Laurea magistrale in Scienze per la conservazione e il restauro A.A. 2008 2008-2009 2009 Corso Integrato ANALISI DEI MATERIALI ORGANICI METODI STRUMENTALI METODI STRUMENTALI Prof. Daniele FABBRI Programma Analisi qualitativa. Estrazione con solvente. Principi di cromatografia. Cromatografia su strato sottile. Metodi cromatografici : HPLC_DAD, GC-MS, HTGC.). Trattamento del campione per l’analisi cromatografica. Degradazione chimica (idrolisi, metanolisi), termica (pirolisi). Derivatizzazione (metilazione sililazione). (metilazione, sililazione) Applicazione al riconoscimento di materiali di interesse artisticoartistico archeologico. Acilgliceroli e acidi grassi, steroli, cere, materiali bituminosi, pigmenti, polisaccaridi (gomme), lignina. Ricerca bibliografica. Testo consigliato: J.S.Mills e R.W.White, The Organic Chemistry of Museum Objects, 1996 Nota: queste dispense illustrano i principali argomenti trattati ma non li esauriscono. Per alcune parti rifarsi agli appunti di lezione e libro di testo (es. analisi materiali proteici). Per la ricerca bibliografica 1 vedi dispense in rete. ESTRAZIONE LIQUIDO - LIQUIDO Per trasferire selettivamente il soluto da una fase liquida all’altra. Esempio: estrazione con imbuto separatore Soluzione acquosa Solvente organico più denso dell’acqua ESTRAZIONE analita 2 All’equilibrio le concentrazioni del soluto nelle due fasi sono in rapporto costante e indipendente dalla quantità di soluto. fase liquida o Co f fase liquida li id w C Cw Coefficiente di ripartizione o di distribuzione Kd = Co / Cw Kd dipende dalla temperatura e dalla composizione. Kd è approssimativamente il rapporto di solubilità del soluto nelle due fasi. Kd ~solubilità in o / solubilità in w Un soluto è poco solubile in acqua e molto solubile in un solvente organico tende a ripartirsi a favore del solvente organico. Un soluto ionico, elettrolita forte, poco solubile in un solvente organico tende a riparte a favore della fase acquosa. acquosa O etere etilico Et2O O tetracloruro di carbonio CCl4 O etere etilico Et2O W acqua W acqua W acqua Soluto Nacido acetico Soluto Iodio I2 Soluto NaCl CH3COOH Kd ~ 10-10 Kd = 85 3 Kd ~ 1 La scelta del solvente Polarità dei solventi (Loconte, Rorhschnheider, Snyder)) Solvente n-esano Cicloesano toluene Diclorometano Cloroformio C Acetato di etile Acetone Metanolo Acetonitrile DMF Dimetilsolfossido Acqua P’ 0.1 0.2 2.4 3.1 4.1 4.1 5.1 51 5.1 5.8 6.4 72 7.2 10.2 Immiscibili in acqua polarità 4 Se il soluto esiste in più forme chimiche, considerare la distribuzione complessiva del soluto Rapporto di distribuzione D = Co totale / Cw totale Esempio: acido carbossilico D=[RCOOH]o/[RCOOH]w+[RCOO-]w D= Kd/(1+Ka/[H=]) Solvente organico soluzione HCl R-COOH Forma indissociata R-COO- soluzione NaOH pH forma ionica ESERCITAZIONE – ESTRAZIONE coloranti della robbia (vedi procedura) 5 Efficienza di estrazione dipende da Kd e dal volume delle due fasi Rapporto di fase V = Vo / Vw Frazione estratta nella fase O: E = Qo / Qtotale = CoVo / CoVo+CwVw E = Kd•V /(1 + Kd•V) N Per N estrazioniE = 1 - ( 1 / 1 + Kd•V) P aumentare quantità Per i à estratta Kd V Vo N 6 SELETTIVITA’ Estrazione efficace di un soluto A senza la parziale co-estrazione di B Fattore di separazione β = KdA / KdB (β > 1) Per una separazione quantitativa β > 105 %A e %B estratte a diversi valori di β KdA KdB β %A %B 100 10 10 99 91 100 0.1 1000 99 9.1 100 0.001 105 99 0.1 7 CROMATOGRAFIA Metodo fisico di separazione col quale i componenti da separare si distribuiscono fra due fasi, una delle quali stazionaria, mentre l’altra si muove in una direzione definita (IUPAC, 2002) L id Velocità lineare (velocità di flusso) rapidità con cui Fase mobile Fase stazionaria colonna Fase mobile si muove: u (cm/s) Flusso: quantità di materia che si muove: F (mL/min) Colonna L: lunghezza della colonna Id di Id: diametro t iinterno t Liquido: cromatografia liquida LC, HPLC Gas: gas cromatografia GC, GLC Fluido supercritico: SFC Fase stazionaria Particelle solide porose Particelle solide ricoperte di liquido Liquido Ecc. 8 Campi di applicazione ionici, ionizzabili, polari POLARITA’ analita ESI peptidi p p APCI moderatamente polari non polari proteine sterodi GC-MS PESO MOLECOLARE analita volatili, semi-volatili Composti p p polari-ionici derivatizzabili: X-CH3, X-SiMe3, XCO-CF3 Fenoli, acidi grassi, steroli, zuccheri, amminoacidi, alcaloidi (metaboliti) Macromolecole → degradazione chimica, pirolisi 9 Migrazione differenziale Il campione è introdotto nella fase mobile sistema di iniezione I rivelatore R stazione dati fase mobile Composto meno trattenuto Composto più trattenuto 10 CROMATOGRAMMA Velocità lineare um = lunghezza colonna/tempo morto = L / to segnale componente trattenuto Componente non trattenuto (azoto in GC) Volume eluito = Flusso • tempo