Visita il sito www.legacoop.coop Anno XXV - N. 44 - 28 Novembre 2014 Primo piano Quaranta cooperative in prima fila per la sostenibilità e l’innovazione ambientale I risultati ottenuti anche quest’anno da Cooperambiente testimoniano la rilevanza di un impegno Eventi Territori a pagina 2-5 25 novembre Giornata contro la violenza sulle donne Emilia Romagna Sardegna: assemblea “Noi cooperatori, generale “La parola un’anomalia in questi anni di crisi” ai pescatori” Un impegno istituzionale più forte, ma anche un salto culturale, necessario per cambiare davvero. È questo l’auspicio contenuto nel messaggio che la Presidente del Coordinamento Donne AGCI Sandra Miotto, la Presidente della Commissione Dirigenti Cooperatrici Giovanna Zago e la Presidente della Commissione Pari Opportunità Legacoop Dora Iacobelli hanno sottoscritto in occasione della Giornata... Assemblea Generale dei L’assemblea congressuale Pescatori della Sardegna è di Legacoop Emilia-Romaconvocata a Cagliari... gna ha confermato il 26 novembre all’unanimità Giovanni Monti come presidente. Tra le priorità del mandato, la creazione di nuove imprese attraverso Lega Pesca progetti e un “nuovo tipo di Sigla protocollo sviluppo” che, come ha più volte sottolineato Monti: con Associazione “vedano protagoniste cooCittà dell’Olio perative di diversi settori e Olio d’oliva e pesce: l’unione di diversi territori, anche di di terra e mare che vale un altre regioni, cercando di coinvolgere privati... tesoro, non solo per... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 27 novembre 2014 alle ore 14,30 Settori Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Sondaggio leggi Centro Olimpo Sequestrato alla mafia, rinasce come cooperativa Osservatorio SWG Cresce l’ansia sul lavoro, il futuro e la sicurezza È morto per mafia. Sequestrato alla criminalità organizzata e quindi chiuso. Ma il 20 novembre è rinato grazie alla cooperazione. Grazie al coraggio di 34 ex dipendenti che hanno trovato in Legacoop e in Coopfond un sostegno fondamentale. È la parabola del Centro Olimpo di Partanna Mondello, uno dei primi superstore nati a Palermo. Una storia emblematica di come si possa salvaguardare..... Secondo l’ultima rilevazione Swg sul clima emotivo del Paese, come sei mesi fa, ciò che preoccupa maggiormente gli italiani sono la disoccupazione (51%) e l’assenza di prospettive per i giovani (43%). Seguono le tasse (37%) e, in rapida ascesa, l’immigrazione (29%) e la criminalità (25%); a distanza la questione ambientale (16%). A settembre la disoccupazione ha raggiunto il 12,6% (fonte Istat) e rimane... Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano 2 Quaranta cooperative in prima fila per la sostenibilità e l’innovazione ambientale I risultati ottenuti anche quest’anno da Cooperambiente testimoniano la rilevanza di un impegno Oltre 40 cooperative e Legacoop Liguria, Toscana e Romagna tra gli espositori e 13 convegni e workshop organizzati dalle cooperative e numerosi appuntamenti nell’Area Incontri. Sono questi numeri di Cooperambiente 2014. Un’opportunità importante per chi vi ha partecipato, visti i numeri da record ottenuti da Ecomondo, la fiera nel cui ambito si è svolto il salone cooperativo, che ha raggiunto quest’anno le 100.000 presenze. Ma anche, e soprattutto, la testimonianza di un’attenzione crescente che il mondo cooperativo riserva ai temi della sostenibilità e dell’innovazione ambientale. Alla settima edizione dell’iniziativa fieristica – che ha visto anche la visita agli stand di Cooperambiente del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti – hanno partecipato grandi cooperative come Cefla con il proprio settore Impianti; Manutencoop che ha promosso Energiko il proprio programma sull’efficienza energetica; Coopservice in Fiera a proporre “sostenibilità” con lo Strumento di Ecoprogettazione dei Servizi di Pulizia. Concludono l’elenco delle grandi cooperative Cooperambiente Idealservice la cui Differenziata 2.0 rappresenta una interessante innovazione nel mercato dei rifiuti e Cellini operatore internazionale nel settore delle energie rinnovabili, che in fiera ha promosso modelli di sviluppo di bioraffinerie e filiere agro energetiche in particolar modo afferenti all’uso di pellets. Novità interessanti anche tra le cooperative più piccole; di queste hanno riscosso molto interesse diversi prodotti manifatturieri come il brevetto Tecnolana della cooperativa sarda Brebey e il Biosyn dell’ altra start up innovativa Fedra, una micro centrale di cogenerazione alimentata da biomassa vegetale solida, frutto della collaborazione tra Fedra, il DIMSET dell’Università di Genova e la consulenza di Legacoop Agroalimentare. A questi si aggiungono il TSun della cooperativa Etabeta di Cervia, l’albero fotovoltaico che ricarica smartphone e dispositivi elettronici, meta di tanti visitatori durante i quattro giorni di Cooperambiente ed infine il modulo fotovoltaico mobile Wolly della senese Coop Comea ospite dello spazio di Generazioni Toscana. La presenza delle Leghe territoriali si è rivelata importante per la visibilità di piccole cooperative, l’accoglienza nelle collettive infatti ha permesso a coop di progettazione ambientale, edile o di servizi integrati; a consorzi e cooperative del settore dei rifiuti, a cooperative sociali che promuovono il settore ambientale, energetico, di avere un proprio spazio per incontrare il mercato, altre cooperative aderenti e l’Associazione stessa. Di questo folto gruppo fanno parte: la cooperativa Dream di Pistoia che, in collaborazione con Legacoop Agroalimentare ha presentato nell’ambito delle attività del progetto SUCCELLOG realizzato con una significativa rete di cooperative europee nell’ambito di Intelligent Energy Europe– sulla progettazione europea sui temi energetici e ambientali; la cooperativa produttrice di polimeri Rigenerazione Plastica Senese che a Cooperambiente; Servizi Integrati Gestionali Ambientali di Ravenna; Logica del Territorio di La Spezia; la coop di progettazione Tabloidcoop. Da segnalare anche la partecipazione del settore delle cooperative sociali presente a Cooperambientecon le cooperative Il Rastrello, e Maris della Liguria, la cooperativa laziale Viola, le già menzionate Fedra ed Eta Beta, le cooperative e consorzi romagnoli ospiti di Legacoop Romagna tra cui Formulambiente. La competenza di queste cooperative nel settore del verde pubblico, dell’innovazione sociale fa ben sperare che nei prossimi anni il settore possa crescere particolarmente in relazione ai Fondi previsti dalla nuova programmazione comunitaria 2014-2020, ed in particolare quelle risorse spesso non utilizzate relative alla manutenzione del territorio urbano e rurale, l’agricoltura sociale, il turismo responsabile, il presidio delle aree marginali e del tessuto urbano. Le cooperative presenti a Cooperambiente hanno animato l’area con 13 convegni e workshop su più temi. In particolare sull’efficienza energetica e filiere agro energetiche. Manutencoop ha organizzato workshop per l’efficienza dei condomini, degli immobili destinati ad attività del terzo settore, del settore alberghiero; l’anconetana SPES ha presentato il proprio intervento di efficienza energetica realizzato nei punti vendita di Coop Adriatica; Brebey su nuovi modelli di recupero architettonico in Bioedilizia. L’altro argomento al centro delle iniziative svolte a Cooperambiente è lo sviluppo delle filiere di energie rinnovabili: Cellini, Dream, Fedra hanno organizzato incontri su tecnologie e progettazione di filiere locali energetiche che utilizzano l’energia del legno. Altra iniziativa degna di nota è l’attività svolta nell’Area Incontri di Cooperambiente, lo spazio allestito per accogliere i matching tra imprese è stata animata da una serie di incontri ed in particolare dalle attività del progetto Unipol Ideas che ha messo a confronto giovani imprenditori con iniziative innovative in settori green e le cooperative di Cooperambiente. Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 ESPERIENZA / 1 Coopservice misura e taglia i propri consumi ambientali Aumentare insieme efficienza e sostenibilità. È l’obiettivo del “Percorso Ambientale”, il progetto avviato da Coopservice nella seconda metà del 2012 al fine di dare corso, in modo professionale (non empirico o fatto di buone intenzioni) ad un allineamento alle normative vigenti, superandone i requisiti minimi, in ambito di acquisti verdi per la pubblica amministrazione, qualificando maggiormente quella che sarà l’offerta nei confronti degli enti. La normativa lascia grande libertà di innovazione all'azienda. Ed è questa la porta da cui Coopservice ha deciso di entrare con determinazione, cominciando dalla metodologia LCA (Life Cycle Assessment) definito dalla SETAC (Society of Enviromental Toxicology and Chemistry) come "un procedimento oggettivo di valutazione dei carichi energetici ed ambientali relativi ad un processo od un'attività, effettuato attraverso l'identificazione dell'energia e dei materiali usati e dei rifiuti rilasciati nell'ambiente". E’ attraverso lo studio di un LCA che si possono individuare le fasi e i momenti in cui si concentrano maggiormente le criticità ambientali, i soggetti che dovranno farsene carico (produttore, utilizzatore, ecc.) e le informazioni necessarie per realizzare gli interventi di miglioramento. L'elaborazione di un LCA si articola essenzialmente in quattro fasi: definizione dell'obiettivo e del campo di applicazione; inventario (Life Cycles InventoryAnalysis); valutazione degli impatti (Impact Assessment); valutazione dei miglioramenti (Improvement Assessment). A differenza d'altri metodi di valutazione ambientale, la LCA si concentra sul tema economico e sui risultati che esso produce che possono essere definiti in termini di benefici, funzioni o servizi. Su questo stesso assunto, Coopservice ha impostato il suo studio-sperimentazione da cui di prepara a far discendere uno strumento di eco progettazione dei servizi di pulizia, il cui obiettivo finale sarà quello di sviluppare uno strumento di supporto alla valutazione degli impatti ambientali dei prodotti-servizi utilizzabile come evidenza spendibile della completezza ed accuratezza delle misure di gestione ambientale adottate nell'ambito del Decreto Legge 24/05/2012 (criteri premianti). Si può fare molto di più concentrando gli interventi di riduzione dell’impatto ambientale non solo sui prodotti di pulizia utilizzati, ma anche – per fare un primo esempio – sulla fornitura del servizio. E, nei casi in cui tali servizi sono appaltati a imprese private, la procedura di gara può essere utilizzata per stabilire alcune condizioni che possono incidere sulla quantità e tipo di prodotti per la pulizia utilizzati, sull'organizzazione e la gestione del servizio. Nello studio-sperimentazione di Coopser- vice sono emersi con grande evidenza i vantaggi sulla riduzione degli impatti ambientali non solo attraverso l’esclusione di determinate sostanze dai prodotti, ma anche dalla riduzione tout court della quantità di prodotti o sostanze chimiche utilizzate. Riutilizzando in panni in microfibra invece di sostituirli ha un notevole effetto sulla riduzione dell’impatto ambientale complessivo. Risultato incentivato anche attraverso un migliore dosaggio dei prodotti e anche attraverso la revisione dei piani di pulizia, soprattutto riguardo allo loro frequenza. Coopservice ha analizzato anche un case history, misurando l’impatto ambientale sui servizi di pulizia eseguite da Coopservice su un appalto dei servizi di pulizia nell’ambito di un cantiere reale (una grande struttura Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 4 ospedaliera). Gli obiettivi del progetto erano quelli di sviluppare uno strumento di supporto alla valutazione degli impatti ambientali dei prodotti-servizi. La metodologia di riferimento per la valutazione ambientale è stata l’LCA. I dati si riferiscono ad un appalto della durata di 5 anni per il servizio di pulizia erogato su una superficie di circa 120.000 m2, comprendente blocchi operatori e bagni. Nei 5 anni si pulisce complessivamente una superficie di 188,93 Km2, pari al territorio del Principato del Liechtenstein. Nello stesso periodo vengono utilizzati 53.810 litri di prodotti chimici (10.165 confezioni in grado di riempire tre container). Il peso degli imballi tocca i 2205 kg (come dire il peso di 2 Smart e mezza) e i km percorsi per le consegne ammontano a 7.170 (la distanza tra Milano e New York). Il consumo di energia elettrica per lavatrici, asciugatori, ricariche