Sentiero del Viandante (LC) – 1^ tappa: da Abbadia Lariana a Lierna 18 maggio 2014 ore 7.30 . . Localizzazione Da Seregno con i propri mezzi ad Abbadia Lariana (LC) indi a piedi fino a Lierna (LC). Ritorno ad Abbadia Lariana con il treno. Percorso quota di partenza: quota di arrivo: lunghezza percorso: tempo di percorrenza: ascesa totale: difficoltà: 212 m 224 m 11,3 Km 3 h 30’ 427 m E Occorrente Indispensabili: scarponi o scarpe con carrarmato, bastoncini, giacca. All’occorrenza: macchina fotografica, occhiali da sole, mantella, ke-way. Curiosità: La forma di questi piccoli nuclei di monte è molto diversa da quella degli abitati a lago. Qui prevalgono caratteri difensivi: le case sono rinserrate fra loro e viste da esterno formano quasi una murata dove si insinuano in genere quattro percorsi principali, un tempo tutti chiusi da portoni: la direttrice piano-monte e quella lungo costa. Obblighi In considerazione dei rischi e dei pericoli relativi all’attività escursionistica e alla frequentazione della montagna, il Gruppo Camosci fa obbligo ai partecipanti di prendere visione del programma dell’iniziativa valutando i materiali occorrenti, le caratteristiche e le difficoltà in rapporto alle proprie capacità. I coordinatori si riservano di valutare “sul campo” l’idoneità dei partecipanti, nonché di modificare l’itinerario in base alle condizioni ambientali e meteorologiche. Responsabilità Il Gruppo Camosci declina ogni responsabilità per eventuali danni che possono, direttamente o indirettamente, derivare a persone, animali e cose, in conseguenza alla mancata osservanza di tutte le avvertenze e raccomandazioni trasmesse dai nostri incaricati. . . La storia di questo percorso affonda le sue radici nell’età antica. Probabilmente la sua origine si deve ai Romani, ma i primi documenti che ne citano ufficialmente l’esistenza risalgono al XIV secolo, con elenchi di opere di manutenzione e riscossione dei dazi. Si tratta di un’antica via che, accanto alla via lacuale, si sviluppava lungo la sponda orientale del lago di Como da Abbadia Lariana a Piantedo. Nella storia, la percorrenza lungo questa sponda del lago non ebbe mai una sola, ma varie denominazioni (Via Ducale, Via Regia, Napoleona, Strada dei cavalli e, per un breve tratto, in effetti, Via dei Viandanti) a significare che essa fu il risultato del collegamento di più percorsi. Tenendosi a monte, giusto alle pendici delle rupi, questo sistema di sentieri veniva usato dai viandanti e dal piccolo commercio locale. In alcuni casi la strada, da un’altezza media di circa 400 metri saliva fino a sfiorare addirittura quota 1000 nel tratto fra Lierna e Varenna. Sono queste le ragioni che da una parte hanno sempre scoraggiato un miglioramento del tracciato. Quando nel 1606 l’ingegner Tolomeo Rinaldi fu incaricato, dal governatore spagnolo del Ducato di Milano, il duca di Fuentes, di progettare una strada che unisse Milano al Forte di Fuentes, appena costruito vicino a Colico a difesa del confine con i Grigioni, costui scartò l’ipotesi di una sistemazione del percorso lungo la Riviera Lecchese. Si sa anche che nel 1400, infuriando la peste, questa strada fu suggerita dal Duca di Milano come alternativa ai pellegrini romei provenienti da Bellinzona in transito per Roma. Con il passare degli anni, particolarmente durante l’epoca napoleonica (1796-1815), il percorso venne migliorato o modificato in alcuni tratti, finché nel 1832 si portò a compimento la Strada Militare per lo Stelvio nel tratto fra Lecco e Colico. Fatta la nuova strada, il Sentiero del Viandante tornò a nascondersi, per essere poi recuperato solo di recente a scopo