Picco o banda iniezione inizio analisi tr ’ to tempo tr tempo ‘morto’ di ‘hold up’ tempo di ritenzione t di eluizione - t iniezione tempo “morto” to tempo di permanenza del componente nella fase mobile (tempo minimo richiesto per trasportare un soluto dall’iniettore al rilevatore) tr tempo di ritenzione totale, il tempo in cui appare il massimo del picco tempo di ritenzione netto o corretto tr’ = tr- to tempo di permanenza nella fase stazionaria 11 PARAMETRI DEL PICCO POSIZIONE, TEMPO DI RITENZIONE analisi qualitativa ALTEZZA, AREA analisi quantitativa AMPIEZZA risoluzione ALTEZZA h h σ W1/2 0.607h 0.5h BASE w AREA base x ½ altezza W AMPIEZZA DEL PICCO è indicata come la larghezza (in secondi) misurata alla base del picco W, a metà dell’altezza del picco W1/2 (fwhm) o, se il picco ha forma gaussiana, dalla deviazione standard s: 12 Sorption (assorbimento, distribuzione) il processo mediante il quale un soluto (adsorbato; sorbate) si associa alla fase solida / liquida. ADSORBIMENTO Associazione sulla superficie di particelle solide v Fase stazionaria solida Particelle porose v v ABSORBIMENTO, PARTIZIONE ABSORBIMENTO la distribuzione è legata alla solubilità del soluto nella fase liquida Particelle rivestite di una fase liquida Fase stazionaria liquida 13 Affinità dei componenti con la fase stazionaria RITENZIONE Se è diversa per i vari componenti SELETTIVITA’ dipende coefficiente di ripartizione Kd = [A]S / [A]M rapporto di fase Vs/Vm Equilibrio di fase Fase mobile volume Vm Fase stazionaria Volume Vs Soluto B KdA = [A]S / [A]M KdB= [B]S / [B]M Soluto A 14 Il soluto avanza solo quando si trova nella fase mobile. Avanzerà tanto più lentamente quanto più sarà trattenuto dalla fase stazionaria stazionaria, ovvero quanto maggiore il valore di Kd. Fase mobile Fase stazionaria 15 La velocità media di una molecola v dipende - dalla velocità à media u della fase mobile - dal tempo medio in cui essa rimane associata alla fase stazionaria, rispetto al tempo in cui si muove assieme alla fase mobile v = u • f’ f’ ≡ frazione di tempo trascorsa nella fase mobile Questa è uguale a f ≡ frazione di molecole nella fase mobile f = moli A nella fase mobile / moli A totali = [A]MVM/ ([A]SVS+ [A]MVM) = [1 + Kd(VS/VM)]-1 v = u • [1 + Kd •VS/VM]-1 Le velocità v dei singoli componenti dipendono dai rispettivi Kd KdB > KdA A si muove più velocemente di B 16 GAS CROMATOGRAFIA segnale soluti colonna MS GC rivelatore tempo sistema di iniezione gas di trasporto rivelatore stazione dati R I colonna forno 17 fase mobile mobile: He, N2, H2 Cromatografia gas-solido porose- p processo: adsorbimento Particele p Colonne impaccate L Cromatografia gas-liquido Particele ricoperte di liquido - Film liquido. id Processo: partizione Fase stazionaria film Colonne capillari Interazione con la fase stazionaria separazione Volatilità (punto di ebollizione) 18 COMPOSTI ANALIZZABILI Analiti volatilizzabili (Teb < 250°C) tensione di vapore sufficiente per essere trasportati termostabili GAS COMPOSI POCO POLARI COMPOSTI POLARI DERIVATIZZABILI X-CH3, X-SiMe3, X-CO-CF3 Fenoli, acidi grassi, steroli, zuccheri, amminoacidi, alcaloidi (metaboliti) MACROMOLECOLE → degradazione chimica, pirolisi PARAMETRI Fase mobile : gas di trasporto : He, H2, N2 ; flusso Fase stazionaria : tipo (polarità), quantità (spessore) Colonna: diametro interno (id), lunghezza (L) Forno (camera): temperatura (isoterma, gradiente) I i tt Iniettore: temperatura, t t tipo ti (split/splitless, ( lit/ litl on-column) l ) Rivelatore: tipo (FID, ECD, MS, AES), condizioni (T, λ, m/z, …) Stazione dati: integrazione,…. 19 capillary GC CGC - liquid GLC L id id Narrow bore Medium bore Wide bore L < 100m 0.15 - 0.25 mm 0.32 mm 0.54 mm La colonna capillare è un tubo aperto, in cui la FS liquida è depositata lungo le pareti interne (Wall Coated Open Tubular, WCOT) oppure su particelle di supporto aderenti alle pareti ( (Support Coated d Open Tubular, b l SCOT). ) La quantità di fase stazionaria è espressa dallo spessore dello strato, che può essere sottile 0.1 ÷ 2 um, o spesso 2 ÷ 5 um Dipende dalla id: es.1.0 es 1 0 um film sottile per wide bore, bore film spesso per narrow bore L: quantità aumenta se aumenta L La q quantità di fase stazionaria influenza la risoluzione,, il tempo p di analisi,, la capacità. p Risoluzione: se lo spessore aumenta la ritenzione aumenta (importante se K piccolo) e l’efficienza diminuisce (aumenta Cs della van Deemter) composti volatili → film spesso (K) composti altobollenti → film sottile (N) Tempo di analisi aumenta se aumentano um e L, raddoppia um ≈ raddoppia tr Capacità di campione aumenta se aumenta um, L (anche id, V colonna) migliora analisi 20 quantitativa (LOD) R1 FASI STAZIONARIE Si 2 squalano l R2 O R1 Si O m R2 n polisilossano APOLARI ¾Squalano ¾Dimetipolisilossano R1 = R1 = CH3 ¾Difenil/dimetilpolisilossano R1=CH3 R2=Ph m=95 n= 5 MODERATAMENTE POLARI ¾Difenil/dimetilpolisilossano R1=CH3 R2=Ph m=80 n= 20 ¾Cianopropilfenil/dimetilpolisilossano R1=CH3 R2=Ph R2’= = (CH2)3CN m=86 n= 14 POLARI ¾Dicianopropil/dimetilpolisilossano R1=CH3 R2=(CH2)3CN m=n=50 ¾Polietilenglicole HO-(-CH2-CH2-O)n-H 21 Scelta della fase stazionaria RITENZIONE ¾ l tilità analita ¾volatilità lit (t (tensione i di vapore, Teb) T b) ¾ solubilità analita nella fase stazionaria (polarità analita/FS, interazioni chimiche) poiché la ritenzione dipende dalla Kd: similia cum similibus → polarità simile idrocarburi alifatici → polidimetilsilossano policiclici aromatici → p polifenildimetilsilossano 2/95 / idrocarburi p acidi carbossilici → polietilenglicole SELETTIVITA’ Sfruttare le diverse proprietà cromatografiche degli analiti: Volatilità:per una stessa classe (interazioni chimiche simili) separazione tramite Teb (lunghezza catena, sostituenti). Esempio:serie omologa (omologhi differiscono per CH2): logtr ∝ numero atomi C (isoterma) Polarità: saturo / insaturo; cis / trans; … Esempio: esteri metilici degli acidi grassi FAME (fatty acid methylesters): su fase apolare separazione omologhi C14-C16-C18-C20; su fase mediamente polare migliora separazione insaturi 18:0, 18:1, 18:2; su fase polare migliora separazione 18:1trans e cis, 18:2 trans-trans, trans-cis, cis-trans, 22 cis-cis. 12:0 Analisi oli vegetali. GC-MS di FAMEs (Fabbri D. et al. J.Chromatogr.A 2005) 22.5 min 18:2 2 olio di soia 18:1 polietilenglicole 18:3 18:0 16:0 difenildimetilpolisilossano 5/95 20.0 16:0 olio di soia 17.5 18:1 15.0 18:0 18:1 18:2 16:0 12.5 18 8:0 10.0 18:3 18 8:2 7.5 10:0 0 8:0 14:0 1 olio di cocco 23 ESERCITAZIONE –TLC - Cromatografia su strato sottile CROMATOGRAFIA di ADSORBIMENTO FASE DIRETTA FASE STAZIONARIA: gel di silice FASE MOBILE: acetato di etile Fronte solvente quinizarina Fattore di ritenzione Rf = distanza percorsa dal composto/d.p. dal solvente purpurina 24 ESERCITAZIONE – ANALISI HPLC-DAD Metodica HPLC – fase inversa Isocratica: CH3CN: H2O (pH 4.5 per AcOH) 55 : 45 Lunghezze L h d’onda: d’ d 214 nm – 254 nm Colonna (Agilent): XDB-C8 - 5 μm – 4.6 *150 mm Flusso: 0.8 mL/min: purpurina Tr: 4.62 min Quinizarina Tr: 10 10.41 41 min O OH OH O O OH O OH OH Flusso: 1.0 mL/min: purpurina Tr: 3.73 Quinizarina Tr: 8.61 Q 25 Quinizarina tr: 8.61 min Purpurina p tr: 3.73min cromatogramma cromatogramma Spettro di assorbimento Spettro di assorbimento 26 spettrometria di massa L scopo analitico Lo liti della d ll spettrometria tt t i di massa è quello ll di convertire ti il campione i in prodotti misurabili indicativi delle molecole originali. I prodotti sono ioni le cui masse (o i rapporti massa su carica) e abbondanze relative costituiscono lo spettro di massa. Lo spettrometro di massa separa gli ioni secondo il loro rapporto massa su carica m/z. Introduzione del campione conversione in una forma adatta alla ioni ionizzazione a ione GC-HPLC sorgente t ionica Collettore. Collettore Rivelatore di ioni analizzatore di massa accelerarli formare ioni gassosi dell’analita Elaborazione dati vuoto Misurare la loro abbondanza relativa. Elettromoltiplicatore Separarlili nello S ll spazio i (d (deviandoli i d li su traiettorie ≠) o nel tempo (traiettorie uguali in tempi ≠) in base al rapporto t massa su carica i m/z / 27 EI ionizzazione elettronica E’ una tecnica di ionizzazione hard. Gli elettroni sono emessi da un filamento riscaldato, vengono potenziale che è accelerati da un p di 70V nella camera di ionizzazione. L’elettrone e¯ interagisce con la molecola M ionizzandola: M + e¯→ M+• + 2 e¯ + 4930V Elettrodi di accelerazione (5000 V) f li focalizzazione i filamento Selettore ionico All’analizzatore fenditura 0V + 5010V anodo di scarica + 4100V + 5030V T = 200°C P = 10-5 torr L ione Lo i molecolare l l sii genera dalla d ll molecola l l per perdita dit di un elettrone. l tt M + e¯→ M+• + 2 e¯ (elettroni secondari) Lo ione molecolare si frammenta per l’elevata energia interna acquistata nelle condizioni di ionizzazione. M+• → A+ + R• M+• → B+• + R’o Gli ioni formatisi a loro volta possono frammentarsi generando altri ioni. A+ → C+ + R° … 28 analizzatori di massa QUADRUPOLO Q quadrupolo lineare Gli ioni sono separati p in base al rapporto pp m/z / sfruttando la stabilità delle loro traiettorie in campi elettrici oscillanti. − Φ° gli ioni con un determinato m/z attraversano il quadrupolo focalizzazione fascio ionico formazione ioni gli ioni sono rilevati + Φ° 2r° Alle aste viene applicato un potenziale totale Φ° dato dalla somma di un potenziale diretto U (non oscillante, oscillante DC) e un potenziale oscillante alla frequenza ν (frequenza angolare ω=2πν) di ampiezza V. Φ° = U + V cosωt. Tipicamente U=500÷2000volt; V =-3000 ÷ +3000; ν campo radiofrequenze (RF) campo oscillante Vcosωt campo p costante U Le traiettorie degli sono stabili e gli ioni sono rivelati se i valori di x e y rimangono < ro; altrimenti gli ioni si scaricano contro le aste. y z x 29 GC-MS I GC MS 74 COOCH3 270 87 ione molecolare 55 18:2 2 75% 18:1 227 16:0 143 50% 151 185199 213 157 241 18:0 25% 18:3 100% Spettro di massa è la rappresentazione del rapporto massa su carica m/z degli ioni e della loro abbondanza relativa. 