* Oggi in edicola con La Stampa * 1 LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 1 ANNO 148 N. 288 1 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it IL DIBATTITO SUI DIRITTI Il Papa: non avere paura delle novità È braccio di ferro sindaci-prefetti “Possono portare a vie impensate” Ma il fronte conservatore non molla Nozze gay, dopo il caso Roma Il premier: la proposta a gennaio Galeazzi E UN’INTERVISTA DI Tornielli ALLE PAGINE 6 E 7 UN PAESE, DUE SISTEMI I FRAGILI OMBRELLI DI HONG KONG ROBERTO TOSCANO L e strade di Hong Kong sono teatro, ormai da settimane, di una protesta pacifica di cittadini che chiedono più democrazia e meno autoritarismo. In concreto, esigono – richiamandosi agli accordi sulla cui base nel 1997 la città passò da essere una delle ultime colonie britanniche a far parte della Cina – di potersi governare sulla base di un suffragio universale e diretto. Si scontrano per questo motivo con un sistema elettorale che vede le candidature, in particolare quella per l’elezione del Chief Executive (il governatore che dovrà essere rinnovato nel 2017), sottoposte a un vaglio preventivo da parte di un comitato di Grandi Elettori composto da rappresentanti dei vertici economici e notoriamente allineato sulle posizioni del governo cinese. Quello che è in gioco, al di là dei meccanismi elettorali, è il difficile equilibrio fra i due aspetti di un assetto istituzionale definito con la formula «Un Paese, due sistemi». Mentre la protesta di Hong Kong mira non solo a conservare le libertà fin qui preservate anche dopo la riunificazione con la Cina, ma ad ampliarle in una logica di fatto confederale, a Pechino non si vuole abbandonare il meccanismo di vaglio delle candidature, necessario – secondo quanto dichiarato da un alto funzionario del governo centrale – «a garantire che il Chief Executive ami la Cina, ami Hong Kong e tuteli la sovranità, la sicurezza e lo sviluppo del Paese». CONTINUA A PAGINA 30 Amabile e Schianchi A PAG. 5. COMMENTO DI Passigli A PAG. 30 Padoan: oggi il testo al Quirinale, ci aspettiamo ottocentomila nuovi posti di lavoro Manovra, Renzi a sorpresa “Bonus di 80 euro per i figli” Dal 2015 per 3 anni alle mamme con reddito sotto 90 mila euro Lo show per pescare nel bacino di Forza Italia Arriva anche il «bonus bebè» di 80 euro, ormai la cifra-brand di Renzi. Lo riceveranno le mamme con reddito sotto i 90 mila euro, per tre anni da gennaio. «Si tratta di mezzo miliardo, destinato alle famiglie» ha spiegato il premier. Jacopo Iacoboni A PAGINA 2 ALLE PAGINE 2, 3, 8 E 9 LA STORIA Da mamma Rosa a nonna Maria 1 Barbera, Grignetti e Longo INTERVISTE “Che ipocrisia sulle Regioni” “Ma è possibile il compromesso” Zaia: non siamo tutti Batman Morando: dal governo in Veneto solo 400 forestali non c’è nessuna chiusura Antonio Pitoni A PAGINA 9 Roberto Giovannini A PAGINA 9 PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK I l partito del presidente Obama è nei guai, e a condannarlo alla sconfitta nelle elezioni Midterm del 4 novembre potrebbe essere proprio il tradimento dell’elettorato nero. A sostenerlo non sono gli avversari repubblicani, ma gli stessi sondaggisti democratici, che hanno lanciato l’allarme con un documento riservato, finito nelle mani del «New York Times». CONTINUA A PAGINA 13 DIARIO Pechino, la maratona con le maschere antigas “Aereo abbattuto dai filorussi” Analisi dei servizi tedeschi «Dati inequivocabili» Anna Zafesova A PAGINA 14 Bonino: nucleare, intesa con l’Iran L’ex ministro di ritorno da Teheran: serve all’Ovest Antonella Rampino A PAGINA 12 Toro, prima vittoria in casa Battuta l’Udinese (1-0) Pari fra Inter e Napoli Servizi REUTERS Uno dei partecipanti alla maratona di Pechino, chiamata «Airpocalypse» per gli alti livelli d’inquinamento dell’aria Alla Mole si celebra il grande West di Leone PIERO NEGRI TORINO L 9 771122 176003 Se i neri scaricano Obama SMOG SOPRA I LIVELLI DI GUARDIA E RITIRI RECORD: 30 MILA ISCRITTI PER LA 42 KM PIÙ INQUINATA Torino, apre dopodomani la mostra più completa mai realizzata in Italia sul regista 41020 IL CASO a prima volta si incontrarono al Dorchester, dove si vede speso la gente del cinema quando capita a Londra. «L’appuntamento era al bar – racconta Christopher Frayling – e lui, pochi istanti dopo avermi salutato fece un gesto che non dimenticherò mai. Con una mano svuotò l’intero contenuto della ciotola di noccioline sul bancone e cominciò a mangiarle. Sergio Leone aveva l’aspetto di un Falstaff e come Falstaff era un uomo di grandi appetiti, con un sense of humour puntuto. CONTINUA A PAGINA 36 Una delle immagini esposte degli «spaghetti western» Zonca A PAGINA 45 DA PAGINA 40 A PAGINA 43 2 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 U GOVERNO LE MISURE Renzi: bonus bebè da 80 euro Per tre anni dal 2015. “Regioni arrabbiate? Gli passerà. Possono tagliare spese, senza toccare i servizi” So cosa vuol dire pagare pannolini, biberon e asilo. Non risolve un problema, ma è un segnale FRANCESCO GRIGNETTI ROMA L’istituzione con la legge di stabilità di un Fondo famiglia da 500 milioni di euro era noto. Ora è più chiaro come sarà articolato: con un bonus mensile da 80 euro per le neomamme. L’ha spiegato ieri Matteo Renzi, in diretta tv su Canale 5: «Dal 1 gennaio del 2015 - dice - daremo gli 80 euro non solo a chi prende meno di 1500 euro al mese, ma anche a tutte le mamme che fanno un figlio, per i primi tre anni. Si tratta di mezzo miliardo destinato alle famiglie». Un colpo di scena da far impallidire quelli di Berlusconi. «So - prosegue - cosa vuol dire comprare pannolini, biberon e spendere per l’asilo. È una misura che non risolve un problema, ma è un segnale». E così si allarga anche la platea dei beneficiari del bonus. Come si ricorderà, Renzi avrebbe voluto estenderla anche a pensionati e disoccupati. Ma l’entità della spesa era tale che non se n’è fatto niente. Ancora ai primi di settembre, diceva: «Non sono ancora in condizione di allargare la platea degli 80 euro. Può darsi che ce la si faccia, ma non posso metterlo per iscritto». Non ci saranno troppe Asl? Non è strano che una siringa in una parte d’Italia costi il doppio di un’altra? Tutte le riforme entro la fine dell’anno? Se potessi farle da solo sì, ma quella si chiama dittatura... Se la giustizia e la burocrazia sono semplici, le aziende arrivano e creano lavoro Matteo Renzi MASSIMO DI NONNO/BUENAVISTA Renzi ieri ha annunciato un nuovo bonus, per i neonati presidente del Consiglio Nel frattempo la legge di stabilità è arrivata. Il bonus da 80 euro è stato confermato per gli undici milioni di lavoratori che guadagnano meno di 1500 euro al mese, non per pensionati e disoccupati. L’avrà però mezzo milione di neomamme (purché il reddito di famiglia non superi i 90 mila euro l’anno). Ci sarà inoltre la possibilità di farsi anticipare il Tfr in busta paga. «Lasceremo al cittadino la libertà di fare come gli pare, il Tfr è una possibilità». Tre misure di innegabile sostegno al reddito. A finanziarle occorrono tagli ai bilanci dello Stato, delle Regioni e dei Comuni. E però gli enti locali sono sul piede di guerra. Renzi, al solito, non si sottrae alla polemica. «Gli passerà». Ma poi è feroce: tagliare la sanità? «È una vergogna solo dirlo. Forse non ci saranno troppe Asl? O non è strano che una siringa in una parte d’Italia costi il doppio rispetto ad un’altra? O non ci saranno troppi supermanager?». Sulla Sanità evidentemente il premier pensa che ci siano larghi margini di risparmio. «L’età media - spiega - si allunga. E c’è anche un impatto inedito di alcune malattie sui conti dello Stato. Tipo chi soffre di La storia JACOPO IACOBONI uando smetterai di essere presidente del consiglio conduciamo una trasmissione insieme? Guarda, sei mooolto divertente», gli fa a un certo punto Barbara D’Urso. La cosa, a pensarci bene, è già avvenuta. Perché lo show di ieri di Matteo Renzi, insediato nel pomeriggio di Canale 5 nella trasmissione eponima della tv berlusconiana, e culminato col selfie (pardon, col «carmelitasmack») scattato dalla conduttrice, è stato davvero qualcosa di totalmente oltre: oltre la politica, le ideologie, il passato e i paragoni con Berlusconi, oltre il concetto stesso d’intrattenimento. Nel momento in cui hai rotto ogni argine con l’elettorato di destra - e con quel particolare telespettatore-elettore della D’Urso, casalinghe, mamme, nonne, pensionati in pantofole domenicali postprandiali è lì che vai a spiegare la manovra, a dare le notizie nuove (gli 80 euro di bonus per le famiglie con neonato), a bypassare totalmente qualunque posto “istituzionale” della sinistra o del giornalismo. E si vedeva che Renzi ci teneva tantissimo, molto più di quando va in trasmissioni politiche, la camicia bianca strizzata (almeno lì, appropriata) con cravatta azzurrina, le scarpe a punta piccola quadrata ottime per il target, davanti a pizzi rasi e merletti della D’Urso, sul bordo della poltrona quasi ad andargli fisicamente incontro. «Q DANIEL DAL ZENNARO/ANSA Matteo Renzi si fa i selfie col pubblico di Canale 5 BARBARACARMELITADURSO/INSTAGRAM La D’Urso twitta: «Carmelitasmack», il selfie col premier Da mamma Rosa a nonna Maria Alla conquista del mondo del Cavaliere Dalla D’Urso oltre ogni politica, tra “caro Matteo” e “cara Barbara” È stato un pomeriggio di battute e gag continue, cercate, lo sguardo in camera del premier, che lasciava quello dell’interlocutrice, talora girandosi verso il pubblico in sala, le inquadrature sfumate, il tu ostentato, da lui a lei, «Barbara», ma anche - soprattutto - da lei a lui, «Matteo, vediamo se sei permaloso, ma io so che non lo sei», «Matteo, la gente non fa figli perché non sa come mantenerli!» (e lui, scena strapreparata: «Ecco perché, ti do un annuncio, ho pensato a un contributo di 80 euro anche per ogni bambino nato dal 2015»). O ancora, siccome aveva esordito annunciando «sono qui per farti delle domande scomode» (nientemeno), il ricorrente «Matteo, mi spieghi?», oppure «Matteo, Oprah Winfrey ha twittato che sei gentile, carismatico, eccezionale... anch’io nel mio piccolo pic- DANIEL DAL ZENNARO/ANSA Il premier in studio poco prima dell’inizio della trasmissione colo voglio fare un tweet», «Matteo, scusa, c’è la pubblicità, noi non siamo servizio pubblico». E questo s’era capito. È stato un duetto senza pudori, qualcosa di non riconducibile neanche alle performance di Berlusconi. Certo, alcune affinità superficiali, per esempio Renzi che scherzava «oggi la Fiorentina ha perso, non parlo di calcio (guardando il pubblico), oppure faceva battutine allusive come quando la D’Urso gli ha detto «con la Camusso può succedere di tutto?», e lui: «Beh, adesso non esageriamo». Ma appunto, affinità superficiali: Silvio giocava in casa, recitava di per sé le battute e le barzellette dei pensionati anche quando aveva cinquant’anni, Renzi no, ha dato loro il brivido di essere ancora sulla breccia, come e più di sempre (guarda questo ragazzo, che sveglio, de- demenza senile, o malattie terribili come la Sla. Ma ci sono Asl che vanno a casa dei malati e li curano. Altri scelgono l’ospedalizzazione. Bisogna essere seri: non tagliamo i servizi a questi cittadini. Contemporaneamente però ci sono spese che tranquillamente si possono tagliare». È il solito Renzi che attacca a tutto tondo. La burocrazia equiparata al fango di Genova da «spalare». Giustizia e pubblica amministrazione da rifondare. «Se la giustizia e la P.A. sono semplici, le grandi aziende vengono e aprono fabbriche e così si riduce la disoccupazione». Infine la polemica del giorno. Che pensa delle unioni gay? «A noi servono regole serie: c’è chi vorrebbe l’equiparazione pura con il matrimonio, altri che dicono “non toccate niente” arrivando all’aberrazione che uno non possa andare a trovare il compagno in ospedale». Il punto di mediazione è una legge alla tedesca: arriverà in Parlamento a dicembre, subito dopo la riforma elettorale «che è leggermente slittata, ma ragionevolmente andrà entro l’anno», e ci sarà anche la cittadinanza per i bambini stranieri nati in Italia. vono aver pensato). La confezione era refrattaria al giornalismo, ma il punto non era quello. La D’Urso ha fornito piattaforme incredibili: siamo passati dalla casalinga di Voghera alla «comare Cozzolino», il prototipo della donna media che la conduttrice cita sempre, fa niente che la Cozzolino sia morta tre anni fa. Siamo arrivati a parlare della moglie del premier, «Matteo, mi piacerebbe fare una chiacchiera un giorno con la signora Agnese», risposta: «Ovviamente lei fa la sua vita di insegnante, mi accompagna nei viaggi ufficiali, ma cerchiamo di difendere i nostri figli e il loro diritti a essere normali, visto che di non normale basto già io». Il clou forse l’ha toccato quando ha evocato nonna Maria, che a questo punto è the new mamma Rosa. Dev’esser stato un colpo al polpaccio delle signore mature in sala quando il premier così schivo e sempre ritroso - ha ceduto alla confessione familiare: «Saluto le mie due nonne, in particolare nonna Maria, oggi è il compleanno 94, di solito lo festeggiamo insieme...». Per andare dalla Barbara, pesante è stata la rinuncia. Alla fine un ottimo affare per entrambi (è da vedere se lo sia per l’Italia); a giudicare persino dalla copiosissima pubblicità, che spaziava tra Nino D’Angelo e Ezio Greggio; e i due ci hanno scherzato su di continuo. Renzi: «Sono la pausa tra le pubblicità». Oppure: «Ma quanti soldi gli fai fare, Barbara, al tuo editore?»; alché lei: «Ma noi non abbiamo il canone, siamo sempre tartassati...»; e Renzi: «beh, siete una bellissima azienda ma dammi retta, non vi hanno sacrificato in questi anni...». Forse l’unica battuta un po’ corrosiva e dalemiana, dunque sbagliata e lì fuori luogo, in un formidabile, furbissimo addormentamento di massa. LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 gg Dossier/Redditi & famiglie Primo Piano .3 . g Prevista una spesa annua di un miliardo e mezzo Soldi a tutte, anche alle immigrate, purché sotto il reddito di 90 mila euro Il contributo si potrà sommare a quello per i lavoratori a basso reddito GRAZIA LONGO ROMA nimo storico). E e se questi dati venissero confermati, lo Stato per versare 80 euro per 12 mesi a ogni mamma, dovrebbe far fronte ad un’uscita di circa 493 milioni di euro per il 2015. La somma però è destinata inevitabilmente a lievitare: i 500 milioni del 2015 raddoppieranno nel secondo anno, poiché ai neonati i del 2015 si aggiungeranno quelli del 2016. E triplicheranno il terzo anno, salendo a 1,5 miliardi. In tutto, tre miliardi in tre anni, dunque. Che dal 2018 dovrebbero stabilizzarsi con un’uscita costante di 1,5 miliardi. La sovvenzione verrà ga- 514 L’ANDAMENTO mila 570 I bambini nati in Italia nel 2013. È un minimo storico, dovuto anche alla crisi economica 18 TOTALE 2013 1.8 580 Nascite Numero di figli per donna 1.6 550 1.5 540 1.4 530 1.3 per cento 520 510 1993 da donne italiane 1.7 560 La quota dei bambini stranieri sul totale dei piccoli nati in Italia lo scorso anno 514.000 da donne straniere NUMERO MEDIO DI FIGLI PER DONNA Italiane Immigrate Media anno 1,42 1,39 2,65 1,34 2,20 1,27 1.2 1.1 1998 2003 2008 2013 2012 donne italiane, il restante 18% da donne straniere. Introdotto nel 2006 dal governo guidato da Silvio Berlusconi come contributo una tantum di 1.000 euro per i primogeniti, il bonus bebè è stato un’agevolazione valida fino ai i nati 2011, mentre per quelli del 2012 le cose sono cambiate. Da quel momento, infatti, secondo la riforma Fornero, una famiglia che ne fa richiesta può utilizzare il bonus da 300 euro al mese per un massimo di 6 mesi nell’arco degli 2013 2008 2013 - LA STAMPA Fonte: Istat rantita solo per chi non supera un reddito annuo lordo di 90 mila euro. Ciò per evitare episodi paradossali, come si verificò con il governo Berlusconi, di bebè milionari come il figlio del calciatore Francesco Totti, dotato del bonus come gli altri. Un provvedimento rivolto, a quanto pare, ai figli di tutti residenti anche se non sono cittadini italiani. Il calcolo di circa 500 milioni all’anno per oltre 500 mila neonati si basa infatti sulla constatazione che l’82% delle nascite proviene da 20% 80% Numero medio figli per donna Nel 2015 un esborso di 500 milioni, nel 2016 un miliardo e poi un flusso costante I nuovi nati in Italia Nascite (migliaia) La sorpresa del premier sugli 80 euro del bonus bebè, nel salotto di Barbara D’Urso, per i prossimi tre anni, è di fatto prevista dall’articolo 13 della legge di Stabilità presto al vaglio del Parlamento. Viene definito come «Fondo famiglia» la «dotazione di 500 milioni di euro annui a decorrere dal 1° gennaio 2015 da destinare al finanziamento a favore delle famiglie». Il conto è bell’e fatto: in Italia, dati Istat 2013 , sono nati 514.000 bambini (il mi- 11 mesi successivi al congedo obbligatorio. Per le mamme iscritte alla gestione separata, ad esempio per le libere professioniste, il bonus vale solo per 3 mesi. Una cifra sotto forma di voucher dell’Inps, da spendere per servizi di baby sitter o per l’iscrizione del figlio ad un asilo accreditato. La distribuzione del denaro, peraltro varia di Regione in Regione. Ogni Regione può stabilire con bando di concorso la soglia massima di reddito delle famiglie, supe- rata la quale non si ha diritto al bonus bebè. Le famiglie interessate alla richiesta dell’agevolazione, prima di farne domanda, dovevano quindi verificare la soglia massima di reddito stabilita dalla propria regione. Nel Lazio, ad esempio, è di 20 mila euro a famiglia, 5 mila nella Regione Sicilia. Ma il bonus annunciato da Matteo Renzi cambia di nuovo le carte in tavola e viene distribuito a pioggia con il vincolo però della soglia di 90 mila euro lordi di rendita. Una decisione chiara, che eviterà l’effetto boomerang dell’iniziativa berlusconiana: all’epoca per ricevere il bonus, le famiglie dovevano autocertificare di non superare il reddito di 50 mila euro. L’Amministrazione non aveva però specificato se netti o lordi, e da questa grave trascuratezza nacque il caos. In tanti dichiararono il reddito imponibile e si videro quindi contestare il bonus ricevuto e il pagamento di una sanzione amministrativa pari a 3000 euro. Anche il governo Letta aveva stanziato 60 milioni di euro L’iniziativa sostituisce tentativi precedenti fatti con meno risorse e più vincoli (20 all’anno) per il periodo 2013-2015 per il bonus bebè. Ma si trattava di un sostegno dello Stato alle famiglie in condizioni di bisogno per i costi di un neonato, limitando il raggio d’azione soprattutto alle mamme lavoratrici costrette a stare a casa per non dover pagare anche una baby-sitter. Ora cambia di nuovo la musica e tra l’altro, l’aiuto alle neomamme voluto da Renzi non inficia il bonus degli 80 euro concessi a chi guadagna meno di 1.500 euro netti al mese (soglia annuale di 26 mila euro lordi). In altre parole ci saranno famiglie che otterranno un doppio sostegno da parte dello Stato. I conti degli altri Confronto impietoso con l’Europa In Francia aiuti per migliaia di euro Molti Paesi prevedono anche asili nido o baby sitter per tutti FLAVIA AMABILE ROMA Visto dall’Europa il bonus per le mamme annunciato da Renzi non fa una gran figura. Non lo è di sicuro se si prendono in considerazione le mamme francesi. A Parigi e dintorni i genitori ricevono ogni mese 130 euro circa se hanno due bambini, 295 se ne hanno tre e via aumentando se cresce il numero dei figli. Inoltre contributi supplementari possono essere concessi, a partire da 3 figli a carico, a partire dall’undicesimo anno di età dei figli. Variano in base all’età e alla data di nascita dei figli.A tutto questo va aggiunto un sistema di asili nido diffuso in modo capillare in tutta la Francia e persino l’assistenza gratuita a domicilio di infermiere specializzate subito dopo la nascita del bebè per risolvere qualsiasi dubbio possa avere la mamma. Per il 90% delle famiglie è previsto un bonus bebè da 923 euro che viene concesso già al settimo mese di gravidanza per permettere di sostenere già prima della nascita le spese necessarie, dal passeggino alla culla. Insomma, una famiglia dal reddito medio con un neonato e un bimbo all’asilo nido può ricevere un contributo di quasi 7mila euro. È aria di crisi anche in Francia e il premier Francois Hollande ha dovuto tagliare, ha annunciato una riforma che sta facendo parecchio discutere ma che è comunque un sogno per qualsiasi mamma italiana. Dal primo luglio del 2015 una coppia con due bambini ed un reddito superiore ai 6mila euro netti al mese riceverà «solo» 65 euro al mese, chiaramente le coppie meno abbienti riceveranno di più. Tagli anche al bonus che rimarrà invariato per il primo figlio e dovrebbe invece essere ridotto ad un terzo dal secondo in poi. Non solo la Francia è molto più accogliente nei confronti delle mamme. In Inghilterra i genitori ricevono un contributo mensile di 100 euro per il primo figlio e di 164 euro dal secondo in poi. In Svezia le famiglie ricevono un sussidio di 251 euro mensili. In Germania il contributo per il primo e secondo figlio è di 184 euro. È una misura che dovrebbe contrastare la tendenza delle mamme tedesche a non fare figli: il loro tasso di natalità è fra i più bassi in Europa ma an- che quello delle italiane se si andrà avanti così, non sarà molto diverso. In Austria lo stato versa per i primi tre anni 105,40 euro al mese per figlio a carico per arrivare fino 152,70 euro al mese per ogni figlio fino ai 19 anni. In Belgio l’assegno versato alla famiglia va da un minimo di 90,28 euro al mese e aumenta in modo notevole in funzione del numero di figli. In Belgio esiste anche il bonus, che viene definito «premio per la nascita», concesso a tutti i futuri nascituri. Per il primo figlio l’assegno è di 1.223,11 euro. Dal secondo in poi diminuisce a 920,25 euro. In Finlandia un sussidio è versato mensil- mente per ogni figlio a carico fino all’età di 17 anni ma solo se vive in Finlandia. Per il 2014 la somma è di 104,19 euro per il primo figlio, 115,13 euro per il secondo figlio, e così via. Si ha diritto a 46,79 euro in più al mese per ogni figlio se il genitore è da solo. Sussidi mensili anche in Svezia, Danimarca, Norvegia, Irlanda. In Olanda il sussidio viene versato ogni tre mesi ma la sostanza non cambia molto. E non è tutto. In molti Paesi sono previsti contributi economici per la cura dei figli: in Francia fino al 66% le rette di nidi e asili sono coperte dai fondi pubblici. In Svezia i comuni offrono dei servizi come la babysitter di famiglia. In Italia abbiamo solo le liste d’attesa negli asili nido. La Caritas «Bene,maserve piùcontinuità» 1 «È chiaro che avere un’attenzione verso l’aiuto alle famiglie è un fatto positivo, ma le politiche rimangono emergenziali e provvisorie. Invece occorre un orizzonte chiaro e definito, non ci possono essere alibi». Così il responsabile dell’Area nazionale di Caritas italiana, Francesco Marsico, sulla legge di Stabilità varata dal governo. «Ci sono 500 milioni per l’aiuto alle famiglie e va bene, ma è evidente che siamo ancora molto lontani dalla proposta di introdurre un reddito di inclusione che richiederebbe nel primo anno 1,7 miliardi». 123456 89 ABBACD4 89EF LA STAMPA F LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Primo Piano .5 . U DIRITTI Camere con vista IL DIBATTITO POLITICO CARLO BERTINI Unioni civili Braccio di ferro sindaci-prefetti Arriva in aula il nuovo testo sul conflitto di interessi S I tempi? Rapidi. Matteo Renzi smentisce chi parla di una frenata sulla legge sulle unioni civili. L’accordo è fatto, spiega a Domenica live. «La legge alla tedesca è un buon punto di mediazione e consente di dare alle coppie dello stesso sesso i diritti civili. I tempi? Subito dopo la riforma elettorale, che è leggermente slittata ma ragionevolmente andrà entro l’anno, la proposta già pronta comincerà l’esame dal Senato». Non nasconde le difficoltà il presidente del Consiglio. Quello dei diritti civili «è un tema sul quale ci sono tantissime polemiche, in alcuni casi ideologiche, in altre legate alla paura». E lancia un appello: «Capisco le opinioni diverse ma su questo tema evitiamo di aprire l’ennesima polemica ideologica. La proposta alla tedesca è un giusto punto di sintesi». Le parole di Renzi sono necessarie. In queste ore le unioni civili e matrimoni gay sono tornate a dividere l’Italia. Dopo la circolare emanata dal ministro dell’Interno Angelino Alfano che vieta la registrazione delle nozze omosessuali contratte all’estero ha scatenato proteste in piazza e nel mondo della politica ma anche creato un fronte di sindaci pronto a sfidare il Viminale e i prefetti che hanno il compito di cancellare ufficialmente le trascrizioni. Sabato scorso è stato Intervista COSÌ IN GERMANIA Il premier: legge in tempi brevi sul modello tedesco FLAVIA AMABILE ROMA Per registrare l’unione civile in Germania basta andare in comune. Non c’è differenza tra registrare e celebrare. L’unione comporta tutti i diritti e i doveri previsti per i matrimoni eterosessuali, tranne le adozioni. Ma all’interno della coppia, quando il bambino ha un solo genitore naturale è prevista l’adozione da parte di colui o colei che non è genitore naturale. A totale tutela del bambino. Polemiche Si alza il livello di scontro tra i sindaci che trascrivono i matrimoni omosessuali e il ministro Alfano che ne ordina la cancellazione DANIELE LEONE/LAPRESSE Hanno detto Ignazio Marino a trascrivere in una grande cerimonia i matrimoni di 16 coppie. Il prefetto ha risposto con un ultimatum, se entro oggi non ci sarà una marcia indietro da parte del Campidoglio provvederà lui ad annullare tutto. «Se ci fosse un’azione del prefetto per rendere nulle le trascrizioni, ho chiesto al responsabile dell’anagrafe di essere tempestivamente avvertito ed essere presente», ha risposto Marino che non ha alcuna intenzione di cedere alle minacce Sarà incardinata subito dopo la riforma elettorale La proposta è già pronta e si partirà dal Senato Non si può affidare a ordinanze prefettizie competente che la legge riconosce agli enti locali Il Parlamento trovi presto soluzioni adeguate Matteo Renzi Piero Fassino del ministro Alfano e del prefetto: «Stiamo studiando dal punto di vista della giurisprudenza quali siano le azioni che possono essere condotte dal prefetto e quali quelle che possiamo condurre noi». Il braccio di ferro prosegue, insomma. E Marino smentisce anche Alfano che aveva definito un semplice «autografo» la sua firma. «Non è vero che la trascrizione non abbia effetti precisa - Ad esempio già domani (oggi, n.d.r.) una delle persone il cui matrimonio è stato trascritto porterà il certificato in azienda per ricevere il congedo parentale. Per ottenerlo, infatti, l’azienda aveva chiesto la trascrizione». Marino non è solo nella sua battaglia. Sono molti i sindaci che, come lui, hanno deciso di resistere. Agli inizi di ottobre a Udine è stato trascritto il primo matrimonio tra due donne, un’italiana e una sudafricana, residenti in Belgio. Pochi giorni dopo a Milano il sindaco Giuliano Pisapia ha trascritto sette unioni, men- tre a Bologna è dal 15 settembre che si possono registrare le nozze gay, provocando le proteste della curia cittadina. E poi Reggio Emilia, Empoli, Napoli, Livorno, Pistoia. Altri sindaci hanno scelto una strada diversa. A Firenze Dario Nardella ha chiarito che la battaglia è un’altra. «Dal mio punto di vista il modo migliore, più efficace, per risolvere questa forte discriminazione sui diritti civili, che c’è, è quello di una legge dello Stato». Il rischio, insomma, è di creare ancora una volta differenze di trattamento in Italia, quindi, Piero Fassino, presidente Anci, ha scritto ad Alfano e chiesto un incontro con Renzi: «Non si può affidare a ordinanze prefettizie competenze che la legge riconosce in capo agli enti locali». Fassino spera, quindi, che il governo «assuma iniziative che consentano di favorire in tempi rapidi l’adozione da parte del Parlamento di soluzioni legislative adeguate». Giachetti: “Ricetta timida che finisce per discriminare gli eterosessuali” “Le coppie che non intendono sposarsi non avranno nessuna tutela” FRANCESCA SCHIANCHI ROMA e l’idea del governo è questa, penso sia un’idea sbagliata». Quando si parla di battaglie per i diritti civili, il vicepresidente della Camera del Pd Roberto Giachetti sa di cosa si parla. «Ho iniziato a fare politica nel Partito radicale, da 30 anni mi batto per i diritti civili: la mia prima battaglia è stata per dare la possibilità ai trans che cambiano sesso di scrivere sui documenti il nuovo nome». Proprio per questo l’ipotesi di unioni civili alla tedesca non lo convince. Troppo timida: necessario, dice, sarebbe includere anche le coppie eterosessuali nel provvedimen- «S to, «sarebbe assurdo che per eliminare una discriminazione se ne compisse un’altra». E invece il premier Renzi ha parlato di unioni civili alla tedesca per persone dello stesso sesso… «Se l’idea del governo è questa, penso sia un’idea sbagliata. Io non sono certo contro i diritti degli omosessuali, ma il problema è il velo di ipocrisia che ammanta questa vicenda. Per me, culturalmente, la questione non è la distinzione tra gay e non, ma tra matrimonio e unioni civili: io sono perché tutti possano contrarre matrimonio, ma se anziché le nozze gay vogliamo fare le unioni civili, beh, allora le dobbiamo fare per tutti». Vice presidente Roberto Giachetti è vice presidente della Camera Il sottosegretario Scalfarotto obietta che per gli eterosessuali c’è già il matrimonio. «Ma io difendo anche la scelta di chi non vuole sposarsi, e sono centinaia di migliaia di persone. Chi vuole sposarsi sotto la tutela del codice civile lo può fare, ma l’Italia è un Paese libero, io non voglio che nessuno sia costretto a farlo per avere diritti fisiologici, ono anni che se ne parla e oggi finalmente arriva in aula la nuova legge sul conflitto d’interessi, che però rischia di arenarsi nel suo percorso per far spazio alla sessione di bilancio della legge di stabilità. Una legge che malgrado già in commissione abbia suscitato non poche perplessità dentro Forza Italia, sembra essere sostenuta con convinzione dal governo, che vorrebbe vederla approvata in tempi brevi. Il testo, che supera la legge Frattini del 2004, unifica sei diversi disegni di legge, ha come relatore l’azzurro Francesco Paolo Sisto, presidente della commissione Affari Costituzionali. E rientra nella quota di provvedimenti segnalati dalle opposizioni, dato che i 5Stelle ne hanno caldeggiato l’esame in aula, a partire dalla loro proposta molto più radicale delle altre. Una delle novità è che nelle intenzioni di alcuni esponenti del Pd come il post lettiano Francesco Sanna, il conflitto di interessi dovrebbe «colpire» anche i deputati e senatori. «Ci vuole una legge organica - spiega Sanna - che valga dal premier fino ai ministri, passando per i parlamentari, continuando con gli eletti agli enti locali, regioni e comuni». Gli emendamenti del Pd che riguardano i parlamentari propongono questa soluzione: prima di candidarsi ogni futuro onorevole deve rimuovere le ragioni di ineleggibilità se creano una forte incompatibilità con la carica, e nei casi più estremi crearsi un blind trust e alienare le proprie aziende. Attualmente la Frattini del 2004 interviene quando il conflitto è conclamato. «In Parlamento in sostanza oggi può essere eletto chiunque, invece con questa nuova legge chi ha il controllo sostanziale di aziende concessionarie o che vivono di autorizzazioni dello Stato, dovrà creare i cosiddetti fondi ciechi». Il conflitto di interessi meno grave invece comporterà un rigoroso dovere di astensione al momento delle decisioni e per chi viola questa regola la nullità degli atti, delibere o decreti ministeriali. Posto che la valutazione sul potenziale conflitto di interessi spetta al singolo prima di candidarsi, a chi spetterà decidere ex post se un candidato era ineleggibile, pena la decadenza? È uno dei punti sub judice: potrebbe essere un collegio di saggi dal curriculum prestigioso. naturali, come consentire alla propria compagna di assisterlo in ospedale, o la reversibilità della pensione». Se la legge resta così com’è stata annunciata, lei la vota? «Io spero che la legge cambi: combatterò perché ci si occupi anche dei diritti degli eterosessuali che non vogliono sposarsi». Tempo per discuterne ne avete: se ne parlerà solo dopo la legge elettorale, pensa che si riuscirà a ottenere presto una legge sull’argomento? «Mi auguro per tutti coloro che attendono da tempo questi diritti che i tempi siano molto più rapidi di quanto io non tema…». Nella polemica tra il ministro Alfano e il sindaco Marino lei a chi dà ragione? «Una normativa è necessaria proprio per evitare un dibattito surreale su una cosa che non ha alcun valore giuridico. La politica al posto di scannarsi farebbe bene a occupare lo spazio dovuto, anziché delegare ai magistrati… E tra un po’ arriva pure la Chiesa!». Renzi ha anche annunciato una legge sulla cittadinanza e sul Terzo settore… «Sono tutte cose che stavano nel programma delle primarie, spero non siano l’occasione all’interno del Pd per aprire qualche altra polemica. Per me vanno molto bene, mi auguro anche per Fassina e compagni…». 6 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 U VATICANO OLTRE IL SINODO ALESSANDRO DI MEO/ANSA La giornata dei tre Papi Ieri, nella giornata della sua beatificazione, sulla facciata di San Pietro è apparso un drappo con l’immagine di Paolo VI; nella foto accanto il saluto tra papa Francesco e il papa emerito Ratzinger GREGORIO BORGIA/AP Francesco dopo lo “strappo”: “Dio non ha paura delle novità” Le conclusioni Nonsolo gayedivorziati Il Pontefice durante la messa di beatificazione di Paolo VI: ci porta a vie impensate CITTÀ DEL VATICANO «In questo giorno della beatificazione di Paolo VI mi ritornano alla mente le sue parole, con le quali istituiva il Sinodo dei vescovi: “Scrutando attentamente i segni dei tempi, cerchiamo di adattare le vie ed i metodi... alle accresciute necessità dei nostri giorni ed alle mutate condizioni della società”». Papa Francesco ieri ha proclamato beato il predecessore Giovanni Battista Montini, e nell’omelia della messa, concelebrata con tutti i padri sinodali, e ha chiesto di vincere «il timore che spesso proviamo di fronte alle sorprese di Dio. Lui non ha paura delle novità! Intervista GIACOMO GALEAZZI CITTA’ DEL VATICANO Per questo, continuamente ci sorprende, aprendoci e conducendoci a vie impensate». All’inizio rito, Papa Bergoglio aveva nuovamente abbracciato il suo predecessore, che ha partecipato alla messa. «Grazie per la sua presenza» gli ha detto Francesco. Fin dall’inizio Ratzinger ha sostenuto il suo successore, guardandosi bene di lasciarsi strattonare da chi vorrebbe coinvolgerlo nelle campagne antipapali. E nei giorni scorsi non ha inviato a Bergoglio alcun messaggio scritto legato al tema del Sinodo. Il nome e l’insegnamento del Papa emerito non sono stati peraltro evocati nell’aula sinodale dai cardinali che si sono opposti con forza a qualsiasi tura apostolica per andare fare il patrono dei Cavalieri di Malta, rimanendo dunque a Roma. Burke ha detto di essere stato informato solo a voce ma di non aver ancora ricevuto il decreto di nomina, e alla domanda su chi lo avesse informato, ha risposto: «Da chi pensate?». Alludendo al Papa. Nei media conservatori degli Stati Uniti il tema della «rimozione» di Burke tiene banco da settimane, con reazioni indignate all’indirizzo del Pontefice. Il quale peraltro finora ha cambiato di poco la sua Curia. Reazioni che non vi furono quando Ratzinger fece lo stesso con alcuni prelati. All’indomani del voto che ha sancito la fine del Sinodo straordinario sulla famiglia, con il documento conclusivo reso interamente pubblico e l’indicazione dei placet ottenuti dai singoli paragrafi, alcuni fanno notare come il fronte del «no» si sia espresso contro posizioni sulle quali lo stesso Benedetto XVI si era pronunciato favorevolmente, come a proposito dello snellimento dei processi per le nullità. O ad esempio per la «comunione spirituale» per i divorziati risposati, citata esplicitamente da papa Ratzinger durante un suo intervento a Milano nel giugno 2012. Sempre in quella occasione, Benedetto XVI aveva osservato: «Il problema dei divorziati risposati è una delle grandi sofferenze della Chiesa di oggi. E non abbiamo semplici ricette». [A. TOR.] “Un errore ascoltare più la gente della verità della fede” to nuovo. La vita della Chiesa necessita di continuità per progredire davvero. E’ una questione di fondo, filosofica. Francesco chiede di tornare a un Vangelo che però si è calato nel tempo in tante culture. Il punto fermo è la parola di Dio. Un tesoro che nessuno può cambiare, neppure il Papa». Il cardinale De Paolis: non si può ridiscutere tutto «Sperimentiamo una confusione difficile da tenere a bada. Si ascolta più la gente delle verità di fede. Ma la Chiesa deve comunicare una verità ricevuta dall’alto, non assecondare gli orientamenti dell’opinione pubblica. Al Sinodo si sono fatti troppi riferimenti alla pastorale. La prassi deve rispettare i principi: è inconcepibile che sia separata dalla dottrina. Fossi intervenuto in aula avrei ribadito le verità di fede». o partecipato a vari Sinodi e il meccanismo non funziona bene. Stavolta poi «Si sono registrate un’influenza c’era troppa carne al fuoco, si eccessiva del timore che la genè partiti senza certezze, ma te non ci segua e un eccesso di non si può mettere in discus- enfasi sulla retorica della novisione tutto, la Chiesa è custo- tà. Sui temi della famiglia serde di una verità di cui non può vono il tempo e la riflessione. disporre». È critico verso Non la fretta. Al Sinodo tutti vol’utilità della «istituzione sino- gliono intervenire, ma il tempo dale» il cardie l’ascolto sono linale Velasio De LA CRITICA mitati così come Paolis, presi- «I temi principali non è insufficiente lo dente emerito spazio concesso sono stati dibattuti alla discussione della Prefettuil tempo necessario» nei circoli minora per gli Affari economici della ri. Paolo VI fondò Santa Sede e tra i firmatari mezzo secolo fa il Sinodo come del testo «Permanere nella ve- strumento agile di collaboraziorità di Cristo» contrario alle ne al governo della Chiesa. Però aperture della Chiesa sulla co- il confronto deve riguardare temunione ai divorziati risposa- mi studiati e approfonditi sui ti. «C’è stato un errore origi- quali ciascun padre sinodale nario di impostazione». abbia un parere preciso». «H Cosa non la convince nel Sinodo? Ci sono state resistenze al cambiamento? cambiamento della disciplina circa l’ammissione ai sacramenti dei divorziati risposati: tra questi i porporati curiali George Pell, Marc Ouellet, Gerhard Ludwig Müller e Raymond Leo Burke. È stato notato che ieri gli ultimi due, rispettivamente Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede e Prefetto della Segnatura apostolica, dopo la messa non si sono avvicinati come altri cardinali a salutare Francesco, ma appare improbabile che si sia trattato di un gesto voluto. Di certo c’è, invece, che il cardinale Burke, in un’intervista senza precedenti con il “National Catholic Reporter”, ha pubblicamente confermato in anticipo che lascerà la Segna- Velasio De Paolis Cardinale, presidente emerito della Prefettura per gli Affari economici della Santa Sede DANIELE SCUDIERI/IMAGOECONOMICA «Questo Sinodo ha risentito di un’evidente originalità nell’impostazione. Si è rivelata errata la scelta di discutere un po’ di tutto, come se si dovesse rifondare tutto. La Chiesa ascolta la gente ma ha certezze che perseverano nel tempo. Il Sinodo ha ripetuto il dram- ma del Concilio: coniugare novità nella continuità». Un’occasione mancata? «È stato chiamato in causa un numero eccessivo di questioni che quindi hanno alimentato aspettative infondate. E alla fine ciò ha pesato negativamente sul Sinodo. Non può essere tut- Convivenze e nozze civili 1 Se l’unione, pur non con- sacrata in Chiesa, presenta «stabilità», «affetto profondo», «responsabilità nei confronti della prole» può essere «un’occasione da accompagnare nello sviluppo verso il sacramento del matrimonio». No agli anticoncezionali 1 Sugli anticoncezionali, per esempio, nessun accenno alla pillola o altri metodi oltre a quelli naturali, riconosciuti già dall’Humanae Vitae di Paolo VI (scritta nel 1968) che infatti è puntualmente citata nel documento dei vescovi. La pastorale contrasta con la dottrina? Corsi pre-matrimoniali 1 Nella preparazione dei giovani al matrimonio la Chiesa deve «ricordare l’importanza delle virtù. Tra esse la castità risulta condizione preziosa per la crescita genuina dell’amore interpersonale». Quali in particolare? «Per esempio, chi convive non può fare la comunione. Negli anni è diminuito il ruolo della religione e la società non accetta più influenze da parte della fede. Viviamo in un mondo che teme la religione come fonte di conflitti. La contrapposizione tra fede e ragione ci rende schizofrenici. Così oggi è lo Stato ad occuparsi di questioni etiche. Non si può attendersi che la Chiesa parli in contraddizione con la dottrina». Matrimoni misti 1 «Per i matrimoni interre- ligiosi sarà importante il contributo del dialogo con le religioni». Inoltre, si sottolinea che occorre «un adeguato insegnamento circa i metodi naturali per la procreazione responsabile» LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 “Nessuna spaccatura I sacramenti ai risposati? Questione ancora aperta” La «lezione» Abbiamo ascoltato le sfide pastorali che toccano altri Paesi e altri continenti Luis Tagle, arcivescovo di Manila: il cammino prosegue Intervista Primo Piano .7 . Le contrapposizioni Il confronto Benedetto XVI Improprio parlare di «sconfitta» di Francesco: il Sinodo non è una battaglia Le due settimane di lavoro hanno fatto emergere lo stato delle cose e i problemi esistenti Non mi risulta che qualcuno abbia provato a coinvolgerlo in una «fronda» contro il Papa ALESSANDRA TARANTINO/AP ANDREA TORNIELLI CITTÀ DEL VATICANO a questione della pastorale verso le persone divorziate risposate e l’approfondimento sulla possibilità di ammetterli ai sacramenti» rimane «aperta», perché è citata nel testo finale sottoposto al voto del Sinodo che è stato reso pubblico. Lo afferma in questo colloquio con La Stampa il cardinale Luis Antonio Tagle, 57 anni, arcivescovo di Manila, uno dei presidenti delegati dell’assemblea sulla famiglia che si è chiusa sabato scorso. Il porporato filippino, una delle figure più significative della Chiesa asiatica, ha anche negato che il mancato raggiungimento del quorum dei due terzi su alcuni punti possa essere letto come una «sconfitta» di Papa Francesco. «L Alcuni giornali, in particolare del mondo anglosassone, dopo il voto di sabato sul documento finale del Sinodo hanno parlato di Chiesa spaccata e di Papa «sconfitto». È così? «Non è vero, secondo me non è stata affatto una sconfitta. Non credo proprio che si possa definire così quanto accaduto con la votazione sulla “relatio Synodi”. In un processo sinodale gli elementi più importanti sono l’ascolto e la libertà di esprimere le diverse opinioni sulle situazioni che si presentano. Il Sinodo non è una battaglia né il frutto di una strategia. Forse per qualcuno magari potrà anche esserlo stato, ma questa non è la prospettiva del Sinodo». Questioni come la possibile ammissione dei divorziati risposati ai sacramenti, che hanno ottenuto la maggioranza assoluta ma non il quorum dei due terzi, restano ancora aperte secondo lei? «Sì, certo che restano aperte. Questo Sinodo straordinario era solo una tappa del cammino. La questione della pastorale verso le persone divorziate risposate e l’approfondimento sulla possibilità di ammetterli ai sacramenti, in certi casi, in certe situazioni e a determinate condizioni, è stata riportata chiaramente nel testo finale. È stato reso pubblico il numero dei voti che quel paragrafo ha ottenuto, la maggioranza assoluta, e - come ha detto il Papa - farà parte del testo che sarà inviato alle conferenze episcopali». Qual è stato lo scopo di queste due settimane di lavoro? «Sono servite a far emergere lo stato delle cose e i problemi esistenti. Io, che ero un presidente delegato dell’assemblea, già al secondo giorno di lavori mi sono trasformato in un alunno! Abbiamo ascoltato le sfide pastorali che toccano altri Paesi e altri continenti, ad esempio l’Africa e umilmente devo ammettere: non capisco tutto, devo ascoltare e imparare...». Il Papa nel suo discorso finale di sabato, molto applaudito in aula, ha parlato di varie «tentazioni», da quella «dell’irrigidimento ostile» di chi si vuol chiudere dentro la legge, a quella del «buonismo distruttivo». Che cosa ha prevalso? «Secondo me in aula ha prevalso una comune sensibilità e attenzione per le ferite delle famiglie. Non c’era neanche un padre sinodale che non cercasse di rispondere. Però c’è da considerare il mistero della fede, la parola del Signore, la ricchezza tradizione... È una realtà complessa, come un diamante dalle molte sfaccettature: alcuni vedono una faccia, altri un’altra. Ma c’è una verità profonda che ci unisce, tutti cerchiamo di seguire il nostro pastore supremo, che è Gesù Cristo». Secondo lei qualcuno ha cercato di coinvolgere il Papa emerito Benedetto XVI nella I ritocchi alla traduzione del testo Ininglesesaltail«benvenuto»aigay 1 È stata ammorbidita la versione inglese della relazione intermedia del sinodo straordinario sulla famiglia sul punto degli omosessuali. Rispetto alla versione originale il «welcoming» (benvenuto) agli omosessuali è stato sostituito da un più neutrale «providing for» (provvedere a), non vi è più il riferimento allo «spazio fraterno» agli omosessuali e si parla di «valuable support» (apprezzabile sostegno) anziché «preciuos support» (supporto prezioso) all’interno delle unioni gay. Riguardo a questi cambiamenti, comunque, il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi, ha precisato che la versione ufficiale, ad ogni modo, resta quella italiana. Adesso, dopo i documenti del Sinodo, la discussione proseguirà a livello diocesano. [GIA. GAL.] fronda contro Francesco? «Questo non l’ho proprio sentito. E se c’è stato, io non ne faccio parte...». Quali sono le sfide per la famiglia che l’Asia ha portato al Sinodo? «Parlo delle mie Filippine. Già durante la fase preparatoria ho parlato molte volte di una povertà e del fenomeno dell’emigrazione: due realtà che non appartengono soltanto al contesto delle famiglie, sono entrate nel cuore della vita delle famiglie. Nel nostro Paese non c’è la legge sul divorzio. Ma ci sono divorzi per amore. Padri e madri che per amore dei figli si separano e un coniuge va dall’altra parte del mondo per lavorare. Sono separazioni causati dall’amore. Dobbiamo come Chiesa, nelle Filippine e nei Paesi dove i migranti arrivano, accompagnare queste persone, aiutarle a essere fedeli alla propria moglie o al proprio marito». 8 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 U ECONOMIA LA LEGGE DI STABILITÀ Anche Padoan fa promesse: 800 mila nuovi posti di lavoro Il Tesoro: ora gli imprenditori investano. Oggi il testo al Quirinale ROMA Per evitare ironie d’altri tempi - Berlusconi fu sotterrato dai fischi - Pier Carlo Padoan evita di ripetere quello slogan. Però alla promessa ci si avvicina molto: ottocentomila nuovi posti di lavoro. Rispetto ad allora sono diverse le premesse: via un terzo dell’Irap e sgravi per i neo assunti a tempo indeterminato. Inoltre alla promessa il ministro dell’Economia sottintende un invito: cari imprenditori, «ora investite», il Pae- Il ministro:«Con queste misure chi ha lucrato sulle rendite smetterà di guadagnarci» se «è bloccato» a causa di «responsabilità diffuse, forse anche dei sindacati». Il ministro del Tesoro, ospite di Lucia Annunziata a «In mezz’ora» promette che oggi il testo della legge di Stabilità sarà al Quirinale per la sua promulgazione. Eppure c’è ancora qualcosa che non torna se ancora ieri sera non erano chiari né i costi né la platea dei beneficiari del nuovo bonus bebé, del quale Renzi ha fatto cenno per la prima volta ieri in televisione. Dalle parole del ministro si capisce che il testo «è pronto» ma non prontissimo: «Vediamo gli ultimi dettagli in queste ore». «L’impianto è ok» In ogni caso per Padoan l’ossa- tura della legge di Stabilità è quella decisa e non cambierà. Lo sgravio per i contratti a tempo determinato, ad esempio: la soglia massima ammonterà a «1200 euro» e quanto stanziato «sarà sufficiente» nel triennio a sostenere l’assunzione di cinquecentomila persone. Se poi le cose dovessero andare così bene e 1,9 miliardi non basteranno, «troveremo nuove risorse». Padoan rigetta anche l’accusa di aver messo al tappeto i fondi pensione, i quali dall’anno prossimo avranno l’aumento della tassazione dall’11 al 20 per cento. «L’adeguamento è inferiore a quanto accaduto per altri investimenti in attività finanziarie», ormai mediamente al 26 per cento. Eppure quella «è un’attivita finanziaria, un modo per impiegare il risparmio. Si tratta di adeguare il trattamento degli investimenti del risparmio ai valori medi europei». La «manovra è compatta» un modo educato per dire che in Parlamento non sarà granché emendabile - e soprattutto la ricetta di cui il Paese ha bisogno: «Ci perde tutta la fascia di persone che ha lucrato sugli sprechi. Chi ha lucrato sulle rendite smetterà di guadagnarci e smetteranno di guadagnarci gli evasori fiscali». Manovra alla Camera Una volta vidimato dal Quirinale, la legge di Stabilità arriverà in Parlamento. Quest’anno l’iter comincia dalla Camera e promette fuochi d’artificio visto che le prime richieste di modifica arrivano dalla minoranza del partito di governo: il presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia chiede di modificare la norma sul Tfr, quello della commissione Lavoro Cesare Damiano si chiede se gli 1,6 miliardi stanziati per l’allargamento dei sussidi di disoccupazione saranno effettivamente aggiuntivi. Domanda legittima, poiché sui saldi della manovra Renzi ha giocato d’astuzia: è stato annunciato per 36 miliardi, in realtà ne vale circa 31 e prevede tagli per poco più di 12. Landini attacca Ospite di Fabio Fazio, il leader della Fiom Maurizio Landini, lanciato per la corsa della prossima segreteria Cgil, ne approfitta per attaccare la promessa di Padoan - «Berlusconi era stato più bravo» - e i contenuti della manovra: «Il taglio dell’Irap non mi sembra un grande esercizio», soprattutto «se le Regioni ci chiedono a noi di pagarlo». Inoltre «sul Tfr il governo ha fatto una furbata, non ha fatto esattamente come è stato chiesto», visto che «ci fa pagare più tasse sopra». Quel «non ha fatto come è stato chiesto» sfuggito a Landini conferma l’esistenza di uno scambio politico con il premier per attenuare l’impatto di una manovra che impone sacrifici e taglia le tasse alle imprese. «Il 25 ottobre occorre fare uno sciopero, è assolutamente necessario indicare quella data», ma questa volta «facciamo sul serio», e «intendiamo andare oltre, se necessario anche all’occupazione delle fabbriche». In ogni caso dice il leader della Fiom - «un confronto con Renzi lo faccio volentieri, lo incontro anche domattina». [A. BAR.] Ha detto L’origine della crisi Il Paese è bloccato da responsabilità diffuse, forse anche dei sindacati Gli sgravi sui contratti Il limite massimo è di 1200 euro Quanto stanziato sarà sufficiente CHRISTIAN THIEL/IMAGO/IPP Pier Carlo Padoan Fondi pensione e tasse Il 20% di imposte è inferiore a quanto deciso per le altre attività finanziarie ALESSANDRO BARBERA ROMA Della loro introduzione si parlava da anni. In burocratese si chiamano «prezzi benchmark Consip», ed è il costo massimo al quale la pubblica amministrazione si deve attenere per l’acquisto dei beni. Per intendersi: un ministero ha bisogno delle matite per i suoi funzionari? Chiama la Consip, quest’ultima fa una gara e acquista migliaia di matite dal fornitore che fa l’offerta al miglior prezzo. Il sistema esiste e funziona a macchia di leopardo per (alcuni) acquisti dei ministeri e delle Regioni, soprattutto quelle del Nord, La Uil: «Contratti ancora bloccati? Allora torniamo a scioperare» La Uil si ribella agli ulteriori sacrifici per i dipendenti pubblici. «I contratti del pubblico impiego sono fermi al 2010. Ebbene, se lo Stato non rispetta gli accordi, anche noi ci sentiamo sciolti dal rispetto di quegli stessi accordi. Quindi non terremo più conto dei limiti previsti per gli 1 Chi viene colpito Ci perdono quelli che traggono giovamento dagli sprechi e gli evasori fiscali scioperi nel settore». Così il segretario generale aggiunto Uil, Carmelo Barbagallo, candidato favorito alla successione di Luigi Angeletti. La Uil-Fpl disdice il protocollo del 2001 sulle «procedure di raffreddamento e conciliazione relative alle prestazioni indispensabili in caso di sciopero». Twitter @alexbarbera Auto, telefoni, computer e alimenti Via ai prezzi standard, ma c’è poca sanità In caso di acquisti a prezzi troppo alti può intervenire l’Anticorruzione PUBBLICO IMPIEGO 110 Revisione Carlo Cottarelli (nella foto). La definizione di un prezzo massimo per i prodotti acquistati dalla Pa è uno dei risultati del suo lavoro sulla «spending review» miliardi Sono i costi della sanità italiana. L’introduzione del criterio dei «costi standard» dovrebbe aiutare a contenere questa cifra 2,84 ALESSANDRO PARIS/IMAGOECONOMICA dove esistono società fotocopia della Consip. Quel che è mancato finora è il prezzo massimo di riferimento. È uno dei pochi risultati importanti passati sotto silenzio del lavoro di Carlo Cottarelli: Regioni significa sanità, e sanità signi- fica 110 miliardi di spesa pubblica all’anno, la seconda voce di costo dell’azienda Italia dopo le pensioni. Il decreto del Tesoro, firmato il 14 settembre e vistato dieci giorni dopo dalla Corte dei Conti introduce una prima li- euro È il costo di un pollo secondo una convenzione firmata da Consip per una fornitura: è il «costo standard» sta di prodotti ai quali tutte le amministrazioni devono attenersi. Il principio è semplice: nei settori indicati d’ora in poi occorrerà rispettare i prezzi ai quali la Consip ha firmato le sue convenzioni. Per gli enti non c’è l’obbligo di chiedere la gara, ma se il prezzo risultasse fuori scala si accenderà una spia rossa e l’Anac - l’Autorità anticorruzione - potrà chiedere come e perché della scelta. La lista è ancora limitata, ma al suo interno ci sono i beni più acquistati dalla burocrazia: auto, buoni pasto, carburanti, carte di credito, energia elettrica, Pc per postazione fissa e portatili, licenze per i software, noleggio, servizi di pulizia delle scuole, stampanti, telefonia mobile, alimenti. Pochi, troppo pochi, i beni che hanno a che fare con la sanità: mammografi, angiografi, apparecchi per telepatologia. In rete si possono trovare tutte le convenzioni firmate nell’ultimo anno e mezzo. La tabella è abbastanza chiara, non altrettanto le diciture, spesso in invincibile burocratese. In ogni caso ora sappiamo che in Sardegna è stata firmata una convenzione di due anni (da marzo 2011 a febbraio 2013) che prevede, fra le altre, la fornitura di un lotto di «Polli a busto proveniente da carcasse di soggetti della specie gallus domesticus; classe a ex art. 6 reg. (cee) n. 1538/91» a 2,84 euro l’uno. Nello stesso lotto lo «Scamone classe d stato ingrassamento 2 o 3 confezionata in film plastico» è stato pagato 4,52 euro a confezione. Il principio dei «costi standard» è stato applicato già in molte parti del mondo, ma non sempre si è rivelato una soluzione definitiva. Basti dire che il meccanismo risolve il problema dei costi, non del perché si acquistano mille e non cento prodotti: per questo ci vorrebbero controlli più invasivi, una burocrazia molto efficiente e probabilmente centralizzata. Tanto per fare un esempio in Norvegia, al dunque, sono tornati al caro e vecchio Stato centralizzatore. La novità è comunque rilevante, perché costringe gli enti alla trasparenza. Roberto Maroni, che di tagli lineari alle Regioni non vuol sentir parlare, sarebbe disposto a farne «subito» la regola per tutti gli acquisti della sanità. Visti i tempi di questo primo decreto (il progetto risale all’ultimo governo Berlusconi) «subito» è un’opzione quantomeno velleitaria. Twitter @alexbarbera LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Primo Piano .9 . Il viceministro all’Economia Il governatore del Veneto “Con le Regioni è possibile un compromesso” “Ma chi è virtuoso non può essere trattato come chi non lo è” Morando: da parte del governo nessuna chiusura Zaia: la cura dimagrante inizi da Roma ROBERTO GIOVANNINI ROMA tassazione del risparmio previdenziale. Viceministro all’Economia Enrico Morando, le Regioni hanno protestato contro la Legge di Stabilità. Come risponde il governo? «Premesso che dopo le fiammate polemiche iniziali mi pare si stia lavorando per trovare un’intesa, in assoluto appare difficile sostenere che su una spesa delle Regioni che sanità compresa - ammonta a 160 miliardi di euro non se ne possono risparmiare 4. Non voglio dire che sia facile, ma negare che si possa fare uno sforzo sarebbe davvero arduo. Dopodiché certamente sappiamo che c’è un Patto per la salute con le Regioni che sta funzionando bene, e che sarebbe un peccato rompere. Così come però sappiamo anche che gli stessi dati della Conferenza delle Regioni confermano una enorme disparità della spesa procapite tra Regione e Regione». Insomma, un compromesso si potrà trovare... «Penso che attraverso il confronto una soluzione la si possa trovare. È interesse di tutti lavorare a una vera revisione della spesa locale. E se i governatori sollecitano noi, Stato Enrico Morando «Sul Tfr, ogni cittadino potrà avere tutti gli elementi per scegliere liberamente. Avere un’opportunità in più non danneggerà nessuno. Sui fondi pensione si è esagerato, credo: stiamo parlando di un modesto ritocco all’aliquota sui capital gain delle risorse destinate ai fondi pensione. Si può discutere dell’opportunità di questa misura, ma ricordiamo che con il nuovo regime delle rendite finanziarie continua a esserci un vantaggio importante per i fondi pensione». ANTONIO PITONI ROMA i Consigli di mezza Italia? «Io parlo per il Veneto e sono certo di essere credibile. Qui non abbiamo avuto alcun caso Fiorito. La Corte dei Conti, che sta ancora verificando tutte le spese, ha già chiarito che, da queste parti, er Batman non è stato avvistato». Una premessa è d’obbligo: «Non ho intenzione di fare il sindacalista delle Regioni». Il governatore del Veneto, Luca Zaia, va dritto al punto: «Anzi, ritengo che il Paese abbia bisogno di una cura dimagrante a cominciare da Roma, da quello Stato centrale, cioè, che, proclami del governo a parte, non mi pare abbia subito alcun ridimensionamento». Pensate davvero di essere credibili, contestando la legge di Stabilità, dopo tutti gli scandali che hanno investito Gli scandali, però, restano e Renzi dice che le Regioni hanno molto da farsi perdonare. Non pensa che la maggioranza dei cittadini sia con lui? Luca Zaia «Io mi limito a contestare l’ipocrisia di considerare tutte le regioni uguali. Quanto alla Legge della stabilità, da presidente di una regione che conta 600mila imprese, penso che l’Irap non vada solo tagliata, ma eliminata del tutto. Il problema è come paghiamo questa manovra». Per il governo anche eliminando gli sprechi delle Regioni... «Facile dire che le Regioni sprecano. Anch’io potrei dire che i ministeri sprecano. Il punto è che chi è virtuoso non può essere trattato come chi non lo è. E invece questa Legge di stabilità ignora questa distinzione». Possibile non ci sia nient’altro da tagliare oltre ai servizi? «Qualcosa da tagliare ci sarà anche, ma mi chiedo quale sia il parametro di riferimento. È CONFRONTI IL VERDETTO DELL’EUROPA «Mi aspetto un giudizio positivo, c’è equilibrio tra le diverse esigenze» «Per noi i tagli peseranno tantissimo, i meno rigorosi sprecheranno un po’ meno» LE RISORSE LE POLEMICHE SUL TFR «Ogni cittadino potrà scegliere, è un’opportunità che non danneggia nessuno» centrale, a fare di meglio e di più con nuove proposte, non ci sarà una chiusura da parte del governo. Margini per ulteriori iniziative ci sono sempre». Ma intanto c’è un rischio Europa. Non c’è il pericolo che la legge di Stabilità venga bocciata? «Io mi aspetto una valutazione complessivamente positiva. L’Italia con questa legge di Stabilità rappresenta un punto di equilibrio e di compromesso forte tra “domandisti” e “offertisti”...» Francesi e tedeschi... «La nostra politica economica e fiscale utilizza tutti i margini disponibili - compatibilmente con gli accordi europei - per sostenere la domanda aggregata. Forziamo la mano in direzione espansiva, ma rispettiamo gli accordi e non superiamo il vincolo del 3%. E contemporaneamente avanziamo radicali riforme strutturali». Però non centriamo il pareggio di bilancio. «Ma nonostante la recessione, compiamo un passo nella direzione del pareggio. Altri paesi hanno fatto scelte molto diverse. Io sono piuttosto ottimista, mi sembrerebbe strano un irrigidimento da parte della Commissione». Ha fatto discutere la scelta del Tfr in busta paga, che conviene solo ai redditi bassi, e l’aumento della «Irap tassa da eliminare Ma il problema è come viene fatta la manovra» normale che il Veneto, che ha 400 forestali contro i 22mila della Sicilia e che paga una siringa 4 centesimi contro i 26 che si spendono altrove, debba subire gli stessi tagli delle Regioni meno virtuose». E cosa suggerisce di fare? «Quello che ho già avuto modo di dire a Renzi: cogliere la grande occasione di imporre e applicare, una buona volta, il sistema dei costi standard». Con l’attuale Legge di stabilità, cosa teme per il Veneto? «Qui garantiamo la salute non solo dei veneti ma anche di molti cittadini provenienti da altre parti d’Italia. Se, come si prevede, dovessimo subire un taglio di 300-400 milioni (la Sanità vale 8,6 miliardi di euro ), mantenere l’attuale livello delle prestazioni sarebbe un’impresa». A cosa dovreste rinunciare? «Via tutti i livelli di assistenza extra lea, gli interventi per il dissesto idrogeologico, la formazione e i fondi per le scuole paritarie che in Veneto assicurano l’istruzione a 90mila bambini su 150mila, non certo perché siamo degli snob ma perché mancano scuole pubbliche a sufficienza. La cosa che mi fa più rabbia, però, è un’altra». E sarebbe? «Per il Veneto, che è una regione virtuosa, i tagli peseranno moltissimo. Per le Regioni che sprecano tanto, invece, cambierà poco: continueranno a sprecare solo un po’ meno». 