turistico ed escursionistico. Di sorprese questo itinerario ne manifesta ovunque: panorami, testimonianze della fede e capisaldi della storia guerreggiata, ritagli di campi, casali, vigne ed oliveti. Da ABBADIA L. a SAN GIORGIO – Dal parcheggio situato in Via San Martino si inizia a salire per Via G. di Vittorio verso la località Borbino: nostro punto d'inizio del sentiero. Qui il tracciato sta a monte dell’abitato, ma il nucleo merita una breve visita per le vecchie case strette l’una all’altra, quasi per proteggersi e per non togliere spazio ai campi. Siamo sui versanti scoscesi della Grigna Meridionale. Il tratto fino allo sprone che divide Abbadia da Mandello è tranquillo fra “campi di paese” ed il dolce pendio è solcato dal torrente Zerbo che scende dalla Valle del Monastero. Alle falde della collina di Castello, in origine centro della signoria feudale dell’abate, sorge la chiesa di S. Bartolomeo. Da SAN GIORGIO a RONGIO – In bella evidenza su uno sprone roccioso la chiesa di San Giorgio: ha origini riferibili al IX-X sec. ma la sua attuale struttura non risale oltre il Duecento. L'interno è decorato da affreschi del XV sec. con figurazioni fantastiche dell'oltretomba. Si segue allora la strada gradinata che sale a monte e oltrepassata la superstrada, sulle tracce di un vecchio sentiero si arriva in breve al cimitero di Zana. Ora la strada porta a Maggiana: qui sorge una torre di avvistamento a base quadrata di origine medievale detta del Barbarossa. La tradizione vuole che nel 1158 vi abbia soggiornato l'imperatore Federico I. Dopo Maggiana, si segue la carrabile che sale contro la montagna. Giunti a un pianoro prativo, si imbocca a sinistra un sentiero che si inerpica nel bosco. Dopo aver superato uno stretto vallone, seguendo un bel percorso si raggiunge Rongio, preceduto dalla chiesa di San Giacomo, e da una fonte (1798) che riutilizza un’antica protome leonina. Da Rongio si seguono le indicazioni per il ristorante Valverde. Poco prima del ristorante si volge a destra e dopo a sinistra per un sentiero che scende a superare il torrente Meria su un ponte naturale. Da RONGIO ai SAIOLI – Superata la valle Meria, il sentiero risale a Sonvico, la più alta frazione di Mandello, dirigendosi poi al cimitero e alla cappella dell’Immacolata, sul colmo di una sella prativa. Si prosegue in costa con belle vedute verso il lago. Superato un bel punto panoramico su Olcio e i suoi prati, ci si immette su un sentiero che pian piano scende fra balze boschive. A Galdano si torna fra i prati e si arriva a un crocicchio con un’edicola votiva. Fatti pochi passi occorre tendere la superstrada sulla destra imboccando una carrabile che la contorna per buon tratto. Le rocce sotto le quali si dipana il sentiero sono strati di calcare, chiamato “Sasso di Olcio”, impiegati nella costruzione del Duomo di Como. Dai SAIOLI a LIERNA – Attraversate le balze che dividono Olcio da Lierna, il Sentiero del Viandante scende verso quest’ultimo abitato. Si fiancheggia la superstrada e si scende raggiungendo quindi l’oratorio di S. Michele (la dedicazione a questo santo ne denota l’antichità essendo stato caro ai Longobardi) e Sornico dove alcune case presentano dei portali decorati. Dopo Sornico una strada asfaltata rasenta Olcianico e arriva a un crocicchio con un’edicola: lì si diparte un viottolo fra le case che si dirige al Seminario Clarettiano. Dal bivio del seminario, a sinistra si scende subito a Lierna per visitare il borgo di Castello. . Adriano 338.2483053 Renzo 338.6957230 . Sentiero del Viandante (LC) – 1^ tappa: da Abbadia Lariana a Lierna
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