Visita il sito www.legacoop.coop Anno XXV - N.6 - 14 febbraio 2014 Primo piano Più investimenti per una cooperativa su quattro ma dopo 6 anni di crisi frena l’occupazione Foto © Gaia Levi Presentati i risultati della prima indagine congiunturale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane a pagina 2-3 Piemonte 43 diplomi di Master in Management in Impresa Cooperativa A Torino sono stati consegnati il 31 gennaio 43 diplomi di Master in Management dell’Impresa Cooperativa ad altrettanti cooperatori che hanno concluso il percorso di studi finanziato dalla Regione Piemonte attraverso i Fondi Sociali Europei, promosso dalle centrali cooperative Legacoop Piemonte e Confcooperative Piemonte e gestito da Forcoop e I.Re.Coop Piemonte ... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 13 febbraio 2014 alle ore 14,00 Settori Coop Altroconsumo, indaginequalità,l’Associazione al 1° posto Territori Emilia Romagna “Gestione,monitoraggioedopportunitàper la finanza d’impresa” Imprese CMC Aumenta il fatturato e si espande in Cile ed India Osservatorio SWG Le fragili ali del sogno europeo La differenza di Coop è ribadita anche dalla rivista di “Altroconsumo”, la maggiore associazione italiana di consumatori, che riunisce 300.000 soci. L’ultimo numero della rivista ha pubblicato un’inchiesta sulle politiche di responsabilità sociale delle 6 maggiori imprese della grande distribuzione italiana, in cui emerge il primato di Coop. L’inchiesta è stata svolta in collaborazione con Consumers International e altre... “Gestione, monitoraggio ed opportunità per la finanza d’impresa”. È il tema della giornata di studio ha lo scopo di approfondire le principali problematiche relative alla gestione e al controllo delle attività finanziarie delle imprese, con specifici riferimenti per le loro peculiarità, alle Società Cooperative, che si svolgerà giovedì 27 febbraio 2014, ore 09,15 / 17,30, a Bologna presso la Torre Legacoop (Viale Aldo Moro 16). Il mercato italiano delle costruzioni si è ridotto del 40% circa con pesanti riflessi su imprese e occupazione. L’esempio della cooperativa Cmc di Ravenna dimostra però che affrontare la crisi è possibile orientando le scelte verso l’innovazione tecnologica ed il presidio territoriale del mercato. L’assemblea dei soci della cooperativa Cmc di Ravenna, l’8 Febbraio, ha approvato il Budget 2014... Sono sempre meno gli italiani convinti che far parte della UE comporti dei vantaggi. La crisi economica erode la fiducia verso questa grande organizzazione e solo il 14% dei cittadini pensa che possa far superare all’Italia questa pesante recessione Il sogno europeo si è spento. In poco più di 10 anni, dal 2002 al 2013, la percezione dell’ingresso nell’Unione come un vantaggio per l’Italia è svanita facendo... Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Massimo Tognoni Sondaggio leggi Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano 2 Più investimenti per una cooperativa su quattro ma dopo 6 anni di crisi frena l’occupazione Presentati i risultati della prima indagine congiunturale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Un’impresa su sei prevede di espandere la propria attività durante l’anno appena iniziato. Una su quattro aumenterà gli investimenti, ma, dopo sei anni di crisi, i ritardi nei pagamenti e le difficoltà con il credito, in primis, pesano anche sulla cooperazione. E i contraccolpi temuti e annunciati fanno si che per la prima volta l’occupazione, cresciuta anche nei sei anni di crisi, conoscerà una flessione. Nelle previsioni per il 2014 sette cooperative su dieci prevedono di conservare i livelli occupazionali, due imprese su dieci prevedono di ridurre l’occupazione, una su dieci ha in programma di aumentarla. Sono questi alcuni dei risultati che emergono dalla prima indagine congiunturale sugli ultimi quattro mesi del 2013 e le previsioni per il primo quadrimestre 2014, prodotta dal lavoro congiunto dell’Ufficio Studi AGCI, dall’Area Studi Confcooperative e dal Centro Studi Legacoop. Essa ha per oggetto un significativo campione di cooperative, rappresentativo delle 43.000 aderenti all’Alleanza delle Cooperative Italiane, che danno lavoro a 1.200.000 persone sviluppando un fatturato di 140 miliardi, pari all’8% del PIL. Questa “domanda anemica” si accompagna a un peggioramento ulteriore per l’accesso al credito: nell’ultimo quadrimestre 2013 tra le cooperative che hanno richiesto un prestito il 17,1% non l’ha ottenuto, il 14,1% ha ricevuto meno di quanto necessario, il 15,4% ha ricevuto richieste di rientro, mentre il 31% ha segnalato un rialzo dello spread. I tempi di pagamento sono migliorati per l’11,4% delle imprese mentre ben il 27,1% denuncia – nonostante gli interventi del Governo per sbloccare i crediti verso la PA – un ulteriore peggioramento. La liquidità disponibile viene giudicata buona, così, solo dal 31,3% delle cooperative. Questo quadro giustifica una “coltre di scetticismo” sull’anno appena iniziato: neanche una cooperativa su dieci (8,2%) è fiduciosa sui destini dell’economia italiana, mentre una su tre (34,7%) teme un ulteriore avvitamento. Crescono le cooperative che lamentano i danni ricevuti da dumping e concorrenza sleale. Il giudizio sull’andamento della domanda è molto pesante per l’ultimo quadrimestre 2013 – negativo per il 57,8% delle cooperative e positivo solo per il 4,5% - mentre, pur restando negativo, migliora sul fronte previsionale, essendo negativo per il 21,1% e positivo per il 15,4% degli interpellati. Questa leggera schiarita non si riverbera, però, sul fatturato, che in questo quadrimestre diminuirà per una cooperativa su quattro (24,2%) mentre migliorerà solo per una su cinque (21,1%). Ma quali sono i mali che determinano maggiormente lo scetticismo? Tra coloro che hanno lamentato ostacoli all’attività di produzione e alla fornitura di servizi, il 53,5% ha segnalato la scarsa domanda come principale impedimento per le attività della cooperativa. A seguire, tra i principali fattori negativi, il 15% ha segnalato la scarsa li- quidità e il ritardo dei pagamenti amplificati dalle difficoltà di accesso al credito, il 10,4% la concorrenza sleale e le offerte al massimo ribasso, il 6,9% le inefficienze interne e il costo del lavoro, il 6,1% l’eccesso di burocrazia, le normative e il sistema fiscale, il 5,8% la riduzione di fondi dalla Pubblica Amministrazione. Tra gli altri ostacoli si segnalano, gli impianti insufficienti o non adeguati, la difficoltà di reperire manodopera qualificata, e, infine, gli effetti di eventi meteorologici avversi. Nonostante tutto ciò la cooperazione continua a scommettere su di sé. Il numero di grandi cooperative che registra un aumento di fatturato è più rilevante di quelle che ne denunciano una diminuzione; il contrario si verifica (con maggiore intensità) per le PMI. (Combinando le due opposte dinamiche, si può concludere che il fatturato complessivo è rimasto stabile o è leggermente aumentato rispetto al 2012). Le più grandi, ritengono di poter crescere (in termini di fatturato) più di quanto non prevedano per la