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LA
LA STAMPA
STAMPA
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867
MARTEDÌ 18 MARZO 2014 • ANNO 148 N. 76 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it
Mosca vieterà l’ingresso in Russia a un gruppo di senatori americani
SFIDA DIPLOMATICA
Putin: la Crimea è libera
Obama, via alle sanzioni
Usa e Ue colpiscono gli uomini del presidente
La lista nera
dell’Occidente
Politici e consiglieri:
nel mirino i nostalgici
dell’Unione Sovietica
Vladimir Putin
Mastrolilli, Sgueglia e Zatterin ALLE PAGINE 8 E 9
MA IL CREMLINO
NON SI FERMERÀ
ANNA ZAFESOVA
S
Servizio
anzioni, revisione al rialzo di bilanci militari, minacce: in pochi giorni il
mondo ha infilato i binari della
guerra fredda.
A PAGINA 9
CONTINUA A PAGINA 27
Il capo del governo rassicura Berlino: rispetteremo il tetto del 3%. Schäuble chiede garanzie sulla durata dell’esecutivo
Merkel promuove Renzi
“Impressionata dal piano di riforme”. Maggiore flessibilità ai conti italiani
Matteo Renzi supera il primo faccia a faccia con la cancelliera tedesca, che promuove le sue «riforme strutturali»,
definendole efficaci e impressionanti. Il premier, dal canto
suo, rassicura Angela Merkel
sul rispetto da parte di Roma
del tetto del 3% di rapporto debito-Pil e incassa una maggiore flessibilità per i conti italiani. Trattative per Letta a segretario generale della Nato.
1
IN PRIMA FILA
NEL SOSTENERE
L’EURO
FRANCO BRUNI
I
l dialogo di Renzi con
Merkel, dopo quello con
Hollande, ha soprattutto
due finalità. La prima,
specifica e urgente, riguarda il nostro rapporto deficit-Pil: per finanziare le promesse di politica economica
serve che l’Europa consenta
che il rapporto non continui
subito a scendere; deve essergli anzi permesso di risalire
un poco, riavvicinandosi alla
barriera del 3%, sfruttando il
margine che le politiche impopolari dei governi Monti e Letta hanno conquistato e «regalato» a quello attuale.
DA PAGINA 2 A PAGINA 7
I GUAI DEL CAV
Il commissario alla Giustizia
“Candidato? Norme chiare”
Ugo Magri
A PAGINA 5
LA CRISI DEL MILAN
RETROSCENA
FABIO MARTINI
TOBIAS SCHWARZ/REUTERS
Scambio di sguardi tra Matteo Renzi e Angela Merkel ieri a Berlino
Buongiorno
Angela in love
MASSIMO GRAMELLINI
INVIATO A BERLINO
1 Le matrone tedesche hanno un debole per gli
A
italiani impuniti. Secoli di storia e chilometri di
lungomare romagnolo sono lì a testimoniarlo.
Angela aveva scartato tutti gli altri pretendenti.
Quel Silvio greve, liscio come un tapis roulant e
troppo anziano. Il professor Mario: algido, secchione, più noioso di un tedesco. E il composto
Enrico, un bravo ragazzo, come lo definì lei con
un’espressione che sulle labbra di una donna
non è mai sintomo di passione. Ma alla fine è
arrivato Matt. Il principe azzurro e simpaticamente un po’ buzzurro, con l’energia della giovi-
tu per tu con Matteo
Renzi, la Cancelliera
di Germania estrae da
una cartellina le slide della
conferenza stampa renziana,
guarda negli occhi il suo autore e gli dice: «Spettacolare!». Nel severo studio personale della Cancelliera ride
Renzi e sorride la Merkel.
CONTINUA A PAGINA 3
Ascoltato
il primo battito
dell’Universo
GIOVANNI BIGNAMI
T
utti crediamo nel Big
Bang, ma nessuno lo
ha mai visto. Per forza:
così vicino all’origine dell’Universo, come magistralmente descritto nelle «Cosmicomiche» di Italo Calvino, quella cosa che noi chiamiamo «vedere» non esisteva proprio.
I fotoni, cioè la radiazione
elettromagnetica che ci fornisce la grande maggioranza
dell’informazione sull’Universo, non ce la fanno ad
uscire dal denso e caldissimo Universo neonato.
CONTINUA A PAGINA 20
Anche l’Europa
stoppa Berlusconi
CONTINUA A PAGINA 27
E IL PREMIER
CHIEDE LA NATO
PER LETTA
BIG BANG
nezza e il bottone del cappotto abbottonato zoppo che stimola tenerezze materne. Ad Angela sono crollate le difese. Si è tolta lo spread dagli occhi
e lo ha guardato come la figlia di un pastore tedesco può guardare una giovane marmotta italiana.
Ha congiunto in una mossa leziosa le mani ad artiglio che solitamente maneggiano forbici e ha
sorriso a Matt, che dardeggiava sguardi tra l’impacciato e l’inceneritore. Lì per lì Angela ha pensato di alzarci il differenziale deficit-Pil dal 3 al 30
per cento, ma è stato solo un attimo. Poi la sua
moralità calvinista ha prevalso. Fino a quando?
E nel calcio
il tocco non è
più magico
IL CASO
L’influenza
non si cura
con Google
EUGENIA TOGNOTTI
E
desso nei corridoi di
Mediaset circola questa battuta: vuoi vedere
che Toti fa la fine di Seedorf?
E cioè il timore che il nuovo
non avanzi, ma inciampi, si
bruci. Giovanni Toti catapultato dalla direzione di un tg al
ruolo di testa pensante della
politica.
pensare che era la star
del mondo Big Data, il
Google Flu Trend (Gft),
trionfalmente presentato nel
2008 come un prezioso strumento di salute pubblica. E lo
sarebbe stato davvero se
avesse mantenuto la promessa di monitorare in tempo reale i casi d’influenza sulla base dei termini di ricerca associati con quella malattia su
Google: brividi, debolezza,
febbre, mal di testa, tosse,
mal di gola. Invece è stato un
flop. Ha sovrastimato la prevalenza dell’influenza nella
stagione 2012-2013 di oltre il
cinquanta per cento.
CONTINUA A PAGINA 34
CONTINUA A PAGINA 27
MICHELE BRAMBILLA
A
La stilista L’Wren, 47 anni, si è impiccata. La rockstar sotto choc: sono devastato
Il dramma di Jagger: suicida la compagna
MARINELLA VENEGONI
pa - mi colpì subito il senso di fragilità e timidezza che emanava. Era
fasciata da un abito blu notte, appariva straordinariamente pallida,
straordinariamente alta e terribilmente sottile. Era il 3 giugno 2003,
vigilia della partenza della tranche
europea del Forty Licks tour, che
avrebbe segnato il quarantennale
dei Rolling Stones.
L
i ricordo come fosse oggi,
Mick Jagger e L’Wren Scott,
in uno sciccosissimo ristorante di Monaco di Baviera. Preceduti dalla guardia del corpo che
aveva perlustrato il locale, i due si
sistemarono proprio in un tavolo
accanto al nostro. Di lei - che se
n’è andata ieri a 47 anni, in modo
così violento, appesa a una sciar-
CONTINUA A PAGINA 13
Mick Jagger e L’Wren Scott
Semprini A PAGINA 12
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2 .Primo Piano
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
U
GOVERNO
IL VERTICE ITALO-TEDESCO
Merkel a Renzi: riforme impressionanti
La cancelliera: il Jobs Act va nella giusta direzione. Il leader Pd: la Germania è il nostro punto di riferimento
TONIA MASTROBUONI
INVIATA A BERLINO
Visibilmente dimagrita lei,
avvolto da un cappotto abbottonato male lui, che gli dava davvero un po’ l’aria dell’alunno da mettere dietro la
lavagna. E prima del picchetto d’onore, per sdrammatizzare, Matteo Renzi si è concesso qualche battuta con i
cronisti - «ma siete tutti italiani?» - ed era visibilmente
emozionato, per il primo faccia a faccia con Angela Merkel. Che gli ha concesso un
grande sorriso quando il presidente del Consiglio italiano
le ha regalato la maglietta di
Mario Gomez, il recente acquisto della Fiorentina comprato dal Bayern. Ma dopo, in
conferenza stampa, i sorrisi
hanno lasciato il posto a un
atteggiamento più cauto.
I complimenti al collega
«Fa bene a mostrare
agli italiani il bicchiere
mezzo pieno»
Ovvio, l’apertura di credito per un programma di riforme definito dalla cancelliera «impressionante» c’è.
Durante il colloquio con Renzi, ha spiegato, «abbiamo
esaminato tutti gli aspetti
delle riforme e devo dire che
gli auguro molta fortuna e coraggio, è un messaggio di cui
ci rallegriamo tutti». Il Jobs
Act, per esempio, «va nella
direzione giusta», ed è vero
anche che «il 50% della crescita dipende da fattori psicologici», insomma che è assolutamente importante che
Renzi mostri agli italiani «il
JOHN MACDOUGALL/AFP
Angela Merkel ha ricevuto ieri il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi
bicchiere mezzo pieno».
Tuttavia, come sa non tanto
Merkel, che di riforme strutturali ne ha fatte ben poche,
quanto il suo predecessore,
Gerhard Schroeder - che con il
fondamentale riordino del
mondo del lavoro e del sussidio
di disoccupazione «Agenda
2010» ha rimesso in piedi la
Germania, ma ha provocato
un’emorragia di voti nel suo
partito, la Spd, dal quale non si
è mai più ripreso - non sono
certo indolori: «In base all’esperienza tedesca le riforme
trovano sempre entusiasmo in
alcune parti ma diffidenza in
il caso
DALL’INVIATA A BERLINO
U
n colloquio durato un’oretta,
quello tra Pier Carlo Padoan
e Wolfgang Schäuble, che è
servito più che altro al nuovo ministro dell’Economia per illustrare all’omologo tedesco il programma di
riforme targate Renzi. Tuttavia, alla
fine, la reazione più significativa del
ministro conservatore tedesco è stata che «la Germania ne attende con
attenzione l’implementazione».
In altre parole, secondo fonti presenti all’incontro, Schäuble sarebbe
rimasto «colpito» dalle riforme
strutturali messe in agenda dal nuovo governo, in particolare dalle riforme del lavoro intitolate «Jobs
Act», dalla spending review ambiziosa o dalla robusta riduzione dell’Irpef. Ma il primo nodo, per un Paese abituato a governi italiani non
troppo longevi e reduce da due esecutivi che aveva accolto con grande
favore – Monti e Letta – ma che erano durati troppo poco per fare molto
di più di un mero aggiustamento di
bilancio, è capire quanto durerà
Renzi.
D’altro canto, se lo scetticismo è
ancora grande, è vero anche che politici di lungo corso come Schäuble e
Angela Merkel sanno che il capitale
politico del presidente del Consiglio
altre», ha sottolineato. E proprio «una riforma del mercato
del lavoro ha bisogno di un lungo respiro. Noi abbiamo dovuto aspettare due-tre anni per
avere i primi risultati». E negli
ultimi due, tre anni, questo i tedeschi non lo dimenticano mai,
qui a Berlino sono passati ben
tre presidenti del Consiglio
italiani. Insomma, il nodo resta
anche l’orizzonte politico.
Soprattutto, ben vengano le
riforme, se stimolano anche la
crescita e l’occupazione, ma
tenendo conto che un limite invalicabile c’è: per un Paese che
per primo in Europa ha scritto
MATTIA FELTRI
«G
uarda Matteo,
devo dirti che
sono
profondamente colpita
dal tuo piano di riforme.
Se ce la fai
si tratta di un cambiamento
strutturale e storico.
Ho visto quanta
fatica hanno fatto
i tuoi predecessori,
per cui mi complimento
per il coraggio e per le idee
chiare che dimostri.
Avrai il mio sostegno,
perché se ci riesci
è un bene per tutta Europa...
Però c’è una cosa che non
capisco: e i compiti a casa?».
«Mah, veramente,
io pensavo
che lei spiegava...».
Ma Schäuble resta freddo
e chiede rassicurazioni
sulla durata dell’esecutivo
nia si rende conto che se vuole durare,
Renzi deve anche avere spazi di manovra per promuovere iniziative per
la crescita, i margini di flessibilità rispetto ai target attuali «si possono discutere». Ma senza mai superare il limite del Patto di stabilità.
Del resto, se il biministeriale italotedesco è stato preceduto da un clima
abbastanza distratto, in Germania,
perché l’attenzione principale di tutti
i media è concentrata da settimane
sulla crisi ucraina, è vero anche che il
vertice è stato preceduto da un delirante articolo apparso sul quotidiano
conservatore Die Welt, in cui il presidente del Consiglio è stato ridotto con
toni roboanti a campione europeo delre all’Europa la totale continuità del l’anti-rigore. Un sintomo, tuttavia, del
Merkel-ter con il precedente, cioè clima che c’è in una parte della Gerquello che aveva voluto e ottenuto il mania rispetto ad alcuni Paesi, Italia
Fiscal compact, ossia l’accordo-sim- in testa. E, anche se non coincide mibolo dell’austerità nella Ue, è il limite nimamente con la posizione del goverdel 3 per cento del deficit. Ma qui il no tedesco, i conservatori della Cdu –
discorso si complica. Al termine del Schäuble è tra questi – sono sensibili
faccia a faccia, un comunicato del mi- agli umori sull’«austerità», soprattutnistro tedesco citato in vista di una
to dall’Ansa parlaIN DIFESA DELL’AUSTERITÀ tornata elettorale
va di «un’atmosfera
dove per
I conservatori della Cdu europea
costruttiva» ma ha
colpa di una sentemono un atteggiamento tenza di Karlsruhe
anche sottolineato
l’importanza «che anti-rigore da parte dell’Italia che ha spazzato
il consolidamento
via lo sbarramento
delle Finanze statali attraverso le ri- del 3%, è sicuro che nel Parlamento
forme strutturali non sia rinviato».
europeo, per la prima volta, entreranIn realtà se non si supera quel tetto no gli anti-euro dell’Afd, per non parconsiderato dai tedeschi come le tavo- lare dei neonazisti della Npd. E se l’onle della legge – proprio la scorsa setti- da populista nei Paesi del Sudeuropa
mana Berlino ha annunciato il pareg- si nutre dell’odio anti-austerità, nei
gio di bilancio strutturale per i prossi- Paesi nordici assume invece esattami anni – e in un clima «positivo» se- mente il tono opposto, del religioso
[TON. MAS.]
condo le fonti, in cui anche la Germa- credo nel dio-rigore.
Il ministro tedesco ha incontrato l’omologo Padoan:
“Attendiamo l’implementazione del programma”
Ministri
Pier Carlo Padoan
e il suo collega
tedesco
Wolfgang
Schäuble
si sono
incontrati ieri
a margine
del faccia
a faccia
tra Matteo Renzi
e Angela Merkel
italiano è maggiore, rispetto ai suoi
predecessori. Anche perché la situazione economica sta migliorando: il
nostro Paese si sta emancipando pian
piano dalla recessione che aveva zavorrato l’azione di Monti e Letta. Il
primo scoglio da superare, per Padoan, è stato dunque quello di rassicurare il suo omologo che Renzi durerà.
Il secondo punto, con un ministro
che è stato confermato a dicembre
dalla Cancelliera proprio per segnala-
il pareggio di bilancio in costituzione, quando neanche esisteva il Fiscal compact, resta il
3 per cento del rapporto tra
deficit e Pil. «So bene che l’Italia rispetterà il tetto del 3 per
cento del deficit», ha annuito
la cancelliera, rispondendo a
una domanda, ma glissando
sull’ipotesi che all’Italia possano essere concessi maggiori
margini di movimento entro
quel limite.
Anche Renzi ha ribadito
l’impegno a rispettare le regole sul bilancio europee, e ha
scherzato sul fatto che «la cancelliera mi ha chiesto: “Non hai
portato le slides?”». Il presidente del Consiglio ha sottolineato che «faremo le riforme
perché ce lo chiedono i nostri
figli, non perché ce lo chiedono
i partner europei». L’impegno
dell’esecutivo è quello di avviare «non misure una tantum,
ma irreversibili di cambiamento». A partire proprio dal
lavoro, dove il modello duale
può fare da esempio: «Nella
Germania troviamo un punto
di riferimento», ha precisato
Renzi, insistendo sull’importanza di cambiare «le regole
del gioco: la pretesa di creare
posti di lavoro attraverso una
legislazione molto precisa, restrittiva è fallita». Infine, per
due Paesi come la Germania e
l’Italia, ancora con un’enorme
base industriale, si tratta anche di collaborare per favorire
un «rinascimento europeo»
del manifatturiero. Perché è
sempre importante tenere
presente che è difficile imprimere una traiettoria discendente al debito italiano se non
si capisce una cosa fondamentale: «Il nostro problema è la
mancata crescita».
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
“Rispetteremo il tetto del 3%”
Il premier rassicura Berlino
e incassa maggiore flessibilità
Retroscena
FABIO MARTINI
INVIATO A BERLINO
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
uno dei tanti frammenti di
un incontro che ha prodotto un buon feeling tra i due,
«una chimica positiva», come concordano gli entourage dei due capi di governo, premessa importante per un futuro dai contorni tutti da scrivere.
Certo, l’esperienza diplomatica
consiglia di prendere con le molle i
convenevoli affettuosi che i capi di governo sono soliti scambiarsi. Ma a
Matteo Renzi non è sfuggito un dettaglio decisivo: mentre 48 ore prima, all’Eliseo, il presidente francese Francois Hollande - pur chiedendo dettagli
particolareggiati sulle singole riforme
- in pubblico si era limitato a prendere
atto del cantiere italiano, la Merkel si
è esposta, ci ha messo la faccia nel definire con aggettivi e superlativi le misure immaginate dal governo Renzi.
E sempre nel corso del bilaterale che
si è svolto nello studio della Cancelliera,
la Merkel ci ha tenuto ad elogiare non
soltanto «la direzione riformatrice» del
governo italiano, ma la virtù che lei più
È
apprezza nel leader italiano: il «coraggio». Una prerogativa che la signora Merkel apprezza in particolar modo in chi,
come lei, ha fatto gavetta di partito, ha
dietro di sé una forza politica strutturata.
Cosa che Mario Monti e, in parte neppure Enrico Letta, potevano vantare.
Naturalmente la missione berlinese
di Matteo Renzi doveva servire soprattutto a capire se Berlino frapporrà vincoli formali o lacciuoli informali alla
istanza italiana di derogare dal 2,6% di
rapporto debito-Pil a suo tempo concordato con la Commissione europea.
Renzi, nel colloquio con la Cancelliera,
ha capito che in Germania considerano
importante l’impegno del primo ministro italiano a non derogare dal tetto del
3 per cento che nel passato l’ex sindaco
di Firenze aveva definito come «una regola vecchia, scritta prima di Google».
E allora, ecco il punto: il solenne, pubblico e ripetuto impegno da parte di Renzi a non sfondare quel tetto, viene apprezzato a Berlino e considerato diri-
mente. E quanto alla possibile lievitazio- dava, annuiva di continuo, atteggiamenne di uno 0,2-0,3% dal 2,6%, il messaggio to insolito nel personaggio. Anche se in
agli italiani è stato questo: non ci sono ve- Renzi è irresistibile la tentazione alla batti, ma bisognerà verificare nel concreto tuta, all’autocompiacimento. La confecome la questione verrà posta. Un risul- renza stampa a due era appena iniziata e
tato considerato soddisfacente, anche se Renzi ha scartato all’improvviso dal suo
nel corso della conferenza stampa, non è discorso politico: «Ah, devo togliermi
sfuggito il differente punto di riferimento l’auricolare...» e rivolto ai fotografi:
dei due: Renzi ha promesso fedeltà ai «Scattate, tanto vengo male lo stesso».
«parametri di MaaA Berlino è circolastricht», quelli che
DIETRO LE QUINTE ta una voce: Matteo
fissano una volta per
starebbe tratRenzi starebbe trattando Renzi
sempre il tetto nel
tando la nomina di
la nomina di Enrico Letta Enrico Letta a segrerapporto debito-pil,
a segretario generale Nato tario generale della
mentre la Cancelliera si è riferita espliciNato. L’opportunità si
tamente al «Fiscal compact» con le sue è creata anche perché il candidato italiaregole complesse e di recente irrigidite.
no, Franco Frattini, non vantava nel curL’«alunno» Renzi da questo punto di riculum un incarico da primo ministro.
vista è stato «rimandato»? Lo si capirà Per questo la scelta è caduta sull’ex prenei prossimi giorni. Una cosa è certa: al- mier norvegese Jens Stoltenberg. La cal’«esame» di Berlino, il capo del governo sella si può riaprire a favore di Letta? Imsi è presentato più concentrato e meno probabile, ma è significativo che Letta
piacione del solito. In conferenza stampa, abbia dato l’assenso alla trattativa e che
mentre la Merkel parlava, Renzi la guar- l’Italia vi si stia impegnando.
Doppiopetto in tilt
Asola canaglia
Italian style in lutto
C.
Lo fa apposta, è evidente.
Tutti a dirgli che è un berluschino e lui che fa? Debutta a Berlino indossando un doppiopetto
(in questo caso declinato in vezzoso cappottino tre quarti),
praticamente la divisa che Silvione indossa sempre anche se
sotto ci mette la maglietta nera.
Mal gliene incolse: sarà per la
scarsa abitudine, sarà per
l’emozione di rivedere Angela,
ma Renzi infila uno dei bottoni
nell’asola sbagliata. Merkel:
«Fai come me, tre bottoncini facili facili e passa la paura».
1
Cartoline
LA PRIMA DEL SINDACO
ALLA CORTE DI ANGELA
Alberto Infelise
Diplomazia pallonara
Il patto della Viola
firmato Mario Gomez
La cancelliera aveva avvertito il tifoso
Renzi: «Vedrà, Gomez alla Fiorentina farà bene. È un grande giocatore, ma è fragilino e s’infortuna». In effetti si è infortunato, poco dopo
l’arrivo a Firenze, ma ora pare ristabilito, per
la gioia dell’ex sindaco. Che per oliare i rapporti con Berlino ha portato in dono la maglia autografata dell’attaccante viola.
Carini e coccolosi
1
Questione di feeling
Ci sono un italiano, un tedesco e un greco
Voci di corridoio dicono che Angela Merkel non si divertisse
così dai tempi della visita di Mario Monti. Molti sorrisi e un solo
attimo di gelo, quando Matteo ha detto: «Angela stai serena».
1
Visto dalla Grecia
Atene fa il tifo per Matteo
“La sua sfida all’austerità
speranza per i Paesi del Sud”
ROBERTO GIOVANNINI
ROMA
La Grecia tifa Matteo Renzi.
Chissà, forse il premier italiano riuscirà davvero a ottenere da Angela Merkel una
qualche moderazione della
stretta dell’austerità, che da
cinque anni ormai sta strangolando il paese ellenico.
E così in questi giorni sui
principali giornali di Atene si
sono moltiplicati gli articoli
sulla «sfida di Matteo Renzi»
che «mette fine all’austerità e
lancia il guanto (di sfida) alla
Merkel», come scrive l’autorevole quotidiano Ta Nea, che in
un editoriale parla della
«scommessa italiana per l’in-
tero Sud d’Europa». Per il
giornale, Renzi traccia «una
strada diversa da quella di
Bruxelles e di Berlino», «la prima volta che un Paese dell’Eurozona che ha problemi annuncia una politica diversa da
quella delle ricette di austerità», una strategia che «proietta una luce di speranza per tutti i Paesi del Sud». Il giornale
conservatore Kathimerini, invece, addirittura spera in un
«Matteo Renzi greco» capace
di imitare quello italiano, che
«ha assunto il governo - scrive
- promettendo una serie di riforme che provocheranno un
terremoto costruttivo e tireranno il Paese fuori dalla crisi
economica».
Né telefonate, né commenti
All’estero si cambia verso
Faccia tenera al tedescone, nel caso il nordico fosse ancora offeso per i commenti di Silvio
sulle forme della cancelliera o per la telefonata
che la lasciò ad aspettare sul tappeto rosso.
1
Certo è che a prescindere
dalle conseguenze del pressing di Renzi sulla Merkel, non
è un caso che i media e l’opinione pubblica più moderata della
Grecia sperino in una svolta
miracolosa delle politiche economiche a livello europeo. «È
difficile immaginare se la Germania cambierà posizione spiega Dimitri Deliolanis, giornalista della riaperta televisione pubblica Ert - se così fosse
bisognerebbe dire bravo a
Matteo Renzi, anche in vista
delle elezioni europee. Sarebbe una buona notizia per la
Grecia, anche se per come
stanno le cose è ampiamente
probabile che il prossimo premier ellenico sarà Alexis Tsi-
pras, il leader di Syriza». In effetti quasi tutti i sondaggi concordemente vedono in testa sia per le europee che per le
elezioni amministrative - il
partito della sinistra radicale.
Mentre pare in difficoltà il partito conservatore del premier
Antonis Samaras, che non è
riuscito negli ultimi mesi a dare all’opinione pubblica la sensazione che il paese sia finalmente uscito dalla crisi. E soprattutto dall’obbligo di accettare le sempre nuove misure di
austerità imposte dalla trojka
Ue-Bce-Fmi. Se i risultati della
doppia tornata elettorale premieranno la sinistra di Syriza,
Tsipras sicuramente chiederà
le elezioni politiche anticipate.
Primo Piano .3
.
Taccuino
MARCELLO
SORGI
Adesso inizia
il pressing
sul Tesoro
per le coperture
opo quello, più facile,
con Hollande, Matteo Renzi ha messo a
segno anche il più delicato
degli incontri europei messi
in cantiere dopo l’annuncio
della svolta in politica economica di mercoledì. Angela Merkel si è detta «impressionata» dai progetti del governo italiano e ha augurato
«molta fortuna e successo»
al premier, in visita con una
folta delegazione di ministri. E anche se per prudenza ha parlato di «bicchiere
mezzo pieno», ha subito aggiunto che Renzi ha un piano credibile per riempirlo.
La ragione di questa tutto
sommato buona accoglienza sta nel fatto che il Presidente del consiglio ha rassicurato la Cancelliera sulla
volontà dell’Italia di realizzare le sue riforme con interventi «strutturali», e non
semplicemente spostando
più in alto, seppure sempre
sotto il limite, il dato del rapporto deficit-pil. E questa
stessa parola, come a volerla sottolineare, è stata ripetuta dalla Merkel durante la
conferenza stampa al termine della giornata di lavoro a
Berlino. D’altra parte non
toccava a lei concedere a
Renzi l’eventuale autorizzazione ad avvicinarsi al limite
del 3 per cento. La Cancelliera ha inteso dire a Renzi
che la qualità delle riforme
si vede, ma occorre sia chiara anche la strategia per sostenerle e realizzarle.
Renzi torna dunque in
Italia con un risultato positivo, ma anche con la convinzione di dover mettere sotto
pressione la macchina del
ministero dell’Economia
per trovare le coperture necessarie ai tagli fiscali nelle
pieghe dei bilanci dei ministeri, com’è già avvenuto
per quello della Difesa, con il
taglio annunciato nella commessa degli F35, più che in
quelle di possibili aggiustamenti fiscali. Ed è a questo
obiettivo che si dedicherà,
in vista del prossimo Consiglio dei ministri in cui le misure annunciate la scorsa
settimana dovrebbero essere definite.
Non solo la Merkel, ma
tutti i principali componenti
del governo tedesco hanno
avuto la possibilità di verificare coi loro interlocutori
italiani la serietà delle intenzioni del governo. Quanto al
resto, la giornata è stata assorbita dalle conseguenze
del referendum in Crimea e
dalla valutazione delle sanzioni, fin qui limitate, imposte alla Russia.
D
Jena
Merkel
«Ich bin ein renziner».
[email protected]
4 .Primo Piano
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
U
GOVERNO
I PRECEDENTI A BERLINO
TOBIAS SCHWARZ/REUTERS
DANIEL DAL ZENNARO/ANSA
STEFFEN KUGLER/BUNDESREGIERUNG/REUTERS
Nel 2006
Nel 2008
Nel 2011
Romano Prodi a Berlino: già allora si parlava
di feeling e di iniziative comuni italo-tedesche
Silvio Berlusconi a Trieste scherza con la Merkel
e le fa «cucù» da dietro una colonna
Mario Monti a Berlino per mostrare le misure
anticrisi. «Impressionanti», dirà la Merkel
Incontri, scontri e diffidenze
Cinque premier italiani
e un’unica cancelliera tedesca
Le due volte di Berlusconi, poi Prodi, Monti, Letta e infine Renzi
MATTIA FELTRI
ROMA
premier passano, la Merkel rimane: Matteo Renzi è il quinto presidente del Consiglio cui tocca il riverente omaggio alla
cancelliera tedesca. Il primo fu Silvio Berlusconi, e che prologo: al vertice di Bruxelles cui Angela prese parte da esordiente (marzo
2006) i due si lasciarono fotografare sbaciucchianti e sorridenti. Silvio era quasi un modello:
«Dovremmo imparare da lui», diceva la Merkel
nel 2001 ammirata dalla fedeltà degli alleati di
Forza Italia, e per fortuna sua non imparò. Condividevano la dimora nel Ppe e si scambiavano
congratulazioni a ogni vittoria elettorale. Quando lei divenne capo di governo (novembre
2005), lui disse: «Sarò ancora io a incontrarla
nei prossimi cinque anni», e invece alle successive Politiche avrebbe ceduto a Romano Prodi.
Il confino durò poco e l’8 luglio 2008 la coppia si
ricompose al G8 di Toyako, Giappone. Berlusconi arrivò con una scatola infiocchettata: «È un
salame». Che pensiero delizioso. Angela sorrise
imbarazzata: «Io non ho niente per te». Non si
discuteva ancora di crisi finanziaria. Il nostro
premier era persuaso di guadagnare con la Merkel - dopo gli anni pacifisti del duo franco-tede-
I
L’intermezzo di Prodi era stato più semplice.
Poi Prodi, altro che cucù, portava la Merkel alla
Scala o ai musei vaticani mentre lei, a paragone
del prof bolognese, pareva una giocherellona: lo
invitò a Dortmund per la semifinale del campionato del mondo di calcio (luglio 2006). Prodi non
Nel 2013
Enrico Letta fresco di nomina vola in
Germania, ma la cancelliera mostra
meno entusiasmo: «L’Italia ha
compiuto un pezzo di strada»
JESCO DENZEL /EPA
è proprio un fine intenditore. Dopo 118 minuti di
gioco, a un soffio dalla fine dei supplementari,
Angela gli confessò di odiare i rigori; e trenta secondi dopo Fabio Grosso segnò il gol che portò
l’Italia in finale. «La cosa l’ha colpita moltissimo.
Le ho spiegato che è il famoso fattore C di Prodi»,
disse il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E però lì c’era una Merkel non ancora
padrona d’Europa e un’Europa ancora economicamente integra. I bilaterali avevano per tema il
clima o il medio oriente. Ricorderete l’umore che
invece precedette l’insediamento di Mario Monti.
«L’Eurozona orienta su di lei grandi speranze»,
disse la Merkel al prof varesino. Lui ottenne la
fiducia (novembre 2011) e volò a Berlino a mostrare il piano delle riforme. «Misure impressionanti!», disse la Merkel. Era un inno. A gennaio la
cancelliera proclamò che «l’Italia ha fatto cose
straordinarie». Saltò fuori il terribile modo di dire dei «compiti a casa». «L’Italia torna protagoni-
PRIMA GLI ELOGI
POI IL CAMBIO DI ROTTA
La Merkel nel Ppe insieme al Cavaliere
diceva: «Dovremmo imparare da lui»
E a Monti: «Su di lei grandi speranze»
Al leader azzurro chiese «un bilancio
di risparmio e consolidamento»
E al professore disse: «Mai gli Eurobond»
sco Jacques Chirac-Gerhard Schroeder - un
buon alleato a Washington. «Berlino farà un piccolo passo verso Roma allontanandosi da Parigi», disse. Era una moina continua. A Trieste,
novembre 2011, Silvio si nascose dietro la colonna di Carlo VI d’Asburgo e al passaggio della
collega fece l’immortale «cucù». Lei lo abbracciò. «La conosco, so che si diverte», disse lui.
Ma l’anno successivo, al vertice Nato di Strasburgo, Berlusconi arrivò ed era al telefono con
Tayyip Erdogan. Fece cenno di attendere. Passeggiò lungo il fiume impegnato nel fondamentale colloquio, sinché la cancelliera non si scocciò e
lo piantò lì. La crisi dei mutui, come si diceva allora, si faceva sentire intanto che Berlusconi la
misurava sulle prenotazioni nei ristoranti. Ci furono discussioni sulla tassazione delle rendite finanziarie, sul ruolo russo in Europa, sull’austerity. E poi le intercettazioni in cui Silvio esprimeva
pareri rubicondi sull’attrattiva del lato b merkeliano. Arrivò l’estate (2011) delle manovre a ripetizione, dello spread, quella del raggelante sorriso della Merkel con Nicholas Sarkozy a proposito dell’affidabilità berlusconiana, e da Berlino
diffondevano comunicati di questo garbo: «Ho
telefonato al presidente del Consiglio chiedendo
l’adozione di un bilancio rispondente alle esigenze di risparmio e di consolidamento».
sta», scrivevano i giornali italiani. Monti sembra
un tedesco, è persino puntuale, scrivevano quelli
di Germania. E lui già invaghito di sé: «Per i tedeschi sono il genero ideale». Anche stavolta non
durò granché. A gennaio M&M cominciarono a
litigare sugli eurobond: «In un modo o nell’altro li
avremo», disse Monti; «in nessuna circostanza»,
rispose Merkel. Poi sulla crescita e sullo scudo
anti-spread. A metà 2012 si era già agli stracci:
«L’Italia ce la fa perché ce la fa, non perché lo dice
la Merkel». E poi: «Se chiediamo politiche di crescita non necessariamente aspiriamo ai soldi della Germania». E ancora: «Qualche volta Angela si
lamenta per la mia durezza». Lo chiamavano Supermario, come Supermario Balotelli, autore di
due gol nella solita vittoria calcistica dell’Italia
sulla Germania, Europei 2012.
Il successore, il beneducatissimo Enrico Letta,
rafforzò la tradizione del volo immediato dopo la
fiducia. Stavolta nessun entusiasmo per le misure eccezionali, ma protocollari incoraggiamenti
(«l’Italia ha già compiuto un pezzo di strada»).
Matteo Renzi, praticamente, era già in aeroporto. Nel luglio 2013, da sindaco di Firenze, volò a
Berlino da Angela. Parlarono di integrazione europea e del bomber tedesco della Fiorentina, Mario Gomez. Chissà se anche stavolta l’unica a rimanere sarà lei.
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Primo Piano .5
.
U
EUROPEE
ALFANO
LA STRATEGIA DEL CAVALIERE
«L’Onu si schieri
sui marò»
La vice-presidente
1 «L’Onu
deve assumere una posizione chiara e
forte sui marò», lo ha detto
il ministro Angelino Alfano a New York prima di incontrare il segretario generale Ban Ki-Moon. «I nostri marò - ha affermato sono andati in missione internazionale contro la pirateria e ora rischiano di
vedersi applicate le leggi
indiane antiterrorismo.
Deve essere chiaro che per
l’Italia è inaccettabile».
Non entro
in questioni
di livello nazionale
ma la normativa
europea è molto
chiara su questo
Viviane Reding
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi
REUTERS
Anche l’Europadice noaBerlusconi
Gelo della Commissione Ue sulla candidatura. Tremonti forse in lista nel Nord-Est
UGO MAGRI
ROMA
Il polverone che si alza sulla
candidatura europea di Berlusconi è, con ogni probabilità, proprio l’effetto sperato
dal Cavaliere. Il quale si trovava ai margini, eclissato dall’astro di Renzi, e non sapeva
come tornare agli onori della
cronaca. Vi ha provveduto
l’annuncio del consigliere
Toti, giovedì su «La Stampa»:
Berlusconi correrà alle prossime Europee. Con il che si è
subito scatenato un coro di
«Silvio non può», «la legge lo
vieta», «la candidatura verrà
respinta», come se il 25 maggio prossimo davvero potes-
simo trovare nella scheda elettorale il nome dell’ex-premier.
Ancora ieri hanno sentito l’urgenza di invocare la legge non
solo il vice-presidente del Csm
Vietti, ma la stessa Viviane Reding che è vice-presidente della Commissione Ue. Viceversa
Alfano, subodorando il rischio
di cadere nella trappola mediatica del Cavaliere, si è rifiutato
di esprimere commenti.
La polemica divamperà più
forte oggi, quando pioverà la
nuova sentenza di Cassazione.
I giudici devono confermare o
meno i 2 anni di interdizione
dai pubblici uffici (in origine 4,
ridotti in appello) quale pena
accessoria della condanna Me-
diaset. I legali del Cav sperano
nel colpo di scena, cioè in un
rinvio della sentenza davanti
alla Consulta. Sul loro cliente, è
l’argomento di Coppi e di Ghedini, si accumulano troppe pe-
Al via il sito «Silviolibero»
della Santanchè. Oggi
la Cassazione deciderà
sull’interdizione
nalità: l’interdizione nonché il
divieto di candidatura fissato
dalla legge Severino. Se la tesi
verrà respinta, Forza Italia griderà con tutto il fiato contro la
«giustizia politicizzata». Mon-
terà l’indignazione nel popolo
di destra, rampa di lancio ideale per il nuovo missile ideato
dalla Santanché, unica rimasta
a rimboccarsi le maniche nel
mortorio berlusconiano, e perciò screditata dal «cerchio magico» delle vestali gelose: una
petizione a Giorgio Napolitano,
affinché conceda la grazia prima del 10 aprile, quando il Condannato comincerà a scontare
la pena. Oggi la «Pitonessa»
aprirà il sito «Silviolibero», in
attesa che pure i club comincino a mettere i banchetti per
strada. È una provocazione cui
Silvio s’è immediatamente aggrappato, sul presupposto che
davanti a una milionata di fir-
me il Capo dello Stato forse potrebbe procedere «motu proprio».
Ma davvero si commuoverà
il Presidente? Il primo a dubitarne sembra proprio Berlusconi. Prova ne sia che, pur travolto da risentimento e amarezza, l’uomo si sta preoccupando di mettere in campo
personaggi capaci di dare rappresentanza al centrodestra
nel consesso europeo. Aveva
già immaginato di lanciare in
pista Toti (circoscrizione
Nord-Ovest) e l’altro vicepresidente Ue Tajani (Centro). Ed
ecco la sorpresa: nei giorni
scorsi ha riallacciato i contatti
con Giulio Tremonti, propo-
nendogli in un colloquio di candidarsi quale capolista nel
Nord Est per Forza Italia. L’ex
ministro ne era uscito un anno
e mezzo fa per dare vita al proprio movimento politico, la Lista libertà e lavoro. Alle ultime
elezioni aveva unito le forze
con la Lega. E guarda caso, al
colloquio di Arcore con Berlusconi era presente pure il vecchio Bossi, affaticato dalla malattia ma lucido (così raccontano) come nei tempi andati. L’offerta di candidatura è stata recepita da Tremonti con gratitudine e interesse. Per molti
mesi il professore era rimasto
lontano dai riflettori, assorbito
dal dramma della moglie Fausta mancata nello scorso dicembre. Dopodiché è tornato a
sfornare idee. Uscirà a giorni
per Mondadori il nuovo libro
intitolato «Bugie e verità. La
ragione dei popoli». Berlusconi
lo leggerà, cercando ispirazione per la prima campagna, dopo vent’anni, di cui non sarà
protagonista.
MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 6
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
gg Spending review/Le misure del governo
LA CURA COTTARELLI
Dall’Arma ai treni
Ecco i dettagli
del taglia-sprechi
Polizia contraria: c’è un contropiano da 2 miliardi
FRANCESCO GRIGNETTI
ROMA
Molto più di una sforbiciata
ai contestatissimi F35. Il piano Cottarelli per 7 miliardi di
possibili risparmi già quest’anno, che dovrebbero diventare 18 l’anno prossimo e
33,9 nel 2016 è una caccia
spietata ai soldi.
Cottarelli propone di recuperare subito 2 miliardi dagli
aiuti alle imprese, alle società partecipate, al trasporto
ferroviario. Propone di risparmiare 2,2 miliardi dalle
spese dirette dello Stato sull’acquisto di beni e servizi,
sugli stipendi dei dirigenti,
sulle auto blu, sui corsi di formazione. Infine ipotizza altri
400 milioni di risparmio dalla Difesa e dalla Salute. Ci sarebbe stato anche un altro
forte taglio sulle pensioni, per
quasi 1,8 miliardi di euro, ma
Renzi questo capitolo l’ha già
cassato.
Comunque sarà dura. Lo
stesso documento di Cottarelli, pubblicato in esclusiva ieri
dal Il Tempo, è pieno di cautele. «I risparmi di spesa indicati
- scrive - sono al lordo di possibili effetti sulle entrate».
Ci sarà poi da fare i conti
con le proteste. Piaceranno
molto all’opinione pubblica i
400 milioni che dovrebbero
venire dai minori costi della
politica e di Quirinale, Parlamento e Corte costituzionale. Più arduo il taglio dell’8/12% allo stipendio per i dirigenti pubblici, magistrati
compresi. E tecnicamente
complesso s’annuncia l’intervento sulle pensioni d’oro, già
colpite da Letta con il blocco
dell’indicizzazione.
Altre proposte più strutturali sono all’esame da anni e
mai realizzate. Cottarelli, ad
esempio, ha aperto la riflessione sulle forze dell’ordine: mantenere cinque corpi di polizia
ha ancora un senso? Peraltro
s’interrogava così già il suo
predecessore Piero Giarda
due anni fa e nulla è accaduto.
Molto cautamente, Cottarelli
chiede al Viminale di recuperare, tramite «sinergie» tra le
forze di polizia, 800 milioni
l’anno prossimo e 1,7 miliardi
nel 2016. Al ministro Alfano il
difficile compito.
In effetti al ministero dell’Interno c’è già in piano in discussione: prevede la chiusura
di circa 300 presidi di polizia
ferroviaria, postale, stradale,
Il piano
g
Centimetri - LA STAMPA
Risparmi in miliardi di euro su base annua
EFFICIENTAMENTO
DIRETTO
2014
2,2
5,2
0,1
-0,1
-----
0,4
0,9
7,2
0,2
0,5
0,4
2
0,3
0,5
-0,3
0,7
0,3
0,8
0,2
1,1
0,2
0,1
0,1
0,5
1,7
0,3
2,5
0,4
0,4
0,1
0,3
0,4
0,4
0,5
RIDUZIONE TRASFERIMENTI
INEFFICIENTI
1,6
0,6
0,1
0,1
0,2
1
0,8
2,2
0,8
0,2
0,2
0,2
2
1,5
0,7
0,2
0,2
Comuni, regioni, finanziamento partiti
Organi costituzionali e di rilevanza costituzionale
2 4,4
2,2
(Difesa, Sanità, Pensioni)
Difesa
Misure patto salute e costi standard
Contributo temporaneo dalle pensioni
Indicizzazione delle pensioni
Allineamento contributivo donne
Revisione pensioni di guerra
Pensioni di reversibilità (flussi)
7,1
1
0,4
--0,2
0,1
0,3
Trasferimenti a imprese (Stato)
Trasferimenti a imprese (Regioni)
Prova reddito per indennità di accompagnamento
Abusi pensioni di invalidità
Taglio microstanziamenti
Partecipate locali
Trasferimenti a trasporto ferroviario
SPESE SETTORIALI
2,2
0,2
0,2
0,4
0,5
0,2
0,5
0,1
0,2
0,6
0,2 2,8 5,9
Riforma province
Sinergie corpi di polizia
Spese enti pubblici
Digitalizzazione
Prefetture, vigili del fuoco, capitanerie di porto
Altre sedi periferiche nelle amministrazioni centrali
Razionalizzazione comunità montane
COSTI DELLA POLITICA
2016
12,1
0,8
0,2
---0,1
0,5
0,1
0,1
0,4
Iniziative su beni e servizi
Pubblicazione telematica di appalti pubblici
Gestione immobili
Costi riscossione fiscale
Fabbisogni standard nei comuni
Consulenze e auto blu
Stipendi dirigenti
Corsi di formazione
Inquinamento luminoso
Altre proposte da gruppi ministeriali
RIORGANIZZAZIONI
2015
5
7,9
0,1
0,3
1,4
-0,2
0,2
--
1,8
0,8
1
0,6
0,5
0,3
--
2,5
2
0,5
1,5
1
0,3
0,1
TOTALE GENERALE
7
18,1
33,9
MARIANNA MADIA
“Subito il tetto al cumulo
redditi-pensioni d’oro”
Il ministro: si parte dal livello più alto, ma scenderemo ancora
Intervista
FRANCESCA SCHIANCHI
ROMA
ei primi venti giorni da
ministro ha scelto di
non intervenire nel dibattito, anche quando è stata
tirata in ballo per la sua gravidanza, rinviando il momento
di dire la sua ai primi atti esecutivi del suo ministero. Così,
ieri, dopo aver firmato una
circolare che dà attuazione a
una norma del precedente governo per cui i lavoratori pubblici non possono cumulare lavoro e pensione oltre 311 mila
euro (lo stipendio del primo
presidente di Cassazione), il
ministro della Pubblica amministrazione e la Semplificazione, Marianna Madia, ha deciso di raccontare cosa sta facendo. Partendo da un dato:
che il suo primo atto sia questo, non è per niente casuale.
N
Perché ha voluto questo
come suo primo atto da
ministro?
Le frasi chiave
311
Il mondo privato
«Chi percepisce
una pensione oltre sei
volte la minima
e continua a lavorare
dovrebbe lasciarne
metà allo Stato»
mila euro
La cifra massima che un
dipendente pubblico può
raggiungere cumulando
redditi e pensioni
più qualche commissariato, e
50 squadre nautiche. Molti uffici dovranno trasferirsi in sedi demaniali e smetterla di pagare l’affitto. Il sindacato di
polizia Sap, però, è assolutamente critico: «Ipotizzano risparmi inesistenti. I presidi
che vogliono chiudere sono
quasi tutti ospiti di enti, dalle
ferrovie alle autostrade, alle
autorità portuali, ai Comuni.
In qualche caso ci pagano persino la luce. Ci costano pochissimo. Alla fine, sarà solo un
modo per spostare 3000 agenti e mettere una pezza al mancato turn-over».
Anche i carabinieri sono
chiamati a fare la loro parte.
L’Arma ipotizza la chiusura
di 17 stazioni e di 7 compagnie. Può evitare chiusure
più drastiche perché il comandante generale Leonardo Gallitelli ha dimostrato di
avere recuperato già 10 mila
unità, raschiando ogni sacca
di improduttività.
A questo punto, però, sono i
numeri stessi delle forze di polizia a far discutere: in servizio
ci sono 95 mila agenti di Ps, 105
mila carabinieri, 60 mila finanzieri. Nel giro di due anni saranno ancora meno: 238 mila;
dovrebbero essere 296 mila. E
allora ecco la provocazione del
Sap: «Occorrono scelte coraggiose. Alfano faccia assorbire
dalle due forze di polizia maggiori gli altri, ossia Forestale,
Penitenziaria e Finanza. E poi
si proceda con direzione unitaria al Viminale, sale operative
comuni e centrale unica degli
acquisti. Risparmieremmo sul
serio. Almeno 2 miliardi».
«Mi sento forte del fatto che
questa è una delle priorità della
nostra squadra di governo».
Per aprile è annunciata la riforma della P.a: a che punto siete?
«Ci stiamo lavorando, a breve
andrò in Parlamento a dare le
linee programmatiche, che
toccheranno vari aspetti. Di
certo, la riforma conterrà il
tema dell’accesso alla dirigenza, perché è importante ripartire dall’alto e non dal basso. E
credo non abbia senso che i dirigenti restino inamovibili
nello stesso posto fino a fine
carriera».
A proposito di dirigenti, toccano a lei nomine importanti…
«Come il presidente dell’Istat e
i 4 membri dell’Anticorruzione:
dobbiamo ancora definire le
modalità, ma la mia intenzione
è di richiedere autocandidature
per dare trasparenza a processi
che finora non l’hanno avuta.
Con l’invio del curriculum, ma
soprattutto vorrei che chi si
candida descrivesse il progetto
che ha in mente per quella particolare posizione».
Sta partendo il Jobs Act di cui
anche lei s’è occupata, già ci
sono critiche dei sindacati…
La trasparenza
«Autocandidature
con l’invio di curricula
per la nomina
del presidente Istat
e dei quattro membri
dell’Anticorruzione»
Primo Piano .7
.
3,2
milioni
GIUSEPPE LAMI/ANSA
È il numero dei dipendenti
della Pubblica
Amministrazione
in Italia
Il ministro della Pubblica Amministrazione
«E’ una scelta politica, per segnalare una priorità: l’attenzione all’equità sociale e al tema di
un’intera generazione esclusa.
In un’epoca in cui oltre il 40%
dei giovani non trova lavoro, un
milione e mezzo di persone, tra
pubblico e privato, cumula lavoro e pensione. Capisco chi ha
pensioni basse, ma ritengo non
sia etico quando il cumulo porta
a soglie di reddito molto alte».
«Io sarei d’accordo ad abbassarlo. E il premier ha già detto
che non hanno senso, nel pubblico, redditi superiori a quello
del presidente della Repubblica. Ora la circolare, che il precedente ministro non aveva ancora voluto fare, rende operativa
una norma, questo non significa che non si possa intervenire
successivamente».
«Per i dipendenti privati non si
può intervenire sul reddito da
lavoro, ma da deputata avevo
presentato una proposta per
agire sulle pensioni: chi percepisce una pensione oltre 6 volte
la minima e continua a lavorare,
deve lasciare metà pensione allo Stato. È una proposta che
non impegna il governo. Ma bisogna affrontare il tema».
Il tetto di 311 mila euro è co-
La norma vale però solo per i
Intanto, anche il suo ministero
munque molto alto…
dipendenti pubblici…
dovràmetteremanoallaspending review…
«Mi impegno a portare avanti il
piano di Cottarelli, ma credo che
la spending review debba andare
di pari passo a una visione. Immagino una razionalizzazione che
porti a rimuovere blocchi, a riportare dinamicità e nuove energie
nella Pubblica amministrazione».
Come farà? Molti prima di lei
si sono scontrati con forti resistenze…
«C’è un tema di rilancio dell’economia a cui si lega il desiderio di tutti di aumentare i contratti a tempo indeterminato.
Nel frattempo, le scelte di Poletti vanno nella direzione giusta,
anche valorizzando la maggior
parte del lavoro della segreteria del Pd, e possono comunque
essere migliorate nei tecnicismi
in Parlamento».
Un’ultima cosa: ha letto che
c’è chi ritiene inopportuna la
nominadiunministroincinta?
«So di essere in un momento di
maggiore debolezza fisica, anch’io mi sono posta il problema.
Ma fa parte dei rischi che si è
assunto questo governo: se
metti in gioco dei 30enni, può
capitare che ci sia pure una
donna incinta. Certo se avessimo continuato come sempre a
nominare dei 60enni, il tema
non si sarebbe posto…»
R
8 .Primo Piano
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
U
UCRAINA
FRA GUERRA E DIPLOMAZIA
Usa e Ue, prime sanzioni a Mosca
Colpiti funzionari, big del governo russo e Yanukovich. Ma Putin riconosce l’indipendenza della Crimea
PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A NEW YORK
individui
Sanzionati dagli Usa
Nella lista europea
sono 21
1 Mikhail
Gorbaciov
punta il dito contro la «sindrome» da «trionfalismo»
americana e si schiera con
Putin a favore del referendum in Crimea che ha «corretto un errore storico». Allo stesso tempo Gorbaciov
condanna le sanzioni occidentali alla Russia varate
da Usa e Ue. «Per decretare
sanzioni devono esserci
motivi molto seri e devono
essere sostenute dall’Onu», ha detto alle agenzie russe il Premio Nobel
per la Pace. «La scelta del
popolo della Crimea non
costituisce una ragione
sufficiente». E «se la
Crimea fu unita all’Ucraina
secondo le leggi sovietiche
senza chiedere l’opinione
del popolo, ora questo popolo ha deciso di correggere l’errore» storico, ha sostenuto, alludendo al fatto
che nel 1954 Nikita Krusciov regalò la Crimea all’Ucraina.
123%
di voti
L’assurda percentuale
di voti per il sì
a Sebastopoli
Sempre più sola
Contro Mosca
c’è l’isolamento
internazionale
Nessuno riconosce
il referendum
Barack Obama
YURI GRIPAS/AFP
riverà oggi in Europa, dove visiterà Polonia, Estonia, Lettonia e
Lituania, per rassicurare i paesi
Nato più esposti a nuove aggressioni di Mosca. Gli Usa, poi, proseguiranno gli sforzi per aiutare
Kiev a superare la crisi economica e rafforzare la sua indipendenza e sovranità. Obama, però,
ha aggiunto: «Io credo che ci sia
ancora una strada aperta per risolvere questa situazione diplomaticamente, in una maniera
che soddisfi gli interessi della
Russia e dell’Ucraina. Ciò include il ritorno delle forze russe nel-
il caso
MARCO ZATTERIN
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
l cruccio dell’Europa non è il consiglio dei ministri in cui le decisioni, in un modo o nell’altro, arrivano sempre, ma tutto quello che succede subito dopo. Granitica come il
solito, esce Cathy Ashton, alto rappresentante per la Politica estera che
offre la versione ufficiale, quella del
pieno consenso, della condanna unanime, e della determinazione a trattare come a rincarare la dose contro i
russi. Poi arriva il polacco Sikorski, il
vero falco, per il quale le sanzioni dimostrano che «gli Usa vengono da
Marte e noi da Venere». Infine, mentre tedeschi e italiani parlano di decisioni pensate per lasciare margini di
confronto, spunta il lussemburghese
Asselborn e dice quella che tutti pensano sia la verità: «Abbiamo perso la
Crimea, questa è la fase due e nessuno vuole vedere la numero tre».
È più facile essere Obama che
Herman Van Rompuy, il fiammingo
presidente del Consiglio Ue che giovedì e venerdì ospiterà a Bruxelles
l’intero condominio del leader Ue per
I
Il presidente
Usa Barack
Obama ha
denunciato
ancora una
volta la linea
russa sulla
Crimea
11
La risposta del Cremlino:
una lista di senatori Usa
a cui sarà vietato
l’ingresso in Russia
rano a nome o danno aiuto a
Mosca. In base a questa iniziativa, e quella presa prima del referendum, sono state colpite con restrizioni dei visti e congelamento dei beni - 11 persone:
l’assistente di Putin Vladislav
Surkov, il consigliere Sergey
Glazyev, Leonid Slutsky, Andrei Klishas, Valentina Matviyenko, il vice premier Dmitry Rogozin, Yelena Mizulina, e
gli ucraini Sergey Aksyonov,
autoproclamato premier della
Crimea, Vladimir Konstantinov, Viktor Medvedchuk e l’ex
presidente Yanukovich.
E la risposta che Putin sta
preparando è una lista di senatori Usa ai quali sarà vietato
l’ingresso in Russia.
Il capo della Casa Bianca ha
annunciato che il vice Biden ar-
Gorbaciov
«Ilvotocorregge
unerrorestorico»
Casa Bianca
Obama boccia l’indipendenza
della Crimea, varando le prime
sanzioni per punire la Russia, e
intanto Putin la firma. Il capo
della Casa Bianca, però, dice
che la porta della diplomazia
resta aperta, se il collega del
Cremlino deciderà di entrarci.
La giornata del dopo referendum è cominciata con le
sanzioni della Ue a 21 leader
russi. Poco dopo ha parlato il
presidente Usa: «Il referendum
in Crimea era una chiara violazione della costituzione ucraina
e della legge internazionale, e
non verrà riconosciuto». Quindi ha annunciato un nuovo decreto, che consente di colpire
con sanzioni funzionari del governo russo, individui o entità
che operano nel settore degli
armamenti, elementi che lavo-
le loro basi in Crimea, sostegno
per lo schieramento di ulteriori
osservatori internazionali in
Ucraina, e dialogo col governo di
Kiev, che ha indicato la sua apertura a realizzare una riforma costituzionale, mentre va verso le
elezioni in primavera». Cioè autonomia per la Crimea, anche in
uno schema federale.
A stretto giro Putin ha risposto, firmando il decreto che prende atto della «volontà espressa
dal popolo della Crimea nel referendum del 16 marzo 2014», e la
riconosce come «Stato indipen-
dente e sovrano». Mosca poi approva «uno statuto speciale» per
Sebastopoli, la città dove è basata la sua flotta del Mar Nero. Il
decreto, però, non parla ancora
dell’annessione della Crimea alla
Russia, lasciando in teoria lo spazio per discutere, o per decidere
a breve un’altra incursione nella
stessa Ucraina.
Fonti dell’amministrazione
Usa, parlando con i giornalisti,
hanno notato fatti che screditano
il referendum, come la denuncia
che in molte città le schede era
premarcate, a Sebastopoli il 123%
della popolazione ha votato sì all’indipendenza, mentre il 99%
della minoranza tatara ha evitato
le urne. Nonostante la relativa
debolezza delle sanzioni annunciate ieri abbia provocato un rialzo in borsa, Washington ha notato che dal 20 febbraio a ieri il mercato russo ha perso oltre il 14%, e
il rublo si è deprezzato del 3% rispetto al dollaro. La crisi è già costata parecchio al Cremlino.
La linea ora è vedere le prossime mosse di Putin, e imporre
sanzioni più dure contro oligarchi e grandi aziende, se rifiuterà
Bruxelles tiene la porta aperta
“Ora il Cremlino torni al dialogo”
E accelera l’accordo con Kiev
Intesa fra i Ventotto. Venerdì la prima firma sul partenariato
Radosław Sikorski
Federica Mogherini
Queste sanzioni
dimostrano che
gli Stati Uniti vengono
da Marte e l’Europa
viene da Venere
La parola è alla Russia
la decisione politica
spetta a loro: bisogna
mantenere attivi
i canali di dialogo
Ministro degli Esteri polacco
Ministro degli Esteri italiano
riprendere le fila del discorso su Ucraina e Crimea. L’uomo della casa Bianca
non ha incontrato resistenze nel mettere Dimitri Rogozin, vicepremier russo, nella lista dei cattivi che resteranno
senza visto e senza soldi all’estero. Po-
lacchi e svedesi lo volevano in quella
europea, hanno insistito, duri Baltici e
francesi. Ma i bulgari erano contrari e
irremovibili. Anche Cipro (base russa
del Mediterraneo), Grecia, Portogallo
e Spagna hanno giocato sul morbido.
Italia e Germania li hanno lasciati fare,
«con un sostegno silenzioso», ha rivelato una fonte. Risultato: ventuno nomi, nessuno davvero importante, nessuno davvero vicino a Putin.
Da ieri sera il Consiglio sta scrivendo la seconda parte del documento di
conclusione del vertice che si apre dopodomani. Quella che circola ha due
righe che citano considerazioni sul vicinato orientale «alla luce degli eventi». Confessa una fonte che «nessuno
pensava che le sanzioni potessero
cambiare la situazione sul campo, ma
che l’intenzione era trovare un modo
per convincere Mosca a negoziare».
Era un modo «per far vedere a Putin
che non ha amici, come ha dimostrato
il voto alle Nazioni Unite».
Linas Linkevièius, ministro degli
lo spiraglio diplomatico. Analisti
come quelli di Eurasia, però, danno per scontata l’annessione della Crimea nel giro di un mese, e
dicono che la partita si giocherà
sull’integrazione dell’Ucraina in
Europa, con la concessione degli
aiuti economici necessari a salvarla e non farla tornare col cappello in mano a Mosca. Nonostante la popolarità interna di
Putin sia salita oltre il 70%, se l’offensiva si concluderà col Cremlino che prende Sebastopoli e perde Kiev, descriverla come una
vittoria sarà discutibile.
esteri lituano, sostiene che «la lista è
aperta». Queste prime sanzioni sono la
risposta all’invito del summit Ue del 6
marzo, quando i capi di stato e di governo hanno invitato la Russia a una
de-escalation nel dialogo. «È al netto
della Crimea», aggiunge, questione
sulla quale il ministro degli esteri Federica Mogherini sottolinea che «deciderà il vertice». Entro il fine settimana
avremo altre sanzioni? «La parola è alla Russia, la decisione politica va a Putin», precisa la titolare della Farnesina, senza dimenticare la necessità di
«mantenere attivo il dialogo».
Al Consiglio europeo spiegano che
«siamo stati volutamente vaghi nel definire la terza fase», quella delle sanzioni economiche. Sperano di non arrivarci anche il francese Fabius giura di
essere pronto: «Ci saranno altre misure, se Mosca non cambia atteggiamento». Nell’attesa i 28 blindano l’Ucraina
con la prima parte dell’accordo di partenariato. Si firma venerdì. «Mentre
Putin agisce con la forza, noi ridisegniamo i confini in termini geo-economici - confessa la fonte -. È una garanzia, la Russia non ha mai molestato i
Baltici o altri nostri partner: sono attenti alle relazioni commerciali, conviene anche a loro». Il resto dell’intesa
verrà «entro agosto». In mezzo non si
sa. Fase due bis o fase tre. Ogni opzione è aperta. Anche quella del condominio europeo immobile e indeciso.
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Primo Piano .9
.
I fedelissimi
dello zar puniti
Retroscena
ANNA ZAFESOVA
ette alti dirigenti russi nella
lista nera americana, 13 in
quella europea, con solo tre
nomi che coincidono. Sembrano pochi, potrebbero essere - e probabilmente domani saranno - più numerosi, ma sono comunque
i pionieri della nuova Guerra fredda,
gli uomini e le donne che l’Occidente
ritiene responsabili dell’annessione
della Crimea. Alcuni sono semplici
esecutori, rotelle di un meccanismo
politico e propagandistico, altri sono
gli artefici della crisi. Come Serghei
Glaziev, l’economista consigliere di
Putin per l’integrazione con i Paesi ex
sovietici che negli ultimi mesi era stato
visto spesso a Kiev, a coalizzare il fronte filo-russo e consigliare Viktor
Yanukovich. È uno dei più espliciti sostenitori della teoria del complotto occidentale, convinto che il Maidan è stato «pilotato dalle ambasciate europee
su indicazioni degli Usa». Un radicale
perfino per i gusti del Cremlino che
l’ha zittito bruscamente quando ha
minacciato di abbandonare il dollaro,
vendere i titoli Usa e non restituire più
i prestiti americani alle società russe.
S
L’UOMO DELL’INDUSTRIA BELLICA
ll vicepremier gestisce
le commesse militari e spinge
per una nuova Guerra Fredda
L’IDEOLOGO
Glaziev teorizza l’unione
con gli ex Paesi sovietici
e ha consigliato Yanukovich
Un altro personaggio che non ha
mai contribuito molto ad allentare le
tensioni è Dmitry Rogozin, potente
vicepremier responsabile per l’industria bellica, che quasi invoca le sanzioni, sostenendo che l’industria russa non potrà che beneficiare dal ritiro dei concorrenti stranieri. Figlio
d’arte (nonno capo della polizia zarista di Mosca, padre generale dell’Armata Rossa, suocero agente del Kgb
che operava contro gli Usa), ha guidato il partito nazionalista Rodina,
dopo un furioso scontro per la leadership con Glaziev. Si è distinto per
libri come «Tempo di essere russi»,
«Il nemico del popolo», «Riprendiamoci la Russia», per uno spot elettorale xenofobo che chiamava a «Ripulire Mosca dai rifiuti» degli immigrati, e per aver già fatto litigare russi e
ucraini per un istmo in Crimea. È sta-
Victor Yanukovich
MIKHAIL KLIMENTYEV/RIA/REUTERS
Brindisi fra leader
Ex presidente ucraino deposto
alla fine di febbraio dopo che
le proteste di piazza a Kiev hanno
portato al nuovo governo
Il presidente Vladimir Putin, il premier Dmitry Medvedev e il vicepremier Dmitry Rogozin
uniti in un brindisi in una delle residenze presidenziali: Rogozin è stato incluso nei sanzionati
Rogozin e gli altri
il cerchio magico
della “Grande Russia”
Colpiti gli architetti dell’annessione, non gli oligarchi
to un bellicoso ambasciatore russo alla
Nato e la nuova Guerra fredda gli fa
pregustare ampie commesse militari.
Molto meno «falco» è Vladislav Surkov, l’ex spin doctor di Putin finito
nella lista americana dei sanzionati in
quanto responsabile del dossier
Ucraina nell’esecutivo. Con la sua fama sulfurea di manipolatore e maestro dell’intrigo, è però considerato
anche un moderato per i parametri
russi. Alcuni insider di Mosca sostengono che il suo ruolo a Kiev sia stato
irrilevante, ma detiene i diritti d’autore su buona parte dell’ideologia putiniana, dalla «democrazia governata»
alla «verticale di potere». Raffinato
romanziere, è il personaggio più stravagante nella lista dei putiniani non
graditi in Occidente, in maggioranza
fedeli membri della nomenclatura sovietica e postsovietica. Come Valenti-
na Matvienko, presidente del Senato
(di origine ucraine, come anche Glaziev) che ha avuto l’onore di finire anche nella lista europea per aver chiesto di votare l’intervento militare in
Ucraina con il pretesto che in Crimea
c’erano già morti russi, circostanza
smentita poi perfino da Putin.
In entrambe le liste mancano nomi
che molti si aspettavano, come Vladimir Zhirinovsky o Igor Sechin, boss
della major petrolifera statale Rosneft.
Bruxelles ha seguito il criterio formale
di colpire, insieme ai dirigenti del «governo» della Crimea e ai militari russi
che comandano l’invasione, gli esponenti della Duma più attivi, come Serghei Mironov che ha proposto una legge per far entrare la penisola in Russia
senza troppe formalità (gli americani
invece hanno punito la coautrice del
documento Elena Mizulina, famosa so-
prattutto come leader della campagna
contro i gay), e tutti i membri del Senato che in aula hanno fatto discorsi prointervento, votato all’unanimità.
Il senatore Andrey Klishas, un altro
che appare in entrambe le liste, a
quanto pare non rischia niente negli
Usa, mentre dovrà rinunciare alle sue
lussuose residenze svizzere. Rogozin
ha scritto su Twitter, del quale è un patito, «Compagno Obama, cosa deve fare uno che non ha beni all’estero?».
E qui si tratta di vedere se gli occidentali saranno così perfidi da rendere pubblico l’elenco dei beni congelati
dei «patrioti» russi, come avevano
fatto per Yanukovich cinque minuti
dopo che aveva giurato di non avere
conti all’estero. In questo caso il danno d’immagine arrecato dalle sanzioni sarà molto più sensibile di quello
economico.
Serghei Aksionov
Fino a un mese fa nessuno lo
aveva sentito nominare. Ha
trascinato la Crimea via da Kiev
e si è autoproclamato «premier»
Vladislav Surkov
Consigliere del presidente russo
Putin è stato indicato in passato
come «eminenza grigia»
dell’ideologia del Cremlino
A Sebastopoli abbracci e bandiere dell’Urss
Rublo e ora legale
allineata su Mosca
Le prime mosse
della nuova repubblica
La festa
La bandiera
russa
sventolata
davanti al
Parlamento
di Simferopoli
capitale
della Crimea
Ma sono
apparse
anche
quelle
dell’Urss
LUCIA SGUEGLIA
SEBASTOPOLI
La mattina dopo la sbornia di festeggiamenti per il sì al ricongiungimento alla Russia nel referendum, Sebastopoli sonnecchia mentre fuori infuria la tramontana. In strada non
c’è nessuno: «Abbiamo esultato tutta la notte, e stasera brinderemo ancora, siamo felici», dice Alexei, 24,
cameriere nel bar sul porto sul mare
in tempesta, gli occhi che brillano.
Sul comune issano una bandiera russa gigantesca, in barba alla discrezione. Ma tutto è fermo in attesa
d’indicazioni da Mosca: dichiarato
un giorno festivo, uffici pubblici
chiusi, traghetti fermi in rada.