10 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 U PARTITI REGOLE E ISTITUZIONI il caso MARCO BRESOLIN C orreva l’anno 2013, mese di febbraio. C’era una campagna elettorale: da una parte il centrosinistra, con Pd, Sel, Psi e Centro Democratico. Dall’altra il centrodestra: Pdl, Lega, Fratelli d’Italia. E poi il Movimento Cinque Stelle e il terzo polo di Mario Monti, Scelta Civica. Tutto finito, tutto cambiato. Sembra passata un’eternità, ma in realtà è trascorso poco più di un anno e mezzo. Venti mesi in cui gli equilibri politici si sono mescolati più volte. Come i parlamentari, che non sembrano particolarmente affezionati alle rispettive casacche (e dunque ai partiti che li hanno portati in Parlamento con i listini bloccati). In Senato, per dire, sono già 79 quelli che hanno cambiato gruppo. Uno su quattro in 20 mesi: se non è un record, poco ci manca. Numeri impressionanti, se paragonati con quelli della Camera (75 cambi di gruppo, ma i deputati sono il doppio dei senatori) o con il precedente Senato. Nella scorsa legislatura i transfughi erano stati 60 in un arco di cinque anni. E anche lì non erano certo mancati gli scossoni po- ? le domande DI UGO MAGRI Antonio D’Alì Sin dal 1994 eletto con Forza Italia dopo la scissione di Alfano e la nascita del Ncd, D’Alì ha abbandonato Berlusconi, ma da una settimana è tornato in Forza Italia Paolo Naccarato Adriano Zaccagnini Entrato in Parlamento con il Carroccio è uscito dal gruppo della Lega per passare in Gal, quindi ha aderito a Ncd, per poi fare ritorno in Gal nel luglio scorso Deputato a 5 Stelle dopo gli scontri interni ha lasciato il movimento. Contrariamente ai suoi colleghi invece di scegliere il Gruppo Misto è passato a Sel Cristina De Pietro In ordine di tempo è l’ultima del Movimento 5 Stelle ad aver fatto le valigie. Quasi tutti gli ex M5S sono finiti nel gruppo Misto. Solo Battista è passato al gruppo di Gal Il Senato dei transfughi Già 79 cambi di casacca Nuovo gruppo per un onorevole su quattro: la maggioranza è mobile litici: i finiani avevano dato vita a Fli, gli ex An si erano trasformati in Fratelli d’Italia, senza dimenticare i Responsabili Razzi e Scilipoti e le grandi manovre in occasione del voto di fiducia del 14 dicembre 2010. Ma nonostante tutto, il bilancio finale è stato inferiore a quello attuale. Perché? A prima vista, il motivo principale potrebbe sembrare la nascita del Nuovo Centrodestra. A oggi il gruppo di Ncd è formato da 31 senatori e dalla sua nascita ne ha conquistati 33 (quasi tutti usciti da Forza Italia-Pdl), ma ne ha persi due: l’ultimo, in ordine di tempo, è Antonio D’Alì, ritornato tra le braccia di Berlusconi. L’altro è Paolo Naccarato, che prima era nel gruppo della Lega, poi è passato in Gal, quindi ha aderito a Ncd, per poi fare ritorno in Gal nel luglio scorso. Un senatore mobile. Tra gli spostamenti più consistenti, c’è anche la fuga dal M5S. Gli eletti in Senato erano 54, ma tra espulsi e fuoriusciti Parlamento nel caos per l’elezione dei giudici della Corte Costituzionale È vero che il quorum è altissimo e che in passato ci sono voluti anni Ma adesso i tempi sono cambiati e la credibilità dei partiti precipita Siamo al ventunesimo voto per la Consulta, altrettanti giorni sottratti al lavoro parlamentare.È così importante che le Camere eleggano i 2 giudici costituzionali? volta che il Parlamento se la prende comoda. Davvero ci sono precedenti? Sì, perché la Corte è come il Parlamento, come il governo, come il Presidente della Repubblica. Cioè un organo che, secondo la Costituzione, non può mancare. E oltre ad esserci, bisogna che funzioni. Però, senza i due giudici, la Consulta è in grado di decidere ugualmente... Il regolamento lo permette purché ci siano almeno 11 membri su 15. E dopo le nomine presidenziali di sabato (Del Prete-Zanon), il «plenum» è in salvo a quota 13. Però finché la Corte resterà incompleta, mette chiarezza il professor Giovanni Maria Flick che ne è stato presidente, «sarà come un cocktail nel quale mancano certi ingredienti, e dunque non può avere lo stesso gusto. Il sapore mancante è in qualche misura quello della Politica con la maiuscola, che è as- volontariamente, oggi sono rimasti in 39. L’ultima a fare le valigie è stata Cristina De Pietro. Quasi tutti gli ex M5S sono finiti nel gruppo Misto (solo un senatore, Battista, è passato al gruppo delle Autonomie, in maggioranza), ma anche lì c’è stata una spaccatura tra i dissidenti. Il dissenso del dissenso. GIUSEPPE LAMI/ANSA Se è per questo, è accaduto di peggio. Ricorda Flick: «La Corte ritardò circa 3 anni a entrare in funzione per lo scontro accesissimo su Crisafulli, grande giurista indicato da Pci e rifiutato dalla Dc. Se ne venne a capo solo quando Togliatti accettò di indicare al suo posto Jaeger, che non aveva la tessera di partito». Flick segnala pure il cosiddetto «de bello gullico», dal nome di Gullo, protagonista di un altro interminabile braccio di ferro che si concluse non prima che il candidato gettasse la spugna per andare alla Corte europea di giustizia. Continuano le «fumante nere» in Parlamento per l’elezione di due giudici della Consulta E in tempi meno remoti? sicurato anche dalla diversa provenienza dei giudici e, tra essi, dalla presenza in parti uguali di membri designati dal Parlamento». E allora, cosa aspettano i nostri rappresentanti a scegliere un paio di personaggi degni? Difatti, Napolitano giudica imperdonabile questo ritardo. Perché, potendo fare bella figura, i partiti se ne guardano bene. Sono in molti a obiettare: per eleggere i 2 giudici viene richiesta una maggioranza esagerata, i 3 quinti del Parlamento. È solo una scusa? No, c’è del vero. L’asticella è altissima, ancora più impegnativa di quella che deve superare il Presidente della Repubblica. Basti dire che, se si fosse votato per il Capo dello Stato, dopo il quarto scrutinio Luciano Violante sarebbe già stato eletto... Altra giustificazione del ritardo: non è la prima La lista è lunga così. Ci vollero 8 mesi nella X legislatura; se ne andò quasi un anno nella XIII. Il Presidente Segni usò le buone maniere e si lamentò per lettera. Qualcuno arrivò alle minacce? Cossiga. Ipotizzò di sciogliere il Parlamento se non avesse nominato i giudici. A quel E così si è formata la componente Movimento X (Romani, Pepe, Mussini, Bignami), quella di Italia Lavori in Corso (Bencini, Bocchino, Campanella, Casaletto, De Pin e Orellana) e i «cani sciolti» (Anitori, De Pietro, Gambaro e Mastrangeli). Solo cinque, invece, le defezioni alla Camera: tutti nel gruppo Misto, tranne Zaccagnini che pochi giorni fa ha aderito a Sel. Anche il partito di Vendola ha dovuto fare i conti con i cambi di casacca: alla Camera se ne sono andati in 12, tre nel Pd e gli altri 9 nel gruppo Misto, dando vita alla componente Led. Non va dimenticata, poi, la scissione dentro Scelta Civica. Erano in 20 i senatori, oggi ne sono rimasti 17: 10 nel gruppo Scelta Civica per l’Italia e 7 hanno dato vita al gruppo Per l’Italia. Quasi tutti gli spostamenti si sono rivelati determinanti, perché i numeri risicati della maggioranza fanno di ogni senatore un ago della bilancia. La domanda a cui rispondere, dunque, è: su quanti senatori può contare oggi il governo? La risposta non è scontata. Facciamo due conti: i senatori del Pd sono 109, ma il presidente Grasso non vota, quindi 108; 7 di Scelta Civica; 10 di Per l’Italia; 13 delle Autonomie; 32 di Ncd. Fanno 170, che sono 9 in più dei 161 necessari. Ma va anche detto che spesso alcuni senatori di Gal, una sorta di gruppo misto di centrodestra, votano con la maggioranza (per la fiducia sul Jobs Act, Davico e Naccarato hanno detto sì), segno che il «soccorso azzurro», quando serve, c’è. punto gli onorevoli ubbidirono, perché il Picconatore sarebbe stato capacissimo di mandarli tutti a casa. Se in passato ci sono voluti anni, perché entrare in fibrillazione dopo «soli» 4 mesi? I tempi sono cambiati. Siamo nel mondo di internet, dell’alta velocità, dei summit planetari. Certi riti della politica non vengono più accettati, così si alimenta solo la rivolta della gente: anche di questo si preoccupano i vertici massimi. Possibile che i nostri parlamentari, o perlomeno quelli che impallinano i candidati, non se ne rendano conto? I franchi tiratori sono spia di un malessere più profondo. È la protesta, tutta sbagliata, di chi per un motivo o per l’altro si sente tagliato fuori. Spiega Flick, in termini didattici: «Il voto segreto è l’unico momento in cui il deputato o senatore riesce ancora a esprimere il suo dissenso verso le scelte calate dall’alto. È come se dicesse: “Finalmente conto qualcosa anch’io”». Quando si terrà la prossima votazione? A giorni. I presidenti delle Camere, Grasso e Boldrini,fisseranno la nuova seduta comune. I segnali non sono incoraggianti. Interpellati nel weekend, i capigruppo di maggioranza e opposizione confidano che si brancola nel buio. LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Ha detto POLEMICHE SULLA LEOPOLDA VECCHIA GUARDIA Cerca di autofinanziarsi Per quanto riguarda il partito bisogna razionalizzare la spesa Vedo spesso polemiche inutili e pretestuose ma non riuscirà a logorare il segretario Primo Piano .11 . Guerini: “Il nuovo Pd parla a tutto il Paese non solo a un pezzo” “Un partito degli elettori non solo degli iscritti” Intervista CARLO BERTINI ROMA l Pd renziano è un partito che esce dal suo tradizionale recinto per consolidare quella vocazione maggioritaria già testimoniata dal voto alle europee e considerata velleitaria da chi ci ha preceduto». Evita toni polemici, Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd, alla vigilia della Direzione chiamata a decidere il profilo del nuovo partito, ma è evidente a chi si riferisca. A Bersani e compagni che non perdono un colpo per «fare I polemiche inutili e pretestuose. Se la strategia è quella di logorare Renzi, non mi sembra abbia gran successo». Da dieci mesi governate voi la ditta. In cosa si differenzia da quella di Bersani? «Intanto nel messaggio: si sono visti i limiti che il richiamo alla cosiddetta ditta scontava. Il nuovo Pd è un partito che parla a tutta l’Italia e non solo a un pezzo, che sfugge alla tentazione di chiudersi in una ridotta per navigare in mare aperto. E in cui le forme di partecipazione si devono rinnovare: dobbiamo riconquistare la fascia tra i 20 e i 35 anni e per farlo l’uso dei social network è essenziale. Non sul modello grillino, ma sul modello Obama per intenderci. A sette anni dalla sua nascita dobbiamo proiettare il Pd nelle sfide del futuro. Sapendo che le forme del passato hanno mostrato i loro limiti: deve essere chiamata alla partecipazione la platea degli iscritti ma anche quella degli elettori che ci hanno dato fiducia alle europee, coinvolgendoli ad esempio con referendum tematici». GIUSEPPE LAMI/ANSA I festeggiamenti del nuovo gruppo dirigente del Pd per la vittoria alle Europee imprenditori, delle partite Iva. Vogliamo essere un punto d’incontro delle diverse realtà e dei diversi blocchi sociali. Insomma vogliamo essere il partito della nazione e della vocazione maggioritaria». Bersani ama dire che Renzi governa grazie al suo 25%... Il Pd assomiglierà alla Dc? «Sarà un partito che partendo dai nostri riferimenti ideali, deve parlare a tutta l’Italia e non intestarsi la rappresentanza solo di un pezzo della società. Superando qualche pigra lettura del passato, perché quello zoccolo duro non era più presente nella società: nel 2013 il Pd è stato il terzo partito degli operai, superato dal movimento 5stelle e dal Pdl, mentre alle europee è tornato a essere il primo partito degli operai. Essendo al contempo il partito dei commercianti, dei piccoli «Una polemica inutile, quel 25% testimoniava il limite di quella proposta politica. Il tema non è un confronto tra il 25 e il 40%, ma la diversità tra le due proposte. Bisogna ragionare insieme per fare in modo che il 40% si consolidi e si traduca in azione concreta da parte del governo». ziative del genere. Ma al finanziamento del Pd stiamo lavorando, avendo ereditato una situazione non semplice: da un lato razionalizzando le spese, dall’altro con forme nuove come le cene che stiamo organizzando, il due per mille, o l’adesione al partito, legata all’iniziativa politica sul territorio. In ogni caso la Leopolda è un momento di partecipazione politica e chi vuole partecipare è ben accolto...». Ma sono stati invitati anche i capi della minoranza? «Non bisogna essere invitati per partecipare ad una grande mobilitazione di energie». Nel week end riparte la Leopolda e ripartono le polemiche sui finanziamenti e sul partito personale... Il vostro problema ora è strutturareilpartito.Lesezioni,icircoli, le tessere. Cosa cambierà nel Pd? «La Leopolda cerca di autofinanziarsi, come tutte le ini- «Abbiamo circa 6 mila circoli, molti fanno vera attività poli- tica, altri no e vengono attivati solo al momento delle elezioni, specie quelle territoriali. Vogliamo coinvolgerli tutti per discutere anche su grandi questioni nazionali. Sulle tessere, a noi interessa che siano certificate con nomi e cognomi di persone realmente coinvolte nel partito. A fine anno supereremo i 350 mila iscritti, ma il vero nodo è la modalità di adesione al Pd di milioni di elettori». Sposetti dice che molti circoli non pagano l’affitto e sono ospiti delle fondazioni ex Ds? «C’è in molti territori una difficoltà reale, dopodiché se c’è un patrimonio che le fondazioni possono mettere a disposizione per l’attività dei circoli è un fatto positivo, non va fatto pesare, altrimenti non si capisce perché tali fondazioni debbano esistere». contro i piccoli guasti domestici, arriva eni sos casa la polizza assicurativa che è tua per 2 anni, senza costi aggiuntivi, se sei nostro cliente o se lo diventi. attivala subito all’800 900 700 o su soscasa.eni.com un tubo che perde, una serratura che si blocca o un elettrodomestico che si rompe: sono tanti gli imprevisti che possono capitare. con eni sos casa hai una polizza assicurativa per i piccoli guasti domestici che prevede l’intervento tempestivo di tecnici specializzati. perché eni gas e luce ti dà molto di più di gas e luce. 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È Si deve chiudere entro il 24 novembre a Ginevra. È una preoccupazione che ha percepito in Iran, il ministro Zarif vi ha fatto cenno? «Tutt’altro. Zarif ci ha esplicitamente detto che comunque il governo dell’Iran procederà normalmente. Ma da molti segnali si capisce invece che se non si chiude l’accordo sul nucleare quello sarà il punto di non ritorno. Si sente che la pressione dei conservatori sul governo riformista, su Rohani e lo stesso Zarif, è fortissima. Si può ripetere quello che accadde con Khatami, quella stessa finestra di opportunità si può richiudere. Allora dopo Khatami ci furono otto anni di Ahmadinejad. L’Occidente non può permettersi che la storia si ripeta. Anzitutto perché l’Iran è un grande paese, ed è uno dei pochissimi paesi islamici che non è anti-occidentale né anti-americano». È stato scritto più volte che la Guida Suprema, e capo dei falchi conservatori, Ali Khamenei avrebbe «concesso» tempo ai riformisti fino alla conclusione dei negoziati 5+1. Cosa potrebbe succedere se la trattativa saltasse? «Vediamo cosa accadrebbe se andasse in porto. Ovviamente è auspicabile un serio accordo, con monitoraggio affidabile. Dopo, si aprirebbero possibilità di dialogo con un attore di grande rilevanza, per non dire con il protagonista, in tutta la regione, dall’Afghanistan il caso MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME bu Mazen accusa Israele di «dissacrare» la Spianata delle Moschee nella città vecchia di Gerusalemme e sul selciato che la ricopre compaiono per la prima volta graffiti che equiparano la svastica nazista alla stella di David, simbolo dello Stato ebraico. La scoperta delle scritte, con vernice blu, è avvenuta in tre luoghi del «Haram al-Sharif» - come i musulmani chiamano il terzo luogo più sacro dell’Islam - sul quale sorgono le moschee di Omar e di Al Aqsa. Micky Rosenfeld, portavoce della polizia, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta contro il gesto di matrice razzista che evoca scritte simili comparse in cit- A Bonino: “All’Occidente serve l’intesa con l’Iran sul nucleare” L’ex ministro degli Esteri: decisivo per un processo di stabilizzazione regionale La partita geopolitica Gli estremisti sunniti Se i negoziati non andassero a buon fine, si brucerebbe l’unica possibilità di stabilizzare l’area Teheran può assumere un ruolo nella lotta contro l’Isis: i droni non sono una strategia Le conseguenze La democrazia islamica Se non si chiude l’accordo sul nucleare arriveremo a un punto di non ritorno I sunniti vogliono un islam politico gli sciiti in Iran hanno scelto la via delle elezioni al Libano, paesi niente affatto stabilizzati, chiamandolo alle proprie responsabilità anche e soprattutto per Siria ed Iraq. E naturalmente, nella lotta all’Isis. I droni possono essere una tattica, ma non una strategia: se diciamo che il Califfato è l’incarnazione dell’ideologia sunnita, l’ideologia non è con le bombe che si batte». mentale: i sunniti vogliono un Islam politico, gli sciiti in Iran hanno scelto la via delle elezioni, una forma di democrazia islamica. È questo, certo, che terrorizza le monarchie del Golfo». Eppure ricordo di aver sentito Zarif raccontare qui a Roma, a portechiuse,diunincontroconi sauditinelquales’eratrovatoun accordodinon-interferenza... Non starà dicendo che occorre trovare un accordo a tutti i costi con l’Iran... «Niente affatto. Serve tutto fuorché un accordo purché sia, e infatti Kerry e Ashton stanno definendo una road map per arrivare al 24 novembre. E con Zarif avranno il primo incontro già sabato 25 ottobre. Ma occorre fare ogni sforzo per trovare un punto di mediazione, e tenere presente alcuni punti. L’Iran, l’accordo contro la proliferazione che altri non hanno sottoscritto, l’ha firmato. E i punti di discussione, anzitutto il numero delle centrifughe e il tipo di arricchimento nucleare, sono sostanzialmente gli stessi EPA Emma Bonino con il presidente iraniano Rohani lo scorso 22 dicembre a Teheran dai tempi di Khatami». Insomma, lei sottolinea le responsabilità dell’Occidente, che deve evitare di ripetere gli stessi errori. «E deve farlo non per generosità verso l’Iran, ma per se stesso, perché la carta di un accordo serio con l’Iran è l’unico possibile elemento cardine di un processo di stabilizzazione dell’in- tera regione. La posta in gioco è questa. Quello che temo, è che l’Occidente resti fermo su alleanze che ha ormai da vent’anni, e che in vent’anni non ci hanno portato da nessuna parte». Èall’ArabiaSauditachepensa? «L’odio sunnita-sciita non si è mai spento, è storico, culturale, religioso e geopolitico. Adesso è in atto una sorprendente alle- anza tra Arabia Saudita ed Israele, forse momentanea e fragile ma molto efficace sul Congresso Usa al quale Netanyahu ha detto che il problema non è l’Isis ma l’Iran. Il tutto in uno scenario mediorientale nel quale ogni Paese segue la propria agenda mentre si bombarda l’Isis. Dobbiamo invece considerare una differenza fonda- Svastiche con la stella di David sulla Spianata delle Moschee tà europee per insultare gli ebrei. Il ritrovamento segue di 48 ore il discorso pronunciato a Ramallah da Abu Mazen, presidente palestinese, nel quale ha invocato la «necessità di difendere il nostro santuario dalla dissacrazione compiuta dai coloni ebrei» da lui paragonati a «mandrie di bestiame». «Difendere Al Aqsa significa difendere Gerusalemme – ha aggiunto il leader dell’Anp – il gioiello della corona, capitale eterna dello Stato palestinese, senza il quale non ci sarà il nostro Stato». I toni accesi di Abu Mazen hanno coinciso con una manifestazione organizzata a Gaza da Hamas per «difendere Al Aqsa dalle minacce israeliane» mentre Khaled Meshaal, leader di Hamas in esilio, si è spinto fino HADASHOT 04 I simboli comparsi ieri per la prima volta sulla Spianata ad accusare il governo di Netanyahu di volersi «impossessare di Al Aqsa». La scelta di Autorità nazionale palestinese (Anp) e Hamas di aprire un fronte di attrito contro Israele sulla Spianata delle Moschee che si trova sul Monte Moriah dove la Bibbia vuole che avvenne il sacrificio di Isacco e dove sorgeva il Tempio di Salomone distrutto dai romani nell’anno 70 - è evidenziata da settimane di scontri fra manifestanti e polizia, culminati mercoledì scorso in una battaglia che ha visto i palestinesi innalzare barricate e lanciare bottiglie incendiarie. Abu Mazen si è spinto fino a minacciare Israele di «azioni legali internazionali». All’origine dell’attuale contenzioso c’è il fatto che, da oltre «Già, ma poi l’Arabia Saudita ha abbassato il prezzo del petrolio, mettendo in difficoltà anche Russia e Stati Uniti. Non mi pare una coincidenza...». Lei teme la pigrizia europea. Ma quali sono le posizioni su questa partita nella Ue, stante che l’Italia è tagliata fuori dal negoziato? «Mi pare ci sia una certa rigidità francese, mentre gli inglesi stanno negoziando per riaprire l’ambasciata a Teheran. La Germania è maggiormente consapevole della posta in gioco e della complessità dell’intero dossier mediorientale, e punta molto sulla diplomazia». un anno, piccoli gruppi di ebrei osservanti salgono due volte la settimana sull’Har Ha-Bait - il Monte del Tempio, luogo più sacro dell’ebraismo - protetti dagli agenti. Gli accordi fra Israele e Giordania che regolano lo status della Spianata dall’indomani della Guerra dei Sei Giorni del 1967 impediscono agli ebrei di pregarvi e per non violare tali intese gli ortodossi sostano solo su corridoi laterali senza praticare funzioni religiose. Ma il Waqf, l’Autorità musulmana che gestisce la Spianata, non gradisce le visite di ebrei ortodossi e Abu Mazen ha scelto di fare propria tale opposizione, suscitando le ire del ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman che lo accusa di «antisemitismo» per «aver affermato che gli ebrei in quanto tali non possono pregare in un’area di Gerusalemme». La tensione ha spinto il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, a parlare di «ripetute provocazioni che infiammano gli animi e devono cessare subito». LA STAMPA 70% il caso PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK La popolarità del presidente 2008 23 marzo 2010 Obama firma la legge sull’assistenza sanitaria (Obamacare) 60% 2011 2013 97% 5 giugno 2013 scoppia il caso Datagate Il crollo fra gli afroamericani 50% 78% 84% Centimetri - LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 21 agosto La Siria usa armi chimiche contro i civili SEGUE DALLA PRIMA PAGINA . Estero .13 Il duello in Kansas Unindipendente potrebbesalvare ilPresidente DALL’INVIATO A NEW YORK ndiamo incontro a una sconfitta devastante - si legge nel memo - se non riusciremo a mobilitare l’elettorato afro-americano come nel 2012. Al momento, però, non sembra che questo stia avvenendo». Le elezioni Midterm hanno un solo interrogativo aperto: chi avrà la maggioranza al Senato, perché il Gop è sicuro di conservare il controllo della Camera. Se i democratici perdessero questa partita, la presidenza Obama sarebbe finita, perché con il Congresso interamente nelle mani dell’opposizione non passerebbe più alcuna legge. Per centrare questo obiettivo, i repubblicani devono togliere «A 40% 2 maggio 2011 Viene ucciso Osama Bin Laden 30% 2009 2010 Fonte: Gallup 2011 2012 2013 2014 I neri scaricano Obama Democratici verso il flop Consensi a picco: al Midterm la Casa Bianca rischia di perdere il Senato In Ohio Il presidente americano Barack Obama tra alcuni sostenitori afroamericani durante la campagna elettorale del 2012 LA SFIDA PER IL CONGRESSO Un memo interno degli strateghi elettorali fa scattare l’allarme sei seggi al partito del presidente, senza perderne nessuno di quelli che già possiedono. Al momento Montana, West Virginia e South Dakota sembrano andati, e quindi il Gop ha bisogno di prendere altri tre senatori agli avversari. I candidati democratici più a rischio sono quelli in Alaska, Colorado, Iowa, Arkansas, North Carolina, Louisiana e New Hampshire. I repubblicani invece potrebbero essere sconfitti in Kansas, Georgia e Kentucky, complicando così la loro corsa alla maggioranza. I neri, in base ai calcoli dei sondaggisti, potrebbero risultare decisivi in Georgia, Louisiana, North Carolina, 19 agosto 2014 Il reporter Usa James Foley viene decapitato dall’Isis PABLO MARTINEZ MONSIVAIS/AP Arkansas, e forse anche in Kentucky, e quindi hanno il potere di determinare chi controllerà il Senato. Ma il problema, secondo il documento riservato del pollster democratico Cornell Belcher, è proprio qua: «Gli elettori afroamericani andarono alle urne in grandi forze nel 2008 e nel 2012, ma non sono ben posizionati per rifarlo nel 2014. Infatti, oltre metà di loro non sa neppure la data del voto Midterm». Cosa sta succedendo? Uno dei motivi dell’apatia sta nel fatto che Obama non è candidato. D’accordo, le elezioni saranno un referendum su di lui, ma non essendo il suo nome sulla scheda, la motivazione ad andare alle urne è meno forte. Il secondo motivo è la scarsa popolarità del presidente, per cui i candidati in bilico non vogliono che faccia campagna per loro, anche se sanno che servirebbe a mobilitare gli afro-americani, perché in cambio farebbe perdere troppi voti negli altri gruppi. La terza ragione, però, è il sostegno calante fra gli stessi neri per Obama. La comunità afro-americana lo aveva sempre guardato con un po’ di distacco, perché non lo considerava uno dei suoi: madre bianca, padre keniano, non veniva dai ghetti dei discendenti degli schiavi. Una volta alla Casa Bianca, poi, è stato troppo prudente nell’affrontare i temi razziali, venendo presto scaricato anche da intellettuali di peso come Cornel West. Ora questa insoddisfazione torna a pesare, e potrebbe costare ai democratici le elezioni di novembre. I democratici sono messi così male alle elezioni Midterm, che le loro speranze di conservare la maggioranza in Senato poggiano in buona parte sull’aiuto degli indipendenti. In Kansas, infatti, Greg Orman potrebbe battere il repubblicano in carica Pat Roberts, togliendo un seggio al Gop e quindi facendo salire a 7 il numero dei posti che l’opposizione dovrebbe sfilare al partito del presidente Obama per scavalcarlo. In South Dakota, invece, l’ex senatore repubblicano Larry Pressler sta portando via voti al collega di partito Mike Rounds, e questo potrebbe consentire la sua elezione, o il successo del democratico Rick Weiland. Il caso più curioso è quello del Kansas, dove qualche settimana fa il candidato democratico Chad Taylor ha deciso una ritirata strategica. I sondaggi non gli davano alcuna speranza di battere Roberts, mentre erano incoraggianti per il milionario indipendente Orman. A quel punto Taylor ha deciso di fare gioco di squadra e mettersi da parte, chiedendo di togliere il suo nome dalla scheda. Così ha lasciato campo libero ad Orman, che sommando i suoi voti a quelli dei democratici potrebbe sconfiggere Roberts. Poi si tratterebbe di convincerlo a votare in Senato con i democratici, o comunque non unirsi al gruppo dei repubblicani. Sono ipotesi complicate da realizzare, che però dimostrano le difficoltà in cui si trova il partito del presidente, a cui nelle ultime settimane si è aggiunta la «October surprise» dell’ebola, che secondo alcuni analisti è diventata la «Katrina» di Obama. Un segno della debolezza dell’amministrazione, che minaccia di pesare su tutti i candidati democratici alle ele[P. MAS. ] zioni Midterm. Quando il calcio diventa politica Durante il derby di Belgrado Chiesta la sospensione Corsica, la provocazione Bruciata la bandiera albanese “Ha legami con Hezbollah” Drappo con la testa di moro E salta la visita di Rama in Serbia Israele contro la squadra araba Scatta la rissa tra Nizza e Bastia MARKO DJURICA/REUTERS Tifosi del Partizan di Belgrado con torce e bengala in mano La «vendetta» dei tifosi serbi è arrivata puntuale. E ancora in uno stadio di calcio. Dopo la comparsa, con tanto di drone a guidarla, della bandiera della Grande Albania (martedì scorso) che ha costretto allo stop della partita di calcio valida per gli Europei 2016 fra Serbia e Albania, ieri una bandiera albanese è stata bruciata durante il der- by fra Stella Rossa e Partizan Belgrado. Il gesto ha avuto un’immediata conseguenza. Il premier albanese Edi Rama ha annullato l’incontro con il collega serbo Alexander Vucic (previsto per mercoledì 22). Il faccia a faccia è stato rinviato al 10 novembre. Quella di Rama sarebbe stata la prima visita in 68 anni di un premier albanese in terra di Serbia. Il Bnei Sakhnin è una squadra araba che milita nella Premier League del campionato di calcio israeliano ed ora è nella tempesta per una cerimonia dal sapore politico celebrata prima del match di sabato contro l’Hapoel Tel Aviv. Giocatori, dirigenti e presidente del Bnei Sakhnin hanno infatti reso omaggio ad un misterioso «finanziatore del Qatar» che ha versato 2 milioni di dollari nelle casse del club e il riconoscimento è stato consegnato nelle mani di un rappresentante del partito arabo Balad che, accettandolo, ha fatto il nome di Azmi Bishara. È stato proprio questo nome ad innescare il putiferio perché Bishara, fondatore di Balad e più volte deputato alla Knesset (il Parlamento israeliano), nel 2007 fuggì dallo Stato ebraico inseguito da un’indagine della polizia che lo accusava di aver «spiato per conto di Hezbollah» durante il conflitto avvenuto nel Libano del Sud l’anno precedente. Da allora Bishara vi- SCOTT HEPPELL/AP JEAN CHRISTOPHE MAGNENET/AFP Tifosi del Bnei Sakhnin Il portiere Jean Louis Leca con la bandiera della Corsica ve in Qatar, dove dirige un centro studi vicino alla famiglia reale, che è poi uno dei maggiori finanziatori di Hamas. Da qui la reazione del ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, che ha proposto la sospensione di Bnei Sakhnin dal campionato di calcio «per aver pubblicamente ammesso legami con una spia del nemico». Un’altra bandiera scatena una rissa nel calcio. Al termine del derby tra Nizza e Bastia (0-1) di Ligue-1, il portiere di riserva del Bastia, Jean Louis Leca, ha pensato bene di festeggiare entrando in campo con la bandiera della Corsica con l’effigie del moro. Leca è stato subito circondato dai giocatori del Nizza e da diversi tifosi - già irritati per la [M.MO.] sconfitta - che gli hanno strappato di mano la bandiera scontrandosi con i supporter avversari: il bilancio è stato di diversi contusi e 4 arrestati. Il gesto del portiere voleva essere una risposta al prefetto di Nizza che aveva vietato ai corsi di esporre o indossare simboli inneggianti all’indipendentismo, proprio per cercare di prevenire incidenti. 14 .Estero STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 LA RIVELAZIONE DELLO «SPIEGEL» ARRIVA DUE GIORNI DOPO IL FLOP DEI COLLOQUI MERKEL- PUTIN A MILANO “L’aereo malese abbattuto da un missile dei filorussi” Il capo degli 007 tedeschi: “Abbiamo fotografie e prove satellitari” Accuseeinchieste La posizione americana 1 Sin dalle prime ore do- po il disastro nei cieli ucraini, Washington ha puntato il dito contro i ribelli filorussi. Pur parlando di «prove» e di immagini satellitari che dimostravano - secondo gli Usa - trasferimento di tecnologia bellica oltre confine, gli 007 Usa non hanno mai mostrato la «pistola fumante». Nel disastro del 17 luglio nei cieli ucraini morirono 298 persone di cui 189 olandesi si Bassi (189 delle vittime erano olandesi) ha presentato un rapporto preliminare, nel quale attribuiva il disastro a «frammenti dinamici di corpo estraneo». In altre parole, un missile di cui gli olandesi però non hanno specificato le caratteristiche e la provenienza, chiedendo di svolgere ulteriori indagini sul luogo dello schianto, reso irraggiungibile dai combattimenti e dalle mine. Ora Berlino afferma di possedere la «pistola fumante». E il ministro degli Esteri australiano Julie Bishop ha rivelato ieri di aver ottenuto da Putin, incrociandolo in un corridoio del vertice milanese, la promessa di «esercitare la sua influenza» sui guerriglieri filorussi per permettere agli esperti internazionali di recuperare i resti delle vittime e i rottami del velivolo necessari per le indagini, prima dell’arrivo dell’inverno. ANASTASIA VLASOVA /EPA Un separatista russo sul luogo del disastro del Boeing malese nell’Ucraina orientale ANNA ZAFESOVA «Il Boeing malese è stato abbattuto dai separatisti filorussi». Un sospetto che era certezza per molti, ma che per la prima volta viene confermato da una fonte autorevole come i servizi segreti tedeschi. Un rapporto del capo del Bnd, lo spionaggio estero della Germania, Gerhard Schindler, al comitato per il controllo sull’intelligence del parlamento di Berlino, e contenente «ampie prove, incluse immagini satellitari e fotografie», giunge infatti a questa conclusione senza lasciare spazio ad altre ipotesi. E il fatto che «Der Spiegel» il caso LUCIA SGUEGLIA MOSCA on è un nuovo Kursk», assicura Mosca. Ma ha i contorni di una «Caccia a Ottobre Rosso» il giallo che da ieri sera ha per presunto protagonista un sottomarino russo che si sarebbe «perso» nelle acque territoriali svedesi, forse in avaria, oppure mentre spiava. L’allarme viene dalla Svezia, che da venerdì ha lanciato una massiccia operazione nel Mar Baltico a Kanholmsfjärden, circa 50 chilometri a est di Stoccolma, alla ricerca di «attività subacquee straniere» con navi ed elicotteri militari, più di 200 soldati di unità anfibie, a seguito a un non precisato «avvistamento» da «fonte credibile». «Un’operazione di intelligence» per un portavoce delle forze armate svedesi, che aggiunge: «Continueremo fino a quando sarà necessario». Secondo il quotidiano «Svenska Dagbladet», l’azione sarebbe partita dopo l’intercettazione di una comunicazione radio criptata in rus- «N pubblichi questa rivelazione due giorni dopo lo spinoso faccia a faccia tra Angela Merkel e Vladimir Putin a Milano fa sospettare che il caso del Boeing sia stato tra i «dissidi» che secondo il Cremlino hanno rovinato il colloquio. Berlino sostiene che il «Buk» sia stato rubato ad una guarnigione ucraina e non sia russo Dopo che a Milano non è stato raggiunto nessun accordo, né sul gas, né sulla tregua nell’Est ucraino, la Russia torna sotto attacco sulla vicenda più tragica e misteriosa di questa guerra. Secondo le prove fornite dagli agenti del Bnd, il Boeing malese che volava da Amsterdam a Kuala Lumpur con 298 persone a bordo è stato abbattuto il 17 luglio scorso, sopra il Donbass, da un missile terra-aria Buk lanciato dai separatisti russi. I servizi tedeschi smentiscono completamente le accuse di Mosca sulla responsabilità dei caccia ucraini. Anche il governo di Kiev viene però accusato di aver «manomesso» delle fotografie, e soprattutto Schindler è propenso a credere che il Buk fatale sia stato rubato dai separatisti da una guarnigione ucraina. Circostanza che Kiev ha sempre negato, sostenendo che il missile era arrivato dalla Russia e rispedito oltre confine dopo che i separatisti si erano accorti di aver colpito invece di un cargo militare ucraino un aereo civile. Resta comunque la domanda su chi aveva manovrato il missile, visto che anche ieri il «vicepremier» dei separatisti Andrey Purghin è tornato a negare ogni responsabilità spiegando che nessuno dei miliziani aveva le competenze da militare specificatamente addestrato per operarlo. Finora nessuno aveva accusato Mosca e i suoi seguaci di Donetsk con «prove esenti da dubbi», come dice Schindler. Subito dopo il disastro Washington aveva dato la colpa ai russi, ma pur facendo riferimento a fonti di intelligence non ha mai presentato la prova della «pistola fumante», anche se diverse testimonianze anche di esponenti separatisti confermavano i sospetti. Il 9 settembre scorso il Board per la sicurezza aerea dei Pae- I risultati olandesi 1 Nessun verdetto defi- nitivo è scaturito dall’inchiesta del Board per la sicurezza aerea dei Paesi Bassi. Il rapporto attribuisce il disastro a «frammenti dinamici di corpo estraneo», praticamente un missile di cui non si conoscono le caratteristiche. Nessuna indicazione invece su chi lo ha lanciato. La caccia a Ottobre Rosso va in scena al largo di Stoccolma TEST A MADRID L’infermiera spagnola non ha più il virus Ebola MADRID L’infermiera spagnola Teresa Romero, colpita dall’Ebola, non mostra più presenza del virus nel sangue. Una buona notizia sul fronte della lotta alla malattia, che giunge nel giorno in cui l’Organizzazione mondiale della Sanità ha ammesso errori e miopia nell’affrontare l’emergenza. Secondo fonti dell’ospedale Carlos III di Madrid, un test volto a individuare il virus praticato ieri sulla donna, 44 anni, ricoverata dal 6 ottobre, è risultato negativo. Tuttavia la cautela è d’obbligo. Se anche un secondo test darà risultato negativo, il caso potrà dichiararsi praticamente chiuso, ma non per questo la paziente potrà essere dichiarata guarita e dimessa. Romero ha infatti una grave infezione ai polmoni e solo tre giorni fa ha ricominciato a mangiare. La donna, dicono i sanitari citati da «El Pais», dovrà restare in osservazione per altre tre settimane per esser certi che non si riprenda l’Ebola (il virus ha un’incubazione che dura 21 giorni) e solo se l’infezione non si riprodurrà potrà esser dichiarata guarita. Intanto, l’Oms si fa un duro esame di coscienza. Staff incompetente, nomine politiche in Africa e burocrazia. Un mix «fatale» che ha impedito all’Organizzazione di cogliere la «tempesta perfetta che stava arrivando». Intanto negli Usa la nave da crociera «Carnival Magic» è rientrata in Texas dopo essere stata rifiutata da Messico e Belize per avere a bordo un tecnico dell’ospedale di Dallas venuto a contatto con i test del «paziente zero». I controlli effettuati sulla nave sono risultati negativi. SCONTRI NELLO XINJIANG Blitz al mercato Commando uiguro uccide La Svezia: attività sospette, c’è un sottomarino russo. Mosca nega 18 persone so su una frequenza riservata alle emergenze, proveniente da un luogo imprecisato tra la costa al largo di Stoccolma e l’enclave russa nella Ue di Kaliningrad, dove ha sede la flotta russa del Baltico. Ma Mosca nega, o prende tempo: «Le navi e i sottomarini della marina russa stanno operando secondo i piani nelle acque degli oceani del mondo. Unità militari russe non sono coinvolte in situazioni straordinarie, men che meno di emergenza», afferma un portavoce della Difesa russa. Quel sommergibile «non può essere russo», dichiara una fonte anonima della Flotta di Mosca al bisettimanale «Novaya Gazeta»: due dei tre sottomarini russi di stanza nel Mar Baltico, il «Dmitrov» e il «Vyborg» - si troverebbero in cantiere a Kaliningrad, mentre il vettore di mini-sommergibili «Orenburg» è in rada in attesa di riparazione. Qualcuno però mormora che una nave rico- Pattuglia La motovedetta svedese HMS Visby incrocia nel Mar Baltico alla ricerca di segnali del sommergibile russo MARKO SAAVALA/TTNEWS/AFP gnitrice russa sarebbe già partita alla ricerca dell’«oggetto misterioso». Una storia degna della Guerra Fredda che ricorda la vicenda del sottomarino sovietico U137 che nel 1981 si incagliò proprio nelle acque svedesi. E, in tempi più recenti, la tragedia del sottomarino ato- mico russo Kursk che nell’agosto 2000 affondò nel Mar di Barents con tutto il suo equipaggio di 118 persone, i soccorsi partirono in ritardo perché le autorità mantennero a lungo il segreto. Dopo il crollo dell’Urss, Stoccolma ha protestato diverse volte per presunte violazioni anche del proprio spazio aereo da parte di Mosca, l’ultima con due caccia lo scorso 17 settembre. E i Paesi costieri del Baltico hanno ripetutamente denunciato l’intensificarsi di manovre militari russe ai loro confini. A Stoccolma nessun commento dalle sfere politiche. Ma la caccia all’oggetto misterioso continua. HONG KONG Ancora un massacro nello Xinjiang, la patria della minoranza etnica degli uiguri nel nordovest della Cina. Ventidue persone sarebbero rimaste uccise (il 12 ottobre ma si è saputo solo ieri) dopo un attacco al mercato ortofrutticolo di Maralbeshi, a Kashgar, capitale del Xinjiang del Sud. Secondo quanto riportato dalla polizia, l’aggressione ha avuto come protagonisti quattro uiguri armati di coltello e piccole bombe a mano che si sono scaraventati contro la polizia, i commercianti cinesi e i loro clienti . «I quattro sono arrivati su due motociclette intorno alle 10:30 di mattina - ha raccontato un poliziotto -; due hanno subito aggredito gli agenti che erano di pattuglia, mentre gli altri due hanno preso di mira i banchi dei cinesi di etnia han». [I. M. S. ] LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 La storia FILIPPO FIORINI BUENOS AIRES E ra una fortuna da più di un miliardo di dollari in ville, terreni, gioielli, auto, abiti, mobili e opere d’arte, ma oggi ne resta a malapena il 2 per cento: 20 milioni di dollari in beni di lusso sparsi per i sotterranei di una banca, che sono bastati a scatenare la guerra giudiziaria che torna in campo questa settimana a Buenos Aires, ma che non riescono a dare prova di quel che a suo tempo fu il tesoro del generale argentino Juan Domingo Peron, accumulato nel corso di tre mandati presidenziali e trafugato nell’arco di quarant’anni di furberie, ambigue aste di beneficenza e strane rivendicazioni di diritto. DOPO IL COLPO DI STATO Nel 1955 gli ufficiali fecero l’inventario delle proprietà: valevano oltre 1 miliardo RAZZIE CONTINUE Negli anni dell’esilio quella ricchezza è stata decimata: ora ne resta il 2 per cento La diatriba per il bottino accumulato in vita dall’uomo che più di ogni altro ha influenzato la storia del suo Paese iniziò il 16 giugno del 1955. Quel giorno, la marina si alzò contro il suo governo, scontrandosi col resto dell’esercito e bombardando la Plaza de Mayo. Peron sopravvisse, ma morirono 400 civili e di lì a tre mesi il presidente fu cacciato da una nazione che rasentava la guerra civile. Gli ufficiali saliti al potere ordinarono l’inventario di tutte le proprietà dell’ex presidente e riempirono circa 5 mila libri contabili con migliaia di oggetti, arrivando a un totale che superava il miliardo di dollari. Durante le peregrinazioni dell’esilio, che sarebbero terminate nella villa di Puerta de Hierro fuori Madrid, Peron diceva di vivere con poche cose: «Quel che ho lo sapete. I miei stipendi da presidente li ho donati o restituiti. Ho due case in Argentina e godo dei diritti del libro “La Ragione della mia vita” - l’autobiografia della defunta moglie Evita, che gli fruttava 1.500 dollari ogni tre mesi - se qualcuno trova qualcos’altro, se lo può tenere». Molti però presero troppo sul serio Famigliari e amici si spartiscono quel che resta della fortuna dell’ex presidente 20 5 milioni mila Il valore in dollari dei beni rimasti del tesoro di Peron I libri contabili con l’inventario delle sue proprietà A Buenos Aires L’ex presidente Juan Domingo Peron con la moglie Evita affacciati dal balcone della Casa Rosada AP questa sua affermazione. Mentre pianificava un rientro che avrebbe tardato quasi vent’anni, rapide e tuttora anonime mani spogliavano metodicamente quegli averi che, per decreto, avrebbero dovuto essere custoditi dalla banca depositaria. Insulti e minacce sul web, lanciati facendosi scudo dell’anonimato sui social network, non possono restare impuniti. Al contrario: è necessario inasprire le pene, nel tentativo di fermare un fenomeno che è fonte di disturbo sociale. Ne è convinto il governo di Così, i gioielli che Evita indossava nelle sue raggianti apparizioni sui balconi della Casa Rosada venivano sostituiti da pietruzze senza valore. Le sue scarpe di marca, cambiate con dozzinali calzature da bottega. I capolavori donati dai dignitari DOMENICA IL SECONDO TURNO DELLE PRESIDENZIALI Brasile, l’ammissione della Rousseff “Giro di tangenti intorno a Petrobas” Clamorosa ammissione di Dilma Rousseff a una settimana dal secondo turno delle elezioni. La presidente brasiliana ha confermato l’esistenza di fondi neri del colosso petrolifero statale Petrobras con cui sarebbero state versate tangenti ai politici. Lo scandalo di corruzione di Petrobras è stato il cavallo di battaglia dello sfidante Neves in campagna elettorale. 1 Londra, due anni di galera ai molestatori su Internet LONDRA Estero .15 Argentina, la battaglia degli eredi Sfida in aula per il tesoro di Peron IL REGNO UNITO DICHIARA GUERRA AI «TROLL» Il governo Cameron inasprisce le pene per chi minaccia e insulta sul Web . Londra, che lancia così la sua guerra ai «troll», i molestatori su Internet, proponendo che le pene detentive previste in questi casi vengano quadruplicate: dagli attuali sei mesi, a due anni. Una stretta necessaria, secondo le autorità britanniche, per contrastare una forma di violenza che, con l’ausilio della Rete, sembra diffondersi a macchia d’olio. L’urgenza per l’intervento è emersa in seguito ad alcuni casi che hanno fatto clamore nel Regno Unito. L’ultimo è stato quello che ha coinvolto una nota presentatrice tv. Ma è noto anche il caso dei coniugi McCann - i genitori di Maddie, la Dilma Rousseff, 67 anni bimba scomparsa nel 2007 in Portogallo mentre era in vacanza con la famiglia - che sono da tempo bersaglio di questo tipo di persecuzione. «Quelli che commettono questi atti sono dei codardi che stanno avvelenando la nostra vita nazionale - ha tuonato il ministro della Giustizia britannico, Chris Grayling, annunciando l’iniziativa -. Nessuno dovrebbe permettere tali manifestazioni di odio. Ecco perchè quadruplicheremo le pene». «Troll» è un termine ormai di uso corrente nel gergo della comunicazioni via Web: trae spunto dal nome di creature mitologiche dei Paesi nordeuropei, ma il verbo inglese «to troll» significa muovere un’esca per indurre un pesce ad abboccare all’amo. Secondo il gergo di Internet, i troll sono quegli utenti che interagiscono con altri al solo scopo di disturbare determinati dibattiti online o [E. ST.] fomentare gli animi. del mondo, barattati con dei falsi. Quando finalmente nel 1973 Peron riuscì a tornare in patria, stravinse le elezioni ma, un anno dopo, morì lasciandosi dietro tre matrimoni e nessun figlio. La sua ultima moglie, Isabela Martinez detta Isabelita (che tuttora vive in Spagna), ereditò un patrimonio in gran parte ipotetico e fu accerchiata da molti sedicenti beneficiari. Per pagare le sorelle di Evita, per esempio, vendette la villa di Puerta de Hierro per 4 milioni di dollari. Poi, mandò un avvocato in Svizzera, a caccia di quei conti segreti che non si trovarono mai. Stessa sorte, anche per il ricavato delle aste realizzate nel corso degli Anni 80: nessun soldo. Uno dei principali pretendenti alla fortuna peronista è Mario Rotundo, un ambiguo imprenditore che conquistò la fiducia del vecchio Peron ai tempi dell’esilio. Affermando che il General lo designò unico erede, è già riuscito a ottenere per sé e per la sua fondazione centinaia di pezzi pregiati. Questa settimana, affronterà di nuovo Isabelita in tribunale, ma invece delle auto di lusso che sono appartenute a Peron, dovrà puntare a quel che resta nel garage: una Justicialista bicolor, coupé di produzione argentina che vale 10 volte meno dei pezzi pregiati che c’erano una volta. Al posto degli abiti da sera di Evita, invece, dovrà accontentarsi dell’intimo di seta che i ladri hanno lasciato nel suo guardaroba, dopo una spoliazione durata più di mezzo secolo. 16 .Cronache STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 IL PRIMO CITTADINO DI FRONTE ALL’ESASPERAZIONE DOPO IL DRAMMA DEL BISAGNO VIA LA PATENTE A Courmayeur dopo l’alluvione Critiche al sindaco di Genova Sacerdote contromano per 15 km sulla A1 ROMA Contestato da una donna mentre è al ristorante: “La sua città soffre” MARCO RAFFA GENOVA Il sindaco di Genova Marco Doria, che sabato sera si trovava con moglie e figli in un ristorante di Courmayeur, il «Cadran Solaire», è stato contestato da un cliente del locale che, avendolo riconosciuto, gli ha rimproverato «di essere qui, mentre Genova soffre per le conseguenze dell’alluvione». Il sindaco non ha risposto, mentre la moglie ha replicato alla sconosciuta contestatrice «Si vergogni lei, io sono libera di portare i miei figli dove voglio». Controreplica della cliente, «Lei sì ma non il sindaco di Genova». «Marco Doria è un nostro cliente da anni - ha confermato ieri il proprietario del “Cadran Solaire”, Domenico Pugliese - ma di questo presunto battibecco sabato sera nel locale non si è accorto nessuno, a cominciare dal sottoscritto». L’episodio, invece, è stato riferito ieri dal «Secolo XIX» e rilanciato anche - da un utente - sul profilo Facebook del primo cittadino di Genova. Il quale ha scelto, per commentare l’episodio tramite il suo portavoce, di rendere nota la sua agenda nei giorni che hanno preceduto il weekend. Senza negare, peraltro, «di aver dedicato il pomeriggio di sabato alla famiglia». La replica del portavoce In prima linea Il sindaco non vuole commentare ma rende pubblica la sua agenda di impegni LUCA ZENNARO/ANSA Genova sta faticosamente rialzando la testa dopo l’ultima alluvione «Venerdì mattina alle 8, come sindaco della città metropolitana, Doria ha visitato Campoligure, Rossiglione e gli altri centri alluvionati della Valle Stura; alle 13 a Palazzo Spinola si è incontrato con il prefetto di Genova e ha quindi presenziato all’insediamento del nuovo Consiglio della città metropolitana. Nel pomeriggio, a Palazzo Tursi, ha partecipato a varie riunioni con assessori e tecnici sull’emergenza rifiuti seguita alla chiusura della discarica comprensoriale di Scarpino; ha lavorato in ufficio fin quasi alle 22. Il giorno dopo, sabato, in mattinata si è di nuovo occupato del caso rifiuti e di ulteriori provvedimenti a favore degli alluvionati; il pomeriggio è stato dedicato alla famiglia. Ieri mattina, domenica, il sindaco ha visitato il civico museo di storia naturale di via Brigata Bisagno, il museo cittadino più pesantemente colpito dall’alluvione, e un laboratorio di analisi mediche della zona di Brignole a sua volta devastato dalle acque del Bisagno. Nel pomeriggio, Palazzo Ducale, ha rappresentato il Comune di Genova alla consegna del premio che il Centro culturale Primo Levi ha assegnato al genicologo congolese Denis Mukwege, da 14 anni in campo contro gli stupri di guerra». Non è la prima volta che i principali amministratori di Genova e della Liguria sono contestati per impegni, familiari o non, che coincidono con le emergenze cittadine. Venerdì 9 ottobre, mentre Genova veniva sommersa dal DANNI E FERITI Ultras devastano la stazione di Trani fango per l’esondazione di Bisagno e Fereggiano, il sindaco Marco Doria era al teatro lirico Carlo Felice per l’apertura della stagione. «Un impegno istituzionale come presidente del teatro, in assenza di segnalazioni di pericolo da parte della Protezione civile» ha spiegato poi. Non riuscendo peraltro a cancellare la valanga di critiche che ne è seguita. Meno drammatico l’infortunio occorso al governatore della Liguria Claudio Burlando, che nel settembre 2013 «bigiò» una seduta del Consiglio regionale «per motivi personali», salvo poi postare su Facebook le foto dei funghi raccolti quel giorno in una scampagnata con la famiglia a Rondanina in val Trebbia. Corrado annuncia la morte della mamma Clelia Balestra ved. Torchio Si ringrazia parenti e personale medico ed infermieristico dell’ospedale Martini. Santo Rosario oggi ore 17,30 parrocchia Maria Madre della Chiesa, Torino. Funerali domani ore 11 in Tigliole d’Asti. No iori ma opere di bene. – Torino, 18 ottobre 2014 O.F. Eurofunerali - tel. 011.389335 Corsa da brividi sull’A1 per un sacerdote di 77 anni, originario della provincia di Roma. A bordo della sua Opel Agila, il prete ha viaggiato contromano sulla Roma-Napoli, nel tratto compreso tra Frosinone e Anagni, senza scontrarsi con le vetture dirette in senso opposto e che in più occasioni sono riuscite a evitarlo solo per poco. Numerose le segnalazioni alla polizia e immediato intervento di una pattuglia della polizia stradale, che si è messa davanti al traffico per evitare il peggio. Il sacerdote è stato raggiunto poco dopo e fermato in una piazzola di sosta vicino, quando ormai aveva percorso diversi chilometri ad altissimo rischio. Scosso dopo essersi reso conto di quello che poteva accadere, il prete è stato portato negli uffici della polizia stradale e davanti ai poliziotti non ha saputo spiegare il perché della sua corsa contromano lungo la corsia riservata al transito regolare dei veicoli. Inevitabile, per lui, la revoca della patente, il fermo della vettura e una multa salata, circa duemila euro. Dopo i provvedimenti presi nei suoi confronti, il sacerdote è stato quindi accompagnato a casa. Dove forse si sarà raccolto in preghiera per non avere provocato né morti né feriti. Cristianamente è mancata Ernestina Melano anni 86 L’annunciano il iglio Mauro, la sorella Luisa, il iglioccio Guido con Maddalena, Alberto e Laura e parenti tutti. S. Rosario lunedì 20 alle ore 20,30 e Funerali martedì 21 alle ore 10 nella chiesa di Madonna di Campagna. La presente è partecipazione e ringraziamento. – Torino, 18 ottobre 2014 E’ mancato il TRANI Cristianamente è mancato CLAUDIO SEBASTIANI/ANSA DA PERUGIA AD ASSISI In 100 mila alla Marcia della Pace 1 Almeno 100 mila persone hanno partecipato ieri alla marcia della pace tra Perugia e Assisi per dire che «Cento anni di guerre bastano», un secolo dopo la Prima guerra mondiale.Tra la folla c’erano la presidente della Camera, Laura Boldrini, don Luigi Ciotti e Nichi Vendola. Il Papa, dopo quello di ieri del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio. CHIUSE DA OGGI LE VIE DA PIAZZA DEL POPOLO Roma pedonalizza anche il “Tridente” ROMA Il centro di Roma diventa sempre più pedonale. Dopo i Fori Imperiali oggi tocca al Tridente, ovvero le tre strade che si diramano da Piazza del Popolo nel cuore di Roma: via del Babbuino, via di Ripetta e via del Corso. Tutto pronto per la nuova mini-Ztl accolta da polemiche ma anche da applausi, addio al traffico nel salotto di Roma con stop ad auto e moto dei non residenti. La prima isola ambientale della Capitale sarà attiva dal lunedì al venerdì dalle 6.30 alle 19 e sabato dalle 10 alle 19. A delimitare l’area pedonale cinque nuovi varchi d’accesso, a via Ripetta, via Capo le Case, via Condotti, via dei Pontifici e la salita di San Sebastianello. A presidiarli da domani venti vigili urbani che saranno lì fino al 7 gennaio, giorno in cui entreranno in funzione i nuovi varchi elettronici. Per ovviare agli inconvenienti della settimana di rodaggio il Campidoglio ha varato 350 nuovi parcheggi per i motorini. Perchè proprio dai centauri sono arrivati numerose proteste anche sul «dove» parcheggiare per poi accedere inesorabilmente a piedi nell’area. Proteste sfociate anche in un flash mob con decine di motorini che hanno invaso la Ztl. Le regole varate dal Campidoglio sono ferree: nella nuova Ztl Tridente possono entrare solo bus, taxi e Ncc, i residenti e domiciliati in Ztl A1, chi ha un laboratorio artigianale, lavoratori notturni, proprietari di posto auto interno ai fabbricati, chi deve accompagnare figli a scuola, mezzi di emergenza. Ferrovieri aggrediti, due treni danneggiati e tredici convogli che hanno fatto registrare ritardi fra 40 e 200 minuti: è il bilancio di quanto avvenuto ieri Trani dove una sessantina di teppisti diretti a Molfetta per seguire la partita di calcio Trani-Molfetta hanno occupato i binari. Il Gruppo Ferrovie Italiane nelle prossime ore - viene annunciato in un comunicato sporgerà denuncia all’Autorità giudiziaria. Nessuno dei passeggeri è rimasto ferito. «Il comportamento incivile e aggressivo di un gruppo di sostenitori della squadra di calcio di Trani, diretti a Molfetta, - si legge nella nota di Fs Italiane - ha fortemente rallentato e bloccato per tre ore nel pomeriggio la circolazione ferroviaria nella stazione di Trani, sulla linea Bari - Foggia». «Un folto gruppo di tifosi, inizialmente una sessantina di persone, dalle 14 alle 18 ha imperversato nella stazione di Trani, tanto - si rende noto nel comunicato - che è stato necessario, per motivi di sicurezza, bloccare il traffico in arrivo e partenza». La circolazione ferroviaria è stata bloccata dalle 14 alle 15 e dalle 16 alle 18. Adriano Balocco anni 69 L’annunciano: la moglie Franca Chiesa; le iglie: Cristina, Antonella, Tatiana e famiglie; parenti tutti. S. Rosario lunedì 20 corr. alle ore 20,30 e Funerali martedì 21 corr. alle ore 15,30 nella chiesa parrocchiale di Mappano, Caselle. Il presente è partecipazione e ringraziamento. – Lanzo T.se, 19 ottobre 2014 cav. Mario Paolini di anni 78 Addolorati lo annunciano tutti i famigliari. Funerali domani ore 10 parrocchia S. Cottolengo. – Torino, 20 ottobre 2014 O.F. Audisio - tel. 011.254140 ANNIVERSARI 1997 2014 Salvatore Giuliano E’ mancata all’affetto dei suoi cari Anna Bianco in Urbani Lo annunciano Vittorio, Emanuela, Monica e i suoi cari. Santo Rosario martedì 21 ore 17,45 parrocchia Gran Madre. Funerali mercoledì ore 10 medesima parrocchia. – Torino, 20 ottobre 2014 O.F. Eurofunerali - tel. 011.389335 E’ mancata Carla Bosco ved. Carelli Lo annunciano: i nipoti, cognati e parenti tutti. Un vivo ringraziamento alla dottoressa Annamaria Popolo. Rosario lunedì 20 ottobre ore 18,30. Funerali martedì 21 ottobre ore 11,45 parrocchia Gesù Redentore, Torino. Il presente è partecipazione e ringraziamento. – Torino, 19 ottobre 2014 O.F. Gariglio - tel. 011.722452 E’ mancato Giovanni Pautassi Lo annunciano i igli: Paola, Manuela, Monica e Roberto, parenti tutti. Funerali in Ceresole d’Alba lunedì 20 ottobre alle ore 15 in parrocchia. – Ceresole d’Alba, 18 ottobre 2014 Con ininito affetto. Enza, Andrea, Rossella. 