0% 50 100 150 200 Spettro di massa 250 m/z cromatogramma 30 TOTAL ION CHROMATOGRAM - TIC Somma delle correnti ioniche di tutti gli ioni dello spettro di massa per ogni scansione spettrale. E’ un diagramma corrente ionica totale vs. numero di scansione (tempo). L’intensità dipende dall’ampiezza dell’intervallo di scansione. MASS CHROMATOGRAM - MC È un estratto dei dati ottenuti dall’analisi in TIC, in cui vengono riportate solo le intensità di ioni selezionati in funzione del numero di scansioni (tempo d’analisi). Aumenta la selettività rispetto al TIC (elimina ioni interferenti) e aumenta S/N. S/N E’ quindi adatta all’analisi quantitativa ed è sempre possibile l’identificazione dei composti dallo spettro di massa totale. MCounts TIC 10 152 5 40 kCounts acenaftilene MC a m/z 152 20 13 14 15 16 17 18 76 50 0 126 m/z minuti 31 ESERCITAZIONE – ANALISI esametildisilazano (HMDS) GC-MS di quinizarina – sililazione con con Abundance TIC: PROVA QPSYL05.D\data.ms 6000000 3 5800000 5600000 5400000 5200000 5000000 4800000 4600000 4400000 4200000 4000000 3800000 3600000 3400000 3200000 3000000 2800000 2600000 2400000 2200000 2000000 1800000 2 1600000 1400000 1200000 1000000 2 800000 1 600000 400000 200000 297 Si O O O OH 6.00 7.00 8.00 9.0010.00 11.00 12.00 13.00 14.00 15.00 16.00 17.00 18.00 19.00 20.00 Time--> 1 M+• O OH O OH 240 M+• 239 3 O O O O 312 269 354 Si Si 324 369 +• 32 M 384 LIPIDI sostanze t di origine i i bi biologica l i solubili l bili iin solventi l ti non polari l i glicerolo saponificabili non-saponificabili p acilgliceroli terpeni acido grasso glicerolo-3-fosfato fosfogliceridi alcoli “grassi” steroidi cere idrolisi acidi grassi 33 ACIDI GRASSI COOH 4:0 6:0 8:0 10:0 butanoico esanoico ottanoico decanoico butirrico capronico caprilico caprico COOH 12:0 dodecanoico laurico COOH 14:0 tetradecanoico miristico COOH 14:19 9-tetradecenoico miristoleico COOH 16:0 esadecanoico palmitico COOH 16:19 9-esadecenoico palmitoleico COOH 18:0 ottadecanoico stearico COOH 18:19 9 ottadecenoico 9-ottadecenoico oleico COOH 18:29, 12 9,12-ottadecedienoico linoleico COOH 18:39, 12, 15 COOH COOH COOH Altra nomenclatura: Z-Δ9 palmitoleico linolenico COOH 20:0 eicosanoico arachico COOH 20:19 9-eicosenoico gadoleico COOH 20:45,8, 11,14 COOH 22:19 arachidonico 9-docosenoico erucico 34 ACIDI GRASSI INSOLITI Degradazione g oleico 18:19, trans COOH 9-trans-ottadecenoico elaidico Olio di ricino OH 12-idrossi-cis-9-ottadecanoico COOH ricinoleico Tung oil cis, i trans, t trans-9,11,13-ottadectrienoico t 9 11 13 ottadectrienoico COOH elaeostearico batteri COOH COOH anteiso-C15:0 iso-C15:0 Degradazione oli siccativi COOH HOOC 35 acido azelaico nonandioico ACILGLICEROLI O O O O O O Triacilgliceroli TRIGLICERIDI OCOR OCOR OCOR O O C15H31 O O C15H31 C15H31 O O Tripalmitina tristearilglicerolo monoacilgliceroli MONOGLICERIDI diacilgliceroli DIGLICERIDI OH OCOR OCOR semplici Tristearina C57H110O6 MW 891.50 Esatto 890.830242 OH OH OCOR OCOR OH OCOR OH OCOR OH misti O O C15H31 O O C15H31 C17H35 O O 1,3-dipalmitil-2-stearilglicerolo 36 ANALISI ACIDI GRASSI Metilazione idrolisi acilgliceroli Acidi grassi Acidi grassi liberi O O R OCOR OCOR Metilesteri sililesteri sililazione Idrolisi NaOH acq 1) 2) O R R O CH3 FAMEs O R OH OH OH O Metilazione MeOH/BF3 HCl acq Estrazione E t i esano O GC Analisi GC OH O Sililazione BSTFA R O Si concentrazione QUANTITATIVA fonte Abbondanza relativa - distribuzione QUALITATIVA 37 Identificazione acidi grassi particolari Distribuzione acidi grassi in alcune matrici come risulta dall’analisi GC dei corrispondenti metilesteri olio di oliva 80 70 olio di lino 35 50 30 40 25 60 50 40 latte di mucca 60 20 30 15 30 20 10 20 10 10 0 5 0 8:0 10:0 12:0 14:0 16:0 18:0 18:1 18:2 18:3 0 8:0 10:0 12:0 14:0 16:0 18:0 18:1 18:2 18:3 8:0 10:0 12:0 14:0 16:0 18:0 18:1 18:2 18:3 Oli vegetali. In genere abbondanza di insaturi (eccezione olio di cocco). Oli siccativi . Abbondanza di poli-insaturi. FA insoliti,, olio di ricino e olio di Tung. g sego di bue 50 40 30 Grassi animali. In genere, abbondanza di saturi. C16 e C18 prevalenti nel tessuto adiposo. Presenza di C8-C14 nel latte. 