Intanto, il parlamento del capoluogo Simferopoli emana un editto
dopo l’altro: dal 30 marzo le lancette
della Repubblica di Crimea (è già
YURI KOCHETKOV/EPA
caduto l’attributo «autonoma») si
sposteranno sull’ora di Mosca; il rublo sarà moneta ufficiale accanto alla
hrivna, la valuta ucraina resterà in vigore fino all’1 gennaio 2016. Saranno
nazionalizzate le proprietà statali
ucraine in Crimea. Non proprio la
«transizione morbida» che aveva auspicato l’autoproclamato premier
Serghiei Aksionov, insomma: è il suo,
guarda caso, il primo nome sulla lista
dei 21 colpiti dalle sanzioni europee,
insieme ad altri 7 crimeani.
Furiosa, Kiev richiama il proprio
ambasciatore in Russia. Il Cremlino
ha paura di una Ucraina democratica
ed europea, dice il presidente ad interim Turchinov in Parlamento: «Il governo russo sogna di ricostruire l’impero. Sono nel panico per l’esempio
dell’Ucraina, dove il popolo ha cacciato un regime totalitario. Ecco il vero motivo dell’aggressione». Il referendum, aggiunge, è una «farsa», e
chiede ai deputati di dare luce verde
a una parziale mobilitazione del-
l’esercito, con 40 mila riservisti.
A Sebastopoli, molti sembrano dar
ragione a Kiev: risvegliatisi in Russia,
il vero sogno è tornare al passato, indietro nell’Urss. Un boato della folla
sottolinea la notizia che Putin ha firmato il decreto per il riconoscimento
dell’indipendenza della penisola: l’annessione arriverà. Pensionati, veterani ma anche giovani escono a passeggio avvolti nella bandiera sovietica. Un
vecchio sventola il drappo di Bielorussia, e uno stendardo kazaco: invidia?
Arriva un giornalista di Pechino, lo abbracciano come «compagno cinese».
Curioso, nella città-patriota più filorussa di Crimea, i sì alla Russia nel referendum sono stati lievemente inferiori alla media generale: puzza di brogli? Quasi tutti sono nati quando l’impero comunista era ancora in piedi,
molti in Russia, da Kursk agli Urali:
«Nel cuore non l’abbiamo mai lasciata,
per 24 anni siamo solo sopravvissuti».
E rivendicano: «Ce l’abbiamo fatta
senza spargere una goccia di sangue,
non come altri indipendentisti nel
mondo guidati dagli americani. Guardate a Kiev, che cos’hanno combinato». Spariti gli ucraini, e le bandiere
gialloblù: dove sono?
Leonid Slutski
Presidente della Commissione
Interni della Duma. Ex squalo
della finanza, è stato anche
consulente del sindaco di Mosca
Serghei Glaziev
È il Consigliere economico
del presidente Putin. È stato
anche ministro e membro
della Duma
W
MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 10
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Primo Piano .11
.
U
UCRAINA
LE IMPRESE E LA CRISI
Gli affari continuano: i russi in Pirelli
Rosneft investe 500 milioni per il controllo del 13%. La tedesca Rwe cede ad Alfa pozzi per 5 miliardi
FRANCESCO SPINI
MILANO
Non c’è crisi internazionale
che tenga. Gli affari sono affari e mentre da Bruxelles partono le sanzioni, a Milano si
contano le azioni. Quelle che
porteranno i russi di Rosneft che hanno messo sul piatto
circa 500 milioni di euro - a divenire azionisti al 50% della
scatola che, col 26%, controllerà la Pirelli. Nei fatti, secondo gli accordi di massima raggiunti ieri, avranno indirettamente in mano il 13% del gruppo degli pneumatici guidato
da Marco Tronchetti Provera,
diventandone i primi singoli
azionisti. Rosneft è un gigante
del petrolio, il più grande
gruppo quotato del settore al
mondo, ed è controllato al
69,5% da una holding che fa
capo al 100% direttamente allo Stato, quindi al Cremlino.
Dopo aver puntato sulla Saras
dei Moratti, di cui ha il 21%, ha
colto la palla al balzo per sigillare un rapporto con Pirelli iniziato nel 2012, quando si accordò
per venderne le gomme nella
sue stazioni di servizio (in Russia sono 2.800), con lo sviluppo
di piani commerciali e marketing comuni con punti vendita
comuni nel territorio russo.
Ora la stretta sul capitale: a
vendere sarà il fondo di private
Il fondo Clessidra esce
dal gruppo di Tronchetti
Verso una plusvalenza
da circa 110 milioni
equity, Clessidra, guidato da
Claudio Sposito, che a giugno
aveva investito con una valorizzazione di Pirelli attorno a 8 euro, uscendone oggi sulla base di
una valutazione di 12 euro (gli
asset Camfin, inclusi debito e la
partecipazione in Prelios, sono
stimati oltre il miliardo di euro):
IMAGOECONOMICA
Marco Tronchetti Provera (Pirelli)
un ottimo affare, il fondo dovrebbe incassare circa 260 milioni dopo averne investiti poco
più di 150.
Insomma: per un socio finanziario che se ne va, ne arriva
uno industriale e quindi con
una visione di lungo termine. E
che rilancia il ruolo di Tronchetti. Secondo i precedenti ac-
REUTERS
Igor Sechin (Rosneft)
cordi il presidente dopo 4 anni
avrebbe dovuto vendere la sua
quota e lasciare così, nel 2017, il
timone. Gli uomini di Rosneft,
invece, puntano tutto sull’attuale numero uno. I nuovi accordi prevedono che se Tronchetti lascia l’incarico prima
dei 5 anni previsti, Rosneft ha il
diritto di vendere le azioni Pi-
relli indirettamente detenute
proprio a Mtp Spa, a un prezzo
che garantisca un rendimento
sull’investimento effettuato pari al 10%. I russi investono, ma
solo se al comando resta Tronchetti, in un sistema di governance invariato. Da un punto di
vista tecnico il 26% di Pirelli
(che in Borsa ha perso il 2,24%)
oggi in mano a Lauro61-Camfin
sarà rilevato da una holding dove, come visto, i russi avranno il
50%. L’altra metà sarà in mano
a un veicolo che per l’80% farà
capo a Nuove Partecipazioni (la
holding che fa capo alla Mtp di
Tronchetti con altri soci italiani), con Intesa Sanpaolo e Unicredit entrambe al 10%. Nell’operazione le due banche che
avevano investito circa 115 milioni a testa, dovrebbero veder
valorizzate le proprie quote intorno a 200 milioni, prima di
reinvestirne altri 50.
Ma non c’è solo Pirelli nel radar degli affari russi. Il colosso
tedesco dell’energia Rwe, dopo
che nel 2013 ha registrato il primo rosso in 60 anni pari a 2,8
miliardi di euro, ha cominciato
a cedere attività. La prima mossa è la vendita a LetterOne (che
fa capo ai russi di Alfa Group)
della divisione Rwe Dea olio e
gas, che ha un valore d’impresa
di circa 5,1 miliardi di dollari.
Energia
Un operaio
al lavoro
in un
terminale
di Rosneft:
il gruppo
è centrato
su estrazione
e lavorazione
di gas
e petrolio,
ma negli
ultimi anni
ha
diversificato
molto,
sviluppando
anche
logistica e
distribuzione
Analisi
MARCO SODANO
on ci sono, almeno per ora,
sanzioni economiche contro
la Russia. Puntuali, le Borse
europee hanno ripreso fiato chiudendo in positivo (Milano in testa,
con una crescita del 2,52%) dopo
una settimana di ribassi nei quali
molti avevano letto il timore di ripercussioni della crisi ucraina sull’asse del business che lega Mosca e
i paesi dell’Unione europea. I contratti vanno chiusi, specie quando
c’è un gran bisogno di farlo.
Le intese Rosneft-Pirelli e RweAlfa annunciate ieri hanno tutto il
sapore di questa congiuntura, anche se è chiaro che il loro arrivo al
culmine della crisi con Kiev non può
che essere una coincidenza: affari
del genere richiedono mesi per essere pronti. Partecipato al 70% dallo Stato, guidato dall’ex vicepre-
N
SERGEI KARPUKHIN/REUTERS
IL VERTICE
Gli imprenditori europei
al rappresentante di Bruxelles
«Piano con le ritorsioni»
I TIMORI ITALIANI
Le nostre esportazioni
ad oggi sono valutate
oltre i 10 miliardi l’anno
mier Igor Sechin - considerato il
braccio destro di Putin, nato con
l’acquisto con l’asta (molto discutibile e molto discussa) delle attività
di Yukos che fino al 2003 erano dell’oligarca Mikhail Khodorkovsky - il
colosso energetico russo Rosneft è
visto come una delle aziende più
esposte al rischio sanzioni, se mai
saranno decise.
A Mosca, nei giorni scorsi, c’è
stata una riunione con i rappresentanti delle imprese europee sull’eventualità di sanzioni in conseguenza della crisi con Kiev. I toni
erano piuttosto concitati: Vygaudas
Ušackas, diplomatico lituano ambasciatore di Bruxelles a Mosca, è stato preso a male parole. Preoccupatissimi gli italiani: l’export nostrano
in Russia vale più di 10 miliardi. E il
Mosca spinge il business con l’Ue
per scongiurare il deficit nel 2015
Il legame è reciproco: per l’Europa è in ballo un mercato di importanza vitale
Nessuna sanzione economica, le borse brindano. Milano in testa: +2,52%
70% di questi affari è fatto di macchinari e tecnologia, merce che si scambia sulla base di commesse durature:
«non si tratta di magliette che se non
le vendi lì le dirotti da un’altra parte»,
spiegava un imprenditore che ha partecipato all’incontro. Andiamoci piano a parlare di sanzioni. Senza dimenticare che anche gli imprenditori
tedeschi rischiano affari a nove zeri.
E poco importa se la Cancelliera Angela Merkel ha attaccato l’atteggiamento russo nella crisi Ucraina.
Sul fronte opposto, l’urgenza è altrettanto impellente. La Russia non è
più il monolite che poteva sopravvivere senza scambi con l’esterno. E se
con i prezzi del petrolio alti le era più
facile farla da padrona, seduta sui giganteschi giacimenti controllati dalla
stessa Rosneft e da Gazprom, oggi
deve combattere con l’odiato shale
gas americano. Gli Usa comprano
meno gas liquefatto dagli emiri perché se lo fanno in casa sbriciolando
rocce, gli emiri sono venuti a cercare
clienti in Europa abbassando i prezzi.
E giusto nel giugno scorso Eni, partner solidissimo per Mosca, ha discusso una riduzione delle forniture da
Gazprom. Il clima è questo.
C’è una relazione precisa tra il
prezzo del petrolio e l’aggressività
(commerciale) russa nel resto del
mondo. Quando il primo scende, la seconda alza il tiro, cercando nuove rot-
te di espansione. Il paese, che si era
già confezionato l’immagine di superpotenza energetica, nel periodo precrisi cresceva del 7-8% l’anno. Oggi il
4% è diventato un traguardo irraggiungibile, mentre l’inflazione viaggia
al 6,9% e il calo delle esportazioni di
petrolio rischia di portare i conti pubblici in deficit già dall’anno prossimo.
Da due anni il prezzo del barile è in
discesa, mentre Mosca avrebbe bisogno dell’esatto contrario: prezzi alti
per sostenere il peso gigantesco dell’impiego pubblico (nel 2013 gli aumenti contrattuali del settore statale,
da soli, sono costati 50 miliardi di euro) e in continua crescita per calmierare, via via, la corsa dei prezzi. Così
la parola d’ordine del governo è «ristrutturare l’economia», ovvero ridurre la dipendenza diretta da petrolio e gas. Ovviamente restando in settori collaudati. Rosneft, per esempio,
estrae e produce idrocarburi, ma si è
già trasformata in un grande gruppo
che ha interessi nella logistica, nelle
reti di distribuzione e anche nel
marketing. È in Italia da diversi anni,
alleata di Saras, Autogrill, Enel e della stessa Eni. Nella stessa direzione la
mossa di Alfa, che si è aggiudicata licenze di estrazione (gas e petrolio) in
Europa, Medioriente e Nord Africa.
C’è un gran bisogno di fare affari, su
entrambi i fronti: e infatti le sanzioni
(economiche) possono attendere.
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12 .Primo Piano
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
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LA STORIA
TRAGEDIA A MANHATTAN
Suicida L’Wren
la compagna
di Mick Jagger
Lastilista,47anni,sièimpiccata.Larockstar“sottochoc”
FRANCESCO SEMPRINI
NEW YORK
È stata trovata senza vita, impiccata con una sciarpa alla
porta di una delle stanze nel
suo appartamento di New
York. Nessun biglietto accanto al cadavere, nessuna spiegazione apparente che potesse giustificare quello che gli
investigatori hanno da subito
definito un suicidio.
È choc nel mondo della
musica e della moda con la
scomparsa di L’Wren Scott,
la stilista che dal 2001 era legata sentimentalmente a Mick Jagger. Aveva 47 anni, era
una designer di successo, apprezzatissima dal jet set americano, ha vestito Nicole Kidman, Sarah Jessica Parker,
Angelina Jolie, Penelope
Cruz, Amy Adams, Madonna,
e persino Michelle Obama. A
fare la macabra scoperta,
l’assistente di L’Wren che ieri
mattina intorno alle dieci è
Il luogo
della
tragedia
La polizia
piantona
l’ingresso
della casa in
200, Eleventh
Avenue a
Manhattan
dove abitava
L’Wren Scott
andata nell’appartamento della donna sulla undicesima strada, nel West side di Manhattan,
forse insospettita dalle sue ripetute telefonate a vuoto. Del
resto non ci sono elementi che
facciano intuire il movente di
un tale estremo gesto, tanto è
vero che lo stesso Jagger, dall’Australia dove si trova in tour
con i Rolling Stones, si è detto
CARLO ALLEGRI/REUTERS
La relazione con Mick Jagger durava dal 2001 quando si conobbero
durante uno shooting fotografico. Da allora sono rimasti sempre insieme
«devastato e completamente
sotto choc». Alla domanda se i
due fossero ancora una coppia,
il portavoce della rockstar ha
risposto «Naturalmente sì».
L’account Twitter della donna era stato aggiornato poco
prima dell’ora del suo ritrovamento, come se la vita proseguisse nella normalità più assoluta. Unico indizio è la can-
cellazione da parte della stilista, circa un mese fa, della sfilata alla London Fashion
Week, ufficialmente per ritardi nella produzione della collezione. Troppo poco per identificare una motivazione al suicidio secondo gli investigatori,
che tuttavia stanno indagando
su una vicenda ancora da chiarire completamente e che ha
creato sconcerto.
L’Wren, nome all’anagrafe
Luann Bambrough, era nata
nello Utah 47 anni fa ed adottata da genitori mormoni. Entrata nel mondo della moda
prima come modella e poi co-
me stilista di attori celebri come Tom Hanks e Madonna, nel
2006 aveva lanciato una collezione di vestiti diventati subito
un successo tra le celebrità,
tanto che anche Angelina Jolie
stava pensando a lei per realizzare un vestito in caso di nozze
con Brad Pitt.
Più di recente L’Wren aveva
firmato una linea «popolare»
per la catena Banana Republic, come avevano fatto altri
stilisti di tendenza per case di
moda rivolte a un più largo
consumo. Nel 2012 Jagger era
stato invitato alla Casa Bianca
ed è stata in quell’occasione
che aveva notato indosso a Michelle Obama abiti disegnati
dalla sua fidanzata. «Mi ha
riempito d’orgoglio vedere la
First Lady indossare vestiti
ideati da L’Wren Scott», dichiarò la rock star poco dopo
al UsaToday. «Avevo dovuto
imparare a cucire perché non
c’era nulla che mi stesse bene», aveva confidato in una intervista di qualche anno fa.
Il mondo della moda si stringe attorno a lei dispensando
tributi sul Web, come quello
del collega Marc Jacobs: «Riposa in pace, L’Wren Scott. Ci
mancherai per sempre».
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Primo Piano .13
.
Retroscena
MARINELLA VENEGONI
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
A
quei tempi dunque, Mick usciva,
e andava a cena
in un posto come
quello, discretamente normale, come qualunque essere umano: per far
ciò, doveva essere innamorato pazzo. Della loro liaison si
parlava già molto, allora, ma
lei non era ancora nel circolo
dei volti noti ai più. Ancora
faceva parte del giro delle
modelle, ambiente dove il vocalist degli Stones ha sempre
cacciato le sue prede.
In verità, ancora nei primi
L’INCONTRO FATALE
La conobbe nel giro delle
sfilate e lei scalzò la Morad
che gli aveva dato un erede
Anni Zero, non ci si poteva esimere dal continuare a spettegolare sulla penultima fiamma
di Mick: una collega di L’Wren,
naturalmente, Luciana Morad;
prorompente brasiliana che alla vigilia del giro del Millennio
gli aveva regalato uno dei suoi
tanti e certamente malcontati
figli, Lucas. Fu un legame breve, con la Morad. Che lasciò a
Mick, oltre Lucas e la solita scia
di milioni da pagare in prebende varie, anche il segno indelebile del divorzio da Jerry Hall.
La moglie più bionda e più
tenace, naturalmente modella
pure lei, è una texana di tutt’altra carnalità rispetto alla povera, flebile L’Wren. E la Mo-
Marianne Faithfull
Bianca Jagger
Jerry Hall
Primo grande amore e compagna degli
anni brillanti della Swinging London,
autrice di successi indimenticabili come
«As Tears Go By» e «Sister Morphine»
Modella e attivista nicaraguense
naturalizzata britannica, figlia di
aristocrazia militare. Sposa Mick nel 1970
quando già aspetta sua figlia Jade
Modella, sua compagna per molti anni, gli
ha dato quattro figli: Elizabeth, James,
Georgia e Gabriel. Si sono lasciati alla fine
degli Anni 90 dopo l’ennesimo tradimento
La modella che ha cancellato
tutte le donne della rockstar
Il leader dei Rolling Stones ha avuto una vita sentimentale turbolenta e 7 figli
rad fu la goccia che fece tracimare la pazienza di Jerry, fino a
quel momento abbastanza di
manica larga: visto sui giornali
di gossip il di lei pancione trionfante, si era finalmente decisa a
chiedere il divorzio dal marito
sciupafemmine. Da quando aveva sposato Mick nel ’91, dopo
quasi un decennio di convivenza, lo aveva dovuto dividere veramente con troppe colleghe.
Jerry Hall, classe 1956 e dunque soltanto 13 anni in meno del
marito, per lungo tempo è stata
la campionessa di tenuta fisica e
morale nel movimentato curriculum privato dello Stone più
sentimentalmente spericolato.
Gli ha dato una famiglia vera e
duratura, con quattro figli tutti
impegnati ormai a riempire le
cronache del jet set, per il solo
fatto di chiamarsi Jagger. Sape-
va come manovrare una star,
Jerry, avendo in precedenza
condiviso un pezzo di strada nella vita con Brian Ferry, il carismatico leader dei Roxy Music.
In generale, era una che sapeva
come andavano le cose in quell’ambiente: era stato per colpa
del suo ingresso nella vita di Mick che Bianca Pérez-Mora Macias, la moglie precedente, aveva
chiesto il divorzio dopo una rela-
zione di otto anni che aveva tenuto impegnato sentimentalmente Jagger nei ’70. Bianca, del
Nicaragua, figlia di aristocrazia
militare e fisicamente all’opposto di Jerry, bruna tutto pepe dal
volto dolce ma deciso, è anche
curiosamente l’unica che abbia
mantenuto il cognome dell’ex
marito, padre di sua figlia Jade
che ha ormai 43 anni. Dopo Mick, si è convertita all’attivismo
umanitario, milita in Amnesty
International con incarichi di alto livello; a vederla, sembra tutto
fuori che una signora che ha vissuto i turbolenti Settanta con
l’emblema stesso del rock.
Con i suoi 69 anni, la dama
nicaraguense è appena più
grande del primo grande amore di Mick, Marianne Faithfull.
Ma con lei - ora attrice e signora della canzone d’autore, titolare di una voce roca incredibilmente espressiva, frutto di almeno tre milioni di sigarette - si
entra nella leggenda della
Swinging London. Marianne fu
il primo segno che Jagger aveva un debole per le fanciulle di
famiglia aristocratica, purché
debosciate. Il suo triangolo artistico con Mick e Keith Richards fruttò anche canzoni storiche come Sister Morphine, non a
caso firmata da tutti e tre, che
adoravano mescolare arte e
droga. Ma il triangolo fu anche
segnato da una sfida continua
VENT’ANNI INSIEME
La storia più importante
era stata quella con Jerry Hall
attraversata da mille crisi
nel segno del sesso, droga&rock’n’roll, i cui esiti si sono imprevedibilmente rovesciati sui nostri ultimi anni, rischiando di
non far compiere i 50 anni agli
Stones. Nella sua autobiografia, Life, Richards aveva infatti
riportato una confidenza fattagli da Marianne in un momento
di intimità: riguardava le ridotte dimensioni di ciò che Mick
ha evidentemente di più caro.
Ne seguì una crisi diplomatica
in piena regola, dalla quale si è
usciti solo l’anno scorso, con
una formale offerta di scuse da
parte del chitarrista. Solo dopo
il gesto, si è cominciato a parlare del tour dei cinquant’anni dei
Rolling Stones.
W
14 .Estero
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
cità del governo di far rispettare il blocco navale davanti alla
Cirenaica ha già causato le dimissioni del premier innescando una crisi di difficile soluzione
all’interno di un esecutivo segnato da tensioni e rivalità.
A complicare lo scenario c’è
il ruolo politico crescente di
Ibrahim Jathrran, il leader delle milizie della Cirenaica che
stava trasformando la «consegna indipendente di greggio»
nella dimostrazione di un distacco di fatto della regione, infestata dalle milizie, da Tripoli.
Con il vantaggio
di poter usare i
proventi per acquistare armi.
E per l’amministrazione Obama la Cirenaica è
un
tallone
d’Achille
da
quando, l’11 settembre 2012, le
milizie jihadiste
assaltarono il
consolato di Bengasi uccidendo
tre cittadini americani incluso
l’ambasciatore a
Tripoli Christopher Stevens.
Da allora Obama
ha tentato più
volte di arginare
il potere delle miMICHAEL PENDERGRASS/US NAVY/AFP
lizie libiche Uomini del corpo speciale americano dei Navy Seals in azione
coinvolgendo anche i governi di
tagono in un comunicato scritto essere consegnati a Tripoli, as- Gran Bretagna e Italia - ma sen- e il presidente ha autorizzato sieme al greggio.
za riuscire nell’intento. Anche
l’operazione condotta dai Navy
La petroliera in origine era gli accordi siglati in occasione
Seals che erano a bordo del cac- immatricolata in Nordcorea ma dell’ultimo G8 in Irlanda del
ciatorpediniere Roosevelt». A poi, dopo il carico del petrolio Nord, che prevedevano una colbordo della petroliera vi erano da parte delle milizie, aveva laborazione con il governo di
almeno tre miliziani libici che cambiato proprietà passando Tripoli per arrivare al disarmo
non hanno opposto resistenza sotto la responsabilità di un ar- delle milizie, non hanno dato
davanti all’arrivo dei Navy Se- matore del Cairo ma rimanen- esito. Da qui il rischio che la Lials, che si sono avvicinati facen- do senza nazionalità. La scelta bia si trasformi per Obama in
do ricorso agli elicotteri. I tre di Barack Obama di intervenire quella che alcuni analisti in Meora sono stati presi in custodia si spiega con quanto sta avve- dio Oriente definiscono una
dall’esercito Usa e potrebbero nendo a Tripoli, dove l’incapa- «seconda Siria».
LA NORDCOREANA «MORNING GLORY» AVEVA UN CARICO ILLEGALE DI GREGGIO
Blitz dei Navy Seals
Bloccata la petroliera
dei ribelli libici
Intercettata al largo
di Cipro, ora
sarà consegnata
al governo di Tripoli
MAURIZIO MOLINARI
CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME
Con un blitz dei Navy Seals a
Sud-Est dell’isola di Cipro gli
Stati Uniti hanno strappato alle milizie libiche il controllo
della petroliera nordcoreana
divenuta fonte di instabilità politica a Tripoli. È stato il Pentagono a far sapere che il blitz era
stato compiuto «senza il ferimento di alcuno» con un intervento nelle acque internazionali a largo di Cipro che ha portato la Morning Glory sotto il
controllo dell’esercito degli
Stati Uniti. Il presidente Barack Obama ha autorizzato il
blitz nella tarda notte di domenica, ora di Washington, su richiesta del governo di Tripoli
che lamentava il «furto del
greggio» da parte delle milizie
della Cirenaica che lo avevano
caricato sulla nave a largo di
Bengasi al fine di attestare
un’indipendenza di fatto dal
potere centrale.
«Sono stati i governi della
Libia e di Cipro a chiederci di
intervenire - conferma il Pen-
TRIBUNALE DI IVREA
Siria, crolla la roccaforte dei miliziani
AssadprendeYabroud
conl’aiutodiHezbollah
FRANCESCA PACI
La caduta di Yabroud, ultima
strategica roccaforte ribelle a
nord di Damasco e al confine
con la valle libanese della
Bekaa, segna un altro importante punto per il regime siriano che annuncia imminenti
elezioni presidenziali (Assad
potrebbe restare fino al 2028).
Prima di passare ai qaedisti di
al Nusra, Yabroud, con cristiani e musulmani uniti nell’autogestione cittadina, era il
modello «ideale» che l’opposizione contrapponeva a Raqqa,
dove gli jihadisti legiferano con
la sharia e dov’è stato rapito padre Dall’Oglio. Quando pochi
mesi fa i fondamentalisti hanno
preso Yabroud, Assad, come
già a Qusayr (riconquistata dai
lealisti a maggio e oggi disabitata), ha potuto far leva sulle divisioni degli avversari e lanciare
l’affondo con l’aiuto degli addestrati Hezbollah (che senza più
reticenze celebrano i successi
sulla tv al Manar). Ora, mentre i
ribelli si accusano a vicenda di
essersi venduti, Damasco pianifica l’offensiva finale sui monti
di Qalamoun, sopra Tripoli.
Morta a Gedda a 100 anni
La mendicante saudita
nascondevauntesoro
DAL CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME
Eisha aveva 100 anni, da 50
almeno chiedeva l’elemosina
nelle strade di Gedda, in Arabia Saudita, e in molti la consideravano una delle donne
più povere della città. Quando è morta a svelare il suo segreto è stato Ahmed al-Saeedi, cresciuto assieme a lei,
con cui la donna aveva condiviso alcuni dei segreti più importanti. E la sorpresa della
città è stata nel venire a sapere che Eisha non è affatto
morta povera perché lascia
in eredità ai figli quattro edifici
a lei intestati ed una fortuna in
liquidi stimata attorno al milione di dollari. Eisha, senza
più neanche la vista, aveva più
volte ricevuto da Ahmed alSaeedi la richiesta di usare almeno parte delle proprie fortune per curarsi, essere ospitata in una casa per anziani e
lasciare la strada. Ma ha rifiutato di farlo, fino all’ultimo, ed
ora riposa nel cimitero di Ummana Hawwa, all’intero dello
stesso quartiere dove chiedeva le elemosina a persone meno facoltose di lei.
[M. MO.]
TRIBUNALE DI IVREA
VENDITE GIUDIZIARIE
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CHI PUÒ PARTECIPARE. Chiunque eccetto il debitore può partecipare alla vendita. L’istanza deve
essere sottoscritta dall’offerente o dal legale rappresentante della società/ente. Persone fisiche: indicare nome e cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, regime patrimoniale (stato libero,
comunione o separazione di beni), residenza, recapito telefonico dell’offerente. Allegare all’offerta:
copia della carta d’identità e del tesserino di codice fiscale. Società e altri enti: denominazione, sede
dell’ente, codice fiscale e recapito telefonico. Allegare all’offerta: copia della carta d’identità del legale rappresentante, certificato camerale aggiornato o altro documento equivalente da cui risulta l’identità del legale rappresentante, i relativi poteri e i dati della società o ente. Partecipazione tramite
mandatario speciale: nella vendita senza incanto NON è possibile fare l’offerta in busta chiusa
mediante procuratore generale o speciale; è possibile dare mandato speciale, per atto notarile, solo
per partecipare alla gara sull’offerta più alta. Nella vendita con incanto è possibile dare mandato speciale, per atto notarile, per fare l’istanza di acquisto e partecipare alla gara. Soltanto gli avvocati possono fare offerte per sé o per persona da nominare.
VENDITA SENZA INCANTO
L’offerta deve essere depositata in busta chiusa entro il giorno precedente la data di udienza e recare, all’esterno, unicamente l’indicazione del giorno di udienza e il nome del giudice o del professionista delegato. L’offerta è irrevocabile per 120 giorni dal deposito. Indicare nell’offerta: numero di
procedura, lotto che si intende acquistare e prezzo offerto (non inferiore al prezzo base dell’avviso).
Allegare all’offerta: marca da bollo; cauzione pari ad almeno il 10% del prezzo offerto da versare
con assegno circolare NON TRASFERIBILE intestato alla procedura (si veda l’avviso di vendita).
All’udienza, il giudice (o il professionista) apre le buste e delibera sulla convenienza dell’offerta. Se
vi sono più offerte valide si svolge tra tutti gli offerenti una gara a rilancio sull’offerta più alta. Il termine di pagamento è di giorni 90 dall’aggiudicazione (salva diversa indicazione in avviso).
VENDITA ALL’INCANTO
L’istanza deve essere depositata entro il termine indicato nell’avviso. Indicare nell’offerta: numero di procedura, lotto che si intende acquistare. Allegare all’offerta: marca da bollo; cauzione pari
Dal Medio Oriente
al 10% del prezzo base da versare con assegno circolare NON TRASFERIBILE intestato alla procedura (si veda l’avviso di vendita). Il termine di pagamento del prezzo è di giorni 60 dall’aggiudicazione. Se l’istante non partecipa, senza giustificato e documentato motivo, 1/10 della cauzione
potrà essere confiscato a norma di legge.
DOPO L’AGGIUDICAZIONE
Il residuo prezzo dev’essere versato nel termine di cui sopra. Se dall’avviso di vendita l’immobile risulta gravato da un mutuo fondiario l’aggiudicatario può subentrare nel mutuo, pagando alla banca
entro 15 giorni dall’aggiudicazione rate scadute, accessori e spese. Se non s’avvale di questa facoltà
ha in ogni caso l’obbligo di versare direttamente alla banca, fino a concorrenza del prezzo di aggiudicazione, l’ammontare precisato per capitale interessi e spese. Verificare l’avviso integrale per termini e modalità di pagamento. Insieme al prezzo, l’aggiudicatario deve versare il fondo per le spese di
trasferimento nella misura indicata dalla Cancelleria o dal delegato e, in mancanza di indicazioni, nella
misura del 20% del prezzo di aggiudicazione (il tutto salvo conguaglio o rimborso delle somme inutilizzate). In ogni caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento del residuo prezzo, verrà dichiarata la decadenza dall’aggiudicazione e confiscata la cauzione, salvi gli ulteriori provvedimenti di cui
all’art. 587 c.p.c.. Le spese di cancellazione delle formalità di pregiudizio sono definitivamente a carico dell’aggiudicatario, salvo che nelle vendite fallimentari. NOTA BENE: sulle vendite giudiziarie non
è previsto e non è dovuto alcun compenso di mediazione.
CUSTODIA
Il custode (indicato nell’avviso) è a disposizione per dare informazioni sull’immobile in vendita e
concordare i tempi dell’eventuale visita.
AVVERTENZA
Verificare in ogni caso l’estratto e l’avviso di vendita integrale (disponibile anche su sito internet)
per ulteriori informazioni utili, eventuali condizioni particolari o deroga alle condizioni generali.
L’interessato può chiedere maggiori notizie presso la competente Cancelleria del Tribunale di Ivrea
(Via Patrioti 26) o presso il recapito del professionista delegato.
TRIBUNALE DI IVREA
TRIBUNALE DI IVREA
ESEC. IMM. N. 128/12 R.G.E.
ESEC. IMM. N. 44/09 + 116/11 R.G.E.
Lotto unico - Comune di Samone (TO), Via Provinciale, 2. Piena prop. di
alloggio in “Condominio Panorama”, al p. 1º composto da: 2 camere, bagno,
soggiorno con angolo cottura, ripostiglio, 2 balconi, oltre cantina al p.
interrato ed autorimessa al p. 2º interrato distanta al n. 7. Sprovviato di ACE.
(Valore di stima Euro 133.200,00). Prezzo base: Euro 80.000,00. Vendita
senza incanto: 13/05/2014 ore 16.50, apertura buste ore 16.30 innanzi al
professionista delegato Dott. Gian Giacomo Genta presso lo studio Dott.
Cosonato, in Ivrea, Via Circonvallazione, 54. Deposito offerte entro le ore
12 del 12/05/2014 presso lo studio predetto (lun. - ven. h. 10.30 - 12.00). In
caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 03/06/2014 ore 16.45 allo
stesso prezzo base aumento minimo Euro 1.000,00. Deposito domande
entro le ore 12 del 30/05/2014. Maggiori info Avv. Gaezza e Moscatelli tel.
0114732105 - cell. 3493579844 e presso il custode giudiziario IVG Torino
tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it,
www.astegiudiziarie.it (A239202) e su www.legaleentieaste.it.
Lotto unico - Comune di Caluso (TO), Via San Giorgio, 20. Piena prop.
di alloggio al p. 1º di maggior fabbricato, composto da: soggiorno, servizio
igienico, cucina e 2 camere, disimpegno, per sup. netta di ca. mq. 58,
oltre autorimessa al p. terreno di ca. mq. 20. Sprovvisto di ACE. (Valore
di stima Euro 99.000,00). Occupato dall’esecutato. Prezzo base: Euro
44.000,00 in caso di gara aumento minimo Euro 2.000,00. Vendita senza
incanto: 20/05/2014 ore 15.00, innanzi al professionista delegato Avv.
Laura Borgo presso lo Studio Torreano, in Ivrea, Via Miniere, 3. Deposito
offerte entro le ore 11.30 del 19/05/2014 presso lo studio predetto. In
caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 03/06/2014 ore 15.00
allo stesso prezzo e medesimo aumento. Deposito domande entro le ore
11.30 del 30/05/2014. Maggiori info presso il delegato tel. 0117650645 - fax
0110432134 - e-mail: [email protected] e presso il custode giudiziario
IVG tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it,
www.astegiudiziarie.it (A211863) e su www.entietribunali.it.
ESEC. IMM. N. 171/11 R.G.E.
Lotto unico - Comune di Castellamonte (TO), fraz. Filia, 98/1. Piena
prop. di 2 distinte unità immobiliari, la 1º unità, di 2 f.t., è composta da:
ingresso su veranda chiusa, cucina, bagno, disimpegno, di mq. 46, al
p. terra; loc. verandato chiuso, 2 camere e 2 balconi, di mq. 40, al p. 1º;
sottotetto, di mq. 40 e piccolo balcone, per un totale di mq. 6,5, al p. 2º,
oltre area esterna di mq. 74 gravata da passaggio a favore di terzi. La 2º
unità è composta da: cantina e ripostiglio, di mq. 38 al p. seminterrato; 1
vano con accesso tramite scala esterna, di mq. 34, e balcone, di mq. 10 al
p. 1º; sottotetto non abitabile di mq. 34, oltre area esterna di mq. 82 adibita
a corte e passaggio a favore di terzi. (Valore di stima Euro 82.000,00).
Occupato dagli esecutati. Prezzo base: Euro 50.000,00 in caso di gara
aumento minimo Euro 2.000,00. Vendita senza incanto: 20/05/2014
ore 15.00, innanzi al professionista delegato Avv. Laura Borgo presso lo
Studio Torreano, in Ivrea, Via Miniere, 3. Deposito offerte entro le ore 11.30
del 19/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte,
vendita con incanto: 03/06/2014 ore 15.00 allo stesso prezzo e medesimo
aumento. Deposito domande entro le ore11.30 del 30/05/2014. Maggiori
info presso il delegato nonché custode giudiziario, tel. 0117650645 - e-mail:
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www.astegiudiziarie.it (A224172) e su www.entietribunali.it.
TRIBUNALE DI IVREA
ESEC. IMM. N. 197/12 R.G.E
APPUNTAMENTO A TUTTOAFFARI
DI DOMENICA 23 MARZO
Piena prop. di immobili siti nel Comune di Feletto (TO), S.da del Busardo, 3. Lotto
1 - Appartamento su 2 p.f.t., composto da: soggiorno, cucina e servizio igienico
al p. terra; 2 camere e servizio igienico al p. 1º. Prezzo base: Euro 117.000,00.
Lotto 2 - Appartamento su 2 p.f.t., composta da: soggiorno, cucina e servizio
igienico al p. terra; 3 camere, disimpegno e servizio igienico al p. 1º. Prezzo
base: Euro 121.000,00. Lotto 3 - Terreni agricoli qualità prato irriguo di varia
metratura. Prezzo base: Euro 12.500,00. Vendita senza incanto: 16/05/2014
ore 15.00, innanzi al professionista delegato Dott. Massimiliano Basilio presso
lo studio Celleghin, in Ivrea, Via Circonvallazione, 11. Deposito offerte entro
le ore 12 del 15/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di
offerte, vendita con incanto: 19/06/2014 ore 15.00 ciascuno dei lotti allo stesso
prezzo base aumento minimo: Euro 1.000,00 per ciascun lotto. Deposito
domande entro le ore 12 di almeno tre giorni prima la data dell’incanto fissata
in avviso. Maggiori info presso il delegato tel. 01119504567 - fax 01119504987
- e-mail: [email protected] e presso il custode giudiziario IVG
Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it,
www.astegiudiziarie.it (A258288,A258289,A258290) e su www.legaleentieaste.it.
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
.
Estero .15
Grande caccia all’aereo sparito
“Dirottato nella terra dei taleban”
Le storie dei passeggeri
L’ultima ipotesi dell’intelligence: “Il Boeing malese potrebbe essere in Pakistan”
Lou Baotang, 79 anni, è il veterano del
gruppo di 24 illustri calligrafi cinesi a
bordo del Boeing. Stavano tornando a
casa, a Pechino, dopo aver partecipato
a una mostra culturale a Kuala Lumpur. La calligrafia di Lou Baotang è
stata inclusa nei dizionari da molte
istituzioni culturali in Cina, Gran Bretagna e Stati Uniti.
La tratta
il caso
Il volo MH318
da Kuala
Lumpur
a Pechino
ha
rimpiazzato
da pochi
giorni
l’MH370
sparito
nel nulla l’8
marzo scorso
MAURIZIO MOLINARI
CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME
entuno satelliti
cinesi, le forze aeronavali dell’Australia, l’intelligence di 15 Paesi,
la task force parigina che ritrovò l’aereo dell’Air France
nell’Atlantico del Sud e il sistema di sorveglianza planetaria del Pentagono: l’imponenza della caccia al Boeing
della Malaysia Airlines scomparso l’8 marzo tradisce il timore che possa essere caduto
nelle mani di un gruppo terrorista con un piano per usarlo.
Le due capitali più impegnate nella ricerca del volo
370 sono Canberra e Pechino,
rispettivamente responsabili
delle ricerche nei corridoi Sud
e Nord dove si suppone l’aereo
sia scomparso. Il premier australiano Tony Abbott ha informato il Parlamento che le
forze aeronavali «guidano le
ricerche nell’Oceano Indiano
Meridionale» grazie ai velivoli
Orion «affiancati da unità di
Nuova Zelanda e Usa». Ciò si-
V
IL SOSPETTATO NUMERO 1
È il co-pilota: sua la voce
dell’ultima comunicazione
prima del silenzio radio
Lou Baotang
Il maestro cinese
di calligrafia
Philip Wood
Il dirigente Ibm
che stava per sposarsi
Il dirigente Ibm Philip Wood, 51, originario del Texas, è uno dei 3 americani
sull’aereo. Con la sua compagna Sarah,
stava per trasferirsi da Kuala Lumpur
a Pechino dove si sarebbero sposati .
«È un uomo buono e generoso - dice
Sarah -. Sento che è ancora vivo». Gli
altri americani a bordo sono Nicole
Meng, 4 anni, e Yan Zhang, 2 anni.
EDGAR SU/REUTERS
Islamabad
«I fattori da tenere presenti
si moltiplicano - riassume il
premier cinese Li, non escludendo il suicidio dei piloti o il
disastro - l’area delle ricerche
si allarga e le difficoltà aumentano». Da qui la decisione dell’Indonesia di affidare all’aviazione il pattugliamento di Sumatra così come la creazione in
Malaysia di una task force d’intelligence di almeno 15 Paesi a
cui gli Usa fanno affluire i dati
elettronici di droni e satelliti. Il
contributo francese è l’invio
degli 007 che trovarono i resti
dell’aereo dell’Air France
CORRIDOIO
NORD
scomparso nel 2009 nelDelhi
l’Atlantico, ma Parigi PAKISTAN
precisa: «Le circostanze sono diverse perché
INDIA
quei piloti non avevano disattivato le coIsole
municazioni». Ai maAndamane
lesi resta il compito
Posizione
delle indagini sull’equiUltimo
satellite
contatto
paggio alla ricerca di
radar
tracce. L’unica certezza
è che la voce dell’ultima
comunicazione da bordo
Oceano
sia del co-pilota Fariq Abdul
Indiano
Hamid. Che diventa così il sospettato numero 1 nel giallo internazionale.
Muktesh e Xiaomo
Kuala
Lumpur
Direzioni
possibili
in base ai dati
del satellite
Centimetri
LA STAMPA
CORRIDOIO
SUD
In viaggio verso casa
dai loro bambini
Muktesh Mukherjee, 42, dipendente
dell’azienda americana XCoal, è un
canadese di origini indiane. Lui e sua
moglie Bai Xiaomo, 37 anni, stavano
tornando a casa dai figli dopo una
breve pausa dal lavoro sulle spiagge
del Vietnam. Appena prima di imbarcarsi avevano postato una foto della
loro vacanza.
LA TASK FORCE
Coinvolti nelle ricerche
21 satelliti e intelligence
di quindici Paesi
gnifica cercare il Boeing in
una miriade di isole con particolare attenzione a quelle che
dispongono di piste di atterraggio. «Faremo il nostro dovere nei confronti delle famiglie delle 239 persone a bordo» promette Abbott senza
escludere nulla: dal recupero
delle salme al salvataggio degli ostaggi.
Sono fonti dell’aviazione
australiana a far sapere a
«The Independent» che «il
Boeing dopo aver disattivato
le comunicazioni è sceso fino a
1500 metri di altezza, con l’intento di sfuggire ai radar come fanno i militari». L’aereo
ha attraversato «almeno tre
nazioni» a bassa quota prima
di atterrare «fra Afghanistan
e Pakistan» ovvero nell’area
dei taleban. Sono informazioni senza conferme ma il timore che un gruppo terroristico
abbia catturato l’aereo spiega
perché il premier cinese Li
Keqiang fa sapere che «stiamo impiegando 21 satelliti e
molti aerei nelle ricerche».
Una delle ipotesi è che il dirottamento abbia la firma dei
separatisti uiguri e dunque
Pechino teme di essere l’obiettivo del possibile attacco con
un aereo-missile simile a quelli dell’11 settembre 2001. Ad
avvalorare tale scenario è Rupert Murdoch con un tweet:
«Il Boeing è nel Nord del Pakistan, dove stava Bin Laden».
Per proteggersi dal rischio di
un aereo-missile, Israele ha
elevato le procedure di sicurezza per i voli in atterraggio:
il pericolo è che il Boeing adoperi il codice di un volo di linea
per evadere i controlli.
PRANZO CON I REDUCI
Le novità internazionali del
settore ferroviario tornano a
Torino dal 1 al 3 aprile 2014
Spagna, celebra
il golpe del padre
Tejero jr sospeso
dall’arma
MADRID
Lingotto Fiere
Padiglioni 1 e 2
Martedì 1 aprile 2014 10:00-17:00
Mercoledì 2 aprile 2014 10:00-17:00
Giovedì 3 aprile 2014 10:00-16:00
310 società provenienti da 17 paesi espongono i prodotti dei seguenti settori chiave:
materiale rotabile
costruzione binari e infrastrutture
segnalazione, comando treni e sistemi di comunicazione
manutenzione vetture
manutenzione infrastrutture
informazione passeggeri e sistemi di biglietteria
Conferenza CIFI Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani sul tema: “Ferrovia e Ambiente”
Ingresso gratuito per
le registrazioni online
Presentazione del Progetto Shift²Rail di ASSIFER Associazione Industrie Ferroviarie
Conferenza FerPress sul tema “Trasporto Ferroviario Merci”
Incontri B2B con buyer internazionali
Visite tecniche allo stabilimento Alstom di Savigliano e alle principali attività di GTT
Gruppo Torinese Trasporti
Registrazione online per l’ingresso gratuito:
www.expoferroviaria.com
Iscrizione direttamente in fiera Euro 15
Organizzatore
Con il Patrocinio del Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti
Partner dell’esposizione:
Per commemorare il 33esimo
anniversario delle «gesta»
dell’ex tenente colonnello della guardia civile, Antonio
Tejero Molina, che il 23 febbraio 1981 guidò l’irruzione
nel Parlamento spagnolo per
il tentato golpe, il figlio Antonio Tejero Diez, oggi a sua volta tenente colonnello, non ha
trovato di meglio che organizzare un pranzo con alcuni degli ex golpisti. Un’iniziativa
che gli è costata l’immediata
sospensione.
Il pranzo era stato organizzato nella caserma del Gruppo
di Riserva e Sicurezza numero uno della guardia civile, a
Valdemoro (Madrid), di cui
Tejero Diez era a capo. Alla
«celebrazione», che si è svolta
il 18 febbraio, solo cinque giorni prima dell’anniversario, fra
i commensali erano presenti
veterani che con Tejero padre
guidarono l’assalto delle 200
camicie verdi al Congresso dei
Deputati, come l’ex capitano
Jesus Munecas Aguilar, condannato a cinque anni di carcere per la sua partecipazione
al tentato golpe conosciuto come «23-F». Vari agenti della
guardia civile in servizio, scrive El Pais, sarebbero stati
messi ai fornelli per preparare
la immancabile paella servita
ai commensali.
[E. ST.]
16 .Estero
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A NEW YORK
cco, questo è quello
che io chiamo Google Earth». Scherza, il caposquadra
col caschetto di
plastica dura che ci ha portato
in cima alla Freedom Tower, il
grattacielo che ha preso il posto delle Torri Gemelle. Scherza, ma fino a un certo punto,
perché la vista di New York
che si abbraccia da quassù è
davvero spaziale. Fa venire il
groppo in gola, a chi l’aveva vista dal tetto delle Torri, prima
che la follia di Osama bin Laden le abbattesse. Fa venire il
groppo in gola, soprattutto, a
pensare che è la stessa contemplata negli ultimi istanti
della loro vita, dalle povere vittime intrappolate nel fuoco
che scelsero di buttarsi nel
vuoto, invece di lasciarsi sfinire dalle fiamme. Soffoca il ri-
E
REUTERS
Oltre metà affittato
Tra i primi clienti Condé Nast
e Vantone China Center
SHANNON STAPLETON/REUTERS
Il più alto degli Usa
Aperto entro l’anno
Costruito sulle ceneri delle Torri Gemelle, il nuovo grattacielo ha 104 piani
e conta 541 metri di altezza, cioè 1776 piedi, come l’anno dell’indipendenza degli Stati Uniti
L’inaugurazione è prevista
per settembre 2014
EDIFICIO ANTI-TERRORISTI
Ascensori a prova di aereo
e vetri super blindati per
resistere a nuovi attacchi
cordo dell’amico Henry Zabarsky, che la mattina dell’11
settembre era al settantesimo
piano della Torre sud, e riuscì
a salvarsi correndo giù dalle
scale: «Appena uscito guardai
in alto, e vidi queste cose che
cadevano. Arrivavano a terra
e scoppiavano, come enormi
buste piene di vernice rossa».
Viene il groppo in gola, ma
poi ti forzi di deglutirlo, perché così ha fatto New York.
Sempre, nella sua storia. Ha
ricostruito un grattacielo di
104 piani e 541 metri di altezza, cioè 1.776 piedi, come
l’anno dell’indipendenza. Il
nuovo edifico più alto degli
Usa, costato circa 4 miliardi
di dollari in progettazione,
VIAGGIO NELLA FREEDOM TOWER
Con gli occhi su New York
da dove esplose l’11 settembre
materiali, lavoro e fede nel futuro di questa città.
La Freedom Tower, come ci
piace continuare a chiamarla
nonostante la burocrazia abbia
preferito One World Trade Center, è ancora un cantiere, nonostante entro l’anno dovrebbe
NEGOZIATI ISRAELE-PALESTINA VERSO UN RINVIO
Obama ad Abu Mazen
“La pace richiede
l’assunzione di rischi”
aprire. Per entrare è obbligatorio il caschetto, perché qualche
pezzo potrebbe ancora caderti
addosso. Lo calano in testa anche al ministro Alfano che è venuto a portare l’omaggio dell’Italia: «Per non dimenticare il
dolore e la grandezza dell’Ame-
rica. Viva la libertà», scrive col
pennarello sopra un muro. È
una fortezza, perché i progettisti sapevano che ricostruire un
grattacielo qui significava sfidare i terroristi, e si sono preparati in anticipo a combatterli. Alla
base dell’edificio c’è una piatta-
Circondata dall’affetto dei suoi cari
è mancata
Luca di Montezemolo si stringe commosso alla famiglia nel triste momento della scomparsa dell’
Teresa Camerano
(ex Teresina iori)
in Prina
Lo annunciano: il marito Gino, la iglia
Silvana col marito Tita, nipoti e parenti
tutti. Funerali mercoledì 19 marzo ore
10,15 parrocchia Beato Bernardo.
– Moncalieri, 17 marzo 2014
Rina, Rosella, Piero e Isabella partecipano al dolore dei familiari.
Antonina, Beppe, Enrico e Fabrizio
sono vicini con affetto a Silvana.
Paolo e Marinella con tutto lo staff
dell’Impresa Funebre Sola sono vicini a
Silvana e Tita per la perdita della cara
MAMMA.
Walter Sola partecipa al dolore di
Gino, Silvana, Tita.
Cristianamente come ha vissuto ha
raggiunto il suo Lio
ing. Eugenio Alzati
– Maranello, 18 marzo 2014
Il Presidente, il Vice Presidente, l’Amministratore Delegato e la Ferrari tutta
partecipano al dolore della famiglia
per la scomparsa dell’
ing. Eugenio Alzati
– Maranello, 18 marzo 2014
Piero e Floriana Ferrari estremamente
addolorati e profondamente commossi sono vicini con il pensiero e la
preghiera a Emma, Francesca, Cristina
e tutta la famiglia Alzati per la scomparsa dell’amico
Eugenio
– Maranello, 18 marzo 2014
Antonella Ferrari, insieme al marito Alberto Galassi ed ai igli Enzo e Piero jr.,
profondamente rattristati sono vicini
con grande affetto a Francesca e partecipano al grave lutto della famiglia
Alzati per la perdita del suo papà
ALEX WONG/EPA
Abu Mazen e Barack Obama nell’Ufficio Ovale della Casa Bianca
WASHINGTON
Due settimane fa era toccato
al premier israeliano Netanyahu. Ieri, nello Studio Ovale
della Casa Bianca, Barack
Obama ha ricevuto il presidente dell’Autorità nazionale
palestinese Abu Mazen e lo ha
esortato ad assumersi dei «rischi» per «cogliere l’occasione» di una pace che da decenni appare utopia. Il leader palestinese ha risposto con una
sfida a Israele che deve «dimostrare la sua serietà»,
mantenendo l’impegno di liberare un gruppo di detenuti
palestinesi, come previsto dal
luglio scorso.
Intanto si profila un rinvio
della scadenza prevista ini-
zialmente per i colloqui di pace,
avviati lo scorso luglio. Dovevano produrre risultati entro il 29
aprile, quanto meno un «accordo quadro» sui grandi temi in
discussione: confini, sicurezza,
Gerusalemme, colonie, rifugiati. Invece, prevedibilmente, andranno avanti per mesi.
Oltre alla questione dei prigionieri, tra gli ostacoli che tengono le parti ancora lontane c’è
il rifiuto palestinese di riconoscere Israele come Stato ebraico. Un argomento ribadito da
Netanyahu anche durante la
sua visita a Washington. Ma
Abu Mazen, ancora ieri accanto
ad Obama, ha ricordato che «è
dal 1993 che abbiamo riconosciuto lo Stato di Israele», ai
tempi dell’accordo di Oslo.
E’ mancato all’affetto dei suoi cari
Giuseppe Dimasi
anni 92
Ne danno il triste annuncio la moglie
Anna ed i igli Roberto e Marisa con
famiglia. Funerale martedì 18 marzo
ore 14,30 parrocchia di San Giusto
Canavese.
– San Giusto Canavese, 17 marzo 2014
E’ mancato
Aldo Ferrero
anni 86
L’annunciano: la moglie Enrica, le iglie Silvia e Anna con rispettive famiglie. Funerali in Leinì martedì 18 corr.
alle ore 16,30 nella chiesa parrocchiale
SS. Pietro e Paolo. La presente è partecipazione e ringraziamento.
– Leinì, 17 marzo 2014
E’ improvvisamente mancata
– Maranello, 18 marzo 2014
Giancarlo ed Eugenia Maroglio sono
vicini alla famiglia Alzati nel ricordo
dell’indimenticabile amico EUGENIO.
anni 74
Lo annunciano i igli Daniela e Roberto Saracco, insieme ai familiari tutti.
Funerali oggi, 18 marzo, ore 9 parrocchia S. Rita.
– Torino, 16 marzo 2014
O.F. Ave - tel. 011.332003
Piero, Lorenza Razzetti con Stefano,
Edoardo, Luca, Margherita Ciferri con
Fernanda, Filippo partecipano con
affetto al grande dolore di Roberto e
iglia.
Eugenio Alzati
– Rezzato, 17 marzo 2014
E’ mancata
Elia Pompili Galasso
Lo annunciano a Funerali avvenuti i
igli Gabriella e Gianfranco con le loro
famiglie. Un sentito ringraziamento al
dott. Benzi, ai medici e al personale
dell’ospedale Mauriziano.
– Torino, 17 marzo 2014
E’ mancato all’affetto dei suoi cari
Giuseppe Visaggi
A Funerali avvenuti ne danno il triste
annuncio: la moglie Francesca, Patrizia
con Vincenzo e le amatissime Nicoletta e Matilde. Si ringraziano tutti i medici che lo hanno assistito.
– Pino T.se, 18 marzo 2014
2012
18 MARZO
2014
Margherita Massobrio
in Bongioanni
Sempre nei nostri cuori e nei nostri
pensieri. Il marito Gian Carlo con Benedetta, Gianpietro e la piccola Margherita, il fratello, le cognate e i familiari tutti. Messa domenica 23 marzo
2014 ore 10 chiesa SS. Cosma e Damiano Alba.
2013
18 MARZO
2014
prof. avv. Nevio Scapini
E’ serenamente mancata all’affetto
dei suoi cari
Adriana Tessa
ved. Cremonte
di anni 81
Lo annunciano: il iglio Paolo, la sorella Gabriella e parenti tutti. Funerale
oggi ore 10,30 a Coazze parrocchia S.
Maria del Pino.
– Torino, 18 marzo 2014
O.F. Vacchieri - tel. 011.9339831
Amici e colleghi del trasporto regionale si stringono a Beppe e lo abbracciano costernati per la grave perdita
della cara
Daniela Astegiano
– Torino, 18 marzo 2014
Marco e Franco Bonometti partecipano al dolore dei familiari per la scomparsa del loro caro
ANNIVERSARI
Dina Menduni
Eugenio
Irene Borsa Costa
Lo annunciano con amore i igli Paolo con Gloria, Annamaria con Aldo,
Maria Gabriella con Valerio, Gino con
Elena, i tanti nipoti e pronipoti. Rosario questa sera ore 19 parrocchia San
Francesco di Sales. Funerale mercoledì
19 ore 10 parrocchia Crocetta.
– Torino, 16 marzo 2014
Giubileo 011.8181
forma in cemento alta 57 metri,
e il nucleo centrale dove scorrono gli ascensori è a prova di aeroplano, forse. Le scale di sicurezza rinforzate sono più larghe
dei parametri di legge, nel ricordo dei disperati che l’11 settembre furono costretti a correrci
sopra in una gara contro la morte. Tutte le auto in entrata saranno ispezionate anche per i
materiali radioattivi, e l’areazione avrà i filtri per gli agenti
chimici e biologici. La torre della paura, l’hanno chiamata i critici che non ricordano.
Oltre la metà del grattacielo è
già affittata, a prezzi che variano da 75 a 100 dollari per piede
quadrato. Hanno pagato così
clienti tipo Condé Nast e Vantone China Center, ma bisogna ancora attirarne parecchi, perché
l’edificio sia sostenibile. Intanto
ci affacciamo dai finestroni a
prova di esplosione, e vediamo
la Statua della Libertà che pare
un giocattolino. È sempre in piedi ad accogliere i talenti di tutto
il mondo, però, come New York.
Giorgio Manfredi con Elena, Fabio,
Arianna, Alessandra e Giusy si uniscono affettuosamente al dolore di
Maria, Michela e Marta per la perdita
del caro
Fernando Mazzinghi
– Torino, 17 marzo 2014
Il Collegio Universitario Renato Einaudi ricorda con vivo apprezzamento
l’opera dell’
ing. Fernando Mazzinghi
già Consigliere Delegato.
– Torino, 17 marzo 2014
L’Accademia delle Scienze di Torino
partecipa con profondo cordoglio la
scomparsa del Socio Nazionale non
residente
Cesare Segre
– Torino, 17 marzo 2014
Nel Tuo ricordo. Anna, Carlo, Francesco.
W
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
In quattro
La docente
ha portato
le sue due
studentesse
nel locale
in compagnia
di un amico
«piacione
e dal fare
un po’
lascivo»
La storia
GIAMPIERO MAGGIO
IVREA
i sono le due studentesse, di cui
una minorenne,
la bella insegnante dal fisico slanciato e i tacchi da 12 e l’amico
«piacione» dal fare un po’ lascivo e dall’aria di uno che la
sa lunga e che ne ha viste
tante.
C
Tutti insieme
Tutti insieme appassionatamente per una serata hot e diversa dal solito da trascorrere
in un club privé del Torinese,
tra una festa a bordo piscina,
luci soffuse, musica di sottofondo e corpi avvinghiati sui
divanetti. La storia, datata 24
giugno 2010, ora è finita in tribunale. Sul banco degli imputati c’è lei, Sabrina Z., 36 anni,
di Torino, all’epoca dei fatti
docente in una scuola professionale dell’Eporediese e ora
accusata di violenza privata.
A inchiodarla una frase, che
secondo il pubblico ministero
aveva proferito come minaccia a una delle sue allieve che
era con lei quella sera: «Se
racconti cosa è accaduto questa notte ti boccio».
Tanto è bastato agli inquirenti per farla finire dritta davanti al giudice. Ieri,
tra l’imbarazzo dei presenti,
la vicenda è stata ricostruita nell’aula a piano terra del
Tribunale di Ivrea. Sabrina
Z., capelli neri raccolti, sopracciglia curate, scarpe
questa volta rigorosamente
senza tacco, si è presentata
a fianco del suo avvocato.
Ha ascoltato e preso appunti mentre Michele, 46
anni, di Torino, l’uomo che
La professoressa
con le allieve
nel club di scambisti
La docente di Ivrea: “Se lo raccontate vi boccio”
quella sera aveva portato
con la sua auto le tre donne
al club privé, ha raccontato
la sua versione dei fatti.
Chiusa l’inchiesta a Roma
Paolini:spuntalatentataviolenzasuiminori
Le versioni
1 Si aggrava la posizione di
Tra un dettaglio e l’altro su chi
frequenta i club per scambisti e
che cosa accade una volta varcata la porta d’ingresso («Si fa
sesso? Beh, certo, ma mica è
obbligatorio»), si è arrivati al
nocciolo della questione. Domanda del pm: «Ma lei sapeva
che una delle due ragazze era
minorenne?». Risposta: «No,
non lo sapevo. E poi io non chie-
Gabriele Paolini, il noto disturbatore Tv arrestato lo scorso 11
novembre con le accuse di induzione e sfruttamento della
prostituzione minorile oltre che
possesso di materiale pedopornografico. La Procura di Roma
ha infatti chiuso l’inchiesta aggiungendo un nuovo capo
d’accusa: tentata violenza ses-
L’INVESTIGATORE: «CENTO EURO A SETTIMANA O RACCONTO TUTTO A TUA MADRE»
Un detective ricattava
le prostitute minorenni
MARIA CORBI
ANTONIO PITONI
ROMA
«Non parlo anche perché è
coinvolta una persona a me
cara». Mirko Ieni ha deciso di
avvalersi della facoltà di non
rispondere. Per evitare, ha
detto dinanzi al gip Maddalena Cipriani, che le sue dichiarazioni «possano essere manipolate da Tg e giornali».
Per proteggere, così ha detto,
una delle due diciannovenni
che è accusato di aver sfruttato. È durato pochi minuti
l’interrogatorio di garanzia
dell’uomo ritenuto dalla Procura di Roma l’organizzatore
del giro di prostituzione minorile nel quartiere Parioli.
Raggiunto la settimana scorsa da una nuova ordinanza di
custodia cautelare per una
nuova serie di reati contestata dal procuratore aggiunto,
Maria Monteleone e dal sostituto Cristiana Macchiusi,
è ai domiciliari, con l’uso del
braccialetto elettronico.
Sfruttamento della prostituzione di due ragazze 19enni
in un appartamento in zona
Vescovio, cessione di stupefacenti (anche alla sorella minorenne di una delle due) e
interferenza illecita nella vita privata per i rapporti sessuali filmati all’insaputa di
clienti e prostitute (in Procura precisano che non ci sono
elementi per sostenere che
CHI/ANSA
Nessun allontanamento
In un’immagine anticipata da «Chi» Alessandra Mussolini
a passeggio con la figlia e il marito a scandalo già scoppiato
siano stati realizzati con finalità ricattatorie), gli ultimi capi
di imputazione elencati nell’ordinanza che si sommano a
quelli che, già lo scorso ottobre, portarono al suo arresto
insieme ad altre quattro persone, tra le quali la madre di
una delle due prostitute minorenni. Per gli indagati la Procura avrebbe già disposto l’avviso di chiusura delle indagini
che precede la richiesta di rinvio a giudizio. Di una di quelle
due 19enni, Ieni finì per innamorarsi. «Ieni - si legge del re-
Non parlo, è coinvolta
una persona cara
Mirko Ieni
Accusato di sfruttamento
della prostituzione
suale nei confronti di minori.
L’accusa è direttamente collegata a un video, acquisito dagli
inquirenti, nel quale Paolini sarebbe stato immortalato insieme a quattro minorenni, tre italiani e un romeno. La chiusura
delle indagini non è ancora un
atto formale di incriminazione.
Per questo bisognerà attendere
la richiesta di rinvio a giudizio.
sto nell’ordinanza - non voleva
che continuasse perché si era
invaghito di lei». E a lei, scrive
ancora il giudice, «parecchie
volte offriva le canne» ma anche cocaina. Circostanza confermata anche da un’altra ragazza: «Lei non pagava perché
lei piaceva a Mirko».
E intanto spunta la figura di
un investigatore privato, assoldato da una delle madri per
controllare quel che faceva la
figlia, che avrebbe tentato un
ricatto. A raccontarlo è stata
l’altra minorenne. La prima le
avrebbe riferito che «un uomo
si era presentato come cliente
nell’appartamento ai Parioli»
dicendole: «Guarda, sono un
investigatore privato e tua madre mi ha mandato qua». Poi
l’uomo chiese «cento euro a
settimana» per tacere. L’uomo
consumò con la minore anche
un rapporto sessuale. «La mia
amica gli ha detto che aveva 16
anni e lui faceva capire che già
sapeva».
Cresce col passare delle ore,
intanto, la «contabilità» relativa al secondo filone d’inchiesta, quello aperto dalla Procura a carico dei clienti, i «consumatori finali» del giro di prostituzione minorile. Il numero
degli iscritti nel registro degli
indagati, tra i quali anche il
marito della senatrice Alessandra Mussolini, Mauro Floriani, è salito a circa 50. Resta
confermato l’intento dei magistrati di tenere separati i fascicoli: uno per ogni cliente, anziché riunirli (come tecnicamente sarebbe possibile) in un unico procedimento. Una decisione volta a limitare il clamore
mediatico, in considerazione
delle esigenze di tutela della riservatezza delle minorenni,
che, inevitabilmente, determinerebbe un maxi-processo.
do mai l’età a una donna».
Sorriso ammiccante all’indirizzo del giudice. Altra domanda: «Ma nessuno ha chiesto la carta d’identità alla ragazza?». Risposta secca: «Non
lo so, davvero, quelle due me
le aveva presentate Sabrina».
Compagne di scuola
SabrinaZ.che,secondol’accusa,
quella sera aveva portato con sé
una diciannovenne di Strambino (ora parte civile nel processo
e assistita dall’avvocato, Claudio
D’Alessandro) e l’altra ragazza
minorenne, entrambe sue studentesse ed entrambe curiose di
scoprire quel mondo tanto decantato dalla loro insegnante.
Per una manciata di mesi, terminata la notte hot, questa storia
era rimasta segreta. Poi, come
spesso succede, la voce aveva
iniziato a circolare.
A PROCESSO
Il legale della minorenne
coinvolta: «Il problema
è ciò che accadde dopo»
Le voci
Tra una battuta e un pettegolezzo, la vicenda era arrivata all’orecchio della direttrice della scuola che, dopo
aver sentito le dirette interessate e un paio di amiche
con le quali la diciannovenne
si era confidata, aveva deciso di presentarsi davanti agli
ufficiali di polizia giudiziaria
in procura. Il processo riprenderà il 13 ottobre.
In quell’occasione sarà
sentita dal giudice anche la
parte civile, assente in aula,
ieri, per un problema di salute. Il suo avvocato, D’Alessandro, spiega: «La questione non è la serata trascorsa
al club privé, ma quello che è
accaduto dopo, tra l’insegnante e una delle sue studentesse. Un episodio che
poi ha prefigurato il reato di
violenza privata».
Cronache .17
.
IL PROCESSO A PESARO
“Non ordinai
di sfregiare Lucia
Ma mi sento
responsabile”
LUCIA MOSCA
PESARO
«Mi sento responsabile per
quanto è accaduto, anche se
il dominio delle operazioni mi
è sfuggito di mano. Ma ad innescare tutto sono stato io».
A parlare è Luca Varani, 36
anni, ex fidanzato e presunto
mandante dell’aggressione
con l’acido avvenuta lo scorso 16 aprile ai danni dell’avvocatessa urbinate Lucia Annibali. Dichiarazioni spontanee, queste,
rese ieri mattina di fronte
al gup del tribunale di Pesaro, Maurizio Di Palma,
in apertura
della terza
udienza a La vittima
porte chiuse L’avvocatessa
del processo Lucia Annibali
con rito abbreviato che lo vede imputato per stalking, lesioni gravissime e tentato omicidio. Parole che Lucia non ha voluto
ascoltare: «Sono stanca delle
sue bugie». Dopo aver lasciato l’aula, si è rifugiata dove
solitamente si svolgono le audizioni dei minori. Sul banco
degli imputati anche i due
presunti esecutori materiali
Rubin Talaban e Altistin Precetaj. Si sarebbe trattato, per
l’accusa, di una vendetta pianificata dall’ex avvocato a seguito del rifiuto di Lucia di
proseguire la relazione sentimentale.