lavasciuga e monospazzole tocca i 524 MWh, equivalente ad un’ora di lavoro di una centrale nucleare come quella di Caorso. Ebbene, applicando le nostre indicazioni nel cantiere dell’esperimento è possibile ritoccare verso il basso le emissioni dannose in atmosfera dagli attuali 5,76 g/CO2 a m2 medi a 4,99 g/CO2 a m2. Mentre attraverso future scelte a favore della mobilità del personale attraverso carpooling, le emissioni scenderebbero ulteriormente per attestarsi a 3,9 g/CO2 a m2. ESPERIENZA / 2 Brebey con Tecnolana fonde tecnologia e tradizione per l'abitare sostenibile Dopo tre giorni di contrattazioni con buyer e visitatori, Brebey, la start up innovativa vincitrice del Premio Impresa Ambiente 2014 nella categoria “Miglior innovazione di processo/ tecnologia” come prodotto a base di lana con elevate prestazioni termoisolanti e fonoassorbenti, ha proposto una serie di seminari formativi che hanno animato la platea dell'auditorium allestito da Cooperambiente alla diciottesima edizione di Ecomondo, l'evento promosso dalla fiera di Rimini sul recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile. Durante le sessioni i relatori hanno illustrato come i concetti di sostenibilità, attenzione all'ambiente e utilizzo consapevole delle risorse naturali, siano entrati a far parte della nostra quotidianità e come le norme sul risparmio energetico abbiano favorito la diffusione dell'uso degli isolanti a base naturale in edilizia. É stato inoltre descritto come il ri-utilizzo della tecnica costruttiva in terra cruda rappresenti ancora oggi un modello per lo sviluppo sostenibile e come le etichettature ambientali costituiscano uno strumento per aumentare la competitività delle imprese e migliorare la sostenibilità ambientale di prodotti e processi. Infine sono state presentate alcune soluzioni costruttive che utilizzano la lana di pecora come isolamento termico e acustico, e in particolare alcuni interventi realizzati con l'isolante naturale "Tecnolana 4075", prodotto di eccellenza realizzato dalla cooperativa Brebey che coniuga tutela dell'ambiente e prestazioni di ottimo livello. I quattro seminari sono stati condotti dall'Ing. Carlo Pillola, dalla dott.ssa Roberta Giorio, dal Dott. Paolo Callioni e dall'Arch. Marco Tradori. Lo stand Brebey a Cooperambiente Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 5 ESPERIENZA / 3 Spes sperimenta l’efficienza energetica nei punti vendita della Grande Distribuzione L’efficienza energetica non è soltanto risparmio energetico, o sacrificio produttivo. L’efficienza energetica è la capacità di produrre i medesimi benefici governando i processi di produzione di beni e servizi, ottimizzandone il consumo di energia. In questi termini, una corretta gestione dell’efficienza abilita la capacità di utilizzare l’energia nel modo migliore e diventa la prima fonte di approvvigionamento a disposizione delle aziende. La filiera di competenze che si articola intorno ad un’applicazione di efficienza energetica, se governata in termini di sistema, è capace di generare anche un aumento del PIL, determinando un meccanismo positivo, ad alto valore aggiunto, di incontro tra domanda ed offerta di innovazione tecnologica. La cooperativa SPES sta realizzando un intervento innovativo di efficientamento energetico dei punti vendita di Coop Adriatica attraverso l’applicazione del proprio Sistema di Gestione dell'Energia e riduzione di consumi e costi energetici. Le caratteristiche del progetto? Abilita la capacità di utilizzare l'energia nel modo migliore, applica azioni di misura, programmazione e pianificazione, che permettono, a parità di servizi offerti, di consumare meno energia; individua i punti di criticità e interviene con azioni correttive, laddove sono impostate logiche di riduzione degli sprechi energetici; grazie alla sua modularità e scalabilità è applicabile ad impianti di varia scala. I risultati attesi? È presto detto. • Efficienza energetica intervenendo, con granularità oraria, sull’uso delle utenze elettriche e sulla gestione del confort inteso come grado termico: Schedulazione+Bilanciamento; • Riduzione del power budget annuo (dipendente dal fornitore di energia), rinegoziando il contratto sulla base della Primo piano ACI individuazione di un profilo energetico ottimizzato; • Ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE); • Risparmi gestionali derivanti dal monitoraggio in tempo reale – Ottimizzazione dei costi di manutenzione ordinaria e straordinaria – Maggiore efficienza degli impianti (funzionale ed energetica) – Retrofit con integrazione per recupero dell’esistente installato – Risparmio Energetico derivante dal comportamento “virtuoso” indotto dal monitoraggio del profilo energetico. Nei punti vendita dovevano essere monitorati i consumi di energia elettrica (dalla catena del freddo alla climatizzazione passando per le insegne) ma anche di gas Legacoop Settori o gasolio, dal riscaldamento ai forni e alle centrali di sterilizzazione. Concretamente a a disposizione dell’Energy Management vengono messi: • controllo e monitoraggio dei punti vendita • pianificazione programmata dell’accensione/spegnimento delle utenze elettriche; • profilo programmato della temperatura all’interno del punto vendita per il mantenimento del livello di confort; • gestione in tempo reale di allerte per allarmi o malfunzionamenti dell’impianto elettrico e meccanico • gestione e reportistica per la parte Energia • generazione di allarmi energetici (consumi anomali, gestione non ottimale del benessere) e delle relative allerte. Territori Imprese Sondaggio Per noi pensare al futuro delle persone vuol dire pensare anche a ciò che amano: l’ambiente UnipolSai Assicurazioni e Unipol Banca Main Sponsor di Cooperambiente. www.unipolsai.com www.unipolbanca.it 25 novembre 25 novembre Giornata contro la violenza sulle donne ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE 7 ONU “Contro la violenza sulle donne un salto culturale sul luogo di lavoro” Messaggio del Segretario Generale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Un impegno istituzionale più forte, ma anche un salto culturale, necessario per cambiare davvero. È questo l’auspicio contenuto nel messaggio che la Presidente del Coordinamento Donne AGCI Sandra Miotto, la Presidente della Commissione Dirigenti Cooperatrici Giovanna Zago e la Presidente della Commissione Pari Opportunità Legacoop Dora Iacobelli hanno sottoscritto in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne – si legge nel messaggio – l’Alleanza delle cooperative Italiane ribadisce l’esigenza di azioni di prevenzione ed assistenza, dando piena attuazione alle richieste contenute nella Convenzione di Istanbul, da qualche mese in vigore anche in Italia. Secondo il rapporto di Eures (Istituto Statistica Europeo), sono stati 179 i decessi di donne nel 2013 in Italia, uno ogni due giorni. Una realtà che non può essere ignorata!”. “Accanto all’auspicio di un più forte impegno istituzionale – prosegue il messaggio – l’Alleanza si fa promotrice di un cambiamento culturale che parta anche dai luoghi di lavoro, dalle imprese che, come parecchie cooperative associate già fanno, possono essere il luogo per attivare buone pratiche per un equilibrato rapporto tra donne e uomini, tra persone, per garantire inclusione dal punto di vista occupazionale e dell’assistenza alle donne vittime di violenza”. La violenza sessuale e di genere costituisce la forma più estrema della globale e sistematica ineguaglianza sperimentata da donne e ragazze, che non conosce confini geografici, socio-economici o culturali. In tutto il mondo, una donna su tre è destinata a subire violenza fisica o sessuale: dallo stupro alla violenza domestica fino ad abusi sul posto di lavoro e bullismo su internet. Soltanto quest’anno, più di duecento ragazze sono state rapite in Nigeria; abbiamo avuto prova dello stupro e dello sfruttamento sessuale di donne irachene durante il conflitto; due studentesse indiane sono state stuprate, uccise e appese ad un albero; negli Stati Uniti ci sono stati casi di alto profilo di violenza sessuale in squadre sportive e campus universitari. Donne e ragazze subiscono violenza ovunque, ma tali crimini rimangono spesso impuniti. Occorre porre fine al silenzio. Questo è il motivo per cui la Giornata Internazionale per l’Eliminiazione della Violenza Contro le Donne di quest’anno si concentra su di uno sforzo che parte dal basso per stimolare la sensibilità sull’argomento e che è stato battezzato: Colora di arancione il tuo quartiere. Intorno alle Nazioni Unite a New York, il Palazzo di Vetro e l’Empire State Building saranno illuminati d’arancione, e molti altri eventi sono previsti nel mondo e sui social media. Tutti abbiamo la responsabilità di prevenire ed eliminare la violenza contro donne e ragazze, confrontando innanzitutto la cultura della discriminazione che porta all’impunità. Dobbiamo porre fine agli stereotipi sessuali negativi, introdurre leggi che prevengano la discriminazione e lo sfruttamento e opporci a qualunque forma di abuso. Dobbiamo condannare tutti gli atti di violenza, creare condizioni d’uguaglianza sul posto di lavoro e in casa per cambiare la vita quotidiana di donne e ragazze. Un tempo, i diritti delle donne erano considerati affare esclusivo delle donne; ora sempre più uomini e ragazzi prendono parte a questa battaglia a pieno titolo. Due mesi fa, ho lanciato la campagna HeForShe, un movimento di solidarietà globale per l’uguaglianza di genere che vuole portare una metà dell’umanità in aiuto dell’altra, per il bene di tutti. Tutti abbiamo un ruolo da svolgere, e vi chiedo di giocare il vostro. Se restiamo uniti nelle case, nelle comunità, nei paesi e nel mondo, possiamo sfidare discriminazione e impunità ed eliminare le idee e le tradizioni che incoraggiano, ignorano o tollerano quella disgrazia globale che rappresenta la violenza contro donne e ragazze. ROMAGNA Al via “BV: Basta Violenza” accordo con comuni e centri anti violenza Dal primo gennaio al 30 settembre 2014 complessivamente 724 donne si sono rivolte ai 5 centri antiviolenza che operano Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio 25 novembre 8 sul territorio romagnolo. Nel 2013 i femminicidi in Italia presentano numeri terribili: sono stati 179, +14% rispetto alle 157 vittime del 2012. Un anno nero, con la più elevata percentuale di donne tra le vittime di omicidio mai registrata in Italia. In 7 casi su 10 i femminicidi si sono consumati all’interno del contesto familiare. Ogni due giorni una donna muore. Questo è il crudo dato (del rapporto della banca dati Eures) di una violenza che non ha eguali. La violenza di genere è uno dei mali più subdoli e, purtroppo, radicati nella società. Spesso nascosta, ma con effetti evidenti e devastanti. A partire da questi numeri terribili Legacoop Romagna si è fatta promotrice, a partire dalla Settimana del Buon Vivere, di un Accordo Quadro che coinvolge i Comuni e i Centri Anti violenza della Romagna allo scopo di contrastare concretamente e con determinazione questa piaga. Protagonisti del Progetto “BV: Basta Violenza” sono: gli Assessorati Pari Opportunità del Comune di Forlì, di Cesena, di Rimini e di Ravenna unitamente al Centro Donna del Comune di Forlì, al Centro Donna del Comune di Cesena, La Casa delle Donne del Comune di Rimini, Centro Antiviolenza Rompi il Silenzio di Rimini, Associazione Demetra di Lugo, SOS Donna di Faenza, Linea Rosa di Ravenna. Sicurezza personale, distacco dalla famiglia, rifugio sicuro, reinserimento lavorativo, educazione e prevenzione con le giovani generazioni sono solo alcuni dei temi trattati. Dalla firma dell’accordo, di cui è stata madrina Lella Costa, in occasione di un‘iniziativa con le scuole lo scorso 4 ottobre a Ravenna, si parte ora con la prima azione concreta diretta a un gruppo di cooperative che si sono rese disponibili a intraprendere un percorso di sensibilizzazione e informazione al proprio interno sulle tematiche della violenza di genere. Alle aziende saranno proposti incontri formativi, organizzati in collaborazione con i Centri Anti Violenza della Romagna, si partirà con un modulo base di sensibilizzazione. Sulla base delle disponibilità e del percorso specifico delle imprese si potranno poi attivare moduli specifici. «La violenza mina, nell’oggi, la libertà di ognuno, minando pertanto il domani», di- Primo piano ACI cono il direttore di Legacoop Romagna, Monica Fantini, e la responsabile Politiche di Genere, Federica Protti. «Legacoop Romagna - proseguono - s’impegna