20 10 0 8:0 10:0 12:0 14:0 16:0 18:0 18:1 18:2 18:3 38 ANALISI ACILGLICEROLI Compostiti altobollenti C lt b ll ti → high temperature gas chromatography HTGC → HPLC atmospheric pressure chemical ionisation APCI Miscela complessa Trigliceridi: con 2 acidi: 6 combinazioni; con 3 acidi: 14 combinazioni;… OCOR1 OCOR1 OCOR1 OCOR2 OCOR1 OCOR1 OCOR1 OCOR2 OCOR1 OCOR1 OCOR2 OCOR2 OCOR2 OCOR1 OCOR2 OCOR2 OCOR2 OCOR2 Mono e digliceridi: trimetilsililazione per analisi GC OCOR OSiMe3 OCOR OCOR OSiMe3 OSiMe3 OCOR OCOR OSiMe3 OSiMe3 OCOR OSiMe3 39 archeologia Manufatti ceramici Funzione oggetto Abitudini alimentari Residuo organico analisi li i materiale originale Composti organici Indicatori molecolari trattamento diagenesi Dissoluzione degradazione preferenziale componenti a catena corta/media Idrolisi (chimica e biologica) acilgliceroli acidi grassi Cottura isomerizzazione cis-trans, pirolisi O O O R OCOR OCOR O R OCOR OCOR triacilacilgliceroli O R Analisi HTGC GC ad elevata temperatura Sililazione BSTFA O OH Acidi grassi liberi R O Si 40 Degradazione dei lipidi Esperimenti p di invecchiamento artificiale. f Campioni p di ceramica su cui si fanno assorbire lipidi, p seccati, messi in un recipiente coperti con compost e mantenuti a 30°C. Analisi. Il campione viene macinato, pesato, aggiunta standard interno (n-tetratriacontano), estratto con cloroformio/metanolo (2/1), filtrato e il solvente evaporato (peso lipidi totali). Estrazione in fase solida (SPE) con fase aminopropil per separare i composti non-ionizzabili non ionizzabili (cloroformio/isopropanolo) dagli acidi (5% acido acetico in etere etilico). Sililazione con HMDS. Analisi HTGC con DB1 15m fase mobile idrogeno. Degradazione della trioleina mono M, di D e T triacilgliceroli 41 S.N. Dudd et al. Org.Geochem.29(1998)1345 Triacilgliceroli diminuiscono > 50% dopo 10 giorni. La degradazione è rapida perché i mono e diacilgliceroli non accumulano. Si formano gli acidi liberi per idrolisi, che successivamente vengono degradati. Gli acidi grassi a più basso peso molecolare degradano più velocemente. Quelli caratteristici del latte <C14 si degradano rapidamente una volta liberati dal gliceride. Diventa così difficile l’identificazione latte da altri grassi animali. Per i più abbondanti stearico e palmitico, il rapporto 16:0/18:0 rimane circa costante. Nel caso olio di oliva i rapporti 16:0, 18:0, 18:1 rimangono ca. costanti. Gli acidi iso/anteiso sono di origine g batterica ((membrana); ); comunque, q , sono naturalmente presenti p nel latte (rumine) ( ) La presenza dello sterolo ergosterolo indica che funghi e/o lieviti sono coinvolti nel processo di degradazione. Degradazione g di lipidi p archeologici g avviene ggià pprima del seppellimento. pp La degradazione g ((idrolisi chimica,, enzimatica, ossidazione) è veloce. In generale, la distribuzione degli acidi grassi riflette la fonte. La presenza di acidi grassi batterici è in genere trascurabile. 42 Dudd et al. 1998 43 ESEMPI APPPLICATIVI B butters Bog b I bog butters sono sostanze cerose bianche rinvenute nelle torbiere di Scozia e Irlanda, spesso associate con contenitori in legno, pelli animali ecc. Comunità delle paludi erano consce che l’ambiente favoriva la conservazione e forse la trasformaszione in senso organolettico del grasso (freddo, (freddo umido, umido anaerobio). Le analisi mostrano che si tratta di grasso animale, che nel tempo è stato trasformato in un materiale simile all’apidocere. L’apidocere (dal latino adeps (grasso)+cera(cera)) fu identificato nei resti di corpi seppelliti e cadaveri trovati in mare. Sono grassi saponificati, ovvero acidi grassi liberi formati dall’idrolisi dei trigliceridi. I più abbondanti sono gli acidi stearico e palmitico. Il grasso può provenire da ruminanti (bovini, ovini), non-ruminanti (suini) o caseario (latte bovino) e l’origine è difficile da decifrare a causa della trasformazione diagenetica della distribuzione di acidi grassi. L’analisi dei trigliceridi quando mostra una componente a basso MW (42-44 di carboni acilici) indica grasso da latte, ma la degradazione più veloce degli acidi grassi a basso MW può alterare la distribuzione rendendola simile all’adipocere da adipe. Gli acidi idi 15 e 17m 17 iiso e anteiso, i possono venire i ddalla ll flora fl microbica i bi del d l rumine, i ma puòò essercii un contributo dei batteri responsabili della diagenesi. L’analisi del rapporto isotopico (13C/12C) degli acidi palmitico e stearico può fornire un valido aiuto nello studio delle provenienze 44 Procedura analitica. Estrazione conloroformio/metanolo 2/1. Aliquote dell’estratto vengono sottoposte a due trattamenti diversi. (A) Sililazione con BSTFA. Analisi HTGC (DB1 polimetilsilossanica 15 mx0.32mm, 0.1 um) 50°C (2’)-10°C/min-350 °C (10 min). (B) Idrolisi con NaOH acq/MeOH. Acidificazione. Estrazione esano. M il i Metilazione con BF3/MeOH. BF3/M OH Produzione P d i dei d i metilesteri il i degli d li acidi idi grassii (FAME) (FAME). Reazione R i con dimetildisolfuro di ildi lf e iodio e analisi