1982 2014 Andrea Pelazza Sei sempre al nostro ianco. Il tuo annuncio su senza recarti allo sportello. Telefona allo 011-6665280 / 011-6548711 Basteranno pochi minuti per dettare il testo che desideri pubblicare Servizio riservato ai privati Pagamento solo con carta di credito Orari: dal lunedì al venerdì 9.30 - 20.00 sabato 17.00 - 20.00 domenica e festivi 18.00 - 20.00 Si pregano gli utenti del servizio telefonico di tenere pronto un documento di identiicazione per poter dettare gli estremi all’operatore (Art. 119 T.U.L.PS.) LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Cronache .17 . VIA ALLA MOBILITAZIONE IN TUTTA ITALIA PER CHIEDERE LA STABILIZZAZIONE I precari della giustizia bloccano i tribunali Una settimana di sciopero per procuratori e giudici “onorari”: il governo non mantiene gli impegni MASSIMILIANO PEGGIO TORINO sciopero, bloccando la maggior parte dell’attività giudiziaria dei tribunali italiani, per protestare contro le recenti proposte di riforma del Governo, in contrasto con le promesse elargite la scorsa estate ai rappresentanti sindacali dal ministro della Giustizia Andrea Orlando in vari incontri. «Le nuove Ogni giorno difendono i diritti degli altri rappresentando lo Stato in tribunale. In compenso, nessuno difende i loro diritti, nemmeno lo Stato che li ha introdotti nel sistema giudiziario nel 1998 come soluzione temporanea ai malanni cronici dei tribunali. Anzi, contro una recente sentenza pilota di un giudice del lavoro di Torino, che ha riconosciuto loro il diritto alla previdenza, il Ministero della Giustizia ha presentato riNel 1998 furono corso in appello, per introdotte queste non pagare un centesifigure precarie mo di contributi. Sono le toghe onorarie, pomposamente chiamate così perché di fatto non sono magistrati ordinari. Sono tutti «precari della giustizia», pagati a cottimo: 98 euro ad udienza. Sono circa 3800 magistrati suddivisi in Giudici e pubblici giudici e procuratori ministeri che non sono onorari, chiamati in «di carriera» in Italia gergo tecnico «Got» e «Vpo». I giudici in servizio sono 2044, i procuratori 1737. Altro che ferie prolungate dei colleghi ordinari. Loro, se vanno in vacanza, restano senza stipendio, che lo Stato chiama «inLa retribuzione che dennità». E guai a dericevono per ogni siderare di avere figli: udienza celebrata la maternità se la sognano. Da oggi, e per tutta la settimana, saranno in 16 anni linee esposte dal Ministro - afferma l’unione nazionale magistrati onorari - hanno rivelato che le riunioni al ministero erano state solo un simulacro, non avendo il governo alcuna intenzione di stabilizzare i magistrati onorari». Anzi, l’indirizzo del Governo è quello di adottare una maxi proroga degli incarichi, in linea col passato. E, secondo i consigli del ministro, questo tempo potrebbe essere utilizzato dai magistrati onorari per «guardarsi intorno», alla ricerca di nuovi impieghi. Pre- cari «recidivi» e beffati. A Torino, uno dei centri più attivi dell’astensione, i procuratori onorari hanno deciso di andare al di là della protesta. Per scrivere una loro proposta di legge da presentare al premier Renzi, andranno in ufficio anche di notte. Saranno le «Notti della Giustizia», destinate a comporre un «controcanto» di norme al disegno di legge del Governo. Propongono il «mantenimento dei contenuti di efficienza» ma anche «la permanenza in servizio fino all’età pensionabile, secondo il modello dell’Ufficio del Processo, che valorizzerà la professionalità acquisita dai magistrati onorari, e tutti i diritti dei lavoratori previsti dalla Costituzione». Alle «Notti della Giustizia» ha dato pieno appoggio il procuratore capo di Torino, Armando Spataro, scrivendo una lettera all’Associazione Nazionale Magistrati per chiedere ai colleghi di scendere «decisamente in campo al fianco della magistratura onoraria». Appello accorato. «Condivido - ha scritto Spataro - le loro rivendicazioni e il non accontentarsi della ulteriore reiterabilità dei mandati quadriennali senza che sia loro riconosciuto il diritto di lavorare con serenità e di esercitare con dignità le loro funzioni in nome dello Stato, fino all’età pensionabile: immagino quanto sia dura la prospettiva di un gravoso impegno per venti/trent’anni per far fronte a problemi non risolti per poi trovarsi di colpo “in strada”, senza diritto ad un trattamento pensionistico». Il procuratore di Torino 3800 persone Noi dobbiamo decisamente scendere in campo al fianco della magistratura onoraria, di cui condivido le rivendicazioni 98 euro GIUSEPPE CAROTENUTO/IMAGOECONOMICA Le storie Paola, 41 anni Micaela, 42 anni “Per lo Stato siamo solo dei fantasmi” “Gravidanza? Con la colletta dei colleghi” Sul precariato della magistratura onoraria, Paola Bellone, classe 1973, lo scorso anno ha scritto anche un libro per denunciare le contraddizioni nel nostro sistema giudiziario, raccogliendo le storie affrontate in udienza da molti colleghi. Titolo eloquente: «Precari Fuori-legge». Dal 2007 si occupa dei diritti dei magistrati onorari. «In questi anni - dice - ho avuto modo di incontrare rappresentanti di governo, politici, esperti. Tutti si interessano ai nostri problemi, ci ricoprono di attestati di merito e di lusinghe, ma nessuno ci aiuta davvero a stabilizzare il nostro impiego». Lei, come i colleghi, è orgogliosa del suo ruolo, cresciuto nel tempo grazie alla maggiore collaborazione con i colleghi togati. «Nonostante la nostra funzione delicata, in seno al sistema giudiziario, per lo Stato non siamo considerati come gli altri lavoratori. Non abbiamo diritti. Io lavoro in media dieci ore al giorno». È tra i promotori della riforma. Più volte si è seduta al tavolo col ministro Orlando ed è rimasta delusa della risposte ottenute. «Per la nostra funzione sarebbe ideale creare un “Ufficio del Processo”, inteso come collaboratori dei magistrati ordinari, come avviene in altri Paesi. Un sistema che altrove funziona». La sua vita è scandita dagli orari delle udienze e dei fascicoli processuali. «Vivendo da precaria, ne va di mezzo anche la tua vita privata. Devi sacrificare amicizie, serate e occasioni di divertimento. Il guaio vero è che adoro il mio lavoro». [M. P.] Armando Spataro Scatta oggi nei tribunali l’agitazione dei magistrati onorari «Quando ho deciso di avere un figlio, i miei colleghi hanno fatto la colletta in ufficio. Mi hanno donato un giorno di lavoro, perché come vice procuratore onorario non ho diritto alla maternità. E dire che quando vado in aula spesso mi trovo a chiedere la condanna di datori di lavoro disonesti che non pagano contributi o costringono i propri dipendenti a lavorare in condizioni di pericolo». Micaela Soriente, 42 anni, abilitazione da avvocato nel cassetto, è entrata nei ranghi della magistratura onoraria nel 2002. «Questo lavoro ti conquista, è appassionante. Non pensavo che sarebbe diventata la mia condanna». Udienze due o tre volte a settimana, al tribunale di Torino. «Ogni udienza è una sorpresa: possono capitarti pochi fascicoli oppure venti in una sola giornata». Come i colleghi tratta cause «minori», quelle di competenza del tribunale monocratico, che in realtà sono la maggioranza. «Infortuni, incidenti, piccoli reati. Spesso hai come avversari avvocati di grido o professionisti di prim’ordine, ad esempio chirurghi di fama nelle colpe mediche». Rappresenta l’accusa, presenta prove, chiede condanne. Lavora a stretto contatto con i pubblici ministeri. Spesso si trova di fronte ai colleghi giudici onorari, che decidono e scrivono sentenze. «Il mio stipendio medio? Circa 1500 euro. Rinunciando a tante cose, ho scelto di avere un secondo figlio. È dura, ma amo il mio lavoro. A volte, quando spiego che cosa faccio, la gente strabuzza gli occhi e dice “complimenti alla sua età”. Poi spiego che so[M. P.] no precaria e in genere non capiscono». ESTRATTO BANDO DI GARA L’Azienda Sanitaria A.S.L. TO 5 - Piazza Silvio Pellico n. 1 - Chieri (To), ha indetto procedura aperta per l’affidamento della fornitura di dispositivi per laparoscopia per le ASR TO1, TO3, TO5, AO Mauriziano, AO San Luigi di Orbassano. Durata: ventiquattro mesi rinnovabili. Importo presunto: € 4.963.902,00 IVA esclusa. Criterio di aggiudicazione: prezzo più basso. Le offerte, corredate da tutta la documentazione prevista dal bando/capitolato, dovranno pervenire entro le ore 16.00 del giorno 24/11/2014. Il bando integrale di gara, inviato al GUCE il 07/10/2014 potrà essere scaricato dal sito aziendale www.aslto5.piemonte.it. Eventuali informazioni possono essere richieste alla S.C. Approvvigionamenti e Logistica, tel. 011/94294539 dr.ssa Nadia Beccati. IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO (Dr. Valter ALPE) Direzione Logistica Industriale Acquisti Tecnici Il Responsabile AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI - FORNITURE Trenitalia S.p.A. ha intenzione di procedere mediante gara a procedura aperta eGPA n. 6610 interamente gestita con sistemi telematici, all’affidamento della fornitura di “Particolari in ceramica per Ritirate” CIG: 58774018BB. Tutta la documentazione di gara è disponibile su www.acquistionline.trenitalia.it. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il giorno 21/11/2014 ore 13:00. Rocco Femia ESTRATTO DI ESITO DI GARA 1) Stazione appaltante: ITALFERR SpA - in nome e per conto di RFI SpA. 2) Oggetto: Procedura aperta per la “Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per il potenziamento tecnologico delle tratte Sparanise - Caserta e Salerno - Battipaglia, consistenti nella realizzazione di nuovi ACC ed adeguamenti ACEI” - CIG: 55191334A1 CUP: J27I12000160001 - PA-1221. 3) Soggetto aggiudicatario: SIRTI SpA Importo: Euro 11.768.729,49 Ribasso: 30,1966% 4) Profilo del Committente: www.gare.italferr.it. Il Responsabile Ing. Fabrizio RANUCCI Direzione Acquisti Servizi e Forniture Infrastruttura AVVISO DI GARA RFI S.p.A. informa che ha indetto una gara a Procedura Ristretta relativa ai servizi di “ispezione, controllo, verifiche e misure elettriche, meccaniche per attività manutentive dei trasformatori in olio dielettrico.” CIG 5952283B4F. Il testo integrale del bando è visionabile sul sito www.gare.rfi.it canale “Bandi e Avvisi” > lavori e servizi > DAC4.2014.0034 Il termine di presentazione delle domande di partecipazione è il 30/10/2014, ore 16. Il RUP Massimo Serufilli Società editoriale leader in Italia per forte espansione sui mercati esteri ricerca venditori provenienti dal settore pubblicitario e/o comunicazione per implementare portafoglio. Requisiti richiesti: disponibilità immediata, determinazione per la chiusura contratti in prima visita con appuntamenti fissati dalla sede. Offresi fisso mensile, provvigioni, premi variabili su obiettivi. Inviare CV: fax 0512961145 / [email protected] Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti www.legaleentieaste.it www.lastampa.it 18 .Cronache STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Godilonda La storia PIERANGELO SAPEGNO CASTIGLIONCELLO F Splendido bastione con 26 camere, un giardino d’inverno e 1700 metri quadrati di parco, affacciato sulla baia del Quercetano orse ci salveranno i russi, e non è solo un modo di dire. Nella Toscana immalinconita dalla crisi e dalla paura, sono calati magnati, top manager, grandi imprenditori e anche qualche amante di Putin, che non comprano soltanto a suon di milioni ville, vigneti, terreni e pure spiagge (ahimé), ma investono, progettano a rilanciano. A Castiglioncello, sulla costa degli Il prezzo massimo etruschi, hanno appena acspeso per una villa quistato per una misteriosa dai russi cifra con tantissimi zeri la Godilonda, splendido bastione con 26 camere, un giardino d’inverno e 1700 metri quadrati di parco, affacciato sulla baia del Quercetano, passato a metà dell’altro secolo dal ricchissimo belga che l’aveva fatto costruire a un banchiere americano e persino agli stati maggiori tedeschi e inglesi che l’avevano eletto a loro quartier generale, con il comandante dell’esercito alleato nel Mediterraneo Harold Alexander che tutte le mattine si calava in acqua per farsi un bagnetto sorvegliato dalle sue sentinelle, prima di finire a Bulgari 6 milioni IL FENOMENO Nuovo profilo generazionale: investimenti sul turismo e donazioni per i monumenti nel dopoguerra e poi abbandonato a se stesso e disabitato da 7 anni. Naturalmente, come capita sovente con i russi, l’acquirente è segreto. Ma ha già fatto sapere che vuole farne «l’hotel di lusso più bello del mondo». Accanto alla Godilonda, chiamata così da D’Annunzio che ci aveva passato indimenticabili notti d’amore, lo stesso magnate russo ha comprato villa Pontello, per una cifra che dicono si aggiri sui 6 milioni d’euro. La cosa strana è che dentro il parco di quest’altra villa dell’imprenditore ex patron della Fiorentina, in vendita da anni, ha casa pure il presentatore tv Carlo Conti. L’assessore al turismo del comune, Licia Montagnani, assicura che «altre trattative sono in corso» e che comunque queste sono buone notizie: «I russi che vengono qui non sono quelli dei primi anni, che hanno comprato a Forte dei Marmi. Questi sono molto più importanti e molto riservati, cercano un turismo raffinato e mondanità soft. E noi aiuteremo in tutti i sensi chi vuole investire in questa direzione a Castiglioncello». Stanno cercando nei luoghi d’élite della Toscana. La Novaia Gazeta ha scritto come la potente fami- LIONARD EXCLUSIVE REAL ESTATE I nuovi russi “intellettuali” che comprano la Toscana Ai magnati ville, vigneti, terreni e spiagge. L’assessore esulta: business raffinato Gli affari Porto turistico di Pisa Villa Pontello Villa Feltrinelli È l’investimento principale: 100 milioni di euro per 52 mila metri cubi di volume (residence, negozi, servizi) con oltre cento posti barca privati Dentro il parco della villa dell’imprenditore ex patron della Fiorentina, in vendita da anni, ha casa pure il presentatore tv Carlo Conti Splendida dimora sull’Argentario, era stata di proprietà di Stefano Ricucci, il finanziere diventato famoso per le scalate bancarie la moglie, si è innamorato del posto, e ha rilanciato beffando in extremis un altro russo. Oggi, grazie alla Toscana, l’Italia è salita al terzo posto tra i paesi preferiti dagli investitori russi. Ma se si considerano gli immobili di lusso sopra i 3 milioni d’euro è al secondo, subito dopo Londra. Nel 2009 era sesta, in coda pure alla Turchia, agli Stati Uniti e a Israele. Il fatto è che la tendenza si è invertita con l’arrivo di una nuova generazione di russi, più giovane e più importante, come lascia capire l’agenzia Romolini, referente di Christie’s in Italia, con gusti diversi, tanto da cambiare pure i luoghi delle scelte. Secondo il sito Luxury Villa Italy «i nuovi acquirenti sono imprenditori, politici o top manager, intorno ai 40 o 50 anni, con tanto di yacht e aereo privato». Se i primi compratori calati dalla Russia esibivano platealmente la loro ricchezza, questi sono esattamente l’opposto, sono potenti glia russa dei Rotenberg abbia comprato una maxi tenuta all’Argentario: «200 ettari di terra acquistati dalla famiglia dell’amico di Putin in uno dei luoghi più pittoreschi d’Italia». Un altro amico di Putin, German Khan, di origine ebraiche, considerato uno degli uomini più ricchi del mondo, quindicesimo nella classifica di Forbes, ha acquistato Villa Feltrinelli, sempre sull’Argentario, di proprietà di Ricucci. Ha fatto un blitz in Maremma con che cercano soprattutto l’eleganza e l’anonimato, come si intuisce dalle parole di Paolo Bellini, presidente di Ira (Italian Russian Association): «La sensazione è che in patria la crescita economica sia stata così veloce e imprevista che i russi hanno paura che non duri a lungo», e per questo preferiscono la prudenza. «L’Italia appare come un posto dove la proprietà privata viene tutelata». E il turismo è ancora un bene in crescita. Così i russi oggi hanno alcune grandi operazioni di investimento in cantiere, sempre in Toscana, la più complessa delle quali riguarda il porto turistico di Pisa, 100 milioni di euro per 52mila metri cubi di volume (residence, negozi, servizi) con oltre cento posti barca privati. Salvaguardando l’ambiente, giurano. Non c’è da stupirsi troppo. Il fatto è che qui sembrano essersi innamorati, com’era capitato un tempo agli americani. Oggi forse la storia si ripete, se ce ne sono altri come l’imprenditore di Pietroburgo Sergei Matvienko che quando ha visto in che stato era la Chiesa Nuova di Assisi tirata su nel 1615 sul fondaco della famiglia di San Francesco, ha deciso di salvarla. Paga tutto lui, con lo sponsor. Speriamo che non sia solo una promessa. E che ne valga la pena... Firenze, il tariffario dei Beni culturali Cena con il David di Michelangelo Un lusso che costa ventimila euro 40.000 euro Sfilata di moda ai giardini di Boboli MARIA VITTORIA GIANNOTTI FIRENZE Il link, apparso nei giorni scorsi sul sito del Polo Museale Fiorentino, potrebbe quasi passare inosservato. Ma cliccando sull’icona grigia con la scritta «concessione di spazi» si apre un ventaglio di opportunità decisamente allettanti per gli appassionati d’arte. Come la possibilità di assistere a un concerto comodamente seduti nella sala degli Uffizi che ospita i capolavori del Botticelli. O un brindisi con vista sul David di Michelangelo. O, ancora, un cocktail nella cornice irripetibile del Corridoio Vasariano. Certo, ogni location da sogno ha il suo costo. E i prezzi del tariffario ufficiale per l’affitto ai privati degli ANSA 5.000 euro Le Sale Rosse degli Uffizi CARLO FERRARO/ANSA spazi museali fiorentini non sono certo alla portata di tutti. Per le Sale Rosse degli Uffizi si parte da un minimo di cinquemila euro – ma solo se l’evento coinvolge cento persone: poi, ogni 50 invitati, è previsto un supplemento – mentre per una cena nella Galleria si arriva tranquillamente a ventimila. E le tariffe sono altrettanto elevate per la Galleria dell’Accademia: per sorseggiare un drink a due passi dal capolavoro di Michelangelo (amatissimo dai turisti americani) si devono sborsare undicimila euro, una cifra destinata a lievitare fino a ventimila se invece si vuole organizzare una cena. Al momento, il prezzo più alto è quello richiesto per una sfilata di moda a Boboli: quarantamila euro. Certo, a disposizione degli organizzatori di eventi, ci sono anche spazi più economici e ugualmente suggestivi: tra questi, il Museo del Bargello, le Cappelle Medicee, e la Galleria del Costume. Al momento, le location disponibili sono venticinque, ma non è escluso che se la formula avrà un riscontro positivo, l’offerta potrebbe estendersi ancora. Il regolamento, ovviamente, prevede tutta una serie di condizioni e di limitazioni: tanto per cominciare feste e cene non dovranno interferire con l’apertura al pubblico dei musei e, tra i costi dell’operazione, dovrà essere messa in preventivo anche la stipula di un’assicurazione con massimali non inferiori al milione di euro. I privati, ovviamente, dovranno farsi carico anche delle spese del personale necessario allo svolgimento completo dell’evento, quelle di luce e gas e delle pulizie finali. LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 . Società .19 I suggerimenti da seguire Non fate scorte Sbarazzatevi dei gadget Due di tutto è un segno d’ansia. Cinque è preoccupante. Smaltitele e ripartite con un altro criterio: si compra ciò che serve La penna promozionale con il nome di un bar, i post-it della casa farmaceutica, il calendario mai usato occupano spazio: fate sparire tutto Ordinate per categoria Pulizie un po’ «segrete» Non affrontate le stanze, come soggiorno, studio e camera da letto, ma la tipologia: libri, abiti, borse e documenti Non fate vedere alla vostra famiglia ciò che avete eliminato. Potrebbero avere da ridire e farvi sentire in colpa perché ci sono anche i regali I ricordi per ultimi Non rifilate «cose» agli altri L’impulso è conservarli, ma si deve cominciare dai vestiti. Un buon criterio può essere: «Non lo metto da due anni, posso farne a meno» È una pratica sbagliata: «Ti posso dare il mio frullatore, il portabottiglie, lo shaker?». Evitatela. Gli altri hanno lo stesso vostro problema COCO AMARDEIL/CORBIS il caso ROSELINA SALEMI MILANO Svuotate la borsa Da fare ogni giorno. Dentro si stratifica di tutto: merendine, monete, fazzoletti, biglietti dell’autobus. Buttate via ogni sera quello che non serve Non accatastare Vietato mettere le cose una sull’altra solo perché non si sa dove metterle. Posatele in verticale su un ripiano e affrontatele senza rinvii Chi non sa buttare via sarà condannato al caos perpetuo iete persi tra montagne di libretti delle istruzioni, acquisti incauti, ricordi di vacanze, vecchi giocattoli, regali inutili e abiti smessi? La casa sembra un magazzino? Gli oggetti vi soffocano ma non riuscite a sbarazzarvene perché una volta o l’altra tutto può servire? Non trovare mai le cose che cercate? I sintomi ci sono tutti. Avete bi- basta aprire l’armadio e decisogno del Grande Riordino, dere «mi piace/non mi piace». quello che cambia la vita e ri- La domanda è: «Conservare solve il problema alla radice. questa maglia, questo paio di Avete bisogno dei consigli di scarpe mi rende felice?» (la riMarie Kondo, che ha trasfor- sposta probabilmente è no). mato l’arte del riordino in un Consiglia Marie Kondo: bisomestiere di successo. In Giap- gna tenere soltanto ciò che ci pone i suoi corsi, anche per emoziona. Il resto va nella manager, sono frequentatissi- spazzatura. Gli americani, acmi e non sempre si trova po- cumulatori seriali, lo chiamasto. Marie ha inventato un no decluttering. È faticoso. E metodo di riorganizzazione la Rete è ricca di consigli inadegli spazi ed è riuscita a far scoltati su come separarsi da buttare ai suoi «studenti»un libri, giochi cd, orrendi souvemilione di oggetti. nir di viaggio. Forse non abbiaI segreti di una lunga espe- mo voglia di andare in profonrienza sono raccolti in un best- dità e scoprire che una casa diseller da due milioni di copie, sordinata corrisponde a un appena tradotto in Italiano da approccio esistenziale inconVallardi (Marie cludente. Ogni Kondo, «Il magiLA SCELTA comportamenco potere del ha un suo prePuò essere dolorosa to riordino») che ciso significato, ma si deve tenere segnala la piscorovescia in maniera drastica al- solo ciò che emoziona analista Anna cuni luoghi coMaria Sepe. Un muni. Pensiamo che l’ordine esempio? Comprare conteniconsista nel sistemare tutto in tori per riordinare è segno di appositi contenitori, cassetti, ottimismo. La mania di conscatole. Niente di più sbaglia- servare ogni genere di scatola to. Il primo passo è buttar via è tipica delle persone ansiose o quello che non serve e occor- introverse. Stivare oggetti rono sei mesi per farlo bene. inutilissimi può indicare un Dobbiamo a decidere la vita conflitto sentimentale. Inconscio a parte, per riche vorremmo, visualizzare l’ambiente dei nostri sogni ed mettere le cose a posto, serve elaborare un criterio per sba- decisione. I libretti delle razzarci del superfluo. Non istruzioni degli elettrodome- S Case sempre più piccole, sempre più piene di cose Una guida provocatoria spiega come organizzarsi 10 minuti È il tempo minimo da dedicare ogni giorno al «grande riordino»: così ci si educa alla buone abitudini stici in sedici lingue? Via! Tanto li non userete mai. E quando la lavastoviglie smetterà di funzionare chiamerete un tecnico. Cavi di origine sconosciuta? Solo se sapete a che cosa servono. Confezioni di cellulari e computer? È una precauzione, nel caso doveste riportarli in negozio. Ma dopo un tempo ragionevole è meglio disfarsene. Acquisti d’impulso legati a mode salutiste? Cinture dimagranti, yogurtiere, il bricco per preparare il kefir? Se non sono stati mai usati, non lo saranno più. L’altro aspetto comune è l’idea di avere sempre qualche riserva (in caso di carestie, guerre nucleari, scioperi). Trenta confezioni di pellicola da cucina, sessanta spazzolini da denti e una scorta di ventimila cottonfioc (sarebbero bastati per 55 anni) sono i trofei di Marie Kondo, che ha trasformato in scienza l’economia domestica, oggi così di moda. Ne sanno qualcosa Titty (D’Attoma) & Flavia (Alfano) superesperte (il loro sito, seguitissimo, è www.soluzionidicasa.com) e tutor della trasmissione «Detto fatto» (Rai2) e stanno per oltrepassare una nuova frontiere del riordino. Suggeriscono di sostituire con semplici ingredienti casalinghi molte confezioni di detersivi. Il 13 novembre esce il libro, «Le miscele naturali di Titty e Flavia» (Vallardi), una piccola rivoluzioni, un ritorno al passato che sa di natura e di futuro. Aceto bianco, bicarbonato acqua calda, sono un ottimo sgrassatore, lo sapevate? Limone e olio di mandorle è il mix perfetto per pulire i mobili «Forse non arriveremo mai all’essenzialità di una cultura come quella giapponese» ci spiegano «È difficile rinunciare a un servizio di piatti perché l’abbiamo comprato vent’anni fa e non corrisponde più al nostro gusto di oggi, ma stiamo andando in questa direzione. E siamo d’accordo con Marie Kondo: «La vita vera comincia dopo aver riordinato». Liberate il lavabo Il bordo non deve ospitare proprio nulla: volete mettere in evidenza i flaconi di shampoo e balsamo e i saponi? Basta un armadietto Vivete nel presente Diari scolastici, lettere d’amore, regali di ex fidanzati, foto di tanto tempo fa. Fate pulizia: i vecchi ricordi sono come ragnatele fastidiose 20 .Società STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Dai babilonesi al digitale: siamo gente che conta Viaggio nella storia In mostra a Roma “Numeri”: la matematica raccontata attraverso gli oggetti il caso VALENTINA ARCOVIO ROMA on bisogna essere dei nerd per riconoscere e apprezzare il fascino dei numeri. Per quanto molti di noi li abbiano potuti odiare tra i banchi di scuola, è infatti innegabile l’importanza che da sempre rivestono nella vita degli esseri umani. I numeri sono onnipresenti nella nostra mente: non solo consapevolmente quando li usiamo per fare la spesa o per contare i risparmi, ma anche quando inconsciamente facciamo una banale scelta calcolandone le probabilità di successo. A ricordarci questo universo invisibile ma anche tangibile è la mostra «Numeri. Tutto quello che conta, da zero a infinito», allestita al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 31 maggio 2015. Lo scopo dell’evento è quello di mostrare i numeri nella loro duplice essenza: da una parte oggetti naturali e utili, che il cervello umano è predisposto spontaneamente a trattare e di cui la società ha continuamente bisogno per quantificare; dall’altra oggetti artificiali e sociali, costruzioni teoriche con implicazioni linguistiche e culturali che hanno viaggiato nel tempo e nello spazio. Un affascinante viaggio quindi che parte con un modello di cervello umano utile per spiegare la sua abilità a manipolare i numeri a prescindere dalle culture e dei suoi limiti a trattare numeri grandi, per poi passare ai due aspetti del contare e dello scrivere i numeri. Il viaggio offerto dalla mostra prevede un tuffo nel passato, fino alla preistoria, nel quale vengono presentati una serie di oggetti originali, quando i nostri antenati si sono accorti che con i soli mezzi naturali non riuscivano a maneggiare grosse cifre, e dunque hanno cercato di superare i loro limiti con la costruzione di strumenti per aiutarsi nel calcolo: dall’Osso di Ishango, risalente a circa 20.000 anni fa, alle tavolette babilonesi provenienti dal Louvre di Parigi; dagli abachi antichi del Museo Nazionale Romano, alla Pascalina, una calcolatrice meccanica del Seicento. Inoltre, proveniente da Monaco di Baviera, un esemplare di Enigma, la macchina utilizzata dai tedeschi per spedire messaggi cifrati durante la II Guerra Mondiale. Questo a dimostrazione che anche un argomento apparentemente astratto come quello dei numeri primi può avere ricadute molto concrete come nel campo della crittografia. In pratica, la mostra offre al pubblico un percorso che dal passato arriva al futuro, tra installazioni multimediali e reperti antichi, con l’obietti- Bassorilievo Maya PROVENIENTE DAL MUSÉE DU QUAI BRANLY , IN STUCCO DEL 600-900 A. C.: I MAYA USAVANO LA NUMERAZIONE IN BASE 20 E IL LORO CALENDARIO RITUALE, DETTO TZOLKIN, ERA FORMATO DA 13 MESI DI 20 GIORNI N Necessaire per calcolo TUTTO QUELLO CHE SERVE PER I CALCOLI: L’ASTUCCIO È DEL 1790 E NEL CONTENITORE IN PELLE DI SQUALO CI SONO STRUMENTI IN LEGA DI RAME E AVORIO (REPERTO PROVENIENTE DAL MUSEO DEL LOUVRE) MIMMO FRASSINETI/AGF vo dichiarato di rivolgersi non soltanto a esperti delle scienze, che con i numeri di certo hanno più dimestichezza, ma anche ai più riluttanti, fino ad arrivare ai bambini. «La mostra coniuga - spiega Franco Bernabè, presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo – l’aspetto scientifico a quelli didattici e artistici, con elementi interattivi per coinvolgere i ragazzi delle scuole». Il segreto per non guardare i numeri con diffidenza è dunque saperli approcciare nel modo giusto. Un aiuto in questo senso arri- L’evento «Numeri. Tutto quello che conta, da zero a infinito»: è il titolo della mostra allestita al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 31 maggio 2015 va dalle undici sezioni del percorso espositivo, tutte molto curate, nonché dalla sala From Digit to digital, «Ora facciamo i conti» e «La matematica è un’opinione». Il quadro che ne emerge affascina e stupisce, e rivela i possibili intrecci tra la matematica e l’arte, la musica, la letteratura, il misticismo. Per tutta la durata della mostra si terranno una serie di incontri con esperti, come «Matematica e quotidianità», «Musica e numeri», «L’irragionevole bellezza dei numeri», o «I numeri della «A scuola è ora di insegnare che le formule sono libertà» 3 domande a Claudio Bartocci matematico e i nostri figli hanno paura dei numeri e della matematica non è per mancanza di capacità, ma a causa del nostro cattivo sistema di insegnamento». È così che Claudio Bartocci, curatore della mostra «Numeri. Tutto quello che conta, da zero a infinito», allestita a Roma, spiega la scelta di organizzare sezioni e laboratori rivolti ai bambini e ai ragazzi. «S In che modo la mostra può cancellare la paura della matematica? «Offrendo ai bambini e ai ragazzi una nuova visione dei numeri, che esula le eventuali esperienze scolastiche traumatizzanti. Il nostro sistema di insegnamento presenta la matematica come qualcosa di specificatamente tecnico, come nozioni astratte da conculcare nella mente degli studenti. La nostra mostra, invece, ha l’obiettivo di creare un ambiente amichevole e accogliente in cui i ragazzi possono cogliere le molteplici sfumature dei numeri». In Italia ci sono troppi cattivi maestri? «Quando parlo di cattivo sistema di insegnamento non mi riferisco di certo ai nostri insegnanti che, anzi, hanno un compito difficile da svolgere. Mi riferisco ai programmi o più banalmente anche ai libri di testo. Leggendo i libri di matematica delle scuole medie, ad esempio, è possibile notare la loro pochezza culturale. Non è questo il modo giusto di insegnare la matematica. Non bisogna quindi stupirsi se le prestazioni matematiche degli studenti italiani siano peggiori di quelle degli studenti coreani o finlandesi». Qual è il modo giusto di insegnare la matematica? «Il matematico tedesco Georg Cantor, padre della moderna teoria degli insiemi, diceva che “l’essenza della matematica sta nella sua libertà”. È con questo scopo in mente che bisognerebbe insegnarla. I nostri studenti dovrebbero da subito imparare che la matematica non è fatta solo di freddi tecnicismi, ma è una materia creativa che ha molteplici [V. ARC.] applicazioni». guerra» e saranno anche proiettati celebri film che hanno come protagonista la matematica a partire da «A beautiful mind», «Will Hunting, genio ribelle», «Enigma», «Rain man», «Memento» o «Il mio piccolo genio». Il messaggio degli organizzatori è chiaro: non lasciamoci spaventare dai numeri. Non è un caso se tra gli slogan è stata scelta una particolare citazione di Albert Einstein: «Non preoccuparti delle tue difficoltà in matematica; posso assicurarti che le mie sono maggiori». Macchina Enigma REALIZZATA NEGLI ANNI 30 PER CRITTARE LE COMUNICAZIONI MILITARI: FU UTILIZZATA DAI NAZISTI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE, MA IL SUO CODICE FU DECIFRATO DAGLI INGLESI Via B. Alimena, 105 - 00173 Roma Avviso di gara per via telematica n. 10/2014 Avviso per estratto Si comunica che è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 120 del 20/10/2014 Parte V, nell’Albo della Società CO.TRA.L. S.p.A., sul sito informatico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Bando di gara n. 10/2014 relativo alla Procedura Aperta da esperirsi mediante Richiesta di Offerta in Busta Chiusa Digitale, gestita interamente per via telematica, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi degli artt. 77 comma 6, 83 e 220 del D.Lgs n. 163/2006 e s.m.i., per l’affidamento del servizio di prelievo, trasporto, smaltimento e/o recupero presso centri autorizzati di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi prodotti negli impianti aziendali, compresa la fornitura di idonei cassoni/contenitori dislocati in tutti i depositi del Committente e l’attività di formazione alla gestione dei rifiuti. Importo complessivo presunto dell’appalto: € 880.000,00, oltre IVA, inclusi gli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta, pari ad € 0,00. Durata del servizio: 36 mesi. CIG.: 5925484814. Scadenza del termine per la presentazione delle offerte sul Portale Acquisiti CO. TRA.L.: ore 12.00 del 28/11/2014. L’Avviso integrale può essere consultato nel sito Co.Tra.L. S.p.A. www.cotralspa.it nell’Area Business, sezione bandi di gara. L’Amministratore Delegato - Vincenzo Surace LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 OCCUPAZIONE INVESTIMENTI MADE IN ITALY TUTTOSOLDI Professione ricollocatore Così si trova un altro lavoro Da oggi via al Btp Italia Il tasso va ancora giù Lumberjack cresce e punta sull’Asia e gli Stati Uniti LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 A PAGINA 22 A PAGINA 23 A PAGINA 25 L’INCHIESTA P . 21 NUMERO 97 A CURA DI: GIANLUCA PAOLUCCI E MARCO SODANO REDAZIONE: GIUSEPPE BOTTERO LUCA FORNOVO LUIGI GRASSIA [email protected] www.lastampa.it/tuttosoldi/ tuttoSOLDI LAVORO IN CORSO Suimercatiètornatalapaura Mainvestiresenzarischisipuò MARCO POLO In attesa che si muova la Bce, ecco come orientarsi fra titoli di Stato e azioni SANDRA RICCIO Rendimenti e spread a scorsa settimana ha presentato la prima forte burrasca d’autunno. Le vendite hanno portato, in due giorni, a perdite tra il 4 e il 6% sulle principali Borse. Poi venerdì è arrivato il recupero, violento come la caduta. La tensione è stata innescata dai timori per la crescita globale e dalle paura di un riemergere della crisi greca con Atene in difficoltà con la Troika. Altri storni si erano visti sui mercati nei mesi passati, mai così forti. Questa volta è stata la periferia a fare da detonatore e l’esplosione è arrivata fino ai titoli di Stato, con lo spread ritornato rapidamente sopra quota 200 punti. Vuol dire che è arrivato il momento di ripensare il proprio portafoglio? Gli esperti sono divisi tra chi è convinto che, sì, la volatilità non mancherà, da qui a fine anno, ma tutto sommato sarà episodica e di facile gestione. E chi invece dice che è giunto il momento di riallacciare le cinture. «Niente rischi o comunque soltanto contenuti», sostiene Claudia Segre, segretario generale di Assiom Forex. È lo scenario che ci aspetta nei prossimi mesi secondo l’esperta. Ad arginare il nervosismo ci saranno le Banche centrali e in particolare la Bce che è pronta a fare di tutto perché non si ritorni alle crisi sui mercati. Fiammate come quelle dei giorni scorsi non potranno che spingere l’Eurotower più verso il varo di un Qan- Andamento sul mercato dei titoli decennali italiani e tedeschi da inizio crisi L’INTERVISTA L Tassi dei Btp Area di spread Tassi dei Bund Spread in date significative 8 7,246% 7 6,61% 6 4,81% 1 GEN 1,85 Venerdì top storico 5 1,64 24 LUG 5,37 9 NOV 5,525 4 3 9 GIU 1,33 2,96% 2,49% 2 1,721% 1 1,24% 2011 mag set 2012 mag 0,86% set 2013 mag Fonte: Bloomberg set 2014 mag set 2015 - LA STAMPA titave easing (Qe) sulla scia di quel che già ha fatto l’America. «In più le ultime dichiarazioni del presidente della Bundesbank, mostrano più consapevolezza da parte della Germania sul fatto che i tedeschi non potranno tirarsi indietro» dice Claudia Segre. Per l’esperta, l’Europa è e rimane un’alternativa di investimento molto interessante e con un terreno di prova che sarà l’Asset quality review che per il nostro Paese non sarà un grosso problema. Ma vale la pena guardare anche agli Usa. La stagione dei risultati societari, che sarà complessivamente positiva, è un’occasione di riposizionamento interessante soprattutto per i mercati azionari, ma anche sull’Europa non dovrebbe deludere e cogliere i primi segni di ripresa preannunciati dalle previsioni Fmi e che si concretizzeranno all’inizio del prossimo anno. Tra i settori da privilegiare: Industrials, Energy, Financials, Materials. Sul mercato italiano, dice, vale la pena guardare a Enel, Snam, Unicredit e Intesa, insieme a Buzzi Unicem, Generali, Salini e Pirelli. Per Giordano Lombardo, Group Cio di Pioneer Investments, invece la fase di forte volatilità dei giorni scorsi ha fatto capire che è arrivato il momento di allacciare le cinture di sicurezza. «In questa fase, la politica monetaria sembra avere armi spuntate – dice -. Dopo cinque anni di misure monetarie accomodanti, il beneficio incrementale di ulteriori misure in tale direzione è visto come marginale, soprattutto negli Usa. I mercati stanno diventando sempre più nervosi, circa l’effettiva volontà o capacità della Bce di intervenire con misure non convenzionali per sostenere un’economia anemica». Che fare? Per Vincenzo Longo, strategist di Ig, è arrivato il momento di fare un check-up al proprio portafoglio. La parola d’ordine è «diversificazione su più asset». Il nuovo posizionamento dipende dalla propensione al rischio del singolo investitore. «L’idea può essere quella di seguire quello che fanno i grandi investitori – dice Longo - . In questo momento stanno tornando sull’azionario, soprattutto della periferia. Anche i titoli di Stato periferici sono nel mirino con durate sopra i 10 anni». “I concorrenti di CartaSi? Apple e Amazon” L’AD LAURA CIOLI CITTÀ «CASHLESS» Le carte di credito verranno sostituite da applicazioni sui telefonini La tecnologia c’è già e stiamo per partire Supereremo le resistenze di clienti e commercianti Sceglieremo un centro abitato non troppo grande e dimostreremo che il denaro fisico si può eliminare Un altro progetto riguarderà i biglietti di Trenitalia NADIA FERRIGO IMAGOECONOMICA Laura Cioli è amministratore delegato di CartaSi Nel bar più bello il Martini cocktail ha un’anima piemontese FULVIO LAVINA arrison Ford trovava qui il suo «Martini speciale», l’attore e musicista britannico Dudley Moore lo preferiva shakerato, facendo inarcare il sopracciglio allo storico capo barman Peter Dorelli. Ma di storie come queste l’American bar del Savoy Hotel di Londra potrebbe raccontarne tante. D’altra parte il Savoy è un simbolo di lusso nel mondo e il suo American bar quasi un’icona: qui sono nati alcuni tra i più famosi (e longevi) cocktail, e il Martini del Savoy è uno di questi. L’ingrediente base è il vermouth dry che adesso veste anche l’etichetta Savoy, con un’anima piemontese. Un prodotto particolare, nato dalla collaborazione con la storica casa vinicola Giulio Cocchi: «Ci sono voluti mesi di lavoro fianco a fianco – spiega Roberto Bava, dell’omonima azienda vinicola di Cocconato (Asti) che controlla la Cocchi – il risultato intreccia la tradizionale arte italiana della vinificazione con la profonda conoscenza della miscelazione del team dell’American Bar del Savoy». Fondata ad Asti nel 1891, la Cocchi ha legato il suo nome ai vermouth (di cui continua la produzione utilizzando solo tecniche tradizionali e ingredienti naturali) e oggi allo spumante Alta Langa. Il Savoy Dry Vermouth, attraverso l’uso di artemisia e altre erbe amaricanti, rispetta i fondamentali di un vermouth classico, ma è arricchito con agrumi, bergamotto ed erbe alpine del Piemonte che conferiscono il carattere piacevolmente secco. «Il Savoy Dry Vermouth - spiega Bava - è stato pensato per donare un carattere inimitabile al più famoso cocktail dell’American Bar del Savoy Hotel, il Martini, ma la sua perfetta composizione consente di gustare questo ottimo vermouth dry anche da solo, fresco o con ghiaccio». La produzione sarà limitata e si potrà acquistare all’American Bar del Savoy a partire dal 1° novembre. H 22 .Lavoro in corso STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 lavoro COSÌ SI UCCIDE LA PREVIDENZA INTEGRATIVA In 1500 per smistare la posta Quaranta con la regina dei cavi Le Poste italiane cercano 1.500 postini e operatori addetti allo smistamento, per far fronte al periodo festivo invernale. Si tratta di contratti a tempo determinato di due o tre mesi. Sono preferiti i giovani diplomati che non abbiano una votazione inferiore a 70/100. Info e cv: www.poste.it Prysmian Group lancia la quarta edizione del programma di recruitment «Build the future», per creare un pool di giovani con formazione ed esperienza internazionale. In 40 verranno inseriti nel gruppo e preparati a ricoprire ruoli di responsabilità. Cento i giovani già assunti. Info: www.prysmian.com Da licenziati a salvati Ricollocarsi a ogni età Bilancio di oltre 9mila interventi di ricollocazione Dirigenti Quadri Impiegati Operai Numero candidati 1.134 1.670 3.577 2.782 78,32% 83,64% 78,59% 70,95 Età media 50,79 46,47% 44,73 43,7 Mesi medi 6,6 6,3 6,96 7,84 Lavoro dipendente 61% 4% 80% 90% Tempo indeterminato 30% 32% 25% 22% Tempo determinato 31% 42% 55% 68% Co.Co.Co.Pro. - Partita Iva 21% 13% 11% 6% Microimprenditorialità Soc. consulenza 18% 13% 9% 4% % di successo INQUADRAMENTO CANDIDATI Dirigenti Operai ETÀ CANDIDATI >50 anni 30% 13% 31% Impiegati Quadri 39% 18% 40% SESSO <30 anni Uomini 3% 60% WALTER PASSERINI Da 30 a 40 anni 26% Donne 40% - LA STAMPA Per ridare speranza ai licenziati scendono in campo i ricollocatori Un’attività ad alto tasso di successo, ma non tutte le società sono qualificate La storia U Da 40 a 50 anni Fonte AISO, 2013 Impiego E’ difficile comprendere e condividere le ragioni che sottendono la scelta di dare un colpo alla previdenza integrativa e complementare, nel momento in cui le pensioni stanno diventando sempre più magre, per il cambio dovuto al sistema contributivo. E’ un accanimento incomprensibile e inaccettabile. Sulla previdenza integrativa e complementare si sta abbattendo un triplo colpo mortale. Da un lato l’aumento della tassazione delle rendite finanziarie sulle casse dei professionisti, dal 20% al 26%; dall’altro, un aumento della tassazione dei fondi pensione complementari dall’11,50% al 20%. Si tratta di un salasso che va a colpire oltre otto milioni di persone, di cui oltre sei milioni e mezzo di iscritti ai diversi fondi e quasi due milioni di professionisti. Se poi aggiungiamo la manovra proposta per l’anticipo volontario del Tfr, la frittata è completa: anticipare mensilmente l’indennità di liquidazione toglie spazio proprio a quel risparmio previdenziale che si dovrebbe incentivare. L’abbiamo sempre sostenuto: con le pensioni non si può fare cassa. I risparmi o i tributi sulle pensioni devono restare nell’ambito del sistema previdenziale e non andare a coprire altri buchi contabili. Sappiamo che non si può accontentare tutti e che qualcuno resterà insoddisfatto, ma strangolare in culla la previdenza integrativa e dirottare ai consumi le liquidazioni non significa certo disinnescare la temuta e prossima bomba previdenziale. na storia tutta italiana da cui nasce una start up digitale di successo, Face4Job. Alessio Romeo dopo la laurea in ingegneria, a 23 anni si sente stretto nel suo paese e se ne va alcuni anni all’estero. La voglia di tornare dopo aver accumulato nuove esperienze lo riporta in Italia, a 29 anni, dove l’1 agosto del 2013 fonda la sua attuale creatura. Il lancio avviene nel febbraio di quest’anno, ma ora tra qualche giorno, il 6 novembre a Bologna, si appresta a rilanciare nel mondo la sua nuova impresa, una piattaforma senza confini. L’idea è quella di far incontrare persone che cercano lavoro e aziende che cercano persone con i mezzi più rapidi, più efficaci e meno costosi possibili, avvalendosi delle poten- È la prova della capacità di realizzare politiche attive del lavoro, lo strumento che impedisce di sprecare risorse umane ricche di esperienze e competenze. Si chiama ricollocazione ed è la vera sfida: trasformare una persona rimasta senza lavoro in un nuovo lavoratore, anche in contesti diversi. Da quando il Jobs Act si è messo in moto, agenzie del lavoro e operatori specializzati sono in fibrillazione per la mole di lavoro che potrebbe svilupparsi. Al comma 4 punto p) del testo si legge: «Introduzione di princìpi di politica attiva del lavoro che prevedano la promozione di un collegamento tra misure di sostegno al reddito della persona inoccupata o disoccupata e misure volte al suo inserimento nel tessuto produttivo, anche attraverso la conclusione di accordi per la ricollocazione che vedano come parte le agenzie per il lavoro o altri operatori accreditati, con obbligo di presa in carico, e la previsione di adeguati strumenti e forme di remunerazione, proporzionate alla difficoltà di collocamento, a fronte dell’effettivo inserimento almeno per un congruo periodo, a carico di fondi regionali a ciò destinati, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica statale o regionale». Al nuovo scenario si stanno attrezzando sia le società specializzate nell’Outplacement sia nuovi operatori che, in mancanza di regolamentazione, possono entrare nei nuovi servizi. «Siamo preoccupati – spiega Cetti Galante, presidente di Aiso, l’associazione delle società di outplacement – per l’ingresso nel settore di operatori non adeguati. In Spagna e in Belgio c’è stata una corsa e un dumping sui prezzi che hanno rovinato il mercato. Noi chiediamo due cose: che le pratiche di ricollocazione diventino obbligatorie all’interno delle politiche attive del lavoro, insieme alla formazione, e che vi sia un accreditamento a maglie strette e una selezione rigida degli operatori». Aiso è l’associazione che oggi ge- stisce la fetta più grande del mercato. Comprende le principali società (Assist, Bpi Italia, Career counseling, Corium, Intoo guidata dalla stessa Galante, Lee Hecht Harrison Dbm, Right management, S&A Chance) e negli ultimi anni ha realizzato numerosi interventi di ricollocazione. Secondo i suoi dati, nel 2012 ha svolto circa 8mila ricollocazioni di dirigenti, quadri, impiegati e operai, diventate 9.163 nel 2013, con il 77,3% di tasso di successo, un’età media dei candidati di 45 anni e sette mesi medi per trovare un nuova Prima regola: battere l’isolamento Chi viene licenziato non si chiuda in casa collocazione professionale. Queste società sono diverse dalle società di selezione e di matching. La loro è un’attività che parte dall’informazione, dalla formazione e dal coaching per costruire il nuovo progetto professionale. Secondo Aiso, gli ex disoccupati hanno trovato all’80% un lavoro dipendente, per il 30% a tempo indeterminato, uno su cinque come cocopro o partita Iva, il 15% ha avviato un’attività in proprio. L’altro nemico da battere è l’isolamento e la solitudine: chi viene licenziato si chiude in casa, mentre confrontandosi con consulenti e colleghi di sventura trova le risorse per rimotivarsi e ripartire. Lo hanno dimostrato alcune buone prassi di successo diventate un riferimento, come il Progetto Aim (Age management in Milan) e il Progetto Astro, promossi da Assolombarda, Federmanager, business school e società di outplacement. Ora la sfida è nel mercato aperto: conciliare l’occupabilità delle persone con qualità, etica e fiducia. [W. P.] LA STORIA Trovare un buon posto con i video talent su Internet zialità del digitale e del video. Il progetto prende vita dall’esperienza personale di Alessio come candidato e come manager di primo livello negli Stati Uniti. Il bagaglio che porta a casa gli permette di fondare la sua impresa su solidi presupposti. Face4Job è un servizio totalmente innovativo. I candidati, che utilizzano il servizio gratuitamente, inseriscono il proprio curriculum su www.face4job.com ed effettuano un’autovalutazione in base ai talenti che più li caratterizzano; una volta selezionati dall’azienda, hanno la possibilità di affrontare un colloquio off-line (registrando un video di risposta di un minuto, il video talent, sulla base di una domanda espressa dall’azienda coerente con i talenti dichiarati. Segue un colloquio in tempo reale (sempre attraverso la Alessio Romeo, fondatore di Face4Job registrazione di un video talent, ma questa volta con visione della domanda un minuto prima di rispondere e sempre nei tempi definiti di invio). Se tutto funziona, l’ultimo passaggio è in streaming, un incontro faccia a faccia con l’azienda e sempre da casa. Il modello è molto semplice e molto veloce. Con il web Face4Job fa diventare protagonisti del mercato del lavoro direttamente le imprese, i lavoratori, i giovani e i non più giovani alla ricerca del proprio lavoro, che si riappropriano di una relazione diretta e non mediata. Con il digitale vengono rispettate le logiche tipiche del processo di ricerca e selezione fra azienda e candidati; la piattaforma indipendente di video-streaming garantisce l’assoluta riservatezza del database; i candidati registrano dei video talent, secondo interviste a tappe, che li qualificano immediatamente. Dopo la sua costituzione, la società en- tra di diritto nel registro speciale delle imprese italiane Start up innovative e attrae subito cinque nuovi soci con background internazionale, formando così una squadra di figure chiave per il network. Se il servizio per i candidati è completamente gratuito, per le aziende l’utilizzo è a consumo (pay per use), senza abbonamento o vincoli. I riscontri ci sono: alcune centinaia di aziende iscritte, migliaia di candidati. Gli sviluppi dall’Italia vanno verso Europa e Russia e verso Usa e Cina entro il 2015. Tante news e spin-off, ma ancora segreti. Il progetto è unico: creare un servizio per tutti, che faciliti l’incontro tra chi offre e chi ricerca lavoro, per azzerare le distanze e permettere a chiunque di poter ambire al lavoro [W. P.] per il quale si sente tagliato. LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 investimenti Intesa Sanpaolo nell’indice verde Wind lancia «Transparency Forum», una piattaforma che raccoglie progetti ed esperienze innovative legati alla trasparenza, in Italia e all’estero. Una redazione racconterà quanto di positivo sta avvenendo grazie alla condivisione aperta delle informazioni ed alle nuove forme di collaborazione online. Intesa Sanpaolo fa il suo ingresso nell’indice «The A List: The Cdp Climate Performance Leadership Index 2014» per le azioni volte a ridurre le emissioni di carbonio e mitigare i rischi del cambiamento climatico. L’indice è stato realizzato da Cdp, l’Ong internazionale che orienta le economie sostenibili. Titoli di Stato Il Tesoro Sta collocando i titoli a tassi sempre più bassi Questo è un bene per il bilancio dello Stato mercati e gestori «Le azioni? Meglio utility e autostrade» 5 Il Btp Italia taglia i tassi Cedola minima all’1,15% Collocamento fra oggi e giovedì 23. Gli analisti non temono lo spread R itorna la tensione, e forte, anche sui titoli di Stato. Il nervosismo ha coinvolto stavolta anche i bond governativi, primi tra tutti quelli della periferia. A pagare, con forti cali dei prezzi, sono stati anche i titoli dell’Italia con lo spread risalito sopra quota 200 punti durante la giornata di giovedì. Una fiammata che ha fatto temere un ritorno di crisi per tutto il debito italiano. Venerdì poi sono tornati gli acquisti con lo spread che è ridisceso sui 160 punti. A innescare il drastico movimento al ribasso, iniziato nella tarda mattinata di mercoledì, sono stati i timori per lo stato di salute dell’economia globale accresciuti dalle recenti letture sconfortanti di dati macro tedeschi e americani. Ad accentuare poi il Lavoro in corso .23 Wind, portale per la trasparenza ANSA SANDRA RICCIO MILANO . trend sull’obbligazionario di tutto il comparto periferico si sono aggiunte le preoccupazioni per l’eventualità di una crisi di governo in Grecia. Per gli esperti non c’è da temere. Anzi. «Il forte balzo indietro dei giorni passati è un’opportunità d’acquisto - dice Mario Beccaria, responsabile Divisione Asset Management di Banca Generali -. Lo storno che ha colpito i Paesi periferici è un’opportunità per comprare soprattutto le durate più lunghe per quegli investitori che ne erano a corto». Il suggerimento è di guardare a scadenze sotto ai sette anni, per arginare meglio i momenti di volatilità. L’esperto ha fiducia nel mercato obbligazionario. Questo perché ci sono tutta una serie di interventi ad opera della Banca centrale europea e delle altre banche centrali che sosterranno i bond governativi. In più l’Europa non vede avvicinarsi la settimana dei cambi in fretta il rischio di un rialzo dei tassi perché soffre ancora di un quadro macroeconomico zoppicante. I risultati degli stress test poi elimineranno le incertezze su questo tipo di asset class. A guadagnarci saranno i bond delle banche. E lo spread? «Non c’è rischio che torni a livelli insostenibili – dice Giulio Casuccio, a capo del Fixed Income e del Multi-Asset Investments di Fondaco Sgr -. L’atteggiamento della Bce mira esplicitamente a contenere un’esplosione del differenziale, come già fatto negli anni passati». Per l’esperto si tratta di una garanzia esplicita. Può non essere efficace sulle singole giornate di Borsa però nel medio periodo dovrebbe favorire un rientro verso livelli visti fino a una settimana fa. Certo i prezzi dei Btp sul secondario sono ancora alti e ben al di sopra di quota 100. La correzione dei giorni scorsi ha Piero Verzetti Banca Akros Con il calo dei tassi di interesse degli obbligazionari, l’attenzione torna sulle azioni con il dividendo. Si tratta della mossa adatta a questo momento? «Apparentemente sì. Visti anche i considerevoli cali delle borse mondiali nella settimana appena trascorsa, sembrerebbero delle buone opportunità d’investimento poiché un abbassamento dei corsi azionari automaticamente aumenta il “dividend yield”, a patto però che il dividendo sia sostenibile. Questo dipende dal business model e dal vantaggio competitivo della società che si prende in considerazione. Da parte del risparmiatore vanno fatte quindi della valutazioni attente prima di scegliere». tassazioni dei singoli Paesi. La tassazione del dividendo cambia anche di molto nei principali Paesi, e per fare qualche esempio, in Francia è pari al 30 per cento, negli Stati Uniti al 15 per cento, in Gran Bretagna è del 10 per cento, in Germania è al 26,37 per cento e in Svizzera è al 35 per cento. A questo bisogna aggiungere la tassazione per i residenti in Italia che è del 26 per cento. Questo è penalizzante per tutti i titoli azionari esteri, offrendo quindi dei rendimenti cedolari sensibilmente inferiori per l’investitore residente in Italia». Qualche nome di azienda interessante? «Ci sembrano interessanti Atlantia (“dividend yield” atteso di circa il 5,1 per cento), Hera (“dividend yield” atteso di circa il 4,8 per cento, Sias (“dividend yield” atteso di circa il 4,6 per cento); tra le Mid & Small Cap ci sembra interessante Ima (“dividend yield” atteso di circa il 4,7 per cento). Su quali settori a cedola è meglio puntare in questo momento? Vi aspettate più volatilità su questo tipo di titoli nei prossimi mesi? «Preferiamo i settori delle utility e quello delle autostrade, perché ci sembrano meno esposte a una revisione al ribasso delle stime di utile e perché sono quelle con i “dividend yield” tra i più alti». «Vista la volatilità riesplosa nelle ultime settimane, molto spesso anche questi titoli “difensivi” hanno perso in poche sedute quello che sarà il dividendo futuro. Riteniamo che nei prossimi mesi la volatilità rimarrà elevata, e che l’investimento azionario non è mai da considerarsi un sostituto all’investimento in obbligazioni». [S. RIC.] Meglio restare in Italia o è bene guardare anche alle azioni estere con la cedola? «E una scelta dettata dalle I MERCATI VALUTARI L’euro si riprende mentre i listini vanno giù L’ L andamento - LA STAMPA CARLO ALBERTO DE CASA* Le candele giapponesi sono il metodo più usato in Borsa per analizzare le quotazioni in quanto includono 4 valori per ogni periodo: apertura, chiusura, massimo e minimo. Il corpo della candela è dato dai valori dell'apertura e della chiusura della settimana. Candela verde: quando la chiusura di settimana è a un valore superiore rispetto a quello dell'apertura. Candela rossa: se la chiusura di settimana è a un valore inferiore rispetto a quello dell'apertura della settimana. I due estremi, definiti tecnicamente "shadow" rappresentano il massimo della settimana (la linea sul lato superiore della candela) e il minimo della settimana (al di sotto di ciascuna candela). 