Rassegna del 13/05/2014 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 13/05/2014 SI PARLA DI NOI Gazzetta Mantova 13/05/14 P. 11 Presto il cantiere per via Bentivoglio 1 Gazzetta Mantova 13/05/14 P. 16 Due serate a Porto per fare il punto sulla differenziata 2 Gazzetta Mantova 13/05/14 P. 16 Basta allagamenti: partono i lavori 3 La Voce Di Mantova 13/05/14 P. 18 Due discariche a cielo aperto a Cerese 4 Gazzetta Mantova 13/05/14 P. 11 Sbarra e lucchetto per chiudere la via della monnezza 6 Gazzetta Mantova 13/05/14 P. 20 Le imposte comunali Tasi e rifiuti venerdì in consiglio 7 La Voce Di Mantova 13/05/14 P. 19 Goito, approvato il piano gestione dei rifiuti La Voce Di Mantova 13/05/14 P. 12 Valletta Valsecchi, i palassi ex Aler "degli orrori" 13/05/14 P. 11 Le Rsu della Ies incontrano Martina 10 13/05/14 P. 19 Gazoldo degli Ippoliti virtuosa: eliminate Imu e Tasi 11 RIFIUTI 8 Antonio Cirigliano 9 ENERGIA Gazzetta Mantova SERVIZI La Voce Di Mantova POLITICA LOCALE Gazzetta Mantova 13/05/14 P. 7 Crisi sempre più dura Dalla Provincia allarme licenziamenti Graziella Scavazza 12 Gazzetta Mantova 13/05/14 P. 11 Expo, la Regione stronca i progetti mantovani Gazzetta Mantova 13/05/14 P. 13 Multe con lo sconto: il Comune perde soldi Sandro Mortari 15 16 13 ACQUA: SCENARIO Brescia Oggi 13/05/14 P. 21 Acquedotto e allarme nitrati I rubinetti a rischio chiusura Riccardo Caffi Corriere Della Sera 13/05/14 P. 5 Ridotti Padiglione Zero e Vie d'acqua Le condizioni per salvare l'esposizione Elisabetta Soglio Sole 24 Ore - Rapporti 24 / Impresa 13/05/14 P. 20 Tecnologie in alta quota, Sant'Anna investe ancora 19 Rifiuti porta aporia, piovono lamentele 20 17 RIFIUTI: SCENARIO Brescia Oggi 13/05/14 P. 25 Corriere Della Sera Brescia 13/05/14 P. 5 Tariffa rifiuti, inviati i bollettini. Fai da te per la Tasi Davide Bacca 21 L` Arena 13/05/14 P. 15 Rifiuti porta a porta a Borgo Roma,si parte in autunno Sole 24 Ore 13/05/14 P. 40 Prove di rinvio per l'acconto Tasi Marco Mobili, Gianni Trovati 23 Francesco Colamartino 25 22 ENERGIA: SCENARIO Mf 13/05/14 P. 14 Agsm Verona apre ai residenti il capitale di parco eolico Repubblica 13/05/14 P. 24 Privatizzazioni Eni-Enel Il ministro Padoan "Valuto tutte le ipotesi" Sole 24 Ore 13/05/14 P. 34 Sauditi pronti a supplire a carenze di petrolio russo Sissi Bellomo 27 13/05/14 P. 8 Il pm: «Montedison museo degli orrori» Giancarlo Oliani 28 26 SEGNALAZIONI Gazzetta Mantova Indice Rassegna Stampa Pagina I INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 13/05/2014 Gazzetta Mantova 13/05/14 P. 11 E ora la cartiera è transennata Gazzetta Mantova 13/05/14 P. 11 Via libera ambientale per la Burgo Indice Rassegna Stampa 30 Monica Viviani 31 Pagina II Presto il cantiere per via Bentivoglio Aggiudicati i lavori per 229mila euro. Presto la gara per sistemare la piazza del lavatoio di Castelletto Sarà un'estate ricca di cantieri quella che si sta profilando per Mantova. Un'estate in cui il Comune porterà a termine due opere molto attese dai cittadini, di cui si parla da anni e finora sempre bloccate dal patto di stabilità che impedisce al Comune di utilizzare i soldi in cassa: la riqualificazione di via Bentivoglio, nel quartiere di Colle Aperto e la sistemazione della piazzetta del lavatoio a Castelletto Borgo. I lavori per via Bentivoglio sono stati aggiudicati all'impresa Reggiani srl di Mantova: ha avuto la meglio in un lotto di 19 concorrenti (21 quelli invitati) grazie ad un ribasso d'asta del 16,35%. Il che signifi- Entro il mese partiranno gli interventi per il parco Arcobaleno di Borgochiesanuova ca che la riqualificazione della strada costerà al Comune 229.205 euro (Iva esclusa). L'impresa avrà tempo 126 giorni, dal verbale di consegna dei lavori, per terminare l'intervento. «Oggi - annuncia il dirigente del settore opere pubbliche Carmine Mastromarino - avremo una riunione operativa con la Reggiani e credo che ai primi di giugno il cantiere possa apri- re. Il tempo a disposizione per chiudere i lavori è di quattro mesi, ma se la stagione tiene contiamo di chiudere prima». Il progetto prevede la sistemazione dei marciapiedi, l'asfaltatura della strada, la posa della nuova illuminazione pubblica, nuovi allacciamenti alle fognature e nuovi sottoservizi. Sarà, invece, quanto prima avviata la gara per individuare l'impresa che si occuperà della riqualificazione della piazza centrale di Castelletto Borgo. Una settimana fa il settore lavori pubblici, su impulso dell'assessore Marco Cavarocchi, ha deciso di procedere all'affidamento dei lavori per un importo di 169.666 euro me- diante procedura negoziata: «Inviteremo 15 imprese - dice Mastromarino -. Entro metà giugno riceveremo le varie offerte; il tempo, poi, di acquisire la documentazione necessaria da chi si aggiudicherà l'appalto e poi si potrà partire con i lavori, penso a luglio. L'obiettivo è di concludere il cantiere in quattro mesi, quindi entro l'anno». Entro il mese dovrebbero partire i lavori di riqualificazione del parco Arcobaleno, intervento che rientra nel Pru di Borgochiesanuova: si tratta di 6mila metri quadrati di verde all'interno del quartiere, tra la Spolverina e le vie Spiller e Rinaldo Mantovano, che saranno arricchiti da un campo di calcetto, lunetta per il basket, area per cani e giochi per i bimbi. I lavori, per un importo di 235mila euro, sono stati aggiudicati a Mantova ambiente del gruppo Tea. (Sa.Mor.) I lavori di manutenzione parziale in via Bentivoglio nel novembre 2013 Si parla di noi Pagina 1 Due serate per fare il punto sulla differenziata Due serate per parlare di raccolta differenziata insieme ai cittadini. II Comune di Porto Mantovano ha organizzato due appuntamenti, il primo stasera alle 21 nell'oratorio di Soave, mentre il secondo lunedì prossimo sempre alle 21 nella sala civica di Bancole, in piazza della Pace. Gli incontri pubblici saranno l'occasione per fare il punto della situazione su rifiuti, risultati , tariffe, novità e compostaggio . I risparmi realizzati nel Piano finanziario per il servizio di gestione rifiuti da lmilion e 953mila euro ( 140mila euro in meno rispetto all'anno precedente ), si sono concretizzati nelle diminuzioni degli importi addebitati ai cittadini. La riduzione media stimata è del 4% per le utenze domestiche, e tra il 6 e il 10% per le utenze non domestiche. La produzione di indifferenziato è passata da 5.719 tonnellate nel 2010 a 1.058 tonnellate a fine 2012 , sono state risparmiate 150.000 bottiglie di plastica e distribuite 1.353 compostiere . Agli incontri interverranno gli amministratori e i tecnici di Mantova Ambiente. (ele.car) RIiI,Areli h rkrr Si parla di noi Pagina 2 LEVATA Basta •® • • lavor i Con un mese di ritardo apre il cantiere. Previsti disagi per 6 mesi ® CURTATONE(Levata) Con un mese di ritardo rispetto le previsioni indicate ad aprile dall'amministrazione, lunedì prossimo cominceranno i lavori del progetto che metterà fine agli allagamenti che da anni si verificano a Levata in ogni primavera e autunno, in particolare nei periodi di piogge abbondanti e improvvise, e che hanno spesso creato disagi ai residenti. Il cantiere da 350mila euro partirà nel tratto di via Levata da via Costituzione a via Pisanello, in cui dal 19 al 23 ci sarà il divieto di transito, ed interesserà per circa sei mesi la frazione. Le opere serviranno a riqualificare completamente la rete lo- il sindaco Antonio Badolato gnaria e quella di smaltimento delle acque piovane, ed il canti ere durerà fino alla fine di settembre e comprenderà la parte centrale del paese: i trecentocinquanta metri di strada sotto la quale si nasconde la rete fognaria da rimettere a nuovo sono quelli che vanno dal tratto di via Levata dove si trova via Verga e il passaggio a livello fino a via Costituzione, dove ci sono le scuole elementari. Al momento è attiva una linea mista, che raccoglie sia le acque delle fognature sia quelle piovane, mentre l'obiettivo è sdoppiare la rete. Cioè, ci sarà una divisione tra acque chiare ed acque scure, con il convogliamento verso il canale Esperimento, già allargato e preparato in precedenza. Gli enti che collaboreranno al progetto sono il Comune, Tea acque e Ato, che hanno messo a punto il Piano di interventi. (ele.car) Poit>.Aeelihacker i,,k¡ i..niiiiii 1 Si parla di noi Pagina 3 Odori acri e topi che banchettano: i residenti chiedono telecamere per multare i responsabili D ue disca riche acielo aperto a Cerese BORGO VIRGILIO - Rifiuti per strada, i residenti hanno segnalato tramite i siti del Comune e de l'Altra Mantova due discariche abusive: la prima si trova in via Nenci, di fronte a un condominio, a due passi da un parco giochi e a cento metri in linea d'aria dall' Avis Park. Il secondo cumulo si è formato tra Cerese e Cappelletta, nel parcheggio adiacente la Cisa, di fronte al Bar Kalifornia, che sorge in un complesso residenziale recente. In via Cisa ieri pomeriggio erano visibili sacchetti della spazzatura, un passeggino e cartacce varie. L'odore è acre e fastidioso. «In via Cisa il problema dei rifiuti sparsi