Eril 9, fa parte del Distretto scolastico 79, la
succursale di via Demostene dei Distretti scolastici 83 e 85.
Sorto in origine come Istituto di Istruzione Tecnica femminile, nel 1965/66 si è trasformato in
Istituto Professionale per i servizi commerciali e turistici, attuando fin dal 1988/89 la sperimentazione
denominata "Progetto 92", estesa poi, dal 1994, con decreto ministeriale, a tutti gli Istituti
Professionali.
Nonostante questa complessa distribuzione territoriale, ciascuna delle sedi ha saputo inserirsi in modo
efficace nel rispettivo ambito sociale, intessendo proficui rapporti di collaborazione ed integrazione con
altre istituzioni scolastiche, articolazioni dell'ente locale e servizi socio-sanitari, aderendo inoltre al
progetto d'area sulla dispersione scolastica e l'inserimento degli alunni stranieri.
EDUCAZIONE AL CONFRONTO E ALLA CONVIVENZA CIVILE
L'Istituto si propone di formare non solo persone in grado di interagire efficacemente con la realtà
lavorativa, ma anche cittadini coscienti di sé, dei propri diritti e doveri e del proprio patrimonio
culturale. La scuola deve educare al dialogo, al rispetto reciproco, alla tolleranza, alla
convivenza civile e alla pace. Essere anche luogo di socializzazione e di integrazione, che offre
alternative credibili e convincenti alla violenza e al disagio.
I docenti del "D. Marignoni-M. Polo", attraverso i progetti e le iniziative contenute nel Piano
dell'Offerta Formativa, intendono creare nella loro scuola un clima di collaborazione e fiducia, uno
spazio di gestione pacifica dei conflitti, favorendo il confronto democratico tra i diversi soggetti della
vita scolastica (dirigente, alunni, genitori, docenti, personale Ata ecc.). A tal fine s’impegnano a
promuovere:
 la capacità di ascoltare ed accogliere il punto di vista altrui
 Il rispetto delle diversità religiose, etniche e culturali
 la possibilità di esprimere pacificamente e serenamente le proprie opinioni ed emozioni
 la tutela dei diritti personali e della reciproca libertà
 l'uso corretto ed appropriato delle risorse e delle strutture scolastiche
Giunta
esecutiva
Consiglio
di classe
Consiglio
d’istituto
Collegio
docenti
Coordinatori di
dipartimento:
Linguistico, Scientifico e
Tecnologico
D.S.G.A.
Funzioni
Strumentali
Collaboratori del
preside
Comitato
Tecnico Scientifico
Responsabile di
sedi
ALUNNO
Resp.
Sicurezza
Comitato di
valutazione
Tecnici di
laboratorio
Commissioni
Personale
ausiliario
Responsabili di
laboratorio
Segreteria
Referenti
progetti
R.S.U
Dirigente
Scolastico
Coordinatori
C.d.C.
DOVE SIAMO
SEDE CENTRALE DI VIA MELZI D'ERIL, 9 – 20154
Milano
Tel 02.313059 - Fax 02.33103924
[email protected]
POSTACERTIFICATA:
[email protected]
L'istituto è ubicato nella Zona 1, vicino al parco
Sempione/Arco della Pace: un quartiere centrale della
città che offre numerosi servizi.
TRAM: 1- 29-30 (c.so Sempione),
3-4-7-12-14 (p.za Lega Lombarda)
METROPOLITANA LINEA 2: fermata Moscova
AUTOBUS: 43-52-57-61-94-70
FERROVIE NORD: fermata Domodossola
PASSANTE FERROVIARIO: fermata Domodossola
PULLMAN: Autostradale e Stie
SEDE DI VIA DEMOSTENE, 40 - 20128 - Milano
Tel. 02.2575911 - Fax 02.27000872
[email protected]
POSTACERTIFICATA:
[email protected]
L'istituto è ubicato in Zona 2, vicino al parco della
Martesana e alla MM1. All'interno del quartiere
rappresenta un importante presidio culturale e di
aggregazione sociale che ha solidi rapporti con le
scuole medie inferiori del territorio.
METROPOLITANA LINEA 1: fermata Gorla
PASSANTE FERROVIARIO: fermata Greco
AUTOBUS: 44-51
SERVIZI E INFRASTRUTTURE DELLA SCUOLA
Sede di Via Melzi D’Eril:
 2 laboratori linguistici e multimediali con accesso Internet a banda larga collegati in rete
 2 laboratori multimediali con accesso Internet a banda larga collegati in rete
 6 Lim (lavagne interattive multimediali) e 1 mobile
 Sala stampa
 Laboratorio delle scienze integrate
 Sito web (http://www.marignonipolo.it/)
 Blog (http://marignoniblog.blogspot.com)
 Biblioteca
 Auditorium
 2 Sale per proiezioni video
 Palestra attrezzata
Sede di Via Demostene:
 2 laboratori multimediali con accesso Internet a banda larga collegati in rete
 2 Lim fisse
 Sala stampa
 Laboratorio linguistico
 Biblioteca
 Auditorium
 Sale per proiezioni video
 Palestra attrezzata
DIRIGENTE E COLLABORATORI
Dirigente Scolastico: Prof. Pietro De Luca
I Collaboratore: Prof.ssa Giuliana Grazzini
II Collaboratore: Prof.ssa Patrizia Luvoni
5
SEGRETERIA
Direttore Amministrativo: Eufemia Milelli
La segreteria si trova nella sede di Via Melzi D’Eril, è organizzata nei due settori di didattica e
amministrazione e, per venire incontro alle esigenze dell’utenza, ha adottato i seguenti orari di
sportello:
Ricevimento Pubblico:

Da lunedì a venerdì dalle ore 8,35 alle 9,35

Martedì e giovedì dalle ore 14,00 alle 16,00
Ricevimento Alunni

Da lunedì a venerdì dalle ore 10,35 alle 10,50 e dalle 12,30 alle 12,45

Martedì e giovedì dalle ore 14,25 alle 16,00
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
L'Offerta Formativa di ogni scuola è il risultato di un processo complesso, nel quale interagiscono molti
fattori. Al primo stadio del percorso di crescita personale dell'alunno si colloca comunque la
famiglia. E' diritto/dovere dei genitori concorrere alla progettazione dell'azione educativa e
conoscere modi, tempi, strumenti dell'attività di formazione rivolta dalla scuola ai loro figli. Le
strategie dell'accoglienza e dell'orientamento ed i rapporti con le famiglie hanno, perciò,
un'importanza fondamentale nella vita scolastica e trovano una loro precisa definizione nel Piano
dell'Offerta Formativa, nel Regolamento di istituto e nel Patto di Corresponsabilità, documenti
scaricabili dal nostro sito web e forniti ai genitori al momento dell'iscrizione.
Oltre a specifiche attività per i nuovi iscritti e i loro genitori, sono previste anche giornate di scuola
aperta (di norma il sabato mattina).
La comunicazione con le famiglie avviene tramite lettere circolari distribuite agli alunni e l’utilizzo
del libretto personale consegnato all’atto dell’iscrizione.
Si svolgono regolarmente gli incontri previsti per gli organi collegiali:
 riunioni del consiglio di istituto
 consigli di classe (per eleggere i rappresentanti dei genitori, definire e illustrare l'offerta
formativa, esaminare l'andamento didattico e disciplinare, programmare i viaggi d'istruzione, scegliere
i libri di testo)
 assemblee di classe con i rappresentanti degli alunni e dei genitori
I colloqui individuali con i genitori hanno luogo settimanalmente al mattino secondo un calendario
comunicato agli alunni e pubblicato sul sito. A fronte di situazioni particolarmente problematiche è
prevista la comunicazione scritta alle famiglie e/o la convocazione da parte del docente
coordinatore di classe. Nel primo Trimestre e a metà Pentamestre, inoltre, si svolgono incontri
pomeridiani con gli insegnanti aperti a tutti i genitori.
I colloqui con il dirigente scolastico si effettuano su appuntamento con richiesta personale o
telefonica in segreteria. I genitori di alunni in difficoltà o scarsamente motivati, qualora lo desiderino,
possono avere un colloquio anche in presenza del figlio/a con i docenti coordinatori di classe e i
tutor didattici di ciascuna sede.
6
IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
7
Si tratta di un vero e proprio CONTRATTO FORMATIVO CON STUDENTI E FAMIGLIE, sottoscritto
all’atto dell’iscrizione, che riguarda gli impegni didattici, educativi, disciplinari e di rapporto scuola –
famiglia.
L’ISTITUTO SI IMPEGNA
A promuovere iniziative che si inquadrino nelle indicazioni operative della normativa sull’autonomia,
con l’intento di rendere più efficace la propria offerta didattica e formativa. In particolare:
 Articolazione flessibile del gruppo classe, delle classi o sezioni, anche nel rispetto dell’integrazione
scolastica e degli alunni diversamente dotati.
 Iniziative di recupero, di sostegno e di approfondimento:
 Attività di tutoraggio
 Corsi di recupero per le singole discipline
 Attività di approfondimento attraverso uscite sul territorio e attraverso l’utilizzo di strumenti
multimediali
 Progetto Stage nelle classi Terze e Quarte
 Insegnamenti integrativi facoltativi:
 Attività sportive
 Attività teatrale
 Attività ed interventi di integrazione scuola-territorio, con altre scuole, enti vari e istituzioni:
 Progetto Cic : sportello ascolto, educazione sessuale, prevenzione AIDS, prevenzione tumori
 Educazione Alimentare
 Educazione alla salute
 Progetti rivolti alla sensibilizzazione su tematiche sociali: tutela dei diritti dell’uomo, educazione alla
pace, ….
 Orientamento scolastico, professionale ed universitario
 Visite di istruzione culturali e professionali, viaggi di istruzione
I DOCENTI SI IMPEGNANO
 A instaurare con la famiglia e con lo studente un rapporto di relazione che sia costantemente aperto
al dialogo e alla collaborazione.
 A rendere espliciti alle famiglie e agli studenti le finalità, gli obiettivi da raggiungere nella propria
disciplina, nonché i tempi di realizzazione.
 A rendere espliciti alle famiglie e allo studente i criteri di valutazione adottati.
 A comunicare di volta in volta le valutazioni delle interrogazioni, correggere e consegnare le prove
scritte entro 15 giorni entro la data di effettuazione.
 A non usare in classe il cellulare.
 A rispettare il Regolamento d’Istituto.
IL GENITORE SI IMPEGNA
 A garantire la frequenza dell’alunno.
 A giustificare le assenze come da regolamento.
 A collaborare con il corpo docente attraverso il costante controllo del libretto personale dell’alunno.
 A garantire la propria reperibilità.
 A essere disponibile per i necessari colloqui con i docenti.
 A partecipare agli incontri collegiali.
 A garantire il risarcimento del danno in caso di responsabilità dell’alunno individuale e/o collettiva
L’ALUNNO SI IMPEGNA
 A frequentare regolarmente le lezioni.
 A tenere un comportamento educato e rispettoso nei confronti del personale della scuola e dei
compagni.
 A rispettare le strutture e le attrezzature scolastiche, con la consapevolezza che si tratta di beni
comuni.
 A conoscere e rispettare il regolamento d’Istituto.
 A portare in classe gli strumenti di lavoro richiesti dai docenti.
 A studiare con regolarità, eseguendo i compiti assegnati rispettando le scadenze.
 A non sottrarsi alle verifiche formative, per consentire ai docenti di poter finalizzare l’attività
didattica ai reali bisogni della classe e di ogni singolo alunno.
 A non usare mai in classe il cellulare o altri dispositivi elettronici o musicali
Milano, …………………
Il Dirigente Scolastico
__________________
Il Genitore
________________
L’Alunno
_________________
ORGANIGRAMMA
DS
Prof. P. De Luca
RDD
Prof.ssa
P. Luvoni
AREA
Amministrativa
DSGA
E. Milelli
Collegio
Docenti
AREA
Organizzativa
8
Consiglio
d’Istituto
AREA
Educativa
Giunta Esecutiva
DS – DSGA
M. Lombardo (ATA)
G. Volpi (Studenti)
P. Villa (Insegnanti)
A. Binetti (Genitori)
AREA
Partecipativa
Responsabile
Qualità
G. Grazzini
Segreteria
del Personale
R. Sestito
Gruppo Audit
G. Grazzini
P. Luvoni
Comitato di
Valutazione
Assemblea
di Classe
Segreteria
Didattica
S. Arena
G. Franchiotti
M. La Rocca
Responsabili
di sede
P. Luvoni
(via Melzi)
M. De Marco
F. Mazara
(via Demostene)
Commissioni
Assemblea
Genitori
Segreteria
Amministrativa
M. Lombardo
Resp.le privacy
DSGA
E. Milelli
Consigli
di Classe
Assemblea
d’Istituto
Dipartimenti
di area
Comitato
Studenti
Ufficio
Protocollo
S. Rotolo
Funzioni Strumentali
P.O.F. D. Calvi
Alternanza L. Bruni
Orientamento
B. Campiti
Aggiornameto
F. Nitti
Alunni DVA
M. Pozio
Area
Servizi
Responsabile
Sicurezza
Ing. F. Collamati
Biblioteca
Figure sensibili
Laboratori e
Aule speciali
Servizi Generali
Comitato
Genitori
Responsabili di
laboratorio
A. Coppo
P. Squillace
Resp.Lavoratori
per la sicurezza
V. Rizzo
R.S.U.
D. Calvi
G. Quattrocchi
Governance - Organizzazione d’Istituto
9
Dipartimenti
I Dipartimenti costituiscono una forma di organizzazione funzionale del collegio dei docenti a sostegno
della progettazione didattica e della integrazione disciplinare.
L’istituzione dei dipartimenti assume, valenza strategica per valorizzare la dimensione collegiale e cooperativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di
insegnamento/apprendimento
In particolare, nel primo biennio i dipartimenti possono svolgere una funzione strategica per:
- il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la lingua
italiana, la lingua straniera e la matematica
- il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area
di istruzione generale e le aree di indirizzo.
In generale, i dipartimenti possono individuare i bisogni formativi e definire i piani di aggiornamento
del personale, promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi educativi e la diffusione delle
metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento.
Ogni Dipartimento elegge un coordinatore che:
-Presiede e coordina le riunioni
-Relaziona al D.S. sulle decisioni assunte
-Valuta le necessità dell'istituto e stabilisce le priorità
-Tiene conto delle indicazioni del CTS
I dipartimenti hanno un ruolo fondamentale:
-nella costruzione del curricolo verticale
-nella redazione dei piani PON
-nella redazione del POF
-nell'interfaccia con il CTS
Articolazione del Collegio dei docenti per dipartimenti
II Collegio delibera il mandato generale e delega anche le aree in cui i Dipartimenti hanno funzione
deliberativa e individua anche i criteri per la composizione dei Dipartimenti.
I dipartimenti di specializzazione individuano i contatti significativi con il territorio, in relazione
all'alternanza scuola lavoro, tirocini e alla flessibilità didattica; inoltre, fanno proposte di articolazione
didattica dei percorsi in relazione alle proposte del CTS e alla quota opzionale
Nel nostro Istituto, sono stati istituiti i seguenti Dipartimenti di Materia:
Area linguistica Lettere, Lingue, Religione
Area tecnica Diritto, Economia Az., LTT, Geografia, Arte, Informatica, Psicologia e Pratica Operativa
Sostegno
Area Scientifica Matematica, Scienze, Fisica ed Ed.fisica
Comitato Tecnico Scientifico
Gli istituti Tecnici e Professionali , da regolamenti, possono dotarsi di un comitato tecnico scientifico
(CTS) composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e
tecnologica.
Si tratta di un organismo caratterizzato da una composizione paritetica di docenti e di esperti del
mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica. Ha funzioni
consultive e di proposta per organizzare aree di indirizzo e utilizzare gli spazi di autonomia e flessibilità.
E’ in pratica lo strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle
professioni e sviluppare le alleanze formative.
Ipotesi di funzionamento del CTS
Compiti e funzioni
Il CTS esercita una funzione consultiva generale in ordine all’attività di programmazione e all’ innovazione
dell’ Offerta Formativa dell’Istituto.
Tutti i provvedimenti del Consiglio di Istituto che attengono all’esercizio della predetta attività sono
emanati sentito il Comitato.
Il CTS
-propone, nello specifico, programmi anche pluriennali di ricerca e sviluppo didattico/formativo in rapporto
al sapere, al mondo del lavoro e all’impresa, sia per gli studenti e sia per i docenti dell’Istituto e ne
propone l’attuazione al Consiglio di Istituto e al Collegio Docenti;
-formula proposte e pareri al Consiglio di Istituto e al Collegio Docenti in ordine ai programmi e alle
attività con riferimento alla flessibilità e alle innovazioni;
-definisce gli aspetti tecnici e scientifici dei piani delle attività con riferimento all’uso e alle dotazioni dei
laboratori;
-svolge funzioni di coordinamento tra le molteplici attività scolastiche : stage, alternanza scuola lavoro,
orientamento, fabbisogni professionali del territorio;
-monitora e valuta le predette attività
Composizione
Il CTS è composto da membri di diritto e da membri rappresentativi
Sono membri di diritto :
Il Dirigente Scolastico o un suo delegato
I docenti coordinatori di area
I membri di diritto sono in numero pari ai membri rappresentativi.
Il CTS è presieduto dal Dirigente Scolastico in qualità di Presidente o da un suo delegato.
La nomina dei componenti di diritto del CTS è di competenza del D.S. sentito il Collegio Docenti.
Per quanto riguarda i rappresentanti esterni, essi vengono designati dall’ente/associazione di
appartenenza e nominati dal D.S.
Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del CTS, a titolo consultivo tutti gli specialisti di cui si
dovesse ravvisare l’opportunità
Indicatori di Qualità
-numero di riunioni durante l’anno
-percentuale di presenze per ogni incontro
-numero di pareri e suggerimenti proposti all’ istituzione scolastica (Collegio, Consiglio di Istituto)
-percentuali di suggerimenti accolti rispetto a quelli forniti
-numero di contatti esterni procurati alla scuola (occasioni di formazione, intese con aziende, con studi
professionali, con enti , ecc.)
10
L’OFFERTA CURRICOLARE
11
Anno scolastico 2013-2014
LO SCENARIO PREVISTO DALLA RIFORMA DELL’ISTRUZIONE SECONDARIA DI II GRADO
Dall’anno scolastico 2010-2011 sono entrate in vigore le novità introdotte dalla Riforma della scuola
secondaria di II grado recentemente approvata ai sensi dell’art. 64 comma 4 del D.L 25 giugno 2008
n.112 convertito dalla Legge 6 agosto 2008 n.133. In base al Regolamento attuativo approvato in
seconda (ed ultima) lettura dal C.d.M. nella seduta del 4 febbraio 2010, l’offerta didattica e formativa
dell’Istituto “Daniele Marignoni- Marco Polo” risulta così articolata:
ISTRUZIONE PROFESSIONALE STATALE
Ordinamento Previgente (ex Progetto ’92)

Biennio post-qualifica per il Diploma di maturità professionale come Tecnico dell'impresa
turistica oTecnico della gestione aziendale (solo classi quinte)
Nuovo ordinamento
per le classi prime, seconde, terze e quarte:
 Corso quinquennale per Diploma Professionale Servizi Commerciali
Primo Biennio (comune classi Prime e Seconde)
Secondo Biennio (classi Terze e Quarte):
Approfondimento Servizi Commerciali
Servizi Commerciali >
Approfondimento Servizi Turistici
Opzione
> Promozione Commerciale e Pubblicitaria
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE
Nuovo Ordinamento
Per le classi prima, seconda, terza e quarta di istruzione e formazione professionale (corso D):

Corso triennale (Qualifica II livello europeo)
> Operatore dei Servizi di Promozione e Accoglienza Turistica

