* In edicola con La Stampa * R W LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 LUNEDÌ 10 MARZO 2014 • ANNO 148 N. 68 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it Madre uccide le tre figlie: ero disperata Travolta mentre scia, muore a 3 anni Lecco, la donna ha tentato il suicidio. Pochi mesi fa il marito l’aveva lasciata: l’ipotesi vendetta Colonnello e Rizzato A PAGINA 15 A Gressoney stava LE VITE DEBOLI facendo lezione DEI GENITORI con un maestro E L Un 16enne ha uale cieco impulso di saltato un dosso ferocia potrà mai spingere una madre a investendola prendere un coltello LENA INTERVISTA “Si tolga lo skipass agli indisciplinati” OEWENTHAL Il presidente dei pisteur: «Ma noi non abbiamo il potere per intervenire» Q CONTINUA A PAGINA 30 Da sinistra: Simona, Sidni e Kesi Busca e Sergi A PAG. 14 Cristian Pellissier A PAGINA 14 La pista del Weissmatten Nel cdm di mercoledì tagli alle tasse per 10 miliardi. Il magistrato Cantone a capo dell’autorità anti-corruzione Quattro passaporti falsi È duello tra Renzi e la Cgil Giallo malese “L’aereo si è disintegrato Camusso minaccia lo sciopero. La replica: ce ne faremo una ragione in volo” Resta il mistero sulla scomparsa dell’aereo della Malaysia Airlines con 239 persone a bordo. Kuala Lumpur ha aperto un’inchiesta in collaborazione col l’Fbi e privilegia l’ipotesi della «disintegrazione in volo», non escludendo alcuna pista, compresa quella del terrorismo. Erano quattro i passeggeri con passaporti falsi. Sala e Ursic ALLE PAG. 8 E 9 1 ABRUZZO COSÌ MATTEO Il candidato Pd RISCHIA LA PALUDE PAOLO BARONI T ra taglio dell’Irap e taglio dell’Irpef il governo ancora non decide. E’ vero che mancano ancora diverse ore al consiglio dei ministri di dopodomani ma sul tavolo del premier, in questi ultimi giorni, sono più i problemi che si sono addensati che le soluzioni. Compresa la minaccia di sciopero annunciata ieri dalla Cgil. sotto processo D’Alfonso e il caso mazzette: assolto ma ora va in Appello Servizio A PAGINA 4 Renzi dal palco del programma «Che tempo che fa» ribadisce che mercoledì nel Consiglio dei ministri «per la prima volta si abbassano le tasse». Via anche alla ristrutturazione delle scuole: «Mettiamo 10 miliardi di euro in tre anni». E alla Cgil, che lo attacca e minaccia lo sciopero, replica: ce ne faremo una ragione. DA PAG. 2 A PAG. 5 1 L’ITALICUM E LA PARITÀ DI GENERE Legge elettorale oggi alla Camera Il difficile accordo sulle quote rosa Il premier: serve una soluzione che vada bene a tutti L’ostacolo è Forza Italia, Brunetta: c’è poco tempo Magri e Schianchi ALLE PAGINE 4 E 5 IL RAPPORTO TRA LE NUOVE GENERAZIONI E BRUXELLES: SI PARTE DALL’UNGHERIA CHE GUARDA A EST Europa, viaggio tra i giovani prima del voto Quelle terre dei fuochi dimenticate GUIDO RUOTOLO CONTINUA A PAGINA 3 INVIATO A REGGIO CALABRIA L FRANCESCA PACI /INSTAGRAM@FRAPAC a Terra dei fuochi qui in Calabria ha un altare dove sacrifica i suoi figli. Anzi è una strada, via Matteotti, di Africo Nuovo, Locride, abitata da 52 famiglie, circa 170 persone. Un sopravvissuto, Antonio Pratticò, dieci anni fa ha perso una sorella per un tumore. E da allora ha iniziato a cercare di capire. «In dieci anni ho censito in via Matteotti 21 decessi per tumori e 15 malati in terapia. Delle 52 abitazioni 25 sono state costruite con mattoni di tufo, l’altra metà con il cemento. Purtroppo solo a febbraio si sono registrati cinque nuovi casi». Non è un perditempo ossessionato da un nemico che non c’è, Antonio Pratticò. Paci A PAGINA 7 CONTINUA A PAGINA 10 IL NUOVO PD SI SCOPRE GARANTISTA MATTIA FELTRI L’ ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, ha vinto le primarie del Partito democratico abruzzese, di cui è stato segretario, e sarà candidato alla presidenza della Regione. L’altra particolarità di D’Alfonso è che è in attesa del processo d’appello dopo essere stato assolto in primo grado per i suoi rapporti con il costruttore Carlo Toto. CONTINUA A PAGINA 30 REPORTAGE Sei giovani ungheresi, volti di un Paese dove le nuove generazioni disertano la politica o votano a destra Battuta la Fiorentina: +14 sulla Roma. Cori e striscioni vergognosi allo Stadium. Toro ko con l’Inter La Juve dei record ha mezzo scudetto in tasca GIGI GARANZINI T ra un record e l’altro, la Juve ha praticamente vinto il suo terzo campionato consecutivo. Manca il riscontro aritmetico, ma la mezza ammissione di Conte – scudetto al 50% - compensa ampiamente il sigillo ufficiale che non tarderà peraltro più di qualche settimana. Tant’è vero che sin da domani l’attenzione si sposta all’Europa, prima sull’ l’impresa poco meno che disperata del Milan sul campo dell’Atletico Madrid, poi sul replay continentale di Juventus-Fiorentina con il contorno del Napoli impegnato ad Oporto. A mandare in archivio la pratica era bastata la vittoria bianconera, per quanto più sofferta del previsto, all’ora di pranzo. Vittoria casalinga consecutiva numero 14, eguagliato il primato del Torino ’76 che quell’anno vinse lo scudetto pareggiando proprio l’ultima con il Cesena, nel giorno del trionfo. Poi all’ora di cena è arrivata la sconfitta della Roma a Napoli. CONTINUA A PAGINA 37 2 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 U GOVERNO I NODI DA SCIOGLIERE Ha detto Deciso Renzi ostenta ottimismo sul raggiungimento degli obiettivi Scuola Rapporto deficit/Pil Spendiamo 10 miliardi di euro in tre anni per mettere in piedi le scuole Questa è la priorità Il rapporto del 3 per cento è una norma antiquata, ma che rispetteremo finché non sarà cambiata Sottosegretari inquisiti Legge elettorale Io contesto che l’avviso di garanzia in quanto tale sia immediatamente segno di colpevolezza Impedisce le larghe intese ed è a un passo dal traguardo Si chiude al massimo martedì mattina “I sindacati contro? Ce ne faremo una ragione” Renzi: “Da mercoledì via dieci miliardi di tasse” FABIO MARTINI ROMA Un Renzi «carico» e anti-consociativo come non si vedeva da mesi ha surriscaldato il pubblico di “Che tempo che fa” (ripetuti applausi a scena aperta), ha fatto dire alla Littizzetto che «tornerà da Papa», ma soprattutto ha detto chiaro e tondo che il prossimo Consiglio dei ministri varerà il più importante taglio fiscale degli ultimi anni: «Mercoledì per la prima volta si abbassano le tasse. Non ci crede nessuno? Lo vediamo». E ribadendo che si tratterà di un taglio di 10 miliardi, ha attaccato: «Trovo abbastanza imbarazzante che per anni si sono aumentare le tasse, ora che si stanno abbassando sono iniziate le polemiche “le abbassi agli altri e non a me”». E ha fatto capire come intende sciogliere l’enigma del cuneo fiscale: «Oggi la priorità è garantire competitività al sistema Paese cambiando il modello di business, e dire alle famiglie che guadagnano meno di 1500 euro al mese e non ce la fanno che se si riesce a dare loro qualche decina di euro al mese in più quei soldi vanno non nel risparmio ma nel circuito economico». In altre parole, gran parte dei 10 miliardi di taglio del cuneo fiscale, forse tutti, andranno ad alleviare «Cgil, Cisl e Uil inizino a fare la loro parte: mettano online tutte le spese che hanno» l’Irpef delle famiglie con un reddito medio-basso, mentre le imprese dovrebbero essere premiate con sgravi di varia natura, con un «fisco amico» e con la restituzione dei debiti vantati con la Pubblica amministrazione. Una scelta che, se confermata, troverà l’appoggio dei sindacati e forse anche per questo motivo Renzi mostra in- Personaggio GUIDO RUOTOLO ROMA n intellettuale, un analista, un profondo conoscitore della realtà criminale italiana e della dottrina, della giurisprudenza. È tutto questo il magistrato Raffaele Cantone, che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha nominato (con tre giorni di anticipo) nuovo responsabile dell’Anticorruzione. «Mercoledì Raffaele Cantone sarà indicato capo dell’Autorità contro la corruzione», ha annunciato il premier a «Che tempo che fa» su Rai 3. «Cantone è un giudice in prima linea contro la camorra: lo proporrò come riferimento contro la corruzione». Naturalmente nel medagliere di raffaele Cantone ci sono i Casalesi. Senza di lui, ma come del resto, e legittimamente, senza altri U Franceschini Condizionibuone marestaricoverato 1 Il decorso clinico succes- sivo alle terapie cui è stato sottoposto Dario Franceschini «è regolare e prosegue in modo favorevole». Lo afferma il bollettino medico emesso sulle condizioni del ministro dei Beni Culturali dall’ospedale di Udine. «Il paziente - prosegue il bollettino - ha risposto positivamente alle terapie e ha trascorso una notte serena. Resterà degente alcuni giorni nella struttura di Cardiologia. Attualmente il Ministro è di buon umore e ringrazia coloro che gli hanno fatto sentire la partecipazione attraverso messaggi e contatti». Il ministro ha chiesto agli amici di ridurre le visite per non intralciare il lavoro dell’ospedale. MAURIZIO DEGL’INNOCENTI/ANSA sofferenza per le critiche preventive della Cgil: «Avremo i sindacati contro? Ce ne faremo una ragione». Con l’aggiunta di un affondo molto incisivo: «I sindacati devono iniziare a mettere on line tutte le spese che hanno, come gli altri». Un Renzi anti-corporativo come lo era anni fa: «Ascoltiamo Confindustria, ascoltiamo i sindacati. Ma cosa dobbiamo fare lo sappiamo: lo faremo non pensando alle associazioni di categoria ma alle famiglie e alle imprese». E, sul filo delle domande di Fabio Fazio, una raffica di risposte significative. Mettere le date ai vari impegni? «E’ un rischio pazzesco, ma come diceva Walt Disney, questa è la differenza tra sogno e progetto». Il governo Renzi può fallire? «Piaccia o non piaccia si è capito che siamo messi all’ultima chance e che la politica o cambia se stessa o l’antipolitica ci porta via tutti. Io rischio l’osso del collo», «in tanti mi dicono che io sono visto co- me un acrobata, con la gente che dice, “vediamo se casca anche questo”. Ma sul filo non c’è la persona fisica di Matteo Renzi, c’è un intero Paese». Sui temi di stretta attualità, gli spunti più interessanti. Sulla parità di genere («se si trova una soluzione concordata bene, noi del Pd la facciamo comunque, ma questo tema non «I Cinque Stelle perché non ci aiutano ad abolire il Senato e le Province?» si afferma con un principio legislativo») e sul giustizialismo («Contesto fortemente che l’avviso garanzia in quanto tale sia immediatamente segno di colpevolezza. Con questo atteggiamento perdiamo il rispetto del principio costituzionale». E fedele alla sua narrazione e alla sua retorica ci ha tenuto a ribadire che «a palaz- «Gomorra» Il magistrato Cantone a capo dell’Autorità contro la corruzione magistrati e forze di polizia, lo Stato non sarebbe riuscito a sconfiggere l’ala militare dei «corleonesi» di Gomorra. Cantone, però, è qualcosa in più, un po’ come (lo) è (stato) lo scrittore Roberto Saviano: un magistrato in grado di saper uscire fuori da un’aula di un Tribunale o di un ufficio di Procura e spiegare all’opinione pubblica così questa belva feroce, la camorra che un po’ si è fatta Stato. Scrittore, editorialista (del Mattino di Napoli), Raffaele Cantone è stato in questi ultimi anni una «riserva» utilizzata dalle istituzioni e dalla politica per tradurre il suo sapere tec- nico, la sua conoscenza delle dinamiche criminali e devianze sociali in progetto, in articolati di legge. Non è un caso che il premier Enrico Letta lo aveva nominato nella task force di Palazzo Chigi - insieme ad altri magistrati (come il calabrese Nicola Gratteri) e funzionari dello Stato - per elaborare una strategia contro il crimine organizzato. Alla vigilia delle ultime politiche, il suo nome circolava con insistenza come capolista del Pd a Napoli, in Campania. E anche come possibile ministro di Giustizia nel nuovo governo che si è dato poco insediato. Ma la sua carriera, naturalmen- zo Chigi ci sono dei sindaci, non politici vecchio stile». Ha annunciato che mercoledì Raffaele Cantone sarà indicato capo dell’Autorità contro la corruzione». E si è capito che con Susanna Camusso il rapporto resta difficile. A Fazio che gli ricordava una recente battuta delle leader della Cgil («attorno a Renzi c’è culto della personalità»), il presidente del Consiglio ha sorriso: «Si tratta di una delle cose più carine degli ultimi anni...». Ha preso di mira i Cinque Stelle: «perché non ci aiutano ad abolire il Senato e le Province? Ci tocca cambiare l’Italia anche per loro». Arriverà l’assegno di disoccupazione universale, ma «al disoccupato dò il contributo ma lui non sta a casa o al bar ma mi da una mano per le cose che servono. Ti do una mano e tu mi dai una mano ad aiutarti». La regola del 3% sul deficit/Pil è «una norma concettualmente antiquata ormai, ma noi la rispetteremo». Raffaele Cantone ha condotto le inchieste contro il clan dei Casalesi te, è stata finora tutta interna alla magistratura. Prima in procura, poi alla Distrettuale antimafia di Napoli fino al 2007. Finiti i processi contro i Casalesi, anche lui si è ritrovato nella «black list» dei boss insieme allo scrittore Roberto Saviano e alla giornalista Rosaria Capacchione. Una vita blindata, dalla parte dello Stato. Renzi parla di lui come di una delle persone più adatte al ruolo che andrà a ricoprire. «Nel mondo - ha spiegato il premier - siamo percepiti come un Paese corrotto. Per prima cosa, bisogna smettere di rubare e che chi ruba paghi. Ma c’è un passaggio ulteriore: se l’autorità anticorruzione prevista da Monti parte, nei ranking internazionali l’Italia recupera 10 posizioni. Ma c’è bisogno di persone valide». LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Primo Piano .3 . Retroscena PAOLO BARONI ROMA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA l pacchetto di misure choc per rilanciare l’economia deve ancora prendere forma e, come per le riforme istituzionali, incombe il rischio-pantano. Troppe richieste, tante posizioni contrapposte, e poche risorse disponibili per poter varare il tanto atteso choc all’economia. Gli ostacoli che Renzi deve affrontare sono essenzialmente quattro: le risorse necessarie a finanziare le nuove misure, le istanze contrapposte delle parti sociali, le divisioni all’interno del governo, i vincoli dell’Europa. I Il nodo delle risorse Per ridurre le tasse il governo è da giorni alla ricerca di 10 miliardi di euro per realizzate quel «taglio mai visto delle tasse» evocato ieri da Alfano. Il programma «Impegno Italia» messo a punto da Letta negli ultimi giorni del suo governo ne assicurava già 9, ma per una ragione o per l’altra questa «copertura» ora non è solidissima: 3 miliardi arrivavano infatti dalla spending review, 3 dal rientro dei capitali e 3 dal risparmio sugli interessi. Ora Renzi ed il ministro dell’EconoCUNEO FISCALE Difficile trovare i soldi per ridurlo dopo il no dell’Europa all’uso dei fondi comunitari Susanna Camusso Giorgio Squinzi La leader della Cgil è scettica sul piano del governo per uscire dalla crisi e ha annunciato che «nel caso in cui le richieste avanzate dal sindacato non saranno accolte e si andrà in direzione contraria, siamo pronti alla mobilitazione» Il numero uno di Confindustria si aspetta un taglio dell’Irap per ridare fiato alle imprese, ma è pronto ad abbassare le richieste. Spera che il governo porti a 60 miliardi il totale dei pagamenti degli arretrati della Pubblica amministrazione Le spine di Matteo: fondi scarsi, governo diviso e i veti della Ue Sul taglio delle tasse la Cgil minaccia già lo sciopero: il governo ci deve ascoltare mia Padoan puntano ad ottenerne 5 «subito» dai risparmi di spesa, ma certamente non potranno disporre di tutte le altre entrate: il decreto sul rientro dei capitali sembra destinato a decadere e ad essere riconvertito in un più lento disegno di legge, mentre per capitalizzare il calo dei tassi - che non è detto continui - occorre aspettare ancora un po’. Per questa ragione Padoan ha ipotizzato una parte di coperture strutturali, i primi risparmi di spesa che si potranno conseguire, ed una parte di coperture transitorie, compresa la classica riallocazione di fondi già a bilancio. Il ministro pensava anche all’utilizzare di parte dei fondi europei, ma da Bruxelles è arrivato a stretto giro di posta un secco «no». La corsa al «tesoretto» La posta in palio è troppo grossa per non alimentare richieste da tutte le parti sociali. I sindacati chiedono a gran voce che il taglio vada a privilegiare lavoratori e pensionati e quindi venga fatto sull’Irpef. «Manovrando sulle detrazioni» sottolinea la Cgil, per evitare di premiare anche gli evasori. Il pressing dei sindacati non accetta sconti: «O taglia le tasse e man- il caso FLAVIA AMABILE ROMA l documento del Pd è pronto. Verrà portato nella giornata di ascolto del mondo della scuola che si terrà oggi a Roma ma entrerà poi nel consiglio dei ministri di mercoledì e ispirerà l’atteso provvedimento finale sull’edilizia scolastica del governo Renzi. Che già giovedì, ha annunciato ieri sera in tv lo tesso premier, vedrà l’archietto Renzo Piano al quale ha chiesto «una mano». Le premesse del documento dei Democrat sono le cifre drammatiche fornite nei mesi scorsi da Legambiente, da Cittadinanzattiva e dall’Ance che raccontano le scuole italiane a pezzi, dove nulla è in regola, e dove tutto andrebbe aggiustato o ricostruito. Di fronte a questo panorama il Pd ricorda anche le difficoltà burocratiche. Esistono «8 diverse fonti di finanziamento e 12 procedure attuative». I Pier Carlo Padoan Oggi il ministro del Tesoro sarà a Bruxelles e dovrebbe spiegare il piano del governo per l’economia tiene le sue promesse – ha dichiarato tare le famiglie. Le imprese si possono Angeletti della Uil - o Renzi deve am- accontentare del taglio della burocramettere di aver fallito e dimettersi». zia e di un fisco più amico. E comunque Dura anche la Cgil che ieri ha riunito il fare 50 e 50 secondo lui «non funziona». suo Direttivo e stabilito che o il governo L’ex vicepremier Alfano è per la soluaccoglie le richieste su fisco e lavoro (in zione 70% Irpef - 30% Irap. Padoan ha primis riduzione della precarietà e ri- fissato un metodo: concentrare tutto su forma degli ammortizzatori) oppure un tipo di intervento, però resta aperto partirà subito la mobilitazione. Senza sulle due opzioni. Il suo vice Morando escludere la possibilità di scioperi. Sul- ed il viceministro dello Sviluppo Calenl’altro fronte, Confindustria si aspetta da, invece, dicono «meglio l’Irap». un secco taglio dell’Irap, per ridare fiato alle imprese, ma segue con interesse I vincoli di Bruxelles anche l’idea del governo di portare a 60 A complicare le cose, come al solito, ci miliardi il totale si mette Bruxelles, dei pagamenti deRISPARMIO SUGLI INTERESSI che non solo ha pogli arretrati della il veto all’uso dei È solo sulla carta perché sto pubblica amminifondi Ue per tagliare non è sicuro che lo spread il cuneo fiscale, ma strazione. Per quecontinui a scendere sempre la scorsa setsto pressa il governo ma senza forzatimana ha puntato il re troppo, pronta forse ad accontentar- dito contro i nostri «eccessivi» squilibri si di un fifty-fifty. Soluzione che potreb- macroeconomici (debito record, crebe accontentare pure il resto del mon- scita zero e scarsa competitività). Per do imprenditoriale. Anche se Rete Im- spiegare i piani dell’Italia e cercare posprese, in realtà, punta di più sull’Irpef sibili vie d’uscita, oggi Padoan fa il suo per rilanciare i consumi. debutto a Bruxelles in occasione del vertice dell’Eurogruppo dove ci si Il governo diviso aspetta che illustri ai 28 il pacchetto di Come la pensa il premier non si è capito provvedimenti che l’Italia pensa di ancora bene. Giorni fa aveva annuncia- adottare. Bisogna vedere se questo bato il taglio del 30% dell’Irap, ieri sera in sterà a farci uscire dall’angolo. tv ha sostenuto che invece bisogna aiuTwitter @paoloxbaroni Così saranno “ristrutturate” le scuole: coinvolto anche Piano Trovati 2,5 miliardi per gli interventi sull’edilizia fino al 2016 850 Milioni Saranno a disposizione delle Regioni per accendere mutui anche per la messa in sicurezza delle scuole L’obiettivo è di «aprire almeno 5 mila cantieri in tutta Italia entro il 20142016». Le risorse - assicurano nel documento - «per aprire da subito una grande stagione di ammodernamento, ristrutturazione, messa in sicurezza delle 5.000 Cantieri Nei piani del governo c’è l’apertura di cantieri per ristrutturare o costruire nuovi istituti scuole ci sono: 1,2 miliardi non utilizzati e stanziati a vario titolo dallo Stato, 150 milioni + 300 milioni del Decreto del Fare, 850 milioni dal 2015 per mutui che accenderanno le Regioni». In totale sono due miliardi e mezzo nei prossimi due Il senatore a vita, Renzo Piano anni, in realtà due miliardi se si considera che 450 milioni sono fondi previsti già dal governo Letta. «È urgente intervenire sull’edilizia scolastica - spiega Davide Faraone, responsabile nazionale di Welfare e Scuola del partito - Il tema degli istituti va tirato fuori dal capitolo protezione civile e rimesso nel capitolo istruzione. Eliminare la burocrazia, avviare immediatamente i cantieri, è una priorità del Pd, una priorità del governo». Si punta a «creare da subito una cabina di regia unica presso la Presidenza del Consiglio, cui prendano parte Miur, Mit, Protezione Civile, e associazioni nazionali degli enti locali». Comuni e Province presenteranno i progetti da finanziare, studiati secondo i criteri concordati col Miur ma per gli interventi di minore entità, entro gli 80 mila euro, si prevede una procedura più breve: la cabina di regia individuerà direttamente scuole e dirigenti scolastici destinatari delle risorse e titolari degli interventi. «Dove le scuole possono essere ristrutturate si dovrà procedere con interventi di straordinaria manutenzione, altrimenti dove il patrimonio scolastico è irrimediabilmente compromesso, si possono prevedere permute col privato». 4 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 U LEGGE ELETTORALE LE SPINE 50% La parità Uno dei temi più caldi in discussione oggi sarà la parità di genere e l’alternanza nelle liste 8 Candidature Altro grande tema di scontro è la possibilità assai discussa - di otto candidature multiple L’Italicum Donne in protesta per l’assenza della norma sulla parità e l’alternanza di genere nella legge elettorale in discussione in Parlamento Ultima chiamata per la parità di genere Oggi l’Italicum alla Camera. Renzi apre: “Se troviamo una soluzione che va bene a tutti io sono felice” FRANCESCA SCHIANCHI ROMA In un’Aula di Montecitorio che si prevede in buona parte vestita di bianco, riprenderà stamattina alle undici la discussione sulla legge elettorale. Bianco, perché «è l’unico non colore che li contiene tutti», come spiega la deputata forzista Laura Ravetto che ha proposto alle colleghe (e ai colleghi: si pensava di indossare un indumento rosso, ma avrebbe escluso i maschi) di seguirla: tutte in abiti bianchi a ricordare la battaglia in corso per introdurre nell’Italicum una norma che garantisca la parità di genere. Battaglia che entra nella sua giornata decisiva: entro poche ore si saprà chi ha vinto e chi ha perso, dato che oggi «o al massimo domani mattina», annuncia il premier Renzi, si chiude la partita alla Camera. E’ finora il punto più problematico della riforma: perché sul riconoscimento di una pari possibilità di essere elette (e non soltanto messe in lista) s’è formato un fronte bipartisan di agguerrite parlamentari che va dalla Prestigiacomo alla Bindi passando per giovani deputate come la Moretti o la Tinagli. Hanno firmato tre Personaggio GUIDO RUOTOLO ROMA S alvo colpi di scena imprevedibili, le primarie del centro-sinistra eleggeranno Luciano D’Alfonso candidato alla presidenza della Regione Abruzzo, mentre Marco Alessandrini, figlio del giudice Emilio, ucciso da Prima Linea nel ’79, sarà il candidato a sindaco di Pescara. Sei anni dopo e senza aspettare il processo d’Appello, l’ex sindaco di Pescara, arrestato per mazzette e assolto in primo grado, ritenendo di essere stato a lungo in panchina, ha deciso di scendere in campo di nuovo, e il suo partito, il Pd di Matteo Renzi, ha approvato la sua candidatura. All’orizzonte, insomma, mentre non si è ancora spenta la polemica sui 4 sottosegretari e viceministri Pd indagati, si prospetta un bis del caso-Barracciu, la candidata alle regionali sarde costretta al ritiro all’ultimo momento. In realtà, nello stesso Pd abruzzese non tutti hanno condiviso questa scelta. Lo stesso presidente del Consiglio Renzi avrebbe voluto che si candidasse alla presidenza del- emendamenti, per ora accantonati, e un appello pubblico ai leader: ora la parola è a loro. E ieri sera Renzi, ospite a «Che tempo che fa», non ha mancato di rispondere: ricordando che nella sua carriera politica lui la parità di genere l’ha sempre applicata, e il Pd continuerà a farlo, ha ribadito però che «se troviamo una soluzione che va bene a tutti io sono felice», e comunque «non credo che la parità di genere si affermi con un principio legislativo». Il che significa che, come ha sempre detto la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi e anche chi nel Pd sta trattando, ossia il portavoce della segreteria Lorenzo Guerini, modifiche si possono fare solo con l’ok degli altri sottoscrittori dell’accordo. Tra loro, nel Nuovo centrodestra si assicura grande di- Anche Alfano si dice «molto disponibile», ma il problema resta convincere Forza Italia sponibilità («siamo molto aperti», garantisce il leader Angelino Alfano, mentre il presidente del partito Renato Schifani ricorda che «non è possibile fare finta di nulla»), ma è Forza Italia che va convinta, perché le resistenze restano forti, e le parole che si leggevano sul Mattinale di ieri, la nota politica redatta dallo staff del gruppo della Camera, erano tutt’altro che possibiliste: «Troppo comodo votare l’Italicum in direzione Pd con 111 voti a favore e poi scarciofarlo (fare come con i carciofi, rimangiarselo foglia dopo foglia)», sta scritto, «ieri il Senato, oggi le quote rosa, domani le preferenze e dopodomani le soglie. Noi non ci stiamo». Tuttavia, ieri sera i canali di confronto tra Pd e Fi risultava- Nuova grana per Renzi in Abruzzo un caso D’Alfonso Il candidato governatore del Pd è ancora sotto processo Il documento PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il TRIBUNALE ORDINARIO DI PESCARA Alla Corte di Appello di L’Aquila ATTO DI IMPUGNAZIONE Il Pubblico Ministero DICHIARA di proporre APPELLO avverso la sentenza n. 259/2013 pronunziata dal Tribunale di Pescara in composizione collegiale nel procedimento n. 8678/2007 RGNR l’11 febbraio 2013 e depositata in data 9 maggio 2013, ai sensi dell’art. 544 comma 3 c.p.p. (termine per l’appello 22 giugno 2013); nella parte in cui assolve: Luciano D’Alfonso e Guido Dezio dal reato di cui al capo a) Il documento con cui la Procura impugna l’assoluzione di Luciano D’Alfonso, candidato Pd alla presidenza della Regione Abruzzo 1 la Regione la senatrice Stefania Pezzopane (ex presidente della Provincia dell’Aquila e assessore comunale), ma la campagna elettorale di D’Alfonso, iniziata da un paio d’anni, ha visto schierarsi al suo fianco il «partito abruzzese che conta». Sei anni dopo, dunque. Il 2008 fu un anno terribile per le istituzioni (e il Pd) abruzzese. Il 14 luglio toccò al governatore dell’Abruzzo, Ottaviano Del Turco (condannato in primo grado), il 15 dicembre, al sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso (assolto in primo grado). Tutti in carcere per storie di mazzette e tangenti. Poi venne il terremoto e i nuovi scandali (questa volta targati centrodestra). C’è un passaggio del ricorso del pm Gennaro Varone contro l’assoluzione dell’ex sindaco che fa riflettere: «Tutto il processo gronda di richieste e dazioni di denaro, di torbidità delle condotte amministrative e soprattutto di deliberata opacità di quelle personali che il pm ha evidenziato non per censura morale ma perché esse sono spiegabili soltanto D’Alfonso Luciano D’Alfonso, candidato alla presidenza della Regione Abruzzo La procura ha fatto ricorso contro l’assoluzione in primo grado no sempre aperti, ma ancora nessuna decisione definitiva era presa. «C’è ancora tutta la notte per lavorarci», scherza ma non troppo Ettore Rosato, delegato d’Aula del Pd che sta a sua volta lavorando al tentativo di una mediazione. «Spero che queste ore portino consiglio a chi dovrà decidere come regolarsi», auspica la presidente della Camera, Laura Boldrini. «Giusto che le donne abbiano adeguata rappresentanza», valuta anche il presidente del Senato, Pietro Grasso. Oggi sarà chiaro se la trattativa ha portato qualche cambiamento. con la necessità di occultare illeciti». Per il pm è incomprensibile che non sia ritenuto censurabile «un sindaco che si reca in banca a versare mazzette di banconote per migliaia e migliaia di euro, o che esegua acquisti in contanti per svariate decine di migliaia di euro senza alcun prelievo da rapporti bancari». Ma, come si sa, questo è il politico «capace di vivere a costo zero» (dixit pm Varone), anche se per i giudici che l’hanno assolto, le migliaia di euro avute in regalo dall’imprenditore Carlo Toto, «avrebbero spiegazioni nei rapporti personali pregressi (datati) e costituirebbero, conseguentemente, mere donazioni in spirito di amicizia». Un po’ Scajola (assolto anche lui, per la casa al Colosseo pagata a sua insaputa e si può immaginare per spirito di amicizia), un po’ Nicola Cosentino (per la capacità di relazioni col territorio). D’Alfonso dovrà adesso vedersela con il candidato dei 5 Stelle e un’opinione pubblica che mal digerisce che un sindaco possa avere in regalo da un imprenditore che vince un appalto comunale per i parcheggi a pagamento (poi revocato), «voli, innumerevoli e costosi per decine di migliaia di euro che i Toto hanno offerto a D’Alfonso e ai suoi famigliari. E le vacanze diverse e costose con pagamento di viaggio, vitto e alloggio». Da Mauritius a Londra, dalla Svizzera a Malta, a Venezia e Santiago de Compostela. LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Primo Piano .5 . Ha detto Intervista Camere con vista CARLO BERTINI Il patto UGO MAGRI ROMA «I cambiamenti sono stati sempre condivisi E Berlusconi ha rispettato tutto» «In principio era lo spagnolo...». Perdoni, presidente Brunetta, ma la domanda in realtà era un’altra: perché Forza Italia si mostra così ostinatamente refrattaria sulla parità di genere? Paragoni pesanti «Mi lasci spiegare, e si capirà perché torno indietro di qualche mese». «Un accordo limpido e nobile, più di quanto fu il compromesso storico» Prego, allora. «Berlusconi e Renzi si erano originariamente intesi sul sistema a un turno unico che c’è in Spagna: proporzionale, d’accordo, ma con piccole circoscrizioni e sbarramenti variabili parecchio alti, che avrebbero decretato la fine dei piccoli partiti e dei loro ricatti». Poi però ci ripensarono. GIUSEPPE LAMI/ANSA «Convennero che quel sistema spagnolo, a entrambi molto gradito, forse era troppo bello, troppo maggioritario. O magari non coincideva al cento per cento con la sentenza della Corte costituzionale di cui il Capo dello Stato si faceva persuasore morale». Insomma, dallo spagnolo siete approdati all’«Italicum»... FRATELLI D’ITALIA Il congresso chiude citando il vecchio Msi Ieri a Fiuggi c’è stata la chiusura del primo congresso dei Fratelli d’Italia che, con Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, hanno rivendicato per se stessi non solo la storia di An ma anche quella del Movimento sociale italiano e di Giorgio Almirante. Gianfranco Fini non è mai stato nominato. E la leader Meloni promette: «Vogliamo un presidenzialismo, troppi governi sono nati nel laboratorio del Quirinale». 1 «Cioè a un sistema ibrido, con piccoli collegi di 5-6 candidati ma con distribuzione dei seggi a livello nazionale, recupero dei resti e turno unico». Un passo indietro? «Dal punto di vista della chiarezza, sarebbe stato meglio lo spagnolo, che non a caso rimane nel cuore tanto di Renzi quanto di Berlusconi». Ah sì? Però i due sono stati costretti a cedere sotto la pressione di Alfano e di altri partiti. «Si è scelto di procedere per approssimazioni successive. Giuste, legittime, opportune, veda lei quale aggettivo scegliere. Comunque i “numeri magici” del patto stipulato il 18 gennaio erano 5 e 35». Cinque per cento la soglia di sbarramento per i partiti che accettano di coalizzarsi, 35 Intervista JACOPO IACOBONI Sono in tanti a sostenere che il M5S stia virando a destra, anche verso la Lega, dopo l’uscita di Grillo sulle macroregioni. O forse il tentativo è parlare a un elettorato settentrionale che comprende, sì, leghisti delusi, ma anche(senonsoprattutto)ilbacinodelle astensioni e degli indecisi. Cosa ne pensa, Elisabetta Gualmini? «Credo anch’io che le cose siano più articolate; loro guardano, in maniera molto oculata, un po’ a destra un po’ a sinistra. Quello di Grillo è un calcolo elettorale molto sofisticato, in vista delle europee». Il M5S rischia di essere l’unico a sfruttare (forse un po’ anche Berlusconi) i sentimenti di critica all’Europa così diffusi nelle opinioni pubbliche. «Questo è un rischio molto grosso per il Pd, che ha quasi il problema di dover essere europeista in un contesto in cui la fiducia nelle istituzioni europee - co- Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera Brunetta: la corda è stata tirata troppo “Per l’alternanza uomo-donna resta poco tempo” quella per accedere al premio di maggioranza. «Esattamente. A questo punto, sempre su “moral suasion” del Colle, la seconda soglia venne innalzata al 37. E si introdusse il ballottaggio nel caso in cui quel 37 non venga raggiunto. Infine, il 5 di sbarramento scese al 4,5». E’ la storia di una lenta ma inesorabile ritirata... Sennonché siamo partiti dalla rappresentanza di genere. «Quasi ci siamo. L’accordo Renzi-Berlusconi si tradusse nel testo base approvato dalla Commissione affari costituzionali. Prevedeva anche la riforma del bicameralismo perfetto e quella del Titolo V per superare la legislazione concorrente tra Stato e Regioni. Ma spesso si dimentica un dettaglio importante». Quale? «Che parte politica fondante di quel testo, come ripeto scritto e vidimato dai due protagonisti, era la clausola secondo cui qualunque modifica si sarebbe potuta introdurre solo nel caso in cui entrambi fossero stati d’accordo». L’avrete pure messo nero su bianco, onorevole Brunetta. Peccato che poi la legge sia cambiata di nuovo. «Vero, su richiesta di Renzi, nel frattempo diventato presidente del Consiglio, e dietro pressione del Nuovo centrodestra. E qui s’è registrato il grande senso di responsabilità da parte del presidente Berlusconi e di Forza Italia, che hanno dato via libera a una oggettiva “deminutio” dell’Italicum, accettando di renderlo valido solo per la Camera con l’obiettivo di rasserenare gli animi». E qui, finalmente, arriviamo alla rappresentanza di genere. «Non arriviamo da nessuna parte perché, nonostante le legittime pulsioni manifestate da molti parlamentari, né il Pd né Renzi hanno tutt’ora presentato a Berlusconi richiesta di ulteriori modifiche». Grillo leghista? Gualmini: no, guarda a destra e a sinistra me ha mostrato Diamanti - è crollata». Tra l’altro anche in Europa molte evidenze lasciano pensare che lo schema destra-sinistra sia in crisi. E in Italia siamo costretti a governi di larghe (o piccole) intese. ne analogie - esistono molte differenze, poniamo, tra una forza come il M5S e, per dire, il Front national in Francia, no? «E’ così. Il Movimento cinque stelle mixa elementi diversi». Che impressione fa un «Non è un’eccezione DIALOGO COL NORD «DA ANNI» Grillo che parla di main Europa. Uno dei La Stampa «Ora si aggiunge un calcolo croregioni? classici, nella letteraha raccontato che il elettorale molto sofisticato suo dialogo - anche tura attuale, è apin vista delle europee» molto concreto, fatto punto che ormai in tutti i Paesi deldi capannelli alla fine l’Unione europea, L’ANTIEUROPEISMO dei comizi magari nel più o meno, la frattu- con «Il Pd rischia. Ormai lombardo-veneto ra sinistra-destra ha l’elettorato deluso della frattura è l’establishment la Lega non è affatto perso di importanza. I partiti sono costret- contro gli anti-establishment» una novità, va avanti ti a governare insieda anni. Le torna? me per fronteggiare le forze che possia- «Sì, io ricordavo anche qualcosa di più mo chiamare, a seconda dei gusti, “po- recente: Grillo nelle regionali della nuopuliste”, oppure “anti-establishment”». tata in Sicilia raccontò che quando BosUna definizione forse da preferire, la se- si portava la canottiera, agli esordi, era conda, perché in effetti - al di là di alcu- stato un eroe, disse più o meno così. Poi, Potrebbero ancora farlo. «Potrebbero, certo, ma i tempi sono ormai stretti, perché domani (oggi per chi legge, ndr) si chiude. E comunque, se noi ritenessimo che la corda è stata troppo tirata, non se ne farebbe nulla. Anzi, Berlusconi potrebbe rivendicare da Renzi la stessa generosità che lui ha dimostrato: lo dico in vista del dibattito che ci sarà a Palazzo Madama... Ma al momento il dato importante è proprio questo: il patto con Renzi è stato finora rispettato da tutti. I cambiamenti sono stati sempre condivisi». Dunque il premier non ha mai stracciato i patti? «Assolutamente no. E mi permetta di segnalare che questo accordo con Berlusconi è una delle cose più limpide e nobili prodotte dalla politica italiana negli ultimi decenni». Beh, dimentica il compromesso storico... «Non fu altrettanto limpido e altrettanto nobile». disse, aveva fatto l’errore di mischiarsi col sistema». Per lei il M5S è ancora molto alto, o mediamente alto? «Io credo non siano mai scesi sotto il 20. E più fallisce il sistema, più tengono. Da questo punto di vista è decisivo come andrà Renzi. Sulla legge elettorale le cose stanno andando con un mezzo disastro, a mio giudizio. E questo ovviamente tiene su il M5S, o comunque lo fa reggere su livelli notevoli». Tutto ciò non vuol dire che nel Movimento non ci siano cose classicamente etichettabili “di destra”, vero? Le tesi sullo ius soli sono le più eclatanti. «Beh, Grillo mischia sapientemente, mette cose di destra sull’immigrazione, poi però parla di acqua pubblica e di banche da nazionalizzare, cose molto di sinistra». Grillo parla con i leghisti, il M5S esibisce poi ostentatamente le sue radici nel concetto - molto americano - di democrazia radical (se non nell’auto-illusione della democrazia diretta). «Appunto. In questo mix limitarsi a dire che è di destra sarebbe un errore grossolano». Forse più che leghista, nel M5S c’è una venaanti-romana.Casaleggiononharisparmiato battute sulla Roma capitale. «Roma per loro è la casta, il palazzo, le lungaggini che hanno distrutto l’Italia. Un discorso, anche questo, che sta nelle loro origini». Dal Pd spunta una proposta: un patentino per prostitute n patentino professionale per esercitare il «mestiere», partita Iva per contribuire all’erario il dovuto, obbligo di sottoporsi a controlli psico-fisici per potersi prostituire in appartamenti, previo permesso comunale. È una proposta di legge foriera di polemiche, come dimostrato già all’atto della sua presentazione. Nasce da una senatrice del Pd, Maria Spilabotte, ma è firmata anche da altri senatori democratici: Valeria Fedeli, Rosa Maria Di Giorgi, da Monica Cirinnà, Sergio Lo Giudice e dalla senatrice azzurra Alessandra Mussolini. Il disegno di legge «punta a riconoscere i diritti delle prostitute e a limitare il fenomeno delle tratte» ed è composto da sette articoli: uno di questi lascia il delicato e spinosissimo compito di individuare i luoghi pubblici dove consentire l’esercizio della prostituzione agli enti locali. E si può ben immaginare quali fenomeni potrebbe scaturire di proteste e resistenze, comitati o associazioni pronti a mettersi di traverso. Ma anche l’ultimo articolo non sarebbe meno problematico, caso mai una proposta simile fosse discussa davvero in parlamento fino ad essere messa ai voti: quello che punta a introdurre venti ore di educazione sessuale nelle scuole secondarie. La sua presentatrice, la Spilabotte, cita una serie di dati che riguardano l’Italia: 70 mila prostitute per 9 milioni di clienti, con un’attività che porterebbe nelle casse dello Stato una cifra stimata fra i 5 e i 10 miliardi l’anno. Per sottrarre allo sfruttamento le persone che, per ragioni di obiettiva debolezza, vengono assoggettate e per sottrarre un mercato alle regole della clandestinità ed alla contiguità con il mondo criminale, la proposta opera sul versante civile e su quello penale: il reato di prostituzione coattiva è punito con la reclusione dai 5 ai 10 anni e la multa da 5000 a 50 mila euro; il reato di reclutamento e induzione alla prostituzione con una pena che va dai due ai sei anni di reclusione e la multa dai 3000 ai 30.000 euro anche per chi controlla locali aperti al pubblico dove si esercita la prostituzione. Prostituzione evitata dunque in pubblico, individuando zone in cui consentirla. Il nodo di come regolare la prostituzione è oggetto di riflessione in Europa: il Parlamento europeo ha approvato una relazione che punta a punire i clienti e non le prostitute. U 6 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 U UCRAINA GUERRA E DIPLOMAZIA “Non rinunceremo mai alla Crimea” Il premier Yatseniuk: neanche un centimetro di terra a Putin. Scontri fra filorussi e manifestanti pro-Kiev LUCIA SGUEGLIA SEBASTOPOLI La Crimea è sempre più stretta in una sacca, come un’isola. E la piccola fronda anti Mosca, per contrastare lo sventolio incessante di tricolori russi, si aggrappa sempre più ai simboli. Lenin contro Taras Shevchenko. Ieri a Sebastopoli, la città più filorussa della penisola, mentre in centro si gridava «Putin! Putin!», in estrema periferia sulla Prospettiva della Rivoluzione, tra prati incolti e casermoni sovietici, un centinaio di persone munite di bandiere gialloblu si stringeva come un salvagente al monumento del poeta, simbolo e padre dell’identità ucraina che nell’800 denunciò l’oppressione dell’im- VIKTOR GURNIAK/REUTERS Una colonna di blindati con la bandiera ucraina a Pervomaysk Il capo del governo in settimana sarà da Obama. Mosca: referendum legittimo pero russo, di cui ricorrevano 200 anni dalla nascita. È durata pochissimo. Un gruppo di attivisti del partito Russki Blok li ha fronteggiati gridando «Chiudete la bocca! Tornate e casa! Parlate in russo!», è finita in rissa, un cosacco ha anche schioccato la frusta contro i filo Kiev. Sotto la statua Marina, russa figlia di un comandante della flotta del Mar Nero, ma fedele all’Ucraina, è pessimista: «Il referendum è una farsa, l’annessione alla Russia è già avvenuta». Il problema, ora, dice, è il dopo. Mosca, o chi per lei, sta stringendo la morsa militare sulla penisola: soldati senza insegne e movimenti di mezzi blindati vengono avvistati in diverse zone, e al fianco delle milizie di autodifesa locale vengono sequestrati basi e aeroporti. Mentre si diffondono notizie allarmistiche su un REUTERS Un manifestante pro-Russia fermato a una manifestazione a Donetsk presunto blocco dei trasporti nella penisola, a partire dallo stop ai treni da Kiev. Sulla strada da Simferopoli a Sebastopoli, a 10 km dal mare da qualche giorno è spuntato un posto di blocco: cosacchi e altri uomini in mimetica, alcuni il caso TONIA MASTROBUONI INVIATA A BERLINO armati, fermano le auto di passaggio chiedendo un fantomatico «accredito». Si preoccupano i Tatari a Bakchisaray, poco distante: «Siamo pronti allo scenario peggiore» dice Akhtem Chiygoz, capo della comunità locale nel suo ufficio affacciato Merkel, la linea del dialogo adesso segna il passo eri sera hanno inaugurato insieme la fiera-monstre della tecnologia a Hannover, il Cebit, con paroloni sulle sfide del millennio, ma per Angela Merkel e David Cameron è tondo che il referendum è legittimo e stata l’ennesima giornata frustrante che «i passi presi dalle autorità della della crisi più novecentesca del nuo- Crimea sono basati sul diritto internavo secolo, quella ucraina. Ieri matti- zionale e mirano a proteggere i legittina, in una telefonata con Vladimir mi interessi della popolazione in Putin, l’ennesima, la cancelliera ha Crimea». La telefonata, secondo indidefinito «illegale» il referendum in screzioni, sarebbe avvenuta a fianco di Crimea previsto Cameron e nel poper domenica L’ILLUSIONE meriggio il Cremlino prossima e ha riDowning Street Berlino aveva imposto ehanno cordato al presiconfermato alla Ue di non varare anche un dialogo tra dente russo che il delle sanzioni pesanti Putin e il premier voto del 16 marzo è «contrario alla Cobritannico. Al di là degli impegni «per trovare stituzione ucraina e al diritto internazionale», secondo quanto riferito una soluzione diplomatica» che secondo gli inglesi sarebbero stati espressi dal suo portavoce, Steffen Seibert. Merkel ha espresso anche ramma- anche da Mosca, la situazione rimane rico per la mancanza di progressi nel tesissima. E arriva dopo una settimatentativo di costruire un gruppo di na in cui la Germania è riuscita sia a contatto, molto caldeggiato da Berli- frenare i falchi che volevano sanzioni no. Ma Putin le ha replicato chiaro è più dure in Europa sia ad ammansire I sulla statua di Pushkin. «Ci preoccupano più i “turisti di Putin”, le milizie ignote, che i militari russi. Se necessario, combatteremo. Anche con le armi. Il referendum ormai è deciso: la questione per noi è come reagirà la comunità internazionale. Di qui non ce ne andremo, mai». A preoccupare è anche la sorte dei militari dell’esercito ucraino, ostaggi da due settimane delle milizie filorusse, che ieri hanno stretto l’assedio, anche psicologico, al Comando Navale ucraino di Simferopoli con sacchi di sabbia e passamontagna: finora i soldati di Kiev nella regione, seguendo gli ordini del governo di Maidan, sono restati passivi senza reagire; Kiev non avrebbe intenzione di inviare militari in Crimea. Ma il nuovo governo di Simferopoli li ha già chiamati «occupanti» e ieri un suo rappresentante, Vladimir Kostantinov, ha lanciato l’ultimatum: dopo il 16, questi o giurano fedeltà alla nuova amministrazione, o dovranno «tranquillamente» lasciare il territorio. A Kiev il presidente ad interim Turchinov cita l’eroe Shevchenko, davanti a migliaia di persone riunite davanti alla sua statua in centro: «Battetevi e trionferete». E il premier ad interim Yatseniuk che presto volerà negli Usa avverte: «Non cederemo nemmeno un centimetro di terra» al Cremlino. Ma a Naufragato il piano per convincere il Cremlino a “frenare” Khodorkovsky a Maidan: Mosca complice di violenze Prima linea L’ex magnate russo è ricomparso a Kiev dove ha arringato migliaia di manifestanti a Maidan: «Mosca è complice di violenze, non ci sono fascisti qui», ha detto l’arci-nemico di Putin liberato pochi mesi fa dopo 10 anni di galera Donetsk, nell’est ex feudo di Yanukovich, a dover «cedere» è il pugile pro Maidan Vitali Klitsckho, candidato alle presidenziali del 25 maggio: accerchiato da 10mila filo russi che gridano «Donetsk città russa!», «Putin presidente!», rinuncia al suo comizio. A Kharkiv altri 10.000 marciano per l’unità dell’Ucraina. A Luhansk i fan di Shevchenko vengono attaccati da Ultimatum alle truppe ucraine a Simferopoli: andatevene o giurate fedeltà al nostro leader manifestanti pro Russia che poi occupano la sede del governo locale innalzandovi bandiera russa: chiedono un referendum per unire la città alla Russia. Putin al telefono chiarisce a Merkel e Cameron cosa pensa del referendum: «Le misure adottate dalla legittima leadership della Crimea si basano sulle norme del diritto internazionale e mirano a garantire gli interessi giuridici della popolazione della penisola». gli americani. Tuttavia, se da qui a domenica prossima e al fatidico appuntamento con il referendum non arriveranno segnali di distensione da Mosca, per Berlino e la sua linea del dialogo a oltranza, rischia di essere una settimana pesantissima. Ieri si sono sentiti di nuovo al telefono anche i capi delle due diplomazie, Frank-Walter Steinmeier e Sergej Lavrov. Ma secondo ricostruzioni varie, i rapporti sono al minimo storico. Il faccia a faccia dell’inizio della scorsa settimana è stato il più disastroso da quando si conoscono, oltre dieci anni. A fronte dei tentativi di Berlino di limitare al massimo le incursioni degli americani nella delicatissima trattativa, il tedesco sperava in un cenno da parte di Mosca in direzione di una «de-escalation». Che non è mai arrivato, né la sera della cena a Ginevra, né nei giorni successivi. Anzi, la tensione sta crescendo. In sostanza, dopo aver annunciato nei mesi scorsi al mondo un cambio di passo nella politica internazionale, la Germania ha trovato subito un banco di prova terrificante: la più grave crisi europea dalla caduta del Muro di Berlino, come l’ha definita Steinmeier. E gli occhi di tutto il mondo sono puntati sulla Merkel e su di lui, per sbrogliare la matassa ucraina. I prossimi giorni, saranno cruciali. Non solo per l’Ucraina, anche per la «nuova» Berlino. LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Primo Piano .7 . U IL FUTURO DELLA UE GENERAZIONE ERASMUS Fra il 22 e il 25 maggio si svolgeranno le elezioni europee. Come si avvicinano al voto i giovani? Che aspettative ha la gente? Abbiamo iniziato un viaggio a tappe nelle principali capitali Ue. Da qui racconteremo timori e speranze dei nuovi e vecchi europei I volti dei giovani su Instagram di Francesca Paci, Instagram @frapac 1 VERSO LE EUROPEE est Budap FRANCESCA PACI INVIATA A BUDAPEST «Bruxelles è diventato il capro espiatorio di tutti i nostri problemi, l’ho capito un anno fa all’Opera House di Budapest quando, in una scena del “Mefistofele” di Boito, ho visto una bandiera europea sventolare sulla casa del diavolo...» racconta Lili Mark, 24 anni, analista del Budapest Institute, mangiando insalata di legumi in un caffè sul Danubio, nel cuore di quella capitale ungherese che, secondo «Foreign Policy», a 100 anni dalla prima guerra mondiale, a 25 dalla caduta del muro di Berlino e a 10 dall’ingresso in Europa guida la marcia verso est dei paesi nostalgici del passato. Dove guarda l’Ungheria, mentre una parte della vicina Ucraina darebbe la vita per emularne l’emancipazione dall’eredità sovietica? Di certo non alle elezioni europee del 25 maggio, un appuntamento che le persone sentono lontano nel significato più ancora che nel tempo. «L’Europa? Bella, elegante, buon cibo» afferma il 22enne Tamas Kass dietro al bancone del Zangio Artisan Chocolate. Il voto però non lo interessa. Nel 2004 la partecipazione degli ungheresi fu del 38,5%, nel 2009 era scesa al 36,3%, stavolta, prevedono all’Institute for Public Policy KKI, le aspettative sono perfino più cupe. Dopo due disastrose legislature socialiste riformiste il paese si è affidato alla svolta promessa dei conservatori di Fidesz salvo ritrovarsi, dopo aver sforato da subito i parametri di Maastricht, con 500 mila emigrati, la disoccupazione al 10% (25% tra gli under 30), l’entusiasmo per la politica a picco e il sogno europeo infranto sulla burocrazia di Bruxelles a cui i governanti attribuiscono ogni loro fallimento. Il voto nazionale del 6 aprile confermerà probabilmente Fidesz, ma sarà una vittoria di Pirro, nel deserto ideologico dove a trionfare sono lo scetticismo e l’ultradestra nazionalista di Jobbik, che tra i minori di 24 anni seduce un elettore su tre. BRUXELLES È LONTANA L’unico voto che scalda è quello nazionale del 6 aprile dove sarà confermato il governo Orban «Non è l’Europa ad aver deluso ma la democrazia, il premier Orbàn paragona Bruxelles a Mosca, l’impressione della gente è che votare sia inutile e allora era meglio il comunismo» ragionano tre amici nella Ervin Library. Zsolt Szabo, 23 anni, studia finanza, il coetaneo Rasko Laszlo è ingegnere e il 28enne Tamas Soproni è economista. Figli del crollo dell’URSS, sono cresciuti viaggiando, guardando i film di al Pacino, leggendo Orwell. Ma dicono di essere tra i pochi a rendersene conto: «La libertà è data per scontata, l’Europa non è l’orizzonte dei valori ma del benessere economico, i giovani non parlano di politica e non si sentono parte di niente: altro che generazione europea, quelli come noi sono più simili a un liberal spagnolo o americano che al compagno di banco cattolico». Budapest è cosmopolita, lavanderie pakistane e take away di falafel s’intrecciano alle botteghe di design nei vicoli del vecchio quartiere ebraico. «Sei anni fa il paese ha svoltato a destra, ora i ragazzi si ricredono un po’ ma sono confusi, si definiscono anti-capitalisti eppure ne vedo tanti che progettano start-up» racconta Attila Nemes, 41 anni, anima del Media Lab KitchenBudapest. Alle sue spalle, tra computer high tech e radio anni ’30, Marianna, Daniel, Judith, molti ex borsisti dell’Erasmus Student Network, ammettono che l’Europa è la chance di fuggire. Solo il 4% degli ungheresi si vede imprenditore: gli altri vogliono un posto, fisso, qualsiasi. «Il nostro era noto come il “socialismo gulash” perché se non parlavi di politica vivevi bene, ma così abbiamo alzato pa- Tamas Soproni, 28 anni Ad aver deluso è la democrazia, la libertà è data per scontata Esteban e Judith L’Europa siamo noi e oggi da qui possiamo emigrare Imre Korizs, 43 anni LASZLO BALOGH/REUTERS I politici cavalcano la diffidenza per la burocrazia di Bruxelles alla quale attribuiscono la responsabilità di qualsiasi problema Tra i giovani va forte la destra estrema e anti-semita di Jobbik Dal “socialismo gulash” alla delusione per l’Europa Nell’Ungheria tentata dall’Est dove i giovani disertano la politica o votano destra 36,3% Svezia Finlandia affluenza 2009 La partecipazione all’ultimo voto europeo non è stata alta, ma stavolta potrebbe essere ancora più bassa Estonia Danimarca Irlanda Belgio Lussemburgo Francia Portogallo Lettonia Lituania Regno Olanda Unito Germania Polonia R.Ceca Slovacchia Austria Ungheria Slovenia Romania Croazia Bulgaria 30% Spagna giovani radicali Italia Tra chi ha meno di 24 anni gli ultra-nazionalisti di partito Jobbik seducono un elettore su tre Grecia Cipro Malta POPOLAZIONE SALARIO MEDIO 9,96 milioni 500 euro al mese 2 milioni a Budapest PENSIONATI 3,2 milioni DISOCCUPAZIONE 10,9% (25% under 30) INFLAZIONE ANNUALE 1,9% AFFITTO MEDIO A BUDAPEST 250 euro al mese FIGLI PER OGNI MADRE 1,08 CRESCITA DEMOGRAFICA -0.4% PIL PRO CAPITE* 500 mila 19.497 $ gli ungheresi all’estero per lavorare *a parità di potere d’acquisto - LA STAMPA recchio il livello del cinismo» nota Imre Korizs, docente di letteratura alla Eötvös Loránd University, un ateneo nel nord del paese, in quella periferia lontana dalla capitale dove Bruxelles è un totem ostile. È lì, come nel sud rurale, che il soft power europeo ha fallito e le famiglie che guadagnano meno di 500 euro al mese preferiscono il miraggio del welfare a quello della libertà. «Gli ungheresi sono depressi perché speravano che l’Europa li arricchisse, la destra estrema è più attiva e si avvantaggia di questa apatia» osserva la scrittrice 38enne Noemi Noémi in un ristorante vicino al museo del terrore dove si sono alternati carnefici nazisti e comunisti. Nel romanzo «La vampira snob» (Baldini&Castoldi) ironizza sul nazionalismo della nonna che si lava i denti in un bicchiere con la mappa della Grande Guerra e slogan nostalgici sull’Ungheria mutilata. Il malcontento cova tra le matricole delle facoltà di legge e storia. «I miei studenti più politicizzati votano Jobbik, un partito nuovo e vivace online che esprime la rabbia popolare per rivoluzioni che qui, come in Ucraina, hanno sostituito un'élite corrotta con un’altra» ragiona al banco del pub Pesti Sorcsarnok il professor Bence Fehér dell’università Károli Gáspár. I giovani bevitori di birra sono a dir poco adirati con Bruxelles che da maggio consentirà agli stranieri di comprare la terra ungherese, più fertile e economica di quella austriaca. E pazienza se, sottolinea il pubblicitario 46enne Attila Dobak, con la retorica della terra Jobbik diffonde «il veleno antisemita». Leggenda, sminuiscono i governativi. Storia, replicano gli anziani. Padre Lazlo Vértesaljai, parroco del Cuore di Gesú ed elettore di Orbàn, giura che pur snobbando l’Europa gli ungheresi non se ne andrebbero mai. «Nessuno pensa seriamente di voltare le spalle a Bruxelles e quanto accaduto in Ucraina servirà forse a correggere qualche eccesso» conferma una fonte del ministero degli esteri. Il comunismo è morto, le illusioni di emanciparsene sono morte, ma anche la generazione europa, se c’è, non si sente tanto bene. Dov’è la via Pal, quella dei ragazzi del libro di Molnár che leggiamo in Italia imparando di essere europei? Qui a Budapest non sono in molti a saperlo. twitter @frapac71 8 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 U ASIA Pechino IL DISASTRO THAILANDIA Nessunapistaesclusa.RottaminelgolfodiThailandia CINA VIETNAM Kuala Lumpur MALAYSIA IND NDONE ND D ESIA ES Il tratto di mare che sorvolava il Boeing viene perlustrato palmo a palmo dalla Marina malese e da una flotta internazionale MALAYSIAN MARITIME AGENCY/ANSA I detriti in mare Ieri sera, un aereo vietnamita ha rilevato possibili pezzi del Boeing al largo dell’isola di Tho Ultima posizione conosciuta Persi i contatti all'1.30 Posizione delle chiazze di petrolio Le ricerche task force multinazionale ha perlustrato oltre 20 mila chilometri quadrati, un’area grande quanto la Sardegna. VIETNAM Mar Cinese meridionale Isola Tho Chu THAILANDIA ALESSANDRO URSIC BANGKOK Dopo due giorni di ricerche, la scomparsa del volo MH370 Kuala Lumpur-Pechino con 239 persone a bordo rimane un mistero. Nonostante alcun detriti trovati in mare potenzialmente riconducibili al Boeing 777-200 sparito dopo due ore di volo, non ci sono elementi certi per determinare la dinamica dell’incidente. Ma il fatto che quattro passeggeri si siano imbarcati con documenti falsi, e la probabile inversione di rotta dell’aereo giusto un attimo prima di sparire dai radar, fanno temere per un possibile attentato terroristico: la Malaysia ha aperto un’ inchiesta in collaborazione con l’Fbi e l’ipotesi che l’aereo si sia «disintegrato in volo» è quella privilegiata dagli inquirenti. La compagnia aerea ha ammesso ormai di «temere il peggio». CAMBOGIA Frammenti sospetti - LA STAMPA Malaysia, l’aereo scomparso in volo “si è disintegrato” Mare delle Andamane Chu. La Malaysia ha però negato, e dato il sopraggiungere del buio le ricerche aeree hanno comunque dovuto essere so- Aeroporto di Kuala Lumpur L'aereo decolla alle 00.41 (ora locale) spese. Due giorni fa, nella stessa zona erano già state individuate due scie di greggio che correvano parallele per una ventina di chilometri. Telefonata misteriosa Secondo la Beijing Television, i parenti cinesi di un disperso sostengono di aver fatto suonare il telefonino del loro caro per tre volte, senza Secondo alcune ipotesi il pilota avrebbe fatto una virata prima del silenzio radar però ottenere risposta. In pena per la mancanza di informazioni, molte famiglie hanno chiesto alla compagnia aerea di provare a intercettare i segnali dei telefonini dei dispersi prima che la batteria si esaurisca. MALAYSIA SINGAPORE INDONESIA Cedimento o errore umano Al momento non viene esclusa nessuna ipotesi. Il fatto che il Boeing 777-200 - un modello che in 19 anni aveva avuto un solo incidente fatale - non abbia inviato nessun segnale di allerta o avaria a terra fa pensare a un’emergenza talmente improvvisa da non lasciare il tempo per nessuna comunicazione. La mancanza di resti dell’aereo in un punto circoscritto sarebbe compatibile con un’esplosione in volo a 10 chilometri di altitudine, dovuta a una bomba o a un cedimento strutturale. Un errore umano in fase di crociera - statisticamente la più sicura - è anche possibile: ebbe un suo peso, insieme ad altri fattori, nell’incidente del volo Rio de Janeiro-Parigi della Air France nel 2009, mentre attraversava l’Atlantico. Per fare chiarezza su quel disastro ci vollero due anni. Identità sospette Oltre ai casi dell’italiano Luigi Maraldi e dell’austriaco Christian Kozel, entrambi nella lista dei passeggeri ma solo perché i loro passaporti erano stati rubati in Thailandia negli ultimi due anni, ieri la Ma- Spuntano altri due passaporti falsi oltre a quelli rubati all’italiano e all’austriaco laysia ha fatto sapere di stare indagando su altre due persone sospette. Una di esse - secondo i media cinesi - si è registrata con il numero di passaporto di un cinese che mai l’aveva smarrito. «Maraldi» e «Kozel» avevano comprato il biglietto dalla Thailandia il 6 marzo, in un acquisto combinato in un’agenzia, prenotando per proseguire fino ad Amsterdam e poi dividersi tra Copenhagen e Francoforte. Ma non è detto comunque che si tratti di terrorismo; passaporti rubati vengono spesso utilizzati per il traffico di droga o di esseri umani. L’Interpol - che aveva nel suo database il record del furto dei passaporti di Maraldi e Kozel, come altri 40 milioni di casi simili - ha comunque ammesso che molti Paesi, specie quelli meno sviluppati, non collaborano a dovere in merito. «Ma una bomba a bordo non è l’unica spiegazione» 3 domande a U. Solimeno Presidente Ibar Umberto Solimeno, lei è presidente dell’Ibar, Italian Board Airlines Representative. Com’è possibile che un aereo sparisca nel nulla? «L’ipotesi dell’esplosione a bordo mi sembra un po’ forzata. Ci sono milioni di cause che potrebbero aver provocato l’incidente. Più di una bomba vedrei un errore legato a un problema tecnico mal gestito. La sicurezza della macchina è altissima, ma fatalmente esistono gli errori umani». È normale che sia scomparso dal radar senza Mayday? «Non è “normale”, ma può succedere. Come nel caso dell’Air France 447 precipitato nell’Atlantico nel 2009. I piloti non fecero in tempo. La procedura di segnalazione non parte in automatico, deve essere attivata dai piloti. Questo fa pensare all’incidente e non all’attentato». Volare è pericoloso? L’inversione di rotta I radar dell’aeronautica malese hanno rilevato una «possibilità reale» di cambiamento di rotta del Boeing pochi istanti prima di perdere i contatti con la torre di controllo, il che fa temere un dirottamento. Il fatto amplia inoltre la possibile zona dove ricercare i resti dell’aereo; finora la «Il 2013 è stato l’anno con il numero più basso di incidenti. Gli standard di sicurezza sono sempre più alti. L’aereo è il mezzo di trasporto più sicuro al mondo, è molto più pericoloso viaggiare in auto. Basta pensare che è più facile vincere al Superenalotto giocando tutti i giorni che essere coinvolto in un incidente in volo». [M. PER.] Primo Piano .9 . Il dramma I genitori di una ragazza di 24 anni che si trovava a bordo dell’aereo scomparso La compagnia è sotto accusa per aver lasciato i parenti senza notizie per ore 158 passeggeri Sul volo per Pechino due terzi dei 227 passeggeri erano cinesi 29 vittime Quelle uccise nell’assalto terroristico uiguro lo scorso sabato a Kunming ATAR/AFP Retroscena ILARIA MARIA SALA HONG KONG L Pechino e l’incubo degli uiguri jihadisti addestrati da Al Qaeda e indagini su cosa possa essere accaduto all’aereo di linea Kuala Lumpur-Pechino MH 370 si stanno ormai concentrando sulla possibilità di una «disintegrazione in Jiheng, governatore dello Yunnan: volo», spiegabile o con un grave dete- «Non vi è connessione», ha detto, fra la rioramento del velivolo, un errore o scomparsa del MH370 e quanto avveun attacco terroristico. Sulla prima nuto sabato scorso alla stazione di ipotesi, non scartata dagli inquirenti, Kunming, quando un gruppo di terroripesa che il Boeing 777 sia uno dei ve- sti si è scaraventato, coltelli alla mano, livoli più sicuri al mondo, sottoposto contro le persone in coda, uccidendone a una continua manutenzione. 