domanda complessiva e per l’economia nel Foto © Gaia Levi Continua>> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 suo insieme. Il 23,4% delle imprese programma, infatti, di aumentare durante i primi mesi di quest’anno gli investimenti; il 16,9% prevede un’espansione della cooperativa (a fronte di un 12,8% che immagina un arretramento); il 17,9% sta mettendo in cantiere accordi, integrazioni e fusioni per sviluppare migliori sinergie. Le conseguenze negative del perdurare della crisi, temute e annunciate si sono riflesse anche sull’occupazione. Dopo sei anni di tenuta l’occupazione inizia, infatti, a dare i primi segni di cedimento anche in ambito cooperativo. Nell’ultimo quadrimestre 2013 il 19,5% prevedeva tagli e solo il 15% aumenti. Una forbice che si allarga ancora nelle previsioni per il primo quadrimestre 2014, con i tagli confermati dal 20% delle cooperative ma gli incrementi occupazionali messi in programma solo dal 10,7%. Per la prima volta da dieci anni l’occupazione conoscerà dunque una flessione anche in ambito cooperativo. Per quanto riguarda, infine, le prospettive generali per il futuro della cooperativa, prevale, con il 52,3%, il consolidamento delle attività in essere, che riflette il carattere di resilienza del mondo cooperativo. Una percentuale non trascurabile di cooperatori, il 16,9%, ha espresso indicazioni volte all’espansione delle attività. Il 17,9% ha segnalato come prospettiva interessante la strada delle aggregazioni, in particolare attraverso processi di fusione, o attraverso la realizzazione di alleanze strategiche, o tramite l’adesione a forme organizzative allargate. Infine, solo il 12,8% delle cooperative (ma è stato il 5,1% delle grandi) ha prospettato un ridimensionamento delle attività. ESPERIENZE Coopfond, sei progetti per sganciarsi dalla crisi Il sostegno a una start up e a due processi di fusione, tre interventi per agevolare investimenti: sei interventi su otto decisi dall’ultimo Consiglio di amministrazione di Coopfond sono stati messi in campo per sostenere processi di crescita. Nonostante la ripresa dell’economia nazionale tardi ancora a manifestarsi la cooperazione continua, infatti, a dare segni di vitalità e a cercare di mettere in campo tutti gli strumenti e sperimentare ogni possibilità per non abbandonare il campo. Il Fondo mutualistico di Legacoop ha deciso di dare il proprio contributo, sotto forma di partecipazione al capitale sociale, al decollo della cooperativa Leone Rosso, spinoff di Pro.Ges di Parma, che gestirà ad Aosta due asili nido, tre residenze protette per anziani e il servizio di ADI per 350 utenti. È stata costituita da 13 soci lavoratori e da Proges come socio sovventore ed è il primo intervento in Val D’Aosta per il Fondo. In Toscana si fondono invece due cooperative agricole che forniscono servizi all’agricoltura e producono cereali, olio, vino e ortofrutta:Agrimaremma (Grosseto) e Terre dell’Etruria (Livorno), una delle più importanti realtà imprenditoriali del mondo agroalimentare toscano. La cooperativa che nasce dalla fusione vedrà ampliata la sua capacità produttiva, la dimensione territoriale e sarà dotata di un significativo patrimonio immobiliare, parte del quale da dismettere. In Emilia si procede verso l’in- tegrazione di due realtà di un comparto serramenti trascinato in basso dalla crisi dell’edilizia: Cormo di San Martino in Rio (specializzata in porte, infissi, finestre ed oscuranti) e Coop Legno di Castelvetro (Mo), che vanta una capacità produttiva di 220mila porte all’anno. Operazione sostenuta dal Fondo assieme ad altra strumentazione finanziaria della Lega e che fa affidamento su un importante piano di ristrutturazione e riconversione. Cooperative che nascono, altre che si uniscono. E poi ci sono quelle che allargano il perimetro aziendale ed anche i settori di intervento. È il caso di CFT di Firenze, specializzata in logistica integrata e trasporto di merci, forte di un parco clienti che include Esselunga, Unicoop, Sammontana, Pam, Penny Market e molti altri. Ora intende incorporare un’altra cooperativa dell’area pisana, la cooperativa ARCA ed ampliare così la sua presenza ai settori del verde, del giardinaggio e della manutenzione. Vuole diversificare la produzione invece Colc, WBO nato in Toscana nel 1985 per la produzione di solai prefabbricati, intenzionato a crescere nell’attività di noleggi automezzi e nella vendita a privati, in particolare nel settore hobbistica e vernici da casa. È, infine, un WBO nato durante questa crisi Feninx Pharma, attiva nella commercializzazione dei farmaci. Dopo un breve periodo di start up, inevitabilmente molto impegnativo, ha trovato una coerenza imprenditoriale su buoni livelli operativi ed economici. Ora ha chiesto al Fondo una rimodulazione dell’intervento per riuscire ad acquistare nuove licenze che consentiranno di ampliare la gamma dei prodotti a disposizione. Il Consiglio ha deliberato, infine, due interventi di dilazione nel rientro da prestiti e partecipazioni a capitale sociale e cinque interventi a valere sul Fondo di Promozione attiva. Foto © Gaia Levi Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio 4 ALLEANZA COOPERATIVE PIEMONTE >> Alleanza Cooperative Piemonte 43 diplomi di Master in Management dell’Impresa Cooperativa >> Alleanza Cooperative Basilicata A Torino sono stati consegnati il 31 gennaio 43 diplomi di Master in Management dell’Impresa Cooperativa ad altrettanti cooperatori che hanno concluso il percorso di studi finanziato dalla Regione Piemonte attraverso i Fondi Sociali Europei, promosso dalle centrali cooperative Legacoop Piemonte e Confcooperative Piemonte e gestito da Forcoop e I.Re.Coop Piemonte in collaborazione con Università degli Studi di Torino Dipartimento di Management, Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale con il sostegno dell’Osservatorio per l’Economia Civile. La forma cooperativa è considerata da tempo un genere di impresa interessante che in questi anni di grave crisi e regressione economica del paese ha dato prova, a costo di grandi sacrifici e di percorsi di cambiamento significativi, di tenuta nel mercato del lavoro. In Italia ha assunto forme, sviluppi e geografie molto differenziate. I cooperatori sanno molto bene che fare cooperativa in Piemonte, territorio a vocazione industriale è cosa diversa dal fare cooperativa in centro Italia dove la cooperazione ha radici ramificate in ogni settore merceologico o fare cooperazione in Trentino dove anche la conformazione del territorio rende necessarie unioni, accorpamenti forme di sinergia tra imprese differenti. Anche da un punto di vista degli strumenti a supporto dello sviluppo e della nascita delle imprese cooperative le geografie sono molto differenti.Tra questi strumenti oggi ci interessa focalizzarci sulla formazione intesa come percorso di base e come percorso di aggiornamento e di rinforzo a professionalità che spesso nascono sulla base di spinte valoriali, di interessi personali, di amicizie e in modo “artigianale” nel tempo si strutturano in imprese. In questi anni le centrali