Quarto anno (Diploma Qualifica III livello europeo – di nuova istituzione)
>Tecnico dei Servizi di Promozione e Accoglienza Turistica
“UNA FINESTRA SUL MONDO” - INNOVAZIONE DIDATTICA TRA SCUOLA E IMPRESA
 Alfabetizzazione alunni stranieri a cura di Enti e Università
 Lavagne Interattive Multimediali e nuovi Laboratori linguistici, informatici e delle scienze
integrate
 Attività di Impresa simulata
 Progetto Giovani e Impresa
 Progetto Junior Achievement – Impresa in Azione
 Esperienze di Alternanza scuola/lavoro
 Stages e Tirocini guidati presso aziende, agenzie, alberghi, con possibili offerte di impiego
 Settimane di studio "full-immersion" in Italia e all’estero (Learning week)
 Viaggi d’Istruzione in Italia e all’Estero
“OLTRE LA SCUOLA” - PROGETTI DI ARRICCHIMENTO CULTURALE E FORMATIVO
 Certificazioni lingue straniere (Pet per l'inglese, Delf per il francese, Dele per lo spagnolo)
 Laboratorio pomeridiano Lingua2 per alunni stranieri e progetto “mediatori a scuola”
 Attività di integrazione e percorsi individualizzati per alunni diversamente abili
 Attività di recupero scolastico e di sostegno allo studio
 Orientamento classi quinte (Campus Orienta, Università Cattolica, Statale, Iulm, Bocconi)
 Progetto Cinema d'autore – Cineforum a Scuola
 Progetto Prove aperte al Conservatorio
 Quotidiano in classe
 Laboratorio di danza moderna con partecipazione alle Olimpiadi della danza
 Progetto “I giovani nello sport” (pallavolo, nuoto, atletica, bowling, badminton) nell’ambito del
Centro Sportivo Scolastico Permanente “Marignoni-Polo”
 A Scuola di Costituzione: educazione alla cittadinanza e alla legalità (in collaborazione con le
Associazioni SAO e Articolo 3)
 Coppa della Costituzione (in collaborazione con l’Associazione Articolo 3)
 Anzitutto conoscere: prevenzione antimafia (in collaborazione con l’Associazione SAO)
 Partecipazione alle iniziative organizzate dal Coordinamento delle scuole milanesi per la
legalità (21 febbraio 2013: "Semi di giustizia, fiori di corresponsabilità. Percorsi di memoria e
verità"; 21 marzo 2013: “Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti
delle mafie”; 20 aprile: “Memoria indifferente … le donne della Resistenza”; 23 aprile: “MilanoPalermo in Vespa per la legalità”; 23 maggio “Essendo Stato – manifestazione in ricordo del
giudice Paolo Borsellino”)
 Viaggi della memoria (Mauthausen e Trieste)
 Tre giorni e poi l’inferno: accadde a Milano il 10 agosto 1944 frutto della collaborazione tra
l’Istituto Marignoni-Polo ed i Licei Carducci e Tenca di Milano, che hanno raccolto la proposta
dell’Associazione Culturale Extramondo di portare in scena avvenimenti storici legati al periodo di
fine seconda guerra mondiale ed delle lotte partigiane per liberare il nostro paese dalla dittatura
 Spazio ascolto psicologico con colloqui individuali
 Educazione alla salute, Educazione sessuale, Prevenzione tossicodipendenze
 Adolescenti in transizione
 Educazione alla sicurezza e corsi per il rilascio del certificato di idoneità per la conduzione del
ciclomotore
 Progetto Vita educazione stradale per le classi Seconde a cura della Provincia di Milano
 Corsi per il rilascio della patente europea di informatica (ECDL)
 Progetto Oikonomia: come sta in piedi la casa di tutti in collaborazione con il circolo milanese di
“Libertà e Giustizia”
 Progetto WorkOn (promosso da EduOn e Randstad) per la classe IVD
La qualità del percorso formativo e dell'impianto didattico offerto dall'IPSSCT "D. Marignoni- Marco
Polo" è confermata dalla elevata percentuale di allievi che, al termine del loro ciclo di studi, trovano
lavoro e dalla buona reputazione acquisita dall'Istituto presso tutti gli operatori e le imprese del
settore turistico e aziendale. Ogni anno, infatti, l'elenco dei nostri diplomati viene richiesto da
numerose aziende del territorio milanese che intendono procedere ad assunzioni o alla selezione di
nuovo personale.
12
LE TAPPE DEL CAMBIAMENTO
Tra le novità più rilevanti del 2007-2008 varate dall’ex Ministro Fioroni, figurano il D.M. n. 80 del 3
ottobre 2007 e l'O.M n. 92 del 5 novembre 2007 sulla nuova disciplina dei debiti formativi, nonché
il D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 (Regolamento) e le Linee Guida del 27 dicembre 2007 sul nuovo
obbligo scolastico, che hanno reso operativa la L.296/06.
A ciò si sono aggiunti i provvedimenti dell'attuale ministro, contenuti nel D.L. n.137 del 1
settembre 2008, convertito con alcune modificazioni nella Legge n.169 del 30 ottobre 2008 e nella
circolare ministeriale n.100 dell'11 dicembre 2008.
Essi prevedono, oltre al maestro unico o prevalente nella scuola primaria (art.4), anche
significativi interventi nella scuola secondaria, come l'introduzione di una nuova materia
d'insegnamento denominata “Cittadinanza e Costituzione” (art.1) e nuovi criteri per la
valutazione del comportamento e del rendimento degli studenti (il 5 in condotta – art.2), tra cui il 6
obbligatorio in tutte le discipline per l'ammissione all'esame di stato (art.3). Ammissione che, in base
alla successiva O.M. n. 40 dell'8 aprile 2009, include nel computo del credito anche il voto di
condotta.
TUTTE LE NOVITÀ DELLA RIFORMA SCOLASTICA
Dall’anno scolastico 2010-2011 cambia il volto della scuola superiore. Il nuovo ordinamento introdotto
dalla Riforma della Scuola secondaria superiore di II grado, comprende infatti tre tipologie di
istruzione (liceale, tecnica, professionale), tutte di durata quinquennale.
Ciò significa che all'interno dell’istruzione professionale statale non è più possibile ottenere
l'attestato di Qualifica al termine del terzo anno.
I percorsi degli istituti professionali statali durano quindi cinque anni. Sono suddivisi in due
bienni e un quinto anno che si conclude con l’esame di Stato per il conseguimento del diploma di
istruzione professionale. Questo titolo di studio consente di accedere al mondo del lavoro oppure di
continuare gli studi in qualunque facoltà universitaria, nell'istruzione e formazione tecnica superiore
(IFTS) o presso gli istituti tecnici superiori, in via di costituzione.
L’obbligo scolastico, tuttavia, si assolve anche nei percorsi di istruzione e formazione
professionale di competenza regionale (IeFP), che prevedono qualifiche triennali (II livello
europeo) e diplomi quadriennali (III livello europeo) già definiti a livello nazionale nella sede
tecnica della Conferenza Stato-Regioni sulla base di accordi con il Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca. Frequentando un quinto anno integrativo si può accedere
all'università e all'istruzione e formazione tecnica superiore.
Gli istituti professionali statali possono comunque svolgere un ruolo complementare e
integrativo rispetto al sistema di istruzione e formazione regionale continuando ad organizzare,
in regime di sussidiarietà, nel quadro di intese con le Regioni, percorsi per il conseguimento di
qualifiche triennali e di diplomi professionali quadriennali.
SETTORI E INDIRIZZI DEI NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI STATALI
I nuovi istituti professionali hanno un ordinamento leggero e flessibile per poter interagire con i
sistemi produttivi territoriali e rispondere alle esigenze del mondo del lavoro e delle professioni in una
dimensione “Glocal”, aperta all’innovazione permanente. Gli indirizzi sono stati ridotti da 28 a 6 e
ripartiti in due grandi settori: 1) Servizi; 2) Industria e artigianato.
Il Settore dei servizi comprende quattro indirizzi:
> Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
> Servizi socio-sanitari con due articolazioni: Odontotecnico; Ottico.
> Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, con tre articolazioni: Enogastronomia;
Servizi di sala e di vendita; Accoglienza turistica.
> Servizi commerciali
Il Settore industria e artigianato comprende due indirizzi:
> Produzioni industriali e artigianali con due articolazioni: Industria; Artigianato.
> Manutenzione e assistenza tecnica
Il nostro Istituto si colloca nel Settore Servizi commerciali
13
UN CURRICOLO PIÙ SNELLO
I diplomati degli istituti professionali sono molto richiesti dal mondo del lavoro. E i nuovi indirizzi
possono offrire ai giovani, che sono chiamati ad esercitare il proprio diritto-dovere all’istruzione e
alla formazione sino al conseguimento di un titolo di studio o almeno di una qualifica professionale
triennale entro i 18 anni, una visione sistemica delle filiere produttive e ulteriori opportunità di
impiego.
I piani di studio delle scuole secondarie di II grado sono stati ampliati, negli scorsi decenni, fino a
raggiungere dimensioni anomale – se confrontate con quelle degli altri Paesi europei – sia per
estensione oraria sia per numero di materie previste. Con la riforma, i quadri orari delle lezioni si
alleggeriscono in media del 10-15%. Le istituzioni scolastiche, avvalendosi della propria autonomia,
possono ampliare e arricchire il curricolo con attività e insegnamenti facoltativi che, una volta scelti,
comportano comunque l’obbligo di frequenza.
ORE DI 60 MINUTI E OBBLIGO DI FREQUENZA
Da oltre trent’anni moltissime scuole secondarie di II grado hanno ridotto, soprattutto per problemi
connessi al trasporto pubblico locale, la durata dell’ora, cioè dell’unità didattica oraria, da 60 a 50
minuti, nell’intento di contenere il più possibile nella fascia del mattino lo svolgimento delle lezioni. La
riforma fissa un tetto massimo di 30-32 ore per l’orario settimanale. Gli istituti professionali avranno
un orario settimanale corrispondente a 32 ore di lezione di 60 minuti.
Le scuole, nell’esercizio della propria autonomia didattica e organizzativa, possono definire unità di
insegnamento non coincidenti con ore di 60 minuti per realizzare specifiche attività didattiche (per
esempio l’alternanza scuola-lavoro); tuttavia, dovranno garantire agli studenti e alle famiglie un
orario complessivo di lezioni corrispondente al monte ore annuale assegnato al corso di studi,
calcolato su ore di 60 minuti. Per gli allievi il tempo di presenza in aula sarà più o meno lo stesso di
quello attuale, ma distribuito su un minore numero di materie, in modo da consentire una maggiore
concentrazione.
A decorrere dall’anno scolastico 2010-2011, per procedere alla valutazione finale di ciascuno
studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (Art. 14,
comma 7 dpr 122/2008).
UNA EQUILIBRATA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE
La riforma del secondo ciclo di istruzione consentirà alle Regioni, nell’esercizio delle proprie
competenze esclusive in materia di programmazione dell’offerta formativa, di definire sul
territorio la rete dei servizi scolastici in modo più efficace ed efficiente rispetto al passato.
Gli Istituti professionali acquisiscono una nuova identità. La distinzione tra istruzione tecnica e
istruzione professionale consente infatti di eliminare alcune sovrapposizioni tra i rispettivi indirizzi,
caratterizzando quelli dell’istruzione professionale in senso più “operativo” e in stretto collegamento
con le filiere produttive presenti nel territorio.
LE SCUOLE COME CENTRI DI INNOVAZIONE
Per quanto riguarda, in particolare, l’istruzione professionale, la riforma si caratterizza anche per la
proposta di nuovi modelli organizzativi volti a sostenere il ruolo delle scuole come centri di
innovazione. Gli istituti possono infatti costituire Dipartimenti per il sostegno alla didattica e alla
progettazione formativa e un Comitato tecnico-scientifico, finalizzato a rafforzare il raccordo tra gli
obiettivi educativi della scuola, le esigenze del territorio, comprese quelle espresse dal volontariato e
dal privato sociale, e i fabbisogni professionali espressi dal mondo produttivo.
Il laboratorio dovrà diventare col tempo l’ambiente ordinario del fare scuola, lo strumento
essenziale per un insegnamento efficace e accattivante che faccia anche ampio uso di stage,
tirocini e alternanza scuola-lavoro. un’opportunità soprattutto per i giovani interessati ad una
formazione che privilegi l’apprendimento in contesti applicativi e metodologie che valorizzino il
saper fare, anche ai fini di un rapido inserimento nel mondo del lavoro.
IL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
Oltre ai corsi offerti dagli istituti professionali, i giovani potranno scegliere di iscriversi ad uno dei
percorsi formativi proposti dal sistema dell’istruzione e formazione professionale di competenza delle
Regioni, per il conseguimento di una qualifica triennale e di un diploma quadriennale riconosciuti a
livello nazionale ed europeo. Chi poi fosse interessato a continuare gli studi, avrà la possibilità di
rientrare nel sistema scolastico per il conseguimento del diploma di scuola secondaria
superiore, o di frequentare un apposito corso di preparazione organizzato d’intesa con le
università. La stessa opzione è offerta agli studenti della scuola secondaria superiore che intendano
passare al sistema di IeFP per conseguire qualifiche e diplomi professionali.
14
LA SPECIALIZZAZIONE TECNICA SUPERIORE
Dopo il completamento degli studi secondari anche i diplomati degli istituti professionali avranno
ulteriori opportunità oltre all’inserimento nel mondo del lavoro e all’iscrizione all’università:
 iscrizione a percorsi brevi di 800/1000 ore per conseguire una specializzazione tecnica
superiore (IFTS) per rispondere ai fabbisogni formativi del territorio
 iscrizione a percorsi biennali per conseguire un diploma di tecnico superiore nelle aree
tecnologiche più avanzate presso gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), in via di costituzione
UN'OFFERTA FORMATIVA PIÙ FLESSIBILE
Gli istituti professionali avranno maggiore flessibilità rispetto agli istituti tecnici. In particolare gli
spazi di flessibilità nell'area di indirizzo riservati agli istituti professionali, aggiuntivi alla quota già
prevista del 20% di autonomia, ammonteranno al 25% in prima e seconda, al 35% in terza e quarta,
per arrivare al 40% in quinta.
Le quote di flessibilità consentono:
 di svolgere un ruolo integrativo o complementare con il sistema di formazione professionale
regionale per la realizzare percorsi di qualifica professionale
 di articolare le aree di indirizzo in opzioni (secondo biennio e ultimo anno)
 di introdurre insegnamenti alternativi inclusi in un apposito elenco nazionale, definito con decreto
ministeriale, per rispondere a particolari esigenze del mondo del lavoro e delle professioni, senza
incorrere in una dispendiosa proliferazione e frammentazione di indirizzi
LA STRUTTURA DEL PERCORSO QUINQUENNALE
Primo biennio
Secondo biennio e quinto anno
AREA ISTRUZIONE GENERALE
660 ore
495 ore
AREA INDIRIZZO
396 ore
561 ore
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (IRC)
Lo Studente che intende avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica usufruisce di
un’ora di insegnamento settimanale curricolare. Qualora lo stesso non intenda avvalersene, deve
compilare e firmare personalmente (se maggiorenne) o far firmare ai genitori (se minorenne) l’apposita
dichiarazione allegata al modulo d’iscrizione. In tal caso lo studente può scegliere tra:
 studio individuale assistito,
 uscita dall’istituto
 insegnamento alternativo
La scuola si organizza in base al numero delle richieste.
INNOVAZIONE DIDATTICA: LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE E I-PAD
Il nostro Istituto, anticipando alcune indicazioni metodologiche previste dalla Riforma della Scuola
Secondaria Superiore, si è dotato, fin dall’a.s. 2009-2010 di 6 lavagne interattive multimediali,
strumenti che rappresentano il più moderno e funzionale ritrovato tecnologico in campo didattico.
LIM è l'acronimo di Lavagna Interattiva Multimediale. E' un dispositivo elettronico che ha le
dimensioni di una tradizionale lavagna d'ardesia sulla cui superficie è possibile scrivere, gestire
immagini, riprodurre file video, consultare risorse web.
C’è chi l’ha metaforicamente definita una piccola rivoluzione copernicana.
Introdurre una lavagna interattiva in aula equivale infatti ad "aprire" la classe al digitale; significa, in
qualche misura, invertire il senso di marcia della tecnologia. Non sono più infatti gli allievi ad essere
"portati" in sala per la classica "ora di informatica", ma è il multimediale ad entrare in classe e a
rendersi immagine, video, web, risorse interattive. La classe diventa un ambiente di apprendimento
e di formazione in cui tutti possono interagire con quanto avviene sullo schermo.
Mantenendo il classico paradigma centrato sulla lavagna e utilizzando metodi tradizionali
d’insegnamento come la lezione frontale, il docente potenzia, con la multimedialità e la possibilità
d’utilizzare software didattico in modo condiviso, il proprio ruolo; facilita la spiegazione dei processi, la
descrizione di situazioni e ambienti, l’analisi di testi. avendo altresì contestualmente la possibilità di
salvare i percorsi didattici proposti, per successivi utilizzi o per la distribuzione agli studenti (inclusi
quelli assenti).
Oltre che per la didattica frontale, la lavagna interattiva può essere impiegata in aula per lezioni di
tipo interattivo/dimostrativo, cooperativo, costruttivo; per condurre dunque attività collaborative
e laboratoriali, per svolgere le interrogazioni, per la navigazione e ricerca su web, per presentare in
modo innovativo studi ed elaborati realizzati dagli studenti. La LIM consente quindi di utilizzare a scopo
didattico il linguaggio delle immagini, dei filmati, della fruizione interattiva, cui le nuove generazioni e i
loro stili d’apprendimento sono ormai abituate. Dal 2010-2011, il nostro Istituto ha inoltre allestito
tre laboratori linguistici multimediali avviando attività sperimentali di didattica interattiva con ipad e con e-book, introdotte quest’anno nella classe 3D IefP (Piano Scuola Digitale “Classi 2.0”).
15
16
PROFILI, PIANI DI STUDIO E QUADRI ORARI PER L’A. S. 2013-2014
I PERCORSI D’ISTRUZIONE PROFESSIONALE STATALE A ESAURIMENTO (EX PROGETTO ’92)
Destinati ad esaurirsi entro l’anno 2013-2014, consentono agli alunni iscritti alle classi quinte di
completare il ciclo di studi già iniziato negli indirizzi previsti dall’ordinamento previgente (ex Progetto
’92). Sono così articolati:
 Biennio post-qualifica per il Diploma di maturità professionale come Tecnico dell'impresa
turistica o Tecnico della gestione aziendale (solo classi quinte)
Al termine del quinto anno, il superamento dell'Esame di Stato (Maturità Professionale) permette di
ottenere il diploma di:
TECNICO
DELLA GESTIONE AZIENDALE
TECNICO
DEI SERVIZI TURISTICI
Insieme a:
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
ACQUISITE NEL PERCORSO DI
ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
Entrambi i diplomi consentono l’accesso a tutte le facoltà universitarie.
METODOLOGIA DIDATTICA E OFFERTA FORMATIVA
 Apertura al territorio anche per conoscere le caratteristiche e le richieste del mondo del lavoro
 Attenzione allo studente nella sua globalità per favorirne lo sviluppo intellettuale e civico
 Attività di potenziamento e di recupero per garantire il successo formativo
 Tutela del diritto allo studio per alunni in situazioni di svantaggio
 Alfabetizzazione e supporto linguistico per gli studenti stranieri
 Attività extracurricolari e integrative
 Gruppo sportivo, corsi di nuoto e scuola di danza
 Collegamento con il mondo del lavoro per stage in aziende, agenzie turistiche e alberghi
 Conferenze su tematiche culturali e professionali tenute da esperti
 Uscite e visite di istruzione guidate, culturali e professionali, in Italia e all'estero
 Formazione e aggiornamento permanente degli insegnanti con particolare riguardo alle nuove
tecnologie
INTEGRAZIONE TRA SCUOLA E TERRITORIO
 Collaborazione di tipo verticale con le Scuole Secondarie di Primo Grado del distretto
 Collegamento con gli altri Istituti Superiori
 Assistenza agli alunni per l'orientamento post-diploma in collaborazione con le Università milanesi
 Collaborazione con Regione Lombardia ed Enti di Formazione Professionale per l'attivazione delle
microspecializzazioni
 Cooperazione con centri territoriali, associazioni di imprese e aziende locali per l'organizzazione di
stage
 Intervento di ASL, SERT, NOA e associazioni di volontariato, come ANLAIDS e AIDO, in
collaborazione col C.I.C. (Centro di informazione e consulenza) per attività di informazione e
prevenzione connesse con le tematiche e problematiche adolescenziali (educazione alla salute)
 Sportello di ascolto, con presenza di uno psicologo.
Profilo professionale
A) TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE
E' una figura professionale capace di intervenire attivamente nell'amministrazione di un'azienda sul
piano dell'organizzazione, della gestione, del controllo. Il Tecnico della gestione aziendale possiede
competenze polivalenti e flessibili, che gli consentono di essere elemento attivo e consapevole nel
sistema aziendale, di cui conosce le strutture organizzative e i meccanismi operativi. E' in grado di:
 operare attivamente nella programmazione, nella gestione e nel controllo dell'attività aziendale,
utilizzando metodi, strumenti, e tecniche contabili ed extra contabili
 gestire il servizio informativo ed organizzare le risorse umane
 operare nel settore marketing, finanziario e fiscale
 intervenire nella struttura organizzativa aziendale
 elaborare documenti contabili ufficiali
 operare in office automation
QUADRO ORARIO TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE - AREA COMUNE
DISCIPLINA
QUINTO ANNO
VALUTAZIONE
Italiano
4
S.O.
Storia
2
O.
Matematica - Informatica
3
S.O.
Lingua straniera
3
S.O.
Educazione fisica
2
P.
Religione
1
O.
TOT
15
QUADRO ORARIO TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE - AREA DI INDIRIZZO
DISCIPLINA
QUINTO ANNO
VALUTAZIONE
Economia Aziendale
8(3)*
S.O.
Lingua Inglese
3
S.O.
Geografia
-O.
Diritto-economia
4
S.O.
TOT
15
ALTERNANZA/IFS
-TOTALE ORE
30
* Le ore in parentesi sono in copresenza con l' insegnante di trattamento testi
B) TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
E’ una figura capace di cogliere e di adattarsi all'evoluzione del prodotto turistico nella sua
complessità (prodotto, offerta e modalità di fruizione). Il tecnico dell'impresa turistica possiede
un'ampia cultura di base, spirito di iniziativa, capacità di recepire il cambiamento e le esigenze del
mondo esterno. La formazione del Tecnico dei Servizi Turistici richiede pertanto:
A) in termini di conoscenze:
 un'ampia ed essenziale cultura di base storico-artistica, geografica, giuridico-economica
 la conoscenza scritta e parlata di due lingue straniere
 la conoscenza approfondita dei prodotti turistici, delle diverse fasce di utenza e delle loro rispettive
esigenze
 la conoscenza della struttura organizzativa delle varie imprese turistiche
 la conoscenza dei canali di commercializzazione e del marketing
 la padronanza delle tecniche operative di base e degli strumenti informatici
B) in termini di capacità e di comportamenti:
 la capacità di leggere e di interpretare eventi, problematiche, tendenze del mondo circostante
 la padronanza dei mezzi espressivi e di comunicazione, parlati, scritti, telematici
 il possesso di buone capacità comunicative
 la flessibilità e la disponibilità al cambiamento
QUADRO ORARIO TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI - AREA COMUNE
DISCIPLINA
QUINTO ANNO
VALUTAZIONE
Italiano
4
S.O.
Storia
2
O.
Matematica - Informatica
3
S.O.
Lingua straniera
3
S.O.
Educazione fisica
2
P.
Religione
1
O.
TOT
15
QUADRO ORARIO TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI - AREA DI INDIRIZZO
DISCIPLINA
QUINTO ANNO
VALUTAZIONE
Tecnica Turistica
6(2)*
S.O.
Lingua Inglese
3
S.O.
Geografia Turistica
2
O.
Storia dell'Arte
2
O.
Tecniche di Relazione e
2(1)*
O.
Comunicazione
TOT
15
ALTERNANZA/IFS
--TOTALE ORE
30
* le ore in parentesi sono in co-presenza con l' I.T.P. di pratica operativa
17
COSA SANNO E POSSONO FARE I NOSTRI DIPLOMATI
La marcia in più dell’istruzione professionale è rappresentata da una forte
scuola/lavoro con percorsi di alternanza e/o impresa formativa simulata (IFS).
integrazione
TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE
Quali competenze, conoscenze e capacità possiede?
 conoscenza ampia e solida del mondo e dei problemi dell’impresa
 buona competenza linguistico - comunicativa in 2 lingue straniere
 capacità di raccogliere, organizzare ed elaborare informazioni e comportamenti aziendali corretti
 preparazione culturale polivalente
Quali sbocchi lavorativi offre?
 impiego in settori industriali e commerciali, per la gestione tecnico-contabile
 impiego in aziende di produzione e in uffici commerciali import - export
 impiego presso uffici ed enti fieristici e in servizi di ricezione congressuale
 impiego in banche ed assicurazioni
 impiego in studi di consulenza finanziaria, contabile e fiscale
 impiego nel settore vendita di imprese commerciali
 l’accesso ad ogni tipo di Università
Il Tecnico della gestione aziendale può operare in aziende di varia natura e dimensioni, sia del
settore industriale che dei servizi. Il suo ruolo privilegiato è la funzione amministrativa aziendale, con
un’apertura verso gli aspetti organizzativo-gestionali. Il tecnico può agire anche in ambito
internazionale, grazie alla conoscenza di due lingue straniere e dei fondamenti della legislazione
internazionale.
Corso
Durata
Certificazione
Requisiti di accesso
Tecnico della gestione aziendale
3 anni qualifica + 2 postqualifica
Qualifica: Operatore della gestione aziendale
Postqualifica: Diploma di istruzione secondaria
superiore a Indirizzo professionale Tecnico della
gestione aziendale
Licenza media
TECNICO DELL’IMPRESA TURISTICA
Quali competenze, conoscenze e capacità possiede?
 conoscenza ampia e solida del mondo e dei problemi dell’impresa turistica
 buona competenza linguistico - comunicativa in 2 lingue straniere
 capacità di raccogliere, organizzare ed elaborare informazioni e comportamenti aziendali corretti
 preparazione culturale polivalente
Quali sbocchi lavorativi offre?
 impiego in settori turistici e commerciali, per la gestione tecnico-turistica, back office e front office
 impiego presso uffici turistici, agenzie ed enti fieristici e in servizi di ricezione congressuale
 impiego nel settore vendita di imprese turistiche
 l’accesso ad ogni tipo di Università
Il Tecnico dei servizi turistici può operare in aziende di varia natura e dimensioni, sia in ambito
turistico ricettivo che commerciale. Il suo ruolo privilegiato è la funzione turistico aziendale, con
un’apertura verso gli aspetti organizzativo-gestionali. Il tecnico può agire anche in ambito
internazionale, grazie alla conoscenza di due lingue straniere e dei fondamenti della legislazione
internazionale.
Corso
Durata
Certificazione
Requisiti di accesso
Tecnico dei servizi turistici
3 anni qualifica + 2 postqualifica
Qualifica: Operatore dell'impresa turistica
Postqualifica: Diploma di istruzione secondaria
superiore a Indirizzo professionale Tecnico dei
servizi turistici
Licenza media
18
I PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE STATALE INTRODOTTI DALLA RIFORMA
I percorsi degli Istituti Professionali sono parte integrante del sistema dell'istruzione
secondaria superiore e sono finalizzati al conseguimento di un diploma quinquennale di istruzione
secondaria superiore. Gli istituti professionali costituiscono un’articolazione dell’istruzione tecnica e
professionale, dotata di una propria identità culturale, metodologica e organizzativa, che fa
riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo
del sistema educativo di istruzione e formazione di cui all'articolo 1, comma 5, del decreto legislativo n.
226/05.
PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
L'identità degli istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida base di
istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le
competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di
riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica.
In linea con le indicazioni dell'Unione europea e in coerenza con la normativa sull'obbligo di
istruzione, che prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di
carattere generale e specifico, l'offerta formativa degli istituti professionali si articola in un'area di
istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo. I risultati di apprendimento
costituiscono il riferimento per le linee guida nazionali definite a sostegno dell’autonomia organizzativa
e didattica delle istituzioni scolastiche. Le linee guida comprendono altresì l’articolazione in
competenze, abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche con riferimento al Quadro
europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications Framework EQF).
L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita
attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione:
asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Gli studenti degli istituti
professionali conseguono la propria preparazione di base con l'uso sistematico di metodi che,
attraverso la personalizzazione dei percorsi, valorizzano l'apprendimento in contesti formali, non
formali e informali.
Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti
competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere
autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla
soluzione di problemi.
Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del decreto
legge 1 settembre 2008 n. 137 convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008 n. 169,
coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storicosociale e giuridico-economico.
Assume particolare importanza nella progettazione formativa degli istituti professionali la scelta
metodologica dell'alternanza scuola lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce
il collegamento con il territorio.
19
I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli
studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell'istruzione e formazione
tecnica superiore, nei percorsi universitari nonché nei percorsi di studio e di lavoro previsti per
l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. A tale scopo,
viene assicurato nel corso del quinquennio un orientamento permanente che favorisca da parte
degli studenti scelte fondate e consapevoli.
Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi
I percorsi degli istituti professionali hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze
basate sull'integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e storico-sociali,
da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento.
A conclusione dei percorsi degli istituti professionali, gli studenti sono in grado di:
 agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai
quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e
professionali
 utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale,
critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi,
anche ai fini dell’apprendimento permanente
 utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali
 riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e
orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti di natura
tecnico-professionale correlate ai settori di riferimento
 riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico,
le connessioni con le strutture, demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni
intervenute nel corso del tempo
 stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una
prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro
 utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire
in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro
 riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali
 individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete
 utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare
 riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed
esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo
 comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo
svolgimento dei processi produttivi e dei servizi
 utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed
operare in campi applicativi
 padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi
di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio
 individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione
collaborando efficacemente con gli altri
 utilizzare strategie orientate al risultato, del lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere
responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale
 compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo tutto l'arco della
vita nella prospettiva dell'apprendimento permanente
 partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario
20
IL SETTORE DEI SERVIZI
Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore servizi
II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e
responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali
coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità
personali coerenti con l’indirizzo di studio
Gli studenti, a conclusione del percorso formativo di studio, sono in grado di:
 riconoscere nell’evoluzione dei processi dei servizi le componenti culturali, sociali, economiche e
tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti locali e globali
 cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull’evoluzione
dei bisogni e sull’innovazione dei processi di servizio
 essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, per fornire un servizio il più
possibile personalizzato
 sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di
responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo
 operare in équipe e integrare le proprie competenze con le altre figure professionali per erogare un
servizio di qualità
 contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario osservando degli aspetti deontologici del servizio
 applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla
sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del
territorio
 intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e
livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e il controllo della qualità
I SERVIZI COMMERCIALI
L’indirizzo “Servizi Commerciali” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del
percorso quinquennale, competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente
le aziende sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali, sia nell’attività di
promozione delle vendite; in tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione
dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione,
compresi quelli grafici e pubblicitari. Le competenze sono declinate per consentire allo studente
l’opportunità di operare con una visione organica e di sistema all’interno di un’azienda, affinando la
professionalità di base con approfondimenti in uno dei tre ambiti di riferimento che caratterizzano
l’indirizzo di studi.
L’identità dell’indirizzo tiene conto, inoltre, delle differenti connotazioni che assumono oggi i servizi
commerciali, sia per le dimensioni e le tipologie delle strutture aziendali, sia per le diverse esigenze
delle filiere di riferimento. L’indirizzo consente, poi, di sviluppare percorsi flessibili e favorire
l’orientamento dei giovani rispetto alle personali vocazioni professionali.
Le competenze acquisite si riferiscono, pertanto, ad una base comune relativa al sistema aziendale
e ad approfondimenti orientati a professionalità specifiche in uno dei tre ambiti di riferimento: servizi
commerciali, servizi turistici, servizi della comunicazione. In questa ottica le discipline, sia
dell’area di istruzione generale sia di indirizzo, possono assumere caratteristiche funzionali alle scelte
dell’ambito di riferimento operate dalle singole istituzioni scolastiche, che, inoltre, possono utilizzare gli
spazi di flessibilità previsti per adeguare l’offerta formativa alle esigenze del territorio sulla base
delle esperienze maturate e delle risorse professionali disponibili.
L'Istituto “Daniele Marignoni – Marco Polo” ha attivato i seguenti percorsi quinquennali di
Istruzione professionale statale:
Primo Biennio (comune classi Prime e Seconde)
Secondo Biennio (classi Terze e Quarte)
Quinto Anno
Approfondimento Servizi Commerciali
Servizi Commerciali >
Approfondimento Servizi Turistici
Opzione
> Promozione Commerciale e Pubblicitaria
21
SERVIZI COMMERCIALI: PROFILO PROFESSIONALE
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Servizi Commerciali ha competenze
professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione
dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite.
In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso
l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Si orienta
nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni
e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.
È in grado di:
• ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali
• contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi
ad essa connessi
• contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo-contabile
• contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing
• collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale
• utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore
• organizzare eventi promozionali
• utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del
territorio e delle corrispondenti declinazioni
• comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di
settore
• collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale
Cosa sapranno fare i diplomati dei nuovi percorsi quinquennali
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato consegue i risultati di apprendimento
sintetizzabili nelle seguenti competenze:
 Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali
 Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali
 Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti
tecnologici e software applicativi di settore
 Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento alla
gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla
normativa vigente
 Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla
relativa contabilità
 Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al
raggiungimento della customer satisfaction
 Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari
 Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la
valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi
 Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati
 Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e
telematici
22
QUADRO ORARIO SERVIZI COMMERCIALI – AREA COMUNE
PERCORSO AZIENDALE
Ordinamento statale
area comune - discipline
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze Integrate (Scienze della Terra e
Biologia)
Scienze motorie e sportive
RC o attività alternative
Totale ore
Attività e insegnamenti obbligatori di
indirizzo
Totale complessivo ore
1^ biennio
1
2
132
132
99
99
66
66
132
132
66
66
ORE ANNUE
2^ biennio
3
4
132
132
99
99
66
66
99
99
23
5^ anno
5
132
99
66
99
66
66
66
33
660
66
33
660
66
33
495
66
33
495
66
33
495
396
396
561
561
561
1056
1056
1056
1056
1056
APPROFONDIMENTO SERVIZI COMMERCIALI
All’interno del profilo professionale di riferimento, tale ambito tende a sviluppare competenze che
orientano lo studente nel contesto economico sociale generale e territoriale, declinate per operare con
una visione organica e di sistema all’interno dell’azienda, di sviluppare una professionalità di base ben
strutturata e flessibile nell’area economico aziendale, con la possibilità di attivare approfondimenti in
relazione alla tipologia del territorio ed alla richiesta delle aziende.
QUADRO ORARIO AREA D'INDIRIZZO
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (chimica)
Informatica e laboratorio
Tecniche professionali dei servizi
commerciali
di cui in compresenza
Seconda lingua straniera
Diritto/Economia
Tecniche di comunicazione
Totale ore
di cui in compresenza
1^ biennio
1
2
66
66
ORE ANNUE
2^ biennio
3
4
66
66
165
165
264
99
99
132
66
561
132*
99
396
264
264
99
132
66
561
66*
99
132
66
561
66*
132*
396
132*
5^ anno
5
132*
APPROFONDIMENTO SERVIZI TURISTICI
All’interno del profilo professionale di riferimento,
orientano lo studente nel settore del turismo per la
assume un crescente rilievo anche nella dimensione
sistema territoriale e rispondere efficacemente alle
elaborando progetti e soluzioni personalizzati.
tale ambito tende a sviluppare competenze che
valorizzazione del territorio. Il sistema turistico
locale per la realizzazione di un vero e proprio
esigenze sempre più complesse della clientela,
QUADRO ORARIO AREA D'INDIRIZZO
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (chimica)
Informatica e laboratorio
Tecniche professionali dei servizi
commerciali
di cui in compresenza
Seconda lingua straniera
Diritto/Economia
Tecniche di comunicazione
Totale ore
di cui in compresenza
1^ biennio
1
2
66
66
ORE ANNUE
2^ biennio
3
4
66
66
165
165
264
99
99
132
66
561
132*
99
396
264
264
99
132
66
561
66*
99
132
66
561
66*
132*
396
132*
132*
5^ anno
5
OPZIONE PROMOZIONE COMMERCIALE E PUBBLICITARIA
All’interno del profilo professionale di riferimento, tale ambito tende a sviluppare competenze nel
settore della promozione commerciale e delle connesse attività di comunicazione pubblicitaria. Le
competenze di ambito, in termini di conoscenze e abilità, si caratterizzano anche per la progettazione di
differenti tipologie di prodotti e servizi pubblicitari.
QUADRO ORARIO AREA D'INDIRIZZO
1^ biennio
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (chimica)
Informatica e laboratorio
Tecniche professionali dei servizi
commerciali
di cui in compresenza
Tecniche professionali dei servizi
commerciali pubblicitari
di cui in compresenza
Seconda lingua straniera
Economia aziendale
Tecniche di comunicazione
Storia dell’Arte ed Espressioni graficoartistiche
Totale ore
di cui in compresenza
1
66
2
ORE ANNUE
2^ biennio
3
4
5^ anno
5
66
66
66
165
165
132*
264
264
264
66
99
66
66
99
66
66*
66
99
66
66
66
66
561
561
66*
132*
99
99
396
396
132*
561
132*
Strumenti organizzativi e metodologici
I percorsi degli istituti professionali sono articolati in due bienni e un quinto anno.
II primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi culturali
dell’obbligo di istruzione. Le discipline dell'area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo
biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire l'acquisizione di strumenti concettuali e di
procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro. In questa prospettiva, assume un ruolo
fondamentale l'acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza che consentono di arricchire la
cultura dello studente e di accrescere il suo valore in termini di possibilità occupazionali.
L'ampia flessibilità degli orari garantisce, inoltre, la personalizzazione dei percorsi, anche al fine
dell'eventuale rilascio della qualifica professionale al termine del terzo anno in regime di sussidiarietà
d'intesa con Regioni e Province autonome.
Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo con i percorsi di
istruzione e formazione professionale. Le discipline dell'area di indirizzo assumono connotazioni specifiche,
con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata competenza professionale di
settore, idonea sia all'inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel
sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di
lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.
La flessibilità didattica e organizzativa, che caratterizza i percorsi dell'istruzione professionale, è
strumento prioritario per corrispondere alle diverse esigenze di formazione espresse dagli studenti e dalle
loro famiglie, alla necessità di prevenire e contrastare la dispersione scolastica e assicurare il successo
formativo. I percorsi dell'istruzione professionale sono organizzati in modo da favorire organici raccordi in
particolare con l'istruzione tecnica e con i percorsi regionali di istruzione e formazione
professionale, per garantire i passaggi tra i sistemi. A tal fine vanno valorizzati gli strumenti di
certificazione delle competenze acquisite dagli studenti.
I percorsi degli istituti professionali sono caratterizzati da un raccordo organico con la realtà sociale ed
economica locale, attraverso relazioni con i soggetti istituzionali, economici e sociali presenti nel territorio,
compreso il volontariato e il privato sociale.
La metodologia dell'alternanza scuola lavoro è funzionale a questo raccordo sistematico. A tale scopo si
assicurano spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per
corrispondere alle esigenze indotte dall'innovazione tecnologica e sociale oltre che dai fabbisogni espressi dal
mondo del lavoro e delle professioni e dalle vocazioni del territorio.
Le metodologie didattiche sono improntate alla valorizzazione del metodo laboratoriale e del
pensiero operativo, all'analisi e alla soluzione dei problemi, al lavoro cooperativo per progetti, per
consentire agli studenti di cogliere concretamente l'interdipendenza tra cultura professionale, tecnologie e
dimensione operativa della conoscenza.
Gli istituti professionali, nell’ambito della loro autonomia, possono dotarsi di strutture innovative, quali i
dipartimenti e il comitato tecnico-scientifico, per rendere l'organizzazione funzionale al raggiungimento
degli obiettivi che connotano la loro identità culturale. Inoltre, attivano modalità per la costante
autovalutazione dei risultati conseguiti, con riferimento agli indicatori stabiliti a livello nazionale secondo
quanto previsto all'articolo 8, comma 4, lettera b) del presente regolamento. Ai fini di cui sopra possono
avvalersi anche della collaborazione di esperti del mondo del lavoro e delle professioni.
24
I NUOVI PERCORSI TRIENNALI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
Il Diritto-dovere di istruzione e formazione (DDIF) è stato introdotto dalla riforma Moratti ed è
entrato in vigore con il D.Lgs n. 76/05. Prima della sua introduzione, in Italia vigevano da una parte
l’obbligo scolastico, coincidente con l’obbligo di frequenza della scuola (ad esclusione della
Formazione Professionale, quindi) fino al 15° anno di età; dall’altra l’obbligo formativo fino ai 18
anni, al di fuori dalla scuola ed anche in situazione lavorativa. Il Diritto-dovere di istruzione e
formazione ha unito e superato i due obblighi precedenti, introducendo a fianco del concetto di
“dovere” (corrispondente all’obbligo), anche quello di “diritto” della persona e superando la storica
separazione tra “Istruzione” e “Formazione”. Esso ha una durata di almeno dodici anni o, comunque,
sino al conseguimento di una qualifica triennale entro il diciottesimo anno di età e si realizza “nelle
istituzioni del primo e del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione, costituite
dalle istituzioni scolastiche e dalle istituzioni formative accreditate dalle Regioni”.
Nel 2007 il ministro Fioroni ha introdotto anche l’obbligo di istruzione della durata di 10 anni,
entrato in vigore nell’anno 2007/2008, che non sostituisce il DDIF, ma consiste nell’acquisizione di
competenze e di saperi di base che garantiscono ad ogni persona i diritti di cittadinanza attiva.
Dall'a.s. 2010-2011, l’obbligo di istruzione può essere assolto sia in un percorso scolastico (Licei,
Istituti Tecnici e Istituti Professionali) sia nei percorsi di IeFP regionali. Al termine dei percorsi,
l’ente di formazione rilascia una apposita certificazione in cui sono messe in evidenza le competenze
raggiunte.
L’Istituto “Marignoni-Polo” ha attivato nell’a.s. 2010-2011 un nuovo corsi triennale/quadriennale di
Istruzione e Formazione Professionale Regionale con Qualifica e Diploma di Secondo e Terzo
Livello Europeo (EQF) per il seguente indirizzo:
Percorsi Triennali (Diploma Qualifica II livello europeo)
 OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA
Quarto anno (Diploma Qualifica III livello europeo)
 TECNICO DEI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA
25
ARTICOLAZIONE DEI NUOVI PERCORSI TRIENNALI
Dall’anno 2010-11, gli IPS offrono solo percorsi di durata quinquennale, articolati secondo lo schema 2
+ 2 + 1 (due bienni ed un quinto anno), senza più rilasciare Diplomi di Qualifica al terzo anno.
I percorsi di Istruzione e Formazione professionale, invece, forniscono la possibilità di
conseguire una Qualifica triennale ed un Diploma di Tecnico professionale di quarto anno (3+1),
preparando gli allievi a ricoprire ruoli richiesti dal mondo del lavoro. Quanto poi ai contenuti ed ai
metodi di insegnamento-apprendimento, i percorsi triennali e di quarto anno regionali di IeFP
presentano un impianto meno teorico di quelli scolastici ed una maggiore aderenza agli aspetti
professionali, senza peraltro rinunciare ad una adeguata formazione culturale di base.
Il Titolo V° della Costituzione prevede che l’IeFP rientri nelle competenze esclusive delle Regioni.
Questo significa che, fissati alcuni “obiettivi comuni” dallo Stato (i Livelli Essenziali delle Prestazioni), le
Regioni definiscono il proprio sistema tenendo conto delle caratterizzazioni e delle esigenze del proprio
territorio. Regione Lombardia ha scelto (L.R. n. 19/07) un sistema aperto, che si sviluppa dalla
fascia dei 14-18 anni – con assolvimento di Diritto-Dovere e Obbligo di Istruzione –, verso una
Formazione Superiore a carattere terziario (parallela all’Università) e che comprende in modo
organico anche la Formazione Continua (aggiornamento professionale degli occupati), Permanente e
Abilitante. Si tratta quindi di un sistema completo, non marginale rispetto a quello scolastico e
accademico, e rispondente alle esigenze dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita.
AREA COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI
AREA DEI LINGUAGGI:
Lingua italiana
Lingua straniera
Sicurezza/ambiente
AREA SCIENTIFICA
Matematica
Scienze
Fisica
AREA STORICO-SOCIO ECONOMICA
Storia
Diritto
Geografia
Economia
AREA TECNOLOGICA
ICT (informatica)
AREA STAGE
AREA TECNICO PROFESSIONALE
Le discipline variano a seconda dei percorsi
- Tecniche di comunicazione e relazione
- Tecnica dell’impresa turistica
AREA FLESSIBILITA’:
•
Orientamento – capacità personali
•
Laboratorio di recupero e sviluppo degli apprendimenti (Larsa)
•
Capacità motorie
RC/Storia delle religioni
26
OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA
L’Operatore ai servizi di promozione e accoglienza interviene, a livello esecutivo, nel processo di
erogazione dei servizi di promozione e accoglienza con autonomia e responsabilità limitate a ciò che
prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione ed
utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere, secondo
l’indirizzo, attività relative all’accoglienza, informazione e promozione in rapporto alle esigenze del
cliente, con competenze nella prenotazione e assistenza e nella evasione delle relative pratiche
amministrativo contabili.
Competenze:






Definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere, sulla base delle istruzioni
ricevute e del sistema di relazioni.
Approntare materiale, strumenti e macchine necessarie alle diverse fasi di attività, sulla base della
tipologia delle indicazioni e procedure previste e del risultato atteso.
Monitorare il funzionamento degli strumenti e delle macchine.
Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di
contrastare affaticamento e malattie professionali.
Acquisire ed archiviare informazioni sul prodotto/servizio offerto, secondo criteri di fruibilità e
aggiornamento.
Evadere le pratiche amministrativo-contabili relative al prodotto/servizio offerto.
AREA DI INDIRIZZO - Discipline








Tecnica turistica
Laboratorio di ricevimento
Geografia
Tecniche di comunicazione e relazione
Informatica
Lingua straniera
Laboratorio di abilità comunicative e relazionali
Sicurezza professionale
Obiettivi Specifici di Apprendimento comuni a tutti i percorsi relativi alle aree qualità,
sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale
27
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA'
MESE
Settembre
2012
GIORNO
3
12
12
13-14/17-18
25
Ottobre
2012
16
23
25
1-2
Novembre
2012
Dicembre
2012
Gennaio
2013
5
5-9
18 – 19
20
24
1, 15
7
21
dal 22 al 31
dall’1 al 5
8 - 15
17
19
Febbraio
2013
Marzo
2013
Aprile
2013
21/1-1/2
14 - 15
12
26
ATTIVITA’
Collegio Docenti
INIZIO LEZIONI
Riunioni Dipartimenti e Materie
Consigli di classe (componente docente)
Collegio docenti
ORA
9.00 – 10.00
Collegio Docenti
Elezione rappresentanti nei cdc studenti e Genitori
Riunioni Dipartimenti e Materie
15.30 – 18.00
16.00 – 19.00
15.30 - 17.30
14.00 – 16.00
14.00 – 19.00
14.30 – 18.00
INTERRUZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA
Termine per la consegna in Presidenza dei
programmi di materia
Consigli di classe aperti
Elezioni CDI
Collegio Docenti (Viaggi d’istruzione, Recupero, ecc.)
Giornata aperta per l’orientamento Scuole Medie
VACANZE NATALIZIE
Scrutini primo quadrimestre
Incontri pomeridiani con i genitori, riservati agli
studenti carenti
Giornata aperta per l’orientamento Scuole Medie
14.30 – 19.30
16.00 – 18.30
CORSI DI RECUPERO POMERIDIANI
INTERRUZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA
dal 18 al 23
dal 28 al 31
Dall’ 1 al 2
9
18 - 22
25
29 - 30
VACANZE PASQUALI
Riunioni Dipartimenti e Materie
Consigli di classe aperti
INTERRUZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA
INTERRUZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA
metà
Dal 21 al 30
INTERRUZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA
Collegio Docenti
Pubblicazione del Documento dei Consigli di Classe cl
V^
Esami preliminari Esame di Stato e scrutini
Giugno
2013
3-7
7
dal 10 al 13
14
14
14
19
ESAMI DI QUALIFICA Corsi IeFP
TERMINE LEZIONI
Scrutini finali (periodo di massima)
Pubblicazione esiti finali
Collegio Docenti
Comunicazioni su esiti finali
Prima prova scritta Esame di Stato
settembre
2013
2
Maggio
2013
14.30 – 19.00
\
15.30 – 18.00
Giornate aperte per l’orientamento Scuole Medie
INTERRUZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA
TERMINE PRIMO QUADRIMESTRE
VACANZE NATALIZIE
Eventuale Collegio Docenti
Consegna alle famiglie informazioni di
quadrimestre (pagellino)
Periodo consigliato per i viaggi d’istruzione
VACANZE PASQUALI
1
14
16
28
Collegio Docenti
All’inizio di ogni anno scolastico viene predisposto un calendario per pianificare le attività
15.45 – 18.15
16.00 – 18.30
15.45 – 17.45
14.30 – 19.30
15.15 – 18.15
9.30 – 11.30
12.00 – 14.00
SUCCESSO SCOLASTICO E VALUTAZIONE
La valutazione dei risultati scolastici conseguiti dagli allievi è, senza dubbio, la parte più delicata e
difficile dell’attività didattica; soprattutto se è intesa non come semplice registrazione della media
matematica delle votazioni riportate nelle prove di verifica scritte e orali, ma anche come strumento
capace di contribuire ad orientare docenti, studenti e genitori nel percorso di formazione e nel cammino
di crescita umana culturale degli allievi.
OBBLIGO SCOLASTICO E COMPETENZE: DAL SAPERE AL SAPER FARE
Il “Decreto 22 agosto 2007 - Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di
istruzione” e il Documento tecnico allegato stabiliscono che l’istruzione obbligatoria è impartita per
almeno 10 anni.
I saperi e le competenze, articolati in conoscenze e abilità, con l’indicazione degli assi culturali di
riferimento, assicurano l’equivalenza formativa di tutti i percorsi, nel rispetto dell’identità dell’offerta
formativa e degli obiettivi che caratterizzano i curricoli dei diversi ordini, tipi e indirizzi di studio.
Con la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio Europeo del 18 dicembre 2006
relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente, l’Unione europea ha invitato gli Stati
membri a sviluppare, nell’ambito delle loro politiche educative, strategie per assicurare che:
 tutti i giovani acquisiscano le competenze chiave necessarie ad affrontare responsabilmente la vita
adulta, a proseguire il loro percorso di formazione e/o istruzione e ad inserirsi nel mondo del lavoro
 anche i soggetti in condizioni di svantaggio educativo determinato da circostanze personali, sociali,
culturali o economiche, ricevano un adeguato sostegno per realizzare le loro potenzialità.
Le competenze chiave indicate dalla Raccomandazione sono le seguenti: comunicazione nella
madre lingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica, competenze di base in
scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di
iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale. Più in dettaglio:
Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando
varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche
in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di
lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative
priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati
raggiunti.
Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di
complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico,
ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); rappresentare eventi, fenomeni,
principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d'animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi
diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante
diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le
proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all'apprendimento comune ed alla
realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita
sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le
opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando
le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo
il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni
coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi
ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando
analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica .
Acquisire ed interpretare l'informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione
ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l'attendibilità e
l'utilità, distinguendo fatti e opinioni.
29
COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL'OBBLIGO DI ISTRUZIONE
I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione sono riferiti a quattro assi culturali:
Asse dei linguaggi
L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di far acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana
come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la
conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo
delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
La padronanza della lingua italiana è premessa indispensabile all’esercizio consapevole e critico di
ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di apprendimento ed è obiettivo delle discipline
afferenti ai quattro assi.
Il possesso sicuro della lingua italiana è premessa indispensabile per esprimersi, per comprendere e
avere relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e della realtà, per interagire
adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per esercitare pienamente la cittadinanza.
Le competenze comunicative in una lingua straniera facilitano, in contesti multiculturali, la
mediazione e la comprensione delle altre culture; favoriscono la mobilità e le opportunità di studio e
lavoro.
Le conoscenze fondamentali delle diverse forme di espressione e del patrimonio artistico e
letterario sollecitano e promuovono l’attitudine al pensiero riflessivo e creativo, la sensibilità alla tutela
e alla conservazione dei beni culturali e la coscienza del loro valore.
La competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di
percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione creativa.
L’integrazione tra i diversi linguaggi costituisce strumento fondamentale per acquisire nuove
conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo.
In sintesi:
Padronanza della lingua italiana:
- Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti;
- Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
- Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Lingua straniera:
- Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.
Forme di espressione artistico-letterarie:
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
Competenza digitale:
Utilizzare e produrre testi multimediali.
Asse matematico
L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano
nelle condizioni di possedere capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi
contesti del mondo contemporaneo.
La competenza matematica, che non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure riguarda soltanto
gli ambiti operativi di riferimento, consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che
consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati.
La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di
pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti,
grafici, carte), la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e
quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e
costruire modelli di situazioni reali.
Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione al termine dell’obbligo d’istruzione delle abilità
necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera
domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni
proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.
In sintesi:
- Utilizzare le tecniche e le procedure dei calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche
sotto forma grafica.
- Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
- Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
- Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l'ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte
da applicazioni specifiche di tipo informatico.
30
Asse scientifico-tecnologico
L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo
circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e
di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale.
Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti
indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di
molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l’apprendimento centrato
sull’esperienza e l’attività di laboratorio assumono particolare rilievo.
L’adozione di strategie di indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la
base di applicazione del metodo scientifico che ha il fine anche di valutare l’impatto sulla realtà concreta
di applicazioni tecnologiche specifiche. L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per
ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito,
formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli; favorisce la capacità di analizzare
fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche, biologiche.
Obiettivo determinate è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie,
della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia
dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni
appropriate.
In sintesi:
- Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.
- Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a
partire dall'esperienza.
- Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in
cui vengono applicate.
Asse storico-sociale
L’asse storico-sociale si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo. Le
competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici
nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate
spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente.
Il senso dell’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito
in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla sua
educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza.
La partecipazione responsabile – come persona e cittadino – alla vita sociale permette di ampliare i
suoi orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione
e dell’integrazione.
I saperi sono articolati in abilità/capacità e conoscenze, con riferimento al sistema di descrizione
previsto per l’adozione del Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche (EQF). La competenza
digitale , contenuta nell’asse dei linguaggi, è comune a tutti gli assi, sia per favorire l’accesso ai saperi
sia per rafforzare le potenzialità espressive individuali.
In sintesi:
- Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree
geografiche e culturali.
- Collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell'ambiente.
- Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio.
31
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Premessa
I saperi e le competenze, articolati in conoscenze e abilità, con l’indicazione degli assi culturali di
riferimento, sono descritti nel documento tecnico allegato al regolamento emanato con decreto del
Ministro della pubblica istruzione n. 139 del 22 agosto 2007.
Nel quadro della complessiva riforma del sistema educativo di istruzione e formazione, l’obbligo di
istruzione indica “una base comune”, alla quale si riferiscono gli ordinamenti del primo e del secondo
ciclo, necessaria a tutti gli studenti per proseguire con successo gli studi, costruire il proprio progetto
personale e professionale, per svolgere un ruolo attivo nella società.
La certificazione dei saperi e delle competenze acquisite dagli studenti nell’assolvimento dell’obbligo di
istruzione nelle istituzioni scolastiche e nelle strutture formative accreditate dalle Regioni è prevista all’art.
4, comma 3, del citato regolamento.
La certificazione è uno strumento utile per sostenere e orientare gli studenti nel loro percorso di
apprendimento sino al conseguimento di un titolo di studio o, almeno, di una qualifica professionale
di durata triennale entro il diciottesimo anno di età.
Il relativo modello è strutturato in modo da rendere sintetica e trasparente la descrizione delle
competenze di base acquisite a conclusione del primo biennio della scuola secondaria superiore, con
riferimento agli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione (dei linguaggi; matematico;
scientifico-tecnologico e storico-sociale), entro il quadro di riferimento rappresentato dalle competenze
chiave di cittadinanza, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, con particolare riferimento al
Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF).
La certificazione delle competenze di base
La valutazione delle competenze da certificare in esito all’obbligo di istruzione, «è espressione
dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che
collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche» (articolo 1, comma 2, del D.P.R. 22
giugno 2009, n. 122) ed è effettuata dai consigli di classe per tutte le competenze elencate nel modello di
certificato, allo scopo di garantirne la confrontabilità.
Il modello adottato costituisce una prima risposta alle esigenze di trasparenza e comparabilità dei
risultati conseguiti dagli studenti, a seguito della valutazione condotta collegialmente dai consigli di
classe sulla base delle proposte dei singoli insegnanti e dei risultati di misurazioni valide e affidabili.
I consigli di classe utilizzano le valutazioni effettuate nel percorso di istruzione di ogni studente in modo
che la certificazione descriva compiutamente l’avvenuta acquisizione delle competenze di base, che si
traduce nella capacità dello studente di utilizzare conoscenze e abilità personali e sociali in contesti
reali, con riferimento alle discipline/ambiti disciplinari che caratterizzano ciascun asse culturale.
Allo scopo di evitare l’automatica corrispondenza tra livelli di competenza e voti numerici, i consigli di
classe rendono coerenti, nella loro autonomia, i risultati delle predette valutazioni con la valutazione
finale espressa in decimi di cui all’art. 1, comma 3, del decreto ministeriale n. 9/2010 soprarichiamato.
Per l’accertamento delle competenze, un utile riferimento può essere costituito anche dalla
documentazione messa a disposizione dal Compendio INVALSI sulle prove PISA-OCSE. Le rilevazioni
degli apprendimenti effettuate periodicamente dall’INVALSI, secondo quanto stabilito dalla direttiva del
Ministro, rendono disponibili strumenti di valutazione e metodologie di lavoro oggettive utili alla
comparabilità delle certificazioni e forniscono anche una informazione analitica, in termini di valutazione
di sistema dei risultati di apprendimento dei singoli studenti per ciascuna istituzione scolastica.
Il modello di certificato
Il modello di certificato, che è unico sul territorio nazionale, contiene la scheda riguardante competenze di
base e relativi livelli raggiunti dallo studente in relazione agli assi culturali, con riferimento alle
competenze chiave di cittadinanza, di cui all’allegato 1 al Regolamento n. 139 del 22 agosto 2007.
I consigli delle seconde classi della scuola secondaria superiore, al termine delle operazioni di scrutinio
finale, compilano per ogni studente la suddetta scheda, che è conservata agli atti dell’istituzione
scolastica.
La definizione per livelli di competenza è parametrata secondo la scala, indicata nel certificato stesso,
che si articola in tre livelli: base, intermedio, avanzato. Ai fini della compilazione delle singole voci del
modello di certificato, si precisa che il raggiungimento delle competenze di base va riferito a più
discipline o ambiti disciplinari.
Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, è riportata, per ciascun asse culturale, la dicitura
“livello base non raggiunto”. La relativa motivazione è riportata nel verbale del consiglio di classe nel
quale sono anche indicate le misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di
apprendimento. Ai fini dell’adempimento dell’obbligo d’istruzione da parte degli alunni diversamente
abili si fa riferimento a quanto previsto dal citato Decreto 22 agosto 2007 n. 139, art. 3, c. 1, e le
indicazioni contenute nelle “Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” di cui alla
nota prot. n. 4274 del 4 agosto 2009.
32
33
34
35
GLI OBIETTIVI TRASVERSALI
All'inizio di ogni anno scolastico ciascun Consiglio di classe formula e stabilisce gli "obiettivi
trasversali" cioè quegli obiettivi perseguibili da tutti gli insegnanti, indipendentemente dalla disciplina
insegnata. Essi possono essere distinti in obiettivi comportamentali ed obiettivi formativo cognitivi. Ci sono alcune abilità, infatti, che, pur non facendo parte degli obiettivi propri di ciascuna
disciplina, sono indispensabili per un positivo inserimento nel mondo del lavoro o un'eventuale
prosecuzione degli studi.
Una recente indagine svolta tra i datori di lavoro della Lombardia ha stabilito una graduatoria delle
principali competenze richieste ai neo assunti. Esse sono, in ordine di importanza: “impegno e serietà”,
“capacità di lavorare in gruppo”, ”capacità di iniziativa ed autonomia”, “capacità di comunicazione e
relazione”. Solo al quinto posto in ordine di importanza figurano le “conoscenze tecniche di base”.
Aiutare lo studente a sviluppare queste competenze “trasversali” è quindi un compito primario della
scuola.
Ecco, in sintesi, gli obiettivi trasversali definiti dal Collegio Docenti dell’Istituto “D. Marignoni – M.
Polo”:
COMPORTAMENTO E ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELLA SCUOLA
 Conoscere e rispettare le regole dell’Istituto
 Partecipare in modo regolare e costruttivo alle attività scolastiche
 Essere rispettosi e disponibili nei confronti dei compagni, dei professori e del personale
 Aver cura di sé, del proprio e dell’altrui materiale scolastico e non.
 Collaborare alle attività di gruppo con senso dei propri limiti, serietà, correttezza disciplinare e
impegno
 Rispettare le scadenze. Essere capaci di distribuire gli impegni nel tempo
 Intervenire in una discussione sostenendo le proprie idee in modo aperto e problematico ascoltando
e rispettando le opinioni degli interlocutori
COMPORTAMENTO COGNITIVO
 Conoscere il linguaggio formale di ogni disciplina
 Saper distinguere gli elementi fondamentali del discorso
 Saper individuare dati significativi in una situazione semplice e/o complessa
 Cogliere analogie e differenze all’interno di un procedimento
 Applicare i contenuti appresi in contesti simili o differenti
 Individuare e comprendere congrui collegamenti fra le discipline
 Leggere un testo, individuarne la struttura portante, esporlo in forma ridotta, collegarlo con le
conoscenze pregresse e le abilità acquisite
 Sviluppare le capacità di sintesi e di schematizzazione
 Relazionare su un argomento sulla base di appunti costruiti individualmente
36
STRUMENTI DI VERIFICA
Ciascun docente indica nel proprio Piano di Lavoro, redatto all'inizio di ogni anno scolastico, la
tipologia degli strumenti che intende utilizzare per verificare la capacità di organizzare le singole abilità
acquisite dallo studente durante il percorso didattico.
In linea generale possono essere previste sia prove orali che prove scritte, ma la valutazione può
estendersi anche alle relazioni di laboratorio, all'esecuzione dei compiti a casa, alla frequenza e alla
pertinenza degli interventi in classe, ecc.
Le prove scritte mirano a verificare il raggiungimento degli obiettivi di conoscenza, comprensione,
applicazione, analisi, sintesi e valutazione attraverso le forme più idonee al riconoscimento di una
determinata capacità: quesiti vero/falso, quesiti a risposta multipla, quesiti a risposta aperta, soluzione
di problemi semplici o complessi (problem solving), analisi di testi, temi, saggi brevi, relazioni,
traduzioni ecc. In pratica, tutte le tipologie di esercizio previste dall’esame di qualifica e dall’esame di
stato.
Le verifiche orali sono un valido strumento per il controllo dei processi cognitivi più elevati (analisi,
sintesi e valutazione) perché abituano lo studente al colloquio e lo stimolano alla ricerca di una migliore
espressione linguistica.
Il Consiglio di Classe, al fine di armonizzare l’azione didattica dei suoi membri, adotta inoltre le
seguenti strategie:
 Interventi sul comportamento scolastico: verifica regolare del lavoro svolto a casa, mediante
correzioni collettive e non; richiamo alle norme stabilite e intervento energico in caso di trasgressioni
ripetute; verifica delle presenze e della puntualità di ingresso in aula; utilizzo dell’errore come
momento di riflessione, apprendimento e rinforzo;
 interventi sul metodo di studio: pianificazione degli impegni, sottolineatura dei testi, raccolta di
appunti, schematizzazione, riassunto, discussione guidata o libera; proposta di questionari-guida;
verifiche periodiche sui linguaggi specifici.
La valutazione delle prove di verifica procede con votazione numerica da 1 a 10. In particolare, il
Consiglio di Classe, in vista della valutazione quadrimestrale, terrà conto della situazione di partenza,
dell’attenzione e della partecipazione in classe, dell’interesse e dell’impegno nello svolgimento dei
compiti assegnati, del grado di applicazione, dei progressi effettuati nel corso del tempo, del
conseguimento di abilità minime.
I descrittori dell’apprendimento ed i voti
Per definire i descrittori dell’apprendimento si prendono in considerazione quattro fattori fondamentali:

conoscenze

competenze

capacità

comportamenti
A ciascuno di questi quattro fattori sono collegate delle definizioni che descrivono i diversi livelli di
apprendimento. La valutazione finale è la combinazione dei livelli raggiunti in ciascuno dei fattori presi
in considerazione. A queste diverse combinazioni è fatto corrispondere, in via indicativa, un valore
numerico cioè un voto. Per sintetizzare, abbiamo elaborato una tabella di riferimento, che mette in
relazione gli elementi della valutazione con diversi livelli di voto.
VOTO
LIVELLO
9/10
OTTIMO
8
BUONO
7
DISCRETO
DESCRIZIONE
Conduce il discorso in modo sicuro, brillante, autonomo e originale. Non
commette errori nell’esecuzione di compiti complessi. Ha acquisito e
assimilato il lessico della disciplina. Applica le sue conoscenze in situazioni
nuove ed originali. Sa cogliere gli elementi di un insieme, sa stabilire
relazioni e sa muoversi in esso. Ha una preparazione critica, autonoma,
approfondita, vissuta come stimolo alla crescita personale.
Si è impegnato attivamente in classe, emergendo con iniziative personali.
Conduce il discorso in modo sicuro, brillante autonomo. Non commette
errori, neanche davanti a compiti complessi. Ha acquisito e assimilato il
lessico specifico della disciplina. Applica le sue conoscenze ed è capace di
sintesi anche originali. E’ preciso nell’effettuare sintesi, ha autonomia di
giudizio. Ha una preparazione accurata, consolidata e ben strutturata.
Si è impegnato discretamente in classe. Conduce il discorso in modo
corretto e appropriato. Non commette errori, ma presenta qualche
imperfezione se posto di fronte a compiti complessi. Ha acquisito il lessico
specifico della disciplina. Applica le sue conoscenze e sa effettuare analisi,
anche se non approfondisce troppo. E’ abbastanza preciso nell’effettuare
sintesi. Ha una preparazione completa, esauriente e abbastanza
consolidata.
SUFFICIENTE
6
5
INSUFFICIENTE
4
SCARSO
1-2-3
NULLO
Conduce il discorso in modo strettamente corretto. Non commette errori
nell’esecuzione di compiti semplici. Ha acquisito parzialmente il lessico
specifico della disciplina. Applica le sue conoscenze ed è in grado di
effettuare analisi parziali. E’ impreciso nell’effettuare sintesi e ha qualche
spunto di autonomia di giudizio. Ha una preparazione essenziale e
strettamente adeguata ai compiti assegnati.
Si è impegnato in classe, senza emergere. Conduce il discorso in modo
impreciso. Non commette errori che pregiudichino il significato della
comunicazione. Ha acquisito parzialmente il lessico specifico della disciplina.
Applica le sue conoscenze commettendo errori gravi. Non ha autonomia di
giudizio. Ha una preparazione parziale, incompleta e imprecisa.
Si è impegnato saltuariamente in classe, a volte disturbando. Conduce il
discorso in modo frammentario. Commette errori che pregiudichino non
gravemente il significato della comunicazione. Ha acquistato parzialmente il
lessico specifico della disciplina. Applica le sue conoscenze commettendo
errori. Non ha autonomia di giudizio. Ha una preparazione frammentaria e
disorganica.
Rifiuta le proposte didattiche e le sollecitazione dell’insegnante e costituisce
elemento di disturbo. Non è capace di condurre qualsiasi tipo di discorso.
Non ha nessuna conoscenza e commette gravi errori. Manca di autonomia di
giudizio. Non ha acquisito il senso specifico della disciplina. Non ha
praticamente alcuna preparazione.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Il decreto legge 137, convertito il 29 ottobre 2008 in legge, introduce il voto in condotta
come elemento che “concorre alla valutazione complessiva dello studente e determine, swe
inferiore e sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo
del ciclo” (art. 2)
VOTO
10
9
8
7
6
DESCRITTORI - INDICATORI
Lo studente ha dimostrato:
 Un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la
vita dell’Istituto
 Un comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe e dell’Istituto, non
limitato alla sola correttezza formale
 Consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell’impegno
e nella frequenza alle lezioni
Lo studente ha dimostrato:
 Un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la
vita dell’Istituto
 Un comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe, non limitato alla
sola correttezza formale
 Consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell’impegno
e nella frequenza alle lezioni
Lo studente ha dimostrato:
 Un comportamento rispettoso delle regole dell’Istituto e corretto nel rapporto con i
compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola
 Frequenza assidua e puntualità alle lezioni
 Un impegno costante e consapevolezza del proprio dovere
Lo studente ha dimostrato:
 Un comportamento poco rispettoso delle regole dell’Istituto e non sempre corretto nel
rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola (
ad esempio: distrazioni che comportano frequenti richiami durante le lezioni)
 Frequenza continuativa e discreta puntualità alle lezioni
 Incostanza nell’ impegno e scarsa consapevolezza del proprio dovere
Lo studente ha dimostrato:
 Un comportamento irrispettoso nei confronti delle regole dell’Istituto e/o dei compagni
e/o degli insegnanti e delle altre figure operanti nella scuola (tali comportamenti sono
stati riferiti ai genitori e al consiglio di classe)
 Inadeguatezze nelle svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno e(o frequenza
saltuaria alle lezioni
37
<=5
Lo studente ha dimostrato:
 Comportamenti, atteggiamenti ed azioni che manifestano un rifiuto sistematico delle
regole dell’Istituto, grave mancanza di rispetto nei confronti dei compagni e/o degli
insegnanti e/o di altre figure operanti nella scuola: di tali comportamenti,
atteggiamenti e azioni, annotati sul registro di classe, sono stati informati la famiglia
e il consiglio di classe
 Assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere
 Sanzioni disciplinari con sospensioni per più di 15 giorni e “successivamente
all’irrogazione delle sanzioni non ha dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti
nel comportamento”
ASSENZE E RITARDI
Come è noto dall’anno scolastico 2010/2011 è in vigore il DPR 122/2009 che con gli agli artt. 2 e 14
disciplina le assenze e ritardi nel seguente modo: “per procedere alla valutazione finale di ciascuno
studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale ..………….. Il mancato
conseguimento del limite minimo di frequenza, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non
ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.”
Viene demandata al Collegio dei docenti la deliberazione della casistica di deroga al limite di cui
all’art.14 comma 7 del DPR 122/2009, purché, comunque, le assenze superiori a ¼ del monte ore di
assenza non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione
degli alunni interessati. Sono derogate le assenze dovute a:

gravi motivi di salute adeguatamente documentati;

terapie e/o cure programmate;

donazioni di sangue;

partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal
C.O.N.I

adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese.
Pertanto, si sottolinea la necessità che gli studenti abbiano una frequenza assidua e regolare, oltre che
per assolvere agli obblighi che la norma impone, soprattutto perché con il lavoro in classe - che rimane
insostituibile con la sua valenza e qualità didattica, con le esercitazioni che lo caratterizzano - lo
studente può acquisire quella preparazione adeguata che poi affinerà autonomamente a casa o quando
avrà l’occasione di partecipare agli stage e all’alternanza scuola-lavoro. Di seguito si riporta una tabella
chiarificatrice:
MONTE ORE
TOTALE*
LIMITE MAX ASSENZE
¼
LIMITE MINIMO DI
PRESENZE
1
1056
264
792
2
1056
264
792
3
1056
264
792
4
990
247
743
5
990
247
743
CLASSE
*il monte ore indicato si riferisce a studenti che si avvalgono dell’insegnamento della
religione cattolica o della materia alternativa; per gli studenti che hanno optato per l’uscita
da scuola si devono sottrarre 33 ore di lezione e 8 ore al limite max di assenze
Si sottolinea che tutte le entrate posticipate e le uscite anticipate sono calcolate come ore di assenza
pertanto devono costituire un fatto eccezionale e devono essere debitamente documentate. In
mancanza di adeguate motivazioni le uscite anticipate non saranno autorizzate. Inoltre, il regolamento
d’istituto prevede che non possano essere fatti più di 10 ritardi e che le assenze siano giustificate entro
tre giorni.
38
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO - ANNO SCOLASTICO 2011/2012
La programmazione didattica dell’Istituto “D. Marignoni - M. Polo” prevede percorsi di Alternanza
scuola/lavoro presso aziende del settore di riferimento del profilo del diplomato (turistico/aziendale). Le
ore previste per l’area di professionalizzazione per le classi quarte e quinte (ai sensi del D.P.R. 87/2010)
sono minimo 132 e costituiscono un monte ore complessivo obbligatorio per gli studenti che le istituzioni
scolastiche ripartiscono, nella loro autonomia, tra le classi quarte e quinte.
Coerentemente con le indicazioni dell’USP di Milano il Collegio Docenti ha deliberato che, durante il
biennio post-qualifica, sia per l’indirizzo aziendale sia per quello turistico, l’articolazione sia la seguente:
-le classi quarte (anno scolastico 2012-2013) hanno svolto il percorso di Alternanza Scuola Lavoro dal 10
giugno 2013 al 22 giugno 2013 e, come previsto dalla nuova normativa, completeranno iil ciclo formativo
nel corso della classe quinta dal 16 al 28 settembre 2013 (valevole per l’anno scolastico 2013-2014)
- le classi quinte hanno svolto il percorso di Alternanza Scuola Lavoro dal 17 al 29 settembre
(valevole per l’anno scolastico 2012-2013)
L’Istituto inoltre già al terzo anno avvia dei percorsi di stage aziendale e di formazione in
azienda della durata di due settimane per i corsi statali e di tre settimane per le classi terze di
Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) nel periodo gennaio-febbraio.
Di conseguenza ogni alunno svolge un monte ore di apprendimento delle competenze e delle abilità presso
aziende del settore appartenenti al profilo del corso di studio.
-Classi terze: mediamente 130 ore di alternanza , con la seguente scansione:
-ore 5 complessive di preparazione in classe e in orario scolastico
-ore 120 di stage in azienda, in un unico periodo (tra gennaio e febbraio)
-ore 5 di verifica e valutazione necessaria per l’attribuzione del voto finale di qualifica professionale.
-Classi quarte/quinte: le ore minime previste, pari a 132, sono state aumentate sia per venire incontro
alle richieste delle aziende partner sia per permettere agli studenti di acquisire maggiori competenze e
abilità e consentire loro un più agevole inserimento nel mondo del lavoro dopo il conseguimento del
Diploma, così distribuite:
-ore 10 complessive di preparazione in classe e in orario scolastico nel corso del quarto anno
-ore 160 ore di attività in azienda a giugno per le classi quarte e a settembre per le classi quinte
-ore 10 per eventuale verifica finale in classe quinta.
La valutazione dell’alternanza incide sull’attribuzione del credito scolastico e tiene conto dei
seguenti criteri:
- valutazione della attività da parte del tutor aziendale con riferimento alle competenze acquisite
dall’allievo
- autovalutazione degli studenti attraverso un questionario
- eventuale verifica finale del percorso mediante prova
- valutazione del Consiglio di Classe sulla base delle risultanze del tutor esterno, del tutor scolastico e della
prova finale.
Il progetto di alternanza scuola-lavoro è condiviso dal consiglio di classe e, in genere, si articola nelle
seguenti quattro fasi:
1- di orientamento, svolta dai docenti della classe in ore curriculari, già in classe seconda si sono
effettuate alcune visite aziendali e momenti di orientamento, dove gli studenti vengono "preparati" a
questa esperienza nuova con la l’approfondimento di argomenti di cultura generale che potrebbero essere
collegati al settore dove si svolgerà l’esperienza “lavorativa”
2- di prima professionalizzazione, dove docenti o esperti esterni tratteranno, in ore anche extrascolastiche, argomenti collegati all'esperienza che lo studente si appresta a fare direttamente in azienda
3- di seconda professionalizzazione, dove finalmente lo studente viene inserito nell'azienda ospitante e,
sotto la guida di un tutor aziendale, farà la sua esperienza di lavoro.
4- di valutazione da parte del Consiglio di Classe.
Finalità del progetto
Lo scopo è favorire il raccordo fra la formazione fatta in aula e l'esperienza lavorativa dello studente con
apprendimenti flessibili ed equivalenti, forniti dall’azienda ospitante, per arricchire la formazione completa
degli studenti con l'acquisizione di competenze direttamente nel mondo del lavoro e spendibili alla fine del
percorso scolastico. Promuovere, sostenere e sviluppare le vocazioni personali di ogni studente e favorirne
l'orientamento verso le nuove professioni e realizzare un collegamento concreto fra mondo del lavoro e l’
Istituto per una collaborazione costruttiva, senza pregiudizi e prevaricazioni culturali. Si sviluppano così
delle competenze trasversali quali relazionarsi con un gruppo o affrontare e risolvere problemi anche con
soluzioni creative, potenziare le competenze di base come la lingua inglese, l'organizzazione aziendale,
l'informatica, il diritto, le tecniche di relazioni, e far acquisire competenze tecnico/professionali certificate e
condivise con le aziende in modo che siano spendibili nel mondo del lavoro.
39
Competenze, abilità e conoscenze da acquisire nel percorso di alternanza in azienda
40
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
-Comprendere la realtà aziendale
partecipando alle attività lavorative
che in essa si svolgono
-Relazionarsi
con i superiori,
colleghi e soprattutto con i clienti
-Saper inserirsi in un contesto
aziendale produttivo reale
-Saper rielaborare le conoscenze
acquisite in Istituto e trasformarle in
abilità/competenze in azienda
-Saper rielaborare le abilità acquisite
in azienda e riportarle come abilità
in Istituto
-Saper riconoscere e anticipare le
esigenze della clientela
-Saper
progettare
modalità
operative di servizi/prodotti
in
relazione alle richieste dell’azienda
ospitante
-Saper risolvere problemi nuovi
difficilmente
riscontrabili
nel
contesto scolastico
-Conoscere il lavoro e le modalità
operative
specifiche
dell’azienda
ospitante
tenendo
conto
del
particolare settore di riferimento
(commerciale-turistico)
-Conoscere
i
principi
di
organizzazione aziendale, i principali
modelli organizzativi
e le principali norme di sicurezza
negli ambienti di lavoro
-Conoscere i codici fondamentali
della comunicazione verbale e non
verbale, scritta ed orale con utilizzo
del linguaggio settoriale
Competenze
motivazionali
di
accrescimento
dell’autostima
dell’alunno che potrà accrescere le
conoscenze e applicarle a diversi
casi pratici
Competenze di settore utili per
conoscere in concreto aziende del
settore
sia
commerciale
sia
turistico- alberghiero legate al
territorio
SCHEDA DI VALUTAZIONE STAGE AZIENDALE
1
COMPORTAMENTO IN AZIENDA
L’alunno si è inserito nell’ambiente di lavoro:
1.a- Con difficoltà
1.b- Senza difficoltà
l’alunno durante lo stage è
1.1.a- Stato poco puntuale
1.1.b- Stato puntuale
Ha stabilito rapporti con gli altri lavoratori:
1.2.a- Di scarsa collaborazione
1.2.b- Di collaborazione
1
2
3
1.3.a- Di non rispetto dei ruoli
1.3.b- Di rispetto dei ruoli
4
Il comportamento è stato:
1.4.a- Scorretto
1.4.b- Corretto
5
2
IMPEGNO
Ha partecipato al lavoro:
2.a- Senza particolare interesse
2.b- Con interesse
Nel lavoro ha dimostrato impegno:
2.1.a- Discontinuo
2.1.b- Costante
Ha dimostrato competenze
2.2.a- Insufficienti
2.2.b- Sufficienti
6
7
8
3
ATTITUDINE E PERSONALITA’
1) Ha seguito il lavoro con:
3.1.a- Incertezza
3.1.b- Sicurezza
3) Ha particolarmente dimostrato:
 spirito di iniziativa nel lavoro
 responsabilità nello svolgimento del suo lavoro
 di saper lavorare in gruppo
- di saper individuare i problemi e cercarne le soluzioni.
Eventuali aspetti negativi da evidenziare_____________________________________________
Eventuali aspetti positivi da evidenziare______________________________________________
Giudizio globale:





