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1
LA
LA STAMPA
STAMPA
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 1 ANNO 148 N. 288 1 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it
IL DIBATTITO SUI DIRITTI
Il Papa: non avere
paura delle novità
È braccio di ferro
sindaci-prefetti
“Possono portare a vie impensate”
Ma il fronte conservatore non molla
Nozze gay, dopo il caso Roma
Il premier: la proposta a gennaio
Galeazzi E UN’INTERVISTA DI Tornielli ALLE PAGINE 6 E 7
UN PAESE, DUE SISTEMI
I FRAGILI
OMBRELLI
DI HONG KONG
ROBERTO TOSCANO
L
e strade di Hong
Kong sono teatro,
ormai da settimane, di una protesta
pacifica di cittadini che chiedono più democrazia e meno autoritarismo.
In concreto, esigono – richiamandosi agli accordi sulla
cui base nel 1997 la città passò da essere una delle ultime
colonie britanniche a far
parte della Cina – di potersi
governare sulla base di un
suffragio universale e diretto. Si scontrano per questo
motivo con un sistema elettorale che vede le candidature, in particolare quella per
l’elezione del Chief Executive (il governatore che dovrà
essere rinnovato nel 2017),
sottoposte a un vaglio preventivo da parte di un comitato di Grandi Elettori composto da rappresentanti dei
vertici economici e notoriamente allineato sulle posizioni del governo cinese.
Quello che è in gioco, al di
là dei meccanismi elettorali,
è il difficile equilibrio fra i
due aspetti di un assetto
istituzionale definito con la
formula «Un Paese, due sistemi».
Mentre la protesta di
Hong Kong mira non solo a
conservare le libertà fin qui
preservate anche dopo la
riunificazione con la Cina,
ma ad ampliarle in una logica di fatto confederale, a Pechino non si vuole abbandonare il meccanismo di vaglio delle candidature, necessario – secondo quanto
dichiarato da un alto funzionario del governo centrale –
«a garantire che il Chief
Executive ami la Cina, ami
Hong Kong e tuteli la sovranità, la sicurezza e lo sviluppo del Paese».
CONTINUA A PAGINA 30
Amabile e Schianchi A PAG. 5. COMMENTO DI Passigli A PAG. 30
Padoan: oggi il testo al Quirinale, ci aspettiamo ottocentomila nuovi posti di lavoro
Manovra, Renzi a sorpresa
“Bonus di 80 euro per i figli”
Dal 2015 per 3 anni alle mamme con reddito sotto 90 mila euro
Lo show per pescare
nel bacino di Forza Italia
Arriva anche il «bonus
bebè» di 80 euro, ormai la cifra-brand di Renzi. Lo riceveranno le mamme con reddito
sotto i 90 mila euro, per tre anni da gennaio. «Si tratta di
mezzo miliardo, destinato alle
famiglie» ha spiegato il premier.
Jacopo Iacoboni A PAGINA 2
ALLE PAGINE 2, 3, 8 E 9
LA STORIA
Da mamma Rosa
a nonna Maria
1
Barbera, Grignetti e Longo
INTERVISTE
“Che ipocrisia
sulle Regioni”
“Ma è possibile
il compromesso”
Zaia: non siamo tutti Batman Morando: dal governo
in Veneto solo 400 forestali non c’è nessuna chiusura
Antonio Pitoni A PAGINA 9
Roberto Giovannini A PAGINA 9
PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A NEW YORK
I
l partito del presidente
Obama è nei guai, e a condannarlo alla sconfitta
nelle elezioni Midterm del 4
novembre potrebbe essere
proprio il tradimento dell’elettorato nero. A sostenerlo non sono gli avversari
repubblicani, ma gli stessi
sondaggisti democratici,
che hanno lanciato l’allarme
con un documento riservato, finito nelle mani del
«New York Times».
CONTINUA A PAGINA 13
DIARIO
Pechino, la maratona con le maschere antigas
“Aereo abbattuto
dai filorussi”
Analisi dei servizi tedeschi
«Dati inequivocabili»
Anna Zafesova
A PAGINA 14
Bonino: nucleare,
intesa con l’Iran
L’ex ministro di ritorno
da Teheran: serve all’Ovest
Antonella Rampino
A PAGINA 12
Toro, prima
vittoria in casa
Battuta l’Udinese (1-0)
Pari fra Inter e Napoli
Servizi
REUTERS
Uno dei partecipanti alla maratona di Pechino, chiamata «Airpocalypse» per gli alti livelli d’inquinamento dell’aria
Alla Mole si celebra il grande West di Leone
PIERO NEGRI
TORINO
L
9 771122 176003
Se i neri
scaricano
Obama
SMOG SOPRA I LIVELLI DI GUARDIA E RITIRI RECORD: 30 MILA ISCRITTI PER LA 42 KM PIÙ INQUINATA
Torino, apre dopodomani la mostra più completa mai realizzata in Italia sul regista
41020
IL CASO
a prima volta si incontrarono al Dorchester, dove si vede speso la gente del cinema quando capita a Londra. «L’appuntamento era al bar – racconta Christopher Frayling – e lui, pochi istanti dopo
avermi salutato fece un gesto che non dimenticherò
mai. Con una mano svuotò l’intero contenuto della
ciotola di noccioline sul bancone e cominciò a mangiarle. Sergio Leone aveva l’aspetto di un Falstaff e
come Falstaff era un uomo di grandi appetiti, con un
sense of humour puntuto.
CONTINUA A PAGINA 36
Una delle immagini esposte degli «spaghetti western»
Zonca A PAGINA 45
DA PAGINA 40 A PAGINA 43
2 .Primo Piano
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
U
GOVERNO
LE MISURE
Renzi: bonus bebè da 80 euro
Per tre anni dal 2015. “Regioni arrabbiate? Gli passerà. Possono tagliare spese, senza toccare i servizi”
So cosa vuol dire
pagare pannolini,
biberon e asilo. Non
risolve un problema,
ma è un segnale
FRANCESCO GRIGNETTI
ROMA
L’istituzione con la legge di
stabilità di un Fondo famiglia
da 500 milioni di euro era noto. Ora è più chiaro come sarà
articolato: con un bonus mensile da 80 euro per le neomamme. L’ha spiegato ieri
Matteo Renzi, in diretta tv su
Canale 5: «Dal 1 gennaio del
2015 - dice - daremo gli 80 euro non solo a chi prende meno
di 1500 euro al mese, ma anche a tutte le mamme che fanno un figlio, per i primi tre anni. Si tratta di mezzo miliardo
destinato alle famiglie».
Un colpo di scena da far
impallidire quelli di Berlusconi. «So - prosegue - cosa vuol
dire comprare pannolini, biberon e spendere per l’asilo. È
una misura che non risolve un
problema, ma è un segnale».
E così si allarga anche la
platea dei beneficiari del bonus. Come si ricorderà, Renzi
avrebbe voluto estenderla anche a pensionati e disoccupati. Ma l’entità della spesa era
tale che non se n’è fatto niente. Ancora ai primi di settembre, diceva: «Non sono ancora
in condizione di allargare la
platea degli 80 euro. Può darsi che ce la si faccia, ma non
posso metterlo per iscritto».
Non ci saranno troppe
Asl? Non è strano
che una siringa in una
parte d’Italia costi
il doppio di un’altra?
Tutte le riforme entro
la fine dell’anno?
Se potessi farle da solo
sì, ma quella
si chiama dittatura...
Se la giustizia
e la burocrazia
sono semplici,
le aziende arrivano
e creano lavoro
Matteo Renzi
MASSIMO DI NONNO/BUENAVISTA
Renzi ieri ha annunciato un nuovo bonus, per i neonati
presidente
del Consiglio
Nel frattempo la legge di stabilità è arrivata. Il bonus da 80
euro è stato confermato per gli
undici milioni di lavoratori che
guadagnano meno di 1500 euro
al mese, non per pensionati e
disoccupati. L’avrà però mezzo
milione di neomamme (purché
il reddito di famiglia non superi
i 90 mila euro l’anno). Ci sarà
inoltre la possibilità di farsi anticipare il Tfr in busta paga.
«Lasceremo al cittadino la libertà di fare come gli pare, il
Tfr è una possibilità».
Tre misure di innegabile sostegno al reddito. A finanziarle occorrono tagli ai bilanci
dello Stato, delle Regioni e dei
Comuni. E però gli enti locali
sono sul piede di guerra. Renzi, al solito, non si sottrae alla
polemica. «Gli passerà». Ma
poi è feroce: tagliare la sanità?
«È una vergogna solo dirlo.
Forse non ci saranno troppe
Asl? O non è strano che una siringa in una parte d’Italia costi il doppio rispetto ad un’altra? O non ci saranno troppi
supermanager?».
Sulla Sanità evidentemente
il premier pensa che ci siano
larghi margini di risparmio.
«L’età media - spiega - si allunga. E c’è anche un impatto inedito di alcune malattie sui conti dello Stato. Tipo chi soffre di
La storia
JACOPO IACOBONI
uando smetterai
di essere presidente del consiglio
conduciamo una
trasmissione insieme? Guarda,
sei mooolto divertente», gli fa a
un certo punto Barbara D’Urso. La cosa, a pensarci bene, è
già avvenuta.
Perché lo show di ieri di
Matteo Renzi, insediato nel pomeriggio di Canale 5 nella trasmissione eponima della tv
berlusconiana, e culminato col
selfie (pardon, col «carmelitasmack») scattato dalla conduttrice, è stato davvero qualcosa
di totalmente oltre: oltre la politica, le ideologie, il passato e i
paragoni con Berlusconi, oltre
il concetto stesso d’intrattenimento. Nel momento in cui hai
rotto ogni argine con l’elettorato di destra - e con quel particolare telespettatore-elettore
della D’Urso, casalinghe, mamme, nonne, pensionati in pantofole domenicali postprandiali è lì che vai a spiegare la manovra, a dare le notizie nuove (gli
80 euro di bonus per le famiglie
con neonato), a bypassare totalmente qualunque posto
“istituzionale” della sinistra o
del giornalismo. E si vedeva
che Renzi ci teneva tantissimo,
molto più di quando va in trasmissioni politiche, la camicia
bianca strizzata (almeno lì, appropriata) con cravatta azzurrina, le scarpe a punta piccola
quadrata ottime per il target,
davanti a pizzi rasi e merletti
della D’Urso, sul bordo della
poltrona quasi ad andargli fisicamente incontro.
«Q
DANIEL DAL ZENNARO/ANSA
Matteo Renzi si fa i selfie col pubblico di Canale 5
BARBARACARMELITADURSO/INSTAGRAM
La D’Urso twitta: «Carmelitasmack», il selfie col premier
Da mamma Rosa a nonna Maria
Alla conquista del mondo del Cavaliere
Dalla D’Urso oltre ogni politica, tra “caro Matteo” e “cara Barbara”
È stato un pomeriggio di battute e gag continue, cercate, lo
sguardo in camera del premier,
che lasciava quello dell’interlocutrice, talora girandosi verso il
pubblico in sala, le inquadrature
sfumate, il tu ostentato, da lui a
lei, «Barbara», ma anche - soprattutto - da lei a lui, «Matteo,
vediamo se sei permaloso, ma io
so che non lo sei», «Matteo, la
gente non fa figli perché non sa
come mantenerli!» (e lui, scena
strapreparata: «Ecco perché, ti
do un annuncio, ho pensato a un
contributo di 80 euro anche per
ogni bambino nato dal 2015»). O
ancora, siccome aveva esordito
annunciando «sono qui per farti
delle domande scomode» (nientemeno), il ricorrente «Matteo,
mi spieghi?», oppure «Matteo,
Oprah Winfrey ha twittato che
sei gentile, carismatico, eccezionale... anch’io nel mio piccolo pic-
DANIEL DAL ZENNARO/ANSA
Il premier in studio poco prima dell’inizio della trasmissione
colo voglio fare un tweet», «Matteo, scusa, c’è la pubblicità, noi
non siamo servizio pubblico». E
questo s’era capito.
È stato un duetto senza pudori, qualcosa di non riconducibile
neanche alle performance di
Berlusconi. Certo, alcune affinità superficiali, per esempio Renzi che scherzava «oggi la Fiorentina ha perso, non parlo di calcio
(guardando il pubblico), oppure
faceva battutine allusive come
quando la D’Urso gli ha detto
«con la Camusso può succedere
di tutto?», e lui: «Beh, adesso non
esageriamo». Ma appunto, affinità superficiali: Silvio giocava in
casa, recitava di per sé le battute
e le barzellette dei pensionati anche quando aveva cinquant’anni,
Renzi no, ha dato loro il brivido
di essere ancora sulla breccia,
come e più di sempre (guarda
questo ragazzo, che sveglio, de-
demenza senile, o malattie terribili come la Sla. Ma ci sono
Asl che vanno a casa dei malati
e li curano. Altri scelgono
l’ospedalizzazione. Bisogna essere seri: non tagliamo i servizi a questi cittadini. Contemporaneamente però ci sono
spese che tranquillamente si
possono tagliare».
È il solito Renzi che attacca
a tutto tondo. La burocrazia
equiparata al fango di Genova
da «spalare». Giustizia e pubblica amministrazione da rifondare. «Se la giustizia e la
P.A. sono semplici, le grandi
aziende vengono e aprono
fabbriche e così si riduce la
disoccupazione».
Infine la polemica del giorno. Che pensa delle unioni gay?
«A noi servono regole serie: c’è
chi vorrebbe l’equiparazione
pura con il matrimonio, altri
che dicono “non toccate niente” arrivando all’aberrazione
che uno non possa andare a
trovare il compagno in ospedale». Il punto di mediazione è
una legge alla tedesca: arriverà in Parlamento a dicembre,
subito dopo la riforma elettorale «che è leggermente slittata, ma ragionevolmente andrà
entro l’anno», e ci sarà anche la
cittadinanza per i bambini
stranieri nati in Italia.
vono aver pensato). La confezione era refrattaria al giornalismo,
ma il punto non era quello. La
D’Urso ha fornito piattaforme
incredibili: siamo passati dalla
casalinga di Voghera alla «comare Cozzolino», il prototipo della
donna media che la conduttrice
cita sempre, fa niente che la Cozzolino sia morta tre anni fa. Siamo arrivati a parlare della moglie del premier, «Matteo, mi piacerebbe fare una chiacchiera un
giorno con la signora Agnese»,
risposta: «Ovviamente lei fa la
sua vita di insegnante, mi accompagna nei viaggi ufficiali, ma
cerchiamo di difendere i nostri
figli e il loro diritti a essere normali, visto che di non normale
basto già io».
Il clou forse l’ha toccato quando ha evocato nonna Maria, che
a questo punto è the new mamma Rosa. Dev’esser stato un colpo al polpaccio delle signore mature in sala quando il premier così schivo e sempre ritroso - ha
ceduto alla confessione familiare: «Saluto le mie due nonne, in
particolare nonna Maria, oggi è
il compleanno 94, di solito lo festeggiamo insieme...». Per andare dalla Barbara, pesante è stata
la rinuncia.
Alla fine un ottimo affare per
entrambi (è da vedere se lo sia
per l’Italia); a giudicare persino
dalla copiosissima pubblicità,
che spaziava tra Nino D’Angelo e
Ezio Greggio; e i due ci hanno
scherzato su di continuo. Renzi:
«Sono la pausa tra le pubblicità».
Oppure: «Ma quanti soldi gli fai
fare, Barbara, al tuo editore?»;
alché lei: «Ma noi non abbiamo il
canone, siamo sempre tartassati...»; e Renzi: «beh, siete una bellissima azienda ma dammi retta,
non vi hanno sacrificato in questi
anni...». Forse l’unica battuta un
po’ corrosiva e dalemiana, dunque sbagliata e lì fuori luogo, in
un formidabile, furbissimo addormentamento di massa.
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
gg Dossier/Redditi & famiglie
Primo Piano .3
.
g
Prevista una spesa annua
di un miliardo e mezzo
Soldi a tutte, anche alle immigrate, purché sotto il reddito di 90 mila euro
Il contributo si potrà sommare a quello per i lavoratori a basso reddito
GRAZIA LONGO
ROMA
nimo storico). E e se questi
dati venissero confermati, lo
Stato per versare 80 euro
per 12 mesi a ogni mamma,
dovrebbe far fronte ad
un’uscita di circa 493 milioni
di euro per il 2015.
La somma però è destinata inevitabilmente a lievitare: i 500 milioni del 2015 raddoppieranno nel secondo anno, poiché ai neonati i del
2015 si aggiungeranno quelli
del 2016. E triplicheranno il
terzo anno, salendo a 1,5 miliardi. In tutto, tre miliardi in
tre anni, dunque. Che dal
2018 dovrebbero stabilizzarsi con un’uscita costante di
1,5 miliardi.
La sovvenzione verrà ga-
514
L’ANDAMENTO
mila
570
I bambini nati in Italia
nel 2013. È un minimo
storico, dovuto anche
alla crisi economica
18
TOTALE 2013
1.8
580
Nascite
Numero di figli
per donna
1.6
550
1.5
540
1.4
530
1.3
per cento
520
510
1993
da donne
italiane
1.7
560
La quota dei bambini
stranieri sul totale
dei piccoli nati in Italia
lo scorso anno
514.000
da donne
straniere
NUMERO MEDIO DI FIGLI PER DONNA
Italiane
Immigrate
Media anno
1,42 1,39
2,65
1,34
2,20
1,27
1.2
1.1
1998
2003
2008
2013
2012
donne italiane, il restante 18%
da donne straniere.
Introdotto nel 2006 dal governo guidato da Silvio Berlusconi come contributo una
tantum di 1.000 euro per i primogeniti, il bonus bebè è stato
un’agevolazione valida fino ai i
nati 2011, mentre per quelli
del 2012 le cose sono cambiate. Da quel momento, infatti,
secondo la riforma Fornero,
una famiglia che ne fa richiesta può utilizzare il bonus da
300 euro al mese per un massimo di 6 mesi nell’arco degli
2013
2008
2013
- LA STAMPA
Fonte: Istat
rantita solo per chi non supera
un reddito annuo lordo di 90
mila euro. Ciò per evitare episodi paradossali, come si verificò con il governo Berlusconi,
di bebè milionari come il figlio
del calciatore Francesco Totti,
dotato del bonus come gli altri.
Un provvedimento rivolto, a
quanto pare, ai figli di tutti residenti anche se non sono cittadini italiani. Il calcolo di circa 500 milioni all’anno per oltre 500 mila neonati si basa infatti sulla constatazione che
l’82% delle nascite proviene da
20%
80%
Numero medio figli per donna
Nel 2015 un esborso
di 500 milioni, nel 2016
un miliardo e poi
un flusso costante
I nuovi nati in Italia
Nascite (migliaia)
La sorpresa del premier sugli 80 euro del bonus bebè,
nel salotto di Barbara D’Urso, per i prossimi tre anni, è
di fatto prevista dall’articolo
13 della legge di Stabilità presto al vaglio del Parlamento.
Viene definito come «Fondo
famiglia» la «dotazione di
500 milioni di euro annui a
decorrere dal 1° gennaio 2015
da destinare al finanziamento a favore delle famiglie».
Il conto è bell’e fatto: in
Italia, dati Istat 2013 , sono
nati 514.000 bambini (il mi-
11 mesi successivi al congedo
obbligatorio. Per le mamme
iscritte alla gestione separata,
ad esempio per le libere professioniste, il bonus vale solo
per 3 mesi.
Una cifra sotto forma di
voucher dell’Inps, da spendere
per servizi di baby sitter o per
l’iscrizione del figlio ad un asilo accreditato. La distribuzione del denaro, peraltro varia di
Regione in Regione. Ogni Regione può stabilire con bando
di concorso la soglia massima
di reddito delle famiglie, supe-
rata la quale non si ha diritto al
bonus bebè. Le famiglie interessate alla richiesta dell’agevolazione, prima di farne domanda, dovevano quindi verificare la soglia massima di reddito stabilita dalla propria regione. Nel Lazio, ad esempio, è
di 20 mila euro a famiglia, 5 mila nella Regione Sicilia.
Ma il bonus annunciato da
Matteo Renzi cambia di nuovo le carte in tavola e viene distribuito a pioggia con il vincolo però della soglia di 90 mila euro lordi di rendita. Una
decisione chiara, che eviterà
l’effetto boomerang dell’iniziativa berlusconiana: all’epoca per ricevere il bonus, le famiglie dovevano autocertificare di non superare il reddito
di 50 mila euro. L’Amministrazione non aveva però specificato se netti o lordi, e da
questa grave trascuratezza
nacque il caos. In tanti dichiararono il reddito imponibile e
si videro quindi contestare il
bonus ricevuto e il pagamento
di una sanzione amministrativa pari a 3000 euro.
Anche il governo Letta aveva stanziato 60 milioni di euro
L’iniziativa sostituisce
tentativi precedenti
fatti con meno risorse
e più vincoli
(20 all’anno) per il periodo
2013-2015 per il bonus bebè.
Ma si trattava di un sostegno
dello Stato alle famiglie in condizioni di bisogno per i costi di
un neonato, limitando il raggio
d’azione soprattutto alle mamme lavoratrici costrette a stare a casa per non dover pagare
anche una baby-sitter.
Ora cambia di nuovo la musica e tra l’altro, l’aiuto alle
neomamme voluto da Renzi
non inficia il bonus degli 80
euro concessi a chi guadagna
meno di 1.500 euro netti al
mese (soglia annuale di 26 mila euro lordi). In altre parole
ci saranno famiglie che otterranno un doppio sostegno da
parte dello Stato.
I conti degli altri
Confronto impietoso con l’Europa
In Francia aiuti per migliaia di euro
Molti Paesi prevedono anche asili nido o baby sitter per tutti
FLAVIA AMABILE
ROMA
Visto dall’Europa il bonus
per le mamme annunciato da
Renzi non fa una gran figura.
Non lo è di sicuro se si prendono in considerazione le
mamme francesi. A Parigi e
dintorni i genitori
ricevono ogni mese 130 euro
circa se hanno due bambini,
295 se ne hanno tre e via aumentando se cresce il numero dei figli. Inoltre contributi
supplementari possono essere concessi, a partire da 3 figli
a carico, a partire dall’undicesimo anno di età dei figli.
Variano in base all’età e alla
data di nascita dei figli.A tutto questo va aggiunto un sistema di asili nido diffuso in
modo capillare in tutta la
Francia e persino l’assistenza
gratuita a domicilio di infermiere specializzate subito dopo la nascita del bebè per risolvere qualsiasi dubbio possa
avere la mamma.
Per il 90% delle famiglie è
previsto un bonus bebè da 923
euro che viene concesso già al
settimo mese di gravidanza
per permettere di sostenere
già prima della nascita le spese
necessarie, dal passeggino alla
culla. Insomma, una famiglia
dal reddito medio con un neonato e un bimbo all’asilo nido
può ricevere un contributo di
quasi 7mila euro.
È aria di crisi anche in Francia e il premier Francois Hollande ha dovuto tagliare, ha
annunciato una riforma che
sta facendo parecchio discutere ma che è comunque un sogno per qualsiasi mamma italiana. Dal primo luglio del 2015
una coppia con due bambini ed
un reddito superiore ai 6mila
euro netti al mese riceverà «solo» 65 euro al mese, chiaramente le coppie meno abbienti
riceveranno di più. Tagli anche
al bonus che rimarrà invariato
per il primo figlio e dovrebbe
invece essere ridotto ad un terzo dal secondo in poi.
Non solo la
Francia è molto
più accogliente
nei confronti
delle mamme.
In Inghilterra i
genitori ricevono
un contributo mensile di 100
euro per il primo figlio e di 164
euro dal secondo in poi. In Svezia le famiglie ricevono un sussidio di 251 euro mensili. In
Germania il contributo per il
primo e secondo figlio è di 184
euro. È una misura che dovrebbe contrastare la tendenza delle mamme tedesche a non fare
figli: il loro tasso di natalità è
fra i più bassi in Europa ma an-
che quello delle italiane se si
andrà avanti così,
non sarà molto
diverso.
In Austria lo
stato versa per i
primi tre anni
105,40 euro al mese
per figlio a carico per arrivare
fino 152,70 euro al
mese per ogni figlio fino ai 19 anni.
In Belgio l’assegno versato alla famiglia va da un
minimo di 90,28 euro al mese e
aumenta in modo notevole in
funzione del numero di figli. In
Belgio esiste anche il bonus,
che viene definito «premio per
la nascita», concesso a tutti i
futuri nascituri. Per il primo
figlio l’assegno è di 1.223,11 euro. Dal secondo in poi diminuisce a 920,25 euro. In Finlandia
un sussidio è versato mensil-
mente per ogni figlio a carico
fino all’età di 17 anni ma solo se vive
in Finlandia.
Per il 2014 la
somma è di
104,19 euro per il
primo figlio, 115,13
euro per il secondo figlio, e così via. Si ha diritto a 46,79 euro
in più al mese per ogni figlio se
il genitore è da solo. Sussidi
mensili anche in Svezia, Danimarca, Norvegia, Irlanda. In
Olanda il sussidio viene versato ogni tre mesi ma la sostanza non cambia molto.
E non è tutto. In molti Paesi
sono previsti contributi economici per la cura dei figli: in
Francia fino al 66% le rette di
nidi e asili sono coperte dai fondi pubblici. In Svezia i comuni
offrono dei servizi come la babysitter di famiglia. In Italia
abbiamo solo le liste d’attesa
negli asili nido.
La Caritas
«Bene,maserve
piùcontinuità»
1 «È chiaro che avere
un’attenzione verso l’aiuto
alle famiglie è un fatto positivo, ma le politiche rimangono emergenziali e provvisorie. Invece occorre un orizzonte chiaro e definito, non ci
possono essere alibi». Così il
responsabile dell’Area nazionale di Caritas italiana, Francesco Marsico, sulla legge di
Stabilità varata dal governo.
«Ci sono 500 milioni per l’aiuto alle famiglie e va bene, ma
è evidente che siamo ancora
molto lontani dalla proposta
di introdurre un reddito di inclusione che richiederebbe
nel primo anno 1,7 miliardi».
123456 89 ABBACD4 89EF LA STAMPA F
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Primo Piano .5
.
U
DIRITTI
Camere
con vista
IL DIBATTITO POLITICO
CARLO
BERTINI
Unioni civili
Braccio di ferro
sindaci-prefetti
Arriva in aula
il nuovo testo
sul conflitto
di interessi
S
I tempi? Rapidi. Matteo Renzi smentisce chi parla di una
frenata sulla legge sulle unioni civili. L’accordo è fatto,
spiega a Domenica live. «La
legge alla tedesca è un buon
punto di mediazione e consente di dare alle coppie dello
stesso sesso i diritti civili. I
tempi? Subito dopo la riforma elettorale, che è leggermente slittata ma ragionevolmente andrà entro l’anno,
la proposta già pronta comincerà l’esame dal Senato».
Non nasconde le difficoltà il
presidente del Consiglio.
Quello dei diritti civili «è un
tema sul quale ci sono tantissime polemiche, in alcuni casi ideologiche, in altre legate
alla paura». E lancia un appello: «Capisco le opinioni diverse ma su questo tema evitiamo di aprire l’ennesima
polemica ideologica. La proposta alla tedesca è un giusto
punto di sintesi».
Le parole di Renzi sono
necessarie. In queste ore le
unioni civili e matrimoni gay
sono tornate a dividere l’Italia. Dopo la circolare emanata dal ministro dell’Interno
Angelino Alfano che vieta la
registrazione delle nozze
omosessuali contratte all’estero ha scatenato proteste in piazza e nel mondo
della politica ma anche creato un fronte di sindaci
pronto a sfidare il Viminale
e i prefetti che hanno il compito di cancellare ufficialmente le trascrizioni.
Sabato scorso è stato
Intervista
COSÌ IN GERMANIA
Il premier: legge in tempi brevi sul modello tedesco
FLAVIA AMABILE
ROMA
Per registrare l’unione civile in
Germania basta andare in comune.
Non c’è differenza tra registrare
e celebrare. L’unione comporta tutti
i diritti e i doveri previsti
per i matrimoni eterosessuali, tranne
le adozioni. Ma all’interno
della coppia, quando il bambino
ha un solo genitore naturale è
prevista l’adozione da parte di colui
o colei che non è genitore naturale.
A totale tutela del bambino.
Polemiche
Si alza il livello
di scontro tra
i sindaci che
trascrivono
i matrimoni
omosessuali
e il ministro
Alfano che ne
ordina la
cancellazione
DANIELE LEONE/LAPRESSE
Hanno
detto
Ignazio Marino a trascrivere
in una grande cerimonia i matrimoni di 16 coppie. Il prefetto ha risposto con un ultimatum, se entro oggi non ci sarà
una marcia indietro da parte
del Campidoglio provvederà
lui ad annullare tutto. «Se ci
fosse un’azione del prefetto
per rendere nulle le trascrizioni, ho chiesto al responsabile
dell’anagrafe di essere tempestivamente avvertito ed essere presente», ha risposto Marino che non ha alcuna intenzione di cedere alle minacce
Sarà incardinata
subito dopo
la riforma elettorale
La proposta
è già pronta e
si partirà dal Senato
Non si può affidare
a ordinanze prefettizie
competente che la legge
riconosce agli enti locali
Il Parlamento trovi presto
soluzioni adeguate
Matteo Renzi
Piero Fassino
del ministro Alfano e del prefetto: «Stiamo studiando dal
punto di vista della giurisprudenza quali siano le azioni che
possono essere condotte dal
prefetto e quali quelle che possiamo condurre noi».
Il braccio di ferro prosegue,
insomma. E Marino smentisce
anche Alfano che aveva definito un semplice «autografo» la
sua firma. «Non è vero che la
trascrizione non abbia effetti precisa - Ad esempio già domani (oggi, n.d.r.) una delle
persone il cui matrimonio è
stato trascritto porterà il certificato in azienda per ricevere
il congedo parentale. Per ottenerlo, infatti, l’azienda aveva
chiesto la trascrizione».
Marino non è solo nella sua
battaglia. Sono molti i sindaci
che, come lui, hanno deciso di
resistere. Agli inizi di ottobre
a Udine è stato trascritto il
primo matrimonio tra due
donne, un’italiana e una sudafricana, residenti in Belgio.
Pochi giorni dopo a Milano il
sindaco Giuliano Pisapia ha
trascritto sette unioni, men-
tre a Bologna è dal 15 settembre che si possono registrare
le nozze gay, provocando le
proteste della curia cittadina.
E poi Reggio Emilia, Empoli,
Napoli, Livorno, Pistoia.
Altri sindaci hanno scelto
una strada diversa. A Firenze
Dario Nardella ha chiarito che
la battaglia è un’altra. «Dal mio
punto di vista il modo migliore,
più efficace, per risolvere questa forte discriminazione sui
diritti civili, che c’è, è quello di
una legge dello Stato». Il rischio, insomma, è di creare ancora una volta differenze di
trattamento in Italia, quindi,
Piero Fassino, presidente Anci,
ha scritto ad Alfano e chiesto
un incontro con Renzi: «Non si
può affidare a ordinanze prefettizie competenze che la legge riconosce in capo agli enti
locali». Fassino spera, quindi,
che il governo «assuma iniziative che consentano di favorire
in tempi rapidi l’adozione da
parte del Parlamento di soluzioni legislative adeguate».
Giachetti: “Ricetta timida che finisce
per discriminare gli eterosessuali”
“Le coppie che non intendono sposarsi non avranno nessuna tutela”
FRANCESCA SCHIANCHI
ROMA
e l’idea del governo è questa, penso
sia un’idea sbagliata». Quando si parla di
battaglie per i diritti civili, il
vicepresidente della Camera
del Pd Roberto Giachetti sa
di cosa si parla. «Ho iniziato a
fare politica nel Partito radicale, da 30 anni mi batto per i
diritti civili: la mia prima battaglia è stata per dare la possibilità ai trans che cambiano
sesso di scrivere sui documenti il nuovo nome». Proprio per questo l’ipotesi di
unioni civili alla tedesca non
lo convince. Troppo timida:
necessario, dice, sarebbe includere anche le coppie eterosessuali nel provvedimen-
«S
to, «sarebbe assurdo che per
eliminare una discriminazione
se ne compisse un’altra».
E invece il premier Renzi ha
parlato di unioni civili alla tedesca per persone dello stesso sesso…
«Se l’idea del governo è questa, penso sia un’idea sbagliata. Io non sono certo contro i
diritti degli omosessuali, ma il
problema è il velo di ipocrisia
che ammanta questa vicenda.
Per me, culturalmente, la
questione non è la distinzione
tra gay e non, ma tra matrimonio e unioni civili: io sono
perché tutti possano contrarre matrimonio, ma se anziché
le nozze gay vogliamo fare le
unioni civili, beh, allora le
dobbiamo fare per tutti».
Vice
presidente
Roberto
Giachetti
è vice
presidente
della Camera
Il sottosegretario Scalfarotto
obietta che per gli eterosessuali c’è già il matrimonio.
«Ma io difendo anche la scelta
di chi non vuole sposarsi, e sono centinaia di migliaia di
persone. Chi vuole sposarsi
sotto la tutela del codice civile
lo può fare, ma l’Italia è un Paese libero, io non voglio che
nessuno sia costretto a farlo
per avere diritti fisiologici,
ono anni che se ne
parla e oggi finalmente arriva in aula la nuova legge sul conflitto d’interessi, che però rischia di arenarsi nel
suo percorso per far
spazio alla sessione di
bilancio della legge di
stabilità. Una legge che
malgrado già in commissione abbia suscitato non poche perplessità
dentro Forza Italia,
sembra essere sostenuta con convinzione dal
governo, che vorrebbe
vederla approvata in
tempi brevi. Il testo, che
supera la legge Frattini
del 2004, unifica sei diversi disegni di legge, ha
come relatore l’azzurro
Francesco Paolo Sisto,
presidente della commissione Affari Costituzionali. E rientra nella
quota di provvedimenti
segnalati dalle opposizioni, dato che i 5Stelle
ne hanno caldeggiato
l’esame in aula, a partire
dalla loro proposta molto più radicale delle altre. Una delle novità è
che nelle intenzioni di
alcuni esponenti del Pd
come il post lettiano
Francesco Sanna, il conflitto di interessi dovrebbe «colpire» anche i
deputati e senatori. «Ci
vuole una legge organica - spiega Sanna - che
valga dal premier fino ai
ministri, passando per i
parlamentari, continuando con gli eletti agli
enti locali, regioni e comuni». Gli emendamenti del Pd che riguardano
i parlamentari propongono questa soluzione:
prima di candidarsi ogni
futuro onorevole deve
rimuovere le ragioni di
ineleggibilità se creano
una forte incompatibilità con la carica, e nei casi più estremi crearsi un
blind trust e alienare le
proprie aziende. Attualmente la Frattini del
2004 interviene quando
il conflitto è conclamato.
«In Parlamento in sostanza oggi può essere
eletto chiunque, invece
con questa nuova legge
chi ha il controllo sostanziale di aziende concessionarie o che vivono
di autorizzazioni dello
Stato, dovrà creare i cosiddetti fondi ciechi». Il
conflitto di interessi meno grave invece comporterà un rigoroso dovere
di astensione al momento delle decisioni e per
chi viola questa regola la
nullità degli atti, delibere o decreti ministeriali.
Posto che la valutazione
sul potenziale conflitto
di interessi spetta al singolo prima di candidarsi, a chi spetterà decidere ex post se un candidato era ineleggibile, pena
la decadenza? È uno dei
punti sub judice: potrebbe essere un collegio di saggi dal curriculum prestigioso.
naturali, come consentire alla
propria compagna di assisterlo in ospedale, o la reversibilità della pensione».
Se la legge resta così com’è
stata annunciata, lei la vota?
«Io spero che la legge cambi:
combatterò perché ci si occupi anche dei diritti degli
eterosessuali che non vogliono sposarsi».
Tempo per discuterne ne avete: se ne parlerà solo dopo la
legge elettorale, pensa che si
riuscirà a ottenere presto una
legge sull’argomento?
«Mi auguro per tutti coloro
che attendono da tempo questi diritti che i tempi siano
molto più rapidi di quanto io
non tema…».
Nella polemica tra il ministro
Alfano e il sindaco Marino lei
a chi dà ragione?
«Una normativa è necessaria
proprio per evitare un dibattito surreale su una cosa che
non ha alcun valore giuridico.
La politica al posto di scannarsi farebbe bene a occupare lo
spazio dovuto, anziché delegare ai magistrati… E tra un po’
arriva pure la Chiesa!».
Renzi ha anche annunciato
una legge sulla cittadinanza e
sul Terzo settore…
«Sono tutte cose che stavano
nel programma delle primarie, spero non siano l’occasione all’interno del Pd per
aprire qualche altra polemica. Per me vanno molto bene,
mi auguro anche per Fassina
e compagni…».
6 .Primo Piano
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
U
VATICANO
OLTRE IL SINODO
ALESSANDRO DI MEO/ANSA
La giornata dei tre Papi
Ieri, nella giornata della sua beatificazione, sulla facciata di San Pietro
è apparso un drappo con l’immagine di Paolo VI; nella foto
accanto il saluto tra papa Francesco e il papa emerito Ratzinger
GREGORIO BORGIA/AP
Francesco dopo lo “strappo”:
“Dio non ha paura delle novità”
Le conclusioni
Nonsolo
gayedivorziati
Il Pontefice durante la messa di beatificazione di Paolo VI: ci porta a vie impensate
CITTÀ DEL VATICANO
«In questo giorno della beatificazione di Paolo VI mi ritornano alla mente le sue parole,
con le quali istituiva il Sinodo
dei vescovi: “Scrutando attentamente i segni dei tempi,
cerchiamo di adattare le vie
ed i metodi... alle accresciute
necessità dei nostri giorni ed
alle mutate condizioni della
società”». Papa Francesco
ieri ha proclamato beato il
predecessore Giovanni Battista Montini, e nell’omelia
della messa, concelebrata
con tutti i padri sinodali, e ha
chiesto di vincere «il timore
che spesso proviamo di fronte alle sorprese di Dio. Lui
non ha paura delle novità!
Intervista
GIACOMO GALEAZZI
CITTA’ DEL VATICANO
Per questo, continuamente ci
sorprende, aprendoci e conducendoci a vie impensate».
All’inizio rito, Papa Bergoglio aveva nuovamente abbracciato il suo predecessore, che
ha partecipato alla messa.
«Grazie per la sua presenza» gli
ha detto Francesco. Fin dall’inizio Ratzinger ha sostenuto il
suo successore, guardandosi
bene di lasciarsi strattonare da
chi vorrebbe coinvolgerlo nelle
campagne antipapali. E nei
giorni scorsi non ha inviato a
Bergoglio alcun messaggio
scritto legato al tema del Sinodo. Il nome e l’insegnamento
del Papa emerito non sono stati
peraltro evocati nell’aula sinodale dai cardinali che si sono
opposti con forza a qualsiasi
tura apostolica per andare fare
il patrono dei Cavalieri di Malta, rimanendo dunque a Roma.
Burke ha detto di essere stato
informato solo a voce ma di non
aver ancora ricevuto il decreto
di nomina, e alla domanda su
chi lo avesse informato, ha risposto: «Da chi pensate?». Alludendo al Papa. Nei media conservatori degli Stati Uniti il tema della «rimozione» di Burke
tiene banco da settimane, con
reazioni indignate all’indirizzo
del Pontefice. Il quale peraltro
finora ha cambiato di poco la
sua Curia. Reazioni che non vi
furono quando Ratzinger fece
lo stesso con alcuni prelati.
All’indomani del voto che ha
sancito la fine del Sinodo straordinario sulla famiglia, con il
documento conclusivo reso interamente pubblico e l’indicazione dei placet ottenuti dai singoli paragrafi, alcuni fanno notare come il fronte del «no» si
sia espresso contro posizioni
sulle quali lo stesso Benedetto
XVI si era pronunciato favorevolmente, come a proposito dello snellimento dei processi per
le nullità. O ad esempio per la
«comunione spirituale» per i divorziati risposati, citata esplicitamente da papa Ratzinger durante un suo intervento a Milano nel giugno 2012. Sempre in
quella occasione, Benedetto
XVI aveva osservato: «Il problema dei divorziati risposati è
una delle grandi sofferenze della Chiesa di oggi. E non abbiamo semplici ricette».
[A. TOR.]
“Un errore ascoltare
più la gente
della verità della fede”
to nuovo. La vita della Chiesa
necessita di continuità per progredire davvero. E’ una questione di fondo, filosofica. Francesco chiede di tornare a un
Vangelo che però si è calato nel
tempo in tante culture. Il punto
fermo è la parola di Dio. Un tesoro che nessuno può cambiare, neppure il Papa».
Il cardinale De Paolis: non si può ridiscutere tutto
«Sperimentiamo una confusione difficile da tenere a bada. Si
ascolta più la gente delle verità
di fede. Ma la Chiesa deve comunicare una verità ricevuta
dall’alto, non assecondare gli
orientamenti dell’opinione pubblica. Al Sinodo si sono fatti
troppi riferimenti alla pastorale. La prassi deve rispettare i
principi: è inconcepibile che sia
separata dalla dottrina. Fossi
intervenuto in aula avrei ribadito le verità di fede».
o partecipato a
vari Sinodi e il
meccanismo non
funziona bene. Stavolta poi «Si sono registrate un’influenza
c’era troppa carne al fuoco, si eccessiva del timore che la genè partiti senza certezze, ma te non ci segua e un eccesso di
non si può mettere in discus- enfasi sulla retorica della novisione tutto, la Chiesa è custo- tà. Sui temi della famiglia serde di una verità di cui non può vono il tempo e la riflessione.
disporre». È critico verso Non la fretta. Al Sinodo tutti vol’utilità della «istituzione sino- gliono intervenire, ma il tempo
dale» il cardie l’ascolto sono linale Velasio De
LA CRITICA mitati così come
Paolis, presi- «I temi principali non è insufficiente lo
dente emerito
spazio concesso
sono stati dibattuti alla discussione
della Prefettuil tempo necessario» nei circoli minora per gli Affari
economici della
ri. Paolo VI fondò
Santa Sede e tra i firmatari mezzo secolo fa il Sinodo come
del testo «Permanere nella ve- strumento agile di collaboraziorità di Cristo» contrario alle ne al governo della Chiesa. Però
aperture della Chiesa sulla co- il confronto deve riguardare temunione ai divorziati risposa- mi studiati e approfonditi sui
ti. «C’è stato un errore origi- quali ciascun padre sinodale
nario di impostazione».
abbia un parere preciso».
«H
Cosa non la convince nel Sinodo?
Ci sono state resistenze al
cambiamento?
cambiamento della disciplina
circa l’ammissione ai sacramenti dei divorziati risposati:
tra questi i porporati curiali George Pell, Marc Ouellet, Gerhard Ludwig Müller e Raymond Leo Burke. È stato notato
che ieri gli ultimi due, rispettivamente Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede e Prefetto della Segnatura
apostolica, dopo la messa non si
sono avvicinati come altri cardinali a salutare Francesco, ma
appare improbabile che si sia
trattato di un gesto voluto.
Di certo c’è, invece, che il
cardinale Burke, in un’intervista senza precedenti con il “National Catholic Reporter”, ha
pubblicamente confermato in
anticipo che lascerà la Segna-
Velasio
De Paolis
Cardinale,
presidente
emerito
della
Prefettura
per gli Affari
economici
della Santa
Sede
DANIELE SCUDIERI/IMAGOECONOMICA
«Questo Sinodo ha risentito di
un’evidente originalità nell’impostazione. Si è rivelata
errata la scelta di discutere un
po’ di tutto, come se si dovesse
rifondare tutto. La Chiesa
ascolta la gente ma ha certezze che perseverano nel tempo.
Il Sinodo ha ripetuto il dram-
ma del Concilio: coniugare novità nella continuità».
Un’occasione mancata?
«È stato chiamato in causa un
numero eccessivo di questioni
che quindi hanno alimentato
aspettative infondate. E alla fine ciò ha pesato negativamente
sul Sinodo. Non può essere tut-
Convivenze e nozze civili
1 Se l’unione, pur non con-
sacrata in Chiesa, presenta
«stabilità», «affetto profondo», «responsabilità nei confronti della prole» può essere
«un’occasione da accompagnare nello sviluppo verso il
sacramento del matrimonio».
No agli anticoncezionali
1 Sugli anticoncezionali,
per esempio, nessun accenno
alla pillola o altri metodi oltre
a quelli naturali, riconosciuti
già dall’Humanae Vitae di Paolo VI (scritta nel 1968) che
infatti è puntualmente citata
nel documento dei vescovi.
La pastorale contrasta con la
dottrina?
Corsi pre-matrimoniali
1 Nella preparazione dei
giovani al matrimonio la
Chiesa deve «ricordare l’importanza delle virtù. Tra esse la castità risulta condizione preziosa per la crescita genuina dell’amore interpersonale».
Quali in particolare?
«Per esempio, chi convive non
può fare la comunione. Negli anni è diminuito il ruolo della religione e la società non accetta più
influenze da parte della fede. Viviamo in un mondo che teme la
religione come fonte di conflitti.
La contrapposizione tra fede e
ragione ci rende schizofrenici.
Così oggi è lo Stato ad occuparsi
di questioni etiche. Non si può
attendersi che la Chiesa parli in
contraddizione con la dottrina».
Matrimoni misti
1 «Per i matrimoni interre-
ligiosi sarà importante il contributo del dialogo con le religioni». Inoltre, si sottolinea
che occorre «un adeguato insegnamento circa i metodi
naturali per la procreazione
responsabile»
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
“Nessuna spaccatura
I sacramenti ai risposati?
Questione ancora aperta”
La «lezione»
Abbiamo ascoltato
le sfide pastorali
che toccano altri
Paesi e altri continenti
Luis Tagle, arcivescovo di Manila: il cammino prosegue
Intervista
Primo Piano .7
.
Le contrapposizioni
Il confronto
Benedetto XVI
Improprio parlare
di «sconfitta»
di Francesco: il Sinodo
non è una battaglia
Le due settimane di
lavoro hanno fatto
emergere lo stato delle
cose e i problemi esistenti
Non mi risulta che
qualcuno abbia provato
a coinvolgerlo in una
«fronda» contro il Papa
ALESSANDRA TARANTINO/AP
ANDREA TORNIELLI
CITTÀ DEL VATICANO
a questione della
pastorale
verso le
persone
divorziate risposate e l’approfondimento sulla possibilità di ammetterli ai sacramenti» rimane «aperta», perché è citata nel testo finale
sottoposto al voto del Sinodo
che è stato reso pubblico. Lo
afferma in questo colloquio
con La Stampa il cardinale
Luis Antonio Tagle, 57 anni,
arcivescovo di Manila, uno
dei presidenti delegati dell’assemblea sulla famiglia che
si è chiusa sabato scorso. Il
porporato filippino, una delle
figure più significative della
Chiesa asiatica, ha anche negato che il mancato raggiungimento del quorum dei due
terzi su alcuni punti possa essere letto come una «sconfitta» di Papa Francesco.
«L
Alcuni giornali, in particolare del mondo anglosassone,
dopo il voto di sabato sul
documento finale del Sinodo hanno parlato di Chiesa
spaccata e di Papa «sconfitto». È così?
«Non è vero, secondo me non
è stata affatto una sconfitta.
Non credo proprio che si possa definire così quanto accaduto con la votazione sulla
“relatio Synodi”. In un processo sinodale gli elementi
più importanti sono l’ascolto
e la libertà di esprimere le diverse opinioni sulle situazioni
che si presentano. Il Sinodo
non è una battaglia né il frutto di una strategia. Forse per
qualcuno magari potrà anche
esserlo stato, ma questa non è
la prospettiva del Sinodo».
Questioni come la possibile
ammissione dei divorziati
risposati ai sacramenti, che
hanno ottenuto la maggioranza assoluta ma non il
quorum dei due terzi, restano ancora aperte secondo lei?
«Sì, certo che restano aperte.
Questo Sinodo straordinario
era solo una tappa del cammino. La questione della pastorale verso le persone divorziate risposate e l’approfondimento sulla possibilità di ammetterli ai sacramenti, in certi casi, in certe situazioni e a
determinate condizioni, è stata riportata chiaramente nel
testo finale. È stato reso pubblico il numero dei voti che
quel paragrafo ha ottenuto, la
maggioranza assoluta, e - come ha detto il Papa - farà parte del testo che sarà inviato alle conferenze episcopali».
Qual è stato lo scopo di queste
due settimane di lavoro?
«Sono servite a far emergere lo
stato delle cose e i problemi esistenti. Io, che ero un presidente delegato dell’assemblea, già
al secondo giorno di lavori mi
sono trasformato in un alunno!
Abbiamo ascoltato le sfide pastorali che toccano altri Paesi e
altri continenti, ad esempio
l’Africa e umilmente devo ammettere: non capisco tutto, devo ascoltare e imparare...».
Il Papa nel suo discorso finale
di sabato, molto applaudito
in aula, ha parlato di varie
«tentazioni», da quella «dell’irrigidimento ostile» di chi
si vuol chiudere dentro la
legge, a quella del «buonismo distruttivo». Che cosa
ha prevalso?
«Secondo me in aula ha prevalso una comune sensibilità e
attenzione per le ferite delle
famiglie. Non c’era neanche
un padre sinodale che non
cercasse di rispondere. Però
c’è da considerare il mistero
della fede, la parola del Signore, la ricchezza tradizione... È
una realtà complessa, come
un diamante dalle molte sfaccettature: alcuni vedono una
faccia, altri un’altra. Ma c’è
una verità profonda che ci
unisce, tutti cerchiamo di seguire il nostro pastore supremo, che è Gesù Cristo».
Secondo lei qualcuno ha cercato di coinvolgere il Papa
emerito Benedetto XVI nella
I ritocchi alla traduzione del testo
Ininglesesaltail«benvenuto»aigay
1 È stata ammorbidita la
versione inglese della relazione intermedia del sinodo straordinario sulla famiglia sul
punto degli omosessuali. Rispetto alla versione originale il
«welcoming» (benvenuto)
agli omosessuali è stato sostituito da un più neutrale «providing for» (provvedere a),
non vi è più il riferimento allo
«spazio fraterno» agli omosessuali e si parla di «valuable
support» (apprezzabile sostegno) anziché «preciuos support» (supporto prezioso) all’interno delle unioni gay. Riguardo a questi cambiamenti,
comunque, il portavoce della
Santa Sede padre Federico
Lombardi, ha precisato che la
versione ufficiale, ad ogni modo, resta quella italiana. Adesso, dopo i documenti del Sinodo, la discussione proseguirà
a livello diocesano. [GIA. GAL.]
fronda contro Francesco?
«Questo non l’ho proprio sentito. E se c’è stato, io non ne faccio parte...».
Quali sono le sfide per la famiglia che l’Asia ha portato al Sinodo?
«Parlo delle mie Filippine. Già
durante la fase preparatoria ho
parlato molte volte di una povertà e del fenomeno dell’emigrazione: due realtà che non appartengono soltanto al contesto
delle famiglie, sono entrate nel
cuore della vita delle famiglie.
Nel nostro Paese non c’è la legge sul divorzio. Ma ci sono divorzi per amore. Padri e madri
che per amore dei figli si separano e un coniuge va dall’altra
parte del mondo per lavorare.
Sono separazioni causati dall’amore. Dobbiamo come Chiesa, nelle Filippine e nei Paesi dove i migranti arrivano, accompagnare queste persone, aiutarle a essere fedeli alla propria
moglie o al proprio marito».
8 .Primo Piano
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
U
ECONOMIA
LA LEGGE DI STABILITÀ
Anche Padoan fa promesse:
800 mila nuovi posti di lavoro
Il Tesoro: ora gli imprenditori investano. Oggi il testo al Quirinale
ROMA
Per evitare ironie d’altri tempi - Berlusconi fu sotterrato
dai fischi - Pier Carlo Padoan
evita di ripetere quello slogan. Però alla promessa ci si
avvicina molto: ottocentomila nuovi posti di lavoro. Rispetto ad allora sono diverse
le premesse: via un terzo dell’Irap e sgravi per i neo assunti a tempo indeterminato.
Inoltre alla promessa il ministro dell’Economia sottintende un invito: cari imprenditori, «ora investite», il Pae-
Il ministro:«Con queste
misure chi ha lucrato
sulle rendite smetterà
di guadagnarci»
se «è bloccato» a causa di
«responsabilità diffuse, forse
anche dei sindacati». Il ministro del Tesoro, ospite di Lucia Annunziata a «In mezz’ora» promette che oggi il
testo della legge di Stabilità
sarà al Quirinale per la sua
promulgazione. Eppure c’è
ancora qualcosa che non torna se ancora ieri sera non
erano chiari né i costi né la
platea dei beneficiari del
nuovo bonus bebé, del quale
Renzi ha fatto cenno per la
prima volta ieri in televisione. Dalle parole del ministro
si capisce che il testo «è
pronto» ma non prontissimo:
«Vediamo gli ultimi dettagli
in queste ore».
«L’impianto è ok»
In ogni caso per Padoan l’ossa-
tura della legge di Stabilità è
quella decisa e non cambierà.
Lo sgravio per i contratti a tempo determinato, ad esempio: la
soglia massima ammonterà a
«1200 euro» e quanto stanziato
«sarà sufficiente» nel triennio a
sostenere l’assunzione di cinquecentomila persone. Se poi le
cose dovessero andare così bene e 1,9 miliardi non basteranno, «troveremo nuove risorse».
Padoan rigetta anche l’accusa
di aver messo al tappeto i fondi
pensione, i quali dall’anno prossimo avranno l’aumento della
tassazione dall’11 al 20 per cento. «L’adeguamento è inferiore
a quanto accaduto per altri investimenti in attività finanziarie», ormai mediamente al 26
per cento. Eppure quella «è
un’attivita finanziaria, un modo
per impiegare il risparmio. Si
tratta di adeguare il trattamento degli investimenti del risparmio ai valori medi europei». La
«manovra è compatta» un modo educato per dire che in Parlamento non sarà granché
emendabile - e soprattutto la ricetta di cui il Paese ha bisogno:
«Ci perde tutta la fascia di persone che ha lucrato sugli sprechi. Chi ha lucrato sulle rendite
smetterà di guadagnarci e
smetteranno di guadagnarci gli
evasori fiscali».
Manovra alla Camera
Una volta vidimato dal Quirinale, la legge di Stabilità arriverà
in Parlamento. Quest’anno l’iter
comincia dalla Camera e promette fuochi d’artificio visto che
le prime richieste di modifica
arrivano dalla minoranza del
partito di governo: il presidente
della Commissione Bilancio
Francesco Boccia chiede di modificare la norma sul Tfr, quello
della commissione Lavoro Cesare Damiano si chiede se gli 1,6
miliardi stanziati per l’allargamento dei sussidi di disoccupazione saranno effettivamente
aggiuntivi. Domanda legittima,
poiché sui saldi della manovra
Renzi ha giocato d’astuzia: è stato annunciato per 36 miliardi, in
realtà ne vale circa 31 e prevede
tagli per poco più di 12.
Landini attacca
Ospite di Fabio Fazio, il leader
della Fiom Maurizio Landini,
lanciato per la corsa della prossima segreteria Cgil, ne approfitta per attaccare la promessa
di Padoan - «Berlusconi era stato più bravo» - e i contenuti della
manovra: «Il taglio dell’Irap non
mi sembra un grande esercizio», soprattutto «se le Regioni
ci chiedono a noi di pagarlo».
Inoltre «sul Tfr il governo ha fatto una furbata, non ha fatto esattamente come è stato chiesto»,
visto che «ci fa pagare più tasse
sopra». Quel «non ha fatto come
è stato chiesto» sfuggito a Landini conferma l’esistenza di uno
scambio politico con il premier
per attenuare l’impatto di una
manovra che impone sacrifici e
taglia le tasse alle imprese. «Il 25
ottobre occorre fare uno sciopero, è assolutamente necessario
indicare quella data», ma questa volta «facciamo sul serio», e
«intendiamo andare oltre, se necessario anche all’occupazione
delle fabbriche». In ogni caso dice il leader della Fiom - «un
confronto con Renzi lo faccio volentieri, lo incontro anche domattina».
[A. BAR.]
Ha
detto
L’origine della crisi
Il Paese è bloccato
da responsabilità
diffuse, forse anche
dei sindacati
Gli sgravi sui contratti
Il limite massimo
è di 1200 euro
Quanto stanziato
sarà sufficiente
CHRISTIAN THIEL/IMAGO/IPP
Pier Carlo Padoan
Fondi pensione e tasse
Il 20% di imposte
è inferiore a quanto
deciso per le altre
attività finanziarie
ALESSANDRO BARBERA
ROMA
Della loro introduzione si
parlava da anni. In burocratese si chiamano «prezzi
benchmark Consip», ed è il
costo massimo al quale la
pubblica amministrazione si
deve attenere per l’acquisto
dei beni. Per intendersi: un
ministero ha bisogno delle
matite per i suoi funzionari?
Chiama la Consip, quest’ultima fa una gara e acquista migliaia di matite dal fornitore
che fa l’offerta al miglior
prezzo. Il sistema esiste e
funziona a macchia di leopardo per (alcuni) acquisti
dei ministeri e delle Regioni,
soprattutto quelle del Nord,
La Uil: «Contratti ancora bloccati?
Allora torniamo a scioperare»
La Uil si ribella agli ulteriori sacrifici per i dipendenti pubblici. «I contratti
del pubblico impiego sono
fermi al 2010. Ebbene, se lo
Stato non rispetta gli accordi, anche noi ci sentiamo sciolti dal rispetto di
quegli stessi accordi. Quindi non terremo più conto
dei limiti previsti per gli
1
Chi viene colpito
Ci perdono quelli
che traggono
giovamento
dagli sprechi
e gli evasori fiscali
scioperi nel settore». Così il
segretario generale aggiunto Uil, Carmelo Barbagallo,
candidato favorito alla successione di Luigi Angeletti.
La Uil-Fpl disdice il protocollo del 2001 sulle «procedure di raffreddamento e
conciliazione relative alle
prestazioni indispensabili
in caso di sciopero».
Twitter @alexbarbera
Auto, telefoni, computer e alimenti
Via ai prezzi standard, ma c’è poca sanità
In caso di acquisti
a prezzi troppo alti
può intervenire
l’Anticorruzione
PUBBLICO IMPIEGO
110
Revisione
Carlo Cottarelli (nella
foto). La
definizione di
un prezzo
massimo per i
prodotti
acquistati
dalla Pa è uno
dei risultati
del suo lavoro
sulla «spending review»
miliardi
Sono i costi
della sanità
italiana. L’introduzione del
criterio dei
«costi standard» dovrebbe aiutare a
contenere
questa cifra
2,84
ALESSANDRO PARIS/IMAGOECONOMICA
dove esistono società fotocopia della Consip. Quel che è
mancato finora è il prezzo
massimo di riferimento. È uno
dei pochi risultati importanti
passati sotto silenzio del lavoro di Carlo Cottarelli: Regioni
significa sanità, e sanità signi-
fica 110 miliardi di spesa pubblica all’anno, la seconda voce
di costo dell’azienda Italia dopo le pensioni.
Il decreto del Tesoro, firmato il 14 settembre e vistato dieci giorni dopo dalla Corte dei
Conti introduce una prima li-
euro
È il costo di
un pollo
secondo una
convenzione
firmata da
Consip per
una fornitura:
è il «costo
standard»
sta di prodotti ai quali tutte le
amministrazioni devono attenersi. Il principio è semplice:
nei settori indicati d’ora in poi
occorrerà rispettare i prezzi ai
quali la Consip ha firmato le
sue convenzioni. Per gli enti
non c’è l’obbligo di chiedere la
gara, ma se il prezzo risultasse
fuori scala si accenderà una
spia rossa e l’Anac - l’Autorità
anticorruzione - potrà chiedere come e perché della scelta.
La lista è ancora limitata, ma
al suo interno ci sono i beni più
acquistati dalla burocrazia:
auto, buoni pasto, carburanti,
carte di credito, energia elettrica, Pc per postazione fissa e
portatili, licenze per i software, noleggio, servizi di pulizia
delle scuole, stampanti, telefonia mobile, alimenti. Pochi,
troppo pochi, i beni che hanno
a che fare con la sanità: mammografi, angiografi, apparecchi per telepatologia.
In rete si possono trovare
tutte le convenzioni firmate
nell’ultimo anno e mezzo. La
tabella è abbastanza chiara,
non altrettanto le diciture,
spesso in invincibile burocratese. In ogni caso ora sappiamo che in Sardegna è stata firmata una convenzione di due
anni (da marzo 2011 a febbraio
2013) che prevede, fra le altre,
la fornitura di un lotto di «Polli
a busto proveniente da carcasse di soggetti della specie
gallus domesticus; classe a ex
art. 6 reg. (cee) n. 1538/91» a
2,84 euro l’uno. Nello stesso
lotto lo «Scamone classe d stato ingrassamento 2 o 3 confezionata in film plastico»
è stato pagato 4,52 euro a confezione.
Il principio dei «costi standard» è stato applicato già in
molte parti del mondo, ma non
sempre si è rivelato una soluzione definitiva. Basti dire che
il meccanismo risolve il problema dei costi, non del perché
si acquistano mille e non cento
prodotti: per questo ci vorrebbero controlli più invasivi, una
burocrazia molto efficiente e
probabilmente centralizzata.
Tanto per fare un esempio in
Norvegia, al dunque, sono tornati al caro e vecchio Stato
centralizzatore. La novità è
comunque rilevante, perché
costringe gli enti alla trasparenza. Roberto Maroni, che di
tagli lineari alle Regioni non
vuol sentir parlare, sarebbe
disposto a farne «subito» la regola per tutti gli acquisti della
sanità. Visti i tempi di questo
primo decreto (il progetto risale all’ultimo governo Berlusconi) «subito» è un’opzione
quantomeno velleitaria.
Twitter @alexbarbera
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Primo Piano .9
.
Il viceministro all’Economia
Il governatore del Veneto
“Con le Regioni
è possibile
un compromesso”
“Ma chi è virtuoso
non può essere trattato
come chi non lo è”
Morando: da parte del governo nessuna chiusura
Zaia: la cura dimagrante inizi da Roma
ROBERTO GIOVANNINI
ROMA
tassazione del risparmio
previdenziale.
Viceministro all’Economia
Enrico Morando, le Regioni
hanno protestato contro la
Legge di Stabilità. Come risponde il governo?
«Premesso che dopo le fiammate polemiche iniziali mi pare si stia lavorando per trovare un’intesa, in assoluto appare difficile sostenere che su
una spesa delle Regioni che sanità compresa - ammonta a
160 miliardi di euro non se ne
possono risparmiare 4. Non
voglio dire che sia facile, ma
negare che si possa fare uno
sforzo sarebbe davvero arduo. Dopodiché certamente
sappiamo che c’è un Patto per
la salute con le Regioni che sta
funzionando bene, e che sarebbe un peccato rompere.
Così come però sappiamo anche che gli stessi dati della
Conferenza delle Regioni confermano una enorme disparità della spesa procapite tra
Regione e Regione».
Insomma, un compromesso
si potrà trovare...
«Penso che attraverso il confronto una soluzione la si possa trovare. È interesse di tutti
lavorare a una vera revisione
della spesa locale. E se i governatori sollecitano noi, Stato
Enrico Morando
«Sul Tfr, ogni cittadino potrà
avere tutti gli elementi per scegliere liberamente. Avere
un’opportunità in più non danneggerà nessuno. Sui fondi pensione si è esagerato, credo: stiamo parlando di un modesto ritocco all’aliquota sui capital
gain delle risorse destinate ai
fondi pensione. Si può discutere
dell’opportunità di questa misura, ma ricordiamo che con il
nuovo regime delle rendite finanziarie continua a esserci un
vantaggio importante per i fondi pensione».
ANTONIO PITONI
ROMA
i Consigli di mezza Italia?
«Io parlo per il Veneto e sono
certo di essere credibile. Qui
non abbiamo avuto alcun caso
Fiorito. La Corte dei Conti, che
sta ancora verificando tutte le
spese, ha già chiarito che, da
queste parti, er Batman non è
stato avvistato».
Una premessa è d’obbligo:
«Non ho intenzione di fare il
sindacalista delle Regioni». Il
governatore del Veneto, Luca
Zaia, va dritto al punto: «Anzi,
ritengo che il Paese abbia bisogno di una cura dimagrante
a cominciare da Roma, da
quello Stato centrale, cioè,
che, proclami del governo a
parte, non mi pare abbia subito alcun ridimensionamento».
Pensate davvero di essere
credibili, contestando la legge di Stabilità, dopo tutti gli
scandali che hanno investito
Gli scandali, però, restano e
Renzi dice che le Regioni hanno molto da farsi perdonare.
Non pensa che la maggioranza dei cittadini sia con lui?
Luca Zaia
«Io mi limito a contestare l’ipocrisia di considerare tutte le regioni uguali. Quanto alla Legge
della stabilità, da presidente di
una regione che conta 600mila
imprese, penso che l’Irap non
vada solo tagliata, ma eliminata
del tutto. Il problema è come
paghiamo questa manovra».
Per il governo anche eliminando gli sprechi delle Regioni...
«Facile dire che le Regioni sprecano. Anch’io potrei dire che i
ministeri sprecano. Il punto è
che chi è virtuoso non può essere trattato come chi non lo è. E
invece questa Legge di stabilità
ignora questa distinzione».
Possibile non ci sia nient’altro
da tagliare oltre ai servizi?
«Qualcosa da tagliare ci sarà
anche, ma mi chiedo quale sia il
parametro di riferimento. È
CONFRONTI
IL VERDETTO DELL’EUROPA
«Mi aspetto un giudizio
positivo, c’è equilibrio
tra le diverse esigenze»
«Per noi i tagli peseranno
tantissimo, i meno rigorosi
sprecheranno un po’ meno»
LE RISORSE
LE POLEMICHE SUL TFR
«Ogni cittadino potrà
scegliere, è un’opportunità
che non danneggia nessuno»
centrale, a fare di meglio e di
più con nuove proposte, non ci
sarà una chiusura da parte del
governo. Margini per ulteriori
iniziative ci sono sempre».
Ma intanto c’è un rischio Europa. Non c’è il pericolo che
la legge di Stabilità venga
bocciata?
«Io mi aspetto una valutazione complessivamente positiva. L’Italia con questa legge di
Stabilità rappresenta un punto di equilibrio e di compromesso forte tra “domandisti”
e “offertisti”...»
Francesi e tedeschi...
«La nostra politica economica
e fiscale utilizza tutti i margini
disponibili - compatibilmente
con gli accordi europei - per
sostenere la domanda aggregata. Forziamo la mano in direzione espansiva, ma rispettiamo gli accordi e non superiamo il vincolo del 3%. E contemporaneamente avanziamo
radicali riforme strutturali».
Però non centriamo il pareggio di bilancio.
«Ma nonostante la recessione, compiamo un passo nella
direzione del pareggio. Altri
paesi hanno fatto scelte molto
diverse. Io sono piuttosto ottimista, mi sembrerebbe strano
un irrigidimento da parte della Commissione».