29 e ferendone più di un centinaio. EpLa pista terroristica, dunque, è co- pure non solo i social network, più senme un macigno su chi cerca di trova- sibili in materia, ma anche analisti ed re un senso all’accaduto. Non per nul- esperti non scartano la pista uigura e le la le autorità di Kuala Lumpur hanno connessioni con quanto ha vissuto la aperto un fasciCina solo la scorsa colo per terroriLA MINACCIA settimana: se non smo. E si è pure perché l’attacDa anni il governo dice altro, mosso l’Fbi. Nel co alla stazione a che dovrà affrontare Kunming ha modifigiallo sui passal’estremismo islamico cato le regole del porti rubati utilizzati da quattro gioco, presentando passeggeri, è impossibile non chie- al mondo un tipo di attacco terroristico dersi se gli impostori non avessero inedito. motivi sinistri per trovarsi su quel Da anni la Cina sostiene che il «terrovolo. rismo islamico» degli uiguri del Mentre proseguono le indagini, gli Xinjiang, è una realtà che si deve affroninquirenti non speculano troppo tare con decisione. Gli uiguri sono il apertamente, ma secondo alcune fon- gruppo etnico maggioritario nello te citate da «Reuters» alcuni funzio- Xinjiang, cuore dell’Asia centrale, sotto nari di pubblica sicurezza della Ma- controllo cinese, divenuto minoritario laysia avrebbero detto, di «non esclu- nella sua terra in meno di cinquant’andere la pista uigura». Tesi che fa rab- ni, dopo massicci trasferimenti di popobrividire Pechino. Tanto che subito si lazione. è levata a distanza la replica di Li Islamici con forti tradizioni sufi, tur- Si temono legami con l’assalto a Kunming. Kuala Lumpur: indaghiamo per terrorismo L’italiano «Eccocomerubarono ilmiopassaporto» 1 Aveva lasciato il passaporto co- me garanzia per affittare uno scooter a Phuket, la scorsa estate; al ritorno non c’era più, rubato. Lo ha raccontato Luigi Maraldi ieri in una conferenza stampa in Thailandia, dov’è in vacanza. Il 37enne italiano risultava imbarcato sull’aereo della Malaysia, ma è stato vittima di un furto di identità. cofoni, di aspetto europeo (il che non cente arresto di Ilham Tohti, professopuò comunque non richiamare ai pas- re universitario moderato, che ha invasaporti rubati all’austriaco e all’italia- no cercato un dialogo che consentisse no), gli uiguri hanno molto più in comu- la convivenza, ritrovandosi accusato di ne con l’Asia Centrale e la Turchia che «separatismo». non con la Cina. Ma sono controllati da Alcuni, in questa situazione, si sono Pechino, con pugno sempre più forte. lasciati sedurre dal jiahadismo, giunto Negli ultimi dieci anni la politica di nello Xinjiang dal Pakistan confinante Pechino nei confronti tanto del Tibet (e del resto, alcuni uiguri sono stati che dello Xinjiang è stata di cercare di trovati nei campi di addestramento afaccelerare l’integrazione, con nuovo ghani dagli Usa e portati a Guantanaincentivi per la migrazione e investi- mo). La violenza è andata aumentando menti economici – ma non solo da massicci – e un IL SALTO DI QUALITÀ parte uigura, se progressivo smanla seSabato scorso nello Yunnan consideriamo tellamento dei luorie di secche notizie è stata compiuta rilasciate dalle aughi culturali e delle un’azione senza precedenti torità cinesi nel cortradizioni. Nel 2009, poco dopo so dell’anno che coche il governo centrale decise di abbat- municavano l’uccisione di 10, 12, 15 tere la città medievale di Kashgar (ex «terroristi». capitale del Turkestan Orientale) per Dopo l’attentato di Kunming la posalvaguardarne solo una piccola parte lizia cinese ha mostrato bandiere e a fini turistici, lo choc fra gli uiguri fu magliette nere, con scritte in arabo: profondo. Pochi mesi dopo si ebbe la non più le bandiere turchesi del Tupiù grave rivolta anti-cinese a Uru- rkestan Orientale, dunque, ma il ben muqi che fece circa 200 vittime. Da al- più minaccioso colore con cui si firma lora la polarizzazione aumenta, e i con- Al Qaeda. Una metamorfosi inquietrolli sul Xinjiang si sono fatti oppri- tante, un jihadismo fino a poco tempo menti. Chi ha cercato un dialogo che fa solo temuto, ma che potrebbe essenon passasse per la forza è stato messo re una delle piste per ricostruire gli a tacere – come è avvenuto con il re- ultimi minuti del volo MH 370. La tragedia “cancella” le dispute Conflitti territoriali sospesi: 9 Paesi «nemici» inviano mezzi e aerei HONG KONG Sono circa quaranta le navi che si sono precipitate nelle acque dove dovrebbe essersi inabissato l’aereo della Malaysia Airways MH 370, partito da Kuala Lampur ma mai arrivato a Pechino, e trentaquattro gli aerei che sorvolano la zona, alla ricerca di indizi che possano aiutare a risolvere il mistero, e far recuperare alcuni resti. Provengono da nove Pa- esi diversi: ieri la Thailandia ha annunciato di aver inviato una nave, che si è così unita a quelle cinesi, vietnamite, malesi, filippine, indonesiane, da Singapore, e dagli Usa già presenti nelle acque fra il Vietnam e la Malaysia al di sopra delle quali è scomparso il Boeing 777. E anche l’Australia è già della partita, dopo aver inviato due aerei P-3C, partiti anch’essi domenica sera. Almeno per il momento, tutto ciò avviene senza alcun tipo di polemica politica sulla territorialità, anzi: navi da guerra cinesi e americane si avvicinano le une alle altre proprio nei pressi delle Spratleys, per le quali la Cina ha un lungo contenzioso con il Vietnam, e non 40 navi Quelle inviate nel luogo dove dovrebbe essersi inabissato l’aereo della Malaysia lontano dai gruppi di isolotti che Pechino pretende siano suoi e non delle Filippine, senza che questo susciti dichiarazioni politiche infiammatorie da nessun lato. Una tale cooperazione internazionale davanti alla tragedia non era cosa scon- tata: lo si vide quest’inverno, quando le Filippine furono piegate da inondazioni catastrofiche, e Pechino esitò a promettere anche scarsi aiuti umanitari proprio a causa delle tensioni territoriali. Impossibile dire se il clima amichevole resterà tale fino alla fine, o se qualcuno non vorrà invece riaccendere i contenziosi con commenti o azioni provocatorie. Ma almeno per il momento, vedere la Cina e i Paesi del sud-est asiatico, insieme ad Australia e Usa uniti in un unico sforzo, fa sperare che forse anche in questa regione sia possibile maggiore cooperazione internazionale, e che i conflitti, anche solo verbali, possono essere evitati. [I. M. S.] GU FENG CHINA/EPA La cinese Haixun-31 partecipa alle operazioni di ricerca 10 .Primo Piano STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 U AMBIENTE LE EMERGENZE La via della morte nella Calabria che sembra Gomorra Ad Africo Nuovo 35 malati di tumore su 170 persone Le altre Terre dei fuochi GUIDO RUOTOLO INVIATO A REGGIO CALABRIA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA l direttore generale dell’Arpacal, l’Agenzia regionale della protezione dell’ambiente, Sabrina Santagàti, lancia l’allarme: «Effettivamente i dati sui decessi per neoplasie sono molto preoccupanti. È successo qualcosa di terribile che dobbiamo capire. Abbiamo avviato una indagine epidemiologica e una indagine analitica». Ipotizza il comandante provinciale della Forestale, Giorgio Borrelli: «Africo Nuovo nasce negli Anni 50, dopo una devastante alluvione. In via Matteotti devono avere utilizzato una malta impastata con materiali fortemente inquinati. Oppure hanno interrato rifiuti tossici». Africo Nuovo, «3.000 re- I ca questo non risultava». Gomorra e non solo. Il procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, che quand’era a Napoli si occupava dei Casalesi, nelle settimane scorse ha parlato della Calabria come di una nuova «Terra dei fuochi»: «Grazie alle denunce di Legambiente e al lavoro svolto in passato dagli uffici inquirenti oggi diventa una priorità indagare sui traffici illegali di rifiuti. Mi chiedo quanti malati di tumore provocati dal contatto con sostanze tossiche ci sono in Calabria? Ho deciso di costituire in Procura un gruppo di lavoro sullo smaltimento illegale di rifiuti. Chi minimizza l’esistenza di questi traffici oggettivamente favorisce la ’ndrangheta». Negli anni, ci sono stati diversi collaboratori di giustizia che hanno parlato di que- sti traffici. Un trafficante di droga, Francesco Fonti, si è accusato dell’affondamento di una trentina di navi cariche di rifiuti tossici e radioattivi agli inizi degli Anni 90. In una informativa dei Servizi si raccontava che proprio il boss di Africo Giuseppe LE IPOTESI Case costruite con malta inquinata o rifiuti tossici interrati sotto la strada Morabito aveva autorizzato un traffico di rifiuti tossici, presumibilmente radioattivi, da interrare in cambio di una partita di armi. In un colloquio intercettato un boss confessava al suo braccio destro, a proposito del business dei rifiuti tossici: «E’ pericoloso il discorso, questi inquinano falde acquifere. Queste cose qua non so- no perdonabili per nessuno, perché è una distruzione di Paesi, di famiglie. Oggi per gli abusi che hanno fatto dovrebbero solo mettersi una corda al collo. A Gioia Tauro dicono che sotto ogni albero d’ulivo c’è un bidone». Altri collaboratori hanno raccontato che molti bidoni di rifiuti sono stati interrati sotto i pilastri degli impianti eolici. Consiglio Regionale della Calabria. Il consigliere AuI BOSS Oltre alle dichiarazioni dei pentiti, ci sono intercettazioni telefoniche relio Chizzoniti spedisce a tutte le procure della repubblica calabresi il reso- conto di alcune audizioni fatte nelle commissioni di lavoro. Compreso uno stralcio di un suo intervento: «Se qualcuno si prendesse lo sfizio di trivellare la pista 1533 dell’aeroporto di Reggio Calabria, forse troverebbe qualche rifiuto della Pertusola e non soltanto perché era di Crotone la ditta che eseguì i lavori». CONVOCAZIONE ASSEMBLEA COMUNIONE “La Piazza” – GRANGESISES Divisione Passeggeri LH Programmazione Materiali, Acquisti e Controllo Pulizie LH Si rende noto che in data 25/02/2014 è stato pubblicato sulla G.U.U.E. il bando di Gara a Procedura Negoziata n. D.P.L.H./P.M.A.&C.P./Gara 5334499 del 29/11/2013, interamente gestita con sistemi telematici, per l’espletamento del Servizio di sostituzione delle batterie dei rotabili nonché conduzione dell’Officina Carica Accumulatori e altre attività a basso contenuto specialistico da supporto agli Impianti IMC Milano, IMC Roma, IMC Carrozze Bari (IFT Bari e OMR Lecce) e IMC di Torino della Divisione Passeggeri L/H, per un importo complessivo presunto di € 2.401.284,00. Il testo integrale del bando è reperibile sul sito www.acquistionline.trenitalia.it. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 13:00 del 24/03/2014. Giuseppe Forino IL PROCURATORE «Chi minimizza i traffici illegali oggettivamente favorisce la ’ndrangheta» sidenti, parecchi in galera, altri emigrati al Nord» (dixit Pratticò) è terra di ’ndrangheta - è di qui Giuseppe Morabito detto ’u Tiradritto - che traffica in droga mentre ieri faceva i sequestri di persona. Antonio Pratticò si augura ardentemente che la causa di questa tragedia sia una terza opzione: «Qui c’è la fiumara “La Verde” dove per venticinque anni 12 comuni hanno bruciato i loro rifiuti. Spero che sia questa la causa, perché se fossero fusti di rifiuti tossici interrati saremmo dei cogl..». Aggiunge l’animatore del comitato cittadino che è nato in questi mesi: «I cittadini malati di tumore negli ultimi dieci anni ad Africo sono stati 200. Ma tanti altri casi si registrano nei comuni vicini. C’è una discarica a Casignana, a tremila metri dal mare, che da Africo dista otto chilometri, sotto sequestro da due anni, che continua a sversare in mare il suo percolato. E tra qualche anno il rischio è che si presenterà una nuova ondata di tumori. Quando arrivavano i tir, molti autisti dicevano di essere partiti da Napoli, da Caserta anche se nelle carte della discari- Analisi Cittadini di Africo Nuovo assistono al prelievo di campioni di terra a caccia di inquinanti ESTRATTO BANDO DI GARA ANTONINO CONDORELLI Sotto sequestro La discarica di Casignana dista tremila metri dal mare che continua a inquinare sversando il suo percolato Oggetto: Fornitura di morsetti di perforazione di isolante. Procedura e Criterio di Aggiudicazione: Prezzo più basso. Denominazione conferita all’appalto dall’ente aggiudicatore: APR000107257. Tipo di Appalto: Fornitura. Luogo di consegna: Tutto il territorio nazionale italiano. CPV (vocabolario comune per gli appalti): 44322200 Divisione in lotti: no. Quantitativo o entità totale: circa 1.200.000 connettori relativi a varie tipologie di cavi BT unificati Su tali quantitativi è prevista una tolleranza del 30%. Opzioni: Sì.- Fino ad un massimo del 50% dell’importo del contratto, tolleranza compresa, da esercitare entro il periodo di validità contrattuale. Durata della Fornitura: 24 mesi. Tipo di procedura: Negoziata. Termine per il ricevimento delle domande di partecipazione: 09.03.2014. Testo integrale del Bando: Il testo integrale del Bando è stato pubblicato sul supplemento alla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (GU/S) del 19.02.2014 col numero 2013/S 035-058037. ENEL Servizi s.r.l. Maurizio Mazzotti ANTONINO CONDORELLI In allarme Calvario sulla via crucis di Africo, dove i cittadini sono preoccupati dall’abnorme numero di malattie tumorali L’assemblea dei partecipanti alla comunione/multiproprietà “La Piazza” di Grangesises – Sauze di Cesana (To) è convocata per il giorno 28 marzo 2014 ore 15 in Torino, Via Caboto n.27 per deliberare sul seguente ordine del giorno: 1) modificazioni sostanziali al vigente regolamento della comunione; 2) approvazione rendiconti consuntivo esercizio 2013 e preventivo esercizio 2014 e relativi piani di riparto; 3) delega a Diessegrange srl per l’amministrazione ex art. 1106, secondo comma, c.c.; 4) conferimento di mandato con rappresentanza a DIESSEGRANGE srl per azione giudiziaria di rimozione dell’amministratore p.t. del condominio; 5) varie ed eventuali. Informazioni e documentazione sul sito www.grangesises.it dal 20 marzo p.v.; deliberazioni conseguenti pubblicate sul medesimo sito a far tempo dal 2 aprile p.v. CONVOCAZIONE ASSEMBLEA COMUNIONE “Abeti - Betulle” – GRANGESISES L’assemblea dei partecipanti alla comunione/multiproprietà “Abeti - Betulle” di Grangesises – Sauze di Cesana (To) è convocata per il giorno 28 marzo 2014 ore 15 in Torino, Via Caboto n.27 per deliberare sul seguente ordine del giorno: 1) modificazioni sostanziali al vigente regolamento della comunione; 2) approvazione rendiconti consuntivo esercizio 2013 e preventivo esercizio 2014 e relativi piani di riparto; 3) delega a Diessegrange srl per l’amministrazione ex art. 1106, secondo comma, c.c.; 4) varie ed eventuali. Informazioni e documentazione sul sito www.granegsises.it dal 20 marzo p.v.; deliberazioni conseguenti pubblicate sul medesimo sito a far tempo dal 2 aprile p.v. CONVOCAZIONE ASSEMBLEA COMUNIONE “BOX” – GRANGESISES L’assemblea dei partecipanti alla comunione/multiproprietà “Box” di Grangesises – Sauze di Cesana (To) è convocata per il giorno 28 marzo 2014 ore 15 in Torino, Via Caboto n.27 Per deliberare sul seguente ordine del giorno: 1) modificazioni sostanziali al vigente regolamento della comunione; 2) approvazione rendiconti consuntivo esercizio 2013 e preventivo esercizio 2014 e relativi piani di riparto; 3) delega a Diessegrange srl per l’amministrazione ex art. 1106, secondo comma, c.c. 4) varie ed eventuali. Informazioni e documentazione sul sito www.grangesise.it dal 20 marzo p.v.; deliberazioni conseguenti pubblicate sul medesimo sito a far tempo dal 2 aprile p.v. Questi AVVISO Si avvisa che l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM) intende procedere alla nomina del Direttore generale dell’Ente mediante selezione pubblica. L’avviso integrale è disponibile sul sito: www.inrim.it. I curricula vitae et studiorum dovranno essere presentati entro e non oltre il 14 aprile 2014. e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti www.legaleentieaste.it www.lastampa.it LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Sibari Firmo S.S. 106 Mar Tirreno Primo Piano .11 Mar Ionio A-3 Paola . Cosenza Crotone Catanzaro Vibo Valentia CALABRIA Battagliero Reggio Calabria Siderno via Giacomo Matteotti via St azion e Africo Nuovo a Leo an Rom S a i a v vi Antonio Pratticò, uno dei residenti di Africo che si batte da anni perché sia fatta chiarezza sull’origine delle malattie tumorali via Gramsci via Nazionale inciale via Prov AFRICO NUOVO 3.000 S.P. 166 abitanti La strada 200 malati di tumore negli ultimi 10 anni ANTONINO CONDORELLI Crotone, e i rifiuti tossici delle lavorazioni della «Pertusola», la fabbrica chiusa nel ’99 che produceva semilavorati e leghe di zinco e acido solforico. Il chimico Vincenzo Voce, animatore di iniziative di denuncia contro l’inquinamento a Crotone sintetizza: «Un milione e centomila tonnellate di rifiuti pericolosi e non pericolosi dovreb- bero essere bonificati nell’area industriale. E invece saranno messi in sicurezza. Tra questi rifiuti vi sono circa 5.000 tonnellate di cadmio, arsenico e piombo. Quanto basta per far ammalare di tumore tutta la popolazione d’Europa. La differenza tra noi e la Terra dei fuochi è che qui sappiamo dove si trovano questi rifiuti». Ma molti veleni industriali di Crotone, secondo le testimonianze dei vecchi di Gimigliano, un paesino abbarbicato sulla montagne in provincia di Catanzaro, potrebbero essere finiti dove c’erano le cave sigillate dal cemento. E qualcuno ipotizza che esista uno studio di un medico condotto sulla crescita esponen- Centimetri LA STAMPA ziale dei tumori in zona. Cumuli di rifiuti per le IL SOSPETTO I veleni potrebbero essere finiti persino sotto la pista dell’aeroporto strade calabresi. Anche la spazzatura non trova pace, in Calabria. L’industria del- Via Matteotti nella cittadina di Africo Nuovo: case costruite negli Anni 50, dopo una devastante alluvione. Ora ospitano cinquantadue famiglie l’emergenza fa «mangiare» ’ndrangheta e politica. Le discariche, la movimentazione dei rifiuti, gli impianti. Ogni giorno vengono prodotte 2.400 tonnellate di tal quale. Quello delle discariche è un affare che fa gola agli interessi criminali. Secondo attuali ipotesi investigative, si contano già tre omicidi per la realizzazione della discarica Battaglina - quaranta ettari di terra tra San Floro e Borgia, provincia di Catanzaro - una delle più grandi d’Europa. Tre omicidi, consumati tra Giriflaco e Caraffa di Catanzaro, per accaparrarsi una fetta della torta della realizzazione e gestione della discarica. (1. Continua) 12 .Estero STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 DENUNCIA AL «TIMES» La storia 240 FILIPPO FIORINI BUENOS AIRES e l’ho detto mille volte, per trovare un galeone, dovete cercare le ancore e i cannoni». L’operazione «Madonna Nera» era cominciata poco prima dell’alba e le quattro barche scandagliavano il fondo meticolose, a poche centinaia di metri dalla spiaggia della Mulatta, sulla costa uruguaiana. Gli uomini dell’equipaggio stavano in silenzio, attenti ai monitor di controllo e a ogni scarica elettrostatica che rompesse il fru- anni Quelli passati dal naufragio del battello trovato da Ruben «V TRA ARGENTINA E URUGUAY Ci sono duemila vascelli incagliati. Tre giorni fa ritrovata una nave del 1765 scio di fondo delle apparecchiature. Sonar, magnetometro protonico: nessun segnale. Poi all’improvviso una spia comincia a lampeggiare: «Succede qualcosa?». Si, uno dei sommozzatori sta tornando in superficie. «Quando il ragazzo è arrivato a bordo non riusciva a parlare. Aveva in mano una palla di cannone del Nostra Signora di Loreto». Ruben Collado ha una sessantina d’anni, un’adorazione per Jacques Cousteau e l’insolito passatempo di cacciare tesori sommersi. È nato in Argentina, ma ha passato gran parte della vita navigando il Rio de la Plata, quella zona d’acqua che separa Buenos Aires da Montevideo e che unisce la foce del Paranà all’Oceano Atlantico, senza LONDRA 3,6 miliardi Il valore delle monete d’oro ancora su un vascello del 1708 MIGUEL ROJO /AFP Il cercatore di tesori sommersi Ruben Collado sulla sua barca da ricerca Ruben, a caccia di tesori nell’Inferno dei naviganti Galeoni, monete d’oro e bottini sommersi nel Rio de la Plata essere né fiume, né mare, ma concentrando in sé una dose tale di scogli e tempeste, che un tempo lo chiamavano l’Inferno dei Naviganti. «Ci sono almeno 2 mila navi incagliate nei suoi fondali - dice Collado 15 delle quali contengono sicuramente tesori. Il Nostra Signora di Loreto (vascello spagnolo, affondato nel 1792) è stata una delle mie più grandi scoperte, anche se non supererà mai il Nossa Senhora da Luz». Quando nel 1752 questo bat- tello portoghese salpò alla volta dell’Europa, era carico di monete d’oro e così era ancora quando lo trovò Ruben 240 anni dopo: «Il suo valore è inestimabile. È stato l’unico bottino in oro recuperato in Sudamerica in due secoli». Il problema di un tasso di successo così basso non è la scarsa offerta di relitti, ma i grandi costi delle operazioni. Tuttavia, questo è un sogno che tocca la fantasia di molti e diversi Paesi dell’America Latina (dove si trova la maggior parte L’11 MARZO DI 10 ANNI FA MORIRONO 191 PERSONE La tesi La teoria della vendetta di al Qaeda è stata sostenuta ieri su El Pais dall’esperto di terrorismo Fernando Reinares Furono una vendetta di al Qaeda gli attentati che l’11 marzo 2004, esattamente 10 anni fa, provocarono a Madrid la morte di 191 persone e oltre 2mila feriti e che, a sorpresa, tre giorni dopo fecero vincere le elezioni ai socialisti. Ne è convinto uno dei massimi esperti spagnoli di terrorismo, che lo ha scritto su El Pais di ieri. Secondo Fernando Reinares dell’ Università Rey Juan Carlos, le bombe dell’11-M - come la data viene ricordata in Spagna contro quattro treni regionali pieni di pendolari che si recavano al lavoro, non hanno nulla a vedere con la guerra in Iraq scoppiata l’anno precedente, come è stato invece spesso ipotizzato. Secondo il quotidiano madrileno gli attacchi furono ideati a Karachi, in Pakistan, già nel 2001 per vendicarsi dello smantellamento di una cellula che al Qaeda aveva creato in Spagna sette anni prima: il gruppo Abu Dahdah, dal nome del suo leader dal 1995. I treni pendolari coinvolti negli attentati furono quattro in tutto, a bordo dei quali scoppiarono dieci zaini pieni di esplosivo, seminando morte. Le bombe esplosero all’ora di punta, poco dopo le sette e mezza di mattina, in tre diverse stazioni - quella centralissima ed affollatissima di Atiocha, El Pozo del Tio Raimundo, Santa Eugenia -, e sui binari che da sud portano ad Atiocha. L’allora premier che i sondaggi davano in testa, il conservatore José Maria Aznar, accusò i separatisti baschi dell’Eta, mentre i socialisti di José Luis Zapatero puntavano il dito contro al Qaeda. [E.ST.] dei tesori), stanno attivando normative speciali. Dal 2009, l’Argentina ha iniziato un programma di ricerca che si occupa di pattugliare le coste patagoniche. Giovedì, una delle squadre ha trovato il Purisima Concepcion, naufragato nel 1765: c’era rimasto solo parte dello scafo, perché l’equipaggio lo smontò per costruire un’imbarcazione e tornare a casa. D’altra parte, la Colombia sta discutendo una legge per tutelare il patrimonio sommerso. Nelle sue acque si nascondono almeno 2.300 galeoni, tra cui il San José, affondato nel 1708 con 11 milioni di monete d’oro, equivalenti a 3,6 miliardi di euro. Ruben ogni tanto ci pensa, ma prima vuole trovare il Lord Clive, un tre ponti inglese da 60 cannoni, affondato dagli spagnoli nel 1763. «Sta a 350 metri dalla riva e a soli sei metri di profondità, ma il nemico lo coprì di rocce perché nessuno potesse ripescare il tesoro. L’operazione si chiamerà Camelot». Proteste Dopo una lunga lotta contro il male ci ha lasciato Lire turche false usate in uno dei cortei contro il governo del premier islamico moderato Erdogan “Gli attentati di Madrid una vendetta qaedista” MADRID Due principesse saudite: “Noi recluse nella villa reale” TURCHIA, ACCUSE DI TANGENTI PER UN EX MINISTRO Scandalo intercettazioni Nuovo colpo a Erdogan ANKARA Il governo del premier turco Recep Tayyip Erdogan, coinvolto in uno scandalo politico e finanziario, ha accusato ieri un altro colpo con la diffusione di una nuova intercettazione illegale in cui un ex ministro è accusato di chiedere tangenti a un uomo d’affari. Nell’intercettazione diffusa su Internet, Reza Zarrab, un imprenditore iraniano-azero spiega a un uomo di sua fiducia, Happani Abdullah, che l’ex ministro dell’Economia Zafer Caglayan si sarebbe lamentato di non aver ricevuto 10 milioni promessi per alcune disposizioni date. Zarrab, nella registrazione, si dice «molto sorpreso» che l’ex ministro non avesse ricevuto la somma, comunque uscita dalle casse della sua compagnia, ipotizzando un errore. Caglayan ed altri tre ministri sono stati costretti a lasciare il governo dopo un’inchiesta lanciata il 17 dicembre che chiamava in causa i loro figli e diverse decine di personalità vicine al governo. Anche Erdogan è stato implicato nello scandalo da una serie di intercettazioni illegali, di cui il premier contesta l’autenticità, nelle quali ordina al figlio Bilal di far sparire forti somme di denaro. Pochi giorni fa aveva subito un nuovo smacco il primo ministro Erdogan: il Tribunale Penale numero 20 di Istanbul aveva ordinato la scarcerazione immediata del generale a riposo Ilker Basbug, ex capo dello stato maggiore interforze, condannato all’ergastolo nell’agosto 2013 per terrorismo. Carla Bolla in Bonansea Lo annunciano la mamma Lucia, il marito Claudio il iglio Luca, il fratello Emilio con Chiara e Federico, la sorella Paola, la suocera Silvia, cognato, cognata, igliocci e parenti tutti. Il Funerale avrà luogo nella chiesa parrocchiale S. Maria di Bricherasio martedì 11 marzo 2014 alle ore 15,30 partendo dall’abitazione dell’estinta, strada Camborgetti Ballada 37 - Bricherasio alle ore 15,15. La Veglia Funebre sarà recitata lunedì 10 marzo alle ore 20,30 nella suddetta chiesa. Un particolare grazie per le amorevoli cure e le attenzioni prestate al medico curante dott. Godino, al direttore dott. Fenu al dott. Valabrega ed ai medici e personale dell’IRCC di Candiolo al dott. Mathieu, a Bruna e a tutte le infermiere del Servizio ADI di Torre Pellice. – Bricherasio, 9 marzo 2014 L’Associazione Culturale Piemonte Futuro partecipa al dolore del suo Presidente Claudio Bonansea e del iglio Luca per la perdita della moglie e mamma signora CARLA. – Bricherasio, 9 marzo 2014 Si uniscono al dolore: Andrea Cristina, Claudio Tiziana, Beppe Laura. Vito Bonsignore e famiglia partecipano con affetto al dolore di Claudio e Luca per la scomparsa della signora CARLA. – Bruxelles, 9 marzo 2014 Circondato dall’affetto dei suoi cari è mancato Piero Mora di anni 73 Ne danno il triste annuncio: la moglie, il iglio, la sorella, i cognati, i nipoti ed i parenti tutti. I Funerali si svolgeranno a Brovello martedì 11 marzo alle ore 14,30 partendo dalla chiesa parrocchiale. – Brovello, 9 marzo 2014 Elena e Mario Missiroli ricordano «Prigioniere» nella loro sfarzosa villa reale da 13 anni. È quello che sostengono due principesse saudite, figlie di re Abdullah, che per denunciare la loro condizione e chiedere aiuto hanno contattato con e-mail e telefonate il Sunday Times. Le principesse Sahar, di 42 anni, e Jawaher di 38, spiegano di vivere una condizione di vera e propria prigionia, completamente isolate nella loro villa di Jeddah, tagliate fuori dal mondo. «Passiamo i nostri giorni tentando di rimanere a galla. Facciamo lavori in casa, ci prendiamo cura dei nostri animali domestici, cuciniamo, leggiamo», scrivono le due donne in una mail, mentre Sahar spiega inoltre che il re, che ha almeno 38 figli da diverse mogli, ha dato mandato a tre dei loro fratellastri di controllarle. Il domenicale britannico riferisce anche come la madre delle due donne, Alanoud Alfayez, che ha divorziato dal sovrano saudita e vive a Londra, si è rivolta all’Onu per far presente la condizione delle figlie, parlando anche della sofferenza di Hala e Maha, altre due sorelle di 39 e 41 anni, che vivono a loro volta isolate in altre due ville, sottolineando che Hala soffre anche di anoressia e problemi psicologici e che è riuscita a contattare la madre dopo [E.ST.] due anni di silenzio. Cristianamente è mancato Franco Pogliano Lo annunciano i igli Gino con Adele, Paola, Carla con Giuseppe. I nipoti Umberto, Jacopo, Francesca e Maria Chiara, e l’affezionata Bonaria. Ciao papà. Il Santo Rosario verrà recitato lunedì 11 marzo alle ore 18,45 presso la parrocchia Crocetta della Beata Vergine delle Grazie a Torino. Funerali martedì 12 ore 10 presso parrocchia Crocetta. – Moncalieri, 9 marzo 2014 O.F. Astra - tel. 011.280901 Paolo, Liana, Mario, Silvio e Giorgio con le rispettive famiglie annunciano che il primo dei fratelli è morto in pace. Un pensiero e ringraziamento va a Carla, amorevole sostegno degli ultimi anni del suo PAPA’. Cognati e cugini partecipano al dolore per la scomparsa del caro FRANCO. E’ mancata Paolina Gonella ved. Heffler anni 101 Lo annuncia la iglia Valeria con il marito Antonio Odasso. Funerali martedì 11 marzo alle ore 10 nella parrocchia S. Caterina. – Garessio, 9 marzo 2014 Cristianamente è mancato Luigi Ghione cavaliere della Consolata Ne danno il triste annuncio la moglie Italia, il iglio Maurizio con Ilaria e parenti tutti. S. Rosario lunedì 10 ore 18 e Funerali martedì 11 ore 10 parrocchia Gran Madre di Dio. – Torino, 9 marzo 2014 Genta dal 1848 - Torino Amalia, Pierluigi e famiglia sono vicini a Italia e Maurizio nel loro immenso dolore. Bruno e Ugo Tozzini e rispettive famiglie ricordano con affetto il caro cognato GINO. Anna Toso Mariangela Masud con Fulvia e Fabio vicini ad Italia e Maurizio con affetto. e sono vicini al caro amico Guido Ciaccio. – Torino, 10 marzo 2014 Vi siamo vicini in questo doloroso momento. Paolo, Franco, Mariapia. LUNEDÌ 10 MARZO 2014 . Estero .13 NEI NEGOZIATI DECISIVA LA MEDIAZIONE DEL QATAR ATTENTATO A HILLA Accordo con Assad Al Qaeda libera le suore di Maalula Iraq, attacco kamikaze al check point Almeno 37 morti Le tredici religiose rilasciate dopo tre mesi in cambio della scarcerazione di 138 donne MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME Tredici suore in cambio di 138 detenute nelle carceri siriane: il patto fra Al Qaeda e Bashar Assad risolve un sequestro durato tre mesi e che ha destato scalpore e al tempo stesso evidenzia nuovi equilibri di forze in Siria. Le religiose cristiane rapite in dicembre dal piccolo centro di Maalula, a nord di Damasco, tornano in libertà grazie ad una trattativa segreta fra il regime di Damasco e i jihadisti di Al-Nusra che ha visto protagonisti anche l’intelligence di Libano e Qatar. Ad annunciare l’accordo è il generale Abbas Ibrahim, capo delle forze di sicurezza di Beirut, perché le donne sono state consegnate dai jihadisti alle forze libanesi, portate nel piccolo centro di Arsal nella Valle della Bekaa, controllata da Hezbollah, e da lì fatte tornare in Siria attraverso il posto di confine di Masnaa. Il fatto che sia la tv «Al-Manar» degli Hezbollah ad anticipare le notizie, poi YOUSSEF BADAWI/EPA Una suora con un gruppo di fedeli a Maalula Assad». L’intesa è stata raggiunta mettendo sul piatto la liberazione di donne detenute dai governativi siriani: sarebbero almeno 138, secondo altre fonti 153, e a decidere di scarcerarle è stato «Bashar Assad in persona» assicurano da Damasco. Ma anche Al-Nusra incassa qualcosa perché l’impatto del rilascio delle detenute è destinato a rafforzare la sua popo- Damasco assicura che la decisione di liberare le detenute è stata presa dal «raiss in persona» rimbalzate su altri media libanesi, conferma che la liberazione è un successo di immagine del regime di Assad. La Siria cercava da tempo un risultato sul fronte umanitario e lo coglie ora grazie alla liberazione delle 13 suore - assieme alle tre cameriere anch’esse sequestrate - ottenuta mediando con Al-Nusra, emanazione diretta di Al Qaeda, attraverso il canale del Qatar ovvero l’Emi- rato del Golfo più vicino alla galassia dei ribelli islamici. Per Assad il successo è duplice: può vantare con la comunità internazionale il fatto di essere riuscito a liberare di ostaggi civili e al contempo dimostra di aver trovato un canale di comunicazione con gli agguerriti avversari jihadisti. Come riassume un plenipotenziario arabo chiedendo l’anonimato «la soluzione di questa vicenda rafforza IL PRESIDENTE ROHANI: «SBAGLIATO CHIUDERE I GIORNALI CRITICI» Iran, sui social network le collette per salvare i condannati a morte Gli studenti cercano soldi per risarcire le famiglie delle vittime DAL CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME Nell’Iran di Hassan Rohani raccogliere denaro sul Web può servire a salvare la vita ad un condannato a morte. Nella nazione che ha eletto Rohani presidente le esecuzioni continuano ad essere numerose - fra 500 e 625 nel 2013, il secondo dato più alto in assoluto dopo la Cina - ma gli oppositori per la prima volta si organizzano, sfruttando la legge islamica che prevede la scarcerazione del condannato se la famiglia della vittima riceve un adeguato risarcimento per la perdita subita. Questo hanno fatto un gruppo di studenti riuniti nella «Società popolare» intitolata all’«Imam Alì», debuttando con una raccolta che ha fruttato quasi 50mila dollari per ottenere la liberazione di Safar Anghouti, 24 anni, responsabile di omicidio. La sovrapposizione fra la mobilitazione via Internet e le donazioni dei singoli cittadini ha dato vita ad una tipologia nuova di «crowdfinding», il cui successo lascia ora inten- BAGHDAD Rohani e la Ashton hanno parlato ieri dell’intesa sul nucleare dere che qualcosa si sta muovendo nella società iraniana contro l’applicazione massiccia della pena di morte. Un ulteriore elemento di novità da Teheran arriva con il pronunciamento proprio di Rohani contro la recente chiusura di due giornali riformatori: «Aseman» e «Bahar». Le autorità giudiziarie della Repubblica Islamica avevano disposto la fine della pubblicazione a causa di alcuni articoli giudicati «in contrasto con i principi islamici» ma Rohani, con un discorso trasmesso in diret- ta da radio e tv, ha parlato di «decisioni errate». «Chiudere un giornale deve essere l’ultima decisione possibile, non la prima» ha detto Rohani, chiedendosi «perché alcuni mezzi di informazione sono del tutto liberi mentre altri non possono esserlo». E in particolare Rohani ha lamentato il fatto che «ad essere del tutto liberi sono coloro che mi criticano mentre a trovare ostacoli è chi mi sostiene». Ovvero, i giornali riformatori sono stati puniti da chi si oppone al presidente. [M. MO.] larità nelle regioni contese con i rivali dello «Stato Islamico della Siria e dell’Iraq» (Isis) che rifiutano di sottomettersi ad Al Qaeda. Assieme alla liberazione, viene alla luce la dinamica degli spostamenti che hanno accompagnato l’ultima fase della trattativa: le suore si trovavano nel monastero grecoortodosso di Mar Thecla a Maalula e da lì sono state trasferite a Yabroud, 20 km a nord, nel bel mezzo di un’operazione militare dei governativi. La consegna è avvenuta in Libano, Paese alleato di Assad, dopo un percorso in una zona ad alto rischio sotto la protezione degli 007 del Qatar. La reazione del vescovo greco-ortodosso Luka al-Khury è stata di rendere omaggio ai «progressi dei militari siriani a Yabroud che hanno facilitato la soluzione della vicenda» e la tv di Stato a Damasco ha esaltato il ruolo della Siria come protettrice dei cristiani accompagnando le notizie sul rilascio con immagini di chiese, della Vergine e di murales su Gesù, per sottolineare il ruolo della nazione come «culla delle religioni monoteistiche». Sin dall’inizio della guerra civile, oltre tre anni fa, la minoranza cristiana ha evitato di schierarsi apertamente nel conflitto ma la schiacciante presenza di musulmani sunniti nelle fila dell’opposizione ha portato molti cristiani a vedere nel raiss il loro unico protettore, proprio come avvenuto per le altre minoranze, dagli assiri agli sciiti. Almeno 37 persone, tra cui cinque bambini, sono morte e altre 166 sono rimaste ferite nell’attentato suicida a un posto di blocco a Hilla, a Sud di Baghdad, l’ultimo di una serie di attacchi che hanno colpito il Paese, a due mesi dalle legislative. Secondo fonti della sicurezza e mediche, un kamikaze a bordo di un minibus carico di esplosivo si è fatto saltare in aria in mezzo a una fila di auto a un checkpoint alle porte della città. L’attentato di Hilla arriva il giorno dopo le dichiarazioni del primo ministro iracheno, Nuri al-Maliki, che ha accusato Arabia Saudita e Qatar di sostenere gruppi di miliziani, cosa che «equivale a dichiarare guerra al Paese». Il premier, che è sciita, ha detto che le accuse secondo le quali in Iraq il suo governo discrimina la minoranza sunnita sono alimentate «da persone settarie legate a organizzazioni straniere, con l’incitamento e l’appoggio dell’Arabia Saudita e del Qatar». Il primo ministro iracheno ha aggiunto che Riad e Doha forniscono sostegno politico, finanziario e mediatico agli insorti, ed ha accusato i due Paesi di «acquistare armi per le organizzazioni terroristiche. 14 .Cronache STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 L’INCIDENTE IN VALLE D’AOSTA, SULLE PISTE DI GRESSONEY-SAINT-JEAN Un sedicenne la travolge sugli sci Muore a tre anni Il procuratore di Aosta: scendeva a forte velocità Illesi altre due bambini coinvolti nell’impatto NICOLA BUSCA STEFANO SERGI GRESSONEY-SAINT-JEAN L’ha presa in pieno, dietro a un dosso, trasformando una domenica di festa sulla neve in una giornata di lutto. Una bambina di 3 anni, Matilde De Laurentis, di Milano, è morta dopo essere stata travolta da un sedicenne torinese sulle piste da sci del Weissmatten, a Gressoney-Saint-Jean, in Valle d’Aosta. La bambina stava sciando con altri otto bambini e un maestro di sci della Scuola del Weissmatten – Bruno Thedy, ex atleta delle Fiamme Gialle e tra i più esperti della località – durante una delle lezioni collettive di Carnevale organizzate dalla scuola sulle piste dedicate al campione gressonaro Leonardo David. I bimbi stavano scendendo sulla pista blu, una stretta stradina che porta verso la partenza degli impianti. L’incidente è avvenuto a metà tracciato, poco dopo la stazione intermedia della seggiovia, e assieme alla bambina sono rimasti coinvolti nell’incidente altre due coetanei, rimasti illesi nel violento impatto. A travolgere il gruppo è stato un ragazzo di 16 anni di Chieri (Torino), la cui famiglia frequenta Gressoney da quarant’anni e ha una seconda casa proprio in fondo alla pista teatro della tragedia. «L’incidente – ha spiegato Arnoldo Welf, direttore piste della Monterosa Ski – è avvenuto intorno alle 12, dietro a un dosso segnalato che invita gli sciato- 9 il gruppo La piccola travolta e uccisa stava sciando con altri otto bambini e un maestro di sci ri a rallentare. La bambina è stata colpita al fianco e dopo l’impatto, in un primo momento, era cosciente. Solo in seguito è svenuta». Il ragazzo di Chieri non era da solo durante la discesa: stava sciando con un amico, che però è riuscito a evitare il gruppo di bambini. Lui no, dopo il salto l’urto è stato violentissimo ed è avvenuto mentre i baby sciatori erano proprio dietro il dosso, con il maestro Lo scontro è avvenuto dietro a un dosso Il ragazzo: «Li ho visti all’improvviso» di sci in testa a dare indicazioni. «Li ho visti all’improvviso, non sono riuscito a evitarli» ha raccontato il giovane ai carabinieri. La piccola di Milano era nella parte finale del gruppetto, quando è stata presa in pieno dal diciassettenne che, secondo quanto ha riferito il procuratore capo di Aosta Marilinda Mineccia, «scendeva a forte velocità». «Non ho visto il momento dell’impatto, ero voltato» ha detto il maestro Bruno Thedy, rimasto sotto choc. A pre- stare le prime cure alla bimba sono stati, oltre allo stesso maestro, i «pisteur secouristes» di Weissmatten e due medici, un rianimatore e un ortopedico che sciavano nella zona e hanno tentato subito di rianimarla. Gli altri due bambini colpiti dallo sciatore, pur spaventati, non hanno riportato lesioni, così come è rimasto illeso il ragazzo di Chieri, che si è subito fermato dopo l’incidente. «Ma era visibilmente choccato, ha iniziato a tremare come una foglia» hanno raccontato i soccorritori. Successivamente, sul luogo dell’incidente sono intervenuti con l’elicottero da Aosta il Soccorso alpino e l’équipe medica. Dopo il trasferimento di urgenza all’ospedale Parini di Aosta (la bambina è arrivata al Pronto soccorso alle 13), i sanitari hanno continuato a lungo a rianimare la piccola ma non c’è stato nulla da fare. La bambina è morta alle 15,40 per i traumi riportati nell’incidente. Le prime indagini sull’incidente costato la vita alla piccola sono state svolte dai carabinieri e dagli agenti del Corpo Forestale di Gaby e dopo una prima ricostruzione di quanto avvenuto, sempre secondo il procuratore di Aosta «non risultano responsabilità a carico del gestore delle piste, perchè il dosso era correttamente segnalato». Il fascicolo dell’inchiesta è stato poi affidato al pubblico ministero Pasquale Longarini. Gli inquirenti hanno anche realizzato una videoricostruzione dell’incidente, che finirà agli atti. RIVELAZIONE DELL’ARCIVESCOVO DI NEW YORK DOLAN “Il Papa vuole studiare le unioni omosessuali” GIACOMO GALEAZZI CITTÀ DEL VATICANO «Francesco vuole studiare le unioni gay per capire come mai alcuni Stati hanno scelto di legalizzare le unioni civili delle coppie omosessuali», sostiene in tv il cardinale Timothy Dolan relativamente alle presunte nuove aperture del Pontefice sulle coppie di fatto. Bergoglio, comunque, «non ha espresso alcun tipo di approvazione nei confronti di queste unioni». Il Papa «non è arrivato e ha detto che è a favore», bensì ha affermato che «la Chiesa deve cercare le ragioni che hanno indotto a legalizzare le unioni gay, piuttosto che condannarle prontamente». Insomma il Pontefice «pone domande sul perché ciò abbia fatto presa su alcune persone». Infatti «il Francesco in bus con i cardinali matrimonio tra un uomo e una donna non è qualcosa che riguarda soltanto la religione e i sacramenti, ma è anche un elemento della costruzione della società e della cultura, appartiene alla cultura». Aggiunge Dolan: «Se annacquiamo il significato sacro del matrimonio, non soffre solo la Chiesa ma anche la cultura e la società». Negli Usa gli interventi di Francesco sulle unioni omosex sono seguiti con particolare interesse sin da quando lo scorso luglio ha dichiarato che «se qualcuno è gay e cerca Dio in buona fede, chi sono io per giudicare?». A settembre la storica rivista della comunità gay «The Advocate» ha dedicato la copertina al Pontefice, scrivendo che «la persona più influente del 2013 nella vita del popolo Lbgt» (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) «non arriva dal nostro conflitto legale in corso per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali», bensì dal «nostro conflitto spirituale». L’intervista alla Nbc News nella quale Dolan attribuisce a Ber- La pista del Weissmatten, a Gressoney-Saint-Jean «Ci diano il potere di fermarli» 5 conoscibili subito. In quel modo chi ci vede capisce subito che siamo noi, e magari si regola di conseguenza e quando interveniamo ci prende in considerazione”. Al momento qual è il vostro ruolo sulle piste della Valle d’Aosta? domande a Guido Regruto Pres. soccorritori CRISTIAN PELLISSIER AOSTA Guido Regruto è il presidente dei pisteur secouriste valdostani, che offrono il primo intervento e il primo soccorso in caso di incidenti sulle piste da sci. Da anni chiede con forza più poteri per la sua categoria. Qual è la situazione? «Non abbiamo nessun potere. Noi siamo presenti in tutti i comprensori, mentre carabinieri e polizia solo in quelli grandi: sarebbe utile utilizzarci al meglio, prevenire piuttosto che curare. Se io vedo uno sciatore che fa un’imprudenza o che fa altre cose che non vanno io lo posso an- golio l’intenzione di studiare le unioni gay ha suscitato clamore, anche perché alcuni mesi fa lo stesso cardinale aveva esortato a non aspettarsi da Francesco «grandi cambiamenti nella dottrina della Chiesa su questioni delicate come l’aborto o le nozze gay». Ieri Francesco, con 82 prelati di Curia, ha raggiunto Ariccia in pullman per una settimana di esercizi spirituali. All’Angelus ha ammonito a «disfarsi di idoli, vanità,scorciatoie di potere: con Satana non si può dialogare perché è molto astuto». Vedere il Papa spostarsi in bus invece che in auto lussuose contribuisce all’immagine di un papato sobrio e senza orpelli. Ad Ariccia, poi, ogni ospite si pagherà la camera. «Trovarsi insieme sul pullman significa vivere meglio lo spirito di famiglia- spiega il vescovo Mario Toso, segretario del dicastero Giustizia e Pace- Ognuno di noi pagherà personalmente la stanza: è logico che chi ci stipendia non debba erogare un’ulteriore cifra». Avverte Bergoglio: «La Quaresima è rinunciare a Satana e alle sue seduzioni». Anche in un ritiro «fuori porta». che fermare ma il risultato e che questo, il più delle volte, mi manda a quel paese. Non ho autorità». Cosa vi servirebbe per avere autorità? «Il potere d’intervenire. Poter fare multe e sanzioni o poter di sequestrare il biglietto dello sciatore indisciplinato. Così, forse, eviteremmo dei danni. Ma basterebbe anche meno, dovremmo essere più riconoscibili». Quindi la divisa unica per tutti i pisteur, una sua lotta ormai da anni. Quali potrebbero essere i vantaggi? “E’ da sempre un mio cavallo di battaglia: la divisa unica per tutti. Non per una vuota ragione estetica, ma per essere ri- «Noi interveniamo subito quando c’è un incidente, uno scontro, una caduta o quello che è. Offriamo il primo soccorso, in attesa dell’arrivo dei medici. In tutto in questa stagione sono poco più di 100 i pisteur che lavorano in Valle. Ma anche per quel che riguarda il soccorso di potrebbe fare di più». La vostra legge è del 1992, sono passati 22 anni, è tempo di rimetterci mano? «E’ cambiato tutto e una riflessione serve, se la Regione o gli impianti non vogliono venirci incontro, almeno si affronti la questione. Penso anche ai corsi di formazione e all’aggiornamento per il primo soccorso. Secondo me dovremmo farlo tutti gli anni, soprattutto i colleghi che lavorano nelle stazioni più piccole: vedono meno incidenti e per forza di cose sono meno allenati. Ma siamo in un periodo di crisi, non so cosa si possa fare». ALESSANDRIA, A POCHI METRI DALLE CASE Ultraleggero precipita: muore una donna 1 Poteva fare una strage l’ultraleggero precipitato ieri pomeriggio fra le case del rione Orti di Alessandria, vicinissimo a una palazzina e all’aeroclub Bovone. Nell’incidente è morta la passeggera del velivolo, Roxana Popovici 32 anni di Gabiano; il pilota, Gravit Baquiri, 33 anni, cuoco di origine albanese che abita a Casale Monferrato è gravemente ferito. Il piccolo aereo era decollato da Casale e il pilota probabilmente voleva raggiungere lo scalo alessandrino: avrebbe iniziato la manovra di atterraggio quando si è accorto che non c’era spazio sufficiente in pista. Si è rialzato mandando «in stallo» l’aereo, manovra che gli ha fatto perdere il controllo. Il velivolo ha sfiorato alcuni alberi ed è precipitato piantandosi con il muso sul marciapiede delle palazzine. LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Cronache .15 . LE BAMBINE AVEVANO TREDICI, OTTO E TRE ANNI. A FINE FEBBRAIO LA COPPIA SI ERA SEPARATA DOPO 15 ANNI DI MATRIMONIO Uccide le tre figlie: “Le salvo dalla miseria” Lecco, la donna ha tentato il suicidio. C’è l’ipotesi della vendetta contro il marito che l’aveva lasciata PAOLO COLONNELLO LECCO «Le ho uccise perché volevo salvarle da un futuro di prostituzione e miseria». Dal letto dell’ospedale di Lecco, reparto rianimazione, Edlia Dobrushi, albanese, 38 anni, alta, bionda, occhi azzurri, nasconde la sua bellezza slava dietro una maschera di disperazione e da sfogo ai suoi incubi mentre si contorce nel letto e rivive a distanza di poche ore il massacro delle sue bambine. I carabinieri, ancora sconvolti dalla scena di sangue che hanno appena visto nella sua abitazione, verbalizzano una confessione che è apparsa scontata fin da quando l’hanno trovata sul pianerottolo di casa in stato confusionale e ossessionata dall’improbabile futuro di prostituzione delle bambine. Era an- Aveva un’altra ossessione: per loro temeva un futuro da prostitute cora buio quando Edlia, un matrimonio spezzato da pochi mesi, ha afferrato un coltellaccio da cucina e ha iniziato sistematicamente a uccidere le sue figlie: prima Sidni, di 3 anni, che dormiva nel lettone vicino a lei, poi Kesi, di 10 anni e infine Simona, di 13, colpite nel loro letto a castello in un’altra stanza. Simona, capelli neri lunghi e un viso dolce da bambina, ha provato a resisterle, a combattere contro la furia omicida della madre. Le sue grida hanno svegliato i vicini verso le 2 e mezzo di notte. «Ma non ci abbiamo fatto caso, perché le liti in quella casa erano frequenti», dice un signore dall’altra par- Analisi STEFANO RIZZATO MILANO il tipo di episodi che mai si vorrebbe sentire o raccontare. E invece è successo due volte in pochi giorni e nel giro di pochi chilometri. Ieri, l’orrore ha visitato Lecco e si è portato via tre bambine, per mano della loro madre. Il 12 febbraio era accaduto a Giussano (Monza), a trenta È IL LATO OSCURO «Chi compie questi atti lo fa quasi sempre senza consapevolezza» chilometri di distanza. Un padre aveva spezzato le vite di una bambina di otto anni e quella di un maschietto di due. In entrambi i casi, s’è aggiunto il tentato suicidio dell’assassino. In questi casi, e per molti simili, s’è cercato di spiegare, s’è parlato di separazioni dolorose e di povertà, di disagio e depressione. Tentativi di dare un nome all’indicibile, una risposta allo sgomento. «Ma bisogna essere cauti e capire che in questi scenari L’incubo FACEBOOK/ANSA Da sinistra, Simona (13 anni), Sidni (3 anni) e Kesi (10 anni) te della rete di questa palazzina color salmone di via Bergamo, periferia di Lecco. Il silenzio è tornato a regnare nella notte placida del lago mentre la donna prendeva in braccio le sue creature e le ricomponeva sul letto nuziale. Alle 6 e mezza del mattino, qualcuno l’ha vista sporca di sangue, ferita, in tranche sul pianerottolo. E, finalmente, ha dato l’allarme. Non c’è nessun «assassino attivamente ricercato da assicurare alla giustizia», come improvvidamente dichiara a cadaveri ancora caldi il ministro degli Interni Angelino Alfano. Perché Bashkim Dobrushi, l’uomo che i carabinieri cercano fino a pomeriggio inoltrato con una pena nel cuore che esprime per tutti il comandante Rocco Italiano («Mai visto una scena del genere, è stata un’esperienza terribile»), è un padre ignaro di quanto è accaduto e che viaggia in traghetto verso l’Albania. Mentre la madre che ha ucciso i suoi figli, adesso giace in un letto d’ospedale con l’addome squarciato e il collo ferito dalle stesse coltellate che ha cercato di infliggersi per morire e punire quel padre che, forse, l’aveva lasciata per un’altra donna. Bashkim Dobrushi, metalmeccanico in un’azienda di Olginate, era partito sabato mattina in auto per arrivare a Bari e da qui imbarcarsi su un traghetto diretto a Durazzo. Un viaggio che sarebbe termi- nato a Kukes, paesino al confine con Kosovo, dove Bashkim voleva trascorrere due settimane di ferie e raccontare all’anziana madre perché, dopo quindici anni di matrimonio e tre figlie, aveva firmato a fine febbraio in tribunale l’atto di separazione. Decisione presa dopo mesi di litigi e incomprensioni che già a settembre scorso avevano allontanato l’uomo dalla famiglia e fatto piangere in classe tante volte Simona, la figlia maggiore. «Non voleva parlare di quello che succedeva in casa - racconta un suo compagno alle medie della scuola di Maggianico - ma noi sapevamo che i suoi si stavano separando e che forse sue padre aveva un’altra donna». Edlia Dobrushi, albanese, 38 anni, con la piccola Sidni in braccio La donna, disoccupata, stava progettando di trasferirsi a Torino da alcuni parenti Simona, più matura delle sue sorelle, pativa particolarmente questa separazione anche perché la mamma, spaventata da questo abbandono, disoccupata, stava progettando di trasferirsi a Torino da alcuni parenti. Alla Caritas raccontano che la donna ogni tanto si presentava per ritirare dei pacchi di sussistenza ma loro sospettavano lo facesse più per paura che per necessità, terrorizzata dalla prospettiva di chissà quale futuro. Lui, che per rimanere vicino alle figlie si era trasferito dal fratello a non più di 200 metri da casa, con uno stipendio di 2.300 euro al mese provvedeva a pagare l’affitto e le altre spese. Andava a prendere le bambine a scuola I precedenti R 1 AOSTA 24 GIUGNO 2002 Una 31enne annega in un laghetto i figli di 4 anni e di 21 giorni. La perizia: «Era totalmente incapace di intendere e volere» R 2 FOGGIA 7 LUGLIO 2004 Una mamma soffoca con del nastro adesivo la figlia di 5 anni e il bimbo di 2 e poi si uccide con lo stesso metodo R MONZA 12 FEBBRAIO 2014 3 Un padre, che si stava separando dalla moglie, ammazza la figlia di otto anni e il bambino di due “Non parliamo di depressione ma di relazioni affettive caotiche” Gli psichiatri: importante capire il rapporto tra marito e moglie operano tanti fattori diversi». Lo spiega Filippo Bogetto, docente di psichiatria all’Università di Torino. «Omicidio e suicidio - continua - sono i due atti più totali e angosciosi. Spiegarli dicendo di chi li compie “era depresso” è quasi un insulto a chi soffre di questo male. Certo, c’è un profondo cammino di dolore, una visione cupa e angosciosa del proprio passato, presente e futuro». Quando i delitti si consumano in famiglia e le vittime sono i figli, l’aspetto delle relazioni non può che essere messo in primo piano tra tutte le possibili cause della ferocia. «L’omicidio-suicidio è a sé stante e impone di guardare alle spinte passionali», dice Maurizio Pompili, professore di psichiatria all’Università La Sapienza di Roma. «Quando si arriva ad uccidere i figli, a privarsi del bene più caro che si ha, significa che ci sono motivi più forti di tutto, che vanno ricercati nella sfera affettiva. Per questo nel caso di Lecco sarà decisivo ricostruire la relazione con il padre delle bambine». Guai anche in questo caso, però, generalizzare o voler trovare una sola spiegazione. «È chiaro – aggiunge Pompili – che chi arriva ad atti del genere lo fa in uno stato psicotico grave, di dissociazione dalla realtà e dal senso comune, quasi sempre senza consapevolezza di quello che sta compiendo. Insomma, c’è una componente psichiatrica vera e propria di cui tenere conto e può far riferimento a disturbi diversi. È su questa che agisce il substrato di sofferenza e, turni permettendo, le accompagnava a giocare. Una brava persona secondo i vicini che lo conoscevano da anni, perché Bashkim e Edlia, dopo aver dato alla luce Simona in Albania si erano trasferiti in Italia con la prima ondata d’immigrazione negli Anni 90 ed erano andati a vivere subito a Lecco, dove avevano trovato lavoro e si erano integrati. Nessun lusso, ma una vita dignitosa. Spazzata dagli incubi e dalle incomprensioni. Edlia è accusata di triplice omicidio volontario. Le perizie forse certificheranno l’incapacità d’intendere e volere al momento del fatto. Ma non ha alcuna importanza: a volte la pena peggiore è sopravvivere. a livello sociale, di relazioni e di integrazione». A rendere impossibile ogni statistica o analisi scientifica, c’è che per fortuna gli infanticidi commessi in famiglia sono rari. Così, a 12 anni da Cogne e dall’uccisione di Samuele Lorenzi – era il 30 gennaio 2002 e nel maggio 2008 la Corte di Cassazione ha confermato la colpevolezza di Annamaria Franzoni, la madre – gli episodi di questo genere restano inspiegabili. «Trovare un filo conduttore per numeri così bassi è impossibile», conferma Massimo Picozzi, criminologo e psichiatra. «Ci sono comunque una serie di tipologie di figliciNIENTE SPERANZA «Alla base c’è una visione angosciosa del proprio passato, presente e futuro» dio che si possono prendere in considerazione. C’è quello altruistico, che parte dalla convinzione della rovina imminente e inevitabile per tutta la famiglia. Ma ci sono anche casi dove non c’è una motivazione razionale: i figlicidi legati a una psicosi acuta, come la schizofrenia. E ci sono i delitti motivati da vendetta nei confronti del compagno o della compagna: il bambino viene ucciso come rivalsa a un torto subito e, di nuovo, lo sfondo sono relazioni affettive caotiche». 16 .Società STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Un libro? No, nemmeno in regalo Il fenomeno del bookcrossing è un successo in tutto il mondo, ma il nostro Paese fa eccezione che non tengono il nostro Paese nella dovuta considerazione, o semplice ignoranza del meccanismo del sito, mentre gli italiani non fanno altro che scambiare libri da mattino a sera in modo libero e autonomo. E, quindi, non resta che mettersi a cercare. Dalle informazioni in rete emergono una decina di luoghi dove fare bookcrossing a Roma. Ne ho visitati 14, solo in 3 sono pienamente operativi, con scaffali pieni, dove arrivano persone che prendono e lasciano: l’Enoteca Trucchi, l’Università Roma Tre di largo San Leonardo e il Vivi Bene. Un quarto locale, il Caffè Donizetti, ha i libri in un angolo dimenticato. «Non so quanto effettivamente funzioni», dice la titolare. Gli altri sono una lunga serie di luoghi chiusi per la crisi o che hanno cambiato gestione senza che il caso FLAVIA AMABILE ROMA iumi di poesia sul bookcrossing e la bellezza di lasciar andare i libri in giro per il mondo, articoli di giornale, post, interventi colti, dotti e alti. La verità è che in Italia i libri non interessano a nessuno, nemmeno in regalo. È l’amara conclusione a cui si arriva quando si prova ad entrare in questo mondo in modo meno romantico e si lascia davvero un libro in strada o nei punti organizzati. F IL PRIMO PASSO A ROMA Ci si deve iscrivere al sito ufficiale operativo dal 2001 Su 14 indirizzi in città soltanto tre sono davvero operativi Nulla. Non accade assolutamente nulla, persino in una città non proprio periferica quale è Roma. Non accade nulla se si lascia un libro nel primo posto che capita, e questo tutto sommato è comprensibile. Ma non accade nulla anche se si prova a seguire tutte le leggi del vero bookcrossing, quello codificato secondo un regolamento riconosciuto nel mondo intero. E questo è più drammatico. Il primo passo è iscriversi al sito ufficiale, www.bookcrossing.com, operativo dal 2001 in 132 Paesi diversi. Al libro viene assegnato un codice che andrà scritto sulla quarta di copertina o su una pagina interna in modo da contrassegnarlo in modo unico e incon- nessuno abbia pensato di mantenere un punto bookcrossing che, evidentemente, non era considerato interessante. E un’altrettanto lunga serie di scaffali vuoti o mandati in soffitta. Lo racconta con sconforto Fabrizio Genghini dell’enoteca ”L’Acino che Vola”: «Ci abbiamo provato ma mai nessuno ha portato un libro. Funziona solo il calcio». Dev’essere quello che pensa anche lo studente nella biblioteca dell’Università di Roma Tre a via Ostiense quando gli indico lo scaffale desolatamente vuoto davanti a lui e gli chiedo se, per caso, di tanto in tanto lo usi: «Certo, mi serve per appoggiare il cellulare!». 16 1 per cento per cento per cento È il grado di diffusione negli Stati Uniti del bookcrossing: si tratta del record mondiale Con questa percentuale la Germania s’inserisce in seconda posizione. Terzo in classifica è il Regno Unito Fanalino di coda è la Spagna che, secondo il sito www.bookcrossing.com, si colloca al 10o posto fondibile. Si registra sul sito di aver lasciato il libro in un certo luogo e poi si aspetta che qualcuno lo trovi e venga a raccontarlo. Dopo averlo letto, in teoria, il libro andrebbe lasciato di nuovo andare, scrivendolo sul sito così che si possa seguire il Intervista 132 29 viaggio del titolo nel mondo intero. Tutto questo accade ma non in Italia. Sul sito sono indicati in tempo reale tutti i libri rilasciati e trovati. Ieri pomeriggio c’era un romanzo di Agatha Christie trovato in Germania, e altri libri meno noti rila- sciati e trovati tra Francia, Stati Uniti e, ancora, Germania. Si può provare a collegarsi in diversi giorni, e negli orari più strambi, non capiterà mai un titolo dall’Italia. Nelle classifiche sulla partecipazione dei lettori a questo grande gioco mondia- i Paesi Tante sono le nazioni in cui è operativo il sito ufficiale www.book crossing.com le, si trovano Usa, Germania e Regno Unito ai primi tre posti. E, poi: Paesi Bassi, Finlandia, Canada, Australia, Francia, Portogallo, Spagna. L’Italia? Non pervenuta. Potrebbe essere il solito complotto dei Paesi stranieri “Burocrazia, caste e camorra: perché Pompei si sgretola” L’ex sottosegretario alla Cultura: così i francesi fuggirono MATTIA FELTRI ROMA Su «La Stampa» S enatore Riccardo Villari, lei era sottosegretario alla Cultura quando Epadesa offrì 200 milioni di euro per Pompei: che successe? LA STAMPA DOMENICA 9 MARZO 2014 Primo Piano . U BENI CULTURALI LE OCCASIONI MANCATE 66 ettari La superficie dell’a archeologica di Pompei: due terzi stati scavati «In realtà arrivai a questione già cominciata. Se ne parlava molto ma non c’erano documenti ufficiali. Allora convocai tutti gli interessati per fare il punto della situazione. Venne- 105 milioni I finanziamenti del Grande Proget Pompei grazie all’Unione europe Al bivio SALVATORE LAPORTA/CONTROLUCE/AFP Turisti nella zona archeologica di Pompe La mancanza di indica adeguate provoca molti disagi Nel 2011 i francesi erano pronti a investirli per salvare il sito archeologico. Ma chiedevano contr anti camorra sugli appalti. L’Italia non fornì garanzie. Ora si pensa a una fondazione internazion La storia «A ogni incidente la procura veniva sempre avvisata per ultima» MATTIA FELTRI ROMA ecunia non olet», disse l’imperatore Vespasiano al figlio Tito, che gli rimproverava l’intenzione di tassare l’urina raccolta dalle latrine. La pipì puzza, disse Tito. Il denaro no, fu la risposta, e ci sono voluti poco meno di duemila anni perché una massima tanto apprez- «P Nitti, direttrice italo-francese del Musée Maillol a Parigi, Rue de Grenelle, specializzato in cultura italiana, sta allestendo una mostra su Pompei. È lì che le viene in mente di chiamare una cara amica, Joëlle Ceccaldi-Raynauld, presidente del consiglio di amministrazione di Epadesa e parlamentare. Le avanza una proposta: avvalersi della legge francese sulla defiscalizzazione (pro mecenatismo) e contribuire alla cura del più grande sito archeologico del mondo. Si tratta - detta in maniera grossolana chiara - di girare parte dell’imponibile dall’erario a Pompei. Joëlle chiede qualche giorno. E settantadue ore dopo dice sì, sono tutti entusiasti. In particolare lo è Philippe Chaix, diret- d’s, direttore generale del ministero, e illustra il progetto: venti milioni di euro all’anno, a crescere, per dieci anni. Nemmeno il Superenalotto. «Conosco Pompei, ci ho lavorato quattro anni. Quattro anni piuttosto complicati. Ero autrice e relatrice del progetto, anche per via della lingua», racconta oggi Patrizia Nitti. Dice che da subito ci furono «difficoltà di comprensione. Non riuscivo a rendere la portata di Epadesa. Sentivo della diffiIL FUNZIONARIO UNESCO «Volevano nei cantieri un presidio di polizia: l’idea pesò negativamente» Monti, al Mibac è andato Lorenzo Ornaghi. Ma a Parigi, da Roma, non arriva nessuno. L’altro atto ufficiale è di quattro mesi più tardi. Joëlle Ceccaldi-Raynauld scrive una lettera a Ornaghi e gli chiede una moratoria. «Mi sembra che nel nostro paese, il periodo attuale non è il migliore per intraprendere degli interventi di sponsorizzazione», scrive fra l’altro. Sta per compiersi la sfida dell’Eliseo fra Nicholas Sarkozy e François Hollande. Dovesse vincere Hollande, come accadrà, Epadesa che è statale sarà sottoposta a spoil system e, in scadenza di mandato, non ci si espone per duecento milioni di euro. Tutto qui? No, c’è ancora qualcosa. Nel giugno del 2012, intervistato dal Mattino, stione, dicono, è chiusa. Ad aiutar un funzionario dell’Unesco cha l’anonimato: «Il consorzio, pe della camorra, chiedeva di condivider le gare di appalto, di vietare palti e un presidio di polizia sui ri. Non so quanto pesarono le ste, ma pesarono senz’altro». Og lari aggiunge: «Credo fossero tutto terrorizzati dalla buro dalle guerre infinite dentro il ro». Fatto sta che i duecento non sono più arrivati. Fine? Forse no. Philippe Chaix più all’Epadesa. Non è stato possibile contattarlo perché in questi giorni India. «Non so se la cosa c’entri», Patrizia Nitti. C’entri con che? pe mi ha detto che, arrivato alla Ieri su «La Stampa» Mattia Feltri ha raccontato lo scandalo dei 200 milioni che avrebbero potuto salvare Pompei e che sono svaniti. 