Scarso
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
9
10
11
12
13
PROPOSTA DI VOTO INTERMEDIO O FINALE
Ciascun docente nel formulare la proposta di voto intermedio o finale per la propria disciplina tiene
conto dei seguenti fattori:
1) della media aritmetica delle verifiche scritte, orali e pratiche
2) della progressione nell’andamento dello studente
3) dell’interesse per la disciplina e dell’impegno evidenziato
4) della partecipazione ai corsi e alle altre modalità di recupero (se necessaria)
L’attribuzione dei voti intermedi e finali viene effettuata dal Consiglio di classe, dopo analisi e
discussione delle proposte formulate dai docenti delle singole discipline.
Il voto di condotta viene proposto dal docente coordinatore e deve tenere conto della frequenza alle
lezioni e del comportamento tenuto nei confronti di insegnanti, personale non docente e altri studenti.
Essendo il Marignoni-Marco Polo un Istituto che conferisce diplomi immediatamente spendibili nel
modo del lavoro, in sede di scrutinio finale, la valutazione dei livelli di conoscenza e abilità nelle materie
di indirizzo assume una rilevanza specifica.
I CRITERI DEL COLLEGIO DOCENTI
Pur essendo indipendente e sovrano, ogni Consiglio di Classe nella decisione finale deve tener conto dei
seguenti criteri stabiliti dal Collegio Docenti:
 Raggiungimento degli obiettivi fondamentali e/o requisiti minimi in ciascuna disciplina
verificati con prove scritte, orali e pratiche
 Analisi dei comportamenti scolastici con riferimento a:
 impegno e continuità nello studio
 progressione dei risultati nell’intero anno scolastico
 capacità di organizzare il proprio lavoro
 partecipazione attiva, coinvolgimento nell’attività didattica, motivazione, interesse per particolari
problematiche e per le iniziative extracurricolari proposte dalla scuola, inserimento nel gruppo classe
 rispetto delle regole e delle consegne
 frequenza (anche relativa ai corsi di recupero)
 esito dei corsi di recupero
 analisi di situazioni extra scolastiche che possono aver influito sul processo di apprendimento
(condizioni socio familiari, condizioni di salute, ecc …)
Di norma, risultano non ammessi alla classe successiva (ad eccezione delle classi terze e quinte per
le quali sono previste disposizioni specifiche) gli studenti che presentano insufficienze gravi o diffuse
in più discipline tali da non poter essere recuperate nel periodo estivo:
 perché lo studente non è in grado di organizzare il proprio studio in modo autonomo e coerente, così
da risanare le incertezze e le carenze riscontrate nelle diverse discipline
 perché anche l’eventuale attivazione di interventi di recupero non consentirebbe allo studente di
raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto previsti per il superamento della classe frequentata;
a causa di:
 mancanza di impegno e continuità nello studio
 assenza di progressione nei risultati
 non osservanza delle regole e delle consegne
Più in generale si tratta di studenti la cui preparazione complessiva o specifica risulta incerta e/o
lacunosa e tale, comunque, da richiedere la permanenza per un ulteriore anno nella stessa classe, così
da consentire anche una più responsabile maturazione umana e personale.
41
IL DEBITO FORMATIVO
Gli alunni che dovessero, in corso d’anno, mostrare carenze in qualche area saranno opportunamente
guidati con interventi di recupero e/o di approfondimento (ex I.D.E.I.).
Le iniziative di recupero organizzate all’interno del nostro istituto, possono svolgersi secondo cinque
modalità che si sono rivelate utili in base ad un’esperienza ormai consolidata:
 interventi individualizzati (in itinere) in classe durante il percorso curricolare delle singole
discipline
 attività di ripasso e rinforzo su specifici aspetti del piano di lavoro durante i periodi di pausa
didattica deliberati dal Collegio dei Docenti
 corsi di recupero in orario pomeridiano (ex itinere)
 corsi di recupero in orario curriculare durante le attività di stage delle classi terze e quarte (per
gli alunni delle classi non coinvolte nell’esperienza di tirocinio)
 “sportelli didattici” (disponibilità del docente, previo accordo, in orario pomeridiano per piccoli
gruppi di studenti su aspetti specifici e/o metodo di studio).
La gestione dei corsi e delle altre attività di recupero
A partire dall'a.s. 2007-2008, in base ai D.M. n. 42 del 22 maggio 2007, al D.M. n.80 del 3
ottobre 2007 e dell'O.M n.92 del 5 novembre 2007, ogni studente deve dimostrare di aver superato
entro la fine dell'anno scolastico (e comunque non oltre l'inizio delle lezioni di quello successivo) i propri
debiti formativi. La scuola, dopo gli scrutini intermedi, è tenuta a informare la famiglia delle
insufficienze riportate dall'alunno e a predisporre corsi o altri interventi di recupero con prove di
verifica.
Al termine dello scrutinio finale, in caso di assegnazione di debiti formativi, la scuola provvede
ad organizzare attività di recupero nel periodo giugno/luglio sospendendo il giudizio di promozione
o non promozione dell'alunno. Entro il 31 agosto e comunque prima dell’inizio del nuovo
anno scolastico, il Consiglio di classe, effettuate le ultime verifiche relative al superamento dei
debiti, procederà all’integrazione dello scrutinio finale per l’ ammissione o la non ammissione alla
classe successiva.
Tali disposizioni, ovviamente, non si applicano agli alunni che nello scrutinio di giugno, in base ai
criteri stabiliti dal Collegio Docenti, a causa del numero e della gravità delle insufficienze riportate, siano
stati giudicati non ammessi alla classe successiva.
Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta
formativa. Esse sono programmate ed attuate dai consigli di classe sulla base di criteri didatticometodologici definiti dal Collegio Docenti e dei modelli organizzativi approvati dal Consiglio di Istituto.
La nostra scuola promuove e favorisce la partecipazione degli studenti a tali iniziative dandone
prontamente notizia alle famiglie.
Tra le attività di recupero assumono particolare rilievo quelle rivolte agli studenti che riportano voti
di insufficienza negli scrutini intermedi o per i quali i Consigli di classe deliberano di sospendere il
giudizio di ammissione alla classe successiva negli scrutini finali. Queste attività, infatti, sono
finalizzate a colmare le carenze riscontrate nella preparazione dell'alunno e a scongiurare un
eventuale insuccesso scolastico. L'Istituto ha l’obbligo di realizzarle, individuando le discipline e/o le
aree disciplinari in cui si rendono necessarie e stabilendo le modalità di organizzazione, i tempi, la
durata, l'impianto didattico e metodologico, le tipologie di verifica, i criteri di valutazione e le forme di
comunicazione alle famiglie.
Gli studenti sono tenuti a frequentarle, salvo quanto previsto dai commi 3 e 4 dell’art. 4 e
dal comma 3 dell’art. 7 dell'O.M. n.92/07 (dichiarazione dei genitori che non intendono
avvalersene). Al termine di queste attività, si effettuano prove di verifica volte ad accertare l’avvenuto
recupero, il cui esito viene notificato sia all'alunno che alla famiglia. Tali prove sono obbligatorie per
tutti gli studenti con debito, compresi quelli che non hanno frequentato i corsi attivati dalla
scuola.
LE PROCEDURE DI ACCERTAMENTO DEL DEBITO E I RELATIVI ADEMPIMENTI
a) Scrutini intermedi (I trimestre)
Il Collegio dei Docenti definisce i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini intermedi, al fine di
assicurare omogeneità alle procedure decisionali dei singoli Consigli di classe.
Per gli studenti che in sede di scrutinio intermedio, o anche a seguito di altre verifiche periodiche
previste dal Piano dell’offerta formativa della scuola, presentano insufficienze in una o più
discipline, il Consiglio di classe predispone interventi di recupero, tenendo conto dei bisogni di
ciascuno studente e della sua possibilità di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi stabiliti
dai docenti. Conclusi gli scrutini, l'Istituto comunica alle famiglie degli studenti interessati le iniziative di
recupero programmate dal Consiglio di classe. I genitori che non intendano avvalersene, devono
dichiarare formalmente la loro scelta alla scuola (commi 3 e 4 dell’art. 4 e comma 3 dell’art. 7 dell'O.M.
n.92/07), fermo restando l'obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche predisposte dal
Consiglio di classe.
42
b) Verifiche intermedie
Al termine di ciascun intervento di recupero, i docenti della disciplina, sulla base delle modalità decise
dai Consigli di classe, somministrano verifiche volte ad accertare l’avvenuto superamento delle
carenze riscontrate. I risultati delle prove e i relativi giudizi espressi dai docenti, oltre a definire il
grado di competenza acquisito dallo studente, servono anche a valutare l'eventuale necessità di
ulteriori iniziative di supporto da parte del Consiglio di classe, sia per il completamento del percorso
di recupero che per il raggiungimento di obiettivi di più alto livello.
c) Scrutinio finale (mese di giugno)
Il Collegio dei Docenti determina i criteri per lo svolgimento dello scrutinio finale. Il docente della
disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di
prove effettuate durante l’anno scolastico e da una valutazione complessiva sull'impegno, l'interesse e
la partecipazione dimostrati dall'alunno nell’intero percorso formativo. La proposta di voto deve tener
conto anche delle valutazioni espresse nello scrutinio intermedio nonché dei risultati conseguiti nelle
verifiche relative agli interventi di recupero precedentemente effettuati.
Per gli studenti che, in sede di scrutinio finale, presentino in una o più discipline valutazioni
insufficienti, il Consiglio di classe, sulla base di criteri preventivamente stabiliti, procede a valutare la
possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline
interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente
o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero. In caso affermativo, il Consiglio di classe
rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede, sulla base degli specifici bisogni formativi, a
predisporre le attività di recupero.
Il Consiglio di classe procede invece al giudizio finale nei confronti degli studenti che abbiano riportato
una valutazione positiva in tutte le materie, anche a seguito della loro partecipazione ad appositi
interventi di recupero attivati in precedenza, e nei confronti degli studenti che presentino insufficienze
tali da comportare un immediato giudizio di non ammissione alla classe successiva.
d) Interventi successivi allo scrutinio finale (giugno-luglio-settembre)
In caso di sospensione del giudizio finale, la scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio, comunica
alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di classe, indicando per ciascuno studente le
specifiche carenze rilevate e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline in cui
l'alunno non ha conseguito la sufficienza. Contestualmente vengono illustrati gli interventi didattici
predisposti per il recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche. Ove i
genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di
recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo
per lo studente di sottoporsi alle verifiche finali.
e) Verifiche finali e integrazione dello scrutinio finale
Le operazioni di verifica, organizzate dal Consiglio di classe secondo il calendario e i criteri stabiliti dal
Collegio, sono condotte dai docenti delle discipline interessate, con l’assistenza di altri docenti del
medesimo consiglio di classe. Essendo inserite nel nuovo contesto dell’attività di recupero che si
connota per il carattere personalizzato degli interventi, tali operazioni devono tener conto dei risultati
conseguiti dallo studente non soltanto in sede di accertamento finale, ma anche nelle varie fasi
dell’intero percorso dell’attività di recupero.
Pertanto, il Consiglio di classe, alla luce delle verifiche effettuate, procede all'integrazione dello
scrutinio finale, deliberando, sulla base di una valutazione complessiva dello studente, l’ammissione
o la non ammissione alla classe successiva.
Nei confronti degli studenti per i quali sia stata espressa una valutazione positiva in sede di
integrazione dello scrutinio finale al termine del terz’ultimo e penultimo anno di corso, il Consiglio
di classe procede altresì all’attribuzione del punteggio di credito scolastico nella misura prevista
dalla normativa vigente.
f) Studenti dell’ultimo anno
Per gli studenti dell’ultimo anno di corso che nello scrutinio del primo trimestre presentino insufficienze
in una o più discipline, il consiglio di classe predispone iniziative di sostegno e forme di verifica, da
svolgersi entro il termine delle lezioni, al fine di porre gli studenti predetti nella condizione di conseguire
una valutazione sufficiente nello scrutinio di ammissione all’esame di Stato. Nelle attività di recupero
devono essere impiegati in primo luogo docenti dell’Istituto. In seconda istanza, la scuola può
ricorrere a docenti e\o a soggetti esterni, Enti “no-profit”, individuati secondo criteri di qualità
deliberati dal Collegio dei docenti ed approvati dal Consiglio d’Istituto.
43
LE PROVE INVALSI
Nell’ambito del Servizio Nazionale di Valutazione (SNV), sono state avviate le procedure per la
realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l’anno scolastico 2010-11.
Italiano e Matematica per le classi seconde
In continuità con quanto previsto dalla direttiva triennale n. 74 del 15.09.2008, il Ministro
dell’Istruzione, Università e Ricerca, con la direttiva n. 67 del 30.07.2010, disponibile all’indirizzo
http://www.invalsi.it/download/dir67_10.pdf, ha chiesto all’INVALSI di provvedere alla valutazione degli
apprendimenti degli alunni. In particolare, la rilevazione riguarderà gli studenti della seconda e quinta
classe della scuola primaria, della prima e terza classe della scuola secondaria di primo grado e della
seconda classe della scuola secondaria di secondo grado. Il MIUR ha confermato queste
disposizioni con la Nota ministeriale protocollo n 3813 AOODPPR /USC del 30/12/2010.
L’esperienza degli scorsi anni scolastici realizzata nel primo ciclo di istruzione dimostra che le scuole
hanno ormai acquisito la consapevolezza che la rilevazione esterna degli apprendimenti degli
studenti può costituire uno strumento essenziale di conoscenza per il governo e il miglioramento
del proprio lavoro.
La rilevazione degli apprendimenti per il presente anno scolastico, 2010-11, è stata disegnata
mantenendo molti elementi di continuità rispetto alla rilevazione dello scorso anno scolastico.
Il primo elemento di continuità si riferisce alla natura delle prove e al loro contenuto. Per l’Italiano si
tratta di una prova finalizzata ad accertare la capacità di comprensione del testo e le conoscenze
di base della struttura della lingua italiana. Per la Matematica la prova verifica le conoscenze e
le abilità nei sottoambiti disciplinari di Numeri, Spazio e Figure, Dati e Previsioni e Relazioni e
Funzioni.
Tipologia delle prove e modalità di somministrazione
Le prove sono state costruite a partire dai quadri di riferimento (http://www.invalsi.it/snv0910/)
elaborati da gruppi di esperti provenienti dal mondo della scuola e dell’università e sottoposte a una
prova preliminare sul campo.
Il secondo elemento di continuità riguarda la garanzia sull’attendibilità dei dati. L’utilità per la singola
scuola di partecipare al progetto si fonda, infatti, sulla possibilità di poter effettuare confronti con
quanto accade negli altri istituti, al netto delle differenze di contesto e di altri fattori esterni all’attività
della scuola stessa. È perciò fondamentale che ciascun partecipante al progetto ritenga credibili e
affidabili i dati complessivi con cui confrontare i propri. Per garantire questa affidabilità e credibilità, è
stato predisposto un piano di verifica della somministrazione che preveda sia l’invio di osservatori in
un campione di scuole per accertare la corretta applicazione del protocollo di somministrazione sia
l’utilizzo di metodi statistici che permettono di individuare comportamenti in contrasto con il corretto
svolgimento della rilevazione.
Il terzo elemento di continuità riguarda il fatto che, come specificato dalla Nota ministeriale protocollo n
3813 AOODPPR /USC del 30/12/2010, il MIUR ha richiesto espressamente che la misurazione degli
apprendimenti sia effettuata obbligatoriamente per tutti gli studenti delle classi individuate dalla
direttiva n. 67/10. Perciò tutte le seconde e quinte classi della scuola primaria, tutte le prime classi
della scuola secondaria di primo grado e tutte le seconde classi della scuola secondaria di
secondo grado sono coinvolte nella rilevazione, ad eccezione delle classi dei corsi serali e di quelle
operanti nell’ambito dell’educazione degli adulti.
Il quarto elemento di continuità riguarda il fatto che la Nota ministeriale protocollo n 3813 AOODPPR
/USC del 30/12/2010 chiede alle scuole per le classi non campione in cui non sarà presente un
osservatore esterno di provvedere direttamente alla correzione delle prove. La correzione da parte
delle scuole consente, infatti, di utilizzare domande a risposta aperta, ampliando la gamma delle
conoscenze e abilità indagabili rispetto a quanto è possibile fare utilizzando solo domande a risposta
chiusa.
Dal 1 marzo 2011 è disponibile sul sito dell’INVALSI del materiale informativo e illustrativo dedicato
specificamente ad illustrare le caratteristiche e la struttura delle prove per la scuola secondaria di
secondo grado. Può essere utile comunque consultare anche la sezione relativa all’obbligo di istruzione
presente sul sito dell’INVALSI dove è riportato il compendio delle prove PISA ed i rapporti relativi alle
rilevazioni svolte nel primo ciclo con i relativi quadri di
riferimento.
Le prove di Italiano, di Matematica e il questionario studente per le classi II della SECONDARIA
DI SECONDO GRADO si svolgono abitualmente durante il mese di maggio.
44
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER LE PROVE DELL’ESAME DI STATO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE – TIPOLOGIA A (ANALISI DEL TESTO)
COMPRENSIONE E ANALISI
15
9-10
Comprende globalmente il testo/messaggio e sa analizzare con sicurezza i dettagli
13-14
8
Comprende il testo/messaggio e parecchi dettagli
11-12
7
Comprende il testo/messaggio ed alcuni dettagli
10
6
Comprende il testo/messaggio nelle sue parti essenziali
7-9
5
Comprende solo in parte il testo/messaggio
4-6
4
Comprende in modo sommario fraintendendo parte del testo/messaggio
1-3
1-3
Non comprende globalmente il testo/messaggio
PRODUZIONE
15
9-10
Si esprime in modo corretto sul piano morfo-sintattico, preciso su quello ortografico, appropriato su
quello lessicale. Il contenuto è ricco e pertinente con ottima rielaborazione personale
13-14
8
Si esprime in modo corretto sul piano grammaticale e ortografico, usando un lessico appropriato e
producendo un contenuto pertinente con buona rielaborazione personale
11-12
7
Si esprime con qualche incertezza lessicale ed ortografica ma il contenuto è chiaro ed esauriente
10
6
Si esprime con incertezze lessicali, ortografiche e grammaticali che però non oscurano la
comprensione del testo/ messaggio producendo un contenuto chiaro anche se non molto articolato.
7-9
5
Si esprime in modo poco chiaro e poco corretto producendo un contenuto piuttosto povero
4-6
4
Incontra grosse difficoltà a produrre semplici testi / messaggi e si esprime in modo spesso scorretto ed
incomprensibile
1-3
1-3
Si esprime in modo incomprensibile e travisa il senso del testo, delle domande o del lavoro assegnato
CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI
15
9-10
Dimostra di conoscere in modo approfondito gli argomenti proposti e li elabora con correttezza e
originalità
13-14
8
Dimostra di conoscere gli argomenti proposti e li elabora in modo corretto e adeguato
11-12
7
Conosce gli aspetti principali degli argomenti proposti e li elabora nelle loro linee essenziali
10
6
Conosce gli aspetti fondamentali degli argomenti proposti e li espone in modo sufficientemente chiaro
7-9
5
Conosce pochi aspetti degli argomenti proposti e li espone in modo incerto
4-6
4
Conosce in modo disorganico gli aspetti più elementari degli argomenti proposti
1-3
1-3
Non conosce gli argomenti proposti.
45
GRIGLIA DI CORREZIONE PER LA PROVA SCRITTA D’ ITALIANO
(Saggio breve/articolo e tema)
CANDIDATO____________________________________
LIV
I
PERTINENZA
CORRETTEZZA
LINGUISTICA
Non è assolutamente Numerosi e ripetuti
pertinente alla traccia errori
di
ortografia,
richiesta
grammatica,
sintassi,
lessico, punteggiatura
II
Solo
in
pertinente
III
L’elaborato risponde
alle diverse parti
richieste anche se
alcune idee non sono
inerenti
Le
idee
sono
pertinenti
e
riguardano tutte le
richieste della traccia,
ma
non
sono
esaurienti
L’elaborato risponde
in modo completo alla
traccia
IV
V
COERENZA E
COESIONE
Non è assolutamente
evidenziabile un filo
logico
parte Numerosi errori di un Non
sempre
è
solo aspetto linguistico o evidenziabile
nel
pochi di ciascuno
discorso lo sviluppo
logico
Alcuni errori di forma Lo sviluppo logico
rendono l’elaborato poco esiste pur con qualche
scorrevole in alcune parti divagazione
Alcune imprecisioni ed E’ presente coerenza
improprietà,
ma logica tra gli elementi
l’esposizione
è
nel
complesso scorrevole
IDEE
CRITICA
Le osservazioni sono
scarse, non esatte,
superficiali e con
numerosi
luoghi
comuni
Ci sono osservazioni
ma non sempre esatte
o approfondite; esiste
qualche
luogo
comune
Le idee espresse
sono
accettabili
anche
se
non
particolarmente
approfondite
Le osservazioni sono
pertinenti
Non compare alcun
aspetto
di
critica
personale
Si
percepisce
vagamente e solo in
alcune parti un punto di
vista; appare qualche
critica
Il punto di vista è
percepibile e si capisce
il giudizio critico del
candidato
Il punto di vista è
chiaramente
evidenziato e motivato
da un giudizio critico
Corretto dal punto di E’ presente coerenza Le idee espresse Il lavoro è personale,
vista formale ed elegante tra gli elementi e sono sono
numerose, con apporto critico e
nello stile
stabilite relazioni
esatte e approfondite valutazione completa
ed approfondita
TABELLA PUNTEGGI
PERTINENZA
CORRETTEZZA
LINGUISTICA
COERENZA E
COESIONE
IDEE
CRITICA
LIVELLO
PROGRESSIVO 10mi
PROGRESSIVO 15mi
I
II
III
IV
V
I
II
III
IV
V
I
II
III
IV
V
I
II
III
IV
V
I
II
III
IV
V
TOTALE
0,5
1,0
1,5
1,75
2,0
0,5
1,0
1,5
2,5
3,0
0
0,5
1,0
1,5
2,0
0,5
1,0
1,5
1,75
2,0
0
0,25
0,5
0,75
1,0
0,5
1,5
2,0
2,5
3,0
0,5
1,5
2,5
3,5
4,0
0,5
1,0
2,0
2,5
3,0
0,5
1,5
2,0
2,5
3,0
0,5
1,0
1,5
1,75
2,0
Voto decimi
Voto quindicesimi
2
3
3
4
2
3
2
3
1
10
2
15
N.B. Il livello tre corrisponde alla sufficienza tanto in decimi (somma 6/10) che in quindicesimi (somma 10/15)
46
47
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA
ECONOMIA D’AZIENDA
Commissione ………….
ESAME DI STATO 2011/2012
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA – ECONOMIA D’AZIENDA
CANDIDATO/A………………………………………………………………………
1. PERTINENZA E CONOSCENZA DEI CONTENUTI
SCARSA
Non pertinente, non presenti conoscenze minime necessarie
LIMITATA
Conoscenze parziali ed incomplete, scarsamente approfondito
ADEGUATA
Conoscenze nelle linee generali e completo solo negli aspetti più
significativi ma poco approfondito
DISCRETA/BUONA
Pertinente, completo e abbastanza approfondito
OTTIMA
Esaustivo ed esauriente,con buon grado di approfondimento
2. ORGANICITA’ DELLO SVOLGIMENTO
SCARSA
Pochi elementi essenziali,sviluppo non equilibrato e mancanza di
collegamento tra gli argomenti
PARZIALE
Elementi essenziali presenti ma sviluppo poco equilibrato tra le parti e
argomenti parzialmente collegati
ADEGUATA
Presenza degli elementi essenziali con grado di collegamento sufficiente
DISCRETA/BUONA
Collegamenti lineari e sviluppo abbastanza equilibrato
OTTIMA
Buona connessione logica, collegamenti efficaci e sviluppo equilibrato
1-4
5-9
10-11
12-13
14-15
1-4
5-9
10-11
12-13
14-15
3. ESPOSIZIONE E LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO
SCORRETTA
Linguaggio scorretto, lessico inadeguato e comunicazione inefficace
LIMITATA
Linguaggio abbastanza corretto ma con lessico limitato e comunicazione
frammentaria
ESSENZIALE
Linguaggio corretto ma poco scorrevole, comunicazione essenziale
EFFICACE
Linguaggio corretto con discreto uso del lessico ed efficace comunicazione
ORIGINALE
Linguaggio corretto, ricco ed articolato con comunicazione originale
10-11
12-13
14-15
4. APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE
SCARSA
Non sa applicare le conoscenze
LIMITATA
Applica le conoscenze in modo incompleto e commettendo errori
ADEGUATA
Sa applicare le conoscenze anche se con qualche imprecisione
DISCRETA/BUONA
Applica le conoscenze in modo preciso
OTTIMA
Applica le conoscenze in modo preciso e completo
1-4
5-9
10-11
12-13
14-15
TOTALE
VOTO: . …………..
□ all’unanimità
IL PRESIDENTE
MEDIA
1-4
5-9
PUNTEGGIO
□ a maggioranza
I COMMISSARI
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA INGLESE
Candidato ...........................................
Commissione ..............................
COMPRENSIONE
9-10
15
Comprende globalmente il testo/messaggio e sa analizzare con sicurezza i dettagli
8
13-14 Comprende il testo/messaggio e parecchi dettagli
7
11-12 Comprende il testo/messaggio ed alcuni dettagli
6
10
Comprende il testo/messaggio nelle sue parti essenziali
5
7-9
Comprende solo in parte il testo/messaggio
4
4-6
Comprende in modo sommario fraintendendo parte del testo/messaggio
1-3
1-3
Non comprende globalmente il testo/messaggio
PRODUZIONE
9-10
15
Si esprime in modo corretto sul piano morfo-sintattico, preciso su quello ortografico, appropriato su
quello lessicale ed il contenuto è ricco e pertinente con ottima rielaborazione personale
8
13-14
Si esprime in modo corretto sul piano grammaticale e ortografico, usando un lessico appropriato e
producendo un contenuto pertinente con buona rielaborazione personale
7
11-12
Si esprime con qualche incertezza lessicale ed ortografica ma il contenuto è chiaro ed esauriente
6
10
Si esprime con incertezze lessicali, ortografiche e grammaticali che però non oscurano la
comprensione del testo/ messaggio producendo un contenuto chiaro anche se non molto articolato.
5
7-9
Si esprime in modo poco chiaro e poco corretto producendo contenuto piuttosto povero
4
4-6
Incontra grosse difficoltà a produrre semplici testi / messaggi e si esprime in modo spesso scorretto
ed incomprensibile
1-3
1-3
Si esprime in modo incomprensibile travisando il senso del testo, delle domande o del lavoro
assegnato
CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI
9-10
15
Dimostra di conoscere gli argomenti in modo approfondito e di saper operare collegamenti.
8
13-14 Dimostra di conoscere adeguatamente gli argomenti trattati
7
11-12 Conosce gli aspetti principali degli argomenti trattati
6
10
Conosce gli aspetti degli argomenti trattati nelle loro linee essenziali
5
7-9
Conosce pochi aspetti degli argomenti trattati
4
4-6
Dimostra poco interesse e non conosce gli aspetti più elementari degli argomenti trattati.
1-3
1-3
Non conosce gli argomenti trattati.
TOTALE
VOTO: . …………..
□ all’unanimità
IL PRESIDENTE
MEDIA
PUNTEGGIO
□ a maggioranza
I COMMISSARI
48
GRIGLIA DI VALUTAZIONE (Lingue straniere)
Indicatori
1.
comprensione del/i quesito/i proposto/i
2.
pertinenza della risposta/e al/i quesito/i proposto/i
3.
conoscenza dei contenuti
4.
capacità di sintesi e rielaborazione dell’argomento/i proposto/i
5.
organizzazione logica dei contenuti
6.
correttezza grammaticale, ortografica, lessicale
PRODUZIONE
9-10
15
Si esprime in modo corretto sul piano morfo-sintattico, preciso su quello ortografico,
appropriato su quello lessicale ed il contenuto è ricco e pertinente
8
13-14 Si esprime in modo abbastanza corretto sul piano grammaticale e ortografico, in modo
appropriato su quello lessicale ed il contenuto è pertinente
7
11-12 Si esprime con qualche incertezza lessicale ed ortografica ma il contenuto è chiaro
6
10
Si esprime con incertezze lessicali, ortografiche e grammaticali che però non oscurano la
comprensione del testo/ messaggio ed il contenuto è chiaro anche se poco articolato.
5
7-9
Si esprime in modo poco chiaro e poco corretto ed il contenuto è piuttosto povero
4
4-6
Incontra grosse difficoltà a produrre semplici testi / messaggi e si esprime in modo spesso
scorretto ed incomprensibile
1-3
1-3
Si esprime in modo incomprensibile e travisa il senso del testo, delle domande o del lavoro
assegnato
CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI
9-10
15
Dimostra di conoscere gli argomenti in modo approfondito e di saper operare collegamenti.
8
13-14 Dimostra di conoscere adeguatamente gli argomenti trattati
7
11-12 Conosce gli aspetti principali degli argomenti trattati
6
10
Conosce gli aspetti degli argomenti trattati nelle loro linee essenziali
5
7-9
Conosce pochi aspetti degli argomenti trattati
4
4-6
Dimostra poco interesse e non conosce gli aspetti più elementari degli argomenti trattati.
1-3
1-3
Non conosce gli argomenti trattati.
49
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA B, C e MISTA
CANDIDATO
PUNTI
Conoscenze
6
Il candidato possiede conoscenze:
-nulle o scarse
-limitate
-superficiali
-sufficienti
-corrette
-corrette e approfondite
1
2
3
4
5
6
Competenze
5
Il candidato:
- non organizza in modo adeguato le nozioni assimilate
- organizza i contenuti dello studio in modo sufficientemente adeguato
- sa organizzare i contenuti dello studio in modo completo e organico
1
3
5
Capacità
4
Il candidato:
- risolve solo in parte i quesiti proposti
- risolve in modo sufficientemente corretto i quesiti proposti
- risolve in modo corretto i quesiti proposti
TOTALE
N.B. Evidenziati in grassetto sia i punteggi massimi che i livelli di sufficienza
1
3
4
15
50
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
51
TIPOLOGIA MISTA (2 TIPOLOGIA B + 4 TIPOLOGIA C)
Quesiti a risposta multipla (tip.C):
- punti 1,5 per ogni risposta esatta;
- punti 0 per ogni risposta errata.
Quesiti a risposta singola (tip.B):
- punti 4,5:
Risposta completa, articolata, corretta nei contenuti e nell’ esposizione;
- punti 3,5:
Risposta abbastanza completa ed articolata, con eventuali imprecisioni nei contenuti
e/o nell’ esposizione;
- punti 2,5:
Risposta pertinente ai contenuti essenziali, anche se poco approfondita e con
imprecisioni nei contenuti e/o nell’ esposizione;
- punti 1,5:
Risposta incompleta, lacunosa, con errori nei contenuti e/o nell’esposizione;
- punti 0,5:
Risposta molto frammentaria e con nessi logici molto carenti o del tutto assenti.
- punti 0:
Risposta mancante
PUNTEGGIO
n.1
n.2
/4,5
/4,5
n.3
/1,5
n.4
/1,5
n.5
/1,5
n.6
/1,5
Totale
/15
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
TIPOLOGIA B 3 QUESITI STESSO PESO
Quesiti a risposta singola:
- punti 5:
Risposta completa, articolata, corretta nei contenuti e nell’ esposizione;
- punti 4:
Risposta abbastanza completa ed articolata, con eventuali imprecisioni nei contenuti
e/o nell’ esposizione;
- punti 3:
Risposta pertinente ai contenuti essenziali, anche se poco approfondita e con
imprecisioni nei contenuti e/o nell’ esposizione;
- punti 2:
Risposta incompleta, lacunosa, con errori nei contenuti e/o nell’esposizione;
- punti 0 -1:
Risposta molto frammentaria e con nessi logici molto carenti o del tutto assenti.
PUNTEGGIO
n.1
n.2
/5
/5
n.3
/5
Totale
/15
GRIGLIA DI CONDUZIONE E VALUTAZIONE COLLOQUIO
ARGOMENTI MATERIE
Argomentoe/o
progetto e/o
tesina proposta
dal candidato
MACRO
INDICATORI
OBIETTIVI
Adesione al
Significatività
progetto culturale Qualità
Ampiezza
 Possesso /
Utilizzazione
delle
conoscenze
 Acquisizione
/
applicazione
delle
competenze
riguardanti
anche la terza
area
 Capacità
critiche e di
collegamento
Nuclei
tematici
proposti dalla
commissione
52
LIVELLI DI
PRESTAZIONE
PUNTI
6
 Conoscenze
Dimostra conoscenze
 Individuazione tema/i
Sa individuare il
 Approfondimento
tema/i
 Competenze
disciplinari
- Competenze
professionali