0,80349 L a discesa dei mercati azionari della passata settimana ha ridato fiato all’euro, che ha sfiorato nella seduta di mercoledì quota 1,29 nei confronti del dollaro, per poi tornare in area 1,275 in seguito al rimbalzo delle borse di venerdì. L’andamento è stato analogo nei confronti del pound inglese, con la coppia euro/sterlina che è risalita in area 0,805, per poi stornare e chiudere la settimana a 0,7925. L’area 0,804-0,805 si è così confermata una valida resistenza sul cambio, respingendo al ribasso per la terza volta le quotazioni. Il difficile momento dei listini aperto qualche spiraglio. Titoli come il dieci anni con scadenze in dicembre e cedola del 2,25% si sono avvicinati a un prezzo di 100. Intanto sul mercato sta arrivando il nuovo Btp Italia. Venerdì il Tesoro ha comunicato che offrirà un tasso cedolare minimo garantito dell’1,15% per la settima emissione del titolo legato all’inflazione italiana. Il tasso definitivo sarà fissato al termine del periodo di raccolta degli ordini di acquisto. Il nuovo Btp Italia sarà collocato dal 20 al 23 ottobre. Nelle sei passate emissioni il Tesoro ha raccolto quasi 87 miliardi di euro. Il Btp Italia ha dimostrato di reggere meglio agli urti dei mercati nei giorni scorsi, sulle scadenze più brevi però. Si è mosso di più invece il titolo con scadenza nell’aprile 2020 (cedola 1,65%). Stessa durata di quello in sottoscrizione nei prossimi giorni. Ma cedola decisamente meno interessante. domande a 0,79254 0,78900 0,77656 18 22 27 1 ago ago ago set 5 set 10 set 15 set 19 set 2014 24 set 29 set 3 ott 8 ott 13 ott 17 ott Fonte: Piattaforma MetaTrader - ActivTrades azionari ed il rallentamento della corsa del dollaro hanno ridato fiato anche all’oro, arrivato ai massimi dell’ultimo mese in area 1.250 dollari l’oncia, per poi chiudere l’ottava a 1.238. Nonostante questo recupero il trend appare ancora debole, anche se le notizie provenienti dalla Svizzera potrebbero presto riportare l’attenzione dei mercati sul prezioso. Incertezza sull’oro Un referendum in Svizzera può cambiare il trend Il 30 novembre prossimo i cittadini elvetici si recheranno infatti alle urne per un referendum riguardante le riserve auree nazionali. In caso di vittoria del sì la Banca Centrale dovrà alzare la quota di oro sul totale delle riserve del paese, portandola, entro cinque anni, al 20%. Attualmente le riserve in oro sono pari a 1.040 tonnellate, pari al 7,8% del totale, sarebbe quindi necessario l’acquisto di circa 1.600 tonnellate di oro per innalzarle ad almeno 2.665 tonnellate. La Swiss National Bank dovrebbe poi far rientrare in patria la parte di riserve auree detenute all’estero (nei caveau di Londra e Toronto) ed avrebbe il divieto di vendere, anche in futuro, le riserve auree nazionali. Uno scenario ancora tutto da decifrare quindi. *Analista dei mercati valutari presso ActivTraves Londra 24 .Lavoro in corso STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Le abitudini dei clienti Capiranno che eliminare il denaro fisico conviene anche a loro. La ritrosia si deve al fatto che con i mezzi virtuali non si può evitare la tracciabilità C’è chi non vede l’ora di cambiare e chi non è mai entrato in una banca né mai lo farà E non è neanche questione di commissioni: sono bassissime L’intervista made in Italy Le resistenze dei negozianti 2 miliardi Il valore delle transazioni gestite da CartaSi, che dal 1985, in Italia, è la società leader nel campo dei pagamenti elettronici 13,5 milioni Le carte di credito attualmente in circolazione, con più di 29 milioni di funzioni di debito e 600 mila esercenti convenzionati Trent’anni di innovazione CartaSi è dal 1985 la società leader in Italia nei pagamenti elettronici con oltre 2 miliardi di transazioni complessivamente gestite, 13,5 milioni di carte di credito in circolazione, più di 29 milioni di funzioni di debito e 600 mila esercenti convenzionati. CartaSi gestisce inoltre 530.000 mila Pos e circa 10.000 Atm VERSAMENTI ELETTRONICI “Obiettivo di CartaSi: pagare tutto col telefonino” L’amministratore delegato Laura Cioli: entro l’anno arriva MySi, una tecnologia che permette di virtualizzare qualunque carta NADIA FERRIGO M archigiana di origine, milanese dal suo primo giorno di Mba alla Bocconi, da un anno Laura Cioli è l’amministratore delegato di CartaSi, società leader nei pagamenti elettronici con 2 miliardi di transazioni gestite, 600 mila punti vendita convenzionati, 2 mila esercenti dotati del Pos virtuale XPay per le vendite online e oltre 13 milioni di carte in circolazione. Laureata in Ingegneria elettronica, ha lavorato nel mondo dell’energia per Eni Gas&Power, poi telecomunicazioni con Vodafone e media come direttore generale di Sky Italia: un’esperienza trasversale che servirà a Cioli per affrontare le sfide della «monetica», l’insieme di conoscenze elettroniche, informatiche e telematiche indispensabili per disegnare il futuro dei pagamenti. Le nuove tecnologie hanno già moltiplicato le possibilità del settore, oggi popolato da concorrenti agguerriti come Paypal, Apple e Amazon. Niente più tessere e carte: il portafoglio diventa virtuale. Fantascienza oppure futuro prossimo? «Sta già accadendo. A fine anno lanceremo MySi, che grazie alla tecnologia Hce permette di virtualizzare qualunque carta, di credito o anche di raccolta punti, oggetti completamente diversi tra loro che potranno essere accessibili in una sola applicazione sul telefono. La tecnologia già lo permette, basta organizzarsi con i diversi partner». Vero è che gli italiani non sono grandi fan della moneta elettronica: il numero medio di transazioni procapite con carte è 31, mentre in Olanda, Francia e Regno Unito sia- mo a 130. Il fatturato dell’e-commerce sui consumi delle famiglie italiane pesa per circa il 6 per cento, la media europea è il 15 per cento. Nemmeno gli esercenti sembrano troppo ben disposti: si è visto con l’obbligo del Pos per i pagamenti al di sopra dei 30 euro. Chi deve iniziare a cambiare mentalità? «Entrambi. Dal punto di vista dell’esercente, c’è tutta la convenienza a usare strumenti di pagamento digitali. Per farlo sostengono dei costi, ma equivalenti a quelli per la gestione del contante, anche se la percezione è diversa. Credo che non sia questo il problema, quanto la trasparenza delle transazioni. Prima di arrivare in CartaSi non avevo questa sensibilità, poi ho iniziato a usare sempre la carta, anche in taxi. Il lavoro che dobbiamo fare è comunicare bene, a partire dal consumatore, evidenziando i benefici del virtuale: sicurezza, tutela della privacy, servizi. Così anche gli esercenti capitoleranno». Secondo il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, occorre ripensare le commissioni bancarie su carte e bancomat, se si vuole incentivarne l’utilizzo. I numeri di CartaSi Oltre 13,5 mln 2 mld di transazioni complessivamente gestite Oltre di carte credito in circolazione (credito e prepagate) 600.000 29 mln di funzioni di debito (nazionali /internazionali) esercenti convenzionati 530.000 12.000 POS gestiti esercenti dotati del Pos virtuale XPay di CartaSi, per le vendite online 10.000 15 ATM gestiti transazioni e-commerce all'anno per carta attiva su internet - LA STAMPA Digitale Arriverà a fine anno MySi, wallet di CartaSi per i clienti dotati di smartphone con Android AP «Nessun pericolo se si perde il cellulare, dentro non ci sono dati» rezza. E qui il primo dubbio: e se poi perdo il telefono? «Non succede niente. La cosa bella della nostra nuova applicazione è la semplicità dell’interfaccia per il consumatore, mentre la complessità è nascosta. Mi spiego: nel telefono non resta nessun dato, è una tecnologia sicura. Certo più dei contanti: se si perdono, non c’è più niente da fare». Tra i vostri progetti c’è la creazione di una città «cashless», con uso del contante è al minimo. Di che si tratta? «Non credo sia la ricetta giusta per eliminare il sommerso: se la carta non viene usata per non essere tracciati, poco importano le commissioni. Avere un Pos può costare da due a dieci euro, una cifra modesta. Si torna al solito tema: la resistenza sul costo aggiuntivo è legata al fatto che l’utilizzo di questi strumenti non consente di eliminare gli elementi di tracciabilità. La partita non è legata al Pos: non basta abbassare le commissioni per eludere il nero, anche portarle a zero non funzionerebbe». «Ci sono persone che non sono mai entrate in banca e mai lo faranno, altre che invece danno per scontato che si possa fare tutto con il telefono. Le fasce più giovani senza dubbio sono le più predisposte, senza differenza tra uomini e donne. Gli spazi per crescere ci sono, noi li stiamo occupando: grazie a innovazione tecnologica e cambiamento dei sistemi di consumo assistiamo a una mutazione epocale». Nel nostro Paese i pagamenti elettronici sono il 15% del totale, la metà della media europea: puntate ad arri- Secondo una ricerca da voi condotta sui consumatori, per sei su dieci la caratteristica più importante è la sicu- vare al 31% nei prossimi quattro anni, ma chi è pronto a trasferire il portafoglio sullo smartphone ? «L’obiettivo è dimostrare che se ci mettiamo tutti insieme possiamo cambiare in modo significativo la situazione. Vogliamo togliere agli interlocutori tutti gli alibi che fino a oggi sentiamo: per noi è un biglietto da visita per dimostrare che sì, si può fare. Siamo alla ricerca di una città non troppo grande, dove ci sia un’amministrazione ben disposta che voglia fare sua la nostra visione. Ho già raccolto diverse manifestazioni di interesse, da imprenditori, banche, aziende disposte a partecipare. Per ridurre drasticamente il peso del contante, i problemi da superare sono la mancanza di determinazione e di un progetto comune». Non si parla solo di città senza contati, ma anche di un settore preciso. Si parte dai trasporti? «Stiamo siglando una accordo di partnership con Trenitalia che ci consentirà di integrare in un solo prodotto una serie di componenti: l’obiettivo è digitalizzare interamente il mondo dei trasporti. In Italia i punti non presidiati sono moltissimi: ormai il consumatore si aspetta di poter pagare i parcheggi, il metrò o noleggiare una bicicletta senza ricorrere agli spiccioli. A breve presenteremo tutti i dettagli con Trenitalia». Un anno in CartaSi, come è andata? «Faticoso, ma entusiasmante. Posso dire di essere fortunata, la sfida è ambiziosa, ma coincide con l’esigenza di velocizzazione del cambiamento. Il mio incarico rappresenta la convergenza tra le mie esperienze precedenti: che si parli di telecomunicazioni, servizi finanziari o media, bisogna fronteggiare gli stessi concorrenti. Apple o Amazon, non cambia: la loro vocazione è catturare più dati e informazioni possibili. Noi non abbiamo intenzione di restare indietro, anzi. Puntiamo sull’innovazione: i quattro direttori da me dipendenti, che si occupano di innovazione e sviluppo, marketing, vendite e comunicazione del brand, hanno meno di 40 anni, tre su quattro non erano in azienda un anno fa, hanno esperienze internazionali e articolate. Tutti requisiti fondamentali, perché insieme a me saranno motore e guida dell’azienda». LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 . Lavoro in corso .25 Crai, nuovi prodotti top Moda, Casadei apre in Cina La nautica made in Italy cerca di rialzarsi dalla crisi e si mette in mostra. Così a Nautilia, la rassegna storica imbarcazioni usate di Aprilia Marittima, in Friuli (in programma dal 24 al 26 ottobre). Un’esposizione che si apre su 50 mila metri quadrati, con i principali marchi, e che prosegue poi online sul sito nautilia.org. Crai lancia il nuovo posizionamento “Nel cuore dell’Italia”. Inoltre l’insegna che fattura 3,2 miliardi di euro ha operato un upgrading della linea top, Piaceri Italiani. Sono 84 prodotti diffusi in 15 Regioni. «Vogliamo rappresentare il meglio del Paese», ha detto il responsabile della marca privata, Gianluigi Bollati. Cesare Casadei annuncia la sua prima apertura in Cina. Il luogo scelto per l’apertura della prima boutique Casadei è uno dei punti nevralgici dello shopping cinese: il mall Plaza 66. I 62 metri quadrati di superficie sono racchiusi da pareti e da un soffitto specchiati con pattern di acciaio lucido, luci e scaffalature di pelle bianca. Le aziende Nautica in mostra, ma usata CALZATURE Lumberjack cresce in Europa e fa rotta su Asia e Stati Uniti L’ad Valsecchi: dalla dimensione nazionale siamo passati a quella globale La nuova filosofia Si chiama “urbanature” fa riferimento sia alla città, l’ambiente in cui i prodotti saranno utilizzati, che alla natura C on più di cinquanta nuovi «shop in shop» già partiti e altri cento in programma per il prossimo anno, in casa Lumberjack tutto è pronto per conquistare l’Europa. Ri-organizzare la rete di vendita nazionale e internazionale è solo il primo passo della strategia pensata per lanciare oltre i confini italiani lo storico brand veronese fondato dalla famiglia Antonini. Acquisito nel 2012 da «Ziylan Group», il più grande gruppo calzaturiero turco con sette società, 500 milioni di fatturato e 3mila dipendenti, il marchio può contare anche sul recente ingresso nella già prospera compagine societaria del fondo «Turkven Private Equity». Nel futuro di Lumberjack, che ha chiuso lo scorso anno con un fatturato di circa 28 milioni e una produzione di 1 milione e mezzo di scarpe, c’è una crescita stimata del 30 per cento, da realizzare proprio grazie all’aumento delle calzature vendute nei negozi multimarca europei. «Posso assicurare che abbiamo appena iniziato: nel corso di quest’anno abbiamo dato priorità al consolidamento della rete di distribuzione nazionale, investendo su aree dedicate interamente al nostro marchio, ma sempre all’interno di distributori multimarca - spiega Andrea Valsecchi, 41 anni, nuovo amministratore delegato con un passato in Geox e Bata -. Lumberjack ha tutte le carte in regola per pas- 28 milioni Il fatturato nel 2013, anno in cui sono state prodotte 1 milione e mezzo di scarpe. La crescita stimata per il 2014 è del 30% sare da una dimensione nazionale a una globale: il prossimo anno sarà dedicato all’Europa, mentre solo a partire dal 2016 inizieremo a cercare partner strategici per arrivare anche oltreoceano, dove si presentano per noi le opportunità più interes- santi, con Asia e Americhe in testa». Fino allo scorso anno, la distribuzione del marchio della foglia d’acero si limitava a Grecia e Turchia, realizzando circa il 20 per cento del fatturato: oggi è in Spagna, Grecia e Benelux, dalla prossima primavera arriverà anche in Germania, Svizzera, Francia, Austria, Russia e paesi ex Unione Sovietica. «Ritagliare uno spazio per i nostri prodotti anche all’estero è un obiettivo alla nostra portata, quel che non dobbiamo perdere di vista è la forte identità del marchio - continua -. La nostra storia è legata a una garanzia di robustezza e praticità che vogliamo conservare, rendendo però le nostre calzature più contemporanee e fun- zionali. La nuova filosofia “urbanature” fa riferimento sia alla città, l’ambiente in cui i prodotti saranno utilizzati e dove nascono le tendenze contemporanee, che alla natura, sinonimo di semplicità e concretezza». Anche se la moda maschile resta l’attività principale, sono nate due nuove linee, dedicate a donne e junior. Per il momento non è ancora in programma una piattaforma di vendita online. «Di certo è una prospettiva interessante, che non vogliamo trascurare conclude Valsecchi -, ma seguiamo la politica dei piccoli passi: niente di improvvisato, una buona pianificazione e grande cura per i dettagli, in tutto quel [NAD. FER.] che facciamo». EXPORT GLOBALE Per il caffè le macchine di Elektra ELEONORA VALLIN E lektra è una piccola azienda di 36 addetti a Sud di Treviso che fattura sei milioni. Produce pregiate macchine da caffè, per casa e bar, dal 1947. Al tempo si chiama «La Tarvisium»; il business lo gestiva Umberto Fregnan che costruì il primo prototipo di macchina a leva e lo portò a Cortina, sul portapacchi della sua Giardinetta. Poi è arrivato il figlio Florindo, infine i nipoti Federico e Andrea. Il nome Elektra deriva dal greco elektron (oggetto che risplende) che racchiude il senso della qualità fatta a mano: pezzo per pezzo, dalla lamiera alla lucidatura. Quaranta i modelli a catalogo: dalla verticale e retrò Belle époque, in rame o ottone, alle più avanguardiste in plexiglas luminoso: la Barlume esposta anche al Moma di New York o la Aletta in acciaio inox, fino all’ultima nata, non ancora a catalogo, in partnership con Audi e coperta da vetri di murano. Elektra cresce del 20% l’anno, esporta l’80% con primo mercato la Corea, poi Cina, Australia, Nuova Zelanda, Russia e Gran Bretagna. E tra 15 giorni l’entrata sul mercati arabo di Doha. «Il business dell’espresso sta esplodendo - rivela l’ad Federico Fregnan - all’inizio si acquistavano prodotti di bassa qualità ora si cercano tecnologia e design». Ventiquattro le aziende che in Italia producono macchine per caffè: 21 le assemblano, tre le costruiscono. Tra queste c’è Elektra che, tra i clienti, vanta postazioni di pregio come Eataly (da cui l’ultima commessa per il Caffè alla Mole Antonelliana), Harrods, La Fenice, l’aeroporto di Dublino, Williams-Sonoma in California, gli Abc Studios in Australia. Cinquemila i pezzi l’anno per bar, 2mila per la casa. Nessuna vendita alla Gdo ma negozi di pregio ed e-commerce selezionato. Il mercato delle cialde? «Noi restiamo fedeli alla liturgia del buon caffè» chiude Fregnan che anticipa il futuro touch: nel 2015 uscirà sul mercato la prima macchina digitale. 26 .Lavoro in corso STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 La posta di Maggi A CURA DI GLAUCO MAGGI [email protected] COORDINAMENTO DI AGNESE VIGNA [email protected] Le lettere vanno spedite alla redazione di TuttoSoldi in via Lugaro, 15 Trasferire i titoli a volte è un calvario 844 del codice civile, con una procedura d’urgenza (urgenza per modo di dire, sei mesi in media ) di fronte al giudice. Provvedere a proprio spese è più rapido e costa meno (difficilmente i costi sono rimborsati per intero anche in caso di vittoria in causa). Ingiusto? Sì, ma così è. Una procedura informatica gestisce le richieste dei clienti per lo spostamento dei risparmi presso altri istituti di credito Difendersi dai morosi Esprimo il mio disappunto sul comportamento usato dalla Banca Cariparma (in particolare si tratta dell’agenzia di Carmagnola) in quanto, da quando ho chiesto la chiusura del conto corrente e il relativo trasferimento del deposito titoli, sono trascorsi ormai 5 mesi senza che io abbia ottenuto soddisfazione. Finora ho ottenuto soltanto il passaggio di alcuni titoli. Ho mandato un reclamo scritto ad agosto e non avendo ottenuto risposta, ho sollecitato senza ottenere niente di concreto, se non una lettera nella quale mi si diceva che era stato trasmesso il tutto all’ufficio competente. Esistendo un regolamento interno con i vari tempi da rispettare, vorrei sapere i termini della suddetta banca. VALERIO APPENDINO A nostra richiesta, l’ufficio stampa di Cariparma ha spiegato che la banca è “dotata di un applicativo informatico in grado di eseguire le richieste della clientela, con riguardo al trasferimento titoli presso altre banche, direttamente effettuabile in via decentrata dalle filiali. Questa procedura può essere ritardata solo a causa di fattori esterni alla normale operatività, intervenuti in questo caso all’interno della filiale di riferimento del cliente”. La banca ammette il ritardo della filiale, scusandosi con il signor Appendino ma specificando “che il reclamo scritto del cliente è pervenuto il 14 agosto e impegna la banca a fornire risposta entro 90 giorni dalla ricezione”. Precisa pure che “allo stato attuale i titoli in oggetto sono stati trasmessi alla nuova banca indicata dal cliente e risulta richiesta l’emissione ad Amundi Sgr del certificato cartaceo relativo al Fondo Amundi Eureka Brasile 2016”. Infine, desidera anche “informare che fino alla data di trasferimento i titoli sono stati custoditi dalla banca senza che gli stessi possano aver subito eventuali ripercussioni sul risultato complessivo dell’investimento”. scarico condominiale che oltre a non essere fonoisolata è separata dalla mia camera solo da una tavella di pochi centimetri. Come posso risolvere concretamente e velocemente il problema che mi impedisce di riposare la notte? Nell’eventualità che io decidessi di far fono-isolare la tubatura dal mio appartamento accollandomi le spese, come posso tutelarmi da eventuali danni accidentali prodotti dal mio idraulico di fiducia accidentalmente causati a terzi?». ROBERTO DOVIZIO Scarichi rumorosi: meglio il fai da te In corrispondenza della mia camera da letto c’è il gomito della colonna di ? il quesito Che un fono-isolamento possa provocare danni accidentali a una tubatura è altamente improbabile. In teoria è possibile, nel caso in questione, ricorrere all’articolo Sono consigliere di condominio. Nell’ultima assemblea è sorta una discussione tra l’amministratore ed un condomino, in quanto quest’ultimo sosteneva che, per l’ottenimento da parte del giudice di decreto ingiuntivo e conseguente precetto nei confronti dei condomini morosi, non è necessaria l’assistenza di un avvocato. PIETRO SIGNORELLI Giustissimo, si può fare senza avvocato. Questo però è quello che accade solo in teoria. In pratica purtroppo la complessissima procedura per il recupero della morosità condominiale è del tutto impossibile da gestire, da parte di una persona che non sia un professionista. Se avessimo più spazio a disposizione per Il “rent to buy”: un possibile aiuto alla crisi del mercato immobiliare Il D.L. 12.9.2014, n. 133, cosiddetto “Sblocca Italia”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 212 del 12.9.2014, entrato in vigore il giorno seguente, ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano una prima disciplina del cosiddetto “Rent to Buy”, in attesa della conversione in legge; potrebbe essere un toccasana per il mercato immobiliare. L’art. 23 consente di stipulare contratti coi quali si concede al conduttore di entrare immediatamente nel godimento di un immobile, con diritto di acquistarlo entro un termine de- terminato ed ad un prezzo logicamente predeterminato. Il contratto può essere stipulato da proprietari che siano costruttori, privati proprietari, società immobiliari, etc.., senza alcuna limitazione; egualmente i soggetti che possono entrare in godimento immediato possono essere famiglie, professionisti, imprese etc…L’operazione può avere ad oggetto ogni immobile, in qualunque comune: abitazioni, locali commerciali, artigianali, studi professionali, capannoni, etc.., in condominio o edificio oppure costituenti autonome unità immobiliari. Il fattore rivoluzionario che rende assai conveniente acquistare casa in tal modo è la possibilità di imputare al prezzo di vendita una parte del canone mensile versato nel frattempo (nella misura indicata dalle parti in contratto), corrispondendo così in seguito, al momento del rogito, solo più la rimanenza di prezzo; in quel momento il conduttore della casa ne diverrà proprietario, senza che i canoni pagati nel frattempo siano stati pagati “a spiegare questa situazione, se ne renderebbe perfettamente conto. Contabilizzazione del riscaldamento In una risposta in merito alla contabilizzazione dell’acqua non obbligatoria, fate cenno a tale obbligatorietà per quanto riguarda il riscaldamento negli immobili condominiali. In base a quali leggi o provvedimenti tecnici? Sono validi su tutto il territorio italiano o solo a livello regionale? Vi sono tempistiche per l’osservanza di tali leggi o provvedimenti? Occorre la maggioranza dei soli presenti, in termini di millesimi, per la validità dell’assemblea? CLEMENTINO BARBERIS NEGRA L’obbligatorietà della contabilizzazione del calore è sancita a livello nazionale solo per i nuovi edifici (articolo 5 del D.P.R. 551/1999) o in caso di integrale ristrutturazione dell’impianto centralizzato (D.P.R. 59/2009 ), salvo gravi impedimenti di natura tecnica da evidenziare in una relazione tecnica. Per gli impianti centralizzati esistenti l’obbligatorietà esiste perdere”. Le parti dovranno stabilire entro quanto tempo il conduttore potrà chiedere di diventare proprietario; non sarà obbligato a farlo ma ne avrà gran convenienza, anche perché potrà accedere assai facilmente ad un mutuo per poter versare il residuo dovuto, avendo nel frattempo versato generalmente (almeno) un 25-30 % del prezzo. Mutuo a cui mai avrebbe potuto accedere all’inizio per finanziare l’intero acquisto. I contratti, redatti per atto pubblico o scrittura privata autenticata e trascritti, garantiranno l’acquirente contro sorprese (fallimenti, pignoramenti etc..) in capo al venditore, per il periodo convenuto e che potrà arrivare fino a dieci anni. PIER PAOLO BOSSO CONFEDILIZIA Previdenza Pensione ai parasubordinati: il patatrac è assicurato BRUNO BENELLI P aghi 1 e prendi 1. E’ questo il principio sul quale si basa il calcolo contributivo della pensione. Né un centesimo in più, né un centesimo in meno. In questo modo la misura del reddito di lavoro diventa determinante: la pensione diventa figlia esclusiva della busta paga. E perciò chi nella vita ha realizzato bassi stipendi, avrà una pensione assolutamente modesta. Se poi a questa situazione si aggiunge la continua precarietà dei lavori accompagnata da ricorrenti periodi di inoccupazione, il patatrac pensionistico è assicurato. Prendiamo la situazione dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, e tutto quel variegato mondo di lavoratori «un po’ carne e un po’ pesce» che vanno sotto il nome di parasubordinati. Attualmente versano all’Inps: a) il 28,72 per cento dei lavoratori, quelli che non hanno altri lavori né pensioni; b) il 27,72 per cento del totale, quelli che in aggiunta sono professionisti con partita Iva; c) il 22,00 per cento, quelli che hanno anche un altro lavoro, in genere il principale, oppure sono già in pensione. Che rendita avranno dall’Inps? Ricorriamo a un esempio Al mese 570 euro con 35 annualità Ma con soli 20 anni si scende a 255 euro concreto di un lavoratore con 35 anni di contributi (ipotesi non molto realistica) con un compenso lordo annuo (fisso) di 12 mila euro (mille al mese). A queste condizioni avrà una pensione Inps di: a) 570 euro al mese se versa il 28,72 per cento; b) 550 euro se versa il 27,72 per cento; c) 450 euro se versa il 22 per cento. Ovviamente questi conti si basano sulla misura dei contributivi in vigore nel 2014 e il risultato finale non tiene conto delle rivalutazioni annuali dei contributi, per cui in concreto le pensioni saranno un pochino più alte delle misure qui indicate. Ma se gli interessati avessero solo 20 anni di contributi (il minimo chiesto dalla legge) le pensioni scenderebbero, rispettivamente, a 330 euro, 315 euro e 255 euro al mese. Senza più possibilità di portarle al minimo (oggi 501 euro) perché questa integrazione non è prevista dal metodo contributivo. E non è finita: c’è un ostacolo nascosto che rende più difficile il cammino verso la pensione. La legge infatti vuole che per riconoscere in pensione un anno intero il parasubordinato versi i contributi su un reddito minimale di 15.516 (all’incirca 1.300 euro al mese come media). Perciò se il contributo è inferiore al minimo settimanale di 370 euro, 358 euro e 285 euro (rispettivamente per le tre categorie sopra indicate), l’Inps ridurrà il numero dei mesi in proporzione a quanto è stato versato. Risultato? Per i parasubordinati che sono sotto il minimale i 20 anni diventano la “quota-chenon-c’è”. Per avere un anno intero in pensione devono lavorare 15-18 mesi. Per fare 20 occorre lavorare 26-32 anni. attualmente solo in Piemonte (entro l’1 settembre 2014, D.G.R. 27 aprile 2012, numero 85-3795) e in Lombardia (di fatto anche se non formalmente entro l’agosto 2014, si veda da ultimo D.G.R. 23 maggio 2012, numero 3522). Tali termini saranno forse ulteriormente prorogati. La decisione prevede l’assenso della maggioranza dei condomini che possieda almeno metà dei millesimi. Ho 61 anni: quando la pensione Sono nata nel 1953, ho lavorato dall’anno 1972 fino al 1998 maturando 1.377 settimane. Vorrei sapere quando andrò in pensione? Nel 2020 oppure ho qualche speranza di poter anticipare questa data? Allego una sua risposta fornita ad un altro lettore con la quale lei gli comunica che potrà andare in pensione a 63 anni con soli 20 anni di contributi. SILVANA La risposta riguarda una persona che liquiderà la pensione calcolata esclusivamente con il sistema contributivo. Lei invece avrà il calcolo cosiddetto misto (retributivo e contributivo) e l’Inps pagherà la pensione, come lei anticipa, solo a partire dall’anno 2020. Docente scuola di secondo grado Sono una docente di scuola secondaria di secondo grado ed ho raggiunto quota 96: ho infatti 60 anni più 36 anni di contributi. Vorrei sapere se posso anche io fare domanda di pensione anticipata? OSCAR Assolutamente no. Lei rientra in pieno nella legge di riforma e quindi potrà avere la pensione o con circa 67 anni di età (pensione di vecchiaia) o con oltre 43 anni di contributi (pensione anticipata). Hanno collaborato: GIANLUIGI DE MARCHI BRUNO BENELLI SILVIO REZZONICO, PRESIDENTE CONFAPPI domande e risposte Ho circa quattro anni di collaborazioni, assicurati alla gestione separata dell’Inps. Ho 12 mesi di servizio militare fatto nel periodo ottobre 1994 – settembre 1995. Sono validi per la pensione? Nunzio Meloni No, perché sono precedenti alla “data di nascita” della gestione (aprile 1966) e per questo l’Inps non li riconosce. Chiedo se l’indennizzo per i commercianti che chiudono l’attività continua a essere riconosciuto a partire dalle vecchie età di 57 anni (donne) e 62 anni (uomini). C. F. Senz’altro. Il periodo è stato “allungato” per raggiungere le nuove età fissate dalla riforma ma l’inizio è quello solito. 123456 89 ABBACD4 89EF LA STAMPA 8 28 SPECIALE LA STAMPA/RCS MEDIAGROUP PUBBLICITÀ LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Edilizia e tecnologia Costruire la casa con l’hi-tech per vivere come in vacanza SANDRA RICCIO La casa del futuro è sempre più vicina. Le nuove tecnologie utilizzate nell’edilizia e nell’architettura stanno facendo enormi passi avanti. Le innovative proposte per abitare meglio, sia in casa sia in ufficio, sono in continua evoluzione. L’obiettivo è quello di riuscire a ottenere edifici sempre più efficienti e sostenibili. Ma anche più performanti grazie al supporto che arriva da Internet e dai nuovi strumenti hi-tech che già hanno rivoluzionato le nostre abitudini di vita e che ora ci regaleranno spazi versatili e più tempo libero. La sfida è quella di costruire con tecniche moderne ma a costi sempre più competitivi in modo da rendere le innovazioni sempre più accessibili anche a un vasto pubblico. Intanto nuovi materiali come canapa e calce, oppure legno riciclato, fino alla paglia per isolare, sono tra le hit del momento. Una soluzione che sta emergendo è poi quella di creare delle case con pannelli pre-costruiti e realizzati con materiali innovativi che permettono quindi di edificare a prezzi ridotti. Un contributo per il portafoglio arriva 1milione 335mila di pratiche interventi È il totale delle domande presentate l’anno scorso per ottenere il bonus previsto per i lavori edilizi E’ il numero complessivo dei lavori per il risparmio energetico effettuati nel 2013 di sicuro dal bonus fiscale per le ristrutturazioni e per i lavori di efficientamento energetico. Il disegno della legge di Stabilità, che il Governo ha approvato la scorsa settimana, contiene la conferma per il 2015 delle detrazioni per il risparmio energetico (65%) e il recupero edilizio (50%). La proroga darà un’ulteriore spinta ai nuovi interventi di miglioramento e recupero. L’anno scorso le pratiche per l’efficienza energetica sono state 355mila, cui vanno aggiunte quelle per il recupero edilizio che si stima si avvicinino al milione. Nuovi edifici, rimessi a nuovo e da arricchire con nuove tecnologie. Una delle strade che sta portando più velocemente alla casa del futuro è Materiali innovativi uniti a sistemi di progettazione che tengono conto della necessità di ridurre i consumi sono la base delle case hi-tech quella della domotica che sta piano piano prendendo piede anche tra le case di tutti noi. Il controllo a distanza degli elettrodomestici e degli strumenti elettronici presenti nell’abitazione ne è un esempio. Offre un grande vantaggio soprattutto per chi è sempre impegnato fuori casa e ha poco tempo a disposizione. Il controllo è anche sulla sicurezza che permette quindi di essere gestita Per le aziende Nuovesoluzioni perunamigliore efficienzaenergetica Il costo dell’energia pesa sulla competitività delle aziende italiane. Ridurre le spese in bolletta è prioritario per molte realtà produttive. Un’opportunità di risparmio arriva da X3Solution, società specializzata nell’individuare le migliori soluzioni per l’efficienza energetica che è nata da una costola del gruppo X3Energy, attivo nella fornitura di energia alle aziende. Tra i servizi proposti da X3Solution c’è quello di eseguire, senza impegno per l’azienda cliente che lo sceglierà, un’analisi energetica del processo produttivo o dell’edificio o complesso di immobili. In pratica sulla base dei dati raccolti vengono individuati gli apparati non efficienti dal punto di vista energetico perché superati tecnologicamente o non utilizzati in modo a d e g u a t o. X3Solution prepara successivamente un progetto, valuta gli aspetti tecnologici ed economici, senza alcun costo per il cliente. X3Solution opera soltanto a consuntivo. La società è in grado di richiedere anche il rilascio dei certificati bianchi o più propriamente dei Titoli di efficienza energetica (Tee) La sede di X3Energy Il gruppo è attivo nel fornire energia alle aziende Il recente accordo di X3Solution con Forseight Group apre la strada ai finanziamenti anche da remoto con tecnologie avanzate. Gli stessi sistemi antifurto oggi in commercio sono talmente sofisticati da essere in pratica una sorta di impianto di domotica. Molti sistemi di allarme, infatti avvisano tramite sms o e-mail e sono gestibili a distanza. Ma le funzioni utilizzabili da remoto sono molto più numerose: si va dall’annaffiare i fiori o azionare le tapparelle, luci, im- La sfida è usare le tecniche più moderne ma con costi competitivi pianto di riscaldamento e climatizzatori. Così si possono rilevare anche mal funzionamenti e intervenire subito. Non sono più scenari futuristici, ma soluzioni che si possono già trovare installate in numerose abitazioni con la casa che diventa sempre più intelligente e in più interagisce con gli eventi esterni. Per esempio, in caso di pioggia le tapparelle si azionano e abbassano autonomamente. Elettricità al Gestore dei servizi energetici (Gse) che poi possono essere monetizzati attraverso la vendita sul mercato gestito dal Gestore del mercato energetico (Gme). Da poco, la realizzazione e l’eventuale finanziamento dei lavori di efficientamento è più accessibile alle imprese. Questo grazie all’accordo tra X3Solution e Forseight Group, una delle principali società di gestione di fondi d’investimento specializzata in energie rinnovabili, infrastrutture e nuove tecnologie. “Dopo anni trascorsi con X3Energy al fianco delle aziende in qualità di fornitore di gas naturale ed energia elettrica abbiamo capito che per “andare oltre” non bastava somministrare energia alle migliori condizioni e con un ottimo servizio, ma diventava necessario aiutare i nostri clienti a consumare meno spiega Giovanni Baroni, Ceo di X3Solution -. Per questo abbiamo costituito X3Solution che aiuta a costo zero il cliente a ottimizzare i propri consumi energetici”. L’accordo con Foresight nasce dalla volontà di rendere accessibile l’efficienza energetica alle attività produttive e al patrimonio immobiliare italiano e così recuperare competitività come Paese. 68% in più È quanto pagano le aziende del nostro Paese in più rispetto alla media europea per la fornitura di energia Bolletta più salata di tutto il continente per le imprese italiane Gli sconti alle bollette dell’energia elettrica? Non produrranno alcun beneficio per l’85% delle imprese e dei lavoratori autonomi presenti in Italia. E’ quel che dice la Cgia di Mestre, secondo la quale almeno quattro milioni di attività economiche non otterranno alcun vantaggio dal cosiddetto “taglia bollette”, il provvedimento con il quale il governo intende tagliare i costi energetici alle Piccole e Medie imprese del 10 per cento. Il beneficio, infatti, riguarderà esclusivamente le utenze collegate con una potenza impiegata superiore a 16,5 Kw. Questo in un quadro già sconfortan- te per il tessuto produttivo del nostro Paese che ha a che fare con costi dell’energia più alti dei rivali europei. Andare all’estero e competere sui mercati internazionali diventa quindi ancora più difficile per la maggior parte delle imprese del nostro territorio. Secondo i calcoli della Cgia, le aziende italiane pagano l’energia il 68% in più della media europea. Secondo l’associazione di Mestre, i fattori critici sono numerosi. Innanzi tutto le piccole imprese italiane pagano l’energia elettrica oltre il 68% in più della media europea. Solo Cipro registra una situazione peggiore della nostra. Inol- tre il costo praticato nel nostro Paese è pari a circa 200 euro ogni 1.000 Kwh consumati. Solo Cipro ha una tariffa più elevata: 234 euro ogni 1.000 kwh consumati. Per finire, secondo l’associazione, le piccole imprese italiane pagano il 61% in più delle grandi imprese: solo in Grecia (82,4%) si registra un differenziale più elevato. In più ci sono rialzi in vista. Con la revisione trimestrale da parte dell’Autorità dell’energia, le famiglie e le piccole imprese vedranno aumentare le tariffe. Per la luce l’incremento sarà di 2 euro al mese, per il metano di 19 euro. E’ la stangata d’Autunno in arrivo. In più le tensioni in Ucraina lasciano poco spazio a margini di ribasso. Unica consolazione: il prezzo del petrolio. Il barile è in continuo calo e si sta avvicinando a un prezzo di 80 dollari sull’effetto della maggiore produzione dovuta alle nuove tecniche shale gas e per effetto della produzione immessa sul mercato dai Paesi arabi. SPECIALE LA STAMPA/RCS MEDIAGROUP PUBBLICITÀ LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 29 Bioedilizia Tra gli obiettivi principali una riduzione sensibile dei consumi La tecnologia ha fatto passi da gigante anche per quel che riguarda le caratteristiche di ogni singolo elettrodomestico presente nella casa. L’obiettivo è di migliorare l’efficienza energetica ma anche di rendere più pratica la vita di tutti i giorni con robot e tecnologia hi-tech. Per questo motivo i nuovi ecoelettrodomestici sono dotati di appositi sensori che gestiscono in maniera più razionale l’uso di E per i lavori di miglioria prorogati a tutto il 2015 i bonus fiscali acqua ed energia e quindi il loro consumo. Si va dalle lavatrici che riconoscono il grado di pulizia dell’acqua di scarico in modo da poterla riutilizzare eventualmente per altre funzioni, ai frigoriferi che consentono meno dispersione di energia in base al grado di freddo richiesto e quindi riduzione dei consumi. Non solo. Nelle nostre abitazioni stanno conquistando sempre più spazio alcuni nuovi elettrodomestici, come quelli per pulire i pavimenti della casa e aspirare la polvere, che sono completamente autonomi nella loro mansione di robotdomestici. Un supporto importante per la casa del futuro che regalerà più tempo libero a disposizione. Migliorando così la qualità della vita. E non mancano gli spazi per il benessere. Le mura domestiche diventano sempre di più uno spazio per la cura della persona con mini-saune, idromassaggi o solarium. Anche perché alcuni prodotti per l’home wellness disponibili sul mercato non richiedono necessariamente ampi spazi, e possono essere disposti anche in abitazioni di dimensioni normali. Per vivere la propria abitazione come in una vacanza a cinque stelle. Abitazioni sostenibili Italia all’avanguardia con progetti vincenti Soluzioni Non solo pannelli fotovoltaici: la casa sostenibile del futuro è piena di accorgimenti per il risparmio energetico L’Italia è in prima linea nella ricerca e nell’applicazione di nuove tecnologie per l’edilizia e l’architettura. Spazi da ripensare e soprattutto nuove idee sull’eliminazione degli sprechi e l’ottimizzazione energetica sono anche una risposta alla crisi. E mettere alla prova nuove tecnologie costruttive diventa anche una sfida per progettare meglio il futuro. Su questo terreno l’Italia si è recentemente mossa. Il nostro Paese si è, infatti, aggiudicato il primo posto ai mondiali della bioedilizia nella categoria “Lighting Design” al Solar Decathlon 2014. Si tratta dell’Olimpiade mondiale delle case più sostenibili ideata dal Dipartimento Energia degli Usa nel 1999. Il progetto di modello abitativo che ha vinto il premio è stato ideato da un team di 40 giovani dell’ateneo di Roma Tre e si chiama “RhOME for denCity”. Il progetto è stato applicato su un appartamento di 70 metri quadrati. Per arrivare fino alla fine, RhOME ha dovuto affrontare 10 prove, il Decathlon appunto, che hanno testato l’efficacia e la fattibilità dell’abitazione studiata per la riqualificazione delle aree abusive di Tor Fiscale. I giudici hanno sottoposto il progetto a verifiche di costruzione e qualità architettonica, ingegneria, efficienza energetica, sostenibilità, design e trasportabilità, comunicazione e sensibilizzazione del pubblico, senza dimenticare ovviamente il bilancio energetico, le condizioni di comfort e il funzionamento della casa. RhOME ha dimostrato di saper produrre più energia di quanta ne consuma. Ha prestazioni energetiche quasi 8 volte superiori a quelle di una classe energetica C e di una volta e mezza superiori a quelle di una classe energetica A+. Questo grazie all’innovativa pompa di calore realizzata da Daikin Italia, incaricata di ottimizzare il riscaldamento e il raffrescamento della casa. La casa è studiata per ottimizzare i guadagni termici in inverno e minimizzarli in estate e ottenere la massima qualità della luce naturale. Inoltre è in grado di integrare al meglio i sistemi fotovoltaici e termodinamici di captazione dell’energia solare. Utilizzando uno stile innovativo e metodi di costruzione avanzati, RhOME si concentra su nuovi concetti di sostenibilità ambientale per ottimizzare le risorse climatiche e i materiali locali. Uno dei principali problemi tipici del clima di Roma è rappresentato dal caldo estivo, così si ricorre ad una serie di strategie passive come ad esempio: la morfologia della casa studiata in modo da equilibrare gli scambi di calore. Anche la progettazione dell’involucro edilizio è stu- Un modello di un team di 40 studenti vince un premio internazionale diata nel dettaglio così come l’ombreggiamento estivo attraverso le logge alle finestre. Inoltre l’inerzia termica è garantita da masse termiche naturali e la ventilazione naturale è ottenuta tramite aperture posizionate strategicamente per innescare una ventilazione incrociata. Anche l’illuminazione entra in questo progetto. Il normale risparmio energetico delle lampade Led (35% rispetto alle fluorescenti e 70% rispetto alle alogene) viene infatti aumentato al 46 e 78%. La casa dei sogni, insomma, in grado di rispondere alla necessità di aumentare la densità urbana eliminando sprechi energetici, bruttezza, abusivismo, degrado e aumentando la coesione sociale e la capacità di risposte collettive alla crisi. C’è anche, nel progetto, spazio per l’orto. Situato all’interno dell’edificio e riparato dagli eventi estremi meteo e che viene seguito con il riciclo delle acque. Una casa da sogno insomma. Il target di persone a cui è rivolta? Il progetto mira a single, precari, giovani coppie e anziani che rappresentano la nuova richiesta di soggiorno a medio termine. 30 .Lettere e Commenti STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 I FRAGILI OMBRELLI DI HONG KONG prospettive di successo della «rivoluzione degli ombrelli» appaiono esigue. Lo sono innanzitutto perché gli abitanti di Hong Kong sono molto divisi e anzi, secondo alcuni sondaggi di opinione, si registrerebbe una prevalenza di chi è contrario alla protesta. I gruppi favorevoli al governo centrale sono numerosi (uno dei principali si chiama «Maggioranza silenziosa per Hong Kong»), e sono scesi in piazza con contromanifestazioni imponenti che in alcuni casi sono degenerate in scontri con i giovani della protesta democratica. Non basta dire, anche se in parte è senz’altro vero, che questi gruppi sono promossi e manovrati da Pechino. Più interessante sembra invece chiedersi chi, nelle strade e piazze di Hong Kong, siano gli uni e gli altri. Il dato giovanile che caratterizza la protesta è senz’altro importante, ma a questo va aggiunto quello sociale. Il movimento è sostanzialmente un movimento di classe media, e di classe media istruita. A Hong Kong sia i potenti vertici del mondo economico che gli strati meno abbienti e meno colti della popolazione vedono invece con preoccupazione e ostilità una protesta che minaccia la stabilità e la prosperità – stabilità e prosperità che, assieme al nazionalismo, sono la base del consenso che il regime di Pechino continua ad essere in grado di raccogliere. Mentre il grande business teme che più democrazia possa significare instabilità e disordine, il 18 per cento della popolazione di Hong Kong che vive sotto la soglia di povertà non si identifica con una protesta riferita a questioni politico-elettorali e non a tematiche socio-economiche. Vengono in mente la caratterizzazione sociale, e i limiti, delle manifestazioni di Teheran contro la frode elettorale del 2009, e anche le ragioni del sostanziale isolamento minoritario della protesta del 2012 nella piazza Bolotnaya di Mosca contro l’autoritarismo putiniano. Anche in quei casi, la protesta era fortemente caratterizzata dal punto di vista sociale e del livello di istruzione, rivelandosi incapace di costruire – rimanendo minoritaria – più vaste convergenze democratiche sia sociali che politiche. Speriamo che gli ombrelli di Hong Kong non vengano schiacciati dai carri armati, ma si può comunque prevedere che – purtroppo – finiranno comunque per chiudersi – come le rivoluzioni colorate dell’Est Europa, la protesta moscovita o il «dov’è il mio voto?» di Teheran. LE TUTELE DI CUI NON SI PARLA mente nuovi il tema della famiglia e dei comportamenti sessuali, con una apertura maggiore di quella di numerosi esponenti politici cattolici. Da tempo, nel nostro ordinamento è in atto la distinzione tra matrimonio civile e matrimonio religioso, cui con i Patti Lateranensi del 1929 lo Stato ha riconosciuto valore civile. Ma i due istituti sono profondamente diversi. Per i credenti nel magistero della Chiesa il matrimonio religioso è un sacramento che, al di là dei suoi effetti civili, unisce un uomo ed una donna indissolubilmente salvo i casi di scioglimento o annullamento previsti dal diritto canonico. Il matrimonio civile, invece, altro non è che un contratto, un’unione cui la legge riconosce particolare tutela. Una tutela, va aggiunto, che negli anni è progressivamente e anche profondamente mutata. Prova ne siano le progressive modifiche al diritto di famiglia, culminate nella recente piena equiparazione dei figli naturali ai figli legittimi. Il matrimonio civile altro non è dunque che una «unione civile», le cui norme e i cui effetti possono essere estesi – come va sempre più dimostrando l’esperienza dei paesi europei e degli Stati Uniti – possono essere estesi a unioni non eterosessuali senza violare alcuna norma giuridica fondamentale. E’ semmai da sottolineare l’assurdità cui si giungerebbe se non si estendessero – come alcuni vanno proponendo - alle unioni di fatto eterosessuali le norme che si reclamano a favore delle unioni tra cittadini dello stesso sesso. ROBERTO TOSCANO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA a protesta ha suscitato l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale. È una protesta giovane (uno dei suoi leaders è un mingherlino e occhialuto diciassettenne, Joshua Wong), pacifica, colorita. È diventata nota come «rivoluzione degli ombrelli», visto che i dimostranti portano ombrelli multicolori, più per proteggersi dai lacrimogeni che dalla pioggia. Si capisce quindi che sia una protesta che suscita simpatia e anche solidarietà. Ci vuole molto coraggio per opporsi al potere schiacciante di un Paese poderoso, di un governo impegnato con assoluta determinazione a non perdere il controllo su una popolazione di un miliardo e trecento milioni di persone. Nessuno ha dimenticato Tienanmen, e non sono pochi a temere che la repressione, finora esercitata dalla polizia locale, potrebbe – se la situazione degenerasse – essere affidata all’Esercito Popolare Cinese. Ma anche senza questa ipotesi estrema, possibile ma improbabile dati i costi politici ed economici che comporterebbe per la Cina, le L STEFANO PASSIGLI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA a decisione di numerosi sindaci italiani di procedere alla registrazione di matrimoni contratti all’estero da cittadini italiani dello stesso sesso ha provocato le preoccupate reazioni della Conferenza Episcopale Italiana e l’intervento del ministro dell’Interno Alfano seguito dall’annuncio del Prefetto di Roma dell’intenzione di decretarne l’annullamento. La vicenda pone una serie di interrogativi sia giuridici che di natura etica sui quali sono opportuni alcuni chiarimenti. Nel registrare i matrimoni i sindaci hanno agito nella loro veste di ufficiali di Stato civile, e dal punto di vista normativo è dunque innegabile che il Prefetto abbia un potere di intervento. Ma è altrettanto innegabile che contro l’eventuale annullamento delle registrazioni i cittadini interessati abbiano il diritto di ricorrere alla giustizia amministrativa, ed è altamente probabile che in tale sede venga sollevata una questione di legittimità costituziona- L le. In ultima analisi, dunque, è quasi certo che – così come per la fecondazione eterologa – sarà la Corte Costituzionale a dirimere la questione e a stabilire la legittimità o meno del comportamento dei sindaci. Anche se – come in questo caso – laddove non vi siano adeguati precedenti non è opportuno tentare di anticipare il giudizio della Corte, si può tuttavia ricordare che la giurisprudenza costituzionale si è sempre mossa nella direzione di un progressivo riconoscimento e allargamento dei diritti di cittadinanza, e che sul piano comparativo la prassi affermatasi negli ordinamenti di un numero sempre più vasto di stati indica che un ricorso alla Corte Costituzionale contro l’annullamento operato dai prefetti avrebbe buone possibilità di essere accolto. Al di là dei problemi giuridici sollevati dalla decisione dei sindaci, è opportuno chiedersi se la questione dal punto di vista sostanziale non sia stata eccessivamente drammatizzata, e questo proprio nel momento in cui la Chiesa affronta, in un vasto dibattito sfociato nel Sinodo, in termini indubbia- Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 402,50; Estero: e 858,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. 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Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 LA STAMPA Quotidiano fondato nel 1867 1 DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MICHELE BRAMBILLA, MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA ANDREA MALAGUTI ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO 1 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 1 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE: LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS PRODUZIONI MILANO S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. LA TIRATURA DI DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 È STATA DI 284.000 COPIE TM Il cane nostro prossimo MARCO BELPOLITI Minima uesto è un collaudo. Siete alla ricerca di un lavoro? Avete propensione per il mondo animale? Non si tratta d’aspirare a un posto in qualche zoo, per altro in chiusura, o trasformato in «Parco a tema animale», quanto diventare un «educatore cinofilo». La SIUA, la «Scuola di Interazione Uomo Animale» organizza in varie città italiane corsi per acquisire questa professionalità. Il progetto implica l’apprendimento di tecniche per favorire i cani nell’inserimento famigliare, per mitigare i problemi nelle diverse razze, per la preparazione psicomotoria e atletica dell’animale al fine di migliorare il suo benessere e le sue capacità sociali. C’è la rieducazione del cane adolescente e pre-adolescente; e anche per il servizio puppy class, classi di socializzazione, puppy party, asilo dei cani. Una parte del corso è poi rivolto ad allevatori e veterinari. Anche i cani non sono più quelli di una volta. Sciascia nel «Giorno della civetta» parla con disprezzo dei «cani da pagliaio». Del resto, nel mondo contadino il cane stava alla catena e faceva la guardia al pollaio o alla casa, come sperimenta Pinocchio. Ora non più. Il cane è diventato un compagno di vita di molti uomini e donne. Così l’obiettivo dei corsi è istruire gli istruttori che educheranno il cane. A fare cosa? Trascorrere molto tempo con gli umani condividendo luoghi e situazioni: albergo, ristorante, lavoro, presentazione di un libro, ecc. Se questa professione si diffonderà, i cartelli «Vietato l’ingresso ai cani» probabilmente scompariranno. Oggi si parla di «cittadinanza del cane»: l’amico dell’uomo «si trova ad affrontare situazioni e problemi che non c’erano solo cinquant’anni fa». La pedagogia cinofila dei corsi si differenzia dall’addestramento, perché si propone di «orientare lo sviluppo del carattere e delle conoscenze del cane, per aiutarlo ad adattarsi a situazioni e a trovare gratificazione ed equilibrio in questo nostro mondo così complesso». Il teorico di questo approccio è uno studioso di scienze biologiche, epistemologo e scrittore, Roberto Marchesini. Nel libro L’identità del cane (Apèiron Editore) spiega che il cane è un po’ come un sito archeologico che deve rivelarci ancora molti segreti; non vi è solo un cane, ma tanti cani, quante sono state e saranno le culture umane. Ci stiamo ibridando con lui, e lui si è ibridato con noi. Non è più un «lupo travestito», ma un’entità in trasformazione. Il cane è il nostro prossimo. Q oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità Direzione generale: via Rizzoli, 8 - 20132 Milano, Telefono 02/25846543 - www.rcspubblicita.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - [email protected]. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. SPECIALE LA STAMPA/RCS MEDIAGROUP PUBBLICITÀ LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 T he Tech Alchemist è il primo format online dedicato all’innovazione, prodotto da Tiscali con il patrocinio di Italia Startup e sostenuto da SuperSummit. La trasmissione, condotta Marco Montemagno, andrà in onda ogni giovedì a mezzogiorno sul canale tecnologia di Tiscali e ospiterà i protagonisti della scena tech e startup italiana, per dare visibilità al meglio che emerge dal mondo delle imprese innovative e commentare notizie tecnologiche di attualità, of- The Tech Alchemist, lo spettacolo della tecnologia arriva sulla web tv frendo un aggiornamento settimanale che punta a divulgare una cultura digitale in Italia. Con il lancio di The Tech Alchemist, Tiscali, Italia Startup e SuperSummit inaugurano una partnership che punta ad un obiettivo ambizioso: raccogliere strategie ed esperienze da chi è impegnato in prima linea per il rilancio del nostro Paese e tradurli in un linguaggio alla portata di tutti, fuori da una dimensione di nicchia. Un progetto pensato per incoraggiare l’innova- zione e promuovere il cambiamento attraverso il video online, un mezzo che sta guadagnando un pubblico sempre più ampio, soprattutto tra le nuove generazioni. Ogni settimana, nel corso di interviste live di 20 - 30 minuti in collegamento webcam, Montemagno incontra venture capitalist, angel investor, mentor, innovatori, fondatori di startup affermate, makers, ricercatori, selezionati tra i più noti protagonisti della scena italiana. Il format propone un faccia a fac- 31 cia dal taglio diretto, per offrire informazioni e strumenti utili a chiunque voglia essere aggiornato in ambito tech e soprattutto a startup e Pmi tradizionali che vogliano innovare e abbracciare la cultura digitale. Tutti gli episodi saranno disponibili anche on-demand sul portale Tiscali. Dopo una prima fase di programmazione destinata in esclusiva al web, la trasmissione verrà poi prodotta anche per arrivare sul piccolo schermo a partire dal 2015. SMAU 2014 I numeri 51 edizioni il Salone Macchine e Attrezzature per l’Ufficio è nato nel 1964. Dal 2008 si articola anche in una serie di appuntamenti itineranti in tutta italia 50 mila visitatori quest’anno sono previsti a Fieramilanocity nei tre giorni del Salone. Si apre con un convegno la mattina del 22 ottobre e termina il 24 BRUNO RUFFILLI L a tecnologia non è solo di bit e transistor: è anche anima, passione, speranza. Così questa edizione 2014 dello Smau che parte a Milano mercoledì prossimo è un invito a sperare. Nel futuro di un’Italia che è capace di guardare avanti, come 51 anni fa, quando il Salone Macchine e Attrezzature per l’Ufficio apriva per la prima volta i battenti. 500 espositori tra cui Aruba, Dell, Fujitsu, Huawei, Microsoft, SAP, SAS, Telecom Italia, Vodafone e altri, ma anche molte Regioni d’Italia. 