a continuare questo percorso, nella convinzione che l’impegno deve essere congiunto, ognuno per il suo ruolo e la sua funzione. Parliamo di cittadinanza attiva d’impresa e del coinvolgimento delle persone, uomini e Legacoop donne insieme; a partire dall’educare i bambini e le bambine, i giovani. Per questo famiglia, scuola e impresa, assumono un ruolo prioritario. Un ringraziamento sentito a questi Centri Antiviolenza che silenziosamente e quotidianamente s’impegnano e lavorano per rendere la vita di tutti noi migliore». COOP ADRIATICA Contro la violenza sulle donne devolve l’1% delle vendite a strutture di accoglienza e sostegno delle vittime Tormentate, molestate, oppresse. Sono donne nel 73% dei casi le vittime dei reati cosiddetti di stalking o di molestie sessuali, e il 2013 è stato un anno nero per i femminicidi, con 179 donne uccise, in pratica una vittima ogni due giorni. Coop Adriatica dice no a quella che è diventata una vera e propria piaga sociale, e lo fa il 25 novembre, data istituita nel 1999 dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite per celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La Cooperativa parteciperà offrendo un sostegno concreto: l’1% delle vendite dei prodotti confezionati a marchio Coop ffettuate in questa giornata verrà destinato a strutture che si occupano di sostenere ed accogliere donne vittime di violenza. I fondi raccolti nei negozi del Veneto andranno all’associazione Mimosa di Padova, quelli di Bologna e provincia alla Casa delle donne per non subire violenza, quelli della Romagna sosterranno la ravennate Linea Rosa; i clienti di Pesaro, Ancona e Macerata contribuiranno ad aiutare lacooperativa sociale La Gemma, mentre quelli di Fermo, Ascoli e San Giovanni Teatino doneranno alla onlus On the road di Pescara. Testimonial d’eccellenza della giornata saranno nomi celebri della televisione, del mondo della musica e del teatro: l’amatissimo attore e regista Ascanio Celestini per il Veneto, l’emozionante cantante Silvia Mezzanotte per Bologna, la divertente comica di Zelig Maria Pia Timo per la Romagna, ed infine il pungente “nemico pubblico” Giorgio Montanini per le Marche e l’ Abruzzo. Questa iniziativa vuole suscitare una riflessione e sensibilizzare la società civile su un fenomeno che sembra essere purtroppo dilagante: spesso la violenza e i maltrattamenti peraltro esplodono nell’ambito delle relazioni affettive e tra le pareti domestiche, proprio dove dovrebbe essere maggiormente garantita la loro incolumità. La data del 25 novembre ricorda la vicenda delle tre sorelle Mirabal, divenute simbolo di un dramma di portata mondiale, che si consuma senza distinzione di età, ceto sociale e paese di origine: nel 1960 furono torturate, massacrate e uccise perché secondo l’ autorità del loro Paese, la Repubblica Dominicana, avevano la “colpa” di pensarla a modo loro, di aver combattuto per difendere i loro diritti e i loro ideali. Settori Territori Imprese Sondaggio 9 >> Alleanza Cooperative Pesca ALLEANZA COOPERATIVE PESCA Sardegna: assemblea generale “La parola ai pescatori” Assemblea Generale dei Pescatori della Sardegna è convocata a Cagliari il 1 dicembre 2014, alle ore 09.00, presso la Fiera Campionaria della Sardegna. Questa importante giornata, che non a caso è stato deciso di proporre con il titolo “La parola ai pescatori”, dovrà servire per far giungere in maniera forte all’opinione pubblica e, soprattutto, alla classe politica, proprio la voce dei pescatori per esprimere lo stato di sofferenza in cui si trova l’intero set- Primo piano ACI Legacoop Settori tore e portare proposte concrete al fine di superare una crisi che sta portando la pesca alla graduale dismissione. Programma 9.00 Inizio lavori Modera Giovanni Angelo Loi, responsabile Agci Agrital Pesca Sardegna Intervengono Benedetto Sechi, responsabile Legapesca Sardegna Roberto Savarino, presidente Federcoopesca Sardegna Renato Murgia, presidente Associazioni Armatori Sardegna. Territori Imprese Sondaggio Settori >> Lega Pesca LEGA PESCA TURISMO Sigla protocollo con Associazione Città dell’Olio >> Turismo >> Pesca Primo piano 10 ALL IN(N): Squisy vince il contest sui Giovani Innovatori del Turismo Olio d’oliva e pesce: l’unione di terra e mare che vale un tesoro, non solo per la salute, ma anche per i territori. Enrico Lupi, presidente dell’Associazione Città dell’Olio, e Ettore Ianì, presidente di Lega Pesca, siglano il 28 novembre a Monteriggioni (Siena), nell’ambito della tappa toscana del Girolio d’Italia, un protocollo di intesa per puntare insieme su questo connubio di eccellenza del made in Italy agroalimentare e farne il protagonista non solo di una alimentazione sana e diun consumo responsabile, ma anche della valorizzazione turistica della cultura alimentare ed enogastronomica del paese. A distanza di quasi un decennio dalle prime forme di collaborazione tra olivicoltori e pescatori avviate in Liguria nell’ambito della manifestazione Olioliva, vi è di più che un semplice salto di qualità della collaborazione tra le due Associazioni a livello nazionale. Sul tappeto vi sono anche e soprattutto le grandi potenzialità sottese alla attivazione di sinergie tra i progetti europei (entrambi del Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo 2007-2013) che vedono coinvolte le due Associazioni. Da una parte, MED DIET (di cui ANCO è partner) per la promozione e valorizzazione della Dieta Mediterranea, riconosciuta Patrimonio immateriale dell’Umanità dall’Unesco nel 2010. Dall’altra, READY MED FISH (di cui Lega Pesca è capofila), volto a dare respiro mediterraneo alla sfida sulla multifunzionalità dell’impresa di pesca, come occasione di nuova imprenditorialità, giovanile e femminile, e nuova occupazione ce può giungere da un mestiere antico e millenario come la piccola pesca artigianale. Progettualità importanti, che hanno permesso di consolidare una diffusa rete di rapporti nei Paesi del Bacino, oltre ad esperienza e Know how che potrebbero in futuro convergere su progetti comuni. ACI Legacoop Settori Tutti con lo sguardo rivolto al futuro. Si è chiuso in questo modo ALL IN(N) - 1° Forum Italiano dei Giovani Innovatori del Turismo, che gli scorsi 21 e 22 novembre ha dato visibilità a tanti progetti innovativi, giovani ed interessanti nel panorama del mercato turistico nazionale. Sul palco della Sala dei Quattrocento del meraviglioso Palazzo del Popolo di Orvieto, che ha ospitato la due giorni di ALL IN(N), si sono alternate oltre 20 tra startup e progetti non imprenditoriali legati al turismo, insieme ad altre best practice legate al mondo dell’innovazione turistica e delle opportunità per i giovani imprenditori. A trionfare nel primo contest ALL IN(N) è stata Squisy, startup perugina che ha sviluppato una app che facilita la possibilità di andare a pranzo e a cena fuori in ogni occasione ed a prezzo contenuto. Accanto al vincitore la giuria tecnica ha voluto menzionare anche i progetti di Fleisure, Mind The Guide, CheMangi e Finena, capaci di esprimere diversi elementi positivi e potenzialità per il futuro. A pronunciare il verdetto è stato Stefano Ceci, presidente dell’Associazione Startup Turismo e rappresentante della giuria che ha valutato i progetti partecipanti, composta anche da Nicola Papi (Sviluppumbria), Marco Pauselli (Hub Corciano) e Francesco Ranghiasci (Puntodock). Nel sito www.all-inn.it sono disponibili le foto dell’evento e si possono ammirare le descrizioni ed i video dei partecipanti al contest. Il Consorzio ITACA, che ha curato l’organizzazione dell’evento con il supporto della Regione Umbria ed il patrocinio di Comune di Territori Imprese Sondaggio Settori 11 Orvieto e Legacoop Turismo, esprime grande soddisfazione per l’esito dell’evento, con una sua particolare menzione per tutte le startup ed i progetti che hanno deciso di mettersi in gioco e presentarsi in questa prima edizione di ALL IN(N) L’organizzazione, pronta a mettersi al lavoro per preparare la seconda edizione, ringrazia per la collaborazione e la disponibilità i partner dell’evento Seat Pagine Gialle, Associazione Startup Turismo, TTG Italia, Puntodock, Generazioni Legacoop Umbria e Forum Regionale Giovani Umbria, ed i media partner Piacere Magazine, WeBITmag.it, Startup Business ed Orvietonews.it. “Dal cuore verde d’Italia - sottolinea Matteo Ragnacci, Presidente del Consorzio ITACA - parte quindi il messaggio di ALL IN(N), l’invito a credere nelle proprie idee, a confrontarsi con il mercato e con i suoi attori, e ad essere pronti a “rischiare”, convinti che ciò che si ha in mano sia la base per un futuro di successo e per il rilancio del sistema Italia nel mercato turistico globale. I giovani innovatori hanno questa responsa- Primo piano ACI bilità e sapranno mettere in campo passione e competenze per risolvere fabbisogni tramite soluzioni accessibili da una sempre più larga fetta della popolazione.” PESCA A Tricase si ri-disegna il futuro della pesca nel mediterraneo Le vie per la multifunzionalità della pesca artigianale nel Mediterraneo partono dalla Puglia, protagonista per l’Italia, con Regione, IAMB ed i suoi pescatori, del progetto UE “Ready Med Fish” (leader applicant Lega Pesca) co-finanziato dal Programma Europeo ENPI CBC MED. I partner si sono incontrati mercoledì 25 novembre a Tricase, presso l’Associazione Magna Grecia Mare, con una presenza d’eccezione. A sottolineare il rilievo internazionale di questo appuntamento la partecipazione del segretario generale del Consiglio generale per la Pesca nel Mediterraneo (GFCM) della FAO, Mr Ab- Legacoop Settori dellah Srour, insieme a una rappresentanza del ministero marocchino. La prospettiva che i risultati del progetto READY MED FISH ( attualmente in corso con la collaborazione di Egitto Libano e Tunisia) possano essere oggetto di una riflessione più ampia a livello di Bacino rappresenta una grande sfida su cui far convergere l’interesse e la sensibilità del GFCM/FAO nel perseguimento dei suoi obiettivi istituzionali di sviluppo sostenibile della filiera ittica mediterranea. Oltre agli interventi sulla formazione, che interesseranno 80 operatori del comparto ittico nei 4 Paesi, il progetto READY MED FISH intende contribuire alla definizione di un moderno quadro normativo che consenta di superare gli ostacoli ed i vincoli che attualmente frenano, nelle due sponde, lo sviluppo della diversificazione delle attività di pesca artigianale (pescaturismo, ittiturismo, ristorazione, vendita diretta,etc...) come occasione di nuova imprenditorialità e nuova occupazione. Territori Imprese Sondaggio Territori >> Alto Adige-Südtirol 12 ALTO ADIGE-SÜDTIROL >> Piemonte Una voce comune per le cooperative >> Campania I presidenti di Legacoopbund, Raiffeisenverband, Confcooperative e AGCI si sono incontrati il 24 novembre con il Presidente dell’ACI-Alleanza Cooperative Italiane Mauro Lusetti. L’ACI è nata nel 2011 dall’unione delle tre centrali cooperative nazionali: AGCI, Confcooperative e Legacoop. Con 43.000 imprese associate, essa rappresenta oltre il 90% del mondo cooperativo italiano per persone occupate (1.200.000), per fatturato realizzato (140 miliardi di euro) e per soci (oltre 12 milioni). “L’obiettivo dell’unione tra le centrali è quello di tramandare la cultura cooperativa e i suoi valori alle nuove generazioni”, ha affermato Mauro Lusetti durante il suo intervento sul progetto dell’ACI. Anche in Alto Adige si sta lavorando in questa direzione; per favorire la collaborazione e lo scambio le centrali cooperative Legacoopbund, Raiffeisen, Confcooperative e AGCI hanno istituito il tavolo di coordinamento delle centrali cooperative con l’intento di unire e dar voce agli interessi delle cooperative associate. La tavola rotonda tenutasi ieri è stata la prima occasione in cui i presidenti delle centrali altoatesine si sono riuniti per parlare in pubblico del percorso intrapreso e degli sviluppi futuri. Le esperienze fatte sinora sono state molto positive, ha affermato Hener Nicolussi-Leck, presidente del Raiffeisenverband Südtirol. L’obiettivo è quello di creare le migliori condizioni possibili per le cooperative e di incentivare la collaborazione. “Come rappresentante di tutti i gruppi linguistici, Legacoopbund è già da sempre impegnata nell’allacciare relazioni fra le diverse culture e nel consolidamento della cooperazione”, ha spiegato Heini Grandi, presidente di Legacoopbund. Anche Giulio Clamer, presidente di AGCI ha sottolineato che un confronto tra le centrali del territorio è sempre stato auspicato. Il presidente di