ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 DOCUMENTO FINALE DELLA CLASSE 5AE Disciplina Docente Ore s.li verif. Italiano Pelagalli Maria Cristina 3 S.O. Storia Pelagalli Maria Cristina 2 O. Lingua Straniera Trefoloni 2 O. Econ.Ind.le Elem.Diritto Paci Marcello 2 O. Matematica Daghini Teresa 3 S.O. Elettrotecnica Versace Giuseppina 5 S.O.P. Mercogliano Virgilio (2) Sistemi elettrici automatici Ricca Vincenzo Mercogliano Virgilio 4 Firma del docente S.O. (2) Impianti elettrici Ricca Vincenzo 4 S.O. Tecnologie elettriche, Lomi Tommaso 4 G.O.P. Disegno e Progett.ne Mercogliano Virgilio. Educazione Fisica Procaccini Paola 2 P.S. Religione Borchi Simone 1 O. (3) fra parentesi le ore in compresenza con l’ITP s: scritta – g: grafica – s/g: scritto/grafica - o: orale – p: pratica Pistoia, 14.05.14 Il Docente Coordinatore (prof. Ricca Vincenzo ) Il Dirigente Scolastico (Prof. Paolo Bernardi) PARTE GENERALE 1) PROFILO DELL’INDIRIZZO Il Perito Industriale per l’Elettrotecnica e l’Automazione, nell’ambito del proprio livello operativo, deve essere preparato a: - partecipare, con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo; - svolgere, organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti; - documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del proprio lavoro; - interpretare nella loro globalità le problematiche produttive, gestionali e commerciali dell’azienda in cui opera; - aggiornare le sue conoscenze, anche al fine della eventuale conversione di attività. Il Perito Industriale per l’Elettrotecnica e l’Automazione deve, pertanto, essere in grado di: - analizzare e dimensionare reti elettriche lineari ; analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione, conversione, trasporto e utilizzazione dell’energia elettrica; - partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo di sistemi elettrici anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi; - progettare, realizzare e collaudare piccole parti di tali sistemi, con particolare riferimento ai dispositivi per l’automazione; - progettare, realizzare e collaudare sistemi elettrici semplici, ma completi, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato; - descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione di sistemi progettati e scriverne il manuale d’uso; - comprendere manuali d’uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera. 2) PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE La classe è composta da 18 alunni, in gran parte provenienti dal gruppo originario formatosi al terzo anno, Nei tre anni del corso essa si è caratterizzata sul piano scolastico per le discrete potenzialità, fatta eccezione per pochi alunni. Tali potenzialità, evidenti sia sul piano delle capacità logiche sia su quello dell’impegno, dell’interesse allo studio e di approfondimento delle conoscenze acquisite, sono andate sempre crescendo, in particolare per alcuni elementi il cui livello è molto buono. Parte della classe è ben organizzata sul piano del metodo ed ha acquisito una buona autonomia di studio. Nel corso di quest’anno la classe è migliorata: l’interesse è stato accettabile, l’impegno è stato abbastanza regolare, la frequenza continua per la maggior parte della classe con l’eccezione di uno studente che ha frequentato irregolarmente, impedendo in tal modo le necessarie verifiche. In conclusione, il profitto della classe, sempre disciplinata e corretta nei rapporti coi docenti e unita sul piano della socializzazione rimane complessivamente abbastanza buono. La classe ha usufruito di diversi laboratori adeguatamente attrezzati per le materie tecniche, della palestra e della piscina. 3) OBIETTIVI CONSEGUITI: Conoscenze: TRASVERSALI (EDUCATIVI E FORMATIVI) EFFETTIVAMENTE - principi di funzionamento e caratteristiche delle macchine elettriche in relazione al loro impiego: buone nella maggioranza, carenti per pochi; norme di protezione e prevenzione degli infortuni di natura elettrica: generalmente buone; documentazione tecnica del settore: buona per la maggioranza e ottime per alcuni; utilizzazione dell’energia elettrica con riferimento al risparmio energetico: mediamente buone; generazione, trasporto ed erogazione dell’energia: buone e ottime per alcuni; tipologia degli automatismi, sia dal punto di vista delle funzioni esercitate, sia dal punto di vista dei principi di funzionamento sui quali si basano: buone nella maggioranza e insufficienti per alcuni. Competenze: - Utilizzo di programmi informatici di scrittura e calcolo; - Organizzazione di lavoro di gruppo: rilevabile in alcune discipline; - Comprensione delle normative vigenti: più che discrete; - Sviluppo delle capacità logiche: molto buone per la gran parte; - Utilizzazione appropriata del linguaggio: buone in tutte le discipline, in particolare in quelle tecniche. Capacità: - analizzare e dimensionare reti elettriche lineari; - analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione, conversione, trasporto e utilizzazione dell’energia elettrica; - partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo di sistemi elettrici anche complessi; - progettare, realizzare e collaudare piccole parti di tali sistemi, con particolare riferimento ai dispositivi per l’automazione; - descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione di sistemi progettati e scriverne le relazioni; - comprendere manuali d’uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera; buone nella maggioranza , più deboli per alcuni. 4) TEMATICHE PLURIDISCIPLINARI - “progetto impianti elettrici” con la collaborazione dell’azienda Gewiss ha partecipato tutta la classe; progetto Scenari del XX secolo nello specifico in Firenze Mandela Forum “Giorno della Memoria 2014”; torneo “Alcolout di pallavolo”;al quale hanno partecipato alcuni alunni; visita “stazione di conversione” in Pistoia, ha partecipato tutta la classe; 5)ATTIVITA’ FORMATIVE AD INTEGRAZIONE DEI PERCORSI CURRICOLARI - Progetto “Impianto elettrico ” ha partecipato tutta la classe; - gita d’istruzione a Monaco di Baviera e Norimberga; - progetto nazionale di educazione stradale “Ready2Go”; - Progetto Andrologo. 6) AREA DI PROGETTO Titolo: Progettare gli impianti elettrici e d’illuminazione di un villaggio turistico costituito da un campo da calcio a 7, una zona bungalow e una rimessa natanti tramite l’ausilio dei Software Tecnici GEWISS. Il villaggio turistico in esame è stata suddiviso in zone, così denominate: 1) ZONA CALCIO A 7: comprende un campo da calcio a 7 con relativa tribuna nord e tribuna sud; 2) ZONA SPOGLIATOI e BAR: utilizzati dagli atleti per prepararsi alla partita; 3) ZONA PARCHEGGIO: area parcheggio utilizzata dagli spettatori della partita e dagli ospiti dell’area bungalow; 4) AREA BUNGALOW: costituita da una reception e da 5 bungalow (2 monolocali, 2 bilocali e 1 trilocale); 5) ZONA RIMESSA NATANTI: dedicata al rimessaggio delle barche utilizzate poi dagli ospiti dell’area bungalow; 6) ZONA MOLO: area in cui sono ormeggiate alcune barche. 7) CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE (FORMULAZIONE DEI GIUDIZI E ATTRIBUZIONE DEI VOTI) PRIMA PROVA SCRITTA VALUTAZIONI tipologia A INDICATORI PMA* Comprensione complessiva del testo 3 proposto • • DELLE Completezza di analisi del testo 5 Correttezza nell’uso della lingua e proprietà terminologica 4 Contestualizzazione e rielaborazione 3 LIVELLI DI VALORE/VALUTAZIONE ♦ Gravemente insufficiente ♦ Insufficiente ♦ mediocre ♦ sufficiente ♦ discreto ♦ buono/ottimo ♦ Gravemente insufficiente ♦ Insufficiente ♦ mediocre ♦ sufficiente ♦ discreto ♦ buono/ottimo ♦ Gravemente insufficiente ♦ Insufficiente ♦ mediocre ♦ sufficiente ♦ discreto ♦ buono/ottimo ♦ Gravemente insufficiente ♦ Insufficiente ♦ mediocre ♦ sufficiente ♦ discreto ♦ buono/ottimo 15 PMA = Punteggio massimo attribuibile PCDL = Punteggio corrispondente ai diversi livelli PCDL* 0 ÷ 0,5 1 1,5 2 2,5 3 0÷1 1,5 2 3 4 5 0÷1 1,5 2 3 3,5 4 0 ÷ 0,5 1 1,5 2 2,5 3 PRIMA PROVA SCRITTA tipologia B (saggio breve e articolo di giornale) INDICATORI PMA* Utilizzazione dei documenti proposti 4 e conoscenza dell’argomento. • • Organizzazione dell’elaborato: rispetto delle consegne, organizzazione dei contenuti, coerenza 5 Correttezza e proprietà nell’uso della lingua 3 Rielaborazione critica e approfondimenti 3 LIVELLI DI VALORE/VALUTAZIONE ♦ Gravemente insufficiente ♦ Insufficiente ♦ mediocre ♦ sufficiente ♦ discreto ♦ buono/ottimo ♦ Gravemente insufficiente ♦ Insufficiente ♦ mediocre ♦ sufficiente ♦ discreto ♦ buono/ottimo ♦ Gravemente insufficiente ♦ Insufficiente ♦ mediocre ♦ sufficiente ♦ discreto ♦ buono/ottimo ♦ Gravemente insufficiente ♦ Insufficiente ♦ mediocre ♦ sufficiente ♦ discreto ♦ buono/ottimo 15 PMA = Punteggio massimo attribuibile PCDL = Punteggio corrispondente ai diversi livelli PCDL* 0÷1 1,5 2 3 3,5 4 0÷1 1,5 2 3 4 5 0 ÷ 0,5 1 1,5 2 2,5 3 0 ÷ 0,5 1 1,5 2 2,5 3 PRIMA PROVA SCRITTA tipologie C e D INDICATORI PMA* Conoscenza relativa all’argomento e 4 contestualizzazione. • • Organizzazione dell’elaborato: articolazione e coerenza 4 Correttezza e proprietà nell’uso della lingua 3 Rielaborazione critica e approfondimenti 4 LIVELLI DI VALORE/VALUTAZIONE ♦ Gravemente insufficiente ♦ Insufficiente ♦ mediocre ♦ sufficiente ♦ discreto ♦ buono/ottimo ♦ Gravemente insufficiente ♦ Insufficiente ♦ mediocre ♦ sufficiente ♦ discreto ♦ buono/ottimo ♦ Gravemente insufficiente ♦ Insufficiente ♦ mediocre ♦ sufficiente ♦ discreto ♦ buono/ottimo ♦ Gravemente insufficiente ♦ Insufficiente ♦ mediocre ♦ sufficiente ♦ discreto ♦ buono/ottimo 15 PMA = Punteggio massimo attribuibile PCDL = Punteggio corrispondente ai diversi livelli PCDL* 0÷1 1,5 2 2,5 3 4 0÷1 1,5 2 2,5 3 4 0 ÷ 0,5 1 1,5 2 2,5 3 0 ÷ 0,1 1,5 2,5 3 3,5 4 SECONDA PROVA SCRITTA INDICATORI 1) Padronanza della materia (concetti di base) PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE 3 punti 2) Conoscenza specifica degli argomenti richiesti 6 punti 3) Capacità di organizzare gli elaborati e di giungere a risultati corretti 3 punti 4) capacità di elaborazione critica e originalità 3 punti LIVELLI DI VALORE/ VALUTAZIONE • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/ottimo gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/ottimo gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/ottimo gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/ottimo PUNTEGGIO CORRISPONDENTE AI DIVERSI LIVELLI • 0÷1 • 1.5 • 2 • 2.5 • 3 • 0÷2 • 3 • 4 • 5 • 6 • 0÷1 • 1.5 • 2 • 2.5 • 3 • 0÷1 • 1.5 • 2 • 2.5 • 3 Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali viene approssimato in eccesso all’unità superiore. La sufficienza è corrispondente al voto di 10/15. TERZA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA B (quesiti a risposta singola) Indicatore Conoscenza specifica degli argomenti richiesti 0.4 Punti 0,4 0,3 Padronanza della lingua italiana e tecnica 0,4 0,4 0,3 Correttezza e precisione dello svolgimento 0,4 0,4 0,3 (numero di quesiti) (10) (12) (15) Scala di valutazione Gravemente insufficiente 0,1 Punti 0,1 0,1 Insufficiente 0,2 0,2 0,15 Sufficiente 0,3 0,25 0,2 Buono 0,35 0,35 0,25 Ottimo 0,4 0,4 0,3 (numero di quesiti) (10) (12) (15) Modesta 1 0 0,5 Sufficiente 2 0,3 1 Buona 3 0,6 1,5 (10) (12) (15) Qualità complessive delle risposte (numero di quesiti) Al quesito non affrontato sono assegnati zero punti. I diversi docenti delle discipline coinvolte assegnano un punteggio secondo gli indicatori e la scala di valutazione. Successivamente viene attribuita la valutazione delle qualità complessive delle risposte ed infine viene fatta la somma con arrotondamento matematico all’intero successivo del risultato. La sufficienza è corrispondente al voto di 10/15. TIPOLOGIA C (quesiti a risposta multipla) INDICATORI RISPOSTA CORRETTA RISPOSTA ERRATA (numero di quesiti) 0,5 0,375 0 0 (30) (40) Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali viene approssimato in eccesso all’unità superiore. La sufficienza è corrispondente al voto di 10/15. TERZA PROVA SCRITTA (prima simulazione) Candidato: ___________________________ Le discipline coinvolte sono 4, per ciascuna sono previste 2 domande di tipologia B (quesiti a risposta singola) e 4 di tipologia C (quesiti a risposta multipla), per un totale di 8 B + 16 C. Valutazione tipologia B (1 punto per ogni risposta esatta, totale 8 punti) Indicatore Indicatore 1. Conoscenza specifica degli argomenti richiesti 2. Padronanza della lingua italiana e tecnica 3. Correttezza e precisione dello svolgimento Livelli di valutazione Livelli di valutazione Gravem. Insuf. Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Pun teg gio Pun teg gio Inglese Disegno Sistemi Matematica Inglese Disegno Sistemi Matematica Qu esi to 1 Qu esi to 2 Qu esi to 1 Qu esi to 2 Qu esi to 1 Qu esi to 2 0,10 0,15 0,25 0,30 0,40 0,10 0,20 0,25 0,30 0,10 0,20 0,25 0,30 Totale B: Qu esi to 1 Qu esi to 2 TERZA PROVA SCRITTA (seconda simulazione) TIPOLOGIA B+C Le discipline coinvolte sono 5, per ciascuna sono previste 2 domande di tipologia B (quesiti a risposta singola) e 4 di tipologia C (quesiti a risposta multipla), per un totale di 10 B + 20 C. Candidato: _____________________________ Valutazione tipologia B (8 punti) Indicatore 1. Conoscenza specifica degli argomenti richiesti 2. Padronanza della lingua italiana e tecnica 3. Correttezza e precisione dello svolgimento Livelli di valutazione Gravem. Insuf. Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo P u n t e g gi o Matematica Q u e si t o 1 Q u e si t o 2 Inglese Q u e s i t o 1 Q u e s i t o 2 Diritto Q u e s i t o 1 Q u e s i t o 2 Sistemi Q u e s i t o 1 Q u e s i t o 2 Tecnologia Q u e si t o 1 Q u e si t o 2 0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 0,05 0,10 0,15 0,20 0,05 0,10 0,15 0,20 Totale B: Valutazione tipologia C (7 punti) Punteggio di ogni risposta esatta: 0,4 N° risposte esatte Punteggio Matematica Inglese Diritto Sistemi Tecnologia Totale C: Alla risposta non data si assegnano 0 punti. Il punteggio complessivo, somma dei punteggi dei singoli quesiti, viene approssimato matematicamente. Se il punteggio totale grezzo è inferiore a 1, il punteggio totale assegnato è 1/15. La Commissione Punteggio totale grezzo B+C: Punteggio totale: /15 (Sufficiente 10/15) /15 COLLOQUIO INDICATORI PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE 1) Padronanza della lingua, capacità espressive e logico linguistiche 10 punti 2) Conoscenza specifica degli argomenti richiesti (aderenza alla traccia) 15 punti 3) Capacità di utilizzare le conoscenze acquisiste o di collegarle anche in forma inter-disciplinare 4) Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività 5 punti 5 punti LIVELLI DI VALORE/ VALUTAZIONE • • • • • • • • • • • • • • • Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo Insufficiente Sufficiente Buono/Ottimo • Insufficiente • Sufficiente • Buono/ottimo PUNTEGGIO CORRISPONDENT E AI DIVERSI LIVELLI • 0÷4 • 5 • 6 • 7 • 9 • 10 • 0÷3 • 5 • 8 • 9 • 13 • 15 • 0÷3 • 4 • 5 • 0÷3 • 4 • 5 TABELLA PER IL CREDITO SCOLASTICO (da esprimere con numero intero) M<5 0 5≤M<6 1÷3 M=6 4÷5 6<M≤7 5÷6 6,1=5,05 6,2=5,1 6,3=5,15 6,4=5,2 6,5=5,25 6,6=5,3 6,7=5,35 6,8=5,4 6,9=5,45 7=5,5 + 0,5 7<M≤8 6÷7 7,1=6,05 7,2=6,1 7,3=6,15 7,4=6,2 7,5=6,25 7,6=6,3 7,7=6,35 7,8=6,4 7,9=6,45 8=6,5 + 0,5 8 < M ≤10 7÷8 8,1=7,05 8,2=7,1 8,3=7,15 8,4=7,2 8,5=7,25 8,6=7,3 8,7=7,35 8,8=7,4 8,9=7,45 9=7,5 9,1=7,55 9,2=7,6 9,3=7,65 9,4=7,7 9,5=7,75 9,6=7,8 9,7=7,85 9,8=7,9 9,9=7,95 10=8 Per qualunque media assegnare 0 5=1 5,1=1,1 5,2=1,2 5,3=1,3 5,4=1,4 5,5=1,5 5,6=1,6 +1 5,7=1,7 5,8=1,8 5,9=1,9 +1,1 6=4 +1 Punteggio parziale fascia di credito altri elementi media dei voti Ultima colonna, altri elementi: assiduità (frequenza) saltuaria (> del 30% di assenze): 0% regolare: 20% assidua (< del 8% di assenze): impegno ed interesse al dialogo educativo Insufficiente 0% sufficiente 15% buono attività complementari e integrative (deliberate dal Collegio: teatro, cineforum, 567, visite istr., concorsi, giornalino, ……) non ha partecipato 0% ha parzialm. partecipato 8% ha partecipato e, inoltre : a carattere personale e promosse dalla scuola (orientamento, gare didattiche,…) 10% per stage effettuato, più credito formativo: 15% (primo credito) + 5% (per successivi crediti) In caso di superamento del punto relativo alla fascia di credito viene assegnato un punto. L’area di progetto è valutata nella formulazione dei voti delle materie di indirizzo 30% 30% 15% 15% Fino a + 0,5 8) ALTRI ELEMENTI RITENUTI SIGNIFICATIVI Effettuata la simulazione dell’esame di stato. ALLEGATI (ELENCO) n. 11 parti disciplinari n. 18 schede personali candidati interni n. 11 testi relativi alla prove di simulazione PARTE DISCIPLINARE Materia: Lettere italiane Docente: Maria Cristina Pelagalli. 1) libro di testo: antologia, Cataldi, Angioloni, Panichi, L'esperienza della letteratura, G.B.Palumbo editore, volumi 3a e 3b. 2) libro di testo, storia, Brancati , Pagliarani, Le voci della storia, il Novecento, La Nuova Italia Ore settimanali per la materia italiano, tre, per la materia storia, due. Presentazione della classe. La classe è formata da diciotto studenti quasi tutti provenienti dalla classe quarta EA dell'anno scorso. Si tratta di ragazzi dal comportamento corretto e che, soprattutto quest'anno, si sono mostrati responsabili e maturi nell'atteggiamento in classe anche se la caratteristica generale del gruppo è stata la partecipazione silenziosa all'attività scolastica. La frequenza è stata regolare, se si eccettua un alunno che ha totalizzato un notevole numero di assenze anche in occasione di verifiche importanti. Il profitto raggiunto va dall'ottimo per una minoranza, al buono per la maggior parte degli altri, fino ad arrivare ad un piccolo gruppo dal rendimento abbastanza soddisfacente anche se discontinuo. L'interesse per le materie come si è detto sopra, è apparso un po' passivo in tutta la classe anche se le verifiche soprattutto quelle scritte, hanno messo in luce in buona parte degli alunni un ritmo di studio apprezzabile e capacità personali soddisfacenti per la maggior parte del gruppo e notevoli possibilità personali per alcuni. ITALIANO. Obiettivi raggiunti in relazione alle conoscenze, alle competenze, e alle abilità. Gli alunni, seppure in modo diverso tra loro, sono capaci di delineare i caratteri delle maggiori correnti letterarie dell'ottocento e del novecento, di inserire in un contesto storico-letterario le opere degli autori studiati, di riconoscere le caratteristiche peculiari di un testo studiato di vario genere, di organizzare un discorso orale esprimendo giudizi personali e di comporre testi scritti secondo i modelli della prima prova. La metodologia. La lezione frontale si è alternata a discussioni anche se la prima modalità, considerata la timidezza del gruppo, è stata quella più adoperata. La classe è stata stimolata a prendere appunti, sono stati approfonditi i termini specifici legati alla materia, sono state presentate linee interpretative utili per lo studio a casa, sono state effettuate analisi dei testi per la comprensione letterale e profonda, si sono sempre fatti opportuni riferimenti alla materia complementare, storia. Mezzi e strumenti di lavoro: Il libro di testo, fotocopie e appunti portati dall'insegnante per integrare la materia, ricerche di materiale su internet (soprattutto al momento della preparazione delle tesine). Il quotidiano in classe. Tipo di verifiche: Sono state usate verifiche orali, conversazioni guidate e somministrate due verifiche scritte nel trimestre e tre nel pentamestre seguendo tutte le tipologie presentate all'esame di stato. Sono stati somministrati questionari di consolidamento. La classe ha eseguito nel mese di marzo una simulazione della prima prova. Valutazioni. Si è considerato l'atteggiamento dello studente, l'impegno e la partecipazione, la frequenza. Nell'esposizione orale si è valutata la correttezza nella forma e nel contenuto; nella produzione scritta, la coerenza, la coesione, la correttezza ortografica, grammaticale, sintattica, gli approfondimenti personali, la comprensione dei documenti dati. STORIA. Obiettivi relativi alle conoscenze, competenze e abilità. Gli studenti conoscono le linee dello sviluppo storico italiano, europeo e mondiale, padroneggiano gli strumenti concettuali propri della disciplina, sanno riconoscere la pluralità degli elementi che interagiscono nelle dinamiche storiche, sanno utilizzare le conoscenze storiche per orientarsi nel presente. La metodologia. Le lezioni sono state condotte soprattutto in modo frontale e in alternativa in modo dialogato per sollevare discussioni che riconducessero la storia studiata agli eventi attuali. Sono stati fatti, quando possibile, collegamenti con italiano. Mezzi e strumenti di lavoro. Il libro di testo, appunti e fotocopie integrative, osservazioni di immagini, il quotidiano in classe. Le verifiche, alcune condotte sul modello della terza prova, hanno tenuto conto dell'impegno e dell'attenzione in classe e dello studio a casa. Anche il tema di tipo C, regolarmente proposto ha fornito spunti di verifica. La valutazione ha avuto carattere formativo, ha tenuto conto della correttezza dell'esposizione, dell'uso della terminologia specifica, delle informazioni esaurienti, della capacità di collegare i fatti esposti nello spazio e nel tempo. Unità didattiche e argomenti svolti. L'antologia adottata è, AAVV, L'esperienza della letteratura, due volumi, 3a e 3b, editore Palumbo. Fra Ottocento e Novecento: Naturalismo e Simbolismo (1861-1903). Nuove idee filosofiche e la nuova condizione dell'intellettuale, Fedor Dostoevskij, Come ubriachi per le vie di Pietroburgo, Auguste Comte, Gli stadi della conoscenza umana, Charles Darwin, La bellezza della natura e l' ”elezione naturale”, Charles Baudelaire, La perdita di aureola, Oscar Wilde, dalla prefazione a Il ritratto di Dorian Gray. Il romanzo e la novella in Europa e in Italia, Gustave Flaubert, I comizi agricoli, da Madame Bovary. Emile Zola, L'ammazzatoio, lettura integrale, Joris-Karl Hysmans, Salomé, da A ritroso, Fedor Dostoevskij, La confessione di Raskolnikov, da Delitto e castigo. Joseph Conrad, Cuore di tenebra, lettura integrale, Iginio Ugo Tarchetti, Attrazione e repulsione per Fosca, da Fosca Giovanni Verga, la vita, la poetica, un brano da Nedda, da Vita dei campi, Rosso Malpelo, Fantasticheria, La lupa, da Novelle rusticane, La roba, Libertà. I Malavoglia, lettura integrale. La poesia in Europa. Charles Baudelaire, la vita, la poetica, da I fiori del male, L'albatro, Corrispondenze, A una passante. Paul Verlaine, da Allora e ora, Arte poetica , Arthur Rimbaud, Le vocali. Uno “scapigliato”, Emilio Praga, Vendetta postuma. Giosuè Carducci, la vita, le opere, la poetica. Inno a Satana, da Rime nuove, San Martino, da Odi barbare, Alla stazione in una mattina d'autunno. Giovanni Pascoli, la vita, le opere, la poetica. Un brano da Il fanciullino. Da Myricae, Lavandare, X Agosto, Novembre, Patria, Il gelsomino notturno. Dai Poemetti, vv. 11-33 da Italy, Digitale purpurea. Gabriele D'Annunzio,la vita, le opere, la poetica. Da Il piacere, Andrea Sperelli, l'eroe dell'estetismo, da Il trionfo della morte, Ippolita, la Nemica, da Alcyone, La sera fiesolana, La pioggia nel pineto, dal Notturno, Visita al corpo di Giuseppe Miraglia. La cultura delle avanguardie. Filippo Tommaso Marinetti, Il manifesto del futurismo