I.I.S. G.L. LAGRANGE Sezioni associate I.T.I. “G.L. Lagrange” I.P.S.E.O.A . “G. Brera” Via Litta Modignani 65 20161 MILANO tel. 02/66222804 Fax 02/66222266 e-mail: [email protected] Sito: www.iislagrange.gov.it L’ I.P.S.E.O.A (Istituto Professionale Servizi per Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera) nasce come I.P.S.A.R. di via Litta Modignani, nell’anno scolastico 1999/2000, quale succursale dell’ Istituto Professionale Alberghiero “A. Vespucci” , per dare risposta ad una domanda formativa esplicita dell’ utenza, che si traduce in un notevole aumento delle iscrizioni in questo tipo di istituti professionali. Viene costituito, dunque, il terzo polo alberghiero nella nuova e funzionale struttura del Centro Scolastico “Aldo Moro”, approntata dalla amministrazione provinciale nella zona nord-ovest, fra Affori e Quarto Oggiaro, che ospitava, da gannaio 1999, l’ I.T.I. “G. L. Lagrange”. All’ inizio dell’ anno scolastico 2000/2001, infine, le classi della succursale di via Litta Modignani dell’I.P.S.A.R. “A. Vespucci” vengono accorpate all’ I. T. I. “G. L. Lagrange”. Nell’anno 2003, il Consiglio dell’Istituzione Scolastica intitola l’Istituto Alberghiero al giornalista e famoso enogastronomo Gianni Brera. L’anno scolastico 2010/11 segna l’entrata in vigore della Riforma che presenta, tra le altre novità, un percorso di durata quinquennale, un orario scolastico di 32 ore settimanali ed una forte presenza dell’attività di alternanza scuola-lavoro. Sempre nello stesso anno, l’offerta formativa del nostro istituto è ampliata con l’introduzione di corsi di Istruzione e Formazione Professionale (I. e F. P.), che mirano ad una preparazione che permette agli studenti un rapido inserimento nel mondo del lavoro. Il “Piano dell’Offerta Formativa”, istituito dal D.P.R. n.275 dell’ 8 marzo 1999 (art.3), è il documento in cui le componenti della scuola definiscono il loro campo d’azione, chiariscono le finalità del loro operare, rendendone partecipi tutti gli operatori e gli utenti della scuola. Il Piano dell’Offerta Formativa è, dunque, strumento di programmazione educativa, didattica, organizzativa e, nello stesso tempo, strumento per comunicare all’esterno della scuola. In particolare, il “Piano dell’Offerta Formativa“ dell’ I.I.S. “G.L. Lagrange” intende pianificare, in una prospettiva unitaria, organica e coerente, l’insieme delle diverse attività e dei vari progetti avviati negli ultimi anni e quelli che saranno attuati nei prossimi anni scolastici, nonché stimolare alla progettazione d’iniziative educative e didattiche, in funzione dei nuovi compiti che l’autonomia ha affidato alle istituzioni scolastiche. La formazione richiede autonomia e libertà nell’insegnare e nell’apprendere, ma l’autonomia non può essere una semplice formula organizzativa. L’autonomia offre l’opportunità di combinare, in modo nuovo, i diversi ingredienti dell’organizzazione scolastica: i tempi d’insegnamento, i raggruppamenti degli alunni, le competenze dei docenti, gli arricchimenti del curricolo, le metodologie, gli strumenti. Autonomia, però, non vuol dire autarchia, perché l’azione didattica è, comunque, sempre finalizzata al “perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale d’istruzione”. Il DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Neva Cellerino 2-3 La dotazione d’istituto comprende: una palestra con regolare campo da basket divisibile in due campi per mezzo di apposito telone discendente, con una tribuna che può edificio e campi sportivi ospitare 500 persone ; 2 palestrine per le attività ginnico-sportive e campi esterni attrezzati per il calcio, 2 campi polivalenti in tartan, rettilineo di atletica di 100 metri con 8 corsie, buca per salto in lungo, zona per salto in alto e lanci. auditorium Dotato di circa 300 posti a sedere, telone di proiezione e sistema video – fonico completo. L’istituto dispone di TRE laboratori dotati di PC, video proiettore, telone di proiezione, televisori e materiale audiovisivo ed un’ aula dotata di LIM (lavagna interattiva multimediale) biblioteca multimediali Sia la biblioteca centrale che le biblioteche di laboratorio dispongono di un’ampia dotazione libraria L’istituto dispone di due aree di parcheggio: uno per le auto ed uno coperto per scooter e motociclette, protetto da videosorveglianza. parcheggio assicura la gestione unitaria della scuola e la finalizza all’obiettivo della qualità dei processi formativi, predisponendo gli strumenti attuativi del piano dell’offerta formativa. Ha la rappresentanza dell’Istituto, dirige, coordina, promuove e valorizza le risorse umane e professionali. Gestisce le risorse finanziarie e strumentali, assumendo le decisioni di sua competenza per promuovere e realizzare il P.O.F. sia sotto il profilo didattico-pedagogico, sia sotto quello organizzativo e finanziario, nel rispetto degli organi collegiali. sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione, svolgendo funzioni di coordinamento, di promozione delle attività e di verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti, dal personale A.T.A. posto alle sue dirette dipendenze. eseguono attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e è costituito da docenti, individuati dal capacità d’esecuzione delle procedure. Hanno autocapo d’Istituto, che svolgono compiti di nomia operativa con margini valutativi nella predicarattere organizzativo e gestionale, che il dirigente sposizione, istruzione e redazione degli atti amminiscolastico delega ad essi di volta in volta. strativo-contabili, nell’ambito delle direttive e delle istruzioni ricevute. Collaborano con il direttore dei servizi generali e amministrativi. opera per garantire la funzionalità delle attrezzature esistenti nei vari laboratori con la collaborazione degli curano l’efficienza dei laboratoassistenti tecnici preposti e per coordinare, con gli ri e svolgono attività di supporinsegnanti di laboratorio, l’utilizzo degli spazi e to tecnico alla funzione docente per la preparazione delle attrezzature e le proposte di modifi- delle esercitazioni e durante le attività didattiche in ca/acquisto. laboratorio. Svolgono diretta e immediata collaborazione con il responsabile dell’ufficio tecnico. Il Contratto di Lavoro Nazionale Integrativo ha istituito per ogni scuola le “Funzioni strumentali al POF” al fine di rafforzarne la struttura organizzativa. Infatti, le Funzioni strumentali al POF sono finalizzate al supporto delle scelte progettuali della scuola. I docenti incaricati di funzione strumentale vengono eletti annualmente dal collegio dei docenti. hanno il compito di vigilare sui comportamenti degli studenti e del pubblico, di curare i locali, gli spazi scolastici e gli arredi e di collaborare con i docenti. I loro compiti sono spesso delicati. Il rispetto verso questo personale è un visibile indicatore del grado di conseguimento degli obiettivi educativi. DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Neva Cellerino COLLAB. VICARIO Prof.ssa Adele Posa DIRETTORE S.G.A. Annunziata Valentino COLLABORATORE D.S. Prof. Bocale Giovanni FIDUCIARIO D.S. Prof. Tridico Vincenzo UFFICIO DIDATTICA/PROTOCOLLO UFFICIO PERSONALE Maria Grazia Gomena (coordinatore d’area) Claudia Antonucci (sostituto DSGA) Anna Brambilla Marina Buongiorno Ivana Florio Annalisa Strada UFFICIO CONTABILITA’/BILANCIO UFFICIO MAGAZZINO Viviana Barozzi Lia Silletti (coordinatore d’area) Carmela Denaro Raffaela Triggiani Catia Crocco (coordinatore d’area) 4-5 FAVORIRE IL SUCCESSO PERSONALE, PROFESSIONALE E DI CITTADINANZA DI CIASCUN ALUNNO ATTRAVERSO LO STUDIO, IL RIGORE E IL PIACERE DI APPRENDERE PROSPETTIVE ED ORIENTAMENTI EDUCATIVI PLURIENNALI In conformità con il PECUP, definito dal decreto legislativo del 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A, il progetto d’Istituto è finalizzato a: a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni; b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio; c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale. Le mete formative da raggiungere alla fine di un ciclo comprendono aspetti affettivi, relazionali, cognitivi e metacognitivi declinati in termini di competenze. LA COMUNITA’ PEDAGOGICA ED EDUCATIVA DELL’ISTITUTO SI IMPEGNA A SEGUIRE LA FORMAZIONE DI CIASCUN ALUNNO sul piano qualitativo, ottimizzando le sue attitudini, attraverso lo sviluppo di un’immagine positiva di se’,una (ri)presa di fiducia e un insegnamento personalizzato; sul piano quantitativo, suscitando il desiderio di continuare gli studi, anche nell’ottica dell’apprendimento permanente, e favorendo la costruzione di un progetto professionale adatto alle competenze e alle motivazioni acquisite. Azione 1.: cultura dell’accoglienza, dell’inclusione, della soddisfazione e dello stare bene a scuola, conferma del percorso di studi o riorientamento. Azione 2.:l’insegnamento, che pone al centro la personalità di ciascun alunno, promuove la conoscenza di sè, dei propri stili di apprendimento per meglio padroneggiarli ed usarli. Azione 3.: superamento delle difficoltà e rinforzo degli apprendimenti, nell’insieme delle discipline, attraverso una valutazione diagnostica e attività di recupero durante l’intera vita scolastica dell’alunno. Conferma o ridefinizione del progetto formativo dell’alunno, considerando le sue competenze e le sue motivazioni. Azione 4.: cura e accompagnamento degli alunni con specifiche difficoltà di apprendimento attraverso una programmazione collegiale e una buona organizzazione degli insegnanti di sostegno nell’individuazione delle difficoltà. Il tutoraggio efficace sfocerà in azioni collettive per una valutazione formativa. Stretta collaborazione con le famiglie. Promuove l’acquisizione di valori etici, sociali e democratici che permettano a ciascuno di vivere insieme imparando a conoscersi e (ri)conoscere l’altro comprendendo e accettando le differenze Azione 1.: costruire un vivere insieme basato sul rispetto reciproco e sull’osservanza delle regole. Insegnare la gestione delle crisi e dei conflitti. Azione 2.: educare alla differenza di genere, combattere i comportamenti di stalking o aggressivi e l’omofobia. IL PROGETTO DIDATTICO-EDUCATIVO Articolazione del progetto intorno al concetto di centralità dello studente nella sua duplice condizione di uguaglianza e diversità, in un contesto di pari opportunità. Le competenze chiave di cittadinanza e per l’apprendimento permanente (spesso sovrapponibili) rappresentano finalità interdisciplinari per lo sviluppo e la crescita della persona intesa nella sua singolarità, autonomia, apertura, totalità e dignità. • Imparare ad imparare Apprendimento consapevole: l’alunno assume la responsabilità della propria formazione e rinforza la propria identità, anche nella prospettiva dell’apprendimento permanente. Ragionato: l’alunno sviluppa le competenze logiche; Intuitivo e creativo: l’alunno comprende il proprio talento creativo e come usarlo; Critico: l’alunno interpreta la realtà secondo autonomia di giudizio; Apprendimento in sè: l’alunno ama imparare sviluppando curiosità • Progettare Organizzare percorsi didattici di apprendimento per competenze attraverso metodolo gie progettuali e laboratoriali utilizzando lo strumento dell’Unità di Apprendimento • Comunicare La crescita civile e democratica, umana e sociale dell’individuo non può che essere il risultato della formazione di competenze pluriculturali: a tal fine, riveste un ruolo fondamentale l’acquisizione del concetto di comunicazione come elemento fondamentale della convivenza, di espressione del proprio pensiero, della coscienza di sé e degli altri anche in termini di diversità di pensiero e opinione, diversità di genere, nella tolleranza. • Collaborare e partecipare Educare gli alunni a trovare la propria collocazione negli spazi e nei tempi dell’Istituto attraverso una partecipazione consapevole, nel rispetto delle regole della vita scolastica. Rinforzare i lavori di gruppo nel rispetto dei ruoli e nella valorizzazione delle competenze di ciascuno. Collaborazione tra alunni di indirizzi diversi nella realizzazione di progetti comuni. • Agire in modo autonomo e responsabile Sviluppare a tutti i livelli il senso di responsabilità in termini di qualità collettiva di vita e di studio. Sensibilizzare il personale e gli alunni ai temi della sicurezza. Avvalersi del Regolamento d’Istituto come strumento di riferimento per la regolamentazione della vita scolastica nella pratica di valori formulati e condivisi. • Risolvere problemi Affrontare le situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline • Individuare collegamenti e relazioni Individuare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi, concetti diversi, cogliendo analogie e differenze, distinguendo fatti ed opinioni ed elaborando argomentazioni coerenti. • Acquisire ed interpretare l’informazione Accedere alle fonti di informazione e sviluppare le competenze sull’uso delle nuove tecnologie per ottimizzare gli apprendimenti e aprirsi sul mondo. Usare in modo sistematico le tecnologie dell’informatica nella ricerca, interpretazione e gestione delle informazioni. 