Ha fatto discutere la scelta
del Tfr in busta paga, che
conviene solo ai redditi
bassi, e l’aumento della
«Irap tassa da eliminare
Ma il problema è come
viene fatta la manovra»
normale che il Veneto, che ha
400 forestali contro i 22mila
della Sicilia e che paga una siringa 4 centesimi contro i 26
che si spendono altrove, debba
subire gli stessi tagli delle Regioni meno virtuose».
E cosa suggerisce di fare?
«Quello che ho già avuto modo
di dire a Renzi: cogliere la grande occasione di imporre e applicare, una buona volta, il sistema
dei costi standard».
Con l’attuale Legge di stabilità, cosa teme per il Veneto?
«Qui garantiamo la salute non
solo dei veneti ma anche di molti cittadini provenienti da altre
parti d’Italia. Se, come si prevede, dovessimo subire un taglio
di 300-400 milioni (la Sanità
vale 8,6 miliardi di euro ), mantenere l’attuale livello delle prestazioni sarebbe un’impresa».
A cosa dovreste rinunciare?
«Via tutti i livelli di assistenza
extra lea, gli interventi per il
dissesto idrogeologico, la formazione e i fondi per le scuole
paritarie che in Veneto assicurano l’istruzione a 90mila bambini su 150mila, non certo perché siamo degli snob ma perché
mancano scuole pubbliche a
sufficienza. La cosa che mi fa
più rabbia, però, è un’altra».
E sarebbe?
«Per il Veneto, che è una regione virtuosa, i tagli peseranno
moltissimo. Per le Regioni che
sprecano tanto, invece, cambierà poco: continueranno a sprecare solo un po’ meno».
10 .Primo Piano
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
U
PARTITI
REGOLE E ISTITUZIONI
il caso
MARCO BRESOLIN
C
orreva
l’anno
2013, mese di febbraio. C’era una
campagna elettorale: da una parte
il centrosinistra, con Pd, Sel,
Psi e Centro Democratico.
Dall’altra il centrodestra:
Pdl, Lega, Fratelli d’Italia. E
poi il Movimento Cinque
Stelle e il terzo polo di Mario
Monti, Scelta Civica. Tutto
finito, tutto cambiato. Sembra passata un’eternità, ma
in realtà è trascorso poco più
di un anno e mezzo. Venti
mesi in cui gli equilibri politici si sono mescolati più volte.
Come i parlamentari, che
non sembrano particolarmente affezionati alle rispettive casacche (e dunque ai
partiti che li hanno portati in
Parlamento con i listini bloccati). In Senato, per dire, sono già 79 quelli che hanno
cambiato gruppo. Uno su
quattro in 20 mesi: se non è
un record, poco ci manca.
Numeri impressionanti, se
paragonati con quelli della
Camera (75 cambi di gruppo,
ma i deputati sono il doppio
dei senatori) o con il precedente Senato. Nella scorsa legislatura i transfughi erano
stati 60 in un arco di cinque
anni. E anche lì non erano
certo mancati gli scossoni po-
?
le
domande
DI UGO MAGRI
Antonio D’Alì
Sin dal 1994 eletto con
Forza Italia dopo
la scissione di Alfano
e la nascita del Ncd,
D’Alì ha abbandonato
Berlusconi, ma da una
settimana è tornato
in Forza Italia
Paolo Naccarato
Adriano Zaccagnini
Entrato in Parlamento
con il Carroccio è uscito
dal gruppo della Lega
per passare in Gal,
quindi ha aderito
a Ncd, per poi fare
ritorno in Gal
nel luglio scorso
Deputato a 5 Stelle
dopo gli scontri interni
ha lasciato il
movimento.
Contrariamente ai suoi
colleghi invece di
scegliere il Gruppo
Misto è passato a Sel
Cristina De Pietro
In ordine di tempo è
l’ultima del Movimento
5 Stelle ad aver fatto le
valigie. Quasi tutti gli ex
M5S sono finiti nel
gruppo Misto. Solo
Battista è passato
al gruppo di Gal
Il Senato dei transfughi
Già 79 cambi di casacca
Nuovo gruppo per un onorevole su quattro: la maggioranza è mobile
litici: i finiani avevano dato vita
a Fli, gli ex An si erano trasformati in Fratelli d’Italia, senza
dimenticare i Responsabili
Razzi e Scilipoti e le grandi manovre in occasione del voto di
fiducia del 14 dicembre 2010.
Ma nonostante tutto, il bilancio
finale è stato inferiore a quello
attuale. Perché? A prima vista,
il motivo principale potrebbe
sembrare la nascita del Nuovo
Centrodestra. A oggi il gruppo
di Ncd è formato da 31 senatori
e dalla sua nascita ne ha conquistati 33 (quasi tutti usciti da
Forza Italia-Pdl), ma ne ha persi due: l’ultimo, in ordine di
tempo, è Antonio D’Alì, ritornato tra le braccia di Berlusconi.
L’altro è Paolo Naccarato, che
prima era nel gruppo della Lega, poi è passato in Gal, quindi
ha aderito a Ncd, per poi fare
ritorno in Gal nel luglio scorso.
Un senatore mobile.
Tra gli spostamenti più consistenti, c’è anche la fuga dal
M5S. Gli eletti in Senato erano
54, ma tra espulsi e fuoriusciti
Parlamento nel caos per l’elezione
dei giudici della Corte Costituzionale
È vero che il quorum è altissimo e che in passato ci sono voluti anni
Ma adesso i tempi sono cambiati e la credibilità dei partiti precipita
Siamo al ventunesimo
voto per la Consulta,
altrettanti giorni sottratti al lavoro parlamentare.È così importante che
le Camere eleggano i 2
giudici costituzionali?
volta che il Parlamento se
la prende comoda. Davvero ci sono precedenti?
Sì, perché la Corte è come il
Parlamento, come il governo, come il Presidente della Repubblica. Cioè un organo che, secondo la Costituzione, non può mancare. E oltre ad esserci, bisogna che funzioni.
Però, senza i due giudici,
la Consulta è in grado di
decidere ugualmente...
Il regolamento lo permette purché ci siano almeno
11 membri su 15. E dopo le
nomine presidenziali di sabato (Del Prete-Zanon), il
«plenum» è in salvo a quota 13. Però finché la Corte
resterà incompleta, mette
chiarezza il professor Giovanni Maria Flick che ne è
stato presidente, «sarà come un cocktail nel quale
mancano certi ingredienti,
e dunque non può avere lo
stesso gusto. Il sapore
mancante è in qualche misura quello della Politica
con la maiuscola, che è as-
volontariamente, oggi sono rimasti in 39. L’ultima a fare le
valigie è stata Cristina De Pietro. Quasi tutti gli ex M5S sono
finiti nel gruppo Misto (solo un
senatore, Battista, è passato al
gruppo delle Autonomie, in
maggioranza), ma anche lì c’è
stata una spaccatura tra i dissidenti. Il dissenso del dissenso.
GIUSEPPE LAMI/ANSA
Se è per questo, è accaduto
di peggio. Ricorda Flick: «La
Corte ritardò circa 3 anni a
entrare in funzione per lo
scontro accesissimo su Crisafulli, grande giurista indicato da Pci e rifiutato dalla
Dc. Se ne venne a capo solo
quando Togliatti accettò di
indicare al suo posto Jaeger,
che non aveva la tessera di
partito». Flick segnala pure
il cosiddetto «de bello gullico», dal nome di Gullo, protagonista di un altro interminabile braccio di ferro che
si concluse non prima che il
candidato gettasse la spugna per andare alla Corte
europea di giustizia.
Continuano le «fumante nere» in Parlamento per l’elezione di due giudici della Consulta
E in tempi meno remoti?
sicurato anche dalla diversa
provenienza dei giudici e,
tra essi, dalla presenza in
parti uguali di membri designati dal Parlamento».
E allora, cosa aspettano i
nostri rappresentanti a
scegliere un paio di personaggi degni?
Difatti, Napolitano giudica
imperdonabile questo ritardo. Perché, potendo fare
bella figura, i partiti se ne
guardano bene.
Sono in molti a obiettare:
per eleggere i 2 giudici
viene richiesta una maggioranza esagerata, i 3
quinti del Parlamento. È
solo una scusa?
No, c’è del vero. L’asticella è
altissima, ancora più impegnativa di quella che deve
superare il Presidente della
Repubblica. Basti dire che,
se si fosse votato per il Capo
dello Stato, dopo il quarto
scrutinio Luciano Violante
sarebbe già stato eletto...
Altra giustificazione del
ritardo: non è la prima
La lista è lunga così. Ci vollero 8 mesi nella X legislatura;
se ne andò quasi un anno
nella XIII. Il Presidente Segni
usò le buone maniere e si lamentò per lettera.
Qualcuno arrivò alle minacce?
Cossiga. Ipotizzò di sciogliere il Parlamento se non avesse nominato i giudici. A quel
E così si è formata la componente Movimento X (Romani,
Pepe, Mussini, Bignami), quella
di Italia Lavori in Corso (Bencini, Bocchino, Campanella, Casaletto, De Pin e Orellana) e i
«cani sciolti» (Anitori, De Pietro, Gambaro e Mastrangeli).
Solo cinque, invece, le defezioni
alla Camera: tutti nel gruppo
Misto, tranne Zaccagnini che
pochi giorni fa ha aderito a Sel.
Anche il partito di Vendola
ha dovuto fare i conti con i cambi di casacca: alla Camera se ne
sono andati in 12, tre nel Pd e gli
altri 9 nel gruppo Misto, dando
vita alla componente Led. Non
va dimenticata, poi, la scissione
dentro Scelta Civica. Erano in
20 i senatori, oggi ne sono rimasti 17: 10 nel gruppo Scelta
Civica per l’Italia e 7 hanno dato vita al gruppo Per l’Italia.
Quasi tutti gli spostamenti si
sono rivelati determinanti, perché i numeri risicati della maggioranza fanno di ogni senatore
un ago della bilancia. La domanda a cui rispondere, dunque, è: su quanti senatori può
contare oggi il governo? La risposta non è scontata. Facciamo due conti: i senatori del Pd
sono 109, ma il presidente
Grasso non vota, quindi 108; 7
di Scelta Civica; 10 di Per l’Italia; 13 delle Autonomie; 32 di
Ncd. Fanno 170, che sono 9 in
più dei 161 necessari. Ma va anche detto che spesso alcuni senatori di Gal, una sorta di gruppo misto di centrodestra, votano con la maggioranza (per la
fiducia sul Jobs Act, Davico e
Naccarato hanno detto sì), segno che il «soccorso azzurro»,
quando serve, c’è.
punto gli onorevoli ubbidirono, perché il Picconatore
sarebbe stato capacissimo
di mandarli tutti a casa.
Se in passato ci sono voluti anni, perché entrare in
fibrillazione dopo «soli» 4
mesi?
I tempi sono cambiati. Siamo nel mondo di internet,
dell’alta velocità, dei summit planetari. Certi riti della
politica non vengono più
accettati, così si alimenta
solo la rivolta della gente:
anche di questo si preoccupano i vertici massimi.
Possibile che i nostri parlamentari, o perlomeno
quelli che impallinano i
candidati, non se ne rendano conto?
I franchi tiratori sono spia
di un malessere più profondo. È la protesta, tutta
sbagliata, di chi per un
motivo o per l’altro si sente tagliato fuori. Spiega
Flick, in termini didattici:
«Il voto segreto è l’unico
momento in cui il deputato o senatore riesce ancora a esprimere il suo dissenso verso le scelte calate dall’alto. È come se dicesse: “Finalmente conto
qualcosa anch’io”».
Quando si terrà la prossima votazione?
A giorni. I presidenti delle
Camere, Grasso e Boldrini,fisseranno la nuova seduta comune. I segnali non
sono incoraggianti. Interpellati nel weekend, i capigruppo di maggioranza e
opposizione confidano che
si brancola nel buio.
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Ha
detto
POLEMICHE SULLA LEOPOLDA
VECCHIA GUARDIA
Cerca di
autofinanziarsi
Per quanto riguarda
il partito bisogna
razionalizzare la spesa
Vedo spesso
polemiche inutili
e pretestuose
ma non riuscirà
a logorare il segretario
Primo Piano .11
.
Guerini: “Il nuovo Pd
parla a tutto il Paese
non solo a un pezzo”
“Un partito degli elettori non solo degli iscritti”
Intervista
CARLO BERTINI
ROMA
l Pd renziano è un partito che esce dal suo tradizionale recinto per
consolidare quella vocazione maggioritaria
già testimoniata dal voto alle
europee e considerata velleitaria da chi ci ha preceduto».
Evita toni polemici, Lorenzo
Guerini, vicesegretario del
Pd, alla vigilia della Direzione chiamata a decidere il profilo del nuovo partito, ma è
evidente a chi si riferisca. A
Bersani e compagni che non
perdono un colpo per «fare
I
polemiche inutili e pretestuose. Se la strategia è quella di logorare Renzi, non mi sembra
abbia gran successo».
Da dieci mesi governate voi la
ditta. In cosa si differenzia da
quella di Bersani?
«Intanto nel messaggio: si
sono visti i limiti che il richiamo
alla cosiddetta ditta scontava. Il
nuovo Pd è un partito che parla
a tutta l’Italia e non solo a un
pezzo, che sfugge alla tentazione di chiudersi in una ridotta
per navigare in mare aperto. E
in cui le forme di partecipazione si devono rinnovare: dobbiamo riconquistare la fascia tra i
20 e i 35 anni e per farlo l’uso dei
social network è essenziale.
Non sul modello grillino, ma sul
modello Obama per intenderci.
A sette anni dalla sua nascita
dobbiamo proiettare il Pd nelle
sfide del futuro. Sapendo che le
forme del passato hanno mostrato i loro limiti: deve essere
chiamata alla partecipazione la
platea degli iscritti ma anche
quella degli elettori che ci hanno dato fiducia alle europee,
coinvolgendoli ad esempio con
referendum tematici».
GIUSEPPE LAMI/ANSA
I festeggiamenti del nuovo gruppo dirigente del Pd per la vittoria alle Europee
imprenditori, delle partite Iva.
Vogliamo essere un punto d’incontro delle diverse realtà e
dei diversi blocchi sociali. Insomma vogliamo essere il partito della nazione e della vocazione maggioritaria».
Bersani ama dire che Renzi governa grazie al suo 25%...
Il Pd assomiglierà alla Dc?
«Sarà un partito che partendo dai nostri riferimenti ideali,
deve parlare a tutta l’Italia e
non intestarsi la rappresentanza solo di un pezzo della società. Superando qualche pigra
lettura del passato, perché
quello zoccolo duro non era più
presente nella società: nel 2013
il Pd è stato il terzo partito degli operai, superato dal movimento 5stelle e dal Pdl, mentre
alle europee è tornato a essere
il primo partito degli operai.
Essendo al contempo il partito
dei commercianti, dei piccoli
«Una polemica inutile, quel
25% testimoniava il limite di
quella proposta politica. Il tema non è un confronto tra il 25
e il 40%, ma la diversità tra le
due proposte. Bisogna ragionare insieme per fare in modo
che il 40% si consolidi e si traduca in azione concreta da
parte del governo».
ziative del genere. Ma al finanziamento del Pd stiamo lavorando, avendo ereditato una
situazione non semplice: da un
lato razionalizzando le spese,
dall’altro con forme nuove come le cene che stiamo organizzando, il due per mille, o l’adesione al partito, legata all’iniziativa politica sul territorio.
In ogni caso la Leopolda è un
momento di partecipazione
politica e chi vuole partecipare è ben accolto...».
Ma sono stati invitati anche i
capi della minoranza?
«Non bisogna essere invitati
per partecipare ad una grande
mobilitazione di energie».
Nel week end riparte la Leopolda e ripartono le polemiche sui finanziamenti e sul partito personale...
Il vostro problema ora è strutturareilpartito.Lesezioni,icircoli, le tessere. Cosa cambierà
nel Pd?
«La Leopolda cerca di autofinanziarsi, come tutte le ini-
«Abbiamo circa 6 mila circoli, molti fanno vera attività poli-
tica, altri no e vengono attivati
solo al momento delle elezioni,
specie quelle territoriali. Vogliamo coinvolgerli tutti per discutere anche su grandi questioni nazionali. Sulle tessere, a
noi interessa che siano certificate con nomi e cognomi di persone realmente coinvolte nel
partito. A fine anno supereremo i 350 mila iscritti, ma il vero
nodo è la modalità di adesione
al Pd di milioni di elettori».
Sposetti dice che molti circoli
non pagano l’affitto e sono
ospiti delle fondazioni ex Ds?
«C’è in molti territori una
difficoltà reale, dopodiché se
c’è un patrimonio che le fondazioni possono mettere a disposizione per l’attività dei
circoli è un fatto positivo, non
va fatto pesare, altrimenti non
si capisce perché tali fondazioni debbano esistere».
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12 .Estero
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Intervista
ANTONELLA RAMPINO
ROMA
appena tornata
dall’Iran, dove con
un gruppo di
esperti di Medio
Oriente europei ed
arabi organizzato dall’European Council on Foreign Relations ha avuto un briefing di
due ore e mezza con il ministro degli Esteri Zarif. Ma dal
paese del quale da ministro
degli Esteri italiano fu la prima, in Europa, a captare il forte segnale di cambiamento
politico con la vittoria dei riformisti, Emma Bonino torna
con un allarme: «Se i negoziati
sul nucleare non andassero a
buon fine si brucerebbe l’unica reale possibilità di iniziare
un processo di stabilizzazione
dell’intera regione».
È
Si deve chiudere entro il 24
novembre a Ginevra. È una
preoccupazione che ha percepito in Iran, il ministro Zarif vi ha fatto cenno?
«Tutt’altro. Zarif ci ha esplicitamente detto che comunque
il governo dell’Iran procederà
normalmente. Ma da molti segnali si capisce invece che se
non si chiude l’accordo sul nucleare quello sarà il punto di
non ritorno. Si sente che la
pressione dei conservatori sul
governo riformista, su Rohani
e lo stesso Zarif, è fortissima.
Si può ripetere quello che accadde con Khatami, quella
stessa finestra di opportunità
si può richiudere. Allora dopo
Khatami ci furono otto anni di
Ahmadinejad. L’Occidente
non può permettersi che la
storia si ripeta. Anzitutto perché l’Iran è un grande paese,
ed è uno dei pochissimi paesi
islamici che non è anti-occidentale né anti-americano».
È stato scritto più volte che la
Guida Suprema, e capo dei
falchi conservatori, Ali Khamenei avrebbe «concesso»
tempo ai riformisti fino alla
conclusione dei negoziati
5+1. Cosa potrebbe succedere se la trattativa saltasse?
«Vediamo cosa accadrebbe se
andasse in porto. Ovviamente
è auspicabile un serio accordo, con monitoraggio affidabile. Dopo, si aprirebbero possibilità di dialogo con un attore
di grande rilevanza, per non
dire con il protagonista, in tutta la regione, dall’Afghanistan
il caso
MAURIZIO MOLINARI
CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME
bu Mazen accusa Israele di «dissacrare» la
Spianata delle Moschee nella città vecchia di
Gerusalemme e sul selciato
che la ricopre compaiono per
la prima volta graffiti che
equiparano la svastica nazista
alla stella di David, simbolo
dello Stato ebraico. La scoperta delle scritte, con vernice blu, è avvenuta in tre luoghi
del «Haram al-Sharif» - come
i musulmani chiamano il terzo
luogo più sacro dell’Islam - sul
quale sorgono le moschee di
Omar e di Al Aqsa. Micky Rosenfeld, portavoce della polizia, ha annunciato l’apertura
di un’inchiesta contro il gesto
di matrice razzista che evoca
scritte simili comparse in cit-
A
Bonino: “All’Occidente serve
l’intesa con l’Iran sul nucleare”
L’ex ministro degli Esteri: decisivo per un processo di stabilizzazione regionale
La partita geopolitica
Gli estremisti sunniti
Se i negoziati non
andassero a buon
fine, si brucerebbe
l’unica possibilità
di stabilizzare l’area
Teheran può
assumere un ruolo
nella lotta contro
l’Isis: i droni non
sono una strategia
Le conseguenze
La democrazia islamica
Se non si chiude
l’accordo sul
nucleare arriveremo
a un punto
di non ritorno
I sunniti vogliono
un islam politico
gli sciiti in Iran
hanno scelto la via
delle elezioni
al Libano, paesi niente affatto
stabilizzati, chiamandolo alle
proprie responsabilità anche e
soprattutto per Siria ed Iraq. E
naturalmente, nella lotta all’Isis. I droni possono essere
una tattica, ma non una strategia: se diciamo che il Califfato è
l’incarnazione dell’ideologia
sunnita, l’ideologia non è con le
bombe che si batte».
mentale: i sunniti vogliono un
Islam politico, gli sciiti in Iran
hanno scelto la via delle elezioni, una forma di democrazia
islamica. È questo, certo, che
terrorizza le monarchie del
Golfo».
Eppure ricordo di aver sentito
Zarif raccontare qui a Roma, a
portechiuse,diunincontroconi
sauditinelquales’eratrovatoun
accordodinon-interferenza...
Non starà dicendo che occorre
trovare un accordo a tutti i costi con l’Iran...
«Niente affatto. Serve tutto
fuorché un accordo purché sia,
e infatti Kerry e Ashton stanno
definendo una road map per arrivare al 24 novembre. E con
Zarif avranno il primo incontro
già sabato 25 ottobre. Ma occorre fare ogni sforzo per trovare un punto di mediazione, e tenere presente alcuni punti.
L’Iran, l’accordo contro la proliferazione che altri non hanno
sottoscritto, l’ha firmato. E i
punti di discussione, anzitutto il
numero delle centrifughe e il tipo di arricchimento nucleare,
sono sostanzialmente gli stessi
EPA
Emma Bonino con il presidente iraniano Rohani lo scorso 22 dicembre a Teheran
dai tempi di Khatami».
Insomma, lei sottolinea le responsabilità dell’Occidente,
che deve evitare di ripetere gli
stessi errori.
«E deve farlo non per generosità verso l’Iran, ma per se stesso,
perché la carta di un accordo
serio con l’Iran è l’unico possibile elemento cardine di un processo di stabilizzazione dell’in-
tera regione. La posta in gioco è
questa. Quello che temo, è che
l’Occidente resti fermo su alleanze che ha ormai da vent’anni,
e che in vent’anni non ci hanno
portato da nessuna parte».
Èall’ArabiaSauditachepensa?
«L’odio sunnita-sciita non si è
mai spento, è storico, culturale,
religioso e geopolitico. Adesso è
in atto una sorprendente alle-
anza tra Arabia Saudita ed
Israele, forse momentanea e
fragile ma molto efficace sul
Congresso Usa al quale Netanyahu ha detto che il problema
non è l’Isis ma l’Iran. Il tutto in
uno scenario mediorientale nel
quale ogni Paese segue la propria agenda mentre si bombarda l’Isis. Dobbiamo invece considerare una differenza fonda-
Svastiche con la stella di David
sulla Spianata delle Moschee
tà europee per insultare gli
ebrei. Il ritrovamento segue di
48 ore il discorso pronunciato a
Ramallah da Abu Mazen, presidente palestinese, nel quale ha
invocato la «necessità di difendere il nostro santuario dalla
dissacrazione compiuta dai coloni ebrei» da lui paragonati a
«mandrie di bestiame». «Difendere Al Aqsa significa difendere Gerusalemme – ha aggiunto
il leader dell’Anp – il gioiello della corona, capitale eterna dello
Stato palestinese, senza il quale
non ci sarà il nostro Stato». I toni accesi di Abu Mazen hanno
coinciso con una manifestazione organizzata a Gaza da Hamas per «difendere Al Aqsa
dalle minacce israeliane» mentre Khaled Meshaal, leader di
Hamas in esilio, si è spinto fino
HADASHOT 04
I simboli comparsi ieri per la prima volta sulla Spianata
ad accusare il governo di Netanyahu di volersi «impossessare di Al Aqsa». La scelta di Autorità nazionale palestinese
(Anp) e Hamas di aprire un
fronte di attrito contro Israele
sulla Spianata delle Moschee che si trova sul Monte Moriah
dove la Bibbia vuole che avvenne il sacrificio di Isacco e dove
sorgeva il Tempio di Salomone
distrutto dai romani nell’anno
70 - è evidenziata da settimane
di scontri fra manifestanti e polizia, culminati mercoledì scorso in una battaglia che ha visto i
palestinesi innalzare barricate
e lanciare bottiglie incendiarie.
Abu Mazen si è spinto fino a minacciare Israele di «azioni legali
internazionali».
All’origine dell’attuale contenzioso c’è il fatto che, da oltre
«Già, ma poi l’Arabia Saudita ha
abbassato il prezzo del petrolio,
mettendo in difficoltà anche
Russia e Stati Uniti. Non mi pare una coincidenza...».
Lei teme la pigrizia europea.
Ma quali sono le posizioni su
questa partita nella Ue, stante
che l’Italia è tagliata fuori dal
negoziato?
«Mi pare ci sia una certa rigidità francese, mentre gli inglesi
stanno negoziando per riaprire
l’ambasciata a Teheran. La
Germania è maggiormente
consapevole della posta in gioco e della complessità dell’intero dossier mediorientale, e punta molto sulla diplomazia».
un anno, piccoli gruppi di ebrei
osservanti salgono due volte la
settimana sull’Har Ha-Bait - il
Monte del Tempio, luogo più sacro dell’ebraismo - protetti dagli agenti. Gli accordi fra Israele
e Giordania che regolano lo status della Spianata dall’indomani della Guerra dei Sei Giorni
del 1967 impediscono agli ebrei
di pregarvi e per non violare tali
intese gli ortodossi sostano solo
su corridoi laterali senza praticare funzioni religiose. Ma il
Waqf, l’Autorità musulmana
che gestisce la Spianata, non
gradisce le visite di ebrei ortodossi e Abu Mazen ha scelto di
fare propria tale opposizione,
suscitando le ire del ministro
degli Esteri israeliano Avigdor
Lieberman che lo accusa di
«antisemitismo» per «aver affermato che gli ebrei in quanto
tali non possono pregare in
un’area di Gerusalemme». La
tensione ha spinto il Segretario
generale dell’Onu, Ban Ki-moon, a parlare di «ripetute provocazioni che infiammano gli animi e devono cessare subito».
LA STAMPA
70%
il caso
PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A NEW YORK
La popolarità del presidente
2008
23 marzo 2010
Obama firma la legge
sull’assistenza sanitaria
(Obamacare)
60%
2011
2013
97%
5 giugno 2013
scoppia il caso Datagate
Il crollo fra
gli afroamericani
50%
78%
84%
Centimetri - LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
21 agosto
La Siria usa armi chimiche
contro i civili
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
.
Estero .13
Il duello in Kansas
Unindipendente
potrebbesalvare
ilPresidente
DALL’INVIATO A NEW YORK
ndiamo
incontro
a una
sconfitta
devastante - si legge nel memo - se
non riusciremo a mobilitare
l’elettorato afro-americano
come nel 2012. Al momento,
però, non sembra che questo
stia avvenendo».
Le elezioni Midterm hanno un solo interrogativo
aperto: chi avrà la maggioranza al Senato, perché il
Gop è sicuro di conservare il
controllo della Camera. Se i
democratici perdessero
questa partita, la presidenza Obama sarebbe finita,
perché con il Congresso interamente nelle mani dell’opposizione non passerebbe più alcuna legge. Per centrare questo obiettivo, i repubblicani devono togliere
«A
40%
2 maggio 2011
Viene ucciso
Osama Bin Laden
30%
2009
2010
Fonte: Gallup
2011
2012
2013
2014
I neri scaricano Obama
Democratici verso il flop
Consensi a picco: al Midterm la Casa Bianca rischia di perdere il Senato
In Ohio
Il presidente
americano
Barack
Obama
tra alcuni
sostenitori
afroamericani
durante
la campagna
elettorale
del 2012
LA SFIDA PER IL CONGRESSO
Un memo interno
degli strateghi elettorali
fa scattare l’allarme
sei seggi al partito del presidente, senza perderne nessuno di quelli che già possiedono. Al momento Montana,
West Virginia e South Dakota sembrano andati, e quindi il Gop ha bisogno di prendere altri tre senatori agli
avversari. I candidati democratici più a rischio sono
quelli in Alaska, Colorado,
Iowa, Arkansas, North Carolina, Louisiana e New
Hampshire. I repubblicani
invece potrebbero essere
sconfitti in Kansas, Georgia
e Kentucky, complicando
così la loro corsa alla maggioranza.
I neri, in base ai calcoli dei
sondaggisti, potrebbero risultare decisivi in Georgia,
Louisiana, North Carolina,
19 agosto 2014
Il reporter Usa James Foley
viene decapitato dall’Isis
PABLO MARTINEZ MONSIVAIS/AP
Arkansas, e forse anche in
Kentucky, e quindi hanno il
potere di determinare chi
controllerà il Senato. Ma il
problema, secondo il documento riservato del pollster
democratico Cornell Belcher,
è proprio qua: «Gli elettori
afroamericani andarono alle
urne in grandi forze nel 2008
e nel 2012, ma non sono ben
posizionati per rifarlo nel
2014. Infatti, oltre metà di loro non sa neppure la data del
voto Midterm». Cosa sta succedendo?
Uno dei motivi dell’apatia
sta nel fatto che Obama non è
candidato. D’accordo, le elezioni saranno un referendum
su di lui, ma non essendo il
suo nome sulla scheda, la motivazione ad andare alle urne
è meno forte. Il secondo motivo è la scarsa popolarità del
presidente, per cui i candidati in bilico non vogliono che
faccia campagna per loro, anche se sanno che servirebbe a
mobilitare gli afro-americani, perché in cambio farebbe
perdere troppi voti negli altri
gruppi. La terza ragione, però, è il sostegno calante fra
gli stessi neri per Obama. La
comunità afro-americana lo
aveva sempre guardato con
un po’ di distacco, perché non
lo considerava uno dei suoi:
madre bianca, padre keniano, non veniva dai ghetti dei
discendenti degli schiavi.
Una volta alla Casa Bianca,
poi, è stato troppo prudente
nell’affrontare i temi razziali,
venendo presto scaricato anche da intellettuali di peso
come Cornel West. Ora questa insoddisfazione torna a
pesare, e potrebbe costare ai
democratici le elezioni di novembre.
I democratici sono messi così
male alle elezioni Midterm, che
le loro speranze di conservare
la maggioranza in Senato poggiano in buona parte sull’aiuto
degli indipendenti. In Kansas,
infatti, Greg Orman potrebbe
battere il repubblicano in carica Pat Roberts, togliendo un
seggio al Gop e quindi facendo
salire a 7 il numero dei posti che
l’opposizione dovrebbe sfilare
al partito del presidente Obama
per scavalcarlo. In South Dakota, invece, l’ex senatore repubblicano Larry Pressler sta portando via voti al collega di partito Mike Rounds, e questo potrebbe consentire la sua elezione, o il successo del democratico Rick Weiland.
Il caso più curioso è quello
del Kansas, dove qualche settimana fa il candidato democratico Chad Taylor ha deciso una
ritirata strategica. I sondaggi
non gli davano alcuna speranza
di battere Roberts, mentre erano incoraggianti per il milionario indipendente Orman. A quel
punto Taylor ha deciso di fare
gioco di squadra e mettersi da
parte, chiedendo di togliere il
suo nome dalla scheda. Così ha
lasciato campo libero ad Orman, che sommando i suoi voti
a quelli dei democratici potrebbe sconfiggere Roberts. Poi si
tratterebbe di convincerlo a votare in Senato con i democratici, o comunque non unirsi al
gruppo dei repubblicani.
Sono ipotesi complicate da
realizzare, che però dimostrano le difficoltà in cui si trova il
partito del presidente, a cui nelle ultime settimane si è aggiunta la «October surprise» dell’ebola, che secondo alcuni analisti è diventata la «Katrina» di
Obama. Un segno della debolezza dell’amministrazione, che
minaccia di pesare su tutti i
candidati democratici alle ele[P. MAS. ]
zioni Midterm.
Quando il calcio diventa politica
Durante il derby di Belgrado
Chiesta la sospensione
Corsica, la provocazione
Bruciata la bandiera albanese
“Ha legami con Hezbollah”
Drappo con la testa di moro
E salta la visita di Rama in Serbia Israele contro la squadra araba Scatta la rissa tra Nizza e Bastia
MARKO DJURICA/REUTERS
Tifosi del Partizan di Belgrado con torce e bengala in mano
La «vendetta» dei tifosi serbi
è arrivata puntuale. E ancora
in uno stadio di calcio. Dopo
la comparsa, con tanto di
drone a guidarla, della bandiera della Grande Albania
(martedì scorso) che ha costretto allo stop della partita
di calcio valida per gli Europei 2016 fra Serbia e Albania,
ieri una bandiera albanese è
stata bruciata durante il der-
by fra Stella Rossa e Partizan
Belgrado. Il gesto ha avuto
un’immediata conseguenza. Il
premier albanese Edi Rama ha
annullato l’incontro con il collega serbo Alexander Vucic
(previsto per mercoledì 22). Il
faccia a faccia è stato rinviato
al 10 novembre. Quella di Rama sarebbe stata la prima visita in 68 anni di un premier albanese in terra di Serbia.
Il Bnei Sakhnin è una squadra araba che milita nella
Premier League del campionato di calcio israeliano ed
ora è nella tempesta per una
cerimonia dal sapore politico
celebrata prima del match di
sabato contro l’Hapoel Tel
Aviv. Giocatori, dirigenti e
presidente del Bnei Sakhnin
hanno infatti reso omaggio
ad un misterioso «finanziatore del Qatar» che ha versato 2
milioni di dollari nelle casse
del club e il riconoscimento è
stato consegnato nelle mani
di un rappresentante del partito arabo Balad che, accettandolo, ha fatto il nome di
Azmi Bishara.
È stato proprio questo nome ad innescare il putiferio
perché Bishara, fondatore di
Balad e più volte deputato alla Knesset (il Parlamento
israeliano), nel 2007 fuggì
dallo Stato ebraico inseguito
da un’indagine della polizia
che lo accusava di aver «spiato per conto di Hezbollah»
durante il conflitto avvenuto
nel Libano del Sud l’anno precedente. Da allora Bishara vi-
SCOTT HEPPELL/AP
JEAN CHRISTOPHE MAGNENET/AFP
Tifosi del Bnei Sakhnin
Il portiere Jean Louis Leca con la bandiera della Corsica
ve in Qatar, dove dirige un centro studi vicino alla famiglia reale, che è poi uno dei maggiori
finanziatori di Hamas. Da qui
la reazione del ministro degli
Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, che ha proposto la sospensione di Bnei Sakhnin dal
campionato di calcio «per aver
pubblicamente ammesso legami con una spia del nemico».
Un’altra bandiera scatena
una rissa nel calcio. Al termine del derby tra Nizza e Bastia
(0-1) di Ligue-1, il portiere di
riserva del Bastia, Jean Louis
Leca, ha pensato bene di festeggiare entrando in campo
con la bandiera della Corsica
con l’effigie del moro. Leca è
stato subito circondato dai
giocatori del Nizza e da diversi tifosi - già irritati per la
[M.MO.]
sconfitta - che gli hanno strappato di mano la bandiera scontrandosi con i supporter avversari: il bilancio è stato di diversi
contusi e 4 arrestati. Il gesto del
portiere voleva essere una risposta al prefetto di Nizza che
aveva vietato ai corsi di esporre
o indossare simboli inneggianti
all’indipendentismo, proprio
per cercare di prevenire incidenti.
14 .Estero
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
LA RIVELAZIONE DELLO «SPIEGEL» ARRIVA DUE GIORNI DOPO IL FLOP DEI COLLOQUI MERKEL- PUTIN A MILANO
“L’aereo malese abbattuto
da un missile dei filorussi”
Il capo degli 007 tedeschi: “Abbiamo fotografie e prove satellitari”
Accuseeinchieste
La posizione americana
1 Sin dalle prime ore do-
po il disastro nei cieli ucraini, Washington ha puntato
il dito contro i ribelli filorussi. Pur parlando di «prove» e di immagini satellitari che dimostravano - secondo gli Usa - trasferimento di tecnologia bellica oltre confine, gli 007 Usa
non hanno mai mostrato la
«pistola fumante».
Nel disastro del 17 luglio
nei cieli ucraini
morirono 298 persone
di cui 189 olandesi
si Bassi (189 delle vittime erano olandesi) ha presentato un
rapporto preliminare, nel quale attribuiva il disastro a
«frammenti dinamici di corpo
estraneo». In altre parole, un
missile di cui gli olandesi però
non hanno specificato le caratteristiche e la provenienza,
chiedendo di svolgere ulteriori indagini sul luogo dello
schianto, reso irraggiungibile
dai combattimenti e dalle mine. Ora Berlino afferma di possedere la «pistola fumante». E
il ministro degli Esteri australiano Julie Bishop ha rivelato
ieri di aver ottenuto da Putin,
incrociandolo in un corridoio
del vertice milanese, la promessa di «esercitare la sua influenza» sui guerriglieri filorussi per permettere agli
esperti internazionali di recuperare i resti delle vittime e i
rottami del velivolo necessari
per le indagini, prima dell’arrivo dell’inverno.
ANASTASIA VLASOVA /EPA
Un separatista russo sul luogo del disastro del Boeing malese nell’Ucraina orientale
ANNA ZAFESOVA
«Il Boeing malese è stato abbattuto dai separatisti filorussi». Un sospetto che era
certezza per molti, ma che
per la prima volta viene confermato da una fonte autorevole come i servizi segreti tedeschi. Un rapporto del capo
del Bnd, lo spionaggio estero
della Germania, Gerhard
Schindler, al comitato per il
controllo sull’intelligence del
parlamento di Berlino, e contenente «ampie prove, incluse immagini satellitari e fotografie», giunge infatti a
questa conclusione senza lasciare spazio ad altre ipotesi.
E il fatto che «Der Spiegel»
il caso
LUCIA SGUEGLIA
MOSCA
on è un nuovo
Kursk», assicura
Mosca. Ma ha i
contorni di una «Caccia a Ottobre Rosso» il giallo che da
ieri sera ha per presunto protagonista un sottomarino
russo che si sarebbe «perso»
nelle acque territoriali svedesi, forse in avaria, oppure
mentre spiava. L’allarme viene dalla Svezia, che da venerdì ha lanciato una massiccia operazione nel Mar
Baltico a Kanholmsfjärden,
circa 50 chilometri a est di
Stoccolma, alla ricerca di
«attività subacquee straniere» con navi ed elicotteri militari, più di 200 soldati di
unità anfibie, a seguito a un
non precisato «avvistamento» da «fonte credibile».
«Un’operazione di intelligence» per un portavoce delle
forze armate svedesi, che aggiunge: «Continueremo fino
a quando sarà necessario».
Secondo il quotidiano
«Svenska Dagbladet», l’azione sarebbe partita dopo l’intercettazione di una comunicazione radio criptata in rus-
«N
pubblichi questa rivelazione
due giorni dopo lo spinoso faccia a faccia tra Angela Merkel
e Vladimir Putin a Milano fa
sospettare che il caso del Boeing sia stato tra i «dissidi»
che secondo il Cremlino hanno rovinato il colloquio.
Berlino sostiene che
il «Buk» sia stato rubato
ad una guarnigione
ucraina e non sia russo
Dopo che a Milano non è
stato raggiunto nessun accordo, né sul gas, né sulla tregua nell’Est ucraino, la Russia torna sotto attacco sulla
vicenda più tragica e misteriosa di questa guerra. Secondo le prove fornite dagli
agenti del Bnd, il Boeing malese che volava da Amsterdam a Kuala Lumpur con 298
persone a bordo è stato abbattuto il 17 luglio scorso, sopra il Donbass, da un missile
terra-aria Buk lanciato dai
separatisti russi.
I servizi tedeschi smentiscono completamente le accuse di Mosca sulla responsabilità dei caccia ucraini. Anche il
governo di Kiev viene però accusato di aver «manomesso»
delle fotografie, e soprattutto
Schindler è propenso a credere che il Buk fatale sia stato
rubato dai separatisti da una
guarnigione ucraina. Circostanza che Kiev ha sempre negato, sostenendo che il missile
era arrivato dalla Russia e rispedito oltre confine dopo che
i separatisti si erano accorti di
aver colpito invece di un cargo
militare ucraino un aereo civile. Resta comunque la domanda su chi aveva manovrato il
missile, visto che anche ieri il
«vicepremier» dei separatisti
Andrey Purghin è tornato a
negare ogni responsabilità
spiegando che nessuno dei miliziani aveva le competenze da
militare specificatamente addestrato per operarlo.
Finora nessuno aveva accusato Mosca e i suoi seguaci di
Donetsk con «prove esenti da
dubbi», come dice Schindler.
Subito dopo il disastro
Washington aveva dato la colpa ai russi, ma pur facendo riferimento a fonti di intelligence non ha mai presentato la
prova della «pistola fumante»,
anche se diverse testimonianze anche di esponenti separatisti confermavano i sospetti.
Il 9 settembre scorso il Board
per la sicurezza aerea dei Pae-
I risultati olandesi
1 Nessun verdetto defi-
nitivo è scaturito dall’inchiesta del Board per la sicurezza aerea dei Paesi
Bassi. Il rapporto attribuisce il disastro a «frammenti dinamici di corpo estraneo», praticamente un
missile di cui non si conoscono le caratteristiche.
Nessuna indicazione invece su chi lo ha lanciato.
La caccia a Ottobre Rosso
va in scena al largo di Stoccolma
TEST A MADRID
L’infermiera
spagnola
non ha più
il virus Ebola
MADRID
L’infermiera spagnola Teresa Romero, colpita dall’Ebola, non mostra più presenza del virus nel sangue.
Una buona notizia sul fronte della lotta alla malattia,
che giunge nel giorno in cui
l’Organizzazione mondiale
della Sanità ha ammesso
errori e miopia nell’affrontare l’emergenza. Secondo
fonti dell’ospedale Carlos
III di Madrid, un test volto a
individuare il virus praticato ieri sulla donna, 44 anni,
ricoverata dal 6 ottobre, è
risultato negativo.
Tuttavia la cautela è d’obbligo. Se anche un secondo
test darà risultato negativo,
il caso potrà dichiararsi praticamente chiuso, ma non
per questo la paziente potrà
essere dichiarata guarita e
dimessa. Romero ha infatti
una grave infezione ai polmoni e solo tre giorni fa ha ricominciato a mangiare. La donna, dicono i sanitari citati da
«El Pais», dovrà restare in
osservazione per altre tre
settimane per esser certi che
non si riprenda l’Ebola (il virus ha un’incubazione che
dura 21 giorni) e solo se l’infezione non si riprodurrà potrà
esser dichiarata guarita.
Intanto, l’Oms si fa un duro esame di coscienza. Staff
incompetente, nomine politiche in Africa e burocrazia.
Un mix «fatale» che ha impedito all’Organizzazione di cogliere la «tempesta perfetta
che stava arrivando». Intanto negli Usa la nave da crociera «Carnival Magic» è
rientrata in Texas dopo essere stata rifiutata da Messico
e Belize per avere a bordo un
tecnico dell’ospedale di Dallas venuto a contatto con i
test del «paziente zero». I
controlli effettuati sulla nave
sono risultati negativi.
SCONTRI NELLO XINJIANG
Blitz al mercato
Commando
uiguro uccide
La Svezia: attività sospette, c’è un sottomarino russo. Mosca nega 18 persone
so su una frequenza riservata
alle emergenze, proveniente
da un luogo imprecisato tra la
costa al largo di Stoccolma e
l’enclave russa nella Ue di Kaliningrad, dove ha sede la flotta
russa del Baltico.
Ma Mosca nega, o prende
tempo: «Le navi e i sottomarini
della marina russa stanno operando secondo i piani nelle acque degli oceani del mondo.
Unità militari russe non sono
coinvolte in situazioni straordinarie, men che meno di
emergenza», afferma un portavoce della Difesa russa. Quel
sommergibile «non può essere
russo», dichiara una fonte anonima della Flotta di Mosca al
bisettimanale «Novaya Gazeta»: due dei tre sottomarini
russi di stanza nel Mar Baltico,
il «Dmitrov» e il «Vyborg» - si
troverebbero in cantiere a Kaliningrad, mentre il vettore di
mini-sommergibili «Orenburg» è in rada in attesa di riparazione. Qualcuno però
mormora che una nave rico-
Pattuglia
La motovedetta
svedese HMS
Visby incrocia
nel Mar Baltico alla ricerca
di segnali
del sommergibile russo
MARKO SAAVALA/TTNEWS/AFP
gnitrice russa sarebbe già partita alla ricerca dell’«oggetto
misterioso».
Una storia degna della
Guerra Fredda che ricorda la
vicenda del sottomarino sovietico U137 che nel 1981 si incagliò proprio nelle acque svedesi. E, in tempi più recenti, la
tragedia del sottomarino ato-
mico russo Kursk che nell’agosto 2000 affondò nel Mar di
Barents con tutto il suo equipaggio di 118 persone, i soccorsi partirono in ritardo perché
le autorità mantennero a lungo
il segreto. Dopo il crollo dell’Urss, Stoccolma ha protestato diverse volte per presunte
violazioni anche del proprio
spazio aereo da parte di Mosca, l’ultima con due caccia lo
scorso 17 settembre. E i Paesi
costieri del Baltico hanno ripetutamente denunciato l’intensificarsi di manovre militari
russe ai loro confini. A Stoccolma nessun commento dalle
sfere politiche. Ma la caccia all’oggetto misterioso continua.
HONG KONG
Ancora un massacro nello
Xinjiang, la patria della minoranza etnica degli uiguri nel
nordovest della Cina. Ventidue persone sarebbero rimaste uccise (il 12 ottobre ma si
è saputo solo ieri) dopo un attacco al mercato ortofrutticolo di Maralbeshi, a Kashgar, capitale del Xinjiang del
Sud. Secondo quanto riportato dalla polizia, l’aggressione ha avuto come protagonisti quattro uiguri armati di
coltello e piccole bombe a mano che si sono scaraventati
contro la polizia, i commercianti cinesi e i loro clienti . «I
quattro sono arrivati su due
motociclette intorno alle
10:30 di mattina - ha raccontato un poliziotto -; due hanno subito aggredito gli agenti
che erano di pattuglia, mentre gli altri due hanno preso
di mira i banchi dei cinesi di
etnia han».
[I. M. S. ]
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
La storia
FILIPPO FIORINI
BUENOS AIRES
E
ra una fortuna da
più di un miliardo
di dollari in ville,
terreni, gioielli, auto, abiti, mobili e
opere d’arte, ma oggi ne resta
a malapena il 2 per cento: 20
milioni di dollari in beni di lusso sparsi per i sotterranei di
una banca, che sono bastati a
scatenare la guerra giudiziaria che torna in campo questa
settimana a Buenos Aires, ma
che non riescono a dare prova
di quel che a suo tempo fu il
tesoro del generale argentino
Juan Domingo Peron, accumulato nel corso di tre mandati presidenziali e trafugato
nell’arco di quarant’anni di
furberie, ambigue aste di beneficenza e strane rivendicazioni di diritto.
DOPO IL COLPO DI STATO
Nel 1955 gli ufficiali fecero
l’inventario delle proprietà:
valevano oltre 1 miliardo
RAZZIE CONTINUE
Negli anni dell’esilio quella
ricchezza è stata decimata:
ora ne resta il 2 per cento
La diatriba per il bottino
accumulato in vita dall’uomo
che più di ogni altro ha influenzato la storia del suo Paese iniziò il 16 giugno del 1955.
Quel giorno, la marina si alzò
contro il suo governo, scontrandosi col resto dell’esercito
e bombardando la Plaza de
Mayo. Peron sopravvisse, ma
morirono 400 civili e di lì a tre
mesi il presidente fu cacciato
da una nazione che rasentava
la guerra civile. Gli ufficiali saliti al potere ordinarono l’inventario di tutte le proprietà
dell’ex presidente e riempirono circa 5 mila libri contabili
con migliaia di oggetti, arrivando a un totale che superava il miliardo di dollari.
Durante le peregrinazioni
dell’esilio, che sarebbero terminate nella villa di Puerta de
Hierro fuori Madrid, Peron diceva di vivere con poche cose:
«Quel che ho lo sapete. I miei
stipendi da presidente li ho donati o restituiti. Ho due case in
Argentina e godo dei diritti del
libro “La Ragione della mia vita” - l’autobiografia della defunta moglie Evita, che gli fruttava 1.500 dollari ogni tre mesi
- se qualcuno trova qualcos’altro, se lo può tenere». Molti però presero troppo sul serio
Famigliari e amici si spartiscono quel che resta della fortuna dell’ex presidente
20
5
milioni
mila
Il valore in dollari
dei beni rimasti
del tesoro di Peron
I libri contabili
con l’inventario
delle sue proprietà
A Buenos
Aires
L’ex presidente
Juan Domingo
Peron
con la moglie
Evita
affacciati
dal balcone
della Casa
Rosada
AP
questa sua affermazione. Mentre pianificava un rientro che
avrebbe tardato quasi vent’anni,
rapide e tuttora anonime mani
spogliavano metodicamente
quegli averi che, per decreto,
avrebbero dovuto essere custoditi dalla banca depositaria.
Insulti e minacce sul web, lanciati facendosi scudo dell’anonimato sui social network,
non possono restare impuniti. Al contrario: è necessario
inasprire le pene, nel tentativo di fermare un fenomeno
che è fonte di disturbo sociale. Ne è convinto il governo di
Così, i gioielli che Evita indossava nelle sue raggianti apparizioni sui balconi della Casa
Rosada venivano sostituiti da
pietruzze senza valore. Le sue
scarpe di marca, cambiate con
dozzinali calzature da bottega. I
capolavori donati dai dignitari
DOMENICA IL SECONDO TURNO DELLE PRESIDENZIALI
Brasile, l’ammissione della Rousseff
“Giro di tangenti intorno a Petrobas”
Clamorosa ammissione
di Dilma Rousseff a una settimana dal secondo turno delle
elezioni. La presidente brasiliana ha confermato l’esistenza di fondi neri del colosso petrolifero statale Petrobras
con cui sarebbero state versate tangenti ai politici. Lo
scandalo di corruzione di Petrobras è stato il cavallo di
battaglia dello sfidante Neves in campagna elettorale.
1
Londra, due anni di galera
ai molestatori su Internet
LONDRA
Estero .15
Argentina, la battaglia degli eredi
Sfida in aula per il tesoro di Peron
IL REGNO UNITO DICHIARA GUERRA AI «TROLL»
Il governo Cameron
inasprisce le pene
per chi minaccia
e insulta sul Web
.
Londra, che lancia così la sua
guerra ai «troll», i molestatori
su Internet, proponendo che le
pene detentive previste in questi casi vengano quadruplicate: dagli attuali sei mesi, a due
anni. Una stretta necessaria,
secondo le autorità britanniche, per contrastare una forma
di violenza che, con l’ausilio
della Rete, sembra diffondersi
a macchia d’olio.
L’urgenza per l’intervento è
emersa in seguito ad alcuni casi che hanno fatto clamore nel
Regno Unito. L’ultimo è stato
quello che ha coinvolto una nota presentatrice tv. Ma è noto
anche il caso dei coniugi McCann - i genitori di Maddie, la
Dilma Rousseff, 67 anni
bimba scomparsa nel 2007 in
Portogallo mentre era in vacanza con la famiglia - che sono
da tempo bersaglio di questo
tipo di persecuzione. «Quelli
che commettono questi atti sono dei codardi che stanno avvelenando la nostra vita nazionale - ha tuonato il ministro
della Giustizia britannico,
Chris Grayling, annunciando
l’iniziativa -. Nessuno dovrebbe permettere tali manifestazioni di odio. Ecco perchè quadruplicheremo le pene».
«Troll» è un termine ormai
di uso corrente nel gergo della
comunicazioni via Web: trae
spunto dal nome di creature
mitologiche dei Paesi nordeuropei, ma il verbo inglese «to
troll» significa muovere un’esca
per indurre un pesce ad abboccare all’amo. Secondo il gergo
di Internet, i troll sono quegli
utenti che interagiscono con altri al solo scopo di disturbare
determinati dibattiti online o
[E. ST.]
fomentare gli animi.
del mondo, barattati con dei falsi. Quando finalmente nel 1973
Peron riuscì a tornare in patria,
stravinse le elezioni ma, un anno dopo, morì lasciandosi dietro tre matrimoni e nessun figlio. La sua ultima moglie, Isabela Martinez detta Isabelita
(che tuttora vive in Spagna),
ereditò un patrimonio in gran
parte ipotetico e fu accerchiata
da molti sedicenti beneficiari.
Per pagare le sorelle di Evita,
per esempio, vendette la villa di
Puerta de Hierro per 4 milioni di
dollari. Poi, mandò un avvocato
in Svizzera, a caccia di quei conti
segreti che non si trovarono mai.
Stessa sorte, anche per il ricavato delle aste realizzate nel corso
degli Anni 80: nessun soldo.
Uno dei principali pretendenti alla fortuna peronista è
Mario Rotundo, un ambiguo
imprenditore che conquistò la
fiducia del vecchio Peron ai
tempi dell’esilio. Affermando
che il General lo designò unico
erede, è già riuscito a ottenere
per sé e per la sua fondazione
centinaia di pezzi pregiati.
Questa settimana, affronterà
di nuovo Isabelita in tribunale,
ma invece delle auto di lusso che
sono appartenute a Peron, dovrà puntare a quel che resta nel
garage: una Justicialista bicolor,
coupé di produzione argentina
che vale 10 volte meno dei pezzi
pregiati che c’erano una volta.
Al posto degli abiti da sera di
Evita, invece, dovrà accontentarsi dell’intimo di seta che i ladri hanno lasciato nel suo guardaroba, dopo una spoliazione
durata più di mezzo secolo.
16 .Cronache
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
IL PRIMO CITTADINO DI FRONTE ALL’ESASPERAZIONE DOPO IL DRAMMA DEL BISAGNO
VIA LA PATENTE
A Courmayeur dopo l’alluvione
Critiche al sindaco di Genova
Sacerdote
contromano
per 15 km
sulla A1
ROMA
Contestato da una donna mentre è al ristorante: “La sua città soffre”
MARCO RAFFA
GENOVA
Il sindaco di Genova Marco
Doria, che sabato sera si trovava con moglie e figli in un
ristorante di Courmayeur, il
«Cadran Solaire», è stato
contestato da un cliente del
locale che, avendolo riconosciuto, gli ha rimproverato
«di essere qui, mentre Genova soffre per le conseguenze
dell’alluvione». Il sindaco non
ha risposto, mentre la moglie
ha replicato alla sconosciuta
contestatrice «Si vergogni lei,
io sono libera di portare i miei
figli dove voglio». Controreplica della cliente, «Lei sì ma
non il sindaco di Genova».
«Marco Doria è un nostro
cliente da anni - ha confermato ieri il proprietario del “Cadran Solaire”, Domenico Pugliese - ma di questo presunto
battibecco sabato sera nel locale non si è accorto nessuno,
a cominciare dal sottoscritto». L’episodio, invece, è stato
riferito ieri dal «Secolo XIX»
e rilanciato anche - da un
utente - sul profilo Facebook
del primo cittadino di Genova. Il quale ha scelto, per commentare l’episodio tramite il
suo portavoce, di rendere nota la sua agenda nei giorni che
hanno preceduto il weekend.
Senza negare, peraltro, «di
aver dedicato il pomeriggio di
sabato alla famiglia».
La replica
del portavoce
In prima linea
Il sindaco non vuole
commentare ma
rende pubblica la sua
agenda di impegni
LUCA ZENNARO/ANSA
Genova sta faticosamente rialzando la testa dopo l’ultima alluvione
«Venerdì mattina alle 8, come sindaco della città metropolitana, Doria ha visitato
Campoligure, Rossiglione e gli
altri centri alluvionati della
Valle Stura; alle 13 a Palazzo
Spinola si è incontrato con il
prefetto di Genova e ha quindi
presenziato all’insediamento
del nuovo Consiglio della città
metropolitana. Nel pomeriggio, a Palazzo Tursi, ha partecipato a varie riunioni con assessori e tecnici sull’emergenza rifiuti seguita alla chiusura della
discarica comprensoriale di
Scarpino; ha lavorato in ufficio
fin quasi alle 22. Il giorno dopo,
sabato, in mattinata si è di nuovo occupato del caso rifiuti e di
ulteriori provvedimenti a favore degli alluvionati; il pomeriggio è stato dedicato alla famiglia. Ieri mattina, domenica, il
sindaco ha visitato il civico museo di storia naturale di via Brigata Bisagno, il museo cittadino più pesantemente colpito
dall’alluvione, e un laboratorio
di analisi mediche della zona di
Brignole a sua volta devastato
dalle acque del Bisagno. Nel
pomeriggio, Palazzo Ducale, ha
rappresentato il Comune di
Genova alla consegna del premio che il Centro culturale Primo Levi ha assegnato al genicologo congolese Denis
Mukwege, da 14 anni in campo
contro gli stupri di guerra».
Non è la prima volta che i
principali amministratori di
Genova e della Liguria sono
contestati per impegni, familiari o non, che coincidono
con le emergenze cittadine.
Venerdì 9 ottobre, mentre
Genova veniva sommersa dal
DANNI E FERITI
Ultras
devastano
la stazione
di Trani
fango per l’esondazione di Bisagno e Fereggiano, il sindaco Marco Doria era al teatro
lirico Carlo Felice per l’apertura della stagione.
«Un impegno istituzionale
come presidente del teatro, in
assenza di segnalazioni di pericolo da parte della Protezione
civile» ha spiegato poi. Non riuscendo peraltro a cancellare la
valanga di critiche che ne è seguita. Meno drammatico l’infortunio occorso al governatore della Liguria Claudio Burlando, che nel settembre 2013
«bigiò» una seduta del Consiglio regionale «per motivi personali», salvo poi postare su
Facebook le foto dei funghi raccolti quel giorno in una scampagnata con la famiglia a Rondanina in val Trebbia.
Corrado annuncia la morte della
mamma
Clelia Balestra
ved. Torchio
Si ringrazia parenti e personale medico ed infermieristico dell’ospedale
Martini. Santo Rosario oggi ore 17,30
parrocchia Maria Madre della Chiesa, Torino. Funerali domani ore 11 in
Tigliole d’Asti. No iori ma opere di
bene.
– Torino, 18 ottobre 2014
O.F. Eurofunerali - tel. 011.389335
Corsa da brividi sull’A1 per
un sacerdote di 77 anni, originario della provincia di Roma. A bordo della sua Opel
Agila, il prete ha viaggiato
contromano sulla Roma-Napoli, nel tratto compreso tra
Frosinone e Anagni, senza
scontrarsi con le vetture dirette in senso opposto e che
in più occasioni sono riuscite
a evitarlo solo per poco.
Numerose le segnalazioni
alla polizia e immediato intervento di una pattuglia della polizia stradale, che si è
messa davanti al traffico per
evitare il peggio. Il sacerdote
è stato raggiunto poco dopo e
fermato in una piazzola di sosta vicino, quando ormai aveva percorso diversi chilometri ad altissimo rischio.
Scosso dopo essersi reso
conto di quello che poteva accadere, il prete è stato portato negli uffici della polizia
stradale e davanti ai poliziotti non ha saputo spiegare il
perché della sua corsa contromano lungo la corsia riservata al transito regolare
dei veicoli. Inevitabile, per
lui, la revoca della patente, il
fermo della vettura e una
multa salata, circa duemila
euro. Dopo i provvedimenti
presi nei suoi confronti, il sacerdote è stato quindi accompagnato a casa. Dove forse si sarà raccolto in preghiera per non avere provocato
né morti né feriti.
Cristianamente è mancata
Ernestina Melano
anni 86
L’annunciano il iglio Mauro, la sorella
Luisa, il iglioccio Guido con Maddalena, Alberto e Laura e parenti tutti.
S. Rosario lunedì 20 alle ore 20,30 e
Funerali martedì 21 alle ore 10 nella
chiesa di Madonna di Campagna. La
presente è partecipazione e ringraziamento.
– Torino, 18 ottobre 2014
E’ mancato il
TRANI
Cristianamente è mancato
CLAUDIO SEBASTIANI/ANSA
DA PERUGIA AD ASSISI
In 100 mila alla Marcia della Pace
1 Almeno 100 mila persone hanno partecipato
ieri alla marcia della pace tra Perugia e Assisi per
dire che «Cento anni di guerre bastano», un secolo
dopo la Prima guerra mondiale.Tra la folla c’erano
la presidente della Camera, Laura Boldrini, don
Luigi Ciotti e Nichi Vendola. Il Papa, dopo quello di
ieri del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha
inviato un messaggio.
CHIUSE DA OGGI LE VIE DA PIAZZA DEL POPOLO
Roma pedonalizza
anche il “Tridente”
ROMA
Il centro di Roma diventa
sempre più pedonale. Dopo i
Fori Imperiali oggi tocca al
Tridente, ovvero le tre strade che si diramano da Piazza del Popolo nel cuore di
Roma: via del Babbuino, via
di Ripetta e via del Corso.
Tutto pronto per la nuova
mini-Ztl accolta da polemiche ma anche da applausi,
addio al traffico nel salotto
di Roma con stop ad auto e
moto dei non residenti.
La prima isola ambientale
della Capitale sarà attiva dal
lunedì al venerdì dalle 6.30 alle 19 e sabato dalle 10 alle 19. A
delimitare l’area pedonale
cinque nuovi varchi d’accesso,
a via Ripetta, via Capo le Case,
via Condotti, via dei Pontifici
e la salita di San Sebastianello. A presidiarli da domani
venti vigili urbani che saranno
lì fino al 7 gennaio, giorno in
cui entreranno in funzione i
nuovi varchi elettronici.
Per ovviare agli inconvenienti della settimana di rodaggio il Campidoglio ha varato 350 nuovi parcheggi per
i motorini. Perchè proprio
dai centauri sono arrivati numerose proteste anche sul
«dove» parcheggiare per poi
accedere inesorabilmente a
piedi nell’area. Proteste sfociate anche in un flash mob
con decine di motorini che
hanno invaso la Ztl.
Le regole varate dal Campidoglio sono ferree: nella
nuova Ztl Tridente possono
entrare solo bus, taxi e Ncc, i
residenti e domiciliati in Ztl
A1, chi ha un laboratorio artigianale, lavoratori notturni,
proprietari di posto auto interno ai fabbricati, chi deve
accompagnare figli a scuola,
mezzi di emergenza.
Ferrovieri aggrediti, due treni danneggiati e tredici convogli che hanno fatto registrare ritardi fra 40 e 200 minuti: è il bilancio di quanto
avvenuto ieri Trani dove una
sessantina di teppisti diretti
a Molfetta per seguire la partita di calcio Trani-Molfetta
hanno occupato i binari. Il
Gruppo Ferrovie Italiane
nelle prossime ore - viene annunciato in un comunicato sporgerà denuncia all’Autorità giudiziaria. Nessuno dei
passeggeri è rimasto ferito.
«Il comportamento incivile e aggressivo di un gruppo di sostenitori della squadra di calcio di Trani, diretti
a Molfetta, - si legge nella
nota di Fs Italiane - ha fortemente rallentato e bloccato
per tre ore nel pomeriggio la
circolazione ferroviaria nella stazione di Trani, sulla linea Bari - Foggia».
«Un folto gruppo di tifosi,
inizialmente una sessantina
di persone, dalle 14 alle 18 ha
imperversato nella stazione
di Trani, tanto - si rende noto
nel comunicato - che è stato
necessario, per motivi di sicurezza, bloccare il traffico
in arrivo e partenza».
La circolazione ferroviaria
è stata bloccata dalle 14 alle
15 e dalle 16 alle 18.
Adriano Balocco
anni 69
L’annunciano: la moglie Franca Chiesa;
le iglie: Cristina, Antonella, Tatiana e
famiglie; parenti tutti. S. Rosario lunedì 20 corr. alle ore 20,30 e Funerali
martedì 21 corr. alle ore 15,30 nella
chiesa parrocchiale di Mappano, Caselle. Il presente è partecipazione e
ringraziamento.
– Lanzo T.se, 19 ottobre 2014
cav. Mario Paolini
di anni 78
Addolorati lo annunciano tutti i famigliari. Funerali domani ore 10 parrocchia S. Cottolengo.
– Torino, 20 ottobre 2014
O.F. Audisio - tel. 011.254140
ANNIVERSARI
1997
2014
Salvatore Giuliano
E’ mancata all’affetto dei suoi cari
Anna Bianco
in Urbani
Lo annunciano Vittorio, Emanuela,
Monica e i suoi cari. Santo Rosario
martedì 21 ore 17,45 parrocchia Gran
Madre. Funerali mercoledì ore 10 medesima parrocchia.
– Torino, 20 ottobre 2014
O.F. Eurofunerali - tel. 011.389335
E’ mancata
Carla Bosco
ved. Carelli
Lo annunciano: i nipoti, cognati e parenti tutti. Un vivo ringraziamento alla
dottoressa Annamaria Popolo. Rosario
lunedì 20 ottobre ore 18,30. Funerali
martedì 21 ottobre ore 11,45 parrocchia Gesù Redentore, Torino. Il presente è partecipazione e ringraziamento.
– Torino, 19 ottobre 2014
O.F. Gariglio - tel. 011.722452
E’ mancato
Giovanni Pautassi
Lo annunciano i igli: Paola, Manuela,
Monica e Roberto, parenti tutti. Funerali in Ceresole d’Alba lunedì 20 ottobre alle ore 15 in parrocchia.
– Ceresole d’Alba, 18 ottobre 2014
Con ininito affetto. Enza, Andrea,
Rossella.
1982
2014
Andrea Pelazza
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di tenere pronto un documento di identiicazione per poter
dettare gli estremi all’operatore (Art. 119 T.U.L.PS.)
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Cronache .17
.
VIA ALLA MOBILITAZIONE IN TUTTA ITALIA PER CHIEDERE LA STABILIZZAZIONE
I precari della giustizia bloccano i tribunali
Una settimana di sciopero per procuratori e giudici “onorari”: il governo non mantiene gli impegni
MASSIMILIANO PEGGIO
TORINO
sciopero, bloccando la maggior
parte dell’attività giudiziaria
dei tribunali italiani, per protestare contro le recenti proposte di riforma del Governo, in
contrasto con le promesse elargite la scorsa estate ai rappresentanti sindacali dal ministro
della Giustizia Andrea Orlando
in vari incontri.
«Le nuove
Ogni giorno difendono i diritti
degli altri rappresentando lo
Stato in tribunale. In compenso, nessuno difende i loro
diritti, nemmeno lo Stato che
li ha introdotti nel sistema
giudiziario nel 1998 come soluzione temporanea ai malanni cronici dei tribunali. Anzi,
contro una recente sentenza pilota di un giudice del
lavoro di Torino, che ha
riconosciuto loro il diritto alla previdenza, il
Ministero della Giustizia ha presentato riNel 1998 furono
corso in appello, per
introdotte queste
non pagare un centesifigure precarie
mo di contributi.