GC-MS per il riconoscimento della posizione dei doppi legami. Somiglianza bog butter con adipocere. di Adipocere da grasso di montone Dominanza animale. adipocere da burro C18:0 origine Presenza di C 15/17 microbi rumine, ma anche batteri in loco. Presenza acidi 9 e idrossiottadecanoici ossidazione del C18:1. bog butter SB2 bog butter SB5 Presenza TG e DG, idrolisi i incompleta. l t TG con 42 e 44 carboni acilici fa ppensare a origine g da latte,, ma degradazione preferenziale 45 altera dei LMW composizione. BertsanR. Et al. Analyst 129 (2004) 270-275 ANALISI TG tramite LC-APCI-MS Lampada ad olio dell dell’impero impero romano e bizantino a Salagassos in Turchia. HTGC analisi TG difficile. Olio vegetale in accordo con la distribuzione di acidi grassi, l’assenza colesterolo e la presenza di sitosterolo. OOO fra i più abbondanti nell’olio di oliva. LLL olio di sesamo OLL olio di safflower 10da Kimpe K. Et al. JCA 937 (2001) 87-95 OLL LLP OOP OOO POO APCI ioni (M+H)+ e (M-RCOO)+. Es. OOO MW 884, ioni 885, 603 Es. LOP MW 858, ioni 859, 603, 577 46 CERE Solidi bassofondenti, translucidi, impiegati come materiali per illuminazione, rivestimenti (idrorepellenti), sculture, restauro, incollare. Composizione complessa, caratteristica comune lunghe catene idrocarburiche Api p Cera d’api p Idrocarburi alifatici, mono, di e triesteri Coccus Shellac Esteri di vario tipo Capodoglio p g Spermaceti p pecora palma Euphorbia lanolina carnauba Esteri a lunga g catena ((es. p palmitato di cetile C32) Esteri di acidi vari, colesterolo, lanosterolo Esteri, poliesteri, derivati di acidi p-idrossi/metossi cinnamico candelilla Idrocarburi, esteri triperpenoidi Jojoba Olio jojoba Esteri di acidi e alcoli a lunga catena ligniti ozokerite Idrocarburi petrolio paraffine Idrocarburi 47 Cera d’api: serie omologa idrocarburi alifatici C dispari C25-C35 con C27 (n-eptacosano) predominante. Acidi saturi liberi C22-C34 con C24 dominante. Esteri a lunga catena, domnati da palmitato (idrilisi/butilazione). (idrilisi/butilazione) Esteri a lunga catena: Frammenti tipici ion trap [CnH2n+1COOH]+• CnH2n+1COOH2]+ Esteri C34 co-eluenti (MW 508 u) m/z 256 octadecanoil palmitato m/z 284 esadecanoil stearato 48 M.Regert et al. J.Chromatogr.A 1091(2005) 124 STEROLI HO HO Colesterolo Colest-5-en-3β-olo HO ergosterolo 22E-ergosta-5,7,22-trien-3β-olo HO Sitosterolo 24-etilcolest-5-en-3β-olo β HO Fucosterolo 24-etilcolest-5 24 etilcolest 5,24(28) 24(28)-dien-3β-olo dien 3β olo H Colestanolo 5β-Colestan-3β-olo 49 50 B.Hjulstrom & S.Isakkson J.Archaeol.Sci. 36(2009)174. Idrocarburi. Materiali bituminosi Simile è la natura della nafta…che cola come un bitume liquido. q Plinio, Storia Naturale artificiali naturali Asfalti Bitumi Ligniti, torbe, carboni pirolisi Catrami Coke Pitches Applicazioni: rivestimenti, adesivi, pigmenti, … Il petrolio grezzo è una miscela complessa di composti organici, di cui gli idrocarburi costituiscono la classe principale. Gli idrocarburi sono suddivisi in: paraffinici (idrocarburi saturi, alcani CnH2n+2): n-alcani, isoalcani, alcani ramificati (fitano) fino a oltre 30 atomi di C. naftenici (cicloparaffine), idrocarburi alifatici ciclici semplici o sostituiti. I più abbondanti hanno anelli a 5 e 6 termini. Sono presenti anche nafteni polinucleari (adamantano, tetraciclododecano). Sono inclusi anche composti con anelli aromatici (tetralina). aromatici: (areni) mono e polinucleari (IPA) sostituiti con gruppi alchilici. olefinici: presenti generalmente in piccole quantità. Si formano nei processi di cracking. 51 Alcuni composti sono caratteristici perché presentano una struttura che richiama quella del possibile precursore biologico. Composti caratteristici come sterani ed opani, anche se presenti in piccole concentrazioni nei materiali bituminosi, possono fornire informazioni utili per l’analisi d ll fonti. delle f i Sono S d i → indicatori detti i di i molecolari l l i OH pristano Fitolo (clorofille) fitano HOOC acido abietico Resina di conifere Retene 1-metil-7-isopropilfenantrene ( (es. catrame dalla distillazione secca del legno) 52 J.Connan et al. Org.Geochem. 