cooperative piemontesi hanno lavorato per costruire spazi e contesti di formazione e di pensiero coinvolgendo in questo percorso le imprese stesse, gli enti regionali preposti alla formazione e gli atenei sperimentando modelli diversi per costruire percorsi di formazione e di aggiornamento orientati allo sviluppo del modello cooperativo in Piemonte. >> Alleanza Cooperative Umbria Primo piano ACI Legacoop Settori La consegna dei diplomi ha fornito l’occasione per approfondire questi temi, ospite il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Giuliano Poletti, il giurista esperto di Politiche del Lavoro e consulente per il Ministero Romano Benini. La giornata si è aperta con l’intervento del Presidente regionale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Giancarlo Gonella che ha evidenziato come le esperienze formative condotte in questi anni sul territorio piemontese siano state fortemente condivise con le imprese e orientate al rinforzo del modello cooperativo, a seguire la Direttrice di Forcoop, capofila nella gestione dei corsi, Roberta Seno ha sottolineato come il bisogno formativo delle cooperative piemontesi negli anni si sia andato a modificare da una iniziale necessità di rinforzo degli strumenti di management all’apertura verso la sperimentazione di modelli di impresa e di relazioni tra imprese differenti. L’intervento del Direttore del Master Prof. Valter Cantino ha evidenziato come il rapporto con l’Università nella gestione dell’alta formazione rivolta alle imprese sia un tassello centrale nel nuovo modello universitario e nello specifico sono stati evidenziati gli spazi di collaborazione alla luce di una idea di impresa che sempre più si discosta dai modelli tradizionali centrati sulla competizione e si avvicina ai valori della cooperazione di collaborazione e di democraticità. Interessanti sono state le testimonianze degli allievi dei Master che in un primo intervento hanno tratteggiato il tema del ricambio generazionale nel managament delle cooperative storiche e l’assunzione di un ruolo dirigenziale per i giovani che a partire da interessi personali, desiderio di affermazione e necessità di individuare un percorso professionale scelgono la cooperativa per dare forma e struttura. In un secondo passaggio sono stati presentati i progetti realizzati nell’ambito del laboratorio di progettazione del Master dove la centratura è sul metodo di lavoro proposto dal Politecnico di Torino e sulla collaborazione tra soggetti differenti. La Regione Piemonte nella persona della Dott.ssa Paola Casagrande Direttore dell’Assessorato al Lavoro e alla Formazione Professionale ha evidenziato come nonostante le criticità resti alto l’interesse per le esperienze formative e che si sta per avviare Territori Imprese Sondaggio 5 la programmazione del Fondi 2013/2020 che potranno avere un orientamento anche sull’alta formazione. L’intervento del Dott. Benini ha dato cornice alla situazione del lavoro in Italia evidenziando come sia necessario modificare l’approccio al lavoro in una logica di sviluppo più europea e più rispettosa delle risorse umane, dei giovani del nostro paese. Anche Benini rinforza l’idea di una imprenditoria volta alla collaborazione, alla creatività, all’innovazione valorizzando il tema del sociale e della territorialità e della democraticità delle imprese come chiave di volta per uscire dalla crisi e fare sviluppo. Il Presidente Poletti che aveva presenziato anche all’avvio del Master ha sostenuto la centralità della collaborazione tra persone e tra imprese invitando i cooperatori piemontesi a farsi promotori di modelli dove le imprese radicate nei territorio uniscono le forze in ragione di obiettivi comuni, dove le cooperative forti dei loro valori e del modo specifico di stare sul mercato si rendano disponibili a incontrare modelli diversi per fondare azioni comuni. La centratura sui temi della partecipazione delle comunità allo sviluppo dei territori e della collaborazione tra soggetti diversi è stata anche evidenziata a partire dai progetti presentati dagli allievi Master. Poletti ha concluso il suo intervento rimarcando la necessità di ripristinare relazioni e rapporti sulla base delle fiducia, la stessa che come ha raccontato il Presidente guida i gabbiani nel momento del sonno: quando il primo gabbiano vicino a riva scopre che non ci sono pericoli si addormenta, così a seguire il suo vicino e in pochi minuti l’intero stormo è addormentato fidandosi l’un l’altro in uno spirito di gruppo che si fonda con la comunità. In chiusura di mattinata il Presidente di Confcooperative Torino Gianni Gallo ha evidenziato come il valore delle esperienze realizzate debba trovare uno spazio di comunicazione più esteso che raggiunga i contesti economici al di fuori del terzo settore, in questa logica Roberta Seno ha concluso invitando tutti ad un prossimo appuntamento in dicembre di taglio nazionale dove si met- Primo piano ACI teranno a confronto le esperienze di formazione e di alta formazione che in giro per l’Italia stanno contribuendo allo sviluppo del modello cooperativo. ALLEANZA COOPERATIVE UMBRIA Il 21 febbraio assemblea costitutiva “Più forti insieme”. Questo lo slogan dell’Assemblea costitutiva dell’Alleanza Cooperative Umbria che si terrà il 21 febbraio a Perugia, presso il Centro Congressi della camera di Commercio (Via Pellas 81/83). Programma 15.00 Registrazione dei partecipanti Saluto delle Autorità Wladimiro Boccali, Presidente ANCI Umbria Marco Vinicio Guasticchi, Presidente UPI Umbria Giorgio Mencaroni, Presidente Unioncamere Umbria Introduzione dei lavori Andrea Fora, Presidente Confcooperative Umbria Elezione degli Organi dell’Alleanza delle Cooperative Italiane – Umbria Relazione Programmatica Dino Ricci, Presidente Legacoop Umbria Interventi programmati Maurizio Gardini, Presidente Nazionale Confcooperative Rosario Altieri, Presidente Nazionale AGCI Catiuscia Marini, Presidente Regione Umbria Conclusione dei lavori Giuliano Poletti, Presidente Alleanza delle Cooperative Italiane Legacoop Settori ALLEANZA COOPERATIVE BASILICATA Il 20 febbraio assemblea costitutiva L’Assemblea costitutiva dell’Alleanza delle Cooperative Italiane di Basilicata, si terrà a Potenza il 20 febbraio, presso la sala Inguscio della Regione Basilicata (via Vincenzo Verrastro) con inizio alle ore 9,30. Programma Presiede Donato Semeraro, presidente Agci Basilicata Relazione Giuseppe Suanno, presidente Confcooperative Basilicata Interventi Presentazione Rapporto “Cooperazione, non profit e imprenditoria sociale: economia e lavoro” Claudio Gagliardi, Segretario Generale Unioncamere nazionale Marcello Pittella, Presidente Giunta Regionale di Basilicata Adempimenti ed Elezione Organismi ConclusioniPaolo Laguardia, presidente Legacoop Basilicata Giuliano Poletti, presidente Alleanza delle Cooperative Italiane Testimonieranno con la loro presenza la costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane di Basilicata i presidenti delle Camere di Commercio di Potenza e Matera, i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, i