6-7 percorsi professionali dell’istituto sono finalizzati al conseguimento di un diploma di Istruzione Secondaria Superiore la cui identità è connotata dall’integrazione fra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale, che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessarie ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento. In linea con le indicazioni dell’Unione Europea, l’offerta formativa si articola in un’area di istruzione generale ed un’area di indirizzo. L’area di istruzione generale, in coerenza con la normativa sull’obbligo scolastico, ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Le aree di indirizzo, presenti fin dal primo biennio, hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro. Inoltre, particolare importanza viene data all’alternanza scuola-lavoro che, tra l’altro, favori sce il collegamento con il territorio. Le linee guida nazionali a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica comprendono l’articolazione in competenze, abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche con riferimento al quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualification Framework – EQF). Il percorso di studio si articola in due bienni ed un quinto anno. Il primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi culturali dell’obbligo di istruzione (livello 2 EQF); il secondo biennio è articolato in due distinte annualità, (livello 3 e 4 EQF)al fine di consentire un raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale; il quinto anno )consente di raggiungere una competenza professionale di settore idonea all’inserimento diretto nel mondo del lavoro, al proseguimento degli studi nel sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, ai percorsi universitari (livello 4 EQF). Gli studenti, a conclusione del percorso di studi, sono posti nella condizione di: riconoscere, nell’evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche, che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti; cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici, che influiscono sull’evoluzione dei bisogni e sull’innovazione dei processi di servizio; essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato; sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo; svolgere la propria attività, operando in equipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità; contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio, alla trasparenza e alla tracciabilità del prodotto; intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse; utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico alberghiera; integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione; attuare strategie di pianificazione , compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. 8-9 1^ ANNO PREPARAZIONE PASTI 1^ ANNO SERVIZI SALA/BAR 2^ ANNO PREPARAZIONE PASTI 2^ ANNO SERVIZI SALA/BAR 3^ ANNO PREPARAZIONE PASTI 3^ ANNO SERVIZI SALA/BAR Diploma di qualifica professionale Inserimento mondo del lavoro 4^ ANNO QUALIFICA TECNICO DELLA RISTORAZIONE 10 - 1 Dall’anno scolastico 2010/2011 l’Istituto, in collaborazione con la Regione Lombardia, ha attivato percorsi di Istruzione e Formazione Professionale di durata triennale, per il conseguimento della Qualifica Professionale, (livello 3 EQF), valida in tutta la Comunità Europea. La scelta è stata attuata per soddisfare le esigenze degli allievi che intendono inserirsi presto nel mondo del lavoro e che preferiscono il sapere pratico. Sono attualmente attivi due percorsi di Operatore della Ristorazione nelle due articolazioni Preparazione pasti e Servizi di sala e bar. Le finalità educative, formative e professionali espresse nelle “Indicazioni regionali per l’offerta formativa della Regione Lombardia”, pubblicate nel Bollettino Ufficiale n.8 del 21 febbraio 2008, si integrano agevolmente nelle finalità educative del nostro Istituto, improntate ai principi dell’accoglienza, dell’inclusione e della diversificazione dell’offerta formativa rispetto ai reali bisogni degli alunni che saranno pronti per: un’introduzione consapevole e responsabile nel contesto della società civile; una formazione al lavoro, secondo una prospettiva e livelli di crescente consapevolezza ed autonomia; Al termine del percorso triennale, la Qualifica certifica: il consolidamento delle conoscenze e delle competenze di base; la capacità di utilizzare competenze di processo, in relazione alle tecniche ed alle metodologie presenti nell’area professionale di riferimento. Competenze tecnico professionali in esito al triennio L’operatore della ristorazione è in grado di: definire e pianificare le fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni; approntare strumenti, attrezzature e macchine necessari alle diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste e del risultato atteso; monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchine, curando le attività di manutenzione ordinaria; predisporre e curare gli spazi di lavoro, eseguendo le operazioni di pulizia, al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali; effettuare le operazioni di preparazione per la conservazione e lo stoccaggio di materie prime e semilavorati alimentari in conformità alle norme igienicosanitarie scegliere e preparare le materie prime e i semilavorati secondo gli standard di qualità definiti e nel rispetto delle norme igienico -sanitarie vigenti. In esito all’indirizzo “Preparazione pasti”, è inoltre in grado di: 1. realizzare la preparazione di piatti semplici, secondo gli standard di qualità definiti e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti; In esito all’indirizzo “Servizi di sala e bar”, è inoltre in grado di: predisporre la comanda/ordine, secondo lo standard aziendale richiesto servire in sala pasti e bevande nel rispetto delle norme igienicosanitarie vigenti; somministrare bevande, gelati, snack, prodotti di caffetteria e pasticceria nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti I punti di forza per il raggiungimento degli obiettivi e l’acquisizione del profilo professionale in uscita sono: il progetto “alternanza scuola-lavoro: durante il secondo e terzo anno, le classi effettueranno un’attività di stage in aziende del settore ristorativo rispettivamente di quattro settimane (classi seconde),e di sette settimane (classi terze). programmazione interdisciplinare in un’ottica di progettazione e valutazione per competenze, abilità e conoscenze. progettazione rispondente ai criteri di modularità e flessibilità. attenzione alla dimensione territoriale: l’offerta formativa si integra con quella dei diversi Istituti e agenzie formative del territorio e con le opportunità formative delle Imprese e del mondo del lavoro. A questo proposito, si sottolinea la ripartizione oraria delle diverse macro-aree che si attesta, nel percorso triennale, sulle seguenti percentuali: Area dei linguaggi storico-socio-economica matematico-scientifica tecnologica tecnico-professionale alternanza flessibilità Quota destinata a differenti tipologie di attività per azioni e misure specifi che di sviluppo differenziato delle competenze, su tematiche e/o ambiti specifici a partire dagli interessi e dalle attitudini degli allievi. % 35%.45% 40%-50/ 15% 12– 13 Verticale: gradualità delle competenze e continuità tra i diversi livelli del ciclo di studi. Orizzontale: interdisciplinarità. Tutte le discipline concorrono all’acquisizione delle stesse competenze esplicitate negli assi culturali e negli obiettivi educativi. Ciascuna disciplina è integrata in un contesto di sapere e saper fare che sfocia nella competenza Flessibile: fermo restando le competenze da raggiungere, la programmazione sa modulare, variare, adattare i contesti e i contenuti di apprendimento ai reali bisogni degli alunni, anche all’interno dello stesso gruppo classe. Laboratoriale: privilegia l’apprendimento attivo attraverso proposte di azioni concrete che mettano in gioco diverse competenze. (perspectives actionnelles del Quadro Comune Europeo di Riferimento) Responsabile principale della definizione del processo formativo è il gruppo/comunità dei docenti aggregati sia per assi culturali/aree professionali, sia per consigli di classe. Il Consiglio di classe svolge il suo ruolo di organo tecnico chiamato a deliberare la programmazione dell’attività della classe e la definizione delle competenze trasversali (comportamentali e cognitive). E’ chiamato inoltre ad esprimere il suo parere in ordine alle valutazioni periodiche e finali degli allievi. Ad esso il collegio affida la funzione di tradurre operativamente le scelte effettuate dai dipartimenti: • progettare, in termini di competenze, conoscenze ed abilità, la programmazione di classe tracciando le metodologie e le strategie da mettere in atto per il conseguimento delle stesse; • attuare il percorso formativo di insegnamento/ apprendimento; • realizzare e somministrare le prove di verifica per competenze. Il compito del consiglio di classe, in particolare, consiste nel definire il piano formativo secondo una rete di Unità di Apprendimento. E’ in questo contesto che si apre lo spazio per un’effettiva trasparenza all’interno della scuola, che consente agli studenti di conoscere gli obietti- Per una didattica per competenze: Aggregare le discipline per assi culturali e identificare i “saperi essenziali” nuclei portanti. Scegliere un approccio misto, che alterna In modo costruttivo – lezioni, compiti,laboratori, esperienze. Sospendere il giudizio e incoraggiare il cammino, tollerando anche incertezze o errori purché vi sia dedizione e impegno Ai Dipartimenti raggruppati per assi culturali (eventualmente suddivisi in sottodipartimenti disciplinari) il Collegio delega: • la programmazione per competenze, per asse e per disciplina, al fine di adeguare le linee guida o le indicazioni nazionali alle esigenze della specifica istituzione, secondo le indicazioni del POF; • la progettazione multidisciplinare e quella dei percorsi per il conseguimento delle competenze di cittadinanza; • la determinazione degli standard (in termini di competenze) comuni a tutte le classi parallele e i criteri uniformi di valutazione delle competenze; • l’attività di ricerca e documentazione di materiale didattico relativo alle competenze e la produzione di tipologie di prove per la valutazione delle stesse. vi didattici ed educativi del loro curricolo, il percorso formativo e le sue varie fasi. Tutto ciò tenendo presente che il rapporto educativo presenta una ricchezza umana, che non può essere ricondotto ad una semplice prestazione o nella angusta dimensione d’istruzione/informazione. Nei consigli di classe sono esplicitati: 1. i livelli di partenza accertati con i test d’ingresso nelle classi iniziali e gli obiettivi educativi; 2. le attività che ampliano l’offerta formativa ( temi educativi trasversali, approfondimenti disciplinari, viaggi d’istruzione, ecc.); 