Confcooperative Claude Rotelli ha accennato all’attuale situazione economica: “In questo momento storico particolare e difficile per tutti, diventa fondamentale riscoprire quelli che sono i valori della cooperazione e dare la possibilità ai >> Emilia Romagna >> Puglia >> Imola >> Modena >> Messina Primo piano ACI Legacoop Settori giovani di poter dare vita alla loro autoimprenditorialità.” Il tema della serata era molto sentito dalle cooperative che hanno partecipato numerose all’incontro intervenendo al dibattito con interesse e condividendo il percorso di collaborazione intrapreso. Grazie al tavolo di coordinamento è già stato fatto un primo passo importante in questa direzione, ora le centrali cooperative altoatesine vogliono continuare su questa via. Rispetto per le specificità del territorio Riconoscere la specificità della cooperazione in Alto Adige, caratterizzata da una propria storia e cultura a cavallo tra il mondo di lingua italiana e quello di lingua tedesca, per rafforzare la cooperazione e incentivare lo sviluppo del settore e per portare avanti anche in questa provincia un percorso di collaborazione tra le centrali cooperative. Queste le tematiche principali dell’assemblea dei soci di Legacoopbund, tenutasi il 24 novembre a Bolzano, durante la quale il Presidente Mauro Lusetti ha ribadito che la specificità del territorio altoatesino va rispettata e preservata. Legacoopbund rappresenta 190 cooperative in Alto Adige con quasi 12.000 soci e Territori Imprese Sondaggio Territori 13 2.300 persone occupate. È una delle quattro centrali cooperative presenti in Alto Adige, dove oltre a Legacoop, AGCI e Confcooperative è presente anche il Raiffeisenverband, organizzazione cooperativa di lunga tradizione nel mondo di lingua tedesca. “Accogliamo con favore il percorso intrapreso a livello nazionale dall’ACI. Le specificità culturali della nostra provincia ci obbligano però a scegliere un percorso in parte diverso nei tempi e nei modi. L’obiettivo finale rimane comunque lo stesso”, ha spiegato il Presidente di Legacoopbund Heini Grandi in apertura di assemblea. “Legacoopbund è nata dal bisogno di alcune cooperative altoatesine di auto-organizzarsi e con la consapevolezza che il nostro territorio è completamente diverso da quello delle altre regioni italiane”, ha spiegato l’ex-presidente di Legacoopbund Alberto Stenico: “Le cooperative hanno scelto l’autonomia dai partiti politici e hanno optato per un’organizzazione che fosse in grado di superare le barriere etniche e linguistiche e favorire lo scambio di conoscenze tra le diverse culture”. “Ho conosciuto Legacoopbund e la particolarità del movimento cooperativo in Alto Adige circa venti anni fa, quando con la cooperativa Conad si presentò il problema dei volantini bilingui e degli assortimenti particolari che facevano riferimento alla cultura gastronomica del territorio altoatesino. Il tema dell’autonomia è un tema ricorrente. La cooperazione in Alto Adige presenta radici storiche e linguistiche con connotati diversi, fortemente radicati sul territorio”, ha affermato il Presidente di Legacoop Mauro Lusetti: “Legacoop è legata ai propri territori e in ogni parte d’Italia ha la sua precisa connotazione. Riconoscere queste diversità territoriali fa parte dei principi cooperativistici”. Va comunque, come ha sottolineato lo stesso Presidente Lusetti, preservata e garantita una certa unità all’interno dell’organizzazione. Inoltre Mauro Lusetti ha elogiato i presidenti delle quattro centrali locali per aver intrapreso la strada della collaborazione attraverso l’istituzione del tavolo di coordinamento fra le centrali e ha fatto loro i suoi migliori auguri. “La buona riuscita di questa collaborazione a livello locale sarà di aiuto anche per il processo nazionale in atto”. Primo piano ACI PIEMONTE Giancarlo Gonella confermato Presidente di Legacoop Il Congresso di Legacoop Piemonte , svolto il 22 novembre, si è aperto con il ricordo di Marcello Balestrero, VicePresidente di Coop Italia, tragicamente scomparso il giorno precedente. Ernesto Dalle Rive ne ha ricordato con commozione i tratti umani e professionali, emersi in una vita dedita al lavoro in Cooperativa. Al termine di una intensa giornata di interventi, Giancarlo Gonella è stato rieletto Presidente. Il Congresso ha avuto al proprio centro la necessità di superare la divisione tra le associazioni di rappresentanza delle cooperative e far diventare operativa l’Alleanza delle cooperative italiane. Un processo che Legacoop, Confcooperative e AGCI intendono concludere il primo gennaio del 2017. L’Alleanza delle Cooperative in Piemonte ha una solida base: 2mila imprese, 14,5 miliardi di euro di fatturato complessivo, più di un milione di soci e più di 65mila occupati. Gonella nella relazione introduttiva ha spiegato: “Noi non vogliamo essere uno di quei corpi intermedi che si mettono di traverso al cambiamento, ma vogliamo contribuire a questo cambiamento”. La crisi economica ha fatto da sfondo agli interventi che si sono susseguiti. Il governatore Sergio Chiamparino, ha riportato l’attenzione sulla difficilissima situazione del bilancio regionale: “Con 5 miliardi di debiti la Regione o prende la strada del risanamento o lascia le chiavi al Commissario” E di conti ha parlato anche Gianguido Passoni, l’assessore al Bilancio del Comune di Torino: “Avremo tra i 20 e i 40 milioni in meno a causa della Legge di stabilità che verrà discussa a breve”. A far da contraltare alla crisi è emersa la capacità di reagire delle cooperative: “In tutto il mondo, ha sottolineato Gonella - le Legacoop Settori cooperative hanno privilegiato l’occupazione, anzi in alcuni casi l’hanno incrementata, sacrificando la redditività dell’impresa, nonostante i tagli, i ritardi di pagamento e il crollo di scenari portanti dell’economia italiana. Insomma, sono un modello da valorizzare”. Elemento quest’ultimo ripreso dal Presidente Nazionale Mauro Lusetti che ha ricordato come attraverso l’acquisizione d’aziende in crisi da parte dei dipendenti riuniti in cooperativa sono state salvate nell’ultimo anno in Italia 30 imprese e 1.000 posti di lavoro. Una di queste è piemontese, si tratta della neonata Cooperativa Cartiera Pirinoli di Roccavione: molto apprezzato in sala l’intervento del suo Presidente, Ferdinando Tavella. Altro intervento che ha segnato la giornata è stato quello di Ernesto Dalle Rive, Presidente di Nova Coop, capace di motivare la platea parlando dell’innovazione come di un faro per il movimento cooperativo: “I nostri valori riescono sempre a motivarci nei momenti difficili”. I documenti del Congresso sono consultabile al sito www.legacoop-piemonte.coop e alla pagina twitter @LegacoopPiemont. EMILIA ROMAGNA “Noi cooperatori, un’anomalia in questi anni di crisi” L’assemblea congressuale di Legacoop Emilia-Romagna ha confermato il 26 novembre all’unanimità Giovanni Monti come presidente. Tra le priorità del mandato, la creazione di nuove imprese attraverso progetti e un “nuovo tipo di sviluppo” Territori Imprese Sondaggio Territori 14 che, come ha più volte sottolineato Monti: “vedano protagoniste cooperative di diversi settori e di diversi territori, anche di altre regioni, cercando di coinvolgere privati, istituti di credito, istituzioni per rilanciare territorio e occupazione”. Sobrietà, eticità, coerenza, ricambio dei gruppi dirigenti, le persone e il lavoro, restano al centro delle politiche di Legacoop Emilia-Romagna che ora porta al congresso nazionale i propri 227 delegati. Nel corso del congresso sono intervenuti, tra gli altri, il neoeletto presidente della Regione Stefano Bonaccini e Romano Prodi. “Un commentatore ha scritto che, in questo momento di crisi dei corpi intermedi, noi rappresentiamo una anomala identità. E’ vero – ha detto il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti concludendo il congresso regionale dell’Emilia Romagna – noi abbiamo resistito perché la nostra visione del mondo, della società, non è settoriale. La nostra visione tiene conto degli interessi generali, degli interessi della comunità perché noi rappresentiamo una speranza di evoluzione sociale. Ma la cooperazione ha il dovere di ripensare e rendere sempre più attuale questa identità. Il nostro congresso è anche questo”. CAMPANIA Campania 2020: la Cooperazione del futuro Mario Catalano, è stato riconfermato per acclamazione Presidente della Legacoop Campania ed all’unanimità è stata eletta la Direzione. Un congresso partecipato, che ha evidenziato la voglia dei cooperatori di incontrarsi e discutere nel merito delle questioni che dal livello nazionale a quello locale si pongono all’Associazione, non ultima quella del ricambio dei gruppi dirigenti nell’ottica di un riequilibrio generazionale e di genere. Tanti i temi al centro della relazione introduttiva ai lavori della giornata, che hanno interessato il dibattito del pomeriggio e gli interventi dei moltissimi rappresentanti del mondo istituzionale, dell’associazionismo e della rappresentanza d’impresa e del sindacato che hanno voluto portare il loro saluto e il loro contributo al Congresso. Primo piano ACI Dal valore della cooperazione e dell’unità cooperativa, all’importanza dell’impresa come patrimonio da difendere e sostenere; dalle politiche della Regione Campania, con luci ed ombre, alle proposte di Legacoop sui fondi europei, politiche sociali, ambientali, culturali e del lavoro. Ma nel giorno coincidente con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Catalano spiega che ha voluto aprire la relazione al Congresso affrontando quello che è “un tema che ci riguarda tutti e tutte, che è parte drammatica della nostra quotidianità e che attraversa le nostre vite più di quanto possiamo immaginare o siamo in grado di poter accettare”. E prosegue: “Di fatto, la violenza contro le donne, si tratti di stupro, atti di libidine violenta, maltrattamenti fisici e psichici dentro la famiglia, molestie e ricatti sessuali sul lavoro è un problema sia politico che sociale e nessuno può sottrarsi dall’affrontarlo”, riaffermando così l’impegno dell’Associazione contro la violenza sulle donne. Grande spazio ha trovato nelle riflessioni del Presidente campano anche la questione ambientale, “perché le nostre imprese non devono porsi solo il problema della legalità, ma anche quello della sostenibilità e compatibilità ambientale, che sono entrambi parte del cambiamento sociale che vogliamo realizzare come imprese e come cittadini”. E a proposito di lotta all’illegalità, Catalano conferma l’impegno dell’Associazione in Campania nel lavoro sui beni confiscati come Agenzia Cooperare con Libera Terra, assieme all’Associazione Libera. Così come riconferma gli impegni assunti con Agrorinasce. Sul posizionamento delle imprese associate, Catalano dice che “la cooperazione, pur nel contesto del protrarsi della crisi economica, si conferma come uno strumento di difesa di interessi primari: lavoro, casa, cultura e tutela della qualità e del potere d’acquisto”. Al 31 dicembre 2012, Legacoop Campania associava 428 cooperative attive, con circa 100.000 soci, 5.000 addetti ed un valore della produzione di 985 milioni di euro. “Anche se i primi dati sui bilanci 2013 offrono risultati mediamente migliori rispetto a quelli del 2012, non vediamo una chiara inversione di tendenza” – commenta – “Il Legacoop Settori complesso delle nostre cooperative è ancora molto forte, soprattutto nel comparto agricolo e del commercio, ma complessivamente in calo, pur segnalando vitalità e capacità di reagire alla crisi”. Molti gli interventi esterni, a cominciare dal Presidente Uniocamere Campania, Maurizio Maddaloni che, in riferimento alla cooperazione, dice: “La vostra energia, il vostro apporto di idee, ma anche e soprattutto di professionalità e di valori sono un patrimonio irrinunciabile per rimettere in moto l’economia e intercettare tutti i segnali di cambiamento”. Il Consigliere regionale, Antonio Marciano, afferma convinto che “La sfida, in questi tempi di crisi, è rimettere in moto sviluppo e occupazione, ma anche costruire un modello economico e una società meno ingiusti. In questo quadro, le classi dirigenti a tutti i livelli sono chiamate a dare risposte di merito, soprattutto al Mezzogiorno e in Campania, per risalire la china. Dentro questo scenario, il modello organizzativo e sociale del mondo cooperativo è sicuramente un riferimento importante”. Anna Savarese, Vice Presidente Legambiente che sostiene con forza l’importanza di “fare rete dal basso per uno sviluppo sostenibile e diffuso sui