1 ro i francesi di Epadesa con l’Unesco, la sovrintendenza di Pompei, il sindaco, la camera di commercio di Napoli, l’Unione industriali...». Che resistenze? così, la scena del delitto». Dice che i crolli erano colposi? «Non ne ho gli elementi, ma il sospetto viene, no? Penso lo avesse anche il procuratore Marmo: certe volte le ditte arrivavano prima dei magistrati». Attornoagliscavic’èlacamorraequesto fece scappare i francesi. «Di certo i francesi furono terrorizzati dalla nostra paralizzante burocrazia e dalle guerre di casta dentro al ministero. Quanto alla camorra voglio dire che gli scavi sono in una zona ad alta densità malavitosa e non penso che, arrivata a Pompei, la malavita si fermi sui marciapiedi. Lì le famiglie camorriste ci sono e sono attive». Infatti i francesi volevano coordinare le gare d’appalto, impedire i subappalti e presidi della polizia sui cantieri. «E li capisco. Il problema è che gli interventi su Pompei sono disciplinati dal I CROLLI «Non ho le prove, ma sospetto che siano colposi: le ditte arrivavano prima dei magistrati» Consiglio superiore dei beni culturali, allora presieduto da Andrea Carandini, mentre il segretario generale Cecchi rivendicava alle sovrintendenze...». Si fermi, senatore. Davanti a un garbuglio così fuggirebbe chiunque. Viene già il mal ti testa. «Devo fare un premessa: a Pompei manca tutto tranne il denaro, ma non è mai speso bene né chiaramente. Del consorzio Epadesa attraevano non soltanto i 200 milioni, che è una gran cifra, ma le competenze sul sito de La Stampa Così sono sfumati 200 milioni per Pompe LA MALAVITA «Un momento: c’erano la presidenza della Campania, i dirigenti del ministero, una quantità di persone. Volevo capirne di più, e capii solamente che c’erano resistenze incredibili». Guarda il video Riccardo Villari Era sottosegretario alla Cultura quando i francesi di Epadesa offrirono 200 milioni delle loro aziende. Ma non c’era la volontà di farli entrare». Perché? «Perché Epadesa, mettendo a disposizione tutto quel denaro, voleva capire che succedeva dentro e fuori dagli scavi. Soprattutto fuori». La malavita. «Racconto un episodio. Una mattina vengo informato casualmente che c’è stato un piccolo crollo. Siccome ero a Napoli vado a Pompei e lì assisto a una scena incredibile: il procuratore di Torre Annunziata, Diego Marmo, stavo rimproverando con un certa veemenza il direttore degli scavi perché regolarmente, a ogni crollo, la procura veniva avvisata per ultima, anche all’indomani. Eppure dentro agli scavi c’è un presidio dei carabinieri». E perché succedeva? «Perché si doveva modificare, diciamo «Chiaramente! Non è soltanto la camorra come tutti la intendiamo, ma anche la camorra di un sistema vischioso, chiuso, corrotto, in cui girano molti denari, posizioni di potere, un sistema che si nutre di Pompei e tenuto insieme dalla tacita intesa per cui dentro non ci deve entrare nessuno». Una follia. «Esatto, e tutto, ripeto, parte da un ministero castale come quello della Cultura». LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 . Società .17 “Noi, start-up d’Italia a Wall Street” A New York il successo dell’evento di “ItaliaCamp”: protagonista un gruppo di giovani imprenditori Le storie FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK ascia che la tua idea prenda il volo». E’ questo il senso della missione realizzata dall’associazione ItaliaCamp a Manhattan. Un’iniziativa per sostenere l’innovazione e la creatività: al New York Stock Exchange sono arrivate 14 start-up italiane per un incontro con la comunità degli investitori americani. Obiettivo: colmare il gap tra inventiva, realizzazione e business. L’iniziativa ha visto la partecipazione di società ed istituzioni e di oltre 70 università italiane e straniere. In scena il made in Italy dei giovani, che ha conquistato l’interesse di Wall Street, all’esordio nella piazza finanziaria più importante del mondo. I progetti d’impresa, ad alto potenziale di sviluppo - legati principalmente ai settori telecomunicazioni, Internet, «life science» e «green» - si sono così presentati agli investitori e ai «venture capitalist» internazionali per attrarre finanziamenti e coinvolgere partner commerciali. La parte principale si è svolta nella «dining room» di Wall Street attraverso una sessione plenaria che ha dato la possibilità ad ogni start-up di valorizzarsi con una breve presentazione, alternandosi agli interventi di autorevoli commentatori su innovazione, finanza e internazionalizzazione. «Il mercato italiano continua a rappresentare per gli investitori americani un riferimento primario in Europa, principalmente su tutte le opportunità che si definiscono di “made and brain in Italy”», ha spiegato James Pallotta, presidente e managing director del Raptor Group. Come altri investitori a stelle e strisce ha sottolineato l’interesse crescente per nuove occasioni di business. Tra i settori più promettenti, i social media, l’«entertainment» e il turismo. È su questi che - tutti concordano l’Italia ha ancora ampi margini di crescita, come dimostrano le tre storie che raccontiamo in questa pagina. «L ITALIA CAMP Un momento dell’evento organizzato dall’associazione ItaliaCamp a New York Anna-Victoria Anderson Giulia Gazzelloni Giacomo Putignano Da Instagram all’e-book per salutisti Il servizio espresso per baby sitter L’app che fa risparmiare sulle telefonate nna-Victoria Anderson, ventenne californiana, è studentessa del master Mba alla Luisss a Roma e imprenditrice di social network. Durante gli studi in Cina ha sentito la necessità di iniziare a mangiare sano e fare attività fisica. Per auto-motivarsi ha creato un account Instagram, condividendo foto sul fitness e la nutrizione e ha accumulato talmente tanti «followers» da essere contattata da inserzionisti pubblicitari che volevano essere presenti nella sua pagina. Un’iniziativa di successo che ha raccolto 633 mila «followers», per una media di 80 mila ogni mese, che l’ha portata a scrivere un eBook, «Four weeks to fit» di cui ha venduto 13 mila copie in 9 settimane, tramite lo stesso social network. Ora punta a far tradurre il libro in 4 lingue (cinese, spagnolo, italiao e tedesco) e per il prossimo anno stima un profitto di 700 mila dollari. [F. SEM.] e Cicogne» è una startup che collega genitori in cerca di babysitter per i figli a ragazzi e ragazze disponibili ad un lavoro saltuario. Un progetto ideato da Giulia Gazzelloni, laureata Luiss, insieme con altre due giovani imprenditrici, fresche di studi. Ora il team de «Le Cicogne» è composto da una decina di ragazzi, tra programmatori, grafici ed esperti di marketing. «L’obiettivo - dice Giulia - è quello di crescere a livello nazionale e internazionale, creando nuove sedi e reti di contatti in diverse città d’Italia e non solo». I servizi che i giovani iscritti al portale offrono sono baby sitting e baby&teen taxi (l’accompagnamento del bambino a scuola), fino alle varie attività extra-scolastiche. E ancora baby&been tutoring, un servizio di aiuto per i compiti per i più piccoli oppure ripetizioni, oltre a iniziative di animazione e organizzazione di feste per bambini. [F. SEM.] iacomo Putignano, laureato in General Management alla Luiss, ha creato l’app WalletSaver, che confronta i piani tariffari telefonici attraverso un’analisi dei dati di consumo, la durata delle chiamate, l’operatore dei numeri, i messaggi e il consumo di Internet. Il tutto estrapolato dallo smartphone. Inoltre sta per essere messa a punto una nuova funzione che permette di analizzare la qualità della copertura del segnale ad ogni chiamata in modo da suggerire la migliore tariffa, ma anche l’operatore che offre la migliore copertura. La start-up ha già convinto il suo primo investitore appena due mesi dopo la nascita. «Abbiamo un target di 20 mila download e puntiamo anche al settore dell’energia elettrica. La nostra filosofia, che si riflette nel nome WalletSaver, è diventare uno strumento di comparazione delle spese quotidiane». Prossimo obiettivo? Russia e Cina. [F.SEM.] A «L Sito a Bologna raccoglie le invenzioni dei bambini e le trasforma in progetti La torcia più bizzarra è quella che fa buio FEDERICO TADDIA BOLOGNA Una torcia che fa buio. Un laser vulcanico che può scavare profondi buchi nel terreno. E anche un pennello dalle lunghe unghie per rendere più elegante il lavoro degli imbianchini. Sono alcune delle strampalate suggestioni raccolte da «Mini Mess», la factory bolognese nata per realizzare, e commercializzare, le idee più assurde generate dalla fantasia dei bambini. Garantendo anche ai baby creativi una percentuale sulle ven- dite. «Quello che voglio fare è prendere i progetti e raccogliere le domande più stravaganti, offrendo ai bimbi risposte plausibili e creare l’oggetto che hanno in testa». Dare un valore al nonsense: è l’intuizione di Ines Ivkovic, 36 anni, laureata al Dams, regista multimediale, e madre di tre bambini che le hanno dato lo spunto per avviare la Start Up. Il funzionamento è semplice: i genitori sono invitati a segnalare al sito www.minimess.tv gli oggetti più bizzarri ideati dai figli o ad annotarsi le domande più disconnesse uscite dalla loro bocca. Periodicamente Ines attraverso i social network fa votare i progetti più apprezzati, e passa alla seconda fase: la realizzazione del prototipo. Per poi produrre l’oggetto in serie, metterlo in vendita on line. «E poi cerco di attivare la fantasia di scienziati, artigiani, inventori – dice Ines – Ognuno può mettere in gioco le proprie competenze per dare una soluzione». E mentre si è in attesa di un elettricista in grado di fabbricare la torcia che sappia fare il buio, e un gruppo di neuroscienziati è già all’opera per tro- vare una risposta credibile alla domanda «Se giro gli occhi vedo il mio cervello?», il primo prodotto «Made in Mini Mess» è quasi sul mercato. «Il merito va a Carlo Alberto, 4 anni e mezzo, che un giorno ha detto: “Mamma, ho mangiato così tanto che ho le gambe piene. Da lì è venuto l’input per creare una sorta di coperta giocattolo, una sacca che spiega in maniera interattiva come funziona l’apparato digerente, mostrando che fine fa il cibo che entra nel nostro corpo e perché non finisce dentro le gambe». G L’idea Secondo il punto di vista del piccolo Carlo Alberto di tre anni il pennello dalle lunghe unghie renderebbe più elegante il lavoro degli imbianchini È segnalato sul sito www.minmess.tv incubatore di baby idee 18 STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Morto William Ford, ultimo nipote di Henry ECONOMIA FINANZA È morto all’età di 88 anni William Clay Ford Senior, l’ultimo nipote dello storico fondatore della casa automobilistica, Henry Ford. Ford, proprietario della squadra di football americano dei Detroit Lions, conservava la carica di direttore emerito ed è il padre dell’attuale presidente esecutivo della casa automobilistica, William Clay FordJr.Avevainiziatoalavorarenell’aziendadifamiglianel1949ed è stato ai vertici del gruppo automobilistico per 57 anni. & “Condividere reti e investimenti” Ibarra, ad di Wind: sfumate le nozze con 3, il mio piano è un’alleanza sulla telefonia mobile con altri operatori Ha detto Intervista GOVERNO RENZI Spero che riesca a snellire la burocrazia. In Italia ci vogliono tempi biblici per avere permessi, anche per installare antenne nelle grandi città I nvestimenti ingenti per le reti telefoniche con ricavi in calo e margini sotto pressione anche per via della forte competizione sui prezzi. Il mestiere di una compagnia telefonica è sempre più complicato, perciò occorre ripensare il modello di business rispetto ad un mercato competitivo, affollato e maturo come quello italiano. La proposta che rivolgo agli altri operatori di tlc è di allearci, fare network sharing. Occorre condividere investimenti e reti per far ripartire il mercato nel lungo termine». Maximo Ibarra, 45 anni, ad e dg di Wind dal 2012, tira fuori così dal cassetto una sorta di “piano B”. Un’alternativa dopo che le ipotesi di nozze tra Wind e 3 Italia sono sfumate, come ha riportato La Stampa. Dopo che altri tentativi di fusione sono tramontati, come quelli fra Telecom-H3g e Vodafone-Fastweb, che succederà al mercato delle tlc in Italia se non ci saranno aggregazioni tra i 5 operatori principali? «Guardiamo l’Europa in primis. Penso che nei prossimi 5 anni, nel nostro continente ci saranno aggregazioni. Forse tra operatori di diversi Paesi. Più di cento compagnie per 400 milioni di abitanti sono troppe». Sì, ma in Italia? «Non escludo ipotesi di consolidamento, ma non c’è solo quello societario sul quale mi pare si siano concentrate le speranze dei nostri con- Retroscena LUCA FORNOVO GIANLUCA PAOLUCCI L SCORPORO DELLA RETE Se Telecom non ha le risorse occorre creare una società delle reti a cui partecipino gli operatori e la Cdp. Wind è disponibile a conferire gli asset di Infostrada Maximo Ibarra è amministratore delegato e direttore generale di Wind dal 2012 correnti. L’idea che voglio portare avanti è quella di trovare forme di collaborazione con altre compagnie sulle reti di telefonia mobile. Come accade, in Gran Bretagna, dove ci sono quattro operatori principali che lavorano su due infrastrutture». Quali collaborazioni? «Si potrebbero condividere gli investimenti per l’attuale rete mobile 4g e per la futura rete di quinta generazione, sto parlando delle infrastrutture di accesso per la copertura di rete. Con la quarta generazione Wind, come i suoi due maggiori concorrenti, ha speso oltre 1.100 milioni per acquistare dallo Stato le licenze Lte a 800 e a 2.600 megahertz, per garantire lo sviluppo dei servizi ad ultrabanda mobile. Negli ul- timi 4 anni Wind ha investito oltre 3 miliardi in reti e tecnologia, quasi 900 milioni l’anno. Ora ciascun operatore dovrà spendere cifre importanti per soddisfare la domanda crescente nei prossimi 5 anni. Parlo di un aumento del volume dei dati di almeno 10 volte rispetto al consumo attuale». Investimenti costosi sempre più difficili da sostenere con la crisi? «Sì, soprattutto nei prossimi 5 anni, perciò dobbiamo fare sistema con gli altri gruppi e la soluzione c’è: il network sharing. Potremmo fare di più grazie a una maggiore efficienza, creando le condizioni per un futuro brillante per le tlc in Italia. Ma servono altri interventi. Le faccio un esempio: la troppa burocrazia che abbiamo in Ita- lia. Da noi, spesso, ci vogliono tempi biblici per avere i permessi per installare nuove antenne nelle grandi città». E cosa si aspetta dal governo Renzi? «Il nuovo premier è partito col piede giusto, l’agenda e la road map delle riforme sono chiare. Spero che si possa realizzare quello che ha indicato come priorità. In particolare mi auguro che riesca a snellire la burocrazia, a semplificarla. Le indico una strada: portare avanti la digitalizzazione della pubblica amministrazione, per aumentare la produttività del settore pubblico ed offrire nuovi servizi ai cittadini. In questo modo si libererebbero risorse per alleggerire famiglie e imprese dal peso eccessivo delle tasse». Pensa che il nuovo governo si occupe- Inchiesta sui leasing Telecom l’ipotesi dei pm è di usura a procura di Torino ipotizza i reati di usura e esercizio abusivo dell’attività bancaria per la vicenda dei leasing di Telecom Italia. L’inchiesta, coordinata dal pm Cesare Parodi, ha preso l’avvio l’Audit interno di Telecom, sarebbe nei mesi scorsi da una serie di falli- costato alle casse del gruppo circa 120 menti di aziende clienti di Telecom milioni di euro nel periodo tra il 2007 Italia, che ha fatto emergere un si- e il 2011. Il «sistema», diffuso almeno stema per far arrivare denaro ad in tutto il Centro-Nord, era strutturaaziende in difficoltà a fronte di ac- to tramite una triangolazione che prequisti fittizi di materiale informatico vedeva la vendita da parte di Telecom o tecnologico effetdi materiale infortuato tramite la L’INDAGINE matico acquisito da stessa Telecom. rete di propri Anche l’esercizio abusivo una La scorsa settifornitori . Il materiadell’attività bancaria le veniva poi fittiziamana è stata effettra i reati all’esame mente girato ai clientuata dalla procura di Torino una acti, che lo acquistavaquisizione di documenti sul caso no tramite un contratto di leasing. A presso la sede Telecom di Roma e concedere il leasing era Teleleasing, sarebbero stati sentiti alcuni mana- società partecipata all’80% da Medioger, anche se al momento nel regi- banca e al 20% da Telecom Italia, stro degli indagati non figurerebbe- messa in liquidazione nei primi mesi ro manager o dipendenti del gruppo. del 2012, nonostante i bilanci in utile. Il sistema dei «falsi» leasing, se- Il contratto tra Telecom e Teleleasing condo quanto ricostruito da La prevedeva però che in caso di insolStampa nel dicembre scorso sulla venza dei clienti, a garantire sarebbe base di una serie di documenti del- stata la stessa Telecom. I prestiti a imprese in crisi nel mirino della procura di Torino Così su La Stampa Telefonia mobile Ilgovernofrancese vuolemenooperatori 1 Il governo francese scommette L’inchiesta sulle false vendite di materiale informatico su La Stampa del 14 dicembre scorso. 1 Le risultanze dell’Audit hanno fatto emergere che i soldi arrivati da Telecom sono stati usati per esempio per acquistare materiale come la cucina sul consolidamento del settore della telefonia mobile e «spera» che Bouygues si aggiudichi Sdr sottraendola ad Altice, che controlla l’operatore via cavo Numericable. «Se Numericable acquista Sfr, la concorrenza distruttiva non si fermerà - ha detto il ministro dell’Industria, Arnaud Montebourg - perché ci saranno ancora 4 operatori sul mercato», cioè, oltre a Numericable, attiva anche nel mobile, e Bouygues, Iliad e Orange. «Alla fine - ha sottolineato Mountebourg Free o Bouyues verrebbero spazzate via, con migliaia di posti persi» rà dello scorporo della rete Telecom? «E’ da un po’ di tempo che non se ne discute più. Spero se ne torni a parlare presto. La separazione della rete può essere di grande aiuto per rispettare gli obiettivi di banda larga fissati per il 2020 dall’Ue. O Telecom Italia farà gli investimenti da sola o con la società delle reti». Wind cosa propone? «Se Telecom non ha risorse sufficienti, occorre creare una società delle reti in cui partecipino tutti gli operatori telefonici interessati insieme alla Cassa depositati e prestiti. Wind è disponibile a conferire gli asset della rete fissa di Infostrada. Ma a due condizioni: la società delle reti deve avere una governance trasparente che rappresenti i soggetti coinvolti. E deve essere garantita la parità di accesso agli operatori». Parliamo dell’ultimo bilancio di Wind, sul fronte della gestione operativa «Abbiamo raggiunto una marginalità del 39%, un risultato molto positivo se si tiene conto del calo dei ricavi del mercato. Credo di poter dire, senza enfasi, che sotto il profilo della gestione industriale abbiamo dimostrato una grande capacità di controllo dei costi e degli investimenti senza mai abbassare la qualità». Qual è la sfida per il 2014? «La nostra quota di mercato nella telefonia mobile residenziale è superiore al 27%, siamo un operatore che ha dimensioni da leader. Per fare ciò abbiamo puntato sulla forza del nostro posizionamento e del brand che è garanzia di tariffe innovative, semplici e trasparenti. Ma soprattutto sulla qualità della rete e dell’assistenza clienti. Non è un caso che Wind, secondo un’analisi sulla customer satisfaction degli italiani realizzata dall’Istituto Tedesco Qualità Finanza, sia l’unico operatore ad aver ottenuto i giudizi più alti da parte dei clienti». [L. FOR.] di un grande albergo, o ancora sono state (solo formalmente) vendute apparecchiature satellitari per la gestione di una flotta aziendale di 1500 auto ad una azienda con appena nove dipendenti. In qualche caso i finanziamenti sono stati concessi anche ad aziende già in dissesto. In seguito all’esame dell’Audit erano stati licenziati una serie di dipendenti della rete commerciale dell’area Nord-Ovest di Telecom, alcuni peraltro reintegrati dal giudice del lavoro. LE INDAGINI Nessun indagato del gruppo Acquisiti documenti presso la sede romana Ma qualcosa deve essersi inceppato anche ai piani alti di Telecom, - che nella vicenda si è dichiarata parte lesa - dato che secondo le procedure interne previste all’epoca dei fatti esaminati era previsto un’autorizzazione della direzione generale per i contratti superiori ai 500 mila euro. Dai fallimenti delle imprese coinvolte nel sistema dei leasing sono scaturite una serie di inchieste penali in vari procure d’Italia. L’ipotesi di usura formulata dalla procura di Torino si baserebbe sulla verifica di tassi anche doppi rispetto alla soglia usuraria applicati in almeno uno dei casi all’esame degli inquirenti torinesi. LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 MADE IN ITALY INVESTIMENTI OCCUPAZIONE TUTTOSOLDI Scommessa Usa e Russia per i mobili di B&B Italia I gestori puntano sui Btp a 5 e 10 anni Allarme Sanità mancano 60 mila infermieri LUNEDÌ 10 MARZO 2014 A PAGINA 21 A PAGINA 23 A PAGINA 24 P 19 NUMERO 72 A CURA DI: GIANLUCA PAOLUCCI E MARCO SODANO REDAZIONE: LUCA FORNOVO LUIGI GRASSIA [email protected] www.lastampa.it/tuttosoldi/ tuttoSOLDI LAVORO IN CORSO Casa e affitto, il rebus tasse si complica con la nuova Tasi L’INCHIESTA . MARCO POLO La palla passa ai Comuni che decideranno su aliquote finali, sconti e scadenze S L’INTERVISTA i calcola come l’Imu ed è dovuta anche sulle abitazioni principali ma guai a chiamarla Imu. E’ la nuova Tasi, la tassa sui servizi indivisibili con cui, quest’anno, dovremo fare i conti per la prima volta. E proprio come fu per l’Imu anche questa nuova imposta, che paghiamo per servizi come il verde pubblico o l’illuminazione delle strade, promette già di diventare un gran rompicapo. A complicare la cosa saranno le variabili dei Comuni chiamati a decidere sia sulle aliquote finali, sia sugli sconti eventuali e pure sulle scadenze dei pagamenti. Una girandola di indicazioni da recuperare di volta in volta che rischia di trasformare in caos la nuova chiamata alla cassa. Qualche differenza, va detto, rispetto alla vecchia tassa sulla casa c’è: la Tasi colpisce sia il proprietario, sia chi è in affitto. A pagare, sta volta, saranno chiamati anche gli inquilini con quote stabilite, anche qui, dai singoli Comuni (fino al 30%). Il proprietario avrà la sensazione che perlomeno la Tasi sarà più leggera ma solo perché una parte della sua tassazione ricadrà sull’inquilino che dovrà aggiungere anche questa spesa ai costi dell’affitto mensile. Gli effetti rischiano di arrivare al mercato immobiliare e sul mattone da investimento. Uno spiraglio, per Casa affittata casa potrà salire dal 2,5 al 3,3 per mille. Il prelievo sulle altre abitazioni, come somma di Imu e Tasi, potrà salire dal 10,6 all’11,4 per mille. “L’imposizione è diventata insostenibile soprattutto per le seconde case – lamenta Angelo De Nicola, vice presidente nazionale Uppi – Per i piccoli proprietari queste tasse “vai e vieni” significano un quadro di incertezza che ormai pesa su tutto il comparto immobiliare che faticherà a vedere una ripresa». Imu al 10,6 per mille Tasi allo 0,8 per mille Ipotesi Tasi al 20% a carico dell'inquilino (min. 10% - max 30%, a discrezione dei Comuni) Imu-Tasi 10,6 Imu-Tasi 11,4 Differ. 1.509 euro + 106 euro ROMA Abitazione A2, 5 vani 1.403 Rendita catastale 787,60 euro euro Imu-Tasi all'11,4 Tributi a carico del proprietario Tributi a carico dell'inquilino TORINO Il mercato del mattone 1.403 euro + 85 euro 21 euro Abitazione A2, 5 vani Rendita catastale 1.020 Imu-Tasi all'11,4 Tributi a carico del proprietario Tributi a carico dell'inquilino = 1.509 euro 1.953 euro 2.090 euro + 137 euro 1.953 euro + 110 euro = 2.063 euro 27 euro questo settore, è atteso dal pacchetto casa in arrivo in settimana. Come si calcola La nuova tassa sui servizi indivisibili ha la stessa base imponibile dell’imposta municipale. Quindi, per calcolarla, si parte dalla rendita catastale, la si rivaluta del 5% e si moltiplica il risultato per il coefficiente che varia in base al Fonte: Confedilizia, Ufficio Studi - LA STAMPA SANDRA RICCIO tipo di immobile (160 per le abitazioni). Su questo valore catastale si applica l’aliquota comunale, con le eventuali detrazioni, sempre su base locale. Resta confermata la possibilità per i sindaci di aumentare nel 2014 dello 0,8 per mille le aliquote Tasi sulla prima casa, sulle seconde e sugli altri immobili o pro quota sulle diverse categorie di beni. Quindi, l’aliquota sulla prima «Le ripercussioni sul mercato immobiliare saranno negative non solo per la pesantezza in sé della Tasi – sostiene il Presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani -. A pesare sarà anche la consapevolezza che ogni volta che c’è da far cassa si va a battere sul mattone. In più il segnale che arriva è che si tratti di una Imu vera e propria anziché di una tassa sui servizi, lo dimostra il fatto che pagano la Tasi anche le aree fabbricabili che evidentemente non godono dei servizi indivisibili». Gli effetti della raffica di tassazioni sul mercato soprattutto quello delle così dette seconde case è pesante: «Fino a dieci anni fa, il 15% degli immobili era destinato all’investimento – raccontano dal centro studi di Casa.it – Oggi siamo sotto al 5% e, spesso, gli acquisti sono limitati alle grandi città e in zone vicine alle Università dove si sa che c’è una certa domanda». CONTINUA A PAGINA 22 Dainese:“Cercounsocio Sonoprontoalasciare dopo40annidilavoro” IL PATRON LINO DAINESE LA SUCCESSIONE Da quest’anno ho preso in considerazione l’idea di trovare un partner strategico per agevolare la crescita Cerco qualcuno che si occupi con passione di abbigliamento sportivo e di sicurezza Vedo debolezza nelle aziende familiari e attorno a me osservo problemi legati a liti e successioni Un’azienda funziona bene quando nella governance c’è l’azionariato diffuso ELEONORA VALLIN A PAGINA 20 E 21 Lino Dainese, fondatore del gruppo familiare di abbigliamento sportivo La farina Mobe conquista Far East e Nord Europa NADIA FERRIGO L e farine nate a Varese si preparano a conquistare il mondo: il gruppo Mobe, dai primi passi mossi in Europa cinque anni fa, può ora contare su una rete internazionale di distribuzione che tocca Corea del Sud, Taiwan, Russia, Cuba, Giappone e alcuni stati africani. Nel nome, sua la storia: «Mo» sta per Molino, il primo impianto per la macinazione del grano costruito nel 1901, «Be» sta per Besozzi, la famiglia fondatrice del gruppo che da più di cent’anni ne conserva gestione e proprietà. «Dalla nostra sede originaria di Varese, nel 2006 ci siamo trasferiti a Cologne, in provincia di Brescia - racconta il presidente Enrico Ferrario -. Nel nuovo stabilimento, dove lavorano trentacinque dipendenti, abbiamo sia la linea di produzione delle farine che dei semilavorati per panetteria e pasticceria, il magazzino e i laboratori. La nostra grande forza è la qualità dei nostri prodotti, italiani al 101 per cento: dal seme alla macinazione». Il gruppo Mobe, che comprende i marchi Italmill, Farine del Gusto, Besozzi Oro e Bontà Mix, ha chiuso lo scorso anno con un fatturato di circa 36 milioni di euro, in lieve rialzo rispetto all’anno precedente. «Il nostro obiettivo nel breve periodo è continuare a investire sull’esportazione, che pensiamo di portare al 10 per cento del fatturato in pochi anni. Fiere di settore e iniziative commerciali internazionali ci hanno aiutato a raggiungere prima i paesi europei, con l’Europa del Nord in testa - conclude Ferrario -. Dalla nostra parte abbiamo una lunga tradizione di eccellenza e qualità. Non ci siamo dovuti inventare nulla: come ogni azienda alimentare del Paese, abbiamo la grande fortuna di poter sfruttare il consenso che il made in Italy ha in tutto il mondo». 20 .Lavoro in corso STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 made in COME FUNZIONA LA TECNOLOGIA D-AIR In azienda custodiamo con cura un contenitore colmo di lettere e biglietti inviati da tutte le persone che si sono salvate grazie al nostro abbigliamento sportivo Il primo prototipo risale al 2001. Grazie a un sensore nella moto è possibile mandare impulsi wireless al giubbotto, azionando gli air-bag in 40 millisecondi dall’impatto L’intervista Italy LE PROTEZIONI SUPER Testimonial L’azienda in cifre Anno di nascita 1972 Il più volte campione del mondo di motociclismo Valentino Rossi è ambasciatore dei valori che hanno portato Dainese a essere leader nel campo della protezione negli sport dinamici Fatturato 121 milioni Acquisizione di Agv 2007 Gruppo internazionale Dainese ha sede a Molvena, con centro logistico in un inusuale cubo nero all’uscita di Vicenza Ovest, è un gruppo composito e internazionalizzato con sedi in California, Hong Kong e Tunisia: 150 punti vendita al mondo e una quota del 65% di export, verso prevalentemente Far East, Russia, America e Brasile Dipendenti 540 Settori di business (% sul fatturato) 63% moto 28% caschi 6% sci 3% bici-equitazione Punti vendita Brevetti depositati (italiani ed europei) Quota di export 130 150 nel mondo di cui 15 di proprietà 65% - LA STAMPA ABBIGLIAMENTO SPORTIVO “Tuteperbikerseastronauti Lavoriamoperlasicurezza” Il fondatore Lino Dainese: grazie all’espansione geografica e ai nuovi prodotti quest’anno voglio raggiungere un fatturato di 130 milioni di euro ELEONORA VALLIN Giubbotti tecnici «Guardo la natura e la traduco in prodotto», dice Lino Dainese Ed è così che nasce il guscio para-schiena copiato dal carapace di un’aragosta oppure le ginocchiere-istrice I l simbolo è un fauno rosso stilizzato. «Lo chiamano diavoletto e a me diverte. Incarna il mio spirito, la curiosità e il dinamismo che mi ha sempre portato alla scoperta e al viaggio. Tra giocare e fare sul serio». Lino Dainese si definisce un «innovatorecopiatore». «Guardo la natura e la traduco in prodotto», spiega. Ed è così che nasce il guscio para-schiena copiato dal carapace di un’aragosta, o le ginocchiere-istrice. Dainese Spa che ha sede a Molvena, con centro logistico in un inusuale cubo nero all’uscita di Vicenza Ovest, è oggi un gruppo composito e internazionalizzato con sedi in California, Hong Kong e Tunisia: 150 punti vendita al mondo e una quota del 65% di export verso, prevalentemente, Far East, Russia, America e Brasile. Da sempre specializzata «nell’abbigliamento intelligente» per moto, da qualche anno ha differenziato i settori brevettando tute per astronavi e sciatori professionisti, di recente andate in scena a Sochi. Nel 2007 l’acquisizione di Agv ha ampliato l’offerta con la produzione di caschi; è di tre anni fa invece la creazione di Sabre, joint venture indiana per servire un mercato di 16 milioni di potenziali utilizzatori. Ma il traino della crescita a due cifre (+11% di fatturato e +10% di utile) viene dall’aria e dalla nuova tecnologia D-Air che, conferma Federico Minoli, nel board del Gruppo da dieci anni, porterà l’azienda al raddoppio del fatturato entro il 2018. Sono 121, intanto, i milioni segnati nel bilancio consolidato 2013. Presidente, quali previsioni per l’anno in corso? «Puntiamo ai 130 milioni grazie all’espansione geografica ma anche alla buona tenuta del mercato domestico. L’Italia copre il 35% del fatturato e lo scorso anno ha raccolto molti ordini che si declineranno in ricavi nel 2014. Nei primi mesi dell’anno, inoltre, l’ordinato segna già +25% sullo stesso periodo 2013». 31 modelli È il numero di design che il gruppo Dainese ha depositato in Italia, nell’Unione europea e a livello internazionale Anche lei, come molti imprenditori a Nordest, ha iniziato in un garage. Com’è nata la prima tuta in pelle? «Ho sempre avuto il dna dell’imprenditore e sapevo che questa era la strada giusta. Nel 1968, rifiutai un posto in banca, e mentre si svolgevano le Olimpiadi in Messico, a neanche vent’anni, creai una serie di t-shirt con la stampa di una moneta azteca. Fu un successo. Nella mia prima società eravamo in tre, forse troppi. E ci siamo separati. Poi feci un lungo viaggio in vespa a Londra. Tra Parigi e l’Inghilterra incontrai per la prima volta le grosse moto da strada. Mi sembravano astronavi rispetto ai motorini che giravano allora in Italia. Ma osservai attentamente l’abbigliamento dei bikers. E quando tornai a casa cucii da solo il mio primo paio di pantaloni in pelle». Dainese nasce così. Era il 1972. Quarant’anni dopo… «Il forte traino alla crescita arriverà dalla tecnologia D-Air» La crisi è alle spalle, dunque? «La crisi c’è ancora, ma noi non abbiamo mai levato il piede dall’acceleratore. Abbiamo investito su internazionalizzazione e progetti e ci siamo inventati regole nuove. Siamo pronti a ripartire». «C’è un contratto con Iveco per gli air bag degli scuolabus» «Conservo ancora il cartamodello di quel prototipo. Con il vecchio casco che era un Agv. E anche la prima tuta prodotta che cucii addosso a Giacomo Agostini. Da allora abbiamo depositato 130 brevetti». Due missioni: dare lavoro a 540 addetti e creare «abbigliamento intelligente» per salvare vite umane. «Creare lavoro è il mio obiettivo e lo LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Cibus si allea con Assocarni Gli utili Yoox a 12,6 milioni Fiere di Parma e Assocarni, l’associazione dell’industria italiana delle carni, hanno siglato un accordo strategico che prevede per il 2014 una collaborazione sinergica su due manifestazioni fieristiche: Cibus (a Parma dal 5 all’8 maggio)e Cibus Tec – Food Pack (a Parma dal 28 al 31 ottobre 2014). Yoox, gruppo fondato da Federico Marchetti (foto), archivia il 2013 con un utile di 12,6 milioni di euro (+23,9% rispetto al 2012). I ricavi sono saliti del 21,2% a 455,6 milioni e il mol in aumento del 34,2% a 43,1 milioni. Ai soci non sarà distribuito dividendo per «rafforzare la struttura patrimoniale e reinvestire gli utili». in Italia È la percentuale di fatturato che Dainese realizza nel Paese. Il 63% dei ricavi arrivano da abbigliamento moto e il 28% dai caschi deve essere per tutti gli imprenditori. In Italia la partita è complessa ma io mi occupo di quello che deve venire, gli orpelli li delego, anche se so che costano fatica. Per il resto, abbiamo una missione: proteggere l’uomo. In azienda custodiamo con cura un contenitore colmo di lettere e biglietti inviati da tutte le persone che si sono salvate grazie al nostro abbigliamento. E la nostra forza è un archivio di mille tute usate che analizziamo per migliorare. Questo perché i dati ci confermano che, se gli incidenti in auto stanno scendendo, quelli in moto sono in aumento. Creare «vestiti intelligenti» significa far reagire un’applicazione in pochi secondi e salvare una vita più velocemente di un battito di ciglia». Non solo moto. Dallo spazio alla neve, quale il settore più promettente? «Forse quello della vita quotidiana. Ci stiamo allargando ai campi del sociale, con nuove tute per attutire le cadute degli anziani, ma abbiamo già siglato un contratto con Iveco per la dotazione di airbag nei sedili degli scuolabus per la sicurezza dei bambini. Un prodotto da adattare a tutti i seggiolini per auto». A gonfiare il business ci pensa l’aria. Come nasce la tecnologia D-Air? «Il primo prototipo risale al 2001. E’ tutta una questione di algoritmo. Siamo partiti dalle moto e ad aprile lanceremo il primo progetto di moto-giubbino integrato. Grazie a un sensore nella moto è possibile mandare impulsi wireless al giubbino, azionando gli airbag in 40 millisecondi dall’impatto. Ma siamo stati incaricati dalla Fis-ski di studiare un algoritmo per salvare gli sciatori da salti e cadute in discesa libera. La stessa strategia la stiamo applicando anche in campo militare per attutire i colpi dei blindati anti-mina». Lo stato di salute della manifattura italiana? «Stiamo perdendo molto, soprattutto nella manualità. E credo vada recuperata velocemente questa capacità artigianale unita a un’alta tecnologia. Non è possibile, per me, avere a Vicenza mille addetti perché la fase di cucitura la pago meno altrove. Ma la pre-serie, la prototipazione, così come la ricerca e lo sviluppo sono qualità che ci riconoscono ovunque, perfino dall’Mit di Boston perché gli risolviamo problemi sullo spazio». Il design di Como conquista le case di tutto il mondo Il presidente Busnelli: “I nostri mobili possono crescere in Usa e Russia” Verso l’anniversario L’azienda B&B Italia è nata nel 1966 è alla vigilia del cinquantesimo compleanno CHIARA MERICO D alla provincia di Como B&B Italia porta i mobili di design italiano nelle case di tutto il mondo: alla vigilia del cinquantesimo compleanno l’azienda di arredamento, nata nel 1966 a Novedrate, si conferma uno degli attori del settore più conosciuti a livello internazionale. Con un giro d’affari pari a circa 150 milioni di euro nel 2013 – in linea con i risultati del 2012 – l’azienda impiega circa 500 persone e vende i suoi prodotti in 79 Paesi del mondo: l’83% del fatturato è realizzato all’estero. «Sin dalle origini siamo sempre stati un’azienda a forte vocazione internazionale – spiega il presidente Giorgio Busnelli, figlio del fondatore Piero Ambrogio (scomparso lo scorso 25 gennaio all’età di 87 anni), e ora alla guida dell’azienda insieme al fratello Emanuele -. Lo scenario attuale vede gli Usa in ripresa, con il ritorno ai livelli di consumo pre-crisi, e mercati come Russia e Far East che offrono crescenti opportunità di business per l’arredo di design». Alcuni Paesi, «come Brasile e India, sono penalizzati dalle altissime tasse doganali, che inevitabilmente frenano i consumi di mobili europei», mentre «nei mercati emergenti, Cina in primis, la strada è ancora lunga perché non esiste una grande cultura del design. Il made in Italy, comunque, in quanto espressione di qualità ed eleganza, è fortemente attraente: e le aziende italiane come la nostra, che sono ambasciatrici di questi valori, troveranno terreno fertile per 150 milioni di euro É il fatturato realizzato nel 2013 dal gruppo di arredamento B&B Italia L’azienda vende i suoi prodotti in 79 Paesi crescere e consolidarsi». L’azienda è presente sul mercato dell’arredamento domestico con i due brand della divisione Casa – B&B Italia e Maxalto – che sono in vendita in otto flagship store: Milano, Londra, Parigi, Monaco di Baviera, New York City (nel quartiere dei designer, Soho), Chicago e Washington DC, mentre sono 29 i negozi monomarca, che presidiano città come Istanbul, Perché lasciare adesso? «Perché non ci sono le condizioni ideali per continuare cosi. Vedo debolezza nelle aziende a conduzione familiare e attorno a me osservo problemi legati a liti e successioni. E poi, sono convinto che un’azienda funzioni bene quando nella governance c’è con un azionariato diffuso». E dopo, lei cosa farà? «Io farò quello che mi piace fare. Andrò in moto, per esempio. Ho già in mente un viaggio a Istanbul...» Los Angeles, Miami, Città del Messico, Dubai, Tokyo, Shanghai e Tel Aviv. «A gennaio abbiamo lanciato una serie di nuovi prodotti d’arredo per la casa, tra cui una nuova collezione per esterno – racconta il presidente – e ora siamo pronti per l’appuntamento con la Milan Design Week, che per noi è la vera cartina tornasole». Alla divisione Casa si affianca la divisione Contract, attraverso cui B&B Italia gestisce commesse di arredo complesse (progettazione, logistica, approvvigionamento e installazione) per ambienti particolari come hotel, uffici, negozi e navi da crociera. «In questo settore – commenta Busnelli – abbiamo costruito negli anni una competenza che ci consente di rispondere alle commesse più articolate e prestigiose: non è un’attività in cui ci si può improvvisare». «A gennaio abbiamo lanciato nuovi prodotti d’arredo» Per il 2014, spiega il presidente, «le prospettive sono decisamente positive: stiamo lavorando a diversi progetti, tra cui l’hotel Peninsula di Parigi, l’hotel Gallia di Milano, la lounge del nuovo aeroporto di Doha, in Qatar, e i concept store di Bentley Motors in Europa e Middle East. Nei prossimi mesi saremo inoltre impegnati con due importanti progetti nei Caraibi e in Africa». IL GRUPPO MARCHIGIANO Hanno mai bussato alle sue porte con l’intenzione di comprare l’azienda? «Continuamente. Ma ho sempre rifiutato, fino ad ora. Da quest’anno ho preso però in considerazione l’idea di trovare un partner strategico per agevolare la crescita. Cerco qualcuno che si occupi di questo settore e che abbia a cuore la sicurezza. Abbiamo avuto un primo contatto ma la cosa è sfumata». Lavoro in corso .21 B&B ITALIA Le aziende 35% . Le cinture Orciani pronte al debutto all’estero NADIA FERRIGO E ra il 1978, avevo ventitré anni e cercavo disperatamente una cintura adatta a un ragazzo della mia età. Così presi un pezzo di pelle dal calzolaio e decisi di fare da me. La mia prima creazione piacque così tanto che un’amica mi chiese di disegnarne altre per la sua boutique. Da allora, non mi sono mai fermato». Inizia così la storia di Claudio Orciani, patron e mente creativa dell’omonimo brand di accessori in pelle che dal 1979 vende in tutto il mondo cinture, borse, guanti, calzature e capi-spalla, tutti rigorosamente disegnati e creati nel laboratorio di Fano, nelle Marche, dove oggi lavorano più di sessanta dipendenti. Dopo due anni di studio, Orciani ha lanciato Nobuckle, creazione presentata all’ultimo salone di Pitti Uomo: una cintura senza fibbia, regolabile da chi la indossa, no- sounds, cioè non suona al metal detector e senza nickel, un modello che ripropone uno dei primi lanciati dal marchio marchigiano. Nella scorsa stagione l’ultima arrivata ha raggiunto più di 350 distributori tra Italia, Francia e Svizzera. L’obiettivo per la primavera estate è aumentare del 20% i punti vendita in Italia e creare una rete internazionale di corner: nei primi tre mesi ne sono stati venduti più di diecimila pezzi. Sempre dedicato alla cintura Nobuckle, Orciani a dicembre ha inaugurato un «temporary shop» all’aeroporto di Malpensa. L’azienda marchigiana, che ha chiuso il 2013 con un fatturato di oltre 10 milioni, lo scorso anno decise di inaugurare una nuova ala dello stabilimento per la lavorazione artigianale delle borse in pelle: nonostante circa il 45% dei ricavi venga dalle cinture, il prossimo obiettivo di Orciani è affermarsi come marchio di accessori di lusso made in Italy. Secondo Confartigianato, nel 2013 le esportazioni dei prodotti italiani sono cresciute in particolare nel settore manifatturiero, con i prodotti in pelle che registrano un aumento di oltre il 7%, meglio di alimentare (+5,2%), abbigliamento (+2,8) e mobili (+1,8%). Circa il 35% degli accessori creati a Fano sono destinati all’estero: Germania, Austria, Svizzera, Russia, Taiwan, Corea del Sud e Giappone, dove il brand è presente dal 1983. Dal 2011 Orciani ha siglato una partnership con Prince Group, produttore del marchio Lampo Uomo, per la produzione di una serie di accessori di alta gamma pensati per il mercato asiatico. 22 .Lavoro in corso STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 investimenti La finanza recitata dagli attori D’Amico cede il 10% del capitale Sta per partire il ciclo di spettacoli (13 marzo, 1 aprile, 13 maggio e 9 giugno) al Teatro Parenti di Milano (aperti a tutti e gratuiti) in cui attori come Gifuni e Haber, comici come Gioele Dix, filosofi come Carlo Sini, economisti come Marco Onado, si alterneranno sul palco per raccontare l’economia e la finanza. La famiglia di armatori D’Amico fa cassa cedendo il 10% della sua società di navigazione. La holding D’Amico ha venduto con una procedura accelerata di raccolta ordini, curata da Banca Imi e Equita, circa 42,2 milioni di azioni di d’Amico International Shipping al prezzo di 0,695 euro l’una. L’incasso è stato di circa 29,3 milioni . Esenzioni e detrazioni, i nodi della tassa sul mattone Fisco e famiglie Si dovranno pagare almeno due rate a scadenza semestrale SANDRA RICCIO MILANO SEGUE DA PAGINA 19 Q ualche spiraglio è atteso dalle misure che saranno varate in settimana come il possibile abbassamento della possibile cedolare secca al 10%. L’andamento dei fondi comuni PERFORMANCE DA 05/03/2013 A 04/03/2014 DEVIAZIONE STANDARD ANNUALIZZATA Le categorie Europe OE EUR Diversified Bond Consultinvest Reddito A2 UBI Pramerica Active Duration media Codice Isin IT0001076600 IT0004366719 Europe OE EUR Government Bond Anima Tricolore A Agora Income media IT0004786395 IT0004695463 Europe OE EUR Cautious Allocation - Global Gestnord Asset Allocation GI Focus Obbligazionario media IT0001164950 IT0000380326 Europe OE EUR Cautious Allocation 8a+ Latemar Amundi Equipe 1 media IT0004168826 IT0004253651 Europe OE Europe Large-Cap Value Equity AcomeA Europa A1 Consultinvest Azione A2 media IT0000388535 IT0001076626 Europe OE EUR Aggressive Allocation - Global UBI Pramerica Portafoglio Aggressivo BCC Selezione Investimento media IT0003242382 IT0001484770 Europe OE US Large-Cap Blend Equity Fideuram MS Equity Usa Allianz Azioni America media IT0003940738 IT0000386562 Europe OE Italy Equity Fondersel P.M.I. UBI Pramerica Azioni Italia media IT0000386489 IT0003242408 Europe OE Asia-Pacific inc. Japan Equity AcomeA Asia Pacifico A1 Gestnord Azioni Pacifico A media IT0001394300 IT0001023669 Europe OE Global Large-Cap Value Equity AcomeA Globale A1 Soprarno ESSE STOCK A media IT0000390069 IT0004675929 Europe OE EUR Flexible Allocation Advam Alarico Re Agoraflex R media IT0003108161 IT0003162440 Europe OE EUR Ultra Short-Term Bond Gestielle Obiettivo Risparmio A BNL Liquidità media IT0001097804 IT0000380169 Europe OE USD Diversified Bond UBI Pramerica Obbligazioni Dollari media IT0003242200 Detrazioni Le detrazioni Tasi 2014 sono scelte dal singolo Comune e potranno, per esempio, riguardare l’abitazione principale o i figli a carico che hanno meno di 26 anni, un po’ come previsto per le detrazioni Imu. Si tratterà quindi di restare aggiornati su quelle che saranno le decisioni di ciascun Sindaco in materia di sconti Tasi. La fonte diretta del beneficio fiscale non è la legge, ma il regolamento locale. Cosa che vale anche per la Tari, la tariffa sui rifiuti. Chi non paga Non pagheranno gli immobili della Chiesa concordatari, i fabbricati destinati esclusivamente all’esercizio del culto, quelli rientranti nelle categorie catastali da E/1 a E/9, quelli destinati a usi culturali, quelli appartenenti a Stati esteri o organizzazioni internazionali e gli immobili posseduti dallo Stato, dalle regioni, dalle province, dai Comuni, dalle Comunità montane e dagli Enti del servizio sanitario nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali. Gli enti non commerciali (Chiesa, no profit, sindacati) invece pagheranno il tributo sui servizi, ma solo sulla parte del bene in cui vie- La Tasi, l’imposta sulla casa, si pagherà col modulo F24 o il bollettino postale ne svolta attività commerciale, come già accade per l’Imu. Attenzione però anche qui a eventuali esenzioni che potranno essere decise dai Comuni e disciplinate dai regolamenti locali. E’ il caso per esempio di chi vive all’estero ed è regolarmente iscritto all’Aire. Quando e come fare il versamento Secondo gli esperti, le seconde case saranno le più colpite dalla nuova imposta Per pagare e soprattutto per capire quanto sborsare c’è ancora tempo. Non sono ancora state diffuse le date ufficiali entro cui saldare il conto. I Sindaci hanno la facoltà di fissare in proprio le scadenze del pagamento Tasi, quindi bisognerà restare informati sui termini decisi da ogni singola amministrazione. Quel che già si sa è che, da parte dei Co- muni, dovranno esserci almeno due rate a scadenza semestrale. Vale anche per la Tari, la tassa sui rifiuti, e non è detto che le scadenze per le due imposte coincidano. E’ prevista però anche la possibilità di pagare tutto in un’unica volta entro il 16 giugno (stessa scadenza per chi paga l’Imu, per la prima rata), a patto che per quella data si conoscano già le aliquote decise dai singoli Comuni (vale anche per la Tari). Per quanto riguarda il come andrà fatto il pagamento della Tasi va detto che questa operazione si potrà effettuare usando il modulo F24 (pagabile anche in banca o via home banking) o il bollettino di conto corrente postale, come si faceva già con l’Imu. RESTA CENTRALE LA QUESTIONE DEL SUPER EURO la settimana L’Ucraina frena il rublo, bene il dollaro australiano dei cambi Andamento dollaro australiano/dollaro americano GRAFICO GIORNALIERO A CANDELE GIAPPONESI Le candele giapponesi sono il metodo più usato in borsa per analizzare le quotazioni in quanto includono 4 valori per ogni seduta: apertura, chiusura, massimo e minimo. Il corpo della candela è dato dai valori dell'apertura e della chiusura della seduta. Candela verde: quando la chiusura di seduta è ad un valore superiore rispetto a quello dell'apertura. Candela rossa: se la chiusura è ad un valore inferiore rispetto a quello dell'apertura. I due estremi, definiti tecnicamente "shadow" rappresentano il massimo di giornata (la linea sul lato superiore della candela) e il minimo di giornata (al di sotto di ciascuna candela). In caso di chiusura sui minimi o sui massimi la candela sarà priva di una (o entrambe) le shadow. CARLO ALBERTO DE CASA* L e ultime sedute sui mercati valutari si sono rivelate estremamente ricche di tematiche da analizzare. Per l’export italiano ed europeo resta centrale la questione del “supereuro”, con la moneta unica che nelle ultime sedute ha superato con forza la barriera a 1,38 nei confronti del dollaro, arrivando a chiudere la settimana a 1,3876, dopo essersi spinta anche a 1,3915 nella giornata di venerdì scorso. Sul fronte est-europeo la spinosa questione ucraina ha mosso al ribasso il rublo russo. Il dollaro Usa, nonostante la debolezza di fondo delle ultime settimane, ha 0,91329 0,90800 0,88936 0,86784 feb 10 feb 14 feb 19 feb 2014 24 feb 28 feb - LA STAMPA 5 mar Fonte: Piattaforma MetaTrader - ActivTrades infatti chiuso le contrattazioni venerdì sera scambiato a 36,50 rubli, con un guadagno che da inizio anno ha ormai superato i dieci punti percentuali. Discorso simile per l’euro, nei confronti del quale il deprezzamento della divisa di Mosca è stato ancora più accentuato. Per quanto riguarda invece il continente oceanico, si vedono i primi se- Da inizio anno l’oro ha recuperato circa dodici punti percentuali gnali di ripresa da parte del dollaro australiano, che nelle ultime cinque settimane ha recuperato quasi quattro punti percentuali nei confronti del dollaro americano, riavvicinandosi a quota 0,91. Oltre ai buoni dati macroeconomici australiani, con il PIL cresciuto dello 2,8% a fronte delle aspettative degli analisti per un più modesto 2,5%, hanno contribuito a migliorare il sentiment sulla moneta di Canberra il mantenimento dei tassi di interesse al minimo storico del 2,50% da parte della Banca Centrale Australiana e la ripresa delle quotazioni dell’oro. Il metallo giallo ha infatti chiuso la settimana passata a 1.340 dollari l’oncia, con un recupero che da inizio anno ha ormai raggiunto i dodici punti percentuali. *Analista dei mercati valutari presso ActivTrades Londra LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 . Lavoro in corso .23 Online Sim lancia nuove polizze Prima Industrie, sale l’Ebitda Banca Ifis cerca family advisor Online Sim, società attiva nel collocamento di fondi online che fa capo ad Ersel, ha iniziato a lanciare prodotti assicurativi di ramo I, una novità nelle piattaforme online di gestione del risparmio. Le polizze disponibili su Online Sim sono promosse da Italiana Assicurazioni, compagnia del gruppo Reale Mutua. Prima Industrie, società presieduta da Gianfranco Carbonato (foto) leader nel settore ad alta tecnologia dei sistemi laser, ha registrato nel 2013 ricavi per 335,84 milioni, in lieve calo rispetto al 2012. L’Ebitda è stato di 30,6 milioni (+5,5%) mentre l’utile è stato di 5,4 milioni, contro i 5,3 milioni un anno fa. CrediFamiglia, realtà di Banca Ifis per la risoluzione positiva dei debiti finanziari, è alla ricerca di 200 nuove figure in Italia da integrare alla sua rete di professionisti. Le selezioni avverranno il 12 marzo a Torino con la formula di Open Day e poi il 13 marzo un’altra selezione a Milano. 9,91 1,47 4,71 5,42 3,5 12,65 0,68 5,65 6,75 0,52 8,04 -1,71 3,43 6,7 3,69 11,10 -1,44 5,72 5,81 1,43 42,47 15,18 22,42 16,72 15,58 12,18 1,60 6,49 10,18 9,55 18,71 10,76 14,57 13,16 13,72 57,52 30,42 40,78 18,51 18,8 9,37 -4,02 -0,90 20,08 17,01 21,69 13,03 15,93 10,61 11,88 31,37 -1,71 8,68 13,55 5,83 7,16 0,03 1,74 2,22 0,13 -6,04 -6,04 8,23 - LA STAMPA Spread Titoli di Stato Fonte: Morningstar Il differenziale di rendimento a dieci anni tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi è sotto quota 180 punti I nostri Btp sono tornati sicuri e molto interessanti per gli investitori mercati e gestori «Buon momento per i bond dei Pigs» 5 Boom di Btp a 5 e 10 anni, i più amati dai cassettisti Buon rendimento e poca volatilità, in un periodo di tassi bassi L e prospettive per l’Italia, se si guarda alle valutazioni dei mercati finanziari, restano orientate al sereno per il 2014. Certo non mancano variabili improvvise, come la crisi in Ucraina ma, di base, analisti e grandi fondi sono tornati a credere nel nostro Paese. «Sembra sia cambiato il sentiment del mercato nei confronti dell’Italia e in particolare si stanno riponendo grandi speranze nel governo Renzi – racconta Valentina Vicinanza, gestore obbligazionario Banca Akros -. Il mercato sconta il successo della politica di Renzi e questo lo ritroviamo riflesso anche nell’indice di Borsa di Milano che da inizio anno è tra i best performer a livello mondiale». Gli esperti tuttavia sottolineano che i prossimi giorni saranno fondamentali per capire se il governo sarà in grado di realizzare le riforme che ha messo in agenda. E in settimana ci saranno nuove aste dal Tesoro. Nel frattempo Bot e Btp sono tornati in cima alla lista degli acquisti di grandi banche d’affari e investitori esteri. «Sui nostri monitori vediamo passare ogni giorno ordini importanti e crediamo che questo trend, iniziato già nel 2013, possa proseguire ancora a lungo» spiega Vincenzo Longo, strategist di Ig. Uno dei fattori a sostegno del buon andamento, negli ultimi mesi, dei titoli di Stato dell’Italia (come di tutta la periferia europea) sta nell’arrivo di grandi flussi di investimento in fuga dai mercati emergenti e la cui ricerca di “yield” trova sbocco in Paesi come Italia, Spagna e Portogallo. Ma a offrire appeal è anche la prospettiva, seppur flebile, di un ritorno della crescita. Il risultato è che la forte domanda ha fatto cadere il rendimento di Bot e Btp. La scadenza a cinque anni paga intorno al 2% quella a dieci, in settimana, è arrivata al 3,37%, minimo dal 2005 (spread in area 170-180 punti). Dove guardare allora? «La discesa dei rendimenti sui Bot che ora sono sotto l’1% ha fatto sì che continuino a rimanere di appeal i titoli italiani a cinque e dieci anni - dice Longo -. Offrono un’opportunità ai cassettisti perché creano valore nel lungo periodo». Per gli esperti, potremmo vedere ancora episodi di volatilità ma il rischio è molto attenuato. Per Valentina Vicinanza chi non ha una grande propensione al rischio può trovare interessanti i Btp Italia: il Btp 2.15% Nv2017 offre un rendimento reale dell’1,35% (sopra il Foi) con il Btp nominale di pari scadenza Btp 3,5% 01 Nv2017 che rende l’1,62%, vuol dire che il mercato sconta un’ inflazione allo 0,25%. Oggi il Foi è allo 0,6% (stabile da novembre). E per cercare più rendimento? «Per chi vuole rischiare, e in ottica di trading, può guardare al Btp a 30 anni, se il mercato stornasse ancora di poco rispetto ai livelli attuali e il rendimento, che ora è al 4,4%, si portasse al 4,5% dice Valentina Vicinanza. L’esposizione va limitata a una quota del 3-4% del portafoglio». E fuori dall’Italia? L’idea può essere quella di cercare tra i Paesi della periferia che oggi rendono di più. Tra cui il Portogallo: il decennale di Lisbona è vicino al 5%. domande a Lorenzo Pagani Pimco Lorenzo Pagani, Head of the European government bond and European rates desk di Pimco, i flussi sui titoli governativi dei Paesi periferici sono aumentati. Quanto durerà la corsa? «Nell’ultimo periodo del 2013 i flussi sui titoli governativi periferici erano negativi (marginalmente più venditori) forse a causa della riduzione da parte delle banche legata alla valutazione di fine anno dei bilanci. In particolare in riferimento all’Aqr (Asset quaility review). Nel nuovo anno i flussi si sono invertiti e sono tornati positivi. Non vi sono particolari elementi nel prossimo futuro che indichino una riduzione dei flussi. Allo stesso tempo l’offerta netta di titoli periferici per il 2014 non è alta, ci si può quindi aspettare una continuazione del recente trend positivo». Fed e/o Bce potrebbero interrompere questa corsa? «Fed e Bce faranno molta attenzione a non interrompere questa corsa. La crescita è ancora alle prime fasi, soprattutto in Europa. Un precoce movimento dei tassi da parte delle Banche centrali sarebbe rischioso. Non è realistico aspettarsi aumenti dei tassi nei prossimi mesi». Il debito italiano piace di LA BUSSOLA PER INVESTIRE NELL’IMMOBIILIARE Gli Etf del mattone corrono in Europa e Usa GLAUCO MAGGI NEW YORK P er 16 degli ultimi 24 anni i Reits, i fondi immobiliari americani con la struttura societaria dei ‘trust’, hanno superato per rendimento l’indice azionario S&P500. Il 2013, però, non è stato uno dei 16 anni fortunati, anche se proprio l’anno passato si è segnalato per la significativa ripresa del mercato immobiliare negli Usa, soprattutto nel comparto residenziale: la media dei guadagni dei Reits è stata uno smilzo 2,7%, contro il 32,4% che hanno reso gli investimenti nello S&P500. La spiegazione della sotto-performance sta nella caratteristica fiscale che contraddistingue questo strumento, che ha l’impegno di distribuire almeno il 90% dei redditi in cambio della non tassazione dei dividendi. E l’anno scorso, si ricorderà, è sta- to segnato dal famoso annuncio primaverile della Federal Reserve che sarebbe stata avviata la riduzione del piano di acquisti di bond pubblici e legati ai mutui della casa. La fuga dai “veri” bond per la paura che i tassi sarebbero schizzati a causa del cambio di politica della Fed si è estesa ai Reits, deprimendone le quotazioni. Intanto, nel mondo reale, la casa e’ andata bene sia per i prezzi, cresciuti secondo l’indice S&P delle 20 aeree metropolitane del 13,4% da fine dicembre 2012 a fine dicembre 2013, sia per le vendite, salite nel gennaio 2014 di quasi il 10% ad un totale annualizzato di 468mila, il dato migliore dal luglio 2008. A Piazza Affari, nel comparto Real Estate, sono quotati una dozzina di Etf che replicano alcuni dei più rappresentativi indici internazionali di azioni immobiliari, che comprendono di solito una componente in fondi immobilia- ri e/o Reits, e un paniere di società immobiliari. A fine mese (il 26 febbraio) abbiamo esaminato l’andamento degli Etf quotati a Milano per fotografare la stato delle performance nelle diverse macroregioni negli ultimi 12 mesi, e nel primo bimestre del 2014. Etf del mattone in Europa Ce ne sono cinque di quattro diversi promotori. IShares UK, (commissione di gestione dello 0,40%), il solo denominato in sterline inglesi mentre gli altri sono in euro, ha performance da bolla: il +12,99% nei primi due mesi dell’anno, e il +36,53% da fine febbraio 2013. L’Europa intera va meno forte ma presenta comunque risultati rimarchevoli. Amundi FTSE Epra Eur Real Estate UCITS (0,35% di commissioni) guadagna il + 23,25% da un anno e il +8,82% da inizio gennaio. DBxTR FTSE Epra (0,40% di costi) e’ appena dietro sui 12 mesi, con +21,33%, ma e’ davanti sui due mesi con +9,42%. Lyxor Europa dei mercati sviluppati (indice MSCI Barra e commissione dello 0,40%) ha dato il +16,74% negli ultimi 12 mesi e il +9,35% negli ultimi due. Il meno redditizio e’ iShares Europe Property, commissioni 0,40%, che ha reso il 7,50% a un anno e il +6,39% nel primo bimestre 2014: la spiegazione e’ che il paniere “europeo” non ha Reits o azioni inglesi, e quindi non ha goduto del rally britannico. Etf negli Usa Sono due e con lo stesso trend: in rosso su un anno ma in positivo nel 2014. Lyxor Ucits Ftse Epra/Nareit Usa, in euro, 0,40% di spese, legato all’indice Barra e composto sia di Reits sia di azioni di societa’ che posseggono o amministrano immobili, e’ partito a razzo quest’anno ed e’ +9,55%, mentre sui 12 mesi perde ancora, ma solo lo 0,66%. I Shares US Property Yield Ucits, in nuovo con i grandi investitori esteri che comprano i nostri Btp. Voi siete il più grande fondo obbligazionario al mondo, che previsione avete sui sovrani italiani? «Abbiamo una posizione di sovrappeso in Btp da metà 2012, quando la Bce annunciò la volontà di difendere l’unione monetaria anche attraverso l’acquisto di titoli sovrani. Gli spread si sono abbassati notevolmente dai picchi di un anno fa, ma i titoli sovrani periferici continuano a offrire valore. Inoltre, i Btp a breve-media scadenza (3-5 anni) permettono di aumentare le attese di rendimento grazie a una curva dei tassi molto ripida che permette di monetizzare aumenti di prezzo. Ci aspettiamo rendimenti positivi e a bassa volatilità negli investimenti obbligazionari Euro nel 2014». Qual è la strategia che proponete agli investitori? «A differenza di molte strategie focalizzate solo sulla generazione di reddito prescindendo dalla qualità degli strumenti, le strategie Income di Pimco pongono l’enfasi anche sulla protezione del capitale, che secondo noi si realizza in primis scegliendo strumenti di investimento i cui valori non si discostino troppo dai fondamentali economici che rappresentano». Cosa offre questa strategia? «Il vantaggio è nell’offerta di distribuzioni regolari di cedole con rendimenti interessanti, sfruttando le migliori idee di generazione di reddito nel mercato obbligazionario globale». dollari, 0,40% di spese, con un paniere di un centinaio tra societa’ e Reits Usa, perde l’1,76% da fine febbraio 2013, ma sta rendendo il +8,60 da gennaio. Etf in Asia Sono i fondi “del mattone” che soffrono per la crisi degli Emerging Markets. Lyxor Apra Nar Asia (escluso il Giappone), in euro, 0,65% di commissioni, indicizzato MSCI Barra, e’ sotto del 22,63% da un anno fa, e perde nel primo bimestre con -2,35%. I Shares Asia Property Yield Ucits, in dollari, commissioni 0,59%, perde il 15,08% da fine febbraio 2013. Etf globali L’ iShares immobiliare legato al paniere Ftse Epra Nareit dei paesi sviluppati in tutto il mondo, in dollari, commissione dello 0,59%, ha il segno piu’ nel primo bimestre 2014 (+5,93%) e ancora quello – a un anno (-4,42%). Similmente, il Lyxor Global, in euro, 0,45% di spese, e’ a +4,09% dal primo gennaio e a -2,45% da un anno fa. Spdr DJ ETf Global Real Estate ha meno di un anno di vita: in dollari, 0,40% di spese, guadagna il 4,72% su sei mesi e il 5,94% da gennaio. 