3. le modalità per il recupero e per il sostegno; 4.con le componenti elette, il piano di lavoro è illustrato e discusso. Particolare importanza assume il ruolo esercitato dai rappresentanti eletti delle componenti genitori ed alunni nel consiglio di classe per l’ elaborazione di proposte e nell’esecuzione delle decisioni prese. In ogni consiglio di classe è eletto un docente coordinatore. Il coordinatore svolge le seguenti funzioni: 1. contribuire alla realizzazione di un rapporto educativo proficuo e continuativo fra i vari insegnanti e gli allievi; 2. attivare e mantenere un rapporto di comunicazione costante con le famiglie degli alunni; 3. assumere, ove ne ricorra il caso, la funzione di “tutor” nei confronti di quegli alunni, soprat- tutto nelle classi del biennio, che presentano maggiori difficoltà nell’approccio allo studio, di concerto con il docente referente per il progetto “Successo formativo”; 4. prendere nota dei ritardi e delle assenze prolungate, e, secondo quanto disposto dal Regolamento di Istituto, informare le famiglie; 5. comunicare al consiglio di classe al momento delle valutazioni l’andamento didattico- disciplinare della classe, la situazione aggiornata delle assenze, dei ritardi e delle note di carattere disciplinare. ne, ecc.. Lla programmazione del docente ,in conformità con le indicazioni dei dipartimenti e del Consiglio di classe, si concretizza nel piano annuale individuale. Ogni docente, avendo a disposizione il piano di lavoro per la propria materia e le proposte di attività comuni e/o interdisciplinari, programma l’attività didattica nelle sue classi secondo la strategia operativa ritenuta più idonea per raggiungere le competenze stabilite collegialmente. Organizza, cioè, i contenuti in base alle competenze prefissate, sceglie metodi, attività e materiali adeguati ai bisogni degli allievi, procede a costanti verifiche dei risultati conseguiti. La flessibilità didattica e organizzativa risponde sia alle diverse esigenze di formazione espresse dagli studenti sia alla necessità di prevenire e contrastare la dispersione scolastica e assicurare il successo formativo. L’attività didattica si estrinseca tramite: 1.lezioni frontali con l’ausilio dei tradizionali sussidi didattici ( metodo deduttivo); 1. analisi e soluzione di problemi ( metodo induttivo); 2. lavoro cooperativo per progetti; 3. lezioni condotte attraverso l’uso di sussidi didattici multimediali; 4. attività di laboratorio basate sul metodo sperimentale, sulle tecniche e sulla manualità; 5. preparazione, somministrazione, correzione e valutazione di verifiche (scritte, orali, scritto-grafiche, pratiche); 6. interventi individualizzati di recupero, sostegno, approfondimento; 7. attività di alternanza scuola /lavoro; 8. ogni altra attività che gli organi collegiali e/o il docente ritengano funzionale alla alla acquisizione delle competenze, abilità e conoscenze individuate in sede di programmazione, quali visite guidate, viaggi d’istruzio- Inoltre, è compito del docente: valutare la situazione iniziale della classe ed i livelli individuali di preparazione su cui impostare un’adeguata programmazione mirata al recupero delle carenze riscontrate; guidare l’alunno ad un metodo di studio corretto, soprattutto nelle classi iniziali dei cicli di studio, con particolare attenzione agli allievi delle classi prime, tenendo conto dell’oggettiva difficoltà degli stessi ad adattarsi al nuovo ambiente di studio; comunicare e motivare tempestivamente all’allievo le valutazioni delle verifiche; programmare le verifiche scritte, possibilmente con una settimana di anticipo e registrarle sul giornale di classe onde evitare accumulo di prove; adattare la scala di misurazione fissata nelle riunioni dei dipartimenti disciplinari e nei rispettivi consigli di classe, alla peculiarità di ogni singola disciplina; essere in possesso, al termine del quadrimestre, di un congruo numero di verifiche e valutazioni; annotare tempestivamente sul libretto delle valutazioni degli allievi l’esito delle verifiche e accertarsi successivamente della presa visione da parte dei genitori, per gli studenti minorenni; prestare particolare attenzione agli allievi in gravi difficoltà e a rischio di insuccesso scolastico e di abbandono con tempestiva segnalazione al dirigente scolastico, al fine di attivare opportune iniziative; far partecipare gli allievi alla discussione sulle scelte relative alla programmazione, alla definizione degli obiettivi didattici, ai criteri di valutazione, alla scelta dei libri di testo, al materiale didattico, esplicitando le strategie e gli strumenti di verifica. 14 - 15 Le competenze sviluppate nelle singole discipline, ciascuna delle quali apporta un proprio speci- fico contributo, rappresentano il presupposto fondamentale per la piena realizzazione dell’individuo e per la partecipazione attiva alla vita sociale. Compito dei docenti è quello di individuare i graduali traguardi di competenza (I e II biennio, 5^ anno) in relazione ai bisogni formativi e alle reali potenzialità dei nostri alunni,coniugati con le risorse personali e strutturali del nostro Istituto e con le risorse del territorio. A conclusione del primo biennio: Competenze declinate negli assi culturali Livello 2 del Quadro europeo delle Qualifiche A conclusione del secondo biennio: Continuità nell’approfondimento delle competenze degli assi culturali Profilo in uscita dal secondo biennio secondo le Indicazioni per I Nuovi Professionali. Livello 3 e 4 del Quadro europeo delle Qualifiche A conclusione del 5^ anno: Competenze conformi al PECUP e ai LEP previsti dal profilo in uscita. Livello 4 del Quadro europeo delle Qualifiche. Il D.M. 139 /07, che introduce l’obbligo d’istruzione fino al sedicesimo anno di età, stabilisce che,al termine del primo biennio della secondaria superiore, il consiglio di classe, accanto alla “pagella” , certifichi le competenze di base acquisite dallo studente, secondo quanto previsto dalle direttive dell’ Unione Europea e in linea con tutti i Paesi dell’Unione che dal 2012 dovranno adottare i riferimenti EQF nei certificati e nei diplomi e l’assunzione delle 8 competenze chiave di cittadinanza. Compito del primo biennio è quello di sviluppare un insieme di conoscenze e abilità capaci di fornire allo studente le competenze necessarie per inserirsi come cittadino consapevole e attivo nella società, garantendo a tutti pari opportunità formativa in uscita dall’obbligo di istruzione. Le competenze sono essenzialmente ciò che una persona dimostra di saper fare(anche intellettualmente)in modo efficace, in relazione ad un determinato obiettivo, compito o attività in un determinato ambito disciplinare o professionale. Di conseguenza la loro valutazione implica di “ accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che lo studente sa fare consapevolmente con ciò che sa”. Il consiglio di classe valuta le competenze secondo 3 livelli: Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprio opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Nella valutazione vengono prese in considerazione le discipline dell’area generale raggruppate in quattro assi culturali: Asse dei linguaggi Asse matematico Asse scientifico- tecnologico Asse storico- sociale che hanno la finalità di far raggiungere agli studenti le otto competenze chiave di cittadinanza. ASSE DEI LINGUAGGI: prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda, inoltre, la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie, della comunicazione e dell’ informazione. ASSE MATEMATICO: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti. ASSE SCIENTIFICO— TECNOLOGICO: riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio. ASSE STORICO-SOCIALE: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. 16 – 17 CONOSCENZA COMPRENSIONE APPLICAZIONE ANALISI SINTESI VOTO Pressocchè nul- Non ha compreso i la concetti studiati Non sa applicare prinNon sa analizzare Non sa sintetizzare le cipi, regole e proceduproblemi e situazioni conoscenze re studiate 1-3 Ha compreso solo Frammentaria e parzialmente i consuperficiale cetti studiati Applica principi, regole e procedure in mo- Effettua analisi par- Effettua sintesi parziali do occasionale e par- ziali ed occasionali e/o imprecise ziale 4 Sa applicare con caHa compreso i conAnalizza con carenCompleta, ma renze principi, regole Sintetizza con carencetti, ma è insicuro ze problemi e situanon approfondita e procedure, se guize, se guidato nell’esposizione zioni, se guidato dato 5 Ha compreso i con- Sa applicare principi, Completa, ma Analizza problemi e cetti, ma è insicuro regole e procedure, Sintetizza, se guidato non approfondita situazioni, se guidato nell’esposizione se guidato 6 Ha compreso i con- Sa applicare principi, Sa scomporre i proCompleta e apE’ autonomo nella sincetti e li esprime con regole e procedure blemi ed è abbastanprofondita tesi discreta sicurezza autonomamente za autonomo 7-8 Ha compreso i conCompleta e assi- cetti e li esprime con milata un buon grado di sicurezza 9 - 10 Sa applicare autonoSa scorporare i pro- Sa organizzare conomamente principi e blemi autonomamen- scenze e procedure procedure in situaziote con autonomia ni nuove La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale, sia collegiale e dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva (DPR. 249/98 e succ. modificazioni). La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. Essa concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni , al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo europeo dell'apprendimento permanente. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico sono coerenti con le competenze previste dal piano dell'offerta formativa. Al termine di ogni Unità di Apprendimento avviene la valutazione formativa sulla base di un’apposita griglia unitaria pluridimensionale che fa riferimento alle evidenze e ai compiti-problema, agli indicatori ed alle dimensioni previsti nelle rubriche delle competenze mirate .La griglia di valutazione riporta un buon numero di possibili indicatori e relativi descrittori riferiti alle diverse dimensioni dell’apprendere in gioco nella maturazione di competenze: relazionale, affettiva e motivazionale, sociale, pratica,cognitiva, della metacompetenza e del problem solving. Sono, nella maggior parte, indicatori di tipo sovradisciplinare. Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. La scuola assicura alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico. La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato. Per le singole discipline, o gruppo di discipline valutate con un unico voto, e per il comportamento, la valutazione è espressa in decimi e il voto numerico è riportato anche in lettere nel documento di valutazione. Per gli studenti del triennio la valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici. Sono ammessi alla classe successiva o, per la classe quinta, all’esame di Stato, gli alunni che, in sede di scrutinio finale, conseguono una valutazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina, o gruppo di discipline valutate con un voto unico e nel comportamento. 18 - 19 debito, assegnato durante lo scrutinio di fine anno, deve essere saldato nel corso del medesimo anno scolastico, affinchè si creino le condizioni per l’ammissione alla classe successiva. Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del POF e l’istituzione scolastica promuove e favorisce la partecipazione attiva degli studenti, informando adeguatamente le famiglie. Le attività di recupero diventano obbligatorie in due momenti dell’anno scolastico: all’inizio del secondo quadrimestre e dopo gli scrutini finali. ATTIVITA’ DI RECUPERO STUDIO INDIVIDUALE Il docente prepara un piano di lavoro personalizzato, che lo studente sviluppa in modo del tutto autonomo. PAUSA DIDATTICA Il docente interrompe il normale svolgimento del programma per effettuare: attività di recupero per gli studenti il cui profitto è insufficiente e attività di approfondimento per gli altri studenti. SPORTELLO DIDATTICO Il docente stende un piano di lavoro personalizzato, che lo studente è tenuto a svolgere in modo autonomo. Il docente fissa una serie di incontri pomeridiani, ai quali lo studente si presenterà per il controllo del lavoro svolto e per ottenere spiegazioni sugli argomenti in cui permangono difficoltà. (per un minimo di 2 studenti ed un massimo di 6) CORSI DISCIPLINARI Corsi di recupero, individuati dal consiglio di classe, secondo la delibera del collegio docenti. Tali corsi sono destinati a gruppi di 10/12 studenti. Le famiglie sono libere di scegliere altre modalità di recupero, se non si avvalgono di quelle promosse dalla scuola, ma dovranno darne comunicazione scritta all’istituzione scolastica. L’allievo è comunque obbligato a sottoporsi alle prove di valutazione che seguiranno la fase di recupero. Di tutte le iniziative di recupero, del calendario delle verifiche e dei relativi esiti sarà data tempestiva comunicazione alle famiglie. Modelli didattici per il recupero durante il periodo estivo: STUDIO INDIVIDUALE,CORSI DISCIPLINARI, SPORTELLO DIDATTICO. COMPOSIZIONE DEI GRUPPI Ogni gruppo dovrà essere composto da 10–12 unità. I gruppi saranno formati secondo i seguenti criteri : alunni della stessa classe; alunni di classi parallele (quando possibile); alunni di classi verticali. Per quanto riguarda lo sportello, si prevede la partecipazione a ciascun incontro di minimo 2 , massimo 6 studenti. Per l’assegnazione dei docenti ai gruppi di studenti, saranno utilizzati docenti disponibili. In assenza di disponibilità di docenti interni, saranno individuati docenti esterni . 20 - 21 1. proposte di voto dovranno scaturire da un congruo numero di prove scritte, grafiche, orali e pratiche Le svolte all’interno dell’orario di lezione e a casa, prove corrette e classificate, utilizzando l’intera scala di valutazione, secondo la tabella prevista. 2. Ciascun docente, ed in conseguenza il competente consiglio di classe, dovrà prendere in considerazione, per ogni singolo allievo, non solo il profitto globalmente conseguito, ma anche: l’impegno nello studio; la progressione rispetto ai livelli di partenza; il raggiungimento degli obiettivi formativi di ogni disciplina; le capacità e le attitudini ad organizzare autonomamente e in modo costruttivo il proprio studio; l’esito dell’accertamento del debito formativo del primo quadrimestre; la partecipazione ad eventuali attività di recupero; la situazione dell’allievo in relazione all’andamento della classe. 3. Al fine della validità dell’anno scolastico compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Sono previste le seguenti deroghe al suddetto limite: problemi di famiglia e di salute documentati, partecipazione ad attività sportive ed agonistiche documentate e esperienze lavorative documentate da contratto, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del c.d.c., la possibilità di procedere alla valutazione. 4. Il credito scolastico, che esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno al dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative e l’eventuale credito formativo, è attribuito agli allievi delle classi terza , quarta e quinta secondo la tabella A del D.M. 99 del 2009. Media dei voti CREDITO SCOLASTICO III IV V M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 <M ≤ 9 6-7 6-7 7-8 9<M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 punti punti punti 5. Il credito formativo, per il quale verrà riconosciuto un punto all’interno della banda di appartenenza, sarà attribuito sulla base della valutazione delle attività svolte all’esterno della scuola, in relazione agli obiettivi educativi e formativi del corso di studi, adeguatamente documentate, attestate dagli enti, associazioni, istituzioni presso le quali è stata realizzata l’esperienza, così come previsto dalle disposizioni ministeriali (D.M. 24/2/2000 n. 49). L’attestato dovrà contenere una sintetica descrizione dell’esperienza stessa. 6. Verranno valutate, per il credito formativo, le attività svolte con interesse e con esito positivo ( valutazione superiore alla sufficienza) dagli studenti che si avvalgono dell’Insegnamento della Religione Cattolica o delle Attività alternative formative, organizzate dall’istituto.(O.M.26/07 art.8 c.4) 7. L’attribuzione del credito scolastico va deliberata, motivata e verbalizzata. 8. Nelle materie in cui l’elevato numero di assenze abbia impedito la verifica e la valutazione dello studente, si perverrà ad un giudizio di “non classificato”. 9. A fronte di una sola valutazione, il consiglio di classe potrà modificare la stessa con sintetica motivazione. 10. La definizione del “voto di condotta” si baserà su comportamento, inteso come: a) partecipazione all’attività didattica; b) rispetto degli altri; c) rispetto del materiale e strutture della scuola; d) frequenza, assenze ingiustificate e ritardi, note e provvedimenti disciplinari, sia durante tutto il periodo di permanenza dello studente nella sede scolastica, sia con riferimento alla sua partecipazione ad attività e interventi educativi realizzati anche al di fuori della sede. 11. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e alla determinazione della media dei voti ai fini della definizione del credito scolastico. Determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. 12. Se le proposte di voto dei docenti delle discipline saranno accolte senza dissenso, esse si intenderanno approvate all’unanimità. In caso contrario, si procederà alla votazione, dalla quale gli aventi diritto non si potranno astenere. Il dissenso, la discussione e il risultato della votazione saranno trascritti a verbale. 13. Il consiglio di classe, terminata l’attribuzione dei voti e dopo aver discusso il profilo complessivo dello studente, procederà alla delibera di: Promozione, se i voti di profitto saranno pari o superiori a 6/10 in tutte le discipline. Non ammissione alla classe successiva, quando le insufficienze, per numero e gravità non consentano, a giudizio del consiglio di classe, un reale recupero adeguato agli obiettivi della classe successiva. Sospensione del giudizio finale, quando, pur in presenza di una o più insufficienze , al massimo tre, si ritenga che lo studente possa raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline in cui è insufficiente, mediante la frequenza di opportuni interventi di recupero, organizzati dall’istituto. 14. Alle famiglie degli studenti, il cui giudizio è stato rinviato, verranno comunicate per iscritto dal dirigente scolastico le decisioni assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate dai docenti delle singole discipline, i voti proposti dai docenti in sede di scrutinio nella o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha conseguito la sufficienza. Contestualmente verranno indicati modalità, tempi degli interventi didattici di recupero e delle relative verifiche. 15. A conclusione dei suddetti interventi didattici, e comunque entro l’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, i consigli di classe, alla luce delle verifiche effettuate e dei risultati conseguiti dallo studente anche nella fase di recupero, formuleranno il giudizio finale, che in caso di esito positivo comporterà l’ammissione alla classe successiva, e in caso di esito negativo, la non ammissione. ESAMI DI STATO 16. Saranno ammessi agli esami di stato gli alunni che abbiano una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e un voto in comportamento non inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento concorre alla definizione del credito scolastico. 17. L’attribuzione del credito scolastico va deliberata, motivata e verbalizzata. 18. Per l’ammissione, il consiglio di classe procederà ad una valutazione dello studente,che tenga conto delle conoscenze e delle competenze acquisite dall’allievo nell’ultimo anno del corso di studi, delle sue capacità critiche ed espressive e degli sforzi compiuti per colmare eventuali lacune e raggiungere una preparazione idonea a consentirgli di affrontare l’esame. 19. Il consiglio di classe adotta liberamente criteri e modalità da seguire per la formalizzazione della deliberazione di ammissione. Le delibere di “non ammissione” devono essere puntualmente motivate. 20. Il consiglio di classe può motivatamente integrare, fermo restando il massimo di 25 punti, il punteggio del credito scolastico. 22 - 23 VOTO 10 9 8 7 INDICATORI Comportamento,inteso come: a) partecipazione all’attività didattica, b) rispetto degli altri, c)rispetto del materiale e strutture della scuola. DESCRITTORI La/lo studentessa/studente partecipa in modo attivo e costruttivo all’attività didattica, collaborando con i docenti e i compagni. E’ sempre corretta/o ed educata/o nei rapporti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta e utilizza responsabilmente il materiale e le strutture comuni. Provvedimenti disciplinari Frequenza, assenze non giustificate/ ritardi Nessuno. Frequenta con assiduità, giustifica regolarmente le assenze e rispetta l’orario delle lezioni. Comportamento,inteso come: a) partecipazione all’attività didattica, b) rispetto degli altri, , c)rispetto del materiale e strutture della scuola. La/lo studentessa/studente segue con costante attenzione le lezioni, partecipando in modo attivo. E’ sempre corretta/o ed educata/o nei rapporti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta e utilizza responsabilmente il materiale e le strutture comuni. Provvedimenti disciplinari Frequenza,assenze non giustificate/ ritardi Nessuno. Frequenta con assiduità, giustifica regolarmente le assenze e rispetta l’orario delle lezioni. Comportamento,inteso come: a) partecipazione all’attività didattica, b) rispetto degli altri, c)rispetto del materiale e strutture della scuola. La/lo studentessa/e partecipa in modo generalmente positivo all’attività didattica. E’sostanzialmente corretta/o nei rapporti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta e utilizza responsabilmente il materiale e le strutture comuni. Provvedimenti disciplinari Nonostante abbia ricevuto talvolta richiami verbali, l’allieva/o ha dimostrato di essere in grado di controllarsi e di correggere il proprio comportamento. Frequenza,assenze non giustificate/ ritardi Frequenta con regolarità, giustifica regolarmente le assenze, ma talvolta non rispetta gli orari. Comportamento,inteso come: a) partecipazione all’attività didattica, b) rispetto degli altri, c)rispetto del materiale e strutture della scuola. La/lo studentessa/studente partecipa all’attività didattica solo se sollecitata/o. Si comporta in modo abbastanza corretto nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola . Rispetta il materiale e le strutture comuni. Provvedimenti disciplinari Nonostante abbia ricevuto qualche richiamo verbale e scritto, l’allieva/o ha dimostrato di essere in grado di controllarsi e di correggere il proprio comportamento. Frequenza,assenze non giustificate/ ritardi Si rende responsabile di assenze e ritardi , che non giustifica regolarmente. VOTO 6 INDICATORI DESCRITTORI Comportamento,inteso come: a) partecipazione all’attività didattica, b) rispetto degli altri, c)rispetto del materiale e strutture della scuola. La/lo studentessa/studente partecipa all’attività didattica solo se sollecitata/o e a volte è fonte di disturbo durante le lezioni. Si comporta in modo non sempre corretto nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola . A volte utilizza in modo poco responsabile il materiale e le strutture comuni. Rispetto delle regole Nonostante abbia ricevuto ammonizioni verbali e scritte e/o sia stato sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica, l’allieva/o ha dimostrato di essere in grado di controllarsi e di correggere il proprio comportamento. Frequenza,assenze non giustificate/ritardi Si rende responsabile di assenze e ritardi ,che non giustifica regolarmente. Comportamento,inteso come: a) partecipazione all’attività didattica, b) rispetto degli altri, c)rispetto del materiale e strutture della scuola. 