territori”. Luciano Schifone, Presidente del Tavolo di Partenariato della Regione Campania, che loda il contributo attento che Legacoop Campania non fa mai mancare, anche quando critico sempre in un’ottica costruttiva. Fabio Giuliani, Referente dell’Associazione Libera Campania, ricorda Vanda Spoto ed il cammino comune di Legacoop e di Libera, con l’Agenzia Cooperare con Libera Terra, che in Campania ha dato vita alla Cooperativa Le Terre di don Peppe Diana e che va intensificato. Sono, inoltre, intervenuti tra gli altri Gian Luigi De Gregorio, Presidente dell’Alleanza delle Coo- Territori Imprese Sondaggio Territori 15 perative Campania e Maria Patrizia Stasi, Presidente Confcooperative. Alcuni temi sensibili per la cooperazione, hanno interessato il dibattito del pomeriggio tra i Delegati. “La legge sulla cooperazione – dice Catalano – è sicuramente uno di questi”. “Dopo l’approvazione nel dicembre 2012 della legge regionale n. 37, appunto, siamo ancora in attesa di sbloccare il provvedimento con i decreti che approvano la composizione e la regolamentazione della Consulta, senza la quale è impossibile la valutazione di qualunque misura di sostegno. Di fatto, dopo oltre venti anni di attesa della nuova legge, ci troviamo in una situazione paradossale per la quale non abbiamo più i benefici della vecchia legge, oramai abrogata, e non possiamo richiedere i benefici della nuova perchè manca l’organismo di valutazione delle istanze. Si tratta di una situazione gravissima che vede una vera e propria omissione di atti dovuti.” Questo per non parlare della legge sulla cooperazione sociale, attesa dal 1991, rispetto alla quale la Campania rimane tuttoggi l’unica Regione a non aver rispettato l’obbligo di adeguamento della normativa nazionale. O della legge sul commercio, promulgata all’inizio del 2014, “che non raccoglie le esigenze di modernizzazione e di liberalizzazione del settore dettate dalle direttive europee”. “Non solo – continua a spiegare Catalano - abbiamo richiesto invano che all’interno della normativa venissero inserite norme per la salvaguardia dei lavoratori e il rispetto dei contratti di lavoro, un aspetto al quale la Cooperazione ha sempre guardato con grande attenzione, per dare dignità al lavoro e favorire un regime di concorrenza leale, dove tutte le aziende partano alla pari, ma non si possono penalizzare iniquamente i format del supermercato di prossimità e del superstore che costituiscono la formula distributiva più diffusa nel Paese e contribuiscono a rallentare l’inflazione ed a calmierare i prezzi, con vantaggio dei consumatori”. In riferimento alle politiche sociali della Regione Campania, Legacoop Campania ritiene che vada fatto uno sforzo straordinario per il finanziamento di un settore che non esprime solo la volontà di un sostegno caritatevole alle fasce più deboli della popolazione. Infatti, la Regione, dal 2009 ad oggi, Primo piano ACI ha progressivamente eroso le risorse destinate alle politiche sociali (si passa da oltre 100 milioni di euro stanziati nel 2009, ai 17 del 2013), mentre nel frattempo aumentava la spesa sanitaria. “Si tratta – afferma Catalano - di compiere una scelta politica e riconoscere l’assistenza come diritto di cittadinanza e veicolo di aiuto all’emancipazione, prima che alla sopravvivenza”. A proposito della Regione Campania, c’è preoccupazione in Legacoop Campania sull’utilizzo dei fondi europei, “per la mancanza di una visione sistemica e sovraregionale, di una strategia di ampio respiro”. La programmazione 2014-2020 è fortemente orientata allo sviluppo dei luoghi. L’Accordo di partenariato Italia-UE recepisce questo indirizzo e lo declina in due strategie nazionali: Aree Urbane e Aree Interne. E’ una scelta condivisibile e, proprio sulla questione della valorizzazione delle aree interne Legacoop Campania ha tenuto la scorsa settimana una manifestazione con Legambiente ed il Tavolo di Partenariato, nella quale è stata illustrata l’esperienza delle Cooperative di Comunità. “Naturalmente – conclude Catalano - occorre confrontarsi e decidere in tempi brevi per evitare il ripetersi di ritardi ed errori già commessi e che ci porteranno a perdere una parte dei finanziamenti. E’ necessario prepararsi per tempo con una programmazione che tenga conto anche dello stato delle finanze regionali e dei vincoli derivanti dal patto di stabilità, evitando rallentamenti nella spesa per mancanza di fondi destinati al cofinanziamento regionale e con un’attenzione a quelle che sono le ricchezze di questa regione : cultura, turismo e agroalimentare”. Le conclusioni di Mauro Lusetti, Presidente Legacoop, sono state articolate ed hanno affrontato tutte le questioni poste nell’arco della giornata, a partire dall’impegno sulla rapida concretizzazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Temi tutti a loro volta attraversati da uno imprescindibile: la legalità, nell’agire d’impresa e, per i cooperatori intimamente connessa, nell’agire sociale. In particolare poi, ha sottolineato la necessità per l’Associazione e per i cooperatori di essere conseguenti rispetto agli impegni che si prendono, anche quelli più scomodi, perché questo è l’unico mezzo per il cambiamento nella società e nella ge- Legacoop Settori stione della cosa pubblica che tutti evochiamo, tenendo conto che il fattore tempo è una variabile non trascurabile. Tempo che non possiamo concedere neppure più alla politica, specie alla classe dirigente del Mezzogiorno “che ha commesso errori delittuosi” e rispetto alla quale occorre che le Leghecoop meridionali chiedano senza mezzi termini una forte riforma della macchina amministrativa e un indispensabile ricambio della classe dirigente. “Il Paese non riparte se non siamo in grado di mettere insieme progetti che servano alla crescita del territorio”, ha detto Lusetti, tanto che sull’attualità politica nazionale chiede al governo di fare presto sulle riforme, “se pur alcuni correttivi andrebbero introdotti”, sottolineando come su lotta all’evasione fiscale e sulle liberalizzazioni sia necessario attivarsi se si vuole dare un segnale di svolta nel Paese, sul piano morale e su quello dello sviluppo d’impresa. PUGLIA Ad Alberobello per parlare di Coop di Comunità Alberobello, comune pugliese noto in tutto il mondo per i suoi caratteristici trulli, inserito dall’Unesco nella World Heritage List, si avvia, attraverso un percorso di cittadinanza attiva, alla costituzione di una Cooperativa di Comunità, progetto promosso da Legacoop Puglia. Qualche mese fa un gruppo di giovani alberobellesi aveva lanciato, all’interno di un progetto, una “call”, attraverso il questionario dal titolo “Alberobello mi piace?”, con la possibilità di segnalare i propri bisogni personali e con l’obiettivo ultimo di costituire di una cooperativa di comunità. Il prossimo 28 novembre 2014 ci sarà un incontro per fare il punto della situazione sul progetto, chiamato “Verso una cooperativa di comunità”, nato dall’idea di un gruppo di giovani alberobellesi, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito di “Piccoli sussidi 2014”, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Bari e il patrocinio dell’O.d.V. E.S.A.S Consultorio Familiare Diocesano. A partire dalle ore 19.00, nel Centro Polivalente Contrada Pudicino di Alberobello, An- Territori Imprese Sondaggio Territori 16 gelo Mariano, farà da moderatore in un incontro di informazione e approfondimento sulle Cooperative di Comunità ecome dal titolo della serata, sulla “Ricerca e proposte per un nuovo modo di fare Alberobello”. Interverranno Feldia Loperfido e Gianvito D’Aprile dell’Università degli Studi di Bari, e Gianvito Turi del Gulp Studio.A raccontare, nel corso dell’evento aperto alla cittadinanza, cos’è, quali i vantaggi e opportunità, come si costituisce una cooperativa di comunità, saranno Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia, e Pasquale Ferrante, responsabile dell’Ufficio Soci e revisioni della Lega delle cooperative pugliese. IMOLA IX Assemblea, Olivieri confermato presidente e Mazzanti vice Con la conferma di Domenico Olivieri, Presidente e di Raffaele Mazzanti, Vice Presidente, si sono conclusi i lavori della IX Assemblea Congressuale di Legacoop Imola, tenutasi presso la Sala Assemblee della Cooperativa “SACMI IMOLA S.C.”, alla presenza di una qualificata cornice di delegati, rappresentanti delle istituzioni, della associazioni imprenditoriali, delle organizzazioni sindacali, delle forze politiche ed invitati. Importanti e significativi contributi ai lavori della Assemblea Congressuale, sono stati portati dal Sindaco di Imola e Presidente del Circondario Imolese Daniele Manca, dal Presidente di Confcooperative Bologna – Circondario Imolese Giovanni Bettini, da Marco Gasparri in rappresentanza del Tavolo Unico di Coordinamento delle Associazioni Imprenditoriali Imolesi, dal Segretario generale aggiunto CISL Metropolitana Danilo Francesconi, dal Segretario generale UIL di Primo piano ACI Imola Giuseppe Rago, dal Segretario CGIL Imola Paolo Stefani, oltreché da numerosi Cooperatori presenti. Nelle conclusioni il Presidente Regionale di Legacoop Giovanni Monti, dopo avere condiviso problematiche, riflessioni e valutazioni della relazione introduttiva del Presidente sottolineando poi le eccellenze buone prassi del sistema Cooperativo Imolese, pur colpito anch’esso dalla grave crisi del settore delle costruzioni e filiera, ha ribadito la necessità per il sistema Paese e Associativo ma anche imprenditoriale di fare rete, di trovare sinergie, di valorizzare le eccellenze, di coniugare efficienza e principi e ripreso alcuni spunti contenuti nel documento di mandato, ha richiamato le principali linee del documento congressuale regionale e nazionale. La IX Assemblea Congressuale ha poi provveduto alla approvazione della relazione introduttiva del Presidente, delle modifiche statutarie e del Documento congressuale di Mandato di Legacoop Imola, a conferma della piena condivisione delle linee programmatiche ed organizzative prospettate ed ha concluso i propri lavori con la nomina dei componenti il Consiglio di Presidenza ed il Collegio dei Revisori dei Conti, confermando i vertici della Associazione e riconoscendo in tal modo un modello organizzativo che da sempre vede presenti, all’interno degli Organi decisionali della Associazione, i Rappresentanti delle Imprese aderenti. Partendo dalle risultanze emerse dalla IX Assemblea Congressuale Legacoop Imola, il Consiglio di Presidenza, nelle prossime settimane, andrà a definire un programma di lavoro che avrà tra i tanti punti qualificanti anche quello del progetto dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e che vedrà impegnati gli Organi nominati della recente Assemblea Congressuale, le Imprese Cooperative e le basi sociali delle stesse. MODENA Legacoop è EBI Ambasciatore Grazie alla realizzazione di un’Assemblea Congressuale eco-friendly, Legacoop Modena è EBI Ambasciatore. La XXIII Assemblea Congressuale di Legacoop Modena è stata infatti un evento sostenibile grazie all’attuazione di alcune Legacoop Settori pratiche che hanno permesso di ridurre le emissioni inquinanti e lanciare un messaggio di attenzione quotidiana verso la sostenibilità ambientale: car pooling e utilizzo dei mezzi pubblici, abbattimento dell’uso della carta, arredi in cartone riciclato e riutilizzabili, buffet con prodotti locali e stoviglie compostabili, realizzazione di strutture scenografiche senza materiali a perdere. Legacoop Modena ha voluto quantificare – per poter poi neutralizzare – le emissione di gas clima prodotte dall’Assemblea Congressuale: – organizzazione evento (consumi energetici legati alla progettazione): 44,6 Kg CO2 equivalenti – materiale informativo su supporto cartaceo: 12 Kg CO2 equivalenti – trasporto partecipanti: 2.256 CO2 equivalenti – trasporto staff: 11,6 CO2 equivalenti – allestimenti: 47,2 CO2 equivalenti – svolgimento dell’evento: 45,2 CO2 equivalenti – altri servizi: 5,2 CO2 equivalenti Le emissioni totali, 2,42 tonnellate di CO2 equivalenti come risulta dalla Carbon Footprint certificata, sono state neutralizzate tramite l’acquisto di 3 crediti di emissione. Un credito di emissione, generato attraverso la creazione di progetti che promuovono l’utilizzo di fonti rinnovabili o interventi di forestazione, neutralizza, cioè elimina, una tonnellata di CO2 rilasciata nell’atmosfera in una parte del mondo impedendo l’emissione della stessa quantità di CO2 in un’altra parte del mondo. In particolare, Legacoop Modena ha scelto di acquistare 3 