La cultura scientifica e filosofica. Henry Bergson, La durata interiore, da L'evoluzione creatrice. La narrativa nell'età delle avanguardie. Il romanzo del primo novecento, Franz Kafka, La metamorfosi, lettura integrale, Federigo Tozzi, da Con gli occhi chiusi, La prova del cavallo.. Luigi Pirandello, la vita, le opere, il pensiero. Da L'umorismo, la differenza tra umorismo e comicità: la vecchia imbellettata, Il fu Mattia Pascal, lettura integrale, dalle Novelle per un anno, Il treno ha fischiato,da Sei personaggi in cerca di autore, Finzione o realtà? Da Enrico IV, La vita, la maschera, la pazzia. Italo Svevo, la vita, le opere, il pensiero. Da Una vita, Le ali del gabbiano e il cervello dell'inetto, La coscienza di Zeno, lettura integrale. La poesia delle avanguardie, La poesia futurista, Filippo Tommaso Marinetti, Sì, sì, così, l'aurora sul mare, Aldo Palazzeschi, da L'incendiario, Lasciatemi divertire). L'ermetismo in Italia. Salvatore Quasimodo, la vita, le opere, il pensiero. Da Ed è subito sera, Ed è subito sera, Ride la gazza nera sugli aranci, Davanti al simulacro di Ilaria del Carretto. Giuseppe Ungaretti, la vita, le opere,il pensiero. Da l'Allegria, In memoria, I fiumi, San Martino del Carso, Soldati, Natale, Veglia, Commiato,da Sentimento del tempo, La madre, da Il dolore, Non gridate più. Umberto Saba, la vita, le opere, il pensiero. Da Il Canzoniere, A mia moglie, Città vecchia, Eros, Un grido, Goal, Amai, Ulisse. Da Ernesto, Confessione alla madre. Eugenio Montale, la vita, le opere, il pensiero,da Ossi di Seppia, I limoni, “Meriggiare pallido e assorto”, Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere ho incontrato, da Le occasioni La casa dei doganieri, da La bufera ed altro, L'anguilla, Il sogno del prigioniero, da Satura, Ho sceso dandoti il braccio, L'alluvione ha sommerso il pack dei mobili. La rinascita del romanzo in Italia, Ignazio Silone, da Fontamara, La deviazione dell'acqua, Alberto Moravia, la vita, il pensiero,da Gli indifferenti, Una cena borghese, Carlo Emilio Gadda, la vita, il pensiero, da Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana, Il cadavere di Liliana. Il neorealismo. Elio Vittorini, il programma del “Politecnico”. Da Conversazione in Sicilia, La scoperta che “ non ogni uomo è uomo”. Cesare Pavese, vita, opere, pensiero, da Paesi tuoi, La morte di Gisella. Primo Levi, vita, opere, pensiero, Se questo è un uomo, lettura integrale, Beppe Fenoglio, vita, opere, pensiero, Una questione privata, lettura integrale, Pier Paolo Pasolini, la vita, le opere, il pensiero. Da Le ceneri di Gramsci, Il pianto della scavatrice, Ragazzi di vita, lettura integrale, Vasco Pratolini,vita, opere, pensiero,da Metello, Ersilia e le altre donne sotto il carcere delle Murate. Scrittura e denuncia, Leonardo Sciascia, vita, opere, pensiero, Il giorno della civetta, lettura integrale. Italo Calvino, la vita, le opere, la poetica. Da Il sentiero dei nidi di ragno, Pin si smarrisce,da I nostri antenati, Cosimo sugli alberi, da Se una notte d'inverno un viaggiatore, Posizioni di lettura, La giornata di uno scrutatore, lettura integrale. Letteratura e industria, Paolo Volponi, la vita, le opere, il pensiero, da Le mosche del capitale, Il dialogo della luna e del calcolatore. Opere lette intregralmente. Emile Zola, L'assommoir. Giovanni Verga, I Malavoglia. Franz Kafka, La metamorfosi. Joseph Conrad, Cuore di tenebra. Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal. Italo Svevo, La coscienza di Zeno. Primo Levi, Se questo è un uomo. Beppe Fenoglio, Una questione privata. Pier Paolo Pasolini, Ragazzi di vita. Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore. Pistoia, 14 maggio 2014 . l'insegnante, Maria Cristina Pelagalli, PARTE DISCIPLINARE Materia: Storia Docente: Maria Cristina Pelagalli. Testo in uso, Brancati-Pagliarani, Le voci della storia, La Nuova Italia. Contenuti. Tra Ottocento e Novecento :l'epoca delle masse e dell'imperialismo. Lo scenario extra-europeo, Giappone, Cina, Russia, Stati Uniti, America Latina. L'Italia nell'età giolittiana. La prima guerra mondiale. Le origini remote e occasionali del conflitto. Da guerra di logoramento a guerra totale. L'intervento americano e la sconfitta tedesca. L'Italia in guerra, neutralisti e interventisti. I contadini e i soldati tra repressione e propaganda. I trattati di pace e il primo dopoguerra in Europa. Il comunismo in Russia. Le due rivoluzioni del 1917. Comunismo di guerra e nuova politica economica. Stalin al potere. Il terrore staliniano. Il fascismo in Italia. Il movimento fascista. Lo stato fascista. Potenze in crisi: Germania e Stati Uniti tra le due guerre. La repubblica di Weimar. La grande depressione negli Stati Uniti. Hitler al potere, il nazismo. La seconda guerra mondiale. Verso la guerra. I successi tedeschi (1939.1942). La guerra globale (1942-1945). L'Italia nella seconda guerra mondiale. La scelta di entrare in guerra. Lo sbarco in Sicilia e la caduta del fascismo. L'occupazione tedesca e la guerra di liberazione. Lo sterminio degli ebrei. L'invasione della Polonia. La soluzione finale. Auschwitz. La guerra fredda. L'ordine bipolare. Economia e società negli anni Sessanta e Settanta. Il crollo del comunismo. Le guerre in Vietnam e Cambogia. L'Italia repubblicana. La nascita della repubblica. Gli anni Sessanta e Settanta. Dalla prima alla seconda repubblica. L'Asia orientale. L'India. La Cina, dal comunismo al capitalismo. Il Medio Oriente e il mondo islamico. Guerre mondiali, sionismo e risveglio musulmano. Nasser e il nazionalismo arabo. Israele, Egitto e OLP. Il tempo del disordine. Europa e URSS tra due secoli. Guerre e scenari del nuovo secolo. Le rivolte dei paesi arabi. Guerre e conflitti nella ex-Jugoslavia. Pistoia, 14 maggio 2014. l'insegnante, Maria Cristina Pelagalli, MATERIA: INGLESE DOCENTE: Trefoloni Andrea CLASSE: V EA LIBRO DI TESTO: “English for New Technology” OBIETTIVI REALIZZATI: Gli obiettivi sono in linea con la descrizione dei livelli del Quadro Comune Europeo di Riferimento (Padronanza livello B2): “Lo studente è in grado di districarsi nella maggior parte delle situazioni riscontrabili in viaggi nei paesi in cui si parla la lingua. E' in grado di esprimersi in modo coerente su argomenti familiari e inerenti alla sfera dei suoi interessi e di utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali. E' in grado di produrre, nella forma scritta e orale, relazioni, sintesi e commenti coerenti e coesi, su esperienze, processi e situazioni relativi al settore di indirizzo, utilizzare il lessico di settore, compresa la nomenclatura internazionale codificata. E' in grado di trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in inglese relativi all'ambito di studio e di lavoro e viceversa e di riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale”. CONTENUTI: UNIT 1: ELECTRIC ENERGY UNIT 2: ELECTRIC CIRCUITS UNIT 3: ELECTROMAGNETISM AND MOTORS UNIT 4: GENERATING ENERGY UNIT 5: DISTRIBUTING ENERGY UNIT 9: AUTOMATION UNIT 15: COMPUTER NETWORKS AND THE INTERNET METODO DI INSEGNAMENTO: Per il conseguimento degli obiettivi previstisono state utilizzate tecniche fondate sul lavoro individuale, di coppia, di gruppo, e di classe e le varie fasi per lo sviluppo delle attività di classe sono state: • Warm up: per stimolare gli studenti ad attivare le loro conoscenze pregresse; • Presentation: per introdurre nuove strutture, funzioni, fare esempi ecc... • Practice: per esercitare gli studenti all'apprendimento dei nuovi elementi; • Production: per far utilizzare agli studenti le strutture linguistiche apprese. Per la comprensione del testo scritto, l'insegnante ha presentato alla classe testi tratti da materiale autentico sia nell' inglese standard, sia in quello tecnico la cui lettura è stata affrontata sia dal punto di vista intensivo, estensivo e integrato, curando sia gli aspetti morfosintattici che quelli lessicali. Per quanto riguarda la produzione scritta si sono svolte esercitazioni di traduzione, risposte a domande aperte, scelta multipla e riassunti. Per quanto riguarda le attività orali di comprensione e produzione si è cercato di utilizzare la lingua straniera per conversazioni di carattere generico e sulle tematiche emerse dalle letture. MATERIALE DI LAVORO: Libro di testo; Testi autentici su fotocopia; Sussidi audiovisivi, multimediali e informatici. SPAZI UTILIZZATI: Aula tradizionale e aula di informatica CRITERI DI VALUTAZIONE: Si fa riferimento ai criteri indicati nel POF, precisando che per le prove orali, oltre alle normali interrogazioni sugli argomenti svolti in classe, sono stati svolti anche test scritti. Per le verifiche scritte gli studenti hanno svolto riassunti o questionari su brani in inglese standard, quesiti a risposta aperta, scelta multipla e vero o falso. L'insegnante ha tenuto conto anche del senso di responsabilità dimostrato nel lavoro di rielaborazione personale e di approfondimento domestico degli argomenti trattati in classe, del gradi di partecipazione al dialogo educativo, dell'interesse e della frequenza. PROGRAMMA SVOLTO (fino alla stesura del presente documento): UNIT 1: ELECTRIC ENERGY • Atoms and electrons • Conductors and insulators • History of electricity • Types of Battery UNIT 2: ELECTRIC CIRCUITS • Types of circuit • Current, voltage and resistance • Measuring tools • Light bulbs UNIT 3: ELECTROMAGNETISM AND MOTORS • Electricity and magnetism • Types of electric motors • The Jaguar C-X75 supercar UNIT 4: GENERATING ENERGY • Methods of generating electricity • Renewable energy: water, wind, sun, geothermal, biomass, biofuels UNIT 5: DISTRIBUTING ELECTRICITY • The distribution grid • The step down transformers and the step up transformers • Edison, Tesla and the AC/DC battle • Creating a smart grid UNIT 9: AUTOMATION • What is automation? • How a robot works • Robots past and present • Robots in manifacturing • Artificial intelligence and robots GRAMMAR REVISION: • Passive Form • If- clauses (1st, 2nd, 3rd) type Pistoia, 14 Maggio 2014 L'insegnante ____________________ PARTE DISCIPLINARE 1) MATERIA: ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO 2) DOCENTE: Prof. Salvatore Bruzzano 3) LIBRI DI TESTO CONSULTATI: G. Bacceli – C. Robecchi - “Diritto ed Economia industriale “ ed. Scuola & Azienda 4) OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità): Gli obiettivi raggiunti, in termini di conoscenza, si attestano per la maggior parte degli allievi mediamente intorno agli elementi fondamentali di ciascuno degli argomenti affrontati: solo un ristretto gruppo di ragazzi infatti ha acquisito una buona conoscenza dei contenuti. In termini di competenze e capacità la maggior parte degli studenti utilizza gli strumenti cognitivi in maniera sufficientemente autonoma e sicura soprattutto nell’ambito di problematiche non particolarmente complesse; pochi studenti dimostrano buona autonomia sia sul piano dell’analisi e della sintesi che su quello della rielaborazione personale. 