200 sono le startup 14 finalisti dell’App4Expo Award, la gara di app per promuovere il territorio lombardo ai visitatori dell’Expo 2015. Allo Smau sarà svelato il vincitore Speciale LA STAMPA Startup A Fieramilanocity si parlerà di futuro: e non come possibilità astratta, ma come qualcosa che è già attuale, con le tante startup innovative che prese tutte insieme sono già una delle più grandi imprese LA FORZA Le piccole e medie imprese rappresentano il 90 per cento del tessuto economico italiano LA DEBOLEZZA Secondo una ricerca Google su tre Pmi solo una è sul web L’e-commerce è poco diffuso d’Italia. Allo Smau saranno presenti duecento tra startup, centri di ricerca, università, Parchi Tecnologici, accanto a Regioni, Comuni e Associazioni di categoria. Con Open Innovation il Salone milanese punta a favorire lo scambio di competenze tra l’ecosistema dell’innovazione italiano e i grandi nomi dell’Information Tech- Innovare il presente per costruire il futuro A Milano va in scena l’innovazione che c’è già e quella che verrà Tre giorni di incontri per far dialogare nuove imprese e istituzioni nology, da una parte, le imprese e le istituzioni dall’altra. Molte quindi le iniziative e i momenti di incontro, a iniziare dagli speed pitching, mini-presentazioni in cui le startup proporranno la loro attività in 90 secondi al pubblico in sala. «Boost Your idea» è invece il contest organizzato e promosso da Clouditalia, che mette in palio una fornitura di risorse cloud sui propri Data Center per un intero anno, oltre all’assistenza e alla possibilità di ulteriori collaborazioni. A concludere gli appuntamenti di Open Innovation, il Premio Nazionale Innovazione ICT e il Premio Lamarck, che si terranno quest’anno in contemporanea proprio per creare un unico evento in cui poter riunire i campioni dell’innovazione con e favorire la nascita di nuove partnership per la crescita e lo sviluppo delle imprese. Sempre il 24 ottobre, Italia Startup, l’Associazione che rappresenta l’ecosistema italiano connesso alle giovani impre- se innovative, presenterà l’aggiornamento 2014 di due progetti tra loro collegati. Si tratta di «The Italian Startup Ecosystem: Who’s Who», la mappa del settore realizzata con gli Osservatori del Politecnico di Milano, in collaborazione con Smau e Cerved Group e con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico; e del Secondo Osservatorio Italia Startup-Osservatorio Politecnico di Milano, sull’ecosistema italiano delle startup, il valore del mercato, gli investimenti e le prospettive di sviluppo. Expo 2015 «Expo 2015 e l’Italia dell’innovazione: le imprese al centro, i territori protagonisti» è il titolo del convegno inaugurale dello Smau, in programma mercoledì 22 ottobre. Sarà un momento di confronto tra i principali fornitori di tecnologie digitali, gli assessori alle attività produttive di varie Regioni italiane e il mondo della domanda sull’impatto economico deri- vante per l’Italia intera da Expo 2015. Le piccole e medie imprese rappresentano il 90 per cento del tessuto economico italiano, ma sono ancora molto indietro rispetto alla media europea: secondo una recente ricerca di Google nel nostro Paese il 78 per cento delle Pmi possiede un computer, ma appena il 34 per cento ha un sito web; e solo tre su dieci utilizzano il commercio elettronico come canale addizionale di vendita e acquisto. Qualcosa si muove, con gli esempi virtuosi che si moltiplicano e soprattutto con l’attenzione del Governo sul tema della digitalizzazione delle piccole e medie imprese, con la Carta dei Diritti di Internet. Ma per diffondere l’innovazione è troppo spesso necessario lottare contro una burocrazia ancora lenta e farraginosa. Semplificare regolamenti e codicilli potrà rendere la strada più facile alle imprese giovani e alle idee nuove, ma giorno dopo giorno potrà anche aiutare a vi- vere meglio. La parola chiave è sempre la stessa: intelligenza. Per questo allo Smau anche quest’anno si parla di smart communities, e c’è un premio dedicato ai migliori esempi del settore. Da seguire anche «Innovare in Città per far ripartire il Paese», evento organizzato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani, che coinvolge sindaci, esponenti del governo e delle Regioni per fare il punto sull’attuazione dell’Agenda Digitale, l’avvio delle città metropolitane e del relativo Programma Operativo Nazionale e Riforma della pubblica amministrazione. Nei tre giorni del Salone milanese si parlerà di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, sicurezza e monitoraggio del territorio, mobilità, salute, egovernment, istruzione e formazione, cultura e turismo. Ossia della nostra vita: e vale la pena informarsi, perché non devono diventare smart solo le città, ma anche i cittadini. 32 SPECIALE LA STAMPA/RCS MEDIAGROUP PUBBLICITÀ LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Smau 2014 Arredo urbano Arrivalapanchina perlosmartphone FRANCESCO ZAFFARANO A Smau non si parla più solamente di tecnologie per il commercio e la gestione aziendale dal 2011, anno in cui gli organizzatori hanno deciso di allargare la fiera anche a un terzo settore in costante sviluppo: le smart city. Aziende e comuni trovano così nella fiera milanese uno spazio per condividere idee e progetti innovativi che guardano alla vivibilità delle città italiane. Quello delle smart city non è un tema per anime belle: non si parla di progetti utopistici e aleatori ma di rendere più semplici ed efficienti i servizi per i cittadini. Snellire la burocrazia, migliorare la qualità degli spazi urbani pensando a una mobilità nuova, connettere gli utenti attraverso reti gratuite e rendere più efficienti le infrastrutture: sono solo alcune delle sfide cui le amministrazioni locali devono essere in grado di far fronte oggi. Le mense A Bologna, ad esempio, il comune ha realizzato assieme alla società ArTech, un sistema per la gestione dei pasti nelle mense di asili e scuole elementari. Grazie a un badge personale, ogni alunno può registrare eventuali diete specifiche in base a esigenze di salute, etiche o religiose. Attraverso un terminale presente negli istituti, ogni scuola è in grado di comunicare il numero preciso di pasti da preparare e consegnare in base alle presenze degli alunni. Il tutto permettendo una rendicontazione precisa e NEGLI ASILI E NELLE SCUOLE A Bologna si servono pasti personalizzati a seconda delle esigenze di ogni alunno SU MISURA In provincia di Trento i lampioni comunicano tra loro per regolare l’illuminazione trasparente che viene comunicata in automatico agli uffici comunali: un sistema che riduce tempi, costi e sprechi. La giustizia Ma il caso di Bologna, candidata da Smau e Anci per il Premio Nazionale Smart Communities con circa cinquanta città italiane, non è il solo. Le buone pratiche spesso fanno fatica a raggiungere gli onori della cronaca, ma guardando i finalisti di quest’anno ci si rende conto che negli enti locali qualche esempio di amministrazione virtuosa esiste. Per evitare che l’accorpamento del Tribunale di Crema con quello di Cremona causasse disagi alla popolazione, i due comuni hanno attivato assieme all’Università degli Studi di Milano una piattaforma che consente di consultare dati, informazioni e documenti da un’aula attrezzata del polo universitario della città. Grazie al sistema di riconoscimento tramite Carta Regionale dei Servizi i cittadini possono accedere agli atti e alle sentenze conservati a Cremona da remoto ma an- 1 A Smau ci saranno anche le panchine smart, sedute intelligenti, capaci di comunicare, riprodurre musica e offrire un supporto tecnologicamente avanzato a chi le utilizza, con wi-fi e caricabatteria per smartphone e tablet. Sono oggetti rispondenti ai criteri delle nuove tendenze di smart living e smart city,: sedute modularti e componibili, eventualmente utilizzabili insieme a un lampione fotovoltaico. A lanciarli sul mercato è la piemontese Canavisia. La città di domani è sempre più smart Informatizzando le aree urbane calano i costi e aumenta la qualità della vita che depositare e protocollare documentazioni. Il Tribunale di Cremona sta lavorando anche all’attivazione di un servizio di telepresenza per permettere ad avvocati, testimoni e consulenti di partecipare ai processi senza doversi recare nella nuova sede del Palazzo di giustizia. Anche in questo caso, tra gli obiettivi principali c’è l’abbattimento dei costi, una costante che lega tutti i progetti smart. La luce intelligente E se l’illuminazione pubblica è una delle voci principali nei bilanci comunali, ecco che a Campodeno, provincia di Trento, l’amministrazione si è inventata i lampioni intelligenti: dotati di un dispositivo che li trasforma in nodi di una rete wireless, sono in grado di cercarsi a vicenda e connettersi via radio, permettendo di modulare l’intensità della luce in base all’esigenza richiesta dalla zona. Se in una stessa strada ci sono più lampioni ravvicinati, l’amministrazione può così ridurre la luminosità di ogni singola lampadina garantendo un’adeguata illuminazione e riducendo costi, consumi e inquinamento. ConCollabobeat medicoepaziente dialogano tramiteinternet Allo Smau è presente Collabobeat, una piattaforma che aiuta i medici a condividere il contenuto di una visita medica con i pazienti. Funziona così: il dottore scrive il referto di una visita medica su Collabobeat. Al termine della visita, clicca sul pulsante “Condividi visita medica”. Da quel momento i pazienti potranno leggere e commentare quanto scritto dal loro medico, direttamente all’interno di Collabobeat. In questo modo, medico e paziente potranno finalmente comunicare attraverso un unico canale, che farà dimenticare telefonate, email, sms, messaggi su Whatsapp e Facebook. Condividere il referto di una visita medica tra medici e pazienti non stravolge il flusso di lavoro dei primi e rende entusiasti i secondi: portare tutta la comunicazione all’interno di un unico sistema migliora l’accuratezza e la qualità delle informazioni scambiate quindi lo spirito di collaborazione tra medico e paziente. Collabobeat è un prodotto di Digital Health Experience Srl, società di Fermo che fa parte di Bizspark, il programma internazionale di supporto alle startup di Microsoft. Entro la fine dell’anno sarà adottato dal reparto di Onco-ematologia pediatrica dell’Ospedale G. Salesi di Ancona. SPECIALE LA STAMPA/RCS MEDIAGROUP PUBBLICITÀ LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 33 Il computer si reinventa per sfidare i tablet Ma le tavolette cominciano a prendere piede anche nel settore professionale LUCA INDEMINI Q ualcuno lascia, altri rilanciano. Strano mercato quello dei portatili, destinato a essere eroso da tablet e smartphone sempre più grandi, stando alle stime di Idc. E così iniziano a registrarsi defezioni importanti: dopo Sony e Toshiba, recentemente ha abbandonato anche Samsung. Ma non si può parlare di un fuggi fuggi generale; c’è anche chi sceglie di innovare, puntando su notebook ultrasottili, ultraleggeri, ibridi, come sta facendo Asus. Fujitsu punta sugli Ultrabook di alta gamma per il mercato b2b. E Lenovo, poco più di una settimana fa, ha presentato la sua nuova gamma di laptop ultrafessibili, realizzati assieme al product engineer Ashton Ku- Saper rispondere alla sfida delle smart city non è semplice. Significa riscoprire il rapporto tra gli enti locali e quelle aziende e università che puntano su ricerca e innovazione, come hanno fatto le amministrazioni chiamate a raccolta da Smau. Non sono poche le realtà italiane che in questo settore possono essere fonte di risorse, ma da chi amministra deve esserci la capacità di guardare al nuovo come a un’opportunità per migliorare la vita dei cittadini. Il momento per farlo è già arrivato. TelecomItalia eMicrosoft insiemeperportare ildigitalenellePmi In occasione di Smau, Telecom Italia e Microsoft presentano una nuova offerta end-to-end per consentire alle Pmi di beneficiare di una soluzione a 360° per la comunicazione e la produttività. L’iniziativa ha l’obiettivo di contribuire alla digitalizzazione del Paese promuovendo la trasformazione digitale delle Pmi grazie al Cloud Computing. Il portale Nuvola Store (www.nuvolastore.it) offre un’ampia gamma di soluzioni, come la suite di produttività Microsoft Office 365, servizi di cloud storage, messaggistica, hosting, Pec, domini internet, soluzioni per la creazione e la gestione di siti web, anche in versione ottimizzata per l’accesso in mobilità (e qui l’accordo con Microsoft consente di accedere a un’offerta integrata con smartphone Windows Phone). In questo modo le Pmi avranno a disposizione un’offerta completa di servizi per lavorare in modo più agile e recuperare efficienza. Inoltre, nell’ambito della partnership con Expo 2015, Telecom Italia, in qualità di Official Global Partner, propone soluzioni in grado di abilitare la realizzazione della prima Smart City e di offrire ad aziende e istituzioni una vetrina tecnologica multicanale per valorizzare il tessuto turistico e imprenditoriale del Paese. Sicuro Convertibile Modulare Da Fujitsu un pc con sistema di accesso che rileva l’impronta del palmo Yoga Pro 3 di Lenovo arriverà fra poco in Italia:si può usare anche come tablet Il nuovo Latitude 2-in-1 di Dell ha la tastiera rimovibile e uno schermo da 13,3 pollici tcher: lo Yoga 3 Pro ha uno spessore di 12,8 mm, può essere utilizzato anche come tablet e presenta un display ad altissima definizione. Anche Apple torna a concentrarsi sul mondo dei computer: ha appena svelato l’iMac retina Display a 5k, e stando alle indiscrezioni, si prepara a sfornare per il prossimo anno l’atteso MacBook Air con schermo Retina da 12 pollici, che sempre secondo i rumors dovrebbe essere più sottile dei MacBook Air attualmente in commercio. Insomma, i notebook forse non vestiranno i panni dei protagonisti allo Smau, ma non mancheranno interessanti novità. Tra le più attese, quelle presentate da Fujitsu, che con Ultrabook e Workstation punterà soprattutto su clienti di fascia business. “Porteremo allo Smau due ti- pologie di portatile con integrato il riconoscimento dell’utilizzatore, attraverso il sistema Palm Secure – spiega Fabrizio Falcetti, Business Program Manager di Fujitsu Italia –. L’ultrabook U904 e la workstation Celsius H730 portatile sono prodotti top gamma, vere e proprie postazioni di lavoro mobili ed estremamente sicuri”. Il Palm Vein è il sistema più sicuro di identificazione dell’utente, più attendibile della scansione dell’iride, che permette una PreBoot Autentication semplicemente avvicinando la mano al lettore dell’impronta venosa. In caso poi di applicazioni di particolare importanza è possibile sottometterne l’accesso a un nuovo riconoscimento dell’utente. Se l’elemento sicurezza è centrale per utenti di fascia business, Fujitsu non ha comunque riservato minore attenzione all’estetica e alla maneggevolezza. L’Ultrabook pesa meno di 1,4 Kg, è dotato di display IGZO a 3200 x 1800 pixel, con tecnologia touchscreen, e grazie alla Docking station, con un semplice click può essere integrato nella propria postazione di lavoro. “Nel mercato b2b i notebook reggono bene la concorrenza dei tablet, che però stanno iniziando a prendere piede – aggiunge Fabrizio Falcetti –. A Smau porteremo anche i nostri tablet Q584 e Q704, realizzati in due versioni: una con lettore smart card e riconoscimento attraverso le impronte digitali, l’altro water proof, che presenteremo immerso in una vasca piena d’acqua”. Sicurezza e comodità d’uso sono anche in questo caso i pilastri di FujitSUPERLEGGERI L’Ultrabook U904 di Fujitsu pesa meno di 1,4 Kg e ha un display touch CONVERTIBILI Da Lenovo e Dell arrivano pc portatili che con un tocco si trasformano in tablet su, che ha dotato i propri tablet di tastiera estraibile per venire incontro a tutte le esigenze. Non ci sarà a Milano e non è nemmeno ancora arrivata in Italia la versione speciale del Q704 realizzata ad hoc per una finanziaria giapponese, dotata di Palm Vein integrato. Novità interessanti si potranno trovare anche nello stand di Dell, che proporrà alcune new entry dal design sottile e interamente rinnovato. Si tratta del notebook detachable Latitude 13 7000 Series 2-in-1; dei laptop Latitude 3000 e 5000, e del portatile Latitude 14 Rugged. Il nuovo Latitude 2-in-1 rappresenta la combinazione perfetta tra un leggero Ultrabook business e un tablet “staccabile”, dotato di uno schermo da 13,3 pollici e una tastiera professionale retro-illuminata, con una funzionalità solitamente riservata a smartphone e tablet: l’Instant Go dalla modalità sleep. Insomma, lo Smau 2014 potrebbe confermare che il laptop è un po’ come il rock’n’roll: ogni volta che lo si dà per spacciato, dimostra di essere più vivo che mai. 123456 89 ABBACD4 89EF LA STAMPA F LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Milano, la Belle Époque di Boldini «Boldini. Parisien d’Italie» è il titolo della mostra allestita dal 24 ottobre al 18 gennaio negli spazi della Gam Manzoni, il Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea di Milano. Esposte una quarantina di opere, di cui alcune mai viste in pubblico, provenienti da prestigiose raccolte private per celebrare l’artista ferrarese che fu protagonista nella Parigi della Belle Époque, ricercato e conteso dall’aristocrazia e dalla ricca borghesia internazionale. CULTURA SPETTACOLI ELENA LOEWENTHAL GERUSALEMME a salita è incerta. Bisogna andare piano, guardare bene dove si mettono i piedi per non rotolare giù nell’intrico di canne ed elastici. Ma una volta in cima, il panorama ripaga dello sforzo e dissipa i dubbi: Gerusalemme si dispiega sotto lo sguardo con le sue macchie di verde, la selva di gru della città moderna in continua costruzione, l’ombra dei monti di Moab in una lontananza irreale e bluastra, oltre il Mar Morto. E soprattutto la pietra onnipresente fra cielo e terra: chiara, quasi bianca, qua e là striata di ocra. La pietra di cui sono fatti i suoi innumerevoli muri, alcuni celebri, altri discussi, la più parte inosservati in questa città che è il simbolo stesso dell’eternità. Ma che dall’alto del Big Bambù, installazione creata al Museo d’Israele da Doug e Mike Starn, assume un volto nuovo. Questa enorme, fragile e provvisoria struttura che è non tanto un’opera d’arte quanto una sfida al tempo fermo di Gerusalemme, alla sua natura di pietra, è l’ideale punto di partenza per un viaggio diverso dal solito nella città, complice l’iniziativa «Open Houses» che ha consentito di visitare centinaia di edifici pubblici ma soprattutto case private di particolare significato - e suggestione. Sono i muri, in fondo, a raccontare questa città. Come quello della Kishle, straordinario esempio di tempo adagiato a strati su questa terra. Accanto all’edificio, c’è la stazione di polizia della Città Vecchia. Qualche volante parcheggiata, un L EDMUND GALL L’installazione Big Bambù, creata nel 2010 per il Billy Rose Art Garden del Museo d’Israele di Gerusalemme da Doug e Mike Starn Le lapidi in gotico del cimitero dei Templari, protestanti tedeschi partiti nel secolo scorso per la Terra Promessa per accogliere il ritorno del Messia Gerusalemme Silenzio parlano i muri Dai Maccabei a Erode, dai Crociati agli Ottomani ai Templari nazisti: un viaggio insolito alla scoperta dei luoghi più inaccessibili della città . 35 & casa, contro tutto e tutti. Vicini ebrei e musulmani, archeologi e autorità. Nel giardino c’è sempre un gran viavai di gente, racconta con slancio. Si definisce «ebrea messianica», nel senso che da ebrea crede in Gesù messia, e propone a tutti il suo sincretismo entusiasta e in vago odore di New Age, mitigato dalla saggia accoglienza delle mura quasi millenarie. Decisamente più recenti sono quelle della «Casa Hansen», che è un modo gentile per dire «lebbrosario», usando il nome dello scienziato che studiò la cura per questa sindrome. Solo quattro anni fa l’ultimo malato ha siglato la totale riconversione della casa in sede distaccata della Bezalel School, l’accademia di arti di Gerusalemme. La lebbra è ormai memoria del piccolo museo, ma le mura circostanti incutono ancora un certo timore nella gente del quartiere, che si teneva alla larga per evitare un improbabile contagio. Ci sono muri e muri, a Gerusalemme. Anche se la pietra è sempre la stessa. Varcato quello della soglia di casa Efklides, non lontano dalla via chiamata «Emek Refaim» («valle degli spettri»...) ci si ritrova catapultati in un altro mondo. Il custode della residenza parla perfettamente ebraico e greco, ed è membro della piccola comunità di greci legati al patriarcato ortodosso. Cimeli dell’epoca ottomana, paesaggi di mare, patenti in ebraico, ninnoli in perfetto stile mediterraneo costellano i muri e raccontano la storia di una delle tantissime presenze di questa città cosmopolita ante litteram. Così come il vicino cimitero dei Templari, con il basso muro di cinta e le lapidi in gotico. I Templari dell’era moderna erano protestanti tedeschi convinti che fosse imminente il ritor- L’INIZIATIVA «OPEN HOUSES» ABITANTI «PARTICOLARI» Ha consentito di visitare centinaia di edifici pubblici e privati di grande suggestione Rachel l’ebrea messianica con tendenze New Age, Miriam che in cantina ha un museo silenzioso cortile interno. Sul tetto piatto si affaccia il cancello arrugginito della vecchia prigione ottomana, con il perimetro delle celle quasi intatto. Su un muro, accanto a un angusto spioncino, sono ancora riconoscibili una scritta in ebraico e una mappa della terra d’Israele: opera di un prigioniero ebreo, militante sionista, che Amit Reem, responsabile degli scavi archeologici, è riuscito a identificare. La sua squadra ha sventrato l’edificio, portando alla luce una strabiliante stratificazione: sotto la prigione i resti crociati, quelli del palazzo di Erode il grande, e sotto ancora dell’epoca dei Maccabei. Ma ancora più in basso ecco le tracce del regno di Ezechia (VIII-VII secolo a. C.). Come ere geologiche sulla pietra, questa successione di epoche a vista sarà visitabile in un prossimo futuro, entro il percorso del museo «Torre di Davide» - anche se il re biblico qui non c’entra. Ma a Gerusalemme è sempre un po’ così: muri, nomi, tempi sembrano fatti apposta per confondere la memoria. Come quando si va a trovare Rachel Netanel nella sua casa di Ein Kerem: un verde sobborgo della città alla cui fonte i Vangeli narrano l’incontro fra Maria ed Elisabetta. La casa si affaccia su un vecchio cimitero islamico, e buona parte dei suoi muri ha ottocento anni. Il salotto è pieno di luci, ombre e simboli ebraici. Bisogna solo fare attenzione a non battere la testa contro lo spunzone di ferro che un tempo serviva per tenerci legato l’asino. Rachel è un fiume in piena quando ti racconta di come ha voluto questa no del Messia e partiti per la Terra Promessa ad aspettarlo e allestire i «templi» per la sua accoglienza nei luoghi dove era già passato. Il cimitero è suggestivo per il suo essere così fuori luogo in questa città. Qualche decennio dopo il loro arrivo, i pacifici e operosi templari fondarono a Tel Aviv la prima sezione del partito nazista fuori della Germania… e furono cacciati dagli inglesi che all’epoca governavano la Palestina. Ma quando si dice muri di Gerusalemme non si può non dire Città Vecchia, rinchiusa entro l’imponente cinta voluta dal Saladino. Qui, nel quadrante ebraico che insieme a quello arabo, cristiano e armeno popola lo spazio millenario, Miriam Siebenberg apre le porte di casa sua e per prima cosa ti porta in cantina. Dove, invece dei vini a invecchiare, lei tiene un museo archeologico con muri vecchi quasi tre millenni, venuti alla luce con il cantiere di casa, negli Anni Settanta. Sopra i resti dell’epoca del primo Tempio di Gerusalemme l’architetto ha giocato con la luce, di cui questa città è particolarmente generosa. Le bianche pareti movimentate e una sequenza di scale portano al tetto terrazza dal quale sembra di poter toccare la cupola d’oro, sulla spianata. Poco più in là, il monte degli Ulivi con la sua macchia verde e senza soluzione di continuità la distesa di tombe del cimitero ebraico. Pietra su pietra, Gerusalemme parla con la luce, con i muri, con le voci di chi la abita, un po’ per devozione e un po’ per un genere tutto speciale di follia che non è propriamente una sindrome ma un effetto collaterale di questa sua bellezza che toglie il fiato e allarga il cuore. AMMAR AWAD/REUTERS Un turista si avvia verso la Cupola d’Oro, entrando nella zona di Gerusalemme nota ai musulmani come Spianata delle Moschee e agli ebrei come Monte del Tempio 1 36 .Spettacoli STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 «C’era una volta in Italia», la mostra più completa mai realizzata in Italia sulla figura e sui film di Sergio Leone, apre mercoledì 22 ottobre al Museo del cinema di Torino e chiude il 6 gennaio 2015. È un progetto del Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, a cura di Sir Christopher Frayling con la collaborazione di Lorenzo Codelli, realizzata in occasione del 50° anniversario del film «Per un pugno di dollari» PIERO NEGRI TORINO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA n più aveva un rapporto molto sensuale, quasi erotico con il cinema. Una passione totalizzante, non solo intellettuale: coinvolgeva la vista, l’udito, un po’ tutti i sensi». La mostra di Torino sull’opera di Sergio Leone e sul mondo che ha creato (da martedì, al Museo del Cinema nella Mole Antonelliana) è la prima di questa ampiezza (180 pezzi, molti inediti) mai organizzata in Italia. Nel mondo, c’è un solo precedente, che risale al 2005 ed ebbe luogo a Los Angeles: oggi come allora, il curatore è l’inglese Christopher Frayling, autore tra l’altro dell’unica vera biografia dedicata a Leone, Danzando con la morte. Frayling ha insegnato Storia a Bath e al Royal College of Arts di Londra, dal 2001 si fregia del titolo di Sir e dal 1967 combatte la battaglia in favore del regista italiano. I SERGIO LEONE “C’era una volta in Italia” la passione per il West Apre il 22 a Torino la mostra sul grande regista Il curatore Frayling: “Un rapporto erotico con il cinema” 50 ANNI DI «PER UN PUGNO DI DOLLARI» «Ha abbracciato un linguaggio che apparentemente non era suo e l’ha piegato al proprio gusto» «La mostra di Torino – dice – nasce per celebrare i 50 anni dall’uscita del primo western di Leone, e cioè Per un pugno di dollari. In Italia arrivò in sala nel settembre 1964, mentre in Gran Bretagna lo vedemmo tre anni dopo, quando furono risolte le questioni di diritti d’autore con Akira Kurosawa, che con il suo Yojimbo aveva “ispirato” il film. Avevo letto un po’ di recensioni, tutte abbastanza negative, e seduto in quel cinema a Londra mi chiedevo che razza di film avessero visto quei critici. Era l’epoca in cui con un biglietto si poteva rimanere dentro il cinema anche tutto il giorno: io rimasi seduto al mio posto per due proiezioni consecutive. Che stile, che musica, che costumi! E quelle location polverose che poi scoprii essere spagnole e non americane, Clint Eastwood, che conoscevo come attore tv, qui completamente ridisegnato… Fu per me un’esperienza visiva straordinaria e l’avvio di una crociata, che in fondo non si è ancora conclusa, per dimostrare al mondo che grande artista fosse Leone». Oggi, cinquant’anni dopo Per un pugno di dollari, trent’anni dopo C’era una volta in America, In alto il manifesto della mostra al Museo del Cinema di Torino «C’era una volta in Italia» dal set di «Per un pugno di dollari». Qui accanto nella foto grande Sergio Leone sul set e sopra Claudia Cardinale e Clint Eastwood Opera di Roma, orchestra e coro preparano il contrattacco E arriva la solidarietà di Cecilia Bartoli: no ai licenziamenti SANDRO CAPPELLETTO ROMA Veloce riepilogo degli avvenimenti precedenti. Atto I (21 settembre) Riccardo Muti rinuncia a dirigere Aida e Nozze di Figaro all’Opera di Roma lamentando che nel Teatro non esistono le condizioni per poter svolgere con serenità il proprio lavoro. Stupore e sgomento. Atto II (1 ottobre): il sindaco Ignazio Marino e il sovrintendente Carlo Fuortes annunciano, a partire da gennaio 2015, il licenziamento per 182 tra professori d’orchestra e artisti del coro. La rinuncia di Muti – dicono – ha fatto fuggire abbonati e sponsor, è impossibile continuare così. Corpo di ballo, operai, tecnici, dipendenti amministrativi sono esclusi dal provvedimento. Applausi e fischi accompagnano una decisione senza precedenti. Atto III (ieri): A due giorni dal debutto di Rigoletto e mentre sono in corso dei tesi incontri tra sovrintendenza e sindacati per capire se davvero i licenziamenti annunciati – di cui Cecilia Bartoli venticinque anni dopo la morte di Sergio Leone, la questione è ancora aperta. Troppo fuori dagli schemi, troppo dentro il cinema di genere (uno, in particolare, il western, che insieme reinventò e affossò, esaurendone le possibilità narrative), troppo internazionale per l’Italia e troppo italiano per critici e produttori americani (ma non per il pubblico, che lo amò fin da subito, e per i registi, da Scorsese a Tarantino, che lo venerano come un maestro), troppo poco «politico» per un Paese superficiale e diviso, avviato a vivere anni di piombo. È per questo – chiediamo a Frayling – che solo ora sembra arrivato il momento di Leone? «Intanto – spiega lui – è importante il titolo della mostra, C’era una volta in Italia, che rivendica un’appartenenza. Leone ha fatto esattamente ciò che in Gran Bretagna fecero i Beatles, che presero la musica pop e il blues americano e lo filtrarono con la loro sensibilità, o in Francia Django Reinhardt con il jazz che arrivava da oltreoceano. Ha abbracciato un linguaggio che apparentemente non era il suo e l’ha piegato al proprio gusto, alle proprie necessità di racconto. Il bello è che nessuno di loro, e tanto meno Leone, si può definire un filoamericano. Lui, al contrario, mi parlò della delusione terribile che ebbe quando i primi americani arrivarono a Roma, nel 1944: erano così diversi da Gary Cooper e Cary Grant… In fondo il suo cinema nacque in quel momento e non smise mai di misurare la distanza tra il mito e la realtà». Non tutto il ritardo viene per nuocere, e la mostra di Torino (che Frayling peraltro spera di portare in altre città italiane) beneficia di materiale nuovo, o raccolto e catalogato negli ultimi anni, come le foto di scena di Angelo Novi, ora custodite dalla Cineteca di Bologna che partecipa all’organizzazione della mostra. «In genere le mostre come questa sono a due dimensioni – dice Frayling – io ho cercato di aggiungere la terza, per esempio con i costumi originali, che sono spesso l’unico elemento del set che è possibile mostrare, o con le armi, i dettagli di scena, a cui Leone prestava un’attenzione quasi maniacale. Non sono un collezionista, ma con gli anni la mia raccolta di oggetti legata ai suoi film è diventata sorprendentemente ampia, nell’ordine delle migliaia di pezzi. Attingo anche da lì per fare un’affermazione molto semplice ma anche molto vera: non è la celebrazione di un morto, ma di un modo di intendere e fare il cinema che è ancora molto vivo, anzi, è più vivo che mai». si discute la fattibilità tecnica diventeranno effettivi, orchestra e coro del Teatro ringraziano in un comunicato «i colleghi di tutte le Fondazioni lirico sinfoniche, i Conservatori, le istituzioni musicali italiane, i teatri esteri, gli esimi esponenti del mondo musicale, artistico, culturale e politico» per «la vicinanza e il sostegno dimostrati in questo drammatico momento» e la presa di posizione contro la «profonda ferita inferta all’immagine della cultura musicale italiana». Da Berlino, la diva Cecilia Bartoli, romana de Roma, dice quello che in molti pensano: «Bisogna trovare una soluzione e la soluzione non è mandare a casa orchestra e coro e tenere l’amministrazione. Per fare cosa se non c’è nessuno da amministrare?». Intanto, anticipando il quarto e penultimo atto, che sarà lunghissimo, le segreterie nazionali di tre sindacati (Cgil, Cisl, Fials) inviano una raccomandata – ma assomiglia a un siluro - a tutte le 14 Fondazioni liriche per «verificare che nel corso degli anni non siano stati corrisposti interessi anatocistici agli istituti bancari che hanno concesso affidamenti ai teatri». La cresta sugli interessi dei tanti debiti contratti dai teatri? «Nel caso venisse evidenziato un possibile danno erariale, i lavoratori faranno denuncia presso la Corte dei Conti». E l’ultimo atto? Ancora tutto da scrivere, ma vi terremo informati. 1 LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Piva & C la camorra fa tendenza ALESSANDRA LEVANTESI KEZICH ROMA FULVIA CAPRARA ROMA N Richard Gere nei panni del barbone di «Time out of Mind» Gere: siamo tutti senzatetto in cerca di un posto nel mondo L’attore per “Time Out of Mind” si è mescolato alla folla newyorchese Perchè le interessa tanto questa storia? «Ci pensavo da 10 anni, da quando ho ricevuto la sceneggiatura e me ne sono innamorato. Non era il momento adatto, poi mi è capitato tra le mani un libro di poesie dedicato alle anime perse. C’era una corrispondenza perfetta tra la storia e i versi, ho conosciuto per caso il regista, che è lo sceneggiatore di I’m not there di Todd Haynes, e lui si è buttato a capofitto nell’impresa». È proprio vero che, mentre girava a New York, non l’hanno riconosciuta? «Sì, al Greenwich Village nessuno mi ha notato, anche incrociando il mio sguardo. Da persona nota, mi sono ritrovato improvvisamente catapultato nel mondo degli invisibili. A Grand Central gli unici che mi hanno riconosciuto sono stati due uomini di colore, mi hanno detto “ciao Richard, come va?”. Forse, grazie all’esperienza dell’essere neri a New York, quei due hanno sviluppato un’attenzione maggiore verso il mondo». HOLLYWOOD IL BUDDISMO IL CATTOLICESIMO «La situazione del cinema oggi è davvero cambiata sia in Europa che in Usa Difficile fare film diversi ma penso sia il futuro» «L’ho scoperto a 20 anni non ero affatto felice sentivo un senso di vuoto Medito 40 minuti al giorno è molto confortante» «Papa Francesco? Non sono cattolico quindi non sono attrezzato per parlarne, ho rispetto ma non un vero legame» Perchè la gente evita di entrare in contatto con i barboni? «Anche a due isolati di distanza, il linguaggio corporeo di un senzatetto è riconoscibile, parla di dolore e fallimento: le persone decidono immediatamente di non volerci avere niente a che fare, c’è come il timore di esserne contagiati». È stato difficile trasformarsi, fisicamente, in un barbone? «No, ho applicato le stesse tecniche di recitazione che si usano quando si interpreta un qualunque personaggio. L’unica differenza è che di norma, negli altri SPAZIO AFFARI > Gli avvisi si ordinano presso: TORINO - via Lugaro 15, tel. 011.6665211/258; PIEMONTE NORD - via Colombo 4, Biella tel. 015.2522926-8353508; PIEMONTE SUD - corso Giolitti 21bis, Cuneo tel. 0171.609122; LIGURIA - corso Italia 20/4, Savona tel. 019.8429950; Il prezzo delle inserzioni risulta dal prodotto del numero di parole (minimo 15) per la tariffa della ATTIVITA’ COMMERCIALI AFFITTI OFFERTE Negozi/aziende acqu./gerenze ACQUISTIAMO conto terzi attività industriali, artigianali, commerciali, turistiche, alberghiere, immobiliari, aziende agricole, bar. Clientela selezionata paga contanti. Business Service Group 02.29518272. Negozi/aziende vend./gerenze TABACCHERIA ricevitoria zona Settimo Torinese posizione strepitosa ricavi € 100.000 ottima redditività cedesi. Opportunità imperdibile! 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Ospite d’onore del Festival di Roma dove ieri è stato presentato Time out of Mind, di Oren Moverman cui tiene particolarmente, Gere ha accentuato, con il passare del tempo, un tono vagamente ieratico che gli permette di essere gentile, disponibile, ma anche un tantino distante, come se si trovasse, specialmente quando è a Roma, al centro di un carnevale che lo diverte, ma in alcun modo non lo riguarda. Time out of Mind è il coronamento del suo sogno di attore destinato, per anni, ai ruoli di fascinoso principe azzurro. Per la prima volta, nel film girato in una New York anonima e distratta, il divo di Pretty woman e Ufficiale e gentiluomo si presenta sporco, sdrucito, appesantito e soprattutto disperato. Sulle ragioni per cui George, il protagonista, è così ridotto si viene a sapere poco, e solo verso la fine del film. Il cuore della narrazione è tutto nell’infelice girovagare di un uomo che ha perso se stesso e adesso cerca un equilibrio, partendo dal tentativo di recuperare la figlia adulta (Jena Malone), abbandonata alla nonna quando aveva solo 12 anni. Durante le riprese, a Manhattan, Gere, in versione barbone, è passato inosservato, almeno finché qualcuno lo ha riconosciuto, filmato, e rilanciato in rete: «Con una storia così, certo non si guadagna. Oggi, per riuscire a mettere in piedi film del genere, bisogna farli passare per commedie... Eppure sono convinto che questo sia il futuro del cinema o che, comunque, lo sia per me». . AUTO GILLIA acquista autoveicoli ogni tipo, massima valutazione e serietà. Corso Casale 464, Torino - 011.8903777. AUTOTORTONA acquista vetture e fuoristrada ogni tipo, max serietà. Corso Tortona 9. Tel. 011.8171643 - 011.889664. film, ci sono eventi che ti aiutano a entrare dentro un ruolo. Qui, invece, si è fuori dal tempo, la cinepresa resta ferma, non succede molto, ma la tensione è forte, perchè a riempire l’inquadratura c’è la vita vera». Time out of Mind offre una panoramica interessante sui barboni di New York. Quali riflessioni ne ha tratto? «A New York ci sono 60mila senzatetto, di cui 20mila bambini. È una cifra impressionante. Ma è anche l’unico luogo dove, per legge, i barboni devono avere assistenza... Comunque il messaggio del film va oltre, è universale». In che senso? «La mano tesa, di norma associata all’immagine dei mendicanti, significa, nel buddhismo, uno stato positivo per creare conoscenza... In fondo George, e gli altri come lui, hanno una forte necessità di appartenenza, cercano un gruppo in cui riconoscersi, e questa tensione non riguarda solo gli homeless». Che cosa pensa di Papa Francesco? «Sono buddista e non cattolico, ritengo di non avere a disposizione gli strumenti necessari per rispondere». I Milionari di Alessandro Piva ieri al Festival di Roma, trae ispirazione dall’omonimo libro (Mondadori, 2011) firmato dal pm antimafia Luigi Cannavale insieme al giornalista Giacomo Sensini: dove, sulla base delle memorie uno dei boss del clan di Secondigliano, Paolo di Lauro detto O’ milionario, si narrano le trasformazioni della camorra napoletana sull’arco degli Anni ’8090. Pur attenendosi ai fatti, il regista ha cambiato i nomi e romanzato la storia del protagonista, qui Marcello Cavani ribattezzato Alendelòn (Francesco Scianna). Ne consegue un film che sta dalle parti del melodramma criminale più che dell’asciutta disamina di strutture e metodologie della delinquenza organizzata; un copione che abbraccia tra luci e ombre il punto di vista del «cattivo», umanizzandolo, cosicché quasi ci dimentichiamo che incarna un devastante potere malavitoso. Si potrà obiettare che l’accusa di aver reso mitologica la mafia era stata rivolta anche alla saga del Padrino, ma la trilogia di Francis Ford Coppola ha un grande respiro epico, mentre Piva resta a metà strada fra affresco antropologico/veristico e ritratto individuale. E tuttavia di certo c’è che il film rientra nei canoni di un filone criminale ultimamente assai frequentato dal cinema italiano: basti pensare a Perez, Take five e Anime nere, in sala in queste settimane, o a pellicole relativamente recenti come Salvo o L’intervallo. Dietro al fenomeno potrebbero esserci due fattori: dal punto di vista cinematografico ha fatto senz’altro da volano il successo di critica e di pubblico ottenuti da Romanzo criminale di Michele Placido e Gomorra di Matteo Garrone, un risultato ribattuto dalle serie tv che ne sono state tratte. Ma questi film dimostrano pure un genuino interesse a capire il come e il perché della piaga del malaffare che infetta tanta parte della società italiana. In maniera non schematica, provando a intrecciare motivi individuali e cause storiche e sociali. Nel nome dei capolavori di Francesco Rosi, che forse qualcuno un giorno riuscirà a emulare. 38 .Spettacoli STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 20 ottobre 2014 Rai 1 6.10 Il caffè di Raiuno 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità 11.00 Tg 1 11.10 A conti fatti Attualità 12.00 La prova del cuoco 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.05 Dolci dopo il Tiggì 14.40 Torto o ragione? Il verdetto finale Attualità Il court-show condotto da Monica Leofreddi 16.00 La vita in diretta 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show Dal Teatro Delle Vittorie di Roma, Flavio Insinna conduce la nuova edizione del celebre gioco 21.10 Carosello Reloaded Rai 2 7.00 Heartland Telefilm 7.45 Protestantesimo 8.15 Le sorelle McLeod Serie 8.55 Pasión Prohibida TN 9.50 Spaziolibero Attualità 10.00 Tg2 Insieme Attualità 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg2 Costume e società 13.50 Medicina 33 14.00 Detto Fatto Attualità 16.15 Castle Telefilm 17.00 SuperMax Tv Varietà 17.45 Rai Parlamento Telegiornale Attualità 17.55 Tg2 Flash L.I.S. 18.00 Tg sport 18.20 Tg 2 18.50 NCIS: Los Angeles TF 19.40 NCIS Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Impazienti Sitcom Rai 3 Canale 5 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 7.56 Borse e Monete. Meteo 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.15 Centovetrine Soap opera 14.45 Uomini e donne Talk show 16.15 Il segreto Telenovela 17.00 Pomeriggio cinque Attualità 18.45 Avanti un altro! Game show Conduce Paolo Bonolis, affiancato da Luca Laurenti 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia Varietà satirico 6.30 Rassegna stampa 7.00 Tgr Buongiorno Italia 7.30 Tgr Buongiorno Regione 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.00 Elisir Attualità 12.00 Tg 3 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo Attualità 15.00 Tg3 Lis 15.05 Tgr Piazza Affari 15.10 Terra nostra 2 - La speranza Telenovela 15.55 Aspettando Geo Doc. 16.40 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.15 Sconosciuti Attualità 20.35 Un posto al sole SO 21.15 La strada dritta 21.10 Pechino Express 21.05 Amore criminale 21.10 Squadra antimafia 6 FICTION. 1956. Il governo italia- REALITY SHOW. Nell’ottava puntata, le cinque coppie in gara affronteranno un viaggio di 349 km: dalla multiculturale Yogyakarta fino ai maestosi siti archeologici di Trowulan ATTUALITÀ. Al via la 15ª edizione del programma condotto da Barbara De Rossi. In questa puntata, la storia di Lisa Puzzoli e di Vincenzo Manduca, il suo ex compagno FICTION. La lotta contro Crisalide no affida a Fedele Cova un incarico ambizioso: costruire una strada dritta, di 755 chilometri, che unisse Milano a Napoli, l’autostrada del Sole 23.25 Petrolio Attualità 0.30 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.05 Speciale Festival Internazionale del Film di Roma 1.35 A ruota libera Attualità 3.30 Il commissario De Luca Serie 23.20 Quanto manca Varietà 0.20 Tg2 0.35 Senza peccato Attualità 1.35 Sorgente di vita 2.05 Meteo 2 2.10 Io sono l’amore Film (comm., 2009) ha spinto Domenico Calcaterra a fare scelte pericolose. La sua ossessione lo porterà ad avvicinarsi al clan Ragno. Con Marco Bocci 23.10 Gazebo Attualità 0.00 Tg3 Linea Notte 1.05 Rai Parlamento Telegiornale Attualità 1.15 Fuori Orario. Cose (mai) viste 3.20 RAInews 24 23.30 Dracula Telefilm Il cult di Bram Stoker assume un taglio inedito 0.30 X-Style Attualità 1.30 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 2.00 Striscia la notizia Italia 1 7.05 La vita secondo Jim Serie 7.30 Mike & Molly Sitcom 8.25 The closer Serie 10.25 Person of interest Serie 12.25 Studio Aperto 13.00 Sport Mediaset Sport 14.05 I Simpson Telefilm 14.35 Futurama Cartoni 15.00 2 broke girls Telefilm 15.50 Big Bang Theory Sitcom 16.45 Chuck Telefilm Un nerd riceve da un vecchio amico, un agente della Cia, una e-mail criptata che scarica inconsciamente nel suo cervello tutti i segreti del supercomputer neurale Intersect 18.15 Love bugs Sitcom 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI New York Telefilm Rete 4 La 7 6.50 Zorro Telefilm 7.10 Hunter Telefilm 8.05 Cuore ribelle Telenovela 9.30 Carabinieri Telefilm 10.35 Sai cosa mangi? 10.45 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 13.00 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.35 Ieri e Oggi in Tv Speciale 16.45 Il comandante Florent Film-tv Le vicissitudini di una brigata di gendarmi capitanati da una donna, Isabelle Florent (Corinne Touzet) 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore SO 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache Attualità Il programma, a cura della redazione News, dedicato alla cronaca 14.40 Il commissario Maigret Telefilm 16.30 McBride - Ultimo Show Film-tv 18.10 Il commissario Cordier Telefilm Serie televisiva francese 20.00 Tg La7 20.30 Otto e Mezzo Attualità 21.15 Quinta colonna 21.10 Piazzapulita ★★★ ATTUALITÀ. Anche in questa edi- ATTUALITÀ. Una nuova punta- FILM. (comm., 2004) con Ben Stil- zione del programma condotto da Paolo Del Debbio è prevista, in apertura di puntata, la consueta intervista a un protagonista della politica ta del programma d’attualità, con filmati e inchieste, condotto dal giornalista napoletano Corrado Formigli. Quinta edizione 21.10 ...E alla fine arriva Polly ler,JenniferAniston.RegiadiJohn Hamburg. Reuben viene tradito dallamoglieinlunadimiele.Disperato, inizia a frequentare Polly 23.00 Tiki Taka Attualità 1.35 Sport Mediaset Sport 2.00 Studio aperto - La giornata 2.15 Trasformat Quiz 4.10 Alla controra/ Ne parliamo lunedì Film UNA MARCIA IN PIÙ ALLE TUE DIFESE? SU CON IMMUNO 0.00 Tg La7 Night Desk Attualità La striscia di approfondimento quotidiano in onda dal lunedì al venerdì in seconda serata 0.30 Otto e Mezzo Attualità 1.15 Coffee Break Attualità 23.55 Terra! Attualità Toni Capuozzo propone ancora una volta un appuntamento con l’informazione di qualità 0.55 Tg4 Night News 1.15 Personaggi Magazine Per preparare il tuo organismo all’arrivo della stagione fredda e quando le tue difese immunitarie sono messe a dura prova dalle molteplici situazioni di stress, SU con Sustenium Immuno Energy. La sua formula a doppia azione, con GLICINA, GLUTAMMINA, VITAMINE e ZINCO, è studiata per ATTIVARE e RINFORZARE le tue difese immunitarie. 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E lo segue anche in vacanza SKY COMEDY 19.25 Il mondo di Arthur Newman Una nuova identità: un passato da eliminare e un nuovo amore da costruire SKY CINEMA 1 21.00 A letto con il nemico Fuggita dal marito psicopatico, Julia Roberts se lo ritrova fra i piedi SKY PASSION Uno sbirro tuttofare SKY MAX 21.10 Escape Plan - Fuga dall’inferno L’autorità mondiale sulla sicurezza deve fuggire dalla prigione che ha creato SKY CINEMA 1 22.35 Sta’ zitto... non rompere Reno è un duro, Depardieu uno “stupido”, ma sarà proprio lui a ideare la fuga SKY COMEDY 22.45 Transit SKY HITS Il tempo delle mele 2 L’adolescente Vic (Sophie Marceau) ha una storia d’amore col compagno di scuola SKY PASSION 22.50 I puffi 2 Il sequel replica il primo film d’animazione con gag divertenti SKY CINEMA FAMILY 23.00 Bling Ring Degli adolescenti danno vita ad una serie di furti nelle case delle celebrità SKY CINEMA 1 23.05 Kill Bill - Volume 1 Uma Thurman, vittima di una imboscata durante le nozze, perde marito e figlio SKY MAX 23.15 Achtung! Banditi! Un gruppo di partigiani scesi in città trova la solidarietà degli operai SKY CLASSICS 0.10 Il cacciatore di ex Gerard Butler, cacciatore di taglie, deve inseguire Jennifer Aniston SKY COMEDY 0.35 Lawless I fratelli Bondurant commerciano brandy clandestino durante il proibizionismo SKY HITS 22 11.15 Giuro che ti amo Film 12.40 Days of Glory Film 14.50 Roma Daily 15.05 Calendar Girls Film 17.00 Rai News - Giorno Notiziario 17.05 La battaglia di Midway Film 19.20 Io tigro, tu tigri, egli tigra Film 21.15 Io sono Valdez Film 22.50 Roma Daily 23.05 Blow Out Film 15.20 Il Pistolero dell’ave Maria Film 17.00 Note di Cinema Festival di Roma Varietà 17.05 Col ferro e col fuoco Film 19.10 Hazzard Telefilm 21.00 Il delitto perfetto Film 23.05 Il sipario strappato Film 1.30 Dieci incredibili giorni Film 3.15 Ciaknews serie tv intrattenimento film 18.25 Il cavaliere oscuro Il Batman di Nolan cerca di ripulire le strade di Gotham City dal crimine SKY MAX 19.00 Due sporche carogne Delon e Bronson, tornati dalla Legione straniera, si innamorano di due ragazze SKY IRIS 24 18.40 Grey’s Anatomy FOX LIFE DISCOVERY CHANNEL 18.50 Poirot DIVA UNIVERSAL 19.00 How I Met Your Mother FOX 19.15 NCIS FOX CRIME 19.20 I Simpson FOX 19.35 In Cucina con GialloZafferano FOX CRIME Bones FOX LIFE 20.10 The Big Bang Theory FOX LEI 19.25 Megafabbriche italiane NATIONAL GEOGRAPHIC America’s Got Talent SKY UNO ARTE 19.35 A caccia di auto DISCOVERY CHANNEL 20.00 David Bowie ARTE 20.05 Cuochi e fiamme LEI 20.20 Face Off SKY UNO 20.25 Esperimenti esplosivi NATIONAL GEOGRAPHIC 20.35 The Big Bang Theory FOX 20.30 Come è fatto DISCOVERY CHANNEL 20.50 Donne nel mito: Veruschka DIVA Velvet Underground ARTE 20.55 Gli anni ‘90 UNIVERSAL 21.00 La signora in giallo DIVA UNIVERSAL Elementary FOX CRIME The Carrie Diaries FOX LIFE The Walking Dead FOX 21.50 La signora in giallo DIVA UNIVERSAL 21.55 Elementary FOX CRIME Cucine da incubo FOX NATIONAL GEOGRAPHIC 21.00 Come è fatto DISCOVERY CHANNEL Ostetriche in sala parto LEI Luca Argentero presenta Space Metropoliz ARTE 21.10 Face Off SKY UNO Le Italie della Moda ARTE 21.30 Come è fatto LIFE DISCOVERY CHANNEL FOX LIFE 22.50 Profiling FOX CRIME 22.55 Bernard & Doris Complici amici DIVA UNIVERSAL 19.15 La guerra delle torte 19.30 Le Italie della Moda LIFE 19.45 I Simpson FOX 19.50 Miss Fisher - Delitti e Misteri DIVA UNIVERSAL 20.05 Criminal minds FOX Salem FOX 22.45 Grey’s Anatomy 19.05 A caccia di auto 21.45 Le Italie della Moda ARTE 21.55 Gli anni ‘90 NATIONAL GEOGRAPHIC Face Off SKY UNO 22.00 Pesca senza limiti DISCOVERY CHANNEL CIELO 26 15.30 MasterChef USA 16.30 Fratelli in affari 17.30 Buying & Selling Documentari 18.30 Fratelli in affari 19.15 Affari al buio Documentari 20.15 Affari di famiglia Documentari 21.10 Il mio angolo di paradiso Film 23.15 X Factor 2014 1.00 Catacombs - Il mondo dei morti Film MTV 8 14.20 Scrubs Varietà 15.10 Modern Family 16.00 Motorhome Piloti di Famiglia 17.00 16 Anni e Incinta 17.50 Teen Mom 3 19.50 Friendzone: Amici o Fidanzati? 20.15 Modern Family 21.10 Catfish: False Identita’ Attualità 22.00 Are You The One? Varietà 23.00 Geordie Shore Varietà REAL TIME 31 16.15 Abito da sposa cercasi: Outlet 17.15 Quattro matrimoni - Australia 18.10 Case da incubo 19.10 Cucine da incubo USA Varietà 21.10 Malattie misteriose 23.05 Io e la mia ossessione Documentari 0.05 Malattie imbarazzanti Documentari 1.05 Chirurgia XXL: Contro il diabete Documentari DMAX 14.05 Banco dei pugni 15.00 Turtleman 15.50 Dual Survival Documentari 16.45 Airport Security 17.40 Una famiglia in affari Documentari 18.35 Property Wars 19.30 Affari a tutti i costi Documentari 20.20 Banco dei pugni 21.10 River Monsters: sbranato vivo Documentari 22.50 Blood Lake Film film 15.20 Disco Franck Dubosc è un quarantenne disoccupato che vive ancora con la madre PREMIUM CINEMA EMOTION 16.05 Bastardo dentro Simon è sinonimo di sfortuna. Dopo morto si reincarna nel figlio del suo nemico PREMIUM COMEDY 16.35 Alexander Oliver Stone racconta Alessandro il Grande. Con Colin Farrell e Angelina Jolie PREMIUM CINEMA ENERGY 17.30 Serious Moonlight Quando scopre che il marito vuole lasciarla, decide di legarlo in bagno PREMIUM UNIVERSAL 17.35 Bangkok Dangerous - Il codice dell’assassino Un killer in trasferta a Bangkok deve portare a termine un paio di lavori PREMIUM CINEMA 19.00 Austin Powers in Goldmember Il Dr. Male tenta ancora di dominare il mondo. Ma entra in azione Mike Myers PREMIUM UNIVERSAL 19.05 The Blind Side L’incontro tra un povero ragazzo afro-americano e una famiglia bianca benestante PREMIUM CINEMA EMOTION 19.20 Selvaggi Il quarantenne Bebo scopre la fidanzata con un altro e parte per i Caraibi PREMIUM COMEDY 19.30 Trainspotting E’ la storia del tossicomane Mark e dei suoi amici. Regia di Danny Boyle PREMIUM CINEMA ENERGY 21.15 The Prestige Durante l’apprendistato di due maghi qualcosa va storto e una donna muore PREMIUM CINEMA ENERGY Carnage Due coppie tentano di risolvere una rissa scoppiata tra i rispettivi figli PREMIUM CINEMA EMOTION Ombre malesi Malesia: Bette Davis, cinica moglie di un ricco piantatore, uccide l’amante PREMIUM UNIVERSAL Una notte da leoni 3 Zach Galifianakis, Ed Helms, Bradley Cooper e Justin Bartha, viaggio on the road PREMIUM CINEMA 23.00 U-571 1942: un sommergibile Usa deve impadronirsi del dispositivo dei codici tedeschi PREMIUM UNIVERSAL 0.25 Montecristo Edmond Dantes (James Caviezel) viene tradito dal suo amico e imprigionato PREMIUM CINEMA EMOTION 0.50 House Party: Tonight’s The Night PREMIUM CINEMA 52 serie tv 16.55 Spooks ACTION Better With You JOI 17.25 The middle JOI 17.45 Monk TOP CRIME Quelli di Joi JOI 17.50 2 Broke Girls JOI 17.55 The tomorrow people ACTION 18.25 Suburgatory JOI 18.40 The Vampire diaries MYA 18.45 Shit! My dad says JOI 18.50 Supernatural ACTION 19.10 Big Bang Theory JOI 19.25 Law & Order: Unità Speciale TOP CRIME 19.30 One Tree Hill MYA 19.35 Gotham ACTION Chuck JOI 21.05 Covert affairs TOP CRIME 21.15 Hart of Dixie MYA Psych JOI 22.00 Arrow ACTION 22.05 The Carrie Diaries MYA Better With You JOI 22.45 Cold Blood TOP CRIME 22.50 Spooks CTION 22.58 Nip’n Tuck MYA Big Bang Theory JOI 23.20 Due Uomini e 1/2 JOI 23.45 Il ritorno di Colombo TOP CRIME Mike & Molly JOI 23.55 Mya - X Style MYA 0.05 Orange Is The New Black MYA 0.10 Dr. House - Medical division JOI 0.50 Orphan Black ACTION 1.30 Law & Order: Unità Speciale TOP CRIME 12 MERCOLEDÌ BIANCONERI AD ATENE CAMPIONATO MOTOGP Juve, il caso Vidal agita la vigilia della Champions Il Toro torna a vincere Decide sempre Quagliarella Altra perla di Valentino: show e vittoria in Australia 1 «Non ho problemi al ginocchio e non sono 1 Udinese ko all’Olimpico : il 1 Rossi non finisce mai di stato multato»: è il tweet lanciato dal cileno. Ma la verità del club, sulla multa, è un’altra. Massimiliano Nerozzi PAGINA 40 rilancio granata passa ancora una volta dall’ex bianconero. Condio e Oddenino PAGINE 42-43 stupire: con la vittoria a Phillip Island ipoteca il 2° posto finale. Matteo Aglio PAGINA 44 SPORTLUNEDÌ Risultati 7ª giornata Atalanta-Parma Cagliari-Sampdoria Fiorentina-Lazio Inter-Napoli Palermo-Cesena Roma-Chievo Sassuolo-Juventus Torino-Udinese Verona-Milan 1-0 2-2 0-2 2-2 2-1 3-0 1-1 1-0 1-3 ore 20,45 OGGI Genoa-Empoli Sky sport 1-Premium calcio Classifica Juventus Roma Sampdoria Milan Udinese Lazio Verona Napoli Fiorentina Inter Torino Genoa* Atalanta Empoli* Cesena Palermo Cagliari Chievo Sassuolo Parma 19 18 15 14 13 12 11 11 9 9 8 8 7 6 6 6 5 4 4 3 * una partita in meno Fase a gironi (3a giornata) ore 20,45 DOMANI Roma Bayern Monaco Sky sport 1 MERCOLEDÌ ore 20,45 Olympiacos Juventus Canale 5 Fase a gironi (3a giornata) ore 19 GIOVEDÌ Young Boys Napoli Premium calcio 1 Paok Salonicco Fiorentina Premium calcio 2 ore 21,05 Inter Saint Etienne REUTERS InHonda Premium calcio 2 Torino Hjk Helsinki Italia 1 LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Il Milan vince a Verona e irrompe nelle zone alte Doppietta del giapponese rilanciato da Inzaghi 40 .Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Capolista verso l’Europa «Complimenti da Marotta e Paratici: andare alla Juve è il mio obiettivo» Dopo il pareggio con il Sassuolo MASSIMILIANO NEROZZI TORINO C’è la realtà virtuale, a colpi di tweet: «La società non mi ha mai multato». E c’è quella dei fatti e delle parole (bianconere), dopo discoteche e cazzotti: la Juve ha deciso di multarlo, e non per due spiccioli. Nel mezzo della notte scorsa, Arturo Vidal ha invece raccontato la sua verità, dopo due settimane di silenzio, appiccicando su twitter una dichiarazione spontanea. «Le informazioni riguardo questo argomento sono sbagliate», ha scritto il giocatore riferendosi alla multa. E sono state dette da persone in malafede, ha aggiunto. Insomma, Vidal s’è difeso attaccando: gli riesce molto meglio sul campo, dove la Juve s’augura di ritrovarlo, a partire da mercoledì ad Atene, in territorio Champions. «Dette cose sbagliate su di me: il rapporto con compagni, staff e club è molto buono» Parola alla difesa, dunque: «Il mio rapporto con tutti alla Juve è molto buono. I miei compagni, lo staff tecnico e la società hanno fiducia in me e io in loro». Così Vidal ha voluto incollare il rapporto con il gruppo, e il club. E tutelare l’immagine, soprattutto in Cile, dov’è un idolo: non a caso il tweet, che ha colto di sorpresa la stessa Juve, è uscito prima in spagnolo. Che strano. Tre giorni prima della sfida con la Roma, il centrocampista juventino aveva fatto l’alba in un paio di discoteche torinesi, chiudendo con una rissa davanti a un chiosco. Non su twitter, ma nel racconto di diversi testimoni. Allegri l’aveva tenuto fuori dalla formazione iniziale, e la società aveva deciso di elevargli salata contravvenzione. Comunque superiore al 5 per cento del suo stipendio lordo Simone Zaza ATTACCANTE DEL SASSUOLO Guerriero La vicenda 1 Arturo Vidal, 27 anni, è alla quarta stagione con la maglia della Juve. Per lui, 42 gol in 132 partite Discoteca e rissa 1 All’alba di venerdì 3 ottobre, Vi- dal viene coinvolto in una rissa in un chiosco ai bordi del parco del Valentino, a Torino, dopo aver passato la notte in due discoteche. 