5 4-3 La/lo studente/studentessa non partecipa all’attività didattica ed è causa di continuo impedimento alle lezioni. Si comporta in modo scorretto e offensivo nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola . Utilizza in modo poco responsabile il materiale e le strutture comuni, provocando danni per incuria. Rispetto delle regole La/lo studentessa/studente ha violato ripetutamente il regolamento, per cui ha ricevuto reiterate ammonizioni verbali, scritte ed è stata/o sanzionata/o più volte con l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo complessivo di 15 o più giorni, oppure è stato sanzionato con un allontanamento superiore a 15 giorni in conseguenza di comportamenti che violano la dignità e il rispetto della persona umana o nel caso vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. Non ha mostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione. Frequenza,assenze non giustificate/ritardi Si rende responsabile di assenze continue e reiterate e di ritardi , che non giustifica regolarmente. Lo studente si è reso responsabile di reati perseguibili a norma di legge, con l’allontanamento definitivo dalla comunità scolastica. 24 - 25 Tutte le informazioni alle famiglie (scioperi del personale, assemblee dei docenti, assemblee di istituto, ecc.) sono comunicate mediante lettere ciclostilate distribuite agli studenti o fatte annotare sul diario o sul libretto personale dello studente. Sono previsti colloqui settimanali in orario curricolare,due colloqui pluridisciplinari in orario pomeridiano, uno a quadrimestre, per i quali sono convocati dai docenti i genitori i cui figli abbiano insufficienze. Il docente coordinatore di classe informa le famiglie non appena si manifestino problemi di scarso rendimento e/o problemi disciplinari. All’inizio dell’anno scolastico, ogni studente riceve il libretto personale, sul quale devono essere registrati dai docenti gli esiti delle verifiche e le comunicazioni varie. Il libretto è firmato dal genitore o da chi esercita la patria potestà (per gli studenti minorenni) o dallo studente (per gli studenti maggiorenni) e deve essere sottoposto alla vidimazione da parte della dirigenza. Gli studenti hanno l’obbligo di esibire il libretto personale ad ogni richiesta del personale. Le giustificazioni, gli esiti delle verifiche, le comunicazioni, devono essere firmati da uno dei genitori (o da chi esercita la patria potestà) per gli allievi minorenni o dagli allievi stessi, se maggiorenni. Per quanto riguarda gli studenti maggiorenni, le informazioni che li riguardano possono essere fornite alle famiglie previo rilascio del loro esplicito consenso, da depositare agli atti della scuola. Il libretto personale dello studente I colloqui con i docenti La pagella La certificazione delle competenze al termine dell’obbligo scolastico (solo per le classi seconde) Il diploma L’attestato di qualifica per le classi terze dei corsi triennali regionali Visita il nostro sito www.iislagrange.gov.it 26 - 27 1° anno comune 2° anno comune 3° anno Operatore di Cucina 3° anno Operatore di Sala e Bar 3° anno Operatore di Ricevimento Diploma di qualifica professionale Inserimento mondo del lavoro 4° anno Tecnico Servizi Ristorazione 4° anno Tecnico Servizi Turistici 5° anno Tecnico Servizi Ristorazione 5° anno Tecnico Servizi Turistici Diploma Esame di Stato Inserimento Mondo del lavoro Università Corsi post diploma 1° biennio 2° biennio Articolazione Enogastronomia Articolazione Sala e vendita Quinto anno Enogastronomia Inserimento Mondo del lavoro Quinto anno Sala e vendita Articolazione Accoglienza turistica Quinto anno Accoglienza turistica Diploma Esame di Stato Corsi post diploma Università 28- 29 Le aree di indirizzo sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso l’apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio, esplicano una funzione orientativa, verso quelle che diventeranno le specializzazioni del percorso successivo. Le famiglie saranno tenute, all’atto dell’iscrizione per il secondo biennio a scegliere l’indirizzo di studio che i propri figli intenderanno seguire fra: enogastronomia, sala e vendita, accoglienza turistica. MATERIE DELL’AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Lingua e letteratura italiana Lingua Inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze integrate (Biologia e della Terra) Scienze motorie e sportive IRC o Attività alternativa 1° 4 3 2 4 2 2 2 1 2° 4 3 2 4 2 2 2 1 MATERIE SPECIALISTICHE 1° 2° Seconda lingua straniera (francese o tedesco) 2 2 Scienza degli alimenti 2 2 Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Laboratorio di servizi enogastronomici settore cucina 2 2 Laboratorio di servizi enogastronomici settore sala e vendita 2 2 Laboratorio di servizi per l’accoglienza turistica 2 2 DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ DALLE 10,00 ALLE 12,00 Nell’articolazione dell’Enogastronomia, il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo, promuovendo le tradizioni locali, naturali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastromiche. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati conseguono i seguenti risultati: 1. controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. 2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. 3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. Materie comuni del secondo biennio e quinto anno 3° 4° 5° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 Lingua Inglese 3 3 3 Seconda lingua straniera (francese o tedesco) 3 3 3 Storia 2 2 2 Matematica 3 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 RC o attività alternativa 1 1 1 Materie specifiche del secondo biennio e quinto anno 3° 4° 5° Scienza e cultura dell'alimentazione 4 3 3 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 3 5 5 Laboratorio di servizi enogastronomici settore cucina 6 4 4 2 2 Lab. di servizi enogastronomici settore sala e vendita 30– 31 Nell’articolazione Accoglienza turistica, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turisticoalberghiera, anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati conseguono i seguenti risultati: 1. utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera; 2. adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela; 3. promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico.alberghiera per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali del territorio; 4. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico alberghiere. Materie comuni del secondo biennio e quinto anno 3° 4° 5° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 Lingua Inglese 3 3 3 Seconda lingua straniera (francese o tedesco) 3 3 3 Storia 2 2 2 Matematica 3 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 RC o attività alternativa 1 1 1 Materie specifiche del secondo biennio e quinto anno 3° 4° 5° Scienza e cultura dell'alimentazione 4 2 2 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 3 6 6 Laboratorio di servizi per l’accoglienza turistica 6 4 4 2 2 Tecniche di comunicazione Nell’articolazione Servizi di sala e vendita, il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. A conclusione del percorso quinquennali, i diplomati conseguono i seguenti risultati: 1. controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico; 2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela anche in relazione a specifiche necessità dietologiche; 3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici; Materie comuni del secondo biennio e quinto anno 3° 4° 5° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 Lingua Inglese 3 3 3 Seconda lingua straniera (francese o tedesco) 3 3 3 Storia 2 2 2 Matematica 3 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 RC o attività alternativa 1 1 1 Materie specifiche del secondo biennio e quinto anno 3° 4° 5° Scienza e cultura dell'alimentazione 4 3 3 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 3 5 5 Lab. di servizi enogastronomici settore sala e vendita. 6 4 4 2 2 Laboratorio di servizi enogastronomici settore cucina 32– 33 L’addetto alla Preparazione dei pasti è una figura esecutiva che garantisce il supporto al cuoco durante le fasi di preparazione dei piatti. Partecipa alla realizzazione di preparazioni di cucina, ha le funzioni di allestire la “linea”, di preparare le materie prime, di predisporre i semilavorati, di provvedere alla cottura di alcune semplici preparazioni. Collabora alla realizzazione dei piatti di portata, prepara e serve i pasti alla brigata di cucina, provvede all’organizzazione e pulizia del posto di lavoro e della dispensa/magazzino. L’addetto alla preparazione dei pasti è in grado di: utilizzare con padronanza i termini relativi al settore di lavoro; operare nel contesto lavorativo, tutelando la propria ed altrui sicurezza; applicare le conoscenze informatiche in ambito lavorativo; comunicare in maniera efficace in forma orale, nei diversi contesti quotidiani e lavorativi, utilizzando la micro lingua di settore; identificare e monitorare le caratteristiche e la qualità delle materie prime e dei semilavorati, adottando i sistemi di conservazione più adeguati. AREA COMPETENZE BASE 1° 2° 3° Italiano 4 4 4 Francese 2 Inglese 2 2 2 Matematica 3 3 3 Scienze integrate 2 2 Storia 1 1 1 Diritto ed Economia 1 1 1 Scienze Motorie 2 2 2 I.R.C. o Attività alternativa 1 1 1 AREA TECNICO PROFESSIONALE 1° 2° 3° Scienza degli alimenti 4 2 3 2 2 Tecnologie inf. e comunicative Sicurezza del lavoro 1 1 1 Laboratorio di Cucina 6 6 12 Laboratorio di Sala e Bar 3 3 Qualità e tecniche di assistenza al cliente 2 L’operatore sala bar è una figura esecutiva che svolge la somministrazione e la vendita di alimenti e bevande , realizzando i diversi tipi di servizio di sala e le principali preparazioni di bar. Gestisce la preparazione giornaliera della sala e del bar e l’effettuazione delle diverse tipologie di servizio. Cura il rapporto con la clientela nelle fasi di accoglienza, di servizio al tavolo o al bar e di commiato; ha senso dell’ospitalità, opera con disponibilità e discrezione professionale. Si inserisce in aziende di ristorazione (ristoranti tradizionali, ristoranti gourmet, ristoranti per banchetti, ristoranti d’albergo, ecc.) ed in servizi pubblici di vendita (bar, pubs, enoteche …). La professionalità dell’operatore di sala e bar, per la sua implicita flessibilità, è ben collocata nel settore dell’erogazione di servizi ristorativi. AREA COMPETENZE BASE 1° 2° 3° Italiano 4 4 4 Francese 2 Inglese 2 2 2 Matematica 3 3 3 Scienze integrate 2 2 Storia 1 1 1 Diritto ed Economia 1 1 1 Scienze Motorie 2 2 2 I.R.C. o Attività Alternativa 1 1 1 AREA TECNICO PROFESSIONALE 1° 2° 3° Scienza degli alimenti 4 2 3 2 2 Tecnologie inf. e comunicative Sicurezza del lavoro 1 1 1 Laboratorio di Sala e Bar 6 6 12 Laboratori di Cucina 3 3 Qualità e tecniche di assistenza al cliente 2 34-35 L'istituto è dotato di tre laboratori di cucina , di cui uno con monopostazioni di lavoro (ogni alunno dispone di un proprio banco di lavoro, completamente attrezzato), per svolgere le esercitazioni di cucina . Gli altri due laboratori, con blocco centrale , vengono utilizzati per lavoro di gruppo. Il laboratorio con monopostazioni è utilizzato per lo svolgimento delle esercitazioni pratiche degli allievi delle classi prime e seconde , mentre i laboratori con blocco centrale sono dedicati allo svolgimento delle esercitazioni pratiche degli allievi delle classi terze , al fine di permettere e stimolare il lavoro di gruppo e ricreare le condizioni operative di una brigata di cucina con i relativi compiti. L' istituto è dotato di tre laboratori di sala , di cui uno comprensivo di banco bar e di un laboratorio di bar destinato alle esercitazioni di questo tipo. L' istituto è dotato di un laboratorio di front office e di tre laboratori di ricevimento con postazioni p.c. per gli studenti. Tutti i computer sono collegati tra loro in rete e con possibilità di connessione a Internet. 