per terra si trascina da almeno tre mesi afferma un residente al quale abbiamo chiesto alcuni chiarimenti - il Comune è stato avvisato e l'area è stata pulita ma, dopo qualche giorno, il problema si è ripresentato. Qualcuno del condominio ha visto diverse volte automobilisti lanciare dal finestrino sacchetti di plastica neri pieni di immondizia. Ma potrebbe essere anche qualche residente che non fa correttamente la raccolta differenziata. Il Comune ci ha invitato a prendere nota delle targhe e a segnalare queste persone incivili che lanciano i rifiuti dalle auto ma non possiamo stare alla finestra di casa tutto il giorno». Qualche cittadino di buona volontà ha raccolto due sacchi neri colmi di spazzatura che erano stati abbandonati nelle aiuole attigue alla Cisa e li ha adagiati nel cumulo di rifiuti che giace nel parcheggio. cilL , TI 4 44,{i A'q Allarme sicurezza : sindaci dal Prefetto Due diuariche o cielo operlo o CN Si parla di noi Pagina 4 «Uno spettacolo desolante e indecoroso - sottolinea un passante - la Tea fa il suo lavoro e raccoglie i rifiuti seguendo in modo diligente l'eco-calendario. Purtroppo il problema di queste piccole discariche non è degli ultimi giorni, ogni tanto i rifiuti vengono raccolti ma dopo due giorni il marciapiede è di nuovo ingombro di sacchetti». In via Nenci, una si- gnora, madre di due bambine, accompagna le figlie al parco giochi passando di fronte ai rifiuti: «La puzza è insopportabile, non parliamo della scarsa igiene dovuta ai topi e agli insetti che banchettano nella spazzatura». Secondo questa cittadina, la soluzione potrebbe essere l'installazione di alcune telecamere per multare chi abbandona i sacchetti. (g. v.) La situazione in via Nenci... Si parla di noi Pagina 5 STRADA DIVERSIVO La scia della spazzatura si allunga ancora in via della Monnezza. Brandelli di valigie, seggiolini per auto, televisori a pelo d'acqua, giù nel fosso. Scarpe, bottiglie, divani, cibo guasto, il rovescio della nostra vita sazia. La beffa estrema è quella dei sacchi gialli. Plastica. Tutto differenziato a dovere, peccato che poi i rifiuti abbiano preso la strada sbagliata. Strada Diversivo. Già nei mesi scorsi la Gazzetta aveva documentato il degrado della via, una cerniera inceppata tra la campagna e l'asfalto. Bolla d'inciviltà e terra di nessuno, buona per lanciare la spazzatura dalle auto in corsa. L'ottusa barbarie di chi, un sacco alla volta, torna sempre ad alimentare la discarica. Hai voglia di pulire, serve una soluzione definitiva. A fine gennaio, d'intesa con il Parco e il Consorzio di bonifica Territori del Mincio, il Comune aveva annunciato la chiusura della via. Quattro mesi dopo la soluzione è vicina. La strada è di passaggio, c'è voluto un po' di tempo per capire come rnuoversi: alla fine si è deciso per una sbarra chiusa con un lucchetto. Le chiavi verranno consegnate a proprietari dei larghi fazzoletti di campagna che costeggiano la via e sarà garantito l'accesso anche ai mezzi di soccorso. Ai turisti della monnezza toccherà te(ig.cip) nersi i sacchi in auto. In strada Diversivo si allunga ancorala scia della spazzatura (foto Saccani) Rifiuti Pagina 6 OSTIGLIA Le imposte comunafi T1si e rifiuti vener ° in consiglio ® OSTIGLIA Venerdì alle 21 è convocato il consiglio comunale di Ostiglia con due punti all'ordine del giorno: istituzione dell'imposta unica comunale luc, disposizioni in merito all'effettuazione del versamento del tributo Tasi relativo all'anno 2014 nelle more dell'approvazione del relativo regolamento e aliquote vigenti per il medesimo anno; istituzione dell' imposta comunale luc e del corrispettivo peri rifiuti, determinazione scadenze e del numero delle rate di versamento del corrispettivo per i rifiuti anno 2014. Rifiuti Pagina 7 NELL'ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE Goito, approvato il piano gestione dei rifiuti II municipio di Goito GOITO - Approvato dal consiglio comunale di Goito il piano finanziario relativo al servizio di gestione dei rifiuti e di quelli assimilati avviati allo smaltimento che per il 2014 si attesta a poco meno di un milione e trecentomila euro. Rimane pressoché invariato per il cittadino il costo del servizio nonostante i vari aumenti intervenuti , aumenti dovuti in particolare dall' Istat e dalla volontà dell'ente di completare il pagamento della nuova piazzola ecologia, in via di realizzazione in zona Pedagno, nell' arco di tre an- ni. Questa scelta, abbinata all'accantonamento in questi anni di risorse da adibire al progetto in questione, consentirà al Comune di evitare di pagare interessi oppure di accedere ad un mutuo. Altro punto all'ordine del giorno di una certa rilevanza, che dopo un attento confronto tra la giunta, i consiglieri di maggioranza e quelli d'opposizione, ha ottenuto il via libera è il bilancio di consuntivo 2013. Questo è stato chiuso con una avanzo di circa 500mila euro, per il quale al momento non è stato ancora deciso quale possa essere la sua destinazione. Una volta approvato il bilancio consuntivo si è provveduto, nella medesima seduta, a rendere operativo quello di previsione per l'anno in corso e per il triennio 2014/2016. Ambedue i documenti sono stati predisposti tenendo in debita considerazione sia il rispetto del Patto di Stabilità e sia la necessità di garantire alla comunità tutta una serie di servizi. (p.b.) Prende 119milo euroallo zio , tondannota Rifiuti Pagina 8 Da via 8 marzo a via Scalarini Valletta Valsecchi, i palazzi ex Aler "degli orrori" Rifugi per disperati e discariche intollerabili. Appello dei Comitati di quartiere per allontanare gli abusivi di Antonio Cirigliano I palazzi Aler, ben noti come"palazzi dei profughi", collocati in via 8 Marzo e in via Scalarini, e ben visibili da via Brennero (arteria di accesso alla città) continuano a essere frequentati da abusivi. Inevitabili le proteste dei residenti del quartiere che vedono queste intrusioni come minacce al decoro. Qui da più di due anni - da quando cioè l'Aler decise di svuotare gli edifici - la situazione è andata sempre più peggiorando dal punto di vista ambientale. Leimmondizie aumentano: c'è di tutto, dai mobili, agli attrezzi di artigianato e fai date, libri, riviste, cartoline, poltrone, sedie, lampadari, batterie per auto, fusti di colore, una carrozzina e tanti altri rifiuti. Il movimento degli inquilini abusivi è più visibile di sera, quando per farsi luce e frequentare le parti basse degli edifici usano candele. «Èun via vai di gente» spiega una residente. «La rete di recinzione è stata rovinata in diversi punti e gli abusivi con facilità riescono a ri pararsi nella parte inferiore. Questi edifici sono diventati buoni alloggi per piccioni, topi e gatti. Non è possibile continuare con questo degrado. Noi paghiamo la disinfestazione per loro. Che si decida l'Aler. Non si possono ammettere queste brutture e questo degrado nella città Unesco». A parere di un altro residente sono stati tanti gli annunci QUI PERSINO LA POLIZIA NON METTE PIÙ PIEDE... dell'Aler, ma finora non è successo niente. «Vedete sono ancora qui. Questi edifici furono considerati pericolanti, ma a differenza delle nostre case non abbiamo notato nessun danno dopo il terremoto». Anna Zacchi , del comitato Valletta Valsecchi, fa notare che «la polizia non può entrare qui, perché considerati edificipericolanti. La sipuò chiamare solo nel momento in cui gli abusivi sono dentro». Anche Zacchi conferma che le immondizie aumentano giorno dopo giorno. Marina Galateo del Social Street Valletta Valsecchi aggiunge: «Sono stati inutilmente spesi soldi pubblici per costruire due orrori architettonici con materiali scadenti e già deteriorati. Parlo anche dello studentato. Servirà a chi? Attiriamo studenti esterni? No, credo che quei soldi avrebbero potuto essere decisamente spesi meglio per servizi e decoro del quartiere». Valktte Vnlsehi, i pl-i e Aler °degli ortai" Rifiuti Pagina 9 Le RSu de H a i n c ont rano Ma rt i na C'erano anche tre rappresentanti della Rsu della les sabato ad incontrare il ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina a Gonzaga. Azelio Bacchetta, Paolo Spadaforae Flavio Frignani hanno consegnato al ministro l 'accordo les firmato il 15 gennaio al Ministero dello sviluppo economico. Documento già consegnato anche ai ministri alle Infrastrutture Maurizio Lupi e al Lavoro Giuliano Poletti. La richiesta è sempre la stessa: fate qualcosa perla reindustrializzazione. A Gonzaga le Rsu les hanno quindi anche colto l'occasione per ricordare all'europarlamentare Antonio Panzeri l'impegno preso con loro ad aprile: un'interpellanza a Bruxelles perla riconversione. Energia Pagina 10 Gazoldo degli Ippoliti virtuosa : eliminate Imu e Tasi 3AZOLDO DEGLI IPPOLITI - Nel corso Iella sua ultima seduta il Consiglio comunale ia stabilito che a Gazoldo nel corso del 2014 sull'abitazione principale, oltre all'Imu, elininata per legge, non si pagherà nemmeno la Fasi. L'agevolazione è stata estesa dall'amninistrazione comunale anche agli inquilini in affitto, che per legge dovrebbero