AVVISO ESPLORATIVO
PER MANIFESTAZIONE DI INTERESSE RELATIVA ALL’ACQUISTO
DI IMMOBILI DI PROPRIETA’ DELLA SOCIETA’ EDILSCUOLA SRL
OGGETTO
Il presente avviso è finalizzato ad ottenere manifestazioni di interesse volte all’acquisto di n. 4 immobili
di proprietà di Edilscuola S.r.l, preliminare alla procedura mediante confronto competitivo che la società
si riserva di avviare nelle modalità e nelle forme che riterrà opportune. La pubblicazione del presente
avviso e la ricezione delle manifestazioni di interesse non comportano per la Società Edilscuola S.r.l.
alcun obbligo o impegno nei confronti di soggetti interessati, né danno diritto a ricevere prestazioni
di sorta, compreso il pagamento di commissioni di mediazione ed eventuali oneri di consulenza. La
manifestazione di interesse non determina l’insorgenza di alcun diritto o interesse giuridicamente
rilevante per pretendere la prosecuzione della procedura. La manifestazione d’interesse non
costituisce vincolo all’acquisto. Alla successiva procedura, i cui termini saranno in seguito comunicati,
saranno invitati a partecipare i soggetti che avranno presentato manifestazione di interesse in risposta
a questo avviso. La società si riserva la facoltà di chiedere chiarimenti e/o la produzione di ulteriori
documenti agli interessati. Potrà eventualmente escluderli a suo insindacabile giudizio. Si riserva
inoltre la facoltà di invitare alla procedura altri soggetti se ritenuti idonei.
DESCRIZIONE IMMOBILI
IMMOBILE “A”
UBICAZIONE: Torino, Strada del Drosso 100.
DESCRIZIONE: edificio disposto su tre piani: piano seminterrato, piano terreno, piano primo e cortile,
già adibito ad uso uffici con sala conferenze .
RIFERIMENTI CATASTALI: l’immobile è censito al nuovo Catasto Fabbricati del Comune di Torino al
foglio 1476 - particella 19 - subalterni 6, 7, 8, 9.
VALORE DELLA STIMA: Il valore stimato dell’immobile sopra specificato è di Euro 2.005.900,00. La società
non prenderà in considerazione manifestazioni di interesse riferite a valori al di sotto di quello stimato.
IMMOBILE “B”
UBICAZIONE: Torino, Strada del Drosso 112.
DESCRIZIONE: edificio disposto su tre piani: piano interrato, piano terreno, piano soppalco e cortile,
attualmente destinato ad uso uffici con laboratorio
RIFERIMENTI CATASTALI: l’immobile è censito al nuovo Catasto Fabbricati del Comune di Torino al
foglio 1476 - particella 9 - subalterni 11 e 13.
VALORE DELLA STIMA: Il valore stimato dell’immobile sopra specificato è di Euro 1.509.400,00. La società
non prenderà in considerazione manifestazioni di interesse riferite a valori al di sotto di quello stimato.
IMMOBILE “C”
UBICAZIONE: Torino, Strada del Drosso 110/9.
DESCRIZIONE: edificio disposto su tre piani: piano interrato, piano terreno, piano primo, già adibito
ad uso uffici.
RIFERIMENTI CATASTALI: l’immobile è censito al nuovo Catasto Fabbricati del Comune di Torino al
foglio 1476 - particella 9 - subalterni 3,4,5,8,9.
VALORE DELLA STIMA: Il valore stimato dell’immobile sopra specificato è di Euro 310.800,00. La società
non prenderà in considerazione manifestazioni di interesse riferite a valori al di sotto di quello stimato.
IMMOBILE “D”
UBICAZIONE: Torino, Via G.Quarello 19.
DESCRIZIONE: edificio disposto su due piani: piano terreno, piano soppalco, già adibito ad uso
laboratorio.
RIFERIMENTI CATASTALI: l’immobile è censito al nuovo Catasto Fabbricati del Comune di Torino al
foglio 1476 - particella 9 - subalterno 15.
VALORE DELLA STIMA: Il valore stimato dell’immobile sopra specificato è di Euro 95.280,00. La società
non prenderà in considerazione manifestazioni di interesse riferite a valori al di sotto di quello stimato.
MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE
I soggetti che intendono manifestare il proprio interesse all’acquisto dell’immobile dovranno far
pervenire alla Società Edilscuola S.r.l. - Comitato di Presidenza – Via Quarello 19 – 10135 Torino –
entro le ore 12,00 del 15 Maggio 2014, una missiva, in busta chiusa, recante nell’oggetto indicato
sulla busta medesima, “Manifestazione di interesse per l’acquisto di bene immobile” con specificazione
dell’immobile e/o immobili per i quali tale interesse si manifesta, nonché i dati completi del mittente. La
scrivente si riserva la facoltà di non prendere in considerazione eventuali documenti pervenuti oltre il
termine indicato. La manifestazione d’interesse dovrà essere completa:
- dei dati integrali del soggetto interessato (se persona giuridica, allegare copia di un certificato della
C.C.I.A.A.);
- del recapito presso il quale il soggetto interessato dichiara di voler ricevere le comunicazioni afferenti
al presente avviso;
- di una dichiarazione di accettazione incondizionata di quanto previsto nel presente avviso;
- di una fotocopia del documento di identità del sottoscrittore.
Il trattamento dei dati inviati si svolgerà in conformità alle disposizioni del D.Lgs. 196/03 e s.m.i..
A suo insindacabile giudizio, la Società Edilscuola srl potrà decidere di non procedere con la
successiva fase del confronto competitivo. Per informazioni: dr. Rodolfo Sabbadini tel. 011 3400209/217
email: [email protected].
Torino, 18/03/2014
GLI AMMINISTRATORI
Melgara Arch. Emilio - Manta Giuseppe
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Consulta i siti
www.legaleentieaste.it - www.lastampa.it
TRIBUNALE DI TORINO
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- fax 01119835773 o presso il Commissario Liquidatore Avv. Gianluigi Capeto tel.
063216476 - fax 0662204291 e sul sito www.astegiudiziarie.it (A222524).
18 .Cronache
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Vendite Giudiziarie
Muore dopo tre interventi
per un tumore inesistente
Per questa pubblicità: 011/6665241
Gli avvisi legali de La Stampa li puoi trovare anche su:
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Caserta, l’incredibile caso di Elena. Chiesto il processo per 6 medici
TRIBUNALI
TRIBUNALE ORDINARIO DI IVREA
SEZIONE FALLIMENTI - FALLIMENTO N. 24/2012
Si rende noto che nel FALLIMENTO N. 24/2012, è DISPOSTA LA VENDITA SENZA INCANTO E CON INCANTO dei seguenti immobili: Lotto 1: € 90.000,00 In Castellamonte
( prov. di Torino), terreno a destinazione industriale costituente unico appezzamento,
inserito in area PIP1 insediamenti produttivi di nuovo impianto, della superficie catastale di 2.995 mq, Lotto 2: € 142.000,00 In Loranzé ( prov. di Torino), via Ceresa
c.n.15, terreno con entrostante villino a tre p.f.t. ed il sottotetto oltre ad un fabbricato
distaccato ad uso rimessa privata. Lotto 3: € 69.000,00 In Castellamonte ( prov. di
Torino), frazione Muriaglio, via Vidracco c.n.3, fabbricato di civile abitazione a tre p.f.t.
con rimessa privata pertinente posta all’interno dell’immobile. Lotto 4: € 700,00 In Castellamonte (prov. di Torino), frazione Muriaglio, terreni Vendita senza incanto: termine
per il deposito delle offerte in busta chiusa 19 maggio 2014 ore 12,30 in Rivarolo C.se,
via Reineri 2; 1) udienza apertura delle buste e della eventuale gara 22 maggio 2014
ore 15,00 in Rivarolo C.se , via Reineri 2; per il caso in cui la vendita senza incanto, si
concluda senza esito positivo si dispone la vendita all’incanto fermi i prezzi base dei
lotti 1,2,3,e 4 alle seguenti condizioni a) udienza del 26 maggio 2014 ore 15,00; b)
aumenti minimi € 1.000,00 per i lotti da n. 1, 2 e 3 e di € 50,00 per il lotto 4; c) termine
per il deposito delle istanze di partecipazione 23 maggio 2014 ore 12,30. Chiunque
interessato, eccetto il debitore, può partecipare alla vendita. Modalità di partecipazione, luogo di svolgimento delle operazioni di vendita, informazioni, bando completo di
vendita, perizia immobiliare richiedibili al curatore dott. Guglielmo Pomatto con studio
in Rivarolo C.se, via Reineri 2, Tel 0124425795 e-mail [email protected]
TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO
VENDITA DI IMMOBILE SENZA E CON INCANTO
FALLIMENTO EST. N. 264/2006
Si rende noto Che nel fallimento est. n. 264/2006 il professionista Dott. Maurizio Gili
delegato dal G.D. alla procedura, Dott.ssa Cecilia Marino, ha disposto la vendita senza
incanto del seguente immobile: LOTTO UNICO: Piena proprietà su una unità abitativa, un lastrico solare ed un locale autorimessa in Gaggi (ME); Fissa per l’esame
delle offerte e per l’eventuale gara tra gli offerenti l’udienza del 22/05/2014, alle ore
16.00. OFFERTE NON INFERIORI AL PREZZO BASE FISSATO COME SEGUE: Lotto UNICO:
€ 56.963,00 DEPOSITO PER CAUZIONE: 10% del prezzo offerto. Le offerte devono essere presentate presso lo studio del professionista delegato Dott. Maurizio Gili – Torino –
Via Perrone n. 14 (sabato escluso) entro le ore 12.30 del giorno antecedente la vendita,
in busta chiusa e in bollo di € 16,00, allegando, per la cauzione, assegno circolare n.t.
intestato a FALL. EST. N. 264/2006. Per il caso in cui nella vendita senza incanto il lotto
rimanesse invenduto, per qualsiasi motivo, si dispone la vendita CON INCANTO, per il
giorno 05/06/2014 alle ore 16.00 PREZZO BASE: Lotto UNICO: € 56.963,00 AUMENTO
MINIMO: Lotto UNICO: € 2.000,00 DEPOSITO PER CAUZIONE: 10% del prezzo base da
versarsi presso lo studio del professionista delegato Dott. Maurizio Gili - Torino – Via
Perrone n. 14 entro le ore 12.30 del giorno 03/06/2014 mediante assegno circolare n.t.
intestato a FALL. EST. N. 264/2006. Atti relativi alla vendita consultabili sui siti internet:
www. asteimmobili.it, www.tribunale.torino.it e www.infallimento.it.
TRIBUNALE DI TORINO
FALLIMENTO N. 303/2013
AVVISO DI GARA PER VENDITA BENI MOBILI
Il Fallimento N. 303/2013 pone in vendita in unico lotto: - arredi e attrezzature da ufficio; nove veicoli; - merci e attrezzature da verniciatura di carrozzeria. Essendo pervenuta un’offerta di € 15.000 oltre IVA, il curatore indice una gara a prezzo non inferiore a € 15.000
oltre IVA e alle medesime altre condizioni indicate nell’offerta e cioè: - sgombero dei locali
entro il termine massimo di mesi quattro dall’aggiudicazione; - costi per utenze elettriche
e sorveglianza dei locali a carico dell’aggiudicatario per il periodo compreso tra la data
di aggiudicazione e quella di completa liberazione dei locali; - oneri di voltura dei veicoli
a carico dell’aggiudicatario; - oneri di smaltimento dei rifiuti a carico dell’aggiudicatario
che dovrà documentare l’avvenuto smaltimento a norma di legge dei rifiuti pericolosi. Le
offerte, contenute in busta chiusa recante all’esterno il numero della Procedura, dovranno
essere cauzionate da assegno circolare N.T. di importo pari al 20% di quello offerto, intestato a “Fallimento N. 303/2013” e dovranno pervenire presso lo studio del curatore in
Torino – Corso Galileo Ferraris n. 123 entro le ore 12,00 dell’8 aprile 2014. L’offerta dovrà
riportare tutte le condizioni sopra indicate relative agli oneri per l’aggiudicatario. L’apertura delle buste avrà luogo presso lo studio del curatore il giorno 9 aprile alle ore 16,00 e
i beni saranno aggiudicati al miglior offerente. Nel caso di offerte di pari importo verrà indetta una gara informale con modalità che verranno stabilite sul momento a insindacabile
giudizio del curatore. Per visionare i beni o per ogni informazione, è possibile contattare il
curatore al n. 011 – 66.33.084.
Il curatore Avv. Edith Lo Mundo
TRIBUNALE DI TORINO
SEZIONE II CIVILE - R.G. N. 4460/2010
R.G. N. 4460/2010. Delegato Notaio Sandra BELIGNI. In Comune di Torino Via Gorresio
n. 3 al piano quarto (5° f.t.) alloggio composto di ingresso living su soggiorno con
angolo cottura, una camera, disimpegno, ripostiglio e bagno, di circa mq 48, oltre a
cantina pertinenziale al piano interrato. Coerenti: cortile, vano scala, pianerottolo, alloggio di proprietà altra ditta, Via Gorresio, muro perimetrale, salvo altre. A catasto F.
55 Part. n. 849 sub 19. L’immobile è gravato da mutuo fondiario (v. avviso integrale per
termini e modalità di pagamento). VENDITA SENZA INCANTO all’udienza del giorno 16
giugno 2014 ore 17,00 Prezzo base: Euro 24.000,00. Nel caso in cui l’immobile resti
invenduto, l’eventuale INCANTO si terrà in data 16 luglio 2014 ore 17.30. Prezzo base:
Euro 24.000,00 e aumenti minimi Euro 1.000,00. Offerte in busta chiusa e istanze di
partecipazione vanno depositate rispettivamente entro i giorni 13 giugno 2014 e 15
luglio 2014, entro le ore 12.00, presso lo studio del delegato Dott.ssa Sandra Beligni,
in Torino, C.so Vittorio Emanuele II n. 78 – tel. 011/5604149. Le vendite avranno luogo
presso lo studio predetto. Sito internet: www.lastampa/legali.it.
Il Notaio Delegato Sandra Beligni
La storia
ANTONIO SALVATI
CASERTA
morta dopo essere stata sottoposta a tre
operazioni chirurgiche in solo dodici giorni, in un susseguirsi di eventi che ora un giudice si appresterà a valutare.
Il calvario di Elena Trepiccione è durato cinquanta giorni
ed è iniziato - e questo fa ancora più specie visto l’epilogo con una diagnosi sbagliata:
operata per un tumore all’utero rivelatosi poi, dall’esame
dei periti nominati dalla Procura, una semplice fibromatosi uterina. I sei medici, che si
sono alternati al tavolo operatorio nel corso delle prime due
operazioni, compariranno davanti al giudice per le udienze
preliminari di Santa Maria
Capua Vetere il prossimo 7 ottobre e dovranno difendersi
E’
I PERITI DELLA PROCURA
Operazioni arrivate
troppo tardi rispetto
al quadro clinico
dall’accusa di omicidio colposo. Una vicenda che inizia il 27
aprile di due anni fa quando la
donna si sottopone, alla clinica «Minerva-Santa Maria della Salute» di Santa Maria Capua Vetere nel Casertano, all’intervento per l’asportazione di quello che era stato diagnosticato come un tumore.
L’intervento sembra essere
andato bene, anche se la donna nei giorni successivi comincia ad accusare dei dolori
all’addome. E ne aveva tutte le
ragioni, visto che l’intervento
subito aveva avuto come complicanza un’occlusione intesti-
La paziente
In alto una
foto di Elena
Trepiccione
la donna di 69
anni operata
tre volte
in 12 giorni
CHRIS CRISMAN/CORBIS
nale, provocata da un’ansa dell’intestino bloccata nella ferita
da poco suturata. Solo dopo
qualche giorno, e una Tac, si decide di operare chirurgicamente. I periti sottolineano il ritardo con il quale si intervenne per
effettuare la correzione chirurgica «conseguente ad una condotta colposa». «In buona so-
Roma, il bimbo era con la madre all’Ikea
Muoreatreannisoffocatodaunhotdog
1 È morto dopo cinque gior-
ni di ricovero in terapia intensiva pediatrica al Policlinico Gemelli di Roma il bambino di 3
anni che giovedì scorso era rimasto soffocato mangiando
un hot dog nel ristorante Ikea
nel centro commerciale Porta
di Roma. Francesco, questo il
nome del bambino, era stato
ricoverato in condizioni disperate giovedì scorso dopo essersi strozzato con un pezzo di
SEZIONE II CIVILE R.G.N. 30645/2008
NOTAIO GIOVANNI SCHETTINO
TRIBUNALE FALLIMENTARE DI TORINO
VENDITA BENI MOBILI - FALLIMENTO N. 468/2012,
Si rende noto che nel Fallimento n. 468/2012, Curatore Dott. Massimiliano Basilio In conformità alla II^ integrazione del programma di liquidazione si dispone la vendita, mediante gara informale da esperirsi innanzi al Curatore, presso lo Studio del Curatore, Studio Pagella Basilio Bonelli, C.so Vittorio Emanuele II n.76, Torino, in data 03.04.2014 alle ore 15.00,
dei seguenti beni: LOTTO I°: costituito da beni giacenti in Druento - Regione Serviglia
n. 3, nn. di inventario da 1 a 215, esclusi n.76 – 80 – 84 – 88 – 98 – 99 – 101 – 112 – 144.;
LOTTO II°: ramo aziendale costituito da: - Avviamento - Requisiti necessari all’ottenimento
dell’Attestazione SOA come da Certificato di Attestazione di Qualificazione SOA n.6407/35/00
rilasciato da Bentley Soa Spa il 27.04.2009, per SOA OG3 Classifica IV e OG6 classifica V; - Beni
inventariati ai nn. 76) Furgone Fiat Ducato Maxi 2.8 JTD Targato CP753AN - 80) Autocarro Fiat
IVECO 135/17 targato EB667ML - 84) Autocarro Iveco 65C15 targato CM 831JD - 88) Autocarro Iveco 180-26 targato ED625AL - 112) carrello elevatore TCM di colore giallo; CONDIZIONI DI VENDITA prezzo base LOTTO I°: € 26.000,00 oltre IVA; rilanci minimi LOTTO I°:
€ 500,00 oltre IVA; prezzo base LOTTO II°: € 45.000,00 oltre oneri di legge; rilanci minimi LOTTO II°: € 1.000,00 oltre oneri di legge. Ogni interessato dovrà depositare entro le
ore 12.00 del giorno 02.04.2014, presso lo Studio del Curatore offerta in busta chiusa. Per
dettagli sulle condizioni di vendita e dettagli dei beni, consultare il sito www.tribunale.torino.
giustizia.it Atti relativi alla vendita consultabili presso il Curatore Dott. Massimiliano Basilio,
Tel n. 011/195.04.567 – Fax n. 011/195.04.987. Beni visionabili previ accordi con la Curatela.
würstel al ristorante con la
mamma. Il piccolo è rimasto
senza respirare per 40 minuti
nonostante i tentativi di rianimazione praticati dai sanitari
del 118 e della squadra medica
dell’Ikea. Secondo le statistiche sono circa 50 i bambini, di
cui 30 sotto i 4 anni, che ogni
anno muoiono in Italia per incidenti evitabili o per un piccolo
oggetto messo in bocca che
poi diventa letale.
mente criticata dagli esperti
chiamati in causa, che parlano
di una gestione «non corretta e
adeguata alla complessità dello
specifico quadro clinico», visto
che «i sanitari non misero in atto un’attenta valutazione struIL CALVARIO
La sofferenza della donna
e dei suoi familiari
è durata cinquanta giorni
mentale mirata all’effettiva riuscita dell’intervento». Dopo altri giorni di sofferenza, i familiari di Elena, contro il parere
dei medici, decidono di trasferirla in un’altra clinica privata.
È il 9 maggio. Elena, la sera
stessa, viene sottoposta ad un
altro intervento d’urgenza, visto che i punti di sutura applicati a 50 centimetri di intestino si
erano «aperti», con tutte le conseguenze del caso. Dopo l’ultima operazione, Elena Trepiccione non si è più ripresa. È
morta il 13 giugno 2012, tre mesi
prima di compiere settant’anni.
LA DECISIONE DELLA CORTE DI WESTMINSTER
IL TAR BOCCIA I LIMITI
Londra: “Carceri italiane inumane”
Bloccata l’estradizione del mafioso
A Venezia
tornano
le grandi navi
TRIBUNALE DI TORINO
R.G.N. 30645/2008 - Delegato notaio Giovanni SCHETTINO. Lotto Unico - In San Sebastiano da
Po, via Cosola 9: nuda proprietà di fabbricato di civile abitazione elevato a due piani fuori terra
entrostante a terreno pertinenziale di complessivi mq. =598= (C.F. Fg. 11, particella 421; C.T.
Fg. 11 particella 422); piena proprietà di: adiacente appezzamento di terreno pianeggiante
coltivato ad orto di mq. =814= (C.T. Fg.11 particella 423) Vendita senza incanto: 13 maggio
2014 ore 13.15; apertura buste ore 12.00. Prezzo base: € =26.000,00=. Nel caso in cui gli immobili restino invenduti la vendita con incanto si terrà: 17 giugno 2014 ore 11.45. Prezzo base:
€ =26.000,00=. Aumenti minimi: € =2.000,00=. Le vendite si terranno presso la “ERRE ESSE”
in Torino, via Vittorio Amedeo II 21 ove sono consultabili gli atti relativi alla vendita. Le offerte in
busta chiusa o le istanze di partecipazione devono essere depositate dal lunedì al venerdì dalle
ore 10.30 alle ore 12.30 presso la “ERRE ESSE”. Sito internet: www.legaleentieaste.it.
stanza - dicono gli esperti - i sanitari che gestirono la paziente
tra il 2 e il 3 maggio 2012 non
agirono con solerzia». Anche
l’intervento volto a «sanare» la
complicanza sembrava essere
andato per il meglio, ma in seguito le condizioni della donna
continuavano a peggiorare. Anche questa fase viene aperta-
Libero grazie
a 20.000 sterline
e alle nostre prigioni
sovraffollate
RICCARDO ARENA
PALERMO
È il principio a lasciare di
stucco: un tribunale londinese dice di no all’estradizione
di un mafioso di Trabia, piccolo comune a due passi da
Palermo, perché le carceri
italiane non garantiscono ai
detenuti un trattamento
adeguato dal punto di vista
umanitario. Domenico Rancadore, 65 anni, ex insegnante di educazione fisica,
condannato con sentenza
definitiva a sette anni di carcere nel capoluogo siciliano,
non torna dunque in Italia. È
stato anzi rilasciato su cauzione (ha pagato 20 mila
Domenico Rancadore
sterline), anche se dovrà indossare il braccialetto elettronico, uscire a orari determinati e comunicare i propri spostamenti dall’abitazione di
Uxbridge.
Inutili dunque le indagini
della Procura di Palermo, che
l’estate scorsa avevano interrotto una latitanza ventennale. Presentatosi col volto coperto, assieme alla moglie in-
glese, Anne Skinner, davanti
al giudice Howard Riddle,
«chief magistrate» della Westminster Court di Londra,
Rancadore ha fatto valere i
guai cardiaci di cui soffre e la
situazione carceraria italiana
di sovraffollamento («overcrowding»).
Il giudice Riddle ha preso
infatti atto dell’esistenza di
una sentenza dell’Alta Corte
britannica, relativa a un somalo di cui aveva chiesto
l’estradizione il tribunale di
Firenze: anche in quel caso
era arrivato un no, per il rischio che Hayle Abdi Badre
subisse trattamenti degradanti e inumani. «Non posso
distinguere il caso di Rancadore da quello del somalo»,
scrive il magistrato che si è
avvalso della consulenza di
Patrizio Gonnella, dell’associazione Antigone. E il radicale Marco Perduca sul suo blog
chiede al guardasigilli Andrea
Orlando cosa ne pensi.
VENEZIA
Contrordine: le grandi navi
da crociera potranno, almeno fino al 12 giugno, giorno
dell’udienza, continuare a
solcare i canali di Venezia. È
la decisione del Tar Veneto
che ha accolto due ricorsi
presentati da Venezia Terminal Passeggeri, una decina di
imprese portuali e il Comitato Cruise Venice contro i limiti imposti dalla Capitaneria di Porto a seguito della
decisione interministeriale
che aveva di fatto imposto
uno stop. Per il Tar l’ordinanza non è sufficientemente
motivata e non rispetta il
principio di gradualità. Di
fatto le navi potranno continuare a visitare l’antica città
«fino a quando non saranno
disponibili vie alternative» al
Canale di San Marco e al Canale della Giudecca oggetto
dei limiti.
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Cronache .19
.
OPERAI E LAVORATORI DELL’INDOTTO IN PIAZZA CONTRO LA CHIUSURA
Tirreno Power
verso la riapertura
ma sotto tutela
Savona, ieri il confronto fra società e procura
Le emissioni dovranno essere ridotte della metà
MARCO RAFFA
SAVONA
Tirreno Power prova, pur
avendo tecnicamente ancora
quattro giorni per ricorrere al
tribunale del Riesame contro
il decreto di sequestro dei
suoi impianti a carbone nella
centrale di Vado Ligure, a
«dialogare» con Procura e tribunale per arrivare alla ripresa produttiva. E lo annuncia
con una nota di poche righe, il
giorno dell’incontro che l’ex
Guardasigilli Paola Severino,
E il governo chiede
conto dei ritardi
nell’inizio dei lavori
per la nuova unità
a capo dello staff legale di Tirreno Power ha avuto a Savona
con il procuratore Francantonio Granero, il sostituto Chiara Maria Paolucci e il giudice
Fiorenza Giorgi. Un’ora con i
primi, mezz’ora con la seconda. «Il dialogo dal punto di vista dei pm è stato costruttivo» è stato l’unico commento
del procuratore. Nel pomeriggio, la nota dell’azienda, estremamente prudente: «Un dialogo che proseguirà nei prossimi
giorni, volto ad individuare le
modalità più opportune per arrivare quanto
prima alla ripresa di esercizio nell’ambito di un protocollo operativo che sottopone l’impianto a verifiche
da parte di
tecnici individuati dal giudice».
Era la via
d’uscita ipotizzata dal decreto di sequestro: prevede che la centrale
elettrica adotti la centralina
Sme, già prevista dall’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale del dicembre 2012, che
questa venga «tarata» da tecnici nominati dal giudice stesso e
che le emissioni vengano contenute nei limiti delle «Mtd» o
«Bat», le «migliori tecnologie
In piazza
La manifestazione
di ieri
dei dipendenti
della Tirreno Power
ENRICO TESTA
disponibili»: si va dalla metà a
un quinto delle emissioni attuali per biossido di zolfo, ossidi di
azoto, monossido di carbonio,
polveri sottili.
Sempre ieri, a Vado, sono
scesi in piazza, con due diversi
cortei, sia i lavoratori di Tirreno Power e delle ditte esterne
in appalto sia i dipendenti del
Terminal Rinfuse Italia, con
delegazioni di altre aziende della zona. Una reazione dei lavoratori ai primi effetti dell’ordinanza di sequestro della centrale. E cioè lo stop dell’impiego
delle ditte esterne, circa 270 lavoratori. Questo nonostante
l’azienda avesse assicurato che
non ci sarebbero stati movimenti prima del 25 marzo,
quando si terrà un vertice in
prefettura. «I sindaci di Vado e
Quiliano sono stati sollecitati spiega Fulvia Veirana, segretario generale Cgil di Savona - anche sul coinvolgimento del governo in questa vicenda. Ci de-
vono dire che il sito di Vado sta
nel piano energetico nazionale.
Deve essere chiaro con quali
regole di rispetto dell’ambiente
e con quali investimenti per il
futuro».
Sulla possibilità concreta
che Tirreno Power, con gli attuali impianti a carbone costruiti nel 1971, possa davvero rispettare i limiti di emissione
fissati dalle «migliori tecnologie disponibili», gli ambientalisti sono scettici da sempre. Anche l’ipotesi di un funzionamento a regime ridotto ha senso soltanto se - come prescritto
dal giudice - i valori delle emis-
sioni saranno certi, monitorati
«in continuo» e valutati non
con medie mensili o semestrali,
ma «giorno per giorno».
Dal ministero dell’Ambiente,
infine è arrivata in queste ore
una diffida per l’azienda circa i
lavori - mai cominciati - della
nuova unità da 460 megawatt
prevista dal «cronoprogamma» allegato all’autorizzazione
Aia. Tirreno Power ha 30 giorni
per avviare i lavori. In caso contrario, l’autorizzazione al funzionamento dei vecchi gruppi a
carbone - rilasciata soltanto in
funzione del nuovo gruppo da
costruire - potrebbe decadere.
Tensione
il caso
PAOLO COLONNELLO
MILANO
Da mesi
nei corridoi
del palazzo
di Giustizia
di Milano
(nella foto)
si vociferava
della «guerra
fredda»
fra le toghe
dei vari
dipartimenti
uei cinque metri di corridoio
che separano l’ufficio del procuratore capo Edmondo Bruti
Liberati da quello del suo vice
Alfredo Robledo, uno dei cinque in
forza alla Procura di Milano, sono ormai una distanza siderale. Non che
prima i due si amassero particolarmente: da mesi, nel cicaleccio dei «bene informati» del palazzaccio milanese, la guerra fredda tra le toghe dei vari dipartimenti teneva banco con imbarazzi di vario genere. Solo che adesso la frattura è diventata incolmabile
in seguito a una denuncia di 11 pagine
indirizzata al Csm e al Consiglio giudiziario distrettuale nella quale Robledo
accusa il Procuratore di averlo sistematicamente escluso dalle indagini
più scottanti e per lo più di sua competenza, essendo il viceprocuratore coordinatore del dipartimento dei reati
contro la pubblica amministrazione.
Si va dall’ultima inchiesta sulle false
testimonianze del caso Ruby, ai fascicoli sulla Sea e Vito Gamberale che sarebbero stati consegnati con colpevole ritardo, dopo essere stati parcheg- ri di Francesco Greco o la distrettuale
giati a lungo nei cassetti di altri uffici, antimafia di Ilda Boccassini. Insomma,
per passare dalle inchieste su Formi- i pezzi da 90 della Procura milanese.
Per capire la portata di questa degoni e il San Raffaele.
Secondo Robledo, avulso dalle cor- nuncia e gli effetti che ne potrebbero
renti togate, diventato noto per inda- scaturire, basti considerare che, come
gini come quelle
rivela Robledo nella
sulla Lega, sui deriINCHIESTE TOP SECRET pirotecnica lettera al
vati o sulle spese Per il magistrato due indagini Csm, la Procura sta
pazze in Regione,
ora lavorando a due
sarebbero a rischio a causa segrete inchieste su
le decisioni di Bruti
di conflitti negli affidamenti appalti, tangenti e
Liberati, considerato invece garante
sanità che starebbedi una serie di equilibri politici ed anti- ro rischiando di danneggiarsi a causa
co esponente di Magistratura demo- della violazione dei criteri organizzativi
cratica, sarebbero state dettate dalla e di specializzazione tra i pool di pm
scelta di favorire altri colleghi e dipar- coinvolti mettendo fuori gioco le rispettimenti, come quello sui reati finanzia- tive intercettazioni. Una sarebbe relati-
Q
Il procuratore
Il vice
Edmondo Bruti
Liberati, 70 anni,
ex presidente di Magistratura democratica,
guida la procura
di Milano dal 2010
Alfredo Robledo,
procuratore aggiunto
a Milano, è a capo
del pool che si occupa
dei reati contro la
pubblica amministrazione
SCARPIELLO/IMAGOECONOMICA
La Procura di Milano si spacca
fra accuse di favoritismi e gelosie
Il vice Robledo scrive una lettera al Csm contro Bruti Liberati
va a «opere pubbliche», l’altra a «episodi corruttivi nell’ambito della sanità
lombarda» in un’inchiesta affidata al
pm Claudio Gittardi in forza alla Dda
della Boccassini. Indagine, sostiene
Robledo, di cui pur avendo chiesto la
trasmissione al suo ufficio per competenza specializzata, «dalla collega
Boccassini non ebbi alcuna risposta,
neppure verbale». Robledo denuncia
anche la mancata assegnazione al
suo dipartimento per la prima inchiesta «Ruby» (concussione il reato più
grave) e rivendica quindi l’assegnazione del fascicolo cosiddetto «Ruby
ter» che vede Silvio Berlusconi indagato per corruzione in atti giudiziari,
finito invece all’aggiunto Piero Forno
Il documento
Il testo inviato dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo al Csm.
1
che seguì anche la prima inchiesta.
Ma le cose più gravi, relative a quelli
che il magistrato ritiene siano stati veri
e propri depistaggi, a quanto pare Robledo è intenzionato a riferirle a voce
quando sarà ascoltato al Csm: «Vi sono
poi ulteriori episodi - scrive - sui quali
mi riservo ulteriormente di interloquire che, pur non costituendo violazione
dei criteri organizzativi, con riferimento alle assegnazioni, ritengo abbiano
turbato la regolarità dello svolgimento
dei compiti dell’Ufficio».
Di fronte a questo tsunami, per ora
Bruti Liberati ha deciso di tacere. È
chiaro che partirà presto una controffensiva al Csm, con una relazione di segno contrario del Procuratore che per il
momento non intende cambiare di una
virgola le assegnazioni dei fascicoli. Ma
il rischio è quello di una spaccatura tra
la settantina di pm della Procura che
potrebbe aggravare il clima già poco felice di via Manara. Nonché di un regalo
alle truppe berlusconiane che potrebbero approfittare della serissima partita tra le toghe per aggiungere nuovi carichi e polemiche. Alla fine dello scontro non si sa chi ne uscirà vincitore. Di
sicuro non la Procura.
20 .Società
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
“Sono questi
i primi vagiti
dell’Universo”
FRANCESCO SEMPRINI
NEW YORK
Q
uando l’Harvard-Smithsonian Center per
l ’A s t r o f i s i c a ,
qualche tempo
fa, aveva annunciato una conferenza stampa
per levare i veli a una «scoperta di grande interesse»
che riguardava un esperimento non meglio specificato, hanno iniziato a inseguirsi voci e smentite a una velocità senza pari su ciò che sarebbe stato divulgato al
mondo intero.
Con il passare dei giorni,
poi, l’attenzione di esperti e
curiosi si è focalizzata sul
«Bicep2», ovvero il supertelescopio situato in uno degli
osservatori del Polo Sud, vicino alla base AmundsenScott, in una porzione di
ghiacci sotto il controllo degli Stati Uniti. E’ infatti dal
«Background Imaging of
Cosmic Extragalactic Polarization» - questo il nome
per esteso dello strumento
al servizio della scienza che giungono straordinarie
indicazioni sulle prime tracce dell’eco del Big Bang, ovvero dell’ esplosione che
Un’araba
fenice
che vale
il Nobel
GIOVANNI BIGNAMI*
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
M
14
La scoperta del telescopio Usa al Polo Sud
“Catturate le onde primordiali del Big Bang”
miliardi
È questa l’età
del nostro Universo, nato
in seguito all’esplosione
del Big Bang
IL SEGNALE
Si tratta delle onde
gravitazionali
studiate già da Einstein
L’«INFLAZIONE»
È la conferma
dell’espansione
accelerata del cosmo
13,8 miliardi di anni fa ha
scosso l’Universo, dando
inizio all’espansione che tutt’oggi è in corso.
Nessun comunicato ufficiale è giunto alla vigilia, ma
dalle informazioni rimbalzate su blog e siti specializzati
appariva chiaro che quanto
sarebbe emerso nel corso dell’appuntamento dell’università di Harvard riguardava le
onde gravitazionali, quel fenomeno individuato da Albert Einstein e che consiste
nelle perturbazioni spaziotemporali create da fenomeni
violenti, in primis dal Big
Bang, appunto, che ha dato
inizio all’Universo, fino all’esplosione delle supernovae.
In sostanza si tratta di una
misura indiretta delle onde
gravitazionali emesse pochi
attimi dopo il Big Bang, come
ce ne sono state anche in passato. In caso di conferme successive, tuttavia, si tratterebbe della prima prova diretta
della cosiddetta «inflazione
cosmica», vale a dire la teoria
secondo la quale dopo il Big
Bang, l’Universo avrebbe attraversato una fase di espansione estremamente rapida.
Una scoperta che potrebbe
colmare un’ampia lacuna nella nostra comprensione sulla
formazione dell’Universo.
Le onde gravitazionali spiegano gli studiosi - sono
increspature che si muovono
attraverso lo spazio e il tempo e sono state descritte come i «primi tremori del Big
Bang». Secondo John Kovac,
responsabile del progetto
per conto del Centro Harvard-Smithsonian, la loro rilevazione confermerebbe
una «connessione integrale»
tra la meccanica quantistica
L’esperimento
Si chiama «Bicep2»
(Background imaging of cosmic
extragalactic polarization)
il telescopio basato al Polo Sud
che ha studiato le onde
gravitazionali
Il raggio di Mercurio si è ridotto di 7 km
1 Il raggio di Mercurio si è ridotto di 7
chilometri nel corso degli ultimi 4 miliardi
di anni. A rivelarlo è uno studio pubblicato
sulla rivista «Nature Geoscience»: la scoperta suggerisce che il pianeta si è contratto più di quanto si stimasse finora. Paul
Byrne e i colleghi della Carnegie Institution
of Washington hanno mappato le creste e
e la Relatività generale: «Il rilevamento di questo segnale ha spiegato - è uno degli obiettivi più importanti della cosmologia di oggi. Per arrivare
a questo punto c’è voluto il lavoro di tantissima gente».
Il telescopio che ha realizzato la scoperta era puntato
le faglie della superficie, utilizzando le immagini acquisite dalla sonda «Messenger»: si pensa che queste strutture geologiche si siano formate mentre il pianeta,
inizialmente molto caldo, si raffreddava e
si contraeva. A differenza della Terra - sottolineano gli studiosi - Mercurio è formato
da un'unica e gigantesca placca.
in una zona del cielo conosciuta come il «Buco del
Sud», che si trova fuori dalla
galassia e dove c’è poco materiale extragalattico a interferire con ciò che è possibile vedere attraverso gli strumenti.
E subito il mondo della scienza ha salutato con soddisfa-
zione l’evento. Per il vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Antonio
Masiero, la scoperta è tra le
conferme più attese della fisica contemporanea ed è «la
seconda prova indiretta dell’esistenza delle onde gravitazionali», dopo quella fornita
negli Anni 70 da Russell Hulse e Joseph Taylor. I due
scienziati, insigniti entrambi
con il Premio Nobel nel 1993,
erano stati i pionieri di questa scoperta, individuando la
prima traccia delle onde gravitazionali prodotte da una
stella binaria.
Le soluzioni dei giochi
RUZZLE
TM
Ecco le nostre soluzioni: riuscite a
superarci? Parole da 100 o più punti:
infarinato (390), finirò (286),
sanatoriali (167), infarinati (158),
rintasato (151), infranta (140),
infranti (140), stornati (140), infinita
(136), intasato (134), satinato (134),
solarità (134), sanatoria (133),
infarina (128), fiato (125), orafi (125),
ninfali (123), ostanti (123), sanatori
(122), finirai (111), stornai (111),
finita (110), finiti (110). Parole di 6
lettere che cominciano con la S: salari,
salirà, salirò, sanati, sanato, sanità,
satina, satira, satiri, satiro, solari,
soriti, stanai, stanti, starai, starna,
starni,
storia,
storna,
storni.
Capolavoro della letteratura: La storia
infinita (Michael Ende).
SCACCHI
Partita giocata nel torneo di
Amsterdam (Olanda) 2014. In partita
il Bianco, Grande Maestro inglese,
forse preoccupato dalle minacce
dell'avversaria, la rumena Alina L'Ami,
non ha trovato la continuazione
vincente e ha giocato 1. Cf5+,
rifugiandosi
poi
nello
scacco
perpetuo. Avrebbe vinto giocando la
brillante 1. Af8+!, che porta
G
ST
REBUS [9, 2, 8] tra vagli odi G
e ST ante = travaglio di gestante
imparabilmente al matto. Se 1…R:f8;
allora 2. Df6+, e poi matto in 2
mosse. Se 1…T:f8; allora 2. De7+, e
dato che ora la Torre nera è in presa
anche in questa variante c'è matto in
2 mosse.
TEXAS
Sei fuori posizione e la tua mano ha
scarse possibilità di migliorare.
L'avversario potrebbe già avere una
coppia e magari un progetto a colore
o a scala: difficile indurlo a passare.
Meglio fare check e se lui punta,
passare.
a cura di
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I
a sui momenti iniziali dell’unico Universo che per ora conosciamo, il nostro, sarebbe
invece cruciale sapere qualcosa di concreto, al di là della
fantasia di Calvino e dei cosmologi teorici. Forse adesso è la volta buona. Ieri, a
Harvard, sono stati presentati i risultati di uno speciale
telescopio dal nome muscoloso di «Bicep 2», posto in
Antartide e capace di captare, in modo indiretto, la presenza di quell’araba fenice
dell’astrofisica: le onde gravitazionali. Che ci siano, tutti
lo dicono, anche perché per
primo lo ha detto Einstein;
dove siano, tutti pensano di
saperlo, ma nessuno le ha
mai rivelate direttamente. A
differenza della luce, però, le
onde gravitazionali riescono
ad uscire dall’Universo iniziale e in un modo un po’
contorto a
racco n t a rcelo, se sappiamo ascoltarle. Ed il
telescopio in
Antartide
ha saputo
farlo, pare.
Ha captato le impronte delle onde
gravitazionali mentre seguivano la velocissima
espansione della materia
primordiale dell’Universo,
più di 13 miliardi di anni fa.
Troppo deboli per essere rivelate direttamente, le onde immaginate da Einstein
hanno però lasciato la loro
impronta nella temperatura del fondo del cielo, qualcosa che dal Polo Sud, posto
freddissimo, si misura molto bene. Se la rivelazione
del telescopio fosse corretta, sarebbe da Nobel: la prima evidenza sperimentale
che la famosa inflazione
dell’Universo è esistita e
che lega tutto quello che è
successo dopo (tipo galassie, stelle e alla fine noi
stessi) il famoso Big Bang.
Cioè, in un colpo solo, sfruttare le onde gravitazionali
per arrivare a qualcosa finora postulato ma mai capito: come ha fatto l’Universo
a diventare così grande così
in fretta?
Il filo rosso che lega il Big
Bang a noi diventerebbe così sempre più solido, il che
sarebbe una bella soddisfazione, anche per chi cerca di
capire cosa ci facciamo noi
qui. Ma se gli americani ce
l’hanno fatta, e per di più
guardando solo il 2% del cielo, lo devono un po’ anche a
noi europei ed italiani, che
con la missione «Planck»
abbiamo fornito la miglior
fotografia mai fatta dell’Universo appena diventato visibile. Proprio a partire
da quella è stato possibile
andare all’indietro e vedere
l’ombra lasciata dal passaggio delle onde gravitazionali. A tutti noi resta, comunque, la soddisfazione di sapere che quei pochi litri di
idrogeno che tutti abbiamo
dentro, e che sono un pezzettino di Big Bang, adesso
sono anche un legame ancor meglio capito con l’Universo e con la sua evoluzione. Non sembra, ma un po’
abbiamo tutti quasi 14 miliardi di anni, anche se non
li dimostriamo.
*Presidente Inaf
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
In Italia
FTSE/MIB
FTSEItaliaAllShare
Euro-Dollaro
CAMBIO
+2,52%
+2,37%
All’estero
DOWJONES(NewYork)
NASDAQ(NewYork)
DAX(Francoforte)
1,3926
Petrolio
dollaro/barile
FTSE(Londra)
+1,13%
+0,81%
+1,37%
+0,62%
S Oro
98,08
euro/grammo
R
32,33
ECONOMIA
FINANZA
.
21
&
VINTE LE RESISTENZE DI LUSSEMBURGO E AUSTRIA. CONTROLLI ANCHE SU FONDI D’INVESTIMENTO, TRUST E FONDAZIONI
Evasione, accordo Ue per lo scambio dei dati
Intesa europea per la tassazione del risparmio, al vertice di giovedì l’annuncio. Resta il nodo della Svizzera
MARCO ZATTERIN
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
È fatta. Salvo colpi di scena,
sarà la prima intesa europea
sulla tassazione del risparmio siglata dal 2003 a oggi, la
decisione che consentirà all’Unione di compiere un bel
passo avanti sulla strada della trasparenza e della lotta all’evasione. L’accordo politico
è finalizzato, assicura un fonte del Consiglio Ue, e sarà
esplicitato nelle conclusioni
di vertice dei capi di stato e di
governo di giovedì e venerdì.
La decisione formale slitterà
alla prima riunione a livello
IL FINANCIAL TIMES
«Unicredit,
ipotesi Borsa
per Pioneer»
Per i governi un affare
da non perdere
In ballo 2,5 miliardi
di gettito aggiuntivo
Palazzo Berlaymont, sede della Commissione europea
ministeriale (lunedì prossimo), dove passerà come
«punto a», chiudendo senza
discussione uno dei più difficili e sofferti dossier della storia comunitaria.
Di fatto sarebbe la fine dell’inviolabilità del segreto bancario, prosciugando un mare
di frodi fiscali che sottrae ai
bilanci pubblici europei mille
miliardi ogni anno, somma
che equivale all’intero bilancio settennale dell’Ue. Il sistema in vigore risale al 2005,
ma già dal 2008 si è cominciata a discutere la sua versione
rafforzata per chiudere i buchi
normativi, estendendo i controlli a fondi di investimento e
pensione, nuovi strumenti finanziari e pagamenti effettuati
a traverso trust e fondazioni.
L’accordo del 2005 prevedeva che i paesi dell’Ue si scambiassero informazioni sui movimenti dei risparmi, con l’eccezione di Lussemburgo e Austria, che per garantire la riservatezza dei clienti hanno
accettato di imporre una ritenuta alla fonte secca del 35%
sui rendimenti dei non residen-
AFP
ti. In pratica, si poteva rinunciare a un terzo della remunerazione in cambio dell’anonimato. Un piccolo prezzo per
chi ha la coscienza sporca.
Nella primavera del 2013 la
macchina legislativa si è rimessa in moto grazie anche
allo scandalo Offshoreleakes,
alimentato dalle rivelazioni
giornalistiche a proposito di
130 mila conti correnti nascosti in giro per il pianeta. Pressati dall’opinione pubblica,
molti governi europei hanno
cominciato a spingere davve-
LA CEDOLA DI ULTERIORI 0,50 EURO PER AZIONE SARÀ PAGATA IL 22 MAGGIO
A Cdp e Tesoro altri 600 milioni
grazie al dividendo dell’Eni
Il Cda approva
prestiti
obbligazionari
fino a 1,5 miliardi
LUCA FORNOVO
TORINO
Eni conferma i risultati preliminari del 2013 e approva la
distribuzione del dividendo:
a fine maggio nelle tasche
dei due principali azionisti, il
Tesoro e la Cassa e depositi
prestiti, entreranno altri
600 milioni di euro, dopo
l’acconto della stessa entità
ricevuto a settembre . Ieri il
Consiglio di amministrazione ha approvato il bilancio
consolidato e il progetto di
bilancio di esercizio della società per il 2013, che chiudono rispettivamente con l’utile netto di 5.160 milioni di euro e di 4.410 milioni.
Il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea la distribuzione del dividendo di 1,10
Unicredit dopo l’Ipo
di Fineco, attesa a metà
anno, potrebbe riaprire
il dossier Pioneer, la società del gruppo attiva
nel risparmio gestito. Le
opzioni, secondo uno
scenario tracciato dal
Financial Times, potrebbero essere la vendita per 2-3 miliardi o la
quotazione già a partire
dal prossimo anno. Ma a
leggere bene il piano industriale al 2018, Unicredit punta invece a sostenere la crescita delle
attività di gestione degli
investimenti di Pioneer.
Tanto è vero che nelle linee strategiche è prevista una crescita da 174 a
263 miliardi della massa
gestita da Pioneer. Il
presidente di Unicredit,
Giuseppe Vita in un’intervista all’Handelsblatt
ha invece seccamente
smentito l’altra ipotesi
del Financial Times e
cioè la quotazione parziale della tedesca Hvb.
1
Paolo Scaroni, ad di Eni
euro per azione, di cui 0,55 euro sono già stati distribuiti a
settembre. Il dividendo a saldo
di 0,55 euro per azione sarà
messo in pagamento il 22 maggio 2014 con lo stacco della cedola il 19 maggio.
Il Tesoro, che controlla direttamente il 3,9% di Eni, riceverà un dividendo di 77 milioni
(in tutto 154 milioni se si considera l’altra metà già incassata). La parte più consistente
delle cedole arriverà alla Cas-
sa depositi e prestiti, controllata all’80% sempre dal Tesoro
e per il 20% dalle fondazioni
bancarie. La Cdp incasserà
522 milioni che sommati agli
altri 522 milioni già riscossi
porterà il totale a un maxi-assegno di oltre 1040 milioni. Il
Cda di Eni ha poi convocato
per l’8 maggio l’assemblea degli azionisti che dovrà decidere sull’approvazione del bilancio 2013 e sulla nomina degli
organi sociali.
L’assemblea dovrà anche
votare la proposta di proseguire il programma di acquisto di
azioni proprie per altri 18 mesi
per circa il 10% del capitale,
per un totale di 6 miliardi.
Eni ha infine dato il via libera al lancio di uno o più prestiti obbligazionari, da emettersi in una o più tranche, da
collocare presso gli investitori retail in Italia e da destinare alla quotazione in uno o più
mercati regolamentati, incluso il mercato telematico obbligazionario (Mot), entro il
31 luglio 2015, per un massimo
di 1,5 miliardi.
ro per un sistema unificato di
scambio
informazioni.
L’obiettivo, tuttavia, richiedeva che anche Lussemburgo e
Austria partecipassero. Ma i
due paesi legavano il loro assenso all’adesione dei paradisi
terzi, Svizzera, Andorra, Liechtenstein, Monaco e San Marino. Adesso l’impiccio s’è
sbloccato. O quasi.
Berna sta rinegoziando l’accordo bilaterale con l’Unione,
destino al quale si è arresa.
Una volta siglato il patto, gli
stranieri con un conto della
confederazione non avranno
più alcuna protezione e saranno oggetto di comunicazione
automatica da parte delle banche alle autorità fiscali del loro
paese. Il problema che resta, è
l’avvio di una rapporto diretto
fra le autorità fiscali, discusso
peraltro a livello G20 e Ocse.
In questo contesto tutti, anche gli elvetici, sono disposti
allo scambio automatico. Però
si preferirebbe procedere con
uno standard globale e dunque
l’Europa potrebbe decidere di
attendere qualche mese per
avere un unico sistema a livello
planetario, con l’ispirazione
Il patto con Berna può
slittare di qualche mese
in attesa di una iniziativa
unitaria di G20 e Ocse
benigna del Fatca, l’impianto
di accordi bilaterali creato dall’America col resto del mondo.
Nell’attesa si avanza con la
superdirettiva e l’aggiramento
delle regole fiscali da parte dei
non residenti diventa a questo
punto molto più difficile. E’ stato stimato che l’estensione della copertura materiale degli
accordi sulla fiscalità per coprire tutti i redditi (e non solo
gli interessi) potrebbe essere
un affare da 2,5 miliardi di gettito l’anno per l’Europa. Per i
governi europei è un affare da
non perdere.
MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 22
DENOMINAZIONE
CODICE ISIN
VALUTA
EMISSIONE
TAGLIO
MINIMO
PREZZO
DI EMISSIONE
SCADENZA
CEDOLA ANNUA LORDA
1° E 2° ANNO (1)
CEDOLA ANNUA NETTA
1° E 2° ANNO (1)
CEDOLA ANNUA
VARIABILE LORDA
DAL 3° AL 5° ANNO (1)
OBBLIGAZIONE BANCA IMI
COLLEZIONE TASSO MISTO
DOLLARO USA SERIE I
IT0005001422
USD
2.000
DOLLARI
STATUNITENSI
99,85%
13/03/2019
3,00%
2,40%
Libor USD
3 mesi + 0,21%
OBBLIGAZIONE BANCA IMI
COLLEZIONE TASSO MISTO
DOLLARO NEOZELANDESE SERIE I
IT0005001521
NZD
2.500
DOLLARI
NEOZELANDESI
99,83%
13/03/2019
5,90%
4,72%
NZD BB
3 mesi + 0,75%
(1) La tassazione vigente al momento dell’emissione è pari al 20%.
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Panorama
Confindustria, il presidente degli under 40
DOMANI IL CDA DI TELCO SULLA LISTA PER RINNOVARE I VERTICI DEL GRUPPO ITALIANO
Vodafone riaccende
il risiko del telefono
Gay,l’imprenditorehi-tech
cheguidaigiovaniindustriali Compra la spagnola Ono. Telecom vola in Borsa
arco Gay sarà il nuovo
presidente dei giovani
di Confindustria. Dopo il termine per la presentazione delle candidature scaduto il 7 marzo, i giovani imprenditori sono stati unanimi nella
scelta del successore di Jacopo Morelli. Il nuovo leader degli under 40 presenterà squadra e programma al consiglio
centrale del 4 aprile.
Marco Gay
L’investitura ufficiale avverrà con l’elezione al Consiglio nazionale del 6 maggio. Gay, torinese, presidente dei giovani del Piemonte e vice presidente di
Confindustria Piemonte, è entrato nel sistema nel 2004. L’avventura imprenditoriale inizia nell’azienda di famiglia la Proma, oggi
Saint-Gobain Abrasivi e prosegue come consulente aziendale in
ambito commerciale e delle risorse umane. Dal 2000 è cofondatore e Ceo di WebWorking, dove si occupa di management. Nel 2013
è cofondatore della start up AD2014 e di Torino1884, di cui è pre[L. FOR.]
sidente, società del settore food&beverage.
M
L’ultimatum all’azionista Cir
Sorgenia, le banche pronte
a prendere il controllo
Cir migliora la sua proposta, aumentando il suo impegno
nella ricapitalizzazione di Sorgenia, o le banche sono
pronte a prendere il controllo della società energetica. È
questo l’orientamento che è emerso dal duplice vertice che ha
visto impegnati i creditori: una riunione con tutte le 21 banche e
un summit ristretto con i sei istituti (Mps, Intesa, Unicredit, Ubi,
Banco Popolare e Bpm) esposti verso la capogruppo.
Il confronto verte sulla ripartizione dei sacrifici legati alla ristrutturazione del debito di Sorgenia, esposta per 1,9 miliardi
verso le banche, di cui 600 milioni considerati non sostenibili. Le
banche chiedono a Cir, socio di controllo di Sorgenia col 52,9%, di
ricapitalizzare per 150 milioni, facendosi carico degli altri 450
milioni con la conversione di debiti in azioni (300 milioni) e un
prestito convertendo (150 milioni). La holding si è detta disposta
a iniettare 100 milioni, ma senza rinunciare al controllo.
[R. E.]
O
L’Olanda restituirà treni V250 a Breda
Finmeccanica, il giudice dà
torto all’India sugli elicotteri
inmeccanica mette a segno due punti a suo favore sul fronte delle controversie legali: la decisione favorevole del Tribunale di Milano sulla vicenda degli elicotteri indiani e l’accordo raggiunto
con le ferrovie olandesi in merito al contratto Fyra di Ansaldo Breda.
Il tribunale di Milano ha accolto parzialmente la richiesta Alessandro Pansa
di AgustaWestland (Finmeccanica) di impedire all’India di incassare tre garanzie su cinque
per 270 milioni sul contratto per la vendita al Paese asiatico di 12
elicotteri. Una trentina di milioni, invece, sono stati incassati dall’India. Sul versante ferroviario, AnsaldoBreda ha raggiunto
un’intesa con le Ferrovie olandesi Ns «che definisce la controversia sui treni V250». L’intesa, spiega una nota, «prevede la riconsegna di tutti i treni V250 ad AnsaldoBreda a fronte della restituzione di 125 milioni alla Ns». Notizie che sono state accolte con
soddisfazione dall’ad di Finmeccanica, Alessandro Pansa. [R. E.]
F
FRANCESCO SPINI
MILANO
C’è Altice, in Francia, che
stringe su Sfr, operatore nella
banda larga fissa e mobile di
Vivendi, per fonderla con Numericable, mettendo sul piatto la bellezza di 11,75 miliardi.
E Vodafone che cala l’asso su
Ono, operatore di Internet superveloce in Spagna. Si riaccendono i fari sul consolidamento del settore delle telecomunicazioni in un’Europa
sovraffollata di operatori mobili e che vede oltre quaranta
provider di linea fissa in 28
Paesi, contro i quattro degli
Stati Uniti.
Le grandi manovre nel settore non hanno condizionato
solo le quotazioni degli interessati (e ieri Vodafone ha
chiuso con un rialzo dell’1,73%) ma anche quelle di
chi, come Telecom Italia, è da
tempo sotto attenta osservazione: il titolo del gruppo guidato da Marco Patuano ha
portato a casa un +3,91%, nonostante la posizione di Telefonica sia da tempo immutata
al 66% di Telco ma sotto al
50% quanto a diritti di voto.
L’operazione di Vodafone che
ieri ha catalizzato l’attenzione
CORBIS
L’Europa è sovraffollata di operatori mobili
del mercato ha visto la multinazionale guidata da Vittorio Colao acquisire Ono per 7,2 miliardi di euro. «La combinazione di
Vodafone e Ono crea un leader
delle comunicazioni integrate
in Spagna e rappresenta un’opportunità attraente di creazione di valore per Vodafone», ha
sottolineato Colao. «La domanda di comunicazioni unificate
fisso-mobile è cresciuta significativamente in Spagna negli ultimi anni e questa transazione,
assieme al nostro piano di sviluppo di fibra ottica, accelererà
la nostra capacità di offrire proposte di qualità sul mercato
spagnolo». Il prezzo dell’acquisizione, finanziata da Vodafone
con azioni e debito bancario, sarà al netto della cassa e di un indebitamento per 3,3 miliardi di
Ono. Il gruppo britannico prevede dall’acquisizione sinergie
di costo per 240 milioni di euro
l’anno nei prossimi 4 anni, pari
a 2 miliardi complessivi. Ono
Economia .23
.
raggiunge con la propria rete di
prossima generazione 7,2 milioni di utenti, grazie ai quali Vodafone può competere con l’offerta nella fibra ottica di Telefonica. L’operatore via cavo faceva capo per il 54,4% a quattro
fondi: Providence Equity Partners, Ccmp Capital Advisors,
Qadrangle Capitale Partners e
Thomas H. Lee Partners. Mentre il mercato guarda ancora a
operazioni in terra spagnola,
scommettendo sull’interesse di
Orange su Jazztel, e a possibili
colpi di scena su Sfr (nel governo di Parigi c’è chi preferirebbe
un accordo con Bouygues Telecom), in Italia sul fronte delle
fusioni è stallo. Il fidanzamento
tra Wind e H3g è saltato prima
delle nozze, le valutazioni di Fastweb proposte da Vodafone
non convincono gli svizzeri di
Swisscom. In casa Telecom Italia - smentite possibili operazioni in Brasile - l’attenzione è sulle liste che entro venerdì saranno presentate per il rinnovo dei
vertici del gruppo.
Per la presidenza, dalle parti
di Telco si rafforza l’ipotesi di
una candidatura di Giuseppe
Recchi, attuale presidente di
Eni. I giochi si chiuderanno domani, quando si riunirà il consiglio di amministrazione della
holding che controlla il 22,4% di
Telecom. Oggi a Mediobanca il
comitato nomine esaminerà i
quattro nomi che saranno proposti da Piazzetta Cuccia. Nel
frattempo c’è attesa per le mosse di Marco Fossati, deciso a far
pesare il proprio 5% anche passando da una condivisione del
piano industriale. Restando in
tema di liste, Telecom ha presentato quella per il Cda di Telecom Italia Media. In testa l’attuale presidente Severino Salvemini, seguito da sette candidati indipendenti.
SENZA GLI AGGIORNAMENTI PER GLI HACKER SARÀ PIÙ FACILE VIOLARE I SISTEMI INFORMATICI
Windows Xp, bancomat a rischio
Il sistema operativo
di Microsoft esce
di scena l’8 aprile
Il nodo sicurezza
GIUSEPPE BOTTERO
TORINO
Non sarà un cyber-collasso,
ma è meglio che le banche corrano ai ripari. In fretta. A partire dal prossimo 8 aprile Microsoft smetterà di fornire i supporti per l’aggiornamento e la
protezione di Windows XP, il
sistema operativo più diffuso al
mondo. Una scelta che rischia
di creare problemi seri per il
95% dei bancomat e il 40% dei
pc mondiali, tutti legati al software lanciato nel 2001 dal
gruppo di Bill Gates: tra meno
di venti giorni i sistemi saranno più vulnerabili agli attacchi
degli hacker e dei virus. Per i
privati la situazione è semplice: basta un aggiornamento.
Per gli istituti, invece, è po’ più
ingarbugliata: il processo di
adeguamento sarà più lungo.
«Fortunatamente Microsoft ha deciso di prolungare
fino al luglio del 2015 il supporto del suo sistema Antivirus
Security Essentials. Questo garantirà una maggior tutela ma
non una completa immunità»,
ragiona Andrea Draghetti, specialista in sicurezza informatica. Più che gli sportelli, secondo Draghetti, rischiano i computer installati nelle banche,
più vulnerabili perché più esposti. «Gli impiegati hanno acces-
so ad una serie di informazioni
ben più vasta di un semplice
bancomat e inoltre, spesso, non
hanno limitazioni nelle movimentazioni di denaro».
Secondo la Reuters, per cautelarsi, molte società (Jp Morgan in testa) avrebbero già stipulato accordi con Redmond affinché i tecnici di Microsoft continuino a fornire aggiornamenti
di sicurezza. Si calcola che per il
PROBLEMI DI SICUREZZA
General Motors richiama
un altro milione e mezzo di auto
General Motors ha annunciato tre ulteriori richiami per problemi legati
all’attivazione degli airbag
e altri inconvenienti per un
totale di circa un milione e
550 mila veicoli. La casa
automobilistica ha precisato che per coprire i costi
relativi a questi nuovi richiami, nonché quello precedente di oltre 1,6 milioni
1
di veicoli per interruttori
di accensione difettosi, ha
messo a disposizione 300
milioni di dollari sugli utili
del suo primo report trimestrale. I problemi tecnici variano a seconda del
modello. Un portavoce ha
detto che la General Motors non è al corrente di
eventuali lesioni o decessi
legati ai difetti dei veicoli.
solo supporto agli Atm britannici si spenderanno dai 50 ai 60
milioni di sterline. Ieri, dalle pagine del Financial Times, il direttore della sicurezza dei computer di Microsoft Timothy
Rains ha cercato di rassicurare
gli utenti. Troppo poco per allontanare lo spettro degli attacchi: secondo Jaime Blasco, ricercatore della Allien Vault,
«più persone utilizzano lo stesso software, più aumentano i
pericoli». La soluzione? Creare
sistemi informatici ad hoc ma dice lo specialista - «le aziende
lo considerano troppo costoso».
Gli istituti italiani, sul fronte
della sicurezza digitale, continuano a tenere alta la barra. Lo
scorso anno hanno investito 4,2
miliardi di euro confermando
la spesa del 2012. L’attenzione
per l’hi-tech trova conferma
anche nelle previsioni di spesa
formulate dalle banche per il
2014: secondo uno studio che
viene presentato oggi al Forum
Abi Lab di Milano, la metà dei
gruppi, infatti, prevede addirittura di incrementare gli investimenti in tecnologia (50%),
mentre quasi un terzo pensa di
mantenere costante il budget
Ict rispetto al 2013.
MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 24
CREDITO VALTELLINESE Società Cooperativa
Sede sociale in Sondrio - Piazza Quadrivio n. 8.
Codice fiscale e Registro delle Imprese di Sondrio n. 00043260140.
Albo delle banche n. 489 - Capogruppo del Gruppo bancario Credito Valtellinese - Albo dei Gruppi Bancari n. 5216.7.
Capitale sociale: 1.527.656.081,22 euro diviso in n. 470.964.786 azioni.
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia.
Convocazione dell’Assemblea ordinaria e straordinaria
I Soci del Credito Valtellinese sono convocati in Assemblea ordinaria e straordinaria il giorno 11 aprile 2014 alle ore 9.00 in prima convocazione in Sondrio presso la sede legale di Piazza Quadrivio n. 8 e, occorrendo, il giorno successivo
sabato 12 aprile 2014 alle ore 9.00
in seconda convocazione, presso il Polo Fieristico Provinciale in Morbegno (SO) via Passerini 7/8, per deliberare sul seguente ordine del giorno:
Parte ordinaria
1. Nomina, ai sensi dell’art. 32 dello Statuto sociale, di un Consigliere di Amministrazione in sostituzione di un Consigliere cessato dalla carica.
2. Relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale sull’esercizio 2013; presentazione del bilancio al 31 dicembre 2013. Delibere inerenti e conseguenti.
3. Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell’art. 123-ter del D. Lgs. n. 58/1998. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
4. Determinazioni ai sensi dell’art. 12 dello Statuto sociale (acquisto di azioni proprie). Delibere inerenti e conseguenti e deleghe di poteri.
5. Proposta di fissazione del numero minimo di azioni per l’ammissione a Socio, ai sensi degli artt. 9, comma 2, e 24, comma 2, dello Statuto sociale. Delibere inerenti e conseguenti.
Parte straordinaria
1. Proposta di attribuzione al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’articolo 2443 del Codice Civile, della delega ad aumentare il capitale sociale, entro il periodo di 24 mesi dalla data della relativa deliberazione assembleare, per un importo massimo (comprensivo
dell’eventuale sovrapprezzo) di Euro 400.000.000. Delibere inerenti e conseguenti.
2. Statuto sociale: proposta di modifica degli articoli 9, 36 e 44. Delibere inerenti e conseguenti.
3. Proposta di riduzione definitiva delle riserve di rivalutazione monetaria e delle riserve in sospensione d’imposta.
L’ordine della discussione delle materie da trattare sopra indicate è da considerarsi indicativo e non tassativo, anche alla luce di quanto espressamente previsto all’art. 11 del Regolamento Assembleare.
Nel rispetto delle disposizioni normative e regolamentari vigenti, ai sensi dell’art. 25, comma 4, dello Statuto sociale e dell’art. 2 del “Regolamento delle Assemblee del Credito Valtellinese”, viene prevista la possibilità di partecipare, mediante l’utilizzo di sistemi di
comunicazione a distanza, all’Assemblea ordinaria e straordinaria nelle sedi di seguito indicate:
(i) l’Auditorium del Centro servizi del Gruppo Credito Valtellinese in Milano Via Feltre, 75;
(ii) la sala riunioni della Direzione Generale del Credito Siciliano in Acireale (CT) Via Sclafani 40/b.
Tali collegamenti, ai sensi delle citate disposizioni statutarie e regolamentari, consentiranno ai Soci - che non intendano recarsi presso il Polo Fieristico di Morbegno e che non intendano prendere la parola e partecipare alla discussione - di seguire comunque i lavori
assembleari ed esprimere durante lo svolgimento dell’Assemblea, al momento della votazione, il proprio voto. Si sottolinea pertanto che da tali sedi non sarà invece possibile partecipare alla discussione sugli argomenti all’ordine del giorno.
Conseguentemente, ai fini del calcolo del quorum costitutivo e deliberativo saranno computati anche i Soci che interverranno e/o eserciteranno il voto a distanza presso le sedi sopra indicate in Milano e Acireale.
Capitale sociale e numero di Soci
Il capitale sociale sottoscritto e versato del Credito Valtellinese S.c. ammonta a Euro 1.527.656.081,22 ed è suddiviso in n. 470.964.786 azioni ordinarie.
Il numero complessivo dei soci aventi diritto di intervento e di voto in Assemblea è pari a 126.629.