36- 37 38 - 39 l nostro istituto promuove la piena integrazione degli studenti diversamente abili, impegnandosi ad attuare il contenuto dell’art. 12, Legge n. 104 del 05/02/92, legge quadro per l’assistenza, l’integrazione e i diritti delle persone diversamente abili. Perseguire l’integrazione presuppone il riconoscimento del significato universale della persona umana come individuo portatore di qualità e potenzialità particolari e come soggetto portatore di diritti inalienabili. Le finalità del progetto sono: 1. mettere in luce tutti gli aspetti della personalità: biologico, cognitivo, emotivoaffettivo, sociale-relazionale; 2. costruire un progetto educativo e didattico che ne valorizzi le potenzialità; 3. favorire lo sviluppo dell’autonomia personale. Gli obiettivi sono: 1. riconoscere e valorizzare le diversità di ciascuno come risorsa per l’accrescimento umano e culturale di tutti; 2. favorire il pieno rispetto della dignità della persona umana; 3. favorire il raggiungimento della massima autonomia personale e sociale; 4. sviluppare le potenzialità personali nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Per la realizzazione di tali obiettivi e finalità il nostro Istituto ha attivato la massima collaborazione: tra i docenti e i collaboratori scolastici; tra i diversi livelli di scuola; con tutti i soggetti esterni alla scuola che intervengono nella programmazione del piano educativo; con gli specialisti; con le famiglie; con il territorio e gli enti locali. Nella pianificazione delle attività d'integrazione intervengono, a vari livelli, sia i singoli docenti, sia gli organi collegiali. Nella scuola è operante, inoltre, il G.L.H. ( G r u p p o d i s t u d i o e d i l a v o r o ) , com- posto dal dirigente scolastico, dal docente coordi- natore, dai docenti curricolari e di sostegno, dal referente UONPIA e dai rappresentanti dei genitori e degli studenti Ha la funzione di programmazione, di verifica e di coordinamento degli interventi predisposti. Tutti i docenti del consiglio di classe o del team si fanno carico della programmazione, dell'attuazione e della verifica del PEI (Pian o Educativa Individuali z z ato) al fine di realizzare il principio stesso dell'integrazione: far agire il più possibile ogni studente con i suoi compagni di classe o di gruppo. Il docente di sostegno è contitolare delle sezioni e delle classi quale "supporto ad evidenziare, ai colleghi stessi, i nodi metodologici e didattico - disciplinari in cui s'inceppa l'azione d'educazione ed istruzione nei confronti degli alunni in situazione di handicap". Egli individua gli specifici bisogni personali dei soggetti in difficoltà, assolve al compito di facilitare i rapporti e le relazioni fra gli operatori, tanto all'interno del sistema scolastico, quanto al di fuori dello stesso (famiglia agenagenzie educative e, in particolare, l’equipe sociopedagogiche, che lavorano sul territorio). I genitori, all’atto dell’iscrizione o comunque nel passaggio tra un ordine di scuola e l’altro, presentano la certificazione o il suo aggiornamento comprendente il Verbale di accertamento e la Diagnosi Funzionale (o altro documento analogo) e aspettano di essere convocati dal dirigente scolastico per esporre la situazione particolare del/la figlio/a e la storia scolastica. Tra marzo e aprile il dirigente scolastico convoca, in accordo con l’insegnante di sostegno coordinatore, la riunione di istituto del Gruppo di studio e di lavoro sull’Handicap tra insegnanti di classe e di sostegno della scuola di provenienza e di quella che accoglie insegnanti della commissione formazione classi, operatori dei servizi socio-sanitari, rappresentanti dei servizi sociali comunali, allo scopo di ricevere informazioni utili per un più proficuo progetto di inserimento dell’alunno nella scuola e nella classe di accoglienza. Entro giugno, il capo di istituto avvia l’inoltro delle pratiche, per ottenere il personale indispensabile all’integrazione, mentre la scuola di provenienza trasmette, dopo l’iscrizione, alla scuola di accoglienza, i materiali utili alla conoscenza del percorso educativo e finalizzati al proseguimento: Ø P.D.F. (profilo dinamico-funzionale) dell’anno concordato e prodotto nell’ambito del G.L.H. Ø P.E.I. (piano educativo individualiz- zato) A novembre, dopo un periodo di osservazione, il GlH operativo predispone un P.D.F. e un Piano Educativo Individualizzato condiviso e integrato tra i diversi ambiti di intervento. Nella stessa sede, il gruppo definisce la scansione temporale degli incontri annuali. Nelle situazioni di disabilità rilevante è possibile favorire il passaggio da un ordine scolastico all’altro tramite un progetto di “accompagnamento”. L ’ i n s e g n a n t e , c h e ha seguito l’alunno/a nell’anno precedente, viene autorizzato a seguire per 2 o 3 mesi l’alunno/a nella nuova scuola p er costruire un passaggio graduale che garantisca la continuità educativo-didattica. Entro fine novembre, si predispone, per ogni studente diversamente abile, il P.E.I., contenente gli obiettivi generali e intermedi, tipi d'intervento, interazione fra i docenti, materiali, luoghi e tempi d'azione, attraverso: a) l’identificazione della situazione al momento dell'ingresso (diagnosi funzionale) indicante le caratteristiche fisiche, psichiche, affettive e la situazione medica; b) la valutazione approfondita (profilo dinamico—funzionale) indicante il livello di capacità, d'apprendimento, d'abilità pratiche e operative, potenzialità, difficoltà derivanti dal deficit e a prescindere da esso. Le capacità devono essere sollecitate, rafforzate e sviluppate "nel rispetto delle scelte culturali della persona diversamente abile". Nella stesura è prevista la collaborazione dei genitori dell'alunno e dagli specialisti. Gli insegnanti di sostegno: contribuiscono alla conoscenza dell'alunno dal punto di vista cognitivo, psichico, relazionale e sociale; coordinano le osservazioni sul soggetto effettuate dai docenti del consiglio di classe o del team; raccolgono tutte le informazioni provenienti dalle diverse agenzie e le trasmettono al consiglio di classe o al team; coordinano la stesura e la realizzazione di un percorso individualizzato che, partendo dalle abilità e dalle potenzialità, miri allo sviluppo del massimo livello individualmente possibile e, al termine del percorso scolastico, almeno del minimo socialmente necessario. Il collegio d e i docenti individua gli obiettivi trasversali da realizzare nel percorso scolastico el con siglio di classe sono individuasono individuate le aree in cui l'alunno deve essere essere supportato dal docente di sostegno, gli obietobiettivi specifici relativi alle singole discipline, qualora necessiti di un programma differenziato, i contenuti le modalità di verifica, i criteri di valutazione le modalità d'intervento in classe all esterno, individualmente a piccoli gruppi Vedi PROTOCOLLO H approvato nel collegio docenti 40- 41 Protocollo di accoglienza e accompagnamento, approvato dal collegio docenti, contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione (nel limite del 30% per classe stabilito dalla norma) e l’inserimento degli alunni stranieri all’interno della nostra scuola; definisce compiti e ruoli delle figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica; individua le diverse attività in cui si articola l’accoglienza, l’inserimento e l’accompagnamento scolastico degli allievi. l è composta da docenti dell’istituto che collaborano all’accoglienza e all’integrazione degli studenti stranieri. mazione/aggiornamento relativi all’accoglienza e inserimento di alunni stranieri; partecipazione ai suddetti corsi; raccolta di informazioni sui sistemi scolastici di provenienza degli alunni e sulle caratteristiche dei rispettivi corsi di studi; Le attività della commissione sono le seguenti: aggiornamento del Protocollo di accoglienza e accom organizzazione di incontri d’accoglienza con gli pagnamento e della documentazione interna relativa agli studenti; alunni iscritti e le rispettive famiglie; rapporti con le istituzioni scolastiche e con le realtà ope somministrazione di un test linguistico agli studen- ranti sul territorio. ti; scambio di informazioni con le famiglie degli alun- La commissione si riunisce per valutare le modalità d’inserimento degli alunni, per progettare e realizzare interventi volti alla loro migliore integrazione, per monitorare organizzazione di corsi di italiano L2; i progetti esistenti, per raccogliere dai consigli di classe monitoraggio delle attività; eventuali problematiche relative all’inserimento e all’ac rapporti con i consigli di classe in cui gli studenti compagnamento degli alunni nella vita scolastica dell’istranieri sono inseriti; stituto ed elaborare, quindi, strategie volte alla loro solu proposte d’acquisto di materiale per i corsi di ita- zione. liano L2; raccolta di informazioni su eventuali corsi di forni; La commissione inizia l’accertamento con la somministrazione del test linguistico. Il test viene somministrato a tutti gli studenti neoarrivati in Italia e/o neoiscritti, indipendentemente dalla classe di inserimento, e a tutti quelli già iscritti, che risultino di livello linguistico elementare o intermedio. I corsi di alfabetizzazione e perfezionamento della lingua italiana sono affidati, preferibilmente, a docenti in servizio presso l’istituto e, nei limiti delle disponibilità delle risorse umane, a docenti di Lettere e di Lingue, che dispongono delle competenze professionali per l’insegnamento della lingua italiaSulla base dell’accertamento delle competenze na o di una lingua seconda . linguistiche, l’alunno viene iscritto ai corsi di italiano L2. Una volta individuati i docenti cui affidare i corsi, la L’accertamento prosegue, quindi, in itinere. Duran- commissione forma le classi di italiano L2 sulla bate questa fase, il docente del corso di L2 si terrà in se dei seguenti criteri: contatto con il docente di Lettere e con il coordina- - risultati del test; tore del consiglio di classe, onde seguire il percor- - numero di alunni. so dell’alunno e agevolare il raggiungimento degli obiettivi scolastici. Alla fine si darà comunicazione al consiglio di classe dei risultati raggiunti dall’alunno nel corso di L2. Per un migliore inserimento degli alunni glio di classe, verificare che l’alunno nella vita scolastica dell’istituto e per giustifichi l’assenza; agevolarne il successo scolastico, il presente Protocollo stabilisce che: 2. in caso di sovrapposizione delle lezioni di L2 con altre attività, si dà la pre1. le lezioni di L2 sono considerate ferenza alla frequenza del corso di itaattività didattica a tutti gli effetti. Il do- liano per stranieri, esonerando l’alunno cente di L2 dispone, quindi, di un regi- che lo frequenti dalle altre eventuali attistro personale, in cui annota l’oggetto vità. della lezione e le eventuali assenze, riportando queste ultime sui relativi giornali di classe. E’ compito dei docenti del consiglio di classe, e in particolar modo del coordinatore del consi- Piano Educativo Personalizzato) deve esser compilato nel caso in cui un alunno straniero, a causa delle difficoltà legate alla conoscenza della lingua italiana, anche in una sola disciplina, non sia in grado di seguire il percorso didattico normale. no;. Per far sì che al termine del corso di studi l’alunno straniero ottenga un diploma equivalente a quello degli altri studenti, il PEP è limitato alle situazioni di reale necessità, passando a una programmazione curricolare, non appena possibile. È cura del dirigente scolastico verificare che i consigli di classe, quando richiesto, elaborino il PEP, operino didattiche diversificate ed esprimano le valutazioni sulla base degli obiettivi minimi decisi caso per caso. Una volta deliberato, il PEP viene adottato per un anno scolastico, all’interno del quale esso è e sospendibile (con motivazione verbalizzata dal consiglio di classe). I criteri che la commissione utilizza per stabilire la necessità di un PEP sono i seguenti: informazioni raccolte sulla situazione personale e scolastica dell’alunno; risultati del test linguistico (il PEP è applicato agli alunni che risulteranno di livello Principiante, A1 e A2); livello di scolarizzazione dell’alun- La commissione ha il compito di presentare gli alunni stranieri e la loro situazione linguistica all’insegnante di Lettere e al coordinatore della classe in cui l’alunno è stato inserito. che svolga funzione di tutor, specialmente nei primi tempi. Inserendo l’alunno nella classe, la commissione si impegna a fornire al consiglio di classe tutto il materiale disponibile (in versione bilingue o nella sola lingua d’origine dell’alunno) per la comunicazione scuola-famiglia. Vedi: PROTOCOLLO ACCOGLIENZA a approvato dal C.D. 42— 43 Il progetto si propone di promuovere il successo formativo degli alunni a rischio di insuccesso scolastico , degli alunni da riorientare e, in particolare, degli studenti con disturbi evolutivi specifici e con svantaggi di tipo socio economico. La lotta contro la dispersione scolastica, si esplica, fornendo ai docenti strumenti concreti per intervenire in maniera adeguata e coordinata nelle classi, in cui si riscontrano situazioni particolarmente problematiche. Gli obiettivi formativi del progetto sono: migliorare il rapporto degli studenti con la scuola; favorire il processo di maturazione dei giovani nel rispetto degli altri e delle regole della convivenza scolastica e civile; favorire il rafforzamento delle capacità decisionali e di orientamento degli allievi. Gli obiettivi didattici sono: favorire la motivazione allo studio e l'autostima degli studenti; colmare gli svantaggi e recuperare le carenze; favorire l'acquisizione di un corretto approccio allo studio; consolidare le abilità di base e favorire lo sviluppo di quelle trasversali. Il progetto si realizza, a cura della funzione strumentale, secondo le seguenti modalità: 1) elaborazione di una mappatura delle situazioni a rischio ; 2) tutoraggio attraverso lo sportello di ascolto finalizzato ad assistere nello studio gli studenti a rischio ed a riorientare gli studenti che lo richiedano; 3) attuazione di forme di didattica e valutazione personalizzata, in collaborazione con docenti di classe ,e genitori utilizzando i provvedimenti dispensativi e compensativi previsti dalla legge 170 e dalla direttiva BES. In collaborazione con l’Associazione “Gruppo di Betania” ONLUS si realizzerà il progetto “CLAC– Cultura, Lavoro, Accompagnamento, Crescita” che prevede una serie di attività educative integrate tra ente e scuola al fine di garantire la costruzione di relazioni positive tra pari e con tutto il personale della scuola ; aiutare i giovani a superare le difficoltà che incontrano nel percorso scolastico.. Saranno presenti a scuola per tre mattine ed un pomeriggio due educatori professionali , che interagiranno con la funzione strumentale e con i coordinatori di classe con lo scopo di creare una rete interna di esperti al servizio degli allevi, degli insegnanti e delle famiglie. Il progetto si rivolge agli allievi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, in parte ai ragazzi delle classi seconde del territorio ed ai loro genitori. Lo scopo è quello di far conoscere l’offerta formativa dell’I.I.S. Lagrange e dii fornire agli allievi tutte le informazioni idonee perchè essi possano effettuare una scelta consapevole del corso di studi da intraprendere. L’articolazione del progetto prevede: 1. 2. OPEN DAY; MICROSTAGE IN-FORMATIVI; 3. CAMPUS MULTISCUOLA e presentazione dell’offerta formativa del “Lagrange” presso le scuole medie; 4. Incontri con il genitori. Il nuovo ordinamento relativo agli Istituti Professionali e in particolare la normativa che si riferisce all’area di professionalizzazione (terza area -ex corsi surrogatori) prevede nelle classi quarte e quinte dell’Istituto Professionale dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera una modalità di apprendimento flessibile attraverso un percorso di alternanza scuolalavoro di 132 ore (66+66) presso aziende e imprese di settore (dall’art. 8 comma 3 D.P.R. n°87 del 2010). ghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica; Le classi quarte di entrambi gli indirizzi, Tecnico dei Servizi Turistici e Tecnico dei Servizi della Ristorazione, effettueranno nel corrente anno scolastico attività di formazione presso aziende di indirizzo alberghiero e ristorativo dal 25/11/2013 al 22/12/2013, della durata di quattro settimane per un monte ore complessivo di 160 ore. All’interno della stessa tipologia di progetto anche le classi terze di enogastronomia, di accoglienza turistica e di sala e vendita, seguiranno un percorso di alternanza della durata di tre settimane dal 27/1/2014 al 16/2/2014. Per le classi quinte, il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro, prevederà alcune attività di orientamento in uscita integrate da altre proposte formative, che permetteranno agli studenti di avvicinarsi maggiormente al mondo del lavoro e all’offerta universitaria. Modalità diverse verranno, invece, proposte alle classi seconde e terze I.eF.P. che effettueranno un’attività di alternanza in aziende del settore ristorativo rispettivamente di quattro settimane (classi seconde),e di sette settimane (classi terze). Le classi seconde saranno suddivise in due turni: mentre il primo gruppo si recherà in azienda, il resto della classe svolgerà attività didattica in aula e viceversa. Classi seconde: 1^ gruppo dal 20/1/14 al 16/2/14, il 2^ gruppo dal 17/2/14 al 16/3/14. Classi terze:dal 4/11/13 al 24/11/13; dal 17/3/2014 al 13/4/2014. L’Istituto ritiene indispensabile, per l’acquisizione di competenze specifiche, un periodo di alternanza di almeno tre settimane consecutive per consentire agli studenti un efficace inserimento in azienda e favorire una collaborazione significativa con i tutor aziendali . Il piano formativo e la durata del percorso sono infatti concordati con le aziende, tenendo conto del bisogno formativo degli studenti per un proficuo inserimento in azienda. Nell’ambito del sistema dei licei e dell’istruzione e della formazione professionale, la modalità di apprendimento in alternanza, quale opzione formativa rispondente ai bisogni individuali di istruzione e formazione dei giovani, persegue le seguenti finalità: arricchire la formazione prevista nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti nei processi formativi; correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. Per quanto riguarda gli stage, gli obiettivi sono: -migliorare la formazione degli studenti attraverso esperienze sul campo, nello spirito di collaborazione tra scuola e azienda; -sensibilizzare gli allievi circa l’importanza di un adeguato comportamento in un ambito lavorativo (relazione e rispetto delle regole); -verificare le competenze tecnico-pratiche acquisite nel percorso scolastico in una situazione reale. Sempre in quest’ambito, viene proposto alle classi quinte un percorso di orientamento post– diploma ,”Placement professionale” , che ha come obiettivo quello di orientare gli studenti alla scelta delle attività professionali , attraverso un percorso di conoscenza dei trend socio– economici degli ultimi anni; conoscenza del mercato del lavoro specificatamente enogastronomico e turisticovalutazione delle competenze acquisite nell’ambito scolastico e autovalutazione di competenze acquisite in ambito personale e familiare; conoscenza delle nuove modalità di stesura del CV e di partecipazione a colloqui di lavoro applicati al settore specifico turisticoristorativo, realizzato attraverso lezioni frontali, contatti con imprese del settore, sportello di ascolto. attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colle- 44 - 45 L'obiettivo del progetto è realizzare attività ad integrazione del percorso formativo attraverso: viaggi di istruzione in Italia, viaggi di istruzione all’estero, visite ad aziende o altre località di interesse artistico e culturale, secondo le indicazioni dei consigli di classe e del collegio dei docenti. Il progetto si realizza nel corso dell'anno scolastico secondo il seguente percorso: 1) progettazione delle iniziative, tra ottobre e novembre; 2) adempimenti preventivi ed organizzativi, tra gennaio e maggio; 3) realizzazione delle iniziative, fra gennaio e maggio. L’istituto ha partecipato al concorso indetto dalla Regione Lombardia intitolato “Generazione Web”. Con i finanziamenti ricevuti sono state acquistate attrezzature multimediali come: personal computer, tablet, Lavagne Interattive Multimediali (LIM). Il progetto ha come finalità : ripensare alcuni aspetti della didattica, favorendo la partecipazione consapevole degli studenti al processo di costruzione degli studenti del proprio sapere; diffondere l'uso di Internet come fonte di informazione, ma anche come luogo di confronto e scambio; ridisegnare il ruolo della multimedialità nella quotidianità formativa. Il progetto prevede che ogni studente delle classi pilota sia dotato di tablet. L’aula utilizzata per le lezioni è dotata di Lavagne Interattive Multimediali (LIM) e collegamento WiFi alla rete internet dell’istituto. Il progetto si rivolge agli studenti delle classi terze e quarte del corso di sala e vendita, alle classi terze del corso di sala della formazione professionale e alle classi quinte di tecnico della ristorazione. Gli allievi coinvolti, e selezionati da un’apposita commissione, dovranno cimentarsi in una gara ad eliminazione diretta su cocktail da loro ideati e sui classici IBA. Il progetto si pone i seguenti obiettivi: ampliare i momenti di formazione degli allievi; favorire l’acquisizione di un comportamento professionale;far loro acquisire il senso di responsabilità e autostima; ampliare le loro conoscenze relativamente alla preparazione di bevande miscelate. Rivolto alle classi quinte,si tratta della prosecuzione di un progetto che si è sviluppato nelle classi quarte durante lo scorso anno scolastico. Il progetto, proposto dalla “Fondazione Franceschi”,e realizzato con l’Agenzia per il Lavoro Randstad, ha l’obiettivo di fornire ai giovani informazioni e strumenti culturali del diritto al lavoro utili per orientarsi consapevolmente e criticamente nel mercato del lavoro. Il percorso si svolge nelle seguenti fasi : un primo modulo di 6 ore di orientamento attitudinale ( volto a far emergere la predisposizione e gli interessi personali) al mercato del lavoro e all’università ( volto ad informare sulle richieste del mondo aziendale e de mondo universitario), di trasferibilità (volto a fornire competenze rispetto agli strumenti, a canali e alle tecniche di ricerca attiva del lavoro). un secondo modulo di 4 ore di docenza sulla salute e la sicurezza. Tale modulo dà diritto all’attestato di frequenza secondo l’accordo Stato Regioni e costituisce credito formativo permanente per lo studente. Il progetto propone attività sportive alternative a tutti gli studenti interessati al fine di promuovere un processo formativo completo, che favorisca lo sviluppo della personalità, nel rispetto dei valori di solidarietà, ed integrazione culturale. Gli obiettivi sono i seguenti: 1) favorire la pratica sportiva di tutti gli studenti, integrando le diverse esperienze psicomotorie; 2) rielaborare in ambiti diversi gli schemi motori acquisiti; 3) avvicinare gli studenti ad attività sportive in ambiente naturale, stimolandone la conoscenza ed il rispetto; 4) consolidare i rapporti fra i compagni;, 5) migliorare il controllo emotivo e aiutare la formazione del carattere. Le attività proposte dal progetto saranno così organizzate: 1) attività sportive integrative, da svolgere in orario extra-curricolare nella palestra dell'istituto in presenza dei docenti di scienze motorie e di istruttori qualificati; 2) attività sportive in ambiente naturale, con la presenza dei docenti di scienze motorie ed istruttori. Le attività previste sono: olimpiadi della danza, gare di atletica ( giornata sportiva), corso di basket, trekking sulla neve. Ogni attività prevede l’intervento di esperti esterni, in presenza del docente di scienze motorie. 