Dimostra competenze
6
Comprensione
Analisi
Sintesi
Valutazione
Capacità logiche
Contestualizzazione
Collegamenti
pluridisciplinari
Apporti personali
Sa comprendere
Sa analizzare
Sa sintetizzare
Sa valutare
Possiede capacità
logiche
Sa contestualizzare
Sa operare
collegamenti
5
Fornisce apporti
personali
 Esposizione
Correttezza espressiva
Evasiva, Disordinata
e padronanza Ricchezza argomentativa
Confusa, Stentata
della lingua
Coerenza e coesione
Impacciata, Imprecisa
orale
testuale
Corretta, Lineare
Precisione di linguaggio
Fluida, Sicura
1^ prova
Discussione prova
scritta
2^ prova
Capacità di
approfondimento
Autocorrezione
Capacità di
approfondimento
Autocorrezione
Capacità di
approfondimento
Autocorrezione
Discussione prova
scritta
3^ prova
Discussione prova
scritta
3
1
1
1
TOTALE
30
Conversione quindicesimi / decimi
decimi
quindicesimi
7
1
1_2
2
3
3
4
3,5
5
4
6
4,5
7
5
8
5,5
9
6
10
6,5 7_7,5 8_8,5 9_9,5
11
12
13
14
10
15
UNA SCUOLA APERTA AL MONDO E AL FUTURO
NON PIU’ STRANIERI MA NUOVI ITALIANI
Il Progetto sull’inserimento ed integrazione degli alunni stranieri è in atto nell’ Istituto ormai da
molto tempo e l’aumento sempre più considerevole di ragazzi non italofoni ha fatto nascere nel corso di
questi anni l’esigenza di una specifica progettazione che ingloba una didattica funzionale alla
massiccia presenza dell’utenza straniera.
Il numero di alunni stranieri in tutto l’istituto nel 2011-2012 è passato dal 65,21% al 60,74% degli
alunni frequentanti. Tuttavia, nel primo e nel secondo anno la percentuale resta ferma al 61,30% dell’
a.s. 2010/2011 così come la percentuale degli alunni neoarrivati e da alfabetizzare rimarrà più o meno
invariata al 32,65% rispetto allo scorso anno scolastico.
L’istituto per la sua collocazione in zone strategiche per l’immigrazione (via Melzi d’Eril è vicina a via
Paolo Sarpi e via Demostene è vicina a via Padova) concentra etnie provenienti soprattutto dalla Cina,
dall’America Latina e dalle Filippine anche se sono in aumento i gruppi provenienti dal Nord Africa, dallo
Sri Lanka e dai paesi dell’Est europeo.
L’utenza, quindi, è estremamente composita con problematiche particolari per ciascuna etnia.
Le difficoltà incontrate negli anni passati hanno imposto la ricerca di sempre nuove strategie di
intervento, il più possibile appropriate alle situazioni che via via si sono manifestate.
Le risposte che siamo tenuti a dare richiedono comunque una radicale riorganizzazione del lavoro
degli insegnanti e dei consigli di classe: a livello di programmazione, infatti, si deve tener conto del
diverso grado di conoscenza della lingua italiana dei ragazzi, destinati peraltro a mutare nel corso
dell'anno per numero e composizione in base alle richieste di iscrizione di neoarrivati.
Già da quanto emerso, negli anni passati, sugli abbandoni e sul numero sempre crescente di alunni
stranieri neoarrivati, si è pensato di organizzare non solo interventi sui ragazzi stranieri ma anche di
coinvolgere le loro famiglie così come succede per i ragazzi italofoni.
Questa necessità è nata dalla riflessione che l’apprendimento della L2 inizia nei contesti sociali in cui
vivono i ragazzi (famiglia – scuola – ecc.) e non può avvenire solo con l’inserimento dei ragazzi nelle
classi. L’apprendimento dell’italiano, come si sa, non è un problema esclusivo degli insegnanti di
lingua, ma deve coinvolgere tutti i docenti della classe. Si impara l’italiano anche durante l’ora di
matematica, scienze, economia aziendale, diritto ed …educazione fisica.
È importante, però, che non solo il contesto scolastico (aperto, curioso ed anche affettuoso)
bensì anche quello sociale di riferimento, soprattutto la famiglia, sia coinvolto affinché i ragazzi, dopo
aver attraversato la fase del silenzio, possano trovare il necessario stimolo alla produzione linguistica e
alla elaborazione cognitiva con la lingua italiana. Occorre organizzare e adoperarsi per creare un clima
di dialogo e ascolto, attraverso la conoscenza della storia personale e familiare degli alunni non
italofoni.
Il progetto prevede, oltre alla continuità degli interventi sugli studenti stranieri, un ampliamento
delle azioni dedicate ai loro familiari attraverso la costituzione di un laboratorio di L2 pomeridiano
e/o serale preparatorio alla certificazione delle competenze dell’italiano L2, l’apertura settimanale di
uno sportello mediazione culturale e l’attivazione di iniziative dedicate ai genitori, italofoni e
stranieri, volte a favorire l’integrazione culturale, la socializzazione e lo scambio di esperienze comuni.
Nel corrente anno scolastico è stato riattivato il Progetto FEI in collaborazione con la Provincia di
Milano che comprende i LABORATORI TERRITORIALI MULTIMEDIALI di ELLEDUE rivolti agli
alunni stranieri neoarrivati e lo SPORTELLO MEDIAZIONE LINGUISTICA.
Inoltre, il nostro Istituto ha sottoscritto, anche per quest'anno scolastico, la convenzione con
l'Università degli Studi di Milano e il Cosp per ottenere la presenza di tirocinanti presso le proprie
sedi di via Melzi e via Demostene.
Modalità di realizzazione

Accoglienza, integrazione e tutoring:
 Incontri personali con gli studenti e le famiglie dei neoarrivati con l’aiuto del mediatore culturale
Attuazione di interventi didattici di italiano ELLEDUE
- Interventi di sostegno allo studio per facilitare l’apprendimento e organizzazione di attività di
recupero e/o sportello didattico
- Interventi per superare le difficoltà di integrazione scolastica e sociale, favorendo il confronto con
le altre culture attraverso lo scambio di esperienze anche con le famiglie

Tutoraggio degli studenti stranieri a cura del referente di progetto.

Rapporti con il territorio
Riprendere e rafforzare la collaborazione con la Provincia di Milano, i CTP, il Comune di Milano e le altre
agenzie formative che si occupano dei ragazzi stranieri.
53
Risultati attesi
 Acquisizione degli strumenti di comunicazione e di conoscenza della lingua italiana da parte degli
alunni stranieri;
 Riduzione degli insuccessi scolastici , ritiri ed abbandoni in corso di frequenza e conseguimento da
parte degli allievi di una maggiore consapevolezza del proprio percorso formativo con un
miglioramento del rendimento scolastico;
 Attuazione dell’interculturalità e valorizzazione delle differenze personali e culturali;
 Maggiore organicità degli interventi realizzati all’interno dell’istituzione scolastica;
 Miglioramento della comunicazione tra le varie componenti scolastiche e della comunicazione con
l’esterno;
 Maggiore continuità in verticale e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola e miglioramento
del raccordo con le scuole medie di provenienza degli allievi.
Tempi di attuazione
GIUGNO – LUGLIO
-
Incontri con gli studenti frequentanti per l’organizzazione del lavoro estivo
Accoglienza dei ragazzi stranieri neoiscritti e delle loro famiglie
Rilevazione dei bisogni formativi dei ragazzi stranieri neoarrivati con l’uso di schede bilingue
Programmazione dei percorsi personalizzati per i ragazzi stranieri neoarrivati
SETTEMBRE






Accoglienza e rilevazione dei bisogni formativi dei ragazzi stranieri neoarrivati
Interventi didattici di L2 secondo modelli già utilizzati negli anni precedenti (Laboratorio ELLEDUE
intensivo per i neo arrivati di 30/40 ore in orario curriculare)
Programmazione nei consigli di classe di percorsi personalizzati per i neoarrivati
Programmazione attività di sostegno linguistico
Incontri con le famiglie dei nuovi arrivati ed inserimento degli stessi in corsi di alfabetizzazione con
le agenzie formative abilitate e/o convenzionate con l’Istituto
Reperimento materiale e programmazione di attività didattiche che favoriscano l’integrazione
OTTOBRE – GENNAIO



Interventi didattici di L2 secondo modelli già utilizzati negli anni precedenti: corsi di
più ore alla settimana sugli allievi di prima e di seconda alfabetizzazione con utilizzo di
personale esterno e/o interno
Coordinamento attività interculturali, anche pomeridiane, in situazione di compresenza
Intervento di sostegno allo studio in orario curriculare ed extra curriculare
FEBBRAIO – MAGGIO



Interventi di L2 in continuità sul Laboratorio ELLEDUE e organizzazione attività di recupero
Attività di raccordo con le S.M. mediante l’utilizzo di schede informative
Incontri con le famiglie dei nuovi arrivati ed inserimento degli stessi in corsi di alfabetizzazione
pomeridiani tenuti a scuola da agenzie formative abilitate e/o convenzionate con l’Istituto
GIUGNO – LUGLIO

Attivita di monitoraggio, verifica e valutazione sui risultati ottenuti dalle azioni intraprese nel corso
dell’anno.
Risorse Umane (Docenti, personale Ata, personale esterno)
Docente referente del progetto, docenti componenti delle commissioni accoglienza e integrazione alunni
stranieri, docenti esterni, mediatori culturali, operatori psico-pedagogici e personale ATA.
54
MEDIATORI A SCUOLA
Per assicurare la presenza a scuola di mediatori linguistici e culturali che, con interventi mirati,
favoriscano l'apprendimento dell'italiano e l'integrazione degli alunni stranieri, il nostro Istituto ha
stipulato una convenzione con l'Università degli Studi di Milano. Tale convenzione si colloca all'interno
del più vasto impianto del Protocollo d'Accoglienza, con lo scopo di renderlo efficace e operativo in ogni
sua parte.
La riflessione sulla mediazione culturale nel nostro istituto ebbe inizio alla fine degli anni Novanta,
allorquando il fenomeno dell'immigrazione pose nuove questioni organizzative e pedagogico-didattiche
condizionando tutte le scelte di politica scolastica.
Da qui l'idea che un'opera di mediazione culturale nella scuola potesse e dovesse essere condotta "a
due mani", cioè sia da insegnanti italiani che da mediatori di madrelingua, in un percorso comune di
studio e di progettazione calibrato sulle caratteristiche del nostro territorio, dell'utenza e delle
professionalità coinvolte nelle quotidiane dinamiche educative.
Il Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale, attivato presso l'Università degli
Studi di Milano in collaborazione con il COSP (Centro per l’Orientamento allo Studio e alle Professioni),
offre ai propri iscritti del 3° anno e a quelli del Corso di Laurea Magistrale in Lingue, Culture e
Comunicazione Internazionale, la possibilità di effettuare periodi di stage presso Istituti Scolastici e/o
Associazioni convenzionati con l’Ateneo.
La selezione delle candidature avviene sulla base delle specifiche richieste effettuate dalle Scuole
e/o Associazioni. Requisito prioritario è la conoscenza delle lingue previste dal progetto di mediazione,
con particolare riferimento alle seguenti aree geografiche: Cina, Mondo Arabo, America Latina ed
Europa orientale.
Durante il periodo di stage, il tirocinante viene affiancato da un docente dell'Istituto e da un
docente tutor presso l’Ateneo.
Il progetto comprende le seguenti attività:

accoglienza di studenti stranieri prevalentemente provenienti dalle principali aree linguisticogeografiche caratterizzate da flussi migratori verso l’Italia (Cina, Mondo Arabo, America Latina ed
Europa orientale)

mantenimento dei rapporti scuola-famiglia, incentrati soprattutto sulla traduzione delle
comunicazioni ufficiali e sull’organizzazione di eventi volti all'integrazione nella società e nel sistema
scolastico italiani;

sostegno agli studenti nelle attività quotidiane di apprendimento, con funzioni di facilitazione e
di supporto linguistico;

realizzazione ed implementazione di materiale didattico necessario ai bisogni specifici degli
insegnanti e degli studenti.
PAROLE E LUOGHI D’INTEGRAZIONE – LABORATORIO ITALIANO LINGUA2
Nell’ambito del Progetto “Parole e luoghi di integrazione. L’accoglienza e l’inserimento dei giovani
stranieri nelle scuole e nelle comunità” a. s. 2012/2013 (ex Progetto NON UNO DI MENO), l’Assessorato
all’istruzione ed edilizia scolastica della Provincia di Milano, in collaborazione con il Centro COME della
Cooperativa Farsi Prossimo, ha promosso alcuni laboratori di italiano L2 di territorio in cinque scuole di
Milano e Provincia. Il progetto prevede la costituzione di uno di questi laboratori territoriali nel nostro
Istituto (sede di Via Melzi d’Eril, 9).).
LABORATORI DI SCRITTURA E CORSI DI ALFABETIZZAZIONE
Dal 12 ottobre 2012 si è tenuto un laboratorio di scrittura, rivolto agli alunni stranieri delle
classi quinte che presentavano ancora difficoltà nella produzione scritta in lingua italiana.
Dal 26 ottobre 2012, invece, è stato attivato un laboratorio di italiano L2 avanzato, rivolto agli altri
alunni stranieri che presentavano difficoltà nella lingua italiana, sia nella produzione scritta che nella
comunicazione orale. Da giovedì 15 novembre 2012, infine, è ripreso il corso di italiano L2 di prima
alfabetizzazione, rivolto agli alunni stranieri neo arrivati.
55
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON ABILITA’ DIVERSE
L’Istituto garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della
persona diversamente abile e ne promuove la piena integrazione nella scuola.
A questo scopo l’Istituto collabora con le istituzioni interessate (ASL, Comuni, Provincia, Associazioni,
etc.), si avvale anche di consulenti esterni esperti in discipline psico pedagogiche, costituisce il
gruppo di lavoro e studio per l’integrazione scolastica dell’handicap e si impegna ad ottenere il
superamento delle barriere architettoniche nelle strutture scolastiche.
Dall’anno scolastico 2012-2013, inoltre, ha introdotto nel proprio organigramma didattico-educativo,
una specifica Funzione Strumentale con il compito di coordinare tutti gli interventi di sostegno
destinati agli studenti diversamente abili.
Per l’integrazione degli alunni che presentano una minorazione fisica, psichica o sensoriale che è causa
di difficoltà di apprendimento e/o di relazione, l’Istituto incarica annualmente uno o più docenti
utilizzando le opportunità offerte dal contratto del personale scolastico.
Il curricolo e la valutazione degli alunni con abilità diverse si configurano nel PSP o Piano di Studio
Personalizzato redatto congiuntamente da Docenti curriculari e Docente per le Attività di Sostegno.
Nel PSP vengono declinati nell'ordine:
 gli interventi didattici
 gli interventi educativi
 gli interventi finalizzati a garantire il processo di integrazione
 gli indicatori.
IL PSP si connota come strumento operativo della scuola a corredo del PEI o Piano Educativo
Individualizzato che vede impegnati nel processo di Integrazione dell'alunno con abilità diverse una
pluralità di attori: Operatori socio-sanitari, operatori dell'educazione, EE LL, genitori.
DIVERSAMENTE ABILI A SCUOLA: PER CHI OPERARE?
L’offerta formativa di questo Istituto propone, all’utenza affetta da disabilità, un’integrazione che garantisce
forme di emancipazione pedagogico - relazionale, che permettano al disabile di codificare e decodificare gli
input necessari alla formazione del proprio “progetto-vita”. Ove possibile utilizzare la collaborazione con enti
esterni, il nostro Istituto opererà in sinergia con quelle fornite dagli educatori comunali e provinciali; in tal
modo si attiva una forma di “nuovo potenziamento” scuola potenziata da risorse esterne gestite
internamente alla scuola.
L’area disabilità si ripropone, come sempre, l’obiettivo di applicare metodologie didattico -educative sui
livelli di abilità accertati e non su quelli che sono considerati diagnosticamente insanabili. L’esperienza ha
provato che il successo formativo nella scuola superiore non è in pari con il successo scolastico, quindi bisogna
scardinare tutti gli schemi e tutti i modelli che hanno la sola valenza contenutistica e/o nozionistica.
La nostra nuova scuola potenziata continua a trovare la sua realizzazione sull’incremento ed il
rafforzamento delle abilità, delle risorse, degli interessi, delle motivazioni verificate ed anche espresse
dall’alunno. Il progetto deve essere “cucito su misura” a favore degli alunni accertati diagnosticamente con
handicap di gravità lieve, medio, grave e gravissimo e qualsiasi sia la tipologia della disabilità.
La scuola deve essere considerata come “la sede” all’interno della quale si articolano le attività di
recupero e di riabilitazione al fine di realizzare processi formativi rispetto alle risorse possedute dal disabile.
In questa nuova realtà scolastica di inserimento alunni disabili, si vuole favorire e migliorare la prima fase della
presa in carico della Scuola Secondaria Superiore. Essendo l’utenza dell’I.P.S.S.C.T.S. “Marignoni - Polo”
costituita da alunni provenienti da diverse esperienze psico - socio -affettive, spesso abbastanza
problematiche, potrebbe essere potenziale “renderli utili” e compartecipi nell’azione di integrazione scolastica.
E’ necessario riconoscerli come risorsa e, su talune premesse, affidare a loro compiti e responsabilità,
rendendo sostanziale il processo d'Inclusione.
IL DOCENTE DI SOSTEGNO
 Il docente di sostegno, assegnato alla classe, ha il compito di chiarire e di illustrare agli alunni il proprio
ruolo e le proprie competenze.
 Il docente di sostegno è tenuto ad instaurare una relazione empatica con l’intera classe al fine di costituire
un punto di riferimento e di sicurezza per tutti.
 Qualora, nel progetto d’integrazione del disabile, intervengano risorse esterne, quali educatori comunali,
assistenti alla persona, volontari, obiettori di coscienza, ecc. si rende fondamentale precisare il ruolo e le
competenze di queste figure sia agli alunni, sia ai docenti.
 Il docente di sostegno, rappresenta un punto di incontro tra il CdC e le figure esterne.
 Il docente coordinatore dell’area della disabilità deve fornire le informazioni circa la gestione del disabile al
personale ATA preposto all’assistenza
 Il docente referente sull’handicap dovrà essere messo a conoscenza di tutte le problematiche che possono
sorgere in riferimento al suo settore di competenza.
56
L’ALUNNO DIVERSAMENTE ABILE
1. Il disabile con grave compromissione dovrà essere accolto dal gruppo - classe al quale dovranno essere
forniti gli strumenti e le informazioni, i suggerimenti, gli aiuti, le iniziative da adottare per favorire la relazione,
la comunicazione, il miglioramento delle autonomie.
2. L’integrazione dovrà essere pianificata nel CdC in quanto l’esperienza racconta che i ragazzi normotipo, se
non sono adeguatamente informati, coinvolti e motivati, si estraniano dall’interagire con i compagni in
situazione di handicap.
3. In tal senso è importante individuare tra gli alunni più collaborativi e più spontanei delle figure di “tutor “
che potranno essere chiamate a guidare le esigenze dell’alunno diversamente abile nelle varie situazioni
(accompagnamento in palestra, nei laboratori, affiancamento durante le visite guidate e i viaggi di istruzione).
I DOCENTI DEL C.D.C.
La presa in carico dell’alunno diversamente abile compete all’intero CdC, che ne deve adottare in toto la
gestione, individuando il percorso più coerente con i bisogni dell’alunno, tenuto conto degli standard del nostro
Istituto.
I docenti della classe dovranno:
1. Stabilire quali attività di accoglienza consentano di realizzare gli obiettivi di integrazione precedentemente
citati; si suggeriscono a tale proposito i seguenti strumenti: giochi di ruolo, circle time, uscite programmate sul
territorio, visione film ecc.).
2. Analizzare la raccolta dei documenti e delle informazioni ottenute e stabilire quale approccio conoscitivo si
rende utile stabilire con il soggetto (verificare, anche se nella stessa classe sono stati inseriti alunni provenienti
dalla stessa classe o dalla stessa scuola).
3. Condurre indagini conoscitive attraverso un invito rivolto alla famiglia, ed eventualmente ai docenti di
sostegno della scuola di provenienza.
4. Compilare la scheda informativa compilata da ciascun docente curriculare a seguito del periodo di
osservazione, necessaria per la stesura del PSP. In questa fase bisogna prevedere anche le attività
extrascolastiche, la gestione delle ore di approfondimento e di terza area, le uscite sul territorio. Per le uscite,
è necessario stabilire i docenti accompagnatori della classe e i docenti preposti alla presenza del disabile; in tal
caso non deve essere necessariamente chiamato a farne parte il docente di sostegno.
5. raccogliere informazioni aggiornate tramite la stesura del Profilo Dinamico Funzionale per poter adeguare il
percorso agli eventuali mutamenti della situazione.
6. Avviare contatti con i centri per l’impiego e il collocamento mirato diabili per favorire il passaggio
dall’integrazione scolastica all’integrazione lavorativa.
VERIFICA E VALUTAZIONE
1. Se l’alunno disabile partecipa alle attività scolastiche, il P.S.P. sarà articolato all’interno della
Programmazione di Classe. L’alunno dovrà perseguire gli obiettivi della programmazione individualizzata
attraverso metodologie e strumenti funzionali alle sue esigenze; le verifiche saranno le stesse proposte alla
classe o ad esse equipollenti, tenuto conto di quanto stabilito nel P.S.P. e la valutazione sarà espressa rispetto
a quanto stabilito in sede di programmazione e comunque sarà coerente con la griglia di valutazione prevista
dal POF d’Istituto.
2. Se l’alunno disabile partecipa alla vita di classe per favorire una crescita sociale stabile e soprattutto
significativa dovrà essere valutato secondo gli obiettivi educativi e cognitivi articolati nel rispetto delle abilità
accertate e progettate all’interno del P.S.P. In tal caso le verifiche proposte saranno “differenziate” rispetto
all’attività didattica di classe così come la valutazione. A costoro, a conclusione degli studi, sarà rilasciato un
attestato di crediti formativi.
3. Se l’alunno disabile è stato inserito con la previsione di una programmazione differenziata, ove il C.D.C.
riscontri che l’allievo abbia raggiunto un livello di preparazione conforme agli obiettivi didattici previsti dai
programmi ministeriali o a loro riconducibili, a norma di quanto stabilito dall’O.M. n°90 del 21 maggio 2001 è
possibile modificare il tipo di programmazione, senza necessità di prove di idoneità relative alle discipline degli
anni precedenti per cui non ha seguito un percorso formativo completo, ed in coerenza con gli obiettivi minimi
della classe utilizzare strumenti di verifiche e valutazioni coerenti con la nuova programmazione, finalizzati al
riconoscimento del titolo di studio.
I COMPITI DEL DOCENTE DI SOSTEGNO
1.
2.
coordinamento delle iniziative didattiche, formative, educative, programmate dai docenti della classe
d’inserimento dell’alunno diversamente abile, insieme al docente di sostegno, discusse e condivise
dall’intero Gruppo di Lavoro; tali iniziative costituiscono, nel loro insieme, il P.S.P. dell'alunno;
realizzazione di forme specifiche di intervento, cioè attività finalizzate alla piena valorizzazione delle
risorse dell'alunno diversamente abile, da svolgersi in determinati momenti del lavoro didattico,
distribuite in una organizzazione oraria definita collegialmente, sia in contesti operativi specifici, sia nel
contesto globale dell'attività scolastica, predisponendo riduzioni o adattamenti dei curricoli di classe,
57
3.
4.
organizzando materiali e proposte operative graduate, all’interno dei piani personalizzati a partire dai
bisogni formativi dell'alunno;
collaborazione con i docenti della classe nei processi di individualizzazione dell'insegnamento e
integrazione delle diversità, da realizzarsi ampliando le opportunità formative, in termini di esperienze e
stimolazioni, attuando interventi di recupero e compensazione mirati e strutturati su breve,
predisponendo piani personalizzati, ecc. ;
cogestione o conduzione diretta, in collaborazione con i docenti della classe, di progetti didattici,
formativi, educativi, con valenza trasversale o multidisciplinare, destinati al gruppo-classe, a sottogruppi-classe , a gruppi misti (opzionali), con le finalità di integrare le risorse soggettive degli alunni,
valorizzare l'operatività, l’accesso ad una pluralità di approcci e linguaggi, la didattica multimediale,
l'orientamento formativo. Tali progetti possono svolgersi anche in orario aggiuntivo utilizzando le risorse
economiche previste in regime di autonomia scolastica.
DOCUMENTI DA STILARE
Per ciascun alunno con handicap la scuola, sulla base di valutazioni Diagnostiche sanitarie, sociali e
familiari predispone un apposito "Piano di Studio Personalizzato" (P.S.P.) da condividere con tutti gli
attori presenti nella stesura del Piano Educativo Individualizzato.( P.E.I.)
POSSIBILI PERCORSI DI STUDIO
All’interno della scuola sono stati individuati due possibili percorsi di studio:
Percorso individualizzato: per alunni con gravi e medie difficoltà di apprendimento.
Il consiglio di classe elabora un percorso di studio derivante dalle singole discipline scegliendo i
contenuti e i concetti che più rispondono alle esigenze lavorative e di vita sociale per l’alunno,ma
mantenendo le linee essenziali del corso si studio della scuola. La finalità di tutto questo è di
consentire l’acquisizione dei competenze che permettano all’alunno di raggiungere una maggiore
autonomia, migliorare la propria immagine di sé acquisire inoltre abilità specifiche volte a favorire il
futuro inserimento nel mondo del lavoro
La valutazione sarà riferita ai progressi e al piano educativo predisposto.
Al termine dei tre anni (anno della qualifica professionale) lo studente sostiene una prova finale riferita
al proprio livello di competenze raggiunto al fine della certificazione del credito formativo.
Il proseguimento degli studi nel IV e V anno è finalizzato unicamente all'approfondimento delle
competenze acquisite. La proposta didattica si discosta molto dal curriculum delle classi, aumentano le
ore svolte fuori dalla classe per la realizzazione di progetti mirati per un migliore inserimento nel
mondo del lavoro, la frequenza viene limitata alle discipline in cui l’alunno può apprendere contenuti e
concetti nuovi. Possono essere previsti stages assistiti in aziende.
Al termine dei cinque anni viene rilasciato l’attestato di frequenza certificando le competenze finali
raggiunte (credito formativo)
Percorso equipollente: per alunni con lievi difficoltà d'apprendimento.
Partendo dalle difficoltà dell’alunno e dalle sue potenzialità, il consiglio di classe riduce o modifica
parzialmente i contenuti delle singole discipline da sottoporre allo studente mantenendo inalterate le
caratteristiche essenziali del corso di studio e gli obiettivi, individua strategie metodologiche così da
sfruttare in pieno le sue abilità. La valutazione sarà omogenea a quella della classe anche se
fortemente indirizzata a valorizzare i progressi e i risultati positivi. E’ spesso ipotizzabile un percorso
scolastico rallentato per permettere il conseguimento della qualifica professionale. L’esame di qualifica
può essere uguale alla classe o equipollente (ridotto nel numero dei quesiti, domande semplificate,
tempi più lunghi).
Il proseguimento nel post-qualifica, anche con tempi più lunghi, è finalizzato al conseguimento del
diploma di maturità. Anche in questi due anni il percorso di studio viene adattato con le stesse
modalità sopra esposte alle caratteristiche dell’allievo.
ORGANIZZAZIONE DEI GRUPPI H DI LAVORO
GLHO
Uno per ogni alunno H, sarà così formato:
-Il Preside o un suo delegato che presiederà le riunioni.
-I docenti di sostegno con il compito di curare i rapporti con la famiglia, con gli operatori socio-sanitari, con gli
insegnanti curriculari
-I genitori dell’alunno.
-I rappresentanti dell’equipe socio-sanitaria che segue il ragazzo
-Il coordinatore di classe dell’alunno.
Compiti del gruppo H operativo
Si riunisce, salvo particolari problemi, due/tre volte l’anno. Ha il compito di stendere e aggiornare il bilancio
diagnostico e prognostico del P.D.F., della progettazione e della verifica del P.S.P.
58
GLHI
Sarà così formato:
-Il Preside che presiederà le riunioni.
-Un rappresentante degli insegnanti curriculari.
-Coordinatore del Sostegno. che ha il compito di curare le relazioni con gli Enti esterni (ASL, Comune, ecc.),
organizzare le attività all’interno dell’Istituto in particolare, in collaborazione con il Preside, assegnare ai
docenti gli alunni in disabilità.
-Un Docente di Sostegno
-Un rappresentante della A.S.L. del territorio.
-Un rappresentante dei servizi sociali e del territorio.
-Un rappresentante dei genitori.
Compiti del gruppo H d’Istituto
Si riunisce in media due/tre volte all’anno, la prima volta all’inizio dell’anno scolastico per l’insediamento del
gruppo e per individuare le linee e le strategie per l’integrazione scolastica degli alunni, la seconda volta entro
il mese di Febbraio a verifica dell'attività svolta. Un terzo incontro prima della fine dell'anno scolastico per
formalizzare la richiesta di ore di sostegno valutando le indicazioni pervenute dai gruppi H operativi, per dare
suggerimenti per la formazione delle classi e per la loro collocazione in riferimento alle eventuali esigenze degli
alunni.
Istruzione Domiciliare
Il servizio di Istruzione Domiciliare nasce dalla sempre più diffusa sensibilità al problema dell’istruzione
e della formazione degli alunni malati, in particolare di quelli che, affetti da gravi patologie, non
possono frequentare regolarmente la scuola per un periodo di almeno trenta giorni. L’obiettivo è quello
di assicurare l’erogazione di un servizio scolastico che eviti loro di interrompere il corso di studi
intrapreso prima del sopraggiungere della malattia, offrendo standard didattici elevati e mezzi capaci di
accrescere competenze, abilità e metodo di studio. Prendendo a prestito la definizione di un alunno che
ne ha usufruito di recente, "l’istruzione domiciliare non è altro che la scuola che va a casa”.
La scuola a domicilio permette, quindi, allo studente malato di rimanere il più possibile nel proprio
ambiente abituale di vita e, al tempo stesso, di gestire il tessuto di relazioni sociali e amicali con il
mondo scolastico, contribuendo così al mantenimento e al recupero del suo equilibrio psicofisico. La
scuola a domicilio ha quindi come finalità il raggiungimento del benessere globale dell'allievo e la
promozione del suo successo formativo, onde evitare che l'interruzione della frequenza scolastica e le
assenze ripetute o prolungate si trasformino in abbandoni e ripetenze. L’istruzione scolastica, infatti, è
un diritto che va garantito a tutti, anche agli studenti impossibilitati a frequentare normalmente la
scuola. A tale scopo il legislatore ha disposto una serie di normative volte a regolamentare gli interventi
di Istruzione Domiciliare, comprese quelle relative alle condizioni lavorative del docente, al suo ruolo, al
suo impegno didattico e all’annesso riconoscimento economico.
E' importante, infatti, che, in questi casi, l’insegnante, anzi l'intero Consiglio di classe sia messo al
corrente dei programmi di ospedalizzazione domiciliare gestiti dai centri che hanno in cura lo studente e
conosca le regole e le procedure amministrative che permettono l’attivazione del servizio di Istruzione
Domiciliare. In coerenza con i principi di eguaglianza e solidarietà che ispirano la sua azione educativa,
didattica e culturale, L'IPSSCT, quindi, nel condividere le finalità dell'Istruzione Domiciliare, le assume
tra le linee guida del proprio Piano dell'Offerta Formativa. E impegna i Consigli di Classe a predisporre e
a realizzare, in accordo con gli Enti Ospedalieri e gli staff medico-specialistici coinvolti nell'attività di
cura, specifici progetti personalizzati a supporto del benessere psicofisico e del successo formativo di
tutti gli allievi che si trovassero nelle condizioni di doverne usufruire.
Il Progetto HSH@Network: attività d’insegnamento e di formazione on line http://pso.istruzione.it/ è in
funzione dall’a.s. 2003-2004. Sul sito http://www.hshlombardia.it sono disponibili specifiche risorse
didattiche per i docenti. Eventuali ulteriori chiarimenti potranno essere richiesti alla Scuola Polo “SMS
Don Lorenzo Milani” via Salvemini, 1 26900 Lodi tel 0371.30657
– indirizzo e-mail
[email protected] – Dirigente Scolastico Laura Fiorini
59
ORIENTAMENTO E ACCOMPAGNAMENTO
Il Progetto Orientamento della nostra scuola comprende attività di accoglienza e di
accompagnamento per gli studenti finalizzato a prevenire eventuali disagi (Tutor e Sportello Studenti)
o, nel caso, a favorire un eventuale ri-orientamento. I rapporti con i CFP e le altre scuole del territorio,
improntati da tempo ad una fattiva collaborazione, rappresentano una risorsa fondamentale. Altrettanto
importante il ruolo dei consigli di classe che, dopo aver individuato gli studenti che necessitano di questi
interventi, li segnalano ai Tutor affinché propongano quelli più opportuni.
Con l’orientamento in ingresso il nostro istituto si rivolge agli studenti delle scuole medie nel
momento della scelta della scuola superiore. Attraverso partecipazioni a Campus, Open-day,
collaborazione ed incontri con docenti, genitori ed alunni, fornisce un’ampia informazione sui corsi di
studio e gli aspetti più rilevanti del Piano dell'Offerta Formativa della scuola, le discipline, i progetti e le
attività curriculari ed extracurriculari del nostro istituto.
Anche l’orientamento in uscita è seguito con la massima cura, perché costituisce una forma di
“accompagnamento” per le scelte successive al rilascio della qualifica o del diploma. Il successo
formativo dei nostri allievi, dipende, infatti, anche dall’informazione sugli sbocchi professionali,
universitari e d’istruzione tecnica superiore ricevuta nelle classi quarte e quinte.
Gli alunni vengono perciò costantemente aggiornati su tutte le iniziative di orientamento al lavoro,
all’autoimprenditorialità e alla formazione universitaria o tecnica superiore presenti sul territorio al fine
di indirizzarli verso una scelta matura e consapevole.
Obiettivi e attività del progetto accoglienza e orientamento
 Accogliere gli studenti e le loro famiglie
 Favorire l’inserimento nella nuova realtà scolastica
 Orientare e promuovere negli studenti una scelta consapevole e responsabile del proprio percorso
scolastico
 Seguire il processo di transizione dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di
secondo grado aiutando gli alunni ad integrarsi in modo efficace nella nuova realtà scolastica.
 Diminuire il disagio del passaggio tra scuola media inferiore e superiore
 Combattere la dispersione scolastica
 Promuovere e far conoscere nel territorio l’Istituto e la sua offerta formativa
 Rafforzare i rapporti tra le scuole medie inferiori e superiori realizzando iniziative condivise che
permettano agli allievi di scegliere l’istituto che più risponde ai propri bisogni formativi
 Offrire una informazione chiara e completa sugli aspetti più rilevanti del POF d’istituto
 Fornire supporto orientativo alle classi
 Fornire agli studenti diplomandi informazione e consulenza per una scelta consapevole per il
proseguimento degli studi o inserimento nel mondo del lavoro
L'attività di orientamento viene suddivisa in tre settori:
1-orientamento in entrata
2-orientamento in itinere e ri-orientamento
3-orientamento all'università e al mondo del lavoro.
Per consentire il passaggio da e verso un altro istituto o indirizzo di studi, gli alunni che provengono da
altri istituti o indirizzi vengono affidati ad un Tutor e seguiti fino a quando non si sono integrati nella
classe di destinazione. Anche gli studenti che chiedono il passaggio ad altre scuole usufruiscono di uno
specifico supporto di orientamento e tutoring.
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
Ferme restando le disposizioni stabilite da decreti, regolamenti e circolari, la formazione delle classi
dovrà tenere conto dei seguenti criteri:
 garantire l'omogeneità tra le diverse classi (equieterogeneità), in base al giudizio finale rilasciato
dalla scuola media e alla diversa provenienza
 consentire agli studenti ripetenti la permanenza nel proprio corso, salvo esplicita richiesta di
cambiamento da parte loro o dei genitori. Anche il Consiglio di Classe può consigliare, per documentate
ragioni di opportunità, un inserimento diverso dei ripetenti che deve essere comunque valutato dalla
Dirigenza
 assicurare agli alunni portatori di handicap le migliori condizioni ambientali possibili in funzione della
particolarità dei loro bisogni
 rispettare l'opzione espressa dagli allievi e dalle famiglie sulle lingue straniere, dando la priorità a
quelle studiate nelle medie inferiori o nelle scuole di provenienza
Altre richieste delle famiglie potranno essere prese in considerazione solo nel rispetto dei criteri stabiliti
dal Collegio Docenti e su indicazione della Commissione Formazione Classi
60
NORME DI RIFERIMENTO E ORGANI COLLEGIALI
La scuola è aperta a tutti e promuove, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena
formazione della personalità degli alunni e la crescita professionale di tutto il personale.
La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo
sviluppo della critica.
La scuola è comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, improntata ai valori democratici e
volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella
diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione al diritto allo
studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia
con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia
fatta a New York il 20 Novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.
Nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie ai docenti è garantita la libertà di insegnamento
diretta a promuovere attraverso un confronto aperto di posizioni culturali la piena formazione della
personalità degli alunni.
L'azione di promozione è attuata nel rispetto della coscienza morale e civile degli alunni a favore dei
quali sono attuate iniziative dirette a garantire il diritto allo studio ed il diritto alla cittadinanza
studentesca, in un sistema di rappresentanza e partecipazione attiva.
Al fine di realizzare la partecipazione alla vita ed alla gestione della scuola, nel rispetto delle
competenze e delle responsabilità di ognuno, dando ad essa il carattere di una comunità che interagisce
con la più vasta comunità sociale e civica sono necessarie regole flessibili, ma certe e durevoli nel
tempo.
In tale contesto sono stati approvati nel nostro istituto i seguenti documenti che regolano la vita
della comunità scolastica e che vengono affissi
all’Albo e sono disponibili su richiesta per
consultazione:
 Regolamento di Istituto
 Contratto Integrativo di Istituto approvato annualmente entro il mese di dicembre
 Piano di Contabilità approvato annualmente entro il mese di febbraio
 Regolamento viaggi d’istruzione
61
AUTOVALUTAZIONE DELLA SCUOLA
Al termine di ogni anno scolastico viene solitamente distribuito a tutte le componenti della scuola
(docenti, studenti, personale Ata e genitori) un questionario per raccogliere giudizi e valutazioni sulla
qualità della scuola (didattica, laboratori e infrastrutture, servizi di segreteria, trasparenza e
informazione, sicurezza ecc.) e monitorare l'efficacia dell'Offerta formativa.
L'IPSSCT “D.Marignoni-M. Polo” ha partecipato al progetto-pilota sull'Autovalutazione d'Istituto
promosso nel 2008-2009 dalla Provincia di Milano e coordinato dal CISEM finalizzato a:
 Analizzare la realtà del nostro Istituto con serietà scientifica e in modo ragionato per poter
migliorarne l'offerta formativa
 Confrontare la propria situazione con quella provinciale e della propria tipologia di riferimento
 Indagare sulle eventuali problematiche dell’Istituto e studiare ipotesi di intervento e soluzioni per gli
ambiti e i settori carenti o in difficoltà
 Evidenziare i punti di qualità dell’Istituto rispetto alla situazione provinciale e nazionale per integrare
e potenziare l’attività di orientamento
LA POLITICA DELLA QUALITÀ
La Direzione dell’Istituto, al fine di garantire la qualità dei servizi erogati e conseguire la soddisfazione
degli Utenti, ha ritenuto opportuno adottare un proprio Sistema di Gestione della Qualità conforme al modello
descritto nella norma UNI EN ISO 9001:2008 e, in tale occasione, definire la propria politica della qualità in
coerenza con la propria mission.
L’obiettivo di un Sistema di Gestione della Qualità, così come definito dalla Norma, è la soddisfazione del
cliente da perseguirsi nell’ottica di un miglioramento continuo, attraverso un’efficace gestione dei processi
necessari alla realizzazione di prodotti/servizi, per generare risultati che aumentino la soddisfazione del
cliente in modo consistente e sistematico.
Con tale iniziativa si intende standardizzare e omologare le procedure per l’accoglimento e il mantenimento
dell’utente/allievo nella formazione e nell’orientamento.
Il livello di qualità deve essere raggiunto in modo non sporadico, ma costante nel tempo e per questo è
necessario che siano coinvolte in maniera sistematica tutte le funzioni della scuola.
La Politica della Qualità dell’Istituto si fonda sul concetto che la scuola è un efficace centro di istruzione,
formazione e di cultura soprattutto quando opera in un clima di consenso sociale condiviso da studenti,
famiglie e territorio di riferimento.
La Politica della Qualità dell’Istituto viene elaborata dal Dirigente Scolastico in base ai bisogni dei seguenti
soggetti interessati all’istruzione-formazione:
 Utente scuola e famiglia
 Personale docente e non docente
 Territorio
 Società
L’impegno della Direzione
La Direzione dell’istituto, nell’ambito delle attività di Istruzione e Formazione Professionale , intende
perseguire una moderna gestione della qualità, puntando ad un’ ottimale organizzazione delle risorse, per
ottenere la piena soddisfazione degli utenti-clienti e degli operatori dell’istituto stesso.
L’Impegno costante è quindi quello di realizzare i seguenti obiettivi:
 soddisfazione del cliente in conformità alle norme ed all’etica professionale;
 continuo miglioramento del servizio
 collaborazione tra tutti gli operatori coinvolti nell’erogazione, al fine di perseguire la qualità del
servizio ed ottenere la massima soddisfazione degli stessi.
A tal fine la Direzione si assicura che la propria Politica per la Qualità sia ben compresa da tutto il personale
dai propri consulenti e collaboratori esterni attraverso la pubblicizzazione della stessa a mezzo affissione
all’Albo e/o inserimento sul sito internet della scuola o mediante incontri programmati di
informazione/formazione. L’attuazione della Qualità è confermata da sistematiche verifiche sulla soddisfazione
del cliente.
I mezzi che permettono il controllo della Qualità sono stati definiti in collaborazione con tutte le funzioni e
sono specificati nel “Manuale della Qualità” che precisa gli obiettivi, le responsabilità e le procedure che
regoleranno da ora in poi l’insieme delle attività di produzione.
Il successo dell’istituto, nell’ambito delle attività d’Istruzione e Formazione Professionale, ed il
mantenimento della Qualità richiesta dai clienti, dipendono dall’applicazione di queste regole; è quindi
necessaria la condivisione di questo obiettivo da parte di tutti e l’impegno di ciascuno, singolarmente e come
membro di questa organizzazione.
Tutti gli operatori scolastici dell’Istituto “Marignoni-Polo“, dal dirigente al collaboratore scolastico, sono
impegnati pertanto a proseguire nel percorso formativo teso a creare la diffusione di una nuova cultura: la
consapevolezza dell’importanza di utilizzare strumenti e metodi che permettono di elaborare, gestire e
controllare tutti i processi posti in essere dalla scuola per migliorarne continuamente gli esiti.
Per realizzare tutto questo abbiamo intrapreso un percorso che ci ha portato alla certificazione in base alle
norme internazionali per la Politica della Qualità ISO 9001:2008.
62
Seguendo le indicazioni di queste norme abbiamo riesaminato il nostro modo di organizzarci e di operare per
superare i punti deboli e consolidare quelli forti migliorando in tal modo il nostro modo di lavorare e arricchito
la nostra professionalità convinti che dal grado di integrazione, dal contributo di ciascuno dipende la
costruzione sociale dell’identità della scuola e la sua legittimazione sociale.
Il Dirigente scolastico assicura
• l’esplicitazione della Politica annuale della Qualità, e la diffusione a tutti i livelli
• l’individuazione delle responsabilità, degli obiettivi, delle risorse, dei tempi di attuazione che
coinvolgono tutto il personale
• il riesame del POF sulla base degli esiti delle attività erogate, degli audit di processo, delle proposte
avanzate dalle parti interessate e dagli OOCC
• l’autovalutazione e il monitoraggio complessivo e sistematico delle attività e dei risultati della
organizzazione in riferimento al sistema di gestione per la qualità
• l’attenzione alle informazioni di ritorno dagli studenti, dalle famiglie e dalle parti interessate al fine di
individuare obiettivi di miglioramento,la ricerca e l’applicazione di soluzioni, la valutazione dei risultati e la
formalizzazione delle modifiche
 il perseguimento dell’efficacia didattica-educativa:
- adattando i programmi alle peculiari esigenze degli alunni; in modo particolare di quelli in situazione di
handicap, che fruiranno di percorsi didattici individualizzati
- arricchendo l'offerta formativa anche in relazione alle caratteristiche del territorio
- verificando in modo frequente e puntuale l’efficacia del lavoro svolto
- rendendo omogenei i programmi per classi parallele
- effettuando il recupero delle carenze riscontrate nelle singole discipline e delle abilità di base
sistematicamente all’interno della normale attività didattica, mediante le attività di supporto previste nella
programmazione educativa - didattica e con corsi di recupero
I fattori di qualità
Per perseguire tali obiettivi, sono stati individuati alcuni fattori di qualità:
a. La professionalità degli operatori del servizio (docenti e personale A.T.A.);
b. I risultati del processo di apprendimento degli studenti;
c. Il grado di soddisfazione degli utenti rispetto ai servizi erogati;
d. Il clima comunicativo - relazionale interno;
e. Le condizioni di sicurezza e benessere degli utenti e degli operatori del servizio.
A. La professionalità degli operatori del servizio è perseguito attraverso il piano annuale di
aggiornamento e formazione. Tale piano viene preparato dal Dirigente Scolastico tenendo conto delle
esigenze espresse dagli stessi operatori del servizio.
B. I risultati del processo di apprendimento degli studenti sono analizzati tramite:

analisi dei risultati finali;

analisi degli esiti degli Esami di stato;

analisi dei risultati delle prove relative agli interventi di recupero;

analisi esiti prove di monitoraggio delle competenze in italiano e matematica e scienze fornite
dall’organo di controllo nazionale se scelti come scuola campione.
C. Il grado di soddisfazione degli utenti del servizio scolastico è rilevato annualmente entro la metà di
maggio con questionari relativi alla soddisfazione percepita da studenti, e genitori. I dati emersi dal
questionario sono utilizzati per fissare gli obiettivi di miglioramento del servizio per gli anni successivi.
D. Il clima relazionale interno è curato direttamente dallo staff del dirigente e si realizza attraverso un
sistema di informazione quanto più possibile efficiente ed efficace, il rafforzamento delle competenze
relazionali del personale, la trasparenza delle comunicazioni, la disponibilità all’ascolto e al dialogo.
E. Le condizioni di sicurezza e di benessere degli utenti e operatori del servizio sono garantite:

dalla scrupolosa osservanza delle norme di legge;

dalla predisposizione annuale del documento di analisi e valutazione dei rischi da parte del
Responsabile Prevenzione e Protezione;

dalla attenzione alla prevenzione degli infortuni a scuola e durante le attività extrascolastiche;

dal controllo della efficienza e adeguatezza dei locali e delle attrezzature;

dalla cura e della pulizia e igiene dei locali;

dalla diffusione della cultura di tutela dell’ambiente;