pagare dal 10 al 30% della tassa complessivamente dovuta e per l'uso gratuito di abitazione concessa a parenti in linea retta di primo grado, quali i genitori e i figli. Sono stati, poi, confermati tutti i servizi alle famiglie erogati sul territorio, alle stesse tariffe degli anni precedenti e l'applicazione di un calo sensibile alle tariffe della tassa rifiuti nel 2014 per le utenze domestiche. (pa.zo.) Prende 119milo euroallo zio, tondannoto Servizi Pagina 11 Crisi sempre p in dura e e Dalla Provnina e hcenziainenti Preoccupa il boom della cassa integrazione straordinaria Corsi gratuiti di formazione per chi è rimasto senza lavoro Nel primo trimestre del 2014 sono state autorizzate nel Mantovano oltre 3 milioni di ore di cassa integrazione, esattamente 3.779.224, contro 1.261.403 ore dello stesso periodo nel 2013. In prevalenza, l'aumento esponenziale si è registrato nella cassa straordinaria, passata dalle precedenti 283.291 ore a 2.069.052 da gennaio a marzo di quest'anno. Il grido d'allarme è stato lanciato ieri a Palazzo di Bagno, nel corso della riunione della commissione consiliare lavoro presieduta da Massimiliano Montagnini del Pd: se non ci sarà una ripresa arriverà la mobilità. Fino a quando reggeranno gli ammortizzatori sociali? Dal 2011 ad oggi la Provincia ha coordinato e seguito sul territorio, con le parti sociali ed altre istituzioni, un totale di 27 crisi aziendali che hanno visto coinvolti 2.566 dipendenti, oltre ad altri 1.300 lavoratori dell'indotto. Per arginare questa piaga che sembra non avere fine sono state attivate varie tipologie di interventi, in primis la sensibilizzazione dei rappresentanti politici mantovani e poi la richiesta al Ministero dello sviluppo economico di aprire tavoli di crisi. Sono seguiti incontri in Provincia, Prefettura, Regione, Ministero; è stata contattata l'azienda speciale regionale per l'Istruzione, Formazione e Lavoro, e sono state fatte azioni di facilitazione verso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali in riferimento alla concessione degli ammortizzatori sociali. Coloro che sono rimasti senza occupazione hanno avuto l'opportunità di partecipare gratuitamente ai corsi di formazione organizzati dall' azienda speciale provinciale For.Ma e grazie al protocollo provinciale è stata anticipata la cassa integrazione. Nell'elenco delle operazioni messe in campo per fronteggiare l'emergenza venutasi a creare si è ricordata ieri anche la sottoscrizione degli accordi con enti accreditati al lavoro, utili alla gestione dei profili dei lavoratori collocati in mobilità. Sono stati realizzati contestualmente tre progetti di reimpiego in partenariato per specifiche categorie colpite da crisi aziendali, agevolando inoltre l'iscrizione gratuita presso i Centri per l'Impiego provinciali. «Dal 2011 al 2014 la Provincia ha istituito 2.252 pratiche per la cassa integrazione in deroga -ha dichiarato la vice presidente Francesca Zaltieri-. I dati ci dicono che le aziende che hanno presentato domanda sono state 1.724 per ben 10.220 lavoratori. Tra queste ci sono anche quelle con causale sisma». Nel primo trimestre del 2014 gli iscritti alle liste di mobilità erano 434 (contro i 441 dei primi 3 mesi dell'anno precedente), ma è un dato parziale in quanto ci sono ancora 44 richieste congelate. Si è appreso, infine, che è in fase di progettazione il Network delle Competenze in cui vengono raccolti i curricula dei diplomati, mentre ha dato ottimi risultati l'agricoltura sociale alla Bigattera. 208CRIS.odr Mantova (Valdaro) feantova , , nírma ': /zara Poggio Rusco c;: friana Volta Mantovana +13"s Serravalle a Po tin Medolla (Modena) (tavolo coordinato da Regione Emilia Romagna a cui ha partecipato anche Provincia di Mantova) Castiglione Mantova i Porto Mantovano e Marcaria i Suzzara Volta Mantovana a Castiglione d/s ®' Quistello I& 'Gonzaga e fan €,iovanni del Dosso 1,1,r e Asola C , ïi (ün,ir asti; ainne Manta,, !ìoffiredo } ds Bagno Io San Vito p„;;ntava (ex Comprabene) Mantova, Bozzolo, Ostiglia San Benedetto Po Montagnini della commissione lavoro della Provincia con la zaltieri Graziella Scavazza fsi,i umprc piL dim t1Mla I'rocincin allormc Iiccnriamenl i Politica locale Pagina 12 Expo, la Regione stronca i progetti mantov Fava all'attacco dopo un incontro saltato: «II treno e partito e non fermerà qui» Nel mirino la Provincia: «Con l00mïla euro a Milano ci faranno solo le pulizie» La Regione stronca i progetti mantovani per l'Expo: «Sarà uno dei territori dove andremo a finanziare qualche festicciola di paese: con i 100mila euro stanziati, la Provincia cosa pensa di fare a Milano, le pulizie? E il padiglione galleggiante è un'operazione costosa e inutile». Poche parole, quelle pronunciate ieri dall'assessore regionale all'Agricoltura, Gianni Fava, per sistemare mesi di trattative tra enti che, però, non hanno ancora portato a presentare un programma ufficiale, ma solamente elenchi di progetti possibili. Proprio il rinvio dell'incontro che avrebbe dovuto segnare l'avvicinamento a qualcosa di più concreto è stata la scintilla che ha acceso le polveri dell'assessore. Anche perché, fa notare Fava, nessuno l'ha avvertito del rinvio. «Questo è l'unico caso in un anno di assessorato all'Agricoltura in Lombardia in cui mi è capitato di presentarmi a un appuntamento col presidente della Provincia e si sono dimenticati di informarci di averlo rinviato senza alcuna altra data propo- Gianni Fava con il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala sta o condivisa» dichiara l'esponente leghista. Nel mirino, in particolare, la Provincia e il suo presidente, definito "a termine", Alessandro Pastacci. Cosi, Fava vuota il sacco e comincia a elencare cosa, secondo lui, non va: «Mantova è l'unica provincia dove non c'è uno straccio di progetto su Expo - attacca l'assessore -. Si continua a convocare riunioni e farle saltare all'ultimo minuto. E questo perché mancano le idee e i fondi. Con centomila euro messi a disposizione cosa pensa di fare la Provincia di Mantova ad Expo, le pulizie? Il treno per Expo è partito, ma ferma in altre stazioni. Mantova con Expo non esiste. Paradossalmente stiamo analizzando progetti interessanti di province non lombarde, ma Mantova è l'unica provincia Ionibarda che manca all'appello». Fava se la prende con i ritardi: «li calendario condanna Mantova. Manca meno di un anno, ormai è tardi: alla fine parteciperanno al bando in modo sconclusionato, come sempre, e sarà uno di quei territori dove andremo a finanziare qualche festicciola di paese, che serve a creare consenso politico, ma che non porterà nulla al territorio. Questa è la marginalità assoluta di Mantova». La critica a chi ha gestito l'avvicinamento all'Expo approda poi al metodo seguito: «Nessuna associazione temporanea di scopo è stata realizzata, anche se basta andare cinque minuti da un notaio, mala verità è che non si sono mesi d'accordo su chi debba fare il presidente. E così, ancora una volta, viviamo un territorio dove le ambizioni personali dei singoli vengono prima degli in- Lq,o, L, Rcgfimc e1ronca w_aca; m.um,ca'ú Politica locale Pagina 13 stacci: getta fango sul lavoro degli altri ((Come al solito l'assessore Fava non perde occasione per gettare gratuitamente fango sul lavoro degli altri. Ne prendo atto, è il suo stile. Ma voglio anche precisargli che la riunione non è stata annullata per volontà della Provincia ma per impegni dei rappresentante camerale, il consigliere Alberto Righi». A rispondere a Fava è il presidente della Provincia, Alessandro Pastacci . Che spiega : «Righi, nei giorni scorsi , oltre a comunicare la sua indisponibilità per oggi (ieri per chi legge ndr ), proponendo come alternativa lunedì 19, al le 17, aveva anche chiesto che la convocazione partisse dalla Camera di Commercio. Se equivoco vi è stato mi scuso, ma Fava non usi anche un problema organizzativo per esprimere dubbi e disprezzo sul lavoro che invece, seppure tra tante difficoltà portiamo avanti. Noi come il Comune, la Cameradi Commercio egli altri enti e i privati che credono in Expo e vogliono coglierne le opportunità collegate. Vedo il tentativo di disprezzare e mettere in cattiva luce il territorio da cui lui stesso proviene. Abbiamo lavorato in questi mesi per arrivare al progetto di sintesi che avevamo già concordato di condividere con l'assessore e la Regione stessa. Nel prossimo incontro discuteremo proprio di questo e mi farebbe piacere condividerlo anche con Fava. Riguardo alla costituzione di un'associazione temporanea di scopo (Ats), si era condiviso con l'assessore stesso, a marzo, che la cabina di regia poteva essere una soluzione ottimale e flessibile rinnovando però nei successivi incontri col presidente Maroni che vi era la totale disponibilità di costituire anche a Mantova una Ats qualora fosse ritenuto dalla Regione uno strumento migliore. Quindi nessun problema di presidenze che sono solo nella mente dell'assessore Fava». teressi territoriali. Ancora più grave, poi, che nessuno pubblicamente si sia ancora lamentato di