SEZIONE ESCURSIONISMO SABATO 11 OTTOBRE 2014 MONTI ISONTINI: MONTE SABOTINO (SLO) Ritrovo dei partecipanti: ore 6.50 P.le Giustiniani (area Bellinato) Partenza : ore 7.00 precise. Itinerario di eccezionale interesse storico (prima guerra mondiale), ambientale e panoramico (splendide le vedute a picco sull'Isonzo). Già pilastro, insieme al Monte S. Michele, della testa di ponte austriaca di GORIZIA fino alla sua caduta nell'agosto del 1916 (sesta battaglia dell'Isonzo), il Sabotino aveva già conosciuto una notevole fama escursionistica nel periodo tra i due conflitti mondiali; elevato al ruolo di “zona sacra”, ospitò fino alla seconda guerra mondiale un piccolo museo di ricordi bellici con annessa abitazione del custode. Poi, negli anni della guerra fredda, su tutta l'area del Sabotino calò il muro impenetrabile della zona militare e questa rimase interdetta ad ogni avvicinamento su entrambi i versanti del confine italo-jugoslavo che tagliava in due il monte. L'ex museo italiano, rimasto in territorio jugoslavo, venne trasformato in casermetta dei graniçarji, mentre a poche decine di metri da questa, ma non in vista, i reparti italiani si avvicendarono sull'ultimo avamposto nazionale del monte. Oggi, con la nascita della Slovenia e la scomparsa del vecchio confine (ma non dei copiosissimi ed estremamente interessanti resti della prima guerra mondiale e della guerra fredda che si possono agevolmente visitare) il Sabotino torna ad essere una splendida meta escursionistica storico-ambientale, accompagnata da parte slovena dalla costituzione in “Parco della Pace” (Sabotin Park Miru). Dislivello in salita: complessivamente metri 500 circa - Tempo di percorrenza: ore 5-6 circa Superato l'ormai ex confine con la Slovenia di GORIZIA, subito dopo l'abitato di Solkan (sobborgo di Nova Gorica) si svolta a sinistra, si supera con un ardito ponte il fiume Isonzo e si sale lungo la strada che con alcuni tornanti raggiunge le pendici sud del Sabotino per poi proseguire verso il paese di Podsabotin. Si prosegue lungo la strada, costeggiata da alte recinzioni dato che per un breve tratto per le bizzarrie del confine essa scorre in territorio italiano. Al termine di questo anomalo percorso stradale si torna in territorio sloveno e immediatamente sulla sinistra si noterà un piccolo spiazzo per parcheggiare le autovetture, ma sicuramente non un autobus. Dovremo perciò organizzarci per effettuare una discesa estremamente rapida dal bus, che dovrà lasciare subito il luogo. Di fronte al parcheggio si noterà una scaletta che si alza dalla sede stradale, da cui inizia a salire ripido il sentiero che porta alla vetta del Sabotino (segnalazioni). Dopo alcuni tratti ripidi nel bosco, si perviene all'ingresso, posto sulla destra del sentiero, di una caverna di guerra che ha un importante, artistico e finemente scolpito portale d'ingresso: vi era ubicato il comando di artiglieria della 18° batteria del 2° reggimento pesante campale da 105. La galleria, abbastanza lunga ed articolata, può essere esplorata purchè dotati di torcia elettrica. Dalla caverna il sentiero si innalza ripido e velocemente ci si porterà nei pressi del piazzale della ex caserma della guardia confinaria jugoslava, oggi posto di ristoro e museo storico, sottostante la cima del Monte Sabotino. Sulla destra delle costruzioni si sale lungo un sentiero che in breve porta alla cresta panoramica che si collega alla cima (m. 609). In questa zona si aprono degli ingressi a un sistema di gallerie austro-ungariche disposto addirittura su più livelli e che fu ampliato dalle truppe italiane dopo la conquista dell'agosto del 1916. Ci troviamo all'incirca al centro della linea di cresta del Sabotino, per cui la visita – comunque sempre estremamente interessante – potrà proseguire con diversi itinerari, da valutare al momento. Questo ci esime dal proseguire in una descrizione dettagliata del percorso, che verrà comunque effettuata in loco. Noi comunque proponiamo di percorrere per quanto possibile l'intero crinale del monte, lungo una serie di sentieri che, con andamento a volte un po' tormentato per gli evidenti fenomeni di carsismo presenti, segue grosso modo la linea del vecchio confine, sempre accompagnata da imponenti resti di guerra risalenti alla Grande Guerra (ma anche alla guerra fredda...) e da panorami indimenticabili. Per il ritorno si potrebbe intercettare la strada (forse un po' monotona, ma anche qui le sorprese non mancano …) che va a ricollegarsi a mezza costa al sentiero percorso all'inizio, all'altezza della grande caverna di artiglieria sopra descritta. Raggiunto in breve il piccolo parcheggio iniziale, molto probabilmente non potremo essere raggiunti dall'autobus (lo spazio non è sufficiente), che andremo a riprendere scendendo per la strada e qualche sentiero-scorciatoia fino ad attraversare il grande ponte sull'Isonzo, pervenendo infine al parcheggio (adatto anche per i pullman) nei pressi delle ultime case di Solkan. Pranzo a sacco - necessarie calzature ed abbigliamento adeguati - torcia elettricaLa gita sarà effettuata in autopullman o utilizzando collettivamente i mezzi propri. Costo della gita utilizzando l’autopullman: - soci effettivi OCRAL euro 15.00 - soci aggregati “ 20.00 Le iscrizioni si raccolgono presso la SEGRETERIA OCRAL – tel. 041-9657826 - FAX 041 9657828 - E mail: [email protected] orario di apertura Lunedì-Martedì-Mercoledì-Venerdì dalle 9.00 alle 12 – Giovedì dalle 14.30 alle 17.30, previa verifica diretta con gli organizzatori : -Paolo T. 335 5810856 Massimo P. 3385852946 entro venerdì 3 OTTOBRE 2014. N.B.: Gli organizzatori in caso di necessità si riservano eventuali variazioni del percorso con propria esclusiva decisione. I partecipanti dovranno comunque attenersi scrupolosamente – pena l’esclusione – alle indicazioni degli organizzatori. Mestre, 18.09.2014 Circ. n. 72/2014 Il Direttivo della Sezione
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