W * In edicola con La Stampa * LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 MARTEDÌ 18 MARZO 2014 • ANNO 148 N. 76 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it Mosca vieterà l’ingresso in Russia a un gruppo di senatori americani SFIDA DIPLOMATICA Putin: la Crimea è libera Obama, via alle sanzioni Usa e Ue colpiscono gli uomini del presidente La lista nera dell’Occidente Politici e consiglieri: nel mirino i nostalgici dell’Unione Sovietica Vladimir Putin Mastrolilli, Sgueglia e Zatterin ALLE PAGINE 8 E 9 MA IL CREMLINO NON SI FERMERÀ ANNA ZAFESOVA S Servizio anzioni, revisione al rialzo di bilanci militari, minacce: in pochi giorni il mondo ha infilato i binari della guerra fredda. A PAGINA 9 CONTINUA A PAGINA 27 Il capo del governo rassicura Berlino: rispetteremo il tetto del 3%. Schäuble chiede garanzie sulla durata dell’esecutivo Merkel promuove Renzi “Impressionata dal piano di riforme”. Maggiore flessibilità ai conti italiani Matteo Renzi supera il primo faccia a faccia con la cancelliera tedesca, che promuove le sue «riforme strutturali», definendole efficaci e impressionanti. Il premier, dal canto suo, rassicura Angela Merkel sul rispetto da parte di Roma del tetto del 3% di rapporto debito-Pil e incassa una maggiore flessibilità per i conti italiani. Trattative per Letta a segretario generale della Nato. 1 IN PRIMA FILA NEL SOSTENERE L’EURO FRANCO BRUNI I l dialogo di Renzi con Merkel, dopo quello con Hollande, ha soprattutto due finalità. La prima, specifica e urgente, riguarda il nostro rapporto deficit-Pil: per finanziare le promesse di politica economica serve che l’Europa consenta che il rapporto non continui subito a scendere; deve essergli anzi permesso di risalire un poco, riavvicinandosi alla barriera del 3%, sfruttando il margine che le politiche impopolari dei governi Monti e Letta hanno conquistato e «regalato» a quello attuale. DA PAGINA 2 A PAGINA 7 I GUAI DEL CAV Il commissario alla Giustizia “Candidato? Norme chiare” Ugo Magri A PAGINA 5 LA CRISI DEL MILAN RETROSCENA FABIO MARTINI TOBIAS SCHWARZ/REUTERS Scambio di sguardi tra Matteo Renzi e Angela Merkel ieri a Berlino Buongiorno Angela in love MASSIMO GRAMELLINI INVIATO A BERLINO 1 Le matrone tedesche hanno un debole per gli A italiani impuniti. Secoli di storia e chilometri di lungomare romagnolo sono lì a testimoniarlo. Angela aveva scartato tutti gli altri pretendenti. Quel Silvio greve, liscio come un tapis roulant e troppo anziano. Il professor Mario: algido, secchione, più noioso di un tedesco. E il composto Enrico, un bravo ragazzo, come lo definì lei con un’espressione che sulle labbra di una donna non è mai sintomo di passione. Ma alla fine è arrivato Matt. Il principe azzurro e simpaticamente un po’ buzzurro, con l’energia della giovi- tu per tu con Matteo Renzi, la Cancelliera di Germania estrae da una cartellina le slide della conferenza stampa renziana, guarda negli occhi il suo autore e gli dice: «Spettacolare!». Nel severo studio personale della Cancelliera ride Renzi e sorride la Merkel. CONTINUA A PAGINA 3 Ascoltato il primo battito dell’Universo GIOVANNI BIGNAMI T utti crediamo nel Big Bang, ma nessuno lo ha mai visto. Per forza: così vicino all’origine dell’Universo, come magistralmente descritto nelle «Cosmicomiche» di Italo Calvino, quella cosa che noi chiamiamo «vedere» non esisteva proprio. I fotoni, cioè la radiazione elettromagnetica che ci fornisce la grande maggioranza dell’informazione sull’Universo, non ce la fanno ad uscire dal denso e caldissimo Universo neonato. CONTINUA A PAGINA 20 Anche l’Europa stoppa Berlusconi CONTINUA A PAGINA 27 E IL PREMIER CHIEDE LA NATO PER LETTA BIG BANG nezza e il bottone del cappotto abbottonato zoppo che stimola tenerezze materne. Ad Angela sono crollate le difese. Si è tolta lo spread dagli occhi e lo ha guardato come la figlia di un pastore tedesco può guardare una giovane marmotta italiana. Ha congiunto in una mossa leziosa le mani ad artiglio che solitamente maneggiano forbici e ha sorriso a Matt, che dardeggiava sguardi tra l’impacciato e l’inceneritore. Lì per lì Angela ha pensato di alzarci il differenziale deficit-Pil dal 3 al 30 per cento, ma è stato solo un attimo. Poi la sua moralità calvinista ha prevalso. Fino a quando? E nel calcio il tocco non è più magico IL CASO L’influenza non si cura con Google EUGENIA TOGNOTTI E desso nei corridoi di Mediaset circola questa battuta: vuoi vedere che Toti fa la fine di Seedorf? E cioè il timore che il nuovo non avanzi, ma inciampi, si bruci. Giovanni Toti catapultato dalla direzione di un tg al ruolo di testa pensante della politica. pensare che era la star del mondo Big Data, il Google Flu Trend (Gft), trionfalmente presentato nel 2008 come un prezioso strumento di salute pubblica. E lo sarebbe stato davvero se avesse mantenuto la promessa di monitorare in tempo reale i casi d’influenza sulla base dei termini di ricerca associati con quella malattia su Google: brividi, debolezza, febbre, mal di testa, tosse, mal di gola. Invece è stato un flop. Ha sovrastimato la prevalenza dell’influenza nella stagione 2012-2013 di oltre il cinquanta per cento. CONTINUA A PAGINA 34 CONTINUA A PAGINA 27 MICHELE BRAMBILLA A La stilista L’Wren, 47 anni, si è impiccata. La rockstar sotto choc: sono devastato Il dramma di Jagger: suicida la compagna MARINELLA VENEGONI pa - mi colpì subito il senso di fragilità e timidezza che emanava. Era fasciata da un abito blu notte, appariva straordinariamente pallida, straordinariamente alta e terribilmente sottile. Era il 3 giugno 2003, vigilia della partenza della tranche europea del Forty Licks tour, che avrebbe segnato il quarantennale dei Rolling Stones. L i ricordo come fosse oggi, Mick Jagger e L’Wren Scott, in uno sciccosissimo ristorante di Monaco di Baviera. Preceduti dalla guardia del corpo che aveva perlustrato il locale, i due si sistemarono proprio in un tavolo accanto al nostro. Di lei - che se n’è andata ieri a 47 anni, in modo così violento, appesa a una sciar- CONTINUA A PAGINA 13 Mick Jagger e L’Wren Scott Semprini A PAGINA 12 NUOVA TRECCANI. AUTENTICO MADE IN ITALY SCOPRILA OGGI PER TE GRATIS USB LIMITED EDITION VAI SU WWW.ANTEPRIMATRECCANI.IT 2 .Primo Piano STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 U GOVERNO IL VERTICE ITALO-TEDESCO Merkel a Renzi: riforme impressionanti La cancelliera: il Jobs Act va nella giusta direzione. Il leader Pd: la Germania è il nostro punto di riferimento TONIA MASTROBUONI INVIATA A BERLINO Visibilmente dimagrita lei, avvolto da un cappotto abbottonato male lui, che gli dava davvero un po’ l’aria dell’alunno da mettere dietro la lavagna. E prima del picchetto d’onore, per sdrammatizzare, Matteo Renzi si è concesso qualche battuta con i cronisti - «ma siete tutti italiani?» - ed era visibilmente emozionato, per il primo faccia a faccia con Angela Merkel. Che gli ha concesso un grande sorriso quando il presidente del Consiglio italiano le ha regalato la maglietta di Mario Gomez, il recente acquisto della Fiorentina comprato dal Bayern. Ma dopo, in conferenza stampa, i sorrisi hanno lasciato il posto a un atteggiamento più cauto. I complimenti al collega «Fa bene a mostrare agli italiani il bicchiere mezzo pieno» Ovvio, l’apertura di credito per un programma di riforme definito dalla cancelliera «impressionante» c’è. Durante il colloquio con Renzi, ha spiegato, «abbiamo esaminato tutti gli aspetti delle riforme e devo dire che gli auguro molta fortuna e coraggio, è un messaggio di cui ci rallegriamo tutti». Il Jobs Act, per esempio, «va nella direzione giusta», ed è vero anche che «il 50% della crescita dipende da fattori psicologici», insomma che è assolutamente importante che Renzi mostri agli italiani «il JOHN MACDOUGALL/AFP Angela Merkel ha ricevuto ieri il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi bicchiere mezzo pieno». Tuttavia, come sa non tanto Merkel, che di riforme strutturali ne ha fatte ben poche, quanto il suo predecessore, Gerhard Schroeder - che con il fondamentale riordino del mondo del lavoro e del sussidio di disoccupazione «Agenda 2010» ha rimesso in piedi la Germania, ma ha provocato un’emorragia di voti nel suo partito, la Spd, dal quale non si è mai più ripreso - non sono certo indolori: «In base all’esperienza tedesca le riforme trovano sempre entusiasmo in alcune parti ma diffidenza in il caso DALL’INVIATA A BERLINO U n colloquio durato un’oretta, quello tra Pier Carlo Padoan e Wolfgang Schäuble, che è servito più che altro al nuovo ministro dell’Economia per illustrare all’omologo tedesco il programma di riforme targate Renzi. Tuttavia, alla fine, la reazione più significativa del ministro conservatore tedesco è stata che «la Germania ne attende con attenzione l’implementazione». In altre parole, secondo fonti presenti all’incontro, Schäuble sarebbe rimasto «colpito» dalle riforme strutturali messe in agenda dal nuovo governo, in particolare dalle riforme del lavoro intitolate «Jobs Act», dalla spending review ambiziosa o dalla robusta riduzione dell’Irpef. Ma il primo nodo, per un Paese abituato a governi italiani non troppo longevi e reduce da due esecutivi che aveva accolto con grande favore – Monti e Letta – ma che erano durati troppo poco per fare molto di più di un mero aggiustamento di bilancio, è capire quanto durerà Renzi. D’altro canto, se lo scetticismo è ancora grande, è vero anche che politici di lungo corso come Schäuble e Angela Merkel sanno che il capitale politico del presidente del Consiglio altre», ha sottolineato. E proprio «una riforma del mercato del lavoro ha bisogno di un lungo respiro. Noi abbiamo dovuto aspettare due-tre anni per avere i primi risultati». E negli ultimi due, tre anni, questo i tedeschi non lo dimenticano mai, qui a Berlino sono passati ben tre presidenti del Consiglio italiani. Insomma, il nodo resta anche l’orizzonte politico. Soprattutto, ben vengano le riforme, se stimolano anche la crescita e l’occupazione, ma tenendo conto che un limite invalicabile c’è: per un Paese che per primo in Europa ha scritto MATTIA FELTRI «G uarda Matteo, devo dirti che sono profondamente colpita dal tuo piano di riforme. Se ce la fai si tratta di un cambiamento strutturale e storico. Ho visto quanta fatica hanno fatto i tuoi predecessori, per cui mi complimento per il coraggio e per le idee chiare che dimostri. Avrai il mio sostegno, perché se ci riesci è un bene per tutta Europa... Però c’è una cosa che non capisco: e i compiti a casa?». «Mah, veramente, io pensavo che lei spiegava...». Ma Schäuble resta freddo e chiede rassicurazioni sulla durata dell’esecutivo nia si rende conto che se vuole durare, Renzi deve anche avere spazi di manovra per promuovere iniziative per la crescita, i margini di flessibilità rispetto ai target attuali «si possono discutere». Ma senza mai superare il limite del Patto di stabilità. Del resto, se il biministeriale italotedesco è stato preceduto da un clima abbastanza distratto, in Germania, perché l’attenzione principale di tutti i media è concentrata da settimane sulla crisi ucraina, è vero anche che il vertice è stato preceduto da un delirante articolo apparso sul quotidiano conservatore Die Welt, in cui il presidente del Consiglio è stato ridotto con toni roboanti a campione europeo delre all’Europa la totale continuità del l’anti-rigore. Un sintomo, tuttavia, del Merkel-ter con il precedente, cioè clima che c’è in una parte della Gerquello che aveva voluto e ottenuto il mania rispetto ad alcuni Paesi, Italia Fiscal compact, ossia l’accordo-sim- in testa. E, anche se non coincide mibolo dell’austerità nella Ue, è il limite nimamente con la posizione del goverdel 3 per cento del deficit. Ma qui il no tedesco, i conservatori della Cdu – discorso si complica. Al termine del Schäuble è tra questi – sono sensibili faccia a faccia, un comunicato del mi- agli umori sull’«austerità», soprattutnistro tedesco citato in vista di una to dall’Ansa parlaIN DIFESA DELL’AUSTERITÀ tornata elettorale va di «un’atmosfera dove per I conservatori della Cdu europea costruttiva» ma ha colpa di una sentemono un atteggiamento tenza di Karlsruhe anche sottolineato l’importanza «che anti-rigore da parte dell’Italia che ha spazzato il consolidamento via lo sbarramento delle Finanze statali attraverso le ri- del 3%, è sicuro che nel Parlamento forme strutturali non sia rinviato». europeo, per la prima volta, entreranIn realtà se non si supera quel tetto no gli anti-euro dell’Afd, per non parconsiderato dai tedeschi come le tavo- lare dei neonazisti della Npd. E se l’onle della legge – proprio la scorsa setti- da populista nei Paesi del Sudeuropa mana Berlino ha annunciato il pareg- si nutre dell’odio anti-austerità, nei gio di bilancio strutturale per i prossi- Paesi nordici assume invece esattami anni – e in un clima «positivo» se- mente il tono opposto, del religioso [TON. MAS.] condo le fonti, in cui anche la Germa- credo nel dio-rigore. Il ministro tedesco ha incontrato l’omologo Padoan: “Attendiamo l’implementazione del programma” Ministri Pier Carlo Padoan e il suo collega tedesco Wolfgang Schäuble si sono incontrati ieri a margine del faccia a faccia tra Matteo Renzi e Angela Merkel italiano è maggiore, rispetto ai suoi predecessori. Anche perché la situazione economica sta migliorando: il nostro Paese si sta emancipando pian piano dalla recessione che aveva zavorrato l’azione di Monti e Letta. Il primo scoglio da superare, per Padoan, è stato dunque quello di rassicurare il suo omologo che Renzi durerà. Il secondo punto, con un ministro che è stato confermato a dicembre dalla Cancelliera proprio per segnala- il pareggio di bilancio in costituzione, quando neanche esisteva il Fiscal compact, resta il 3 per cento del rapporto tra deficit e Pil. «So bene che l’Italia rispetterà il tetto del 3 per cento del deficit», ha annuito la cancelliera, rispondendo a una domanda, ma glissando sull’ipotesi che all’Italia possano essere concessi maggiori margini di movimento entro quel limite. Anche Renzi ha ribadito l’impegno a rispettare le regole sul bilancio europee, e ha scherzato sul fatto che «la cancelliera mi ha chiesto: “Non hai portato le slides?”». Il presidente del Consiglio ha sottolineato che «faremo le riforme perché ce lo chiedono i nostri figli, non perché ce lo chiedono i partner europei». L’impegno dell’esecutivo è quello di avviare «non misure una tantum, ma irreversibili di cambiamento». A partire proprio dal lavoro, dove il modello duale può fare da esempio: «Nella Germania troviamo un punto di riferimento», ha precisato Renzi, insistendo sull’importanza di cambiare «le regole del gioco: la pretesa di creare posti di lavoro attraverso una legislazione molto precisa, restrittiva è fallita». Infine, per due Paesi come la Germania e l’Italia, ancora con un’enorme base industriale, si tratta anche di collaborare per favorire un «rinascimento europeo» del manifatturiero. Perché è sempre importante tenere presente che è difficile imprimere una traiettoria discendente al debito italiano se non si capisce una cosa fondamentale: «Il nostro problema è la mancata crescita». LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 “Rispetteremo il tetto del 3%” Il premier rassicura Berlino e incassa maggiore flessibilità Retroscena FABIO MARTINI INVIATO A BERLINO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA uno dei tanti frammenti di un incontro che ha prodotto un buon feeling tra i due, «una chimica positiva», come concordano gli entourage dei due capi di governo, premessa importante per un futuro dai contorni tutti da scrivere. Certo, l’esperienza diplomatica consiglia di prendere con le molle i convenevoli affettuosi che i capi di governo sono soliti scambiarsi. Ma a Matteo Renzi non è sfuggito un dettaglio decisivo: mentre 48 ore prima, all’Eliseo, il presidente francese Francois Hollande - pur chiedendo dettagli particolareggiati sulle singole riforme - in pubblico si era limitato a prendere atto del cantiere italiano, la Merkel si è esposta, ci ha messo la faccia nel definire con aggettivi e superlativi le misure immaginate dal governo Renzi. E sempre nel corso del bilaterale che si è svolto nello studio della Cancelliera, la Merkel ci ha tenuto ad elogiare non soltanto «la direzione riformatrice» del governo italiano, ma la virtù che lei più È apprezza nel leader italiano: il «coraggio». Una prerogativa che la signora Merkel apprezza in particolar modo in chi, come lei, ha fatto gavetta di partito, ha dietro di sé una forza politica strutturata. Cosa che Mario Monti e, in parte neppure Enrico Letta, potevano vantare. Naturalmente la missione berlinese di Matteo Renzi doveva servire soprattutto a capire se Berlino frapporrà vincoli formali o lacciuoli informali alla istanza italiana di derogare dal 2,6% di rapporto debito-Pil a suo tempo concordato con la Commissione europea. Renzi, nel colloquio con la Cancelliera, ha capito che in Germania considerano importante l’impegno del primo ministro italiano a non derogare dal tetto del 3 per cento che nel passato l’ex sindaco di Firenze aveva definito come «una regola vecchia, scritta prima di Google». E allora, ecco il punto: il solenne, pubblico e ripetuto impegno da parte di Renzi a non sfondare quel tetto, viene apprezzato a Berlino e considerato diri- mente. E quanto alla possibile lievitazio- dava, annuiva di continuo, atteggiamenne di uno 0,2-0,3% dal 2,6%, il messaggio to insolito nel personaggio. Anche se in agli italiani è stato questo: non ci sono ve- Renzi è irresistibile la tentazione alla batti, ma bisognerà verificare nel concreto tuta, all’autocompiacimento. La confecome la questione verrà posta. Un risul- renza stampa a due era appena iniziata e tato considerato soddisfacente, anche se Renzi ha scartato all’improvviso dal suo nel corso della conferenza stampa, non è discorso politico: «Ah, devo togliermi sfuggito il differente punto di riferimento l’auricolare...» e rivolto ai fotografi: dei due: Renzi ha promesso fedeltà ai «Scattate, tanto vengo male lo stesso». «parametri di MaaA Berlino è circolastricht», quelli che DIETRO LE QUINTE ta una voce: Matteo fissano una volta per starebbe tratRenzi starebbe trattando Renzi sempre il tetto nel tando la nomina di la nomina di Enrico Letta Enrico Letta a segrerapporto debito-pil, a segretario generale Nato tario generale della mentre la Cancelliera si è riferita espliciNato. L’opportunità si tamente al «Fiscal compact» con le sue è creata anche perché il candidato italiaregole complesse e di recente irrigidite. no, Franco Frattini, non vantava nel curL’«alunno» Renzi da questo punto di riculum un incarico da primo ministro. vista è stato «rimandato»? Lo si capirà Per questo la scelta è caduta sull’ex prenei prossimi giorni. Una cosa è certa: al- mier norvegese Jens Stoltenberg. La cal’«esame» di Berlino, il capo del governo sella si può riaprire a favore di Letta? Imsi è presentato più concentrato e meno probabile, ma è significativo che Letta piacione del solito. In conferenza stampa, abbia dato l’assenso alla trattativa e che mentre la Merkel parlava, Renzi la guar- l’Italia vi si stia impegnando. Doppiopetto in tilt Asola canaglia Italian style in lutto C. Lo fa apposta, è evidente. Tutti a dirgli che è un berluschino e lui che fa? Debutta a Berlino indossando un doppiopetto (in questo caso declinato in vezzoso cappottino tre quarti), praticamente la divisa che Silvione indossa sempre anche se sotto ci mette la maglietta nera. Mal gliene incolse: sarà per la scarsa abitudine, sarà per l’emozione di rivedere Angela, ma Renzi infila uno dei bottoni nell’asola sbagliata. Merkel: «Fai come me, tre bottoncini facili facili e passa la paura». 1 Cartoline LA PRIMA DEL SINDACO ALLA CORTE DI ANGELA Alberto Infelise Diplomazia pallonara Il patto della Viola firmato Mario Gomez La cancelliera aveva avvertito il tifoso Renzi: «Vedrà, Gomez alla Fiorentina farà bene. È un grande giocatore, ma è fragilino e s’infortuna». In effetti si è infortunato, poco dopo l’arrivo a Firenze, ma ora pare ristabilito, per la gioia dell’ex sindaco. Che per oliare i rapporti con Berlino ha portato in dono la maglia autografata dell’attaccante viola. Carini e coccolosi 1 Questione di feeling Ci sono un italiano, un tedesco e un greco Voci di corridoio dicono che Angela Merkel non si divertisse così dai tempi della visita di Mario Monti. Molti sorrisi e un solo attimo di gelo, quando Matteo ha detto: «Angela stai serena». 1 Visto dalla Grecia Atene fa il tifo per Matteo “La sua sfida all’austerità speranza per i Paesi del Sud” ROBERTO GIOVANNINI ROMA La Grecia tifa Matteo Renzi. Chissà, forse il premier italiano riuscirà davvero a ottenere da Angela Merkel una qualche moderazione della stretta dell’austerità, che da cinque anni ormai sta strangolando il paese ellenico. E così in questi giorni sui principali giornali di Atene si sono moltiplicati gli articoli sulla «sfida di Matteo Renzi» che «mette fine all’austerità e lancia il guanto (di sfida) alla Merkel», come scrive l’autorevole quotidiano Ta Nea, che in un editoriale parla della «scommessa italiana per l’in- tero Sud d’Europa». Per il giornale, Renzi traccia «una strada diversa da quella di Bruxelles e di Berlino», «la prima volta che un Paese dell’Eurozona che ha problemi annuncia una politica diversa da quella delle ricette di austerità», una strategia che «proietta una luce di speranza per tutti i Paesi del Sud». Il giornale conservatore Kathimerini, invece, addirittura spera in un «Matteo Renzi greco» capace di imitare quello italiano, che «ha assunto il governo - scrive - promettendo una serie di riforme che provocheranno un terremoto costruttivo e tireranno il Paese fuori dalla crisi economica». Né telefonate, né commenti All’estero si cambia verso Faccia tenera al tedescone, nel caso il nordico fosse ancora offeso per i commenti di Silvio sulle forme della cancelliera o per la telefonata che la lasciò ad aspettare sul tappeto rosso. 1 Certo è che a prescindere dalle conseguenze del pressing di Renzi sulla Merkel, non è un caso che i media e l’opinione pubblica più moderata della Grecia sperino in una svolta miracolosa delle politiche economiche a livello europeo. «È difficile immaginare se la Germania cambierà posizione spiega Dimitri Deliolanis, giornalista della riaperta televisione pubblica Ert - se così fosse bisognerebbe dire bravo a Matteo Renzi, anche in vista delle elezioni europee. Sarebbe una buona notizia per la Grecia, anche se per come stanno le cose è ampiamente probabile che il prossimo premier ellenico sarà Alexis Tsi- pras, il leader di Syriza». In effetti quasi tutti i sondaggi concordemente vedono in testa sia per le europee che per le elezioni amministrative - il partito della sinistra radicale. Mentre pare in difficoltà il partito conservatore del premier Antonis Samaras, che non è riuscito negli ultimi mesi a dare all’opinione pubblica la sensazione che il paese sia finalmente uscito dalla crisi. E soprattutto dall’obbligo di accettare le sempre nuove misure di austerità imposte dalla trojka Ue-Bce-Fmi. Se i risultati della doppia tornata elettorale premieranno la sinistra di Syriza, Tsipras sicuramente chiederà le elezioni politiche anticipate. Primo Piano .3 . Taccuino MARCELLO SORGI Adesso inizia il pressing sul Tesoro per le coperture opo quello, più facile, con Hollande, Matteo Renzi ha messo a segno anche il più delicato degli incontri europei messi in cantiere dopo l’annuncio della svolta in politica economica di mercoledì. Angela Merkel si è detta «impressionata» dai progetti del governo italiano e ha augurato «molta fortuna e successo» al premier, in visita con una folta delegazione di ministri. E anche se per prudenza ha parlato di «bicchiere mezzo pieno», ha subito aggiunto che Renzi ha un piano credibile per riempirlo. La ragione di questa tutto sommato buona accoglienza sta nel fatto che il Presidente del consiglio ha rassicurato la Cancelliera sulla volontà dell’Italia di realizzare le sue riforme con interventi «strutturali», e non semplicemente spostando più in alto, seppure sempre sotto il limite, il dato del rapporto deficit-pil. E questa stessa parola, come a volerla sottolineare, è stata ripetuta dalla Merkel durante la conferenza stampa al termine della giornata di lavoro a Berlino. D’altra parte non toccava a lei concedere a Renzi l’eventuale autorizzazione ad avvicinarsi al limite del 3 per cento. La Cancelliera ha inteso dire a Renzi che la qualità delle riforme si vede, ma occorre sia chiara anche la strategia per sostenerle e realizzarle. Renzi torna dunque in Italia con un risultato positivo, ma anche con la convinzione di dover mettere sotto pressione la macchina del ministero dell’Economia per trovare le coperture necessarie ai tagli fiscali nelle pieghe dei bilanci dei ministeri, com’è già avvenuto per quello della Difesa, con il taglio annunciato nella commessa degli F35, più che in quelle di possibili aggiustamenti fiscali. Ed è a questo obiettivo che si dedicherà, in vista del prossimo Consiglio dei ministri in cui le misure annunciate la scorsa settimana dovrebbero essere definite. Non solo la Merkel, ma tutti i principali componenti del governo tedesco hanno avuto la possibilità di verificare coi loro interlocutori italiani la serietà delle intenzioni del governo. Quanto al resto, la giornata è stata assorbita dalle conseguenze del referendum in Crimea e dalla valutazione delle sanzioni, fin qui limitate, imposte alla Russia. D Jena Merkel «Ich bin ein renziner». [email protected] 4 .Primo Piano STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 U GOVERNO I PRECEDENTI A BERLINO TOBIAS SCHWARZ/REUTERS DANIEL DAL ZENNARO/ANSA STEFFEN KUGLER/BUNDESREGIERUNG/REUTERS Nel 2006 Nel 2008 Nel 2011 Romano Prodi a Berlino: già allora si parlava di feeling e di iniziative comuni italo-tedesche Silvio Berlusconi a Trieste scherza con la Merkel e le fa «cucù» da dietro una colonna Mario Monti a Berlino per mostrare le misure anticrisi. «Impressionanti», dirà la Merkel Incontri, scontri e diffidenze Cinque premier italiani e un’unica cancelliera tedesca Le due volte di Berlusconi, poi Prodi, Monti, Letta e infine Renzi MATTIA FELTRI ROMA premier passano, la Merkel rimane: Matteo Renzi è il quinto presidente del Consiglio cui tocca il riverente omaggio alla cancelliera tedesca. Il primo fu Silvio Berlusconi, e che prologo: al vertice di Bruxelles cui Angela prese parte da esordiente (marzo 2006) i due si lasciarono fotografare sbaciucchianti e sorridenti. Silvio era quasi un modello: «Dovremmo imparare da lui», diceva la Merkel nel 2001 ammirata dalla fedeltà degli alleati di Forza Italia, e per fortuna sua non imparò. Condividevano la dimora nel Ppe e si scambiavano congratulazioni a ogni vittoria elettorale. Quando lei divenne capo di governo (novembre 2005), lui disse: «Sarò ancora io a incontrarla nei prossimi cinque anni», e invece alle successive Politiche avrebbe ceduto a Romano Prodi. Il confino durò poco e l’8 luglio 2008 la coppia si ricompose al G8 di Toyako, Giappone. Berlusconi arrivò con una scatola infiocchettata: «È un salame». Che pensiero delizioso. Angela sorrise imbarazzata: «Io non ho niente per te». Non si discuteva ancora di crisi finanziaria. Il nostro premier era persuaso di guadagnare con la Merkel - dopo gli anni pacifisti del duo franco-tede- I L’intermezzo di Prodi era stato più semplice. Poi Prodi, altro che cucù, portava la Merkel alla Scala o ai musei vaticani mentre lei, a paragone del prof bolognese, pareva una giocherellona: lo invitò a Dortmund per la semifinale del campionato del mondo di calcio (luglio 2006). Prodi non Nel 2013 Enrico Letta fresco di nomina vola in Germania, ma la cancelliera mostra meno entusiasmo: «L’Italia ha compiuto un pezzo di strada» JESCO DENZEL /EPA è proprio un fine intenditore. Dopo 118 minuti di gioco, a un soffio dalla fine dei supplementari, Angela gli confessò di odiare i rigori; e trenta secondi dopo Fabio Grosso segnò il gol che portò l’Italia in finale. «La cosa l’ha colpita moltissimo. Le ho spiegato che è il famoso fattore C di Prodi», disse il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E però lì c’era una Merkel non ancora padrona d’Europa e un’Europa ancora economicamente integra. I bilaterali avevano per tema il clima o il medio oriente. Ricorderete l’umore che invece precedette l’insediamento di Mario Monti. «L’Eurozona orienta su di lei grandi speranze», disse la Merkel al prof varesino. Lui ottenne la fiducia (novembre 2011) e volò a Berlino a mostrare il piano delle riforme. «Misure impressionanti!», disse la Merkel. Era un inno. A gennaio la cancelliera proclamò che «l’Italia ha fatto cose straordinarie». Saltò fuori il terribile modo di dire dei «compiti a casa». «L’Italia torna protagoni- PRIMA GLI ELOGI POI IL CAMBIO DI ROTTA La Merkel nel Ppe insieme al Cavaliere diceva: «Dovremmo imparare da lui» E a Monti: «Su di lei grandi speranze» Al leader azzurro chiese «un bilancio di risparmio e consolidamento» E al professore disse: «Mai gli Eurobond» sco Jacques Chirac-Gerhard Schroeder - un buon alleato a Washington. «Berlino farà un piccolo passo verso Roma allontanandosi da Parigi», disse. Era una moina continua. A Trieste, novembre 2011, Silvio si nascose dietro la colonna di Carlo VI d’Asburgo e al passaggio della collega fece l’immortale «cucù». Lei lo abbracciò. «La conosco, so che si diverte», disse lui. Ma l’anno successivo, al vertice Nato di Strasburgo, Berlusconi arrivò ed era al telefono con Tayyip Erdogan. Fece cenno di attendere. Passeggiò lungo il fiume impegnato nel fondamentale colloquio, sinché la cancelliera non si scocciò e lo piantò lì. La crisi dei mutui, come si diceva allora, si faceva sentire intanto che Berlusconi la misurava sulle prenotazioni nei ristoranti. Ci furono discussioni sulla tassazione delle rendite finanziarie, sul ruolo russo in Europa, sull’austerity. E poi le intercettazioni in cui Silvio esprimeva pareri rubicondi sull’attrattiva del lato b merkeliano. Arrivò l’estate (2011) delle manovre a ripetizione, dello spread, quella del raggelante sorriso della Merkel con Nicholas Sarkozy a proposito dell’affidabilità berlusconiana, e da Berlino diffondevano comunicati di questo garbo: «Ho telefonato al presidente del Consiglio chiedendo l’adozione di un bilancio rispondente alle esigenze di risparmio e di consolidamento». sta», scrivevano i giornali italiani. Monti sembra un tedesco, è persino puntuale, scrivevano quelli di Germania. E lui già invaghito di sé: «Per i tedeschi sono il genero ideale». Anche stavolta non durò granché. A gennaio M&M cominciarono a litigare sugli eurobond: «In un modo o nell’altro li avremo», disse Monti; «in nessuna circostanza», rispose Merkel. Poi sulla crescita e sullo scudo anti-spread. A metà 2012 si era già agli stracci: «L’Italia ce la fa perché ce la fa, non perché lo dice la Merkel». E poi: «Se chiediamo politiche di crescita non necessariamente aspiriamo ai soldi della Germania». E ancora: «Qualche volta Angela si lamenta per la mia durezza». Lo chiamavano Supermario, come Supermario Balotelli, autore di due gol nella solita vittoria calcistica dell’Italia sulla Germania, Europei 2012. Il successore, il beneducatissimo Enrico Letta, rafforzò la tradizione del volo immediato dopo la fiducia. Stavolta nessun entusiasmo per le misure eccezionali, ma protocollari incoraggiamenti («l’Italia ha già compiuto un pezzo di strada»). Matteo Renzi, praticamente, era già in aeroporto. Nel luglio 2013, da sindaco di Firenze, volò a Berlino da Angela. Parlarono di integrazione europea e del bomber tedesco della Fiorentina, Mario Gomez. Chissà se anche stavolta l’unica a rimanere sarà lei. LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Primo Piano .5 . U EUROPEE ALFANO LA STRATEGIA DEL CAVALIERE «L’Onu si schieri sui marò» La vice-presidente 1 «L’Onu deve assumere una posizione chiara e forte sui marò», lo ha detto il ministro Angelino Alfano a New York prima di incontrare il segretario generale Ban Ki-Moon. «I nostri marò - ha affermato sono andati in missione internazionale contro la pirateria e ora rischiano di vedersi applicate le leggi indiane antiterrorismo. Deve essere chiaro che per l’Italia è inaccettabile». Non entro in questioni di livello nazionale ma la normativa europea è molto chiara su questo Viviane Reding Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi REUTERS Anche l’Europadice noaBerlusconi Gelo della Commissione Ue sulla candidatura. Tremonti forse in lista nel Nord-Est UGO MAGRI ROMA Il polverone che si alza sulla candidatura europea di Berlusconi è, con ogni probabilità, proprio l’effetto sperato dal Cavaliere. Il quale si trovava ai margini, eclissato dall’astro di Renzi, e non sapeva come tornare agli onori della cronaca. Vi ha provveduto l’annuncio del consigliere Toti, giovedì su «La Stampa»: Berlusconi correrà alle prossime Europee. Con il che si è subito scatenato un coro di «Silvio non può», «la legge lo vieta», «la candidatura verrà respinta», come se il 25 maggio prossimo davvero potes- simo trovare nella scheda elettorale il nome dell’ex-premier. Ancora ieri hanno sentito l’urgenza di invocare la legge non solo il vice-presidente del Csm Vietti, ma la stessa Viviane Reding che è vice-presidente della Commissione Ue. Viceversa Alfano, subodorando il rischio di cadere nella trappola mediatica del Cavaliere, si è rifiutato di esprimere commenti. La polemica divamperà più forte oggi, quando pioverà la nuova sentenza di Cassazione. I giudici devono confermare o meno i 2 anni di interdizione dai pubblici uffici (in origine 4, ridotti in appello) quale pena accessoria della condanna Me- diaset. I legali del Cav sperano nel colpo di scena, cioè in un rinvio della sentenza davanti alla Consulta. Sul loro cliente, è l’argomento di Coppi e di Ghedini, si accumulano troppe pe- Al via il sito «Silviolibero» della Santanchè. Oggi la Cassazione deciderà sull’interdizione nalità: l’interdizione nonché il divieto di candidatura fissato dalla legge Severino. Se la tesi verrà respinta, Forza Italia griderà con tutto il fiato contro la «giustizia politicizzata». Mon- terà l’indignazione nel popolo di destra, rampa di lancio ideale per il nuovo missile ideato dalla Santanché, unica rimasta a rimboccarsi le maniche nel mortorio berlusconiano, e perciò screditata dal «cerchio magico» delle vestali gelose: una petizione a Giorgio Napolitano, affinché conceda la grazia prima del 10 aprile, quando il Condannato comincerà a scontare la pena. Oggi la «Pitonessa» aprirà il sito «Silviolibero», in attesa che pure i club comincino a mettere i banchetti per strada. È una provocazione cui Silvio s’è immediatamente aggrappato, sul presupposto che davanti a una milionata di fir- me il Capo dello Stato forse potrebbe procedere «motu proprio». Ma davvero si commuoverà il Presidente? Il primo a dubitarne sembra proprio Berlusconi. Prova ne sia che, pur travolto da risentimento e amarezza, l’uomo si sta preoccupando di mettere in campo personaggi capaci di dare rappresentanza al centrodestra nel consesso europeo. Aveva già immaginato di lanciare in pista Toti (circoscrizione Nord-Ovest) e l’altro vicepresidente Ue Tajani (Centro). Ed ecco la sorpresa: nei giorni scorsi ha riallacciato i contatti con Giulio Tremonti, propo- nendogli in un colloquio di candidarsi quale capolista nel Nord Est per Forza Italia. L’ex ministro ne era uscito un anno e mezzo fa per dare vita al proprio movimento politico, la Lista libertà e lavoro. Alle ultime elezioni aveva unito le forze con la Lega. E guarda caso, al colloquio di Arcore con Berlusconi era presente pure il vecchio Bossi, affaticato dalla malattia ma lucido (così raccontano) come nei tempi andati. L’offerta di candidatura è stata recepita da Tremonti con gratitudine e interesse. Per molti mesi il professore era rimasto lontano dai riflettori, assorbito dal dramma della moglie Fausta mancata nello scorso dicembre. Dopodiché è tornato a sfornare idee. Uscirà a giorni per Mondadori il nuovo libro intitolato «Bugie e verità. La ragione dei popoli». Berlusconi lo leggerà, cercando ispirazione per la prima campagna, dopo vent’anni, di cui non sarà protagonista. MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 6 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 gg Spending review/Le misure del governo LA CURA COTTARELLI Dall’Arma ai treni Ecco i dettagli del taglia-sprechi Polizia contraria: c’è un contropiano da 2 miliardi FRANCESCO GRIGNETTI ROMA Molto più di una sforbiciata ai contestatissimi F35. Il piano Cottarelli per 7 miliardi di possibili risparmi già quest’anno, che dovrebbero diventare 18 l’anno prossimo e 33,9 nel 2016 è una caccia spietata ai soldi. Cottarelli propone di recuperare subito 2 miliardi dagli aiuti alle imprese, alle società partecipate, al trasporto ferroviario. Propone di risparmiare 2,2 miliardi dalle spese dirette dello Stato sull’acquisto di beni e servizi, sugli stipendi dei dirigenti, sulle auto blu, sui corsi di formazione. Infine ipotizza altri 400 milioni di risparmio dalla Difesa e dalla Salute. Ci sarebbe stato anche un altro forte taglio sulle pensioni, per quasi 1,8 miliardi di euro, ma Renzi questo capitolo l’ha già cassato. Comunque sarà dura. Lo stesso documento di Cottarelli, pubblicato in esclusiva ieri dal Il Tempo, è pieno di cautele. «I risparmi di spesa indicati - scrive - sono al lordo di possibili effetti sulle entrate». Ci sarà poi da fare i conti con le proteste. Piaceranno molto all’opinione pubblica i 400 milioni che dovrebbero venire dai minori costi della politica e di Quirinale, Parlamento e Corte costituzionale. Più arduo il taglio dell’8/12% allo stipendio per i dirigenti pubblici, magistrati compresi. E tecnicamente complesso s’annuncia l’intervento sulle pensioni d’oro, già colpite da Letta con il blocco dell’indicizzazione. Altre proposte più strutturali sono all’esame da anni e mai realizzate. Cottarelli, ad esempio, ha aperto la riflessione sulle forze dell’ordine: mantenere cinque corpi di polizia ha ancora un senso? Peraltro s’interrogava così già il suo predecessore Piero Giarda due anni fa e nulla è accaduto. Molto cautamente, Cottarelli chiede al Viminale di recuperare, tramite «sinergie» tra le forze di polizia, 800 milioni l’anno prossimo e 1,7 miliardi nel 2016. Al ministro Alfano il difficile compito. In effetti al ministero dell’Interno c’è già in piano in discussione: prevede la chiusura di circa 300 presidi di polizia ferroviaria, postale, stradale, Il piano g Centimetri - LA STAMPA Risparmi in miliardi di euro su base annua EFFICIENTAMENTO DIRETTO 2014 2,2 5,2 0,1 -0,1 ----- 0,4 0,9 7,2 0,2 0,5 0,4 2 0,3 0,5 -0,3 0,7 0,3 0,8 0,2 1,1 0,2 0,1 0,1 0,5 1,7 0,3 2,5 0,4 0,4 0,1 0,3 0,4 0,4 0,5 RIDUZIONE TRASFERIMENTI INEFFICIENTI 1,6 0,6 0,1 0,1 0,2 1 0,8 2,2 0,8 0,2 0,2 0,2 2 1,5 0,7 0,2 0,2 Comuni, regioni, finanziamento partiti Organi costituzionali e di rilevanza costituzionale 2 4,4 2,2 (Difesa, Sanità, Pensioni) Difesa Misure patto salute e costi standard Contributo temporaneo dalle pensioni Indicizzazione delle pensioni Allineamento contributivo donne Revisione pensioni di guerra Pensioni di reversibilità (flussi) 7,1 1 0,4 --0,2 0,1 0,3 Trasferimenti a imprese (Stato) Trasferimenti a imprese (Regioni) Prova reddito per indennità di accompagnamento Abusi pensioni di invalidità Taglio microstanziamenti Partecipate locali Trasferimenti a trasporto ferroviario SPESE SETTORIALI 2,2 0,2 0,2 0,4 0,5 0,2 0,5 0,1 0,2 0,6 0,2 2,8 5,9 Riforma province Sinergie corpi di polizia Spese enti pubblici Digitalizzazione Prefetture, vigili del fuoco, capitanerie di porto Altre sedi periferiche nelle amministrazioni centrali Razionalizzazione comunità montane COSTI DELLA POLITICA 2016 12,1 0,8 0,2 ---0,1 0,5 0,1 0,1 0,4 Iniziative su beni e servizi Pubblicazione telematica di appalti pubblici Gestione immobili Costi riscossione fiscale Fabbisogni standard nei comuni Consulenze e auto blu Stipendi dirigenti Corsi di formazione Inquinamento luminoso Altre proposte da gruppi ministeriali RIORGANIZZAZIONI 2015 5 7,9 0,1 0,3 1,4 -0,2 0,2 -- 1,8 0,8 1 0,6 0,5 0,3 -- 2,5 2 0,5 1,5 1 0,3 0,1 TOTALE GENERALE 7 18,1 33,9 MARIANNA MADIA “Subito il tetto al cumulo redditi-pensioni d’oro” Il ministro: si parte dal livello più alto, ma scenderemo ancora Intervista FRANCESCA SCHIANCHI ROMA ei primi venti giorni da ministro ha scelto di non intervenire nel dibattito, anche quando è stata tirata in ballo per la sua gravidanza, rinviando il momento di dire la sua ai primi atti esecutivi del suo ministero. Così, ieri, dopo aver firmato una circolare che dà attuazione a una norma del precedente governo per cui i lavoratori pubblici non possono cumulare lavoro e pensione oltre 311 mila euro (lo stipendio del primo presidente di Cassazione), il ministro della Pubblica amministrazione e la Semplificazione, Marianna Madia, ha deciso di raccontare cosa sta facendo. Partendo da un dato: che il suo primo atto sia questo, non è per niente casuale. N Perché ha voluto questo come suo primo atto da ministro? Le frasi chiave 311 Il mondo privato «Chi percepisce una pensione oltre sei volte la minima e continua a lavorare dovrebbe lasciarne metà allo Stato» mila euro La cifra massima che un dipendente pubblico può raggiungere cumulando redditi e pensioni più qualche commissariato, e 50 squadre nautiche. Molti uffici dovranno trasferirsi in sedi demaniali e smetterla di pagare l’affitto. Il sindacato di polizia Sap, però, è assolutamente critico: «Ipotizzano risparmi inesistenti. I presidi che vogliono chiudere sono quasi tutti ospiti di enti, dalle ferrovie alle autostrade, alle autorità portuali, ai Comuni. In qualche caso ci pagano persino la luce. Ci costano pochissimo. Alla fine, sarà solo un modo per spostare 3000 agenti e mettere una pezza al mancato turn-over». Anche i carabinieri sono chiamati a fare la loro parte. L’Arma ipotizza la chiusura di 17 stazioni e di 7 compagnie. Può evitare chiusure più drastiche perché il comandante generale Leonardo Gallitelli ha dimostrato di avere recuperato già 10 mila unità, raschiando ogni sacca di improduttività. A questo punto, però, sono i numeri stessi delle forze di polizia a far discutere: in servizio ci sono 95 mila agenti di Ps, 105 mila carabinieri, 60 mila finanzieri. Nel giro di due anni saranno ancora meno: 238 mila; dovrebbero essere 296 mila. E allora ecco la provocazione del Sap: «Occorrono scelte coraggiose. Alfano faccia assorbire dalle due forze di polizia maggiori gli altri, ossia Forestale, Penitenziaria e Finanza. E poi si proceda con direzione unitaria al Viminale, sale operative comuni e centrale unica degli acquisti. Risparmieremmo sul serio. Almeno 2 miliardi». «Mi sento forte del fatto che questa è una delle priorità della nostra squadra di governo». Per aprile è annunciata la riforma della P.a: a che punto siete? «Ci stiamo lavorando, a breve andrò in Parlamento a dare le linee programmatiche, che toccheranno vari aspetti. Di certo, la riforma conterrà il tema dell’accesso alla dirigenza, perché è importante ripartire dall’alto e non dal basso. E credo non abbia senso che i dirigenti restino inamovibili nello stesso posto fino a fine carriera». A proposito di dirigenti, toccano a lei nomine importanti… «Come il presidente dell’Istat e i 4 membri dell’Anticorruzione: dobbiamo ancora definire le modalità, ma la mia intenzione è di richiedere autocandidature per dare trasparenza a processi che finora non l’hanno avuta. Con l’invio del curriculum, ma soprattutto vorrei che chi si candida descrivesse il progetto che ha in mente per quella particolare posizione». Sta partendo il Jobs Act di cui anche lei s’è occupata, già ci sono critiche dei sindacati… La trasparenza «Autocandidature con l’invio di curricula per la nomina del presidente Istat e dei quattro membri dell’Anticorruzione» Primo Piano .7 . 3,2 milioni GIUSEPPE LAMI/ANSA È il numero dei dipendenti della Pubblica Amministrazione in Italia Il ministro della Pubblica Amministrazione «E’ una scelta politica, per segnalare una priorità: l’attenzione all’equità sociale e al tema di un’intera generazione esclusa. In un’epoca in cui oltre il 40% dei giovani non trova lavoro, un milione e mezzo di persone, tra pubblico e privato, cumula lavoro e pensione. Capisco chi ha pensioni basse, ma ritengo non sia etico quando il cumulo porta a soglie di reddito molto alte». «Io sarei d’accordo ad abbassarlo. E il premier ha già detto che non hanno senso, nel pubblico, redditi superiori a quello del presidente della Repubblica. Ora la circolare, che il precedente ministro non aveva ancora voluto fare, rende operativa una norma, questo non significa che non si possa intervenire successivamente». «Per i dipendenti privati non si può intervenire sul reddito da lavoro, ma da deputata avevo presentato una proposta per agire sulle pensioni: chi percepisce una pensione oltre 6 volte la minima e continua a lavorare, deve lasciare metà pensione allo Stato. È una proposta che non impegna il governo. Ma bisogna affrontare il tema». Il tetto di 311 mila euro è co- La norma vale però solo per i Intanto, anche il suo ministero munque molto alto… dipendenti pubblici… dovràmetteremanoallaspending review… «Mi impegno a portare avanti il piano di Cottarelli, ma credo che la spending review debba andare di pari passo a una visione. Immagino una razionalizzazione che porti a rimuovere blocchi, a riportare dinamicità e nuove energie nella Pubblica amministrazione». Come farà? Molti prima di lei si sono scontrati con forti resistenze… «C’è un tema di rilancio dell’economia a cui si lega il desiderio di tutti di aumentare i contratti a tempo indeterminato. Nel frattempo, le scelte di Poletti vanno nella direzione giusta, anche valorizzando la maggior parte del lavoro della segreteria del Pd, e possono comunque essere migliorate nei tecnicismi in Parlamento». Un’ultima cosa: ha letto che c’è chi ritiene inopportuna la nominadiunministroincinta? «So di essere in un momento di maggiore debolezza fisica, anch’io mi sono posta il problema. Ma fa parte dei rischi che si è assunto questo governo: se metti in gioco dei 30enni, può capitare che ci sia pure una donna incinta. Certo se avessimo continuato come sempre a nominare dei 60enni, il tema non si sarebbe posto…» R 8 .Primo Piano STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 U UCRAINA FRA GUERRA E DIPLOMAZIA Usa e Ue, prime sanzioni a Mosca Colpiti funzionari, big del governo russo e Yanukovich. Ma Putin riconosce l’indipendenza della Crimea PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK individui Sanzionati dagli Usa Nella lista europea sono 21 1 Mikhail Gorbaciov punta il dito contro la «sindrome» da «trionfalismo» americana e si schiera con Putin a favore del referendum in Crimea che ha «corretto un errore storico». Allo stesso tempo Gorbaciov condanna le sanzioni occidentali alla Russia varate da Usa e Ue. «Per decretare sanzioni devono esserci motivi molto seri e devono essere sostenute dall’Onu», ha detto alle agenzie russe il Premio Nobel per la Pace. «La scelta del popolo della Crimea non costituisce una ragione sufficiente». E «se la Crimea fu unita all’Ucraina secondo le leggi sovietiche senza chiedere l’opinione del popolo, ora questo popolo ha deciso di correggere l’errore» storico, ha sostenuto, alludendo al fatto che nel 1954 Nikita Krusciov regalò la Crimea all’Ucraina. 123% di voti L’assurda percentuale di voti per il sì a Sebastopoli Sempre più sola Contro Mosca c’è l’isolamento internazionale Nessuno riconosce il referendum Barack Obama YURI GRIPAS/AFP riverà oggi in Europa, dove visiterà Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania, per rassicurare i paesi Nato più esposti a nuove aggressioni di Mosca. Gli Usa, poi, proseguiranno gli sforzi per aiutare Kiev a superare la crisi economica e rafforzare la sua indipendenza e sovranità. Obama, però, ha aggiunto: «Io credo che ci sia ancora una strada aperta per risolvere questa situazione diplomaticamente, in una maniera che soddisfi gli interessi della Russia e dell’Ucraina. Ciò include il ritorno delle forze russe nel- il caso MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTE DA BRUXELLES l cruccio dell’Europa non è il consiglio dei ministri in cui le decisioni, in un modo o nell’altro, arrivano sempre, ma tutto quello che succede subito dopo. Granitica come il solito, esce Cathy Ashton, alto rappresentante per la Politica estera che offre la versione ufficiale, quella del pieno consenso, della condanna unanime, e della determinazione a trattare come a rincarare la dose contro i russi. Poi arriva il polacco Sikorski, il vero falco, per il quale le sanzioni dimostrano che «gli Usa vengono da Marte e noi da Venere». Infine, mentre tedeschi e italiani parlano di decisioni pensate per lasciare margini di confronto, spunta il lussemburghese Asselborn e dice quella che tutti pensano sia la verità: «Abbiamo perso la Crimea, questa è la fase due e nessuno vuole vedere la numero tre». È più facile essere Obama che Herman Van Rompuy, il fiammingo presidente del Consiglio Ue che giovedì e venerdì ospiterà a Bruxelles l’intero condominio del leader Ue per I Il presidente Usa Barack Obama ha denunciato ancora una volta la linea russa sulla Crimea 11 La risposta del Cremlino: una lista di senatori Usa a cui sarà vietato l’ingresso in Russia rano a nome o danno aiuto a Mosca. In base a questa iniziativa, e quella presa prima del referendum, sono state colpite con restrizioni dei visti e congelamento dei beni - 11 persone: l’assistente di Putin Vladislav Surkov, il consigliere Sergey Glazyev, Leonid Slutsky, Andrei Klishas, Valentina Matviyenko, il vice premier Dmitry Rogozin, Yelena Mizulina, e gli ucraini Sergey Aksyonov, autoproclamato premier della Crimea, Vladimir Konstantinov, Viktor Medvedchuk e l’ex presidente Yanukovich. E la risposta che Putin sta preparando è una lista di senatori Usa ai quali sarà vietato l’ingresso in Russia. Il capo della Casa Bianca ha annunciato che il vice Biden ar- Gorbaciov «Ilvotocorregge unerrorestorico» Casa Bianca Obama boccia l’indipendenza della Crimea, varando le prime sanzioni per punire la Russia, e intanto Putin la firma. Il capo della Casa Bianca, però, dice che la porta della diplomazia resta aperta, se il collega del Cremlino deciderà di entrarci. La giornata del dopo referendum è cominciata con le sanzioni della Ue a 21 leader russi. Poco dopo ha parlato il presidente Usa: «Il referendum in Crimea era una chiara violazione della costituzione ucraina e della legge internazionale, e non verrà riconosciuto». Quindi ha annunciato un nuovo decreto, che consente di colpire con sanzioni funzionari del governo russo, individui o entità che operano nel settore degli armamenti, elementi che lavo- le loro basi in Crimea, sostegno per lo schieramento di ulteriori osservatori internazionali in Ucraina, e dialogo col governo di Kiev, che ha indicato la sua apertura a realizzare una riforma costituzionale, mentre va verso le elezioni in primavera». Cioè autonomia per la Crimea, anche in uno schema federale. A stretto giro Putin ha risposto, firmando il decreto che prende atto della «volontà espressa dal popolo della Crimea nel referendum del 16 marzo 2014», e la riconosce come «Stato indipen- dente e sovrano». Mosca poi approva «uno statuto speciale» per Sebastopoli, la città dove è basata la sua flotta del Mar Nero. Il decreto, però, non parla ancora dell’annessione della Crimea alla Russia, lasciando in teoria lo spazio per discutere, o per decidere a breve un’altra incursione nella stessa Ucraina. Fonti dell’amministrazione Usa, parlando con i giornalisti, hanno notato fatti che screditano il referendum, come la denuncia che in molte città le schede era premarcate, a Sebastopoli il 123% della popolazione ha votato sì all’indipendenza, mentre il 99% della minoranza tatara ha evitato le urne. Nonostante la relativa debolezza delle sanzioni annunciate ieri abbia provocato un rialzo in borsa, Washington ha notato che dal 20 febbraio a ieri il mercato russo ha perso oltre il 14%, e il rublo si è deprezzato del 3% rispetto al dollaro. La crisi è già costata parecchio al Cremlino. La linea ora è vedere le prossime mosse di Putin, e imporre sanzioni più dure contro oligarchi e grandi aziende, se rifiuterà Bruxelles tiene la porta aperta “Ora il Cremlino torni al dialogo” E accelera l’accordo con Kiev Intesa fra i Ventotto. Venerdì la prima firma sul partenariato Radosław Sikorski Federica Mogherini Queste sanzioni dimostrano che gli Stati Uniti vengono da Marte e l’Europa viene da Venere La parola è alla Russia la decisione politica spetta a loro: bisogna mantenere attivi i canali di dialogo Ministro degli Esteri polacco Ministro degli Esteri italiano riprendere le fila del discorso su Ucraina e Crimea. L’uomo della casa Bianca non ha incontrato resistenze nel mettere Dimitri Rogozin, vicepremier russo, nella lista dei cattivi che resteranno senza visto e senza soldi all’estero. Po- lacchi e svedesi lo volevano in quella europea, hanno insistito, duri Baltici e francesi. Ma i bulgari erano contrari e irremovibili. Anche Cipro (base russa del Mediterraneo), Grecia, Portogallo e Spagna hanno giocato sul morbido. Italia e Germania li hanno lasciati fare, «con un sostegno silenzioso», ha rivelato una fonte. Risultato: ventuno nomi, nessuno davvero importante, nessuno davvero vicino a Putin. Da ieri sera il Consiglio sta scrivendo la seconda parte del documento di conclusione del vertice che si apre dopodomani. Quella che circola ha due righe che citano considerazioni sul vicinato orientale «alla luce degli eventi». Confessa una fonte che «nessuno pensava che le sanzioni potessero cambiare la situazione sul campo, ma che l’intenzione era trovare un modo per convincere Mosca a negoziare». Era un modo «per far vedere a Putin che non ha amici, come ha dimostrato il voto alle Nazioni Unite». Linas Linkevièius, ministro degli lo spiraglio diplomatico. Analisti come quelli di Eurasia, però, danno per scontata l’annessione della Crimea nel giro di un mese, e dicono che la partita si giocherà sull’integrazione dell’Ucraina in Europa, con la concessione degli aiuti economici necessari a salvarla e non farla tornare col cappello in mano a Mosca. Nonostante la popolarità interna di Putin sia salita oltre il 70%, se l’offensiva si concluderà col Cremlino che prende Sebastopoli e perde Kiev, descriverla come una vittoria sarà discutibile. esteri lituano, sostiene che «la lista è aperta». Queste prime sanzioni sono la risposta all’invito del summit Ue del 6 marzo, quando i capi di stato e di governo hanno invitato la Russia a una de-escalation nel dialogo. «È al netto della Crimea», aggiunge, questione sulla quale il ministro degli esteri Federica Mogherini sottolinea che «deciderà il vertice». Entro il fine settimana avremo altre sanzioni? «La parola è alla Russia, la decisione politica va a Putin», precisa la titolare della Farnesina, senza dimenticare la necessità di «mantenere attivo il dialogo». Al Consiglio europeo spiegano che «siamo stati volutamente vaghi nel definire la terza fase», quella delle sanzioni economiche. Sperano di non arrivarci anche il francese Fabius giura di essere pronto: «Ci saranno altre misure, se Mosca non cambia atteggiamento». Nell’attesa i 28 blindano l’Ucraina con la prima parte dell’accordo di partenariato. Si firma venerdì. «Mentre Putin agisce con la forza, noi ridisegniamo i confini in termini geo-economici - confessa la fonte -. È una garanzia, la Russia non ha mai molestato i Baltici o altri nostri partner: sono attenti alle relazioni commerciali, conviene anche a loro». Il resto dell’intesa verrà «entro agosto». In mezzo non si sa. Fase due bis o fase tre. Ogni opzione è aperta. Anche quella del condominio europeo immobile e indeciso. LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Primo Piano .9 . I fedelissimi dello zar puniti Retroscena ANNA ZAFESOVA ette alti dirigenti russi nella lista nera americana, 13 in quella europea, con solo tre nomi che coincidono. Sembrano pochi, potrebbero essere - e probabilmente domani saranno - più numerosi, ma sono comunque i pionieri della nuova Guerra fredda, gli uomini e le donne che l’Occidente ritiene responsabili dell’annessione della Crimea. Alcuni sono semplici esecutori, rotelle di un meccanismo politico e propagandistico, altri sono gli artefici della crisi. Come Serghei Glaziev, l’economista consigliere di Putin per l’integrazione con i Paesi ex sovietici che negli ultimi mesi era stato visto spesso a Kiev, a coalizzare il fronte filo-russo e consigliare Viktor Yanukovich. È uno dei più espliciti sostenitori della teoria del complotto occidentale, convinto che il Maidan è stato «pilotato dalle ambasciate europee su indicazioni degli Usa». Un radicale perfino per i gusti del Cremlino che l’ha zittito bruscamente quando ha minacciato di abbandonare il dollaro, vendere i titoli Usa e non restituire più i prestiti americani alle società russe. S L’UOMO DELL’INDUSTRIA BELLICA ll vicepremier gestisce le commesse militari e spinge per una nuova Guerra Fredda L’IDEOLOGO Glaziev teorizza l’unione con gli ex Paesi sovietici e ha consigliato Yanukovich Un altro personaggio che non ha mai contribuito molto ad allentare le tensioni è Dmitry Rogozin, potente vicepremier responsabile per l’industria bellica, che quasi invoca le sanzioni, sostenendo che l’industria russa non potrà che beneficiare dal ritiro dei concorrenti stranieri. Figlio d’arte (nonno capo della polizia zarista di Mosca, padre generale dell’Armata Rossa, suocero agente del Kgb che operava contro gli Usa), ha guidato il partito nazionalista Rodina, dopo un furioso scontro per la leadership con Glaziev. Si è distinto per libri come «Tempo di essere russi», «Il nemico del popolo», «Riprendiamoci la Russia», per uno spot elettorale xenofobo che chiamava a «Ripulire Mosca dai rifiuti» degli immigrati, e per aver già fatto litigare russi e ucraini per un istmo in Crimea. È sta- Victor Yanukovich MIKHAIL KLIMENTYEV/RIA/REUTERS Brindisi fra leader Ex presidente ucraino deposto alla fine di febbraio dopo che le proteste di piazza a Kiev hanno portato al nuovo governo Il presidente Vladimir Putin, il premier Dmitry Medvedev e il vicepremier Dmitry Rogozin uniti in un brindisi in una delle residenze presidenziali: Rogozin è stato incluso nei sanzionati Rogozin e gli altri il cerchio magico della “Grande Russia” Colpiti gli architetti dell’annessione, non gli oligarchi to un bellicoso ambasciatore russo alla Nato e la nuova Guerra fredda gli fa pregustare ampie commesse militari. Molto meno «falco» è Vladislav Surkov, l’ex spin doctor di Putin finito nella lista americana dei sanzionati in quanto responsabile del dossier Ucraina nell’esecutivo. Con la sua fama sulfurea di manipolatore e maestro dell’intrigo, è però considerato anche un moderato per i parametri russi. Alcuni insider di Mosca sostengono che il suo ruolo a Kiev sia stato irrilevante, ma detiene i diritti d’autore su buona parte dell’ideologia putiniana, dalla «democrazia governata» alla «verticale di potere». Raffinato romanziere, è il personaggio più stravagante nella lista dei putiniani non graditi in Occidente, in maggioranza fedeli membri della nomenclatura sovietica e postsovietica. Come Valenti- na Matvienko, presidente del Senato (di origine ucraine, come anche Glaziev) che ha avuto l’onore di finire anche nella lista europea per aver chiesto di votare l’intervento militare in Ucraina con il pretesto che in Crimea c’erano già morti russi, circostanza smentita poi perfino da Putin. In entrambe le liste mancano nomi che molti si aspettavano, come Vladimir Zhirinovsky o Igor Sechin, boss della major petrolifera statale Rosneft. Bruxelles ha seguito il criterio formale di colpire, insieme ai dirigenti del «governo» della Crimea e ai militari russi che comandano l’invasione, gli esponenti della Duma più attivi, come Serghei Mironov che ha proposto una legge per far entrare la penisola in Russia senza troppe formalità (gli americani invece hanno punito la coautrice del documento Elena Mizulina, famosa so- prattutto come leader della campagna contro i gay), e tutti i membri del Senato che in aula hanno fatto discorsi prointervento, votato all’unanimità. Il senatore Andrey Klishas, un altro che appare in entrambe le liste, a quanto pare non rischia niente negli Usa, mentre dovrà rinunciare alle sue lussuose residenze svizzere. Rogozin ha scritto su Twitter, del quale è un patito, «Compagno Obama, cosa deve fare uno che non ha beni all’estero?». E qui si tratta di vedere se gli occidentali saranno così perfidi da rendere pubblico l’elenco dei beni congelati dei «patrioti» russi, come avevano fatto per Yanukovich cinque minuti dopo che aveva giurato di non avere conti all’estero. In questo caso il danno d’immagine arrecato dalle sanzioni sarà molto