questo immobilismo». Infine, il padiglione galleggiante sul lago: «La piattaforma galleggiante è un tributo al Politecnico di Milano, non si sa bene a quale titolo, ma è un' Politica locale operazione costosa e inutile». Fava non lo dice esplicitamente, ma fa capire che il ritardo nel varo della lista dei progetti potrebbe essere legato all'attesa della scadenza elettorale, perché forse qualcuno potrebbe rimanere escluso e, quindi, deluso. Pagina 14 Multe con lo sconto: il Comune perde soldi Nei primi tre mesi della nuova norma il calo degli incassi e stato di 10Omìla euro Ma quelli che pagano entro i cinque giorni sono aumentati solamente del 3,9% di Sandro Mortari Pagare le multe subito con uno sconto del 30% piace ai cittadini, un po' meno al Comune. Che con questa nuova disposizione in vigore da agosto 2013 teme di perdere in un anno 400mila euro. Non siamo ancora all'allarme rosso, ma il problema per le casse di Via Roma esiste. I primi dati in possesso della Polizia locale relativi alla violazione del codice della strada induce alla riflessione. Confrontando i verbali delle multe elevate in settembre, ottobre e novembre 2013, appena dopo l'entrata in vigore della nonna che consente di risparmiare il 30% se si paga la contravvenzione entro cinque giorni, con quelli dei primi tre mesi dell'anno quando ancora vigeva la vecchia procedura (pagamento entro 60 giorni per evitare il raddoppio della sanzione), balza evidente una tendenza: aumenta il numero di chi paga subito, diminuiscono le entrate per il Comune. «Abbiamo tenuto in considerazione 12.700 verbali emessi tra settembre e novembre - spiega il comandante della Polizia locale Paolo Pe- rantoni - e abbiamo visto un aumento del 3,9% di quelli pagati entro i cinque giorni; a questo corrisponde una diminuzione delle entrate dell'8,16%». Tradotto in soldoni , significa che il Comune in quei tre mesi del 2013 ha incassato 100mila euro in meno rispetto ai primi tre mesi dell'anno. Se il trend si confermasse, a fine anno Via Roma si troverebbe con 400mila euro in meno in cassa. Perantoni, però, tiene a ridimensionare l'allarme: «Per avere dei dati precisi bisogna considerare almeno 6-9 mesi, tenendo presente che nella stagione estiva le multe aumentano perché la gente sta di più fuori casa e perché le nostre pattuglie sono al lavoro anche di notte . Per esempio , nei primi tre mesi del 2014 abbiamo elevato 11.900 contravvenzioni». Perantoni afferma anche che l ' aumento del 3 ,9% di chi paga subito la sanzione «fa ritenere che molti di coloro che anche prima pagavano entro i termini facciano lo stesso adesso, e chi prima non pagava non paghi nemmeno adesso ». Per la cronaca, prima che scattasse lo sconto del 30% a pagare entro i termini di 60 giorni era il 57, 64% dei multati: ades- so siamo saliti al 61,54%. Rovesciando il dato, circa il 38% dei multati paga fuori tempo massimo o, addirittura, se ne dimentica. Con il risultato che ogni anno il Comune accumula un arretrato di 2 milioni di euro sempre più difficile, data la crisi economica, da recuperare. «Lo sconto del 30% è importante - ammonisce l'assessore alla mobilità nonchè il vice sindaco Espedito Rose -, ma non deve incentivare la violazione delle regole. Rispettarle è fondamentale per tutti». F o «nnln: VInlt con il <o,nunc p, rdc oidi Da agosto 2013 le multe sono scontate dei 30% se si paga entro cinque giorni Politica locale Pagina 15 ORZIVECCHI. Una lettera di richiamo inviata dallAsl al Comune riaccende il caso delle infiltrazioni nella rete idrica Acquedotto e allarme nitrati I rubinetti a rischio chiusura Secondo le ultime analisi i parametri sono troppo vicini ai limiti di legge Subito un intervento o potrebbe scattare l'inte ione della fornitura .Riccardo . . . . . . . . . . . .Caffi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . blema e l'ipotizzata possibilità Se il Comune non corre ai ripari, la popolazione di Orzivecchi rischia di rimanere senza acqua potabile proprio nella stagione più calda. «L'allarme viene direttamente da una lettera che l'Asl ha trasmesso al Comune - informa il candidato sindaco Fulvio Cominotti -, protocollata il 18 aprile, ma di cui ho avuto notizia solo ieri». Nonostante l'impianto di denitrificazione attivo sui pozzi che alimentano la rete idrica, la qualità dell'acqua erogata è in continuo peggioramento e la percentuale di nitrato in essa contenuta sfiora il limite di 50 mgji posto a difesa della salute. «L'Asl avvisa il Comune che nel corso dei controlli disposti nel 2013 e nei primi mesi del 2014, sull'acqua fornita dall'acquedotto di Orzivecchi è stata in qualche caso accertata la presenza di nitrati con parametri analitici compresi tra i 40 e i 49 mgf l - prosegue Cominotti - e sollecita perciò l'attivazione di tutti gli interventi tecnico-impiantistici necessari per abbassare i valori, consideratalapericolosità che l'esposizione a concentrazioni superiori rappresenta soprattutto per i bambini. In caso contrario - aggiunge Cominotti -, l'Asl avverte che potrebbe essere necessario ordinare l'interruzione della fornitura di acqua agli abitanti del paese». Appena ottenuta copia della lettera, Cominotti, ex assessore all'Ambiente, e i consiglieri del gruppo «Unità e Rinnovamento» Giuseppe Garda e Moreno Micheli, hanno sottoscritto un'interpellanza da presentare al sindaco Liliana Ferrari. Chiedono di conoscere, «vista la gravità e l'urgenza del pro- Acqua: Scenario di interruzione della fornitura idrica, quali passi l'Amministrazione abbia intrapreso». LA CONCENTRAZIONE di azoto nei terreni, impregnati di liquami provenienti dalle stalle, mette a rischio la salubrità delle acque destinate ai cittadini. Gli sversamenti sui campi hanno prima compromesso le risorgive che, nella Bassa, alimentano rogge e canali, e minacciano ora la falda più profonda, alla quale si allacciano i pozzi degli acquedotti comunali. A Orzivecchi l'acqua che scende dai rubinetti si porta dentro concentrazioni di nitrati che in qualche caso sono già risultate superiori ai limiti di legge. Specialmente in estate, quando l'attività irrigua, probabilmente, provoca l'aumento delle infiltrazioni. «È un problema che il nostro gruppo ha evidenziato in tutte le occasioni, in Consiglio, nelle assemblee, a mezzo stampa - incalza Cominotti -. Attendiamo la risposta del sindaco e ci auguriamo che abbia già chiesto l'intervento diAOB2 per risolvere il problema, anche se percorrere ai ripari ha aspettato che arrivasse una lettera di questo tenore dall'Asl». • La concentrazione massima tollerata di 50 mini rami per litro: di recente si sono re istrati valori tra i 40 e i 49 a „„ ,,11fl .,, i,,,«i, Pagina 16 Le richieste affidate al premier Matteo Renzi nell'incontro di oggi con i soci istituzionali Ridotti Padiglione Zero e Vie d'acqua Le condizioni per salvare l'esposizione Più poteri all'Ente Fiera. Appalti rivisti e accorpati per risparmiare MILANO - Semplificare il progetto; passare dalle parole ai fatti negli interventi che coinvolgono i diversi ministeri; rivedere il Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) che riguarda l'evento per coinvolgere maggiormente Fiera spa. C'era anche un quarto punto, fra le condizioni individuate dal commissario unico Giuseppe Sala per far nuovamente decollare Expo e superare la crisi seguita all'inchiesta sulle tangenti: avere le spalle coperte, diciamo così, da una autorità che garantisca la regolarità delle procedure seguite sugli appalti. Su questo Sala ha avuto subito la risposta che, considerata la situazione, è parsa più urgente: e oggi sarà presente anche il magistrato Raffaele Cantone che coordinerà la squadra legale di supporto a Expo all'incontro del premier Matteo Renzi con i rappresentanti istituzionali soci di Expo spa. II piano di semplificazione Si parte dal piano di semplificazione: Sala e i suoi uomini hanno riesaminato lo stato dell'arte delle varie opere, prese una ad una, da realizzare all'interno del sito espositivo per capire dove sia possibile limare o rendere più semplice. In particolare sono stati esaminati i padiglioni tematici: a partire dal Padiglione Zero che, affidato all'architetto Davide Rampello, aprirà l'Expo. I lavori non sono ancora cominciati, anche se due mesi fa è stata assegnata la gara. Si tratta però di verificare come e quanto sarà possibile ridimensionare l'intervento previsto, accorciandone i tempi di realizzazione. Per quanto invece riguarda la parte degli allestimenti, non ancora avviata in nessun padiglione e in nessuna area di servizio, si terranno presenti due principi: limitare il numero degli appalti da assegnare accorpandoli e puntando sull'essenzialità e fare una valutazione di costi e benefici per valutare se in qualche caso valga la pena di rescindere un contratto già firmato pur di semplificare il progetto. C'è poi il punto di domanda delle Vie d'acqua già causa di polemiche e rinvii: l'appalto è uno di quelli finito nel mirino dei magistrati e assegnato all'impresa Maltauro. Sala aveva già precisato che non sarebbero state pronte per l'apertura