crediti del progetto “HYDRO POWER PROJECT” a Sikkim, India, per la costruzione di una centrale idroelettrica atta a migliorare il benessere socio economico dell’intera regione favorendo occupazione, approvvigionamento di energia elettrica e di Territori Imprese Sondaggio Territori 17 acqua per le famiglie, costruzione di strade e di nuove infrastrutture sanitarie. MESSINA Debora Colicchia è il nuovo Presidente Legacoop Si è svolto martedì 25 novembre, nella Sala Consulta della Camera di Commercio, il Congresso Provinciale 2014 di Legacoop Messina, l’associazione che riunisce 178 cooperative tra Messina e provincia. In questa sede grande risalto è stato dato alle politiche di sostegno ai giovani che vogliono fare impresa. Grande partecipazione ai lavori del Con- Primo piano ACI gresso, non solo dagli addetti ai lavori, ma soprattutto da parte dei membri delle cooperative aderenti all’associazione, con momenti di condivisione di esperienze e successi. Lavori che si sono conclusi con l’elezione del primo presidente donna di Legacoop in Sicilia, Debora Colicchia. Insieme a lei, rinnovato tutto il consiglio, di cui fanno parte il Vice presidente Vicario Carmelo Galipò, il Vice presidente Marco Fiorino, e i consiglieri Giuppi Sindona, Giuseppina Polito, Pinuccia Zaccone e Flavio Corpina. Nell’ottica di un maggiore sostegno ai giovani che, coraggiosamente, decidono di rimanere nella propria terra e fare impresa, lo sottolinea anche Domenico Arena, presidente uscente che ha lasciato la carica dopo dieci anni, affermando che stiamo vivendo un momento difficile e ci sono tanti fattori che bloccano lo sviluppo. Sono necessarie riforme profonde e coraggiose. “In questo momento storico così complesso, anche il cooperativismo incontra molte difficoltà. Noi di Legacoop vogliamo proporre obietti strategici di sviluppo e riaffermare l’idea di cooperativa. Anche l’assessore regionale al Lavoro Bruno Caruso, interve- Legacoop Settori nuto in videoconferenza da Palermo, ha confermato la preoccupante situazione occupazionale della Sicilia, “Il lavoro deve essere rilanciato dalle imprese, non più dal settore pubblico.” Sui giovani si è concentrato soprattutto Giacomo D’Arrigo, Direttore dell’Agenzia Nazionale per i Giovani: “Ci vuole coraggio per rimanere, ma bisogna avere spirito di imprenditorialità. Le risorse ci sono, impariamo a sfruttarle.” Paradigmatiche, infine, le parole di Emanuele Sanfilippo, vicepresidente della Legacoop nazionale che ha dichiarato:” Per favorire la creazione d’impresa bisogna instaurare un sistema di legalità. L’imprenditore deve sapere che non andrà incontro a mala politica e mala amministrazione. Mai più si dovrà dire la mafia ci fa lavorare, lo Stato ce lo impedisce”. E per favorire i giovani: “E’ necessario istituire una rete civile che colleghi giovani e disoccupati al mondo del lavoro e dell’imprenditorialità.” Momento di particolare pregio per Legacoop Messina, la consegna degli attestati per la seconda edizione del “Corso di alta specializzazione in economia della cooperazione”. Si tratta del terzo in Italia, gli altri a Roma e Bologna e dell’unico di questo tipo nel Sud Italia. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Centro Olimpo 18 CENTRO OLIMPO >> COOP Sequestrato alla mafia, rinasce come cooperativa >> Fail È morto per mafia. Sequestrato alla criminalità organizzata e quindi chiuso. Ma il 20 novembre è rinato grazie alla cooperazione. Grazie al coraggio di 34 ex dipendenti che hanno trovato in Legacoop e in Coopfond un sostegno fondamentale. È la parabola del Centro Olimpo di Partanna Mondello, uno dei primi superstore nati a Palermo. Una storia emblematica di come si possa salvaguardare l’occupazione e riaffermare la legalità in un settore come quello della Gdo particolarmente esposto al rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. “Questa – ha detto il viceministro agli Interni Filippo Bubbico – è una giornata importante per voi e per il Paese. Il vostro impegno, la vostra dedizione, l’attaccamento al lavoro, la vostra volontà di trasformare una criticità in opportunità rappresenta un esempio, ancora più significativo perché consente il reimpiego in assoluta legalità di patrimoni appartenuti alla criminalità organizzata”. Bubbico ha definito il nuovo Centro Olimpo un “modello di coesione sociale e condivisione” da seguire. Il viceministro ha poi lodato il protocollo d’intesa siglato tra Comune, Tribunale e Procura per facilitare il riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati. Il progetto ha avuto un costo di oltre un milione di euro di cui oltre 500mila euro investiti dai lavoratori che hanno utilizzato le indennità della loro mobilità, il resto da Coopfond e CFI (società finanziaria partecipata dal Ministero dello Sviluppo Economico che sostiene la nascita di cooperative di lavoratori che rilevano aziende in crisi), mentre Ircac, Unipol Banca e Banca Etica hanno offerto il credito bancario per assicurare liquidità all’impresa. Nel Centro, che conta complessivamente una superficie di 6000 metri quadri, hanno aperto: una media struttura di vendita alimentare affiliata al gruppo Ergon sotto l’insegna Eurospar, ed una galleria di negozi, tra cui una boutique. In programma anche l’apertura, nei prossimi mesi, di una media superficie non food, di un bar e di una tabaccheria. “È stato un percorso lungo e faticoso ma ce l’abbiamo fatta – ha detto il presidente della cooperativa Gaetano Salpietro – Invece >> Mediagroup98 >> Coop Sociale Kepos >> Il Quadrifoglio >> Radio Siani >> Coop Zora >> Itaca >> Aribandus Primo piano ACI Legacoop Settori di restare ad aspettare risposte da qualcuno abbiamo deciso darci da fare e diventare imprenditori di noi stessi. Prima eravamo in cinque poi in sei alla fine nella cooperativa ci siamo ritrovati in 34 su 47. Al nostro fianco abbiamo avuto Legacoop e i suoi strumenti finanziari che ci hanno offerto consulenza e supporto tecnico. E ancora, CFI e le istituzioni: il Comune di Palermo, la Procura e la Sezione Misure di Prevenzione che hanno siglato un protocollo d’intesa per facilitare il riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati”. “Abbiamo creduto fin dall’inizio nel progetto – ha detto il presidente di Legacoop Palermo, Filippo Parrino – Ci hanno convinto l’esperienza e la professionalità dei lavoratori insieme alla loro voglia di scommettersi in prima persona. Due elementi essenziali per il successo di ogni impresa cooperativa. Il modello di workers byout è una risposta concreta alla crisi che a Palermo sta prendendo piede. In corso ci sono diverse istruttorie per la nascita di nuove cooperative di dipendenti pronti a rilevare imprese dopo il loro fallimento. Determinante anche la collaborazione col sindaco Orlando e con Silvana Saguto, presidente del Tribunale di Palermo, sezione Misure di Prevenzione”. “Accelerare al massimo i tempi per rimettere sul mercato le aziende sequestrate e confiscate – ha detto Camillo De Berardinis, amministratore delegato di Cfi – è indispensabile per non farle fallire”. Centrale per la riuscita dell’operazione il protocollo d’intesa firmato a dicembre 2013 tra Comune di Palermo, Tribunale di Palermo sezione Misure di Prevenzione e Procura della Repubblica. “Un protocollo unico – ha aggiunto Orlando – che sta consentendo di salvare centinaia di posti di lavoro e che ho inviato come presidente dell’Anci a tutti i sindaci perché venga applicato anche nelle altre città”. “Stiamo scrivendo una pagina di democrazia”, ha concluso Davide Pati di Libera. Territori Imprese Sondaggio Imprese 19 COOP Arrivasugliscaffali“Falloprotetto!”, il primo profilattico a marchio Altre insegne della grande distribuzione lo hanno già sui propri scaffali, in Italia ancora nessuno si è avventurato nel settore dei dispositivi medici, nello specifico i profilattici, includendoli nei propri prodotti a marchio (in gergo private label ovvero i prodotti che portano il nome della catena distributiva o del supermercato che li pone in vendita, sui quali il controllo e le garanzie iniziano dalla prima fase produttiva). A tenere a battesimo in Italia il primo profilattico a marchio è Coop che lancia “Falloprotetto!” (puro lattice di gomma naturale, 100% testati elettronicamente e un prezzo di vendita di circa 3 euro per la confezione da 6 pezzi ovvero il 30% in meno rispetto alla media delle marche leader: per il “sottile” addirittura il -50%)). La scelta, solo apparentemente insolita, ruota intorno a tre parole chiave: informare, prevenire e normalizzare in un Paese che fa ancora fatica a parlare di educazione sessuale, di sicurezza e quindi di profilattici (anche se se ne vendono 91 milioni di pezzi all’anno per un giro d’affari di 82 milioni di euro). “E’ la prima volta che Coop entra nel settore dei dispositivi medici dopo essere entrata nel settore dei farmaci (con 4 farmaci a marchio) e degli integratori alimentari (ne sono disponibili 5 tipi), con l’obiettivo di offrire un prodotto sicuro, di alta qualità a prezzi decisamente inferiori rispetto al mercato –spiega Domenico Brisigotti, direttore del Prodotto a Marchio Coop. Crediamo Primo piano ACI che dare la possibilità ai soci e consumatori di acquistare il profilattico a marchio sia un modo per rispondere all’esigenza di vivere consapevolmente la propria sessualità oltre che tutelare la propria salute e che sia giusto nel contempo svolgere un’attività di informazione e formazione, rivolta alle giovani generazioni ma non solo”. Non a caso, a fianco di Coop, al lancio di “Falloprotetto!”, la Lila (Lega Italiana per la lotta contro l’Aids) che nell’occasione presenta i primi risultati dell’indagine “Questionaids” svolta con l’Università di Bologna su un campione rappresentativo di circa 12.000 persone. Un’indagine che attraverso un semplice questionario ha voluto testare il grado di conoscenza attuale sui rischi legati alle malattie sessualmente trasmissibili, i comportamenti più abituali e l’atteggiamento che prevale nei confronti delle persone che vivono con l’Hiv. Il “Questionaids” ha anche contestualmente una funzione educational indicando i comportamenti corretti da adottare. “Dalla ricerca –dichiara Alessandra Cerioli, presidente di Lila Onlus- emerge che le conoscenze di base sull’Hiv/Aids sono buone, ma che sono ancora troppo basse quelle relative a specifici aspetti diventati fondamentali negli ultimi 10 anni con il progredire delle conoscenze sul virus. Penso alla conoscenza della Tasp (Treatement as prevention) o al termine dei tre mesi, e non più sei, necessari per considerare definitivo l’esito del test. Resistono poi certi “falsi miti” come quelli sul contagio accidentale o sullo scambio di siringhe infette come modalità di trasmissione più diffusa in Italia, quando invece lo è il rapporto sessuale non protetto. Questo, insieme al fatto che il nostro Paese è all’ultimo posto in Europa nell’uso del profilattico e che le donne sono particolarmente esposte al rischio di infezione, la dice lunga su quanto ancora occorra mantenere alta l’attenzione su informazione e prevenzione. Per questo dal 23 novembre al 7 dicembre abbiamo lanciato una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi con SMS solidale al 45508 per sostenere il progetto DONNA.” Del resto anche Coop vuole contribuire a non abbassare la guardia su un’emergenza solo apparentemente lontana e superata. A questo servirà la partnership Lila-Coop che prevede non a caso occasioni di approfondi- Legacoop Settori mento successive come il rilancio attraverso i siti www.lila.it e www.e-coop.it di un Quiz sull’Hiv, ispirato al mondo del cinema (“HivCineQuiz”) e al suo immaginario, attraverso il quale ci si potrà “mettere alla prova” e verificare le proprie conoscenze sul tema, e il 1° dicembre, in occasione del World Aids Day, la distribuzione gratuita attraverso i presidi territoriali Lila di 30.000 profilattici “Falloprotetto!”. MEDIAGROUP98 Best Event Award 2014: un altro premio Lunedì 17 novembre il Teatro Franco Parenti di Milano ha ospitato la kermesse più attesa dalla event industry italiana: la consegna dei premi della XI Edizione del Best Event Award Italia, quegli Elefantini d’Oro, espressione di eccellenza, che dal 2004 assegnano un certificato di qualità ai migliori eventi dell’anno. Oltre 700 persone tra professionisti di agenzie ed event manager di aziende hanno partecipato a questo momento di approfondimento, incontro e celebrazione. 