più sensibile di quello economico. Serghei Aksionov Fino a un mese fa nessuno lo aveva sentito nominare. Ha trascinato la Crimea via da Kiev e si è autoproclamato «premier» Vladislav Surkov Consigliere del presidente russo Putin è stato indicato in passato come «eminenza grigia» dell’ideologia del Cremlino A Sebastopoli abbracci e bandiere dell’Urss Rublo e ora legale allineata su Mosca Le prime mosse della nuova repubblica La festa La bandiera russa sventolata davanti al Parlamento di Simferopoli capitale della Crimea Ma sono apparse anche quelle dell’Urss LUCIA SGUEGLIA SEBASTOPOLI La mattina dopo la sbornia di festeggiamenti per il sì al ricongiungimento alla Russia nel referendum, Sebastopoli sonnecchia mentre fuori infuria la tramontana. In strada non c’è nessuno: «Abbiamo esultato tutta la notte, e stasera brinderemo ancora, siamo felici», dice Alexei, 24, cameriere nel bar sul porto sul mare in tempesta, gli occhi che brillano. Sul comune issano una bandiera russa gigantesca, in barba alla discrezione. Ma tutto è fermo in attesa d’indicazioni da Mosca: dichiarato un giorno festivo, uffici pubblici chiusi, traghetti fermi in rada. Intanto, il parlamento del capoluogo Simferopoli emana un editto dopo l’altro: dal 30 marzo le lancette della Repubblica di Crimea (è già YURI KOCHETKOV/EPA caduto l’attributo «autonoma») si sposteranno sull’ora di Mosca; il rublo sarà moneta ufficiale accanto alla hrivna, la valuta ucraina resterà in vigore fino all’1 gennaio 2016. Saranno nazionalizzate le proprietà statali ucraine in Crimea. Non proprio la «transizione morbida» che aveva auspicato l’autoproclamato premier Serghiei Aksionov, insomma: è il suo, guarda caso, il primo nome sulla lista dei 21 colpiti dalle sanzioni europee, insieme ad altri 7 crimeani. Furiosa, Kiev richiama il proprio ambasciatore in Russia. Il Cremlino ha paura di una Ucraina democratica ed europea, dice il presidente ad interim Turchinov in Parlamento: «Il governo russo sogna di ricostruire l’impero. Sono nel panico per l’esempio dell’Ucraina, dove il popolo ha cacciato un regime totalitario. Ecco il vero motivo dell’aggressione». Il referendum, aggiunge, è una «farsa», e chiede ai deputati di dare luce verde a una parziale mobilitazione del- l’esercito, con 40 mila riservisti. A Sebastopoli, molti sembrano dar ragione a Kiev: risvegliatisi in Russia, il vero sogno è tornare al passato, indietro nell’Urss. Un boato della folla sottolinea la notizia che Putin ha firmato il decreto per il riconoscimento dell’indipendenza della penisola: l’annessione arriverà. Pensionati, veterani ma anche giovani escono a passeggio avvolti nella bandiera sovietica. Un vecchio sventola il drappo di Bielorussia, e uno stendardo kazaco: invidia? Arriva un giornalista di Pechino, lo abbracciano come «compagno cinese». Curioso, nella città-patriota più filorussa di Crimea, i sì alla Russia nel referendum sono stati lievemente inferiori alla media generale: puzza di brogli? Quasi tutti sono nati quando l’impero comunista era ancora in piedi, molti in Russia, da Kursk agli Urali: «Nel cuore non l’abbiamo mai lasciata, per 24 anni siamo solo sopravvissuti». E rivendicano: «Ce l’abbiamo fatta senza spargere una goccia di sangue, non come altri indipendentisti nel mondo guidati dagli americani. Guardate a Kiev, che cos’hanno combinato». Spariti gli ucraini, e le bandiere gialloblù: dove sono? Leonid Slutski Presidente della Commissione Interni della Duma. Ex squalo della finanza, è stato anche consulente del sindaco di Mosca Serghei Glaziev È il Consigliere economico del presidente Putin. È stato anche ministro e membro della Duma W MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 10 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Primo Piano .11 . U UCRAINA LE IMPRESE E LA CRISI Gli affari continuano: i russi in Pirelli Rosneft investe 500 milioni per il controllo del 13%. La tedesca Rwe cede ad Alfa pozzi per 5 miliardi FRANCESCO SPINI MILANO Non c’è crisi internazionale che tenga. Gli affari sono affari e mentre da Bruxelles partono le sanzioni, a Milano si contano le azioni. Quelle che porteranno i russi di Rosneft che hanno messo sul piatto circa 500 milioni di euro - a divenire azionisti al 50% della scatola che, col 26%, controllerà la Pirelli. Nei fatti, secondo gli accordi di massima raggiunti ieri, avranno indirettamente in mano il 13% del gruppo degli pneumatici guidato da Marco Tronchetti Provera, diventandone i primi singoli azionisti. Rosneft è un gigante del petrolio, il più grande gruppo quotato del settore al mondo, ed è controllato al 69,5% da una holding che fa capo al 100% direttamente allo Stato, quindi al Cremlino. Dopo aver puntato sulla Saras dei Moratti, di cui ha il 21%, ha colto la palla al balzo per sigillare un rapporto con Pirelli iniziato nel 2012, quando si accordò per venderne le gomme nella sue stazioni di servizio (in Russia sono 2.800), con lo sviluppo di piani commerciali e marketing comuni con punti vendita comuni nel territorio russo. Ora la stretta sul capitale: a vendere sarà il fondo di private Il fondo Clessidra esce dal gruppo di Tronchetti Verso una plusvalenza da circa 110 milioni equity, Clessidra, guidato da Claudio Sposito, che a giugno aveva investito con una valorizzazione di Pirelli attorno a 8 euro, uscendone oggi sulla base di una valutazione di 12 euro (gli asset Camfin, inclusi debito e la partecipazione in Prelios, sono stimati oltre il miliardo di euro): IMAGOECONOMICA Marco Tronchetti Provera (Pirelli) un ottimo affare, il fondo dovrebbe incassare circa 260 milioni dopo averne investiti poco più di 150. Insomma: per un socio finanziario che se ne va, ne arriva uno industriale e quindi con una visione di lungo termine. E che rilancia il ruolo di Tronchetti. Secondo i precedenti ac- REUTERS Igor Sechin (Rosneft) cordi il presidente dopo 4 anni avrebbe dovuto vendere la sua quota e lasciare così, nel 2017, il timone. Gli uomini di Rosneft, invece, puntano tutto sull’attuale numero uno. I nuovi accordi prevedono che se Tronchetti lascia l’incarico prima dei 5 anni previsti, Rosneft ha il diritto di vendere le azioni Pi- relli indirettamente detenute proprio a Mtp Spa, a un prezzo che garantisca un rendimento sull’investimento effettuato pari al 10%. I russi investono, ma solo se al comando resta Tronchetti, in un sistema di governance invariato. Da un punto di vista tecnico il 26% di Pirelli (che in Borsa ha perso il 2,24%) oggi in mano a Lauro61-Camfin sarà rilevato da una holding dove, come visto, i russi avranno il 50%. L’altra metà sarà in mano a un veicolo che per l’80% farà capo a Nuove Partecipazioni (la holding che fa capo alla Mtp di Tronchetti con altri soci italiani), con Intesa Sanpaolo e Unicredit entrambe al 10%. Nell’operazione le due banche che avevano investito circa 115 milioni a testa, dovrebbero veder valorizzate le proprie quote intorno a 200 milioni, prima di reinvestirne altri 50. Ma non c’è solo Pirelli nel radar degli affari russi. Il colosso tedesco dell’energia Rwe, dopo che nel 2013 ha registrato il primo rosso in 60 anni pari a 2,8 miliardi di euro, ha cominciato a cedere attività. La prima mossa è la vendita a LetterOne (che fa capo ai russi di Alfa Group) della divisione Rwe Dea olio e gas, che ha un valore d’impresa di circa 5,1 miliardi di dollari. Energia Un operaio al lavoro in un terminale di Rosneft: il gruppo è centrato su estrazione e lavorazione di gas e petrolio, ma negli ultimi anni ha diversificato molto, sviluppando anche logistica e distribuzione Analisi MARCO SODANO on ci sono, almeno per ora, sanzioni economiche contro la Russia. Puntuali, le Borse europee hanno ripreso fiato chiudendo in positivo (Milano in testa, con una crescita del 2,52%) dopo una settimana di ribassi nei quali molti avevano letto il timore di ripercussioni della crisi ucraina sull’asse del business che lega Mosca e i paesi dell’Unione europea. I contratti vanno chiusi, specie quando c’è un gran bisogno di farlo. Le intese Rosneft-Pirelli e RweAlfa annunciate ieri hanno tutto il sapore di questa congiuntura, anche se è chiaro che il loro arrivo al culmine della crisi con Kiev non può che essere una coincidenza: affari del genere richiedono mesi per essere pronti. Partecipato al 70% dallo Stato, guidato dall’ex vicepre- N SERGEI KARPUKHIN/REUTERS IL VERTICE Gli imprenditori europei al rappresentante di Bruxelles «Piano con le ritorsioni» I TIMORI ITALIANI Le nostre esportazioni ad oggi sono valutate oltre i 10 miliardi l’anno mier Igor Sechin - considerato il braccio destro di Putin, nato con l’acquisto con l’asta (molto discutibile e molto discussa) delle attività di Yukos che fino al 2003 erano dell’oligarca Mikhail Khodorkovsky - il colosso energetico russo Rosneft è visto come una delle aziende più esposte al rischio sanzioni, se mai saranno decise. A Mosca, nei giorni scorsi, c’è stata una riunione con i rappresentanti delle imprese europee sull’eventualità di sanzioni in conseguenza della crisi con Kiev. I toni erano piuttosto concitati: Vygaudas Ušackas, diplomatico lituano ambasciatore di Bruxelles a Mosca, è stato preso a male parole. Preoccupatissimi gli italiani: l’export nostrano in Russia vale più di 10 miliardi. E il Mosca spinge il business con l’Ue per scongiurare il deficit nel 2015 Il legame è reciproco: per l’Europa è in ballo un mercato di importanza vitale Nessuna sanzione economica, le borse brindano. Milano in testa: +2,52% 70% di questi affari è fatto di macchinari e tecnologia, merce che si scambia sulla base di commesse durature: «non si tratta di magliette che se non le vendi lì le dirotti da un’altra parte», spiegava un imprenditore che ha partecipato all’incontro. Andiamoci piano a parlare di sanzioni. Senza dimenticare che anche gli imprenditori tedeschi rischiano affari a nove zeri. E poco importa se la Cancelliera Angela Merkel ha attaccato l’atteggiamento russo nella crisi Ucraina. Sul fronte opposto, l’urgenza è altrettanto impellente. La Russia non è più il monolite che poteva sopravvivere senza scambi con l’esterno. E se con i prezzi del petrolio alti le era più facile farla da padrona, seduta sui giganteschi giacimenti controllati dalla stessa Rosneft e da Gazprom, oggi deve combattere con l’odiato shale gas americano. Gli Usa comprano meno gas liquefatto dagli emiri perché se lo fanno in casa sbriciolando rocce, gli emiri sono venuti a cercare clienti in Europa abbassando i prezzi. E giusto nel giugno scorso Eni, partner solidissimo per Mosca, ha discusso una riduzione delle forniture da Gazprom. Il clima è questo. C’è una relazione precisa tra il prezzo del petrolio e l’aggressività (commerciale) russa nel resto del mondo. Quando il primo scende, la seconda alza il tiro, cercando nuove rot- te di espansione. Il paese, che si era già confezionato l’immagine di superpotenza energetica, nel periodo precrisi cresceva del 7-8% l’anno. Oggi il 4% è diventato un traguardo irraggiungibile, mentre l’inflazione viaggia al 6,9% e il calo delle esportazioni di petrolio rischia di portare i conti pubblici in deficit già dall’anno prossimo. Da due anni il prezzo del barile è in discesa, mentre Mosca avrebbe bisogno dell’esatto contrario: prezzi alti per sostenere il peso gigantesco dell’impiego pubblico (nel 2013 gli aumenti contrattuali del settore statale, da soli, sono costati 50 miliardi di euro) e in continua crescita per calmierare, via via, la corsa dei prezzi. Così la parola d’ordine del governo è «ristrutturare l’economia», ovvero ridurre la dipendenza diretta da petrolio e gas. Ovviamente restando in settori collaudati. Rosneft, per esempio, estrae e produce idrocarburi, ma si è già trasformata in un grande gruppo che ha interessi nella logistica, nelle reti di distribuzione e anche nel marketing. È in Italia da diversi anni, alleata di Saras, Autogrill, Enel e della stessa Eni. Nella stessa direzione la mossa di Alfa, che si è aggiudicata licenze di estrazione (gas e petrolio) in Europa, Medioriente e Nord Africa. C’è un gran bisogno di fare affari, su entrambi i fronti: e infatti le sanzioni (economiche) possono attendere. W 12 .Primo Piano STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 U LA STORIA TRAGEDIA A MANHATTAN Suicida L’Wren la compagna di Mick Jagger Lastilista,47anni,sièimpiccata.Larockstar“sottochoc” FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK È stata trovata senza vita, impiccata con una sciarpa alla porta di una delle stanze nel suo appartamento di New York. Nessun biglietto accanto al cadavere, nessuna spiegazione apparente che potesse giustificare quello che gli investigatori hanno da subito definito un suicidio. È choc nel mondo della musica e della moda con la scomparsa di L’Wren Scott, la stilista che dal 2001 era legata sentimentalmente a Mick Jagger. Aveva 47 anni, era una designer di successo, apprezzatissima dal jet set americano, ha vestito Nicole Kidman, Sarah Jessica Parker, Angelina Jolie, Penelope Cruz, Amy Adams, Madonna, e persino Michelle Obama. A fare la macabra scoperta, l’assistente di L’Wren che ieri mattina intorno alle dieci è Il luogo della tragedia La polizia piantona l’ingresso della casa in 200, Eleventh Avenue a Manhattan dove abitava L’Wren Scott andata nell’appartamento della donna sulla undicesima strada, nel West side di Manhattan, forse insospettita dalle sue ripetute telefonate a vuoto. Del resto non ci sono elementi che facciano intuire il movente di un tale estremo gesto, tanto è vero che lo stesso Jagger, dall’Australia dove si trova in tour con i Rolling Stones, si è detto CARLO ALLEGRI/REUTERS La relazione con Mick Jagger durava dal 2001 quando si conobbero durante uno shooting fotografico. Da allora sono rimasti sempre insieme «devastato e completamente sotto choc». Alla domanda se i due fossero ancora una coppia, il portavoce della rockstar ha risposto «Naturalmente sì». L’account Twitter della donna era stato aggiornato poco prima dell’ora del suo ritrovamento, come se la vita proseguisse nella normalità più assoluta. Unico indizio è la can- cellazione da parte della stilista, circa un mese fa, della sfilata alla London Fashion Week, ufficialmente per ritardi nella produzione della collezione. Troppo poco per identificare una motivazione al suicidio secondo gli investigatori, che tuttavia stanno indagando su una vicenda ancora da chiarire completamente e che ha creato sconcerto. L’Wren, nome all’anagrafe Luann Bambrough, era nata nello Utah 47 anni fa ed adottata da genitori mormoni. Entrata nel mondo della moda prima come modella e poi co- me stilista di attori celebri come Tom Hanks e Madonna, nel 2006 aveva lanciato una collezione di vestiti diventati subito un successo tra le celebrità, tanto che anche Angelina Jolie stava pensando a lei per realizzare un vestito in caso di nozze con Brad Pitt. Più di recente L’Wren aveva firmato una linea «popolare» per la catena Banana Republic, come avevano fatto altri stilisti di tendenza per case di moda rivolte a un più largo consumo. Nel 2012 Jagger era stato invitato alla Casa Bianca ed è stata in quell’occasione che aveva notato indosso a Michelle Obama abiti disegnati dalla sua fidanzata. «Mi ha riempito d’orgoglio vedere la First Lady indossare vestiti ideati da L’Wren Scott», dichiarò la rock star poco dopo al UsaToday. «Avevo dovuto imparare a cucire perché non c’era nulla che mi stesse bene», aveva confidato in una intervista di qualche anno fa. Il mondo della moda si stringe attorno a lei dispensando tributi sul Web, come quello del collega Marc Jacobs: «Riposa in pace, L’Wren Scott. Ci mancherai per sempre». W Primo Piano .13 . Retroscena MARINELLA VENEGONI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA A quei tempi dunque, Mick usciva, e andava a cena in un posto come quello, discretamente normale, come qualunque essere umano: per far ciò, doveva essere innamorato pazzo. Della loro liaison si parlava già molto, allora, ma lei non era ancora nel circolo dei volti noti ai più. Ancora faceva parte del giro delle modelle, ambiente dove il vocalist degli Stones ha sempre cacciato le sue prede. In verità, ancora nei primi L’INCONTRO FATALE La conobbe nel giro delle sfilate e lei scalzò la Morad che gli aveva dato un erede Anni Zero, non ci si poteva esimere dal continuare a spettegolare sulla penultima fiamma di Mick: una collega di L’Wren, naturalmente, Luciana Morad; prorompente brasiliana che alla vigilia del giro del Millennio gli aveva regalato uno dei suoi tanti e certamente malcontati figli, Lucas. Fu un legame breve, con la Morad. Che lasciò a Mick, oltre Lucas e la solita scia di milioni da pagare in prebende varie, anche il segno indelebile del divorzio da Jerry Hall. La moglie più bionda e più tenace, naturalmente modella pure lei, è una texana di tutt’altra carnalità rispetto alla povera, flebile L’Wren. E la Mo- Marianne Faithfull Bianca Jagger Jerry Hall Primo grande amore e compagna degli anni brillanti della Swinging London, autrice di successi indimenticabili come «As Tears Go By» e «Sister Morphine» Modella e attivista nicaraguense naturalizzata britannica, figlia di aristocrazia militare. Sposa Mick nel 1970 quando già aspetta sua figlia Jade Modella, sua compagna per molti anni, gli ha dato quattro figli: Elizabeth, James, Georgia e Gabriel. Si sono lasciati alla fine degli Anni 90 dopo l’ennesimo tradimento La modella che ha cancellato tutte le donne della rockstar Il leader dei Rolling Stones ha avuto una vita sentimentale turbolenta e 7 figli rad fu la goccia che fece tracimare la pazienza di Jerry, fino a quel momento abbastanza di manica larga: visto sui giornali di gossip il di lei pancione trionfante, si era finalmente decisa a chiedere il divorzio dal marito sciupafemmine. Da quando aveva sposato Mick nel ’91, dopo quasi un decennio di convivenza, lo aveva dovuto dividere veramente con troppe colleghe. Jerry Hall, classe 1956 e dunque soltanto 13 anni in meno del marito, per lungo tempo è stata la campionessa di tenuta fisica e morale nel movimentato curriculum privato dello Stone più sentimentalmente spericolato. Gli ha dato una famiglia vera e duratura, con quattro figli tutti impegnati ormai a riempire le cronache del jet set, per il solo fatto di chiamarsi Jagger. Sape- va come manovrare una star, Jerry, avendo in precedenza condiviso un pezzo di strada nella vita con Brian Ferry, il carismatico leader dei Roxy Music. In generale, era una che sapeva come andavano le cose in quell’ambiente: era stato per colpa del suo ingresso nella vita di Mick che Bianca Pérez-Mora Macias, la moglie precedente, aveva chiesto il divorzio dopo una rela- zione di otto anni che aveva tenuto impegnato sentimentalmente Jagger nei ’70. Bianca, del Nicaragua, figlia di aristocrazia militare e fisicamente all’opposto di Jerry, bruna tutto pepe dal volto dolce ma deciso, è anche curiosamente l’unica che abbia mantenuto il cognome dell’ex marito, padre di sua figlia Jade che ha ormai 43 anni. Dopo Mick, si è convertita all’attivismo umanitario, milita in Amnesty International con incarichi di alto livello; a vederla, sembra tutto fuori che una signora che ha vissuto i turbolenti Settanta con l’emblema stesso del rock. Con i suoi 69 anni, la dama nicaraguense è appena più grande del primo grande amore di Mick, Marianne Faithfull. Ma con lei - ora attrice e signora della canzone d’autore, titolare di una voce roca incredibilmente espressiva, frutto di almeno tre milioni di sigarette - si entra nella leggenda della Swinging London. Marianne fu il primo segno che Jagger aveva un debole per le fanciulle di famiglia aristocratica, purché debosciate. Il suo triangolo artistico con Mick e Keith Richards fruttò anche canzoni storiche come Sister Morphine, non a caso firmata da tutti e tre, che adoravano mescolare arte e droga. Ma il triangolo fu anche segnato da una sfida continua VENT’ANNI INSIEME La storia più importante era stata quella con Jerry Hall attraversata da mille crisi nel segno del sesso, droga&rock’n’roll, i cui esiti si sono imprevedibilmente rovesciati sui nostri ultimi anni, rischiando di non far compiere i 50 anni agli Stones. Nella sua autobiografia, Life, Richards aveva infatti riportato una confidenza fattagli da Marianne in un momento di intimità: riguardava le ridotte dimensioni di ciò che Mick ha evidentemente di più caro. Ne seguì una crisi diplomatica in piena regola, dalla quale si è usciti solo l’anno scorso, con una formale offerta di scuse da parte del chitarrista. Solo dopo il gesto, si è cominciato a parlare del tour dei cinquant’anni dei Rolling Stones. W 14 .Estero STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 cità del governo di far rispettare il blocco navale davanti alla Cirenaica ha già causato le dimissioni del premier innescando una crisi di difficile soluzione all’interno di un esecutivo segnato da tensioni e rivalità. A complicare lo scenario c’è il ruolo politico crescente di Ibrahim Jathrran, il leader delle milizie della Cirenaica che stava trasformando la «consegna indipendente di greggio» nella dimostrazione di un distacco di fatto della regione, infestata dalle milizie, da Tripoli. Con il vantaggio di poter usare i proventi per acquistare armi. E per l’amministrazione Obama la Cirenaica è un tallone d’Achille da quando, l’11 settembre 2012, le milizie jihadiste assaltarono il consolato di Bengasi uccidendo tre cittadini americani incluso l’ambasciatore a Tripoli Christopher Stevens. Da allora Obama ha tentato più volte di arginare il potere delle miMICHAEL PENDERGRASS/US NAVY/AFP lizie libiche Uomini del corpo speciale americano dei Navy Seals in azione coinvolgendo anche i governi di tagono in un comunicato scritto essere consegnati a Tripoli, as- Gran Bretagna e Italia - ma sen- e il presidente ha autorizzato sieme al greggio. za riuscire nell’intento. Anche l’operazione condotta dai Navy La petroliera in origine era gli accordi siglati in occasione Seals che erano a bordo del cac- immatricolata in Nordcorea ma dell’ultimo G8 in Irlanda del ciatorpediniere Roosevelt». A poi, dopo il carico del petrolio Nord, che prevedevano una colbordo della petroliera vi erano da parte delle milizie, aveva laborazione con il governo di almeno tre miliziani libici che cambiato proprietà passando Tripoli per arrivare al disarmo non hanno opposto resistenza sotto la responsabilità di un ar- delle milizie, non hanno dato davanti all’arrivo dei Navy Se- matore del Cairo ma rimanen- esito. Da qui il rischio che la Lials, che si sono avvicinati facen- do senza nazionalità. La scelta bia si trasformi per Obama in do ricorso agli elicotteri. I tre di Barack Obama di intervenire quella che alcuni analisti in Meora sono stati presi in custodia si spiega con quanto sta avve- dio Oriente definiscono una dall’esercito Usa e potrebbero nendo a Tripoli, dove l’incapa- «seconda Siria». LA NORDCOREANA «MORNING GLORY» AVEVA UN CARICO ILLEGALE DI GREGGIO Blitz dei Navy Seals Bloccata la petroliera dei ribelli libici Intercettata al largo di Cipro, ora sarà consegnata al governo di Tripoli MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME Con un blitz dei Navy Seals a Sud-Est dell’isola di Cipro gli Stati Uniti hanno strappato alle milizie libiche il controllo della petroliera nordcoreana divenuta fonte di instabilità politica a Tripoli. È stato il Pentagono a far sapere che il blitz era stato compiuto «senza il ferimento di alcuno» con un intervento nelle acque internazionali a largo di Cipro che ha portato la Morning Glory sotto il controllo dell’esercito degli Stati Uniti. Il presidente Barack Obama ha autorizzato il blitz nella tarda notte di domenica, ora di Washington, su richiesta del governo di Tripoli che lamentava il «furto del greggio» da parte delle milizie della Cirenaica che lo avevano caricato sulla nave a largo di Bengasi al fine di attestare un’indipendenza di fatto dal potere centrale. «Sono stati i governi della Libia e di Cipro a chiederci di intervenire - conferma il Pen- TRIBUNALE DI IVREA Siria, crolla la roccaforte dei miliziani AssadprendeYabroud conl’aiutodiHezbollah FRANCESCA PACI La caduta di Yabroud, ultima strategica roccaforte ribelle a nord di Damasco e al confine con la valle libanese della Bekaa, segna un altro importante punto per il regime siriano che annuncia imminenti elezioni presidenziali (Assad potrebbe restare fino al 2028). Prima di passare ai qaedisti di al Nusra, Yabroud, con cristiani e musulmani uniti nell’autogestione cittadina, era il modello «ideale» che l’opposizione contrapponeva a Raqqa, dove gli jihadisti legiferano con la sharia e dov’è stato rapito padre Dall’Oglio. Quando pochi mesi fa i fondamentalisti hanno preso Yabroud, Assad, come già a Qusayr (riconquistata dai lealisti a maggio e oggi disabitata), ha potuto far leva sulle divisioni degli avversari e lanciare l’affondo con l’aiuto degli addestrati Hezbollah (che senza più reticenze celebrano i successi sulla tv al Manar). Ora, mentre i ribelli si accusano a vicenda di essersi venduti, Damasco pianifica l’offensiva finale sui monti di Qalamoun, sopra Tripoli. Morta a Gedda a 100 anni La mendicante saudita nascondevauntesoro DAL CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME Eisha aveva 100 anni, da 50 almeno chiedeva l’elemosina nelle strade di Gedda, in Arabia Saudita, e in molti la consideravano una delle donne più povere della città. Quando è morta a svelare il suo segreto è stato Ahmed al-Saeedi, cresciuto assieme a lei, con cui la donna aveva condiviso alcuni dei segreti più importanti. E la sorpresa della città è stata nel venire a sapere che Eisha non è affatto morta povera perché lascia in eredità ai figli quattro edifici a lei intestati ed una fortuna in liquidi stimata attorno al milione di dollari. Eisha, senza più neanche la vista, aveva più volte ricevuto da Ahmed alSaeedi la richiesta di usare almeno parte delle proprie fortune per curarsi, essere ospitata in una casa per anziani e lasciare la strada. Ma ha rifiutato di farlo, fino all’ultimo, ed ora riposa nel cimitero di Ummana Hawwa, all’intero dello stesso quartiere dove chiedeva le elemosina a persone meno facoltose di lei. [M. MO.] TRIBUNALE DI IVREA VENDITE GIUDIZIARIE Per questa pubblicità: 011.6665241 • Gli avvisi legali de La Stampa li puoi trovare anche su: www.legaleentieaste.it CHI PUÒ PARTECIPARE. Chiunque eccetto il debitore può partecipare alla vendita. L’istanza deve essere sottoscritta dall’offerente o dal legale rappresentante della società/ente. Persone fisiche: indicare nome e cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, regime patrimoniale (stato libero, comunione o separazione di beni), residenza, recapito telefonico dell’offerente. Allegare all’offerta: copia della carta d’identità e del tesserino di codice fiscale. Società e altri enti: denominazione, sede dell’ente, codice fiscale e recapito telefonico. Allegare all’offerta: copia della carta d’identità del legale rappresentante, certificato camerale aggiornato o altro documento equivalente da cui risulta l’identità del legale rappresentante, i relativi poteri e i dati della società o ente. Partecipazione tramite mandatario speciale: nella vendita senza incanto NON è possibile fare l’offerta in busta chiusa mediante procuratore generale o speciale; è possibile dare mandato speciale, per atto notarile, solo per partecipare alla gara sull’offerta più alta. Nella vendita con incanto è possibile dare mandato speciale, per atto notarile, per fare l’istanza di acquisto e partecipare alla gara. Soltanto gli avvocati possono fare offerte per sé o per persona da nominare. VENDITA SENZA INCANTO L’offerta deve essere depositata in busta chiusa entro il giorno precedente la data di udienza e recare, all’esterno, unicamente l’indicazione del giorno di udienza e il nome del giudice o del professionista delegato. L’offerta è irrevocabile per 120 giorni dal deposito. Indicare nell’offerta: numero di procedura, lotto che si intende acquistare e prezzo offerto (non inferiore al prezzo base dell’avviso). Allegare all’offerta: marca da bollo; cauzione pari ad almeno il 10% del prezzo offerto da versare con assegno circolare NON TRASFERIBILE intestato alla procedura (si veda l’avviso di vendita). All’udienza, il giudice (o il professionista) apre le buste e delibera sulla convenienza dell’offerta. Se vi sono più offerte valide si svolge tra tutti gli offerenti una gara a rilancio sull’offerta più alta. Il termine di pagamento è di giorni 90 dall’aggiudicazione (salva diversa indicazione in avviso). VENDITA ALL’INCANTO L’istanza deve essere depositata entro il termine indicato nell’avviso. Indicare nell’offerta: numero di procedura, lotto che si intende acquistare. Allegare all’offerta: marca da bollo; cauzione pari Dal Medio Oriente al 10% del prezzo base da versare con assegno circolare NON TRASFERIBILE intestato alla procedura (si veda l’avviso di vendita). Il termine di pagamento del prezzo è di giorni 60 dall’aggiudicazione. Se l’istante non partecipa, senza giustificato e documentato motivo, 1/10 della cauzione potrà essere confiscato a norma di legge. DOPO L’AGGIUDICAZIONE Il residuo prezzo dev’essere versato nel termine di cui sopra. Se dall’avviso di vendita l’immobile risulta gravato da un mutuo fondiario l’aggiudicatario può subentrare nel mutuo, pagando alla banca entro 15 giorni dall’aggiudicazione rate scadute, accessori e spese. Se non s’avvale di questa facoltà ha in ogni caso l’obbligo di versare direttamente alla banca, fino a concorrenza del prezzo di aggiudicazione, l’ammontare precisato per capitale interessi e spese. Verificare l’avviso integrale per termini e modalità di pagamento. Insieme al prezzo, l’aggiudicatario deve versare il fondo per le spese di trasferimento nella misura indicata dalla Cancelleria o dal delegato e, in mancanza di indicazioni, nella misura del 20% del prezzo di aggiudicazione (il tutto salvo conguaglio o rimborso delle somme inutilizzate). In ogni caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento del residuo prezzo, verrà dichiarata la decadenza dall’aggiudicazione e confiscata la cauzione, salvi gli ulteriori provvedimenti di cui all’art. 587 c.p.c.. Le spese di cancellazione delle formalità di pregiudizio sono definitivamente a carico dell’aggiudicatario, salvo che nelle vendite fallimentari. NOTA BENE: sulle vendite giudiziarie non è previsto e non è dovuto alcun compenso di mediazione. CUSTODIA Il custode (indicato nell’avviso) è a disposizione per dare informazioni sull’immobile in vendita e concordare i tempi dell’eventuale visita. AVVERTENZA Verificare in ogni caso l’estratto e l’avviso di vendita integrale (disponibile anche su sito internet) per ulteriori informazioni utili, eventuali condizioni particolari o deroga alle condizioni generali. L’interessato può chiedere maggiori notizie presso la competente Cancelleria del Tribunale di Ivrea (Via Patrioti 26) o presso il recapito del professionista delegato. TRIBUNALE DI IVREA TRIBUNALE DI IVREA ESEC. IMM. N. 128/12 R.G.E. ESEC. IMM. N. 44/09 + 116/11 R.G.E. Lotto unico - Comune di Samone (TO), Via Provinciale, 2. Piena prop. di alloggio in “Condominio Panorama”, al p. 1º composto da: 2 camere, bagno, soggiorno con angolo cottura, ripostiglio, 2 balconi, oltre cantina al p. interrato ed autorimessa al p. 2º interrato distanta al n. 7. Sprovviato di ACE. (Valore di stima Euro 133.200,00). Prezzo base: Euro 80.000,00. Vendita senza incanto: 13/05/2014 ore 16.50, apertura buste ore 16.30 innanzi al professionista delegato Dott. Gian Giacomo Genta presso lo studio Dott. Cosonato, in Ivrea, Via Circonvallazione, 54. Deposito offerte entro le ore 12 del 12/05/2014 presso lo studio predetto (lun. - ven. h. 10.30 - 12.00). In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 03/06/2014 ore 16.45 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 1.000,00. Deposito domande entro le ore 12 del 30/05/2014. Maggiori info Avv. Gaezza e Moscatelli tel. 0114732105 - cell. 3493579844 e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A239202) e su www.legaleentieaste.it. Lotto unico - Comune di Caluso (TO), Via San Giorgio, 20. Piena prop. di alloggio al p. 1º di maggior fabbricato, composto da: soggiorno, servizio igienico, cucina e 2 camere, disimpegno, per sup. netta di ca. mq. 58, oltre autorimessa al p. terreno di ca. mq. 20. Sprovvisto di ACE. (Valore di stima Euro 99.000,00). Occupato dall’esecutato. Prezzo base: Euro 44.000,00 in caso di gara aumento minimo Euro 2.000,00. Vendita senza incanto: 20/05/2014 ore 15.00, innanzi al professionista delegato Avv. Laura Borgo presso lo Studio Torreano, in Ivrea, Via Miniere, 3. Deposito offerte entro le ore 11.30 del 19/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 03/06/2014 ore 15.00 allo stesso prezzo e medesimo aumento. Deposito domande entro le ore 11.30 del 30/05/2014. Maggiori info presso il delegato tel. 0117650645 - fax 0110432134 - e-mail: [email protected] e presso il custode giudiziario IVG tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A211863) e su www.entietribunali.it. ESEC. IMM. N. 171/11 R.G.E. Lotto unico - Comune di Castellamonte (TO), fraz. Filia, 98/1. Piena prop. di 2 distinte unità immobiliari, la 1º unità, di 2 f.t., è composta da: ingresso su veranda chiusa, cucina, bagno, disimpegno, di mq. 46, al p. terra; loc. verandato chiuso, 2 camere e 2 balconi, di mq. 40, al p. 1º; sottotetto, di mq. 40 e piccolo balcone, per un totale di mq. 6,5, al p. 2º, oltre area esterna di mq. 74 gravata da passaggio a favore di terzi. La 2º unità è composta da: cantina e ripostiglio, di mq. 38 al p. seminterrato; 1 vano con accesso tramite scala esterna, di mq. 34, e balcone, di mq. 10 al p. 1º; sottotetto non abitabile di mq. 34, oltre area esterna di mq. 82 adibita a corte e passaggio a favore di terzi. (Valore di stima Euro 82.000,00). Occupato dagli esecutati. Prezzo base: Euro 50.000,00 in caso di gara aumento minimo Euro 2.000,00. Vendita senza incanto: 20/05/2014 ore 15.00, innanzi al professionista delegato Avv. Laura Borgo presso lo Studio Torreano, in Ivrea, Via Miniere, 3. Deposito offerte entro le ore 11.30 del 19/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 03/06/2014 ore 15.00 allo stesso prezzo e medesimo aumento. Deposito domande entro le ore11.30 del 30/05/2014. Maggiori info presso il delegato nonché custode giudiziario, tel. 0117650645 - e-mail: [email protected] e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A224172) e su www.entietribunali.it. TRIBUNALE DI IVREA ESEC. IMM. N. 197/12 R.G.E APPUNTAMENTO A TUTTOAFFARI DI DOMENICA 23 MARZO Piena prop. di immobili siti nel Comune di Feletto (TO), S.da del Busardo, 3. Lotto 1 - Appartamento su 2 p.f.t., composto da: soggiorno, cucina e servizio igienico al p. terra; 2 camere e servizio igienico al p. 1º. Prezzo base: Euro 117.000,00. Lotto 2 - Appartamento su 2 p.f.t., composta da: soggiorno, cucina e servizio igienico al p. terra; 3 camere, disimpegno e servizio igienico al p. 1º. Prezzo base: Euro 121.000,00. Lotto 3 - Terreni agricoli qualità prato irriguo di varia metratura. Prezzo base: Euro 12.500,00. Vendita senza incanto: 16/05/2014 ore 15.00, innanzi al professionista delegato Dott. Massimiliano Basilio presso lo studio Celleghin, in Ivrea, Via Circonvallazione, 11. Deposito offerte entro le ore 12 del 15/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 19/06/2014 ore 15.00 ciascuno dei lotti allo stesso prezzo base aumento minimo: Euro 1.000,00 per ciascun lotto. Deposito domande entro le ore 12 di almeno tre giorni prima la data dell’incanto fissata in avviso. Maggiori info presso il delegato tel. 01119504567 - fax 01119504987 - e-mail: [email protected] e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A258288,A258289,A258290) e su www.legaleentieaste.it. LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 . Estero .15 Grande caccia all’aereo sparito “Dirottato nella terra dei taleban” Le storie dei passeggeri L’ultima ipotesi dell’intelligence: “Il Boeing malese potrebbe essere in Pakistan” Lou Baotang, 79 anni, è il veterano del gruppo di 24 illustri calligrafi cinesi a bordo del Boeing. Stavano tornando a casa, a Pechino, dopo aver partecipato a una mostra culturale a Kuala Lumpur. La calligrafia di Lou Baotang è stata inclusa nei dizionari da molte istituzioni culturali in Cina, Gran Bretagna e Stati Uniti. La tratta il caso Il volo MH318 da Kuala Lumpur a Pechino ha rimpiazzato da pochi giorni l’MH370 sparito nel nulla l’8 marzo scorso MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME entuno satelliti cinesi, le forze aeronavali dell’Australia, l’intelligence di 15 Paesi, la task force parigina che ritrovò l’aereo dell’Air France nell’Atlantico del Sud e il sistema di sorveglianza planetaria del Pentagono: l’imponenza della caccia al Boeing della Malaysia Airlines scomparso l’8 marzo tradisce il timore che possa essere caduto nelle mani di un gruppo terrorista con un piano per usarlo. Le due capitali più impegnate nella ricerca del volo 370 sono Canberra e Pechino, rispettivamente responsabili delle ricerche nei corridoi Sud e Nord dove si suppone l’aereo sia scomparso. Il premier australiano Tony Abbott ha informato il Parlamento che le forze aeronavali «guidano le ricerche nell’Oceano Indiano Meridionale» grazie ai velivoli Orion «affiancati da unità di Nuova Zelanda e Usa». Ciò si- V IL SOSPETTATO NUMERO 1 È il co-pilota: sua la voce dell’ultima comunicazione prima del silenzio radio Lou Baotang Il maestro cinese di calligrafia Philip Wood Il dirigente Ibm che stava per sposarsi Il dirigente Ibm Philip Wood, 51, originario del Texas, è uno dei 3 americani sull’aereo. Con la sua compagna Sarah, stava per trasferirsi da Kuala Lumpur a Pechino dove si sarebbero sposati . «È un uomo buono e generoso - dice Sarah -. Sento che è ancora vivo». Gli altri americani a bordo sono Nicole Meng, 4 anni, e Yan Zhang, 2 anni. EDGAR SU/REUTERS Islamabad «I fattori da tenere presenti si moltiplicano - riassume il premier cinese Li, non escludendo il suicidio dei piloti o il disastro - l’area delle ricerche si allarga e le difficoltà aumentano». Da qui la decisione dell’Indonesia di affidare all’aviazione il pattugliamento di Sumatra così come la creazione in Malaysia di una task force d’intelligence di almeno 15 Paesi a cui gli Usa fanno affluire i dati elettronici di droni e satelliti. Il contributo francese è l’invio degli 007 che trovarono i resti dell’aereo dell’Air France CORRIDOIO NORD scomparso nel 2009 nelDelhi l’Atlantico, ma Parigi PAKISTAN precisa: «Le circostanze sono diverse perché INDIA quei piloti non avevano disattivato le coIsole municazioni». Ai maAndamane lesi resta il compito Posizione delle indagini sull’equiUltimo satellite contatto paggio alla ricerca di radar tracce. L’unica certezza è che la voce dell’ultima comunicazione da bordo Oceano sia del co-pilota Fariq Abdul Indiano Hamid. Che diventa così il sospettato numero 1 nel giallo internazionale. Muktesh e Xiaomo Kuala Lumpur Direzioni possibili in base ai dati del satellite Centimetri LA STAMPA CORRIDOIO SUD In viaggio verso casa dai loro bambini Muktesh Mukherjee, 42, dipendente dell’azienda americana XCoal, è un canadese di origini indiane. Lui e sua moglie Bai Xiaomo, 37 anni, stavano tornando a casa dai figli dopo una breve pausa dal lavoro sulle spiagge del Vietnam. Appena prima di imbarcarsi avevano postato una foto della loro vacanza. LA TASK FORCE Coinvolti nelle ricerche 21 satelliti e intelligence di quindici Paesi gnifica cercare il Boeing in una miriade di isole con particolare attenzione a quelle che dispongono di piste di atterraggio. «Faremo il nostro dovere nei confronti delle famiglie delle 239 persone a bordo» promette Abbott senza escludere nulla: dal recupero delle salme al salvataggio degli ostaggi. Sono fonti dell’aviazione australiana a far sapere a «The Independent» che «il Boeing dopo aver disattivato le comunicazioni è sceso fino a 1500 metri di altezza, con l’intento di sfuggire ai radar come fanno i militari». L’aereo ha attraversato «almeno tre nazioni» a bassa quota prima di atterrare «fra Afghanistan e Pakistan» ovvero nell’area dei taleban. Sono informazioni senza conferme ma il timore che un gruppo terroristico abbia catturato l’aereo spiega perché il premier cinese Li Keqiang fa sapere che «stiamo impiegando 21 satelliti e molti aerei nelle ricerche». Una delle ipotesi è che il dirottamento abbia la firma dei separatisti uiguri e dunque Pechino teme di essere l’obiettivo del possibile attacco con un aereo-missile simile a quelli dell’11 settembre 2001. Ad avvalorare tale scenario è Rupert Murdoch con un tweet: «Il Boeing è nel Nord del Pakistan, dove stava Bin Laden». Per proteggersi dal rischio di un aereo-missile, Israele ha elevato le procedure di sicurezza per i voli in atterraggio: il pericolo è che il Boeing adoperi il codice di un volo di linea per evadere i controlli. PRANZO CON I REDUCI Le novità internazionali del settore ferroviario tornano a Torino dal 1 al 3 aprile 2014 Spagna, celebra il golpe del padre Tejero jr sospeso dall’arma MADRID Lingotto Fiere Padiglioni 1 e 2 Martedì 1 aprile 2014 10:00-17:00 Mercoledì 2 aprile 2014 10:00-17:00 Giovedì 3 aprile 2014 10:00-16:00 310 società provenienti da 17 paesi espongono i prodotti dei seguenti settori chiave: materiale rotabile costruzione binari e infrastrutture segnalazione, comando treni e sistemi di comunicazione manutenzione vetture manutenzione infrastrutture informazione passeggeri e sistemi di biglietteria Conferenza CIFI Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani sul tema: “Ferrovia e Ambiente” Ingresso gratuito per le registrazioni online Presentazione del Progetto Shift²Rail di ASSIFER Associazione Industrie Ferroviarie Conferenza FerPress sul tema “Trasporto Ferroviario Merci” Incontri B2B con buyer internazionali Visite tecniche allo stabilimento Alstom di Savigliano e alle principali attività di GTT Gruppo Torinese Trasporti Registrazione online per l’ingresso gratuito: www.expoferroviaria.com Iscrizione direttamente in fiera Euro 15 Organizzatore Con il Patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Partner dell’esposizione: Per commemorare il 33esimo anniversario delle «gesta» dell’ex tenente colonnello della guardia civile, Antonio Tejero Molina, che il 23 febbraio 1981 guidò l’irruzione nel Parlamento spagnolo per il tentato golpe, il figlio Antonio Tejero Diez, oggi a sua volta tenente colonnello, non ha trovato di meglio che organizzare un pranzo con alcuni degli ex golpisti. Un’iniziativa che gli è costata l’immediata sospensione. Il pranzo era stato organizzato nella caserma del Gruppo di Riserva e Sicurezza numero uno della guardia civile, a Valdemoro (Madrid), di cui Tejero Diez era a capo. Alla «celebrazione», che si è svolta il 18 febbraio, solo cinque giorni prima dell’anniversario, fra i commensali erano presenti veterani che con Tejero padre guidarono l’assalto delle 200 camicie verdi al Congresso dei Deputati, come l’ex capitano Jesus Munecas Aguilar, condannato a cinque anni di carcere per la sua partecipazione al tentato golpe conosciuto come «23-F». Vari agenti della guardia civile in servizio, scrive El Pais, sarebbero stati messi ai fornelli per preparare la immancabile paella servita ai commensali. [E. ST.] 16 .Estero STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK cco, questo è quello che io chiamo Google Earth». Scherza, il caposquadra col caschetto di plastica dura che ci ha portato in cima alla Freedom Tower, il grattacielo che ha preso il posto delle Torri Gemelle. Scherza, ma fino a un certo punto, perché la vista di New York che si abbraccia da quassù è davvero spaziale. Fa venire il groppo in gola, a chi l’aveva vista dal tetto delle Torri, prima che la follia di Osama bin Laden le abbattesse. Fa venire il groppo in gola, soprattutto, a pensare che è la stessa contemplata negli ultimi istanti della loro vita, dalle povere vittime intrappolate nel fuoco che scelsero di buttarsi nel vuoto, invece di lasciarsi sfinire dalle fiamme. Soffoca il ri- E REUTERS Oltre metà affittato Tra i primi clienti Condé Nast e Vantone China Center SHANNON STAPLETON/REUTERS Il più alto degli Usa Aperto entro l’anno Costruito sulle ceneri delle Torri Gemelle, il nuovo grattacielo ha 104 piani e conta 541 metri di altezza, cioè 1776 piedi, come l’anno dell’indipendenza degli Stati Uniti L’inaugurazione è prevista per settembre 2014 EDIFICIO ANTI-TERRORISTI Ascensori a prova di aereo e vetri super blindati per resistere a nuovi attacchi cordo dell’amico Henry Zabarsky, che la mattina dell’11 settembre era al settantesimo piano della Torre sud, e riuscì a salvarsi correndo giù dalle scale: «Appena uscito guardai in alto, e vidi queste cose che cadevano. Arrivavano a terra e scoppiavano, come enormi buste piene di vernice rossa». Viene il groppo in gola, ma poi ti forzi di deglutirlo, perché così ha fatto New York. Sempre, nella sua storia. Ha ricostruito un grattacielo di 104 piani e 541 metri di altezza, cioè 1.776 piedi, come l’anno dell’indipendenza. Il nuovo edifico più alto degli Usa, costato circa 4 miliardi di dollari in progettazione, VIAGGIO NELLA FREEDOM TOWER Con gli occhi su New York da dove esplose l’11 settembre materiali, lavoro e fede nel futuro di questa città. La Freedom Tower, come ci piace continuare a chiamarla nonostante la burocrazia abbia preferito One World Trade Center, è ancora un cantiere, nonostante entro l’anno dovrebbe NEGOZIATI ISRAELE-PALESTINA VERSO UN RINVIO Obama ad Abu Mazen “La pace richiede l’assunzione di rischi” aprire. Per entrare è obbligatorio il caschetto, perché qualche pezzo potrebbe ancora caderti addosso. Lo calano in testa anche al ministro Alfano che è venuto a portare l’omaggio dell’Italia: «Per non dimenticare il dolore e la grandezza dell’Ame- rica. Viva la libertà», scrive col pennarello sopra un muro. È una fortezza, perché i progettisti sapevano che ricostruire un grattacielo qui significava sfidare i terroristi, e si sono preparati in anticipo a combatterli. Alla base dell’edificio c’è una piatta- Circondata dall’affetto dei suoi cari è mancata Luca di Montezemolo si stringe commosso alla famiglia nel triste momento della scomparsa dell’ Teresa Camerano (ex Teresina iori) in Prina Lo annunciano: il marito Gino, la iglia Silvana col marito Tita, nipoti e parenti tutti. Funerali mercoledì 19 marzo ore 10,15 parrocchia Beato Bernardo. – Moncalieri, 17 marzo 2014 Rina, Rosella, Piero e Isabella partecipano al dolore dei familiari. Antonina, Beppe, Enrico e Fabrizio sono vicini con affetto a Silvana. Paolo e Marinella con tutto lo staff dell’Impresa Funebre Sola sono vicini a Silvana e Tita per la perdita della cara MAMMA. Walter Sola partecipa al dolore di Gino, Silvana, Tita. Cristianamente come ha vissuto ha raggiunto il suo Lio ing. Eugenio Alzati – Maranello, 18 marzo 2014 Il Presidente, il Vice Presidente, l’Amministratore Delegato e la Ferrari tutta partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa dell’ ing. Eugenio Alzati – Maranello, 18 marzo 2014 Piero e Floriana Ferrari estremamente addolorati e profondamente commossi sono vicini con il pensiero e la preghiera a Emma, Francesca, Cristina e tutta la famiglia Alzati per la scomparsa dell’amico Eugenio – Maranello, 18 marzo 2014 Antonella Ferrari, insieme al marito Alberto Galassi ed ai igli Enzo e Piero jr., profondamente rattristati sono vicini con grande affetto a Francesca e partecipano al grave lutto della famiglia Alzati per la perdita del suo papà ALEX WONG/EPA Abu Mazen e Barack Obama nell’Ufficio Ovale della Casa Bianca WASHINGTON Due settimane fa era toccato al premier israeliano Netanyahu. Ieri, nello Studio Ovale della Casa Bianca, Barack Obama ha ricevuto il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen e lo ha esortato ad assumersi dei «rischi» per «cogliere l’occasione» di una pace che da decenni appare utopia. Il leader palestinese ha risposto con una sfida a Israele che deve «dimostrare la sua serietà», mantenendo l’impegno di liberare un gruppo di detenuti palestinesi, come previsto dal luglio scorso. Intanto si profila un rinvio della scadenza prevista ini- zialmente per i colloqui di pace, avviati lo scorso luglio. Dovevano produrre risultati entro il 29 aprile, quanto meno un «accordo quadro» sui grandi temi in discussione: confini, sicurezza, Gerusalemme, colonie, rifugiati. Invece, prevedibilmente, andranno avanti per mesi. Oltre alla questione dei prigionieri, tra gli ostacoli che tengono le parti ancora lontane c’è il rifiuto palestinese di riconoscere Israele come Stato ebraico. Un argomento ribadito da Netanyahu anche durante la sua visita a Washington. Ma Abu Mazen, ancora ieri accanto ad Obama, ha ricordato che «è dal 1993 che abbiamo riconosciuto lo Stato di Israele», ai tempi dell’accordo di Oslo. E’ mancato all’affetto dei suoi cari Giuseppe Dimasi anni 92 Ne danno il triste annuncio la moglie Anna ed i igli Roberto e Marisa con famiglia. Funerale martedì 18 marzo ore 14,30 parrocchia di San Giusto Canavese. – San Giusto Canavese, 17 marzo 2014 E’ mancato Aldo Ferrero anni 86 L’annunciano: la moglie Enrica, le iglie Silvia e Anna con rispettive famiglie. Funerali in Leinì martedì 18 corr. alle ore 16,30 nella chiesa parrocchiale SS. Pietro e Paolo. La presente è partecipazione e ringraziamento. – Leinì, 17 marzo 2014 E’ improvvisamente mancata – Maranello, 18 marzo 2014 Giancarlo ed Eugenia Maroglio sono vicini alla famiglia Alzati nel ricordo dell’indimenticabile amico EUGENIO. anni 74 Lo annunciano i igli Daniela e Roberto Saracco, insieme ai familiari tutti. Funerali oggi, 18 marzo, ore 9 parrocchia S. Rita. – Torino, 16 marzo 2014 O.F. Ave - tel. 011.332003 Piero, Lorenza Razzetti con Stefano, Edoardo, Luca, Margherita Ciferri con Fernanda, Filippo partecipano con affetto al grande dolore di Roberto e iglia. Eugenio Alzati – Rezzato, 17 marzo 2014 E’ mancata Elia Pompili Galasso Lo annunciano a Funerali avvenuti i igli Gabriella e Gianfranco con le loro famiglie. Un sentito ringraziamento al dott. Benzi, ai medici e al personale dell’ospedale Mauriziano. – Torino, 17 marzo 2014 E’ mancato all’affetto dei suoi cari Giuseppe Visaggi A Funerali avvenuti ne danno il triste annuncio: la moglie Francesca, Patrizia con Vincenzo e le amatissime Nicoletta e Matilde. Si ringraziano tutti i medici che lo hanno assistito. – Pino T.se, 18 marzo 2014 2012 18 MARZO 2014 Margherita Massobrio in Bongioanni Sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri. Il marito Gian Carlo con Benedetta, Gianpietro e la piccola Margherita, il fratello, le cognate e i familiari tutti. Messa domenica 23 marzo 2014 ore 10 chiesa SS. Cosma e Damiano Alba. 2013 18 MARZO 2014 prof. avv. Nevio Scapini E’ serenamente mancata all’affetto dei suoi cari Adriana Tessa ved. Cremonte di anni 81 Lo annunciano: il iglio Paolo, la sorella Gabriella e parenti tutti. Funerale oggi ore 10,30 a Coazze parrocchia S. Maria del Pino. – Torino, 18 marzo 2014 O.F. Vacchieri - tel. 011.9339831 Amici e colleghi del trasporto regionale si stringono a Beppe e lo abbracciano costernati per la grave perdita della cara Daniela Astegiano – Torino, 18 marzo 2014 Marco e Franco Bonometti partecipano al dolore dei familiari per la scomparsa del loro caro ANNIVERSARI Dina Menduni Eugenio Irene Borsa Costa Lo annunciano con amore i igli Paolo con Gloria, Annamaria con Aldo, Maria Gabriella con Valerio, Gino con Elena, i tanti nipoti e pronipoti. Rosario questa sera ore 19 parrocchia San Francesco di Sales. Funerale mercoledì 19 ore 10 parrocchia Crocetta. – Torino, 16 marzo 2014 Giubileo 011.8181 forma in cemento alta 57 metri, e il nucleo centrale dove scorrono gli ascensori è a prova di aeroplano, forse. Le scale di sicurezza rinforzate sono più larghe dei parametri di legge, nel ricordo dei disperati che l’11 settembre furono costretti a correrci sopra in una gara contro la morte. Tutte le auto in entrata saranno ispezionate anche per i materiali radioattivi, e l’areazione avrà i filtri per gli agenti chimici e biologici. La torre della paura, l’hanno chiamata i critici che non ricordano. Oltre la metà del grattacielo è già affittata, a prezzi che variano da 75 a 100 dollari per piede quadrato. Hanno pagato così clienti tipo Condé Nast e Vantone China Center, ma bisogna ancora attirarne parecchi, perché l’edificio sia sostenibile. Intanto ci affacciamo dai finestroni a prova di esplosione, e vediamo la Statua della Libertà che pare un giocattolino. È sempre in piedi ad accogliere i talenti di tutto il mondo, però, come New York. Giorgio Manfredi con Elena, Fabio, Arianna, Alessandra e Giusy si uniscono affettuosamente al dolore di Maria, Michela e Marta per la perdita del caro Fernando Mazzinghi – Torino, 17 marzo 2014 Il Collegio Universitario Renato Einaudi ricorda con vivo apprezzamento l’opera dell’ ing. Fernando Mazzinghi già Consigliere Delegato. – Torino, 17 marzo 2014 L’Accademia delle Scienze di Torino partecipa con profondo cordoglio la scomparsa del Socio Nazionale non residente Cesare Segre – Torino, 17 marzo 2014 Nel Tuo ricordo. Anna, Carlo, Francesco. W LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 In quattro La docente ha portato le sue due studentesse nel locale in compagnia di un amico «piacione e dal fare un po’ lascivo» La storia GIAMPIERO MAGGIO IVREA i sono le due studentesse, di cui una minorenne, la bella insegnante dal fisico slanciato e i tacchi da 12 e l’amico «piacione» dal fare un po’ lascivo e dall’aria di uno che la sa lunga e che ne ha viste tante. C Tutti insieme Tutti insieme appassionatamente per una serata hot e diversa dal solito da trascorrere in un club privé del Torinese, tra una festa a bordo piscina, luci soffuse, musica di sottofondo e corpi avvinghiati sui divanetti. La storia, datata 24 giugno 2010, ora è finita in tribunale. Sul banco degli imputati c’è lei, Sabrina Z., 36 anni, di Torino, all’epoca dei fatti docente in una scuola professionale dell’Eporediese e ora accusata di violenza privata. A inchiodarla una frase, che secondo il pubblico ministero aveva proferito come minaccia a una delle sue allieve che era con lei quella sera: «Se racconti cosa è accaduto questa notte ti boccio». Tanto è bastato agli inquirenti per farla finire dritta davanti al giudice. Ieri, tra l’imbarazzo dei presenti, la vicenda è stata ricostruita nell’aula a piano terra del Tribunale di Ivrea. Sabrina Z., capelli neri raccolti, sopracciglia curate, scarpe questa volta rigorosamente senza tacco, si è presentata a fianco del suo avvocato. Ha ascoltato e preso appunti mentre Michele, 46 anni, di Torino, l’uomo che La professoressa con le allieve nel club di scambisti La docente di Ivrea: “Se lo raccontate vi boccio” quella sera aveva portato con la sua auto le tre donne al club privé, ha raccontato la sua versione dei fatti. Chiusa l’inchiesta a Roma Paolini:spuntalatentataviolenzasuiminori Le versioni 1 Si aggrava la posizione di Tra un dettaglio e l’altro su chi frequenta i club per scambisti e che cosa accade una volta varcata la porta d’ingresso («Si fa sesso? Beh, certo, ma mica è obbligatorio»), si è arrivati al nocciolo della questione. Domanda del pm: «Ma lei sapeva che una delle due ragazze era minorenne?». Risposta: «No, non lo sapevo. E poi io non chie- Gabriele Paolini, il noto disturbatore Tv arrestato lo scorso 11 novembre con le accuse di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile oltre che possesso di materiale pedopornografico. La Procura di Roma ha infatti chiuso l’inchiesta aggiungendo un nuovo capo d’accusa: tentata violenza ses- L’INVESTIGATORE: «CENTO EURO A SETTIMANA O RACCONTO TUTTO A TUA MADRE» Un detective ricattava le prostitute minorenni MARIA CORBI ANTONIO PITONI ROMA «Non parlo anche perché è coinvolta una persona a me cara». Mirko Ieni ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Per evitare, ha detto dinanzi al gip Maddalena Cipriani, che le sue dichiarazioni «possano essere manipolate da Tg e giornali». Per proteggere, così ha detto, una delle due diciannovenni che è accusato di aver sfruttato. È durato pochi minuti l’interrogatorio di garanzia dell’uomo ritenuto dalla Procura di Roma l’organizzatore del giro di prostituzione minorile nel quartiere Parioli. Raggiunto la settimana scorsa da una nuova ordinanza di custodia cautelare per una nuova serie di reati contestata dal procuratore aggiunto, Maria Monteleone e dal sostituto Cristiana Macchiusi, è ai domiciliari, con l’uso del braccialetto elettronico. Sfruttamento della prostituzione di due ragazze 19enni in un appartamento in zona Vescovio, cessione di stupefacenti (anche alla sorella minorenne di una delle due) e interferenza illecita nella vita privata per i rapporti sessuali filmati all’insaputa di clienti e prostitute (in Procura precisano che non ci sono elementi per sostenere che CHI/ANSA Nessun allontanamento In un’immagine anticipata da «Chi» Alessandra Mussolini a passeggio con la figlia e il marito a scandalo già scoppiato siano stati realizzati con finalità ricattatorie), gli ultimi capi di imputazione elencati nell’ordinanza che si sommano a quelli che, già lo scorso ottobre, portarono al suo arresto insieme ad altre quattro persone, tra le quali la madre di una delle due prostitute minorenni. Per gli indagati la Procura avrebbe già disposto l’avviso di chiusura delle indagini che precede la richiesta di rinvio a giudizio. Di una di quelle due 19enni, Ieni finì per innamorarsi. «Ieni - si legge del re- Non parlo, è coinvolta una persona cara Mirko Ieni Accusato di sfruttamento della prostituzione suale nei confronti di minori. L’accusa è direttamente collegata a un video, acquisito dagli inquirenti, nel quale Paolini sarebbe stato immortalato insieme a quattro minorenni, tre italiani e un romeno. La chiusura delle indagini non è ancora un atto formale di incriminazione. Per questo bisognerà attendere la richiesta di rinvio a giudizio. sto nell’ordinanza - non voleva che continuasse perché si era invaghito di lei». E a lei, scrive ancora il giudice, «parecchie volte offriva le canne» ma anche cocaina. Circostanza confermata anche da un’altra ragazza: «Lei non pagava perché lei piaceva a Mirko». E intanto spunta la figura di un investigatore privato, assoldato da una delle madri per controllare quel che faceva la figlia, che avrebbe tentato un ricatto. A raccontarlo è stata l’altra minorenne. La prima le avrebbe riferito che «un uomo si era presentato come cliente nell’appartamento ai Parioli» dicendole: «Guarda, sono un investigatore privato e tua madre mi ha mandato qua». Poi l’uomo chiese «cento euro a settimana» per tacere. L’uomo consumò con la minore anche un rapporto sessuale. «La mia amica gli ha detto che aveva 16 anni e lui faceva capire che già sapeva». Cresce col passare delle ore, intanto, la «contabilità» relativa al secondo filone d’inchiesta, quello aperto dalla Procura a carico dei clienti, i «consumatori finali» del giro di prostituzione minorile. Il numero degli iscritti nel registro degli indagati, tra i quali anche il marito della senatrice Alessandra Mussolini, Mauro Floriani, è salito a circa 50. Resta confermato l’intento dei magistrati di tenere separati i fascicoli: uno per ogni cliente, anziché riunirli (come tecnicamente sarebbe possibile) in un unico procedimento. Una decisione volta a limitare il clamore mediatico, in considerazione delle esigenze di tutela della riservatezza delle minorenni, che, inevitabilmente, determinerebbe un maxi-processo. do mai l’età a una donna». Sorriso ammiccante all’indirizzo del giudice. Altra domanda: «Ma nessuno ha chiesto la carta d’identità alla ragazza?». Risposta secca: «Non lo so, davvero, quelle due me le aveva presentate Sabrina». Compagne di scuola SabrinaZ.che,secondol’accusa, quella sera aveva portato con sé una diciannovenne di Strambino (ora parte civile nel processo e assistita dall’avvocato, Claudio D’Alessandro) e l’altra ragazza minorenne, entrambe sue studentesse ed entrambe curiose di scoprire quel mondo tanto decantato dalla loro insegnante. Per una manciata di mesi, terminata la notte hot, questa storia era rimasta segreta. Poi, come spesso succede, la voce aveva iniziato a circolare. A PROCESSO Il legale della minorenne coinvolta: «Il problema è ciò che accadde dopo» Le voci Tra una battuta e un pettegolezzo, la vicenda era arrivata all’orecchio della direttrice della scuola che, dopo aver sentito le dirette interessate e un paio di amiche con le quali la diciannovenne si era confidata, aveva deciso di presentarsi davanti agli ufficiali di polizia giudiziaria in procura. Il processo riprenderà il 13 ottobre. In quell’occasione sarà sentita dal giudice anche la parte civile, assente in aula, ieri, per un problema di salute. Il suo avvocato, D’Alessandro, spiega: «La questione non è la serata trascorsa al club privé, ma quello che è accaduto dopo, tra l’insegnante e una delle sue studentesse. Un episodio che poi ha prefigurato il reato di violenza privata». Cronache .17 . IL PROCESSO A PESARO “Non ordinai di sfregiare Lucia Ma mi sento responsabile” LUCIA MOSCA PESARO «Mi sento responsabile per quanto è accaduto, anche se il dominio delle operazioni mi è sfuggito di mano. Ma ad innescare tutto sono stato io». A parlare è Luca Varani, 36 anni, ex fidanzato e presunto mandante dell’aggressione con l’acido avvenuta lo scorso 16 aprile ai danni dell’avvocatessa urbinate Lucia Annibali. Dichiarazioni spontanee, queste, rese ieri mattina di fronte al gup del tribunale di Pesaro, Maurizio Di Palma, in apertura della terza udienza a La vittima porte chiuse L’avvocatessa del processo Lucia Annibali con rito abbreviato che lo vede imputato per stalking, lesioni gravissime e tentato omicidio. Parole che Lucia non ha voluto ascoltare: «Sono stanca delle sue bugie». Dopo aver lasciato l’aula, si è rifugiata dove solitamente si svolgono le audizioni dei minori. Sul banco degli imputati anche i due presunti esecutori materiali Rubin Talaban e Altistin Precetaj. Si sarebbe trattato, per l’accusa, di una vendetta pianificata dall’ex avvocato a seguito del rifiuto di Lucia di proseguire la relazione sentimentale. AVVISO ESPLORATIVO PER MANIFESTAZIONE DI INTERESSE RELATIVA ALL’ACQUISTO DI IMMOBILI DI PROPRIETA’ DELLA SOCIETA’ EDILSCUOLA SRL OGGETTO Il presente avviso è finalizzato ad ottenere manifestazioni di interesse volte all’acquisto di n. 4 immobili di proprietà di Edilscuola S.r.l, preliminare alla procedura mediante confronto competitivo che la società si riserva di avviare nelle modalità e nelle forme che riterrà opportune. La pubblicazione del presente avviso e la ricezione delle manifestazioni di interesse non comportano per la Società Edilscuola S.r.l. alcun obbligo o impegno nei confronti di soggetti interessati, né danno diritto a ricevere prestazioni di sorta, compreso il pagamento di commissioni di mediazione ed eventuali oneri di consulenza. La manifestazione di interesse non determina l’insorgenza di alcun diritto o interesse giuridicamente rilevante per pretendere la prosecuzione della procedura. La manifestazione d’interesse non costituisce vincolo all’acquisto. Alla successiva procedura, i cui termini saranno in seguito comunicati, saranno invitati a partecipare i soggetti che avranno presentato manifestazione di interesse in risposta a questo avviso. La società si riserva la facoltà di chiedere chiarimenti e/o la produzione di ulteriori documenti agli interessati. Potrà eventualmente escluderli a suo insindacabile giudizio. Si riserva inoltre la facoltà di invitare alla procedura altri soggetti se ritenuti idonei. DESCRIZIONE IMMOBILI IMMOBILE “A” UBICAZIONE: Torino, Strada del Drosso 100. DESCRIZIONE: edificio disposto su tre piani: piano seminterrato, piano terreno, piano primo e cortile, già adibito ad uso uffici con sala conferenze . RIFERIMENTI CATASTALI: l’immobile è censito al nuovo Catasto Fabbricati del Comune di Torino al foglio 1476 - particella 19 - subalterni 6, 7, 8, 9. VALORE DELLA STIMA: Il valore stimato dell’immobile sopra specificato è di Euro 2.005.900,00. La società non prenderà in considerazione manifestazioni di interesse riferite a valori al di sotto di quello stimato. IMMOBILE “B” UBICAZIONE: Torino, Strada del Drosso 112. DESCRIZIONE: edificio disposto su tre piani: piano interrato, piano terreno, piano soppalco e cortile, attualmente destinato ad uso uffici con laboratorio RIFERIMENTI CATASTALI: l’immobile è censito al nuovo Catasto Fabbricati del Comune di Torino al foglio 1476 - particella 9 - subalterni 11 e 13. VALORE DELLA STIMA: Il valore stimato dell’immobile sopra specificato è di Euro 1.509.400,00. La società non prenderà in considerazione manifestazioni di interesse riferite a valori al di sotto di quello stimato. IMMOBILE “C” UBICAZIONE: Torino, Strada del Drosso 110/9. DESCRIZIONE: edificio disposto su tre piani: piano interrato, piano terreno, piano primo, già adibito ad uso uffici. RIFERIMENTI CATASTALI: l’immobile è censito al nuovo Catasto Fabbricati del Comune di Torino al foglio 1476 - particella 9 - subalterni 3,4,5,8,9. VALORE DELLA STIMA: Il valore stimato dell’immobile sopra specificato è di Euro 310.800,00. La società non prenderà in considerazione manifestazioni di interesse riferite a valori al di sotto di quello stimato. IMMOBILE “D” UBICAZIONE: Torino, Via G.Quarello 19. DESCRIZIONE: edificio disposto su due piani: piano terreno, piano soppalco, già adibito ad uso laboratorio. RIFERIMENTI CATASTALI: l’immobile è censito al nuovo Catasto Fabbricati del Comune di Torino al foglio 1476 - particella 9 - subalterno 15. VALORE DELLA STIMA: Il valore stimato dell’immobile sopra specificato è di Euro 95.280,00. La società non prenderà in considerazione manifestazioni di interesse riferite a valori al di sotto di quello stimato. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE I soggetti che intendono manifestare il proprio interesse all’acquisto dell’immobile dovranno far pervenire alla Società Edilscuola S.r.l. - Comitato di Presidenza – Via Quarello 19 – 10135 Torino – entro le ore 12,00 del 15 Maggio 2014, una missiva, in busta chiusa, recante nell’oggetto indicato sulla busta medesima, “Manifestazione di interesse per l’acquisto di bene immobile” con specificazione dell’immobile e/o immobili per i quali tale interesse si manifesta, nonché i dati completi del mittente. La scrivente si riserva la facoltà di non prendere in considerazione eventuali documenti pervenuti oltre il termine indicato. La manifestazione d’interesse dovrà essere completa: - dei dati integrali del soggetto interessato (se persona giuridica, allegare copia di un certificato della C.C.I.A.A.); - del recapito presso il quale il soggetto interessato dichiara di voler ricevere le comunicazioni afferenti al presente avviso; - di una dichiarazione di accettazione incondizionata di quanto previsto nel presente avviso; - di una fotocopia del documento di identità del sottoscrittore. Il trattamento dei dati inviati si svolgerà in conformità alle disposizioni del D.Lgs. 196/03 e s.m.i.. A suo insindacabile giudizio, la Società Edilscuola srl potrà decidere di non procedere con la successiva fase del confronto competitivo. Per informazioni: dr. Rodolfo Sabbadini tel. 011 3400209/217 email: [email protected]. Torino, 18/03/2014 GLI AMMINISTRATORI Melgara Arch. Emilio - Manta Giuseppe Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti www.legaleentieaste.it - www.lastampa.it TRIBUNALE DI TORINO www.tribunale.torino.giustizia.it - www.asteimmobili.it - www.legaleentieaste.it RIF. FALL. 81/09 TO200318 VILLINO ELEVATO IN PARTE AD UN PIANO, IN PARTE A DUE (FUORI TERRA) SITO NEL COMUNE DI VALFENERA (AT) – VIA GORIZIA 34, insistente su terreno di mq 2.180. Adiacente terreno mq. 550. Prezzo base Euro 690.000,00. Vendita senza incanto 27/05/14 ore 15:00. Eventuale incanto 20/06/14 ore 15:00. Professionista Delegato alla vendita Dott. Roberto Dosio, Via Sagliano Micca 3, tel 011/19715983. Rif. FALL. 81/09 TO200318 W BANDO DI GARA - LIQUID. CO. N. 260/10 R.F. Lotto unico - Comune di Val della Torre (TO), Via Sis, 146. Fabbricato ad uso abitativo a 2 piani f.t. composto da: ingresso, soggiorno con angolo cottura, ripostiglio, disimpegno, cantina, wc e portico al p. terra; disimpegno 2 camere, bagno, balcone e terrazzo al p. 1º, oltre locale di sgombero con accesso da botola ed antistante corpo di fabbrica accessorio e terreno circostante. Libero. Prezzo base: Euro 90.000,00. Vendita senza incanto: 15/05/2014 ore 18.00 innanzi all’Avv. Maria Teresa Favulli, presso il proprio studio in Torino, Via S. Clemente, 22. Deposito offerte entro il 14/05/2014 ore 17.30 presso lo studio del delegato, unitamente al 15% del prezzo base (10% cauzione e 5% spese). Maggiori info in cancelleria fallimentare o presso il delegato tel. 01119823385 - fax 01119835773 o presso il Commissario Liquidatore Avv. Gianluigi Capeto tel. 063216476 - fax 0662204291 e sul sito www.astegiudiziarie.it (A222524). 18 .Cronache STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Vendite Giudiziarie Muore dopo tre interventi per un tumore inesistente Per questa pubblicità: 011/6665241 Gli avvisi legali de La Stampa li puoi trovare anche su: www.tribunale.torino.it – www.asteimmobili.it – www.legaleentieaste.it Caserta, l’incredibile caso di Elena. Chiesto il processo per 6 medici TRIBUNALI TRIBUNALE ORDINARIO DI IVREA SEZIONE FALLIMENTI - FALLIMENTO N. 24/2012 Si rende noto che nel FALLIMENTO N. 24/2012, è DISPOSTA LA VENDITA SENZA INCANTO E CON INCANTO dei seguenti immobili: Lotto 1: € 90.000,00 In Castellamonte ( prov. di Torino), terreno a destinazione industriale costituente unico appezzamento, inserito in area PIP1 insediamenti produttivi di nuovo impianto, della superficie catastale di 2.995 mq, Lotto 2: € 142.000,00 In Loranzé ( prov. di Torino), via Ceresa c.n.15, terreno con entrostante villino a tre p.f.t. ed il sottotetto oltre ad un fabbricato distaccato ad uso rimessa privata. Lotto 3: € 69.000,00 In Castellamonte ( prov. di Torino), frazione Muriaglio, via Vidracco c.n.3, fabbricato di civile abitazione a tre p.f.t. con rimessa privata pertinente posta all’interno dell’immobile. Lotto 4: € 700,00 In Castellamonte (prov. di Torino), frazione Muriaglio, terreni Vendita senza incanto: termine per il deposito delle offerte in busta chiusa 19 maggio 2014 ore 12,30 in Rivarolo C.se, via Reineri 2; 1) udienza apertura delle buste e della eventuale gara 22 maggio 2014 ore 15,00 in Rivarolo C.se , via Reineri 2; per il caso in cui la vendita senza incanto, si concluda senza esito positivo si dispone la vendita all’incanto fermi i prezzi base dei lotti 1,2,3,e 4 alle seguenti condizioni a) udienza del 26 maggio 2014 ore 15,00; b) aumenti minimi € 1.000,00 per i lotti da n. 1, 2 e 3 e di € 50,00 per il lotto 4; c) termine per il deposito delle istanze di partecipazione 23 maggio 2014 ore 12,30. Chiunque interessato, eccetto il debitore, può partecipare alla vendita. Modalità di partecipazione, luogo di svolgimento delle operazioni di vendita, informazioni, bando completo di vendita, perizia immobiliare richiedibili al curatore dott. Guglielmo Pomatto con studio in Rivarolo C.se, via Reineri 2, Tel 0124425795 e-mail [email protected] TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO VENDITA DI IMMOBILE SENZA E CON INCANTO FALLIMENTO EST. N. 264/2006 Si rende noto Che nel fallimento est. n. 264/2006 il professionista Dott. Maurizio Gili delegato dal G.D. alla procedura, Dott.ssa Cecilia Marino, ha disposto la vendita senza incanto del seguente immobile: LOTTO UNICO: Piena proprietà su una unità abitativa, un lastrico solare ed un locale autorimessa in Gaggi (ME); Fissa per l’esame delle offerte e per l’eventuale gara tra gli offerenti l’udienza del 22/05/2014, alle ore 16.00. OFFERTE NON INFERIORI AL PREZZO BASE FISSATO COME SEGUE: Lotto UNICO: € 56.963,00 DEPOSITO PER CAUZIONE: 10% del prezzo offerto. Le offerte devono essere presentate presso lo studio del professionista delegato Dott. Maurizio Gili – Torino – Via Perrone n. 14 (sabato escluso) entro le ore 12.30 del giorno antecedente la vendita, in busta chiusa e in bollo di € 16,00, allegando, per la cauzione, assegno circolare n.t. intestato a FALL. EST. N. 264/2006. Per il caso in cui nella vendita senza incanto il lotto rimanesse invenduto, per qualsiasi motivo, si dispone la vendita CON INCANTO, per il giorno 05/06/2014 alle ore 16.00 PREZZO BASE: Lotto UNICO: € 56.963,00 AUMENTO MINIMO: Lotto UNICO: € 2.000,00 DEPOSITO PER CAUZIONE: 10% del prezzo base da versarsi presso lo studio del professionista delegato Dott. Maurizio Gili - Torino – Via Perrone n. 14 entro le ore 12.30 del giorno 03/06/2014 mediante assegno circolare n.t. intestato a FALL. EST. N. 264/2006. Atti relativi alla vendita consultabili sui siti internet: www. asteimmobili.it, www.tribunale.torino.it e www.infallimento.it. TRIBUNALE DI TORINO FALLIMENTO N. 303/2013 AVVISO DI GARA PER VENDITA BENI MOBILI Il Fallimento N. 303/2013 pone in vendita in unico lotto: - arredi e attrezzature da ufficio; nove veicoli; - merci e attrezzature da verniciatura di carrozzeria. Essendo pervenuta un’offerta di € 15.000 oltre IVA, il curatore indice una gara a prezzo non inferiore a € 15.000 oltre IVA e alle medesime altre condizioni indicate nell’offerta e cioè: - sgombero dei locali entro il termine massimo di mesi quattro dall’aggiudicazione; - costi per utenze elettriche e sorveglianza dei locali a carico dell’aggiudicatario per il periodo compreso tra la data di aggiudicazione e quella di completa liberazione dei locali; - oneri di voltura dei veicoli a carico dell’aggiudicatario; - oneri di smaltimento dei rifiuti a carico dell’aggiudicatario che dovrà documentare l’avvenuto smaltimento a norma di legge dei rifiuti pericolosi. Le offerte, contenute in busta chiusa recante all’esterno il numero della Procedura, dovranno essere cauzionate da assegno circolare N.T. di importo pari al 20% di quello offerto, intestato a “Fallimento N. 303/2013” e dovranno pervenire presso lo studio del curatore in Torino – Corso Galileo Ferraris n. 123 entro le ore 12,00 dell’8 aprile 2014. L’offerta dovrà riportare tutte le condizioni sopra indicate relative agli oneri per l’aggiudicatario. L’apertura delle buste avrà luogo presso lo studio del curatore il giorno 9 aprile alle ore 16,00 e i beni saranno aggiudicati al miglior offerente. Nel caso di offerte di pari importo verrà indetta una gara informale con modalità che verranno stabilite sul momento a insindacabile giudizio del curatore. Per visionare i beni o per ogni informazione, è possibile contattare il curatore al n. 011 – 66.33.084. Il curatore Avv. Edith Lo Mundo TRIBUNALE DI TORINO SEZIONE II CIVILE - R.G. N. 4460/2010 R.G. N. 4460/2010. Delegato Notaio Sandra BELIGNI. In Comune di Torino Via Gorresio n. 3 al piano quarto (5° f.t.) alloggio composto di ingresso living su soggiorno con angolo cottura, una camera, disimpegno, ripostiglio e bagno, di circa mq 48, oltre a cantina pertinenziale al piano interrato. Coerenti: cortile, vano scala, pianerottolo, alloggio di proprietà altra ditta, Via Gorresio, muro perimetrale, salvo altre. A catasto F. 55 Part. n. 849 sub 19. L’immobile è gravato da mutuo fondiario (v. avviso integrale per termini e modalità di pagamento). VENDITA SENZA INCANTO all’udienza del giorno 16 giugno 2014 ore 17,00 Prezzo base: Euro 24.000,00. Nel caso in cui l’immobile resti invenduto, l’eventuale INCANTO si terrà in data 16 luglio 2014 ore 17.30. Prezzo base: Euro 24.000,00 e aumenti minimi Euro 1.000,00. Offerte in busta chiusa e istanze di partecipazione vanno depositate rispettivamente entro i giorni 13 giugno 2014 e 15 luglio 2014, entro le ore 12.00, presso lo studio del delegato Dott.ssa Sandra Beligni, in Torino, C.so Vittorio Emanuele II n. 78 – tel. 011/5604149. Le vendite avranno luogo presso lo studio predetto. Sito internet: www.lastampa/legali.it. Il Notaio Delegato Sandra Beligni La storia ANTONIO SALVATI CASERTA morta dopo essere stata sottoposta a tre operazioni chirurgiche in solo dodici giorni, in un susseguirsi di eventi che ora un giudice si appresterà a valutare. Il calvario di Elena Trepiccione è durato cinquanta giorni ed è iniziato - e questo fa ancora più specie visto l’epilogo con una diagnosi sbagliata: operata per un tumore all’utero rivelatosi poi, dall’esame dei periti nominati dalla Procura, una semplice fibromatosi uterina. I sei medici, che si sono alternati al tavolo operatorio nel corso delle prime due operazioni, compariranno davanti al giudice per le udienze preliminari di Santa Maria Capua Vetere il prossimo 7 ottobre e dovranno difendersi E’ I PERITI DELLA PROCURA Operazioni arrivate troppo tardi rispetto al quadro clinico dall’accusa di omicidio colposo. Una vicenda che inizia il 27 aprile di due anni fa quando la donna si sottopone, alla clinica «Minerva-Santa Maria della Salute» di Santa Maria Capua Vetere nel Casertano, all’intervento per l’asportazione di quello che era stato diagnosticato come un tumore. L’intervento sembra essere andato bene, anche se la donna nei giorni successivi comincia ad accusare dei dolori all’addome. E ne aveva tutte le ragioni, visto che l’intervento subito aveva avuto come complicanza un’occlusione intesti- La paziente In alto una foto di Elena Trepiccione la donna di 69 anni operata tre volte in 12 giorni CHRIS CRISMAN/CORBIS nale, provocata da un’ansa dell’intestino bloccata nella ferita da poco suturata. Solo dopo qualche giorno, e una Tac, si decide di operare chirurgicamente. I periti sottolineano il ritardo con il quale si intervenne per effettuare la correzione chirurgica «conseguente ad una condotta colposa». «In buona so- Roma, il bimbo era con la madre all’Ikea Muoreatreannisoffocatodaunhotdog 1 È morto dopo cinque gior- ni di ricovero in terapia intensiva pediatrica al Policlinico Gemelli di Roma il bambino di 3 anni che giovedì scorso era rimasto soffocato mangiando un hot dog nel ristorante Ikea nel centro commerciale Porta di Roma. Francesco, questo il nome del bambino, era stato ricoverato in condizioni disperate giovedì scorso dopo essersi strozzato con un pezzo di SEZIONE II CIVILE R.G.N. 30645/2008 NOTAIO GIOVANNI SCHETTINO TRIBUNALE FALLIMENTARE DI TORINO VENDITA BENI MOBILI - FALLIMENTO N. 468/2012, Si rende noto che nel Fallimento n. 468/2012, Curatore Dott. Massimiliano Basilio In conformità alla II^ integrazione del programma di liquidazione si dispone la vendita, mediante gara informale da esperirsi innanzi al Curatore, presso lo Studio del Curatore, Studio Pagella Basilio Bonelli, C.so Vittorio Emanuele II n.76, Torino, in data 03.04.2014 alle ore 15.00, dei seguenti beni: LOTTO I°: costituito da beni giacenti in Druento - Regione Serviglia n. 3, nn. di inventario da 1 a 215, esclusi n.76 – 80 – 84 – 88 – 98 – 99 – 101 – 112 – 144.; LOTTO II°: ramo aziendale costituito da: - Avviamento - Requisiti necessari all’ottenimento dell’Attestazione SOA come da Certificato di Attestazione di Qualificazione SOA n.6407/35/00 rilasciato da Bentley Soa Spa il 27.04.2009, per SOA OG3 Classifica IV e OG6 classifica V; - Beni inventariati ai nn. 76) Furgone Fiat Ducato Maxi 2.8 JTD Targato CP753AN - 80) Autocarro Fiat IVECO 135/17 targato EB667ML - 84) Autocarro Iveco 65C15 targato CM 831JD - 88) Autocarro Iveco 180-26 targato ED625AL - 112) carrello elevatore TCM di colore giallo; CONDIZIONI DI VENDITA prezzo base LOTTO I°: € 26.000,00 oltre IVA; rilanci minimi LOTTO I°: € 500,00 oltre IVA; prezzo base LOTTO II°: € 45.000,00 oltre oneri di legge; rilanci minimi LOTTO II°: € 1.000,00 oltre oneri di legge. Ogni interessato dovrà depositare entro le ore 12.00 del giorno 02.04.2014, presso lo Studio del Curatore offerta in busta chiusa. Per dettagli sulle condizioni di vendita e dettagli dei beni, consultare il sito www.tribunale.torino. giustizia.it Atti relativi alla vendita consultabili presso il Curatore Dott. Massimiliano Basilio, Tel n. 011/195.04.567 – Fax n. 011/195.04.987. Beni visionabili previ accordi con la Curatela. würstel al ristorante con la mamma. Il piccolo è rimasto senza respirare per 40 minuti nonostante i tentativi di rianimazione praticati dai sanitari del 118 e della squadra medica dell’Ikea. Secondo le statistiche sono circa 50 i bambini, di cui 30 sotto i 4 anni, che ogni anno muoiono in Italia per incidenti evitabili o per un piccolo oggetto messo in bocca che poi diventa letale. mente criticata dagli esperti chiamati in causa, che parlano di una gestione «non corretta e adeguata alla complessità dello specifico quadro clinico», visto che «i sanitari non misero in atto un’attenta valutazione struIL CALVARIO La sofferenza della donna e dei suoi familiari è durata cinquanta giorni mentale mirata all’effettiva riuscita dell’intervento». Dopo altri giorni di sofferenza, i familiari di Elena, contro il parere dei medici, decidono di trasferirla in un’altra clinica privata. È il 9 maggio. Elena, la sera stessa, viene sottoposta ad un altro intervento d’urgenza, visto che i punti di sutura applicati a 50 centimetri di intestino si erano «aperti», con tutte le conseguenze del caso. Dopo l’ultima operazione, Elena Trepiccione non si è più ripresa. È morta il 13 giugno 2012, tre mesi prima di compiere settant’anni. LA DECISIONE DELLA CORTE DI WESTMINSTER IL TAR BOCCIA I LIMITI Londra: “Carceri italiane inumane” Bloccata l’estradizione del mafioso A Venezia tornano le grandi navi TRIBUNALE DI TORINO R.G.N. 30645/2008 - Delegato notaio Giovanni SCHETTINO. Lotto Unico - In San Sebastiano da Po, via Cosola 9: nuda proprietà di fabbricato di civile abitazione elevato a due piani fuori terra entrostante a terreno pertinenziale di complessivi mq. =598= (C.F. Fg. 11, particella 421; C.T. Fg. 11 particella 422); piena proprietà di: adiacente appezzamento di terreno pianeggiante coltivato ad orto di mq. =814= (C.T. Fg.11 particella 423) Vendita senza incanto: 13 maggio 2014 ore 13.15; apertura buste ore 12.00. Prezzo base: € =26.000,00=. Nel caso in cui gli immobili restino invenduti la vendita con incanto si terrà: 17 giugno 2014 ore 11.45. Prezzo base: € =26.000,00=. Aumenti minimi: € =2.000,00=. Le vendite si terranno presso la “ERRE ESSE” in Torino, via Vittorio Amedeo II 21 ove sono consultabili gli atti relativi alla vendita. Le offerte in busta chiusa o le istanze di partecipazione devono essere depositate dal lunedì al venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30 presso la “ERRE ESSE”. Sito internet: www.legaleentieaste.it. stanza - dicono gli esperti - i sanitari che gestirono la paziente tra il 2 e il 3 maggio 2012 non agirono con solerzia». Anche l’intervento volto a «sanare» la complicanza sembrava essere andato per il meglio, ma in seguito le condizioni della donna continuavano a peggiorare. Anche questa fase viene aperta- Libero grazie a 20.000 sterline e alle nostre prigioni sovraffollate RICCARDO ARENA PALERMO È il principio a lasciare di stucco: un tribunale londinese dice di no all’estradizione di un mafioso di Trabia, piccolo comune a due passi da Palermo, perché le carceri italiane non garantiscono ai detenuti un trattamento adeguato dal punto di vista umanitario. Domenico Rancadore, 65 anni, ex insegnante di educazione fisica, condannato con sentenza definitiva a sette anni di carcere nel capoluogo siciliano, non torna dunque in Italia. È stato anzi rilasciato su cauzione (ha pagato 20 mila Domenico Rancadore sterline), anche se dovrà indossare il braccialetto elettronico, uscire a orari determinati e comunicare i propri spostamenti dall’abitazione di Uxbridge. Inutili dunque le indagini della Procura di Palermo, che l’estate scorsa avevano interrotto una latitanza ventennale. Presentatosi col volto coperto, assieme alla moglie in- glese, Anne Skinner, davanti al giudice Howard Riddle, «chief magistrate» della Westminster Court di Londra, Rancadore ha fatto valere i guai cardiaci di cui soffre e la situazione carceraria italiana di sovraffollamento («overcrowding»). Il giudice Riddle ha preso infatti atto dell’esistenza di una sentenza dell’Alta Corte britannica, relativa a un somalo di cui aveva chiesto l’estradizione il tribunale di Firenze: anche in quel caso era arrivato un no, per il rischio che Hayle Abdi Badre subisse trattamenti degradanti e inumani. «Non posso distinguere il caso di Rancadore da quello del somalo», scrive il magistrato che si è avvalso della consulenza di Patrizio Gonnella, dell’associazione Antigone. E il radicale Marco Perduca sul suo blog chiede al guardasigilli Andrea Orlando cosa ne pensi. VENEZIA Contrordine: le grandi navi da crociera potranno, almeno fino al 12 giugno, giorno dell’udienza, continuare a solcare i canali di Venezia. È la decisione del Tar Veneto che ha accolto due ricorsi presentati da Venezia Terminal Passeggeri, una decina di imprese portuali e il Comitato Cruise Venice contro i limiti imposti dalla Capitaneria di Porto a seguito della decisione interministeriale che aveva di fatto imposto uno stop. Per il Tar l’ordinanza non è sufficientemente motivata e non rispetta il principio di gradualità. Di fatto le navi potranno continuare a visitare l’antica città «fino a quando non saranno disponibili vie alternative» al Canale di San Marco e al Canale della Giudecca oggetto dei limiti. LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Cronache .19 . OPERAI E LAVORATORI DELL’INDOTTO IN PIAZZA CONTRO LA CHIUSURA Tirreno Power verso la riapertura ma sotto tutela Savona, ieri il confronto fra società e procura Le emissioni dovranno essere ridotte della metà MARCO RAFFA SAVONA Tirreno Power prova, pur avendo tecnicamente ancora quattro giorni per ricorrere al tribunale del Riesame contro il decreto di sequestro dei suoi impianti a carbone nella centrale di Vado Ligure, a «dialogare» con Procura e tribunale per arrivare alla ripresa produttiva. E lo annuncia con una nota di poche righe, il giorno dell’incontro che l’ex Guardasigilli Paola Severino, E il governo chiede conto dei ritardi nell’inizio dei lavori per la nuova unità a capo dello staff legale di Tirreno Power ha avuto a Savona con il procuratore Francantonio Granero, il sostituto Chiara Maria Paolucci e il giudice Fiorenza Giorgi. Un’ora con i primi, mezz’ora con la seconda. «Il dialogo dal punto di vista dei pm è stato costruttivo» è stato l’unico commento del procuratore. Nel pomeriggio, la nota dell’azienda, estremamente prudente: «Un dialogo che proseguirà nei prossimi giorni, volto ad individuare le modalità più opportune per arrivare quanto prima alla ripresa di esercizio nell’ambito di un protocollo operativo che sottopone l’impianto a verifiche da parte di tecnici individuati dal giudice». Era la via d’uscita ipotizzata dal decreto di sequestro: prevede che la centrale elettrica adotti la centralina Sme, già prevista dall’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale del dicembre 2012, che questa venga «tarata» da tecnici nominati dal giudice stesso e che le emissioni vengano contenute nei limiti delle «Mtd» o «Bat», le «migliori tecnologie In piazza La manifestazione di ieri dei dipendenti della Tirreno Power ENRICO TESTA disponibili»: si va dalla metà a un quinto delle emissioni attuali per biossido di zolfo, ossidi di azoto, monossido di carbonio, polveri sottili. Sempre ieri, a Vado, sono scesi in piazza, con due diversi cortei, sia i lavoratori di Tirreno Power e delle ditte esterne in appalto sia i dipendenti del Terminal Rinfuse Italia, con delegazioni di altre aziende della zona. Una reazione dei lavoratori ai primi effetti dell’ordinanza di sequestro della centrale. E cioè lo stop dell’impiego delle ditte esterne, circa 270 lavoratori. Questo nonostante l’azienda avesse assicurato che non ci sarebbero stati movimenti prima del 25 marzo, quando si terrà un vertice in prefettura. «I sindaci di Vado e Quiliano sono stati sollecitati spiega Fulvia Veirana, segretario generale Cgil di Savona - anche sul coinvolgimento del governo in questa vicenda. Ci de- vono dire che il sito di Vado sta nel piano energetico nazionale. Deve essere chiaro con quali regole di rispetto dell’ambiente e con quali investimenti per il futuro». Sulla possibilità concreta che Tirreno Power, con gli attuali impianti a carbone costruiti nel 1971, possa davvero rispettare i limiti di emissione fissati dalle «migliori tecnologie disponibili», gli ambientalisti sono scettici da sempre. Anche l’ipotesi di un funzionamento a regime ridotto ha senso soltanto se - come prescritto dal giudice - i valori delle emis- sioni saranno certi, monitorati «in continuo» e valutati non con medie mensili o semestrali, ma «giorno per giorno». Dal ministero dell’Ambiente, infine è arrivata in queste ore una diffida per l’azienda circa i lavori - mai cominciati - della nuova unità da 460 megawatt prevista dal «cronoprogamma» allegato all’autorizzazione Aia. Tirreno Power ha 30 giorni per avviare i lavori. In caso contrario, l’autorizzazione al funzionamento dei vecchi gruppi a carbone - rilasciata soltanto in funzione del nuovo gruppo da costruire - potrebbe decadere. Tensione il caso PAOLO COLONNELLO MILANO Da mesi nei corridoi del palazzo di Giustizia di Milano (nella foto) si vociferava della «guerra fredda» fra le toghe dei vari dipartimenti uei cinque metri di corridoio che separano l’ufficio del procuratore capo Edmondo Bruti Liberati da quello del suo vice Alfredo Robledo, uno dei cinque in forza alla Procura di Milano, sono ormai una distanza siderale. Non che prima i due si amassero particolarmente: da mesi, nel cicaleccio dei «bene informati» del palazzaccio milanese, la guerra fredda tra le toghe dei vari dipartimenti teneva banco con imbarazzi di vario genere. Solo che adesso la frattura è diventata incolmabile in seguito a una denuncia di 11 pagine indirizzata al Csm e al Consiglio giudiziario distrettuale nella quale Robledo accusa il Procuratore di averlo sistematicamente escluso dalle indagini più scottanti e per lo più di sua competenza, essendo il viceprocuratore coordinatore del dipartimento dei reati contro la pubblica amministrazione. Si va dall’ultima inchiesta sulle false testimonianze del caso Ruby, ai fascicoli sulla Sea e Vito Gamberale che sarebbero stati consegnati con colpevole ritardo, dopo essere stati parcheg- ri di Francesco Greco o la distrettuale giati a lungo nei cassetti di altri uffici, antimafia di Ilda Boccassini. Insomma, per passare dalle inchieste su Formi- i pezzi da 90 della Procura milanese. Per capire la portata di questa degoni e il San Raffaele. Secondo Robledo, avulso dalle cor- nuncia e gli effetti che ne potrebbero renti togate, diventato noto per inda- scaturire, basti considerare che, come gini come quelle rivela Robledo nella sulla Lega, sui deriINCHIESTE TOP SECRET pirotecnica lettera al vati o sulle spese Per il magistrato due indagini Csm, la Procura sta pazze in Regione, ora lavorando a due sarebbero a rischio a causa segrete inchieste su le decisioni di Bruti di conflitti negli affidamenti appalti, tangenti e Liberati, considerato invece garante sanità che starebbedi una serie di equilibri politici ed anti- ro rischiando di danneggiarsi a causa co esponente di Magistratura demo- della violazione dei criteri organizzativi cratica, sarebbero state dettate dalla e di specializzazione tra i pool di pm scelta di favorire altri colleghi e dipar- coinvolti mettendo fuori gioco le rispettimenti, come quello sui reati finanzia- tive intercettazioni. Una sarebbe relati- Q Il procuratore Il vice Edmondo Bruti Liberati, 70 anni, ex presidente di Magistratura democratica, guida la procura di Milano dal 2010 Alfredo Robledo, procuratore aggiunto a Milano, è a capo del pool che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione SCARPIELLO/IMAGOECONOMICA La Procura di Milano si spacca fra accuse di favoritismi e gelosie Il vice Robledo scrive una lettera al Csm contro Bruti Liberati va a «opere pubbliche», l’altra a «episodi corruttivi nell’ambito della sanità lombarda» in un’inchiesta affidata al pm Claudio Gittardi in forza alla Dda della Boccassini. Indagine, sostiene Robledo, di cui pur avendo chiesto la trasmissione al suo ufficio per competenza specializzata, «dalla collega Boccassini non ebbi alcuna risposta, neppure verbale». Robledo denuncia anche la mancata assegnazione al suo dipartimento per la prima inchiesta «Ruby» (concussione il reato più grave) e rivendica quindi l’assegnazione del fascicolo cosiddetto «Ruby ter» che vede Silvio Berlusconi indagato per corruzione in atti giudiziari, finito invece all’aggiunto Piero Forno Il documento Il testo inviato dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo al Csm. 1 che seguì anche la prima inchiesta. Ma le cose più gravi, relative a quelli che il magistrato ritiene siano stati veri e propri depistaggi, a quanto pare Robledo è intenzionato a riferirle a voce quando sarà ascoltato al Csm: «Vi sono poi ulteriori episodi - scrive - sui quali mi riservo ulteriormente di interloquire che, pur non costituendo violazione dei criteri organizzativi, con riferimento alle assegnazioni, ritengo abbiano turbato la regolarità dello svolgimento dei compiti dell’Ufficio». Di fronte a questo tsunami, per ora Bruti Liberati ha deciso di tacere. È chiaro che partirà presto una controffensiva al Csm, con una relazione di segno contrario del Procuratore che per il momento non intende cambiare di una virgola le assegnazioni dei fascicoli. Ma il rischio è quello di una spaccatura tra la settantina di pm della Procura che potrebbe aggravare il clima già poco felice di via Manara. Nonché di un regalo alle truppe berlusconiane che potrebbero approfittare della serissima partita tra le toghe per aggiungere nuovi carichi e polemiche. Alla fine dello scontro non si sa chi ne uscirà vincitore. Di sicuro non la Procura. 20 .Società STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 “Sono questi i primi vagiti dell’Universo” FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Q uando l’Harvard-Smithsonian Center per l ’A s t r o f i s i c a , qualche tempo fa, aveva annunciato una conferenza stampa per levare i veli a una «scoperta di grande interesse» che riguardava un esperimento non meglio specificato, hanno iniziato a inseguirsi voci e smentite a una velocità senza pari su ciò che sarebbe stato divulgato al mondo intero. Con il passare dei giorni, poi, l’attenzione di esperti e curiosi si è focalizzata sul «Bicep2», ovvero il supertelescopio situato in uno degli osservatori del Polo Sud, vicino alla base AmundsenScott, in una porzione di ghiacci sotto il controllo degli Stati Uniti. E’ infatti dal «Background Imaging of Cosmic Extragalactic Polarization» - questo il nome per esteso dello strumento al servizio della scienza che giungono straordinarie indicazioni sulle prime tracce dell’eco del Big Bang, ovvero dell’ esplosione che Un’araba fenice che vale il Nobel GIOVANNI BIGNAMI* SEGUE DALLA PRIMA PAGINA M 14 La scoperta del telescopio Usa al Polo Sud “Catturate le onde primordiali del Big Bang” miliardi È questa l’età del nostro Universo, nato in seguito all’esplosione del Big Bang IL SEGNALE Si tratta delle onde gravitazionali studiate già da Einstein L’«INFLAZIONE» È la conferma dell’espansione accelerata del cosmo 13,8 miliardi di anni fa ha scosso l’Universo, dando inizio all’espansione che tutt’oggi è in corso. Nessun comunicato ufficiale è giunto alla vigilia, ma dalle informazioni rimbalzate su blog e siti specializzati appariva chiaro che quanto sarebbe emerso nel corso dell’appuntamento dell’università di Harvard riguardava le onde gravitazionali, quel fenomeno individuato da Albert Einstein e che consiste nelle perturbazioni spaziotemporali create da fenomeni violenti, in primis dal Big Bang, appunto, che ha dato inizio all’Universo, fino all’esplosione delle supernovae. In sostanza si tratta di una misura indiretta delle onde gravitazionali emesse pochi attimi dopo il Big Bang, come ce ne sono state anche in passato. In caso di conferme successive, tuttavia, si tratterebbe della prima prova diretta della cosiddetta «inflazione cosmica», vale a dire la teoria secondo la quale dopo il Big Bang, l’Universo avrebbe attraversato una fase di espansione estremamente rapida. Una scoperta che potrebbe colmare un’ampia lacuna nella nostra comprensione sulla formazione dell’Universo. Le onde gravitazionali spiegano gli studiosi - sono increspature che si muovono attraverso lo spazio e il tempo e sono state descritte come i «primi tremori del Big Bang». Secondo John Kovac, responsabile del progetto per conto del Centro Harvard-Smithsonian, la loro rilevazione confermerebbe una «connessione integrale» tra la meccanica quantistica L’esperimento Si chiama «Bicep2» (Background imaging of cosmic extragalactic polarization) il telescopio basato al Polo Sud che ha studiato le onde gravitazionali Il raggio di Mercurio si è ridotto di 7 km 1 Il raggio di Mercurio si è ridotto di 7 chilometri nel corso degli ultimi 4 miliardi di anni. A rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista «Nature Geoscience»: la scoperta suggerisce che il pianeta si è contratto più di quanto si stimasse finora. Paul Byrne e i colleghi della Carnegie Institution of Washington hanno mappato le creste e e la Relatività generale: «Il rilevamento di questo segnale ha spiegato - è uno degli obiettivi più importanti della cosmologia di oggi. Per arrivare a questo punto c’è voluto il lavoro di tantissima gente». Il telescopio che ha realizzato la scoperta era puntato le faglie della superficie, utilizzando le immagini acquisite dalla sonda «Messenger»: si pensa che queste strutture geologiche si siano formate mentre il pianeta, inizialmente molto caldo, si raffreddava e si contraeva. A differenza della Terra - sottolineano gli studiosi - Mercurio è formato da un'unica e gigantesca placca. in una zona del cielo conosciuta come il «Buco del Sud», che si trova fuori dalla galassia e dove c’è poco materiale extragalattico a interferire con ciò che è possibile vedere attraverso gli strumenti. E subito il mondo della scienza ha salutato con soddisfa- zione l’evento. Per il vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Antonio Masiero, la scoperta è tra le conferme più attese della fisica contemporanea ed è «la seconda prova indiretta dell’esistenza delle onde gravitazionali», dopo quella fornita negli Anni 70 da Russell Hulse e Joseph Taylor. I due scienziati, insigniti entrambi con il Premio Nobel nel 1993, erano stati i pionieri di questa scoperta, individuando la prima traccia delle onde gravitazionali prodotte da una stella binaria. Le soluzioni dei giochi RUZZLE TM Ecco le nostre soluzioni: riuscite a superarci? Parole da 100 o più punti: infarinato (390), finirò (286), sanatoriali (167), infarinati (158), rintasato (151), infranta (140), infranti (140), stornati (140), infinita (136), intasato (134), satinato (134), solarità (134), sanatoria (133), infarina (128), fiato (125), orafi (125), ninfali (123), ostanti (123), sanatori (122), finirai (111), stornai (111), finita (110), finiti (110). Parole di 6 lettere che cominciano con la S: salari, salirà, salirò, sanati, sanato, sanità, satina, satira, satiri, satiro, solari, soriti, stanai, stanti, starai, starna, starni, storia, storna, storni. Capolavoro della letteratura: La storia infinita (Michael Ende). SCACCHI Partita giocata nel torneo di Amsterdam (Olanda) 2014. In partita il Bianco, Grande Maestro inglese, forse preoccupato dalle minacce dell'avversaria, la rumena Alina L'Ami, non ha trovato la continuazione vincente e ha giocato 1. Cf5+, rifugiandosi poi nello scacco perpetuo. Avrebbe vinto giocando la brillante 1. Af8+!, che porta G ST REBUS [9, 2, 8] tra vagli odi G e ST ante = travaglio di gestante imparabilmente al matto. Se 1…R:f8; allora 2. Df6+, e poi matto in 2 mosse. Se 1…T:f8; allora 2. De7+, e dato che ora la Torre nera è in presa anche in questa variante c'è matto in 2 mosse. TEXAS Sei fuori posizione e la tua mano ha scarse possibilità di migliorare. L'avversario potrebbe già avere una coppia e magari un progetto a colore o a scala: difficile indurlo a passare. Meglio fare check e se lui punta, passare. a cura di C A P R I C C I 0 D 0 T E 6 2 1 5 4 3 1 3 6 2 5 4 3 6 4 1 2 5 5 1 2 4 3 6 2 4 5 3 6 1 4 5 3 6 1 2 A 0 T O R A H 0 G I N A 0 S C 0 M O D O D I D I R E S E D A N 0 C E R A S T E E F 0 N I N 0 M A S S A 0 L A M I A 0 C A R C E R E 0 L E A 0 M O N D A N I 0 A U S 0 G A N D O L I N 0 S 0 S P I C C A T I 0 0 C I 0 A R A R A T 0 C O L O M U S I C O T E R A P I A O 0 E M U L E 0 0 0 E M U V I R U L E N T A 0 R A T 1 9 2 6 6 3 8 2 7 5 4 9 9 7 6 1 8 4 5 7 4 7 5 8 5 1 9 7 3 8 2 6 2 3 4 5 6 9 1 3 3 2 1 3 5 3 6 7 4 4 2 9 8 5 8 1 3 8 4 7 9 1 5 8 2 7 6 3 1 9 2 6 4 6 0 S A L A P A R U T A 0 O P 0 L A T I M E R 0 T I R R 0 E R O D E 0 E M I L E I P 0 O R O N T E 0 0 L 0 N I 0 S I T T E 0 S V E N C A S S A T O R A C I C A E N E A 0 E 0 E L I S I R T O M 0 P R O N I P O T I O R O S E I 0 C E I 0 O C 4 1 8 2 9 5 7 N O N N A 0 G E N O A 0 I a sui momenti iniziali dell’unico Universo che per ora conosciamo, il nostro, sarebbe invece cruciale sapere qualcosa di concreto, al di là della fantasia di Calvino e dei cosmologi teorici. Forse adesso è la volta buona. Ieri, a Harvard, sono stati presentati i risultati di uno speciale telescopio dal nome muscoloso di «Bicep 2», posto in Antartide e capace di captare, in modo indiretto, la presenza di quell’araba fenice dell’astrofisica: le onde gravitazionali. Che ci siano, tutti lo dicono, anche perché per primo lo ha detto Einstein; dove siano, tutti pensano di saperlo, ma nessuno le ha mai rivelate direttamente. A differenza della luce, però, le onde gravitazionali riescono ad uscire dall’Universo iniziale e in un modo un po’ contorto a racco n t a rcelo, se sappiamo ascoltarle. Ed il telescopio in Antartide ha saputo farlo, pare. Ha captato le impronte delle onde gravitazionali mentre seguivano la velocissima espansione della materia primordiale dell’Universo, più di 13 miliardi di anni fa. Troppo deboli per essere rivelate direttamente, le onde immaginate da Einstein hanno però lasciato la loro impronta nella temperatura del fondo del cielo, qualcosa che dal Polo Sud, posto freddissimo, si misura molto bene. Se la rivelazione del telescopio fosse corretta, sarebbe da Nobel: la prima evidenza sperimentale che la famosa inflazione dell’Universo è esistita e che lega tutto quello che è successo dopo (tipo galassie, stelle e alla fine noi stessi) il famoso Big Bang. Cioè, in un colpo solo, sfruttare le onde gravitazionali per arrivare a qualcosa finora postulato ma mai capito: come ha fatto l’Universo a diventare così grande così in fretta? Il filo rosso che lega il Big Bang a noi diventerebbe così sempre più solido, il che sarebbe una bella soddisfazione, anche per chi cerca di capire cosa ci facciamo noi qui. Ma se gli americani ce l’hanno fatta, e per di più guardando solo il 2% del cielo, lo devono un po’ anche a noi europei ed italiani, che con la missione «Planck» abbiamo fornito la miglior fotografia mai fatta dell’Universo appena diventato visibile. Proprio a partire da quella è stato possibile andare all’indietro e vedere l’ombra lasciata dal passaggio delle onde gravitazionali. A tutti noi resta, comunque, la soddisfazione di sapere che quei pochi litri di idrogeno che tutti abbiamo dentro, e che sono un pezzettino di Big Bang, adesso sono anche un legame ancor meglio capito con l’Universo e con la sua evoluzione. Non sembra, ma un po’ abbiamo tutti quasi 14 miliardi di anni, anche se non li dimostriamo. *Presidente Inaf LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 In Italia FTSE/MIB FTSEItaliaAllShare Euro-Dollaro CAMBIO +2,52% +2,37% All’estero DOWJONES(NewYork) NASDAQ(NewYork) DAX(Francoforte) 1,3926 Petrolio dollaro/barile FTSE(Londra) +1,13% +0,81% +1,37% +0,62% S Oro 98,08 euro/grammo R 32,33 ECONOMIA FINANZA . 21 & VINTE LE RESISTENZE DI LUSSEMBURGO E AUSTRIA. CONTROLLI ANCHE SU FONDI D’INVESTIMENTO, TRUST E FONDAZIONI Evasione, accordo Ue per lo scambio dei dati Intesa europea per la tassazione del risparmio, al vertice di giovedì l’annuncio. Resta il nodo della Svizzera MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTE DA BRUXELLES È fatta. Salvo colpi di scena, sarà la prima intesa europea sulla tassazione del risparmio siglata dal 2003 a oggi, la decisione che consentirà all’Unione di compiere un bel passo avanti sulla strada della trasparenza e della lotta all’evasione. L’accordo politico è finalizzato, assicura un fonte del Consiglio Ue, e sarà esplicitato nelle conclusioni di vertice dei capi di stato e di governo di giovedì e venerdì. La decisione formale slitterà alla prima riunione a livello IL FINANCIAL TIMES «Unicredit, ipotesi Borsa per Pioneer» Per i governi un affare da non perdere In ballo 2,5 miliardi di gettito aggiuntivo Palazzo Berlaymont, sede della Commissione europea ministeriale (lunedì prossimo), dove passerà come «punto a», chiudendo senza discussione uno dei più difficili e sofferti dossier della storia comunitaria. Di fatto sarebbe la fine dell’inviolabilità del segreto bancario, prosciugando un mare di frodi fiscali che sottrae ai bilanci pubblici europei mille miliardi ogni anno, somma che equivale all’intero bilancio settennale dell’Ue. Il sistema in vigore risale al 2005, ma già dal 2008 si è cominciata a discutere la sua versione rafforzata per chiudere i buchi normativi, estendendo i controlli a fondi di investimento e pensione, nuovi strumenti finanziari e pagamenti effettuati a traverso trust e fondazioni. L’accordo del 2005 prevedeva che i paesi dell’Ue si scambiassero informazioni sui movimenti dei risparmi, con l’eccezione di Lussemburgo e Austria, che per garantire la riservatezza dei clienti hanno accettato di imporre una ritenuta alla fonte secca del 35% sui rendimenti dei non residen- AFP ti. In pratica, si poteva rinunciare a un terzo della remunerazione in cambio dell’anonimato. Un piccolo prezzo per chi ha la coscienza sporca. Nella primavera del 2013 la macchina legislativa si è rimessa in moto grazie anche allo scandalo Offshoreleakes, alimentato dalle rivelazioni giornalistiche a proposito di 130 mila conti correnti nascosti in giro per il pianeta. Pressati dall’opinione pubblica, molti governi europei hanno cominciato a spingere davve- LA CEDOLA DI ULTERIORI 0,50 EURO PER AZIONE SARÀ PAGATA IL 22 MAGGIO A Cdp e Tesoro altri 600 milioni grazie al dividendo dell’Eni Il Cda approva prestiti obbligazionari fino a 1,5 miliardi LUCA FORNOVO TORINO Eni conferma i risultati preliminari del 2013 e approva la distribuzione del dividendo: a fine maggio nelle tasche dei due principali azionisti, il Tesoro e la Cassa e depositi prestiti, entreranno altri 600 milioni di euro, dopo l’acconto della stessa entità ricevuto a settembre . Ieri il Consiglio di amministrazione ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio della società per il 2013, che chiudono rispettivamente con l’utile netto di 5.160 milioni di euro e di 4.410 milioni. Il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea la distribuzione del dividendo di 1,10 Unicredit dopo l’Ipo di Fineco, attesa a metà anno, potrebbe riaprire il dossier Pioneer, la società del gruppo attiva nel risparmio gestito. Le opzioni, secondo uno scenario tracciato dal Financial Times, potrebbero essere la vendita per 2-3 miliardi o la quotazione già a partire dal prossimo anno. Ma a leggere bene il piano industriale al 2018, Unicredit punta invece a sostenere la crescita delle attività di gestione degli investimenti di Pioneer. Tanto è vero che nelle linee strategiche è prevista una crescita da 174 a 263 miliardi della massa gestita da Pioneer. Il presidente di Unicredit, Giuseppe Vita in un’intervista all’Handelsblatt ha invece seccamente smentito l’altra ipotesi del Financial Times e cioè la quotazione parziale della tedesca Hvb. 1 Paolo Scaroni, ad di Eni euro per azione, di cui 0,55 euro sono già stati distribuiti a settembre. Il dividendo a saldo di 0,55 euro per azione sarà messo in pagamento il 22 maggio 2014 con lo stacco della cedola il 19 maggio. Il Tesoro, che controlla direttamente il 3,9% di Eni, riceverà un dividendo di 77 milioni (in tutto 154 milioni se si considera l’altra metà già incassata). La parte più consistente delle cedole arriverà alla Cas- sa depositi e prestiti, controllata all’80% sempre dal Tesoro e per il 20% dalle fondazioni bancarie. La Cdp incasserà 522 milioni che sommati agli altri 522 milioni già riscossi porterà il totale a un maxi-assegno di oltre 1040 milioni. Il Cda di Eni ha poi convocato per l’8 maggio l’assemblea degli azionisti che dovrà decidere sull’approvazione del bilancio 2013 e sulla nomina degli organi sociali. L’assemblea dovrà anche votare la proposta di proseguire il programma di acquisto di azioni proprie per altri 18 mesi per circa il 10% del capitale, per un totale di 6 miliardi. Eni ha infine dato il via libera al lancio di uno o più prestiti obbligazionari, da emettersi in una o più tranche, da collocare presso gli investitori retail in Italia e da destinare alla quotazione in uno o più mercati regolamentati, incluso il mercato telematico obbligazionario (Mot), entro il 31 luglio 2015, per un massimo di 1,5 miliardi. ro per un sistema unificato di scambio informazioni. L’obiettivo, tuttavia, richiedeva che anche Lussemburgo e Austria partecipassero. Ma i due paesi legavano il loro assenso all’adesione dei paradisi terzi, Svizzera, Andorra, Liechtenstein, Monaco e San Marino. Adesso l’impiccio s’è sbloccato. O quasi. Berna sta rinegoziando l’accordo bilaterale con l’Unione, destino al quale si è arresa. Una volta siglato il patto, gli stranieri con un conto della confederazione non avranno più alcuna protezione e saranno oggetto di comunicazione automatica da parte delle banche alle autorità fiscali del loro paese. Il problema che resta, è l’avvio di una rapporto diretto fra le autorità fiscali, discusso peraltro a livello G20 e Ocse. In questo contesto tutti, anche gli elvetici, sono disposti allo scambio automatico. Però si preferirebbe procedere con uno standard globale e dunque l’Europa potrebbe decidere di attendere qualche mese per avere un unico sistema a livello planetario, con l’ispirazione Il patto con Berna può slittare di qualche mese in attesa di una iniziativa unitaria di G20 e Ocse benigna del Fatca, l’impianto di accordi bilaterali creato dall’America col resto del mondo. Nell’attesa si avanza con la superdirettiva e l’aggiramento delle regole fiscali da parte dei non residenti diventa a questo punto molto più difficile. E’ stato stimato che l’estensione della copertura materiale degli accordi sulla fiscalità per coprire tutti i redditi (e non solo gli interessi) potrebbe essere un affare da 2,5 miliardi di gettito l’anno per l’Europa. Per i governi europei è un affare da non perdere. MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 22 DENOMINAZIONE CODICE ISIN VALUTA EMISSIONE TAGLIO MINIMO PREZZO DI EMISSIONE SCADENZA CEDOLA ANNUA LORDA 1° E 2° ANNO (1) CEDOLA ANNUA NETTA 1° E 2° ANNO (1) CEDOLA ANNUA VARIABILE LORDA DAL 3° AL 5° ANNO (1) OBBLIGAZIONE BANCA IMI COLLEZIONE TASSO MISTO DOLLARO USA SERIE I IT0005001422 USD 2.000 DOLLARI STATUNITENSI 99,85% 13/03/2019 3,00% 2,40% Libor USD 3 mesi + 0,21% OBBLIGAZIONE BANCA IMI COLLEZIONE TASSO MISTO DOLLARO NEOZELANDESE SERIE I IT0005001521 NZD 2.500 DOLLARI NEOZELANDESI 99,83% 13/03/2019 5,90% 4,72% NZD BB 3 mesi + 0,75% (1) La tassazione vigente al momento dell’emissione è pari al 20%. LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Panorama Confindustria, il presidente degli under 40 DOMANI IL CDA DI TELCO SULLA LISTA PER RINNOVARE I VERTICI DEL GRUPPO ITALIANO Vodafone riaccende il risiko del telefono Gay,l’imprenditorehi-tech cheguidaigiovaniindustriali Compra la spagnola Ono. Telecom vola in Borsa arco Gay sarà il nuovo presidente dei giovani di Confindustria. Dopo il termine per la presentazione delle candidature scaduto il 7 marzo, i giovani imprenditori sono stati unanimi nella scelta del successore di Jacopo Morelli. Il nuovo leader degli under 40 presenterà squadra e programma al consiglio centrale del 4 aprile. Marco Gay L’investitura ufficiale avverrà con l’elezione al Consiglio nazionale del 6 maggio. Gay, torinese, presidente dei giovani del Piemonte e vice presidente di Confindustria Piemonte, è entrato nel sistema nel 2004. L’avventura imprenditoriale inizia nell’azienda di famiglia la Proma, oggi Saint-Gobain Abrasivi e prosegue come consulente aziendale in ambito commerciale e delle risorse umane. Dal 2000 è cofondatore e Ceo di WebWorking, dove si occupa di management. Nel 2013 è cofondatore della start up AD2014 e di Torino1884, di cui è pre[L. FOR.] sidente, società del settore food&beverage. M L’ultimatum all’azionista Cir Sorgenia, le banche pronte a prendere il controllo Cir migliora la sua proposta, aumentando il suo impegno nella ricapitalizzazione di Sorgenia, o le banche sono pronte a prendere il controllo della società energetica. È questo l’orientamento che è emerso dal duplice vertice che ha visto impegnati i creditori: una riunione con tutte le 21 banche e un summit ristretto con i sei istituti (Mps, Intesa, Unicredit, Ubi, Banco Popolare e Bpm) esposti verso la capogruppo. Il confronto verte sulla ripartizione dei sacrifici legati alla ristrutturazione del debito di Sorgenia, esposta per 1,9 miliardi verso le banche, di cui 600 milioni considerati non sostenibili. Le banche chiedono a Cir, socio di controllo di Sorgenia col 52,9%, di ricapitalizzare per 150 milioni, facendosi carico degli altri 450 milioni con la conversione di debiti in azioni (300 milioni) e un prestito convertendo (150 milioni). La holding si è detta disposta a iniettare 100 milioni, ma senza rinunciare al controllo. [R. E.] O L’Olanda restituirà treni V250 a Breda Finmeccanica, il giudice dà torto all’India sugli elicotteri inmeccanica mette a segno due punti a suo favore sul fronte delle controversie legali: la decisione favorevole del Tribunale di Milano sulla vicenda degli elicotteri indiani e l’accordo raggiunto con le ferrovie olandesi in merito al contratto Fyra di Ansaldo Breda. Il tribunale di Milano ha accolto parzialmente la richiesta Alessandro Pansa di AgustaWestland (Finmeccanica) di impedire all’India di incassare tre garanzie su cinque per 270 milioni sul contratto per la vendita al Paese asiatico di 12 elicotteri. Una trentina di milioni, invece, sono stati incassati dall’India. Sul versante ferroviario, AnsaldoBreda ha raggiunto un’intesa con le Ferrovie olandesi Ns «che definisce la controversia sui treni V250». L’intesa, spiega una nota, «prevede la riconsegna di tutti i treni V250 ad AnsaldoBreda a fronte della restituzione di 125 milioni alla Ns». Notizie che sono state accolte con soddisfazione dall’ad di Finmeccanica, Alessandro Pansa. [R. E.] F FRANCESCO SPINI MILANO C’è Altice, in Francia, che stringe su Sfr, operatore nella banda larga fissa e mobile di Vivendi, per fonderla con Numericable, mettendo sul piatto la bellezza di 11,75 miliardi. E Vodafone che cala l’asso su Ono, operatore di Internet superveloce in Spagna. Si riaccendono i fari sul consolidamento del settore delle telecomunicazioni in un’Europa sovraffollata di operatori mobili e che vede oltre quaranta provider di linea fissa in 28 Paesi, contro i quattro degli Stati Uniti. Le grandi manovre nel settore non hanno condizionato solo le quotazioni degli interessati (e ieri Vodafone ha chiuso con un rialzo dell’1,73%) ma anche quelle di chi, come Telecom Italia, è da tempo sotto attenta osservazione: il titolo del gruppo guidato da Marco Patuano ha portato a casa un +3,91%, nonostante la posizione di Telefonica sia da tempo immutata al 66% di Telco ma sotto al 50% quanto a diritti di voto. L’operazione di Vodafone che ieri ha catalizzato l’attenzione CORBIS L’Europa è sovraffollata di operatori mobili del mercato ha visto la multinazionale guidata da Vittorio Colao acquisire Ono per 7,2 miliardi di euro. «La combinazione di Vodafone e Ono crea un leader delle comunicazioni integrate in Spagna e rappresenta un’opportunità attraente di creazione di valore per Vodafone», ha sottolineato Colao. «La domanda di comunicazioni unificate fisso-mobile è cresciuta significativamente in Spagna negli ultimi anni e questa transazione, assieme al nostro piano di sviluppo di fibra ottica, accelererà la nostra capacità di offrire proposte di qualità sul mercato spagnolo». Il prezzo dell’acquisizione, finanziata da Vodafone con azioni e debito bancario, sarà al netto della cassa e di un indebitamento per 3,3 miliardi di Ono. Il gruppo britannico prevede dall’acquisizione sinergie di costo per 240 milioni di euro l’anno nei prossimi 4 anni, pari a 2 miliardi complessivi. Ono Economia .23 . raggiunge con la propria rete di prossima generazione 7,2 milioni di utenti, grazie ai quali Vodafone può competere con l’offerta nella fibra ottica di Telefonica. L’operatore via cavo faceva capo per il 54,4% a quattro fondi: Providence Equity Partners, Ccmp Capital Advisors, Qadrangle Capitale Partners e Thomas H. Lee Partners. Mentre il mercato guarda ancora a operazioni in terra spagnola, scommettendo sull’interesse di Orange su Jazztel, e a possibili colpi di scena su Sfr (nel governo di Parigi c’è chi preferirebbe un accordo con Bouygues Telecom), in Italia sul fronte delle fusioni è stallo. Il fidanzamento tra Wind e H3g è saltato prima delle nozze, le valutazioni di Fastweb proposte da Vodafone non convincono gli svizzeri di Swisscom. In casa Telecom Italia - smentite possibili operazioni in Brasile - l’attenzione è sulle liste che entro venerdì saranno presentate per il rinnovo dei vertici del gruppo. Per la presidenza, dalle parti di Telco si rafforza l’ipotesi di una candidatura di Giuseppe Recchi, attuale presidente di Eni. I giochi si chiuderanno domani, quando si riunirà il consiglio di amministrazione della holding che controlla il 22,4% di Telecom. Oggi a Mediobanca il comitato nomine esaminerà i quattro nomi che saranno proposti da Piazzetta Cuccia. Nel frattempo c’è attesa per le mosse di Marco Fossati, deciso a far pesare il proprio 5% anche passando da una condivisione del piano industriale. Restando in tema di liste, Telecom ha presentato quella per il Cda di Telecom Italia Media. In testa l’attuale presidente Severino Salvemini, seguito da sette candidati indipendenti. SENZA GLI AGGIORNAMENTI PER GLI HACKER SARÀ PIÙ FACILE VIOLARE I SISTEMI INFORMATICI Windows Xp, bancomat a rischio Il sistema operativo di Microsoft esce di scena l’8 aprile Il nodo sicurezza GIUSEPPE BOTTERO TORINO Non sarà un cyber-collasso, ma è meglio che le banche corrano ai ripari. In fretta. A partire dal prossimo 8 aprile Microsoft smetterà di fornire i supporti per l’aggiornamento e la protezione di Windows XP, il sistema operativo più diffuso al mondo. Una scelta che rischia di creare problemi seri per il 95% dei bancomat e il 40% dei pc mondiali, tutti legati al software lanciato nel 2001 dal gruppo di Bill Gates: tra meno di venti giorni i sistemi saranno più vulnerabili agli attacchi degli hacker e dei virus. Per i privati la situazione è semplice: basta un aggiornamento. Per gli istituti, invece, è po’ più ingarbugliata: il processo di adeguamento sarà più lungo. «Fortunatamente Microsoft ha deciso di prolungare fino al luglio del 2015 il supporto del suo sistema Antivirus Security Essentials. Questo garantirà una maggior tutela ma non una completa immunità», ragiona Andrea Draghetti, specialista in sicurezza informatica. Più che gli sportelli, secondo Draghetti, rischiano i computer installati nelle banche, più vulnerabili perché più esposti. «Gli impiegati hanno acces- so ad una serie di informazioni ben più vasta di un semplice bancomat e inoltre, spesso, non hanno limitazioni nelle movimentazioni di denaro». Secondo la Reuters, per cautelarsi, molte società (Jp Morgan in testa) avrebbero già stipulato accordi con Redmond affinché i tecnici di Microsoft continuino a fornire aggiornamenti di sicurezza. Si calcola che per il PROBLEMI DI SICUREZZA General Motors richiama un altro milione e mezzo di auto General Motors ha annunciato tre ulteriori richiami per problemi legati all’attivazione degli airbag e altri inconvenienti per un totale di circa un milione e 550 mila veicoli. La casa automobilistica ha precisato che per coprire i costi relativi a questi nuovi richiami, nonché quello precedente di oltre 1,6 milioni 1 di veicoli per interruttori di accensione difettosi, ha messo a disposizione 300 milioni di dollari sugli utili del suo primo report trimestrale. I problemi tecnici variano a seconda del modello. Un portavoce ha detto che la General Motors non è al corrente di eventuali lesioni o decessi legati ai difetti dei veicoli. solo supporto agli Atm britannici si spenderanno dai 50 ai 60 milioni di sterline. Ieri, dalle pagine del Financial Times, il direttore della sicurezza dei computer di Microsoft Timothy Rains ha cercato di rassicurare gli utenti. Troppo poco per allontanare lo spettro degli attacchi: secondo Jaime Blasco, ricercatore della Allien Vault, «più persone utilizzano lo stesso software, più aumentano i pericoli». La soluzione? Creare sistemi informatici ad hoc ma dice lo specialista - «le aziende lo considerano troppo costoso». Gli istituti italiani, sul fronte della sicurezza digitale, continuano a tenere alta la barra. Lo scorso anno hanno investito 4,2 miliardi di euro confermando la spesa del 2012. L’attenzione per l’hi-tech trova conferma anche nelle previsioni di spesa formulate dalle banche per il 2014: secondo uno studio che viene presentato oggi al Forum Abi Lab di Milano, la metà dei gruppi, infatti, prevede addirittura di incrementare gli investimenti in tecnologia (50%), mentre quasi un terzo pensa di mantenere costante il budget Ict rispetto al 2013. MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 24 CREDITO VALTELLINESE Società Cooperativa Sede sociale in Sondrio - Piazza Quadrivio n. 8. Codice fiscale e Registro delle Imprese di Sondrio n. 00043260140. Albo delle banche n. 489 - Capogruppo del Gruppo bancario Credito Valtellinese - Albo dei Gruppi Bancari n. 5216.7. Capitale sociale: 1.527.656.081,22 euro diviso in n. 470.964.786 azioni. Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia. Convocazione dell’Assemblea ordinaria e straordinaria I Soci del Credito Valtellinese sono convocati in Assemblea ordinaria e straordinaria il giorno 11 aprile 2014 alle ore 9.00 in prima convocazione in Sondrio presso la sede legale di Piazza Quadrivio n. 8 e, occorrendo, il giorno successivo sabato 12 aprile 2014 alle ore 9.00 in seconda convocazione, presso il Polo Fieristico Provinciale in Morbegno (SO) via Passerini 7/8, per deliberare sul seguente ordine del giorno: Parte ordinaria 1. Nomina, ai sensi dell’art. 32 dello Statuto sociale, di un Consigliere di Amministrazione in sostituzione di un Consigliere cessato dalla carica. 2. Relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale sull’esercizio 2013; presentazione del bilancio al 31 dicembre 2013. Delibere inerenti e conseguenti. 3. Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell’art. 123-ter del D. Lgs. n. 58/1998. Deliberazioni inerenti e conseguenti. 4. Determinazioni ai sensi dell’art. 12 dello Statuto sociale (acquisto di azioni proprie). Delibere inerenti e conseguenti e deleghe di poteri. 5. Proposta di fissazione del numero minimo di azioni per l’ammissione a Socio, ai sensi degli artt. 9, comma 2, e 24, comma 2, dello Statuto sociale. Delibere inerenti e conseguenti. Parte straordinaria 1. Proposta di attribuzione al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’articolo 2443 del Codice Civile, della delega ad aumentare il capitale sociale, entro il periodo di 24 mesi dalla data della relativa deliberazione assembleare, per un importo massimo (comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo) di Euro 400.000.000. Delibere inerenti e conseguenti. 2. Statuto sociale: proposta di modifica degli articoli 9, 36 e 44. Delibere inerenti e conseguenti. 3. Proposta di riduzione definitiva delle riserve di rivalutazione monetaria e delle riserve in sospensione d’imposta. L’ordine della discussione delle materie da trattare sopra indicate è da considerarsi indicativo e non tassativo, anche alla luce di quanto espressamente previsto all’art. 11 del Regolamento Assembleare. Nel rispetto delle disposizioni normative e regolamentari vigenti, ai sensi dell’art. 25, comma 4, dello Statuto sociale e dell’art. 2 del “Regolamento delle Assemblee del Credito Valtellinese”, viene prevista la possibilità di partecipare, mediante l’utilizzo di sistemi di comunicazione a distanza, all’Assemblea ordinaria e straordinaria nelle sedi di seguito indicate: (i) l’Auditorium del Centro servizi del Gruppo Credito Valtellinese in Milano Via Feltre, 75; (ii) la sala riunioni della Direzione Generale del Credito Siciliano in Acireale (CT) Via Sclafani 40/b. Tali collegamenti, ai sensi delle citate disposizioni statutarie e regolamentari, consentiranno ai Soci - che non intendano recarsi presso il Polo Fieristico di Morbegno e che non intendano prendere la parola e partecipare alla discussione - di seguire comunque i lavori assembleari ed esprimere durante lo svolgimento dell’Assemblea, al momento della votazione, il proprio voto. Si sottolinea pertanto che da tali sedi non sarà invece possibile partecipare alla discussione sugli argomenti all’ordine del giorno. Conseguentemente, ai fini del calcolo del quorum costitutivo e deliberativo saranno computati anche i Soci che interverranno e/o eserciteranno il voto a distanza presso le sedi sopra indicate in Milano e Acireale. Capitale sociale e numero di Soci Il capitale sociale sottoscritto e versato del Credito Valtellinese S.c. ammonta a Euro 1.527.656.081,22 ed è suddiviso in n. 470.964.786 azioni ordinarie. Il numero complessivo dei soci aventi diritto di intervento e di voto in Assemblea è pari a 126.629. Partecipazione Possono intervenire in Assemblea ed esercitarvi il diritto di voto, sia nella sede principale, sia nelle sedi collegate mediante sistemi di comunicazione a distanza, i Soci che risultino iscritti nel Libro dei Soci da almeno novanta giorni prima di quello fissato per l’Assemblea in prima convocazione e per i quali sia pervenuta presso la sede della Società, entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l’Assemblea in prima convocazione, vale a dire entro l’8 aprile 2014 (compreso), l’apposita comunicazione dell’intermediario incaricato della tenuta dei conti sui quali sono registrate le azioni ai sensi della normativa vigente. Resta ferma la legittimazione all’intervento e al voto qualora la comunicazione sia pervenuta alla Società oltre il termine sopra indicato, purché entro l’inizio dei lavori assembleari. Ogni Socio ha diritto ad un solo voto qualunque sia il numero delle azioni possedute. Deleghe di voto I Soci che hanno diritto di intervento e di voto all’Assemblea possono farsi rappresentare mediante delega rilasciata ad altro Socio, nel rispetto delle norme di legge e di Statuto. La rappresentanza non può essere conferita né ai membri degli organi amministrativi o di controllo o ai dipendenti del Credito Valtellinese S.c., né alle società da esso controllate o ai membri degli organi amministrativi o di controllo o ai dipendenti di queste. La sottoscrizione della delega deve essere autenticata ai sensi di legge oppure da Dirigenti o Quadri Direttivi del Credito Valtellinese S.c. o di altre banche del Gruppo Credito Valtellinese, appositamente delegati dal Consiglio di Amministrazione, oppure da intermediari abilitati alla tenuta dei conti sui quali sono registrate le azioni. In alternativa la sottoscrizione della delega da parte del delegante può essere attestata dal delegato mediante autocertificazione scritta. Ogni Socio non può rappresentare per delega più di cinque Soci. Non è ammessa la rappresentanza da parte di una persona non socia, salvi i casi di rappresentanza legale. Le limitazioni anzidette non si applicano ai casi di rappresentanza legale. Il modello di delega utilizzabile dai Soci è disponibile presso tutte le filiali del Credito Valtellinese S.c. e delle altre banche del Gruppo Credito Valtellinese, ovvero sul sito internet all’indirizzo www.creval.it nella sezione “Investor Relations – Informazioni per gli Azionisti Assemblee”. Nomina, ai sensi dell’art. 32 dello Statuto sociale, di un Consigliere di Amministrazione in sostituzione di un Consigliere cessato dalla carica Essendo cessato un Consigliere di Amministrazione, l’Assemblea è chiamata a nominare un Consigliere di Amministrazione ai sensi dell’art. 32 dello Statuto Sociale. In particolare, poiché non residuano candidati non eletti dalla lista presentata in occasione della nomina dell’intero Consiglio, l’Assemblea provvederà alla nomina, ai sensi dell'art. 32, comma 1, lettera c), dello Statuto sociale, nell'ambito delle candidature presentate dai Soci, con votazione a maggioranza relativa e senza ricorso al voto di lista, nel rispetto di quanto disposto dall’art. 31, comma 8, lettera a), dello Statuto Sociale. In proposito, si ricorda ai Soci che i candidati devono essere, ai sensi degli artt. 29 e 30 dello Statuto Sociale, Soci del Creval e in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza stabiliti dalla legge, nonché degli altri requisiti eventualmente previsti da disposizioni regolamentari. Si informa inoltre che – in coerenza con le previsioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate e delle Disposizioni di Vigilanza della Banca d’Italia in materia di organizzazione e di governo societario delle banche – il Consiglio di Amministrazione della Banca ha stabilito limiti al cumulo degli incarichi di amministrazione, direzione e controllo che possono essere ricoperti dagli Amministratori del Credito Valtellinese. A questo proposito i Soci interessati sono invitati a prendere visione del relativo Regolamento pubblicato nel sito internet della Banca all’indirizzo www.creval.it nella sezione “Investor Relations – Corporate Governance”. Si ricorda poi che, in conformità a quanto prescritto dal Provvedimento della Banca d’Italia in data 11 gennaio 2012 in materia di organizzazione e governo societario, il Consiglio di Amministrazione ha individuato e motivato il profilo teorico ottimale, ivi comprese le caratteristiche di professionalità e indipendenza, per il Consigliere che l’Assemblea sarà chiamata a nominare al fine di garantire una composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di Amministrazione. Il documento è disponibile sul sito internet della Società all’indirizzo www.creval.it nella sezione “Investor Relations – Informazioni per gli Azionisti - Assemblee”. Ai sensi dell’art. 31, comma 8, lettera a), dello Statuto Sociale, le proposte di nomina per l’integrazione del Consiglio di Amministrazione, sottoscritte dai Soci che le presentano, devono essere corredate a pena di ineleggibilità dalla documentazione prevista dall'art. 31, 5° comma, dello Statuto sociale e segnatamente: i) dal curriculum indicante le caratteristiche personali e professionali del candidato; ii) dalle dichiarazioni con cui il candidato accetta irrevocabilmente la propria candidatura, attesta sotto la propria responsabilità l’inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità nonché l’esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente e dallo Statuto sociale per ricoprire la carica di Amministratore e dichiara eventualmente se è “indipendente ex Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana” e/o “indipendente ex D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58”. Almeno sette giorni prima della data fissata per l’Assemblea in prima convocazione, vale a dire entro il 4 aprile 2014 (compreso), le proposte di nomina per l’integrazione del Consiglio di Amministrazione, unitamente alla documentazione sopra richiamata prevista dall’art. 31 dello Statuto sociale, dovranno essere depositate presso la Sede sociale o, alternativamente, inviate per mezzo di posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected]. Integrazione dell’ordine del giorno e proposte di deliberazione Ai sensi dell’art. 126-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 23 dello Statuto sociale i Soci che rappresentino almeno un quarantesimo del numero complessivo dei Soci aventi diritto di voto possono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente avviso (vale a dire entro il 21 marzo 2014), l’integrazione dell’elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da loro stessi proposti, ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all’ordine del giorno. La domanda - corredata della documentazione atta a comprovare i requisiti previsti dalla legge, tra cui le certificazioni rilasciate dagli intermediari attestanti la legittimazione dei Soci richiedenti - deve essere presentata per iscritto presso la Sede legale in Piazza Quadrivio 8, ovvero inviata a mezzo raccomandata A/R o, ancora, inviata via posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected] a condizione che pervenga alla Società entro il termine di cui sopra. Entro detto termine e con le medesime modalità deve essere presentata da parte degli eventuali Soci proponenti una relazione che riporti la motivazione delle proposte di deliberazione sulle nuove materie di cui viene proposta la trattazione ovvero la motivazione relativa alle ulteriori proposte di deliberazione presentate su materie già all’ordine del giorno. Delle eventuali integrazioni all’elenco delle materie che l’Assemblea dovrà trattare, nonché delle eventuali ulteriori proposte di deliberazione, è data notizia, nelle stesse forme prescritte per la pubblicazione dell’avviso di convocazione, almeno dieci giorni prima di quello fissato per l’Assemblea in prima convocazione. Contestualmente alla pubblicazione della notizia di integrazione saranno messe a disposizione del pubblico, nelle medesime forme previste per la documentazione relativa all’Assemblea ai sensi dell’art. 125-ter, comma 1, D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, la relazione di cui sopra predisposta dai Soci richiedenti, accompagnata da eventuali valutazioni dell’organo amministrativo. L'integrazione dell'ordine del giorno non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta dell’organo di amministrazione o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa dalle relazioni indicate all’articolo 125-ter, comma 1, del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58. Documentazione La documentazione relativa all’Assemblea richiesta dalla normativa vigente tra cui, in particolare, le relazioni illustrative, unitamente alle proposte di deliberazione, e gli altri documenti concernenti i punti all’ordine del giorno saranno disponibili presso la sede sociale, sul sito internet della Società, all’indirizzo www.creval.it nella sezione “Investor Relations – Informazioni per gli Azionisti - Assemblee”, e sul sito internet della società di gestione del mercato Borsa Italiana S.p.A., nei termini di legge e regolamentari. In particolare: - la documentazione relativa alle materie di cui ai punti n. 1, n. 4 e n. 5 della Parte Ordinaria e n. 1, n. 2 e n. 3 della Parte Straordinaria dell’ordine del giorno è messa a disposizione in data odierna, contestualmente alla pubblicazione dell’avviso di convocazione; - la documentazione relativa al bilancio al 31 dicembre 2013, al bilancio consolidato e la Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari, redatta ai sensi dell’art. 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (punto n. 2 della Parte Ordinaria dell’ordine del giorno), nonché la Relazione sulla Remunerazione, redatta ai sensi dell’art. 123-ter D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (punto n. 3 della Parte Ordinaria dell’ordine del giorno) saranno disponibili dal 20 marzo 2014. Sondrio, 4 marzo 2014 publi Kare Ai sensi dell’art. 125-bis, comma 4, lett. e), D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, si segnala da ultimo che l’indirizzo internet ove verranno pubblicate le informazioni e i documenti previsti dall’art. 125-quater D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 è www.creval.it nella sezione “Investor Relations – Informazioni per gli Azionisti - Assemblee”. Il Presidente (dott. Giovanni De Censi) REGIONE PIEMONTE Via Viotti 8 - 10121 Torino Tel. (011) 432.5407/2279- Fax (011) 432.3612 AVVISO DI GARA A PROCEDURA APERTA 1. Oggetto: Procedura aperta, ex artt. 54, 55, comma 1, 211, D.Lgs. 163/06 s.m.i. e art. 28, comma 2, DIR 2004/18/CE per l’affidamento del servizio di postalizzazione della corrispondenza ordinaria e raccomandata in partenza ai sensi dell’art. 82 D.Lgs. n. 163/2006 s.m.i. e dell’art. 118 del D.P.R. 207/2010 s.m.i.”. CAT 4 CPC 71235 CPV 60161000. CIG N. 5636093B11. 2. Importo a base di gara: € 13.500.000,00 oltre I.V.A., (di cui oneri della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta: € 0,00) di cui € 8.100.000,00 per il servizio principale di durata triennale ed € 5.400.000,00 per eventuale affidamento di servizi analoghi mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, per un numero massimo di anni 2 (due), ai sensi degli artt. 29, comma 1, e 57, comma 5, lett. b), del D.lgs. 163/2006 s.m.i. . 3. Termine presentazione offerte: ore 12.00 del 28.4.2014. Apertura offerte: ore 10.00 del 29.4.2014. 4. Documentazione: ”Bando di gara”, “Disciplinare di gara”, “Capitolato Speciale” sono consultabili ed estraibili sul sito internet: http://www.regione.piemonte.it/ bandipiemonte/appl/index_front.php/. 5. Bando integrale pubblicato sul B.U.R.P. n. 11 del 13.3.2014, sulla G.U.R.I., sul sito del Ministero Infrastrutture, trasmesso alla G.U.U.E il 6.3.2014. Direzione Logistica Industriale Il Direttore AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI - FORNITURE Trenitalia S.p.A. ha intenzione di procedere, mediante gara a procedura aperta eGPA n. 6357, interamente gestita con sistemi telematici, alla stipula di un contratto di somministrazione avente ad oggetto l’affidamento della fornitura di “Ammortizzatori idraulici per rotabili ferroviari” CIG: 5600474957. Tutta la documentazione di gara è disponibile su www.acquistionline.trenitalia.it. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il giorno 24/04/2014 ore 13:00. Daniela Chiappini IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL SETTORE ATTIVITA’ NEGOZIALE E CONTRATTUALE (Dott. Marco PILETTA) Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti www.legaleentieaste.it - www.lastampa.it ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA AVVISO DI GARA CIG: 563585028C L’Università ha indetto una procedura negoziata previa pubblicazione di avviso per l’acquisizione del servizio di allestimento e gestione di un luogo destinato a fungere da sala studio. Durata: 3 anni, rinnovabile per ulteriori 3. Valore complessivo presunto dell’appalto (comprensivo di tutte le opzioni): Euro 949.500,00. Presentazione offerte: le offerte dovranno pervenire entro le ore 11.30 del 11 aprile 2014 pena esclusione. Il formulario per la pubblicazione del bando è stato trasmesso all’Ufficio Pubblicazioni della U.E. in data 03 marzo 2014. La documentazione di gara è disponibile sul sito di Ateneo http://www.unibo.it. Nel suddetto sito saranno pubblicate anche eventuali rettifiche ed informazioni complementari. Il Dirigente - Area Affari Generali Dott. Marco Degli Esposti REGIONE PUGLIA AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA CONSORZIALE POLICLINICO Piazza Giulio Cesare n. 11 - 70124 BARI ESTRATTO BANDO DI GARA Questa Azienda ha indetto gara a procedura aperta per la fornitura di sistema automazione preanalitica, indagini chimica clinica occorrenti laboratorio patologia Stabilimento Giovanni XXIII°, sistema distribuzione etichettatura in automazione provette per prelievo campioni biologici c/o Centro unico prelievi, n. gara 5469803, ai sensi del D.Lgs. n. 163/06 e s.m.i. I termini e le modalità di partecipazione sono indicati nel Bando integrale, pubblicato sulla G.U.U.E. n. S48/2014 e disponibile, unitamente alla documentazione di gara, sul sito www.sanità.puglia.it - Policlinico. Informazioni e chiarimenti vanno richiesti al RUP Dr. Roberto Forcella, U.O. Appalti e Contratti, tel. 080/5592809-2810 Fax 080/5575745, dal lunedì al venerdì, h. 9,00/13,00. f.to Il Direttore Area A. Patrimonio - Dott. G. Molinari Borsa .25 LA STAMPA . MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LEGENDA AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul precedente. OPZIONI:call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende; denaro quello di chi acquista. OBBLIGAZIONI 17-03-2014 il punto TITOLI B IMI dc15 Tv Eur B IMI giu17 Eur TV Minim B Intesa/14 STEuro Barclays gen25 MT eur Barclays giu17 Fix Fl.No Barclays mar15 Cap.Float Bco Popolare nv20 TF LT Bei 96/16 Zc BP MG14 MC Eur Centrob /18 Rfc Comit 97/27 Zc Comit 98/28 Zc Crediop /19 St Dw3 Crediop /24 St Dw2 Crediop 98/18 Tf Capped DB LG14 MC Eur Dexia Cr/15 ST Gen05 Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6 Dexia Cred/05/15 Dexia Mz16 4.85 EM Mediob DC15 TV Eur Enel 07/15 Eu 5.25% Enel 07/15 Ind Enel 10/16 TV Eur Enel Feb16 Eur 3.5 Enel feb18 TF 4.439% Eur Enel feb18 TF 4.875% Eur Eni giu 15 4% Eur Eni giu 15 Eurib 6m+0.89 Eni ott 17 4.875 IMI ag19 TF Sprint BPost IMI fb15 Bposta MC Eur IMI mar15 Tasso Misto LUIGI GRASSIA IL MIGLIORE +21,44% Bca Finnat IL PEGGIORE Centrale del Latte To -10,51% 4 0,541 Mar Mer Gio Ven Lun Mar Mer Gio Ven PREZZO Lun BOOM DI A2A, RCS E UNICREDIT CORRONO ENEL E TELECOM F a un balzo la Borsa di Milano, con l’indice Ftse Mib +2,52% e l’All Share +2,37%. In regresso solo Pirelli (-2,24%) che annuncia l’arrivo dei soci russi di Rosneft. Fra i titoli più brillanti Rcs +7,50%. Acquisti sugli energetici, con Enel +3,7%, Eni +1,34% e Saipem +1,24%, mentre A2A ha piazzato addirittura un +7,08% dopo che il cda venerdì scorso ha diffuso i conti 2013 e ha rivisto al rialzo la cedola di quest’anno. A giustificare il boom di Telecom (+3,91%) è lo shopping di Vodafone in Spagna che riaccende le aspettative del risiko nel settore. Fra gli industriali a maggior capitalizzazione, Fiat +3,21% e Finmeccanica +6,26% in vista della presentazione del nuovo piano industriale (il 19 marzo). Ben intonati anche i finanziari (Unicredit +5,52%, Mediobanca 1,59%, Generali +1,38%, Intesa Sanpaolo +0,84%) e il lusso con Tod’s +2,14% e Luxottica +1,59%. In controtendenza la sola Ferragamo che si è tenuta sui valori della vigilia a 21,01 euro. 100.15 96.79 100.34 101.26 99.10 99.78 104.84 98.62 100.25 108.65 62.40 59.58 138.46 116.37 104.51 110.45 98.74 101.42 98.92 103.26 102.45 103.67 100.35 100.24 104.56 108.67 112.02 104.16 100.88 112.48 103.28 107.59 99.94 FUTURES SU FTSE MIB TITOLI FTSE MIB FTSE Italia All Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia MIB Storico FTSE Italia Stars FTSE Italia Small Cap D.J.Eurostoxx 50 PREZZO IMI Mz 17 Mc Eur IMI MZ15 MC eur IMI st14 Bposta MC Eur Med Lom /19 1 Sd Med Lom /19 3 Rfc Medio ap23 Lower Tier2 T Medio Cen 19 Step Down Z Medio dc23 MB29 TM Cap F Medio dic17 Zc Eur Medio giu21 TV 4to Atto Medio mag20 Eur 4.5 Medio Mb 12 fb18 TM Mc e Medio nov 14 Eur 2.65 Medio Nv 20 Eur 5 Medio Nv14 Eur 3 Medio Nv14 TV Eur Medio ot23 MB25 TM Cap F Medio ot23 MB25 TM Cap F Medio/15 MC Eur Mediobanca ap19 MB14 Tas Mediobanca fb22 MB33 TF Mediobanca ge19 MB10 Tas Mediocr L/28 Zc 25.Ma Mittel lg19 Tf Call eur Mps nov17 Stepbystep 5% MPS ot17 Mc Eur Rbs 01-20 tv Eurib. Rbs 06-16 zc Rbs 09-14 tv Rbs 10-19 6% Rbs 22-12-14 tf/tv RBS gen17 TM BcoPosta RBS nov16 Tasso Misto BP INDICE BORSA VALORI DI MILANO Mercati Fondi su LaStampa.it 1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B 9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9 104.65 99.41 118.08 95.86 107.26 109.67 128.33 102.78 92.62 105.20 109.54 99.66 101.11 106.70 101.31 99.85 102.98 102.98 109.86 100.62 101.87 103.06 59.83 105.53 108.13 104.25 125.80 96.46 100.34 97.11 100.02 99.21 99.08 EURIBOR 17-03-2014 VAR.% 20858,84 22229,60 29310,96 17411,93 19413,48 20391,11 3049,19 +2,52 +2,37 +1,34 +1,49 +2,28 +2,07 +1,48 PER. TA.360 TA.365 1 sett 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi 0,1910 0,2320 0,2680 0,3050 0,4070 0,4920 0,5760 Il Mercato Azionario del 17-03-2014 0,1936 0,2352 0,2717 0,3092 0,4126 0,4988 0,5840 TITOLI PREZZO Rep Ellenica /19 Tf SG mg16 MC Eur Spaolo /19 Sw Euro Ubi ge16 Welcome Edition UBI giu18 TF Sub Lowtier UBI giu19 MC eur UBI gn18 Eur 5.4 UBI lug14 Tasso Misto UBI mar16 LowT2 Amor UBI mar19 LowT2 Call UBI nov15 LowT2 Amor UBI ott19 Lower Tier II UniCr mar18 TF Bancopost UniCr/16 LT Unicredit mag18 Banco P 99.72 103.38 102.85 102.11 105.03 99.31 104.78 99.78 99.10 98.24 99.10 107.62 113.20 101.41 109.47 TITOLI DI STATO BoT 13-31/03/14 S 13-14/04/14 A 13-30/04/14 S 13-14/05/14 A 13-30/05/14 S 13-13/06/14 A 14-30/06/14 S 13-14/07/14 A 14-31/07/14 S 13-14/08/14 A 14-29/08/14 S 13-12/09/14 A 13-14/10/14 A 13-14/11/14 A 13-12/12/14 A 14-14/01/15 A 14-13/02/15 A 12-01/03/15 S 14-13/03/15 A CcT 07-01/12/14 S 0.42% 13-31/12/14 A 08-01/09/15 S 0.38% 10-15/12/15 S 0.59% 09-01/07/16 S 0.56% 12-01/12/16 S 3.00% 10-01/03/17 S 0.38% 12-15/06/17 S 1.45% 10-15/10/17 S 0.58% 11-15/04/18 S 0.68% 13-01/11/18 S 1.08% 99.99 99.98 99.97 99.96 99.94 99.93 99.90 99.89 99.86 99.84 99.80 99.78 99.72 99.67 99.64 99.55 99.49 101.79 99.42 100.18 99.57 100.11 100.72 99.95 104.90 99.31 104.90 99.66 99.86 102.89 SCADENZA Mar14 Giu14 Set14 Dic14 CAMBI VALUTE APERT. CHIUS. MIN. MAS. 20415 20170 - 20848 20551 20451 20332 20395 20105 - 20860 20570 - MONETE AUREE VALUTA EURO Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese Marengo Belga Marengo Austriaco 20 Marchi 10 Dollari liberty 10 Dollari Indiano 20 Dollari liberty 20 Dollari St.Gaude 227,120 - 260,870 230,330 - 270,740 230,330 - 270,740 180,240 - 206,070 175,440 - 195,220 175,570 - 190,730 175,570 - 190,730 175,470 - 190,730 221,350 - 246,940 497,870 - 570,740 502,990 - 578,430 976,070 - 1098,350 984,800 - 1114,360 MERCATI EURO % Dollaro Usa 1,3906 1 0,7191 Yen giapponese 141,4500 100 0,7070 Sterlina inglese 0,8368 1 1,1951 Franco Svizzero 1,2154 1 0,8228 Corona ceca 27,411 100 3,648 Corona danese 7,463 10 1,340 Corona islandese 100 Corona norvegese 8,280 10 1,208 Corona svedese 8,860 10 1,129 Dollaro australiano 1,531 1 0,653 Dollaro canadese 1,539 1 0,650 Dollaro Hong Kong 10,798 1 0,093 Dollaro neozelandese 1,624 1 0,616 Dollaro Singapore 1,759 1 0,568 Fiorino ungherese 312,300 100 0,320 Litas lituano 3,453 1 0,290 Leu rumeno 5 10000 2218,377 Lev bulgaro 1,956 1 0,511 Lira cipriota 1 Lira maltese 1 Lira turca 3,093 1 0,323 Rand sudafricano 14,920 1 0,067 Won Sud coreano 1484,940 1000 0,673 -0,16 -0,58 -0,01 -0,25 -0,19 0,00 TITOLI PUBBLICI REND. USA 10 anni CAN 10 anni UK 10 anni GER 10 anni FRA 10 anni TITOLI PUBBLICI 1,980% 2,060% 2,140% 1,940% 2,940% REND. ESP 10 anni HOL 10 anni SVE 10 anni GIA 10 anni 5,320% 2,260% 1,870% 0,980% AZIONI A A.S. Roma A2A Acea Acque Potabili Acsm-Agam AdF-Aerop.Firenze Aedes Aedes 14 warr Aicon Aiòn Renewables Alerion Ambienthesis Ansaldo Sts Antichi Pell Arena ASTM Atlantia Autogrill Autostrade Mer. Azimut 1,150 1,029 10,720 1,044 1,320 13,600 0,053 0,001 0,122 0,621 3,880 0,570 8,120 0,082 0,006 12,130 18,300 7,500 16,740 24,340 +1,77 +7,08 +4,59 -0,10 +2,48 +1,27 +1,94 +8,33 0,00 0,00 0,00 +0,44 +3,24 0,00 0,00 +0,75 +2,18 +1,83 -2,33 +2,48 1,140 1,000 10,454 1,044 1,325 13,434 0,052 0,001 0,120 0,622 3,893 0,568 8,048 0,082 0,006 12,173 18,140 7,484 16,951 24,090 B Banca Generali Banco Popolare Basicnet Bastogi Bca Carige Bca Carige r Bca Intermobiliare Bca Pop.Milano Bca Pop.Spoleto Bca Popolare Italiana 10 warr Bca Profilo Bco Desio-Brianza Bco Desio-Brianza rnc Bco Santander Bco Sardegna rnc Bee Team Beghelli Beni Stabili Best Union Co. Bialetti Industrie Bioera Boero Bart. Bon.Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc 23,500 17,590 2,368 3,096 0,563 1,170 3,462 0,690 1,794 +1,82 +1,74 +1,28 +4,59 -1,23 +2,63 +1,23 +2,76 0,00 0,00 +6,38 +1,24 0,00 +0,78 -0,15 -0,54 +2,36 +0,82 +3,53 -0,14 +3,36 0,00 -1,40 -0,17 0,00 +1,85 +0,31 +3,39 +2,63 23,290 0,900 21,572 17,304 nr 12,033 2,354 nr 2,125 3,116 nr 0,813 0,572 nr 0,396 1,161 nr 1,041 3,444 nr 3,128 0,686 nr 0,435 1,796 nr 1,796 nr 0,443 0,002 0,200 2,758 0,036 2,198 2,466 0,044 2,038 6,421 0,152 6,268 9,695 nr 9,510 0,369 nr 0,258 0,518 nr 0,415 0,615 0,022 0,492 2,070 nr 1,482 0,702 nr 0,222 0,440 nr 0,380 21,400 nr 20,600 28,603 0,040 28,472 0,887 nr 0,839 0,960 nr 0,931 0,126 nr 0,078 19,644 0,080 19,134 13,575 0,050 12,972 7,343 0,104 6,729 0,445 2,768 2,450 6,440 9,695 0,368 0,521 0,615 2,110 0,699 0,440 21,400 28,790 0,886 0,960 0,127 19,560 13,730 7,420 Divid. Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. nr 0,026 0,250 nr 0,040 0,080 nr nr nr nr 0,120 nr 0,180 nr nr 0,450 0,355 nr nr 0,550 1,090 0,782 8,054 0,759 1,038 9,622 0,040 0,001 0,120 0,622 3,231 0,488 7,796 0,082 0,005 10,688 16,498 6,159 15,005 19,857 1,259 1,016 10,459 1,096 1,369 13,529 0,054 0,002 0,120 0,622 3,957 0,600 8,609 0,082 0,007 12,839 18,753 7,493 17,266 25,527 254323 153 48947124 3132 168640 2226 87865 38 63792 102 258 121 6616951 53 139000 0 0 13 0 11 81690 170 75584 53 991341 1449 0 4 6505970 11 57880 1071 1810264 14980 1262059 1904 2487 74 942543 3451 25,136 211817 17,608 2838147 2,511 43746 3,718 88114 0,577 6048689 1,161 18269 3,539 46650 0,686 143979199 1,796 0 0,466 18020015 2,819 63086 2,466 8491 6,830 16758 9,841 2 0,393 665638 0,619 237504 0,658 3492525 2,241 4956 0,845 338480 0,452 172538 21,448 0 38,858 16374 0,933 13143 1,045 0 0,147 1255933 26,230 58512 15,134 631474 7,624 260754 2688 3052 144 55 1243 3 538 2215 53 0 300 323 33 74236 64 50 104 1179 19 53 16 93 161 34 1 99 1336 2245 299 C Caleffi 1,525 +0,33 1,548 nr 1,412 1,674 3010 19 Caltagirone 2,536 +1,44 2,519 0,030 2,009 2,602 43425 303 Caltagirone Ed. 1,250 +0,81 1,247 nr 1,054 1,293 25042 156 Campari 5,795 +0,61 5,751 0,070 5,751 6,281 1877355 3340 Cape Live 0,075 +1,22 0,074 nr 0,056 0,083 1052861 24 Carraro 3,042 0,00 3,025 nr 2,928 3,385 144188 139 Cattolica As 19,340 +0,68 19,273 0,800 18,071 19,715 50258 1042 Cell Therap 2,806 -0,14 2,841 nr 1,443 3,101 2973292 425 Ceram. Ricchetti 0,315 +19,14 0,295 nr 0,184 0,296 2640553 24 CHL 0,058 +1,95 0,058 nr 0,044 0,059 4108616 13 CIA 0,284 +1,57 0,280 nr 0,252 0,290 13735 26 Ciccolella 0,374 -1,11 0,379 nr 0,300 0,402 33824 68 Cir 1,080 +0,93 1,078 nr 1,037 1,178 418509 857 Class Editori 0,368 +2,45 0,366 nr 0,209 0,402 318725 39 CNH Industrial 8,010 +3,89 7,929 nr 7,577 8,793 3607166 10704 Cofide 0,526 -2,59 0,530 nr 0,523 0,569 405380 381 Cogeme Set 0,048 0,00 0,049 nr 0,049 0,049 0 3 Conafi Prestito' 0,617 0,00 0,614 0,060 0,593 0,655 19608 29 Cred. Artigiano 0,00 nr 0 Cred. Bergamasco 18,770 +0,86 18,316 0,550 14,552 20,039 32009 1131 Cred. Emiliano 6,805 +3,11 6,707 0,120 5,708 6,713 283784 2229 Cred. Valtell. 10 warr 0,00 nr 0 Cred. Valtell. 14 warr 0,330 -7,30 0,354 nr 0,159 0,363 244841 0 Cred. Valtellinese 1,410 -2,08 1,421 nr 1,135 1,533 3326075 669 Crespi 0,026 0,00 0,025 nr 0,025 0,025 0 4 Csp 1,547 +1,91 1,528 0,050 1,324 1,583 8615 51 D D'Amico 16 warr 0,113 -0,79 0,114 nr 0,099 0,119 37982 0 AZIONI Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP Danieli Danieli rnc De'Longhi Delclima Diasorin Dmail Group 24,100 16,250 15,850 1,390 30,700 4,296 E Edison r +0,50 0,00 -0,06 +0,36 +0,33 +2,33 24,102 16,308 15,791 1,376 30,695 4,263 Divid. Minimi Anno Massimi Anno 0,300 0,321 0,290 nr 0,500 nr 23,903 16,213 11,869 1,200 30,627 3,870 26,687 17,992 16,406 1,395 35,923 4,487 Quantità trattate Capitalizz. 15507 141787 125242 101713 99059 11901 985 659 2361 206 1717 7 1,028 EEMS 0,444 Enel 4,038 Enel Green Pw 2,024 Enervit 5,720 Eni 17,360 Erg 11,330 Ergy Capital 0,170 Ergy Capital 16 warr 0,031 Eukedos 0,766 Exor 30,710 +0,78 1,026 0,150 0,973 1,051 294551 113 +2,99 0,445 nr 0,308 0,471 299007 19 +3,70 4,005 0,150 3,151 4,005 64303205 37664 +2,38 2,011 0,026 1,835 2,053 6365581 10053 -3,70 5,679 0,028 3,147 5,822 52430 101 +1,34 17,272 0,550 16,301 17,599 12274696 62771 +4,91 11,110 0,400 9,884 11,110 457856 1670 +0,89 0,170 nr 0,166 0,190 526228 28 +1,97 0,030 nr 0,026 0,031 41000 0 -1,67 0,766 nr 0,620 0,831 153066 14 +1,35 30,458 0,335 28,048 30,803 395698 7500 F Ferragamo 21,010 8,040 6,960 0,642 2,854 -0,14 20,861 0,330 20,861 27,699 861121 +3,21 7,948 nr 6,613 8,200 14939262 +6,26 6,829 nr 5,480 7,336 6428061 +4,73 0,645 0,012 0,485 0,653 2132296 -1,38 2,810 nr 2,620 3,158 34775 0,041 4,832 16,150 3,320 1,866 22,690 +1,49 0,041 nr 0,031 0,043 6491558 60 +0,25 4,830 0,220 4,555 5,061 3907 217 +1,38 16,088 0,200 15,596 17,523 7244392 25047 +1,03 3,304 0,060 2,708 3,408 595641 856 +1,14 1,852 nr 1,357 1,962 310452 760 +1,52 22,654 0,730 21,967 24,030 439467 3942 Fiat Finmeccanica FNM Fullsix G Gabetti Pro.Sol. Gas Plus Generali Geox Gruppo Edit. L'Espresso Gtech H Hera I I Grandi Viaggi IGD Il Sole 24 Ore Immsi Indesit Indesit rnc Industria e Inn Intek Group Intek Group rnc Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Invest e Sviluppo Iren Italcementi Italcementi rnc Italmobiliare Italmobiliare rnc IVS Group IVS Group 16 warr 1,967 +0,87 0,718 1,292 0,710 0,644 10,500 9,980 0,887 0,386 0,520 2,170 1,857 0,755 1,300 8,600 5,540 30,750 19,400 8,190 0,214 1,954 0,090 1,641 1,981 1442900 0,243 +1,72 0,242 nr 0,220 0,252 2411210 K K.R.Energy 1,579 -0,38 2,230 -3,88 1,575 nr 2,247 0,010 1,570 1,926 1,908 2,429 L Lazio Luxottica Lventure Group M M&C Maire Tecnimont Mediacontech Mediaset Mediobanca Mediolanum Meridie Mid Industry Cap Mittel MolMed Moncler Mondadori Monrif Monte Paschi Si. Montefibre Montefibre rnc Moviemax N Noemalife 2777 -0,97 0,703 nr 0,383 0,858 371665 32 +3,78 1,259 0,070 0,861 1,339 939360 438 +1,50 0,705 nr 0,606 0,742 107797 31 -1,76 0,646 nr 0,464 0,671 703539 220 +1,16 10,481 0,200 9,387 11,031 146143 1191 +0,81 9,958 0,218 8,090 10,088 699 5 +3,56 0,879 nr 0,652 0,977 31447 21 +1,39 0,386 nr 0,316 0,410 1654120 133 +2,47 0,515 nr 0,406 0,547 60306 26 +0,84 2,157 0,050 1,803 2,314 140877436 33457 +0,60 1,840 0,061 1,469 1,928 10860340 1716 -0,53 0,749 nr 0,667 0,839 11203 5 +4,00 1,287 0,052 1,044 1,343 1936779 1521 +0,76 8,629 0,060 6,271 8,740 358799 1528 -0,18 5,512 0,060 3,428 5,512 576670 581 -0,16 30,352 nr 24,973 30,377 11626 673 +1,57 19,281 nr 14,552 19,281 23116 315 -1,03 8,123 0,125 7,204 8,367 1452 316 +6,95 0,200 nr 0,200 0,299 276599 0 J Juventus FC Kinexia 3513 9940 3948 280 31 109433 523711 244 52 48 0,568 -0,61 0,595 nr 0,490 0,595 1102428 40 38,870 +1,59 38,579 0,580 37,321 40,400 389019 18427 0,147 -4,05 0,148 nr 0,049 0,180 2455615 16 0,158 1,866 6,635 4,140 7,670 6,310 0,165 1,747 0,744 12,770 1,470 0,441 0,240 0,036 0,171 0,063 -1,19 0,159 nr 0,157 0,168 236070 +2,75 1,869 nr 1,487 1,869 3800878 +0,30 6,770 nr 5,676 7,518 3484 +4,39 4,062 nr 3,457 4,301 9212828 +1,59 7,624 nr 6,342 7,780 4661591 +0,80 6,302 0,100 6,183 6,899 1747186 -3,45 0,167 nr 0,078 0,183 332969 0,00 nr -1,30 1,753 nr 1,608 1,794 29015 +0,13 0,753 nr 0,555 0,849 1737776 +2,49 12,614 nr 12,401 16,314 425828 +1,10 1,460 nr 1,326 1,541 305130 -0,90 0,441 nr 0,441 0,605 232115 +3,41 0,236 nr 0,166 0,236 405231679 0,00 0,037 nr 0,037 0,037 0 0,00 0,167 nr 0,167 0,167 0 +1,61 0,062 nr 0,061 0,067 67085 3,826 -0,26 3,765 nr 3,473 3,826 1165 75 571 126 4798 6565 4639 8 0 154 168 3153 360 66 2754 5 4 4 29 AZIONI Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP 0,33 0,08 0,46 0,00 -0,15 0,22 -0,14 0,72 0,00 0,09 0,00 0,35 0,14 0,21 QUOTAZIONI BOT SCADENZA (Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035 SCADENZA Divid. Minimi Anno Massimi Anno PREZZO TASSO % 26 56 86 117 148 177 209 240 268 301 331 359 99,976 99,957 99,927 99,894 99,838 99,780 99,722 99,669 99,637 99,551 99,489 99,421 0,000 0,190 0,190 0,190 0,270 0,280 0,360 0,420 0,410 0,450 0,480 0,520 Quantità trattate Capitalizz. 17-03-2014 Londra Milano (Euro/gr.) Argento (Euro/Kg.) 1378,50 0,0000 0,0000 14-03-2014 EURO 1385,00 991,2987 32,3141 519,1398 - BORSE ESTERE GIORNI 14/04/14 14/05/14 13/06/14 14/07/14 14/08/14 12/09/14 14/10/14 14/11/14 12/12/14 14/01/15 13/02/15 13/03/15 ORO CHIUSURE MERCATI QUOTAZ. VAR.% Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (Ftse 100) Madrid (Ibex 35) Parigi (Cac 40) Sydney (AllOrd) Tokio (Nikkei) Zurigo (Smi) New York (Dow Jones) Nasdaq 386.92 3038.89 9180.89 21473.95 6568.35 9975.00 4271.96 5335.18 14277.67 8161.78 16247.22 4279.95 +1.12 +1.27 +1.37 -0.30 +0.62 +1.66 +1.32 -0.22 -0.35 +0.59 +1.13 +0.81 VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta Minimi Anno X RENDIMENTI ESTERI Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR. I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOT. AZIONI Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP Divid. Minimi Anno Massimi Anno 1,398 0,020 6,241 0,100 1,192 4,960 1,490 6,241 Quantità trattate Capitalizz. Noemalife 15 warr Novare 0,110 0,905 0,00 0,00 0,110 0,905 nr nr 0,085 0,702 0,131 0,926 0 0 0 12 Vianini Industria Vianini Lavori O Olidata 0,485 +1,10 0,481 nr 0,374 0,526 216006 16 W World Duty Free 10,120 +2,12 10,125 nr P Parmalat 2,504 1,461 2,472 0,721 -0,24 2,503 0,013 2,460 2,548 510314 +0,14 1,453 nr 1,416 1,502 68726 +2,40 2,443 0,092 2,130 2,505 393195 +0,28 0,723 nr 0,515 0,768 133133 0,00 nr +0,22 4,611 nr 3,207 4,700 46345 0,00 2,145 nr 1,778 2,355 48561 -2,24 11,719 0,320 11,683 12,717 5658637 -1,78 9,991 0,390 8,763 10,395 162114 -0,37 0,440 0,020 0,296 0,449 129896 0,00 nr +3,33 8,235 nr 6,520 8,704 2639734 -0,41 4,392 0,033 4,045 4,487 634434 +7,76 0,740 nr 0,573 0,753 4512708 +1,24 0,382 nr 0,289 0,413 35458 +3,00 18,022 0,420 17,538 19,565 656878 4567 0 882 34 0 139 107 5575 122 58 Y Yoox nr 26,311 34,569 641983 1699 nr nr nr +0,39 2,528 0,100 2,183 2,619 29697 +7,56 0,737 nr 0,430 0,737 1244743 +7,50 1,792 nr 1,295 1,792 12749398 +4,53 1,178 nr 0,704 1,191 287630 +1,69 12,551 0,220 10,290 13,196 291818 +2,13 0,726 nr 0,553 0,781 2168877 +0,37 0,217 nr 0,189 0,237 255445 -0,42 1,447 nr 1,294 1,484 13493 69 57 762 35 2625 119 176 17 Parmalat 15 warr Piaggio Pierrel Pierrel 12 war Pininfarina 4,590 Piquadro 2,148 Pirelli & C. 11,770 Pirelli & C. rnc 9,950 Poligrafici Editoriale 0,435 Pop Emilia 01/07 Pop.Emilia Romagna 8,380 Pop.Sondrio 4,352 Prelios 0,764 Premuda 0,385 Prysmian 18,180 R Ratti RCS MediaGr r B RCS Mediagroup RCS Mediagroup risp Recordati Retelit Risanamento Rosss S Safilo Group Saipem Saipem risp Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Saras Sat Save Screen Service BT Seat PG Seat PG r Servizi Italia 15 warr Sesa Sesa 18 warr SIAS Sintesi Snai Snam Sol Sorin Space Space warr Stefanel Stefanel risp STMicroelectr. T Tamburi Tamburi 15 warr TAS Telecom IT Telecom IT Media Telecom IT Media rnc Telecom IT rnc Tenaris Terna Tiscali Tiscali 14 warr Tod's Trevi Fin.Ind. U UBI Banca 2,550 0,740 1,806 1,176 12,660 0,720 0,218 1,430 -1,16 14,457 +1,24 16,995 0,00 17,400 +0,32 4,449 +0,96 12,606 +3,64 1,117 0,00 13,070 +0,08 13,014 +3,88 0,150 0,00 0,002 -1,48 0,601 +4,47 0,384 +0,08 13,136 +7,09 3,106 +3,55 8,272 +0,27 0,111 +0,77 1,841 +1,91 4,126 +1,65 6,471 -0,37 2,157 -0,19 10,345 0,00 0,400 -2,44 0,402 146,000 0,00 146,000 6,705 +2,44 6,672 14,430 17,180 17,400 4,420 12,600 1,140 13,070 13,000 0,153 0,002 0,601 0,400 13,190 3,170 8,315 0,110 1,824 4,152 6,480 2,150 10,380 2,528 0,515 0,590 0,823 0,132 0,430 0,662 15,220 3,850 0,076 0,001 93,050 8,195 nr 14,386 0,680 15,499 0,710 16,220 1,490 4,263 1,594 12,337 nr 0,837 0,190 10,750 1,924 12,384 nr 0,061 nr 0,002 nr 0,480 nr 0,235 nr 11,476 nr 2,225 0,060 7,252 nr 0,108 nr 1,356 0,100 3,975 0,100 5,696 nr 2,108 nr 9,704 nr nr 0,369 nr 146,000 0,100 5,491 2749 1353 205 72 3867 19,075 181821 901 17,710 3162442 7500 18,500 0 2 4,910 678986 1991 12,876 2394 20 1,266 2163350 1062 13,346 10140 129 13,342 5352 720 0,180 2754585 21 0,002 213820452 27 0,950 121 0 0,414 122929 0 13,383 38394 185 3,106 106385 0 8,405 275062 1882 0,118 41000 5 1,941 94739 214 4,151 9214845 13952 6,512 12874 587 2,300 1541362 1033 11,056 12500 134 0 0,457 211220 34 146,000 0 0 6,720 4586305 6077 +0,80 2,512 0,041 2,182 2,512 314279 359 +6,19 0,504 nr 0,322 0,507 98229 0 +0,26 0,599 nr 0,473 0,626 54504 25 +3,91 0,813 0,020 0,712 0,875 96420026 10914 +0,99 0,132 nr 0,123 0,143 1222378 191 +7,50 0,430 nr 0,171 0,430 45300 2 +3,44 0,657 0,031 0,563 0,678 19417191 3957 +1,94 15,111 0,130 14,900 17,363 1425577 17839 +2,94 3,815 0,070 3,568 3,828 9372042 7667 +9,86 0,075 nr 0,042 0,080 294211390 140 +14,29 0,001 nr 0,000 0,001 22199607 0 +2,14 92,172 2,700 91,002 120,260 154400 2821 +2,95 8,134 0,130 6,210 8,208 137970 571 +2,04 6,443 +5,52 6,357 +2,18 8,777 +3,23 5,236 +2,01 4,730 +2,78 2,507 +1,97 243,827 +3,00 2,393 0,050 4,895 6,666 6617931 5810 0,090 5,391 6,436 105419760 36802 0,090 7,827 9,435 6327 21 0,150 4,105 5,361 1608568 2325 0,170 3,602 4,884 944156 1294 nr 2,154 2,600 13305951 5642 nr 175,169 245,834 6859 311 nr 2,058 2,476 420926 903 Unicredit Unicredit risp Unipol Unipol pr UnipolSai UnipolSai risp UnipolSai risp B 6,505 6,500 8,900 5,275 4,766 2,518 243,800 2,400 V Valsoia 11,010 -1,26 11,025 0,170 10,252 12,012 16547 115 Z Zucchi Zucchi 14 warr Zucchi rnc 1,453 +5,29 6,300 -1,33 29,100 +3,05 28,962 0,117 +1,39 0,003 0,00 0,252 -1,37 0,116 0,003 0,254 6632 83636 9,242 10,905 1212666 42 273 2577 0,073 0,003 0,183 0,143 0,008 0,294 626550 100200 7540 44 0 1 nr 19,665 nr 0,730 0,043 4,025 0,110 1,775 0,170 6,630 0,280 6,404 0,370 11,790 4,500 115,438 0,010 0,361 nr 0,515 nr 0,499 nr 5,016 0,050 2,925 0,400 18,923 0,300 4,624 0,140 5,898 0,160 8,528 0,040 4,240 0,020 1,752 nr 0,564 nr 0,630 nr 3,383 nr 1,237 0,150 7,659 nr 1,204 nr 2,179 0,420 33,649 0,500 16,021 0,024 1,683 0,020 0,805 0,533 43,751 0,089 5,286 nr 1,834 nr 0,789 nr 1,326 nr 2,405 nr 7,039 nr 2,749 1,250 28,136 0,170 8,795 0,020 1,686 nr 2,292 nr 1,484 0,065 3,917 nr 1,198 0,580 11,639 nr 1,305 nr 0,500 0,120 4,050 0,075 2,729 nr 1,232 nr 5,900 nr 2,270 nr 9,295 nr 0,263 0,570 53,541 0,350 12,470 0,400 6,906 0,555 6,658 0,130 4,026 0,130 3,910 0,055 2,037 0,035 0,740 0,400 9,112 0,170 8,548 0,250 4,998 22,772 0,900 4,666 2,228 7,640 8,223 13,957 147,145 0,539 0,804 0,837 6,787 3,561 27,090 5,233 7,745 10,004 6,912 5,961 0,932 0,733 4,221 1,780 9,451 1,299 3,021 40,346 20,273 2,033 0,907 53,713 8,033 2,328 0,998 1,467 3,397 8,759 3,599 39,275 10,331 2,081 2,937 2,094 6,193 1,494 13,768 1,738 0,856 4,502 3,599 1,482 6,991 2,939 13,138 0,361 65,169 14,809 8,844 7,824 5,104 4,647 2,372 0,904 11,972 10,749 5,592 11804 108843 156275 567538 145568 31790 133758 15490 8494491 1958296 98404 87988 19015 296199 11573 315689 7983 851698 1248840 183059 1794735 3460 54270 336836 133589 70072 24821 18957 95784 305613 8786 277682 287185 243505 1038346 18336 156352 10710 128616 178841 18645 17842 114472 115466 250065 95079 560663 87772 5445 185808 36201 1419 1589478 47846 432862 15024 11620 72881 41635 160437 229662 57676 796265 152439 50559 65593 84 84 1020 505 671 76 747 1616 183 167 27 177 88 1748 43 583 164 1013 43 86 294 67 138 522 393 40 1136 97 121 143 652 390 81 49 420 17 312 48 1350 1087 54 48 16 188 156 878 277 22 173 359 62 59 412 134 123 585 166 121 54 133 527 82 79 124 695 487 STAR Acotel Group 20,140 Aeffe 0,783 Amplifon 4,542 Ascopiave 2,142 Astaldi 6,865 B&C Speakers 7,020 Banca Ifis 13,990 BB Biotech 137,700 Bca Finnat 0,541 Bca Pop.Etruria e Lazio 0,773 Biancamano 0,778 Biesse 6,530 Bolzoni 3,380 Brembo 25,870 Cad It 4,860 Cairo Comm. 7,515 Cembre 9,645 Cementir Hold 6,400 Cent. Latte Torino 4,000 Cobra 0,889 D'Amico 0,704 Dada 4,098 Damiani 1,673 Datalogic 9,070 Dea Capital 1,281 Digital Bros 2,860 EI Towers 40,400 El.En. 20,280 Elica 1,878 Emak 0,870 Engineering 53,000 Esprinet 7,570 Eurotech 2,260 Exprivia 0,940 Falck Renewables 1,448 Fidia 3,320 Fiera Milano 7,455 Gefran 3,390 Ima 37,300 Interpump 10,120 Irce 1,940 Isagro 2,768 IT WAY 1,971 La Doria 6,060 Landi Renzo 1,390 MARR 13,340 Moleskine 1,310 Mondo Tv 0,811 Mutuionline 4,320 Nice 3,110 Panariagroup 1,385 Poligr. S.Faustino 6,940 Poltrona Frau 2,938 Prima Industrie 12,980 R. De Medici 0,333 Reply 63,500 Sabaf S.p.a. 14,500 Saes 8,250 Saes rnc 7,370 Servizi Italia 4,884 Sogefi 4,514 TerniEnergia 2,200 Tesmec 0,728 TXT e-solution 10,860 Vittoria Ass. 10,490 Zignago Vetro 5,560 -1,80 20,235 +2,62 0,780 +0,26 4,550 +0,09 2,156 +1,10 6,815 -0,43 6,918 +2,19 13,880 +4,79 136,331 +21,44 0,505 +1,78 0,770 -2,08 0,783 +3,73 6,462 -0,59 3,396 +0,47 26,181 +0,62 4,825 +4,23 7,441 +2,28 9,623 +3,06 6,367 -10,51 4,338 +2,07 0,884 +2,03 0,697 +2,45 4,046 -2,16 1,676 +3,48 8,938 +0,16 1,280 +2,22 2,848 +0,95 40,190 +1,91 20,181 -0,74 1,904 +0,23 0,871 +1,92 52,150 +5,29 7,444 0,00 2,268 -1,88 0,935 +0,98 1,440 +1,10 3,311 +1,71 7,401 +3,04 3,360 +4,57 36,653 +0,70 9,985 0,00 1,914 +0,36 2,749 +0,46 2,021 -1,14 6,078 -0,43 1,389 +2,38 13,205 +1,79 1,305 -1,16 0,825 -1,59 4,372 -1,52 3,096 +2,74 1,358 +1,61 6,782 +0,14 2,934 +4,26 12,739 +5,45 0,326 +3,67 62,585 +4,32 14,405 +3,13 8,236 +4,10 7,275 +3,65 4,863 -0,44 4,494 +1,38 2,181 -4,08 0,740 +9,15 10,502 +2,04 10,311 +1,46 5,532 26 .Lettere e Commenti STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA LETTERE AL DIRETTORE MARIO CALABRESI Qualche tempo fa un lettore mi aveva scritto: «Gent.mo Direttore, perché non dedicare il 20% dei vostri spazi alle notizie buone e positive? Ci sono: bisogna cercarle e diffonderle. Anche se indignazione, paura e ansia attirano molto di più l’attenzione. Non sarebbe bello se un domani per legge tutti i media fossero obbligati a dedicare il 20% del loro spazio alle “buone notizie”? Tomaso Raggi (Ge)». Ogni martedì, da allora, dedico questo mio spazio a una buona notizia segnalata dai lettori. Vi invito a continuare a mandarcene. Brindisi col netturbino gentile che mi ha trovato il portafogli entile Direttore, per la nuova rubrica «Buone notizie» le racconto l’ultima: pochi giorni fa su di un bus della mia città (Bergamo) mi è stato rubato il portafogli: niente di nuovo, notizia ormai comune e senza alcun interesse. Vado subito (erano circa le 18,30) al posto di Polizia dove mi dicono che non possono ricevere la mia G Crimea/1, legale il referendum 1 Un ennesimo esempio di ipocrisia delle inutili e costose Organizzazione internazionali: Onu, Ue e degli Stati Uniti. Quando il Kosovo, da sempre appartenuto alla Serbia ed anzi essendone il fulcro fondatore, decise unilateralmente di rendersi indipendente fu entusiasticamente ed immediatamente accettato da Onu, Ue e Stati Uniti. Ora che la Crimea, da sempre russa, decide con un democratico referendum di scegliere tra Russia ed Ucraina i suddetti a strillare come aquile e minacciare. La barzelletta è poi la supposta «anticostituzionalità» del referendum denunciata dai quei signori. Ma quale costituzione? Quella dell’Onu? Ma se non esiste. Quella della Ue? E che cavolo c’entrano Russia ed Ucraina con la Ue e la sua costituzione? PAOLO LAUNA Crimea/2, è una libertà di scelta 1 10/100/1000 Crimea, l’autodeterminazione dei popoli è il sale della democrazia, mentre gli Obama e la Ue solo egoistica dittatura, la libertà di scelta è un diritto naturale dell’uomo che l’arroganza del potere vuol negare. ENZO BERNASCONI Con la politica sfugge alla giustizia 1 Risolleviamo un tema che è passato nel dimenticatoio perché adesso Renzi sta occupando la scena. In realtà, il problema rimane ed è molto grave. Le sentenze definitive sembrano un optional per uno che porta il nome di Silvio Berlusconi, e il fatto che non abbia ancora scontato la pena a più di un anno dal pronunciamento dei giudici è ancora una volta la prova che, in virtù del suo ruolo, può fare quello che vuole, perfino ignorare i dettami di un’istituzione chiamata Giustizia. Apprendiamo con estremo rammarico che si vuole persino candidare alle europee, sperando che Strasburgo gli dia la sospensiva. Ritornando indietro di circa un mese, lui, condannato in terzo grado, persona priva di passaporto e di qualsivoglia ruolo istituzionale, viene interpellato per la creazione della nuova legge elettorale. Cos’altro aggiungere? Nulla. Anzi, una frase vogliamo aggiungerla, con il rischio di essere banali: siamo in Italia. Il Paese del tutto e del contrario di tutto, della norma e della sua violazione senza tante conseguenze, dello sbeffeggiamento di un’istituzione da parte di un’altra istituzione. E aggiungiamo un’altra «banalità»: se si fosse trattato di un cittadino comune, il giorno dopo avrebbe visto il mondo a scacchi o, per sopraggiunti limiti di età, avrebbe in ogni caso scontato la pena. Nel caso di Berlusconi, si attende il pronunciamento di questo piuttosto che di quell’altro organismo di sorveglianza. Non ritenete che ancora una volta si stia adoperando la politica per sfuggire alla giustizia? Non credete che tutte queste lungaggini burocratiche affossino la certezza del diritto? C’è ancora molto da fare su questo fronte, dobbiamo ancora molto imparare dall’Europa, e la citiamo solo in questo caso o in quello delle riforme istituzionali, non certo quando, con i suoi assurdi dazi, penalizza il denuncia perché non funziona il «server». Un po’ seccata chiedo di poter telefonare a mia figlia (nella confusione avevo dimenticato a casa il cellulare) perché mi venga a prendere. Mi si risponde che in Polizia non c’è il telefono pubblico e quindi niente telefonata, anche se in città e anche se io ho 88 anni. Molto scocciata dico che mi rivolgerò ai Carabinieri (cosa che ho fatto). Il giorno dopo mi telefona il servizio di Nettezza Urbana e mi avverte che hanno ritrovato il mio portafogli, con tutti i documenti (me li hanno elencati telefonicamente) e naturalmente senza il denaro (fortunatamente era poco). Il netturbino che mi ha telefonato, gentilissimo, si offre di riportarmelo a casa personalmente e alle diciannove, nonostante le mie proteste che sarei andata io stessa a riprendermi il mal tolto, era a casa mia e insieme brindavamo al portafogli ritrovato e alla sua gentilezza. VALERIA B. www.lastampa.it/lettere pomodoro campano o gli agrumi siciliani a favore di prodotti nord-africani o sudamericani. MAGDALENA E MICHELE PALLADINO, ANGELO E ANGELA MIELE, ANNAMARIA E MICHELE PALMIERI, ARIANNA DI BIASE Governo, diamo tempo al tempo 1 Non ne possiamo più. Oltre ad avere 60 milioni di esperti allenatori quando gioca la Nazionale ora abbiamo anche milioni di esperti di come governare il nostro Paese. Prima si faceva poco ora si fa troppo, chi gufa contro, chi gufa a favore senza dare tempo al tempo. Aveva vergognosamente ragione il detto: non è difficile governare gli italiani, è inutile! FRANCO BUSSO Affittuari morosi proprietari in crisi 1 Mi permetto di scriverle su un fenomeno che sta prendendo piede nel nostro Paese. In Italia non esiste una legge sui contratti degli affitti. Oggi abbiamo affittuari morosi perché colpiti da questa morsa di crisi che però allo stesso tempo mette in crisi il piccolo proprietario perché di quella rendita mensile lo aiuta in molti casi ad arrivare a fine mese, invece si vede sobbarcare tutte le spese condominiali come il riscaldamento le pulizie e le spese legali per ritornare ad avere libera la sua proprietà. Dall’altra parte, lo Stato che nonostante tutto pretende le tasse dovute al mal capitato. Ora si affiancano e sono moltissimi i furbetti i quali dopo essere riusciti a stipulare un contratto c. LE LETTERE VANNO INVIATE A LA STAMPA VIA LUGARO 15, 10126 TORINO contatti E-MAIL: [email protected] FAX: 011 6568924 Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. entrano in possesso dei locali non pagano più il canone, quindi si permettono il lusso di abitarci dai 12 ai 15 mesi tranquillamente gratis e magari poi ricominciare con un altro alloggio. Sarebbe ora che varassero leggi affinché questi soprusi non succedessero e ci fosse la possibilità che presso i tribunali venissero posti i nominativi dei recidivi. Noi leggiamo con stupore degli alloggi vuoti che ci sono ma la risposta viene da sé, non credete? GIOVANNI VERBENA L’autonomia del Forum per l’Acqua 1 In data 13 marzo nell’articolo «I lunghi coltelli della lista Tsipras» pubblicato su La Stampa a firma di Giuseppe Salvaggiulo si afferma che il Forum per l’acqua pubblica si è «dissociato» dalla lista Tsipras e che ha «rinnegato» il prof. Petrella. Ci limitiamo a ricordare che come Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ci relazioniamo da sempre con le forze politiche e istituzionali a partire dall’affermazione della nostra autonomia e sulla base dei contenuti che costituiscono il cuore della nostra esistenza e della nostra attività politicosociale. Per sua stessa natura e di conseguenza, il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua non può identificarsi, né essere accomunato, ad alcun progetto politicoelettorale passato, in corso o futuro. In merito alle prossime elezioni europee, sin dal 24 febbraio scorso, abbiamo diffuso un comunicato in cui esprimiamo la nostra posizione, e su questa base risulta impossibile dissociarsi da qualsivoglia progetto politicoelettorale nel momento in cui non ci si è mai associati ad alcuno o rinnegare coloro che a titolo personale compiono scelte legittime. PAOLO CARSETTI SEGRETERIA OPERATIVA FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 360,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 Quotidiano fondato nel 1867 2 DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA PAOLO BARONI RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA DARIO CORRADINO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO 2 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 2 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE: LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS MEDIAGROUP S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. LA TIRATURA DI LUNEDÌ 17 MARZO 2014 È STATA DI 292.912 COPIE TM L’editoriale dei lettori NIETZSCHE PER LA CRISI MARCO BRERO ono uno studente delle superiori alle prese con Nietzsche e con la confusione politica di questi ultimi tempi. Potrebbe sembrare arduo associare le due problematiche, una personale (lo studio di un filosofo per indole poco chiaro e per sventura strumentalizzato), e l’altra comunitaria (l’andamento di un governo per indole poco chiaro e per opportunità strumentalizzato), eppure tento questa operazione. Arrivato a discutere di nichilismo passivo e attivo, mi sono accorto che i due concetti potrebbero essere tradotti, forse in forma semplicistica, in ideologia politica. Nietzsche introduce i due atteggiamenti in seguito alla morte di Dio, cioè alla scomparsa per l’uomo di ogni tipo di scopo metafisico della vita: ci si può abbandonare alla lamentela sullo status quo, che, però, non viene mutato da proposte attive (passivo) oppure si può cercare di riorganizzare il proprio esistere fondandosi sui valori terreni (attivo). Se dalla esistenziale morte di Dio passiamo alla crisi economico-politica, possiamo rileggere Nietzsche con l’occhio degli ultimi giorni. Il primo comportamento, quello del nichilista passivo, può avere due letture. Se portato all’estremo si esaurisce nella protesta totale, in una forma più moderata ricorda le posizioni conservatrici, arroccate attorno al proprio credo e indisponibili ai cambiamenti. Il nichilismo attivo, preso atto della crisi, dovrebbe stabilire nuovi valori o riscoprirne di vecchi, attorno ai quali superare la difficile situazione. Insomma, il nichilista attivo deve sapere che la crisi non si risolverà da sola (o invocando la crescita come un mantra), ma deve impegnarsi per le riforme. Norberto Bobbio diceva che le riforme sono competenza della sinistra e che per questo il suo ruolo è più complesso, infatti la volontà di cambiare va giustificata. In molti hanno frainteso il pensiero dell’autore di Così parlò Zarathustra e io potrei essere l’ennesimo, ma penso che la politica di oggi debba riflettere sui suoi atteggiamenti di reazione alla crisi e questo è solo uno dei tantissimi modi che ha per farlo. S 18 anni, studente, Marene (Cn) oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità Direzione generale: via Rizzoli, 8 - 20132 Milano, Telefono 02/25846543 - www.rcspubblicita.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - [email protected]. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 L’INFLUENZA NON SI CURA CON GOOGLE FRANCO BRUNI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA L a seconda finalità è la propaganda elettorale di Renzi in vista delle europee di maggio: vuole mostrare agli italiani di essere capace di insistere con l’Europa perché l’«austerità» non ci schiacci. Guardando più lontano, l’avvio diplomatico del nuovo esecutivo mira a far rimanere l’Italia protagonista della costruzione europea, com’è stata negli ultimi cinquant’anni. Ma per essere protagonisti occorre una visione, la strategia per perseguirla e i messaggi per comunicarla. Per mettere il tutto a punto avremmo potuto sfruttar meglio la preparazione del semestre di presidenza europea. Purtroppo le vicende di politica interna ci hanno avvicinato alle elezioni e alla presidenza con idee vaghe e con una maggioranza che mostra poco vigore contro gli euroscetticismi e gli antieuropeismi di diverse forze all’opposizione. Speriamo che gli incontri internazionali di questi giorni ispirino anche un aumento di quel vigore. La parola d’ordine sembra essere, sia per Renzi che per molti dei suoi avversari (tralasciando chi vorrebbe uscire dall’euro), un’ «Europa diversa». Il che ha un significato vago, come son vaghi i modi di illustrare l’agognata diversità: un’Europa più solidale, più unita anche dal punto di vista del fisco (salvo protestare per il fiscal compact) e dell’indebitamento pubblico, con una «vera banca centrale» (qui la vaghezza, l’imprecisione e l’ignoranza culminano), meno burocratica e più politica, meno attenta all’austerità e più alla crescita. Sono idee che, meglio precisate, possono costruire una visione, una strategia e messaggi chiari. L’ambiente è pronto ad ascoltarle, anche perché non sono affatto idee nuove; sono anzi già in gran parte recepite in progetti e documenti ufficiali dell’Ue e, in parte minore, contenute nelle riforme del governo economico europeo varate negli ultimi due anni, col contributo dell’Italia. L’«Europa diversa» è già concepita: va realizzata. Il difetto principale di chi cerca facile consenso con frasi fatte sull’Europa «diversa» è di non essere originale. Ovviamente l’Europa ha già scoperto anche gli ostacoli che rendono difficile l’evoluzione verso le mete che va perseguendo. La consapevolezza degli ostacoli agisce spesso da pericoloso freno, scoraggia le forze e le autorità che in Europa dovrebbero dar luogo a un cambiamento più veloce e radicale. Ben vengano perciò gli stimoli dei Paesi che più tengono all’Europa, delle loro opinioni pubbliche, dei loro politici, dei vertici con Merkel. L’ostacolo principale è che ogni passo avanti verso l’integrazione e la solidarietà europee richiede cessione di sovranità nazionale. Diversi Paesi non sono affatto pronti a cedere sovranità, su l’uno o l’altro aspetto, dalla regolamentazione delle banche all’armonizzazione del welfare e della gestione della finanza pubblica. L’Italia è da sempre fra i Paesi più sinceramente pronti a cedere sovranità all’Europa; se vogliamo rafforzare l’Unione dobbiamo continuare a esserlo. Perciò attenti al linguaggio: quando Renzi dice che «non ci facciamo dettare i compiti da Bruxelles», deve evitare di essere frainteso, deve spiegare che sono compiti che abbiamo contribuito anche noi a decidere e disegnare. Essere più responsabili, consapevoli e propositivi nell’esercitare politiche europee non significa rivendicare autonomia dal centro. Attenti anche alle alleanze: ben venga EUGENIA TOGNOTTI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA E’ Illustrazione di Gianni Chiostri IN PRIMA FILA NEL SOSTENERE L’EURO avvicinarsi a Parigi, ma sarebbe sciocco farlo in ostilità a Berlino e senza tener presente che la Francia è da sempre un ostacolo all’europeismo, per le sue resistenze a cedere poteri, molto più arduo della Germania. Con la quale possiamo invece condividere una grande sensibilità al rafforzamento della legittimità democratica delle autorità e delle decisioni di Bruxelles. Una sensibilità che andrebbe esaltata alla vigilia dell’elezione di un nuovo Parlamento e di una presidenza italiana che ne accompagnerà i primi, importantissimi passi. Sarebbe bello poter promettere, anche a Merkel, di eleggere parlamentari europei molto preparati e davvero dediti senza distrazioni all’interesse comunitario. Una buona alleanza può rendere possibile un vero cambiamento dell’Europa, anche presto. Si tratta di serrare le file fra un gruppo di Paesi meno affollato dell’Unione a 28 e più disposto ad accentrare aspetti cruciali della sovranità nazionale, garan- tendo un adeguato controllo democratico, anche con la cooperazione parlamentare, su come la sovranità viene esercitata a Bruxelles. La prima buona alleanza da tentare è l’eurozona: rafforzare rapidamente la sua unità, anche in parte dei bilanci e dei debiti pubblici, nelle politiche sociali e industriali. L’Italia potrebbe spingere in questo senso. Per farlo deve rimanere in prima fila nel sostenere la moneta unica. Deve ridurre il suo enorme indebitamento, non solo nell’interesse dei nostri figli e nipoti, giustamente ricordati da Renzi, ma anche «perché lo vuole l’Europa» - proprio così come contributo indispensabile alla stabilità finanziaria dell’intera eurozona. Deve dichiararsi disposta a condividere con gli altri Paesi dell’area, senza la suscettibilità di chi vuol sfoggiare un’illusoria autonomia, il disegno delle riforme essenziali per modernizzarci, mentre gli altri condividono anche con noi le riforme che fanno. MA IL CREMLINO NON SI FERMERÀ ANNA ZAFESOVA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA B Lettere e Commenti .27 . inari riemersi intatti dopo che sembrava fossero stati coperti dall’erba cresciuta alla fine della storia. Eppure resta ancora una sorta di incredulità, quasi a sperare che si tratti di un brutto sogno dal quale è ora di svegliarsi. Oggi Vladimir Putin proporrà alle camere riunite di accogliere la Crimea che «torna a casa» come dicono i tg russi, e il completo isolamento internazionale non pare spaventarlo. Il presidente russo non è noto per marce indietro, non ne ha mai fatte, e del resto nella cultura politica russa il cedere è un segno di debolezza. Per 25 anni i russi si sono lamentati di non venire più rispettati come grande potenza: «Una volta almeno avevano paura di noi» è una frase ricorrente. Se l’obiettivo era incutere timore scambiandolo per rispetto è stato raggiunto, e in questa logica smettere di essere temibili equivale a perdere la faccia. Che il Cremlino procederà spedito sulla sua strada lo si intuisce da molti segnali, dall’aggressività della sua diplomazia ai media che persuadono i russi che le sanzioni non faranno che rovinare l’Occidente «già in ginocchio». Da qualche giorno è di moda tra i funzionari dei governo decantare i pregi del turismo interno, e il sospetto è che il divieto di vacanze all’estero arriverà non da Bruxelles ma da Mosca. Dmitry Kiseliov, appena nominato capo della propaganda russa per l’estero, ha minacciato nel suo show domenicale di trasformare [email protected] stato impreciso sul picco della stagione influenzale. Ancora. Da agosto 2011 a settembre 2013 ha sbagliato le previsioni relative a 100 settimane su 108. Per non parlare dell’influenza pandemica da virus H1N1, comparsa sulla scena a Pasqua, quando il Gft aveva già fatto le sue previsioni, sottovalutando la dimensione del focolaio fuori stagione. Insomma, il tentativo di inseguire i focolai di influenza in base ai termini di ricerca ha fallito l’obiettivo che s’era proposto. Dando per certo che la prima reazione della gente colpita da influenza o sindrome influenzale è quella di cercare informazioni sul web, Gft puntava a prevedere le epidemie, contando sul fatto che da Big Data arrivasse una valanga di informazioni tali da aiutarci a fare cose che sarebbero impossibili con un volume inferiore di dati, raccolti in modo tradizionale. Come quelli forniti dall’organismo di controllo della sanità pubblica degli Stati Uniti, il Cdc (Atlanta) sulla base di visite mediche e di dati clinici e virologici. Dopo aver raccolto più di cinquanta milioni di potenziali termini di ricerca - ogni genere di frase collegata a «influenza» - e confrontato la frequenza con cui la gente aveva cercato quei termini con il numero dei casi di influenza nel triennio 2003-2006 - il team di Google aveva individuato alcune decine di frasi adatte (45). La verifica effettuata durante l’epidemia influenzale del 2007 aveva confermato che, in effetti, le previsioni si avvicinavano ai livelli di malattia nel mondo reale. Cosa che giustificava l’entusiasmo, un po’ esagerato, in verità, con cui il progetto Gft era stato presentato su Nature, che esaltava la possibilità di riuscire a prevedere un’epidemia d’influenza, battendo sul tempo il Cdc. L’era dei Big Data sembrava già qui. Promettendo di aprire la strada alla comprensione della diffusione delle malattie, monitorata con gli algoritmi. Il fatto è che i numeri restano numeri al di fuori di un contesto. Il Gft può «misurare» ciò che la gente cerca, ma non può cogliere il perché la gente va alla ricerca di certi termini abbinati a regolari epidemie stagionali del 20032008. Termini come «tosse» o «febbre», correlati con l’influenza, potrebbero essere in realtà sintomi di altre malattie stagionali. E che parole ha cercato la gente, impressionata dall’allarme per la minaccia pandemica del 2009? In conclusione, la lettura della realtà basata sull’analisi dei Big Data è disseminata di trappole e lo spiega bene uno studio comparso sull’ultimo numero di Science intitolato «The Parable of Google Flu: Traps in Big Data Analysis» che esamina nel dettaglio le problematiche legate all’uso di grandi dati da aggregatori come Google. Gft - ha detto Ryan Kennedy, uno degli autori, professore di Scienze Politiche all’Università di Houston - è uno straordinario pezzo di ingegneria e uno strumento molto utile. Ma occorrerà apportare dei correttivi. «La nostra analisi dimostra che i risultati migliori si ottengono abbinando informazioni e tecniche, i big data con le metodologie più tradizionali». Nessun dubbio che i Big Data avranno alcune applicazioni importanti nei prossimi anni anche nel campo della Medicina. Ci sono già alcuni esempi di successo. Ma occorrerà aspettare la prossima stagione influenzale per vedere se Gft potrà entrare a farne parte. gli Usa in «cenere radioattiva», minaccia tabù dai tempi della crisi di Cuba. E la diplomazia di Mosca non è mai stata più sordomuta: si è ancora al dialogo sull’apertura di un dialogo, e la risposta finora è «niet». Quindi anche le prossime fermate dell’itinerario appaiono inevitabili. I deputati oggi voteranno all’unanimità l’annessione della Crimea, che avrà il rublo e il fuso orario di Mosca per allontanarsi dall’Europa anche con le lancette dell’orologio. In attesa di nuove, più dure, sanzioni occidentali, i russi potrebbero ricorrere al classico bando di prodotti esteri con pretesti «sanitari». Ma Mosca sta anche preparando contro-sanzioni, da applicare però con cautela, visto che almeno il 40% dei beni alimentari sono importati. Sicuramente si rafforzerà la censura: la crisi ucraina ha già fatto chiudere il giornale online Lenta.ru e l’edizione ucraina del Kommersant, e il blocco di YouTube in alcune regioni è probabilmente l’anticipo di una tanto agognata ma finora mai osata repressione di Internet sul modello cinese. L’ascesa di Putin nei sondaggi non crea troppi incentivi ad agire diversamente. Il sogno dell’impero paga, e la «proposta» della diplomazia russa sull’Ucraina è sintomatica: detta di fatto la Costituzione e l’assetto istituzionale dei vicini, chiede lo status di lingua ufficiale per il russo ed esige garanzie Onu di non adesione di Kiev all’Eu e ovviamente alla Nato. Uno scenario già scritto, nel quale resta forse un solo, enorme punto interrogativo: lo scontro militare. La Crimea è persa e l’Ucraina si rende conto di non poterla difendere. Ma l’Est ucraino, russofono e russofilo, resta in bilico nonostante da giorni si susseguano scontri e assalti agli uffici pubblici sponsorizzati dai russi per ripetere lo scenario crimeano. Lì tutto dipenderà dal sangue freddo di Kiev e dalla propensione al rischio della nomenclatura locale orfana di Yanukovich, ma non troppo ansiosa di cedere il potere ai russi. Perché se i tank di Mosca decideranno di varcare la frontiera il fosso fatto scavare in tutta fretta dal nuovo governatore di Donezk non potrà fermare il ritorno definitivo a un futuro già fin troppo noto. R 28 STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 A Hamid e Cappello il premio Terzani Lo scrittore pakistano Mohsin Hamid con Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi) e il poeta friulano Pierluigi Cappello con Questa libertà (Rcs Libri) sono i vincitori ex aequo del 10° Premio letterario Tiziano Terzani. Il riconoscimento sarà consegnato il 17 maggio a Udine, in una serata che sarà l’occasione per celebrare Tiziano Terzani, a dieci anni dalla morte, con la presentazione dei suoi diari inediti, di imminente pubblicazione da Longanesi con il titolo Un’idea di destino. TONIA MASTROBUONI INVIATA A BERLINO idea che l’infatuazione di Martin Heidegger per il nazionalsocialismo sia stata breve e circoscritta va sepolta per sempre. I Quaderni neri del filosofo tedesco stanno facendo discutere furiosamente gli studiosi perché ormai è chiaro, spiega Günter Figal, presidente della Società heideggeriana, che alla fine degli Anni 20 nel suo pensiero avviene un «cambiamento significativo» che trasforma il tentativo di rifondare la filosofia, in Essere e tempo, nel vagheggiamento di una rifondazione nazionale, incentrata sul Volk. E anche quando prende le distanze dal nazismo, alla fine degli Anni 30, lo fa solo dal punto di vista filosofico, non morale o politico. Non ammette mai, sottolinea Figal, che i nazisti sono dei criminali, li ritiene soltanto una delle tante, odiate declinazioni della modernità. E poi c’è il suo antisemitismo, forte e radicato: ci sono frasi «disgustose e terribili» che Figal non avrebbe mai pensato di trovare in Heidegger, che lo hanno «rattristato». L’ CULTURA SPETTACOLI & Martin Heidegger (Meßkirch 1889-Friburgo in Brisgovia 1976) è stato il maggiore esponente dell’esistenzialismo. La sua opera più celebre, Essere e tempo, è del 1927 Günter Figal, 65 anni, professore di filosofia all’Universitò di Friburgo in Brisgovia, è presidente della Martin-Heidegger-Gesellschaft Sulla Stampa Professor Figal, dopo la pubblicazione dei Quaderni neri si può parlare di un’«eredità avvelenata», come fa la Zeit? «Di quale eredità parliamo? Dell’immensa opera di Heidegger, dagli inizi degli Anni 20 agli Anni 70? Non si tratta di un sistema di pensiero chiuso. È molto chiaro che dalla fine degli Anni 20 assistiamo a un cambiamento significativo nel suo pensiero: Heidegger rinuncia al fondamentale orientamento individuale dell’Esserci che si trova in Essere e tempo e adotta il concetto del Volk, della collettività. I Quaderni neri riguardano soltanto quest’ultimo orientamento. Sono convinto che testi come Essere e tempo non debbano essere interpretati diversamente rispetto a come sono stati interpretati sino a oggi. Anche i testi del dopoguerra sono molto diversi rispetto a quanto Heidegger ha scritto negli Anni 30. Trovo ad esempio interessante che, immediatamente dopo la guerra, riprenda nuovamente i temi fenomenologici degli Anni 20. Accanto a Husserl, Heidegger è il più importante filosofo della fenomenologia. Ma negli Anni 30 l’aveva dimenticata». Si può anche affermare che i Quaderni neri rappresentino per Heidegger uno sviluppo del pensiero della storia dell’essere? «Sì, i Quaderni neri riguardano solo il pensiero della storia dell’essere. Mi spiego. Con Essere e tempo Heidegger ha scritto uno dei più importanti testi della filosofia moderna, in cui propone che la filosofia ricominci nuovamente da capo; per lui si trattava di concedere una possibilità alla filosofia del vivente, di rifondarla. Negli Anni 30 tuttavia ha reinterpretato politicamente questo pensiero, “dobbiamo ricominciare”, e lo ha legato a un programma di rifondazione nazionale. Il concetto di Essere e tempo resta a tutt’oggi una sfida filosofica produttiva. Rispetto a ciò, trovo i sogni di rifondazione nazionale degli Anni 30, che rientrano nel concetto della cosiddetta storia dell’essere, ideologici e problematici. Sono sogni che probabilmente hanno anche a che fare col fatto che, dopo aver perso i suoi migliori allievi, si sia isolato sempre di più. Isolamento e sogni di collettività non di rado coincidono». Ma l’idea che Heidegger abbia avuto simpatie per il nazionalsocialismo solo per un breve periodo dovrà essere sepolta per sempre. «Lei ha perfettamente ragione. Sinora, l’opinione comune era che, per me- I Quaderni neri di Martin Heidegger sono usciti giovedì scorso in Germania presso l’editore Vittorio Klostermann. La Stampa lo ha raccontato il giorno stesso nelle pagine culturali. 1 “Disgustose e terribili quelle frasi del mio Heidegger” Dopo le rivelazioni sull’antisemitismo dei Quaderni neri parla Günter Figal, presidente della Società heideggeriana “Ma la filosofia del XX secolo non è pensabile senza di lui” no di un anno, Heidegger si fosse entusiasmato per il nazismo e che poi avesse preso le distanze in modo molto netto. Ora sappiamo che non è stato così semplice. Sappiamo che prima tentò di aderire filosoficamente al nazionalsocialismo, per poi distaccarsene nella seconda metà degli Anni 30, giacché era espressione di quella modernità che riteneva fatale. Il punto è, dunque, che la sua presa di distanza dal nazismo non è stata morale o politica. Per Heidegger non contava il fatto che il nazionalsocialismo fosse un regime criminale, ma che appartenesse alla fase nichilista della “metafisica”, come il bolscevismo, la Chiesa cattolica o il mondo occidentale, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti. Per lui, fondamentalmente, era tutto la stessa cosa, tutto era espressione del male. L’unica cosa che Heidegger continua a evocare per esorcizzare quel male è l’esperienza dell’Essere, attraverso cui tutto deve cambiare. Esperienza che lui da solo pensa e prepara. In un certo senso Heidegger ha tentato, come Nietzsche, di rappresentare “un destino”. Ma nessun individuo dovrebbe mai desiderare di essere un destino. È una sopravvalutazione di se stessi, uno sforzo che va al di là delle forze del singolo». Quindi anche il nazismo alla fine non è una soluzione, per Heidegger? «Esatto. È necessario osservare il rapporto di Heidegger con il nazionalsocialismo nel contesto della sua critica alla razionalità tecnico-scientifica della modernità. All’inizio pensa che il nazionalsocialismo rappresenti un’alternativa possibile a questa razionalità, poi si convince che anche il nazismo sia una sua declinazione. Il problema fondamentale del pensiero di Heidegger negli Anni 30 è questa visione storica totalizzante che condanna indifferentemente qualsiasi cosa abbia a che fare con la scienza e con la tecnica e lo paragona alla sciagura, all’infelicità, all’infondatezza, allo sradicamento. Un quadro che non lascia spazio per distinguo politici e morali». Uno sviluppo che è quindi espressione del suo antimodernismo? «Non solo. Per Heidegger la modernità coincide con la “metafisica” degli ultimi 2500 anni, va da Platone e Aristotele al mondo dominato La presa di distanza dal nazismo non è stata morale o politica. Per lui non contava che fosse un regime criminale, ma che appartenesse alla fase nichilista della «metafisica», come il bolscevismo, la Chiesa cattolica, l’Occidente, gli Usa: tutte espressioni del male Quelle frasi antisemite sono un grande peso per me. Ma il confronto storico e critico è uno dei compiti importanti che dovremo affrontare. Nessun altro ci ha insegnato a leggere testi filosofici come lui. Ma d’ora in poi dovremo anche considerarlo una figura chiave per capire le patologie del ’900 R LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Augusto imperatore di Parigi La mostra romana va in Francia Augusto sbarca a Parigi in occasione delle celebrazioni per il bimillenario della morte, avvenuta il 19 agosto del 14 dopo Cristo. Dopo la tappa romana alle Scuderie del Quirinale dal 18 ottobre al 9 febbraio scorsi, la mostra dedicata al primo imperatore della città eterna arriva al Grand Palais con oltre cento opere in più e un nuovo percorso espositivo. Intitolata Moi, Auguste, Empereur de Rome e aperta da domani al 13 luglio, la rassegna, . 29 ideata dall’ex soprintendente Eugenio La Rocca, che l’ha anche curata supportato da Claudio Parisi Presicce e Annalisa Lo Monaco, in stretta collaborazione con i curatori francesi del Museo del Louvre, Cécile Giroire e Daniel Roger, presenta 357 opere, con prestiti eccezionali dei maggiori musei internazionali. Ripercorre le tappe dell’ascesa di Augusto: gli anni del principato, le riforme d’importanza cruciale per i secoli a venire. In mostra statue, ritratti, arredi domestici in bronzo, argento e vetro, gioielli in oro e pietre preziose. Tra i pezzi forti c’è la statua equestre di bronzo proveniente da Atene, il ritratto del British Museum, i busti di Augusto e dei numerosi parenti. dalla scienza e dalla tecnica». In questa visione storica degli Anni 30 anche l’ebraismo svolge un ruolo maggiore? Il suo antisemitismo sembra più forte rispetto a quanto noto sinora, sembra addirittura un elemento fondante della sua filosofia. La voce di Figal per un attimo si incrina: «Le frasi antisemite dei Quaderni neri sono disgustose e terribili. Mi hanno rattristato. Non avrei mai pensato di trovare cose del genere in Heidegger. Di fronte a queste frasi non bisogna nascondersi, bisogna interrogarsi, chiedersi in che contesto sono state pensate. È un compito che abbiamo davanti. Per me è una questione aperta come vadano interpretate esattamente le frasi antisemite di Heidegger, anche rispetto alla sua critica alla modernità». Molti dei suoi allievi più famosi erano ebrei, Hannah Arendt ad esempio. Come ha fatto a conciliare questo antisemitismo con il suo insegnamento, con i suoi sentimenti? «Non sappiamo molto dei pensieri privati di Heidegger negli Anni 20. Le affermazioni che sono state pubblicate in questi giorni, appartengono alla fine degli Anni 30. Sappiamo però che quell’Heidegger che insegnava negli Anni 20 a Marburg, e che aveva allievi meravigliosi attorno a sé, ha vissuto nel dialogo con questi allievi. Era un’altra fase della sua vita». Alla luce dei Quaderni neri, Heidegger rimase fedele a se stesso quando dopo la guerra menzionò a malapena lo sterminio degli ebrei? «Chi lo sa? In ogni caso è un silenzio opprimente. E non solo il silenzio di Heidegger, ma quello che ha in generale caratterizzato per un bel po’ la Germania repubblicana». Come si sente ora come presidente della Martin-Heidegger-Gesellschaft? Ha mai pensato di dare le dimissioni? «Le frasi antisemite di Heidegger sono un grande peso per me, lo voglio dire apertamente. E, in generale, non posso che avere un atteggiamento critico e storico verso la storia del pensiero di Heidegger negli Anni 30 e nei primi Anni 40. Non riesco a considerare questo pensiero filosoficamente produttivo. Ma un tale confronto critico e storico è uno dei compiti importanti che la Heidegger-Gesellschaft dovrà affrontare d’ora in poi. Un’istituzione filosofica come la nostra non deve essere una società di adoratori di eroi». Secondo lei Essere e tempo resta un pilastro della filosofia contemporanea? «Sì. La filosofia del XX secolo non è pensabile senza Essere e tempo. Come dovremmo interpretare l’opera di Sartre, Merleau-Ponty, Derrida, Levinas, Arendt, Gadamer, Foucault, e le domande di cui si occupano, senza comprendere questo testo? Penso che dovremo abituarci ad adottare due prospettive diverse per Heidegger. Come filosofi lo interrogheremo e lo discuteremo criticamente; nessun altro ci ha insegnato a leggere testi filosofici come Heidegger. Ma d’ora in poi dovremo anche considerarlo una delle figure chiave per capire le patologie del XX secolo». Come si può abdicare così radicalmente alla ragione? «Forse dipende dal radicalismo di Heidegger. Era un pensatore rivoluzionario, non un pensatore liberale. Voleva rifondare la filosofia. Questo radicalismo lo ha reso molto produttivo negli Anni 20, perché era legato al lavoro accademico. Non appena è diventato politico, è diventato fatale. Penso che questo tipo di radicalismo sia uno dei problemi fondamentali del Novecento. Non molti intellettuali importanti di quel secolo hanno capito che la dignità umana e la libertà borghese sono valori sacri, da difendere. Thomas Mann lo ha capito. Negli anni della maturità è stato un autore borghese e democratico nel senso migliore del termine». Perché l’uomo sulla Terra è così uguale, così diverso Nella riedizione di Chi Siamo il genetista Luca Cavalli-Sforza racconta la sua vita insieme con l’epopea delle origini umane PIERO BIANUCCI ino a pochi anni fa tutto ciò che sapevamo sull’origine dell’uomo stava in una valigia: un mucchietto di ossa fossili scompagnate, provenienti dall’Africa, dall’Asia, dall’Europa. Un mosaico incompleto di pezzi di cranio, bacino, femori, vertebre e altri resti attribuibili a epoche Luca Cavalli-Sforza, 92 anni, genetista diverse ma sempre vaghe. ha insegnato a lungo all’Università Poi i fisici ci hanno insegnato a dadi Stanford. I suoi studi si sono tare i fossili con il metodo del radioincentrati sulla genetica delle carbonio. I biochimici hanno decifrato popolazioni e delle migrazioni il messaggio del Dna. I genetisti hanno dell’uomo. E’ socio dell’Accademia dei incominciato a usare le mutazioni geLincei per la classe delle Scienze netiche come un calendario e una Fisiche e membro ordinario della mappa delle migrazioni. I glottologi Pontificia Accademia delle Scienze hanno capito che i nomi e le lingue sono cromosomi culturali. E gli antropologi hanno fatto tesoro di tutti questi progressi inquadrandoli nella visione evoluzionistica fondata da Darwin. Così la storia dell’uomo si è disegnata davanti ai nostri occhi come una immagine dapprima sfocata e poi, a poco a poco, sempre più nitida. In cinquant’anni l’uomo ha scoperto la propria storia degli ultimi duecentomila. Oggi sappiamo abbastanza bene quando siamo comparsi sulla Terra, da dove veniamo, chi siamo. Chi siamo è anche il titolo dell’ultimo libro di Luca Cavalli-Sforza, scritto in collaborazione con il figlio Francesco (Codice, pp 426, 27 euro), edizione aggiornata di un testo pubblicato per la prima volta nel 1993, più volte ristampato e tradotto in diverse lingue. In queste pagine troviamo risposta alle domande appena formulate: l’uomo moderno ha poco più di centomila anni, viene nell’Africa orientale, appartiene a un’unica specie. Ma Chi siamo è anche la sintesi divulgativa di una vita di ricerca, e dunque, indirettamente, l’autobiografia di uno scienziato. Genovese, 92 anni, studente al liceo d’Azeglio di Torino (dove ebbe come compagno di classe Giovanni Agnelli, allievo dell’istologo Giuseppe Levi e del pioniere della genetica Adriano Buzzati-Traverso, Luca Cavalli-Sforza si laureò in Medicina ma fu medico solo per pochi mesi. Lo attirava la ricerca, e la coltivò in precoci esperienze all’estero con grandi scienziati come Ronald Fisher, fondatore a Cambridge della statistica genetica, e il microbiologo Joshua Lederberg, che il ricevette il Nobel per la Medicina nel 1958. Fu Lederberg a invitarlo all’Università di bianco e un nero siano minori di quelle Stanford, in California, nel 1960 e a in- tra due bianchi. Non esistono razze dirizzarlo verso la genetica delle popo- umane, non esiste neppure la «razza» lazioni umane. A Stanford mise radici. umana. Esiste «la specie» umana. QueLì lo incontrai per la prima volta nel sto dato è tra i più socialmente e politicamente importanti 1979. Era notte, l’Università deserANTENATI della scienza moderma è ancora lonta, l’unica stanza Abbiamo conservato nel na, tano dall’essere meabitata la sua. Stava nostro Dna tracce di quello tabolizzato persino lavorando. dell’uomo di Neandertal in un Paese come Il sottotitolo di Chi siamo è «La stol’Italia. La genetica ria della diversità umana». Nel bino- ha dimostrato che non esistono le razze, mio diversità/uguaglianza sta la chia- ma purtroppo la cronaca quotidiana, inve di lettura più importante. Nel 2001 clusa quella politica e sportiva, dimola decifrazione del genoma umano ci stra che esiste il razzismo. Mentre le differenze genetiche hanno ha insegnato che siamo tutti uguali e tutti diversi. In media il Dna di due es- dimensioni limitate, quelle legate all’amseri umani differisce del 2 per mille. biente in cui si vive acquisiscono sempre Possono esserci più affinità genetiche più rilievo. In parte per ovvi motivi cultra popoli vicini, ma può anche succe- turali ed economici e in parte perché nedere che le differenze genetiche tra un gli ultimi tempi si sta scoprendo l’impor- F tanza dell’epigenetica, cioè il potere dell’ambiente nell’«accendere» questo o quel gene e nel portarlo a esprimersi in modo più o meno netto. Certo, eredità e ambiente sono un intreccio difficilmente districabile, ma illuminanti sono le riserve che Cavalli-Sforza esprime, per esempio, sulla presunta oggettività della misura del quoziente di intelligenza (IQ): «Non è affatto chiaro che cosa misuri esattamente il test… abbiamo la certezza che non è indipendente dalla cultura del Paese e dalla lingua in cui è stato elaborato». Gruppi sanguigni, mutazioni come quella che produce l’anemia falciforme, cognomi e toponimi hanno guidato gli antropologi sulle tracce delle migrazioni che hanno portato l’uomo da pochi indi- vidui ai 7,2 miliardi che ora abitano il pianeta. Una mutazione nel Dna dei mitocondri (che si trasmette solo per via materna) avvenuta 190 mila anni fa in Africa ha permesso di risalire all’antenato comune a tutti i viventi di oggi. L’invenzione dell’agricoltura è stata la prima grande mutazione culturale, e i lavori di Cavalli-Sforza hanno stabilito che la coltivazione dei campi è arrivata nell’Europa mediterranea da Oriente avanzando alla velocità di circa un chilometro l’anno. Ma i punti da chiarire sono ancora tanti. Tra gli sviluppi più recenti c’è il confronto tra il nostro Dna e quello dell’Uomo di Neandertal, estinto da quarantamila anni. Si è scoperto che ne abbiamo conservato una piccola percentuale. Non si trattava dunque di due specie distinte, o almeno non tanto da non essere interfeconde. Già allora il mondo era bello perché era multietnico. Elzeviro FEDERICO V ERCELLONE Quello che è rimasto della forma a parola morfologia scompare sostanzialmente dalla tradizione scientifica e filosofica a partire dagli Anni Venti del secolo scorso. O meglio, essa si appiattisce in una sorta di dizione neutra perdendo quel significato programmatico che recava in sé a partire da Goethe e dal secondo Settecento. Da questa parola irraggiava l’idea che arte e scienza potessero raccogliersi entro un unico plesso, che il confine andasse superato in direzione di una cultura unificata. La premessa di questo percorso è che la natura stessa fosse in grado di palesare una propria capacità di auto-costruirsi esprimendosi in forme. A partire dagli inizi del secolo scorso una scienza che si auto-concepisce sempre più come un progetto tecnologico sembra dividersi da una filosofia che fa della critica della modernità tecnocratica uno dei suoi cavalli di battaglia. Questa divaricazione ha prodotto una sorta di catastrofe facendo sì che le scienze «dure» abbiano rischiato di perdere il senso del loro operare a esclusivo favore della loro efficacia, mentre la filosofia ha sciolto il legame che la teneva unita al sapere positivo. A rammentarci che le cose potevano andar diversamente, e che stanno forse nuovamente orientandosi secondo un orientamento nuovo e tuttavia antico, viene ora un volume antologico, pubblicato da Cortina, a cura di Andrea Pinotti e Salvatore Tedesco, Estetica e scienze della vita. Morfologia, biologia teoretica, evodevo (pp. 390, € 30). Qui si delinea un vasto percorso nella tradizione novecentesca e nel dibattito contemporaneo della biologia teorica. Vengono presi in considerazione, nella prima parte, una serie di pensatori che, agli inizi del Novecento, hanno nutrito la tradizione morfologica, come Jakob von Uexküll, Viktor von Weizsäcker, Frederik J. J. Buytendijk, Erwin Strauss, Adolf Portmann. La seconda parte del volume prende invece in considerazione gli autori contemporanei che hanno congiunto la biologia evoluzionistica con quella dello sviluppo densa di richiami morfologici (evo-devo). In questo quadro la ricerca scientifica è nuovamente rivolta in direzione di una sintesi della conoscenza, e orientata a una visione ampia e condivisa. L 30 .Spettacoli STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 on Diana è diventato un simbolo della società civile, capace di unire il fronte laico e quello religioso. Ma lui non si è mai considerato né un eroe, né un prete anticamorra, si riteneva e voleva essere solo un prete, solo un uomo». È quanto ha sottolineato il presidente della Rai Anna Maria Tarantola oggi alla Camera dove è stata proiettata in anteprima la fiction sulla vita del parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra nel 1994, interpretato da Alessandro Preziosi e che sa- «D The show must go on La Rai celebra “Don Diana” contro le mafie rà trasmessa il 18 e 19 marzo su Rai1, giorno in cui cade il ventennale della morte del sacerdote. «Prevenire - ha fatto notare Tarantola - significa impedire alle mafie di crescere e di espandersi, significa ridurne la forza e la capacità di `inquinamento´ della società legale. Significa alimentare una diffusa cultura della legalità. Tante sono le azioni di prevenzione attivabili, ma tutte si possono riassumere in quelle che vorrei chiamare le tre C: Collaborazione, Condivisione, Conoscenza». Tarantola nel suo in- tervento alla presenza tra gli altri di Rosy Bindi, Presidente della Commissione Antimafia, e del direttore di rai Fiction Eleonora Andreatta, parla anche della prevenzione attraverso la lotta al riciclaggio facendo notare che anche un certo tipo di intrattenimento, di fiction è un buon esempio di comunicazione: «In questa settimana la Rai darà particolare rilievo alle manifestazioni di Libera in ricordo delle vittime di mafia», spiega. Poi ricorda che in questi giorni ricorre l’anniversario della giornalista Ila- ria Alpi. «L’attenzione della Rai sul tema della criminalità c’è. Le nostre fiction, rubriche, approfondimenti sulla terra dei fuochi sono esempi importanti. Tra questi ad esempio la copertura data alla beatificazione di Don Pino Puglisi che non a caso viene anche ricordato nella fiction su Don Diana». Il presidente della Rai conclude ricordando il compito educativo svolto da Don Diana nei confronti dei più giovani. Poi dice che i media «devono avere coraggio nel proporre i prodotti giusti in questo senso». Sorrentino e Servillo al Quirinale Barbieri: via col botto per i bambini chef Il “masterchef” in videochat a “La Stampa” LUCA DONDONI TORINO Parlare con Bruno Barbieri, superchef, personaggio tv e ora autore del libro Via Emilia, via da casa (ieri in videochat a La Stampa) significa fare il punto su una spiacevole situazione che ha circondato il «quasi perfetto» Masterchef. La puntata finale ha mostrato come anche Sky possa inciampare, complice la naiveté dei tre giudici (Barbieri, Cracco, Bastianich) al cospetto della diretta tv, ma soprattutto come il nostro sia il paese delle polemiche. «Senta, glielo dico subito - dice Barbieri - qualche errore c’è stato e che noi tre si sia abituati alla registrata piuttosto che alla diretta si sapeva. Ci siamo trovati su un palco, con un sacco di gente davanti, non si sentiva nulla ma alla fine l’abbiamo portata a casa. È ovvio però che quando vai così bene c’è tutta una categoria di italiani che appena sbagli è pronta a darti addosso. A Sky ci abbiamo riflettuto, abbiamo capito l’errore e il giorno dopo eravamo già lì a discutere della prossima edizione». E la polemica del secondo classificato Almo che ha messo in dubbio la scelta di far vincere Federico? «Ma la classe della gente dove sta? Il verdetto su Federico è sempre stato unanime ed era chiaro proprio gustando i piatti della finale che avrebbe vinto lui». La moglie di Almo ha detto che ha sentito proprio lei dire che un piatto di Federico sapeva di detersivo. «Strano che le orecchie aguzze della signora non abbiano sentito quando ho parlato di un piatto di suo marito, il fegato grasso, che sapeva di ciccioli. Non proprio il massimo». Ma lei una bella soddisfazione se l’è tolta subito grazie a Masterchef Junior che ha fatto gli stessi ascolti del programma per adulti. «Junior ha esordito con il botto. Un interesse andato oltre ogni aspettativa». E le polemiche sull’uso dei ragazzini nei programmi tv? Bruno Barbieri ieri in redazione a La Stampa «Quando ci sono i bambini i ragazzini di mezzo gli schiavi del “politicamente corretto” festeggiano. Ma allora lo Zecchino d’Oro? I programmi tv dove fanno cantare ai bambini? Lasciamo stare, sennò viene fuori la mia personalità emilianoromagnola più sanguigna». Meglio concentrarsi sul libro? «Sì, visto che sta andando bene. Lì racconto la mia storia, i viaggi che hanno segnato la mia vita, i ristoranti che mi hanno permesso di guadagnare sette stelle Michelin, la tv, la popolarità e l’amore per il cibo. Che sta sopra ogni cosa. Sempre». Cinema, teatro, e soprattutto Napoli. Questi i temi dell’incontro di ieri mattina al Quirinale, dove il Presidente Napolitano ha ricevuto il premio Oscar Paolo Sorrentino accompagnato dalla moglie, dagli attori Servillo,Verdone, Ferrari, e dai produttori Nicola Giuliano e Francesca Cima. La consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana al regista e al protagonista della «Grande bellezza» è stata occasione di una chiacchierata calorosa. Si è parlato di napoletanità (Verdone ha fatto sapere che suo padre era di Pozzuoli), di recitazione, del trentennale della scomparsa di Eduardo, dello storico teatro San Ferdinando, del film di Turturro «Passione» e della Napoli del ’44. Uno scenario che, si è augurato il Presidente, potrebbe essere oggetto di nuovi racconti e ricostruzioni. [F.C.] INESAURIBILE € 199 CRONO SPORT 2 minuti di luce = 24 ore di energia € 199 € 179 Energia inesauribile, è ciò che ti distingue. LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 . Spettacoli .31 MATHIEU AMALRIC La regista Justine Malle lla domanda classica, quella che da sempre perseguita i figli d’arte, ovvero «che cosa ha significato, per lei, essere l’erede di un grande regista?» Justine Malle, primogenita di Louis e dell’attrice canadese Alexandra Stewart, risponde con elegante circospezione: «Non è stato difficile, ma nemmeno facile quanto si può immaginare». Crescere con un padre-monumento, cineasta di culto in Europa e dall’altra parte dell’oceano, fascinoso e romantico, come le storie che raccontava, non ha levato a Justine la voglia di seguire le sue tracce. Così, diventata adulta all’ombra della memoria paterna (Malle è scomparso nel 1995, a soli 63 anni), ha scelto la stessa carriera. A Decisione condivisa da suo padre? «No, almeno non subito. Per prima cosa mi disse che era importante riflettere bene sulle proprie scelte, poi che non era una buona idea. Avrebbe voluto vedermi filosofa oppure archeologa..Per un po’ ho seguito le sue indicazioni, anzi, mi sono convinta di voler fare altro. Poi, a 30 an- Jimmy P. Il film di Desplechin racconta la storia dello psicanalista Georges Devereux (Amalric) che, all’indomani della II guerra mondiale incontra un reduce indiano (Benicio Del Toro) JUSTINE MALLE Intervista FULVIA CAPRARA ROMA «Il mito di mio padre deriva da tanti fattori, ha avuto tante donne, tanti amori, è stato un gran seduttore...Inoltre veniva da un ambiente borghese, rifiutato con spirito iconoclasta, e ha saputo superare i confini francesi... Ma era rimasto un uomo semplice, basti pensare che rispondeva sempre di persona alle lettere dei fan» “Dietro ogni film c’è una storia d’amore o di amicizia” “E pensare che papà mi voleva archeologa” La figlia del grande regista: ho osato seguire le sue orme solo a 30 anni, prima mi censuravo ni, ho capito che invece desideravo fare proprio la regista e che, fino a quel momento, mi ero censurata». Che ha imparato da suo padre? lissimo, mi colpì soprattutto l’intreccio, meno la storia d’amore. Poi ho capito tante altre cose, il desiderio di mio padre di fare un buon poliziesco alla Hitchcock, ma con l’occhio rivolto allo stile di Bresson di cui era stato assistente, il suo amore per il jazz, la trovata geniale di contattare Miles Davis e convincerlo a comporre la musica...». «Soprattutto che per realizzare un’opera d’arte bisogna partire da un’idea forte, poi che è necessario coltivare la curiosità nei confronti di tutto, che non si deve restare chiusi nel mondo del cinema, che ci vuole Quali sono i film di Malle che un’apertura totale e che alla preferisce? tecnica va sem«Ascensore è forpre affiancata la L’INSEGNAMENTO midabile, un vero riflessione». ocumento «Ci vuole curiosità dd’epoca. Però i Per l’inaugunei confronti di tutto miei prediletti sorazione della mai chiudersi» no Lacombe Lurassegna Film cien e Vanja sulla noir, in questi giorni a Roma, è stato scelto 42esima strada, più apprezzato Ascensore per il patibolo, gira- qui in Italia, che in Francia». to da Malle nel’58, protagonisti Jeane Moreau, Maurice RoneteLinoVentura,colonnasonora di Miles Davis. Ricorda la prima volta in cui l’ha visto? «Sì, avevo 14-15 anni, mi avevano detto tutti che era molto celebre e in effetti l’ho trovato bel- Malle ha goduto di un seguito particolare, era molto amato dal pubblico, suscitava affetto oltre che ammirazione. Secondo lei perchè? «Il suo mito deriva da tanti fattori, ha avuto tante donne, tanti amori, è stato un gran sedutto- re... Inoltre veniva da un ambiente borghese, che ha rifiutato con spirito iconoclasta, e poi ha saputo superare i confini francesi, voleva andare altrove e ci è riuscito...Nonostante tutto questo è rimasto un uomo semplice, basta pensare che rispondeva sempre di persona a tutte le lettere dei suoi fan». Dopo«Jeunesse», presentato al Festival di Roma, che cosa sta preparando? «Ho diversi progetti, uno piccolo, un altro da girare in Canada». Come giudica la polemica sugli attori francesi che prenderebbero cachet troppo elevati? «In Francia la cinematografia è molto sostenuta dallo Stato e globalmente va bene, ma questo non vuol dire che non ci siano problemi. È vero che alcuni attori percepiscano cachet alti. Ma la questione più importante, secondo me, è un’ altra e cioè che è difficile realizzare film a medio budget, si fanno solo film grandi e film piccoli». ALINE ARLETTAZ PARIGI 48 anni ha ancora la figura di un adolescente e lavora nel cinema già da 31 anni, da quando faceva lo stagista nei film di Otar Iosellani. C’è in Amalric un eterno interrogarsi e una voglia bulimica di lavorare. Da 20 anni Arnaud Desplechin incarna il suo doppio. A E’ vero che lei non vede mai Desplechin fuori dal set? «Questo è un po’ cambiato dopo le riprese di Jimmy P.’ Il fatto di essere all’estero, di girare in una lingua straniera, ci ha avvicinato, è nata davvero una complicità. Mi sono liberato di ciò che m’imbarazzava, l’ammirazione». In Jimmy P. lei impersona l’etnologo e psicanalista Georges Devereux che, all’indomani della II guerra mondiale incontra un indiano con strani traumi (Benicio del Toro). La psicoanalisi l’appassiona? «Ho sempre ignorato tutto della psicoanalisi. Probabilmente questo deriva da mio padre che ha sempre sostenuto: non si devono mostrare i propri difetti». Come definirebbe Jimmy P.? «E’ un film sull’amicizia, sullo scambio. Non sappiamo quello che l’altro percepisce di ciò che gli diamo. E’ un film sulla pacificazione, due uomini cercano insieme un modo per stare meglio. E’ totalmente diverso dai precedenti film di Desplechin». Non smette mai di girare film. «Cerco di ridurre ma non ci riesco. Mi è difficile rifiutare di fare un film con amici o con persone che ammiro, come Roman Polanski». Ha appena finito l’adattamento di La camera blu di Georges Simenon, con la sua compagna, Stephanie Cléau. «Sì, è un romanzo duro, una storia intensa. L’ho scritto con la mia compagna, che recita con me nel film. Vede, Stephanie non è un’attrice ma mi sembrava ovvio che prendesse parte al film. È bello fare film con le persone che ami». L’ha sempre pensata così? «Sì, da quando vidi L’avventura di Antonioni con Monica Vitti. Per me fu una rivelazione. All’epoca dovevo avere 17 anni. Quel film mi aveva sconvolto, vi avevo percepito soprattutto il rapporto tra due persone: fare un film con qualcuno che ami». E per questo che nel suo secondo film Lo stadio di Wimbledon, dodici anni fa, tratto dal libro e Daniele del Giudice lei pensò a Monica Vitti (poi invece scelse Adriana Asti)? «Sì, le avevo scritto e in risposta ho ricevuto una lettera di rifiuto, dattiloscritta. E in quel film c’è anche Jeanne Balibar, la mia fidanzata di allora» . Ha trasformato il personaggio centrale del libro in una donna «All’inizio ero riluttante perché avevo quest’immagine cinematografica che, quando in un film si vede una donna che cammina da sola per la strada, di solito è perché ha subito una delusione d’amore. Ma è stata Jeanne a convincermi. Sono persuaso che non importa chi sia a recitare, dal momento che ti piace». Traduzione di Carla Reschia W MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 32 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 6.10 Unomattina Caffè 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità 12.00 La prova del cuoco Varietà Tutti in cucina con Antonella Clerici, nella 14ª edizione del programma 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.10 Verdetto finale Attualità Il programma condotto da Veronica Maya 15.20 La vita in diretta 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show Dal Teatro Delle Vittorie di Roma, Flavio Insinna conduce l’undicesima edizione del celebre gioco Rai 2 6.00 La strada per la felicità Telefilm 6.45 Cartoon Flakes 8.15 Due uomini e mezzo Telefilm 8.35 Desperate Housewives Telefilm 10.00 Tg 2 Insieme Attualità 10.30 Meteo 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 Attualità 14.00 Detto Fatto Attualità 16.15 Cold Case Telefilm 17.45 Tg2 Flash Lis 17.50 Tg sport 18.15 Tg 2 18.45 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Lol Serie Rai 3 Canale 5 Italia 1 Rete 4 La 7 6.30 Rassegna stampa italiana e internazionale 7.00 Tgr Buongiorno Italia 7.30 Tgr Buongiorno Regione 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.15 Elisir Attualità 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg3 Lis 15.05 Tgr Piazza Affari 15.10 Ciclismo: Tirreno-Adriatico 16.10 Aspettando Geo 16.40 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Sconosciuti Attualità 20.35 Un posto al sole SO 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 7.56 Borse e Monete. Meteo 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.05 Grande Fratello - Live Reality show 14.10 CentoVetrine SO 14.45 Uomini e donne Talk-show Conduce Maria De Filippi 16.05 Grande Fratello - Live Reality show 16.15 Il segreto Telenovela 17.10 Pomeriggio cinque 18.50 Avanti un altro! Game show 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia 6.55 Friends Telefilm 7.45 Le regole dell’amore TF 8.40 Una mamma per amica TF 10.30 Dr. House - Medical division Telefilm 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Grande Fratello - Live Reality show 14.10 I Simpson 14.35 Dragon Ball GT Cartoni 15.00 Big Bang theory Telefilm 15.50 Due uomini e mezzo TF 16.35 E alla fine arriva mamma 17.25 Nikita Telefilm Nikita è una ragazza dal torbido passato. Fuggita di casa, comincia a drogarsi pesantemente 18.00 Grande Fratello - Live 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI Scena del crimine TF 6.25 Chips Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Hunter Telefilm 9.40 Carabinieri Telefilm 10.40 Sai cosa mangi? 10.50 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 12.55 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.35 Ierie Oggi in Tv Speciale 16.40 La stella di latta Film (western, 1973) con John Wayne, Gary Grames. Regia di Andrew V. McLaglen 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore Soap opera 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 6.55 Movie Flash 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Le strade di San Francisco Telefilm 16.40 Il commissario Cordier Telefilm Serie televisiva francese 18.10 L’ispettore Barnaby Filmtv Le storie del laconico ed astuto ispettore 20.00 Tg La7 20.30 Otto e Mezzo Attualità 21.10 Don Diana 21.10 Made in sud 21.05 Ballarò 21.10 Immaturi FICTION. La storia di Don Giu- VARIETÀ. Una nuova puntata seppe Diana, un sacerdote di Casal di Principe, un luogo dominato dagli scontri di due famiglie di camorristi, gli Esposito e i Capuano dello show dedicato alla comicità meridionale. Alla conduzione, anche in questa quarta edizione, Gigi e Ross, Fatima Trotta ed Elisabetta Gregoraci ATTUALITÀ. Appuntamento con il settimanale d’informazione e approfondimento condotto in diretta da Giovanni Floris. Per notizie e curiosità, www.ballaro.rai.it FILM. (comm., 2011) con R. Bova, L. Bizzarri. Regia di P. Genovese. Costrettiarifarel’esamedimaturità,seitrentottennitornanoindietrodivent’anni,conqualcheruga di più e qualche capello di meno 23.20 Porta a Porta Attualità 0.55 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.30 Sottovoce Attualità 2.00 Terza pagina Attualità 2.30 Mille e una notte Memoria Magazine 3.45 Da Da Da 23.45 Tg 2 0.00 2Next - Economia e Futuro 0.55 Rai Parlamento Telegiornale 1.05 Law & Order Telefilm 1.50 Meteo 1.55 Appuntamento al cinema 23.20 Gazebo Attualità 0.00 Tg 3 Linea notte. Tg regione 1.05 Gap - Forward Attualità 1.35 Prima della Prima 2.05 Fuori orario. Cose (mai) viste ★★★ 23.40 Le mani dentro la città Fiction Con Giuseppe Zeno, Simona Cavallari 0.40 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 1.10 Striscia la notizia 1.45 Uomini e donne 21.10 Arrow II 21.10 Nati con la camicia 21.10 Sex and the City TELEFILM. La città di Starling City ★★ si trova nel mirino di un attentatore solitario che fa esplodere bombe nei luoghi più disparati della città. Tra gli interpreti, Stephen Amell FILM. (comm., 1983) con Teren- TELEFILM. Grazie a un’amica, Carrie incontra Jill, un ricco architetto francese con cui esce un paio di volte. Nel frattempo, un famoso pittore usa Charlotte come modella 22.00 The tomorrow people TF 22.55 Revolution Serie 23.50 Le iene Varietà satirico 1.20 Grande Fratello - Live 1.40 Sport Mediaset 2.05 Studio aperto La giornata VERO TV TV & TV 16.30 16.45 17.45 18.15 18.30 19.30 20.25 20.30 21.30 21.45 21.55 ALESSANDRA COMAZZI n «Giass» ricco di spunti semantici, quello che ha debuttato l’altra sera su Canale 5, 3 milioni 427 mila spettatori. 1) La goliardia: parolacce, peti e linguaggio politicamente scorretto, come da promessa. Anche Renzo Arbore ha massimo rispetto per la goliardia, per il suo valore dissacrante nei confronti del potere. 2) E una presenza arboresca, forse i Bravi Presentatori (Bizzarri & Kessisoglu), forse Andy Luotto o il pubblico vociante alla «Indietro tutta» aleggiava nell’aria. 3) Ricci ha definitivamente codificato la divisione dei comici tra Nord, Centro e Sud, quella che Zelig praticava di fatto. La codificazione esplicita serve a dimostrare quanto l’Italia sia molto più omologata di quanto vorremmo credere, sperare, temere. 4) La parodia dell’intervista a Fiorello ha sublimato la soglia delle risposte inascoltate per avventurarsi nella psicologia dell’intervistato, quanto vorrei trattarti male, caro il mio vip. 5) La catalogazione: maggiorate, cantautori morti, tengo (capo) famiglia, gay insigni (ma sarebbe «grandissimi froci»), saranno sorrentini, consente l’inanellarsi delle mitiche «situazioni». 6) Il numero e la qualità dei protagonisti, da Caruso alla Raffaele, da Verduci a Balbontin & Ceccon e gli altri, compresi i «ruoli cameo», Carrà, Cecchi Paone. 7) L’assenza di cesure porta ritmo: se solo il programma fosse durato un’ora. Spettacoli .33 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi Rai 1 . U 23.30 Speciale Champions League Sport 1.20 Tg 4 Night News 1.45 The Pacific Telefilm 3.30 Venere in visone Film (dramm., 1961) 5.15 Zig Zag Quiz TV2000 can. 55 Fun With Flupe Alen Telenovela Vero in cucina Tg Family Vendetta d’amore Padre coraje TN Tg News Perla nera TN I cuochi pasticcioni Cuor di cucina Tg News ce Hill, Bud Spencer. Regia di E.B. Clucher. L’ex carcerato Doug e il ventriloquo Rosco vengono scambiati per agenti della Cia 23.15 La Mala Educaxxxion 0.25 Tg La7 Night Desk 1.35 Movie flash 1.40 Otto e mezzo Attualità Conduce Lilli Gruber 2.15 Z-Men Film 3.50 La7 Doc Documentari REAL TIME 18.00 18.30 18.50 19.50 19.55 20.00 20.30 20.55 21.20 Rosario da Lourdes Tg 2000 Il Tempo Vola? Gocce di Miele Storie da Lourdes Rosario da Lourdes Nel cuore dei giorni Tg Tg I Cavalieri della Maschera Nera Film 23.05 Kojak Fiction DMAX 17.40 Due abiti per una sposa Varietà 18.10 Amici di Maria De Filippi Varietà 19.10 Molto bene 19.40 Il boss delle torte 20.10 Fuori menù Varietà 21.10 My Cake Design: la battaglia dello zucchero Documentari 22.10 Fuori menù Varietà 15.10 16.00 16.50 17.45 18.35 19.30 20.20 21.10 22.00 Banco dei pugni MythBusters Airport Security Swords: pesca in alto mare A caccia di auto Cacciatori di tesori Banco dei pugni A caccia di auto Affari a tutti i costi film / intrattenimento 17.00 Red Dawn - Alba rossa Remake del film Alba rossa del 1984 diretto da John Milius SKY 19.20 Grande, grandissimo, enorme DISCOVERY SCIENCE Diario di una schiappa Vita da cani SKY CINEMA CINEMA 1 digitale terrestre 9.10 Lost World RAI 4 9.15 Aragosta a colazione Sfortunato in tutti i campi, Montesano si finge marito dell’amante di un amico RAI MOVIE 9.30 Onore e Sangue IRIS 9.55 Xena RAI 4 10.40 Private Pratice RAI 4 10.55 Di Tresette ce n’è uno, tutti gli altri son nessuno RAI MOVIE 11.10 Ciaknews IRIS 11.15 Apollo 13 L’Odissea spaziale ricostruita minuziosamente. Di Ron Howard, con Tom Hanks IRIS 11.25 Brothers And Sisters RAI 4 12.05 Streghe RAI 4 12.30 Il fidanzato della mia ragazza La storia di una ragazza che incontra il suo unico vero amore... Due volte RAI MOVIE 13.35 Rush RAI 4 13.50 Un poliziotto scomodo Olmi, un commissario violento e onesto, deve 16.00 Due agenti molto speciali Due agenti appartenenti a due mondi opposti devono risolvere un caso di omicidio PREMIUM CINEMA 16.05 Leverage JOI 16.10 Una mamma per amica MYA 17.00 Una ricetta per due Atto Terzo MYA Smallville-Gli Inizi PREMIUM ACTION 17.30 Balla coi lupi Kevin Costner scopre la civiltà degli indiani e la ferocia dei bianchi. 7 Oscar PREMIUM UNIVERSAL 17.40 Role Models Danny e Wheeler sono venditori di un energy-drink. Ma vengono arrestati 17.45 PREMIUM CINEMA Friends JOI indagare sulla morte di due ragazzi IRIS 13.55 G.I. Joe - La nascita dei Cobra RAI MOVIE 14.25 Private Pratice RAI 4 15.10 Brothers And Sisters RAI 4 15.45 Streghe verso nord Teo Mammucari fa parte di un corpo speciale che combatte le streghe IRIS 15.50 90210 RAI 4 16.00 Il cuore altrove Anni ‘20: Neri Marcorè perde la testa per la non vedente Vanessa Incontrada RAI MOVIE 16.30 One Tree Hill RAI 4 17.20 Robin Hood RAI 4 17.35 Ti ho sposato per allegria L’avvocato Giorgo Albertazzi sposa Monica Vitti, un pò svitata ma simpatica IRIS 17.50 Rai News - Giorno RAI MOVIE 17.55 Wild Target - Una valigia per 3 RAI MOVIE 18.10 Streghe RAI 4 19.30 A-team IRIS Codice Rosso PREMIUM ACTION 18.15 Big Bang Theory JOI 18.35 Outsourced JOI 18.40 One Tree Hill MYA 18.50 Chicago Fire PREMIUM ACTION 19.05 Shit! My dad says JOI 19.25 Er-Medici In Prima Linea MYA 19.30 Sliding Doors Se prenderà la metro, Helen, appena licenziata, conoscerà l’affascinante James PREMIUM CINEMA 19.35 Psych JOI 20.25 Cult PREMIUM ACTION 21.15 0 Broke Girls JOI Dance Academy MYA Almost Human PREMIUM ACTION Il Figlio Piu’ Piccolo PREMIUM CINEMA 21.20 The Last Days of Disco 19.40 Pane, amore e Andalusia Il maresciallo Vittorio De Sica cerca di sfuggire alle nozze con Lea Padovani RAI MOVIE Sanctuary RAI 4 20.15 Renegade IRIS 20.25 Heroes RAI 4 21.05 Assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford IRIS 21.10 Blind Man RAI 4 21.15 Vajont Laura Morante è la giornalista che “annuncia” la tragedia. Regia di Martinelli RAI MOVIE 17.05 Medium FOX LIFE Mangia, Prega, Ama Liz, insoddisfatta, si mette in viaggio per trovare se stessa e la felicità SKY PASSION 17.20 Spiriti nelle tenebre 1896: Val Kilmer e Michael Douglas sulle tracce di due leoni mangiauomini SKY MAX 17.25 Eutanasia di un amore Tony Musante non vuole figli e Ornella Muti è costretta ad abortire SKY CLASSICS 17.30 Posti in piedi in paradiso Tre padri, separati e in difficoltà economiche, decidono di dividere una casa SKY HITS 17.35 L’ultimo dominatore dell’aria Aang, l’ultimo dominatore dell’aria, combatte contro la Nazione del Fuoco SKY CINEMA FAMILY 23.15 Lonely Hearts Una coppia di killer trova le vittime attraverso gli annunci sui giornali RAI MOVIE Rampage RAI 4 23.50 Storie di Cinema IRIS 0.15 Lord Brummel Ufficiale di umili origini Stewart Granger diventa amico del principe di Galles 18.25 Stephen Hawking: il disegno dell’Universo DISCOVERY SCIENCE CHANNEL 19.15 Don Camillo e l’onorevole Peppone Peppone, candidato alle elezioni, s’innamora di una militante del partito SKY CLASSICS IRIS JOI ® ACTION 23.05 Shameless JOI La prima cosa bella La storia di due fratelli, di una mamma eccentrica e dell’amore che li unisce PREMIUM CINEMA 23.10 Pretty Little Liars MYA 23.20 L’ Ultimo Appello PREMIUM UNIVERSAL PREMIUM 23.40 Revolution ACTION The Originals MYA SKY PASSION 19.35 Attack the Block Invasione Aliena Una banda di adolescenti deve difendere il suo blocco da un’invasione aliena SKY HITS 19.50 In Cucina con GialloZafferano FOX LIFE 20.00 Affari a quattro ruote 20.05 21.00 DISCOVERY CHANNEL Criminal minds FOX CRIME Criminal minds FOX CRIME Revenge FOX LIFE Stuart Little - Un topolino in gamba Invece che con un bambino, mamma e papà tornano dall’orfanotrofio col topolino SKY CINEMA FAMILY I vitelloni Cinque amici di Rimini passano il tempo fra scherzi, nottate e sogni. Di Fellini Come la prima volta SKY PASSION 21.10 Una bugia di troppo Eddie Murphy è un agente letterario che riesce a concludere ogni affare SKY HITS Il principe abusivo SKY CINEMA 1 Anni ‘70: due redattrici letterarie riescono sempre a entrare nello Studio 54 PREMIUM UNIVERSAL 21.40 Parks And Recreation 22.00 Arrow PREMIUM ACTION 22.10 Mike & Molly JOI 22.15 Gossip Girl MYA 22.35 Better With You JOI 22.50 Chicago Fire PREMIUM 19.25 Il cammino dei ricordi ® FOX CRIME 22.00 Affare fatto! DISCOVERY CHANNEL 22.05 Fantasmi DISCOVERY SCIENCE FAMILY SKY CLASSICS 19.05 Alaska: ai confini della civiltà DISCOVERY 21.55 The Following 22.30 Hook - Capitan Uncino Peter Pan (Robin Williams), ormai adulto, ha dimenticato il mondo magico SKY CINEMA FAMILY 22.40 28 giorni Sandra Bullock si ubriaca alle feste. Ma finisce in un centro di riabilitazione SKY PASSION The Forgotten Julianne Moore è ossessionata dal ricordo del figlio, morto in un disastro aereo SKY MAX 22.45 Castle FOX LIFE 22.50 Senza traccia FOX CRIME Vacanze di Natale a Cortina A Cortina, l'avvocato Covelli decide di tornare ad essere il consorte leale SKY HITS 22.55 Broken City Un investigatore indaga su un caso di corruzione che coinvolge il sindaco di NY SKY CINEMA 1 L’uomo di Hong Kong La noia di vivere spinge un riccone ad uccidersi. Con Jean-Paul Belmondo SKY CLASSICS 23.40 Grey’s Anatomy FOX LIFE 23.55 Oscure presenze 0.15 DISCOVERY SCIENCE Accerchiato SKY MAX 34 STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 SPORT -40 72 7 Dalla vetta Anni Ko in 12 gare Il Milan è a quota 35 punti: non andava così male dal 1981/82 (sarebbe stato a 28), quando finì in B I rossoneri hanno incassato 42 reti in 28 gare: per trovare di peggio bisogna tornare al ’41/42 (49) Il bilancio di Seedorf tra campionato e coppe: 4 vittorie e 1 pari, 12 gol segnati e 19 subiti Champions, Mancini contro Mourinho Stasera negli ottavi di Champions League, il Real Madrid di Carlo Ancelotti (20,45 Sky Sport 3, Premium Calcio 1) deve solo chiudere una formalità contro lo Schalke 04 battuto 6-1 all’andata mentre il Chelsea di Mourinho è ancora in bilico contro il Galatasaray (20,45 Sky Sport 1, Premium Calcio). In Turchia è finita 1-1 e Mancini spera nel colpaccio. ROSSONERI IN CRISI, IL N.1 CONFERMA IL TECNICO Povero Diavolo Caos in campo e nel club, aria da resa dei conti al Milan Giallo sulle frasi di Berlusconi che attacca Galliani: “Squadra costruita male, Seedorf non è in discussione” LAURA BANDINELLI MILANO «Seedorf non è in discussione, sarà l’allenatore del Milan anche l’anno prossimo»: il verbo secondo Silvio Berlusconi starebbe in questa frase consegnata a qualche interlocutore della domenica. L’agenzia Ansa ieri ha raccolto pensieri di Retroscena MICHELE BRAMBILLA MILANO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA anonimi visitatori di Arcore e dintorni che si sono affrettati a riferire anche questo pensiero sui rossoneri in grave crisi: «La squadra è costruita male». Quando c’è bufera tutti si sentono autorizzati a raccontare qualcosa del giocattolo del presidente. Al punto che diventano altrettanto curiosi gli spif- 28 trofei in 28 anni Coppa Italia 2002/2003 1 circostanziati sul malessere presidenziale: Berlusconi si sarebbe detto amareggiato perché le risorse che lui investe sono spese male, per giocatori non all’altezza. Avrebbe quindi aggiunto di non capacitarsi di come in Italia solo la Juve spenda più del Milan in ingaggi e di come in Champions i rossoneri siano stati eliminati nettamente da un club, l’Atletico Madrid, con un monte ingaggi che corrisponde a quasi metà di quello rossonero. Sembra di riascoltare le parole pronunciate dalla figlia Barbara prima dell’ormai storica divisione degli amministratori delegati ideata dal padre per tenere a bada i duellan- ti. Ma questa è solo dietrologia perché l’entourage di quest’ultima assicura che la faida è finita. I fatti però raccontano una realtà se è possibile ancora più sconcertante, perché il Milan è una polveriera in cui partono missili in continuazione. Sul fronte societario resta solo da capire quanto è alto il livello di Scudetti 8 Supercoppe di Lega 1994 1988 2004 1992 2011 1993 larence Seedorf strappato ai suoi agi brasiliani e messo lì non tanto a guidare (ci vorrebbe anche poco) quanto a resuscitare niente meno che il club più titolato del mondo. Due scommesse. Silvio Berlusconi, come tutti gli uomini vincenti, sulle scommesse ha costruito la propria fortuna. Memento audere semper, diceva D’Annunzio, e il Cavaliere non ha affidare la squadra a tale Arrimai smesso di osare. Dice go Sacchi, ottavo posto in sespesso che «non s’è mai visto rie B. A Silvio diedero del matun pessimista combinare to. Ma Sacchi era un predestiqualcosa di buono», e alme- nato. Non solo e non tanto perno su questa ché riportò a Mifrase dovremSCOMMESSE lano la Coppa mo essere tutti Campioni, L’uomo che scoprì dei d’accordo con anzi due: ma Sacchi e Capello perché Sacchi lui. Chi non risica non rosi- ci riprova con Clarence può piacere o ca, e il giovane non piacere ma neopresidente del Milan non nessuno può contestare un daesitò a risicare nell’ormai to oggettivo, e cioè che nel calpreistorico 1987 quando ri- cio italiano c’è un prima di Armosse da Milanello il monu- rigo e un dopo Arrigo. Zona mento di Nils Liedholm per pura, pressing, diagonali, e poi C feri che invece riferiscono di un altro Berlusconi, quello stanco di sentirsi fare richieste di organico e staff da un allenatore che per adesso non ha dato risposte sul campo. Chi ci capisce qualcosa è bravo. Comunque siamo alle solite: nel mirino finisce ancora l’ad Adriano Galliani. Emergono pure dei particolari 6 1987/1988 1991/1992 1992/1993 Coppe dei Campioni 1988/1989 2002/2003 1989/1990 2006/2007 1993/1994 5 1993/1994 1995/1996 Supercoppe europee 2003 1989 2007 1990 1994 5 1998/1999 Coppe intercontinentali 1989 1990 2003/2004 2 2010/2011 Mondiale per club 2007 1 Centimetri LA STAMPA A San Siro come in politica Se Silvio avesse finito le magie? Via consiglieri fidati e spazio ai giovani, ma le ultime scelte sono un flop trattare i calciatori per quello che sono, nababbi viziati che devono imparare a soffrire: il calcio italiano dopo Sacchi non fu più lo stesso. Sparirono perfino neologismi perlopiù inventati da un grande cantore di un altro grande Milan, Gianni Brera: il libero, lo stopper, il centrocampista, l’ala tornante e il terzino di spinta. Tutti tornanti e tutti di spinta, nel calcio totale. Berlusconi aveva visto giusto, e vide giusto anche quando il ciclo di Sacchi – consumato poverino dal suo stesso stress – finì prematuro. La panchina andò a Capello, uno che non solo non aveva mai fatto l’allenatore, ma non aveva neanche nessuna intenzione di farlo. Era un dirigente, lui, e che dirigente: al Milan portò gli olandesi delle meraviglie, Rijkaard compreso, nonostante la vulgata ne attribuisca la scoperta a Sacchi (fu don Fabio, per primo, a provarlo al Mundialito 1987). C’è bisogno di dirlo? Anche Capello dirigente era stata una scommessa di Berlusconi, naturalmente vinta. E quando fu costretto a diventare allenatore, Capello diventò il più vincente del mondo. Dobbiamo continuare? Il geometra Adriano Galliani, un passato da modesto dirigente in serie B (nel Monza) è diventato il Maradona dei dirigenti (Ancelotti dixit); Leonardo lui pure un fenomeno da dietro la scrivania. Ora al Milan piangono. «Non ci prendono più in giro neppure gli interisti, per dire come siamo conciati», mi dice Teo Teocoli, che quasi non ha più nemmeno cuore di imi- tare il povero Galliani, da anni costretto alle nozze con i fichi secchi: «Come si fa a prendersela con Galliani?», si chiede il comico: «È uno che ha dormito per terra una settimana a Barcellona per farsi dare Ibrahimovic. Il problema è che Berlusconi non vuole più metterci i soldi». Eppure a San Siro è andata in scena una singolare contestazione («Perfino un po’ sospetta», mi confida un pezzo grosso di Mediaset) che ha preso di mira proprio Galliani. Neanche una parola contro Barbara la LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Pennetta: «Fognini? Siamo solo amici» Oggi in Tv «Siamo amici, ci conosciamo da una vita e ci supportiamo a vicenda», così Flavia Pennetta ha commentato il legame con Fabio Fognini: la tennista brindisina, dopo la vittoria nel torneo di Indian Wells (Usa), ha postato un tweet all’una di notte con la foto dei due abbracciati in camera (qui a fianco), scatenando il gossip su un loro fidanzamento. 