37(2006)1752 Analisi GC-MS di estratto organici di manufatti del Neolitico. Cromatogrammi di massa a m/z 217 OH OH R Batteriopanotetraolo (procarioti) OH OH Opano (triterpano) (es. bitumi) colesterolo (sterolo) HO colestano (sterano) 53 CARBOIDRATI CARBOIDRATI (glucidi, (glucidi saccaridi, saccaridi zuccheri): poli-idrsossialdeidi poli-idrsossialdeidi, poli-idrossichetoni e loro derivati. derivati MONOSACCARIDI zuccheri semplici, formati da una sola unità. OLIGOSACCARIDI contengono poche unità (2 – 10) POLISACCARIDI (GLICANI) molte unità OMOPOLISACCARIDI solo un tipo di unità monomerica (es (es. GLUCANI) ETEROPOLISACCARIDI due o più unità monomeriche diverse ALDOSO H C O H C OH CH2OH CH2OH C O CH2OH gliceraldeide CHO HO C H CH2OH L-gliceraldeide g CHO H C OH CH2OH CHETOSO diidrossiacetone ≡ CHO H OH CH2OH D-gliceraldeide g Formula di prospettiva Formula di proiezione H H CHO OH OH CH2OH D-eritroso H HO CHO OH H CH2OH D-treoso 54 ALDOSI 1 CHO 2 H HO H H OH H 4 OH 5 OH 6 CH OH 2 3 HO HO H H D-glucosio CHO H H OH OH CH2OH H HO HO H D-mannosio CHO OH H H OH CH2OH D-galattosio epimeri del glucosio H HO H H CHO OH H OH OH CH2OH HO HO Alcol + aldeide→ emiacetale anomeri CH2OH O CH2OH O OH OH OH OH OH OH OH α-D-glucopiranosio glucopiranosio CH2OH O OH O OH OH OH Conformazione preferita f it OH β D-glucopiranosio βglucopiranosio HO Carbonio anomerico Proiezione di H Haworth th OH OH D-galattoso galattoso 55 CHETOSI CH2OH O HO H H OH H OH CH2OH O OH HO CH2OH HO OH D-fruttoso pentosi fruttopiranoso HO H H CHO H OH OH CH2OH D-arabinoso H HO H CHO OH H OH CH2OH D-xiloso HOCH2 O OH HO CH2OH OH fruttofuranoso HOCH2 O OH OH OH β-D-xiloso 56 Zuccheri acidi H HO H H aldonici aldarici CHO OH H OH OH CH2OH H HO H H COOH COOH H OH OH HO H H H OH OH H OH OH COOH CH2OH Acido Dgluconico D-glucoso glucoso uronici Ld L-deossizuccheri i h i H HO H H CHO OH H OH OH COOH O OH OH OH O HO OH OH OH OH Acido Dgalatturonico O HO CH3 OH COOH O Acido Dglucuronico Acido Dglucarico CH3HO COOH OH HO OH OH L-fucoso 6-deossi-L-galattoso OH L-ramnoso 6-deossi-L-mannoso 57 Aldopiranoso + alcol → GLUCOSIDE H HO H H CHO OH CH3OH H OH OH CH2OH alcol + emiacetale → acetale CH2OH O CH2OH O OCH3 OH OH OH D-glucoso OCH3 OH metil-α-Dglucopiranoside l i id OH OH legame glicosidico metil-ββ Dglucopiranoside DISACCARIDI saccaridi uniti da un legame glicosidico CH2OH O CH2OH O 1 4 OH OH O OH OH OH Maltosio O-α-D-glucopiranosil-(1→ 4)-αD-glucopiranosio Legame glicosidico α-(1→ 4) CH2OH OH O O OH OH O OH OH CH2OH Cellobiosio O-β-D-glucopiranosil-(1→ 4)-βD-glucopiranosio Legame glicosidico β-(1→ 4) 58 Omopolisaccaridi GLUCANI OH O HO CH2OH OH O O OH OH O O OH CH2OH O OH CH2OH O CH2OH O OH OH O OH CH2OH O OH Lineare - legame glicosidico α-(1→ 4) OH O O Legame glicosidico β-(1→ 4) amilosio O CH2OH OH cellulosa OH O O OH amido amilopectina CH2 CH2 O OH O OH α-(1→ 6) ramificazioni O OH O α (1→ 4) catena α-(1→ OH eteropolisaccaridi p Emicellulosa – pentosani (xilosio, arabinosio) + esosani (glucosio, mannosio, galattosio)59 eteropolisaccaridi GOMME VEGETALI 1)Gomma arabica 2) gomma adragante 3)) gomma dda albero lb da d frutto f (es.prunus) ( ) 4) Locust bean 60 Schema decisionale applicabile in presenza di un unico tipo di gomma 61 I.Bonaduce et al. JCA 1175(2007)275 ANALISI polisaccaride Degradazione - idrolisi: acqua acido trifluoroacetico TFA - metanolisi: metanolo / HCl zuccheri semplici H O metilglucosidi H CH2OH O CH2OH O CH2OH CH2OH O O OH OH OH O+ OH H O HO OH CH2OH O CH2OH O OH O OH OH O OH OH O OH CH2OH HO + CH3OH//H O OH H2 O OH OH OH OH CH2OH O/H+HO O OCH3 OH OH 62 DERIVATIZZAZIONE Trimetilsililazione Il gruppo –OH è trasformato nel trimetilsililetere –O-Si(CH3)3 facendolo reagire con agenti sililanti Diminuisce polarità, aumenta volatilità. H HO H H CHO OH H OH OH CH2OH H Me3SiO H H CHO OSiMe3 H OSiMe3 OSiMe3 CH2OSiMe3 Problema I soluzione In l i ciascun i monosaccaride id potrebbe bb dare d almeno l 5 forme: f aperta, piranosidica α e β, furanosidica α e β Cromatogramma molto complesso CH2OSiMe3 CHO H Me3SiO CH2OSiMe3 O OSiMe3 OSiMe3 O OSiMe3 H H OSiMe3 H OSiMe3 Me3SiOCH2 OSiMe3 Me3SiO Me3SiO OSiMe3 OSiMe3 O OSiMe3 OSiMe3 OSiMe3 OSiMe3 OSiMe3 CH2OSiMe3 63 Riduzione ad alditolo, acetilazione Due isomeri da chetosi, stesso alditolo da zuccheri diversi. Intepretazione difficile H HO H H CHO OH riduzione H OH OH CH2OH H HO H H CH2OH OH H OH OH CH2OH O acetilazione H HO H H Ossimazione, sililazione/acetilazione si possono formare due isomeri syn e anti H HO H H CHO OH H OH OH CH2OH H2N N-OH OH idrossilammina Formazione dietil mercaptale p pper ciascun zucchero Un solo composto H HO H H CHO OH H OH OH CH2OH CH3CH2-SH etantiolo CH2O OH H OH OH CH2O OCH3 OCH3 O H H HO H H C N OH OH H OH OH CH2OH sililazione S Et H C S Et H OH sililazione HO H H OH H OH CH2OH 64 derivati del dietil mercaptale analisi GC-MS standard Campione reale attribuzione gomma da albero di frutta I.Bonaduce et al. JCA 1175(2007)275 65 PIROLISI ANALITICA La PIROLISI ANALITICA è la caratterizzazione di un materiale per mezzo di reazioni di degradazione chimica indotte dall’energia termica, in atmosfera inerte (Compendium of Analytical Nomenclature, IUPAC, 1997). La PIROLISI ANALITICA con filamento riscaldante. Esistono numerose tecniche di pirolisi. Con il pirolizzatore a filamento di platino riscaldato, il campione da analizzare (< 5 mg) è introdotto in un tubicino di quarzo che viene inserito all’interno di una spira di platino di una sonda. La sonda è posta in una camera di pirolisi