4 edizioni di successo per Mediagroup98: dopo il primo premio nella categoria Educational-formazione 2013 con l’evento “Immagina, Progetta, Costruisci - Bellacoopia Modena 2013”, il 2° premio per “l’Eccellenza Tecnica per la Migliore Location/Ambientazione” nel 2011 e il “Premio Speciale dell’Editore Coraggio e Tenacia per aver organizzato eventi di qualità durante il periodo del sisma del 2012”, quest’anno Mediagroup98 si aggiudica la medaglia di bronzo nella categoria Team Building con “THE BIG TEAM, Protagonisti di una nuova dimensione”, organizzato lo scorso giugno durante la XIII Convention del canale distributivo Assicoop di UnipolSai Assicurazioni. Con questo premio Mediagroup98 conferma la sua capacità di stare al passo col miglior mercato italiano degli eventi, o meglio della “live communication” come oggi viene chiamato questo strumento di comunicazione che sempre più si afferma come attività strategica nel below the Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 line. L’ingresso tra i finalisti del Best Event Award Italia (107 eventi in gara) ha consentito a Mediagroup98 di essere tra i protagonisti dell’Eubea Festival, il 1° festival degli eventi europei (Siviglia 23-24 ottobre 2014), una manifestazione di altissimo interesse per gli operatori del mercato italiano ed europeo, che ha visto la partecipazione di oltre 400 delegati, ed un livello di qualità qualche anno fa del tutto inimmaginabile sia nella produzione degli eventi, che per le strategie e contenuti di comunicazione sottesi agli stessi. Tutto ciò rappresenta per Mediagroup98 una grande sfida per mantenere il passo di questa evoluzione che vede Milano e Roma al centro, ma dove anche dalla “periferia emiliana” abbiamo saputo distinguerci grazie alle nostre specializzazioni e competenze interne e ad un buon equilibrio tra creatività e capacità organizzativa, caratteristiche al centro delle richieste delle aziende, come sottolineato da Astraricerche nel suo Monitor sul mercato degli eventi 2014, proprio in occasione del BEAItalia. Crescere e cambiare passo per continuare a ricoprire un ruolo da protagonisti all’interno della nuova dimensione che il Gruppo Unipol ha acquisito sul mercato: erano questi i motivi conduttori di THE BIG TEAM, un evento vivace, motivante e multimediale, che ha saputo mettere in scena la crescita intrapresa dal Gruppo Unipol. Con uno staff di oltre 30 persone tra creativi, sceneggiatori, registi, videomakers, web developer, event manager e welcome crews, Mediagroup98 ha curato l’ideazione, progettazione e realizzazione dell’attività di team building,la produzione tecnico-autoriale dell’evento (concept, regia, produzione video, web communication, tecnologie informatiche), la realizzazione delle scenografie e allestimenti e della gestione della logistica (iscrizioni, transfer&accomodation degli ospiti). duce infissi in legno, acciaio, alluminio e facciate continue ventilate. Obiettivo per questo primo anno: 2 milioni di fatturato. E per scommettere sul proprio futuro ha aperto un punto di vendita a Casablanca (Marocco) ed altri in Italia. “Ci stiamo proponendo – spiega il presidente Moretti – anche in Turchia e nella Bassa Francia”. Una storia che riparte grazie a Legacoop:“Ha avuto un ruolo fondamentale – ammette il presidente – ci ha sostenuti dal primo istante, aiutandoci ad accedere a Coopfond per ottenere i finanziamenti necessari”. La Fail Spa, azienda storica marscianese, occupava 70 dipendenti. A causa della profonda crisi immobiliare e di diverse disavventure è stata avviata alla liquidazione. Alcuni dei lavoratori hanno contattato Legacoop per trovare una soluzione che potesse garantire la continuità dell’impiego ma soprattutto la salvaguardia del patrimonio tecnico, le relazioni commerciali e le competenze cresciute negli anni. Il 24 febbraio 2014 è così nata la nuova Fail Società cooperativa che è ripartita da subito nella produzione di infissi in legno, alluminio, acciaio e di facciate continue a recupero energetico industrializzando un progetto di ricerca già sviluppato con la facoltà di Ingegneria di Perugia. Oggi la cooperativa conta 9 soci lavoratori, 3 soci sovventori (professionisti che collaborano con l’azienda e ne hanno sposato il progetto) e 12 dipendenti. Il capitale sottoscritto dai soci – grazie alla disponibilità dell’INPS di Perugia ad anticipare, nella sua totalità, il sostegno della mobilità – è stato raddoppiato da Coopfond e CFI (Cooperazione Finanza Impresa), che hanno assunto una partecipazione nel capitale stesso. Entro fine anno dovrebbe arrivare un ulteriore aumento da parte dei soci. La storia è stata presentata nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente di Fail società cooperativa, Roberto Moretti, il presidente di Lega- FAIL La cooperativa riparte dall’Umbria al Marocco Non solo è risorta dalle proprie ceneri, ma spinge forte sull’acceleratore la Fail, ex Spa, oggi società cooperativa che in Umbria proPrimo piano ACI Legacoop Settori coop Umbria, Dino Ricci, il sindaco di Marsciano Alfio Todini e rappresentanti del mondo imprenditoriale e produttivo locale. “Il raggiungimento di questo primo traguardo da parte dell’azienda – ha sostenuto il presidente di Legacoop Umbria Ricci – è per noi motivo di grande soddisfazione. La Legacoop umbra e nazionale non faranno mancare il loro sostegno a questa esperienza anche nel futuro e intendiamo rimanere un punto di riferimento importante nell’accompagnare l’azienda in questo percorso”. COOP SOCIALE KEPOS Con il Museo del tessuto di Prato raccolta fondi per l’acquisto sede I ragazzi della cooperativa sociale al museo del tessuto “Voci e urla dal tessuto” è questo il titolo del progetto sperimentale che la Fondazione Museo del Tessuto ha sviluppato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Kepos di Prato per la realizzazione di percorsi e attività creative basati sulla sensibilizzazione all’arte del tessuto e pensati per utenti con disabilità motorie e cognitive di diversi livelli. Organizzato in tre fasi distinte che andranno a coprire il periodo compreso tra novembre e il prossimo maggio 2015, il progetto è stato concepito con l’intenzione di stimolare la partecipazione, la conoscenza e la capacità di lavorare in gruppo degli utenti coinvolti attraverso l’esercizio delle abilità espressive, delle capacità sensoriali e lo stimolo della fantasia grazie all’interazione con la materia tessile. Il programma di “Voci e urla dal tessuto”, ha preso il via ad inizio novembre con il primo dei quattro incontri settimanali che costituiscono la fase di lancio del progetto in cui i ragazzi sono introdotti all’universo del tessile mediante un ciclo di visite guidate alle collezioni del museo e soprattutto attraverso laboratori Territori Imprese Sondaggio Imprese 21 creativi pensati appositamente.Attività in cui potranno scoprire le differenti tecniche di stampa su tessuto, decorando ognuno una shopping bag diversa e che, tutte insieme, verranno presentate al pubblico nel corso della Festa di Natale organizzata dalla Cooperativa Kepos per il prossimo 13 dicembre. La seconda fase del progetto prevede quindi un calendario di incontri quindicinali a partire dal prossimo gennaio fino a maggio, volti ad incoraggiare l’esperienza sensoriale attraverso il contatto diretto con le stoffe e ad individuare quale, tra i tanti tessuti proposti, possa rappresentare al meglio il tratto principale del carattere di ognuno dei partecipanti. I ragazzi, utilizzando le tecniche di stampa apprese nel mese di novembre, potranno così rappresentare su tessuto la propria caratteristica personale emersa durante l’esperienza tattile e, una volta realizzate le stoffe decorate, strapparle in mille frammenti che faranno da fili di trama e andranno a comporre un arazzo collettivo creato su una rete da cantiere. Un atto allo stesso modo liberatorio e di partecipazione, che testimonierà il contributo di ognuno alla creazione di un elaborato che diventa testimonianza creativa ed emozionale dell’esperienza fatta insieme e che verrà presentato al pubblico nel corso di un evento finale previsto a fine maggio. Parallelamente allo svolgimento delle fasi del progetto, il Museo del Tessuto si opererà per individuare un’azienda tessile sul territorio che possa, in forma di sponsorizzazione, realizzare un certo numero dei bellissimi foulard creati dagli utenti e frutto delle precedenti esperienze artistiche dei ragazzi. Con l’obiettivo di innescare una ricaduta commerciale che contribuisca alla sostenibilità della Cooperativa Kepos, il Museo metterà quindi a disposizione anche il proprio spazio commerciale per la vendita di questi accessori. Un impegno congiunto, attivo e totalmente autofinanziato quello tra la Cooperativa Kepos e il Museo del Tessuto di Prato che sottolinea l’interesse di quest’ultimo nel promuovere, diffondere e rendere accessibile la cultura del tessuto anche a quelle utenze che spesso non hanno occasione e possibilità di interagire con l’offerta museale. La Cooperativa Sociale “Kepos” nasce nel 2003 dall’incontro di diverse professionalità (pedagogisti, psicologi, animatori, tecnici e volontari), con l’obbiettivo di Primo piano ACI operare per la crescita globale e il miglioramento della qualità di vita delle persone disabili, favorendone l’integrazione sociale, l’autonomia personale, il sostegno alle famiglie e attuando un percorso integrato duraturo e funzionale che ne valorizzi le potenzialità. Nell’intenzione di offrire una proposta adeguata ai reali bisogni nell’ambito del disagio e disabilità rilevati nel contesto pratese, nel 2003 prende forma l’idea di realizzare un centro polivalente in grado di dare le risposte di qualità ai bisogni delle disabilità, con particolare riguardo a quelle motorie. Un luogo che ha richiesto un anno di attenta e profonda ristrutturazione, pensata su misura per le diverse esigenze degli utenti e resa possibile grazie ai fondi raccolti con l’aiuto dei tanti amici e donatori e che ha permesso a questo progetto di divenire una splendida realtà. Oggi, a dieci anni dalla conclusione dei lavori, il contratto di comodato d’uso della sede in via Arcangeli si è concluso e nell’impossibilità di rinunciare alla qualità di questo luogo e al valore che rappresenta, Kepos lancia “Un mattone per Kepos ONLUS”, raccolta fondi aperta a tutte le persone che credono nel valore di un progetto importante come questo. L’obbiettivo è quello di arrivare a raggiungere la cifra di 115.000 euro e poter acquistare la sede della Cooperativa Kepos attraverso il contributo della cittadinanza, adeguato alle possibilità di ciascuno. Le modalità di adesione sono attraverso Bonifico bancario alle coordinate: BANCA CR FIRENZE – PRATO – IBAN: IT 41 M 06160 21517 100000015735 BANCA UNICREDIT – PRATO – IBAN: IT12 O 02008 21506 000102352398 CAUSALE: DONAZIONE PROGETTO “UN MATTONE PER KEPOS ONLUS” oppure attraverso l’accesso al portale www..ilmiodono.it ricercando la Cooperativa Sociale “Kepos”e l’iniziativa “Un mattone per la Kepos”, mentre sarà costantemente monitorato l’andamento della raccolta fondi attraverso una rendicontazione semestrale sul sito internet www.keposcoop.it e attraverso i canali social, seguendo Kepos Onlus su Facebook e Twitter. Fonte: Museo del tessuto - ufficio stampa Fonte http://www.gonews.it/2014/11/19/cooperat iva-sociale-kepos-e-il-museo-del-tessutoraccoglieranno-fondi-per-lacquisto-dellasede/ Legacoop Settori IL QUADRIFOGLIO Tuttimattiperl’arte,ilnuovodisegno aziendale del gruppo cooperativo Il Quadrifoglio Gruppo Cooperativo è la sintesi di due cooperative, Il Quadrifoglio “tipo A” e Lo Scoiattolo “tipo B”, a questi settori è stato affiancato un terzo, Creactivity adv che si occupa di creatività, pubblicità e comunicazione. Ad oggi il Gruppo Cooperativo può contare circa 170 soci / lavoratori ed eroga oltre venti diversi tipi di servizi in gran parte nella provincia di Grosseto. L’ultima grande sfida che Il Quadrifoglio ha accettato è quella di potenziare in Amiata il settore della legatoria e rilegatura, cercando di trasformarlo in un’eccellenza nazionale. Tutti Matti per l’Arte è quindi il nuovo disegno “aziendale” realizzato dalla Legatoria Lo Scoiattolo che nasce e si sviluppa grazie alle competenze dei soggetti svantaggiati coinvolti dalla cooperativa e dalla freschezza di illustrazioni di artisti nazionali e internazionali. L’obiettivo è quello di far riscattare le persone che collaborano al successo di questo brand che nel concreto realizza agende, skechbook, quaderni per la scuola, diari, ricettari e molto altro senza tralasciare materiali e soluzioni innovative strettamente legate al mondo della legatoria. “Promuovere