rappresentanti delle Organizzazioni Datoriali di Basilicata. Territori Imprese Sondaggio Settori >> Coop 6 COOP Altroconsumo, indagine standard qualità, l’Associazione al 1° posto >> Turismo La differenza di Coop è ribadita anche dalla rivista di “Altroconsumo”, la maggiore associazione italiana di consumatori, che riunisce 300.000 soci. L’ultimo numero della rivista ha pubblicato un’inchiesta sulle politiche di responsabilità sociale delle 6 maggiori imprese della grande distribuzione italiana, in cui emerge il primato di Coop. L’inchiesta è stata svolta in collaborazione con Consumers International e altre associazioni di consumatori ed è finanziata dalla Commissione Europea. “L’impegno etico è autentico, trasparente e condiviso –si legge nelle motivazioni del riconoscimento- Non c’è mai un gap tra quanto Coop dichiara di fare e quello che realmente fa. Coop ha documentato che garantisce che i fornitori paghino il salario giusto ai dipendenti e termini di pagamento e di produzione ragionevoli”. In una fase di secca riduzione dei consumi, in cui il bilancio delle famiglie è sempre più difficile, è la norma riempire il carrello senza chiederci cosa c’è dietro alle offerte e ai prezzi dei prodotti acquistati. La scelta del consumatore, tuttavia, non può prescindere dalla conoscenza del backstage, dei costi sociali e ambientali e della politica praticata verso i lavoratori. Non si possono ignorare il numero dei controlli effettuati sui prodotti e le azioni concrete di non conformità realizzate. Dentro a una scatoletta venduta da Coop c’è molto di più del prezzo: la politica attuata dai fornitori verso i propri dipendenti, la qualità certificata dei prodotti grazie ai tanti controlli realizzati, la precisa scelta delle formule produttive grazie ai capitolati di produzione per il prodotto a marchio. L’inchiesta promossa da “Altroconsumo” è partita infatti dalla guerra dei prezzi attuata dalle insegne della grande distribuzione che può ripercuotersi alla lunga sugli stessi consumatori: la qualità dei prodotti acquistati si abbassa notevolmente, così come l’assortimento degli stessi. I fornitori infatti riducono l’offerta per sostenere i prezzi imposti e non investono più in innovazione e qualità dei prodotti, mente il salario dei lavoratori si abbassa. Responsabilità etica e sociale, qualità dei prodotti offerti e mercato possono tuttavia stare in equilibrio. Lo dimostra appunto Primo piano ACI Legacoop Settori questa inchiesta che vede Coop come l’unica insegna in grado di passare dalle parole ai fatti. Coop ha messo a disposizione di “Altroconsumo” l’intera documentazione SA8000 (sugli standard lavorativi praticati dai fornitori), ha dimostrato di realizzare effettivamente le azioni dichiarate, ed è sempre in grado di documentare quelle intraprese. Coop è l’esempio di come l’adesione alle regole del commercio etico possa diventare reale, di come si possano intrattenere relazioni commerciali equilibrate per prezzo e modalità di pagamento, con i fornitori del Sud del mondo come dei paesi dell’Unione Europea. L’indagine di Altroconsumo, è stata realizzata da aprile a novembre 2013 su 6 aziende della grande distribuzione organizzata e pubblicata nel numero di febbraio, in collaborazione con Consumers International e altre associazioni di consumatori e finanziata dalla Commissione Europea. Per verificare quanto effettivamente dichiarato dalle insegne sono stati esaminati i contratti di fornitura e i report sui controlli effettuati. Per il nono anno consecutivo aderisce a “M’illumino di meno” Perfettamente coerente ai temi del risparmio energetico su cui Coop è impegnata, l’adesione a “M’illumino di meno”, l’iniziativa promossa da “Caterpillar” prevista per venerdì 14 febbraio. Nono anno di adesione e “silenzio energetico” garantito negli oltre 1400 punti vendita Coop con lo spegnimento simbolico delle luci. Aderiscono anche le 30 librerie.coop. Confermata inoltre, come negli anni passati, la possibilità di ascoltare in diretta la trasmissione di Caterpillar direttamente nei punti vendita attraverso Radio Coop. Da tempo, d’altronde Coop ha abbandonato i sistemi di illuminazione tradizionali a favore delle luci a led: sicure perché hanno un’alta affidabilità di lunga durata e robustezza, a basso consumo perché con il loro alto rendimento ed efficienza riducono i consumi di energia elettrica. In totale, nel corso del 2013 Coop ha installato lampade a led in 43 punti vendita arrivando così a coprire attualmente con questa tecnologia l’illuminazione interna di 210 supermercati e iper, 8 parcheggi e 182 insegne esterne. Così facendo il risparmio Territori Imprese Sondaggio Settori 7 energetico stimato è di circa 5 milioni di kWh annui, consentendo di evitare l’immissione in atmosfera di circa 2150 tonnellate di CO2. Diventano così 307 i punti vendita che verranno registrati al Programma di certificazione Greenlight (il programma della Comunità Europea ad adesione volontaria che prevede l’installazione di lampade a alta efficienza e sistemi di telecontrollo per accensione e spegnimento automatico) e 158 impianti fotovoltaici allacciati e funzionanti, della potenza complessiva di 31.488 kWp, capaci da soli di produrre in un giorno d’inverno, come il 14 febbraio, il quantitativo di energia elettrica necessario per illuminare tutta la rete vendita Coop per un’ora e 5 minuti. In termini di energia, nel 2013 ne abbiamo prodotta il 6% in più dell’anno precedente. A partire dal 2012, le cooperative insieme ad Inres (il consorzio nazionale di progettazione delle strutture di vendita Coop) hanno inoltre avviato il “Progetto Energia”, uno specifico programma che ha l’obiettivo di ridurre i consumi dei punti vendita della rete coop. L’obiettivo è di coinvolgere entro il 2015 i punti vendita “responsabili” del 75% dei consumi di energia per ridurne i consumi almeno del 10%. Sono già 85 i punti vendita coinvolti nel biennio 2012-2013 ed altri 96 saranno interessati nel 2014. Prosegue intanto a gonfie vele il progetto “Eco-Courts”, un progetto Life sostenuto dalla Commissione Europea che unisce a Coop altri soggetti quali il Comune di Padova, Finabita, Legacoop, le Regioni Toscana e Regione Emilia Romagna,: comunità vere (come famiglie e condomini) e virtuali (singoli o soggetti collettivi) unite per adottare buone abitudini e soluzioni intelligenti per ri- Primo piano ACI sparmiare energia, acqua e rifiuti domestici riducendo le spese di casa. Perno del progetto il concetto dell’agire comune e dell’impegno collettivo. Ad oggi sono 4550 le famiglie che hanno compilato il loro piano di azione di risparmio e aderito al portale www.cortiliecologici.it. Tra le varie iniziative organizzate dalle Coop sui diversi territori a Padova la distribuzione degli eco-consigli di Eco-Courts nei 5 punti vendita di Coop Adriatica e a Bologna (all’Ipercoop Lame) l’esposizione di lavori dei bambini sui temi dell’efficienza energetica e ecologica. TURISMO Seminario in Belgio, si rafforza OITS Europa Si è tenuto a Mont Saint Hubert, il 4 e 5 febbraio, nell’albergo gestito dalla società Floreal