2 3 sforzo tornerò alla mia miglior forma fisica, dopo aver subito un’operazione e non essendo riuscito a effettuare tutta la preparazione pre-campionato come i miei compagni». Non solo sfortuna sia chiaro, se fu lui stesso a decidere di giocare il Mondiale a poco più di un mese dall’intervento chirurgico al ginocchio. Ma la giusta ambizione era sufficiente giustificazione: Guerriero, sempre. Solo dentro al campo, sarebbe meglio. Ora si sta spremendo per tornare come prima: «Sono impegnato al 100% con la Juve e con la mia nazionale e spero di vincere titoli con entrambi, in questa stagione». Ieri pareva funzionare, se nella partitella in famiglia a Vinovo, aperta agli occhi di 250 tifosi, ha segnato sei gol. Ma, si sa, sul prato è un fenomeno. Dovrebbe solo non esagerare fuori, anche se lui liquida tutto come gossip, o invenzioni: «Spero di aver informato tutti con queste mie parole. Si- Escluso dai titolari con la Roma 1 Il centrocampista non parte ti- tolare contro la Roma, tre giorni dopo, quando entrerà solo a 12 minuti dalla fine. Allegri giustificherà la decisione con una scelta tattica: «Con Pirlo avevo preferito Marchisio» Maxi multa 1 La settimana successiva la Juve decide di multare il giocatore per oltre il 5 per cento della retribuzione lorda mensile: ovvero per una cifra di decine di migliaia di euro. Competente il Collegio Arbitrale. UNO DEI PILASTRI BIANCONERI Caso aperto Tweet notturno di Vidal: “Il ginocchio sta bene. E mai stato multato”. La Juve dice il contrario LAPRESSE mensile, e quindi di competenza del Collegio arbitrale. La multa potrà non avergli ancora addentato la busta paga, ma è solo questione di tempo. Del resto, in presenza di gravi inadempienze contrattuali, la Juve non poteva fare altrimenti: sennò, sarebbe l’anarchia. Dopodiché, ci sono le bugie a fin di bene: quello di Vidal era di far la pace con il club e i tifosi. Altre verità: «Il mio ginocchio sta molto bene - ha scritto ancora il cileno - e con lavoro e Il centrocampista segna sei reti nella partitella in famiglia: rientrerà tra i titolari in Grecia curamente i malintenzionati continueranno a dare informazioni sbagliate, ma io non posso fare niente per evitarlo. Un abbraccio a tutti». Anche se poi, qualcosa potrebbe fare: tornare il miglior giocatore della Juve, un centrocampista da 18 gol in 46 partite (la scorsa stagione). Di questi tempi, un anno fa, aveva già fatto il doppio: di minuti giocati (828 contro i 341 attuali) e di gol (quattro invece che due). Poco virtuale e molto reale. Pensieroso 43’e46’’ 634 Massimiliano Allegri, 47 anni, è alla prima stagione sulla panchina della Juve 19 Di gioco Minuti Tiri Il gioco effettivo di Sassuolo-Juve. In media, sono 10’ in più Quelli senza gol di Llorente: un anno fa ne aveva già fatti 4 dei bianconeri contro il Sassuolo: sei nello specchio della porta IL POSTICIPO Mercoledì ad Atene con l’Olympiacos Genoa Llorente e Pirlo a riposo I dubbi Champions di Allegri A due giorni dalla trasferta di Champions, mercoledì sera ad Atene contro l’Olympiacos, Massimiliano Allegri si tiene un paio di dubbi, non banali: su Fernando Llorente e Andrea Pirlo. In fondo, il turnover non è tanto quanti ne cambia, di solito pochi, ma chi cambi. Llorente è in bilico, anche per questioni fisi- che: da un paio di settimane soffre di mal di schiena, e già sabato sera a Reggio Emilia, con il Sassuolo, avrebbe potuto uscire all’intervallo. Alvaro Morata s’è spesso fatto trovare pronto, e potrebbe avere la sua grande occasione. In fondo, a Llorente una pausa farebbe anche bene, se dopo la manciata di minuti della prima di campionato a Verona, reduce dall’influenza, ne ha giocate ot- to filate da titolare. Con alcuni assist e molto sacrificio, ma zero gol: e qui siamo al secondo motivo del cambio. Llorente sta facendo quel lavoro che Allegri gli chiede, ma l’abolizione del gol non era nei piani: un anno fa, a parità di minuti, era già quota quattro. L’altro dilemma è su Pirlo, pur sempre rientrato, anche se bene, da un infortunio che l’aveva tenuto fermo per un (4-3-1-2) SKY SPORT 1 – PREMIUM CALCIO ORE 20,45 ANSA TORINO Empoli (3-4-3) mese e mezzo. Ci sarebbe anche un filo di logica: Vidal è stato tenuto a riposo proprio per la Champions, Pogba è in condizione super, e Marchisio, che ha avuto un grande avvio proprio da regista, è partito dai box con il Sassuolo. Volendo continuare la rotazione, la sosta potrebbe toccare a Pirlo. Decisione che incide pure sui ritmi e l’assetto della squadra: Marchisio non è Pirlo, e vice- versa. Peserà anche l’avversario, che solitamente imposta la partita con duelli all’arma bianca. Del resto, tira già aria da battaglia, come ricordava ieri sera Savas Theodoridis, vice presidente dell’Olympiacos: «Invito i nostri tifosi allo stadio: dovrà essere una bolgia, come contro l’Atletico Madrid». Che dentro al «Karaiskákis», la casa dei greci, perse la prima di [M. NER.] Champions. 1 Perin Sepe 33 3 Antonini Hysaj 23 8 Burdisso Tonelli 26 15 Marchese Rugani 24 21 Edenilson Mario Rui 21 88 Rincon Vecino 88 91 Bertolacci Valdifiori 6 13 Antonelli Croce 11 16 Lestienne Verdi 18 32 Matri Pucciarelli 20 10 Perotti Maccarone 7 ARBITRO: CERVELLERA All: GASPERINI All: SARRI Il 7º turno di A si chiude stasera col posticipo al Ferraris appena ripulito dopo l’alluvione. 1 LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Zona Champions «Nell’uno contro uno non sono bravo: appena ho visto il portiere ho tirato» Personaggio Rossoneri a -1 dal terzo posto ATTACCANTE DEL MILAN Tonico INVIATO A VERONA Keisuke Honda, 28 anni, festeggiato da Filippo Inzaghi (41), tecnico del Milan: il giapponese è già a quota 6 gol in campionato K 6,5 E Chi scende Marques 4 T Chi sale Honda 8 E Chi scende Essien 5 La partita Chi sale N. Lopez Keisuke Honda GUGLIELMO BUCCHERI eisuke Honda: un tiro, una rete. Nel Milan di Pippo Inzaghi fare gol è una regola (anche subirli, a dire il vero) e, alle regole, si sta attenendo alla perfezione il giapponese rossonero. Così ieri a Verona, così fino ad oggi in campionato dove Honda si è arrampicato al fianco di Tevez a quota sei centri in sette sfide. «Avete visto con quale facilità riesce a superare il portiere avversario quando gli si presenta davanti? Se tira, fa gol», sottolinea Inzaghi, ora che la doppietta del numero 10 ha contribuito in maniera determinante al successo del Milan al Bentegodi. La storia di Honda ha cambiato verso, quasi all’improvviso e quasi in silenzio. L’arrivo del giapponese a Milano doveva suonare come una svolta nell’era di Massimiliano Allegri in rossonero: il fantasista arrivava da Mosca e dalle parti di San Siro sprofondò fin dalle prime uscite di gennaio. Quel Milan era un caos, tutti contro tutti o quasi: Allegri pagò dopo il ko con il Sassuolo e Honda si perse in un cambio tecnico (squadra nelle mani di Seedorf) che ne mise in evidenza la scarsa preparazione ai ritmi della nostra serie A e la scarsissima vena sotto porta (in 14 gare dello scorso campionato, andò a segno solo contro il Genoa). Keisuke Honda ha esultato due volte a Verona. Due reti che hanno messo un timbro sulle sue qualità di bomber, mai statico, mai prevedibile. «Ha forza fisica e doti tecniche importanti - continua Inzaghi -. Io lo sapevo fin da questa estate do- ANSA Sulla cresta dell’Honda Ora il Milan va veloce Colpo a Verona, il numero 10 trasformato è ancora decisivo po qualche partita amichevole, ma dirlo adesso sembra fin troppo facile. Stiamo parlando di un professionista molto serio». Serio al punto da essersi dato tempi di lavoro straordinari anche a casa, nella palestra personale. Honda, ieri, ha fatto il terzino all’occorrenza, si è catapultato avanti ed indietro a coprire gli spazi con una fame tale da ricordare l’Eto’o dei tempi di Mourinho all’Inter. Un paragone ingombrante che non deve essere letto come una sentenza definitiva, ma di passaggio sì. «Mi avevano raccontato - spiega il giapponese Verona 1 Milan 3 Milan (4-3-3) (4-3-3) Rafael 5; Moras 5, Marquez 5, Marques 4, Agostini 4; Ionita 5 (27’ st N. Lopez 6,5), Tachtsidis 6, Hallfredsson 6; J. Gomez 5,5 (24’ st Nenè 5), Toni 6, Jankovic 5,5 (22’ st Campanharo 6) Abbiati 7,5; Abate 7, Alex 6,5, Rami 6,5, De Sciglio 6; Poli 6, Essien 5, Muntari; Honda 8 (40’ st Bonera sv), Torres 5 (24’ st Menez 6), El Shaarawy 6 (32’ st Bonaventura sv) 5 ALL. Inzaghi 7 RETI: pt 21’ Marques (aut.), 27’ Honda; st 11’ Honda, 42’ N. Lopez T felice - di come fosse difficile per la nostra tradizione vincere a Verona. Ci siamo riusciti e sono soddisfatto: venivo da due partite non belle con la maglia del Giappone, volevo fare qualcosa di buono. Io, nell’uno contro uno, non sono bravo, appena ho visto il portiere ho tirato». Con leggerezza e precisione: Honda segna così. Di sinistro o di testa, in velocità, da dentro area: l’anno scorso non gli riusciva niente perché appariva ai margini del gioco e troppo fragile in mezzo al campo. Non aveva fatto la preparazione, non si era fermato un istante nel trasloco dalla Russia a Milano: cause di forza maggiore ne avevano ingolfato il motore. Il Milan vince e sale al quarto posto. Una missione facilitata dall’autorete iniziale di Marques e protetta dalle parate di Abbiati. Poi, tutti sull’Honda. «Siamo il migliore attacco del campionato con sedici gol segnati. Sì, è vero, subiamo anche tante reti, ma - racconta Inzaghi - sarà sempre così perché il mio Milan ha l’attacco nel Dna e quando attacchi c’è il rischio di scoprirsi». Honda ascolta, prende nota e segna. Il giapponese (doppietta) re dei bomber Verona ALL. Mandorlini 21’pt Autogol Marques 27’pt Il raddoppio ARBITRO: Valeri 6 AMMONITI: Agostini, Honda, Tachtsidis ESPULSI: Marquez SPETTATORI: 27.125 Il vantaggio rossonero è un clamoroso regalo di Marques: il difensore brasiliano, solo nel cuore della propria area, svirgola il rinvio e fa autogol. L’apertura di El Shaarawy per Honda è millimetrica: il giapponese addomestica il pallone, entra in area, guarda Rafael e lo beffa con un diagonale. 11’st Match chiuso 42’st Squillo Nico Lopez Il bis di Honda è costruito da Rami: il difensore lo invita alla doppietta con un preciso lancio di 40 metri. Honda usa la consueta leggerezza nell’andare a segno. È di Nico Lopez, appena entrato, l’unica rete del Verona. Il giovane attaccante gialloblù prende la mira e da poco dentro l’area supera Abbiati. LA LAZIO PASSA A FIRENZE, SAMP RIMONTATA A CAGLIARI. CHIEVO: VIA CORINI, C’È MARAN Parma, altro ko e confronto con gli ultrà Atalanta 1 Cagliari 2 Fiorentina 0 Palermo 2 Parma 0 Sampdoria 2 Lazio 2 Cesena 1 Atalanta Parma Cagliari Sampdoria Fiorentina Lazio Palermo Cesena (4-3-3) (3-5-2) (4-3-3) (4-3-3) (4-3-1-2) (4-3-3) (3-5-2) (4-4-1-1) Sportiello 6, Zappacosta 6, Biava 6, Benalouane 6,5, Dramè 6; Carmona 6, Cigarini 6.5, Migliaccio 5.5 (21’ st Baselli 6); D’Alessandro 6 (30’ st Boakye 6,5), Denis 5 (15’ st Bianchi 6), Moralez 6 Mirante 5, Mendes 6, Felipe 6, Lucarelli 5,5; Ristovsky 5,5 (1’ st Ghezzal 5), Mauri 6 (30’ st Galloppa sv), Jorquera sv (22’ pt Lodi 6), Acquah 6, Gobbi 5; Cassano 5, Coda 5 Cragno 6, Pisano 6, Benedetti 6,5, Capuano 6, Avelar 6,5, Dessena 6 (10’st Donsah 6,5), Crisetig 6,5, Ekdal 6 (22’ st Caio Rangel 6), Ibarbo 6, Sau 6,5 (42’ st Longo sv), Cossu 7 Viviano 6 (22’ pt Romero 6); De Silvestri 6, Gastaldello 6, Silvestre 6, Cacciatore 5,5; Duncan 6 (31’ st Romagnoli 5), Palombo 6,5, Obiang 6,5; Gabbiadini 6,5, Okaka 7, Eder 6 (16’ st Mesbah 6) Neto 6,5; Tomovic 5,5 G.Rodriguez 6 Savic 5 Alonso 5; Aquilani 6,5 (32’st Bernardeschi 5) Pizarro 6 Kurtic 5 (1’st Borja Valero 5,5); Mati Fernandez 6; Babacar 6 (22’st Ilicic 5) Cuadrado 5 Marchetti 6,5; Cavanda 6 De Vrij 6,5 Ciani 6 (22’st Novaretti 6) Radu 6,5; Parolo 6,5 Biglia 6 Mauri 6 (12’st Onazi 6); Candreva 6,5 Djordjevic 7 (44’st Klose sv) Lulic 6,5 Sorrentino 6,5; Munoz 6 (43’ st Makienok sv), Gonzalez 7, Andelkovic 5,5; Morganella 6, Bolzoni 6, Rigoni 6,5, Chochev 5,5 (21’ st Belotti 6), Lazaar 5,5 (36’ st Emerson sv); Vazquez 6,5, Dybala 7,5 Leali 6; Perico 5,5 (9’ st Rodriguez 6), Capelli 5,5, Volta 5,5, Magnusson 5,5; Defrel 5,5 (33’ pt Giorgi 5,5), De Feudis 6, Coppola 4,5, Renzetti 6; Brienza 5,5 (28’ st Zè Eduardo sv); Marilungo 5,5 ALL. Colantuono 6 ALL. Donadoni 5.5 RETI: st 45’ Boakye Ancora una sconfitta, la sesta in sette partite, per il Parma, piegato all’ultimo minuto a Bergamo. E contestato: gli ultrà (foto) hanno preteso un confronto con i giocatori. Sport .41 . ARBITRO: : Guida 5,5 AMMONITI: Carmona, Zappacosta, Mendes, Galloppa, Mauri SPETTATORI: paganti 4.266, abbonati 10.678. Incasso 35.176 euro ALL. Zeman 6 ALL. Mihajlovic 6 RETI: pt 28’ Gabbiadini, 39’ Obiang; st 16’ Avelar (rig.), 32’ Sau ARBITRO: Gervasoni 6 AMMONITI: Duncan, Cacciatore, Cacciatore, Avelar, Palombo, Silvestre, Benedetti, Mesbah, Cossu, Gabbiadini ESPULSI: st 15’ Cacciatore SPETTATORI: 9425 ALL. Montella 5 ALL. Pioli 7 RETI: pt 35’ Djordjevic; st 46’ Lulic ARBITRO: Peruzzo 5 AMMONITI: Pizarro, Djordjevic, Parolo, Marchetti, Radu SPETTATORI: paganti 7.807 (quota 214.480 euro); abbonati 23.160 (385.150 euro) ALL. Iachini 6,5 ALL. Bisoli 5,5 RETI: pt 33’ Dybala; st 16’ Rodriguez (rig.), 46’ Gonzalez ARBITRO: Damato 6 AMMONITI: Chochev, Andelkovic, Vazquez, Munoz, Rigoni; Perico, De Feudis, Coppola, Capelli ESPULSI: st 34’ Coppola SPETTATORI: 25 mila circa FUORICAMPO L’armainpiù diInzaghi?Avere unadifesafragile GIGI GARANZINI P oiché la Sampdoria è certamente di passaggio, come lo è stata a suo tempo l’Udinese, la corsa al terzo posto premia al momento il Milan. Corsa che è appena cominciata, ed è destinata a registrare da qui alla fine una lunga serie di sorpassi e controsorpassi. Ma che il Milan dà la sensazione di affrontare in modo diverso dalle altre perché mentre Napoli, Fiorentina, Inter e Lazio proseguono, tra alti e bassi, un cammino conosciuto, la via tracciata da Inzaghi sembra invece quella di provare a fare di una debolezza una forza. In che senso? Il Milan in difesa è fragile, e non da oggi. Gli investimenti in retrovia non fanno parte, come è noto, della filosofia aziendale. Da qui l’idea di giocarsi le proprie chances attraverso un atteggiamento più offensivo, più spregiudicato, sapendo in partenza sulla base dei giocatori a disposizione che è assai più facile colpire la porta avversaria che non difendere la propria. I numeri, che qualcosa dopo sette giornate cominciano a significare, dicono che quello rossonero è il miglior attacco del campionato con 16 gol. E la difesa con 10 al passivo la peggiore tra quante hanno nel mirino i piani alti della classifica. Non solo. Mentre i margini di miglioramento in retrovia sono relativi, salvo che per il portiere, Diego Lopez, in rampa di rientro dopo il lungo infortunio, sul fronte offensivo ce ne sono ancora di interessanti. Torres sino a qui ha fatto poco. Il suo passato prossimo non autorizza voli pindarici, ma la speranza di un contributo più sostanzioso probabilmente sì. Pazzini in partite in cui serva l’apriscatole può ancora funzionare. Il salto di qualità dovrebbe arrivare da El Shaarawy, che un giorno o l’altro verrà pure a capo dei suoi guai. Col neo-capocannoniere Honda sulla destra, un po’ alla maniera di Cerci,due attaccanti veloci e fantasiosi come Menez ed El Shaarawy possono incrociare a piacimento tra centro e sinistra e, in giornata di vena, far danni a qualsiasi difesa. A una condizione. Non prendere a parametro quello che ha combinato ieri la difesa veronese. Passi per il primo gol. Un’autorete, per quanto di quella comicità, è pur sempre la disavventura di un attimo. Ma le praterie concesse dalla coppia centrale sui due gol di Honda sono di tutt’altra gravità. E se sul primo, almeno, l’assist profondo è stato di El Shaarawy, il secondo l’ha firmato addirittura Rami. Non proprio la specialità della casa. 42 .Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Rilancio granata Prima vittoria in casa TORINO egna sempre Quagliarella. Dopo Cagliari, Fiorentina, Copenaghen e Napoli, buca anche l’Udinese. Come al S. Paolo, prima della sosta, un altro guizzo da ex, senza gioire. Quello, però, al Toro fruttò zero; questo, invece, vale tre punti d’oro. È il quinto gol nelle ultime 5 partite, tra A ed Europa League. È, a 31 anni e alla 10a stagione al top, il miglior avvio di stagione per un attaccante che si era sbloccato lo scorso 24 settembre a Cagliari dopo 12 mesi interi di astinenza. Dal digiuno all’abbuffata, senza vie di mezzo. Funziona così, il calcio. Misteri senza una spiegazione convincente. Paradossi. Più o meno come quello che ieri ha consentito al Toro di infliggere meritatamente a una timida Udinese il 2° stop dopo quello subito in casa della Juve. È successo che, archiviati senza rimpianti gli sbadigli di un primo tempo di generale inconsistenza, i granata abbiano iniziato la ripresa con la mimetica degli assalta- S CINQUE GOL DI FILA Dopo Napoli altra rete da ex per Quagliarella mai partito così bene Chi sale Karnezis 6,5 E Chi scende Thereau 5 Personaggio T tori e una strategia mai utilizzata in questo nuovo ciclo: palloni sulle fasce e poi dentro in area, belli alti, a cercare Amauri, il bomber che non segna più. Il piano funziona («Ventura è stato bravo a sfruttare una nostra carenza genetica», ammetterà poi Stramaccioni), ma il bello è che a beneficiarne non è l’italo-brasiliano, ancora respinto dalle parate di Karnezis e dai «muri» dei difensori friulani, bensì il napoletano. È un autunno da sogno, per Quagliarella. Non ha ancora sbagliato un colpo. Ha segnato su schema da calcio piazzato, su azione, su rigore, ieri anche di testa. «Sta andando bene...», sorride adesso chi a luglio si era presentato al Toro con tanta voglia di tornare protagonista dopo un’annata da fantasma alla Juve. «Sono sparito dai radar, voglio rivedere i miei gol in tv». Sono Aspettando la coppia Amauri, 34 anni, festeggia Fabio Quagliarella, 31, giunto al 4° gol di fila in A. L’italobrasiliano è invece ancora a secco tra campionato ed Europa L’OMAGGIO Ricordato Marco Ansaldo La foto sul maxischermo dell’Olimpico: così il Torino ha voluto ricordare Marco Ansaldo, firma de La Stampa, scomparso giovedì scorso a 58 anni. Prima della partita l’Ussi piemontese ha deposto in tribuna stampa, nel posto abitualmente occupato da Marco, un mazzo di fiori, una penna e un taccuino. ANSA Segna il solito Ma a vincere è un altro Toro tran dei primi 45’, con poca qualità e troppi mediani, senza accelerazioni e dribbling vincenti, ha lasciato spazio a un tambureggiante forcing chiuso soltanto a risultato ottenuto. Il Toro voleva il gol con tutte le sue forze, l’ha trovato e poi lo ha difeso con ordine, provandoci ancora. Non era mai successo, quest’anno. Può essere una svolta. È, intanto, il primo successo casalingo in campionato, il primo conquistato nella ripresa, il secondo su 10 match post-sosta nell’era Ventura. Serie negative che s’interrompono. Aspettando che, oltre a Quagliarella, si metta a segnare qualcun altro. “Io e Fabio la coppia giusta Entro maggio faccio 10 gol” re su sponda proprio del compagno di attacco. «Sono cambiate alcune cose, anche grazie alla sosta di campionato che ci ha permesso di affinare i movimenti». Quagliarella però è al 5º gol in un Toro che vanta il primato del minor numero di giocatori a segno in campionato (solo due: l’altro è Glik). «Fabio ha avuto la fortuna di fare tutto il ritiro con Ventura - analizza l’ex bianconero -, per questo gli viene tutto più naturale. Però ci stiamo capendo bene, la coppia è giusta. Sono felice per i suoi gol e non avevo dubbi: tutti quelli che hanno giocato con me hanno sempre segnato tanto. Sono un portafortuna, ma da qui a maggio i miei 10 gol li faccio tutti». La sfida è lanciata. «Non temo le pressioni, tutta la mia vita è stata un’avventura. Perché nessuno mi ha mai regalato nulla e io mi so esaltare quando mi rimetto in gioco». quattro giornate di fila che Fabio fa andare il videoregistratore. I suoi gol, per il momento, bastano a tenere il Toro lontano dalla zona-calda. Non segna nessuno, oltre a Quagliarella. È un problema, chiaramente. Da ieri, però, mette un po’ meno ansia in casa granata. Perché contro un’Udinese propositiva solo nei nomi e pericolosa appena una volta con Thereau, Ventura ha potuto annotare i progressi consistenti di Molinaro, Vives e dello stesso Amauri, tutti alla loro miglior prestazione stagionale. Ha anche capito, in assenza di Glik, di poter contare su un centrale affidabile in più: il gio- Amauri è contento: “Corro come un ragazzino” TORINO eno male che c’è Quagliarella: più gol fa e meglio è, ma noi aspettiamo Amauri». Giampiero Ventura non vede l’ora di vincere la sua nuova scommessa granata, dopo aver rilanciato l’attaccante napoletano, e i segnali che giungono dal brasiliano sono finalmente incoraggianti. «Mi manca davvero poco - sorride Amauri -, contro l’Udinese il pallo- «M ne si è fermato sulla riga, la prossima volta la supererà. Scherzi a parte: sono felice di aver corso tantoeaversfioratolaretepiùvolte. Se non avessi tirato neanche unavoltasareiarrabbiatoepreoccupato. Invece mi sento di nuovo unragazzinoehounavogliaincredibile da scaricare in campo». Con Quagliarella (stasera ospite a Tiki Taka, Italia 1 alle 23) i lavori sono in corso per formare la coppia giusta, l’intesa sta crescendo tanto che Amauri in semirovesciata poteva segna- Amauri, 34 anni Torino 1 Udinese 0 Torino Udinese (3-5-2) (4-4-1-1) Gillet 6; Bovo 6, Jansson 6,5, Moretti 6; Bruno Peres 6,5, Benassi 6 (14’ st Sanchez Mino 6), Gazzi 6 (29’ st Nocerino 6), Vives 7 (35’ st Ruben Perez sv), Molinaro 6,5; Amauri 6,5, Quagliarella 6,5 Karnezis 6,5; Widmer 6, Heurtaux 5,5, Danilo 5,5, Pasquale 5,5; Evangelista 5 (8’ st Badu 5), Allan 6, Pinzi 5,5 (26’ st Guilherme 6), Fernandes 5; Thereau 5 (36’ st Muriel sv); Di Natale 6 ALL. Ventura Da forcing e cross la svolta per battere l’Udinese vane svedese Jansson. E, soprattutto, ha pesato con soddisfazione il potenziale di un’arma che, nelle rare occasioni in cui Amauri e Quagliarella avevano fatto coppia, curiosamente non era mai stata impiegata. Quando, finalmente, ha cominciato a bombardare di cross dalle fasce, l’Udinese è andata in tilt. Per 20’ abbondanti non è quasi uscita dalla sua metà campo. Bruno Peres e Benassi da una parte, Molinaro dall’altra hanno fatto spiovere palloni ghiotti per le punte amiche e velenosi per i friulani. Ha anche cambiato passo, il Toro. Un altro atteggiamento, un altro modo di giocare. L’asfittico tran- GIANLUCA ODDENINO La partita L’analisi ROBERTO CONDIO 6,5 ALL. Stramaccioni 5,5 RETI: 17’ st Quagliarella ARBITRO: Russo 6 AMMONITI: Molinaro, Heurtaux, Benassi, Allan, Ruben Perez SPETTATORI: paganti 3360, incasso 72.215 euro; abbonati 10.074, quota 124.428 euro Decide Quagliarella Thereau sprecone 35’pt Palo di Vives 11’st Karnezis salva 17’st Il guizzo vincente 28’st Gillet ringrazia L’unica vera emozione del primo tempo è il palo colpito da Vives, tirando appena dentro l’area dopo un’incursione favorita dalla sponda di Amauri. Il Toro comincia la ripresa buttando in area friulana valanghe di palloni. Su un corner di Bovo svetta Amauri: pare gol e invece Karnezis ci arriva. Toro asfissiante: Molinaro crossa da sinistra, sul secondo palo Vives rimette in mezzo di testa per Quagliarella che salta più di Heurtaux e segna. La più bella azione costruita dall’Udinese parte da un lancio di Guilherme per Fernandes che di testa assiste Thereau, solo in area: tiro alto, incredibile! LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Hernanes 7 Chi sale Callejon E E GILLET Imbattuto in campionato, al 3° tentativo della sua «nuova» carriera. Fatica poco, lo grazia Thereau. 6 BOVO 6,5 JANSSON Torna dopo un mese, senza ruggini. Piede ispirato sui corner da destra. Dopo il promettente esordio di Bruges, si conferma anche al debutto in A. Anticipibrillanti,usciteautorevoli. Gran personalità. 6 MORETTI 6,5 BRUNO PERES 6 BENASSI Pomeriggio meno problematico del previsto, anche per merito del suo tempismo. Sortita travolgente, nel finale. Tra i pochi a spingere nel 1° tempo sonnolento. Parte a razzo nel 2° e contribuisce a scavare il solco. Fa le prime cose belle del match ma si spegne al volo, facendo arrabbiare Ventura. Si guadagna la sufficienza con un avvio di ripresa coraggioso ed efficace (dal 14’ st SANCHEZ MIÑO 6). 6 GAZZI In flessione, dopo tante partite da migliore. Il suo, comunque, lo fa sempre (dal 29’ st NOCERINO 6). 7 VIVES Decentrato, con libertà di movimento e incursione sfodera la miglior prova dell’anno. Non solo il palo e l’assist (dal 35’ st R. PEREZ SV). 6,5 MOLINARO Rinfrancato dal posto ritrovato torna a dare un apporto consistente. Partecipa alla manovra, mette in mezzo buoni palloni. Ed è decisivo nella sua area con una chiusura su Widmer. 6,5 AMAURI Tira otto volte, gli ene ribattono almeno la metà in modo rocambolesco. Parte male, finisce tra gli applausi. Gli manca solo il gol, adesso. 6,5 4,5 QUAGLIARELLA Prima del gol da 3 aveva azzeccato poco o nulla. È il suo momento, non c’è che dire. E dopo la testata d’oro dà il meglio. [R. CON.] Higuain MILANO «I vincitori quando cadono poi si rialzano e ricominciano a combattere». La massima consegnata da Erick Thohir ai suoi giocatori prima della sfida contro il Napoli sembra la fotografia di una sfida che finisce in un pareggio inutile ai fini della classifica (2-2) ma che certifica che l’Inter ha ancora voglia di reagire. Non basterà per allontanare le nubi sulle due panchine, ma di certo è servita per risvegliare la voglia di calcio spettacolo degli spettatori perché nell’ultima parte della ripresa si è visto proprio di tutto. Callejon, infatti, ha rischiato di mandare all’inferno per ben due volte Walter Mazzarri ma è stato subito rimesso al suo posto prima da Guarin e poi da Hernanes. Thohir ha ripreso fiato soltanto alla fischio finale peraltro supportato psicologicamente da Massimo Moratti, uno che di partite così ne ha «subite» a bizzeffe. Tra le condanne in cui si sta imbattendo l’Inter c’è anche quella di non riuscire a sbloccare subito la partita, perchè no, anche con 2 Napoli 2 Inter Napoli (3-5-2) (4-2-3-1) Handanovic 6; Ranocchia 6, Vidic 4,5, Juan Jesus 6; Obi 6 (12’ st Mbaye 6), Hernanes 7, Medel 6,5 (36’ st Guarin 6,5), Kovacic 6,5, Dodò 6,5; Palacio 6 Icardi 6 Rafael 6; Zuniga 5,5, Albiol 6, Koulibaly 6,5, Britos 6 (30’ st Ghoulam sv); Inler 5, David Lopez 6,5; Callejon 7,5, Hamsik 5,5 (16’ st Jorginho 6), Insigne 5 (23’ st Mertens sv); Higuain 5 6 ALL. Benitez 6 RETI: st 34’ e 45’ Callejon, 37’ Guarin, 46’ Hernanes 5 LAURA BANDINELLI Inter ALL. Mazzarri Chi scende RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE 1 Il bilancio complessivo di Napoli e Inter dopo 7 partite: un anno fa la squadra di Benitez aveva 8 punti in più ed era a -2 dalla Roma capolista, mentre quella di Mazzarri aveva 14 punti (ora sono 9). Doppio Callejon ripreso due volte 34’st Gara sbloccata 37’st Replica Guarin ARBITRO: Orsato 6 AMMONITI: Hernanes, Britos, Higuain, Jorginho, Juan Jesus SPETTATORI: 40.383 T T TORINO 6 Chi scende Vidic 7,5 La partita Chi sale Jansson,gran personalità SostanzaVives -13 di campionato, Fabio Quagliarella era rimasto a secco 17 volte in serie A: 14 con la Juventus e tre con il Toro prima di sbloccarsi a Cagliari. Dopo i pali di Hernanes (39’ pt) e Insigne (5’ st), Napoli avanti: Vidic spizza di testa involontariamente per Callejon, che batte Handanovic. Primo pareggio dell’Inter. Calcio d’angolo di Dodò, sponda di Icardi per Guarin, che entrato da pochi secondi mette il pallone in rete. 45’st Altro vantaggio 46’ st Pari Hernanes Napoli di nuovo in vantaggio: David Lopez imbecca Callejon sulla sinistra in area, lo spagnolo fa doppietta con un bel tiro al volo. L’Inter reagisce e pareggia dopo un minuto. Cross di Dodò, Hernanes si avventa sulla palla e di testa infila alle spalle di Rafael. Errori e prodezze Inter e Napoli pari in tutto Timidi progressi nerazzurri, ma il feeling tra S. Siro e Mazzarri non scatta L’analisi Pagelle 17 PARTITE SENZA GOL PRIMA DI SCATENARSI 1 Prima di segnare nelle ultime quattro partite Sport .43 . to che forse sarebbe meglio avere a disposizione le facce di tutta la rosa. Mazzarri per questo «giochino» si è beccato pure più fischi del solito alla lettura delle formazioni «itineranti». Difficile per lui recuperare il popolo di San Siro. Senza Insigne e Britos il Napoli riesce a sbloccare la gara con Callejon che beneficia di un assist di testa di Vidic ma subito dopo si fa riprendere grazie ad un gol del neo entrato Guarin. Gli animi diventano talmente caldi che Mazzarri perde il controllo e esce nuovamente dall’area tecnica nonostante gli avvertimenti di Orsato che non esita a cacciarlo. Si perderà, da vicino, un’altra rete di Callejon e il pareggio di Hernanes. E forse è una fortuna per i suoi nervi. AFP Hernanes, 29 anni, esulta dopo il gol che chiude la partita con il pari NUOVA COREOGRAFIA Gaffe al momento delle formazioni: al posto di Obi, compare Nagatomo un tiraccio sporco e riuscito male. L’agitazione che Mazzarri ostenta in panchina è lecita soprattutto alla luce dei primi quarantacinque minuti di gioco, perché la squadra fa tutto ciò che gli chiede il tecnico ad eccezione della cosa fondamentale: segnare. L’Inter aggredisce da subito un Napoli troppo lento e attendista, al punto di non ripartire quasi mai. I nerazzurri invece fanno un ottimo possesso palla e grazie ad Hernanes guidano il gioco ma a pochi metri dalla porta non sono abbastanza cattivi. Le azioni più importanti si contano però tutte dalla parte di Rafael, con un palo clamoroso colpito da Hernanes a portiere battuto. Il Napoli ha iniziato la ripresa con un acuto (il palo di Insigne) ma poi è tornato a farsi sovrastare in maniera pericolosa. Il primo cambio ha interessato Obi che tra l’altro è stato incolpevolmente protagonista di un curioso episodio ad inizio partita La nuova «coreografia» sponsorizzata Pirelli fatta di striscioni con la faccia degli undici titolari posti a centrocampo ha debuttato con un indisponibile Nagatomo al posto del sanissimo e titolarissimo Obi. Nessuno,aquantopare,hapensa- Risultati Serie A Tim Classifica TOTALE PARTITE SQUADRE 1. Juventus PUNTI 19 G 7 RETI V N P F S DIFF 6 1 0 14 3 11 2. Roma 18 7 6 0 1 14 4 10 3. Sampdoria 15 7 4 3 0 9 4 5 4. Milan 14 7 4 2 1 16 10 6 5. Udinese 13 7 4 1 2 9 6 3 6. Lazio 12 7 4 0 3 13 7 6 7. Napoli 11 7 3 2 2 10 9 1 8. Verona 11 7 3 2 2 7 8 -1 9. Inter 9 7 2 3 2 13 10 3 10. Fiorentina 9 7 2 3 2 5 5 0 11. Genoa 8 6 2 2 2 6 6 0 12. Torino 8 7 2 2 3 5 7 -2 13. Atalanta 7 7 2 1 4 3 8 -5 14. Empoli 6 6 1 3 2 8 8 0 15. Cesena 6 7 1 3 3 6 12 -6 16. Palermo 6 7 1 3 3 8 15 -7 17. Cagliari 5 7 1 2 4 9 11 -2 18. Chievo 4 7 1 1 5 5 12 -7 19. Sassuolo 4 7 0 4 3 4 13 -9 20. Parma 3 7 1 0 6 11 17 -6 In caso di parità di punti la classifica viene stilata in base a: 1° Scontri diretti; 2° Differenza reti negli scontri diretti; 3° Differenza reti generale; 4° Maggior numero di reti segnate; 5° Sorteggio. Le prime due direttamente in Champions League, la terza ai preliminari di Champions, quarta e quinta in Europa League, le ultime tre retrocedono in serie B. Roma-Chievo 3-0 p.t.: 5 Destro (Ro); 25 Ljajic (Ro); 33 Totti (Ro) rig. Sassuolo-Juventus 1-1 p.t.: 13 Zaza (Sa); 19 Pogba (Ju) Fiorentina-Lazio 0-2 p.t.: 35 Djordjevic (La); s.t.: 47 Lulic (La) Atalanta-Parma 1-0 s.t.: 45 Boakye (At) Cagliari-Sampdoria 2-2 p.t.: 28 Gabbiadini (Sa); 38 Obiang (Sa); s.t.: 15 Avelar (Ca) rig.; 32 Sau (Ca) Verona-Milan 1-3 p.t.: 21 Rafael Marques (Ve) aut.; 27 Honda (Mi); s.t.: 11 Honda (Mi); 42 Nico Lopez (Ve) Palermo-Cesena 2-1 p.t.: 32 Dybala (Pa); s.t.: 16 Rodriguez (Ce) rig.; 46 Gonzalez (Pa) Torino-Udinese 1-0 s.t.: 17 Quagliarella (To) Inter-Napoli 2-2 s.t.: 34 Callejon (Na); 37 Guarin (In); 45 Callejon (Na); 46 Hernanes (In) Genoa-Empoli oggi 20,45 Bomber L’esultanza di Filip Djordjevic, 27 anni al quinto gol con la Lazio e decisivo a Firenze Marcatori 6 reti: Callejon (Na), Honda (Mi), Tevez (Ju, 2 rig.). 5 reti: Djordjevic (La). 4 reti: Di Natale (Ud), Gabbiadini (Sa), Osvaldo (In), Quagliarella (To), Cassano (Pr, 1 rig.). 3 reti: Destro (Ro), Ekdal (Ca), Icardi (In), Matri (Ge), Pucciarelli (Em), Sau (Ca), Vazquez (Pa), Menez (Mi, 2 rig.). Prossimo turno 8a Giornata 26/10 - Ore 15,00 Cesena-Inter ore 18,00 Chievo-Genoa Empoli-Cagliari Sab. ore 15,00 Juventus-Palermo Lazio-Torino ore 18,00 Milan-Fiorentina ore 20,45 Napoli-Verona ore 18,00 Parma-Sassuolo Sab. ore 18,00 Sampdoria-Roma Sab. ore 20,45 Udinese-Atalanta 44 .Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 In breve Serie B: 9ª giornata Il Bari piega l’Avellino 1 Serie B (9ª): Bari-Avellino 4-2; stasera (20,30) Cittadella-Entella. Classifica: Frosinone 18; Livorno, Bologna 17; Carpi, Bari, Avellino, Perugia, Trapani 15; Lanciano 14; Pro Vercelli, Spezia 13; Modena 11; Ternana*, Brescia, Vicenza 10; Pescara 9; Cittadella*, Varese (-1) 8; Latina 7; Catania, Crotone 6; Entella** 5. (**) = Due partite in meno. (*) = Una partita in meno. A Misano mi ero commosso qui mi sono goduto il momento Valentino Rossi, pilota Yamaha Violenza in Brasile Un morto a San Paolo 1 Non LAPRESSE Valentino Rossi, 35 anni, sul podio festeggia la vittoria a Phillip Island, in Australia Valentino non finisce mai Il futuro è già cominciato MotoGp, Rossi vince in Australia: “Nel 2015 sarò ancora più forte” Personaggio MATTEO AGLIO PHILLIP ISLAND l Peter Pan della MotoGp ha fatto un’altra magia, vincere a Phillip Island a 9 anni dall’ultimo successo su una pista che ama ma in cui nelle ultime stagioni è stato spesso in difficoltà. Rossi ha scacciato gli ultimi fantasmi con una cavalcata solitaria sotto la bandiera a scacchi. Marquez è caduto a causa di una gomma che ha sofferto il calo di temperatura quando era in testa, ma il suo errore non toglie meriti all’impresa del Dottore. «A Misano – teatro della sua prima vittoria stagionale – mi ero commosso, qui mi sono goduto il momento». Nulla succede per caso e Valentino ha costruito il trionfo giorno dopo giorno. In tanti sono finiti a terra (Crutchlow, secondo fino all’ultimo giro, Pol Espargaró che aveva il podio a portata di mano), il campio- I 250 9 Partenze Anni Per Rossi nella classe regina: 82 vittorie fra MotoGp e 500, 108 in tutte le classi Erano passati dall’ultima vittoria di Rossi a Phillip Island, nel 2005 nissimo invece ha saputo gestire pneumatici ed avversari. Alla sua partenza numero 250 nella classe regina, Rossi ha dato il via a una nuova giovinezza. «Due vittorie e undici podi – ha ricordato i suoi risultati dell’anno – erano solo una speranza a inizio stagione. Sapevo di essere ancora forte, conoscevo Lorenzo e Pedrosa e sapevo di potermela giocare con loro. Marquez, invece, era la novità». È andata meglio di quanto si aspettasse, una rinascita che non era scontata. Ora che l’obiettivo è raggiunto, può guardare al futuro con più certezze. Perché ha già firmato due anni di contratto e non vuole essere uno di quei campioni che meritano rispetto so- lo per quello che hanno fatto in passato. Valentino, per tutta la stagione, ha sempre avuto Lorenzo nel mirino, un pilota velocissimo e che guida la sua stessa moto. Ieri lo ha sfidato in un corpo a corpo, battendolo prima che la gomma anteriore del maiorchino desse forfait. «Jorge a Phillip Island è sempre stato velocissimo, secondo solo a Stoner – che vinse sei edizioni consecutive -. Questa volta, però, mi sono accorto che la mia moto era più a punto della sua. Potevo attaccarlo». Forse è stato questo particolare a rendere la vittoria così dolce, su una pista affascinante quanto tecnica, dove uomo e mezzo devono essere accordati come corde di Cade Marquez Pedrosatamponato Iannonesiscusa un violino. Esserci riuscito significa avere fatto un altro passo avanti, avere costruito solite basi per il futuro. Il Dottore ci sta lavorando da un anno, da quando ha scelto Silvano Galbusera come capotecnico. Una scommessa, perché senza esperienza in MotoGp. Ora il rodaggio sembra essere concluso. «Un obiettivo per il 2015 ce l’ho già, quello di essere più forte – non si è nascosto -. Tecnicamente ci sono le premesse per farlo. Silvano avrà più esperienza, non partirà da zero a ogni Gp». Le ultime due gare saranno importanti, non solo per il secondo posto in campionato che si giocherà contro Lorenzo. La 1 Pedrosa ha attaccato Ian- none dopo il tamponamento che ha messo fine alla sua gara: «Non è nuovo a certe manovre, deve imparare la lezione». L’italiano si è scusato: «Ho fatto un errore ma è la prima volta che butto a terra un altro pilota». La Direzione Gara li ha convocati giovedì per discutere dell’incidente e prendere eventuali provvedimenti. MotoGp: 1. Rossi (Yamaha), 2. Lorenzo (Yamaha), 3. Smith (Yamaha), 4. Dovizioso (Ducati), 5. Barbera (Ducati). Classifica: 1. Marquez 312, 2. Rossi 255, 3. Lorenzo 247, 4. Pedrosa 230, 5. Dovizioso 166. Moto2. 1. Viñales (Kalex), 2. Luthi (Suter), 3. Rabat (Kalex). Classifica: 1. Rabat 310, 2. Kallio 269, 3. Viñales 249. Moto3. 1. Marquez (Honda), 2. Vazquez (Honda), 3. Binder (Mahindra). Classifica: 1. Marquez 251, 2. Miller 231, 3. Rins 210. Prossimo Gp: Malesia, 26 ottobre. si ferma l’escalation di violenza nel calcio brasiliano. Una persona è morta e altre tre sono rimaste ferite, tutte per colpi di arma da fuoco, nel corso degli incidenti prima di Palmeiras-Santos. Basket: stasera c’è Milano Venezia respinge Roma 1 Sabato R. Emilia-Cremo- na 69-70; ieri Cantù-Avellino 74-65; Bologna-Capo d’Orlando 74-69, Pesaro-Varese 8596, Caserta-Brindisi 68-78, Venezia-Roma 74-57; stasera (20,30) Milano-Trento, Pistoia-Sassari. In vetta con 4 punti Brindisi, Varese, Venezia. Volley: SuperLega Ravenna ok a Piacenza 1 1º turno: Macerata-Verona 3-1 (sabato), Trento-Padova 3-0, Piacenza-Ravenna 1-3, Milano-Molfetta 0-3, ModenaPerugia 3-1, Latina-Monza 3-1, ha riposato Sansepolcro. PETER PAN DELLA PISTA Per il 2° posto in classifica duello con Lorenzo: decisivi gli ultimi due Gp Malesia è una pista amica, ma Valencia non gli ha mai sorriso troppo. «Questa volta sarà diverso, voglio essere competitivo anche lì», ha promesso. Rossi ha dimostrato di sapere sempre scegliere le parole con attenzione e nella sua testa il piano è già delineato. Partito da outsider, è stato quello che più ha limitato i danni da Marquez e per il prossimo anno vuole la rivincita. «Una cosa è essere più competitivi, un’altra fregare Marc», si schermisce. L’età rallenterà i riflessi, ma l’esperienza è un’arma fondamentale in un campionato lungo 18 gare. Le nuove leve hanno già mostrato gli artigli, ma il senatore della MotoGp non ha intenzione di rendere loro la vita facile. Sci: tendine d’Achille ko Svindal, stagione finita 1 Tendine d’achille rotto per il norvegese Aksel Lund Svindal, vincitore di 2 CdM, mentre si allenava a Soelden (Aut). Stagione già finita. Ciclismo: omnium su pista Viviani è oro europeo 1 Elia Viviani ha vinto l’oro nell’omnium (6 prove) agli Europei su pista di Baie Mahault (Guadalupe, Francia), battendo Dibben (Gbr) e Unai (Spa). Scherma: CdM di fioretto D’Errigo subito regina 1 CdM di fioretto: Arianna Errigo vince a Cancun (Mex): 15-9 in finale a Lim (Kor). Fra i maschi, a San Francisco Cadot (Fra) ha battuto 15-13 in finale Baldini, terzi gli altri azzurri Nista e Luperi. LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 il caso SENZA FIATO «Airpocalypse»: la 42 km più inquinata al mondo è chiamata così. Ma c’erano 30 mila iscritti GIULIA ZONCA LA FRASE Era come se non riuscissi a sudare e il corpo ne ha risentito Gong Lihua 3ª CLASSIFICATA Sport .45 . 344 Microgrammi PER METRO CUBO Il livello di inquinamento ieri a Pechino. Per la World Health Organization 25 microgrammi è la soglia di normalità A Pechino si corre in maschera Per la maratona in Cina smog sopra i livelli di guardia e ritiri record. Ignorate le richieste di rinvio C’ è una strana, malata, similitudine tra le foto che arrivano dalla maratona di Pechino e quelle dei ragazzi in protesta a Hong Kong: hanno tutti la maschera, in entrambe le situazioni, c’è persino chi veste quelle antigas, eredità della guerra. Siamo sempre in Cina solo che dovrebbero essere due momenti opposti: 30 mila persone in festa pronte a partire per una 42 chilometri che raccoglie fondi, passioni e ambizioni e una folla che manifesta per ottenere i diritti negati. Invece le due realtà finiscono per mescolarsi: chi si protegge dallo smog e chi dai lacrimogeni. Analogia assurda. Ieri a Pechino l’inquinamento era sopra il livello di guardia, è quasi sempre sopra la norma, ma in piazza Tienanmen, davanti allo start della maratona, era 15 volte oltre la soglia di prudenza. A quel punto l’aria è definita tossica, si «sconsigliano le attività all’aperto» e di certo si dovrebbe evitare di esporre i polmoni a 42 chilometri di tortura. Gli allarmi sono partiti il giorno prima e qualsiasi movimento straniero, associazioni ambientaliste, l’ambasciata americana che ha posizionato sul tetto uno strumento per valutare il grado di inquinamento, molte delle organizzazione che portano i runner in giro per il mondo, hanno chiesto a Pechino di cambiare data. La Cina non ci ha neanche pensato, chiudere le piazze principali, decorare il parco olimpico dove la gara finisce vicino al Nido, lo stadio delle Olimpiadi 2008, è un lavoro troppo complicato per essere fatto due volte. Avanti come da programma e soprannome della corsa più che mai rispettato: l’hanno ribattezzata «Airapocalypse» e non c’erano mai state condizioni così prima. La gente voleva partecipare, non discarica. Dopo 10 chilometri un quarsi è tirata indietro. Le maratone co- to dei partecipanti aveva già smesso, stano, in tutti si sensi. Soldi, fatica, tra loro Chas Pope, un britannico resiinvestimenti di ogni tipo perché sul- dente in Cina che ha postato su twitter la strada si mischiano aspettative, la sua maschera prima e dopo, bianca voti, fioretti, dimostrazioni. Ogni pre e grigia post, con l’eloquente commaratona ha spesso poco a che fare mento: «Sono grato di non aver respicon il salutismo, rato questa roba. ci si spinge al liALLERTA Andare avanti era mite, si consumadifficile». Distribuite 140 mila spugne davvero no energie. Per il Tanti altri come lui jogging basta dall’organizzazione: «Lavatevi si sono fermati, prima di rientrare in casa» schifati, altri si somolto meno, la maratona chiede no spinti in là, i mialtro e chi si era AMBIZIONI FUTURE gliori quelli che sapreparato per Pedi poter La città ospiterà i Mondiali pevano chino non ha vochiudere la pratica di atletica in estate ed è una in fretta e limitare luto cedere. Non delle 2 candidate ai Giochi 2022 le conseguenze. Il all’inizio almeno. Sul monitor keniano che ha dodella partenza ha brillato la parola minato i primi 20 chilometri si è fatto «Attenzione», prima in cinese e poi in da parte. E non era una lepre destinata inglese, seguita dall’ancor meno con- al sacrificio. Il vincitore, l’etiope Girfortante «pericolo». Distribuivano may Birhanu Gebru che ha chiuso in 2 maschere al via e spugne alla fine, i ore 10 minuti e 42, si è subito tolto dalla volontari raccomandavano di «lavar- strada dopo il trionfo a braccia alzate. si prima di rientrare in casa», prima Non ha nemmeno recuperato, si è infidi portarsi dietro un concentrato da lato nella tenda, è risbucato per la pre- Tecnologico Rimedio avanzato con purificatori annessi e doppio filtro Ma correre è dura Robotico Con l’effetto collaterale di una voce come quella di Darth Vader, il cattivo di Guerre Stellari LAPRESSE Protezioni Nella foto, dilettanti provati Vittoria etiope: Girmay B. Gebru (2h10’42) e tra le donne Fatuma Sado Dergo (2h30’03) miazione ed è sparito in albergo. La tare rogne. Ma la maratona di solito terza classificata tra le donne, la cine- non attira riflettori, non ci sono grandi se Gong Lihua, ha spiegato: «Non si nomi e i sussulti sono rari. Come hanno riusciva neppure a sudare». Descrizio- ricordato molti dei partecipanti: «Quene coraggiosa visto che l’amministra- sta gara è sempre inquinata», purtropzione locale non gradisce le critiche. po la condensa di ieri era straordinaria La lotta all’inquinamento sta nel e la maratona in maschera ha fatto il programma uffigiro del globo. ciale del governo, Pechino ospiterà AMICHEVOLE AL NIDO in teoria dovrebbei Mondiali di atletiGià la settimana scorsa prima ca la prossima ro ridurre le emisestasioni nocive, in pra- di Argentina-Brasile i giocatori te ed è in gara per i sono stati confinati in albergo Giochi invernali del tica solo durante i Giochi di sei anni fa 2022. Quando si è si riusciva a intravedere il cielo e le fab- proposta non aveva speranze, le Olimbriche erano chiuse, il traffico limitato. piadi sono appena state lì e l’edizione Ogni volta che il mondo guarda la Cina 2018 è in Asia, in Corea del Sud, però loro provano a trattenere il respiro. Lo dopo il ritiro di Oslo la sfida è a due e in hanno fatto la settimana scorsa per realtà il Cio non era troppo entusiasta l’amichevole Argentina-Brasile con dell’opzione Almaty, in Kazakhistan. tanto di suggerimento ai migliori gio- Fino a ieri Pechino era, a sorpresa, la catori del mondo di «stare in hotel», lo favorita, solo che le foto con i runner in faranno il 12 novembre per il Forum cerca di ossigeno hanno cambiato la economico in cui è previsto l’incontro prospettiva. Anche per questo gli ortra il presidente degli Stati Uniti Oba- ganizzatori hanno evitato di rinviare la ma e quello cinese Xi Jinping: le auto gara, non volevano cattiva pubblicità. non potranno proprio circolare. Due Ora hanno «Airapocalypse» e non più giorni di misure straordinarie per evi- un nomignolo per iniziati. RIMEDI Il 12 novembre auto ferme per il Forum dove si vedranno Obama e il presidente cinese FATICA Dopo 10 km ho dovuto smettere Respirare era davvero difficile Chas Pope RUNNER INGLESE Guerrigliero L’assetto da denuncia Esserci e dire palesemente che così non si può correre Infatti si è ritirato Integrale Cuffia, occhiale scuro maschera a tutta faccia e collo coperti Schermo totale 46% Gli stranieri 55 PAESI RAPPRESENTATI Quasi la metà dei partecipanti non era cinese e moltissimi non erano residenti in Cina ma sono andati lì apposta per la corsa 12 45 67 18 9ABCDE 8F 117C 8F2 LA STAMPA Opportunità per un settore trasversale ai principali processi produttivi Materie Plastiche, giovani e imprese L’Associazione Industrie Materie Plastiche ha deciso di svolgere l’Assemblea di categoria uscendo dalle mura associative, scegliendo la sede dell’Istituto “Giulio Natta”, una delle cinque scuole in Italia che possiedono l’Indirizzo di Istruzione Tecnica Industriale in Materie Plastiche. L’assemblea dedicata al tema “Materie Plastiche: prospettive per le imprese, opportunità per le giovani generazioni” esaminaerà la rilevanza strategica del settore, il rapporto tra capitale umano, istruzione/formazione, ricerca e innovazione prendendo spunto dall’ampia ricerca realizzata da The European House – Ambrosetti di Milano. Lo studio analizza, per la prima volta, tutti gli attori della filiera (produttori di polimeri, trasformatori, produttori di macchinari e utilizzatori) evidenziandone le grandi potenzialità in termini di Dario Gallina ricaduta, non solo sul comparto manifatturiero, ma anche in generale per tutta l’economia e l’occupazione. Secondo la ricerca, 100 Euro generati nella filiera della plastica attivano 238 euro di PIL; per ogni occupato in più nel comparto della Plastica, se ne creano ulteriori 2,74. Si tratta di un settore strategico poiché la trasformazione dei polimeri attraversa moltissimi altri comparti produttivi, a cominciare dalla meccanica, in linea con la “rivoluzione” dei materiali. Un settore virtuoso anche sul fronte dell’innovazione, degli investimenti in Ricerca & Sviluppo e della valorizzazione dei rifiuti attraverso il riciclo o il recupero a fini energetici o di riutilizzo. L’Italia si colloca, infatti, in Europa come il primo Paese per il riciclo dei materiali plastici. Dopo l’apertura dei lavori a cura del Sindaco di Rivoli, Franco Dessì, e del Presidente della Federazione Gomma Plastica, Filippo Bettini ad illustrare e commentare l’analisi industriale saranno Stefano Bosisio di Studio Ambrosetti, Dario Gallina, Presidente dell’Associazione Materie Plastiche dell’Unione Industriale di Torino, Enrico Facciolo, Direttore Vendite Italia Radici Group Plastics, Giorgio Quagliuolo, Presidente di COREPLA. Gli aspetti della formazione universitaria e della ricerca verranno svolti dai Professori Oscar Chiantore, del’Università, e Giulio Malucelli, del Politecnico di Torino. In conclusione, uno spazio significativo sarà dedicato all’Istituto “Natta” che racconterà, attraverso le testimonianze del Dirigente Scolastico Lionella Favretto, di manager aziendali (per Azimut Yachts, Umberto Di Bello, per N2R Skate, Simone Virginio,), di studenti e diplomati, la storia di una scuola fortemente collegata con le aziende, attraverso esperienze di stage, attività di laboratorio svolte in comune con le imprese, e percorsi di alternanza scuola -lavoro. Un rapporto costruito anche grazie all’attività svolta dall’Associazione “Patrizia Rizzi”, nata in memoria della Presidente – tra il ’95 ed il ’99 - della categoria torinese che volle fortemente la nascita della specializzazione in MP all’interno dell’Istruzione Tecnica Industriale torinese. IN BREVE Si segnala la nuova iniziativa de Il Sole 24 Ore denominata " Italy24", visibile su http://www.italy24.ilsole24 ore.com/. Si tratta del primo quotidiano digitale italiano in lingua inglese. Un’importante vetrina del sistema industriale italiano all'estero attraverso il quale gli investitori stranieri potranno disporre di una qualificata chiave di lettura dell'economia del nostro Paese. Il 23 ottobre dalle ore 9.30 alle 14.00 presso la sede di Confindustria, in Sala Pininfarina si terrà un incontro per approfondire, le caratteristiche del nuovo strumento agevolativo per i progetti di ricerca e sviluppo negli ambiti tecnologici di “Horizon 2020”, promosso dal Fondo per la crescita sostenibile, operativo a partire dal 27 ottobre. Domani, presso Skillab, si terrà il corso riguardante “L’approccio partecipativo e il project cycle management. Il Oggi alle 18 e 45 presso ciclo di vita di un progetto e ulteriori tappe per la il Centro Congressi preparazione”. incontro con Dan Nelle settimane Peterson, il coach per successive sono previste antonomasia dotato di ulteriori sessioni grandi doti di tematiche specialistiche. comunicazione e di Per info: Monica motivazione sui temi Pignatelli tel. 011. della leadership, 5718560, fondamentale per il [email protected]. successo in azienda. Rinnovato lʼaccordo con Energrid La bolletta si riduce del 13% Grazie all’accordo, rinnovato anche per il 2015, fra le Unioni Industriali di Torino e Novara ed Energrid S.p.A., le imprese associate potranno risparmiare, rispetto al 2014, il 13% sui prezzi di generazione dell’energia. Tale riduzione, sommata a quella del 12% dell’anno precedente porta ad un risparmio di oltre il 23% nel biennio, equivalente ad oltre 1.100.000 euro sull’aggregato ed a più di 6.300 euro, in media per ogni azienda. L’intesa prevede la prenotazione da parte delle due Unioni di 70 milioni di kWh a condizioni competitive, alle quali le imprese potranno accedere fino ad esaurimento della disponibilità di energia. Le adesioni sono possibili fino al 21 novembre salvo esaurimento anticipato della disponibilità di energia. “L’ nostra iniziativa – ha commentato la Presidente Licia Mattioli, – rappresenta la prova tangibile del forte orientamento della nostra associazione al contenimento dei costi delle imprese. I nostri servizi tecnici sono impegnati costantemente nel monitoraggio dei mercati energetici e delle piattaforme dove vengono scambiati i derivati finanziari basati sull’energia. Così possiamo cogliere al meglio le opportunità di risparmio per le imprese associate, che si concretizzano in formule contrattuali semplici, economiche e sicure.” Le offerte di Energrid sono consultabili sul sito www.uitorino.it Per informazioni: Servizio Energia 011. 5718452 [email protected] AZIENDE DʼECCELLENZA pensare a prodotti come Selenia, Syntium, Urania e Paraflu (il refrigerante per eccellenza). O, in altri ambiti, ai famosissimi Svitol e Ferox. La ricetta dell'azienda facente parte del gruppo malese Il campionato mondiale costruttori di Formula 1, vinto da Mercedes, parla anche torinese. Perlomeno Petronas - e da aprile guidata a livello europeo e italiano da Giuseppe D'Arrigo -è dal versante carburanti e la stretta collaborazione con i lubrificanti. E' infatti a costruttori, tra cui Fiat, Iveco, Villastellone l'headquarter italiano Lotus, New Holland, Mercedes, ed europeo (ma anche la Om e Goldoni con prodotti ad progettazione e produzione hoc. Il centro ricerche di Torino (e nonchè la ricerca) di Petronas qui è in costruzione un Lubricants International (Pli), la ampliamento che vale 70 milioni società che col suo marchio ha di euro) è il fulcro della strategia corso sulle F1W05 di Mercedes e ha garantito con i suoi fluidi personalizzati il margine di un'eccellenza italiana che serve 14 Paesi al mondo competitivo del team che è salito sul podio durante con più di mille dipendenti in Europa (470 a Villastellone) e un fatturato Petronas Lubricants ogni gara del 2014. Ma Petronas a guida torinese è nota al grande pubblico non solo per le performance Italia che si aggirerà a fine 2014 intorno ai 400 milioni. Un'avventura fresca di fondazione (2008) ma di F1, ma anche per prodotti che da sempre fanno che ha radici centenarie attraverso FL Selenia parte dei mondi dell'autotrazione e del settore acquisita dai malesi di Petronas. industriale, fino alla nostra vita quotidiana. Basti 9A 12 45 67 18 Gli autovelox della settimana in città Il santo della modernità Oggi È IN EDICOLA CON Domani 22 ott Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Corso Tazzoli Corso Orbassano Corso Cosenza Corso Siracusa Corso Allamano Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Corso Salvemini Corso Francia Corso Peschiera Corso Trapani Via Mazzarello Corso Rosselli Via Sansovino Strada Pianezza Corso Cairoli Strada Aeroporto Corso Massimo d'Azeglio Azeglio Corso Monte Lungo o Via Ventimiglia Corso Galileo Ferraris aris ni Via Onorato Vigliani Strada del Drosso Via Plava Corso Settembrini Via Biscaretti di Ruffia ffia Azeglio Corso Massimo d'Azeglio Corso Francia Corso Peschiera Corso Trapani Via Mazzarello Corso Rosselli Via Ventimiglia ni Via Onorato Vigliani Corso Massimo d'Azeglio Centimetri LA STAMPA DOMENICA 26 OTTOBRE 2014 NESSUN ACCERTAMENTO SI RICORDANO INOLTRE LE POSTAZIONI FISSE DI C.SO REGINA MARGHERITA 401/A E C.SO UNITÀ D’ITALIA IL TEMPO IN CITTÀ Ieri Un anno fa MIN (˚C) 15 16.4 11.4 MAX Oggi 23 24.3 14.9 23 ott Corso Massimo d'Azeglio Corso Galileo Ferraris 24 ott Via Agudio 25 ott Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Corso Tazzoli Corso Orbassano Corso Cosenza Corso Siracusa Corso Allamano Corso Salvemini Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Corso Francia Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Corso Francia Corso Peschiera Corso Trapani Via Mazzarello Corso Rosselli Via Botticelli Corso Vercelli Corso Cairoli Via Ventimiglia Strada del Drosso Via Plava Corso Peschiera Corso Trapani Via Mazzarello Corso Rosselli Via Sansovino Strada Pianezza Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Via Onorato Vigliani Corso Novara Corso Don Luigi Sturzo Strada Traforo di Pino Corso Monte Lungo Corso Giulio Cesare Via Agudio Via Sansovino Strada Pianezza Corso Settembrini Via Biscaretti di Ruffia Corso don Luigi Sturzo Corso Massimo d'Azeglio Corso Novara Via Ventimiglia Via Onorato Vigliani Strada Traforo di Pino Strada Aeroporto Corso Massimo d'Azeglio TORINO LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected] 1 [email protected] 1 [email protected] GIOVEDÌ L’INAUGURAZIONE DOMANI LA DECISIONE DEFINITIVA DEL PREMIER INCHIESTA: UN ANNO DI PREZZI Renzi: voglio venire al Salone del Gusto Un gesto di distensione dopo gli scontri con Chiamparino blitz. Matteo Renzi sta * Ilvalutando l’ipotesi di una SALTA L’IMPIANTO AL RUFFINI: RINVIATO IL DEBUTTO CASALINGO DELLA PMS visita lampo al Salone del Gusto, giovedì per l’inaugurazione o mercoledì sera per la cena d’apertura di Terra Madre. Un possibile segno di distensione dopo il braccio di ferro con Chiamparino. Domani la decisione. Al mercato va in scena il massimo ribasso Torino ai tempi della deflazione Servizio A PAGINA 51 I dati Istat Sanità. Su una cosa i to* L’indagine. rielaborati dalla Fonda- * rinesi non risparmiano: LA STORIA zione Hume per «La Stampa» parlano di massimi ribassi per frutta e verdura, mentre s’impennano i costi dello smaltimento dei rifiuti. al minimo. Se* Ortaggi condo la sociologa Adria- na Luciano il calo dei prezzi di frutta e verdura è il segno di un risparmio forzato delle famiglie che invece devono pagare di più tasse e servizi. L’addio di Coppola «Ho quarant’anni Basta politica vado a lavorare» REPORTERS Il basket resta al buio Domenico Latagliata A PAGINA 55 Andrea Rossi A PAGINA 51 Consigliere, banzai! I mmaginiamo (ma ve lo risparmiamo) il commento del sindaco Fassino, quando vedrà la foto che lo ritrae benedire la folla, su una limousine scoperta, sventolando il vessillo di Torino e avvolto nel kimono d’ordinanza. Dovendo rinunciare al festival di Nagoya, dove i giapponesi avevano invitato le città gemellate, il sindaco s’è fatto sostituire dal vulcanico presidente della commissione Cultura Luca Cassiani. Il quale, al contrario di Fassino, è esuberanza all’eccesso e ha trasformato la missione diplomatica in Giappone in uno show di 3 giorni a suon di tweet, selfie e foto. Un tripudio di gag non molto istituzionali. E ha documentato così bene la sua trasferta che i colleghi consiglieri, a cominciare dai grillini, si preparano a chiedergliene conto. Ma lui avrà buon gioco a rispondere: ero in missione per [A. ROS.] conto di Fassino. Sono una delle * Trasporti. voci che incide di più sul bilancio familiare. Un anno fa avevano subito un forte aumento dei prezzi e questo costo non si è mai ridimensionato. la cura della salute. Di fronte a servizi sanitari sempre più carenti le famiglie che se lo possono permettere si rivolgono a laboratori privati per le analisi del sangue e delle urine. E così i prezzi risultano aumentati. C’è il disoccu* Lepatoreazioni. che colleziona coupon di sconti, il pensionato che passa il giorno a paragonare i prezzi e l’albergatore che «svende» le camere per riempirle: «Perché ci pensa già la tassa di soggiorno e la concorrenza a lavorarci contro». Cassi, Insalaco, Minucci e Tropeano ALLE PAGINE 48-49 12 45 67 18 48 .Cronaca di Torino STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 gg Dossier/La deflazione a Torino I prezzi a Torino Il pensionato ORTAGGI La mia odissea a caccia del risparmio «La mattina vado a farmi un giro perlustrativo in tutti i supermercati vicino a casa, dall’In’s al Mercatò, senza comprare nulla. Poi torno a casa, mi consulto con mia moglie, e il giorno dopo vado in maniera mirata ad acquistare i prodotti più economici in supermercati differenti. Questo è il lato positivo dell’eccessiva presenza di supermercati a distanza ravvicinata in città». Domenico Scarfò, 68 anni, si organizza così per far qua- Melanzane Zucchine Peperoni drare i conti in casa con la sua pensione di 860 euro. E in questo modo è riuscito a trovare mezzo chilo di pasta a 34 centesimi, il latte a 97 centesimi e un chilo di caffè a 6,90 euro. «Con l’aumento delle bollette, delle tasse e della vita in generale, ci si deve adeguare e puntare soltanto la merce con la scritta gialla e rossa: offerta – dice -. In più, mangiamo molti legumi, la carne solo una sola volta alla settimana, e non compriamo [C.INS.] piatti già pronti». Spinaci Fagiolini Finocchi Cavolfiori Insalata Arance Pere arini rini ini nii Mandarini Fragole REPORTERS Ortaggi a picco Il disoccupato Rispetto all’anno scorso sono «crollati» i prezzi di frutta e verdura, ma non è un bel segno: la gente tira la cinghia dove può , ma perché sono rincarati lo smaltimento rifiuti e il carburante “Coupon sul web e offerte speciali” Giovanni Orecchioni, 51 anni, disoccupato ed ex lavoratore in un’azienda che si occupa di impianti elettrici, ha trovato un’ottima soluzione per spendere poco: scarica e stampa buoni sconto da alcuni siti internet (quali «buonpertutti» o «desideri magazine»), e consegnando i coupon alla cassa riesce sempre a risparmiare qualcosa sui suoi acquisti. «In casa io e mia moglie ci siamo ritrovati ad avere all’improvviso soltanto uno sti- pendio - dice -, così abbiamo completamente stravolto la nostra mentalità dell’andare a fare la spesa». Prima i prezzi Giovanni non li guardava neanche. Buttava nel carrello qualsiasi cosa gli andasse di acquistare, anche il superfluo, e pagava a cuor leggero con la carta di credito. Oggi, invece, se per esempio ha voglia di una sogliola ma il branzino è in offerta, compra il branzino. Oppure, al posto del vitello, la più economica carne di pollo va bene lo stesso. [C.INS.] “Cibi in scadenza per risparmiare” C’è uno scaffale dell’Auchan che si chiama «Last Minute». Lì si trovano mozzarelle, yogurt e prosciutti in scadenza, scontati al 30, 40 e 50 per cento. Teresa Marano, operaia, spesso si rifornisce da quello scaffale per risparmiare sulla spesa per lei e la sua famiglia. «Quando vado al supermercato ormai non sono più serena – racconta -, mi angoscia dover fare attenzione ai centesimi, rinunciare ai prodotti più costosi e dire di no ai miei figli per certe merendine o biscotti che vorrebbero mangiare». Sulla spesa lei punta all’essenziale, e se prima i volantini di pubblicità nella buca delle lettere quasi la infastidivano, oggi rappresentano per lei un salvagente indispensabile per arrivare a fine mese. «Fino a qualche anno fa io e mio marito, anche lui operaio, grazie agli straordinari riuscivano a concederci degli sfizi – continua -. Adesso dobbiamo ringraziare di avere ancora un lavoro». [C.INS,] 0,4 2,3 Cipolle Kiwi ALIMENTARI Un anno di prezzi Frutta e verdura ai minimi storici La paura di tasse e bollette frena i consumi E nella città turistica scendono i prezzi degli hotel EMANUELA MINUCCI L’operaia Mele -15,5 -13,6 -12,7 -12,6 -12,1 -11,4 -9,1 -8,9 -8,3 -6,4 -4,8 -4,6 -3,2 Gli addetti ai lavori - analisti di settore, sociologi, gente che dispone dei fondamentali dell’economia - sono tutti d’accordo: quei numeri in rosso anticipati da un meno che racconta un prezzo in picchiata, non sono mai un bel segno, neppure per i consumatori. Perché dietro un etto di fagiolini che si compra a un prezzo migliore si nasconde un’intera catena che soffre. Anzi, addirittura un Paese. Che s’immobilizza nella deflazione per necessità o per paura. Rinunciando a riempire il carrello di frutta e verdura, che, secondo i dati Istat rielaborati dalla Fondazione Hume per la «Stampa» rappresentano i prodotti che a Torino, più massicciamente, presentano prezzi in calo sino al 15 per cen- -4,6 -2,4 Caffè tostato -0,9 Carne suina con osso -0,8 Parmigiano Reggiano -0,2 Zucchero Farina di frumento Carne fresca bovino adulto, primo taglio -0,1 Olio di semi di girasole Pane Prosciutto crudo Riso Pollo fresco Uova di gallina Olio extra vergine di oliva to rispetto a un anno fa. Si va dai cavolfiori a meno 9,1 per cento sino al calo del 15,5 delle melanzane e al meno 4,6 delle fragole. tore all’ultimo anello della catena cioè il venditore al dettaglio, ma non gli intermediari che controllano il mercato». Il 20 per cento in alimentari Il fiorire di mercatini Acqua minerale Dietro ogni numero, un mondo di variabili: «Conviene fare una riflessione sui dati aggregati - spiega Adriana Luciano, docente di Sociologia all’Università di Torino - perché magari dietro la variazione del prezzo singolo della farina ci sono chissà quali dinamiche specifiche, se però osserviamo che tutti i dati della vendita dell’ortofrutta sono in discesa ci sono solo due letture possibili: la prima è che la gente, ed è un male, risparmia dove può, leggi sugli alimenti, e ancor peggio, su due voci molto importanti per un’alimentazione equilibrata. La seconda è che guadagnano meno anche gli operatori, dall’agricol- Secondo la sociologa «è anche il crollo degli utili su frutta e verdura che produce il moltiplicarsi dei tanti mercatini di agricoltori: «Un po’ si tratta di un elemento culturale interessante, e un po’ questo fiorire di fai-da-te è il segnale di una maggiore attenzione dei consumatori alla qualità dei prodotti ma nasce anche dalla necessità dei contadini di guadagnare un po’ di più vendendo direttamente ai consumatori». Sospira: «In alternativa accadono cose come quella di Ravenna un mese fa ,quando un agricoltore a Ravenna ha regalato un intero camion di patate al parroco e ne ha rovesciato il contenuto, Birra nazionale Tonno in scatola 0,2 0,5 1 1,7 2,2 2,2 3,3 5,5 BEVANDE Succo di frutta Birra di marca estera Vino da tavola per la gioia dei cittadini, nella piazza principale del Paese: tanto sarebbero andate al macero». Le spese fisse molto alte Ma perché la gente sceglie quel risparmio che svuota il frigorifero? «Anche se i consumi alimentari rappresentano meno del 20 per cento dei consumi fa- 0,9 0,9 1,2 3 7 12 45 67 18 LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 . Cronaca di Torino .49 g variazione % I sem 2014/ I sem 2013 variazione % I sem 2013/ I sem 2012 14,7 variazione % I sem 2012/ I sem 2011 8,3 8,2 -0,6 6,3 21,1 -4,9 7 16,5 -17,6 10,7 -8,3 8,9 -3 0,3 Bagno/doccia schiuma Assorbenti igienici per signora Carta igienica 5,6 Deodorante per la persona 0,1 3 1,4 1,9 1 -2,2 7,9 2,6 1,2 4 Pannolino per bambino Sapone toletta 0,6 -0,9 Detersivo per stoviglie a mano Detersivo per lavatrice 1,2 16,4 64 7,9 6,2 11,1 5 12,8 -1,7 Shampoo Dentifricio -3,1 L’agricoltore CASA PERSONA “La distribuzione ci sta uccidendo” 0,5 -0,7 1,6 -0,5 -0,4 1,1 -0,1 0,1 0,1 0,8 2,7 ,8 0,6 1 1,6 1,6 2,1 3,8 1,9 ,8 «Se non si inverte il trend della caduta verticale dei prezzi dei prodotti agricoli c’è il rischio che chiudano i battenti tante aziende perchè non siamo più in grado di coprire i costi di produzione». Lodovico Actis Perinetto, presidente regionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori si preoccupa della lunga serie di segni meno legato alla vendita dei prodotti dei campi. Perchè i prezzi agricoli calano? Colpa della crisi, ma anche di ALBERGHI-BAR-RISTORANTI -9,1 -2,5 -4 -2,9 -3,5 -4,7 Camera albergo -7,2 1,9 0,8 2,8 2,8 1,8 -1,6 Snack al bar Caffetteria al bar Merenda preconfezionata Pasto in pizzeria 1,4 1,7 1,8 1,9 1,2 1,4 5,1 0 L’albergatore “Camere scontate per poter lavorare” SERVIZI 14,6 7 11,9 1,3 5,3 2,3 2,3 2,9 5,7 -0,5 Servizi di lavanderia per articoli di abbigliamento Taglio capelli donna Messa in piega 1,5 1,8 SANITA' 2 1,8 2 0,8 1,9 4,8 0,6 5,8 4,8 1,9 1,6 5,2 2,6 6,6 Cardiologo (libero professionista) 2 -0,6 0,9 1,6 6,7 -2,6 5,7 1,8 2,3 1,2 1,6 3,6 miliari sono pur sempre consumi su cui si possono fare risparmi. Non è accade così ad esempio per le tariffe dello smaltimento dei rifiuti che segnano un più 22,9 per cento o per il prezzo della benzina e del gasolio che, un anno fa erano rincarati tantissimo, nell’ordine del 18-21 per cento, e quest’anno calano di un 0,9 Taglio capelli uomo 2 1,1 2,5 2,1 1,1 1 2,5 3,4 1,4 1,6 4 1,9 -0,3 Centimetri LA STAMPA -1,2 8,7 -1,5 Dentista otturazione (libero professionista) 0 0 Analisi urine complete 0 0 0 0 Analisi sangue Oculista (libero professionista) 5,3 0 15,9 13,1 -2 -2,5 ALTRO Benzina verde Cinema-biglietto Rifiuti solidi-tariffa nonnulla non compensando per nulla l’aumento di esborso. E questi costi pesano molto sui bilanci familiari ». 