Partecipazione
Possono intervenire in Assemblea ed esercitarvi il diritto di voto, sia nella sede principale, sia nelle sedi collegate mediante sistemi di comunicazione a distanza, i Soci che risultino iscritti nel Libro dei Soci da almeno novanta giorni prima di quello fissato per l’Assemblea in
prima convocazione e per i quali sia pervenuta presso la sede della Società, entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l’Assemblea in prima convocazione, vale a dire entro l’8 aprile 2014 (compreso), l’apposita comunicazione dell’intermediario
incaricato della tenuta dei conti sui quali sono registrate le azioni ai sensi della normativa vigente. Resta ferma la legittimazione all’intervento e al voto qualora la comunicazione sia pervenuta alla Società oltre il termine sopra indicato, purché entro l’inizio dei lavori assembleari.
Ogni Socio ha diritto ad un solo voto qualunque sia il numero delle azioni possedute.
Deleghe di voto
I Soci che hanno diritto di intervento e di voto all’Assemblea possono farsi rappresentare mediante delega rilasciata ad altro Socio, nel rispetto delle norme di legge e di Statuto.
La rappresentanza non può essere conferita né ai membri degli organi amministrativi o di controllo o ai dipendenti del Credito Valtellinese S.c., né alle società da esso controllate o ai membri degli organi amministrativi o di controllo o ai dipendenti di queste.
La sottoscrizione della delega deve essere autenticata ai sensi di legge oppure da Dirigenti o Quadri Direttivi del Credito Valtellinese S.c. o di altre banche del Gruppo Credito Valtellinese, appositamente delegati dal Consiglio di Amministrazione, oppure da intermediari abilitati
alla tenuta dei conti sui quali sono registrate le azioni. In alternativa la sottoscrizione della delega da parte del delegante può essere attestata dal delegato mediante autocertificazione scritta.
Ogni Socio non può rappresentare per delega più di cinque Soci. Non è ammessa la rappresentanza da parte di una persona non socia, salvi i casi di rappresentanza legale. Le limitazioni anzidette non si applicano ai casi di rappresentanza legale.
Il modello di delega utilizzabile dai Soci è disponibile presso tutte le filiali del Credito Valtellinese S.c. e delle altre banche del Gruppo Credito Valtellinese, ovvero sul sito internet all’indirizzo www.creval.it nella sezione “Investor Relations – Informazioni per gli Azionisti Assemblee”.
Nomina, ai sensi dell’art. 32 dello Statuto sociale, di un Consigliere di Amministrazione in sostituzione di un Consigliere cessato dalla carica
Essendo cessato un Consigliere di Amministrazione, l’Assemblea è chiamata a nominare un Consigliere di Amministrazione ai sensi dell’art. 32 dello Statuto Sociale. In particolare, poiché non residuano candidati non eletti dalla lista presentata in occasione della nomina
dell’intero Consiglio, l’Assemblea provvederà alla nomina, ai sensi dell'art. 32, comma 1, lettera c), dello Statuto sociale, nell'ambito delle candidature presentate dai Soci, con votazione a maggioranza relativa e senza ricorso al voto di lista, nel rispetto di quanto disposto dall’art.
31, comma 8, lettera a), dello Statuto Sociale.
In proposito, si ricorda ai Soci che i candidati devono essere, ai sensi degli artt. 29 e 30 dello Statuto Sociale, Soci del Creval e in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza stabiliti dalla legge, nonché degli altri requisiti eventualmente previsti da
disposizioni regolamentari.
Si informa inoltre che – in coerenza con le previsioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate e delle Disposizioni di Vigilanza della Banca d’Italia in materia di organizzazione e di governo societario delle banche – il Consiglio di Amministrazione della Banca ha stabilito limiti al
cumulo degli incarichi di amministrazione, direzione e controllo che possono essere ricoperti dagli Amministratori del Credito Valtellinese. A questo proposito i Soci interessati sono invitati a prendere visione del relativo Regolamento pubblicato nel sito internet della Banca all’indirizzo
www.creval.it nella sezione “Investor Relations – Corporate Governance”.
Si ricorda poi che, in conformità a quanto prescritto dal Provvedimento della Banca d’Italia in data 11 gennaio 2012 in materia di organizzazione e governo societario, il Consiglio di Amministrazione ha individuato e motivato il profilo teorico ottimale, ivi comprese le caratteristiche
di professionalità e indipendenza, per il Consigliere che l’Assemblea sarà chiamata a nominare al fine di garantire una composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di Amministrazione. Il documento è disponibile sul sito internet della Società all’indirizzo www.creval.it nella
sezione “Investor Relations – Informazioni per gli Azionisti - Assemblee”.
Ai sensi dell’art. 31, comma 8, lettera a), dello Statuto Sociale, le proposte di nomina per l’integrazione del Consiglio di Amministrazione, sottoscritte dai Soci che le presentano, devono essere corredate a pena di ineleggibilità dalla documentazione prevista dall'art. 31, 5° comma, dello
Statuto sociale e segnatamente:
i) dal curriculum indicante le caratteristiche personali e professionali del candidato;
ii) dalle dichiarazioni con cui il candidato accetta irrevocabilmente la propria candidatura, attesta sotto la propria responsabilità l’inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità nonché l’esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente e dallo Statuto sociale per
ricoprire la carica di Amministratore e dichiara eventualmente se è “indipendente ex Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana” e/o “indipendente ex D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58”.
Almeno sette giorni prima della data fissata per l’Assemblea in prima convocazione, vale a dire entro il 4 aprile 2014 (compreso), le proposte di nomina per l’integrazione del Consiglio di Amministrazione, unitamente alla documentazione sopra richiamata prevista dall’art. 31 dello
Statuto sociale, dovranno essere depositate presso la Sede sociale o, alternativamente, inviate per mezzo di posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected].
Integrazione dell’ordine del giorno e proposte di deliberazione
Ai sensi dell’art. 126-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 23 dello Statuto sociale i Soci che rappresentino almeno un quarantesimo del numero complessivo dei Soci aventi diritto di voto possono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente
avviso (vale a dire entro il 21 marzo 2014), l’integrazione dell’elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da loro stessi proposti, ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all’ordine del giorno. La domanda - corredata
della documentazione atta a comprovare i requisiti previsti dalla legge, tra cui le certificazioni rilasciate dagli intermediari attestanti la legittimazione dei Soci richiedenti - deve essere presentata per iscritto presso la Sede legale in Piazza Quadrivio 8, ovvero inviata a
mezzo raccomandata A/R o, ancora, inviata via posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected] a condizione che pervenga alla Società entro il termine di cui sopra.
Entro detto termine e con le medesime modalità deve essere presentata da parte degli eventuali Soci proponenti una relazione che riporti la motivazione delle proposte di deliberazione sulle nuove materie di cui viene proposta la trattazione ovvero la motivazione relativa
alle ulteriori proposte di deliberazione presentate su materie già all’ordine del giorno.
Delle eventuali integrazioni all’elenco delle materie che l’Assemblea dovrà trattare, nonché delle eventuali ulteriori proposte di deliberazione, è data notizia, nelle stesse forme prescritte per la pubblicazione dell’avviso di convocazione, almeno dieci giorni prima di quello fissato
per l’Assemblea in prima convocazione. Contestualmente alla pubblicazione della notizia di integrazione saranno messe a disposizione del pubblico, nelle medesime forme previste per la documentazione relativa all’Assemblea ai sensi dell’art. 125-ter, comma 1, D.Lgs. 24
febbraio 1998 n. 58, la relazione di cui sopra predisposta dai Soci richiedenti, accompagnata da eventuali valutazioni dell’organo amministrativo.
L'integrazione dell'ordine del giorno non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta dell’organo di amministrazione o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa dalle relazioni indicate all’articolo
125-ter, comma 1, del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58.
Documentazione
La documentazione relativa all’Assemblea richiesta dalla normativa vigente tra cui, in particolare, le relazioni illustrative, unitamente alle proposte di deliberazione, e gli altri documenti concernenti i punti all’ordine del giorno saranno disponibili presso la sede sociale, sul sito
internet della Società, all’indirizzo www.creval.it nella sezione “Investor Relations – Informazioni per gli Azionisti - Assemblee”, e sul sito internet della società di gestione del mercato Borsa Italiana S.p.A., nei termini di legge e regolamentari.
In particolare:
- la documentazione relativa alle materie di cui ai punti n. 1, n. 4 e n. 5 della Parte Ordinaria e n. 1, n. 2 e n. 3 della Parte Straordinaria dell’ordine del giorno è messa a disposizione in data odierna, contestualmente alla pubblicazione dell’avviso di convocazione;
- la documentazione relativa al bilancio al 31 dicembre 2013, al bilancio consolidato e la Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari, redatta ai sensi dell’art. 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (punto n. 2 della Parte Ordinaria dell’ordine del giorno),
nonché la Relazione sulla Remunerazione, redatta ai sensi dell’art. 123-ter D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (punto n. 3 della Parte Ordinaria dell’ordine del giorno) saranno disponibili dal 20 marzo 2014.
Sondrio, 4 marzo 2014
publi Kare
Ai sensi dell’art. 125-bis, comma 4, lett. e), D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, si segnala da ultimo che l’indirizzo internet ove verranno pubblicate le informazioni e i documenti previsti dall’art. 125-quater D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 è www.creval.it nella sezione “Investor Relations –
Informazioni per gli Azionisti - Assemblee”.
Il Presidente
(dott. Giovanni De Censi)
REGIONE PIEMONTE
Via Viotti 8 - 10121 Torino
Tel. (011) 432.5407/2279- Fax (011) 432.3612
AVVISO DI GARA A PROCEDURA APERTA
1. Oggetto: Procedura aperta, ex artt. 54, 55,
comma 1, 211, D.Lgs. 163/06 s.m.i. e art. 28,
comma 2, DIR 2004/18/CE per l’affidamento
del servizio di postalizzazione della
corrispondenza ordinaria e raccomandata
in partenza ai sensi dell’art. 82 D.Lgs. n.
163/2006 s.m.i. e dell’art. 118 del D.P.R.
207/2010 s.m.i.”. CAT 4 CPC 71235 CPV
60161000. CIG N. 5636093B11.
2. Importo a base di gara: € 13.500.000,00
oltre I.V.A., (di cui oneri della sicurezza non
soggetti a ribasso d’asta: € 0,00) di cui
€ 8.100.000,00 per il servizio principale
di durata triennale ed € 5.400.000,00 per
eventuale affidamento di servizi analoghi
mediante procedura negoziata senza
previa pubblicazione di un bando di gara,
per un numero massimo di anni 2 (due), ai
sensi degli artt. 29, comma 1, e 57, comma
5, lett. b), del D.lgs. 163/2006 s.m.i. .
3. Termine presentazione offerte: ore 12.00
del 28.4.2014. Apertura offerte: ore 10.00
del 29.4.2014.
4. Documentazione: ”Bando di gara”,
“Disciplinare di gara”, “Capitolato Speciale”
sono consultabili ed estraibili sul sito
internet:
http://www.regione.piemonte.it/
bandipiemonte/appl/index_front.php/.
5. Bando integrale pubblicato sul B.U.R.P. n.
11 del 13.3.2014, sulla G.U.R.I., sul sito
del Ministero Infrastrutture, trasmesso alla
G.U.U.E il 6.3.2014.
Direzione Logistica Industriale
Il Direttore
AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA
SETTORI SPECIALI - FORNITURE
Trenitalia S.p.A. ha intenzione di procedere,
mediante gara a procedura aperta eGPA n. 6357,
interamente gestita con sistemi telematici, alla stipula
di un contratto di somministrazione avente
ad oggetto l’affidamento della fornitura di
“Ammortizzatori idraulici per rotabili ferroviari” CIG: 5600474957. Tutta la documentazione di gara è
disponibile su www.acquistionline.trenitalia.it. Il
termine per la presentazione delle offerte è fissato
per il giorno 24/04/2014 ore 13:00.
Daniela Chiappini
IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL
SETTORE ATTIVITA’ NEGOZIALE E CONTRATTUALE
(Dott. Marco PILETTA)
Questi e molti altri avvisi
li puoi trovare anche su internet
Consulta i siti
www.legaleentieaste.it - www.lastampa.it
ALMA MATER STUDIORUM
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
AVVISO DI GARA
CIG: 563585028C
L’Università ha indetto una procedura negoziata
previa pubblicazione di avviso per l’acquisizione
del servizio di allestimento e gestione di un luogo
destinato a fungere da sala studio.
Durata: 3 anni, rinnovabile per ulteriori 3.
Valore complessivo presunto dell’appalto
(comprensivo di tutte le opzioni): Euro 949.500,00.
Presentazione offerte: le offerte dovranno
pervenire entro le ore 11.30 del 11 aprile 2014
pena esclusione.
Il formulario per la pubblicazione del bando è stato
trasmesso all’Ufficio Pubblicazioni della U.E. in
data 03 marzo 2014.
La documentazione di gara è disponibile sul sito di
Ateneo http://www.unibo.it.
Nel suddetto sito saranno pubblicate anche
eventuali rettifiche ed informazioni complementari.
Il Dirigente - Area Affari Generali
Dott. Marco Degli Esposti
REGIONE PUGLIA
AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA
CONSORZIALE POLICLINICO
Piazza Giulio Cesare n. 11 - 70124 BARI
ESTRATTO BANDO DI GARA
Questa Azienda ha indetto gara a procedura aperta per la
fornitura di sistema automazione preanalitica, indagini chimica clinica occorrenti laboratorio patologia Stabilimento
Giovanni XXIII°, sistema distribuzione etichettatura in automazione provette per prelievo campioni biologici c/o Centro unico prelievi, n. gara 5469803, ai sensi del D.Lgs. n.
163/06 e s.m.i. I termini e le modalità di partecipazione
sono indicati nel Bando integrale, pubblicato sulla G.U.U.E.
n. S48/2014 e disponibile, unitamente alla documentazione
di gara, sul sito www.sanità.puglia.it - Policlinico. Informazioni e chiarimenti vanno richiesti al RUP Dr. Roberto
Forcella, U.O. Appalti e Contratti, tel. 080/5592809-2810
Fax 080/5575745, dal lunedì al venerdì, h. 9,00/13,00.
f.to Il Direttore Area A. Patrimonio - Dott. G. Molinari
Borsa .25
LA STAMPA
.
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
LEGENDA
AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal
prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è
espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul precedente.
OPZIONI:call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono
indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il
prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse
aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende;
denaro quello di chi acquista.
OBBLIGAZIONI 17-03-2014
il punto
TITOLI
B IMI dc15 Tv Eur
B IMI giu17 Eur TV Minim
B Intesa/14 STEuro
Barclays gen25 MT eur
Barclays giu17 Fix Fl.No
Barclays mar15 Cap.Float
Bco Popolare nv20 TF LT
Bei 96/16 Zc
BP MG14 MC Eur
Centrob /18 Rfc
Comit 97/27 Zc
Comit 98/28 Zc
Crediop /19 St Dw3
Crediop /24 St Dw2
Crediop 98/18 Tf Capped
DB LG14 MC Eur
Dexia Cr/15 ST Gen05
Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6
Dexia Cred/05/15
Dexia Mz16 4.85
EM Mediob DC15 TV Eur
Enel 07/15 Eu 5.25%
Enel 07/15 Ind
Enel 10/16 TV Eur
Enel Feb16 Eur 3.5
Enel feb18 TF 4.439% Eur
Enel feb18 TF 4.875% Eur
Eni giu 15 4% Eur
Eni giu 15 Eurib 6m+0.89
Eni ott 17 4.875
IMI ag19 TF Sprint BPost
IMI fb15 Bposta MC Eur
IMI mar15 Tasso Misto
LUIGI
GRASSIA
IL MIGLIORE
+21,44%
Bca Finnat
IL PEGGIORE
Centrale del Latte To
-10,51%
4
0,541
Mar
Mer
Gio
Ven
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
PREZZO
Lun
BOOM DI A2A, RCS E UNICREDIT
CORRONO ENEL E TELECOM
F
a un balzo la Borsa di Milano, con l’indice Ftse Mib
+2,52% e l’All Share +2,37%. In regresso solo Pirelli
(-2,24%) che annuncia l’arrivo dei soci russi di Rosneft.
Fra i titoli più brillanti Rcs +7,50%. Acquisti sugli energetici, con Enel +3,7%, Eni +1,34% e Saipem +1,24%, mentre
A2A ha piazzato addirittura un +7,08% dopo che il cda venerdì scorso ha diffuso i conti 2013 e ha rivisto al rialzo la
cedola di quest’anno. A giustificare il boom di Telecom
(+3,91%) è lo shopping di Vodafone in Spagna che riaccende
le aspettative del risiko nel settore.
Fra gli industriali a maggior capitalizzazione, Fiat +3,21%
e Finmeccanica +6,26% in vista della presentazione del nuovo piano industriale (il 19 marzo). Ben intonati anche i finanziari (Unicredit +5,52%, Mediobanca 1,59%, Generali +1,38%,
Intesa Sanpaolo +0,84%) e il lusso con Tod’s +2,14% e Luxottica +1,59%. In controtendenza la sola Ferragamo che si è
tenuta sui valori della vigilia a 21,01 euro.
100.15
96.79
100.34
101.26
99.10
99.78
104.84
98.62
100.25
108.65
62.40
59.58
138.46
116.37
104.51
110.45
98.74
101.42
98.92
103.26
102.45
103.67
100.35
100.24
104.56
108.67
112.02
104.16
100.88
112.48
103.28
107.59
99.94
FUTURES SU FTSE MIB
TITOLI
FTSE MIB
FTSE Italia All Share
FTSE Italia Mid Cap
FTSE Italia MIB Storico
FTSE Italia Stars
FTSE Italia Small Cap
D.J.Eurostoxx 50
PREZZO
IMI Mz 17 Mc Eur
IMI MZ15 MC eur
IMI st14 Bposta MC Eur
Med Lom /19 1 Sd
Med Lom /19 3 Rfc
Medio ap23 Lower Tier2 T
Medio Cen 19 Step Down Z
Medio dc23 MB29 TM Cap F
Medio dic17 Zc Eur
Medio giu21 TV 4to Atto
Medio mag20 Eur 4.5
Medio Mb 12 fb18 TM Mc e
Medio nov 14 Eur 2.65
Medio Nv 20 Eur 5
Medio Nv14 Eur 3
Medio Nv14 TV Eur
Medio ot23 MB25 TM Cap F
Medio ot23 MB25 TM Cap F
Medio/15 MC Eur
Mediobanca ap19 MB14 Tas
Mediobanca fb22 MB33 TF
Mediobanca ge19 MB10 Tas
Mediocr L/28 Zc 25.Ma
Mittel lg19 Tf Call eur
Mps nov17 Stepbystep 5%
MPS ot17 Mc Eur
Rbs 01-20 tv Eurib.
Rbs 06-16 zc
Rbs 09-14 tv
Rbs 10-19 6%
Rbs 22-12-14 tf/tv
RBS gen17 TM BcoPosta
RBS nov16 Tasso Misto BP
INDICE BORSA
VALORI DI MILANO
Mercati
Fondi su LaStampa.it
1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B
9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9
104.65
99.41
118.08
95.86
107.26
109.67
128.33
102.78
92.62
105.20
109.54
99.66
101.11
106.70
101.31
99.85
102.98
102.98
109.86
100.62
101.87
103.06
59.83
105.53
108.13
104.25
125.80
96.46
100.34
97.11
100.02
99.21
99.08
EURIBOR
17-03-2014
VAR.%
20858,84
22229,60
29310,96
17411,93
19413,48
20391,11
3049,19
+2,52
+2,37
+1,34
+1,49
+2,28
+2,07
+1,48
PER.
TA.360 TA.365
1 sett
1 mese
2 mesi
3 mesi
6 mesi
9 mesi
12 mesi
0,1910
0,2320
0,2680
0,3050
0,4070
0,4920
0,5760
Il Mercato Azionario del 17-03-2014
0,1936
0,2352
0,2717
0,3092
0,4126
0,4988
0,5840
TITOLI
PREZZO
Rep Ellenica /19 Tf
SG mg16 MC Eur
Spaolo /19 Sw Euro
Ubi ge16 Welcome Edition
UBI giu18 TF Sub Lowtier
UBI giu19 MC eur
UBI gn18 Eur 5.4
UBI lug14 Tasso Misto
UBI mar16 LowT2 Amor
UBI mar19 LowT2 Call
UBI nov15 LowT2 Amor
UBI ott19 Lower Tier II
UniCr mar18 TF Bancopost
UniCr/16 LT
Unicredit mag18 Banco P
99.72
103.38
102.85
102.11
105.03
99.31
104.78
99.78
99.10
98.24
99.10
107.62
113.20
101.41
109.47
TITOLI DI STATO
BoT 13-31/03/14 S
13-14/04/14 A
13-30/04/14 S
13-14/05/14 A
13-30/05/14 S
13-13/06/14 A
14-30/06/14 S
13-14/07/14 A
14-31/07/14 S
13-14/08/14 A
14-29/08/14 S
13-12/09/14 A
13-14/10/14 A
13-14/11/14 A
13-12/12/14 A
14-14/01/15 A
14-13/02/15 A
12-01/03/15 S
14-13/03/15 A
CcT 07-01/12/14 S 0.42%
13-31/12/14 A
08-01/09/15 S 0.38%
10-15/12/15 S 0.59%
09-01/07/16 S 0.56%
12-01/12/16 S 3.00%
10-01/03/17 S 0.38%
12-15/06/17 S 1.45%
10-15/10/17 S 0.58%
11-15/04/18 S 0.68%
13-01/11/18 S 1.08%
99.99
99.98
99.97
99.96
99.94
99.93
99.90
99.89
99.86
99.84
99.80
99.78
99.72
99.67
99.64
99.55
99.49
101.79
99.42
100.18
99.57
100.11
100.72
99.95
104.90
99.31
104.90
99.66
99.86
102.89
SCADENZA
Mar14
Giu14
Set14
Dic14
CAMBI VALUTE
APERT.
CHIUS.
MIN.
MAS.
20415
20170
-
20848
20551
20451
20332
20395
20105
-
20860
20570
-
MONETE AUREE
VALUTA
EURO
Sterlina (v.c)
Sterlina (n.c)
Sterlina (post.74)
Marengo Italiano
Marengo Svizzero
Marengo Francese
Marengo Belga
Marengo Austriaco
20 Marchi
10 Dollari liberty
10 Dollari Indiano
20 Dollari liberty
20 Dollari St.Gaude
227,120 - 260,870
230,330 - 270,740
230,330 - 270,740
180,240 - 206,070
175,440 - 195,220
175,570 - 190,730
175,570 - 190,730
175,470 - 190,730
221,350 - 246,940
497,870 - 570,740
502,990 - 578,430
976,070 - 1098,350
984,800 - 1114,360
MERCATI
EURO
%
Dollaro Usa
1,3906
1 0,7191
Yen giapponese
141,4500
100 0,7070
Sterlina inglese
0,8368
1 1,1951
Franco Svizzero
1,2154
1 0,8228
Corona ceca
27,411
100
3,648
Corona danese
7,463
10
1,340
Corona islandese
100
Corona norvegese
8,280
10
1,208
Corona svedese
8,860
10
1,129
Dollaro australiano
1,531
1
0,653
Dollaro canadese
1,539
1
0,650
Dollaro Hong Kong
10,798
1
0,093
Dollaro neozelandese
1,624
1
0,616
Dollaro Singapore
1,759
1
0,568
Fiorino ungherese
312,300
100
0,320
Litas lituano
3,453
1
0,290
Leu rumeno
5 10000 2218,377
Lev bulgaro
1,956
1
0,511
Lira cipriota
1
Lira maltese
1
Lira turca
3,093
1
0,323
Rand sudafricano
14,920
1
0,067
Won Sud coreano 1484,940 1000
0,673
-0,16
-0,58
-0,01
-0,25
-0,19
0,00
TITOLI PUBBLICI
REND.
USA 10 anni
CAN 10 anni
UK 10 anni
GER 10 anni
FRA 10 anni
TITOLI PUBBLICI
1,980%
2,060%
2,140%
1,940%
2,940%
REND.
ESP 10 anni
HOL 10 anni
SVE 10 anni
GIA 10 anni
5,320%
2,260%
1,870%
0,980%
AZIONI
A A.S. Roma
A2A
Acea
Acque Potabili
Acsm-Agam
AdF-Aerop.Firenze
Aedes
Aedes 14 warr
Aicon
Aiòn Renewables
Alerion
Ambienthesis
Ansaldo Sts
Antichi Pell
Arena
ASTM
Atlantia
Autogrill
Autostrade Mer.
Azimut
1,150
1,029
10,720
1,044
1,320
13,600
0,053
0,001
0,122
0,621
3,880
0,570
8,120
0,082
0,006
12,130
18,300
7,500
16,740
24,340
+1,77
+7,08
+4,59
-0,10
+2,48
+1,27
+1,94
+8,33
0,00
0,00
0,00
+0,44
+3,24
0,00
0,00
+0,75
+2,18
+1,83
-2,33
+2,48
1,140
1,000
10,454
1,044
1,325
13,434
0,052
0,001
0,120
0,622
3,893
0,568
8,048
0,082
0,006
12,173
18,140
7,484
16,951
24,090
B Banca Generali
Banco Popolare
Basicnet
Bastogi
Bca Carige
Bca Carige r
Bca Intermobiliare
Bca Pop.Milano
Bca Pop.Spoleto
Bca Popolare Italiana 10 warr
Bca Profilo
Bco Desio-Brianza
Bco Desio-Brianza rnc
Bco Santander
Bco Sardegna rnc
Bee Team
Beghelli
Beni Stabili
Best Union Co.
Bialetti Industrie
Bioera
Boero Bart.
Bon.Ferraresi
Borgosesia
Borgosesia rnc
Brioschi
Brunello Cucinelli
Buzzi Unicem
Buzzi Unicem rnc
23,500
17,590
2,368
3,096
0,563
1,170
3,462
0,690
1,794
+1,82
+1,74
+1,28
+4,59
-1,23
+2,63
+1,23
+2,76
0,00
0,00
+6,38
+1,24
0,00
+0,78
-0,15
-0,54
+2,36
+0,82
+3,53
-0,14
+3,36
0,00
-1,40
-0,17
0,00
+1,85
+0,31
+3,39
+2,63
23,290 0,900 21,572
17,304
nr 12,033
2,354
nr 2,125
3,116
nr 0,813
0,572
nr 0,396
1,161
nr 1,041
3,444
nr 3,128
0,686
nr 0,435
1,796
nr 1,796
nr
0,443 0,002 0,200
2,758 0,036 2,198
2,466 0,044 2,038
6,421 0,152 6,268
9,695
nr 9,510
0,369
nr 0,258
0,518
nr 0,415
0,615 0,022 0,492
2,070
nr 1,482
0,702
nr 0,222
0,440
nr 0,380
21,400
nr 20,600
28,603 0,040 28,472
0,887
nr 0,839
0,960
nr 0,931
0,126
nr 0,078
19,644 0,080 19,134
13,575 0,050 12,972
7,343 0,104 6,729
0,445
2,768
2,450
6,440
9,695
0,368
0,521
0,615
2,110
0,699
0,440
21,400
28,790
0,886
0,960
0,127
19,560
13,730
7,420
Divid.
Massimi
Anno
Quantità
trattate Capitalizz.
nr
0,026
0,250
nr
0,040
0,080
nr
nr
nr
nr
0,120
nr
0,180
nr
nr
0,450
0,355
nr
nr
0,550
1,090
0,782
8,054
0,759
1,038
9,622
0,040
0,001
0,120
0,622
3,231
0,488
7,796
0,082
0,005
10,688
16,498
6,159
15,005
19,857
1,259
1,016
10,459
1,096
1,369
13,529
0,054
0,002
0,120
0,622
3,957
0,600
8,609
0,082
0,007
12,839
18,753
7,493
17,266
25,527
254323
153
48947124 3132
168640 2226
87865
38
63792
102
258
121
6616951
53
139000
0
0
13
0
11
81690
170
75584
53
991341 1449
0
4
6505970
11
57880 1071
1810264 14980
1262059 1904
2487
74
942543 3451
25,136 211817
17,608 2838147
2,511
43746
3,718
88114
0,577 6048689
1,161
18269
3,539
46650
0,686 143979199
1,796
0
0,466 18020015
2,819
63086
2,466
8491
6,830
16758
9,841
2
0,393 665638
0,619 237504
0,658 3492525
2,241
4956
0,845 338480
0,452 172538
21,448
0
38,858
16374
0,933
13143
1,045
0
0,147 1255933
26,230
58512
15,134 631474
7,624 260754
2688
3052
144
55
1243
3
538
2215
53
0
300
323
33
74236
64
50
104
1179
19
53
16
93
161
34
1
99
1336
2245
299
C Caleffi
1,525 +0,33 1,548
nr 1,412 1,674
3010
19
Caltagirone
2,536 +1,44 2,519 0,030 2,009 2,602
43425
303
Caltagirone Ed.
1,250 +0,81 1,247
nr 1,054 1,293
25042
156
Campari
5,795 +0,61 5,751 0,070 5,751 6,281 1877355 3340
Cape Live
0,075 +1,22 0,074
nr 0,056 0,083 1052861
24
Carraro
3,042 0,00 3,025
nr 2,928 3,385 144188
139
Cattolica As
19,340 +0,68 19,273 0,800 18,071 19,715
50258 1042
Cell Therap
2,806 -0,14 2,841
nr 1,443 3,101 2973292
425
Ceram. Ricchetti
0,315 +19,14 0,295
nr 0,184 0,296 2640553
24
CHL
0,058 +1,95 0,058
nr 0,044 0,059 4108616
13
CIA
0,284 +1,57 0,280
nr 0,252 0,290
13735
26
Ciccolella
0,374 -1,11 0,379
nr 0,300 0,402
33824
68
Cir
1,080 +0,93 1,078
nr 1,037 1,178 418509
857
Class Editori
0,368 +2,45 0,366
nr 0,209 0,402 318725
39
CNH Industrial
8,010 +3,89 7,929
nr 7,577 8,793 3607166 10704
Cofide
0,526 -2,59 0,530
nr 0,523 0,569 405380
381
Cogeme Set
0,048 0,00 0,049
nr 0,049 0,049
0
3
Conafi Prestito'
0,617 0,00 0,614 0,060 0,593 0,655
19608
29
Cred. Artigiano
0,00
nr
0
Cred. Bergamasco 18,770 +0,86 18,316 0,550 14,552 20,039
32009 1131
Cred. Emiliano
6,805 +3,11 6,707 0,120 5,708 6,713 283784 2229
Cred. Valtell. 10 warr
0,00
nr
0
Cred. Valtell. 14 warr 0,330 -7,30 0,354
nr 0,159 0,363 244841
0
Cred. Valtellinese
1,410 -2,08 1,421
nr 1,135 1,533 3326075
669
Crespi
0,026 0,00 0,025
nr 0,025 0,025
0
4
Csp
1,547 +1,91 1,528 0,050 1,324 1,583
8615
51
D D'Amico 16 warr
0,113 -0,79
0,114
nr
0,099
0,119
37982
0
AZIONI
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
Danieli
Danieli rnc
De'Longhi
Delclima
Diasorin
Dmail Group
24,100
16,250
15,850
1,390
30,700
4,296
E Edison r
+0,50
0,00
-0,06
+0,36
+0,33
+2,33
24,102
16,308
15,791
1,376
30,695
4,263
Divid.
Minimi
Anno
Massimi
Anno
0,300
0,321
0,290
nr
0,500
nr
23,903
16,213
11,869
1,200
30,627
3,870
26,687
17,992
16,406
1,395
35,923
4,487
Quantità
trattate Capitalizz.
15507
141787
125242
101713
99059
11901
985
659
2361
206
1717
7
1,028
EEMS
0,444
Enel
4,038
Enel Green Pw
2,024
Enervit
5,720
Eni
17,360
Erg
11,330
Ergy Capital
0,170
Ergy Capital 16 warr 0,031
Eukedos
0,766
Exor
30,710
+0,78 1,026 0,150 0,973 1,051 294551
113
+2,99 0,445
nr 0,308 0,471 299007
19
+3,70 4,005 0,150 3,151 4,005 64303205 37664
+2,38 2,011 0,026 1,835 2,053 6365581 10053
-3,70 5,679 0,028 3,147 5,822
52430
101
+1,34 17,272 0,550 16,301 17,599 12274696 62771
+4,91 11,110 0,400 9,884 11,110 457856 1670
+0,89 0,170
nr 0,166 0,190 526228
28
+1,97 0,030
nr 0,026 0,031
41000
0
-1,67 0,766
nr 0,620 0,831 153066
14
+1,35 30,458 0,335 28,048 30,803 395698 7500
F Ferragamo
21,010
8,040
6,960
0,642
2,854
-0,14 20,861 0,330 20,861 27,699 861121
+3,21 7,948
nr 6,613 8,200 14939262
+6,26 6,829
nr 5,480 7,336 6428061
+4,73 0,645 0,012 0,485 0,653 2132296
-1,38 2,810
nr 2,620 3,158
34775
0,041
4,832
16,150
3,320
1,866
22,690
+1,49 0,041
nr 0,031 0,043 6491558
60
+0,25 4,830 0,220 4,555 5,061
3907
217
+1,38 16,088 0,200 15,596 17,523 7244392 25047
+1,03 3,304 0,060 2,708 3,408 595641
856
+1,14 1,852
nr 1,357 1,962 310452
760
+1,52 22,654 0,730 21,967 24,030 439467 3942
Fiat
Finmeccanica
FNM
Fullsix
G Gabetti Pro.Sol.
Gas Plus
Generali
Geox
Gruppo Edit. L'Espresso
Gtech
H Hera
I I Grandi Viaggi
IGD
Il Sole 24 Ore
Immsi
Indesit
Indesit rnc
Industria e Inn
Intek Group
Intek Group rnc
Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo rnc
Invest e Sviluppo
Iren
Italcementi
Italcementi rnc
Italmobiliare
Italmobiliare rnc
IVS Group
IVS Group 16 warr
1,967 +0,87
0,718
1,292
0,710
0,644
10,500
9,980
0,887
0,386
0,520
2,170
1,857
0,755
1,300
8,600
5,540
30,750
19,400
8,190
0,214
1,954 0,090
1,641
1,981 1442900
0,243 +1,72
0,242
nr
0,220
0,252 2411210
K K.R.Energy
1,579 -0,38
2,230 -3,88
1,575
nr
2,247 0,010
1,570
1,926
1,908
2,429
L Lazio
Luxottica
Lventure Group
M M&C
Maire Tecnimont
Mediacontech
Mediaset
Mediobanca
Mediolanum
Meridie
Mid Industry Cap
Mittel
MolMed
Moncler
Mondadori
Monrif
Monte Paschi Si.
Montefibre
Montefibre rnc
Moviemax
N Noemalife
2777
-0,97 0,703
nr 0,383 0,858 371665
32
+3,78 1,259 0,070 0,861 1,339 939360
438
+1,50 0,705
nr 0,606 0,742 107797
31
-1,76 0,646
nr 0,464 0,671 703539
220
+1,16 10,481 0,200 9,387 11,031 146143 1191
+0,81 9,958 0,218 8,090 10,088
699
5
+3,56 0,879
nr 0,652 0,977
31447
21
+1,39 0,386
nr 0,316 0,410 1654120
133
+2,47 0,515
nr 0,406 0,547
60306
26
+0,84 2,157 0,050 1,803 2,314 140877436 33457
+0,60 1,840 0,061 1,469 1,928 10860340 1716
-0,53 0,749
nr 0,667 0,839
11203
5
+4,00 1,287 0,052 1,044 1,343 1936779 1521
+0,76 8,629 0,060 6,271 8,740 358799 1528
-0,18 5,512 0,060 3,428 5,512 576670
581
-0,16 30,352
nr 24,973 30,377
11626
673
+1,57 19,281
nr 14,552 19,281
23116
315
-1,03 8,123 0,125 7,204 8,367
1452
316
+6,95 0,200
nr 0,200 0,299 276599
0
J Juventus FC
Kinexia
3513
9940
3948
280
31
109433
523711
244
52
48
0,568 -0,61 0,595
nr 0,490 0,595 1102428
40
38,870 +1,59 38,579 0,580 37,321 40,400 389019 18427
0,147 -4,05 0,148
nr 0,049 0,180 2455615
16
0,158
1,866
6,635
4,140
7,670
6,310
0,165
1,747
0,744
12,770
1,470
0,441
0,240
0,036
0,171
0,063
-1,19 0,159
nr 0,157 0,168 236070
+2,75 1,869
nr 1,487 1,869 3800878
+0,30 6,770
nr 5,676 7,518
3484
+4,39 4,062
nr 3,457 4,301 9212828
+1,59 7,624
nr 6,342 7,780 4661591
+0,80 6,302 0,100 6,183 6,899 1747186
-3,45 0,167
nr 0,078 0,183 332969
0,00
nr
-1,30 1,753
nr 1,608 1,794
29015
+0,13 0,753
nr 0,555 0,849 1737776
+2,49 12,614
nr 12,401 16,314 425828
+1,10 1,460
nr 1,326 1,541 305130
-0,90 0,441
nr 0,441 0,605 232115
+3,41 0,236
nr 0,166 0,236 405231679
0,00 0,037
nr 0,037 0,037
0
0,00 0,167
nr 0,167 0,167
0
+1,61 0,062
nr 0,061 0,067
67085
3,826 -0,26
3,765
nr
3,473
3,826
1165
75
571
126
4798
6565
4639
8
0
154
168
3153
360
66
2754
5
4
4
29
AZIONI
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
0,33
0,08
0,46
0,00
-0,15
0,22
-0,14
0,72
0,00
0,09
0,00
0,35
0,14
0,21
QUOTAZIONI BOT
SCADENZA
(Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035
SCADENZA
Divid.
Minimi
Anno
Massimi
Anno
PREZZO
TASSO %
26
56
86
117
148
177
209
240
268
301
331
359
99,976
99,957
99,927
99,894
99,838
99,780
99,722
99,669
99,637
99,551
99,489
99,421
0,000
0,190
0,190
0,190
0,270
0,280
0,360
0,420
0,410
0,450
0,480
0,520
Quantità
trattate Capitalizz.
17-03-2014
Londra
Milano (Euro/gr.)
Argento (Euro/Kg.)
1378,50
0,0000
0,0000
14-03-2014
EURO
1385,00 991,2987
32,3141
519,1398
-
BORSE ESTERE
GIORNI
14/04/14
14/05/14
13/06/14
14/07/14
14/08/14
12/09/14
14/10/14
14/11/14
12/12/14
14/01/15
13/02/15
13/03/15
ORO CHIUSURE
MERCATI
QUOTAZ.
VAR.%
Amsterdam (Aex)
Bruxelles (Bel 20)
Francoforte (Dax Xetra)
Hong Kong (Hang Seng)
Londra (Ftse 100)
Madrid (Ibex 35)
Parigi (Cac 40)
Sydney (AllOrd)
Tokio (Nikkei)
Zurigo (Smi)
New York (Dow Jones)
Nasdaq
386.92
3038.89
9180.89
21473.95
6568.35
9975.00
4271.96
5335.18
14277.67
8161.78
16247.22
4279.95
+1.12
+1.27
+1.37
-0.30
+0.62
+1.66
+1.32
-0.22
-0.35
+0.59
+1.13
+0.81
VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta
Minimi
Anno
X
RENDIMENTI ESTERI
Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR.
I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente.
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
QUOT.
AZIONI
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
Divid.
Minimi
Anno
Massimi
Anno
1,398 0,020
6,241 0,100
1,192
4,960
1,490
6,241
Quantità
trattate Capitalizz.
Noemalife 15 warr
Novare
0,110
0,905
0,00
0,00
0,110
0,905
nr
nr
0,085
0,702
0,131
0,926
0
0
0
12
Vianini Industria
Vianini Lavori
O Olidata
0,485 +1,10
0,481
nr
0,374
0,526
216006
16
W World Duty Free 10,120 +2,12 10,125
nr
P Parmalat
2,504
1,461
2,472
0,721
-0,24 2,503 0,013 2,460 2,548 510314
+0,14 1,453
nr 1,416 1,502
68726
+2,40 2,443 0,092 2,130 2,505 393195
+0,28 0,723
nr 0,515 0,768 133133
0,00
nr
+0,22 4,611
nr 3,207 4,700
46345
0,00 2,145
nr 1,778 2,355
48561
-2,24 11,719 0,320 11,683 12,717 5658637
-1,78 9,991 0,390 8,763 10,395 162114
-0,37 0,440 0,020 0,296 0,449 129896
0,00
nr
+3,33 8,235
nr 6,520 8,704 2639734
-0,41 4,392 0,033 4,045 4,487 634434
+7,76 0,740
nr 0,573 0,753 4512708
+1,24 0,382
nr 0,289 0,413
35458
+3,00 18,022 0,420 17,538 19,565 656878
4567
0
882
34
0
139
107
5575
122
58
Y Yoox
nr 26,311 34,569
641983
1699
nr
nr
nr
+0,39 2,528 0,100 2,183 2,619
29697
+7,56 0,737
nr 0,430 0,737 1244743
+7,50 1,792
nr 1,295 1,792 12749398
+4,53 1,178
nr 0,704 1,191 287630
+1,69 12,551 0,220 10,290 13,196 291818
+2,13 0,726
nr 0,553 0,781 2168877
+0,37 0,217
nr 0,189 0,237 255445
-0,42 1,447
nr 1,294 1,484
13493
69
57
762
35
2625
119
176
17
Parmalat 15 warr
Piaggio
Pierrel
Pierrel 12 war
Pininfarina
4,590
Piquadro
2,148
Pirelli & C.
11,770
Pirelli & C. rnc
9,950
Poligrafici Editoriale 0,435
Pop Emilia 01/07
Pop.Emilia Romagna 8,380
Pop.Sondrio
4,352
Prelios
0,764
Premuda
0,385
Prysmian
18,180
R Ratti
RCS MediaGr r B
RCS Mediagroup
RCS Mediagroup risp
Recordati
Retelit
Risanamento
Rosss
S Safilo Group
Saipem
Saipem risp
Salini Impregilo
Salini Impregilo rnc
Saras
Sat
Save
Screen Service BT
Seat PG
Seat PG r
Servizi Italia 15 warr
Sesa
Sesa 18 warr
SIAS
Sintesi
Snai
Snam
Sol
Sorin
Space
Space warr
Stefanel
Stefanel risp
STMicroelectr.
T Tamburi
Tamburi 15 warr
TAS
Telecom IT
Telecom IT Media
Telecom IT Media rnc
Telecom IT rnc
Tenaris
Terna
Tiscali
Tiscali 14 warr
Tod's
Trevi Fin.Ind.
U UBI Banca
2,550
0,740
1,806
1,176
12,660
0,720
0,218
1,430
-1,16 14,457
+1,24 16,995
0,00 17,400
+0,32 4,449
+0,96 12,606
+3,64 1,117
0,00 13,070
+0,08 13,014
+3,88 0,150
0,00 0,002
-1,48 0,601
+4,47 0,384
+0,08 13,136
+7,09 3,106
+3,55 8,272
+0,27 0,111
+0,77 1,841
+1,91 4,126
+1,65 6,471
-0,37 2,157
-0,19 10,345
0,00
0,400 -2,44 0,402
146,000 0,00 146,000
6,705 +2,44 6,672
14,430
17,180
17,400
4,420
12,600
1,140
13,070
13,000
0,153
0,002
0,601
0,400
13,190
3,170
8,315
0,110
1,824
4,152
6,480
2,150
10,380
2,528
0,515
0,590
0,823
0,132
0,430
0,662
15,220
3,850
0,076
0,001
93,050
8,195
nr 14,386
0,680 15,499
0,710 16,220
1,490 4,263
1,594 12,337
nr 0,837
0,190 10,750
1,924 12,384
nr 0,061
nr 0,002
nr 0,480
nr 0,235
nr 11,476
nr 2,225
0,060 7,252
nr 0,108
nr 1,356
0,100 3,975
0,100 5,696
nr 2,108
nr 9,704
nr
nr 0,369
nr 146,000
0,100 5,491
2749
1353
205
72
3867
19,075 181821
901
17,710 3162442 7500
18,500
0
2
4,910 678986 1991
12,876
2394
20
1,266 2163350 1062
13,346
10140
129
13,342
5352
720
0,180 2754585
21
0,002 213820452
27
0,950
121
0
0,414 122929
0
13,383
38394
185
3,106 106385
0
8,405 275062 1882
0,118
41000
5
1,941
94739
214
4,151 9214845 13952
6,512
12874
587
2,300 1541362 1033
11,056
12500
134
0
0,457 211220
34
146,000
0
0
6,720 4586305 6077
+0,80 2,512 0,041 2,182 2,512 314279
359
+6,19 0,504
nr 0,322 0,507
98229
0
+0,26 0,599
nr 0,473 0,626
54504
25
+3,91 0,813 0,020 0,712 0,875 96420026 10914
+0,99 0,132
nr 0,123 0,143 1222378
191
+7,50 0,430
nr 0,171 0,430
45300
2
+3,44 0,657 0,031 0,563 0,678 19417191 3957
+1,94 15,111 0,130 14,900 17,363 1425577 17839
+2,94 3,815 0,070 3,568 3,828 9372042 7667
+9,86 0,075
nr 0,042 0,080 294211390
140
+14,29 0,001
nr 0,000 0,001 22199607
0
+2,14 92,172 2,700 91,002 120,260 154400 2821
+2,95 8,134 0,130 6,210 8,208 137970
571
+2,04 6,443
+5,52 6,357
+2,18 8,777
+3,23 5,236
+2,01 4,730
+2,78 2,507
+1,97 243,827
+3,00 2,393
0,050 4,895 6,666 6617931 5810
0,090 5,391 6,436 105419760 36802
0,090 7,827 9,435
6327
21
0,150 4,105 5,361 1608568 2325
0,170 3,602 4,884 944156 1294
nr 2,154 2,600 13305951 5642
nr 175,169 245,834
6859
311
nr 2,058 2,476 420926
903
Unicredit
Unicredit risp
Unipol
Unipol pr
UnipolSai
UnipolSai risp
UnipolSai risp B
6,505
6,500
8,900
5,275
4,766
2,518
243,800
2,400
V Valsoia
11,010 -1,26 11,025 0,170 10,252 12,012
16547
115
Z Zucchi
Zucchi 14 warr
Zucchi rnc
1,453 +5,29
6,300 -1,33
29,100 +3,05 28,962
0,117 +1,39
0,003 0,00
0,252 -1,37
0,116
0,003
0,254
6632
83636
9,242 10,905 1212666
42
273
2577
0,073
0,003
0,183
0,143
0,008
0,294
626550
100200
7540
44
0
1
nr 19,665
nr 0,730
0,043 4,025
0,110 1,775
0,170 6,630
0,280 6,404
0,370 11,790
4,500 115,438
0,010 0,361
nr 0,515
nr 0,499
nr 5,016
0,050 2,925
0,400 18,923
0,300 4,624
0,140 5,898
0,160 8,528
0,040 4,240
0,020 1,752
nr 0,564
nr 0,630
nr 3,383
nr 1,237
0,150 7,659
nr 1,204
nr 2,179
0,420 33,649
0,500 16,021
0,024 1,683
0,020 0,805
0,533 43,751
0,089 5,286
nr 1,834
nr 0,789
nr 1,326
nr 2,405
nr 7,039
nr 2,749
1,250 28,136
0,170 8,795
0,020 1,686
nr 2,292
nr 1,484
0,065 3,917
nr 1,198
0,580 11,639
nr 1,305
nr 0,500
0,120 4,050
0,075 2,729
nr 1,232
nr 5,900
nr 2,270
nr 9,295
nr 0,263
0,570 53,541
0,350 12,470
0,400 6,906
0,555 6,658
0,130 4,026
0,130 3,910
0,055 2,037
0,035 0,740
0,400 9,112
0,170 8,548
0,250 4,998
22,772
0,900
4,666
2,228
7,640
8,223
13,957
147,145
0,539
0,804
0,837
6,787
3,561
27,090
5,233
7,745
10,004
6,912
5,961
0,932
0,733
4,221
1,780
9,451
1,299
3,021
40,346
20,273
2,033
0,907
53,713
8,033
2,328
0,998
1,467
3,397
8,759
3,599
39,275
10,331
2,081
2,937
2,094
6,193
1,494
13,768
1,738
0,856
4,502
3,599
1,482
6,991
2,939
13,138
0,361
65,169
14,809
8,844
7,824
5,104
4,647
2,372
0,904
11,972
10,749
5,592
11804
108843
156275
567538
145568
31790
133758
15490
8494491
1958296
98404
87988
19015
296199
11573
315689
7983
851698
1248840
183059
1794735
3460
54270
336836
133589
70072
24821
18957
95784
305613
8786
277682
287185
243505
1038346
18336
156352
10710
128616
178841
18645
17842
114472
115466
250065
95079
560663
87772
5445
185808
36201
1419
1589478
47846
432862
15024
11620
72881
41635
160437
229662
57676
796265
152439
50559
65593
84
84
1020
505
671
76
747
1616
183
167
27
177
88
1748
43
583
164
1013
43
86
294
67
138
522
393
40
1136
97
121
143
652
390
81
49
420
17
312
48
1350
1087
54
48
16
188
156
878
277
22
173
359
62
59
412
134
123
585
166
121
54
133
527
82
79
124
695
487
STAR
Acotel Group
20,140
Aeffe
0,783
Amplifon
4,542
Ascopiave
2,142
Astaldi
6,865
B&C Speakers
7,020
Banca Ifis
13,990
BB Biotech
137,700
Bca Finnat
0,541
Bca Pop.Etruria e Lazio 0,773
Biancamano
0,778
Biesse
6,530
Bolzoni
3,380
Brembo
25,870
Cad It
4,860
Cairo Comm.
7,515
Cembre
9,645
Cementir Hold
6,400
Cent. Latte Torino
4,000
Cobra
0,889
D'Amico
0,704
Dada
4,098
Damiani
1,673
Datalogic
9,070
Dea Capital
1,281
Digital Bros
2,860
EI Towers
40,400
El.En.
20,280
Elica
1,878
Emak
0,870
Engineering
53,000
Esprinet
7,570
Eurotech
2,260
Exprivia
0,940
Falck Renewables
1,448
Fidia
3,320
Fiera Milano
7,455
Gefran
3,390
Ima
37,300
Interpump
10,120
Irce
1,940
Isagro
2,768
IT WAY
1,971
La Doria
6,060
Landi Renzo
1,390
MARR
13,340
Moleskine
1,310
Mondo Tv
0,811
Mutuionline
4,320
Nice
3,110
Panariagroup
1,385
Poligr. S.Faustino
6,940
Poltrona Frau
2,938
Prima Industrie
12,980
R. De Medici
0,333
Reply
63,500
Sabaf S.p.a.
14,500
Saes
8,250
Saes rnc
7,370
Servizi Italia
4,884
Sogefi
4,514
TerniEnergia
2,200
Tesmec
0,728
TXT e-solution
10,860
Vittoria Ass.
10,490
Zignago Vetro
5,560
-1,80 20,235
+2,62 0,780
+0,26 4,550
+0,09 2,156
+1,10 6,815
-0,43 6,918
+2,19 13,880
+4,79 136,331
+21,44 0,505
+1,78 0,770
-2,08 0,783
+3,73 6,462
-0,59 3,396
+0,47 26,181
+0,62 4,825
+4,23 7,441
+2,28 9,623
+3,06 6,367
-10,51 4,338
+2,07 0,884
+2,03 0,697
+2,45 4,046
-2,16 1,676
+3,48 8,938
+0,16 1,280
+2,22 2,848
+0,95 40,190
+1,91 20,181
-0,74 1,904
+0,23 0,871
+1,92 52,150
+5,29 7,444
0,00 2,268
-1,88 0,935
+0,98 1,440
+1,10 3,311
+1,71 7,401
+3,04 3,360
+4,57 36,653
+0,70 9,985
0,00 1,914
+0,36 2,749
+0,46 2,021
-1,14 6,078
-0,43 1,389
+2,38 13,205
+1,79 1,305
-1,16 0,825
-1,59 4,372
-1,52 3,096
+2,74 1,358
+1,61 6,782
+0,14 2,934
+4,26 12,739
+5,45 0,326
+3,67 62,585
+4,32 14,405
+3,13 8,236
+4,10 7,275
+3,65 4,863
-0,44 4,494
+1,38 2,181
-4,08 0,740
+9,15 10,502
+2,04 10,311
+1,46 5,532
26 .Lettere e Commenti
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
LA STAMPA
LETTERE AL DIRETTORE
MARIO
CALABRESI
Qualche tempo fa un lettore mi aveva scritto: «Gent.mo Direttore, perché non dedicare il 20% dei vostri spazi alle notizie buone e positive? Ci sono: bisogna cercarle e diffonderle.
Anche se indignazione, paura e ansia attirano molto di più
l’attenzione. Non sarebbe bello se un domani per legge tutti
i media fossero obbligati a dedicare il 20% del loro spazio
alle “buone notizie”? Tomaso Raggi (Ge)». Ogni martedì,
da allora, dedico questo mio spazio a una buona notizia segnalata dai lettori. Vi invito a continuare a mandarcene.
Brindisi col netturbino gentile
che mi ha trovato il portafogli
entile Direttore, per la nuova rubrica «Buone
notizie» le racconto l’ultima: pochi giorni fa
su di un bus della mia città (Bergamo) mi è
stato rubato il portafogli: niente di nuovo, notizia ormai comune e senza alcun interesse.
Vado subito (erano circa le 18,30) al posto di Polizia dove mi dicono che non possono ricevere la mia
G
Crimea/1, legale il
referendum
1 Un ennesimo esempio di
ipocrisia delle inutili e
costose Organizzazione
internazionali: Onu, Ue e
degli Stati Uniti. Quando il
Kosovo, da sempre
appartenuto alla Serbia ed
anzi essendone il fulcro
fondatore, decise
unilateralmente di rendersi
indipendente fu
entusiasticamente ed
immediatamente accettato
da Onu, Ue e Stati Uniti. Ora
che la Crimea, da sempre
russa, decide con un
democratico referendum di
scegliere tra Russia ed
Ucraina i suddetti a strillare
come aquile e minacciare. La
barzelletta è poi la supposta
«anticostituzionalità» del
referendum denunciata dai
quei signori. Ma quale
costituzione? Quella
dell’Onu? Ma se non esiste.
Quella della Ue? E che
cavolo c’entrano Russia ed
Ucraina con la Ue e la sua
costituzione?
PAOLO LAUNA
Crimea/2, è una
libertà di scelta
1 10/100/1000 Crimea,
l’autodeterminazione dei
popoli è il sale della
democrazia, mentre gli
Obama e la Ue solo egoistica
dittatura, la libertà di scelta
è un diritto naturale
dell’uomo che l’arroganza
del potere vuol negare.
ENZO BERNASCONI
Con la politica
sfugge alla giustizia
1 Risolleviamo un tema
che è passato nel
dimenticatoio perché adesso
Renzi sta occupando la
scena. In realtà, il problema
rimane ed è molto grave. Le
sentenze definitive
sembrano un optional per
uno che porta il nome di
Silvio Berlusconi, e il fatto
che non abbia ancora
scontato la pena a più di un
anno dal pronunciamento
dei giudici è ancora una volta
la prova che, in virtù del suo
ruolo, può fare quello che
vuole, perfino ignorare i
dettami di un’istituzione
chiamata Giustizia.
Apprendiamo con estremo
rammarico che si vuole
persino candidare alle
europee, sperando che
Strasburgo gli dia la
sospensiva. Ritornando
indietro di circa un mese, lui,
condannato in terzo grado,
persona priva di passaporto e
di qualsivoglia ruolo
istituzionale, viene
interpellato per la creazione
della nuova legge elettorale.
Cos’altro aggiungere? Nulla.
Anzi, una frase vogliamo
aggiungerla, con il rischio di
essere banali: siamo in Italia.
Il Paese del tutto e del
contrario di tutto, della norma
e della sua violazione senza
tante conseguenze, dello
sbeffeggiamento di
un’istituzione da parte di
un’altra istituzione. E
aggiungiamo un’altra
«banalità»: se si fosse trattato
di un cittadino comune, il
giorno dopo avrebbe visto il
mondo a scacchi o, per
sopraggiunti limiti di età,
avrebbe in ogni caso scontato
la pena. Nel caso di
Berlusconi, si attende il
pronunciamento di questo
piuttosto che di quell’altro
organismo di sorveglianza.
Non ritenete che ancora una
volta si stia adoperando la
politica per sfuggire alla
giustizia? Non credete che
tutte queste lungaggini
burocratiche affossino la
certezza del diritto? C’è
ancora molto da fare su
questo fronte, dobbiamo
ancora molto imparare
dall’Europa, e la citiamo solo
in questo caso o in quello delle
riforme istituzionali, non
certo quando, con i suoi
assurdi dazi, penalizza il
denuncia perché non funziona il «server». Un po’
seccata chiedo di poter telefonare a mia figlia (nella
confusione avevo dimenticato a casa il cellulare)
perché mi venga a prendere. Mi si risponde che in
Polizia non c’è il telefono pubblico e quindi niente
telefonata, anche se in città e anche se io ho 88 anni.
Molto scocciata dico che mi rivolgerò ai Carabinieri
(cosa che ho fatto).
Il giorno dopo mi telefona il servizio di Nettezza
Urbana e mi avverte che hanno ritrovato il mio portafogli, con tutti i documenti (me li hanno elencati
telefonicamente) e naturalmente senza il denaro
(fortunatamente era poco).
Il netturbino che mi ha telefonato, gentilissimo, si
offre di riportarmelo a casa personalmente e alle diciannove, nonostante le mie proteste che sarei andata io stessa a riprendermi il mal tolto, era a casa mia
e insieme brindavamo al portafogli ritrovato e alla
sua gentilezza.
VALERIA B.
www.lastampa.it/lettere
pomodoro campano o gli
agrumi siciliani a favore di
prodotti nord-africani o sudamericani.
MAGDALENA E MICHELE
PALLADINO, ANGELO E ANGELA
MIELE, ANNAMARIA E MICHELE
PALMIERI, ARIANNA DI BIASE
Governo, diamo
tempo al tempo
1 Non ne possiamo più.
Oltre ad avere 60 milioni di
esperti allenatori quando
gioca la Nazionale ora
abbiamo anche milioni di
esperti di come governare il
nostro Paese. Prima si faceva
poco ora si fa troppo, chi gufa
contro, chi gufa a favore senza
dare tempo al tempo. Aveva
vergognosamente ragione il
detto: non è difficile
governare gli italiani, è inutile!
FRANCO BUSSO
Affittuari morosi
proprietari in crisi
1 Mi permetto di scriverle
su un fenomeno che sta
prendendo piede nel nostro
Paese. In Italia non esiste una
legge sui contratti degli affitti.
Oggi abbiamo affittuari
morosi perché colpiti da
questa morsa di crisi che però
allo stesso tempo mette in
crisi il piccolo proprietario
perché di quella rendita
mensile lo aiuta in molti casi
ad arrivare a fine mese, invece
si vede sobbarcare tutte le
spese condominiali come il
riscaldamento le pulizie e le
spese legali per ritornare ad
avere libera la sua proprietà.
Dall’altra parte, lo Stato che
nonostante tutto pretende le
tasse dovute al mal capitato.
Ora si affiancano e sono
moltissimi i furbetti i quali
dopo essere riusciti a
stipulare un contratto
c.
LE LETTERE VANNO INVIATE A
LA STAMPA VIA LUGARO 15,
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Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50.
Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata.
entrano in possesso dei locali
non pagano più il canone,
quindi si permettono il lusso
di abitarci dai 12 ai 15 mesi
tranquillamente gratis e
magari poi ricominciare con
un altro alloggio. Sarebbe ora
che varassero leggi affinché
questi soprusi non
succedessero e ci fosse la
possibilità che presso i
tribunali venissero posti i
nominativi dei recidivi. Noi
leggiamo con stupore degli
alloggi vuoti che ci sono ma la
risposta viene da sé, non
credete?
GIOVANNI VERBENA
L’autonomia del
Forum per l’Acqua
1 In data 13 marzo
nell’articolo «I lunghi coltelli
della lista Tsipras» pubblicato
su La Stampa a firma di
Giuseppe Salvaggiulo si
afferma che il Forum per
l’acqua pubblica si è
«dissociato» dalla lista
Tsipras e che ha «rinnegato»
il prof. Petrella. Ci limitiamo a
ricordare che come Forum
Italiano dei Movimenti per
l’Acqua ci relazioniamo da
sempre con le forze politiche e
istituzionali a partire
dall’affermazione della nostra
autonomia e sulla base dei
contenuti che costituiscono il
cuore della nostra esistenza e
della nostra attività politicosociale. Per sua stessa natura
e di conseguenza, il Forum
Italiano dei Movimenti per
l’Acqua non può identificarsi,
né essere accomunato, ad
alcun progetto politicoelettorale passato, in corso o
futuro. In merito alle
prossime elezioni europee, sin
dal 24 febbraio scorso,
abbiamo diffuso un
comunicato in cui esprimiamo
la nostra posizione, e su
questa base risulta
impossibile dissociarsi da
qualsivoglia progetto politicoelettorale nel momento in cui
non ci si è mai associati ad
alcuno o rinnegare coloro che
a titolo personale compiono
scelte legittime.
PAOLO CARSETTI
SEGRETERIA OPERATIVA FORUM ITALIANO
DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
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Quotidiano fondato nel 1867
2
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VICEDIRETTORI
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PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO
2
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2
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LA TIRATURA DI LUNEDÌ 17 MARZO 2014 È STATA DI 292.912 COPIE
TM
L’editoriale
dei
lettori
NIETZSCHE
PER LA CRISI
MARCO BRERO
ono uno studente delle superiori alle prese
con Nietzsche e con la confusione politica
di questi ultimi tempi. Potrebbe sembrare
arduo associare le due problematiche, una
personale (lo studio di un filosofo per indole poco chiaro e per sventura strumentalizzato), e
l’altra comunitaria (l’andamento di un governo per
indole poco chiaro e per opportunità strumentalizzato), eppure tento questa operazione.
Arrivato a discutere di nichilismo passivo e attivo, mi sono accorto che i due concetti potrebbero
essere tradotti, forse in forma semplicistica, in ideologia politica. Nietzsche introduce i due atteggiamenti in seguito alla morte di Dio, cioè alla scomparsa per l’uomo di ogni tipo di scopo metafisico della
vita: ci si può abbandonare alla lamentela sullo status quo, che, però, non viene mutato da proposte attive (passivo) oppure si può cercare di riorganizzare
il proprio esistere fondandosi sui valori terreni (attivo). Se dalla esistenziale morte di Dio passiamo alla
crisi economico-politica, possiamo rileggere Nietzsche con l’occhio degli ultimi giorni. Il primo comportamento, quello del nichilista passivo, può avere
due letture. Se portato all’estremo si esaurisce nella
protesta totale, in una forma più moderata ricorda
le posizioni conservatrici, arroccate attorno al proprio credo e indisponibili ai cambiamenti. Il nichilismo attivo, preso atto della crisi, dovrebbe stabilire
nuovi valori o riscoprirne di vecchi, attorno ai quali
superare la difficile situazione. Insomma, il nichilista attivo deve sapere che la crisi non si risolverà da
sola (o invocando la crescita come un mantra), ma
deve impegnarsi per le riforme. Norberto Bobbio diceva che le riforme sono competenza della sinistra e
che per questo il suo ruolo è più complesso, infatti la
volontà di cambiare va giustificata.
In molti hanno frainteso il pensiero dell’autore di
Così parlò Zarathustra e io potrei essere l’ennesimo,
ma penso che la politica di oggi debba riflettere sui
suoi atteggiamenti di reazione alla crisi e questo è
solo uno dei tantissimi modi che ha per farlo.
S
18 anni, studente, Marene (Cn)
oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa,
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LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
L’INFLUENZA
NON SI CURA
CON GOOGLE
FRANCO BRUNI
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
L
a seconda finalità è la propaganda elettorale di Renzi in vista delle europee di maggio: vuole mostrare agli italiani di essere capace di insistere con l’Europa perché l’«austerità» non ci schiacci. Guardando più lontano, l’avvio diplomatico del nuovo esecutivo mira a far rimanere l’Italia
protagonista della costruzione europea,
com’è stata negli ultimi cinquant’anni.
Ma per essere protagonisti occorre una
visione, la strategia per perseguirla e i messaggi per comunicarla. Per mettere il tutto
a punto avremmo potuto sfruttar meglio la
preparazione del semestre di presidenza
europea. Purtroppo le vicende di politica
interna ci hanno avvicinato alle elezioni e
alla presidenza con idee vaghe e con una
maggioranza che mostra poco vigore contro gli euroscetticismi e gli antieuropeismi
di diverse forze all’opposizione. Speriamo
che gli incontri internazionali di questi giorni ispirino anche un aumento di quel vigore.
La parola d’ordine sembra essere, sia
per Renzi che per molti dei suoi avversari
(tralasciando chi vorrebbe uscire dall’euro), un’ «Europa diversa». Il che ha un significato vago, come son vaghi i modi di illustrare l’agognata diversità: un’Europa
più solidale, più unita anche dal punto di
vista del fisco (salvo protestare per il fiscal
compact) e dell’indebitamento pubblico,
con una «vera banca centrale» (qui la vaghezza, l’imprecisione e l’ignoranza culminano), meno burocratica e più politica, meno attenta all’austerità e più alla crescita.
Sono idee che, meglio precisate, possono
costruire una visione, una strategia e messaggi chiari. L’ambiente è pronto ad ascoltarle, anche perché non sono affatto idee
nuove; sono anzi già in gran parte recepite
in progetti e documenti ufficiali dell’Ue e,
in parte minore, contenute nelle riforme
del governo economico europeo varate negli ultimi due anni, col contributo dell’Italia. L’«Europa diversa» è già concepita: va
realizzata. Il difetto principale di chi cerca
facile consenso con frasi fatte sull’Europa
«diversa» è di non essere originale.
Ovviamente l’Europa ha già scoperto
anche gli ostacoli che rendono difficile
l’evoluzione verso le mete che va perseguendo. La consapevolezza degli ostacoli
agisce spesso da pericoloso freno, scoraggia le forze e le autorità che in Europa dovrebbero dar luogo a un cambiamento più
veloce e radicale. Ben vengano perciò gli
stimoli dei Paesi che più tengono all’Europa, delle loro opinioni pubbliche, dei loro
politici, dei vertici con Merkel.
L’ostacolo principale è che ogni passo
avanti verso l’integrazione e la solidarietà
europee richiede cessione di sovranità nazionale. Diversi Paesi non sono affatto
pronti a cedere sovranità, su l’uno o l’altro
aspetto, dalla regolamentazione delle banche all’armonizzazione del welfare e della
gestione della finanza pubblica. L’Italia è
da sempre fra i Paesi più sinceramente
pronti a cedere sovranità all’Europa; se vogliamo rafforzare l’Unione dobbiamo continuare a esserlo. Perciò attenti al linguaggio: quando Renzi dice che «non ci facciamo dettare i compiti da Bruxelles», deve
evitare di essere frainteso, deve spiegare
che sono compiti che abbiamo contribuito
anche noi a decidere e disegnare. Essere
più responsabili, consapevoli e propositivi
nell’esercitare politiche europee non significa rivendicare autonomia dal centro.
Attenti anche alle alleanze: ben venga
EUGENIA TOGNOTTI
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
E’
Illustrazione di Gianni Chiostri
IN PRIMA FILA
NEL SOSTENERE
L’EURO
avvicinarsi a Parigi, ma sarebbe sciocco
farlo in ostilità a Berlino e senza tener presente che la Francia è da sempre un ostacolo all’europeismo, per le sue resistenze a cedere poteri, molto più arduo della Germania. Con la quale possiamo invece condividere una grande sensibilità al rafforzamento della legittimità democratica delle autorità e delle decisioni di Bruxelles. Una sensibilità che andrebbe esaltata alla vigilia
dell’elezione di un nuovo Parlamento e di
una presidenza italiana che ne accompagnerà i primi, importantissimi passi. Sarebbe bello poter promettere, anche a Merkel, di eleggere parlamentari europei molto preparati e davvero dediti senza distrazioni all’interesse comunitario.