di proprietà dei sindacati socialisti belgi, il seminario annuale di OITS, Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale. Nel seminario è stato definito il ruolo che sarà affidato a Luc Gobin, dirigente dell’ente di promozione turistica delle Fiandre, che è stato distaccato presso OITS. Legacoop Settori Gobin si occuperà dei rapporti con le istituzioni comunitarie e con le altre organizzazioni esistenti a livello europeo. Si occuperà di bandi e progetti e dirigerà la sezione europea dell’OITS. La direzione del progetto eCalypso, dedicato alla commercializzazione del turismo sociale attraverso un portale web dedicato, è stata affidata a Serena Ianniello, che sostituisce Danny Silva. Nelle prossime settimane diventerà operativa la società che gestirà il portale. Il Memorandum approvato in occasione della riunione del Consiglio di Amministrazione tenuta a Blankenberge, è stato consegnato a tutte le istituzioni comunitarie anche in vista delle imminenti elezioni europee, e ne verrà distribuita la versione in italiano. In fase di organizzazione il congresso mondiale che si terrà a San Paolo, in Brasile, nel prossimo ottobre. Maurizio Davolio si occuperà del coinvolgimento delle centrali cooperative brasiliane OCB e UNISOL nonché di ICA Americas. Nel seminario è stato deciso di potenziare gli strumenti di comunicazione (nuovo sito, rivista, newsletter) e di rafforzare i rapporti esterni, in particolare con l’UNWTO e Necstour. Il Presidente Jean Marc Mignon sarà in Italia il 15 maggio per un incontro con tutti i soci italiani, che si stanno riorganizzando sotto la guida del nuovo Vice Presidente di OITS Fabrizio Pozzoli, di Confcooperative. Sarà esplorata la possibilità di creare la sezione Asia in collaborazione con ICA Asia e Pacifico. Territori Imprese Sondaggio Territori >> Lombardia 8 LOMBARDIA Piero Collina, Presidente Ccc Gianmaria Balducci, Presidente Cefla 15.00 Dibattito 17.00 Intervento conclusivo Rossano Rimelli, Direttore Ancpl In attesa di conferma: intervento di Francesca Balzani, Assessore a Bilancio, Patrimonio e Tributi del Comune di Milano. Assemblea delle Cooperative di Produzione e lavoro - Alcopl >> Veneto >> Liguria >> Liguria >> Emilia Romagna >> Emilia Romagna >> Marche VENETO >> Sicilia >> Mantova “Il futuro all’inizio è sempre un cantiere”. Questo il tema al centro del dibattito dell’Assemblea Congressuale dell’Associazione Lombarda delle Cooperative di Produzione e Lavoro di Legacoop Lombardia che si terrà a Milano Giovedì 20 Febbraio, presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico per Edili Carlo Bazzi in via Cappuccio 2 >> Reggio Emilia >> Reggio Emilia Programma dei lavori 9.15 Welcome coffee e registrazione dei partecipanti 9.30 Apre i lavori e presiede Barbara Farina, Direttore Legacoop Lombardia Saluti Mario Melazzini,Assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione – Regione Lombardia Maurizio Ottolini, Presidente Alleanza delle Cooperative Italiane – Lombardia Interventi Sara Colautti, Direttore unità Industry Studies and Country Analysis – Csil Giuseppe Sopranzetti, Direttore Banca d’Italia – sede lombarda 11.00 Relazione del Presidente Sergio Fiorini, Presidente ALCoPL Adempimenti congressuali (Assemblea ALCoPL) Interventi Luca Bernareggi, Presidente Legacoop Lombardia Carlo Zini, Presidente Ancpl 14.00 Presiede Emanuele Zacchi, Vice presidente ALCoPL Interventi Massimo Matteucci, Presidente Cmc Primo piano ACI Legacoop Settori Legacoop firma a Padova il Patto territoriale per la legalità In risposta alla crescente ramificazione delle organizzazioni criminali anche nel territorio veneto, venerdì 7 febbraio è stato siglato a Padova, in Camera di Commercio, il “Patto territoriale per la legalità”. Legacoop Padova è tra i firmatari, assieme a numerosi altri attori del territorio che l’accordo impegna ad azioni mirate per porre un argine alle infiltrazioni mafiose nell’economia, nella società e nella politica: la CCIAA patavina, le principali associazioni di categoria e dei consumatori della provincia, gli ordini e i collegi professionali padovani, le organizzazioni sindacali territoriali (hanno aderito Cgil, Cisl e Uil) e le reti antimafia di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e “Avviso Pubblico”. Legacoop è da sempre in prima linea nella costruzione della cultura della legalità e collabora con enti, associazioni e istituzioni per la promozione del rispetto delle regole e di una maggiore conoscenza e consapevolezza fra i cittadini circa l’incidenza della criminalità organizzata e delle mafie. In Veneto in particolare, Legacoop Treviso ha sottoscritto nel 2012 un analogo patto per il territorio della Marca. «Le infiltrazioni nel territorio ci sono e dobbiamo stare all’erta tutti» afferma Antonella Pan, presidente di Legacoop Padova. «Il periodo particolarmente difficile che stiamo attraversando - spiega - espone a rischi chi opera nel tessuto economico-produttivo. Informeremo i nostri iscritti in maniera costante circa regole da rispettare, buone prassi da seguire e strumenti operativi a disposizione per prevenire usura e infiltrazioni criminali. Primo punto, e elemento innovativo del protocollo, è lo spor- Territori Imprese Sondaggio Territori 9 tello SOS Giustizia di “Libera”, che sarà attivato presso la Camera di Commercio di Padova: diventerà riferimento regionale per la tutela della legalità e fornirà anche sostegno e aiuto agli imprenditori in difficoltà, comprese le potenziali vittime di usura e racket delle estorsioni». LIGURIA Nuovo corso Alta Scuola di Turismo Ambientale- nelle Cinque Terre Dopo il successo del primo corso dello scorso autunno il Parco Nazionale delle 5 Terre, Legambiente, Vivilitalia, i comuni del Parco insieme ad AITR e Federparchi presentano il nuovo Corso di ASTA – Alta Scuola di Turismo Ambientale che si terrà a Monterosso, nelle Cinque Terre, da sabato 5 a sabato 12 Aprile 2014. ASTA 2014 è un corso con un approccio fortemente esperienziale con una metà delle attività basata su uscite ed escursioni sul territorio che saranno l’occasione per conoscere in prima persona i luoghi, le persone, i prodotti, i servizi che caratterizzano le Cinque Terre; elementi che messi insieme riescono ad attrarre ogni anno milioni di turisti da tutto il mondo e in ogni stagione. “Legacoop sostiene con grande convinzione il corso, collabora attivamente nella sua organizzazione e condivide con gli altri promotori l’obiettivo di consolidare l’Alta Scuola di Formazione in modo che possa operare anche a livello internazionale – spiega Roberto La Marca, responsabile Turismo e Green Economy di Legacoop Liguria -. Alcune cooperative aderenti a Legacoop hanno maturato in molti anni di attività una grande competenza imprenditoriale nel campo del turismo naturalistico, dell’educazione ambientale e dell’ecoturismo, anche scolastico, e potranno portare al corso un rilevante contributo di esperienza e di testimonianza”. Il corso è rivolto a funzionari di amministraPrimo piano ACI zioni pubbliche, manager, esperti in pianificazione ambientale e del territorio, guide