dalla formazione del personale e degli studenti al rispetto delle norme di sicurezza e prevenzione con
due prove annue di simulazione delle situazioni di emergenza.
In occasione delle riunioni Annuali della Direzione, sono definiti obiettivi per la qualità sulla base delle
informazioni mano a mano raccolte nell’applicazione delle procedure. Gli obiettivi sono comunicati a tutto il
personale affinché ognuno li possa condividere e possa lavorare per il loro raggiungimento.
63
LA CULTURA DELLA SICUREZZA
LA SICUREZZA A SCUOLA
La scuola si configura da sempre come contesto di trasmissione del sapere; è da tempo riconosciuta
anche come un luogo privilegiato per la promozione della salute, in senso lato, e non è trascurabile
l’accezione di “luogo di lavoro sicuro” per tutti gli attori che operano al suo interno.
L’ambiente scolastico rappresenta il contesto ideale nel quale strutturare, articolare ed approfondire
la cultura della sicurezza affinché nelle nuove generazioni questo concetto venga radicato e diventi
stile di vita. Formare gli individui al rispetto per la propria salute e per quella degli altri, persone
capaci di indirizzare le proprie scelte e i propri comportamenti nella direzione della tutela di un
ambiente da tutti condiviso, è un’occasione di civiltà e di sviluppo sostenibile che non vogliamo
lasciarci sfuggire. La scuola ha in primo luogo la responsabilità diretta di garantire la sicurezza degli
studenti nell’ambito dell’istruzione, in particolare nella formazione professionale che può presentare
rischi specifici, e una responsabilità indiretta di prepararli alla vita futura, aiutandoli a sviluppare, nel
corso della carriera scolastica, un maggior senso di responsabilità nei riguardi della sicurezza propria
e altrui. La salute e la sicurezza sono infatti parte integrante di tutti gli aspetti della vita quotidiana e
professionale e l’attività scolastica, nel suo insieme, offre spazi e preziose opportunità per sviluppare i
temi della vivibilità, del benessere psico-fisico, del diritto alla sicurezza, dell’assunzione di
responsabilità. La promozione della cultura della salute e della sicurezza nell’ambiente scolastico trova
un essenziale punto di forza nell’adozione di un approccio olistico che consideri e integri i seguenti
aspetti:
 il benessere fisico, psicologico e sociale degli studenti e di quanti lavorano nella scuola
 la scuola nel suo insieme, come relazione di componenti organizzative, individuali e ambientali
 l’inserimento trasversale di queste tematiche nell’insegnamento delle diverse materie scolastiche e
nell’arco dell’intero percorso educativo tenendo conto dell’età e del livello di istruzione dello studente
SU QUALI FATTORI PUNTARE?
Il buon esito del processo di integrazione della salute e della sicurezza nell’istruzione dipende da più elementi
attinenti alla sfera delle:
 scelte politiche educative e organizzative della scuola
 norme e procedure di promozione della salute e della sicurezza nell’ambiente scolastico
 scelte comportamentali trasmesse al singolo e al gruppo da parte dell’intera comunità scolastica
La sicurezza trova nella prevenzione la strategia più efficace per la sua attuazione e la prevenzione, a sua volta,
individua nell’educazione la modalità migliore per aiutare i bambini e i ragazzi a riconoscere le situazioni pericolose e
ad adottare comportamenti adeguati per vivere in sicurezza.
La costruzione di una scuola sicura, nel senso più ampio del termine, che rappresenti un contesto educante,
protettivo e garante delle regole condivise, richiede:
 l’adozione di politiche educative e organizzative concordate, implementate e revisionate periodicamente
dall’intera comunità scolastica, che siano ampiamente comunicate a tutti coloro che operano nella scuola o che con
essa si relazionano
 l’attuazione e il rispetto di procedure, da parte del personale docente e non docente, per la prevenzione del
rischio e la promozione di situazioni che si svolgono in condizioni di sicurezza
 la realizzazione e la diffusione di buone pratiche educative di promozione della salute e della sicurezza da cui
attingere spunti, attività, metodi da sperimentare durante i diversi momenti della vita scolastica quotidiana e da
utilizzarsi come principi-guida per lo sviluppo di una scuola sicura, in cui la disciplina (da intendersi come rispetto
delle regole) rappresenta un fattore chiave anche nella costruzione di un ambiente sociale ed emotivo rassicurante
Nello specifico, i punti di forza della promozione della sicurezza a scuola sono:
 organizzazione del lavoro attenta e conforme al rispetto della cultura delle regole e della prevenzione da parte di
tutto il personale al fine di ridurre rischi specifici per la sicurezza e la salute di tutti gli attori della scuola;
 promozione della salute e della sicurezza sul lavoro in chiave positiva per far sì che non siano solo” buone
pratiche”, ma diventino un valore come parte integrante degli ambienti di vita e responsabilità del singolo e della
società nei confronti di se stessi e della collettività
 previsione nell’Istituto scolastico di un servizio dedicato alla prevenzione e alla promozione della sicurezza,
coordinato da personale docente qualificato
 formazione adeguata del rappresentante per la sicurezza
 definizione e condivisione di misure cautelari per attività didattiche specifiche predisposte dagli insegnanti per
ridurre al minimo i rischi per gli alunni
 programmazione delle attività didattico- educative che prevedano momenti formativi e informativi incentrati
sulle regole dello stare insieme, prevenzione di comportamenti a rischio
 coinvolgimento di insegnanti esperti nello sviluppo delle attività educative e dei relativi materiali didattici
 adozione di metodi interattivi di insegnamento che coinvolgano gli studenti in prima persona, attraverso lavori di
gruppo, simulazioni di situazioni di pericolo, regole e casi concreti da mostrare e cercare di risolvere insieme
 sistema di informazione capillare che raggiunga tutta la comunità scolastica, le famiglie e gli allievi
 cooperazione tra scuola e famiglia fondata sulla comunicazione costante su quanto svolto in classe, sugli
argomenti trattati, sulle modalità di apprendimento degli alunni, sulle loro difficoltà, attraverso relazioni periodiche e
organizzazione di incontri informativi sulla sicurezza per i genitori degli studenti
Risulta importante far capire agli studenti e a tutto il personale scolastico quali sono le azioni da intraprendere per la
sicurezza propria e degli altri, e quali sono gli atteggiamenti da cambiare, attraverso una seria valutazione del
rischio. “Salute”, “rischio”, “sicurezza” sono però concetti molto astratti. Per interessare gli studenti risulta
essenziale fare attività ed esempi concreti, coinvolgendoli in prima persona.
64
AGGIORNAMENTO DOCENTI E INNOVAZIONE DIDATTICO-METODOLOGICA
Molto qualificata e intensa anche l'attività di aggiornamento finalizzata a fornire gli strumenti e
l'impostazione metodologica necessaria in vista della programmazione per competenze.
2011-2012
La formazione del personale docente in una scuola in continua evoluzione assume un’importanza
fondamentale. Anche nell’a.s. 2011-2012, il nostro Istituto ha puntato in modo puntuale e continuativo
sull’aggiornamento del personale docente con questi obiettivi:
•
•
•
incentivazione della formazione in servizio
formazione con altre agenzie scolastiche
formazione intesa come ricerca-azione
Individuati i campi prioritari (disabilità e immigrati, curricolo, nuove tecnologie, metodologia
cooperativa e pratica riflessiva, dispersione), la programmazione d’Istituto si è orientata a:
• favorire la formazione in servizio del personale;
• investire sulla promozione dell’Istituto;
• dare spazio alla comunicazione e all’interazione con l’extrascuola;
• continuare la politica di forte inserimento nel territorio nell’ottica della condivisione e della
corresponsabilità educativa;
• incentivare l’uso delle nuove tecnologie sia nella didattica quotidiana di ogni area disciplinare sia nella
pratica professionale;
• cercare strumenti per la lotta alla dispersione (assenteismo, partecipazione selettiva alla attività
scolastica);
• indirizzare risorse nella direzione della personalizzazione dell’apprendimento.
I corsi esterni di formazione a cui i docenti hanno partecipato sono stati:
“La didattica per competenze nell’area economica, giuridica ed aziendale e le Linee guida del
secondo biennio e ultimo anno” Relatrice Maria Galperti dell’USR della Lombardia.
“ La Valutazione e la Certificazione delle competenze nel biennio della secondaria di secondo
grado”. CIDI di Milano
Corso di formazione: LIMNOLIM-ITS. Le Lim nella didattica laboratoriale.
Condotto dal prof. Nitti Francesco. Organizzato dall’IPSSCT Marignoni Polo.
Convegno per docenti di matematica “Prove di valutazione esterna, prove in ingresso e prove in
uscita” Università degli studi di Milano – Piano Lauree Scientifiche.
Piano Nazionale di Formazione Poseidon – Disponibilità di percorsi di formazione
Formazione dei docenti dell’area linguistica, lingue classiche e lingue moderne
ANSAS ex INDIRE - www.indire.it
Progetto di Ricerca- Formazione per la Cittadinanza, Legalita’ e Costituzione
a cura della Prof.ssa Elisabetta Nigris. Università degli Studi di Milano – Bicocca. USR LOMBARDIA
Terza Settimana della lettura.. Convegni, Seminari, Corsi di formazione per docenti, incontri con
autori, letture pubbliche USRL, in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati (Regione
Lombardia, Enti Locali, Associazioni, Fondazioni, scuole e Università).
” La crisi dei debiti sovrani nei paesi ad economia avanzata: come spiegarla ai nostri studenti"
Relatori: Franco Bruni (Università Bocconi di Milano e Vice-Presidente ISPI),Carlo Stagnaro (Istituto
Bruno Leoni), Rappresentante della Società Italiana degli Economisti, Riccardo Fiorentini (Università di
Verona-Vicenza) Università Bocconi di Milano.
Corsi di formazione on line:
Diploma On Line per Esperti di didattica assistita da tecnologie (DOL). Politecnico di Milano
Corso on Line: Tablet nella Didattica
2012-2013
Nell’anno in corso, la scelta delle attività di formazione, pur muovendosi in continuità con gli anni
precedenti, ha privilegiato l’ambito della didattica per competenze e la tematica delle nuove
tecnologie (NT).
L’intento di valorizzare l’aspetto metodologico/operativo delle NT nella didattica quotidiana, unito
all’obiettivo di consolidare gli esiti della formazione acquisita negli anni precedenti, ha indotto la
Funzione Strumentale e la Commissione Aggiornamento e Nuove Tecnologie ad organizzare, all’interno
dell’Istituto, un corso sull’utilizzo delle LIM. L’approccio laboratoriale all’utilizzo delle tecnologie ha
avuto come punto di forza il carattere operativo, il lavoro collaborativo tra i docenti della scuola e la
possibilità che i prodotti elaborati fossero utilizzati nelle classi in modo trasversale.
Queste, in dettaglio, le attività “intra-moenia” di aggiornamento realizzate tra ottobre e maggio:
65
LABORATORIO ALFABETIZZAZIONE LIM
Incontri pomeridiani in sede e attività on line per i docenti neofiti o neo arrivati.
LABORATORIO LIM E PIATTAFORMA E-LEARNING
La Commissione Aggiornamento ha proposto 2 incontri rivolti a tutti i docenti dell’Istituto desiderosi di
condividere e di approfondire le tematiche relative all’utilizzo delle nuove tecnologie nell’insegnamento.
Obiettivo principale degli incontri, provare insieme alcune funzionalità delle Lavagne Interattive
Multimediali.
PRIMO INCONTRO: ripasso e approfondimento degli argomenti trattati nel laboratorio precedente.
Creazione di collegamenti audio/video alla propria lezione/presentazione. Collegamenti interni/esterni.
La LIM come strumento di verifica “oggettivo”. La registrazione. Come rendere professionali le
presentazioni Interwrite: lavorare con i livelli. La galleria di Interwrite come fonte di immagini e
materiali didattici. Alcuni semplici trucchi per rendere accattivanti le presentazioni. Esercitazioni
pratiche riguardanti ciascuno dei punti presentati.
SECONDO INCONTRO: presentazione di alcuni validi strumenti per la didattica multimediale, con
particolare riferimento alla piattaforma e-learning CLAROLINE e alla possibilità di creare corsi ad hoc
nelle proprie classi.
PROGETTO DATA BASE D’ISTITUTO
Per i docenti dei corsi regionali IeFP, il coordinamento, la programmazione e la somministrazione delle
Unità Formative ha rappresentato un ulteriore carico di lavoro. Inoltre, la professione docente si fa
sempre più articolata, gravata da un proliferare di incombenze fino a qualche anno fa impensabili. Ma
proprio perché i compiti si moltiplicano è utile cercare di mettere a sistema le esperienze e i percorsi
sperimentati, in modo da non dovere iniziare ogni anno da zero.
Da ciò, la proposta di condividere i materiali e le attività presentate dagli insegnanti delle materie
coinvolte nelle UDA e di realizzare dei Learning Object, oggetti di apprendimento digitali, da presentare
con la LIM e conservare e migliorare per gli anni successivi come data base di Istituto.
La realizzazione di singoli learning object per materia potrà progressivamente cedere il passo ad
architetture più propriamente interdisciplinari. Per quest’anno è prevista, oltre a una prima raccolta di
documenti, anche la costruzione di qualche Unità Formativa da utilizzare come modello di riferimento. I
materiali (cartacei e/o digitali) sono stati trasmessi al docente responsabile della Funzione Strumentale
tramite cartella DROPBOX dedicata. Dopo la raccolta dei documenti, sono previsti incontri con i docenti
interessati alla costruzione di materiali per la LIM e per il percorso didattico dell’Unità Formativa. Il
risultato finale dovrebbe essere un ipertesto per ogni Unità Formativa da conservare e utilizzare di
anno in anno, apportando le opportune modifiche e aggiornamenti.
GIORNATA DI STUDIO SUL TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO
Il nostro Istituto, in collaborazione con l’ANFIS (Associazione Nazionale Formatori Insegnanti
Supervisori), ha organizzato il 18 gennaio 2013, nella propria sede di via Melzi, una giornata di studio
sul Tirocinio Formativo Attivo dal titolo: “Tirocinio formativo: la voce della scuola un ponte per la
formazione iniziale degli insegnanti”.
PIATTAFORMA CLAROLINE
Il nostro Istituto aderisce da quest’anno a Claroline, una piattaforma collaborativa di e-Learning e di
eWorking platform (Learning Management System) rilasciata con licenza Open Source (GPL), che
permette a centinaia di organizzazioni in tutto il mondo (università, scuole, aziende, associazioni, ecc.)
di creare e gestire corsi e spazi di collaborazione sul web. Il download di Claroline è gratuito e può
essere eseguito con qualsiasi browser. La piattaforma è utilizzata in circa 101 Paesi ed è disponibile in
35 lingue. Claroline si fonda su principi pedagogici comprovati e sul valore aggiunto delle tecnologie di
formazione. Dal 2000, i team di sviluppo di Claroline si sono concentrati sulla stabilità del codice e sullo
sviluppo di caratteristiche appropriate alle esigenze formative dell'utente. Alla diffusione mondiale di
Claroline contribuisce una vasta comunità internazionale di utenti e di sviluppatori.
Per il prossimo a.s. si propone di
• rinforzare gli interventi nell’ambito delle nuove tecnologie e della didattica per competenze
• ampliare l’adesione al progetto del Piano Scuola Digitale denominato "Classi 2.0"
• aderire ai percorsi di formazione sulla metodologia CLIL (DM 30/09/11)
66
ATTIVITÀ E PROGETTI DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Passiamo ora brevemente in rassegna le finalità e gli ambiti della proposta progettuale della nostra
scuola. Ad integrazione di queste note introduttive riportiamo la tabella riassuntiva con i progetti
approvati dal Collegio dei docenti per il corrente anno scolastico. Come già detto in premessa, gli ambiti
di arricchimento della nostra offerta formativa sono sostanzialmente quattro, alcuni trasversali agli
indirizzi, altri più specifici: tecnologico, linguistico, professionale e culturale.
Per comodità abbiamo raggruppato i principali progetti realizzati nel corso del 2012-2013 in quattro
diversi ambiti di riferimento:
 il primo ambito comprende tutte le iniziative di arricchimento culturale proposte dalle
commissioni del Collegio docenti, i progetti finalizzati al benessere psicofisico degli alunni, come
il percorso di Educazione alla salute e le attività del Cic, e quelli relativi alla sicurezza stradale o
propedeutici al conseguimento del certificato di idoneità per la conduzione del ciclomotore;
 il secondo ambito riguarda i progetti Italiano Lingua 2, di primo e secondo livello (Cils a1, a2,
b1, b2), destinati agli allievi di origine straniera. Il fenomeno degli alunni provenienti da altre nazioni,
che va facendosi ogni anno più corposo, produce inevitabili conseguenze sull’apprendimento della
lingua italiana. Il nostro Istituto si avvale da anni di un docente interno che si occupa in modo specifico
dell’inserimento degli studenti stranieri e di esperti e personale specializzato esterno (alfabetizzatori,
mediatori linguistici e culturali);
 nel terzo ambito rientrano le iniziative di educazione alla legalità, alla convivenza civile e
all'esercizio della cittadinanza;
 il quarto ambito contiene tutte le attività di partenariato, ossia organizzate in collaborazione con
partners esterni che, in genere, offrono agli alunni l'opportunità di misurarsi con il mondo del lavoro e
di acquisire una maggiore specializzazione professionale anche attraverso contenuti ed esperienze di
alternanza.
 Altri progetti si collocano, infine, nella prospettiva della sperimentazione e dell'integrazione, con
iniziative atte a valorizzare la creatività personale o con percorsi di orientamento e di didattica
interattiva tesi a favorire un approccio più consapevole e motivato allo studio.
PROGETTAZIONE
Con la parola progettazione “si intende una elaborazione concettuale proiettata in avanti (dal latino pro
- iacere), nella quale siano individuate con ampio margine di approssimazione finalità e obiettivi”. Si
tratta, quindi, di un'azione intenzionale capace di evidenziare con chiarezza un punto di arrivo, nonché i
metodi e gli strumenti utilizzati per raggiungerlo. Per gli insegnanti e per gli educatori parlare di
obiettivi, verifiche, valutazioni, azioni, progetti, non è certo una novità poiché la loro pratica educativa
è quotidianamente investita da questi termini. La "novità" invece sta nel fatto che, a partire da questi
ultimi anni, con l’autonomia scolastica (DPR n.275 del 8-3-1999), la mentalità progettuale e la
progettazione si inseriscono in un'area di intervento più allargato che include la dimensione psicosociale dentro l'ambito scolastico. Questa dimensione, pur essendo sempre stata presente nel contesto
scuola, acquista ora una connotazione diversa, molto più complessa. Ed esige, quindi, un'attenzione
teorica, metodologica ed organizzativa particolare.
Elaborare e realizzare progetti extracurricolari vuol dire infatti avere a che fare anche con:
 bisogni, domande, obiettivi di carattere psicologico, relazionale, formativo, culturale-ricreativo
 metodiche e strumenti di prevenzione, sensibilizzazione e formazione
 criteri di valutazione di ordine qualitativo e non meramente quantitativo.
67
PROGETTI IN PILLOLE
68
SPORT E BENESSERE
I GIOVANI NELLO SPORT – OLIMPIADI DELLA DANZA
Scopo principale del progetto è offrire agli alunni interessati la possibilità di coltivare la pratica
sportiva in diverse discipline. Comprende attività agonistiche e percorsi di educazione motoria in
orario curriculare ed extracurriculare con la collaborazione di esperti del Coni e di altri enti di
promozione sportiva, favorendo anche la socializzazione e l’integrazione degli studenti.
Gli obiettivi sono:
-soddisfare le esigenze di pratica sportiva dei ragazzi
-permettere lo studio tecnico delle diverse discipline affrontate
-utilizzare praticamente le materie affini per l’approfondimento sportivo (lingue – storia – scienze –
diritto – letteratura teatrale)
-promuovere un’azione educativa e culturale della pratica motoria come abitudine di vita per costruire il
benessere psichico e fisico
-offrire ai ragazzi l’opportunità di confronto e collaborazione utile alla socializzazione con compagni e
adulti
-rilevare e notificare le doti individuali, nonché orientare le capacità dei singoli ai fini della
specializzazione sportiva documentando gli stessi e le famiglie dei progressi e delle varie possibilità di
evoluzione sportiva anche in campo agonistico
-permettere il conseguimento di Patentini come Giudici Ufficiali di Gara Federali-Coni.
SPETTACOLO DI FINE ANNO
Presso la Sala Teatro S. Gerolamo Emiliani si è svolto “SPORT SPETTACOLO”, iniziativa di fine anno
aperto a tutte le componenti dell’Istituto. Alunni, ex-alunni e ospiti eccellenti si sono esibiti in
coreografie, canto, recitazione , ecc... A seguire, le premiazioni delle attività sportive effettuate nel
corso dell’anno scolastico.
GIORNATA DI ATTIVITA’ SPORTIVE PRESSO FORUM DI ASSAGO E SPORT VILLAGE
Alcune classi hanno preso parte a FULL IMMERSION DAY, attività proposte dal Forum di Assago e dal
Centro Sportivo Sport Village, tra cui: pattinaggio – squash – ping pong – tiro con l’arco – calcio a due
– aerobica – funky - cardiofitness – palestra – pesi - functional training - thai boxe - fit combatt - boot
camp – total work - tropical step - zumba fitness, con l’assistenza di tecnici specializzati.
GIORNATA SULLA NEVE PILA (VAL D’AOSTA)
Anche quest’anno l’Istituto ha organizzato una Giornata Sulla Neve rivolta a sciatori, pattinatori, amanti
delle camminate in montagna, della neve e della compagnia. Il programma comprendeva sci,
pattinaggio, camminata sulla neve con le ciaspole in presenza di guide alpine e docenti esperti.
ADOLESCENTI IN TRANSIZIONE
Prevenzione del disagio nel passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado
L’adolescenza si configura come un periodo di transizione che impone al soggetto di riorganizzarsi
psicologicamente e definire la sua identità personale e sociale; in particolare, l’evento critico che
coincide con la scelta di un nuovo ciclo di studi o con l'ingresso nel mondo del lavoro comporta
lo stress di affrontare i processi più profondi relativi al concetto di Sé, cioè alla propria immagine.
La fase di impatto e inserimento nella nuova organizzazione scolastica (per i preadolescenti) o nel
mondo universitario/lavorativo (per gli adolescenti delle scuole medie superiori) rappresenta
un'esperienza di potenziale disorganizzazione psicologica. L'intervento proposto tende a sviluppare nel
singolo la capacità di far fronte alla situazione critica della transizione in termini soddisfacenti per sé e
realistici sul piano della perseguibilità, favorendo, nelle molteplici relazioni che si costituiscono
durante i primi mesi di scuola, la spinta all’aggregazione, con l’attenzione ai sottogruppi (soprattutto se
etnici) e incrementando l’ascolto reciproco e la cooperazione.
ADOLESCENTI IN RELAZIONE
Programma di educazione sessuale e socio affettiva per le classi seconde
L’adolescenza rappresenta quella fase del ciclo di vita umano in cui a fronte delle trasformazioni
fisico-corporee si assiste a profondi cambiamenti psicologici, che investono le capacità
cognitive, la sfera degli affetti e le competenze sociali della persona. In particolare, l’immagine
corporea subisce le modificazioni maggiori e pone il problema della presa di coscienza dei profondi
cambiamenti strutturali che la pubertà determina, del progressivo definirsi dell’identità sessuale,
così come della personalità in toto, nelle sue diverse sfaccettature, che attengono alla costruzione di
un’affettività adeguata, di un buon grado di autostima e di un significativo ruolo sociale.
Il percorso proposto intende affrontare la tematica dello sviluppo della sessualità partendo dalla
dimensione corporea, considerata oltre che il motore, anche il segno del processo in atto, e in
seguito affrontare sia la dimensione psico-relazionale (le dinamiche intrapsichiche ed interrelazionali), sia la dimensione socio-culturale. Si rivolge principalmente agli studenti in quanto
protagonisti in prima linea della costruzione dell’identità personale e della maturazione del Sé,
all’interno del delicato e complesso processo di individuazione, che comporta la progressiva
separazione dai genitori e il sempre più pregnante ingresso nel mondo sociale in autonomia.
MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI - MST
L’Associazione Nazionale per la Lotta contro l’AIDS – ANLAIDS - Sezione Lombarda dedica gran parte
dei propri sforzi a sensibilizzare i giovani sui problemi legati all’infezione da HIV e alle loro
conseguenze. ANLAIDS Sezione Lombarda propone un intervento mirato al contesto culturale e di
crescita dei nostri studenti usufruendo anche di materiali didattici adeguati alle loro esigenze: gli
incontri sono tenuti da un medico infettivologo formato alla comunicazione con un pubblico di
adolescenti e pre-adolescenti.
SPAZIO DI ASCOLTO PSICOLOGICO
Nell’ambito delle iniziative di educazione alla salute, il nostro istituto ha proposto il Servizio “Spazio di
Ascolto Psicologico”, che prevede interventi individualizzati di consulenza e sostegno psicologico su
richiesta degli studenti interessati.
SENSIBILIZZAZIONE ALLA DONAZIONE DEGLI ORGANI E DEL SANGUE
Incontri con gli operatori dell’AIDO sulla sensibilizzazione alla donazione degli organi e del sangue a cui
sono seguite iniziative di donazione volontaria del sangue da parte di alcuni studenti accompagnati dai
loro docenti.
PREVENZIONE CONSUMO/ABUSO DI SOSTANZE ALCOLICHE
L’Associazione Italiana COPEV Onlus ha realizzato un programma di prevenzione delle malattie
derivanti dal consumo/abuso di alcool per le classi Seconde e Terze.
PREVENZIONE TOSSICODIPENDENZE
Sempre per le classi Seconde, l’associazione Narconon, nell’ambito del progetto di Educazione alla
Salute ha svolto alcuni incontri sui rischi derivanti dall’uso di sostante stupefacenti.
CORSO SULL’AUTOSTIMA
Previsti nell’ambito del progetto di Educazione alla salute e rivolti alle classi quinte, gli incontri
sull’autostima sono finalizzati a mettere gli studenti in condizione di diventare non solo soggetti
centrali della didattica ma anche protagonisti del loro momento formativo, prevenendo il disagio e
fornendo loro strumenti per lo sviluppo integrale della personalità.
LABORATORIO DEL BEN-ESSERE
Il nostro Istituto accoglie un’utenza che ha bisogno di un’attenzione particolare al proprio vissuto
interiore e alla decodificazione delle proprie emozioni. Inoltre, sentiamo forte l’esigenza di sperimentare
buone pratiche di inclusione. Tutti i movimenti e gli strumenti di una relazione orientata alla crescita e
all’integrazione prendono avvio da una forma di educazione corporea, emotiva e relazionale. Il
linguaggio non verbale e le sue possibilità educano alla conoscenza di sé, all’espressione dei propri
bisogni, allo sviluppo delle proprie potenzialità. L’obiettivo principale del Laboratorio del Ben-Essere,
condotto da tre docenti di sostegno della ns scuola, consiste nell’offrire agli alunni DVA e normodotati
la possibilità di vivere la scuola con serenità imparando a comunicare le proprie emozioni e a gestirle
correttamente per conoscere il proprio corpo e accrescere l’autostima.
PATENTINO CICLOMOTORI
Si tratta di un corso per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori che si
svolge di solito a partire dal mese di novembre nella sede di via Melzi. La frequenza al corso è
obbligatoria. Lo studente che si assenta per più di tre ore non sarà ammesso all'esame (come stabilito
dalle norme ministeriali). E' molto importante ricordare che dal 1 aprile 2011 è stato introdotto l'esame
pratico per il patentino. L' istituto Marignoni-Polo organizza solo il corso teorico; quindi, superato
positivamente questo esame, sarà necessario che ogni studente autonomamente perfezioni la parte
pratica relativa alla guida, rivolgendosi alla Motorizzazione Civile oppure a una scuola guida
REGOLE, VALORI, DIRITTI
Imparare dal passato a costruire un futuro di pace, di legalità e di convivenza civile
Si tratta di un ampio e articolato percorso didattico e culturale che comprende diversi progetti
finalizzati sia alla costruzione di una coscienza quotidiana contro ogni forma di oppressione e di
dominio, sia alla promozione dell’educazione alla pace, alla tolleranza, all’accettazione del
diverso. I riferimenti alla Costituzione italiana e ad avvenimenti della storia italiana, europea e
mondiale del’900 consentono, oltre alla scoperta della dimensione storica del presente, la
formazione di una memoria condivisa, comune agli alunni italiani e stranieri - o meglio nuovi italiani che vengono guidati a comprendere i rapporti tra la dimensione biografica/autobiografica e la
dimensione collettiva dei processi storici.
69
Caratteristiche innovative: coerenza culturale, pedagogica e metodologica dei diversi progetti
realizzati; partecipazione attiva degli studenti alla costruzione di tutte le fasi del percorso didatticoformativo; coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche; utilizzo della multimedialità come spazio
di confluenza tra i diversi linguaggi, le diverse tematiche, i diversi media; riconoscimento consapevole
e critico della dimensione storica del presente; acquisizione responsabile delle regole di convivenza
civile per un corretto rapporto tra pari, con gli altri soggetti della comunità scolastica e con le
istituzioni.
Ricadute riscontrate in ambito didattico, organizzativo, comportamentale: Il fatto che la nostra
scuola sia frequentata da alunni provenienti da realtà socio-politico-culturali diverse ha aggiunto
un'ulteriore valenza formativa a questi progetti. Per molti studenti, infatti, hanno rappresentato una
preziosa occasione per conoscere e approfondire alcuni aspetti importanti della vita e della società
italiane, riflettere e capire dinamiche interpersonali che vedono i giovani protagonisti, ripercorrere
momenti fondanti della Storia recente e passata del Paese in cui hanno scelto di vivere. I percorsi
proposti hanno contribuito a sviluppare negli alunni il senso della responsabilità personale e la
consapevolezza del proprio ruolo nella società. Tutte le proposte sono maturate nel contesto di una
pratica didattica innovativa e nella logica della ricerca-azione, consentendo la realizzazione di proficue
alleanze formative con le associazioni, gli enti locali, i servizi sociali, le istituzioni del territorio. Tra le
ricadute positive sulle attività scolastiche, va segnalata, oltre allo stimolo del dialogo interculturale e
della capacità di gestione pacifica del conflitto come fattore di crescita umana e civile, la formazione di
gruppi di studio composti anche da studenti di classi diverse, che hanno approfondito le tematiche
affrontate nei singoli progetti, preparando lettere, articoli, saggi e ricerche multimediali.
Progetto 1: A scuola di Costituzione 2013-2014: Costituzione, una Storia, un Presente
Inizio: gennaio 2014 - Fine: febbraio 2014
Destinatari: alunni delle classi Quinte. Nella Costituzione ciascun Paese scrive e declina la propria
identità; definisce l’orientamento etico e politico a cui tutte le leggi devono ispirarsi; dichiara le regole,
i diritti e i doveri da tutelare e rispettare; stabilisce i rapporti e le gerarchie tra le istituzioni. Tutti i
cittadini e gli studenti di uno Stato democratico sono tenuti, quindi, a conoscere la storia e il contenuto
della propria Carta Costituzionale. L’iniziativa si colloca pertanto nel solco di un percorso avviato
insieme all'Associazione Art.3 nell'a.s. 2007-08 in occasione del 60° anniversario dell’entrata in
vigore della Costituzione repubblicana. Quest'anno, il progetto, coordinato da due docenti di Lettere
dell'Istituto e da esperti dell'Associazione SAO ("Saveria Antiochia Onlus"), partendo dall’origine e
dalla funzione storica delle Carte costituzionali, ha sviluppato, con riferimento agli articoli della
Costituzione italiana, il tema dei diritti civili, della laicità dello Stato e della libertà religiosa, del lavoro
come valore umano, come diritto sociale, come progetto individuale e collettivo di futuro. Agli studenti
che hanno preso parte all’intero ciclo di incontri è stato distribuito materiale informativo da utilizzare
eventualmente per la tesina dell'esame di stato.
Progetto 2: Concorso “Coppa della Costituzione” 2014-2014
La conoscenza della Costituzione repubblicana è essenziale per acquisire una consapevole cultura
democratica e partecipare in modo responsabile alla vita politica e sociale del nostro Paese; in
particolare, lo studio dei Principi fondamentali e dei Diritti e Doveri dei cittadini permette di assimilare e
condividere il patrimonio di idee e di valori su cui si fonda l’ordinamento giuridico dello Stato italiano:
democrazia, solidarietà, uguaglianza, pluralismo, tutela della persona. Il concorso “Coppa della
Costituzione”, proposto dall’Associazione Art. 3 e riservato a gruppi di studenti delle classi Seconde e
delle classi Quinte, coinvolge anche quattro altri Istituti Superiori della Lombardia.
La prima fase prevedeva un incontro preliminare finalizzato ad approfondire le tematiche fondamentali
della nostra Carta Costituzionale. La seconda fase si è articolata in un colloquio degli studenti di
ciascuna scuola con la Commissione esaminatrice, composta da un rappresentante dell’Associazione
Art. 3 e un professore universitario di Diritto Costituzionale.
Premiazione Concorso “Coppa della Costituzione” edizione 2013
La partecipazione al Concorso “Coppa della Costituzione”, che si è svolto tra il 24 aprile e l’8 maggio
2013, si è conclusa con un prestigioso successo per il nostro Istituto. A seguito dei risultati, infatti, la
Commissione ha deciso di assegnare il premio ex aequo alla squadra del “Marignoni-Polo” di via
Demostene e all’Istituto Superiore D.M. Turoldo di Zogno. La cerimonia ufficiale di premiazione, a cui
hanno partecipato tutti gli studenti iscritti al Concorso, si è svolta il 24 maggio nella sede di via Melzi.
Premiazione Concorso “Una Poesia per la Pace”
Un'altra grande soddisfazione per la nostra Scuola è giunta dall’alunno Tancredy Mercado (4^ N),
che ha vinto nel 2013 il Primo Premio nell’ambito del Concorso “Una poesia per la pace” indetto
dall’Associazione Museo Italiano per la Pace. A Tancredy vanno i meritatissimi complimenti e le
felicitazioni di tutto il Marignoni-Polo per la sua bella lirica pubblicata sul sito web dell’Istituto.
Progetto 3: "I Viaggi della Memoria 2013-2014": Mauthausen/Gusen 29-31 gennaio 2014
Inizio: novembre 2013- Fine: aprile 2014 (con ricerche e relazioni realizzate dagli alunni)
70
Destinatari: gruppo di alunni delle classi Terze, Quarte e Quinte. Partecipazione alla cerimonia
organizzata per la Giornata della Memoria dalla Provincia di Milano il 28 gennaio 2014 presso il Museo
del Binario 21. Viaggio in pullman con visita al campo di concentramento di Mauthausen e al vicino
sottocampo di Gusen utilizzati anche come campi di sterminio per l'eliminazione di intellettuali e
oppositori del regime, membri della comunità ebraica e prigionieri di altre nazionalità, tra cui 8000
italiani. I morti accertati (di fame, di stenti, uccisi dalle SS e dai "Kapo" o eliminati in una camera a
gas) furono oltre 120.000. Visite guidate a: piazzale dell’appello, docce, prigioni, camera a gas, forni
crematori, baracche, scala della morte e museo storico. Il viaggio si configura, quindi, come un'attività
di approfondimento dal “vivo”, un'esperienza "attiva" volta a sostanziare di riferimenti "concreti" lo
studio e la conoscenza critica del passato per una più compiuta e articolata comprensione del presente.
Anche questa iniziativa, coordinata da un docente di Lettere dell'Istituto, riprende il percorso avviato
negli anni scolatici 2008-2009 e 2009-2010 con la partecipazione a "Un treno per Auschwitz".
Progetto 4: "I viaggi della memoria 2012-2013": Trieste, Risiera di San Sabba e Foiba di
Basovizza 14-16 marzo 2013
Inizio: gennaio 2013 - Fine: maggio 2013 (ricerche e relazioni realizzate dagli alunni)
Destinatari: Gruppo di alunni delle classi terze. Viaggio in pullman con visita alla città di Trieste, al
Sacrario di Redipuglia, alla Risiera di San Sabba (che i nazisti usarono come campo di concentramento
nel quale furono rinchiusi e uccisi italiani, sloveni, croati ed ebrei) e alla Foiba di Basovizza, dichiarata
monumento nazionale nel 1992, simbolo delle atrocità commesse sul finire della seconda guerra
mondiale dalle milizie e dai fiancheggiatori del regime comunista di Tito. Finalità del progetto: scoprire
la dimensione storica del presente, individuando e descrivendo persistenze e mutamenti; favorire la
costruzione di una coscienza civile comune e condivisa, fondata sul rifiuto di ogni forma di oppressione,
di violenza, di razzismo, di sfruttamento e di dominio dell'uomo sull'uomo; promuovere l'educazione
alla pace e alla legalità; comprendere i rapporti tra la dimensione biografica/autobiografica e la
dimensione collettiva dei processi storici; valorizzare i principi, i fondamenti e le regole dello stato
democratico; analizzare criticamente ogni forma di semplificazione interpretativa del dato storico;
conoscere in modo più approfondito la storia del Novecento (I e II Guerra mondiale, i regimi totalitari,
la Resistenza). Trieste, città di frontiera per definizione e crocevia di culture, ha offerto agli alunni di
Terza D IeFP, compreso il gruppo che non ha partecipato al Viaggio della Memoria, lo spunto per la
realizzazione sia di un video-racconto presentato con successo all’incontro finale promosso in aprile
dalla Provincia di Milano e postato sul sito web dell’Istituto, sia di un opuscolo utilizzabile come Guida
Turistica nell’ambito dell’Unità di Apprendimento Interdisciplinare finalizzata all’Esame di Qualifica.
Giornata della Memoria
Lunedì 27 gennaio 2013 si è celebrata la Giornata della Memoria, istituita dalla Legge 20 luglio 2000 n.
21 in ricordo dello sterminio di milioni di ebrei e di altri prigionieri operato dai nazisti nel corso della la
seconda guerra mondiale. Durante la settimana successiva, i docenti hanno svolto nelle loro classi
attività di riflessione e di approfondimento allo scopo di tramandare e rafforzare nei giovani la
consapevolezza della Shoah e tributare l’omaggio alle vittime e a chi si oppose al progetto di sterminio
nazista, sacrificando la vita e la propria libertà.
Giorno del Ricordo
La Legge n. 92 del 30 marzo 2004 ha individuato nel 10 febbraio il “Giorno del ricordo” in memoria
delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale. La ricorrenza
ha permesso anche quest’anno ai docenti di lettere di rievocare tragiche pagine di storia che
interessarono i cittadini italiani dei territori dell’Istria a ridosso dell’armistizio del 1943 e del secondo
dopoguerra. Per una più approfondita conoscenza di queste vicende è stato segnalato agli alunni il
seguente sito web che contiene un ricco materiale di ricerca: http://www.italia-resistenza.it/eventi-enews/giorno-del-ricordo/.
Spettacolo teatrale “L’onda della Madonnina“
Il 22 marzo 2014, la Sezione A.N.P.I. dell’ATM di Milano ha organizzato, nell’ambito delle celebrazioni
della Festa di Liberazione presso l’Officina Generale di Manutenzione ATM di via Teodosio, lo spettacolo
teatrale “Memoria indifferente … le donne della Resistenza“ rivolto in particolare alle scuole della città