Una buona alleanza può rendere possibile un vero cambiamento dell’Europa, anche presto. Si tratta di serrare le file fra un
gruppo di Paesi meno affollato dell’Unione
a 28 e più disposto ad accentrare aspetti
cruciali della sovranità nazionale, garan-
tendo un adeguato controllo democratico,
anche con la cooperazione parlamentare,
su come la sovranità viene esercitata a
Bruxelles. La prima buona alleanza da tentare è l’eurozona: rafforzare rapidamente
la sua unità, anche in parte dei bilanci e dei
debiti pubblici, nelle politiche sociali e industriali. L’Italia potrebbe spingere in questo senso. Per farlo deve rimanere in prima
fila nel sostenere la moneta unica. Deve ridurre il suo enorme indebitamento, non solo nell’interesse dei nostri figli e nipoti, giustamente ricordati da Renzi, ma anche
«perché lo vuole l’Europa» - proprio così come contributo indispensabile alla stabilità finanziaria dell’intera eurozona. Deve dichiararsi disposta a condividere con gli altri Paesi dell’area, senza la suscettibilità di
chi vuol sfoggiare un’illusoria autonomia, il
disegno delle riforme essenziali per modernizzarci, mentre gli altri condividono
anche con noi le riforme che fanno.
MA IL CREMLINO
NON SI FERMERÀ
ANNA ZAFESOVA
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
B
Lettere e Commenti .27
.
inari riemersi intatti dopo che sembrava fossero stati coperti dall’erba
cresciuta alla fine della storia. Eppure resta ancora una sorta di incredulità, quasi a sperare che si
tratti di un brutto sogno dal quale è ora di svegliarsi. Oggi Vladimir Putin proporrà alle camere riunite di accogliere la Crimea che «torna a casa» come dicono i tg russi, e il completo
isolamento internazionale non pare spaventarlo. Il presidente russo non è noto per marce
indietro, non ne ha mai fatte, e del resto nella
cultura politica russa il cedere è un segno di
debolezza. Per 25 anni i russi si sono lamentati
di non venire più rispettati come grande potenza: «Una volta almeno avevano paura di noi» è
una frase ricorrente. Se l’obiettivo era incutere
timore scambiandolo per rispetto è stato raggiunto, e in questa logica smettere di essere temibili equivale a perdere la faccia.
Che il Cremlino procederà spedito sulla sua
strada lo si intuisce da molti segnali, dall’aggressività della sua diplomazia ai media che
persuadono i russi che le sanzioni non faranno
che rovinare l’Occidente «già in ginocchio».
Da qualche giorno è di moda tra i funzionari
dei governo decantare i pregi del turismo interno, e il sospetto è che il divieto di vacanze
all’estero arriverà non da Bruxelles ma da Mosca. Dmitry Kiseliov, appena nominato capo
della propaganda russa per l’estero, ha minacciato nel suo show domenicale di trasformare
[email protected]
stato impreciso sul picco della
stagione influenzale. Ancora. Da
agosto 2011 a settembre 2013 ha
sbagliato le previsioni relative a
100 settimane su 108. Per non
parlare dell’influenza pandemica da virus H1N1,
comparsa sulla scena a Pasqua, quando il Gft
aveva già fatto le sue previsioni, sottovalutando
la dimensione del focolaio fuori stagione. Insomma, il tentativo di inseguire i focolai di influenza
in base ai termini di ricerca ha fallito l’obiettivo
che s’era proposto.
Dando per certo che la prima reazione della
gente colpita da influenza o sindrome influenzale
è quella di cercare informazioni sul web, Gft puntava a prevedere le epidemie, contando sul fatto
che da Big Data arrivasse una valanga di informazioni tali da aiutarci a fare cose che sarebbero
impossibili con un volume inferiore di dati, raccolti in modo tradizionale. Come quelli forniti
dall’organismo di controllo della sanità pubblica
degli Stati Uniti, il Cdc (Atlanta) sulla base di visite mediche e di dati clinici e virologici.
Dopo aver raccolto più di cinquanta milioni di
potenziali termini di ricerca - ogni genere di frase collegata a «influenza» - e confrontato la frequenza con cui la gente aveva cercato quei termini con il numero dei casi di influenza nel triennio 2003-2006 - il team di Google aveva individuato alcune decine di frasi adatte (45). La verifica effettuata durante l’epidemia influenzale
del 2007 aveva confermato che, in effetti, le previsioni si avvicinavano ai livelli di malattia nel
mondo reale. Cosa che giustificava l’entusiasmo, un po’ esagerato, in verità, con cui il progetto Gft era stato presentato su Nature, che
esaltava la possibilità di riuscire a prevedere
un’epidemia d’influenza, battendo sul tempo il
Cdc. L’era dei Big Data sembrava già qui. Promettendo di aprire la strada alla comprensione
della diffusione delle malattie, monitorata con
gli algoritmi. Il fatto è che i numeri restano numeri al di fuori di un contesto. Il Gft può «misurare» ciò che la gente cerca, ma non può cogliere
il perché la gente va alla ricerca di certi termini
abbinati a regolari epidemie stagionali del 20032008. Termini come «tosse» o «febbre», correlati con l’influenza, potrebbero essere in realtà
sintomi di altre malattie stagionali. E che parole
ha cercato la gente, impressionata dall’allarme
per la minaccia pandemica del 2009?
In conclusione, la lettura della realtà basata
sull’analisi dei Big Data è disseminata di trappole e lo spiega bene uno studio comparso sull’ultimo numero di Science intitolato «The Parable of
Google Flu: Traps in Big Data Analysis» che
esamina nel dettaglio le problematiche legate
all’uso di grandi dati da aggregatori come Google. Gft - ha detto Ryan Kennedy, uno degli autori, professore di Scienze Politiche all’Università
di Houston - è uno straordinario pezzo di ingegneria e uno strumento molto utile. Ma occorrerà apportare dei correttivi. «La nostra analisi
dimostra che i risultati migliori si ottengono abbinando informazioni e tecniche, i big data con
le metodologie più tradizionali». Nessun dubbio
che i Big Data avranno alcune applicazioni importanti nei prossimi anni anche nel campo della Medicina. Ci sono già alcuni esempi di successo. Ma occorrerà aspettare la prossima stagione
influenzale per vedere se Gft potrà entrare a
farne parte.
gli Usa in «cenere radioattiva», minaccia tabù
dai tempi della crisi di Cuba. E la diplomazia
di Mosca non è mai stata più sordomuta: si è
ancora al dialogo sull’apertura di un dialogo, e
la risposta finora è «niet».
Quindi anche le prossime fermate dell’itinerario appaiono inevitabili. I deputati oggi voteranno all’unanimità l’annessione della Crimea,
che avrà il rublo e il fuso orario di Mosca per
allontanarsi dall’Europa anche con le lancette
dell’orologio. In attesa di nuove, più dure, sanzioni occidentali, i russi potrebbero ricorrere al
classico bando di prodotti esteri con pretesti
«sanitari». Ma Mosca sta anche preparando
contro-sanzioni, da applicare però con cautela,
visto che almeno il 40% dei beni alimentari sono
importati. Sicuramente si rafforzerà la censura: la crisi ucraina ha già fatto chiudere il giornale online Lenta.ru e l’edizione ucraina del
Kommersant, e il blocco di YouTube in alcune
regioni è probabilmente l’anticipo di una tanto
agognata ma finora mai osata repressione di Internet sul modello cinese.
L’ascesa di Putin nei sondaggi non crea
troppi incentivi ad agire diversamente. Il sogno dell’impero paga, e la «proposta» della diplomazia russa sull’Ucraina è sintomatica:
detta di fatto la Costituzione e l’assetto istituzionale dei vicini, chiede lo status di lingua
ufficiale per il russo ed esige garanzie Onu di
non adesione di Kiev all’Eu e ovviamente alla
Nato. Uno scenario già scritto, nel quale resta
forse un solo, enorme punto interrogativo: lo
scontro militare. La Crimea è persa e l’Ucraina si rende conto di non poterla difendere. Ma
l’Est ucraino, russofono e russofilo, resta in
bilico nonostante da giorni si susseguano
scontri e assalti agli uffici pubblici sponsorizzati dai russi per ripetere lo scenario crimeano. Lì tutto dipenderà dal sangue freddo di
Kiev e dalla propensione al rischio della nomenclatura locale orfana di Yanukovich, ma
non troppo ansiosa di cedere il potere ai russi.
Perché se i tank di Mosca decideranno di varcare la frontiera il fosso fatto scavare in tutta
fretta dal nuovo governatore di Donezk non
potrà fermare il ritorno definitivo a un futuro
già fin troppo noto.
R
28
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
A Hamid e Cappello il premio Terzani
Lo scrittore pakistano Mohsin Hamid con Come diventare ricchi
sfondati nell’Asia emergente (Einaudi) e il poeta friulano Pierluigi
Cappello con Questa libertà (Rcs Libri) sono i vincitori ex aequo
del 10° Premio letterario Tiziano Terzani. Il riconoscimento
sarà consegnato il 17 maggio a Udine, in una serata che sarà
l’occasione per celebrare Tiziano Terzani, a dieci anni dalla
morte, con la presentazione dei suoi diari inediti, di imminente
pubblicazione da Longanesi con il titolo Un’idea di destino.
TONIA MASTROBUONI
INVIATA A BERLINO
idea che l’infatuazione
di Martin Heidegger
per il nazionalsocialismo sia stata breve e
circoscritta va sepolta
per sempre. I Quaderni neri del filosofo tedesco stanno facendo discutere furiosamente gli studiosi perché
ormai è chiaro, spiega Günter Figal,
presidente della Società heideggeriana, che alla fine degli Anni 20 nel
suo pensiero avviene un «cambiamento significativo» che trasforma
il tentativo di rifondare la filosofia, in
Essere e tempo, nel vagheggiamento
di una rifondazione nazionale, incentrata sul Volk. E anche quando prende le distanze dal nazismo, alla fine
degli Anni 30, lo fa solo dal punto di
vista filosofico, non morale o politico. Non ammette mai, sottolinea Figal, che i nazisti sono dei criminali, li
ritiene soltanto una delle tante, odiate declinazioni della modernità. E
poi c’è il suo antisemitismo, forte e
radicato: ci sono frasi «disgustose e
terribili» che Figal non avrebbe mai
pensato di trovare in Heidegger, che
lo hanno «rattristato».
L’
CULTURA
SPETTACOLI
&
Martin Heidegger (Meßkirch 1889-Friburgo
in Brisgovia 1976) è stato il maggiore
esponente dell’esistenzialismo. La sua opera
più celebre, Essere e tempo, è del 1927
Günter Figal, 65 anni, professore
di filosofia all’Universitò di Friburgo
in Brisgovia, è presidente
della Martin-Heidegger-Gesellschaft
Sulla Stampa
Professor Figal, dopo la pubblicazione dei Quaderni neri si può parlare di un’«eredità avvelenata», come fa la Zeit?
«Di quale eredità parliamo? Dell’immensa opera di Heidegger, dagli inizi degli Anni 20 agli Anni 70? Non si
tratta di un sistema di pensiero
chiuso. È molto chiaro che dalla fine
degli Anni 20 assistiamo a un cambiamento significativo nel suo pensiero: Heidegger rinuncia al fondamentale orientamento individuale
dell’Esserci che si trova in Essere e
tempo e adotta il concetto del Volk,
della collettività. I Quaderni neri riguardano soltanto quest’ultimo
orientamento. Sono convinto che
testi come Essere e tempo non debbano essere interpretati diversamente rispetto a come sono stati interpretati sino a oggi. Anche i testi
del dopoguerra sono molto diversi
rispetto a quanto Heidegger ha
scritto negli Anni 30. Trovo ad
esempio interessante che, immediatamente dopo la guerra, riprenda
nuovamente i temi fenomenologici
degli Anni 20. Accanto a Husserl,
Heidegger è il più importante filosofo della fenomenologia. Ma negli
Anni 30 l’aveva dimenticata».
Si può anche affermare che i Quaderni neri rappresentino per Heidegger uno sviluppo del pensiero
della storia dell’essere?
«Sì, i Quaderni neri riguardano solo
il pensiero della storia dell’essere.
Mi spiego. Con Essere e tempo Heidegger ha scritto uno dei più importanti testi della filosofia moderna, in
cui propone che la filosofia ricominci nuovamente da capo; per lui si
trattava di concedere una possibilità alla filosofia del vivente, di rifondarla. Negli Anni 30 tuttavia ha
reinterpretato politicamente questo pensiero, “dobbiamo ricominciare”, e lo ha legato a un programma di rifondazione nazionale. Il concetto di Essere e tempo resta a tutt’oggi una sfida filosofica produttiva. Rispetto a ciò, trovo i sogni di rifondazione nazionale degli Anni 30,
che rientrano nel concetto della cosiddetta storia dell’essere, ideologici e problematici. Sono sogni che
probabilmente hanno anche a che
fare col fatto che, dopo aver perso i
suoi migliori allievi, si sia isolato
sempre di più. Isolamento e sogni di
collettività non di rado coincidono».
Ma l’idea che Heidegger abbia avuto simpatie per il nazionalsocialismo solo per un breve periodo dovrà essere sepolta per sempre.
«Lei ha perfettamente ragione. Sinora, l’opinione comune era che, per me-
I Quaderni neri di Martin
Heidegger sono usciti giovedì
scorso in Germania presso l’editore Vittorio Klostermann. La
Stampa lo ha raccontato il giorno stesso nelle pagine culturali.
1
“Disgustose e terribili
quelle frasi
del mio Heidegger”
Dopo le rivelazioni sull’antisemitismo dei Quaderni neri
parla Günter Figal, presidente della Società heideggeriana
“Ma la filosofia del XX secolo non è pensabile senza di lui”
no di un anno, Heidegger si fosse entusiasmato per il nazismo e che poi avesse
preso le distanze in modo molto netto.
Ora sappiamo che non è stato così semplice. Sappiamo che prima tentò di aderire filosoficamente al nazionalsocialismo, per poi distaccarsene nella seconda metà degli Anni 30, giacché era
espressione di quella modernità che riteneva fatale. Il punto è, dunque, che la
sua presa di distanza dal nazismo non è
stata morale o politica. Per Heidegger
non contava il fatto che il nazionalsocialismo fosse un regime criminale, ma
che appartenesse alla fase nichilista
della “metafisica”, come il bolscevismo,
la Chiesa cattolica o il mondo occidentale, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti.
Per lui, fondamentalmente, era tutto la
stessa cosa, tutto era espressione del
male. L’unica cosa che Heidegger continua a evocare per esorcizzare quel male è l’esperienza dell’Essere, attraverso
cui tutto deve cambiare. Esperienza
che lui da solo pensa e prepara. In un
certo senso Heidegger ha tentato, come
Nietzsche, di rappresentare “un destino”. Ma nessun individuo dovrebbe mai
desiderare di essere un destino. È una
sopravvalutazione di se stessi, uno sforzo che va al di là delle forze del singolo».
Quindi anche il nazismo alla fine non
è una soluzione, per Heidegger?
«Esatto. È necessario osservare il
rapporto di Heidegger con il nazionalsocialismo nel contesto della sua critica alla razionalità tecnico-scientifica
della modernità. All’inizio pensa che il
nazionalsocialismo rappresenti un’alternativa possibile a questa razionalità, poi si convince che anche il nazismo sia una sua declinazione. Il problema fondamentale del pensiero di
Heidegger negli Anni 30 è questa visione storica totalizzante che condanna indifferentemente qualsiasi cosa
abbia a che fare con la scienza e con la
tecnica e lo paragona alla sciagura, all’infelicità, all’infondatezza, allo sradicamento. Un quadro che non lascia
spazio per distinguo politici e morali».
Uno sviluppo che è quindi espressione del suo antimodernismo?
«Non solo. Per Heidegger la modernità coincide con la “metafisica”
degli ultimi 2500 anni, va da Platone e Aristotele al mondo dominato
La presa di distanza dal nazismo
non è stata morale o politica.
Per lui non contava che fosse
un regime criminale, ma che
appartenesse alla fase nichilista
della «metafisica», come
il bolscevismo, la Chiesa
cattolica, l’Occidente, gli Usa:
tutte espressioni del male
Quelle frasi antisemite sono
un grande peso per me.
Ma il confronto storico e critico
è uno dei compiti importanti
che dovremo affrontare.
Nessun altro ci ha insegnato a
leggere testi filosofici come lui.
Ma d’ora in poi dovremo anche
considerarlo una figura chiave
per capire le patologie del ’900
R
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Augusto imperatore di Parigi
La mostra romana va in Francia
Augusto sbarca a Parigi in occasione delle celebrazioni per il bimillenario
della morte, avvenuta il 19 agosto del 14 dopo Cristo. Dopo la tappa romana
alle Scuderie del Quirinale dal 18 ottobre al 9 febbraio scorsi, la mostra
dedicata al primo imperatore della città eterna arriva al Grand Palais con
oltre cento opere in più e un nuovo percorso espositivo. Intitolata Moi,
Auguste, Empereur de Rome e aperta da domani al 13 luglio, la rassegna,
.
29
ideata dall’ex soprintendente Eugenio La Rocca, che l’ha anche curata
supportato da Claudio Parisi Presicce e Annalisa Lo Monaco, in stretta
collaborazione con i curatori francesi del Museo del Louvre, Cécile
Giroire e Daniel Roger, presenta 357 opere, con prestiti eccezionali dei
maggiori musei internazionali. Ripercorre le tappe dell’ascesa di
Augusto: gli anni del principato, le riforme d’importanza cruciale per i
secoli a venire. In mostra statue, ritratti, arredi domestici in bronzo,
argento e vetro, gioielli in oro e pietre preziose. Tra i pezzi forti c’è la
statua equestre di bronzo proveniente da Atene, il ritratto del British
Museum, i busti di Augusto e dei numerosi parenti.
dalla scienza e dalla tecnica».
In questa visione storica degli Anni
30 anche l’ebraismo svolge un ruolo
maggiore? Il suo antisemitismo sembra più forte rispetto a quanto noto
sinora, sembra addirittura un elemento fondante della sua filosofia.
La voce di Figal per un attimo si incrina: «Le frasi antisemite dei Quaderni
neri sono disgustose e terribili. Mi
hanno rattristato. Non avrei mai pensato di trovare cose del genere in Heidegger. Di fronte a queste frasi non
bisogna nascondersi, bisogna interrogarsi, chiedersi in che contesto sono state pensate. È un compito che
abbiamo davanti. Per me è una questione aperta come vadano interpretate esattamente le frasi antisemite
di Heidegger, anche rispetto alla sua
critica alla modernità».
Molti dei suoi allievi più famosi erano
ebrei, Hannah Arendt ad esempio.
Come ha fatto a conciliare questo antisemitismo con il suo insegnamento, con i suoi sentimenti?
«Non sappiamo molto dei pensieri
privati di Heidegger negli Anni 20. Le
affermazioni che sono state pubblicate in questi giorni, appartengono alla
fine degli Anni 30. Sappiamo però che
quell’Heidegger che insegnava negli
Anni 20 a Marburg, e che aveva allievi
meravigliosi attorno a sé, ha vissuto
nel dialogo con questi allievi. Era
un’altra fase della sua vita».
Alla luce dei Quaderni neri, Heidegger rimase fedele a se stesso quando
dopo la guerra menzionò a malapena lo sterminio degli ebrei?
«Chi lo sa? In ogni caso è un silenzio
opprimente. E non solo il silenzio di
Heidegger, ma quello che ha in generale caratterizzato per un bel po’ la
Germania repubblicana».
Come si sente ora come presidente
della
Martin-Heidegger-Gesellschaft? Ha mai pensato di dare le dimissioni?
«Le frasi antisemite di Heidegger sono
un grande peso per me, lo voglio dire
apertamente. E, in generale, non posso che avere un atteggiamento critico
e storico verso la storia del pensiero di
Heidegger negli Anni 30 e nei primi
Anni 40. Non riesco a considerare
questo pensiero filosoficamente produttivo. Ma un tale confronto critico e
storico è uno dei compiti importanti
che la Heidegger-Gesellschaft dovrà
affrontare d’ora in poi. Un’istituzione
filosofica come la nostra non deve essere una società di adoratori di eroi».
Secondo lei Essere e tempo resta un
pilastro della filosofia contemporanea?
«Sì. La filosofia del XX secolo non è pensabile senza Essere e tempo. Come dovremmo interpretare l’opera di Sartre,
Merleau-Ponty, Derrida, Levinas,
Arendt, Gadamer, Foucault, e le domande di cui si occupano, senza comprendere questo testo? Penso che dovremo abituarci ad adottare due prospettive diverse per Heidegger. Come
filosofi lo interrogheremo e lo discuteremo criticamente; nessun altro ci ha
insegnato a leggere testi filosofici come
Heidegger. Ma d’ora in poi dovremo anche considerarlo una delle figure chiave
per capire le patologie del XX secolo».
Come si può abdicare così radicalmente alla ragione?
«Forse dipende dal radicalismo di Heidegger. Era un pensatore rivoluzionario, non un pensatore liberale. Voleva
rifondare la filosofia. Questo radicalismo lo ha reso molto produttivo negli
Anni 20, perché era legato al lavoro accademico. Non appena è diventato politico, è diventato fatale. Penso che
questo tipo di radicalismo sia uno dei
problemi fondamentali del Novecento.
Non molti intellettuali importanti di
quel secolo hanno capito che la dignità
umana e la libertà borghese sono valori sacri, da difendere. Thomas Mann lo
ha capito. Negli anni della maturità è
stato un autore borghese e democratico nel senso migliore del termine».
Perché l’uomo sulla Terra
è così uguale, così diverso
Nella riedizione di Chi Siamo il genetista Luca Cavalli-Sforza
racconta la sua vita insieme con l’epopea delle origini umane
PIERO BIANUCCI
ino a pochi anni fa tutto ciò
che sapevamo sull’origine
dell’uomo stava in una valigia: un mucchietto di ossa
fossili scompagnate, provenienti dall’Africa, dall’Asia, dall’Europa. Un mosaico incompleto di
pezzi di cranio, bacino, femori, vertebre e altri resti attribuibili a epoche
Luca Cavalli-Sforza, 92 anni, genetista
diverse ma sempre vaghe.
ha insegnato a lungo all’Università
Poi i fisici ci hanno insegnato a dadi Stanford. I suoi studi si sono
tare i fossili con il metodo del radioincentrati sulla genetica delle
carbonio. I biochimici hanno decifrato
popolazioni e delle migrazioni
il messaggio del Dna. I genetisti hanno
dell’uomo. E’ socio dell’Accademia dei
incominciato a usare le mutazioni geLincei per la classe delle Scienze
netiche come un calendario e una
Fisiche e membro ordinario della
mappa delle migrazioni. I glottologi
Pontificia Accademia delle Scienze
hanno capito che i nomi e le lingue sono cromosomi culturali. E gli antropologi hanno fatto tesoro di tutti questi
progressi inquadrandoli nella visione
evoluzionistica fondata da Darwin.
Così la storia dell’uomo si è disegnata
davanti ai nostri occhi come una immagine dapprima sfocata e poi, a poco
a poco, sempre più nitida.
In cinquant’anni l’uomo ha scoperto la propria storia degli ultimi duecentomila. Oggi sappiamo abbastanza
bene quando siamo comparsi sulla
Terra, da dove veniamo, chi siamo. Chi
siamo è anche il titolo dell’ultimo libro
di Luca Cavalli-Sforza, scritto in collaborazione con il figlio Francesco (Codice, pp 426, 27 euro), edizione aggiornata di un testo pubblicato per la prima volta nel 1993, più volte ristampato
e tradotto in diverse lingue. In queste
pagine troviamo risposta alle domande appena formulate: l’uomo moderno
ha poco più di centomila anni, viene
nell’Africa orientale, appartiene a
un’unica specie. Ma Chi siamo è anche
la sintesi divulgativa di una vita di ricerca, e dunque, indirettamente, l’autobiografia di uno scienziato.
Genovese, 92 anni, studente al liceo
d’Azeglio di Torino (dove ebbe come
compagno di classe Giovanni Agnelli,
allievo dell’istologo Giuseppe Levi e del
pioniere della genetica Adriano Buzzati-Traverso, Luca Cavalli-Sforza si laureò in Medicina ma fu medico solo per
pochi mesi. Lo attirava la ricerca, e la
coltivò in precoci esperienze all’estero
con grandi scienziati come Ronald
Fisher, fondatore a Cambridge della
statistica genetica, e il microbiologo
Joshua Lederberg, che il ricevette il
Nobel per la Medicina nel 1958. Fu Lederberg a invitarlo all’Università di bianco e un nero siano minori di quelle
Stanford, in California, nel 1960 e a in- tra due bianchi. Non esistono razze
dirizzarlo verso la genetica delle popo- umane, non esiste neppure la «razza»
lazioni umane. A Stanford mise radici. umana. Esiste «la specie» umana. QueLì lo incontrai per la prima volta nel sto dato è tra i più socialmente e politicamente importanti
1979. Era notte,
l’Università deserANTENATI della scienza moderma è ancora lonta, l’unica stanza
Abbiamo conservato nel na,
tano dall’essere meabitata la sua. Stava
nostro Dna tracce di quello tabolizzato persino
lavorando.
dell’uomo di Neandertal in un Paese come
Il sottotitolo di
Chi siamo è «La stol’Italia. La genetica
ria della diversità umana». Nel bino- ha dimostrato che non esistono le razze,
mio diversità/uguaglianza sta la chia- ma purtroppo la cronaca quotidiana, inve di lettura più importante. Nel 2001 clusa quella politica e sportiva, dimola decifrazione del genoma umano ci stra che esiste il razzismo.
Mentre le differenze genetiche hanno
ha insegnato che siamo tutti uguali e
tutti diversi. In media il Dna di due es- dimensioni limitate, quelle legate all’amseri umani differisce del 2 per mille. biente in cui si vive acquisiscono sempre
Possono esserci più affinità genetiche più rilievo. In parte per ovvi motivi cultra popoli vicini, ma può anche succe- turali ed economici e in parte perché nedere che le differenze genetiche tra un gli ultimi tempi si sta scoprendo l’impor-
F
tanza dell’epigenetica, cioè il potere dell’ambiente nell’«accendere» questo o
quel gene e nel portarlo a esprimersi in
modo più o meno netto. Certo, eredità e
ambiente sono un intreccio difficilmente districabile, ma illuminanti sono le riserve che Cavalli-Sforza esprime, per
esempio, sulla presunta oggettività della
misura del quoziente di intelligenza
(IQ): «Non è affatto chiaro che cosa misuri esattamente il test… abbiamo la
certezza che non è indipendente dalla
cultura del Paese e dalla lingua in cui è
stato elaborato».
Gruppi sanguigni, mutazioni come
quella che produce l’anemia falciforme,
cognomi e toponimi hanno guidato gli
antropologi sulle tracce delle migrazioni
che hanno portato l’uomo da pochi indi-
vidui ai 7,2 miliardi che ora abitano il pianeta. Una mutazione nel Dna dei mitocondri (che si trasmette solo per via materna) avvenuta 190 mila anni fa in Africa ha permesso di risalire all’antenato
comune a tutti i viventi di oggi. L’invenzione dell’agricoltura è stata la prima
grande mutazione culturale, e i lavori di
Cavalli-Sforza hanno stabilito che la coltivazione dei campi è arrivata nell’Europa mediterranea da Oriente avanzando
alla velocità di circa un chilometro l’anno. Ma i punti da chiarire sono ancora
tanti. Tra gli sviluppi più recenti c’è il
confronto tra il nostro Dna e quello dell’Uomo di Neandertal, estinto da quarantamila anni. Si è scoperto che ne abbiamo conservato una piccola percentuale. Non si trattava dunque di due specie distinte, o almeno non tanto da non
essere interfeconde. Già allora il mondo
era bello perché era multietnico.
Elzeviro
FEDERICO
V ERCELLONE
Quello che
è rimasto
della forma
a parola morfologia
scompare sostanzialmente dalla tradizione scientifica e filosofica a partire dagli Anni
Venti del secolo scorso. O
meglio, essa si appiattisce
in una sorta di dizione neutra perdendo quel significato programmatico che
recava in sé a partire da
Goethe e dal secondo Settecento. Da questa parola
irraggiava l’idea che arte e
scienza potessero raccogliersi entro un unico plesso, che il confine andasse
superato in direzione di
una cultura unificata.
La premessa di questo
percorso è che la natura
stessa fosse in grado di palesare una propria capacità di auto-costruirsi esprimendosi in forme. A partire dagli inizi del secolo
scorso una scienza che si
auto-concepisce sempre
più come un progetto tecnologico sembra dividersi
da una filosofia che fa della
critica della modernità
tecnocratica uno dei suoi
cavalli di battaglia. Questa
divaricazione ha prodotto
una sorta di catastrofe facendo sì che le scienze «dure» abbiano rischiato di
perdere il senso del loro
operare a esclusivo favore
della loro efficacia, mentre
la filosofia ha sciolto il legame che la teneva unita al
sapere positivo. A rammentarci che le cose potevano andar diversamente,
e che stanno forse nuovamente orientandosi secondo un orientamento nuovo
e tuttavia antico, viene ora
un volume antologico, pubblicato da Cortina, a cura
di Andrea Pinotti e Salvatore Tedesco, Estetica e
scienze della vita. Morfologia, biologia teoretica, evodevo (pp. 390, € 30).
Qui si delinea un vasto
percorso nella tradizione
novecentesca e nel dibattito contemporaneo della
biologia teorica. Vengono
presi in considerazione,
nella prima parte, una serie di pensatori che, agli
inizi del Novecento, hanno
nutrito la tradizione morfologica, come Jakob von
Uexküll, Viktor von
Weizsäcker, Frederik J. J.
Buytendijk,
Erwin
Strauss, Adolf Portmann.
La seconda parte del volume prende invece in considerazione gli autori contemporanei che hanno
congiunto la biologia evoluzionistica con quella dello sviluppo densa di richiami morfologici (evo-devo).
In questo quadro la ricerca
scientifica è nuovamente
rivolta in direzione di una
sintesi della conoscenza, e
orientata a una visione
ampia e condivisa.
L
30 .Spettacoli
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
on Diana è diventato un
simbolo della società
civile, capace di unire il
fronte laico e quello religioso. Ma
lui non si è mai considerato né un
eroe, né un prete anticamorra, si
riteneva e voleva essere solo un
prete, solo un uomo». È quanto ha
sottolineato il presidente della Rai
Anna Maria Tarantola oggi alla Camera dove è stata proiettata in anteprima la fiction sulla vita del parroco di Casal di Principe ucciso
dalla camorra nel 1994, interpretato da Alessandro Preziosi e che sa-
«D
The show
must go on
La Rai celebra
“Don Diana”
contro le mafie
rà trasmessa il 18 e 19 marzo su
Rai1, giorno in cui cade il ventennale della morte del sacerdote.
«Prevenire - ha fatto notare Tarantola - significa impedire alle mafie di crescere e di espandersi, significa ridurne la forza e la capacità di `inquinamento´ della società
legale. Significa alimentare una diffusa cultura della legalità. Tante sono le azioni di prevenzione attivabili, ma tutte si possono riassumere
in quelle che vorrei chiamare le tre
C: Collaborazione, Condivisione,
Conoscenza». Tarantola nel suo in-
tervento alla presenza tra gli altri
di Rosy Bindi, Presidente della
Commissione Antimafia, e del direttore di rai Fiction Eleonora Andreatta, parla anche della prevenzione attraverso la lotta al riciclaggio facendo notare che anche un
certo tipo di intrattenimento, di fiction è un buon esempio di comunicazione: «In questa settimana la
Rai darà particolare rilievo alle manifestazioni di Libera in ricordo
delle vittime di mafia», spiega. Poi
ricorda che in questi giorni ricorre
l’anniversario della giornalista Ila-
ria Alpi. «L’attenzione della Rai sul
tema della criminalità c’è. Le nostre fiction, rubriche, approfondimenti sulla terra dei fuochi sono
esempi importanti. Tra questi ad
esempio la copertura data alla beatificazione di Don Pino Puglisi che
non a caso viene anche ricordato
nella fiction su Don Diana». Il presidente della Rai conclude ricordando il compito educativo svolto da
Don Diana nei confronti dei più giovani. Poi dice che i media «devono
avere coraggio nel proporre i prodotti giusti in questo senso».
Sorrentino
e Servillo
al Quirinale
Barbieri: via col botto
per i bambini chef
Il “masterchef” in videochat a “La Stampa”
LUCA DONDONI
TORINO
Parlare con Bruno
Barbieri, superchef,
personaggio tv e ora
autore del libro Via
Emilia, via da casa (ieri in videochat a La Stampa) significa fare il punto su una spiacevole situazione che ha circondato il «quasi perfetto» Masterchef. La puntata finale ha
mostrato come anche Sky
possa inciampare, complice
la naiveté dei tre giudici
(Barbieri, Cracco, Bastianich) al cospetto della diretta
tv, ma soprattutto come il nostro sia il paese delle polemiche. «Senta, glielo dico subito
- dice Barbieri - qualche errore c’è stato e che noi tre si sia
abituati alla registrata piuttosto che alla diretta si sapeva.
Ci siamo trovati su un palco,
con un sacco di gente davanti,
non si sentiva nulla ma alla fine
l’abbiamo portata a casa. È ovvio però che quando vai così
bene c’è tutta una categoria di
italiani che appena sbagli è
pronta a darti addosso. A Sky
ci abbiamo riflettuto, abbiamo
capito l’errore e il giorno dopo
eravamo già lì a discutere della
prossima edizione».
E la polemica del secondo
classificato Almo che ha messo in dubbio la scelta di far
vincere Federico?
«Ma la classe della gente dove
sta? Il verdetto su Federico è
sempre stato unanime ed era
chiaro proprio gustando i
piatti della finale che avrebbe
vinto lui».
La moglie di Almo ha detto
che ha sentito proprio lei dire
che un piatto di Federico sapeva di detersivo.
«Strano che le orecchie aguzze
della signora non abbiano sentito quando ho parlato di un
piatto di suo marito, il fegato
grasso, che sapeva di ciccioli.
Non proprio il massimo».
Ma lei una bella soddisfazione se l’è tolta subito grazie a
Masterchef Junior che ha fatto gli stessi ascolti del programma per adulti.
«Junior ha esordito con il botto. Un interesse andato oltre
ogni aspettativa».
E le polemiche sull’uso dei ragazzini nei programmi tv?
Bruno Barbieri ieri in redazione a La Stampa
«Quando ci sono i bambini i ragazzini di mezzo gli schiavi del
“politicamente corretto” festeggiano. Ma allora lo Zecchino d’Oro? I programmi tv dove
fanno cantare ai bambini? Lasciamo stare, sennò viene fuori la mia personalità emilianoromagnola più sanguigna».
Meglio concentrarsi sul libro?
«Sì, visto che sta andando bene.
Lì racconto la mia storia, i viaggi che hanno segnato la mia vita, i ristoranti che mi hanno
permesso di guadagnare sette
stelle Michelin, la tv, la popolarità e l’amore per il cibo. Che
sta sopra ogni cosa. Sempre».
Cinema, teatro, e soprattutto
Napoli. Questi i temi dell’incontro di ieri mattina al Quirinale, dove il Presidente Napolitano ha ricevuto il premio
Oscar Paolo Sorrentino accompagnato dalla moglie, dagli attori Servillo,Verdone,
Ferrari, e dai produttori Nicola Giuliano e Francesca Cima.
La consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della
Repubblica Italiana al regista
e al protagonista della «Grande bellezza» è stata occasione
di una chiacchierata calorosa.
Si è parlato di napoletanità
(Verdone ha fatto sapere che
suo padre era di Pozzuoli), di
recitazione, del trentennale
della scomparsa di Eduardo,
dello storico teatro San Ferdinando, del film di Turturro
«Passione» e della Napoli del
’44. Uno scenario che, si è augurato il Presidente, potrebbe
essere oggetto di nuovi racconti e ricostruzioni.
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LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
.
Spettacoli .31
MATHIEU AMALRIC
La regista Justine Malle
lla
domanda
classica, quella
che da sempre
perseguita i figli
d’arte, ovvero
«che cosa ha significato, per
lei, essere l’erede di un grande regista?» Justine Malle,
primogenita di Louis e dell’attrice canadese Alexandra
Stewart, risponde con elegante circospezione: «Non è
stato difficile, ma nemmeno
facile quanto si può immaginare». Crescere con un padre-monumento, cineasta di
culto in Europa e dall’altra
parte dell’oceano, fascinoso e
romantico, come le storie che
raccontava, non ha levato a
Justine la voglia di seguire le
sue tracce. Così, diventata
adulta all’ombra della memoria paterna (Malle è scomparso nel 1995, a soli 63 anni),
ha scelto la stessa carriera.
A
Decisione condivisa da suo
padre?
«No, almeno non subito. Per
prima cosa mi disse che era
importante riflettere bene
sulle proprie scelte, poi che
non era una buona idea.
Avrebbe voluto vedermi filosofa oppure archeologa..Per
un po’ ho seguito le sue indicazioni, anzi, mi sono convinta
di voler fare altro. Poi, a 30 an-
Jimmy P.
Il film di
Desplechin
racconta la
storia dello
psicanalista
Georges
Devereux
(Amalric) che,
all’indomani
della II guerra
mondiale
incontra un
reduce indiano
(Benicio Del
Toro)
JUSTINE MALLE
Intervista
FULVIA CAPRARA
ROMA
«Il mito di mio padre deriva da
tanti fattori, ha avuto tante
donne, tanti amori, è stato un
gran seduttore...Inoltre
veniva da un ambiente
borghese, rifiutato con spirito
iconoclasta, e ha saputo
superare i confini francesi...
Ma era rimasto un uomo
semplice, basti pensare che
rispondeva sempre di
persona alle lettere dei fan»
“Dietro ogni film c’è
una storia d’amore
o di amicizia”
“E pensare che papà
mi voleva archeologa”
La figlia del grande regista: ho osato seguire
le sue orme solo a 30 anni, prima mi censuravo
ni, ho capito che invece desideravo fare proprio la regista e
che, fino a quel momento, mi
ero censurata».
Che ha imparato da suo padre?
lissimo, mi colpì soprattutto
l’intreccio, meno la storia
d’amore. Poi ho capito tante altre cose, il desiderio di mio padre di fare un buon poliziesco
alla Hitchcock, ma con l’occhio
rivolto allo stile di Bresson di
cui era stato assistente, il suo
amore per il jazz, la trovata geniale di contattare Miles Davis
e convincerlo a comporre la
musica...».
«Soprattutto che per realizzare
un’opera d’arte bisogna partire
da un’idea forte, poi che è necessario coltivare la curiosità
nei confronti di tutto, che non si
deve restare chiusi nel mondo
del cinema, che ci vuole
Quali sono i film di Malle che
un’apertura totale e che alla
preferisce?
tecnica va sem«Ascensore è forpre affiancata la
L’INSEGNAMENTO midabile, un vero
riflessione».
ocumento
«Ci vuole curiosità dd’epoca.
Però i
Per l’inaugunei confronti di tutto miei prediletti sorazione della
mai chiudersi» no Lacombe Lurassegna Film
cien e Vanja sulla
noir, in questi
giorni a Roma, è stato scelto 42esima strada, più apprezzato
Ascensore per il patibolo, gira- qui in Italia, che in Francia».
to da Malle nel’58, protagonisti Jeane Moreau, Maurice RoneteLinoVentura,colonnasonora di Miles Davis. Ricorda la
prima volta in cui l’ha visto?
«Sì, avevo 14-15 anni, mi avevano detto tutti che era molto celebre e in effetti l’ho trovato bel-
Malle ha goduto di un seguito
particolare, era molto amato
dal pubblico, suscitava affetto
oltre che ammirazione. Secondo lei perchè?
«Il suo mito deriva da tanti fattori, ha avuto tante donne, tanti
amori, è stato un gran sedutto-
re... Inoltre veniva da un ambiente borghese, che ha rifiutato con spirito iconoclasta, e poi
ha saputo superare i confini
francesi, voleva andare altrove
e ci è riuscito...Nonostante tutto questo è rimasto un uomo
semplice, basta pensare che rispondeva sempre di persona a
tutte le lettere dei suoi fan».
Dopo«Jeunesse», presentato
al Festival di Roma, che cosa
sta preparando?
«Ho diversi progetti, uno piccolo, un altro da girare in Canada».
Come giudica la polemica sugli attori francesi che prenderebbero cachet troppo elevati?
«In Francia la cinematografia è
molto sostenuta dallo Stato e
globalmente va bene, ma questo non vuol dire che non ci siano problemi. È vero che alcuni
attori percepiscano cachet alti.
Ma la questione più importante, secondo me, è un’ altra e cioè
che è difficile realizzare film a
medio budget, si fanno solo film
grandi e film piccoli».
ALINE ARLETTAZ
PARIGI
48 anni ha ancora la figura di un adolescente
e lavora nel cinema già
da 31 anni, da quando faceva lo
stagista nei film di Otar Iosellani. C’è in Amalric un eterno
interrogarsi e una voglia bulimica di lavorare. Da 20 anni
Arnaud Desplechin incarna il
suo doppio.
A
E’ vero che lei non vede mai
Desplechin fuori dal set?
«Questo è un po’ cambiato dopo le riprese di Jimmy P.’ Il fatto di essere all’estero, di girare in una lingua straniera, ci
ha avvicinato, è nata davvero
una complicità. Mi sono liberato di ciò che m’imbarazzava, l’ammirazione».
In Jimmy P. lei impersona l’etnologo e psicanalista Georges Devereux che, all’indomani della II guerra mondiale incontra un indiano con
strani traumi (Benicio del Toro). La psicoanalisi l’appassiona?
«Ho sempre ignorato tutto
della psicoanalisi. Probabilmente questo deriva da mio
padre che ha sempre sostenuto: non si devono mostrare i
propri difetti».
Come definirebbe Jimmy P.?
«E’ un film sull’amicizia, sullo
scambio. Non sappiamo quello che l’altro percepisce di ciò
che gli diamo. E’ un film sulla
pacificazione, due uomini cercano insieme un modo per
stare meglio. E’ totalmente diverso dai precedenti film di
Desplechin».
Non smette mai di girare
film.
«Cerco di ridurre ma non ci
riesco. Mi è difficile rifiutare di
fare un film con amici o con persone che ammiro, come Roman
Polanski».
Ha appena finito l’adattamento di La camera blu di Georges
Simenon, con la sua compagna, Stephanie Cléau.
«Sì, è un romanzo duro, una
storia intensa. L’ho scritto con
la mia compagna, che recita
con me nel film. Vede, Stephanie non è un’attrice ma mi sembrava ovvio che prendesse parte al film. È bello fare film con le
persone che ami».
L’ha sempre pensata così?
«Sì, da quando vidi L’avventura
di Antonioni con Monica Vitti.
Per me fu una rivelazione. All’epoca dovevo avere 17 anni.
Quel film mi aveva sconvolto, vi
avevo percepito soprattutto il
rapporto tra due persone: fare
un film con qualcuno che ami».
E per questo che nel suo secondo film Lo stadio di Wimbledon, dodici anni fa, tratto
dal libro e Daniele del Giudice
lei pensò a Monica Vitti (poi invece scelse Adriana Asti)?
«Sì, le avevo scritto e in risposta ho ricevuto una lettera di rifiuto, dattiloscritta. E in quel
film c’è anche Jeanne Balibar, la
mia fidanzata di allora» .
Ha trasformato il personaggio
centrale del libro in una donna
«All’inizio ero riluttante perché
avevo quest’immagine cinematografica che, quando in un film
si vede una donna che cammina
da sola per la strada, di solito è
perché ha subito una delusione
d’amore. Ma è stata Jeanne a
convincermi. Sono persuaso
che non importa chi sia a recitare, dal momento che ti piace».
Traduzione di Carla Reschia
W
MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 32
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
6.10 Unomattina Caffè
6.30 Tg 1
6.45 Unomattina Attualità
12.00 La prova del cuoco Varietà Tutti in cucina con
Antonella Clerici, nella
14ª edizione del programma
13.30 Telegiornale
14.00 Tg 1 Economia Attualità
14.10 Verdetto finale Attualità
Il programma condotto
da Veronica Maya
15.20 La vita in diretta
18.50 L’eredità Game show
20.00 Telegiornale
20.30 Affari tuoi Game show
Dal Teatro Delle Vittorie
di Roma, Flavio Insinna
conduce l’undicesima
edizione del celebre
gioco
Rai 2
6.00 La strada per la felicità
Telefilm
6.45 Cartoon Flakes
8.15 Due uomini e mezzo
Telefilm
8.35 Desperate Housewives
Telefilm
10.00 Tg 2 Insieme Attualità
10.30 Meteo
11.00 I fatti vostri Varietà
13.00 Tg 2 Giorno
13.30 Tg 2 Costume e Società
13.50 Medicina 33 Attualità
14.00 Detto Fatto Attualità
16.15 Cold Case Telefilm
17.45 Tg2 Flash Lis
17.50 Tg sport
18.15 Tg 2
18.45 Squadra Speciale
Cobra 11 Telefilm
20.30 Tg 2 20.30
21.00 Lol Serie
Rai 3
Canale 5
Italia 1
Rete 4
La 7
6.30 Rassegna stampa italiana e internazionale
7.00 Tgr Buongiorno Italia
7.30 Tgr Buongiorno Regione
8.00 Agorà Attualità
10.00 Mi manda Raitre
11.15 Elisir Attualità
12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg
12.45 Pane quotidiano
13.10 Il Tempo e la Storia
14.00 Tg Regione. Meteo
14.20 Tg 3. Meteo 3
14.50 Tgr Leonardo
15.00 Tg3 Lis
15.05 Tgr Piazza Affari
15.10 Ciclismo: Tirreno-Adriatico
16.10 Aspettando Geo
16.40 Geo Documentari
19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo
20.00 Blob Videoframmenti
20.10 Sconosciuti Attualità
20.35 Un posto al sole SO
6.00 Tg 5 Prima pagina
7.54 Traffico
7.56 Borse e Monete. Meteo
8.00 Tg 5 Mattina
8.45 Mattino Cinque
11.00 Forum Attualità
13.00 Tg 5. Meteo.it
13.40 Beautiful Soap opera
14.05 Grande Fratello - Live
Reality show
14.10 CentoVetrine SO
14.45 Uomini e donne
Talk-show
Conduce Maria De Filippi
16.05 Grande Fratello - Live
Reality show
16.15 Il segreto Telenovela
17.10 Pomeriggio cinque
18.50 Avanti un altro!
Game show
20.00 Tg 5. Meteo.it
20.40 Striscia la notizia
6.55 Friends Telefilm
7.45 Le regole dell’amore TF
8.40 Una mamma per amica TF
10.30 Dr. House - Medical division Telefilm
12.25 Studio Aperto. Meteo
13.00 Sport Mediaset
13.40 Grande Fratello - Live
Reality show
14.10 I Simpson
14.35 Dragon Ball GT Cartoni
15.00 Big Bang theory Telefilm
15.50 Due uomini e mezzo TF
16.35 E alla fine arriva mamma
17.25 Nikita Telefilm Nikita è
una ragazza dal torbido
passato. Fuggita di casa,
comincia a drogarsi
pesantemente
18.00 Grande Fratello - Live
18.30 Studio Aperto. Meteo
19.20 CSI Scena del crimine TF
6.25 Chips Telefilm
7.20 Miami Vice Telefilm
8.15 Hunter Telefilm
9.40 Carabinieri Telefilm
10.40 Sai cosa mangi?
10.50 Ricette all’italiana
11.30 Tg 4 - Telegiornale
12.00 Detective in corsia TF
12.55 La signora in giallo TF
14.00 Lo sportello di Forum
15.30 Hamburg distretto 21
Telefilm
16.35 Ierie Oggi in Tv Speciale
16.40 La stella di latta Film
(western, 1973) con
John Wayne, Gary Grames. Regia di Andrew V.
McLaglen
18.55 Tg4 - Telegiornale
19.35 Il segreto Telenovela
20.30 Tempesta d’amore
Soap opera
6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo.
Traffico
6.55 Movie Flash
7.00 Omnibus - Rassegna
stampa Attualità
7.30 Tg La7
7.50 Omnibus meteo
7.55 Omnibus Attualità
9.45 Coffee Break Attualità
11.00 L’aria che tira Attualità
13.30 Tg La7
14.00 Tg La7 Cronache
14.40 Le strade di San Francisco Telefilm
16.40 Il commissario Cordier
Telefilm Serie televisiva
francese
18.10 L’ispettore Barnaby Filmtv Le storie del laconico
ed astuto ispettore
20.00 Tg La7
20.30 Otto e Mezzo Attualità
21.10
Don Diana
21.10
Made in sud
21.05
Ballarò
21.10
Immaturi
FICTION. La storia di Don Giu-
VARIETÀ. Una nuova puntata
seppe Diana, un sacerdote di
Casal di Principe, un luogo
dominato dagli scontri di due
famiglie di camorristi, gli Esposito e i Capuano
dello show dedicato alla comicità meridionale. Alla conduzione, anche in questa quarta
edizione, Gigi e Ross, Fatima
Trotta ed Elisabetta Gregoraci
ATTUALITÀ. Appuntamento con
il settimanale d’informazione
e approfondimento condotto in
diretta da Giovanni Floris. Per
notizie e curiosità, www.ballaro.rai.it
FILM. (comm., 2011) con R. Bova,
L. Bizzarri. Regia di P. Genovese.
Costrettiarifarel’esamedimaturità,seitrentottennitornanoindietrodivent’anni,conqualcheruga
di più e qualche capello di meno
23.20 Porta a Porta Attualità
0.55 Tg 1 - Notte. Che tempo fa
1.30 Sottovoce Attualità
2.00 Terza pagina Attualità
2.30 Mille e una notte Memoria Magazine
3.45 Da Da Da
23.45 Tg 2
0.00 2Next - Economia e Futuro
0.55 Rai Parlamento
Telegiornale
1.05 Law & Order Telefilm
1.50 Meteo
1.55 Appuntamento al cinema
23.20 Gazebo Attualità
0.00 Tg 3 Linea notte.
Tg regione
1.05 Gap - Forward Attualità
1.35 Prima della Prima
2.05 Fuori orario.
Cose (mai) viste
★★★
23.40 Le mani dentro la città
Fiction Con Giuseppe
Zeno, Simona Cavallari
0.40 Tg 5 Notte. Rassegna
stampa. Meteo.it
1.10 Striscia la notizia
1.45 Uomini e donne
21.10
Arrow II
21.10
Nati con la camicia
21.10
Sex and the City
TELEFILM. La città di Starling City
★★
si trova nel mirino di un attentatore solitario che fa esplodere bombe nei luoghi più disparati della città. Tra gli interpreti,
Stephen Amell
FILM. (comm., 1983) con Teren-
TELEFILM. Grazie a un’amica,
Carrie incontra Jill, un ricco
architetto francese con cui esce
un paio di volte. Nel frattempo, un famoso pittore usa
Charlotte come modella
22.00 The tomorrow people TF
22.55 Revolution Serie
23.50 Le iene Varietà satirico
1.20 Grande Fratello - Live
1.40 Sport Mediaset
2.05 Studio aperto La giornata
VERO TV
TV & TV
16.30
16.45
17.45
18.15
18.30
19.30
20.25
20.30
21.30
21.45
21.55
ALESSANDRA
COMAZZI
n «Giass» ricco
di spunti semantici, quello
che ha debuttato l’altra
sera su Canale 5, 3 milioni 427 mila spettatori. 1) La goliardia: parolacce, peti e linguaggio
politicamente scorretto, come da promessa.
Anche Renzo Arbore
ha massimo rispetto
per la goliardia, per il
suo valore dissacrante
nei confronti del potere. 2) E una presenza
arboresca, forse i Bravi
Presentatori (Bizzarri
& Kessisoglu), forse
Andy Luotto o il pubblico vociante alla «Indietro tutta» aleggiava
nell’aria. 3) Ricci ha definitivamente codificato la divisione dei comici tra Nord, Centro e
Sud, quella che Zelig
praticava di fatto. La
codificazione esplicita
serve a dimostrare
quanto l’Italia sia molto più omologata di
quanto vorremmo credere, sperare, temere.
4) La parodia dell’intervista a Fiorello ha
sublimato la soglia delle risposte inascoltate
per avventurarsi nella
psicologia dell’intervistato, quanto vorrei
trattarti male, caro il
mio vip. 5) La catalogazione: maggiorate,
cantautori morti, tengo (capo) famiglia, gay
insigni (ma sarebbe
«grandissimi froci»),
saranno sorrentini,
consente l’inanellarsi
delle mitiche «situazioni». 6) Il numero e la
qualità dei protagonisti, da Caruso alla Raffaele, da Verduci a Balbontin & Ceccon e gli
altri, compresi i «ruoli
cameo», Carrà, Cecchi
Paone. 7) L’assenza di
cesure porta ritmo: se
solo il programma fosse durato un’ora.
Spettacoli .33
Programmi tv
I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi
Rai 1
.
U
23.30 Speciale Champions League Sport
1.20 Tg 4 Night News
1.45 The Pacific Telefilm
3.30 Venere in visone Film
(dramm., 1961)
5.15 Zig Zag Quiz
TV2000
can. 55
Fun With Flupe
Alen Telenovela
Vero in cucina
Tg Family
Vendetta d’amore
Padre coraje TN
Tg News
Perla nera TN
I cuochi pasticcioni
Cuor di cucina
Tg News
ce Hill, Bud Spencer. Regia di
E.B. Clucher. L’ex carcerato Doug
e il ventriloquo Rosco vengono
scambiati per agenti della Cia
23.15 La Mala Educaxxxion
0.25 Tg La7 Night Desk
1.35 Movie flash
1.40 Otto e mezzo Attualità
Conduce Lilli Gruber
2.15 Z-Men Film
3.50 La7 Doc Documentari
REAL TIME
18.00
18.30
18.50
19.50
19.55
20.00
20.30
20.55
21.20
Rosario da Lourdes
Tg 2000
Il Tempo Vola?
Gocce di Miele
Storie da Lourdes
Rosario da Lourdes
Nel cuore dei giorni
Tg Tg
I Cavalieri della
Maschera Nera Film
23.05 Kojak Fiction
DMAX
17.40 Due abiti per una
sposa Varietà
18.10 Amici di Maria De
Filippi Varietà
19.10 Molto bene
19.40 Il boss delle torte
20.10 Fuori menù Varietà
21.10 My Cake Design: la
battaglia dello zucchero Documentari
22.10 Fuori menù Varietà
15.10
16.00
16.50
17.45
18.35
19.30
20.20
21.10
22.00
Banco dei pugni
MythBusters
Airport Security
Swords: pesca in
alto mare
A caccia di auto
Cacciatori di tesori
Banco dei pugni
A caccia di auto
Affari a tutti i
costi
film / intrattenimento
17.00 Red Dawn - Alba rossa
Remake del film Alba
rossa del 1984 diretto
da John Milius SKY
19.20 Grande, grandissimo,
enorme DISCOVERY
SCIENCE
Diario di una schiappa Vita da cani SKY CINEMA
CINEMA 1
digitale terrestre
9.10 Lost World RAI 4
9.15 Aragosta a colazione
Sfortunato in tutti i
campi, Montesano si
finge marito dell’amante di un amico RAI MOVIE
9.30 Onore e Sangue IRIS
9.55 Xena RAI 4
10.40 Private Pratice RAI 4
10.55 Di Tresette ce n’è uno,
tutti gli altri son nessuno RAI MOVIE
11.10 Ciaknews IRIS
11.15 Apollo 13 L’Odissea
spaziale ricostruita
minuziosamente. Di
Ron Howard, con Tom
Hanks IRIS
11.25 Brothers And Sisters
RAI 4
12.05 Streghe RAI 4
12.30 Il fidanzato della mia
ragazza La storia di una
ragazza che incontra il
suo unico vero amore...
Due volte RAI MOVIE
13.35 Rush RAI 4
13.50 Un poliziotto scomodo
Olmi, un commissario
violento e onesto, deve
16.00 Due agenti molto speciali Due agenti appartenenti a due mondi
opposti devono risolvere un caso di omicidio
PREMIUM CINEMA
16.05 Leverage JOI
16.10 Una mamma per amica
MYA
17.00 Una ricetta per due Atto Terzo MYA
Smallville-Gli Inizi
PREMIUM ACTION
17.30 Balla coi lupi Kevin
Costner scopre la civiltà
degli indiani e la ferocia dei bianchi. 7 Oscar
PREMIUM UNIVERSAL
17.40 Role Models Danny e
Wheeler sono venditori
di un energy-drink. Ma
vengono arrestati
17.45
PREMIUM CINEMA
Friends JOI
indagare sulla morte di
due ragazzi IRIS
13.55 G.I. Joe - La nascita dei
Cobra RAI MOVIE
14.25 Private Pratice RAI 4
15.10 Brothers And Sisters
RAI 4
15.45 Streghe verso nord Teo
Mammucari fa parte di
un corpo speciale che
combatte le streghe IRIS
15.50 90210 RAI 4
16.00 Il cuore altrove Anni
‘20: Neri Marcorè perde
la testa per la non
vedente Vanessa
Incontrada RAI MOVIE
16.30 One Tree Hill RAI 4
17.20 Robin Hood RAI 4
17.35 Ti ho sposato per allegria L’avvocato Giorgo
Albertazzi sposa
Monica Vitti, un pò svitata ma simpatica IRIS
17.50 Rai News - Giorno RAI
MOVIE
17.55 Wild Target - Una valigia per 3 RAI MOVIE
18.10 Streghe RAI 4
19.30 A-team IRIS
Codice Rosso
PREMIUM
ACTION
18.15 Big Bang Theory JOI
18.35 Outsourced JOI
18.40 One Tree Hill MYA
18.50 Chicago Fire PREMIUM
ACTION
19.05 Shit! My dad says JOI
19.25 Er-Medici In Prima
Linea MYA
19.30 Sliding Doors Se prenderà la metro, Helen,
appena licenziata,
conoscerà l’affascinante
James PREMIUM CINEMA
19.35 Psych JOI
20.25 Cult PREMIUM ACTION
21.15 0 Broke Girls JOI
Dance Academy MYA
Almost Human
PREMIUM ACTION
Il Figlio Piu’ Piccolo
PREMIUM CINEMA
21.20 The Last Days of Disco
19.40 Pane, amore e
Andalusia Il maresciallo
Vittorio De Sica cerca di
sfuggire alle nozze con
Lea Padovani RAI MOVIE
Sanctuary RAI 4
20.15 Renegade IRIS
20.25 Heroes RAI 4
21.05 Assassinio di Jesse
James per mano del
codardo Robert Ford
IRIS
21.10 Blind Man RAI 4
21.15 Vajont Laura Morante
è la giornalista che
“annuncia” la tragedia.
Regia di Martinelli RAI
MOVIE
17.05 Medium FOX LIFE
Mangia, Prega, Ama
Liz, insoddisfatta, si
mette in viaggio per
trovare se stessa e la
felicità SKY PASSION
17.20 Spiriti nelle tenebre
1896: Val Kilmer e
Michael Douglas sulle
tracce di due leoni
mangiauomini SKY MAX
17.25 Eutanasia di un amore
Tony Musante non
vuole figli e Ornella
Muti è costretta ad
abortire SKY CLASSICS
17.30 Posti in piedi in paradiso Tre padri, separati e
in difficoltà economiche, decidono di dividere una casa SKY HITS
17.35 L’ultimo dominatore
dell’aria Aang, l’ultimo
dominatore dell’aria,
combatte contro la
Nazione del Fuoco SKY
CINEMA FAMILY
23.15 Lonely Hearts Una coppia di killer trova le vittime attraverso gli
annunci sui giornali RAI
MOVIE
Rampage RAI 4
23.50 Storie di Cinema IRIS
0.15 Lord Brummel Ufficiale
di umili origini Stewart
Granger diventa amico
del principe di Galles
18.25 Stephen Hawking: il
disegno dell’Universo
DISCOVERY SCIENCE
CHANNEL
19.15 Don Camillo e l’onorevole Peppone Peppone,
candidato alle elezioni,
s’innamora di una militante del partito SKY
CLASSICS
IRIS
JOI
®
ACTION
23.05 Shameless JOI
La prima cosa bella La
storia di due fratelli, di
una mamma eccentrica
e dell’amore che li unisce PREMIUM CINEMA
23.10 Pretty Little Liars MYA
23.20 L’ Ultimo Appello
PREMIUM UNIVERSAL
PREMIUM
23.40 Revolution
ACTION
The Originals
MYA
SKY PASSION
19.35 Attack the Block Invasione Aliena Una
banda di adolescenti
deve difendere il suo
blocco da un’invasione
aliena SKY HITS
19.50 In Cucina con
GialloZafferano FOX LIFE
20.00 Affari a quattro ruote
20.05
21.00
DISCOVERY CHANNEL
Criminal minds FOX
CRIME
Criminal minds FOX
CRIME
Revenge FOX LIFE
Stuart Little - Un topolino in gamba Invece che
con un bambino,
mamma e papà tornano dall’orfanotrofio col
topolino SKY CINEMA
FAMILY
I vitelloni Cinque amici
di Rimini passano il
tempo fra scherzi, nottate e sogni. Di Fellini
Come la prima volta
SKY PASSION
21.10 Una bugia di troppo
Eddie Murphy è un
agente letterario che
riesce a concludere
ogni affare SKY HITS
Il principe abusivo SKY
CINEMA 1
Anni ‘70: due redattrici
letterarie riescono sempre a entrare nello Studio
54 PREMIUM UNIVERSAL
21.40 Parks And Recreation
22.00 Arrow PREMIUM ACTION
22.10 Mike & Molly JOI
22.15 Gossip Girl MYA
22.35 Better With You JOI
22.50 Chicago Fire PREMIUM
19.25 Il cammino dei ricordi
®
FOX
CRIME
22.00 Affare fatto!
DISCOVERY
CHANNEL
22.05 Fantasmi
DISCOVERY
SCIENCE
FAMILY
SKY CLASSICS
19.05 Alaska: ai confini della
civiltà DISCOVERY
21.55 The Following
22.30 Hook - Capitan Uncino
Peter Pan (Robin
Williams), ormai adulto,
ha dimenticato il
mondo magico SKY
CINEMA FAMILY
22.40 28 giorni Sandra
Bullock si ubriaca alle
feste. Ma finisce in un
centro di riabilitazione
SKY PASSION
The Forgotten Julianne
Moore è ossessionata
dal ricordo del figlio,
morto in un disastro
aereo SKY MAX
22.45 Castle FOX LIFE
22.50 Senza traccia FOX CRIME
Vacanze di Natale a
Cortina A Cortina, l'avvocato Covelli decide di
tornare ad essere il
consorte leale SKY HITS
22.55 Broken City Un investigatore indaga su un
caso di corruzione che
coinvolge il sindaco di
NY SKY CINEMA 1
L’uomo di Hong Kong
La noia di vivere spinge
un riccone ad uccidersi.
Con Jean-Paul
Belmondo SKY CLASSICS
23.40 Grey’s Anatomy FOX
LIFE
23.55 Oscure presenze
0.15
DISCOVERY SCIENCE
Accerchiato SKY MAX
34
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
SPORT
-40
72
7
Dalla vetta
Anni
Ko in 12 gare
Il Milan è a quota 35 punti:
non andava così male dal
1981/82 (sarebbe stato a
28), quando finì in B
I rossoneri hanno incassato
42 reti in 28 gare: per
trovare di peggio bisogna
tornare al ’41/42 (49)
Il bilancio di Seedorf
tra campionato e coppe:
4 vittorie e 1 pari, 12 gol
segnati e 19 subiti
Champions, Mancini contro Mourinho
Stasera negli ottavi di Champions League, il Real
Madrid di Carlo Ancelotti (20,45 Sky Sport 3,
Premium Calcio 1) deve solo chiudere una formalità
contro lo Schalke 04 battuto 6-1 all’andata mentre il
Chelsea di Mourinho è ancora in bilico contro il
Galatasaray (20,45 Sky Sport 1, Premium Calcio). In
Turchia è finita 1-1 e Mancini spera nel colpaccio.
ROSSONERI IN CRISI, IL N.1 CONFERMA IL TECNICO
Povero
Diavolo
Caos in campo e nel club, aria da resa dei conti al Milan
Giallo sulle frasi di Berlusconi che attacca Galliani:
“Squadra costruita male, Seedorf non è in discussione”
LAURA BANDINELLI
MILANO
«Seedorf non è in discussione,
sarà l’allenatore del Milan anche l’anno prossimo»: il verbo
secondo Silvio Berlusconi starebbe in questa frase consegnata a qualche interlocutore
della domenica. L’agenzia Ansa ieri ha raccolto pensieri di
Retroscena
MICHELE BRAMBILLA
MILANO
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
anonimi visitatori di Arcore e
dintorni che si sono affrettati a
riferire anche questo pensiero
sui rossoneri in grave crisi: «La
squadra è costruita male».
Quando c’è bufera tutti si
sentono autorizzati a raccontare qualcosa del giocattolo del
presidente. Al punto che diventano altrettanto curiosi gli spif-
28 trofei
in 28 anni
Coppa
Italia
2002/2003
1
circostanziati sul malessere
presidenziale: Berlusconi si sarebbe detto amareggiato perché le risorse che lui investe sono spese male, per giocatori
non all’altezza. Avrebbe quindi
aggiunto di non capacitarsi di
come in Italia solo la Juve spenda più del Milan in ingaggi e di
come in Champions i rossoneri
siano stati eliminati nettamente da un club, l’Atletico Madrid,
con un monte ingaggi che corrisponde a quasi metà di quello
rossonero. Sembra di riascoltare le parole pronunciate dalla figlia Barbara prima dell’ormai
storica divisione degli amministratori delegati ideata dal padre per tenere a bada i duellan-
ti. Ma questa è solo dietrologia
perché l’entourage di quest’ultima assicura che la faida è finita.
I fatti però raccontano una
realtà se è possibile ancora più
sconcertante, perché il Milan è
una polveriera in cui partono
missili in continuazione. Sul
fronte societario resta solo da
capire quanto è alto il livello di
Scudetti
8
Supercoppe
di Lega
1994
1988
2004
1992
2011
1993
larence Seedorf strappato ai suoi agi brasiliani e messo lì non
tanto a guidare (ci vorrebbe
anche poco) quanto a resuscitare niente meno che il
club più titolato del mondo.
Due scommesse.
Silvio Berlusconi, come
tutti gli uomini vincenti, sulle scommesse ha costruito la
propria fortuna. Memento
audere semper, diceva D’Annunzio, e il Cavaliere non ha affidare la squadra a tale Arrimai smesso di osare. Dice go Sacchi, ottavo posto in sespesso che «non s’è mai visto rie B. A Silvio diedero del matun pessimista combinare to. Ma Sacchi era un predestiqualcosa di buono», e alme- nato. Non solo e non tanto perno su questa
ché riportò a Mifrase dovremSCOMMESSE lano la Coppa
mo essere tutti
Campioni,
L’uomo che scoprì dei
d’accordo con
anzi due: ma
Sacchi e Capello perché Sacchi
lui. Chi non risica non rosi- ci riprova con Clarence può piacere o
ca, e il giovane
non piacere ma
neopresidente del Milan non nessuno può contestare un daesitò a risicare nell’ormai to oggettivo, e cioè che nel calpreistorico 1987 quando ri- cio italiano c’è un prima di Armosse da Milanello il monu- rigo e un dopo Arrigo. Zona
mento di Nils Liedholm per pura, pressing, diagonali, e poi
C
feri che invece riferiscono di un
altro Berlusconi, quello stanco
di sentirsi fare richieste di organico e staff da un allenatore che
per adesso non ha dato risposte
sul campo. Chi ci capisce qualcosa è bravo. Comunque siamo
alle solite: nel mirino finisce ancora l’ad Adriano Galliani.