5) CONTENUTI Modulo 1 L’IMPRESA IN GENERALE E L’AZIENDA UD 1 L’impresa. Impresa, azienda e ditta nel Codice civile. Il concetto giuridico di imprenditore. La classificazione delle imprese. La natura giuridica pubblica o privata. UD 2 Le dimensioni dell’impresa. Il piccolo imprenditore. L’impresa familiare. UD 3 L’impresa commerciale e agricola. L’impresa commerciale. La capacità all’esercizio dell’impresa. Lo Statuto dell’imprenditore commerciale. L’impresa agricola. UD 4 L’azienda e i segni distintivi. La nozione giuridica di azienda. Il trasferimento dell’azienda. I segni distintivi dell’azienda. L’insegna. Il marchio. Modulo 2 LE SOCIETA’ UD 1 L’impresa collettiva. Le società: nozione e caratteri. Tipi di società. Differenze fra società di persone e società di capitali. La scelta della forma giuridica. UD 2 Le società di persone. Caratteri comuni. La società semplice. La società in nome collettivo. La società in accomandita semplice. UD 3 La società per azioni. Caratteri della s.p.a. La nuova disciplina. La limitazione della responsabilità dei soci. La costituzione della s.p.a. Le azioni. I diritti attribuiti dalle azioni. Il valore delle azioni. Le obbligazioni. UD 4 I modelli organizzativi. Gli organi della s.p.a. Modello ordinario. Modello dualistico. Modello monistico. UD 5 Le altre società di capitali. La società in accomandita per azioni. La società a responsabilità limitata. METODI DI INSEGNAMENTO: La metodologia adottata si è avvalsa prevalentemente di lezioni frontali impostate in modo interattivo al fine di consentire agli allievi di poter avere le linee guida sui temi proposti senza escludere una partecipazione attiva degli stessi allo svolgimento della lezione. Si è cercato di collegare gli argomenti proposti con esempi tratti dalla realtà economica e giuridica italiana con l’obiettivo di far comprendere i possibili legami fra ciò che viene insegnato e le problematiche quotidiane. Non sono mancati il ricorso all’uso delle fonti e a schematizzazioni di alcuni argomenti al fine di facilitarne l’apprendimento. Si è cercato, infine, di valorizzare l’apporto reciproco dei singoli componenti della classe alla lezione per maggiormente interessare i ragazzi alla disciplina. 9) MEZZI DI LAVORO: Libro di testo Codice civile 10) SPAZI: Aula 11) TEMPI: Modulo 1: ore 28 Modulo 2: ore 36 3) STRUMENTI DI VERIFICA: Le verifiche sono state sia orali che scritte per un minimo di tre a quadrimestre. Le prove scritte hanno avuto la tipologia delle domande aperte con la soluzione di alcuni casi pratici. I criteri di valutazione adottati hanno tenuto conto della conoscenza e dell’eventuale elaborazione dei contenuti fondamentali del programma, della chiarezza e della logicità nell’esposizione dei concetti nonché dell’uso del linguaggio specifico. Come criterio di valutazione ho tenuto conto dell’impegno, della partecipazione e del progresso rispetto al punto di partenza e del profitto. Il livello di sufficienza si considera raggiunto in base alla conoscenza degli aspetti essenziali degli argomenti trattati e dell’esposizione effettuata, con un linguaggio accettabile. Pistoia, 15/05/2013 Il docente: ______________ Salvatore Bruzzano PARTE DISCIPLINARE CLASSE 5EA 1) MATERIA MATEMATICA 2) DOCENTE prof.ssa DAGHINI MARIA TERESA 3) LIBRI DI TESTO ADOTTATI “Corso base verde di Matematica Vol 5” Seconda edizione di A.Trifone, M. Bergamini , G. Barozzi . Edizioni Zanichelli 4) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014 N. 75 ore effettuate alla data attuale più 12 ore presumibili fino a fine anno per un totale di 87. 5) OBIETTIVI REALIZZATI Sono stati raggiunti dalla maggior parte degli studenti i seguenti obiettivi: In termini di conoscenza Conoscere tecniche, procedure e metodi di calcolo relativi ai contenuti. Conoscere definizioni, teoremi, proprietà, concetti relativi agli argomenti svolti. In termini di competenze Saper applicare le varie tecniche operative con correttezza e consapevolezza in situazioni semplici o di media difficoltà. In termini di capacità Saper riesaminare criticamente le conoscenze acquisite. Saper analizzare e risolvere varie situazioni problematiche con scelte consapevoli e razionali. Saper esporre in modo chiaro e rigoroso. Una parte della classe è in grado di risolvere autonomamente problemi applicando le conoscenze acquisite. Per il resto della classe la competenza acquisita non è generalmente tale da permettere una consapevole autonomia nell’impostazione della soluzione di un problema. 6) CONTENUTI MODULO A. IL CALCOLO INTEGRALE A1. INTEGRALI INDEFINITI Richiami sulle derivate. Primitiva. Integrale indefinito. Proprietà di linearità. Integrali indefiniti immediati e con applicazione delle proprietà di linearità. Integrazione per sostituzione. Integrazione per parti. Integrazione di funzioni razionali fratte (il numeratore è la derivata del denominatore, il denominatore è di primo grado, il denominatore è di secondo grado con radici reali distinte o radici reali multiple). A2. INTEGRALI DEFINITI Problema delle aree e definizione di integrale definito. Proprietà dell’integrale definito. Teorema della media e teorema di Torricelli ( con dimostrazione).Regola per l’integrazione definita e applicazioni: valor medio, calcolo di aree, calcolo di volumi di solidi di rotazione attorno all’asse x, lunghezza di un arco di curva. A3. INTEGRALI IMPROPRI Integrale di una funzione dicontinua in qualche punto di un intervallo. Integrale di una funzione in un intervallo illimitato. MODULO B. LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI Definizione. Soluzioni generali e particolari. Equazioni differenziali del primo ordine. Equazioni differenziali a variabili separabili, omogenee, lineari. Equazioni differenziali del secondo ordine omogenee a coefficienti costanti. MODULO C: LE SERIE NUMERICHE (cenni) C1. SUCCESSIONI E PROGRESSIONI Definizione di successione numerica, alcuni tipi di successioni. Progressioni aritmetiche e progressioni geometriche. C2. LE SERIE NUMERICHE Definizione di serie numerica. Serie numeriche a termini reali e loro caratteristiche. La serie geometrica. Il resto di una serie, criterio generale di convergenza. Serie a termini positivi e caratteristiche di alcune serie notevoli. 8) METODI DI INSEGNAMENTO Le metodologie didattiche utilizzate sono le lezioni sia di tipo frontale che interattivo, alternate ad esercitazioni in classe per attività di approfondimento o di recupero 9) MEZZI DI LAVORO Libro di testo. Appunti e fotocopie. 10) SPAZI Aula. STRUMENTI DI VERIFICA Sono state effettuate sia verifiche formative che verifiche sommative. Le prove di verifica sono state di tipologie diverse: prove strutturate, semistrutturate, questionari a risposta aperta, colloqui. Per la valutazione finale sono stati seguiti criteri di tipo affettivo (comportamento, interesse, impegno) e di tipo cognitivo (acquisizione dei contenuti, uso del linguaggio specifico, capacità di rielaborazione autonoma, capacità di approfondimento) Pistoia, 14/05/2014 il docente Daghini Maria Teresa ____________________ PARTE DISCIPLINARE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 1) MATERIA ELETTROTECNICA 2) DOCENTE VERSACE GIUSEPPINA CODOCENTE MERCOGLIANO VIRGILIO 3) LIBRI DI TESTO ADOTTATI “Elettrotecnica 2 per Elettrotecnica e Automazione” Autori Olivieri e Ravelli; Editore: CEDAM. 4) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2013/2014 N. 140 ore + 20 ore (esclusi eventuali recuperi) che si prevede di effettuare entro il termine dell'anno scolastico, su 165 ore previste dal piano di studi. 5) OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA' • Conoscenza dei contenuti disciplinari da esporre con linguaggio specifico. • Capacità di sapersi orientare autonomamente attraverso i contenuti della disciplina • • • • • • e di saper effettuare sintesi. Saper analizzare le caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine elettriche fondamentali. Capacità di saper studiare i vari tipi di macchine elettriche. Conoscere i metodi di collaudo delle macchine elettriche. Saper eseguire le prove fondamentali sulle macchine elettriche.. Saper scegliere il tipo di azionamento in funzione della specifica applicazione. Saper scegliere i motori elettrici per le diverse applicazioni. Tali obiettivi sono stati raggiunti in maniera abbastanza completa, nonostante l’oggettiva difficoltà della materia e nonostante in alcuni alunni persistono diffuse lacune nella preparazione di base . Il programma è stato affrontato interamente ,unito a numerose esercitazioni svolte in preparazione alla prova scritta dell ‘esame di Stato dell’ultimo anno , anche se le ripetute interruzioni didattiche , dovute a gite e ponti festivi , ne hanno ritardato la completa zione . 6) GIUDIZIO SULLA CLASSE La classe è composta da 18 alunni provenienti dalla stessa classe quarta. Il comportamento è stato corretto per tutti, l’atteggiamento si può ritenere abbastanza responsabile per la maggior parte della classe. I risultati in Elettrotecnica sono accettabili per la maggioranza degli alunni, soltanto alcuni elementi hanno incontrato difficoltà a causa delle lacune nelle conoscenze di base mai recuperate negli anni precedenti e per uno scarso impegno nel lavoro a casa. 7) CONTENUTI Sono suddivisi in moduli e riportati nel programma allegato. 8) METODI DI INSEGNAMENTO Lezioni frontali, attività di laboratorio, lavoro di gruppo. 9) MEZZI DI LAVORO Libri di testo, manuali tecnici, fotocopie, PC, strumenti di misura. 10) SPAZI Aula e laboratorio attrezzato con PC e strumenti di misura. 11) TEMPI Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Modulo 5 ore 40 ore 10 ore 30 ore 30 ore 30 12) CRITERI PER LA VALUTAZIONE per un 60% la correttezza procedurale. b) errori di calcolo, se ripetuti, ha pesato fino ad un 20% sulla valutazione globale. Si precisa che errori di calcolo che provocano risultati completamente assurdi possono considerarsi allo stesso livello degli errori procedurali, mentre un singolo errore di calcolo può essere ignorato. c) la correttezza formale nello svolgimento e presentazione delle prove e il metodo di soluzione scelto, completano il restante 20% della valutazione. Prove strutturate e miste Predisposizione di una griglia di valutazione assolutamente oggettiva che determina in maniera univoca il punteggio e il corrispondente voto finale. Valutazione globale Si è fatto riferimento alla tabella concordata e approvata in Collegio Docenti. 13) STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE Interrogazioni, prove scritte e scritto-grafiche. Nelle prove scritte sono stati affrontati anche temi d’esame. Pistoia 14/05/2014 il docente: Versace Giuseppina _________________________ Il codocente: Mercogliano Virgilio __________________________ Anno scolastico 2013/2014 Elettrotecnica Programma svolto Classe 5a EA Docenti: Versace Giuseppina Mercogliano Virgilio Modulo 1 UD 1 UD 2 UD 3 UD 4 UD 5 UD 6 (laboratorio) UD 7 (laboratorio) Modulo 2 UD 1 UD 2 UD 3 UD 4 Modulo 3 UD 1 UD 2 UD 3 UD 4 UD 5 UD 6 UD 7 (laboratorio) Modulo 4 UD 1 UD 2 Trasformatore trifase 40 ore Richiami al circuito equival. Secondario con riferimento al trasformatore monofase Costituzione dei trasf. trifasi Determinaz. dei parametri long. e trasv. con la prova a vuoto e in c.c. Bilancio energetico, potenza e rendimento Collegamento in parallelo; indice di gruppo Prova a vuoto Prova in c.c. Avvolgimenti per macchine in c.a. 10 ore Fem indotta; passo polare; angoli elettrici e angoli meccanici Collegamento dei conduttori attivi Tipi di avvolgimento Conformazione del campo rotante nei mot. asincroni Motore asincrono trifase 30 ore Struttura; principio di funzionamento Circuito equivalente Diagramma circolare Bilancio energetico, perdite di potenza, rendimento Caratteristica meccanica Funzionamento come freno e come generatore asincrono Prova a vuoto e in c.c. Macchina sincrona Principio di funzionamento Reazione di indotto 30 ore UD 3 UD 4 UD 5 UD 6 UD 7 Modulo 5 Schematizzazione secondo Behn Eshemburg Diagr. vettoriale, angolo di potenza, pot. attiva e pot. reattiva Sincrono funzionante come generatore e come motore Messa in marcia; regolazione della pot. attiva e della pot. reattiva Macchina sovraeccitata e sottoeccitata; compensatore sincrono Macchina in corrente continua UD 1 UD 2 UD 3 UD 4 UD 5 UD 6 UD 7 UD 8 UD 9 UD 10 (laboratorio) 30 ore Principio di