Sono le toghe onorarie,
pomposamente chiamate così perché di fatto non sono
magistrati ordinari. Sono
tutti «precari della giustizia», pagati a cottimo: 98 euro ad udienza. Sono circa 3800
magistrati suddivisi in
Giudici e pubblici
giudici e procuratori
ministeri che non sono
onorari, chiamati in
«di carriera» in Italia
gergo tecnico «Got» e
«Vpo». I giudici in servizio
sono 2044, i procuratori
1737. Altro che ferie prolungate dei colleghi ordinari. Loro, se vanno
in vacanza, restano
senza stipendio, che
lo Stato chiama «inLa retribuzione che
dennità». E guai a dericevono per ogni
siderare di avere figli:
udienza celebrata
la maternità se la sognano. Da oggi, e per tutta la settimana, saranno in
16
anni
linee esposte dal Ministro - afferma l’unione nazionale magistrati onorari - hanno rivelato
che le riunioni al ministero erano state solo un simulacro, non
avendo il governo alcuna intenzione di stabilizzare i magistrati onorari». Anzi, l’indirizzo del
Governo è quello di adottare
una maxi proroga degli incarichi, in linea col passato. E, secondo i consigli del ministro,
questo tempo potrebbe essere
utilizzato dai magistrati onorari per «guardarsi intorno», alla
ricerca di nuovi impieghi. Pre-
cari «recidivi» e beffati.
A Torino, uno dei centri più
attivi dell’astensione, i procuratori onorari hanno deciso di
andare al di là della protesta.
Per scrivere una loro proposta
di legge da presentare al premier Renzi, andranno in ufficio
anche di notte. Saranno le
«Notti della Giustizia», destinate a comporre un «controcanto» di norme al disegno di
legge del Governo. Propongono
il «mantenimento dei contenuti
di efficienza» ma anche «la permanenza in servizio fino all’età
pensionabile, secondo il modello dell’Ufficio del Processo, che
valorizzerà la professionalità
acquisita dai magistrati onorari, e tutti i diritti dei lavoratori
previsti dalla Costituzione».
Alle «Notti della Giustizia»
ha dato pieno appoggio il procuratore capo di Torino, Armando Spataro, scrivendo una
lettera all’Associazione Nazionale Magistrati per chiedere ai
colleghi di scendere «decisamente in campo al fianco della
magistratura onoraria». Appello accorato. «Condivido - ha
scritto Spataro - le loro rivendicazioni e il non accontentarsi
della ulteriore reiterabilità dei
mandati quadriennali senza
che sia loro riconosciuto il diritto di lavorare con serenità e
di esercitare con dignità le loro
funzioni in nome dello Stato, fino all’età pensionabile: immagino quanto sia dura la prospettiva di un gravoso impegno
per venti/trent’anni per far
fronte a problemi non risolti
per poi trovarsi di colpo “in
strada”, senza diritto ad un
trattamento pensionistico».
Il procuratore
di Torino
3800
persone
Noi dobbiamo
decisamente
scendere in campo
al fianco della
magistratura
onoraria, di cui
condivido
le rivendicazioni
98
euro
GIUSEPPE CAROTENUTO/IMAGOECONOMICA
Le storie
Paola, 41 anni
Micaela, 42 anni
“Per lo Stato
siamo solo
dei fantasmi”
“Gravidanza?
Con la colletta
dei colleghi”
Sul precariato della magistratura onoraria,
Paola Bellone, classe 1973, lo scorso anno ha
scritto anche un libro per denunciare le contraddizioni nel nostro sistema giudiziario, raccogliendo le storie affrontate in udienza da
molti colleghi. Titolo eloquente: «Precari Fuori-legge». Dal 2007 si occupa dei diritti dei magistrati onorari. «In questi anni - dice - ho avuto modo di incontrare rappresentanti di governo, politici, esperti. Tutti si interessano ai nostri problemi, ci ricoprono di attestati di merito e di lusinghe, ma nessuno ci aiuta davvero a
stabilizzare il nostro impiego». Lei, come i colleghi, è orgogliosa del
suo ruolo, cresciuto nel
tempo grazie alla maggiore collaborazione
con i colleghi togati.
«Nonostante la nostra
funzione delicata, in seno al sistema giudiziario, per lo Stato non siamo considerati come gli
altri lavoratori. Non abbiamo diritti. Io lavoro
in media dieci ore al giorno». È tra i promotori
della riforma. Più volte si è seduta al tavolo col
ministro Orlando ed è rimasta delusa della risposte ottenute. «Per la nostra funzione sarebbe ideale creare un “Ufficio del Processo”, inteso come collaboratori dei magistrati ordinari, come avviene in altri Paesi. Un sistema che
altrove funziona». La sua vita è scandita dagli
orari delle udienze e dei fascicoli processuali.
«Vivendo da precaria, ne va di mezzo anche la
tua vita privata. Devi sacrificare amicizie, serate e occasioni di divertimento. Il guaio vero è
che adoro il mio lavoro».
[M. P.]
Armando Spataro
Scatta oggi nei tribunali l’agitazione dei magistrati onorari
«Quando ho deciso di avere un figlio, i miei colleghi hanno fatto la colletta in ufficio. Mi hanno donato un giorno di lavoro, perché come vice procuratore onorario non ho diritto alla maternità. E
dire che quando vado in aula spesso mi trovo a
chiedere la condanna di datori di lavoro disonesti
che non pagano contributi o costringono i propri
dipendenti a lavorare in condizioni di pericolo».
Micaela Soriente, 42 anni, abilitazione da avvocato nel cassetto, è entrata nei ranghi della magistratura onoraria nel 2002. «Questo lavoro ti conquista, è appassionante. Non pensavo che sarebbe diventata la mia condanna». Udienze due o tre
volte a settimana, al tribunale di Torino. «Ogni
udienza è una sorpresa:
possono capitarti pochi
fascicoli oppure venti in
una sola giornata». Come
i colleghi tratta cause
«minori», quelle di competenza del tribunale monocratico, che in realtà sono la maggioranza. «Infortuni, incidenti, piccoli
reati. Spesso hai come avversari avvocati di grido
o professionisti di prim’ordine, ad esempio chirurghi di fama nelle colpe mediche». Rappresenta l’accusa, presenta prove, chiede condanne. Lavora a stretto contatto con i pubblici ministeri.
Spesso si trova di fronte ai colleghi giudici onorari, che decidono e scrivono sentenze. «Il mio
stipendio medio? Circa 1500 euro. Rinunciando a
tante cose, ho scelto di avere un secondo figlio. È
dura, ma amo il mio lavoro. A volte, quando spiego che cosa faccio, la gente strabuzza gli occhi e
dice “complimenti alla sua età”. Poi spiego che so[M. P.]
no precaria e in genere non capiscono».
ESTRATTO BANDO DI GARA
L’Azienda Sanitaria A.S.L. TO 5 - Piazza Silvio
Pellico n. 1 - Chieri (To), ha indetto procedura
aperta per l’affidamento della fornitura di dispositivi
per laparoscopia per le ASR TO1, TO3, TO5, AO
Mauriziano, AO San Luigi di Orbassano. Durata:
ventiquattro mesi rinnovabili. Importo presunto: €
4.963.902,00 IVA esclusa. Criterio di aggiudicazione:
prezzo più basso. Le offerte, corredate da tutta
la documentazione prevista dal bando/capitolato,
dovranno pervenire entro le ore 16.00 del giorno
24/11/2014. Il bando integrale di gara, inviato al
GUCE il 07/10/2014 potrà essere scaricato dal
sito aziendale www.aslto5.piemonte.it. Eventuali
informazioni possono essere richieste alla S.C.
Approvvigionamenti e Logistica, tel. 011/94294539
dr.ssa Nadia Beccati.
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO (Dr. Valter ALPE)
Direzione Logistica Industriale
Acquisti Tecnici
Il Responsabile
AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA
SETTORI SPECIALI - FORNITURE
Trenitalia S.p.A. ha intenzione di procedere
mediante gara a procedura aperta eGPA n.
6610 interamente gestita con sistemi telematici,
all’affidamento della fornitura di “Particolari in
ceramica per Ritirate” CIG: 58774018BB. Tutta
la documentazione di gara è disponibile su
www.acquistionline.trenitalia.it. Il termine
per la presentazione delle offerte è fissato per
il giorno 21/11/2014 ore 13:00.
Rocco Femia
ESTRATTO DI ESITO DI GARA
1) Stazione appaltante: ITALFERR SpA - in
nome e per conto di RFI SpA. 2) Oggetto:
Procedura aperta per la “Progettazione
esecutiva ed esecuzione dei lavori per il
potenziamento tecnologico delle tratte
Sparanise - Caserta e Salerno - Battipaglia,
consistenti nella realizzazione di nuovi ACC
ed adeguamenti ACEI” - CIG: 55191334A1 CUP: J27I12000160001 - PA-1221. 3) Soggetto
aggiudicatario: SIRTI SpA Importo: Euro
11.768.729,49 Ribasso: 30,1966% 4) Profilo
del Committente: www.gare.italferr.it.
Il Responsabile
Ing. Fabrizio RANUCCI
Direzione Acquisti
Servizi e Forniture Infrastruttura
AVVISO DI GARA
RFI S.p.A. informa che ha indetto una gara a
Procedura Ristretta relativa ai servizi di
“ispezione, controllo, verifiche e misure
elettriche,
meccaniche
per
attività
manutentive dei trasformatori in olio
dielettrico.” CIG 5952283B4F. Il testo integrale
del bando è visionabile sul sito www.gare.rfi.it
canale “Bandi e Avvisi” > lavori e servizi >
DAC4.2014.0034 Il termine di presentazione
delle domande di partecipazione è il
30/10/2014, ore 16.
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18 .Cronache
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Godilonda
La storia
PIERANGELO SAPEGNO
CASTIGLIONCELLO
F
Splendido
bastione con
26 camere, un
giardino
d’inverno e
1700 metri
quadrati di
parco,
affacciato sulla
baia del
Quercetano
orse ci salveranno i russi,
e non è solo un modo di dire. Nella Toscana immalinconita dalla crisi e dalla
paura, sono calati magnati, top manager, grandi imprenditori
e anche qualche amante di Putin,
che non comprano soltanto a
suon di milioni ville, vigneti,
terreni e pure spiagge (ahimé), ma investono, progettano a rilanciano. A Castiglioncello, sulla costa degli
Il prezzo massimo
etruschi, hanno appena acspeso per una villa
quistato per una misteriosa
dai russi
cifra con tantissimi zeri la Godilonda, splendido bastione con
26 camere, un giardino d’inverno e
1700 metri quadrati di parco, affacciato sulla baia del Quercetano, passato a metà dell’altro secolo dal ricchissimo belga che l’aveva fatto costruire a un banchiere americano e
persino agli stati maggiori tedeschi e
inglesi che l’avevano eletto a loro
quartier generale, con il comandante
dell’esercito alleato nel Mediterraneo Harold Alexander che tutte le
mattine si calava in acqua per farsi
un bagnetto sorvegliato dalle sue
sentinelle, prima di finire a Bulgari
6
milioni
IL FENOMENO
Nuovo profilo generazionale:
investimenti sul turismo
e donazioni per i monumenti
nel dopoguerra e poi abbandonato a
se stesso e disabitato da 7 anni. Naturalmente, come capita sovente con
i russi, l’acquirente è segreto. Ma ha
già fatto sapere che vuole farne
«l’hotel di lusso più bello del mondo».
Accanto alla Godilonda, chiamata così da D’Annunzio che ci aveva
passato indimenticabili notti d’amore, lo stesso magnate russo ha comprato villa Pontello, per una cifra
che dicono si aggiri sui 6 milioni
d’euro. La cosa strana è che dentro il
parco di quest’altra villa dell’imprenditore ex patron della Fiorentina, in vendita da anni, ha casa pure il
presentatore tv Carlo Conti. L’assessore al turismo del comune, Licia
Montagnani, assicura che «altre
trattative sono in corso» e che comunque queste sono buone notizie:
«I russi che vengono qui non sono
quelli dei primi anni, che hanno
comprato a Forte dei Marmi. Questi
sono molto più importanti e molto
riservati, cercano un turismo raffinato e mondanità soft. E noi aiuteremo in tutti i sensi chi vuole investire
in questa direzione a Castiglioncello». Stanno cercando nei luoghi
d’élite della Toscana. La Novaia Gazeta ha scritto come la potente fami-
LIONARD EXCLUSIVE REAL ESTATE
I nuovi russi “intellettuali”
che comprano la Toscana
Ai magnati ville, vigneti, terreni e spiagge. L’assessore esulta: business raffinato
Gli affari
Porto turistico di Pisa
Villa Pontello
Villa Feltrinelli
È l’investimento principale: 100
milioni di euro per 52 mila metri cubi
di volume (residence, negozi, servizi)
con oltre cento posti barca privati
Dentro il parco della villa
dell’imprenditore ex patron della
Fiorentina, in vendita da anni, ha casa
pure il presentatore tv Carlo Conti
Splendida dimora sull’Argentario,
era stata di proprietà di Stefano
Ricucci, il finanziere diventato
famoso per le scalate bancarie
la moglie, si è innamorato del posto, e
ha rilanciato beffando in extremis un
altro russo. Oggi, grazie alla Toscana,
l’Italia è salita al terzo posto tra i paesi
preferiti dagli investitori russi. Ma se
si considerano gli immobili di lusso
sopra i 3 milioni d’euro è al secondo,
subito dopo Londra. Nel 2009 era sesta, in coda pure alla Turchia, agli
Stati Uniti e a Israele. Il fatto è che la
tendenza si è invertita con l’arrivo di
una nuova generazione di russi, più
giovane e più importante, come lascia
capire l’agenzia Romolini, referente di
Christie’s in Italia, con gusti diversi,
tanto da cambiare pure i luoghi delle
scelte. Secondo il sito Luxury Villa
Italy «i nuovi acquirenti sono imprenditori, politici o top manager, intorno
ai 40 o 50 anni, con tanto di yacht e
aereo privato». Se i primi compratori
calati dalla Russia esibivano platealmente la loro ricchezza, questi sono
esattamente l’opposto, sono potenti
glia russa dei Rotenberg abbia comprato una maxi tenuta all’Argentario:
«200 ettari di terra acquistati dalla famiglia dell’amico di Putin in uno dei
luoghi più pittoreschi d’Italia». Un altro amico di Putin, German Khan, di
origine ebraiche, considerato uno degli uomini più ricchi del mondo, quindicesimo nella classifica di Forbes, ha
acquistato Villa Feltrinelli, sempre
sull’Argentario, di proprietà di Ricucci. Ha fatto un blitz in Maremma con
che cercano soprattutto l’eleganza e
l’anonimato, come si intuisce dalle parole di Paolo Bellini, presidente di Ira
(Italian Russian Association): «La
sensazione è che in patria la crescita
economica sia stata così veloce e imprevista che i russi hanno paura che
non duri a lungo», e per questo preferiscono la prudenza. «L’Italia appare
come un posto dove la proprietà privata viene tutelata». E il turismo è ancora un bene in crescita.
Così i russi oggi hanno alcune
grandi operazioni di investimento in
cantiere, sempre in Toscana, la più
complessa delle quali riguarda il
porto turistico di Pisa, 100 milioni di
euro per 52mila metri cubi di volume
(residence, negozi, servizi) con oltre
cento posti barca privati. Salvaguardando l’ambiente, giurano. Non c’è
da stupirsi troppo. Il fatto è che qui
sembrano essersi innamorati, com’era capitato un tempo agli americani. Oggi forse la storia si ripete, se
ce ne sono altri come l’imprenditore
di Pietroburgo Sergei Matvienko
che quando ha visto in che stato era
la Chiesa Nuova di Assisi tirata su
nel 1615 sul fondaco della famiglia di
San Francesco, ha deciso di salvarla.
Paga tutto lui, con lo sponsor. Speriamo che non sia solo una promessa. E che ne valga la pena...
Firenze, il tariffario dei Beni culturali
Cena con il David di Michelangelo
Un lusso che costa ventimila euro
40.000
euro
Sfilata di moda ai
giardini di Boboli
MARIA VITTORIA GIANNOTTI
FIRENZE
Il link, apparso nei giorni scorsi sul
sito del Polo Museale Fiorentino,
potrebbe quasi passare inosservato. Ma cliccando sull’icona
grigia con la scritta «concessione di spazi» si apre un ventaglio di opportunità decisamente allettanti per gli appassionati d’arte. Come la possibilità di assistere a un concerto comodamente seduti nella sala degli
Uffizi che ospita i capolavori del
Botticelli. O un brindisi con vista sul
David di Michelangelo. O, ancora,
un cocktail nella cornice irripetibile
del Corridoio Vasariano.
Certo, ogni location da sogno ha
il suo costo. E i prezzi del tariffario
ufficiale per l’affitto ai privati degli
ANSA
5.000
euro
Le Sale Rosse
degli Uffizi
CARLO FERRARO/ANSA
spazi museali fiorentini non sono
certo alla portata di tutti. Per le Sale
Rosse degli Uffizi si parte da un minimo di cinquemila euro – ma solo se
l’evento coinvolge cento persone:
poi, ogni 50 invitati, è previsto un
supplemento – mentre per una cena
nella Galleria si arriva tranquillamente a ventimila. E le tariffe sono
altrettanto elevate per la Galleria
dell’Accademia: per sorseggiare un
drink a due passi dal capolavoro di
Michelangelo (amatissimo dai turisti americani) si devono sborsare
undicimila euro, una cifra destinata
a lievitare fino a ventimila se invece
si vuole organizzare una cena.
Al momento, il prezzo più alto è
quello richiesto per una sfilata di
moda a Boboli: quarantamila euro.
Certo, a disposizione degli organizzatori di eventi, ci sono anche spazi
più economici e ugualmente suggestivi: tra questi, il Museo del Bargello, le Cappelle Medicee, e la Galleria
del Costume. Al momento, le location disponibili sono venticinque,
ma non è escluso che se la formula
avrà un riscontro positivo, l’offerta
potrebbe estendersi ancora. Il regolamento, ovviamente, prevede tutta
una serie di condizioni e di limitazioni: tanto per cominciare feste e cene
non dovranno interferire con l’apertura al pubblico dei musei e, tra i costi dell’operazione, dovrà essere
messa in preventivo anche la stipula
di un’assicurazione con massimali
non inferiori al milione di euro.
I privati, ovviamente, dovranno
farsi carico anche delle spese del personale necessario allo svolgimento
completo dell’evento, quelle di luce e
gas e delle pulizie finali.
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
.
Società .19
I suggerimenti
da seguire
Non fate scorte
Sbarazzatevi dei gadget
Due di tutto è un segno
d’ansia. Cinque è
preoccupante. Smaltitele e
ripartite con un altro criterio:
si compra ciò che serve
La penna promozionale con
il nome di un bar, i post-it della
casa farmaceutica, il calendario
mai usato occupano spazio:
fate sparire tutto
Ordinate per categoria
Pulizie un po’ «segrete»
Non affrontate le stanze,
come soggiorno, studio
e camera da letto,
ma la tipologia: libri, abiti,
borse e documenti
Non fate vedere alla vostra
famiglia ciò che avete
eliminato. Potrebbero avere da
ridire e farvi sentire in colpa
perché ci sono anche i regali
I ricordi per ultimi
Non rifilate «cose» agli altri
L’impulso è conservarli, ma si
deve cominciare dai vestiti.
Un buon criterio può essere:
«Non lo metto da due anni,
posso farne a meno»
È una pratica sbagliata: «Ti
posso dare il mio frullatore,
il portabottiglie, lo shaker?».
Evitatela. Gli altri hanno
lo stesso vostro problema
COCO AMARDEIL/CORBIS
il caso
ROSELINA SALEMI
MILANO
Svuotate la borsa
Da fare ogni giorno. Dentro si
stratifica di tutto: merendine,
monete, fazzoletti, biglietti
dell’autobus. Buttate via ogni
sera quello che non serve
Non accatastare
Vietato mettere le cose
una sull’altra solo perché non
si sa dove metterle. Posatele
in verticale su un ripiano
e affrontatele senza rinvii
Chi non sa buttare via
sarà condannato
al caos perpetuo
iete persi tra montagne di libretti delle
istruzioni, acquisti
incauti, ricordi di vacanze, vecchi giocattoli, regali inutili e abiti smessi? La casa sembra un magazzino? Gli oggetti vi soffocano
ma non riuscite a sbarazzarvene perché una volta o l’altra
tutto può servire? Non trovare mai le cose che cercate? I
sintomi ci sono tutti. Avete bi- basta aprire l’armadio e decisogno del Grande Riordino, dere «mi piace/non mi piace».
quello che cambia la vita e ri- La domanda è: «Conservare
solve il problema alla radice. questa maglia, questo paio di
Avete bisogno dei consigli di scarpe mi rende felice?» (la riMarie Kondo, che ha trasfor- sposta probabilmente è no).
mato l’arte del riordino in un Consiglia Marie Kondo: bisomestiere di successo. In Giap- gna tenere soltanto ciò che ci
pone i suoi corsi, anche per emoziona. Il resto va nella
manager, sono frequentatissi- spazzatura. Gli americani, acmi e non sempre si trova po- cumulatori seriali, lo chiamasto. Marie ha inventato un no decluttering. È faticoso. E
metodo di riorganizzazione la Rete è ricca di consigli inadegli spazi ed è riuscita a far scoltati su come separarsi da
buttare ai suoi «studenti»un libri, giochi cd, orrendi souvemilione di oggetti.
nir di viaggio. Forse non abbiaI segreti di una lunga espe- mo voglia di andare in profonrienza sono raccolti in un best- dità e scoprire che una casa diseller da due milioni di copie, sordinata corrisponde a un
appena tradotto in Italiano da approccio esistenziale inconVallardi (Marie
cludente. Ogni
Kondo, «Il magiLA SCELTA comportamenco potere del
ha un suo prePuò essere dolorosa to
riordino») che
ciso significato,
ma si deve tenere segnala la piscorovescia in maniera drastica al- solo ciò che emoziona analista Anna
cuni luoghi coMaria Sepe. Un
muni. Pensiamo che l’ordine esempio? Comprare conteniconsista nel sistemare tutto in tori per riordinare è segno di
appositi contenitori, cassetti, ottimismo. La mania di conscatole. Niente di più sbaglia- servare ogni genere di scatola
to. Il primo passo è buttar via è tipica delle persone ansiose o
quello che non serve e occor- introverse. Stivare oggetti
rono sei mesi per farlo bene. inutilissimi può indicare un
Dobbiamo a decidere la vita conflitto sentimentale.
Inconscio a parte, per riche vorremmo, visualizzare
l’ambiente dei nostri sogni ed mettere le cose a posto, serve
elaborare un criterio per sba- decisione. I libretti delle
razzarci del superfluo. Non istruzioni degli elettrodome-
S
Case sempre più piccole, sempre più piene di cose
Una guida provocatoria spiega come organizzarsi
10
minuti
È il tempo minimo
da dedicare ogni giorno
al «grande riordino»:
così ci si educa
alla buone abitudini
stici in sedici lingue? Via!
Tanto li non userete mai. E
quando la lavastoviglie smetterà di funzionare chiamerete un tecnico. Cavi di origine
sconosciuta? Solo se sapete a
che cosa servono. Confezioni
di cellulari e computer? È una
precauzione, nel caso doveste riportarli in negozio. Ma
dopo un tempo ragionevole è
meglio disfarsene. Acquisti
d’impulso legati a mode salutiste? Cinture dimagranti, yogurtiere, il bricco per preparare il kefir? Se non sono stati
mai usati, non lo saranno più.
L’altro aspetto comune è
l’idea di avere sempre qualche riserva (in caso di carestie, guerre nucleari, scioperi). Trenta confezioni di pellicola da cucina, sessanta
spazzolini da denti e una
scorta di ventimila cottonfioc (sarebbero bastati per 55
anni) sono i trofei di Marie
Kondo, che ha trasformato in
scienza l’economia domestica, oggi così di moda.
Ne sanno qualcosa Titty
(D’Attoma) & Flavia (Alfano)
superesperte (il loro sito, seguitissimo, è www.soluzionidicasa.com) e tutor della trasmissione «Detto fatto» (Rai2)
e stanno per oltrepassare una
nuova frontiere del riordino.
Suggeriscono di sostituire con
semplici ingredienti casalinghi molte confezioni di detersivi. Il 13 novembre esce il libro,
«Le miscele naturali di Titty e
Flavia» (Vallardi), una piccola
rivoluzioni, un ritorno al passato che sa di natura e di futuro. Aceto bianco, bicarbonato
acqua calda, sono un ottimo
sgrassatore, lo sapevate? Limone e olio di mandorle è il
mix perfetto per pulire i mobili
«Forse non arriveremo mai all’essenzialità di una cultura come quella giapponese» ci spiegano «È difficile rinunciare a
un servizio di piatti perché
l’abbiamo comprato vent’anni
fa e non corrisponde più al nostro gusto di oggi, ma stiamo
andando in questa direzione.
E siamo d’accordo con Marie
Kondo: «La vita vera comincia
dopo aver riordinato».
Liberate il lavabo
Il bordo non deve ospitare
proprio nulla: volete mettere
in evidenza i flaconi
di shampoo e balsamo e
i saponi? Basta un armadietto
Vivete nel presente
Diari scolastici, lettere d’amore,
regali di ex fidanzati, foto
di tanto tempo fa. Fate pulizia:
i vecchi ricordi sono come
ragnatele fastidiose
20 .Società
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Dai babilonesi al digitale:
siamo gente che conta
Viaggio nella storia
In mostra a Roma “Numeri”: la matematica raccontata attraverso gli oggetti
il caso
VALENTINA ARCOVIO
ROMA
on bisogna essere dei nerd per
riconoscere e
apprezzare il fascino dei numeri. Per quanto molti di noi li
abbiano potuti odiare tra i
banchi di scuola, è infatti innegabile l’importanza che da
sempre rivestono nella vita
degli esseri umani. I numeri
sono onnipresenti nella nostra mente: non solo consapevolmente quando li usiamo per fare la spesa o per
contare i risparmi, ma anche
quando inconsciamente facciamo una banale scelta calcolandone le probabilità di
successo.
A ricordarci questo universo invisibile ma anche
tangibile è la mostra «Numeri. Tutto quello che conta, da zero a infinito», allestita al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 31
maggio 2015. Lo scopo dell’evento è quello di mostrare i numeri nella loro duplice essenza: da una parte oggetti naturali e utili, che il
cervello umano è predisposto spontaneamente a trattare e di cui la società ha
continuamente bisogno per
quantificare; dall’altra oggetti artificiali e sociali, costruzioni teoriche con implicazioni linguistiche e culturali che hanno viaggiato
nel tempo e nello spazio. Un
affascinante viaggio quindi
che parte con un modello di
cervello umano utile per
spiegare la sua abilità a manipolare i numeri a prescindere dalle culture e dei suoi
limiti a trattare numeri
grandi, per poi passare ai
due aspetti del contare e
dello scrivere i numeri. Il
viaggio offerto dalla mostra
prevede un tuffo nel passato, fino alla preistoria, nel
quale vengono presentati
una serie di oggetti originali, quando i nostri antenati
si sono accorti che con i soli
mezzi naturali non riuscivano a maneggiare grosse
cifre, e dunque hanno cercato di superare i loro limiti
con la costruzione di strumenti per aiutarsi nel calcolo: dall’Osso di Ishango,
risalente a circa 20.000 anni fa, alle tavolette babilonesi provenienti dal Louvre
di Parigi; dagli abachi antichi del Museo Nazionale
Romano, alla Pascalina,
una calcolatrice meccanica
del Seicento. Inoltre, proveniente da Monaco di Baviera, un esemplare di Enigma, la macchina utilizzata
dai tedeschi per spedire
messaggi cifrati durante la
II Guerra Mondiale.
Questo a dimostrazione
che anche un argomento apparentemente astratto come quello dei numeri primi
può avere ricadute molto
concrete come nel campo
della crittografia. In pratica, la mostra offre al pubblico un percorso che dal passato arriva al futuro, tra installazioni multimediali e
reperti antichi, con l’obietti-
Bassorilievo Maya
PROVENIENTE DAL MUSÉE DU QUAI BRANLY , IN STUCCO
DEL 600-900 A. C.: I MAYA USAVANO LA NUMERAZIONE
IN BASE 20 E IL LORO CALENDARIO RITUALE, DETTO
TZOLKIN, ERA FORMATO DA 13 MESI DI 20 GIORNI
N
Necessaire per calcolo
TUTTO QUELLO CHE SERVE PER I CALCOLI: L’ASTUCCIO
È DEL 1790 E NEL CONTENITORE IN PELLE DI SQUALO CI
SONO STRUMENTI IN LEGA DI RAME E AVORIO
(REPERTO PROVENIENTE DAL MUSEO DEL LOUVRE)
MIMMO FRASSINETI/AGF
vo dichiarato di rivolgersi
non soltanto a esperti delle
scienze, che con i numeri di
certo hanno più dimestichezza, ma anche ai più riluttanti,
fino ad arrivare ai bambini.
«La mostra coniuga - spiega Franco Bernabè, presidente dell’Azienda Speciale
Palaexpo – l’aspetto scientifico a quelli didattici e artistici,
con elementi interattivi per
coinvolgere i ragazzi delle
scuole». Il segreto per non
guardare i numeri con diffidenza è dunque saperli approcciare nel modo giusto.
Un aiuto in questo senso arri-
L’evento
«Numeri.
Tutto quello
che conta,
da zero
a infinito»:
è il titolo
della mostra
allestita
al Palazzo
delle
Esposizioni
di Roma fino
al 31 maggio
2015
va dalle undici sezioni del
percorso espositivo, tutte
molto curate, nonché dalla
sala From Digit to digital,
«Ora facciamo i conti» e «La
matematica è un’opinione».
Il quadro che ne emerge
affascina e stupisce, e rivela i
possibili intrecci tra la matematica e l’arte, la musica, la
letteratura, il misticismo.
Per tutta la durata della mostra si terranno una serie di
incontri con esperti, come
«Matematica e quotidianità», «Musica e numeri»,
«L’irragionevole bellezza dei
numeri», o «I numeri della
«A scuola è ora di insegnare
che le formule sono libertà»
3
domande
a
Claudio Bartocci
matematico
e i nostri figli hanno
paura dei numeri e
della matematica
non è per mancanza di capacità, ma a causa del nostro cattivo sistema di insegnamento». È
così che Claudio Bartocci, curatore della mostra «Numeri.
Tutto quello che conta, da zero
a infinito», allestita a Roma,
spiega la scelta di organizzare
sezioni e laboratori rivolti ai
bambini e ai ragazzi.
«S
In che modo la mostra può
cancellare la paura della matematica?
«Offrendo ai bambini e ai ragazzi una nuova visione dei numeri, che esula le eventuali esperienze scolastiche traumatizzanti. Il nostro sistema di insegnamento presenta la matematica come qualcosa di specificatamente tecnico, come nozioni
astratte da conculcare nella
mente degli studenti. La nostra
mostra, invece, ha l’obiettivo di
creare un ambiente amichevole
e accogliente in cui i ragazzi
possono cogliere le molteplici
sfumature dei numeri».
In Italia ci sono troppi cattivi
maestri?
«Quando parlo di cattivo sistema di insegnamento non mi riferisco di certo ai nostri insegnanti che, anzi, hanno un compito difficile da svolgere. Mi riferisco ai programmi o più banalmente anche ai libri di testo.
Leggendo i libri di matematica
delle scuole medie, ad esempio,
è possibile notare la loro pochezza culturale. Non è questo
il modo giusto di insegnare la
matematica. Non bisogna quindi stupirsi se le prestazioni matematiche degli studenti italiani siano peggiori di quelle degli
studenti coreani o finlandesi».
Qual è il modo giusto di insegnare la matematica?
«Il matematico tedesco Georg
Cantor, padre della moderna
teoria degli insiemi, diceva che
“l’essenza della matematica
sta nella sua libertà”. È con
questo scopo in mente che bisognerebbe insegnarla. I nostri studenti dovrebbero da
subito imparare che la matematica non è fatta solo di freddi tecnicismi, ma è una materia creativa che ha molteplici
[V. ARC.]
applicazioni».
guerra» e saranno anche proiettati celebri film che hanno
come protagonista la matematica a partire da «A beautiful mind», «Will Hunting,
genio ribelle», «Enigma»,
«Rain man», «Memento» o
«Il mio piccolo genio».
Il messaggio degli organizzatori è chiaro: non lasciamoci spaventare dai numeri.
Non è un caso se tra gli slogan è stata scelta una particolare citazione di Albert
Einstein: «Non preoccuparti
delle tue difficoltà in matematica; posso assicurarti che
le mie sono maggiori».
Macchina Enigma
REALIZZATA NEGLI ANNI 30 PER CRITTARE
LE COMUNICAZIONI MILITARI: FU UTILIZZATA DAI NAZISTI
DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE, MA IL SUO
CODICE FU DECIFRATO DAGLI INGLESI
Via B. Alimena, 105 - 00173 Roma
Avviso di gara per via telematica n. 10/2014
Avviso per estratto
Si comunica che è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 120 del 20/10/2014 Parte V, nell’Albo della Società CO.TRA.L.
S.p.A., sul sito informatico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
il Bando di gara n. 10/2014 relativo alla Procedura Aperta da esperirsi mediante Richiesta di Offerta in Busta Chiusa Digitale, gestita interamente per
via telematica, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente
più vantaggiosa, ai sensi degli artt. 77 comma 6, 83 e 220 del D.Lgs n.
163/2006 e s.m.i., per l’affidamento del servizio di prelievo, trasporto, smaltimento e/o recupero presso centri autorizzati di rifiuti speciali pericolosi e
non pericolosi prodotti negli impianti aziendali, compresa la fornitura di idonei cassoni/contenitori dislocati in tutti i depositi del Committente e l’attività
di formazione alla gestione dei rifiuti.
Importo complessivo presunto dell’appalto: € 880.000,00, oltre IVA, inclusi gli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta, pari ad € 0,00.
Durata del servizio: 36 mesi.
CIG.: 5925484814.
Scadenza del termine per la presentazione delle offerte sul Portale
Acquisiti CO. TRA.L.: ore 12.00 del 28/11/2014.
L’Avviso integrale può essere consultato nel sito Co.Tra.L. S.p.A.
www.cotralspa.it nell’Area Business, sezione bandi di gara.
L’Amministratore Delegato - Vincenzo Surace
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
OCCUPAZIONE
INVESTIMENTI
MADE IN ITALY
TUTTOSOLDI
Professione
ricollocatore
Così si trova
un altro lavoro
Da oggi via
al Btp Italia
Il tasso va
ancora giù
Lumberjack
cresce e punta
sull’Asia
e gli Stati Uniti
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
A PAGINA 22
A PAGINA 23
A PAGINA 25
L’INCHIESTA
P
.
21
NUMERO 97
A CURA DI:
GIANLUCA PAOLUCCI E MARCO SODANO
REDAZIONE:
GIUSEPPE BOTTERO
LUCA FORNOVO
LUIGI GRASSIA
[email protected]
www.lastampa.it/tuttosoldi/
tuttoSOLDI
LAVORO IN CORSO
Suimercatiètornatalapaura
Mainvestiresenzarischisipuò
MARCO
POLO
In attesa che si muova la Bce, ecco come orientarsi fra titoli di Stato e azioni
SANDRA RICCIO
Rendimenti e spread
a scorsa settimana ha presentato la prima forte burrasca d’autunno. Le vendite
hanno portato, in due giorni,
a perdite tra il 4 e il 6% sulle
principali Borse. Poi venerdì è arrivato
il recupero, violento come la caduta. La
tensione è stata innescata dai timori
per la crescita globale e dalle paura di
un riemergere della crisi greca con Atene in difficoltà con la Troika.
Altri storni si erano visti sui mercati
nei mesi passati, mai così forti. Questa
volta è stata la periferia a fare da detonatore e l’esplosione è arrivata fino ai titoli di Stato, con lo spread ritornato rapidamente sopra quota 200 punti.
Vuol dire che è arrivato il momento di
ripensare il proprio portafoglio? Gli
esperti sono divisi tra chi è convinto
che, sì, la volatilità non mancherà, da
qui a fine anno, ma tutto sommato sarà
episodica e di facile gestione. E chi invece dice che è giunto il momento di riallacciare le cinture.
«Niente rischi o comunque soltanto
contenuti», sostiene Claudia Segre, segretario generale di Assiom Forex. È lo
scenario che ci aspetta nei prossimi mesi secondo l’esperta. Ad arginare il nervosismo ci saranno le Banche centrali e
in particolare la Bce che è pronta a fare
di tutto perché non si ritorni alle crisi
sui mercati. Fiammate come quelle dei
giorni scorsi non potranno che spingere
l’Eurotower più verso il varo di un Qan-
Andamento sul mercato dei titoli decennali italiani e tedeschi da inizio crisi
L’INTERVISTA
L
Tassi dei Btp
Area di spread
Tassi dei Bund
Spread in date significative
8
7,246%
7
6,61%
6
4,81%
1
GEN
1,85
Venerdì
top
storico
5
1,64
24
LUG
5,37
9
NOV
5,525
4
3
9
GIU
1,33
2,96%
2,49%
2
1,721%
1
1,24%
2011 mag
set
2012 mag
0,86%
set
2013 mag
Fonte: Bloomberg
set
2014 mag set 2015
- LA STAMPA
titave easing (Qe) sulla scia di quel che
già ha fatto l’America. «In più le ultime
dichiarazioni del presidente della Bundesbank, mostrano più consapevolezza
da parte della Germania sul fatto che i
tedeschi non potranno tirarsi indietro»
dice Claudia Segre. Per l’esperta, l’Europa è e rimane un’alternativa di investimento molto interessante e con un
terreno di prova che sarà l’Asset quality
review che per il nostro Paese non sarà
un grosso problema. Ma vale la pena
guardare anche agli Usa. La stagione
dei risultati societari, che sarà complessivamente positiva, è un’occasione di riposizionamento interessante soprattutto per i mercati azionari, ma anche
sull’Europa non dovrebbe deludere e
cogliere i primi segni di ripresa preannunciati dalle previsioni Fmi e che si
concretizzeranno all’inizio del prossimo
anno. Tra i settori da privilegiare: Industrials, Energy, Financials, Materials.
Sul mercato italiano, dice, vale la pena guardare a Enel, Snam, Unicredit e
Intesa, insieme a Buzzi Unicem, Generali, Salini e Pirelli.
Per Giordano Lombardo, Group Cio
di Pioneer Investments, invece la fase di
forte volatilità dei giorni scorsi ha fatto
capire che è arrivato il momento di allacciare le cinture di sicurezza. «In questa fase, la politica monetaria sembra
avere armi spuntate – dice -. Dopo cinque anni di misure monetarie accomodanti, il beneficio incrementale di ulteriori misure in tale direzione è visto come marginale, soprattutto negli Usa. I
mercati stanno diventando sempre più
nervosi, circa l’effettiva volontà o capacità della Bce di intervenire con misure
non convenzionali per sostenere un’economia anemica».
Che fare? Per Vincenzo Longo, strategist di Ig, è arrivato il momento di fare
un check-up al proprio portafoglio. La
parola d’ordine è «diversificazione su
più asset». Il nuovo posizionamento dipende dalla propensione al rischio del
singolo investitore. «L’idea può essere
quella di seguire quello che fanno i grandi investitori – dice Longo - . In questo
momento stanno tornando sull’azionario, soprattutto della periferia. Anche i
titoli di Stato periferici sono nel mirino
con durate sopra i 10 anni».
“I concorrenti
di CartaSi?
Apple e Amazon”
L’AD LAURA CIOLI
CITTÀ «CASHLESS»
Le carte di credito
verranno sostituite
da applicazioni
sui telefonini
La tecnologia c’è già
e stiamo per partire
Supereremo
le resistenze di clienti
e commercianti
Sceglieremo
un centro abitato
non troppo grande
e dimostreremo
che il denaro fisico
si può eliminare
Un altro progetto
riguarderà i biglietti
di Trenitalia
NADIA FERRIGO
IMAGOECONOMICA
Laura Cioli è amministratore delegato di CartaSi
Nel bar più bello
il Martini cocktail
ha un’anima
piemontese
FULVIO LAVINA
arrison Ford trovava qui
il suo «Martini speciale»,
l’attore e musicista britannico Dudley Moore lo preferiva shakerato, facendo inarcare
il sopracciglio allo storico capo
barman Peter Dorelli. Ma di storie come queste l’American bar
del Savoy Hotel di Londra potrebbe raccontarne tante. D’altra parte il Savoy è un simbolo di
lusso nel mondo e il suo American bar quasi un’icona: qui sono
nati alcuni tra i più famosi (e longevi) cocktail, e il Martini del Savoy è uno di questi.
L’ingrediente base è il vermouth dry che adesso veste anche l’etichetta Savoy, con
un’anima piemontese. Un prodotto particolare, nato dalla
collaborazione con la storica
casa vinicola Giulio Cocchi: «Ci
sono voluti mesi di lavoro fianco
a fianco – spiega Roberto Bava,
dell’omonima azienda vinicola
di Cocconato (Asti) che controlla la Cocchi – il risultato intreccia la tradizionale arte italiana
della vinificazione con la profonda conoscenza della miscelazione del team dell’American
Bar del Savoy». Fondata ad Asti
nel 1891, la Cocchi ha legato il
suo nome ai vermouth (di cui
continua la produzione utilizzando solo tecniche tradizionali
e ingredienti naturali) e oggi allo spumante Alta Langa.
Il Savoy Dry Vermouth, attraverso l’uso di artemisia e altre erbe amaricanti, rispetta i
fondamentali di un vermouth
classico, ma è arricchito con
agrumi, bergamotto ed erbe alpine del Piemonte che conferiscono il carattere piacevolmente secco. «Il Savoy Dry Vermouth - spiega Bava - è stato pensato per donare un carattere inimitabile al più famoso cocktail
dell’American Bar del Savoy
Hotel, il Martini, ma la sua perfetta composizione consente di
gustare questo ottimo vermouth dry anche da solo, fresco o
con ghiaccio». La produzione
sarà limitata e si potrà acquistare all’American Bar del Savoy a partire dal 1° novembre.
H
22 .Lavoro in corso
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
lavoro
COSÌ SI UCCIDE
LA PREVIDENZA
INTEGRATIVA
In 1500 per smistare la posta
Quaranta con la regina dei cavi
Le Poste italiane cercano 1.500 postini e
operatori addetti allo smistamento, per far
fronte al periodo festivo invernale. Si tratta di
contratti a tempo determinato di due o tre
mesi. Sono preferiti i giovani diplomati che
non abbiano una votazione inferiore a 70/100.
Info e cv: www.poste.it
Prysmian Group lancia la quarta edizione del
programma di recruitment «Build the future»,
per creare un pool di giovani con formazione
ed esperienza internazionale. In 40 verranno
inseriti nel gruppo e preparati a ricoprire ruoli
di responsabilità. Cento i giovani già assunti.
Info: www.prysmian.com
Da licenziati a salvati
Ricollocarsi a ogni età
Bilancio di oltre 9mila interventi di ricollocazione
Dirigenti Quadri Impiegati Operai
Numero candidati
1.134
1.670
3.577
2.782
78,32%
83,64%
78,59%
70,95
Età media
50,79
46,47%
44,73
43,7
Mesi medi
6,6
6,3
6,96
7,84
Lavoro dipendente
61%
4%
80%
90%
Tempo indeterminato
30%
32%
25%
22%
Tempo determinato
31%
42%
55%
68%
Co.Co.Co.Pro. - Partita Iva
21%
13%
11%
6%
Microimprenditorialità
Soc. consulenza
18%
13%
9%
4%
% di successo
INQUADRAMENTO
CANDIDATI
Dirigenti
Operai
ETÀ
CANDIDATI
>50 anni
30%
13% 31%
Impiegati
Quadri
39%
18% 40%
SESSO
<30 anni
Uomini
3% 60%
WALTER PASSERINI
Da 30
a 40 anni
26%
Donne
40%
- LA STAMPA
Per ridare speranza ai licenziati
scendono in campo i ricollocatori
Un’attività ad alto tasso di successo, ma non tutte le società sono qualificate
La storia
U
Da 40
a 50 anni
Fonte AISO, 2013
Impiego
E’
difficile comprendere e condividere
le ragioni che sottendono la scelta di dare un
colpo alla previdenza integrativa e complementare,
nel momento in cui le pensioni stanno diventando
sempre più magre, per il
cambio dovuto al sistema
contributivo. E’ un accanimento incomprensibile e
inaccettabile.
Sulla previdenza integrativa e complementare si
sta abbattendo un triplo
colpo mortale. Da un lato
l’aumento della tassazione
delle rendite finanziarie
sulle casse dei professionisti, dal 20% al 26%; dall’altro, un aumento della tassazione dei fondi pensione
complementari dall’11,50%
al 20%. Si tratta di un salasso che va a colpire oltre otto
milioni di persone, di cui oltre sei milioni e mezzo di
iscritti ai diversi fondi e
quasi due milioni di professionisti. Se poi aggiungiamo la manovra proposta
per l’anticipo volontario del
Tfr, la frittata è completa:
anticipare mensilmente
l’indennità di liquidazione
toglie spazio proprio a quel
risparmio previdenziale
che si dovrebbe incentivare. L’abbiamo sempre sostenuto: con le pensioni non
si può fare cassa. I risparmi
o i tributi sulle pensioni devono restare nell’ambito
del sistema previdenziale e
non andare a coprire altri
buchi contabili.
Sappiamo che non si può
accontentare tutti e che
qualcuno resterà insoddisfatto, ma strangolare in
culla la previdenza integrativa e dirottare ai consumi
le liquidazioni non significa
certo disinnescare la temuta e prossima bomba previdenziale.
na storia tutta italiana da cui
nasce una start up digitale di
successo, Face4Job. Alessio
Romeo dopo la laurea in ingegneria,
a 23 anni si sente stretto nel suo paese e se ne va alcuni anni all’estero.
La voglia di tornare dopo aver accumulato nuove esperienze lo riporta
in Italia, a 29 anni, dove l’1 agosto
del 2013 fonda la sua attuale creatura. Il lancio avviene nel febbraio di
quest’anno, ma ora tra qualche
giorno, il 6 novembre a Bologna, si
appresta a rilanciare nel mondo la
sua nuova impresa, una piattaforma senza confini.
L’idea è quella di far incontrare
persone che cercano lavoro e aziende che cercano persone con i mezzi
più rapidi, più efficaci e meno costosi possibili, avvalendosi delle poten-
È
la prova della capacità di realizzare politiche attive del lavoro, lo strumento che impedisce di sprecare risorse umane ricche di esperienze e competenze. Si
chiama ricollocazione ed è la vera
sfida: trasformare una persona rimasta senza lavoro in un nuovo lavoratore, anche in contesti diversi.
Da quando il Jobs Act si è messo in
moto, agenzie del lavoro e operatori
specializzati sono in fibrillazione
per la mole di lavoro che potrebbe
svilupparsi. Al comma 4 punto p)
del testo si legge: «Introduzione di
princìpi di politica attiva del lavoro
che prevedano la promozione di un
collegamento tra misure di sostegno al reddito della persona inoccupata o disoccupata e misure volte al
suo inserimento nel tessuto produttivo, anche attraverso la conclusione di accordi per la ricollocazione
che vedano come parte le agenzie
per il lavoro o altri operatori accreditati, con obbligo di presa in carico, e la previsione di adeguati strumenti e forme di remunerazione,
proporzionate alla difficoltà di collocamento, a fronte dell’effettivo inserimento almeno per un congruo
periodo, a carico di fondi regionali a
ciò destinati, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica statale o regionale».
Al nuovo scenario si stanno attrezzando sia le società specializzate nell’Outplacement sia nuovi operatori che, in mancanza di regolamentazione, possono entrare nei
nuovi servizi. «Siamo preoccupati –
spiega Cetti Galante, presidente di
Aiso, l’associazione delle società di
outplacement – per l’ingresso nel
settore di operatori non adeguati.
In Spagna e in Belgio c’è stata una
corsa e un dumping sui prezzi che
hanno rovinato il mercato. Noi chiediamo due cose: che le pratiche di
ricollocazione diventino obbligatorie all’interno delle politiche attive
del lavoro, insieme alla formazione,
e che vi sia un accreditamento a
maglie strette e una selezione rigida degli operatori».
Aiso è l’associazione che oggi ge-
stisce la fetta più grande del mercato. Comprende le principali società
(Assist, Bpi Italia, Career counseling, Corium, Intoo guidata dalla
stessa Galante, Lee Hecht Harrison
Dbm, Right management, S&A
Chance) e negli ultimi anni ha realizzato numerosi interventi di ricollocazione.
Secondo i suoi dati, nel 2012 ha
svolto circa 8mila ricollocazioni di
dirigenti, quadri, impiegati e operai, diventate 9.163 nel 2013, con il
77,3% di tasso di successo, un’età
media dei candidati di 45 anni e sette mesi medi per trovare un nuova
Prima regola:
battere l’isolamento
Chi viene licenziato
non si chiuda in casa
collocazione professionale. Queste
società sono diverse dalle società di
selezione e di matching. La loro è
un’attività che parte dall’informazione, dalla formazione e dal coaching per costruire il nuovo progetto professionale. Secondo Aiso, gli
ex disoccupati hanno trovato all’80% un lavoro dipendente, per il
30% a tempo indeterminato, uno su
cinque come cocopro o partita Iva,
il 15% ha avviato un’attività in proprio. L’altro nemico da battere è
l’isolamento e la solitudine: chi viene licenziato si chiude in casa, mentre confrontandosi con consulenti e
colleghi di sventura trova le risorse
per rimotivarsi e ripartire. Lo hanno dimostrato alcune buone prassi
di successo diventate un riferimento, come il Progetto Aim (Age management in Milan) e il Progetto
Astro, promossi da Assolombarda,
Federmanager, business school e
società di outplacement. Ora la sfida è nel mercato aperto: conciliare
l’occupabilità delle persone con
qualità, etica e fiducia.
[W. P.]
LA STORIA
Trovare un buon posto con i video talent su Internet
zialità del digitale e del video. Il progetto prende vita dall’esperienza personale di Alessio come candidato e
come manager di primo livello negli
Stati Uniti. Il bagaglio che porta a casa gli permette di fondare la sua impresa su solidi presupposti. Face4Job
è un servizio totalmente innovativo. I
candidati, che utilizzano il servizio
gratuitamente, inseriscono il proprio
curriculum su www.face4job.com ed
effettuano un’autovalutazione in base ai talenti che più li caratterizzano;
una volta selezionati dall’azienda,
hanno la possibilità di affrontare un
colloquio off-line (registrando un video di risposta di un minuto, il video
talent, sulla base di una domanda
espressa dall’azienda coerente con i
talenti dichiarati. Segue un colloquio
in tempo reale (sempre attraverso la
Alessio Romeo, fondatore di Face4Job
registrazione di un video talent, ma
questa volta con visione della domanda un minuto prima di rispondere e
sempre nei tempi definiti di invio). Se
tutto funziona, l’ultimo passaggio è in
streaming, un incontro faccia a faccia
con l’azienda e sempre da casa. Il modello è molto semplice e molto veloce. Con il web Face4Job fa diventare
protagonisti del mercato del lavoro
direttamente le imprese, i lavoratori, i giovani e i non più giovani alla
ricerca del proprio lavoro, che si
riappropriano di una relazione diretta e non mediata.
Con il digitale vengono rispettate
le logiche tipiche del processo di ricerca e selezione fra azienda e candidati; la piattaforma indipendente
di video-streaming garantisce l’assoluta riservatezza del database; i
candidati registrano dei video talent, secondo interviste a tappe, che
li qualificano immediatamente. Dopo la sua costituzione, la società en-
tra di diritto nel registro speciale
delle imprese italiane Start up innovative e attrae subito cinque nuovi
soci con background internazionale,
formando così una squadra di figure
chiave per il network. Se il servizio
per i candidati è completamente gratuito, per le aziende l’utilizzo è a consumo (pay per use), senza abbonamento o vincoli. I riscontri ci sono:
alcune centinaia di aziende iscritte,
migliaia di candidati. Gli sviluppi dall’Italia vanno verso Europa e Russia
e verso Usa e Cina entro il 2015. Tante news e spin-off, ma ancora segreti.
Il progetto è unico: creare un servizio per tutti, che faciliti l’incontro tra
chi offre e chi ricerca lavoro, per azzerare le distanze e permettere a
chiunque di poter ambire al lavoro
[W. P.]
per il quale si sente tagliato.
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
investimenti
Intesa Sanpaolo nell’indice verde
Wind lancia «Transparency Forum», una
piattaforma che raccoglie progetti ed
esperienze innovative legati alla trasparenza,
in Italia e all’estero. Una redazione racconterà
quanto di positivo sta avvenendo grazie alla
condivisione aperta delle informazioni ed alle
nuove forme di collaborazione online.
Intesa Sanpaolo fa il suo ingresso nell’indice
«The A List: The Cdp Climate Performance
Leadership Index 2014» per le azioni volte a
ridurre le emissioni di carbonio e mitigare i
rischi del cambiamento climatico. L’indice è
stato realizzato da Cdp, l’Ong internazionale
che orienta le economie sostenibili.
Titoli di Stato
Il Tesoro
Sta collocando i titoli
a tassi sempre
più bassi
Questo è
un bene
per il bilancio
dello Stato
mercati
e gestori
«Le azioni? Meglio
utility e autostrade»
5
Il Btp Italia taglia i tassi
Cedola minima all’1,15%
Collocamento fra oggi e giovedì 23. Gli analisti non temono lo spread
R
itorna la tensione, e
forte, anche sui titoli di
Stato. Il nervosismo ha
coinvolto stavolta anche i
bond governativi, primi tra
tutti quelli della periferia. A
pagare, con forti cali dei prezzi, sono stati anche i titoli dell’Italia con lo spread risalito
sopra quota 200 punti durante la giornata di giovedì. Una
fiammata che ha fatto temere
un ritorno di crisi per tutto il
debito italiano. Venerdì poi
sono tornati gli acquisti con lo
spread che è ridisceso sui 160
punti. A innescare il drastico
movimento al ribasso, iniziato
nella tarda mattinata di mercoledì, sono stati i timori per
lo stato di salute dell’economia globale accresciuti dalle
recenti letture sconfortanti di
dati macro tedeschi e americani. Ad accentuare poi il
Lavoro in corso .23
Wind, portale per la trasparenza
ANSA
SANDRA RICCIO
MILANO
.
trend sull’obbligazionario di
tutto il comparto periferico si
sono aggiunte le preoccupazioni per l’eventualità di una crisi
di governo in Grecia.
Per gli esperti non c’è da temere. Anzi. «Il forte balzo indietro dei giorni passati è un’opportunità d’acquisto - dice Mario Beccaria, responsabile Divisione Asset Management di
Banca Generali -. Lo storno che
ha colpito i Paesi periferici è
un’opportunità per comprare
soprattutto le durate più lunghe per quegli investitori che ne
erano a corto». Il suggerimento
è di guardare a scadenze sotto
ai sette anni, per arginare meglio i momenti di volatilità.
L’esperto ha fiducia nel mercato obbligazionario. Questo perché ci sono tutta una serie di interventi ad opera della Banca
centrale europea e delle altre
banche centrali che sosterranno i bond governativi. In più
l’Europa non vede avvicinarsi
la
settimana
dei
cambi
in fretta il rischio di un rialzo
dei tassi perché soffre ancora di
un quadro macroeconomico
zoppicante. I risultati degli
stress test poi elimineranno le
incertezze su questo tipo di asset class. A guadagnarci saranno i bond delle banche.
E lo spread? «Non c’è rischio
che torni a livelli insostenibili –
dice Giulio Casuccio, a capo del
Fixed Income e del Multi-Asset
Investments di Fondaco Sgr -.
L’atteggiamento della Bce mira
esplicitamente a contenere
un’esplosione del differenziale,
come già fatto negli anni passati». Per l’esperto si tratta di una
garanzia esplicita. Può non essere efficace sulle singole giornate di Borsa però nel medio
periodo dovrebbe favorire un
rientro verso livelli visti fino a
una settimana fa.
Certo i prezzi dei Btp sul secondario sono ancora alti e ben
al di sopra di quota 100. La correzione dei giorni scorsi ha
Piero Verzetti
Banca Akros
Con il calo dei tassi di interesse degli obbligazionari,
l’attenzione torna sulle
azioni con il dividendo. Si
tratta della mossa adatta a
questo momento?
«Apparentemente sì. Visti
anche i considerevoli cali
delle borse mondiali nella
settimana appena trascorsa,
sembrerebbero delle buone
opportunità d’investimento
poiché un abbassamento dei
corsi azionari automaticamente aumenta il “dividend
yield”, a patto però che il dividendo sia sostenibile. Questo dipende dal business model e dal vantaggio competitivo della società che si prende in considerazione. Da
parte del risparmiatore vanno fatte quindi della valutazioni attente prima di scegliere».
tassazioni dei singoli Paesi. La
tassazione del dividendo cambia anche di molto nei principali Paesi, e per fare qualche
esempio, in Francia è pari al
30 per cento, negli Stati Uniti
al 15 per cento, in Gran Bretagna è del 10 per cento, in Germania è al 26,37 per cento e in
Svizzera è al 35 per cento. A
questo bisogna aggiungere la
tassazione per i residenti in
Italia che è del 26 per cento.
Questo è penalizzante per tutti i titoli azionari esteri, offrendo quindi dei rendimenti
cedolari sensibilmente inferiori per l’investitore residente in Italia».
Qualche nome di azienda interessante?
«Ci sembrano interessanti
Atlantia (“dividend yield” atteso di circa il 5,1 per cento),
Hera (“dividend yield” atteso
di circa il 4,8 per cento, Sias
(“dividend yield” atteso di circa il 4,6 per cento); tra le Mid
& Small Cap ci sembra interessante Ima (“dividend
yield” atteso di circa il 4,7 per
cento).
Su quali settori a cedola è
meglio puntare in questo
momento?
Vi aspettate più volatilità su
questo tipo di titoli nei prossimi mesi?
«Preferiamo i settori delle
utility e quello delle autostrade, perché ci sembrano
meno esposte a una revisione al ribasso delle stime di
utile e perché sono quelle
con i “dividend yield” tra i
più alti».
«Vista la volatilità riesplosa
nelle ultime settimane, molto
spesso anche questi titoli “difensivi” hanno perso in poche sedute quello che sarà il
dividendo futuro. Riteniamo
che nei prossimi mesi la volatilità rimarrà elevata, e che
l’investimento azionario non
è mai da considerarsi un sostituto all’investimento in
obbligazioni».
[S. RIC.]
Meglio restare in Italia o è
bene guardare anche alle
azioni estere con la cedola?
«E una scelta dettata dalle
I MERCATI VALUTARI
L’euro si riprende mentre i listini vanno giù
L’
L andamento
- LA STAMPA
CARLO ALBERTO DE CASA*
Le candele giapponesi sono il
metodo più usato in Borsa per
analizzare le quotazioni in
quanto includono 4 valori per
ogni periodo: apertura,
chiusura, massimo e minimo. Il
corpo della candela è dato dai
valori dell'apertura e della
chiusura della settimana.
Candela verde: quando la
chiusura di settimana è a un
valore superiore rispetto a
quello dell'apertura. Candela
rossa: se la chiusura di
settimana è a un valore
inferiore rispetto a quello
dell'apertura della settimana. I
due
estremi,
definiti
tecnicamente
"shadow"
rappresentano il massimo della
settimana (la linea sul lato
superiore della candela) e il
minimo della settimana (al di
sotto di ciascuna candela).
0,80349
L
a discesa dei mercati azionari
della passata settimana ha ridato fiato all’euro, che ha sfiorato nella seduta di mercoledì quota
1,29 nei confronti del dollaro, per poi
tornare in area 1,275 in seguito al
rimbalzo delle borse di venerdì.
L’andamento è stato analogo nei
confronti del pound inglese, con la
coppia euro/sterlina che è risalita in
area 0,805, per poi stornare e chiudere la settimana a 0,7925. L’area
0,804-0,805 si è così confermata
una valida resistenza sul cambio,
respingendo al ribasso per la terza
volta le quotazioni.
Il difficile momento dei listini
aperto qualche spiraglio. Titoli
come il dieci anni con scadenze
in dicembre e cedola del 2,25%
si sono avvicinati a un prezzo di
100. Intanto sul mercato sta arrivando il nuovo Btp Italia. Venerdì il Tesoro ha comunicato
che offrirà un tasso cedolare
minimo garantito dell’1,15% per
la settima emissione del titolo
legato all’inflazione italiana. Il
tasso definitivo sarà fissato al
termine del periodo di raccolta
degli ordini di acquisto. Il nuovo
Btp Italia sarà collocato dal 20
al 23 ottobre. Nelle sei passate
emissioni il Tesoro ha raccolto
quasi 87 miliardi di euro.
Il Btp Italia ha dimostrato di
reggere meglio agli urti dei
mercati nei giorni scorsi, sulle
scadenze più brevi però. Si è
mosso di più invece il titolo con
scadenza nell’aprile 2020 (cedola 1,65%). Stessa durata di
quello in sottoscrizione nei
prossimi giorni. Ma cedola decisamente meno interessante.
domande
a
0,79254
0,78900
0,77656
18 22 27
1
ago ago ago set
5
set
10
set
15
set
19
set
2014
24
set
29
set
3
ott
8
ott
13
ott
17
ott
Fonte: Piattaforma MetaTrader
- ActivTrades
azionari ed il rallentamento della corsa del dollaro hanno ridato fiato anche all’oro, arrivato ai massimi dell’ultimo mese in area 1.250 dollari
l’oncia, per poi chiudere l’ottava a
1.238. Nonostante questo recupero il
trend appare ancora debole, anche se
le notizie provenienti dalla Svizzera
potrebbero presto riportare l’attenzione dei mercati sul prezioso.
Incertezza sull’oro
Un referendum
in Svizzera può
cambiare il trend
Il 30 novembre prossimo i cittadini
elvetici si recheranno infatti alle urne
per un referendum riguardante le riserve auree nazionali. In caso di vittoria del sì la Banca Centrale dovrà alzare la quota di oro sul totale delle riserve del paese, portandola, entro
cinque anni, al 20%. Attualmente le
riserve in oro sono pari a 1.040 tonnellate, pari al 7,8% del totale, sarebbe quindi necessario l’acquisto di circa 1.600 tonnellate di oro per innalzarle ad almeno 2.665 tonnellate. La
Swiss National Bank dovrebbe poi far
rientrare in patria la parte di riserve
auree detenute all’estero (nei caveau
di Londra e Toronto) ed avrebbe il divieto di vendere, anche in futuro, le
riserve auree nazionali. Uno scenario
ancora tutto da decifrare quindi.
*Analista dei mercati valutari
presso ActivTraves Londra
24 .Lavoro in corso
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Le abitudini dei clienti
Capiranno che eliminare
il denaro fisico conviene
anche a loro. La ritrosia si deve
al fatto che con i mezzi virtuali
non si può evitare la tracciabilità
C’è chi non vede l’ora di cambiare
e chi non è mai entrato
in una banca né mai lo farà
E non è neanche questione
di commissioni: sono bassissime
L’intervista
made in Italy
Le resistenze dei negozianti
2
miliardi
Il valore delle transazioni
gestite da CartaSi, che dal
1985, in Italia, è la società
leader nel campo dei
pagamenti elettronici
13,5
milioni
Le carte di credito
attualmente in circolazione,
con più di 29 milioni di
funzioni di debito e 600 mila
esercenti convenzionati
Trent’anni di innovazione
CartaSi è dal 1985 la società leader in Italia nei pagamenti elettronici con oltre 2
miliardi di transazioni complessivamente gestite, 13,5 milioni di carte di credito
in circolazione, più di 29 milioni di funzioni di debito e 600 mila esercenti
convenzionati. CartaSi gestisce inoltre 530.000 mila Pos e circa 10.000 Atm
VERSAMENTI ELETTRONICI
“Obiettivo di CartaSi:
pagare tutto col telefonino”
L’amministratore delegato Laura Cioli: entro l’anno arriva MySi,
una tecnologia che permette di virtualizzare qualunque carta
NADIA FERRIGO
M
archigiana di origine, milanese dal suo
primo giorno di Mba
alla Bocconi, da un
anno Laura Cioli è
l’amministratore delegato di CartaSi, società leader nei pagamenti
elettronici con 2 miliardi di transazioni gestite, 600 mila punti vendita
convenzionati, 2 mila esercenti dotati del Pos virtuale XPay per le vendite online e oltre 13 milioni di carte
in circolazione. Laureata in Ingegneria elettronica, ha lavorato nel
mondo dell’energia per Eni
Gas&Power, poi telecomunicazioni
con Vodafone e media come direttore generale di Sky Italia: un’esperienza trasversale che servirà a Cioli per affrontare le sfide della «monetica», l’insieme di conoscenze
elettroniche, informatiche e telematiche indispensabili per disegnare il
futuro dei pagamenti. Le nuove tecnologie hanno già moltiplicato le
possibilità del settore, oggi popolato
da concorrenti agguerriti come
Paypal, Apple e Amazon.
Niente più tessere e carte: il portafoglio diventa virtuale. Fantascienza oppure futuro prossimo?
«Sta già accadendo. A fine anno lanceremo MySi, che grazie alla tecnologia Hce permette di virtualizzare
qualunque carta, di credito o anche
di raccolta punti, oggetti completamente diversi tra loro che potranno
essere accessibili in una sola applicazione sul telefono. La tecnologia
già lo permette, basta organizzarsi
con i diversi partner».
Vero è che gli italiani non sono
grandi fan della moneta elettronica: il numero medio di transazioni
procapite con carte è 31, mentre in
Olanda, Francia e Regno Unito sia-
mo a 130. Il fatturato dell’e-commerce sui consumi delle famiglie italiane
pesa per circa il 6 per cento, la media
europea è il 15 per cento. Nemmeno
gli esercenti sembrano troppo ben
disposti: si è visto con l’obbligo del
Pos per i pagamenti al di sopra dei 30
euro. Chi deve iniziare a cambiare
mentalità?
«Entrambi. Dal punto di vista dell’esercente, c’è tutta la convenienza a
usare strumenti di pagamento digitali. Per farlo sostengono dei costi, ma
equivalenti a quelli per la gestione del
contante, anche se la percezione è diversa. Credo che non sia questo il
problema, quanto la trasparenza delle transazioni. Prima di arrivare in
CartaSi non avevo questa sensibilità,
poi ho iniziato a usare sempre la carta, anche in taxi. Il lavoro che dobbiamo fare è comunicare bene, a partire
dal consumatore, evidenziando i benefici del virtuale: sicurezza, tutela
della privacy, servizi. Così anche gli
esercenti capitoleranno».
Secondo il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, occorre ripensare le commissioni bancarie su carte e bancomat,
se si vuole incentivarne l’utilizzo.