9,45 Salto con gli sci. CdM femminile RaiSport1 11,05 Combinata nordica. CdM RaiSport1 12,40 Calcio. Trofeo Arco - Beppe Viola RaiSport1 14,30 Ciclismo. Tirreno-Adriatico RaiSport2 14,30 Cricket. Twenty World Cup Eurosport2 17,45 Calcio. Barcellona-Arsenal Eurosport Delusi Mario Balotelli, 23 anni, con Giampaolo Pazzini, 29 Personaggio MASSIMILIANO NEROZZI TORINO i firme sul nuovo contratto della Juve (biennale) Andrea Pirlo ne ha già messe tante: quattro autografi su punizione, giusto per restare alla stagione in corso, che diventano dieci da quando è juventino. E quattro sono stati i colpi decisivi, compresa l’ultima griffe, domenica sera a Marassi. «Il Professore» o «l’Architetto», i titoli assegnati dai compagni fioccano. Dà lezioni ovunque e, nonostante la partita fosse stata piuttosto complicata anche per uno come lui, alla fine mostrava la solita nonchalance: «È il gol più bello della carriera? Non esageriamo, ne ho fatti altri...». Già. Ormai se ne potrebbe stampare il catalogo, a partire dalla D DOPPIA IMPRONTA La sua griffe con il Genoa e sul nuovo contratto entro un paio di settimane Le firme di Pirlo Dopo lo scudetto tocca al rinnovo Juve, biennale in dirittura d’arrivo Veterano Andrea Pirlo, 35 anni il prossimo 19 maggio, è arrivato alla Juve nel 2011 a parametro zero dopo dieci stagioni al Milan In serie A ha giocato anche con Brescia, Reggina e Inter claudicante Pato, centravanti-genero. E se dunque fosse proprio lui, il Padrone, il problema? Da imprenditore e politico ha scaricato i vecchi collaboratori e se ne è scelti di nuovi che insomma, chissà. Ha mandato via perfino la straordinaria segretaria Marinella Brambilla, che gli intuiva ogni pensiero e desiderio; ha accantonato il devoto Bonaiuti; pare abbia smesso di ascoltare i consiglieri più saggi e navigati, forse anche il fedele Fedele. E così ha fatto con il calcio: ha dato il benservito a Diego Armando Galliani più che altro per mantenere la pace familiare. «Una volta il Milan», mi confida l’addolorato ministro Maurizio Lupi, «aveva sempre un progetto per il futuro. Oggi gallianicida; non una contro oscilla tra timidi investimenti Seedorf, finora distintosi per sui giovani e nostalgia del pasuna discreta opinione di sé e sato, con il risultato di galleggiaper l’inelegante scaricabarile re in un presente mediocre. Bersul predecessore; e men che lusconi non ha avuto il coraggio meno una parodi cambiare». Cola contro il PaL’IRONIA DI TEOCOLI me in politica? drone. Ma è Silsì, rispon«Gli interisti ormai Ahimè vio Berlusconi de Lupi: «Ha prenon ci prendono ferito voltarsi inad avere messo lì Seedorf; è lui nemmeno più in giro» dietro. Ha invead aver creato stito nelle persola bizzarria del doppio ammi- ne sbagliate. In politica e nel Ministratore delegato; lui, se lan». In verità l’uomo non mollevogliamo dirle tutte, ad aver rà e tenterà ancora di stupire: bloccato l’acquisto (già fatto) ma il dubbio è che abbia smarridi Tevez per trattenere il to il tocco magico d’un tempo. Esordiente Clarence Seedorf, 37 anni, alla prima esperienza da allenatore in Italia, davanti a un poster di Silvio Berlusconi, presidente del Milan dal 1986 «maledetta», per il portiere s’intende, la specialità che l’ha reso famoso. Anche se due giorni fa a Genova è andato sul classico: tiro a giro e palla sotto l’incrocio protetto dalla barriera. Protetto si fa per dire, perché spesso la fila di avversari fa la figura del sofà, quello che lui da bambino usava per esercitarsi. L’altra firma, quella su carta, la metterà a breve, almeno stando alle sue ultime parole in tema: «Ci siamo parlati e c’è la volontà, dobbiamo solo incontrarci». Subito dopo la fine di marzo, ovvero alle spalle del tour de force, ogni giorno sarà buono. Di certo con uno come Pirlo non si può aspettare fino a giugno, a meno di brutte sorprese. Capitò a Leonardo, che Punizioni-gol In questa stagione Pirlo ha già segnato 4 volte su punizione, che diventano 10 da quando è alla Juve 1 Se la condizione fisica non è un problema, come ha ripetuto Antonio Conte, gli infortuni cominciano invece a preoccupare: l’altra sera a Genova si sono rotti Andrea Barzagli e Federico Peluso, piuttosto seriamente, che vanno a unirsi al già degente Marchisio. Gli esami strumentali non hanno dato buone notizie: «Riacutizzarsi del quadro infiammatorio», al polpaccio sinistro, è stato l’esito per il difensore centrale, che per quel muscolo sta tribolando da inizio stagione. Segue prognosi: «Le condizioni verranno monitorate nei prossimi giorni». Non si sa Totti rilancialaRoma Il Napoli resta dietro Il capitano torna e segna, Udinese battuta La Roma riprende la sua corsa dopo lo 0-0 con l’Inter e il ko di Napoli. I giallorossi mandano ko l’Udinese non senza qualche tremore e lo fanno grazie al redivivo Totti (al rientro dopo 40 giorni), al sempre pungente Destro e a una saetta di Torosidis: il capitano sale a quota 233 reti in serie A dopo poco più di 20’ con un colpo preciso dopo un’incursione di Gervinho, il re. Anche su twitter non fa follie, al massimo due punti esclamativi: «Contento di aver sbloccato una partita complicata! Una vittoria e un altro passo importante!». Ci pensano gli altri: «Il mago delle punizioni» (Quagliarella); «Immenso» (Storari); «Pirlo e Buffon troppo forti» (Osvaldo). Tra i fan c’è anche il tecnico: «Oltre che un grande campione, Andrea ha dimostrato di essere un grande uomo». Nonostante qualche sostituzione che a Pirlo non sempre è andata giù: «Ma sul momento, come capita a tutti, non sono quello che fa problemi». Di sicuro, levandolo non gli ammacchi le certezze: «Non mi sono mai sentito messo in discussione: ma non per un cambio, in tutta la mia vita». Europa League, giovedì a Firenze Emergenzainfortuni:outancheBarzagliePeluso Nuovi cori anti partenopei GUGLIELMO BUCCHERI ROMA l’avrebbe voluto portare all’Inter ma lasciò passare troppo tempo. tra una telefonata e l’altra, se all’ultimo squillo Pirlo rispose: «Grazie, ma ieri sera ho firmato con la Juve». Il destino pare però essere qui, tra gente che lo adora, quasi in senso religioso. Del resto, alla sua prima apparizione in maglia bianconera Gigi Buffon fece la rivelazione: «Appena ho visto Andrea con la maglia della Juve ho pensato: “Dio c’è”». È che Pirlo può convertire anche le partite destinate all’ignavia di un pareggio o sull’orlo della dannazione. Altra confessione di Buffon: «Quando sul pallone va Andrea, anche se mancano pochi minuti alla fine, può sempre succedere qualcosa, puoi vincere la partita. L’ho pensato pure a Genova, vedendo la punizione». Il ringraziamento è un abbraccio al numero 21, sommerso da tutta la squadra, compreso Conte, che s’era fiondato in campo per la festa. Al regista s’era scomposta giusto la barba, ma solo per un po’ di sudo- 10 Buffon: «Quando l’ho visto sulla palla ho pensato che avremmo vinto» ne è che sia difficile mantenere l’ordine in società in questo momento disgraziato. Serve però chiarezza. A Galliani le proposte non mancano, Ancelotti ad esempio continua a chiedergli di seguirlo al Real Madrid. E i record negativi (come quello dei 9 gol subiti nei primi 15’) non aiuta. 35 18,00 Pallanuoto. Coppa Italia, semifinali RaiSport2 20,00 Volley. Trento-Perugia RaiSport1 20,30 Basket. Budivelnik-Stella Rossa Eurosport2 20,45 Calcio. Chelsea-Galatasaray SkySport1 20,45 Calcio. Real Madrid-Schalke 04 SkySport3 20,50 Hockey in linea. Milano-Cittadella RaiSport2 22,45 Volley. A2 maschile: Monza-Padova RaiSport2 23,45 Calcio. Ghana-Germania U17 Eurosport UN ALTRO CAPOLAVORO sopportazione di Galliani, che all’esterno passa per essere la causa di tutti i mali. Fino a oggi ha dimostrato di reggere la pressione, salvo dare per due volte le dimissioni (respinte). Ma cosa succederà a fine aprile quando è prevista l’assemblea dei soci? Ieri Galliani è rimasto in sede a lavorare. L’impressio- . giovane bomber si regala il 7° sigillo in 13 partite dopo aver fatto sbandare il portiere friulano Scuffet, il difensore greco festeggia il 1° gol giallorosso. La notte dell’Olimpico è rimasta sempre appesa ad un filo per merito di un’Udinese viva e pericolosa. Pinzi ha provato a riaprire la sfida con il diagonale dell’1 a 2, Basta con la mezza girata del 2 a 3: nel mezzo i tre tentativi di Di Natale e le tre prodezze di De Sanctis. Sullo sfondo, la sfida degli ultrà contro i quando potrà rientrare. Di certo non giovedì a Firenze, per il ritorno degli ottavi di Europa League. A Peluso, gli esami hanno invece evidenziato una «lesione di primo grado del muscolo lungo adduttore della coscia»: fuori almeno tre settimane. Alla faccia dell’influenza, per la quale ufficialmente era stato rispedito a casa da Genova, domenica a pranzo. Per Firenze, Conte dovrebbe recuperare Tevez, fermo per la tendinite rotulea. Il tecnico pare giocarsi anche la vendetta sulla critica: «Dopo l’andata ci hanno massacrato, come fossimo già eliminati». [M. NER.] Roma 3 Udinese 2 Roma Udinese 4-1-2-3 3-5-1-1 De Sanctis 7; Torosidis 6,5, Benatia 6,5, Castan 6, Dodò 5,5 (40’ st Romagnoli sv); Taddei 6; Nainggolan 6; Pjanic 6,5; Destro 6,5 (36’ st Bastos sv), Totti 7 (27’ st Florenzi 5), Gervinho 6 Scuffet 6, Heurteaux 5,5, Danilo 5,5, Domizzi 6; Widmer 6, Badu 6,5 (40’ st Zielinski sv), Allan 5,5, Pinzi 6 (19’ st Muriel 5,5), Basta 6,5; Pereyra 6; Di Natale 6 (35’ st Nico Lopez sv) ALL. Garcia 6,5 ALL. Guidolin 6 RETI: pt 22’ Totti, 30’ Destro; st 6’ Pinzi, 24’ Torosidis, 35’ Basta ARBITRO: Tagliavento 6 AMMONITI: Nainggolan, Widmer SPETTATORI: paganti 10.430 per un incasso di 404.319,00 euro; abbonati 23.844 per una quota abbonati di 473.904,00 euro Classifica Juventus 75 Milan Roma* 61 Genoa Napoli 58 Sampdoria Fiorentina 48 Udinese Inter 47 Cagliari Parma* 46 Chievo Lazio 41 Livorno Verona 40 Bologna Atalanta 37 Sassuolo Torino 36 Catania (*) = Una partita in meno 35 35 34 31 29 24 24 23 21 20 provvedimenti che hanno chiuso per due volte le curve dell’Olimpico: dalla Nord, a più riprese, è partito il solito coro antinapoletani, adesso bisognerà valutarne le percezione e quantificarne i responsabili per capire se contro il Toro martedì prossimo ci saranno altre chiusure. Il Napoli rimane a 3 punti di distanza e la Roma deve ancora recuperare la gara col Parma. W Pagelle 36 .Sport STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Tachtsidis trascina Moretti è perfetto TORINO PADELLI 7 TACHTSIDIS 5,5 MAKSIMOVIC 6 EL KADDOURI 6,5 BOVO Solo l’incrocio gli nega un gol capolavoro: è ovunque e non sbaglia un pallone. Considerando il giallo preso al 7’, è un’altra prodezza. 6,5 MEGGIORINI 6,5 GLIK 5 BARRETO Sfodera due grandi parate nella ripresa, all’inizio su Higuain e alla fine su Mertens, ma nulla può sul gol. Spaesato sulla destra e si può comprendere, ma ci mettedelsuoperlasciaretroppi spazi alle folate di Mertens. Un muro invalicabile, fino a quando non subisce la beffa del fallo che regala la vittoria al Napoli. 7 MORETTI 6,5 DARMIAN La perfezione fatta difensore, la leadership fatta giocatore. Parte piano e con timore nella prima da titolare, poi prende in mano il Toro e chiude da migliore in campo. Primo tempo scintillante, forse per convincere il Napoli - che l’ha ceduto in prestito a riprenderselo. Cala nella ripresa e spreca un’occasione. Trasforma i fischi in applausi: corre per tre, colpisce il palo ed esce stremato (dal 25’ st CERCI 5,5: non incide). L’ombra di un attaccante. L’assist per Meggiorini non lo salva da una partita piena di errori e paure (dall’11’ st IMMOBILE 5,5: sbaglia il gol della possibile vittoria, vanificando le gran giocate che sfodera). Una lezione di duttilità sotto gli occhi di Prandelli. A sinistra annulla Callejon e sfiora anche il gol nella ripresa. 4 Ko di fila Prima di ieri, sconfitte con Juve (0-1), Samp (0-2) e Inter, ancora 1-0 a S. Siro MARCO ANSALDO 389’ KURTIC Senza reti Sbaglia ogni cosa ma si salva parzialmente rubando palla a Behrami e servendo un assist perfetto a Immobile (dal 33’ st BASHA 5,5: non entra in partita). SPAZIO AFFARI Granata ko anche con il Napoli ma sul gol pesa l’errore dell’arbitro Ventura: “Campionato particolare, speriamo che finisca presto” L’analisi GIANLUCA ODDENINO 6,5 5,5 Toro beffato e furioso “Mai vista una cosa così” i il migliore Panagiotis Tachtsidis CENTROCAMPISTA Il Toro non segna dal 17 febbraio a Verona: dopo, 4 gare e nessun gol > PREZZI A PAROLA DELLE RUBRICHE (IVA ESCLUSA) 1 Affari e Capitali, 2 Attività Commerciali, 5 Immobiliare Vendita, 6 Immobiliare Acquisto Euro 2,84 /// 3 Lavoro Offerte, 7 Afitti Offerte, 8 Afitti Domande, 9 Autoveicoli, 10 Viaggi e Vacanze, 11 Matrimoniali, 12 Investigazioni, 13 Varie Euro 2,61 /// 4 Lavoro Domande: - operai, autisti, fattorini, personale pubblici esercizi, impiegati, personale domestico, baby sitter, lavori vari e part-time, assistenza sanitaria, Euro 0,91 /// tecnici Euro 1,59 /// altre domande Euro 2,61 Avvisi urgenti, data issa, o neretti: il doppio. Neretti urgenti, data issa: il quadruplo. Urgentissimi: il triplo. 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All’ultimo periodo di abulia e di remissività, i granata hanno risposto con una prova che ha messo il Napoli alle corde e sarebbe finita meglio se l’arbi- tro Doveri avesse fermato Higuain nell’azione del gol a un minuto dalla fine: la spintina e lo sgambetto in corsa a Glik, involontari o meno, hanno sbilanciato il difensore polacco e non averlo valutato è grave. «Diventa imbarazzante sentirsi chiedere almeno nel 70 per cento delle partite il commento su un episodio che ci ha penalizzato - ha detto Ventura, che al fischio di chiu- Bomber Gonzalo Higuain, 26 anni, esulta dopo il suo 14° gol stagionale in mezzo a Bovo, Padelli e Moretti sura si è precipitato in campo a protestare come tutta la panchina -. Non so più cosa dire ai giocatori se non che dobbiamo lavorare per fare ancora meglio sul piano della mentalità e della maturità: più cresciamo e più, forse, otterremo rispetto. In 30 anni non ho mai visto una cosa del genere, è un campionato particolare e spero che finisca presto. Per fortuna abbiamo 36 punti e non LA STAMPA Fallo su Glik, poi lo 0-1 Higuain si invola verso la porta: prima però intralcia la corsa del difensore (foto Sky) La partita Pali Bovo-Meggiorini, decide Higuain al 90’ Torino 0 Napoli 1 Torino Napoli 5-3-2 4-2-3-1 Padelli 6,5; Maksimovic 5,5, Bovo 6,5, Glik 6,5, Moretti 7, Darmian 6,5; Kurtic 5,5 (33’ st Basha 5,5), Tachtsidis 7, El Kaddouri 6; Meggiorini 6,5 (25’ st Cerci 5,5), Barreto 5 (11’ st Immobile 5) Reina 6,5; Reveillere 6 (28’ st Henrique 6), Fernandez 6, Albiol 5,5, Ghoulami 6; Jorginho 6, Inler 5,5 (19’ st Behrami 5,5); Callejon 5 (35’ st Insigne 5,5), Hamsik 5,5, Mertens 6,5; Higuain 6 ALL. Ventura 6,5 ALL. Benitez ARBITRO: Doveri 4 AMMONITI: Bovo, Jorginho, Inler, Glik, Darmian SPETTATORI: 12.370 paganti per un incasso di 264.375 euro più 8.780 abbonati per una quota di 110.841 euro 26, altrimenti correremmo il rischio della retrocessione e del fallimento: siamo stati più bravi delle cose che ci sono successe». Il fatto che i giocatori siano stati obbligati al silenzio stampa la dice tutta sull’umore del Toro e sul timore di dire cose che avrebbero interessato la giustizia sportiva. Il Napoli è uscito con i 3 punti dopo una prestazione sofferta come la settimana STEFANO MANCINI INVIATO A MELBOURNE I DOPO IL GP D’AUSTRALIA Il dt Allison cita i rivali: «Per lottare con Mercedes dobbiamo migliorare» stagione si sono dimostrate più veloci. In questo senso la gara di Melbourne ha rappresentato un trauma: dai test era chiaro chi avrebbe vinto, però c’è modo e modo. Rosberg nei 40 giri dopo la safety car ha messo da parte mezzo minuto di vantaggio senza mai dare l’impressione di spingere. Della F14 T, secondo i suoi progettisti, si salvano l’affidabilità (e neppure sempre: all’inizio Alonso ha perso parte della spinta del kers), la velocità nelle curve veloci e la partenza. I difetti? «Abbiamo bisogno di lavorare Bovo tira da una trentina di metri e colpisce lo spigolo della traversa. Nella ripresa sarà invece Meggiorini a cogliere la base di un palo, su assist di Barreto. Immobile sciupa Kurtic ruba palla a Behrami e serve bene Immobile, completamente libero sul dischetto del rigore. Mira sballatissima e palla altissima sopra la traversa. 45’st versa di Bovo e il palo di Meggiorini a tu per tu con Reina ma lo sciupio si è determinato per gli errori, il più grave dei quali l’ha commesso Immobile calciando contro i tabelloni della curva un tiro comodo dal dischetto del rigore. Ventura fa bene a ricordare le sei o sette GIOCO RITROVATO Cerci e Immobile esclusi dai titolari. Tante chance ma troppi errori sotto porta occasioni in cui i granata hanno sprecato il contropiede sbagliando l’ultimo passaggio: tuttavia almeno di questo non si può incolpare l’arbitro e, con il volume di gioco prodotto, il Toro poteva arrivare all’episodio di Higuain con un vantaggio tale da renderlo ininfluente. A differenza del Napoli è in- Colpo del Pipita Napoli in gol con Higuain, ma nell’azione l’argentino tocca un piede di Glik e lo fa cadere: poi ha via libera e batte Padelli che gli devia ma non ferma il tiro. coraggiante che i granata abbiano ritrovato l’atteggiamento propositivo dei tempi migliori, con Tachtsidis fenomenale nel dirigere l’orchestra e con una difesa alta, capace di sorreggere l’azione. Certo, la rinuncia iniziale a Cerci e Immobile ci ha lasciato perplessi: anche se quei due sono in un momento di stasi hanno più qualità degli altri. Alla resa dei conti però Meggiorini ha disputato un buon match, il migliore tra gli attaccanti, dunque la scelta di Ventura, per lui più che per Barreto, è stata felice. Non così si può dire per Prandelli, in tribuna per controllare Cerci, Immobile, Insigne e Darmian, che possono interessargli per il Mondiale. I primi tre li ha visti poco, Darmian ha giocato a sinistra, stranamente ignorato dai compagni anche se si proponeva molto. Per il ct una trasferta inutile. TORINO 6,5 REINA 6 REVEILLERE Il palo lo grazia due volte, ma lui è provvidenziale sui tiri di Meggiorini e Darmian. Fa il suo senza spingersi oltre le linee avversarie, però fatica ad arginare Darmian (dal 28’ st HENRIQUE 6: un ingresso positivo). 6 FERNANDEZ 5,5 ALBIOL 6 GHOULAM Il migliore della difesa di Benitez. Sportella e imposta senza sosta. Patisce Meggiorini e spesso commette errori gratuiti che regalano opportunità agli avversari. Fa bella figura davanti a quelli che potevano essere i suoi tifosi. Positivo. i il migliore José Manuel Reina PORTIERE 1 Fernando Alonso, 32 anni, sulla sua Ferrari ai box durante il Gp d’Australia Raikkonen non aveva buon bilanciamento tra freni anteriori e posteriori La soluzione Si lavora sui dati del Gp di Australia per trovare un buon bilanciamento della frenata 2 Velocità di punta Aumentata di 20 km/h rispetto al 2013: con le nuove regole conta di più La soluzione Test eseguiti in galleria del vento per migliorare l’aerodinamica 3 Power unit Le componenti del motore non funzionano in armonia come nelle Mercedes La soluzione Studio di nuove mappature per sfruttare la potenza della power unit JORGINHO 5,5 INLER 5 CALLEJON 5,5 HAMSIK 6,5 MERTENS 6 HIGUAIN Viaggia a corrente alternata, ma ha la qualità per fare la differenza. Rischia qualcosa di troppo nel fallo su Kurtic, poi si gestisce e ci prova con un rasoterra debole. Copre poco in difesa e sbaglia spesso quando deve impostare. Si fa vedere solo con due tiri dalla distanza nel primo tempo e un giallo su Meggiorini (dal 19’ st BEHRAMI 5: l’errore che lancia Kurtic è da codice penale). Si accontenta dell’assist per Higuain nel primo tempo e di un tiro fuori nel secondo. Poco per uno come lui (dal 35’ st INSIGNE 5,5: entra con poca voglia). Fa ammonire i granata con le sue accelerazioni, l’unico a provarci senza sosta. Solo Padelli gli nega la rete a cinque minuti dalla fine. Quarto posto Stabilità 6 Galleggia senza incidere, ma ha il merito di lanciare Higuain nell’azione del gol. F1, lavoro su freni, aerodinamica e motore: parte la gara dello sviluppo Problemi e rimedi Sport .37 . Reina fa miracoli Insigne svogliato “Competitività inaccettabile” Ferrari, tre mosse per risalire il caso l risultato della Ferrari in Australia si condensa in una sola frase: «La nostra competitività è stata inaccettabile». L’autocritica arriva dal direttore tecnico James Allison. «Abbiamo il nostro bel da fare per migliorare la vettura se vogliamo competere ad armi pari con il team Mercedes». Succede di rado che un comunicato da Maranello citi il nome di una rivale e ne riconosca la netta superiorità. Le altre squadre (McLaren, Red Bull e Williams) sono considerate abbordabili, anche se nella prima gara della 28’ st Sfortuna doppia 6,5 RETI: st 45’ Higuain scorsa contro la Roma: emergere negli ultimi 10’ di un match durato un’ora e mezza è poco, consegnare le chiavi del gioco agli avversari è il sintomo di un periodo opaco, con alcuni giocatori appannati (ieri tutto il reparto d’attacco, escluso Mertens) e con il centrocampo che è andato in difficoltà. Se Padelli ha parato il primo tiro dopo 50’ e il secondo dopo 78’ ci sarà una ragione. Se il Napoli non ha meritato di vincere, il Toro non poteva riuscirci per la semplice ragione che se si costruisce molto ma non si butta la palla in porta, bene che vada finisce 0-0: il gol è diventato all’improvviso il cruccio e il problema di una squadra che aveva trovato con Cerci e Immobile due risolutori come non aveva da trent’anni. Qualcosa si è inceppato nelle conclusioni. Ieri la sfortuna ha avuto la sua parte con la tra- 28’ pt Pagelle MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Una lunga latitanza interrotta dall’azione furbesca che in extremis regala tre punti d’oro al Napoli. [G. ODD.] In breve Serie B: esonerato Vecchi Carpi, arriva Pillon 1 È stata fatale la sconfitta di sabato a Cittadella, la quarta dall’inizio del girone di ritorno, al tecnico del Carpi Stefano Vecchi. Al suo posto, la società ha scelto Bepi Pillon, ex di Treviso, Ascoli, Bari e Reggina, che ha firmato un contratto con il club sino al 30 giugno. Ciclismo: alla «Tirreno» Volata di Cavendish 1 Nella 6ª e penultima tappa della Tirreno-Adriatico, vittoria in volata del britannico Mark Cavendish su Petacchi e Sagan, sempre leader lo spagnolo Contador. Oggi ultima tappa, una breve cronometro individuale a San Benedetto del Tronto. Sci: candidati per la Fisi ancora sulla stabilità in frenata e sulla velocità nei rettilinei». Vedere le staccate a ruote inchiodate di Raikkonen era un’agonia: pareva di rivedere il peggior Massa. In Ferrari garantiscono per Kimi: «L’anno scorso vinse lui in Australia, è chiaro che non è lui la causa». La potenza non sarebbe un problema: lo è il funzionamento integrato di turbo, motore tradizionale e motori elettrici. In questi giorni i tecnici ferraristi analizzeranno i dati della gara di Melbourne, lavoreranno in galleria del vento e cercheranno di migliorare l’efficienza del motore. Raikkonen esclude che entro il Gp della Malesia del 30 marzo arrivino delle soluzioni: «Mi sono trovato in queste condizioni già in passato, a volte ci vuole un po' di tempo». Se guardiamo ai numeri come fa tante volte Alonso, iniziare bene fa piacere, ma è lo sviluppo della macchina che fa vincere il campionato. Prendiamo l’era di Alonso in Ferrari, che coincide con la striscia di successi della Red Bull. Fernando arriva a Maranello nel 2010 e si aggiudica la prima gara in Bahrein. Massa è secondo, una doppietta straordinaria che incanta e illude. Il sogno finisce ad Abu Dhabi per un errore strategico fatale, ma è Vettel a meritare il titolo. Nel 2012 succede l’opposto: per ammissione dei piloti la macchina è inguidabile e Alonso inizia l’anno con un 5° posto. In Spagna arriverà un pacchetto di novità che funzionano e la Ferrari tornerà in testa. In seguito la vena creativa si esaurirà: l’ultimo capitolo sarà ancora ad Abu Dhabi, e di nuovo Vettel otterrà ciò che si è guadagnato. «Tutte le recenti stagioni sono state caratterizzate da una lotta feroce agli sviluppi, da marzo fino a novembre», conclude Allison. Che cosa può evitare che finisca come le altre volte? «Con tutte le novità regolamentari del 2014, le opportunità per migliorare queste monoposto sono considerevoli. Sarà una gara a chi sviluppa meglio». www.lastampa.it/controsterzo La Di Centa si presenta 1 L’ex campionessa di sci di fondo Manuela Di Centa, 51 anni, presenta oggi a Milano la candidatura alla presidenza della Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi): gli avversari per le elezioni del 12 aprile a Bologna sono il presidente uscente Flavio Roda e quello del Comitato piemontese Pietro Marocco. Olimpiadi invernali Trento per il 2026 1 Nonostante sia quasi cer- ta la candidatura di Roma per ospitare i Giochi estivi del 2024, Trento è intenzionata a farsi avanti per avere le Olimpiadi invernali nel 2026. T1 CV PR T2 MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 38 39 SCIOPERO GTT RUDY OROLOGI Domani stop di bus e treni Il Comune sospende la Ztl Domani sciopero di 24 ore del trasporto pubblico. È la protesta nazionale indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna. Garantito il servizio per i pendolari: dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. Stessi orari per la Oggi Ieri Un anno fa MIN (˚C) 8 9.2 0.1 MAX IL TEMPO IN CITTÀ 20 25.8 8.0 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 COMPRO ORO COMPRO ARGENTO COMPRO ROLEX metropolitana. Autolinee extraurbane: da inizio servizio alle 8 e dalle 14,30 alle ore 17,30. Pont-Rivarolo-Chieri e Torino-Aeroporto-Ceres: da inizio servizio alle 8 e dalle 14.30 alle ore 17.30. Varchi della Ztl aperti a tutti. Via XX Settembre, 14/c (quasi ang. Via Gramsci) TORINO Cell. 348.5502437 TORINO Diario Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected] 1 [email protected] 1 [email protected] Scuola, pronto il calendario dell’anno prossimo SI STRINGONO I TEMPI I POSSIBILI ESCLUSI GIÀ PREPARANO I RICORSI Da 15 settembre all’11 giugno 205 giorni di lezione Maria Teresa Martinengo A PAGINA 43 Addio alla polizia a cavallo Corsa alla procura È Spataro il favorito LA STORIA Il ladro che adora le «500» CLAUDIO LAUGERI Il Csm: entro il 7 aprile la nomina del successore di Caselli scelta. Il Csm deciderà * La«entro la prima settimana IL PROGETTO A SANTENA: «SAREMO UNA SECONDA VENARIA» La spending review del governo taglia il servizio al Valentino di aprile» il nome del nuovo Procuratore capo di Torino. Il nome uscirà dalla terna formata daArmando Spataro, Sandro Ausiello e Francesco Saluzzo. Claudio Laugeri Minello e Peggio A PAGINA 41 ALLE PAGINE 40-41 Rapina tre banche a 16 anni POLITICA Arrestato con un complice «I soldi per la droga» Massimo Massenzio A PAGINA 51 Bruno Caccia Una storia scritta a metà Stasera al Massimo il documentario sul giudice ucciso nell’83 S. Francia e G. Legato T1 T2 Le primarie grilline Un rendering del progetto per il futuro museo di Santena Un museo per Cavour Letizia Tortello A PAGINA 49 A PAGINA 57 Sede vacante MARCO ACCOSSATO Oggi è l’ultimo giorno di Angelo Del Favero ai vertici delle Molinette. Il direttore generale della Città della Salute da domani sarà a Roma, dove è stato chiamato a dirigere l’Istituto Superiore di Sanità. Sul futuro dell’azienda ospedaliera torinese nessuna notizia. Ci si aspettava, ieri nella riunione della giunta regionale, un nome. Invece no, «fumata nera», sede vacante, il successore di Del Favero, per ora, non c’è. Nomina impegnativa. Sono molte le condizioni (e i vincoli) da rispettare. Primo: verrà scelto un direttore generale o un commissario? Nominare adesso un nuovo dg vorrebbe dire per questa giunta che va verso le elezioni - ipotecare in qualche modo il futuro. Ma pare che sia proprio questa la direzione scelta dalla Regione. Secondo nodo, l’Università, che deve essere d’accordo con la Regione sulla scelta del nuovo vertici. Alla fine i papabili sembrano essere rimasti in due: Gian Paolo Zanetta e Maurizio Dell’Acqua. Con Zanetta in pole position. Scelti i quaranta candidati per il 25 maggio Tropeano A PAGINA 45 ignor giudice, ho rubato quell’auto. L’ho fatto soltanto perché mi piaceva. E l’ho tratta come fosse mia». Crispino Colombo, classe 1974, aria simpatica e camminata ciondolante, ha una passione: le Fiat «500». Certo, gli piacciono i motori, ma per il mitico «cinquino» ha proprio una passione. Quelle gialle, poi, lo fanno impazzire. L’altra sera, gli agenti della «Volante» lo hanno preso dopo l’ennesimo furto. Neanche a dirlo, una «500», portata via dopo averne lasciata un’altra identica (rubata giorni fa) identica per modello e colore. Ma l’ultimo oggetto del desiderio aveva l’allarme satellitare. La carriera da «appassionato» d’auto e di «500» è incominciata 20 anni fa, sempre assistito dall’avvocato Antonio Genovese. «I reati vanno puniti, ma forse bisognerebbe capire se è il caso di curare questa persona» dice il legale. Crispino è un cultore, mai un contato con un ricettatore per rivendere le auto, intere o a pezzi. Una volta, ha persino raccontato al giudice: «Ho cambiato le casse della radio e gli penumatici». Era vero. Nel tempo, Crispino ha accumulato 25 condanne. È stato in carcere, senza fare tante storie. Una sola volta ha reagito ai carabinieri, che lo volevano fermare sulla «sua» auto. «S MERCATINO FASHION Ricerchiamo capi di abbigliamento “usati e firmati” praticamente nuovi, per signora: usati, firmati e attuali Rinnova il tuo guardaroba! Merce in conto vendita! INFO: Via Mazzini 48 | TORINO | Tel. 011.19879192 Mar/Sab 11-19 continuato | Lun pom 15.30-19 T1 CV PR T2 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 gg Dossier /La successione di Caselli Procura, Spataro in pole position Vietti (Csm): “La nomina nella prima settimana di aprile”. Ma già si parla di possibili ricorsi nuovo capo è quella formata dall’aggiunto di Milano Armando Spataro, l’aggiunto torinese Sandro Ausiello e il procuratore di Novara Francesco Saluzzo. La loro sfida è stata oggetto di più di un commento, ieri, a margine del convegno organizzato al campus Einaudi per presentare il cosiddetto «codice Vietti», presente l’autore e tutti i vertici della magistratura torinese. Facciamola BEPPE MINELLO È un tomo di oltre 3 mila pagine. È il «Codice dell’ordinamento giudiziario» che porta la firma del vicepresidente del Csm, Michele Vietti, e quella di tre magistrati dell’ufficio studi sempre del Csm. «Ma se ci vogliono 3 mila pagine di regole per rispondere alla Costituzione là dove stabilisce che la magistratura è un organo autonomo e indipendente, c’è qualcosa che non va» ha argutamente sottolineato Mario Napoli, presidente dell’Ordine degli avvocati. Critiche verso il Csm che ha deciso di «accorpare» le nomine di più sedi giudiziarie Caselli in pensione E che ci sia qualcosa che non va lo scopriremo presto, quando il Csm - che di quel Codice è il principale fornitore di contenuti - deciderà «entro la prima settimana di aprile» il nome del nuovo Procuratore capo di Torino, dopo che a fine 2013 Gian Carlo Caselli ha lasciato l’incarico per raggiunti limiti di età. I candidati sono numerosi, ma la terna dalla quale salterà fuori il In prima fila nella terna Armando Spataro, aggiunto alla Procura milanese, guida la terna dei favoriti (gli altri sono il procuratore di Novara, Saluzzo, e l’altro aggiunto a Torino, Ausiello) alla successione di Caselli breve: in pole position per Torino c’è il milanese Armando Spataro, certamente per i suoi meriti, ma anche perché il Csm ha deciso di accorpare in un’unica seduta le nomine di più sedi giudiziarie italiane. «La copertura di Torino ha spiegato Vietti - si inserisce in un quadro di una serie di uffici scoperti, che comprende le procure di Bari, Salerno e Firenze e, quindi, comprensibilmente il Consiglio cercherà di dare una soluzione contestuale a queste nomine». Ma un simile metodo di lavoro, secondo i detrattori, renderà più agevole il lavoro di compensazione fra le varie correnti della magistratura. Inoltre, se il futuro di Spataro fosse stato deciso a tempo debito, cioè parecchi mesi fa e con Caselli ancora regnante, il magistrato milanese sarebbe finito a Firenze lasciando campo libero alle legittime ambizioni dei candidati torinesi. Il modello di magistrato Di fronte a tutto ciò, più d’uno già profetizza ricorsi su ricorsi dei candidati «eliminati» pur avendo i titoli necessari. Ma per tornare al tomo («Monumento all’inefficienza della giustizia italiana» l’ha definito Vladimiro Zagrebelsky), Michele Vietti ha tenuto a spiegare che del contenuto del Codice non è corresponsabile: «Anzi» «Piuttosto - ha aggiunto dovrebbe indurci a ragionare su quale modello di magistrato vogliamo. Perché non è detto che dietro volume ci sia il magistrato che vogliamo». Una lotta fratricida all’interno della stessa corrente Ausiello frenato dalla fama del rivale ANONYMOUS ITALY Retroscena Attacco hacker con insulti al sito internet del tribunale MASSIMILIANO PEGGIO Nella notte tra venerdì e sabato scorsi il sito internet del Tribunale di Torino ha subito un attacco hacker, rivendicato dagli attivisti di Anonymous Italy. Sul sito, al posto della consueta pagina iniziale, per qualche ora è apparsa una pagina Twitter con frasi inneggianti al movimento No Tav e con insulti ai pm titolari delle inchieste sulle violenze legate alla protesta contro la linea ferroviaria Torino-Lione, Antonio Rinaudo e Andrea Padalino, come: «Padalino e 1 a nomina del nuovo procuratore capo di Torino è come un Risiko di toghe, anche se l’immagine non farà piacere ai magistrati, dove ogni pedina deve trovare il suo posto nello scenario nazionale, tra correnti e schieramenti contrapposti. E infatti l’ufficio direttivo al settimo piano della procura torinese, lasciato pochi mesi fa da Gian Carlo Caselli, sarà assegnato nei prossimi giorni dal consiglio superiore della magistratura in contemporanea con quelli di Firenze, Bari e Salerno, da tempo vacanti e senza guida. L renti, anche per gli addetti ai lavori, che oscillano tra storia e impegno giuridico, visioni sul Le correnti ruolo dei giudici e principi maIn ballo ci sono strategie che nageriali. Equilibri di giustizia toccano le varie correnti in cui associativa, li chiamano, che per si compone l’associazione na- alcuni andrebbero tenuti distinzionale magiti dai meccanismi strati: Unità per IL RISIKO DI NOMI per l’assegnaziola Costituzione; delle nomine Vacanti anche ne Area, soggetto direttive, da anle sedi di Firenze corare soltanto unico di orienBari e Salerno su meriti e risultamento progressista che tati di servizio. raggruppa Magistratura democratica, Movimento per la Otto alla partenza giustizia e Articolo 3; Magi- A Torino la corsa per il dopo Castratura Indipendente l’ala selli è iniziata con otto aspiranti. «conservatrice». Distinzioni A Firenze, tanto per fare una non sempre nette tra le cor- proporzione, sono partiti in qua- Rinaudo boia», «Liberi tutti», «free No Tav», e lo slogan «Sarà dura». La normale home page è stata ripristinata nella mattina di sabato. ranta, a Bari una ventina. A Torino, due dei tre favoriti sono espressione della stesso orientamento associativo: Armando Spataro, procuratore aggiunto a Milano, e Sandro Ausiello, a capo delle direzione investigativa antimafia, oggi procuratore reggente, sono espressione di Area. Spataro è stato ex segretario nazionale del Movimento per la Giustizia, nato a metà degli Anni Ottanta come gruppo «Verdi», per il colore del foglio del primo comunicato. Tra il 1998 e il 2002 è stato membro del Csm. Sandro Ausiello, magistrato che non ama la ribalta, è stato in questi ultimi anni braccio destro di Caselli. E negli uffici della procura Curricula sotto esame La commissione che si occupa di vagliare le candidature trasmetterà i risultati del suo lavoro al plenum del Csm che effettuerà la scelta torinese ha molti sostenitori. to dal carattere spigoloso, il suo Sconta un po’ l’assenza dagli nome è legato a inchieste su Cescenari nazionali, dove conta sare Romiti e Giulio Andreotti. anche l’immagine. Di certo, se il Risiko delle toghe non avesse Le voci coinvolto più sedi contempora- Così appare più difficile, almeno neamente, il ring si sarebbe ri- sulla carta, spuntarla con Spataro che, pur essendotto a suo vantaggio e dell’altro L’ALTRO FRONTE do in lizza anche «competitor» di guidare la Saluzzo sta per casa, Francesco procura di Firencon Magistratura ze, non avrebbe Saluzzo, attualdemocratica mai smesso di mente procuratore capo a Novaguardare a Torira. Esponente di Magistratura no con grande interesse, nonoIndipendente, Saluzzo è cre- stante le voci sul suo presunto sciuto professionalmente negli gradimento toscano. Tecnicamente, nei prossimi uffici giudiziari di Torino accanto a Marcello Maddalena, oggi giorni, la commissione che si procuratore generale. Magistra- occupa di esaminare le candi- dature per gli uffici direttivi dovrà formulare una o più proposte. Dopo di che sarà il plenum del consiglio superiore della magistratura a conferire «l’investitura» ufficiale. Tra le candidature sotto esame ci sono anche quelle di Giorgio Vitari, procuratore capo degli uffici di Asti, Pietro Forno procuratore aggiunto a Milano, dopo una lunga esperienza a Torino, e Marilinda Mineccia, procuratore capo di Aosta. Completano la lista dei nomi Maria Antonietta Troncone, tuttora a capo della procura di Nola, in provincia di Napoli e Francesco De Leo, oggi alla guida della procura di Livorno. T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .41 g I favoriti il caso Armando Spataro Dall’ indagine su Peterson al sequestro di Abu Omar Armando Spataro, 66 anni, pugliese, procuratore della Repubblica aggiunto presso il tribunale di Milano, coordinatore del Gruppo specializzato nel settore dell’antiterrorismo, ex segretario nazionale del Movimento per la Giustizia. Entra in magistratura nel ’75 e l’anno successivo è destinato come Sostituto alla Procura di Milano. Diviene noto al grande pubblico con l’inchiesta sull’incidente automobilistico che causò la morte di Ronnie Peterson, durante il Gran Premio d’Italia del 1978. Esperto di criminalità organizzata, traffico internazionale di stupefacenti; è stato chiamato a partecipare alla Direzione Distrettuale Antimafia dal 1991 (anno della costituzione) al 1998. Il suo nome è legato al caso dell’imam egiziano Abu Omar, rapito a Milano da agenti della Cia. Sandro Ausiello Il pm che ha ricostruito le rotte del traffico di droga Classe 1949, originario di Sabaudia, laurea a Roma nel 1971, Sandro Ausiello è entrato in magistratura nel maggio del 1977. La prima destinazione è proprio Torino,da dove non si sposta più. Tocca a lui giudicare come giudice a latere i terroristi di Prima Linea. Nel 1991 passa alla Procura della Repubblica e approda al pool della criminalità organizzata, guidato da Maurizio Laudi. È uno dei pm impegnati in quello che probabilmente è uno dei più importanti procedimenti contro i terminali torinesi della malavita organizzata catanese e calabrese, il processo Cartagine. Ausiello vola anche in Sudamerica per ricostruire la rotta della cocaina. CLAUDIO LAUGERI a scure si abbatte sugli uffici di polizia. E il sindacato protesta, soprattutto per la «volontà di sottrarsi al confronto» dice il segretario provinciale di Ugl, Luca Pantanella. Saltano la sottosezione di polizia ferroviaria a Orbassano, l’ufficio interregionale della 1a Zona» di polizia di frontiera di Piemonte-LiguriaValle d’Aosta e la squadra di polizia a cavallo, fiore all’occhiello con caserma nel Parco del Valentino e decine di interventi contro la microcriminalità proprio tra le collinette dell’area verde più bazzicata della città. L Porta Susa C’è, poi, il declassamento della sottosezione di polizia ferroviaria di Porta Susa, che diventa un posto di polizia, da affiancare alla sezione di polizia ferroviaria di Torino e posto di polizia di Stura. E ancora: il settore di polizia di frontiera di Bardonecchia sarà trasformato in commissariato, con attribuzioni di polizia di frontiera di livello dirigenziale e organico incrementato a 80 agenti, utilizzando le risorse risparmiate La scure sulla polizia Tagliati uffici e agenti a cavallo LE RIDUZIONI La Polfer è il settore che subirà il maggior ridimensionamento Francesco Saluzzo con i tagli agli altri uffici. In prima linea nella lotta al crimine organizzato Le preoccupazioni Francesco Saluzzo, 63 anni, è attualmente procuratore capo di Novara. E’ entrato in magistratura nel 1977: al concorso è settimo su 200 concorrenti. La prima inchiesta che affronta riguarda il contrabbando di burro con la Germania Orientale. Ben presto si dedica a inchieste sul traffico di droga e sui sequestri di persona diventando, con Marcello Maddalena, uno dei magistrati torinesi impegnati nella lotta alla criminalità organizzata. Porta la sua firma l’ordine di arresto di un boss come Gaetano Fidanzati e la titolarità di inchieste che nel 1984 culmineranno nello sfaldamento della banda dei Cursoti capeggiata dai fratelli Miano. Al Valentino La politica dei risparmi farà anche sparire le pattuglie di poliziotti a cavallo in servizio nel parco del Valentino A impensierire i sindacati sono soprattutto i «tagli» previsti agli uffici della polizia postale, cancellati da tutte le provincie in Piemonte e in Valle d’Aosta. «Sono presidi con personale ad altissima specializzazione, impegnato in indagini di livello molto elevato - dice ancora Pantanella -. Sono fondamentali in operazioni contro la pedopornografia, ma anche contro la pirateria informatica. Il progetto prevede di spostare quel personale in sezioni delle Squadre Mobili delle questure, ma c’è il rischio di perdere la loro operatività. Non sempre le infrastrutture sono all’altezza dei Gli effetti della spending review del governo 80 uomini Sono quelli destinati al servizio alla frontiera di Bardonecchia compiti di quegli investigatori ultraspecializzati. Parlo di computer, ma anche soltanto di linee ad alta velocità». Appiedati La polizia a cavallo è stata «portata a Torino pochi anni fa. Il Comune ha dovuto sostenere spese notevoli per consentire l’insediamento» aggiunge Pantanella. E ancora: «Tanto valeva pensarci prima. Certo, è una squadra che ha un valore molto legato alla rappresentanza, che però è stato utilizzato anche in servizi di controllo nei parchi della città, dove una squadra a cavallo è favorita rispetto alle pattuglie su auto e moto. È una questione di scelte, questa poteva essere fatta prima di spendere soldi pubblici. Senza contare che molto probabilmente il personale con quella specializzazione potrebbe non restare sul territorio». Aggiunge: «Anziché chiudere le caserme, perché il governo non sposta in quelle strutture gli uffici che adesso pagano affitti altrove? Anche questo sarebbe un risparmio». Esercito in ritirata Questione caserme che chiasma direttamente in causa i tagli previsti dal ministero della Difesa. A Torino e nel resto della regione la «cura dimagrante» del ministro Pinotti e del suo predecessore Mauro non dovrebbe avere effetti: i reparti operativi sono concentrati nella brigata alpina Taurinense. «Spariranno impiegati civili, mentre sarà incentivata l’uscita di ufficiali e sottufficiali vicini alla pensione» dicono allo Stato maggiore dell’Esercito.Più difficile la vendita delle caserme, la cui gestione è affidata al Demanio. T1 CV PR T2 MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 42 T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .43 Ritorno in classe il 15 settembre il caso MARIA TERESA MARTINENGO R itorno in classe lunedì 15 settembre, fine delle lezioni giovedì 11 giugno. In mezzo, 205 giorni di lezione interrotti dal 24 dicembre al 6 gennaio per le vacanze di Natale, dal 14 al 17 febbraio per Carnevale e poi Pasqua, dal 2 al 7 aprile. Ieri la Conferenza Regionale per il Diritto allo studio ha dato il via libera al calendario scolastico 2014-15: sarà un anno abbastanza «filato», dal momento che il primo stop vero sarà quello di Natale: a novembre, la festività dei Santi cade di sabato. Niente ponti, solo un giorno di riposo extra all’Immacolata, lunedì. Di sabato cadrà anche il 25 aprile. Due i ponti nell’ultima parte dell’anno: sabato 2 maggio e lunedì 1° giugno. Nessun “ponte” nel calendario 2014-15 sottolinea che l’inizio a metà settembre nella scuola dell’obbligo crea difficoltà alle famiglie. «Ogni anno l’inizio delle lezioni si sposta un po’ più avanti. Se il Comune non avvierà subito il servizio mensa - commenta Carola Messina, presidente del Coogen -, per le famiglie ci saranno sicuramente seri problemi organizzativi». Le proteste I GENITORI «L’apertura slitta ogni anno creando difficoltà alle famiglie» Si chiude l’11 giugno Continuità «Un calendario con poche frammentazioni per garantire la continuità della didattica», sottolinea Alberto Cirio, assessore all’Istruzione della Regione. «I giorni di scuola saranno 205, nel pieno rispetto del minimo di 200 richiesto per legge, mentre in fatto di “finestre vacanza” continuiamo con la pausa invernale a Carnevale: come ulteriore occasione per trascorrere un po’ di tempo in famiglia e momento utile, secondo quanto hanno affermato i Elementari e medie potrebbero aprire prima delle superiori che a inizio settembre hanno gli esami. Si chiude l’11 giugno rappresentanti degli studenti, per prepararsi per gli impegni della seconda parte dell’anno». 205 Le preoccupazioni giorni Ma come sempre il calendario non accontenta tutti. O non tutti allo stesso modo. Dai rappresentanti del Cgd (Coordinamento genitori democratici) e del Coogen (Coordinamento genitori nidi materne elementari medie) si Rispettato il minimo dei 200 giorni obbligatori. Il margine è utile in caso di elezioni o neve Tommaso De Luca, presidente dell’Asapi (Associazione scuole autonome del Piemonte), osserva che «le esigenze sono molto diverse. E c’è da chiedersi se abbia ancora senso il calendario unico regionale». De Luca ricorda «le necessità della provincia di Cuneo, che ha chiuso le scuole il sabato», ma anche «quelle delle scuole superiori, che nei primi giorni di settembre devono fare gli esami di recupero e non potrebbero incominciare presto. La media e la primaria invece non hanno questi problemi». «Come Asapi siamo convinti che a scuola sia meglio restarci di più che di meno: avevamo suggerito 206 giorni, chiedendo di saltare il sabato di Carnevale. Ma l’assessore Cirio ha preferito la pausa lunga. L’impronta “turistica” è rimasta». Alla fine, non parecchie scuole decideranno in autonomia. Da anni, per esempio, la scuola media Nigra apre le aule con una settimana di anticipo sul calendario. 1 Specchio dei tempi 1 1234556896AABC8DEBFF8883684AB1AA6B6E9F8B981A39BE3 6FC 894386 8FF388 14336 66 DB86C D6 6AA98B9 6 36EE3F6 813 9EF8B336D6896ADEB1!6"69386CA38FA6 1 Unlettorescrive: Unlettorescrive: 2 «Alcuni giorni fa la lettrice 2 «Ailavoratoriconunredditodi Anna denunciava l’impossibilità di contattare i numeri di emergenza delle forze dell’ordine. A me è successo di essere testimone oculare di una truffa illustrata poco prima su questa rubrica. Sulla statale di Villastellone assistevoalfintoincidentecreatodal guidatore di una Punto nera che, andando a passo di lumaca, obbligava un’auto a superarlo e con gestofulmineolanciavaunoggetto (probabilmente un tondino di acciaio) legato ad una molla contro la fiancata della stessa e poi, accelerandobruscamente,obbligava lo sventurato ad accostare. Sicuramente sarebbe seguito tuttoilritodirichiestadannieminacce varie. Prontamente accostato il mio automezzo ho provato a chiamare ripetutamente 112 e113che,conunprontointervento, avrebbero smascherato gli odiosi truffatori... peccato che nessuno abbia risposto. In compenso,dopo pochi chilometri, al casellodiVillanovad’Astihovisto ben quattro pattuglie impegnate ad affiancare un’officina di revisionemobileincontrollisuvetture ed autoarticolati. Evidentemente è più importante cercare di fare cassa vessando gli automobilistieitrasportatorianziché proteggereicittadinidacriminalidivariotipo...». 25 mila euro all’anno 85 euro in più al mese. Ai pensionati, con l’arrivo delle addizionali regionali e comunali,67euronmenoalmese.Nonho piùparole». PAOLO G.F. Unlettorescrive: 2 «Con questa lettera vorrei de- nunciare alcune gravi carenze che ho potuto verificare alla stazione Dora e nel percorso per raggiungere l’aeroporto di Caselle sabato primomarzo.Allastazioneduebiglietterie automatiche erano fuori uso, in quel momento la biglietteria con personale di servizio era chiusa, in più non c’era nessun distributore cambiabanconotevistochelemacchinette che stampavano i biglietti non accettavano i “nuovi” cinque euro. Ricordo che il nuovo tipo di cinqueeuroèinvigoredal2maggio 2013. Inoltre non si capisce come mainonsipossautilizzarecomepagamento una procedura più semplice, per esempio, facendo la doppiatimbraturadeibigliettiutilizzati per gli altri mezzi pubblici. Sono al corrente che esiste il biglietto integratomaèacquistabilesoloincerti puntie,peresempio,nonallastazione Dora. Una volta salita sul treno, già a viaggio iniziato, mi sono resa conto che pioveva in modo deciso nel vagone antistante, sono stata io a farlo notare al personale di viaggio. A Caselle, per uscire dalla sta- zione e andare in aeroporto ho dovutosalireunascalacompletamente inondata dall’acqua e non c’era nessuna segnalazione di pericolo o una indicazione di percorso alternativo. Al rientro dal viaggio, a Caselle, ho verificato che l’unica biglietteria automatica è sul binario oppostoaquellodadoveparteiltreno per Torino. Chissà cosa penserà uno straniero appena atterrato a Torino?». MARCELLASAGGESE renzasopraindicata.”Laletteradatata 21 febbraio 2014 è stata da me ricevuta in data 10 marzo 2014. Recandomi personalmente alla Sede Inps, mi viene comunicato che non avendopresentatointempoutilela domanda,lapensionemiverràcorrisposta a partire dal 20 marzo, ma gli arretrati relativi ai 3 mesi precedenti non mi saranno riconosciuti. A questo punto dovrei affidarmi allamacchinadeltempoetornareindietrodicinquemesi…». LAURAC. Unlettorescrive: 2 «Pessimaideaquelladidichiarare guerra alla movida. Venerdì notte in San Salvario c’è stata la rappresaglia: urla, cori, schiamazzi amanetta...Siamoloroostaggi,per carità,nonfatenientecontrodiloro, altrimenti si vendicano con noi. Io prima o poi me ne andrò. A questo puntononfirmoneanche,ilmionome è sulla targhetta del citofono.....Una che non ha dormito, tra i tanti...». N.D. Unlettorescrive: 2 «In attesa di ricevere la lettera per la pensione, vado, come da mia consueta abitudine, a verificare la mia posizione sul sito dell’Inps e, in data 6 marzo, leggo quanto segue: “Lainformiamochepotràaccedere alla pensione a decorrere dal 1° dicembre 2013. Potrà quindi presentareladomandadipensioneentroil meseprecedentealladatadidecor- Unlettorescrive: 2 «Domenica,dopoannichenon visitavo la Mandria ho potuto constatare il senso di abbandono che trasmette l’area che va dall’ingresso fino alla fontana (ovviamente vuota) in prossimità del castello. Il viale centrale chiuso dalla notte dei tempi, alberi non potati, legname abbandonato,unpullmanSattiche entraealzaunpolveroneeunpuzzo digasolioimbarazzantesuivisitatori, auto che entrano col pass a velocitàsostenuta.Unavoltaandarealla Mandria in gita con la scuola era un evento, oggi considero l’idea di nontornarcipiù,ilconfrontocongli annipassatièimbarazzante». FABRIZIOGENCO [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi PRATICHE PENSIONISTICHE GRATUITE E SERVIZI FISCALI IN SEDE T1 CV PR T2 Asta Sant’Agostino 24 marzo - ore 15 e ore 21 Dipinti antichi, dell’800, del ’900 e contemporanei 25 marzo - ore 15 e ore 21 Arredi, argenti, orologi e gioielli 44 .Speciale Specchio dei tempi STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Partiti i cantieri di Posada Si lavora a ponti e sentieri Presentato in Sardegna il progetto di ricostruzione delle vie di accesso al mare Sarà tutto pronto in due mesi. Aiuti anche ai paesi di Torpè, Bitti e Uras 342 G. de Chirico 303 F. Vellan 352 E. Baj Giovedì scorso, nella Sala Consiliare del Comune di Posada, il sindaco di quella località, Roberto Tola, e il presidente della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi, Roberto Bellato, hanno presentato il progetto di ricostruzione e di ripristino dell’area fra la collina ed al mare. Questa è la zona che era stata pesantemente colpita dall’onda di piena che, fuoriuscita per tracimazione dalla diga del Maccheronis, si era rovesciata a valle, investendo prima Torpè e poi Posada con danni pesantissimi in entrambi i comuni. L’intervento di Specchio dei tempi a Posada ha l’obiettivo di consentire all’economia del piccolo paese (ed anche del confinante Torpè) di rimettersi in moto sfruttando appieno le opportunità che vengono dalla stagione estiva. Posada è infatti località animata da un turismo famigliare, molto lontano dagli eccessi di altre località sarde, che si pone l’obiettivo di una attenta riscoperta della natura, che qui viene rispettata e protetta. Non per nulla al ripristino dell’area alluvionata di Posada contribuirà anche LegaAmbiente attraverso l’opera di volontari che parteciperanno a un campo di lavoro. Sulla foce del Rio Posada verrà ricostruito un ponte in legno portato via dalla piena di novembre Il sindaco di Posada, Tola, con il presidente di Specchio Bellato e il presidente di LegaAmbiente Tiana Defibrillatori in altre otto scuole 320 L. Delleani Esposizione d’asta da mercoledì 19 a domenica 23 marzo Orario continuato 10 - 20 sabato e domenica 10 - 22 ASTA IN DIRETTA SUL CANALE 697 DEL DT T IN PIEMONTE E 655 DEL DT T IN LIGURIA 891 E SULLA WEB TV www.canalearte.tv Corso Tassoni, 56 - 10144 Torino Tel. 011 437.77.70 - Fax 011 437.75.77 Catalogo in sede e on line: www.santagostinoaste.it e-mail: [email protected] Già sei scuole, un palasport ed un’auto medica della Croce Giallo-Azzura sono “cardioprotetti” nell’ambito del progetto Piemonte Cuore, finanziato dalla Fondazione Specchio dei tempi. In tutte queste strutture è già disponibile, e completamente operativo., un defibrillatore dono dei lettori de La Stampa. Nelle prossime settimane si aggiungeranno altre otto scuole. Ecco il calendario della consegna dei defibrillatori: domani 19 marzo ore 11 Istituto Comprensivo Cena Strada San Mauro, Torino (scuola primaria e scuola media); domani 19 marzo ore 12 Plesso Abbadia Stura (IC Cena) Strada Cascinotto, Torino (scuola primaria); venerdì 21 marzo ore 11,30 Casa di Carità Arti e Mestieri Via Vallauri 20 Grugliasco; martedì 25 marzo ore 10,30 Vian Via Stampini 25 Torino (scuola secondaria); lunedì 31 marzo ore 12,30 Foscolo, via Piazzi, Torino (scuola secondaria), mercoledì 9 aprile Anna Frank, via Vallauri, Torino (scuola primaria). In date ancora da stabilire sono previste, sempre nelle prossime settimane, le consegne alla scuola Pacinotti (via Le Chiuse/via Vidua) e Duca d’Aosta (via Capelli). In tutto le scuole cardioprotette saliranno a 14, oltre a un palasport ed un’auto medica. Altre scuole ed il Pala Ruffini si aggiungeranno entro maggio. Mese che vedrà concludersi la prima tranche di finanziamento che ha consentito l’acquisto di 21 defibrilla- Come sostenere i nostri progetti 1 Per sostenere i progetti della Fondazione La StampaSpecchio dei tempi è possibile versare presso gli sportelli torinesi de La Stampa (in via Lugaro 15, dal lunedì al venerdì ore 9-18; sabato 9-12,30) oppure tramite bonifico bancario sul conto intestato alla Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi c/o Intesasanpaolo, piazza San Carlo 156, Torino, Iban IT10 V030 6901 0001 0000 0120 118. Oppure online sul sito www.specchiodeitempi.org utilizzando la carta di credito. Ogni versamento può anche riportare la causale: Fondo 500 per la Solidarietà Generale, per le Colazioni dei Poveri, per i defibrillatori; Fondo 501 Lotta contro il cancro; Fondo 583 per aiutare i padri camilliani nel loro impegno ad Haiti; Fondo 584 per curare i bambini della Somalia (Ospedale Pediatrico di Hargeisa); Fondo 586 per l’ospedale Regina Margherita di Torino; Fondo 589 per Sardegna e Filippine. Tutti i versamenti vengono pubblicati sul sito : www.specchiodeitempi.org. tori. Ma l’impegno di Specchio dei tempi non si fermerà qui: sono infatti giunte, alla fondazione ed al progetto Piemonte Cuore, numerose nuove richieste, anche da altre province piemontesi. Il prossimo Consiglio di Amministrazione valuterà tempi e modi di un possibile nuovo impegno economico. Fra gli impianti da “cardioproteggere”, oltre alle scuole, risultano piscine, campi di calcio e anche luoghi di forte passaggio. Ogni defibrillatore viene donato con garanzia e manutenzione per 8 anni e con un “pacchetto corsi” tenuti dai volontari di Piemonte Cuore per la formazione all’uso dell’apparecchiatura. Un concerto per Hargeisa In Africa, in Somalia, Specchio dei tempi e Mas Cth Onlus hanno costruito un ospedale per bambini. Completamente gratuito. E’ un miracolo che dura da 14 mesi: oltre 13.500 bambini curati, diverse centinaia di loro strappati alla morte. Vorremmo continuare. Dateci una mano anche acquistando un biglietto per il concerto che Agnes Obel terrà nella straordinaria cornice dell’Auditorium del Lingotto martedì 6 maggio 2014 alle ore 21. I biglietti per lo spettacolo sono in vendita in tutti i consueti punti di prevendita oppure online su www.ticket.it e www.vivaticket.it. Un piccolo somalo viene assistito nell’ospedale di Hargeisa T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .45 VERSO IL VOTO DEL 25 MAGGIO COTA ATTENDE ANCORA LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE Regione, un altro giorno del giudizio Il Consiglio di Stato decide sul ricorso di Fratelli d’Italia. Il Consiglio sancisce la decadenza di Giovine ALESSANDRO MONDO Regione: conto alla rovescia. Oggi, presso il Consiglio di Stato, si terrà la penultima tappa giudiziaria della legislatura-Cota. Sul tavolo dei giudici di Palazzo Spada (un altro collegio rispetto a quello che si era espresso in precedenza), il ricorso presentato dopo lungo dibattere in giunta da Fratelli d’Italia-An: in sintesi, chiede di annullare la sentenza del Tar Piemonte che invalidò le Regionali del 2010. Verdetto sul ricorso Uno degli ultimi atti per salvare il salvabile, si premetteva: fatto salvo il parere della Cassazione a fronte del ricorso presentato da Roberto Cota. Un giudizio, quello della Consulta, che rischia di arrivare a ridosso del voto del 25 maggio. Partita aperta. Giovine decaduto Ieri si è chiusa quella di Michele Giovine, il consigliere dei Pensionati per Cota già condannato in sede penale per l’ormai nota vicenda delle firme false: il vizio d’origine della legislatura agli sgoccioli. La Giunta per le elezioni del Consiglio regionale, pressata dai Radicali, ha trovato lo slancio e dopo diversi tentativi a vuoto è riuscita nell’impresa di dichiarare decaduto il consigliere (già sospeso). Ora la decisione, approvata a larga maggioranza, dovrà essere ratificata in Consiglio. «Si chiude una porta e si apre un portone - ha commentato Giovine, prendendola con filosofia -. Farò come Cincinnato e mi ritirerò a vita privata». Franchino in stand-by Decisione salomonica, quella della maggioranza di centrodestra-Lega: ha sancito la decadenza dell’interessato ma ha espresso parere favorevole alla surroga da parte di Sara Franchino, prima esclusa nella lista dei Pensionati e subentrata a Giovine: anche questo atto dovrà passare in Consiglio. Quanto è bastato per spingere l’opposi- zione ad abbandonare la Giunta. Sul punto si contrappongono due posizioni. La maggioranza Pedrale (Forza Italia), Franco Maria Botta (FdI-An) - sostiene di rispettare la legge: in caso di Conto alla rovescia per scegliere il nome del candidato del centrodestra decadenza di un consigliere regionale si procede alla surroga del consigliere primo escluso della medesima lista. Ma a pesare, benchè nessuno lo dica apertamente, sono altre considerazioni: di carattere giudiziario (l’attesa per l’esito dei ricorsi pendenti) e politico (i voti dei Pensionati, con o senza Giovine, saranno utili nell’imminente campagna elettorale). Stando alla minoranza, invece, la surroga della Franchino non è un atto indifferibile e urgente. Tanto più che l’irregolarità della lista dovrebbe escludere a prescindere qualsiasi ipotesi del genere. Concetto declinato, con le sfumature del caso, dal Pd (Bresso Reschigna), Sel (Cerutti), Artesio (FdsS), Buquicchio (Italia dei valori). E la Franchino? Sulla decadenza di Giovine dal Consiglio e sulla sua surroga, ribatte definendo «illogica» la posizione del Pd: «Se erano atti dovuti, lo erano entrambi. Se non lo erano, non lo era neppure la decadenza di Giovine. Ricordo a Bresso che l’unica lista cancellata dalla Cassazione è la sua e non la nostra, che invece continua ad esistere legalmente». Centrodestra in panne Sul fronte politico-elettorale continua a gravare la nebbia sul centrodestra, paralizzato dal braccio di ferro tra Forza Italia, che punta su Gilberto Pichetto, e gli alleati, decisi a rivendicare le primarie o quantomeno la scelta di un candidato condiviso. In primis Guido Crosetto. Tra oggi e domani gli incontri romani decisivi per sbloccare l’enpasse: forse. Centrosinistra il caso L’ex sindaco come Renzi “Via i rimborsi O me ne vado” MAURIZIO TROPEANO M