Emergono pure dei particolari
6
1987/1988
1991/1992
1992/1993
Coppe
dei Campioni
1988/1989 2002/2003
1989/1990 2006/2007
1993/1994
5
1993/1994
1995/1996
Supercoppe
europee
2003
1989
2007
1990
1994
5
1998/1999
Coppe
intercontinentali
1989
1990
2003/2004
2
2010/2011
Mondiale
per club
2007
1
Centimetri
LA STAMPA
A San Siro come in politica
Se Silvio avesse finito le magie?
Via consiglieri fidati e spazio ai giovani, ma le ultime scelte sono un flop
trattare i calciatori per quello
che sono, nababbi viziati che
devono imparare a soffrire: il
calcio italiano dopo Sacchi
non fu più lo stesso. Sparirono
perfino neologismi perlopiù
inventati da un grande cantore di un altro grande Milan,
Gianni Brera: il libero, lo stopper, il centrocampista, l’ala
tornante e il terzino di spinta.
Tutti tornanti e tutti di spinta,
nel calcio totale.
Berlusconi aveva visto giusto, e vide giusto anche quando il ciclo di Sacchi – consumato poverino dal suo stesso
stress – finì prematuro. La
panchina andò a Capello, uno
che non solo non aveva mai
fatto l’allenatore, ma non aveva neanche nessuna intenzione di farlo. Era un dirigente,
lui, e che dirigente: al Milan
portò gli olandesi delle meraviglie, Rijkaard compreso, nonostante la vulgata ne attribuisca la scoperta a Sacchi
(fu don Fabio, per primo, a
provarlo al Mundialito 1987).
C’è bisogno di dirlo? Anche
Capello dirigente era stata
una scommessa di Berlusconi, naturalmente vinta. E
quando fu costretto a diventare allenatore, Capello diventò il più vincente del mondo. Dobbiamo continuare? Il
geometra Adriano Galliani,
un passato da modesto dirigente in serie B (nel Monza) è
diventato il Maradona dei dirigenti (Ancelotti dixit); Leonardo lui pure un fenomeno
da dietro la scrivania.
Ora al Milan piangono.
«Non ci prendono più in giro
neppure gli interisti, per dire
come siamo conciati», mi dice Teo Teocoli, che quasi non
ha più nemmeno cuore di imi-
tare il povero Galliani, da anni costretto alle nozze con i
fichi secchi: «Come si fa a
prendersela con Galliani?», si
chiede il comico: «È uno che
ha dormito per terra una settimana a Barcellona per farsi
dare Ibrahimovic. Il problema è che Berlusconi non vuole più metterci i soldi». Eppure a San Siro è andata in scena una singolare contestazione («Perfino un po’ sospetta»,
mi confida un pezzo grosso di
Mediaset) che ha preso di mira proprio Galliani. Neanche
una parola contro Barbara la
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Pennetta: «Fognini? Siamo solo amici»
Oggi in Tv
«Siamo amici, ci conosciamo da una vita e ci
supportiamo a vicenda», così Flavia Pennetta ha
commentato il legame con Fabio Fognini: la tennista
brindisina, dopo la vittoria nel torneo di Indian Wells
(Usa), ha postato un tweet all’una di notte con la foto
dei due abbracciati in camera (qui a fianco),
scatenando il gossip su un loro fidanzamento.
9,45 Salto con gli sci. CdM femminile
RaiSport1
11,05 Combinata nordica. CdM
RaiSport1
12,40 Calcio. Trofeo Arco - Beppe Viola
RaiSport1
14,30 Ciclismo. Tirreno-Adriatico
RaiSport2
14,30 Cricket. Twenty World Cup
Eurosport2
17,45 Calcio. Barcellona-Arsenal
Eurosport
Delusi
Mario Balotelli,
23 anni,
con Giampaolo
Pazzini, 29
Personaggio
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
i firme sul nuovo contratto della Juve
(biennale) Andrea
Pirlo ne ha già messe tante:
quattro autografi su punizione, giusto per restare alla
stagione in corso, che diventano dieci da quando è juventino. E quattro sono stati i
colpi decisivi, compresa l’ultima griffe, domenica sera a
Marassi. «Il Professore» o
«l’Architetto», i titoli assegnati dai compagni fioccano.
Dà lezioni ovunque e, nonostante la partita fosse stata
piuttosto complicata anche
per uno come lui, alla fine
mostrava la solita nonchalance: «È il gol più bello della
carriera? Non esageriamo,
ne ho fatti altri...». Già. Ormai se ne potrebbe stampare
il catalogo, a partire dalla
D
DOPPIA IMPRONTA
La sua griffe con il Genoa
e sul nuovo contratto
entro un paio di settimane
Le firme di Pirlo
Dopo lo scudetto
tocca al rinnovo
Juve, biennale in dirittura d’arrivo
Veterano
Andrea Pirlo,
35 anni
il prossimo
19 maggio,
è arrivato
alla Juve
nel 2011
a parametro
zero
dopo dieci
stagioni
al Milan
In serie A
ha giocato
anche con
Brescia,
Reggina
e Inter
claudicante Pato, centravanti-genero.
E se dunque fosse proprio
lui, il Padrone, il problema? Da
imprenditore e politico ha scaricato i vecchi collaboratori e
se ne è scelti di nuovi che insomma, chissà. Ha mandato
via perfino la straordinaria segretaria Marinella Brambilla,
che gli intuiva ogni pensiero e
desiderio; ha accantonato il devoto Bonaiuti; pare abbia
smesso di ascoltare i consiglieri più saggi e navigati, forse anche il fedele Fedele. E così ha
fatto con il calcio: ha dato il
benservito a Diego Armando
Galliani più che altro per mantenere la pace familiare.
«Una volta il Milan», mi confida l’addolorato ministro Maurizio Lupi, «aveva sempre un
progetto per il futuro. Oggi
gallianicida; non una contro oscilla tra timidi investimenti
Seedorf, finora distintosi per sui giovani e nostalgia del pasuna discreta opinione di sé e sato, con il risultato di galleggiaper l’inelegante scaricabarile re in un presente mediocre. Bersul predecessore; e men che lusconi non ha avuto il coraggio
meno una parodi cambiare». Cola contro il PaL’IRONIA DI TEOCOLI me in politica?
drone. Ma è Silsì, rispon«Gli interisti ormai Ahimè
vio Berlusconi
de Lupi: «Ha prenon ci prendono ferito voltarsi inad avere messo
lì Seedorf; è lui nemmeno più in giro» dietro. Ha invead aver creato
stito nelle persola bizzarria del doppio ammi- ne sbagliate. In politica e nel Ministratore delegato; lui, se lan». In verità l’uomo non mollevogliamo dirle tutte, ad aver rà e tenterà ancora di stupire:
bloccato l’acquisto (già fatto) ma il dubbio è che abbia smarridi Tevez per trattenere il to il tocco magico d’un tempo.
Esordiente
Clarence
Seedorf,
37 anni,
alla prima
esperienza
da allenatore
in Italia,
davanti
a un poster
di Silvio
Berlusconi,
presidente
del Milan
dal 1986
«maledetta», per il portiere
s’intende, la specialità che
l’ha reso famoso. Anche se
due giorni fa a Genova è andato sul classico: tiro a giro e
palla sotto l’incrocio protetto
dalla barriera. Protetto si fa
per dire, perché spesso la fila
di avversari fa la figura del
sofà, quello che lui da bambino usava per esercitarsi.
L’altra firma, quella su carta, la metterà a breve, almeno
stando alle sue ultime parole
in tema: «Ci siamo parlati e
c’è la volontà, dobbiamo solo
incontrarci». Subito dopo la
fine di marzo, ovvero alle
spalle del tour de force, ogni
giorno sarà buono. Di certo
con uno come Pirlo non si
può aspettare fino a giugno,
a meno di brutte sorprese.
Capitò a Leonardo, che
Punizioni-gol
In questa stagione Pirlo
ha già segnato 4 volte su
punizione, che diventano
10 da quando
è alla Juve
1 Se la condizione fisica non
è un problema, come ha ripetuto Antonio Conte, gli infortuni
cominciano invece a preoccupare: l’altra sera a Genova si sono
rotti Andrea Barzagli e Federico
Peluso, piuttosto seriamente,
che vanno a unirsi al già degente Marchisio. Gli esami strumentali non hanno dato buone notizie: «Riacutizzarsi del quadro infiammatorio», al polpaccio sinistro, è stato l’esito per il difensore centrale, che per quel muscolo sta tribolando da inizio stagione. Segue prognosi: «Le condizioni verranno monitorate nei
prossimi giorni». Non si sa
Totti rilancialaRoma
Il Napoli resta dietro
Il capitano torna e segna, Udinese battuta
La Roma riprende la sua corsa dopo lo 0-0 con l’Inter e il
ko di Napoli. I giallorossi mandano ko l’Udinese non senza
qualche tremore e lo fanno
grazie al redivivo Totti (al
rientro dopo 40 giorni), al
sempre pungente Destro e a
una saetta di Torosidis: il capitano sale a quota 233 reti in
serie A dopo poco più di 20’
con un colpo preciso dopo
un’incursione di Gervinho, il
re. Anche su twitter non fa follie, al massimo due punti esclamativi: «Contento di aver
sbloccato una partita complicata! Una vittoria e un altro
passo importante!».
Ci pensano gli altri: «Il mago
delle punizioni» (Quagliarella); «Immenso» (Storari);
«Pirlo e Buffon troppo forti»
(Osvaldo). Tra i fan c’è anche il
tecnico: «Oltre che un grande
campione, Andrea ha dimostrato di essere un grande uomo». Nonostante qualche sostituzione che a Pirlo non sempre è andata giù: «Ma sul momento, come capita a tutti, non
sono quello che fa problemi».
Di sicuro, levandolo non gli
ammacchi le certezze: «Non
mi sono mai sentito messo in
discussione: ma non per un
cambio, in tutta la mia vita».
Europa League, giovedì a Firenze
Emergenzainfortuni:outancheBarzagliePeluso
Nuovi cori anti partenopei
GUGLIELMO BUCCHERI
ROMA
l’avrebbe voluto portare all’Inter ma lasciò passare troppo
tempo. tra una telefonata e l’altra, se all’ultimo squillo Pirlo
rispose: «Grazie, ma ieri sera
ho firmato con la Juve».
Il destino pare però essere
qui, tra gente che lo adora,
quasi in senso religioso. Del resto, alla sua prima apparizione
in maglia bianconera Gigi Buffon fece la rivelazione: «Appena ho visto Andrea con la maglia della Juve ho pensato: “Dio
c’è”». È che Pirlo può convertire anche le partite destinate all’ignavia di un pareggio o sull’orlo della dannazione. Altra
confessione di Buffon: «Quando sul pallone va Andrea, anche se mancano pochi minuti
alla fine, può sempre succedere qualcosa, puoi vincere la
partita. L’ho pensato pure a
Genova, vedendo la punizione». Il ringraziamento è un abbraccio al numero 21, sommerso da tutta la squadra, compreso Conte, che s’era fiondato in
campo per la festa. Al regista
s’era scomposta giusto la barba, ma solo per un po’ di sudo-
10
Buffon: «Quando l’ho
visto sulla palla ho pensato
che avremmo vinto»
ne è che sia difficile mantenere
l’ordine in società in questo
momento disgraziato. Serve
però chiarezza. A Galliani le
proposte non mancano, Ancelotti ad esempio continua a
chiedergli di seguirlo al Real
Madrid. E i record negativi (come quello dei 9 gol subiti nei
primi 15’) non aiuta.
35
18,00 Pallanuoto. Coppa Italia, semifinali RaiSport2
20,00 Volley. Trento-Perugia
RaiSport1
20,30 Basket. Budivelnik-Stella Rossa Eurosport2
20,45 Calcio. Chelsea-Galatasaray
SkySport1
20,45 Calcio. Real Madrid-Schalke 04
SkySport3
20,50 Hockey in linea. Milano-Cittadella RaiSport2
22,45 Volley. A2 maschile: Monza-Padova RaiSport2
23,45 Calcio. Ghana-Germania U17
Eurosport
UN ALTRO CAPOLAVORO
sopportazione di Galliani, che
all’esterno passa per essere la
causa di tutti i mali. Fino a oggi
ha dimostrato di reggere la
pressione, salvo dare per due
volte le dimissioni (respinte).
Ma cosa succederà a fine aprile
quando è prevista l’assemblea
dei soci? Ieri Galliani è rimasto
in sede a lavorare. L’impressio-
.
giovane bomber si regala il 7° sigillo in 13 partite dopo aver fatto sbandare il portiere friulano
Scuffet, il difensore greco festeggia il 1° gol giallorosso.
La notte dell’Olimpico è rimasta sempre appesa ad un filo
per merito di un’Udinese viva e
pericolosa. Pinzi ha provato a
riaprire la sfida con il diagonale
dell’1 a 2, Basta con la mezza girata del 2 a 3: nel mezzo i tre tentativi di Di Natale e le tre prodezze di De Sanctis. Sullo sfondo, la sfida degli ultrà contro i
quando potrà rientrare. Di certo
non giovedì a Firenze, per il ritorno degli ottavi di Europa League. A Peluso, gli esami hanno
invece evidenziato una «lesione
di primo grado del muscolo lungo adduttore della coscia»: fuori almeno tre settimane. Alla faccia dell’influenza, per la quale
ufficialmente era stato rispedito a casa da Genova, domenica
a pranzo. Per Firenze, Conte dovrebbe recuperare Tevez, fermo
per la tendinite rotulea. Il tecnico pare giocarsi anche la vendetta sulla critica: «Dopo l’andata ci hanno massacrato, come
fossimo già eliminati». [M. NER.]
Roma
3
Udinese
2
Roma
Udinese
4-1-2-3
3-5-1-1
De Sanctis 7; Torosidis 6,5, Benatia 6,5,
Castan 6, Dodò 5,5
(40’ st Romagnoli
sv); Taddei 6; Nainggolan 6; Pjanic 6,5;
Destro 6,5 (36’ st
Bastos sv), Totti 7
(27’ st Florenzi 5),
Gervinho 6
Scuffet 6, Heurteaux 5,5, Danilo 5,5,
Domizzi 6; Widmer
6, Badu 6,5 (40’ st
Zielinski sv), Allan
5,5, Pinzi 6 (19’ st
Muriel 5,5), Basta
6,5; Pereyra 6; Di
Natale 6 (35’ st Nico
Lopez sv)
ALL. Garcia
6,5 ALL. Guidolin
6
RETI: pt 22’ Totti, 30’ Destro; st 6’ Pinzi,
24’ Torosidis, 35’ Basta
ARBITRO: Tagliavento 6
AMMONITI: Nainggolan, Widmer
SPETTATORI: paganti 10.430 per un incasso di 404.319,00 euro; abbonati 23.844 per
una quota abbonati di 473.904,00 euro
Classifica
Juventus
75
Milan
Roma*
61
Genoa
Napoli
58
Sampdoria
Fiorentina
48
Udinese
Inter
47
Cagliari
Parma*
46
Chievo
Lazio
41
Livorno
Verona
40
Bologna
Atalanta
37
Sassuolo
Torino
36
Catania
(*) = Una partita in meno
35
35
34
31
29
24
24
23
21
20
provvedimenti che hanno chiuso per due volte le curve dell’Olimpico: dalla Nord, a più riprese, è partito il solito coro antinapoletani, adesso bisognerà
valutarne le percezione e quantificarne i responsabili per capire se contro il Toro martedì
prossimo ci saranno altre chiusure. Il Napoli rimane a 3 punti
di distanza e la Roma deve ancora recuperare la gara col Parma.
W
Pagelle
36 .Sport
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Tachtsidis trascina
Moretti è perfetto
TORINO
PADELLI
7
TACHTSIDIS
5,5
MAKSIMOVIC
6
EL KADDOURI
6,5
BOVO
Solo l’incrocio gli nega un gol capolavoro: è ovunque e non sbaglia un pallone.
Considerando il giallo preso al
7’, è un’altra prodezza.
6,5
MEGGIORINI
6,5
GLIK
5
BARRETO
Sfodera due grandi
parate nella ripresa, all’inizio su
Higuain e alla fine su Mertens,
ma nulla può sul gol.
Spaesato sulla destra e si può comprendere, ma ci
mettedelsuoperlasciaretroppi
spazi alle folate di Mertens.
Un muro invalicabile, fino a quando non subisce la
beffa del fallo che regala la vittoria al Napoli.
7
MORETTI
6,5
DARMIAN
La perfezione fatta
difensore, la leadership fatta
giocatore.
Parte piano e con timore nella prima da titolare, poi
prende in mano il Toro e chiude
da migliore in campo.
Primo tempo scintillante, forse per convincere il Napoli - che l’ha ceduto in prestito a riprenderselo. Cala nella ripresa e spreca un’occasione.
Trasforma i fischi in
applausi: corre per tre, colpisce
il palo ed esce stremato (dal 25’
st CERCI 5,5: non incide).
L’ombra di un attaccante. L’assist per Meggiorini
non lo salva da una partita piena
di errori e paure (dall’11’ st IMMOBILE 5,5: sbaglia il gol della
possibile vittoria, vanificando le
gran giocate che sfodera).
Una lezione di duttilità sotto gli occhi di Prandelli. A
sinistra annulla Callejon e sfiora
anche il gol nella ripresa.
4
Ko di fila
Prima di ieri,
sconfitte con
Juve (0-1),
Samp (0-2)
e Inter, ancora
1-0 a S. Siro
MARCO ANSALDO
389’
KURTIC
Senza reti
Sbaglia ogni cosa
ma si salva parzialmente rubando palla a Behrami e servendo un assist perfetto a Immobile (dal 33’ st BASHA 5,5:
non entra in partita).
SPAZIO AFFARI
Granata ko anche con il Napoli ma sul gol pesa l’errore dell’arbitro
Ventura: “Campionato particolare, speriamo che finisca presto”
L’analisi
GIANLUCA ODDENINO
6,5
5,5
Toro beffato e furioso
“Mai vista una cosa così”
i
il migliore
Panagiotis Tachtsidis
CENTROCAMPISTA
Il Toro
non segna
dal 17
febbraio
a Verona:
dopo, 4 gare
e nessun gol
>
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TORINO
L
a quinta sconfitta del
Toro in sei partite è
molto diversa dalle
quattro precedenti.
All’ultimo periodo di
abulia e di remissività, i granata
hanno risposto con una prova
che ha messo il Napoli alle corde
e sarebbe finita meglio se l’arbi-
tro Doveri avesse fermato Higuain nell’azione del gol a un minuto dalla fine: la spintina e lo
sgambetto in corsa a Glik, involontari o meno, hanno sbilanciato il difensore polacco e non
averlo valutato è grave. «Diventa imbarazzante sentirsi chiedere almeno nel 70 per cento delle
partite il commento su un episodio che ci ha penalizzato - ha detto Ventura, che al fischio di chiu-
Bomber
Gonzalo
Higuain,
26 anni,
esulta dopo
il suo 14° gol
stagionale
in mezzo
a Bovo,
Padelli
e Moretti
sura si è precipitato in campo a
protestare come tutta la panchina -. Non so più cosa dire ai giocatori se non che dobbiamo lavorare per fare ancora meglio sul
piano della mentalità e della maturità: più cresciamo e più, forse,
otterremo rispetto. In 30 anni
non ho mai visto una cosa del genere, è un campionato particolare e spero che finisca presto. Per
fortuna abbiamo 36 punti e non
LA STAMPA
Fallo su Glik, poi lo 0-1
Higuain si invola verso la porta:
prima però intralcia la corsa
del difensore (foto Sky)
La partita
Pali Bovo-Meggiorini, decide Higuain al 90’
Torino
0
Napoli
1
Torino
Napoli
5-3-2
4-2-3-1
Padelli 6,5; Maksimovic 5,5, Bovo 6,5,
Glik 6,5, Moretti 7,
Darmian 6,5; Kurtic
5,5 (33’ st Basha
5,5), Tachtsidis 7, El
Kaddouri 6; Meggiorini 6,5 (25’ st Cerci
5,5), Barreto 5 (11’ st
Immobile 5)
Reina 6,5; Reveillere
6 (28’ st Henrique 6),
Fernandez 6, Albiol
5,5, Ghoulami 6; Jorginho 6, Inler 5,5
(19’ st Behrami 5,5);
Callejon 5 (35’ st Insigne 5,5), Hamsik
5,5, Mertens 6,5; Higuain 6
ALL. Ventura
6,5 ALL. Benitez
ARBITRO: Doveri 4
AMMONITI: Bovo, Jorginho, Inler, Glik,
Darmian
SPETTATORI: 12.370 paganti per un incasso di 264.375 euro più 8.780 abbonati per
una quota di 110.841 euro
26, altrimenti correremmo il rischio della retrocessione e del
fallimento: siamo stati più bravi
delle cose che ci sono successe».
Il fatto che i giocatori siano
stati obbligati al silenzio stampa
la dice tutta sull’umore del Toro
e sul timore di dire cose che
avrebbero interessato la giustizia sportiva. Il Napoli è uscito
con i 3 punti dopo una prestazione sofferta come la settimana
STEFANO MANCINI
INVIATO A MELBOURNE
I
DOPO IL GP D’AUSTRALIA
Il dt Allison cita i rivali:
«Per lottare con Mercedes
dobbiamo migliorare»
stagione si sono dimostrate
più veloci. In questo senso la
gara di Melbourne ha rappresentato un trauma: dai
test era chiaro chi avrebbe
vinto, però c’è modo e modo.
Rosberg nei 40 giri dopo la
safety car ha messo da parte
mezzo minuto di vantaggio
senza mai dare l’impressione di spingere.
Della F14 T, secondo i suoi
progettisti, si salvano l’affidabilità (e neppure sempre:
all’inizio Alonso ha perso
parte della spinta del kers),
la velocità nelle curve veloci
e la partenza. I difetti? «Abbiamo bisogno di lavorare
Bovo tira da una trentina di metri e colpisce lo spigolo della traversa. Nella ripresa sarà invece
Meggiorini a cogliere la base di
un palo, su assist di Barreto.
Immobile sciupa
Kurtic ruba palla a Behrami e
serve bene Immobile, completamente libero sul dischetto del
rigore. Mira sballatissima e palla altissima sopra la traversa.
45’st
versa di Bovo e il palo di Meggiorini a tu per tu con Reina ma
lo sciupio si è determinato per
gli errori, il più grave dei quali
l’ha commesso Immobile calciando contro i tabelloni della
curva un tiro comodo dal dischetto del rigore. Ventura fa
bene a ricordare le sei o sette
GIOCO RITROVATO
Cerci e Immobile esclusi
dai titolari. Tante chance
ma troppi errori sotto porta
occasioni in cui i granata hanno sprecato il contropiede sbagliando l’ultimo passaggio: tuttavia almeno di questo non si
può incolpare l’arbitro e, con il
volume di gioco prodotto, il Toro poteva arrivare all’episodio
di Higuain con un vantaggio tale da renderlo ininfluente.
A differenza del Napoli è in-
Colpo del Pipita
Napoli in gol con Higuain, ma
nell’azione l’argentino tocca un
piede di Glik e lo fa cadere: poi
ha via libera e batte Padelli che
gli devia ma non ferma il tiro.
coraggiante che i granata abbiano ritrovato l’atteggiamento
propositivo dei tempi migliori,
con Tachtsidis fenomenale nel
dirigere l’orchestra e con una
difesa alta, capace di sorreggere l’azione. Certo, la rinuncia
iniziale a Cerci e Immobile ci ha
lasciato perplessi: anche se quei
due sono in un momento di stasi
hanno più qualità degli altri. Alla resa dei conti però Meggiorini ha disputato un buon match,
il migliore tra gli attaccanti,
dunque la scelta di Ventura, per
lui più che per Barreto, è stata
felice. Non così si può dire per
Prandelli, in tribuna per controllare Cerci, Immobile, Insigne e Darmian, che possono interessargli per il Mondiale. I
primi tre li ha visti poco, Darmian ha giocato a sinistra, stranamente ignorato dai compagni
anche se si proponeva molto.
Per il ct una trasferta inutile.
TORINO
6,5
REINA
6
REVEILLERE
Il palo lo grazia due
volte, ma lui è provvidenziale sui
tiri di Meggiorini e Darmian.
Fa il suo senza spingersi oltre le linee avversarie, però fatica ad arginare Darmian
(dal 28’ st HENRIQUE 6: un ingresso positivo).
6
FERNANDEZ
5,5
ALBIOL
6
GHOULAM
Il migliore della difesa di Benitez. Sportella e imposta senza sosta.
Patisce Meggiorini e
spesso commette errori gratuiti
che regalano opportunità agli
avversari.
Fa bella figura davanti a quelli che potevano essere i suoi tifosi. Positivo.
i
il migliore
José Manuel Reina
PORTIERE
1
Fernando
Alonso,
32 anni,
sulla sua
Ferrari ai box
durante
il Gp
d’Australia
Raikkonen non aveva
buon bilanciamento
tra freni anteriori
e posteriori
La soluzione
Si lavora sui dati
del Gp di Australia
per trovare un buon
bilanciamento
della frenata
2
Velocità di punta
Aumentata di
20 km/h rispetto
al 2013: con le nuove
regole conta di più
La soluzione
Test eseguiti
in galleria
del vento
per migliorare
l’aerodinamica
3
Power unit
Le componenti del
motore non funzionano in armonia
come nelle Mercedes
La soluzione
Studio di nuove
mappature
per sfruttare
la potenza
della power unit
JORGINHO
5,5
INLER
5
CALLEJON
5,5
HAMSIK
6,5
MERTENS
6
HIGUAIN
Viaggia a corrente alternata, ma ha la qualità per fare
la differenza. Rischia qualcosa di
troppo nel fallo su Kurtic, poi si
gestisce e ci prova con un rasoterra debole.
Copre poco in difesa
e sbaglia spesso quando deve
impostare. Si fa vedere solo
con due tiri dalla distanza nel
primo tempo e un giallo su
Meggiorini (dal 19’ st BEHRAMI
5: l’errore che lancia Kurtic è da
codice penale).
Si accontenta dell’assist per Higuain nel primo
tempo e di un tiro fuori nel secondo. Poco per uno come lui
(dal 35’ st INSIGNE 5,5: entra con
poca voglia).
Fa ammonire i granata con le sue accelerazioni, l’unico a provarci senza sosta. Solo
Padelli gli nega la rete a cinque
minuti dalla fine.
Quarto
posto
Stabilità
6
Galleggia senza incidere, ma ha il merito di lanciare
Higuain nell’azione del gol.
F1, lavoro su freni, aerodinamica e motore: parte la gara dello sviluppo
Problemi e rimedi
Sport .37
.
Reina fa miracoli
Insigne svogliato
“Competitività inaccettabile”
Ferrari, tre mosse per risalire
il caso
l risultato della Ferrari in
Australia si condensa in
una sola frase: «La nostra competitività è stata
inaccettabile». L’autocritica
arriva dal direttore tecnico
James Allison. «Abbiamo il
nostro bel da fare per migliorare la vettura se vogliamo competere ad armi pari
con il team Mercedes». Succede di rado che un comunicato da Maranello citi il nome di una rivale e ne riconosca la netta superiorità. Le
altre squadre (McLaren,
Red Bull e Williams) sono
considerate abbordabili, anche se nella prima gara della
28’ st
Sfortuna doppia
6,5
RETI: st 45’ Higuain
scorsa contro la Roma: emergere negli ultimi 10’ di un match durato un’ora e mezza è poco, consegnare le chiavi del gioco agli
avversari è il sintomo di un periodo opaco, con alcuni giocatori
appannati (ieri tutto il reparto
d’attacco, escluso Mertens) e
con il centrocampo che è andato
in difficoltà. Se Padelli ha parato
il primo tiro dopo 50’ e il secondo
dopo 78’ ci sarà una ragione.
Se il Napoli non ha meritato
di vincere, il Toro non poteva
riuscirci per la semplice ragione che se si costruisce molto
ma non si butta la palla in porta, bene che vada finisce 0-0: il
gol è diventato all’improvviso il
cruccio e il problema di una
squadra che aveva trovato con
Cerci e Immobile due risolutori
come non aveva da trent’anni.
Qualcosa si è inceppato nelle
conclusioni. Ieri la sfortuna ha
avuto la sua parte con la tra-
28’ pt
Pagelle
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Una lunga latitanza
interrotta dall’azione furbesca
che in extremis regala tre punti
d’oro al Napoli.
[G. ODD.]
In breve
Serie B: esonerato Vecchi
Carpi, arriva Pillon
1 È stata fatale la sconfitta
di sabato a Cittadella, la
quarta dall’inizio del girone
di ritorno, al tecnico del Carpi Stefano Vecchi. Al suo posto, la società ha scelto Bepi
Pillon, ex di Treviso, Ascoli,
Bari e Reggina, che ha firmato un contratto con il club sino al 30 giugno.
Ciclismo: alla «Tirreno»
Volata di Cavendish
1 Nella
6ª e penultima tappa della Tirreno-Adriatico,
vittoria in volata del britannico Mark Cavendish su Petacchi e Sagan, sempre leader lo
spagnolo Contador. Oggi ultima tappa, una breve cronometro individuale a San Benedetto del Tronto.
Sci: candidati per la Fisi
ancora sulla stabilità in frenata e sulla velocità nei rettilinei». Vedere le staccate a ruote inchiodate di Raikkonen era
un’agonia: pareva di rivedere
il peggior Massa. In Ferrari
garantiscono per Kimi: «L’anno scorso vinse lui in Australia, è chiaro che non è lui la
causa». La potenza non sarebbe un problema: lo è il funzionamento integrato di turbo,
motore tradizionale e motori
elettrici. In questi giorni i tecnici ferraristi analizzeranno i
dati della gara di Melbourne,
lavoreranno in galleria del
vento e cercheranno di migliorare l’efficienza del motore.
Raikkonen esclude che entro il
Gp della Malesia del 30 marzo
arrivino delle soluzioni: «Mi
sono trovato in queste condizioni già in passato, a volte ci
vuole un po' di tempo».
Se guardiamo ai numeri come fa tante volte Alonso, iniziare bene fa piacere, ma è lo
sviluppo della macchina che
fa vincere il campionato.
Prendiamo l’era di Alonso in
Ferrari, che coincide con la
striscia di successi della Red
Bull. Fernando arriva a Maranello nel 2010 e si aggiudica la
prima gara in Bahrein. Massa
è secondo, una doppietta straordinaria che incanta e illude.
Il sogno finisce ad Abu Dhabi
per un errore strategico fatale, ma è Vettel a meritare il titolo. Nel 2012 succede l’opposto: per ammissione dei piloti
la macchina è inguidabile e
Alonso inizia l’anno con un 5°
posto. In Spagna arriverà un
pacchetto di novità che funzionano e la Ferrari tornerà in
testa. In seguito la vena creativa si esaurirà: l’ultimo capitolo sarà ancora ad Abu Dhabi, e di nuovo Vettel otterrà
ciò che si è guadagnato.
«Tutte le recenti stagioni
sono state caratterizzate da
una lotta feroce agli sviluppi,
da marzo fino a novembre»,
conclude Allison. Che cosa
può evitare che finisca come le
altre volte? «Con tutte le novità regolamentari del 2014, le
opportunità per migliorare
queste monoposto sono considerevoli. Sarà una gara a chi
sviluppa meglio».
www.lastampa.it/controsterzo
La Di Centa si presenta
1 L’ex campionessa di sci di
fondo Manuela Di Centa, 51
anni, presenta oggi a Milano
la candidatura alla presidenza della Federazione Italiana
Sport Invernali (Fisi): gli avversari per le elezioni del 12
aprile a Bologna sono il presidente uscente Flavio Roda e
quello del Comitato piemontese Pietro Marocco.
Olimpiadi invernali
Trento per il 2026
1 Nonostante sia quasi cer-
ta la candidatura di Roma per
ospitare i Giochi estivi del
2024, Trento è intenzionata a
farsi avanti per avere le Olimpiadi invernali nel 2026.
T1 CV PR T2
MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 38
39
SCIOPERO GTT
RUDY
OROLOGI
Domani stop di bus e treni
Il Comune sospende la Ztl
Domani sciopero di 24 ore
del trasporto pubblico. È la
protesta nazionale indetta
da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna.
Garantito il servizio per i
pendolari: dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. Stessi orari per la
Oggi
Ieri
Un anno fa
MIN (˚C)
8
9.2
0.1
MAX
IL TEMPO IN CITTÀ
20
25.8
8.0
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
COMPRO ORO
COMPRO ARGENTO
COMPRO ROLEX
metropolitana. Autolinee extraurbane: da inizio servizio
alle 8 e dalle 14,30 alle ore 17,30.
Pont-Rivarolo-Chieri e Torino-Aeroporto-Ceres: da inizio
servizio alle 8 e dalle 14.30 alle
ore 17.30. Varchi della Ztl aperti a tutti.
Via XX Settembre, 14/c
(quasi ang. Via Gramsci)
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Cell. 348.5502437
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Diario
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Scuola, pronto
il calendario
dell’anno
prossimo
SI STRINGONO I TEMPI I POSSIBILI ESCLUSI GIÀ PREPARANO I RICORSI
Da 15 settembre
all’11 giugno
205 giorni di lezione
Maria Teresa Martinengo
A PAGINA 43
Addio
alla polizia
a cavallo
Corsa alla procura
È Spataro il favorito
LA STORIA
Il ladro
che adora
le «500»
CLAUDIO LAUGERI
Il Csm: entro il 7 aprile la nomina del successore di Caselli
scelta. Il Csm deciderà
* La«entro
la prima settimana
IL PROGETTO A SANTENA: «SAREMO UNA SECONDA VENARIA»
La spending review
del governo taglia
il servizio al Valentino
di aprile» il nome del nuovo Procuratore capo di Torino. Il nome uscirà dalla
terna formata daArmando
Spataro, Sandro Ausiello e
Francesco Saluzzo.
Claudio Laugeri
Minello e Peggio
A PAGINA 41
ALLE PAGINE 40-41
Rapina
tre banche
a 16 anni
POLITICA
Arrestato
con un complice
«I soldi per la droga»
Massimo Massenzio
A PAGINA 51
Bruno Caccia
Una storia
scritta a metà
Stasera al Massimo
il documentario sul
giudice ucciso nell’83
S. Francia e G. Legato
T1 T2
Le primarie
grilline
Un rendering del progetto per il futuro museo di Santena
Un museo per Cavour
Letizia Tortello A PAGINA 49
A PAGINA 57
Sede vacante
MARCO ACCOSSATO
Oggi è l’ultimo giorno di Angelo Del Favero ai vertici
delle Molinette. Il direttore
generale della Città della Salute da domani sarà a Roma,
dove è stato chiamato a dirigere l’Istituto Superiore di
Sanità. Sul futuro dell’azienda ospedaliera torinese nessuna notizia. Ci si aspettava,
ieri nella riunione della giunta regionale, un nome. Invece no, «fumata nera», sede
vacante, il successore di Del
Favero, per ora, non c’è.
Nomina impegnativa. Sono molte le condizioni (e i
vincoli) da rispettare.
Primo: verrà scelto un direttore generale o un commissario? Nominare adesso
un nuovo dg vorrebbe dire per questa giunta che va verso le elezioni - ipotecare in
qualche modo il futuro. Ma
pare che sia proprio questa la
direzione scelta dalla Regione. Secondo nodo, l’Università, che deve essere d’accordo
con la Regione sulla scelta del
nuovo vertici.
Alla fine i papabili sembrano essere rimasti in due: Gian
Paolo Zanetta e Maurizio Dell’Acqua. Con Zanetta in pole
position.
Scelti i quaranta
candidati
per il 25 maggio
Tropeano
A PAGINA 45
ignor giudice, ho
rubato quell’auto.
L’ho fatto soltanto
perché mi piaceva. E l’ho tratta come fosse mia». Crispino
Colombo, classe 1974, aria
simpatica e camminata ciondolante, ha una passione: le
Fiat «500». Certo, gli piacciono i motori, ma per il mitico
«cinquino» ha proprio una
passione. Quelle gialle, poi, lo
fanno impazzire.
L’altra sera, gli agenti della
«Volante» lo hanno preso dopo l’ennesimo furto. Neanche
a dirlo, una «500», portata
via dopo averne lasciata
un’altra identica (rubata
giorni fa) identica per modello e colore. Ma l’ultimo oggetto del desiderio aveva l’allarme satellitare.
La carriera da «appassionato» d’auto e di «500» è incominciata 20 anni fa, sempre
assistito dall’avvocato Antonio Genovese. «I reati vanno
puniti, ma forse bisognerebbe
capire se è il caso di curare
questa persona» dice il legale.
Crispino è un cultore, mai un
contato con un ricettatore per
rivendere le auto, intere o a
pezzi. Una volta, ha persino
raccontato al giudice: «Ho
cambiato le casse della radio e
gli penumatici». Era vero. Nel
tempo, Crispino ha accumulato 25 condanne. È stato in carcere, senza fare tante storie.
Una sola volta ha reagito ai
carabinieri, che lo volevano
fermare sulla «sua» auto.
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40 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
gg Dossier /La successione di Caselli
Procura, Spataro in pole position
Vietti (Csm): “La nomina nella prima settimana di aprile”. Ma già si parla di possibili ricorsi
nuovo capo è quella formata dall’aggiunto di Milano Armando
Spataro, l’aggiunto torinese Sandro Ausiello e il procuratore di
Novara Francesco Saluzzo. La loro sfida è stata oggetto di più di
un commento, ieri, a margine del
convegno organizzato al campus
Einaudi per presentare il cosiddetto «codice Vietti», presente
l’autore e tutti i vertici della magistratura torinese. Facciamola
BEPPE MINELLO
È un tomo di oltre 3 mila pagine. È il «Codice dell’ordinamento giudiziario» che porta
la firma del vicepresidente del
Csm, Michele Vietti, e quella
di tre magistrati dell’ufficio
studi sempre del Csm. «Ma se
ci vogliono 3 mila pagine di regole per rispondere alla Costituzione là dove stabilisce che
la magistratura è un organo
autonomo e indipendente, c’è
qualcosa che non va» ha argutamente sottolineato Mario
Napoli, presidente dell’Ordine degli avvocati.
Critiche verso il Csm
che ha deciso di
«accorpare» le nomine
di più sedi giudiziarie
Caselli in pensione
E che ci sia qualcosa che non va
lo scopriremo presto, quando il
Csm - che di quel Codice è il
principale fornitore di contenuti - deciderà «entro la prima
settimana di aprile» il nome del
nuovo Procuratore capo di Torino, dopo che a fine 2013 Gian
Carlo Caselli ha lasciato l’incarico per raggiunti limiti di età. I
candidati sono numerosi, ma la
terna dalla quale salterà fuori il
In prima fila nella terna
Armando Spataro, aggiunto alla Procura milanese, guida la terna dei favoriti (gli altri sono il
procuratore di Novara, Saluzzo, e l’altro aggiunto a Torino, Ausiello) alla successione di Caselli
breve: in pole position per Torino
c’è il milanese Armando Spataro,
certamente per i suoi meriti, ma
anche perché il Csm ha deciso di
accorpare in un’unica seduta le
nomine di più sedi giudiziarie italiane. «La copertura di Torino ha spiegato Vietti - si inserisce in
un quadro di una serie di uffici
scoperti, che comprende le procure di Bari, Salerno e Firenze e,
quindi, comprensibilmente il
Consiglio cercherà di dare una
soluzione contestuale a queste
nomine». Ma un simile metodo di
lavoro, secondo i detrattori, renderà più agevole il lavoro di compensazione fra le varie correnti
della magistratura. Inoltre, se il
futuro di Spataro fosse stato deciso a tempo debito, cioè parecchi mesi fa e con Caselli ancora
regnante, il magistrato milanese
sarebbe finito a Firenze lasciando campo libero alle legittime
ambizioni dei candidati torinesi.
Il modello di magistrato
Di fronte a tutto ciò, più d’uno già
profetizza ricorsi su ricorsi dei
candidati «eliminati» pur avendo
i titoli necessari. Ma per tornare
al tomo («Monumento all’inefficienza della giustizia italiana»
l’ha definito Vladimiro Zagrebelsky), Michele Vietti ha tenuto a
spiegare che del contenuto del
Codice non è corresponsabile:
«Anzi» «Piuttosto - ha aggiunto dovrebbe indurci a ragionare su
quale modello di magistrato vogliamo. Perché non è detto che
dietro volume ci sia il magistrato
che vogliamo».
Una lotta fratricida
all’interno
della stessa corrente
Ausiello frenato dalla fama del rivale
ANONYMOUS ITALY
Retroscena
Attacco hacker con insulti
al sito internet del tribunale
MASSIMILIANO PEGGIO
Nella notte tra venerdì e
sabato scorsi il sito internet
del Tribunale di Torino ha
subito un attacco hacker, rivendicato dagli attivisti di
Anonymous Italy. Sul sito, al
posto della consueta pagina
iniziale, per qualche ora è
apparsa una pagina Twitter
con frasi inneggianti al movimento No Tav e con insulti
ai pm titolari delle inchieste
sulle violenze legate alla
protesta contro la linea ferroviaria Torino-Lione, Antonio Rinaudo e Andrea Padalino, come: «Padalino e
1
a nomina del nuovo
procuratore capo di
Torino è come un Risiko di toghe, anche se l’immagine non farà piacere ai
magistrati, dove ogni pedina
deve trovare il suo posto nello scenario nazionale, tra correnti e schieramenti contrapposti. E infatti l’ufficio direttivo al settimo piano della
procura torinese, lasciato pochi mesi fa da Gian Carlo Caselli, sarà assegnato nei prossimi giorni dal consiglio superiore della magistratura in
contemporanea con quelli di
Firenze, Bari e Salerno, da
tempo vacanti e senza guida.
L
renti, anche per gli addetti ai lavori, che oscillano tra storia e
impegno giuridico, visioni sul
Le correnti
ruolo dei giudici e principi maIn ballo ci sono strategie che nageriali. Equilibri di giustizia
toccano le varie correnti in cui associativa, li chiamano, che per
si compone l’associazione na- alcuni andrebbero tenuti distinzionale magiti dai meccanismi
strati: Unità per
IL RISIKO DI NOMI per l’assegnaziola Costituzione;
delle nomine
Vacanti anche ne
Area, soggetto
direttive, da anle sedi di Firenze corare soltanto
unico di orienBari e Salerno su meriti e risultamento progressista che
tati di servizio.
raggruppa Magistratura democratica, Movimento per la Otto alla partenza
giustizia e Articolo 3; Magi- A Torino la corsa per il dopo Castratura Indipendente l’ala selli è iniziata con otto aspiranti.
«conservatrice». Distinzioni A Firenze, tanto per fare una
non sempre nette tra le cor- proporzione, sono partiti in qua-
Rinaudo boia», «Liberi tutti», «free No Tav», e lo slogan «Sarà dura». La normale home page è stata ripristinata nella mattina di sabato.
ranta, a Bari una ventina. A Torino, due dei tre favoriti sono
espressione della stesso orientamento associativo: Armando
Spataro, procuratore aggiunto a
Milano, e Sandro Ausiello, a capo delle direzione investigativa
antimafia, oggi procuratore reggente, sono espressione di Area.
Spataro è stato ex segretario nazionale del Movimento per la
Giustizia, nato a metà degli Anni
Ottanta come gruppo «Verdi»,
per il colore del foglio del primo
comunicato. Tra il 1998 e il 2002
è stato membro del Csm. Sandro Ausiello, magistrato che non
ama la ribalta, è stato in questi
ultimi anni braccio destro di Caselli. E negli uffici della procura
Curricula sotto esame
La commissione che si occupa di vagliare le candidature trasmetterà
i risultati del suo lavoro al plenum del Csm che effettuerà la scelta
torinese ha molti sostenitori. to dal carattere spigoloso, il suo
Sconta un po’ l’assenza dagli nome è legato a inchieste su Cescenari nazionali, dove conta sare Romiti e Giulio Andreotti.
anche l’immagine. Di certo, se il
Risiko delle toghe non avesse Le voci
coinvolto più sedi contempora- Così appare più difficile, almeno
neamente, il ring si sarebbe ri- sulla carta, spuntarla con Spataro che, pur essendotto a suo vantaggio e dell’altro
L’ALTRO FRONTE do in lizza anche
«competitor» di
guidare la
Saluzzo sta per
casa, Francesco
procura di Firencon Magistratura ze, non avrebbe
Saluzzo, attualdemocratica mai smesso di
mente procuratore capo a Novaguardare a Torira. Esponente di Magistratura no con grande interesse, nonoIndipendente, Saluzzo è cre- stante le voci sul suo presunto
sciuto professionalmente negli gradimento toscano.
Tecnicamente, nei prossimi
uffici giudiziari di Torino accanto a Marcello Maddalena, oggi giorni, la commissione che si
procuratore generale. Magistra- occupa di esaminare le candi-
dature per gli uffici direttivi
dovrà formulare una o più proposte. Dopo di che sarà il plenum del consiglio superiore
della magistratura a conferire
«l’investitura» ufficiale. Tra le
candidature sotto esame ci sono anche quelle di Giorgio Vitari, procuratore capo degli uffici di Asti, Pietro Forno procuratore aggiunto a Milano, dopo
una lunga esperienza a Torino,
e Marilinda Mineccia, procuratore capo di Aosta. Completano la lista dei nomi Maria
Antonietta Troncone, tuttora
a capo della procura di Nola, in
provincia di Napoli e Francesco De Leo, oggi alla guida della procura di Livorno.
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
.
Cronaca di Torino .41
g
I favoriti
il caso
Armando Spataro
Dall’ indagine su Peterson
al sequestro di Abu Omar
Armando Spataro, 66 anni, pugliese, procuratore della
Repubblica aggiunto presso il tribunale di Milano,
coordinatore del Gruppo specializzato nel settore
dell’antiterrorismo, ex segretario nazionale
del Movimento per la Giustizia. Entra in
magistratura nel ’75 e l’anno successivo è
destinato come Sostituto alla Procura di
Milano. Diviene noto al grande pubblico con
l’inchiesta sull’incidente automobilistico
che causò la morte di Ronnie Peterson,
durante il Gran Premio d’Italia del 1978.
Esperto di criminalità organizzata, traffico internazionale di
stupefacenti; è stato chiamato a partecipare alla Direzione
Distrettuale Antimafia dal 1991 (anno della costituzione) al
1998. Il suo nome è legato al caso dell’imam egiziano Abu
Omar, rapito a Milano da agenti della Cia.
Sandro Ausiello
Il pm che ha ricostruito
le rotte del traffico di droga
Classe 1949, originario di Sabaudia, laurea a Roma nel 1971,
Sandro Ausiello è entrato in magistratura nel maggio del
1977. La prima destinazione è proprio Torino,da dove non si
sposta più. Tocca a lui giudicare come
giudice a latere i terroristi di Prima Linea.
Nel 1991 passa alla Procura della
Repubblica e approda al pool della
criminalità organizzata, guidato da
Maurizio Laudi. È uno dei pm impegnati in
quello che probabilmente è uno dei più
importanti procedimenti contro i terminali
torinesi della malavita organizzata catanese e calabrese, il
processo Cartagine. Ausiello vola anche in Sudamerica per
ricostruire la rotta della cocaina.
CLAUDIO LAUGERI
a scure si abbatte
sugli uffici di polizia. E il sindacato
protesta, soprattutto per la «volontà di sottrarsi al confronto»
dice il segretario provinciale
di Ugl, Luca Pantanella.
Saltano la sottosezione di
polizia ferroviaria a Orbassano, l’ufficio interregionale della 1a Zona» di polizia di frontiera di Piemonte-LiguriaValle d’Aosta e la squadra di
polizia a cavallo, fiore all’occhiello con caserma nel Parco
del Valentino e decine di interventi contro la microcriminalità proprio tra le collinette
dell’area verde più bazzicata
della città.
L
Porta Susa
C’è, poi, il declassamento
della sottosezione di polizia
ferroviaria di Porta Susa,
che diventa un posto di polizia, da affiancare alla sezione
di polizia ferroviaria di Torino e posto di polizia di Stura.
E ancora: il settore di polizia
di frontiera di Bardonecchia
sarà trasformato in commissariato, con attribuzioni di
polizia di frontiera di livello
dirigenziale e organico incrementato a 80 agenti, utilizzando le risorse risparmiate
La scure sulla polizia
Tagliati uffici
e agenti a cavallo
LE RIDUZIONI
La Polfer è il settore
che subirà il maggior
ridimensionamento
Francesco Saluzzo
con i tagli agli altri uffici.
In prima linea nella lotta
al crimine organizzato
Le preoccupazioni
Francesco Saluzzo, 63 anni, è attualmente procuratore capo di
Novara. E’ entrato in magistratura nel 1977: al concorso è
settimo su 200 concorrenti. La prima inchiesta che affronta
riguarda il contrabbando di burro con la
Germania Orientale. Ben presto si dedica a
inchieste sul traffico di droga e sui sequestri
di persona diventando, con Marcello
Maddalena, uno dei magistrati torinesi
impegnati nella lotta alla criminalità
organizzata. Porta la sua firma l’ordine di
arresto di un boss come Gaetano Fidanzati e
la titolarità di inchieste che nel 1984 culmineranno nello
sfaldamento della banda dei Cursoti capeggiata dai fratelli
Miano.
Al Valentino
La politica dei risparmi farà anche sparire le pattuglie di poliziotti
a cavallo in servizio nel parco del Valentino
A impensierire i sindacati sono
soprattutto i «tagli» previsti
agli uffici della polizia postale,
cancellati da tutte le provincie
in Piemonte e in Valle d’Aosta.
«Sono presidi con personale ad
altissima specializzazione, impegnato in indagini di livello
molto elevato - dice ancora Pantanella -. Sono fondamentali in
operazioni contro la pedopornografia, ma anche contro la pirateria informatica. Il progetto
prevede di spostare quel personale in sezioni delle Squadre
Mobili delle questure, ma c’è il
rischio di perdere la loro operatività. Non sempre le infrastrutture sono all’altezza dei
Gli effetti della spending review del governo
80
uomini
Sono quelli destinati
al servizio
alla frontiera
di Bardonecchia
compiti di quegli investigatori ultraspecializzati. Parlo di computer, ma anche soltanto di linee ad
alta velocità».
Appiedati
La polizia a cavallo è stata «portata a Torino pochi anni fa. Il
Comune ha dovuto sostenere
spese notevoli per consentire
l’insediamento» aggiunge Pantanella. E ancora: «Tanto valeva pensarci prima. Certo, è una
squadra che ha un valore molto
legato alla rappresentanza, che
però è stato utilizzato anche in
servizi di controllo nei parchi
della città, dove una squadra a
cavallo è favorita rispetto alle
pattuglie su auto e moto. È una
questione di scelte, questa poteva essere fatta prima di spendere soldi pubblici. Senza contare che molto probabilmente il
personale con quella specializzazione potrebbe non restare
sul territorio». Aggiunge: «Anziché chiudere le caserme, perché il governo non sposta in
quelle strutture gli uffici che
adesso pagano affitti altrove?
Anche questo sarebbe un risparmio».
Esercito in ritirata
Questione caserme che chiasma direttamente in causa i tagli previsti dal ministero della
Difesa. A Torino e nel resto della regione la «cura dimagrante»
del ministro Pinotti e del suo
predecessore Mauro non dovrebbe avere effetti: i reparti
operativi sono concentrati nella
brigata alpina Taurinense.
«Spariranno impiegati civili,
mentre sarà incentivata l’uscita
di ufficiali e sottufficiali vicini
alla pensione» dicono allo Stato
maggiore dell’Esercito.Più difficile la vendita delle caserme,
la cui gestione è affidata al Demanio.
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MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 42
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
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Cronaca di Torino .43
Ritorno in classe
il 15 settembre
il caso
MARIA TERESA MARTINENGO
R
itorno in classe lunedì 15 settembre,
fine delle lezioni
giovedì 11 giugno.
In mezzo, 205
giorni di lezione interrotti dal
24 dicembre al 6 gennaio per
le vacanze di Natale, dal 14 al
17 febbraio per Carnevale e
poi Pasqua, dal 2 al 7 aprile.
Ieri la Conferenza Regionale
per il Diritto allo studio ha dato il via libera al calendario
scolastico 2014-15: sarà un anno abbastanza «filato», dal
momento che il primo stop vero sarà quello di Natale: a novembre, la festività dei Santi
cade di sabato.
Niente ponti, solo un giorno di riposo extra all’Immacolata, lunedì. Di sabato cadrà
anche il 25 aprile. Due i ponti
nell’ultima parte dell’anno:
sabato 2 maggio e lunedì 1°
giugno.
Nessun “ponte” nel calendario 2014-15
sottolinea che l’inizio a metà settembre nella scuola dell’obbligo
crea difficoltà alle famiglie. «Ogni
anno l’inizio delle lezioni si sposta
un po’ più avanti. Se il Comune
non avvierà subito il servizio
mensa - commenta Carola Messina, presidente del Coogen -, per
le famiglie ci saranno sicuramente seri problemi organizzativi».
Le proteste
I GENITORI
«L’apertura slitta
ogni anno creando
difficoltà alle famiglie»
Si chiude l’11 giugno
Continuità
«Un calendario con poche
frammentazioni per garantire
la continuità della didattica»,
sottolinea Alberto Cirio, assessore all’Istruzione della Regione. «I giorni di scuola saranno
205, nel pieno rispetto del minimo di 200 richiesto per legge,
mentre in fatto di “finestre vacanza” continuiamo con la pausa invernale a Carnevale: come
ulteriore occasione per trascorrere un po’ di tempo in famiglia e momento utile, secondo quanto hanno affermato i
Elementari e medie potrebbero aprire prima delle superiori
che a inizio settembre hanno gli esami. Si chiude l’11 giugno
rappresentanti degli studenti,
per prepararsi per gli impegni
della seconda parte dell’anno».
205
Le preoccupazioni
giorni
Ma come sempre il calendario
non accontenta tutti. O non tutti
allo stesso modo. Dai rappresentanti del Cgd (Coordinamento
genitori democratici) e del Coogen (Coordinamento genitori nidi materne elementari medie) si
Rispettato il minimo dei
200 giorni obbligatori.
Il margine è utile in caso
di elezioni o neve
Tommaso De Luca, presidente
dell’Asapi (Associazione scuole
autonome del Piemonte), osserva che «le esigenze sono
molto diverse. E c’è da chiedersi se abbia ancora senso il calendario unico regionale».
De Luca ricorda «le necessità della provincia di Cuneo, che
ha chiuso le scuole il sabato»,
ma anche «quelle delle scuole
superiori, che nei primi giorni
di settembre devono fare gli
esami di recupero e non potrebbero incominciare presto.
La media e la primaria invece
non hanno questi problemi».
«Come Asapi siamo convinti
che a scuola sia meglio restarci
di più che di meno: avevamo
suggerito 206 giorni, chiedendo di saltare il sabato di Carnevale. Ma l’assessore Cirio ha
preferito la pausa lunga. L’impronta “turistica” è rimasta».
Alla fine, non parecchie scuole
decideranno in autonomia. Da
anni, per esempio, la scuola
media Nigra apre le aule con
una settimana di anticipo sul
calendario.
1
Specchio dei tempi
1
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6FC 894386 8FF388 14336 66 DB86C D6 6AA98B9 6 36EE3F6
813 9EF8B336D6896ADEB1!6"69386CA38FA6
1
Unlettorescrive:
Unlettorescrive:
2 «Alcuni giorni fa la lettrice
2 «Ailavoratoriconunredditodi
Anna denunciava l’impossibilità
di contattare i numeri di emergenza delle forze dell’ordine. A
me è successo di essere testimone oculare di una truffa illustrata
poco prima su questa rubrica.
Sulla statale di Villastellone assistevoalfintoincidentecreatodal
guidatore di una Punto nera che,
andando a passo di lumaca, obbligava un’auto a superarlo e con
gestofulmineolanciavaunoggetto (probabilmente un tondino di
acciaio) legato ad una molla contro la fiancata della stessa e poi,
accelerandobruscamente,obbligava lo sventurato ad accostare.
Sicuramente sarebbe seguito
tuttoilritodirichiestadannieminacce varie. Prontamente accostato il mio automezzo ho provato a chiamare ripetutamente 112
e113che,conunprontointervento, avrebbero smascherato gli
odiosi truffatori... peccato che
nessuno abbia risposto. In compenso,dopo pochi chilometri, al
casellodiVillanovad’Astihovisto
ben quattro pattuglie impegnate
ad affiancare un’officina di revisionemobileincontrollisuvetture ed autoarticolati. Evidentemente è più importante cercare
di fare cassa vessando gli automobilistieitrasportatorianziché
proteggereicittadinidacriminalidivariotipo...».
25 mila euro all’anno 85 euro in più
al mese. Ai pensionati, con l’arrivo
delle addizionali regionali e comunali,67euronmenoalmese.Nonho
piùparole».
PAOLO
G.F.
Unlettorescrive:
2 «Con questa lettera vorrei de-
nunciare alcune gravi carenze che
ho potuto verificare alla stazione
Dora e nel percorso per raggiungere l’aeroporto di Caselle sabato primomarzo.Allastazioneduebiglietterie automatiche erano fuori uso,
in quel momento la biglietteria con
personale di servizio era chiusa, in
più non c’era nessun distributore
cambiabanconotevistochelemacchinette che stampavano i biglietti
non accettavano i “nuovi” cinque
euro. Ricordo che il nuovo tipo di
cinqueeuroèinvigoredal2maggio
2013. Inoltre non si capisce come
mainonsipossautilizzarecomepagamento una procedura più semplice, per esempio, facendo la doppiatimbraturadeibigliettiutilizzati
per gli altri mezzi pubblici. Sono al
corrente che esiste il biglietto integratomaèacquistabilesoloincerti
puntie,peresempio,nonallastazione Dora. Una volta salita sul treno,
già a viaggio iniziato, mi sono resa
conto che pioveva in modo deciso
nel vagone antistante, sono stata io
a farlo notare al personale di viaggio. A Caselle, per uscire dalla sta-
zione e andare in aeroporto ho dovutosalireunascalacompletamente inondata dall’acqua e non c’era
nessuna segnalazione di pericolo o
una indicazione di percorso alternativo. Al rientro dal viaggio, a Caselle, ho verificato che l’unica biglietteria automatica è sul binario
oppostoaquellodadoveparteiltreno per Torino. Chissà cosa penserà
uno straniero appena atterrato a
Torino?».
MARCELLASAGGESE
renzasopraindicata.”Laletteradatata 21 febbraio 2014 è stata da me
ricevuta in data 10 marzo 2014. Recandomi personalmente alla Sede
Inps, mi viene comunicato che non
avendopresentatointempoutilela
domanda,lapensionemiverràcorrisposta a partire dal 20 marzo, ma
gli arretrati relativi ai 3 mesi precedenti non mi saranno riconosciuti.
A questo punto dovrei affidarmi allamacchinadeltempoetornareindietrodicinquemesi…».
LAURAC.
Unlettorescrive:
2 «Pessimaideaquelladidichiarare guerra alla movida. Venerdì
notte in San Salvario c’è stata la
rappresaglia: urla, cori, schiamazzi
amanetta...Siamoloroostaggi,per
carità,nonfatenientecontrodiloro,
altrimenti si vendicano con noi. Io
prima o poi me ne andrò. A questo
puntononfirmoneanche,ilmionome è sulla targhetta del citofono.....Una che non ha dormito, tra i
tanti...».
N.D.
Unlettorescrive:
2 «In attesa di ricevere la lettera
per la pensione, vado, come da mia
consueta abitudine, a verificare la
mia posizione sul sito dell’Inps e, in
data 6 marzo, leggo quanto segue:
“Lainformiamochepotràaccedere
alla pensione a decorrere dal 1° dicembre 2013. Potrà quindi presentareladomandadipensioneentroil
meseprecedentealladatadidecor-
Unlettorescrive:
2 «Domenica,dopoannichenon
visitavo la Mandria ho potuto constatare il senso di abbandono che
trasmette l’area che va dall’ingresso fino alla fontana (ovviamente
vuota) in prossimità del castello. Il
viale centrale chiuso dalla notte dei
tempi, alberi non potati, legname
abbandonato,unpullmanSattiche
entraealzaunpolveroneeunpuzzo
digasolioimbarazzantesuivisitatori, auto che entrano col pass a velocitàsostenuta.Unavoltaandarealla Mandria in gita con la scuola era
un evento, oggi considero l’idea di
nontornarcipiù,ilconfrontocongli
annipassatièimbarazzante».
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E SERVIZI FISCALI
IN SEDE
T1 CV PR T2
Asta Sant’Agostino
24 marzo - ore 15 e ore 21
Dipinti antichi, dell’800, del ’900
e contemporanei
25 marzo - ore 15 e ore 21
Arredi, argenti, orologi e gioielli
44 .Speciale Specchio dei tempi
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Partiti i cantieri di Posada
Si lavora a ponti e sentieri
Presentato in Sardegna il progetto di ricostruzione delle vie di accesso al mare
Sarà tutto pronto in due mesi. Aiuti anche ai paesi di Torpè, Bitti e Uras
342 G. de Chirico
303 F. Vellan
352 E. Baj
Giovedì scorso, nella Sala
Consiliare del Comune di Posada, il sindaco di quella località, Roberto Tola, e il presidente della Fondazione La
Stampa-Specchio dei tempi,
Roberto Bellato, hanno presentato il progetto di ricostruzione e di ripristino dell’area fra la collina ed al mare. Questa è la zona che era
stata pesantemente colpita
dall’onda di piena che, fuoriuscita per tracimazione dalla
diga del Maccheronis, si era
rovesciata a valle, investendo
prima Torpè e poi Posada
con danni pesantissimi in entrambi i comuni.
L’intervento di Specchio
dei tempi a Posada ha l’obiettivo di consentire all’economia del piccolo paese (ed anche del confinante Torpè) di
rimettersi in moto sfruttando appieno le opportunità
che vengono dalla stagione
estiva. Posada è infatti località animata da un turismo famigliare, molto lontano dagli
eccessi di altre località sarde,
che si pone l’obiettivo di una
attenta riscoperta della natura, che qui viene rispettata
e protetta. Non per nulla al
ripristino dell’area alluvionata di Posada contribuirà anche LegaAmbiente attraverso l’opera di volontari che
parteciperanno a un campo
di lavoro.
Sulla foce del Rio Posada verrà ricostruito un ponte in legno portato via dalla piena di novembre
Il sindaco di Posada, Tola, con il presidente di Specchio Bellato e il presidente di LegaAmbiente Tiana
Defibrillatori in altre otto scuole
320 L. Delleani
Esposizione d’asta
da mercoledì 19 a domenica 23 marzo
Orario continuato 10 - 20
sabato e domenica 10 - 22
ASTA IN DIRETTA SUL CANALE 697
DEL DT T IN PIEMONTE
E 655 DEL DT T IN LIGURIA
891 E SULLA WEB TV
www.canalearte.tv
Corso Tassoni, 56 - 10144 Torino
Tel. 011 437.77.70 - Fax 011 437.75.77
Catalogo in sede e on line:
www.santagostinoaste.it
e-mail: [email protected]
Già sei scuole, un palasport
ed un’auto medica della Croce
Giallo-Azzura sono “cardioprotetti” nell’ambito del progetto Piemonte Cuore, finanziato dalla Fondazione Specchio dei tempi. In tutte queste
strutture è già disponibile, e
completamente operativo.,
un defibrillatore dono dei lettori de La Stampa. Nelle prossime settimane si aggiungeranno altre otto scuole.
Ecco il calendario della
consegna dei defibrillatori:
domani 19 marzo ore 11 Istituto Comprensivo Cena
Strada San Mauro, Torino
(scuola primaria e scuola
media); domani 19 marzo ore
12 Plesso Abbadia Stura (IC
Cena) Strada Cascinotto, Torino (scuola primaria); venerdì 21 marzo ore 11,30 Casa
di Carità Arti e Mestieri Via
Vallauri 20 Grugliasco; martedì 25 marzo ore 10,30 Vian
Via Stampini 25 Torino
(scuola secondaria); lunedì
31 marzo ore 12,30 Foscolo,
via Piazzi, Torino (scuola secondaria), mercoledì 9 aprile
Anna Frank, via Vallauri, Torino (scuola primaria). In date ancora da stabilire sono
previste, sempre nelle prossime settimane, le consegne
alla scuola Pacinotti (via Le
Chiuse/via Vidua) e Duca
d’Aosta (via Capelli). In tutto
le scuole cardioprotette saliranno a 14, oltre a un palasport ed un’auto medica. Altre scuole ed il Pala Ruffini si
aggiungeranno entro maggio. Mese che vedrà concludersi la prima tranche di finanziamento che ha consentito l’acquisto di 21 defibrilla-
Come sostenere i nostri progetti
1 Per sostenere i progetti
della Fondazione La StampaSpecchio dei tempi è possibile
versare presso gli sportelli torinesi de La Stampa (in via Lugaro 15, dal lunedì al venerdì
ore 9-18; sabato 9-12,30) oppure tramite bonifico bancario sul conto intestato alla
Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi c/o Intesasanpaolo, piazza San Carlo
156, Torino, Iban IT10 V030
6901 0001 0000 0120 118. Oppure online sul sito
www.specchiodeitempi.org
utilizzando la carta di credito.
Ogni versamento può anche
riportare la causale: Fondo
500 per la Solidarietà Generale, per le Colazioni dei Poveri,
per i defibrillatori; Fondo 501
Lotta contro il cancro; Fondo
583 per aiutare i padri camilliani nel loro impegno ad Haiti;
Fondo 584 per curare i bambini della Somalia (Ospedale Pediatrico di Hargeisa); Fondo
586 per l’ospedale Regina
Margherita di Torino; Fondo
589 per Sardegna e Filippine.
Tutti i versamenti vengono
pubblicati sul sito : www.specchiodeitempi.org.
tori. Ma l’impegno di Specchio
dei tempi non si fermerà qui:
sono infatti giunte, alla fondazione ed al progetto Piemonte
Cuore, numerose nuove richieste, anche da altre province
piemontesi. Il prossimo Consiglio di Amministrazione valuterà tempi e modi di un possibile nuovo impegno economico. Fra gli impianti da “cardioproteggere”, oltre alle scuole,
risultano piscine, campi di calcio e anche luoghi di forte passaggio. Ogni defibrillatore viene donato con garanzia e manutenzione per 8 anni e con un
“pacchetto corsi” tenuti dai
volontari di Piemonte Cuore
per la formazione all’uso dell’apparecchiatura.
Un concerto per Hargeisa
In Africa, in Somalia, Specchio dei tempi e Mas Cth
Onlus hanno costruito un
ospedale per bambini. Completamente gratuito. E’ un miracolo che dura da 14 mesi: oltre 13.500 bambini curati, diverse centinaia di loro strappati alla morte. Vorremmo
continuare. Dateci una mano
anche acquistando un biglietto per il concerto che Agnes
Obel terrà nella straordinaria
cornice dell’Auditorium del
Lingotto martedì 6 maggio
2014 alle ore 21. I biglietti per
lo spettacolo sono in vendita in
tutti i consueti punti di prevendita oppure online su
www.ticket.it e www.vivaticket.it.
Un piccolo somalo viene assistito nell’ospedale di Hargeisa
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
.
Cronaca di Torino .45
VERSO IL VOTO DEL 25 MAGGIO COTA ATTENDE ANCORA LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE
Regione, un altro giorno del giudizio
Il Consiglio di Stato decide sul ricorso di Fratelli d’Italia. Il Consiglio sancisce la decadenza di Giovine
ALESSANDRO MONDO
Regione: conto alla rovescia.
Oggi, presso il Consiglio di Stato, si terrà la penultima tappa
giudiziaria della legislatura-Cota. Sul tavolo dei giudici di Palazzo Spada (un altro collegio rispetto a quello che si era espresso in precedenza), il ricorso presentato dopo lungo dibattere in
giunta da Fratelli d’Italia-An: in
sintesi, chiede di annullare la
sentenza del Tar Piemonte che
invalidò le Regionali del 2010.
Verdetto sul ricorso
Uno degli ultimi atti per salvare
il salvabile, si premetteva: fatto
salvo il parere della Cassazione
a fronte del ricorso presentato da
Roberto Cota. Un giudizio, quello
della Consulta, che rischia di arrivare a ridosso del voto del 25
maggio. Partita aperta.