di Expo. Alla luce di quanto avvenuto, diventano ancora meno urgenti e la società si accontenterebbe di una soluzione Acqua: Scenario Il ruolo del miniisteril Da chiarire anche gli interventi chiesti ai vari ministeri: la Farnesina dovrà gestire il problema dei delegati in arrivo da aree «sensibili» idraulica per pompare l'acqua fuori dal sito. Gli impegni dei governo A 353 giorni dall'apertura dell'evento, non ci si può accontentare di promesse generiche. Sala segnalerà al premier i punti ancora in sospeso, a partire dai 6o milioni che il governo deve garantire in sostituzione della Provincia per il bilancio 2014. Dal momento che la gestione è stata avviata e che ci sono già molte spese da sostenere per l'anno in corso, la società ha bisogno di contabilizzare la cifra entro giugno, anche perché in caso contrario la Corte dei conti potrebbe avere qualcosa da eccepire sulla gestione economica complessiva. Ci sono poi gli interventi dei diversi ministeri: gli Interni devono preparare il piano sicurezza (la società fa solo la gara per la security privata agli accessi); gli Esteri devono gestire il problema dell'arrivo di molti Paesi «sensibili», garantire che non ci siano incidenti diplomatici che coinvolgano le delegazioni; le scuole stanno ancora aspettando indicazioni precise dal ministero dell'Istruzione in merito ai programmi (ci sarà l'ora di educazione alimentare obbligatoria?) e la prenotazione delle visite delle classi al sito. E così via. Rivedere il decreto Sala chiederà anche di rivedere il Dpcm con cui gli erano stati assegnati i poteri straordinari per prevedere un maggior coinvolgimento di Ente Fiera spa. L'idea è di affidarsi alla società vicina di casa (i padiglioni della Fiera di Rho -Pero sono a un passo da quelli dell'esposizione e verranno collegati con una passerella) per la gestione di molti servizi. Un esempio? Tutto il capitolo delle pulizie potrebbero finire in capo a Fiera togliendo a Expo una preoccupazione e una grossa gara d'appalto da indire, valutare e assegnare. Fiera è disponibile ma ha a sua volta chiesto che questo ruolo venga specificato all'interno del Dpcm riguardante l'evento del 2015. Fin qui le richieste non più rinviabili. La premessa è garantire a Renzi che la società è pulita e può lavorare garantendo trasparenza. Elisabetta Soglio (J RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 17 I tre nodi I Paesi 'deient i 1ci c rr.., .. I.) raE'r3, ra per 13.000 m' Q)RRI LRL DILIELA SERA Acqua: Scenario il progetto II governo I poteri I tecnici di Expo stanno rivedendo il progetto per capire dove sia possibile semplificare. Il Padiglione Zero, affidato a Davide Rampello (nella foto, un dettaglio dell'opera) si farà, ma ridotto. Le Vie d'acqua, forse Palazzo Chigi ha aperto molte partite a sostegno di Expo, ma non si è arrivati alla realizzazione. Come il piano sicurezza del Viminale o i rapporti diplomatici per gestire la società chiede anche di rivedere il decreto che ha conferito poteri straordinari al commissario unico, in modo da coinvolgere più direttamente Ente Fiera spa, a cominciare dalle pulizie all'interno dell'area espositiva i cosiddetti «Paesi sensibili» Pagina 18 Tecnologie in alta quota, Sant'Anna investe ancora na nuova linea automatizzata (realizzata da Sacmi) per produrre 4omila bicchierini di infusi e succhi di frutta. Un altro impianto per ridurre la plastica nel collo delle bottiglie. Fonti di Vinadio, leader nelle acque minerali col brand Sant'Anna e altre bevande (ricavi 2013 a 230 milioni, no dipendenti a oggi contro gli 8o del 2013, per effetto dello sviluppo di Santhè e Sanfruit) continua a investire in tecnologia perché spiega il presidente e ad Alberto Bertone, «si può sempre migliorare, non c'è mai limite». Altre migliorie riguarderanno le linee dell'acqua minerale e i lay-out logistici. Lo stabilimento di Vinadio, in Valle Stura (Cuneo) è già campione di automazione, una trentina i fornitori, tra cui Siemens per motori ed elettronica. Tubazioni in acciaio inox per 40o km convogliano le acque dalle due sorgenti fino allo stabilimento. Qui undici serbatoi raccolgono le acque (un milione di litri ciascuno). Il processo produttivo parte dalle "provette" delle bottiglie che, caricate su nastri trasportatori, arrivano alle macchine soffiatrici che ne daranno la forma. Per poi passare alle riempitrici automatiche che, su dieci linee, imbottigliano l'acqua: 31oinila bottiglie l'ora, 7,5 milioni al giorno. E poi, ancora macchine, che tappano, etichettano, affardellano, "pallettizzano". La produzione non si ferma mai, ma è costantemente sorvegliata dal personale. Afnelinea, robot pallettizzatori marchiano i lotti per latracciabilità. Successivamente 28 veicoli a guida laser, rispondendo a un software centrale, spostano la merce in magazzino e, da 11, caricano i pallet di bottiglie sui camion, distinguendo tipologie di acqua, formati e quantità. I veicoli a guida laser, oltre a garantire una precisione superiore al 99,5%io rispettano l'ambiente (funzionano con batterie ricaricabili) e aumentano la sicurezza sul lavoro. A.Mor. (ORI PRO DD ZIO NE RI-"VAIA MffLffM Dt M5TTMs.tMU MORNL3 AltP _,- o Acqua: Scenario 1!i Pagina 19 LONA . Segnalate all'assessore numerose criticità del nuovo servizio Rfflutì porta a porta. piovono È dal 22 aprile che su tutto il territorio di Lonato è stato esteso il nuovo sistema di raccolta per i rifiuti porta a porta. Ma accanto al numero dei «virtuosi» che rispettano le regole, stanno anche crescendo le polemiche sull'organizzazione del sevizio. Il circolo politico «Ritrovo Lonato» invierà oggi all'assessore all'ecologia Nicola Bianchi un lettera firmata da Daniele Berton, che è anche rap- Rifiuti: Scenario presentante di quartiere per la frazione di Centenaro, con una serie di segnalazioni. Per quanto riguarda il «secco» si chiede che la raccolta passi da una a due o tre voltela settimana, per rispondere ad esempio al problema dei pannolini perle famiglie con bambini piccoli o anziani allettati. Intensificazione richiesta anche per il ritiro dell'umido, portandolo a tre ritiri settimanali nel periodo estivo da giu- gno a settembre. «Va affrontato seriamente - scrive Berton per l'associazione - anche il problema delle seconde case, che solitamente vengono frequentate nel fine settimana con le discariche chiuse. È inaccettabile che venga detto loro di portare i rifiuti nel luogo di residenza visto che pagano la tassa anche a Lonato». L'ultima lamentela che si registra riguarda gli orari di raccolta: «Viene richiesto di esporre sacchi e pattumiere alla sera, ma nella maggior parte del paese questi vengono ritirati solo in tarda mattinata e, in alcune zone, persino al pomeriggio. I bidoncini e i sacchetti che addobbano le vie e le entrate delle case - scrive «"Ritrovo Lonato" - non sono uno spettacolo gradevole e igienicamente tollerabile, soprattutto quando arriverà la stagione calda. Purtroppo le problematiche nate col porta a porta e l'inciviltà di molte persone stanno creando disagi e problemi». 0 R.D. Pagina 20 Imposte Entro il 16 giugno bisognerà versare l'acconto della luc che per palazzo Loggia vale 105 milioni di euro Tariffa rifiuti, inviali i bollettini, Fai date per la Tasi Nessun modulo per la Tassa servizi indi-isibili la pagheranno anche gli inquilini Tempo un mese e i bresciani dovranno tornare alla cassa. Il 16 giugno è infatti il termine ultimo per pagare l'acconto delle imposte municipali, Tari, Tasi, Imu, formalmente riunite nella Iuc, l'imposta unica comunale che per la Loggia «vale» 105 milioni di euro. In questi giorni il Comune di Brescia sta inviando a tutti i cittadini una lettera che spiega cosa fare con Tari e Tasi, le tasse pronte al debutto. Va detto che la maggioranza dei comuni italiani deve ancora Per la Tari il Comune ha spedito centomila bollettini prestampati e settemila mail certificate approvare aliquote e regolamenti della tassa sui servizi indivisibili, sebbene il termine ultimo sia il 23 maggio, tra soli 1o giorni. E visto che l'acconto va versato per legge entro il 16 giugno, molti uffici tributi rischiano il caos. Brescia è però «al riparo» da questa situazione visto che ha varato la Iuc il 24 marzo scorso, con l'approvazione del previsionale 2014. Basterà quindi munirsi di calcolatrice. Anzi, per la tassa rifiuti i bresciani troveranno un bollettino prestampato nella cassetta della posta. Il meccanismo è infatti lo stesso degli scorsi anni, sebbene sia cambiato il nome dell'imposta. Addio Tarsu, Tia e Tares, quest'anno c'è la Tari, alleggerita della gabella statale del 2013, 30 centesimi al mq Rifiuti: Scenario che finivano direttamente a Roma e che per la città di Brescia valevano 4,5 milioni di euro. La tariffa deve ripagare completamente il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti da parte di Aprica; la Loggia è riuscita a spuntare uno sconto e quest'anno la bolletta sarà di 29,45 milioni di euro. Sono previsti bonus per famiglie numerose, scuole, enti benefici. A casa o in ufficio arriverà comunque il bollettino