entre gli iscritti alla piattaforma del M5S piemontese (hanno votato in 2601) decidevano via web la lista dei 40 candidati per il consiglio regionale, Davide Bono capogruppo uscente e probabile competitor per la presidenza della giunta regionale indicava le priorità della prossima campagna elettorale: «Ora bisogna concentrarsi per non far vincere Chiamparino e sinistra compagnia». Dunque la sfida è con il centrosinistra anche se Bono prova a spronare gli attivisti con un obiettivo ambizioso: ottenere «un voto in più di destra e sinistra... insieme». Grillo chiuderà la campagna a Torino CONSULTAZIONI ON LINE I 40 candidati sono stati scelti dalla Rete Hanno votato in 2.601 Nelle parole di Bono c’è sicuramente la necessità di fare propaganda e di lanciare la campagna elettorale ma è chiaro che il Movimento 5 Stelle ha modificato lo scenario politico regionale trasformandolo in una competizione tripolare «contendibile». Il M5S prova a giocarsi la partita e, in attesa di capire chi sarà il candidato del centrodestra, ha scelto come bersaglio Chiamparino. Il primo assaggio è arrivato alcune settimane fa quando il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ha pubblicamente accusato l’ex sindaco di aver lasciato una città con un altissimo indebitamento. Bono lo ha subito seguito e adesso spiega: «E’ chiaro che a Torino concentreremo i nostri sforzi contro Chiamparino per i progetti che ha portato avanti o completato come sindaco: dalle Olimpiadi all’Inceneritore fino al Tav». Più donne che uomini Gli attivisti grillini hanno scelto leggendo i curricula e le presentazioni video di 94 autocandidati: il più giovane ha 22 anni e il più anziano ne ha 69. Chi sono? Medici, infermieri e operatori del servizio sanitario, ingegneri, architetti, consulenti del lavoro, commercialisti, impiegati, operai, studenti Beppe Grillo concluderà la campagna elettorale del M5S a Torino a ridosso del voto del 25 maggio. Prima di lui arriverà il 12 di aprile il deputato Alessandro Di Battista e tre giorni dopo ci sarà la tappa conclusiva del tour dei deputati sospesi Cinquestelle, ecco la squadra “Spenderemo 70 mila euro” Bono lancia l’affondo: non dobbiamo far vincere Chiamparino Candidato Davide Bono, capogruppo a Palazzo Lascaris ha vinto le regionarie e dovrebbe essere scelto come candidato presidente nei prossimi giorni universitari, disoccupati e pensionati. Alle regionarie hanno partecipato 2601 persone e dalle loro preferenze è uscita una lista di 40 persone che sarà declinata a livello provinciale. Le donne sono 22, gli uomini 18. La squadra di Bono Il più votato in assoluto è stato Davide Bono che ha raccol- to 1301 preferenze. Tra candidati che hanno raccolto più preferenze (secondo e sesto posto in provincia di Torino) ci sono due stretti collaboratori di Bono al gruppo regionale e cioè Giorgio Bertola da Moncalieri e la valsusina Francesca Frediani che si occupa di comunicazione. Tra i due ci sono Daniela Albano (Insegnante), Valentina Sganga (impiegata) e Jessica Costanzo (impiegata). noi proveremo a spendere meno di quel tetto mentre le altre forze politiche spenderanno Le altre province 100 volte di più». La campagna In provincia di Vercelli il pri- elettorale M5S partirà il 21 mo dei prescelti è Fabrizio Pe- marzo da Tortona e poi tocritz (37 voti); a Novara c’è Cri- cherà tutto il Piemonte. Finostina Maccaro (122 voti). A ra sono già stati programmati Biella ecco Marcello Tescari 100 appuntamenti sul territo(48 voti). Campo Mauro Wil- rio, «batteremo il Piemonte lem è il più votato (146 prefe- palmo a palmo», spiega Bono. renze) a Cuneo Arriverà anche mentre Alessia TOUR IN CAMPER Grillo a chiudeLantieri è in tela campagna Già programmati re sta con 121 voti elettorale a Tocento interventi rino. Prima di ad Alessandria. nella Regione lui, il 12 aprile in Fabio Martina ha raccolto più piazza Castello consensi (73). Trentaquattro ci sarà il deputato Alessandro le preferenze per Eleonora Di Battista, tra i più apprezzati Iussi a Verbania. da Grillo che lo descrive così: «Ha delle qualità straordinaPropaganda low cost rie, ha i tempi, ha tutto. Rivedo I Cinquestelle hanno annun- in lui quello che potevo essere ciato che spenderanno al mas- con trent’anni di meno». E tre simo 70 mila euro per la cam- giorni dopo ci sarà la tappa pagna elettorale. Finora han- conclusiva del tour dei parlano raccolto 12 mila euro. Bono mentari sospesi dopo gli inciè fiducioso che le sottoscrizio- denti alla Camera dei deputani arriveranno: «E comunque ti. «Lo dico alla Renzi. Se entro i primi tempi del mio mandato non riesco a eliminare i rimborsi ai gruppi consiliari in Regione me ne vado». Così Sergio Chiamparino, nel corso del dibattito organizzato dalla Fondazione Benvenuti in Italia. Il candidato presidente del centrosinistra, poi, ha ribadito che non «accetterà candidati rinviati a giudizio» nelle liste che lo sosteranno nella corsa. Chiamparino ha poi lanciato alcuni messaggi che dovrebbero diventare parte del programma di governo. Legalità e trasparenza: «La prima scelta dei direttori delle Asl, per esempio, andrebbe affidata a società esterne, ai cacciatori di teste». E ancora «burocrazia zero o meno burocrazia per gli appalti». Uno dei temi centrali dell’azione di governo sarà, naturalmente la sanità. Chiamparino parte dal principio che i «malati non sono merci» e dunque «sì all’efficienza, sapendo che si ha a che fare con persone». Che fare, allora? «Da una parte bisogna concentrare le eccellenze, dall’altra costruire reti territoriali efficaci che non lascino sguarniti i territori dove certe strutture vengono chiuse». Senza dimenticare che bisogna tener conto della vetustà degli ospedali: «Va studiato un piano di riferimento, partendo dalle Molinette, compatibile con le risorse». Prioritario, poi, «uniformare i sistemi informatici». E poi c’è la scuola: «Serve un New deal piemontese per coniugare lavoro e utilità sociale. Senza pregiudizi verso il mercato». Paradossalmente, gli stessi obiettivi che avevano caratterizzato il programma della giunta uscente. E a chi in sala ventilata i timori di larghe intese legali al rischio di ingovernabilità del Consiglio regionale, Chiamparino risponde così: «Per evitarle, e garantire governabilità, basta prendere piu voti degli altri...!». Intanto ieri il personale del centro di smistamento delle Poste di via Reiss Romoli ha intercettato una lettera con un bossolo e un foglio di minacce contro Chiamparino. [ALE.MON.] T1 CV PR T2 46 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Una scuola calcio riservata ai bambini cinesi Barriera di Milano, “per aiutare l’integrazione” La storia PAOLO COCCORESE M arco ha gli occhi a mandorla, ma è nato dodici anni fa a Torino. «Sono della Juve – dice - Il mio giocatore preferito è Tevez, il mio sogno è diventare attaccante come lui». Passione calciofila da perfetto italiano. Sorriso che viene dalla Cina. Due mondi che spesso hanno difficoltà a coesistere, ma che si sono ritrovati sul campo del BarcaSalus. Storica società dilettantistica di Barriera di Milano che ha lanciato la prima «Scuola Calcio» per bambini di origine cinese. Il progetto Il progetto è frutto della collaborazioneconl’Angi,l’Associazione Nuova Generazione Italo Cinese. «Il mercoledì pomeriggio, e per chi vorrà il sabato unendosi alle nostre squadre dei Piccoli Amici, due nostri tecnici alleneranno un gruppo di età compre- Sul campo Al BarcaSalus il progetto di integrazione dei ragazzi cinesi di seconda generazione passa dai calci di rigore, s’inizia con la scuola di calcio dove saranno coinvolti anche i genitori Hanno detto «Due volte a settimana si uniranno ai ragazzi che già giocano qui» «Anche i nostri bambini tifano le squadre di serie A. Dobbiamo solo convincere i genitori» Giuseppe Cotroneo Ming Chen vice presidente BarcaSalus Presidente Angi satrai5e11anni»,diceilvicepresidente del BarcaSalus, Giuseppe Cotroneo. In via Gottardo calciatori per divertimento figli di famiglie orientali. Riscaldamento, esercizi e partitella. Non giocheranno i campionati della Lega, ma il programma è lo stesso. «Tra i nostritesserati,sonoquasitrecento i bambini – aggiunge -. Un terzo di origine straniera, cinesi ne abbiamo solo uno. Il nostro sogno è avvicinarne sempre di più. E aggregarliallealtrenostresquadre». La sfida Altro che apartheid calcistico: la «Scuola Calcio», che sarà a pagamento, è stata pensata per vince- re la sfida dell’integrazione. «Lo rimane nei cortili perchè i genisport, come la scuola o il lavoro, tori non reputano così importanpuò essere uno strumento per la te far svolgere le attività sportive nostra comunità di conoscere il ai figli». E così che la partita più territorio che ci ha accolto», dice importate al Barcasalus si gioil presidente di Angi, Ming Chen. cherà non nel campo sintetico A Torino, sono ma tra le tribune, quattromila i resiINTEGRAZIONE il bar e gli spogliadenti di origine ci«Organizzere«Organizzeremo toi. nese. Comunità mo iniziative aniniziative anche che per i genitori. costituita da gioper i genitori» Mentre i figli giovani famiglie che con difficoltà concano, i genitori dividono appuntamenti, luoghi e potranno trascorre il tempo conriti nostrani. Come quello del dividendo gli spazi con gli altri», pallone. «Anche i nostri bambini dice Ming. Cene o degustazioni tifano per le squadre di Serie A e di vini. Attività per conoscersi e amano giocarci. Ma in pochi si farsi conoscere. E per sentirsi iscrivono alle società sportive, si parte della stessa squadra. 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Questa volta protestano contro le cooperative, finora loro compagne nella lotta. La proroga di un mese data dal governo agli appalti per la pulizia nelle scuole, dopo che le bidelle s’erano incatenate davanti al Comune, non ha risolto i problemi. La riunione di ieri in Prefettura è fallita: sarà proclamato uno sciopero. T Senza accordo Sudoku Il motivo è il mancato accordo con le cooperative. I sindacati chiedevano che, visti i fondi stanziati (20 milioni) per la proroga, si continuasse Davanti al Comune Il presidio dei lavoratori delle scuole che da settimane lottano per difendere il posto di lavoro dai tagli fino ad aprile con gli stessi contratti di prima. Ma le cooperative che hanno vinto l’appalto Consip (quello con i tagli in media del 33 per cento per 1.200 lavoratori) hanno fatto nuovi contratti già con i tagli. E la proroga? Le ore in più sono pa- gate come straordinari. «Le cooperative hanno tutelato i loro profitti» attacca Gabriella Semeraro, Cgil. I sindacati contestano che con i nuovi contratti da 38 a 8 ore settimanali, se i tagli dal 1° aprile saranno definitivi, gli ammortizzatori Il problema riguarda i lavoratori delle cooperative che hanno perso gli appalti. La situazione è complicata: sono stati applicati diversi contratti. «Siamo imprese - replica Piergiorgio Crosetto de La Nuova Cooperativa - non possono far ricadere su di noi l’emergenza». Confida che «fa male essere attaccati dai soci lavoratori», ma rimanda a quello che secondo lui è il vero problema: l’assenza di fondi per il futuro. Ieri in piazza Castello c’erano anche genitori, presidi, insegnanti. Tre bambini sono arrivati con scopa e paletta. Preoccupato il Cogen (comitato genitori). Ora si attende l’esito del tavolo dei ministeri del Lavoro e della Scuola, che dovrebbero trovare fondi per ricollocare il personale. La Regione s’è detta disponibile a destinare due milioni di euro. Intanto giovedì ci sarà «una merenda contro i tagli» in corso Svizzera angolo via Medici. . Cronaca di Torino .47 IL LEADER DEI NO TAV “Invasione di terreni” Perino di nuovo in tribunale Dopo essere stato condannato lo scorso anno per una dimostrazione avvenuta il 12 gennaio 2010 nei pressi di Susa, il leader carismatico dei No Tav, Alberto Perino, è di nuovo sotto processo in tribunale, a Torino, per un’iniziativa analoga che sarebbe avvenuta nello stesso luogo tre giorni prima, cioè il 9 gennaio di quell’anno. L’avvocato difensore Danilo Ghia ha chiesto ai giudici una sentenza immediata di proscioglimento per mancanza delle «condizioni di procedibilità»: la decisione è prevista per giugno. Il procedimento si riferisce alle manifestazioni con cui i No Tav ostacolarono, nel mese di gennaio del 2010, l’esecuzione di alcuni sondaggi di terreni che si trovavano in località Traduerivi. Lo scorso 13 dicembre, Perino e altri dieci attivisti furono condannati - in sede penale - a pagare delle multe variabili fra i 400 e gli 800 euro. Inoltre il 15 gennaio di quest’anno è arrivata anche una pronuncia del tribunale Alberto Perino civile, che ha ordinato allo stesso Alberto Perino e a due amministratori locali di indennizzare con 215 mila euro la società Ltf. In questo nuovo dibattimento, che riguarda gli episodi del 9 gennaio, Perino è chiamato in causa insieme ad altri sette No Tav. «Proprio come l’altra volta - spiegano gli avvocati - in questo caso a Perino viene contestata l’invasione di terreni. Ma, visto che la manifestazione era la stessa e l’episodio è unico, il processo non può essere duplicato». Nella stessa condizione di Perino si troverebbero, secondo i legali, gli altri [R. CRO.] due imputati. T1 CV PR T2 48 SPECIALE SCUOLA PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI AL CIRCOLO INFORMATICO DI VIA THESAURO Pc e Tablet senza segreti con i corsi per Over 50 Il mondo delle nuove tecnologie è in continua evoluzione ed è importante restare al passo con i tempi: anche chi ha già «passato i 50» sente il bisogno di poter utilizzare, parallelamente al computer, nuovi strumenti tecnologici come tablet e smartphone. «La motivazione principale che spinge i nostri alliievi ad avvicinarsi al mondo di internet e del computer, spesso è da ricondurre alla voglia di sentirsi più integrati nella società di oggi, sempre più informatizzata – dice Valeria Marchiandi responsabile e docente del Circolo Informatico, scuola di informatica per la terza età – inoltre, sono molte le persone che vogliono poter dialogare con lo stesso gergo di figli e nipoti, che, a causa delle terminologie tecniche, risulta loro spesso incomprensibile». «L’ultima tendenza che osserviamo – prosegue la responsabile – è che il computer non è più l’unico strumento che desiderano utilizzare: molti dei nostri allievi, infatti, hanno deciso di seguire i nostri corsi di smartphone e tablet perché si sono trovati proprietari di un oggetto dalle potenzialità incredibili ma che non padroneggiano al meglio, magari perché ricevuto in regalo dai figli oppure acquistato d’impulso». Le condizioni per imparare sono ideali. «Nella nostra sede, le aule possono ospitare al massimo nove allievi, ognuno dei quali avrà a disposizione un computer, garantendo così una ottimale qualità dell’insegnamento». Con la primavera il Circolo Informatico propone moltissimi corsi, partendo dalle basi del computer per arrivare fino agli argomenti più avanzati: internet, fotografia, fotoritocco, tablet, smartphone e molto altro. Inoltre verranno riproposti corsi specifici per aggiornarsi sulle novità del nuovo sistema operativo Windows 8. A grande richiesta ripartiranno i corsi di lingua inglese, con insegnante madrelingua, studiati specificatamente per un pubblico «over 50». La sede del «Circolo informatico» è in via Thesauro 5 a Torino; la si può rag- giungere facilmente essendo a due passi dalla stazione della metropolitana di corso Marconi. Sono aperte le iscrizioni ai corsi, in partenza da fine marzo, che si terranno sia al mattino (con orario 9.00 - 12.00) che al pomeriggio (14.30 - 17.30). Per qualsiasi informazione relativa ad iscrizioni, prezzi ed orari, si può contattare la segreteria al numero 011-79.00.514 nei seguenti orari: lunedì dalle 14 alle 18; mercoledì e giovedì dalle 9 alle 13. www.circoloinformatico.it A VENARIA, CON SETTE CAMPI, BAR, RISTORANTE E PIZZERIA Centro sportivo San Francesco per giocare a calcio da campioni Il centro sportivo San Francesco sorge a VenariaReale,alleportediTorino,inviaGuarinoGuarini63. Lastruttura,recentementeristrutturata, comprende un campo a 11 regolamentare, trecampia7,trecampia5,12spogliatoi,comodiparcheggiprivati.Inoltreèstatodapocoinauguratoilbar-ristorante-pizzeriacon fornoalegnacheoffreunavastasceltadialimentiebevandedadegustareall’interno(la sala accoglie 200 posti a sedere), all’esterno oppureneldehorschiusoriscaldato. Per la scuola calcio «Juventussoccerschool»abbiamounvastobacinodiragazzidietà compresa tra i 5 e i 12 anni che partecipano ai corsi organizzati. Il centro sportivo organizzeràancheun’EstateRagazzi. Il centro sportivo si trova nella nuova zonadiVenariaRealecomodadaraggiungere, acinqueminutidalloJuventusStadium,vicinoallatangenziale. NELLA VILLA CON PARCO IN VIA VAL DELLA TORRE Nidoematerna“Al Boschetto” perimparare,giocare,divertirsi Dal 1985 la scuola d’infanzia paritaria e asilo nido privato «Al Boschetto» ricopre un ruolo d’eccellenza nel settore educativo torinese. La scuola, tutt’ora a gestione familiare, accoglie bambini dai 3 mesi ai 6 anni e si avvale di personale altamente qualificato per garantire un’ottima assistenza sia didattica, sia psicopedagogica. La scuola, a Torino in via Valdellatorre 61 (vicina al centro commerciale Dora), in una villa indipendente è moderna e fun- zionale, dispone di mensa interna e ampio parco alberato, unico nel suo genere. L’ambiente della scuola «Al Boschetto» è concepito e vissuto come interlocutore educativo, che con le sue opportunità, con i suoi spazi strutturati sollecita i bambini e le bambine a esperienze di conoscenza, gioco, scoperta e ricerca. La personalità infantile dai tre mesi ai sei anni, se sorretta da un ambiente ricco di stimoli, trova profonde motivazioni e ampie possibilità di sviluppo. Nell’attività didattica rientrano: inglese dai 18 mesi con insegnante madrelingua; propedeutica alla danza; psicomotricità; acquaticità; arteterapia; massaggio infantile; coordinatore pedagogico in sede; cucina interna e diete specializzate; assistenza pediatrica, psicologica e sostegno alla genitorialità. Aperto dal 1 settembre al 31 luglio con orario dalle 7,30 alle 18,30 dal lunedì al venerdì. T1 T2 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .49 PRONTI 10 MILIONI il caso La Regione dà il via libera ai contributi per la cultura LETIZIA TORTELLO arà un’immersione nella storia, più che un museo tout court. Con schermi tecnologici, proiezioni video a grandezza naturale, si potrà addirittura assistere a una seduta del primo Parlamento del Regno d’Italia. E’ partito il progetto di ristrutturazione del Castello di Santena, residenza che fu di Camillo Benso Conte di Cavour. Un restauro sofferto, con lunghe attese di fondi che non si trovavano, che porterà nel 2016 la dimora di uno dei padri fondatori della patria alla dignità museale che merita. S Nesi al Quirinale E vista la particolarità del progetto, tanto importante per la storia d’Italia, è stata direttamente la Presidenza della Repubblica a destinare i 3,9 milioni che servono per il recupero di casa Cavour. Il presidente della Fondazione Cavour, Nerio Nesi, 89 anni e un’energia giovanile instancabile, è andato a chiedere i soldi direttamente a Napolitano, che non In arrivo 4 milioni di euro: apertura nel 2016 È stata la presidenza della Repubblica a destinare le risorse per un intervento che farà della residenza del conte Cavour una straordinaria attrattiva per i visitatori IL PROGETTO Un museo per Cavour “Sarà un’altra Venaria” «Doveroso rendere il giusto omaggio a un padre della patria» gli ha detto di no: «Voglio riconsegnare al Presidente della Repubblica un grande museo nazionale, come lo sono la casa di Garibaldi a Caprera, Palazzo Reale e le varie dimore per Vittorio Emanuele II. Un museo attuale. Napolitano mi ha dato un anno e mezzo per ultimare i lavori», dice, attorniato da centinaia di bambini delle scuole di Santena, che ieri hanno festeggiato con canti, racconti, poesie davanti alla cittadinanza, nel cortile del Castello, l’anniversario dell’Unità d’Italia. Schermi tecnologici e proiezioni ad altezza naturale a Santena sa di Cavour, amato dal presidente Napolitano – ha detto –. Dobbiamo lavorare perché diventi una tappa turistica e non sia dimenticato». Ed è proprio su questo punto che si battono Nesi e il sindaco di Santena, Ugo Baldi: «Torino non ha abbandonato casa Cavour, ma ha concentrato tutti i suoi sforzi sulla Venaria. Santena, luogo in cui nacque un padre della patria, merita altrettanti sforzi» commenta Nesi. E Baldi gli fa eco: «Sì, vogliamo essere quasi una Venaria 2, con flussi turistici importanti». Quattro luoghi Ieri era il 17 marzo, festa nazionale. Santena è stato uno dei quattro luoghi che ha ottenuto il patrocinio dello Stato per la ricorrenza, insieme a Caprera, a Genova, che ospita la tomba di Mazzini e al Pantheon di Roma, dove è sepolto Vittorio Emanuele II. Tra il pubblico, il Prefetto di Torino, Paola Basilone, che ha condiviso l’importanza di un «luogo fondamentale per la nostra storia, la Ca- Cantiere aperto Ieri la festa dell’Unità nazionale Il 17 marzo, festa dell’Unità nazionale, è stato ricordato ieri a Santena da centinaia di bambini Per ora, il Castello è impacchettato come una caramella: sono in corso i lavori di ristrutturazione degli esterni, finanziati dalla città di Torino, proprietaria del complesso dopo la donazione del 1947 da parte del marchese Giovanni Visconti Venosta. Il progetto definitivo per gli arredi e per gli interni partirà in autunno: è stato studiato dall’architetto Carlo Pession e da una cordata di professionisti. Nesi ha messo d’accordo storici e progettisti: «Gli uni volevano lasciare tutto com’è, per dare l’idea di una casa dell’800. Gli altri puntavano alla contemporaneità di allestimenti multimediali. Abbiamo mediato, per un risultato ad effetto», precisa Nesi. Il suo progetto è ambizioso: «Oltre al museo, voglio istituire un centro studi cavouriani, con la biblioteca dedicata allo statista e la possibilità di ospitare ricercatori da tutta Europa». La laureata La Storia Irene Famà, studentessa di Lettere e Filosofia – corso di Filosofia – ha discusso ieri a Palazzo Nuovo, la tesi conseguendo il punteggio pieno Si laurea in filosofia con una tesi su “Vatican Insider” Il portale della «Stampa» per l’informazione religiosa DOMENICO AGASSO JR A poco meno di tre anni dalla nascita, Vatican Insider si è «laureato». E con il massimo dei voti: 110/110. Il portale della «Stampa» dedicato all’informazione globale sulla Santa Sede e l’attività del Papa, prodotto in tre lingue, è diventato infatti l’argomento di una tesi magistrale. Per le compagnie teatrali e moltissime istituzioni culturali era un passaggio fondamentale: la giunta regionale ha confermato per il 2014 i criteri di finanziamento alla cultura, prorogando quelli approvati a settembre 2013. Un provvedimento tecnico importantissimo per l’associazionismo culturale, perché «permette di non rallentare minimamente l’attività degli uffici, pur nella situazione particolare in cui ci troviamo», ha specificato l’assessore Coppola. Negli scorsi giorni, anche la Commissione Cultura aveva dato il via libera, senza ostruzionismo dell’opposizione, per l’importanza di una decisione rapida per le piccole compagnie. «In questo modo – precisa Graziano Melano, vicepresidente dell’Agis –, si creano le condizioni per dare stabilità a tutte le associazioni, alle imprese sottoposte al meccanismo di presentazione della domanda» di finanziamento con legge 58 (che cuba circa 10 milioni di euro). «Ci auguriamo che avvenga in fretta l’erogazione – prosegue –, ma non so quanto l’assessore Coppola potrà ancora fare. Fondamentale è, però, quanto è riuscito a ottenere ieri». Indipendentemente dalla decadenza della giunta e dall’esito delle future elezioni regionali del 25 maggio, dunque, il mondo del teatro e della cultura ha potuto presentare domande di finanziamento con anticipo, dal 20 febbraio al 20 marzo. Per evitare di sprecare questo vantaggio, Coppola ha fatto breccia su maggioranza e opposizione, e colleghi assessori, slegando i criteri di assegnazione per la legge 58 dall’instabilità politica. I contributi non potranno essere superiori al 70% del preventivo e non saranno concessi per somme inferiori a 5 mila euro. Nei casi da 50 mila euro in su, valuterà una commissione regionale. In giunta, ieri, anche l’approvazione per l’apertura di un nuovo bando da 1,5 milioni, per la riqualificazione delle sale cinematografiche in regione. [L. TOR. ] L’autrice Irene Famà, studentessa di Lettere e Filosofia – corso di Filosofia – l’ha discussa ieri a Palazzo Nuovo, conseguendo il punteggio pieno. Titolo del lavoro: «Vatican Insider: ricerca sui nuovi orizzonti nell’informazione religiosa». «L’idea è nata dal desiderio di inserire i miei principali interessi: la storia della Chiesa e il giornalismo», racconta la neo-dottoressa magistrale. Con i vaticanisti «Questo studio mi ha permesso di approfondire alcuni aspetti della comunicazione ecclesiastica e di capire come l’avvento delle nuove tecnologie ha cam- biato il mondo dell’informazione, religiosa in particolare». E «La Stampa, con Vatican Insider, mi è sembrata un vero e proprio apripista». Da padre Lombardi «Grazie a questa tesi – sottolinea – ho avuto modo di vedere all’opera alcuni dei più importanti vaticanisti e di incontrare il direttore Mario Calabresi e il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi: una grande opportunità per chi, come me, sogna sin da bambina di diventare giornalista». Oltre a loro, Famà ha intervistato il coordinatore di Vatican Insider Andrea Tornielli, e tre delle principali “firme”: Giacomo Galeazzi, Gerard O’Connell e Andrés Beltramo Álvarez; e poi, padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica. Linguaggio semplice Nelle conclusioni della tesi ha scritto: «Il sito, legato unicamente al quotidiano torinese e slegato dalla Santa Sede, propone un’informazione religiosa laica. Ciò che lo rende realmente “nuovo” nel mondo del giornalismo è il suo riuscire a tenere insieme le esigenze di tempestivi- tà e interattività dell’online, con l’accuratezza e il dettaglio che generalmente caratterizzano gli articoli “offline” (se non altro per il maggiore tempo a disposizione per scriverli)». Su Vatican Insider si trovano «articoli semplici, condivisibili sulle piattaforme digitali, integrati da foto e video, con una trattazione dei temi» che per Famà è «approfondita, minuziosa, accurata e credibile». Entusiasta per il risultato ottenuto, non ha dubbi sugli obiettivi futuri: «Cosa spero per il dopo-laurea? Che tra vent’anni una studentessa possa intervistarmi su una nuova avventura giornalistica». T1 T2 50 .Quartieri STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 uartieri A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI Per le vostre segnalazioni [email protected] Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: piazza Vittorio Veneto 10; via Nizza 15; corso Fiume 4; via Luini 34; via Carlo Capelli 47; piazza C. Bozzolo 11; via Di Nanni 79/E; via Oxilia 13; via Barletta 93; corso Francia 1/bis; corso U. Sovietica 585; corso Tassoni 66/D; corso Belgio 41; corso Grosseto 66. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia 1/bis. Aperte anche di notte: corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II 66; Piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org. Cetrioli e pompelmi Borgo Po Addio alla signora di agnolotti e tajarin Ci sono banane, zucchine, cetrioli, un po’ di tutto sui pali vicino al Parco Ruffini Morta a 85 anni la fondatrice del pastificio Gran Madre Pozzo Strada MAURIZIO TERNAVASIO Da anonimo pastificio a vero e proprio punto di riferimento per tutti i buongustai della città: Lucia Accornero, morta sabato a 84 anni, ci ha messo molto del suo per dare lustro al pastificio Gran Madre di via Villa della Regina 3. Dove, nei giorni precedenti il Natale, da anni si formano regolarmente fuori dal negozio capannelli di persone in coda per acquistare le specialità che la signora Lucia ha tramandato al figlio Giuseppe, dal 1999 al timone del negozio. «Mia madre ha lasciato allo scoccare dei settant’anni, dopo aver gestito l’attività per tre decenni. E da allora per passione si divertiva a coltivare il rosmarino e la salvia per le nostre specialità nel piccolo orto della casa dietro la Gran Madre dove abitava». Da Casale a Torino E dire che tutto era iniziato per caso. Nel 1968 Lucia Accornero, dopo esser rimasta vedova con tre figli piccoli – il marito era morto colpito da un fulmine nella grande cascina di San Germano, frazione di Casale Monferrato – decide di ascoltare il consiglio del cugino Verrua, titolare della famosa gastronomia in piazza Gran Madre. Così per un anno affianca i signori Magnini, che a metà degli anni Cinquanta avevano aperto Lo strano caso della frutta “impalata” al Parco Ruffini FABRIZIO ASSANDRI Ieri chiuso per lutto Il negozio di via Villa della Regina ieri è rimasto tutto il giorno chiuso per ricordare la sua fondatrice Lucia Accornero, morta sabato a 84 anni un piccolo pastificio in via Villa della Regina, con l’intenzione di rilevarlo. Cosa che si verifica 12 mesi più tardi. Man mano che crescono, viene aiutata, in un’avventura per lei sconosciuta, dai figli Paola, Giuseppe e Bruna. «Tutte le volte che preparavano i ripieni, i vecchi proprietari mandavano mia madre a fare delle commissioni perché non volevano che imparasse i trucchi del mestiere. Vallette Ma lei ci é riuscita lo stesso», racconta Giuseppe. Il grande boom In pochi anni il pastificio diventa una vera e propria chicca per tutta la zona precollinare. «Dai soli agnolotti e cappelletti ha allargato la produzione a molti altri tipi di pasta fresca e alla verdura cotta. Mia madre curava in particolare gli arrosti, quelli da cui si ricavano tutti i ripieni». La cliente- la aumenta sempre di più, attratta dalla cura con cui la famiglia Accornero segue il costante miglioramento del prodotto. Ieri il negozio è rimasto chiuso in segno di lutto, oggi i funerali alle 9,30 nella chiesa della Gran Madre. E subito dopo Giuseppe e i suoi cinque dipendenti riprenderanno come sempre a sfornare le loro specialità. Perchè, come sarebbe piaciuto a Lucia, «il lavoro deve comunque andare avanti». Pozzo Strada Vallette Poste sotto assedio Spartitraffico distrutto Quarta rapina in 6 mesi in via Marsigli L’ufficio postale di piazza Montale resterà chiuso per due settimane. Ieri è stato rapinato per l’ennesima volta, la quarta da settembre. «Un uomo con gli occhiali da sole e con il volto coperto ha minacciato il personale e si è fatto consegnare 450 euro», dicono dalle Poste. Colpo nel bel mezzo della mattina nella sede che si trova nel cuore delle Vallette. Il rapinatore ha agito con tranquillità e si è allontanato in bicicletta. «Il personale è rimasto choccato e per questo si è deciso che non riapriremo prima di aprile. In più, si studieranno dei deterrenti per migliorare la sicurezza di quella sede». Si sospetta che l’ufficio sia stato preso di mira da un ladro seriale che a febbraio ha già portato a termine due rapine nello stesso posto in una settimana. Armato di taglierino, anche in quei casi, ha rubato poche centinaia di euro. Bottino esiguo, mentre alle Vallette si teme per le poste. «Speriamo che le rapine non siano la scusa per chiuderla definitivamente», dicono nel quartiere dove sono state rapinate recentemente anche la farmacia e [P. COC.] una tabaccheria. Il parking dimenticato davanti allo stadio PAOLO COCCORESE DIEGO MOLINO Dovrebbe servire a separare la carreggiata principale dal controviale, ma somiglia sempre più a un percorso a ostacoli per pedoni coraggiosi. Si tratta dello spartitraffico alberato che si trova in via Marsigli, nel tratto compreso fra via Monginevro e via Stelvio. Le radici delle piante, nel corso del tempo, hanno spinto verso l’alto la pavimentazione. La conseguenza è che i cordoli di pietra che delimitano il marciapiede sono stati staccati dalla loro sede originaria e rovesciati tutto intorno. Il pericolo è segnalato È mistero sulla verdura infilzata al parco Ruffini. In corso D’Albertis da giorni al mattino si scoprono sulla ringhiera zucchine, patate, meloni impalati. L’ultimo ritrovamento è avvenuto ieri mattina. Piantate su due paletti diversi c’erano le due metà di un melone. Il cancello prescelto per l’insolito rituale appartiene a un complesso di case basse affacciato al civico 6 nell’isola pedonale del parco. Qualche mattina fa i residenti hanno trovato davanti alle loro finestre un cetriolo e la buccia di un’arancia infilzati sui paletti. È stato questo il primo segnale. Poi a seguire è stata la volta di una carota, poi di una patata che ora si sono essiccate al sole. L’altro giorno davanti a un portone erano stati lasciati due finocchi e alcune bucce di banana. Il giorno dopo ancora bucce di banana. In alcuni casi ad essere infilzata è la verdura intera, in altri solo le bucce, com’è avvenuto con il melone di ieri. Ad inquietare è la metodica ripetizione degli innalzamenti notturni: c’è un messaggio da cogliere? Qualcosa che non possa essere derubricato come semplice, per quanto originale, «dispetto»? «La mente umana è impossibile da capire – dice una residente – speriamo che sia uno scherzo e niente di più». Sulla ringhiera non è apparso solo cibo, a dire il vero, ma anche un rotolo nudo di carta igienica e uno di scottex. Quasi ogni giorno avviene un nuovo ritrovamento: l’impalatore (o gli impalatori) della verdura entrano in azione con il buio. Tra i residenti si fanno tutte le ipotesi. Si va dalla lite condominiale al movente passionale, senza trascurare il passatempo di uno dei tanti gruppi di giovani che frequentano il parco. Ma nessuno lo sa con certezza. E soprattutto nessuno riesce a spiegarsi il perché dell’ossessivo accanimento contro la verdura. dal Comitato InSicurezza Stradale: «E’ un grave problema che esiste ormai da diversi anni, ma negli ultimi tempi la situazione è visibilmente peggiorata. Il rischio d’inciampo per i pedoni è molto alto, senza contare che i cordoli staccati possono finire in mezzo alla strada durante il transito dei veicoli». Da cinque anni, il parcheggio interrato del Comune in strada Altessano vive dimenticato tra montagne di rifiuti, barboni e prostitute in cerca di angoli nascosti dove accogliere i propri clienti. Non è mai stato aperto ed è diventato un problema per i residenti dei palazzi circostanti che lamentano il proliferare dei topi. E pensare che si trova a pochi passi dallo Juventus Stadium, zona della città dove, per le partite, la sosta può costare quasi dieci euro. «Ho scritto al Comune alla Circoscrizione, ma nessuno ha fatto nulla», si lamenta l’amministratore del vicino condominio, Sara Camioni. Problemi che il consigliere Antonino Iaria del Ms5 porterà nel consiglio della Cinque. Mentre, dal Comune chiariscono: «Per le sue dimensioni risicate la Gtt non ha mai voluto prendersene carico, ma è in dirittura di arrivo la concessione al vicino hotel». T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 etropoli Metropoli .51 . Per le vostre segnalazioni [email protected] Collegno, rapina alle Poste Riva di Chieri, navetta gratuita Armato di coltello e con una maschera raffigurante un porcellino, un rapinatore ha minacciato i cassieri delle poste di via De Amicis, e si è fatto consegnare 3,5 mila euro. Poi è fuggito sull’auto di un complice. [P. ROM.] Parte questa settimana il servizio di navetta gratuita per collegare il paese al centro di Chieri. I residenti, però, chiedono di più: «Vogliamo che essere raggiunti anche dalla linea 30, che arriva fino a Torino». [F. GEN.] Trofarello Orbassano Rapinatore di banche a 16 anni: “Per la droga” Ancora un incidente sulla pista da cross Il ragazzo è stato arrestato dopo tre colpi con un complice Chieri MASSIMO MASSENZIO «Lo facevo per comprarmi la roba». Con queste parole Paolo, qualche piccolo precedente per spaccio, ha spiegato ai carabinieri della compagnia di Moncalieri le motivazioni che lo hanno spinto a improvvisarsi rapinatore di banche a soli 16 anni. Assieme al suo complice, Andrea Zanda, 28enne di Carignano, ha assaltato tre istituti di credito nel giro di pochi giorni, rimediando il misero bottino di 400 euro. La sua breve avventura criminale, costellata di insuccessi e precipitose fughe, si è conclusa con l’arresto e il trasferimento in una comunità di recupero in Liguria. Per Zanda, disoccupato con famiglia a carico, si sono invece spalancate le porte del carcere delle Vallette. Mattoni giù dal duomo Transennata la piazza FEDERICO GENTA Il primo assalto Tre rapine Il primo colpo i due balordi lo hanno tentato a Trofarello, ai danni della filiale della Banca Sella. Lo scorso 4 novembre hanno fatto irruzione nell’Istituto di credito di via Torino, minacciando affilato taglierino, ma l’assalto è fallito. Zanda e il complice, preoccupati dei cassieri, si sono dimenticati di bloccare la bussola d’ingresso e due clienti sono riusciti a fuggire. Temendo che potessero dare l’allarme, gli sbadati malviventi hanno preferito È stato compiuto dai due giovani rapinatori alla Banca Sella di via Torino, a Trofarello, il 4 novembre dello scorso anno. Hanno minacciato i cassieri con un taglierino ma poi sono fuggiti senza soldi scappare senza bottino, ma non si sono dati per vinti. Due giorni più tardi ci hanno riprovato alla filiale Intesa SanPaolo di Virle, ma per convincere i dipendenti a infilare in un sacchetto 400 euro hanno dovuto prendere in ostaggio un cliente. L’ultima rapina l’hanno messa a segno all’Unicredit di Venasca, in provincia di Cuneo, ma sono fuggiti a mani vuote. Rivoli Cattive compagnie Agivano con il volto coperto da un cappuccio, ma a tradirli è stato il vecchio scooter su cui sono stati visti fuggire, ritrovato dai carabinieri sotto casa di Zanda. Risalire all’identità del giovane complice del carignanese non è stato difficile. Paolo, ragazzo di buona famiglia, già da tempo aveva cominciato a frequentare compagnie pericolose. Dopo una denuncia per spaccio, lo scorso anno, si era allontanato improvvisamente dalla casa della madre, salvo poi ricomparire come se nulla fosse successo. Zanda, già noto alle forze dell’ordine, si trovava in difficoltà economiche e i due sono stati presentati da un amico comune. Nonostante la differenza di età, si sono trovati in sintonia, ma la loro carriera da rapinatori si è conclusa rovinosamente. San Mauro PATRIZIO ROMANO NADIA BERGAMINI L’ingresso del cimitero valutando l’impatto ambientale, urbanistico e la compatibilità idrogeologica. È un’opera che durerà per oltre 700 anni, non può essere decisa a ridosso del voto. Noi abbiamo iniziato a porre il problema e evidenziato che va risolto. Alla prossima amministrazione il compito di portarlo a compimento, prima che sia emergenza». La città punta sul volontariato. E’ proprio grazie ai volontari civici - l’albo è stato istituito qualche mese fa e ha già 15 iscritti – se l’amministrazione ha potuto ampliare il servizio della biblioteca civica. Struttura che ora può contare sull’ausilio di quattro persone in più, a supporto dell’addetto vero e proprio. E’ sempre grazie ai volontari se nelle scorse settimane è potuto partire il progetto di sostegno alla Dsa, ossia ai bambini e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento, sempre in biblioteca. «L’anno passato avevamo I mattoni sono precipitati nella notte. Caduti dai 50 metri del campanile del Duomo, sono finiti sulla piazza per fortuna senza ferire nessuno. Ieri mattina la zona si presentava così: con le transenne che delimitano il sagrato e una buona fetta dei parcheggi tra la chiesa e l’ospedale Maggiore. Già nella mattinata di sabato alcuni passanti dicono di aver notato dei calcinacci a ridosso della parrocchia di Santa Maria della Scala. Dopo una prima ispezione, sembra che il distacco abbia interessato la base del terrazzo in cima alla torre. Da qui, pochi giorni fa, era stato calato il motore elettrico delle campane. Resta in ogni caso da verificare se l’opera di manutenzione possa aver in qualche modo provocato il crollo, o se l’incidente sia piuttosto dovuto al degrado naturale del campanile, iniziato nel Trecento e ultimato quasi due secoli dopo. Un grave incidente al crossodromo di Tetti Valfrè riporta d’attualità la difficile convivenza dell’impianto di via Ravetto, con una parte dei residenti della borgata. Luca Bava, centauro chierese di 25 anni, ha riportato la frattura di una vertebra in seguito a una caduta ed è stato trasportato d’urgenza al Cto dall’elicottero del 118. Bava, grande appassionato di motocross, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico che, fortunatamente, sembra aver escluso danni permanenti, ma i medici torinesi non hanno ancora fissato una prognosi. Con ogni probabilità lo sfortunato motociclista dovrà subire una seconda operazione. Gli attivisti del comitato Tetti Valfrè, che conducono da anni una battaglia legale contro il circuito, stigmatizzano l’accaduto: «Non è il primo incidente che si verifica. Ma al di là di questo noi continuiamo a essere assediati da polvere e rumore. Abbiamo presentato un esposto in Procura». Lo scorso dicembre la Provincia ha però dato il via libera al circuito che potrà ospitare anche competizioni una volta completati i lavori di adeguamento: «Noi siamo omologati e perfettamente in regola. Quel ragazzo è un tesserato che stava effettuando una sessione di allenamento come tanti altri – conclude il gestore Luigi Laretto, dell’Orbassano Racing - Non c’è altro da aggiungere se non che tutti noi speriamo che si rimetta presto». [M. MAS.] Druento Il Comune cerca un’area Volontari in biblioteca per il nuovo cimitero Via ai nuovi servizi Un decennio, poi sarà emergenza loculi a Rivoli. Per questo l’amministrazione sta lavorando alla ricerca di un sito dove collocare il nuovo camposanto. «Con due ampliamenti già in programmazione - spiega il sindaco Franco Dessì - arriviamo a coprire le esigenze fino al 2025». Ma che il sito dove realizzare il nuovo cimitero sia stato già trovato lo nega con forza. «Assolutamente - conferma -. Abbiamo individuato quattro aree, una Tetti Neirotti, due a Bruere e una vicino all’attuale camposanto e di tutte stiamo La piazza del duomo Elezioni, il Pd spaccato in due liste diverse GIANNI GIACOMINO La biblioteca di San Mauro effettuato uno screening – spiega la consigliera, responsabile del progetto, Rosalba Merola sui bimbi delle materne, prime e seconde della primaria e prime medie, per capire ed evidenziare quali ragazzi siano affetti da Dsa. Ora grazie ai volontari, adeguatamente formati dall’associazione Sos Dsa, è stato possibile far partire il progetto». Ezio Pelissetti, 64 anni, al timone di Druento tra gli Anni ’80 e ’90, è il candidato sindaco del centrosinistra Pd alle elezioni amministrative di fine maggio. Questo il responso delle primarie alle quali, nel fine settimana, hanno partecipato 748 cittadini. Oltre il 68 per cento delle preferenze sono andate a Pelissetti, che ha raccolto 508 voti contro i 238 del suo sfidante, Valter Rolle, capogruppo di maggioranza uscente. E così, anche a Druento, si è consumata la rottura del Pd: il vice sindaco uscente Sergio Il municipio di Druento Bussone ha presentato la sua lista «Druento Domani», appoggiata pure dal primo cittadino Carlo Vietti e dall’assessore Marina Gherra. Tutti del Pd. «E questo mi dispiace parecchio – ammette il sindaco di Druento Vietti – perché è un segno di debolezza del partito. Purtroppo non si è trovato l’accordo sulle persone da candidare». T1 CV PR T2 MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 52 T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Economia Nord-Ovest .53 . LA STAMPA Nord-Ovest Per le vostre segnalazioni e lettere Econordovest LA STAMPA via Lugaro 15 10126 TORINO email: [email protected] Torino Fiat, cento studenti a Orbassano Sostenere gli universitari che si avvicinano al settore dell’automobile per poi trovare le eccellenze da inserire. Fiat, dopo aver assunto nel 2013 un centinaio di ingegneri nel settore della Ricerca e Sviluppo Veicoli, Motori e Cambi, nei primi mesi di quest’anno ne sta selezionando un’altra quarantina. Ieri, in collaborazione con Ata (Associazione Tecnica dell’Automobile), Fiat ha ospitato al Centro Sicurezza di Orbassano un centinaio di giovani che fanno parte dei team italiani che parteciperanno alla decima edizione della Formula Sae Italy. La competizione, a cui ogni anno partecipano migliaia di studenti universitari sotto la regia dell’ATA, è in programma dal 29 agosto al Circuito di Varano dè Melegari (Parma). Le imprese del settore farmaceutico e aeronautico tra il 2008 e il 2012 hanno visto crescere il rispettivo fatturato del 13,3% e del 12 per cento Aosta Rapporto Intesa Sanpaolo Stanziati 4 milioni per le assunzioni Crisi, i poli tecnologici reagiscono meglio In Valle d'Aosta la Regione stanzia un finanziamento di oltre 6,6 milioni per il programma 2014 degli interventi di politiche del lavoro e azioni di formazione, orientamento e sviluppo dei servizi per l'impiego. I fondi del piano, messo a punto dall'assessore alle Attività produttive Pierluigi Marquis, andranno per quasi 4 milioni in incentivi ai datori di lavoro per le assunzioni, mentre 1,5 milioni saranno girati come contributi agli enti locali per l'impiego temporaneo di lavoratori in opere e servizi di utilità pubblica (Lus). Previsti anche 600 mila euro per l'avvio di nuove imprese e 40 mila euro destinati a borse lavoro per fasce deboli. Già messi in conto, all'interno del programma, ulteriori 4 milioni per il 2015 e 2 milioni per il 2016. [D. M.] Prowein Aziende vinicole a Düsseldorf Più di 100 aziende piemontesi (67 di Cuneo, 22 di Asti, 5 alessandrine e 2 torinesi) partecipano a Prowein, la più qualificata fiera vinicola della Germania, a Düsseldorf dal 23 al 25 marzo. «L’Italia è il primo fornitore di vino della Germania» ricorda Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo. Per Giuseppe Donato, presidente di Ceipiemonte, «Düsseldorf è una vetrina irrinunciabile per le nostre imprese». Nel 2013 ci sono stati oltre 4.700 espositori provenienti da 48 Paesi e 44 mila visitatori. Oltre alle aziende vinicole, Distillerie Sibona e i produttori di acqua Sant’Anna, Lauretana e Lurisia, hanno messo a disposizione i propri prodotti per il «Bar Piemonte» all’interno della partecipazione regionale. Ma nel 2015 i distretti non saranno ancora ritornati sui fatturati del 2008 BARBARA D’AMICO I poli tecnologici rispondono alla crisi meglio di qualunque altro settore economico: è quanto emerge leggendo i dati del rapporto annuale sull’andamento dei distretti industriali italiani e che Intesa Sanapolo ha presentato a Milano a fine febbraio. Dati da inquadrare in un contesto economico ancora sofferente per il Paese ma che, pur confermando gli strascichi della recessione (ormai cessata, stando alle analisi rese note da Moody’s poche settimane fa), fanno scorgere costanti segni di miglioramento. Polo aeronautico Secondo Intesa, infatti, «nel 2012, per il terzo anno consecutivo, la crescita del fatturato e la dinamica dei profitti delle imprese dei distretti sono state migliori rispetto a quelle delle imprese non distrettuali, smentendo la tesi della crisi strutturale del modello distrettuale». A smentire la tesi con forza sono state soprattutto le imprese legate al settore farmaceutico e aeronautico che tra il 2008 e il 2012 hanno visto crescere in media il rispettivo fatturato del 13,3% e del 12 per cento. Bene il Polo aeronautico di Torino, città che ha registrato ottime performance anche grazie al suo distretto legato all’informazione e alla comunicazione: il Polo Ict, infatti, ha registrato un +22,4% di fatturato nei quattro anni di riferimento, appena dopo il distretto hi-tech di Milano (+28,8%) e Genova (+28 per cento). Questi risultati giustificano il costante monitoraggio del settore a cui viene riconosciuto il ruolo di motori dell’economia, sia essa regionale, nazionale o mondiale. «La crescente rilevanza di tematiche quali innovazione, conoscenza e ricerca, come leve competitive per lo sviluppo e il successo delle imprese – si legge nel rapporto – pone la necessità di individuare e monitorare i poli tecnologici presenti sul nostro territorio». Quasi un richiamo a sviluppa- re più poli e a investire in modo più massiccio in know-how. Sono queste, spiegano gli analisti, le chiavi per portare valore aggiunto anche ai distretti classici, perché «interagendo con il resto del manifatturiero italiano, i poli tecnologici contribuiscono a innalzare la competitività delle imprese del nostro Paese». Le reti produttive Nonostante la forte spinta del com- parto hi-tech, in generale le aziende inserite in reti produttive tipiche – quelle dei dolci di Alba e Cuneo, ad esempio – avrebbero retto l’urto con la crisi meglio delle imprese scollegate da reti e sistemi di produzione agglomerata. Sia nell’anno di riferimento che nel 2013, infatti, i distretti avrebbero contenuto le perdite sul fatturato (-1,3% a livello nazionale) rispetto alle gemelle prive di sostegno strutturale (-2,3 percento). A preoccupare gli analisti, infatti, sono le rilevazioni sui problemi finanziari delle imprese più piccole, in difficoltà anche sul piano del ricambio generazionale. Problemi che «potrebbero compromettere la loro capacità di realizzare gli investimenti necessari per seguire le strategie innovative dei committenti». Obiettivo 2015 Tornando ai distretti, il segno meno, fanno sapere da Intesa, dovrebbe sparire del tutto proprio nel 20142015. «Stimiamo una crescita del fatturato pari al 2,2% nel 2014, con un’accelerazione al 4,7% nel 2015». Una buona notizia che però non deve far pensare alla fine della crisi. Entro il prossimo anno i distretti non saranno ancora ritornati sui livelli di fatturato del 2008: per colmare il gap del’1,4% sul fatturato pre-crollo di produzione e consumi, infatti, servirà ancora tempo. Il vantaggio in termini di ripresa, però, c’è e anche se sembra limitato è un’occasione tutta da sfruttare: specie dal Piemonte che potrà contare sul settore agroalimentare. sui vini di Langhe, Roero e Monferrato e sui dolci di Alba e Cuneo particolarmente prestanti sul fronte esportazioni. T1 CV PR T2 54 .Economia Nord-Ovest Alessandria Torti, un secolo di idraulica STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Biella Dai turbanti alla carpenteria Ecco l’impresa femminile PAOLA GUABELLO BIELLA I Torti durante la consegna di pacchi dono SELMA CHIOSSO ALESSANDRIA Erano gli Anni 80 del XIX secolo, Giuseppe Torti aveva 15 anni e ad Alessandria imparava come costruire pozzi e fontane e ad estrarre acqua potabile con trivellazioni, pompe a mano e meccaniche. Imparò e nel 1914 aprì una bottega artigiana in via Milano 40, per l’ installazione di reti acqua e gas, servizi igienici e impianti di riscaldamento. È il 2014 un altro Giuseppe Torti, con azienda idraulica in via Donizetti, è andato alla ricerca della bottega del nonno. L’ ha trovata e ha affittato il locale per un anno. Sarà il quartier generale per festeggiare cento anni di attività. È la storia felice di una famiglia che da più di un secolo si dedica all’idraulica, che ora si è arricchita di tecnologia e parole nuove come green economy. Cento anni di attività nella girandola di aziende negozi, ditte che aprono e chiudono, in una città piagata dal dissesto, stupiscono. Oggi la Torti Impianti è centro assistenza di importanti ditte. Conta 11 dipendenti, più artigiani specializzati assunti nei periodi di punta. Il fatturato annuo è di oltre un milione. I prodotti di punta sono le caldaie (a gas, legna, pellet), pompe di calore, pannelli solari, tubazioni sanitarie. È stata tra i primi in Italia a proporre soluzioni integrate per il risparmio energetico.Tra i due Giuseppe c’è stato Pietro, figlio del primo e padre del secondo. Nel 1937 è a capo dell’azienda che conta 35 operai. Poi anche a lui tocca confrontarsi con una Guerra mondiale. Alla fine del conflitto raccoglie i cocci e va alla ricerca dei suoi operai. Riassume tutti i reduci e fa entrare in azienda i fratelli, i parenti, i ragazzi di quelli che sono morti per la Patria. Pietro è votato al lavoro ma ha un grande cuore e accanto a sè una grande donna: Enrica. La loro casa è sempre aperta e a tenacia e tecnologia si aggiunge il ciondolo della generosità. È quanto Pietro porta in dote al figlio Giuseppe. Tanto che passando davanti all’asilo Monserrato, alla Caritas, ad alcune parrocchie non è infrequente vedere i furgoni della Torti scaricare vestiti e alimenti. Ci sono tanti modi di disporre sulla torta 100 candeline e la scelta di Giuseppe e della sua famiglia è stata quella di arricchire quel ciondolo della generosità: « Per tutto l’anno devolveremo una percentuale del reddito in beneficenza per opere utili alla collettività, proseguendo nel solco tracciato da mio nonno e onorato da mio padre».Auguri. Sono 14 imprenditrici a marchio «Imagining Growth - Finance Innovation», un progetto sperimentale cofinanziato dal Programma Leonardo Transfer of Innovation che coinvolge, oltre all’Italia anche altri Paesi: Gran Bretagna, Spagna e Polonia. Le aspiranti capitane d’impresa appartengono ai settori più svariati e mai come in questo caso si può affermare che «l’abito non fa il monaco»: dalla carpenteria metallica che crea anche oggetti di design all’elettromeccanica con vendita e riparazione motori elettrici per industria tessile e non; dall’autonoleggio con conducente alla società di impiantistica industriale. E poi ancora designer di cappelliturbanti realizzati con tessuti biellesi, consulenza edile, rilievi metrici e catastali; produzione di vini e altre occupazioni più tradizionali. Il progetto ha visto l’avvio nel Biellese nel 2010, promosso da Nicoletta Bertolone Jones (NBJ Associates) e dal Comitato provinciale per l’Imprenditoria femminile, con il coinvolgimento della Camera di Commercio in qualità di partner italiano. Ora, con il sostegno di Apid, nuovo partner, il raggio d’azione si è allargato fino a Torino dove è stato avviato un programma formativo che vede coinvolte 10 donne provenienti da categorie svantaggiate (over 45 o provenienti da minoranze etniche che affrontano la crisi rimettendosi in gioco con l’autoimpiego). A Biella, invece, dopo aver formato le mentori (utilizzando le singole esperienze delle facilitatrici di impresa impegnate a stimolare le capacità delle imprenditrici) ora il progetto è ripartito per la seconda fase, focalizzato sulle donne che vogliono crescere e potenziare il Manager in rosa Fra loro ci sono aspiranti carpentiere consulenti di impiantistica industriale e autiste loro business attraendo possibili investitori. Spiega Marina Buratti, vice presidente e coordinatrice della nuova fase: «Il programma di formazione in aula e incontri “one to one” si è svolto nei locali di Banca Sella , che ha partecipato con differenti contributi formativi. E’ giusto chiedere direttamente a chi ci valuta come presentarsi, aumenta la consapevolezza e aiuta a essere meno intimorite da linguaggi “tecnici”. La scelta delle 14 imprenditrici è stata dettata dalla loro motivazione nel seguire un percorso progettuale. Per il Biellese si è data preferenza a chi avevano già partecipato al primo progetto e che avevano espresso la necessità di ampliare la loro conoscenza sull’accesso ai finanziamenti». Al termine entrambi i gruppi vedranno le loro competenze rafforzate, forti di una metodologia che potranno applicare nei propri contesti. Info: www.imagininggrowth.com. Asti Cresce ancora il Gruppo 3A rete delle botteghe sotto casa ELISABETTA FAGNOLA ASTI Sono nati nel 1974 come consorzio acquisti, una via tracciata dagli alimentaristi astigiani per fare rete e affrontare così la grande distribuzione: oggi il Gruppo 3A di Asti (master franchising di Simply Italia) cresce ancora, siglando un nuovo accordo di affiliazione con la Ca.Ma Srl e riportando nella sua orbita cinque punti vendita nell’area Nord Ovest. I supermercati di San Salvatore Monferrato e Casale Monferrato (Alessandria), Groppello Cairoli, Casorate Primo e Gambolò (Pavia) rientrano così nel circuito 3A, facendo crescere a 130 i punti vendita con insegna Simply in Piemonte, 5 supermercati diret- 220 market Gestiti dal gruppo 3A in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta ti e 125 affiliati. Così i piccoli punti vendita riescono a diventare massa critica: «Grazie alla nostra tenacia nel mantenere forti i legami con il nostro passato e nel mandare messaggi di vicinanza agli imprenditori – spiega Santo Cannella, direttore generale del gruppo 3A – negli ultimi anni abbiamo registrato recuperi importanti. Quando ciò accade, riceviamo manifestazione di soddisfazione da parte dei clienti». Tra Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta sono 220 i supermercati che fanno capo agli Alimentaristi Astigiani Associati (presidente è Giorgio Guasco), 15 di proprietà, gli altri gestiti da imprenditori associati. La rete di vendita dà lavoro a 1500 addetti e nel 2013, rispet- Giorgio Guasco e Santo Cannella presidente e direttore di 3A to all’anno precedente, ha aumentato il suo giro d’affari del 29%, registrando un fatturato di 150 milioni di euro che salgono a 250 milioni alle casse. Per i cinque negozi che tornano nel Gruppo 3A significa anche mantenere l’occupazione di una ventina di addetti, mentre domani un nuovo supermercato Punto Simply verrà inaugurato a Mombercelli, nell’Astigiano. «Siamo orgogliosi nei risultati raggiunti dal Gruppo 3A, perché la presenza capillare della nostra insegna sul territorio – commenta Marco Bocchiola, direttore rete franchising di Simply Italia – è anche frutto dello sviluppo delle cooperative che stringono con noi accordi di master franchising e la nostra leadership nell’affiliazione è fortemente legata alle capacità e alla conoscenza del contesto locale degli imprenditori che decidono di scegliere la nostra insegna». T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Chi sono MAURIZIO TROPEANO Tutto parte da Novi Ligure, tra le colline di Gavi, nell’azienda agricola La Raia. Qui Tom Dean e sua moglie Caterina Rossi Cairo hanno gettato le basi di un progetto che oggi conta 22 produttori locali Prima Milano. Poi Genova. E adesso Torino. L’agricoltura biodinamica prova a farsi strada attraverso il porta a porta. Tutto parte da Novi Ligure, tra le colline di Gavi, all’interno dell’azienda agricola La Raia. Qui cinque anni fa Tom Dean e sua moglie Caterina Rossi Cairo hanno gettato le basi di un progetto che ha messo in rete 22 produttori locali, quindici di loro con radici piemontesi (due nel torinese) che ogni settimana producono 3000 chili di frutta e verdura, il 60% di origine biodinamica e il restante bio che, dopo essere stata selezionata, viene consegnata a domicilio. Web e passaparola Raccontano: «Abbiamo vissuto sulla nostra pelle la difficoltà di commercializzare i nostri prodotti biodinamica e biologica e quella di altri contadini che hanno fatto la nostra scelta e abbiamo anche riscontrato la difficoltà per il cittadino/consumatore consapevole di acquistare questi prodotti». PortaNatura nasce dunque come «un ponte che cerca di collegare produttori e consumatori attraverso una corretta informazione che utilizza il web ma anche il passa-parola». L’agricoltura biodinamica è un metodo di coltivazione basata sulla conoscenza dei bisogni spirituali dell’individuo così come è stata elaborata dal filosofo austriaco Rudolf Steiner (18611925), creatore dell’antroposofia. Alcune delle pratiche codificate dalla biodinamica hanno una matrice scientifica e una loro intrinseca utilità (come, per esempio, il «sovescio», cioè l’interramento di particolari piante a scopo fertilizzante e la rotazione delle colture, volta a non impoverire la terra), altre Economia Nord-Ovest .55 . Aziende in rete L’agricoltura biodinamica punta sul porta a porta si basano sulla tradizione contadina. «Il biodinamico e il biologico sono pratiche agricole estremamente rischiose. La loro forza - spiega Dean - sta prima di tutto nel rispettare la natura, con i suoi ritmi e le sue fasi, anche quando spesso essa non si dimostra benevola. Il raccolto e la varietà delle produzioni sono legate ad essa, e questo è, da un lato, motivo di pregio, dall’altro, si dimostra un’arma a doppio taglio. Allergie alimentari Si spiega così perché nel progetto di PortaNatura un ruolo chiave lo giochi la selezione: «Verifichiamo direttamente con i produttori - spiega Dean - che hanno aderito al progetto i loro metodi di produzione. Poi selezioniamo i prodotti migliori con un attenzione sempre più sensibile alle crescenti intolleranze ed allergie alimentari». Ma il sistema si regge soprattutto sulla fiducia del consumatore finale che «non compra prodotti a scatola chiusa ma attraverso il sito trova dettagliate spiegazioni e strumenti per aiutarlo a capire quello che mangia e come può mangiarlo». E così ci sono ricette, suggerimenti per la conservazione, consigli di