turistiche e ambientali, piccoli e medi imprenditori e a quanti vogliano perfezionare il proprio percorso formativo e le proprie competenze nel settore del management turistico ambientale. ASTA è l’occasione per entrare in contatto con le migliori esperienze italiane nel campo turistico ed ambientale realizzate nei territori di eccellenza e raccontate dalla viva voce dei protagonisti. Durante il percorso formativo i partecipanti entreranno in contatto con le migliori esperienze nel campo turistico ed ambientale realizzate nei territori di eccellenza italiani, raccontate dalla viva voce dei protagonisti. Il corso si svolge alle Cinque Terre che sono internazionalmente riconosciute come una best practice in quanto territorio che ha saputo interpretare i tempi con una governance e uno stile di management che lo ha trasformato da destinazione marginale e periferica a modello di sviluppo sostenibile in un’area protetta, studiato in tutto il mondo. La capacità delle Cinque Terre di mettere a sistema l’accoglienza, i servizi turistici, l’agricoltura di qualità, l’enogastronomia e il patrimonio storico e culturale con il contributo attivo della popolazione rimangono un esempio straordinario di un percorso che altri territori ambiscono a replicare. Le Cinque Terre riescono infatti a produrre contemporaneamente sviluppo, occupazione, tutela del territorio e del paesaggio e nuove forme di economia, che hanno consentito anche ai giovani di trovare un’innovativa e stimolante traiettoria di futuro. Il corso prenderà il via sabato 5 aprile e si concluderà sabato 12 aprile 2014. Il numero massimo di partecipanti è fissato in 30 persone. Il corso verrà attivato al raggiungimento di almeno 15 partecipanti. E’ prevista la realizzazione di un’esercitazione finale per valorizzare mediante una restituzione ai partner del percorso formativo gli apprendimenti emersi durante il corso. Ai partecipanti saranno consegnati i materiali didattici e un attestato di partecipazione finale. La quota di iscrizione per persona è di 450 euro. Sono compresi i costi relativi al corso, le escursioni previste dal programma for- Legacoop Settori mativo, il pranzo del 5, del 9 e del 12 aprile. Per i soci AITR e per gli iscritti ai circoli locali di Legambiente la quota di iscrizione è di 350 euro Grazie all’intervento del Parco e dei Comuni delle 5 Terre, per i primi 24 iscritti che ne faranno richiesta è prevista la sistemazione a titolo gratuito presso l’ostello di Corniglia. Per l’assegnazione dei posti farà fede la data di invio del pagamento. Sono in fase di definizione alcune convenzioni con strutture ricettive e ristoranti per facilitare il soggiorno e la permanenza dei partecipanti al corso. Il pagamento dovrà essere effettuato in un’unica soluzione. La quota sarà interamente rimborsata in caso di mancata attivazione del corso. Al momento dell’iscrizione è necessario inviare alla segreteria organizzativa: • Scheda di iscrizione firmata e compilata in ogni sua parte; • copia del versamento effettuato; • breve curriculum con foto allegata. Per iscriversi è necessario compilare la scheda di iscrizione e inviarla insieme alla documentazione richiesta. Al via Bellacoopia: le idee degli studentisitrasformanoincooperativa Commercio on line di libri usati, attraverso la predisposizione di un sito, creazione e gestione di spazi per esposizioni artistiche, una cooperativa specializzata in coltivazioni e allevamento in ambito biologico e un nuovo modello di fast food basato su piatti unici appositamente studiati dal punto di vista nutrizionale.Sono solo alcuni dei sei progetti imprenditoriali messi a punto da altrettanti istituti superiori della Liguria, nel- Territori Imprese Sondaggio Territori 10 l’ambito del concorso Bellacopia, promosso da LegacoopLiguria con il patrocinio della Regione, presentati il 10 febbraio dal presidente di Legacoop, Gianluigi Granero, dal vicepresidente di Coop Liguria, Mauro Bruzzone, alla presenza dell’assessore alla formazione e al bilancio, Pippo Rossetti. Oltre cento i ragazzi coinvolti delle classi terza, quarta e quinta dell’Istituto Marsano, Vittorio Emanuele – Ruffini e Marco Polo di Genova, dell’Istituto Ruffini di Imperia, del Ferraris – Pancaldo di Savona e dell’istituto artistico Cardarelli della Spezia. Un’iniziativa, giunta quest’anno alla settimana edizione, per promuovere i talenti giovanili e coinvolgere anche i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori in un progetto di costruzione del proprio futuro lavorativo. “Con questo progetto – ha spiegato Gianluigi Granero – vogliamo promuovere nelle giovani generazioni le potenzialità e i vantaggi di costruire il proprio futuro lavorativo tramite una cooperativa. Le classi coinvolte avranno modo infatti di apprendere le tecniche di gestione aziendale, scoprire la storia, l’organizzazione e i valori del movimento cooperativo e, grazie alla docenza di alcuni esperti, acquisire le nozioni necessarie per fondare la propria cooperativa, scegliendo i compagni più adatti a ricoprire vari ruoli”. In primo piano tra i promotori Coop Liguria. “Visti i dati della situazione occupazionale ligure – ha sottolineato Mauro Bruzzone, vice presidente di Coop Liguria – c’è sempre più bisogno di progetti imprenditoriali che richiedono spirito di iniziativa e inventiva. Nell’ambito delle proposte didattiche che Coop, da oltre trent’anni, propone alle scuole sui temi dell’educazione al consumo consapevole, coinvolgendo ogni anno, nella sola Liguria, oltre 15 mila bambini e ragazzi, il progetto Bellacoopia rappresenta un’occasione per lavorare con i ragazzi sui temi della cooperazione e della cittadinanza e per avvicinarli al mondo del lavoro. Sviluppando un’idea imprenditoriale e articolandola in uno studio di fattibilità vero e proprio, le classi si misurano con le opportunità offerte dalla formula imprenditoriale cooperativa, incentrata su valori quali solidarietà, mutuo sostegno, trasparenza, rispetto delle regole, valorizzazione delle persone e del loro lavoro collettivo, radicamento nel territorio”. Primo piano ACI I giovani coinvolti acquisteranno le nozioni necessarie e poi fonderanno, virtualmente, la propria cooperativa. “Le iniziative di Lega Coop con la scuola sono sempre molto diversificate e si basano sulla creatività – ha aggiunto Pippo Rossetti – i sondaggi ci dicono che i ragazzi escludono dalla loro vita professionale di fare gli imprenditori e Legacoop, con questi progetti, li fa lavorare proprio alla costruzione di un’impresa cooperativa. Da qui abbiamo maturato l’dea di stringere un accordo con la Lega, coinvolgendo anche l’Ufficio scolastico regionale e l’Università per sostenere le iniziative di CoopLiguria nelle scuole e far diventare i ragazzi protagonisti attivi della loro vita, grazie a tutti i progetti che in questi anni sono state portati avanti, dalle attività di educazione al consumo responsabile, al consumo rispetto alla salute, fino alla progettazione di una realtà produttiva con la conseguente praticabilità dell’idea”. LIGURIA Incubatori d’Impresa e Start Up