24 .Lavoro in corso STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 lavoro Enel assume 150 apprendisti Venticinque talenti in Coca Cola Il gruppo Enel ha firmato un accordo sindacale che prevede l’inserimento in azienda di 150 studenti apprendisti. L’iniziativa rientra nel Piano sperimentale lanciato con il ministero dell’Istruzione con la legge 104, che avvia per il 2014-16 l’apprendistato a scuola per ragazzi degli ultimi due anni delle superiori. Info: enel.it. Il 28 marzo si conclude la raccolta delle candidature per partecipare al Management Trainee Program, iniziativa di formazione e reclutamento di Coca-Cola Hbc Italia. La durata è di 10 settimane in tutta Italia per inserire 25 giovani neo laureati. Info: www.cocacolahellenic.it, sezione lavoro e carriere. I numeri del settore Iscritti Ipasvi per regione 406.306 388.557 360.874 357.584 10.483 Basilicata Calabria Emilia-R. Lazio 27.300 m 30.049 9 Puglia 28.724 .217 e Sarde 12.071 .774 Sicilia 31.207 Toscana 26.807 31.595 Friuli-V.G. 148.155 71.817 23.720 Abruzzo Campania 1956 1966 1976 1986 1996 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 9.864 44.618 Liguria entino A.A. 9.273 a 6 a 5 9 Veneto Lombardia Marche 10.067 Molise 2.964 3 ITALIA 4 - LA STAMPA In Italia mancano 60mila infermieri Allarme della Federazione nazionale Sanità Ospedali pubblici bloccati, crescono i pazienti e la libera professione i “buoni” affari A CURA DI KPMG I 30.207 303.740 F inalmente si parte. Tutti concordano che la priorità del momento è l’occupazione e la tutela di chi perde il lavoro. Dai prossimi giorni il cantiere aperto dovrà impegnare tutti: decisori politici e amministrativi, imprese, sindacati, esperti. Sarà la prova d’orchestra della capacità di fare sistema per rendere efficace e produttiva la ripresa. Non solo arriveranno nuovi provvedimenti, a partire dal Job act, ma partirà la Garanzia giovani, la misura europea da 1,5 miliardi che negli altri paesi è già avviata. Creare lavoro sarà l’imperativo e a questo obiettivo tutti dovranno concorrere. La strategia è quella di evitare pericolosi bricolage locali, iniziative scoordinate e frantumazione di progetti, a favore di azioni di sistema. Capita spesso che a ogni cambio di governo e di ministro tutto ricominci da capo, azzerando le buone pratiche precedenti. Lo diciamo non per pessimismo, a cui non siamo avvezzi, ma per il crescere di segnali deboli che speriamo non diventino frastuono. E’ vero che il lavoro si crea nei territori, ma l’efficacia della ripresa deriva da linee guida nazionali. Non serve ripartire dai campanilismi e dalle accuse di ingerenza dello Stato in materie di competenza regionale, come formazione, centri per l’impiego e lavoro. Serve fare squadra e sistema, favorendo premialità e condizionalità: avrà più risorse chi otterrà i migliori risultati; in caso di inadempienze dovrà intervenire lo Stato. 379.522 STRANIERI WALTER PASSERINI 415.691 LOMBARDIA LA PIU' PRESIDIATA Iscritti alla Federazione dei Collegi Ipasvi: infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d'infanzia 398.007 LA LUNGA MARCIA DEGLI ANGELI DELLA CORSIA 370.641 OCCUPAZIONE, IL BRICOLAGE È DANNOSO l tradizionale bilancio annuale (consuntivo e previsionale) degli Enti Pubblici ormai non rappresenta più uno strumento sufficiente per rendere conto ai cittadini dell’operato di un’amministrazione pubblica (sia essa ente centrale, regionale, provinciale o comunale). I meri dati economico-finanziari, infatti, non riescono a rappresentare in modo completo e integrato i risultati dell’attività né riescono a realizzare una correlazione con il programma. Cittadini/elettori con aspettative crescenti vogliono capire come un’amministrazione svolge il suo operato; quali sono le priorità e gli obiettivi del suo intervento; P er loro la data più importante è il 12 maggio, il giorno in cui nel lontano 1820 è nata Florence Nightingale, la fondatrice delle scienze infermieristiche moderne. L’International Council of Nurses (che rappresenta più di 13 milioni di infermieri nel mondo) ricorda questa data celebrando in tutto il mondo la Giornata internazionale dell’infermiere. Il prossimo maggio in Italia ci sarà poco da festeggiare, perché la professione sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia, schiacciata tra turni massacranti, blocco del turn over, bassi stipendi e l’avanzata degli stranieri. Eppure, l’allarme lanciato dalla Federazione dei collegi Ipasvi, l’organizzazione di rappresentanza, è chiaro: in Italia mancano 60mila infermieri. Sembra passato un secolo da quando nel 1971 venne approvata la legge 124, che sancisce l’estensione al personale maschile dell’esercizio della pro- fessione di infermiere professionale. Fu una vera rivoluzione. La professione era stata fino a quel momento esclusivo appannaggio delle donne: una santa per proteggerle, la matrona Fabiola, che si dedicava all’assistenza nell’antica Roma; una donna come modello, Florence Nightingale, e tante altre donne negli ospedali, nelle zone più difficili del paese, nell’assistenza all’infanzia. Il lavoro infermieristico nasce con un vizio genetico: era considerato ausiliario e vocazionale, adatto alle donne e alle religiose, per molti anni la maggioranza assoluta del corpo infermieristico. Ancora oggi le donne rappresentano il 78% di tutti gli infermieri. Eppure, come rivelano alcuni dati Ocse, in Italia ce ne sono meno rispetto agli altri paesi: 6,6 infermieri ogni mille abitanti, contro l’8,4% della media europea, i 9 della Francia e del Regno Unito, gli 11,5 della Germania, il 17,4% della Svizzera, il paese più dotato. Non solo. In Italia sono pochi anche rispetto ai medici: ci sono 1,6 infermieri per medico contro i 2,8 della media Ocse e i 4,5 del Giappone. Ciò che stride è il divario tra fabbisogni e laureati. Nell’anno accademico 2013/2014, sono attive 221 sedi di corso di laurea in infermieristica, che fanno capo a 42 facoltà di medicina, per un totale di 15.970 posti disponibili. Un vuoto da colmare. Le ragioni sono tante. «Siamo sotto la media europea ma il sistema sanitario pubblico da tempo non assume spiega Annalisa Silvestro, presidente Ipasvi - Crescono i malati ma c’è il blocco del turn over e dei con- Le donne rappresentano ancora il 78% della categoria tratti da anni. Negli ospedali il lavoro aumenta, l’età media si alza e non c’è ricambio. Le alternative sono l’espatrio e la libera professione. Dobbiamo superare il blocco e dare una possibilità di ingresso ai più giovani». La libera professione viene definita una nuova opportunità da esplorare per il 66,6% dei 2.500 infermieri che hanno partecipato a un sondaggio Ipasvi e non è tanto una necessità legata alla difficile congiuntura economica (26,9%). Non interessa solo al 6,5%. Le priorità per il futuro sono la valorizzazione delle carriere clinico-assistenziali (30,5%), l’incremento degli organici (24,9%), il riconoscimento del ruolo manageriale (12,0%) e il maggior peso decisionale (32,6%). Ma forse la madre di tutte le critiche è la questione salariale: non si può chiedere a dei laureati di lavorare sotto organico, con turnazioni selvagge, festività comprese, a contatto con dolore e sofferenza, per 1.300 euro al mese. [W. P.] PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SERVIZI AGLI ITALIANI Un bilancio sociale per le attività degli enti pubblici quali sono i livelli di prestazione attesi e realizzati. Soprattutto gli stakeholders vogliono capire gli effetti prodotti dalla sua azione sul territorio di competenza. Elementi che poi diventano decisivi nel momento della scelta elettorale. Negli ultimi anni, molte amministrazioni pubbliche hanno adottato un ulteriore strumento di comunicazione, il ‘bilancio sociale di mandato’, un format nuovo che sembra rispondere alle esigenze di trasparenza e rendicontazione dei risultati che arrivano dalla cittadinanza. Questa aspettativa peraltro è particolarmente forte nell’ambito degli enti pubblici locali (amministrazioni regionali, provinciali e comunali), dove esiste un rapporto diretto elettori e rappresentanti sia per la prossimità fisica tra amministrazioni e cittadini, sia per l’elezione diretta del sindaco. Tipicamente il bilancio di mandato comprende informazioni sugli impegni che l’amministrazione ha assunto nei suoi documenti di programmazione e contabili annuali e pluriennali; sugli obiettivi e i programmi che hanno orientato l’azione delle diverse strutture dell’ente; sui risultati (economico-finanziari, di efficacia, di qualità dei servizi, di impatto sociale, Cittadini/elettori vogliono capire bene cosa fa l’amministrazione ecc.) che sono stati conseguiti; sugli scostamenti rilevati tra quanto previsto e quanto effettivamente realizzato; sulle valutazioni in merito agli obiettivi e ai programmi futuri. Un ulteriore importante sviluppo in direzione della trasparenza sarebbe quello di includere all’interno del ‘Bilancio di Mandato’, anche i risultati e gli obiettivi delle partecipate pubbliche (che erogano servizi di pubblica utilità). Infatti, sono queste realtà che spesso rappresentano il vero anello di congiunzione tra i cittadini e le amministrazioni. A questo proposito occorre ricordare che in Italia si stima siano oltre 4.200 le società partecipate dai Comuni (i Comuni di Lombardia e Piemonte hanno il maggior numero di società controllate: rispettivamente 597 e 320). In questa prospettiva, il bilancio di mandato diventerebbe quin- di una sorta di bilancio consolidato di tutte le attività riconducibili alle amministrazioni pubbliche sul territorio. Non più semplicemente un momento di rendicontazione aggiuntivo rispetto al circuito “formale” di programmazione e controllo, ma uno strumento pienamente integrato nel sistema di rendicontazione dell’ente pubblico. Tra l’altro, il documento dovrebbe seguire un iter di approvazione formale (con il coinvolgimento di Giunta e Consiglio) e di verifica da parte di un soggetto terzo indipendente. In questo modo, il bilancio di mandato potrebbe diventare uno strumento strategico, non solo per raccontare l’attività della PA, ma per riorientare nel profondo il suo funzionamento, passando da una logica meramente burocratica ad una logica ispirata al risultato e alla qualità del servizio reso al cittadino. W LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 . Lavoro in corso .25 Self offre 40 posti fai da te Free lance day a Torino A Bologna il lavoro dei laureati Il gruppo del fai da te Self cerca una quarantina di persone per i suoi negozi. Si tratta di addetti vendita, capi settore vendite, allievi capi settore vendite, addetti box informazioni e accoglienza, addetti cassa, magazzinieri, addetti ufficio, buyer. Le sedi sono sparse sul territorio nazionale. Info: www.selfitalia.it. Toolbox Coworking (Via Agostino da Montefeltro 2, Torino), con Acta, associazione dei freelance, sabato 15 marzo ospita il primo Free lance day italiano. Una giornata ricca di appuntamenti su misura per chi è datore di lavoro di se stesso e vuole rafforzare relazioni e competenze. Info: www.freelanceday.it. Oggi all’Università di Bologna, aula di Santa Lucia, in via de’ Chiari 25/A, saranno presentati i risultati della XVI Indagine AlmaLaurea sull’occupazione dei laureati. L’indagine ha coinvolto quasi 450mila laureati di 64 le università aderenti ad AlmaLaurea. Info: www.almalaurea.it. Turismo Bed & breakfast, così si catturano giovani e famiglie Una formula cresciuta di cinque volte in dieci anni Agevolazioni Per avviare questa attività non è necessario aprire una partita Iva WALTER PASSERINI MILANO rriva la stagione turistica, ma molte città fanno i conti con la scarsità di posti letto, soprattutto di buon prezzo. Un esempio tra i tanti è Omegna, cittadina affacciata sul lago d’Orta, dove alla crescita del numero di turisti si contrappone la scarsa offerta di posti letto. «Abbiamo un grande potenziale - spiegano in Comune – ma la possibilità di avere nuovi alberghi in città è complicata e richiede tempo. Però possiamo fare qualcosa subito, per esempio incentivando i bed & breakfast». Così succede emblematicamente in molte aree di turismo potenziale, specie se si trovano nella sfera di influenza e in prossimità dei luoghi dell’Expo 2015, che potrebbe diventare un prossimo volano di nuove attività. A Leggi regionali Regole per partire Non è complicato dedicarsi all’ospitalità in casa propria attraverso il bed & breakfast, offrendo cioè un letto e la prima colazione, anche se ci sono diverse resistenze: non tutti amano aprire la propria casa ad estranei, dopo averla messa a norma, anche se i protagonisti di questa forma di clientela sono soprattutto nuclei familiari e coppie, con e senza figli. Il primo ostacolo è di tipo psicologico. Dal punto di vista operativo avviare un bed & breakfast è invece piuttosto semplice. Co- SPAZIO AFFARI sì si piega la crescita e l’enorme successo che la formula ha riscontrato in questi ultimi tempi. Negli ultimi dieci anni le strutture sono aumentate di cinque volte, da meno di seimila a oltre 25mila, e altrettanto sono cresciuti i posti letto, passando da 27.500 a 130mila. La prima informazione da conoscere è che per avviare questa attività non è necessaria l’apertura della partita Iva. Anche la te- > ATTIVITA’ COMMERCIALI Locali, ufici, capannoni Negozi/aziende acqu./gerenze TORINO vendo o permuto capannone 3.000 mq € 160/mq. Uficio, carriponti, peso. Tel. 347.4188331. ACQUISTIAMO conto terzi attività industriali, artigianali, commerciali, turistiche, alberghiere, immobiliari, aziende agricole, bar. Clientela selezionata paga contanti. Business Services Group 02.29518272. 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Se gli spazi sono maggiori bisogna optare per un’altra formula, quella dell’affittacamere, ma in questo caso è necessario aprire una partita Iva. Un altro problema può essere causato dal rapporto con i vicini di casa: se si ha un’abitazione autonoma, si decide liberamente; se invece gli spazi sono all’interno di un condominio, allora è consigliabile richiedere un’autorizzazione al condominio, anche se non è obbligatorio. Mantenere buoni rapporti con il vicinato è una condizione basilare. Altre regole sono la messa a norma, dal punto di vista della sicurezza, delle camere, la spaziosità, la dotazione igienico-sanitaria, l’ingresso autonomo, la presenza assidua del proprietario, soprattutto all’arrivo e alla partenza degli ospiti, l’assoluta pulizia e gradevolezza degli spazi e, fondamentale, la prima colazione, diventata ormai un fattore decisivo nella motivazione d’acquisto. La qualità dei cibi, l’attenzione alla sicurezza e la sensibilità verso persone con intolleranze alimentari, la genuinità dell’offerta e la flessibilità degli orari sono motivi di vantaggio competitivo. Bisogna infatti tenere in conto che, al di là dei clienti d’affari, che apprezzano rapidità ed efficienza, a frequentare bed & breakfast sono soprattutto turisti, che dopo aver assunto una buona prima colazione partono per le loro esplorazioni nel territorio. Un sondaggio recente ha rivelato che sono l’accoglienza e la colazione i principali fattori di gradimento degli ospiti e la fonte prima di fidelizzazione o di abbandono. AFFITTI DOMANDE Torino citta’ AMMINISTRATORE delegato azienda piemontese cerca grande appartamento villa inemente ristrutturato zona Centro Precollina. Maria Luisa 393.6405035. AUTOVEICOLI AUTO GILLIA acquista autoveicoli ogni tipo, massima valutazione e serietà. Corso Casale 464, Torino - 011.8903777. 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Qui Bruxelles MARCO ZATTERIN I FONDI UE PER I LICENZIATI NELL’HI-TECH a Commissione Ue ha proposto di versare all’Italia 3 milioni dal Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) per aiutare 1.146 ex lavoratori della Vdc Technologies a trovare un nuovo posto di lavoro dopo che l’azienda produttrice di schermi e televisori è fallita nel 2012. La proposta va sottoposta all’approvazione di Europarlamento e Consiglio Ue, ma non si attendono problemi. È un caso esemplare. László Andor, Commissario Ue al Welfare, rileva che «la fabbricazione di computer, di prodotti ottici ed elettronici e di apparecchi elettrici in Europa ha subìto gravi sconvolgimenti per l’aumento della concorrenza di paesi esterni alla Ue, tra i quali spicca la Cina». Gli oltre mille posti italiani sono considerati vittime del mondo che cambia, quasi tutti nella provincia di Frosinone. Hanno perso il lavoro per troppa concorrenza e vanno sostenuti. Tra il 2008 e il 2011, le importazioni dalla Cina verso l’Ue di apparecchi di telecomunicazione, registrazione, e riproduzione del suono sono aumentate del 18,7%. Durante lo stesso periodo, la quota delle importazioni nella Ue-27 di tali prodotti è aumentata dal 44% al 52,2%. Il mercato è andato in crisi, è in tanti sono rimasti a casa. Coi fondi Ue ora i mille hanno una chance di ritrovare un posto. Le misure cofinanziate dal Feg aiuteranno i lavoratori ad affrontare le difficoltà maggiori nella ricerca di un nuovo posto di lavoro attraverso orientamenti per lo sviluppo della carriera, la valorizzazione delle competenze, la formazione, il sostegno all’imprenditorialità e varie forme di indennità. Lo stanziamento è raddoppiato dal contributo nazionale. Sono 6 milioni per riprendere a sperare. Non il primo assegno. Purtroppo non l’ultimo. L 26 .Lavoro in corso STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 La posta di Maggi A CURA DI GLAUCO MAGGI [email protected] COORDINAMENTO DI AGNESE VIGNA [email protected] Le lettere vanno spedite alla redazione di TuttoSoldi in via Lugaro, 15 Previsioni per i bond in dollari australiani Investire in altre valute può essere una buona decisione ma bisognerebbe coprirsi dal rischio cambio Nel maggio 2013 ho comprato bond in Aud (Australian Dollar) al cambio con l’euro di circa 1,29. Il cambio, per l’indebolimento nei confronti dell’euro, e’ in gennaio a 1,50 circa. Come evolverà il cambio AudEuro? LUCA T. Le aspettative macroeconomiche fanno pensare (a Matteo Paganini, capo degli analisti di FXCM, società specializzata in valute, uno dei due esperti che abbiamo interpellato) a potenziali discese dell’euro nel lungo periodo nei confronti del dollaro Usa, dovute a possibili risalite del dollaro per la uscita della Fed dalla politica di allentamento monetario (il Quantitative Easing). Fino a che non si realizzerà questo scenario sosterrà l’euro. Quanto all’Euro-Aud, cambio derivato dal rapporto tra Euro-Dollaro Usa e tra Dollaro Usa-Aud, “potrebbe tendere nel medio periodo a scendere ulteriormente a causa del fatto che la Banca Centrale Australiana sta cercando di portare l’Aud su livelli più bassi rispetto al dollaro Usa per sostenere la crescita economica dell’Isola. Nel lungo periodo non escludiamo la possibilità che l’Aud torni ad apprezzarsi contro il dollaro Usa a causa del fatto che i tassi di interesse nominali e reali offerti dalla divisa dovrebbero rimanere positivi e lontani dallo zero. Nel medio periodo il cambio Euro-AUD può salire ancora a livelli tra 1.55 e 1.65, per poi tentare delle discese che comunque non porterebbero a livelli inferiori a 1.40”. Per Luca Lionetti, Credit & Fx Portfolio Manager di Azimut, “l’Aud soffre negli ultimi mesi a causa del rallentamento globale e dei dati negativi macro, ultimo il debole dato sugli occupati. Inoltre, il mercato si attende un ulteriore taglio dei tassi d’interesse dal già storicamente minimo 2,5%. Per il cambio contro euro non è impossibile rivedere il livello di 1,6, e poi una perdita del 3.5% che potrebbe nel breve fare da minimo, prima di un ritorno a 1.5 . Eventuali decisioni della Bce potrebbero indebolire l’euro e riportare il cambio verso 1.4, livello di fair value (adeguato) di lungo periodo”. Comprare bond in altre valute puntando sulle cedole più alte che offrono (di solito) espone al rischio di perdere con il cambio cioè che si guadagna con gli interessi. Paganini suggerisce come coprirsi da questo rischio: in ? il quesito questo caso si acquistano euro e si vendono dollari australiani, per difendersi dalla svalutazione di questi ultimi, per un importo pari a quello atteso dalla remunerazione dell’investimento. Coibentazione insufficiente Un condomino ha acquistato da pochi mesi un alloggio al 1° piano sopra il cosiddetto piano “piloti” ; perciò sotto il suo appartamento c’è un porticato aperto. Lamenta dell’eccessiva condensa sul pavimento del bagno, e vuole coibentare il soffitto sottostante, ma pretende che che il condominio partecipi alla spesa per almeno il 50%. Il condominio ha autorizzato i lavori ma non il contributo. Chi ha ragione ? G. CONTE Nel comprare l’appartamento il condomino si è assunto carico delle sue magagne che non dipendono da un’insufficienza dei servizi condominiali ma da problemi strutturali su cui ci si può eventualmente rivolgere solo all’impresa costruttrice. Il condominio non può negargli l’assenso ai lavori ma non è costretto a contribuire alla spesa. Coeredi obbligati alle spese condominiali Un appartamento è in comunione ereditaria. Una degli eredi paga le spese condominiali e l’altro no. Contro chi può essere fatto il decreto ingiuntivo? LETTERA FIRMATA L’obbligo di contribuire alle spese condominiali è di tipo “solidale” tra i comproprietario, nel senso che entrambi sono tenuti per intero al versamento. Pertanto il decreto ingiuntivo può essere richiesto nei confronti di entrambi gli eredi o, a scelta, per intero verso anche solo uno di essi (per esempio il più solvente). La delibera del condominio si può impugnare se arreca dei danni Come previsto dall’art. 1137 del cod. civ., le delibere dell’assemblea di condominio sono obbligatorie per tutti i condòmini ma sono impugnabili se contrarie alla legge o al regolamento di condominio; ogni singolo condòmino assente, dissenziente o astenuto può rivolgersi all’autorità giudiziaria per chiederne l’annullamento – nel termine tassativo di trenta giorni –, che decorrono dalla data della delibera (per chi era presente ma dissenziente o astenuto) e dalla data di comunicazione della delibera per chi era assente. L’impugnativa non neutralizza e non sospende l’esecuzione della delibera impugnata, salvo che la sospensione sia richiesta da chi impugna ed ordinata dall’autorità giudiziaria; diversamente la delibera cesserà i suoi effetti solo con la sentenza che definisce il giudizio. Rientrando la materia condominiale nelle materie oggetto di mediazione “obbligatoria”, occorre prima presentare domanda di mediazione, a pena di inammissibilità dell’impugnativa, presso un organismo di mediazione ubicato nella circoscrizione del tribunale nella quale il condominio è situato. Per il condominio, interverrà al procedimento l’amministratore, previa adozione di una delibera che lo autorizzi a partecipare (con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio). L’eventuale proposta di mediazione che dovesse emergere dovrà poi essere approvata dall’assemblea (con la stessa maggioranza). Se la mediazione fallisce, nel senso che non Per gli autonomi quota 97 Intermediario assicurativo Sono nato il 15 febbraio 1951, lavoratore autonomo, al 31 dicembre 2011 con 60 anni di età e quasi 38 di contributi. Perché la mia età pensionabile solo nel 2017 mentre dite una cosa diversa nella risposta a B. S? Ho cessato ogni attività lavorativa dal 31 maggio 2013 cancellandomi dall’albo degli intermediari assicurativi dell’Isvass in pari data. In un colloquio avuto con l’Inps mi è stato detto che avendo 30 settimane di contributi da dipendente (due anni e sei mesi) al compimento dei 65 anni avrei diritto al minimo della pensione di 400 euro (stima ad oggi e secondo le leggi attuali). Allego estratto conto e chiedo: è esatto? GIANNI RENNA Perché il lettore B. S. è lavoratore dipendente con quota 96, mentre lei liquiderà la pensione Inps con le norme degli autonomi per i quali la quota è 97, con un’età minima di 61 anni. Incentivo alle dimissioni Nato il 3 luglio 1949, dipendente da un’azienda di credito dal 1° settembre 1975, ritengo di avere maturato il diritto a pensione Inps già prima della riforma Fornero. Per poter quantificare un eventuale incentivo alla dimissioni volontarie chiedo sino a quale età/anzianità contributiva è mio diritto proseguire l’attività lavorativa. P. E. Previdenza La legge esclude il diritto di avere il congedo straordinario retribuito (fino a un massimo di due anni di assenza dal lavoro: può essere un periodo unico oppure più volte frazionato) per l’assistenza ai familiari disabili, quando il familiare risulta ricoverato a tempo pieno in una struttura ospedaliera o in case di cura private che assicurano assistenza continua. Ma questa posizione negativa non è assoluta: anche in caso di ricovero del figlio ci sono situazioni in cui è possibile riconoscere al genitore lavoratore dipendente il congedo. I casi sono esattamente quattro. Questi: a) il disabile è un minore che ha bisogno che il genitore gli stia fisicamente vicino, faccia in sostanza parte di un piano terapeutico; b) il disabile è ormai in uno stato vegetativo o in una situazione terminale; c) il disabile deve uscire dal ricovero perché deve svolgere visite e terapie esterne; d) è la stessa struttura sanitaria a richiedere in particolari casi decisi dai medici la presenza del genitore. Quando i figli in condizione di disabilità grave sono due il genitore può avere un solo congedo. Il congedo resta sempre unico, Come si calcolano sabati e domeniche Congedi ammessi in caso di ricoveri non può essere raddoppiato di modo che il genitore si assenti dal lavoro per complessivi quattro anni. E’ comunque ammesso che il genitore assista i due figli, ovviamente a cadenza alternata, fruendo nel complesso, ad esempio, di un anno di assenza per l’uno e di un altro anno per l’altro. O comunque applicando una diversa ripartizione secondo le necessità dei disabili e quelli familiari, ma sempre entro il tetto insuperabile dei due anni. Può capitare che il genitore, che ha già fruito del congedo per un figlio, venga a mancare o diventi egli stesso invalido. In questa circostanza l’altro genitore – sempre che abbia i requisiti chiesti dalla legge – può prendere un congedo intero per il secondo figlio. Solo in questa ipo- No. Nel suo caso i contributi da lavoro dipendente e da lavoro autonomo (attenzione: 30 settimane sono solo sette mesi) si uniscono automaticamente (in gergo tecnico si chiama cumulo) per dare luogo a una sola pensione Inps. Solo che a lei mancano ancora 312 settimane (6 anni) per ottenere la pensione con il minimo di anzianità contributiva (1.040 settimane). Quindi dovrà chiedere l’autorizzazione a versare i contributi volontari fino ai 20 anni e poi attendere l’età che presumibilmente arriverà nel 2040, quando avrà 69 anni. Fino a 66 anni + 3 mesi. porta ad una conciliazione, si proseguirà l’impugnativa in sede giudiziaria (i termini rimangono sospesi durante la mediazione). Nei casi più gravi, la delibera può venir dichiarata radicalmente nulla (ed è impugnabile anche oltre i 30 giorni citati), su iniziativa di chiunque dimostri di averne interesse, compreso il condòmino che abbia votato a favore (Cassazione, sent. 12930 del 24.7.2012). La Cassazione ha ribadito che occorre comunque interesse ad impugnare, nel senso che la delibera dev’essere idonea a mutare la posizione dei condòmini nei confronti del condominio e ad arrecare un eventuale pregiudizio (Ordinanza 10.5.2013, n. 11214). PIER PAOLO BOSSO CONFEDILIZIA Disabili, i figli sono due ma il congedo resta uno BRUNO BENELLI F. V. tesi è ammesso il sistema 2 + 2. Se durante le assenze dal lavoro capitano festività e domeniche come si calcolano questi giorni durante i quali il lavoratore sarebbe comunque rimasto a casa? L’Inps applica il seguente sistema. A – Se il periodo di congedo è continuativo, ad esempio è di un mese, tutti i giorni di sabato, domenica ed eventuali festività infrasettimanali sono considerati come giorni di assenza e quindi entrano nel tetto dei due anni. B – Se invece il congedo è preso in modo frazionato, nel senso che il lavoro viene ripreso e il primo giorno lavorativo coincide con il venerdì (fine settimana) o con il lunedì (inizio settimana successiva), i giorni di fine settimana precedenti o successivi non sono più considerati come assenza per congedo. Contributi: la versione giusta Una mia conoscente è nata il 3 febbraio 1952, commerciante, 36 anni di contributi a febbraio 2014. Scegliendo il contributivo ed essendo già in finestra (18 mesi per gli autonomi) potrebbe andare in pensione? E’ già titolare di una pensione di riversibilità dal 2010 causa marito deceduto. La Cisl parla, se non venisse riconosciuta l’opzione, di una pensione di vecchiaia da luglio 2016. L’Inps dice no all’opzione donna con pensione da ottobre 2018. Qual è la versione giusta? FRANCESCO NEGRO Quella dell’Inps. Hanno collaborato: GIANLUIGI DE MARCHI BRUNO BENELLI SILVIO REZZONICO, PRESIDENTE CONFAPPI domande e risposte Per un’attività svolta per circa sei anni all’estero in un paese non convenzionato è possibile che il lavoratore abbia due contemporanee assicurazioni: una Inps e l’altra estera? Silvio F. E’ possibile. Per aiutare gli italiani all’estero la legge impone di versare i contributi in Italia, sia pure se salari convenzionali, anche se nel paese estero c’è un sistema previdenziale (ma spesso non c’è). Se riscatto oggi la laurea e poi supererò i 40 anni Inps mi calcolerà i periodi oppure avrò buttato i soldi al vento? N. P. Non c’è nessuna perdita. Ormai con il sistema contributivo nessun periodo viene perduto ai fini pensionistici. LUNEDÌ 10 MARZO 2014 LA STAMPA 27 28 LA STAMPA .SPECIALE LUNEDÌ 10 MARZO 2014 DOSSIER PMI Garanzie, confidi e mini bond l’altra faccia dei prestiti in Italia BARBARA D’AMICO Finanziamento, credito, prestito: la liquidità è diventata merce rara per le piccole e medie imprese italiane. La riduzione dei prestiti – per una contrazione, secondo Confindustria, di 96 miliardi negli ultimi due anni e mezzo – dovrebbe spianare la strada a strumenti alternativi che però faticano ad affermarsi. Le agevolazioni fiscali Il decreto Destinazione Italia approvato a dicembre prevede un alleggerimento fiscale per i finanziamenti superiori ai 18 mesi. Chi richiede credito può essere esentato dal pagamento delle imposte d’atto (registro, bollo, ipotecarie e catastali) pagando un tributo sostitutivo scontato, pari allo 0,25% dell’ammontare concesso. L’agevolazione, però, è facoltativa e rimessa all’accordo tra banca e azienda richiedente. Garanzie pubbliche Prima delle agevolazioni, però, bisogna ottenere il credito dando le giuste garanzie. Sempre più imprese, ricorrono al Fondo centrale di garanzia (www.fondidigaranzia.it), che fornisce copertura statale e che solo nel 2013 ha ricevuto più di 51 mila richieste per un volume di finanziamenti pari a Confindustria vuole ampliare questi strumenti alternativi 7,2 miliardi (6 miliardi nel 2012). Il vantaggio della garanzia pubblica è che si evitano gli strumenti di tutela privati, spesso costosi (è il caso dell’assicurazione). La dotazione del Fondo – che Confindustria chiede di ampliare – può garantire fino a 2,5 milioni ma non indicide né sui tassi di interesse né sulle modalità di erogazione del prestito: ambiti che restano di competenza degli intermediari finanziari. In alternativa, ci sono i Confidi. La strada dei Confidi Questi intermediari facilitano le procedure di finanziamento. In Italia sono circa 650 ma i confidi maggiori, quelli cioè vigilati dalla Banca d’Italia, sono solo una sessantina. La loro efficacia, a causa della crisi e dell’adeguamento ai criteri di trasparenza e solidità patrimoniale imposti da Basilea 2, è molto discussa. Iscrivendosi e pagando una quota annuale, infatti, le aziende ricevono assistenza nella richiesta di liquidità ad istituti di credito. I costi dei servizi dipendono soprattutto dalle condizioni dei bilanci di chi chiede il prestito. Si può arrivare anche a 12 mila euro per garantire un prestito di 77 mila (più il 15,7% di interessi). Il Confidi non solo garantisce il prestito con un proprio fondo ma può a sua volta rivolgersi al Fondo centrale di garanzia. «In questo caso il Fondo centrale può coprire con una controgaranzia fino all’80% del finanziamento garantito (a tutela del confidi ndr), purché ci siano le condizioni perché il rimborso possa attuarsi» spiega Lorenzo Gai, professore di Economia all’Università di Firenze ed esperto del sistema Confidi italiano. Mini bond Infine, lo strumento introdotto nell’agosto 2012: i mini bond. Studiata perché anche le piccole e medie aziende raccolgano credito sul mercato primario, finanziando il proprio debito con emissioni obbligazionarie a 3, 5 o 7 anni, il sistema non sta riscuotendo grande successo (si conta- Le piccole e medie imprese soffrono per la crisi di liquidità no poco meno di 20 emissioni di cui otto con un taglio inferiore ai 50 milioni di euro e con tassi di interesse in genere alti, tra il 7 e i 9 percento). «I mini bond sono poco diffusi in quanto deve ancora esprimere il suo potenziale», spiegano dal Gruppo Intesa Sanpaolo che, come altri istituti, sta costruendo la filiera necessaria all’emissione. Secondo il Consorzio camerale italiano il costo infrastrutturale (consulenza legale e finanziaria, assistenza nelle costruzione e nell’emissione dei titoli) sarebbe il vero ostacolo. Specie quelle piccole che, tagliate fuori dall’opzione mini bond, guardano ancora alla banca come unica fonte di approvvigionamento finanziario. Acquisti online più semplici con il software Market Place C ambiano le abitudini dei consumatori, cambiano anche le esigenze dei commercianti. Sono sempre di più gli italiani che scelgono lo shopping online, ormai è quasi la regola confrontare prezzi e offerte sul web prima di andare a fare acquisti in negozio. Ma c’è di più: oltre alle classiche tessere fedeltà e raccolte a punti, sono sempre di più i punti vendita che, dopo aver raccolto dati e preferenze dei loro clienti, promuovono offerte e saldi grazie a e-mail e messaggi mirati. Se per il cliente vuol dire poter contare su servizio migliore, per i negozianti si tratta non solo di offrire un’assistenza multi-canale, ma anche di saper archiviare e gestire una grande quantità di informazioni. E tutto ciò senza mai dimenticare le attività tradizionali, dagli distribuzione agli ordini. Come fare? Fujitsu, multinazionale giapponese leader mondiale nella creazione e distribuzione di nuove tecnologie dell’informazione, ha ideato il software «Market Place», un’applicazione capace di abbattere le barriere tra ordini online e shopping in-store, combinando entrambi in un’unica transazione. Per l’addetto vendite, vuol dire poter chiudere la transazione con il cliente con un’unica applicazione, anziché dover continuamente passare dal classico sistema di evasione ordini a quello online. L’obiettivo è far si che l’operazione sia più rapida, semplice da imparare e precisa. «Con la nostra nuova piattaforma l’esperienza di shopping si migliora e si semplifica spiega Federico Francini, presidente e amministratore delegato di Fujitsu Italia -.. Che si tratti di navigare online, porre domande a un call center, confermare misure e colori via smartphone o verificare articoli e ordini all’interno del punto vendita su un tablet, Fujitsu garantisce continuità attraverso tutti i canali, aiutando il personale ad accedere con rapidità alle informazioni». Una delle ultime novità dell’azienda giapponese, che ha tra i suoi clienti anche le librerie Feltrinelli, è la cassa ibrida di Auchan. Gli ipermercati sono così in grado sia di offrire il servizio tradizionale con cassiere, sia di passare in meno di due minuti alla cassa automatica e gestire con facilità le code. Le casse sono poi in grado di eseguire da sé il conteggio del contante, evitando ai dipendenti le operazioni di preparazione per l’apertura e la chiusura. Tra i servizi offerti da Fujitsu, anche il cloud computing in italiano, nuvola informatica vale a dire la possibilità di organizzare e archiviare con semplicità una grande quantità di dati. «Siamo convinti che il futuro delle aziende italiane passi anche da qui - continua Francini -. Grazie al cloud, anche le imprese più piccole si assicureranno notevoli vantaggi in termini di costi e di maggiore flessibilità». La nuova piattaforma di «Cloud Integration» permette di scegliere le opzioni più adeguate alle loro necessità, oltre a integrarsi con sistemi informatici già a disposizione dell’impresa. SPECIALE LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 . 29 Boomdisocietàincrisi Continualacorsa alconcordatoinbianco SANDRA RICCIO MILANO Per il mondo delle imprese è un grande passo avanti. L’introduzione, poco più di un anno fa, del procedimento di concordato in bianco - in pratica il nostro Chapter 11 - offre una nuova strada per far fronte alla crisi d‘azienda per le piccole realtà produttive. Un importante passaggio che ha segnato una svolta per molti imprenditori in difficoltà. Lo dimostra il boom di richieste presentate: se si guarda ai numeri del 2013, a livello nazionale, sono arrivate ben 4.400 richieste. L’esplosione è legata sicuramente al contesto di grave crisi economica che morde il mondo produttivo: secondo i dati diffusi la scorsa settimana dal Cerved, nel 2013 ben 111 mila aziende italiane hanno chiuso i battenti, il 7,3% in più rispetto all’anno precedente. E a spingere la corsa al concordato è stata sicuramente anche l’importante novità normativa voluta dal governo Monti e le nuove possibilità che offre a chi ha una società in dissesto a cui ora basta la presentazione di una domanda di concordato per ritagliarsi un periodo di tempo, intorno ai sei mesi, per stare al riparo dalle azioni dei creditori. Nel frattempo, aspetto decisivo, agli imprenditori è consentito di continuare la gestione ordinaria della propria attività. Il fine è quello di arri- L’Abiincampo persostenere piccoleaziende Dal 2009 ad oggi sono oltre 400 mila le Pmi che hanno beneficiato delle iniziative messe in campo dalle banche, coadiuvate dall’Abi, per sostenere la disponibilità di credito. Si tratta di uno sforzo enorme in un momento in cui l’economia italiana ha conosciuto una fase di recessione-stagnazione tra le più profonde e persistenti di quelle registrate negli annali delle statistiche economiche del dopoguerra. Ciò con il risultato della perdita di 9 punti percentuali di Pil, di circa 27 punti di investimenti fissi lordi e di quasi un quarto della produzione industriale - oltre che di una flessione rilevantissima del reddito disponibile delle famiglie e quindi dei consumi. vare poi a un concordato vero e proprio con un piano di ristrutturazione eventualmente anche del debito. «Un altro vantaggio previsto dalla nuova legge – spiega Andrea Tavecchio, fiscalista, titolare dello studio Tavecchio e Associati - è dato dal fatto che chi, in questa fase mette a disposizione dell’azienda ulteriori capitali per aiutare la ripartenza se li vedrà poi rimborsati del tutto e prima delle altre categorie di creditori». In pratica chi finanzia la ripresa con soldi freschi, avrà la garanzia di riaverli indietro e quindi si impegnerà di più verso la società in difficoltà in attesa di un piano per la ripartenza ed eventualmente allo stralcio di parte dei debiti con i creditori. «Per le aziende italiane questo nuovo strumento rappresenta una grande opportunità che ha consentito anche di salvare molti posti di lavoro, oltre al business aziendale» spiega ancora Tavecchio. Quali altri pro ci sono? «Oggi l’imprenditore serio può contare su strumenti che gli permettono di risanare l’azienda magari facendo dei sacrifici o accogliendo un nuovo socio in società» dice Stefano Salvadeo, Partner Bernoni Grant Thornton, ed head of advisory services. L’esempio è quello dell’imprenditore del settore manifatturiero che, una volta accortosi che alcuni investimenti fatti per Sono 4400 le richieste di concordato presentate da aziende in crisi nel 2013 dei nuovi siti produttivi stavano mangiando cassa, si è fermato e ha avviato un concordato che prevedeva la cessazione degli investimenti sbagliati, la rinegoziazione dei finanziamenti delle banche riducendone l’importo oltre a un aumento di capitale da parte della famiglia. Oggi, dopo poco più di un anno, è tornata a operare sul mercato in modo proficuo. Non mancano le critiche. In un primo momento c’è stato un abuso di questa nuova norma teso prevalentemente a bloccare le pretese dei creditori ma i casi anomali si sono ridotti drasticamente nel giro di pochi mesi grazie alla valutazione attenta dei Tribunali ma anche grazie all’introduzione della responsabilità a capo dei professionisti e per le modifiche al concordato in bianco che sono state introdotte successivamente come la richiesta di maggior documentazione. Tant’è che già nel secondo semestre del 2013 le richieste erano scese. L’opportunità c’è se l’azienda ha possibilità di salvarsi. Le valutazioni vanno fatte bene, dicono gli esperti, e con l’aiuto di validi professionisti. Il rischio, ineliminabile, è che i creditori non votino a favore del prose- guimento delle attività e quindi che di fatto si apra il fallimento. Altri passaggi potrebbero arrivare? «Ci potranno essere interventi di manutenzione della nuova norma – dice Andrea Tavecchio -. Probabilmente bisognerà inserire un concordato di gruppo che adesso non c’è per evitare atteggiamenti opportunistici o inefficienze. E ci dovrebbe essere una rendicontazione più di dettaglio dei cash flow dell’azienda». Quella del concordato in bianco resta comunque una strada che, se ci sono le condizioni, vale la pena tentare. E che evita danni ben peggiori. All’estero Missione export per 190 mila imprese CHIARA MERICO Passa dall’estero la via d’uscita dalla crisi: per le aziende italiane «il processo di internazionalizzazione non è più un’opzione strategica, ma un’esigenza di sopravvivenza». Le parole di Antonio Franceschini, responsabile ufficio promozione e mercati internazionali di Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa), confermano che la chiave per la ripresa è l’export. In Italia (dati Cna) sono circa 190mila le imprese esportatrici, e tra queste la maggioranza sono di dimensioni piccole e medie: circa 120mila impiegano meno di 10 addetti, 33mila ne hanno tra 10 e 19, 21mila tra 20 e 49 e altre 10mila tra 50 e 250. Il successo delle Pmi italiane all’estero passa dall’utilizzo di canali efficienti di promozione, marketing e distribuzione, e da prodotti innovativi; mentre gli ostacoli principali sono di natura finanziaria e organizzativa. Sono diversi gli attori, pubblici e privati, che offrono a vario titolo supporto all’internazionalizzazione, come le Came- Eurozona, frena l’indice Pmi Molte imprese tessili puntano a vendere all’estero re di commercio, le agenzie speciali delle Regioni, le associazioni degli industriali. Le Pmi fanno riferimento in particolare a Cna, Rete Imprese Italia e ai vari consorzi per l’export. «Cna – spiega Franceschini – ha attivato una struttura a geografia variabile, con una settantina di esperti». Tra i consorzi, alcuni sono legati al territorio, come gli emiliani Automotive Equipment Group e Moda in Italy, e il marchigiano Expool, che raggruppa le aziende del distretto calzaturiero; ci sono poi altre realtà, come Cermac, che riunisce i produttori di macchine agricole, e Forexport, che comprende oltre 150 Pmi attive in vari settori. A livello istituzionale, il coordinamento è affidato alla Cabina di Regia per l’Italia internazionale: istituita nel 2012, è copresieduta dai ministri degli Esteri e dello Sviluppo economico e riunisce rappresentanti delle istituzioni e del mondo L’indice pmi manifatturiero dell’Eurozona frena a febbraio a 53,2 punti. Lo rivela l’indice calcolato da Markit nella sua stesura finale, contro i 53 punti dell’indice flash e i 54 punti di gennaio, il livello più alto da due anni e mezzo. In Germania l’indice manifatturiero si espande per l’ottavo mese consecutivo oltre i 50 punti a 54,8 punti, ma meno dei 56,5 punti di gennaio. In Francia sale a 49,7 punti dai 48,5 punti dell’indice flash. Anche in Italia l’indice pmi sale sopra 50 punti per l’ottavo mese consecutivo ma a febbraio si attesta a 52,3 punti dai 53,1 punti di gennaio. delle imprese. Per i servizi finanziari, i punti di riferimento sono la Simest e la Sace. Simest spa, nata nel 1991 e controllata dal 2012 dalla Cassa depositi e prestiti, fornisce supporto alle imprese per realizzare investimenti all’estero, attraverso strumenti di equity e finanza agevolata. Nel 2012 Simest ha sostenuto 570 aziende, il 64% delle quali di dimensioni Automotive e moda i settori più dinamici piccole e medie. Sace – anch’essa controllata da Cdp – offre invece a queste imprese prodotti assicurativi e finanziari. Alle Pmi sono dedicate iniziative come l’accordo, rinnovato il 27 febbraio, con Banca Sella: a disposizione delle aziende con fatturato inferiore a 250 milioni di euro, di cui almeno il 10% realizzato sui mercati esteri, c’è un plafond di 47 milioni di euro, che consente l’erogazione di finanziamenti, garantiti da Sace, fino al 70% dell’importo richiesto. Il principale interlocutore pubblico delle imprese è l’agenzia Ice, che dispone di una rete capillare di uffici sui principali mercati e fornisce tutti gli strumenti – di formazione, consulenza, assistenza e promozione, come il Programma promozionale annuale dell’Italia – necessari alle aziende per lanciarsi sui mercati esteri. Il 27 gennaio è partito da Biella il roadshow in venti tappe “Italia per le Imprese. Con le Pmi verso i mercati esteri”, voluto dalla Cabina di Regia e coordinato da Ice. «In Italia ci sono altre 70mila imprese potenziali esportatrici, ma che spesso non hanno un export manager o non sanno presentare i loro prodotti – racconta il direttore generale dell’agenzia, Roberto Luongo – Il nostro impegno è dedicato a loro: durante gli incontri del roadshow facciamo un check-up completo alle aziende, per capire se sono pronte allo sbarco sui mercati esteri». Alle Pmi è dedicato anche l’accordo del 27 gennaio tra Ice e Poste Italiane, che offrirà una rete di servizi e-commerce per aiutare queste imprese a vincere la scommessa dell’internazionalizzazione. 30 .Lettere e Commenti .LUNEDÌ 10 MARZO 2014 IL NUOVO PD SI SCOPRE GARANTISTA MATTIA FELTRI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA a polemica è classica: D’Alfonso parla di macchina del fango e si fa forte dell’assoluzione (non definitiva); gli avversari, specialmente interni, ritengono più serie le ragioni di presentabilità e di opportunità: sarebbe piuttosto imbarazzante se, eletto presidente, D’Alfonso fosse condannato in secondo grado. Tentando complicate incursioni sui terreni della filosofia politica, i nuovi comandanti del Pd si chiedono se prevalga una visione etica della politica, con inchino alla magistratura, e doppio inchino alla furia antipolitica degli elettori, oppure se sia più prezioso il garantismo, oltre che un’idea crociana secondo cui i politici è bene che siano onesti, ma è meglio se sono capaci (senza contare che D’Alfonso ha vinto le primarie, e cioè il popolo del Pd lo ha votato nonostante i processi). In fondo è ciò che pochi giorni fa ha detto il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, spiegando alla Camera dei deputati i motivi per cui Francesca Barracciu, indagata in Sardegna per i rimborsi spese, non è stata candidata alle regionali ma successivamente promossa a sottosegretario. Il governo, ha detto la Boschi, non chiede dimissioni a sottosegretari o ministri sulla base di un avviso di garanzia. Un’inattesa novità. Anzitutto perché negli ultimi vent’anni il Pd (in ogni sua precedente denominazione) è stato piuttosto sensibile alle aspettative della pubblica accusa, soprattutto le molte volte in cui riguardavano gli avversari politici. Poi perché alla visione in mano e sgozzare le sue tre figlie, una dopo l’altra? Provare a spiegarsi un delitto come questo e come purtroppo non pochi altri consumatisi nell’ultimo scorcio di tempo significa inoltrarsi su un terreno terribilmente minato dove ogni bussola razionale o emotiva non può che impazzire. Ma purtroppo i casi di genitori assassini dei propri figli – tanto padri quanto madri, in una pari opportunità della violenza – sono ormai una costante di cronaca con la quale non possiamo fare a meno di fare i conti, provare non certo a capire ma quanto meno a interpretare. Quasi sempre a innescare il gesto (quanto è improprio tale frasario: per uccidere un bambino ce ne vogliono tanti, di gesti. Ci vuole una determinazione, per quanto folle) è il conflitto con il partner. L’abbandono. Una separazione tormentata. Quella che in termini molto eufemistici si definisce «incompatibilità di coppia». Di cui fanno le insanguinate spese i figli bambini. Eppure, in questo tremendo copione che ultimamente si ripete con una fre- DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA PAOLO BARONI RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA DARIO CORRADINO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 1 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE: LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS MEDIAGROUP S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. LA TIRATURA DI DOMENICA 9 MARZO 2014 È STATA DI 328.798 COPIE Illustrazione di Dariush Radpour magistrato-centrica della vita avevano ceduto un po’ tutti (si pensi a Claudio Scajola che esulta, comprensibilmente, per essere stato assolto nella vicenda della casa vista Colosseo, e nessun imbarazzo, che abbia rilievi penali o no, se la casa gliel’hanno pagata a sua insaputa). Aveva ceduto persino il resistente eterno, Silvio Berlusconi, che all’ultimo giro elettorale non ha candidato l’amico prediletto, Marcello Dell’Utri: la gente non capirebbe, disse. Più che dalle toghe, Berlusconi era stato costretto dal grillismo, una condizione dell’animo colta benissimo dagli ultimi governi, che hanno allontanato ministri per colpe veniali: il sottosegretario Carlo Malinconico, del governo Monti, fu costretto a lasciare perché gli avevano pagato due notti di riposo in resort. E Renzi pareva proprio di quella pasta: ci si ricorderà lo scandalo da cui fu scosso per il salvataggio del ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, colpevole di relazioni pericolose con la famiglia Ligresti. Ora che è capo del governo, oltre che del partito, Renzi si dimostra diverso. Per dirlo male, ma chiaramente, se ne frega della magistratura. Viva la Barracciu, viva D’Alfonso. La supremazia della politica. Anzi, della politica forte. Certo, per uno come Renzi, così attento ai sentimenti degli elettori, sarebbe molto grave se la svolta si limitasse a così poco. La politica forte non fa soltanto i muscoli, soprattutto fa le riforme, e sul terreno delle riforme sfida la magistratura come sfida il sindacato e qualsiasi altra casta. Sennò non è politica forte, è politica bulla. E dura poco. LE VITE DEBOLI DEI GENITORI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Quotidiano fondato nel 1867 1 1 L ELENA LOEWENTHAL LA STAMPA quenza niente affatto insignificante, è difficile ravvisare il movente più «logico», per quanto distorto. Medea, la protagonista della cupa tragedia euripidea, uccide i figli per vendetta contro Giasone che l’ha abbandonata. Per castigare lui, toglie la vita a coloro a cui l’ha data. Ma la madre di Lecco e il padre di Giussano, giusto per citare gli ultimi casi, non sembrano aver agito fondamentalmente per ritorsione nei confronti del coniuge che li ha abbandonati. C’è qualcosa di ancor più tragico e insensato nella determinazione a rincorrere delle bambine per casa e finirle con un coltello. C’è l’incapacità di accettare la realtà e c’è soprattutto la resa alla propria inettitudine di fronte alle scelte subite e a quelle da prendere nel futuro. Armati di tale inettitudine che tutto decreta, questi genitori disperati si accaniscono sulle sole esistenze che riconoscono come più deboli delle loro: i figli. L’incapacità di vivere produce dunque una morte violenta e dissennata, che in fondo è anche il frutto assurdo dell’incapacità di vedere e affrontare le conseguenze che ogni gesto della vita porta con sé, dal più innocuo al più drastico. Se una volta mandare a catafascio una famiglia Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. era qualcosa di fatale e per lo più inammissibile, oggi è diventata una questione di libera scelta. Si tratta indubbiamente di un gran passo di civiltà e di rispetto dell’individuo, donna o uomo che sia. Ma la possibilità di fare questa scelta e abbandonare il proprio tetto e chi ci dorme sotto non dovrebbe mai prescindere dalla consapevolezza che ogni scelta comporta delle conseguenze ed esige un minimo di lungimiranza. Sia da parte di chi prende la decisione, sia da parte di chi la subisce suo malgrado. In questo impulso che trasforma una madre in mostro assassino c’è una abissale assenza del principio di responsabilità, che dovrebbe essere il motore della genitorialità, insieme all’amore. Invece, nessuna delle parti in causa in queste storie sembra in grado di vedere al di là del momento, della decisione immediata - che si tratti di andarsene di casa o di inforcare il coltello per ammazzare i bambini. Tutto avviene in un presente accelerato e ingovernabile, che innesca a sua volta un iter di violenza inarrestabile, in un domino in cui a cadere è immancabilmente l’ultima tessera, la più fragile e inerme. [email protected] Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 360,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 Materassi pop-tech MARCO BELPOLITI Minima è stato un tempo in cui le pubblicità dei materassi erano molto presenti in televisione. L’omino sdraiato in pigiama di Permaflex, il materasso a molle, ancora in produzione, è stato l’emblema dell’Italia del boom economico. Si passava dai materassi di foglie e paglia alle molle, dopo aver transitato, ma non tutti, per i materassi di lana, simbolo dell’ascesa economica piccolo borghese. Ha ragione Bernd Brunner in L’arte di stare sdraiati (Cortina) quando scrive che per secoli il sonno è stato privatizzato, nascosto dietro le quinte. Poi a un certo punto le società occidentali hanno aperto la camera da letto, così che i mobili che vi si trovavano si sono trasformati in un oggetto da esibire. Inizia nel Novecento l’era del design. Dalla fine degli anni Cinquanta, almeno nel Bel Paese, la forma del letto ha conosciuto una grande diversificazione, così da rivelare a chi entrava nella camera la personalità del proprietario, o della proprietaria. Nessuna cosa come il letto funziona come un segno distintivo, d’identità e di prestigio. E il materasso? Ha cominciato a diventare un oggetto del desiderio, ma solo dopo l’ascesa del letto «disegnato». La parola d’ordine è stata prima comodità, poi salute, e infine ecologia. I materassi, alla pari delle automobili, si sono diversificati nel corso di alcuni decenni. Poi, di colpo, all’inizio tra la fine del XX secolo e l’inizio del XXI, sono scomparse le manchette pubblicitarie dalle pagine delle riviste popolari e dai quotidiani, per approdare invece tra i televenditori. Trasformato in oggetto pop per sogni d’oro. Il materasso ha subito un’evoluzione come oggetto tecnico: ad acqua, di lattice, a molle, di schiuma di poliuretano, composto, tatami, e altro ancora. Da giaciglio notturno o alcova, il letto si è evoluto, e con lui il materasso. La parola «materasso» ha un’origine araba; viene da matrah, che a sua volta deriva dalla radice taraha, gettare, perché indicava il tappeto nel quale vi si coricava, sulla nuda terra. Arrivato con i Crociati, sembra che la parola sia comparsa contemporaneamente in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, ma partendo, dicono i linguisti, dall’Italia meridionale. Quando si pensa al materasso, viene subito in mente la dolcezza e lo sfarzo del dormire delle culture del Sud, mentre al Nord, scrive Brenner, durante la preistoria, e anche dopo, si dormiva in buche scavate per terra. Abbiamo imparato dagli Arabi non solo i numeri, ma anche l’arte di stare sdraiati. C’ oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità Direzione generale: via Rizzoli, 8 - 20132 Milano, Telefono 02/25846543 - www.rcspubblicita.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - [email protected]. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Crolla un muro a Elea, il web si mobilita Non solo Pompei. Anche negli scavi di Elea-Velia, nel Cilento, si registra un crollo e il web si mobilita. Il cedimento, provocato dalle piogge, ha coinvolto un muro dell’agorà dell’antica colonia magnogreca. E ieri è scattata una petizione online indirizzata al ministro Franceschini, in cui si denuncia la mancanza di fondi per la manutenzione ordinaria e si richiedono interventi costanti anche per Paestum e per la Certosa di Padula: «Non si può agire solo quando c’è un’emergenza». CULTURA SPETTACOLI . 31 & VALENTINA FORTICHIARI Oggi a Milano n artista non dovrebbe mai essere avulso dalla realtà», affermava già Cesare Zavattini, nelle sue vesti eteroclite di pittore, scrittore, uomo di cinema e di teatro. Guido Morselli il reale non l’ha mai perso di vista: pur senza manifestare in alcuna occasione un proprio definito orientamento politico o religioso, ha seguito con attenzione partecipe i temi a volta a volta oggetto di discussione nella società civile e, in quella culturale, soprattutto negli Anni 60 la non effimera querelle intorno alla concezione del romanzo, così come era assiduo follower dei dibattiti in radio, mezzo di comunicazione che molto amava (scrisse persino conversazioni radiofoniche). Si lasciava affascinare e tentare, anche sul piano creativo, da teatro, cinema, fotografia. Mi chiedo se Morselli, osservatore e critico sensibile pur se appartato, oggi sarebbe incline ad aperte manifestazioni di indignazione commentando la società politica contemporanea reale ovvero trasfigurandola in satira (si pensi allo stile grottesco e fantareligioso di Roma senza Papa o sentimentale nel Comunista). Sarei propensa a credere di sì. Opposta a quella fame di realtà, la sua passione per la natura, la terra e le coltivazioni, gli animali: otia nei quali si manifestava l’altra faccia del suo carattere solitario, amante del si- «U Oggi alle ore 18 si terrà a Milano, presso il Teatro Franco Parenti (Caffè Rouge), un incontro dedicato a Guido Morselli, nell’ambito del Premio Morselli per inediti. Parteciperanno Silvio Raffo, Fabio Pierangeli, Antonio Armano e Valentina Fortichiari, del cui intervento anticipiamo in questa pagina una sintesi. Guido Morselli era nato nel 1912 in un’agiata famiglia bolognese e si è ucciso a Varese nel 1973. Quasi tutta la sua opera è uscita postuma. Tra i romanzi, Roma senza Papa, Il comunista, Dissipatio H.G., Un dramma borghese I GIOCHI CON LA SUPER OTTO Riprendeva una gara di lumache, cercava di imbrigliare il movimento del vento tra le fronde lenzio per fuggire il frastuono della folla. Molti tratti dell’una e dell’altra sua indole, non poi così distanti tra loro, quella engagée e quella del bon vivant, assimilabili in una parola nella concretezza della stirpe emilianoromagnola, si ritrovano in alcuni personaggi dei suoi romanzi: per esempio i protagonisti di Un dramma borghese, Il comunista, Dissipatio H.G., ma più che in questi nel mite re Umberto I della favola dal passo di un minuetto Divertimento 1889, non a caso dedicata a una lettrice al femminile, là dove si accenna a una peculiarità formidabile, «la prossimità sentimentale all’infanzia». Ora, questa capacità - rara - di conservare in sé, anzi persino di prolungare stupori, sogni, in una parola la «grazia» di uno stadio fanciullesco/bambino dell’esistenza, è ciò che garantisce la facoltà immaginativa, la fantasia. Alberto Savinio, alias Nivasio Dolcemare (La nostra anima), parlava di sé come di un «bambino prolungato», bellissima definizione. Il suo amico Cesare Zavattini ha sempre considerato i bambini inter- Guido Morselli lo sguardo bambino Uno scrittore tormentato, ma capace di proteggere una zona franca di immaginazione ludica locutori privilegiati (e non solo nel film I bambini ci guardano, regista De Sica). Se già dava importanza nei primi Anni 40 allo stupore infantile («La meraviglia deve essere in noi», diario), alla bella età di 82 anni, nel 1984, tuonava polemicamente: «Bisogna avere la forza di dichiarare il fallimento di tutte le età successive all’infanzia». Perché anche in Morselli è importante questo sguardo bambino? Perché lo sguardo di un bambino sa cogliere i dettagli. Un bambino guarda con gli occhi, un adulto vede col cervello. Negli occhi, nelle orecchie dei bambini è più facile trovare sobrietà, nitidezza, discrezione. Guido Morselli è stato anche un uo- mo tormentato, che ha molto sofferto, che ha pagato un prezzo troppo alto ai suoi geni di scrittore, che ha posto fine - volontariamente - alla vita nel modo che sappiamo; ma in parte (e se ne vedono tracce primitive nel saggio Realismo e fantasia, l’unico libro corposo non postumo) è riuscito a proteggere una zona franca - nitida, sobria, discre- Carlo Della Casa tra gli dèi e i principi dell’India antica Morto a 88 anni, aveva curato una monumentale traduzione delle Upanisad È morto sabato a Torino, a 88 anni, Carlo Della Casa, maestro di una generazione di orientalisti italiani. Lo ricorda il suo allievo Alessandro Passi, già professore di sanscrito all’Università di Bologna ALESSANDRO PASSI ine conoscitore delle lingue antiche dell’India, in particolare del sanscrito - la lingua sacra e di cultura per eccellenza del subcontinente che svolse una funzione del tutto analoga a quella del latino in Europa -, F Carlo Della Casa ha perseguito linee di ricerca pienamente coerenti con il filone degli studi indianistici torinesi, iniziati alla fine della prima metà dell’800 con Gaspare Gorresio. Ha pubblicato con la Utet una monumentale traduzione delle Upanisad, a tutt’oggi pietra miliare per chi desideri affrontare la deli- Carlo Della Casa, torinese, ha insegnato nelle università di Pavia, Palermo e Milano. È autore di un celebre Corso di sanscrito cata fase di transizione del pensiero religioso indiano antico dal ritualismo ai primordi di quella speculazione filosofica e ontologica destinata a costituire le basi dell’induismo. Di recente, ha curato la traduzione (non ancora pubblicata) del terzo volume dell’epica sanscrita Ramayana, l’Aranyakanda, in cui le tormentate vicende del principe Rama esiliato nella foresta culminano con il rapimento della sposa del divino eroe, Sita, da parte del demone Ravana. ta - di immaginazione infantile, perfin di gioco: la gara delle lumache, ripresa con la sua macchinetta in super otto, le sperimentazioni filmiche dove cercava di imbrigliare il movimento del vento tra le fronde. Questi erano modi di guardare con occhi bambini. La scrittura in fondo sa a volte annettersi (se, forse, non dovrebbe mai rinunciare a) una dimensione ludica: si pensi a Italo Calvino e alla leggerezza fiabesca dei suoi «antenati», a Robert Walser e ai suoi «perdigiorno». Non è proprio dei bambini raccontarsi favole da soli, mettere in scena storie come fossero la realtà vera nella quale astrarsi dal mondo? Il dio onnipotente e insieme divertito che è il bambino oppure lo scrittore che trasforma una favola in realtà. Guido Morselli, elegante a suo modo (con stringhe di corda nelle scarpe dalle pesanti suole, il nastro adesivo a fermare strappi nella fodera del trench rigorosamente inglese), misurato nei sentimenti, schivo, salutista, non mostrò mai nella vita e nella sua arte alcun segno di sbavatura, eccessi, esibiSOBRIO, RIGOROSO, DISCRETO Non si ritenne mai detentore di una verità rivelata, a ogni idea assegnava i confini del buon senso zione. Rigoroso, sobrio nei temi e nei personaggi, «bon à tout faire, bon à rien faire», non si ritenne mai detentore di una verità rivelata: a ogni pensiero o idea assegnava i confini di un normale buon senso, niente in fondo era apparentemente degno d’essere messo su carta. Semmai il valore assoluto, il fulcro del suo essere spirituale e creativo andava cercato in «una sensibilità, ohimè spesso così ardua a seguire, ad afferrare, a fissare» (diario, 1946). Asciutto sulla pagina, coltivava intelligenza sobria e precisione di dettaglio, il suono giusto delle parole. Discreto lo fu nel cancellare sé nei suoi personaggi, nella fuga dall’Io, come bene ha detto per primo Giuseppe Pontiggia, nella generosità mimetica, il vero tratto distintivo, la cifra della sua scrittura. L’arte della discrezione è nell’intera parabola del «caso» Morselli e nella beffa del destino che subì con orgoglio (la impubblicabilità delle sue opere, edite quasi tutte post mortem), mai sconfitto nella consapevolezza di valere, di essere un grande Scrittore. Sobrio, nitido, discreto nel testamento, prima di spararsi. Della Casa si è occupato anche del Giainismo, corrente del pensiero indiano minoritaria, eterodossa, ma antichissima e parallela a quella hindu e buddista, di cui ha mirabilmente tracciato la storia e l’evoluzione. La sua grammatica corredata di esercizi, il ben noto Corso di sanscrito, è stata dal 1980 fedele compagno di studi per moltissimi studenti. Allievo di Mario Vallauri (1887-1964), Della Casa ha insegnato dapprima presso le Università di Pavia e di Palermo, poi, dal 1974 al 1997, all’Università degli Studi di Milano, dove è stato, per quasi vent’anni (1980-1997), direttore dell’Istituto di Glottologia e Lingue Orientali. È stato inoltre presidente onorario dell’Associazione Italiana di Studi Sanscriti. 