esperti e nutrizionisti. Ma si punta anche sulla lotta allo spreco: «Grazie alla vendita online sono stati i movimenti dei furgoni per la consegna. I box di cartone eco- 22 aziende Il progetto comprende 22 produttori locali che ogni settimana producono 3.000 kg di frutta e verdura, il 60% biodinamico logico con cui viene consegnata la spesa a casa delle famiglie viene riciclato e si danno consigli per ridurre gli scarti alimentari». La consapevolezza Secondo i padri di portaNatura questo modo di fare e-commerce è un modo vincente per abbattere la lontananza e porre direttamente in contatto il produttore con il consumatore. Del resto «solo un consumatore pienamente consapevole potrà compiere scelte consapevoli che lo convincono ad acquistare un prodotto certificato, stagionale e che arriva dal territorio e che ha un prezzo al chilo che può sembrare troppo alto». Mesap Le imprese incontrano il Cnr Le imprese del Mesap incontrano, nella sede dell’Unione industriale di Torino, il Cnr per «dar vita a progetti di ricerca e innovazione capaci di dare risposte adeguate ai fabbisogni tecnologici delle imprese, soprattutto piccole e medie». I ricercatori del Cnr illustreranno alle imprese le attività di ricerca e le conoscenze sulle applicazioni della chimica al settore manifatturiero e i materiali avanzati, sulle tecnologie e i processi per l’ambiente, sull’ingegneria, Ict, tecnologie per l’energia e i trasporti, sulle scienze bio-agroalimentari. Secondo Alberto Dal Poz,Presidente dell’Amma «il Piemonte ha già accumulato nel corso degli anni una vasta e proficua esperienza nella collaborazione con gli atenei e gli istituti pubblici di ricerca». Torino Giovani industriali Gay presidente Marco Gay sarà il nuovo presidente dei giovani di Confindustria. I giovani imprenditori sono stati unanimi nella scelta del successore di Jacopo Morelli. Il nuovo leader degli under 40 presenterà squadra e programma al Consiglio Centrale del prossimo 4 aprile. L’investitura ufficiale avverrà con l’elezione al Consiglio Nazionale del prossimo 6 maggio. Gay, torinese, presidente dei giovani del Piemonte e vice presidente di Confindustria Piemonte, è entrato nel sistema nel 2004. È stato promotore del primo G8 Young Business Summit dei Giovani Imprenditori ed è entrato nel maggio 2013 come Delegato dei Giovani nel Comitato Tecnico Confindustria per la diffusione dei Servizi Digitali Evoluti. Aerospazio AVVISO A PAGAMENTO Missione piemontese alla Nasa Tre aziende a Mountain View ANTONIO LO CAMPO Milano, 12 Marzo 2014 È uno dei centri di ricerca più importanti della Nasa. Si trova a Moffett Field, nella Silicon Valley californiana: è l’Ames Research Center, che ieri ha accolto un delegazione di imprese italiane del settore aerospaziale, tutte piemontesi. Il Centro Ames, istituito nel 1939, è celebre per le sue super-gallerie del vento, dove vengono effettuati i test su nuovi velivoli, accoglie i sistemi di calcolo e simulazione più avanzati (dai velivoli civili alla Stazione Spaziale), progetta i sistemi di rientro per far rientrare sulla Terra i veicoli spaziali (dalle sonde per Marte allo Space Shuttle), e lavora su progetti per la ricerca della vita nel cosmo. Un mondo affascinante, rivolto, è il caso di dire «ad altri mondi», che ieri ha ospitato, accolti da Jack Boyd, senior adviser del direttorato del Centro spaziale, una delegazione italiana formata da tre aziende: Blue Group, Vastalla e Pininfarina. Il team era guidato dagli addetti del Consolato, Stefano Mancini e Lydia Klenova, e dai responsabili della Camera di Commercio di Torino Diana Giorgini e Francesca Natale. L’iniziativa fa parte del Progetto Integrato di Filiera Torino Piemonte Aerospace, gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione su incarico di Regione Piemonte, Il gruppo Rivoira acquisisce Messer Italia Rivoira S.p.A., società del Gruppo PRAXAIR Inc. (NYSE:PX), uno dei maggiori fornitori di gas industriali al mondo, ha rafforzato la propria posizione in Italia attraverso l’acquisizione di Messer Italia S.p.A., importante società nel settore della produzione, commercializzazione e distribuzione di ossigeno, azoto, argon e altri gas tecnici industriali e leader nel mercato dell’anidride carbonica (CO2). I termini finanziari della transazione non sono stati resi noti. Messer Italia sarà integrata con le attività del gruppo Rivoira già esistenti in Italia e contribuirà a sviluppare ulteriormente la struttura produttiva e la capillarità di distribuzione dei prodotti sul territorio, rafforzando la capacità di Rivoira di servire la propria clientela nei vari settori, tra cui il mercato dell’industria alimentare e delle bevande, con prodotti e servizi competitivi e di elevata qualità. L’Ames research center di Mountain View a Santa Clara Unioncamere Piemonte e Camere di Commercio Piemonte. Si è discusso di un potenziale scambio collaborativo fra il cluster delle pmi piemontesi, che fornisce una completa catena industriale dell’aerospazio, e il Centro Ames. Il piano europeo New Horizon 2020, potrebbe essere lo scenario attorno a cui schierarsi. Ed anche il Politecnico potrebbe fornire il suo contributo. Le attività delle tre aziende del cluster piemontese che coordinano lo sviluppo di una catena di fornitori (300 pmi, di cui 100 aziende top class, e cui 5 di primissimo livello, un turnover pari a 2,6 miliardi, 12.500 impiegati), sono state illustrate da Moh Eid per la Blue Engineering (ideazione, ingegneria, esecuzione, passando per la creazione di software e analisi dei dati); Francesco Lovo per Pininfarina (tradizione del segno e innovazione della materia: la funzione precede la bellezza); Stefano Chiadò per Vastalla (Piattaforma di Ingegneria Collaborativa). Dal Centro «Ames» con la sua lunga tradizione, 40 diverse attività di ricerca e sviluppo, collaborazioni con 21 paesi in tutto il mondo, si apre così un dialogo di riflessione di rilievo con i rispettivi scienziati della controparte americana, discutendo di nanosatelliti, simulazioni e di ripianificazione continua della strategia di soluzione, per soddisfare gli obiettivi di sicurezza e risparmio economico. “Questa acquisizione ci consente di incrementare la nostra presenza produttiva e distributiva in Italia continuando a perseguire il miglioramento della produttività e dell’efficienza. E’ un mercato importante e l’espansione del business permetterà a Rivoira di soddisfare i crescenti fabbisogni dei clienti” afferma Raoul Giudici, Presidente e Amministratore Delegato di Rivoira. Rivoira S.p.A., società controllata da Praxair Inc. e presente sul mercato da oltre 80 anni, è stata una delle prime aziende in Italia ad operare nel settore dei gas industriali. Rivoira produce e commercializza gas industriali, speciali e di elevata purezza, medicali e refrigeranti. Maggiori informazioni su Rivoira sono disponibili sul sito www.rivoiragas.com. Praxair Inc., società classificata nel Fortune 250 e con un fatturato annuo nel 2013 di 12 miliardi di dollari, è la più grande società di gas industriali in Nord e Sud America ed una delle più importanti in tutto il mondo. L’azienda produce e distribuisce gas atmosferici, speciali e di processo, rivestimenti ad alta prestazione, nonché tecnologie e servizi ad essi correlati. I prodotti, le tecnologie ed i servizi Praxair rendono il nostro pianeta migliore, portando efficienza e benefici ambientali in una vasta gamma di settori, tra cui aerospaziale, chimico, alimentare, elettronico, dell’energia, della sanità, manifatturiero, dei metalli e molti altri. Maggiori informazioni su Praxair Inc. sono disponibili sul sito www.praxair.com. Riferimenti e contatti: Rivoira SpA (www.rivoiragas.com): Raoul Giudici / Laura Zanotti Via Durini, 7 - 20122 Milano Tel: +39 02 771191 Azionisti Praxair: Kelcey Hoyt Tel: +1 203 8372118 T1 CV PR T2 MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 56 T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA In città .57 . incittà Società cultura & spettacoli La storia La verità non ancora scritta sulla morte di Bruno Caccia Un dossier dei familiari fa riaprire il caso, questa sera un documentario al Massimo GIUSEPPE LEGATO Alle 20.30 Primaproiezione inpubblico Q uesta è una storia brutta e grigia che racconta un omicidio «monco». Quelli che ancora non si conoscono sono i componenti del commando di fuoco che il 26 giugno 1983 uccise Bruno Caccia, il procuratore capo di Torino. Si sa invece che è stata la ’ndrangheta e che la mente del delitto è Domenico Belfiore, il boss di Moncalieri condannato all’ergastolo come mandante. «Caccia era inavvicinabile e i calabresi erano terrorizzati da questa rettitudine morale»; questa la motivazione della sentenza con cui la Cassazione ha chiuso mezza vicenda. Mezza, appunto. Il film 1 «Bruno Caccia, una sto- ria ancora da scrivere», è il titolo del documentario che racconta la storia del procuratore della Repubblica di Torino, assassinato il 26 giugno del 1983 per volere della ’ndrangheta. L’inchiesta, prodotta da Libera Piemonte, ripercorre la vita professionale di Caccia e tutti i misteri che ruotano attorno alla sua morte, dopo oltre 30 anni. Il dibattito 1 Dopo il documentario, I dubbi La ’ndrangheta ha fatto davvero tutto da sola? Dietro l’omicidio Caccia c’è solo l’impossibilità di corrompere? I fatti storici è noto - si rivelano nella loro completezza soltanto dopo molto tempo e a quell’epoca bastò un colpevole spedito in carcere con un rassicurante «fine pena mai». Oggi questo non è più sufficiente. I figli di Caccia, Guido, Paola e Cristina , vogliono rimettere a posto il puzzle di un mistero italiano sepolto dalla superficialità collettiva che ha derubricato la storia di un eroe a quella di un omicidio eccellente e basta. Del caso si occupa Marcello Tantangelo, pm di Milano, già alla Dda di Torino. A lui, l’avvocato della famiglia Caccia, Fabio Repici, ha inviato un dossier di 14 pagine. Il procuratore ucciso nel 1983 Bruno Caccia, capo della procura torinese, era nato nel 1917 a Cuneo. Fu ucciso da un commando di killer la sera del 26 giugno 1983 mentre, sotto casa, portava a passeggio il cane «Ucciso dai siciliani» Si parte da una telefonata del 2009 in cui un magistrato, oggi in servizio a Milano, Olindo Canali, parla con uno scrittore siciliano e gli confida di aver trovato nel 1984, a casa di un avvocato di Messina, la falsa rivendicazione delle Br sull’assassinio di Caccia. «Che poi, sappiamo - dice al telefono Canali - che lo uccisero i calabresi e i catanesi». Come i catanesi? Canali certo non parla a vanvera. Nel 1986 ha Il Palazzo con il suo nome Il nuovo palazzo di giustizia di Torino inaugurato nel 2001, è intitolato a Bruno Caccia I documenti spariti lavorato al processo Caccia a Milano. Quella finta rivendicazione non è mai confluita nel fascicolo sull’omicidio del giudice. Perché? Il mafioso amico dei Servizi La Cassazione «Il giudice Caccia era inavvicinabile e i calabresi erano terrorizzati da questa rettitudine morale» prima dell’assassinio di Caccia. Si suiciderà cinque anni dopo. Caccia, cosi come Selis, stava lavorando sul casinò e sul riciclaggio messo in piedi dai siciliani. Pochi giorni prima dell’attentato, la procura di Torino, «con l’intervento personale di Caccia», aveva effettuato perquisizioni a Saint Vincent. Ed è questa la pista che andrebbe seguita, secondo Repici. Quella delle fiches e dei tavoli verdi. Va detto: non si uccide un magistrato solo perché svolge indagini scrupolose, ma perché precede tutti, su nuovi metodi, più incisivi di quelli già noti, per combattere il malaffare. Cosi fu per Falcone, cosi, molto probabilmente, fu per Caccia. Trent’anni dopo l’omicidio si viene poi a sapere che nel contesto delle indagini «ci fu - scrive Repici - uno strano network di persone che si attivò per reperire informazioni sul caso Caccia». Fra queste, ufficiali del Sisde, finanzieri e un faccendiere, Rosario Pio Cattafi, «uomo di cerniera tra Cosa Nostra e i servizi», oggi al 41 bis, testimone al processo sulla trattativa Stato-Mafia. E’ di lui che il magistrato Canali parla al telefono, è a casa sua che fu rinvenuta la finta rivendicazione delle Br. Secondo alcuni pentiti, Cattafi si occupò anche di riciclaggio dei fondi di Cosa Nostra nei casinò del Nord. Le indagini sul casinò Tra questi ci sarebbe quello di Saint Vincent. Lì, il pretore di Aosta, Maurizio Selis, competente per territorio, subirà un attentato (un’autobomba) poco E’ questa la stessa tesi confluita in una sorta di informativa arrivata a quel tempo sul tavolo del Sisde, rubricata sotto il nome «Caccia Dominioni». Un pozzo di notizie che - come tanti altri documenti - non è mai entrata nel fascicolo Caccia. Come non vi è traccia della rivelazione di un pentito che sosteneva che proprio Cattafi gli aveva raccontato come a uccidere il procuratore di Torino fossero stati i Ferlito, famiglia mafiosa storica a Torino. Infine, l’avvocato Repici cita nel dossier anche il nome e co- che verrà proiettato per la prima volta in una sala questa sera alle 20.30, ci sarà un dibattito con Gian Carlo Caselli, ex procuratore Capo di Torino; Mario Calabresi, direttore della «Stampa», i famigliari del magistrato ucciso e gli autori del film Elena Ciccarello, Davide Pecorelli e Christian Nasi. gnome di un possibile assassino. E’ un killer, a quel tempo, legato a siciliani e calabresi che oggi vive in semilibertà. Intanto il pm Canali, l’autore di quella telefonata che di fatto può riaprire il caso Caccia, è finito negli anni scorsi a Milano, dalla provincia Messina, dopo che in un’informativa dei carabinieri finita nell’inchiesta «Tsunami» era stato immortalato nel 2005 «a pranzo con Salvatore Rugolo, cognato di Giuseppe Gullotti, il mandante dell’omicidio del giornalista Beppe Alfano». Canali non è mai stato indagato per questa vicenda e l’informativa è stata archiviata «ma va sentito per chiarire ciò che sa». La possibilità che i catanesi abbiano partecipato all’attentato e che abbiano potuto godere della copertura di un pezzo dei servizi segreti che intanto, si accaparravano la collaborazione del boss di Cosa Nostra torinese Francesco Miano, resta un’ipotesi credibile. L’avvocato dei Caccia «Ci fu uno strano network di persone che si attivò per reperire informazioni sul caso» «Ammazzato per quello che avrebbe potuto fare» 3 domande a Davide Pecorelli autore SILVIA FRANCIA Davide Pecorelli, trentunenne giornalista, è l’autore assieme a Elena Ciccarello del documentario «Bruno Caccia, una storia ancora da scrivere», per la regia di Christian Nasi. Perché quel titolo? «A seguito della richiesta della famiglia Caccia perché le indagini venissero riaperte, Libera Piemonte ha promosso un’inchiesta da cui è nato questo documentario in cui ci interroghiamo, da un punto di vista prettamente giornalistico e non giudiziario, su una serie di circostanze che ci sembrano tutt’altro che chiare». Quali sono i punti più oscuri? «I fatti su cui ragionare sono diversi. Per dire, c’è un mandante, ma mancano gli esecutori materiali del delitto. Inoltre Belfiore, che all’epoca aveva solo 30 anni, avrebbe fatto ciò che la ‘ndrangheta mai aveva osato: uccidere un procuratore di una grande città del Nord. E, ancora, si parla tanto dell’estremo rigore professionale di Bruno Caccia come possibile movente, ma Caccia, in quegli anni, si occupava di una serie di indagini molto scottanti e Belfiore, con la ‘ndrangheta, poteva non essere il solo a trarre beneficio dalla morte del giudice. Mi ha molto colpito una frase detta dal magistrato Mario Vaudano: “Bruno Caccia è stata ammazzato non per quello che ha fatto, ma per ciò che avrebbe potuto fare in futuro”». Dopo averlo ripercorso la storia, chi è, per lei, Bruno Caccia? «Facile dire un eroe. Preferisco parlare di una persona normale, seria, che ha fatto il proprio dovere sino in fondo. Un giudice ha aveva come sola linea guida, il totale rispetto per la legge. Chiamarlo “eroe” implica ammettere che coloro che non si sentono eroi possono fare ben poco. Torino gli deve molto. Girando il documentario, lavoro in cui siamo stati supportati dalle figlie del procuratore, Cristina e Paola, abbiamo anche realizzato una serie di interviste ai passanti, per capire quale fosse il ricordo lasciato da Caccia. Purtroppo, non molti sapevano chi fosse, mentre alcuni ritenevano fosse stato ucciso dalle Br. Ecco, credo che permettere questa dimenticanza, sia un modo di ucciderlo per la seconda volta». T1 CV PR T2 58 .In città alle 18,30 STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Mondadori Confartigianato Fonderie Limone Il nuovo album di Roby Facchinetti I sogni rivelatori della personalità La sicurezza si impara a teatro A 20 anni dal precedente, esce il terzo album di inediti da solista di Roby Facchinetti, «Ma che vita la mia», testi scritti da Valerio Negrini, fondatore e paroliere dei Pooh, scomparso un anno fa. Facchinetti alle 18,30 sarà al Mondadori Multicenter di via Monte di Pietà 2 per presentare il suo nuovo lavoro. alle 19 «Sonno e sogno e gli occhi parlano di te» è il titolo della conferenza alle 19 nella sala conferenze di Confartigianato in via Frejus 106. Relatore, lo psicologo e psicoterapeuta Angelo Musso. Tra i temi, i significati dei sogni; conoscere e capire i simboli dei sogni; la simulazione dei sogni per migliorare le capacità emozionali e gestire le ansie. alle 19,30 Si intitola «Paradoxa. Dall’arte un lavoro sicuro», lo spettacolo in prima nazionale, alle Limone di Moncalieri (via Pastrengo 88) alle 19,30. Il progetto è un intervento installativo/performativo ispirato ai corsi formativi per scuole e aziende sulla tutela della salute e della sicurezza, rivisitati in chiave drammaturgica. TIZIANA PLATZER Carignano «Levocididentro» deifratelliServillo Saltellano lievi, sembrano nemmeno toccare terra, e guardano con quei loro occhi stretti, due fessure. Magrini e dalla lunga coda vaporosa, i lemuri volteggiano attorno al tavolo e alle sedie, è come se sapessero di essere più che graditi fra gli invitati. Già, in fondo sono al loro esordio cinematografico, per questo stanno accanto agli attori: tutti lì, sotto il sole che cuoce immaginando di trovarsi in Madagascar e a raccontare un film. L’ultimo film di Davide Ferrario, «La luna su Torino», proiettato ieri sera in anteprima al Cinema Nazionale e presentato al Bioparco Zoom a Cumiana con il cast al completo. Una location insolita per un’anticipazione, ma è anche insolito il ruolo dell’unico bioparco italiano con la ricostruzione di habitat africani e asiatici: è uno dei quadri principali e pure co-produttore della storia di Ferrario. 1 I due Servillo per La cartolina «Una delle più belle cartoline che Torino abbia avuto», l’ha definita l’assessore Michele Coppola, perché il film è uno spot romantico e metropolitano della città, fa sentire la conoscenza profonda di un LA CITTA’ IN SCENA Porta Palazzo la dentiera di Superga l’igloo di Merz territorio in movimento. Visto da una barca che percorre il Po, in notturna puntando la telecamera su Porta Palazzo, o sull’«Igloo» di Merz e «in volo» dalla mongolfiera attraccata al Balon. Man mano che le sequenze scorrono, lo schermo si apre sul viaggio della dentiera che porta a Superga, sul parco urbano nel- Davide Ferrario «La mia scelta degli interpreti non corrisponde mai ai personaggi di partenza» Una location insolita Il film «La luna su Torino» è stato girato anche nell’unico bioparco italiano, all’interno del quale sono stati ricostruiti alcuni habitat africani e asiatici. Zoom è anche pure co-produttore della pellicola di Ferrario Zoom Lemuri e sguardi notturni Il romanticismo al bioparco “La luna su Torino” il nuovo film di Ferrario in uscita il 27 marzo Il regista: “Lavorare con attori quasi esordienti mi dà energia” l’area della Teksid affollato di giorno e di notte, e grazie all’uso di un drone l’immagine si riempie della facciata dell’ex palazzo Enel in via Bertola. In mezzo la natura dello Zoom: lì lavora il giovane Dario, interpretato da Mario Franceschini - ha girato «Bianca come il latte, rossa come il sangue» di Campiotti e «Una famiglia perfetta» di Genovese -che si occupa dei lemuri e delle tartarughe giganti, mentre cerca di laurearsi in Lettere e vorrebbe scrivere storie. Quelle d’amore, da cinema muto, sono il sogno di Maria - Manuela Parodi, genovese, 31 anni -, impiegata in un’agenzia di viaggi e coinquilina di Dario e pure Ugo - Walter Leonardi, nato nella compa- gnia teatrale di Barberio-Corsetti e con esperienza tv con Paolo Rossi e Serena Dandini 40 enne nullafacente, proprietario di una casa in collina ereditata e ora ipotecata: il suo senso delle cose passa dai versi di Leopardi. va a catturare con personaggi leggeri d’animo: «La mia scelta degli attori - continua il regista - è sempre influenzata dall’incontro: nessuno di loro corrisponde ai personaggi di partenza. E avere protagonisti quasi esordienti dà LOW BUDGET una piacevole Il trio La Tutto in digitale energia». Un trio curioso, stessa che diper un costo chiarano gli attoun po’ confuso, di 500 mila euro ri: «Per quattro anagraficamente distante: in cosettimane si è mune c’è l’idea vaga di darsi un creata un’atmosfera quasi teacentro esistenziale. trale», dice Franceschini. «Io Segnato dal percorso del 45° ho trascorso momenti bellissiparallelo Nord, da cui Ferrario mi in questo parco, con gli aniè stregato, e non da ora: «Qui mali e gli operatori». Perchè gli siamo a metà dell’emisfero e animali così in primo piano? non ci pensiamo mai, è una me- «Osservarli cambia la prospettafora dell’equilibrio». Che pro- tiva di una storia, allarga il fuo- co dell’immagine», è la sicurezza di Ferrario. Per un film girato in digitale e costato 500-600 mila euro, metà prodotto dalla sua casa di produzione Rossofuoco, e metà con l’intervento di Banca Sella, Fargo Film, Zoom e Fip: «Abbiamo investito 100 mila euro», dice l’ad Paolo Tenna del Fondo di investimento parallelo a Film Commission, che sostiene il progetto. «E’ l’impianto perfetto per un piano di rientro rapido: un film di qualità, realizzato in low budget». Uscirà il 27 marzo in 40 copie, e ancora una volta, dopo «Dopo mezzanotte» e «Tutta colpa di Giuda», con la colonna sonora di Fabio Barovero e il coinvolgimento di una trentina di musicisti torinesi. Recensione ANGELO M ISTRANGELO L’illustratore di Collodi e Salgari A vent’anni dalla scomparsa, è stata promossa una mostra retrospettiva di Guido Bertello alla Biblioteca Nazionale Universitaria, in piazza Carlo Alberto. Pittore e grafico, Bertello è ricordato con una serie di libri, disegni, testimonianze critiche, dagli anni ‘50 agli ‘80, che mettono in evidenza la sua attività di illustrato- Eduardo. Sono i due fratelli, Toni, reduce dal successo agli Oscar con «La grande bellezza » e Peppe, leader degli Avion Travel, gli interpreti di spicco di «Le voci di dentro», spettacolo prodotto da Teatri Uniti, dal Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa, dal Teatro di Roma, in scena al Carignano da questa sera (ore 19,30) sino a domenica e poi dal 27 maggio all’1 giugno. Rappresentata per la prima volta l’11 dicembre 1948 a Milano, «Le voci di dentro» a Milano è la commedia dove De Filippo rimesta con più decisione nella cattiva coscienza dei suoi personaggi: un affresco della nostra società, in cui l’odio e l’invidia sono i convitati di una cena che si consuma tra ipocrisia e corruzione morale. «Eduardo è il più straordinario e forse l’ultimo rappresentante di una drammaturgia contemporanea popolare», dice Toni Servillo, regista dello spettacolo. «Dopo di lui il prevalere dell’aspetto formale ha allontanato il teatro da una dimensione autenticamente popolare». Mario Franceschini «In questo parco ho trascorso momenti bellissimi con gli animali e gli operatori» re per case editrici come SEI, Garzanti, Paravia, Mondadori. E nelle pagine esposte s’incontrano Pinocchio e i personaggi salgariani, i volumi «Questo verde canavese» e la copertina del libro «Cuore» di Edmondo De Amicis, premiata alla «Fiera del Libro» di Francoforte. Arte e letteratura, tra le immagini di Bertello e i racconti di Renzo Rossotti. (orario: lunedìvenerdì 10-18,30, sabato 10-13,30, sino al 22). T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 In città .59 . Per le vostre segnalazioni [email protected] alle 21 Teatro Agnelli Unione Industriale Cabiria Café L’ultima notte di Cesare Pavese Gli orizzonti del Car Design Architetture visionarie «Storia di Cesare Pavese» è il titolo dell’opera che raccoglie la biografia di Pavese, scritta qualche anno dopo la sua morte da Davide Lajolo. A questo scritto si è ispirata Assemblea Teatro, che presenta la sua «Storia di Cesare Pavese» alle 21 all’Agnelli di via Sarpi 111. Regia di Renzo Sicco e Lino Spadaro. alle 21 Per il ciclo de «I martedì sera», alle ore 21 al Centro Congressi dell’Unione Industriale di via Vela 17 è in programma l’incontro «Car Design e i suoi nuovi orizzonti», attraverso il caso di Torino Design. Ospite Stephen Bayley, fondatore del London Design Museum. Con lui, Benedetto Camerana, Decio Carugati e Roberto Piatti. alle 21 Alle 21 nel Cabiria Café della Mole Antonelliana, presentazione del volume «Designing Legends» edito da Skira e curato da Paola Gribaudo, che riunisce le architetture visionarie di Vasily Klyukin. Con l’autore e la curatrice interverranno Ugo Nespolo, Guido Montanari e Paolo Ceccherini. Le Roi blocknotes Una notte beat dal retrogusto progressive PAOLO FERRARI Prosegue la rotazione di personaggi e canzoni del passato organizzata da Toni Campa e Luciana De Biasi a Le Roi. Questa sera l’accento cade sull’epopea del beat italiano degli Anni 60 e 70, con il carosello di celebrità del passato tuttora forti di carisma e appeal su un pubblico non solo di nostalgici. L’appuntamento nella sala griffata dagli arredi di Mollino è alle 21, il biglietto è a 15 euro. Sul palco i Dik Dik, i Camaleonti, i Delirium, Le Orme e Alberto Radius della Formula 3. La kermesse si intitola «La notte beat», ma scorrendo la lista dei partecipanti se avverte immediatamente il retrogusto anche rock. Il cartellone raccon- INCONTRI Eros Per la serie «L’eros nel terzo millennio», alle 21 si parla de «L’innamoramento e l’amore» con la scrittrice Stefania Bertola. A coordinare il dialogo, lo psichiatra e psicoterapeuta Giacomo Dacquino. Modera la giornalista de «La Stampa» Antonella Mariotti. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Circolo dei Lettori via Bogino 9 ta infatti un salto generazionale. Sul fronte del beat e della conquista della hit parade da parte dei nuovi suoni di derivazione anglosassone, fanno fede i nomi dei Dik Dik e dei Camaleonti, da tempo habitué de Le Roi. Gli stili Alle loro prodezze seguì l’avvento di una nuova generazione. Le Orme si inserirono nel solco progressive rock britannico, nella scia di Emerson Lake & Palmer e dei Genesis, ottenendo non a caso successo anche all’estero. I Delirium, nella prima formazione guidati da Ivano Fossati, guardavano con attenzione a certe sfumature folk rock stile Jethro Tull, con tanto di flauto traverso. La Formula 3, lanciata da Lucio Battisti, era schietta- Palestina Raccontata Alberto Radius Il cantante della Formula 3 suonerà stasera al Le Roi insieme ai Dik Dik, i Camaleonti, i Delirium e Le Orme mente rock con venature psichedeliche e un Alberto Radius destinato poi a veder rinascere il suo brano «Nel ghetto» come inno punk rock. In tanta varietà di suoni e colori, fungono da boe canzoni senza età, da «Io mi fermo qui», «Sognando la California» e «L’isola di Wight» dei Dik Dik a «Sha La La La», «L’ora dell’amore» e «Applausi» dei Camaleonti; da «Jesahel» e «Haum!» dei Delirium a «Gioco di bimba» e «Felona e Sorona» de Le Orme, fino alle sensazioni da festa sfrenata di «Questo folle sentimento» della Formula 3. Spesso con i fondatori delle rispettive band affiancati da giovani colleghi chiamati a sostituire chi ha lasciato l’ambiente. Le Roi Via Stradella 8 Tel: 011 / 240.92.41 Dalle 16 alle 19,30, appuntamento d’esordio per «Palestina raccontata», con «La preparazione al viaggio». Ada Lonni (Università di Torino) discute con Tana De Zulueta (Unrwa Italia) e Walid Atallah (Università di Betlemme). Coordina Angelo D’Orsi. Aula Magna del Rettorato via Verdi 8 Energia pulita Alle 18,30, «Green conference. Energia pulita dal vento di alta quota». con Giovanni Vincenzo Fracastoro, docen- te di Technology for Renewable Energy Sources al Politecnico di Torino e Massimo Ippolito, presidente Kite Gen Research. Circolo dei Lettori via Bogino 9 LIBRI Cioccolato Alle 21, «Cioccolato»: presentazione del libro di Francesco Lucania edito da Miraggi. Con Bruno Gambarotta, Guido Monero, Alessandro Fioraso. Coordina Valter Carasso. Segue degustazione. Circolo dei Lettori via Bogino 9 MOSTRE Animali Alle 17,30 si inaugura «De Natura Animalium», una galleria di animali possibili che nasce la lavoro dell’artista Corrado Ambrogio, che modella opere utilizzando materiale arcaico della cultura contadina e della parola delle scrittrice Laura Pariani. Villa Amoretti corso Orbassano 200 A cura di Silvia Francia [email protected] T1 CV PR T2 60 .Sport Cronaca STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 port A CURA DI SILVIA GARBARINO Per le vostre segnalazioni [email protected] In 200 in gara per lo short track Circa duecento velocisti del ghiaccio, provenienti da tutta Italia, hanno partecipato nel week end alla terza prova di Coppa Italia – 3° Memorial Ugo Martinat di short track, organizzato dalla velocisti Fiamma al PalaTazzoli di Torino. La squadra torinese ha anche conquistato la vittoria nella classifica a squadre con 7.099 punti davanti ai cugini dell’Ice Team Torino (6.958) e al Bormio Ghiaccio (6.186). «Un ottimo risultato per le squadre torinesi – commenta il presidente della Fisg Piemonte Marco Bellion -. Testimonianza di un movimento in continua crescita». [o. ser.] Basket Sci Pms, dopo la sconfitta aria pesante per Pillastrini San Sicario Bagnasacco fa poker in slalom Il patron Terzolo: non sono più convinto che sia un valore aggiunto Parla il presidente «Non credo ci siano problemi insormontabili – è il parere più pacato del presidente Antonio Forni -. Ne discuteremo e, a meno che la situazione precipiti, andremo avanti insieme». Di sicuro si tratta del momento più difficile della stagione, giunto Il bianconero Luca Clemenza Calcio DOMENICO LATAGLIATA La notte non è passata serena in casa Manital Pms. Battuta da Trento a domicilio, con una gestione del finale che ha destato qualche perplessità e rapporti dentro la squadra che non paiono idilliaci. Il rischio è dietro l’angolo: la classifica della LegaDue Adecco Gold si è fatta nel frattempo meno splendente – terzo posto in coabitazione con Biella e Verona, cinque partite ancora da giocare di cui tre lontano dal Ruffini – e il nervosismo pare prendere il sopravvento. «Sono deluso da quanto ci sta dando il coach – tuona Paolo Terzolo, socio fondatore della Pms -. Pensavo fosse un valore aggiunto, ma non sono più convinto che sia così. Non ho intenzione di cambiarlo, ma sta a lui dimostrare che mi sto sbagliando. Se Mancinelli non si è preso la responsabilità dell’ultimo tiro, scaricando la palla a Sandri, qualcosa significa: non vorrei fosse la conseguenza di rapporti tesi o di incomprensioni con il tecnico». DOMENICO LATAGLIATA Oggi ad Arco la finale tra Juventus e Chievo IVANA CROCIFISSO Il coach nella bufera La sconfitta di domenica contro Trento per un punto solo ha scatenato la polemica in casa Pms La posizione di coach Pillastrini non è più salda come sino a qualche tempo fa quasi inaspettato pur se voci di qualche contrasto interno erano cominciate a circolare nelle settimane passate. «Sono sorpreso che chi mi riempie di complimenti in occasioni ufficiali si esprima poi con toni del genere – è la replica di Pillastrini -. Sono stato chiamato a Torino due estati fa con l’obiettivo di raggiungere la serie A in tre anni: abbiamo ottenuto subito la promozione in LegaDue in un campionato che prevedeva una promozione sola e oggi, anche se in questo lavoro nulla può essere dato per scontato, siamo in pienissima corsa per bissare il salto. La mia figura, legittimata fino a ieri, oggi non lo è più: di qui in avanti ci saranno molti più ostacoli per raggiungere l’obiettivo che ci eravamo dati tutti insieme. Ci proveremo comunque». Il contratto Il giocattolino rischia insomma di andare in frantumi quando è ancora tutto in ballo. Per la cronaca, il contratto che lega la Pms a Pillastrini è un «due più due»: alla fine di questa stagione, chi vorrà uscirne dovrà pagare una penale alla controparte. In mezzo, ci sarebbe da provare a vincere il campionato: visti gli eventi, a oggi non c’è da essere granché ottimisti. In palio c’è un trofeo prestigioso come il torneo Arco di Trento, la più importante manifestazione a livello nazionale tra quelle riservate alla categoria Allievi: Juventus e Chievo si sfideranno oggi alle 15 (la gara sarà trasmessa in diretta su Rai Sport 1) ad Arco, nel tentativo di aggiudicarsi l’edizione numero quarantatrè del prestigioso torneo. I bianconeri, nella loro storia, si sono affermati sei volte, l’ultima delle quali nel 2007 (battendo in finale il Milan), mentre i gialloblù hanno sollevato al cielo il trofeo una sola volta, nel lontano 2003. Il tecnico della Juve, Ivano Della Morte dovrà fare a meno di uno dei migliori giocatori della propria rosa, Pozzebon, fermato per squalifica. I bianconeri sono arrivati in finale dopo aver battuto la Roma in semifinale e superato Lazio, Verona e Rappresentativa di serie D nel girone eliminatorio. La pista Rotary 14 di Sansicario ha ospitato domenica uno slalom di categoria FISNJR vinto in campo femminile da Clelia Bagnasacco, giunta al quarto successo consecutivo in altrettante gare: l’atleta canavesana (Sansicario Cesana) ha preceduto Claudia Baruzzo (Pragelato) e Giorgia Fiume (Equipe Limone). Tiratissima la gara maschile, con l’Aspirante svizzero Marco Odermatt che ha fatto meglio di Pietro Casalotto Cossu (Sansicario Cesana) e del biellese Enrico Ferla (Ski Team Cesana). Invece nelle selezioni provinciali torinesi del Trofeo «Pinocchio sugli Sci», svoltesi a Bardonecchia, tra le Allieve il primo posto è andato a Veronika Calati (dello Ski Team Cesana) davanti a Serena Viviani (Pragelato) e a Lucrezia Lorenzi (Sestriere). Tra gli Allievi, successo per Benedetto Avallone (Sestriere) davanti a Daniel Allemand (Bardonecchia) e a Matteo Franzoso (Sestriere). Il gigante della categoria Ragazzi femminile se lo è invece aggiudicato Benedetta Marrai (Sansicario Cesana) davanti a Micaela Sanna (Ski Team Valsusa) e Sara Allemand (Bardonecchia). Per quanto riguarda i maschi, il più veloce è stato infine Simone De Santis (Ala di Stura) davanti ai compagni di club Alessandro Pozzo e Tommaso Rossato. Lotta Sara Da Col Hockey su prato Donne, Da Col tricolore Al Cus lo scudetto Una presa dell’atleta del Cus Torino a destra con il body blu Il Torino batte Bra e ipoteca la final four MARCO BOBBIO Tre incontri, tre successi. Sara Da Col, 21 anni, tesserata per il Cus Torino, si è confermata campionessa italiana assoluta di lotta stile libero, dopo il titolo dello scorso anno, e il suo oro ha contribuito al trionfo della società torinese nella classifica a squadre, nella kermesse che si è svolta a Terni lo scorso 8 marzo. La compagnie allenata da Alessandro Saglietti si è piazzata davanti a Fiamme Oro e Ilva Bagnoli grazie anche al primo posto e al tricolore di Carola Rainero, agli argenti di Martina Zandome- neghi, di Francesca Indelicato e di Francesca Russo e al bronzo di Beatrice Vittorini: l’unica atleta della spedizione a non raggiungere il podio è stata Alessandra Asinari, vittima di un infortunio al collo. Non è andata altrettanto bene ai maschi arrivati decimi. «Ho dominato – sorride la neo campionessa Sara Da Col – ma nella mia categoria c’erano solo tre avversarie». Sara è entrata nel Cus Torino quest’anno grazie a una borsa di studio che le ha consentito di iscriversi all’Università di Torino, facoltà di infermieristica, e contemporaneamente di continuare a allenarsi. «Ho iniziato con la lotta a OSCAR SERRA sei anni per comodità – ricorda – dato che mio fratello si allenava nella stessa palestra e mi poteva accompagnare. Mi è subito piaciuto, è uno sport che forma il carattere e rende autonomi: a 14 anni andavo a Roma da sola per i raduni della nazionale». Una disciplina che a differenza di quanto si pensa «non è pericolosa: è difficile farsi male». E ora, con un titolo italiano in tasca, le ambizioni di Sara guardano più in là: «A settembre ci saranno i mondiali, spero di essere convocata. Le Olimpiadi? Sono un sogno ma anche un obiettivo su cui lavorare». Inizia nel migliore dei modi la seconda fase del campionato di B di hockey su prato per il Rassemblement Torino. I ragazzi di Paolo Cane hanno superato per 3-0 la Benevenuta Bra, capolista prima di questa sfida e ora terza dietro Novara e appunto il team subalpino, che ha una partita in meno. Di Abdel El Kettani, su azione di angolo corto, Andrea Lagori e Daniel Brazoveanu le reti con cui i biancorossi hanno espugnato il campo dei braidesi in una sfida dominata sin dalle prime battute. Grazie a questo suc- Andrea Lagori È stato autore di uno dei tre gol del successo del Rassemblement Torino cesso il Rassemblement ipoteca il passaggio alla seconda fase, in cui le prime tre del girone piemontese affronteranno le migliori tre del raggruppamento ligure: l’ultimo ostacolo prima delle final four per la promozione in serie A2, che verranno ospitate dal 6 all’8 giugno proprio nell’impianto di corso Tazzoli. T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Dove andiamo .61 . Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370).dom-lun 10-18, mar-sab 14-18, mer chiuso. Fino al 13 aprile la mostra «Nato Frascà, la Mente mente» . Visite guidate (sovrapprezzo 2 euro) sab ore 16; dom e festivi ore 11 e 16. A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18 ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso. ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: da martedì a domenica e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Or. lun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite guidate alla collezione permanente ogni ora. Mostra «L’Oriente di Alberto Pasini». Orari: mar-ven. 10-13; 14-18; sab-dom 10-13; 14-19. Lun chiuso. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-mer-ven-sab-dom. 10-19,30, gio 10-22,30. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi 10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: da mar. a dom. 10-18, chiuso il lun. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011-3090115; 011-760488). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; [email protected]). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. Chiuso il 25/12 MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostre «Chamonix 1924. L’inverno diventa olimpico» fino al 6 aprile; «Incontri sui Tatra. Manifesti di turismo e sport. 1900-1950» fino al 6 aprile. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. MUSEO PIETRO MICCA (via Guicciardini 7a, telefono 011/546317). Chiuso per lavori. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: da mar a sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom. ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10. Ven-sab visite guidate all’Appartamento della Regina (fino al 12 aprile) PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Fino al 16 febbraio: «Hi-tech: un cuore di pietra». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22). Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Riapertura sabato 8 marzo con la mostra «Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73 [email protected] T1 CV PR T2 62 .Dove andiamo STAMPA .LA MARTEDÌ 18 MARZO 2014 I Cinema Le trame AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Supercondriaco Sala 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Allacciate le cinture Sala 2 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Dallas Buyers Club Sala 3 15.30-17.50-20.10-22.30 ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Mr. Peabody & Sherman Sala 1 P 15.30-17.20-19.00 La mossa del pinguino Sala 1 P 21.15 Maldamore Sala 2 P 15.30-17.30-19.30-21.15 CENTRALE ARTHOUSE via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 militari, universitari, Aiace, over 65, under 18 Lei VO 16.30-21.30 (sott.it.) The imposter VO 19.45 (sott.it.) CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. Pom., ridotto Aiace, militare, under 18, universitario; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55); Abb. 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Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 300 - L’alba di un imperoSala 1 P 17.50-20.10-22.30 Mr. Peabody & Sherman Sala 2 P 16.45-18.30 Monuments men Sala 2 P 20.15-22.30 Need for Speed Sala 3 P 17.50-20.10-22.30 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e 2: € 7,00 int.; € 5,00 rid., Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. Allacciate le cinture Massimo 1 P 15.30-17.50 Bruno Caccia: una storia ancora da scrivere Massimo 1 P 20.30 (ingresso libero) Felice chi è diverso Massimo 2 P 16.00 A proposito di Davis Massimo 2 P 18.10-20.20-22.30 Despair VO Massimo 3 P 16.00 (sott.it.) Un anno con 13 lune VO Massimo 3 P 18.15 (sott.it.) Tempo di vivere VO Massimo 3 P 20.45 (sott.it.) NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. 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Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 E fu sera e fu mattina Reposi 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 300 - L’alba di un impero Reposi 2 P 15.15-17.40 Storia di una ladra di libri Reposi 2 P 21.00 (anteprima ad inviti) Need for Speed Reposi 3 P 15.00-17.30-20.00-22.30 Sotto una buona stella Reposi 4 15.15-17.40 Smetto quando voglio Reposi 4 20.05-22.30 Supercondriaco Reposi 5 15.30-17.50-20.10-22.30 Allacciate le cinture Reposi 6 15.30-17.50-20.10-22.30 Saving Mr. Banks Reposi 7 15.00-17.30-20.00-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. Pom., ridotto Aiace, militare, under 18, universitario; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55); Abb. Agis accettato. € 4,50 Tessera Io Studio; € 7,50. Proiezioni 3D: € 10,00 Int.; € 8,00 Rid.; € 6,00 Tessera Io Studio Ida Sala 1 P 16.00-18.00-20.00-22.00 12 anni schiavo Sala 2 P 15.30-18.10-21.00 Il violinista del diavolo Sala 3 P 15.15-17.30-19.45 I segreti di Osage County Sala 3 P 22.00 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 rid.; € 5,00 over 60, Soci Aci, Under 25 card, tariffa For Ladies; € 5,00 La tariffa A/R andata e ritorno (solo 2D) dal lunedì al giovedì Mr. Peabody & Sherman Sala 1 P 16.00 Need for Speed Sala 1 P 18.20 47 Ronin Sala 1 P 21.20 47 Ronin 3D Sala 2 P 18.30 Need for Speed 3D Sala 2 P 15.30-21.25 300 - L’alba di un impero Sala 3 P 15.45-18.20 12 anni schiavo Sala 3 P 21.10 Lei Sala 4 P 15.35-21.30 Lei VO Sala 4 P 18.30 Tarzan Sala 5 P 16.30 300 - L’alba di un impero Sala 5 P 18.55 300 - L’alba di un impero 3D Sala 5 P 21.35 47 Ronin Sala 6 P 15.00 Mr. Peabody & Sherman Sala 6 P 17.45-20.05 Una donna per amica Sala 6 P 22.30 La bella e la bestia Sala 7 P 15.455-18.25-21.25 Allacciate le cinture Sala 8 P 18.45-21.15 Belle & Sebastien Sala 8 P 16.15 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 Allacciate le cinture P 14.20-17.00-19.40-22.20 47 Ronin P 14.10-16.55 47 Ronin 3D P 19.40-22.20 Supercondriaco P 14.50-17.35-20.05-22.40 La bella e la bestia P 14.15-16.55-19.35-22.15 Mr. Peabody & Sherman 3D P 22.00 Mr. Peabody & Sherman P 15.00-17.20-19.40 300 - L’alba di un impero P 14.50-17.25-20.00-22.35 Need for Speed P 14.00-16.50 Need for Speed 3D P 19.40-22.30 Maldamore P 17.25-22.30 Sotto una buona stella P 15.30-18.30-21.30 Tarzan P 15.00-17.20 300 - L’alba di un impero 3D P 19.40-22.15 Lei P 14.00-16.50-19.40-22.30 12 anni schiavo P 19.40 Cinema: Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Riposo CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. La famiglia Savage 21.00 CINE CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011257.881. Riposo ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. No - I giorni dell’arcobaleno 21.15 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Gloria 15.30 VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia BEINASCO CUORGNÈ THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 8,50 intero; € 6,70 rid., ragazzi fino 10 anni; € 6,00 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al ven. dopo le ore 18, sab. e dom. tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven. prima delle ore 18, ragazzi fino 10 anni, anziani sopra i 60 anni 47 Ronin Sala 1 17.10 Mr. Peabody & Sherman Sala 1 19.50 Allacciate le cinture Sala 1 22.00 47 Ronin 3D Sala 2 19.30 Need for Speed 3D Sala 2 16.40-22.15 300 - L’alba di un impero 3D Sala 3 17.30-22.10 300 - L’alba di un impero Sala 3 19.50 Belle & Sebastien Sala 4 16.50 Maldamore Sala 4 19.10 12 anni schiavo Sala 4 21.30 Allacciate le cinture Sala 5 16.45 Maldamore Sala 5 22.00 Belle & Sebastien Sala 5 19.20 Mr. Peabody & Sherman Sala 6 17.15 Need for Speed Sala 6 19.30 47 Ronin Sala 6 22.30 La bella e la bestia Sala 7 16.30-19.10 Belle & Sebastien Sala 7 21.40 Supercondriaco Sala 8 17.20-19.45-22.20 Tarzan Sala 9 17.20 Una donna per amica Sala 9 19.40-21.50 MARGHERITA 0124657.523. Still Life CASCINE VICA - RIVOLI DON BOSCO DIG. 01195.08.908. Last Vegas 18.30-21.15 CHIVASSO POLITEAMA 01191.01.433. Supercondriaco 21.00 21.30 GIAVENO SAN LORENZO (Giaveno), tel. 01193.75.923. La cuoca del presidente 21.00 IVREA BOARO 0125641.480. Promised Land - Terra promessa POLITEAMA 0125641.571. Allacciate le cinture 15.00-17.10-19.20-21.30 20.20-22.30 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 Snowpiercer P 16.50-19.40-22.35 Belle & Sebastien P 14.10 La bella e la bestia P 14.15-17.05-19.45-22.30 300 - L’alba di un impero 3D P 14.00-16.40-19.20-22.10 Lei P 14.00-16.50-19.40-22.30 Allacciate le cinture P 14.20-17.00-19.50-22.40 12 anni schiavo P 14.00-16.50-19.40-22.30 47 Ronin P 14.00-16.50 47 Ronin 3D P 19.40-22.30 Mr. Peabody & Sherman P 14.50-17.15-19.40 Mr. Peabody & Sherman 3D P 22.05 Una donna per amica P 14.20 Need for Speed P 16.30-19.30-22.30 300 - L’alba di un impero P 14.30-17.15-20.00-22.40 Tarzan P 14.30-17.10-19.40 Need for Speed 3D P 22.10 Need for Speed P 14.10 Una donna per amica P 17.15-19.50-22.20 Maldamore P 14.40-17.20-20.00-22.30 Mr. Peabody & Sherman Saving Mr. Banks The Lego movie Sotto una buona stella Supercondriaco P P P P P 14.10-16.40-19.10 22.10 14.30-17.10 15.30-18.30-21.30 14.35-17.15-19.45-22.15 PIANEZZA LUMIERE 01196.82.088. Gloria Need for Speed Supercondriaco Mr. Peabody & Sherman 21.15 21.15 21.15 21.15 PINEROLO HOLLYWOOD 0121201.142. Allacciate le cinture 21.00 MULTISALA 0121393.905. Un giorno devi andare Italia 200 47 Ronin Italia 500 RITZ 0121374.957. 12 anni schiavo BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· A CURA DI Daniele Cavalla ALLACCIATE LE CINTURE ··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La finestra di fronte» e «Mine vaganti» racconta la storia di una coppia, a volte imperfetta, nel corso di tredici anni. DALLAS BUYERS CLUB ···· Drammatico. Regia di JeanMarc Vallée, con Matthew McConaughey e Jared Leto. Durata: 117 minuti. Il rude cowboy texano Ron scopre nel 1985 di essere malato di aids: in Messico trova medicine in grado di curarlo ma illegali negli States, decide di importarle. Da una storia vera. 12 ANNI SCHIAVO ···· Drammatico. Regia di di Steve McQueen, con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. 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Dal videogioco, la storia di un meccanico e pilota tradito da un amico: cercherà vendetta nel mondo delle corse d’auto. PROSSIMA FERMATA... ··· Drammatico. Regia di Ryan Coogler, con Michael B. Jordan e Octavia Spencer. Durata: 84 minuti. L’ultimo giorno del 2008 di Oscar Grant, ventiduenne americano. Da una storia vera, opera pluripremiata. 47 RONIN ·· Azione. Regia di Carl Rinsch, con Keanu Reeves. Durata: 108 minuti. Kai si unisce ad Oishi, il leader dei 47 Ronin, per vendicarsi del tiranno che ha ucciso il loro Maestro. I SEGRETI DI OSAGE ... ···· Commedia drammatica. Regia di John Wells, con Meryl Streep e Julia Roberts. Durata: 119 minuti. la storia delle donne della famiglia Weston. SMETTO QUANDO VOGLIO ··· Commedia. Regia di Sydney Sibila, con Edoardo Leo e Valeria Solarino. Durata: 100 minuti.Un ricercatore perde il posto di lavoro e decide di mettere insieme una banda criminale con suoi ex compagni di scuola. SNOWPIERCER ···· Fantascienza. Regia di Bong Joon-ho, con Chris Evans e Tilda Swinton. Durata: 126 minuti. Nel 2031 il mondo è vittima di un’era glaciale. Gli unici sopravvissuti sono su un treno che vaga per il pianeta: i ricchi nelle lussuose carrozze, i poveri stipati. SUPERCONDRIACO 21.00 21.00 20.30 ··· Comico. Regia di e con Dany Boon, Kad Mérad. Durata: 109 minuti.Il quarantenne fotografo Roman è un nevrotico pieno di paure: il medico lo aiuta a cercare la donna della sua vita. SETTIMO TORINESE SOTTO UNA BUONA STELLA PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. 47 Ronin 3D Sala 1 21.30 300 - L’alba di un imperoSala 2 21.20 Allacciate le cinture Sala 3 21.10 ··· Commedia. Regia di Carlo Verdone, con Verdone e Paola Cortellesi. Durata: 106 minuti. Nella vita del manager in crisi Picchioni irrompono i due figli avuti dalla precedente moglie. VALPERGA 300 - L’ALBA DI UN IMPERO ··· Fantasy. Regia di Noam Murro, con Sullivan Stapleton e Eva Green. Durata: 102 minuti. Seguito del successo precedente, s’incentra sulle battaglie navali tra Temistocle e Artemisia Dal fumetto di Frank Miller. AMBRA 0124617.122. Riposo Uno Riposo Due VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Need for Speed Mr. Peabody & Sherman Allacciate le cinture 300 - L’alba di un impero P P P P 20.00-22.30 20.15 22.30 20.15-22.30 IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO ··· Drammatico. Regia di Bernard Rose, con David Garrett e Jared Harris. Durata: 122 minuti. La vita «smisurata» del violinista Niccolò Paganini. Teatri AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, tel. 011 81.93.529. Causa malattia lo spettacolo Grilli per la testaAlbum di un Ingegnere da palcoscenico - Augusto Grilli si racconta è spostato a Sabato 22 ore 21 e domenica23ore16.Siprenotaperl’operetta La danza delle libelluledi Lehàr nei giorni 29 (ore 21) e 30 (ore 16) marzo con la Compagnia ALFAFOLIES - [email protected] ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. Stasera ore 20.45 e fino al 23 marzo,in scenailnuovoentusiasmanteMusicaldellaCompagnia della Rancia Cercasi Cenerentola con Manuel Frattini e Paolo Ruffini, musica S. Cenci, liriche S. D’Orazio. Una commedia musicale per tutta la famiglia. Si prenota per “Stomp” in scena dal 25 al 30 marzo ARALDOviaChiomonte3,tel. 34.56.101.583. Angelinadi F.B. Ronco. Compagnia Les Petits Filous. Venerdì 21. Ore 21 AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653. ConcertoJohn Axelrod direttore,ViktorTretiakovviolino,YuriBashmetviola.MusichediMozart,Sostakovic.Giovedì20 e Venerdì 21. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Stasera ore19.30LevocididentrodiE.DeFilippo,con Peppe Servillo e Toni Servillo, regia Toni Servillo,TeatriUniti/PiccoloTeatrodiMilano Teatrod’Europa/TeatrodiRoma.Venerdì21 marzo inizio vendita abbonamento Primevere CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Sala Grande: Sabato ore 21; Domenica ore 16.30 Coltelleria Einstein presenta Il principe Felice e la rondine d’inverno Sala Piccola: Venerdì ore 17.30 Fondazione TRG onlus presenta Il gioco del teatro: Storie turche. Sabato ore 16.30 e ore 21; Domenica ore 15.30 e ore 17.30 Compagnie sQueezz(Amsterdam)presentaVeggiegarden - L’orto spettacolo gestuale per i più piccoli CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI piazza Bodoni..ConcertoGliArchidell’OrchestraFilarmonica di Torino, Sergio Lamberto maestro concertatore, Philippe Graffin violino. Musiche di R. Schumann, J. Suk. Ore 21 ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Stasera ore 21 e fino al 23 marzo, in scena il nuovo entusiasmante spettacolo dei TRELILU: El cico latinotesti e regia del Gruppo. Siprenotaper“ChefinehafattoBabyJane”, in scena dal 25 al 30 marzo GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis,tel.01158.05.768.Staseraore21efino al23marzo,inscenaLastranissimacoppiadivertentissimacommediaconMilenaMiconi e Diego Ruiz. Si prenota per “Mi ritorni in mente live”, in scena dal 3 al 6 aprile GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore 19.30 Il misantropo di Molière, regia Marco Isidori, Fondazione del Teatro Stabile di Torino / Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa. Venerdì 21 marzo inizio vendita abbonamento Prime-vere LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. Davide Balliano “Sono legione”. Concerto. Sabato 29. Ore 21 MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333. Stasera ore 19.30 prima nazionale di Paradoxa – dall’arte un lavoro sicuro, una performance di PORTAGE, Fondazione del Teatro Stabile di Torino / PORTAGE. Venerdì 21 marzo inizio vendita abbonamento Prime-vere MONTEROSAviaBrandizzo65,tel.01123.04.153. Venerdì28ore21LaLocandieradiCarloGoldoni. Compagnia“ArcobalenoTeatro” Sabato 29 ore 21 Il medico dei pazzidi Eduardo Scarpetta, Compagnia “I Melannurca” TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna internazionale di danza e arti integrate Sono in vendita i biglietti per Omaggio ai Beatles Sabato 22 marzo, Serata Stravinskij Domenica 23 marzo, Meraviglia dal 28 al 30marzopressolebiglietteriedeiteatriNuovo, Erba, Gioiello e Alfieri OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A www.stalkerteatro.net, tel. 011 73.99.833. Venerdì 21 e sabato 22 marzo ore 21 Ricercaper1pubblicoquattroperformancedidanza contemporanea con Erika Di Crescenzo / Cie La Bagarre, Carlotta Scioldo, Rebecca Rossetti, Elena Pisu / Grimaco Movimentiumani,FrancescaCinalliePaoloDeSantis/Tecnologia Filosofica PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI. L’Orchestra a puntate: abbonamento speciale a 3 concerti. Gli Archi (9/4 ore 20, TeatroRegio),iLegni(11/4ore20,PiccoloRegio), gli Ottoni (13/4 ore 11, Teatro Regio) PICCOLO TEATRO PEREMPRUNER - Grugliasco, tel. 011 787.780. Un trenino a mollachesichiamacuoreCompagniaViartisti. Sabato 29. Ore 21 SALA TEATRO MURIALDO piazza Chiesa del- la Salute 17/b, tel. 011 22.15.161. 13° Edizione della Rassegna “Divertiamoci a teatro”. L’IspettoreCompagnia Il teatro instabile delle gambe sotto il tavolo. Sabato 29. Ore 21 SAN PIETRO IN VINCOLI - ZONA TEATRO via SanPietroinVincoli28,tel.01152.17.099.Natura morta in un fossodi Fausto Paravidino, compagniaNessunVizioMinore.Giovedì20. Ore 20.45 SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800.Oggialleore12.45efinoal21marzo,torna a grande richiesta per la Rassegna del Mezzogiorno a Teatro “VIVROMA DOMAN”, con Giovanni Mussotto, Giancarlo BiòeLoredanaPoletto,trattoda“CLASSEDI FERRO”di Aldo Nicolaj, regia di M. G. Monticone.(mar e ven ore 12.45; mer e gio ore 13.45) TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808.Insolito–ore21.00AssembleaTeatro in “Storia di Cesare Pavese”. Domenicamattinateatro – Domenica 23 ore 11.00 OPS in “Pippi dalle calze lunghe” TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6.. Sala Grande.Staseraore21Cinema!diBeppeNavello con Natalia Jesionowska, Bogumila Murzynska, Agnieszka Radzikowska, Wieslaw Kupczak, Mateusz Znaniecki TEATROBARETTIviaBaretti4,tel.011655.187. PinocchiodiBabiloniaTeatrieGloAmicidiLuca. Mercoledì 26. Ore 21 TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Venerdì 21 ore 21 compagnia Divago in Questa sera si recita a soggetto. Sabato 22 ore 21 Renato Liprandi in Lacenadeisingle.Domenica23ore18Teatro Segreto presenta Paolo Borsellino - Essendo stato.Sabato29ore21compagniaIBarcaioli in Questi fantasmidi E. De Filippo TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese, tel. 011 80.28.456. Stagione 2013/2014 “Fisico Bestiale” Elena Ruzza, in occasione delprogettoTerra&Lavoro,presenta21marzoore21“TerraTerra”e22marzoore21“Precary Art”. Informazioni e prenotazioni (da Lun. a Ven. 10-13 14–18) tel.011.643038 TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria, tel. 011 42.41.124. La vedova allegra di F. Lehar. Sabato 29. Ore 21. Cite - CapasCompagnia di Circo “eia” e Jordi Aspa. Sabato 5 aprile. Ore 21 PippidallecalzelunghediAstridLindgren.Domenica 13. Ore 16 TEATRO DI DIONISO via Manzoni 3, tel. 011 51.72.826. Produzioni Fuorivia presenta Chelsea Hotel con Massimo Cotto (voce narrante) Mauro Ermanno Giovanardi (voce) Matteo Curallo (chitarra e piano). Martedì 25. Ore 21. Info e prenotazioni marven 15/18. 0116403700 TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338 87.06.798. Da Venerdì 21 a Domenica 23, Feriali ore 21 – Festivi ore 16, Una bidella conquisteràilmondocommediacomicaebrillante di e con Walter Revello e la Compagnia“IBarbariInvasori”.E’consigliatalaprenotazione al n° 3388706798 TEATRO REGIO. Stagione 2013-14: ore 15 Tosca di G. Puccini. R. Palumbo direttore. RegiadiJ.L.Grinda.OrchestraeCorodelTeatroRegio.ConilsostegnodiBancaFideuram e Italgas. Ultima replica. Biglietti esauriti in prevendita: solo 30 ingressi dalle ore 14 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino www.teatrosuperga.it, tel. 011 62.79.789. Stagione Lirica: “Madama Butterfly” (22/3) ore 20.30, Orchestra Sinfonica di Asti e Coro Polifonico Astense. Stagione di Prosa: “L’impresario di Smirne” (29/3) ore 21, regia di Roberto Valerio – Associazione Teatrale Pistoiese T1 AL CN CV IM NO PR SR SV T2 VB MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Il tempo Tempo .63 . Addensamenti al Nord e regioni tirreniche, sereno o poco nuvoloso altrove Il simbolo della festa del papà? Uistitì! L’animale tuttofare che si cura dei figli CARLO GRANDE overi padri, mercificati e stritolati dai maschi in guerra tutti contro tutti. Per i simboli e i pilastri della civiltà, i valorosi che ancora resistono come Ettore sulla rocca di Ilio, ecco la Festa del papà… Crolleranno anche loro, sotto i colpi di gadget, bellone, cravatte e lupi di Wall Street. Se la passano meglio gli animali? Fra loro ci sono anche padri magnifici, sebbene alla prole di solito pensino – guarda un po’ - le femmine. Non quelle dell’aotide, scimmia sudamericana monogama che si limita ad allattare: il resto (pulizie, trasporto, messa in strada) lo fa il maschio. Anche l’ippocampo va forte: riesce persino a rimanere incinto, accogliendo le uova della femmina per la gestazione. Il Grandule di Namaqua, uccello del P deserto del Kalahari (Sudafrica) fa invece da «incubatrice» ai pulcini appena usciti dall’uovo. Ma il record ce l’ha un primate sudamericano con un buffo nome, Uistitì, parola che i francesi dicono per sorridere davanti al fotografo (fa le veci del «cheese» anglosassone). Il maschio uistitì non solo nutre, spulcia e porta in giro i figli, ma fa anche da levatrice, aiutando il parto – di solito gemellare - della femmina, madre di un super-pupo che pesa il 25% della madre. È come se una donna di 55 chili partorisse un bambino di 14. Servono braccia maschili, allora. Questi non saranno padri nobili come quelli di Paul Auster («L’invenzione della solitudine») o Kureishi (nello splendido racconto intitolato «Ieri, tanto tempo fa», raccolta «Il declino dell’Occidente» di Bompiani), come i padri di Svevo e Dostoevskij o di Ettore Scola nel commovente «Che ora è» interpretato da Mastroianni e Troisi, ma pur sempre di padri si tratta. Madre natura li ha fatti così. O il Padreterno. A proposito: ci sono anche San Giuseppe, l’evangelico padre del figliol prodigo e il devotissimo Abramo, che fece prendere un bello spavento a Isacco. Insomma, il discorso sui padri è infinito. Ma quando serve l’aiuto di entrambi i genitori e c’è una necessità ecologica, a volte scendono in campo loro e le femmine possono sorridere. Uistitì! «Cheese!». Come la ragazza della pubblicità spagnola, che cerca di convincere il maschio con argomenti calcistici: «Ma come, un esterno brasiliano ama attaccare ma va su e giù continuamente, difende anche se non gli piace… E tu non vuoi portare sotto l’immondizia?». www.lastampa.it/grande IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE €1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE; € 1,20 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «PRIMO PIANO MOLISE», «L A VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL CORRIERE MERCANTILE», «L A GAZZETTA DEL LUNEDÌ», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00; C. TICINO FRS. 3,00; SVIZZERA FRANCESE FRS. 3,00; SVIZZERA TEDESCA FRS. 3,00. T1 AL CN CV IM NO PR SR SV T2 VB MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 64
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