I numeri di CartaSi
Oltre
13,5 mln
2 mld
di transazioni
complessivamente
gestite
Oltre
di carte credito
in circolazione
(credito e prepagate)
600.000
29 mln
di funzioni
di debito (nazionali
/internazionali)
esercenti
convenzionati
530.000
12.000
POS gestiti
esercenti dotati
del Pos virtuale XPay
di CartaSi, per
le vendite online
10.000
15
ATM gestiti
transazioni
e-commerce all'anno
per carta attiva
su internet
- LA STAMPA
Digitale
Arriverà
a fine anno
MySi, wallet
di CartaSi per
i clienti dotati
di smartphone
con Android
AP
«Nessun pericolo
se si perde
il cellulare, dentro
non ci sono dati»
rezza. E qui il primo dubbio: e se poi
perdo il telefono?
«Non succede niente. La cosa bella
della nostra nuova applicazione è la
semplicità dell’interfaccia per il consumatore, mentre la complessità è
nascosta. Mi spiego: nel telefono non
resta nessun dato, è una tecnologia
sicura. Certo più dei contanti: se si
perdono, non c’è più niente da fare».
Tra i vostri progetti c’è la creazione di
una città «cashless», con uso del contante è al minimo. Di che si tratta?
«Non credo sia la ricetta giusta per
eliminare il sommerso: se la carta
non viene usata per non essere tracciati, poco importano le commissioni.
Avere un Pos può costare da due a
dieci euro, una cifra modesta. Si torna al solito tema: la resistenza sul costo aggiuntivo è legata al fatto che
l’utilizzo di questi strumenti non consente di eliminare gli elementi di tracciabilità. La partita non è legata al
Pos: non basta abbassare le commissioni per eludere il nero, anche portarle a zero non funzionerebbe».
«Ci sono persone che non sono mai
entrate in banca e mai lo faranno, altre che invece danno per scontato che
si possa fare tutto con il telefono. Le
fasce più giovani senza dubbio sono le
più predisposte, senza differenza tra
uomini e donne. Gli spazi per crescere ci sono, noi li stiamo occupando:
grazie a innovazione tecnologica e
cambiamento dei sistemi di consumo
assistiamo a una mutazione epocale».
Nel nostro Paese i pagamenti elettronici sono il 15% del totale, la metà
della media europea: puntate ad arri-
Secondo una ricerca da voi condotta
sui consumatori, per sei su dieci la caratteristica più importante è la sicu-
vare al 31% nei prossimi quattro anni, ma chi è pronto a trasferire il portafoglio sullo smartphone ?
«L’obiettivo è dimostrare che se ci
mettiamo tutti insieme possiamo cambiare in modo significativo la situazione. Vogliamo togliere agli interlocutori
tutti gli alibi che fino a oggi sentiamo:
per noi è un biglietto da visita per dimostrare che sì, si può fare. Siamo alla
ricerca di una città non troppo grande,
dove ci sia un’amministrazione ben disposta che voglia fare sua la nostra visione. Ho già raccolto diverse manifestazioni di interesse, da imprenditori,
banche, aziende disposte a partecipare. Per ridurre drasticamente il peso
del contante, i problemi da superare
sono la mancanza di determinazione e
di un progetto comune».
Non si parla solo di città senza contati, ma anche di un settore preciso. Si
parte dai trasporti?
«Stiamo siglando una accordo di
partnership con Trenitalia che ci
consentirà di integrare in un solo prodotto una serie di componenti:
l’obiettivo è digitalizzare interamente
il mondo dei trasporti. In Italia i punti
non presidiati sono moltissimi: ormai
il consumatore si aspetta di poter pagare i parcheggi, il metrò o noleggiare una bicicletta senza ricorrere agli
spiccioli. A breve presenteremo tutti
i dettagli con Trenitalia».
Un anno in CartaSi, come è andata?
«Faticoso, ma entusiasmante. Posso
dire di essere fortunata, la sfida è
ambiziosa, ma coincide con l’esigenza di velocizzazione del cambiamento. Il mio incarico rappresenta la
convergenza tra le mie esperienze
precedenti: che si parli di telecomunicazioni, servizi finanziari o media,
bisogna fronteggiare gli stessi concorrenti. Apple o Amazon, non cambia: la loro vocazione è catturare più
dati e informazioni possibili. Noi non
abbiamo intenzione di restare indietro, anzi. Puntiamo sull’innovazione: i quattro direttori da me dipendenti, che si occupano di innovazione e sviluppo, marketing, vendite e
comunicazione del brand, hanno
meno di 40 anni, tre su quattro non
erano in azienda un anno fa, hanno
esperienze internazionali e articolate. Tutti requisiti fondamentali, perché insieme a me saranno motore e
guida dell’azienda».
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
.
Lavoro in corso .25
Crai, nuovi prodotti top
Moda, Casadei apre in Cina
La nautica made in Italy cerca di rialzarsi dalla
crisi e si mette in mostra. Così a Nautilia, la
rassegna storica imbarcazioni usate di Aprilia
Marittima, in Friuli (in programma dal 24 al 26
ottobre). Un’esposizione che si apre su 50 mila
metri quadrati, con i principali marchi, e che
prosegue poi online sul sito nautilia.org.
Crai lancia il nuovo posizionamento “Nel cuore
dell’Italia”. Inoltre l’insegna che fattura 3,2
miliardi di euro ha operato un upgrading della
linea top, Piaceri Italiani. Sono 84 prodotti
diffusi in 15 Regioni. «Vogliamo rappresentare
il meglio del Paese», ha detto il responsabile
della marca privata, Gianluigi Bollati.
Cesare Casadei annuncia la sua prima apertura
in Cina. Il luogo scelto per l’apertura della prima
boutique Casadei è uno dei punti nevralgici
dello shopping cinese: il mall Plaza 66. I 62
metri quadrati di superficie sono racchiusi da
pareti e da un soffitto specchiati con pattern di
acciaio lucido, luci e scaffalature di pelle bianca.
Le aziende
Nautica in mostra, ma usata
CALZATURE
Lumberjack cresce in Europa
e fa rotta su Asia e Stati Uniti
L’ad Valsecchi: dalla dimensione nazionale siamo passati a quella globale
La nuova filosofia
Si chiama
“urbanature”
fa riferimento sia
alla città, l’ambiente
in cui i prodotti
saranno utilizzati,
che alla natura
C
on più di cinquanta nuovi
«shop in shop» già partiti e altri cento in programma per il
prossimo anno, in casa Lumberjack
tutto è pronto per conquistare l’Europa. Ri-organizzare la rete di vendita nazionale e internazionale è solo il
primo passo della strategia pensata
per lanciare oltre i confini italiani lo
storico brand veronese fondato dalla
famiglia Antonini. Acquisito nel 2012
da «Ziylan Group», il più grande
gruppo calzaturiero turco con sette
società, 500 milioni di fatturato e
3mila dipendenti, il marchio può contare anche sul recente ingresso nella
già prospera compagine societaria
del fondo «Turkven Private Equity».
Nel futuro di Lumberjack, che ha
chiuso lo scorso anno con un fatturato di circa 28 milioni e una produzione di 1 milione e mezzo di scarpe,
c’è una crescita stimata del 30 per
cento, da realizzare proprio grazie
all’aumento delle calzature vendute nei negozi multimarca europei.
«Posso assicurare che abbiamo appena iniziato: nel corso di quest’anno abbiamo dato priorità al consolidamento della rete di distribuzione
nazionale, investendo su aree dedicate interamente al nostro marchio, ma sempre all’interno di distributori multimarca - spiega Andrea Valsecchi, 41 anni, nuovo amministratore delegato con un passato in Geox e Bata -. Lumberjack
ha tutte le carte in regola per pas-
28
milioni
Il fatturato nel 2013,
anno in cui sono state
prodotte 1 milione e mezzo
di scarpe. La crescita stimata
per il 2014 è del 30%
sare da una dimensione nazionale a
una globale: il prossimo anno sarà
dedicato all’Europa, mentre solo a
partire dal 2016 inizieremo a cercare
partner strategici per arrivare anche oltreoceano, dove si presentano
per noi le opportunità più interes-
santi, con Asia e Americhe in testa».
Fino allo scorso anno, la distribuzione del marchio della foglia d’acero
si limitava a Grecia e Turchia, realizzando circa il 20 per cento del fatturato: oggi è in Spagna, Grecia e Benelux,
dalla prossima primavera arriverà anche in Germania, Svizzera, Francia,
Austria, Russia e paesi ex Unione Sovietica. «Ritagliare uno spazio per i
nostri prodotti anche all’estero è un
obiettivo alla nostra portata, quel che
non dobbiamo perdere di vista è la forte identità del marchio - continua -. La
nostra storia è legata a una garanzia
di robustezza e praticità che vogliamo
conservare, rendendo però le nostre
calzature più contemporanee e fun-
zionali. La nuova filosofia “urbanature” fa riferimento sia alla città, l’ambiente in cui i prodotti saranno utilizzati e dove nascono le tendenze contemporanee, che alla natura, sinonimo di semplicità e concretezza».
Anche se la moda maschile resta
l’attività principale, sono nate due nuove linee, dedicate a donne e junior. Per
il momento non è ancora in programma una piattaforma di vendita online.
«Di certo è una prospettiva interessante, che non vogliamo trascurare conclude Valsecchi -, ma seguiamo la
politica dei piccoli passi: niente di improvvisato, una buona pianificazione e
grande cura per i dettagli, in tutto quel
[NAD. FER.]
che facciamo».
EXPORT GLOBALE
Per il caffè
le macchine
di Elektra
ELEONORA VALLIN
E
lektra è una piccola azienda di
36 addetti a Sud di Treviso
che fattura sei milioni. Produce pregiate macchine da caffè, per
casa e bar, dal 1947. Al tempo si chiama «La Tarvisium»; il business lo gestiva Umberto Fregnan che costruì
il primo prototipo di macchina a leva
e lo portò a Cortina, sul portapacchi
della sua Giardinetta. Poi è arrivato
il figlio Florindo, infine i nipoti Federico e Andrea. Il nome Elektra deriva dal greco elektron (oggetto che risplende) che racchiude il senso della
qualità fatta a mano: pezzo per pezzo, dalla lamiera alla lucidatura.
Quaranta i modelli a catalogo: dalla verticale e retrò Belle époque, in
rame o ottone, alle più avanguardiste in plexiglas luminoso: la Barlume
esposta anche al Moma di New York
o la Aletta in acciaio inox, fino all’ultima nata, non ancora a catalogo, in
partnership con Audi e coperta da
vetri di murano. Elektra cresce del
20% l’anno, esporta l’80% con primo
mercato la Corea, poi Cina, Australia, Nuova Zelanda, Russia e Gran
Bretagna. E tra 15 giorni l’entrata sul
mercati arabo di Doha.
«Il business dell’espresso sta
esplodendo - rivela l’ad Federico
Fregnan - all’inizio si acquistavano
prodotti di bassa qualità ora si cercano tecnologia e design». Ventiquattro le aziende che in Italia producono macchine per caffè: 21 le assemblano, tre le costruiscono. Tra
queste c’è Elektra che, tra i clienti,
vanta postazioni di pregio come Eataly (da cui l’ultima commessa per il
Caffè alla Mole Antonelliana), Harrods, La Fenice, l’aeroporto di Dublino, Williams-Sonoma in California,
gli Abc Studios in Australia. Cinquemila i pezzi l’anno per bar, 2mila per
la casa. Nessuna vendita alla Gdo ma
negozi di pregio ed e-commerce selezionato. Il mercato delle cialde? «Noi
restiamo fedeli alla liturgia del buon
caffè» chiude Fregnan che anticipa il
futuro touch: nel 2015 uscirà sul
mercato la prima macchina digitale.
26 .Lavoro in corso
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
La posta
di Maggi
A CURA DI GLAUCO MAGGI
[email protected]
COORDINAMENTO DI AGNESE VIGNA
[email protected]
Le lettere vanno spedite alla redazione
di TuttoSoldi in via Lugaro, 15
Trasferire i titoli
a volte è un calvario
844 del codice civile, con una
procedura d’urgenza (urgenza
per modo di dire, sei mesi in
media ) di fronte al giudice.
Provvedere a proprio spese è
più rapido e costa meno
(difficilmente i costi sono
rimborsati per intero anche in
caso di vittoria in causa).
Ingiusto? Sì, ma così è.
Una procedura informatica gestisce le richieste dei clienti
per lo spostamento dei risparmi presso altri istituti di credito Difendersi
dai morosi
Esprimo il mio
disappunto sul
comportamento usato dalla
Banca Cariparma (in
particolare si tratta
dell’agenzia di Carmagnola)
in quanto, da quando ho
chiesto la chiusura del
conto corrente e il relativo
trasferimento del deposito
titoli, sono trascorsi ormai 5
mesi senza che io abbia
ottenuto soddisfazione.
Finora ho ottenuto soltanto
il passaggio di alcuni titoli.
Ho mandato un reclamo
scritto ad agosto e non
avendo ottenuto risposta,
ho sollecitato senza
ottenere niente di concreto,
se non una lettera nella
quale mi si diceva che era
stato trasmesso il tutto
all’ufficio competente.
Esistendo un regolamento
interno con i vari tempi da
rispettare, vorrei sapere i
termini della suddetta
banca.
VALERIO APPENDINO
A nostra richiesta, l’ufficio
stampa di Cariparma ha
spiegato che la banca è
“dotata di un applicativo
informatico in grado di
eseguire le richieste della
clientela, con riguardo al
trasferimento titoli presso
altre banche, direttamente
effettuabile in via decentrata
dalle filiali. Questa procedura
può essere ritardata solo a
causa di fattori esterni alla
normale operatività,
intervenuti in questo caso
all’interno della filiale di
riferimento del cliente”. La
banca ammette il ritardo
della filiale, scusandosi con il
signor Appendino ma
specificando “che il reclamo
scritto del cliente è pervenuto
il 14 agosto e impegna la
banca a fornire risposta entro
90 giorni dalla ricezione”.
Precisa pure che “allo stato
attuale i titoli in oggetto sono
stati trasmessi alla nuova
banca indicata dal cliente e
risulta richiesta l’emissione ad
Amundi Sgr del certificato
cartaceo relativo al Fondo
Amundi Eureka Brasile 2016”.
Infine, desidera anche
“informare che fino alla data di
trasferimento i titoli sono stati
custoditi dalla banca senza che
gli stessi possano aver subito
eventuali ripercussioni sul
risultato complessivo
dell’investimento”.
scarico condominiale che
oltre a non essere fonoisolata è separata dalla mia
camera solo da una tavella di
pochi centimetri. Come posso
risolvere concretamente e
velocemente il problema che
mi impedisce di riposare la
notte? Nell’eventualità che io
decidessi di far fono-isolare la
tubatura dal mio
appartamento accollandomi
le spese, come posso
tutelarmi da eventuali danni
accidentali prodotti dal mio
idraulico di fiducia
accidentalmente causati a
terzi?».
ROBERTO DOVIZIO
Scarichi rumorosi:
meglio il fai da te
In corrispondenza della
mia camera da letto c’è il
gomito della colonna di
?
il
quesito
Che un fono-isolamento
possa provocare danni
accidentali a una tubatura è
altamente improbabile. In
teoria è possibile, nel caso in
questione, ricorrere all’articolo
Sono consigliere di
condominio. Nell’ultima
assemblea è sorta una
discussione tra
l’amministratore ed un
condomino, in quanto
quest’ultimo sosteneva che,
per l’ottenimento da parte del
giudice di decreto ingiuntivo
e conseguente precetto nei
confronti dei condomini
morosi, non è necessaria
l’assistenza di un avvocato.
PIETRO SIGNORELLI
Giustissimo, si può fare
senza avvocato. Questo però è
quello che accade solo in teoria.
In pratica purtroppo la
complessissima procedura per
il recupero della morosità
condominiale è del tutto
impossibile da gestire, da parte
di una persona che non sia un
professionista. Se avessimo più
spazio a disposizione per
Il “rent to buy”:
un possibile aiuto alla crisi
del mercato immobiliare
Il D.L. 12.9.2014, n. 133, cosiddetto “Sblocca Italia”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 212
del 12.9.2014, entrato in vigore
il giorno seguente, ha introdotto nell’ordinamento giuridico
italiano una prima disciplina
del cosiddetto “Rent to Buy”, in
attesa della conversione in legge; potrebbe essere un toccasana per il mercato immobiliare.
L’art. 23 consente di stipulare contratti coi quali si concede
al conduttore di entrare immediatamente nel godimento di
un immobile, con diritto di acquistarlo entro un termine de-
terminato ed ad un prezzo logicamente predeterminato.
Il contratto può essere stipulato da proprietari che siano costruttori, privati proprietari, società immobiliari,
etc.., senza alcuna limitazione; egualmente i soggetti che
possono entrare in godimento
immediato possono essere famiglie, professionisti, imprese
etc…L’operazione può avere
ad oggetto ogni immobile, in
qualunque comune: abitazioni, locali commerciali, artigianali, studi professionali, capannoni, etc.., in condominio o
edificio oppure costituenti autonome unità immobiliari.
Il fattore rivoluzionario che
rende assai conveniente acquistare casa in tal modo è la
possibilità di imputare al prezzo di vendita una parte del canone mensile versato nel frattempo (nella misura indicata
dalle parti in contratto), corrispondendo così in seguito, al
momento del rogito, solo più la
rimanenza di prezzo; in quel
momento il conduttore della
casa ne diverrà proprietario,
senza che i canoni pagati nel
frattempo siano stati pagati “a
spiegare questa situazione, se
ne renderebbe perfettamente
conto.
Contabilizzazione
del riscaldamento
In una risposta in merito
alla contabilizzazione
dell’acqua non obbligatoria,
fate cenno a tale
obbligatorietà per quanto
riguarda il riscaldamento
negli immobili condominiali.
In base a quali leggi o
provvedimenti tecnici? Sono
validi su tutto il territorio
italiano o solo a livello
regionale? Vi sono
tempistiche per l’osservanza
di tali leggi o provvedimenti?
Occorre la maggioranza dei
soli presenti, in termini di
millesimi, per la validità
dell’assemblea?
CLEMENTINO BARBERIS NEGRA
L’obbligatorietà della
contabilizzazione del calore è
sancita a livello nazionale solo
per i nuovi edifici (articolo 5 del
D.P.R. 551/1999) o in caso di
integrale ristrutturazione
dell’impianto centralizzato
(D.P.R. 59/2009 ), salvo gravi
impedimenti di natura tecnica
da evidenziare in una relazione
tecnica. Per gli impianti
centralizzati esistenti
l’obbligatorietà esiste
perdere”. Le parti dovranno
stabilire entro quanto tempo il
conduttore potrà chiedere di
diventare proprietario; non
sarà obbligato a farlo ma ne
avrà gran convenienza, anche
perché potrà accedere assai
facilmente ad un mutuo per
poter versare il residuo dovuto, avendo nel frattempo versato generalmente (almeno)
un 25-30 % del prezzo.
Mutuo a cui mai avrebbe potuto accedere all’inizio per finanziare l’intero acquisto. I
contratti, redatti per atto pubblico o scrittura privata autenticata e trascritti, garantiranno
l’acquirente contro sorprese
(fallimenti, pignoramenti etc..)
in capo al venditore, per il periodo convenuto e che potrà arrivare fino a dieci anni.
PIER PAOLO BOSSO
CONFEDILIZIA
Previdenza
Pensione ai parasubordinati: il patatrac è assicurato
BRUNO BENELLI
P
aghi 1 e prendi 1. E’ questo il
principio sul quale si basa il
calcolo contributivo della
pensione. Né un centesimo in più,
né un centesimo in meno. In questo modo la misura del reddito di
lavoro diventa determinante: la
pensione diventa figlia esclusiva
della busta paga. E perciò chi nella vita ha realizzato bassi stipendi, avrà una pensione assolutamente modesta. Se poi a questa
situazione si aggiunge la continua
precarietà dei lavori accompagnata da ricorrenti periodi di
inoccupazione, il patatrac pensionistico è assicurato.
Prendiamo la situazione dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, e tutto quel
variegato mondo di lavoratori «un
po’ carne e un po’ pesce» che vanno
sotto il nome di parasubordinati.
Attualmente versano all’Inps:
a) il 28,72 per cento dei lavoratori, quelli che non hanno altri lavori né pensioni;
b) il 27,72 per cento del totale,
quelli che in aggiunta sono professionisti con partita Iva;
c) il 22,00 per cento, quelli che
hanno anche un altro lavoro, in
genere il principale, oppure sono
già in pensione.
Che rendita avranno dall’Inps? Ricorriamo a un esempio
Al mese 570 euro
con 35 annualità
Ma con soli 20 anni
si scende a 255 euro
concreto di un lavoratore con 35
anni di contributi (ipotesi non
molto realistica) con un compenso lordo annuo (fisso) di 12 mila
euro (mille al mese).
A queste condizioni avrà una
pensione Inps di: a) 570 euro al
mese se versa il 28,72 per cento; b)
550 euro se versa il 27,72 per cento; c) 450 euro se versa il 22 per
cento. Ovviamente questi conti si
basano sulla misura dei contributivi in vigore nel 2014 e il risultato
finale non tiene conto delle rivalutazioni annuali dei contributi, per
cui in concreto le pensioni saranno un pochino più alte delle misure qui indicate.
Ma se gli interessati avessero
solo 20 anni di contributi (il minimo chiesto dalla legge) le pensioni scenderebbero, rispettivamente, a 330 euro, 315 euro e 255
euro al mese. Senza più possibilità di portarle al minimo (oggi 501
euro) perché questa integrazione non è prevista dal metodo
contributivo.
E non è finita: c’è un ostacolo
nascosto che rende più difficile il
cammino verso la pensione. La
legge infatti vuole che per riconoscere in pensione un anno intero il
parasubordinato versi i contributi su un reddito minimale di 15.516
(all’incirca 1.300 euro al mese come media). Perciò se il contributo
è inferiore al minimo settimanale
di 370 euro, 358 euro e 285 euro
(rispettivamente per le tre categorie sopra indicate), l’Inps ridurrà il numero dei mesi in proporzione a quanto è stato versato.
Risultato? Per i parasubordinati che sono sotto il minimale i
20 anni diventano la “quota-chenon-c’è”. Per avere un anno intero
in pensione devono lavorare 15-18
mesi. Per fare 20 occorre lavorare
26-32 anni.
attualmente solo in Piemonte
(entro l’1 settembre 2014,
D.G.R. 27 aprile 2012, numero
85-3795) e in Lombardia (di
fatto anche se non formalmente
entro l’agosto 2014, si veda da
ultimo D.G.R. 23 maggio 2012,
numero 3522). Tali termini
saranno forse ulteriormente
prorogati. La decisione prevede
l’assenso della maggioranza
dei condomini che possieda
almeno metà dei millesimi.
Ho 61 anni: quando
la pensione
Sono nata nel 1953, ho
lavorato dall’anno 1972 fino al
1998 maturando 1.377
settimane. Vorrei sapere
quando andrò in pensione?
Nel 2020 oppure ho qualche
speranza di poter anticipare
questa data? Allego una sua
risposta fornita ad un altro
lettore con la quale lei gli
comunica che potrà andare in
pensione a 63 anni con soli 20
anni di contributi.
SILVANA
La risposta riguarda una
persona che liquiderà la
pensione calcolata
esclusivamente con il sistema
contributivo. Lei invece avrà il
calcolo cosiddetto misto
(retributivo e contributivo) e
l’Inps pagherà la pensione,
come lei anticipa, solo a partire
dall’anno 2020.
Docente scuola
di secondo grado
Sono una docente di scuola
secondaria di secondo grado ed
ho raggiunto quota 96: ho
infatti 60 anni più 36 anni di
contributi. Vorrei sapere se
posso anche io fare domanda di
pensione anticipata?
OSCAR
Assolutamente no. Lei
rientra in pieno nella legge di
riforma e quindi potrà avere la
pensione o con circa 67 anni di
età (pensione di vecchiaia) o
con oltre 43 anni di contributi
(pensione anticipata).
Hanno collaborato:
GIANLUIGI DE MARCHI
BRUNO BENELLI
SILVIO REZZONICO,
PRESIDENTE CONFAPPI
domande
e risposte
Ho circa quattro anni di collaborazioni, assicurati alla gestione separata
dell’Inps. Ho 12 mesi di servizio militare fatto nel periodo ottobre 1994 –
settembre 1995. Sono validi per la
pensione? Nunzio Meloni
No, perché sono precedenti alla
“data di nascita” della gestione
(aprile 1966) e per questo l’Inps non
li riconosce.
Chiedo se l’indennizzo per i commercianti che chiudono l’attività continua a essere riconosciuto a partire
dalle vecchie età di 57 anni (donne) e
62 anni (uomini). C. F.
Senz’altro. Il periodo è stato “allungato” per raggiungere le nuove età
fissate dalla riforma ma l’inizio è
quello solito.
123456 89 ABBACD4 89EF LA STAMPA 8
28
SPECIALE LA STAMPA/RCS MEDIAGROUP PUBBLICITÀ
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Edilizia e tecnologia
Costruire la casa con l’hi-tech
per vivere come in vacanza
SANDRA RICCIO
La casa del futuro è sempre
più vicina. Le nuove tecnologie utilizzate nell’edilizia e
nell’architettura stanno facendo enormi passi avanti.
Le innovative proposte per
abitare meglio, sia in casa sia
in ufficio, sono in continua
evoluzione. L’obiettivo è quello di riuscire a ottenere edifici sempre più efficienti e sostenibili. Ma anche più performanti grazie al supporto
che arriva da Internet e dai
nuovi strumenti hi-tech che
già hanno rivoluzionato le nostre abitudini di vita e che ora
ci regaleranno spazi versatili
e più tempo libero.
La sfida è quella di costruire con tecniche moderne ma
a costi sempre più competitivi in modo da rendere le innovazioni sempre più accessibili anche a un vasto pubblico.
Intanto nuovi materiali come
canapa e calce, oppure legno
riciclato, fino alla paglia per
isolare, sono tra le hit del momento. Una soluzione che sta
emergendo è poi quella di
creare delle case con pannelli pre-costruiti e realizzati
con materiali innovativi che
permettono quindi di edificare a prezzi ridotti. Un contributo per il portafoglio arriva
1milione
335mila
di pratiche
interventi
È il totale delle domande
presentate l’anno scorso
per ottenere il bonus
previsto per i lavori edilizi
E’ il numero complessivo
dei lavori per il risparmio
energetico
effettuati nel 2013
di sicuro dal bonus fiscale per
le ristrutturazioni e per i lavori
di efficientamento energetico.
Il disegno della legge di Stabilità, che il Governo ha approvato la scorsa settimana, contiene la conferma per il 2015
delle detrazioni per il risparmio energetico (65%) e il recupero edilizio (50%). La proroga
darà un’ulteriore spinta ai
nuovi interventi di miglioramento e recupero. L’anno scorso le pratiche per l’efficienza
energetica sono state 355mila,
cui vanno aggiunte quelle per
il recupero edilizio che si stima
si avvicinino al milione.
Nuovi edifici, rimessi a nuovo e da arricchire con nuove
tecnologie. Una delle strade
che sta portando più velocemente alla casa del futuro è
Materiali
innovativi
uniti a sistemi di
progettazione che
tengono conto della
necessità di ridurre i
consumi sono la base
delle case hi-tech
quella della domotica che sta
piano piano prendendo piede
anche tra le case di tutti noi. Il
controllo a distanza degli elettrodomestici e degli strumenti
elettronici presenti nell’abitazione ne è un esempio. Offre un
grande vantaggio soprattutto
per chi è sempre impegnato
fuori casa e ha poco tempo a
disposizione. Il controllo è anche sulla sicurezza che permette quindi di essere gestita
Per le aziende
Nuovesoluzioni
perunamigliore
efficienzaenergetica
Il costo dell’energia pesa sulla competitività delle aziende italiane. Ridurre le spese
in bolletta è prioritario per
molte realtà produttive.
Un’opportunità di risparmio
arriva da X3Solution, società specializzata nell’individuare le migliori soluzioni
per l’efficienza energetica
che è nata da una costola del
gruppo X3Energy, attivo
nella fornitura di energia alle aziende. Tra i servizi proposti da X3Solution c’è
quello di eseguire, senza impegno per l’azienda cliente
che lo sceglierà, un’analisi
energetica del processo
produttivo o dell’edificio o
complesso di immobili.
In pratica sulla base dei
dati raccolti vengono individuati gli apparati non efficienti dal punto di vista energetico perché superati tecnologicamente o non utilizzati
in
modo
a d e g u a t o.
X3Solution prepara successivamente un progetto, valuta
gli aspetti tecnologici ed economici, senza alcun costo per
il cliente. X3Solution opera
soltanto a consuntivo.
La società è in grado di
richiedere anche il rilascio
dei certificati bianchi o più
propriamente dei Titoli di
efficienza energetica (Tee)
La sede di X3Energy
Il gruppo è attivo nel fornire
energia alle aziende
Il recente accordo
di X3Solution con
Forseight Group
apre la strada
ai finanziamenti
anche da remoto con tecnologie avanzate. Gli stessi sistemi
antifurto oggi in commercio
sono talmente sofisticati da essere in pratica una sorta di impianto di domotica. Molti sistemi di allarme, infatti avvisano tramite sms o e-mail e sono
gestibili a distanza.
Ma le funzioni utilizzabili da
remoto sono molto più numerose: si va dall’annaffiare i fiori o
azionare le tapparelle, luci, im-
La sfida è usare
le tecniche
più moderne
ma con costi
competitivi
pianto di riscaldamento e climatizzatori. Così si possono rilevare anche mal funzionamenti e intervenire subito. Non sono più scenari futuristici, ma
soluzioni che si possono già trovare installate in numerose abitazioni con la casa che diventa
sempre più intelligente e in più
interagisce con gli eventi esterni. Per esempio, in caso di pioggia le tapparelle si azionano e
abbassano autonomamente.
Elettricità
al Gestore dei servizi energetici (Gse) che poi possono essere monetizzati attraverso
la vendita sul mercato gestito
dal Gestore del mercato
energetico (Gme).
Da poco, la realizzazione e
l’eventuale finanziamento dei
lavori di efficientamento è più
accessibile alle imprese. Questo grazie all’accordo
tra
X3Solution e
Forseight Group,
una delle principali società di gestione di fondi
d’investimento
specializzata in
energie rinnovabili, infrastrutture e nuove tecnologie.
“Dopo anni
trascorsi con
X3Energy al
fianco
delle
aziende in qualità di fornitore di
gas naturale ed
energia elettrica
abbiamo capito
che per “andare oltre” non bastava somministrare energia
alle migliori condizioni e con
un ottimo servizio, ma diventava necessario aiutare i nostri
clienti a consumare meno spiega Giovanni Baroni, Ceo di
X3Solution -. Per questo abbiamo costituito X3Solution che
aiuta a costo zero il cliente a ottimizzare i propri consumi
energetici”. L’accordo con Foresight nasce dalla volontà di
rendere accessibile l’efficienza
energetica alle attività produttive e al patrimonio immobiliare italiano e così recuperare
competitività come Paese.
68% in più
È quanto
pagano le
aziende del
nostro Paese
in più rispetto
alla media
europea
per la
fornitura
di energia
Bolletta più salata
di tutto il continente
per le imprese italiane
Gli sconti alle bollette dell’energia elettrica? Non produrranno alcun beneficio
per l’85% delle imprese e dei
lavoratori autonomi presenti in Italia. E’ quel che dice la
Cgia di Mestre, secondo la
quale almeno quattro milioni di attività economiche
non otterranno alcun vantaggio dal cosiddetto “taglia
bollette”, il provvedimento
con il quale il governo intende tagliare i costi energetici
alle Piccole e Medie imprese
del 10 per cento. Il beneficio,
infatti, riguarderà esclusivamente le utenze collegate
con una potenza impiegata
superiore a 16,5 Kw. Questo
in un quadro già sconfortan-
te per il tessuto produttivo
del nostro Paese che ha a che
fare con costi dell’energia più
alti dei rivali europei. Andare
all’estero e competere sui
mercati internazionali diventa quindi ancora più difficile
per la maggior parte delle imprese del nostro territorio.
Secondo i calcoli della Cgia, le
aziende italiane pagano
l’energia il 68% in più della
media europea.
Secondo l’associazione di
Mestre, i fattori critici sono
numerosi. Innanzi tutto le piccole imprese italiane pagano
l’energia elettrica oltre il 68%
in più della media europea. Solo Cipro registra una situazione peggiore della nostra. Inol-
tre il costo praticato nel nostro
Paese è pari a circa 200 euro
ogni 1.000 Kwh consumati. Solo Cipro ha una tariffa più elevata: 234 euro ogni 1.000 kwh
consumati. Per finire, secondo
l’associazione, le piccole imprese italiane pagano il 61% in
più delle grandi imprese: solo
in Grecia (82,4%) si registra un
differenziale più elevato.
In più ci sono rialzi in vista.
Con la revisione trimestrale
da parte dell’Autorità dell’energia, le famiglie e le piccole imprese vedranno aumentare le tariffe. Per la luce
l’incremento sarà di 2 euro al
mese, per il metano di 19 euro.
E’ la stangata d’Autunno in
arrivo. In più le tensioni in
Ucraina lasciano poco spazio
a margini di ribasso. Unica
consolazione: il prezzo del petrolio. Il barile è in continuo
calo e si sta avvicinando a un
prezzo di 80 dollari sull’effetto della maggiore produzione
dovuta alle nuove tecniche
shale gas e per effetto della
produzione immessa sul mercato dai Paesi arabi.
SPECIALE LA STAMPA/RCS MEDIAGROUP PUBBLICITÀ
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
29
Bioedilizia
Tra gli obiettivi
principali
una riduzione
sensibile
dei consumi
La tecnologia ha fatto passi
da gigante anche per quel che
riguarda le caratteristiche di
ogni singolo elettrodomestico
presente nella casa. L’obiettivo
è di migliorare l’efficienza energetica ma anche di rendere più
pratica la vita di tutti i giorni
con robot e tecnologia hi-tech.
Per questo motivo i nuovi ecoelettrodomestici sono dotati di
appositi sensori che gestiscono
in maniera più razionale l’uso di
E per i lavori
di miglioria
prorogati
a tutto il 2015
i bonus fiscali
acqua ed energia e quindi il loro
consumo. Si va dalle lavatrici
che riconoscono il grado di pulizia dell’acqua di scarico in modo da poterla riutilizzare eventualmente per altre funzioni, ai
frigoriferi che consentono meno dispersione di energia in base al grado di freddo richiesto e
quindi riduzione dei consumi.
Non solo. Nelle nostre abitazioni stanno conquistando
sempre più spazio alcuni nuovi
elettrodomestici, come quelli
per pulire i pavimenti della casa e aspirare la polvere, che sono completamente autonomi
nella loro mansione di robotdomestici. Un supporto importante per la casa del futuro che
regalerà più tempo libero a disposizione. Migliorando così la
qualità della vita.
E non mancano gli spazi per
il benessere. Le mura domestiche diventano sempre di più
uno spazio per la cura della persona con mini-saune, idromassaggi o solarium. Anche perché
alcuni prodotti per l’home wellness disponibili sul mercato
non richiedono necessariamente ampi spazi, e possono essere
disposti anche in abitazioni di
dimensioni normali.
Per vivere la propria abitazione come in una vacanza a
cinque stelle.
Abitazioni sostenibili
Italia all’avanguardia
con progetti vincenti
Soluzioni
Non solo
pannelli
fotovoltaici:
la casa
sostenibile
del futuro è
piena di
accorgimenti
per il
risparmio
energetico
L’Italia è in prima linea nella
ricerca e nell’applicazione di
nuove tecnologie per l’edilizia e l’architettura. Spazi da
ripensare e soprattutto nuove idee sull’eliminazione degli sprechi e l’ottimizzazione
energetica sono anche una
risposta alla crisi. E mettere
alla prova nuove tecnologie
costruttive diventa anche
una sfida per progettare meglio il futuro.
Su questo terreno l’Italia
si è recentemente mossa. Il
nostro Paese si è, infatti, aggiudicato il primo posto ai
mondiali della bioedilizia
nella categoria “Lighting Design” al Solar Decathlon
2014. Si tratta dell’Olimpiade mondiale delle case più
sostenibili ideata dal Dipartimento Energia degli Usa
nel 1999. Il progetto di modello abitativo che ha vinto il
premio è stato ideato da un
team di 40 giovani dell’ateneo di Roma Tre e si chiama
“RhOME for denCity”.
Il progetto è stato applicato su un appartamento di
70 metri quadrati. Per arrivare fino alla fine, RhOME
ha dovuto affrontare 10 prove, il Decathlon appunto,
che hanno testato l’efficacia
e la fattibilità dell’abitazione studiata per la riqualificazione delle aree abusive
di Tor Fiscale. I giudici hanno sottoposto il progetto a
verifiche di costruzione e
qualità architettonica, ingegneria, efficienza energetica, sostenibilità, design e
trasportabilità, comunicazione e sensibilizzazione del
pubblico, senza dimenticare ovviamente il bilancio
energetico, le condizioni di
comfort e il funzionamento
della casa. RhOME ha dimostrato di saper produrre
più energia di quanta ne
consuma. Ha prestazioni
energetiche quasi 8 volte
superiori a quelle di una
classe energetica C e di una
volta e mezza superiori a
quelle di una classe energetica A+. Questo grazie all’innovativa pompa di calore realizzata da Daikin Italia, incaricata di ottimizzare il riscaldamento e il raffrescamento della casa.
La casa è studiata per ottimizzare i guadagni termici
in inverno e minimizzarli in
estate e ottenere la massima
qualità della luce naturale.
Inoltre è in grado di integrare
al meglio i sistemi fotovoltaici
e termodinamici di captazione
dell’energia solare.
Utilizzando uno stile innovativo e metodi di costruzione
avanzati, RhOME si concentra su nuovi concetti di sostenibilità ambientale per ottimizzare le risorse climatiche e
i materiali locali. Uno dei principali problemi tipici del clima
di Roma è rappresentato dal
caldo estivo, così si ricorre ad
una serie di strategie passive
come ad esempio: la morfologia della casa studiata in modo da equilibrare gli scambi di
calore. Anche la progettazione dell’involucro edilizio è stu-
Un modello
di un team
di 40 studenti
vince un premio
internazionale
diata nel dettaglio così come
l’ombreggiamento estivo attraverso le logge alle finestre.
Inoltre l’inerzia termica è garantita da masse termiche naturali e la ventilazione naturale è ottenuta tramite aperture
posizionate strategicamente
per innescare una ventilazione incrociata.
Anche l’illuminazione entra
in questo progetto. Il normale
risparmio energetico delle
lampade Led (35% rispetto alle fluorescenti e 70% rispetto
alle alogene) viene infatti aumentato al 46 e 78%. La casa
dei sogni, insomma, in grado
di rispondere alla necessità di
aumentare la densità urbana
eliminando sprechi energetici,
bruttezza, abusivismo, degrado e aumentando la coesione
sociale e la capacità di risposte collettive alla crisi.
C’è anche, nel progetto,
spazio per l’orto. Situato all’interno dell’edificio e riparato
dagli eventi estremi meteo e
che viene seguito con il riciclo
delle acque. Una casa da sogno insomma. Il target di persone a cui è rivolta? Il progetto
mira a single, precari, giovani
coppie e anziani che rappresentano la nuova richiesta di
soggiorno a medio termine.
30 .Lettere e Commenti
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
I FRAGILI
OMBRELLI
DI HONG KONG
prospettive di successo della «rivoluzione degli ombrelli» appaiono esigue. Lo sono innanzitutto
perché gli abitanti di Hong Kong
sono molto divisi e anzi, secondo
alcuni sondaggi di opinione, si registrerebbe una prevalenza di chi
è contrario alla protesta. I gruppi
favorevoli al governo centrale sono
numerosi (uno dei principali si
chiama «Maggioranza silenziosa
per Hong Kong»), e sono scesi in
piazza con contromanifestazioni
imponenti che in alcuni casi sono
degenerate in scontri con i giovani
della protesta democratica.
Non basta dire, anche se in parte è senz’altro vero, che questi
gruppi sono promossi e manovrati
da Pechino. Più interessante sembra invece chiedersi chi, nelle strade e piazze di Hong Kong, siano gli
uni e gli altri.
Il dato giovanile che caratterizza la protesta è senz’altro importante, ma a questo va aggiunto
quello sociale. Il movimento è sostanzialmente un movimento di
classe media, e di classe media
istruita. A Hong Kong sia i potenti
vertici del mondo economico che
gli strati meno abbienti e meno
colti della popolazione vedono invece con preoccupazione e ostilità
una protesta che minaccia la stabilità e la prosperità – stabilità e
prosperità che, assieme al nazionalismo, sono la base del consenso
che il regime di Pechino continua
ad essere in grado di raccogliere.
Mentre il grande business teme
che più democrazia possa significare instabilità e disordine, il 18
per cento della popolazione di
Hong Kong che vive sotto la soglia
di povertà non si identifica con
una protesta riferita a questioni
politico-elettorali e non a tematiche socio-economiche. Vengono in
mente la caratterizzazione sociale, e i limiti, delle manifestazioni
di Teheran contro la frode elettorale del 2009, e anche le ragioni
del sostanziale isolamento minoritario della protesta del 2012 nella
piazza Bolotnaya di Mosca contro
l’autoritarismo putiniano. Anche
in quei casi, la protesta era fortemente caratterizzata dal punto di
vista sociale e del livello di istruzione, rivelandosi incapace di costruire – rimanendo minoritaria –
più vaste convergenze democratiche sia sociali che politiche.
Speriamo che gli ombrelli di Hong
Kong non vengano schiacciati dai
carri armati, ma si può comunque
prevedere che – purtroppo – finiranno comunque per chiudersi – come le
rivoluzioni colorate dell’Est Europa,
la protesta moscovita o il «dov’è il
mio voto?» di Teheran.
LE TUTELE
DI CUI
NON SI PARLA
mente nuovi il tema della famiglia e
dei comportamenti sessuali, con
una apertura maggiore di quella di
numerosi esponenti politici cattolici. Da tempo, nel nostro ordinamento è in atto la distinzione tra
matrimonio civile e matrimonio religioso, cui con i Patti Lateranensi
del 1929 lo Stato ha riconosciuto valore civile. Ma i due istituti sono
profondamente diversi. Per i credenti nel magistero della Chiesa il
matrimonio religioso è un sacramento che, al di là dei suoi effetti
civili, unisce un uomo ed una donna
indissolubilmente salvo i casi di
scioglimento o annullamento previsti dal diritto canonico. Il matrimonio civile, invece, altro non è che un
contratto, un’unione cui la legge riconosce particolare tutela. Una tutela, va aggiunto, che negli anni è
progressivamente e anche profondamente mutata. Prova ne siano le
progressive modifiche al diritto di
famiglia, culminate nella recente
piena equiparazione dei figli naturali ai figli legittimi. Il matrimonio
civile altro non è dunque che una
«unione civile», le cui norme e i cui
effetti possono essere estesi – come
va sempre più dimostrando l’esperienza dei paesi europei e degli Stati Uniti – possono essere estesi a
unioni non eterosessuali senza violare alcuna norma giuridica fondamentale. E’ semmai da sottolineare
l’assurdità cui si giungerebbe se
non si estendessero – come alcuni
vanno proponendo - alle unioni di
fatto eterosessuali le norme che si
reclamano a favore delle unioni tra
cittadini dello stesso sesso.
ROBERTO TOSCANO
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
a protesta ha suscitato
l’attenzione dell’opinione
pubblica mondiale. È una
protesta giovane (uno dei
suoi leaders è un mingherlino e occhialuto diciassettenne, Joshua Wong), pacifica, colorita. È diventata nota come «rivoluzione degli ombrelli», visto che i dimostranti portano ombrelli multicolori, più per proteggersi dai lacrimogeni che dalla pioggia.
Si capisce quindi che sia una
protesta che suscita simpatia e anche solidarietà. Ci vuole molto coraggio per opporsi al potere
schiacciante di un Paese poderoso,
di un governo impegnato con assoluta determinazione a non perdere
il controllo su una popolazione di
un miliardo e trecento milioni di
persone. Nessuno ha dimenticato
Tienanmen, e non sono pochi a temere che la repressione, finora
esercitata dalla polizia locale, potrebbe – se la situazione degenerasse – essere affidata all’Esercito
Popolare Cinese.
Ma anche senza questa ipotesi
estrema, possibile ma improbabile
dati i costi politici ed economici
che comporterebbe per la Cina, le
L
STEFANO PASSIGLI
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
a decisione di numerosi
sindaci italiani di procedere alla registrazione di
matrimoni contratti all’estero da cittadini italiani dello stesso sesso ha provocato le preoccupate reazioni della
Conferenza Episcopale Italiana e
l’intervento del ministro dell’Interno Alfano seguito dall’annuncio
del Prefetto di Roma dell’intenzione di decretarne l’annullamento.
La vicenda pone una serie di interrogativi sia giuridici che di natura etica sui quali sono opportuni
alcuni chiarimenti. Nel registrare i
matrimoni i sindaci hanno agito
nella loro veste di ufficiali di Stato
civile, e dal punto di vista normativo è dunque innegabile che il Prefetto abbia un potere di intervento. Ma è altrettanto innegabile che
contro l’eventuale annullamento
delle registrazioni i cittadini interessati abbiano il diritto di ricorrere alla giustizia amministrativa,
ed è altamente probabile che in tale sede venga sollevata una questione di legittimità costituziona-
L
le. In ultima analisi, dunque, è quasi certo che – così come per la fecondazione eterologa – sarà la
Corte Costituzionale a dirimere la
questione e a stabilire la legittimità o meno del comportamento dei
sindaci.
Anche se – come in questo caso
– laddove non vi siano adeguati
precedenti non è opportuno tentare di anticipare il giudizio della
Corte, si può tuttavia ricordare
che la giurisprudenza costituzionale si è sempre mossa nella direzione di un progressivo riconoscimento e allargamento dei diritti di
cittadinanza, e che sul piano comparativo la prassi affermatasi negli ordinamenti di un numero sempre più vasto di stati indica che un
ricorso alla Corte Costituzionale
contro l’annullamento operato dai
prefetti avrebbe buone possibilità
di essere accolto.
Al di là dei problemi giuridici sollevati dalla decisione dei sindaci, è
opportuno chiedersi se la questione dal punto di vista sostanziale
non sia stata eccessivamente
drammatizzata, e questo proprio
nel momento in cui la Chiesa affronta, in un vasto dibattito sfociato nel Sinodo, in termini indubbia-
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LA TIRATURA DI DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 È STATA DI 284.000 COPIE
TM
Il cane nostro prossimo
MARCO
BELPOLITI
Minima
uesto è un collaudo. Siete alla ricerca di un
lavoro? Avete propensione per il mondo animale? Non si tratta d’aspirare a un posto in
qualche zoo, per altro in chiusura, o trasformato in «Parco a tema animale», quanto diventare un «educatore cinofilo». La SIUA, la «Scuola di
Interazione Uomo Animale» organizza in varie città
italiane corsi per acquisire questa professionalità. Il
progetto implica l’apprendimento di tecniche per favorire i cani nell’inserimento famigliare, per mitigare i
problemi nelle diverse razze, per la preparazione psicomotoria e atletica dell’animale al fine di migliorare il
suo benessere e le sue capacità sociali. C’è la rieducazione del cane adolescente e pre-adolescente; e anche
per il servizio puppy class, classi
di socializzazione, puppy party,
asilo dei cani. Una parte del corso è poi rivolto ad allevatori e veterinari.
Anche i cani non sono più
quelli di una volta. Sciascia nel
«Giorno della civetta» parla con
disprezzo dei «cani da pagliaio».
Del resto, nel mondo contadino il cane stava alla catena
e faceva la guardia al pollaio o alla casa, come sperimenta Pinocchio. Ora non più. Il cane è diventato un
compagno di vita di molti uomini e donne. Così l’obiettivo dei corsi è istruire gli istruttori che educheranno il
cane. A fare cosa? Trascorrere molto tempo con gli
umani condividendo luoghi e situazioni: albergo, ristorante, lavoro, presentazione di un libro, ecc.
Se questa professione si diffonderà, i cartelli «Vietato l’ingresso ai cani» probabilmente scompariranno.
Oggi si parla di «cittadinanza del cane»: l’amico dell’uomo «si trova ad affrontare situazioni e problemi che
non c’erano solo cinquant’anni fa». La pedagogia cinofila dei corsi si differenzia dall’addestramento, perché si
propone di «orientare lo sviluppo del carattere e delle
conoscenze del cane, per aiutarlo ad adattarsi a situazioni e a trovare gratificazione ed equilibrio in questo
nostro mondo così complesso». Il teorico di questo approccio è uno studioso di scienze biologiche, epistemologo e scrittore, Roberto Marchesini.
Nel libro L’identità del cane (Apèiron Editore) spiega che il cane è un po’ come un sito archeologico che
deve rivelarci ancora molti segreti; non vi è solo un cane, ma tanti cani, quante sono state e saranno le culture
umane. Ci stiamo ibridando con lui, e lui si è ibridato
con noi. Non è più un «lupo travestito», ma un’entità in
trasformazione. Il cane è il nostro prossimo.
Q
oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa,
via Lugaro 21, Torino.
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SPECIALE LA STAMPA/RCS MEDIAGROUP PUBBLICITÀ
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
T
he Tech Alchemist è il primo
format online dedicato all’innovazione, prodotto da Tiscali con il patrocinio di Italia Startup e sostenuto da SuperSummit.
La trasmissione, condotta Marco
Montemagno, andrà in onda ogni
giovedì a mezzogiorno sul canale
tecnologia di Tiscali e ospiterà i
protagonisti della scena tech e startup italiana, per dare visibilità al
meglio che emerge dal mondo delle
imprese innovative e commentare
notizie tecnologiche di attualità, of-
The Tech Alchemist,
lo spettacolo
della tecnologia
arriva sulla web tv
frendo un aggiornamento settimanale che punta a divulgare una cultura digitale in Italia.
Con il lancio di The Tech Alchemist, Tiscali, Italia Startup e SuperSummit inaugurano una partnership che punta ad un obiettivo ambizioso: raccogliere strategie ed
esperienze da chi è impegnato in
prima linea per il rilancio del nostro
Paese e tradurli in un linguaggio alla portata di tutti, fuori da una dimensione di nicchia. Un progetto
pensato per incoraggiare l’innova-
zione e promuovere il cambiamento
attraverso il video online, un mezzo
che sta guadagnando un pubblico
sempre più ampio, soprattutto tra
le nuove generazioni.
Ogni settimana, nel corso di interviste live di 20 - 30 minuti in collegamento webcam, Montemagno
incontra venture capitalist, angel
investor, mentor, innovatori, fondatori di startup affermate, makers,
ricercatori, selezionati tra i più noti
protagonisti della scena italiana.
Il format propone un faccia a fac-
31
cia dal taglio diretto, per offrire informazioni e strumenti utili a
chiunque voglia essere aggiornato
in ambito tech e soprattutto a startup e Pmi tradizionali che vogliano
innovare e abbracciare la cultura
digitale.
Tutti gli episodi saranno disponibili anche on-demand sul portale
Tiscali. Dopo una prima fase di programmazione destinata in esclusiva al web, la trasmissione verrà poi
prodotta anche per arrivare sul piccolo schermo a partire dal 2015.
SMAU 2014
I numeri
51
edizioni
il Salone Macchine e
Attrezzature per l’Ufficio è
nato nel 1964. Dal 2008 si
articola anche in una serie
di appuntamenti
itineranti in tutta italia
50
mila
visitatori
quest’anno sono previsti
a Fieramilanocity nei tre
giorni del Salone.
Si apre con un convegno
la mattina del 22 ottobre
e termina il 24
BRUNO RUFFILLI
L
a tecnologia non è
solo di bit e transistor: è anche anima, passione, speranza. Così questa
edizione 2014 dello Smau che
parte a Milano mercoledì
prossimo è un invito a sperare. Nel futuro di un’Italia che è
capace di guardare avanti, come 51 anni fa, quando il Salone Macchine e Attrezzature
per l’Ufficio apriva per la prima volta i battenti.
500
espositori
tra cui Aruba, Dell, Fujitsu,
Huawei, Microsoft, SAP,
SAS, Telecom Italia,
Vodafone e altri, ma anche
molte Regioni d’Italia.
200 sono le startup
14
finalisti
dell’App4Expo Award, la
gara di app per
promuovere il territorio
lombardo ai visitatori
dell’Expo 2015. Allo Smau
sarà svelato il vincitore
Speciale
LA STAMPA
Startup
A Fieramilanocity si parlerà
di futuro: e non come possibilità astratta, ma come qualcosa che è già attuale, con le tante startup innovative che prese tutte insieme sono già una
delle più grandi imprese
LA FORZA
Le piccole e medie imprese
rappresentano il 90 per cento
del tessuto economico italiano
LA DEBOLEZZA
Secondo una ricerca Google
su tre Pmi solo una è sul web
L’e-commerce è poco diffuso
d’Italia. Allo Smau saranno
presenti duecento tra startup, centri di ricerca, università, Parchi Tecnologici, accanto a Regioni, Comuni e Associazioni di categoria.
Con Open Innovation il
Salone milanese punta a favorire lo scambio di competenze tra l’ecosistema dell’innovazione italiano e i grandi
nomi dell’Information Tech-
Innovare il presente
per costruire il futuro
A Milano va in scena l’innovazione che c’è già e quella che verrà
Tre giorni di incontri per far dialogare nuove imprese e istituzioni
nology, da una parte, le imprese e le istituzioni dall’altra.
Molte quindi le iniziative e i
momenti di incontro, a iniziare
dagli speed pitching, mini-presentazioni in cui le startup
proporranno la loro attività in
90 secondi al pubblico in sala.
«Boost Your idea» è invece il
contest organizzato e promosso da Clouditalia, che mette in
palio una fornitura di risorse
cloud sui propri Data Center
per un intero anno, oltre all’assistenza e alla possibilità di ulteriori collaborazioni.
A concludere gli appuntamenti di Open Innovation, il
Premio Nazionale Innovazione
ICT e il Premio Lamarck, che si
terranno quest’anno in contemporanea proprio per creare un
unico evento in cui poter riunire i campioni dell’innovazione
con e favorire la nascita di nuove partnership per la crescita e
lo sviluppo delle imprese.
Sempre il 24 ottobre, Italia
Startup, l’Associazione che
rappresenta l’ecosistema italiano connesso alle giovani impre-
se innovative, presenterà l’aggiornamento 2014 di due progetti tra loro collegati. Si tratta
di «The Italian Startup Ecosystem: Who’s Who», la mappa
del settore realizzata con gli
Osservatori del Politecnico di
Milano, in collaborazione con
Smau e Cerved Group e con il
supporto del Ministero dello
Sviluppo Economico; e del Secondo Osservatorio Italia Startup-Osservatorio Politecnico di
Milano, sull’ecosistema italiano
delle startup, il valore del mercato, gli investimenti e le prospettive di sviluppo.
Expo 2015
«Expo 2015 e l’Italia dell’innovazione: le imprese al centro, i
territori protagonisti» è il titolo del convegno inaugurale dello Smau, in programma mercoledì 22 ottobre. Sarà un momento di confronto tra i principali fornitori di tecnologie digitali, gli assessori alle attività
produttive di varie Regioni italiane e il mondo della domanda
sull’impatto economico deri-
vante per l’Italia intera da
Expo 2015.
Le piccole e medie imprese
rappresentano il 90 per cento
del tessuto economico italiano,
ma sono ancora molto indietro
rispetto alla media europea: secondo una recente ricerca di
Google nel nostro Paese il 78
per cento delle Pmi possiede un
computer, ma appena il 34 per
cento ha un sito web; e solo tre
su dieci utilizzano il commercio
elettronico come canale addizionale di vendita e acquisto.
Qualcosa si muove, con gli
esempi virtuosi che si moltiplicano e soprattutto con l’attenzione del Governo sul tema della digitalizzazione delle piccole
e medie imprese, con la Carta
dei Diritti di Internet. Ma per
diffondere l’innovazione è troppo spesso necessario lottare
contro una burocrazia ancora
lenta e farraginosa.
Semplificare regolamenti e
codicilli potrà rendere la strada
più facile alle imprese giovani e
alle idee nuove, ma giorno dopo
giorno potrà anche aiutare a vi-
vere meglio. La parola chiave è
sempre la stessa: intelligenza.
Per questo allo Smau anche
quest’anno si parla di smart
communities, e c’è un premio
dedicato ai migliori esempi del
settore. Da seguire anche «Innovare in Città per far ripartire
il Paese», evento organizzato
dall’Associazione Nazionale
Comuni Italiani, che coinvolge
sindaci, esponenti del governo
e delle Regioni per fare il punto
sull’attuazione dell’Agenda Digitale, l’avvio delle città metropolitane e del relativo Programma Operativo Nazionale e
Riforma della pubblica amministrazione.
Nei tre giorni del Salone
milanese si parlerà di efficienza energetica e sostenibilità
ambientale, sicurezza e monitoraggio del territorio, mobilità, salute, egovernment,
istruzione e formazione, cultura e turismo. Ossia della nostra vita: e vale la pena informarsi, perché non devono diventare smart solo le città,
ma anche i cittadini.
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SPECIALE LA STAMPA/RCS MEDIAGROUP PUBBLICITÀ
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Smau 2014
Arredo urbano
Arrivalapanchina
perlosmartphone
FRANCESCO ZAFFARANO
A
Smau non si parla
più solamente di
tecnologie per il
commercio e la
gestione aziendale dal 2011, anno in cui gli organizzatori hanno deciso di allargare la fiera anche a un terzo settore in costante sviluppo: le smart city. Aziende e comuni trovano così nella fiera
milanese uno spazio per condividere idee e progetti innovativi che guardano alla vivibilità delle città italiane.
Quello delle smart city non
è un tema per anime belle:
non si parla di progetti utopistici e aleatori ma di rendere
più semplici ed efficienti i
servizi per i cittadini. Snellire
la burocrazia, migliorare la
qualità degli spazi urbani
pensando a una mobilità nuova, connettere gli utenti attraverso reti gratuite e rendere più efficienti le infrastrutture: sono solo alcune
delle sfide cui le amministrazioni locali devono essere in
grado di far fronte oggi.
Le mense
A Bologna, ad esempio, il comune ha realizzato assieme
alla società ArTech, un sistema per la gestione dei pasti
nelle mense di asili e scuole
elementari. Grazie a un badge
personale, ogni alunno può
registrare eventuali diete
specifiche in base a esigenze
di salute, etiche o religiose.
Attraverso un terminale presente negli istituti, ogni scuola è in grado di comunicare il
numero preciso di pasti da
preparare e consegnare in
base alle presenze degli alunni. Il tutto permettendo una
rendicontazione precisa e
NEGLI ASILI E NELLE SCUOLE
A Bologna si servono pasti
personalizzati a seconda
delle esigenze di ogni alunno
SU MISURA
In provincia di Trento i
lampioni comunicano tra loro
per regolare l’illuminazione
trasparente che viene comunicata in automatico agli uffici comunali: un sistema che
riduce tempi, costi e sprechi.
La giustizia
Ma il caso di Bologna, candidata da Smau e Anci per il
Premio Nazionale Smart
Communities con circa cinquanta città italiane, non è il
solo. Le buone pratiche spesso fanno fatica a raggiungere
gli onori della cronaca, ma
guardando i finalisti di quest’anno ci si rende conto che
negli enti locali qualche
esempio di amministrazione
virtuosa esiste. Per evitare
che l’accorpamento del Tribunale di Crema con quello di
Cremona causasse disagi alla
popolazione, i due comuni
hanno attivato assieme all’Università degli Studi di Milano una piattaforma che consente di consultare dati, informazioni e documenti da
un’aula attrezzata del polo
universitario della città. Grazie al sistema di riconoscimento tramite Carta Regionale dei Servizi i cittadini
possono accedere agli atti e
alle sentenze conservati a
Cremona da remoto ma an-
1 A Smau ci saranno
anche le panchine smart,
sedute intelligenti, capaci
di comunicare, riprodurre
musica e offrire un supporto tecnologicamente
avanzato a chi le utilizza,
con wi-fi e caricabatteria
per smartphone e tablet.
Sono oggetti rispondenti
ai criteri delle nuove tendenze di smart living e
smart city,: sedute modularti e componibili, eventualmente utilizzabili insieme a un lampione fotovoltaico. A lanciarli sul
mercato è la piemontese
Canavisia.
La città di domani è sempre più smart
Informatizzando le aree urbane calano i costi e aumenta la qualità della vita
che depositare e protocollare
documentazioni. Il Tribunale
di Cremona sta lavorando anche all’attivazione di un servizio di telepresenza per permettere ad avvocati, testimoni e
consulenti di partecipare ai
processi senza doversi recare
nella nuova sede del Palazzo di
giustizia. Anche in questo caso,
tra gli obiettivi principali c’è
l’abbattimento dei costi, una
costante che lega tutti i progetti smart.
La luce intelligente
E se l’illuminazione pubblica è
una delle voci principali nei bilanci comunali, ecco che a Campodeno, provincia di Trento,
l’amministrazione si è inventata i
lampioni intelligenti: dotati di un
dispositivo che li trasforma in
nodi di una rete wireless, sono in
grado di cercarsi a vicenda e
connettersi via radio, permettendo di modulare l’intensità
della luce in base all’esigenza richiesta dalla zona. Se in una
stessa strada ci sono più lampioni ravvicinati, l’amministrazione
può così ridurre la luminosità di
ogni singola lampadina garantendo un’adeguata illuminazione
e riducendo costi, consumi e inquinamento.
ConCollabobeat
medicoepaziente
dialogano
tramiteinternet
Allo Smau è presente Collabobeat, una piattaforma che aiuta i medici a condividere il
contenuto di una visita medica con i pazienti.
Funziona così: il dottore
scrive il referto di una visita
medica su Collabobeat. Al
termine della visita, clicca
sul pulsante “Condividi visita medica”. Da quel momento i pazienti potranno leggere e commentare quanto
scritto dal loro medico, direttamente all’interno di Collabobeat. In questo modo, medico e paziente potranno finalmente comunicare attraverso un unico canale, che farà dimenticare telefonate,
email, sms, messaggi su
Whatsapp e Facebook.
Condividere il referto di
una visita medica tra medici e
pazienti non stravolge il flusso
di lavoro dei primi e rende entusiasti i secondi: portare tutta la comunicazione all’interno di un unico sistema migliora l’accuratezza e la qualità
delle informazioni scambiate
quindi lo spirito di collaborazione tra medico e paziente.
Collabobeat è un prodotto di Digital Health Experience Srl, società di Fermo
che fa parte di Bizspark, il
programma internazionale
di supporto alle startup di
Microsoft. Entro la fine dell’anno sarà adottato dal reparto di Onco-ematologia
pediatrica dell’Ospedale G.
Salesi di Ancona.
SPECIALE LA STAMPA/RCS MEDIAGROUP PUBBLICITÀ
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
33
Il computer si reinventa per sfidare i tablet
Ma le tavolette cominciano a prendere piede anche nel settore professionale
LUCA INDEMINI
Q
ualcuno lascia, altri
rilanciano. Strano
mercato quello dei
portatili, destinato
a essere eroso da
tablet e smartphone sempre
più grandi, stando alle stime
di Idc. E così iniziano a registrarsi defezioni importanti:
dopo Sony e Toshiba, recentemente ha abbandonato anche
Samsung.
Ma non si può parlare di un
fuggi fuggi generale; c’è anche chi sceglie di innovare,
puntando su notebook ultrasottili, ultraleggeri, ibridi, come sta facendo Asus. Fujitsu
punta sugli Ultrabook di alta
gamma per il mercato b2b. E
Lenovo, poco più di una settimana fa, ha presentato la sua
nuova gamma di laptop ultrafessibili, realizzati assieme al
product engineer Ashton Ku-
Saper rispondere alla sfida
delle smart city non è semplice.
Significa riscoprire il rapporto
tra gli enti locali e quelle aziende
e università che puntano su ricerca e innovazione, come hanno
fatto le amministrazioni chiamate a raccolta da Smau. Non sono
poche le realtà italiane che in
questo settore possono essere
fonte di risorse, ma da chi amministra deve esserci la capacità di
guardare al nuovo come a un’opportunità per migliorare la vita
dei cittadini. Il momento per farlo è già arrivato.
TelecomItalia
eMicrosoft
insiemeperportare
ildigitalenellePmi
In occasione di Smau, Telecom Italia e Microsoft presentano una nuova offerta
end-to-end per consentire alle Pmi di beneficiare di una
soluzione a 360° per la comunicazione e la produttività.
L’iniziativa ha l’obiettivo di
contribuire alla digitalizzazione del Paese promuovendo la trasformazione digitale
delle Pmi grazie al Cloud
Computing. Il portale Nuvola
Store (www.nuvolastore.it)
offre un’ampia gamma di soluzioni, come la suite di produttività Microsoft Office
365, servizi di cloud storage,
messaggistica, hosting, Pec,
domini internet, soluzioni
per la creazione e la gestione
di siti web, anche in versione
ottimizzata per l’accesso in
mobilità (e qui l’accordo con
Microsoft consente di accedere a un’offerta integrata
con smartphone Windows
Phone). In questo modo le
Pmi avranno a disposizione
un’offerta completa di servizi
per lavorare in modo più agile e recuperare efficienza.
Inoltre, nell’ambito della
partnership con Expo 2015,
Telecom Italia, in qualità di
Official Global Partner, propone soluzioni in grado di
abilitare la realizzazione della prima Smart City e di offrire ad aziende e istituzioni
una vetrina tecnologica multicanale per valorizzare il
tessuto turistico e imprenditoriale del Paese.
Sicuro
Convertibile
Modulare
Da Fujitsu un pc con sistema
di accesso che rileva l’impronta
del palmo
Yoga Pro 3 di Lenovo arriverà
fra poco in Italia:si può usare
anche come tablet
Il nuovo Latitude 2-in-1 di Dell
ha la tastiera rimovibile e uno
schermo da 13,3 pollici
tcher: lo Yoga 3 Pro ha uno
spessore di 12,8 mm, può essere utilizzato anche come tablet e presenta un display ad
altissima definizione.
Anche Apple torna a concentrarsi sul mondo dei computer: ha appena svelato
l’iMac retina Display a 5k, e
stando alle indiscrezioni, si
prepara a sfornare per il prossimo anno l’atteso MacBook
Air con schermo Retina da 12
pollici, che sempre secondo i
rumors dovrebbe essere più
sottile dei MacBook Air attualmente in commercio.
Insomma, i notebook forse
non vestiranno i panni dei
protagonisti allo Smau, ma
non mancheranno interessanti novità. Tra le più attese,
quelle presentate da Fujitsu,
che con Ultrabook e Workstation punterà soprattutto su
clienti di fascia business.
“Porteremo allo Smau due ti-
pologie di portatile con integrato il riconoscimento dell’utilizzatore, attraverso il sistema Palm Secure – spiega
Fabrizio Falcetti, Business
Program Manager di Fujitsu
Italia –. L’ultrabook U904 e la
workstation Celsius H730
portatile sono prodotti top
gamma, vere e proprie postazioni di lavoro mobili ed estremamente sicuri”. Il Palm Vein
è il sistema più sicuro di identificazione dell’utente, più attendibile della scansione dell’iride, che permette una PreBoot Autentication semplicemente avvicinando la mano al
lettore dell’impronta venosa.