32 STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 INAUGURAZIONI RASSEGNE KERMESSE Spalletti al Maxxi di Roma Klimt a Palazzo Reale di Milano A Torino la borsa delle mostre «Un giorno così bianco, così bianco» è la prima tappa del progetto Ettore Spalletti che si apre mercoledì al Maxxi di Roma Si apre mercoledì a Palazzo Reale di Milano la mostra «Alle Origini di un Mito» con 100 opere di uno dei protagonisti della Secessione Domani e mercoledì al Lingotto la prima borsa delle mostre, in cui sarà presentata anche una ricerca sul mercato delle esposizioni FRANCESCO POLI IN AGENDA HOUSTON Magritte The Menil Collection. «Memoires of a voyage: the late work of Renè Magritte» (Fino al 13 luglio). Il surrealista Magritte nel dopoguerra ha visitato, e reinterpretato, temi della sua produzione precedente. La mostra presenta un gruppo di queste opere. www.menil.org MONTREAL Peter Doig The Montreal Museum of Fine Arts. «Peter Doig: No Foreign Lands» (Fino al 4 maggio). In questa prima grande mostra in Nord America, Peter Doig ha voluto rimarcare le influenze multiculturali della sua infanzia spesa tra Scozia, Canada e Trinidad. www.peterdoig.mbam.qc.ca. MADRID Le furie S colpire il tempo: questa è la più suggestiva definizione che Bill Viola ha dato della sua attività di videoartista. E in effetti si può dire che la materia prima dei suoi lavori è il tempo. L’intensificazione emotiva e mentale della percezione della dimensione temporale delle immagini (attraverso la dilatazione, la ripetizione, il rallentamento, la fluidità sensoriale degli effetti cromatici e luminosi, la spazializzazione dislocata) sta alla base del suo inconfondibile stile estetico caratterizzato da una peculiare tensione verso l’ineffabile e l’indicibile. Questa particolare tensione espressiva e formale crea le condizioni per la messa in scena di profonde e inquietanti meditazioni visive su questioni esistenziali e metafisiche fondamentali. L’artista si interroga sulla vita, la morte, la trascendenza, la rinascita, il destino individuale e collettivo, il rapporto fra la realtà esterna e quella interiore. E lo fa senza cercare di dare delle risposte, che sono al di là della nostra portata. I suoi lavori rimandano alla pittura e al cinema senza essere però né l’una né l’altra cosa Prado. «Le Furie: da Tiziano a Ribera» (Fino al 4 maggio). Questa mostra, che si compone di 28 opere, ci offre svariate versioni pittoriche sul tema delle «furie». Troviamo lavori di Tiziano, Cornelis van Haarlem, Rubens, Salvator Rosa, Luca Giordano e altri. www.museodelprado.es ROMA Giacometti Galleria Borghese. «Giacometti: sculture» (Fino al 25 maggio). Un cospicuo gruppo di sculture di Alberto Giacometti (19011966) si confronta e dialoga con opere classiche barocche e figurative, come quelle di Canova e Bernini. www.galleriaborghese.it MILANO Cecchini Fondazione Arnaldo Pomodoro. «Loris Cecchini. Modulo e Modello» (Fino al 27 giugno). Cecchini, vincitore del Premio Pomodoro per la scultura, presenta una serie di opere recenti, e un’installazione realizzata appositamente per lo spazio espositivo. www.fondazionearnaldopomodoro.it FIRENZE Trevisani&Lund Museo Marino Marini. «Luca Trevisani: Glaucocamaleo; Marie Lund: Drums» (Fino al 10 maggio). Due artisti dialogano nel museo: il nostro Trevisani presenta un progetto inedito. L’artista danese Marie Lund riunisce una costellazione di sculture. Info www.museo marinomarini.it A cura di Marisa Vescovo Un’immagine dalla video installazione Ascension di Bill Viola PARIGI Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? il titolo del grande dipinto di Gauguin del 1897, potrebbe funzionare anche per Viola, in particolare per la complessa e spettacolare installazione multivideo Going Forth By Day (2002) che è l’opera centrale intorno a cui ruota tutta la sua mostra antologica aperta attualmente al Grand Palais di Parigi. In questa installazione ambientale, che si presenta come una vera e propria sinfonia visiva (ma dove anche la dimensione sonora è essenziale) tutti i temi chiave della sua ricer- Bill Viola, un video per scolpire il tempo A Parigi l’antologica di uno dei big di questa disciplina artistica Acqua e fuoco sono gli elementi al centro delle sue narrazioni ca sono messi in gioco attraverso cinque proiezioni simultanee, della durata di 35 minuti ciascuna. Sono delle visioni e delle narrazioni sospese e enigmatiche, di intenso impatto allegorico, che si sviluppano con andamenti temporali variati: l’emergere di una figura umana dalla fluidità informe della luce e del fuoco (Fire Birth); una sequenza senza inizio né fine di individui che camminano in slow motion attraverso un bosco (The Path); un edificio con delle persone che stanno andando via prima di una catastrofica alluvione (The Deluge); la fine della vita terrena di un vecchio, in una casa in riva all’acqua (The Voyage); e infine la paura e la speranza di una nuova alba (First Light). Il rischio di una eccessiva retorica simbolista è evitato, perché il tutto è immerso in un’atmosfera visiva e sonora straniante, aperta alle più diverse interpretazioni. L’incanto estetico di questo e degli altri lavori di Viola deriva dal fatto che le immagini sono percepite simultaneamente come ferme e in movimento, o meglio galleggiano, per così dire, fra staticità che si muove e movimento frenato, sempre all’incrocio fra spazio e tempo. In altri termini si tratta di un linguaggio che rimanda da un lato alla pittura e dall’altro al cinema, ma non è né l’una né l’altro, o se si vuole le due cose insieme. E questa è una delle più specifiche caratteristiche della videoarte (in- Carl Grossberg, entomologo di città dal quieto orrore Milano Nella Galleria di Carla Pellegrini l’allievo di Feininger MARCO VALLORA MILANO N on è l’assenza di figure umane, che ci attrae e sgomenta, in Carl Grossberg (ne siamo come ormai assuefatti. Mitridizzati dalla contemporaneità). E poi, qui e là, filtrano dei minimi raggrumi d’umanità, forse ridotti a lepidotteri frettolosi. O lemuri sbiaditi, non ci è dato tempo, e l’interesse, di capire. No, non è questo: ci rapisce semmai il fascino annichilente e gorgogliantemente muto, stupefatto, cristallizzato, di questa strana felicità d’orrore quieto. Di questa lirica Macchina-idolo metafisica e ben oliata, immobile, eppure trionfante su tutto, che è poi il tragico balocco della Modernità. Che ha oramai spodestato l’uomo, ridotto a briciola rotante, coleottero che trascina il suo bolo di quotidiana insanità, ma non se ne rende nemmeno conto, e svolta svampito, se non proprio appen’ora evaporato, dietro l’angolo alienato della dominante technè ridens: coloratamente luttuosa. Tinte industriali e smaltate, che rabberciano come rimmel di geometria l’ex-anima romantica, apparentemente perduta: inutilizzabile, ormai, ed inscatolata in queste seriali sequenze d’algide scenografie denudate di voluttuosa desolazione, che s’imbelletta di bistrati, ritmici mutismi. Guardate quante réclames, già nazionalsocialiste o razionaliste, abitano queste guance armate di città tedesche, catafratte nella durezza di una mina tagliente: ma non comunicano più alcuna seduzione mercantile, non adescano nessuno, ormai. Sono come semafori stanchi, che non veicolano più significati o segnali decifrabili. Palpebre mute, stelle fredde, comunicazioni frantumate ed interrotte. Si faccia un confronto con Léger, per esempio: lì semafori ed insegne, grafiche e turbine, hanno ancora una risorsa vitale e una vitalità meccanica, industriale. Da marchingegno che riavvolge e governa il nastro enfatico dell’utopia modernista. Anche Léger, è vero, ha conosciuto il contrappasso della guerra e l’odor cadaverico di corpi smembrati, lì a un passo, da strepitanti obici omicidi, ma continua a credere nell’infrangibile, per lui, fede socialista della tecnica e della macchina, quale circuito feli- Würzburg, Wagnerei, è un olio su tela di Carl Grossberg del 1925 sieme alle strategie di spazializzazione installativa) di cui Bill Viola è uno dei maestri seminali, perché non ha mai dimenticato la sua formazione di pittore anche quando mette a punto nel tempo una raffinata capacità tecnica nell’uso dei mezzi video (da quelli più semplici degli Anni 70 a quelli digitali più sofisticati di oggi). La mostra al Grand Palais inizia con un semplice video del 1977/79 su un solo schermo, che forse rimane il capola- LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 FOTOGRAFIA Si apre sabato a Palazzo Te di Mantova la mostra dedicata alle otto immagini scattate dalla Höfer nella città lombarda voro dell’artista. Si tratta di Reflecting Pool, dove l’apparente semplice visione di un uomo che si tuffa in una pozza d’acqua, si trasforma in un evento magicamente enigmatico, dove l’acqua, con i suoi riflessi e la sua essenza fluttuante, diventa il vero medium ottico, metaforico e simbolico, della visione dell’esistenza dell’uomo. Viola ha raccontato che all’origine di questa sua fascinazione e ossessione per l’acqua c’è un episodio d’infanzia, quando aveva rischiato di annegare. E l’acqua come principio di vita (di nascita o rinascita) ma anche come elemento di distruzione e morte, diventa il principale elemento caratterizzante del suo lavoro (anche il fuoco ma in minor misura), in un certo senso consustanziale alla concezione «liquida» delle sue immagini video. Tra gli altri lavori più significativi in relazione alla pregnanza simbolica dell’acqua sono da citare Tristan’s Ascension (2005) e la sequenza dei sette video dedicati ai Dreamers (2013). Il primo (che fa parte delle installazioni per la messa in scena di Tristano e Isotta di Wagner) è un’impressionante visione, su uno schermo gigante verticale, di un uomo nudo che con epica lentezza emerge piano piano nell’acqua scrosciante di una cascata. I Dreamers sono invece sette persone immerse in acque calme, che fluttuano lentamente forse annegati o forse dormienti, o forse come i neonati nel liquido amniotico: tra la vita e la morte. In mostra ci sono anche alcune installazioni con video e veri oggetti. La più bella è The Sleep of Reason (un omaggio a Goya), del 1988, dove si vede in una stanza un mobile con una lampada e un vecchio televisore che trasmette in bianco e nero la scena di un uomo che dorme. Ogni tanto la luce della stanza si spegne e sulle pareti compaiono, come degli incubi onirici, dei flash di immagini drammatiche appena riconoscibili. Un’immagine dalla videoinstallazione The Dreamers: persone immerse in acque calme, che fluttuano lentamente forse annegati o forse dormienti o forse come neonati nel liquido amniotico sospesi tra la vita e la morte Lokomotiv bau, è il titolo di questo acquarello e disegno a penna su carta di Carl Grossberg ce, d’esorcismo. Grossberg, militare obbligato, ne è come disarmantemente infatuato, invece, stregato, ipnotizzato, ma sinistramente. E non riesce ad evadere da quelle laccate viscere d’acciaio, da quel labirintico balletto di spigoli, non ci si prova nemmeno. I suoi disegni risultano così infallibili, «stampati»: le geometrie da disegno industriale 33 ARTE Candida Höfer a Mantova Un’immagine da Fire Woman, videoinstallazione di Bill Viola del 2005, in cui l’elemento centrale è il fuoco come strumento di vita e di morte . compulsate come teoremi millimetrati, anzi, alla prima pensi che potresti trovarli in un depliant d’officina, in un manuale di modellistica industriale. Ha ragione Antonello Negri ad evocare le geometrie ghiacciate delle architetture fotografate, meglio, archivistiche, da Berndt e Hilla Becher. Ma è pur vero che entro queste simulazioni palladiane di teatri olimpici all’epoca di Eiffel, cova e si dilania un fuoco ferito, innamoramento hoffmanniano di perfezione idolatrica e di congegno, che finisce per divincolarsi in un immobilismo stupefatto di sé. Anche Sander, sì, perché sono ritratti di volti macchinici, tipologie di persone imbullonate, di turbine, che hanno una loro paradossale umanità raggelata. Nelle serie «olandese», quando fugge la sua vita, c’è un uomo che attraversa la strada di Amsterdam, con un trave sotto il braccio, che non può non ricordarci un omologo omuncolo di Balthus. Ed è evidente, vedi certe geometrie sovvertite della Schauspielshaus di Düsseldorf, quanto l’olandese Escher si andato non poco a pescare, entro quel prolifico vivaio (e a guardare certi schizzi d’architetture, ma questo è puro Aldo Rossi, vien da esclamare!). E se qualcuno equivoca, pensando alle solitudine urbane di Hopper, ma che si guardi le date, per carità (e c’è da pensare che persino Christo abbia visto il suo Laderampe 1933, prima di otturare di bidoni la Rue Visconti). Allievo architetto di Feinin- BILL VIOLA PARIGI, GRAND PALAIS AVENUE WINSTON CHURCHILL FINO AL 21 LUGLIO ger al Bauhaus, attivo tra Darmstad e la Wuersburg, ove Tiepolo fece turbinare le sue panne barocche, il ferreo Grossberg è uno dei grandissimi maestri della Neue Sachlichkeit, e difatti pare un Hindemith dipinto, o un Kurt Weill, stregato da un «realismo magico», che va da Murnau al Renoir macchinico de La bête humaine. All’inizio popola le sue stanze international style di pipistrelli inquietanti o di scimmiette kafkiane, ma poi non ha nemmeno bisogno di questi accidenti surrealisti (così come sarebbe un errore trovare analogie con i disegni meccanici di Picabia. Ché non è il dadaismo, che lo attrae). In fondo è molto più vicino a certe pagine di Isherwood o dell’Operaio heideggeriano di Junger: è proprio la nuda vittoria, ambigua e demonica, della Tecnica benjaminiana, a nutrire i suoi occhi. E perderli. Sia merito a Carla Pellegrini, d’aver osato, in memoria del gallerista «scopritore» Bertonati, questa regale mostra di rigore museale. CARL GROSSBERG MILANO. GALLERIA MILANO VIA MANIN 13 FINO AL 29 MARZO Graffiti ROCCO MOLITERNI Capitale della proroga F ra i tanti musei del nostro Paese, uno manca: è quello della proroga. Eppure di proroghe l’Italia se ne intende al punto che in Parlamento, se non ricordiamo male, poche settimane fa è stato approvato un decreto «mille proroghe». Torino può candidarsi autorevolmente a sede di questo museo, perché nel mondo dell’arte contemporanea internazionale in questo momento è l’indiscussa capitale della proroga. Beatrice Merz, direttrice del Castello di Rivoli (quello che fu il primo museo italiano d’arte contemporanea festeggia a dicembre il suo trentesimo compleanno), è in proroga da più di un anno e non si sa fino a quando. Il presidente-fantasma dello stesso museo Giovanni Minoli, è in proroga anche lui da un anno e mezzo e non si sa fino a quando. E (se non cambia idea in extremis) da oggi sarà in proroga e non si sa fino a quando anche Danilo Eccher direttore della Galleria d’Arte Moderna. Tutto questo in una città che vorrebbe essere, almeno a sentire i politici che l’amministrano, capitale dell’arte contemporanea. Ora come possa essere capitale di qualcosa che non sia la proroga una città che fa della proroga la sua prerogativa rimane un mistero. Anche perché il mondo dell’arte vive per lo più di mostre che sì puoi prorogare (Rivoli ha ospitato quella di Marinella Senatore per qualche mese in più del previsto, solo per poter dire che al Castello succedeva qualcosa) ma che dovresti soprattutto programmare con mesi o anni di anticipo: chiedetelo a quelli della Tate di Londra o del Reina Sofia di Madrid se non stanno già lavorando alle mostre del 2015 e del 2016. Di chi la responsabilità di questa situazione? In minima parte dei «prorogati» (avrebbero potuto rifiutare la proroga), in massima parte dei prorogatori, ossia dei politici che invece di affrontare i problemi e risolverli preferiscono rinviare le decisioni. Che Minoli, Merz e Eccher fossero in scadenza si sapeva da anni. Ma da anni non decolla, tra le baruffe degli assessori, quello che più che un progetto sembra ormai, a furia di rinvii, una barzelletta: la Superfondazione dei musei. Difficile a questo punto però prorogare la fiducia negli amministratori che avrebbero dovuto farla nascere. 34 .Spettacoli . Direttorid’orchestra arischioinfarto Personaggio ALBERTO MATTIOLI MILANO ultima apparizione pubblica fu al teatro Real di Madrid, in gennaio, alla prima mondiale di Brokeback Mountain che aveva commissionato a Charles Wuorinen. Già devastato dal cancro, era diventato così magro che nuotava nei vestiti. Ma con l’entusiasmo di sempre spiegava in quattro lingue la «sua» opera facendo dei sarcasmi sul pubblico conservatore del Real e i suoi tentativi di dezeffirellizzarlo. Gérard Mortier è morto ieri. Nato a Gand nel 1943, figlio di un fornaio (l’unica cosa che aveva in comune con Luciano Pavarotti), studi dai gesuiti, è stato il più importante manager d’opera degli ultimi trent’anni, il più illustre di una generazione di sessantottini che non contestavano la lirica, ma un certo modo polveroso di farla, che maschera da «tradizione» la pigrizia intellettuale. E, preso il potere, l’ha rivoltata come un calzino, rendendola di nuovo pop e politica come dev’essere. Se l’opera entra nel XXI secolo in ottima salute (tranne forse nel Paese che l’ha inventata, il nostro) il merito è soprattutto di gente come Mortier. La sua grande occasione arrivò, dal 1981 al ‘91, con la direzione della Monnaie di Bruxelles, di cui Mortier fece uno dei teatri europei imprescindibili. Poi vennero il Festival di Salisburgo (dal ‘91 al 2001), la Triennale della Ruhr (dal 2002 al 2004), l’Opéra di Parigi (dal 2004 al 2009). In seguito, dovette rinunciare alla GIANGIORGIO SATRAGNI VIENNA L’ rofessori d’orchestra attenti: lo stress di un concerto può generare rischi cardiocircolatori, ma il buon umore e la gioia riequilibrano il quadro metabolico. È quello che emerge da una ricerca dell’Istituto di medicina del lavoro dell’Università di Vienna, pubblicato dalla rivista Brain, Behavior, and Immunity con il titolo Affective and inflammatory responses among orchestra musicians in performance situation. Il gruppo di ricerca ha prelevato campioni di saliva e di sangue da una cinquantina di musicisti dell’Orchestra della Radio Austriaca ORF, incluso il direttore, in due tempi: il giorno della prova generale e quello del concerto. Le rilevazioni sono state compiute in più orari lungo le giornate e anche durante gli intervalli della prova e del concerto. Per due anni i ricercatori hanno confrontato i risultati, soprattutto variazioni di cortisolo, marcatori delle infiammazioni come l’enzima mieloperossidasi, marcatori dello stress ossidativo come la malondialdeide e anche l’omocisteina, un fattore di rischio per le malattie vascolari. Fra la rilassatezza della prova e la tensione del concerto è emerso un forte incremento della mieloperossidasi, (+20%) e del cortisolo nella saliva (44%), campanello d’allarme per l’infarto. Non tutti i dati sono omogei: si è notato che il direttore d’orchestra e il primo violino avevano già alla prova generale un tasso più alto di mielope- P Gerard Mortier è morto a Bruxelles: aveva 70 anni, era malato da tempo Addio Gerard Mortier geniale manager che inventò la lirica pop Il suo ultimo successo “Brokeback mountain” New York City Opera perché il budget previsto si era ridotto (l’«altro» teatro d’opera della Grande Mela è poi fallito) e installarsi a Madrid, dove naturalmente litigò e fece litigare. Ovunque, Mortier imponeva le sue idee: grande attenzione alla creatività contemporanea (gli dobbiamo, fra gli altri, il Saint François d’Assise di Messiaen e L’amour de loin di Saariaho), ai registi di oggi come Haneke, Sellars, Bondy, Mussbach, Gruber, alle star dell’arte contemporanea come Bill Viola (un immenso Tristano) o Anselm Kie- fer, alla riscoperta del barocco. Non tutti i suoi spettacoli erano riusciti; nessuno lasciava indifferenti; qualcuno scatenava controversie epocali, come il famigerato Fledermaus di Salisburgo. Per lui, un teatro che non fa discutere non è teatro. E allora gli si perdonava anche l’imperdonabile, come l’incomprensione per Puccini o le regie di Marthaler. Non era «provocatorio», come si dice in cretinese, per il gusto di esserlo ma perché pensava che l’opera sia dibattito, confronto, passione anche civile e politica. Teatro, insomma. Lo spettacolo-simbolo di Mortier, La clemenza di Tito di Mozart con la regia dei coniugi Hermann, gira da trent’anni per il mondo: all’inizio scatenava polemiche, oggi è un classico. Applaudito perfino in Italia, quest’anno alla Fenice, a conferma che il nostro pubblico ha il diritto di sapere quel che succede all’estero, e chi dirige i teatri il dovere di farglielo vedere. Nel 2007, il Re Alberto II aveva nobilitato Gérard l’iconoclasta. E così il figlio del fornaio è morto barone Mortier. rossidasi rispetto agli altri musicisti. Maggiore è la responsabilità e maggiore è lo stress. Sarà una morte gloriosa quella sul podio, però lo choc fu grande quando un infarto colse Giuseppe Sinopoli sul podio della Deutsche Oper a Berlino, Giuseppe Patanè alla Bayerische Staatsoper di Monaco, sempre lì prima ancora Joseph Keilberth e, in precedenza, Dimitri Mitropoulos alla Scala. Stavano dirigendo, rispettivamente, Aida di Verdi, Il barbiere di Siviglia di Rossini, Tristano e Isotta di Wa- Giuseppe Sinopoli gner e una prova della Terza Sinfonia di Mahler: non conta, dunque, il tipo di musica. Aggiungiamo che i ricercatori viennesi, notando quanto i fattori di rischio crescano suonando in pubblico, hanno rilevato pure come il grado dell’emozione generata dall’attività artistica diminuisca sensibilmente la quantità di mieloperossidasi, specie nei musicisti più felici e non fumatori. Insomma, più si suona svogliati o depressi e più si è a rischio, mentre l’autostima e la gioia per la propria attività rappresentano quasi una medicina naturale: non basta fare il lavoro che si è sempre sognato, serve la convinzione. SEGUICI ANCHE SU Da mercoledì 12 Marzo alle 21,10 su Rai 2. Che la sfida abbia inizio. SPONSORED BY www.thevoiceofitaly.rai.it IN HD SUL CANALE 501 E AUDIO SURROUND 5.1 . Spettacoli .35 “Don Matteo” e Littizzetto al Premio tv su Raiuno Parks and recreation Anche Michelle Obama guest star della comedy sulla consigliera comunale Leslie, alle prese con i problemi della sua città ed i suoi originali colleghi. In onda su Joi Scandal The blacklist Su Foxlife la terza stagione di Scandal, la serie tv con protagonista Olivia Pope (Kerry Washington), esperta nella gestione di situazioni di crisi che ora deve affrontare uno scoop che riguarda la sua storia con il Presidente degli Stati Uniti Finisce la prossima settimana su FoxCrime la serie su Raymond «Red» Reddington (James Spader) genio del crimine che offre all’Fbi il suo aiuto come informatore e consulente d’eccezione per svelare il marcio nei palazzi del potere il caso ADRIANA MARMIROLI MILANO C’ è del marcio a Washington. E come nella tragedia shakespeariana riguarda le massime sfere governative, coinvolte in scandali di sesso, corruzione, potere, denaro. La tv ha colto dopo anni di dubbi ed esitazioni che essere lo specchio - anche distorto - della realtà (e dei cento piccoli scandali delle cronache politiche) può pagare. A fare da apripista è stato Scandal di Shonda Rhimes: ha rispolverato gossip e storie di Presidenti e politici donnaioli, da Kennedy in poi, ha aggiunto una spruzzata di intrighi che covano nelle segrete stanze e il pubblico ha subito seguito. Anche perché a dare credibilità, c’era la consulenza e il personaggio della spin doctor Judy Smith. Tuttavia gli ascolti sono cresciuti con l’allontanarsi dalla realtà della serie: la terza stagione (in onda su Foxlife) è sempre più paranoica e cospiratoria, sempre più melò nel tratteggiare la relazione tra il Presidente Fitz Grant III e l’amante nonché ex direttore delle comunicazioni Olivia Pope, la First Lady e il Capo dello Staff e apparati vari. La serie che racconta con maggior House of cards L’acclamata serie di Beau Willimon che racconta l’ascesa al potere di Kevin Spacey-Francis Underwood apre il 9 aprile il nuovo canale di Sky Atlantic Da “Scandal” a “Blacklist” c’è del marcio a Washington E le nuove serie tv sulle stanze del potere puntano sulle donne realismo retroscena e sottobosco istitu- un’altra comedy molto amata negli Usa e zionale di Washington è House of Cards: ancora inedita da noi, Veep (in aprile su Kevin Spacey congressman maneggione Hbo la terza stagione): Julia Louisdopo avere appoggiato nell’ascesa il neo Dreyfus frustrato vicepresidente, il n. 2 Presidente, messo da parte medita tre- che non conta nulla. Sigourney Weaver è menda vendetta. Insolito il produttore invece una ex first lady divenuta Segre(Netflix, canale di contenuti on line), tario di Stato con ambizioni presidenziamolti premi e programmazione italiana li, in Politicals Animals, miniserie in cui si dal 9 aprile, atto di battesimo del nuovo tratteggia un personaggio molto simile canale Sky Atlantic alla Clinton. (futura casa della miAnche serie come ANCHE LA SATIRA glior serialità Usa ed The e Home«Alpha house» scritta land,Blacklist europea, da Games of pur non amThrones a Gomorra, a da Gary Trudeau per Amazon bientate in senso e «Veep» sul vicepresidente stretto nelle stanze Bron/The Bridge). Sulla vita dietro le governative, trattegquinte del Campidoglio anche Alpha giano frammenti oscuri di vita politica House, scritta per Amazon (altro inatte- americana. Un’altra serie all’ombra delso produttore di serie) da Gary Trudeau, la Casa Bianca è 24: Jack Bauer sta per noto autore satirico dagli Anni 70 in poi, tornare (a maggio negli Usa, da noi su molto addentro alle vicende della Capi- Fox poche settimane dopo), in Live in tale americana. Qui niente drama ma sa- Another Day. Ora è latitante a Londra tira: sulla vita, scapestrata e politica- ma si prepara ancora una volta a salvare mente scorretta, di 4 senatori repubbli- il mondo e il «suo» Presidente, avendo cani (uno è John Goodman). E ironia in scoperto una nuova trama terroristica planetaria. Già lo immaginiamo opporsi di nuovo all’ottusità e ai doppiogiochi dei massimi poteri Usa e inglesi (Stephen Fry è il Primo Ministro inglese). Ad avere letteralmente tra le mani la vita del Presidente Usa anche una dottoressa (Toni Collette): protagonista di Hostages, prossimamente su Premium Action, deve operarlo ma la sua famiglia è stata presa in ostaggio per indurla a «sbagliare» l’operazione. C’è poi chi in tempi di tensione con Putin rimprovera a The Americans di avere ambientato negli Anni 80 la serie sulle spie russe infiltrate ini Usa: così è in pole per la prossima stagione Coercition, che racconta di quelle odierne. Altri i pilot con il cuore a Washington: State of Affairs, con Katherine Heigl consigliere presidenziale per affari internazionali bollenti, Madam Secretary su un’altra donna Segretario di Stato che si divide tra diplomazia, giochi di potere e famiglia, Agent X con Sharon Stone vicepresidente in rosa. Il genere chiama e Hollywood risponde. GIANNI MICALETTO SANREMO Il Festival non è andato bene (almeno per l’audience), ma qualcosa si è salvato: Luciana Littizzetto. Per la seconda volta consecutiva è stata proclamata personaggio femminile dell’anno dalla giuria del Premio Tv (evoluzione del Premio Regia Televisiva inventato 54 anni fa da Daniele Piombi), il gran gala del piccolo schermo andato in onda ieri sera su Raiuno dall’Ariston. Con la stessa scenografia del Sanremo 2014, a parte qualche aggiustamento. Certo, ha influito (non poco) la collaudata partecipazione di Lucianina a «Che tempo che fa», ma la visibilità del Festival non si discute. Ha battuto la concorrenza di Antonella Clerici e Maria De Filippi. Fra i maschi Carlo Conti è stato preferito a Paolo Bonolis e Flavio Insinna. Che, però, si consolano con i premi ai loro programmi campioni del preserale: «Avanti un altro!» e «Affari tuoi». Ma è Conti il vero trionfatore di questa edizione, perchè «L’eredità» e «Tale e quale show» sono fra le trasmissioni top-ten dell’annata televisiva. Tre premi e chissà che nel 2015 non arrivi quello forse più atteso: la conduzione del Festival. Tra i migliori dieci anche «Ballando con le stelle», «Le Iene show», «Report», «Sogno e son desto», «The voice of Italy» e «Striscia la notizia», che consolida il record di programma sempre premiato fin dall’esordio. Rai batte Mediaset 7 a 3. Per la miglior fiction la scelta è caduta su «Don Matteo 9», altra produzione Rai. Nella terna finalista «Un matrimonio» e «Una Grande famiglia 2». Novità fra i telegiornali: il Premio Tv è andato a Sky Tg24. Gli altri selezionati, Tg La7 e Tg1. A Gianni Morandi il riconoscimento per l’evento straordinario dell’anno: il concerto all’Arena di Verona. E Fiorello ha inaugurato la sezione per il miglior programma web. Si era pensato a un’edizione speciale della sua «Edicola Fiore», per esibire il trofeo a modo suo, ma il brutto incidente che lo costringe ancora in ospedale ha fatto saltare quello che era considerato il pezzo forte della serata, condotta da Fabrizio Frizzi. 36 .Spettacoli STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi Rai 1 6.00 Euronews 6.10 Unomattina Caffè 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità 12.00 La prova del cuoco Varietà Tutti in cucina con Antonella Clerici, nella 14ª edizione del programma 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.10 Verdetto finale Attualità con Veronica Maya 15.20 La vita in diretta Attualità Una coppia inedita al timone dello storico programma pomeridiano, Paola Perego e Franco Di Mare 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show 21.10 Fuoriclasse Capitolo secondo FICTION. Tornano le vicende di Isa Passamaglia (Luciana Littizzetto), come sempre coinvolta dalle problematiche dei suoi alunni e del Liceo Caravaggio 23.20 Porta a Porta Attualità 0.55 Tg1 Notte. Che tempo fa 1.30 Sottovoce Attualità 2.00 Terza pagina Attualità 2.30 La Omicidi Serie 4.10 Dieci storie di bambini 4.40 Da Da Da Rai 2 6.00 La strada per la felicità Telefilm 6.40 Cartoon Flakes 8.05 Protestantesimo 8.35 Desperate Housewives Telefilm 10.00 Tg 2 Insieme Attualità 10.30 Meteo 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg2 Costume e società Attualità 13.50 Medicina 33 14.00 Detto Fatto Attualità 16.15 Cold Case Telefilm 17.45 Tg2 Flash Lis 17.50 Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Lol Serie Rai 3 7.30 Tgr Buongiorno Regione 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.15 Elisir 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo Attualità 15.00 Tg3 Lis 15.05 Piazza Affari Attualità 15.10 Terra nostra Telenovela 16.00 Aspettando Geo 16.40 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.15 Sconosciuti Attualità 20.35 Un posto al sole Soap opera Canale 5 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 7.56 Borse e Monete. Meteo 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.05 Grande Fratello - Live Reality show 14.10 CentoVetrine SO 14.45 Uomini e donne Talkshow Il talk dei sentimenti, condotto da Maria De Filippi 16.05 Grande Fratello - Live 16.15 Il segreto Telenovela 17.10 Pomeriggio cinque Attualità 18.50 Avanti un altro! 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia Italia 1 6.55 Friends Telefilm 7.50 Le regole dell’amore TF 8.45 Una mamma per amica TF 10.30 Dr. House - Medical division Telefilm 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Grande Fratello - Live Reality show 14.10 I Simpson 14.35 Dragon Ball GT Cartoni 15.00 Big Bang theory Telefilm 15.50 Due uomini e mezzo Telefilm 16.35 E alla fine arriva mamma Telefilm 17.00 Nikita Telefilm 18.00 Grande Fratello - Live Reality show 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI Scena del crimine Telefilm 21.10 Rex 21.05 Presadiretta 21.10 Grande Fratello 21.10 Transporter 3 Quello che in un primo momento era sembrato un tragico incidente, si trasforma ben presto in un caso di omicidio tra compagni di classe. Terzani e Rex indagano ATTUALITÀ. Questa sera il programma di Riccardo Iacona presenta un’inchiesta alla scoperta delle sofisticazioni, un’indagine sulle nuove frontiere delle frodi alimentari REALITY SHOW. Questa edizio- ne sarà la più social e multimediale della storia. Il pubblico diventerà protagonista attivo grazie alle iniziative interattive del sito ufficiale TELEFILM. 22.55 The good wife Telefilm 23.50 Tg 2 0.05 Razza umana Attualità 1.10 Rai Parlamento Telegiornale 1.20 Sorgente di vita Rubrica religiosa 23.10 Hotel 6 Stelle Attualità 0.00 Tg 3 Linea notte 1.05 Fuori Orario. Cose (mai) viste Solo cinema d’autore, ovvero “cose mai viste” in televisione 3.00 RAInews 24 0.40 Mankind: La storia di tutti noi Documentari 1.30 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 2.00 Striscia la notizia 2.35 Uomini e donne 4.05 Nati ieri Telefilm FILM. (azione, 2008) con J. Sta- ATTUALITÀ. Il programma con- tham, R. Knepper. Regia di O. Megaton. Frank Martin, specialista in consegne rischiose, deve trasportare da Marsiglia a Odessa la figlia di un ufficiale ucraino dotto da Paolo Del Debbio approfondisce i temi centrali della giornata con politici, opinionisti e gente comune in collegamento dalle piazze ATTUALITÀ. Un nuovo appuntamento, in diretta, della quarta stagione del programma di approfondimento politico ideato e condotto da Corrado Formigli 23.20 Tiki Taka - Il calcio è il nostro gioco Attualità 1.55 Studio aperto La giornata 2.05 Ciak Speciale “Tarzan” 2.15 Sport Mediaset 2.55 Hercules Telefilm 23.55 Terra! Attualità 0.55 Donnavventura 1.45 Tg4 Night News 2.05 Music line Musicale 2.45 Modamania Magazine 3.35 Le avventure di Arsenio Lupin Film (avv., 1957) TV2000 can. 55 Vero in cucina Tg Family Vendetta d’amore Padre coraje TN Tg News Perla nera TN A casa di Letizia Piatti unici a basso indice glicemico 21.55 Tg News 22.00 Mamme in carriera Q uesta sera alle ore 23,15 su Rai Movie il film americano del 2004 Kill Bill – Volume 2, diretto da Quentin Tarantino, con Uma Thurman, David Carradine, Michael Madsen, Daryl Hannah. Dopo Kill Bill – Volume 1, che Tarantino ha realizzato nel 2003, questo film è, per certi aspetti, più bello dell’altro, perché continua quello che è accaduto allora e risolve la questione. La protagonista è Black Mamba che, dopo essere stata in un certo senso uccisa, ma ancora in vita dopo quattro anni di coma, decide di uccidere i suoi aggressori. In questo film porta a termine la sua vendetta contro i responsabili dell’El Paso Texas Marriage Massacre. Le due opere, per certi aspetti, sono molto simili, ma, in effetti, Tarantino è riuscito a realizzarle in modo differente, poiché questa seconda opera risulta più coinvolgente. Non solo, ma a ben guardare il secondo Kill Bill ha più dialoghi, ma anche e soprattutto è più libero e autoriale: è svincolato anche stilisticamente da quello che era il primo film. La macchina da presa è qualche volta a mano, la fotografia sgranata e una qualità di immagine che muta in funzione del registro narrativo. E poi, rispetto al primo film, in questo c’è meno sangue e meno azione, ma molto più dolore e amore. Non solo, ma sia Uma Thurman che Daryl Hannah devono a Tarantino una riconoscenza infinita. 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 6.55 Movie Flash 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Le strade di San Francisco Telefilm 16.40 Il commissario Cordier Telefilm Serie televisiva francese 18.10 L’ispettore Barnaby Telefilm 20.00 Tg La7 20.30 Otto e Mezzo Attualità Conduce Lilli Gruber 21.10 Piazzapulita ★ 17.45 18.15 18.30 19.30 20.25 20.30 21.30 21.45 GIANNI RONDOLINO 6.25 Chips Telefilm con Larry Wilcox, Erik Estrada 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Hunter Telefilm 9.40 Carabinieri Telefilm 10.40 Sai cosa mangi? 10.50 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 12.55 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.30 Ieri e Oggi in Tv Speciale Varietà 16.35 Zorro Telefilm 16.55 Il comandante Florent Film-tv 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore SO La 7 21.15 Quinta colonna VERO TV CINEMA&TV Rete 4 0.00 Tg La7 Night Desk 1.10 Movie Flash 1.15 Amsterdam, operazione diamanti Film (guerra, 1958) con Peter Finch 3.45 Topkapi Film (comm., 1964) REAL TIME 18.00 18.30 18.50 19.50 19.55 20.00 20.30 20.55 21.20 Rosario Da Lourdes Tg 2000 Il Tempo Vola? Gocce di Miele Storie Da Lourdes Rosario Da Lourdes Nel Cuore dei Giorni Tg Tg I Pirati della Malesia Film 22.30 Kojak Fiction DMAX 16.45 Quattro matrimoni 17.40 Due abiti per una sposa Varietà 18.10 Amici di Maria De Filippi Varietà 19.10 Il boss delle torte 20.10 Fuori menù Varietà 21.10 Extreme Makeover: Diet Edition 22.10 Dimmi cosa mangi... 16.50 Airport Security Canada 17.45 Swords: pesca in alto mare 18.35 A caccia di auto 19.30 Affari a tutti i costi 20.20 Banco dei pugni 21.10 Top Gear 22.00 Dallas Car Sharks 22.50 GT Customs film / intrattenimento 17.10 La moglie più bella Ornella Muti, figlia di due contadini, viene violentata dallo spasimante SKY CLASSICS 17.20 Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME 17.25 Violetta DISCOVERY CHANNEL 17.30 Strane storie di alieni DISCOVERY SCIENCE digitale terrestre 9.00 9.10 9.55 9.58 Renegade IRIS Lost World RAI 4 Xena RAI 4 La rossa Dopo anni trascorsi in Francia Amelia torna al paese col pregiudicato Pierre IRIS 10.20 ANICA Appuntamento al cinema RAI MOVIE 10.25 Tiro incrociato Charles Bronson, agente Fbi, tenta di rapire l’amichetta di un pezzo da 90 RAI MOVIE 10.40 Private Practice RAI 4 11.25 Brothers and Sisters RAI 4 11.55 Parenti, amici e tanti guai Anni ‘80. Le famiglie americane e l’educazione. Con Keanu Reeves IRIS 12.05 Streghe RAI 4 12.10 Dieci inverni Primo inverno. 1999 Camilla lascia il paese d’origine e si trasferisce a Venezia RAI MOVIE 13.35 Rush RAI 4 16.00 Una mamma per amica MYA 16.05 Chuck JOI 16.45 Cenerentola per sempre Cenerentola vive nel XX secolo dove la passione per la moda è dilagante MYA 17.10 Smallville-Gli Inizi PREMIUM ACTION 17.15 Che bella giornata Checco Zalone è l’addetto alla sicurezza del Duomo di Milano PREMIUM CINEMA Il matrimonio del mio migliore amico Julia Roberts non accetta l’idea che il suo ex fidanzato si stia per sposare PREMIUM UNIVERSAL 17.45 Friends JOI 17.58 Do No Harm PREMIUM ACTION 13.50 Attacco a Leningrado RAI MOVIE 14.15 Il Giustiziere Sfida La Citta’ IRIS 14.25 Private Practice RAI 4 15.10 Brothers and Sisters RAI 4 15.45 Water La storia di una vedova bambina nell’India del 1938. Regia di D. Mehta RAI MOVIE 15.50 90210 RAI 4 15.59 Riprendimi Una troupe cinematografica gira un documentario su due giovani e il loro mondo IRIS 16.35 One Tree Hill RAI 4 17.25 Xena RAI 4 17.50 Prima pagina Jack Lemmon vuole piantare il lavoro, ma il suo capo Walter Matthau si oppone RAI MOVIE Per amore di Cesarina Walter Chiari, sposato, s’innamora della figlia di un amico e fugge con lei IRIS 18.10 Streghe RAI 4 19.39 A-team IRIS 19.40 Fracchia contro Dracula Fracchia, per evitare il licenziamento, deve vendere un castello in Transilvania RAI MOVIE Sanctuary RAI 4 20.20 Renegade IRIS 20.25 Heroes RAI 4 21.10 Il furore della Cina colpisce ancora Il cinese Bruce Lee, a Bangkok, trova lavoro in una fabbrica di ghiaccio RAI 4 Heat-La Sfida IRIS 21.15 Carabina Quigley Tom Selleck, tiratore scelto, si ribella a un dispotico proprietario terriero RAI MOVIE 23.00 Game of Thrones RAI 4 23.15 Kill Bill - Volume 2 La vendetta della sposa continua e si avvicina al duello finale. Di Tarantino RAI MOVIE 0.05 Smokin’ Aces IRIS 1.05 Assassini Nati - Natural Born Killers RAI 4 18.10 Big Bang Theory JOI 18.30 One Tree Hill MYA 18.40 Outsourced JOI 18.50 Chicago Fire PREMIUM Paranorman PREMIUM CINEMA PREMIUM UNIVERSAL PREMIUM CINEMA 19.25 Er-Medici In Prima Linea MYA 19.30 Psych JOI 20.25 666 Park Avenue PREMIUM ACTION 21.15 Duro A Morire JOI Parenthood MYA Grimm PREMIUM ACTION LIFE 18.15 N.C.I.S. FOX CRIME 18.20 Austin & Ally DISCOVERY CHANNEL 18.25 Morgan Freeman Science Show DISCOVERY SCIENCE 18.45 Disney Topolino DISCOVERY CHANNEL 18.50 Sex & the City FOX LIFE A tutto ritmo DISCOVERY CHANNEL 18.55 G.I. Joe - La nascita dei Cobra SKY MAX PREMIUM Kramer contro Kramer Joanna lascia il marito e il piccolo Billy per cercare la propria strada ACTION 19.15 Una famiglia perfetta Castellitto affitta degli attori per far loro interpretare la sua famiglia FAMILY 17.40 Magnifica presenza Elio Germano inforna cornetti di notte e sogna di fare l’attore di giorno SKY HITS 17.45 Liz & Dick SKY PASSION 18.00 Grey’s Anatomy FOX CINEMA 18.55 Tu La Conosci Chloe’? 19.00 Suburgatory JOI 19.05 La Figlia del Mio Capo My Boss’s Daughter The Impossible Una famiglia sopravvissuta allo tsunami che ha colpito l’oceano Indiano nel 2004 SKY CINEMA 1 Air Bud - Campione a quattro zampe Aiutato dal cane Buddy, il piccolo Josh porta in finale la sua squadra di basket SKY CINEMA PREMIUM UNIVERSAL ® 22.00 I Signori della Fuga PREMIUM ACTION 22.05 Mercy MYA 22.50 Chicago Fire PREMIUM ACTION 22.55 Leverage JOI Space Warriors PREMIUM CINEMA 22.58 Dance Academy MYA 23.10 Big Fish - Le storie di una vita incredibile Ed Bloom è celebre nella cittadina per le storie che racconta. Di Tim Burton PREMIUM 23.40 UNIVERSAL Arrow PREMIUM ACTION ® 19.00 Angelica Figlia di un nobile decaduto, Angelica è costretta a sposare il brutto de Peyrac SKY CLASSICS 19.10 N.C.I.S. FOX CRIME Il castello di Ra-TimBum Un giovanissimo mago è costretto a inventare nuovi incantesimi. Per ragazzi SKY CINEMA FAMILY 19.20 Macchine estreme: motori da milioni di dollari DISCOVERY SCIENCE Appuntamento da sogno! SKY PASSION Un blog da cani DISCOVERY CHANNEL 19.30 Tutto tutto niente niente Cetto La Qualunque dopo la salita in politica infila la discesa SKY CINEMA 1 Il figlio di Babbo Natale La storia del figlio più piccolo di Babbo Natale. Animazione SKY HITS 20.05 Castle FOX LIFE 20.40 Wolfblood - Sangue di lupo DISCOVERY CHANNEL 21.00 N.C.I.S. FOX CRIME Grey’s Anatomy FOX LIFE Sky Cine News - Need for speed SKY CINEMA 1 Come d’incanto Una principessa è bandita dal suo mondo magico ad opera di una malvagia regina SKY CINEMA FAMILY Don Camillo e i giovani d’oggi Il parroco e il sindaco comunista litigano a causa dell’amore tra due giovani SKY CLASSICS Against the Ropes SKY PASSION Bad Boys II Due agenti della narcotici devono smascherare i capi di un traffico di extasy SKY MAX 21.05 Buona fortuna Charlie! DISCOVERY CHANNEL DISCOVERY SCIENCE Il lato positivo SKY CINEMA 1 21.10 Come è fatto The Amazing SpiderMan Peter Parker è alla ricerca della verità sulla scomparsa dei suoi genitori SKY HITS 21.30 A.N.T. Farm DISCOVERY CHANNEL 21.55 N.C.I.S. FOX CRIME 22.05 Clima del terzo tipo DISCOVERY SCIENCE 22.50 Senza traccia FOX CRIME Bob - Un maggiordomo tuttofare SKY CINEMA FAMILY 22.55 L’orca assassina Un’orca vuole vendicarsi dei cacciatori che gli hanno ucciso la femmina incinta SKY CLASSICS Una famiglia all’improvviso Dopo i funerali del padre, un ragazzo deve dare 150 mila dollari alla sorella SKY PASSION 37 GRANATA BATTUTI A SAN SIRO CICLISMO, INTERVISTA AL CT MONDIALI INDOOR Filotto di sconfitte Il Toro si arrende anche all’Inter Piano Cassani “Nibali e gli altri Così l’Italia tornerà al top” Atletica, Qatar nuova frontiera Primo oro fatto in casa 1 I nerazzurri vincono grazie a un gol di Palacio 1 La stagione entra nel vivo: 1 Mutaz Barshim, nato e e si avvicinano alla Fiorentina. Ventura: «Forse qualcuno ha mollato la presa». Bandinelli, Condio e Oddenino PAG. 40-41 gli azzurri a caccia di una classica che manca da troppo tempo. Giorgio Viberti PAGINA 45 cresciuto a Doha, vince l’alto: è un prodotto dell’Academy. Giulia Zonca PAGINA 44 SPORTLUNEDÌ Risultati 27ª giornata Bologna-Sassuolo Catania-Cagliari Chievo-Genoa Inter-Torino Juventus-Fiorentina Lazio-Atalanta Napoli-Roma Parma-Verona Sampdoria-Livorno Udinese-Milan 0-0 1-1 2-1 1-0 1-0 0-1 1-0 2-0 4-2 1-0 Classifica Juventus Roma* Napoli Fiorentina Inter Parma* Verona Lazio Torino Genoa Milan Sampdoria Atalanta Udinese Cagliari Chievo Bologna Livorno Catania Sassuolo 72 58 55 45 44 43 40 38 36 35 35 34 34 31 29 24 23 21 20 18 * Una partita in meno AFP Ottavi (ritorno) ore 20,45 DOMANI Atletico Madrid AND (1-0) Milan Sky sport 1, Premium calcio Bayern Monaco Arsenal AND (2-0) Sky sport 3, Premium calcio 1 MERCOLEDÌ ore 20,45 Barcellona AND (2-0) Manchester City Rete 4, Sky sport 1 Paris Saint-Germain Bayer Leverkusen AND (4-0) Sky sport 2, Premium calcio 1 Titolo di coda LaJuvebattelaFiorentina:+14sullaRomakoaNapoli Ottavi (andata) ore 19 GIOVEDÌ Porto-Napoli Fuoricampo ore 21,05 Juventus-Fiorentina Canale 5, Sky Sport 1 FORMULA 1 Gp d’Australia Domenica ore 7 a Melbourne diretta Sky sport F1, replica Raiuno dalle 14 LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 I riflessi sull’Europa GIGI GARANZINI Sky calcio 1, Premium calcio SEGUE DALLA PRIMA PAGINA I mmeritata, per quel che si era visto prima del colpo vincente di Callejon nel finale. Ma non priva di logica, per una squadra abbastanza nettamente superiore sul piano del gioco quanto incapace di concretizzare. Il Napoli torna così a sperare nel secondo posto: la Roma da qui in avanti penserà innanzitutto a difenderlo, resettando le ambizioni di attaccare una Juventus oggettivamente fuori portata. Juventus non particolarmente brillante, per la verità, contro la Viola. Buon primo tempo, in cui è comunque mancato il fosforo dello squalificato Pirlo, ma ripresa incerta, e di inusuale sofferenza. Sono per una volta mancati all’appello i tenori, e l’acuto vincente è toccato ad uno che abitualmente canta nel coro. Senza però dimenticare che sia Asamoah, e lo ha confermato con la grande giocata di ieri, sia in altre occasioni Lichtsteiner hanno le qualità individuali, l’intelligenza tattica, la perfetta scelta di tempo negli inserimenti per salire a loro volta al rango di solisti. Un traguardo alla volta, si capisce. Ma è vero che se da un lato il primo incontro ravvicinato con la Fiorentina è servito a chiudere l’operazione scudetto, dall’altro potrebbe aver complicato l’operazione coppa. Nel senso che dopo un primo tempo di pale- se soggezione, la squadra di Montella ha capito poco alla volta nel secondo di poterci almeno provare. Fallendo due comode occasioni aeree con Gomez e con la traversa di Matos. Ma potendo soprattutto verificare da vicino che gli impegni sempre più ravvicinati hanno fiaccato la brillantezza atletica della squadra di Conte. In teoria. In pratica l’esperienza insegna che non solo ogni partita fa storia a sé, ma anche che un doppio confronto parte da altri presupposti e attraverso altre dinamiche si sviluppa. Varrà giovedì sera a Torino e una settimana più tardi a Firenze, vale a maggior ragione per il Milan in quel Vicente Calderon che ha appena fatto da cornice all’imbarazzante dimostrazione di superiorità del calcio spagnolo sul nostro. Meritavano di più i rossoneri all’andata: sarà durissima ribaltare lo 0-1 al ritorno, contro una squadra capace di provare a tener testa nella Liga ad un grande Real. Il Real di Carletto Ancelotti che tra due settimane dovrebbe, salvo sorprese, dare il colpo di grazia in campionato a un Barcellona non lontano dal capolinea. Per poi dedicarsi, a proposito di Barça, a preparare l’incrocio con lo straordinario Bayern di Pep Guardiola. Sorteggio permettendo, dovrebbe essere Bayern-Real Madrid la finale stellare di coppa Campioni, prologo ideale al mondiale brasiliano. 38 .Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Corsa scudetto MARCO ANSALDO Pagelle TORINO D TORINO 6,5 BUFFON 6 BARZAGLI 7 OGBONNA 6,5 CHIELLINI Zero parate, qualche stranguglione e una chiusura attenta, di petto e fuori area, a risolvere un pericolo. Vargas gli scappa nell’azione della traversa colpita da Matos. Buona prestazione con un paio di crepe. La migliore prova in bianconero. Come Bonucci che sostituisce, forse l’ex granata ha bisogno di avere al fianco due angeli custodi lui che Angelo lo è di nome. Molto attento, soprattuttoneiraddoppisuCuadrado. È bravo a fermarsi in tempo dallo sgambetto a Matos, ché sarebbe rigore. LICHTSTEINER Molta quantità, poca lucidità nella giocata (dal 33’ st CACERES 6: nel finale serviva la sua copertura a destra). 5 VIDAL 6,5 MARCHISIO Lo si vede soltanto per due entrate scorrette in 12’, la seconda gli costa l’ammonizione.Èinunperiodogrigio, si muove in maniera confusa e per nulla produttiva. Fisicamente si è ripreso, ha i due piedi e la sagacia tattica per diventare un bravoregista,certoinmaniera diversa da Pirlo di cui non possiede il lancio ispirato (dal 43’ st PADOIN SV). 5,5 POGBA Tocchi presuntuosi, recupera molti palloni ma ne spreca di più nella ricerca del colpo a effetto. Se questo fosse il suo livello lo cercherebbe il Valenciennes più che il Psg. 7 ASAMOAH Ha un piede solo, il sinistro ma stavolta la differenza la fa con il destro che usa benissimosulgolesuuntiroprecedente.FapiùgiocodiCuadrado. 5,5 5 In calo Pogba e Vidal, ma anche chi non aveva giocato in nazionale vantaggio e cogliere la 14ª vittoria allo Juventus Stadium. Dalla partita in cui erano in panchina i due allenatori migliori nella classifica della Panchina d’Oro, ci attendevamo qualcosa di meglio. Ancora una volta i bianconeri hanno esposto due facce. Quella cattiva nel primo tempo, chiuso in vantaggio grazie allo splendido assolo e gol di Asamoah. Non c’erano state occasioni a raffica tuttavia Neto aveva dovuto impegnarsi in due parate difficili e la Fiorentina si era riparata nella rinuncia al gioco. La faccia timida, quasi tremebonda, s’è vista nel secondo e non si riesce a capire se la metamorfosi si sia realizzata per la maggiore aggressività e consapevolezza della Fiorentina oppure se ci sia stato un calo fisico e di attenzione dei bianconeri. Poiché non è la prima volta che succede, anzi c’è stata la replica del derby con il Toro, le responsabilità della Juve prevalgono. Conte ha parlato di stanchezza per alcuni uomini che sono rientrati all’alba di giovedì dalla Primo round Juve con il fiatone, ma batte la Fiorentina: 14a vittoria in casa (record) Basta un tempo per piegare i viola, giovedì si replica in Europa League Nazionale. C’è qualcosa di più. Si sono appannati i due attaccanti, Tevez e Llorente, che non s’erano mossi da casa e in teoria hanno potuto allenarsi meglio che nelle settimane in cui facevano sfracelli. E sono mancati i due pilastri dorati del centrocampo. Sono alcune settimane che Vidal è oscurato come le finestre al tempo dei bombardamenti: si intuisce che c’è dietro le tende ma non lo si ve- TEVEZ La settimana di disimpegno non gli ha giovato. Sparacchia alto da buona posizione: 20’ poi sparisce (dal 37’ st ISLA SV). [M. ANS.] de all’opera e ieri la sua presenza si è palesata per l’ammonizione presa dopo appena 12’. Quanto a Pogba, la presunzione delle giocate ne ha superato l’efficacia. Certo, il vantaggio per la Juve è che se quei quattro si tengono sotto il loro livello restano comunque all’altezza degli avversari in campionato e anche nella Fiorentina non hanno funzionato molte cose: dal numero di pal- loni persi da Pizarro nelle zone calde all’evanescenza di Gomez e di Cuadrado (che insieme a Diakitè ha concesso ad Asamoah la giornata libera), al centrocampo che per un’ora è stato a guardare come giocavano gli altri. La Juve esce comunque dal match con un successo pesantissimo, paradossalmente più devastante per le rivali di quanto non fossero le vittorie a mani basse: se in una giornata del genere scavalca senza danni un ostacolo di qualità, chi e cosa la può fermare? Ora i viola e i bianconeri si ritroveranno a stretto giro di posta in Europa League. È lì che la Fiorentina può fare il colpo e la partita di ieri ne rafforza le speranze: se ha fatto tremare la Juve migliore, le chances aumentano in Coppa dove Conte insiste sul turnover. Risolve Asamoah, traversa Matos Juventus 1 Fiorentina 0 Juventus Fiorentina (3-5-2) (4-3-3) Buffon 6,5; Barzagli 6, Ogbonna 7, Chiellini 6,5; Lichtsteiner 6 (33’ st Caceres 6), Vidal 5, Marchisio 6,5 (43’ st Padoin sv), Pogba 5,5, Asamoah 7; Llorente 5,5, Tevez 5 (37’ st Isla sv) Neto 7; Diakite 5, Rodriguez 6, Savic 6,5, Pasqual 6; Aquilani 6, Pizarro 4,5 (20’ st Wolski 6), Anderson 5 (12’ st Fernandez 6); Cuadrado 5, Gomez 5 (32’ st Matos 6,5), Vargas 6,5 26’pt Neto, grande parata 42’pt Il tiro vincente 3’st Gol annullato LLORENTE Tutto un lavoro di sponda, molto faticoso ma senza la precisione di altre volte. E non si vede in zona gol. ALLENATORE DELLA JUVENTUS RIPRESA A BASSO RITMO La partita Il miglior Ogbonna Male Tevez 6 ire che il passo da record porta la Juve a vincere con il fiatone non rende appieno l’idea della sofferenza vissuta dai suoi tifosi nell’ultima mezz’ora contro la Fiorentina. È vero che la cronaca spicciola non assegna ai viola molte occasioni da gol e i rimpianti si fermano alla traversa colpita di testa da Matos, liberissimo davanti a Buffon, ma c’era la sensazione che da un momento all’altro si replicasse la rimonta della partita di andata, in maniera meno clamorosa però altrettanto bruciante per i bianconeri. Chissà come sarebbe andata se anche stavolta ci fosse stato Giuseppe Rossi, anziché un Mario Gomez da convalescenziario e le altre puntine che Montella ha inserito nella ripresa. L’assetto con cui la Juve ha giocato gli ultimi minuti, un 54-1 da barricate con Llorente che cercava di tenere qualche pallone in avanti in compagnia di Isla (pensa un po’), testimonia quale sia stata la fatica nel mantenere il Antonio Conte L’analisi La capolista allunga a +14 sulla Roma «Scudetto vinto al 50%, oggi voglio guardare il bicchiere mezzo pieno» ALL. Conte 6 ALL. Montella 6 Cross di Lichtsteiner che attraversa l’area della Fiorentina e arriva ad Asamoah dall’altra parte. Tiro forte e basso, toccato da Diakite e grande parata di Neto. Asamoah, spesso libero sulla sinistra, dribbla con il tacco Cuadrado, entra in area e segna con un tiro potente di destro deviato da un difensore sul secondo palo. 13’st Tevez spreca il 2-0 Llorente ruba palla a Pizarro e serve Tevez in area. L’argentino sbaglia però a restituirgli il pallone davanti alla porta vuota, consentendo l’intervento della difesa. RETE: pt 42’ Asamoah ARBITRO: Orsato 7 AMMONITI: Vidal, Matos, Savic, Aquilani, Asamoah, Rodriguez SPETTATORI: 11.522 paganti per un incasso di 748.760 euro più 27.583 abbonati per una quota di 882.744 euro Annullato alla Fiorentina un gol su azione da calcio di punizione. Diakité raccoglie il pallone in area e segna con un tiro potente, ma il guardalinee lo blocca per fuorigioco. 35’st Brivido in area Fiorentina vicina al pareggio: clamorosa traversa di Matos con una deviazione di testa sotto porta dopo una bella incursione di Vargas. Sfortuna La traversa colpita da Matos di testa a cinque minuti dalla fine Sport .39 . LUNEDÌ 10 MARZO 2014 REUTERS linghe iniziali stabilito dal Toro dell’ultimo scudetto (1975/76). Il primato assoluto è del Grande Torino: 21 vittorie di fila in casa tra ’47 e ’48. 13 PUNTI IN PIÙ RISPETTO A UN ANNO FA 1 Nello scorso torneo i bianconeri dopo 27 turni avevano 59 punti (+6 sul Napoli). Quota 72 rappresenta un record per la Juve a questo punto: miglior precedente i 70 punti di Fabio Capello nel 2005/06. Il timbro di Asamoah “Finalmente di destro forse vale lo scudetto” La rete show dell’esterno diventato insostituibile “Conte mi dice sempre di non tirare solo di sinistro” Cuadrado MASSIMILIANO N EROZZI TORINO B asta dar retta ad Antonio Conte: «Me lo dice sempre, in allenamento, e dalla panchina: “Asa, tu ce l’hai il destro: prova a entrare e calciare con quello. Destro, più sinistro”. L’ho fatto ed è andata bene». La do- Buona la Fiorentina a pranzo. Ci ritroviamo fra quattro giorni, per cena Il tweet dell’account Juventus Titolarissimo Kwadwo Asamoah, 25 anni, è alla seconda stagione alla Juve ed è costato 18 milioni di euro Quest’anno, con 2.550’ giocati è il sesto più impiegato da Conte menica di Kwadwo Asamoah perché penso che sia quel tipo inizia con un consiglio e fini- di giocatore che trovi sempre, sce alla grande, a giudicare che dà grande sostanza. Poco dall’esecuzione, dal risultato da prima pagina, ma che un alche quella fiondata stampa lenatore vorrebbe sempre (1-0) e dalla classifica: «Maga- avere in squadra». Per dire, su ri è il gol scudetto, anche se twitter, il massimo della sregomancano 11 partite e non è an- latezza sono cinguettii come cora finita: dobbiamo conti- quello di sabato: «Auguro a nuare così, fino alla fine». tutti i ghanesi un felice giorno Conte assiste dalla panchina: dell’indipendenza». Allenatosorpreso da un primo piano re e club apprezzano: «Lui è subito dopo il vantaggio, sem- quel tipo di giocatore che in sibra quasi commuoversi da co- lenzio sta migliorando in mame gli si strinniera incredigono gli occhi. CRESCITA CONTINUA bile, dal primo Del resto, l’Asa- Il tecnico: «Non è giocatore anno che è armoah in versiorivato alla Juve da copertina, è uno dall’Udinese ne juventina è che migliora in silenzio» aggiunge Conil risultato di un suo rete - e sta contistyling radicale. Comprato nuando a fare grandi cose. come mezz’ala, mestiere che Non è da copertina, ma è un esercitava a Udine, per neces- giocatore essenziale per me». sità Conte l’ha riconvertito Da copertina è però il gol esterno, di corsa e assalti. In- di ieri, con un paio di dribventandogli una nuova pro- bling, anche con il tacco, professione: «Esterno, a Udi- prio in faccia a Cuadrado, ne, avrò giocato tre uno che di solito li fa e non li volte in quattro an- subisce: «Sono entrato in ni». Ora viaggia area - racconta Asamoah - ho sempre sulla saltato un paio di difensori corsia manci- poi ho visto che a sinistra non na, con risul- c’era spazio: allora sono antati e fidu- dato a destra e ci ho provacia c h e to». Modesto ai limiti della tistanno nei midezza, è comunque sorpren u m e r i : so per il gol, non per lo sla2.550 mi- lom: «Quando giocavo a cennuti giocati, trocampo facevo diversi il sesto bian- dribbling, ma ora sto sulla faconero più impiegato in que- scia e lì servono altre cose: sta stagione, e già 31 partite. portare la palla avanti veloDifatti, quand’è finita, l’alle- cemente e cercare di fare gli natore è proprio soddisfatto: assist». Anche così, va benis«Asa mi ha accontentato - simo: «Ho provato tante altre sorride Conte - perché ulti- volte a calciare di destro, ma mamente tira meglio di de- non avevo mai segnato in tutstro che di sinistro. Battute ta la carriera. Stavolta è ana parte, sono felice per lui, data bene». il caso L’ autovelox della stupidità scatta un paio d’ore prima di JuveFiorentina, sulla PiacenzaTorino, per tre pullman di tifosi viola con la targa che più sbagliata non si può: dal vetro posteriore viene esposto uno striscione con la scritta «-39». L’ennesimo sfregio alle vittime dell’Heysel, 29 maggio 1985, notte della finale di Coppa dei Campioni tra Juve e Liverpool. Uno dei pullman finisce fotografato su twitter, ma secondo testimoni i mezzi con analoga scritta erano tre. Si continua dentro lo Juventus Stadium, dove nel settore ospite spunta uno striscione fotografico contro Chiellini e sopra la scritta a spray, «Hey- RISCHIO SANZIONI erano stati denunciati tre tifosi bianconeri, che nel derby avevano esposto infami striscioni sulla tragedia di Superga. Era arrivata anche la condanna del presidente Andrea Agnelli: «Le tragedie non si toccano. Mai. No agli striscioni e ai cori canaglia. Tutti». TORINO 7 NETO 5 DIAKITE 6 RODRIGUEZ 6,5 SAVIC 6 PASQUAL 6 AQUILANI 4,5 PIZARRO 5 ANDERSON 5 CUADRADO 5 GOMEZ 6,5 VARGAS Riflesso formidabile sullo 0-0 quando neutralizza un tiro di Asamoah che Diakite glideviada2passi.Moltosicuro. Dalla sua parte la Juve avrebbe potuto installare un centro benessere tanto si sta calmi e comodi. Nella ripresa è in fuorigioco centimetrico nell’azione del gol annullato. Assesta pedate ma sa tenere la posizione. Argina Llorente che ha più fisico di lui. Imbelle nel primo tempo, recupera nella ripresa quando la Fiorentina passa alla fase offensiva. Un’ora disastrosa, si riprende bene soprattutto dopo l’uscita di Pizarro che gli cede la centralità del gioco. Perde tre palloni appena fuori dall’area della Fiorentina e soprattutto nell’ultima occasione tanta sventatezza costerebbe cara se Tevez ne approfittasse. Gioca a ritmi da ex (dal 20’ st WOLSKI 6: ragazzo interessante e vivace) L’oggetto del desiderio più o meno occulto per la Juve. Come già altre volte a Torino si smarrisce, tra Asamoah, Pogba e Chiellini non trova palla e va a cercarla altrove. sel, -39». Oltre che da imbecilli, sarebbe da criminali, se l’articolo 2-bis della legge 41 del 2007 fa «divieto di striscioni e cartelli incitanti alla violenza o recanti ingiurie o minacce». Pena, da tre mesi a un anno. Per lo stesso reato Striscioni viola sulle vittime del 1985, i bianconeri se la prendono con gli ebrei si perde Neto sicuro Un gatto di piombo che nel primo tempo accentua le difficoltà dei viola a centrocampo (dal 12’ st FERNANDEZ 6: ha una freschezza di ideechecreasubitoallarmealla Juve sulla sinistra) Heysel e cori antisemiti Le curve danno il peggio TORINO Pagelle Decisivo Da sinistra: Marchisio, 28 anni, l’autore del gol Asamoah (25), Pogba (21) e Vidal (26). Per il ghanese è la seconda rete in questo campionato Personaggio 42 PUNTI (SU 42) CONQUISTATI ALLO STADIUM 1 La Juve eguaglia il record di 14 vittorie casa- Un tweet che purtroppo sarebbe attuale anche oggi, dopo alcuni cori antisemiti alzatisi ieri dalla curva juventina. Captati dai microfoni di Sky, hanno innescato la reazione del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna: «Ancora una volta l’imbecillità di alcune frange del tifo è tornata a Vergogna Le scritte e gli striscioni esposti ieri da alcuni tifosi viola sulla tragedia dell’Heysel, dove morirono 39 tifosi juventini palesarsi durante una partita. Gli indecenti cori antisemiti pronunciati da un gruppo di tifosi della Juventus nel corso del nono minuto dell’incontro con la Fiorentina sono la triste conferma di quanto ancora resti da fare per sradicare odio e pregiudizio dove dovrebbero invece albergare valori di lealtà, passione agonistica, amore per lo sport. L’auspicio è che possano essere al più presto presi i provvedimenti più opportuni». Anche stavolta giudice sportivo e polizia avranno da fare. [M. NER.] All’andata ci fu la triplettadiPepitoRossi,daGomez non si pretendeva altrettanto visto che è rimasto fermo a lungo. Ma qualcosa più di un colpo di testa lo poteva fare (dal 32’ st MATOS 6,5: spreca con sfortuna la palla gol che colpisce la traversa). Un tipetto spinoso. Si libera con bravura di Barzagli nell’azione in cui Matos colpisce la traversa. [M. ANS.] 40 .Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Zona Europa «Cerci tra gli obiettivi dell’Inter? Io me lo tengo stretto» Granata definitivamente out Urbano Cairo ROBERTO CONDIO Pagelle Pagelle MILANO Ranocchia e Rolando i più lucidi Conferma Darmian Kurtic giù I MILANO 5,5 HANDANOVIC 6 CAMPAGNARO Come non chiedersi dov’è finito l’uomo dei miracoli?Èverochenoncorre pericoli ma l’impressione è di uno che ha staccato la spina. Arrugginito e condizionato da una tendinite che non gli dà pace amministra senza eccellere (30’ st ANDREOLLI SV). 6,5 RANOCCHIA Stare a guardare gli altri dal giorno della Befana non gli ha tolto lucidità. Senso della posizione e grande attenzione. 5,5 PADELLI 6,5 DARMIAN 6 RODRIGUEZ 6 MORETTI La reattività che dimostra su un tiro di Palacio viene cancellata dall’incertezza in occasione del gol. Ecco spiegate le visite di Prandelli. Il ragazzo cresce bene. Anche a San Siro non sbaglia niente in un ruolo peraltro non suo. Ha dodici minuti nelle gambe perché nel resto del campionato ha fatto lo spettatore. Rischia un autogol, per il resto se la cava. 6,5 ROLANDO Un muro invalicabile in una giornata soporifera. Ma conta non distrarsi. Altruista per natura, non si risparmia nonostante il menisco ancora in fase di guarigione. 6 JONATHAN 5,5 VESOVIC 6 GUARIN 5,5 BASHA 5,5 VIVES 5,5 FARNERUD Va al rallentatore, complice un po’ di stanchezza. Con uno striscione la curva lo invita a tiragli un pallone ma in giornate così è meglio mirare la porta. Chiedere a Mazzarri, che lo riprendeelosostituisceancheperla sua discontinuità (24’ st KOVACIC 6: non brilla come in Nazionale ma qualcosa fa). 6 CAMBIASSO È suo l’assist per il gol di Palacio. Nelle gerarchie ha nuovamente superato Kuzmanovic, adesso deve confermarsi. Deve ancora capire come funziona il nostro campionato e San Siro non è il luogo ideale per gli esperimenti. Ci prova con un tiro molle che rispecchia la sua prestazione (al 40’ st MEGGIORINI SV). All’inizio sembra una macchina in debito di benzina. Fa rifornimento nella ripresa ma con poca efficacia (20’ st TACHTSIDIS 5,5: dovrebbe portare maggiore brillantezza, invece crea soltanto confusione ). 6 HERNANES Non fa magie e neppure giocate impossibili, però serve, eccome se serve. Gioca per necessità in una posizione poco familiare. Quando deve curare Guarin i problemi aumentano. 5,5 NAGATOMO 5 L’inesperienza del suo dirimpettaio (Vesovic) dovrebbe esaltarlo, invece, svolge il compitino svogliatamente. 6,5 PALACIO Resta il dubbio: casualità o colpo voluto? Quella di ieri è comunque la sua seconda rete del 2014 e lo aiuta a ritrovare un po’ di autostima. 5 ICARDI Si è sgonfiato come un soufflé riuscito male. Forse ha «lavorato» troppo in settimana o semplicemente è incappato in una giornata no (44’ st TAIDER SV). KURTIC Indispettisce subito Ventura con un colpo di tacco inutile, poi prosegue la partita nell’anonimato o esibendosi in disimpegni pericolosi (al 12’ st EL KADDOURI 5: era lecito aspettarsi di più. È come se fosse rimasto in panchina). 5,5 CERCI Poche idee e confuse. Il suo rendimento è in fase calante e questo non aiuta i suoi propositi di grande fuga. 5,5 MANCANZA DI QUALITÀ Poche idee e ritmi bassi: così le difese prevalgono anche se rimaneggiate delli, 4’ dopo una bella parata del portiere sull’argentino. È bastato all’Inter per festeggiare il suo 106° compleanno con un 1-0 tanto striminzito quanto pesante per classifica e morale. Vale il 5° posto, a un punto dal 4°, il 5° risultato utile di fila e un +9 sul Milan. Non cambia, però, il giudizio su una squadra che non decolla ancora. Mazzarri dice che «l’unico neo è stato non aver chiuso il conto segnando ancora, per poi rischiare il pari nel finale». In effetti, però, la produzione offensiva è stata di gran lunga inferiore alle attese, considerata anche l’inedita difesa inventata per l’occasione dal Toro: quattro soli tiri in porta, appena due interventi «veri» di Padelli, l’apporto inconsistente di Icardi e la conferma del calo di Jonathan e Nagatomo, a inizio stagione decisivi nelle trame mazzarriane. Poca roba, insomma. Ma ancora meno hanno combinato i granata che ieri hanno comunque allungato la lista delle occasione perse. Incassano il 3° ko di fila, il 4° negli ultimi 5 turni, ben sapendo che con meno timore nel primo tempo e un po’ più di Piccolo Toro Per domarlo basta un’Inter al minimo Granata timorosi, 4° ko nelle ultime 5 gare aggressività, anche con una difesa mai vista, tra debuttanti, ripescati, miracolati e adattati, avrebbero potuto uscire imbattuti da S. Siro contro questa Inter. Il Toro ha giocato per davvero soltanto i primi 15’ e gli ultimi 5’ della ripresa. Per il resto ha aspettato molto ed è ripartito poco o nulla. Anche perché Cerci e Immobile hanno perso il passo e la brillantezza dei giorni migliori e nel 1° tempo sono stati di fatto abbandonati dal resto zione del 2° tempo di Verona utile per ribaltare un ko in trionfo. La costante, in queste partite, sono i primi tempi regalati. È successo anche ieri. Non può più essere un caso. E’ questione di approccio, mentalità, convinzione. Anche di gente che avrebbe magari bisogno di tirare il fiato per non rischiare di sciupare sul più bello un’annata che soltanto venti giorni fa era ancora da lode. La parte destra della classifica, però, è ormai a un solo punto. Immobile spreca, Palacio decide 26’pt Padelli vola 30’pt Gol vittoria 48’st El Kaddouri male Inter 1 Torino 0 Inter Torino (3-5-2) (3-5-2) Handanovic 5,5; Campagnaro 6 (30’ st Andreolli sv), Ranocchia 6,5, Rolando 6,5; Jonathan 6, Guarin 6 (24’ st Kovacic 6), Cambiasso 6, Hernanes 6, Nagatomo 5,5; Palacio 6,5, Icardi 5 (44’ st Taider sv). Padelli 5,5; Darmian 6,5, Rodriguez 6, Moretti 6; Vesovic 5,5, Basha 5,5 (40’ st Meggiorini sv), Vives 5,5 (20’ st Tachtsidis 5,5), Kurtic 5 (12’ st El Kaddouri 5), Farnerud 5,5; Cerci 5, Immobile 5. ALL. Mazzarri 6 ALL. Ventura 5,5 RETE: pt 30’ Palacio IMMOBILE Si sveglia in pieno recupero, ma è troppo tardi. L’Inter ormai ha in tasca la vittoria. [L. BAN.] della squadra. E l’innesto di El Kaddouri dopo un’ora, che avrebbe dovuto fornire idee e supporto alle punte, è stato un flop assoluto per l’approccio svagato del belga-marocchino. L’astinenza di ieri porta a 300 i minuti senza gol dei granata. È il loro record stagionale, come da primato sono le partite insufficienti inanellate da quando s’è cominciato a parlare sul serio di Europa: Bologna, Juve, Samp e adesso Inter, con l’unica ecce- La partita LAURA BANDINELLI MILANO nter e soprattutto Toro avevano difese d’emergenza, con tanti titolari assenti. Eppure, alla fine, tra i pochi ad elevarsi oltre la sufficienza piena in una brutta partita, i difensori sono stati la maggioranza. Segno evidente dei problemi di gioco che la squadra di Mazzarri ha da tempo e quella di Ventura manifesta da qualche settimana. C’è poca qualità, tra i nerazzurri. Ne hanno Guarin ed Hernanes, che però la esprimono a intermittenza. C’è tanta stanchezza, tra i granata che stanno pagando a caro prezzo il calo fisiologico di Cerci e Immobile, gli uomini che a lungo hanno fatto la differenza. Così, con poche idee e ritmi bassi, è facile che anche reparti arretrati improvvisati come quelli schierati ieri finiscano con il prevalere sugli attaccanti rivali. E che il risultato venga deciso da un episodio, come il pallonetto di testa quasi involontario di Palacio che al 30’ ha beffato Pa- L’analisi PRESIDENTE DEL TORINO ARBITRO: Calvarese 6. AMMONITI: Vives, Tachtsidis, Darmian, Moretti SPETTATORI: 43.543, incasso 1.170.099,30 euro. Ciro Immobile, 24 anni, attaccante 14’pt Mira sbagliata Nel 1° tempo il Toro si fa vedere solo su corner di Cerci: Handanovic respinge male, Immobile alza il tiro da posizione favorevole. Bello spunto di Guarin sulla sinistra: sul suo cross, bucato da Rodriguez, incorna Palacio. Padelli vola a respingere in corner. Palacio triangola con Cambiasso e il suo pallonetto di testa da posizione defilata, che sa poco di tiro, sorprende Padelli. Buon avvio di ripresa con 3 tiri nei primi 11’. Il più insidioso quello di Kurtic: Handanovic respinge in angolo. Al 48’ El Kaddouri spreca da vicino. LUNEDÌ 10 MARZO 2014 26 Juve e Samp: le tre sconfitte consecutive sono un primato stagionale. Ai granata non accadeva dalla fine dello scorso torneo (4 di fila, dalla 32a alla 35a). Voluto? Rodrigo Palacio, 26 anni, sorprende Padelli con un colpo di testa che forse voleva essere un assist È il 30’ del 1° tempo LIVERANI L’unico neo è non aver chiuso prima la partita Walter Mazzarri, allenatore dell’Inter ANNI DALL’ULTIMA VITTORIA A MILANO 1 Continua l’astinenza del Toro a San Siro con- tro l’Inter: l’ultimo successo in casa nerazzurra è datato 14 febbraio 1988, i granata vinsero grazie a un rigore trasformato da Cravero al 12’. Ventura lancia l’allarme “Forse qualcuno ha mollato la presa” Il tecnico: “Cerci e Immobile a secco? Credo sia più colpa nostra” il caso 3 KO DI FILA, PRIMA VOLTA NEL 2013/14 1 Il Toro prima di ieri aveva già perso contro Sport .41 . GIANLUCA ODDENINO MILANO D opo la scorpacciata, il digiuno. La quaresima del Toro non è solo a livello di punti, ma coincide con le polveri bagnate dei suoi nuovi gemelli del gol. Dopo aver segnato 24 reti in tandem, ora Cerci e Immobile si trovano a secco da tre partite consecutive: un evento inedito per loro due, mentre nell’era Ventura era successo solo una volta. Dieci mesi fa, quando contro Juve, Milan e Genoa la sua squadra non segnò neppure una volta. Altri tempi, altro attacco e altro Toro, ma qualche campanello d’allarme è risuonato ieri pomeriggio a San Siro. La stanchezza è evidente nei granata, così come ormai le marcature sono sempre più rigide nei confronti degli eredi di Pulici e Graziani. «Ci sono sempre delle concause – analizza Giampiero Ventura -, ma credo che sia più colpa nostra se loro due hanno fatto molta fatica contro l’Inter. Non si può pretendere che in ogni partite facciano la differenza o gol, ma anche questo fa parte del nostro percorso di crescita. Come far fare esperienza ai giovani e costruire Intesa Giampiero Ventura, 66 anni, tecnico del Toro, discute con il patron Urbano Cairo, 56 anni, prima dell’inizio della sfida di San Siro uno zoccolo duro. Inter e Milan hanno obblighi, mentre noi abbiamo obiettivi per espletare gli obblighi futuri». Le emozioni provate da Cerci e Immobile mercoledì a Madrid, nell’amichevole Spagna-Italia, possono aver pesato nel ritorno alla realtà. Se San Siro li aveva esaltati contro il Milan un mese fa, ieri li ha frenati facendogli giocare la peggior partita da quando fanno coppia fissa nel Toro. In più Cerci è un osservato speciale dell’Inter («Io me lo tengo stretto», ribadisce però Cairo), ma Ventura traccia la strada. «La differenza tra giocare ed essere protagonista è sottile – commenta il tecnico granata -: per essere protagonisti bisogna lavorare tanto, sapendo che il percorso ti porta alla crescita. Ci sono giocatori che hanno qualità immense e non sono arrivati, mentre altri ne avevano di meno e ce l’hanno fatta. Cerci e Immobile hanno intrapreso la strada giusta, ma ogni anno bisogna avere la voglia di mettersi in discussione per creare e produrre. Questo è il mio segreto per essere qui a 66 anni, ma vale anche per i giocatori». Incassata la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite, nel Toro si provano ad analizzare le cause. «Qualcuno può aver mollato un po’ la presa – dice Ventura – e ci manca un po’ di lucidità e ferocia che ci avevano caratterizzato in passato. Cresceremo: questo è il nostro obiettivo, insieme a quello della salvezza, per avere qualcosa in più alla fine del campionato rispetto all’inizio. Considerata l’emergenza e come abbiamo giocato nella ripresa, posso essere soddisfatto per gli obiettivi che abbiamo. Siamo nella normalità: l’importante è avere delle certezze sotto tutti i punti di vista al termine della stagione». L’analisi 42 .Sport GUGLIELMO BUCCHERI INVIATO A NAPOLI Occhio di triglia L 7 E Chi scende 5,5 T Chi sale De Sanctis 7 E a Roma di Rudi Garcia esce, di fatto, dalla scia scudetto ed entra, di diritto, nella volata per il secondo posto perché il Napoli è distante tre punti (seppur con una gara in più) e perchè le scelte del tecnico francese compiute nel disegnare la squadra da mandare in campo al San Paolo rischiano di aprire profonde riflessioni. Garcia ha perso a Napoli e, forse, non lo meritava. Lo ha fatto decidendo di rinunciare a Mattia Destro, attaccante di ruolo, per spingere più avanti Gervinho, che di ruolo svolge altri compiti: in assenza di Totti, Destro è la prima punta, ma, ieri, per il ragazzo di Ascoli Piceno c’è stato spazio solo sui titoli di coda. Il film della notte napoletana, così, ha raccontato di una Roma con la coperta corta là davanti, con la solita voglia di stupire palla al piede e con le armi spuntate in zona gol: dopo il rovescio dello Juventus Stadium arriva la seconda sconfitta in campionato, peccato capitale se davanti la lepre bianconera non sbaglia un amen. Le scelte di Rudi Garcia sono state, dunque, un contropiede in piena regola. Non c’è Destro come punto di riferimento là davanti, non c’è Ljajic come pericoloso guastatore d’attacco, entrambi inizialmente in panchina: il tecnico giallorosso trasforma Gervinho da attaccante puro e gli affianca un terzino offensivo come Bastos ed un generoso tuttofare come Florenzi. Perché una tale rivoluzione? Qui, a Fuorigrotta, la Roma era uscita dal campo con le ossa rotte soltanto tre settimane fa nel ritorno delle semifinali di Coppa Italia (3 a 0 il passivo) e ripetere certi errori di atteggiamento, ma anche tattici, sarebbe stato imperdonabile per l’allenatore romanista. Ma a leggere dentro la scelte di Garcia appare evidente anche la volontà del condottiero giallorosso di La partita Chi sale Reina Mertens STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 IL SEGRETO DELL’UDINESE «POZZO VOLEVA DARCI LA SCORZA» T REUTERS Josè Maria Callejon, 27 anni, festeggia il gol della vittoria con Lorenzo Insigne, 22 La Roma finisce a Napoli Ora è sprint Champions Giallorossi ko al San Paolo: si riapre il duello per il 2° posto pensare più a blindare il secondo posto dall’assalto dei ragazzi di Benitez che a provare a centrare il colpo grosso per rimanere aggrappati alla scia della Juve. Il duello del San Paolo si accende soltanto per i botti dei tifosi (e qualche coro dei pochi, pochissimi romanisti antinapoletani) perché la partita appare fin troppo nervosa. Il fischietto di Rocchi non smette un attimo di lavorare e la sfida si spez- Napoli 1 Roma 0 Napoli Roma (4-2-3-1) (4-2-3-1) Reina 7; Maggio 6, Fernandez 6, Albiol 6, Ghoulam 6,5; Dzemaili 6 (16’ st Enrique 6), Inler 6,5; Callejon 7 (40’ st Pandev sv), Hamsik 6, Mertens 5,5 (28’ st Insigne sv); Higuain 6 De Sanctis 7; Maicon 6, Benatia 6,5, Castan 5,5, Romagnoli 5 (40’ st Destro sv); Nainggolan 6,5, Strootman sv (13’ pt Taddei 6); Florenzi 5,5 (30’ st Ljajic sv), Pjanic 6, Bastos 6; Gervinho 6,5 Chi scende ALL. Benitez Romagnoli 5 ELIO PIRARI 6 ALL. Garcia 5 RETI: st 36’ Callejon zetta in continuazione. Strootman rimedia una brutta distorsione al ginocchio sinistro quasi subito e Garcia deve inventarsi un nuovo modulo: Taddei davanti alla difesa, centrocampo a 4, il solito Gervinho dalle parti di Reina. Oltre alle pesanti assenze in partenza dell’infortunato Totti e dello squalificato De Rossi, ecco che la Roma è costretta a cambiare ancora una volta volto: il risultato non è da bocciare, anzi visto che sono proprio i giallorossi a creare le trame più pericolose, soprattutto nella prima parte della gara. Nel Napoli l’assente di lusso è Jorginho, da gennaio nuovo architetto del gioco di Garcia, a casa con l’influenza, così le ripartenze azzurre sono abbastanza casuali e diventano pungenti quando è la Roma a pagare dazio alla stanchezza. Poi, l’acuto di Callejon, il ko giallorosso, un campionato di vertice scritto. Callejon prima spreca e poi segna di testa Super Reina dice no a Gervinho e Bastos 38’pt 8’st Occasione d’oro Pjanic si inventa un assist per Gervinho nel cuore dell’area azzurra: l’attaccante ivoriano disorienta Fernandez, ma si perde sul più bello centrando la sagoma di Reina in uscita. 42’pt 36’st Portiere decisivo La traiettoria del tiro di Bastos è velenosa e improvvisa perché l’esterno di centrocampo della Roma sceglie il colpo da fuori, al posto di affondare in area: i riflessi di Reina sono straordinari. ARBITRO: Rocchi 6,5 AMMONITI: Maicon, Callejon, Taddei SPETTATORI: circa 40 mila T Doppia chance Due clamorose palle-gol del Napoli in 1’. Prima Callejon, lanciato solo verso la porta, si fa respingere il tiro da De Sanctis. Pochi istanti dopo, Higuain spara alto da una decina di metri. Colpo da tre punti Ghoulam con un cross offre una palla preziosa a Callejon che, da centro area, raccoglie di testa e, di precisione, infila la porta alla destra di De Sanctis, proprio sotto l’incrocio dei pali. Il Parma vince ancora, la Samp si sveglia sullo 0-2 e travolge il Livorno Bologna 0 Chievo 2 Lazio 0 Parma 2 Sampdoria 4 Sassuolo 0 Genoa 1 Atalanta 1 Verona 0 Livorno 2 Bologna Sassuolo Chievo Genoa Lazio Atalanta Parma Verona Sampdoria Livorno (3-5-1-1) (4-3-3) (4-3-3) (3-4-3) (4-3-3) (4-4-1-1) (4-3-3) (4-3-3) (4-2-3-1) (3-5-2) Curci 6; Antonsson 6,5, Natali 5,5, Cherubin 6; Crespo 5, Krhin 6, Perez 6, Christodoulopoulos 6,5 (45’ st Cech sv), Mantovani 5; Ibson 5 (30’ st Paponi sv); Bianchi 5 (17’ st Acquafresca 6) Pegolo 6; Mendes 6, Cannavaro 5,5, Antei 6 (23’ st Longhi 6), Ariaudo 6; Chisbah 6, Magnanelli 6,5, Missiroli 6 (33’ st Biondini 6); Sansone 6,5, Floccari 5,5, Floro Flores 6 (24’ st Farias 6) Agazzi 7; Frey 6,5, Canini 5,5, Bernardini 5,5, Rubin 6; Guana 6 (37’ pt Radovanovic 6), Rigoni 7, Guarente 6,5 (32’ st Claiton sv); Stoian 6 (25’ st Lazarevic 6,5), Paloschi 7,5, Hetemaj 7 Perin 6; Antonini 5,5 (1’ st Cofie 5,5), De Maio 6, Marchese 6,5; Motta 5, Cabral 5 (1’ st Centurion 5,5), Sturaro 6, De Ceglie 6; Konate 5 (22’ st Calaiò 6), Gilardino 6,5, Feftatzidis 5,5 Marchetti 5,5; Konko 5,5, Biava 5, Cana 5 (31’ st Perea 5), Radu 5; Gonzalez 5,5, Biglia 5, Onazi 5 (1’ st Lulic 5,5); Candreva 4,5, Klose 5 (40’ st Kakuta sv), Keita 5,5 Consigli 6,5; Benalouane 6,5, Yepes 6, Stendardo 6 (34’ st Lucchini 6), Brivio 6; Estigarribia 6, Baselli 6,5 (25’ st Migliaccio 6), Carmona 6, Bonaventura 6; Moralez 6,5 (40’ st Raimondi sv); Denis 6 Mirante 6; Cassani 7, Paletta 6,5, Lucarelli 6, Gobbi 5,5 (25’ st Molinaro 6); Gargano 6, Marchionni 6 (38’ st Acquah sv), Parolo 6; Biabiany 6,5, Cassano 6,5, Palladino 5,5 (18’ st Schelotto 6,5) Rafael 4,5; Cacciatore 6, Maietta 5, Moras 6, Agostini 5,5; Romulo 7, Cirigliano 5 (11’ st Donadel 5,5), Marquinho 5 (36’ st Gomez sv); Iturbe 5,5, Toni 5, Jankovic 5 (19’ st Sala 5,5) Da Costa 6, De Silvestri 6 (1’ st Fornasier 6,5), Mustafi 6, Gastaldello 6, Regini 6; Palombo 6,5, Obiang 5,5 (1’ st Krsticic 7); Gabbiadini 6,5, Eder 6,5, Soriano 6,5; Okaka 8 (33’ st Maxi Lopez sv) Bardi 6,5, Ceccherini 5 (13’ st Coda 6), Emerson 5, Castellini 5,5 (36’ st Piccini sv); Mbaye 7, Benassi 6, Biagianti 5,5 (25’ st Emeghara 6), Greco 6, Mesbah 6,5; Belfodil 5, Paulinho 6 ALL. Ballardini 5 ALL. Di Francesco 6 ALL. Corini 6,5 ALL. Gasperini 5,5 RETI: pt 6’ Paloschi (rig.); st 43’ Gilardino, 48’ Paloschi (rig.) ARBITRO: Guida 6 AMMONITI: Antei, Mendes, Paponi. SPETTATORI: 20 mila circa ARBITRO: Gervasoni 6,5 AMMONITI: Motta, De Maio, Konate, Canini. SPETTATORI: 10 mila circa ALL. Reja 5 ALL. Colantuono 6,5 RETI: st 15’ Moralez ARBITRO: Peruzzo 6 AMMONITI: Keita ESPULSI: st 18’ Candreva SPETTATORI: 4 mila circa ALL. Donadoni 7 ALL. Mandorlini 6 RETI: pt 20’ Biabiany; st 46’ Schelotto ARBITRO: De Marco 6,5. AMMONITI: Gobbi, Cirigliano, Lucarelli, Paletta, Sala. SPETTATORI: 14.497 per un incasso di 130.820 euro. ALL. Mihajlovic 7 ALL. Di Carlo 6 RETI: pt 19’ e 27’ Mbaye; st 4’ Krsticic, 8’ Ceccherini (aut.), 23’ Okaka, 30’ Gabbiadini ARBITRO: Giacomelli 6 AMMONITI: Biagianti, De Silvestri, Soriano SPETTATORI: 22 mila circa ecca conferma, non ci sono più le mezze stagioni: «A Brescia la temperatura è improvvisamente schizzata verso la primavera». **** Fan club Bianchi. Varriale: «Ballardini, avete perso Bianchi, il vostro bomber». «Bomber? E quanti gol avrà fatto Bianchi? Tre? Quattro?». **** Xxl. «Honda inconsistente, dal naufragio si salva solo De Sciglio». **** Sky Calcio Sciu. Per studiare i tempi di reazione degli abbonati la D’Amico si inventa un quiz: «Non mi era mai capitato, stavo per dire “benvenuti a Sky Calcio Sciu”, cosa vorrà dire?». **** Terruzzi scava l’animo di Alonso: «Cosa ti angoscia di più, il buio, la malattia di un parente…». «No no, i ragni. Ma non i ragni europei, quelli dei paesi tropicali». **** «La Lazio è nostra, la lasceremo ai nostri figli», striscione esposto dai tifosi della Lazio all’Olimpico. **** Panoramica impietosa su una desolata tribuna di B, dove tuttavia una decina di ultrà provocano in Vincenzo D’Amico un effetto da vertigine: «Negli scorci di stadio ho intravisto tantissimo pubblico». **** Parla come badi. «Totò, tutto sommato il ritiro vi ha fatto bene». Di Natale: «Se il presidente voleva darci una scorza c’è riuscito». **** Juan Jesus, clone di Belo Horizonte del maestro D’Orta, da ieri è il traduttore ufficiale di Mazzarri: «Dai miei voglio prestazioni attraverso risultati, quando sarebbe se accadesse è quello che vorrei, o che auspico, con Jesus ho parlato e lui mi ha capito». **** 90’ serie B, cronaca trionfale dal San Nicola. «Il Bari ha vinto grazie alla sua straordinaria vitalità. E oggi il tribunale dichiarerà il fallimento del club». **** Fusco: «Brescia in crisi, ora Iaconi cosa deve fare?». D’Amico, che una dritta non la nega mai a nessuno: «Prendere atto della situazione». **** Muraro: «Subire nello stato d’animo due gol dal Latina non è facile, neanche per il Brescia». **** 7’ st, autogol di Ceccherini, la Samp pareggia. Nucera legge la nuova classifica: «La Samp sale da 31 a 32 e il Livorno da 21 a 22». LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Serie A Tim All’estero Classifica TOTALE RIGORI PARTITE RETI IN CASA FAVORE CONTRO FA Cup, altro miracolo Wigan FUORI CASA RETI PARTITE PARTITE 1 Una nuova impresa: il Wigan, RETI PUNTI G V N P F S DIFF T R T R G V N P F S G V N P F S 1. Juventus 72 27 23 3 1 63 19 44 4 4 2 2 14 14 0 0 38 8 13 9 3 1 25 11 2. Roma 58 26 17 7 2 49 12 37 6 6 1 1 13 10 3 0 30 2 13 7 4 2 19 10 3. Napoli 55 27 16 7 4 52 29 23 6 5 3 2 14 9 4 1 29 11 13 7 3 3 23 18 4. Fiorentina 45 27 13 6 8 45 30 15 7 7 5 5 13 7 3 3 26 18 14 6 3 5 19 12 5. Inter 44 27 11 11 5 44 29 15 0 0 5 3 14 7 6 1 20 13 13 4 5 4 24 16 6. Parma 43 26 11 10 5 41 29 12 3 2 6 5 14 6 6 2 21 15 12 5 4 3 20 14 7. Verona 40 27 12 4 11 43 44 -1 6 6 6 5 14 8 2 4 23 19 13 4 2 7 20 25 8. Lazio 38 27 10 8 9 34 35 -1 4 4 3 3 13 7 3 3 19 12 14 3 5 6 15 23 9. Torino 36 27 9 9 9 39 35 4 7 5 6 6 13 5 5 3 21 15 14 4 4 6 18 20 10. Milan 35 27 9 8 10 39 38 1 4 2 2 2 13 6 4 3 16 12 14 3 4 7 23 26 11. Genoa 35 27 9 8 10 31 34 -3 7 5 7 6 13 6 4 3 17 14 14 3 4 7 14 20 12. Sampdoria 34 27 9 7 11 33 39 -6 4 4 6 6 14 5 4 5 19 19 13 4 3 6 14 20 13. Atalanta 34 27 10 4 13 28 38 -10 1 1 4 3 13 8 2 3 19 16 14 2 2 10 9 22 14. Udinese 31 27 9 4 14 30 39 -9 6 6 4 4 13 6 2 5 16 15 14 3 2 9 14 24 15. Cagliari 29 27 6 11 10 27 36 -9 4 2 3 3 14 6 4 4 21 21 13 0 7 6 6 15 16. Chievo 24 27 6 6 15 22 38 -16 3 3 2 0 13 4 2 7 14 16 14 2 4 8 8 17. Bologna 23 27 4 11 12 22 41 -19 4 3 5 5 14 2 7 5 12 19 13 2 4 7 18. Livorno 21 27 5 6 16 29 50 -21 3 3 7 7 14 3 4 7 17 23 13 2 2 9 19. Catania 20 27 4 8 15 20 46 -26 2 2 4 3 13 4 6 3 14 15 14 0 2 20. Sassuolo 18 27 4 6 17 25 55 -30 5 5 5 4 13 3 1 9 13 28 14 1 5 SQUADRE Risultati 11 della settimana Marcatori 1-0 Inghilterra 27a Giornata 29a Giornata 22 Valladolid-Barcellona 1-0 Betis-Getafe 2-0 Celta-At. Madrid 0-2 Granada-Villarreal 2-0 Espanyol-Elche 3-1 Almeria-Siviglia 1-3 Real Madrid-Levante 3-0 Valencia-Athletic 1-1 Osasuna-Malaga oggi 20,00 Real Sociedad-Rayo Vallecano oggi 22,00 West Bromwich Albion-Manch. United 0-3 3-1 Cardiff City-Fulham 0-1 Crystal Palace-Southampton Rinviata Manch. City-Aston Villa 1-1 Norwich City-Stoke City 4-0 Chelsea-Tottenham 25/3 - 20,45 Arsenal-Swansea 25/3 - 20,45 Newcastle-Everton 26/3 - 20,45 West Ham-Hull City 26/3 - 21,00 Liverpool-Sunderland 10 22 Classifica Classifica 12 27 12 6 31 8 12 27 Real Madrid 67; At. Madrid 64; Barcellona 63; Athletic 51; Villarreal 44; Real Sociedad 43; Siviglia 41; Valencia, Espanyol, Levante 36; Celta, Granada 30; Osasuna, Elche 29; Getafe 27; Malaga, Valladolid, Almeria 26; Rayo Vallecano 23; Betis 18 Chelsea 66; Liverpool, Arsenal 59; Manch. City 57; Tottenham 53; Everton, Manch. United 48; Newcastle 43; Southampton 42; West Ham, Aston Villa, Stoke City 31; Hull City 30; Swansea, Norwich City 29; Crystal Palace 27; West Bromwich Albion, Cardiff City 25; Sunderland 24; Fulham 21 Germania Francia 24a Giornata 28a Giornata Catania-Cagliari 1-1 s.t.: 7 Vecino (Ca); 17 Bergessio (Ct) Juventus-Fiorentina p.t.: 42 Asamoah (Ju) 1-0 Bologna-Sassuolo 0-0 Chievo-Genoa 2-1 p.t.: 5 Paloschi (Ch) rig.; s.t.: 43 Gilardino (Ge); 48 Paloschi (Ch) rig. 15 reti: Tevez (Ju, 1 rig.). 14 reti: Rossi (Fi, 5 rig.). 13 reti: Immobile (To), Toni (Ve, 1 rig.), Higuain (Na, 4 rig.). 12 reti: Palacio (In), Gilardino (Ge, 4 rig.), Berardi (Sa, 5 rig.). 11 reti: Llorente (Ju), Vidal (Ju, 2 rig.), Cerci (To, 5 rig.). 10 reti: Callejon (Na), Balotelli (Mi, 2 rig.), Paulinho (Li, 2 rig.). 9 reti: Cassano (Pr), Gabbiadini (Sa), Denis (At, 1 rig.), Eder (Sa, 3 rig.), Di Natale (Ud, 4 rig.). 0-1 CASSANI (Parma) OGBONNA (Juventus) KRSTICIC (Sampdoria) MBAYE (Livorno) BIABIANY (Parma) ASAMOAH (Juventus) OKAKA (Sampdoria) PALOSCHI (Chievo) Prossimo turno CALLEJON (Napoli) 9a di Ritorno 16/03 - Ore 15,00 Parma-Verona 2-0 p.t.: 20 Biabiany (Pr); s.t.: 47 Schelotto (Pr) Atalanta-Sampdoria ore 12,30 (And. 0-1) Fiorentina-Chievo ore 20,45 (2-1) Sampdoria-Livorno 4-2 p.t.: 19 Mbaye (Li); 27 Mbaye (Li); s.t.: 4 Krsticic (Sa); 8 Ceccherini (Li) aut.; 23 Okaka (Sa); 30 Gabbiadini (Sa) Genoa-Juventus ore 20,45 (0-2) Verona-Inter Sab. ore 20,45 (2-4) Cagliari-Lazio 1-0 (0-1) Milan-Parma (2-3) serva: così il Napoli batte la Roma e avvicina la Juve di Ogbonna e Asamoah - i migliori contro la Fiorentina - al terzo scudetto consecutivo. Nella squadra della settimana anche molto Parma (Biabiany in rete) e molta Samp: rimonta sul Livorno con i gol di Krsticic e Okaka. Lun. ore 21,00 (1-0) Sassuolo-Catania Torino-Napoli 1 Callejon crea, Reina con- (0-2) Livorno-Bologna Roma-Udinese Napoli-Roma s.t.: 36 Callejon (Na) 47 RANOCCHIA (Inter) Inter-Torino 1-0 p.t.: 30 Palacio (In) Lazio-Atalanta s.t.: 15 Moralez (At) I numeri di Fiandrino REINA (Napoli) (0-0) Lun. ore 19,00 (0-2) Gol di testa in serie A per Gilardino, record assoluto (4 quest’anno di cui 3 al Chievo): precede Bierhoff e Toni (44) e Aldo Serena (43). Gol «last-minute» di Gabbiadini: l’attaccante della Sampdoria in questa stagione è andato in rete sempre negli ultimi 30’ di gioco. Giorni senza vittorie in trasferta per il Cagliari, la squadra di serie A che aspetta da più tempo: ultimo successo fuori casa il 17 febbraio 2013, 2-0 a Pescara. Anni per ritrovare il Milan così in basso: nel 1983/84 dopo 27 giornate avrebbero avuto 33 punti con i 3 a vittoria. Per i rossoneri appena 9 gol nella gestione Seedorf e -13 punti rispetto all’anno scorso. Minuti senza gol per il Bologna, che non segna dal 9 febbraio (2-1 in casa del Torino con doppietta di Cristaldo): il record stagionale è del Sassuolo (445’). 9 385 30 426 Serie B Classifica Risultati PARTITE Empoli-Avellino s.t.: 12 Izzo (Av) 0-1 Bari-Lanciano p.t.: 33 Ceppitelli (Ba) 1-0 SQUADRE PUNTI G A FAVORE CONTRO RETI V N P Marcatori RIGORI TOTALE F S DIFF T R T R 1. Palermo 50 27 14 8 5 38 20 18 5 5 1 1 2. Empoli 46 28 12 10 6 36 22 14 4 3 4 3 3. Latina 45 28 11 12 5 29 20 9 3 1 3 2 Brescia-Latina 0-2 p.t.: 4 Jonathas (Lt); 30 Paolucci (Lt) 4. Avellino 44 28 11 11 6 33 29 4 4 3 1 1 5. Lanciano 44 28 12 8 8 27 23 4 0 0 3 2 Carpi-Reggina 0-3 s.t.: 19 Lucioni (Rc); 25 Sbaffo (Rc); 34 Di Michele (Rc) 6. Cesena 43 28 10 13 5 33 24 9 5 2 5 4 7. Trapani 42 28 10 12 6 37 31 6 5 4 3 3 8. Crotone 42 28 12 10 39 37 2 7 5 5 2 Crotone-Cittadella 2-0 p.t.: 2 Giannone (Cr); s.t.: 35 Ishak (Cr) 9. Spezia 40 28 10 10 8 31 36 -5 5 5 3 3 10. Siena (-7) 39 28 11 13 4 43 30 13 2 1 8 7 11. Carpi 38 27 11 5 11 32 35 -3 7 7 8 7 12. Pescara 38 28 10 8 10 37 34 5 3 6 3 Novara-Spezia 2-0 p.t.: 24 Sansovini (No); s.t.: 32 Farago (No) Padova-Modena 2-2 p.t.: 15 Babacar (Mo); 40 Cionek (Mo); s.t.: 16 Cuffa (Pd); 18 Improta (Pd) 6 3 13. Brescia 37 28 8 13 7 37 37 0 4 4 5 4 14. Modena 36 28 9 9 10 37 29 8 8 8 7 5 15. Varese 36 28 9 9 10 37 39 -2 4 3 8 4 19 reti: Mancosu (Trp, 3 rig.). 15 reti: Caracciolo (Br, 2 rig.), Tavano (Em, 2 rig.), Antenucci (Te, 6 rig.). 14 reti: Pavoletti (Va, 2 rig.), Babacar (Mo, 4 rig.). 13 reti: Hernandez (Pa, 5 rig.). 11 reti: Jonathas (Lt, 1 rig.), Maniero (Pe, 3 rig.). 10 reti: Giannetti (Sp - 7 Si, 3 Sp), Maccarone (Em, 1 rig.), Ebagua (Sp, 2 rig.), Galabinov (Av, 2 rig.). 8 reti: Bernardeschi (Cr), Lafferty (Pa), Ragusa (Pe), Rosina (Si, 1 rig.). 7 reti: Galano (Ba), Pulzetti (Si), Mazzarani (Mo, 4 rig.). 6reti:Belotti(Pa),Gerardi(Rc),Paolucci (Lt - 5 Si, 1 Lt), Politano (Pe), Rubino (No), Castaldo (Av, 1 rig.), Di Michele (Rc, 1 rig.), Rodriguez (Ce, 1 rig.), Di Carmine (Ju, 2 rig.), Di Roberto (Va, 3 rig. - 5 Ci, 1 Va), Memushaj (Ca, 3 rig.), Sansovini (No, 3 rig. - 1 Sp, 5 No). Prossimo turno a Pescara-Cesena 2-0 p.t.: 43 Zuparic (Pe); s.t.: 12 Politano (Pe) Ternana-Varese 2-0 p.t.: 17 Zito (Te); s.t.: 36 Litteri (Te) Trapani-Siena 0-2 s.t.: 18 Pulzetti (Si); 44 Pulzetti (Si) Juve Stabia-Palermo oggi 20,30 16. Ternana 35 28 8 11 9 37 34 3 7 6 2 2 17. Bari (-3) 32 28 9 8 11 28 33 -5 4 1 5 4 18. Novara 31 28 7 10 11 27 36 -9 4 3 5 4 19. Reggina 25 28 6 7 15 26 41 -15 1 1 6 5 20. Cittadella 23 28 4 11 13 24 39 -15 6 5 4 3 21. Padova 22 27 5 7 15 21 40 -19 6 5 8 6 22. Juve Stabia 15 27 2 9 16 23 43 -20 8 4 4 4 In caso di parità di punti vale: 1° scontri diretti; 2° differenza reti negli scontri diretti; 3° differenza reti generale; 4° maggior numero di reti segnate; 5° sorteggio retrocesso nella scorsa stagione, torna a Wembley (in semifinale affronterà l’Arsenal), dove nel 2013 alzò la Coppa d’Inghilterra battendo in finale il Manchester City. Lo fa dopo un’altra clamorosa vittoria contro i citizens, superati 2-1 in casa loro. Decisive, per la 7a della B inglese, le reti di Gomez (rigore) e Perch, inutile il gol di Nasri (a lato, Dzeko deluso). L’altra semifinale sarà Sheffield Utd-Hull City. Spagna In caso di parità di punti la classifica viene stilata in base a: 1° Scontri diretti; 2° Differenza reti negli scontri diretti; 3° Differenza reti generale; 4° Maggior numero di reti segnate; 5° Sorteggio. Le prime due direttamente in Champions League, la terza ai preliminari di Champions, quarta e quinta in Europa League, le ultime tre retrocedono in serie B. Udinese-Milan s.t.: 22 Di Natale (Ud) Sport .43 . 8 di Ritorno 15/03 - Ore 15,00 Bari-Avellino (And. 0-1) Cittadella-Carpi (1-0) Juve Stabia-Ternana (1-1) Latina-Trapani (1-1) Modena-Empoli (1-2) Palermo-Brescia (1-1) Reggina-Crotone (0-2) Siena-Cesena ore 18,00 (1-1) Spezia-Pescara Ven. ore 20,30 (1-1) Varese-Padova (2-3) Lanciano-Novara (3-0) Amburgo-Eintracht F. Borussia M.-Augsburg Hannover-B. Leverkusen Schalke 04-Hoffenheim Stoccarda-Eintracht Braunschweig Wolfsburg-Bayern M. Norimberga-Werder Brema Friburgo-Borussia D. Mainz-Hertha Berlino 1-1 1-2 1-1 4-0 2-2 1-6 0-2 0-1 1-1 Marsiglia-Nizza Bastia-Paris-Sg Guingamp-Evian Tg Monaco-Sochaux Nantes-Ajaccio Tolosa-Stade Reims Valenciennes-Rennes Lille-Montpellier Lorient-St-Etienne Bordeaux-Lione 0-1 0-3 0-1 2-1 2-2 3-2 2-1 2-0 1-0 1-2 Classifica Classifica Bayern M. 68; Borussia D. 48; B. Leverkusen, Schalke 04 44; Wolfsburg 39; Augsburg, Mainz 38; Borussia M., Hertha Berlino 36; Hoffenheim 29; Werder Brema 28; Hannover, Eintracht F. 26; Norimberga 23; Stoccarda, Amburgo 20; Friburgo 19; Eintracht Braunschweig 17 Paris-Sg 67; Monaco 59; Lille 52; St-Etienne 48; Lione 45; Marsiglia 43; Stade Reims 42; Bordeaux 40; Tolosa 39; Bastia 37; Lorient 36; Nizza 34; Montpellier 33; Guingamp, Nantes 32; Rennes 31; Evian Tg 30; Valenciennes 25; Sochaux 22; Ajaccio 15 Prima Divisione Girone A Girone B Albinoleffe-San Marino 0-0 Viareggio-Lecce 2-0 Feralpi-Entella 1-2 Ascoli-Pisa 2-1 Lumezzane-Pavia 0-2 Benevento-Frosinone 1-1 Pro Patria-Como 1-1 Grosseto-Salernitana 2-1 Pro Vercelli-Cremonese 1-0 Gubbio-Nocerina 3-0 Reggiana-Venezia 1-0 Paganese-Aquila 0-1 Savona-Carrarese 1-1 Perugia-Barletta 3-0 Sudtirol-Vicenza 1-0 Pontedera-Catanzaro 0-0 Riposa : Prato Classifica Classifica Entella 50; Pro Vercelli 43; Vicenza (-4) 39; Cremonese 38; Como 37; Venezia, Savona 36; Sudtirol, Albinoleffe (-1) 34; Feralpi 29; Lumezzane 27; Reggiana 25; Carrarese, Pro Patria (-1) 24; Pavia 18; San Marino 17 Frosinone 52; Perugia 49; Lecce 46; Aquila, Catanzaro, Pisa 42; Benevento 39; Salernitana, Pontedera 37; Prato 36; Grosseto 34; Gubbio 32; Viareggio 24; Barletta 21; Ascoli (-4) 18; Paganese 13; Nocerina (-2) 12 Prossimo Turno Prossimo Turno 16/03: Como-Albinoleffe, CremoneseSan Marino, Feralpi-Sudtirol, Pavia-Pro Vercelli, Venezia-Savona, Vicenza-Lumezzane, Entella-Reggiana, CarraresePro Patria 16/03: Barletta-Gubbio, Catanzaro-Grosseto, Frosinone-Prato, Aquila-Perugia, Lecce-Pontedera, Nocerina-Salernitana, Pisa-Benevento, Ascoli-Viareggio; Riposa : Paganese Seconda Divisione Girone A Girone B Virtus Vecomp Vr-Porto Tolle 0-3 Cosenza-Messina 0-0 Bellaria-Sassari Tor. 0-3 Arzanese-Vigor Lamezia 2-1 Alessandria-Bassano 2-1 Chieti-Sorrento 0-2 Castiglione-Monza 0-1 Gavorrano-Foggia 1-0 Cuneo-Bra 1-0 Ischia-Aprilia 0-0 Mantova-Renate 1-0 Melfi-Castel Rigone 1-1 Pergolettese-Santarcangelo 0-0 Poggibonsi-Aversa N. 0-0 Real Vicenza-Forli 3-2 Tuttocuoio-Martina 1-2 Spal-Rimini 2-0 Casertana-Teramo 0-0 Classifica Classifica Bassano 54; Spal 45; Santarcangelo, Monza, Renate, Real Vicenza 44; Alessandria 43; Mantova 42; Sassari Tor. 39; Porto Tolle (-2), Cuneo, Virtus Vecomp Vr, Rimini (-1), Forli 35; Pergolettese 33; Castiglione 23; Bellaria (-1) 12; Bra 9 Teramo, Casertana 48; Cosenza 47; Foggia 43; Ischia 40; Messina 39; Melfi 37; Vigor Lamezia 36; Chieti (-1) 35; Castel Rigone 34; Martina, Aversa N. 33; Tuttocuoio 32; Sorrento, Poggibonsi, Aprilia 30; Arzanese 28; Gavorrano 25 Prossimo Turno Prossimo Turno 16/03: Cuneo-Spal, Forli-Bellaria, MonzaPergolettese, Porto Tolle-Mantova, RenateCastiglione, Rimini-Virtus Vecomp Vr, Santarcangelo-Alessandria, Sassari Tor.-Real Vicenza, Bassano-Bra 16/03: Aversa N.-Arzanese, Castel RigoneIschia, Cosenza-Poggibonsi, Foggia-Casertana, Martina-Melfi, Messina-Gavorrano, Teramo-Sorrento, Tuttocuoio-Chieti, Aprilia-Vigor Lamezia 44 .Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Orgoglioso Mutaz Barshim, 22 anni è bronzo olimpico e argento Mondiale Nel tondo Femi Ogunode (22 anni) diventato qatarino nel 2009 La storia GIULIA ZONCA a prima volta del Qatar si chiama Mutaz Barshim. È lui l’unico oro fatto in casa dell’emirato arabo che in passato ha già vinto ai Mondiali di atletica, ma con nomi importati, comprati, mentre questo ragazzo è nato a Doha. Barshim ha 22 anni e non è una novità perché con il salto in alto ha portato a casa un bronzo olimpico e un argento dai Mondiali all’aperto 2013 solo che una vittoria ha un altro peso, soprattutto per uno Stato che investe milioni nello L REUTERS STELLA IN ASCESA Il ragazzo nato a Doha e costruito nell’Academy beffa il favorito Ukhov Ukhov cercava il record io volevo un oro per me e per il mio Paese DUE MEDAGLIE DIVERSE All’Emirato anche il bronzo dei 60m, ma Ogunode ha origini nigeriane sport e che fino a qui ha vissuto di successi rapiti ad altri. La tattica non è del tutto cambiata, Barshim può essere un’eccezione o una rivoluzione, non di sa: di sicuro oggi è un esempio. In realtà l’unico dei quattro qatarini ai Mondiali indoor di Sopot senza il doppio passaporto. L’altra medaglia, il velocista, bronzo nei 60m, Femi Ogunode, ha origini nigeriane così come lo sprinter Samuel Francis e Musaeb Abdulrahman (800 metri) arriva dal Sudan. Ma l’impresa l’ha firmata Barshim, il ragazzo prodigio cresciuto con i fondi dell’Aspire Academy, la scuola di sport costruita per attirare e formare campioni. Un doppio binario inedito fino a pochi anni fa. Barshim non era il favorito, l’uomo che doveva stupire il mondo era un altro, Ivan Ukhov, russo salito a quota 2 metri e 42 e pronto a battere il record indoor dell’alto, il 2,43 di Javier Sotomyor che regge da 25 anni. Non lo ha neanche visto e soprattutto si è fatto battere perché era troppo Milioni Investiti per l’Aspire Academy di Doha, centro per 60 discipline Mutaz Barshim, salto in alto Eccezione o rivoluzione? Qatar, l’oro fatto in casa Atletica, Mondiali Indoor: Barshim, 1°atleta non naturalizzato, vince l’alto concentrato sulle misure e poco sulla gara. Non si è accorto che Barshim, alla prima uscita del 2014, era determinato, preparato e in giornata di grazia. Ha superato i 2,38 senza mai un errore mentre Ukhov impegnato a fare calcoli per il cielo, ha saltato misure importanti e sbagliato due volte a 2,38. Nessuno è andato oltre i 2,40 eppure Barshim è riuscito a volare. Gara strana dove ha vinto il coraggio di un ragazzo indifferente ai pronostici e ai dolori alla Record della 4x400 Usa, Fassinotti 6° 1 Il tanto atteso record del mondo non è arrivato dall’alto dove Ukhov si è fermato all’argento dietro a Barshim, entrambi a 2,38. Fassinotti ha chiuso sesto a 2,29. Niente record nei 3000m vinti sì da Genzebe Dibaba (l’azzurra Magnani 9ª in 9’10”13) ma in 8’55”04, lontano dal primato (8’16x”60). Il tempo da ricor- VOLLEY, PERUGIA BATTUTA 3-0 IN FINALE Coppa Italia, Piacenza regina Successo firmato Papi-Vettori ROBERTO CONDIO L’albo d’oro Ultimi dieci anni 2005 Treviso 2006 Cuneo 2007 Treviso 2008 Macerata 2009 Macerata La festa di Piacenza 2010 Trento l’opposto dalla faccia da bambino e i 7 del senatore che non molla e continua a schiacciare, ricevere e battere come da manuale. Vettori alla sua prima stagione da titolare vero, dopo l’estate ruggente vissuta in Nazionale tra World League ed Europeo; Papi ancora al suo posto, tornato 2011 Cuneo 2012 Trento 2013 Trento 2014 Piacenza za Centimetri - LA STAMPA Il vecchio e il bambino. Sono loro, forzando un po’ ma nemmeno troppo, i grandi protagonisti della prima Coppa Italia del volley vinta ieri a Bologna da Piacenza: 3-0 in finale su Perugia e ribalta tutta per Samuele Papi, 41 anni a maggio, e Luca Vettori, uno che con i suoi 22 anni potrebbe quasi essere il figlio del Fenomeno dell’era Velasco. Passato e futuro, ma soprattutto ancora presente della pallavolo italiana: due generazioni di azzurri che dalla scorsa stagione giocano assieme per cercare di rinnovare albi d’oro monopolizzati dal duopolio Trento-Macerata. Nel 2013 Piacenza arrivò alla finale-scudetto, persa al tie-break di gara 5 contro Trento; quest’anno è ripartita ancora più convinta e ha fatto centro: regina di coppa, con i 16 punti del- 2,5 dare lo scrive invece la 4x400 Usa: 3’02”13 di Clemons, Verburg, Butler III e Smith Jr. Migliorano un tempo che resisteva da 15 anni. La giamaicana Shelly-Ann Fraser dopo gli ori all’aperto nei 100 e 200 vince pure i 60m in 6’98, cronometro più veloce degli ultimi 4 anni, a 6 centesimi dal record di Privalova. finalmente a vincere dopo la collezione di ori dei suoi 13 anni a Treviso. Piacenza festeggia un’altra gioia tricolore dopo lo scudetto 2009 grazie a loro, ma non solo. Dei campioni di 5 anni fa resiste (confinato in panca da un infortunio appena superato) Hristo Zlatanov. Gli altri sono rinforzi più freschi: c’è Fei, 35 anni, reinventatosi centrale per far posto all’emergente Vettori, c’è il colosso cubano Simon, ci sono le mani educate del regista argentino De Cecco, ci sono il libero Il «vecchio» Samuele e il baby Luca: sono loro i protagonisti del trionfo 5 anni dopo lo scudetto Marra e il tedesco Kaliberda. Squadra vera, ben pilotata dal tecnico Monti. Compatta, capace di soffrire. Ieri ha annullato un set-ball nel 1° parziale a Perugia, altro club che inseguiva la sua prima Coppa Italia; poi ha lottato punto a punto ma ha sempre piazzato lo sprint vincente: 28-26, 25-21 e 25-19. Con l’ultima palla messa giù da Vettori, il bambino di 2 metri che ha cominciato a vincere. Ne guadagnerà anche l’Italia. schiena che lo condizionano da sempre. C’è chi dice che senza le cure dell’Aspetar (la clinica legata all’accademia di Doha sfruttata da squadre importanti come il Manchester United) Barshim avrebbe già smesso di saltare. Lo curano, lo coccolano, lo rimettono insieme dopo infortunio. E gli incidenti per lui sono frequenti. L’Aspetar è soprannominata «la silicon Valley della medicina», un posto all’avanguardia, con macchinari di ultima generazione ed esperti di lusso. Una squadra che deve gestire altre squadre. Il Qatar una volta acquistava stelle affermate, come Saif Saeed Shaheen, vincitori di due ori Mondiali nei 3000m (2003 e 2005) ma Saif in realtà si chiama Stephen Cherono, è keniano e ha ricevuto un milione di dollari per cambiare cittadinanza. Oggi quei soldi li investono per allenatori, medici, fisioterapisti, preparatori e talent scout. Non hanno smesso di cercare il meglio in giro per il mondo, ma vogliono atleti giovani, da formare se non proprio fatti in casa come Barshim. Nel 2000 si sono presentati alle Olimpiadi con otto pesisti bulgari: natali bulgari, formazione bulgara e nomi arabi. Un po’ troppo posticci per non diventare scandalo. Da allora il Qatar ha speso per evitare brutte figure e questo oro in proprio è fondamentale. Stanno cercando di mettere su una squadra per i Mondiali di calcio che ospiteranno nel 2022, al momento in nazionale ci sono 11 diverse provenienze e un denominatore comune, l’Aspire, l’astronave dello sport foraggiata dagli emiri. Laboratorio di campioni che garantisce comunque l’etichetta made in Qatar. In breve Basket, 11 vittorie di fila Moto, oggi l’operazione Milano in testa da sola Espargaró cade: frattura 1 La 1 Il pilota del team Tech 3 Pol 7 giornata di A: Brindisi-Caserta 64-53; Roma-Cremona 85-80; VareseMontegranaro 69-75; Venezia-Bologna 82-74; PesaroPistoia 75-74; Reggio EmiliaMilano 78-82. Giocate sabato: Siena-Cantù 68-62; Avellino-Sassari 68-75. Milano rimane da sola in testa, è l’11a vittoria di fila. La classifica: Milano 34; Brindisi 32; Siena e Cantù 30; Roma e Sassari 28; Reggio Emilia, Caserta, Venezia e Avellino 20; Pistoia 18; Varese e Bologna 16; Cremona e Montegranaro 14; Pesaro 12. a Sci, Cdm in Slovenia Slalom a Neureuther 1 Felix Neureuther (Ger) si prende lo slalom (7 a vittoria) a Kranjska Gora, in Slovenia, davanti a Fritz Dopfer (Ger) e Henrick Kristoffersen (Nor). Patrick Thaler è 4°. La coppa adesso trasloca in Svizzera per le finali (12-16 marzo, si parte con la discesa). Espargaró cade nei test in Qatar e si frattura la clavicola sinistra. Oggi l’operazione. Volley donne, a Parma Il sorteggio dei Mondiali 1 Oggi a Parma (16,30 Rai Sport 1), sorteggio dei gironi della prima fase del Mondiale di pallavolo femminile, in programma in Italia dal 23 settembre al 12 ottobre. Ventiquattro partecipanti e sei sedi di gara: in base al ranking internazionale l’Italia incrocia nel girone da sei la Germania e la Rep. Dominicana: da definire le altre tre rivali. Paralimpiadi,cade Daldoss Ucraina, primo oro 1 Paralimpiadi: sfortuna per Alessandro Daldoss, cade nel superG a poche porte dal traguardo e dà l’addio al podio. Nel fondo, 12 km sitting donne, è arrivato il primo oro dell’Ucraina con Ludmila Pavlenko: «E’ per il mio paese che soffre». LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Intervista LA SANREMO «Il favorito è Sagan, ma hanno tolto una salita e allora tornano in gioco velocisti come Cavendish» LA FRASE Habemus Papam Era già capitano quando correva nella mia squadra Sport .45 . 15 Stagioni DA CICLISTA PROFESSIONISTA Davide Cassani, 53 anni, ciclista professionista dal 1982 al 1996, è ct dallo scorso gennaio Alfredo Martini EX CT DEL CICLISMO “Aggrappati a Nibali. E alla fortuna” Ciclismo, la stagione entra nel vivo. Il neo ct Cassani: “Ecco il mio piano per far tornare l’Italia nell’élite” GIORGIO VIBERTI V oleva la bicicletta e adesso è già idealmente sui pedali. Lo scorso gennaio Davide Cassani ha coronato il sogno di diventare ct della Nazionale azzurra, ereditando dal suo predecessore Paolo Bettini le redini del nostro ciclismo che non vince più una grande corsa in linea da quasi 6 anni. Eppure il 53enne ex professionista (per 15 stagioni), e poi commentatore tv in Rai, ha le idee molto chiare per cercare l’inversione di tendenza. E le prossime corse in calendario (TirrenoAdriatico da mercoledì, poi Sanremo e Classiche del Nord) saranno test molto probanti per i nostri corridori. Peter Sagan Slovacco, 23 anni, è considerato il più forte specialista nella corse di un giorno Cassani, ha già avuto indicazioni incoraggianti dal nostro ciclismo nei suoi primi due mesi da ct azzurro? «Ci sono state alcune vittorie, in particolare con Ulissi e Modolo, poi Malori sta dimostrando di poter diventare un cronoman di livello assoluto. Ma bisogna aspettare corse più qualitative, che stanno arrivando». Che cosa vorrebbe vedere nel 2014 e in quali corse? Fabian Cancellara «Voglio gli italiani protagonisti, anche se poi magari non riescono a vincerla. Nel 2013, spesso, i nostri sono stati solo comprimari. Così non va, si Svizzero, 33 anni fra pochi giorni, ha già vinto Sanremo, Fiandre (2 volte) e Roubaix (3) CAMBIO DI ROTTA «Vorrei finalmente vedere i nostri corridori protagonisti. Nel 2103 sono stati solo comprimari» GAP DA COLMARE «Molti ottimi giovani corrono nei team esclusi dalle classiche. E se non gareggi all’estero non cresci» può far bene anche perdendo». Ma abbiamo solo Nibali per puntare al podio in un Grande Giro? «Basso non è più giovanissimo (36 anni, ndr), così come Scarponi (34, ndr) che per di più quest’anno dovrà aiutare Nibali al Tour de France». Nessun altro? «Aspetto Fabio Aru, che a 23 anni può sfruttare il Giro d’Italia di quest’anno per crescere gradualmente e magari farci vedere già qualcosa». Esperto Davide Cassani è stato per dieci stagioni uno dei pilastri della Nazionale con il ruolo di regista in corsa E per le grandi classiche abbiamo qualche buona carta da giocare? «Il problema è che anni fa potevamo schierare 40-50 corridori ogni volta, adesso assai meno perché la maggior parte dei nostri giovani, vedi Colbrelli o Battaglin, corre per team non ammessi di diritto alle grandi classiche. E se non fai esperienza all’estero, tra i big e sui 250 km, non cresci». dilettanti nè il Giro delle Regioni, che erano importanti test internazionali». Che fare, allora? «Quello che in parte stiamo già realizzando. Ho incontrato i responsabili della Federciclismo e i ct azzurri di under 23 e juniores, insieme faremo un mini-ritiro al mese, parteciperemo a gare straniere, faremo test per scoprire i talenti e farli crescere. Inoltre servono maggiori contatti con altri settori: bmx, mountain bike, ciclocross, pista. Vorrei creare un centro federale permanente, magari nel velodromo di Montichiari o, se finalmente nascerà, in quello di Treviso». Nell’attesa, possiamo covare qualche pur tenue speranza già per la MilanoSanremo? «Il favorito netto è Sagan, ma con l’esclusione in extremis della nuova salita della Pompeiana proveranno a fare centro anche velocisti puri come Cavendish o Degenkolb. Per noi servirebbe un po’ di fortuna». È questo il motivo per cui non centriamo una classica monumento o un Mondiale addirittura dal 2008? «Non solo. La nostra categoria dilettanti si è chiusa a riccio, preferisce le gare di campanile invece di aprirsi all’estero. Poi non ha più il Giro d’Italia E per classiche del Nord? «Sul pavé vedo una lotta tra Sagan, che forse oltre al Fiandre farà anche la Le grandi corse del 2014 27 aprile Liegi-Bastogne-Liegi (Belgio) 12-18 marzo Tirreno-Adriatico (Italia) 9 maggio-1 giugno Giro d’Italia Tour de France 23 marzo Milano-Sanremo (Italia) 5-27 luglio 30 marzo Gand-Wevelgem (Belgio) 23 agosto-14 settembre Vuelta di Spagna 6 aprile Giro delle Fiandre (Belgio) 28 settembre Mondiale, a Ponferrada (Spagna) 13 aprile Parigi-Roubaix (Francia) 5 ottobre Giro di Lombardia (Italia) 20 aprile Amstel Gold Race (Olanda) 23 aprile Freccia Vallone (Belgio) Centimetri LA STAMPA RomaMaxima:1ºValverde EmercoledìallaTirreno sfidaContador-Quintana 1 Ieri nella Roma-Maxima, par- tenza e arrivo sotto il Colosseo, lo spagnolo Alejandro Valverde ha vinto dopo una fuga a due con Pozzovivo, battendo di 1” Appollonio e Colbrelli. Nella 1ª tappa della Parigi-Nizza, successo in volata del francese Nacer Bouhanni, davanti a Degenkolb (Ger) e Meersman (Bel), ottimo 8º Fabio Felline. Da mercoledì si disputerà invece la Tirreno-Adriatico, sette tappe fino a martedì 18, da Donoratico a San Benedetto del Tronto. Al via quasi tutti i big, eccetto Nibali (alla Parigi-Nizza) e Froome (infortunato). Attesa in particolare per gli spagnoli Contador e Rodriguez, i colombiani Quintana e Uran, l’australiano Evans, oltre ai nostri Basso, Scarponi, Ulissi e Aru. [G. VIB.] SUL PAVÈ « In quelle classiche là davanti vorrei vedere anche Pozzato, qualche chance ce l’ha» Roubaix, Boonen e Cancellara. Là davanti però vorrei vedere anche Pozzato, che qualche chance ce l’ha». EperFreccia,AmsteleLiegi,sullecotes delle Ardenne? «Mi aspetto dei segnali da Cunego, Ulissi, Moser, Gasparotto, anche Nibali se vorrà correrle per vincere. Attenzione però ai soliti Valverde o Gilbert, oltre a questo giovane Kwiatkowski». Filippo Pozzato 32 anni, ha già vinto la Sanremo ma ama anche il pavé (2º sia nel Fiandre che nella Roubaix) Ma chi è oggi il n. 1 nelle classiche? «Se non lo è già, Sagan lo diventerà». E per i Grandi Giri? «Se saprà ripetere il Tour 2013, Froome non si discute, ma Nibali gli è vicino. Poi potrebbe esplodere Quintana. E attenti al desiderio di riscatto di Contador e al solito Rodriguez». Cassani, 10 anni fa se ne andava Marco Pantani: che cosa ci ha lasciato il Pirata, nel bene e nel male? «Il cuore e la passione con cui costruiva le sue imprese, a costo di tanta sofferenza. Ma anche l’immagine di un ragazzo smarrito. Sempre più star rischiano di perdersi, com’è successo di recente all’ex nuotatore Thorpe. Il risultato a tutti i costi non vale la pena». LA FRASE Davide è il mio erede naturale di certo farà un bel lavoro Paolo Bettini EX TECNICO AZZURRO Vincenzo Nibali 29 anni, n. 1 in Italia nei grandi giri, può far bene anche Amstel, Freccia e Liegi 2008 Anno ULTIMO MONDIALE VINTO In quella stagione Ballan vinse il Mondiale e Cunego il Lombardia, poi il lungo digiuno T1 CV PR T2 LUNEDÌ 10 MARZO 2014 LA STAMPA 46 Al Centro Congressi con Bonanni e Treu: venerdì 14 marzo ore 9.30 Retribuzione e produttività L’Associazione Aldo Erroi organizza venerdì 14 marzo un convegno sul rapporto tra salari e produttività, in un momento drammatico per la nostra economia e di grande fermento sui meccanismi che presiedono la contrattazione collettiva. Un evento, quindi, di stretta attualità, che affronta un argomento delicato che vedrà protagoniste le parti sociali e che è collegato ai temi del lavoro presenti nell’agenda del Governo. La questione della produttività del lavoro è sul tavolo da tempo, ma, in presenza di una crisi economica molto grave e di una progressiva perdita di competitività delle aziende italiane nel contesto internazionale, diviene pressante definire le regole per rinnovare i prossimi contratti. D'altra parte, le regole del Protocollo Interconfederale del 2009, in base alle quali sono stati rinnovati tutti gli ultimi contratti collettivi nazionali di categoria, sono infatti scadute da un anno. Ci sono quindi due ordini di motivi per intervenire: un vuoto di regole ed una emergenza economica che non ammette ulteriori temporeggiamenti. Le condizioni economiche e del mercato del lavoro impongono una profonda riflessione sui meccanismi della contrattazione collettiva nella parte legata al salario, senza trascurare il fatto che anche Paesi con l’economia in crescita come Germania e Stati Uniti sono intervenuti sul livello del salario minimo legale. Legando in modo più premiante i livelli retributivi con i risultati produttivi aziendali si ammodernerebbe in modo significativo la struttura del salario, consentendo il recupero dei gravi gap di costo e produttività del lavoro che il nostro Paese continua ad accumulare nei confronti dei principali competitor internazionali. Le condizioni per avviare una riflessione ed avanzare proposte d’immediata operatività ci sono tutte. Tanto più che fra gli oratori del convegno vi sono alcuni dei principali protagonisti della vita sindacale nazionale: da Raffaele Bonanni Segretario Generale Cisl a Tiziano Treu ex Ministro del Lavoro, a Fiorella Lunardon Ordinario di Diritto del lavoro all’Università di Torino, a Pietro De Biasi Direttore delle relazioni industriali di Fiat–Chrysler. Completano il parterre Gustavo Bracco Senior Advisor Risorse Umane di Pirelli, Alberto Tomasso Segretario Generale di CGIL Piemonte, Giuseppe Farina, Paolo Pirani e Giuliano Viani rispettivamente Segretari Generali Nazionali di FIM CISL, UILTEC UIL e FALI, Giuseppe Gherzi Direttore dell’Unione Industriale di Torino. Introduce i lavori Corrado Erroi Presidente dell’Associazione Aldo Errroi; modera Giuseppe Berta, Docente di Storia Economica Contemporanea all’Università Bocconi di Milano. Per informazioni rivolgersi al Servizio Sindacale 011.5718265; iscrizioni su http://www.ui.torino.it IN BREVE Nell'ambito dell'Accordo Confindustria-CNR, stipulato per intensificare la collaborazione su progetti di ricerca industriale e di diffusione dell’innovazione, martedì 18 marzo a partire dalle ore 10.00 l’Unione Industriale organizza una giornata di incontro fra aziende e ricercatori del CNR. Le tematiche riguarderanno: chimica sostenibile, materiali avanzati e tecnologie abilitanti per la produzione e le applicazioni industriali, tecnologie e processi per l’ambiente, energia, sensoristica, nuovi materiali, sistemi di produzione avanzati, scienze bio-agroalimentari. Nel pomeriggio si terranno gli incontri bilaterali. Per info e adesioni: coordinamento.r&[email protected]. it – tel. 011.5718462 imprese: strategie di mercato e di investimento”, promosso dall’area Education dell’Unione Industriale in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori e rivolto agli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Internazionali. Anche quest’anno è prevista forte adesione da parte dei giovani. Aprirà il corso, che terminerà a giugno, la Presidente GGI Cristina Tumiatti. Giovedì 13 marzo alle ore 10.00 si svolgerà un seminario operativo sull’Offset, il sistema delle compensazioni industriali che offre interessanti opportunità remunerative alle aziende che operano sui mercati esteri. Verranno presentate le obbligazioni di Offset nei vari Paesi, fornite informazioni utili per lo sviluppo dei relativi progetti ed illustrati Partirà giovedì 13 marzo, casi di successo. presso il Campus universitario Per info e adesioni: “Luigi Einaudi”, la 6° Servizio Estero edizione del Laboratorio [email protected]. “Internazionalizzazione delle tel. 0115718296. Incontro operativo, domani alle ore 10.30 Turismo, una grande opportunità L’Italia, Paese turistico per eccellenza, sconta la mancanza di una vera politica industriale di settore. Limitarsi a far leva sui tesori d’arte e sul paesaggio non basta più. Oggi il turismo è un mercato mondiale ove vigono standard di qualità dai quali non è possibile prescindere, pena la marginalizzazione dal business. L’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, per spingere il nostro sistema di ospitalità verso un miglioramento strutturale, ha perfezionato con Unicredit un accordo per la riqualificazione delle strutture alberghiere, con finanziamenti fino all’80% degli investimenti e durata massima di 22 anni finalizzati alla ristrutturazione e riqualificazione. Per gli hotel torinesi tale chance va inoltre considerata alla luce delle opportunità forniteci dall’Expo 2015, che anche su Torino farà base, proprio per quanto riguarda l’hotellerie. E’ quindi necessario arrivare preparati al meglio a tale appuntamento che costituisce anche una straordinaria vetrina internazionale ove promuovere Torino come destinazione turistica. Nel corso dell’incontro interverranno Marzia Baracchino, dirigente della Regione Piemonte e responsabile della struttura interassessorile Piemonte Expo 2015, e Luca Tonelli Presidente del Gta - Gruppo Turistico Alberghiero dell’Unione Industriale di Torino - e referente territoriale per Confindustria per fare il punto su “Aspettando Expo”. Per adesioni e informazioni: [email protected] 011.5718489. Art&Museum International Exhibition Xchange L’ AMIEX debutta al Lingotto l’11 e 12 marzo E’ il primo marketplace europeo tra il mondo della cultura e quello dell’impresa per lo sviluppo, lo scambio e la co-produzione di eventi culturali e mostre. Si svolge a Torino l’11 e il 12 marzo presso il Centro Congressi del Lingotto e si presenta come un luogo ove dove “domanda” e “offerta”, nazionale ed internazionale, del settore si incontrano. AMIEX - Art&Museum International Exhibition Xchange – è alla sua prima edizione. Non è una fiera, non è un salone, non è un festival ma è un business matching, un’occasione di scambio e di collaborazione. Attraverso una piattaforma online sarà possibile pianificare la propria agenda di incontri One to One ed organizzare uno o più incontri One to Many (brevi presentazioni di prodotto ad un pubblico di operatori selezionati) che si svolgeranno nei due giorni di manifestazione. Per le aziende associate all’Unione sono previste condizioni di favore; per maggiori informazioni sull’iniziativa consultare il sito http://www.artmuseumex.com/it 47 Gli autovelox della settimana Domani 12 mar 13 mar Oggi Ieri Un anno fa MIN (˚C) IL TEMPO IN CITTÀ 5 4.1 1.6 MAX * In edicola con La Stampa * Oggi 13 18.1 15.4 Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto o Corso Orbassano o Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Via Nizza Corso Francia Corso Peschiera Corso Trapani Via Mazzarello Corso Rosselli Strada Superga Via Agudio Via Zino Zini Via Pio VII Strada del Drosso ani Via Onorato Vigliani Via Plava o Corso Orbassano ni Corso Settembrini Strada Traforo al Pino Via Biscaretti di Ruffia Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Via Sacchi Via Zino Zini Via Pio VII Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Corso Trapani o Corso Orbassano Corso Tazzoli Corso Cosenza LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 13 mar 14 mar Centimetri LA STAMPA 15 mar Corso Siracusa Corso Allamano Corso Salvemini Corso Francia Corso Peschiera Corso Trapani Via Mazzarello Corso Rosselli Via Botticelli Corso Vercelli Corso Cairoli Via Zino Zini Via Pio VII Via Plava Strada del Drosso Corso Sacco e Vanzetti Corso Galileo Ferraris Via Onorato Vigliani Corso Giulio Cesare Corso Settembrini Via Biscaretti di Ruffia Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Corso Siracusa Strada Aeroporto Corso Novara Via Agudio Corso Cairoli Via Zino Zini Via Pio VII Corso Grosseto Lungo Stura Lazio Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Corso Potenza DOMENICA 16 MARZO 2014 NESSUN ACCERTAMENTO. SI RICORDANO IINOLTRE LE POSTAZIONI FISSE DI C.SO REGINA MARGHERITA 401/A E C.SO UNITÀ D’ITALIA T1 CV PR T2 RUDY OROLOGI COMPRO ORO COMPRO ARGENTO COMPRO ROLEX Via XX Settembre, 14/c (quasi ang. Via Gramsci) TORINO Cell. 348.5502437 TORINO Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected] 1 [email protected] 1 [email protected] IL GOVERNATORE SI PIEGA MA VUOLE ATTENDERE L’ULTIMA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO Regione, la resa di Cota Convocherà le elezioni Compromesso con Forza Italia: richiesta di proroga fino al 18 decreto. Roberto Cota * Ilfirmerà il decreto per con- SABATO UN TIGLIO È CADUTO ADDOSSO A UN BAMBINO. FASSINO: SERVE UN NUOVO PIANO vocare le elezioni, rispettando l’ultimatum del Tar, ma intanto gioca un’altra carta giudiziaria: presenterà richiesta di sospensiva in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso presentato da FdI. Mondo e Tropeano A PAGINA 51 INCHIESTA La rivolta degli avvocati L’accorpamento intasa le cancellerie G.Ballario e A.Giaimo Ridotti i controlli sugli alberi A PAGINA 50 Claudio Laugeri, Emanuela Minucci e Andrea Rossi ALLE PAGINE 48-49 Lo sport ACCESSORI E ABBIGLIAMENTO VINTAGE [email protected] Anche la ginnastica fa il tutto esaurito Enrico Zambruno A PAGINA 55 IL CASO LA STORIA La Reggia senza ministro Che cosa resta del Carnevale EMANUELA M INUCCI CATERINA CLERICI L S a visita del neo-ministro della Cultura Dario Franceschini prevista per domani a Torino e a Venaria è stata annullata a causa del malore (sindrome coronarica acuta) che l’ha colpito sabato in Friuli e dopo il quale i medici gli hanno imposto un doveroso periodo di riposo. C’era grande attesa in città per il suo arrivo e in una sola mattina il titolare dei Beni Culturali avrebbe dovuto partecipare a diverse manifestazioni. La sua mattina si sarebbe dovuta aprire alle 10 con il taglio del nastro di Amiex La Reggia – Art&Museum International Exhibithion Xchange - la prima borsa internazionale delle mostre in programma per due giorni al Lingotto. Alle 11, poi, Franceschini era atteso dal sindaco e dagli assessori alla Cultura Braccialarghe e all’Urbanistica Lo Russo a Torino Esposizioni per parlare del futuro campus e del nuovo teatro. La mattinata del ministro si sarebbe poi dovuta concludere alle 12,30 alla Reggia di Venaria per visitare la mostra Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena che nel weekend ha attratto oltre 6.600 visitatori. ulle strade lastricate del centro di Ivrea è rimasta ancora qualche buccia d’arancia, segno inconfondibile della battaglia. E’ stata un’annata «da record» per il carnevale, con 110mila presenze totali stimate e 24 tagliandi strappati soltanto domenica per l’ingresso a pagamento dei non-residenti. Dopo la polenta e merluzzo del mercoledì delle ceneri la città ha dovuto tuttavia tornare a fare i conti con la normalità, iniziando già il conto alla rovescia fino alla nomina della prossima Mugnaia. La battaglia «Ci è rimasto solo il carnevale» è il ritornello che sembra fare da sfondo alla vita eporediese, che scorre lenta in bilico tra un sentimento di abbandono dopo la crisi dell’Olivetti e un silenzioso risentimento per non essere riuscita a reinventarsi, ritrovando quel primato culturale e industriale che la contraddistingueva in passato. E allora chissà che anche la città di Ivrea non riesca proprio a ripartire da lì per ritrovare la sua identità e la voglia di guardare avanti, anziché soltanto indietro. Guarda il reportage www.lastampa.it/cronaca T1 CV PR T2 48 .Cronaca di Torino STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 gg Dossier/ La spending review sul verde pubblico Alberi, controlli ridotti del 30 per cento Dopo l’incidente al giardinetto di piazza Toti, Fassino chiede controlli più rigidi sulla sicurezza ANDREA ROSSI Gli alberi a Torino Come è possibile che una pianta sana, che appena tre anni fa era stata considerata in salute, ceda così, di schianto? Come è possibile evitare che succeda un’altra volta? Da ieri, oltre alla procura che ha aperto un’inchiesta e disposto una perizia sul tiglio caduto addosso a tre ragazzini nel giardino pubblico di piazza Toti anche in Comune sono partite le verifiche. Stamattina il sindaco ha convocato una riunione con assessori e funzionari che si occupano del Verde. Sempre oggi, alcuni responsabili del settore Ambiente saranno sentiti dal pm Guariniello, che vuole capire in che modo la città controlla periodicamente lo stato di salute delle sue piante. Che sono molte, circa 108 mila più altre 50 mila nei boschi della collina. 