dove si fa fluire un gas inerte (azoto od elio). Al momento dell’analisi, si fa passare corrente elettrica al filamento che si riscalda in brevissimo tempo alla temperatura impostata (da 300 fino a 1200 °C). filamento tubicino portacampione N2 sonda camera di pirolisi N2 66 Py-GC-MS Con la tecnica on on-line line i prodotti di pirolisi sono analizzati direttamente appena formati con una strumentazione opportunamente interfacciata al pirolizzatore. Un esempio tipico in pirolisi analitica, è il sistema integrato pirolizzatore-gascromatografo-spettrometro di massa Py-GC-MS. Il campione viene pirolizzato a 500-700 °C per 10 secondi in flusso di elio. I prodotti di pirolisi volatili sono convogliati dal flusso di elio nel gascromatografo dove vengono separati e poi rilevati dallo spettrometro di massa. massa Il risultato dell dell’analisi analisi è il pirogramma, pirogramma che riporta il segnale generato dai prodotti di pirolisi che passano successivamente nel rilevatore in funzione del tempo di analisi. campione pirolisi segnale prodotti di pirolisi volatili MS GC separazione rilevazione pirogramma tempo 67 APPLICAZIONI della Py-GC-MS L Py-GC-MS La P GC MS viene i utilizzata tili t per identificare id tifi e caratterizzare tt i polimeri li i sintetici i t ti i e biomacromolecole. Ciascun polimero degrada termicamente producendo una distribuzione caratteristica di prodotti di pirolisi. CH CH2 CH CH2 CH CH2 CH CH2 pirolisi stirene CH CH2 polistirene O O levoglucosano g CH2OH OH O O OH OH O O OH CH2OH OH OH OH pirolisi p cellulosa 68 PIROLISI REATTIVA . La pirolisi può essere condotta in presenza di un reagente chimico per promuovere la formazione di determinati composti durante (in situ) il trattamento termico. Una reazione molto utilizzata in combinazione con la pirolisi è la metilazione, condotta con il tetrametilammonio idrossido (TMAH) come agente metilante. Esempio. La pirolisi di olio vegetale genera idrocarburi e acidi grassi provenienti dalla degradazione termica dei trigliceridi; se la pirolisi dell’olio vegetale è condotta in presenza di TMAH si ottengono gli esteri metilici degli acidi grassi. Pirolisi metilazione di olio di soia TMAH O O R R O O oleicco N CH3 stearico N linolenco N HO palimiticoo O R OCOR OCOR linoleeico O TMAH-THM: idrolisi e metilazione con TMAH termicamente assistite 5.0 7.5 10.0 12.5 15.0 17.5 69 MATERIALI LEGNOSI In botanica il legno (xilema) è la pluralità di tessuti costituenti il fusto e le radici delle Cormofite; serve a sostenere la pianta e a trasportare l’acqua. Tessuto vascolare, parenchimatico (di riserva), di sostegno (fibre). Chimicamente il legno è una fibra-composita, costituita principalmente da microfibrille di cellulosa immerse in una matrice di lignina ed emicellulosa (parete cellulare). Il legni sono suddivisi in teneri e duri in base alla struttura interna, alla tipologia delle cellule adibite al trasporto dell acqua. dell’acqua. Tutte le Conifere producono legni teneri, con cellule verticali dette tracheidi, con funzioni di sostegno e conduzione, con canali aperti e pareti cellulari piccole. I legni duri contengono i vasi del xilema le fibre, con canali stretti e, servono solo come sostegno. Legno tenero Legno duro www.forest.nsw.gov.au/ f / 70 degradazione Ambienti secchi degradazioneemi/cellulosa Ambienti umidi CO2 Relitti,… lignina 71 LIGNINA Prodotto di polimerizzazione di unità fenilpropaniche sostituite CH2 CH2 CH3 Anello benzenico sostituto con gruppi idrossi (in 4) o metossi (in 2 e 6), OH Fenolo IDROSSIBENZENE 2-metossifenolo GUAIACOLO Tre unità base OH OH OCH3 2,6-dimetossifenolo SIRINGOLO CH3O OCH3 OH OH OH CH3O OCH3 Alcol coniferilico Alcol p-idrossicinnamico OCH3 Alcol sinapico HO HO Unità H HO Unità G Connessioni OH OH OH 4 5 α HO β OCH3 OCH3 OH OCH3 3 2 6 Unità S 1 R 4’ O HO β OH OCH3 OH γ β α O O 5’ 4’ OCH3 OH γ OH CH3O β OCH3 β O HO β-O-4’ R β-5’ β-β 72 coormofite Piante con radici,, fusto e foglie; vaascolarii spermatofite nerogame) (fan Pian nte a seme GIMNOSPERME ANGIOSPERME Ovulo nudo ed esposto all’aria (protetto solo dal tegumento) Comprende la divisione delle CONIFERE (pini, abeti, larici, cedri…) Piante a fiore; ovulo protetto dall’ovario. Erbacee e arboree. In base al numero delle foglioline embrionali dette cotiledoni si dividono in due classi: monocotiledoni Quasi tutte erbacee (grano, mais, bambù… dicotiledoni Quasi tutte le arboree e molte erbacee (quercia, olmo, sughero, girasole…). Latifoglie monocotiledoni dicotiledoni Lignina G Lignina HG Lignina HSG Prevalentemente da unità di guaiacolo Prevalentemente da unità di guaiacolo e idrossibenzene Comprendono tute le unità gimnosperme 73 Guaiacoli e siringoli → angiosperma (legno duro) M.P.Colombini et al. Microchem.J. 85(2007)164. 74
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