precompilato, con i calcoli già fatti: 99.920 quelli spediti in queste ore, più 7mila Pec (mail certificate) destinate a studi professionali. E' possibile pagare in un'unica rata, oppure in tre tranche, con scadenze 16 giugno, 16 settembre, 16 dicembre. Si paga solo con F24 e lo si può fare in banca, in posta o tramite Equitalia. Per chiarimenti è attivo un numero verde, 800.999.011. Le cose si fanno un po' più complicate con la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, illuminazione, manutenzione strade, sicurezza; l'imposta ha la stessa base imponibile dell'Imo e in pratica è l'imposta sugli immobili a cui è stato cambiato nome. La Loggia a marzo ha fissato l'aliquota sulle prime case al 2,5 per mille e studiato un articolato meccanismo di detrazioni, a scalare. Alla fine dovrebbero essere esentati tutti i proprietari di immobili con rendite fino a 40o euro. Il calcolo bisognerà però farselo da soli. «Il tributo è versato in autoliquidazione da parte del contribuente - spiega infatti la lettera della Loggia - e pertanto il Comune non invierà alcun modello precompilato». Ci si potrà rivolgere ai Caf, al proprio commercialista o, dal 26 maggio, al settore Tributi del Comune; sul proprio sito la Loggia metterà a disposizione un software per il calcolo. Per seconde case e altri immobili c'è poi il combinato Tasi-Imu, con aliquota totale al- 1'11,4 per mille. In questo caso i proprietari pagheranno di più rispetto allo scorso anno, anche se la maggiorazione dovrebbe essere compensata con il minor esborso per la tassa rifiuti. Le scadenze di Imu e Tasi sono fissate al 16 giugno e al 16 dicembre. C'è però una complicazione: anche gli inquilini dovranno pagare la Tasi, a Brescia nella misura del 20%. Anche in questo caso calcolo e pagamento (con F24 o bollettino postale) sono affidati al fai-da-te. Davide Bacca 0 RIPRODUZIONE RISERVATA lue (Imposta tinìca comunale) corr p+ Tari Tassa sui rifiuti Inviati .t.92J bollettini f;recotnpilati +- 7 mila qc Scadenze Pagamento con F24 Iinu Tasi Tassa sui servizi indivisibili Imposta municipale unica Aliquota l'' casa : 2,5 per mille ltn; t st.i abolii urla 1' casa Aliquota alter immobili: Aliquota altri immobili 0..8 pel mille, t a ;, ui 10,6 per mille ( a T lu) /A.utolìquid aio ne nessun f\Ltoligt)i'a Io ne - Nessun bollettino f;re,.ompi.Lato bollettino F:leconlpiato Scadenze ( Sca vo izc (*)Il20% dovrà essere versato dagli inquilini degli mmobili Pagina 21 AMBIENTE. Sono coinvolti l8mila cittadini Rfflutì -w%,orta a -wqLorta aBorgoRoma, si parte m * autunno Rimane in sospeso il progetto dei cassonetti interrati in centro Borgo Roma potrebbe dare il via alla raccolta dei rifiuti porta a porta già dal prossimo autunno. Il popoloso quartiere della città è pronto per smaltire i propri scarti, differenziandoli anche tra umido e secco non riciclabile, a domicilio. Eliminando cosi un bel po' di scarti e aumentando lapercentuale di differenziata nel Comune. Si tratta di un'operazione che coinvolgerebbe circa 18 mila cittadini. Ad annunciarlo sono stati, ieri mattina nel quartier generale dell'Amia, il presidente della quinta circoscrizione Fabio Venturi e il presidente della municipalizzata che si occupa di ambiente e pulizia, Andrea Miglioranzi. «Spetta alla giunta decidere e indicarci la linea da seguire. Ma dal punto di vista operativo, tutto è pronto. E, dopo l'adeguata informazione alla popolazione, potremmo partire», spiega Miglioranzi. Il territorio della quinta circoscrizione conta circa 38 mila abitanti. Per ventimila persone circa, il porta a porta é già partito. All'appello mancano però le vie centrali proprio del cuore di Borgo Roma. «Rimane da risolvere la ge- stione nei grandi palazzi,ma basta seguire il modello già attivo a San Giovanni Lupatoto, che sta andando bene. Si potrebbero prevedere dei cassonetti condominiali», analizza Venturi. «Sono sicuro che, nonostante l'ovvio lavoro iniziale e il conseguente periodo di assestamento, anche i cittadini. Parlo spesso con i residenti di alcune frazioni, come Ca' di David, dove il porta a porta è già avviato e nessuno tornerebbe indietro». Rimane invece ancora in stand-by, per il momento, il progetto dei cassonetti interrati in centro storico. Amia, in collaborazione con l'ufficio Ambiente del Comune, ha effettuato una serie di studi riducendo a due le opzioni praticabili per il centro storico: una più onerosa ma con meno spese di manutenzione, l'altra ad un costo più abbordabile ma con più spese ordinarie. «Si tratta comunque di progetti piuttosto ambiziosi, che devono fare i conti tra l'altro con scavi sotterranei e quindi con le Soprintendenze. Certo è che una di queste isole, porterebbe all'eliminazione di una ventina e più di cassonetti», riflette Miglioranzi.. I.N. 1 Rifiuti: Scenario r,iLJi Pagina 22 Il sottosegretario Zanetti: versamento a dicembre negli enti in ritardo - Boccia (Pd): spostare tutto al 16 settembre prove di rinvio per l'acconto Tasi Governo e maggioranza in campo per evitare il caos della prima rata di giugno Marco Mobili Gianni Trovati ROMA L'acconto «fai-da-te» da versare a giugno per la Tasi non piace nemmeno al Governo e alla stessa maggioranza parlamentare. In prima fila per cambiare le regole e cercare di aggirare il caos che regna intorno al debutto della nuova tassazione sugli immobili (si veda Il Sole 24 Ore di domenica scorsa) spiccano il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti (Se), che vuole rinviare i versamenti al i6 dicembre nei Comuni che non decidono in tempo, e il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (Pd), che chiede invece di spostare l'appuntamento al i6 settembre in tutti i Comuni. L'obiettivo di entrambi, anche se con sfumature differenti, è quello di spostare in avanti il pagamento dell'acconto Tasi di giugno perché il quadro delle regole fatica a chiarirsi. Stretti fra modifiche continue ed elezioni imminenti, solo 683 Comuni fino a oggi hanno decisole aliquote, secondo il censimento ufficiale del dipartimento Finanze, e i tempi si annunciano lunghi. Il sottosegretarioZanetti ha già messo nero su bianco un emendamento da presentare, anche subito, a uno dei provvedimenti urgenti all'esame del Senato: il decreto casa su cui da oggi sipronuncerà l'Aula di Palazzo Madama, oppure il decreto Irpef su cui le commissioni di merito entreranno ora nel vivo. La proposta Zan etti, attualmente in discussione tra i tecnici dell'Economia, prevede di spostare direttamente a dicembre ilversamento della 'Fasi su tutti gli immobili nei Comuni che non inviano entro il 23 Ynaggio le delibere al dipartimento Finanze, chiamato a pubblicare la decisione locale entro il 31 maggio. Un intervento Rifiuti: Scenario di questo tipo finirebbe quindi per estendere agli altri immobili la regola già inserita nella legge di conversione del «salva-Roma» ter per quel che riguarda l'abitazione principale (articolo 1, comma 1, lettera b della legge 54/2014). Per gli altri immobili, infatti, le regole oggi in vigore prevederebbero, nei Comnuni "ritardatari", ilversamento della Tasi a parametri standard, in pratica dividendo per due l'aliquota base dell'e per mille. Una via d'uscita solo apparentemente semplice, perché i problemi sarebbero enormi: prima di tutto, non esiste un parametro standard per i3 milioni di case affittate, perché la quota a carico degli inquilini va deci- IL --"10 1177 Stretti fra elezioni 1 e continue novità nelle regole, finora solo 683 sindaci hanno deciso le aliquote del tributo sui servizi L'allarme Sul Sole î4 Ore di doz;.er ica il maggio è stata pubblicata una pagina suA complesso dei problewi che- iestano aperti in vista ciel pagamento cella Tasi previsto per ci a a giugno sa dal Comune in un range fra il io e il 3o%> del tributo totale sull'immobile. Inmolti casi, per immobili affittati o no, la richiesta ad aliquota standard finirebbe per far pagare anche quote d'imposta non dovuta, soprattutto nei Comuni in cui l'Imu ha già raggiunto il massimo del io,6 per mille. Nell'emendamento in via di perfezionamento al momento non è ancora definito come i Comuni faranno fronte all'ammanco di cassa fino a dicembre prossimo. Problema questo che per il presidente della Commissione Bilancio della Camera, può essere superato direttamente con anticipazioni di cassa. «Così come abbiamo modificato i termini per l'approvazione del bilancio degli entilocali al 31 luglio 2014 - sottolinea Boccia - è opportuno, come chiesto più volte dal Pd in Parlamento, adeguare le scadenze relative alpagamento dellaTasi all'approvazione dei bilanci stessi». A differenza di Zanetti, però, Boccia ipotizza di «allineare in tutti i Comuni, senza se e senzama, il pagamento del nuovo tributo sulla casa al prossimo 16 settembre». Per il presidente della commissione Bilancio «è inammissibile che ci sia ancora caos sul tema. I Comuni che opportunamente hanno approvato ibilancipreventivi, riformando anche i regolamenti tributari, sono purtroppo solo meno del io per cento». Il rischio caos è più che una certezza visto che «si potrebbero