Giovine decaduto
Ieri si è chiusa quella di Michele
Giovine, il consigliere dei Pensionati per Cota già condannato in
sede penale per l’ormai nota vicenda delle firme false: il vizio
d’origine della legislatura agli
sgoccioli. La Giunta per le elezioni del Consiglio regionale, pressata dai Radicali, ha trovato lo
slancio e dopo diversi tentativi a
vuoto è riuscita nell’impresa di
dichiarare decaduto il consigliere (già sospeso). Ora la decisione,
approvata a larga maggioranza,
dovrà essere ratificata in Consiglio. «Si chiude una porta e si
apre un portone - ha commentato Giovine, prendendola con filosofia -. Farò come Cincinnato e
mi ritirerò a vita privata».
Franchino in stand-by
Decisione salomonica, quella
della maggioranza di centrodestra-Lega: ha sancito la decadenza dell’interessato ma ha
espresso parere favorevole alla
surroga da parte di Sara Franchino, prima esclusa nella lista
dei Pensionati e subentrata a
Giovine: anche questo atto dovrà passare in Consiglio. Quanto
è bastato per spingere l’opposi-
zione ad abbandonare la Giunta.
Sul punto si contrappongono
due posizioni. La maggioranza Pedrale (Forza Italia), Franco
Maria Botta (FdI-An) - sostiene
di rispettare la legge: in caso di
Conto alla rovescia
per scegliere il nome
del candidato
del centrodestra
decadenza di un consigliere regionale si procede alla surroga
del consigliere primo escluso della medesima lista. Ma a pesare,
benchè nessuno lo dica apertamente, sono altre considerazioni:
di carattere giudiziario (l’attesa
per l’esito dei ricorsi pendenti) e
politico (i voti dei Pensionati, con
o senza Giovine, saranno utili nell’imminente campagna elettorale). Stando alla minoranza, invece, la surroga della Franchino
non è un atto indifferibile e urgente. Tanto più che l’irregolarità
della lista dovrebbe escludere a
prescindere qualsiasi ipotesi del
genere. Concetto declinato, con le
sfumature del caso, dal Pd (Bresso Reschigna), Sel (Cerutti), Artesio (FdsS), Buquicchio (Italia
dei valori).
E la Franchino? Sulla decadenza di Giovine dal Consiglio e sulla
sua surroga, ribatte definendo
«illogica» la posizione del Pd: «Se
erano atti dovuti, lo erano entrambi. Se non lo erano, non lo
era neppure la decadenza di Giovine. Ricordo a Bresso che l’unica
lista cancellata dalla Cassazione è
la sua e non la nostra, che invece
continua ad esistere legalmente».
Centrodestra in panne
Sul fronte politico-elettorale continua a gravare la nebbia sul centrodestra, paralizzato dal braccio
di ferro tra Forza Italia, che punta
su Gilberto Pichetto, e gli alleati,
decisi a rivendicare le primarie o
quantomeno la scelta di un candidato condiviso. In primis Guido
Crosetto. Tra oggi e domani gli incontri romani decisivi per sbloccare l’enpasse: forse.
Centrosinistra
il caso
L’ex sindaco
come Renzi
“Via i rimborsi
O me ne vado”
MAURIZIO TROPEANO
M
entre gli iscritti alla
piattaforma
del
M5S piemontese
(hanno votato in 2601) decidevano via web la lista dei 40
candidati per il consiglio regionale, Davide Bono capogruppo uscente e probabile
competitor per la presidenza
della giunta regionale indicava le priorità della prossima
campagna elettorale: «Ora
bisogna concentrarsi per
non far vincere Chiamparino
e sinistra compagnia». Dunque la sfida è con il centrosinistra anche se Bono prova a
spronare gli attivisti con un
obiettivo ambizioso: ottenere «un voto in più di destra e
sinistra... insieme».
Grillo chiuderà la campagna a Torino
CONSULTAZIONI ON LINE
I 40 candidati sono stati
scelti dalla Rete
Hanno votato in 2.601
Nelle parole di Bono c’è
sicuramente la necessità di
fare propaganda e di lanciare la campagna elettorale
ma è chiaro che il Movimento 5 Stelle ha modificato lo
scenario politico regionale
trasformandolo in una competizione tripolare «contendibile». Il M5S prova a giocarsi la partita e, in attesa di
capire chi sarà il candidato
del centrodestra, ha scelto
come bersaglio Chiamparino. Il primo assaggio è arrivato alcune settimane fa
quando il vicepresidente
della Camera, Luigi Di Maio,
ha pubblicamente accusato
l’ex sindaco di aver lasciato
una città con un altissimo indebitamento. Bono lo ha subito seguito e adesso spiega:
«E’ chiaro che a Torino concentreremo i nostri sforzi
contro Chiamparino per i
progetti che ha portato
avanti o completato come
sindaco: dalle Olimpiadi all’Inceneritore fino al Tav».
Più donne che uomini
Gli attivisti grillini hanno
scelto leggendo i curricula e
le presentazioni video di 94
autocandidati: il più giovane ha 22 anni e il più anziano
ne ha 69. Chi sono? Medici,
infermieri e operatori del
servizio sanitario, ingegneri, architetti, consulenti del
lavoro, commercialisti, impiegati, operai, studenti
Beppe Grillo concluderà la campagna elettorale del M5S a Torino a ridosso del voto del 25 maggio. Prima di lui arriverà il 12 di
aprile il deputato Alessandro Di Battista e tre giorni dopo ci sarà la tappa conclusiva del tour dei deputati sospesi
Cinquestelle, ecco la squadra
“Spenderemo 70 mila euro”
Bono lancia l’affondo: non dobbiamo far vincere Chiamparino
Candidato
Davide Bono,
capogruppo
a Palazzo
Lascaris
ha vinto
le regionarie
e dovrebbe
essere scelto
come
candidato
presidente
nei prossimi
giorni
universitari, disoccupati e
pensionati. Alle regionarie
hanno partecipato 2601 persone e dalle loro preferenze è
uscita una lista di 40 persone
che sarà declinata a livello
provinciale. Le donne sono
22, gli uomini 18.
La squadra di Bono
Il più votato in assoluto è stato Davide Bono che ha raccol-
to 1301 preferenze. Tra candidati che hanno raccolto più
preferenze (secondo e sesto
posto in provincia di Torino)
ci sono due stretti collaboratori di Bono al gruppo regionale e cioè Giorgio Bertola da
Moncalieri e la valsusina
Francesca Frediani che si occupa di comunicazione. Tra i
due ci sono Daniela Albano
(Insegnante),
Valentina
Sganga (impiegata) e Jessica
Costanzo (impiegata).
noi proveremo a spendere meno di quel tetto mentre le altre
forze politiche spenderanno
Le altre province
100 volte di più». La campagna
In provincia di Vercelli il pri- elettorale M5S partirà il 21
mo dei prescelti è Fabrizio Pe- marzo da Tortona e poi tocritz (37 voti); a Novara c’è Cri- cherà tutto il Piemonte. Finostina Maccaro (122 voti). A ra sono già stati programmati
Biella ecco Marcello Tescari 100 appuntamenti sul territo(48 voti). Campo Mauro Wil- rio, «batteremo il Piemonte
lem è il più votato (146 prefe- palmo a palmo», spiega Bono.
renze) a Cuneo
Arriverà anche
mentre Alessia
TOUR IN CAMPER Grillo a chiudeLantieri è in tela campagna
Già programmati re
sta con 121 voti
elettorale a Tocento interventi rino. Prima di
ad Alessandria.
nella Regione lui, il 12 aprile in
Fabio Martina
ha raccolto più
piazza Castello
consensi (73). Trentaquattro ci sarà il deputato Alessandro
le preferenze per Eleonora Di Battista, tra i più apprezzati
Iussi a Verbania.
da Grillo che lo descrive così:
«Ha delle qualità straordinaPropaganda low cost
rie, ha i tempi, ha tutto. Rivedo
I Cinquestelle hanno annun- in lui quello che potevo essere
ciato che spenderanno al mas- con trent’anni di meno». E tre
simo 70 mila euro per la cam- giorni dopo ci sarà la tappa
pagna elettorale. Finora han- conclusiva del tour dei parlano raccolto 12 mila euro. Bono mentari sospesi dopo gli inciè fiducioso che le sottoscrizio- denti alla Camera dei deputani arriveranno: «E comunque ti.
«Lo dico alla Renzi. Se entro i
primi tempi del mio mandato
non riesco a eliminare i rimborsi ai gruppi consiliari in
Regione me ne vado». Così
Sergio Chiamparino, nel corso del dibattito organizzato
dalla Fondazione Benvenuti in
Italia. Il candidato presidente
del centrosinistra, poi, ha ribadito che non «accetterà
candidati rinviati a giudizio»
nelle liste che lo sosteranno
nella corsa. Chiamparino ha
poi lanciato alcuni messaggi
che dovrebbero diventare
parte del programma di governo. Legalità e trasparenza:
«La prima scelta dei direttori
delle Asl, per esempio, andrebbe affidata a società
esterne, ai cacciatori di teste». E ancora «burocrazia zero o meno burocrazia per gli
appalti».
Uno dei temi centrali dell’azione di governo sarà, naturalmente la sanità. Chiamparino parte dal principio che i
«malati non sono merci» e
dunque «sì all’efficienza, sapendo che si ha a che fare con
persone». Che fare, allora?
«Da una parte bisogna concentrare le eccellenze, dall’altra costruire reti territoriali
efficaci che non lascino sguarniti i territori dove certe
strutture vengono chiuse».
Senza dimenticare che bisogna tener conto della vetustà
degli ospedali: «Va studiato un
piano di riferimento, partendo dalle Molinette, compatibile con le risorse». Prioritario,
poi, «uniformare i sistemi informatici». E poi c’è la scuola:
«Serve un New deal piemontese per coniugare lavoro e
utilità sociale. Senza pregiudizi verso il mercato».
Paradossalmente, gli stessi
obiettivi che avevano caratterizzato il programma della
giunta uscente. E a chi in sala
ventilata i timori di larghe intese legali al rischio di ingovernabilità del Consiglio regionale, Chiamparino risponde così: «Per evitarle, e garantire governabilità, basta prendere piu voti degli altri...!». Intanto ieri il personale del centro di smistamento delle Poste di via Reiss Romoli ha intercettato una lettera con un
bossolo e un foglio di minacce
contro Chiamparino. [ALE.MON.]
T1 CV PR T2
46 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Una scuola calcio
riservata
ai bambini cinesi
Barriera di Milano, “per aiutare l’integrazione”
La storia
PAOLO COCCORESE
M
arco ha gli occhi a mandorla,
ma è nato dodici anni fa a Torino. «Sono della
Juve – dice - Il mio giocatore
preferito è Tevez, il mio sogno è
diventare attaccante come
lui». Passione calciofila da perfetto italiano. Sorriso che viene
dalla Cina. Due mondi che
spesso hanno difficoltà a coesistere, ma che si sono ritrovati
sul campo del BarcaSalus. Storica società dilettantistica di
Barriera di Milano che ha lanciato la prima «Scuola Calcio»
per bambini di origine cinese.
Il progetto
Il progetto è frutto della collaborazioneconl’Angi,l’Associazione
Nuova Generazione Italo Cinese. «Il mercoledì pomeriggio, e
per chi vorrà il sabato unendosi
alle nostre squadre dei Piccoli
Amici, due nostri tecnici alleneranno un gruppo di età compre-
Sul campo
Al BarcaSalus il progetto di integrazione dei ragazzi cinesi di seconda generazione passa dai
calci di rigore, s’inizia con la scuola di calcio dove saranno coinvolti anche i genitori
Hanno detto
«Due volte
a settimana
si uniranno ai
ragazzi che già
giocano qui»
«Anche i nostri
bambini tifano
le squadre di serie A.
Dobbiamo solo
convincere i genitori»
Giuseppe Cotroneo
Ming Chen
vice presidente BarcaSalus
Presidente Angi
satrai5e11anni»,diceilvicepresidente del BarcaSalus, Giuseppe
Cotroneo. In via Gottardo calciatori per divertimento figli di famiglie orientali. Riscaldamento,
esercizi e partitella. Non giocheranno i campionati della Lega, ma
il programma è lo stesso. «Tra i
nostritesserati,sonoquasitrecento i bambini – aggiunge -. Un terzo
di origine straniera, cinesi ne abbiamo solo uno. Il nostro sogno è
avvicinarne sempre di più. E aggregarliallealtrenostresquadre».
La sfida
Altro che apartheid calcistico: la
«Scuola Calcio», che sarà a pagamento, è stata pensata per vince-
re la sfida dell’integrazione. «Lo rimane nei cortili perchè i genisport, come la scuola o il lavoro, tori non reputano così importanpuò essere uno strumento per la te far svolgere le attività sportive
nostra comunità di conoscere il ai figli». E così che la partita più
territorio che ci ha accolto», dice importate al Barcasalus si gioil presidente di Angi, Ming Chen. cherà non nel campo sintetico
A Torino, sono
ma tra le tribune,
quattromila i resiINTEGRAZIONE il bar e gli spogliadenti di origine ci«Organizzere«Organizzeremo toi.
nese. Comunità
mo iniziative aniniziative anche che per i genitori.
costituita da gioper i genitori» Mentre i figli giovani famiglie che
con difficoltà concano, i genitori
dividono appuntamenti, luoghi e potranno trascorre il tempo conriti nostrani. Come quello del dividendo gli spazi con gli altri»,
pallone. «Anche i nostri bambini dice Ming. Cene o degustazioni
tifano per le squadre di Serie A e di vini. Attività per conoscersi e
amano giocarci. Ma in pochi si farsi conoscere. E per sentirsi
iscrivono alle società sportive, si parte della stessa squadra.
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T1 CV PR T2
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Le bidelle tornano in piazza
“Tradite dalle cooperative”
“Invece della proroga, applicano i contratti con i nuovi tagli”
sociali saranno calcolati sui
contratti ridotti.
il caso
Gli appalti
FABRIZIO ASSANDRI
ornano in piazza
le bidelle che rischiano il posto di
lavoro. Questa
volta protestano
contro le cooperative, finora
loro compagne nella lotta. La
proroga di un mese data dal
governo agli appalti per la pulizia nelle scuole, dopo che le
bidelle s’erano incatenate davanti al Comune, non ha risolto i problemi. La riunione di
ieri in Prefettura è fallita: sarà proclamato uno sciopero.
T
Senza accordo
Sudoku
Il motivo è il mancato accordo con le cooperative. I sindacati chiedevano che, visti i
fondi stanziati (20 milioni)
per la proroga, si continuasse
Davanti al Comune
Il presidio dei lavoratori delle scuole che da settimane lottano
per difendere il posto di lavoro dai tagli
fino ad aprile con gli stessi contratti di prima. Ma le cooperative che hanno vinto l’appalto
Consip (quello con i tagli in media del 33 per cento per 1.200
lavoratori) hanno fatto nuovi
contratti già con i tagli. E la
proroga? Le ore in più sono pa-
gate come straordinari. «Le
cooperative hanno tutelato i
loro profitti» attacca Gabriella
Semeraro, Cgil. I sindacati
contestano che con i nuovi contratti da 38 a 8 ore settimanali,
se i tagli dal 1° aprile saranno
definitivi, gli ammortizzatori
Il problema riguarda i lavoratori delle cooperative che hanno
perso gli appalti. La situazione
è complicata: sono stati applicati diversi contratti. «Siamo
imprese - replica Piergiorgio
Crosetto de La Nuova Cooperativa - non possono far ricadere su di noi l’emergenza». Confida che «fa male essere attaccati dai soci lavoratori», ma rimanda a quello che secondo lui
è il vero problema: l’assenza di
fondi per il futuro. Ieri in piazza
Castello c’erano anche genitori,
presidi, insegnanti. Tre bambini sono arrivati con scopa e paletta. Preoccupato il Cogen (comitato genitori). Ora si attende
l’esito del tavolo dei ministeri
del Lavoro e della Scuola, che
dovrebbero trovare fondi per
ricollocare il personale. La Regione s’è detta disponibile a destinare due milioni di euro. Intanto giovedì ci sarà «una merenda contro i tagli» in corso
Svizzera angolo via Medici.
.
Cronaca di Torino .47
IL LEADER DEI NO TAV
“Invasione di terreni”
Perino di nuovo
in tribunale
Dopo essere stato condannato lo scorso anno per una
dimostrazione avvenuta il 12
gennaio 2010 nei pressi di
Susa, il leader carismatico
dei No Tav, Alberto Perino, è
di nuovo sotto processo in
tribunale, a Torino, per
un’iniziativa analoga che sarebbe avvenuta nello stesso
luogo tre giorni prima, cioè il
9 gennaio di quell’anno. L’avvocato difensore Danilo
Ghia ha chiesto ai giudici
una sentenza immediata di
proscioglimento per mancanza delle «condizioni di
procedibilità»: la decisione è
prevista per giugno.
Il procedimento si riferisce alle manifestazioni con
cui i No Tav ostacolarono,
nel mese di gennaio del 2010,
l’esecuzione di alcuni sondaggi di terreni che si trovavano in località Traduerivi.
Lo scorso 13 dicembre, Perino e altri dieci attivisti furono condannati - in sede penale - a pagare delle multe
variabili fra i 400 e gli 800
euro. Inoltre il 15 gennaio di
quest’anno è arrivata anche
una pronuncia del tribunale
Alberto Perino
civile, che ha ordinato allo
stesso Alberto Perino e a due
amministratori locali di indennizzare con 215 mila euro
la società Ltf.
In questo nuovo dibattimento, che riguarda gli episodi del 9 gennaio, Perino è
chiamato in causa insieme ad
altri sette No Tav. «Proprio
come l’altra volta - spiegano
gli avvocati - in questo caso a
Perino viene contestata l’invasione di terreni. Ma, visto
che la manifestazione era la
stessa e l’episodio è unico, il
processo non può essere duplicato». Nella stessa condizione di Perino si troverebbero, secondo i legali, gli altri
[R. CRO.]
due imputati.
T1 CV PR T2
48
SPECIALE SCUOLA
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SERVIZI PROMOZIONALI
AL CIRCOLO INFORMATICO DI VIA THESAURO
Pc e Tablet senza segreti
con i corsi per Over 50
Il mondo delle nuove tecnologie è in continua evoluzione ed è importante restare al passo con i tempi: anche chi ha già
«passato i 50» sente il bisogno di poter
utilizzare, parallelamente al computer,
nuovi strumenti tecnologici come tablet
e smartphone.
«La motivazione principale che spinge i nostri alliievi ad avvicinarsi al mondo di internet e del computer, spesso è
da ricondurre alla voglia di sentirsi più
integrati nella società di oggi, sempre
più informatizzata – dice Valeria Marchiandi responsabile e docente del Circolo Informatico, scuola di informatica per
la terza età – inoltre, sono molte le persone che vogliono poter dialogare con lo
stesso gergo di figli e nipoti, che, a causa
delle terminologie tecniche, risulta loro
spesso incomprensibile».
«L’ultima tendenza che osserviamo –
prosegue la responsabile – è che il computer non è più l’unico strumento che
desiderano utilizzare: molti dei nostri allievi, infatti, hanno deciso di seguire i
nostri corsi di smartphone e tablet perché si sono trovati proprietari di un oggetto dalle potenzialità incredibili ma
che non padroneggiano al meglio, magari perché ricevuto in regalo dai figli
oppure acquistato d’impulso».
Le condizioni per imparare sono ideali. «Nella nostra sede, le aule possono
ospitare al massimo nove allievi, ognuno dei quali avrà a disposizione un computer, garantendo così una ottimale qualità dell’insegnamento».
Con la primavera il Circolo Informatico propone moltissimi corsi, partendo
dalle basi del computer per arrivare fino
agli argomenti più avanzati: internet, fotografia, fotoritocco, tablet, smartphone
e molto altro. Inoltre verranno riproposti corsi specifici per aggiornarsi sulle
novità del nuovo sistema operativo Windows 8.
A grande richiesta ripartiranno i corsi
di lingua inglese, con insegnante madrelingua, studiati specificatamente per un
pubblico «over 50».
La sede del «Circolo informatico» è in
via Thesauro 5 a Torino; la si può rag-
giungere facilmente essendo a due passi
dalla stazione della metropolitana di
corso Marconi.
Sono aperte le iscrizioni ai corsi, in
partenza da fine marzo, che si terranno
sia al mattino (con orario 9.00 - 12.00) che
al pomeriggio (14.30 - 17.30). Per qualsiasi
informazione relativa ad iscrizioni, prezzi ed orari, si può contattare la segreteria
al numero 011-79.00.514 nei seguenti
orari: lunedì dalle 14 alle 18; mercoledì e
giovedì dalle 9 alle 13.
www.circoloinformatico.it
A VENARIA, CON SETTE CAMPI, BAR, RISTORANTE E PIZZERIA
Centro sportivo San Francesco
per giocare a calcio da campioni
Il centro sportivo San Francesco sorge a VenariaReale,alleportediTorino,inviaGuarinoGuarini63.
Lastruttura,recentementeristrutturata,
comprende un campo a 11 regolamentare,
trecampia7,trecampia5,12spogliatoi,comodiparcheggiprivati.Inoltreèstatodapocoinauguratoilbar-ristorante-pizzeriacon
fornoalegnacheoffreunavastasceltadialimentiebevandedadegustareall’interno(la
sala accoglie 200 posti a sedere), all’esterno
oppureneldehorschiusoriscaldato.
Per la scuola calcio «Juventussoccerschool»abbiamounvastobacinodiragazzidietà
compresa tra i 5 e i 12 anni che partecipano
ai corsi organizzati. Il centro sportivo organizzeràancheun’EstateRagazzi.
Il centro sportivo si trova nella nuova zonadiVenariaRealecomodadaraggiungere,
acinqueminutidalloJuventusStadium,vicinoallatangenziale.
NELLA VILLA CON PARCO IN VIA VAL DELLA TORRE
Nidoematerna“Al Boschetto”
perimparare,giocare,divertirsi
Dal 1985 la scuola d’infanzia paritaria e
asilo nido privato «Al Boschetto» ricopre
un ruolo d’eccellenza nel settore educativo torinese. La scuola, tutt’ora a gestione
familiare, accoglie bambini dai 3 mesi ai 6
anni e si avvale di personale altamente
qualificato per garantire un’ottima assistenza sia didattica, sia psicopedagogica.
La scuola, a Torino in via Valdellatorre 61
(vicina al centro commerciale Dora), in
una villa indipendente è moderna e fun-
zionale, dispone di mensa interna e ampio parco alberato, unico nel suo genere.
L’ambiente della scuola «Al Boschetto» è concepito e vissuto come interlocutore educativo, che con le sue opportunità, con i suoi spazi strutturati sollecita i
bambini e le bambine a esperienze di conoscenza, gioco, scoperta e ricerca. La
personalità infantile dai tre mesi ai sei
anni, se sorretta da un ambiente ricco di
stimoli, trova profonde motivazioni e
ampie possibilità di sviluppo.
Nell’attività didattica rientrano: inglese dai 18 mesi con insegnante madrelingua; propedeutica alla danza; psicomotricità; acquaticità; arteterapia; massaggio infantile; coordinatore pedagogico in
sede; cucina interna e diete specializzate; assistenza pediatrica, psicologica e
sostegno alla genitorialità. Aperto dal 1
settembre al 31 luglio con orario dalle
7,30 alle 18,30 dal lunedì al venerdì.
T1 T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
.
Cronaca di Torino .49
PRONTI 10 MILIONI
il caso
La Regione
dà il via libera
ai contributi
per la cultura
LETIZIA TORTELLO
arà un’immersione
nella storia, più che
un museo tout
court. Con schermi
tecnologici, proiezioni video a grandezza naturale, si potrà addirittura assistere a una seduta del primo
Parlamento del Regno d’Italia. E’ partito il progetto di ristrutturazione del Castello di
Santena, residenza che fu di
Camillo Benso Conte di Cavour. Un restauro sofferto,
con lunghe attese di fondi
che non si trovavano, che
porterà nel 2016 la dimora di
uno dei padri fondatori della
patria alla dignità museale
che merita.
S
Nesi al Quirinale
E vista la particolarità del progetto, tanto importante per la
storia d’Italia, è stata direttamente la Presidenza della Repubblica a destinare i 3,9 milioni che servono per il recupero di casa Cavour. Il presidente
della Fondazione Cavour, Nerio Nesi, 89 anni e un’energia
giovanile instancabile, è andato a chiedere i soldi direttamente a Napolitano, che non
In arrivo 4 milioni di euro: apertura nel 2016
È stata la presidenza della Repubblica a destinare le risorse per un intervento
che farà della residenza del conte Cavour una straordinaria attrattiva per i visitatori
IL PROGETTO
Un museo per Cavour
“Sarà un’altra Venaria”
«Doveroso rendere
il giusto omaggio
a un padre della patria»
gli ha detto di no: «Voglio riconsegnare al Presidente della Repubblica un grande museo nazionale, come lo sono la
casa di Garibaldi a Caprera,
Palazzo Reale e le varie dimore per Vittorio Emanuele II.
Un museo attuale. Napolitano
mi ha dato un anno e mezzo
per ultimare i lavori», dice, attorniato da centinaia di bambini delle scuole di Santena,
che ieri hanno festeggiato con
canti, racconti, poesie davanti
alla cittadinanza, nel cortile
del Castello, l’anniversario dell’Unità d’Italia.
Schermi tecnologici e proiezioni ad altezza naturale a Santena
sa di Cavour, amato dal presidente Napolitano – ha detto –.
Dobbiamo lavorare perché diventi una tappa turistica e non
sia dimenticato». Ed è proprio
su questo punto che si battono
Nesi e il sindaco di Santena, Ugo
Baldi: «Torino non ha abbandonato casa Cavour, ma ha concentrato tutti i suoi sforzi sulla
Venaria. Santena, luogo in cui
nacque un padre della patria,
merita altrettanti sforzi» commenta Nesi. E Baldi gli fa eco:
«Sì, vogliamo essere quasi una
Venaria 2, con flussi turistici importanti».
Quattro luoghi
Ieri era il 17 marzo, festa nazionale. Santena è stato uno dei
quattro luoghi che ha ottenuto
il patrocinio dello Stato per la
ricorrenza, insieme a Caprera,
a Genova, che ospita la tomba
di Mazzini e al Pantheon di Roma, dove è sepolto Vittorio
Emanuele II. Tra il pubblico, il
Prefetto di Torino, Paola Basilone, che ha condiviso l’importanza di un «luogo fondamentale per la nostra storia, la Ca-
Cantiere aperto
Ieri la festa dell’Unità nazionale
Il 17 marzo, festa dell’Unità nazionale, è stato
ricordato ieri a Santena da centinaia di bambini
Per ora, il Castello è impacchettato come una caramella: sono
in corso i lavori di ristrutturazione degli esterni, finanziati
dalla città di Torino, proprietaria del complesso dopo la donazione del 1947 da parte del marchese Giovanni Visconti Venosta. Il progetto definitivo per gli
arredi e per gli interni partirà in
autunno: è stato studiato dall’architetto Carlo Pession e da una
cordata di professionisti. Nesi
ha messo d’accordo storici e
progettisti: «Gli uni volevano lasciare tutto com’è, per dare
l’idea di una casa dell’800. Gli altri puntavano alla contemporaneità di allestimenti multimediali. Abbiamo mediato, per un
risultato ad effetto», precisa Nesi. Il suo progetto è ambizioso:
«Oltre al museo, voglio istituire
un centro studi cavouriani, con
la biblioteca dedicata allo statista e la possibilità di ospitare ricercatori da tutta Europa».
La laureata
La Storia
Irene Famà, studentessa di
Lettere e Filosofia – corso di
Filosofia – ha discusso
ieri a Palazzo Nuovo,
la tesi conseguendo
il punteggio pieno
Si laurea in filosofia
con una tesi su “Vatican Insider”
Il portale
della «Stampa»
per l’informazione
religiosa
DOMENICO AGASSO JR
A poco meno di tre anni dalla
nascita, Vatican Insider si è
«laureato». E con il massimo
dei voti: 110/110. Il portale
della «Stampa» dedicato all’informazione globale sulla
Santa Sede e l’attività del Papa, prodotto in tre lingue, è
diventato infatti l’argomento
di una tesi magistrale.
Per le compagnie teatrali e
moltissime istituzioni culturali era un passaggio fondamentale: la giunta regionale
ha confermato per il 2014 i
criteri di finanziamento alla
cultura, prorogando quelli
approvati a settembre 2013.
Un provvedimento tecnico
importantissimo per l’associazionismo culturale, perché «permette di non rallentare minimamente l’attività
degli uffici, pur nella situazione particolare in cui ci troviamo», ha specificato l’assessore Coppola.
Negli scorsi giorni, anche
la Commissione Cultura aveva dato il via libera, senza
ostruzionismo dell’opposizione, per l’importanza di
una decisione rapida per le
piccole compagnie. «In questo modo – precisa Graziano
Melano, vicepresidente dell’Agis –, si creano le condizioni per dare stabilità a tutte le
associazioni, alle imprese
sottoposte al meccanismo di
presentazione della domanda» di finanziamento con legge 58 (che cuba circa 10 milioni di euro). «Ci auguriamo
che avvenga in fretta l’erogazione – prosegue –, ma non so
quanto l’assessore Coppola
potrà ancora fare. Fondamentale è, però, quanto è riuscito a ottenere ieri».
Indipendentemente dalla
decadenza della giunta e dall’esito delle future elezioni regionali del 25 maggio, dunque, il mondo del teatro e della cultura ha potuto presentare domande di finanziamento con anticipo, dal 20
febbraio al 20 marzo.
Per evitare di sprecare
questo vantaggio, Coppola
ha fatto breccia su maggioranza e opposizione, e colleghi assessori, slegando i criteri di assegnazione per la
legge 58 dall’instabilità politica. I contributi non potranno essere superiori al 70%
del preventivo e non saranno
concessi per somme inferiori
a 5 mila euro. Nei casi da 50
mila euro in su, valuterà una
commissione regionale. In
giunta, ieri, anche l’approvazione per l’apertura di un
nuovo bando da 1,5 milioni,
per la riqualificazione delle
sale cinematografiche in regione.
[L. TOR. ]
L’autrice Irene Famà, studentessa di Lettere e Filosofia
– corso di Filosofia – l’ha discussa ieri a Palazzo Nuovo,
conseguendo il punteggio pieno. Titolo del lavoro: «Vatican
Insider: ricerca sui nuovi orizzonti nell’informazione religiosa». «L’idea è nata dal desiderio di inserire i miei principali interessi: la storia della
Chiesa e il giornalismo», racconta la neo-dottoressa magistrale.
Con i vaticanisti
«Questo studio mi ha permesso
di approfondire alcuni aspetti
della comunicazione ecclesiastica e di capire come l’avvento
delle nuove tecnologie ha cam-
biato il mondo dell’informazione, religiosa in particolare». E
«La Stampa, con Vatican Insider, mi è sembrata un vero e
proprio apripista».
Da padre Lombardi
«Grazie a questa tesi – sottolinea – ho avuto modo di vedere
all’opera alcuni dei più importanti vaticanisti e di incontrare
il direttore Mario Calabresi e il
portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi: una
grande opportunità per chi, come me, sogna sin da bambina di
diventare giornalista».
Oltre a loro, Famà ha intervistato il coordinatore di Vatican Insider Andrea Tornielli, e
tre delle principali “firme”:
Giacomo Galeazzi, Gerard
O’Connell e Andrés Beltramo
Álvarez; e poi, padre Antonio
Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica.
Linguaggio semplice
Nelle conclusioni della tesi ha
scritto: «Il sito, legato unicamente al quotidiano torinese e
slegato dalla Santa Sede, propone un’informazione religiosa laica. Ciò che lo rende realmente
“nuovo” nel mondo del giornalismo è il suo riuscire a tenere insieme le esigenze di tempestivi-
tà e interattività dell’online, con
l’accuratezza e il dettaglio che
generalmente caratterizzano gli
articoli “offline” (se non altro
per il maggiore tempo a disposizione per scriverli)».
Su Vatican Insider si trovano «articoli semplici, condivisibili sulle piattaforme digitali,
integrati da foto e video, con
una trattazione dei temi» che
per Famà è «approfondita, minuziosa, accurata e credibile».
Entusiasta per il risultato ottenuto, non ha dubbi
sugli obiettivi futuri: «Cosa
spero per il dopo-laurea?
Che tra vent’anni una studentessa possa intervistarmi su una nuova avventura
giornalistica».
T1 T2
50 .Quartieri
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
uartieri
A CURA DI
ANTONELLA MARIOTTI
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24).
Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30.
Orario minimo 9-19,30: piazza Vittorio Veneto 10; via Nizza 15; corso
Fiume 4; via Luini 34; via Carlo Capelli 47; piazza C. Bozzolo 11; via Di
Nanni 79/E; via Oxilia 13; via Barletta 93; corso Francia 1/bis; corso U.
Sovietica 585; corso Tassoni 66/D; corso Belgio 41; corso Grosseto 66.
Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia
1/bis.
Aperte anche di notte: corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio
Emanuele II 66; Piazza Massaua 1.
Informazioni: www.farmapiemonte.org.
Cetrioli
e pompelmi
Borgo Po
Addio alla signora
di agnolotti e tajarin
Ci sono
banane,
zucchine,
cetrioli,
un po’ di
tutto sui pali
vicino al Parco
Ruffini
Morta a 85 anni la fondatrice del pastificio Gran Madre
Pozzo Strada
MAURIZIO TERNAVASIO
Da anonimo pastificio a vero
e proprio punto di riferimento per tutti i buongustai della
città: Lucia Accornero, morta sabato a 84 anni, ci ha messo molto del suo per dare lustro al pastificio Gran Madre
di via Villa della Regina 3.
Dove, nei giorni precedenti il
Natale, da anni si formano regolarmente fuori dal negozio
capannelli di persone in coda
per acquistare le specialità
che la signora Lucia ha tramandato al figlio Giuseppe,
dal 1999 al timone del negozio. «Mia madre ha lasciato
allo scoccare dei settant’anni, dopo aver gestito l’attività
per tre decenni. E da allora
per passione si divertiva a
coltivare il rosmarino e la salvia per le nostre specialità
nel piccolo orto della casa
dietro la Gran Madre dove
abitava».
Da Casale a Torino
E dire che tutto era iniziato
per caso. Nel 1968 Lucia Accornero, dopo esser rimasta
vedova con tre figli piccoli – il
marito era morto colpito da
un fulmine nella grande cascina di San Germano, frazione di Casale Monferrato – decide di ascoltare il consiglio
del cugino Verrua, titolare
della famosa gastronomia in
piazza Gran Madre. Così per
un anno affianca i signori Magnini, che a metà degli anni
Cinquanta avevano aperto
Lo strano caso
della frutta “impalata”
al Parco Ruffini
FABRIZIO ASSANDRI
Ieri chiuso per lutto
Il negozio di via Villa della Regina ieri è rimasto tutto il giorno chiuso
per ricordare la sua fondatrice Lucia Accornero, morta sabato a 84 anni
un piccolo pastificio in via Villa
della Regina, con l’intenzione
di rilevarlo. Cosa che si verifica
12 mesi più tardi. Man mano
che crescono, viene aiutata, in
un’avventura per lei sconosciuta, dai figli Paola, Giuseppe e
Bruna. «Tutte le volte che preparavano i ripieni, i vecchi proprietari mandavano mia madre a fare delle commissioni
perché non volevano che imparasse i trucchi del mestiere.
Vallette
Ma lei ci é riuscita lo stesso»,
racconta Giuseppe.
Il grande boom
In pochi anni il pastificio diventa
una vera e propria chicca per tutta la zona precollinare. «Dai soli
agnolotti e cappelletti ha allargato la produzione a molti altri tipi
di pasta fresca e alla verdura cotta. Mia madre curava in particolare gli arrosti, quelli da cui si ricavano tutti i ripieni». La cliente-
la aumenta sempre di più, attratta dalla cura con cui la famiglia
Accornero segue il costante miglioramento del prodotto. Ieri il
negozio è rimasto chiuso in segno di lutto, oggi i funerali alle
9,30 nella chiesa della Gran Madre. E subito dopo Giuseppe e i
suoi cinque dipendenti riprenderanno come sempre a sfornare le
loro specialità. Perchè, come sarebbe piaciuto a Lucia, «il lavoro
deve comunque andare avanti».
Pozzo Strada
Vallette
Poste sotto assedio
Spartitraffico distrutto
Quarta rapina in 6 mesi in via Marsigli
L’ufficio postale di piazza
Montale resterà chiuso per
due settimane. Ieri è stato
rapinato per l’ennesima
volta, la quarta da settembre. «Un uomo con gli occhiali da sole e con il volto
coperto ha minacciato il
personale e si è fatto consegnare 450 euro», dicono
dalle Poste.
Colpo nel bel mezzo della
mattina nella sede che si
trova nel cuore delle Vallette. Il rapinatore ha agito
con tranquillità e si è allontanato in bicicletta. «Il personale è rimasto choccato e
per questo si è deciso che
non riapriremo prima di
aprile. In più, si studieranno
dei deterrenti per migliorare la sicurezza di quella sede». Si sospetta che l’ufficio
sia stato preso di mira da un
ladro seriale che a febbraio
ha già portato a termine due
rapine nello stesso posto in
una settimana. Armato di taglierino, anche in quei casi,
ha rubato poche centinaia di
euro. Bottino esiguo, mentre
alle Vallette si teme per le
poste. «Speriamo che le rapine non siano la scusa per
chiuderla definitivamente»,
dicono nel quartiere dove sono state rapinate recentemente anche la farmacia e
[P. COC.]
una tabaccheria.
Il parking dimenticato
davanti allo stadio
PAOLO COCCORESE
DIEGO MOLINO
Dovrebbe servire a separare
la carreggiata principale dal
controviale, ma somiglia
sempre più a un percorso a
ostacoli per pedoni coraggiosi. Si tratta dello spartitraffico alberato che si trova in via
Marsigli, nel tratto compreso
fra via Monginevro e via Stelvio. Le radici delle piante, nel
corso del tempo, hanno spinto verso l’alto la pavimentazione. La conseguenza è che i
cordoli di pietra che delimitano il marciapiede sono stati staccati dalla loro sede originaria e rovesciati tutto intorno. Il pericolo è segnalato
È mistero sulla verdura infilzata al parco Ruffini. In corso D’Albertis da giorni al
mattino si scoprono sulla
ringhiera zucchine, patate,
meloni impalati. L’ultimo ritrovamento è avvenuto ieri
mattina. Piantate su due paletti diversi c’erano le due
metà di un melone. Il cancello prescelto per l’insolito rituale appartiene a un complesso di case basse affacciato al civico 6 nell’isola pedonale del parco.
Qualche mattina fa i residenti hanno trovato davanti
alle loro finestre un cetriolo
e la buccia di un’arancia infilzati sui paletti. È stato
questo il primo segnale. Poi
a seguire è stata la volta di
una carota, poi di una patata
che ora si sono essiccate al
sole. L’altro giorno davanti a
un portone erano stati lasciati due finocchi e alcune
bucce di banana. Il giorno
dopo ancora bucce di banana. In alcuni casi ad essere
infilzata è la verdura intera,
in altri solo le bucce, com’è avvenuto con il melone di ieri.
Ad inquietare è la metodica
ripetizione degli innalzamenti
notturni: c’è un messaggio da
cogliere? Qualcosa che non
possa essere derubricato come semplice, per quanto originale, «dispetto»?
«La mente umana è impossibile da capire – dice una residente – speriamo che sia
uno scherzo e niente di più».
Sulla ringhiera non è apparso solo cibo, a dire il vero,
ma anche un rotolo nudo di
carta igienica e uno di scottex.
Quasi ogni giorno avviene un
nuovo ritrovamento: l’impalatore (o gli impalatori) della
verdura entrano in azione con
il buio.
Tra i residenti si fanno tutte le ipotesi. Si va dalla lite
condominiale al movente passionale, senza trascurare il
passatempo di uno dei tanti
gruppi di giovani che frequentano il parco. Ma nessuno lo sa
con certezza. E soprattutto
nessuno riesce a spiegarsi il
perché dell’ossessivo accanimento contro la verdura.
dal Comitato InSicurezza
Stradale: «E’ un grave problema che esiste ormai da diversi
anni, ma negli ultimi tempi la
situazione è visibilmente peggiorata. Il rischio d’inciampo
per i pedoni è molto alto, senza
contare che i cordoli staccati
possono finire in mezzo alla
strada durante il transito dei
veicoli».
Da cinque anni, il parcheggio
interrato del Comune in strada Altessano vive dimenticato
tra montagne di rifiuti, barboni e prostitute in cerca di angoli nascosti dove accogliere i
propri clienti. Non è mai stato
aperto ed è diventato un problema per i residenti dei palazzi circostanti che lamentano il proliferare dei topi. E
pensare che si trova a pochi
passi dallo Juventus Stadium,
zona della città dove, per le
partite, la sosta può costare
quasi dieci euro. «Ho scritto al
Comune alla Circoscrizione,
ma nessuno ha fatto nulla», si
lamenta l’amministratore del
vicino condominio, Sara Camioni. Problemi che il consigliere Antonino Iaria del Ms5 porterà nel consiglio della Cinque.
Mentre, dal Comune chiariscono: «Per le sue dimensioni risicate la Gtt non ha mai voluto
prendersene carico, ma è in dirittura di arrivo la concessione
al vicino hotel».
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
etropoli
Metropoli .51
.
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Collegno, rapina alle Poste
Riva di Chieri, navetta gratuita
Armato di coltello e con una maschera
raffigurante un porcellino, un rapinatore ha
minacciato i cassieri delle poste di via De
Amicis, e si è fatto consegnare 3,5 mila euro.
Poi è fuggito sull’auto di un complice.
[P. ROM.]
Parte questa settimana il servizio di navetta
gratuita per collegare il paese al centro di
Chieri. I residenti, però, chiedono di più:
«Vogliamo che essere raggiunti anche dalla
linea 30, che arriva fino a Torino».
[F. GEN.]
Trofarello
Orbassano
Rapinatore di banche
a 16 anni: “Per la droga”
Ancora
un incidente
sulla pista
da cross
Il ragazzo è stato arrestato dopo tre colpi con un complice
Chieri
MASSIMO MASSENZIO
«Lo facevo per comprarmi la
roba». Con queste parole Paolo, qualche piccolo precedente per spaccio, ha spiegato ai carabinieri della compagnia di Moncalieri le motivazioni che lo hanno spinto a
improvvisarsi rapinatore di
banche a soli 16 anni.
Assieme al suo complice,
Andrea Zanda, 28enne di Carignano, ha assaltato tre istituti di credito nel giro di pochi giorni, rimediando il misero bottino di 400 euro. La
sua breve avventura criminale, costellata di insuccessi
e precipitose fughe, si è conclusa con l’arresto e il trasferimento in una comunità di
recupero in Liguria. Per Zanda, disoccupato con famiglia
a carico, si sono invece spalancate le porte del carcere
delle Vallette.
Mattoni
giù dal duomo
Transennata
la piazza
FEDERICO GENTA
Il primo assalto
Tre rapine
Il primo colpo i due balordi lo
hanno tentato a Trofarello, ai
danni della filiale della Banca
Sella. Lo scorso 4 novembre
hanno fatto irruzione nell’Istituto di credito di via Torino, minacciando affilato taglierino, ma l’assalto è fallito.
Zanda e il complice, preoccupati dei cassieri, si sono dimenticati di bloccare la bussola d’ingresso e due clienti
sono riusciti a fuggire.
Temendo che potessero
dare l’allarme, gli sbadati
malviventi hanno preferito
È stato compiuto dai due giovani rapinatori alla Banca Sella di via Torino, a Trofarello, il 4 novembre
dello scorso anno. Hanno minacciato i cassieri con un taglierino ma poi sono fuggiti senza soldi
scappare senza bottino, ma
non si sono dati per vinti. Due
giorni più tardi ci hanno riprovato alla filiale Intesa SanPaolo di Virle, ma per convincere i
dipendenti a infilare in un sacchetto 400 euro hanno dovuto
prendere in ostaggio un cliente. L’ultima rapina l’hanno
messa a segno all’Unicredit di
Venasca, in provincia di Cuneo, ma sono fuggiti a mani
vuote.
Rivoli
Cattive compagnie
Agivano con il volto coperto da
un cappuccio, ma a tradirli è
stato il vecchio scooter su cui
sono stati visti fuggire, ritrovato dai carabinieri sotto casa di
Zanda. Risalire all’identità del
giovane complice del carignanese non è stato difficile. Paolo, ragazzo di buona famiglia,
già da tempo aveva cominciato
a frequentare compagnie pericolose. Dopo una denuncia per
spaccio, lo scorso anno, si era
allontanato improvvisamente
dalla casa della madre, salvo
poi ricomparire come se nulla
fosse successo. Zanda, già noto alle forze dell’ordine, si trovava in difficoltà economiche e
i due sono stati presentati da
un amico comune. Nonostante
la differenza di età, si sono trovati in sintonia, ma la loro carriera da rapinatori si è conclusa rovinosamente.
San Mauro
PATRIZIO ROMANO
NADIA BERGAMINI
L’ingresso del cimitero
valutando l’impatto ambientale, urbanistico e la compatibilità idrogeologica. È un’opera
che durerà per oltre 700 anni,
non può essere decisa a ridosso
del voto. Noi abbiamo iniziato a
porre il problema e evidenziato
che va risolto. Alla prossima
amministrazione il compito di
portarlo a compimento, prima
che sia emergenza».
La città punta sul volontariato. E’ proprio grazie ai volontari civici - l’albo è stato istituito qualche mese fa e ha già 15
iscritti – se l’amministrazione
ha potuto ampliare il servizio
della biblioteca civica. Struttura che ora può contare sull’ausilio di quattro persone in
più, a supporto dell’addetto
vero e proprio. E’ sempre grazie ai volontari se nelle scorse
settimane è potuto partire il
progetto di sostegno alla Dsa,
ossia ai bambini e ragazzi con
disturbi specifici dell’apprendimento, sempre in biblioteca. «L’anno passato avevamo
I mattoni sono precipitati
nella notte. Caduti dai 50 metri del campanile del Duomo,
sono finiti sulla piazza per
fortuna senza ferire nessuno.
Ieri mattina la zona si presentava così: con le transenne che delimitano il sagrato e
una buona fetta dei parcheggi tra la chiesa e l’ospedale
Maggiore.
Già nella mattinata di sabato alcuni passanti dicono
di aver notato dei calcinacci a
ridosso della parrocchia di
Santa Maria della Scala. Dopo una prima ispezione, sembra che il distacco abbia interessato la base del terrazzo
in cima alla torre. Da qui, pochi giorni fa, era stato calato
il motore elettrico delle campane. Resta in ogni caso da
verificare se l’opera di manutenzione possa aver in qualche modo provocato il crollo,
o se l’incidente sia piuttosto
dovuto al degrado naturale
del campanile, iniziato nel
Trecento e ultimato quasi
due secoli dopo.
Un grave incidente al crossodromo di Tetti Valfrè riporta
d’attualità la difficile convivenza dell’impianto di via Ravetto, con una parte dei residenti della borgata.
Luca Bava, centauro chierese di 25 anni, ha riportato
la frattura di una vertebra in
seguito a una caduta ed è stato trasportato d’urgenza al
Cto dall’elicottero del 118. Bava, grande appassionato di
motocross, è stato sottoposto a un delicato intervento
chirurgico che, fortunatamente, sembra aver escluso
danni permanenti, ma i medici torinesi non hanno ancora fissato una prognosi. Con
ogni probabilità lo sfortunato
motociclista dovrà subire
una seconda operazione.
Gli attivisti del comitato
Tetti Valfrè, che conducono
da anni una battaglia legale
contro il circuito, stigmatizzano l’accaduto: «Non è il primo incidente che si verifica.
Ma al di là di questo noi continuiamo a essere assediati da
polvere e rumore. Abbiamo
presentato un esposto in Procura». Lo scorso dicembre la
Provincia ha però dato il via
libera al circuito che potrà
ospitare anche competizioni
una volta completati i lavori
di adeguamento: «Noi siamo
omologati e perfettamente in
regola. Quel ragazzo è un tesserato che stava effettuando
una sessione di allenamento
come tanti altri – conclude il
gestore Luigi Laretto, dell’Orbassano Racing - Non c’è
altro da aggiungere se non
che tutti noi speriamo che si
rimetta presto».
[M. MAS.]
Druento
Il Comune cerca un’area Volontari in biblioteca
per il nuovo cimitero
Via ai nuovi servizi
Un decennio, poi sarà emergenza loculi a Rivoli. Per questo l’amministrazione sta lavorando alla ricerca di un sito
dove collocare il nuovo camposanto. «Con due ampliamenti già in programmazione
- spiega il sindaco Franco
Dessì - arriviamo a coprire le
esigenze fino al 2025».
Ma che il sito dove realizzare il nuovo cimitero sia stato
già trovato lo nega con forza.
«Assolutamente - conferma -.
Abbiamo individuato quattro
aree, una Tetti Neirotti, due a
Bruere e una vicino all’attuale
camposanto e di tutte stiamo
La piazza del duomo
Elezioni, il Pd spaccato
in due liste diverse
GIANNI GIACOMINO
La biblioteca di San Mauro
effettuato uno screening – spiega la consigliera, responsabile
del progetto, Rosalba Merola sui bimbi delle materne, prime
e seconde della primaria e prime medie, per capire ed evidenziare quali ragazzi siano affetti
da Dsa. Ora grazie ai volontari,
adeguatamente formati dall’associazione Sos Dsa, è stato possibile far partire il progetto».
Ezio Pelissetti, 64 anni, al timone di Druento tra gli Anni
’80 e ’90, è il candidato sindaco del centrosinistra Pd alle
elezioni amministrative di fine maggio. Questo il responso
delle primarie alle quali, nel
fine settimana, hanno partecipato 748 cittadini.
Oltre il 68 per cento delle
preferenze sono andate a Pelissetti, che ha raccolto 508
voti contro i 238 del suo sfidante, Valter Rolle, capogruppo di maggioranza uscente. E
così, anche a Druento, si è
consumata la rottura del Pd: il
vice sindaco uscente Sergio
Il municipio di Druento
Bussone ha presentato la sua lista «Druento Domani», appoggiata pure dal primo cittadino
Carlo Vietti e dall’assessore
Marina Gherra. Tutti del Pd. «E
questo mi dispiace parecchio –
ammette il sindaco di Druento
Vietti – perché è un segno di debolezza del partito. Purtroppo
non si è trovato l’accordo sulle
persone da candidare».
T1 CV PR T2
MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 52
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Economia Nord-Ovest .53
.
LA STAMPA
Nord-Ovest
Per le vostre segnalazioni e lettere
Econordovest
LA STAMPA via Lugaro 15
10126 TORINO
email:
[email protected]
Torino
Fiat, cento studenti
a Orbassano
Sostenere gli universitari che si avvicinano al settore dell’automobile per poi trovare
le eccellenze da inserire. Fiat, dopo aver
assunto nel 2013 un
centinaio di ingegneri
nel settore della Ricerca e Sviluppo Veicoli,
Motori e Cambi, nei primi mesi di quest’anno ne sta selezionando un’altra quarantina.
Ieri, in collaborazione con Ata (Associazione Tecnica dell’Automobile), Fiat ha ospitato al Centro Sicurezza di Orbassano un
centinaio di giovani che fanno parte dei team italiani che parteciperanno alla decima
edizione della Formula Sae Italy. La competizione, a cui ogni anno partecipano migliaia di studenti universitari sotto la regia
dell’ATA, è in programma dal 29 agosto al
Circuito di Varano dè Melegari (Parma).
Le imprese del settore farmaceutico e aeronautico tra il 2008 e il 2012 hanno visto crescere il rispettivo fatturato del 13,3% e del 12 per cento
Aosta
Rapporto Intesa Sanpaolo
Stanziati 4 milioni
per le assunzioni
Crisi, i poli tecnologici
reagiscono meglio
In Valle d'Aosta la Regione stanzia un finanziamento di oltre 6,6
milioni per il programma 2014 degli interventi di politiche del lavoro e azioni di formazione, orientamento e
sviluppo dei servizi per l'impiego. I fondi del
piano, messo a punto dall'assessore alle Attività produttive Pierluigi Marquis, andranno per quasi 4 milioni in incentivi ai datori di
lavoro per le assunzioni, mentre 1,5 milioni
saranno girati come contributi agli enti locali per l'impiego temporaneo di lavoratori in
opere e servizi di utilità pubblica (Lus). Previsti anche 600 mila euro per l'avvio di nuove imprese e 40 mila euro destinati a borse
lavoro per fasce deboli. Già messi in conto,
all'interno del programma, ulteriori 4 milioni per il 2015 e 2 milioni per il 2016.
[D. M.]
Prowein
Aziende vinicole
a Düsseldorf
Più di 100 aziende piemontesi (67 di Cuneo,
22 di Asti, 5 alessandrine e 2 torinesi) partecipano a Prowein, la
più qualificata fiera
vinicola della Germania, a Düsseldorf dal
23 al 25 marzo. «L’Italia è il primo fornitore
di vino della Germania» ricorda Ferruccio
Dardanello, presidente della Camera di
commercio di Cuneo. Per Giuseppe Donato, presidente di Ceipiemonte, «Düsseldorf
è una vetrina irrinunciabile per le nostre
imprese». Nel 2013 ci sono stati oltre 4.700
espositori provenienti da 48 Paesi e 44 mila
visitatori. Oltre alle aziende vinicole, Distillerie Sibona e i produttori di acqua Sant’Anna, Lauretana e Lurisia, hanno messo a
disposizione i propri prodotti per il «Bar
Piemonte» all’interno della partecipazione
regionale.
Ma nel 2015 i distretti non saranno ancora ritornati sui fatturati del 2008
BARBARA D’AMICO
I
poli tecnologici rispondono
alla crisi meglio di qualunque altro settore economico: è quanto emerge leggendo i dati del rapporto annuale sull’andamento dei distretti industriali italiani e che Intesa
Sanapolo ha presentato a Milano
a fine febbraio. Dati da inquadrare in un contesto economico ancora sofferente per il Paese ma
che, pur confermando gli strascichi della recessione (ormai cessata, stando alle analisi rese note da
Moody’s poche settimane fa), fanno scorgere costanti segni di miglioramento.
Polo aeronautico
Secondo Intesa, infatti, «nel 2012,
per il terzo anno consecutivo, la
crescita del fatturato e la dinamica
dei profitti delle imprese dei distretti sono state migliori rispetto
a quelle delle imprese non distrettuali, smentendo la tesi della crisi
strutturale del modello distrettuale». A smentire la tesi con forza sono state soprattutto le imprese legate al settore farmaceutico e aeronautico che tra il 2008 e il 2012
hanno visto crescere in media il rispettivo fatturato del 13,3% e del 12
per cento. Bene il Polo aeronautico
di Torino, città che ha registrato
ottime performance anche grazie
al suo distretto legato all’informazione e alla comunicazione: il Polo
Ict, infatti, ha registrato un +22,4%
di fatturato nei quattro anni di riferimento, appena dopo il distretto
hi-tech di Milano (+28,8%) e Genova (+28 per cento). Questi risultati
giustificano il costante monitoraggio
del settore a cui viene riconosciuto il
ruolo di motori dell’economia, sia essa regionale, nazionale o mondiale.
«La crescente rilevanza di tematiche quali innovazione, conoscenza e
ricerca, come leve competitive per lo
sviluppo e il successo delle imprese –
si legge nel rapporto – pone la necessità di individuare e monitorare i poli
tecnologici presenti sul nostro territorio». Quasi un richiamo a sviluppa-
re più poli e a investire in modo più
massiccio in know-how. Sono queste,
spiegano gli analisti, le chiavi per
portare valore aggiunto anche ai distretti classici, perché «interagendo
con il resto del manifatturiero italiano, i poli tecnologici contribuiscono
a innalzare la competitività delle imprese del nostro Paese».
Le reti produttive
Nonostante la forte spinta del com-
parto hi-tech, in generale le aziende
inserite in reti produttive tipiche –
quelle dei dolci di Alba e Cuneo, ad
esempio – avrebbero retto l’urto con
la crisi meglio delle imprese scollegate da reti e sistemi di produzione
agglomerata. Sia nell’anno di riferimento che nel 2013, infatti, i distretti
avrebbero contenuto le perdite sul
fatturato (-1,3% a livello nazionale) rispetto alle gemelle prive di sostegno
strutturale (-2,3 percento). A preoccupare gli analisti, infatti, sono le rilevazioni sui problemi finanziari delle imprese più piccole, in difficoltà
anche sul piano del ricambio generazionale. Problemi che «potrebbero
compromettere la loro capacità di
realizzare gli investimenti necessari
per seguire le strategie innovative
dei committenti».
Obiettivo 2015
Tornando ai distretti, il segno meno,
fanno sapere da Intesa, dovrebbe
sparire del tutto proprio nel 20142015. «Stimiamo una crescita del fatturato pari al 2,2% nel 2014, con
un’accelerazione al 4,7% nel 2015».
Una buona notizia che però non deve
far pensare alla fine della crisi. Entro
il prossimo anno i distretti non saranno ancora ritornati sui livelli di
fatturato del 2008: per colmare il
gap del’1,4% sul fatturato pre-crollo
di produzione e consumi, infatti, servirà ancora tempo. Il vantaggio in
termini di ripresa, però, c’è e anche
se sembra limitato è un’occasione
tutta da sfruttare: specie dal Piemonte che potrà contare sul settore
agroalimentare. sui vini di Langhe,
Roero e Monferrato e sui dolci di Alba e Cuneo particolarmente prestanti sul fronte esportazioni.
T1 CV PR T2
54 .Economia Nord-Ovest
Alessandria
Torti, un secolo
di idraulica
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Biella
Dai turbanti alla carpenteria
Ecco l’impresa femminile
PAOLA GUABELLO
BIELLA
I Torti durante la consegna di pacchi dono
SELMA CHIOSSO
ALESSANDRIA
Erano gli Anni 80 del XIX secolo, Giuseppe
Torti aveva 15 anni e ad Alessandria
imparava come costruire pozzi e fontane e ad
estrarre acqua potabile con trivellazioni,
pompe a mano e meccaniche. Imparò e nel
1914 aprì una bottega artigiana in via Milano
40, per l’ installazione di reti acqua e gas,
servizi igienici e impianti di riscaldamento. È
il 2014 un altro Giuseppe Torti, con azienda
idraulica in via Donizetti, è andato alla
ricerca della bottega del nonno. L’ ha trovata
e ha affittato il locale per un anno. Sarà il
quartier generale per festeggiare cento anni
di attività. È la storia felice di una famiglia
che da più di un secolo si dedica all’idraulica,
che ora si è arricchita di tecnologia e parole
nuove come green economy. Cento anni di
attività nella girandola di aziende negozi,
ditte che aprono e chiudono, in una città
piagata dal dissesto, stupiscono. Oggi la Torti
Impianti è centro assistenza di importanti
ditte. Conta 11 dipendenti, più artigiani
specializzati assunti nei periodi di punta. Il
fatturato annuo è di oltre un milione. I
prodotti di punta sono le caldaie (a gas, legna,
pellet), pompe di calore, pannelli solari,
tubazioni sanitarie. È stata tra i primi in Italia
a proporre soluzioni integrate per il
risparmio energetico.Tra i due Giuseppe c’è
stato Pietro, figlio del primo e padre del
secondo. Nel 1937 è a capo dell’azienda che
conta 35 operai. Poi anche a lui tocca
confrontarsi con una Guerra mondiale. Alla
fine del conflitto raccoglie i cocci e va alla
ricerca dei suoi operai. Riassume tutti i
reduci e fa entrare in azienda i fratelli, i
parenti, i ragazzi di quelli che sono morti per
la Patria. Pietro è votato al lavoro ma ha un
grande cuore e accanto a sè una grande
donna: Enrica. La loro casa è sempre aperta e
a tenacia e tecnologia si aggiunge il ciondolo
della generosità. È quanto Pietro porta in
dote al figlio Giuseppe. Tanto che passando
davanti all’asilo Monserrato, alla Caritas, ad
alcune parrocchie non è infrequente vedere i
furgoni della Torti scaricare vestiti e alimenti.
Ci sono tanti modi di disporre sulla torta 100
candeline e la scelta di Giuseppe e della sua
famiglia è stata quella di arricchire quel
ciondolo della generosità: « Per tutto l’anno
devolveremo una percentuale del reddito in
beneficenza per opere utili alla collettività,
proseguendo nel solco tracciato da mio
nonno e onorato da mio padre».Auguri.
Sono 14 imprenditrici a marchio «Imagining Growth - Finance Innovation», un progetto sperimentale cofinanziato
dal Programma Leonardo
Transfer of Innovation che
coinvolge, oltre all’Italia anche altri Paesi: Gran Bretagna, Spagna e Polonia.
Le aspiranti capitane d’impresa appartengono ai settori
più svariati e mai come in questo caso si può affermare che
«l’abito non fa il monaco»: dalla carpenteria metallica che
crea anche oggetti di design
all’elettromeccanica con vendita e riparazione motori elettrici per industria tessile e
non; dall’autonoleggio con
conducente alla società di impiantistica industriale. E poi
ancora designer di cappelliturbanti realizzati con tessuti
biellesi, consulenza edile, rilievi metrici e catastali; produzione di vini e altre occupazioni più tradizionali.
Il progetto ha visto l’avvio nel
Biellese nel 2010, promosso da
Nicoletta Bertolone Jones
(NBJ Associates) e dal Comitato provinciale per l’Imprenditoria femminile, con il coinvolgimento della Camera di Commercio in qualità di partner italiano. Ora, con il sostegno di
Apid, nuovo partner, il raggio
d’azione si è allargato fino a Torino dove è stato avviato un
programma formativo che vede
coinvolte 10 donne provenienti
da categorie svantaggiate (over
45 o provenienti da minoranze
etniche che affrontano la crisi
rimettendosi in gioco con l’autoimpiego).
A Biella, invece, dopo aver
formato le mentori (utilizzando
le singole esperienze delle facilitatrici di impresa impegnate a
stimolare le capacità delle imprenditrici) ora il progetto è ripartito per la seconda fase, focalizzato sulle donne che vogliono crescere e potenziare il
Manager
in rosa
Fra loro ci
sono aspiranti
carpentiere
consulenti di
impiantistica
industriale
e autiste
loro business attraendo possibili investitori.
Spiega Marina Buratti, vice
presidente e coordinatrice della nuova fase: «Il programma di
formazione in aula e incontri
“one to one” si è svolto nei locali
di Banca Sella , che ha partecipato con differenti contributi
formativi. E’ giusto chiedere direttamente a chi ci valuta come
presentarsi, aumenta la consapevolezza e aiuta a essere meno
intimorite da linguaggi “tecnici”. La scelta delle 14 imprenditrici è stata dettata dalla loro
motivazione nel seguire un percorso progettuale. Per il Biellese si è data preferenza a chi avevano già partecipato al primo
progetto e che avevano espresso la necessità di ampliare la loro conoscenza sull’accesso ai finanziamenti».
Al termine entrambi i gruppi
vedranno le loro competenze
rafforzate, forti di una metodologia che potranno applicare
nei propri contesti. Info:
www.imagininggrowth.com.
Asti
Cresce ancora il Gruppo 3A
rete delle botteghe sotto casa
ELISABETTA FAGNOLA
ASTI
Sono nati nel 1974 come consorzio acquisti, una via tracciata dagli alimentaristi astigiani per fare rete e affrontare così la grande distribuzione: oggi il Gruppo 3A di Asti
(master franchising di Simply Italia) cresce ancora, siglando un nuovo accordo di
affiliazione con la Ca.Ma Srl
e riportando nella sua orbita
cinque punti vendita nell’area Nord Ovest. I supermercati di San Salvatore
Monferrato e Casale Monferrato (Alessandria), Groppello Cairoli, Casorate Primo e
Gambolò (Pavia) rientrano
così nel circuito 3A, facendo
crescere a 130 i punti vendita
con insegna Simply in Piemonte, 5 supermercati diret-
220
market
Gestiti dal
gruppo 3A
in Piemonte,
Liguria e
Valle d’Aosta
ti e 125 affiliati. Così i piccoli
punti vendita riescono a diventare massa critica: «Grazie alla nostra tenacia nel
mantenere forti i legami con il
nostro passato e nel mandare
messaggi di vicinanza agli imprenditori – spiega Santo Cannella, direttore generale del
gruppo 3A – negli ultimi anni
abbiamo registrato recuperi
importanti. Quando ciò accade, riceviamo manifestazione
di soddisfazione da parte dei
clienti». Tra Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta sono 220 i
supermercati che fanno capo
agli Alimentaristi Astigiani
Associati (presidente è Giorgio Guasco), 15 di proprietà,
gli altri gestiti da imprenditori
associati.
La rete di vendita dà lavoro a
1500 addetti e nel 2013, rispet-
Giorgio Guasco e Santo Cannella presidente e direttore di 3A
to all’anno precedente, ha aumentato il suo giro d’affari del
29%, registrando un fatturato
di 150 milioni di euro che salgono a 250 milioni alle casse. Per i
cinque negozi che tornano nel
Gruppo 3A significa anche
mantenere l’occupazione di
una ventina di addetti, mentre
domani un nuovo supermercato Punto Simply verrà inaugurato a Mombercelli, nell’Astigiano. «Siamo orgogliosi nei risultati raggiunti dal Gruppo
3A, perché la presenza capillare della nostra insegna sul territorio – commenta Marco
Bocchiola, direttore rete franchising di Simply Italia – è anche frutto dello sviluppo delle
cooperative che stringono con
noi accordi di master franchising e la nostra leadership nell’affiliazione è fortemente legata alle capacità e alla conoscenza del contesto locale degli imprenditori che decidono di scegliere la nostra insegna».
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Chi sono
MAURIZIO TROPEANO
Tutto parte da
Novi Ligure,
tra le colline
di Gavi, nell’azienda
agricola La
Raia. Qui Tom
Dean e sua
moglie Caterina Rossi Cairo
hanno gettato le basi di
un progetto
che oggi
conta 22
produttori
locali
Prima Milano. Poi Genova. E
adesso Torino. L’agricoltura
biodinamica prova a farsi
strada attraverso il porta a
porta. Tutto parte da Novi Ligure, tra le colline di Gavi, all’interno dell’azienda agricola
La Raia. Qui cinque anni fa
Tom Dean e sua moglie Caterina Rossi Cairo hanno gettato le basi di un progetto che ha
messo in rete 22 produttori locali, quindici di loro con radici
piemontesi (due nel torinese)
che ogni settimana producono 3000 chili di frutta e verdura, il 60% di origine biodinamica e il restante bio che, dopo essere stata selezionata,
viene consegnata a domicilio.
Web e passaparola
Raccontano: «Abbiamo vissuto sulla nostra pelle la difficoltà
di commercializzare i nostri
prodotti biodinamica e biologica e quella di altri contadini che
hanno fatto la nostra scelta e
abbiamo anche riscontrato la
difficoltà per il cittadino/consumatore consapevole di acquistare questi prodotti». PortaNatura nasce dunque come
«un ponte che cerca di collegare produttori e consumatori
attraverso una corretta informazione che utilizza il web ma
anche il passa-parola». L’agricoltura biodinamica è un metodo di coltivazione basata sulla
conoscenza dei bisogni spirituali dell’individuo così come è
stata elaborata dal filosofo austriaco Rudolf Steiner (18611925), creatore dell’antroposofia. Alcune delle pratiche codificate dalla biodinamica hanno
una matrice scientifica e una
loro intrinseca utilità (come,
per esempio, il «sovescio», cioè
l’interramento di particolari
piante a scopo fertilizzante e la
rotazione delle colture, volta a
non impoverire la terra), altre
Economia Nord-Ovest .55
.