0,2 -1,7 -1,7 soggiorno: proprio in questi giorni ed è passata per un tre stelle da 2,30 a 2,80: è un prezzo a mio parere molto alto che comincia a incidere troppo». Ma allora non è vero che Torino è sempre più turistica? «La gente per carità c’è, adesso per esempio che arriverà il Salone del Gusto per una settimana non avremo problemi, ma sono gli altri giorni, la normalità ad essere ancora un problema. C’è gente che fa prezzi stracciati, e così noi, ci dobbiamo adeguare». [E.MIN.] 0,9 21,8 19,5 -0,9 0,2 0,6 6 --4 -4,5 22,9 scelta dettata dall’eccessiva concorrenza e dalla tassa di soggiorno che già penalizza troppo i clienti. Sono diminuite del 7,2 per cento. Alberghi meno cari A fronte di questi aumenti ci sono le camere d’albergo che costano sempre meno. I fgestori spiegano che si tratta di una Alessandro Comoletti presidente Federalberghi Torino non si stupisce per niente di quel meno 7,2 per cento che sta davanti alla voce «camera d’albergo». Anzi, argomenta nei dettagli la questione: «Primo c’è una concorrenza pazzesca, perché dopo le Olimpiadi l’offerta di camere è altissima, e quindi per tenere l’albergo lontano dai fantasmi del vuoto fai sconti dell’ultima ora. E poi non dimentichiamo che è ulteriormente rincarata la tassa di Il commerciante Riparazione autoequilibratura gomme -3,6 e convergenza Gasolio per auto «regole che sono dettate da chi ha in mano il controllo della distribuzione. Sono loro che fanno i prezzi e che hanno in mano il destino di tanti di noi». La Cia è preoccupata anche dell’aumento delle importazioni di prodotti agricoli «che molto spesso si avvale di un sistema di triangolazioni che permettono di celare l’effettiva origine e di abbassare i costi di produzione». Il trend negativo risparmia, almeno per ora, «solo [M.TR.] il mondo del vino». Il costo della salute Analisi di sangue e urine che l’anno scorso erano saliti rispettivamente del 13,1 e 15,9 per cen- 2,5 2 1 to e quest’anno non diminuiscono per niente. «Il motivo anche qui è presto detto - conclude la professoressa Luciano - a fronte di un servizio di sanità pubblica sempre più carente, le famiglie che se lo possono permettere sono costrette a ricorrere alle prestazioni private». twitter@emanuelaminucci “La frutta deperisce ecco perchè si svende” Stefano Papini della Confesercenti non ha dubbi: «Il mercato e, quindi, i prezzi sono dominati dalla fase recessiva e dai consumi in calo» . E spiega: «La deflazione si scarica al netto degli effetti stagionali su frutta e verdura. Sono beni deperibili che vanno venduti se non il primo il secondo, massimo terzo giorno. Pur di non sprecare e di incassare comunque qualcosa i commercianti abbassano i prezzi». Le cose cambiano che si conservano. Dice Papini: «E’ evidente che il tonno può anche aumentare perché non deperisce rapidamente. Inoltre su alcuni beni magari d’importazione giocano fattori macroeconomici che possono sfuggire». Aggiunge: «Dalla grande distribuzione al piccolo negozio vivono di offerte promozionali continue e massicce: così si azzerano gli utili, ma si fanno girare i soldi, si pagano gli affitti e le bollette, i dipendenti e i fornitori e soprattutto le tasse». [M.CAS.] 12 45 67 18 9ABCDE 8F 117C 8F2 LA STAMPA F 12 45 67 18 LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 . Cronaca di Torino .51 SI CERCA UNA DATA MERCOLEDÌ SERA PER LA CENA INAUGURALE DI TERRA MADRE, O IL GIORNO SUCCESSIVO AL LINGOTTO Renzi, possibile un blitz al Salone Dopo lo scontro sui tagli con Chiamparino, il premier pensa di venire a Torino Dopo le polemiche ANDREA ROSSI A quei parlamentari piemontesi con cui spesso scambia sms ha lasciato intendere che ci sta pensando seriamente. E che deciderà nei prossimi due giorni. La tentazione è forte: a Matteo Renzi non dispiacerebbe affatto una comparsata al Salone del Gusto, che si inaugura giovedì mattina al Lingotto. Oppure tentare un blitz mercoledì sera per la cerimonia d’apertura di Terra Madre, quando al Pala Alpitour si raduneranno oltre 2 mila delegati delle comunità del cibo provenienti da tutto il mondo. Chiarimento in vista? Molto, se non tutto, dipende dalla fitta agenda del presidente del Consiglio, che mercoledì sarà impegnato in Parlamento ma potrebbe liberarsi in tempo per prendere un volo direzione Torino. La voglia c’è, il premier non ha mai fatto mistero di sti- Il premier ha espresso l’intenzione di venire a Torino per l’apertura del Salone o per la serata inaugurale di Terra Madre REPORTERS mare la filosofia di Slow Food. E sarebbe anche l’occasione per rappacificarsi con il suo fondatore, Carlo Petrini, che di recente ha partecipato alla scrittura di un libro molto critico nei confronti del premier, a cominciare dal titolo, «Rottama Italia». Una delusione, il governo Renzi, se- condo Petrini, soprattutto per chi nutriva grandi aspettative. Non parliamo del decreto Sblocca Italia, la premessa - secondo il patron di Slow Food e gli altri autori del volume - di una nuova ondata di cemento sul Paese. Ben più strategico - almeno per la stretta attualità - po- trebbe essere un altro incontro ravvicinato: se Renzi verrà a Torino si imbatterà quasi certamente in Sergio Chiamparino, il presidente della Regione con cui da giorni si scambia messaggi al vetriolo innescati dai 4 miliardi di tagli che il governo vuole applicare agli La storia enfant prodige è cresciuto. E come sono lontani, adesso, i tempi in cui organizzava feste in discoteca. Michele Coppola, a 41 anni ha deciso di «scendere» dalla politica, gli avversari (ma anche tanti colleghi di partito) dicevano che sarebbe stato ideale per una soap opera e poco altro. Etichetta accolta sempre con un sorriso e spazzata via ieri, quando - dopo l’addio annunciato su Facebook - a chi gli chiedeva perché abbia deciso di chiudere ha risposto da marito e padre di due figli piccoli: «Ho ancora almeno vent’anni di attività davanti. Sono un uomo che vuole fare. Non scappo perché ho perso, come dice qualcuno. La politica delle parole non fa per me: meglio passare a un attività dove poter costruire qualcosa per il futuro». enti locali. Chissà se, finalmente, dopo giorni di scambi via giornali - se non addirittura via twitter, troveranno finalmente l’occasione, che in verità Chiamparino reclama da un po’, per parlarsi di persona e provare a chiarirsi. L’agricoltura familiare Mentre ciascuno proverà a regolare i propri conti in sospeso sempre nell’ipotesi che al premier riesca il blitz - si aprirà la decima edizione del Salone del Gusto e di Terra Madre: duemila prodotti in arrivo da cento Paesi, 500 delegazioni straniere e mille espositori. E poi tanti gioielli commestibili da caricare sull’Arca del Gusto per difenderli dall’estinzione. Quattro giorni nel mare della sostenibilità ambientale, nell’anno che le Nazioni Unite dedicato all’agricoltura familiare, da cui dipende l’80 per cento del cibo consumato nel mondo, eppure sempre a rischio di essere travolta dalle colture intensive. Ha detto L’ REPORTERS Gli anni d’oro 2011, campagna elettorale per le comunali: è l’apice della carriera per Michele Coppola, pupillo di Berlusconi che il Cavaliere aveva voluto candidare a sindaco contro Fassino «Ho davanti ancora almeno vent’anni di attività: devo pensare a costruire qualcosa per il futuro Mi sono dimesso dalla Sala Rossa perché è giusto che chi vuole impegnarsi possa prendere il mio posto La politica d’aula non fa più per me Forse avrei fatto lo stesso anche se avessi un seggio in Regione» LA DELUSIONE Passato da Forza Italia a Ncd ha fallito la rielezione in Regione Ha trovato un posto di lavoro. Nel privato. Uscita di scena quasi perfetta, di questi tempi. Pupillo di Berlusconi Del resto, ha sempre avuto buon fiuto: camicia chiara e look informale prima che arrivasse Renzi, uso maniacale dei social network prima che arrivasse Renzi, ricerca della trovata che spiazza e dell’annuncio che colpisce prima che arrivasse Renzi. Non può essere un caso che un uomo come Silvio Berlusconi, l’avesse puntato già nel 1994, quando aveva 23 anni e aprì il primo club Forza Italia Giovani. L’ex Cavaliere lo voleva sempre al suo fianco nei (rari) blitz a Torino. Diciotto anni vissuti quasi sempre sulla cresta dell’onda e sotto l’ala protettrice di Enzo Ghigo: a 26 anni viene eletto in Consiglio comunale, a 30 diventa vice presi- L’addio di Coppola “A quarant’anni è ora di lavorare” L’ex assessore lascia la politica: sono un uomo del fare dente della Sala Rossa, a 37 sbanca le urne alle regionali con il Pdl e diventa assessore alla Cultura. Per il mondo della cultura è uno sprovveduto, lo yuppie tutto feste e discoteca che «non ha mai visto un libro, figuriamoci una mostra». Un intruso. Non sfigura, anzi: non ha un euro da spendere eppure salva il salvabile, prova a introdurre qualche criterio manageriale (parola detestata da gran parte del mondo culturale). Impone un concetto che ora, causa la crisi, pochi discutono: gli eventi culturali devono anche sapersi reggere sulle proprie gambe, oltre a contare sui soldi pubblici. La debacle con Alfano Funziona tutto così bene che Berlusconi individua in lui lo sfidante ideale di Piero Fassino alle comunali del 2011. È un massacro, ma si sapeva: finisce doppiato, ma guadagna visibilità. Anche questa si rivela una mossa azzeccata. L’ultima, invece, no, anzi gli è fatale: a pochi mesi dalle regionali di maggio «tradisce» Berlusconi e migra nel Nuovo Centrodestra di Alfano. Anche qui fiuta l’aria, ma è un vento che puzza di fregatura: sul territorio le truppe ripiegano, c’è uno smottamento verso Alfano, Berlusconi sembra finito. Sbagliato: l’avventura di Ncd in Piemonte e non solo è una disfatta: il partito manca il quorum e a Coppola non bastano 2.695 preferenze per essere rieletto. Da quel giorno scompare. «Dicono che sono scappato ma non è vero. Dalle elezioni non ho più sentito nessuno, ho deciso che era il momento di cambiare. Non si può fare politica per tutta la vita». Sabato si è dimesso da consigliere comunale, carica che aveva conservato nonostante fosse recordman di assenze. «Appunto. Ci sono colleghi che lavorano con passione ed è giusto che vadano avanti loro. Io non avrei potuto dedicarmi a tempo pieno e non sarebbe stato giusto continuare». Tanto meno - per uno che teneva maledettamente al ruolo di politico atipico - farsi parcheggiare in una società partecipata, un consorzio o uno dei mille strapuntini per politici trombati. I maligni dicono che senza la caporetto delle regionali sarebbe andata diversamente. Avrebe lasciato anche con lo stipendio da consigliere? «Mia moglie dice di sì. E forse ha ragione: mi è sempre piaciuto fare, incidere sulle cose. E questa volta non [A. ROS.] avrei potuto farlo». Conti in rosso REGIONE Aumenti in vista anche per l’energia ALESSANDRO MONDO Tutto fa brodo. Capita così che nel mirino della Regione, alle prese con un dissesto finanziario ormai ingestibile, finiscano anche gli impianti idroelettrici per la produzione di energia: farebbero parte del mazzo, in misura variabile, quelli in capo ai grandi operatori (parliamo di colossi come Enel e Iren Energia) ma anche i piccoli impianti ad uso privato. Per intenderci, quelli che stanno spopolando pure in Piemonte: 800 le richieste di autorizzazione in questi giorni all’esame della Provincia di Torino. Il surplus produttivo può essere venduto all’Enel. Nulla di deciso, almeno per ora, ma negli uffici dell’assessorato al Bilancio stanno considerando anche questa fonte di entrata, in aggiunta all’aumento delle aliquote Irpef (con l’impegno a salvaguardare le fasce basse) e ad un intervento sul bollo auto. Per la verità ci sarebbe la possibilità di aumentare il prelievo anche sulle acque minerali, ipotesi per il momento scartata a fronte di un gettito comunque troppo basso. In pratica, si stanno esaminando tutte le leve fiscali sulle quali può operare l’ente eccetto l’Irap, a proposito della quale Sergio Chiamparino non vuole sentire ragioni. «Sarebbe paradossale se la Regione aumentasse l’imposta a carico delle imprese mentre il governo l’ha tagliata di 6,5 miliardi nella manovra», commentava l’assessore al Bilancio Aldo Reschigna nell’incontro con i parlamentari piemontesi convocato sabato. Ma dato che i numeri sono quelli che sono, bisognerà pur muoversi in qualche direzione. Non perchè in piazza Castello vogliano intervenire sulla leva fiscale, ma perchè hanno la certezza quasi matematica che questa sarà la richiesta del governo quando Chiamparino e Reschigna si troveranno a tu per tu con Matteo Renzi e il ministro dell’Economia Padoan. Il governo dovrebbe manifestare la propria disponibilità a dare una mano al Piemonte per uscire dalle secche, da Roma è già arrivata una serie di segnali in questo senso, a patto che la Regione dimostri di voler fare sul serio per rimettere in ordine i conti e, non ultimo, alzi al massimo tutte le aliquote: in pratica, la fotocopia di quanto avvenne quando si trattò di gettare il salvagente al Lazio e alla Campania. Se il governatore terrà duro sull’Irap, per le ragioni che abbiamo detto, difficilmente potrà esimersi dal ritoccare le altre imposte. 12 45 67 18 7 52 .Cronaca di Torino LA STAMPA .LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 I “gatti” hanno due vite D’estate costruiscono le piste Vialattea, ritmi forzati in vista della nuova stagione dello sci Gli abbonati Invendita glistagionali La storia AMEDEO MACAGNO 1 Per i clienti Vialattea è ini- L i chiamano «gattisti». Sono gli uomini che, alla guida dei mastodontici «gatti delle nevi», preparano le piste per il giorno dopo. Sulla Vialattea, non si fermano neppure in estate: cambiano mezzo e salgono su ruspe e pale meccaniche per realizzare alle medesime quote nuovi percorsi sciabili. Il loro mondo si capovolge, non solo per l’orario. La mattina presto infatti, non c’è il meritato riposo dopo una notte passata tra le nevi, ma NUOVI IMPIANTI Nei mesi scorsi realizzati collegamenti nel comprensorio l’inizio della nuova professione. Quando si trasformano quasi in operai edili e salgono su grosse ruspe e draghe da cantiere per costruire nuove piste: scavano, spianano e modellano i nuovi tracciati. «Come sempre spiega Vittorio Salusso direttore tecnico della Se- I gattisti delle nevi quest’estate con ruspe e pale meccaniche hanno realizzato nuovi percorsi sciabili in quota strières spa- il doppio ruolo dei nostri gattisti ci facilita molto la realizzazione di nuove piste». Nuova stagione , con nuove piste fatte ad hoc dai «gattisti», ma anche nuovi impianti che quest’anno la Vialattea presenta come sempre nelle conferenza stampa di inizio stagione in programma domani a Torino. Nuovi investimenti «Anche quest’anno- spiega Giovanni Brasso, presidente della Sestrières spa - abbiamo inve- stito su piste e impianti per rendere la Vialattea sempre più itinerante, privilegiando i collegamenti tra le varie aree del nostro comprensorio. Così i nostri clienti si potranno muovere con gli sci ai piedi e con facilità ovunque. La maggior parte dei nuovi tracciati saranno percorribili da tutti gli sciatori, sia dai principianti che dai più esperti, proprio per dare a chiunque la possibilità di spaziare sull’intero nostro comprensorio». Le novità di quest’anno su piste e impianti riguardano il ziato il periodo di vendita promozionale dello skipass stagionale. La novità di quest’anno riguarda l’acquisto o il rinnovo dello stagionale: non verrà più inviata a casa la solita busta, ma è stata predisposta un’apposita sezione all’interno del sito www.vialattea.it nella quale ci sono le procedure utili per richiedere lo skipass. nuovo collegamento anche tramite un ponte per sciatori con relativa pista, strada utile a portare i turisti dalla zona bassa del Fraiteve a Sestriere Borgata, un nuovo impianto che parte da Borgata in direzione Anfiteatro e una pista blu in zona. Sopra Sauze d’Oulx c’è invece la ricollocazione di una seggiovia che porta gli sciatori dall’arrivo del Lago Nero, dietro lo Chalet Mollino, sino alla cima del monte Triplex a circa 2.500 metri e una nuova pista in località Bourget. REPORTERS Gli «amichetti» di Villa della Regina Villa della Regina Festa della vendemmia anche per i bambini Che domenica per i bambini torinesi saliti con i genitori a Villa della Regina per festeggiare la vendemmia. Un intero pomeriggio passato a cercare un tesoro in quel tesoro di vigna che circonda la tenuta voluta dal Cardinal Maurizio di Savoia nel Seicento. Ore di sole - seppur velato, ma ancora buono per le maniche corte - a passeggiare e correre tra i filari a inseguire tappi, palloncini del colore degli acini maturi, toccare l’uva e dire a papà: «Ma che strano, io credevo che la bottiglia di vino nascesse già così nella vigna!». Ci sono bimbi di tutte le età, sotto l’occhio vigile e festoso di +018 e le « M a m m e d e i g i a rd i n i Cavour» che hanno organizzato i giochi del pomeriggio, ci sono i volontari di che regalano un bel pezzo delle loro giornate a salvare dal degrado Villa della Regina e regalano un bel distintivo bianco in cambio di un’offerta per po- REPORTERS Giochi tra i filari tare l’erba di quell’immenso giardino che è un gioiello del Barocco. C’è anche il tempo a fine giornata, per qualcuno di questi bimbe, di posare con una corona vera in testa, per provare un giorno ad essere «Regina» dalla fotografa da Daniela Foresto, per un «foto contest» gratuito. [E. MIN.] Guarda la fotogallery www.lastampa.it/torino 12 45 67 18 LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Muore in vacanza in Grecia Un anno e non si sa perché La lotta della famiglia per avere i referti medici ellenici La storia I vigili a caccia di un pirata stradale I vigili stanno cercando l’uomo che, a bordo di una Fiat 600, l’altra sera ha urtato una donna, facendola cadere in via San Paolo angolo via Gambasca. È ricoverata in prognosi riservata al Cto. Secondo testimoni l’auto è scappata su via [F. ASS.] Monginevro. Nell’Astigiano Il Dna dirà se il corpo è quello di Elena Ceste I fatti La coppia, residente a Giaveno, nell’agosto 2013 parte con amici alla volta della Grecia. Dopo alcuni giorni arrivano in un resort nell’isola di Andros. Il posto è magnifico e loro sembrano quasi in luna di miele. Ma la sera stessa dell’arrivo, dopo cena, Massimo si allontana per fare una telefonata. Lei è FOTO ROMANO Una fine incomprensibile L’INCIDENTE Sono circa le 22 quando Massimo si ferisce, ma in ospedale ad Atene arriva solo sei ore dopo, nel cuore della notte. «Per Via San Paolo Una settimana di disagi per gli utenti delle Poste. L’ufficio centrale di via Alfieri 10 chiude da oggi e riapre martedì prossimo per lavori di ristrutturazione. Gli utenti sono invitati a rivolgersi agli uffici più vicini: via Sacchi 2, via San Quintino 32/F, via Bligny 8, via San Francesco da Paola 40, via Maria Vittoria 24. [F. ASS.] P Il trasporto avventuroso In breve Settimana di disagi per gli utenti erdere una persona cara è già difficile da accettare, ma diventa quasi impossibile se non se ne conosce il motivo, la ragione. Questa la dura realtà che Michela Versino vive da oltre un anno. Da quando, cioè, ha perso suo marito Massimo Baron, consulente aziendale di 51 anni. a prendere il fresco sul patio della loro villetta. «Ho sentito urlare il mio nome - ricorda Michela -, ma credevo fosse un’omonimia. Poi ho riconosciuto la voce di mio marito che gridava aiuto». Corre e lo trova per terra con una brutta frattura al malleolo del piede destro. «Si era appoggiato ad una statua - racconta la donna -, ma non doveva essere fissata al basamento ed è venuta giù, Massimo ha perso l’equilibrio ed è caduto». Un volo di poco più di un metro e mezzo, in quella che sembra un’arena che digrada, a gradoni, verso la piscina. Cronaca di Torino .53 Poste PATRIZIO ROMANO GIAVENO Si è rotto una gamba ma in ospedale arriva soltanto 6 ore dopo . Massimo Baron, qui con la moglie Michela Versino e la figlia Camilla, è morto a 51 anni nell’estate 2013 mentre si trovava in vacanza in un’isola greca. A tutt’oggi non si sa perché due ore abbiamo aspettato l’ambulanza - precisa Michela -, poi un’ora di viaggio fino al porto». E da lì in motovedetta fino alla terraferma. «Durante il viaggio ha iniziato a perdere molto sangue - spiega -. E anche il medico, un ospite del resort che ha assistito e accompagnato mio marito, ha iniziato a preoccuparsi». recuperate non si riesce ad avere l’esame autoptico. Non sappiamo nulla, non c’è motivo né spiegazione: nulla che ci dica perché Massimo non c’è più. Ma non vogliamo che tutto cada nell’oblio». La lettera al ministro Per questo ha chiesto al suo legale, Laura Cavallo, di scrivere una lettera al ministero degli Affari Esteri italiano, al Consolato generale di Torino e all’Ambasciata della Grecia in Italia. «Inoltre - aggiunge l’avvocato Cavallo -, la mia cliente ha fatto denuncia ai carabinieri di Giaveno per far intervenire la Procura, affinché si attivi verso le autorità greche per ottenere il referto dell’autopsia e avere notizie sul procedimento a seguito della sua denuncia fatta dopo la morte del signor Baron». La morte misteriosa «Ci siamo rivolti ai carabinieri perché si attivino con le autorità greche. Non è possibile non sapere nulla» Laura Cavallo, avvocato In ospedale la situazione precipita. Massimo ha due arresti cardiaci poi entra in coma. Un calvario lungo nove giorni. E il 24 agosto, in serata, si spegne. Da allora la moglie aspetta di poter vedere le cartelle cliniche e il referto dell’autopsia. «Il mattino dopo alla polizia greca abbiamo fatto denuncia - dice -. E da allora abbiamo tenuto contatti con il Consolato, ma se le cartelle sono state Sarà l’esame del Dna a far luce sul cadavere trovato ieri nelle campagne dell’Astigiano, a due passi dall’abitazione di Elena Ceste. I risultati, attesi nei prossimi giorni, diranno se i resti trovati in un canale di scolo, appartengono alla donna scomparsa di casa lo scorso 24 gennaio. L’area del ritrovamento, tra il fiume Tanaro e la ferrovia, è stata sequestrata e i carabinieri, che indagano sulla vicenda, la sorvegliano giorno e notte. I turni di oggi Le farmacie aperte in città Aperte tutti i giorni: piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Dalle 7 alle 19.30: atrio stazione Porta Nuova. Orario minimo 919.30: corso Peschiera 142/F; via Passo Buole 160/A; corso G. Agnelli 56; corso Svizzera 42; corso Grosseto 216/C; corso San Maurizio 35; via Bologna 91/D; galleria Umberto I 54; via Nizza 65; via Sempione 112; via Bellini 8. Di sera (19.30-21.30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia1/ bis. Di notte: (19.30-9): corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II 66; piazza Massaua 1. A GIAVENO Cerca funghi nel bosco Un cacciatore gli spara GIANNI GIACOMINO Era impegnato a cercare funghi nei boschi di Giaveno quando è stato colpito da nove «pallini» da caccia, che l’hanno ferito al torace, ad una spalla e al naso. Se l’è vista davvero brutta Francesco G., 52 anni, di Venaria. Per fortuna le piccole sfere di piombo non hanno centrato l’uomo negli occhi e non hanno leso degli organi vitali, altrimenti sarebbe stata tutta un’altra storia. A sparare, quasi sicuramente, è stato un cacciatore impegnato in una battuta alla selvaggina «da piuma», vista la caratteristica dei pallini. Ora l’uomo è già ritornato nel suo appartamento di via Barbi Cinti, a Venaria, dopo essere stato medicato al pronto soccorso del Mauriziano di Torino. Di raccontare quello che è successo nei boschi, però, non ha nessuna voglia. Intanto i carabinieri della compagnia di Rivoli stanno cercando di risalire al cacciatore che ha fatto fuoco e potrebbe anche non essersi accorto di aver ferito il «boulajour». Gli investigatori, però, potrebbero interrogare di nuovo il 52enne della Reale per cercare di ricostruire esattamente l’accaduto, che lascia ancora qualche punto da chiarire. L’incidente è avvenuto poco dopo le 16 di sabato pomeriggio. Francesco G. sta girando tranquillamente tra i faggi e le betulle di un’area boschiva quando, improvvisamente, viene investito da una rosa di pallini di piombo che, molto probabilmente, sono stati sparati da qualche centinaio di metri di distanza. L’uomo, però, non chiama il 118. Nonostante sia ferito e debba sopportare il dolore sempre più forte decide di salire a bordo della propria macchina e di guidare fino al pronto soccorso del Mauriziano, dove i medici e gli infermieri gli medicano le escoriazioni superficiali. E lo dimettono qualche ora più tardi, con prognosi di qualche giorno. Nell’ultimo mese e mezzo, in Italia, sono morte ben sette persone per quelli che vengono catalogati come «incidenti di caccia». 1 Una lettrice scrive: risulta che maghi e cartomanti possano fare pubblicità su riviste e giornali. Proporrei che fosse inviato, nei loro studi, personale appartenente alla Guardia di Finanza per verificare se tali personaggi emettono regolarmente fattura per le prestazioni, ed anche se - in determinate situazioni - possano essere accusati di circonvenzione di incapaci». 12344567 936 A3B26 2 «Mi LUCIANA LEONETTI CIBRARIO Un lettore scrive: 2 «Nonostante si faccia un gran parlare, specie in questi giorni,di riduzione dei costi degli Enti Pubblici, stamani 15 ottobre mi sono recato al Centro Medicina dello Sport in piazza Bernini, che appartiene all’Università degli Studi di Torino e ho constatato che alle ore 12, con temperatura esterna di 21 gradi, 1 123456893ABCD3EB6F69CEBAC61CEB6E3EC46A89561CA6ECCBCF ECE3B3693E9AC8AEA6DCAC1BB 3D8BACC6B3E386968EB83 F!" 1 i termosifoni erano accesi. «Non guariremo mai! ». A. C. Una lettrice scrive: una donna di 36 anni con un bimbo di uno. Lo scorso settembre ho deciso di iscrivere a un corso di acquaticità me e mio figlio. «Ho deciso di andare alla piscina Torino Nuoto di corso Sebastopoli (consigliatami per l’ottimo corso di acquaticità di cui dispongono). Il regolamento prevede che le lezioni perse non saranno né rimborsate né recuperate. 2 «Sono «All’inizio di ottobre mi hanno diagnosticato un cancro. Tra intervento chirurgico, terapie successive e convalescenza non potrò più frequentare il corso almeno fino a fine anno. «Avendo già pagato in anticipo le lezioni fino gennaio, mi sono tempestivamente recata presso la piscina per chiedere se fosse possibile, a fronte di un grosso problema (eventualmente documentabile con referto medico), sospendere la mia iscrizione per poi riattivarla successivamente. «Mi sono sentita rispondere che le regole sono le regole e che avrei potuto usufruire delle lezioni rimanenti qualora fossi tornata prima della scadenza del mio abbonamento. «È senza dubbio corretto rispettare le regole, ma sono profondamente convinta che sia segno di intelligenza e sensibilità umana il sapere creare delle eccezioni a seconda dei casi. «Una cosa è certa: allo scadere dell’abbonamento perderanno una iscritta che di certo non si adopererà per fare loro buona pubblicità». LUISA Il Gtt scrive lettera “Perché la metropolitana si rompe spesso” ci consente di dare alcune informazioni e dati sul funzionamento del sistema. «La metropolitana automatica di Torino è pensata per garantire anzitutto la sicurezza dei passeggeri per cui il sistema automatico di controllo, rilevata un’anomalia, interrompe l’esercizio. Lo scorso venerdì si è guastato un treno alla stazione Spezia e il servizio è stato sospeso in un primo momento su tutta la linea e poi solo sul tratto Porta 2 «La Nuova-Lingotto. I convogli sono stati spostati con procedura manuale per consentire l’uscita in sicurezza dei passeggeri. È stato necessario retrocedere il treno guasto sino al doppio binario più vicino (Lingotto). L’operazione ha richiesto circa un’ora. La metropolitana di Torino trasporta in media ogni giorno 160 mila persone. I veicoli percorrono ogni anno 5 milioni 800 mila km. Le corse totali sono circa 115 mila. Il sistema offre prestazioni di puntualità ed efficienza superiori al 99,8% del tempo complessivo di apertura al pubblico: ciò significa che è quella la percentuale in cui si svolgono corse senza ritardi o disservizi». UFFICIO STAMPA [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi 12 45 67 18 9ABCDE 8F 117C 8F2 LA STAMPA 12 45 67 18 LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 . 55 PORT S Arrampicata, Ghisolfi primo successo in CdM Clamorosa vittoria di Stefano Ghisolfi, che a Wujiang, in Cina, ha ottenuto il primo successo della sua carriera in Coppa del Mondo Lead. All’Italia il la vittoria in questa competizione mancava da sette anni. Ghisolfi, torinese classe ’93, dopo il decimo posto ai Mondiali di Gijon aveva centrato un sesto posto nella quinta prova di Coppa del Mondo Lead in Corea del Sud. BASKET Siena è un team di marziani in B Il Cus steso 81-48 GIANNI DI FERDINANDO Seconda sconfitta consecutiva, la terza nelle prime quattro gare, per il Cus Torino che cade sul blasonato parquet della rediviva Mens Sana Siena, leader incontrastata del raggruppamento a punteggio pieno, trascinata dai suoi impareggiabili tifosi (oltre 2500 presenze), che si impone con il punteggio di 81-48. La resistenza della formazione di Arioli, che ha cercato di rimanere in gara affidandosi per lo più al tiro da tre, è durata solo 6 minuti. I primi del quarto iniziale che ha fatto registrare anche due vantaggi degli universitari. Prima sul subitaneo 3-0 e poi sul 5-4, grazie alla mano ispirata di Murta, autore in quel tempino di ben sette punti. Partita a senso unico Dal 6-5 per la Men Sana del 6’ si è poi assistito al monologo dei toscani, in una gara contrassegnata dalle palle perse, con la truppa di casa trascinata da un Pignatti in serata di vena al tiro, ma soprattutto da una difesa impenetrabile. La Mens Sana, grazie al parziale di 7-0 negli ultimi minuti del priREPORTERS L’impianto elettrico del Palaruffini salta mentre le squadre ascoltano l’inno nazionale. Dopo 45’ di attesa l’arbitro ha rinviato il match Pms, il blackout è elettrico Ruffini al buio con le squadre in campo. Oggi la decisione del giudice DOMENICO LATAGLIATA P alaRuffini, ore 17,52: Ilaria Mureddu sta cantando l’Inno d’Italia che precede tutte le partite della serie A2 Gold di basket. Sotto i rispettivi canestri, Manital Pms Torino e Centrale del Latte Brescia aspettano la fine dell’esibizione canora per poi darsi battaglia in occasione della quarta giornata di campionato. Come non detto: un blackout improvviso spegne la voce della Mureddu e lascia il Ruffini al semi-buio tipico delle luci d’emergenza. Dopo venti minuti di affannosa ricerca dei tecnici del Comune e di un prodigarsi che si rivelerà inutile, gli arbitri decidono inizialmente di spostare il limite fino alle 18,45: a quel punto però, preso atto che non vi sarebbe stata certezza di risolvere il guasto in tempi accettabili, le squadre fanno rientro negli spogliatoi e gli spettatori se ne tornano a casa. Nel buio pesto, peraltro: perché anche le luci di emergenza avevano nel frattempo salutato la compagnia. «Ci scusiamo per il disagio - spiega il presidente della Pms, Antonio Forni – ma non siamo assolutamente responsabili della gestione del palazzetto». Adesso la palla passa al Giudice Sportivo il quale, verificato anche il parere favorevole di Brescia, dovrebbe decidere per lo svolgimento del match: in linea teorica, però, non è escluso che la Pms possa essere sanzionata REPORTERS Tutti a casa senza giocare per il blackout elettrico con lo 0-20 a tavolino. «Quando ero presidente di San Mauro, in serie C1 affrontando il Saronno, ci fu data partita persa in primo grado per il mancato funzionamento del boiler dell’acqua calda – ricorda Paolo Terzolo, amministratore delegato Pms -. Facemmo ricorso e ottenemmo di potercela giocare sul campo: mi auguro che fin da subito il Giudice capisca quel che è successo». «Noi vogliamo giocare – è il parere di Graziella Bragaglio, presidente di Brescia e anche della Lega Nazionale Pallacanestro – e intendiamo farlo il prima possibile. Dobbiamo già Piramis senza timori a Broni Rischia sotto canestro e vola ALBERTO DOLFIN La Piramis Torino non tradisce nemmeno lontana dalle mura amiche. Sul difficile parquet dell’Omc Broni, le ragazze di Manuele Petrachi hanno conquistato il secondo successo stagionale in altrettante uscite nel girone A di serie A2, trovando l’allungo decisivo proprio nell’ultimo quarto per il 57-62 conclusivo. Monumentale prestazione di capitan Dalila Domizi che, nonostante un fastidioso torcicollo l’avesse costretta a saltare l’allenamento di venerdì, ha messo a referto 22 punti, guadagnandosi un bel 25 di valutazione dalla Lega. «Ab- La migliore Il capitano Dalila Domizi ha ottenuto una valutazione eccellente dalla Lega per la prestazione a Broni recuperare il match contro Casalpusterlengo e non vorremmo andare per le lunghe». La stessa Pms aveva dovuto spostare il match casalingo contro Napoli della scorsa settimana perché il Ruffini era impegnato e, insomma, la volontà sarebbe quella di scendere in campo mercoledì o giovedì. «Se i tecnici non riusciranno a riparare il guasto – prosegue Terzolo affitteremo un gruppo elettrogeno. Chi è in possesso del biglietto potrà utilizzarlo in quell’occasione o recarsi in sede per ritirare un omaggio valido per un’altra partita». Oggi, il Giudice si esprimerà. biamo patito molto a rimbalzo perché le nostre avversarie erano molto forti sotto canestro, ma è stato fondamentale partire forte e crearle pressione sin da subito - racconta coach Petrachi -. Quando loro sono passate a condurre e la situazione si è fatta più complicata, abbiamo recuperato palloni preziosi in difesa e nessuna delle ragazze ha avuto paura di prendersi tiri più rischiosi. Si può migliorare tecnicamente, ma questa vittoria di carattere è ossigeno per il nostro morale». Non è andata bene in serie A3 alle cugine della Libertas Moncalieri, sconfitte sul campo della Cestistica Savonese (57-47). Le gialloblù erano andate al riposo lungo sul +1 ed avevano allungato fino al +8 nella terza frazione, ma poi le basse percentuali al tiro hanno favorito la rimonta delle liguri. La miglior marcatrice in casa Libertas è stata Federica Tarsia con 12 punti. Murta uno dei migliori a Siena, 16 punti mo quarto, ha poi preso progressivamente il largo, chiudendo il parziale sul 24-14. Il copione della gara non è più mutato, con la Mens Sana che, nel secondo, ha toccato prima il 30-16, poi successivamente il 37-19, doppiando gli avversari al 19’ sul 4221, grazie al canestro da due dell’ex azzurro, Chiacig, per poi andare al riposo sul 44-23. In scioltezza Negli ultimi due quarti il copione della gara non è mutato con la Mens Sana che ha controllato la situazione, mantenendo un vantaggio che ha toccato anche i 30 punti, sul 61-31 al 27’ e con il Cus Torino tenuto in piedi dal solo Murta, autore di 16 punti, supportato in certi frangenti da Pavone, secondo miglior realizzatore con 10 punti, incapace di perforare la munitissima difesa dei senesi. La Mens Sana, in totale controllo, ruotando i suoi quintetti, ha così chiuso il terzo parziale sul 61-33. Nel quarto il Cus Torino perde per falli uno dei due lunghi, Tuci e la gara sotto le plance diventa sempre più difficile. La Mens Sana non scende mai sotto il + 25. Negli ultimi 5 minuti, fallo antisportivo di un generoso Murta, con la spia della riserva che segna il rosso fisso per il Cus. Si chiude sull’81-48, , con la Mens Sana lanciata da Chiagic, autore di 18 punti. Serie C, la Crocetta vince In serie C, invece, torna alla vittoria la Sat Crocetta, facile vincitrice in casa su Biella (87-54) e attesa adesso dalle sfide contro le superpotenze Spezia e Domodossola. Nello stesso girone, altra sconfitta per i giovani Pms ZeroUno battuti a Moncalieri da Bra (58-68) e sempre in cosa alla classifica. Mens Sana Siena: Parente 2, Panzini 5, Vico 17, Bonelli 0, Bruno 2, Ranuzzi 9, Paci 14, Pignatti 14, Ondo - Mengue 0, Chiacig 18. All: Mecacci Cus Torino: Murta 16, Chiotti 2, Alberti 0, Fevola 5, Russano 5, Sabbadini 3, Calzavara 3, Tuci 2, Pavone 10, Maino 2. All: Arioli 12 45 67 18 56 .Piemonte Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 RUGBY HOCKEY SU GHIACCIO Sesto successo Un Cus corazzato in difesa vince di misura a Piacenza I valligiani sono terzi in classifica dopo aver liquidato il Caldaro ALBERTO DOLFIN Primo sorriso per il Cus Ad Maiora Rugby 1951. La formazione torinese domina ma vince con uno scarto minimo a Piacenza (19-22). Nella trasferta emiliana, coach Andre Bester recupera il connazionale Karlo Aspeling e lo schiera dal primo minuto assieme al giovane estremo Lorenzo Bracco (classe 1996) e al confermatissimo Edward Reeves, uno dei più positivi nell’esordio stagionale di due settimane fa contro Reggio e fresco del raduno con la Nazionale azzurra Under 20. Ed è proprio quest’ultimo a sbloccare l’incontro con un calcio piazzato al 3’, anche se un minuto dopo gli emiliani impattano con la punizione di Sorin Frangulea. Passano altri due minuti, ed ecco la meta di Luca Murgia che riporta in avanti il Cus. Piacenza non ci sta e continua a colpire da fermo, trovando il contro sorpasso (9-8), grazie ai calci di Frangulea e Della Ragione. Poco dopo la mezz’ora però arriva la prima meta con la nuova maglia del neoacquisto Aspeling, prontamente trasformata da Reeves (9-15). Allo scadere della prima frazione, Frangulea accorcia le distanze (12-15) su piazzato appena prima che le due Serie B IlVIITorino dominailParma 1 Altro bel successo ca- salingo del VII Torino, questa volta con il Parma, ed altri cinque punti in cascina. Il 36-7 (22-7) è segno del dominio gialloblu sugli ospiti. Al 15’ è stato Cotroneo ad aprire la serie delle marcature torinesi con un intercetto a metà campo e volata tra i pali parmensi. Il VII Torino ha giocato ad un gran ritmo. Hanno realizzato poi De Razza (suoi tutti i calci del match e migliore in campo) e Dho nel primo tempo. Nella ripresa con altre due azioni alla mano sono andati in meta Giannone e Knaflitz. [R.SIR.] Luca Murgia ha realizzato una meta contro Piacenza squadre vadano al riposo. Nei secondi quaranta minuti, il Cus continua la sua incessante pressione e va a segno con la prorompente penetrazione di Sergiu Ursache. Reeves centra i pali e sancisce il massimo vantaggio per il XV torinese (12-22). Un placcaggio mancato in fase difensiva costa però caro agli ospiti, che subi- scono la meta di Barani e la successiva conversione di Frangulea, trovandosi costretti a difendere coi denti la prima vittoria stagionale negli spasmodici minuti finali. «L’importante era tornare a casa con i 4 punti e ci siamo riusciti. Peccato soltanto aver sprecato almeno dodici occasioni per andare in meta - commenta il tecnico del Cus Ad Maiora, Andre Bester -. Comunque, soffrendo si impara e questa vittoria, seppur non giocando il nostro miglior rugby, fa parte del nostro processo di crescita». Larga sconfitta, invece, per la compagine cussina femminile, battuta per 106-0 dalla corazzata Valsugana Rugby, capoclassifica della Serie A. La Valpe sul velluto contro il Caldaro MARCO BOBBIO Sulla carta era una partita da vincere. E proprio per questo insidiosa. Invece il Valpellice Bodino Engineering ha battuto il Caldaro (penultimo in classifica) per 5-0 con grande facilità, dando prova non solo di un impianto di gioco che comincia a funzionare ma anche di grande concentrazione e di fiducia nei propri mezzi. In pratica, per liquidare i Lucci e allungare a sei la striscia di successi consecutivi i Bulldogs hanno impiegato giusto un tempo. Ad aprire le danze è stato il capitano Trevor Johnson al 5’, con un tiro dalla distanza, poi sono arrivate le reti di Pope al 6’, di Uronen al 9’ e di Signoretti all’11 mentre in apertura di secondo periodo Pope ha centrato la doppietta personale. Il resto del drittel, così come il terzo tempo, sono stati poco più di un allenamento agonistico, con Pyle che ha potuto ruotare le linee e concedere un po’ di minuti ai giovani Cordin, Rocca e Michelin Salomon mentre il portiere Sidor ha festeggiato il primo shut out della stagione. Grazie a questa vittoria, la Valpe consolida il terzo posto a quota 19 in compagnia del Valpusteria e rosicchia un punto alla capolista Asiago (22), raggiunta a sua volta dal Renon (che ha però una gara in più); seguono Gherdeina (18), Milano (15), Cortina (14), Vipiteno (13), Egna e Appiano (8), Caldaro (4) e Fassa (3). Con le due partite della prossima settimana si chiude così il girone di andata: la Valpe farà visita giovedì al Fassa mentre sabato riceverà in casa l’Asiago. Si tratta di due gare fondamentali anche in ottica Coppa Italia: chiudere il girone tra le prime quattro consentirebbe ai Bulldogs di scegliere l’avversaria nei quarti e di disputare in casa l’eventuale bella (la serie è al meglio delle tre partite). 12 45 67 18 LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Piemonte Sport .57 . CANOTTAGGIO VOLLEY Il Parella schiaccia Cagliari Corti super in attacco In serie C blitz esterni per Ascot e Pinerolo La regata paralimpica al Gavirate ENRICO ZAMBRUNO OSCAR SERRA Successo all’esordio per il Parella Torino nella prima giornata del campionato di B1 maschile. La squadra allenata da Matteo Battocchio supera 3-1 (20-25, 25-18, 2523, 25-20) il Cagliari nella palestra amica di via Manzoni e mette già un po’ di fieno in cascina in vista dell’inverno alle porte. L’obiettivo ufficiale è la salvezza, quello ufficioso un campionato tranquillo, magari nella parte sinistra della classifica. Star dell’incontro l’opposto Roberto Corti, giunto in estate dal Volley Segrate, che si è presentato ai nuovi supporters con una prestazione super e 24 palloni messi a terra. L’altra bocca di fuoco è Il nuovo acquisto ha realizzato 24 punti confermando le buone potenzialità offensive Alessandro Ciavarella, l’anno scorso in A2 a Castellana Grotte. Un talento puro di appena 19 anni, decisivo ieri con i suoi 18 punti. Ben serviti dal regista Boschi , vanno a segno anche l’altra banda, Costa (9), e i due centrali Mazzone (8) e capitan Salza (7). Libero Montagna. Ma se la fase d’attacco era quella che già alla vigilia offriva maggiori garanzie, a stupire favorevolmente è stata la precisione con cui si è gestito il muro-difesa e le percentuali in ricezione, superiori a quanto visto finora. Giornata storta, invece, per il Sant’Anna San Mauro, sconfitto 3-0 (25-23, 2520, 25-22) ad Alba contro i padroni di casa del Benassi. Malissimo il cambio palla, con Stefano Castelli, principale terminale offensivo della squadra di Andrea Avvio positivo Il coach Battocchio impartisce ai suoi uomini le ultime direttive. La vittoria in casa contro Cagliari regala al team completamente rifatto un’iniezione di fiducia B1 Femminile CadesoltantoilCollegnoCusTorino 1 Esordio agrodolce per le torinesi della B1. Vincono Eurospin Ford Sara Pinerolo, Fenera Chieri ’76 (3-0 secco contro Busto) e Lilliput Settimo, ko solo il Collegno Cus Torino, che tuttavia ha mostrato di essere già competitivo nella nuova categoria. Le pinerolesi di Cristiano Mucciolo espugnano Bergamo per 3-1 (2510, 25-18, 23-25, 25-23) in una sfida che ha (ri)visto brillare la stella di Maurizia Borri, top scorer con 17 punti e perfettamente a suo agio nel ruo- lo di schiacciatrice, ricoperto all’inizio della sua carriera. Non arrivano i tre punti ma inizia col sorriso il campionato della Lilliput vincitrice al tie break (15-12) su Trecate. Sugli scudi Giacomel (20), Biganzoli (19) e Akrari (16, con 7 muri). In doppia cifra anche Midriano (11), mentre Cortelazzo festeggia il ritorno in campionato con 8 punti. Sconfitta per 3-1 (25-23, 25-16, 15-25, 2523) per la matricola Cus nel palazzetto di Lodi: non bastano i 23 punti di Ortolani. [O.SER.] Usai, in giornata no, al punto da essere più volte sostituito, costretto ad attendere il terzo set per mettere a terra il suo primo pallone. Ma siamo solo all’inizio e questa sconfitta può essere tranquillamente interpretata come un incidente di percorso. «Finora non siamo riusciti a esprimere un gioco costante – spiega coach Usai – dobbiamo ancora trovare la giusta amalgama tra vecchi e nuovi. Ora, però, dobbiamo darci una bella svegliata». Tra gli ospiti si salvano i due centrali Friggieri (10 punti) e Vajra (9) e Pagano in banda (top scorer con 12 punti, davanti all’opposto Fumagalli, 11), ma è ancora troppo poco. Spettacolo ed equilibrio nella prima giornata della serie C. Nel girone A femminile, super prestazione in trasferta per l’Ascot Lasalliano, perfetto nel 3-0 (20,15,25) a Settimo sul campo della Lilliput. Ottima vittoria esterna anche per lo Sporting Pinerolo, corsaro 3-1 (25-20, 23-25, 27-25, 2517) in casa del Chisola. Male invece il Parella, travolto senza attenuanti per 3-0 (11,18,13) dal Centallo. Tie-break pirotecnici a Santena e San Mauro: nel primo match passano le padrone di casa del Ser (17-25, 25-22, 25-22, 29-31, 15-13) su Alba, nel secondo blitz del Calton sulla Folgore (25-19, 12-25, 20-25, 25-23, 8-15). Nel girone B sorpresa al palasport di via Ventimiglia, con il Lingotto sconfitto in casa seppure al tie break 2-3 (2516, 20-25, 18-25, 25-13, 9-15) dall’Alessandria. Cade molto male il Collegno Volley Cus Torino, ko 3-0 (18,17,22) al PalaSarselli di Biella. Sant’Anna ok in trasferta Nei campionati maschili, nel girone A ottima prova del Cus Torino, passato in quattro set (16-25, 21-25, 25-18, 24-26) a Mondovì. Successo in trasferta anche per il Sant’Anna: 2-3 (20-25, 25-20, 2518, 21-25, 13-15) alla palestra Parri di via Tiziano in casa del Lasalliano. Nel girone B a Ciriè il Pivielle Cerealterra ha schiacciato 3-0 (20,15,16) il Bistrot 2Mil8 Domodossola. Sfruttano il campo amico sia l’Alto Canavese che Arti Volley. A Cuorgnè successo dei padroni di casa 3-0 (16,18,24) sul Pavic Romagnani Sesia, mentre a Collegno l’Arti Volley ha superato con non poche difficoltà per 3-1 (2520, 20-25, 25-13, 25-15) la Plastipol Ovada. PAOLO MORELLI Ieri e l’altro ieri, Torino è stata la capitale del pararowing grazie alla nona edizione della regata paralimpica organizzata dall’Armida. La “Rowing for Rio”, chiamata così per via della preparazione in vista delle Paralimpiadi di Rio de Janeiro del 2015, ha richiamato oltre 200 atleti a darsi battaglia sul Po. Venti club italiani e 2 austriaci si sono sfidati sull’acqua, ma a trionfare, alla fine, è stato il Gavirate, club lombardo tra i più attrezzati d’Italia. Forte della partecipazione di atleti di grande livello, con il quattro con misto della nazionale azzurra o i diversi equipaggi iscritti dall’Armida, la manifestazione ha offerto prestazioni di alto livello. Sabato, poi, ha ospitato per il terzo anno consecutivo gli atleti della Special Olympics, categoria riservata ai disabili intellettivi. Il pararowing è in crescita e in Piemonte l’Armida è all’avanguardia. «Questa manifestazione è la chiusura perfetta dell’anno – ha dichiarato, ieri, Dario Naccari, responsabile nazionale del pararowing –, sia dal punto di vista promozionale sia da quello agonistico». Impressionato anche l’assessore regionale allo Sport, Giovanni Maria Ferraris, che ha promesso un appoggio istituzionale al pararowing, in particolare per quanto riguarda le strutture del lago di Candia. CICLOCROSS SCHERMA Le salite esaltano il talento di Cibrario Bergamini, primo podio in Coppa del Mondo FRANCO BOCCA SAN COLOMBANO BELMONTE Bikers torinesi subito in evidenza nella prova inaugurale del Trofeo «Piemonte e Lombardia» di ciclocross, svoltasi a San Colombano Belmonte, sulle alture di Cuorgnè, con la partecipazione di oltre 200 concorrenti di tutte le età, dai Giovanissimi agli Elite. Mattia Olivetti, di Cantoira, si è imposto tra gli Allievi del primo anno, mentre l’eclettico Luca Cibrario, di Ciriè, ha dominato tra gli Juniores. L’altro canavesano Paolo Rossetti è giunto 3° tra gli Allievi del secondo anno. Allievi Mattia, 14 anni appena, è il più piccolo della Olivetti-family, composta anche da papà Luca, mamma Roberta e dal fratello maggiore Simone, tutti praticanti di buon livello del ciclismo fuoristrada. Ma ieri Luca e Simone erano a letto con la febbre, e così è toccato a Mattia e a Roberta, che da nubile si chiamava Gasparini ed è stata più volte azzurra di mtb, tenere alto il blasone della famiglia. Ci sono riusciti molto bene, visto che Mattia ha vinto nella sua categoria mentre Roberta, che ha 46 anni, è arrivata seconda tra le Donne Elite, preceduta solo dalla brianzola Rebecca Gariboldi, che di anni ne ha 18. Juniores Luca Cibrario, che l’anno scorso si impose nel «Piemonte e Lombardia» tra gli Allievi del secondo anno, ha subito fatto capire a tutti che vuole vincere anche quest’anno al debutto BARBARA MASI Luca Cibrario vincente all’esordio nella categoria Juniores fra gli Juniores. Partito subito in testa, ha fatto gara a sè fino al traguardo, dove ha relegato sui gradini più bassi del podio il valdostano Federico Piccolo e l’acquese Simone Pont. Buon quarto il canavesano Giulio Fornelli Bardina e solo sesto il chierese Manuel Incardona, apparso in ritardo di preparazione. Cibrario è un campione della multidisciplinarietà: oltre ad eccellere nel ciclismo fuoristrada, quest’estate ha vinto il titolo regionale d’inseguimento su pista al velodromo di San Francesco al Campo, di cui è un assiduo frequentatore. E poi è bravissimo a scuola. «Il circuito di gara - ha detto era molto tecnico e spettacolare, con tanta salita come piace a me. Dopo averlo visionato ho preferito utilizzare la bici da mtb anzichè quella da corsa e sono contento di averlo fatto». Primo podio in Coppa del Mondo Under 20 per lo spadista Enrico Bergamini: il diciottenne moncalierese ha conquistato la medaglia d’argento nella prova di Tessalonica, in Grecia, alle spalle dell’azzurro Federico Vismara che l’ha battuto 15 – 3. Prima di giungere in finale Bergamini ha infilato nei quarti la bella vittoria per 15 – 8 sull’austriaco Mahrringer, vincitore della prova precedente in Lussemburgo dove il torinese aveva raccolto solo il 69° posto, e in semifinale il successo sullo svizzero Pittet per 15 – 10. Bergamini, che in campo internazionale colleziona il bronzo individuale e l’argento a squadre ai Campionati Europei Cadetti Enrico Bergamini 2013, conquista la sua prima medaglia mondiale fresco dei colori dell’Accademia Scherma Marchesa: cresciuto sulle pedane del Michelin Sport Club con il maestro Fabrizio Masoero, Enrico è ora passato alla società di corso Taranto guidata dal responsabile tecnico federale Dario Chiadò. 