In caso poi di applicazioni di
particolare importanza è
possibile sottometterne l’accesso a un nuovo riconoscimento dell’utente.
Se l’elemento sicurezza è
centrale per utenti di fascia
business, Fujitsu non ha comunque riservato minore attenzione all’estetica e alla maneggevolezza. L’Ultrabook
pesa meno di 1,4 Kg, è dotato
di display IGZO a 3200 x 1800
pixel, con tecnologia touchscreen, e grazie alla Docking
station, con un semplice click
può essere integrato nella
propria postazione di lavoro.
“Nel mercato b2b i notebook reggono bene la concorrenza dei tablet, che però
stanno iniziando a prendere
piede – aggiunge Fabrizio Falcetti –. A Smau porteremo anche i nostri tablet Q584 e
Q704, realizzati in due versioni: una con lettore smart card
e riconoscimento attraverso
le impronte digitali, l’altro
water proof, che presenteremo immerso in una vasca piena d’acqua”. Sicurezza e comodità d’uso sono anche in
questo caso i pilastri di FujitSUPERLEGGERI
L’Ultrabook U904 di Fujitsu
pesa meno di 1,4 Kg
e ha un display touch
CONVERTIBILI
Da Lenovo e Dell arrivano
pc portatili che con un tocco
si trasformano in tablet
su, che ha dotato i propri tablet di tastiera estraibile per
venire incontro a tutte le esigenze. Non ci sarà a Milano e
non è nemmeno ancora arrivata in Italia la versione speciale del Q704 realizzata ad
hoc per una finanziaria giapponese, dotata di Palm Vein
integrato.
Novità interessanti si potranno trovare anche nello
stand di Dell, che proporrà alcune new entry dal design
sottile e interamente rinnovato. Si tratta del notebook detachable Latitude 13 7000 Series 2-in-1; dei laptop Latitude
3000 e 5000, e del portatile
Latitude 14 Rugged. Il nuovo
Latitude 2-in-1 rappresenta la
combinazione perfetta tra un
leggero Ultrabook business e
un tablet “staccabile”, dotato
di uno schermo da 13,3 pollici
e una tastiera professionale
retro-illuminata, con una funzionalità solitamente riservata a smartphone e tablet: l’Instant Go dalla modalità sleep.
Insomma, lo Smau 2014 potrebbe confermare che il laptop è un po’ come il rock’n’roll: ogni volta che lo si dà
per spacciato, dimostra di essere più vivo che mai.
123456 89 ABBACD4 89EF LA STAMPA F
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Milano, la Belle Époque di Boldini
«Boldini. Parisien d’Italie» è il titolo della mostra allestita
dal 24 ottobre al 18 gennaio negli spazi della Gam Manzoni,
il Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea di
Milano. Esposte una quarantina di opere, di cui alcune mai
viste in pubblico, provenienti da prestigiose raccolte
private per celebrare l’artista ferrarese che fu protagonista
nella Parigi della Belle Époque, ricercato e conteso
dall’aristocrazia e dalla ricca borghesia internazionale.
CULTURA
SPETTACOLI
ELENA LOEWENTHAL
GERUSALEMME
a salita è incerta. Bisogna
andare piano, guardare
bene dove si mettono i
piedi per non rotolare giù
nell’intrico di canne ed
elastici. Ma una volta in cima, il panorama ripaga dello sforzo e dissipa
i dubbi: Gerusalemme si dispiega
sotto lo sguardo con le sue macchie
di verde, la selva di gru della città
moderna in continua costruzione,
l’ombra dei monti di Moab in una
lontananza irreale e bluastra, oltre il
Mar Morto. E soprattutto la pietra
onnipresente fra cielo e terra: chiara, quasi bianca, qua e là striata di
ocra. La pietra di cui sono fatti i suoi
innumerevoli muri, alcuni celebri,
altri discussi, la più parte inosservati
in questa città che è il simbolo stesso
dell’eternità. Ma che dall’alto del Big
Bambù, installazione creata al Museo d’Israele da Doug e Mike Starn,
assume un volto nuovo. Questa enorme, fragile e provvisoria struttura
che è non tanto un’opera d’arte
quanto una sfida al tempo fermo di
Gerusalemme, alla sua natura di pietra, è l’ideale punto di partenza per
un viaggio diverso dal solito nella città, complice l’iniziativa «Open Houses» che ha consentito di visitare
centinaia di edifici pubblici ma soprattutto case private di particolare
significato - e suggestione.
Sono i muri, in fondo, a raccontare questa città. Come quello della
Kishle, straordinario esempio di
tempo adagiato a strati su questa
terra. Accanto all’edificio, c’è la stazione di polizia della Città Vecchia.
Qualche volante parcheggiata, un
L
EDMUND GALL
L’installazione Big Bambù, creata nel 2010
per il Billy Rose Art Garden del Museo d’Israele
di Gerusalemme da Doug e Mike Starn
Le lapidi in gotico del cimitero dei Templari,
protestanti tedeschi partiti nel secolo scorso per la
Terra Promessa per accogliere il ritorno del Messia
Gerusalemme
Silenzio
parlano i muri
Dai Maccabei a Erode, dai Crociati agli Ottomani
ai Templari nazisti: un viaggio insolito
alla scoperta dei luoghi più inaccessibili della città
.
35
&
casa, contro tutto e tutti. Vicini ebrei
e musulmani, archeologi e autorità.
Nel giardino c’è sempre un gran viavai di gente, racconta con slancio. Si
definisce «ebrea messianica», nel
senso che da ebrea crede in Gesù
messia, e propone a tutti il suo sincretismo entusiasta e in vago odore di
New Age, mitigato dalla saggia accoglienza delle mura quasi millenarie.
Decisamente più recenti sono quelle della «Casa Hansen», che è un modo
gentile per dire «lebbrosario», usando
il nome dello scienziato che studiò la
cura per questa sindrome. Solo quattro anni fa l’ultimo malato ha siglato la
totale riconversione della casa in sede
distaccata della Bezalel School, l’accademia di arti di Gerusalemme. La lebbra è ormai memoria del piccolo museo, ma le mura circostanti incutono
ancora un certo timore nella gente del
quartiere, che si teneva alla larga per
evitare un improbabile contagio.
Ci sono muri e muri, a Gerusalemme. Anche se la pietra è sempre la
stessa. Varcato quello della soglia di
casa Efklides, non lontano dalla via
chiamata «Emek Refaim» («valle degli spettri»...) ci si ritrova catapultati
in un altro mondo. Il custode della residenza parla perfettamente ebraico
e greco, ed è membro della piccola comunità di greci legati al patriarcato
ortodosso. Cimeli dell’epoca ottomana, paesaggi di mare, patenti in ebraico, ninnoli in perfetto stile mediterraneo costellano i muri e raccontano la
storia di una delle tantissime presenze di questa città cosmopolita ante litteram. Così come il vicino cimitero dei
Templari, con il basso muro di cinta e
le lapidi in gotico. I Templari dell’era
moderna erano protestanti tedeschi
convinti che fosse imminente il ritor-
L’INIZIATIVA «OPEN HOUSES»
ABITANTI «PARTICOLARI»
Ha consentito di visitare
centinaia di edifici pubblici
e privati di grande suggestione
Rachel l’ebrea messianica
con tendenze New Age, Miriam
che in cantina ha un museo
silenzioso cortile interno. Sul tetto
piatto si affaccia il cancello arrugginito della vecchia prigione ottomana, con il perimetro delle celle quasi
intatto. Su un muro, accanto a un
angusto spioncino, sono ancora riconoscibili una scritta in ebraico e
una mappa della terra d’Israele:
opera di un prigioniero ebreo, militante sionista, che Amit Reem, responsabile degli scavi archeologici,
è riuscito a identificare. La sua
squadra ha sventrato l’edificio, portando alla luce una strabiliante stratificazione: sotto la prigione i resti
crociati, quelli del palazzo di Erode
il grande, e sotto ancora dell’epoca
dei Maccabei. Ma ancora più in basso ecco le tracce del regno di Ezechia (VIII-VII secolo a. C.). Come
ere geologiche sulla pietra, questa
successione di epoche a vista sarà
visitabile in un prossimo futuro, entro il percorso del museo «Torre di
Davide» - anche se il re biblico qui
non c’entra. Ma a Gerusalemme è
sempre un po’ così: muri, nomi,
tempi sembrano fatti apposta per
confondere la memoria.
Come quando si va a trovare Rachel Netanel nella sua casa di Ein
Kerem: un verde sobborgo della città alla cui fonte i Vangeli narrano
l’incontro fra Maria ed Elisabetta.
La casa si affaccia su un vecchio cimitero islamico, e buona parte dei
suoi muri ha ottocento anni. Il salotto è pieno di luci, ombre e simboli
ebraici. Bisogna solo fare attenzione a non battere la testa contro lo
spunzone di ferro che un tempo serviva per tenerci legato l’asino. Rachel è un fiume in piena quando ti
racconta di come ha voluto questa
no del Messia e partiti per la Terra
Promessa ad aspettarlo e allestire i
«templi» per la sua accoglienza nei
luoghi dove era già passato. Il cimitero è suggestivo per il suo essere così
fuori luogo in questa città. Qualche
decennio dopo il loro arrivo, i pacifici
e operosi templari fondarono a Tel
Aviv la prima sezione del partito nazista fuori della Germania… e furono
cacciati dagli inglesi che all’epoca governavano la Palestina.
Ma quando si dice muri di Gerusalemme non si può non dire Città Vecchia, rinchiusa entro l’imponente cinta voluta dal Saladino. Qui, nel quadrante ebraico che insieme a quello
arabo, cristiano e armeno popola lo
spazio millenario, Miriam Siebenberg apre le porte di casa sua e per
prima cosa ti porta in cantina. Dove,
invece dei vini a invecchiare, lei tiene
un museo archeologico con muri vecchi quasi tre millenni, venuti alla luce
con il cantiere di casa, negli Anni Settanta. Sopra i resti dell’epoca del primo Tempio di Gerusalemme l’architetto ha giocato con la luce, di cui questa città è particolarmente generosa.
Le bianche pareti movimentate e una
sequenza di scale portano al tetto terrazza dal quale sembra di poter toccare la cupola d’oro, sulla spianata.
Poco più in là, il monte degli Ulivi con
la sua macchia verde e senza soluzione di continuità la distesa di tombe
del cimitero ebraico. Pietra su pietra,
Gerusalemme parla con la luce, con i
muri, con le voci di chi la abita, un po’
per devozione e un po’ per un genere
tutto speciale di follia che non è propriamente una sindrome ma un effetto collaterale di questa sua bellezza
che toglie il fiato e allarga il cuore.
AMMAR AWAD/REUTERS
Un turista si avvia verso la Cupola d’Oro, entrando nella zona
di Gerusalemme nota ai musulmani
come Spianata delle Moschee e agli ebrei come Monte del Tempio
1
36 .Spettacoli
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
«C’era una volta in Italia», la
mostra più completa mai
realizzata in Italia sulla figura e
sui film di Sergio Leone, apre
mercoledì 22 ottobre al Museo del
cinema di Torino e chiude il 6
gennaio 2015. È un progetto del
Museo Nazionale del Cinema, in
collaborazione con la Cineteca di
Bologna, a cura di Sir
Christopher Frayling con la
collaborazione di Lorenzo Codelli,
realizzata in occasione del 50°
anniversario del film «Per un
pugno di dollari»
PIERO NEGRI
TORINO
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
n più aveva un rapporto
molto sensuale, quasi erotico con il cinema. Una passione totalizzante, non solo
intellettuale: coinvolgeva la
vista, l’udito, un po’ tutti i sensi».
La mostra di Torino sull’opera
di Sergio Leone e sul mondo che
ha creato (da martedì, al Museo
del Cinema nella Mole Antonelliana) è la prima di questa ampiezza
(180 pezzi, molti inediti) mai organizzata in Italia. Nel mondo, c’è
un solo precedente, che risale al
2005 ed ebbe luogo a Los Angeles:
oggi come allora, il curatore è l’inglese Christopher Frayling, autore tra l’altro dell’unica vera biografia dedicata a Leone, Danzando con la morte. Frayling ha insegnato Storia a Bath e al Royal
College of Arts di Londra, dal
2001 si fregia del titolo di Sir e dal
1967 combatte la battaglia in favore del regista italiano.
I
SERGIO LEONE
“C’era una volta in Italia”
la passione per il West
Apre il 22 a Torino la mostra sul grande regista
Il curatore Frayling: “Un rapporto erotico con il cinema”
50 ANNI DI «PER UN PUGNO DI DOLLARI»
«Ha abbracciato un linguaggio
che apparentemente non era suo
e l’ha piegato al proprio gusto»
«La mostra di Torino – dice –
nasce per celebrare i 50 anni dall’uscita del primo western di Leone, e cioè Per un pugno di dollari.
In Italia arrivò in sala nel settembre 1964, mentre in Gran Bretagna lo vedemmo tre anni dopo,
quando furono risolte le questioni di diritti d’autore con Akira
Kurosawa, che con il suo Yojimbo
aveva “ispirato” il film. Avevo letto un po’ di recensioni, tutte abbastanza negative, e seduto in
quel cinema a Londra mi chiedevo che razza di film avessero visto quei critici. Era l’epoca in cui
con un biglietto si poteva rimanere dentro il cinema anche tutto il
giorno: io rimasi seduto al mio
posto per due proiezioni consecutive. Che stile, che musica, che
costumi! E quelle location polverose che poi scoprii essere spagnole e non americane, Clint Eastwood, che conoscevo come attore tv, qui completamente ridisegnato… Fu per me un’esperienza visiva straordinaria e l’avvio di
una crociata, che in fondo non si è
ancora conclusa, per dimostrare
al mondo che grande artista fosse Leone».
Oggi, cinquant’anni dopo Per
un pugno di dollari, trent’anni dopo C’era una volta in America,
In alto il manifesto
della mostra
al Museo del Cinema
di Torino
«C’era una volta
in Italia»
dal set di «Per un
pugno di dollari».
Qui accanto
nella foto grande
Sergio Leone sul set
e sopra Claudia
Cardinale e Clint
Eastwood
Opera di Roma, orchestra e coro
preparano il contrattacco
E arriva la solidarietà di Cecilia Bartoli: no ai licenziamenti
SANDRO CAPPELLETTO
ROMA
Veloce riepilogo degli avvenimenti precedenti.
Atto I (21 settembre) Riccardo Muti rinuncia a dirigere Aida e Nozze di Figaro all’Opera di Roma lamentando
che nel Teatro non esistono
le condizioni per poter svolgere con serenità il proprio
lavoro. Stupore e sgomento.
Atto II (1 ottobre): il sindaco Ignazio Marino e il sovrintendente Carlo Fuortes annunciano, a partire da gennaio
2015, il licenziamento per 182
tra professori d’orchestra e artisti del coro. La rinuncia di Muti – dicono – ha fatto fuggire abbonati e sponsor, è impossibile
continuare così. Corpo di ballo,
operai, tecnici, dipendenti amministrativi sono esclusi dal
provvedimento. Applausi e fischi accompagnano una decisione senza precedenti.
Atto III (ieri): A due giorni
dal debutto di Rigoletto e mentre sono in corso dei tesi incontri tra sovrintendenza e sindacati per capire se davvero i licenziamenti annunciati – di cui
Cecilia Bartoli
venticinque anni dopo la morte di
Sergio Leone, la questione è ancora aperta. Troppo fuori dagli schemi, troppo dentro il cinema di genere (uno, in particolare, il western, che insieme reinventò e affossò, esaurendone le possibilità
narrative), troppo internazionale
per l’Italia e troppo italiano per
critici e produttori americani (ma
non per il pubblico, che lo amò fin
da subito, e per i registi, da Scorsese a Tarantino, che lo venerano come un maestro), troppo poco «politico» per un Paese superficiale e
diviso, avviato a vivere anni di
piombo. È per questo – chiediamo a
Frayling – che solo ora sembra arrivato il momento di Leone? «Intanto – spiega lui – è importante il
titolo della mostra, C’era una volta
in Italia, che rivendica un’appartenenza. Leone ha fatto esattamente
ciò che in Gran Bretagna fecero i
Beatles, che presero la musica pop
e il blues americano e lo filtrarono
con la loro sensibilità, o in Francia
Django Reinhardt con il jazz che
arrivava da oltreoceano. Ha abbracciato un linguaggio che apparentemente non era il suo e l’ha
piegato al proprio gusto, alle proprie necessità di racconto. Il bello è
che nessuno di loro, e tanto meno
Leone, si può definire un filoamericano. Lui, al contrario, mi parlò
della delusione terribile che ebbe
quando i primi americani arrivarono a Roma, nel 1944: erano così diversi da Gary Cooper e Cary
Grant… In fondo il suo cinema nacque in quel momento e non smise
mai di misurare
la distanza tra il
mito e la realtà».
Non tutto il ritardo viene per
nuocere, e la mostra di Torino
(che Frayling peraltro spera di
portare in altre
città italiane) beneficia di materiale nuovo, o
raccolto e catalogato negli ultimi
anni, come le foto di scena di Angelo Novi, ora custodite dalla Cineteca di Bologna che partecipa all’organizzazione della mostra. «In genere
le mostre come
questa sono a
due dimensioni –
dice Frayling – io
ho cercato di aggiungere la terza, per esempio
con i costumi originali, che sono
spesso l’unico elemento del set che
è possibile mostrare, o con le armi, i
dettagli di scena, a cui Leone prestava un’attenzione quasi maniacale. Non sono un collezionista, ma
con gli anni la mia raccolta di oggetti legata ai suoi film è diventata sorprendentemente ampia, nell’ordine
delle migliaia di pezzi. Attingo anche da lì per fare un’affermazione
molto semplice ma anche molto vera: non è la celebrazione di un morto, ma di un modo di intendere e fare il cinema che è ancora molto vivo, anzi, è più vivo che mai».
si discute la fattibilità tecnica diventeranno effettivi, orchestra e coro del Teatro ringraziano in un comunicato «i colleghi
di tutte le Fondazioni lirico sinfoniche, i Conservatori, le istituzioni musicali italiane, i teatri
esteri, gli esimi esponenti del
mondo musicale, artistico, culturale e politico» per «la vicinanza e il sostegno dimostrati
in questo drammatico momento» e la presa di posizione contro la «profonda ferita inferta
all’immagine della cultura musicale italiana». Da Berlino, la
diva Cecilia Bartoli, romana de
Roma, dice quello che in molti
pensano: «Bisogna trovare una
soluzione e la soluzione non è
mandare a casa orchestra e coro e tenere l’amministrazione.
Per fare cosa se non c’è nessuno
da amministrare?».
Intanto, anticipando il quarto e penultimo atto, che sarà
lunghissimo, le segreterie nazionali di tre sindacati (Cgil, Cisl, Fials) inviano una raccomandata – ma assomiglia a un siluro
- a tutte le 14 Fondazioni liriche
per «verificare che nel corso
degli anni non siano stati corrisposti interessi anatocistici agli
istituti bancari che hanno concesso affidamenti ai teatri». La
cresta sugli interessi dei tanti
debiti contratti dai teatri? «Nel
caso venisse evidenziato un
possibile danno erariale, i lavoratori faranno denuncia presso
la Corte dei Conti». E l’ultimo
atto? Ancora tutto da scrivere,
ma vi terremo informati.
1
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Piva & C
la camorra
fa tendenza
ALESSANDRA LEVANTESI KEZICH
ROMA
FULVIA CAPRARA
ROMA
N
Richard Gere nei panni del barbone di «Time out of Mind»
Gere: siamo tutti senzatetto
in cerca di un posto nel mondo
L’attore per “Time Out of Mind” si è mescolato alla folla newyorchese
Perchè le interessa tanto questa storia?
«Ci pensavo da 10 anni, da quando ho ricevuto la sceneggiatura e me ne sono innamorato. Non era il momento adatto,
poi mi è capitato tra le mani un libro di
poesie dedicato alle anime perse. C’era
una corrispondenza perfetta tra la storia e i versi, ho conosciuto per caso il regista, che è lo sceneggiatore di I’m not
there di Todd Haynes, e lui si è buttato a
capofitto nell’impresa».
È proprio vero che, mentre girava a New
York, non l’hanno riconosciuta?
«Sì, al Greenwich Village nessuno mi ha
notato, anche incrociando il mio sguardo. Da persona nota, mi sono ritrovato
improvvisamente catapultato nel mondo degli invisibili. A Grand Central gli
unici che mi hanno riconosciuto sono
stati due uomini di colore, mi hanno detto “ciao Richard, come va?”. Forse, grazie all’esperienza dell’essere neri a New
York, quei due hanno sviluppato un’attenzione maggiore verso il mondo».
HOLLYWOOD
IL BUDDISMO
IL CATTOLICESIMO
«La situazione del cinema
oggi è davvero cambiata
sia in Europa che in Usa
Difficile fare film diversi
ma penso sia il futuro»
«L’ho scoperto a 20 anni
non ero affatto felice
sentivo un senso di vuoto
Medito 40 minuti al giorno
è molto confortante»
«Papa Francesco? Non
sono cattolico quindi
non sono attrezzato
per parlarne, ho rispetto
ma non un vero legame»
Perchè la gente evita di entrare in contatto con i barboni?
«Anche a due isolati di distanza, il linguaggio corporeo di un senzatetto è riconoscibile, parla di dolore e fallimento:
le persone decidono immediatamente di
non volerci avere niente a che fare, c’è
come il timore di esserne contagiati».
È stato difficile trasformarsi, fisicamente, in un barbone?
«No, ho applicato le stesse tecniche di
recitazione che si usano quando si interpreta un qualunque personaggio. L’unica differenza è che di norma, negli altri
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Spettacoli .37
«I milionari»
Intervista
ella sala dell’Auditorium
dove Richard Gere incontra i giornalisti, svolazza un
pipistrello che ha perso la
strada: «Che sarà? Un segno dell’Apocalisse imminente? Adesso,
magari, cominceranno a piovere rane...». Ospite d’onore del Festival di Roma dove ieri è stato presentato Time out
of Mind, di Oren Moverman cui tiene
particolarmente, Gere ha accentuato,
con il passare del tempo, un tono vagamente ieratico che gli permette di essere gentile, disponibile, ma anche un tantino distante, come se si trovasse, specialmente quando è a Roma, al centro di
un carnevale che lo diverte, ma in alcun
modo non lo riguarda. Time out of Mind è
il coronamento del suo sogno di attore
destinato, per anni, ai ruoli di fascinoso
principe azzurro. Per la prima volta, nel
film girato in una New York anonima e
distratta, il divo di Pretty woman e Ufficiale e gentiluomo si presenta sporco,
sdrucito, appesantito e soprattutto disperato. Sulle ragioni per cui George, il
protagonista, è così ridotto si viene a sapere poco, e solo verso la fine del film. Il
cuore della narrazione è tutto nell’infelice girovagare di un uomo che ha perso
se stesso e adesso cerca un equilibrio,
partendo dal tentativo di recuperare la
figlia adulta (Jena Malone), abbandonata alla nonna quando aveva solo 12 anni.
Durante le riprese, a Manhattan, Gere,
in versione barbone, è passato inosservato, almeno finché qualcuno lo ha riconosciuto, filmato, e rilanciato in rete:
«Con una storia così, certo non si guadagna. Oggi, per riuscire a mettere in piedi
film del genere, bisogna farli passare
per commedie... Eppure sono convinto
che questo sia il futuro del cinema o che,
comunque, lo sia per me».
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film, ci sono eventi che ti aiutano a entrare dentro un ruolo. Qui, invece, si è
fuori dal tempo, la cinepresa resta ferma, non succede molto, ma la tensione è
forte, perchè a riempire l’inquadratura
c’è la vita vera».
Time out of Mind offre una panoramica
interessante sui barboni di New York.
Quali riflessioni ne ha tratto?
«A New York ci sono 60mila senzatetto,
di cui 20mila bambini. È una cifra impressionante. Ma è anche l’unico luogo
dove, per legge, i barboni devono avere
assistenza... Comunque il messaggio del
film va oltre, è universale».
In che senso?
«La mano tesa, di norma associata all’immagine dei mendicanti, significa,
nel buddhismo, uno stato positivo per
creare conoscenza... In fondo George, e
gli altri come lui, hanno una forte necessità di appartenenza, cercano un gruppo in cui riconoscersi, e questa tensione
non riguarda solo gli homeless».
Che cosa pensa di Papa Francesco?
«Sono buddista e non cattolico, ritengo
di non avere a disposizione gli strumenti
necessari per rispondere».
I Milionari di Alessandro Piva
ieri al Festival di Roma, trae
ispirazione dall’omonimo libro (Mondadori, 2011) firmato
dal pm antimafia Luigi Cannavale insieme al giornalista
Giacomo Sensini: dove, sulla
base delle memorie uno dei
boss del clan di Secondigliano, Paolo di Lauro detto O’ milionario, si narrano le trasformazioni della camorra napoletana sull’arco degli Anni ’8090. Pur attenendosi ai fatti, il
regista ha cambiato i nomi e
romanzato la storia del protagonista, qui Marcello Cavani
ribattezzato Alendelòn (Francesco Scianna). Ne consegue
un film che sta dalle parti del
melodramma criminale più
che dell’asciutta disamina di
strutture e metodologie della
delinquenza organizzata; un
copione che abbraccia tra luci
e ombre il punto di vista del
«cattivo», umanizzandolo, cosicché quasi ci dimentichiamo
che incarna un devastante potere malavitoso. Si potrà
obiettare che l’accusa di aver
reso mitologica la mafia era
stata rivolta anche alla saga
del Padrino, ma la trilogia di
Francis Ford Coppola ha un
grande respiro epico, mentre
Piva resta a metà strada fra
affresco antropologico/veristico e ritratto individuale. E
tuttavia di certo c’è che il film
rientra nei canoni di un filone
criminale ultimamente assai
frequentato dal cinema italiano: basti pensare a Perez, Take
five e Anime nere, in sala in
queste settimane, o a pellicole
relativamente recenti come
Salvo o L’intervallo. Dietro al
fenomeno potrebbero esserci
due fattori: dal punto di vista
cinematografico ha fatto senz’altro da volano il successo di
critica e di pubblico ottenuti
da Romanzo criminale di Michele Placido e Gomorra di
Matteo Garrone, un risultato
ribattuto dalle serie tv che ne
sono state tratte. Ma questi
film dimostrano pure un genuino interesse a capire il come e il perché della piaga del
malaffare che infetta tanta
parte della società italiana. In
maniera non schematica, provando a intrecciare motivi individuali e cause storiche e sociali. Nel nome dei capolavori
di Francesco Rosi, che forse
qualcuno un giorno riuscirà a
emulare.
38 .Spettacoli
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Programmi tv
I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi
del 20 ottobre 2014
Rai 1
6.10 Il caffè di Raiuno
6.30 Tg 1
6.45 Unomattina Attualità
11.00 Tg 1
11.10 A conti fatti Attualità
12.00 La prova del cuoco
13.30 Telegiornale
14.00 Tg 1 Economia Attualità
14.05 Dolci dopo il Tiggì
14.40 Torto o ragione? Il verdetto finale Attualità Il
court-show condotto da
Monica Leofreddi
16.00 La vita in diretta
18.50 L’eredità Game show
20.00 Telegiornale
20.30 Affari tuoi Game show
Dal Teatro Delle Vittorie
di Roma, Flavio Insinna
conduce la nuova edizione del celebre gioco
21.10 Carosello Reloaded
Rai 2
7.00 Heartland Telefilm
7.45 Protestantesimo
8.15 Le sorelle McLeod Serie
8.55 Pasión Prohibida TN
9.50 Spaziolibero Attualità
10.00 Tg2 Insieme Attualità
11.00 I fatti vostri Varietà
13.00 Tg 2 Giorno
13.30 Tg2 Costume e società
13.50 Medicina 33
14.00 Detto Fatto Attualità
16.15 Castle Telefilm
17.00 SuperMax Tv Varietà
17.45 Rai Parlamento Telegiornale Attualità
17.55 Tg2 Flash L.I.S.
18.00 Tg sport
18.20 Tg 2
18.50 NCIS: Los Angeles TF
19.40 NCIS Telefilm
20.30 Tg 2 20.30
21.00 Impazienti Sitcom
Rai 3
Canale 5
6.00 Tg 5 Prima pagina
7.54 Traffico
7.56 Borse e Monete. Meteo
8.00 Tg 5 Mattina
8.45 Mattino Cinque
11.00 Forum Attualità
13.00 Tg 5. Meteo.it
13.40 Beautiful Soap opera
14.15 Centovetrine Soap
opera
14.45 Uomini e donne Talk
show
16.15 Il segreto Telenovela
17.00 Pomeriggio cinque
Attualità
18.45 Avanti un altro! Game
show Conduce Paolo
Bonolis, affiancato da
Luca Laurenti
20.00 Tg 5. Meteo.it
20.40 Striscia la notizia Varietà
satirico
6.30 Rassegna stampa
7.00 Tgr Buongiorno Italia
7.30 Tgr Buongiorno Regione
8.00 Agorà Attualità
10.00 Mi manda Raitre
11.00 Elisir Attualità
12.00 Tg 3
12.45 Pane quotidiano
13.10 Il Tempo e la Storia
14.00 Tg Regione. Meteo
14.20 Tg 3. Meteo 3
14.50 Tgr Leonardo Attualità
15.00 Tg3 Lis
15.05 Tgr Piazza Affari
15.10 Terra nostra 2 - La speranza Telenovela
15.55 Aspettando Geo Doc.
16.40 Geo Documentari
19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo
20.00 Blob Videoframmenti
20.15 Sconosciuti Attualità
20.35 Un posto al sole SO
21.15
La strada dritta
21.10
Pechino Express
21.05
Amore criminale
21.10
Squadra antimafia 6
FICTION. 1956. Il governo italia-
REALITY SHOW. Nell’ottava puntata, le cinque coppie in gara
affronteranno un viaggio di
349 km: dalla multiculturale
Yogyakarta fino ai maestosi siti
archeologici di Trowulan
ATTUALITÀ. Al via la 15ª edizione
del programma condotto da
Barbara De Rossi. In questa puntata, la storia di Lisa Puzzoli e di
Vincenzo Manduca, il suo ex
compagno
FICTION. La lotta contro Crisalide
no affida a Fedele Cova un incarico ambizioso: costruire una
strada dritta, di 755 chilometri,
che unisse Milano a Napoli, l’autostrada del Sole
23.25 Petrolio Attualità
0.30 Tg 1 - Notte. Che tempo fa
1.05 Speciale Festival Internazionale del Film di Roma
1.35 A ruota libera Attualità
3.30 Il commissario De Luca
Serie
23.20 Quanto manca Varietà
0.20 Tg2
0.35 Senza peccato Attualità
1.35 Sorgente di vita
2.05 Meteo 2
2.10 Io sono l’amore Film
(comm., 2009)
ha spinto Domenico Calcaterra a fare scelte pericolose. La sua
ossessione lo porterà ad avvicinarsi al clan Ragno. Con Marco
Bocci
23.10 Gazebo Attualità
0.00 Tg3 Linea Notte
1.05 Rai Parlamento Telegiornale Attualità
1.15 Fuori Orario. Cose (mai)
viste
3.20 RAInews 24
23.30 Dracula Telefilm Il cult di
Bram Stoker assume un
taglio inedito
0.30 X-Style Attualità
1.30 Tg 5 Notte. Rassegna
stampa. Meteo.it
2.00 Striscia la notizia
Italia 1
7.05 La vita secondo Jim Serie
7.30 Mike & Molly Sitcom
8.25 The closer Serie
10.25 Person of interest Serie
12.25 Studio Aperto
13.00 Sport Mediaset Sport
14.05 I Simpson Telefilm
14.35 Futurama Cartoni
15.00 2 broke girls Telefilm
15.50 Big Bang Theory
Sitcom
16.45 Chuck Telefilm Un nerd
riceve da un vecchio
amico, un agente della
Cia, una e-mail criptata
che scarica inconsciamente nel suo cervello tutti i
segreti del supercomputer neurale Intersect
18.15 Love bugs Sitcom
18.30 Studio Aperto. Meteo
19.20 CSI New York Telefilm
Rete 4
La 7
6.50 Zorro Telefilm
7.10 Hunter Telefilm
8.05 Cuore ribelle Telenovela
9.30 Carabinieri Telefilm
10.35 Sai cosa mangi?
10.45 Ricette all’italiana
11.30 Tg 4 - Telegiornale
12.00 Detective in corsia TF
13.00 La signora in giallo TF
14.00 Lo sportello di Forum
15.30 Hamburg distretto 21
Telefilm
16.35 Ieri e Oggi in Tv Speciale
16.45 Il comandante Florent
Film-tv Le vicissitudini di
una brigata di gendarmi capitanati da una
donna, Isabelle Florent
(Corinne Touzet)
18.55 Tg4 - Telegiornale
19.35 Il segreto Telenovela
20.30 Tempesta d’amore SO
6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo.
Traffico
7.00 Omnibus - Rassegna
stampa Attualità
7.30 Tg La7
7.55 Omnibus Attualità
9.45 Coffee Break Attualità
11.00 L’aria che tira Attualità
13.30 Tg La7
14.00 Tg La7 Cronache Attualità Il programma, a cura
della redazione News,
dedicato alla cronaca
14.40 Il commissario Maigret
Telefilm
16.30 McBride - Ultimo Show
Film-tv
18.10 Il commissario Cordier
Telefilm Serie televisiva
francese
20.00 Tg La7
20.30 Otto e Mezzo Attualità
21.15
Quinta colonna
21.10
Piazzapulita
★★★
ATTUALITÀ. Anche in questa edi-
ATTUALITÀ. Una nuova punta-
FILM. (comm., 2004) con Ben Stil-
zione del programma condotto da Paolo Del Debbio è prevista, in apertura di puntata, la
consueta intervista a un protagonista della politica
ta del programma d’attualità, con filmati e inchieste, condotto dal giornalista napoletano Corrado Formigli. Quinta edizione
21.10
...E alla fine
arriva Polly
ler,JenniferAniston.RegiadiJohn
Hamburg. Reuben viene tradito
dallamoglieinlunadimiele.Disperato, inizia a frequentare Polly
23.00 Tiki Taka Attualità
1.35 Sport Mediaset Sport
2.00 Studio aperto - La giornata
2.15 Trasformat Quiz
4.10 Alla controra/ Ne parliamo lunedì Film
UNA MARCIA IN PIÙ ALLE
TUE DIFESE? SU CON
IMMUNO
0.00 Tg La7 Night Desk Attualità La striscia di approfondimento quotidiano in
onda dal lunedì al venerdì in seconda serata
0.30 Otto e Mezzo Attualità
1.15 Coffee Break Attualità
23.55 Terra! Attualità Toni
Capuozzo propone
ancora una volta un
appuntamento con l’informazione di qualità
0.55 Tg4 Night News
1.15 Personaggi Magazine
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digitale terrestre
RAI 4
21
17.20 Rai News - Giorno
17.25 Joan of Arcadia
Serie
18.10 Robin Hood Serie
18.55 La Spada della
Verità Serie
19.40 Streghe Serie
20.25 Beauty and the
Beast Serie
21.10 Ironclad Film
23.05 Il signore degli
anelli Film
1.20 Anica appuntamento al Cinema
Rubrica
RAI 5
23
18.35 Il Giro del Mondo
In 80 Meraviglie
19.30 America Tra Le
Righe - La Mela
20.35 Passepartout - Sui
Passi di Mario
Soldati Rubrica
21.15 5 Buoni Motivi Caffe Feydeau
21.20 Teatro - Caffe
Feydeau Teatro
23.05 Icone - Arnoldo
Foa’ - Franco
Zeffirelli
Documentari
RAI STORIA 54
18.50 1989: Le manifestazioni di Piazza
Tienanmen
Documentari
19.30 L’Italia in 4d Anni
‘60: Niente
sesso,siamo italiani Documentari
20.30 Il giorno e la storia Documentari
20.50 Il tempo e la storia Documentari
21.30 Ogro Film
23.30 Il tempo e la storia Documentari
RAI MOVIE
CLASSICS
Love is all you Need
Una commedia romantica ambientata dentro
una cartolina di
Sorrento SKY PASSION
19.15 Tutte le manie di Bob
Bob è pieno di fobie e
tormenta il suo psicanalista. E lo segue
anche in vacanza SKY
COMEDY
19.25 Il mondo di Arthur
Newman Una nuova
identità: un passato da
eliminare e un nuovo
amore da costruire SKY
CINEMA 1
21.00 A letto con il nemico
Fuggita dal marito psicopatico, Julia Roberts
se lo ritrova fra i piedi
SKY PASSION
Uno sbirro tuttofare
SKY MAX
21.10 Escape Plan - Fuga
dall’inferno L’autorità
mondiale sulla sicurezza deve fuggire dalla
prigione che ha creato
SKY CINEMA 1
22.35 Sta’ zitto... non rompere Reno è un duro,
Depardieu uno “stupido”, ma sarà proprio
lui a ideare la fuga SKY
COMEDY
22.45 Transit SKY HITS
Il tempo delle mele 2
L’adolescente Vic
(Sophie Marceau) ha
una storia d’amore col
compagno di scuola
SKY PASSION
22.50 I puffi 2 Il sequel replica il primo film d’animazione con gag divertenti SKY CINEMA FAMILY
23.00 Bling Ring Degli adolescenti danno vita ad
una serie di furti nelle
case delle celebrità SKY
CINEMA 1
23.05 Kill Bill - Volume 1 Uma
Thurman, vittima di
una imboscata durante
le nozze, perde marito
e figlio SKY MAX
23.15 Achtung! Banditi! Un
gruppo di partigiani
scesi in città trova la
solidarietà degli operai
SKY CLASSICS
0.10 Il cacciatore di ex
Gerard Butler, cacciatore di taglie, deve inseguire Jennifer Aniston
SKY COMEDY
0.35 Lawless I fratelli
Bondurant commerciano brandy clandestino
durante il proibizionismo SKY HITS
22
11.15 Giuro che ti amo
Film
12.40 Days of Glory Film
14.50 Roma Daily
15.05 Calendar Girls Film
17.00 Rai News - Giorno
Notiziario
17.05 La battaglia di
Midway Film
19.20 Io tigro, tu tigri,
egli tigra Film
21.15 Io sono Valdez
Film
22.50 Roma Daily
23.05 Blow Out Film
15.20 Il Pistolero dell’ave Maria Film
17.00 Note di Cinema Festival di Roma
Varietà
17.05 Col ferro e col
fuoco Film
19.10 Hazzard Telefilm
21.00 Il delitto perfetto
Film
23.05 Il sipario strappato Film
1.30 Dieci incredibili
giorni Film
3.15 Ciaknews
serie tv
intrattenimento
film
18.25 Il cavaliere oscuro Il
Batman di Nolan cerca
di ripulire le strade di
Gotham City dal crimine SKY MAX
19.00 Due sporche carogne
Delon e Bronson, tornati dalla Legione straniera, si innamorano di
due ragazze SKY
IRIS
24
18.40 Grey’s Anatomy
FOX
LIFE
DISCOVERY CHANNEL
18.50 Poirot DIVA UNIVERSAL
19.00 How I Met Your
Mother FOX
19.15 NCIS FOX CRIME
19.20 I Simpson FOX
19.35 In Cucina con
GialloZafferano FOX
CRIME
Bones FOX LIFE
20.10 The Big Bang Theory
FOX
LEI
19.25 Megafabbriche italiane NATIONAL
GEOGRAPHIC
America’s Got Talent
SKY UNO
ARTE
19.35 A caccia di auto
DISCOVERY CHANNEL
20.00 David Bowie ARTE
20.05 Cuochi e fiamme LEI
20.20 Face Off SKY UNO
20.25 Esperimenti esplosivi
NATIONAL GEOGRAPHIC
20.35 The Big Bang Theory
FOX
20.30 Come è fatto
DISCOVERY CHANNEL
20.50 Donne nel mito:
Veruschka DIVA
Velvet Underground
ARTE
20.55 Gli anni ‘90
UNIVERSAL
21.00 La signora in giallo
DIVA UNIVERSAL
Elementary FOX CRIME
The Carrie Diaries FOX
LIFE
The Walking Dead
FOX
21.50 La signora in giallo
DIVA UNIVERSAL
21.55 Elementary FOX CRIME
Cucine da incubo FOX
NATIONAL
GEOGRAPHIC
21.00 Come è fatto
DISCOVERY CHANNEL
Ostetriche in sala
parto LEI
Luca Argentero presenta Space
Metropoliz ARTE
21.10 Face Off SKY UNO
Le Italie della Moda
ARTE
21.30 Come è fatto
LIFE
DISCOVERY CHANNEL
FOX
LIFE
22.50 Profiling FOX CRIME
22.55 Bernard & Doris Complici amici DIVA
UNIVERSAL
19.15 La guerra delle torte
19.30 Le Italie della Moda
LIFE
19.45 I Simpson FOX
19.50 Miss Fisher - Delitti e
Misteri DIVA UNIVERSAL
20.05 Criminal minds FOX
Salem FOX
22.45 Grey’s Anatomy
19.05 A caccia di auto
21.45 Le Italie della Moda ARTE
21.55 Gli anni ‘90 NATIONAL
GEOGRAPHIC
Face Off SKY UNO
22.00 Pesca senza limiti
DISCOVERY CHANNEL
CIELO
26
15.30 MasterChef USA
16.30 Fratelli in affari
17.30 Buying & Selling
Documentari
18.30 Fratelli in affari
19.15 Affari al buio
Documentari
20.15 Affari di famiglia
Documentari
21.10 Il mio angolo di
paradiso Film
23.15 X Factor 2014
1.00 Catacombs - Il
mondo dei morti
Film
MTV
8
14.20 Scrubs Varietà
15.10 Modern Family
16.00 Motorhome Piloti di Famiglia
17.00 16 Anni e Incinta
17.50 Teen Mom 3
19.50 Friendzone: Amici
o Fidanzati?
20.15 Modern Family
21.10 Catfish: False
Identita’ Attualità
22.00 Are You The One?
Varietà
23.00 Geordie Shore
Varietà
REAL TIME
31
16.15 Abito da sposa
cercasi: Outlet
17.15 Quattro matrimoni - Australia
18.10 Case da incubo
19.10 Cucine da incubo
USA Varietà
21.10 Malattie misteriose
23.05 Io e la mia ossessione Documentari
0.05 Malattie imbarazzanti Documentari
1.05 Chirurgia XXL:
Contro il diabete
Documentari
DMAX
14.05 Banco dei pugni
15.00 Turtleman
15.50 Dual Survival
Documentari
16.45 Airport Security
17.40 Una famiglia in
affari Documentari
18.35 Property Wars
19.30 Affari a tutti i
costi Documentari
20.20 Banco dei pugni
21.10 River Monsters:
sbranato vivo
Documentari
22.50 Blood Lake Film
film
15.20 Disco Franck Dubosc è
un quarantenne disoccupato che vive ancora
con la madre PREMIUM
CINEMA EMOTION
16.05 Bastardo dentro Simon
è sinonimo di sfortuna.
Dopo morto si reincarna nel figlio del suo
nemico PREMIUM COMEDY
16.35 Alexander Oliver Stone
racconta Alessandro il
Grande. Con Colin
Farrell e Angelina Jolie
PREMIUM CINEMA ENERGY
17.30 Serious Moonlight
Quando scopre che il
marito vuole lasciarla,
decide di legarlo in
bagno PREMIUM
UNIVERSAL
17.35 Bangkok Dangerous - Il
codice dell’assassino
Un killer in trasferta a
Bangkok deve portare
a termine un paio di
lavori PREMIUM CINEMA
19.00 Austin Powers in
Goldmember Il Dr.
Male tenta ancora di
dominare il mondo. Ma
entra in azione Mike
Myers PREMIUM
UNIVERSAL
19.05 The Blind Side
L’incontro tra un povero ragazzo afro-americano e una famiglia
bianca benestante
PREMIUM CINEMA EMOTION
19.20 Selvaggi Il quarantenne Bebo scopre la
fidanzata con un altro
e parte per i Caraibi
PREMIUM COMEDY
19.30 Trainspotting E’ la storia del tossicomane
Mark e dei suoi amici.
Regia di Danny Boyle
PREMIUM CINEMA ENERGY
21.15 The Prestige Durante
l’apprendistato di due
maghi qualcosa va storto e una donna muore
PREMIUM CINEMA ENERGY
Carnage Due coppie
tentano di risolvere
una rissa scoppiata tra i
rispettivi figli PREMIUM
CINEMA EMOTION
Ombre malesi Malesia:
Bette Davis, cinica
moglie di un ricco piantatore, uccide l’amante
PREMIUM UNIVERSAL
Una notte da leoni 3
Zach Galifianakis, Ed
Helms, Bradley Cooper
e Justin Bartha, viaggio
on the road PREMIUM
CINEMA
23.00 U-571 1942: un sommergibile Usa deve
impadronirsi del dispositivo dei codici tedeschi PREMIUM UNIVERSAL
0.25 Montecristo Edmond
Dantes (James Caviezel)
viene tradito dal suo
amico e imprigionato
PREMIUM CINEMA EMOTION
0.50 House Party: Tonight’s
The Night PREMIUM
CINEMA
52
serie tv
16.55 Spooks ACTION
Better With You JOI
17.25 The middle JOI
17.45 Monk TOP CRIME
Quelli di Joi JOI
17.50 2 Broke Girls JOI
17.55 The tomorrow people
ACTION
18.25 Suburgatory JOI
18.40 The Vampire diaries
MYA
18.45 Shit! My dad says JOI
18.50 Supernatural ACTION
19.10 Big Bang Theory JOI
19.25 Law & Order: Unità
Speciale TOP CRIME
19.30 One Tree Hill MYA
19.35 Gotham ACTION
Chuck JOI
21.05 Covert affairs TOP
CRIME
21.15 Hart of Dixie MYA
Psych JOI
22.00 Arrow ACTION
22.05 The Carrie Diaries MYA
Better With You JOI
22.45 Cold Blood TOP CRIME
22.50 Spooks CTION
22.58 Nip’n Tuck MYA
Big Bang Theory JOI
23.20 Due Uomini e 1/2 JOI
23.45 Il ritorno di Colombo
TOP CRIME
Mike & Molly JOI
23.55 Mya - X Style MYA
0.05 Orange Is The New
Black MYA
0.10 Dr. House - Medical
division JOI
0.50 Orphan Black ACTION
1.30 Law & Order: Unità
Speciale TOP CRIME
12
MERCOLEDÌ BIANCONERI AD ATENE
CAMPIONATO
MOTOGP
Juve, il caso Vidal
agita la vigilia
della Champions
Il Toro torna
a vincere
Decide sempre
Quagliarella
Altra perla
di Valentino:
show e vittoria
in Australia
1 «Non ho problemi al ginocchio e non sono
1 Udinese ko all’Olimpico : il
1 Rossi non finisce mai di
stato multato»: è il tweet lanciato dal cileno. Ma
la verità del club, sulla multa, è un’altra.
Massimiliano Nerozzi
PAGINA 40
rilancio granata passa ancora
una volta dall’ex bianconero.
Condio e Oddenino PAGINE 42-43
stupire: con la vittoria a Phillip
Island ipoteca il 2° posto finale.
Matteo Aglio
PAGINA 44
SPORTLUNEDÌ
Risultati
7ª giornata
Atalanta-Parma
Cagliari-Sampdoria
Fiorentina-Lazio
Inter-Napoli
Palermo-Cesena
Roma-Chievo
Sassuolo-Juventus
Torino-Udinese
Verona-Milan
1-0
2-2
0-2
2-2
2-1
3-0
1-1
1-0
1-3
ore 20,45
OGGI
Genoa-Empoli
Sky sport 1-Premium calcio
Classifica
Juventus
Roma
Sampdoria
Milan
Udinese
Lazio
Verona
Napoli
Fiorentina
Inter
Torino
Genoa*
Atalanta
Empoli*
Cesena
Palermo
Cagliari
Chievo
Sassuolo
Parma
19
18
15
14
13
12
11
11
9
9
8
8
7
6
6
6
5
4
4
3
* una partita in meno
Fase a gironi (3a giornata)
ore 20,45
DOMANI
Roma
Bayern
Monaco
Sky sport 1
MERCOLEDÌ ore 20,45
Olympiacos
Juventus
Canale 5
Fase a gironi (3a giornata)
ore 19
GIOVEDÌ
Young Boys
Napoli
Premium calcio 1
Paok Salonicco
Fiorentina
Premium calcio 2
ore 21,05
Inter
Saint Etienne
REUTERS
InHonda
Premium calcio 2
Torino
Hjk Helsinki
Italia 1
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Il Milan vince a Verona e irrompe nelle zone alte
Doppietta del giapponese rilanciato da Inzaghi
40 .Sport
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Capolista verso l’Europa
«Complimenti da Marotta e Paratici:
andare alla Juve è il mio obiettivo»
Dopo il pareggio con il Sassuolo
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
C’è la realtà virtuale, a colpi
di tweet: «La società non mi
ha mai multato». E c’è quella
dei fatti e delle parole (bianconere), dopo discoteche e
cazzotti: la Juve ha deciso di
multarlo, e non per due spiccioli. Nel mezzo della notte
scorsa, Arturo Vidal ha invece raccontato la sua verità,
dopo due settimane di silenzio, appiccicando su twitter
una dichiarazione spontanea. «Le informazioni riguardo questo argomento sono
sbagliate», ha scritto il giocatore riferendosi alla multa. E
sono state dette da persone
in malafede, ha aggiunto. Insomma, Vidal s’è difeso attaccando: gli riesce molto
meglio sul campo, dove la Juve s’augura di ritrovarlo, a
partire da mercoledì ad Atene, in territorio Champions.
«Dette cose sbagliate
su di me: il rapporto
con compagni, staff
e club è molto buono»
Parola alla difesa, dunque:
«Il mio rapporto con tutti alla
Juve è molto buono. I miei
compagni, lo staff tecnico e la
società hanno fiducia in me e
io in loro». Così Vidal ha voluto incollare il rapporto con il
gruppo, e il club. E tutelare
l’immagine, soprattutto in
Cile, dov’è un idolo: non a caso il tweet, che ha colto di sorpresa la stessa Juve, è uscito
prima in spagnolo. Che strano. Tre giorni prima della sfida con la Roma, il centrocampista juventino aveva fatto
l’alba in un paio di discoteche
torinesi, chiudendo con una
rissa davanti a un chiosco.
Non su twitter, ma nel racconto di diversi testimoni. Allegri l’aveva tenuto fuori dalla formazione iniziale, e la società aveva deciso di elevargli
salata contravvenzione. Comunque superiore al 5 per
cento del suo stipendio lordo
Simone Zaza
ATTACCANTE
DEL SASSUOLO
Guerriero
La vicenda
1
Arturo Vidal, 27
anni, è alla quarta
stagione con la
maglia della Juve.
Per lui, 42 gol
in 132 partite
Discoteca e rissa
1 All’alba di venerdì 3 ottobre, Vi-
dal viene coinvolto in una rissa in un
chiosco ai bordi del parco del Valentino, a Torino, dopo aver passato la
notte in due discoteche.
2
3
sforzo tornerò alla mia miglior
forma fisica, dopo aver subito
un’operazione e non essendo
riuscito a effettuare tutta la
preparazione pre-campionato
come i miei compagni». Non
solo sfortuna sia chiaro, se fu
lui stesso a decidere di giocare
il Mondiale a poco più di un
mese dall’intervento chirurgico al ginocchio. Ma la giusta
ambizione era sufficiente giustificazione: Guerriero, sempre. Solo dentro al campo, sarebbe meglio. Ora si sta spremendo per tornare come prima: «Sono impegnato al
100% con la Juve e con la
mia nazionale e spero di
vincere titoli con entrambi, in questa
stagione». Ieri pareva funzionare, se
nella partitella in
famiglia a Vinovo, aperta agli
occhi di 250
tifosi, ha segnato sei
gol. Ma, si
sa, sul
prato è un
fenomeno.
Dovrebbe
solo non esagerare fuori, anche se lui liquida tutto come gossip, o invenzioni: «Spero di aver informato
tutti con queste mie parole. Si-
Escluso dai titolari con la Roma
1 Il centrocampista non parte ti-
tolare contro la Roma, tre giorni dopo, quando entrerà solo a 12 minuti
dalla fine. Allegri giustificherà la decisione con una scelta tattica: «Con
Pirlo avevo preferito Marchisio»
Maxi multa
1 La settimana successiva la Juve
decide di multare il giocatore per oltre il 5 per cento della retribuzione
lorda mensile: ovvero per una cifra di
decine di migliaia di euro. Competente il Collegio Arbitrale.
UNO DEI PILASTRI BIANCONERI
Caso
aperto
Tweet notturno di Vidal: “Il ginocchio sta bene.
E mai stato multato”. La Juve dice il contrario
LAPRESSE
mensile, e quindi di competenza del Collegio arbitrale. La
multa potrà non avergli ancora
addentato la busta paga, ma è
solo questione di tempo. Del
resto, in presenza di gravi inadempienze contrattuali, la Juve non poteva fare altrimenti:
sennò, sarebbe l’anarchia. Dopodiché, ci sono le bugie a fin di
bene: quello di Vidal era di far
la pace con il club e i tifosi.
Altre verità: «Il mio ginocchio sta molto bene - ha scritto
ancora il cileno - e con lavoro e
Il centrocampista segna
sei reti nella partitella
in famiglia: rientrerà
tra i titolari in Grecia
curamente i malintenzionati
continueranno a dare informazioni sbagliate, ma io non posso fare niente per evitarlo. Un
abbraccio a tutti». Anche se
poi, qualcosa potrebbe fare:
tornare il miglior giocatore
della Juve, un centrocampista
da 18 gol in 46 partite (la scorsa
stagione). Di questi tempi, un
anno fa, aveva già fatto il doppio: di minuti giocati (828 contro i 341 attuali) e di gol (quattro invece che due). Poco virtuale e molto reale.
Pensieroso
43’e46’’
634
Massimiliano Allegri,
47 anni, è alla prima
stagione sulla panchina
della Juve
19
Di gioco
Minuti
Tiri
Il gioco effettivo
di Sassuolo-Juve. In
media, sono 10’ in più
Quelli senza gol
di Llorente: un anno
fa ne aveva già fatti 4
dei bianconeri contro
il Sassuolo: sei nello
specchio della porta
IL POSTICIPO
Mercoledì ad Atene con l’Olympiacos
Genoa
Llorente e Pirlo a riposo
I dubbi Champions di Allegri
A due giorni dalla trasferta di
Champions, mercoledì sera
ad Atene contro l’Olympiacos, Massimiliano Allegri si
tiene un paio di dubbi, non
banali: su Fernando Llorente
e Andrea Pirlo. In fondo, il
turnover non è tanto quanti
ne cambia, di solito pochi, ma
chi cambi. Llorente è in bilico, anche per questioni fisi-
che: da un paio di settimane
soffre di mal di schiena, e già
sabato sera a Reggio Emilia,
con il Sassuolo, avrebbe potuto
uscire all’intervallo. Alvaro
Morata s’è spesso fatto trovare
pronto, e potrebbe avere la sua
grande occasione. In fondo, a
Llorente una pausa farebbe
anche bene, se dopo la manciata di minuti della prima di
campionato a Verona, reduce
dall’influenza, ne ha giocate ot-
to filate da titolare. Con alcuni
assist e molto sacrificio, ma zero gol: e qui siamo al secondo
motivo del cambio. Llorente
sta facendo quel lavoro che Allegri gli chiede, ma l’abolizione
del gol non era nei piani: un anno fa, a parità di minuti, era già
quota quattro.
L’altro dilemma è su Pirlo,
pur sempre rientrato, anche se
bene, da un infortunio che
l’aveva tenuto fermo per un
(4-3-1-2)
SKY SPORT 1 – PREMIUM CALCIO ORE 20,45
ANSA
TORINO
Empoli
(3-4-3)
mese e mezzo. Ci sarebbe anche un filo di logica: Vidal è stato tenuto a riposo proprio per
la Champions, Pogba è in condizione super, e Marchisio, che
ha avuto un grande avvio proprio da regista, è partito dai
box con il Sassuolo. Volendo
continuare la rotazione, la sosta potrebbe toccare a Pirlo.
Decisione che incide pure sui
ritmi e l’assetto della squadra:
Marchisio non è Pirlo, e vice-
versa. Peserà anche l’avversario, che solitamente imposta la
partita con duelli all’arma bianca. Del resto, tira già aria da
battaglia, come ricordava ieri
sera Savas Theodoridis, vice
presidente dell’Olympiacos:
«Invito i nostri tifosi allo stadio:
dovrà essere una bolgia, come
contro l’Atletico Madrid». Che
dentro al «Karaiskákis», la casa dei greci, perse la prima di
[M. NER.]
Champions.
1
Perin Sepe
33
3
Antonini Hysaj
23
8
Burdisso Tonelli
26
15
Marchese Rugani
24
21
Edenilson Mario Rui
21
88
Rincon Vecino
88
91
Bertolacci Valdifiori
6
13
Antonelli Croce
11
16
Lestienne Verdi
18
32
Matri Pucciarelli
20
10
Perotti Maccarone
7
ARBITRO: CERVELLERA
All: GASPERINI
All: SARRI
Il 7º turno di A si chiude stasera col posticipo al Ferraris appena ripulito dopo l’alluvione.
1
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Zona Champions
«Nell’uno contro uno non sono bravo:
appena ho visto il portiere ho tirato»
Personaggio
Rossoneri a -1 dal terzo posto
ATTACCANTE DEL MILAN
Tonico
INVIATO A VERONA
Keisuke
Honda,
28 anni,
festeggiato
da Filippo
Inzaghi (41),
tecnico
del Milan:
il giapponese
è già a quota
6 gol in
campionato
K
6,5
E
Chi scende
Marques
4
T
Chi sale
Honda
8
E
Chi scende
Essien
5
La partita
Chi sale
N. Lopez
Keisuke Honda
GUGLIELMO BUCCHERI
eisuke Honda: un tiro,
una rete. Nel Milan di
Pippo Inzaghi fare gol
è una regola (anche
subirli, a dire il vero)
e, alle regole, si sta attenendo alla
perfezione il giapponese rossonero. Così ieri a Verona, così fino ad
oggi in campionato dove Honda si è
arrampicato al fianco di Tevez a
quota sei centri in sette sfide.
«Avete visto con quale facilità riesce a superare il portiere avversario quando gli si presenta davanti?
Se tira, fa gol», sottolinea Inzaghi,
ora che la doppietta del numero 10
ha contribuito in maniera determinante al successo del Milan al Bentegodi.
La storia di Honda ha cambiato
verso, quasi all’improvviso e quasi
in silenzio. L’arrivo del giapponese
a Milano doveva suonare come una
svolta nell’era di Massimiliano Allegri in rossonero: il fantasista arrivava da Mosca e dalle parti di
San Siro sprofondò fin dalle prime
uscite di gennaio. Quel Milan era
un caos, tutti contro tutti o quasi:
Allegri pagò dopo il ko con il Sassuolo e Honda si perse in un cambio tecnico (squadra nelle mani di
Seedorf) che ne mise in evidenza la
scarsa preparazione ai ritmi della
nostra serie A e la scarsissima vena sotto porta (in 14 gare dello
scorso campionato, andò a segno
solo contro il Genoa).
Keisuke Honda ha esultato due
volte a Verona. Due reti che hanno
messo un timbro sulle sue qualità
di bomber, mai statico, mai prevedibile. «Ha forza fisica e doti tecniche importanti - continua Inzaghi -.
Io lo sapevo fin da questa estate do-
ANSA
Sulla cresta dell’Honda
Ora il Milan va veloce
Colpo a Verona, il numero 10 trasformato è ancora decisivo
po qualche partita amichevole, ma
dirlo adesso sembra fin troppo facile.
Stiamo parlando di un professionista molto serio». Serio al punto da
essersi dato tempi di lavoro straordinari anche a casa, nella palestra personale. Honda, ieri, ha fatto il terzino
all’occorrenza, si è catapultato avanti ed indietro a coprire gli spazi con
una fame tale da ricordare l’Eto’o dei
tempi di Mourinho all’Inter. Un paragone ingombrante che non deve
essere letto come una sentenza definitiva, ma di passaggio sì. «Mi avevano raccontato - spiega il giapponese
Verona
1
Milan
3
Milan
(4-3-3)
(4-3-3)
Rafael 5; Moras 5,
Marquez 5, Marques
4, Agostini 4; Ionita 5
(27’ st N. Lopez 6,5),
Tachtsidis 6, Hallfredsson 6; J. Gomez 5,5
(24’ st Nenè 5), Toni
6, Jankovic 5,5 (22’ st
Campanharo 6)
Abbiati 7,5; Abate 7,
Alex 6,5, Rami 6,5,
De Sciglio 6; Poli 6,
Essien 5, Muntari;
Honda 8 (40’ st Bonera sv), Torres 5 (24’ st
Menez 6), El Shaarawy 6 (32’ st Bonaventura sv)
5 ALL. Inzaghi
7
RETI: pt 21’ Marques (aut.), 27’ Honda; st
11’ Honda, 42’ N. Lopez
T
felice - di come fosse difficile per la
nostra tradizione vincere a Verona.
Ci siamo riusciti e sono soddisfatto:
venivo da due partite non belle con la
maglia del Giappone, volevo fare
qualcosa di buono. Io, nell’uno contro uno, non sono bravo, appena ho
visto il portiere ho tirato». Con leggerezza e precisione: Honda segna
così. Di sinistro o di testa, in velocità,
da dentro area: l’anno scorso non gli
riusciva niente perché appariva ai
margini del gioco e troppo fragile in
mezzo al campo. Non aveva fatto la
preparazione, non si era fermato un
istante nel trasloco dalla Russia a
Milano: cause di forza maggiore ne
avevano ingolfato il motore.
Il Milan vince e sale al quarto posto. Una missione facilitata dall’autorete iniziale di Marques e protetta
dalle parate di Abbiati. Poi, tutti sull’Honda. «Siamo il migliore attacco
del campionato con sedici gol segnati. Sì, è vero, subiamo anche tante reti, ma - racconta Inzaghi - sarà sempre così perché il mio Milan ha l’attacco nel Dna e quando attacchi c’è il
rischio di scoprirsi». Honda ascolta,
prende nota e segna.
Il giapponese (doppietta) re dei bomber
Verona
ALL. Mandorlini
21’pt
Autogol Marques
27’pt
Il raddoppio
ARBITRO: Valeri 6
AMMONITI: Agostini, Honda, Tachtsidis
ESPULSI: Marquez
SPETTATORI: 27.125
Il vantaggio rossonero è un
clamoroso regalo di Marques:
il difensore brasiliano, solo nel
cuore della propria area, svirgola il rinvio e fa autogol.
L’apertura di El Shaarawy per
Honda è millimetrica: il giapponese addomestica il pallone,
entra in area, guarda Rafael e lo
beffa con un diagonale.
11’st
Match chiuso
42’st
Squillo Nico Lopez
Il bis di Honda è costruito da Rami: il difensore lo invita alla doppietta con un preciso lancio di
40 metri. Honda usa la consueta
leggerezza nell’andare a segno.
È di Nico Lopez, appena entrato, l’unica rete del Verona. Il
giovane attaccante gialloblù
prende la mira e da poco dentro l’area supera Abbiati.
LA LAZIO PASSA A FIRENZE, SAMP RIMONTATA A CAGLIARI. CHIEVO: VIA CORINI, C’È MARAN
Parma, altro ko
e confronto
con gli ultrà
Atalanta
1
Cagliari
2
Fiorentina
0
Palermo
2
Parma
0
Sampdoria
2
Lazio
2
Cesena
1
Atalanta
Parma
Cagliari
Sampdoria
Fiorentina
Lazio
Palermo
Cesena
(4-3-3)
(3-5-2)
(4-3-3)
(4-3-3)
(4-3-1-2)
(4-3-3)
(3-5-2)
(4-4-1-1)
Sportiello 6, Zappacosta 6, Biava 6, Benalouane 6,5, Dramè
6; Carmona 6, Cigarini 6.5, Migliaccio 5.5
(21’ st Baselli 6);
D’Alessandro 6 (30’
st Boakye 6,5), Denis
5 (15’ st Bianchi 6),
Moralez 6
Mirante 5, Mendes 6,
Felipe 6, Lucarelli
5,5; Ristovsky 5,5 (1’
st Ghezzal 5), Mauri 6
(30’ st Galloppa sv),
Jorquera sv (22’ pt
Lodi 6), Acquah 6,
Gobbi 5; Cassano 5,
Coda 5
Cragno 6, Pisano 6,
Benedetti 6,5, Capuano 6, Avelar 6,5,
Dessena 6 (10’st
Donsah 6,5), Crisetig
6,5, Ekdal 6 (22’ st
Caio Rangel 6), Ibarbo 6, Sau 6,5 (42’ st
Longo sv), Cossu 7
Viviano 6 (22’ pt Romero 6); De Silvestri
6, Gastaldello 6, Silvestre 6, Cacciatore
5,5; Duncan 6 (31’ st
Romagnoli 5), Palombo 6,5, Obiang
6,5; Gabbiadini 6,5,
Okaka 7, Eder 6 (16’
st Mesbah 6)
Neto 6,5; Tomovic
5,5 G.Rodriguez 6
Savic 5 Alonso 5;
Aquilani 6,5 (32’st
Bernardeschi 5) Pizarro 6 Kurtic 5 (1’st
Borja Valero 5,5);
Mati Fernandez 6;
Babacar 6 (22’st Ilicic
5) Cuadrado 5
Marchetti 6,5; Cavanda 6 De Vrij 6,5
Ciani 6 (22’st Novaretti 6) Radu 6,5; Parolo 6,5 Biglia 6 Mauri 6 (12’st Onazi 6);
Candreva 6,5 Djordjevic 7 (44’st Klose
sv) Lulic 6,5
Sorrentino 6,5; Munoz 6 (43’ st Makienok sv), Gonzalez 7,
Andelkovic 5,5; Morganella 6, Bolzoni 6,
Rigoni 6,5, Chochev
5,5 (21’ st Belotti 6),
Lazaar 5,5 (36’ st
Emerson sv); Vazquez
6,5, Dybala 7,5
Leali 6; Perico 5,5 (9’
st Rodriguez 6), Capelli 5,5, Volta 5,5,
Magnusson 5,5; Defrel 5,5 (33’ pt Giorgi
5,5), De Feudis 6,
Coppola 4,5, Renzetti 6; Brienza 5,5 (28’
st Zè Eduardo sv);
Marilungo 5,5
ALL. Colantuono
6 ALL. Donadoni
5.5
RETI: st 45’ Boakye
Ancora una sconfitta, la sesta in sette partite, per il Parma, piegato all’ultimo minuto a Bergamo. E contestato:
gli ultrà (foto) hanno preteso
un confronto con i giocatori.