50.000 Nell'area collinare 108.253 Le piante in città LE SPECIE PIÙ DIFFUSE 15.000 Platano Controlli straordinari Piero Fassino ha annunciato un piano straordinario di controlli sugli alberi, in particolare quelli che si trovano nelle aree gioco o nei parchi molto frequentati. Da lì si parte, soprattutto da piazza Toti e dalle piante intorno a quella crolla- 10.000 Tiglio Ogni anno controllate 30 mila piante Circa l’1% è malata e viene abbattuta controlli. Ma i controlli costano e i soldi scarseggiano. Ogni anno vengono passate al setaccio non più di 30 mila piante. Meno di quelle previste dalla stessa città, che nel 2005 aveva fissato l’obiettivo a 45 mila. Se ne occupano alcune ditte esterne. L’appalto vale 1,2 milioni. Sulla «Stampa» I tagli Era biennale, ma di recente il Comune hatrovatounaccordoconleditte:treanni alla stessa cifra. È un segno delle difficoltà nel gestire l’imponente patrimonio di alberi. Fino al 2009 il settore Ambiente poteva contare su sei milioni l’anno perlacuradelverde(giardini,prati,alberi).Grattagratta,nesonorimastitre.Impossibile garantire la stessa cura, anche se i tagli maggiori si sono riversati su giardiniefioriere,mentrelacuradeglialberi è stata intaccata in misura minore: da 600 a 400 mila euro l’anno. Le aziende, perciò, da qualche tempo dovrebbero garantire lo stesso servizio venendo pagateunterzoinmeno. Sul giornale di ieri la tragedia sfiorata in piazza Toti: un tiglio cade improvvisamente addosso a tre bambini, uno è grave 1 Resta il fatto che, nonostante le difficoltà, Torino è una delle pochissime città ad aver ottenuto una certificazione di qualità, Iso 9001, per la gestione delle alberate, dalla potatura ai controlli di stabilità. Gli abbattimenti La procedura si chiama Vta, Visual tree assessment. Si tratta di un’analisi visiva abbinata ad approfondimenti con strumenti particolari (come il martello elettronico) che permettono di individuare un’eventuale degenerazione del legno e i rischi potenziali non visibili dall’esterno. Lo schianto degli alberi, infatti, di solito è causato dalla presenza di marciumi derivati da funghi. In questi casi, la pianta è incurabile. Su 30 mila piante controllate ogni anno non più dell’1 per cento viene abbattuto. Le altre sono considerate più o meno in salute, ma le procedure prevedono controlli ogni due, tre o cinque anni, a seconda dei casi. È qui che la città proverà a intervenire, programmando una nuova ondata di controlli, anche prima del tempo. 5.000 Acero 5.000 Bagolaro 4.000 Ippocastano Centimetri - LA STAMPA ta sabato. Il primo passo sarà riprendere tutte le schede di valutazione e rivederle. Sono state realizzate da un’unica ditta, una di quelle aziende specializzate cui il Comune appalta le verifiche e gli interventi sugli alberi. Tutte le analisi verranno rifatte, perché qualcosa non torna. Il tiglio caduto era stato controllato nel 2011 e classificato di tipo «B», ovvero di pericolosità «bassa». La scala di valutazione è fatta di cinque livelli: A, B, C, C/D e D. Gli ultimi due prevedono l’abbattimento immediato. Il «B» invece richiede «un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a tre anni». L’albero crollato avrebbe quindi dovuto essere analizzato nuovamente quest’anno. Invece è caduto, rischio che a questo punto potrebbero correre anche i suoi vicini, analizzati dagli stessi tecnici. La città vuole intensificare i Un tiglio si abbatte sui bambini Il pm Raffaele Guariniello ha messo sotto sequestro l’area di piazza Toti dove è caduto il tiglio Il Comune ora vuole controllare gli alberi accanto, analizzati dalla stessa ditta T1 CV PR T2 LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .49 g Piante da abbattere La spesa in città ccirca l’1% Centimetri - LA STAMPA Spesa per la manutenzione del verde fino al 2009 1,1 milioni Dopo il 2009 ogni anno L’esperto euro 700 mila euro Interventi sugli alberi 30 mila allalate piante controllate la ate ate t Budget 6 milioni euro 3 milioni euro all’anno all’anno Riduzione del budget nel 2013 20% per potature 400 mila euro per analisi e valutazioni nii più abbattimenti straordinari Il ragazzo ferito “Ogni pianta ha la sua storia Mattia sta meglio: è uscito Bisogna saperla leggere” dal coma farmacologico EMANUELA MINUCCI Tiziano Fratus, classe 1975, è un poeta, uno scrittore, ma soprattutto un grande conoscitore di alberi. Si può dire che tutta la sua opera si dipana dalle affascinanti radici del mondo vegetale. Suo è il libro «Vecchi e grandi alberi di Torino» (2013), nonché l ’a p p «iTrees». Guida le passeggiate per «cercatori di alberi» e gli è stato dedicato il documentario «Homo Radix». La notizia del tiglio che sabato si è abbattuto sui ragazzi che stavano giocando al giardino di piazza Toti lo preoccupa, ma non lo stupisce: «Gli alberi possono cadere così, all’improvviso». Può accadere proprio così, senza avvisaglie? E pure se la pianta in apparenza aveva un aspetto sano? Quel tiglio era marcio dentro, ma dall’esterno sembrava uguale agli altri... «E’ difficile senza poter esaminare l’albero fare una diagnosi. Perchè ogni pianta ha la sua storia, e bisogna saperla leggere, non segue regole da geometra. Intanto bisognerebbe conoscerne l’età. Perché gli alberi sono essere viventi e che si ammalano. Il fatto di essere marcio dentro poteva derivare dall’aggressione di un fungo o di coleot- CLAUDIO LAUGERI Mattia sta meglio. È riuscita l’operazione dell’équipe di neurochirurgia del Regina Margherita per ridurre l’ematoma alla testa del ragazzino di tredici anni travolto con altri due amici da un tiglio caduto nei giardinetti di piazza Toti. Ieri mattina, i medici hanno deciso di risvegliarlo dal coma farmacologico e di spostarlo dalla rianimazione al reparto di neurochirurgia. Le condizioni migliorano, ma la prognosi è ancora riservata. Oltre alle lesioni alla testa, per cui ha subito un’intervento chirurgico, il ragazzino ha riportato anche traumi e fratture al torace. Sono più di centomila «Gli alberi possono cadere all’improvviso», dice Tiziano Fratus Spesso anche i controlli non possono garantire la sicurezza teri come il cervo volante. Di solito, però, il tiglio è un albero resistente». C’è un modo per prevenire questi collassi improvvisi? «Il Comune di Torino fa molto per le sue piante, che sono moltissime. Ne sottopone gran parte a monitoraggi frequenti, ma è inutile negarlo: avere la situazione sotto controllo di tutti gli alberi sarebbe impossibile. Certo è che in casi come questo si impongono check-up più severi». Si trattava comunque di un albero piuttosto imponente. «Le piante più sono grandi e più sono complesse. Se sono vecchie è più facile che nel corso della loro vita abbiano subito potature sbagliate e sviluppato architetture complesse. In ogni caso un crollo improvviso è sempre dovuto a una serie di concause». Che consiglio si sente di dare al Comune, al di là del fatto che non si può assumere un tecnico del verde per ogni viale o giardino? «L’unico consiglio sarebbe quello di circoscrivere con una corda gli alberi più imponenti e vecchi, in modo tale che in caso di caduta questa protezione in qualche modo rallenti l’impatto». Trauma cranico e fratture L’inchiesta Ieri mattina, il pm Raffaele Guariniello ha messo sotto sequestro la zona dove è avvenuto l’incidente e ha incaricato alcuni esperti di esaminare il tiglio crollato all’improvviso, abbattendo un’altalena e ferendo i tre ragazzini. Il tronco era marcio, ma l’albero era stato «valutato» dagli esperti nel dicembre 2011. Il compito dei periti della procura sarà proprio quello di riesaminare quella valutazione e confrontarla con i risultati degli accertamenti fatti in questi giorni sull’albero crollato. Anche perché, alla fine del 2011 gli esperti incaricati dal Comune avevano già individuato una cavità nel tronco del tiglio, ma non avevano ritenuto che fosse sufficiente per giustificare l’abbattimento. Il tredicenne è stato trasferito ieri mattina dalla rianimazione al reparto di neurochirurgia Il Comune Subito dopo l’incidente, l’assessore comunale all’Ambiente Enzo Lavolta era andato a trovare i familiari in ospedale. «Prima che un politico, sono IL FERITO L’area intorno al tiglio caduto è stata posta sotto sequestro padre di una bambina che gioca nei giardinetti pubblici, proprio come faceva Mattia. Episodi come questo non devono accadere» aveva detto ai cronisti. Il suo assessorato coordina i con- trolli sulle oltre centomila piante della città. Aggiunge Lavolta: «Dovremo incrementare i controlli sulle piante, ma anche sulla qualità dei monitoraggi, che il Comune affida a professionisti esterni all’Amministrazione». Il sindaco Il sindaco Fassino, dopo aver annunciato un nuovo piano per la sicurezza dei parchi cittadini, ha telefonato al padre di Mattia per manifestare la propria solidarietà, manifestando l’intenzione di andarlo a trovare oggi in ospedale. Medici e familiari permettendo. T1 CV PR T2 50 .Cronaca di Torino STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Cancellerie chiuse, avvocati in rivolta Dopo l’accorpamento con Pinerolo, l’apertura al pubblico degli uffici giudiziari è scesa da quattro a tre ore Ma per legge dovrebbero stare aperti cinque ore al giorno. E ora le associazioni forensi minacciano denunce “Ci faremo aiutare dai militari” GIORGIO BALLARIO La giustizia italiana muore di lentezza e burocrazia. A tutti i livelli. Lo dimostrano i recenti episodi di cronaca, come la decadenza del presidente della giunta regionale del Piemonte (quattro anni dopo la sua elezione) o il pronunciamento sul «Porcellum» (bocciato dalla Corte Costituzionale a «soli» otto anni dalla sua entrata in vigore). Mario Napoli Presidente dell’Ordine degli avvocati «C’è un problema di orari ma anche di efficienza» Carenza di personale La macchinosità del sistema giudiziario ha mille cause, ma una delle più evidenti - nonché «evergreen» - è la storica carenza di personale: mancano magistrati, mancano cancellieri e mancano impiegati amministrativi. Negli ultimi mesi, a Palazzo di Giustizia, è scoppiata la grana delle cancellerie. «Rimangono aperte poche ore lamentano gli avvocati - e ci costringono a code interminabili che fanno perdere tempo a noi e soldi ai nostri clienti». Un problema che il presidente del Tribunale, Luciano Panzani, conosce molto bene. E al quale sta cercando di trovare una soluzione, come si può leggere nell’articolo a fianco. Un confronto «vivace» La scorsa settimana c’è stato un incontro tra il presidente Panzani, i dirigenti del personale amministrativo e il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Mario Napoli, oltre a una delegazione del Consiglio forense. Il confronto è stato, come si dice in questi casi, «vivace». In poche parole, non se la sono mandata a dire. I vertici giudiziari hanno spiegato di non poter fare altrimenti, cioè di non poter tenere aperte più a lungo le cancellerie per evidenti carenze di personale, gli avvocati hanno ribattuto che ci sono precisi obblighi di legge sui tempi minimi di apertura, ribaditi da una recente sentenza del Consiglio di Stato. I toni, insomma, si sono alzati. E quando da una parte si è invitato gli scontenti a presentare un ricorso al Tar, dall’altra parte è stato risposto che, invece, potrebbero più facilmente partire denunce penali per «omissione d’atti d’ufficio». Il Consiglio di Stato Gli avvocati torinesi - si sono pronunciati anche il delegato distrettuale dell’Oua e i rappresentanti delle associazioni forensi (Aiga, Agat, Anf, Camera penale, Camera civile, giuslavoristi, amministrativisti e avvocati che si occupano di diritto di famiglia) - si fanno forti di una sentenza emessa dal Consiglio di Stato a fine febbraio. Rispondendo a un ricorso presentato dagli avvocati di Roma proprio sul problema delle cancellerie, i giudici amministrativi hanno stabilito che gli uffici giudiziari devono tenere aperte le cancellerie almeno per cinque ore al giorno. Orario che a Torino non viene mai rispettato: da sei mesi a questa parte le ore di apertura sono scese da quat- che cercarlo nelle Asl. Ci hanno abituati a non lamentarci, Torino è stata riconosciuta come una sede molto efficiente, ma anche noi abbiamo dei limiti e l’arrivo di nuovo personale potrebbe risolverli». Il nodo cruciale è la mancanza di cancellieri ed ecco la seconda proposta, quella destinata a far discutere: «La quinta sezione penale ha già utilizzaANTONIO GIAIMO to, con soddisfacenti risultati, un sistema di registrazione e sei mesi dall’entrata in trascrizione dei verbali vigore della riforma d’udienza. Chissà, forse questa giudiziaria, che ha soluzione potrebbe risolvere il portato alla soppressione di problema della carenza dei numerosi Tribunali fra cui cancellieri». anche quello di Pinerolo, la Il cancelliere, quindi, sostimacchina della giustizia ac- tuito da un software? «Credo cusa un duro colpo: mancano che in certe situazioni non sia impiegati e soprattutto can- necessario che per tutta cellieri. A denunciare pubbli- l’udienza sia presente il cancamente il problema con una celliere in aula – continua lettera inviata al ministro di Panzani – potrebbe arrivare Giustizia, ma anche al presi- all’inizio del dibattimento, asdente della Regione, a quello sicurarsi che il dispositivo di della Provincia, al sindaco di registrazione funzioni, per Torino e al presidente dell’or- poi andare a svolgere altre dine forense, è stato Luciano mansioni». Panzani, presidente del TriUna soluzione che fa storbunale di Torino. cere il naso a molti. Il presi«È una problematica che dente dell’ordine degli avvocacoinvolge anche realtà come ti di Pinerolo, Alfredo Merlo, Firenze e Roma, del resto non vede in questa situazione di è un mistero crisi la preveil fatto che dibile consemanchino a guenza della livello nariforma giuzionale 6 diziaria che mila impieha portato algati del setla sopprestore ammisione di picnistrativo – coli Tribunali spiega il come Pinerodottor Panlo, intasando zani – Par- «Il ministero della quello metrolando solo politano. del Tribu- Difesa ha 40 mila «I processi nale a Tori- esuberi, potremmo che erano fissati per queno siamo spostare da noi alcuni sotto orgasta primavenico di 114 loro dipendenti» ra, a Torino dipendenti. mi sono stati Molti hanno Luciano Panzani spostati di 5 0 a n n i , Presidente due anni – q u a l c u n o del Tribunale di Torino spiega Merlo sta andando – attualmente in pensione la situazione e non abbiamo ricambi. Que- a Torino è molto pesante per sto si traduce in un allunga- quello che riguarda alcuni uffimento dei tempi per le cause ci e cancellerie, adesso oberati penali e in code nelle cancel- da una mole di fascicoli che arlerie per quelle civili». rivano anche da quello di PineIl presidente del tTribuna- rolo e dalle sedi distaccate asle lancia due proposte. La pri- sorbite, come Moncalieri e Suma: «Mi risulta che al Mini- sa, oltre ai vecchi processi penstero della Difesa ci siano denti di Chivasso e Ciriè». quarantamila esuberi: ebbeLe attenzioni ora sono conne, forse sarebbe possibile centrate sul nuovo ministro, pensare ad un parziale spo- Andrea Orlando: da lui dipenstamento alle dipendenze del derà una possibile revisione Ministero di Giustizia. Ma al- della riforma della geografia tro personale potremmo an- giudiziaria. Colloquio A LA SENTENZA Per il Consiglio di Stato devono rimanere aperte almeno per cinque ore La ricetta del presidente Panzani tro a tre e alcuni avvocati denunciano per talune sezione civili, anche due ore al giorno. Il presidente degli avvocati «Il problema non è solo l’orario taglia corto Mario Napoli, presidente del Consiglio dell’Ordine ma più in generale di efficienza. Malgrado il clima collaborativo che è sempre esistito qui a Torino, l’insoddisfazione è generale». L’accorpamento di Pinerolo e delle sezioni distaccate ha peggiorato le cose: «Il bilancio di questi sei mesi è negativo, ma si sapeva: lo Stato ha pensato solo al proprio bilancio, non ai disagi che avrebbe creato ai cittadini e, naturalmente, anche a noi professionisti». Domani ci sarà un nuovo incontro con il presidente del Tribunale e i dirigenti. «Adesso ci aspettiamo una soluzione concreta», afferma Napoli. Che annuncia anche l’imminente visita congiunta, con il presidente Panzani, al nuovo ministro della Giustizia Orlando. farmacie Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: corso Traiano 73; via Gorizia 133; corso Vitt. Emanuele II, 34; corso Grosseto 165; corso Turati 74; corso Francia 175; via delle Orfane 25; corso Potenza 92; piazza Respighi 3; via Monginevro 105; via Maria Vittoria 3; corso Casale 175. Orario minimo 12,30-19,30: via Piffetti 31 bis. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia 1/bis. Di notte (19,30-9): corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II, 66; piazza Massaua 1. Info: www.farmapiemonte.org T1 CV PR T2 LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .51 Cota convoca le elezioni Oggi o domani la firma Retroscena ALESSANDRO MONDO L’ ultima parola verrà detta nel vertice di maggioranza convocato stamane, al termine della giunta regionale. E, come da consuetudine in questo scorcio di fine legislatura, il parere dei legali sarà dirimente. Starà a loro dare il via libera, sul piano tecnico, al compromesso politico messo a punto nelle ultime ore tra Roberto Cota e i partiti del centrodestra: il modo per dare soddisfazione al governatore e nel contempo per evitare l’implosione di una maggioranza dove aumentano le resistenze verso un braccio di ferro giudiziario che a detta di molti contribuisce a paralizzare l’iniziativa politica del centrodestra sotto campagna elettorale. Ma chiederà una sospensiva in attesa della sentenza del 18 Cota indice le elezioni Cota si sarebbe impegnato ad adempiere al dispositivo del Tar Piemonte, pena il commissariamento della Regione, firmando tra oggi e domani il decreto per la convocazione dei comizi elettorali. In aggiunta, il governatore e i partiti di maggioranza presenteranno al presidente del Consiglio di Stato una richiesta di soLA STRATEGIA La maggioranza ostenta compattezza ma Fi detta le sue condizioni spensiva contro l’ultima sentenza del Tar che, per l’appunto, ha lanciato l’ultimatum per indire le elezioni. Richiesta, si badi bene, aggregata al ricorso depositato da Fratelli d’Italia: tuttora pendente e sul quale il Consiglio di Stato si pronuncerà martedì 18 marzo. In altri termini: il Goverantore rispetterà la sentenza del Tar ma giocherà un’altra carta e rafforzerà il ricorso di FdI nel l’estremo tentativo di ribaltare la situazione. In sintesi: un compromesso tra le anime di una maggioranza che ostenta compattezza ma in realtà non ha più intenzione di resistere a oltranza al fianco di Cota: fà fede il comunicato congiunto di Forza Italia (Pichetto), Fratelli d’Italia (Ghiglia), i più barricaderi, e Nuovo centrodestra (Cantore). In trincea anche i Pensionati (Franchino). Le condizioni di Forza Italia Appoggio condizionato, nel ca- Il compromesso Nel centrodestra aumentano le spinte per chiudere la battaglia giudiziaria. Cota ha rinunciato ad attendere la sentenza della Cassazione, ma chiederà pochi giorni di proroga in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso di FdI Sulla «Stampa» Pichetto: Cota rispetti la sentenza Il coordinatore di Forza Italia invita il governatore a indire le elezioni: “Non possiamo farci commissaria E boccia un nuovo ricorso: “Ce ne sono già due pendenti, non è il caso di aumentare il caos giudiziario” Manovre in corso Intervista Il centrodestra si s e isola il governato “Battaglia senza s ALESSANDRO MONDO C ota deve adempiere al pronunciamento del Tar e firmare il decreto per la convocazione dei comizi elettorali nei termini previsti dai giudici». Non lo dice Mercedes Bresso ma Gilberto Pichetto: vicepresidente della giunta regionale, assessore al Bilancio, coordinatore di Forza Italia. Non ultimo: il candidato del centrodestra che il Cavaliere vorrebbe schierare contro Chiamparino. Parole nette, e per molti versi inusuali. Un richiamo a non perdere altro tempo? «La dimostrazione che da parte nostra non c’è alcuna LA PRECISAZIONE «Da parte nostra non esiste alcuna volontà dilatoria» volontà dilatoria, come leggo sui giornali. Voglio che una cosa sia chiara». Quale? «Tra il rompicapo giudiziario e la parola agli elettori, sceglieremo sempre la seconda strada». Lo sta dicendo ai piemontesi o a Cota? «Ai piemontesi. Penso che Cota, come me, sia convinto di essere stato eletto democraticamente e che, altrettanto democraticamente, gli elettori Partita chiusa In Forza Italia, come tra i partiti alleati, aumenta l’insofferenza per lo stillicidio di ricorsi che minacciano di penalizzare il centrodestra alle prossime elezioni per la Regione. potranno riconfermare quel voto al centrodestra» Sulla «Stampa» in sospeso». Si spieghi meglio. E se Cota decidesse altrimenti? «Cota indice i comizi. Il 18 marzo il Consiglio di Stato si esprimerà sul ricorso pendente, presentato dai Fratelli d’Italia. Se verrà accolto, il decreto verrà ritirato; altrimenti sarà già pronto e si procederà alle elezioni». «Penso che, al massimo, possa chiedere la sospensiva del provvedimento del Tar: non vedo più le condizioni per un ricorso. In ogni caso, valuterei con il mio partito e con gli alleati». «Se siamo in uno Stato di diritto, la Cassazione dovrebbe tenere conto dell’urgenza della valutazione e non prorogare oltre la data del giudizio». Significa che è contrario a un ulteriore ricorso? «Ce ne sono già due pendenti, non mi pare il caso di aumentare il caos giudiziario». E il ricorso in Cassazione? Il più diretto, fin dall’incipit, è Osvaldo Napoli, Forza Italia: «Stop recriminazioni e ricorsi, guardiamo avanti». Ma proprio mentre Roberto Cota valuta con i legali l’ennesimo ricorso contro l’ultimo pronunciamento del Tar, sono parecchi gli esponenti della maggioranza che manifestano insofferenza verso una resistenza sempre più disperata. Non a caso, nel centrodestra, che ha un bisogno altrettanto disperato di voltare pagina, il Riposizionam termine più ricorrente è «accanimento terapeutico». 2010 votaron Il nervosismo per lo stallo dovere della nella scelta dell’anti-ChiampaPosizione n rino - stando al sondaggio di te condivisa, Swg commissionato dai Fra- li». Sentite M telli d’Italia l’ex-sindaco batte- capogruppo i rebbe Guido Crosetto 39 a 35 ricorsi, tornia (per cento), staccando ancora barbicarsi alle più nettamente gli altri «com- un centrodes petitor» - fa il paio con il desi- sere vincente derio di cessare un braccio di confronto con ferro difficile da spiegare agli Un’urgenza elettori. La premessa dei CAMBIO DI ROTTA commenti è Napoli: «Basta tirarla sempre uguaper le lunghe, le: «Solidarietà a Cota, accani- la gente non capisce» mento giudiziario, promosso l’operato del- una giunta in g la giunta, però...». Tempo sc La svolta sta nel «però. «Pe- ll’Ncd. Rober rò non ha senso continuare sul- non capisce p la strada delle recriminazioni e E’ nostro int dei ricorsi a questo o a quell’or- l’election day ganismo, con lungaggini e stra- to-Grillo a da Il partito di Berlusconi sostiene la necessità di adempiere alla sentenza del Tar per evitare il commissariamento. 1 so di Forza Italia. Il principale partito della coalizione, contrario al commissariamento della Regione e all’apertura di nuovi fronti giudiziari che presuppongano ulteriori slittamenti, è disposto ad appoggiare Cota, ancora una volta, a due condizioni: la convocazione immediata dei comizi elettorali da parte del governatore - «Non accetterò di fare indire le elezioni dal prefetto», ha ribadito ieri Gilberto Pichetto - e una richiesta di sospensiva aggregata al ricorso di FdI. In ogni caso, è il ragionamento che si fa in corso Vittorio, tutto il pacchetto verrà discusso il 18 marzo. Poi si volterà pagina, in un senso o nell’altro. Fatto salvo il giudizio della Cassazione, alla quale Cota ha presentato ricorso, che però non è ancora stato calendarizzato. «Annullare le elezioni dopo quattro anni è incivile, nessuno lo metterà in sordina» Roberto Cota Obiezioni dentro la Lega presidente Regione Piemonte Partita aperta, sempre e comunque, mentre nel centrodestra e nella Lega aumentano le perplessità di fronte a questo arroccamento. Ieri è stata la volta di Mario Borghezio: «Nessuna resa disonorevole ma a un certo punto dovrebbe prevalere un sano realismo. Non se ne esce con la via giu- diziaria, la nostra gente non si riconosce in questa strategia che ci condanna all’immobilismo. Alla nostra base, quella vera e attiva, non interessa tifare per i ricorsi ma lavorare sul territorio. E’ tempo di ricostruire». Di tutt’altro avviso Cota. Ieri, pur mettendo in conto le elezioni («la sinistra le perderà»), ha rivendicato come la pensa: «Anche un bambino capisce che annullare delle elezioni dopo quattro anni, quando non è mai stato in discussione il risultato, è una cosa non degna di un Paese civile. Nessuno riuscirà a mettere la sordina su questo». Candidature al palo Intanto permane lo stallo sulle candidature. Forza Italia è attestata sul nome di Pichetto, e in assenza di novità si prepara ad andare per la sua strada. Da Fiuggi, durante il congresso nazionale dei Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa ha rilanciato la candidatura di Guido Crosetto. Sabato Angelino Alfano sarà a Torino, ma prima di quella data anche l’Ncd definirà la sua posizione: a costo di correre da sola. Comunque la si veda, una settimana decisiva. CENTROSINISTRA Sel avverte Chiamparino “Anche la Cgil boccia la Tav” MAURIZIO TROPEANO Com’era prevedibile il No della Cgil di Torino alla realizzazione della Tav rischia di diventare una spina nel fianco per Sergio Chiamparino e la costituenda coalizione di centrosinistra. Sinistra Ecologia e Libertà, infatti, costretta ad accettare la cancellazione delle primarie per la scelta del candidato presidente adesso alza la voce sul programma e le priorità di un eventuale governo a guida Pd: «Evidentemente non siamo più una minoranza isolata, i pasdaran della Tav dovrebbero riflettere sulle indicazioni della più grande organizzazione sindacale: la crisi ha cambiato le priorità e l’emergenza si chiama trasporto locale e non alta velocità», spiega Nicola De Ruggiero segretario regionale del partito di Vendola. Sel, così si presenterà alle discussioni per costruire il programma con un linea chiara: «Il voto della Cgil non è stato ideologico ma la presa d’atto di mutate condizioni economiche e sociali. Ecco perchè siamo convinti che se il centrosinistra vuole vincere le elezioni in Piemonte deve invertire le priorità: non un soldo italiano deve essere speso per la realizzazione della Torino-Lione». E per De Ruggiero la conseguenza di questa posizione è semplice: «Non dovranno aprirsi i nuovi cantieri della Tav. Che posizione prenderanno Chiamparino e il Pd?». Il partito di Vendola è pronto a mettere in discussione anche la realizzazione del Terzo Valico, la galleria che dovrebbe rendere più veloce il collegamento ferroviario tra Genova e Milano «perchè, in questo caso, non siamo noi o la Cgil ad avere una posizione critica: anche Mauro Moretti, amministratore delegato della Fs giudica l’opera non prioritaria». In attesa di capire se e quando si andrà a votare Sel lancia un altro messaggio: «La nostra speranza è che dopo la svolta della Cgil anche il primo ministro Matteo Renzi recuperi i dubbi sulla TorinoLione che aveva espresso come sindaco e come candidato alla segreteria del Pd». 2 Un lettore scrive: leggere i giornali sembra che Torino si stia avviando verso una nuova Primavera. Io ho un’altra sensazione e la spiego con un esempio. Ho l’abitudine di spostarmi a piedi in centro, quando posso. Prendiamo via Sacchi. Dopo nemmeno un mese dall’imbiancatura dei muri, già tutta la via era piena di graffiti, scarabocchi. Vigilanza zero. Pista ciclabile accettabile, ma che termina al semaforo di corso Stati Uniti, in un posto da ciclista suicida. Così, le biciclette (e un motorino) vanno normalmente sotto i portici: controlli zero. Barboni a dormire in ogni isolato. C’è anche la postazione matrimoniale di una coppia. Assistenza dei vari enti a ciò preposti uguale a zero. Se non fosse così non ci sarebbero le “lettiere” aperte anche di giorno. «Conseguentemente i portici vengono usati da 1 «A Specchio dei tempi 2 12345679A7BC6DACE3AF76D4736757E79A77EE3D7736EC6D6C 12CACE7DD59E7E7ED7637E7C1B376CCCEE3C7ED963FF7767AD7 2 latrina (e si vede e si “sente”). All’altezza dell’Ufficio Postale di Porta Nuova, tappeto di cartacce buttato dagli utenti dell’ufficio postale. Anche qui controllo zero (e dire che sono previste multe per queste cose. Con il comune alla caccia di soldi...). Banchetto per il gioco delle 3 carte con capannello di persone più “pali” vari a ingombrare il passaggio. Nel 2006, durante le Olimpiadi, erano spariti: forse perché allora qualcuno controllava... Dalla parte di Porta Nuova lo steccato dell’incompiuta. Ma il Comune trova solo ditte che falli- scono? Se le pagasse un po’ di più (e mandasse in galera chi fallisce in certi modi) forse migliorerebbe il numero di lavori terminati a tempo. Da domani percorrerò via San Secondo e poi via Nizza ecc. Ne vedremo delle belle». SERGIO FAVA Un lettore scrive: 1 «Leggo (un po’ sgomento) che i binari in via Fabrizi causerebbero “rumore e sobbalzi”. Bene: com’era prevedibile, sono bastati pochi mesi di transito dei pesanti bus per distruggere l’asfalto. Infatti, il tram è passato in zona per ottant’anni e questi problemi non si erano mai verificati. Non è un caso ma una legge fisica: le ruote dei bus transitano sempre sulle stesse identiche “tracce” d’asfalto, che quindi si rovinano subito. Basta osservare le vie del centro (Cernaia, Pietro Micca, Po) che vanno ripavimentate continuamente proprio a causa del passaggio dei bus. Possiamo immaginare le relative spese. Ma questi costi non vengono calcolati, quando si sostituisce il tram con un veicolo su gomma per risparmiare subito quattro soldi; e gli abitanti di via Fabrizi ora si godono i “benefici” dell’autobus. Però, attenzione: togliere i binari non servirà, perché il problema si ripresenterà ogni due anni. «Per cui, l’asfalto andrà rifatto di continuo o dovremo convivere con mille buche». L. FERRERO Il direttore del Teatro Colosseo scrive: 1 «Vogliamo tranquillizzare il signor A.M. in merito alla sua “urgenza” di sicurezza quando si trova ospite del nostro teatro. Torino è la città d’Italia dove con maggior rigore vengono fatte rispettare le norme di sicurezza nei locali di pubblico spettacolo: i teatri hanno arredi ignifughi, impianti elettrici verificati ogni anno, impianti anti incendio verificati ogni 6 mesi, generatori di corrente che garantiscono luce anche quando non c’è elettricità, personale formato sulla sicurezza, una squadra di vigili del fuoco sempre presente. Le nostre uscite di sicurezza si aprono totalmente su un marciapiede più largo di quelli abituali. Le macchine sono parcheggiate in strada. «Non capisco pertanto le preoccupazioni del lettore, che comunque aspettiamo in teatro per fugare ogni dubbio». CLAUDIA SPOTO [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi T1 CV PR T2 LUNEDÌ 10 MARZO 2014 LA STAMPA 52 T1 CV PR T2 LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .53 Isola Rinaldi “Abbattere l’ospedale” “La legge non aiuta” Un punto fermo c’è: «Non è pensabile trasferire la cappella, renderla un monumento imbalsamato. I tirerei giù tutto l’ospedale, lo rifarei nuovo e più funzionale. Finché tengono l’ospedale, possono tenere la cappella, e fare altrove i nuovi reparti». L’architetto Aimaro Isola si è trovato più volte a contatto con questo genere di problemi. Conservare o distruggere? «Assurda dice - è una legge statale che impone 70 anni dalla costruzione per mettere un vincolo. La mia Bottega d’Erasmo in via Ferrari o la Borsa Valori potrebbero essere distrutte in qualsiasi momento». «Il limite evidente è ritenere le opere di Mastroianni come semplici oggetti mobili, e non come complementi di un preciso spazio architettonico - spiega il Soprintendente Luca Rinaldi-, creato contestualmente, e in funzione, a loro. Un pulpito in muratura o la balaustra dell’altare non possono venire spostati senza essere decontestualizzati e dunque perdere significato». Ciò detto «è evidente anche il problema sta nell’attuale legislazione di tutela, che fissando astratte soglie temporali (70 anni per un vincolo), non aiuta certo un’azione coerente di salvaguardia per l’arte moderna e contemporanee». [L. TOR.] I marmi dell’artista [L.TOR.] All’ospedale del San Giovanni Bosco la cappella di Umberto Mastroianni, scultore e zio dell’attore Marcello, razionalista e futurista (è anche l’autore della cancellata del Teatro Regio) Nespolo “Distruggere è un delitto” «Mastroianni è un’artista sottovalutato, oserei dire ingiustamente dimenticato. E’ uno dei maggiori scultori italiani. Come e meglio di Arnaldo Pomodoro. Ha usato bronzo e vetro, ha fatto opere di grande pregio. Ma per ragioni commerciali è completamente scomparso, trovi pezzi suoi che costano meno del materiale usato per produrli. Se Pomodoro costa milioni, perché Mastroianni costa migliaia di euro?». Ugo Nespolo era amico di Mastroianni, ma la mette sul piano artistico: «E’ un delitto buttar giù quella cappella. I ministri dicono che l’Italia è un patrimonio culturale immenso, poi lo distruggiamo come niente». [L. TOR] La chiesa del Mastroianni ha i giorni contati Verrà smantellata la cappella all’ospedale Giovanni Bosco LETIZIA TORTELLO ì al trasferimento. La cappella del Mastroianni, su architettura di Ettore Rossi, al settimo piano dell’ospedale Giovanni Bosco, ha i giorni contati. La Direzione Regionale per i Beni Culturali ha dato parere favorevole allo smantellamento dell’opera d’arte dello scultore torinese, non ancora sottoposta a vincolo di tutela, perché c’è la «necessità di riconvertire ad attività sanitaria gli spazi considerevoli degli ultimi due piani dell’ospedale, oggi destinati al culto». S Mancano i letti Di un nuovo reparto di degenza per un ospedale inaugurato nel 1960, che ora prova faticosamente ad allargarsi. Per quanto la cappella sia un «raro esempio di lavoro interdisciplinare tra architettura, scultura e maestranze torinesi», scriveva Giulio Carlo Argan, un pregevole connubio tra l’intervento razionalista di Rossi e le sculture dello zio dell’attore Marcello Mastroianni, Umberto Mastroianni, le esigenze dell’Asl sono chiare: «Abbiamo bisogno di spazi, di quei 400 metri quadrati che occupano due interi piani, ha detto l’ospedale alla Soprintendenza. E quest’ultima, dopo un susseguirsi di pareri, ha dato l’ok. «Spostatela al piano terra» Si può procedere con i lavori. «Siamo già in ritardo – dice l’architetto Remo Viberti, responsabile della ristrutturazione del Giovanni Bosco –. Lo sgombero dei locali avrebbe dovuto compiersi entro aprile. Ma siamo tranquilli, nessuno ha fatto pervenire formali contrarietà. Crediamo che per fine anno la cappella sarà trasferita al piano terra». In uno spazio più piccolo. Apriti cielo. Giovedì, all’Accademia Albertina, un convegno organizzato da Floriano De Santi, massimo esperto del Matroianni, ribadirà l’appello: «Giù le mani dalla cappella». Architetti e artisti, nomi influenti, da Aimaro Isola a Ugo Nespolo, a Carlo Olmo ed Ezio Gribaudo, a Guido Cur- to, al soprintendente Rinaldi, discuteranno sull’opportunità dell’abbattimento. Le proteste «E’ un’opera di grande qualità, l’esempio di un’epoca. Guai a chi la tocca», dice De Santi. Aveva scritto al ministro Bray, per fermare i lavori, ora è tornato alla carica con Franceschini. E annuncia battaglie legali. «A Torino - puntualizza Guido Montanari, docente di Storia dell’Architettura contemporanea - si è cancellato il patrimonio del 900, senza avere coscienza della ricchezza che stiamo perdendo. Dalla Cavallerizza di Mollino, al monumento ai partigiani del cimitero, in stato di degrado. Bisogna smetterla con l’interesse immediato, si chiudono ospedali e poi si distrugge un’opera importante, in nome di qualche posto letto». Dello stesso parere, Luciano Re, già docente di Restauro al Poli: «Pensino a soluzioni diverse. All’ospedale San Giovanni Vecchio è stata fatta fuori una chiesa pregevole, per un reparto che dopo 10 anni non serviva più». A PEROSA ARGENTINA DA TUTTA LA PROVINCIA In moto contro l’auto Muore ingegnere Chivasso, in 40 mila al Gran Carnevalone La vittima, aveva 41 anni e abitava ad Orbassano ANTONIO GIAIMO PEROSA ARGENTINA All’uscita di una curva, affrontata a gran velocità, ha perso il controllo della moto, una Ducati rossa di grossa cilindrata, che dopo aver invaso la corsia opposta, si è schiantata contro una Panda. Così è morto ieri pomeriggio poco dopo le 16,30 Paolo Motto, in- gegnere informatico di 41 anni, che viveva con i genitori a Orbassano in strada Torino 12. A ricordare la drammatica manciata di secondi è Francesco Airaudo, un lusernese che con sua moglie, Giuseppina Agù, viaggiava da monte verso valle a bordo della sua Panda. «Ho visto questo bolide arrivare, ho rallentato e mi sono fermato sulla destra. Il motociclista ha frenato, ma la moto, impazzita, si è ribaltata: ho sentito un colpo fortissimo contro il parabrezza. Lì davanti alla macchina è rimasto il corpo del motociclista. La moto è passata oltre, per fermarsi una cinquantina di metri dopo». La moto coinvolta nello scontro I soccorsi sono stati immediati, ma il primo a rendersi conto che non c’era nulla da fare è stato un medico di passaggio, che si è fermato. Se la moto avesse colpito l’abitacolo della piccola utilitaria, il bilancio sarebbe stato ancora più grave. Sono intervenute due pattuglie dei carabinieri, da Pinerolo e da Fenestrelle, e il traffico è stato deviato per un paio d’ore. Hanno sfilato 30 carri allegorici e oltre duemila figuranti DIEGO ANDRÀ CHIVASSO Successo ieri a Chivasso, in una giornata quasi primaverile, per la 60a edizione dello storico Carnevalone, uno tra i corsi mascherati più importanti del Piemonte, organizzato dalla Pro Loco «L’Agricola». Si calcola che siano state almeno 40 mila le persone ac- corse a Chivasso, tra cui tantissimi bambini. Come sempre la festa popolare ha cambiato il volto della città de «La Tola», dove decine di quintali di coriandoli variopinti hanno colorato il manto stradale del centro storico. Particolarmente soddisfatto il presidente della Pro Loco, Bruno Pasteris: «È stato un bellissimo Carnevalone, siamo stati fortunati per la bellissima giornata che ha portato in città tanta gente. Tutto è andato per il meglio, non ci sono stati incidenti». Alle 11 c’è stata la tradizionale presentazione dei 40 gruppi in maschera giunti da tutto il Piemonte e le bande musicali Olmo “Un luogo importante” «Sono questioni straordinariamente delicate dice Carlo Olmo, docente di Storia dell’Architettura - . Qui troviamo l’interno di un’architettura, progettata da Ettore Rossi, di pregio nell’insieme. Per di più, si aggiunge l’intervento del Mastroianni». Un vincolo potrebbe essere posto se si dichiarasse «quest’opera di particolarissimo valore». Probabilmente non lo è. Ma «avere un luogo di preghiera in luogo di sofferenza è importante. I posti letto si possono ricavare da altre parti. Le cure non sono solamente del corpo, anche l’anima contribuisce. Chi è stato a contatto col dolore lo sa». [L. TOR.] La sfilata dei carri allegorici «Canta e Sciuscia» di Sanremo, la folcloristica di Castelletto Ticino e quelle di Chivasso. Poi sfilata fino in piazza Carlo Noè e il Gran Carnevalone: sfilata di 30 carri allegorici preceduti da quello con i personaggi locali: la Bela Tolera Francesco Pipino, l’Abbà Roberto Zollo con la Corte. Al seguito oltre 2 mila figuranti in costume e bande musicali. T1 CV PR T2 LUNEDÌ 10 MARZO 2014 LA STAMPA 54 T1 CV PR T2 LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 . 55 STASERA AL PALAVAELA Lezioni di sport con Comi, Pillastrini e Nicola Riprende oggi con la sessione primaverile del terzo anno il ciclo di lezioni «A scuola di … Sport». Questa sera alle ore 20.30 al Palavela di via Ventimiglia saranno ospiti l’allenatore della Pms Torino Basket Stefano Pillastrini, l’ex mister del Livorno Davide Nicola, l’ex arbitro internazionale Roberto Rosetti, il direttore generale del Torino Antonio Comi (foto) e il giornalista Gian Paolo Ormezzano. Gli invitati discuteranno sul: Tecnici, educatori o “allevatori”?. «A scuola di Sport» è anche su internet all’indirizzo http://ascuoladisport.blogsport.com GINNASTICA SPORT HOCKEY SU GHIACCIO Playoff amarissimi La Valpe travolta in gara-1 Iniziati i quarti di finale: 5-0 per il Renon La campionessa iridata Vanessa Ferrari durante la prova del campionato di A1 sabato sera al Ruffini Il sold out al Ruffini regala a Torino gli Assoluti 2015 Promossi organizzazione e biglietti venduti ENRICO ZAMBRUNO Il pienone di sabato del PalaRuffini non è passato inosservato. Anzi. È stato apprezzato dai massimi dirigenti federali e dalle autorità sportive cittadine, sedotte dal colpo d’occhio regalato da pubblico e atleti. La ginnastica artistica, con la seconda prova del Campionato Nazionale di serie A1 e A2, è tornata a fare breccia nel cuore dei torinesi. Cosa che non si poteva dare per scontata, perché sono passati nove anni dal famoso Grand Prix del 2005, ultimo grande evento in città della disciplina. I 4500 spettatori presenti hanno riportato Torino indietro nel tempo, facendo scoccare di nuovo la scintilla. E l’impressione, vista la coda fuori dai botteghini fin dal mattino, è che se ci fosse stato un impianto più capiente e di conseguenza altri biglietti disponibili si sarebbe arrivati senza problemi almeno a 6.000-6.500 presenze sulle tribune. Anche l’assessore allo sport del Comune, Stefano Gallo, è rimasto colpito dalla risposta della gente. Ha dialogato con i vertici della Federginnastica, prima di tutto con il presidente Riccardo Agabio, ponendo le basi per un altro evento in vista di Torino 2015. I rumors parlano dei Campionati Italiani Assoluti di ginnastica artistica , che con tutta probabili- Anche la Ritmica potrebbe ripetere un quadrangolare internazionale tà arriveranno nell’impianto di viale Burdin nel mese di maggio, sempre organizzati dalla Victoria Torino. D’altronde le parole di Agabio riecheggiano ancora dentro le mura del palasport. «Da un punto di vista organizzativo, rivolgo i miei più sinceri complimenti alla Victoria, che ha permesso che la manifestazio- ne si svolgesse nelle condizioni migliori. Mi rallegra inoltre poter vedere palazzetti gremiti in ogni ordine di posto in occasione delle nostre gare: merito anche dell’attività di promozione federale. Auspico che Torino possa presto ospitare altre rassegne di primaria importanza in materia di ginnastica». Ezio Torta, presidente della Victoria, è pronto a cogliere l’opportunità. «Confermo quello che ho detto di persona al presidente federale: noi siamo disponibili ad accettare l’organizzazione di qualsiasi evento nel 2015». Intanto si sta muovendo anche l’altra ginnastica, quella ritmica, attraverso l’Eurogymnica presieduta da Marco Napoli. A fine agosto, sempre al PalaRuffini, potrebbe arrivare un incontro internazionale di alto livello tra l’Italia ed un’altra rappresentativa in via di definizione. Per le azzurre sarebbe il secondo appuntamento in altrettanti anni al PalaRuffini dopo la sfida alla Svizzera del marzo 2013. Pozzi cade ostacolato da un difensore altoatesino è l’immagine del momento difficile della Valpe MARCO BOBBIO Un buon primo tempo non basta al Valpellice Bodino Engineering per uscire indenne dal ghiaccio del Renon. Nella prima gara dei quarti di finale infatti i ragazzi di Flanagan sono stati sconfitti con un perentorio 5-0: e domani sera a Torre Pellice è prevista la seconda sfida (la serie è al meglio delle cinque partite) e per i Bulldogs sarà fondamentale centrare una vittoria per ristabilire l’equilibrio. Dopo le tensioni di martedì scorso e con un attacco nuovo e poco rodato, a causa dell’addio di Ihnacak e delle squalifiche di Barney e Maxwell (per quest’ultimo la società ha presentato ricorso), i Bulldogs sono riusciti a tenere testa al Renon, primo in regular season, per tutto il primo periodo, concluso sullo 0-0: «Abbiamo iniziato bene e creato alcune occasioni da rete, colpendo pure un palo – spiega il presidente Co- gno – però ci è mancato il guizzo per segnare: in questo momento facciamo fatica a concretizzare». In effetti, la Valpe ha anche avuto a disposizione quattro power play (contro i due degli avversari) ma non è riuscito a sfruttarne nemmeno uno, complice anche la gran serata di Mason in porta. Passata la buriana, nel secondo periodo, il Renon è riuscito a alzare il baricentro e a Il Real Torino femminile, superato dal Bolzano, dice addio per la quarta volta di fila al tricolore schiacciare Johnson e compagni nel proprio terzo difensivo: così, sfruttando due errori difensivi, Rissmiller al 7’ ha infilato alle spalle di Frazee un assist di Ramsey, poi al 9’ ha offerto a Ansoldi il disco del raddoppio, infine al 14’ ha liberato Johansson per il tris (in superiorità numerica). Nell’ultimo drittel alla Valpe è mancata la forza per reagire mentre i padroni di cassa hanno avuto la capacità di gestire il vantaggio e di chiudere la contesa con le marcature di Siddal e Nelson. «Se riusciamo a giocare l’intero match come abbiamo fatto nel primo tempo ce la possiamo fare – analizza il direttore sportivo Armani –. Per gara 2 sono abbastanza fiducioso: ogni partita ha la sua storia». Occhi puntati quindi sul Cotta Morandini, dove domani le due squadre scenderanno di nuovo in campo. Dopo un giorno libero per smaltire le tossine del match, i Bulldogs riprendono oggi gli allenamenti, e saranno sul ghiaccio pure domani mattina per la rifinitura. Si è invece chiusa nel peggiore dei modi la finale scudetto dell’hockey femminile. Le ragazze del Real Torino, già sconfitte in casa dal Bolzano per 4-1, sono state battute anche in Alto Adige con il risultato di 10-0: è la quarta volta consecutiva che le ragazze di Zurek cedono in finale davanti alle stesse avversarie. T1 CV PR T2 56 .Piemonte Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 RUGBY ATLETICA Cross, lo scudetto allievi è dell’Atletico Piemonte ENRICO ZAMBRUNO IPPICA Una domenica indimenticabile per l’Atletica Piemonte. A Nove, in provincia di Vicenza, la squadra torinese ha vinto il titolo italiano di cross di società allievi ed ha conquistato l’argento juniores maschile, un risultato di altissimo livello vista l’ampia concorrenza tricolore. Ai due podi si aggiungono anche le prestazioni individuali, con la quarta piazza juniores di Umberto Contran e la quinta allievi di Sergiy Polikarpenko. «Sul titolo allievi ci contavamo - ammette Gianni Crepaldi, che ha seguito gli atleti dal punto di vista tecnico -. Sapevamo di essere una squadra forte, prima della trasferta avevamo avuto buoni Guzzinati piazzamenti e record Il club torinese coglie anche il secondo posto tra gli juniores segnali sulla condizione di forma dei ragazzi. Con gli juniores puntavamo invece ad un piazzamento tra i primi cinque, il secondo posto è arrivato in parte inatteso e quindi ancora più apprezzato. Peccato per la classifica assoluti che ci vede oltre il 40° posto, ma siamo quinti nella classifica combinata: siamo una squadra giovane che può crescere in prospettiva. Tra qualche anno sono certo che risaliremo la classifica assoluta grazie al nostro vivaio». Terzo posto per il Cus Torino nella staffetta maschile: un bronzo che porta la firma di Eugenio Staccione, Marco Lano, Soufiane El Kabbouri e Andrea Tagnese, lontani 10’’ dall’argento. Sempre alla Festa del Cross di Nove, il Piemonte è giunto terzo nella classifica combinata al Campionato Italiano per Regioni E’ stato per Andrea Guzzinati un weekend da incorniciare. Il suo fil rouge di successi è iniziato venerdì a Cagnes su Mer con Olivia di Casei, dove ha migliorato il record sul miglio e si è piazzato al secondo posto. E ancora in Costa Azzurra il driver torinese debutta nel Criterium de Vitesse come catch driver con Pascià Lest, figlio di Varenne, considerato l’erede naturale. In una gara emozionante sul miglio, Pascià Lest mostra la sua classe internazionale e parte con il numero 1, difficile da gestire. Il figlio del Capitano va in testa, ma il favorito Universe de Pan si fa strada e Guzzinati tenta in retta d’arrivo di riprendere il comando. L’avversario allunga e il nostro si accontenta di un secondo posto con la miglior velocità in carriera (1’10”3). Altra grande performance per Socrate Laser, guidato da Elvis Vessichelli, a Firenze nel premio Etruria riservato ai 3 anni, dove si corre a mano destra. Una gara costellata da molti errori degli avversari e chiusa dal torinese in 1’14”2. Bravi anche i gentlemen che a Cagnes si sono fatti apprezzare nel Prix Version Femina. 1 Figlio d’arte Sergeiy Polikarpenko quinto nella prova allievi di cross è figlio del campione di triathlon Vladimir Cadetti dietro a Lombardia e Veneto. toria, ha ricevuto la Targa d’Argento Pino Dordoni. Esperimento a Scarnafigi Cadetti bene e a Genova A Scarnafigi ieri si è svolta una manifestazione in cui convivono fianco a fianco marcia agonistica e fitwalking. «Sulle Strade dei Campioni», nel percorso del cuneese che negli anni è stato teatro degli allenamenti dei campioni Maurizio e Giorgio Damilano, è stata una competitiva di 30 chilometri di marcia vinta dal cussino Federico Tontodonati, primo in 2h14’53” davanti ai cinesi Zendong Wang, Wei Yu e Zelin Cai. Al femminile successo per la cinese Hong Liu in 2h24’24” davanti a Iris Feroldi. Tontodonati, per questa vit- A Genova, nella seconda edizione del Meeting Nazionale Indoor di categoria, la rappresentativa cadetti del Piemonte è giunta terza con 149,5 punti dietro a Lombardia e Toscana. Tanti i podi degli atleti torinesi: Leila Fanta Kone della Sisport Fiat ha vinto la gara di salto in lungo con 5,54 metri mentre Cristina Buttigliero (Pinerolo) è giunta terza con 4,74. Al maschile bronzo nei 60 per Gabriele Carlo Origlia (Safatletica) con 7”42 e per il compagno Matteo Gnaccarini nell’asta con la misura di 3 metri. [A.BRU.] NUOTO CICLISMO Regionali dominati dal Centro Nuoto Pochi centimetri tra D’Onise e la vittoria ALBERTO DOLFIN Si sono chiusi i Campionati Regionali di Categoria al Palanuoto, spalmati negli ultimi due weekend. A spuntarla nella classifica societaria è stato il Centro Nuoto Torino con 1.986 punti, precedendo Rari Nantes Torino (721,5) e la Csr Granda (506). Un primato arrivato grazie anche al pokerissimo di Sasha Bartolo, che ha firmato il tris nelle gare individuali dello stile libero Cadetti, 50 (22”80), 100 (50”05) e 400 (3’52”45), prima di contribuire alle due affermazioni della squadra biancoblù nelle staffette 4x100 e 4x200 stile libero. Tra le Seniores, Luisa Trombetti (Rari Nantes Torino) si aggiudica 200 farfalla (2’13”35) e 200 dorso (2’12”67). Un test importante per la poliedrica moncalierese, che tra un mese punta al podio degli Assoluti primaverili di Riccione nei 200 e nei 400 misti. Fa solo rana ma con risultati sempre più convincenti, invece, il compagno di squadra Francesco Di Lecce. Il ventiduenne torinese ha conquistato l’argento al Trofeo «Città di Milano» fermando le lancette su 28”36, alle spalle del solo Andrea Toniato (27”87). Nella manifestazione meneghina, Di Lecce ha raccolto anche un quarto posto nei 100 (1’03”45), vinti sempre dal ranista veneto (1’02”60). La battaglia si ripeterà tra un mese nella riviera romagnola, con il torinese che cerca le conferme a livello nazionale in vasca lunga, dopo essersi guadagnato la chiamata in Nazionale per gli Europei in corta dello scorso dicembre. FRANCO BOCCA Umberto D’Onise, 18 anni, uno dei pochissimi corridori residenti a Torino città (abita in Corso XI Febbraio e frequenta la quarta liceo scientifico all’Avogadro) è andato vicinissimo al successo ad Oleggio nella gara d’apertura della stagione agonistica degli Juniores. Nonostante una spettacolare rimonta di cui si è reso protagonista negli ultimissimi metri, sulla linea d’arrivo D’Onise è stato infatti preceduto di pochi centimetri dal milanese Simone Piccolo, tanto che la Giuria ha dovuto ricorrere all’ausilio del fotofinish per decretare il vincitore della gara, cui hanno preso parte 109 concorrenti di varie regioni. Nonostante il comprensi- bile rammarico per la vittoria sfumata di un soffio, al termine della corsa Umberto era comunque soddisfatto per aver scacciato i fantasmi di una stagione, quella passata, rivelatasi al di sotto delle sue aspettative. Dopo aver difeso i colori del Pedale Sanmaurese e del Madonna di Campagna nelle categorie giovanili, nel 2013 D’Onise aveva debuttato tra gli Juniores nella Castanese-Verbania, al fianco di Filippo Ganna e Davide Ostorero. «Ma in tutta la stagione - ammette - non ho mai trovato il giusto colpo di pedale. Quest’anno sono passato alla Città dei Campionissimi, una società inedita di Novi Ligure nel quale ho subito trovato l’ambiente giusto per dare il meglio di me. E i risultati si sono visti fin dalla prima gara». Martin Thomsen ha tolto dall’impasse i cussini con 5 punizioni Thomsen trascina il Cus Cinque punizioni per battere il Gran Sasso ROMANO SIROTTO Per come si sta esprimendo ultimamente il Cus Torino Ad Majora, l’importante era vincere contro il Gran Sasso e così è stato per 15-11 (6-8) con cinque calci di punizione della sua apertura Martin Thomsen. La partita inizia con un piazzato sbagliato per parte prima che al 13’ il XV aquilano vada in meta. E’ proprio Thomsen che innesca la lunga corsa del terza linea, Pattuglia, verso la meta del Cus calciandogli “in bocca” una rimessa sbagliata. Il calciatore abruzzese, Banelli, sbaglia l’addizionale e mantiene i padroni di casa a ridosso. Il Gran Sasso è poca cosa ma il Cus non riesce a esprimere un buon gioco: buona la mischia seppur ogni tanto inesperta, ma trequarti spesso poco profondi quindi non in grado di ricevere l’ovale in velocità e fare il break, tanto che più volte l’apertura sudafricana è costretta al salto dell’uomo, finendo spesso per disunire la manovra se non addirittura a portare a banali errori di possesso. Comunque, al 29’ Thomsen centra i pali e accorcia, ma dopo 2’ è Valdrappa ad allungare ancora. Prima del riposo ancora tre punti cussini per il 6-8. Gli universitari passano in van- taggio al 44’ per un fallo aquilano in mischia e questo è il leitmotiv della ripresa. Con calci di spostamento il Cus staziona sempre nella metà campo ospite ma non riesce a concludere se non costringendo al fallo il pack del Gran Sasso. Solo al 12’ i biancoblù riescono a violare la linea di meta, ma Martina si fa scappare la palla mentre la posa a terra. Al 74’ il Cus trema per un piazzato di Banelli che risponde a Thomsen per il 12-11 nell’unica occasione in cui gli abruzzesi sono entrati nei 22 metri cussini. La gioventù torinese ha però la meglio sugli ospiti eriesce a portare a casa quattro punti molto importanti per stare attaccato alle prime. Serie B: VII To ko di misura Il Befed perde di misura 38-36 (24-12) in casa dei Caimani. Primo tempo di marca mantovana con il Befed a inseguire. Buona invece la reazione nella ripresa con un parziale favorevole di 24-14 che ha portato i settimesi anche in vantaggio dopo 15’, fino alla meta decisiva dei padroni di casa a 2’ dal termine. Malgrado lo stop i gialloblù incamerano due punti di bonus, grazie anche alle cinque mete realizzate (2 di capitan Marchi e una per Cerutti, Russo e Maso) restano in zona salvezza raggiungendo il Cus Brescia fermato dal Biella. L’arrivo al fotofinish a Oleggio: D’Onise è il primo a sinistra Tra gli altri torinesi in gara ad Oleggio, sono arrivati tra i “top ten” anche l’eporediese Fabio Martinetti, 7°, e il campione regionale Federico Burchio, che era molto atteso dopo la grave caduta occorsagli nel finale della scorsa stagione. Il rivolese, seppure non ancora al meglio della condizione, ha comunque sempre veleggiato nelle prime posizioni e in volata, benchè ostacolato da un avversario, ha colto un onorevole 8° posto. Sono arrivati tra i pri- mi venti anche Stefano Ciardo di Cambiano, Alessandro Macchiarella di Trofarello e Davide Pellis di Andezeno. In campo professionistico, da segnalare l’ennesimo piazzamento di Fabio Felline in questo avvio di stagione con la nuova casacca della Trek Factory Racing. Il torinese è arrivato 8° nella prima tappa della Parigi-Nizza, conclusasi con una volata a ranghi compatti e vinta dal francese Nacer Bohuanni. T1 CV PR T2 LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Piemonte Sport .57 . VOLLEY SCI San Mauro torna in corsa I playoff sono nel mirino In Serie C il Lingotto sulla scia del Calton OSCAR SERRA ENRICO ZAMBRUNO E’ il miglior Sant’Anna San Mauro della stagione e anche la capolista si deve inchinare. Nella 5ª giornata di B1 maschile la squadra di Andrea Usai annichilisce per 3-1 (1825, 25-14, 25-21, 25-19) il Motta di Livenza e si ri-proietta in chiave playoff. Strano destino quello dei sanmauresi, sconfitti solo una settimana fa dall’Asti ultimo in classifica e padroni del campo ieri con la squadra che finora ha cannibalizzato il campionato. Tra gli eroi del PalaBurgo l’opposto Luigi Fumagalli, 22 punti e una prestazione super per un atleta costretto per oltre un anno lontano dai campi, dopo la rottura del tendine d’Achille e un’operazione alla spalla, e rientrato per la prima volta il 16 novembre dello scorso anno proprio nella gara d’andata contro Motta. Da allora ha ripreso le redini dell’attacco di coach Usai, assieme a Pagano, che ieri ha messo a segno 15 punti, e Angelov (13). Ma è stata nel complesso una prova positiva di tutta la squadra, capace di attaccare con il 55 per cento (rispetto al 51 degli avversari) e di risultare particolarmente insidiosa in battuta (5 ace). Secondo ko consecutivo, invece, per il Tuninetti Parella che, tra le mura amiche, cede al tie-break contro l’Itas Trentino (15-9). Si ferma quindi dopo quattro successi consecutivi la striscia positiva casalinga dei parellini che vengono raggiunti in classifica proprio dai trentini e da Fossano. Una sconfitta che lascia qualche rimpianto per un quarto set che poteva essere gestito meglio, quando sul 22-21, prima e sul 23-22 dopo Moro (top scorer con 27 punti) e Castelli hanno avuto tra le mani il pallone del possibile aggancio. Prestazione perfetta Tra i migliori in campo fra i sanmauresi l’opposto Fumagalli che sembra aver dimenticato i tanti guai fisici che lo hanno frenato la passata stagione B1 femminile Bracciodiferroatreperlacimadellaclassifica 1 Tre su tre. Continua la corsa della triade, tut- ta torinese, in vetta alla B1 femminile. Nella 5ª giornata di ritorno la capolista Lilliput Settimo ottiene il punteggio pieno contro lo Junior Casale, quinta forza del girone, battuto tra le mura amiche 3-1 (25-8, 25-21, 23-25, 25-19). Poco più di una formalità la prima frazione, più equilibrati gli altri set, con le settimesi che sprecano nel terzo la possibilità di chiudere l’incontro quando sul 2014 in proprio favore subisce un break di 8-2, permettendo alle avversarie di tornare in partita( 2523). Nell’ultima frazione ennesimo monologo delle ragazze di Moglio, trascinate da Biganzoli e Miola (16 punti), seguite da Akrari (15), Giacomel (13) e Bogliani (12). Molto bene le padrone di casa in battuta, fondamentale che regala loro 10 punti, e a muro in cui sui 13 palloni messi a terra sono decisive le specialiste Bogliani (5) e Akrari (4). Dietro la Lilliput, l’Eurospin Ford Sara Pinerolo riscatta la sconfitta contro Mondovì e liquida in quattro set la pratica Roncati, nonostante una delle rare partite in cui capitan Togut non ha brillato anche a causa di acciacchi fisici. Il match si chiude 3-1 (23-25, 25-20, 25-18, 25-22) con Borgna sugli scudi, capace di mettere a segno 19 punti, seguita da Midriano (15) e poi Fornara e la già citata Togut con 13. Nessun problema, infine, per il Fenera Chieri ’76 che travolge in tre set l’ultima della classe Orago, giunta al PalaMaddalene con lo spirito della vittima sacrificale e infatti sconfitto con un netto 3-0 (25-13, 25-17, 25-17), con Burzio top scorer grazie ai suoi 13 punti. [O.S.] Il Lingotto comincia a mettere paura al Calton. Nella 18ª giornata del girone A della serie C femminile, le torinesi si sono portate a tre sole lunghezze di distanza dalla capolista canavesana. Nel palasport di via Ventimiglia le lingottine hanno piegato 3-0 (14,16,23) il Bellinzago, mentre il Calton ha sofferto per avere la meglio del Volley Doc ad Asti: 2-3 (21-25, 25-23, 23-25, 30-28, 7-15) il punteggio finale, che porta il leader del torneo a quota 46. Colpo esterno del Parella, passato in quattro set (25-23, 25-15, 22-25, 25-20) a Settimo sul campo della Lilliput. Tutto facile per il Lasalliano, che ha superato con un perentorio 3-0 (18,17,25) Oleggio. Nel girone B nessun problema per la capolista Cuneo (51), perfetto nel 3-0 (17,16,13) contro il Berta Distillerie El Gall. Destini opposti per Santena e Chisola: la prima ha vinto 3-0 (17,16,12) contro Racconigi, mentre la seconda ha ceduto con il medesimo punteggio (16,19,15) a Valenza. Nel girone A maschile, successo pieno per l’Artivolley che trova vita facile nel 3-0 (20,18,17) inflitto al San Benigno Caselle. Altro 3-0 (18,24,19) interno, questa volta per merito del Lasalliano che schiaccia facilmente il Novara. Vince tra le mura amiche anche il Valsusa Condove: 3-1 (2325, 25-16, 25-21, 27-25) in rimonta scontro il Pivielle Cerealterra. Infine il girone B, con Il Savigliano sempre primo - ora con 49 punti dopo il 3-1 ottenuto a Fossano. Conferma il quinto posto il Cus Torino con il tiebreak (15-11) vinto sul San Luigi Santena. Il “Pinocchio” laurea i migliori Si sono svolte a Sestriere le selezioni provinciali torinesi del Trofeo «Pinocchio sugli Sci». Il gigante della categoria Allievi, sulla pista Sises, ha visto la vittoria ex aequo di Matteo Franzoso (Sestriere) e Alessio Nardo (Liberi Tutti) davanti a Federico Vallory (Sauze d’Oulx). Nella prova femminile successo di Serena Viviani (Pragelato) su Carola Gardano (Sestriere) e Veronika Calati (Ski Team Cesana). Nella prova dei Ragazzi, primo posto per Alessandro Pozzo (Ala di Stura) su Nicolò Giordano (Valchisone-Camillo Passet) e Giorgio Chirico (Lancia). E’ stata invece Benedetta Marrai (Sansicario Cesana) a imporsi nella categoria femminile davanti a Sara Allemand (Bardonecchia) e Maria Sofia Rovera (Ski Team Sauze 2012). Tra i Cuccioli 2, vittoria di Lorenzo Thomas Bini (Sestriere) davanti a Pietro Massobrio (Sestriere) e Dario de Zan (Ski Team Cesana). Nella gara femminile si è imposta Guja Anna Momicchioli (Sansicario Cesana) su Maria Pia Ursida (Melezet) e Cristina Sani (Valchisone). A vincere la gara dei Cuccioli 1 è stato invece Carlo Giulio Arduino (Sansicario Cesana) davanti a Francesco Ferrero Poschetto (Lancia) e Nicola Migliardi (Valchisone). La gara femminile ha visto il successo di Margherita Cecere (Lancia) su Camilla Pasetti (Sansicario Cesana) e Francesca Gelmi (Lancia). Tra i Baby 2, si è imposto Pietro Paolo Barsanti (Valchisone), dietro di lui Pietro Bisello (Golden Team Ceccarelli) e Diego Daverio (Sauze d’Oulx). Nella gara femminile la più veloce è stata Matilde Lorenzi (Sestriere), poi Federica Furlan (Melezet) e Matilde Casali (Valchisone). Tra i Baby 1, il migliore è stato Andrea Leon Momicchioli (Sansicario Cesana), quindi Matteo Houkmi (Sansicario Cesana) e Giorgio Garnier (Bardonecchia). Nella prova femminile successo di Giulia Casetta (Valchisone), quindi Matilde Casse (Sansicario Cesana) e Maddalena Demaria (Pragelato). CANOTTAGGIO BOCCE CIASPOLE Un ottimo debutto per Cus e Armida Il pari della Chierese aiuta la Perosina In 200 a Bardonecchia per Racchettinvalle PAOLO MORELLI La prima regata regionale piemontese del 2014, che si è svolta ieri a Candia, ha fatto guadagnare al Cus Torino una pioggia di medaglie, ben 42, tra cui 17 ori. Il club, probabilmente valorizzato dalla fitta presenza di gare con barche corte, ha portato a casa successi importanti come quello di Eugeniu Zabolotnii nel singolo junior o quello di Gabriele Touche nei ragazzi. Ottima anche la prova di Magdalena Fichitiu e Elisa Gagliarducci nel due senza junior. Le vittorie confermano la valida strada intrapresa in chiave futura, dato che le medaglie d’oro sono arrivate tutte da categorie giovanili. Chi invece rappresenta già una sicurezza sono Armida e Sisport: la prima ieri ha totalizzato 36 medaglie di cui 12 ori (3 senior), mentre la seconda è tornata a Torino con 29 riconoscimenti di cui 11 ori (5 senior). Spiccano i successi di Gaia Palma (Sisport) nel singolo senior e di Emile Sassi (Armida) nel singolo allievi, che si è poi ripetuto come timoniere dell’otto del suo club, che ha vinto staccando di quasi 40” la barca del Cus Torino. Ma sulle acque del lago di Candia si è ripetuto il duello tra la coppia Cerea Tuccinardi-Gravina e il duo Caprera Sapino-Zaharia, già visto in occasione della D’inverno sul Po. Hanno vinto di nuovo i primi ma con un distacco minore, stavolta solo 11”. In forma anche la coppia Sisport Vannucci-Zuanon, prima nel doppio senior femminile con 6” di vantaggio sulle compagne di club Basadonna e Gilli. Ottima giornata anche per Esperia e Amici del Fiume. GIOVANNI BERGER E’ sceso il sipario della regular season del Campionato di Società Volo serie A. Il gioco delle bocce è molto imprevedibile, e così i pronostici della vigilia per la formazione della griglia play-off scudetto di Loano, 22 e 23 marzo, sono andati a pallino. Non è un gioco di parole poiché La Perosina con una schiacciante vittoria tra le mura di casa sulla Borgonese e il contemporaneo pareggio, con una certa sorpresa, della Chierese in trasferta in Val Susa a Buttigliera Alta in casa Ferriera ha scavalcato in classifica finale proprio i tessitori chieresi. Come da regolamento questi ultimi avranno di fronte nelle semifinali i cam- pionissimi eporediesi della Brb, mentre La Perosina affronterà la tosta formazione veneta Pontese. Replay perfetto del Campionato 2013. Per quanto riguarda il derby torinese Marco Bricco d.s. Ferriera dice: «Il quinto posto rappresenta un ambizioso traguardo mai raggiunto per la nostra squadra. I giocatori hanno fornito una prova buona dando il massimo delle loro potenzialità e nell’ ambito dell’ etica sportiva». Risultati: Ferriera-Chierese 12-12; Gsro-Brb Ivrea Graphistudio 16-8; La Perosina-Borgonese 18-6; Pontese-Canova 17-7. Classifica: Brb Ivrea 25, Pontese 22, La Perosina 18; Chierese 17, Ferriera 11, Graphistudio 10; Borgonese 5, Canova 4. Esame passato. Grazie anche a una splendida giornata di sole, la prima edizione della Racchettinvalle disputatasi sulle nevi dello Jafferau, a Bardonecchia, è andata in archivio con un successo: oltre duecento i partecipanti, agonisti e non, che si sono sfidati lungo i circa dieci km di un tracciato perfettamente innevato. Così, dopo la tappa di Sestriere, anche Bardonecchia ha avuto la sua ed è probabile che la doppia iniziativa venga replicata l’anno che verrà. Per quel che riguarda la gara, svoltasi su un tracciato reso impegnativo per via della discesa iniziale e salita finale, a imporsi in campo maschile è stato il campione mondiale della corsa con le racchette da neve Stephane Ricard (25’54’’), davanti all’altoatesino Gerd Frick, staccato di oltre un minuto, e a Filippo Barizza. In campo femminile, podio tutto italiano con Luana Avondet che ha preceduto Silvia Frontini Silvia (44’57’’) e Paola Terrando. Nella classifica di combinata (somma dei tempi delle tappe di Sestriere e Bardonecchia), la vittoria è andata a Frick (di misura su Ricard e Barizza) e alla Avondet, quest’ultima seguita da Frontini e Dal Ben. [D.LAT.] T1 CV PR T2 58 .Piemonte Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 SERIE D Il punto PAOLO ACCOSSATO Chieri inarrestabile in trasferta A Chiavari importantissima vittoria dei collinari, blindato il quinto posto U Classifica Girone A Chiavari 0 Chieri 1 Asti-Verbania 3-0 Insubria C.