di Milano (Medaglia d’oro della Resistenza). Il nostro Istituto vi ha partecipato con una numerosa
delegazione di studenti e insegnanti. Durante la manifestazione, è stato possibile visitare anche l’ampio
e storico reparto delle Officine al cui interno vi è una parte museale difficilmente accessibile.
Spettacolo teatrale “Tre giorni e poi l'inferno. Accadde a Milano il 10 agosto 1944”
Il 16 maggio 2013, presso il Teatro Elfo-Puccini di Milano, è andato in scena lo spettacolo teatrale
“Tre giorni e poi l’inferno – accadde a Milano il 10 agosto 1944”, frutto della collaborazione tra l’Istituto
Marignoni-Polo ed i Licei Carducci e Tenca di Milano. Le tre scuole, infatti, hanno raccolto la proposta
dell’Associazione Culturale Extramondo di portare in scena avvenimenti storici legati al periodo di
fine seconda guerra mondiale e delle lotte partigiane per liberare il nostro paese dalla dittatura. La
nostra scuola ha partecipato con l’intera classe 3^ N della sede di via Demostene, che si è cimentata
con il testo, integrandosi perfettamente con gli attori-studenti degli altri due licei e dimostrando un
71
alto livello di serietà, profondità culturale e senso di appartenenza al nostro Paese.
Un gruppo di giovani ripercorre, tra realtà e teatro, gli avvenimenti milanesi dei terribili giorni del
1944, quelli dell’eccidio di piazzale Loreto, dove furono uccisi 15 partigiani. Quanto costa difendere
la libertà? Quale prezzo siamo disposti a pagare? Trascinati dagli eventi e da salti temporali, tra
fascicoli nascosti, immagini d’epoca e scorci della Milano di oggi, i giovani protagonisti prestano i loro
corpi alla ricostruzione di un sacrificio nel quale il coraggio e la dignità superano qualunque oltraggio.
Questo progetto nasce dall’articolato percorso teatrale che Extramondo svolge da molti anni in ambito
formativo e scommette sulla collaborazione tra più scuole. Sul palco un eccezionale esercito di studenti,
tutti tra i 16 e i 19 anni, molti di provenienza extraeuropea: creatività da vendere ed energia esplosiva.
Ma se l’esito espressivo e artistico ha un valore, in questo caso ancor più ne ha l’esperienza stessa,
cioè la creazione e condivisione di un viaggio alla scoperta delle nostre radici, a contatto diretto con i
testimoni. Grazie alla collaborazione con l’Ufficio Teatro del Comune di Milano, all’Associazione
“Le radici della pace”, all’A.N.P.I., all’A.N.E.D. e alle testimonianze personali di molti altri è stato
possibile immergerci in quei fatti e interrogarci profondamente su un pezzo importante della storia di
tutti noi e della nostra città.
Progetto 5: "Educazione alla legalità 2013-2014": Prevenzione Antimafia-Anzitutto conoscere
Inizio: aprile 2014 - Fine: maggio 2014
Destinatari: alunni delle classi Quarte. Attraverso quattro incontri con gli esperti dell’Associazione SAO
“Saveria Antiochia Omicron” (aderente a LIBERA - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie), gli
studenti rifletteranno sulle conseguenze che i loro comportamenti producono nei confronti della propria
incolumità personale e della società in cui vivono. Gli obiettivi riguardano il rispetto dei valori dell’etica,
la partecipazione attiva alla vita della comunità, lo sviluppo di una cultura antimafia. Questi gli
argomenti in programma: a) cenni sulle principali organizzazioni mafiose; evoluzione storica della
criminalità organizzata; analogie e differenze fra Cosa Nostra, Camorra, ‘Ndrangheta, Sacra
Corona Unita; presenza delle mafie in Lombardia. b) Attività economiche e guadagni delle
organizzazioni mafiose: lo spaccio di stupefacenti; il riciclaggio di denaro sporco e le sue conseguenze
per l’economia pulita. c) Lo Stato e le organizzazioni mafiose: la normativa antimafia e le leggi contro
lo spaccio di stupefacenti; l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine; sequestro e confisca dei
beni, utilizzo sociale dei beni confiscati; i cittadini di fronte alla criminalità mafiosa. Anche questa
iniziativa riprende un progetto analogo realizzato con successo nell'a.s. 2009-2010.
Progetto 6: Letteratura e Mafia
La cultura come contrasto alle infiltrazioni mafiose al Nord. Il progetto nasce dalla necessità di riflettere
sul ruolo avuto nella storia del nostro paese dalla Letteratura e dalla Cultura nei confronti della Mafia.
Nel venticinquesimo anniversario della morte di Leonardo Sciascia, l’idea cardine, sviluppata in
collaborazione con SAO, “Saveria Antiochia Omicron”, è di riproporre una lettura critica de “Il
giorno della civetta” per trarne uno spettacolo teatrale realizzato dagli studenti sulla base di ricerche
svolte insieme ai docenti e di incontri con esperti e studiosi. Il romanzo di Sciascia servirà sia a
storicizzare che ad attualizzare varie problematiche, come il rapporto tra Mafia e Affari, Mafia e Politica,
Mafia e Società con riferimento alle infiltrazioni mafiose in Lombardia e le possibili ricadute sull’Expo
2015. Il progetto è cofinanziato dalla Provincia di Milano e vi aderiscono due classi quinte e una classe
quarta.
Progetto 7: “I diritti umani a scuola: un percorso formativo” 2013-2014
Il 2014 è l’ultimo anno del Programma mondiale per l’educazione ai diritti umani (World Programme for
Huiman Rights Education) lanciato dalle Nazioni Unite, che dovrebbe focalizzarsi nell’educazione negli
istituti di istruzione superiore e nella formazione di insegnanti, educatori, funzionari civili e militari.
Memorial Italia, con la collaborazione del Master Europeo in Diritti Umani dell’Università di Siena,
propone anche per il nuovo anno scolastico 2013-2014 un programma di educazione ai diritti umani
rivolto alle scuole superiori che possa favorire una nuova consapevolezza di cittadinanza attiva
attraverso una maggiore conoscenza dei diritti umani. Il nostro Istituto ha aderito all’iniziativa,
promossa anche con il contributo della Fondazione Cariplo, con un ciclo di quattro incontri rivolto tra
dicembre e febbraio alle classi terze sulle seguenti tematiche: 1) L'attualità della Dichiarazione
universale dei diritti umani – prof. Marcello Flores 2) Da dove vengono i diritti? [che cosa sono i diritti;
come si è costruita, in età moderna, l’idea di uno Stato fondato sui diritti; dai diritti del cittadino ai
diritti dell’uomo e viceversa; la dichiarazione universale dei diritti umani] - prof. Marco Fossati 3) Dove
vanno i diritti? (che cosa vuol dire, oggi, applicare/difendere i diritti umani) - prof. Marco Fossati 4)
Emigranti, profughi e diritto d’asilo – prof. Giovanni Gozzini
Progetto 8: “Lotta alla contraffazione”
La contraffazione è pervasiva, globale e campo di azione della criminalità organizzata. Riguarda tutti i
settori produttivi: dall’abbigliamento ai farmaci e cosmetici, dall’alimentare agli oggetti di design, dai
giocattoli alla meccanica. In tal senso altera le regole di funzionamento del mercato concorrenziale,
danneggiando le imprese che operano nella legalità, e rappresenta un pericolo per la sicurezza e la
salute dei consumatori. La contraffazione danneggia inoltre il sistema economico nel suo complesso
perché sottrae alla collettività posti di lavoro e allo Stato entrate fiscali. La gravità di tale fenomeno è
accentuata anche dalla possibilità di diffusione via internet. E’, pertanto, necessaria la divulgazione
72
della conoscenza di tale fenomeno dilagante. Il nostro Istituto ha aderito alla proposta della Direzione
Centrale Attività Produttive e Marketing Territoriale del comune di Milano organizzando lunedì 13
gennaio, nella Sala Irene di via Melzi, un incontro riservato alle classi quarte con il dott. Colacino
dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e con il Commissario Oriano Brianzoli della Polizia LocaleSezione Antiabusivismo - di Milano. In programma anche un incontro sulla contraffazione alimentare e
farmaceutica.
Iniziativa “Come siamo messi sulle regole?”
Venerdì 25 ottobre 2013 un gruppo di studenti delle classi quinte ha assistito in diretta satellitare
all'evento "Come siamo messi con le Regole?" promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale e
dall’associazione Sulle Regole presso il cinema APOLLO SPAZIOCINEMA di Milano, un incontro sul
tema della Legalità e della Costituzione con l’ex magistrato Gherardo Colombo presentato da Claudio
Bisio. L’iniziativa è servita ad introdurre il progetto “A scuola di Costituzione” svolto presso il nostro
Istituto nei mesi di gennaio e febbraio 2014.
Iniziativa sulla legalità “Io vedo, Io sento, io parlo e tu da che parte stai?“
Il Coordinamento Scuole Milanesi per la Legalità e la Cittadinanza Attiva, di cui fa parte anche il nostro
Istituto ha organizzato anche quest’anno varie iniziative di sensibilizzazione sul problema del
radicamento della ‘Ndrangheta nella nostra regione, incentrandole sulla figura di Lea Garofalo,
testimone di giustizia, rapita e uccisa perché si era ribellata alla ‘ndrangheta per offrire alla figlia
Denise un avvenire fuori dal contesto criminale nel quale lei era vissuta. Nel corso del 2013 si sono
svolti i processi che hanno visto la conferma delle pene per i responsabili, e sono stati ritrovati i resti di
Lea. Sabato 19 ottobre 2013 si sono svolti in piazza Beccaria i funerali di Lea Garofalo alla presenza del
Sindaco Giuliano Pisapia, di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, e delle autorità. La nostra scuola vi ha
partecipato con una folta delegazione di docenti e studenti, esponendo già dalla settimana precedente
nelle aule e alle finestre bandiere con l’immagine di Lea creata per testimoniare il proprio impegno per
la legalità e ricordare il sacrificio di Lea.
Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle Vittime innocenti delle mafie
Il 21 marzo 2014 si è svolta a Latina la diciannovesima edizione della "Giornata della Memoria e
dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie", promossa dall'associazione Libera e Avviso
Pubblico. Il Coordinamento Scuole Milanesi per la Legalità e la Cittadinanza Attiva (Istituti
promotori: Istituto Marignoni-Polo, Licei Virgilio, Volta, Severi, Leonardo da Vinci) ha aderito
all’iniziativa organizzando la partecipazione alla manifestazione di Latina una serie di importanti
iniziative nella nostra città, tra cui: Mercoledi 12 marzo 2014 ore 11.00-13.00 c/o Aula Magna del Liceo
Virgilio, piazza Ascoli 2 – Milano Verso la giornata della memoria del 21 marzo: La battaglia
culturale e politica contro la zona grigia; I punti di forza della “Ndrangheta in Lombardia e il
sistema della corruzione”; Mercoledì 19 marzo 2014, ore 11,15 in via Morozzo della Rocca 1.
Giornata della Memoria e dell’Impegno a Milano. Affissione della targa in ricordo di Giorgio
Ambrosoli. Lettura dei novecento e più nomi delle vittime innocenti di mafia. Saranno presenti: i
familiari di Giorgio Ambrosoli, la moglie Annalori, i figli Umberto e Francesca, Salvatore Borsellino,
fratello del magistrato Paolo, i familiari del Coordinamento dei parenti delle vittime di mafia della
Lombardia, il Sindaco Giuliano Pisapia, il Presidente del Comitato di esperti per la prevenzione e la lotta
del fenomeno mafioso Nando dalla Chiesa, il Presidente della Commissione consiliare antimafia David
Gentili.
Altri progetti realizzati nel triennio 2009-2012 dall'IPC Marignoni-POLO per Cittadinanza e
Costituzione, Educazione alla pace e alla legalità, Convivenza civile e contrasto al bullismo
Progetto 1: Per una cittadinanza attiva: un'esperienza di riappropriazione della città
Inizio: ottobre 2011 - Fine: 2011-2012
Destinatari: alunni delle classi Quinte. Continuazione del progetto "Se vuoi la pace prepara la pace:
Piccoli martiri di Gorla", realizzato nell'anno scolastico 2010-11 con l'Associazione piccoli Martiri di
Gorla-Museo della pace, l'Associazione Art. 3 e coordinato da una docente di Lettere dell'Istituto. La
prima fase del progetto si è conclusa a maggio 2011 con l'allestimento mostra fotografica e la
partecipazione alla marcia per la pace che ha raggiunto il sacrario delle piccole vittime, nei pressi della
scuola Il convegno "I giovani e la città", promosso il 5 Dicembre 2011 all'Università Milano – Bicocca
dal Coordinamento delle scuole per la Legalità e la cittadinanza attiva, ha fornito l'occasione per una
ulteriore riflessione sui giovani e la città oggi, a partire da un tragico fatto storico, il bombardamento di
Gorla nell'Ottobre 1944. Le lapidi che, nell'atrio della scuola, ricordano le piccole vittime hanno
costituito il punto di partenza del lavoro e degli approfondimenti svolti dai ragazzi. Prendendo spunto
anche dalla lettura del "Le città invisibili" di Italo Calvino e da testimonianze raccolte tra gli anziani del
quartiere, gli allievi hanno realizzato una presentazione in power point intitolata "Da una memoria
alcune riflessioni” presentata al convegno del 5 dicembre che ha suscitato notevole apprezzamento.
Progetto 2: "Educazione alla legalità 2011-2012": Per un pugno di mosche
Inizio: febbraio 2012 - Fine: aprile 2012
Destinatari: alunni di una classe Prima. Progetto biennale avviato nell'a.s. 2010-2011. Punta alla
promozione di un comportamento rispettoso e consapevole e alla prevenzione del Bullismo e del
73
Cyberbullismo. Realizzato dalla Cooperativa Sociale Onlus La Fucina, prevede la creazione (dalla
scrittura alla postproduzione) di un cortometraggio che descriva il mondo del bullismo e del
cyberbullismo affrontato e interpretato dai ragazzi. L’intervento mira a promuovere un utilizzo corretto
e proficuo dei mezzi di comunicazione in un’ottica di crescita personale dell’individuo e del gruppo.
Intende, quindi, offrire ai ragazzi l’opportunità di conoscere le potenzialità positive delle nuove
tecnologie (internet, video, cellulare) e prevenirne l’abuso, attraverso un percorso che conduca allo
sviluppo dell’autonomia di pensiero e del senso critico. Obiettivi formativi: far riscoprire la possibilità di
essere soggetto attivo delle proprie esperienze; esplorare le proprie potenzialità espressive,
comunicative e relazionali; facilitare il percorso relazionale con l’altro e con il gruppo; prevenire un
clima di bullismo e di violenza all’interno della struttura scolastica; sviluppare la capacità di ascolto;
incrementare le possibilità di confronto e di socializzazione non solo tra pari, ma anche tra ragazzi e
insegnanti; acquisire nozioni fondamentali del linguaggio video (sceneggiatura, produzione, ripresa e
montaggio).
Progetto 3: "Educazione alla legalità 2011-2012": Prevenzione del bullismo
Inizio: febbraio 2011 - Fine: maggio 2012
Destinatari: alunni delle classi Prime e di una classe Seconda. Promosso dal Villaggio della Madre e del
Fanciullo, il progetto coinvolge sei classi prime e una classe seconda per un totale di 207 studenti.
L'anno scorso si è sviluppato in sinergia con il Progetto “Verso una scuola amica” rivolto agli allievi e ai
genitori di due classi Seconde, per la conoscenza della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza all’interno della comunità scolastica. Il percorso si articola in nove "passi", che
prevedono il coinvolgimento degli studenti, dei genitori e degli operatori scolastici attraverso la
predisposizione di cartelloni e proposte, idee e bisogni rilevati. Fulcro di "Scuola amica" è la
partecipazione attiva degli alunni alle attività scolastiche ed ai processi decisionali. .I due progetti si
affiancano al percorso “Scopriamo le carte” attivato dal 2007/2008
Progetto 4: "Educazione alla legalità 2011-2012": WP2.C – I Am Not Scared
Inizio: gennaio 2011 - Fine: maggio 2012
Destinatari: 10 scuole per ogni paese che aderisce al progetto (10 dirigenti scolastici, 20 insegnanti, 50
studenti, 50 genitori, uno per ogni studente). Progetto biennale (2010-2012) per l'analisi transazionale
del Bullismo promosso dall'Unione Europea in collaborazione con l'Associazione Pixel. Il coordinatore
nazionale del progetto presenta ai soggetti coinvolti uno o più esempi tipici di eventi di bullismo nella
scuola per analizzare i seguenti elementi: le vittime; gli studenti bulli: motivazione del loro
comportamento, perché e come scelgono la vittima; i rimorsi; gli altri studenti: coscienza di ciò che è
accaduto, come hanno reagito e perché; gli insegnanti: come hanno capito ciò che stava succedendo e
che cosa hanno fatto; dirigente scolastico: percezione del fenomeno e possibili strategie per migliorare
la situazione; i genitori: coinvolti e intervistati per capire se avessero notato atti di bullismo, se ne sono
stati informati e da chi, se hanno avuto la possibilità di intervenire per modificare la situazione. I
risultati di questa attività di ricerca-azione saranno pubblicati sul portale di “I Am Not Scared” e
sottoposti a una discussione transnazionale: i docenti coinvolti, infatti, parteciperanno al meeting
transnazionale sul portale di “I Am Not Scared”, commentando almeno tre casi vicini alla propria
esperienza e rispondendo ai commenti sui casi descritti dalla propria scuola.
Progetto 5: "Educazione alla legalità 2011-2012": Progetto Idee - Integrazione, Diritti ed
Educazione contro l’Esclusione
Inizio: febbraio 2011 - Fine: giugno 2012
Destinatari: alunni di una classe Seconda. Soggetto capofila: Unione delle Provincie d’Italia (UPI). Il
progetto, che coinvolge tre province (Milano, Roma e L'Aquila), si propone, atraverso un approccio
metodologico innovativo e l’utilizzo di strumenti informatici e multimediali, di realizzare un percorso di
accoglienza all’interno degli istituti scolastici superiori per l’inserimento e l’inclusione di studenti
minorenni provenienti da Paesi Terzi, con particolare attenzione a quelli arrivati recentemente in Italia.
Obiettivi specifici: promozione dell’intercultura, contrasto ai pregiudizi, informazione e supporto legale.
Sono previsti interventi di educazione ai diritti di cittadinanza e di valorizzazione della genitorialità tesi
a favorire il rapporto dell’alunno e della sua famiglia con la realtà scolastica e sociale. Attività:
laboratorio sulla Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia; stesura da parte degli alunni di una
pubblicazione inerente a diritti e pregiudizi; colloqui con famiglie dei minori stranieri, di orientamento ai
servizi del territorio (sociali, sanitari ecc.); consulenza legale su rinnovo del permesso di soggiorno e
legalizzazione titoli di studio; incontri di formazione per i docenti e il personale della scuola sulla
normativa in materia di immigrazione e cittadinanza; partecipazione di una delegazione della classe a
un evento conclusivo a Roma.
Progetto 6: “Educazione alla cultura e alla cittadinanza europea 2010-2011": Viaggio a
Strasburgo con visita al Parlamento europeo 7-9 marzo 2011
Inizio: novembre 2010 - Fine: aprile 2011
Destinatari: studenti di classi Quarte e Quinte. Viaggio di tre giorni a Strasburgo organizzato negli anni
scolastici 2009-2010 e 2010-2011 in collaborazione con AEDE (Association Europeenne Des
Enseignants). Preceduto da alcuni incontri preliminari svoltisi presso il ns. Istituto e il Caffè d'Europa,
sede milanese del Parlamento Europeo, il viaggio ha avuto come meta le città di Colmar, Mulhouse e
Strasburgo con visita guidata al Parlamento Europeo e partecipazione ad una seduta plenaria. Il
programma include anche un percorso di Educazione alla Cittadinanza, con informazioni e notizie sulle
origini, la storia e le istituzioni dell'Unione Europea.
74
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E IMPRESA SIMULATA
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
l’Alternanza Scuola-Lavoro è stata introdotta come metodologia didattica nel Sistema dell'Istruzione
per consentire agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età di realizzare gli studi del
secondo ciclo alternando periodi di studio e di lavoro. La sua finalità è motivare e orientare gli
studenti facendo acquisire loro competenze spendibili nel mondo del lavoro.
Non è un’attività di recupero per i meno dotati, ma uno strumento per rendere più flessibili i percorsi
didattici valorizzando le competenze non comprese nel curriculum scolastico, secondo la prospettiva del
life long learning. Nel Nostro Istituto tale progetto ha preso avvio nell’anno scolastico 2009-2010 per
la classe 2^ sez. B con un percorso di orientamento e formazione rivolto prevalentemente al settore
turistico e sfociato nella visita aziendale all’Hotel Poliziano-Fiera di Milano.
Il progetto proseguirà nel prossimo anno scolastico con un periodo di alternanza presso una struttura
produttiva del territorio, finalizzato all’acquisizione di competenze e abilità “spendibili” sia nel mondo
del lavoro che nel percorso di istruzione.
I percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro possono prevedere l’utilizzo della metodologia dell’Impresa
Formativa Simulata (IFS) che consente l'apprendimento di processi di lavoro attraverso la
costituzione e gestione di imprese virtuali che operano in rete, assistite da aziende reali.
La nostra Scuola ha realizzato un ambiente di simulazione in IFSNetwork. che offre agli studenti e agli
insegnanti la possibilità di misurarsi con le problematiche legate alla costituzione e alla gestione di
un’impresa, in tutto simili a quelle reali. Un’opportunità nuova e stimolante di approfondire contenuti e
avvicinarsi al mondo del lavoro in modo interattivo e divertente, attraverso un ambiente di
simulazione che riduce la distanza tra l'esperienza teorica e quella pratica.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO IN IMPRESA FORMATIVA SIMULATA
Il Programma Impresa Formativa Simulata è un programma destinato a
promuovere la formazione nel campo amministrativo - commerciale,
turistico e industriale, attraverso l'esperienza di una situazione simulata di
lavoro in tutte le sue relazioni (orario, disciplina, assegnazione e sviluppo
dei compiti).
L'obiettivo generale è fornire agli studenti competenze professionali nel
campo della gestione e amministrazione delle imprese, dei servizi turistici,
dei processi produttivi, a fronte del loro inserimento nel mondo lavorativo.
In ognuna delle aziende simulate si riproduce la struttura di un ufficio o di un'impresa di un
determinato settore o ramo di attività. Gli allievi vengono collocati in una realtà produttiva nella quale
possono apprendere e realizzare i diversi compiti richiesti. Al termine del corso, acquisiscono una
conoscenza globale dell'attività d'ufficio, attraverso una pratica equiparabile all'esperienza lavorativa,
che produce capacità di adattamento, polivalenza e cultura d'impresa.
Gli obiettivi formativi del Progetto IFS sono:
 individualizzare il processo formativo: ogni allievo ruota all'interno dei vari dipartimenti,
svolgendo le mansioni predefinite per ogni singolo posto di lavoro, con tempi di permanenza legati al
raggiungimento degli obiettivi prefissati
 sviluppare alcune capacità comportamentali, sia interne all'impresa simulata, sia esterne con le
altre imprese simulate nazionali ed estere
 Imparare a gestire un ruolo mentre si partecipa ad un processo di trasferimento di cognizioni
tecniche
 aumentare la base motivazionale attraverso una maggior partecipazione ai processi di
apprendimento, al clima cooperativo, alla percezione dei risultati occupazionali ottenibili, alla visibilità
degli obiettivi e delle finalità, alla coerenza tra finalità e metodi
 decidere ed assumere quotidianamente responsabilità
Nel Nostro Istituto sono attive Imprese simulate, per il settore aziendale-commerciale e per il settore
turistico, che coinvolgono alcune classi Quarte.
IMPRESA IN AZIONE
“Impresa in azione” (noto in Europa come “Company Programme”) è il percorso didattico pensato per
gli studenti delle classi IV degli Istituti Superiori (che consente di acquisire una “mentalità
imprenditoriale” utile per affrontare con maggiore consapevolezza le future scelte formative e
professionali. Quest’anno per il Marignoni-Polo vi ha partecipato la classe IV B.
“Impresa in azione” risponde ai seguenti obiettivi didattici:
• offrire strumenti pratici affinché gli studenti comprendano più adeguatamente le proprie
caratteristiche personali in vista delle prossime scelte formative e professionali
• far acquisire loro un avvio di capacità imprenditoriale che potrà rappresentare la base della futura
attività lavorativa
Attraverso una peculiare modalità didattica che privilegia gli aspetti dinamici e pratici
dell’apprendimento, il programma permette infatti di sviluppare e potenziare alcune doti ed abilità
trasversali particolarmente apprezzate dal mondo del lavoro e considerate, oggi, necessarie per la
realizzazione personale, l’integrazione sociale, la cittadinanza attiva e l’occupazione.
75
Secondo le politiche europee, l’imprenditorialità concerne la capacità di una persona di tradurre le
idee in azione. In ciò rientra la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi come anche la
capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. Le mini imprese gestite
da studenti, pur svolgendo la loro attività in un ambiente protetto e a fini pedagogici, fabbricano e
vendono frequentemente prodotti o servizi reali.
In particolare, “Impresa in azione” intende favorire la conoscenza e l’apprendimento di alcuni modelli e
strumenti organizzativi concretamente impiegati nelle moderne realtà aziendali, con l’obiettivo di
stimolare:
 Attitudini e vocazioni personali: potenziare competenze multidisciplinari e trasversali per un
migliore orientamento allo studio universitario o al mondo delle professioni
 Creatività, spirito innovativo e problem solving: accrescere alcune abilità utili come base per
affrontare i problemi organizzativi più complessi e gli ostacoli “reali” che il mondo del lavoro e il
sistema economico presenteranno loro in futuro
 Capacità di lavorare in gruppo: sviluppare capacità di adattamento, gestione delle emozioni e
accettazione della diversità, attitudini alla cooperazione e consapevolezza dei livelli di responsabilità e
autonomia
 Utilizzo delle moderne tecnologie e delle lingue straniere: consolidare alcune conoscenze
fondamentali nei contesti lavorativi e fornire un campo di applicazione reale alle discipline teoriche
studiate a scuola
 Relazioni con la propria comunità: stimolare gli studenti affinché individuino possibili opportunità
di coinvolgimento e supporto alla loro Impresa JA da parte di istituzioni pubbliche e private presenti
localmente (la mappa degli stakeholder)
 Raccordo tra scuola e mondo del lavoro: fare emergere vocazioni, accrescere competenze,
costruire le premesse culturali e professionali perché tra i giovani si sviluppi il senso dell’autonomia
personale e dell’alternativa lavorativa
 Riflessione sulla Responsabilità Sociale d’Impresa: incentivare l’acquisizione dei valori di etica,
sostenibilità ambientale e sociale
PROGETTO WORKON
La classe IV D, invece, ha preso parte al progetto WorkOn, promosso da EduOn e Randstad. Tale
iniziativa si pone l’obiettivo di far emergere le potenzialità dei ragazzi attraverso un pratico percorso
esperienziale che li porterà a creare la propria azienda nell’ambito del gruppo classe secondo il principio
learning by doing. Il percorso richiede un impegno di 16 ore all’interno dell’anno scolastico (12 ore di
moduli + 4 ore per gli incontri iniziale e finale). Al temine dell’attività i ragazzi presentano la loro idea
imprenditoriale a un target di aziende italiane e multinazionali che esprimeranno il loro giudizio in
relazione agli aspetti di originalità, fattibilità e comunicazione.
PROGETTO OIKONOMIA: COME STA IN PIEDI LA CASA DI TUTTI
Il circolo di Milano “Libertà e Giustizia” ha organizzato presso il Liceo Statale Virgilio, piazza Ascoli 2,
una serie di lezioni, aperte agli studenti di tutte le scuole superiori, con priorità data alle ultime classi.
Una lezione al mese, di mattina, tenute tra ottobre e marzo da sei docenti, tutti economisti di rilievo. Al
progetto partecipano la classe V A della sede di Via Melzi e la classe V N della sede di via Demostene.
E’ obbligatoria la frequenza di tutto il corso al termine del quale viene rilasciata certificazione utile ai
fini dell’assegnazione del credito scolastico e/o da utilizzare come referenza nell’ambito dell’attività
lavorativa.
GIOVANI E IMPRESA - per chi studia e si appresta ad entrare nel mondo del lavoro
Nel nostro istituto, si è svolto, per la seconda volta, il corso di orientamento “Giovani e Impresa”
rivolto agli studenti delle classi quinte sia ad indirizzo aziendale che turistico.
Passare dal mondo della scuola al mondo del lavoro costituisce per i giovani una fase delicata della
propria vita ed un momento molto importante per costruire il proprio futuro.
“Giovani e Impresa” (G&I) è un Progetto ideato e realizzato nell’anno 2000 dalla Fondazione
Sodalitas (simbolo e veicolo della cultura della Responsabilità Sociale d’Impresa), in collaborazione
con Assolombarda, Associazione delle imprese industriali e del terziario dell’area milanese e con il
patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.)
La fondazione Sodalitas ha curato il corso che si è tenuto nella sede centrale. La fondazione AISTP ha
curato il corso che si è tenuto nella sede di via Demostene
Il Progetto, che si esprime principalmente attraverso corsi di orientamento alle scelte e alle competenze
individuali indirizzati a giovani al termine degli studi e prossimi al mondo del lavoro, si propone di
sviluppare la cultura dei valori del lavoro, dell’imprenditorialità e dell’economia sociale.
I Relatori del corso, che provengono dal mondo dell’impresa e ricoprono o hanno ricoperto posizioni
manageriali o imprenditoriali, offrono la loro opera in favore dello sviluppo formativo delle nuove
generazioni nello spirito del volontariato, per cui il corso è gratuito
L’iniziativa si propone di “gettare un ponte” tra la formazione teorica e la dinamica dell’esperienza
pratica, valorizzare e favorire l’inserimento lavorativo e lo sviluppo professionale di giovani potenziali
talenti all’ultimo anno della Scuola Secondaria Superiore
Gli studenti, scelti tra le classi quinte di tutto l’istituto tra coloro che evidenziano un profitto scolastico
particolarmente brillante, sono stati impegnati per 20 ore complessive. A tutti i partecipanti alla fine del
76
corso è stato rilasciato un attestato di frequenza e l’attestato di “Distinzione” agli studenti MANCANO I
NOMI
Inoltre tutti gli studenti sono stati invitati a partecipare al corso di Management Socialmente
Responsabile (MSR) che si terrà dopo il conseguimento del diploma. Il corso, altamente qualificato e
qualificante, ha permesso agli studenti, come dagli stessi riferito, di:
- Coniugare teoria e prassi
- Confrontarsi con una realtà formativa esterna
- Scoprire e verificare i propri interessi e le proprie attitudini
- Potenziare, nei lavori di gruppo, quelle capacità relazionali che, per carattere, o per dinamiche
particolari, non vengono espresse pienamente nella regolare attività didattica
- Impegnarsi con senso di responsabilità in prima persona
- Acquisire la consapevolezza che le nozioni o i saperi appresi nel percorso scolastico, possono essere
applicati in contesti diversi
Tutto ciò ha contribuito notevolmente ad aumentare l’autostima di ognuno dei partecipanti in quanto
tutti si sono sentiti “valorizzati” e mai “giudicati”.
Tra i temi trattati l’interesse maggiore è stato per: ricerca, scelta e conservazione del posto di lavoro,
lavoro autonomo e attività d’impresa, rapporto di lavoro, la motivazione e la comunicazione
Un apprezzamento particolare è stato rivolto alla simulazione dei colloqui di selezione (di gruppo e
individuale) e alla stesura del curriculum vitae. Ciò ha permesso agli studenti di apprendere e di
approfondire le modalità da seguire per auspicare un proficuo inserimento nel mondo del lavoro, ha
inoltre favorito un processo di riflessione in vista del proprio orientamento scolastico o professionale.
CINEMA, MUSICA, CULTURA E TEMPO LIBERO
“PROVE APERTE” PRESSO IL CONSERVATORIO DI MILANO
la Società del Quartetto di Milano riserva a gruppi di studenti delle scuole secondarie di primo e
secondo grado l’accesso gratuito su prenotazione alle prove generali di alcuni dei concerti della
stagione del Conservatorio di Milano, con l’intento di creare occasioni di incontro e di conversazione tra
artisti e studenti e promuovere ulteriore interesse nei riguardi della musica classica, attraverso un vero
e proprio percorso di educazione all’ascolto.
Quest’anno, 24 studenti del Marignoni-Polo hanno aderito al progetto, partecipando, accompagnati da
alcuni docenti, ai seguenti concerti:
-15 gennaio 2013 “prova aperta” del concerto Tetraktis percussioni - clarinetto
Tetraktis è un termine greco legato al pensiero dei pitagorici e indica la successione aritmetica dei primi
quattro numeri interi, rappresentata simbolicamente da un triangolo equilatero. Queste caratteristiche
matematiche e filosofiche sono state scelte da un gruppo di musicisti italiani per dar vita a un ensemble
di percussioni, che ama mescolarsi con musicisti provenienti da altre esperienze.
-5 marzo 2013 “prova aperta” del concerto La Risonanza con Fabio Bonizzoni cembalo e direzione;
Lisa Larsson soprano - Martin Oro controtenore - Kristian Adam tenore - Sergio Foresti basso
Le Serenate di Johann Sebastian Bach. Nella vasta produzione delle Cantate, si trovano anche dei
lavori destinati a un uso diverso da quello liturgico, quasi sempre in relazione a momenti festosi, come
compleanni e feste di matrimonio. Molto di questo materiale è stato ripreso da Bach e trasformato in
musica liturgica, sostituendo il testo originario, secondo la prassi della cosiddetta parodia.
-12 marzo ultima l’uscita didattica per la “prova aperta” del concerto Gli stili con Oreste Bossini e i
musicisti del Cremona in Esecuzione integrale dei Quartetti per archi di Beethoven.
PROIEZIONE FILM
In occasione della settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, Anteospaziocinema e Inail
hanno invitato il nostro Istituto ad assistere alla proiezione gratuita del film IL ROSSO E IL BLU di
Giuseppe Piccioni presso il cinema Apollo. La proiezione è stata introdotta da un intervento di alcuni
esperti sulla sicurezza. La manifestazione rientra nelle attività curriculari per le classi che affrontano o
hanno affrontato il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro.
PROGETTO CINEFORUM “MOVIEAMOCI”
Un gruppo di studenti dell’Istituto, coordinati da alcuni docenti, hanno organizzato un Cineforum con
piccolo rinfresco e happy hour in orario pomeridiano aperto anche ai genitori. L’obiettivo educativo del
progetto è quello di stimolare e incoraggiare gli studenti a esprimere le proprie opinioni e a
confrontarsi, oltre che a sviluppare un senso critico nei confronti del mondo che li circonda. Inoltre, dal
punto di vista culturale, la visione di film, che affrontano tematiche importanti, quali l’amicizia, gli
ideali, il razzismo, la paura, il coraggio, l’amore, può creare momenti di riflessione, soprattutto sull’età
adolescenziale e i suoi problemi (rapporto con la famiglia, con i coetanei, con gli adulti, con la scuola,
con culture e religioni diverse), in grado di favorire il dialogo, la crescita personale, la condivisione di
valori sociali e civili. Questo il programma delle proiezioni:
-13 dicembre BENVENUTI AL SUD di Luca Miniero.
-24 gennaio IL CONCERTO di Radu Mihaileanu.
77
-28 febbraio QUASI AMICI di Olivier Nakache
-11 aprile LES CHORISTES di Christophe Barratier
-18 aprile BILLY ELLIOT di Lee Hall e Stephen Daldry
-28 maggio SCIALLA di Francesco Bruni.
Al termine dell’ultima proiezione, buffet multietnico a cura degli studenti (e non solo).
DAVID DONATELLO GIOVANI 2012/2013
E' un premio che, per iniziativa dell'Agis Scuola, viene assegnato ogni anno - nell'ambito del David di
Donatello, l'Oscar italiano - da una giuria di oltre mille studenti delle scuole superiori di tutta Italia.
Ogni anno, l’associazione culturale Cinemazero compone una giuria di 50 studenti che potrà visionare
gratuitamente nelle sale del proprio circuito da 14 a 20 film italiani della stagione e voterà alla fine
quello ritenuto migliore. Al termine, ai giurati che assistono ad almeno due terzi delle proiezioni, viene
rilasciato un attestato di partecipazione utilizzabile come credito formativo. Ogni giurato potrà inoltre
consegnare una recensione su un film visto. Alle migliori verranno assegnati degli ambiti premi: la
partecipazione in veste di giurato alla Mostra del Cinema di Venezia ed al Campus Cinema Scuola
Giovani a Roma. Il gruppo del Marignoni-Polo, composto da 24 studenti e accompagnato da alcuni
insegnanti, ha partecipato a quattro proiezioni presso i cinema Apollo e Anteo.
COMUNICAZIONE UFFICIALE DAVID GIOVANI 2013
L’alunna GROZA DOINA, della classe 2^D, si è classificata al 2° posto a livello regionale in Lombardia
nell’ambito del premio DAVID GIOVANI 2012-2013. La nostra studentessa parteciperà al Campus
Cinema Scuola Giovani nello spazio del Congresso Nazionale Agiscuola, che si svolgerà a Roma l’11 e il
12 novembre 2013. A Doina vanno i complimenti da parte di tutta la nostra scuola.
FUNZIONI STRUMENTALI, DOCENTI REFERENTI E COMMISSIONI DI FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO
Funzionamento
Coordinamento Pof
Referenti via
Demostene
Elettorale
Orario
Intercultura
Gestione Sistema
Qualità
Rapporti con enti
esterni - Alternanza
Privacy
Accoglienza e
Orientamento
Formazione e
aggiornamento
Didattica
laboratoriale e nuove
tecnologie
Coordinamento I e FP
Sito web
Sicurezza
Collaudi
Responsabili
Referente
Calvi
F.S.
De Marco e Mazara
Dirigente
Arcuri Distacco
Dirigente
Bruni
F.S.
Componenti
Luvoni
Savaré, Guiducci
Grazzini, Luvoni
Grazzini
Grazzini, Luvoni, Gentile
De Marco, Monti, Arcaro, Manfredi + docenti coordinatori
classi Terze e Quarte
Milelli (D.G.S.A.)
Campiti
F.S.
Arcuri, Simonetta, Coppolino
Nitti F.S.
D’Apolito, De Michele, De Marco
Dirigente
Luvoni
Di Rizzo
Squillace
Squillace
Luvoni, Grazzini, Arcuri
Di Rizzo, Colombo
Coppo, Scarati
78
laboratori
GLH
A Scuola di
Costituzione
Coppa della
Costituzione
Prevenzione
Antimafia
Viaggi della Memoria
Letteratura e Mafia
Comitato Valutazione
Pozio e Ghiringhelli Tutti i docenti di sostegno
Calvi e Mazara
Guiducci
Calvi e Mazara
Calvi e Mazara
Calvi e Mazara
Calvi
Dirigente
Mazara
Arcuri, Bruni, De Luca, Pozio- Titolari – Savarè, Annaratone
- Supplenti
Villa, Caiazza, Sorba, Simnonetta
Tutor docenti in anno Dirigente
formazione
Coordinatori
Calvi (Linguistica)
Lettere, Lingue Straniere, Religione
Dipartimenti d’Area
Luvoni (Scientifica) Matematica, Scienze, Fisica, Ed.fisica, Chimica
Manfredi (Tecnica) Diritto, Economia Az., LTT, Informatica, Geografia, Arte,
Pratica Operativa, Psicologia
Salute
Colombo
Avallone, Bramani
Educazione stradale Colombo
Viaggi d’Istruzione
Arcaro
Campiti
Responsabili stage classi quarte
Classe
Docente
4A
SAVARE’ CAMILLA
4C
ANTONELLI ROSALBA
4D
DE LUCA NOE’ DAVIDE
4M
SIMONETTA MARGHERITA
4N
DE MARCO MIRELLA
Responsabili stage classi terze
Classe
Docente
3A
GUIDUCCI LUISA
79
3B
3C
3D
3M
3N
ANNARATONE MARIDA
GENTILE BRUNA ROSA
ARCURI CATERINA
BALLATI MARIA GRAZIA
MERANTE ALFONSO
80
I COORDINATORI DI CLASSE
81
Sede di Via Melzi d’Eril
Classe
1A
2A
3A
4A
5A
1B
2B
3B
5B
1C
2C
3C
4C
5C
1D
2D
3D
4D
5D
Coordinatore
MANFREDI
PERROTTA
GUIDUCCI
SAVARE’
VILLA
GIAMMARINO
SERGIO PALAZZOLO
ANNARATONE
CALVI
COLOMBO
BRUNI
GENTILE
ANTONELLI
ARCARO
BELLINA
FEDERICO
ARCURI
DE LUCA
CAMPITI
Sede di Via Demostene
Coordinatore
Class
e
1M
2M
3M
4M
5M
1N
2N
3N
4N
5N
BACCARI
MAIDA
BALLATI
SIMONETTA
MONTI
RAPPA
PONCE DE LEON
MERANTE
DE MARCO
MAZARA