Sport .41
.
ARBITRO: : Guida 5,5
AMMONITI: Carmona, Zappacosta, Mendes, Galloppa, Mauri
SPETTATORI: paganti 4.266, abbonati
10.678. Incasso 35.176 euro
ALL. Zeman
6 ALL. Mihajlovic
6
RETI: pt 28’ Gabbiadini, 39’ Obiang; st
16’ Avelar (rig.), 32’ Sau
ARBITRO: Gervasoni 6
AMMONITI: Duncan, Cacciatore, Cacciatore, Avelar, Palombo, Silvestre, Benedetti,
Mesbah, Cossu, Gabbiadini
ESPULSI: st 15’ Cacciatore
SPETTATORI: 9425
ALL. Montella
5 ALL. Pioli
7
RETI: pt 35’ Djordjevic; st 46’ Lulic
ARBITRO: Peruzzo 5
AMMONITI: Pizarro, Djordjevic, Parolo,
Marchetti, Radu
SPETTATORI: paganti 7.807 (quota 214.480
euro); abbonati 23.160 (385.150 euro)
ALL. Iachini
6,5 ALL. Bisoli
5,5
RETI: pt 33’ Dybala; st 16’ Rodriguez
(rig.), 46’ Gonzalez
ARBITRO: Damato 6
AMMONITI: Chochev, Andelkovic,
Vazquez, Munoz, Rigoni; Perico, De Feudis,
Coppola, Capelli
ESPULSI: st 34’ Coppola
SPETTATORI: 25 mila circa
FUORICAMPO
L’armainpiù
diInzaghi?Avere
unadifesafragile
GIGI GARANZINI
P
oiché la Sampdoria è
certamente di passaggio, come lo è stata a suo tempo l’Udinese, la
corsa al terzo posto premia
al momento il Milan. Corsa
che è appena cominciata,
ed è destinata a registrare
da qui alla fine una lunga
serie di sorpassi e controsorpassi. Ma che il Milan dà
la sensazione di affrontare
in modo diverso dalle altre
perché mentre Napoli, Fiorentina, Inter e Lazio proseguono, tra alti e bassi, un
cammino conosciuto, la via
tracciata da Inzaghi sembra invece quella di provare
a fare di una debolezza una
forza.
In che senso? Il Milan in
difesa è fragile, e non da oggi. Gli investimenti in retrovia non fanno parte, come è
noto, della filosofia aziendale. Da qui l’idea di giocarsi le proprie chances attraverso un atteggiamento più
offensivo, più spregiudicato, sapendo in partenza sulla base dei giocatori a disposizione che è assai più
facile colpire la porta avversaria che non difendere
la propria.
I numeri, che qualcosa
dopo sette giornate cominciano a significare, dicono
che quello rossonero è il miglior attacco del campionato con 16 gol. E la difesa con
10 al passivo la peggiore tra
quante hanno nel mirino i
piani alti della classifica.
Non solo. Mentre i margini
di miglioramento in retrovia sono relativi, salvo che
per il portiere, Diego Lopez,
in rampa di rientro dopo il
lungo infortunio, sul fronte
offensivo ce ne sono ancora
di interessanti. Torres sino
a qui ha fatto poco. Il suo
passato prossimo non autorizza voli pindarici, ma la
speranza di un contributo
più sostanzioso probabilmente sì. Pazzini in partite
in cui serva l’apriscatole
può ancora funzionare. Il
salto di qualità dovrebbe
arrivare da El Shaarawy,
che un giorno o l’altro verrà
pure a capo dei suoi guai.
Col neo-capocannoniere
Honda sulla destra, un po’
alla maniera di Cerci,due
attaccanti veloci e fantasiosi come Menez ed El Shaarawy possono incrociare a
piacimento tra centro e sinistra e, in giornata di vena,
far danni a qualsiasi difesa.
A una condizione. Non
prendere a parametro quello che ha combinato ieri la
difesa veronese. Passi per il
primo gol. Un’autorete, per
quanto di quella comicità, è
pur sempre la disavventura
di un attimo. Ma le praterie
concesse dalla coppia centrale sui due gol di Honda
sono di tutt’altra gravità. E
se sul primo, almeno, l’assist profondo è stato di El
Shaarawy, il secondo l’ha
firmato addirittura Rami.
Non proprio la specialità
della casa.
42 .Sport
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Rilancio granata
Prima vittoria in casa
TORINO
egna sempre Quagliarella. Dopo Cagliari,
Fiorentina, Copenaghen e Napoli, buca
anche l’Udinese. Come al S. Paolo, prima della sosta, un altro
guizzo da ex,
senza gioire.
Quello, però, al
Toro fruttò zero;
questo, invece,
vale tre punti
d’oro. È il quinto
gol nelle ultime 5
partite, tra A ed
Europa League.
È, a 31 anni e alla
10a stagione al
top, il miglior avvio di stagione per un attaccante che si era sbloccato lo scorso
24 settembre a Cagliari dopo 12
mesi interi di astinenza.
Dal digiuno all’abbuffata,
senza vie di mezzo. Funziona
così, il calcio. Misteri senza
una spiegazione convincente.
Paradossi. Più o meno come
quello che ieri ha consentito al
Toro di infliggere meritatamente a una timida Udinese il
2° stop dopo quello subito in casa della Juve. È successo che,
archiviati senza rimpianti gli
sbadigli di un primo tempo di
generale inconsistenza, i granata abbiano iniziato la ripresa
con la mimetica degli assalta-
S
CINQUE GOL DI FILA
Dopo Napoli altra rete
da ex per Quagliarella
mai partito così bene
Chi sale
Karnezis
6,5
E
Chi scende
Thereau
5
Personaggio
T
tori e una strategia mai utilizzata in questo nuovo ciclo: palloni sulle fasce e poi dentro in
area, belli alti, a cercare Amauri, il bomber che non segna più.
Il piano funziona («Ventura è
stato bravo a sfruttare una nostra carenza genetica», ammetterà poi Stramaccioni), ma
il bello è che a beneficiarne non
è l’italo-brasiliano, ancora respinto dalle parate di Karnezis
e dai «muri» dei difensori friulani, bensì il napoletano.
È un autunno da sogno, per
Quagliarella. Non ha ancora
sbagliato un colpo. Ha segnato
su schema da calcio piazzato,
su azione, su rigore, ieri anche
di testa. «Sta andando bene...», sorride adesso chi a luglio si era presentato al Toro
con tanta voglia di tornare
protagonista dopo un’annata
da fantasma alla Juve. «Sono
sparito dai radar, voglio rivedere i miei gol in tv». Sono
Aspettando la coppia
Amauri, 34 anni, festeggia Fabio
Quagliarella, 31, giunto al 4° gol di fila
in A. L’italobrasiliano è invece ancora
a secco tra campionato ed Europa
L’OMAGGIO
Ricordato Marco Ansaldo
La foto sul maxischermo dell’Olimpico:
così il Torino ha voluto ricordare Marco
Ansaldo, firma de La Stampa, scomparso
giovedì scorso a 58 anni. Prima della
partita l’Ussi piemontese ha deposto in
tribuna stampa, nel posto abitualmente
occupato da Marco, un mazzo di fiori,
una penna e un taccuino.
ANSA
Segna il solito
Ma a vincere
è un altro Toro
tran dei primi 45’, con poca
qualità e troppi mediani, senza
accelerazioni e dribbling vincenti, ha lasciato spazio a un
tambureggiante forcing chiuso
soltanto a risultato ottenuto. Il
Toro voleva il gol con tutte le
sue forze, l’ha trovato e poi lo
ha difeso con ordine, provandoci ancora. Non era mai successo, quest’anno. Può essere una
svolta. È, intanto, il primo successo casalingo in campionato,
il primo conquistato nella ripresa, il secondo su 10 match
post-sosta nell’era Ventura. Serie negative che s’interrompono. Aspettando che, oltre a
Quagliarella, si metta a segnare qualcun altro.
“Io e Fabio la coppia giusta
Entro maggio faccio 10 gol”
re su sponda proprio del compagno di attacco. «Sono cambiate
alcune cose, anche grazie alla sosta di campionato che ci ha permesso di affinare i movimenti».
Quagliarella però è al 5º gol in
un Toro che vanta il primato del
minor numero di giocatori a segno in campionato (solo due: l’altro è Glik). «Fabio ha avuto la
fortuna di fare tutto il ritiro con
Ventura - analizza l’ex bianconero -, per questo gli viene tutto più
naturale. Però ci stiamo capendo
bene, la coppia è giusta. Sono felice per i suoi gol e non avevo
dubbi: tutti quelli che hanno giocato con me hanno sempre segnato tanto. Sono un portafortuna, ma da qui a maggio i miei 10
gol li faccio tutti». La sfida è lanciata. «Non temo le pressioni,
tutta la mia vita è stata un’avventura. Perché nessuno mi ha mai
regalato nulla e io mi so esaltare
quando mi rimetto in gioco».
quattro giornate di fila che Fabio fa andare il videoregistratore. I suoi gol, per il momento, bastano a tenere il Toro
lontano dalla zona-calda.
Non segna nessuno, oltre a
Quagliarella. È un problema,
chiaramente. Da ieri, però,
mette un po’ meno ansia in casa
granata. Perché contro un’Udinese propositiva solo nei nomi
e pericolosa appena una volta
con Thereau, Ventura ha potuto annotare i progressi consistenti di Molinaro, Vives e dello
stesso Amauri, tutti alla loro
miglior prestazione stagionale.
Ha anche capito, in assenza di
Glik, di poter contare su un
centrale affidabile in più: il gio-
Amauri è contento: “Corro come un ragazzino”
TORINO
eno male che c’è
Quagliarella: più
gol fa e meglio è, ma
noi aspettiamo Amauri». Giampiero Ventura non vede l’ora di
vincere la sua nuova scommessa
granata, dopo aver rilanciato l’attaccante napoletano, e i segnali
che giungono dal brasiliano sono
finalmente incoraggianti. «Mi
manca davvero poco - sorride
Amauri -, contro l’Udinese il pallo-
«M
ne si è fermato sulla riga, la prossima volta la supererà. Scherzi a
parte: sono felice di aver corso
tantoeaversfioratolaretepiùvolte. Se non avessi tirato neanche
unavoltasareiarrabbiatoepreoccupato. Invece mi sento di nuovo
unragazzinoehounavogliaincredibile da scaricare in campo».
Con Quagliarella (stasera
ospite a Tiki Taka, Italia 1 alle
23) i lavori sono in corso per formare la coppia giusta, l’intesa
sta crescendo tanto che Amauri
in semirovesciata poteva segna-
Amauri, 34 anni
Torino
1
Udinese
0
Torino
Udinese
(3-5-2)
(4-4-1-1)
Gillet 6; Bovo 6,
Jansson 6,5, Moretti 6; Bruno Peres
6,5, Benassi 6 (14’
st Sanchez Mino 6),
Gazzi 6 (29’ st Nocerino 6), Vives 7 (35’
st Ruben Perez sv),
Molinaro
6,5;
Amauri 6,5, Quagliarella 6,5
Karnezis 6,5; Widmer 6, Heurtaux
5,5, Danilo 5,5, Pasquale 5,5; Evangelista 5 (8’ st Badu 5),
Allan 6, Pinzi 5,5
(26’ st Guilherme 6),
Fernandes 5; Thereau 5 (36’ st Muriel
sv); Di Natale 6
ALL. Ventura
Da forcing e cross la svolta per battere l’Udinese
vane svedese Jansson. E, soprattutto, ha pesato con soddisfazione il potenziale di un’arma che, nelle rare occasioni in
cui Amauri e Quagliarella avevano fatto coppia, curiosamente non era mai stata impiegata.
Quando, finalmente, ha cominciato a bombardare di cross
dalle fasce, l’Udinese è andata
in tilt. Per 20’ abbondanti non è
quasi uscita dalla sua metà
campo. Bruno Peres e Benassi
da una parte, Molinaro dall’altra hanno fatto spiovere palloni
ghiotti per le punte amiche e
velenosi per i friulani. Ha anche
cambiato passo, il Toro. Un altro atteggiamento, un altro modo di giocare. L’asfittico tran-
GIANLUCA ODDENINO
La partita
L’analisi
ROBERTO CONDIO
6,5 ALL. Stramaccioni 5,5
RETI: 17’ st Quagliarella
ARBITRO: Russo 6
AMMONITI: Molinaro, Heurtaux, Benassi, Allan, Ruben Perez
SPETTATORI: paganti 3360, incasso
72.215 euro; abbonati 10.074, quota
124.428 euro
Decide Quagliarella
Thereau sprecone
35’pt
Palo di Vives
11’st
Karnezis salva
17’st
Il guizzo vincente
28’st
Gillet ringrazia
L’unica vera emozione del primo tempo è il palo colpito da
Vives, tirando appena dentro
l’area dopo un’incursione favorita dalla sponda di Amauri.
Il Toro comincia la ripresa buttando in area friulana valanghe di palloni. Su un corner di
Bovo svetta Amauri: pare gol e
invece Karnezis ci arriva.
Toro asfissiante: Molinaro
crossa da sinistra, sul secondo
palo Vives rimette in mezzo di
testa per Quagliarella che salta più di Heurtaux e segna.
La più bella azione costruita
dall’Udinese parte da un lancio
di Guilherme per Fernandes
che di testa assiste Thereau, solo in area: tiro alto, incredibile!
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Hernanes
7
Chi sale
Callejon
E
E
GILLET
Imbattuto in campionato, al 3° tentativo della
sua «nuova» carriera. Fatica
poco, lo grazia Thereau.
6
BOVO
6,5
JANSSON
Torna dopo un mese, senza ruggini. Piede ispirato sui corner da destra.
Dopo il promettente esordio di Bruges, si conferma anche al debutto in A. Anticipibrillanti,usciteautorevoli. Gran personalità.
6
MORETTI
6,5
BRUNO PERES
6
BENASSI
Pomeriggio meno
problematico del previsto, anche per merito del suo tempismo. Sortita travolgente, nel
finale.
Tra i pochi a spingere nel 1° tempo sonnolento.
Parte a razzo nel 2° e contribuisce a scavare il solco.
Fa le prime cose
belle del match ma si spegne
al volo, facendo arrabbiare
Ventura. Si guadagna la sufficienza con un avvio di ripresa
coraggioso ed efficace (dal 14’
st SANCHEZ MIÑO 6).
6
GAZZI
In flessione, dopo
tante partite da migliore. Il
suo, comunque, lo fa sempre
(dal 29’ st NOCERINO 6).
7
VIVES
Decentrato, con libertà di movimento e incursione sfodera la miglior prova
dell’anno. Non solo il palo e
l’assist (dal 35’ st R. PEREZ SV).
6,5
MOLINARO
Rinfrancato dal posto ritrovato torna a dare un
apporto consistente. Partecipa alla manovra, mette in
mezzo buoni palloni. Ed è decisivo nella sua area con una
chiusura su Widmer.
6,5
AMAURI
Tira otto volte, gli
ene ribattono almeno la metà
in modo rocambolesco. Parte
male, finisce tra gli applausi.
Gli manca solo il gol, adesso.
6,5
4,5
QUAGLIARELLA
Prima del gol da 3
aveva azzeccato poco o nulla.
È il suo momento, non c’è che
dire. E dopo la testata d’oro dà
il meglio.
[R. CON.]
Higuain
MILANO
«I
vincitori quando
cadono poi si rialzano e ricominciano a combattere».
La massima consegnata da Erick Thohir ai suoi
giocatori prima della sfida contro
il Napoli sembra la fotografia di
una sfida che finisce in un pareggio inutile ai fini della classifica
(2-2) ma che certifica che l’Inter
ha ancora voglia di reagire. Non
basterà per allontanare le nubi
sulle due panchine, ma di certo è
servita per risvegliare la voglia di
calcio spettacolo degli spettatori
perché nell’ultima parte della ripresa si è visto proprio di tutto.
Callejon, infatti, ha rischiato di
mandare all’inferno per ben due
volte Walter Mazzarri ma è stato
subito rimesso al suo posto prima
da Guarin e poi da Hernanes.
Thohir ha ripreso fiato soltanto
alla fischio finale peraltro supportato psicologicamente da Massimo Moratti, uno che di partite così ne ha «subite» a bizzeffe.
Tra le condanne in cui si sta
imbattendo l’Inter c’è anche quella di non riuscire a sbloccare subito la partita, perchè no, anche con
2
Napoli
2
Inter
Napoli
(3-5-2)
(4-2-3-1)
Handanovic 6; Ranocchia 6, Vidic 4,5,
Juan Jesus 6; Obi 6
(12’ st Mbaye 6),
Hernanes 7, Medel
6,5 (36’ st Guarin
6,5), Kovacic 6,5, Dodò 6,5; Palacio 6 Icardi 6
Rafael 6; Zuniga 5,5,
Albiol 6, Koulibaly
6,5, Britos 6 (30’ st
Ghoulam sv); Inler 5,
David Lopez 6,5; Callejon 7,5, Hamsik 5,5
(16’ st Jorginho 6),
Insigne 5 (23’ st Mertens sv); Higuain 5
6 ALL. Benitez
6
RETI: st 34’ e 45’ Callejon, 37’ Guarin, 46’
Hernanes
5
LAURA BANDINELLI
Inter
ALL. Mazzarri
Chi scende
RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE
1 Il bilancio complessivo di Napoli e Inter dopo
7 partite: un anno fa la squadra di Benitez aveva 8
punti in più ed era a -2 dalla Roma capolista, mentre quella di Mazzarri aveva 14 punti (ora sono 9).
Doppio Callejon ripreso due volte
34’st
Gara sbloccata
37’st
Replica Guarin
ARBITRO: Orsato 6
AMMONITI: Hernanes, Britos, Higuain, Jorginho, Juan Jesus
SPETTATORI: 40.383
T
T
TORINO
6
Chi scende
Vidic
7,5
La partita
Chi sale
Jansson,gran
personalità
SostanzaVives
-13
di campionato, Fabio Quagliarella era rimasto
a secco 17 volte in serie A: 14 con la Juventus
e tre con il Toro prima di sbloccarsi a Cagliari.
Dopo i pali di Hernanes
(39’ pt) e Insigne (5’ st),
Napoli avanti: Vidic spizza di testa involontariamente per Callejon, che
batte Handanovic.
Primo pareggio dell’Inter. Calcio d’angolo di
Dodò, sponda di Icardi
per Guarin, che entrato
da pochi secondi mette
il pallone in rete.
45’st
Altro vantaggio
46’ st
Pari Hernanes
Napoli di nuovo in vantaggio: David Lopez imbecca Callejon sulla sinistra in area, lo spagnolo
fa doppietta con un bel
tiro al volo.
L’Inter reagisce e pareggia dopo un minuto.
Cross di Dodò, Hernanes si avventa sulla palla
e di testa infila alle spalle di Rafael.
Errori e prodezze
Inter e Napoli pari in tutto
Timidi progressi nerazzurri, ma il feeling tra S. Siro e Mazzarri non scatta
L’analisi
Pagelle
17
PARTITE SENZA GOL PRIMA DI SCATENARSI
1 Prima di segnare nelle ultime quattro partite
Sport .43
.
to che forse sarebbe meglio avere
a disposizione le facce di tutta la
rosa. Mazzarri per questo «giochino» si è beccato pure più fischi
del solito alla lettura delle formazioni «itineranti». Difficile per lui
recuperare il popolo di San Siro.
Senza Insigne e Britos il Napoli riesce a sbloccare la gara con
Callejon che beneficia di un assist
di testa di Vidic ma subito dopo si
fa riprendere grazie ad un gol del
neo entrato Guarin. Gli animi diventano talmente caldi che Mazzarri perde il controllo e esce nuovamente dall’area tecnica nonostante gli avvertimenti di Orsato
che non esita a cacciarlo. Si perderà, da vicino, un’altra rete di
Callejon e il pareggio di Hernanes. E forse è una fortuna per i
suoi nervi.
AFP
Hernanes, 29 anni, esulta dopo il gol che chiude la partita con il pari
NUOVA COREOGRAFIA
Gaffe al momento
delle formazioni: al posto
di Obi, compare Nagatomo
un tiraccio sporco e riuscito male.
L’agitazione che Mazzarri ostenta in panchina è lecita soprattutto
alla luce dei primi quarantacinque minuti di gioco, perché la
squadra fa tutto ciò che gli chiede
il tecnico ad eccezione della cosa
fondamentale: segnare. L’Inter
aggredisce da subito un Napoli
troppo lento e attendista, al punto di non ripartire quasi mai. I nerazzurri invece fanno un ottimo
possesso palla e grazie ad Hernanes guidano il gioco ma a pochi
metri dalla porta non sono abbastanza cattivi. Le azioni più importanti si contano però tutte dalla parte di Rafael, con un palo clamoroso colpito da Hernanes a
portiere battuto.
Il Napoli ha iniziato la ripresa
con un acuto (il palo di Insigne)
ma poi è tornato a farsi sovrastare
in maniera pericolosa. Il primo
cambio ha interessato Obi che tra
l’altro è stato incolpevolmente
protagonista di un curioso episodio ad inizio partita La nuova «coreografia» sponsorizzata Pirelli
fatta di striscioni con la faccia degli undici titolari posti a centrocampo ha debuttato con un indisponibile Nagatomo al posto del
sanissimo e titolarissimo Obi.
Nessuno,aquantopare,hapensa-
Risultati
Serie A Tim
Classifica
TOTALE
PARTITE
SQUADRE
1. Juventus
PUNTI
19
G
7
RETI
V
N
P
F
S
DIFF
6
1
0
14
3
11
2. Roma
18
7
6
0
1
14
4
10
3. Sampdoria
15
7
4
3
0
9
4
5
4. Milan
14
7
4
2
1
16
10
6
5. Udinese
13
7
4
1
2
9
6
3
6. Lazio
12
7
4
0
3
13
7
6
7. Napoli
11
7
3
2
2
10
9
1
8. Verona
11
7
3
2
2
7
8
-1
9. Inter
9
7
2
3
2
13
10
3
10. Fiorentina
9
7
2
3
2
5
5
0
11. Genoa
8
6
2
2
2
6
6
0
12. Torino
8
7
2
2
3
5
7
-2
13. Atalanta
7
7
2
1
4
3
8
-5
14. Empoli
6
6
1
3
2
8
8
0
15. Cesena
6
7
1
3
3
6
12
-6
16. Palermo
6
7
1
3
3
8
15
-7
17. Cagliari
5
7
1
2
4
9
11
-2
18. Chievo
4
7
1
1
5
5
12
-7
19. Sassuolo
4
7
0
4
3
4
13
-9
20. Parma
3
7
1
0
6
11
17
-6
In caso di parità di punti la classifica viene stilata in base a: 1° Scontri diretti; 2° Differenza reti
negli scontri diretti; 3° Differenza reti generale; 4° Maggior numero di reti segnate; 5° Sorteggio.
Le prime due direttamente in Champions League, la terza ai preliminari di Champions, quarta e
quinta in Europa League, le ultime tre retrocedono in serie B.
Roma-Chievo
3-0
p.t.: 5’ Destro (Ro); 25’ Ljajic (Ro); 33’ Totti
(Ro) rig.
Sassuolo-Juventus
1-1
p.t.: 13’ Zaza (Sa); 19’ Pogba (Ju)
Fiorentina-Lazio
0-2
p.t.: 35’ Djordjevic (La); s.t.: 47’ Lulic (La)
Atalanta-Parma
1-0
s.t.: 45’ Boakye (At)
Cagliari-Sampdoria
2-2
p.t.: 28’ Gabbiadini (Sa); 38’ Obiang (Sa);
s.t.: 15’ Avelar (Ca) rig.; 32’ Sau (Ca)
Verona-Milan
1-3
p.t.: 21’ Rafael Marques (Ve) aut.; 27’
Honda (Mi); s.t.: 11’ Honda (Mi); 42’ Nico
Lopez (Ve)
Palermo-Cesena
2-1
p.t.: 32’ Dybala (Pa); s.t.: 16’ Rodriguez (Ce)
rig.; 46’ Gonzalez (Pa)
Torino-Udinese
1-0
s.t.: 17’ Quagliarella (To)
Inter-Napoli
2-2
s.t.: 34’ Callejon (Na); 37’ Guarin (In); 45’
Callejon (Na); 46’ Hernanes (In)
Genoa-Empoli
oggi 20,45
Bomber
L’esultanza
di Filip
Djordjevic,
27 anni
al quinto gol
con la Lazio
e decisivo
a Firenze
Marcatori
6 reti: Callejon (Na), Honda
(Mi), Tevez (Ju, 2 rig.).
5 reti: Djordjevic (La).
4 reti: Di Natale (Ud), Gabbiadini (Sa), Osvaldo (In),
Quagliarella (To), Cassano
(Pr, 1 rig.).
3 reti: Destro (Ro), Ekdal
(Ca), Icardi (In), Matri (Ge),
Pucciarelli (Em), Sau (Ca),
Vazquez (Pa), Menez (Mi, 2
rig.).
Prossimo turno
8a Giornata 26/10 - Ore 15,00
Cesena-Inter
ore 18,00
Chievo-Genoa
Empoli-Cagliari
Sab. ore 15,00
Juventus-Palermo
Lazio-Torino
ore 18,00
Milan-Fiorentina
ore 20,45
Napoli-Verona
ore 18,00
Parma-Sassuolo
Sab. ore 18,00
Sampdoria-Roma Sab. ore 20,45
Udinese-Atalanta
44 .Sport
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
In breve
Serie B: 9ª giornata
Il Bari piega l’Avellino
1 Serie
B (9ª): Bari-Avellino 4-2; stasera (20,30) Cittadella-Entella. Classifica: Frosinone 18; Livorno, Bologna 17;
Carpi, Bari, Avellino, Perugia,
Trapani 15; Lanciano 14; Pro
Vercelli, Spezia 13; Modena 11;
Ternana*, Brescia, Vicenza
10; Pescara 9; Cittadella*, Varese (-1) 8; Latina 7; Catania,
Crotone 6; Entella** 5. (**) =
Due partite in meno. (*) = Una
partita in meno.
A Misano
mi ero
commosso
qui mi
sono goduto
il momento
Valentino Rossi, pilota Yamaha
Violenza in Brasile
Un morto a San Paolo
1 Non
LAPRESSE
Valentino Rossi, 35 anni, sul podio festeggia la vittoria a Phillip Island, in Australia
Valentino non finisce mai
Il futuro è già cominciato
MotoGp, Rossi vince in Australia: “Nel 2015 sarò ancora più forte”
Personaggio
MATTEO AGLIO
PHILLIP ISLAND
l Peter Pan della MotoGp ha fatto un’altra magia, vincere a Phillip
Island a 9 anni dall’ultimo successo su una pista che ama ma in cui nelle ultime stagioni è stato spesso in
difficoltà. Rossi ha scacciato
gli ultimi fantasmi con una cavalcata solitaria sotto la bandiera a scacchi. Marquez è caduto a causa di una gomma
che ha sofferto il calo di temperatura quando era in testa,
ma il suo errore non toglie
meriti all’impresa del Dottore. «A Misano – teatro della
sua prima vittoria stagionale
– mi ero commosso, qui mi sono goduto il momento». Nulla
succede per caso e Valentino
ha costruito il trionfo giorno
dopo giorno. In tanti sono finiti a terra (Crutchlow, secondo fino all’ultimo giro, Pol
Espargaró che aveva il podio
a portata di mano), il campio-
I
250
9
Partenze
Anni
Per Rossi nella classe
regina: 82 vittorie fra
MotoGp e 500, 108
in tutte le classi
Erano passati
dall’ultima vittoria
di Rossi a Phillip
Island, nel 2005
nissimo invece ha saputo gestire pneumatici ed avversari.
Alla sua partenza numero
250 nella classe regina, Rossi
ha dato il via a una nuova giovinezza. «Due vittorie e undici
podi – ha ricordato i suoi risultati dell’anno – erano solo una
speranza a inizio stagione. Sapevo di essere ancora forte, conoscevo Lorenzo e Pedrosa e
sapevo di potermela giocare
con loro. Marquez, invece, era
la novità». È andata meglio di
quanto si aspettasse, una rinascita che non era scontata. Ora
che l’obiettivo è raggiunto, può
guardare al futuro con più certezze. Perché ha già firmato
due anni di contratto e non
vuole essere uno di quei campioni che meritano rispetto so-
lo per quello che hanno fatto in
passato.
Valentino, per tutta la stagione, ha sempre avuto Lorenzo nel mirino, un pilota velocissimo e che guida la sua stessa
moto. Ieri lo ha sfidato in un
corpo a corpo, battendolo prima che la gomma anteriore del
maiorchino desse forfait. «Jorge a Phillip Island è sempre stato velocissimo, secondo solo a
Stoner – che vinse sei edizioni
consecutive -. Questa volta, però, mi sono accorto che la mia
moto era più a punto della sua.
Potevo attaccarlo». Forse è stato questo particolare a rendere
la vittoria così dolce, su una pista affascinante quanto tecnica, dove uomo e mezzo devono
essere accordati come corde di
Cade Marquez
Pedrosatamponato
Iannonesiscusa
un violino. Esserci riuscito significa avere fatto un altro passo avanti, avere costruito solite
basi per il futuro.
Il Dottore ci sta lavorando
da un anno, da quando ha scelto Silvano Galbusera come capotecnico. Una scommessa,
perché senza esperienza in
MotoGp. Ora il rodaggio sembra essere concluso. «Un obiettivo per il 2015 ce l’ho già, quello di essere più forte – non si è
nascosto -. Tecnicamente ci sono le premesse per farlo. Silvano avrà più esperienza, non
partirà da zero a ogni Gp». Le
ultime due gare saranno importanti, non solo per il secondo posto in campionato che si
giocherà contro Lorenzo. La
1 Pedrosa ha attaccato Ian-
none dopo il tamponamento
che ha messo fine alla sua gara: «Non è nuovo a certe manovre, deve imparare la lezione». L’italiano si è scusato: «Ho
fatto un errore ma è la prima
volta che butto a terra un altro
pilota». La Direzione Gara li ha
convocati giovedì per discutere dell’incidente e prendere
eventuali provvedimenti. MotoGp: 1. Rossi (Yamaha), 2. Lorenzo (Yamaha), 3. Smith
(Yamaha), 4. Dovizioso (Ducati), 5. Barbera (Ducati). Classifica: 1. Marquez 312, 2. Rossi
255, 3. Lorenzo 247, 4. Pedrosa 230, 5. Dovizioso 166.
Moto2. 1. Viñales (Kalex), 2.
Luthi (Suter), 3. Rabat (Kalex).
Classifica: 1. Rabat 310, 2.
Kallio 269, 3. Viñales 249.
Moto3. 1. Marquez (Honda),
2. Vazquez (Honda), 3. Binder
(Mahindra). Classifica: 1.
Marquez 251, 2. Miller 231, 3.
Rins 210. Prossimo Gp: Malesia, 26 ottobre.
si ferma l’escalation
di violenza nel calcio brasiliano. Una persona è morta e altre tre sono rimaste ferite,
tutte per colpi di arma da fuoco, nel corso degli incidenti
prima di Palmeiras-Santos.
Basket: stasera c’è Milano
Venezia respinge Roma
1 Sabato R. Emilia-Cremo-
na 69-70; ieri Cantù-Avellino
74-65; Bologna-Capo d’Orlando 74-69, Pesaro-Varese 8596, Caserta-Brindisi 68-78,
Venezia-Roma 74-57; stasera
(20,30) Milano-Trento, Pistoia-Sassari. In vetta con 4 punti Brindisi, Varese, Venezia.
Volley: SuperLega
Ravenna ok a Piacenza
1 1º
turno: Macerata-Verona 3-1 (sabato), Trento-Padova 3-0, Piacenza-Ravenna 1-3,
Milano-Molfetta 0-3, ModenaPerugia 3-1, Latina-Monza 3-1,
ha riposato Sansepolcro.
PETER PAN DELLA PISTA
Per il 2° posto in classifica
duello con Lorenzo:
decisivi gli ultimi due Gp
Malesia è una pista amica, ma
Valencia non gli ha mai sorriso
troppo. «Questa volta sarà diverso, voglio essere competitivo anche lì», ha promesso.
Rossi ha dimostrato di sapere sempre scegliere le parole
con attenzione e nella sua testa il piano è già delineato. Partito da outsider, è stato quello
che più ha limitato i danni da
Marquez e per il prossimo anno vuole la rivincita. «Una cosa è essere più competitivi,
un’altra fregare Marc», si
schermisce. L’età rallenterà i
riflessi, ma l’esperienza è
un’arma fondamentale in un
campionato lungo 18 gare. Le
nuove leve hanno già mostrato
gli artigli, ma il senatore della
MotoGp non ha intenzione di
rendere loro la vita facile.
Sci: tendine d’Achille ko
Svindal, stagione finita
1 Tendine
d’achille rotto
per il norvegese Aksel Lund
Svindal, vincitore di 2 CdM,
mentre si allenava a Soelden
(Aut). Stagione già finita.
Ciclismo: omnium su pista
Viviani è oro europeo
1 Elia Viviani ha vinto l’oro
nell’omnium (6 prove) agli Europei su pista di Baie Mahault
(Guadalupe, Francia), battendo Dibben (Gbr) e Unai (Spa).
Scherma: CdM di fioretto
D’Errigo subito regina
1 CdM
di fioretto: Arianna
Errigo vince a Cancun (Mex):
15-9 in finale a Lim (Kor). Fra i
maschi, a San Francisco Cadot (Fra) ha battuto 15-13 in finale Baldini, terzi gli altri azzurri Nista e Luperi.
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
il caso
SENZA FIATO
«Airpocalypse»:
la 42 km
più inquinata al
mondo è chiamata
così. Ma c’erano
30 mila iscritti
GIULIA ZONCA
LA FRASE
Era come se non
riuscissi a sudare
e il corpo
ne ha
risentito
Gong Lihua
3ª CLASSIFICATA
Sport .45
.
344
Microgrammi
PER METRO CUBO
Il livello di inquinamento ieri a
Pechino. Per la World Health
Organization 25 microgrammi
è la soglia di normalità
A Pechino si corre in maschera
Per la maratona in Cina smog sopra i livelli di guardia e ritiri record. Ignorate le richieste di rinvio
C’
è una strana, malata,
similitudine tra le foto che arrivano dalla
maratona di Pechino
e quelle dei ragazzi in
protesta a Hong Kong: hanno tutti
la maschera, in entrambe le situazioni, c’è persino chi veste quelle
antigas, eredità della guerra. Siamo
sempre in Cina solo che dovrebbero
essere due momenti opposti: 30 mila persone in festa pronte a partire
per una 42 chilometri che raccoglie
fondi, passioni e ambizioni e una folla che manifesta per ottenere i diritti negati. Invece le due realtà finiscono per mescolarsi: chi si protegge dallo smog e chi dai lacrimogeni.
Analogia assurda.
Ieri a Pechino l’inquinamento era
sopra il livello di guardia, è quasi
sempre sopra la norma, ma in piazza
Tienanmen, davanti allo start della
maratona, era 15 volte oltre la soglia
di prudenza. A quel punto l’aria è definita tossica, si «sconsigliano le attività all’aperto» e di certo si dovrebbe evitare di esporre i polmoni a
42 chilometri di tortura. Gli allarmi
sono partiti il giorno prima e qualsiasi movimento straniero, associazioni ambientaliste, l’ambasciata
americana che ha posizionato sul
tetto uno strumento per valutare il
grado di inquinamento, molte delle
organizzazione che portano i runner
in giro per il mondo, hanno chiesto a
Pechino di cambiare data. La Cina
non ci ha neanche pensato, chiudere le piazze principali, decorare il
parco olimpico dove la gara finisce
vicino al Nido, lo stadio delle Olimpiadi 2008, è un lavoro troppo complicato per essere fatto due volte.
Avanti come da programma e soprannome della corsa più che mai
rispettato: l’hanno ribattezzata
«Airapocalypse» e non c’erano mai
state condizioni così prima.
La gente voleva partecipare, non discarica. Dopo 10 chilometri un quarsi è tirata indietro. Le maratone co- to dei partecipanti aveva già smesso,
stano, in tutti si sensi. Soldi, fatica, tra loro Chas Pope, un britannico resiinvestimenti di ogni tipo perché sul- dente in Cina che ha postato su twitter
la strada si mischiano aspettative, la sua maschera prima e dopo, bianca
voti, fioretti, dimostrazioni. Ogni pre e grigia post, con l’eloquente commaratona ha spesso poco a che fare mento: «Sono grato di non aver respicon il salutismo,
rato questa roba.
ci si spinge al liALLERTA Andare avanti era
mite, si consumadifficile».
Distribuite 140 mila spugne davvero
no energie. Per il
Tanti altri come lui
jogging basta dall’organizzazione: «Lavatevi si sono fermati,
prima di rientrare in casa» schifati, altri si somolto meno, la
maratona chiede
no spinti in là, i mialtro e chi si era
AMBIZIONI FUTURE gliori quelli che sapreparato per Pedi poter
La città ospiterà i Mondiali pevano
chino non ha vochiudere la pratica
di atletica in estate ed è una in fretta e limitare
luto cedere. Non
delle 2 candidate ai Giochi 2022 le conseguenze. Il
all’inizio almeno.
Sul monitor
keniano che ha dodella partenza ha brillato la parola minato i primi 20 chilometri si è fatto
«Attenzione», prima in cinese e poi in da parte. E non era una lepre destinata
inglese, seguita dall’ancor meno con- al sacrificio. Il vincitore, l’etiope Girfortante «pericolo». Distribuivano may Birhanu Gebru che ha chiuso in 2
maschere al via e spugne alla fine, i ore 10 minuti e 42, si è subito tolto dalla
volontari raccomandavano di «lavar- strada dopo il trionfo a braccia alzate.
si prima di rientrare in casa», prima Non ha nemmeno recuperato, si è infidi portarsi dietro un concentrato da lato nella tenda, è risbucato per la pre-
Tecnologico
Rimedio
avanzato
con purificatori
annessi
e doppio filtro
Ma correre
è dura
Robotico
Con l’effetto
collaterale
di una voce
come quella
di Darth Vader,
il cattivo
di Guerre Stellari
LAPRESSE
Protezioni
Nella foto,
dilettanti
provati
Vittoria etiope:
Girmay B. Gebru
(2h10’42)
e tra le donne
Fatuma Sado
Dergo
(2h30’03)
miazione ed è sparito in albergo. La tare rogne. Ma la maratona di solito
terza classificata tra le donne, la cine- non attira riflettori, non ci sono grandi
se Gong Lihua, ha spiegato: «Non si nomi e i sussulti sono rari. Come hanno
riusciva neppure a sudare». Descrizio- ricordato molti dei partecipanti: «Quene coraggiosa visto che l’amministra- sta gara è sempre inquinata», purtropzione locale non gradisce le critiche.
po la condensa di ieri era straordinaria
La lotta all’inquinamento sta nel e la maratona in maschera ha fatto il
programma uffigiro del globo.
ciale del governo,
Pechino ospiterà
AMICHEVOLE AL NIDO
in teoria dovrebbei
Mondiali
di atletiGià la settimana scorsa prima ca la prossima
ro ridurre le emisestasioni nocive, in pra- di Argentina-Brasile i giocatori te ed è in gara per i
sono stati confinati in albergo Giochi invernali del
tica solo durante i
Giochi di sei anni fa
2022. Quando si è
si riusciva a intravedere il cielo e le fab- proposta non aveva speranze, le Olimbriche erano chiuse, il traffico limitato. piadi sono appena state lì e l’edizione
Ogni volta che il mondo guarda la Cina 2018 è in Asia, in Corea del Sud, però
loro provano a trattenere il respiro. Lo dopo il ritiro di Oslo la sfida è a due e in
hanno fatto la settimana scorsa per realtà il Cio non era troppo entusiasta
l’amichevole Argentina-Brasile con dell’opzione Almaty, in Kazakhistan.
tanto di suggerimento ai migliori gio- Fino a ieri Pechino era, a sorpresa, la
catori del mondo di «stare in hotel», lo favorita, solo che le foto con i runner in
faranno il 12 novembre per il Forum cerca di ossigeno hanno cambiato la
economico in cui è previsto l’incontro prospettiva. Anche per questo gli ortra il presidente degli Stati Uniti Oba- ganizzatori hanno evitato di rinviare la
ma e quello cinese Xi Jinping: le auto gara, non volevano cattiva pubblicità.
non potranno proprio circolare. Due Ora hanno «Airapocalypse» e non più
giorni di misure straordinarie per evi- un nomignolo per iniziati.
RIMEDI
Il 12 novembre
auto ferme per
il Forum dove si
vedranno Obama e
il presidente cinese
FATICA
Dopo 10 km ho
dovuto smettere
Respirare era
davvero
difficile
Chas Pope
RUNNER INGLESE
Guerrigliero
L’assetto
da denuncia
Esserci e dire
palesemente
che così non si
può correre
Infatti si è ritirato
Integrale
Cuffia,
occhiale scuro
maschera
a tutta faccia
e collo coperti
Schermo totale
46%
Gli stranieri
55 PAESI RAPPRESENTATI
Quasi la metà dei partecipanti
non era cinese e moltissimi non
erano residenti in Cina ma sono
andati lì apposta per la corsa
12 45 67 18
9ABCDE 8F 117C 8F2 LA STAMPA Opportunità per un settore trasversale ai principali processi produttivi
Materie Plastiche, giovani e imprese
L’Associazione Industrie
Materie Plastiche ha
deciso di svolgere
l’Assemblea di categoria
uscendo dalle mura
associative, scegliendo la
sede dell’Istituto “Giulio
Natta”, una delle cinque
scuole in Italia che
possiedono l’Indirizzo di
Istruzione Tecnica
Industriale in Materie
Plastiche.
L’assemblea dedicata al
tema “Materie Plastiche:
prospettive per le imprese,
opportunità per le giovani
generazioni” esaminaerà la
rilevanza strategica del
settore, il rapporto tra
capitale umano,
istruzione/formazione,
ricerca e innovazione
prendendo spunto
dall’ampia ricerca
realizzata da The
European House –
Ambrosetti di Milano.
Lo studio analizza, per la
prima volta, tutti gli attori
della filiera (produttori di
polimeri, trasformatori,
produttori di macchinari e
utilizzatori)
evidenziandone le grandi
potenzialità in termini di
Dario Gallina
ricaduta, non solo sul
comparto manifatturiero,
ma anche in generale per
tutta l’economia e
l’occupazione.
Secondo la ricerca, 100
Euro generati nella filiera
della plastica attivano 238
euro di PIL; per ogni
occupato in più nel
comparto della Plastica, se
ne creano ulteriori 2,74.
Si tratta di un settore
strategico poiché la
trasformazione dei
polimeri attraversa
moltissimi altri comparti
produttivi, a cominciare
dalla meccanica, in linea
con la “rivoluzione” dei
materiali. Un settore
virtuoso anche sul fronte
dell’innovazione, degli
investimenti in Ricerca &
Sviluppo e della
valorizzazione dei rifiuti
attraverso il riciclo o il
recupero a fini energetici o
di riutilizzo.
L’Italia si colloca, infatti, in
Europa come il primo
Paese per il riciclo dei
materiali plastici.
Dopo l’apertura dei lavori
a cura del Sindaco di
Rivoli, Franco Dessì, e del
Presidente della
Federazione Gomma
Plastica, Filippo Bettini ad
illustrare e commentare
l’analisi industriale saranno
Stefano Bosisio di Studio
Ambrosetti, Dario Gallina,
Presidente
dell’Associazione Materie
Plastiche dell’Unione
Industriale di Torino,
Enrico Facciolo, Direttore
Vendite Italia Radici
Group Plastics, Giorgio
Quagliuolo, Presidente di
COREPLA.
Gli aspetti della
formazione universitaria e
della ricerca verranno
svolti dai Professori Oscar
Chiantore, del’Università,
e Giulio Malucelli, del
Politecnico di Torino.
In conclusione, uno spazio
significativo sarà dedicato
all’Istituto “Natta” che
racconterà, attraverso le
testimonianze del
Dirigente Scolastico
Lionella Favretto, di
manager aziendali (per
Azimut Yachts, Umberto
Di Bello, per N2R Skate,
Simone Virginio,), di
studenti e diplomati, la
storia di una scuola
fortemente collegata con le
aziende, attraverso
esperienze di stage, attività
di laboratorio svolte in
comune con le imprese, e
percorsi di alternanza
scuola -lavoro.
Un rapporto costruito
anche grazie all’attività
svolta dall’Associazione
“Patrizia Rizzi”, nata in
memoria della Presidente
– tra il ’95 ed il ’99 - della
categoria torinese che volle
fortemente la nascita della
specializzazione in MP
all’interno dell’Istruzione
Tecnica Industriale
torinese.
IN BREVE
Si segnala la nuova
iniziativa de Il Sole 24
Ore denominata "
Italy24",
visibile su
http://www.italy24.ilsole24
ore.com/.
Si tratta del primo
quotidiano digitale
italiano in lingua inglese.
Un’importante vetrina
del sistema industriale
italiano all'estero
attraverso il quale gli
investitori stranieri
potranno disporre di una
qualificata chiave di
lettura dell'economia del
nostro Paese.
Il 23 ottobre dalle ore
9.30 alle 14.00 presso la
sede di Confindustria, in
Sala Pininfarina si terrà un
incontro per approfondire,
le caratteristiche del
nuovo strumento
agevolativo per i progetti
di ricerca e sviluppo negli
ambiti tecnologici di
“Horizon 2020”, promosso
dal Fondo per la crescita
sostenibile, operativo a
partire dal 27 ottobre.
Domani, presso
Skillab, si terrà il corso
riguardante “L’approccio
partecipativo e il project
cycle management. Il
Oggi alle 18 e 45 presso ciclo di vita di un progetto
e ulteriori tappe per la
il Centro Congressi
preparazione”.
incontro con Dan
Nelle settimane
Peterson, il coach per
successive sono previste
antonomasia dotato di
ulteriori sessioni
grandi doti di
tematiche specialistiche.
comunicazione e di
Per info: Monica
motivazione sui temi
Pignatelli tel. 011.
della leadership,
5718560,
fondamentale per il
[email protected].
successo in azienda.
Rinnovato lʼaccordo con Energrid
La bolletta si riduce del 13%
Grazie all’accordo,
rinnovato anche per il 2015,
fra le Unioni Industriali di
Torino e Novara ed
Energrid S.p.A., le imprese
associate potranno
risparmiare, rispetto al
2014, il 13% sui prezzi di
generazione dell’energia.
Tale riduzione, sommata a
quella del 12% dell’anno
precedente porta ad un
risparmio di oltre il 23% nel
biennio, equivalente ad
oltre 1.100.000 euro
sull’aggregato ed a più di
6.300 euro, in media per
ogni azienda.
L’intesa prevede la
prenotazione da parte delle
due Unioni di 70 milioni di
kWh a condizioni
competitive, alle quali le
imprese potranno accedere
fino ad esaurimento della
disponibilità di energia.
Le adesioni sono possibili
fino al 21 novembre salvo
esaurimento anticipato
della disponibilità di
energia. “L’ nostra iniziativa
– ha commentato la
Presidente Licia Mattioli, –
rappresenta la prova
tangibile del forte
orientamento della nostra
associazione al
contenimento dei costi
delle imprese. I nostri
servizi tecnici sono
impegnati costantemente
nel monitoraggio dei
mercati energetici e delle
piattaforme dove vengono
scambiati i derivati
finanziari basati
sull’energia.
Così possiamo cogliere al
meglio le opportunità di
risparmio per le imprese
associate, che si
concretizzano in formule
contrattuali semplici,
economiche e sicure.”
Le offerte di Energrid sono
consultabili sul sito
www.uitorino.it
Per informazioni: Servizio
Energia 011. 5718452
[email protected]
AZIENDE DʼECCELLENZA
pensare a prodotti come Selenia, Syntium, Urania e
Paraflu (il refrigerante per eccellenza). O, in altri
ambiti, ai famosissimi Svitol e Ferox. La ricetta
dell'azienda facente parte del gruppo malese
Il campionato mondiale costruttori di Formula 1,
vinto da Mercedes, parla anche torinese. Perlomeno Petronas - e da aprile guidata a livello europeo e
italiano da Giuseppe D'Arrigo -è
dal versante carburanti e
la stretta collaborazione con i
lubrificanti. E' infatti a
costruttori, tra cui Fiat, Iveco,
Villastellone l'headquarter italiano
Lotus, New Holland, Mercedes,
ed europeo (ma anche la
Om e Goldoni con prodotti ad
progettazione e produzione
hoc. Il centro ricerche di Torino (e
nonchè la ricerca) di Petronas
qui è in costruzione un
Lubricants International (Pli), la
ampliamento che vale 70 milioni
società che col suo marchio ha
di euro) è il fulcro della strategia
corso sulle F1W05 di Mercedes e
ha garantito con i suoi fluidi personalizzati il margine di un'eccellenza italiana che serve 14 Paesi al mondo
competitivo del team che è salito sul podio durante con più di mille dipendenti in Europa (470 a
Villastellone) e un fatturato Petronas Lubricants
ogni gara del 2014. Ma Petronas a guida torinese è
nota al grande pubblico non solo per le performance Italia che si aggirerà a fine 2014 intorno ai 400
milioni. Un'avventura fresca di fondazione (2008) ma
di F1, ma anche per prodotti che da sempre fanno
che ha radici centenarie attraverso FL Selenia
parte dei mondi dell'autotrazione e del settore
acquisita dai malesi di Petronas.
industriale, fino alla nostra vita quotidiana. Basti
9A
12 45 67 18
Gli autovelox della settimana in città
Il santo della modernità
Oggi
È IN EDICOLA CON
Domani
22 ott
Corso Grosseto
Lungo Stura Lazio
Corso Grosseto
Lungo Stura Lazio
Via Pietro Cossa
Corso Moncalieri
Strada Aeroporto
Corso Tazzoli
Corso Orbassano
Corso Cosenza
Corso Siracusa
Corso Allamano
Corso Grosseto
Lungo Stura Lazio
Via Pietro Cossa
Corso Moncalieri
Strada Aeroporto
Via Pietro Cossa
Corso Moncalieri
Corso Salvemini
Corso Francia
Corso Peschiera
Corso Trapani
Via Mazzarello
Corso Rosselli
Via Sansovino
Strada Pianezza
Corso Cairoli
Strada Aeroporto
Corso Massimo d'Azeglio
Azeglio
Corso Monte Lungo
o
Via Ventimiglia
Corso Galileo Ferraris
aris
ni
Via Onorato Vigliani
Strada del Drosso
Via Plava
Corso Settembrini
Via Biscaretti di Ruffia
ffia
Azeglio
Corso Massimo d'Azeglio
Corso Francia
Corso Peschiera
Corso Trapani
Via Mazzarello
Corso Rosselli
Via Ventimiglia
ni
Via Onorato Vigliani
Corso Massimo
d'Azeglio
Centimetri
LA STAMPA
DOMENICA 26 OTTOBRE 2014 NESSUN ACCERTAMENTO
SI RICORDANO INOLTRE LE POSTAZIONI FISSE DI C.SO REGINA MARGHERITA 401/A E C.SO UNITÀ D’ITALIA
IL TEMPO IN CITTÀ
Ieri
Un anno fa
MIN (˚C)
15
16.4
11.4
MAX
Oggi
23
24.3
14.9
23 ott
Corso
Massimo
d'Azeglio
Corso
Galileo
Ferraris
24 ott
Via Agudio
25 ott
Corso Grosseto
Lungo Stura Lazio
Via Pietro Cossa
Corso Moncalieri
Strada Aeroporto
Corso Tazzoli
Corso Orbassano
Corso Cosenza
Corso Siracusa
Corso Allamano
Corso Salvemini
Corso Grosseto
Lungo Stura Lazio
Via Pietro Cossa
Corso Moncalieri
Strada Aeroporto
Corso Francia
Corso Grosseto
Lungo Stura Lazio
Corso Francia
Corso Peschiera
Corso Trapani
Via Mazzarello
Corso Rosselli
Via Botticelli
Corso Vercelli
Corso Cairoli
Via Ventimiglia
Strada del Drosso
Via Plava
Corso Peschiera
Corso Trapani
Via Mazzarello
Corso Rosselli
Via Sansovino
Strada Pianezza
Via Pietro Cossa
Corso Moncalieri
Via Onorato Vigliani
Corso Novara
Corso Don Luigi Sturzo
Strada Traforo di Pino
Corso Monte Lungo
Corso Giulio Cesare
Via Agudio
Via Sansovino
Strada Pianezza
Corso Settembrini
Via Biscaretti di Ruffia
Corso don Luigi Sturzo
Corso Massimo d'Azeglio
Corso Novara
Via Ventimiglia
Via Onorato Vigliani
Strada Traforo di Pino
Strada Aeroporto
Corso Massimo d'Azeglio
TORINO
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected] 1 [email protected] 1 [email protected]
GIOVEDÌ L’INAUGURAZIONE DOMANI LA DECISIONE DEFINITIVA DEL PREMIER
INCHIESTA: UN ANNO DI PREZZI
Renzi: voglio venire
al Salone del Gusto
Un gesto di distensione dopo gli scontri con Chiamparino
blitz. Matteo Renzi sta
* Ilvalutando
l’ipotesi di una
SALTA L’IMPIANTO AL RUFFINI: RINVIATO IL DEBUTTO CASALINGO DELLA PMS
visita lampo al Salone del
Gusto, giovedì per l’inaugurazione o mercoledì
sera per la cena d’apertura di Terra Madre. Un
possibile segno di distensione dopo il braccio di
ferro con Chiamparino.
Domani la decisione.
Al mercato va in scena il massimo ribasso
Torino ai tempi
della deflazione
Servizio
A PAGINA 51
I dati Istat
Sanità. Su una cosa i to* L’indagine.
rielaborati dalla Fonda- * rinesi non risparmiano:
LA STORIA
zione Hume per «La
Stampa» parlano di massimi ribassi per frutta e
verdura, mentre s’impennano i costi dello
smaltimento dei rifiuti.
al minimo. Se* Ortaggi
condo la sociologa Adria-
na Luciano il calo dei
prezzi di frutta e verdura
è il segno di un risparmio
forzato delle famiglie che
invece devono pagare di
più tasse e servizi.
L’addio
di Coppola
«Ho quarant’anni
Basta politica
vado a lavorare»
REPORTERS
Il basket resta al buio
Domenico Latagliata A PAGINA 55
Andrea Rossi
A PAGINA 51
Consigliere, banzai!
I
mmaginiamo (ma ve lo risparmiamo) il commento
del sindaco Fassino, quando vedrà la foto che lo ritrae
benedire la folla, su una limousine scoperta, sventolando
il vessillo di Torino e avvolto
nel kimono d’ordinanza. Dovendo rinunciare al
festival di Nagoya, dove i giapponesi avevano
invitato le città gemellate, il
sindaco s’è fatto sostituire
dal vulcanico presidente della commissione Cultura Luca
Cassiani. Il quale, al contrario
di Fassino, è esuberanza all’eccesso e ha trasformato la missione diplomatica in Giappone
in uno show di 3 giorni a suon
di tweet, selfie e
foto. Un tripudio
di gag non molto
istituzionali. E
ha documentato
così bene la sua
trasferta che i
colleghi consiglieri, a cominciare dai grillini,
si preparano a chiedergliene
conto. Ma lui avrà buon gioco a
rispondere: ero in missione per
[A. ROS.]
conto di Fassino.
Sono una delle
* Trasporti.
voci che incide di più sul
bilancio familiare. Un anno fa avevano subito un
forte aumento dei prezzi e
questo costo non si è mai
ridimensionato.
la cura della salute. Di
fronte a servizi sanitari
sempre più carenti le famiglie che se lo possono
permettere si rivolgono a
laboratori privati per le
analisi del sangue e delle
urine. E così i prezzi risultano aumentati.
C’è il disoccu* Lepatoreazioni.
che colleziona coupon
di sconti, il pensionato che
passa il giorno a paragonare i prezzi e l’albergatore
che «svende» le camere
per riempirle: «Perché ci
pensa già la tassa di soggiorno e la concorrenza a
lavorarci contro».
Cassi, Insalaco, Minucci
e Tropeano ALLE PAGINE 48-49
12 45 67 18
48 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
gg Dossier/La deflazione a Torino
I prezzi a Torino
Il pensionato
ORTAGGI
La mia odissea
a caccia del risparmio
«La mattina vado a farmi un
giro perlustrativo in tutti i supermercati vicino a casa, dall’In’s al Mercatò, senza comprare nulla. Poi torno a casa,
mi consulto con mia moglie, e
il giorno dopo vado in maniera mirata ad acquistare i prodotti più economici in supermercati differenti. Questo è il
lato positivo dell’eccessiva
presenza di supermercati a
distanza ravvicinata in città».
Domenico Scarfò, 68 anni, si
organizza così per far qua-
Melanzane
Zucchine
Peperoni
drare i conti in casa con la sua
pensione di 860 euro. E in questo modo è riuscito a trovare
mezzo chilo di pasta a 34 centesimi, il latte a 97 centesimi e un
chilo di caffè a 6,90 euro. «Con
l’aumento delle bollette, delle
tasse e della vita in generale, ci
si deve adeguare e puntare soltanto la merce con la scritta
gialla e rossa: offerta – dice -. In
più, mangiamo molti legumi, la
carne solo una sola volta alla
settimana, e non compriamo
[C.INS.]
piatti già pronti».
Spinaci
Fagiolini
Finocchi
Cavolfiori
Insalata
Arance
Pere
arini
rini
ini
nii
Mandarini
Fragole
REPORTERS
Ortaggi a picco
Il disoccupato
Rispetto all’anno scorso sono «crollati» i prezzi di frutta e verdura, ma non è un bel segno:
la gente tira la cinghia dove può , ma perché sono rincarati lo smaltimento rifiuti e il carburante
“Coupon sul web
e offerte speciali”
Giovanni Orecchioni, 51 anni, disoccupato ed ex lavoratore in un’azienda che si occupa di impianti elettrici, ha
trovato un’ottima soluzione
per spendere poco: scarica e
stampa buoni sconto da alcuni siti internet (quali
«buonpertutti» o «desideri
magazine»), e consegnando i
coupon alla cassa riesce
sempre a risparmiare qualcosa sui suoi acquisti. «In casa io e mia moglie ci siamo
ritrovati ad avere all’improvviso soltanto uno sti-
pendio - dice -, così abbiamo
completamente stravolto la
nostra mentalità dell’andare a
fare la spesa». Prima i prezzi
Giovanni non li guardava neanche. Buttava nel carrello
qualsiasi cosa gli andasse di
acquistare, anche il superfluo,
e pagava a cuor leggero con la
carta di credito. Oggi, invece,
se per esempio ha voglia di
una sogliola ma il branzino è
in offerta, compra il branzino.
Oppure, al posto del vitello, la
più economica carne di pollo
va bene lo stesso.
[C.INS.]
“Cibi in scadenza
per risparmiare”
C’è uno scaffale dell’Auchan
che si chiama «Last Minute».
Lì si trovano mozzarelle, yogurt e prosciutti in scadenza,
scontati al 30, 40 e 50 per cento. Teresa Marano, operaia,
spesso si rifornisce da quello
scaffale per risparmiare sulla
spesa per lei e la sua famiglia.
«Quando vado al supermercato ormai non sono più serena
– racconta -, mi angoscia dover fare attenzione ai centesimi, rinunciare ai prodotti più
costosi e dire di no ai miei figli
per certe merendine o biscotti
che vorrebbero mangiare».
Sulla spesa lei punta all’essenziale, e se prima i volantini di
pubblicità nella buca delle lettere quasi la infastidivano, oggi
rappresentano per lei un salvagente indispensabile per arrivare a fine mese. «Fino a qualche anno fa io e mio marito, anche lui operaio, grazie agli straordinari riuscivano a concederci degli sfizi – continua -. Adesso dobbiamo ringraziare di avere ancora un lavoro».
[C.INS,]
0,4
2,3
Cipolle
Kiwi
ALIMENTARI
Un anno di prezzi
Frutta e verdura
ai minimi storici
La paura di tasse e bollette frena i consumi
E nella città turistica scendono i prezzi degli hotel
EMANUELA MINUCCI
L’operaia
Mele
-15,5
-13,6
-12,7
-12,6
-12,1
-11,4
-9,1
-8,9
-8,3
-6,4
-4,8
-4,6
-3,2
Gli addetti ai lavori - analisti di
settore, sociologi, gente che dispone dei fondamentali dell’economia - sono tutti d’accordo: quei numeri in rosso anticipati da un meno che racconta
un prezzo in picchiata, non sono mai un bel segno, neppure
per i consumatori. Perché dietro un etto di fagiolini che si
compra a un prezzo migliore si
nasconde un’intera catena che
soffre. Anzi, addirittura un Paese. Che s’immobilizza nella
deflazione per necessità o per
paura. Rinunciando a riempire
il carrello di frutta e verdura,
che, secondo i dati Istat rielaborati dalla Fondazione Hume
per la «Stampa» rappresentano i prodotti che a Torino, più
massicciamente, presentano
prezzi in calo sino al 15 per cen-
-4,6
-2,4
Caffè tostato
-0,9
Carne suina con osso
-0,8
Parmigiano Reggiano
-0,2
Zucchero
Farina di frumento
Carne fresca bovino
adulto, primo taglio
-0,1
Olio di semi di girasole
Pane
Prosciutto crudo
Riso
Pollo fresco
Uova di gallina
Olio extra vergine di oliva
to rispetto a un anno fa. Si va dai
cavolfiori a meno 9,1 per cento sino al calo del 15,5 delle melanzane e al meno 4,6 delle fragole.
tore all’ultimo anello della catena
cioè il venditore al dettaglio, ma
non gli intermediari che controllano il mercato».
Il 20 per cento in alimentari
Il fiorire di mercatini
Acqua minerale
Dietro ogni numero, un mondo di
variabili: «Conviene fare una riflessione sui dati aggregati - spiega Adriana Luciano, docente di
Sociologia all’Università di Torino - perché magari dietro la variazione del prezzo singolo della
farina ci sono chissà quali dinamiche specifiche, se però osserviamo che tutti i dati della vendita dell’ortofrutta sono in discesa
ci sono solo due letture possibili:
la prima è che la gente, ed è un
male, risparmia dove può, leggi
sugli alimenti, e ancor peggio, su
due voci molto importanti per
un’alimentazione equilibrata. La
seconda è che guadagnano meno
anche gli operatori, dall’agricol-
Secondo la sociologa «è anche il
crollo degli utili su frutta e verdura che produce il moltiplicarsi
dei tanti mercatini di agricoltori:
«Un po’ si tratta di un elemento
culturale interessante, e un po’
questo fiorire di fai-da-te è il segnale di una maggiore attenzione dei consumatori alla qualità
dei prodotti ma nasce anche dalla necessità dei contadini di guadagnare un po’ di più vendendo
direttamente ai consumatori».
Sospira: «In alternativa accadono cose come quella di Ravenna
un mese fa ,quando un agricoltore a Ravenna ha regalato un intero camion di patate al parroco
e ne ha rovesciato il contenuto,
Birra nazionale
Tonno in scatola
0,2
0,5
1
1,7
2,2
2,2
3,3
5,5
BEVANDE
Succo di frutta
Birra di marca estera
Vino da tavola
per la gioia dei cittadini, nella
piazza principale del Paese: tanto sarebbero andate al macero».
Le spese fisse molto alte
Ma perché la gente sceglie quel
risparmio che svuota il frigorifero? «Anche se i consumi alimentari rappresentano meno
del 20 per cento dei consumi fa-
0,9
0,9
1,2
3
7
12 45 67 18
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
.
Cronaca di Torino .49
g
variazione %
I sem 2014/
I sem 2013
variazione %
I sem 2013/
I sem 2012
14,7
variazione %
I sem 2012/
I sem 2011
8,3
8,2
-0,6
6,3
21,1 -4,9
7
16,5 -17,6
10,7 -8,3
8,9
-3
0,3
Bagno/doccia schiuma
Assorbenti igienici per signora
Carta igienica
5,6
Deodorante per la persona
0,1
3
1,4
1,9
1
-2,2
7,9
2,6
1,2
4
Pannolino per bambino
Sapone toletta
0,6
-0,9
Detersivo per stoviglie a mano
Detersivo per lavatrice
1,2
16,4
64
7,9
6,2
11,1
5
12,8
-1,7
Shampoo
Dentifricio
-3,1
L’agricoltore
CASA PERSONA
“La distribuzione
ci sta uccidendo”
0,5 -0,7
1,6 -0,5
-0,4
1,1 -0,1
0,1
0,1
0,8
2,7
,8
0,6
1
1,6
1,6
2,1
3,8
1,9
,8
«Se non si inverte il trend della caduta verticale dei prezzi
dei prodotti agricoli c’è il rischio che chiudano i battenti
tante aziende perchè non siamo più in grado di coprire i
costi di produzione». Lodovico Actis Perinetto, presidente
regionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori si
preoccupa della lunga serie di
segni meno legato alla vendita dei prodotti dei campi. Perchè i prezzi agricoli calano?
Colpa della crisi, ma anche di
ALBERGHI-BAR-RISTORANTI
-9,1
-2,5
-4
-2,9
-3,5
-4,7
Camera albergo
-7,2
1,9
0,8
2,8
2,8
1,8
-1,6
Snack al bar
Caffetteria al bar
Merenda preconfezionata
Pasto in pizzeria
1,4
1,7
1,8
1,9
1,2
1,4
5,1
0
L’albergatore
“Camere scontate
per poter lavorare”
SERVIZI
14,6
7
11,9
1,3
5,3
2,3
2,3
2,9
5,7
-0,5
Servizi di lavanderia
per articoli di abbigliamento
Taglio capelli donna
Messa in piega
1,5
1,8
SANITA'
2
1,8
2
0,8
1,9
4,8
0,6
5,8
4,8
1,9
1,6
5,2
2,6
6,6
Cardiologo
(libero professionista)
2
-0,6
0,9
1,6
6,7
-2,6
5,7
1,8
2,3
1,2
1,6
3,6
miliari sono pur sempre consumi su cui si possono fare risparmi. Non è accade così ad esempio per le tariffe dello smaltimento dei rifiuti che segnano un
più 22,9 per cento o per il prezzo
della benzina e del gasolio che,
un anno fa erano rincarati tantissimo, nell’ordine del 18-21 per
cento, e quest’anno calano di un
0,9
Taglio capelli uomo
2
1,1
2,5
2,1
1,1
1
2,5
3,4
1,4
1,6
4
1,9 -0,3
Centimetri
LA STAMPA
-1,2
8,7
-1,5
Dentista otturazione
(libero professionista)
0
0
Analisi urine complete
0
0
0
0
Analisi sangue
Oculista
(libero professionista)
5,3
0
15,9
13,1
-2
-2,5
ALTRO
Benzina verde
Cinema-biglietto
Rifiuti solidi-tariffa
nonnulla non compensando per
nulla l’aumento di esborso. E
questi costi pesano molto sui bilanci familiari ».