-Sestri Levante 0-0 Chiavari-Chieri 0-1 Derthona-Vado 1-0 Caratese-Novese 2-0 Giana Erminio-Lavagnese 1-1 Chiavari Chieri Pro Dronero-Borgosesia 0-2 4-4-2 4-4-2 Rapallo Bogliasco-Vda Aosta S. 1-2 Stancampiano; Bonaventura, Bettati, Silvestri, Peso (84’ Vuthaj); Chiarabini (52’ Cardini), Mautone, Marino, Bencini; Baudinelli, Piacentini. Tunno; Spera, Benedetto, Conrotto, Sampò; Osella (52’ Colaianni), Brancato, Nicolini, Montante (83’ Rabbeni ); Sinato Man., Panepinto. Santhià-Albese 1-0 ALL. Gardano ALL. Zichella Classifica SQUADRE Giana Erminio Borgosesia Rapallo Bogliasco Insubria C. Chieri Lavagnese Vado Chiavari Vda Aosta S. Asti Novese Derthona Albese Sestri Levante Caratese Santhià Pro Dronero Verbania RETI: 27’ Montante ARBITRO: Meraviglia di Pistoia AMMONITI: Bettati, Vuthaj, Colaianni SPETTATORI: 150 P 59 53 53 49 48 44 43 38 35 32 32 28 28 26 24 18 17 12 V 17 16 16 14 15 12 12 9 9 8 8 7 7 7 5 3 4 2 N 8 5 5 7 3 8 7 11 8 8 8 7 7 5 9 9 5 6 P 1 5 5 5 8 6 7 6 9 10 10 12 12 14 12 14 17 18 F 57 58 49 43 42 35 44 26 35 34 32 29 23 29 21 18 39 16 S 22 25 27 21 32 22 33 20 34 28 40 35 43 41 41 48 68 50 Prossimo turno Montante, un gol provvidenziale Montante ha realizzato il gol della vittoria in trasferta in Liguria. Il Chieri è decisamente più vivace fuori casa che non al «De Paoli» DANILO SANGUINETI CHIAVARI La sfida tra Chiavari e Chieri era una specie di spareggio per il quinto posto: se la sono aggiudicata con indiscutibile merito gli ospiti che staccano un’altra coppia ligure formata da Lavagnese e Vado. La sconfitta, invece, spinge i liguri del mister piemontese (ed ex di lusso) Massimo Gardano a dieci punti dalla zona play off, chiusa proprio dal Chieri. La partita si dimostra vivace fin dalle prime battute di gioco, le squadre si affrontano con agonismo, tuttavia manca la necessaria lucidità e il ritmo non è irresistibile. Un equilibrio sostanziale, rotto al 27,’ dal primo vero tiro in porta: Bonaventura, impiegato nella inedita posizione di esterno Gli spogliatoi Zichella e il fattore esterno 1 «Domenica prossima chiederemo alla Lega di fare inversione di campo e giocare in trasferta con la Folgore Caratese». Scherza Giovanni Zichella alla fine dell’ennesima vittoria esterna dell’anno del suo Chieri a fronte di un rendimento casalingo invece un po’ zoppicante nelle ultime partite: «Nove successi consecutivi lontani dalle mura amiche non li ha ottenuti neppure il Giana Erminio che con tutta probabilità vincerà il campionato. Non so trovare una spie- difensivo di destra, non riesce a intervenire su un pallone che rimbalza al limite, Montante ne approfitta, fa sua la sfera, entra in area e gazione tecnica ma a questo punto non può essere un caso anche se non si può dire che in casa giochiamo con pressione visto che la nostra tifoseria non è certo di quelle calorose che stanno con il fiato sul collo ai giocatori». Intanto il Chieri si prende questi 3 punti ottimi per mantenere il quinto posto: «Con il Chiavari noi abbiamo giocato meglio il primo tempo, loro il secondo. Onestamente il pari ci poteva stare ma tante altre volte siamo stati noi penalizzati dal risul[P. ACC.] tato». con un preciso diagonale supera Stancampiano. Il Chiavari accusa il colpo, la reazione della truppa di Gardano consiste nello spo- stare decisamente in avanti il baricentro. I verdeblù di casa tengono l’iniziativa ma latitano in avanti di peso e tecnica, tanto che la porta difesa da Tunno non corre pericoli. A dirla tutta il Chiavari fatica persino ad arrivare ai 16 metri... Ad inizio ripresa Cardini, tenuto inizialmente a riposo - come Dolce, il centro- Partita equilibrata, al 56’ i liguri sfiorano il pari con una traversa di Baudinelli campista di maggior personalità dei chiavaresi - rileva Chiarabini. Al 56’ il Chiavari va vicinissimo al pareggio grazie alla conclamata abilità del suo bomber sulle palle da fermo. Lotta sempre più aperta per la zona playoff 16/03: Borgosesia-Insubria C., Chieri-Caratese, Derthona-Pro Dronero, LavagneseSanthià, Sestri Levante-Rapallo Bogliasco, Vado-Giana Erminio, Vda Aosta S.-Asti, Verbania-Chiavari, Albese-Novese Punizione dai venti metri di Baudinelli e palla che si stampa sulla traversa. Si gioca solo nella metà campo piemontese, ma il Chieri non va mai in sofferenza. Al 61’, servito da Marino, è Bencini ad avere la palla buona: il fantasista non trova però la coordinazione e da ottima posizione svirgola a lato. Al 76’ ci prova Cardini in rovesciata, ottimo gesto tecnico, mira sbagliata di pochi centimetri. Al 83’ è bravo Tunno, che anticipa di un soffio Piacentini lanciato a rete da Mautone. Al 87’ l’appena entrato Vuthaj va giù in area ospite dopo un contatto con Spera: il direttore di gara non ha dubbi e punisce il verdeblù per simulazione. E’ l’ultimo fuoco, il Chiavari si spegne e il Chieri può incassare tre punti che possono voler dire tantissimo in chiave play off. n pareggio potrebbe significare Lega Pro. E’ vero infatti che il Giana Erminio si fa imporre l’1-1 casalingo dalla Lavagnese (occhio in chiave playoff ai liguri che non perdono da dicembre) ma è altrettanto vero (e sorprendente) che il RapalloBogliasco è sconfitto dal Valle d’Aosta in casa, evento mai accaduto quest’anno. I lombardi scappano dunque a +6 a 8 giornate dalla fine e dando un’occhiata al calendario tra match contro le ultime ed altri con formazioni che in primavera non avranno più nulla da chiedere al campionato, i primi della classe possono tranquillamente pensare di gestire il vantaggio. Il RapalloBogliasco è addirittura agganciato al secondo posto dal sempre pimpante Borgosesia che espugna Dronero mentre la Caronnese in casa non va oltre lo 0-0 contro il Sestri Levante affamato di punti. La regolarità con cui il Chieri marcia in trasferta è qualcosa di sorprendente: a fronte di prestazioni casalinghe così così, lontano dal «De Paoli» i biancoazzurri diventano invincibili con 9 successi di fila, 6 gol incassati e 22 segnati. Se si aggiunge lo 0-1 ad Asti ad inizio torneo, fanno 10 match su 13 vinti fuori casa: se non è record, poco ci manca. Il Vado che perde con il Derthona è squadra che non crede più nei playoff mentre con il 3-0 sul Verbania, l’Asti si tira fuori dalla zona playout. Dopo 9 sconfitte consecutive, il Santhià torna a vincere contro l’Albese che perde tutte le occasioni per vivere da qui alla fine dell’anno una stagione tranquilla. Difficilmente i vercellesi però ce la faranno così come la Pro Dronero. GIOVANILI CALCIO A 5 CALCIO FEMMINILE Allievi, il derby rilancia la Juve Granata battuti da un gol di Udoh Castellamonte impresa con l’Astense In serie C sorride soltanto il Cit Turin IVANA CROCIFISSO Anche il secondo round va alla Juve. Gli Allievi bianconeri di Ivano Della Morte battono 1-0 i cugini nel derby di categoria grazie al gol di Udoh alla mezz’ora del primo tempo. Come all’andata, anche al ritorno è la Juve ad aver ragione del Toro di Menghini, pur con un risultato meno rotondo. Per la squadra bianconera era un momento di appannamento: dopo un campionato condotto in testa sin dalle prime battute, la doppia sconfitta contro Siena e Sassuolo aveva fatto perdere il primo posto alla squadra, favorendo il Genoa. Ieri il ritorno al successo a scapito di una squadra, il Torino, che alla vigilia era in cerca di punti per inseguire quella zona playoff che non è poi così lontana. Per i granata una battuta d’arresto dopo due rotonde vittorie, contro Sampdoria e Cesena: Allievi che restano al sesto posto e che continuano a sperare negli spareggi, raggiungibili solo a partire dal quinto posto. Una stracittadina sfortunata per il Torino che non riesce a sfruttare la superiorità numerica: il rosso a Clemenza, per doppia ammonizione, arri- va nel finale del primo tempo. Nei secondi 45’ la Juve gestisce il vantaggio, il Toro preme alla ricerca del pari, ma è impreciso e sfortunato. Doppia parata del portiere bianconero Audero, che salva di fatto il risultato, e Juve che rischia tantissimo su un affondo di Candellone, che superato l’estremo difensore della Juve non riesce a trovare il pari grazie ad un intervento sulla linea da parte di un avversario. La gara aumenta di intensità negli ultimi 10’, con Menghini allontanato dal direttore di gara qualche minuto prima del fischio finale, per proteste. Grande vittoria dei Bassotti nella 18ª giornata del girone A della serie B. La squadra druentina conferma il suo quarto posto vincendo 5-3 con personalità sul campo della Poggibonsese. In gol cinque marcatori differenti: Cucinotta, Buggè, Perino, Minchillo e Perella. Super successo anche per il Castellamonte, che infligge alla capolista Libertas Astense la prima sconfitta in campionato dopo un pirotecnico 9-8. Ora i Bassotti hanno 29 punti, mentre invece (determinante il 3-1 del primo tempo) il Castellamonte 23. [E.ZAM.] PAOLO PONTI Con la serie B ancora ferma fino a domenica prossima, protagoniste sono state le ragazze della serie C impegnate nella sesta giornata di ritorno. Delle tre formazioni torinesi impegnate a tornare a casa sorridente è solo quella del Cit Turin, vincitrice sul difficile campo del Cossato: mattatrice dell’incontro Sara Melillo, che ha sbloccato l’incontro al 45’, ha servito a Gastaldo il 2-0 prima dell’intervallo, per poi chiudere l’incontro nella ripresa col definitivo 3-0. Male è andata invece alla fin qui sorprendente Givolettese sul campo del Cavallermaggiore, che ha visto la vittoria delle cuneesi 2-0. Infine invece gran rammarico per le ragazze del Carrara, impegnate anche loro in trasferta nella Granda sul campo del Saluzzo, che tornano a casa sconfitte di misura al termine di una partita dal doppio volto: dopo un primo tempo di marca casalinga chiuso 2-0, le ragazze di Poltronieri hanno prima raggiunto il pareggio con Barucci, fallendo il sorpasso ancora con la stessa attaccante per poi subire il gol vittoria nel finale. Giovedì recupero Musiello Saluzzo-Givolettese. T1 CV PR T2 LA STAMPA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Le altre partite ECCELLENZA, GIRONE A La Pro batte pure la fatica Pro Settimo 2 Omegna 0 Pro Settimo Omegna 4-3-3 3-5-2 Maja, Mezzela, Vasario, Caracciolo, Cacciatore, Grancitelli, Gallace, Didu, Marangone (31’ st Bellan), Parisi, Di Renzo (44’ st Piotto) Di Caio, Cantoni, Appetito (32’ st Bainotti), Cassani, Pioletti, Guidetti, Pllumbay (12’ st Valsesia), Perini, Bogani, Brunetti, Di Iorio. ALL. Siciliano Piemonte Sport .59 . Aygreville 0 Ivrea 1 Gassinosanraffaele 2 Orizzonti United 2 Aygreville Gassinosanraffaele Ivrea Orizzonti United Gini, Spinardi, Vitale (40’ st Vuillermoz D.), Challancin, Marchesano, Vuillermoz X., Sogno, Pramotton, Turato, Caputo, Marchetto (32’ st Carpentieri) Okumador, Piras, Lupu, Bava, Imburgia, Giorgi, Noia, Peraudo (32’ st Talamo), Foxon, D’Agostino (8’ Chiepppa), Mirimin (44’ st Mondo) Chiaverini, Santoliquido, Zardini, Cau, Ferreri, Munari, Pagliero, Graziolo, Padovan (17’ st Verlezza) (32’ st Luciani), Pierobon, Soster (36’ st Pallante) Ferrauto, Carini, Freda, Maggio, Lombardo, Panepinto, Gianetto, Comotto (36’ st Scutti), Pissardo (15’ st Valenza), Di Lernia, Gnisci (24’ st Luminoso) ALL. Benedetti ALL. Gatta ALL. Rizzo ALL. Boschetto RETI: : st 5’ Foxon, 31’ Mirimin (rig.) RETI: 32’ Gnisci (O), 36’ Pagliero (I); st 45’ Scutti (O) ARBITRO: Papale di Torino AMMONITI: Spinardi, Vulllernoz X., Mirimin ESPULSI: Sogno, Turato ALL. Pettinaroli ARBITRO: Laratro di Torino AMMONITI: Comotto, Cau, Munari Caselle 2 Ceversama 3 Vda Charvensod 1 Atletico Torino 0 Caselle Vda Charvensod Ceversama Atletico Torino Semperboni, Moioli, Benanchi, Lonardi, Fassio (21’ st Cupperi), Salvitto (16’ st Di Marco), Suppo, Donofrio, Enam’ba, Serra, Greco Ferlisi (35’ st Fondello) Celesia, Dragota, Vuillermoz, Timpano (33’ st Lavidel), Berger, Carlotto, Terzoni (29’ st Grenier), Alessi (45’ st Franceschelli), Sterrantino, Garbini, Rovira Mordenti, Vitale, Caruso, Antoniotti, Ferrero, Aimone (25’ st Piccinno), Cavagnetto, Dos Santos, Barbera (34’ st Varacalli), Mabritto, Guzzone (14’ st Monteleone) El Attar, Zangrando (35’ st Prola), Lena, Tassin, Dalle Sassi, Cuomo, Petrini, Scozzafava, Carizeria (12’ st Russo), Sgherzi, Colucci ALL. Goria ALL. Fermanelli ALL. Cavaliere ALL. Campanile RETI: st 26’ Di Renzo, 30’ Parisi (rig.). Implacabile dal dischetto ARBITRO: Filomena di Collegno AMMONITI: Cassani, Brunetti, Didu, Pioletti PAOLO ACCOSSATO SETTIMO Vale molto, vale tanto il successo della Pro contro la per nulla arrendevole Omegna e varrebbe ancora di più se lo Sporting Bellinzago non azzannasse in zona Cesarini la vittoria contro il Borgaro. Nel testa a testa però la distanza rimane immutata e un match in meno in calendario (più uno da recuperare) fa gioco alla Pro. I torinesi punzecchiano all’avvio sfidando soprattutto i terzini dell’Omegna visto che quasi mai Di Iorio riesce a tenere Di Renzo sulla destra. Episodi, però, nulla di eclatante anche se il centrocampo è immediatamente in mano alla Pro. L’Omegna è però un cagnaccio ringhioso, raramente lascia un pallone e il match appare fin dalle prime battute non semplice per una Pro sicuramente stanca per gli impegni infrasettimanali di Coppa. Passato il primo momento di smarrimento, l’Omegna palesa la bontà dei suoi interpreti e al 18’ Brunetti con una punizione dal limite incoccia il palo alla destra di Maja. Didu è meno efficace del solito, l’Omegna gioca come un’invasata e la Pro va in sofferenza Parisi, fra i più «vecchi» della Pro Settimo, ancora uan volta a segno: su rigore fissa il due a zero sull’Omegna quando i rossoneri fanno salire la squadra. Vietato parlare degli assenti ma più i minuti passano più si comprende la necessità di Zenga nel sistema di gioco della Pro. Visto che la Pro difetta di un vero attaccante centrale, si può sfondare solo sull’esterno e il grimaldello può essere Gallace come al 31’ quando Marangone arriva con un attimo di ritardo sulla spizzata di Di Renzo. Schermaglie tante ma occasioni con il contagocce per entrambe le squadre e l’impressione che la Pro fatichi ad arrivare in zona gol. Di Parisi il portiere dell’Omegna Di Caio potrebbe essere quasi il figlio ma nel giro di un minuto, tra il 17’ e il 18’ della ripresa, il giovane estremo difensore ospite dice due volte di no all’esperto numero dieci con interventi sopra la media. La Pro impiega ventisei giri di lancette per fare quello che oggi le riesce più complicato: Parisi fa proseguire con delicatezza una palla per Di Renzo che trova il diagonale. Quattro minuti e Gallace è maestro nel trovare la spinta in area di Pioletti per il rigore che Parisi trasforma. La Pro non chiude la partita al 34’ quando Pioletti salva sulla linea su Gallace ma la partita è ormai in ghiaccio. Le classifiche Girone A Girone B Aygreville-Gassino 0-2 Acqui-C. Alfieri D. Bosco 3-0 Baveno-J.biellese 2-2 Atl. Gabetto-Busca 5-1 Bellinzago-Borgaro 2-1 Bene Narzole-Sp. Cenisia 2-0 Caselle-Charvensod 2-1 Cavour-Saluzzo 1-1 Ce.ver.sa.ma Biella-Atletico To 3-0 Chisola-Castellazzo 0-0 Gattinara-Lascaris 3-2 Fossano-Cheraschese 0-0 Ivrea-Orizzonti Utd 1-2 Libarna-Pinerolo 1-0 Osmon Suno-Settimo 1-0 Olmo 84-Lucento 1-0 Pro Settimo-Omegna 2-0 Valenzana Mado-Villalvernia 1-1 Classifica SQUADRE Pro Settimo Bellinzago Baveno Orizzonti Utd Osmon Suno Aygreville Omegna Ivrea J.biellese Borgaro Gassino Ce.ver.sa.ma Biella Lascaris Caselle Charvensod Settimo Gattinara Atletico To P 70 68 57 56 53 44 41 40 35 33 32 31 29 28 25 20 19 14 V 22 21 16 17 15 12 12 11 9 10 9 7 7 7 6 5 3 4 N 4 5 9 5 8 8 5 7 8 3 5 10 8 7 7 5 10 2 P 1 2 3 6 5 8 11 10 11 14 14 11 13 14 15 18 15 22 F 62 77 58 46 52 49 41 49 39 37 33 37 30 33 30 32 39 18 S 21 21 30 25 30 33 44 43 42 35 43 45 48 55 58 67 59 63 SQUADRE Acqui Bene Narzole Cheraschese Lucento Castellazzo Libarna Valenzana Mado Cavour Saluzzo Villalvernia Olmo 84 C. Alfieri D. Bosco Fossano Pinerolo Busca Chisola Sp. Cenisia Atl. Gabetto P 62 54 50 45 44 43 43 41 39 39 38 37 37 36 27 22 15 13 V 19 15 14 13 12 12 11 11 10 11 11 10 11 9 8 5 4 3 N 5 9 8 6 8 7 10 8 9 6 5 7 4 9 3 7 3 4 P 2 4 6 9 8 8 7 9 8 11 11 11 13 10 16 16 20 20 F 59 51 45 43 41 40 54 51 37 44 35 41 30 39 29 26 22 31 S 19 37 22 27 37 35 39 39 33 37 34 37 36 37 60 52 74 63 Prossimo turno Prossimo turno 16/03: Borgaro-Baveno, Charvensod-Ce.ver. sa.ma Biella, Gassino-Caselle, Ivrea-Pro Settimo, J.biellese-Aygreville, Omegna-Bellinzago, Orizzonti Utd-Lascaris, Settimo-Gattinara, Atletico To-Osmon Suno 16/03: Busca-C. Alfieri D. Bosco, Castellazzo-Olmo 84, Cheraschese-Bene Narzole, Lucento-Acqui, Pinerolo-Fossano, SaluzzoValenzana Mado, Sp. Cenisia-Chisola, Villalvernia-Libarna, Atl. Gabetto-Cavour PAOLO ACCOSSATO Al Borgaro l’oscar della sfortuna L’Atletico ha un filo di speranza S ARBITRO: Croce di Novara AMMONITI: Suppo, Timpano RETI: 14’ Ferrero, 20’ pt e 42’ st Mabritto ARBITRO: Daniele di Nichelino AMMONITI: Dos Santos Classifica Il punto i scrutano a distanza, osservando le rispettive mosse in attesa di uno sbaglio dell’avversaria. Un’imprecisione, appena una sfumatura potrebbe decidere un campionato vissuto sul filo del rasoio: da 8 partite Pro Settimo Eureka e Sporting Bellinzago procedono a braccetto, equivalendosi in tutto. La Pro è a +2 ma deve ancora recuperare una partita per gli appuntamenti in Coppa (mercoledì il ritorno dei quarti nel vicentino) e lo scontro diretto in programma al «Valla» tra tre domeniche si avvicina. E RETI: st 10’ Salvitto (C), 16’ Rovira (V), 22’ Greco Ferlisi (C) potrebbe anche non essere decisivo visto che torinesi e novaresi se la devono vedere ancora con Baveno (terzo) e Orizzonti (quarto), squadre che non lasceranno facilmente i 3 punti. Al Borgaro va senza dubbio l’oscar stagionale della sfortuna con una serie infinita di infortuni mentre il Lascaris butta via il 2-0 a Gattinara facendosi rimontare e superare dalla penultima. L’ex Scutti allo scadere batte l’Ivrea mentre il Gassino esce dai playout battendo l’Aygreville ridotto in 9 uomini. Gattinara 3 Osmon Suno 1 Lascaris 2 Settimo 0 Gattinara Lascaris Osmon Suno Settimo Marchetti, Dedin, Tramarin, Cianciolo, Danini, Pellerei (30’ st Crini), Leardi, Russo (1’ st Ganci), Porcelli, Papa (30’ st Roma), Ravetto Asinelli, Lavalle, Serafino, Ferroglio, Ughetto, Alfonzo, Pasqualone, Bellacozzza, Cavazzi, D’Onofrio (28’ st Napoli), Marangoni (1’ st Gallo) Moretto, Miglietta (28’ st Repossini), Yaong’bra, Agazzone, Bonato, Canino, Poi, Evola, Secci, Bettini (31’ De Lorentiis), Bertola (24’ st Viano) Giarnera, Tigani, Baruffato, Viola, Piretta, Barbati (36’ st Bogino), Borrello (29’ st Rubino), Abalsamo, Padoan, Del Vecchio, Messineo (33’ st Trentinella) ALL. Beccari ALL. Portesi ALL. Rotolo ALL. Del Vecchio RETI: 26’ Pasqualone, 43’ Marangoni (L), 48’ Papa (G); st 9’ Ganci (G), 41’ RETE: st 34’ Repossini ARBITRO: Lombardelli di Torino AMMONITI: Bonato, Evola, Abalsamo, Giarnera ESPULSO: Canino Porcelli ARBITRO: Lapertosa di Torino AMMONITI: Ughetto, Ganci ESPULSI: Lavalle, Bellacozza Girone B Erano due settimane che l’Acqui non scendeva in campo, complice campi cuneesi impraticabili e al rientro i termali fanno quello che sanno fare meglio, cioè imporsi con sicurezza. Campionato chiuso da tempo, lotta per i playoff no visto che il Lucento non è più la squadra che vinceva sempre tra dicembre e gennaio. Il Cavour è sempre lì, ad un passo dal poter spiccare il volo ma con un andamento troppo ondivago per sedersi al tavolo delle grandi. Male, piuttosto, il Pinerolo ormai in piena lotta per evitare i playout: 3 sconfitte (due in quattro giorni ) e 3 pareggi nelle ultime sei uscite. Torna invece al successo l’Atletico Gabetto dopo tre mesi esatti e lo fa in grande stile: 5-1 al Busca ma forse per la salvezza è troppo tardi. Sporting Bellinzago 2 Borgaro 1 S. Bellinzago Borgaro Boari, Miigliavacca, Pigoni (12’ st Visciglia), Ciana, Tos, Lazzeri, Manasiev, Manfroni, Massaro, Baldi, Ravasi (32’ D’Onofrio) Vono (35’ st Gencarelli), Mazza, Dotto, Corbo (41’ st Bonsanto), Borin, Cristino, Parisi (35’ st Bussi), Moreo, Massimo, Carrassi, D’Alessandro ALL. Koetting ALL. Russo RETI: 30’ Massimo (B); st 19’ Massaro (SB), 40’ Manasiev (B) ARBITRO: Borca di Torino AMMONITI: Ciana, Massaro, Vono, Carrassi ESPULSO: Baldi Antonino Greco Ferlisi, punta del Caselle T1 CV PR T2 60 .Piemonte Sport STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Le altre partite ECCELLENZA, GIRONE B La matematica tiene in vita il Chisola Atletico Gabetto 5 Benarzole 2 Cavour 1 Busca 1 Sporting Cenisia 0 Saluzzo 1 Atletico Gabetto Busca Benarzole Sporting Cenisia Cavour Saluzzo Ghiglione, Miglio, Ito, Di Muro, Padovan (31’ st Torre), Schiavone, Curto, Marinaro, Cozzolino (26’ st Bellucci), Migliardi, Palmiotto (34’ st Ingrao) D’Amico, Fino, Galliano, Chiesa, Bianco, Manfredi (10’ st Mostayd), G. Barra (36’ st U. Barra), Dutto, Bodrero (34’ st Di Biase), Peyracchia, Belmondo Testa, Pochettino (18’ st Maresca) (40’ st Vizio), Cora, Vallati, Gazzera (8’ st Astrua), Mozzone, Pera, Rolandone, Parussa, Sinisi, Diouf Gianoglio, Zucco, Montenegro, Forneris, Tartaglia, Rossi, Novarese (35’ st Cigna), Maugeri, Dagostino (1’ st Torres), Brati (28’ st Secci), Bellitta Gilli, Re, Ferrati M., Cuttini, Friso, Laganà, Pareschi (29’ st Ligotti), Longhin, Cirillo, Atteritano (45’ st Montagna), Valerio Cantele, Bessone, Picollo, Marzanati, De Maria, Caldarola, Brignolo (40’ st Allasia), Faridi, Lapadula, Caserio (36’ st Cretazzo), Morero ALL. Marangon ALL. Botta ALL. Giuliano ALL. Di Gianni ALL. Di Leone ALL. Cellerino RETI: 31’ Palmiotto; st 14’ Marinaro, 29’ Migliardi,39’Mostayd(B),48’Ingrao,51’Bellucci Chisola 0 Castellazzo 0 Chisola Castellazzo 4-3-3 4-3-3 Ussia; Ladogana, Cornaglia, Carli, Deideri; Reina, Terzoni, Di Leo (38’ st Oberto); D’Agostino (st 20’ Carulli), Capola (14’ st Trapani), Vetrugno Basso; Della Bianchina, Robotti (31’ st Meta), Zamburlin; Ferretti (36’ st Cimino), Marinello, Parrinello (26’ st Cozza); Piana, Merlano, Rosset ARBITRO: Peloso Di Nichelino AMMONITI: Muro, Bianco, Bodrero, Manfredi, Belmondo ESPULSO: Galliano Accerchiato ALL. Ballario Ladogana del Chisola bloccato dagli alessandrini ALL. Lovisolo ARBITRO: Corlianò di Torino. AMMONITI: Reina, Carli. Terzoni, Rosset, Cimino, Trapani, Carulli SPETTATORI: 70 PAOLO PONTI Un pareggio a reti bianche, buono per sperare ancora nei playout e avvicinarsi di una lunghezza al Busca, è tutto quello che il Chisola di Ballario riesce a portare a casa al termine del confronto con il Castellazzo. La matematica non condanna ancora la formazione di Vinovo, dimostratasi nonostante le molte lacune, soprattutto in attacco, in un periodo ottimo di forma legittimato dai progressi visti nelle ultime uscite, ma la strada è lunga e le giornate ancora da giocare solo sei. «Siamo vivi, anche se un punto muove poco la classifi- ca, ma abbiamo giocato bene e fatto bene», dirà a fine partita Ballario, anche se la prima frazione è stata avara di emozioni. Formazioni schierate praticamente speculari, ma in tutti i 45’ da segnalare c’è un unico tiro in porta, su calcio piazzato di Rosset al 28’, finito comodamente tra le braccia di Ussia. Per il resto il Chisola si è affidato soprattutto alle corse di Deideri, la fantasia, o almeno la buona volontà, di Vetrugno, rischiando però sempre molto in fase di disimpegno anche durante le fasi di possesso più facili, dando modo al trio Merlano-Rosset-Piana di ripartire e riportare il gioco nella metà campo di casa. La ripresa, come prevedibile, si è aperta con ritmi decisamente più alti e con gli ospiti riversati nella metà campo del Chisola alla ricerca della vittoria sbagliando però tantissimo sia in fase di rifinitura che di conclusione, prima con Rosset per Piana che spara male, poi con una conclusione centrale dello stesso Rosset, e infine ancora due volte con Piana. Anche il Chisola ci ha provato senza fortuna, con un traversone di Deideri per Capola e la pronta uscita di Basso sul controllo della punta, poi con il lancio di Ladogana per Carulli e il grande riflesso in uscita di Basso, interrotte dall’altra parte con un angolo del solito Rosset per il colpo di testa centrale di Merlano. Fino al finale di gara convulso, con ribaltamenti di fronte e un paio di interventi tempestivi di Ussia, e il risultato bloccato sullo 0-0. «Sono soddisfatto – conclude il tecnico di casa -. Abbiamo fatto un’ottima prestazione contro un’ottima squadra, abbiamo giocato bene e il pareggio è giusto». Ma potrebbe non bastare per salvare la categoria. RETI: st 32’ Pera, 38’ Astrua RETI: st 16’ De Maria (S), 20’ Friso (C) ARBITRO: Penasso di Cuneo AMMONITI: Vallati, Brati ESPULSO: Tartaglia ARBITRO: Schirinzi di Nichelino AMMONITI: Cuttini, Laganà Libarna 1 Olmo 1 Pinerolo 0 Lucento 0 Libarna Pinerolo Olmo Lucento Frisone, Amodio, Francia, Bagnasco, Mazzucco (20’ st Manfredi), Costantino (39’ st Boveri), Motta, Manno, Pellegrini, Mossetti, Costa (45’ st Canapa) Raica, Pepe, Ahmed, Dedominici (9’ st Lopes), Barrella (37’ st Clori), Lisa, Previati (37’ st Di Leone), Saadi, Piroli, Di Gioia, Stangolini Peano, Arnaudo, Bima, Pepino A., Pepino M., Sciatti, Oggero (36’ st Colombero), Lerda, Martucci (21’ st Dalmasso), Parola, Martin (38’ st Sacco) Miglino, Salierno (33’ st Zichitella), Patrone, Farella, Ferrarese, Mangano (38’ st Mollo), Casassa Mont, Basiglio, Le Pera, Salafrica, Rizzo ALL. Merlo ALL. Fornello ALL. Calandra ALL. Telesca RETE: 13’ Bagnasco RETE: st 18’ Martucci ARBITRO: Franco di Cuneo ESPULSO: Saadi ARBITRO: Rossi di Pinerolo AMMONITI: Salierno, Mangano, Lerda, Le Pera Friso del Cavour La curiosità Bomber torinesi 1 Da ormai qualche anno il girone B di Eccellenza a livello numerico è quello meno “torinese” con 6 squadre su 18. Uomini e non compagini, dunque, a fare della nostra provincia la regina del gruppo. A scorrere infatti la classifica dei marcatori si nota che nel gruppo A la fanno da padrone gli «stranieri» con il solo Baldi (eporediese dello Sporting Bellinzago) in alto con 18 centri mentre nel girone B i bomber parlano solo torinese. Melle (già capocannoniere lo scorso anno) della Cheraschese e Dalessandro del Tortona Villalvernia guardano tutti dall’alto con 20 gol in 28 partite ma subito dietro incalzano Davide Lapadula del Saluzzo e Fabio Piroli del Pinerolo con 18 centri. E se scendiamo, la torinesità delle reti è garantita ulteriormente da Raffaele Cirillo del Cavour, a segno per 17 volte, Jacopo Montesano del Lucento e Mattia Martin del Busca (14). [P.ACC.] Risultati e Classifiche Prima Categoria Promozione Girone C Girone C Girone B Girone E Girone D Girone F Alicese-Pont Donnaz 1-0 Airaschese-Piscinese Riva 2-0 S. F. Ardor-Verres 1-2 Barcanova-Vanchiglia 1-1 Lesna Gold-Beinasco 2-1 Atletico Santena-Roero 2-2 Bollengo Alb.-Brandizzo 1-1 Cbs S. C.-Pianezza 2-1 Bosconerese-Fenusma 0-2 Cit Turin Lde-Pertusa B. 1-0 Olympic Collegno-Cumiana 0-0 Montatese-Poirinese 0-3 Leini-Real Canavese 1-2 Cenisia-Mirafiori 1-4 La Chivasso-Colleretto 4-3 Nizza Millef.-Barracuda 10-1 Pro Collegno C.-Luserna 1-3 Pro Villafranca-Moncalvo 2-1 Pavarolo-Trino 1-0 Csf Carmagnola-Borgaretto 0-0 Pvf-Real Sarre 2-1 P. River Mosso-Spazio Talent Soccer 3-2 San Secondo-Antico Borgoretto 2-1 Rocchetta T.-Buttiglierese 3-0 Quincitava-Mathi 1-0 Don Bosco Nich.-Union Valle Di Susa 1-2 Quart-Banchette 2-2 Pozzomaina-Bacigalupo 3-1 Sporting Rosta-Denso Fc 1-3 San Giuseppe Riva-Nuova Sco 2-0 San Carlo-Casale 0-2 S. Giacomo Ch.-Alpignano 2-1 Real Leini-Esperanza 0-2 Rapid To-Orione Vallette 3-0 Valdruento-Rivoli 0-1 Sandamianese-Moncalieri 0-4 S. Nolese-Rivarolese 1-2 Usaf Favari-Santenese 4-2 Saint Vincent-Castellamonte 1-2 Santa Rita-San Mauro 0-5 Villar Perosa-Carignano 1-1 Villanova-Pecetto 3-1 Volpiano-Venaria Reale 0-0 Victoria Ivest-Bsr Grugliasco 2-2 Vallorco-San Maurizio C. 2-1 Vianney-Atletico Villaretto 2-1 Riposa : Bvs Villastellone-Trofarello 1-2 Riposa : Crescentinese SQUADRE Volpiano Casale Quincitava Alicese Pont Donnaz S. Nolese Rivarolese Mathi Real Canavese Venaria Reale Brandizzo Bollengo Alb. Leini Trino Pavarolo San Carlo Crescentinese Classifica Classifica Classifica P 59 51 44 39 36 33 33 33 31 29 28 26 26 25 25 23 10 V 18 15 13 12 11 10 9 10 7 8 6 6 7 6 5 6 2 N 5 6 5 3 3 3 6 3 10 5 10 8 5 7 10 5 4 P 1 2 6 8 9 11 9 11 7 11 7 9 12 10 8 13 17 F 49 49 40 32 29 28 30 29 29 24 19 34 23 32 20 25 24 S 18 18 20 27 22 29 33 32 32 31 19 43 40 38 26 38 50 Prossimo turno 16/03: Casale-Leini, Mathi-Alicese, Pont Donnaz-Bollengo Alb., Real Canavese-Volpiano, Rivarolese-Quincitava, Trino-Crescentinese, Venaria Reale-S. Nolese, Brandizzo-Pavarolo; Riposa : San Carlo SQUADRE Alpignano Csf Carmagnola Bsr Grugliasco Cbs S. C. S. Giacomo Ch. Airaschese Pianezza Borgaretto Piscinese Riva Victoria Ivest Union Valle Di Susa Cenisia Usaf Favari Mirafiori Don Bosco Nich. Santenese P 54 49 49 46 44 36 35 35 31 30 29 28 27 23 18 2 V 17 15 14 14 12 10 10 9 9 8 8 8 7 6 5 0 N 3 4 7 4 8 6 5 8 4 6 5 4 6 5 3 2 P 4 5 3 6 4 8 9 7 11 10 11 12 11 13 16 22 F 59 46 45 44 43 30 55 29 26 33 34 37 35 35 30 13 S 26 28 27 26 22 36 38 29 34 41 35 49 48 39 41 75 SQUADRE La Chivasso Real Sarre Colleretto Banchette Pvf Fenusma Vallorco Bosconerese Verres Real Leini San Maurizio C. Esperanza Saint Vincent Quart S. F. Ardor Castellamonte Classifica Classifica P 64 48 46 45 42 38 33 31 31 31 28 27 24 21 9 9 V 21 15 13 14 13 10 8 9 8 8 7 8 6 6 2 1 N 1 3 7 3 3 8 9 4 7 7 7 3 6 3 3 6 P 1 6 4 6 8 6 7 10 8 9 10 13 12 14 18 17 F 63 53 46 62 44 46 35 34 33 34 27 39 24 27 21 19 S 17 26 24 25 32 39 43 33 45 39 41 51 41 43 54 54 SQUADRE P San Mauro 54 Cit Turin Lde 54 Vanchiglia 51 Nizza Millef. 45 Barcanova 44 P. River Mosso 43 Pertusa B. 41 Pozzomaina 37 Rapid To 35 Orione Vallette 29 Santa Rita 24 Vianney 23 Barracuda 20 Atletico Villaretto 17 Bacigalupo 10 Spazio Talent Soccer 9 V 16 17 15 13 13 13 13 10 9 8 6 6 4 4 3 2 N 6 3 6 6 5 4 2 7 8 5 6 5 8 5 1 3 P 2 4 3 5 6 7 9 7 7 11 12 13 12 15 20 19 F 67 58 62 60 52 61 52 53 47 35 38 30 42 19 25 20 S 30 22 25 34 31 42 39 37 34 57 54 51 74 45 69 77 SQUADRE Denso Fc Carignano Villar Perosa Rivoli Luserna Pro Collegno C. Lesna Gold Antico Borgoretto Beinasco Valdruento Sporting Rosta Bvs Cumiana Olympic Collegno San Secondo Classifica P 42 42 40 38 36 36 29 28 26 26 26 22 21 20 19 V 12 12 11 10 9 10 8 8 6 6 6 6 5 4 4 N 6 6 7 8 9 6 5 4 8 8 8 4 6 8 7 P 5 5 3 5 4 6 9 11 8 8 8 12 12 10 11 F 49 39 31 34 38 39 32 37 30 31 22 29 32 23 37 S 27 20 20 24 27 34 33 49 32 35 28 40 45 36 53 SQUADRE Rocchetta T. Moncalieri Villanova Roero Montatese San Giuseppe Riva Atletico Santena Moncalvo Trofarello Nuova Sco Villastellone Pro Villafranca Poirinese Buttiglierese Sandamianese Pecetto P 53 50 47 46 42 37 36 35 33 32 31 29 16 16 16 7 V 16 16 14 13 12 10 9 10 9 8 8 7 3 3 4 2 N 5 2 5 7 6 7 9 5 6 8 7 8 7 7 4 1 P 3 6 5 4 6 7 6 9 9 8 8 9 14 14 16 20 F 52 50 45 55 37 35 35 35 43 34 37 33 24 24 22 22 S 15 25 30 23 27 30 25 27 40 36 45 33 50 61 61 55 Prossimo turno Prossimo turno Prossimo turno 16/03: Borgaretto-Airaschese, Bsr GrugliascoCsf Carmagnola, Cbs S. C.-Usaf Favari, Pianezza-Mirafiori, Piscinese Riva-S. Giacomo Ch., Santenese-Victoria Ivest, Union Valle Di SusaCenisia, Alpignano-Don Bosco Nich. 16/03: Castellamonte-Pvf, CollerettoQuart, Esperanza-San Maurizio C., Fenusma-Vallorco, Real Leini-Saint Vincent, Real Sarre-La Chivasso, Verres-Bosconerese, Banchette-S. F. Ardor 16/03: Bacigalupo-Rapid To, BarcanovaNizza Millef., Barracuda-Santa Rita, Orione Vallette-Cit Turin Lde, San Mauro-P. River Mosso, Spazio Talent Soccer-Vianney, Vanchiglia-Pertusa B., Atletico VillarettoPozzomaina Prossimo turno Prossimo turno 16/03: Beinasco-Villar Perosa, CarignanoPro Collegno C., Denso Fc-Valdruento, Luserna-Sporting Rosta, Olympic CollegnoLesna Gold, Rivoli-San Secondo, Antico Borgoretto-Bvs; Riposa : Cumiana 16/03: Moncalieri-Villastellone, Moncalvo-San Giuseppe Riva, Montatese-Sandamianese, Nuova Sco-Atletico Santena, Pecetto-Rocchetta T., Poirinese-Roero, Trofarello-Villanova, Buttiglierese-Pro Villafranca LUNEDÌ 10 MARZO 2014 LA STAMPA 61 T1 CV PR T2 T1 CV PR T2 62 .Spettacoli Cronaca STAMPA .LA LUNEDÌ 10 MARZO 2014 I Cinema Le trame AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Allacciate le cinture Sala 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Dallas Buyers Club Sala 2 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Monuments men Sala 3 15.30-17.50-20.10-22.30 ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 La mossa del pinguino Sala 1 P 16.30-18.30-20.30-22.30 Una donna per amica Sala 2 P 16.30-18.30-20.30-22.30 CENTRALE ARTHOUSE via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 militari, universitari, Aiace, over 65, under 18 12 anni schiavo VO 16.30-21.30 (sott.it.) Dallas Buyers Club VO 19.15 (sott.it.) CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461. Prezzi: € 4,50 Donna; € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55). Proiezioni 3D: € 7,50 Donna (tutto il giorno); € 10,00 Int.; € 8,00 Rid. € 6,00 Tessera Io Studio Allacciate le cinture P 17.40-20.00-22.30 The Lego movie P 18.40 Sotto una buona stella P 16.45-20.30-22.30 300 - L’alba di un impero P 18.40-20.30-22.30 300 - L’alba di un impero 3D P 16.45 La bella e la bestia P 17.30-20.30-22.30 Tarzan P 18.40 Una donna per amica P 16.50-20.30-22.30 DUE GIARDINI ARTHOUSE via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Sotto una buona stella Nirvana P 16.00-18.15-20.30-22.30 12 anni schiavo Ombrerosse P 15.00-17.30-20.00-22.30 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spettacolo; Abb. 14 € 4,40 12 anni schiavo Eliseo Grande 15.30-18.00-21.00 Allacciate le cinture Eliseo Blu P 15.30-17.40-19.50-22.00 Snowpiercer Eliseo Rosso P 15.15-17.40 Smetto quando voglio Eliseo Rosso P 20.00-22.00 F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Allacciate le cinture Sala Groucho P 15.50-18.00-20.10-22.20 Tango libre Sala Chico P 16.10-20.30 Il superstite Sala Chico P 18.15-22.15 12 anni schiavo Sala Harpo P 15.00-17.30-20.00-22.30 GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Tarzan Sala 1 P 18.00 Una donna per amica Sala 1 P 20.30-22.30 La mossa del pinguino Sala 2 P 17.00-20.30-22.30 Registe Sala 2 P 19.00 Un ragionevole dubbio Sala 3 P 18.00-22.30 Registe Sala 3 P 20.30 IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 300 - L’alba di un impero P 15.30-17.50-20.10-22.30 Tarzan 3D P 15.00-16.55-18.50 300 - L’alba di un impero 3D P 20.45-22.40 La bella e la bestia P 15.15-17.40-20.05-22.30 The Lego movie P 15.45-18.00 Una donna per amica P 20.30-22.30 Sotto una buona stella P 15.30-17.50-20.10-22.30 LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 300 - L’alba di un imperoSala 1 P 17.50-20.10-22.30 Sotto una buona stella Sala 2 P 18.30-20.30-22.30 La bella e la bestia Sala 3 P 17.45-20.30 Un ragionevole dubbio Sala 3 P 22.30 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e 2: € 7,00 int.; € 5,00 rid., Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. La sorgente dell’amore Massimo 1 P 22.30 La grande illusione VO Massimo 2 P 16.00-18.30-21.00 (sott.it.) Martha VO Massimo 3 P 16.30 (sott.it.) Il mercante delle quattro stagioni VO Massimo 3 P 18.45 (sott.it.) Il mondo sul filo VO Massimo 3 P 20.30 (sott.it.) NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spett. pom.; Abb. 14 € 4,40 A proposito di Davis Nazionale 1 15.45-17.50 Maldamore Nazionale 1 20.30 (anteprima ad inviti) Snowpiercer Nazionale 2 15.00-17.20-19.40-22.00 REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; € 5,00 ridotto Aiace, over 65; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00 abb. 12 ingr.; abb. Arthouse accettato; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Saving Mr. Banks Reposi 1 P 15.00-17.30-20.00-22.30 Walt Disney e l’Italia Reposi 1 P verrà proiettato prima dell’ultimo spettacolo Allacciate le cinture Reposi 2 P 15.00-17.30-20.00-22.30 300 - L’alba di un imperoReposi 3 P 15.15-17.40-20.05-22.30 Monuments men Reposi 4 15.00-17.30-20.00-22.30 Smetto quando voglio Reposi 5 15.15-17.40-20.05-22.30 Sotto una buona stella Reposi 6 15.15-17.40-20.05-22.30 Una donna per amica Reposi 7 15.30-17.50-20.10-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 Over 60; Abb. 14 € 5,00; 1° e 2° spett. pom. Il violinista del diavolo Sala 1 P 15.15-17.30-19.45-22.00 12 anni schiavo Sala 2 P 15.30-18.10-21.00 I segreti di Osage County Sala 3 P 15.00-17.30-19.45 Tango libre Sala 3 P 22.00 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 6,50 serale dopo le 17.55; € 5,00 over 60; € 5,00 Under 25 card; € 5,00 La tariffa A/R andata e ritorno (solo 2D) dal lunedì al giovedì 300 - L’alba di un impero Sala 1 P 16.15-18.45 La bella e la bestia Sala 1 P 21.15 The Wolf of Wall Street V.M. 14 P 21.25 Sala 2 Tarzan 3D Sala 2 P 18.55 Tarzan Sala 2 P 16.30 The Lego movie Sala 3 P 16.10 La mossa del pinguino Sala 3 P 18.40-21.05 Snowpiercer Sala 4 P 19.00 Un ragionevole dubbio Sala 4 P 16.05-21.20 300 - L’alba di un impero 3D Sala 5 P 21.20 La bella e la bestia Sala 5 P 16.00-18.35 Allacciate le cinture Sala 6 P 16.15-18.50-21.25 12 anni schiavo Sala 7 P 15.15-18.20-21.25 Una donna per amica Sala 8 P 16.20 Othello. National Theatre Live Sala 8 P 20.00 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 6,30 int.; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 Allacciate le cinture P 14.20-17.00-19.40-22.20 La scuola più pazza del mondo P 14.50 Saving Mr. Banks P 19.45 Pompei 3D P 22.30 Pompei P 17.15 12 anni schiavo P 15.40-18.40-21.50 Tarzan P 15.00-17.20 Snowpiercer P 19.50-22.30 Una donna per amica P 14.30-17.05-19.45-22.20 300 - L’alba di un impero P 14.50-17.25-20.00-22.35 La bella e la bestia P 14.15-16.55-19.35-22.15 Sotto una buona stella P 14.20-17.10-19.45-22.20 The Lego movie P 14.50-17.15 300 - L’alba di un impero 3D P 19.40-22.15 Un ragionevole dubbio P 15.10-17.55-20.20-22.35 La mossa del pinguino P 14.50-17.25-22.30 Mr. Peabody and Sherman 3D P 20.00 Cinema: Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. La mafia uccide solo d’estate 21.00 CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. Boh 15.00 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. La mafia uccide solo d’estate 21.00 Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia AVIGLIANA CONDOVE AUDITORIUM E. FASSINO via IV Novembre 19, tel. 34072.29.490. Miele 18.30-21.15 CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. La bella e la bestia 21.00 BEINASCO MARGHERITA 0124657.523. Tarzan 3D THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 6,70 int.; € 6,00 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al ven. dopo le ore 18, sab. e dom. tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven. prima delle ore 18, ragazzi fino 10 anni, anziani sopra i 60 anni Allacciate le cinture Sala 1 16.40-19.20-22.00 300 - L’alba di un impero Sala 2 19.35 300 - L’alba di un impero 3D Sala 2 17.00-22.10 Tarzan Sala 3 17.30 La grande bellezza Sala 3 22.00 Tarzan 3D Sala 3 20.00 12 anni schiavo Sala 4 18.40-21.40 Pompei Sala 5 19.40 La mossa del pinguino Sala 5 17.20-22.15 La bella e la bestia Sala 6 16.30-19.10-21.50 The Lego movie Sala 7 16.10 Sotto una buona stella Sala 7 18.40 The Wolf of Wall Street V.M. 14 Sala 7 21.00 Snowpiercer Sala 8 22.30 Un ragionevole dubbio Sala 8 17.45-20.10 Una donna per amica Sala 9 17.30 Othello. Nationale Theatre Live Sala 9 20.30 CASCINE VICA - RIVOLI DON BOSCO DIG. 01195.08.908. La bella e la bestia 21.15 CHIERI SPLENDOR 01194.21.601. Allacciate le cinture 21.15 COLLEGNO CINEMA ARPINO via Bussoleno 50. La bella e la bestia 21.00 CHIVASSO POLITEAMA 01191.01.433. La bella e la bestia CUORGNÈ 21.30 IVREA BOARO 0125641.480. Smetto quando voglio POLITEAMA 0125641.571. 300 - L’alba di un impero 20.15-22.30 20.20-22.30 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 6,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 Snowpiercer P 14.00-16.55-19.50-22.45 Un ragionevole dubbio P 15.30-17.40-20.00-22.20 Saving Mr. Banks P 14.00-16.50-19.40-22.30 Una donna per amica P 14.30-17.15-19.50-22.20 Allacciate le cinture P 14.20-17.00-19.50-22.30 12 anni schiavo P 14.00-16.50-19.40-22.30 300 - L’alba di un impero 3D P 14.00-16.40-19.20-22.10 La bella e la bestia P 14.15-17.05-19.45-22.30 300 - L’alba di un impero P 14.30-17.15-20.00-22.40 Sotto una buona stella P 14.30-17.05-20.05-22.40 Tarzan P 14.30-17.10-19.40 Storia d’inverno P 22.25 La mossa del pinguino P 15.25-17.45-20.20-22.35 Belle & Sebastien P 14.15-16.50-19.20 Smetto quando voglio P 22.10 Smetto quando voglio P 15.30-18.30-21.30 Khumba P 15.00 Pompei P 17.20 Pompei 3D P 19.50-22.15 The Lego movie P 14.30-17.00-19.30 The Wolf of Wall Street V.M. 14 P 21.50 Monuments men P 19.40-22.30 La scuola più pazza del mondo P 14.40-17.10 PIANEZZA 21.00 LUMIERE 01196.82.088. 300 - L’alba di un impero 17.30-20.20-22.30 La bella e la bestia Una donna per amica Allacciate le cinture The Lego movie Tarzan 20.45-22.30 20.30-22.30 17.30-20.30-22.30 17.30 17.30-19.10 PINEROLO HOLLYWOOD 0121201.142. Allacciate le cinture MULTISALA 0121393.905. Una donna per amica Italia 200 La mossa del pinguino Italia 500 RITZ 0121374.957. 12 anni schiavo 21.00 21.00 21.00 20.30 PIOSSASCO IL MULINO 01190.41.984. I segreti di Osage County 21.15 SAN MAURO TORINESE GOBETTI via dei Martiri della Libertà 17, tel. 01103.75.408. Allacciate le cinture P 21.15 SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. Allacciate le cinture Sala 1 21.30 300 - L’alba di un impero 3D Sala 2 21.20 La bella e la bestia Sala 3 21.10 VALPERGA AMBRA 0124617.122. 300 - L’alba di un impero 3D Uno Una donna per amica Due 21.30 21.30 VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Una donna per amica La bella e la bestia Allacciate le cinture The Lego movie 300 - L’alba di un impero BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· A CURA DI Daniele Cavalla A PROPOSITO DI DAVIS ···· Commedia drammatica. Regia di Joel e Ethan Coen, con Oscar Isaac e Carey Mulligan. Durata: 105 minuti. Le vicissitudini di Llewyn Davis, musicista nella New York dei primi anni Sessanta. Dagli autori di «Fargo». LA BELLA E LA BESTIA ·· Fantasy. Regia di Christophe Gans, con Vincent Cassel e Léa Seydoux. Durata: 110 minuti. Dall’autore de «Il patto dei lupi», il nuovo adattamento cinematografico del celebre racconto. DALLAS BUYERS CLUB ···· Drammatico. Regia di JeanMarc Vallée, con Matthew McConaughey e Jared Leto. Durata: 117 minuti. Il rude cowboy texano Ron scopre nel 1985 di essere malato di aids: in Messico trova medicine in grado di curarlo ma illegali negli States, decide di importarle. Da una storia vera. 12 ANNI SCHIAVO ···· Drammatico. Regia di di Steve McQueen, con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. Durata: 117 minuti. L’autore di «Shame» porta sullo schermo la storia vera di un uomo di colore di New York rapito e venduto come schiavo negli Stati Uniti del 1841. LONE SURVIVOR ··· Azione. Regia di Peter Berg, con Mark Wahlberg e Emile Hirsch. Durata: 121 minuti. Navy Seals in missione segreta contro Al-Qaeda rimangono isolati sulle montagne dell’Afghanistan. MONUMENTS MEN ··· Bellico. Regia di George Clooney, con Matt Damon e Clooney. Durata: 118 minuti. La vera storia dei Monuments Men, plotone americano incaricato di salvare le opere d’arte che durante la seconda guerra mondiale Adolf Hitler minacciava di distruggere. I SEGRETI DI OSAGE ... ···· Commedia drammatica. Regia di John Wells, con Meryl Streep e Julia Roberts. Durata: 119 minuti. Dal premio Pulitzer «Agosto, foto di famiglia» di Tracy Letts, la storia delle caparbie donne della famiglia Weston. SMETTO QUANDO VOGLIO ··· Commedia. Regia di Sydney Sibilia, con Edoardo Leo e Valeria Solarino. Durata: 100 minuti.Un ricercatore perde il posto di lavoro e decide di mettere insieme una banda criminale con suoi ex colleghi. Opera prima. SOTTO UNA BUONA STELLA ··· Commedia. Regia di Carlo Verdone, con Verdone e Paola Cortellesi. Durata: 106 minuti. Nella vita del manager in crisi Picchioni irrompono i due figli avuti dalla precedente moglie. SNOWPIERCER ···· Fantascienza. Regia di Bong Joon-ho, con Chris Evans e Tilda Swinton. Durata: 126 minuti. Nel 2031 il mondo è vittima di un’era glaciale. Gli unici sopravvissuti sono su un treno che vaga per il pianeta: i ricchi nelle lussuose carrozze, i poveri stipati. SAVING MR. BANKS ··· Fantasy. Regia di di John Lee Hancock, con Tom Hanks e Emma Thompson. Durata: 120 minuti. L’arduo tentativo di Walt Disney di convincere la scrittrice Pl Travers di cedere i diritti del best seller «Mary Poppins». TANGO LIBRE ···· Drammatico. Regia di Frédéric Fonteyne, con François Damiens e Anne Paulicevich. Durata: 105’. Una guardia carceraria conosce a ballare il tango una bella donna: se ne invaghisce, il giorno dopo la vede in prigione a colloquio con il marito detenuto. Dall’autore de «La donna di Gilles». THE WOLF OF WALL STREET ···· Commedia. Regia di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio e Margot Robbie. Durata: 179 minuti. La storia vera di Jordan Belfort, spregiudicato agente di borsa negli States degli Anni Ottanta: la sua vita piena di eccessi fra donne, alcol e droga. UNA DONNA PER AMICA P 20.15-22.30 ··· Commedia. Regia di Giovanni Veronesi, con Fabio De Luigi e Laetitia Casta. Durata: 88 minuti. Lui è un avvocato, lei è veterinaria: i due sono molto amici e quando Claudia decide di sposarsi, lui soffre. P 17.45 IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO P 17.45-20.15-22.30 ··· Drammatico. Regia di Bernard Rose, con David Garrett e Jared Harris. Durata: 122 minuti. L’autore di «Amata immortale» e «Anna Karenina» porta sullo schermo la vita «smisurata» del violinista Niccolò Paganini. P 20.15-22.30 P 17.45 VINOVO AUDITORIUM DIGITAL 01196.51.181. Una canzone per Marion 21.00 Teatri AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, tel. 011 81.93.529. Sabato 15 ore 21 e domenica 16 marzo ore 16 la Compagnia di Operette ALFAFOLIES presenta Grilli per la testaAlbum di un Ingegnere da palcoscenico, Augusto Grilli si racconta. Si prenota inoltre per l’operetta La danza delle libelluledi Lehàr nei giorni 29 (ore 21) e 30 (ore 16) marzo sempre con la Compagnia ALFAFOLIES - [email protected] ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. Stasera ore 21, Toni Campa e Luciana De Biase presentano “Massimo Ranieri in concerto”. Venerdì14efinoadomenica16marzo, in scena “Frankestein Junior”, musical diMelBrooksconGiampieroIngrassia.Siprenota per “Cercasi Cenerentola” in scena dal 18 AL 23 marzo ARALDOviaChiomonte3,tel. 34.56.101.583. Monamour,monamieconAriannaD’ambrini, Elisa Occhini. Venerdì 14. Ore 21 AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653.ConcertoJurajVal?uhadirettore, Malin Hartelius soprano, Michelle Breedt mezzosoprano.CoroMaghiniClaudioChiavazza maestro del coro. Musiche di Gustav Mahler. Giovedì 13 e Venerdì 14. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Martedì 11ore19.30IlservitorediduepadronidaGoldoni, drammaturgia Ken Ponzio, regia Antonio Latella, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile del Veneto, Fondazione Teatro Metastas io di Prato CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Sala Grande: Sabato ore 21; Domenica ore 16.30 Teatro del Buratto presenta Giocagiocattolo SalaPiccola:Venerdìore21IlMutamentoZonaCastaliapresentaDelmondocheamo.Domenicaore15.30eore17.30TeatrodellaTossepresentaBranciforteilconigliettoPOP-UP COLOSSEOviaM.Cristina71.Mercoledì12ore 21 Teresa Salgueiro in Concerto. Giovedì 13OrnellaVanoniinconcerto.Venerdì14Samuele Bersani in concerto. Sabato 15 “Real illusion” di e con Gaetano Triggiano ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Giovedì 13 ore 21 e fino al 16 marzo, Nicola Pistoia e Paolo Triestino in “Grisù, Giuseppe e Maria”, testo di Gianni Clementi. Si prenota per “El cico latino”, con i Trelilu, in scena dal 18 al 23 marzo GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis, tel. 011 58.05.768. Martedì 11 ore 21 e fino al 23 marzo, in scena “La stranissima coppia”, divertentissima commedia con Milena Miconi e Diego Ruiz. Si prenota per “Mi ritorni in mente live”, in scena dal 3 al 6 aprile GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO viaRossini8,tel. 800.235.333.Martedì11ore 19.30 prima nazionale de Il misantropo di Molière,regiaMarcoIsidori,Fondazionedel Teatro Stabile di Torino / Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino 4. Il salotto di nonna Speranza...musiche e parole dedicate “alle buone cose di pessimo gusto”con Susy Picchio soprano, Giuseppina Scravaglieri pianoforte, Mirko Taurino pianoforte, Andrea Bertino violino,Valentina Vicario flauto, Daniela Chianini ballerina, Ludovico Villata attore. Mercoledì 12 marzo. Ore 16 LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. Festival oriente occidente Compagnia Laura Boaro “On the market. Sabato 15. Ore 21 LBT- LA BOTTEGA TEATRALE corso Govone 16,tel.0161840.796.DecimaStagionediTeatro di Figura Le Figure dell’Inverno. Domenica 16 Marzo ore 16, e Lunedì 17 ore 10 perlescuole,alTeatroEducatoriodellaProvvidenza in corso Govone 16 a Torino, la Compagnia Teatrino dell’es di Villanova di Castenaso (BO) presenta Il circo dei bambinispettacolo d’animazione con attori e pupazzi. Info 0161.84.07.96 – 347.76.27.706 – 346.35.24.547 - [email protected] - www.labottegateatrale.it MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333.Giovedì13ore19.30perProgetto Internazionale, prima nazionale di Le lacrime amare di Petra von Kant, di Fassbinder, regia Martin Ku?ej, Residenztheater (Monaco di Baviera) MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. Sabato 15 ore 21 e domenica 16 ore 15.30 Compagnia “Gruppo Teatrale Snoopy”Nientedadichiarare?diHennequin e Veber Venerdì 28 ore 21 La Locandiera di Carlo Goldoni. Compagnia “Arcobaleno Teatro” Sabato 29 ore 21 Il medico dei pazzidi Eduardo Scarpetta, Compagnia “I Melannurca” TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna internazionale di danza e arti integrate Sono in vendita i biglietti per Omaggio ai Beatles Sabato 22 marzo, Serata Stravinskij Domenica 23 marzo, Meraviglia dal 28 al 30marzopressolebiglietteriedeiteatriNuovo, Erba, Gioiello e Alfieri OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A, tel. 01173.99.833.Venerdì21esabato22marzo ore 21 Ricerca per 1 pubblicoquattro performance di danza contemporanea con Erika Di Crescenzo / Cie La Bagarre, Carlotta Scioldo, Rebecca Rossetti, Elena Pisu / Grimaco Movimentiumani, Francesca Cinalli e Paolo De Santis / Tecnologia Filosofica PICCOLOREGIOGIACOMOPUCCINI.Nuovoabbonamento speciale per i 3 concerti di L’Orchestra a puntate. Gli Archi (9/4 ore 20, TeatroRegio),iLegni(11/4ore20,PiccoloRegio), gli Ottoni (13/4 ore 11, Teatro Regio). In vendita da domani alla Biglietteria. Info 011.8815.557 e www.teatroregio.torino.it SALA TEATRO MURIALDO piazza Chiesa della Salute 17/b, tel. 011 22.15.161. 13° Edizione della Rassegna “Divertiamoci a teatro”. Le false apparenzedi V. Di Piramo. Sabato 15 marzo. Ore 21 SAN PIETRO IN VINCOLI - ZONA TEATRO via San Pietro in Vincoli 28, tel. 011 52.17.099. Martedì 11 ore 20.45 Don Giovannicompagnia Gank/Teatro Stabile di Genova SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Dal 18 al 21 marzo, torna a grande richiesta per la Rassegna del Mezzogiorno a Teatro “Vivroma doman”, con GiovanniMussotto(marevenore12.45;meregioore 13.45)[email protected] lo spettacolo proposto nella rassegna “Solferino a teatro” che hai maggiormente apprezzato TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808. Insolito - 11 marzo ore 21.00 Assemblea Teatro in “Gianni detto Burrasca”. Domenicamattinateatro - 16 marzo ore 11.00AssembleaTeatroin“MaxMixeMex”. Info 0113042808 (orario ufficio) TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6.. Sala Grande. Martedì 11 ore 21 Cinema!di Beppe Navello con Natalia Jesionowska, Bogumila Murzynska, Agnieszka Radzikowska, Wieslaw Kupczak, Mateusz Znaniecki TEATROBARETTIviaBaretti4,tel.011655.187. Improntuscon Rossy De Palma, Isabel Lavella, David Espinosa. Giovedì 13. Ore 21 TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Venerdì 14 ore 21 per “ComicA! Donne da ridere”, Katia Beni in Tutto sotto il tetto. Sabato 15 ore 21 e Domenica 16 ore 16 compagnia I Melannurca ne Il medico dei pazzidi E.Scarpetta. Venerdì 21 compagnia Divago in Questa sera si recita a soggetto. Sabato 22 Renato LiprandiinLacenadeisingle.Domenica23ore 18 Teatro Segreto presenta Paolo Borsellino - Essendo stato TEATRO DI DIONISO via Manzoni 3, tel. 011 51.72.826. Martedì 11 ore 21 presso Piccolo TeatroGiraudidiAstiFibreParallele presenta Furie de sanghe - Emorragia Cerebraledi Riccardo Spagnulo, regia Licia Lanera TEATRO CIVICO MATTEOTTI via Matteotti 1 Moncalieri,tel.01164.03.700.Tiempodetango:BorgesyPiazzollaspettacolodipoesiamusica e tango di B. Bonino. Giovedì 13 TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338 87.06.798. Sabato 15 ore 21 e Domenica 16 ore 16, Nouvelle Maison de la Danse direttadaCarlaeCristinaPerottiin“Invitoalladanza” con la partecipazione di giovani ballerini provenienti da Toulon – Francia TEATROREGIO.Stagioned’Opera:venditabiglietti per Una tragedia fiorentina - Gianni Schicchi,GuglielmoTell,TheRake’sProgress, La vedova allegra. Biglietteria Infopiemonte-Torinocultura (ore 10-18); on line su www.vivaticket.it;telefonicamenteconcarta di credito (ore 9-12) - Tel. 011.8815.270 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Stagione di Prosa. “L’avaro” (14/3) ore 21 regia di Arturo Cirillo,TeatroStabilediNapoliedelleMarche Stagione concertistica “Clarivoces Ensemble” (15/3) ore 21, Artisti del Teatro Regio di Torino W LUNEDÌ 10 MARZO 2014 Il tempo Tempo .63 . Aria più fresca da Est, ma pochi effetti al Centro-Nord; instabile al Sud Ultimi rovesci al Sud, poi l’anticiclone farà iniziare la primavera in tutta Italia LUCA MERCALLI L’ anticiclone delle Azzorre si è finalmente rafforzato dall’Atlantico all’Europa orientale riportando tempo soleggiato a partire dal Centro-Nord italiano come non si era più visto da metà dicembre 2013. Sul suo margine meridionale scorrono però correnti da Est più fresche e instabili, richiamate da una depressione che insiste tra il Sud Italia e le coste libiche. Oggi temporanei addensamenti al Nord-Ovest e sull’Adriatico, e fino domani ancora rovesci sparsi al Meridione, in attesa che da mercoledì il sereno si estenda a tutto il Paese. Saranno dunque giorni primaverili, con temperature diurne tra 15 e 20 °C dai fondovalle alpini alla Sicilia. L’ultima perturbazione della lunga serie invernale è transitata tra lunedì 3 e martedì 4 marzo con la depressione atlantica «Christine». Rovesci intensi al Nord-Ovest (30-60 mm in 24 ore sul Piemonte), straripamento del torrente Banna tra Santena e Poirino, nel Torinese, e 30-40 cm di neve fresca sulle Alpi occidentali, con fiocchi in calo a 500 m martedì (imbiancata Cuneo). In media montagna il manto nevoso ha toccato probabilmente il suo apice stagionale, con spessori di 240 cm a Gressoney-D’Ejola (1850 m, Monte Rosa; quantità che non si era più misurata dopo i 290 cm del 2 febbraio 1986) e 269 cm a Terme di Valdieri (1390 m, Alpi Marittime, primato da inizio misure nel 1993); sulle Alpi orientali, 211 cm ad Arabba (1630 m, Dolomiti bellunesi) e 425 cm al Passo Rolle (1995 m, Trentino) il 2 marzo. Il 5, straripamento del Torrente Quaderna a Medicina (Bologna) dopo piogge di 40-80 mm nelle 36 ore precedenti sui versanti appenninici. In seguito la rotazione dei venti da Nord-Est ha riportato rasserenamenti e temperature in netto aumento anche per l’effetto-foehn a Sud delle Alpi e sulle regioni liguri-tirreniche, sottovento all’Appennino: tra venerdì 7 e ieri, punte di 16-19 °C in Pianura Padana, 20 °C a Genova, 21 °C ad Albenga e 23 °C a Bolzano. Rovesci invece al Sud, attivati dall’aria fresca balcanica: mercoledì 5, grandine nel Tarantino e a Foggia; sabato 8, temporale con grandine e una tromba marina nel Crotonese, e piogge di 100-150 mm in 48 ore nell’entroterra ionico calabrese. L’inverno 2013-14 è stato secondo tra i più caldi dal 1800 con 1,8 °C sopra media (ma anche più di 3 °C al NordEst), e il quindicesimo più piovoso con apporti in eccesso del 62% (www.isac.cnr.it). IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE €1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE; € 1,20 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «PRIMO PIANO MOLISE», «L A VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL CORRIERE MERCANTILE», «L A GAZZETTA DEL LUNEDÌ», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00; C. TICINO FRS. 3,00; SVIZZERA FRANCESE FRS. 3,00; SVIZZERA TEDESCA FRS. 3,00. W LUNEDÌ 10 MARZO 2014 LA STAMPA 64
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