ipotizzare almeno sulla carta 8milamodelli e tempi differenti per versare l'acconto Tasi di giugno». Su come intervenire la strada dell'emendamento ai due provvedimenti al Senato è più che fattibile e arriva anche a ipotizzare, senza però voler scomodare i cultori delle norme, un possibile intervento anche solo in via amministrativa. C RIPRO N O ZIO NE RISERVATA Pagina 23 It catendario L'approvazione E la data entro la quale deve essere approvata daI consigliocorriuriale la delibera con le aliquote della Tasi affinché queste siano efficaci fin dall'acconto del 16 giugno. Firio ad oggi i parametri del tributo sono stati approvati solo iri 683 Comuni La pubblicazione Entro la fine di maggio la delibera deve essere pubblicata sul sito istiaazionaledeldipaitiniento Finanze, checensisceleíiecisi,-ini locali sulla Iuc, Senza la huhb[icazione, anche l`approvazione entro 23 raggio perde di efficacia per l'acconto L'acconto Per il 16 di giugno è in programma l'acconto. Cori le regole oggi iri igore, noi Comuni c:be rioni barino delil,erato in teml;o c?ccc,rre pagare l'Irnie con le aliquote de12013 e la Tasi sugli immobili diversi dall'abitazione principale in base ai parametri standard (1 per mille) Il saldo la data cielsaldo, in cui si conguagliano; li acconti in base alle aliquote nel frattempo decise dai Comuni. Con le regole oggi in vigore, si paga interamente a dicembre la Tasi sill'abitazione princip ale nei Comuni che non deliberano in tempo le aliquote 14 Gli approfondimenti su revisione contratti e regole per l'Expo Sul quotidiano della Casa & del Territorio di oggi sono presenti, tra l'altro, i seguenti articoli: Decreto Irpef: rischio Rifiuti: Scenario boomerang per la norma sulla revisione dei contratti ( Mangani) Autorità: la tassa sulle gare resta invariata ( Latour) Expo: in Gazzetta le nuove linee guida antimafia (Carbonaro) Limiti di edificabilità: nessuno sconto dalla Cassazione ( Verna) ..................................................................... www.casaeterritorio . ilso[e24ore.com Pagina 24 Agsm Verona apre ai residenti il capitale di parco eolico di Francesco Colamartino ivoli è un paese in provincia di Verona, a metà strada tra le colline moreniche e il lago di Garda. Grazie alla mnultiutility Agsm , le famiglie e le aziende del luogo potrebbero diventare azioniste di un parco eolico gestito dalla stessa società di servizi. L' iniziativa d' investimento, rivolta alle 700 famiglie e imprese del territorio, prende forma attraverso una newco, la Agsrn Rivoli Bond, che emetterà delle obbligazioni settennali con cedola del 6,5%. Gli importi riservati alle famiglie andranno da 1.000 a 30 mila euro , con possibilità R per l'investito- Energia: Scenario re, dopo tre anni, di uscita anticipata in caso di necessità. Il periodo di raccolta, che prevede un tetto massimo di 2 milioni, andrà da giugno a dicembre di quest'anno. Entro il 31 dicembre la nuova società entrerà in esercizio , ma saranno necessari come minimo 200 sottoscrittori per arrivare almeno a 1 milione di euro. Se il progetto pilota andrà a buon fine, Agsm potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di creare una public company che vedrà i cittadini stessi azionisti del parco eolico più grande del Veneto. L'impianto è formato da quattro aerogeneratori da 2 megawatt ciascuno, per un totale di 8 megawatt di potenza. Ogni anno le turbine sono in grado di produrre 15 milioni di chilowattora di energia pulita, pari al fabbisogno di 15 mila persone. Un volume nove volte superiore alle necessità dei cittadini di Rivoli, che per l'elettricità domestica già possono usufruire dei prezzi all'ingrosso. (riproduzione riservata) Pagina 25 L'OPERAZIONE Privatizzazioni Eni-Enel Il ministro Padoan "Valuto tutte le ipotesi" Cedere il 10 per cento di Eni ed Enel per contribuire all'abbattimento del debito pubblico: l'ipotesi, anticipata ieri da Repubblica, si rafforza. «C'è un programma di privatizzazioni, stiamo valutando tutte le ipotesi» ha detto ieri il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. L'operazione porterebbe la quota dello Stato al di sotto della soglia del 30 per cento, ma il controllo sarebbe assicurato grazie ad un sistema di azioni a voto multiplo. Privatizzazione al via per Poste ed Enav: ad occuparsi della partita dovrebbe essere il prossimo consiglio dei ministri (che potrebbe essere anticipato a domani) varando i decreti d'avvio dell'operazione. L'obiettivo è la quotazione delle due società - entrambe interamente controllate dal Tesoro - entro l'anno. Il collocamento dovrebbe garantire alle casse statali di raccogliere circa 5 miliardi (4 dalle Poste e 1 dall'Enav) da destinare alla riduzione del debito pubblico. Energia: Scenario Pagina 26 Il ministro Al Naimi rassicura i mercati in relazione alla crisi ucraina Sauditi pronti a supplire a carenze di petrolio russo Trip o li: ri avvio i Sissi Bellomo L'Arabia Saudita è pronta a compensare ogni carenza di petrolio che dovesse verificarsi a causa della crisi in Ucraina. L'eventualità è remota. Ma il ministro Ali AlNaimi, incalzato dai giornalisti a margine di un convegno in Corea del Sud, non silascia sfuggire l'occasione per rispolverare il ruolo di «swing producer» di Riyadh, ancora oggi cruciale per i mercati, sebbene un po' appannato dal riemergere degli Stati Uniti come potenza petrolifera. «Siamo disponibili a colmare ogni carenza che possa sorgere - ha assicurato Al-Naimi - Dovunque ci sia domanda, noi e altri membri Energia: Scenario lne te dell'Opecla soddisferemo». Le quotazioni del greggio nelle ultime settimane si sono dimostrate sensibili agli sviluppi in Ucraina, salendo nel caso del Brent fino aunpicco di112,39 $/barile ila marzo, quando Mosca minacciava di invadere la Crimea, all'epoca ancora ucraina. Il prezzo del barile tuttora incorpora un premio geopolitico, anche se le tensioni non sono eccessive: nonostante ilvoto separatista in Ucraina orientale e l'aggravarsi delle sanzioniUe contro la Russia ieri il riferimento europeo ha chiuso a 108,41$ (+o,5%). Non è chiaro quanto possano aver influito le parole diAl-Naimi. Il ministro saudita ha anche detto p er 1 gi ac im e nti a Ove st che «non c'è ragione» per cambiare iltetto di produzione dell'Opec, fermo da oltre due anni a 30 milioni di barili al giorno, e che «cento doll ari al barile è un buon prezzo, equo per tutti, consumatori, produttori e compagnie petrolifere». Nel tenere a freno il mercato potrebbe aver avuto più peso l'annuncio dell'imminente ritorno sul mercato di 5oomila bg di greggio libico: una vera svolta, se accadesse davvero, mache- come ogninotizia dalla Libia - impone grande cautela. Le milizie che da un anno bloccavano i grandi giacimenti occidentali di El Sliarara, El Feel e Wafa hanno confermato la fine dell e proteste. A parlarne per pri- ma era sta la compagnia nazionale Noc, secondo cui la produzione poteva essere riavviata già dalla tarda serata di ieri. Già questo aspetto solleva qualche dubbio: impossibile far ripartire di botto le estrazioni in pozzi fermi da un anno. Ma la speranza è l'ultima amorire. E un ritorno della Libia sarebbe accolto con sollievo prima di tutto da Riyadh, che-per compensare mancanze non certo russe quanto libiche e iraniane - oggi estrae già ben 9,6 mbg e deve vedersela non solo con le esigenze dei clienti ma anche con l'impennata estiva dei consumi interni. aSissiBellomo I P R OD D ZIO NE RISER VA fA Pagina 27 Il pm : «Montedison museo degli orrori » La requisitoria di Condorelli: «Azienda indifferente alla salute dei lavoratori» I testimoni: «La bonifica dall'amianto affidata agli operai in modo abusivo» di Giancarlo Oliani «Montedison, museo degli orrori. Montedison indifferente alla salute dei propri dipendenti». Parole forti quelle pronunciate ieri mattina dal procuratore capo Antonino Condorelli, nei confronti degli ex dirigenti del petrolchimico, apro cesso per la morte di 72 dipendenti. Il numero uno del palazzo di giustizia ha iniziato la sua requisitoria prendendo in considerazione i decessi causati da esposizione all'amianto. «Anche se - ha commentato - questo processo riguarda tutta la popolazione operaia dell'industria e non solo le persone che sonno morte o che si sono gravemente ammalate. Dalle testimonianze rese si capisce che ancora nella metà degli anni Ottanta il problema era ampiamente sottovalutato. La posizione di Montedison è sempre stata negazionista. Assurda». Con l'udienza di ieri, proseguita per l'intera giornata, il processo del Petrolchimico entra nella fase finale. Condorelli ha subito rivolto la sua attenzione e il suo pensiero commosso ai familiari delle vittime che si sono rivolti alla magistratura per avere giustizia. Ha poi ringraziato i magi- strati del tribunale di Mantova e il loro grande impegno, il personale dell'Asl, i consulenti tecnici del Pin e quelli delle parte civili, i tantissimi testimoni e ancora i magistrati che in tutti questi anni si sono avvicendati, sia pur tra mille difficoltà, in questo processo. Segnalazioni Il sostituto procuratore