46- 47 In seguito alla richiesta della famiglia, corredata da documentazione medica, dello/a studente/ssa ,che per motivi di salute è impossibilitato/a a frequentare le lezioni, il consiglio di classe, nella figura del coordinatore, appronta un progetto di istruzione domiciliare. Il progetto si pone come obiettivi generali: garantire il diritto allo studio favorire la continuità del rapporto insegnamento-apprendimento mantenere i rapporti con la classe Ogni docente del C.d.C. prepara una programmazione individualizzata per lo studente, basata sul raggiungimento degli obiettivi minimi della disciplina. I Docenti disponibili si recheranno presso il domicilio dello studente, gli altri si terranno in contatto via e-mail con l’allievo per indirizzarlo e seguirlo nel suo percorso di apprendimento. Si utilizzerà in prevalenza una metodologia didattica breve, con verifica e valutazione via mail . Le attività previste dal progetto sono: "Piccolo Teatro", in collaborazione con il "Piccolo Teatro" di Milano, ed il "Gruppo Interesse Scala". Al fine di arricchire la preparazione letteraria degli studenti nonchè di stimolare il piacere della visione dello spettacolo teatrale, alcuni docenti accompagnano ed assistono con gli allievi, che liberamente aderiscono all'iniziativa, alle rappresentazioni teatrali scelte dai loro insegnanti presso il "Piccolo Teatro" di Milano, in ore serali. La seconda attività, invece, avvicina i giovani alla musica classica. Il progetto nasce dall'esigenza di arricchire la preparazione degli allievi, consentendo loro di cogliere appieno il valore dello spettacolo e della musica in un ambiente prestigioso quale il "Teatro alla Scala" di Milano Gli spettacoli sono: un’antegenerale di un’Opera, uno o più Concerti di musica da Camera, qualche prova riepilogativa della Filarmonica. Il progetto è realizzato dagli studenti delle classi seconde della sezione alberghiera e delle classi terze e quarte di accoglienza turistica in qualità di tutors, che, guidati dai loro docenti di indirizzo, svolgono attività di accoglienza e organizzazione di alcuni eventi che coinvolgono il nostro istituto. Fra le attività del progetto si annoverano: le giornate di Open Day, i “Campus” orientativi per gli allievi delle scuole medie, i colloqui plenari fra genitori e docenti, gli eventi della scuola, la collaborazione alla realizzazione delle attività “Ristorante Brera” e “Caffè e delizie” con le classi terze di enogastronomia e sala e vendita, e IeFP; il servizio giornaliero di ricevimento all’ingresso dell’istituto. Gli obiettivi del progetto sono: svolgere un servizio professionale efficace ed efficiente di accoglienza e ricevimento; sviluppare il lavoro in team nonché creare una proficua collaborazione con i diversi uffici e reparti, in particolare con quelli di cucina e sala; creare una collaborazione positiva ed una efficace sinergia fra le diverse categorie di lavoratori della scuola; presentare una immagine dinamica e positiva del nostro istituto nell’approccio comunicativo con soggetti terzi ed esterni. Il progetto, realizzato dai docenti di scienze dell’alimentazione, scienze, chimica e fisica, è rivolto alle classi prime e seconde e persegue i seguenti obiettivi: promuovere l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio; comprendere il mondo naturale ed artificiale, attraverso l’osservazione, la descrizione e l’analisi dei fenomeni e contribuire a sviluppare il rispetto verso l’ambiente e la persona; Per le classi prime sono previste esercitazioni di laboratorio dal titolo: “ Dal macro al micro (andare oltre il limite dell’occhio umano ingrandendo , utilizzando il microscopio ottico)”. Per le classi seconde sono previste esercitazioni di laboratorio dal titolo: “ Il lievito respira (osservare la reazione di fermentazione alcolica, catturando ed evidenziando il gas prodotto).” Il progetto, pensato e realizzato da alcuni docenti di matematica, rivolto a tutti gli studenti dell’IPSEOA, è finalizzato al recupero di eventuali carenze e difficoltà in matematica. Tre docenti saranno disponibili, un’ora alla settimana nel corso di tutto l’anno scolastico, per uno sportello didattico aperto agli studenti che lo richiedano. Sarà un’occasione per gli allievi in difficoltà di poter avere chiarimenti su parti di programma o di esercitarsi in vista di una verifica scritta o di una interrogazione, attraverso interventi individualizzati o a piccoli gruppi. Il Progetto è indirizzato agli studenti motivati dell’IPSEOA. Prevede la partecipazione ad un corso pomeridiano di potenziamento delle competenze acquisite nella lingua inglese finalizzato al conseguimento della certificazione Cambridge PET B1 (Preliminary Exam in English).. L’attività, per un totale di 20 ore, è svolta in 10 incontri di due ore nei mesi di novembre- aprile e prevede: L’approfondimento di elementi grammaticali e lessicali specifici della certificazione La simulazione di test di esame per i Paper Reading and Writing, Listening, Speaking. 48 - 49 .L'educazione alla salute ha come obbiettivo quello di portare gli allievi ad assumere consapevolmente com- portamenti utili al mantenimento e al miglioramento della propria salute. Si tratta di un cammino che inizia in giovane età e che attraversa tutte le tappe della vita. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, questo processo nasce dall’esigenza che i singoli maturano per il miglioramento della qualità della propria vita, ma per sua natura si estende poi alla collettività intera, la quale giova nel suo complesso dei migliori traguardi di benessere raggiunti. L’Educazione alla Salute diventa, perciò, esempio di come i progressi della salute di una comunità derivino anche dalla responsabilità individuale. l progetto, destinato a tutti gli studenti dell'istituto ed ai loro genitori, prevede una serie di attività, da svolgere in orario curricolare, per le diverse fasce di classi : Classi prime: “PREVARICO DUNQUE SONO . VISIBILITA’ SOCIALE E VIRTUALE”, in collaborazione con l’associazione MINOTAURO: si prevedono due incontri per ogni classe con uno psicologo. Gli obiettivi degli incontri saranno quelli di aiutare gli allievi ad individuare nel proprio “io” le motivazioni per cui hanno accumulato tensioni tali da determinare comportamenti aggressivi nei confronti dei pari e reazioni eccessive nei confronti degli adulti Classi seconde: ”Percorso di educazione all’affettività ed alla sessualità” , in collaborazione con l’associazione PSICOSOMATICAsi realizzeranno due incontri per ogni classe, con uno psicologo ed un ginecologo, con l’obiettivo di rendere gli allievi più consapevoli e responsabili nei confronti della sessualità e della dimensione affettiva ad essa connessa. A tal fine gli esperti dovranno sia favorire la riflessione sui vissuti emozionali dei ragazzi riguardo alla sfera della sessualità, sia fornire informazioni in merito a:la sessualità e le sue funzioni fra biologia, cultura e relazione;i ruoli e la costruzione dell’identità sessuale e affettiva, il corpo che cambia;la prevenzione. Classi terze:”, in collaborazione con un gruppo di Operatori Sanitari della Medicina Preventiva dell’ASL di Milano nelle Comunità, si realizzeranno due incontri per classe,.Obiettivi: informare correttamente su HIV/AIDS, sulle vie di trasmissione, sui comportamenti a rischio; aumentare la consapevolezza del rischio personale di contrarre l'infezione; promuovere strategie protettive. Progetto Expo@giovani, progetto educativo sui temi dell’Expo 2015 Fed the planet, Energy for life. “Corso di primo soccorso” in collaborazione con la Croce Rossa Italiana. Classi quinte: “Diagnosi precoce dei tumori al seno”, in collaborazione con l’associazione “Andos”. Incontro con i medici ADSINT (Associazione Donatori Sangue Istituto Nazionale Tumori): il progetto mira alla sensibilizzazione dei giovani riguardo la problematica della donazione del sangue e più ampiamente alla formazione di una cultura della donazione. “Educazione alla legalità”, il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività : “ Punire o rieducare? Il significato della pena.” con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi riguardo al significato della pena ed educarli ad essere cittadini responsabili. Un percorso di approfondimento sul tema della mafia e della sua presenza in Lombardia, che prevede la partecipazione all’iniziativa “Scopri il bene” promossa dall’ “Associazione Libera” con il Comune di Milano , l’organizzazione di un dibattito a scuola con al presenza di esperti e la realizzazione di un’esercitazione con una classe del corso di enogastronomia con i prodotti provenienti dalle terre confiscate alla mafia. “ Alcol e salute” Il progetto, da realizzare con il contributo di un medico specialista, si pone come obiettivi: saper determinare la quantità di bevande alcoliche da assumere in una sana alimentazione; individuare le modalità di consumo adeguato di bevande alcoliche rispetto ad un consumo problematico delle stesse; conoscere le conseguenze di abuso e dipendenza. “ Il cliente è diabetico”: il progetto si pone l’obiettivo di predisporre menù funzionali alle esigenze patologiche della clientela, con la supervisione di un medico specialista al fine di preparare un banchetto per clienti diabetici. Per tutti gli studenti: “Sportello di ascolto psicologico”, uno spazio con uno psicologo professionista della associazione PSICOSOMATICA,che ha l’obiettivo di: offrire sostegno in situazioni di difficoltà o disagio; aiutare gli allievi a definire e ridefinire i significati contenuti nelle loro richieste spesso confuse; migliorare le capacità comunicative e relazionali nel gruppo dei pari e con gli adulti; ridurre l’influenza dei problemi personali nell’attività scolastica e nei processi di apprendimento e di conseguenza migliorare la motivazione allo studio; favorire l’emergere delle risorse individuali, incrementando l’autostima dell’adolescente; segnalare l’opportunità di un eventuale invio ad interventi specialistici. “Sballando ballando”: è un progetto che ha l’obiettivo di allontanare i giovani dall’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti, creando un nuovo modo di vedere il divertimento e nuovi spazi di aggregazione. Si tratta di un percorso formativo, volto a insegnare le conoscenze base delle tecniche di ballo, al fine di: offrire un modo diverso di divertirsi; far acquisire agli studenti maggiore abilità motoria e sicurezza in se stessi attraverso il ballo; sviluppare sensibilità musicale; recuperare il gusto ed il piacere dell’ascolto , dell’improvvisazione e della creatività; creare un gruppo di aggregazione. Il corso è tenuto da ballerini dell’associazione “Sballando ballando”, SMART CITY. MY NEIGHBOURHOOD (Comune di Milano, Politecnico) Il progetto, finanziato dalla Comunità Europea è stato avviato nel 2013 e terminerà nel 2014, coinvolgendo Milano, Lisbona, Alborg, Birmingham insieme ad alcune Università ed Aziende, tra cui il Politecnico di Milano. Ogni città lavora su un quartiere all’interno di temi specifici: quarto Oggiaro parte con l’obiettivo di connettere persone, idee e risorse come funzione strategica per i processi di innovazione sociale, usufruendo di nuove tecnologie e moderni strumenti per valorizzare e rafforzare le reti di quartiere e i condomini presenti a Quarto Oggiaro. NON FARE AUTOGOL, gioca d’attacco contro il cancro Utilizzando il linguaggio dello sport, il progetto presenta valori e messaggi di salute con incontri alla presenza di personalità del mondo calcistico e di medici dell’AIOM. 50 - 51 dove siamo VIA LITTA MODIGNANI 65 Mezzi di trasporto: MM linea 3 formata Affori F.N. e Comasina Ferrovie Nord stazione di Quarto Oggiaro linea Milano Como Ferrovie Nord stazione di Affori linea Milano Asso ATM: linee urbane 40, 41 e 89 (fermata davanti alla scuola) linee 52, 705 (fermate nelle vicinanze)
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