le abilità e la produttività di soggetti svantaggiati (settore B della cooperativa) portando i prodotti proposti della linea ad un livello tale da poter essere competitivi sul mercato odierno. – afferma Filippo Raffi, responsabile di Tutti Matti per l’Arte – E’ nostra intenzione creare prodotti accattivanti che possano rispondere ad esigenze giovanili in fatto di gusto, funzioni e finitura.” Il progetto, dopo tre anni dal suo inizio ha raggiunto un buon livello di maturità ed è proprio grazie alle competenze acquisite che ha potuto sostenere collaborazioni progettuali con il design Campus di Calenzano (Fi) è che ad ottobre è stato presentato all’assemblea generale di Lega Coop Toscana. “Tutti Matti per l’Arte rappresenta anche un’importante sfida per Creactivity adv. – Territori Imprese Sondaggio Imprese 22 spiega Raffi – Adesso che i nostri prodotti cominciano ad essere conosciuti in buona parte del territorio nazionale e che i ragazzi della legatoria hanno acquisito professionalità, stiamo finalmente iniziando a raccogliere piccole ma importanti soddisfazioni.” Eleonora Vanni, responsabile Regione Toscana delle Cooperative Sociali spiega: “Lavorare per progetti integrati che attraversano e coinvolgono mondi differenti, arricchisce la cooperazione sociale e favorisce la contaminazione nelle comunità dei valori sociali che esprimiamo e sosteniamo. Il progetto Tutti matti per l’Arte - continua - coniuga integrazione fra mondi diversi con la valorizzazione di un marchio che promuove estetica, socialità ed efficienza economica fondamentali per qualificare l’inclusione lavorativa e sociale di persone in situazione di svantaggio”. RADIO SIANI Per i cinque anni di attività “Radio a porte aperte” Il 21 novembre Radio Siani, web radio della legalità, ha compiuto i suoi primi cinque anni di attività nel bene confiscato al boss della camorra di Ercolano Giovanni Birra. E’ stata una giornata “Radio a porte aperte” con interventi in diretta e con la filodiffusione dal balcone dell’appartamento: come già avvenuto l’anno scorso, le casse dell’emittente erano rivolte su corso Resina e via Cuparella e hanno trasmesso messaggi di legalità, interventi e musica lì dove fino a qualche anno fa gli unici messaggi trasmessi erano quelli di morte in una faida che ha insanguinato la città per due decenni. Il programma della giornata ha visto la presenza di delegazioni di scolaresche del territorio cittadino e di esponenti delle forze dell’ordine, tra i quali il Tenente Colonnello Antonio Petti, comandante del Gruppo di Torre Annunziata. Primo piano ACI Alle 12.00 è andato in onda lo speciale “L’Italia della mafie raccontata dai cronisti”.Ai microfoni di Mary Liguori e di Ciro Oliviero sono intervenuti Danilo Sulis di “Radio 100 Passi” che trasmette dalla Sicilia, Andreana Illiano giornalista calabrese de “Il quotidiano del sud”, Carlo Gregori de “La Gazzetta di Modena”. Ha fatto il punto dalla Brianza Ester Castano de “Il Fatto Quotidiano” e “Fan Page”. Per Caserta Marilù Musto de “Il Mattino”; a seguire Manuela Galletta di “Cronache di Napoli” che ha illustrato la situazione attuale delle cosche del capoluogo campano. La chiusura è stata affidata a Mary Liguori con un focus su Torre Annunziata ed Ercolano. E’ stato dunque un viaggio nelle regioni in cui la pressione della criminalità organizzata è più forte che altrove, e un modo per fare un punto della situazione attraverso chi, come Giancarlo Siani, quella realtà la racconta tutti i giorni tra mille difficoltà, i giornalisti appunto. Nel pomeriggio, si sono alternati ai microfoni della web radio della legalità molti artisti e scrittori di calibro nazionale ed internazionale, tra i quali Pino Imperatore, Ernesto Mahiux, Roberto Gentile, Mario Gelardi. Erano inoltre presenti associazioni e cooperative che collaborano con Radio Siani. Hanno preso parte ai festeggiamenti anche i magistrati della Dda di Napoli Pierpaolo Filippelli e Vincenzo D’Onofrio, oltre ad esponenti dell’associazione Libera e della Fondazione Polis. Tutti gli ascoltatori hanno potuto lasciare un proprio messaggio di auguri in diretta, inviare un selfie o un video o un file audio accompagnato dall’ashtag #auguriradiosiani connettendosi alla pagina Fb Radio Siani la radio della legalità, su Twitter @RadioSiani. COOP ZORA nema. Durante il percorso i partecipanti hanno ideato, progettato e realizzato alcuni cortometraggi, mettendo in gioco i propri talenti naturali e costruendo uno storia comune frutto di confronto e condivisione delle narrazioni individuali. Da questo progetto è scaturita la realizzazione di quattro cortometraggi i cui protagonisti hanno potuto raccontare di loro attraverso l’interpretazione di personaggi di realtà e di finzione. I filmati sono frutto della collaborazione di tutti i partecipanti che hanno curato ogni fase della realizzazione (ideazione, sceneggiatura, recitazione, riprese e montaggio). I cortometraggi prodotti sono 4 di cui 3 realizzati da operatori e utenti delle strutture ed uno dai componenti della direzione della cooperativa. Nei cortometraggi i talenti sono intrinseci ad ogni persona, al di la delle difficoltà e disabilità che manifesta, In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità la cooperativa presenterà al pubblico i cortometraggi realizzati L’iniziativa, dal titolo “Tessere Trame”, si terrà lunedì 1 dicembre 2014 alle 20:30 al Cinema Cristallo di Reggio Emilia, in via Ferrari Bonini 4. Il titolo nasce proprio dall’idea del mettere in comune ed armonizzare storie individuali nel tentativo di dare vita, come avviene con l’ordito e la trama del tessuto, ad una narrazione comune che possa rappresentare il valore e la bellezza delle persone. Saranno presenti alla serata Matteo Sassi, vicesindaco di Reggio Emilia, Alessio Mammi, sindaco di Scandiano, Annalisa Rabitti, consigliera comunale a Reggio Emilia con delega alla disabilità, Laura Mauri, responsabile del Servizio Handicap adulti dell’Ausl Reggio Emilia, Simona Caselli, presidente di Legacoop Emilia Ovest e Gianbattista Giuliani, del Servizio Handicap adulti dell’Ausl Reggio Emilia. Il 1 dicembre al Cinema Cristallo i cortometraggi di utenti e operatori Tra le numerose iniziative realizzate negli anni 2013 e 2014 dalla cooperativa sociale Zora di Scandiano, va segnalato un percorso formativo che ha coinvolto operatori ed utenti, rivolto al potenziamento delle capacità espressive, di costruzione e narrazione di storie attraverso il canale comunicativo del ci- Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 23 ITACA Assemblee separate per moltiplicare la partecipazione Assemblee “separate” per una “maggiore condivisione delle nostre attività e di ciò che anima le nostre scelte”. Così la presidente di Itaca, Orietta Antonini, presenta la principale proposta che il Consiglio di amministrazione della Cooperativa sociale friulana sottoporrà all’Assemblea dei soci prevista il 10 dicembre a Pordenone (Fiera h 16). La proposta “non ha a che fare con i miracoli, ma si pone l’obiettivo di essere un nuovo strumento di partecipazione e di governo”. L’Assemblea straordinaria dei soci della Cooperativa sociale Itaca si terrà il 10 dicembre a partire dalle 16 nella Sala Congressi “G. Zuliani” della Fiera di Pordenone in viale Treviso 1.All’ordine del giorno principalmente la modifica dello Statuto Sociale con l’ipotesi di Assemblee separate che precedano l’Assemblea generale dei delegati, ma anche la possibilità di introdurre la partecipazione alle Assemblee in videoconferenza. Le regole con le quali il Consiglio di amministrazione propone di attivare questo nuovo strumento di partecipazione e di governo, che per Itaca non è obbligatorio per legge, è l’og- Primo piano ACI getto delle molteplici riunioni che in queste settimane si stanno svolgendo in varie località del Friuli Venezia Giulia e del Veneto orientale. La forma sarà poi contenuta nello Statuto Sociale e, fin dove possibile, in un Regolamento separato approvato dall’Assemblea. Diversi i punti di forza della proposta, come spiega la presidente Orietta Antonini.“Realizzando Assemblee separate, in specifiche aree che raggruppano i soci residenti in quel territorio, potremo moltiplicare l’attenzione alla “territorialità”, accogliendo le tante ricchezze che permettono la molteplicità anche geografica delle nostre attività”. Quanto alla regola sulle sezioni soci, “così come l’abbiamo pensata non pone steccati invalicabili, ma consentirebbe di adeguare i confini ad esigenze specifiche come, ad esempio, nuove socie e nuovi soci”. Realizzando Assemblee separate nei diversi territori in cui la Cooperativa Itaca opera, infatti, “si accorcerebbero le distanze, non solo chilometriche – prosegue Antonini -, per avvicinare il dialogo e il confronto, lasciando che l’Assemblea generale possa raccogliere con più precisione la portata qualitativa e quantitativa delle nostre ricchezze, soprattutto di relazioni, e rimetterle in un’efficace prospettiva di sviluppo”. Legacoop Settori ARIBANDUS Aribandus: workshop “WorkLife Balance - Lab” La rete territoriale di Aribandus per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro In dialogo con le donne per costruire un nuovo welfare. L’appuntamento è per sabato 29 novembre, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, presso lo Spazio Famiglie del Comune di Verona. Un workshop pensato per le donne del territorio e le loro famiglie, un osservatorio sui mutati fabbisogni e nel contempo un laboratorio di idee, strategie e soluzioni : è una sfida ambiziosa quella che si è posta la cooperativa sociale Aribandus di Verona, che punta allo sviluppo di servizi innovativi e di reti territoriali per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. “WorkLife Balance - Lab”, è questo il nome dell’iniziativa della coop scaligera, cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo e realizzata in collaborazione con il Comune di Verona – Servizi Sociali e Famiglia, nell’ambito del progetto WorkLife Balance Network (finanziato dalla Dgr 448/2014 Programma operativo regionale 2007 – 2013 – Fse in sinergia con il Fers). Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 24 OSSERVATORIO SWG Cresce l’ansia sul lavoro, il futuro e la sicurezza Secondo l’ultima rilevazione Swg sul clima emotivo del Paese, come sei mesi fa, ciò che preoccupa maggiormente gli italiani sono la disoccupazione (51%) e l’assenza di prospettive per i giovani (43%). Seguono le tasse (37%) e, in rapida ascesa, l’immigrazione (29%) e la criminalità (25%); a distanza la questione ambientale (16%). A settembre la disoccupazione ha raggiunto il 12,6% (fonte Istat) e rimane l’ansia più grande per la popolazione. Ad affiancarla, l’assenza di prospettive per i giovani, tra i quali lo stesso indicatore ha superato il 44%. Ma anche chi lavora si trova spesso a farlo a condizioni, mansioni e stipendi ritenuti inadeguati. Resta sul podio delle ansie, seppur in discesa, la preoccupazione per l’eccessiva tassazione (37%). In tutto ciò si fa strada la consapevolezza che la ripresa è ancora molto lontana e di certo, quando arriverà, non riporterà di certo indietro la lancetta al Paese di Bengodi. Ma non finisce qui. Sei anni di recessione, impoverimento, sfilacciamento del welfare hanno scosso le sicurezze degli italiani su Primo piano ACI Legacoop Settori piani ben più profondi. Scavalcando l’aumento dei prezzi ( -11%), la mancanza di una classe dirigente ( -5%) e il sistema previdenziale ( -6%), dilagano la preoccupazione per l’immigrazione (+16%) e per la criminalità (+11%). Parole sempre più spesso associate e strumentalizzate, ma anche problemi già da tempo sentiti e inascoltati, che in queste settimane sono arrivati al pettine soprattutto nelle periferie metropolitane: zone dove il disagio era già di casa e la frattura del tessuto sociale si è consumata prima che altrove. Segue infine a distanza, seppure in rapida crescita, l’apprensione per le problematiche ambientali e dell’inquinamento (+9%). Più che le voci dei climatologi o gli accordi internazioni, ai quali lo spazio concesso alla ribalta è limitato, hanno forse contato le esperienze dirette: l’estate più piovosa del secolo, le ripetute alluvioni degli ultimi mesi e un’annata tutta da dimenticare per l’agricoltura. NOTA INFORMATIVA: Rilevazione effettuata da SWG tra il 4 e il 5 novembre 2014 tramite sondaggio CAWI (Computer Assisted Web Interview) su un campione rappresentativo nazionale di 1.000 soggetti. Territori Imprese Sondaggio
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