Innovative, Legacoop in primo piano Incubatori d’Impresa e Start Up Innovative. Legacoop Liguria gioca un ruolo di primo piano. Nell’ambito del convegno svoltosi presso la sede della Fondazione Edoardo Garrone a Genova, su questi temi c’è stato un confronto sul ruolo delle istituzioni e la presentazione di alcune esperienze. “Il mondo della cooperazione è un contesto nell’ambito del quale le start up possono trovare terreno fertile – commenta Sandro Frega, vice presidente di Legacoop Liguria -. Oggi ci sono settori come quelli delle energie rinnovabili e del sociale dove esistono margini di crescita. E la cooperazione può mettere in campo finanziamenti e fondi mutualistici che possono essere decisivi per il decollo di una start up”. Nell’ambito del convegno è stato presentato il caso della Montalbano Technology, il ruolo dei talent – garden, le opportunità dell’Equity crowdfunding. “A livello nazionale abbiamo deciso alcune procedure definite nel caso delle start up – Legacoop Settori spiega Rosangela Conte, responsabile della Formazione di Legacoop Liguria -. Ci siamo infatti resi conto che non è facile catalogare come innovativa sin dall’inizio una nuova idea imprenditoriale. Spesso ci vuole del tempo. Il nostro ruolo di Legacoop vuole essere sempre di più quello di un soggetto in grado di accompagnare le start up nel tempo, valutando passo dopo passo la capacità di innovazione delle nuove imprese”. EMILIA ROMAGNA “Gestione, monitoraggio ed opportunità per la finanza d’impresa” “Gestione, monitoraggio ed opportunità per la finanza d’impresa”. È il tema della giornata di studio ha lo scopo di approfondire le principali problematiche relative alla gestione e al controllo delle attività finanziarie delle imprese, con specifici riferimenti per le loro peculiarità, alle Società Cooperative, che si svolgerà giovedì 27 febbraio 2014, ore 09,15 / 17,30, a Bologna presso la Torre Legacoop (Viale Aldo Moro 16). Programma 9,00 Registrazione Partecipanti 9.30 Inizio lavori − Introduzione di Igor Skuk, Direttore Legacoop Emilia Romagna − Esposizione dei relatori 1° Modulo: Il sistema di controllo interno nelle imprese: scopo, valutazione e monitoraggio; La costruzione di un modello a supporto dell’operatività nell’Area Finanza. 2° Modulo: Gestione e monitoraggio dei rapporti con il sistema bancario: rischi e opportunità; Comprendere le comunicazioni bancarie (estratti conto, documenti di sintesi, contratti, altro); La negoziazione con le controparti bancarie: esperienze concrete; Modalità di copertura del rischio tassi (cenni). 3° Modulo: Operazioni di funding: l’analisi di bilancio finalizzata ad una corretta co- Territori Imprese Sondaggio Territori 11 municazione degli equilibri finanziari, economici e patrimoniali. 4° Modulo: Gestione della tesoreria: strumenti finanziari eligibili per l’ottimizzazione della gestione di liquidità; I rischi finanziari (di mercato, di liquidità, di controparte) relativi agli strumenti utilizzati per la gestione della tesoreria; Il processo di pianificazione finanziaria: variabili da considerare. 17.15 Considerazioni conclusive sulla giornata da parte di Gianni Bragaglia, che coordinerà i lavori. 17.30 Fine lavori Relatori Il programma sarà presentato dal Dott. Gianfelice D’Alonzo, Partner di Unilab Consulenze Aziendali Srl, MILANO; sono previsti gli interventi del Dott. Paolo Maestri, Partner di Unilab Consulenze Aziendali Srl, BOLOGNA e del Dott. Pierpaolo Sedioli, Partner de LaBase Revisioni Srl, Forlì. Orario I lavori inizieranno alle ore 9,30 e si concluderanno alle ore 17,30. La “pausa pranzo” avrà luogo dalle ore 13 alle ore 14; sono previste inoltre 2 brevi pause alle ore 11 circa e alle ore 15,45. Documentazione Ai partecipanti sarà consegnata una documentazione sintetica sui temi trattati. Le adesioni, che saranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili, dovranno essere inoltrate all’AIRCES mediante o fax 051.509.738 o posta elettronica [email protected] entro il 24 Febbraio, integrando l’iscrizione con i dati relativi al pagamento. EMILIA ROMAGNA Convegno nazionale “Educazione e/è politica” ACI presentanza del sistema cooperativo. Ben-essere, convivenza civile ed equità possono essere realizzate solo declinando in azioni due parole: Educazione e Politica. Solo la solidarietà di azione tra educazione e politica può creare le condizioni perché tutti gli individui diventino capaci di comprendere, capire, immaginare e valutare il mondo in cui vivono perché la democrazia si fonda su cittadini consapevoli e competenti in grado di orientare e sostenere una concreta idea di futuro. I luoghi educativi, sin dai nidi e dalle scuole d’infanzia, hanno il compito di far crescere cittadini responsabili e per questo hanno bisogno di buone politiche per creare le condizioni necessarie per svolgere questo ruolo. Diceva Loris Malaguzzi: il rischio è “di accedere, per equivoca via idealistica, al falso problema di contrapporre in termini di supremazia e subalternità quello che invece (anche tra politica e pedagogia) va visto in chiave di rapporto. Per quanto faticoso sia, è questo il processo che va permanentemente stimolato e permanentemente tenuto sotto controllo”. L’esistenza dei servizi educativi e le prospettive di futuro esigono: - una politica che riconosca ed espliciti il valore etico, culturale ed economico che viene espresso dall’azione educativa. Rischio l’invivibilità della società; - una pedagogia capace di interpretare le dinamiche sociali e politiche. Rischio il fallimento degli investimenti in educazione Sul sito www.educazioneepolitica.it il programma completo. MARCHE “Educazione e/è politica”. Questo il tema del convegno nazionale dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, dedicato a Loris Malaguzzi, che si terrà a Reggio Emilia, dal 21 al 23 febbraio, in occasione dei 20 anni dalla morte di Loris Malaguzzi. Nutrita la rapPrimo piano punto di riferimento locale e nazionale, una persona che ha sempre creduto nella forza della cooperazione. Così lo ricorda Legacoop Marche: La scomparsa di Peppe Cingolani; “Un cooperatore nel cuore” È scomparso il 9 febbraio Peppe Cingolani figura storica della pesca e del porto,un pezzo di storia di Ancona, già presidente della Centrale cooperativa, era un Legacoop Settori “Un cooperatore nel cuore. Questo, per noi, è sempre stato Peppe Cingolani. Un punto di riferimento per tutti i cooperatori di Ancona e delle Marche. Una persona che ha sempre visto in questo nostro mondo una grande potenzialità per lo sviluppo di ogni persona, ogni lavoratore, per una grande crescita di tutte le imprese che aderiscono a Legacoop Marche. Peppe è stato presidente della nostra Centrale cooperativa negli anni ’80, presidente di Confidicoop e direttore della Cooperativa Pescherecci e Motopescherecci di Ancona. E proprio al mondo della pesca ha offerto con forza le sue grandi capacità umane e professionali. E’ stato un punto di riferimento per tutta la marineria, locale e nazionale, e, con il suo impegno, ha tessuto rapporti con i colleghi di tutto l’Adriatico facendo diventare