12 45 67 18 58 .Piemonte Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 SERIE D La Vallée resiste solo un tempo alla Pro Un’espulsione rallenta il Chieri Contro l’Acqui un pareggio con molti rimpianti, in campo tre ex della serie A Serie D Girone A Chieri 1 Acqui 1 Argentina-Vado 1-1 Bellinzago-Lavagnese 0-1 Bra-Insubria C. 2-2 Chieri-Acqui 1-1 Derthona-Borgosesia 4-2 Novese-Oltrepovoghera 1-2 Chieri Acqui Pro Settimo-Vda Aosta S. 4-1 4-4-2 4-4-1-1 Rapallobogliasco-Borgomanero 3-1 Tunno, Spera, Pautassi, Benedetto, Prizio, Colombo, Semioli (30’ st Barbaro), Grauso, Lazzaro (32’ st Atomei), Valenti, Miello (31’ st Panepinto) Corradino, Coviello, Giambarresi, De Stefano, Emiliano, Muwana, Pizzola, Genocchio, Aquaro (35’ st Roumadi), Jeda (25’ st Innocenti), Cangemi (20’ st Margaglio) Sancolombano-Cuneo 1-0 Sestri Levante-Asti 2-0 ALL. Zichella ALL. Merlo Classifica SQUADRE Insubria C. Bellinzago Pro Settimo Lavagnese Sestri Levante Vado Bra Cuneo Oltrepovoghera Asti Acqui Chieri Borgosesia Novese Argentina Derthona Sancolombano Rapallobogliasco Borgomanero Vda Aosta S. RETI: st 6’ Lazzaro (rig), 9’ Aquaro ARBITRO: Colombo di Como AMMONITI: Genocchio, De Stefano, Emiliano ESPULSI: st 12’ Grauso (doppia mmonizione) SPETTATORI: 150 PAOLO ACCOSSATO CHIERI Jeda, Semioli, Grauso, un trio da serie A al «De Paoli» ma alla fine l’1-1 tra Chieri ed Acqui è firmato da Nunzio Lazzaro e Roberto Aquaro, due vecchie volpi giramondo della serie D. Uno a uno a dire il vero un po’ strettino per il Chieri che porta a casa solo un punto al termine di un match controllato con relativo agio anche nella mezz’ora finale giocata in inferiorità numerica, peraltro ingiusta visto che l’arbitro scambia Spera con Grauso e la mano in area del giovane difensore diventa quella dell’esperto capitano, già ammonito e dunque espulso tra l’incredulità dei chieresi. Delle stelle della massima serie in campo, bene soprattutto Semioli che nella prima mezz’ora dimostra che non si gioca in serie A per caso, mentre Jeda va a sprazzi: quando si illumina, tutto l’Acqui ne beneficia, nel momento in cui si spegne tutto diventa più difficile per i termali. Se poi il rigo- Lazzaro implacabile P 18 16 16 15 15 14 13 13 11 11 11 10 10 10 9 8 7 6 4 0 V 5 5 5 5 5 4 3 4 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2 1 0 N 3 1 1 0 0 2 4 1 2 2 2 1 1 1 3 2 1 0 1 0 P 0 2 2 2 2 2 1 3 2 3 3 4 4 4 3 4 4 5 5 8 F 18 12 13 13 11 13 16 12 9 10 13 9 12 10 13 10 5 8 7 5 Prossimo turno Dal dischetto Lazzaro realizza il gol del (momentaneo) vantaggio chierese Poco dopo Jeda sbaglia il penalty del possibile 2-1 per gli ospiti 26/10: Asti-Sancolombano, Borgomanero-Bellinzago, Bra-Novese, Insubria C.-Sestri Levante, Cuneo-Borgosesia, Lavagnese-Derthona, Oltrepovoghera-Argentina, Vado-Chieri, Vda Aosta S.Rapallobogliasco, Acqui-Pro Settimo re del 2-1 finisce ad un metro dalla traversa, le colpe del brasiliano risultano assai evidenti. Al pronti via il baricentro offensivo del Chieri si sposta immediatamente sulla destra dove Semioli imperversa al suo debutto dal primo minuto. Uno, due traversoni delicati e al terzo cross dell’ex granata, Lazzaro prende il tempo ad Emiliano e gira sopra la traversa. Partita certamente in mano al Chieri anche se Jeda, pur corricchiando, ha il genio nei piedi e al brasiliano basta un niente per mandare Cangemi solo davanti a Tunno. Il pericolo ridona brio ai termali che sfruttano bene le sponde di Aquaro, nome meno noto di altri ma tosto nel fare a sportellate con Prizio e Benedetto. Poi, più errori che belle giocate: da una parte Colombo scivola, Muwana non ne approfitta, dall’altra Corradino s’im- papera, Valenti tentenna. A rendere piacevole il pomeriggio sono però le movenze felpate di Semioli che quando prende palla fugge sempre via con relativa facilità. Con l’ex nazionale e Miello, esterni dai piedi educati, è normale che le migliori occasioni passino per la testa di Lazzaro che alla mezz’ora si sbrana il vantaggio schiacciando troppo la palla. Ancora un confetto di Semioli al 39’ per Colombo, lesto nel girarsi ma Corradino si snoda l’articolazione e salva lo 0-0. Rutilante inizio di ripresa: prima Corradino anticipa Lazzaro poi De Stefano spiaccica Valenti in area contro il palo e Lazzaro trasforma al 6’ il rigore. Tutto torna in parità al 9’ quando Aquaro prende il tempo alla difesa e segna di testa. Al 12’, rigore per l’Acqui ma Jeda calcia alle stelle. il punto PAOLO ACCOSSATO Cuneo, chi l’ha visto? a allora è una cosa seria il volo della Caronnese in testa alla classifica. Il Bra riacciuffa il pari con i lombardi al quarto minuto di recupero ma il 2-2 non impedisce all’undici di Zaffaroni di allungare sulle seconde ora a due punti. Lo Sporting Bellinzago si ferma proprio sul più bello, battuto in casa dalla Lavagnese e così la Pro Settimo Eureka approfitta del turno facile facile contro il Valle M d’Aosta, la squadra materasso del girone: 8 partite, zero vittorie. Piuttosto sorprende l’incapacità del Cuneo di dare una rotta precisa al proprio torneo perché perdere sul campo del Sancolombano, 4 punti in 8 match fino ad oggi, proprio normale non è. Il Derthona con rabbia rimonta e supera il Borgosesia mentre il Borgomanero si arrende al RapalloBogliasco e sprofonda al penultimo posto, superato proprio dai liguri. GIOVANILI DONNE Giovanissimi, il derby regala il sesto successo alla Juventus Il Luserna strapazza con 4 reti il baby Toro IVANA CROCIFISSO La Juventus porta a casa il derby Giovanissimi e allunga in classifica proprio sui granata, portandosi a cinque lunghezze dal Torino. Sono i 2000 di Gabetta ad aggiudicarsi il match: basta un gol di Kean nella prima frazione per fare bottino pieno e mantenere il primato in classifica. Sei partite, sei vittorie per la Juventus mentre il Torino conserva il secondo posto. L’1-0 che permette alla Juve di vincere la stracittadina sta un po’ stretto ai ragazzi di Fogli, alla luce del secondo tempo dei S 9 7 9 8 6 12 13 10 7 8 14 9 14 12 15 11 10 13 12 20 granata. È pur vero, però, che nei primi 35’ la squadra di Gabetta ha sprecato più di un’occasione, cogliendo anche un palo con Lombardi sullo 0-0. «Ripartiamo dal secondo tempo - è il commento di Roberto Fogli, tecnico granata – dato che ho visto i miei ragazzi crederci fino alla fine. Non sono deluso, al contrario, davanti è solo mancata la stoccata vincente». Soddisfatto Gabetta, allenatore dei bianconeri: «Abbiamo fatto un gran primo tempo, facendo poi i conti con la voglia del Toro di riacciuffare il pareggio». Dopo la pausa di nuovo in campo gli Allievi Nazionali. Vince la Juventus di Tufano, 2-0 in casa del Genoa, grazie alle reti di Manicone e Ndiaye. Un successo che, visto il pareggio della capolista Empoli, permette ai bianconeri di conquistare il primo posto in solitaria. I toscani, infatti, vengono fermati in casa del Toro. Una gara decisa da quattro calci di rigore, tutti realizzati. Avanti il Toro con De Lucia, immediato pareggio di Damiani. Nella ripresa ancora granata avanti con Ficco, pareggio sempre di Damiani a otto minuti dal termine. Un punto che non muove la classifica del Toro, ben lontano dalle prime posizioni. PAOLO PONTI Finisce con un secco 4-0 a favore delle ospiti il derby delle ex tra Torino e Luserna (moltissime le giocatrici tra le file ospiti che hanno vestito il granata) della terza giornata di serie B. Derby deciso nella ripresa dalla doppietta di Spanu, e dall’abilità delle lusernesi nello sfruttare gli spazi lasciati dalle padrone di casa, comunque bravissime a chiudere il primo tempo sotto solo 1-0 (e al 43’). La gara è sentita e combattuta, con il Torino di Padula messo ottimamente in cam- po con linee ravvicinate, con Crisantino, Grassino e Lupo ad alternarsi davanti, e un Luserna bloccato a centrocampo dalle poche idee. L’ingresso di Moretti al posto di Trapani sblocca il risultato, quasi allo scadere della frazione: su lancio di Barbieri dribbla la diretta avversaria e fulmina Mognol. Nella ripresa gli spazi del Toro si allargano, e il Luserna ne approfitta spegnendo la timida reazione granata due volte con Spanu, prima su suggerimento di Moretti e poi su assist di Stefania Favole, e infine con Maura Bruno, che da posizione defilata firma il poker. Pro Settimo 4 Valle d’Aosta 1 Pro Settimo Valle d’Aosta 4-3-3 4-4-2 Gaudio Pucci; Di Savino, Grancitelli (28’ st Di Dio), Cacciatore, Vasario; Perrone, Didu (1’ st Marangone), Vingiano; Gallace, Parisi, Di Renzo (31’ st Celano) Vezzani; Balbis (30’ st Carlotto s.), Del Duca, Pascale, Bonomo; Grenier, Roncari (3’ st Ottaviani), Raimondo, Jeantet; Trimarco (28’ st Molino), Broso ALL. Siciliano ALL. Erbetta RETI: pt 30’ Di Renzo; st 2’ Parisi, 20’ Marangone, 23’ Di Renzo, 48’ Broso (rig) ARBITRO: Gallione di La Spezia AMMONITI: Raimondo, Trimarco, Vezzani SPETTATORI: 200 PAOLO PONTI SETTIMO Dura solo un tempo la resistenza del fanalino di coda Vallée d’Aoste in casa della Pro Settimo. Giusto il tempo di sbloccare il risultato, scardinare le sicurezze del fortino ospite organizzato da Erbetta, all’esordio sulla panchina, e impadronirsi del gioco e di una vittoria legittimata sul campo nella ripresa con il 4-1 finale. Sporcato solo dalla leggerezza difensiva a tempo ormai scaduto che ha consentito a Broso di firmare il gol della bandiera dal dischetto. Mattatori dell’incontro Di Renzo, con una doppietta e giocate da vero artista, Parisi e Marangone, subentrato ad uno spento (e infortunato) Didu ad inizio ripresa, mossa che ha permesso alla manovra biancocerchiata di svilupparsi negli spazi avversari. Che i valdostani fossero ultimi in classifica a zero punti per metà partita non si vede: i ragazzi di Erbetta infatti sono bravissimi a non lasciare spazi al gioco di Siciliano, trascinati dal tridente e salvati dagli interventi di Cacciatore e Grancitelli, con Gaudio Pucci praticamente mai impegnato in tutta la partita, con Didu costantemente pressato a uomo e mai capace di trovare la linea di passaggio in fase di possesso. E le occasioni migliori infatti arrivano dalle ripartenze, con le percussioni di Gallace e Di Renzo e il pressing di Parisi, che portano prima a gridare al gol al 17’, su una palla rubata da Parisi e triangolata con Di Renzo annullato per fuorigioco millimetrico, e a festeggiarlo solo al 30’ dopo un colpo di testa di Di Renzo su sponda aerea di Parisi da calcio d’angolo. La ripresa è senza storia, e dopo il gol in apertura di Parisi, la partita si chiude in 3 minuti, dal 20’ al 23’ con Marangone bravissimo a girarsi in un fazzoletto servito da Di Renzo, e ancora con lo stesso esterno d’attacco a concludere un’azione manovrata da sinistra da Perrone con la sponda sempre di Marangone. Il resto è un monologo settimese, con Parisi che fallisce due ottime occasioni, e il sigillo degli aostani. 12 45 67 18 Piemonte Sport .59 LA STAMPA . LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 ECCELLENZA, GIRONE A il punto PAOLO ACCOSSATO Bsr e Caselle, fiera dello spreco Torinesi all’asciutto Solo Pinerolo tiene la rotta Girone A Bsr Grugliasco 2 Caselle 2 Bsr Grugliasco Caselle 4-4-1-1 5-3-2 Del Boccio, Vadalà, Bar, Bertello, Marmo; Cedro, Lasaponara (7’ st Palmieri), Todella, Bontempo (30’ Deangelis); Sansone; Trentinella (22’ st Maiorana) Semperboni, Infantino, Moioli (17’ st Fiorilli), Lonardi, Mezzela, Salerno (27’ st Fascio); Suppo, Serra, Di Marco; Taraschi, Sorrentino ALL. Faghino ALL. Goria RETI: pt 28’ Suppo, st 10’ Sansone (rig), 25’ Palmieri, 38’ Fiorilli ARBITRO: Ciaccio di Nichelino. AMMONITI: Marmo, Lonardi ESPULSI: st 21’ Cedro SPETTATORI: 100 REPORTERS Spina nella difesa Il rossonero Suppo è stato uno dei pochi a tenere in apprensione la difesa del Grugliasco Le classifiche Girone A ALEX BEMBI GRUGLIASCO Bsr Grugliasco e Caselle, si dividono la posta in palio di una gara che ha offerto emozioni sino al novantesimo ed oltre, quando entrambe hanno sfiorato il colpo gobbo sprecando due clamorose occasioni da goal. Il punto però, va sicuramente più stretto ai padroni di casa che per tutto il match hanno tenuto in mano il pallino del gioco, peccando solo nel finalizzare le palle gol create. Lo stesso Goria, mister del Caselle, parla di «regalo di Natale anticipato» non riuscendo a spiegare una prova troppo brutta per essere vera dei suoi ragazzi: «La gara peggiore dell’anno, sicuramente. Portiamo a casa un punto, ma senza meritarlo. Avessi avuto a disposizione 11 sostituzioni le avrei utilizzate tutte». Se l’allenatore rossonero è arrabbiato, la sua controparte appare amareggiata. «Alla fine della partita spesso ci fanno i complimenti, ma quanto a punti usciamo sempre a mani vuote o quasi. Siamo una squadra giovane al primo anno di Eccellenza e dobbiamo calarci in una categoria difficile, dove non puoi sbagliare nulla». Prosegue il coach Faghino, «mi tengo stretta comunque questa prestazione, mi conforta per il proseguo del nostro cammino». In effetti, la Bsr Grugliasco attacca a testa bassa sin dalle prime battute di giuoco, colle- Il Grugliasco attacca a testa bassa ma non concretizza e rischia in contropiede zionando calci d’angolo e tiri in porta senza però trovare il varco giusto per passare in vantaggio. I rossoneri invece, si affacciano raramente nella tre quarti avversaria, ma quando lo fanno sono letali. Alla mezz’ora Taraschi azzecca l’assist giusto per l’inserimento di Suppo, il cui tiro ad incrociare sorprende Del Boccio per il vantaggio dei canavesani. I bianco verdi riprendono a macinare gioco, ma in contropiede rischiano di subire il colpo del ko, graziati da un Sorrentino in scarsa vena. In avvio di ripresa la storia si ripete, con la Bsr che crea e spreca, mentre gli ospiti latitano. A sbloccare una situazione stregata, arriva l’ingenuità di Infantino che affossa in area il neo entrato Palmieri: rigore imparabile di Sansone e parità ristabilita. Il Caselle è alle corde, ma un aiuto insperato sembra arrivare dalla scorrettezza a palla lontana di Cedro (colpo proibito a Suppo) che si fa cacciare dall’arbitro. Invece, nemmeno l’inferiorità numerica ferma i bianco verdi che passano in vantaggio con una punizione magistrale di Palmieri. Imbottito di punte nel tentativo di riacciuffare il risultato, il Caselle si sveglia e fa 2 a 2 a sette minuti dalla fine: è Fiorilli, un altro subentrato, a colpire da distanza ravvicinata per un pareggio insperato. Negli ultimi minuti, prima Sorrentino poi Sansone hanno due ghiotte opportunità per arricchire lo score della partita, ma il risultato non cambia. Girone B Aygreville-Borgaro 1-0 Albese-S. Giacomo Ch. 4-0 Baveno-Orizzonti Utd 3-2 Bene Narzole-Valenzana Mado 5-2 Gozzano-Gassino 4-0 Castellazzo-Cheraschese 2-1 Girone B Grugliasco-Caselle 2-2 Cavour-Lucento 1-0 Ivrea-Biogliese V.m. 0-2 C. Alfieri D. Bosco-Fossano 2-0 J.biellese-Verbania 2-3 Corneliano-Pro Dronero 1-4 No.ve. Calcio-Volpiano 2-1 Olmo 84-Pinerolo 1-3 Omegna-Charvensod 2-2 Saluzzo-Casale 0-0 Varallo e Pombia-Santhià 2-0 V. Mondovi-Villalvernia 5-1 Sì, il Pinerolo c’è e resiste senza angosce in testa pur con il fiato sul collo delle inseguitrici che vincono tutte eccezion fatta per il Casale, fermato sul pari da un volitivo Saluzzo. Nulla può il San Giacomo Chieri contro l’Albese del rinato Sinato, dopo due pareggi si interrompe la striscia positiva di Binandeh che trova con il suo Lucento un Cavour in spolvero e il Corneliano si deve arrendere allo strapotere della Pro Dronero. Così i biancoblù di Nisticò guidano con un gruppo di rognose inseguitrici alle calcagna (6 squadre in 5 punti) per un girone senza dubbio equilibrato, a differenza dell’A. In fondo, malinconia per Lucento e San Giacomo Chieri, anche se la salvezza non è distante. Classifica Classifica SQUADRE Gozzano Volpiano Baveno Aygreville Gassino Ivrea Borgaro Caselle Orizzonti Utd No.ve. Calcio Varallo e Pombia Biogliese V.m. J.biellese Santhià Grugliasco Verbania (-3) Omegna Charvensod P 30 22 20 19 18 17 14 13 13 12 11 10 10 10 9 8 8 4 V 10 7 6 6 5 5 4 3 4 3 3 2 3 3 2 3 2 0 N 0 1 2 1 3 2 2 4 1 3 2 4 1 1 3 2 2 4 P 0 2 2 3 2 3 4 3 5 4 5 4 6 6 5 5 6 6 F 34 21 16 20 12 15 7 11 13 13 7 7 14 10 11 13 9 6 S 5 8 10 11 15 11 6 9 19 14 9 11 21 17 19 16 17 21 SQUADRE P Pinerolo 23 Bene Narzole 22 Albese 20 Cavour 20 Casale 19 Pro Dronero 18 Cheraschese 17 Castellazzo 17 Olmo 84 14 V. Mondovi 13 Valenzana Mado 12 Villalvernia 11 C. Alfieri D. Bosco 9 Fossano 9 Corneliano 8 Saluzzo 8 Lucento 5 S. Giacomo Ch. 4 V 7 6 6 6 5 5 5 5 4 4 4 3 2 2 2 2 0 1 N 2 4 2 2 4 3 2 2 2 1 0 2 3 3 2 2 5 1 P 1 0 2 2 1 2 3 3 4 5 6 5 5 5 6 6 5 8 F 17 23 19 14 13 24 15 23 12 15 16 11 14 7 10 7 9 15 S 4 14 7 13 6 12 7 17 15 17 27 16 20 14 17 14 21 23 Prossimo turno Prossimo turno 26/10: Borgaro-Varallo e Pombia, Caselle-No. ve. Calcio, Charvensod-J.biellese, GassinoBaveno, Orizzonti Utd-Grugliasco, SanthiàIvrea, Verbania-Gozzano, Volpiano-Aygreville, Biogliese V.m.-Omegna 26/10: Cheraschese-Olmo 84, Fossano-Corneliano, Lucento-Castellazzo, Pinerolo-V. Mondovi, Pro Dronero-Saluzzo, S. Giacomo Ch.-C. Alfieri D. Bosco, Villalvernia-Bene Narzole, Valenzana Mado-Albese, Casale-Cavour Le altre partite Gozzano 4 Aygreville 1 Ivrea 0 No.Ve. 2 Gassinosanraffaele 0 Borgaro 0 Biogliese 2 Volpiano 1 Gozzano Gassinosanraffaele Aygreville Borgaro Ivrea Biogliese No.Ve. Volpiano Milan, Richieri, Lombardi, Marino (21’ st Scaramozza), Ianniciello, Mikhaylovskiy, Lunardon (17’ st Gemelli), Tettamanti, Guidetti, Troiano, Fusciello Okumador, Tuberosa (10’ st Talamo), Azzalin, Vittone (25’ st Giorgi), Bregaji, Balagna, Cestone, Moreo, Erbini, Mirimin (10’ st Bonsanto), Foxon Gini, Milani, Marchesani, Challancin, Pramotton, Gorraz, Carpentieri (30’ st Puglisi), Borettaz, Thomain (43’ st Glarey), Caputo, Marchetto (49’ st Prola) Cantele, Mazza (1’ st Arancio), Dotto (20’ st Porticchio, Montari, Ferrarese, Cristino, Erbì, Zigliani, Enam’mba, Faridi (29’ st Chiodo), Gambardella Bastianelli, Mazzone, Murante (15’ st Bergantin), Cau, Munari, Giacoletto, Chiappero (15’ st Zardini), Graziolo, Pallante, Pagliero (28’ st Soster), Pllumbay Chiartano, Vitale, Finà, Acquadro, D’Aquino, Rea, Marra, Anselmo, Marazzato (31’ st Canton), Mihaila (45’ st Tiboldo), Chieppa (12’ st Cuttone) Bonassi, Ferrarotti, Yaong’bra, Baiano, Canino, Lamebone (35’ st Repossini), Secci (45’ st Zanotti), Agnesina, De Lorentiis, Bettini (27’ st Quaranta), Bertolla Ignazzi, Talloru, Zaccarelli, Filoni, Di Benedetto, Valsecchi, Taramino (6’ st Procaccio), Parente, Santoro, Mascolo (15’ st Salvitto), Amoruso (27’ st Menabò) ALL. Viganò ALL. Gatta ALL. Benedetti ALL. Russo ALL. Rizzo ALL. Feritore ALL. Bassani ALL. Argentesi RETI: pt 25’ Guidetti; st 7’ Tettamanti, 11’ Fusciello, 32’ Gemelli ARBITRO: Banushi di Pinerolo AMMONITI: Tuberosa, Richieri, Azzalin RETI: pt 5’ Challancin RETI: st 42’ Finà, 49’ Canton ARBITRO: Benedetti di Nichelino AMMONITI: Milani, Borettaz ARBITRO: Loiodice di Collegno AMMONITI: Cau, D’Aquino ESPULSI: st 40’ Munari (doppia ammonizione) Alessandro Parente (Volpiano) Prima o poi il sogno doveva finire ma il modo con cui le torinesi mettono momentaneamente da parte i sogni di gloria è a dir poco traumatico. Zero punti e zero gol fatti da Volpiano, Borgaro, Gassinosanraffaele e Ivrea, tutte sconfitte in una giornata per nulla amica nei confronti della nostra provincia. Il via libera al Gozzano è pertanto un dato di fatto e le restanti 24 giornate avranno solo il compito di definire il distacco della seconda dai novaresi che, schiantando 4-0 il Gassinosanraffaele, inanellano il decimo successo in 10 incontri. Il Volpiano resta ancorato alla piazza d’onore ma Aygreville e Baveno superano Ivrea e Gassinosanraffaele mentre l’Orizzonti, partito per contendere la D al Gozzano, patisce la terza sconfitta nelle ultime 4 uscite con un solo punto all’attivo. RETI: pt 27’ Yaong’bra (aut); st 12’ De Lorentiis, 44’ Canino ARBITRO: Mezzalira di Varese AMMONITI: Talloru, Filoni, Santoro, Canino, Bettini 12 45 67 18 60 .Piemonte Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Promozione ECCELLENZA, GIRONE B 1 Primo pari dopo 7 successi Il Cavour è concreto, il Lucento no Il mini bomber Cavour L’autore della rete del successo del Cavour, Valero, è uno degli under 18 che il tecnico Di Leone sta facendo crescere in prima squadra 1 Lucento 0 Cavour Lucento 4-3-3 4-3-3 Volante, Re, Bonelli, Di Leone (9’ st Garetto), Laganà, Cuttini, Stangolini (18’ st Ferrati), Cretazzo, Pareschi (32’ st Ligotti), Atterritano, Valerio Pascarella, Molli, Grimaldi (35’ st Buttacavoli), Bo, Farella, Di Gioia, Manusia, Basiglio, Capobianco, Rizzo (32’ st Bonin), Montesano ALL. Di Leone ALL. Binandeh RETI: pt 10’ Valero ARBITRO: Franco di Cuneo AMMONITI: Stangolini, Cretazzo, Re SPETTATORI: 100 Le altre partite 1 Il Pinerolo controlla il ma- tch contro l’Olmo, il pari su rigore dei padroni di casa dà la sferzata ai biancoblu. Del giovane Saccà il gol sicurezza. Il San Giacomo Chieri perde ancora, ed è ha la seconda peggior difesa del girone. Albese 4 S. Giacomo Chieri 0 Ci sono ma non si vedono (o almeno non così tanto) i quindici punti che separano il Cavour dal Lucento: il risultato si scrive 1 a 0 per i giallorossi ma, a detta di entrambi gli allenatori, si può leggere come un pareggio. E forse davvero i rossoblu, puniti dopo appena dieci minuti dal destro a giro del ’96 Valerio, meritavano qualcosa di più. La ricetta di mister Di Leone è sempre la stessa: gruppo coeso, formazione compatta, buona circolazione di palla. E spazio ai giovani: così la vittoria porta la firma di un mini-bomber under 18, con il dribbling, la velocità e il tiro di un giocatore maturo. Neanche il tempo di esultare che il Lucento ha subito l’occasione del pareggio: confusione in mezzo all’area del Cavour, tocco di mano e calcio di rigore. Va sul dischetto Montesano e la combina Spogliatoi DiLeone:«Vincerecosìfabene» 1 Non ha dubbi mister Di Leone: «Oggi meritavamo un pareggio. Ma ogni tanto succede: soffri e alla fine riesci a vincere. Fa bene». Il migliore per lui è Laganà, classe ’93: «Siamo il Cavour, una squadra umile, i giovani sono la nostra forza». Sconsolato invece mister Binandeh, alla grossa, sparando sopra la traversa la palla del possibile 1-1. Per mezz’ora si vedono quasi solo lanci lunghi: difficile manovrare anche per i favoriti, il Lucento pressa alto. Gli ospiti sono pericolosi, ma prevedibili: insistono con le incursioni di Rizzo e Capobianco, poi scarico per capitan Di Gioia. Le conclusioni del centrocampista, comunque, sono terza panchina dopo il ritorno a Lucento: «Abbiamo avuto cinque o sei occasioni nitide, loro un paio. Sono stati bravi a buttarla dentro». La sua sarà una stagione in salita: «Il livello del girone è molto alto, ma equilibrato. Ce la possiamo giocare con tutti. Dobbiamo provarci sempre». [LU. CA.] tante, e più ancora i palloni recuperati: è lui il perno del Lucento, dai suoi piedi l’azione comincia e spesso finisce. Il suo omologo cavourese fa ancora di più: arretrato per l’assenza di Friso, Atterritano si inventa regista, con la classe della mezza punta. Copre, tiene palla, la smista e rimette in ordine i compagni. E Pascarella, portiere rossoblu impecca- bile nelle uscite, è costretto agli straordinari. A fine primo tempo la squadra di casa gira, ma paga ogni distrazione: gli errori nel fraseggio regalano palle gol al Lucento, e tocca a Volante metterci una pezza. Come anche sul gran gesto di Basiglio, che prova a sorprenderlo in rovesciata. Servono le acrobazie per trovare uno spazio nel catenaccio giallorosso: i terzini Re e Bonelli non lasciano passare e sono bravissimi a ripartire. Nel complesso la gara è bruttina ma vivace, certamente condizionata dagli spazi angusti del campo. Si sta con il fiato sospeso fino alla fine: gli innesti Garetto e Ligotti rivitalizzano l’attacco del Cavour e procurano il rigore del raddoppio a cinque minuti dal triplice fischio. Ma Pascarella nega ad Atterritano la gioia del gol: ex serie C, all’esordio dopo l’infortunio di Asinelli, l’ultimo arrivato è davvero la salvezza del Lucento. Albese S. Giacomo Chieri Tarantini, Gambino, Matteo Sinato, Gallesio, Praiano, Galvagno (5’ st Bellan), Cornero, Granieri, Manuel Sinato (37’ st Daziano), Del Piano, Poli Ostorero, Stevenin, Squillace (20’ st Cerioni), Frandino, Pistone, Torta, Bechis (25’ Presta), Gobetti, Rizq, Casetta, Gnisci ALL. Rosso ALL. Melega 1-0 Brandizzo-Union Valle Di Susa 1-2 Lascaris-Pro Collegno C. 0-1 Mathi-La Chivasso 1-2 Quincitava-Settimo 0-3 Rivarolese-Venaria Reale 1-1 San Mauro-Banchette 3-4 SQUADRE Venaria Reale Settimo Quincitava Lascaris Pont Donnaz Mathi Alpignano Pianezza Union Valle Di Susa Pro Collegno C. Banchette La Chivasso Brandizzo Aosta Sarre Rivarolese San Mauro P 22 19 15 14 14 12 11 11 10 10 10 9 7 7 6 3 V 7 6 5 4 4 3 3 3 3 3 3 3 2 2 1 0 N 1 1 0 2 2 3 2 2 1 1 1 0 1 1 3 3 P 0 1 3 2 2 2 3 3 4 4 4 5 5 5 4 5 F 17 16 15 14 11 15 9 12 9 7 11 14 15 10 8 10 S 7 7 10 4 6 9 7 14 13 12 18 19 16 19 14 18 Girone C 3 Pinerolo Olmo 0-0 Aosta Sarre-Pianezza 26/10: La Chivasso-Lascaris, Pianezza-Mathi, Pont Donnaz-San Mauro, Pro Collegno C.-Alpignano, Settimo-Aosta Sarre, Union Valle Di Susa-Quincitava, Venaria Reale-Brandizzo, Banchette-Rivarolese 1 Pinerolo Alpignano-Pont Donnaz Prossimo turno ARBITRO: Mocanu di Torino AMMONITI: Galvagno, Granieri Olmo Girone B Classifica RETI: pt 20’ e 30’ Manuel Sinato; st 14’ Cornero, 43’ Daziano LUCIA CARETTI CAVOUR del Venaria nella stagione: a Rivarolo 1-1 dei cervotti che mantengono comunque la vetta del gruppo B con 3 punti sul Settimo. Nel C il Villafranca strapazza 4-0 la Saviglianese e si avvicina a un punto dalla vetta mentre nel D Pavarolo di nuovo primo dopo l’1-0 al San Giuliano. Campana, Bianco, Manfredi (17’ st Nicolino), Amos Pepino, Mosè Pepino, Sciatti, Oggero (44’ st Magnaldi), Lerda, Mingione, Balsamo, Parola (17’ st Dalmasso) Zaccone, Drago, Ahmed, Grillo, Cellamaro, Pantaleo, Rignanese, Saadi (29’ st Dedominici), Cravetto, Sardo (44’ st Soccal), Modini (17’ st Saccà) ALL. Calandra ALL. Nisticò RETI: pt 43’ Grillo; st 9’ Balsamo (rig), 14’ Rignanese (rig), 28’ Saccà ARBITRO: Papale di Torino AMMONITI: Bianco, Mosè Pepino, Lerda, Grillo, Saccà ESPULSI: st 14’ Sciatti (doppia ammonizione), 29’ Martin (per proteste dalla panchina) Airaschese-Cast. Pancalieri 1-1 Busca-Boves Mdg 1-2 Chisola-Sommariva P. 0-0 Csf Carmagnola-Moretta 0-0 Luserna-Revello 1-1 Pedona-Carignano 3-0 Piscinese Riva-Fc Savigliano 1-1 Saviglianese-Villafranca 0-4 Classifica SQUADRE Fc Savigliano Villafranca Pedona Csf Carmagnola Piscinese Riva Carignano Boves Mdg Sommariva P. Chisola Cast. Pancalieri Revello Moretta Luserna Saviglianese Busca Airaschese P 18 17 15 15 15 12 11 10 9 9 8 8 7 7 6 4 V 5 5 4 4 4 3 3 2 2 2 1 2 2 1 2 1 N 3 2 3 3 3 3 2 4 3 3 5 2 1 4 0 1 P 0 1 1 1 1 2 3 2 3 3 2 4 5 3 6 6 F 16 13 14 12 10 10 12 10 12 10 10 11 10 8 10 8 S 4 4 7 6 7 8 14 9 12 12 9 14 18 17 18 17 Prossimo turno 26/10: Carignano-Chisola, Cast. Pancalieri-Saviglianese, Moretta-Busca, Revello-Piscinese Riva, Fc Savigliano-Csf Carmagnola, Sommariva P.-Luserna, Villafranca-Pedona, Boves MdgAiraschese Prima Categoria Girone C Girone D Girone E Girone G Girone F Girone D Azeglio-G. Rodallese 3-0 Atl. Villaretto-San Maurizio C. 1-4 Lesna Gold-Antico Borgoretto 1-1 Atletico Chivasso-Cmc Montiglio 3-0 Dogliani-Giovanile Centallo 2006 1-1 Arquatese-Asca 1-0 Chiavazzese 75-Aglie 2-1 Barcanova-Barracuda 5-2 Pinasca-Caselette 1-2 Atletico Santena-Castelnuovo Belbo 3-0 Infernotto-Garessio 0-1 Borgaretto-Cit Turin Lde 0-1 Fcm Vigliano-Cavaglià 0-1 Carrara 90-Bosconerese 2-4 San Secondo-Venaus 1-1 Baldissero-San Giuseppe Riva 0-0 Montatese-Marene 2-0 Canelli-Cbs S. C. 1-1 Fenusma-Valle Cervo 2-3 Cenisia-Esperanza 1-1 Santa Rita-Beinasco 0-1 Citta Di Moncalieri-Sandamianese 1-1 S. Sebastiano-Fc Vigone 3-2 Mirafiori-Libarna 1-1 Fulgor Cossila-Verres 2-0 P. River Mosso-Vanchiglia 0-2 Sporting Rosta-Rivoli 0-2 Nuova Sco-Pro Villafranca 0-0 Scarnafigi-Valvermenagna 0-1 San Giuliano N.-Pavarolo 0-1 Livorno Ferraris-Colleretto 1-0 Rapid To-Orione Vallette 2-1 Valdruento-Nich. Hesperia 2-1 Poirinese-Moncalieri 1-2 Vicese 84-Denso Fc 3-4 Sp. Cenisia-Atletico To 1-0 Quart-Pvf 2-0 Real Leini-Pertusa B. 2-4 Vianney-Cumiana 2-1 Quattordio-Villastellone 3-0 Villanovetta-Monf. Barolo Boys 4-1 Trino-Rocchetta T. 3-0 Vallorco-Bianzè 0-3 S. Nolese-Pozzomaina 0-0 Villarbasse-Villar Perosa 4-4 Trofarello-Usaf Favari 2-1 Villar 91-Racconigi 5-0 Victoria Ivest-Santostefanese 1-2 Classifica Classifica SQUADRE Cavaglià Chiavazzese 75 Colleretto Valle Cervo Bianzè Fenusma Azeglio Fulgor Cossila Fcm Vigliano Aglie Livorno Ferraris G. Rodallese Vallorco Verres Quart Pvf P 24 19 17 16 16 12 12 12 11 9 8 6 6 5 4 4 V 8 6 5 5 5 3 4 4 3 2 2 1 2 1 1 1 N 0 1 2 1 1 3 0 0 2 3 2 3 0 2 1 1 P 0 1 1 2 2 2 4 4 3 3 4 4 6 5 6 6 F 27 20 15 22 16 16 16 11 10 13 8 9 11 8 15 6 S 4 9 7 15 13 12 13 17 12 14 14 14 22 18 22 17 SQUADRE Barcanova Rapid To Pozzomaina S. Nolese Carrara 90 Pertusa B. Vanchiglia Bosconerese San Maurizio C. P. River Mosso Real Leini Orione Vallette Esperanza Cenisia Barracuda Atl. Villaretto (-6) P 20 20 18 16 15 14 13 12 10 10 9 8 5 5 2 -3 V 6 6 5 5 4 4 4 4 3 3 3 2 1 1 0 1 N 2 2 3 1 3 2 1 0 1 1 0 2 2 2 2 0 P 0 0 0 2 1 2 3 4 4 4 5 4 5 5 6 7 F 30 16 16 18 17 18 16 20 13 13 13 13 10 9 6 6 S 10 9 8 8 13 13 12 18 11 12 15 16 18 23 29 19 Classifica SQUADRE Rivoli Antico Borgoretto Pinasca Lesna Gold Villarbasse Villar Perosa Valdruento Caselette Beinasco Venaus Sporting Rosta Vianney San Secondo Cumiana Nich. Hesperia Santa Rita V 5 4 4 3 4 3 3 2 3 2 2 2 0 1 0 0 N 3 3 2 5 2 4 4 5 2 3 2 2 6 3 4 2 P 0 1 2 0 2 1 1 1 3 3 4 4 2 4 4 6 F 18 22 16 16 15 16 14 14 13 12 13 10 13 7 9 13 S 5 15 10 13 17 12 12 10 12 15 15 14 15 12 18 26 Prossimo turno Prossimo turno 26/10: Bianzè-Azeglio, Cavaglià-Chiavazzese 75, Colleretto-Fcm Vigliano, G. Rodallese-Fenusma, Pvf-Livorno Ferraris, Valle Cervo-Fulgor Cossila, Verres-Quart, Aglie-Vallorco 26/10: Bosconerese-Cenisia, EsperanzaRapid To, Orione Vallette-Atl. Villaretto, Pertusa B.-S. Nolese, Pozzomaina-P. River Mosso, San Maurizio C.-Barcanova, Vanchiglia-Carrara 90, BarracudaReal Leini Classifica Classifica P 18 15 14 14 14 13 13 11 11 9 8 8 6 6 4 2 SQUADRE Atletico Chivasso Atletico Santena Poirinese Moncalieri Pro Villafranca Baldissero Quattordio Usaf Favari Trofarello San Giuseppe Riva Sandamianese Castelnuovo Belbo Nuova Sco Villastellone Cmc Montiglio Citta Di Moncalieri P 16 15 14 14 12 12 11 11 10 9 9 8 8 7 6 5 V 5 4 4 4 3 3 2 2 2 1 2 2 2 1 1 1 N 1 3 2 2 3 3 5 5 4 6 3 2 2 4 3 2 P 2 1 2 2 2 2 1 1 2 1 3 4 4 3 4 5 F 18 12 14 12 11 8 8 12 6 7 6 14 7 9 9 9 S 7 6 10 10 7 10 4 9 7 5 13 14 15 13 14 18 Prossimo turno Prossimo turno 26/10: Beinasco-Sporting Rosta, CaseletteVillarbasse, Cumiana-Santa Rita, Nich. Hesperia-Vianney, Rivoli-San Secondo, VenausLesna Gold, Villar Perosa-Valdruento, Antico Borgoretto-Pinasca 26/10: Cmc Montiglio-Poirinese, MoncalieriNuova Sco, Pro Villafranca-Atletico Santena, San Giuseppe Riva-Atletico Chivasso, Sandamianese-Trofarello, Usaf Favari-Baldissero, Villastellone-Citta Di Moncalieri, Castelnuovo Belbo-Quattordio SQUADRE Giovanile Centallo 2006 Racconigi Denso Fc Villanovetta Villar 91 Garessio S. Sebastiano Montatese Infernotto Dogliani Vicese 84 Monf. Barolo Boys Valvermenagna Marene Fc Vigone Scarnafigi Classifica P 22 21 20 16 15 14 14 13 13 12 10 10 9 7 5 0 0 V 7 7 6 5 4 4 4 3 4 3 2 3 2 2 1 0 0 N 1 0 2 1 3 2 2 4 1 3 4 1 3 1 2 0 0 P 1 2 1 3 2 3 3 2 4 3 3 5 4 6 6 0 9 F 26 23 22 16 20 15 13 15 13 8 12 14 9 12 10 0 4 S 10 11 16 13 13 11 15 13 11 7 12 21 16 18 21 0 24 SQUADRE Pavarolo Trino Cit Turin Lde Cbs S. C. Santostefanese Canelli Arquatese Rocchetta T. Atletico To Borgaretto San Giuliano N. Libarna Mirafiori Sp. Cenisia Asca Victoria Ivest P 17 16 16 16 16 15 13 12 11 9 8 6 5 5 4 3 V 5 4 4 4 5 4 4 3 3 2 1 1 1 1 1 1 N 2 4 4 4 1 3 1 3 2 3 5 3 2 2 1 0 P 1 0 0 0 2 1 3 2 3 3 2 4 5 5 6 7 F 14 16 14 12 11 14 6 11 8 7 7 11 8 4 6 7 S 3 5 7 5 7 8 5 11 9 11 8 16 13 12 13 23 Prossimo turno Prossimo turno 26/10: Fc Vigone-Scarnafigi, Giovanile Centallo 2006-Montatese, Marene-S. Sebastiano, Monf. Barolo Boys-Dogliani, Racconigi-Vicese 84, Valvermenagna-Villar 91, Villanovetta-Infernotto, Denso Fc-Garessio 26/10: Atletico To-Canelli, Cbs S. C.-Mirafiori, Cit Turin Lde-San Giuliano N., LibarnaArquatese, Pavarolo-Sp. Cenisia, Rocchetta T.-Borgaretto, Santostefanese-Trino, AscaVictoria Ivest 9ABCDE 8F 117C 8F2 LA STAMPA 2 12 45 67 18 12 45 67 18 62 .Spettacoli Cronaca I Cinema STAMPA .LA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Le trame del 20 ottobre 2014 AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. 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Proiezioni 3D: € 7,50 Donna (tutto il giorno); € 10,00 Int.; € 8,00 Rid. € 6,00 Tessera Io Studio Maze runner - Il labirinto V.M. 14 P 17.40-20.20-22.30 The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 P 17.30-20.00-22.30 Un milione di modi per morire nel West P 17.40-20.10-22.30 Fratelli unici P 16.50-20.30 Lucy P 18.40-22.30 Tutto può cambiare P 17.40-20.30-22.30 CLASSICO piazza Vittorio Veneto 5, tel. 01153.63.323. Prezzi: € 6,00 int.; € 4,00 ridotto Take Shelter VO P 18.00 (sott.it.) Joe VO P 20.30 (sott.it.) DUE GIARDINI ARTHOUSE - UNIVERSITY FRIENDLY via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Il giovane favoloso Nirvana P 15.45-18.30-21.15 Tutto può cambiare Ombrerosse P 16.00-18.00-20.00-22.00 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. 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Sala 1 P 17.50-20.10-22.30 I nostri ragazzi Sala 2 P 18.10-20.30 Sin City - Una donna per cui uccidere Sala 2 P 22.30 Medianeras Sala 3 P 17.50 I due volti di Gennaio Sala 3 P 20.10 Fratelli unici Sala 3 P 22.30 IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom., militari, under 18, universitari, Agis, Aiace, over 65 dopo le 17.55; € 4,50 over 65 fino alle 17.55; € 4,50 Super Saldi se vengono in 4 o più persone (solo il lunedì), Tessera Io Studio (solo il lunedì e martedì); Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Lucy P 16.00-18.10-20.20-22.30 Tutto molto bello P 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30 Amore, Cucina e Curry P 15.00-17.30-20.00-22.30 Fratelli unici P 15.45-18.00-20.15-22.30 Boxtrolls - Le scatole magiche P 15.30 Annabelle P 17.50-20.10-22.30 LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Tutto può cambiare Sala 1 P 17.50-20.10-22.30 The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 Sala 2 P 17.30-20.00-22.30 Perez. Sala 3 P 18.00 Lucy Sala 3 P 20.30-22.30 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e 2: € 7,00 int.; € 5,00 rid., Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. Il giovane favoloso Massimo 1 P 15.30-18.15-21.00 I quattrocento colpi VO Massimo 2 P 16.30-18.30-20.30 (sott.it.) Omaggio ai Masbedo Massimo 3 P 16.30 The Lack Massimo 3 P 18.30 Uomini contro Massimo 3 P 20.30 NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spett. pom.; Abb. 14 € 4,40 Il regno d’inverno - Winter Sleep Nazionale 1 16.00-20.00 Una promessa Nazionale 2 16.00-18.00 Anime nere Nazionale 2 20.00-22.00 REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. 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Piccole crepe, grossi guai Sala 1 P 16.00-18.00-20.00-22.00 La moglie del cuoco Sala 2 P 16.00-18.00-20.00-22.00 Amore, Cucina e Curry Sala 3 P 15.30-17.40-19.50-22.00 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 6,50 serale dopo le 17.55; € 5,00 over 60; € 5,00 Under 25 card; € 5,00 La tariffa A/R andata e ritorno (solo 2D) dal lunedì al giovedì Tutto può cambiare Sala 1 P 16.25-19.00-21.35 ...E fuori nevica! Sala 2 P 17.00-19.15-21.30 Tutto molto bello Sala 3 P 21.40 Boxtrolls - Le scatole magiche Sala 3 P 16.30 Amore, Cucina e Curry Sala 3 P 18.55 Tartarughe Ninja Sala 4 P 16.30-19.10-21.45 Lucy Sala 5 P 16.45-19.05 Annabelle Sala 5 P 21.25 The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 Sala 6 P 15.30-18.30-21.30 Maze runner - Il labirinto V.M. 14 Sala 7 P 16.15-18.55-21.40 Un milione di modi per morire nel West Sala 8 P 16.05-18.50-21.35 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 6,30 int.; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 ...E fuori nevica! P 15.00-17.20-20.20-22.25 Un milione di modi per morire nel West P 19.40 L’incredibile storia di Winter il delfino 2 P 14.20 Pongo - Il cane milionario P 17.10 Amore, Cucina e Curry P 19.35 Sin City - Una donna per cui uccidere P 22.20 Lucy P 14.25-17.05-19.30-22.05 Fratelli unici P 14.50-17.10-19.55-22.25 Un milione di modi per morire nel West P 14.20-17.05-22.30 Maze runner - Il labirinto V.M. 14 P 14.20-17.00-19.45-22.30 The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 P 15.50-19.00-22.00 Tutto può cambiare P 14.40-17.15-19.45-22.15 Tutto molto bello P 15.00-17.20-19.50-22.25 Tartarughe Ninja P 14.25-17.00 I due volti di Gennaio P 19.40-22.05 Pongo - Il cane milionario P 14.45 Annabelle P 17.10 CUORGNÈ AUDITORIUM E. FASSINO via IV Novembre 19, tel. 34072.29.490. The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca 18.30-21.15 MARGHERITA 0124657.523. Tutto molto bello BEINASCO IVREA THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 6,70 int.; € 6,00 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al ven. dopo le ore 18, sab. e dom. tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven. prima delle ore 18, ragazzi fino 10 anni, anziani sopra i 60 anni The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 Sala 1 15.40-18.40-21.40 ...E fuori nevica! Sala 2 17.20-19.35-21.50 Un milione di modi per morire nel West Sala 3 16.00-18.45-21.30 17.15-19.45-22.15 (euro 3,50) Tartarughe Ninja Sala 4 Lucy Sala 5 17.20-19.40-22.00 Tutto molto bello Sala 6 16.45-19.20-21.55 Maze runner - Il labirinto V.M. 14 Sala 7 17.00-19.40-22.20 Boxtrolls - Le scatole magiche Sala 8 17.35 Amore, Cucina e Curry Sala 8 20.00 Annabelle Sala 8 22.45 Tutto molto bello Sala 9 16.40-19.00-21.20 BOARO 0125641.480. Maze runner - Il labirinto V.M. 14 POLITEAMA 0125641.571. Il giovane favoloso CASCINE VICA - RIVOLI DON BOSCO DIG. 01195.08.908. Amore, Cucina e Curry 21.15 CHIERI SPLENDOR 01194.21.601. Il giovane favoloso 21.15 COLLEGNO CINEMA ARPINO via Bussoleno 50. Maze runner - Il labirinto V.M. 14 21.15 CHIVASSO 21.15 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 6,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 Cristiada P 15.30-18.30-21.30 Piccole crepe, grossi guai P 14.30-17.20-19.50-22.15 Un milione di modi per morire nel West P 14.05-16.50-19.40-22.30 ...E fuori nevica! P 15.00-7.30-19.55-22.20 Tutto può cambiare P 14.20-17.00-19.30-22.00 Il giovane favoloso P 15.40-18.45-22.00 The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 P 16.10-19.10-22.15 Tutto molto bello P 14.50-17.20-19.50-22.25 Sex Tape - Finiti in rete P 14.00-16.50-19.40 Perez. P 22.30 Pongo - Il cane milionario P 14.50-17.20 Sin City - Una donna per cui uccidere P 19.50-22.25 L’incredibile storia di Winter il delfino 2 P 14.30 Annabelle P 17.10-20.00-22.25 Lucy P 14.20-16.50-19.10-21.30 Maze runner - Il labirinto V.M. 14 P 14.10-17.00-19.45-22.30 Boxtrolls - Le scatole magiche P 14.30-17.15 I due volti di Gennaio P 19.50-22.10 Tartarughe Ninja P 14.20-17.00 Amore, Cucina e Curry P 19.25-22.10 Fratelli unici P 14.50-17.20-19.50-22.20 PIANEZZA POLITEAMA 01191.01.433. Fratelli unici 21.00 CONDOVE CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. Maze runner - Il labirinto V.M. 14 21.15 Teatri 21.00 LUMIERE 01196.82.088. Amore, Cucina e Curry The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 Maze runner - Il labirinto V.M. 14 Il giovane favoloso 17.30-20.15-22.30 17.50-20.10-22.30 17.30-20.20-22.30 17.30-21.00 ANIME NERE ···· Drammatico. Regia di Francesco Munzi. con Marco Leonardi e Peppino Mazzotta. Durata: 103 minuti. La storia di una famiglia criminale calabrese tra Olanda, Milano e Aspromonte. Dall’autore de «Il resto della notte». AMORE, CUCINA E CURRY ··· Commedia. Regia di Lasse Hallström, con Helen Mirren e Om Puri. Durata: 122’. La famiglia Kadam di Mumbai apre un ristorante indiano in un paesino francese, poco distante c’è il locale di una chef famosa. CLASS ENEMY ···· Drammatico. Regia di Rok Bicek. Durata: 112 minuti. In una scuola slovena una ragazza si suicida: i compagni di classe incolpano del gesto il nuovo professore, rigido e severo. FRATELLI UNICI ··· Commedia. Regia di Alessio Maria Federici, con Raoul Bova e Luca Argentero. Durata: 89 minuti. A causa di un incidente, il manager Pietro perde la memoria: lo assisterà il fratello Francesco, eterno Peter Pan. I DUE VOLTI DI GENNAIO ··· Azione. Regia di Hossein Amini, con Viggo Mortensen e Kirsten Dunst. Durata: 96 minuti. Dal romanzo di Patricia Highsmith, il viaggio in Europa di una coppia di americani: lui è in fuga, braccato da un detective. Opera prima dello sceneggiatore di «Drive». IL GIOVANE FAVOLOSO ···· Biografico. Regia di Mario Martone, con Elio Germano e Isabella Ragonese. Durata: 137 minuti. L’autore di «Noi credevamo» ricostruisce la vita di Giacomo Leopardi. JOE Cinema: Torino e altre visioni CECCHI POINT via A. Cecchi 17, tel. 34756.46.645. Riposo LUCY CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. Riposo MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Colpa delle stelle 21.00 VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo PINEROLO 21.30 A CURA DI Daniele Cavalla ··· Drammatico. Regia di David Gordon Green, con Nicolas Cage e Tye Sheridan. Durata: 102’. Nella vita del ruvido Joe Ransom entra un ragazzino in difficoltà. Dall’autore di «George Washington». Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia AVIGLIANA BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· HOLLYWOOD 0121201.142. Tutto molto bello 21.00 MULTISALA 0121393.905. Annabelle Italia 200 P 21.00 The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 Italia 500 P 21.00 RITZ 0121374.957. I due volti di Gennaio 21.00 PIOSSASCO IL MULINO - UNIVERSITY FRIENDLY 01190.41.984. Amore, Cucina e Curry 21.15 SAN MAURO TORINESE GOBETTI via dei Martiri della Libertà 17, tel. 01103.75.408. Il giovane favoloso P 21.15 SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 Sala 1 21.10 Maze runner - Il labirinto V.M. 14 Sala 2 21.20 Annabelle Sala 3 21.30 VALPERGA AMBRA 0124617.122. The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 Uno Amore, Cucina e Curry Due 21.30 21.30 VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Amore, Cucina e Curry P I nostri ragazzi P L’incredibile storia di Winter il delfino 2 P The Equalizer - Il vendicatore V.M. 14 P Boxtrolls - Le scatole magiche P Tutto molto bello P I nostri ragazzi P 20.15 17.45-22.30 17.30 20.00-22.30 17.45 22.30 20.15 VINOVO AUDITORIUM DIGITAL 01196.51.181. Jersey Boys 21.00 ··· Azione. Regia di Luc Besson, con Scarlett Johansson e Morgan Freeman. Durata: 90 minuti. L’autore di «Nikita» porta sullo schermo la storia di Lucy, giovane di Taiwan trasformata in una «macchina da guerra». MAZE RUNNER ··· Thriller. Regia di Wes Ball, con Dylan O’Brien e Kaya Scodelario. Durata: 103 minuti. Il giovane Thomas si risveglia in un ascensore che quando si ferma lo lascia nella Radura, spazio aperto circondato da mura di cemento. Dal best seller di James Dashner. LA MOGLIE DEL CUOCO ··· Commedia. Regia di Anne Le Ny, con Karin Viard e Emmanuelle Devos. Durata: 91 minuti. Marithè prima aiuta Valerie a liberarsi del marito chef, poi s’invaghisce di lui. PEREZ ··· Drammatico. Regia di Edoardo De Angelis, con Luca Zingaretti e Marco D’Amore. Durata: 94 minuti. Nella tormentata esistenza di Perez, avvocato a Napoli, irrompe l’amore della figlia per un giovane camorrista. PICCOLE CREPE, GROSSI GUAI ··· Commedia. Regia di Pierre Salvadori. con Catherine Deneuve e Gustave Kervern. Durata: 91 minuti. Antoine è un musicista che diventa portiere del palazzo dove vive l’inquieta Matilde. IL REGNO D’INVERNO ···· Drammatico. Regia di Nuri Bilge Ceylan. Durata: 196’. La storia di Aydin, ricco abitante in un sperduto paesino turco. Palma d’Oro a Cannes. THE EQUALIZER ··· Azione. Regia di Antoine Fuqua, con Denzel Washington. Durata: 131 minuti. Ritiratosi a vita privata, l’ex agente speciale Robert McCall prende le difese di una giovane prostituta slava. Dall’autore di «Training day». TUTTO PUO’ CAMBIARE ··· Commedia drammatica. Regia di John Carney, con Keira Knightley e Mark Ruffalo. Durata: 104 minuti. Greta e Dave, fidanzati e cantautori, si trasferiscono a New York in cerca di fortuna: la fama incrina il loro rapporto. Dal cineasta di «Once». UNA PROMESSA ··· Sentimentale. Regia di Patrice Leconte, con Rebecca Hall e Alan Rickman. Durata: 98 minuti. Nella Germania del 1912 un giovane diventa segretario personale del datore di lavoro: s’innamorerà della moglie. Dall’autore de «L’uomo del treno». del 20 ottobre 2014 AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, tel. 011 81.93.529. Sabato 25 ore 21 e domenica 26 ore 16 la Compagnia ALFAFOLIES presenta l’operetta, con musica dal vivo Al Cavallino Biancodi Benatsky-Stoltz e laregiadiAugustoGrilli.Giovedì30ore21.30 Cabaret di Zelig lab on the road. Domenica 2novembreperlastagionededicataaibambini la Compagnia Marionettegrilli presenta Gianduja e la farina magicaspettacolo di burattini di e con Marco Grilli ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. Oggi ore 18 al Teatro Erba lezione di prova gratuita per il corso di avvicinamento della Scuola di Teatro, su prenotazione al 011.661.84.04. Si prenota per audizione Scuola di Teatro (Corso di avvicinamento) aln.011.661.84.04.Sonoin venditaibiglietti per The best of musical -Concert Show livein scena dal 4 al 9 novembre AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653. Le Domeniche dell’Auditorium. Trio d’archi Alessandro Milani violino, Luca Ranieriviola,PierpaoloTosovioloncello.Musiche di Haydn, Schubert, Beethoven. Domenica 26. Ore 10.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano6,tel.800.235.333.DomaniFalstaff da W. Shakespeare, con Giuseppe Battiston, adattamento e regia Andrea De Rosa, FondazionedelTeatroStabilediTorino,EmiliaRo- magna Teatro Fondazione. Prosegue in biglietteria e on-line la vendita degli abbonamenti e biglietti stagione Teatro Stabile, abbonamenti e biglietti Torinodanza CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Stagione 2014/2015 “Teatrointre - Un teatro per tutti”: Sabato ore 16.30 e ore 21 Teatro BiondoStabilediPalermopresentaTrefavoleper un addio, scritto e diretto da Emma Dante; Ore 15.30 Cucina teatrale laboratorio a cura dei Cuochivolanti. Domenica ore 16.30 Fondazione TRG onlus presenta Aquarium. Venerdì 31 “Festeggia Halloween con noi!”: dalle ore 20.30 giochi, laboratori e trucchi mostruosi accompagnano lo spettacolo I love Frankenstein COLOSSEO via M. Cristina 71, tel. 011 66.98.034. Mercoledì 29 e Giovedì 30 ore 21NessidieconAlessandroBergonzoni.Continualacampagnaabbonamenti2014-2015: Abb. Mito, Arcobaleno, Arco+Mito ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Oggiore18alTeatroErbalezionediprovagratuitaperilcorsodiavvicinamentodellaScuoladiTeatro,suprenotazioneal011.661.84.04. Oggi ore 10, la Compagnia Torino Spettacoli è in scena con “Troiane …2015” con Adriana Innocenti, adattamento e regia di Stefano Fiorillo. Ultima replica. Domani ore 21 serata di approfondimento dal titolo “Spettri antichiemoderninonsoloateatro”,acuradel Prof Pierpaolo Fornaro GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis, tel. 011 58.05.768. Oggi ore 18 al Teatro Erba lezione di prova gratuita per il corsodiavvicinamentodellaScuoladiTeatro,su prenotazione al 011.661.84.04. Si prenota per audizione Scuola di Teatro (Corso di avvicinamento) al n. 011.661.84.04. Sono in vendita i biglietti per “The blues dolls show” in scena dal 23 al 26 ottobre GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Domani, prima nazionale di Cyrano de Bergerac, di Edmond Rostand, diretto e interpretato da JurijFerrini,FondazionedelTeatroStabiledi Torino. Prosegue in biglietteria e on-line la vendita degli abbonamenti e biglietti stagioneTeatroStabile,abbonamentiebiglietti Torinodanza I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino 4 Dal Bolero alla Rapsodia Spagnola...Musicheperpianoforteaquattromanicon il duo pianistico Laura Beltrametti e Ennio Poggi. Mercoledì 29 ottobre, ore 16. LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. Vapore corporeoCoreografia, regiaedrammaturgiaAntonelloTudisco.Venerdì 7 e Sabato 8 novembre. LBT- LA BOTTEGA TEATRALE corso Govone 16, tel. 0161 840.796. Sono aperte le Iscrizioni ai corsi di Hip Hop Teatral Coreograficoperbambinieragazzi,aicorsiditeatroper ragazzi e adulti, Corsi di Dizione e di RecitazioneCinematograficaall’Educatoriodella Provvidenza in Corso Trento 13 a Torino all’interno dell’isola pedonale della Crocetta. Domenica 26 ore 16 per l’Undicesima Stagione di Teatro di Figura Le Figure dell’Inverno al Teatro Educatorio della ProvvidenzadiTorino,TeatrodegliAmicidiGenova presenta lo spettacolo Schiaccianoci MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel.800.235.333.Prosegueinbiglietteriaeonline la vendita degli abbonamenti e biglietti stagione Teatro Stabile, abbonamenti e bigliettiTorinodanza.Domaniiniziovendita abbonamenti Il sabato al Carignano – Speciale Over 60 solo in biglietteria via Rossini 8 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. Sabato 25 ore 21 e Domenica 26 ore 15.30 La banda degli onesti” di Age e Scarpelli, Compagnia Del Centro TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 36° Stagione Internazionale di Danza e Arti Integrate Biglietti in vendita presso i teatri Nuovo, Erba, Gioiello e Alfieri. Sono aperte le preiscrizioni a Liceo Germana Erba - Corsi di formazione professionale gratuiti OFFICINACAOSpiazzaE.Montale18A,tel.011 73.99.833.Venerdì24ore18.30:“Stalker39”, presentazione del progetto di workshop, conferenze e spettacoli per l’anniversario di Stalker Teatro. Segue aperitivo. Dal 20 ottobreal2novembredoppioworkshopcon Stalker Teatro e Marigia Maggipinto PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI. I Concerti 2014-15: Aimez-vous Brahms? Il 23/10 e il 25/10 ore 20.30, concerti con l’Orchestra delRegioegrandisolistidirettidaG.Noseda. Musiche di J. Brahms PICCOLOTEATROPEREMPRUNER-Grugliasco, tel. 011 787.780. Celia Carli,ornitologaCompagnia Viartisti. Mercoledì 22. Ore 11 SALA TEATRO MURIALDO piazza Chiesa dellaSalute17/b,tel.01122.15.161.Ilmedicodei pazzidi E. Scarpetta, Gruppo Patch Adams. Sabato 25. Ore 21 SOLFERINOpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. Oggi ore 18 al Teatro Erba lezione di prova gratuitaperilcorsodiavvicinamentodellaScuoladiTeatro,suprenotazioneal011.661.84.04. Per Mezzogiorno a Teatro, dal 3 a 7 novembre in scena “BAMBOLA” scritto e diretto da Stefano Fiorillo, con Micol Damilano TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011 338.698. Aperte l’iscrizione Scuola di recitazione – teatro fisico, tecniche di immedesimazione, recitazione, dizione, com- media dell’arte e improvvisazione. Corso di dizione ed uso della voce - eliminare cadenzedialettalie/odifettidipronuncia,controllonell’usodellavoceedunamaggioreefficacia espressiva TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808.Domenicamattinateatro– il26ottobre alle ore 11.00 Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani in “Il re pescatore” TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6. Venerdì 24 ore 21 Deux hommes jonglaient dans leur tetedi e con Roland Auzet e Jerome Thomas con la supervisione di Mathurin Bolze / Armo - Cie Jerome Thomas TEATROBARETTIviaBaretti4,tel.011655.187. Un letto fra le lenticchiecon Marina Bassani eLasignoradelleletterediAlanBennett.Mercoledì 22. Ore 21 TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese, tel. 011 80.28.456. Santibriganti Teatro presentaStagione2014/2015“Sogniduricome pietre” apertura 25 ottobre con Bebo Storti e Fabrizio Coniglio in “Il testimone” TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria,tel.01142.41.124.cosìèseviparediLuigi Pirandello. Giovedì 30 ottobre. Ore 21 TEATRO GOBETTI via M. Libertà 17 - S. Mauro Torinese, tel. 347 25.47.687. Famiglia Strom- boliCompagniaIlgattointascadieregiaGuido Ruffa. Con Roberta Alzati, Simone Barba, Maurizio Beldì, Gabriele Bocchio, Francesca Diana, Roberto Mele, Umberto Fares, GiovanniLavino,RiccardoMartinengo,Alessandra Prono. Giovedì 23. Ore 21 TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338 87.06.798. Sabato 25 ore 21 e Domenica 26 ore 16, Inaugurazione della nuova stagione2014/15 “BarrieraDanza”presentazione delcartellone“GranGalàdiStelledelloSpettacolo” TEATROREGIO.Stagioned’Opera2014-2015. Domani ore 20 e fino al 28/10: Otello, dramma lirico di G. Verdi. G. Noseda direttore. RegiadiW.Sutcliffe.OrchestraeCorodelTeatro Regio. Nuovo allestimento TEATRO SAN PAOLO via Berton 1.. Evviva il varietàdi e con Margherita Fumero. Compagnia Gipsy musical academy. Venerdì 24 e sabato 25. Ore 20.50 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Rassegna lirica: “Turandot” (8/11). “Cenerentola” (13/12). “Coppelia” (17/1/15, balletto). Rassegna di prosa: “Puzzle” (21/11); “Le ho mai raccontato del vento del nord” (19/12); TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011 51.76.246.UnioneMusicale.FestivalBeethoven. Martedì 21. Ore 20. Info 0115669811 1 LA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2014 Il tempo Soleggiato e mite fino a domani, nubi irregolari su Tirreno e pianure del Nord IN EUROPA Il Sole LE PREVISIONI DI OGGI SITUAZIONE NORD CENTRO SUD Inizia ad attenuarsi l’influenza dell’alta pressione africana e si accentua l’afflusso di aria umida marina verso le zone tirreniche. Nel contempo un fronte di aria più fredda si avvicina all’arco alpino e lo valicherà domani sera portando un rinforzo dei venti e un calo delle temperature. Soleggiato tra velature sulle zone alpine e Valle d’Aosta, irregolarmente nuvoloso sulle pianure e sulla Liguria, specie al mattino per nubi basse; in giornata maggiori schiarite, tra foschie e addensamenti su pianure piemontesi, emiliane e sulla Liguria. Sulla Toscana parzialmente o irregolarmente nuvoloso, specie al mattino, con qualche goccia di pioggia sulle zone settentrionali; nubi in diradamento e passaggio a condizioni abbastanza soleggiate tra foschie e addensamenti. Altrove in gran parte soleggiato tra velature. In gran parte soleggiato con qualche addensamento lungo le zone tirreniche al primo mattino. Sulla Sicilia addensamenti sulle zone interne nelle ore diurne, specie sui rilievi. Venti deboli tra nord e nord-ovest con mari calmi o poco mossi. Culmina alle ore 12.55 Sorge alle ore 7.26 Irregolarmente nuvoloso sulle zone nord-occidentali europee con piogge e rovesci sul nord della Francia, isole britanniche, Germania, Norvegia, Svezia e sui paesi baltici, in parte neve sulla Russia. Più sole sulla Penisola iberica e tra Balcani e Mar Nero. Tramonta alle ore 18.23 LUNA NUOVA La Luna Si leva Cala alle ore alle ore 16.39 3.59 23-ott SOLE NUVOLOSO POCO NUVOLOSO COPERTO DOMANI VARIABILE Tempo .63 . PIOGGIA DEBOLE-MODERATA PIOGGIA INTENSA TEMPORALE VENTO NEVE NEBBIA MARE CALMO POCO MOSSO MARE MOSSO MARE AGITATO Le precipitazioni attese oggi LA TENDENZA DELLE TEMPERATURE In lieve calo, specie sulle zone centrali tirreniche. Trento 14 23 Aosta 14 24 Torino 15 23 Milano 16 22 Genova 18 22 Trieste 16 23 Venezia 17 22 Bologna 17 24 Firenze 16 25 ona Perugia 14 24 Nubi in addensamento al Nord, specie su NordEst, e sul Tirreno; qualche rovescio in serata sul Triveneto. 15 DEBOLI L‘ 16 Roma 17 27 DOPODOMANI 12 23 FORTI MOLTO FORTI Foggia 15 26 Vigilanza meteo di oggi e domani Bari 14 24 Napoli 19 26 Alghero 15 28 MODERATE Qualche piovasco tra Spezzino e Garfagnana. Potenza 10 21 Cagliari 17 28 Catanzaro 13 25 Palermo 20 27 Reggio Calabria 17 28 Catania 18 28 Soleggiato e ventoso al Centro-Nord, variabilità con rovesci lungo l’Adriatico, in accentuazione sulla Puglia. Più fresco. ALGERI ANKARA BAGHDAD BANGKOK BEIRUT BOMBAY BRASILIA BUENOS AIRES CALGARY CARACAS CASABLANCA CHICAGO CITTÀ DEL CAPO CITTÀ DEL MESSICO DAKAR DUBAI FILADELFIA GERUSALEMME HONG KONG IL CAIRO JOHANNESBURG KINSHASA LA MECCA L'AVANA LOS ANGELES MANILA MELBOURNE MIAMI MONTREAL NAIROBI NEW YORK NUOVA DELHI PECHINO SHANGHAI SINGAPORE TOKYO WASHINGTON MIN ˚C MAX ˚C OGGI 16 -1 26 26 20 26 23 9 3 25 20 6 15 13 27 29 4 14 26 21 15 23 27 21 17 26 9 23 0 16 5 20 8 20 27 16 7 32 14 30 33 25 36 34 23 23 31 31 16 27 24 31 36 16 19 32 28 28 31 38 30 24 33 29 30 10 27 15 32 16 24 33 22 18 MODERATA ELEVATA ESTREMA A cura di www.nimbus.it Centimetri-LA STAMPA Lunedì Che tempo farà Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa CITTÀ NESSUNA Nessuna situazione di allerta. CITTÀ AMSTERDAM ATENE BARCELLONA BELGRADO BERLIN BERNA BRATISLAVA BRUSSELS BUCAREST BUDAPEST COPENHAGEN DUBLIN EDIMBURGO HELSINKI ISTANBUL LISBONA LONDRA LUBIANA MADRID MOSCA OSLO PARIGI PODGORICA PRAGA REYKJAVIK ROMA SARAJEVO S. PIETROBURGO SOFIA STOCCOLMA TALLINN TIRANA VARSAVIA VIENNA VILNIUS ZAGABRIA MIN ˚C MAX ˚C OGGI 13 11 18 9 14 12 10 11 8 9 12 10 10 8 7 17 10 13 13 -1 11 14 12 13 4 17 7 0 7 10 9 12 12 12 11 12 16 24 26 22 15 23 22 17 19 22 14 12 11 10 18 31 15 22 25 2 13 18 23 18 5 27 23 3 22 11 11 24 19 22 13 23 Nubifragi alluvionali e caldo anomalo lasciano il posto a venti da Nord-Ovest LUCA MERCALLI L’ anticiclone nord-africano che ha portato caldo anomalo nel weekend da domani cederà, permettendo un primo arrivo di aria fredda da Nord-Ovest. Le regioni nord-occidentali resteranno al riparo delle Alpi, con forti venti di föhn e ampie schiarite, mentre rovesci si attiveranno prima al Nord-Est (neve in calo anche sotto i 1500 m), poi sull’Adriatico mercoledì; impetuose burrasche, specie intorno a Sardegna e Corsica, e temperature in calo di una decina di gradi verso valori nella norma di questo periodo o leggermente inferiori. Dopo l’alluvione del 9-10 ottobre a Genova il maltempo è proseguito con la perturbazione atlantica di lunedì 13, quando altri violenti temporali «rigeneranti» dal Golfo Ligure si sono estesi oltre il crinale appenninico, portando eccezionali diluvi dall’Alessandrino al Parmense: a Gavi (Alessandria) 119 mm in un’ora e 424 nella giornata, pari a quasi metà della pioggia media annua; piena di Orba, Bormida e Grue, gravi alluvionamenti dal Novese al Tortonese; il Baganza ha inondato parte di Parma con altezze d’acqua fino a 2-3 m, dopo che 200 mm di pioggia sono caduti in 6 ore sull’Appennino; frane, strade interrotte e ponti crollati in Val di Parma e Taro. Inoltre, tornado con distruzione di edifici e tetti a Ostiglia (Mantova), grandine sul Garda veronese, alberi sradicati nel Padovano. Martedì 14, nubifragi alluvionali in Maremma, già duramente colpita nel novembre 2012: massimo di 143 mm a Sorano, caduti in gran parte in 4 ore, straripamento dei fiumi Elsa e Albegna, due vittime in un’auto travolta dall’esondazione del Fosso Sgrilla tra Albinia e Manciano. La notte seguente è toccato a Trieste: scroscio da 109 mm in 3 ore, secondo per intensità solo ai 123 mm del 28 settembre 1926, inondazione di strade ed edifici, crollo di un terrapieno su una casa con una vittima a Muggia, 10 cm di grandine a Basovizza. Ancora forti piogge sulle Alpi Apuane tra giovedì 16 e venerdì 17, poi l’anticiclone subtropicale ha riportato il sereno, salvo nubi basse in Valpadana, Liguria e Toscana. Ancora caldo estivo: 29°C a Roma e 36,3°C a Misilimeri (Palermo) martedì 14; 28°C a Forlì venerdì 17 (föhn appenninico) e tra sabato e ieri l’isoterma 0°C è balzata a 4500 m sulle Alpi, come poche volte era accaduto la scorsa estate! In Pianura Padana, nonostante le foschie, massime di 24-26°C, circa 8°C sopra media. IN ABBINAMENTO CON IL SETTIMANALE GRAZIA, SOLO ED ESCLUSIVAMENTE AL SABATO, NELLE PROVINCE DI AOSTA, IMPERIA E SAVONA. IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE € 1,70 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE: € 1,20 CON «PRIMO PIANO MOLISE», «LA VOCE DI MANTOVA»; € 1,30 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», «NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO», € 1,50 CON IL CORRIERE MERCANTILE», «LA GAZZETTA DEL LUNEDÌ». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00 1 234567 9A BCCBDE5 9AF LA STAMPA
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