Giulio Tamburini per un decennio ha lavorato molto sodo per portare alla sbarrai dodici ex manager che rischiano di pagare un conto molto salato. «Questo processo - ha dichiarato in aula Antonino Condorelli - sicuramente costituisce - quale che ne sia l'esito -un primario debito, di importanza capitale, comunque assolto nei confronti delle comunità mantovane. Non posso però non scusarmi per l'eccessiva e incredibile distanza che intercorre tra l'inizio del procedimento e la prossima lettura della sentenza di primo grado. Io e il sostituto Sergi siamo stati chiamati, in poco più di due mesi a fare da contenitori dell'immenso e prezioso lavoro sviluppato in nove anni di indagine e quattro di dibattimento». «Faremo quindi del nostro meglio - ha aggiunto Condorelli -cercando di coniugare l'inevitabile necessità di sintesi con l'esigenza di completezza dell'esposizione, indispensabile in un processo come questo. Il procuratore capo è poi entrato nel merito delle malattie che hanno causato il decesso degli operai. La prima sezione è stata dedicata ai mesoteliomi e ai tumori polmonari. Dito puntato del magistrato, durante l'efficace arringa, sulla scoibentazione, la bonifica. Un'operazione che, secondo l'accusa, il Petrolchimico avrebbe fatto eseguire abusivamente. Nel corso del processo, Condorelli ha giudicato «agghiacciante» la testimo- nianza di un teste. In definitiva, alla fine degli anni Ottanta, avrebbe raccontato che l'amianto non era un problema quando già era considerato sostanza cancerogena. LE SCUSE Al FAMILIARI Incredibile ed eccessiva la distanza tra la data d'inizio del procedimento e la prossima lettura della sentenza anche se gradualmente sostituito da altri materiali. Otto ore al giorno, tutti i giorni, per vent'anni, lo hanno respirato, tagliato con i coltelli, riparato con le mani e ammassato senza cautele. E anche su queste circostanze Antonino Condorelli ha puntato il dito. L'azienda sapeva, ma non avrebbe fatto nulla . La manutenzione, sostiene l'accusa, non era a tute- la dei lavoratori ma solo per fabbisogni produttivi. E l'emergenza, quando si verificava, non riguardava i dipendenti, ma il rischio di una perdita della capacità produttiva. Montedison - ha commentato il pubblico ministero - ha sempre avuto una posizione negazionista, un profilo omissivo sull'effettiva situazione di pericolo. Ha poi citato una serie di testimonianze di ex dipendenti che hanno confermato la presenza di amianto in grande quantità anche dopo che era stato considerato altamente pericoloso per la salute umana. Montedison, secondo l'accusa, faceva eseguire sì le coibentazioni a ditte esterne, ma le scoibentazioni sarebbero avvenute in anodo abusivo, da parte dei dipendenti dell'azienda. Le deposizioni degli operai hanno confermato un' altra cosa: che l'azienda nel sostituire l'amianto con altri materiali non pericolosi se l'è presa comoda. Nel 1993 c'era ancora, Pagina 28 il pubblico ministero Antonino Condorelli ieri mattina durante il processo Montedison ; sotto a sinistra gli avvocati difensori degli imputati A quota 99 uffienze li via a inizio 2011 Il processo Montedison è iniziato l ' li gennaio 2011. L'avvio dell'indagine invece risale al 4 aprile di dieci anni prima . Dodici gli imputati, quattordici i difensori, 137 le parti civili rappresentate da ventisei avvocati . E ancora un responsabile civile , il professor Padovan , che dovrà occuparsi dell'eventuale risarcimento. I testimoni sono stati 153,25 i consulenti dell'accusa e della difesa e 99 in tutto le udienze dibattimentali tenutesi fino a quella di ieri. Numeri importanti che testimoniano anche il grosso impegno profuso dai funzionari del palazzo di giustizia. Segnalazioni Contestato il consulente della difesa L'udienza di ieri è iniziata con la produzione , da parte dell'accusa, di ulteriore documentazione al giudice dei dibattimento Matteo Grimaldi(foto). in particolare sono stati forniti certificati delle Camere di Commercio di Milano e Mantova, sulla posizione assunta dai vari dirigenti Montedison nel periodo contestato, vale a dire tra il 1970 e il 1989 e una memoria tecnica dei consulenti Merler e Ricci, aggiornata con i più recenti convegni riguardanti le materie oggetto di trattazione. Fortemente contestate inoltre le conclusioni del professor La Vecchia, consulente della difesa, per sospetto conflitto d'interessi, messo sotto accusa anche da un folto gruppo di studiosi a livello internazionale. Pagina 29 E ora la cartiera è franse afa Recintato il parcheggio del piazzale dopo il presidio in roulotte dei lavoratori E ora Burgo transenna persino il piazzale. «Anche in questa occasione il direttore di stabilimento ha prodotto nei nostri riguardi un gesto di attenzione: non ha usato reticolati e corrente elettrica» è sarcastico il commento di Giovanni Mantovanelli dellaRsu Burgo dopo l'ultima sorpresa che l'azienda gli lia riservato. Sfrattati i lavoratori dalla ex sala mensa, cacciati poi anche dal parcheggio esterno dove con una roulotte e un gazebo cercavano di mantenere vivo il loro presidio finchè non fosse arrivata la notizia del passaggio di proprietà, per non rischiare evidentemente altre sgradite intrusioni da parte degli ex operai, ieri mattina la direzione dell'azienda ha provveduto a far posizionare lungo tutto il perimetro del piazzale alcuni panettoni di cemento gialli con tanto di catene in modo che nessun mezzo di tra- sporto (se non autorizzato) possa più farvi il suo ingresso. I lavori si sono svolti sotto l'occhio vigile del direttore di stabilimento che ha anche minacciato di chiamare le forze dell'ordine per allontanare il fotografo della Gazzetta di Mantova che semplicemente faceva il suo lavoro. Vale a dire: scattava foto. Contemporaneamente alcuni rappresentanti dei lavoratori stavano terminando di smontare il loro ul- timo presidio. La decisione di farsi trovar davanti alla portineria per i colleghi che hanno bisogno comunque resta: le rsu hanno già stilato un calendario che hanno fatto avere ai lavoratori: «Parcheggeremo altrove». Intanto gli striscioni appesi alle inferriate sono ancora lì compreso quello che suggerisce un nuovo nome per lo stabilimento: non più cartiera Burgo ma «cartiera di Mantova». (m, v.) II posizionamento delle transenne nel piazzale della Burgo Segnalazioni Pagina 30 Via libera bientale per la Burgo La conferenza di servizi in Provincia rinnova il parere favorevole allo stabilimento. Ma non mancano le prescrizioni di Monica Viviani Via libera al rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia) per la cartiera Burgo di Mantova. La conferenza di servizi decisoria riunitasi ieri po- meriggio negli uffici della Provincia in via don Maraglio ha dato parere favorevole, con prescrizioni, alla richiesta presentata dall'azienda ai primi di gennaio. «Abbiamo cercato di tenere insieme la questione ambientale e quella occupazionale - ha commentato l'assessore all ambiente della Provincia Alberto Grandi - il rinnovo è importante perché rende l'azienda appetibile per riprendere l'attività produttiva nel rispetto delle regole». L'autorizzazione integrata ambientale é il provvedimento che autorizza l'esercizio di una installazione a determinate condizioni, che devono garantire la conformità ai requisiti fissati della direttiva 2010/75/LJE relativa alle emissioni industriali Segnalazioni Parere favorevole dalla per il rinnovo dell 'autorizzazione ambientale alla Burgo (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento). Ha una durata di cinque anni e quella ottenuta dalla cartiera mantovana nel lontano 2008 scade il prossimo giugno. Va precisato che quella della Bur- go è un'Aia regionale e non ministeriale coree è quella ad esempio della raffineria les. La differenza sta nella differente pericolosità delle materie prime lavorate per le maestranze e per l'ambiente circostante. Dal alcuni anni la Provincia è l'autorità competente al rilascio, al rinnovo e al riesame dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera e dell'Aia. Quindi, a rilasciarla sarà Palazzo di Bagno dopo la conferen- Pagina 31 za di servizi di ieri a cui hanno partecipato, oltre alla Provincia, Arpa, Regione, Comune di Mantova e Asl. Quando? Giusto i tempi tecnici per stilare l'atto autorizzativo, fanno sapere da via don Maraglio. Tra le prescrizioni uscite dal vertice vi è quella avanzata dal Coinune che riguarda un impegno particolare al recupero del materiale disinchiostrato evitando il suo conferimento in discarica. Un'unità produttiva dotata dell'autorizzazione ambientale può riprendere la sua attività in qualunque momento, anche con un nuovo proprietario. Al contrario: senza certificazione è come se lo stabilimento fosse una scatola vuota. Inservibile. Un passo quindi ancora più importante alla luce delle trattative in corso tanto con il gruppo trevigiano Progest quanto con il colosso americano International Paper che nella sua offerta avrebbe garantito un numero maggiore di occupati. Segnalazioni Pagina 32
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