0,2
-1,7
-1,7
soggiorno: proprio in questi
giorni ed è passata per un tre
stelle da 2,30 a 2,80: è un prezzo a mio parere molto alto che
comincia a incidere troppo».
Ma allora non è vero che Torino è sempre più turistica? «La
gente per carità c’è, adesso
per esempio che arriverà il Salone del Gusto per una settimana non avremo problemi,
ma sono gli altri giorni, la normalità ad essere ancora un
problema. C’è gente che fa
prezzi stracciati, e così noi, ci
dobbiamo adeguare». [E.MIN.]
0,9
21,8
19,5
-0,9
0,2
0,6
6
--4
-4,5
22,9
scelta dettata dall’eccessiva
concorrenza e dalla tassa di
soggiorno che già penalizza
troppo i clienti. Sono diminuite
del 7,2 per cento.
Alberghi meno cari
A fronte di questi aumenti ci sono le camere d’albergo che costano sempre meno. I fgestori
spiegano che si tratta di una
Alessandro Comoletti presidente Federalberghi Torino
non si stupisce per niente di
quel meno 7,2 per cento che
sta davanti alla voce «camera d’albergo». Anzi, argomenta nei dettagli la questione: «Primo c’è una concorrenza pazzesca, perché dopo
le Olimpiadi l’offerta di camere è altissima, e quindi per
tenere l’albergo lontano dai
fantasmi del vuoto fai sconti
dell’ultima ora. E poi non dimentichiamo che è ulteriormente rincarata la tassa di
Il commerciante
Riparazione autoequilibratura gomme -3,6
e convergenza
Gasolio per auto
«regole che sono dettate da chi
ha in mano il controllo della distribuzione. Sono loro che fanno i prezzi e che hanno in mano
il destino di tanti di noi». La Cia
è preoccupata anche dell’aumento delle importazioni di
prodotti agricoli «che molto
spesso si avvale di un sistema
di triangolazioni che permettono di celare l’effettiva origine e
di abbassare i costi di produzione». Il trend negativo risparmia, almeno per ora, «solo
[M.TR.]
il mondo del vino».
Il costo della salute
Analisi di sangue e urine che
l’anno scorso erano saliti rispettivamente del 13,1 e 15,9 per cen-
2,5
2
1
to e quest’anno non diminuiscono per niente. «Il motivo anche
qui è presto detto - conclude la
professoressa Luciano - a fronte
di un servizio di sanità pubblica
sempre più carente, le famiglie
che se lo possono permettere sono costrette a ricorrere alle prestazioni private».
twitter@emanuelaminucci
“La frutta deperisce
ecco perchè si svende”
Stefano Papini della Confesercenti non ha dubbi: «Il
mercato e, quindi, i prezzi sono dominati dalla fase recessiva e dai consumi in calo» . E
spiega: «La deflazione si scarica al netto degli effetti stagionali su frutta e verdura.
Sono beni deperibili che vanno venduti se non il primo il
secondo, massimo terzo giorno. Pur di non sprecare e di incassare comunque qualcosa i
commercianti abbassano i
prezzi». Le cose cambiano che
si conservano. Dice Papini: «E’
evidente che il tonno può anche
aumentare perché non deperisce rapidamente. Inoltre su alcuni beni magari d’importazione giocano fattori macroeconomici che possono sfuggire». Aggiunge: «Dalla grande distribuzione al piccolo negozio vivono
di offerte promozionali continue e massicce: così si azzerano
gli utili, ma si fanno girare i soldi, si pagano gli affitti e le bollette, i dipendenti e i fornitori e soprattutto le tasse».
[M.CAS.]
12 45 67 18
9ABCDE 8F 117C 8F2 LA STAMPA F
12 45 67 18
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
.
Cronaca di Torino .51
SI CERCA UNA DATA MERCOLEDÌ SERA PER LA CENA INAUGURALE DI TERRA MADRE, O IL GIORNO SUCCESSIVO AL LINGOTTO
Renzi, possibile un blitz al Salone
Dopo lo scontro sui tagli con Chiamparino, il premier pensa di venire a Torino
Dopo le
polemiche
ANDREA ROSSI
A quei parlamentari piemontesi con cui spesso scambia
sms ha lasciato intendere che
ci sta pensando seriamente.
E che deciderà nei prossimi
due giorni.
La tentazione è forte: a
Matteo Renzi non dispiacerebbe affatto una comparsata al Salone del Gusto, che si
inaugura giovedì mattina al
Lingotto. Oppure tentare un
blitz mercoledì sera per la cerimonia d’apertura di Terra
Madre, quando al Pala Alpitour si raduneranno oltre 2
mila delegati delle comunità
del cibo provenienti da tutto
il mondo.
Chiarimento in vista?
Molto, se non tutto, dipende
dalla fitta agenda del presidente del Consiglio, che mercoledì
sarà impegnato in Parlamento
ma potrebbe liberarsi in tempo
per prendere un volo direzione
Torino. La voglia c’è, il premier
non ha mai fatto mistero di sti-
Il premier
ha espresso
l’intenzione
di venire
a Torino
per l’apertura
del Salone
o per la serata
inaugurale
di Terra
Madre
REPORTERS
mare la filosofia di Slow Food. E
sarebbe anche l’occasione per
rappacificarsi con il suo fondatore, Carlo Petrini, che di recente
ha partecipato alla scrittura di
un libro molto critico nei confronti del premier, a cominciare
dal titolo, «Rottama Italia». Una
delusione, il governo Renzi, se-
condo Petrini, soprattutto per
chi nutriva grandi aspettative.
Non parliamo del decreto Sblocca Italia, la premessa - secondo il
patron di Slow Food e gli altri autori del volume - di una nuova
ondata di cemento sul Paese.
Ben più strategico - almeno
per la stretta attualità - po-
trebbe essere un altro incontro ravvicinato: se Renzi verrà
a Torino si imbatterà quasi
certamente in Sergio Chiamparino, il presidente della Regione con cui da giorni si scambia messaggi al vetriolo innescati dai 4 miliardi di tagli che
il governo vuole applicare agli
La storia
enfant prodige è cresciuto. E come sono
lontani, adesso, i tempi
in cui organizzava feste in discoteca. Michele Coppola, a 41
anni ha deciso di «scendere»
dalla politica, gli avversari
(ma anche tanti colleghi di
partito) dicevano che sarebbe
stato ideale per una soap opera e poco altro. Etichetta accolta sempre con un sorriso e
spazzata via ieri, quando - dopo l’addio annunciato su Facebook - a chi gli chiedeva perché abbia deciso di chiudere
ha risposto da marito e padre
di due figli piccoli: «Ho ancora
almeno vent’anni di attività
davanti. Sono un uomo che
vuole fare. Non scappo perché
ho perso, come dice qualcuno.
La politica delle parole non fa
per me: meglio passare a un
attività dove poter costruire
qualcosa per il futuro».
enti locali. Chissà se, finalmente, dopo giorni di scambi via
giornali - se non addirittura via
twitter, troveranno finalmente
l’occasione, che in verità
Chiamparino reclama da un
po’, per parlarsi di persona e
provare a chiarirsi.
L’agricoltura familiare
Mentre ciascuno proverà a regolare i propri conti in sospeso sempre nell’ipotesi che al premier riesca il blitz - si aprirà la
decima edizione del Salone del
Gusto e di Terra Madre: duemila prodotti in arrivo da cento
Paesi, 500 delegazioni straniere
e mille espositori.
E poi tanti gioielli commestibili da caricare sull’Arca del
Gusto per difenderli dall’estinzione. Quattro giorni nel mare
della sostenibilità ambientale,
nell’anno che le Nazioni Unite
dedicato all’agricoltura familiare, da cui dipende l’80 per
cento del cibo consumato nel
mondo, eppure sempre a rischio di essere travolta dalle
colture intensive.
Ha
detto
L’
REPORTERS
Gli anni d’oro
2011, campagna elettorale per le comunali: è l’apice della carriera per Michele Coppola,
pupillo di Berlusconi che il Cavaliere aveva voluto candidare a sindaco contro Fassino
«Ho davanti ancora
almeno vent’anni
di attività: devo
pensare a costruire
qualcosa per il futuro
Mi sono dimesso
dalla Sala Rossa
perché è giusto
che chi vuole
impegnarsi possa
prendere il mio posto
La politica d’aula
non fa più per me
Forse avrei fatto lo
stesso anche se avessi
un seggio in Regione»
LA DELUSIONE
Passato da Forza Italia
a Ncd ha fallito
la rielezione in Regione
Ha trovato un posto di lavoro. Nel privato. Uscita di
scena quasi perfetta, di questi tempi.
Pupillo di Berlusconi
Del resto, ha sempre avuto
buon fiuto: camicia chiara e
look informale prima che arrivasse Renzi, uso maniacale dei
social network prima che arrivasse Renzi, ricerca della trovata che spiazza e dell’annuncio che colpisce prima che arrivasse Renzi. Non può essere un
caso che un uomo come Silvio
Berlusconi, l’avesse puntato già
nel 1994, quando aveva 23 anni
e aprì il primo club Forza Italia
Giovani. L’ex Cavaliere lo voleva sempre al suo fianco nei (rari) blitz a Torino. Diciotto anni
vissuti quasi sempre sulla cresta dell’onda e sotto l’ala protettrice di Enzo Ghigo: a 26 anni
viene eletto in Consiglio comunale, a 30 diventa vice presi-
L’addio di Coppola
“A quarant’anni
è ora di lavorare”
L’ex assessore lascia la politica: sono un uomo del fare
dente della Sala Rossa, a 37 sbanca le urne alle regionali con il Pdl
e diventa assessore alla Cultura.
Per il mondo della cultura è
uno sprovveduto, lo yuppie tutto feste e discoteca che «non ha
mai visto un libro, figuriamoci
una mostra». Un intruso. Non
sfigura, anzi: non ha un euro da
spendere eppure salva il salvabile, prova a introdurre qualche
criterio manageriale (parola
detestata da gran parte del
mondo culturale). Impone un
concetto che ora, causa la crisi,
pochi discutono: gli eventi culturali devono anche sapersi
reggere sulle proprie gambe, oltre a contare sui soldi pubblici.
La debacle con Alfano
Funziona tutto così bene che
Berlusconi individua in lui lo sfidante ideale di Piero Fassino alle
comunali del 2011. È un massacro, ma si sapeva: finisce doppiato, ma guadagna visibilità. Anche questa si rivela una mossa
azzeccata. L’ultima, invece, no,
anzi gli è fatale: a pochi mesi dalle regionali di maggio «tradisce»
Berlusconi e migra nel Nuovo
Centrodestra di Alfano. Anche
qui fiuta l’aria, ma è un vento che
puzza di fregatura: sul territorio
le truppe ripiegano, c’è uno
smottamento verso Alfano, Berlusconi sembra finito. Sbagliato:
l’avventura di Ncd in Piemonte e
non solo è una disfatta: il partito
manca il quorum e a Coppola
non bastano 2.695 preferenze
per essere rieletto. Da quel giorno scompare. «Dicono che sono
scappato ma non è vero. Dalle
elezioni non ho più sentito nessuno, ho deciso che era il momento di cambiare. Non si può
fare politica per tutta la vita».
Sabato si è dimesso da consigliere comunale, carica che aveva
conservato nonostante fosse recordman di assenze. «Appunto.
Ci sono colleghi che lavorano con
passione ed è giusto che vadano
avanti loro. Io non avrei potuto
dedicarmi a tempo pieno e non
sarebbe stato giusto continuare». Tanto meno - per uno che teneva maledettamente al ruolo di
politico atipico - farsi parcheggiare in una società partecipata,
un consorzio o uno dei mille strapuntini per politici trombati.
I maligni dicono che senza la
caporetto delle regionali sarebbe andata diversamente. Avrebe lasciato anche con lo stipendio da consigliere? «Mia moglie
dice di sì. E forse ha ragione: mi
è sempre piaciuto fare, incidere
sulle cose. E questa volta non
[A. ROS.]
avrei potuto farlo».
Conti in rosso
REGIONE
Aumenti
in vista
anche
per l’energia
ALESSANDRO MONDO
Tutto fa brodo. Capita così
che nel mirino della Regione,
alle prese con un dissesto finanziario ormai ingestibile,
finiscano anche gli impianti
idroelettrici per la produzione di energia: farebbero parte del mazzo, in misura variabile, quelli in capo ai grandi
operatori (parliamo di colossi come Enel e Iren Energia)
ma anche i piccoli impianti
ad uso privato. Per intenderci, quelli che stanno spopolando pure in Piemonte: 800
le richieste di autorizzazione
in questi giorni all’esame della Provincia di Torino. Il surplus produttivo può essere
venduto all’Enel.
Nulla di deciso, almeno per
ora, ma negli uffici dell’assessorato al Bilancio stanno considerando anche questa fonte
di entrata, in aggiunta all’aumento delle aliquote Irpef
(con l’impegno a salvaguardare le fasce basse) e ad un intervento sul bollo auto. Per la
verità ci sarebbe la possibilità
di aumentare il prelievo anche sulle acque minerali, ipotesi per il momento scartata a
fronte di un gettito comunque
troppo basso.
In pratica, si stanno esaminando tutte le leve fiscali
sulle quali può operare l’ente eccetto l’Irap, a proposito
della quale Sergio Chiamparino non vuole sentire ragioni. «Sarebbe paradossale se
la Regione aumentasse l’imposta a carico delle imprese
mentre il governo l’ha tagliata di 6,5 miliardi nella
manovra», commentava
l’assessore al Bilancio Aldo
Reschigna nell’incontro con
i parlamentari piemontesi
convocato sabato.
Ma dato che i numeri sono
quelli che sono, bisognerà pur
muoversi in qualche direzione. Non perchè in piazza Castello vogliano intervenire
sulla leva fiscale, ma perchè
hanno la certezza quasi matematica che questa sarà la richiesta del governo quando
Chiamparino e Reschigna si
troveranno a tu per tu con
Matteo Renzi e il ministro
dell’Economia Padoan. Il governo dovrebbe manifestare
la propria disponibilità a dare
una mano al Piemonte per
uscire dalle secche, da Roma
è già arrivata una serie di segnali in questo senso, a patto
che la Regione dimostri di voler fare sul serio per rimettere in ordine i conti e, non ultimo, alzi al massimo tutte le
aliquote: in pratica, la fotocopia di quanto avvenne quando si trattò di gettare il salvagente al Lazio e alla Campania. Se il governatore terrà
duro sull’Irap, per le ragioni
che abbiamo detto, difficilmente potrà esimersi dal ritoccare le altre imposte.
12 45 67 18
7
52 .Cronaca di Torino
LA STAMPA
.LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
I “gatti” hanno due vite
D’estate costruiscono le piste
Vialattea, ritmi forzati in vista della nuova stagione dello sci
Gli abbonati
Invendita
glistagionali
La storia
AMEDEO MACAGNO
1 Per i clienti Vialattea è ini-
L
i chiamano «gattisti». Sono gli uomini che, alla guida
dei mastodontici
«gatti delle nevi»,
preparano le piste per il giorno dopo. Sulla Vialattea, non
si fermano neppure in estate:
cambiano mezzo e salgono su
ruspe e pale meccaniche per
realizzare alle medesime
quote nuovi percorsi sciabili.
Il loro mondo si capovolge,
non solo per l’orario. La mattina presto infatti, non c’è il
meritato riposo dopo una
notte passata tra le nevi, ma
NUOVI IMPIANTI
Nei mesi scorsi
realizzati collegamenti
nel comprensorio
l’inizio della nuova professione. Quando si trasformano quasi in operai edili e salgono su grosse ruspe e draghe da cantiere per costruire
nuove piste: scavano, spianano e modellano i nuovi
tracciati. «Come sempre spiega Vittorio Salusso direttore tecnico della Se-
I gattisti delle nevi quest’estate con ruspe e pale meccaniche
hanno realizzato nuovi percorsi sciabili in quota
strières spa- il doppio ruolo
dei nostri gattisti ci facilita
molto la realizzazione di nuove piste». Nuova stagione , con
nuove piste fatte ad hoc dai
«gattisti», ma anche nuovi impianti che quest’anno la Vialattea presenta come sempre
nelle conferenza stampa di
inizio stagione in programma
domani a Torino.
Nuovi investimenti
«Anche quest’anno- spiega Giovanni Brasso, presidente della
Sestrières spa - abbiamo inve-
stito su piste e impianti per rendere la Vialattea sempre più itinerante, privilegiando i collegamenti tra le varie aree del nostro comprensorio. Così i nostri
clienti si potranno muovere con
gli sci ai piedi e con facilità
ovunque. La maggior parte dei
nuovi tracciati saranno percorribili da tutti gli sciatori, sia dai
principianti che dai più esperti,
proprio per dare a chiunque la
possibilità di spaziare sull’intero nostro comprensorio».
Le novità di quest’anno su
piste e impianti riguardano il
ziato il periodo di vendita promozionale dello skipass stagionale. La novità di quest’anno riguarda
l’acquisto o il
rinnovo dello
stagionale:
non verrà più
inviata a casa
la solita busta, ma è stata predisposta un’apposita sezione all’interno del sito
www.vialattea.it nella quale ci
sono le procedure utili per richiedere lo skipass.
nuovo collegamento anche tramite un ponte per sciatori con
relativa pista, strada utile a
portare i turisti dalla zona bassa del Fraiteve a Sestriere Borgata, un nuovo impianto che
parte da Borgata in direzione
Anfiteatro e una pista blu in
zona. Sopra Sauze d’Oulx c’è
invece la ricollocazione di una
seggiovia che porta gli sciatori
dall’arrivo del Lago Nero, dietro lo Chalet Mollino, sino alla
cima del monte Triplex a circa
2.500 metri e una nuova pista
in località Bourget.
REPORTERS
Gli «amichetti» di Villa della Regina
Villa della Regina
Festa della vendemmia
anche per i bambini
Che domenica per i bambini
torinesi saliti con i genitori a
Villa della Regina per festeggiare la vendemmia. Un intero pomeriggio passato a cercare un tesoro in quel tesoro
di vigna che circonda la tenuta voluta dal Cardinal Maurizio di Savoia nel Seicento.
Ore di sole - seppur velato,
ma ancora buono per le maniche corte - a passeggiare e
correre tra i filari a inseguire
tappi, palloncini del colore
degli acini maturi, toccare
l’uva e dire a papà: «Ma che
strano, io credevo che la bottiglia di vino nascesse già così nella vigna!». Ci sono bimbi
di tutte le età, sotto l’occhio
vigile e festoso di +018 e le
« M a m m e d e i g i a rd i n i Cavour» che hanno organizzato
i giochi del pomeriggio, ci sono i volontari di che regalano
un bel pezzo delle loro giornate a salvare dal degrado
Villa della Regina e regalano
un bel distintivo bianco in
cambio di un’offerta per po-
REPORTERS
Giochi tra i filari
tare l’erba di quell’immenso
giardino che è un gioiello del
Barocco. C’è anche il tempo a
fine giornata, per qualcuno di
questi bimbe, di posare con
una corona vera in testa, per
provare un giorno ad essere
«Regina» dalla fotografa da
Daniela Foresto, per un «foto
contest» gratuito.
[E. MIN.]
Guarda la fotogallery
www.lastampa.it/torino
12 45 67 18
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Muore in vacanza in Grecia
Un anno e non si sa perché
La lotta della famiglia per avere i referti medici ellenici
La storia
I vigili a caccia
di un pirata stradale
I vigili stanno cercando
l’uomo che, a bordo di una
Fiat 600, l’altra sera ha urtato una donna, facendola
cadere in via San Paolo angolo via Gambasca. È ricoverata in prognosi riservata
al Cto. Secondo testimoni
l’auto è scappata su via
[F. ASS.]
Monginevro.
Nell’Astigiano
Il Dna dirà se il corpo
è quello di Elena Ceste
I fatti
La coppia, residente a Giaveno, nell’agosto 2013 parte
con amici alla volta della
Grecia. Dopo alcuni giorni
arrivano in un resort nell’isola di Andros. Il posto è
magnifico e loro sembrano
quasi in luna di miele. Ma la
sera stessa dell’arrivo, dopo
cena, Massimo si allontana
per fare una telefonata. Lei è
FOTO ROMANO
Una fine incomprensibile
L’INCIDENTE
Sono circa le 22 quando Massimo si ferisce, ma in ospedale
ad Atene arriva solo sei ore dopo, nel cuore della notte. «Per
Via San Paolo
Una settimana di disagi
per gli utenti delle Poste.
L’ufficio centrale di via Alfieri 10 chiude da oggi e riapre
martedì prossimo per lavori
di ristrutturazione. Gli utenti sono invitati a rivolgersi
agli uffici più vicini: via Sacchi 2, via San Quintino 32/F,
via Bligny 8, via San Francesco da Paola 40, via Maria
Vittoria 24.
[F. ASS.]
P
Il trasporto avventuroso
In breve
Settimana di disagi
per gli utenti
erdere una persona cara è già difficile da accettare,
ma diventa quasi
impossibile se non
se ne conosce il motivo, la ragione. Questa la dura realtà
che Michela Versino vive da
oltre un anno. Da quando,
cioè, ha perso suo marito
Massimo Baron, consulente
aziendale di 51 anni.
a prendere il fresco sul patio
della loro villetta.
«Ho sentito urlare il mio nome - ricorda Michela -, ma credevo fosse un’omonimia. Poi
ho riconosciuto la voce di mio
marito che gridava aiuto».
Corre e lo trova per terra con
una brutta frattura al malleolo
del piede destro. «Si era appoggiato ad una statua - racconta la donna -, ma non doveva essere fissata al basamento
ed è venuta giù, Massimo ha
perso l’equilibrio ed è caduto».
Un volo di poco più di un metro e mezzo, in quella che sembra un’arena che digrada, a
gradoni, verso la piscina.
Cronaca di Torino .53
Poste
PATRIZIO ROMANO
GIAVENO
Si è rotto una gamba
ma in ospedale arriva
soltanto 6 ore dopo
.
Massimo Baron, qui con la moglie Michela Versino e la figlia Camilla, è morto a 51 anni
nell’estate 2013 mentre si trovava in vacanza in un’isola greca. A tutt’oggi non si sa perché
due ore abbiamo aspettato l’ambulanza - precisa Michela -, poi
un’ora di viaggio fino al porto».
E da lì in motovedetta fino alla
terraferma. «Durante il viaggio
ha iniziato a perdere molto sangue - spiega -. E anche il medico,
un ospite del resort che ha assistito e accompagnato mio marito, ha iniziato a preoccuparsi».
recuperate non si riesce ad
avere l’esame autoptico. Non
sappiamo nulla, non c’è motivo né spiegazione: nulla che ci
dica perché Massimo non c’è
più. Ma non vogliamo che tutto cada nell’oblio».
La lettera al ministro
Per questo ha chiesto al suo legale, Laura Cavallo, di scrivere
una lettera al ministero degli Affari Esteri italiano, al Consolato
generale di Torino e all’Ambasciata della Grecia in Italia.
«Inoltre - aggiunge l’avvocato
Cavallo -, la mia cliente ha fatto
denuncia ai carabinieri di Giaveno per far intervenire la Procura, affinché si attivi verso le autorità greche per ottenere il referto dell’autopsia e avere notizie sul procedimento a seguito
della sua denuncia fatta dopo la
morte del signor Baron».
La morte misteriosa
«Ci siamo rivolti
ai carabinieri perché
si attivino con le
autorità greche.
Non è possibile
non sapere nulla»
Laura Cavallo, avvocato
In ospedale la situazione precipita. Massimo ha due arresti
cardiaci poi entra in coma. Un
calvario lungo nove giorni. E il
24 agosto, in serata, si spegne.
Da allora la moglie aspetta
di poter vedere le cartelle cliniche e il referto dell’autopsia.
«Il mattino dopo alla polizia
greca abbiamo fatto denuncia
- dice -. E da allora abbiamo
tenuto contatti con il Consolato, ma se le cartelle sono state
Sarà l’esame del Dna a
far luce sul cadavere trovato
ieri nelle campagne dell’Astigiano, a due passi dall’abitazione di Elena Ceste. I
risultati, attesi nei prossimi
giorni, diranno se i resti trovati in un canale di scolo, appartengono alla donna
scomparsa di casa lo scorso
24 gennaio. L’area del ritrovamento, tra il fiume Tanaro
e la ferrovia, è stata sequestrata e i carabinieri, che indagano sulla vicenda, la sorvegliano giorno e notte.
I turni di oggi
Le farmacie
aperte in città
Aperte tutti i giorni:
piazza Massaua 1, sempre
aperta (24 ore su 24). Dalle 7
alle 19.30: atrio stazione Porta Nuova. Orario minimo 919.30: corso Peschiera 142/F;
via Passo Buole 160/A; corso
G. Agnelli 56; corso Svizzera
42; corso Grosseto 216/C;
corso San Maurizio 35; via
Bologna 91/D; galleria Umberto I 54; via Nizza 65; via
Sempione 112; via Bellini 8.
Di sera (19.30-21.30): piazza
Galimberti 7; via Foligno 69;
via Sempione 112; via San
Remo 37; via Sacchi 4; corso
Traiano 73; corso Francia1/
bis. Di notte: (19.30-9): corso
Belgio 151/B; via Nizza 65;
corso Vittorio Emanuele II
66; piazza Massaua 1.
A GIAVENO
Cerca funghi
nel bosco
Un cacciatore
gli spara
GIANNI GIACOMINO
Era impegnato a cercare funghi nei boschi di Giaveno
quando è stato colpito da nove
«pallini» da caccia, che l’hanno ferito al torace, ad una
spalla e al naso. Se l’è vista
davvero brutta Francesco G.,
52 anni, di Venaria.
Per fortuna le piccole sfere
di piombo non hanno centrato
l’uomo negli occhi e non hanno leso degli organi vitali, altrimenti sarebbe stata tutta
un’altra storia. A sparare,
quasi sicuramente, è stato un
cacciatore impegnato in una
battuta alla selvaggina «da
piuma», vista la caratteristica dei pallini. Ora l’uomo è già
ritornato nel suo appartamento di via Barbi Cinti, a Venaria, dopo essere stato medicato al pronto soccorso del
Mauriziano di Torino.
Di raccontare quello che è
successo nei boschi, però, non
ha nessuna voglia. Intanto i
carabinieri della compagnia
di Rivoli stanno cercando di
risalire al cacciatore che ha
fatto fuoco e potrebbe anche
non essersi accorto di aver ferito il «boulajour». Gli investigatori, però, potrebbero interrogare di nuovo il 52enne
della Reale per cercare di ricostruire esattamente l’accaduto, che lascia ancora qualche punto da chiarire.
L’incidente è avvenuto poco dopo le 16 di sabato pomeriggio. Francesco G. sta girando tranquillamente tra i faggi
e le betulle di un’area boschiva quando, improvvisamente,
viene investito da una rosa di
pallini di piombo che, molto
probabilmente, sono stati
sparati da qualche centinaio
di metri di distanza. L’uomo,
però, non chiama il 118. Nonostante sia ferito e debba sopportare il dolore sempre più
forte decide di salire a bordo
della propria macchina e di
guidare fino al pronto soccorso del Mauriziano, dove i medici e gli infermieri gli medicano le escoriazioni superficiali. E lo dimettono qualche
ora più tardi, con prognosi di
qualche giorno.
Nell’ultimo mese e mezzo,
in Italia, sono morte ben sette
persone per quelli che vengono catalogati come «incidenti
di caccia».
1
Una lettrice scrive:
risulta che maghi
e cartomanti possano fare
pubblicità su riviste e
giornali.
Proporrei che fosse inviato, nei loro studi, personale
appartenente alla Guardia di
Finanza per verificare se tali
personaggi emettono regolarmente fattura per le prestazioni, ed anche se - in determinate situazioni - possano essere accusati di circonvenzione di incapaci».
12344567 936 A3B26
2 «Mi
LUCIANA LEONETTI CIBRARIO
Un lettore scrive:
2 «Nonostante si faccia un
gran parlare, specie in questi
giorni,di riduzione dei costi
degli Enti Pubblici, stamani
15 ottobre mi sono recato al
Centro Medicina dello Sport
in piazza Bernini, che appartiene all’Università degli
Studi di Torino e ho constatato che alle ore 12, con temperatura esterna di 21 gradi,
1
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ECE3B3693E9AC8AEA6DCAC1BB 3D8BACC6B3E386968EB83 F!"
1
i termosifoni erano accesi.
«Non guariremo mai! ».
A. C.
Una lettrice scrive:
una donna di 36
anni con un bimbo di uno. Lo
scorso settembre ho deciso di
iscrivere a un corso di acquaticità me e mio figlio.
«Ho deciso di andare alla
piscina Torino Nuoto di corso
Sebastopoli (consigliatami
per l’ottimo corso di acquaticità di cui dispongono). Il regolamento prevede che le lezioni perse non saranno né
rimborsate né recuperate.
2 «Sono
«All’inizio di ottobre mi
hanno diagnosticato un cancro. Tra intervento chirurgico, terapie successive e convalescenza non potrò più
frequentare il corso almeno
fino a fine anno.
«Avendo già pagato in anticipo le lezioni fino gennaio, mi
sono tempestivamente recata
presso la piscina per chiedere
se fosse possibile, a fronte di
un grosso problema (eventualmente documentabile con referto medico), sospendere la
mia iscrizione per poi riattivarla successivamente.
«Mi sono sentita rispondere
che le regole sono le regole e
che avrei potuto usufruire delle lezioni rimanenti qualora
fossi tornata prima della scadenza del mio abbonamento.
«È senza dubbio corretto
rispettare le regole, ma sono profondamente convinta
che sia segno di intelligenza
e sensibilità umana il sapere creare delle eccezioni a
seconda dei casi.
«Una cosa è certa: allo scadere dell’abbonamento perderanno una iscritta che di certo
non si adopererà per fare loro
buona pubblicità».
LUISA
Il Gtt scrive
lettera “Perché la
metropolitana si rompe spesso” ci consente di dare alcune
informazioni e dati sul funzionamento del sistema.
«La metropolitana automatica di Torino è pensata per
garantire anzitutto la sicurezza dei passeggeri per cui il sistema automatico di controllo, rilevata un’anomalia, interrompe l’esercizio. Lo scorso
venerdì si è guastato un treno
alla stazione Spezia e il servizio è stato sospeso in un primo momento su tutta la linea
e poi solo sul tratto Porta
2 «La
Nuova-Lingotto. I convogli sono stati spostati con procedura manuale per consentire
l’uscita in sicurezza dei passeggeri. È stato necessario retrocedere il treno guasto sino
al doppio binario più vicino
(Lingotto). L’operazione ha richiesto circa un’ora. La metropolitana di Torino trasporta in media ogni giorno 160
mila persone. I veicoli percorrono ogni anno 5 milioni 800
mila km. Le corse totali sono
circa 115 mila. Il sistema offre
prestazioni di puntualità ed
efficienza superiori al 99,8%
del tempo complessivo di
apertura al pubblico: ciò significa che è quella la percentuale in cui si svolgono corse
senza ritardi o disservizi».
UFFICIO STAMPA
[email protected]
via Lugaro 15, 10126 Torino
Forum lettere su
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www.facebook.com/specchiodeitempi
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9ABCDE 8F 117C 8F2 LA STAMPA 12 45 67 18
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
.
55
PORT
S
Arrampicata, Ghisolfi primo successo in CdM
Clamorosa vittoria di Stefano Ghisolfi, che a Wujiang, in Cina, ha
ottenuto il primo successo della sua carriera in Coppa del Mondo
Lead. All’Italia il la vittoria in questa competizione mancava da
sette anni. Ghisolfi, torinese classe ’93, dopo il decimo posto ai
Mondiali di Gijon aveva centrato un sesto posto nella quinta
prova di Coppa del Mondo Lead in Corea del Sud.
BASKET
Siena è un team
di marziani in B
Il Cus steso 81-48
GIANNI DI FERDINANDO
Seconda sconfitta consecutiva, la terza nelle
prime quattro gare, per il Cus Torino che cade
sul blasonato parquet della rediviva Mens Sana
Siena, leader incontrastata del raggruppamento a punteggio pieno, trascinata dai suoi impareggiabili tifosi (oltre 2500 presenze), che si impone con il punteggio di 81-48. La resistenza
della formazione di Arioli, che ha cercato di rimanere in gara affidandosi per lo più al tiro da
tre, è durata solo 6 minuti. I primi del quarto
iniziale che ha fatto registrare anche due vantaggi degli universitari. Prima sul subitaneo 3-0
e poi sul 5-4, grazie alla mano ispirata di Murta,
autore in quel tempino di ben sette punti.
Partita a senso unico
Dal 6-5 per la Men Sana del 6’ si è poi assistito al
monologo dei toscani, in una gara contrassegnata
dalle palle perse, con la truppa di casa trascinata
da un Pignatti in serata di vena al tiro, ma soprattutto da una difesa impenetrabile. La Mens Sana,
grazie al parziale di 7-0 negli ultimi minuti del priREPORTERS
L’impianto elettrico del Palaruffini salta mentre le squadre ascoltano l’inno nazionale. Dopo 45’ di attesa l’arbitro ha rinviato il match
Pms, il blackout è elettrico
Ruffini al buio con le squadre in campo. Oggi la decisione del giudice
DOMENICO LATAGLIATA
P
alaRuffini, ore
17,52: Ilaria Mureddu sta cantando l’Inno d’Italia
che precede tutte
le partite della serie A2 Gold
di basket. Sotto i rispettivi canestri, Manital Pms Torino e
Centrale del Latte Brescia
aspettano la fine dell’esibizione canora per poi darsi battaglia in occasione della quarta
giornata di campionato. Come non detto: un blackout improvviso spegne la voce della
Mureddu e lascia il Ruffini al
semi-buio tipico delle luci
d’emergenza. Dopo venti minuti di affannosa ricerca dei
tecnici del Comune e di un
prodigarsi che si rivelerà inutile, gli arbitri decidono inizialmente di spostare il limite
fino alle 18,45: a quel punto
però, preso atto che non vi sarebbe stata certezza di risolvere il guasto in tempi accettabili, le squadre fanno rientro negli spogliatoi e gli spettatori se ne tornano a casa.
Nel buio pesto, peraltro: perché anche le luci di emergenza avevano nel frattempo salutato la compagnia.
«Ci scusiamo per il disagio - spiega il presidente della Pms, Antonio Forni – ma
non siamo assolutamente responsabili della gestione del
palazzetto».
Adesso la palla passa al
Giudice Sportivo il quale, verificato anche il parere favorevole di Brescia, dovrebbe
decidere per lo svolgimento
del match: in linea teorica,
però, non è escluso che la
Pms possa essere sanzionata
REPORTERS
Tutti a casa senza giocare per il blackout elettrico
con lo 0-20 a tavolino. «Quando
ero presidente di San Mauro,
in serie C1 affrontando il Saronno, ci fu data partita persa
in primo grado per il mancato
funzionamento del boiler dell’acqua calda – ricorda Paolo
Terzolo, amministratore delegato Pms -. Facemmo ricorso e
ottenemmo di potercela giocare sul campo: mi auguro che fin
da subito il Giudice capisca
quel che è successo».
«Noi vogliamo giocare – è il
parere di Graziella Bragaglio,
presidente di Brescia e anche
della Lega Nazionale Pallacanestro – e intendiamo farlo il
prima possibile. Dobbiamo già
Piramis senza timori a Broni
Rischia sotto canestro e vola
ALBERTO DOLFIN
La Piramis Torino non tradisce nemmeno lontana dalle
mura amiche. Sul difficile
parquet dell’Omc Broni, le ragazze di Manuele Petrachi
hanno conquistato il secondo
successo stagionale in altrettante uscite nel girone A di serie A2, trovando l’allungo decisivo proprio nell’ultimo
quarto per il 57-62 conclusivo.
Monumentale prestazione di
capitan Dalila Domizi che, nonostante un fastidioso torcicollo l’avesse costretta a saltare l’allenamento di venerdì,
ha messo a referto 22 punti,
guadagnandosi un bel 25 di
valutazione dalla Lega. «Ab-
La migliore
Il capitano
Dalila Domizi
ha ottenuto
una valutazione eccellente
dalla Lega
per la
prestazione
a Broni
recuperare il match contro Casalpusterlengo e non vorremmo andare per le lunghe». La
stessa Pms aveva dovuto spostare il match casalingo contro
Napoli della scorsa settimana
perché il Ruffini era impegnato
e, insomma, la volontà sarebbe
quella di scendere in campo
mercoledì o giovedì. «Se i tecnici non riusciranno a riparare
il guasto – prosegue Terzolo affitteremo un gruppo elettrogeno. Chi è in possesso del biglietto potrà utilizzarlo in quell’occasione o recarsi in sede
per ritirare un omaggio valido
per un’altra partita».
Oggi, il Giudice si esprimerà.
biamo patito molto a rimbalzo
perché le nostre avversarie erano molto forti sotto canestro,
ma è stato fondamentale partire forte e crearle pressione sin
da subito - racconta coach Petrachi -. Quando loro sono passate a condurre e la situazione
si è fatta più complicata, abbiamo recuperato palloni preziosi
in difesa e nessuna delle ragazze ha avuto paura di prendersi
tiri più rischiosi. Si può migliorare tecnicamente, ma questa
vittoria di carattere è ossigeno
per il nostro morale».
Non è andata bene in serie A3
alle cugine della Libertas Moncalieri, sconfitte sul campo della
Cestistica Savonese (57-47). Le
gialloblù erano andate al riposo
lungo sul +1 ed avevano allungato fino al +8 nella terza frazione,
ma poi le basse percentuali al tiro hanno favorito la rimonta
delle liguri. La miglior marcatrice in casa Libertas è stata Federica Tarsia con 12 punti.
Murta uno dei migliori a Siena, 16 punti
mo quarto, ha poi preso progressivamente il largo, chiudendo il parziale sul 24-14. Il copione della
gara non è più mutato, con la Mens Sana che, nel
secondo, ha toccato prima il 30-16, poi successivamente il 37-19, doppiando gli avversari al 19’ sul 4221, grazie al canestro da due dell’ex azzurro, Chiacig, per poi andare al riposo sul 44-23.
In scioltezza
Negli ultimi due quarti il copione della gara non è
mutato con la Mens Sana che ha controllato la situazione, mantenendo un vantaggio che ha toccato anche i 30 punti, sul 61-31 al 27’ e con il Cus
Torino tenuto in piedi dal solo Murta, autore di 16
punti, supportato in certi frangenti da Pavone, secondo miglior realizzatore con 10 punti, incapace
di perforare la munitissima difesa dei senesi. La
Mens Sana, in totale controllo, ruotando i suoi
quintetti, ha così chiuso il terzo parziale sul 61-33.
Nel quarto il Cus Torino perde per falli uno dei
due lunghi, Tuci e la gara sotto le plance diventa
sempre più difficile. La Mens Sana non scende
mai sotto il + 25. Negli ultimi 5 minuti, fallo antisportivo di un generoso Murta, con la spia della
riserva che segna il rosso fisso per il Cus. Si chiude sull’81-48, , con la Mens Sana lanciata da Chiagic, autore di 18 punti.
Serie C, la Crocetta vince
In serie C, invece, torna alla vittoria la Sat Crocetta, facile vincitrice in casa su Biella (87-54) e attesa
adesso dalle sfide contro le superpotenze Spezia e
Domodossola. Nello stesso girone, altra sconfitta
per i giovani Pms ZeroUno battuti a Moncalieri da
Bra (58-68) e sempre in cosa alla classifica.
Mens Sana Siena: Parente 2, Panzini 5, Vico 17,
Bonelli 0, Bruno 2, Ranuzzi 9, Paci 14, Pignatti
14, Ondo - Mengue 0, Chiacig 18. All: Mecacci
Cus Torino: Murta 16, Chiotti 2, Alberti 0, Fevola 5, Russano 5, Sabbadini 3, Calzavara 3, Tuci 2, Pavone 10, Maino 2. All: Arioli
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56 .Piemonte Sport
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
RUGBY
HOCKEY SU GHIACCIO
Sesto
successo
Un Cus corazzato in difesa
vince di misura a Piacenza
I valligiani
sono terzi
in classifica
dopo aver
liquidato
il Caldaro
ALBERTO DOLFIN
Primo sorriso per il Cus Ad
Maiora Rugby 1951. La formazione torinese domina ma
vince con uno scarto minimo
a Piacenza (19-22). Nella trasferta emiliana, coach Andre
Bester recupera il connazionale Karlo Aspeling e lo
schiera dal primo minuto assieme al giovane estremo Lorenzo Bracco (classe 1996) e
al confermatissimo Edward
Reeves, uno dei più positivi
nell’esordio stagionale di due
settimane fa contro Reggio e
fresco del raduno con la Nazionale azzurra Under 20. Ed
è proprio quest’ultimo a
sbloccare l’incontro con un
calcio piazzato al 3’, anche se
un minuto dopo gli emiliani
impattano con la punizione di
Sorin Frangulea. Passano altri due minuti, ed ecco la meta di Luca Murgia che riporta
in avanti il Cus. Piacenza non
ci sta e continua a colpire da
fermo, trovando il contro sorpasso (9-8), grazie ai calci di
Frangulea e Della Ragione.
Poco dopo la mezz’ora però arriva la prima meta con la
nuova maglia del neoacquisto
Aspeling, prontamente trasformata da Reeves (9-15).
Allo scadere della prima frazione, Frangulea accorcia le
distanze (12-15) su piazzato
appena prima che le due
Serie B
IlVIITorino
dominailParma
1 Altro bel successo ca-
salingo del VII Torino, questa volta con il Parma, ed
altri cinque punti in cascina. Il 36-7 (22-7) è segno
del dominio gialloblu sugli
ospiti. Al 15’ è stato Cotroneo ad aprire la serie delle
marcature torinesi con un
intercetto a metà campo e
volata tra i pali parmensi. Il
VII Torino ha giocato ad un
gran ritmo. Hanno realizzato poi De Razza (suoi tutti i calci del match e migliore in campo) e Dho nel primo tempo. Nella ripresa
con altre due azioni alla
mano sono andati in meta
Giannone e Knaflitz. [R.SIR.]
Luca Murgia ha realizzato una meta contro Piacenza
squadre vadano al riposo.
Nei secondi quaranta minuti, il Cus continua la sua incessante pressione e va a segno
con la prorompente penetrazione di Sergiu Ursache. Reeves centra i pali e sancisce il
massimo vantaggio per il XV
torinese (12-22). Un placcaggio
mancato in fase difensiva costa
però caro agli ospiti, che subi-
scono la meta di Barani e la
successiva conversione di
Frangulea, trovandosi costretti a difendere coi denti la prima
vittoria stagionale negli spasmodici minuti finali. «L’importante era tornare a casa
con i 4 punti e ci siamo riusciti.
Peccato soltanto aver sprecato
almeno dodici occasioni per
andare in meta - commenta il
tecnico del Cus Ad Maiora, Andre Bester -. Comunque, soffrendo si impara e questa vittoria, seppur non giocando il nostro miglior rugby, fa parte del
nostro processo di crescita».
Larga sconfitta, invece, per
la compagine cussina femminile, battuta per 106-0 dalla corazzata Valsugana Rugby, capoclassifica della Serie A.
La Valpe sul velluto
contro il Caldaro
MARCO BOBBIO
Sulla carta era una partita
da vincere. E proprio per
questo insidiosa. Invece il
Valpellice Bodino Engineering ha battuto il Caldaro
(penultimo in classifica) per
5-0 con grande facilità, dando prova non solo di un impianto di gioco che comincia a funzionare ma anche
di grande concentrazione e
di fiducia nei propri mezzi.
In pratica, per liquidare i
Lucci e allungare a sei la
striscia di successi consecutivi i Bulldogs hanno impiegato giusto un tempo. Ad
aprire le danze è stato il capitano Trevor Johnson al 5’,
con un tiro dalla distanza,
poi sono arrivate le reti di
Pope al 6’, di Uronen al 9’ e
di Signoretti all’11 mentre in
apertura di secondo periodo Pope ha centrato la doppietta personale. Il resto del
drittel, così come il terzo
tempo, sono stati poco più
di un allenamento agonistico, con Pyle che ha potuto
ruotare le linee e concedere
un po’ di minuti ai giovani
Cordin, Rocca e Michelin Salomon mentre il portiere Sidor ha festeggiato il primo
shut out della stagione.
Grazie a questa vittoria, la
Valpe consolida il terzo posto
a quota 19 in compagnia del
Valpusteria e rosicchia un
punto alla capolista Asiago
(22), raggiunta a sua volta dal
Renon (che ha però una gara
in più); seguono Gherdeina
(18), Milano (15), Cortina (14),
Vipiteno (13), Egna e Appiano (8), Caldaro (4) e Fassa (3).
Con le due partite della
prossima settimana si chiude così il girone di andata: la
Valpe farà visita giovedì al
Fassa mentre sabato riceverà in casa l’Asiago. Si tratta
di due gare fondamentali anche in ottica Coppa Italia:
chiudere il girone tra le prime quattro consentirebbe ai
Bulldogs di scegliere l’avversaria nei quarti e di disputare in casa l’eventuale
bella (la serie è al meglio
delle tre partite).
12 45 67 18
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Piemonte Sport .57
.
CANOTTAGGIO
VOLLEY
Il Parella schiaccia Cagliari
Corti super in attacco
In serie C
blitz esterni
per Ascot
e Pinerolo
La regata
paralimpica
al Gavirate
ENRICO ZAMBRUNO
OSCAR SERRA
Successo all’esordio per il
Parella Torino nella prima
giornata del campionato di
B1 maschile. La squadra allenata da Matteo Battocchio
supera 3-1 (20-25, 25-18, 2523, 25-20) il Cagliari nella palestra amica di via Manzoni
e mette già un po’ di fieno in
cascina in vista dell’inverno
alle porte. L’obiettivo ufficiale è la salvezza, quello ufficioso un campionato tranquillo, magari nella parte sinistra della classifica. Star
dell’incontro l’opposto Roberto Corti, giunto in estate
dal Volley Segrate, che si è
presentato ai nuovi supporters con una prestazione super e 24 palloni messi a terra. L’altra bocca di fuoco è
Il nuovo acquisto
ha realizzato 24 punti
confermando le buone
potenzialità offensive
Alessandro Ciavarella, l’anno scorso in A2 a Castellana
Grotte. Un talento puro di
appena 19 anni, decisivo ieri
con i suoi 18 punti. Ben serviti dal regista Boschi , vanno
a segno anche l’altra banda,
Costa (9), e i due centrali
Mazzone (8) e capitan Salza
(7). Libero Montagna. Ma se
la fase d’attacco era quella
che già alla vigilia offriva
maggiori garanzie, a stupire
favorevolmente è stata la
precisione con cui si è gestito il muro-difesa e le percentuali in ricezione, superiori a
quanto visto finora.
Giornata storta, invece,
per il Sant’Anna San Mauro, sconfitto 3-0 (25-23, 2520, 25-22) ad Alba contro i
padroni di casa del Benassi.
Malissimo il cambio palla,
con Stefano Castelli, principale terminale offensivo
della squadra di Andrea
Avvio positivo
Il coach Battocchio impartisce ai suoi uomini le ultime direttive. La vittoria in casa contro
Cagliari regala al team completamente rifatto un’iniezione di fiducia
B1 Femminile
CadesoltantoilCollegnoCusTorino
1 Esordio agrodolce per le
torinesi della B1. Vincono Eurospin Ford Sara Pinerolo, Fenera Chieri ’76 (3-0 secco contro Busto) e Lilliput Settimo,
ko solo il Collegno Cus Torino,
che tuttavia ha mostrato di
essere già competitivo nella
nuova categoria. Le pinerolesi
di Cristiano Mucciolo espugnano Bergamo per 3-1 (2510, 25-18, 23-25, 25-23) in
una sfida che ha (ri)visto brillare la stella di Maurizia Borri,
top scorer con 17 punti e perfettamente a suo agio nel ruo-
lo di schiacciatrice, ricoperto
all’inizio della sua carriera.
Non arrivano i tre punti ma
inizia col sorriso il campionato della Lilliput vincitrice al tie
break (15-12) su Trecate. Sugli
scudi Giacomel (20), Biganzoli
(19) e Akrari (16, con 7 muri).
In doppia cifra anche Midriano (11), mentre Cortelazzo festeggia il ritorno in campionato con 8 punti. Sconfitta per
3-1 (25-23, 25-16, 15-25, 2523) per la matricola Cus nel
palazzetto di Lodi: non bastano i 23 punti di Ortolani. [O.SER.]
Usai, in giornata no, al punto
da essere più volte sostituito,
costretto ad attendere il terzo set per mettere a terra il
suo primo pallone. Ma siamo
solo all’inizio e questa sconfitta può essere tranquillamente interpretata come un
incidente di percorso.
«Finora non siamo riusciti
a esprimere un gioco costante
– spiega coach Usai – dobbiamo ancora trovare la giusta
amalgama tra vecchi e nuovi.
Ora, però, dobbiamo darci
una bella svegliata».
Tra gli ospiti si salvano i
due centrali Friggieri (10 punti) e Vajra (9) e Pagano in banda (top scorer con 12 punti,
davanti all’opposto Fumagalli,
11), ma è ancora troppo poco.
Spettacolo ed equilibrio nella prima giornata della serie
C. Nel girone A femminile,
super prestazione in trasferta per l’Ascot Lasalliano, perfetto nel 3-0
(20,15,25) a Settimo sul
campo della Lilliput. Ottima
vittoria esterna anche per lo
Sporting Pinerolo, corsaro
3-1 (25-20, 23-25, 27-25, 2517) in casa del Chisola. Male
invece il Parella, travolto
senza attenuanti per 3-0
(11,18,13) dal Centallo.
Tie-break pirotecnici a
Santena e San Mauro: nel
primo match passano le padrone di casa del Ser (17-25,
25-22, 25-22, 29-31, 15-13) su
Alba, nel secondo blitz del
Calton sulla Folgore (25-19,
12-25, 20-25, 25-23, 8-15). Nel
girone B sorpresa al palasport di via Ventimiglia, con
il Lingotto sconfitto in casa
seppure al tie break 2-3 (2516, 20-25, 18-25, 25-13, 9-15)
dall’Alessandria. Cade molto
male il Collegno Volley Cus
Torino, ko 3-0 (18,17,22) al
PalaSarselli di Biella.
Sant’Anna ok in trasferta
Nei campionati maschili, nel
girone A ottima prova del
Cus Torino, passato in quattro set (16-25, 21-25, 25-18,
24-26) a Mondovì. Successo
in trasferta anche per il Sant’Anna: 2-3 (20-25, 25-20, 2518, 21-25, 13-15) alla palestra
Parri di via Tiziano in casa
del Lasalliano.
Nel girone B a Ciriè il Pivielle Cerealterra ha schiacciato 3-0 (20,15,16) il Bistrot
2Mil8 Domodossola. Sfruttano il campo amico sia l’Alto Canavese che Arti Volley.
A Cuorgnè successo dei padroni di casa 3-0 (16,18,24)
sul Pavic Romagnani Sesia,
mentre a Collegno l’Arti
Volley ha superato con non
poche difficoltà per 3-1 (2520, 20-25, 25-13, 25-15) la
Plastipol Ovada.
PAOLO MORELLI
Ieri e l’altro ieri, Torino è
stata la capitale del pararowing grazie alla nona edizione della regata paralimpica organizzata dall’Armida.
La “Rowing for Rio”, chiamata così per via della preparazione in vista delle Paralimpiadi di Rio de Janeiro del
2015, ha richiamato oltre
200 atleti a darsi battaglia
sul Po. Venti club italiani e 2
austriaci si sono sfidati sull’acqua, ma a trionfare, alla
fine, è stato il Gavirate, club
lombardo tra i più attrezzati
d’Italia. Forte della partecipazione di atleti di grande livello, con il quattro con misto della nazionale azzurra o
i diversi equipaggi iscritti
dall’Armida, la manifestazione ha offerto prestazioni di
alto livello. Sabato, poi, ha
ospitato per il terzo anno
consecutivo gli atleti della
Special Olympics, categoria
riservata ai disabili intellettivi. Il pararowing è in crescita e in Piemonte l’Armida
è all’avanguardia. «Questa
manifestazione è la chiusura
perfetta dell’anno – ha dichiarato, ieri, Dario Naccari,
responsabile nazionale del
pararowing –, sia dal punto
di vista promozionale sia da
quello agonistico».
Impressionato anche l’assessore regionale allo Sport,
Giovanni Maria Ferraris,
che ha promesso un appoggio istituzionale al pararowing, in particolare per
quanto riguarda le strutture
del lago di Candia.
CICLOCROSS
SCHERMA
Le salite esaltano
il talento di Cibrario
Bergamini, primo podio
in Coppa del Mondo
FRANCO BOCCA
SAN COLOMBANO BELMONTE
Bikers torinesi subito in evidenza nella prova inaugurale
del Trofeo «Piemonte e Lombardia» di ciclocross, svoltasi a San Colombano Belmonte, sulle alture di Cuorgnè,
con la partecipazione di oltre
200 concorrenti di tutte le
età, dai Giovanissimi agli Elite. Mattia Olivetti, di Cantoira, si è imposto tra gli Allievi
del primo anno, mentre
l’eclettico Luca Cibrario, di
Ciriè, ha dominato tra gli Juniores. L’altro canavesano
Paolo Rossetti è giunto 3° tra
gli Allievi del secondo anno.
Allievi
Mattia, 14 anni appena, è il
più piccolo della Olivetti-family, composta anche da papà Luca, mamma Roberta e
dal fratello maggiore Simone,
tutti praticanti di buon livello
del ciclismo fuoristrada. Ma
ieri Luca e Simone erano a letto con la febbre, e così è toccato a Mattia e a Roberta, che da
nubile si chiamava Gasparini
ed è stata più volte azzurra di
mtb, tenere alto il blasone della famiglia. Ci sono riusciti
molto bene, visto che Mattia
ha vinto nella sua categoria
mentre Roberta, che ha 46 anni, è arrivata seconda tra le
Donne Elite, preceduta solo
dalla brianzola Rebecca Gariboldi, che di anni ne ha 18.
Juniores
Luca Cibrario, che l’anno scorso si impose nel «Piemonte e
Lombardia» tra gli Allievi del
secondo anno, ha subito fatto
capire a tutti che vuole vincere
anche quest’anno al debutto
BARBARA MASI
Luca Cibrario vincente all’esordio nella categoria Juniores
fra gli Juniores. Partito subito
in testa, ha fatto gara a sè fino
al traguardo, dove ha relegato
sui gradini più bassi del podio il
valdostano Federico Piccolo e
l’acquese Simone Pont. Buon
quarto il canavesano Giulio
Fornelli Bardina e solo sesto il
chierese Manuel Incardona,
apparso in ritardo di preparazione. Cibrario è un campione
della multidisciplinarietà: oltre ad eccellere nel ciclismo
fuoristrada, quest’estate ha
vinto il titolo regionale d’inseguimento su pista al velodromo di San Francesco al Campo,
di cui è un assiduo frequentatore. E poi è bravissimo a scuola.
«Il circuito di gara - ha detto era molto tecnico e spettacolare, con tanta salita come piace
a me. Dopo averlo visionato ho
preferito utilizzare la bici da
mtb anzichè quella da corsa e
sono contento di averlo fatto».
Primo podio in Coppa del
Mondo Under 20 per lo spadista Enrico Bergamini: il diciottenne moncalierese ha
conquistato la medaglia d’argento nella prova di Tessalonica, in Grecia, alle spalle
dell’azzurro Federico Vismara che l’ha battuto 15 – 3. Prima di giungere in finale Bergamini ha infilato nei quarti
la bella vittoria per 15 – 8 sull’austriaco Mahrringer, vincitore della prova precedente in Lussemburgo dove il torinese aveva raccolto solo il
69° posto, e in semifinale il
successo sullo svizzero Pittet per 15 – 10. Bergamini,
che in campo internazionale
colleziona il bronzo individuale e l’argento a squadre ai
Campionati Europei Cadetti
Enrico Bergamini
2013, conquista la sua prima
medaglia mondiale fresco dei
colori dell’Accademia Scherma Marchesa: cresciuto sulle
pedane del Michelin Sport
Club con il maestro Fabrizio
Masoero, Enrico è ora passato
alla società di corso Taranto
guidata dal responsabile tecnico federale Dario Chiadò.
12 45 67 18
58 .Piemonte Sport
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
SERIE D
La Vallée
resiste solo
un tempo
alla Pro
Un’espulsione rallenta il Chieri
Contro l’Acqui un pareggio con molti rimpianti, in campo tre ex della serie A
Serie D
Girone A
Chieri
1
Acqui
1
Argentina-Vado
1-1
Bellinzago-Lavagnese
0-1
Bra-Insubria C.
2-2
Chieri-Acqui
1-1
Derthona-Borgosesia
4-2
Novese-Oltrepovoghera
1-2
Chieri
Acqui
Pro Settimo-Vda Aosta S.
4-1
4-4-2
4-4-1-1
Rapallobogliasco-Borgomanero
3-1
Tunno, Spera, Pautassi, Benedetto,
Prizio, Colombo, Semioli (30’ st Barbaro), Grauso, Lazzaro
(32’ st Atomei), Valenti, Miello (31’ st
Panepinto)
Corradino, Coviello,
Giambarresi, De
Stefano, Emiliano,
Muwana, Pizzola,
Genocchio, Aquaro
(35’ st Roumadi),
Jeda (25’ st Innocenti), Cangemi (20’
st Margaglio)
Sancolombano-Cuneo
1-0
Sestri Levante-Asti
2-0
ALL. Zichella
ALL. Merlo
Classifica
SQUADRE
Insubria C.
Bellinzago
Pro Settimo
Lavagnese
Sestri Levante
Vado
Bra
Cuneo
Oltrepovoghera
Asti
Acqui
Chieri
Borgosesia
Novese
Argentina
Derthona
Sancolombano
Rapallobogliasco
Borgomanero
Vda Aosta S.
RETI: st 6’ Lazzaro (rig), 9’ Aquaro
ARBITRO: Colombo di Como
AMMONITI: Genocchio, De Stefano,
Emiliano
ESPULSI: st 12’ Grauso (doppia mmonizione)
SPETTATORI: 150
PAOLO ACCOSSATO
CHIERI
Jeda, Semioli, Grauso, un trio
da serie A al «De Paoli» ma alla fine l’1-1 tra Chieri ed Acqui
è firmato da Nunzio Lazzaro e
Roberto Aquaro, due vecchie
volpi giramondo della serie D.
Uno a uno a dire il vero un po’
strettino per il Chieri che porta a casa solo un punto al termine di un match controllato
con relativo agio anche nella
mezz’ora finale giocata in inferiorità numerica, peraltro ingiusta visto che l’arbitro
scambia Spera con Grauso e
la mano in area del giovane difensore diventa quella dell’esperto capitano, già ammonito e dunque espulso tra l’incredulità dei chieresi. Delle
stelle della massima serie in
campo, bene soprattutto Semioli che nella prima mezz’ora dimostra che non si gioca in serie A per caso, mentre
Jeda va a sprazzi: quando si illumina, tutto l’Acqui ne beneficia, nel momento in cui si
spegne tutto diventa più difficile per i termali. Se poi il rigo-
Lazzaro implacabile
P
18
16
16
15
15
14
13
13
11
11
11
10
10
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7
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0
V
5
5
5
5
5
4
3
4
3
3
3
3
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2
1
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N
3
1
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2
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2
1
1
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0
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2
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F
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9
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10
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10
5
8
7
5
Prossimo turno
Dal dischetto Lazzaro realizza il gol del (momentaneo) vantaggio chierese
Poco dopo Jeda sbaglia il penalty del possibile 2-1 per gli ospiti
26/10: Asti-Sancolombano, Borgomanero-Bellinzago, Bra-Novese, Insubria C.-Sestri Levante,
Cuneo-Borgosesia, Lavagnese-Derthona, Oltrepovoghera-Argentina, Vado-Chieri, Vda Aosta S.Rapallobogliasco, Acqui-Pro Settimo
re del 2-1 finisce ad un metro
dalla traversa, le colpe del brasiliano risultano assai evidenti.
Al pronti via il baricentro offensivo del Chieri si sposta immediatamente sulla destra dove Semioli imperversa al suo
debutto dal primo minuto. Uno,
due traversoni delicati e al terzo cross dell’ex granata, Lazzaro prende il tempo ad Emiliano
e gira sopra la traversa. Partita
certamente in mano al Chieri
anche se Jeda, pur corricchiando, ha il genio nei piedi e al brasiliano basta un niente per
mandare Cangemi solo davanti
a Tunno. Il pericolo ridona brio
ai termali che sfruttano bene le
sponde di Aquaro, nome meno
noto di altri ma tosto nel fare a
sportellate con Prizio e Benedetto. Poi, più errori che belle
giocate: da una parte Colombo
scivola, Muwana non ne approfitta, dall’altra Corradino s’im-
papera, Valenti tentenna.
A rendere piacevole il pomeriggio sono però le movenze felpate di Semioli che quando
prende palla fugge sempre via
con relativa facilità. Con l’ex nazionale e Miello, esterni dai piedi educati, è normale che le migliori occasioni passino per la
testa di Lazzaro che alla mezz’ora si sbrana il vantaggio
schiacciando troppo la palla.
Ancora un confetto di Semioli
al 39’ per Colombo, lesto nel girarsi ma Corradino si snoda
l’articolazione e salva lo 0-0.
Rutilante inizio di ripresa:
prima Corradino anticipa Lazzaro poi De Stefano spiaccica
Valenti in area contro il palo e
Lazzaro trasforma al 6’ il rigore. Tutto torna in parità al 9’
quando Aquaro prende il tempo alla difesa e segna di testa.
Al 12’, rigore per l’Acqui ma
Jeda calcia alle stelle.
il punto
PAOLO ACCOSSATO
Cuneo, chi l’ha visto?
a allora è una cosa
seria il volo della
Caronnese in testa
alla classifica. Il Bra riacciuffa il pari con i lombardi
al quarto minuto di recupero ma il 2-2 non impedisce all’undici di Zaffaroni
di allungare sulle seconde
ora a due punti. Lo Sporting Bellinzago si ferma
proprio sul più bello, battuto in casa dalla Lavagnese
e così la Pro Settimo Eureka approfitta del turno
facile facile contro il Valle
M
d’Aosta, la squadra materasso del girone: 8 partite,
zero vittorie. Piuttosto sorprende l’incapacità del Cuneo di dare una rotta precisa al proprio torneo perché
perdere sul campo del Sancolombano, 4 punti in 8
match fino ad oggi, proprio
normale non è. Il Derthona
con rabbia rimonta e supera il Borgosesia mentre il
Borgomanero si arrende al
RapalloBogliasco e sprofonda al penultimo posto,
superato proprio dai liguri.
GIOVANILI
DONNE
Giovanissimi, il derby regala
il sesto successo alla Juventus
Il Luserna strapazza
con 4 reti il baby Toro
IVANA CROCIFISSO
La Juventus porta a casa il
derby Giovanissimi e allunga
in classifica proprio sui granata, portandosi a cinque lunghezze dal Torino. Sono i
2000 di Gabetta ad aggiudicarsi il match: basta un gol di
Kean nella prima frazione per
fare bottino pieno e mantenere il primato in classifica. Sei
partite, sei vittorie per la Juventus mentre il Torino conserva il secondo posto. L’1-0
che permette alla Juve di vincere la stracittadina sta un po’
stretto ai ragazzi di Fogli, alla
luce del secondo tempo dei
S
9
7
9
8
6
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13
10
7
8
14
9
14
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15
11
10
13
12
20
granata. È pur vero, però, che
nei primi 35’ la squadra di Gabetta ha sprecato più di un’occasione, cogliendo anche un palo con Lombardi sullo 0-0. «Ripartiamo dal secondo tempo - è
il commento di Roberto Fogli,
tecnico granata – dato che ho
visto i miei ragazzi crederci fino
alla fine. Non sono deluso, al
contrario, davanti è solo mancata la stoccata vincente». Soddisfatto Gabetta, allenatore dei
bianconeri: «Abbiamo fatto un
gran primo tempo, facendo poi i
conti con la voglia del Toro di
riacciuffare il pareggio».
Dopo la pausa di nuovo in
campo gli Allievi Nazionali.
Vince la Juventus di Tufano,
2-0 in casa del Genoa, grazie alle reti di Manicone e Ndiaye. Un
successo che, visto il pareggio
della capolista Empoli, permette ai bianconeri di conquistare
il primo posto in solitaria. I toscani, infatti, vengono fermati
in casa del Toro. Una gara decisa da quattro calci di rigore,
tutti realizzati. Avanti il Toro
con De Lucia, immediato pareggio di Damiani. Nella ripresa ancora granata avanti con
Ficco, pareggio sempre di Damiani a otto minuti dal termine.
Un punto che non muove la
classifica del Toro, ben lontano
dalle prime posizioni.
PAOLO PONTI
Finisce con un secco 4-0 a favore delle ospiti il derby delle
ex tra Torino e Luserna (moltissime le giocatrici tra le file
ospiti che hanno vestito il
granata) della terza giornata
di serie B. Derby deciso nella
ripresa dalla doppietta di
Spanu, e dall’abilità delle lusernesi nello sfruttare gli
spazi lasciati dalle padrone
di casa, comunque bravissime a chiudere il primo tempo
sotto solo 1-0 (e al 43’).
La gara è sentita e combattuta, con il Torino di Padula
messo ottimamente in cam-
po con linee ravvicinate, con
Crisantino, Grassino e Lupo ad
alternarsi davanti, e un Luserna bloccato a centrocampo
dalle poche idee. L’ingresso di
Moretti al posto di Trapani
sblocca il risultato, quasi allo
scadere della frazione: su lancio di Barbieri dribbla la diretta avversaria e fulmina Mognol. Nella ripresa gli spazi del
Toro si allargano, e il Luserna
ne approfitta spegnendo la timida reazione granata due volte con Spanu, prima su suggerimento di Moretti e poi su assist di Stefania Favole, e infine
con Maura Bruno, che da posizione defilata firma il poker.
Pro Settimo
4
Valle d’Aosta
1
Pro Settimo
Valle d’Aosta
4-3-3
4-4-2
Gaudio Pucci; Di
Savino, Grancitelli
(28’ st Di Dio), Cacciatore, Vasario;
Perrone, Didu (1’ st
Marangone), Vingiano; Gallace, Parisi, Di Renzo (31’ st
Celano)
Vezzani; Balbis (30’
st Carlotto s.), Del
Duca, Pascale, Bonomo; Grenier, Roncari (3’ st Ottaviani),
Raimondo, Jeantet;
Trimarco (28’ st Molino), Broso
ALL. Siciliano
ALL. Erbetta
RETI: pt 30’ Di Renzo; st 2’ Parisi,
20’ Marangone, 23’ Di Renzo,
48’ Broso (rig)
ARBITRO: Gallione di La Spezia
AMMONITI: Raimondo, Trimarco, Vezzani
SPETTATORI: 200
PAOLO PONTI
SETTIMO
Dura solo un tempo la resistenza del fanalino di coda
Vallée d’Aoste in casa della
Pro Settimo. Giusto il tempo
di sbloccare il risultato, scardinare le sicurezze del fortino ospite organizzato da Erbetta, all’esordio sulla panchina, e impadronirsi del gioco e di una vittoria legittimata sul campo nella ripresa
con il 4-1 finale. Sporcato solo
dalla leggerezza difensiva a
tempo ormai scaduto che ha
consentito a Broso di firmare
il gol della bandiera dal dischetto. Mattatori dell’incontro Di Renzo, con una
doppietta e giocate da vero
artista, Parisi e Marangone,
subentrato ad uno spento (e
infortunato) Didu ad inizio ripresa, mossa che ha permesso alla manovra biancocerchiata di svilupparsi negli
spazi avversari.