Aziende in rete
L’agricoltura biodinamica
punta sul porta a porta
si basano sulla tradizione contadina. «Il biodinamico e il biologico sono pratiche agricole estremamente rischiose. La loro forza
- spiega Dean - sta prima di tutto
nel rispettare la natura, con i
suoi ritmi e le sue fasi, anche
quando spesso essa non si dimostra benevola. Il raccolto e la varietà delle produzioni sono legate ad essa, e questo è, da un lato,
motivo di pregio, dall’altro, si dimostra un’arma a doppio taglio.
Allergie alimentari
Si spiega così perché nel progetto di PortaNatura un ruolo chiave lo giochi la selezione: «Verifichiamo direttamente con i produttori - spiega Dean - che hanno
aderito al progetto i loro metodi
di produzione. Poi selezioniamo i
prodotti migliori con un attenzione sempre più sensibile alle crescenti intolleranze ed allergie alimentari». Ma il sistema si regge
soprattutto sulla fiducia del consumatore finale che «non compra prodotti a scatola chiusa ma
attraverso il sito trova dettagliate spiegazioni e strumenti per
aiutarlo a capire quello che mangia e come può mangiarlo». E così ci sono ricette, suggerimenti
per la conservazione, consigli di
esperti e nutrizionisti. Ma si punta anche sulla lotta allo spreco:
«Grazie alla vendita online sono
stati i movimenti dei furgoni per
la consegna. I box di cartone eco-
22
aziende
Il progetto
comprende
22 produttori
locali che
ogni settimana producono
3.000 kg
di frutta e
verdura, il
60% biodinamico
logico con cui viene consegnata
la spesa a casa delle famiglie viene riciclato e si danno consigli
per ridurre gli scarti alimentari».
La consapevolezza
Secondo i padri di portaNatura
questo modo di fare e-commerce è un modo vincente per abbattere la lontananza e porre direttamente in contatto il produttore con il consumatore. Del resto «solo un consumatore pienamente consapevole potrà compiere scelte consapevoli che lo
convincono ad acquistare un
prodotto certificato, stagionale e
che arriva dal territorio e che ha
un prezzo al chilo che può sembrare troppo alto».
Mesap
Le imprese
incontrano il Cnr
Le imprese del Mesap incontrano, nella
sede dell’Unione industriale di Torino, il
Cnr per «dar vita a progetti di ricerca e
innovazione capaci di dare risposte
adeguate ai fabbisogni tecnologici delle
imprese, soprattutto piccole e medie». I
ricercatori del Cnr illustreranno alle
imprese le attività di ricerca e le
conoscenze sulle applicazioni della
chimica al settore manifatturiero e i
materiali avanzati, sulle tecnologie e i
processi per l’ambiente, sull’ingegneria,
Ict, tecnologie per l’energia e i trasporti,
sulle scienze bio-agroalimentari. Secondo
Alberto Dal Poz,Presidente dell’Amma «il
Piemonte ha già accumulato nel corso
degli anni una vasta e proficua
esperienza nella collaborazione con gli
atenei e gli istituti pubblici di ricerca».
Torino
Giovani industriali
Gay presidente
Marco Gay sarà il nuovo presidente dei
giovani di Confindustria. I giovani
imprenditori sono stati unanimi nella
scelta del successore di Jacopo Morelli.
Il nuovo leader degli under 40
presenterà squadra e programma al
Consiglio Centrale del prossimo 4 aprile.
L’investitura ufficiale avverrà con
l’elezione al Consiglio Nazionale del
prossimo 6 maggio. Gay, torinese,
presidente dei giovani del Piemonte e
vice presidente di Confindustria
Piemonte, è entrato nel sistema nel
2004. È stato promotore del primo G8
Young Business Summit dei Giovani
Imprenditori ed è entrato nel maggio
2013 come Delegato dei Giovani nel
Comitato Tecnico Confindustria per la
diffusione dei Servizi Digitali Evoluti.
Aerospazio
AVVISO A PAGAMENTO
Missione piemontese alla Nasa
Tre aziende a Mountain View
ANTONIO LO CAMPO
Milano, 12 Marzo 2014
È uno dei centri di ricerca più
importanti della Nasa. Si trova a Moffett Field, nella Silicon Valley californiana: è
l’Ames Research Center, che
ieri ha accolto un delegazione
di imprese italiane del settore
aerospaziale, tutte piemontesi. Il Centro Ames, istituito
nel 1939, è celebre per le sue
super-gallerie del vento, dove
vengono effettuati i test su
nuovi velivoli, accoglie i sistemi di calcolo e simulazione
più avanzati (dai velivoli civili
alla Stazione Spaziale), progetta i sistemi di rientro per
far rientrare sulla Terra i veicoli spaziali (dalle sonde per
Marte allo Space Shuttle), e
lavora su progetti per la ricerca della vita nel cosmo.
Un mondo affascinante, rivolto, è il caso di dire «ad altri
mondi», che ieri ha ospitato,
accolti da Jack Boyd, senior
adviser del direttorato del
Centro spaziale, una delegazione italiana formata da tre
aziende: Blue Group, Vastalla
e Pininfarina. Il team era guidato dagli addetti del Consolato, Stefano Mancini e Lydia
Klenova, e dai responsabili
della Camera di Commercio
di Torino Diana Giorgini e
Francesca Natale.
L’iniziativa fa parte del
Progetto Integrato di Filiera
Torino Piemonte Aerospace,
gestito dal Centro Estero per
l’Internazionalizzazione su
incarico di Regione Piemonte,
Il gruppo Rivoira
acquisisce Messer Italia
Rivoira S.p.A., società del Gruppo PRAXAIR Inc. (NYSE:PX), uno dei maggiori fornitori di gas
industriali al mondo, ha rafforzato la propria posizione in Italia attraverso l’acquisizione di
Messer Italia S.p.A., importante società nel settore della produzione, commercializzazione
e distribuzione di ossigeno, azoto, argon e altri gas tecnici industriali e leader nel mercato
dell’anidride carbonica (CO2).
I termini finanziari della transazione non sono stati resi noti.
Messer Italia sarà integrata con le attività del gruppo Rivoira già esistenti in Italia e contribuirà
a sviluppare ulteriormente la struttura produttiva e la capillarità di distribuzione dei prodotti
sul territorio, rafforzando la capacità di Rivoira di servire la propria clientela nei vari settori,
tra cui il mercato dell’industria alimentare e delle bevande, con prodotti e servizi competitivi
e di elevata qualità.
L’Ames research center di Mountain View a Santa Clara
Unioncamere Piemonte e Camere di Commercio Piemonte.
Si è discusso di un potenziale
scambio collaborativo fra il cluster delle pmi piemontesi, che
fornisce una completa catena
industriale dell’aerospazio, e il
Centro Ames. Il piano europeo
New Horizon 2020, potrebbe
essere lo scenario attorno a cui
schierarsi. Ed anche il Politecnico potrebbe fornire il suo
contributo.
Le attività delle tre aziende
del cluster piemontese che coordinano lo sviluppo di una catena di fornitori (300 pmi, di cui
100 aziende top class, e cui 5 di
primissimo livello, un turnover
pari a 2,6 miliardi, 12.500 impiegati), sono state illustrate da
Moh Eid per la Blue Engineering (ideazione, ingegneria,
esecuzione, passando per la
creazione di software e analisi
dei dati); Francesco Lovo per
Pininfarina (tradizione del segno e innovazione della materia: la funzione precede la bellezza); Stefano Chiadò per Vastalla (Piattaforma di Ingegneria Collaborativa).
Dal Centro «Ames» con la
sua lunga tradizione, 40 diverse attività di ricerca e sviluppo, collaborazioni con 21 paesi
in tutto il mondo, si apre così
un dialogo di riflessione di rilievo con i rispettivi scienziati
della controparte americana,
discutendo di nanosatelliti, simulazioni e di ripianificazione
continua della strategia di soluzione, per soddisfare gli
obiettivi di sicurezza e risparmio economico.
“Questa acquisizione ci consente di incrementare la nostra presenza produttiva e distributiva
in Italia continuando a perseguire il miglioramento della produttività e dell’efficienza. E’ un
mercato importante e l’espansione del business permetterà a Rivoira di soddisfare i crescenti
fabbisogni dei clienti” afferma Raoul Giudici, Presidente e Amministratore Delegato di Rivoira.
Rivoira S.p.A., società controllata da Praxair Inc. e presente sul mercato da oltre 80 anni,
è stata una delle prime aziende in Italia ad operare nel settore dei gas industriali. Rivoira produce e commercializza gas industriali, speciali e di elevata purezza, medicali e refrigeranti.
Maggiori informazioni su Rivoira sono disponibili sul sito www.rivoiragas.com.
Praxair Inc., società classificata nel Fortune 250 e con un fatturato annuo nel 2013 di 12
miliardi di dollari, è la più grande società di gas industriali in Nord e Sud America ed una
delle più importanti in tutto il mondo. L’azienda produce e distribuisce gas atmosferici, speciali
e di processo, rivestimenti ad alta prestazione, nonché tecnologie e servizi ad essi correlati.
I prodotti, le tecnologie ed i servizi Praxair rendono il nostro pianeta migliore, portando efficienza e benefici ambientali in una vasta gamma di settori, tra cui aerospaziale, chimico,
alimentare, elettronico, dell’energia, della sanità, manifatturiero, dei metalli e molti altri. Maggiori informazioni su Praxair Inc. sono disponibili sul sito www.praxair.com.
Riferimenti e contatti:
Rivoira SpA (www.rivoiragas.com):
Raoul Giudici / Laura Zanotti
Via Durini, 7 - 20122 Milano
Tel: +39 02 771191
Azionisti Praxair:
Kelcey Hoyt
Tel: +1 203 8372118
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MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 56
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
LA STAMPA
In città .57
.
incittà
Società cultura & spettacoli
La storia
La verità non ancora scritta
sulla morte di Bruno Caccia
Un dossier dei familiari fa riaprire il caso, questa sera un documentario al Massimo
GIUSEPPE LEGATO
Alle 20.30
Primaproiezione
inpubblico
Q
uesta è una storia
brutta e grigia
che racconta un
omicidio «monco». Quelli che
ancora non si conoscono sono i componenti
del commando di fuoco che il
26 giugno 1983 uccise Bruno
Caccia, il procuratore capo di
Torino. Si sa invece che è stata la ’ndrangheta e che la mente del delitto è Domenico Belfiore, il boss di Moncalieri
condannato all’ergastolo come mandante. «Caccia era
inavvicinabile e i calabresi
erano terrorizzati da questa
rettitudine morale»; questa la
motivazione della sentenza
con cui la Cassazione ha chiuso mezza vicenda. Mezza, appunto.
Il film
1 «Bruno Caccia, una sto-
ria ancora da scrivere», è il titolo del documentario che
racconta la storia del procuratore della Repubblica di Torino, assassinato il 26 giugno
del 1983 per volere della
’ndrangheta. L’inchiesta, prodotta da Libera Piemonte, ripercorre la vita professionale
di Caccia e tutti i misteri che
ruotano attorno alla sua morte, dopo oltre 30 anni.
Il dibattito
1 Dopo il documentario,
I dubbi
La ’ndrangheta ha fatto davvero tutto da sola? Dietro l’omicidio Caccia c’è solo l’impossibilità di corrompere? I fatti storici è noto - si rivelano nella loro
completezza soltanto dopo
molto tempo e a quell’epoca bastò un colpevole spedito in carcere con un rassicurante «fine
pena mai». Oggi questo non è
più sufficiente. I figli di Caccia,
Guido, Paola e Cristina , vogliono rimettere a posto il puzzle di
un mistero italiano sepolto dalla superficialità collettiva che
ha derubricato la storia di un
eroe a quella di un omicidio eccellente e basta. Del caso si occupa Marcello Tantangelo, pm
di Milano, già alla Dda di Torino. A lui, l’avvocato della famiglia Caccia, Fabio Repici, ha inviato un dossier di 14 pagine.
Il procuratore ucciso nel 1983
Bruno Caccia, capo della procura torinese, era nato nel 1917 a Cuneo. Fu ucciso da un
commando di killer la sera del 26 giugno 1983 mentre, sotto casa, portava a passeggio il cane
«Ucciso dai siciliani»
Si parte da una telefonata del
2009 in cui un magistrato, oggi in servizio a Milano, Olindo
Canali, parla con uno scrittore siciliano e gli confida di
aver trovato nel 1984, a casa di
un avvocato di Messina, la falsa rivendicazione delle Br sull’assassinio di Caccia. «Che
poi, sappiamo - dice al telefono Canali - che lo uccisero i calabresi e i catanesi». Come i
catanesi? Canali certo non
parla a vanvera. Nel 1986 ha
Il Palazzo con il suo nome
Il nuovo palazzo di giustizia di Torino
inaugurato nel 2001, è intitolato a Bruno Caccia
I documenti spariti
lavorato al processo Caccia a
Milano. Quella finta rivendicazione non è mai confluita nel fascicolo sull’omicidio del giudice.
Perché?
Il mafioso amico dei Servizi
La Cassazione
«Il giudice Caccia
era inavvicinabile
e i calabresi erano
terrorizzati da questa
rettitudine morale»
prima dell’assassinio di Caccia.
Si suiciderà cinque anni dopo.
Caccia, cosi come Selis, stava
lavorando sul casinò e sul riciclaggio messo in piedi dai siciliani. Pochi giorni prima dell’attentato, la procura di Torino,
«con l’intervento personale di
Caccia», aveva effettuato perquisizioni a Saint Vincent. Ed è
questa la pista che andrebbe seguita, secondo Repici. Quella
delle fiches e dei tavoli verdi.
Va detto: non si uccide un
magistrato solo perché svolge
indagini scrupolose, ma perché
precede tutti, su nuovi metodi,
più incisivi di quelli già noti, per
combattere il malaffare. Cosi fu
per Falcone, cosi, molto probabilmente, fu per Caccia.
Trent’anni dopo l’omicidio si
viene poi a sapere che nel contesto delle indagini «ci fu - scrive Repici - uno strano network
di persone che si attivò per reperire informazioni sul caso
Caccia». Fra queste, ufficiali del
Sisde, finanzieri e un faccendiere, Rosario Pio Cattafi, «uomo
di cerniera tra Cosa Nostra e i
servizi», oggi al 41 bis, testimone al processo sulla trattativa
Stato-Mafia. E’ di lui che il magistrato Canali parla al telefono, è a casa sua che fu rinvenuta
la finta rivendicazione delle Br.
Secondo alcuni pentiti, Cattafi
si occupò anche di riciclaggio
dei fondi di Cosa Nostra nei casinò del Nord.
Le indagini sul casinò
Tra questi ci sarebbe quello di
Saint Vincent. Lì, il pretore di
Aosta, Maurizio Selis, competente per territorio, subirà un
attentato (un’autobomba) poco
E’ questa la stessa tesi confluita
in una sorta di informativa arrivata a quel tempo sul tavolo del
Sisde, rubricata sotto il nome
«Caccia Dominioni». Un pozzo
di notizie che - come tanti altri
documenti - non è mai entrata
nel fascicolo Caccia. Come non
vi è traccia della rivelazione di
un pentito che sosteneva che
proprio Cattafi gli aveva raccontato come a uccidere il procuratore di Torino fossero stati
i Ferlito, famiglia mafiosa storica a Torino.
Infine, l’avvocato Repici cita
nel dossier anche il nome e co-
che verrà proiettato per la
prima volta in una sala questa sera alle 20.30, ci sarà un
dibattito con Gian Carlo Caselli, ex procuratore Capo di
Torino; Mario Calabresi, direttore della «Stampa», i famigliari del magistrato ucciso e
gli autori del film Elena Ciccarello, Davide Pecorelli e Christian Nasi.
gnome di un possibile assassino. E’ un killer, a quel tempo, legato a siciliani e calabresi che
oggi vive in semilibertà. Intanto
il pm Canali, l’autore di quella
telefonata che di fatto può riaprire il caso Caccia, è finito negli anni scorsi a Milano, dalla
provincia Messina, dopo che in
un’informativa dei carabinieri
finita nell’inchiesta «Tsunami»
era stato immortalato nel 2005
«a pranzo con Salvatore Rugolo, cognato di Giuseppe Gullotti,
il mandante dell’omicidio del
giornalista Beppe Alfano». Canali non è mai stato indagato
per questa vicenda e l’informativa è stata archiviata «ma va
sentito per chiarire ciò che sa».
La possibilità che i catanesi abbiano partecipato all’attentato
e che abbiano potuto godere
della copertura di un pezzo dei
servizi segreti che intanto, si
accaparravano la collaborazione del boss di Cosa Nostra torinese Francesco Miano, resta
un’ipotesi credibile.
L’avvocato dei Caccia
«Ci fu uno strano
network di persone
che si attivò
per reperire
informazioni sul caso»
«Ammazzato
per quello
che avrebbe
potuto fare»
3
domande
a
Davide Pecorelli
autore
SILVIA FRANCIA
Davide Pecorelli, trentunenne giornalista, è l’autore assieme a Elena Ciccarello del
documentario «Bruno Caccia, una storia ancora da scrivere», per la regia di Christian Nasi.
Perché quel titolo?
«A seguito della richiesta
della famiglia Caccia perché
le indagini venissero riaperte, Libera Piemonte ha promosso un’inchiesta da cui è
nato questo documentario in
cui ci interroghiamo, da un
punto di vista prettamente
giornalistico e non giudiziario, su una serie di circostanze che ci sembrano tutt’altro
che chiare».
Quali sono i punti più oscuri?
«I fatti su cui ragionare sono
diversi. Per dire, c’è un mandante, ma mancano gli esecutori materiali del delitto.
Inoltre Belfiore, che all’epoca
aveva solo 30 anni, avrebbe
fatto ciò che la ‘ndrangheta
mai aveva osato: uccidere un
procuratore di una grande
città del Nord. E, ancora, si
parla tanto dell’estremo rigore professionale di Bruno
Caccia come possibile movente, ma Caccia, in quegli
anni, si occupava di una serie
di indagini molto scottanti e
Belfiore, con la ‘ndrangheta,
poteva non essere il solo a
trarre beneficio dalla morte
del giudice. Mi ha molto colpito una frase detta dal magistrato Mario Vaudano: “Bruno Caccia è stata ammazzato
non per quello che ha fatto,
ma per ciò che avrebbe potuto fare in futuro”».
Dopo averlo ripercorso la
storia, chi è, per lei, Bruno
Caccia?
«Facile dire un eroe. Preferisco parlare di una persona
normale, seria, che ha fatto il
proprio dovere sino in fondo.
Un giudice ha aveva come sola linea guida, il totale rispetto per la legge. Chiamarlo
“eroe” implica ammettere
che coloro che non si sentono
eroi possono fare ben poco.
Torino gli deve molto. Girando il documentario, lavoro in
cui siamo stati supportati
dalle figlie del procuratore,
Cristina e Paola, abbiamo anche realizzato una serie di interviste ai passanti, per capire quale fosse il ricordo lasciato da Caccia. Purtroppo,
non molti sapevano chi fosse,
mentre alcuni ritenevano
fosse stato ucciso dalle Br.
Ecco, credo che permettere
questa dimenticanza, sia un
modo di ucciderlo per la seconda volta».
T1 CV PR T2
58 .In città
alle 18,30
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Mondadori
Confartigianato
Fonderie Limone
Il nuovo album
di Roby Facchinetti
I sogni rivelatori
della personalità
La sicurezza
si impara a teatro
A 20 anni dal precedente, esce il terzo
album di inediti da solista di Roby
Facchinetti, «Ma che vita la mia», testi
scritti da Valerio Negrini, fondatore e
paroliere dei Pooh, scomparso un anno
fa. Facchinetti alle 18,30 sarà al
Mondadori Multicenter di via Monte di
Pietà 2 per presentare il suo nuovo lavoro.
alle 19
«Sonno e sogno e gli occhi parlano di te» è il
titolo della conferenza alle 19 nella sala
conferenze di Confartigianato in via Frejus
106. Relatore, lo psicologo e psicoterapeuta
Angelo Musso. Tra i temi, i significati dei
sogni; conoscere e capire i simboli dei sogni;
la simulazione dei sogni per migliorare le
capacità emozionali e gestire le ansie.
alle 19,30
Si intitola «Paradoxa. Dall’arte un lavoro
sicuro», lo spettacolo in prima nazionale,
alle Limone di Moncalieri (via Pastrengo
88) alle 19,30. Il progetto è un intervento
installativo/performativo ispirato ai corsi
formativi per scuole e aziende sulla tutela
della salute e della sicurezza, rivisitati in
chiave drammaturgica.
TIZIANA PLATZER
Carignano
«Levocididentro»
deifratelliServillo
Saltellano lievi, sembrano
nemmeno toccare terra, e
guardano con quei loro occhi
stretti, due fessure. Magrini e
dalla lunga coda vaporosa, i
lemuri volteggiano attorno al
tavolo e alle sedie, è come se
sapessero di essere più che
graditi fra gli invitati. Già, in
fondo sono al loro esordio cinematografico, per questo
stanno accanto agli attori:
tutti lì, sotto il sole che cuoce
immaginando di trovarsi in
Madagascar e a raccontare
un film. L’ultimo film di Davide Ferrario, «La luna su Torino», proiettato ieri sera in anteprima al Cinema Nazionale
e presentato al Bioparco
Zoom a Cumiana con il cast al
completo. Una location insolita per un’anticipazione, ma è
anche insolito il ruolo dell’unico bioparco italiano con la ricostruzione di habitat africani e asiatici: è uno dei quadri
principali e pure co-produttore della storia di Ferrario.
1 I due Servillo per
La cartolina
«Una delle più belle cartoline
che Torino abbia avuto», l’ha
definita l’assessore Michele
Coppola, perché il film è uno
spot romantico e metropolitano della città, fa sentire la
conoscenza profonda di un
LA CITTA’ IN SCENA
Porta Palazzo
la dentiera di Superga
l’igloo di Merz
territorio in movimento. Visto da una barca che percorre
il Po, in notturna puntando la
telecamera su Porta Palazzo,
o sull’«Igloo» di Merz e «in volo» dalla mongolfiera attraccata al Balon. Man mano che
le sequenze scorrono, lo
schermo si apre sul viaggio
della dentiera che porta a Superga, sul parco urbano nel-
Davide Ferrario
«La mia scelta
degli interpreti
non corrisponde
mai ai personaggi
di partenza»
Una location insolita
Il film «La luna su Torino» è stato girato anche nell’unico bioparco italiano, all’interno del quale sono stati ricostruiti
alcuni habitat africani e asiatici. Zoom è anche pure co-produttore della pellicola di Ferrario
Zoom
Lemuri e sguardi notturni
Il romanticismo al bioparco
“La luna su Torino” il nuovo film di Ferrario in uscita il 27 marzo
Il regista: “Lavorare con attori quasi esordienti mi dà energia”
l’area della Teksid affollato di
giorno e di notte, e grazie all’uso di un drone l’immagine si
riempie della facciata dell’ex
palazzo Enel in via Bertola. In
mezzo la natura dello Zoom: lì
lavora il giovane Dario, interpretato da Mario Franceschini
- ha girato «Bianca come il latte, rossa come il sangue» di
Campiotti e «Una famiglia perfetta» di Genovese -che si occupa dei lemuri e delle tartarughe
giganti, mentre cerca di laurearsi in Lettere e vorrebbe scrivere storie. Quelle d’amore, da
cinema muto, sono il sogno di
Maria - Manuela Parodi, genovese, 31 anni -, impiegata in
un’agenzia di viaggi e coinquilina di Dario e pure Ugo - Walter
Leonardi, nato nella compa-
gnia teatrale di Barberio-Corsetti e con esperienza tv con
Paolo Rossi e Serena Dandini 40 enne nullafacente, proprietario di una casa in collina ereditata e ora ipotecata: il suo
senso delle cose passa dai versi
di Leopardi.
va a catturare con personaggi
leggeri d’animo: «La mia scelta
degli attori - continua il regista
- è sempre influenzata dall’incontro: nessuno di loro corrisponde ai personaggi di partenza. E avere protagonisti quasi
esordienti dà
LOW BUDGET una piacevole
Il trio
La
Tutto in digitale energia».
Un trio curioso,
stessa che diper un costo chiarano gli attoun po’ confuso,
di 500 mila euro ri: «Per quattro
anagraficamente
distante: in cosettimane si è
mune c’è l’idea vaga di darsi un creata un’atmosfera quasi teacentro esistenziale.
trale», dice Franceschini. «Io
Segnato dal percorso del 45° ho trascorso momenti bellissiparallelo Nord, da cui Ferrario mi in questo parco, con gli aniè stregato, e non da ora: «Qui mali e gli operatori». Perchè gli
siamo a metà dell’emisfero e animali così in primo piano?
non ci pensiamo mai, è una me- «Osservarli cambia la prospettafora dell’equilibrio». Che pro- tiva di una storia, allarga il fuo-
co dell’immagine», è la sicurezza di Ferrario. Per un film girato in digitale e costato 500-600
mila euro, metà prodotto dalla
sua casa di produzione Rossofuoco, e metà con l’intervento
di Banca Sella, Fargo Film,
Zoom e Fip: «Abbiamo investito 100 mila euro», dice l’ad Paolo Tenna del Fondo di investimento parallelo a Film Commission, che sostiene il progetto. «E’ l’impianto perfetto per
un piano di rientro rapido: un
film di qualità, realizzato in low
budget». Uscirà il 27 marzo in
40 copie, e ancora una volta,
dopo «Dopo mezzanotte» e
«Tutta colpa di Giuda», con la
colonna sonora di Fabio Barovero e il coinvolgimento di una
trentina di musicisti torinesi.
Recensione
ANGELO M ISTRANGELO
L’illustratore
di Collodi e Salgari
A vent’anni dalla scomparsa, è stata promossa
una mostra retrospettiva di Guido Bertello alla
Biblioteca Nazionale Universitaria, in piazza
Carlo Alberto. Pittore e grafico, Bertello è
ricordato con una serie di libri, disegni, testimonianze critiche, dagli anni ‘50 agli ‘80, che
mettono in evidenza la sua attività di illustrato-
Eduardo. Sono i due fratelli, Toni, reduce dal successo
agli Oscar con «La grande
bellezza » e Peppe, leader
degli Avion Travel, gli interpreti di spicco di «Le voci di
dentro», spettacolo prodotto da Teatri Uniti, dal
Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa, dal Teatro
di Roma, in scena al Carignano da questa sera (ore
19,30) sino a domenica e
poi dal 27 maggio all’1 giugno. Rappresentata per la
prima volta l’11 dicembre
1948 a Milano, «Le voci di
dentro» a Milano è la commedia dove De Filippo rimesta con più decisione
nella cattiva coscienza dei
suoi personaggi: un affresco della nostra società, in
cui l’odio e l’invidia sono i
convitati di una cena che si
consuma tra ipocrisia e
corruzione
morale.
«Eduardo è il più straordinario e forse l’ultimo rappresentante di una drammaturgia contemporanea
popolare», dice Toni Servillo, regista dello spettacolo.
«Dopo di lui il prevalere
dell’aspetto formale ha allontanato il teatro da una
dimensione autenticamente popolare».
Mario Franceschini
«In questo parco
ho trascorso momenti
bellissimi
con gli animali
e gli operatori»
re per case editrici come SEI, Garzanti, Paravia, Mondadori. E nelle pagine esposte s’incontrano Pinocchio e i personaggi salgariani, i
volumi «Questo verde canavese» e la copertina
del libro «Cuore» di Edmondo De Amicis,
premiata alla «Fiera del Libro» di Francoforte.
Arte e letteratura, tra le immagini di Bertello e
i racconti di Renzo Rossotti. (orario: lunedìvenerdì 10-18,30, sabato 10-13,30, sino al 22).
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
In città .59
.
Per le vostre segnalazioni [email protected]
alle 21
Teatro Agnelli
Unione Industriale
Cabiria Café
L’ultima notte
di Cesare Pavese
Gli orizzonti
del Car Design
Architetture
visionarie
«Storia di Cesare Pavese» è il titolo
dell’opera che raccoglie la biografia di
Pavese, scritta qualche anno dopo la sua
morte da Davide Lajolo. A questo scritto si
è ispirata Assemblea Teatro, che presenta
la sua «Storia di Cesare Pavese» alle 21
all’Agnelli di via Sarpi 111. Regia di Renzo
Sicco e Lino Spadaro.
alle 21
Per il ciclo de «I martedì sera», alle ore 21 al
Centro Congressi dell’Unione Industriale di
via Vela 17 è in programma l’incontro «Car
Design e i suoi nuovi orizzonti», attraverso
il caso di Torino Design. Ospite Stephen
Bayley, fondatore del London Design
Museum. Con lui, Benedetto Camerana,
Decio Carugati e Roberto Piatti.
alle 21
Alle 21 nel Cabiria Café della Mole
Antonelliana, presentazione del volume
«Designing Legends» edito da Skira e
curato da Paola Gribaudo, che riunisce
le architetture visionarie di Vasily Klyukin.
Con l’autore e la curatrice interverranno
Ugo Nespolo, Guido Montanari e Paolo
Ceccherini.
Le Roi
blocknotes
Una notte beat
dal retrogusto
progressive
PAOLO FERRARI
Prosegue la rotazione di personaggi e canzoni del passato organizzata da Toni Campa e Luciana De Biasi a Le Roi. Questa
sera l’accento cade sull’epopea
del beat italiano degli Anni 60
e 70, con il carosello di celebrità del passato tuttora forti di
carisma e appeal su un pubblico non solo di nostalgici. L’appuntamento nella sala griffata
dagli arredi di Mollino è alle 21,
il biglietto è a 15 euro. Sul palco
i Dik Dik, i Camaleonti, i Delirium, Le Orme e Alberto Radius della Formula 3. La kermesse si intitola «La notte beat», ma scorrendo la lista dei
partecipanti se avverte immediatamente il retrogusto anche rock. Il cartellone raccon-
INCONTRI
Eros
Per la serie «L’eros nel terzo
millennio», alle 21 si parla de
«L’innamoramento e l’amore» con la scrittrice Stefania
Bertola. A coordinare il dialogo, lo psichiatra e psicoterapeuta Giacomo Dacquino.
Modera la giornalista de «La
Stampa» Antonella Mariotti. Ingresso libero fino a
esaurimento posti.
Circolo dei Lettori
via Bogino 9
ta infatti un salto generazionale.
Sul fronte del beat e della conquista della hit parade da parte
dei nuovi suoni di derivazione
anglosassone, fanno fede i nomi
dei Dik Dik e dei Camaleonti, da
tempo habitué de Le Roi.
Gli stili
Alle loro prodezze seguì l’avvento di una nuova generazione. Le
Orme si inserirono nel solco progressive rock britannico, nella
scia di Emerson Lake & Palmer
e dei Genesis, ottenendo non a
caso successo anche all’estero. I
Delirium, nella prima formazione guidati da Ivano Fossati,
guardavano con attenzione a
certe sfumature folk rock stile
Jethro Tull, con tanto di flauto
traverso. La Formula 3, lanciata
da Lucio Battisti, era schietta-
Palestina Raccontata
Alberto Radius
Il cantante della Formula 3 suonerà stasera al Le Roi insieme
ai Dik Dik, i Camaleonti, i Delirium e Le Orme
mente rock con venature psichedeliche e un Alberto Radius
destinato poi a veder rinascere il
suo brano «Nel ghetto» come inno punk rock. In tanta varietà di
suoni e colori, fungono da boe
canzoni senza età, da «Io mi fermo qui», «Sognando la California» e «L’isola di Wight» dei Dik
Dik a «Sha La La La», «L’ora dell’amore» e «Applausi» dei Camaleonti; da «Jesahel» e
«Haum!» dei Delirium a «Gioco
di bimba» e «Felona e Sorona»
de Le Orme, fino alle sensazioni
da festa sfrenata di «Questo folle
sentimento» della Formula 3.
Spesso con i fondatori delle rispettive band affiancati da giovani colleghi chiamati a sostituire chi ha lasciato l’ambiente.
Le Roi
Via Stradella 8
Tel: 011 / 240.92.41
Dalle 16 alle 19,30, appuntamento d’esordio per «Palestina raccontata», con «La
preparazione al viaggio».
Ada Lonni (Università di Torino) discute con Tana De
Zulueta (Unrwa Italia) e Walid Atallah (Università di
Betlemme). Coordina Angelo D’Orsi.
Aula Magna del Rettorato
via Verdi 8
Energia pulita
Alle 18,30, «Green conference. Energia pulita dal vento
di alta quota». con Giovanni
Vincenzo Fracastoro, docen-
te di Technology for Renewable Energy Sources al Politecnico di Torino e Massimo Ippolito, presidente Kite Gen
Research.
Circolo dei Lettori
via Bogino 9
LIBRI
Cioccolato
Alle 21, «Cioccolato»: presentazione del libro di Francesco
Lucania edito da Miraggi. Con
Bruno Gambarotta, Guido
Monero, Alessandro Fioraso.
Coordina Valter Carasso. Segue degustazione.
Circolo dei Lettori
via Bogino 9
MOSTRE
Animali
Alle 17,30 si inaugura «De Natura Animalium», una galleria
di animali possibili che nasce
la lavoro dell’artista Corrado
Ambrogio, che modella opere
utilizzando materiale arcaico
della cultura contadina e della
parola delle scrittrice Laura
Pariani.
Villa Amoretti
corso Orbassano 200
A cura di Silvia Francia
[email protected]
T1 CV PR T2
60 .Sport Cronaca
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
port
A CURA DI
SILVIA GARBARINO
Per le vostre segnalazioni [email protected]
In 200 in gara per lo short track
Circa duecento velocisti del ghiaccio, provenienti da
tutta Italia, hanno partecipato nel week end alla terza
prova di Coppa Italia – 3° Memorial Ugo Martinat di
short track, organizzato dalla velocisti Fiamma al
PalaTazzoli di Torino. La squadra torinese ha anche
conquistato la vittoria nella classifica a squadre con
7.099 punti davanti ai cugini dell’Ice Team Torino (6.958)
e al Bormio Ghiaccio (6.186). «Un ottimo risultato per le
squadre torinesi – commenta il presidente della Fisg
Piemonte Marco Bellion -. Testimonianza di un
movimento in continua crescita».
[o. ser.]
Basket
Sci
Pms, dopo la sconfitta
aria pesante per Pillastrini
San Sicario
Bagnasacco
fa poker
in slalom
Il patron Terzolo: non sono più convinto che sia un valore aggiunto
Parla il presidente
«Non credo ci siano problemi
insormontabili – è il parere
più pacato del presidente
Antonio Forni -. Ne discuteremo e, a meno che la situazione precipiti, andremo
avanti insieme». Di sicuro si
tratta del momento più difficile della stagione, giunto
Il bianconero Luca Clemenza
Calcio
DOMENICO LATAGLIATA
La notte non è passata serena
in casa Manital Pms. Battuta
da Trento a domicilio, con
una gestione del finale che ha
destato qualche perplessità e
rapporti dentro la squadra
che non paiono idilliaci. Il rischio è dietro l’angolo: la classifica della LegaDue Adecco
Gold si è fatta nel frattempo
meno splendente – terzo posto in coabitazione con Biella
e Verona, cinque partite ancora da giocare di cui tre lontano dal Ruffini – e il nervosismo pare prendere il sopravvento. «Sono deluso da quanto ci sta dando il coach – tuona Paolo Terzolo, socio fondatore della Pms -. Pensavo fosse un valore aggiunto, ma non
sono più convinto che sia così. Non ho intenzione di cambiarlo, ma sta a lui dimostrare che mi sto sbagliando. Se
Mancinelli non si è preso la
responsabilità dell’ultimo tiro, scaricando la palla a Sandri, qualcosa significa: non
vorrei fosse la conseguenza
di rapporti tesi o di incomprensioni con il tecnico».
DOMENICO LATAGLIATA
Oggi ad Arco
la finale
tra Juventus
e Chievo
IVANA CROCIFISSO
Il coach nella bufera
La sconfitta di domenica contro Trento per un punto solo ha scatenato la polemica in casa Pms
La posizione di coach Pillastrini non è più salda come sino a qualche tempo fa
quasi inaspettato pur se voci
di qualche contrasto interno
erano cominciate a circolare
nelle settimane passate. «Sono sorpreso che chi mi riempie di complimenti in occasioni ufficiali si esprima poi con
toni del genere – è la replica di
Pillastrini -. Sono stato chiamato a Torino due estati fa con
l’obiettivo di raggiungere la
serie A in tre anni: abbiamo
ottenuto subito la promozione
in LegaDue in un campionato
che prevedeva una promozione sola e oggi, anche se in questo lavoro nulla può essere dato per scontato, siamo in pienissima corsa per bissare il
salto. La mia figura, legittimata fino a ieri, oggi non lo è più:
di qui in avanti ci saranno molti più ostacoli per raggiungere
l’obiettivo che ci eravamo dati
tutti insieme. Ci proveremo
comunque».
Il contratto
Il giocattolino rischia insomma
di andare in frantumi quando è
ancora tutto in ballo. Per la cronaca, il contratto che lega la
Pms a Pillastrini è un «due più
due»: alla fine di questa stagione, chi vorrà uscirne dovrà pagare una penale alla controparte. In mezzo, ci sarebbe da provare a vincere il campionato: visti gli eventi, a oggi non c’è da
essere granché ottimisti.
In palio c’è un trofeo prestigioso come il torneo Arco di
Trento, la più importante
manifestazione a livello nazionale tra quelle riservate
alla categoria Allievi: Juventus e Chievo si sfideranno oggi alle 15 (la gara sarà trasmessa in diretta su Rai
Sport 1) ad Arco, nel tentativo di aggiudicarsi l’edizione
numero quarantatrè del prestigioso torneo.
I bianconeri, nella loro storia, si sono affermati sei volte, l’ultima delle quali nel
2007 (battendo in finale il Milan), mentre i gialloblù hanno
sollevato al cielo il trofeo una
sola volta, nel lontano 2003.
Il tecnico della Juve, Ivano
Della Morte dovrà fare a meno di uno dei migliori giocatori della propria rosa, Pozzebon, fermato per squalifica. I bianconeri sono arrivati
in finale dopo aver battuto la
Roma in semifinale e superato Lazio, Verona e Rappresentativa di serie D nel girone eliminatorio.
La pista Rotary 14 di Sansicario ha ospitato domenica
uno slalom di categoria FISNJR vinto in campo femminile da Clelia Bagnasacco,
giunta al quarto successo
consecutivo in altrettante
gare: l’atleta canavesana
(Sansicario Cesana) ha preceduto Claudia Baruzzo
(Pragelato) e Giorgia Fiume
(Equipe Limone). Tiratissima la gara maschile, con
l’Aspirante svizzero Marco
Odermatt che ha fatto meglio di Pietro Casalotto Cossu (Sansicario Cesana) e del
biellese Enrico Ferla (Ski
Team Cesana).
Invece nelle selezioni
provinciali torinesi del Trofeo «Pinocchio sugli Sci»,
svoltesi a Bardonecchia, tra
le Allieve il primo posto è
andato a Veronika Calati
(dello Ski Team Cesana) davanti a Serena Viviani (Pragelato) e a Lucrezia Lorenzi
(Sestriere).
Tra gli Allievi, successo
per Benedetto Avallone (Sestriere) davanti a Daniel Allemand (Bardonecchia) e a
Matteo Franzoso (Sestriere). Il gigante della categoria
Ragazzi femminile se lo è invece aggiudicato Benedetta
Marrai (Sansicario Cesana)
davanti a Micaela Sanna
(Ski Team Valsusa) e Sara
Allemand (Bardonecchia).
Per quanto riguarda i maschi, il più veloce è stato infine Simone De Santis (Ala di
Stura) davanti ai compagni
di club Alessandro Pozzo e
Tommaso Rossato.
Lotta
Sara
Da Col
Hockey su prato
Donne, Da Col tricolore
Al Cus lo scudetto
Una presa
dell’atleta
del Cus Torino
a destra
con il body
blu
Il Torino batte Bra
e ipoteca la final four
MARCO BOBBIO
Tre incontri, tre successi. Sara Da Col, 21 anni, tesserata
per il Cus Torino, si è confermata campionessa italiana assoluta di lotta stile libero, dopo il titolo dello scorso anno, e
il suo oro ha contribuito al
trionfo della società torinese
nella classifica a squadre, nella kermesse che si è svolta a
Terni lo scorso 8 marzo.
La compagnie allenata da
Alessandro Saglietti si è
piazzata davanti a Fiamme
Oro e Ilva Bagnoli grazie anche al primo posto e al tricolore di Carola Rainero, agli
argenti di Martina Zandome-
neghi, di Francesca Indelicato
e di Francesca Russo e al bronzo di Beatrice Vittorini: l’unica
atleta della spedizione a non
raggiungere il podio è stata
Alessandra Asinari, vittima di
un infortunio al collo. Non è andata altrettanto bene ai maschi arrivati decimi.
«Ho dominato – sorride la
neo campionessa Sara Da Col –
ma nella mia categoria c’erano
solo tre avversarie». Sara è entrata nel Cus Torino quest’anno
grazie a una borsa di studio che
le ha consentito di iscriversi all’Università di Torino, facoltà di
infermieristica, e contemporaneamente di continuare a allenarsi. «Ho iniziato con la lotta a
OSCAR SERRA
sei anni per comodità – ricorda
– dato che mio fratello si allenava nella stessa palestra e mi poteva accompagnare. Mi è subito
piaciuto, è uno sport che forma
il carattere e rende autonomi: a
14 anni andavo a Roma da sola
per i raduni della nazionale».
Una disciplina che a differenza
di quanto si pensa «non è pericolosa: è difficile farsi male». E
ora, con un titolo italiano in tasca, le ambizioni di Sara guardano più in là: «A settembre ci
saranno i mondiali, spero di essere convocata. Le Olimpiadi?
Sono un sogno ma anche un
obiettivo su cui lavorare».
Inizia nel migliore dei modi la
seconda fase del campionato
di B di hockey su prato per il
Rassemblement Torino. I ragazzi di Paolo Cane hanno superato per 3-0 la Benevenuta
Bra, capolista prima di questa sfida e ora terza dietro
Novara e appunto il team subalpino, che ha una partita in
meno. Di Abdel El Kettani, su
azione di angolo corto, Andrea Lagori e Daniel Brazoveanu le reti con cui i biancorossi hanno espugnato il
campo dei braidesi in una sfida dominata sin dalle prime
battute. Grazie a questo suc-
Andrea
Lagori
È stato autore
di uno dei tre
gol del
successo del
Rassemblement Torino
cesso il Rassemblement ipoteca il passaggio alla seconda fase, in cui le prime tre del girone piemontese affronteranno
le migliori tre del raggruppamento ligure: l’ultimo ostacolo
prima delle final four per la
promozione in serie A2, che
verranno ospitate dal 6 all’8
giugno proprio nell’impianto
di corso Tazzoli.
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Dove andiamo .61
.
Musei
ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370).dom-lun 10-18,
mar-sab 14-18, mer chiuso. Fino al 13 aprile la mostra «Nato Frascà, la Mente mente» . Visite guidate (sovrapprezzo 2 euro) sab ore 16; dom e festivi ore 11 e 16.
A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18
ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21,
orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14.
ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le
carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso.
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martedì a domenica e festivi 8,30-19,30.
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lun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19.
BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven
8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45.
BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca,
da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19.
FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione.
FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite
guidate alla collezione permanente ogni ora. Mostra «L’Oriente di Alberto Pasini». Orari: mar-ven. 10-13;
14-18; sab-dom 10-13; 14-19. Lun chiuso.
FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19.
FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19.
GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-mer-ven-sab-dom. 10-19,30, gio 10-22,30. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7.
JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi
10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com.
MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: da mar. a dom. 10-18, chiuso il
lun. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro).
MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011-3090115; 011-760488). Or. visita
guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero
antiaereo sab-dom 17.15.
MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; [email protected]). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per
le partite.
MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.:
da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita.
MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18.
MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino
1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso.
MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30,
lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. Chiuso il 25/12
MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima.
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560).
Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima.
MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostre
«Chamonix 1924. L’inverno diventa olimpico» fino al 6 aprile; «Incontri sui Tatra. Manifesti di turismo
e sport. 1900-1950» fino al 6 aprile.
MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147).
Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso.
MUSEO PIETRO MICCA (via Guicciardini 7a, telefono 011/546317). Chiuso per lavori.
MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso.
PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: da mar a sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom. ore 10-19, ingresso libero.
PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10.
Ven-sab visite guidate all’Appartamento della Regina (fino al 12 aprile)
PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19.
PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15.
PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso.
SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20,
dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30.
TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione
Informatica: dal Mainframe all’iPad». Fino al 16 febbraio: «Hi-tech: un cuore di pietra». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19.
PROVINCIA
CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22).
Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso.
FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600.
MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740,
www.planetarioditorino.it).
REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Riapertura sabato 8
marzo con la mostra «Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena».
PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73
[email protected]
T1 CV PR T2
62 .Dove andiamo
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
I Cinema
Le trame
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Allacciate le cinture
Sala 2
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Dallas Buyers Club
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La mossa del pinguino Sala 1
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Allacciate le cinture
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47 Ronin
P 17.30-22.30
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Supercondriaco
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La bella e la bestia
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Sotto una buona stella
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300 - L’alba di un impero
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Smetto quando voglio Eliseo Blu
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Supercondriaco
Sala 1
P 17.50-20.10-22.30
47 Ronin
Sala 2
P 17.50-20.10-22.30
Sotto una buona stella Sala 3
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Un ragionevole dubbio Sala 3
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P 15.30-17.50-20.10-22.30
Need for Speed
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Mr. Peabody & Sherman
P 15.00-16.50-20.35
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Una donna per amica
P 22.30
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P 15.15-17.40-22.30
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La bella e la bestia
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300 - L’alba di un imperoSala 1
P 17.50-20.10-22.30
Mr. Peabody & Sherman Sala 2
P 16.45-18.30
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Sala 2
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Allacciate le cinture
Massimo 1
P 15.30-17.50
Bruno Caccia: una storia ancora da scrivere
Massimo 1
P 20.30 (ingresso libero)
Felice chi è diverso
Massimo 2
P 16.00
A proposito di Davis
Massimo 2
P 18.10-20.20-22.30
Despair VO
Massimo 3
P 16.00 (sott.it.)
Un anno con 13 lune VO Massimo 3
P 18.15 (sott.it.)
Tempo di vivere VO
Massimo 3
P 20.45 (sott.it.)
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E fu sera e fu mattina Reposi 1
P 15.30-17.50-20.10-22.30
300 - L’alba di un impero Reposi 2
P 15.15-17.40
Storia di una ladra di libri Reposi 2
P 21.00 (anteprima ad inviti)
Need for Speed
Reposi 3
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Sotto una buona stella Reposi 4
15.15-17.40
Smetto quando voglio Reposi 4
20.05-22.30
Supercondriaco
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Allacciate le cinture
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Agis accettato. € 4,50 Tessera Io Studio; € 7,50. Proiezioni 3D: € 10,00
Int.; € 8,00 Rid.; € 6,00 Tessera Io Studio
Ida
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12 anni schiavo
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Il violinista del diavolo Sala 3
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P 18.30
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Sala 2
P 15.30-21.25
300 - L’alba di un impero Sala 3
P 15.45-18.20
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Sala 3
P 21.10
Lei
Sala 4
P 15.35-21.30
Lei VO
Sala 4
P 18.30
Tarzan
Sala 5
P 16.30
300 - L’alba di un impero Sala 5
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300 - L’alba di un impero 3D Sala 5
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P 22.00
Mr. Peabody & Sherman
P 15.00-17.20-19.40
300 - L’alba di un impero
P 14.50-17.25-20.00-22.35
Need for Speed
P 14.00-16.50
Need for Speed 3D
P 19.40-22.30
Maldamore
P 17.25-22.30
Sotto una buona stella
P 15.30-18.30-21.30
Tarzan
P 15.00-17.20
300 - L’alba di un impero 3D
P 19.40-22.15
Lei
P 14.00-16.50-19.40-22.30
12 anni schiavo
P 19.40
Cinema: Torino e altre visioni
AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429.
Riposo
CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187.
La famiglia Savage
21.00
CINE CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011257.881.
Riposo
ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474.
No - I giorni dell’arcobaleno
21.15
MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153.
Gloria
15.30
VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo
Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia
BEINASCO
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ven. dopo le ore 18, sab. e dom. tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven.
prima delle ore 18, ragazzi fino 10 anni, anziani sopra i 60 anni
47 Ronin
Sala 1
17.10
Mr. Peabody & Sherman Sala 1
19.50
Allacciate le cinture
Sala 1
22.00
47 Ronin 3D
Sala 2
19.30
Need for Speed 3D
Sala 2
16.40-22.15
300 - L’alba di un impero 3D Sala 3
17.30-22.10
300 - L’alba di un impero Sala 3
19.50
Belle & Sebastien
Sala 4
16.50
Maldamore
Sala 4
19.10
12 anni schiavo
Sala 4
21.30
Allacciate le cinture
Sala 5
16.45
Maldamore
Sala 5
22.00
Belle & Sebastien
Sala 5
19.20
Mr. Peabody & Sherman Sala 6
17.15
Need for Speed
Sala 6
19.30
47 Ronin
Sala 6
22.30
La bella e la bestia
Sala 7
16.30-19.10
Belle & Sebastien
Sala 7
21.40
Supercondriaco
Sala 8
17.20-19.45-22.20
Tarzan
Sala 9
17.20
Una donna per amica Sala 9
19.40-21.50
MARGHERITA 0124657.523.
Still Life
CASCINE VICA - RIVOLI
DON BOSCO DIG. 01195.08.908.
Last Vegas
18.30-21.15
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POLITEAMA 01191.01.433.
Supercondriaco
21.00
21.30
GIAVENO
SAN LORENZO (Giaveno), tel. 01193.75.923.
La cuoca del presidente
21.00
IVREA
BOARO 0125641.480.
Promised Land - Terra promessa
POLITEAMA 0125641.571.
Allacciate le cinture
15.00-17.10-19.20-21.30
20.20-22.30
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8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00
Snowpiercer
P 16.50-19.40-22.35
Belle & Sebastien
P 14.10
La bella e la bestia
P 14.15-17.05-19.45-22.30
300 - L’alba di un impero 3D
P 14.00-16.40-19.20-22.10
Lei
P 14.00-16.50-19.40-22.30
Allacciate le cinture
P 14.20-17.00-19.50-22.40
12 anni schiavo
P 14.00-16.50-19.40-22.30
47 Ronin
P 14.00-16.50
47 Ronin 3D
P 19.40-22.30
Mr. Peabody & Sherman
P 14.50-17.15-19.40
Mr. Peabody & Sherman 3D
P 22.05
Una donna per amica
P 14.20
Need for Speed
P 16.30-19.30-22.30
300 - L’alba di un impero
P 14.30-17.15-20.00-22.40
Tarzan
P 14.30-17.10-19.40
Need for Speed 3D
P 22.10
Need for Speed
P 14.10
Una donna per amica
P 17.15-19.50-22.20
Maldamore
P 14.40-17.20-20.00-22.30
Mr. Peabody & Sherman
Saving Mr. Banks
The Lego movie
Sotto una buona stella
Supercondriaco
P
P
P
P
P
14.10-16.40-19.10
22.10
14.30-17.10
15.30-18.30-21.30
14.35-17.15-19.45-22.15
PIANEZZA
LUMIERE 01196.82.088.
Gloria
Need for Speed
Supercondriaco
Mr. Peabody & Sherman
21.15
21.15
21.15
21.15
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Allacciate le cinture
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12 anni schiavo
BRUTTO · MEDIOCRE ··
INTERESSANTE/DIVERTENTE ···
BELLO ····
A CURA DI Daniele Cavalla
ALLACCIATE LE CINTURE
··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La
finestra di fronte» e «Mine vaganti»
racconta la storia di una coppia, a volte
imperfetta, nel corso di tredici anni.
DALLAS BUYERS CLUB
···· Drammatico. Regia di JeanMarc Vallée, con Matthew McConaughey e Jared Leto. Durata: 117 minuti.
Il rude cowboy texano Ron scopre nel
1985 di essere malato di aids: in Messico trova medicine in grado di curarlo
ma illegali negli States, decide di importarle. Da una storia vera.
12 ANNI SCHIAVO
···· Drammatico. Regia di di Steve
McQueen, con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. Durata: 117 minuti.
L’autore di «Shame» porta sullo schermo la storia vera di un uomo di colore
di New York rapito e venduto come
schiavo negli Stati Uniti del 1841.
IDA
···· Drammatico. Regia di Pawel
Pawlikowski, con Agata Kulesza. Durata: 80 minuti. Nella Polonia del 1962 la
giovane Ida prima di diventare suora
va a trovare la zia a Varsavia: scoprirà
segreti del passato. Opera premiata.
LEI
···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams.
Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere
John Malkovic» porta sullo schermo la
storia d’amore tra il solitario Theodore
e una voce femminile. Oscar alla sceneggiatura
MALDAMORE
··· Commedia. Regia di Angelo Longoni, con Ambra Angiolini e Luca Zingaretti. Durata: 101 minuti. Un interfono per bambini rimasto acceso fa
emergere verità inconfessabili in due
famiglie.
NEED FOR SPEED
··· Azione. Regia di Scott Waugh,
con Aaron Paul e Dominic Cooper. Durata: 124 minuti. Dal videogioco, la
storia di un meccanico e pilota tradito
da un amico: cercherà vendetta nel
mondo delle corse d’auto.
PROSSIMA FERMATA...
··· Drammatico. Regia di Ryan Coogler, con Michael B. Jordan e Octavia
Spencer. Durata: 84 minuti. L’ultimo
giorno del 2008 di Oscar Grant, ventiduenne americano. Da una storia vera,
opera pluripremiata.
47 RONIN
·· Azione. Regia di Carl Rinsch, con
Keanu Reeves. Durata: 108 minuti. Kai
si unisce ad Oishi, il leader dei 47 Ronin, per vendicarsi del tiranno che ha
ucciso il loro Maestro.
I SEGRETI DI OSAGE ...
···· Commedia drammatica. Regia
di John Wells, con Meryl Streep e Julia
Roberts. Durata: 119 minuti. la storia
delle donne della famiglia Weston.
SMETTO QUANDO VOGLIO
··· Commedia. Regia di Sydney Sibila, con Edoardo Leo e Valeria Solarino.
Durata: 100 minuti.Un ricercatore perde il posto di lavoro e decide di mettere insieme una banda criminale con
suoi ex compagni di scuola.
SNOWPIERCER
···· Fantascienza. Regia di Bong Joon-ho, con Chris Evans e Tilda Swinton. Durata: 126 minuti. Nel 2031 il
mondo è vittima di un’era glaciale. Gli
unici sopravvissuti sono su un treno
che vaga per il pianeta: i ricchi nelle
lussuose carrozze, i poveri stipati.
SUPERCONDRIACO
21.00
21.00
20.30
··· Comico. Regia di e con Dany Boon, Kad Mérad. Durata: 109 minuti.Il
quarantenne fotografo Roman è un
nevrotico pieno di paure: il medico lo
aiuta a cercare la donna della sua vita.
SETTIMO TORINESE
SOTTO UNA BUONA STELLA
PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050.
47 Ronin 3D
Sala 1
21.30
300 - L’alba di un imperoSala 2
21.20
Allacciate le cinture
Sala 3
21.10
··· Commedia. Regia di Carlo Verdone, con Verdone e Paola Cortellesi. Durata: 106 minuti. Nella vita del manager in crisi Picchioni irrompono i due
figli avuti dalla precedente moglie.
VALPERGA
300 - L’ALBA DI UN IMPERO
··· Fantasy. Regia di Noam Murro,
con Sullivan Stapleton e Eva Green.
Durata: 102 minuti. Seguito del successo precedente, s’incentra sulle battaglie navali tra Temistocle e Artemisia
Dal fumetto di Frank Miller.
AMBRA 0124617.122.
Riposo
Uno
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Due
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SUPERCINEMA 01145.94.406.
Need for Speed
Mr. Peabody & Sherman
Allacciate le cinture
300 - L’alba di un impero
P
P
P
P
20.00-22.30
20.15
22.30
20.15-22.30
IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO
··· Drammatico. Regia di Bernard
Rose, con David Garrett e Jared Harris.
Durata: 122 minuti. La vita «smisurata» del violinista Niccolò Paganini.
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tel. 011 81.93.529. Causa malattia lo spettacolo Grilli per la testaAlbum di un Ingegnere da palcoscenico - Augusto Grilli si
racconta è spostato a Sabato 22 ore 21 e
domenica23ore16.Siprenotaperl’operetta
La danza delle libelluledi Lehàr nei giorni
29 (ore 21) e 30 (ore 16) marzo con la Compagnia ALFAFOLIES - [email protected]
ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800.
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con Manuel Frattini e Paolo Ruffini, musica
S. Cenci, liriche S. D’Orazio. Una commedia
musicale per tutta la famiglia. Si prenota
per “Stomp” in scena dal 25 al 30 marzo
ARALDOviaChiomonte3,tel. 34.56.101.583.
Angelinadi F.B. Ronco. Compagnia Les Petits Filous. Venerdì 21. Ore 21
AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011
81.04.653. ConcertoJohn Axelrod direttore,ViktorTretiakovviolino,YuriBashmetviola.MusichediMozart,Sostakovic.Giovedì20
e Venerdì 21. Ore 20.30
CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Stasera
ore19.30LevocididentrodiE.DeFilippo,con
Peppe Servillo e Toni Servillo, regia Toni
Servillo,TeatriUniti/PiccoloTeatrodiMilano
Teatrod’Europa/TeatrodiRoma.Venerdì21
marzo inizio vendita abbonamento Primevere
CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Sala Grande: Sabato ore 21; Domenica ore 16.30 Coltelleria Einstein presenta Il principe Felice e
la rondine d’inverno
Sala Piccola: Venerdì ore 17.30 Fondazione
TRG onlus presenta Il gioco del teatro: Storie turche. Sabato ore 16.30 e ore 21; Domenica ore 15.30 e ore 17.30 Compagnie
sQueezz(Amsterdam)presentaVeggiegarden - L’orto spettacolo gestuale per i più
piccoli
CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI piazza
Bodoni..ConcertoGliArchidell’OrchestraFilarmonica di Torino, Sergio Lamberto maestro concertatore, Philippe Graffin violino.
Musiche di R. Schumann, J. Suk. Ore 21
ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447.
Stasera ore 21 e fino al 23 marzo, in scena il
nuovo entusiasmante spettacolo dei TRELILU: El cico latinotesti e regia del Gruppo.
Siprenotaper“ChefinehafattoBabyJane”,
in scena dal 25 al 30 marzo
GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo
31bis,tel.01158.05.768.Staseraore21efino
al23marzo,inscenaLastranissimacoppiadivertentissimacommediaconMilenaMiconi
e Diego Ruiz. Si prenota per “Mi ritorni in
mente live”, in scena dal 3 al 6 aprile
GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO
via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore
19.30 Il misantropo di Molière, regia Marco Isidori, Fondazione del Teatro Stabile di
Torino / Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa. Venerdì 21 marzo inizio vendita abbonamento Prime-vere
LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011
40.33.800. Davide Balliano “Sono legione”. Concerto. Sabato 29. Ore 21
MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88,
tel. 800.235.333. Stasera ore 19.30 prima
nazionale di Paradoxa – dall’arte un lavoro
sicuro, una performance di PORTAGE, Fondazione del Teatro Stabile di Torino / PORTAGE. Venerdì 21 marzo inizio vendita abbonamento Prime-vere
MONTEROSAviaBrandizzo65,tel.01123.04.153.
Venerdì28ore21LaLocandieradiCarloGoldoni.
Compagnia“ArcobalenoTeatro”
Sabato 29 ore 21 Il medico dei pazzidi Eduardo Scarpetta, Compagnia “I Melannurca”
TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel.
65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna
internazionale di danza e arti integrate Sono in vendita i biglietti per Omaggio ai Beatles Sabato 22 marzo, Serata Stravinskij
Domenica 23 marzo, Meraviglia dal 28 al
30marzopressolebiglietteriedeiteatriNuovo, Erba, Gioiello e Alfieri
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www.stalkerteatro.net, tel. 011 73.99.833.
Venerdì 21 e sabato 22 marzo ore 21 Ricercaper1pubblicoquattroperformancedidanza contemporanea con Erika Di Crescenzo
/ Cie La Bagarre, Carlotta Scioldo, Rebecca
Rossetti, Elena Pisu / Grimaco Movimentiumani,FrancescaCinalliePaoloDeSantis/Tecnologia Filosofica
PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI.
L’Orchestra a puntate: abbonamento speciale a 3 concerti. Gli Archi (9/4 ore 20, TeatroRegio),iLegni(11/4ore20,PiccoloRegio),
gli Ottoni (13/4 ore 11, Teatro Regio)
PICCOLO TEATRO PEREMPRUNER - Grugliasco, tel. 011 787.780. Un trenino a
mollachesichiamacuoreCompagniaViartisti. Sabato 29. Ore 21
SALA TEATRO MURIALDO piazza Chiesa del-
la Salute 17/b, tel. 011 22.15.161. 13° Edizione della Rassegna “Divertiamoci a teatro”. L’IspettoreCompagnia Il teatro instabile delle gambe sotto il tavolo. Sabato 29.
Ore 21
SAN PIETRO IN VINCOLI - ZONA TEATRO via
SanPietroinVincoli28,tel.01152.17.099.Natura morta in un fossodi Fausto Paravidino,
compagniaNessunVizioMinore.Giovedì20.
Ore 20.45
SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011
56.23.800.Oggialleore12.45efinoal21marzo,torna a grande richiesta per la Rassegna
del Mezzogiorno a Teatro “VIVROMA DOMAN”, con Giovanni Mussotto, Giancarlo
BiòeLoredanaPoletto,trattoda“CLASSEDI
FERRO”di Aldo Nicolaj, regia di M. G. Monticone.(mar e ven ore 12.45; mer e gio ore
13.45)
TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011
30.42.808.Insolito–ore21.00AssembleaTeatro in “Storia di Cesare Pavese”. Domenicamattinateatro – Domenica 23 ore 11.00
OPS in “Pippi dalle calze lunghe”
TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6.. Sala
Grande.Staseraore21Cinema!diBeppeNavello con Natalia Jesionowska, Bogumila
Murzynska, Agnieszka Radzikowska, Wieslaw Kupczak, Mateusz Znaniecki
TEATROBARETTIviaBaretti4,tel.011655.187.
PinocchiodiBabiloniaTeatrieGloAmicidiLuca. Mercoledì 26. Ore 21
TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello
32, tel. 011 257.881. Venerdì 21 ore 21 compagnia Divago in Questa sera si recita a soggetto. Sabato 22 ore 21 Renato Liprandi in
Lacenadeisingle.Domenica23ore18Teatro
Segreto presenta Paolo Borsellino - Essendo
stato.Sabato29ore21compagniaIBarcaioli
in Questi fantasmidi E. De Filippo
TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese,
tel. 011 80.28.456. Stagione 2013/2014 “Fisico Bestiale” Elena Ruzza, in occasione
delprogettoTerra&Lavoro,presenta21marzoore21“TerraTerra”e22marzoore21“Precary Art”. Informazioni e prenotazioni (da
Lun. a Ven. 10-13 14–18) tel.011.643038
TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria, tel. 011 42.41.124. La vedova allegra
di F. Lehar. Sabato 29. Ore 21.
Cite - CapasCompagnia di Circo “eia” e Jordi Aspa. Sabato 5 aprile. Ore 21
PippidallecalzelunghediAstridLindgren.Domenica 13. Ore 16
TEATRO DI DIONISO via Manzoni 3, tel. 011
51.72.826. Produzioni Fuorivia presenta
Chelsea Hotel con Massimo Cotto (voce
narrante) Mauro Ermanno Giovanardi (voce) Matteo Curallo (chitarra e piano). Martedì 25. Ore 21. Info e prenotazioni marven 15/18. 0116403700
TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338
87.06.798. Da Venerdì 21 a Domenica 23,
Feriali ore 21 – Festivi ore 16, Una bidella
conquisteràilmondocommediacomicaebrillante di e con Walter Revello e la Compagnia“IBarbariInvasori”.E’consigliatalaprenotazione al n° 3388706798
TEATRO REGIO. Stagione 2013-14: ore 15
Tosca di G. Puccini. R. Palumbo direttore.
RegiadiJ.L.Grinda.OrchestraeCorodelTeatroRegio.ConilsostegnodiBancaFideuram
e Italgas. Ultima replica. Biglietti esauriti in
prevendita: solo 30 ingressi dalle ore 14
TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino www.teatrosuperga.it, tel. 011
62.79.789. Stagione Lirica: “Madama Butterfly” (22/3) ore 20.30, Orchestra Sinfonica di Asti e Coro Polifonico Astense. Stagione di Prosa: “L’impresario di Smirne” (29/3)
ore 21, regia di Roberto Valerio – Associazione Teatrale Pistoiese
T1 AL CN CV IM NO PR SR SV T2 VB
MARTEDÌ 18 MARZO 2014
Il tempo
Tempo .63
.
Addensamenti al Nord e regioni tirreniche, sereno o poco nuvoloso altrove
Il simbolo della festa del papà? Uistitì!
L’animale tuttofare che si cura dei figli
CARLO GRANDE
overi padri, mercificati e stritolati dai maschi in guerra tutti
contro tutti. Per i simboli e i pilastri della civiltà, i valorosi che ancora
resistono come Ettore sulla rocca di
Ilio, ecco la Festa del papà…
Crolleranno anche loro, sotto i colpi
di gadget, bellone, cravatte e lupi di
Wall Street. Se la passano meglio gli
animali? Fra loro ci sono anche padri
magnifici, sebbene alla prole di solito
pensino – guarda un po’ - le femmine.
Non quelle dell’aotide, scimmia sudamericana monogama che si limita
ad allattare: il resto (pulizie, trasporto,
messa in strada) lo fa il maschio. Anche l’ippocampo va forte: riesce persino a rimanere incinto, accogliendo le
uova della femmina per la gestazione.
Il Grandule di Namaqua, uccello del
P
deserto del Kalahari (Sudafrica) fa invece da «incubatrice» ai pulcini appena usciti dall’uovo.
Ma il record ce l’ha un primate sudamericano con un buffo nome, Uistitì,
parola che i francesi dicono per sorridere davanti al fotografo (fa le veci del
«cheese» anglosassone). Il maschio uistitì non solo nutre, spulcia e porta in
giro i figli, ma fa anche da levatrice, aiutando il parto – di solito gemellare - della femmina, madre di un super-pupo
che pesa il 25% della madre.
È come se una donna di 55 chili partorisse un bambino di 14. Servono braccia maschili, allora. Questi non saranno
padri nobili come quelli di Paul Auster
(«L’invenzione della solitudine») o Kureishi (nello splendido racconto intitolato «Ieri, tanto tempo fa», raccolta «Il
declino dell’Occidente» di Bompiani),
come i padri di Svevo e Dostoevskij o di
Ettore Scola nel commovente «Che ora
è» interpretato da Mastroianni e Troisi, ma pur sempre di padri si tratta. Madre natura li ha fatti così. O il Padreterno. A proposito: ci sono anche San Giuseppe, l’evangelico padre del figliol prodigo e il devotissimo Abramo, che fece
prendere un bello spavento a Isacco.
Insomma, il discorso sui padri è infinito. Ma quando serve l’aiuto di entrambi i genitori e c’è una necessità
ecologica, a volte scendono in campo
loro e le femmine possono sorridere.
Uistitì! «Cheese!».
Come la ragazza della pubblicità
spagnola, che cerca di convincere il
maschio con argomenti calcistici: «Ma
come, un esterno brasiliano ama attaccare ma va su e giù continuamente, difende anche se non gli piace… E tu non
vuoi portare sotto l’immondizia?».
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SUL GIORNALE LOCALE; € 1,20 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «PRIMO PIANO MOLISE», «L A VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL
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MARTEDÌ 18 MARZO 2014 LA STAMPA 64