Volantino Compatto

CLUB ESCURSIONISTI ARCORESI
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GITA in RIVIERA LIGURE
da BONASSOLA a MONTEROSSO
Domenica 18 maggio 2014
PARTENZA ALLE ORE
6.30
DALLA PIAZZA PERTINI DI ARCORE
Accesso automobilistico: Arcore - Levanto - Bonassola
Dislivello: 600 metri con un'altezza massima di 325 m, 12 km circa Tempo: 5 ore circa per l’intero percorso
Equipaggiamento : da passegiata Difficoltà: E
Itinerario. Dalla piazza principale di Bonassola, presso la chiesa di S. Caterina, si segue la strada parallela al
mare, senza vista perché chiusa dall'ex viadotto ferroviario. Dopo 200 metri si volta a sinistra lasciando la costa
su larga strada interna; dopo altri 100 metri si volta a destra su strada pedonale stretta, che presto sale con
gradini fra le case.Si rasenta un tornante della strada provinciale che scende a Bonassola e si prosegue su
sentiero con qualche vista sul mare, ville e giardini.Dopo aver rasentato un altro tornante della stessa strada, la
vista si allarga e si fa sempre più bella: si arriva cosi al valico di Scernio (m. 183, km. 1,4 da Bonassola), un
paesetto di poche case, ove si attraversa la strada provinciale per Bonassola.Si prosegue in leggera discesa sul
versante di Levante: in avanti, al di là degli uliveti, domina il promontorio del Mesco, la cui cima più alta, il
boscoso monte Ve o Focone, è a m. 487.Nella discesa ci si avvicina al mare, che offre scorci pittoreschi.
Verso il termine della discesa, a quota 80, si raggiunge l'estremità di una strada privata che si segue per una
trentina di metri a sinistra.Tosto si imbocca a destra un sentiero rettilineo e ripido che porta ad incrociare la
stessa strada più a valle; se ne segue un tornante, poi di nuovo si gira a destra su sentiero ripido e poco dopo si
sbocca su di una strada secondaria in lieve discesa, a fianco della ex sede ferroviaria.Si entra nel lungomare di
Levanto, posto appunto sulla ex sede ferroviaria; dalla posizione elevata si dominano la lunga spiaggia e, a
sinistra, le case della cittadina.Dopo essere passati accanto alla ex stazione ferroviaria si scende al Casino
Municipale, in piazza Colombo, km 3,5 da Bonassola.Dalla piazza Colombo si sale alla piazza ove sorge la
chiesa di S. Andrea, con la facciata in pietra a fascealternate bianche e verdi; di qui si prosegue in una
pittoresca, ripida scalinata che conduce al Castello di S. Andrea.Si può raggiungere il Castello anche dalla
passeggiata a mare Guido Semenza mediante una ripida scala a più rampe, il cui imbocco è segnalato come
inizio del sentiero n° 1 dal CAI di La Spezia.Dal castello si prosegue in notevole salita su larga strada pedonale
(segni rossi a cura del CAI di La Spezia); la pendenza si fa poi più moderata, mentre la strada curva verso
destra, con bella vista sulla baia di Levante.A km. 1,15 da Levante, 4,65 da Bonassola, quota 163, si sbocca su
di una strada asfaltata, che si segue m salita per circa 500 metri fino alla Casa Giglio: il panorama sul mare è
bellissimo.Qui si riprende a destra il sentiero, in leggera discesa e poi quasi orizzontale; il terreno è sistemato a
terrazzamenti e ancora in parte coltivato a ulivi e vigne.Poco dopo la Casa S. Carlo il paesaggio cambia: il
sentiero sale a svolte in un bel bosco di lecci, portandosi rapidamente a quota 250; qui l'ambiente cambia di
nuovo e siamo in mezzo alla macchia mediterranea, ove il sentiero si svolge quasi orizzontale con vista
spettacolosa sul mare In località «Rocca Spaccata», belvedere a picco sul mare si trova una lapide, scritta in
tedesco, che ricorda come qui abbia trovato la morte nel 1964 un professore dell'Università di Friburgo in
Brisgovia.Il sentiero, sempre largo, ben tracciato e m leggera pendenza, prosegue come una terrazza sul mare,
poi si addentra un poco a valicare il rio della Gatta.Riprende una zona abitata, con coltivazioni a fasce e due
case isolate, poi di nuovo siamo nella macchia.A km. 4,7 da Levanto (8,2 da Bonassola), quota 325, i stacca a
sinistra il sentiero che conduce alla Colla di Gritta (n81 del CAI di La Spezia - segnale rosso); si prosegue per
altri 100 metri in piano, ove ci si immette sul sentici che sale da Monterosso e va al vecchio semaforo e a S
Antonio. Per andare a Monterosso si dovrebbe girare sinistra, ma è necessario proseguire invece verso destri
perché con 250 metri di percorso in cresta si arriva ad un piccola spianata, quasi a picco sulla punta del Mesco.
I qui spettacoloso panorama, di cui si è già detto all'inizi della tappa; anche se l'aria non è molto limpida, è
comunque assicurata una bellissima vista sulle Cinque Terre. Siamo qui a 5 km. da Levanto e 8,5 da Bonassola,
quot 313.Sul prato si alzano i ruderi della chiesetta trecentesca di S. Antonio: si riconosce l'abside con
coronamento a archetti, parte della torre campanaria e qualche, muro sbrecciato; un arco gotico superstite
inquadra una porzione di cielo. Lì vicino ci sono anche gli avanzi di un semaforo della marina militare, ora
abbandonato.Si ritorna indietro per 250 metri; al bivio questa volta i prende a destra in leggera discesa, con
vista sulla baia e Monterosso e le Cinque Terre. La discesa si fa poi pi ripida e la vista viene nascosta dalla
ricca vegetazione.A circa 1 km. da S. Antonio, quota 125, si incontra un strada secondaria che si segue in
discesa per 200 metri, poi si riprende il sentiero che scende molto ripidamente, re sentendo due tornanti della
stessa strada. Il mare è orme vicino. Si scende presso la villa moderna «del Gigante» e i arriva sulla strada
lungomare di Fegina, il quartiere balneare di Monterosso; Si passa accanto alla stazione ferro viaria e si volta
sulla strada pedonale che passa ai piedi dello sperone dei Cappuccini, evitando la galleria, che abbrevierebbe il
percorso di pochi metri. Al di là del promontorio appare vicinissimo il pittoresco paese di Monterosso, con la
sua spiaggia e le sue barche, purtroppo soffocato dal viadotto ferroviario.Il termine della tappa è in piazza
Garibaldi, davanti all'abside porticata della chiesa parrocchiale, a km. 7,7 d Levanto e 11,2 da Bonassola.
Per chi non effettua la camminata, i pullman proseguono per Monterosso dove è possibile effettuare
escursioni negli altri paesini della Cinque Terre utilizzando il treno oppure il battello