Che i valdostani fossero ultimi in classifica a zero punti
per metà partita non si vede:
i ragazzi di Erbetta infatti sono bravissimi a non lasciare
spazi al gioco di Siciliano,
trascinati dal tridente e salvati dagli interventi di Cacciatore e Grancitelli, con
Gaudio Pucci praticamente
mai impegnato in tutta la
partita, con Didu costantemente pressato a uomo e mai
capace di trovare la linea di
passaggio in fase di possesso.
E le occasioni migliori infatti
arrivano dalle ripartenze,
con le percussioni di Gallace
e Di Renzo e il pressing di Parisi, che portano prima a gridare al gol al 17’, su una palla
rubata da Parisi e triangolata
con Di Renzo annullato per
fuorigioco millimetrico, e a
festeggiarlo solo al 30’ dopo
un colpo di testa di Di Renzo
su sponda aerea di Parisi da
calcio d’angolo.
La ripresa è senza storia, e
dopo il gol in apertura di Parisi, la partita si chiude in 3
minuti, dal 20’ al 23’ con Marangone bravissimo a girarsi
in un fazzoletto servito da Di
Renzo, e ancora con lo stesso
esterno d’attacco a concludere un’azione manovrata da sinistra da Perrone con la
sponda sempre di Marangone. Il resto è un monologo
settimese, con Parisi che fallisce due ottime occasioni, e il
sigillo degli aostani.
12 45 67 18
Piemonte Sport .59
LA STAMPA
.
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
ECCELLENZA, GIRONE A
il punto
PAOLO
ACCOSSATO
Bsr e Caselle, fiera dello spreco
Torinesi
all’asciutto
Solo Pinerolo
tiene la rotta
Girone A
Bsr Grugliasco
2
Caselle
2
Bsr Grugliasco
Caselle
4-4-1-1
5-3-2
Del Boccio, Vadalà,
Bar, Bertello, Marmo; Cedro, Lasaponara (7’ st Palmieri),
Todella, Bontempo
(30’ Deangelis);
Sansone; Trentinella (22’ st Maiorana)
Semperboni, Infantino, Moioli (17’ st
Fiorilli), Lonardi,
Mezzela, Salerno
(27’ st Fascio); Suppo, Serra, Di Marco;
Taraschi, Sorrentino
ALL. Faghino
ALL. Goria
RETI: pt 28’ Suppo, st 10’ Sansone (rig),
25’ Palmieri, 38’ Fiorilli
ARBITRO: Ciaccio di Nichelino.
AMMONITI: Marmo, Lonardi
ESPULSI: st 21’ Cedro
SPETTATORI: 100
REPORTERS
Spina nella difesa
Il rossonero Suppo è stato uno dei pochi a tenere
in apprensione la difesa del Grugliasco
Le classifiche
Girone A
ALEX BEMBI
GRUGLIASCO
Bsr Grugliasco e Caselle, si
dividono la posta in palio di
una gara che ha offerto emozioni sino al novantesimo ed
oltre, quando entrambe hanno sfiorato il colpo gobbo
sprecando due clamorose
occasioni da goal.
Il punto però, va sicuramente più stretto ai padroni
di casa che per tutto il match
hanno tenuto in mano il pallino del gioco, peccando solo
nel finalizzare le palle gol create. Lo stesso Goria, mister
del Caselle, parla di «regalo di
Natale anticipato» non riuscendo a spiegare una prova
troppo brutta per essere vera
dei suoi ragazzi: «La gara peggiore dell’anno, sicuramente.
Portiamo a casa un punto, ma
senza meritarlo. Avessi avuto
a disposizione 11 sostituzioni
le avrei utilizzate tutte». Se
l’allenatore rossonero è arrabbiato, la sua controparte
appare amareggiata. «Alla fine della partita spesso ci fanno i complimenti, ma quanto a
punti usciamo sempre a mani
vuote o quasi. Siamo una squadra giovane al primo anno di
Eccellenza e dobbiamo calarci
in una categoria difficile, dove
non puoi sbagliare nulla». Prosegue il coach Faghino, «mi tengo stretta comunque questa
prestazione, mi conforta per il
proseguo del nostro cammino».
In effetti, la Bsr Grugliasco
attacca a testa bassa sin dalle
prime battute di giuoco, colle-
Il Grugliasco attacca
a testa bassa
ma non concretizza
e rischia in contropiede
zionando calci d’angolo e tiri in
porta senza però trovare il varco giusto per passare in vantaggio. I rossoneri invece, si affacciano raramente nella tre quarti avversaria, ma quando lo fanno sono letali. Alla mezz’ora Taraschi azzecca l’assist giusto
per l’inserimento di Suppo, il
cui tiro ad incrociare sorprende Del Boccio per il vantaggio
dei canavesani. I bianco verdi
riprendono a macinare gioco,
ma in contropiede rischiano di
subire il colpo del ko, graziati da
un Sorrentino in scarsa vena.
In avvio di ripresa la storia si
ripete, con la Bsr che crea e
spreca, mentre gli ospiti latitano. A sbloccare una situazione
stregata, arriva l’ingenuità di
Infantino che affossa in area il
neo entrato Palmieri: rigore imparabile di Sansone e parità ristabilita. Il Caselle è alle corde,
ma un aiuto insperato sembra
arrivare dalla scorrettezza a
palla lontana di Cedro (colpo
proibito a Suppo) che si fa cacciare dall’arbitro. Invece, nemmeno l’inferiorità numerica
ferma i bianco verdi che passano in vantaggio con una punizione magistrale di Palmieri.
Imbottito di punte nel tentativo di riacciuffare il risultato,
il Caselle si sveglia e fa 2 a 2 a
sette minuti dalla fine: è Fiorilli, un altro subentrato, a colpire da distanza ravvicinata per
un pareggio insperato. Negli
ultimi minuti, prima Sorrentino poi Sansone hanno due
ghiotte opportunità per arricchire lo score della partita, ma
il risultato non cambia.
Girone B
Aygreville-Borgaro
1-0
Albese-S. Giacomo Ch.
4-0
Baveno-Orizzonti Utd
3-2
Bene Narzole-Valenzana Mado
5-2
Gozzano-Gassino
4-0
Castellazzo-Cheraschese
2-1
Girone B
Grugliasco-Caselle
2-2
Cavour-Lucento
1-0
Ivrea-Biogliese V.m.
0-2
C. Alfieri D. Bosco-Fossano
2-0
J.biellese-Verbania
2-3
Corneliano-Pro Dronero
1-4
No.ve. Calcio-Volpiano
2-1
Olmo 84-Pinerolo
1-3
Omegna-Charvensod
2-2
Saluzzo-Casale
0-0
Varallo e Pombia-Santhià
2-0
V. Mondovi’-Villalvernia
5-1
Sì, il Pinerolo c’è e resiste senza angosce in testa pur con il fiato sul collo delle inseguitrici che
vincono tutte eccezion
fatta per il Casale, fermato sul pari da un volitivo
Saluzzo. Nulla può il San
Giacomo Chieri contro
l’Albese del rinato Sinato, dopo due pareggi si
interrompe la striscia
positiva di Binandeh che
trova con il suo Lucento
un Cavour in spolvero e il
Corneliano si deve arrendere allo strapotere
della Pro Dronero. Così i
biancoblù di Nisticò guidano con un gruppo di
rognose inseguitrici alle
calcagna (6 squadre in 5
punti) per un girone senza dubbio equilibrato, a
differenza dell’A. In fondo, malinconia per Lucento e San Giacomo
Chieri, anche se la salvezza non è distante.
Classifica
Classifica
SQUADRE
Gozzano
Volpiano
Baveno
Aygreville
Gassino
Ivrea
Borgaro
Caselle
Orizzonti Utd
No.ve. Calcio
Varallo e Pombia
Biogliese V.m.
J.biellese
Santhià
Grugliasco
Verbania (-3)
Omegna
Charvensod
P
30
22
20
19
18
17
14
13
13
12
11
10
10
10
9
8
8
4
V
10
7
6
6
5
5
4
3
4
3
3
2
3
3
2
3
2
0
N
0
1
2
1
3
2
2
4
1
3
2
4
1
1
3
2
2
4
P
0
2
2
3
2
3
4
3
5
4
5
4
6
6
5
5
6
6
F
34
21
16
20
12
15
7
11
13
13
7
7
14
10
11
13
9
6
S
5
8
10
11
15
11
6
9
19
14
9
11
21
17
19
16
17
21
SQUADRE
P
Pinerolo
23
Bene Narzole
22
Albese
20
Cavour
20
Casale
19
Pro Dronero
18
Cheraschese
17
Castellazzo
17
Olmo 84
14
V. Mondovi’
13
Valenzana Mado 12
Villalvernia
11
C. Alfieri D. Bosco 9
Fossano
9
Corneliano
8
Saluzzo
8
Lucento
5
S. Giacomo Ch. 4
V
7
6
6
6
5
5
5
5
4
4
4
3
2
2
2
2
0
1
N
2
4
2
2
4
3
2
2
2
1
0
2
3
3
2
2
5
1
P
1
0
2
2
1
2
3
3
4
5
6
5
5
5
6
6
5
8
F
17
23
19
14
13
24
15
23
12
15
16
11
14
7
10
7
9
15
S
4
14
7
13
6
12
7
17
15
17
27
16
20
14
17
14
21
23
Prossimo turno
Prossimo turno
26/10: Borgaro-Varallo e Pombia, Caselle-No.
ve. Calcio, Charvensod-J.biellese, GassinoBaveno, Orizzonti Utd-Grugliasco, SanthiàIvrea, Verbania-Gozzano, Volpiano-Aygreville, Biogliese V.m.-Omegna
26/10: Cheraschese-Olmo 84, Fossano-Corneliano, Lucento-Castellazzo, Pinerolo-V. Mondovi’, Pro Dronero-Saluzzo, S. Giacomo Ch.-C.
Alfieri D. Bosco, Villalvernia-Bene Narzole, Valenzana Mado-Albese, Casale-Cavour
Le altre partite
Gozzano
4
Aygreville
1
Ivrea
0
No.Ve.
2
Gassinosanraffaele
0
Borgaro
0
Biogliese
2
Volpiano
1
Gozzano
Gassinosanraffaele
Aygreville
Borgaro
Ivrea
Biogliese
No.Ve.
Volpiano
Milan, Richieri, Lombardi, Marino (21’ st
Scaramozza), Ianniciello, Mikhaylovskiy, Lunardon (17’
st Gemelli), Tettamanti, Guidetti,
Troiano, Fusciello
Okumador, Tuberosa (10’ st Talamo),
Azzalin, Vittone (25’
st Giorgi), Bregaji,
Balagna, Cestone,
Moreo, Erbini, Mirimin (10’ st Bonsanto), Foxon
Gini, Milani, Marchesani, Challancin,
Pramotton, Gorraz,
Carpentieri (30’ st
Puglisi), Borettaz,
Thomain (43’ st Glarey), Caputo, Marchetto (49’ st Prola)
Cantele, Mazza (1’
st Arancio), Dotto
(20’ st Porticchio,
Montari, Ferrarese,
Cristino, Erbì, Zigliani, Enam’mba, Faridi (29’ st Chiodo),
Gambardella
Bastianelli, Mazzone, Murante (15’ st
Bergantin), Cau,
Munari, Giacoletto,
Chiappero (15’ st
Zardini), Graziolo,
Pallante, Pagliero
(28’ st Soster), Pllumbay
Chiartano, Vitale,
Finà, Acquadro,
D’Aquino, Rea,
Marra, Anselmo,
Marazzato (31’ st
Canton), Mihaila
(45’ st Tiboldo),
Chieppa (12’ st
Cuttone)
Bonassi, Ferrarotti,
Yaong’bra, Baiano,
Canino, Lamebone
(35’ st Repossini),
Secci (45’ st Zanotti), Agnesina, De
Lorentiis, Bettini
(27’ st Quaranta),
Bertolla
Ignazzi, Talloru,
Zaccarelli, Filoni, Di
Benedetto, Valsecchi, Taramino (6’ st
Procaccio), Parente,
Santoro, Mascolo
(15’ st Salvitto),
Amoruso (27’ st
Menabò)
ALL. Viganò
ALL. Gatta
ALL. Benedetti
ALL. Russo
ALL. Rizzo
ALL. Feritore
ALL. Bassani
ALL. Argentesi
RETI: pt 25’ Guidetti; st 7’ Tettamanti,
11’ Fusciello, 32’ Gemelli
ARBITRO: Banushi di Pinerolo
AMMONITI: Tuberosa, Richieri, Azzalin
RETI: pt 5’ Challancin
RETI: st 42’ Finà, 49’ Canton
ARBITRO: Benedetti di Nichelino
AMMONITI: Milani, Borettaz
ARBITRO: Loiodice di Collegno
AMMONITI: Cau, D’Aquino
ESPULSI: st 40’ Munari (doppia ammonizione)
Alessandro Parente (Volpiano)
Prima o poi il sogno doveva finire ma il modo
con cui le torinesi mettono momentaneamente
da parte i sogni di gloria
è a dir poco traumatico.
Zero punti e zero gol fatti
da Volpiano, Borgaro,
Gassinosanraffaele e
Ivrea, tutte sconfitte in
una giornata per nulla
amica nei confronti della
nostra provincia. Il via libera al Gozzano è pertanto un dato di fatto e le
restanti 24 giornate
avranno solo il compito
di definire il distacco della seconda dai novaresi
che, schiantando 4-0 il
Gassinosanraffaele, inanellano il decimo successo in 10 incontri. Il Volpiano resta ancorato alla
piazza d’onore ma Aygreville e Baveno superano Ivrea e Gassinosanraffaele mentre l’Orizzonti, partito per contendere la D al Gozzano, patisce la terza sconfitta
nelle ultime 4 uscite con
un solo punto all’attivo.
RETI: pt 27’ Yaong’bra (aut);
st 12’ De Lorentiis, 44’ Canino
ARBITRO: Mezzalira di Varese
AMMONITI: Talloru, Filoni, Santoro, Canino, Bettini
12 45 67 18
60 .Piemonte Sport
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Promozione
ECCELLENZA, GIRONE B
1 Primo pari dopo 7 successi
Il Cavour è concreto, il Lucento no
Il mini
bomber
Cavour
L’autore della
rete del
successo del
Cavour,
Valero, è uno
degli under
18 che il
tecnico Di
Leone
sta facendo
crescere in
prima
squadra
1
Lucento
0
Cavour
Lucento
4-3-3
4-3-3
Volante, Re, Bonelli,
Di Leone (9’ st Garetto), Laganà, Cuttini, Stangolini (18’
st Ferrati), Cretazzo,
Pareschi (32’ st Ligotti), Atterritano,
Valerio
Pascarella, Molli,
Grimaldi (35’ st Buttacavoli), Bo, Farella, Di Gioia, Manusia, Basiglio, Capobianco, Rizzo (32’ st
Bonin), Montesano
ALL. Di Leone
ALL. Binandeh
RETI: pt 10’ Valero
ARBITRO: Franco di Cuneo
AMMONITI: Stangolini, Cretazzo, Re
SPETTATORI: 100
Le altre partite
1 Il Pinerolo controlla il ma-
tch contro l’Olmo, il pari su rigore dei padroni di casa dà la
sferzata ai biancoblu. Del giovane Saccà il gol sicurezza. Il
San Giacomo Chieri perde ancora, ed è ha la seconda peggior difesa del girone.
Albese
4
S. Giacomo Chieri
0
Ci sono ma non si vedono (o
almeno non così tanto) i
quindici punti che separano
il Cavour dal Lucento: il risultato si scrive 1 a 0 per i giallorossi ma, a detta di entrambi
gli allenatori, si può leggere
come un pareggio. E forse
davvero i rossoblu, puniti dopo appena dieci minuti dal
destro a giro del ’96 Valerio,
meritavano qualcosa di più.
La ricetta di mister Di Leone è sempre la stessa: gruppo coeso, formazione compatta, buona circolazione di
palla. E spazio ai giovani: così
la vittoria porta la firma di un
mini-bomber under 18, con il
dribbling, la velocità e il tiro
di un giocatore maturo. Neanche il tempo di esultare
che il Lucento ha subito l’occasione del pareggio: confusione in mezzo all’area del
Cavour, tocco di mano e calcio di rigore. Va sul dischetto
Montesano e la combina
Spogliatoi
DiLeone:«Vincerecosìfabene»
1 Non ha dubbi mister Di
Leone: «Oggi meritavamo un
pareggio. Ma ogni tanto succede: soffri e alla fine riesci a
vincere. Fa bene». Il migliore
per lui è Laganà, classe ’93:
«Siamo il Cavour, una squadra umile, i giovani sono la
nostra forza». Sconsolato invece mister Binandeh, alla
grossa, sparando sopra la traversa la palla del possibile 1-1.
Per mezz’ora si vedono quasi solo lanci lunghi: difficile
manovrare anche per i favoriti, il Lucento pressa alto. Gli
ospiti sono pericolosi, ma prevedibili: insistono con le incursioni di Rizzo e Capobianco,
poi scarico per capitan Di Gioia. Le conclusioni del centrocampista, comunque, sono
terza panchina dopo il ritorno
a Lucento: «Abbiamo avuto
cinque o sei occasioni nitide,
loro un paio. Sono stati bravi
a buttarla dentro». La sua sarà una stagione in salita: «Il livello del girone è molto alto,
ma equilibrato. Ce la possiamo giocare con tutti. Dobbiamo provarci sempre». [LU. CA.]
tante, e più ancora i palloni recuperati: è lui il perno del Lucento, dai suoi piedi l’azione
comincia e spesso finisce. Il
suo omologo cavourese fa ancora di più: arretrato per l’assenza di Friso, Atterritano si
inventa regista, con la classe
della mezza punta. Copre, tiene palla, la smista e rimette in
ordine i compagni. E Pascarella, portiere rossoblu impecca-
bile nelle uscite, è costretto
agli straordinari. A fine primo
tempo la squadra di casa gira,
ma paga ogni distrazione: gli
errori nel fraseggio regalano
palle gol al Lucento, e tocca a
Volante metterci una pezza.
Come anche sul gran gesto di
Basiglio, che prova a sorprenderlo in rovesciata.
Servono le acrobazie per
trovare uno spazio nel catenaccio giallorosso: i terzini Re
e Bonelli non lasciano passare
e sono bravissimi a ripartire.
Nel complesso la gara è bruttina ma vivace, certamente
condizionata dagli spazi angusti del campo. Si sta con il fiato sospeso fino alla fine: gli innesti Garetto e Ligotti rivitalizzano l’attacco del Cavour e
procurano il rigore del raddoppio a cinque minuti dal triplice fischio. Ma Pascarella
nega ad Atterritano la gioia
del gol: ex serie C, all’esordio
dopo l’infortunio di Asinelli,
l’ultimo arrivato è davvero la
salvezza del Lucento.
Albese
S. Giacomo Chieri
Tarantini, Gambino, Matteo Sinato,
Gallesio, Praiano,
Galvagno (5’ st Bellan), Cornero, Granieri, Manuel Sinato (37’ st Daziano),
Del Piano, Poli
Ostorero, Stevenin, Squillace (20’
st Cerioni), Frandino, Pistone, Torta,
Bechis (25’ Presta),
Gobetti, Rizq, Casetta, Gnisci
ALL. Rosso
ALL. Melega
1-0
Brandizzo-Union Valle Di Susa
1-2
Lascaris-Pro Collegno C.
0-1
Mathi-La Chivasso
1-2
Quincitava-Settimo
0-3
Rivarolese-Venaria Reale
1-1
San Mauro-Banchette
3-4
SQUADRE
Venaria Reale
Settimo
Quincitava
Lascaris
Pont Donnaz
Mathi
Alpignano
Pianezza
Union Valle Di Susa
Pro Collegno C.
Banchette
La Chivasso
Brandizzo
Aosta Sarre
Rivarolese
San Mauro
P
22
19
15
14
14
12
11
11
10
10
10
9
7
7
6
3
V
7
6
5
4
4
3
3
3
3
3
3
3
2
2
1
0
N
1
1
0
2
2
3
2
2
1
1
1
0
1
1
3
3
P
0
1
3
2
2
2
3
3
4
4
4
5
5
5
4
5
F
17
16
15
14
11
15
9
12
9
7
11
14
15
10
8
10
S
7
7
10
4
6
9
7
14
13
12
18
19
16
19
14
18
Girone C
3
Pinerolo
Olmo
0-0
Aosta Sarre-Pianezza
26/10: La Chivasso-Lascaris, Pianezza-Mathi, Pont Donnaz-San Mauro, Pro Collegno C.-Alpignano, Settimo-Aosta Sarre,
Union Valle Di Susa-Quincitava, Venaria
Reale-Brandizzo, Banchette-Rivarolese
1
Pinerolo
Alpignano-Pont Donnaz
Prossimo turno
ARBITRO: Mocanu di Torino
AMMONITI: Galvagno, Granieri
Olmo
Girone B
Classifica
RETI: pt 20’ e 30’ Manuel Sinato;
st 14’ Cornero, 43’ Daziano
LUCIA CARETTI
CAVOUR
del Venaria nella stagione: a Rivarolo 1-1 dei cervotti che mantengono comunque la vetta del
gruppo B con 3 punti sul Settimo. Nel C il Villafranca strapazza 4-0 la Saviglianese e si avvicina a un punto dalla vetta mentre nel D Pavarolo di nuovo primo dopo l’1-0 al San Giuliano.
Campana, Bianco,
Manfredi (17’ st
Nicolino), Amos
Pepino, Mosè Pepino, Sciatti, Oggero
(44’ st Magnaldi),
Lerda, Mingione,
Balsamo, Parola
(17’ st Dalmasso)
Zaccone, Drago,
Ahmed, Grillo, Cellamaro, Pantaleo,
Rignanese, Saadi
(29’ st Dedominici), Cravetto, Sardo
(44’ st Soccal), Modini (17’ st Saccà)
ALL. Calandra
ALL. Nisticò
RETI: pt 43’ Grillo; st 9’ Balsamo (rig),
14’ Rignanese (rig), 28’ Saccà
ARBITRO: Papale di Torino
AMMONITI: Bianco, Mosè Pepino, Lerda, Grillo, Saccà
ESPULSI: st 14’ Sciatti (doppia ammonizione), 29’ Martin (per proteste dalla
panchina)
Airaschese-Cast. Pancalieri
1-1
Busca-Boves Mdg
1-2
Chisola-Sommariva P.
0-0
Csf Carmagnola-Moretta
0-0
Luserna-Revello
1-1
Pedona-Carignano
3-0
Piscinese Riva-Fc Savigliano
1-1
Saviglianese-Villafranca
0-4
Classifica
SQUADRE
Fc Savigliano
Villafranca
Pedona
Csf Carmagnola
Piscinese Riva
Carignano
Boves Mdg
Sommariva P.
Chisola
Cast. Pancalieri
Revello
Moretta
Luserna
Saviglianese
Busca
Airaschese
P
18
17
15
15
15
12
11
10
9
9
8
8
7
7
6
4
V
5
5
4
4
4
3
3
2
2
2
1
2
2
1
2
1
N
3
2
3
3
3
3
2
4
3
3
5
2
1
4
0
1
P
0
1
1
1
1
2
3
2
3
3
2
4
5
3
6
6
F
16
13
14
12
10
10
12
10
12
10
10
11
10
8
10
8
S
4
4
7
6
7
8
14
9
12
12
9
14
18
17
18
17
Prossimo turno
26/10: Carignano-Chisola, Cast. Pancalieri-Saviglianese, Moretta-Busca, Revello-Piscinese
Riva, Fc Savigliano-Csf Carmagnola, Sommariva P.-Luserna, Villafranca-Pedona, Boves MdgAiraschese
Prima Categoria
Girone C
Girone D
Girone E
Girone G
Girone F
Girone D
Azeglio-G. Rodallese
3-0
Atl. Villaretto-San Maurizio C.
1-4
Lesna Gold-Antico Borgoretto
1-1
Atletico Chivasso-Cmc Montiglio
3-0
Dogliani-Giovanile Centallo 2006
1-1
Arquatese-Asca
1-0
Chiavazzese 75-Aglie’
2-1
Barcanova-Barracuda
5-2
Pinasca-Caselette
1-2
Atletico Santena-Castelnuovo Belbo
3-0
Infernotto-Garessio
0-1
Borgaretto-Cit Turin Lde
0-1
Fcm Vigliano-Cavaglià
0-1
Carrara 90-Bosconerese
2-4
San Secondo-Venaus
1-1
Baldissero-San Giuseppe Riva
0-0
Montatese-Marene
2-0
Canelli-Cbs S. C.
1-1
Fenusma-Valle Cervo
2-3
Cenisia-Esperanza
1-1
Santa Rita-Beinasco
0-1
Citta’ Di Moncalieri-Sandamianese
1-1
S. Sebastiano-Fc Vigone
3-2
Mirafiori-Libarna
1-1
Fulgor Cossila-Verres
2-0
P. River Mosso-Vanchiglia
0-2
Sporting Rosta-Rivoli
0-2
Nuova Sco-Pro Villafranca
0-0
Scarnafigi-Valvermenagna
0-1
San Giuliano N.-Pavarolo
0-1
Livorno Ferraris-Colleretto
1-0
Rapid To-Orione Vallette
2-1
Valdruento-Nich. Hesperia
2-1
Poirinese-Moncalieri
1-2
Vicese 84-Denso Fc
3-4
Sp. Cenisia-Atletico To
1-0
Quart-Pvf
2-0
Real Leini-Pertusa B.
2-4
Vianney-Cumiana
2-1
Quattordio-Villastellone
3-0
Villanovetta-Monf. Barolo Boys
4-1
Trino-Rocchetta T.
3-0
Vallorco-Bianzè
0-3
S. Nolese-Pozzomaina
0-0
Villarbasse-Villar Perosa
4-4
Trofarello-Usaf Favari
2-1
Villar 91-Racconigi
5-0
Victoria Ivest-Santostefanese
1-2
Classifica
Classifica
SQUADRE
Cavaglià
Chiavazzese 75
Colleretto
Valle Cervo
Bianzè
Fenusma
Azeglio
Fulgor Cossila
Fcm Vigliano
Aglie’
Livorno Ferraris
G. Rodallese
Vallorco
Verres
Quart
Pvf
P
24
19
17
16
16
12
12
12
11
9
8
6
6
5
4
4
V
8
6
5
5
5
3
4
4
3
2
2
1
2
1
1
1
N
0
1
2
1
1
3
0
0
2
3
2
3
0
2
1
1
P
0
1
1
2
2
2
4
4
3
3
4
4
6
5
6
6
F
27
20
15
22
16
16
16
11
10
13
8
9
11
8
15
6
S
4
9
7
15
13
12
13
17
12
14
14
14
22
18
22
17
SQUADRE
Barcanova
Rapid To
Pozzomaina
S. Nolese
Carrara 90
Pertusa B.
Vanchiglia
Bosconerese
San Maurizio C.
P. River Mosso
Real Leini
Orione Vallette
Esperanza
Cenisia
Barracuda
Atl. Villaretto (-6)
P
20
20
18
16
15
14
13
12
10
10
9
8
5
5
2
-3
V
6
6
5
5
4
4
4
4
3
3
3
2
1
1
0
1
N
2
2
3
1
3
2
1
0
1
1
0
2
2
2
2
0
P
0
0
0
2
1
2
3
4
4
4
5
4
5
5
6
7
F
30
16
16
18
17
18
16
20
13
13
13
13
10
9
6
6
S
10
9
8
8
13
13
12
18
11
12
15
16
18
23
29
19
Classifica
SQUADRE
Rivoli
Antico Borgoretto
Pinasca
Lesna Gold
Villarbasse
Villar Perosa
Valdruento
Caselette
Beinasco
Venaus
Sporting Rosta
Vianney
San Secondo
Cumiana
Nich. Hesperia
Santa Rita
V
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15
14
15
12
18
26
Prossimo turno
Prossimo turno
26/10: Bianzè-Azeglio, Cavaglià-Chiavazzese 75, Colleretto-Fcm Vigliano, G. Rodallese-Fenusma, Pvf-Livorno Ferraris, Valle Cervo-Fulgor Cossila, Verres-Quart,
Aglie’-Vallorco
26/10: Bosconerese-Cenisia, EsperanzaRapid To, Orione Vallette-Atl. Villaretto, Pertusa B.-S. Nolese, Pozzomaina-P.
River Mosso, San Maurizio C.-Barcanova, Vanchiglia-Carrara 90, BarracudaReal Leini
Classifica
Classifica
P
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15
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13
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2
SQUADRE
Atletico Chivasso
Atletico Santena
Poirinese
Moncalieri
Pro Villafranca
Baldissero
Quattordio
Usaf Favari
Trofarello
San Giuseppe Riva
Sandamianese
Castelnuovo Belbo
Nuova Sco
Villastellone
Cmc Montiglio
Citta’ Di Moncalieri
P
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14
15
13
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18
Prossimo turno
Prossimo turno
26/10: Beinasco-Sporting Rosta, CaseletteVillarbasse, Cumiana-Santa Rita, Nich. Hesperia-Vianney, Rivoli-San Secondo, VenausLesna Gold, Villar Perosa-Valdruento, Antico
Borgoretto-Pinasca
26/10: Cmc Montiglio-Poirinese, MoncalieriNuova Sco, Pro Villafranca-Atletico Santena,
San Giuseppe Riva-Atletico Chivasso, Sandamianese-Trofarello, Usaf Favari-Baldissero,
Villastellone-Citta’ Di Moncalieri, Castelnuovo Belbo-Quattordio
SQUADRE
Giovanile Centallo 2006
Racconigi
Denso Fc
Villanovetta
Villar 91
Garessio
S. Sebastiano
Montatese
Infernotto
Dogliani
Vicese 84
Monf. Barolo Boys
Valvermenagna
Marene
Fc Vigone
Scarnafigi
Classifica
P
22
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20
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14
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0
24
SQUADRE
Pavarolo
Trino
Cit Turin Lde
Cbs S. C.
Santostefanese
Canelli
Arquatese
Rocchetta T.
Atletico To
Borgaretto
San Giuliano N.
Libarna
Mirafiori
Sp. Cenisia
Asca
Victoria Ivest
P
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12
13
23
Prossimo turno
Prossimo turno
26/10: Fc Vigone-Scarnafigi, Giovanile Centallo 2006-Montatese, Marene-S. Sebastiano,
Monf. Barolo Boys-Dogliani, Racconigi-Vicese
84, Valvermenagna-Villar 91, Villanovetta-Infernotto, Denso Fc-Garessio
26/10: Atletico To-Canelli, Cbs S. C.-Mirafiori, Cit Turin Lde-San Giuliano N., LibarnaArquatese, Pavarolo-Sp. Cenisia, Rocchetta
T.-Borgaretto, Santostefanese-Trino, AscaVictoria Ivest
9ABCDE 8F 117C 8F2 LA STAMPA 2
12 45 67 18
12 45 67 18
62 .Spettacoli Cronaca
I Cinema
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Le trame
del 20 ottobre 2014
AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi:
€ 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00
over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00
Il giovane favoloso
Sala 1
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Amore, Cucina e Curry Sala 2
P 15.30-17.50-20.10-22.30
I due volti di Gennaio Sala 3
16.00-18.15-20.30-22.30
CENTRALE ARTHOUSE - UNIVERSITY FRIENDLY via Carlo
Alberto 27, tel. 011540.110. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 militari, universitari, Aiace, over 65, under 18
Zuppa del demonio
10.00 (euro 4,00)
Fango e Gloria
16.15-20.00
Tutto può cambiare VO
18.00-21.45 (sott.it.)
CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461.
Prezzi: € 4,50 Donna (tutto il giorno); € 7,50 int. serale; € 5,50 int.
pom., ridotto Aiace, militare, under 18, universitario; € 4,00 over 60 (fino
alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55); Abb. Agis accettato. € 4,50
Tessera Io Studio;. Proiezioni 3D: € 7,50 Donna (tutto il giorno); € 10,00
Int.; € 8,00 Rid. € 6,00 Tessera Io Studio
Maze runner - Il labirinto V.M. 14
P 17.40-20.20-22.30
The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 P 17.30-20.00-22.30
Un milione di modi per morire nel West P 17.40-20.10-22.30
Fratelli unici
P 16.50-20.30
Lucy
P 18.40-22.30
Tutto può cambiare
P 17.40-20.30-22.30
CLASSICO piazza Vittorio Veneto 5, tel. 01153.63.323. Prezzi:
€ 6,00 int.; € 4,00 ridotto
Take Shelter VO
P 18.00 (sott.it.)
Joe VO
P 20.30 (sott.it.)
DUE GIARDINI ARTHOUSE - UNIVERSITY FRIENDLY via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo;
Il giovane favoloso
Nirvana
P 15.45-18.30-21.15
Tutto può cambiare
Ombrerosse P 16.00-18.00-20.00-22.00
ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; €
5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2
spettacolo; Abb. 14 € 4,40
Il giovane favoloso
Eliseo Grande
15.45-18.20-21.00
I due volti di Gennaio Eliseo Blu
P 15.45-17.45-20.00-22.00
Amore, Cucina e Curry Eliseo Rosso P 16.00-19.30-21.45
F.LLI MARX ARTHOUSE - UNIVERSITY FRIENDLY corso Belgio
53, tel. 01181.21.410. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari,
Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo;
Io sto con la sposa
Sala Groucho P 16.15-18.15-20.15-22.15
Class Enemy
Sala Chico
P 16.00-18.05-20.10-22.15
I due volti di Gennaio Sala Harpo
P 16.10-18.10-20.10-22.10
GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: €
7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00
over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00
...E fuori nevica!
Sala 1
P 17.50-20.10-22.30
I nostri ragazzi
Sala 2
P 18.10-20.30
Sin City - Una donna per cui uccidere
Sala 2
P 22.30
Medianeras
Sala 3
P 17.50
I due volti di Gennaio Sala 3
P 20.10
Fratelli unici
Sala 3
P 22.30
IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316.
Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom., militari, under 18, universitari, Agis, Aiace, over 65 dopo le 17.55; € 4,50 over 65 fino alle
17.55; € 4,50 Super Saldi se vengono in 4 o più persone (solo il lunedì),
Tessera Io Studio (solo il lunedì e martedì); Proiezioni 3D: int. € 10,00,
rid. € 8,00
Lucy
P 16.00-18.10-20.20-22.30
Tutto molto bello
P 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30
Amore, Cucina e Curry
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Fratelli unici
P 15.45-18.00-20.15-22.30
Boxtrolls - Le scatole magiche
P 15.30
Annabelle
P 17.50-20.10-22.30
LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50
int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over
60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00
Tutto può cambiare
Sala 1
P 17.50-20.10-22.30
The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14
Sala 2
P 17.30-20.00-22.30
Perez.
Sala 3
P 18.00
Lucy
Sala 3
P 20.30-22.30
MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e
2: € 7,00 int.; € 5,00 rid., Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3:
€ 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.;
€ 8,00 rid.
Il giovane favoloso
Massimo 1
P 15.30-18.15-21.00
I quattrocento colpi VO Massimo 2
P 16.30-18.30-20.30 (sott.it.)
Omaggio ai Masbedo Massimo 3
P 16.30
The Lack
Massimo 3
P 18.30
Uomini contro
Massimo 3
P 20.30
NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.;
€ 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2
spett. pom.; Abb. 14 € 4,40
Il regno d’inverno - Winter Sleep
Nazionale 1
16.00-20.00
Una promessa
Nazionale 2
16.00-18.00
Anime nere
Nazionale 2
20.00-22.00
REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 7,50
int. serale; € 5,50 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; € 5,00 ridotto Aiace; € 4,50 over 60; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00
abb. 12 ingr.; abb. Arthouse accettato; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D:
int. € 10,00, rid. € 8,00
Lucy
Reposi 1
P 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30
Il giovane favoloso
Reposi 2
P 16.00-19.00-22.00
The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Reposi 3
...E fuori nevica!
Reposi 4
15.00-16.50-18.40-20.30-22.30
Perez.
Reposi 5
15.00-20.30
Fratelli unici
Reposi 5
16.50-18.40-22.30
Maze runner - Il labirinto V.M. 14
Reposi 6
15.15-17.40-20.05-22.30
Dragon Trainer 2
Reposi 7
15.30-17.50-20.10-22.30
ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50
int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 Over 60; Abb. 14
€ 5,00; 1° e 2° spett. pom.
Piccole crepe, grossi guai Sala 1
P 16.00-18.00-20.00-22.00
La moglie del cuoco
Sala 2
P 16.00-18.00-20.00-22.00
Amore, Cucina e Curry Sala 3
P 15.30-17.40-19.50-22.00
THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 6,50 serale dopo le 17.55; €
5,00 over 60; € 5,00 Under 25 card; € 5,00 La tariffa A/R andata e ritorno
(solo 2D) dal lunedì al giovedì
Tutto può cambiare
Sala 1
P 16.25-19.00-21.35
...E fuori nevica!
Sala 2
P 17.00-19.15-21.30
Tutto molto bello
Sala 3
P 21.40
Boxtrolls - Le scatole magiche
Sala 3
P 16.30
Amore, Cucina e Curry Sala 3
P 18.55
Tartarughe Ninja
Sala 4
P 16.30-19.10-21.45
Lucy
Sala 5
P 16.45-19.05
Annabelle
Sala 5
P 21.25
The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14
Sala 6
P 15.30-18.30-21.30
Maze runner - Il labirinto V.M. 14
Sala 7
P 16.15-18.55-21.40
Un milione di modi per morire nel West
Sala 8
P 16.05-18.50-21.35
UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: €
6,30 int.; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno.
Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00
...E fuori nevica!
P 15.00-17.20-20.20-22.25
Un milione di modi per morire nel West P 19.40
L’incredibile storia di Winter il delfino 2 P 14.20
Pongo - Il cane milionario
P 17.10
Amore, Cucina e Curry
P 19.35
Sin City - Una donna per cui uccidere P 22.20
Lucy
P 14.25-17.05-19.30-22.05
Fratelli unici
P 14.50-17.10-19.55-22.25
Un milione di modi per morire nel West P 14.20-17.05-22.30
Maze runner - Il labirinto V.M. 14
P 14.20-17.00-19.45-22.30
The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 P 15.50-19.00-22.00
Tutto può cambiare
P 14.40-17.15-19.45-22.15
Tutto molto bello
P 15.00-17.20-19.50-22.25
Tartarughe Ninja
P 14.25-17.00
I due volti di Gennaio
P 19.40-22.05
Pongo - Il cane milionario
P 14.45
Annabelle
P 17.10
CUORGNÈ
AUDITORIUM E. FASSINO via IV Novembre 19, tel. 34072.29.490.
The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca 18.30-21.15
MARGHERITA 0124657.523.
Tutto molto bello
BEINASCO
IVREA
THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone,
tel. 892111. Prezzi: € 6,70 int.; € 6,00 over 65, studenti universitari.
Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al ven. dopo le ore 18, sab. e dom.
tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven. prima delle ore 18, ragazzi fino
10 anni, anziani sopra i 60 anni
The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14
Sala 1
15.40-18.40-21.40
...E fuori nevica!
Sala 2
17.20-19.35-21.50
Un milione di modi per morire nel West
Sala 3
16.00-18.45-21.30
17.15-19.45-22.15 (euro 3,50)
Tartarughe Ninja
Sala 4
Lucy
Sala 5
17.20-19.40-22.00
Tutto molto bello
Sala 6
16.45-19.20-21.55
Maze runner - Il labirinto V.M. 14
Sala 7
17.00-19.40-22.20
Boxtrolls - Le scatole magiche
Sala 8
17.35
Amore, Cucina e Curry Sala 8
20.00
Annabelle
Sala 8
22.45
Tutto molto bello
Sala 9
16.40-19.00-21.20
BOARO 0125641.480.
Maze runner - Il labirinto V.M. 14
POLITEAMA 0125641.571.
Il giovane favoloso
CASCINE VICA - RIVOLI
DON BOSCO DIG. 01195.08.908.
Amore, Cucina e Curry
21.15
CHIERI
SPLENDOR 01194.21.601.
Il giovane favoloso
21.15
COLLEGNO
CINEMA ARPINO via Bussoleno 50.
Maze runner - Il labirinto V.M. 14
21.15
CHIVASSO
21.15
MONCALIERI
UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678.
Prezzi: € 6,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50
intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al
costo di € 1,00
Cristiada
P 15.30-18.30-21.30
Piccole crepe, grossi guai
P 14.30-17.20-19.50-22.15
Un milione di modi per morire nel West P 14.05-16.50-19.40-22.30
...E fuori nevica!
P 15.00-7.30-19.55-22.20
Tutto può cambiare
P 14.20-17.00-19.30-22.00
Il giovane favoloso
P 15.40-18.45-22.00
The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 P 16.10-19.10-22.15
Tutto molto bello
P 14.50-17.20-19.50-22.25
Sex Tape - Finiti in rete
P 14.00-16.50-19.40
Perez.
P 22.30
Pongo - Il cane milionario
P 14.50-17.20
Sin City - Una donna per cui uccidere P 19.50-22.25
L’incredibile storia di Winter il delfino 2 P 14.30
Annabelle
P 17.10-20.00-22.25
Lucy
P 14.20-16.50-19.10-21.30
Maze runner - Il labirinto V.M. 14
P 14.10-17.00-19.45-22.30
Boxtrolls - Le scatole magiche
P 14.30-17.15
I due volti di Gennaio
P 19.50-22.10
Tartarughe Ninja
P 14.20-17.00
Amore, Cucina e Curry
P 19.25-22.10
Fratelli unici
P 14.50-17.20-19.50-22.20
PIANEZZA
POLITEAMA 01191.01.433.
Fratelli unici
21.00
CONDOVE
CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128.
Maze runner - Il labirinto V.M. 14
21.15
Teatri
21.00
LUMIERE 01196.82.088.
Amore, Cucina e Curry
The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14
Maze runner - Il labirinto V.M. 14
Il giovane favoloso
17.30-20.15-22.30
17.50-20.10-22.30
17.30-20.20-22.30
17.30-21.00
ANIME NERE
···· Drammatico. Regia di Francesco
Munzi. con Marco Leonardi e Peppino
Mazzotta. Durata: 103 minuti. La storia
di una famiglia criminale calabrese tra
Olanda, Milano e Aspromonte. Dall’autore de «Il resto della notte».
AMORE, CUCINA E CURRY
··· Commedia. Regia di Lasse Hallström, con Helen Mirren e Om Puri.
Durata: 122’. La famiglia Kadam di
Mumbai apre un ristorante indiano in
un paesino francese, poco distante c’è
il locale di una chef famosa.
CLASS ENEMY
···· Drammatico. Regia di Rok Bicek. Durata: 112 minuti. In una scuola
slovena una ragazza si suicida: i compagni di classe incolpano del gesto il
nuovo professore, rigido e severo.
FRATELLI UNICI
··· Commedia. Regia di Alessio Maria Federici, con Raoul Bova e Luca Argentero. Durata: 89 minuti. A causa di
un incidente, il manager Pietro perde
la memoria: lo assisterà il fratello Francesco, eterno Peter Pan.
I DUE VOLTI DI GENNAIO
··· Azione. Regia di Hossein Amini,
con Viggo Mortensen e Kirsten Dunst.
Durata: 96 minuti. Dal romanzo di Patricia Highsmith, il viaggio in Europa di
una coppia di americani: lui è in fuga,
braccato da un detective. Opera prima
dello sceneggiatore di «Drive».
IL GIOVANE FAVOLOSO
···· Biografico. Regia di Mario
Martone, con Elio Germano e Isabella
Ragonese. Durata: 137 minuti. L’autore di «Noi credevamo» ricostruisce la
vita di Giacomo Leopardi.
JOE
Cinema: Torino e altre visioni
CECCHI POINT via A. Cecchi 17, tel. 34756.46.645. Riposo
LUCY
CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. Riposo
MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153.
Colpa delle stelle
21.00
VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo
PINEROLO
21.30
A CURA DI Daniele Cavalla
··· Drammatico. Regia di David Gordon Green, con Nicolas Cage e Tye Sheridan. Durata: 102’. Nella vita del ruvido Joe Ransom entra un ragazzino in
difficoltà. Dall’autore di «George
Washington».
Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia
AVIGLIANA
BRUTTO · MEDIOCRE ··
INTERESSANTE/DIVERTENTE ···
BELLO ····
HOLLYWOOD 0121201.142.
Tutto molto bello
21.00
MULTISALA 0121393.905.
Annabelle
Italia 200
P 21.00
The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14
Italia 500
P 21.00
RITZ 0121374.957.
I due volti di Gennaio
21.00
PIOSSASCO
IL MULINO - UNIVERSITY FRIENDLY 01190.41.984.
Amore, Cucina e Curry
21.15
SAN MAURO TORINESE
GOBETTI via dei Martiri della Libertà 17, tel. 01103.75.408.
Il giovane favoloso
P 21.15
SETTIMO TORINESE
PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050.
The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14
Sala 1
21.10
Maze runner - Il labirinto V.M. 14
Sala 2
21.20
Annabelle
Sala 3
21.30
VALPERGA
AMBRA 0124617.122.
The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14
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Amore, Cucina e Curry Due
21.30
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VENARIA
SUPERCINEMA 01145.94.406.
Amore, Cucina e Curry
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I nostri ragazzi
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L’incredibile storia di Winter il delfino 2 P
The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 P
Boxtrolls - Le scatole magiche
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Tutto molto bello
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I nostri ragazzi
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20.15
17.45-22.30
17.30
20.00-22.30
17.45
22.30
20.15
VINOVO
AUDITORIUM DIGITAL 01196.51.181.
Jersey Boys
21.00
··· Azione. Regia di Luc Besson, con
Scarlett Johansson e Morgan Freeman. Durata: 90 minuti. L’autore di
«Nikita» porta sullo schermo la storia
di Lucy, giovane di Taiwan trasformata
in una «macchina da guerra».
MAZE RUNNER
··· Thriller. Regia di Wes Ball, con Dylan O’Brien e Kaya Scodelario. Durata:
103 minuti. Il giovane Thomas si risveglia in un ascensore che quando si ferma lo lascia nella Radura, spazio aperto circondato da mura di cemento. Dal
best seller di James Dashner.
LA MOGLIE DEL CUOCO
··· Commedia. Regia di Anne Le Ny,
con Karin Viard e Emmanuelle Devos.
Durata: 91 minuti. Marithè prima aiuta Valerie a liberarsi del marito chef,
poi s’invaghisce di lui.
PEREZ
··· Drammatico. Regia di Edoardo
De Angelis, con Luca Zingaretti e Marco D’Amore. Durata: 94 minuti. Nella
tormentata esistenza di Perez, avvocato a Napoli, irrompe l’amore della figlia per un giovane camorrista.
PICCOLE CREPE, GROSSI GUAI
··· Commedia. Regia di Pierre Salvadori. con Catherine Deneuve e Gustave Kervern. Durata: 91 minuti. Antoine
è un musicista che diventa portiere del
palazzo dove vive l’inquieta Matilde.
IL REGNO D’INVERNO
···· Drammatico. Regia di Nuri Bilge Ceylan. Durata: 196’. La storia di
Aydin, ricco abitante in un sperduto
paesino turco. Palma d’Oro a Cannes.
THE EQUALIZER
··· Azione. Regia di Antoine Fuqua,
con Denzel Washington. Durata: 131
minuti. Ritiratosi a vita privata, l’ex
agente speciale Robert McCall prende
le difese di una giovane prostituta slava. Dall’autore di «Training day».
TUTTO PUO’ CAMBIARE
··· Commedia drammatica. Regia di
John Carney, con Keira Knightley e
Mark Ruffalo. Durata: 104 minuti.
Greta e Dave, fidanzati e cantautori, si
trasferiscono a New York in cerca di
fortuna: la fama incrina il loro rapporto. Dal cineasta di «Once».
UNA PROMESSA
··· Sentimentale. Regia di Patrice
Leconte, con Rebecca Hall e Alan Rickman. Durata: 98 minuti. Nella Germania del 1912 un giovane diventa segretario personale del datore di lavoro:
s’innamorerà della moglie. Dall’autore de «L’uomo del treno».
del 20 ottobre 2014
AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I,
tel. 011 81.93.529. Sabato 25 ore 21 e domenica 26 ore 16 la Compagnia ALFAFOLIES presenta l’operetta, con musica dal vivo Al Cavallino Biancodi Benatsky-Stoltz e
laregiadiAugustoGrilli.Giovedì30ore21.30
Cabaret di Zelig lab on the road. Domenica
2novembreperlastagionededicataaibambini la Compagnia Marionettegrilli presenta Gianduja e la farina magicaspettacolo di burattini di e con Marco Grilli
ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800.
Oggi ore 18 al Teatro Erba lezione di prova
gratuita per il corso di avvicinamento della
Scuola di Teatro, su prenotazione al
011.661.84.04. Si prenota per audizione
Scuola di Teatro (Corso di avvicinamento)
aln.011.661.84.04.Sonoin venditaibiglietti
per The best of musical -Concert Show livein
scena dal 4 al 9 novembre
AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011
81.04.653. Le Domeniche dell’Auditorium.
Trio d’archi Alessandro Milani violino, Luca
Ranieriviola,PierpaoloTosovioloncello.Musiche di Haydn, Schubert, Beethoven. Domenica 26. Ore 10.30
CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza
Carignano6,tel.800.235.333.DomaniFalstaff
da W. Shakespeare, con Giuseppe Battiston,
adattamento e regia Andrea De Rosa, FondazionedelTeatroStabilediTorino,EmiliaRo-
magna Teatro Fondazione. Prosegue in biglietteria e on-line la vendita degli abbonamenti e biglietti stagione Teatro Stabile, abbonamenti e biglietti Torinodanza
CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Stagione
2014/2015 “Teatrointre - Un teatro per tutti”: Sabato ore 16.30 e ore 21 Teatro BiondoStabilediPalermopresentaTrefavoleper
un addio, scritto e diretto da Emma Dante;
Ore 15.30 Cucina teatrale laboratorio a cura dei Cuochivolanti.
Domenica ore 16.30 Fondazione TRG onlus
presenta Aquarium. Venerdì 31 “Festeggia
Halloween con noi!”: dalle ore 20.30 giochi, laboratori e trucchi mostruosi accompagnano lo spettacolo I love Frankenstein
COLOSSEO via M. Cristina 71, tel. 011
66.98.034. Mercoledì 29 e Giovedì 30 ore
21NessidieconAlessandroBergonzoni.Continualacampagnaabbonamenti2014-2015:
Abb. Mito, Arcobaleno, Arco+Mito
ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447.
Oggiore18alTeatroErbalezionediprovagratuitaperilcorsodiavvicinamentodellaScuoladiTeatro,suprenotazioneal011.661.84.04.
Oggi ore 10, la Compagnia Torino Spettacoli è in scena con “Troiane …2015” con Adriana Innocenti, adattamento e regia di Stefano Fiorillo. Ultima replica. Domani ore 21 serata di approfondimento dal titolo “Spettri
antichiemoderninonsoloateatro”,acuradel
Prof Pierpaolo Fornaro
GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo
31bis, tel. 011 58.05.768. Oggi ore 18 al Teatro Erba lezione di prova gratuita per il corsodiavvicinamentodellaScuoladiTeatro,su
prenotazione al 011.661.84.04. Si prenota
per audizione Scuola di Teatro (Corso di
avvicinamento) al n. 011.661.84.04. Sono
in vendita i biglietti per “The blues dolls
show” in scena dal 23 al 26 ottobre
GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO
via Rossini 8, tel. 800.235.333. Domani, prima nazionale di Cyrano de Bergerac, di Edmond Rostand, diretto e interpretato da
JurijFerrini,FondazionedelTeatroStabiledi
Torino. Prosegue in biglietteria e on-line la
vendita degli abbonamenti e biglietti stagioneTeatroStabile,abbonamentiebiglietti
Torinodanza
I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino 4 Dal Bolero alla Rapsodia Spagnola...Musicheperpianoforteaquattromanicon
il duo pianistico Laura Beltrametti e Ennio
Poggi. Mercoledì 29 ottobre, ore 16.
LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011
40.33.800. Vapore corporeoCoreografia,
regiaedrammaturgiaAntonelloTudisco.Venerdì 7 e Sabato 8 novembre.
LBT- LA BOTTEGA TEATRALE corso Govone
16, tel. 0161 840.796. Sono aperte le Iscrizioni ai corsi di Hip Hop Teatral Coreograficoperbambinieragazzi,aicorsiditeatroper
ragazzi e adulti, Corsi di Dizione e di RecitazioneCinematograficaall’Educatoriodella Provvidenza in Corso Trento 13 a Torino
all’interno dell’isola pedonale della Crocetta. Domenica 26 ore 16 per l’Undicesima
Stagione di Teatro di Figura Le Figure dell’Inverno al Teatro Educatorio della ProvvidenzadiTorino,TeatrodegliAmicidiGenova
presenta lo spettacolo Schiaccianoci
MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88,
tel.800.235.333.Prosegueinbiglietteriaeonline la vendita degli abbonamenti e biglietti stagione Teatro Stabile, abbonamenti e
bigliettiTorinodanza.Domaniiniziovendita
abbonamenti Il sabato al Carignano – Speciale Over 60 solo in biglietteria via Rossini 8
MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011
23.04.153. Sabato 25 ore 21 e Domenica 26
ore 15.30 La banda degli onesti” di Age e
Scarpelli, Compagnia Del Centro
TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel.
65.00.200. Il Gesto e l’anima 36° Stagione
Internazionale di Danza e Arti Integrate
Biglietti in vendita presso i teatri Nuovo,
Erba, Gioiello e Alfieri. Sono aperte le preiscrizioni a Liceo Germana Erba - Corsi di
formazione professionale gratuiti
OFFICINACAOSpiazzaE.Montale18A,tel.011
73.99.833.Venerdì24ore18.30:“Stalker39”,
presentazione del progetto di workshop,
conferenze e spettacoli per l’anniversario
di Stalker Teatro. Segue aperitivo. Dal 20
ottobreal2novembredoppioworkshopcon
Stalker Teatro e Marigia Maggipinto
PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI. I Concerti 2014-15: Aimez-vous Brahms? Il 23/10
e il 25/10 ore 20.30, concerti con l’Orchestra
delRegioegrandisolistidirettidaG.Noseda.
Musiche di J. Brahms
PICCOLOTEATROPEREMPRUNER-Grugliasco,
tel. 011 787.780. Celia Carli,ornitologaCompagnia Viartisti. Mercoledì 22. Ore 11
SALA TEATRO MURIALDO piazza Chiesa dellaSalute17/b,tel.01122.15.161.Ilmedicodei
pazzidi E. Scarpetta, Gruppo Patch Adams.
Sabato 25. Ore 21
SOLFERINOpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800.
Oggi ore 18 al Teatro Erba lezione di prova
gratuitaperilcorsodiavvicinamentodellaScuoladiTeatro,suprenotazioneal011.661.84.04.
Per Mezzogiorno a Teatro, dal 3 a 7 novembre in scena “BAMBOLA” scritto e diretto da
Stefano Fiorillo, con Micol Damilano
TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel.
011 338.698. Aperte l’iscrizione Scuola di
recitazione – teatro fisico, tecniche di immedesimazione, recitazione, dizione, com-
media dell’arte e improvvisazione. Corso
di dizione ed uso della voce - eliminare cadenzedialettalie/odifettidipronuncia,controllonell’usodellavoceedunamaggioreefficacia espressiva
TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011
30.42.808.Domenicamattinateatro– il26ottobre alle ore 11.00 Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani in “Il re pescatore”
TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6. Venerdì
24 ore 21 Deux hommes jonglaient dans leur
tetedi e con Roland Auzet e Jerome Thomas con la supervisione di Mathurin Bolze /
Armo - Cie Jerome Thomas
TEATROBARETTIviaBaretti4,tel.011655.187.
Un letto fra le lenticchiecon Marina Bassani
eLasignoradelleletterediAlanBennett.Mercoledì 22. Ore 21
TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese,
tel. 011 80.28.456. Santibriganti Teatro
presentaStagione2014/2015“Sogniduricome pietre” apertura 25 ottobre con Bebo
Storti e Fabrizio Coniglio in “Il testimone”
TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria,tel.01142.41.124.cosìèseviparediLuigi Pirandello. Giovedì 30 ottobre. Ore 21
TEATRO GOBETTI via M. Libertà 17 - S. Mauro
Torinese, tel. 347 25.47.687. Famiglia Strom-
boliCompagniaIlgattointascadieregiaGuido Ruffa. Con Roberta Alzati, Simone Barba, Maurizio Beldì, Gabriele Bocchio, Francesca Diana, Roberto Mele, Umberto Fares,
GiovanniLavino,RiccardoMartinengo,Alessandra Prono. Giovedì 23. Ore 21
TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338
87.06.798. Sabato 25 ore 21 e Domenica 26
ore 16, Inaugurazione della nuova stagione2014/15 “BarrieraDanza”presentazione
delcartellone“GranGalàdiStelledelloSpettacolo”
TEATROREGIO.Stagioned’Opera2014-2015.
Domani ore 20 e fino al 28/10: Otello, dramma lirico di G. Verdi. G. Noseda direttore.
RegiadiW.Sutcliffe.OrchestraeCorodelTeatro Regio. Nuovo allestimento
TEATRO SAN PAOLO via Berton 1.. Evviva il
varietàdi e con Margherita Fumero. Compagnia Gipsy musical academy. Venerdì 24
e sabato 25. Ore 20.50
TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Rassegna lirica:
“Turandot” (8/11). “Cenerentola” (13/12).
“Coppelia” (17/1/15, balletto). Rassegna di
prosa: “Puzzle” (21/11); “Le ho mai raccontato del vento del nord” (19/12);
TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011
51.76.246.UnioneMusicale.FestivalBeethoven. Martedì 21. Ore 20. Info 0115669811
1
LA STAMPA
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014
Il tempo
Soleggiato e mite fino a domani, nubi irregolari su Tirreno e pianure del Nord
IN EUROPA
Il Sole
LE PREVISIONI DI OGGI
SITUAZIONE
NORD
CENTRO
SUD
Inizia ad attenuarsi l’influenza
dell’alta pressione africana e si
accentua l’afflusso di aria
umida marina verso le zone
tirreniche. Nel contempo un
fronte di aria più fredda si
avvicina all’arco alpino e lo
valicherà domani sera
portando un rinforzo dei venti
e un calo delle temperature.
Soleggiato tra velature sulle
zone alpine e Valle d’Aosta,
irregolarmente nuvoloso sulle
pianure e sulla Liguria, specie
al mattino per nubi basse; in
giornata maggiori schiarite, tra
foschie e addensamenti su
pianure piemontesi, emiliane e
sulla Liguria.
Sulla Toscana parzialmente
o irregolarmente nuvoloso,
specie al mattino, con qualche
goccia di pioggia sulle zone
settentrionali; nubi in
diradamento e passaggio
a condizioni abbastanza
soleggiate tra foschie e
addensamenti. Altrove in gran
parte soleggiato tra velature.
In gran parte soleggiato
con qualche addensamento
lungo le zone tirreniche al
primo mattino. Sulla Sicilia
addensamenti sulle zone
interne nelle ore diurne,
specie sui rilievi. Venti
deboli tra nord e nord-ovest
con mari calmi o poco
mossi.
Culmina
alle ore
12.55
Sorge
alle ore
7.26
Irregolarmente
nuvoloso sulle zone
nord-occidentali
europee con piogge
e rovesci sul nord
della Francia, isole
britanniche,
Germania, Norvegia,
Svezia e sui paesi
baltici, in parte neve
sulla Russia. Più sole
sulla Penisola
iberica e tra Balcani
e Mar Nero.
Tramonta
alle ore
18.23
LUNA
NUOVA
La Luna
Si leva Cala
alle ore alle ore
16.39
3.59
23-ott
SOLE
NUVOLOSO
POCO NUVOLOSO
COPERTO
DOMANI
VARIABILE
Tempo .63
.
PIOGGIA DEBOLE-MODERATA
PIOGGIA INTENSA
TEMPORALE
VENTO
NEVE
NEBBIA
MARE CALMO
POCO MOSSO
MARE MOSSO
MARE AGITATO
Le precipitazioni attese oggi
LA TENDENZA DELLE
TEMPERATURE
In lieve calo, specie sulle
zone centrali tirreniche.
Trento
14 23
Aosta
14 24
Torino
15 23
Milano
16 22
Genova
18 22
Trieste
16 23
Venezia
17 22
Bologna
17 24
Firenze
16 25
ona
Perugia
14 24
Nubi in addensamento al Nord, specie su NordEst, e sul Tirreno; qualche rovescio in serata sul
Triveneto.
15
DEBOLI
L‘
16
Roma
17 27
DOPODOMANI
12 23
FORTI
MOLTO FORTI
Foggia
15 26
Vigilanza meteo di oggi e domani
Bari
14 24
Napoli
19 26
Alghero
15 28
MODERATE
Qualche piovasco tra Spezzino e Garfagnana.
Potenza
10 21
Cagliari
17 28
Catanzaro
13 25
Palermo
20 27
Reggio Calabria
17 28
Catania
18 28
Soleggiato e ventoso al Centro-Nord, variabilità
con rovesci lungo l’Adriatico, in accentuazione
sulla Puglia. Più fresco.
ALGERI
ANKARA
BAGHDAD
BANGKOK
BEIRUT
BOMBAY
BRASILIA
BUENOS AIRES
CALGARY
CARACAS
CASABLANCA
CHICAGO
CITTÀ DEL CAPO
CITTÀ DEL MESSICO
DAKAR
DUBAI
FILADELFIA
GERUSALEMME
HONG KONG
IL CAIRO
JOHANNESBURG
KINSHASA
LA MECCA
L'AVANA
LOS ANGELES
MANILA
MELBOURNE
MIAMI
MONTREAL
NAIROBI
NEW YORK
NUOVA DELHI
PECHINO
SHANGHAI
SINGAPORE
TOKYO
WASHINGTON
MIN ˚C MAX ˚C OGGI
16
-1
26
26
20
26
23
9
3
25
20
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15
13
27
29
4
14
26
21
15
23
27
21
17
26
9
23
0
16
5
20
8
20
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16
7
32
14
30
33
25
36
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23
23
31
31
16
27
24
31
36
16
19
32
28
28
31
38
30
24
33
29
30
10
27
15
32
16
24
33
22
18
MODERATA
ELEVATA
ESTREMA
A cura di www.nimbus.it
Centimetri-LA STAMPA
Lunedì Che tempo farà
Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa
CITTÀ
NESSUNA
Nessuna situazione di allerta.
CITTÀ
AMSTERDAM
ATENE
BARCELLONA
BELGRADO
BERLIN
BERNA
BRATISLAVA
BRUSSELS
BUCAREST
BUDAPEST
COPENHAGEN
DUBLIN
EDIMBURGO
HELSINKI
ISTANBUL
LISBONA
LONDRA
LUBIANA
MADRID
MOSCA
OSLO
PARIGI
PODGORICA
PRAGA
REYKJAVIK
ROMA
SARAJEVO
S. PIETROBURGO
SOFIA
STOCCOLMA
TALLINN
TIRANA
VARSAVIA
VIENNA
VILNIUS
ZAGABRIA
MIN ˚C MAX ˚C OGGI
13
11
18
9
14
12
10
11
8
9
12
10
10
8
7
17
10
13
13
-1
11
14
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13
4
17
7
0
7
10
9
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12
12
11
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15
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17
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14
12
11
10
18
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15
22
25
2
13
18
23
18
5
27
23
3
22
11
11
24
19
22
13
23
Nubifragi alluvionali e caldo anomalo
lasciano il posto a venti da Nord-Ovest
LUCA MERCALLI
L’
anticiclone nord-africano che
ha portato caldo anomalo nel
weekend da domani cederà,
permettendo un primo arrivo di aria
fredda da Nord-Ovest. Le regioni
nord-occidentali resteranno al riparo
delle Alpi, con forti venti di föhn e ampie schiarite, mentre rovesci si attiveranno prima al Nord-Est (neve in calo
anche sotto i 1500 m), poi sull’Adriatico mercoledì; impetuose burrasche,
specie intorno a Sardegna e Corsica, e
temperature in calo di una decina di
gradi verso valori nella norma di questo periodo o leggermente inferiori.
Dopo l’alluvione del 9-10 ottobre a
Genova il maltempo è proseguito con
la perturbazione atlantica di lunedì 13,
quando altri violenti temporali «rigeneranti» dal Golfo Ligure si sono estesi
oltre il crinale appenninico, portando
eccezionali diluvi dall’Alessandrino al
Parmense: a Gavi (Alessandria) 119
mm in un’ora e 424 nella giornata, pari
a quasi metà della pioggia media annua; piena di Orba, Bormida e Grue,
gravi alluvionamenti dal Novese al
Tortonese; il Baganza ha inondato parte di Parma con altezze d’acqua fino a
2-3 m, dopo che 200 mm di pioggia sono caduti in 6 ore sull’Appennino; frane, strade interrotte e ponti crollati in
Val di Parma e Taro. Inoltre, tornado
con distruzione di edifici e tetti a Ostiglia (Mantova), grandine sul Garda veronese, alberi sradicati nel Padovano.
Martedì 14, nubifragi alluvionali in
Maremma, già duramente colpita nel
novembre 2012: massimo di 143 mm a
Sorano, caduti in gran parte in 4 ore,
straripamento dei fiumi Elsa e Albegna, due vittime in un’auto travolta
dall’esondazione del Fosso Sgrilla tra
Albinia e Manciano. La notte seguente
è toccato a Trieste: scroscio da 109
mm in 3 ore, secondo per intensità solo
ai 123 mm del 28 settembre 1926, inondazione di strade ed edifici, crollo di un
terrapieno su una casa con una vittima
a Muggia, 10 cm di grandine a Basovizza. Ancora forti piogge sulle Alpi
Apuane tra giovedì 16 e venerdì 17, poi
l’anticiclone subtropicale ha riportato
il sereno, salvo nubi basse in Valpadana, Liguria e Toscana.
Ancora caldo estivo: 29°C a Roma e
36,3°C a Misilimeri (Palermo) martedì
14; 28°C a Forlì venerdì 17 (föhn appenninico) e tra sabato e ieri l’isoterma
0°C è balzata a 4500 m sulle Alpi, come
poche volte era accaduto la scorsa
estate! In Pianura Padana, nonostante
le foschie, massime di 24-26°C, circa
8°C sopra media.
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