funzionamento come generatore e come motore Avvolg. embricati ed ondulati;matasse, fasci indotti Disegno degli avvolgimenti Reazione di indotto,commutazione, poli ausiliari e avvolg. compensatori Coppia, potenza, perdite e rendimento della macchina in c.c. Tipi di eccitazione Equazioni del motore in c.c. ad eccitazione separata,in parallelo e in serie Funzionamento a coppia costante ed a potenza costante; regolaz. della velocità Funzionamento nei quattro quadranti Rilievo della caratt. di eccitazione e della caratt. Esterna METODOLOGIA, OBIETTIVI MINIMI E TEMPI DI REALIZZAZIONE MODULO 1 (40 ore) METODOLOGIA Lezione frontale Esercitazioni di gruppo OBIETTIVI Conoscere le caratteristiche fondamentali e la struttura del trasformatori trifase Saper eseguire le prove fondamentali sul trasformatore trifase Saper analizzare sistemi elettrici con trasformatori trifase anche con più unità in parallelo MODULO 2 (10 ore) METODOLOGIA Lezione frontale Lezione interattiva in laboratorio OBIETTIVI Conoscere le caratteristiche fondamentali degli avvolgimenti statorici Conoscere le caratteristiche del campo magnetico rotante e le condizioni per poterlo generare MODULO 3 (30 ore) METODOLOGIA Lezione frontale Esercitazioni di gruppo in laboratorio OBIETTIVI Conoscere la struttura e il principio di funzionamento del motore asincrono trifase Saper eseguire la prova a vuoto e a rotore bloccato sul motore asincrono Conoscere il funzionamento da generatore della macchina asincrona Saper analizzare sistemi elettrici con motori asincroni MODULI 4 (30 ore) METODOLOGIA Lezione frontale OBIETTIVI Conoscere la struttura e il funzionamento da generatore della macchina sincrona Saper analizzare sistemi elettrici con generatori sincroni usando il metodo di Behn Eshemburg MODULO 5 (30 ore) METODOLOGIA Lezione frontale Esercitazione di gruppo in laboratorio OBIETTIVI Conoscere la struttura e le caratteristiche della macchina in corrente continua Conoscere il funzionamento da motore e da generatore della macchina in continua Saper analizzare sistemi elettrici con dinamo e con motori elettrici in corrente continua PARTE DISCIPLINARE 1) MATERIA SISTEMI ED AUTOMAZIONE 2) DOCENTE prof. RICCA VINCENZO CODOCENTE prof. MERCOGLIANO VIRGILIO 3) LIBRI DI TESTO ADOTTATI MANUALE CREMONESE SISTEMI VOL. 3 A. SALSANO PETRINI EDITORE ESERCIZI ED APPLICAZIONI INDUSTRIALI DI ELETTRONICA GIUSEPPE SABATINI EDIZIONI CUPIDO SISTEMI AUTOMATICI ROBERTO SALOMONE THEMA INDUSTRIALE 4) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2012 / 2013 n. ore effettuate alla data attuale 118. A fine a.s. saranno effettuate n. 122 ore su n. ore 132 previste dal piano di studi. 5) OBIETTIVI REALIZZATI Gi obiettivi sono riportati nei moduli. 6) CONTENUTI allegati n. 11 moduli - Introduzione al corso. Richiami sul concetto di sistema e di modello. Classificazione dei sistemi (dinamici e statici,tempo-continui e tempo-discreti, lineari, tempo-invarianti). Algebra degli schemi a blocchi. Concetto di stato di un sistema. Esempio di un circuito RLC. Obiettivi: Conoscenze acquisite sui concetti riguardanti i sistemi. Modulo 1 Il problema del controllo: variabile di controllo e controllata, valore di riferimento. Controllori: regolatori e asservimenti. Caratteristiche dei sistemi di controllo: linearita', stazionarita'. Obiettivi: Conoscenze delle caratteristiche di un sistema di controllo. Modulo 2 Modello matematico di un sistema: equazioni differenziali. La funzione di trasferimento un sistema. Caratteristiche della f.d.t.Poli e zeri. Forme della f.d.t., rappresentazione della f.d.t. e determinazione della stessa. Obiettivi: Acquisire i metodi di rappresentazione della f.d.t. in modo da individuare la stabilità di un sistema. Modulo 3 Sistemi in condizioni di regime permanente. Classificazione dei sistemi di controllo. Sistemi di regolazione in condizioni statiche. Errori di regolazione a transitorio esaurito e costanti Kp, Kv, Ka. Effetto dei disturbi in un sistema di regolazione. Obiettivi: Acquisire metodi di analisi e sintesi per lo studio della stabilità di un sistema. Modulo 4 Risposta in frequenza e rappresentazioni grafiche della f.d.t.: diagrammi polari (Nyquist) e diagrammi di Bode (rappresentazione cartesiana). Obiettivi: Conoscenze di metodi appropriati per lo studio della f.d.t.. Modulo 5 Stabilita' dei sistemi di controllo. Criterio di Nyquist. Criterio di Bode. Margine di fase e margine di guadagno. Obiettivi: Acquisire criteri per lo studio della stabilità di un sistema. Modulo 6 Stabilizzazione dei sistemi con relativi metodi. Reti stabilizzatrici:in cascata (ritardatrice, anticipatrice e a sella); con reti in retroazioni. Obiettivi: Utilizzo di metodi atti migliorare la stabilità di un sistema. Modulo 7 Controlli di processo a microprocessori: introduzione, la descrizione del processo, espressione degli errori nei sistemi discreti, metodi di controllo: controllo On-Off, controllo proporzionale, controllo integrale e controllo derivativo. Obiettivi: Conoscenze dei criteri di progettazione di un sistema di controllo a microprocessori. Modulo 8 Attuatori:il motore in corrente continua a controllo di armatura. Progetto di sistemi di ordine superiore al 1°. Progetto di un sistema di controllo di velocita' di un motore in c.c. (progetto statico e dinamico). Obiettivi: Acquisire metodi di analisi e di sintesi Modulo 9 Tecniche di acquisizione dati: convertitori D\A e A\D e relativi principi di funzionamento. Il processo di campionamento. Teorema di Shannon. Obiettivi: Conoscenze delle problematiche tipiche del campionamento, analisi dei diversi tipi di convertitori A/D e DAC Modulo 10 Concetti generali: -Analisi dei sistemi nel dominio della frequenza. Rappresentazione fasoriale per segnali sinusoidali. - Analisi di Fourier per segnali periodici. Risposta in frequenza e Trasformata di Fourier. Obiettivi: Acquisire gli elementi essenziali della trasformata di Fourier e conoscenze dei metodi di analisi di un sistema. Sono state svolte svolte anche delle esercitazioni in laboratorio. Modulo 11 Esercitazioni di laboratorio: -Studio del comportamento di un encoder incrementale; -Rilevamento della caratteristica tensione/temperatura di una termocoppia; Obiettivi: Acquisire manualità di alcuni strumenti di misure e riuscire ad interfacciare schede di misura. 7) Metodi di insegnamento lezione frontale, lavoro di gruppo, scoperta guidata e ricerche di gruppo 8) MEZZI DI LAVORO testi, manuale e PC 9) SPAZI Biblioteca, aule e laboratorio di sistemi 10)TEMPI Introduzione al corso Tempo impiegato: 2 ore Modulo 1 Tempo impiegato: 8 ore Modulo 2 Tempo impiegato: 8 ore Modulo 3 Tempo impiegato: 8 ore Modulo 4 Tempo impiegato: 30 ore Modulo 5 Tempo impiegato: 20 ore Modulo 6 Tempo impiegato: 8 ore Modulo 7 Tempo impiegato: 16 ore Modulo 8 Tempo impiegato: 10 ore Modulo 9 Tempo impiegato: 10 ore Modulo 10 Tempo impiegato: 6 ore Modulo 11 Tempo impiegato: 20 ore 11)STRUMENTI DI VERIFICA n° 3 prove orali, n° 3 prove scritte di cui due strutturate Pistoia, 14. 05.2014 il docente ____________________ il codocente ____________________ PARTE DISCIPLINARE 1) MATERIA Impianti elettrici 2) DOCENTE prof. Vincenzo Ricca 3) LIBRI DI TESTO ADOTTATI Libro di testo: Gaetano Conte- “Impianti elettrici”, vol. II; ed. Hoepli Sono stati consultati anche: Gaetano Conte- “Impianti elettrici”, vol. I; ed. Hoepli Manuale tecnico Cremonese, parte specialistica di elettrotecnica; ed. Cremonese 4) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014 n. 110 ore effettuate alla data attuale. A fine a.s. saranno effettuate n.124 ore su n. ore 132 previste dal piano di studi. 5) OBIETTIVI REALIZZATI Gli obiettivi che gli alunni hanno conseguito per raggiungere un livello di preparazione che va dal sufficiente al buono, in qualche caso al molto buono sono stati i seguenti: -in termini di conoscenze: conoscere gli aspetti fondamentali delle apparecchiature e macchinari relativi alla distribuzione, alla trasformazione e all’utilizzazione dell’energia elettrica; conoscere la terminologia tecnica per poter consultare cataloghi e manuali tecnici -in termini di competenze: saper redigere e leggere una relazione tecnica di un progetto e conseguente scelta della componentistica e normativa; -in termini di capacità: saper analizzare un progetto con riferimento alla scelta componentistica ed alla parte legislativa e normativa; analisi della scelta dei componenti sulla base di criteri tecnici ed economici. 6) CONTENUTI allegati n. _ 10 _ schede di unità didattiche e/o moduli MODULO 1. UNITA’ DIDATTICHE Circuiti equivalenti -Classificazione delle linee delle linee, - Linea come doppio bipolo. parametri - Parametri distribuiti e concentrati. equivalenti - Resistenza elettrica di linea. - Induttanza e reattanza di servizio. - Capacità e suscettanza di servizio. - Conduttanza di dispersione. TEMPI (ore) 4 - Linee a parametri trasversali trascurabili (linee corte). - Rendimento di linea 2. CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE CORTE (R-L) 3. LINEE DISTRIBUZIONE 4. PROTEZIONE CONTATTI INDIRETTI DIRETTI DI DAI E - Criterio della perdita di potenza ammissibile. - Criterio della caduta di tensione ammissibile. - Scelta dei cavi, sezioni minime delle condutture elettriche. - Criterio dei momenti amperometrici. - Linee aperte con carichi distribuiti. - Linee aperte diramate. - Linee alimentate alle due estremità. - Linee ad anello. 10 12 - Percezione della corrente elettrica. - Effetti fisiopatologici. - Limiti di pericolosità della corrente e della tensione. - Curva IEC 479–1 479-2. - Resistenza del corpo umano. - Resistività del terreno. - Dispersione a terra della corrente. - Tensione di contatto e tensione di contatto a vuoto. - Classificazione dei sistemi di distribuzione in funzione del collegamento a terra. - Tensione nominale verso terra. - Impianti di terra. - Prescrizioni in merito all’impianto di terra. - Esecuzione dell’impianto di terra. - L’interruttore differenziale. - Selettività differenziale. -Protezione mediante l’interruzione automatica dell’alimentazione. - Protezione totale. - Protezione parziale. - Protezione mediante interruttore differenziale. 18 5. IL RIFASAMENTO - Aspetti teorici. - Cause di e conseguenze di un basso fattore di potenza. - Situazione tariffaria. - Formule di calcolo. - Criteri di scelta del collegamento dei condensatori. - Modalità di rifasamento. - Scelta delle apparecchiature di protezione e di manovra. 15 6. CABINE ELETTRICHE - Definizioni, classificazioni e normativa. - Dimensionamento dei componenti MT. - Dimensionamento del trasformatore MT/BT. - Protezioni e loro scelta. - Impianto di terra: tensione di passo e di contatto. - Progetto di massima di una cabina elettrica. 15 7. PROTEZIONE DALLE SOVRACORRENTI - Le sovracorrenti ed i loro effetti. - Classificazione dei relè. 20 - Relè termico di massima corrente. - Relè elettromagnetico di massima corrente. - Protezione magnetotermica. - Protezione elettronica. - Interruttori automatici per bassa tensione. - Fusibili e la loro caratteristica di intervento. - Protezione delle condutture contro i sovraccarichi e corto circuiti. - Installazione dei dispositivi di protezione. - Determinazione della corrente di corto circuito. - Protezione in serie (back up). - La selettività nella protezione dalle sovracorrenti. - Protezione dei motori asincroni. 8. ILLUMINAZIONE - Radiazioni luminose e grandezze fotometriche. - Caratteristiche dei principali tipi di lampade. - Tipi di illuminazione. - Calcolo di impianti di illuminazione col metodo del flusso globale e con la curva fotometrica. - Illuminazione di sicurezza. 8 9. PRODUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA - Le fonti primarie di energia - Costi e tariffe dell’energia - Servizio d base e di punta - Centrali idroelettriche - Centrali termoelettriche - Centrali eoliche - Energia solare 12 10. STAZIONI ELETTRICHE 10 - Definizioni e classificazioni - Circuiti di potenza, schemi tipici - Servizi ausiliari - Alternatore, trasformatore ed apparecchiature elettriche. 7) Metodi di insegnamento Lezioni frontali. Problem solving. Esercitazioni di gruppo. 8) MEZZI DI LAVORO Lavagna, videoproiettore, libro di testo, cataloghi e manuali tecnici, leggi, D.M., D.P.R. e Norme CEI. 9) SPAZI aula e laboratorio TDP 10) TEMPI Vedi paragrafo 6 11) STRUMENTI DI VERIFICA Prove scritte e prove orali, per un totale di tre, a trimestre e pentamestre, per alunno. Le prove scritte si sono svolte per verificare le conoscenze e le capacità acquisite riguardo agli argomenti trattati. Le prove orali sono servite per valutare la capacità di esporre in modo chiaro, usando una terminologia corretta, gli argomenti trattati nonché di saperli collegare con problematiche delle materie affini. Pistoia, 14/05/2014 il docente ____________________ PARTE DISCIPLINARE I.T.I.S. “S. Fedi – E. Fermi” Pistoia A.S. 2013/2014 Classe 5 EA Parte disciplinare TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE DOCENTE: TOMMASO LOMI CODOCENTE: VIRGILIO MERCOGLIANO Libri di testo adottati “Tecnologie e disegno per la progettazione elettrica” – E. Bove, P. Guidi – ed. Tramontana Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2013-2014 106 ore alla data del 05/05/20142014 + 20 presumibili dal 09/05/14 al 07/06/14, per un totale di 126 ore. Ore di lezione settimanali: 4. Obiettivi specifici della disciplina A) Relativamente alle conoscenze: Conoscere e comprendere la terminologia tecnica per poter consultare cataloghi e manuali per la scelta delle apparecchiature elettriche di uso più frequente, saper eseguire e comprendere gli schemi funzionali e di potenza più semplici dell’automazione industriale, avere conoscenza di base di impianti e di elettrotecnica. B) Relativamente alle competenze: Saper affrontare un problema, analizzare un progetto con relativa componentistica e redigere la conseguente relazione tecnica, come opportunità di consolidamento di conoscenze e di capacità acquisite in tutto il curricolo. C) Relativamente alle capacità: Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle, di discutere e di approfondire diversi argomenti, di saper utilizzare programmi tecnici per PC, di saper effettuare simulazioni di schemi di automazione industriale con l’ausilio dei PLC, di comprendere i sistemi di regolazione automatica dei motori, di comprendere ed interpretare adeguatamente le norme CEI e le direttive europee riguardanti gli impianti elettrici e le macchine elettriche. Obiettivi raggiunti Gli obiettivi si possono suddividere in teorici e pratici. Per quanto riguarda la teoria gli alunni hanno sempre seguito le lezioni con discreta attenzione e alle verifiche hanno dimostrato un buon livello di apprendimento. Anche per quanto riguarda la pratica i risultati sono stati buoni finché si è trattato di seguire delle tracce ben delineate. Nei lavori che richiedevano una certa autonomia invece si sono dimostrati piuttosto carenti. Il programma preventivo è in leggero ritardo perché gite e festività hanno sottratto ore di lezione. Il comportamento è stato generalmente buono. Contenuti Moduli 12) Convertitori 13) Il PLC Unità didattica Tempo (ore) Generalità sui convertitori 36 Raddrizzatori, valore medio, filtraggio, problema termico,dimensionamento raddrizzatori controllati, applicazioni Inverter, schemi principali Utilizzo di convertitori per comando motori ♦ Richiami sulla struttura interna, cicli macchina, 16 moduli di ingresso e di uscita, interfacciamento con l’impianto ♦ Timer, contatori, relé interni, aree di memoria ♦ Linguaggio LADDER di programmazione ♦ Utilizzo di PLC simulati. Mezzi Libri di testo Manuali Lab. LATET Libri di testo Manuali Software OMRON CX-ONE 14) Motori in corrente continua 15) I motori asincroni 16) Impianti di emergenza 17) Prove pratiche ♦ Generalità sui mot. in c.c. ♦ Regolazione di velocità ♦ Esercizi sull’applicazione dei raddrizzatori per il controllo di motori in continua, sollevamento carichi. 3. Caratteristica meccanica 4. Regolazione della velocità 5. Protezione, scelta e dimensionamento dei dispositivi 6. Avviamento e frenatura, tempo di avviamento 4) Alimentazione di riserva e di emergenza 5) UPS, gruppi elettrogeni, batterie 6) Illuminazione di emergenza, apparecchi di illuminazione autonomi α. Avviamento stella–triangolo manuale e temporizzato β. Utilizzo del PLC applicato ai sistemi di automazione industriale χ. Utilizzo approfondito di software CAD: - Creazione di blocchi con parametri (etichette) - Creazione di librerie di simboli - Gestione dei layer di disegno 18 Libri di testo Lab. OCE Lab. LATET CAD 16 Libri di testo Manuali tecnici Lab. OCE 10 Libri di testo Manuali Lab. LATET Cataloghi Lab. LATET Manuali tecnici Lab. OCE 30 Metodo di insegnamento Lezione frontale alternate al colloquio ed alle prove di verifica del profitto grafiche e pratiche. E’ stato fatto ricorso ad esercizi ed applicazioni per sviluppare le capacità di analisi e di sintesi delle conoscenze acquisite; buono è stato, in questo senso, l’apporto delle prove di laboratorio. Mezzi di lavoro Personal computer, su cui sono stati utilizzati software CAD e di programmazione/simulazione di PLC. Laboratorio di costruzioni in cui sono state eseguite prove pratiche di circuiti di comando per automazioni industriali ed applicazioni varie. Spazi Sono stati usati il laboratorio di TDP (LATET), ed il laboratorio di costruzioni in cui sono state eseguite prove pratiche ed applicazioni varie. Le lezioni teoriche si sono svolte nell'aula della classe. Tempi Vedi tabella programma Criteri e strumenti di verifica adottati Sono state effettuate almeno 2 verifiche orali e 2 prove scritto-grafiche o pratiche per periodo. La valutazione nell’orale è stata effettuata sia secondo le modalità del colloquio tradizionale sia attraverso test di verifica sulla base delle tipologie previste per la terza prova del nuovo esame di maturità. Pistoia, 14. 05.2014 il docente ____________________ il codocente ____________________ ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE Fedi - Fermi – Pistoia PARTE DISCIPLINARE 1) MATERIA EDUCAZIONE FISICA 2) DOCENTE prof.ssa PAOLA PROCACCINI 3) LIBRI DI TESTO ADOTTATI “IN PERFETTO EQUILIBRIO” Autori P.L. Del Nista, J. Parker, A. Tasselli Casa Editrice G. D’ANNA 4) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO N. 55 ore effettuate alla data attuale A fine a. s. saranno effettuate n. 61 su n. 66 ore previste dal piano di studi. 5) OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità) In termine di conoscenze: 7) migliorate le conoscenze e le abilità rispetto alla situazione di partenza, 8) abilità socio-motorie specializzate, 9) contribuito ad acquisire abitudini allo sport come costume di vita, 10) promosse attività sportive e favorire situazioni di sano confronto agonistico. In termine di competenze applicative: 11) capacità di vincere resistenze a carico naturale, 12) compiere azioni semplici e complesse nel più breve tempo possibile, 13) compiere compiti motori in situazioni inusuali, tali da richiedere il recupero dell’equilibrio, 14) conoscenza di cinque sport di squadra (calcio a 5, pallacanestro, pallamano, pallavolo). In termine di capacità: l’obiettivo è stato quello di - rispettare le regole - avere capacità di autocontrollo - avere consapevolezza di sé - saper lavorare in gruppo - riconoscere i propri limiti - avere capacità di critica ed autocritica - saper affrontare situazioni problematiche - saper valutare i risultati - relazionare in modo corretto Interventi didattici educativi integrativi La classe ha partecipato al Progetto Andrologo, 2 incontri di 2ore, “Incontro con i ragazzi delle scuole superiori: “Alla scoperta dell’Uomo che è in te”, in istituto. Quattro alunni hanno partecipato al “Torneo Alcolout” di Pallavolo, fra gli Istituti Superiori di Pistoia. 6) CONTENUTI Per la parte pratica: vedi sezione n° 10 Tempi Per la parte teorica: - Teoria e metodologia dell’allenamento – Qualità motorie. Educazione alimentare. La prevenzione: fumo, alcol, droga, doping. aids, epatite, malattie a trasmissione sessuale. 7) METODI DI INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, ricerche di gruppo e/o individuali, problem solving, ….) Il potenziamento fisiologico (resistenza, forza, velocità, articolarità) è stato curato individualmente ed è stato più insistente nei confronti degli alunni meno dotati. Tutto il lavoro è ruotato intorno ad una valutazione individuale, verificata mediante alcuni test, del grado di efficienza fisica e di abilità dei singoli alunni in itinere. I giochi sportivi proposti hanno tenuto conto degli interessi dei giovani, della disponibilità delle attrezzature e delle caratteristiche ambientali. In questa attività gli alunni si sono avvalsi degli schemi motori già acquisiti nei precedenti anni scolastici, che sono stati man mano adeguati al nuovo sviluppo somatico. I giochi di squadra (calcio a 5, pallacanestro, pallamano, pallavolo, ultimate), con la conoscenza delle regole predeterminate, con l'assunzione di ruoli e con l'applicazione di schemi di gara, sono stati utilizzati come un valido mezzo per lo sviluppo della socialità e del senso civico, unito ad un consolidamento del carattere. L'azione pedagogica è stata conseguenza dell'attuazione del metodo induttivo attivo ed è stata adattata alle caratteristiche già evidenziate dai singoli alunni. 8) MEZZI DI LAVORO (sussidi didattici utilizzati) Durante le attività eseguite in palestra sono stati utilizzati i seguenti attrezzi: palloni di vario tipo (calcio, pallacanestro, pallamano, pallavolo), frisbes, palla medica, tappeti, materassi, palco di salita (pertiche). Durante le attività eseguite in piscina sono stati utilizzati i seguenti attrezzi: tavole, oggetti galleggianti. Inoltre è stato utilizzato per la parte teorica il testo in adozione “ In perfetto equilibrio” Autori P.L. Del Nista, J. Parker, A. Tasselli Casa editrice G. D’ANNA 9) SPAZI (biblioteca, palestra, laboratorio, aule speciali) L’attività ha avuto luogo presso la palestra e la piscina ‘Silvano Fedi’ e l’Auditorium di Pistoia. 10)TEMPI (impiegati per la realizzazione delle unità didattiche o dei moduli) Contenuti e tempi del percorso formativo (argomenti trattati ed ore d'insegnamento) - CALCIO a 5 PALLACANESTRO PALLAVOLO PALLAMANO FITBOXE NUOTO e TECNICA di SALVAMENTO LEZIONE ANDROLOGO ore 11 ore 10 ore 11 ore 4 ore 2 ore 14 ore 4 Ogni mese è stata eseguita una lezione in piscina: galleggiamento ventrale e dorsale respirazione frontale e laterale con metodo globale ed analitico vari esercizi di scivolamento ventrale e dorsale in acqua serie di vasche nei seguenti stili: stile libero, dorso, dorso doppio, rana, delfino (per gli alunni più capaci) tecnica di salvamento. - VERIFICHE SCRITTE e TEORIA 3 ore 11) STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul nuovo esame di stato, prova scritta, prova scrittografica, interrogazione, test,… ) Le verifiche sono state quattro nel primo quadrimestre (pratiche e scritte), quattro nel secondo (pratiche e scritte) : quelle scritte in linea con le impostazioni ministeriali a tipologia strutturata, semistrutturata come quelle della terza prova del nuovo esame di stato. IL DOCENTE Prof.ssa Paola Procaccini Pistoia, 15 Maggio 2014 PARTE DISCIPLINARE MATERIA : DIRITTO ED ECONOMIA INDUSTRIALE DOCENTE: PROF. MARCELLO PACI CLASSE: 5 EA LIBRO DI TESTO: DIRITTO ED ECONOMIA INDUSTRIALE. AUTORE: G. BACELLI – C. ROBECCHI ED. SCUOLA ED AZIENDA ORE DI LEZIONI EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO: 2013/2014. N 49 ORE DI LEZIONE EFFETTUATE ALLA DATA ATTUALE DELL'8.5.14. A FINE ANNO SCOLASTICO SARANNO EFFETTIVE N 58 COME PRECISTO DAL PIANO DI STUDI. OBIETTIVI REALIZZATI a) CONOSCENZA:DELL'IMPRESA, DELL'AZIENDA E DELLE SOCIETA' IN GENERALE; b) COMPETENZA: SAPER RICONOSCERE I CARATTERI FONDAMENTALI DELL'ECONOMIA INDUSTRIALE; c) CAPACITA': DI CONNETTERE LE COMPETENZE TECNICHE CON LE TUTE LE REGOLE PREVISTE DAL DIRITTO INDUSTRIALE. CONTENUTI: SI RIPORTA LA PROGRAMMAZIONE SVOLTA IN TRE SCHEDE ALLEGATE: UNITA' 6: L'IMPRESA, L'AZIENDA E LE SOCIETA' IN GENERALE. 32:L'AZIENDA ED I SEGNI DISTINTIVI LA NOZIONE GIURIDICA DI AZIENDA IL TRASFERIMENTO DELL'AZIENDA I SEGNI DISTINTIVI DELL'AZIENDA L'INSEGNA IL MARCHIO LE OPERE DELL'INGEGNO IL CICLO ECONOMICO E L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA - 33: LA DISCIPLINA DELLA CONCORRENZA LA CONCORRENZA LA CONCORRENZA LA CONCORRENZA SLEALE LA NORMATIVA COMUNITARIA E NAZIONALE 15) 34: L'IMPRESA E LE SOCIETA' IN SENSO GIURIDICO ED IN GENERALE LA DEFINIZIONE DI IMPRENDITORE LA CLASSIFICAZIONE DELLE IMPRESE LA DEFINIZIONE DI CONTRATTO DI SOCIETA' LA CLASSIFICAZIONE DELLE SOCIETA' DI PERSONE LA CLASSIFICAZIONE DELLE SOCIETA' DI CAPITALE LE DIFFERENZE TRA SOCIETA' DI PERSONE E DI CAPITALE UNITA' 14: LA GESTIONE DELLE AZIENDE 7. 59: LE OPERAZIONI DI GESTIONE LA GESTIONE COME SISTEMA DI OPERAZIONI INVESTIMENTI E FABBISOGNO FINANZIARIO I FINANZIAMENTI LE FONTI DI CAPITALE PROPRIO LE FONTI DI CAPITALE DI TERZI L. 60: LE AREE DELLA GESTIONE LE OPERAZIONI DI GESTIONE LE AREE DELLA GESTIONE IL SISTEMA COSTI-RICAVI E L'EQUILIBRIO ECONOMICO UNITA' 15: IL BILANCIO DI ESERCIZIO E LA SUA ANALISI 18) 63: LE FINALITA' DEL BILANCIO E L'APPARATO FORMATIVO IL BILANCIO DI ESERCIZIO E LA SUA FUNZIONE I PRINCIPI CHE PRESIEDONO ALLA FORMAZIONE E REDAZIONE DEL BILANCIO LA CLAUSOLA GENERALE ♦ 65: IL CONTO ECONOMICO IL CONTO ECONOMICO LA NOTA INTEGRATIVA δ. 66: L'ANALISI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA LE ANALISI DI BILANCIO LA STRUTTURA PATRIMONIALE LA CORRELAZIONE TRA FINANZIAMENTI ED INVESTIMENTI - 67: L'ANALISI DELLA SITUAZIONE ECONOMICA LA RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO GLI INDICI DI REDDITIVITA' LA RILEVANZA DEGLI INDICI UNITA' 16: LA CONTABILITA' ANALITICA ♦ 68-69: I RENDIMENTI DEI FATTORI PRODUTTIVI E LA CONFIGURAZIONE DEI COSTI. I RENDIMENTI DEI FATTORI PRODUTTIVI I COSTI ELEMENTARI LE PRINCIPALI CLASSIFICAZIONI DEI COSTI LE VARIE CONFIGURAZIONI DEI COSTI • 70-72: IL CALCOLO DEI COSTI ED IL BUDGET LA DETERMINAZIONE DEI COSTI L'IMPUTAZIONE DEI COSTI LA SCELTA DEI CRITERI DI IMPUTAZIONE GLI OBIETTIVI DEI BUDGET VARI TIPI DI BUDGET ♦ METODI DI INSEGNAMENTO. SI E' USATO ESCLUSIVAMENTE IL METODO INTERATTIVO NELLO SVOLGIMENTO DI TUTTE LE LEZIONI. SUI CRITERI DI VALUTAZIONE SI E' DATA RILEVANZA: A) SULL'INTERESSE, LA MOTIVAZIONE, LA PARTECIPAZIONE INTERATTIVA; B) AL GRADO DI CONOSCENZA SPECIFICA RAGGIUNTA; C) ALLA CAPACITA' DI COLLEGAMENTO INTERDISCIPLINARE TRA GLI ARGOMENTI DI DIRITTO COMMERCIALE ED ECONOMIA INDUSTRIALE; D) ALLA CAPACITA' DI CONFRONTO CON LA REALTA'; ♦ MEZZI DI LAVORO (SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI) LIBRO DI TESTO, SCHEMI, APPUNTI. ♦ SPAZI (BIBLIOTECA, PALESTRA, LABORATORIO, AULE SPECIALI) NON VI E' STATA NE' L'ESISTENZA NE' LA NECESSITA' DI FARNE USO. ♦ TEMPI (IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO DEI MODULI E DELLE UNITA' DIDATTICHE) UNITA' 6 ORE 6;UNITA' 14 ORE 6; UNITA' 15 ORE 6; UNITA' 16 ORE 6; ♦ STRUMENTI DI VERIFICA DUE VERIFICHE ORALI SIA NEL TRIMESTRE CHE NEL PENTAMESTRE SALVO UNA TERZA VERIFICA IN CASO DI RECUPERO IN ITINERE. NON ESSENDO DISCIPLINA DI ESAME NON SONO STATE ESEGUITE LE DUE SIMULAZIONI INERENTI ALLA TERZA PROVA. PISTOIA, LI' 08/05/2014 Il Docente Prof. Marcello Paci PARTE DISCIPLINARE MATERIA: RELIGIONE DOCENTE: BORCHI SIMONE STRUMENTI: Libro di testo, testi significativi, audiovisivi, film ORE DI LEZIONE EFFETTUATE 30 ore effettuate. A fine a.s. saranno effettuate 34 ore. OBBIETTIVI REALIZZATI in termini di sapere: - Comprendere il significato cristiano della coscienza e la sua funzione per l’agire umano - Individuare il rapporto fra coscienza, verità e libertà nelle scelte morali - Cogliere i rischi e le opportunità delle tecnologie informatiche e dei nuovi mezzi di comunicazione sulla nostra vita - Motivare le scelte etiche dei cristiani nelle relazioni affettive, nella famiglia, nella vita dalla nascita al suo termine Obbiettivi cognitivi e comportamentali: - Sviluppo integrale della persona in relazione alle tematiche morali - Saper affrontare le tematiche morali con senso critico - affrontare le tematiche più scientifiche con correttezza metodologica - capacità di ascolto e interesse su argomenti di estrema attualità 6) CONTENUTI Analisi di termini come etica, bioetica, morale laica, morale religiosa, relativismo morale ecc. analisi di alcuni testi significativi riguardanti l’insegnamento morale della Chiesa, analisi di problematiche etiche riguardanti l’embrione (fecondazione assistita, clonazione), eutanasia (tema della sofferenza), cellule staminali, biotecnologie e OGM ecc. Le origini e i fondamenti della dottrina sociale della Chiesa; dottrina sociale e politica. Cristiani e senso dello stato; senso cristiano del lavoro, diritti e doveri (Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo La libertà religiosa, la libertà educativa. Messaggio biblico ed evangelico della pace Lotta al terrorismo, le vie di risoluzione dei conflitti. Questione economica mondiale. Questione ecologica. - METODO D’INSEGNAMENTO Lezioni frontali, discussione e confronto tra gli alunni, mappe delle parole-chiave e dei percorsi di apprendimento e ogni altra attività che si è resa utile nello sviluppo del dialogo educativo. - SPAZIO Aula, aula audiovisivi - STRUMENTI DI VERIFICA Prove orali, rilevazione di interesse , impegno, frequenza. PISTOIA 08/05/2014 il docente ____________________ ANNO SCOLASTICO 2013-2014 TERZA PROVA SCRITTA “ TIPOLOGIA B+C “ CANDIDATO: ……………………………………………… CLASSE: …………….. SISTEMI 1. In una funzione di trasferimento del tipo 1/(jω ω)h, supposto h negativo (-2), determina uno sfasamento: a) b) c) d) 2. 0°; 270°; –180°; +180°. Qual è la funzione del blocco RC rete correttrice: a) b) c) d) 3. non serve a niente; aumento dell’errore; migliora il comportamento dinamico del sistema; amplificare il suo segnale in uscita. I regolatori si usano: a) b) c) d) quando i sistemi sono complessi; quando si conosce la funzione di trasferimento ad anello aperto del sistema da controllare; mai; per spendere poco. 4. Le definizioni di margine di fase e di guadagno sono utilizzabili per la valutazione della stabilità ad anello chiuso applicando: a) b) c) d) il criterio di Nyquist anche nei sistemi instabili ad anello aperto; il criterio di Bode nei sistemi stabili ad anello aperto; il criterio di Nyquist o quello di Bode a sistemi stabili ad anello aperto; il criterio di Bode nei sistemi instabili ad anello aperto. 5. Per affrontare lo studio di un sistema è importante disporre di? ………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………… 6. le forme di controllo possono essere classificati in quali tipi fondamentali? …………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………... RISPOSTE ESATTE 1- d 2- c 3- a 4- a 5- di una adeguata conoscenza del suo comportamento fisico. Cioè associare al sistema delle equazioni, dalle si possono trarre le informazioni necessarie alla definizione del suo funzionamento 6- controllo a catena aperta (o ad anello aperto), controllo a catena chiusa (o ad anello chiuso). ANNO SCOLASTICO 2013-2014 TERZA PROVA SCRITTA “ TIPOLOGIA B+C “ CANDIDATO: ……………………………………………… CLASSE: …………….. SISTEMI 1. Come viene definito un controllo: a) b) c) d) 2. un disturbo; insieme di operazioni che vengono svolte per ottenere dal sistema la risposta voluta; la stabilità del sistema; per definire la precisione del sistema. Cosa si intende per controllo automatico: e) f) g) h) 3. la forza di migliaia di uomini; il sistema controllato da un uomo; un carro trainato da muli; il controllo di un sistema effettuato tramite dispositivi capaci di sostituire completamente l’intervento dell’uomo. Quali sono le caratteristiche di un sistema di controllo: a) b) c) d) 4. la stabilità; la precisione; l’errore; la linearità e la stazionarietà. Nel controllo a catena aperta il segnale d’uscita dipende: a) b) c) d) dall’andamento del segnale d’ingresso; dal segnale errore; dal blocco amplificatore; dai disturbi. 5. Cosa consentono di determinare le caratteristiche statiche o di regime di un sistema a catena chiusa? ………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………… 6. Come sono definiti il margine di fase ed il margine di guadagno? In che modo possono essere ricavati? ………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………… RISPOSTE ESATTE 1-b 2-d 3-d 4-a 5-Consentono di determinare le condizioni di funzionamento del sistema in assenza di variazioni delle grandezze che descrivono il sistema 6-Il margine di guadagno coincide con il valore del guadagno per una fase di -180°, mentre il margine di fase è l’angolo supplementare della fase a guadagno unitario della fdt ANNO SCOLASTICO 2013-2014 TERZA PROVA SCRITTA “ TIPOLOGIA (B + C ) CANDIDATO: ……………………………………………… CLASSE: …………….. IMPIANTI 1a. Che cos’è un interruttore automatico? a) E’ un apparecchio di manovra in grado di stabilire, condurre e interrompere correnti solo in condizioni normali, dotato sia di comando manuale che automatico; b) E’ un apparecchio di manovra in grado di stabilire, condurre e interrompere correnti in condizioni normali, e di interrompere automaticamente correnti in condizioni anormali specificate; c) E’ un apparecchio di manovra in grado di stabilire, condurre e interrompere correnti in condizioni normali, e di stabilire, condurre per una durata specificata e interrompere automaticamente correnti in condizioni anormali specificate; d) E’ un apparecchio di protezione in grado di stabilire, condurre e interrompere correnti in condizioni normali, e di stabilire, condurre per una durata specificata e interrompere automaticamente correnti in condizioni anormali specificate. 2a. Come deve essere scelto il potere d’interruzione di un apparecchio per la protezione contro il corto circuito? a) superiore al valore di cresta della corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione, b)superiore al valore efficace simmetrico della corrente di corto circuito presunta nel punto d’installazione; c)non inferiore al valore efficace simmetrico della corrente di corto circuito presunta nel punto d’installazione; d)non inferiore al valore di cresta della corrente di corto circuito presunta nel punto d’installazione. 3a. In base a quali criteri vengono classificate le sovratensioni? a) nessun criterio; b) in funzione della loro origine, interna o esterna; c)in funzione del rischio calcolato, d)in funzione del tipo di dispositivo utilizzato. 4a. A che cosa serve il relè Buchholz? a) per la protezione dai guasti interni dei trasformatori in olio; b) per la protezione dai guasti interni dei trasformatori a secco; c)per la protezione contro i corto circuiti sul lato BT dei trasformatori in olio, d)per la protezione contro i corto circuiti sul lato MT dei trasformatori in olio. 5a.Che cosa si intende per potere d’interruzione nominale di un interruttore? ________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ____________________________________ 6a.Che cosa si intende con la dicitura interruttore automatico salvamotore? ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ____________________ ANNO SCOLASTICO 2013-2014 TERZA PROVA SCRITTA “ TIPOLOGIA (B + C ) IMPIANTI RISPOSTE ESATTE 1a- b 2a- c 3a- b 4a- a 5a- massimo valore efficace della componente simmetrica della corrente di corto circuito presunta che l’apparecchio è in grado di interrompere in specificate condizioni 6a- dispositivi accoppiati e studiati appositivamente ( fusibile aM e interruttori magnetotermici) ANNO SCOLASTICO 2013-2014 SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA “ TIPOLOGIA B+C “ CANDIDATO: ……………………………………………… CLASSE: …………….. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Come dal documento della classe Il candidato indichi la risposta esatta (una sola), di ogni quesito, barrando la lettera corrispondente per la tipologia C; utilizzare il numero di righe per la tipologia B. IMPIANTI 1b. Che cosa indica la sigla ONAF relativa al raffreddamento di un trasformatore? a) circolazione forzata dell’olio e dell’aria; b) circolazione naturale dell’olio e dell’aria; c)circolazione naturale dell’olio e forzata dell’aria; d) circolazione forzata dell’olio e naturale dell’aria. 2b. Che cosa è il rifasamento distribuito? a) un modo di rifasamento in cui la potenza reattiva capacitiva viene distribuita uniformemente sulle tre fasi; b) un modo di rifasamento in cui viene utilizzata una batteria di condensatori per ogni carico da rifasare; c)un modo di rifasamento in cui viene utilizzata una batteria di condensatori per ogni gruppo di carichi darifasare; d)un modo per rifasare impianti elettrici in cui gli utilizzatori sono distribuiti su una vasta area; 3b. In un luogo di pubblico spettacolo e di intrattenimento è possibile utilizzare sistemi elettrici con tensione nominale superiore a 400 V? a) si, sempre; b) no, mai; c)si, a patto di scegliere cavi con isolamento adatto; d) si, nel locale di consegna dell’energia. 4b. Che cosa s’intende per verifica iniziale di un impianto elettrico? a) la verifica da effettuare ai luoghi di installazione prima dell’inizio lavori; b) l’insieme delle procedure con le quali si accerta la rispondenza alle norme CEI e alla documentazione di progetto subito dopo l’esecuzione dei lavori; c) l’insieme delle procedure con le quali si accerta la rispondenza dell’impianto alle norme CEI e alla documentazione di progetto prima della messa in servizio dell’impianto; d) l’insieme delle procedure di collaudo dell’impianto. 5b. Spiegare quali criteri bisogna considerare nella scelta del numero e della potenza dei trasformatori? ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________ 6b. Spiegare il significato delle correnti IF, IFC e IE relative all’impianto di terra di una cabina elettrica ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________ ANNO SCOLASTICO 2013-2014 TERZA PROVA SCRITTA “ TIPOLOGIA B + C “ IMPIANTI RISPOSTE ESATTE 1b- c 2b- b 3b- d 4b- c 5b-determinare la potenza da installare in cabina, costo per kVA, aumento del numero dei trasformatori, esigenze di continuità di servizio, studio del diagramma di carico per la scelta di un trasformatore o due. 6b- IF corrente di guasto a terra, IFC corrente convenzionale di guasto a terra, IE corrente di terra. SIMULAZIONE III PROVA INGLESE CLASSE V EA NAME Answer the following questions: 1. Talking about “types of electric motors”: what are the main differences between a “DC motors” and an “AC motors”? (100 words) 2. Talking about “Distributing Electricity”: What's a smart grid? We need a new smart grid. Is it true? Why? (100 words) Multiple Choice Questions: 1. Which of these materials is a good conductor? • glass • rubber • water • wood 2. What's a brake? • a cylindrical coil of wire surrounding a moveable iron core • an elastic device, usually a metal coil, used to apply constant pressure • equipment that makes a machine or vehicle go more slowly or stop • the part of a motor which rotates producing movement 3. Biomass energy comes from decomposing... ◦ fossil fuels ◦ hot rocks ◦ gases ◦ organic materials 4. What is a conveyor belt? • to observe an activity in order to make sure that it is being done properly • a continuous moving surface that is used for transporting objects • the continuous return of information about results to keep a process under control • a set of operations in a program that are constantly repeated A.S. 2013/14 SIMULAZIONE III PROVA : tipologia B+C Candidato……………………………. MATEMATICA Classe 5EA 1) Scrivi la formula di “integrazione per parti” e spiega come si ottiene , poi applicala per determinare l’integrale ∫ 3x cos( x + 1)dx ……………………………........................................................................................................ . ……………………………........................................................................................................ . ……………………………........................................................................................................ . ……………………………........................................................................................................ . ……………………………........................................................................................................ . ……………………………........................................................................................................ . ……………………………........................................................................................................ . 2) Quale delle seguenti equazioni differenziali è “a variabili separabili” e perché? Risolvila. x3 2 y' = 3 y + 2 x y '−4 y = 3x y '−12 2 = 0 y '−12 y + x 2 = 0 y ……………………………........................................................................................................ . ……………………………........................................................................................................ . ……………………………........................................................................................................ . ……………………………........................................................................................................ . ……………………………........................................................................................................ . ……………………………...................................................................................................... .. ……………………………........................................................................................................ . 3) ∫ f ' ( x ) ⋅ [ f ( x )] −1 dx è: 1 A) [ f ( x)] 2 + c 2 B) ln f ( x) + c [ f ( x)] −2 C) +c 2 D) − f (x ) + c 4) Se f(x) è continua in [a,b], allora b ∫ f ( x ) dx è: a A) una primitiva di f ( x) B ) un insieme di funzioni C ) un numero reale D)un insieme di numeri 5) Quale delle seguenti funzioni è un integrale particolare dell’equazione 5 y '−4 y = 0 ? A) y = 5e 4x B) y = 2e 5 x 4 C ) y = 4e 5x D) y = 2e 4 x 5 6) L’integrale generale dell’ equazione differenziale y' = x3 y A) y = ce 3 x B) y = 3e x4 4 C ) y = ke x4 4 D) y = k ln( x4 ) 4 A.S. 2013/14 SIMULAZIONE III PROVA : tipologia B+C Candidato/a……………………………. MATEMATICA Classe 5EA 1) La formula fondamentale del calcolo integrale (formula di Newton- Leibniz ) è conseguenza di un importante teorema . Enuncialo e spiega come si ottiene la formula. Applica tale formula per calcolare l’integrale: 1 ∫ (3x − x )dx 0 2) Indica quale delle seguenti equazioni non è omogenea: A y ' ( x 3 + y 3 ) = xy B y2 y'= 2 x − xy C y'= 2 y + e−x D y'= 2 xy − 3 x 2 y2 Spiega il perché e risolvi l’equazione indicata: 2 +3 x 3) Una primitiva della funzione f ( x) = e è: 1 B) e 2 +3 x 3 A) e 2+3 x C ) 3e 2+ 3 x D) e 3 x 4) Se nell’integrale senx ∫ 1 + 9 cos 2 x dx si utilizza il metodo di sostituzione ponendo t=3cosx si ottiene: A) 1 ∫1+ t 2 dt B ) 3∫ 1 dt 1 + 3t 2 C) − 5) La soluzione del problema di Cauchy A) y = 1 + e x B ) y = −e x 1 1 dt ∫ 3 1+ t2 D ) − 3∫ y’ = y con la condizione iniziale y(0)=1 è: C) y = e −x 2 6) Indica il valore o la divergenza dell’integrale improprio B) − 1 2 C) 1 2 D) + ∞ D) y = e x 1 ∫x 0 A) − ∞ 1 dt 1+ t2 2 dx : Prova di storia. Segna con una crocetta la risposta esatta (la risposta esatta è una sola) il boom economico in Italia negli anni 1958-1963: a) portò benessere e agiatezza a tutti b) trasse vantaggio dalla manodopera a basso costo degli immigrati dell'Italia meridionale che abbandonarono la campagna per partecipare alla vita delle città industriali del Nord c) attenuò lo storico squilibrio tra Nord, dove si concentravano capitali e capacità professionali e il Sud, povero e arretrato d) risolse la “questione meridionale” eliminando dal Sud gli antichi problemi come la disoccupazione, l'analfabetismo e l'illegalità il 10 giugno 1940 l'Italia entra in guerra e la prima azione dell'esercito italiano è: a) l'attacco alla Francia che già stava per crollare sotto le armi naziste e questo venne definito come “una pugnalata alla schiena” b) l'attacco alla Grecia volutamente lanciato nella ricorrenza della marcia su Roma senza dare il preavviso a Hitler che si indispettì molto c) l'attacco all'Unione Sovietica denominato “operazione Barbarossa” a fianco della Wehrmacht d) l'attacco nel Nord-Africa sempre a fianco dell'alleato tedesco contro l'esercito inglese guidato dal generale Montgomery in Italia le donne parteciparono al voto la prima volta: a) il primo gennaio del 1946 in occasione delle elezioni amministrative b) il due giugno del 1946 in occasione del referendum istituzionale c) alle prime elezioni politiche che si tennero nell'aprile 1948 d) nel 1953, alla fine della prima legislatura repubblicana tra Ottocento e Novecento, la Francia, l'Inghilterra, la Germania e anche l'Italia cercano di conquistare alcuni paesi extraeuropei per uno di questi motivi: a) l'aumento vertiginoso della popolazione europea che portò il bisogno di nuove terre b) l'affermazione delle teorie del superuomo c) la necessità di mercati sempre più ampi e della ricerca di materie prime d) la necessità di conoscere nuove culture Rispondi alle seguenti domande in modo esauriente e completo senza superare le otto-dieci righe( puoi scrivere sotto alle domande) 1)parla del periodo in cui si sviluppa la Terza Rivoluzione industriale e spiega le sue caratteristiche. 2) parla delle divergenze di pensiero fra Trotskij e Stalin. COMPITO DI ELETTROTECNICA 5 EA (SIMULAZIONE II PROVA DI Maturità) 18\03\2014 Un motore asincrono trifase a 6 poli con avvolgimenti statorici connessi a stella e rotore avvolto è alimentato da una linea trifase a 380 V - 50 Hz o presenta, a pieno carico, le seguenti caratteristiche: All'avviamento, con una coppia di spunto uguale a quella di pieno carico, il motore assorbe una corrente pari a 6 volte la corrente di pieno carico . In condizioni di esercizio il motore si deve avviare con una coppia di spunto di 120 Nm e, nel contempo, per ridurre la corrente di spunto, si decide di alimentare il motore con un autotrasformatore . Il candidato, illustrando adeguatamente le soluzioni adottate, determini i valori: -Della corrente assorbita a pieno carico dal motore; -Della coppia fornita a pieno carico; -Della tensione che l'autotrasformatore deve fornire al motore per permettergli l'avviamento con la coppia di spunto di 120 Nm; -Della corrente di spunto assorbita dal motore in condizioni di esercizio con l'autotrasformatore inserito; Inoltre, esponendo i criteri adottati, scelga la potenza dell'autotrasformatore, tenuto conto del particolare utilizzo della macchina . Il candidato, infine, proponga soluzioni alternative all'autotrasformatore che consentano l'avviamento del motore nelle stesse condizioni allo spunto e le confronti con la soluzione proposta .
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