Ancona e i pescatori marchigiani protagonisti di questo settore. Quando passava nella nostra sede, anche solo per un saluto, c’era nei suoi occhi sempre un grande entusiasmo e il desiderio di far crescere la cooperazione che, pur con l’aumentare dei capelli bianchi, non si è mai spento”. SICILIA Aziende confiscate; Legacoop “seguire strada già sperimentata” “In questi giorni si è tornato con insistenza a discutere delle aziende confiscate e del loro futuro. E, come spesso avviene, sono tornate a galla parole come liquidazione e/o vendita. Strade che preoccupano molto chi come Legacoop in questi anni, si è speso per fare tornare alla collettività e rendere produttivi tanti terreni confiscati a Cosa Nostra”. Lo dice Filippo Parrino, vicepresidente regionale di Legacoop Sicilia intervenendo nel dibattito di queste ore. “La gestione dei terreni confiscati non era cosa facile – dice Parrino - ma Legacoop, insieme a Libera, ha impegnato la propria capacità e tante risorse per portare in quei terreni produzioni Territori Imprese Sondaggio Territori 12 che oggi sono sul mercato di tutto il mondo, grazie all’impegno e alla collaborazione con le aziende cooperative di giovani cooperatori che su quei terreni hanno costruito il loro presente e il loro futuro. E’ un percorso che ha dato i suoi frutti e che, ne siamo convinti, può rappresentare una risposta valida anche per la riqualificazione e il rilancio di tante aziende confiscate. Legacoop ha firmato una convenzione con il ministero degli Interni attraverso la quale trasferire la nostra esperienza di impresa a sostegno di chi oggi da amministratore giudiziario deve riorganizzare e mantenere in vita le aziende”. Secondo Parrino “per le aziende confiscate occorre impegno civile oltre che manageriale evitando di intraprendere la strada più semplice, magari tenendo in vita aziende che ancora sono sul mercato e vendendo o liquidando quelle che hanno bisogno di risorse e impegno”. Conclude Parrino: “Serve una mobilitazione per non lasciare soli i magistrati e chi è oggi chiamato a gestire queste aziende. Senza prestare il fianco a facili strumentalizzazioni e senza che i lavoratori di queste aziende si sentano abbandonati”. Necessari, secondo Parrino anche “interventi legislativi, quali ad esempio la possibilità di avere un regime fiscale per un certo periodo agevolato e un accesso al credito”. MANTOVA Lanciata l’iniziativa Pagine Coop.Lavoro Un’iniziativa che attinge ai punti di forza del passato gettando allo stesso tempo uno sguardo propositivo sul futuro. È con questo connubio all’insegna del confronto attivo che nasce l’idea di Pagine Coop. Lavoro, un progetto che è tutto un programma già dal nome e che si può definire totalmente made in Mantova. Artefice della novità è, infatti, Mario Rodella, presidente della Dugoni Scrl, storica cooperativa del territorio virgiliano con ben 43 anni di attività nel settore della Facility. “Con questa iniziativa intendo rispondere a una prima necessità che mi emerge come impresa, ossia conoscere le eccellenze e le peculiarità delle altre cooperative che vivono e operano nella mia regione - spiega Rodella - Per poter Primo piano ACI concretizzare un’autentica rete tra noi resta però fondamentale per prima cosa conoscerci. Fare veramente rete significa, infatti, unire le forze, attivare sinergie tra i nostri talenti e creatività e non da ultimo affrontare insieme la durezza di questa crisi”. Guardia alta sul fronte dell’instabilità economica e spirito costruttivo nel reagirvi costituiscono dunque il cuore focale e ideale della rete di cooperative chiamate ad aderire a Pagine Coop. Lavoro, che si configura innanzitutto come una specie di pagine gialle in grado di consentire e allo stesso tempo facilitare una ricerca per categorie di attività. “L’intento è quello di creare una rete virtuale, semplice e immediata, che rappresenti una sorta di veicolo di autodeterminazione tra gli associati” evidenzia Mario Rodella. Questa formula di banca dati segnalerà anche Provincia e Comune di appartenenza delle imprese. Verranno inoltre indicati ragione sociale dell’impresa e sede legale insieme a tutte quelle informazioni utili a favorire contatto e confronto, ossia: recapiti, nominativo del o della presidente in carica, data di costituzione, numero dei soci e degli addetti e non da ultimo valore della produzione. La proposta, esplicitata concretamente a inizio febbraio dallo stesso Rodella, è rivolta ai e alle presidenti delle cooperative del contesto lombardo e intende coinvolgere tutti i settori trasversalmente. È, infatti, proprio la trasversalità uno dei maggiori punti di forza da sviluppare visto che Pagine Coop. Lavoro si costituisce come un vero e proprio strumento intersettoriale. “È soltanto il confronto con realtà diverse dalle nostre che ci arricchisce consentendoci allo stesso tempo di aprire nuovi orizzonti e di puntare oltre il muro” sottolinea il presidente di Dugoni Scrl. Il muro della crisi economica e sociale da abbattere quindi attraverso uno sguardo che non si limiti al locale ma che è chiamato a pensare più in grande. L’idea di questa autodeterminazione che trova fondamento nella sinergia attinge dalle radici storiche del Movimento Cooperativo ma si struttura attraverso mezzi attualissimi. Il canale di raccolta dati e di interazione sarà, infatti, rappresentato in primis dal web. “Non possiamo ragionare a prescindere dagli strumenti del cosiddetto 2.0, per cui la proposta sarà sicuramente on-line” dichiara a questo proposito Rodella. Da sottolineare, Legacoop Settori infine, che l’idea prende vita a partire da un’attenta analisi dei piani di sviluppo per il rilancio dell’economia europea (HORIZON 2014 - 2020) che si basano anche sulle micro, piccole e medie imprese auspicando la messa in rete di sinergie per i settori ambiente, lavoro, società e mercato. “Va detto che i dati della Commissione Europea parlano chiaro - approfondisce Mario Rodella Pensiamo, infatti, che l’87% degli occupati in Europa appartiene alle piccole e medie imprese dove tra l’altro vengono sperimentati più innovazione e ricerca che come è risaputo costituiscono uno dei principali ingredienti per il rilancio economico”. E aggiunge: “Si parla inoltre spesso in tutti i campi di autoformazione. Ecco, se vogliamo crescere anche noi stessi, nella nostra identità, non possiamo che confrontarci. REGGIO EMILIA Le cooperative hanno incontrato l’Ambasciatore dello Zambia Giovedì 6 febbraio l’Ambasciatore dello Zambia in Italia SE Frank Mutubila, in missione a Reggio Emilia, ha incontrato Boorea e Legacoop nella sala Valdo Magnani. L’Ambasciatore è giunto nella sede cooperativa accompagnato dal Consigliere degli Affari Economici dell’Ambasciata Trevor Sichombo e dal Primo Segretario dell’Agricoltura dell’Ambasciata Kayoya Masuhwa, oltre che da una rappresentanza del Comune di Reggio Emilia e di Reggio nel Mondo. La delegazione africana ha espresso un forte interesse per il sistema cooperativo reggiano, in particolare per le aziende operanti nei settori delle costruzioni e infrastrutture, dell’agroindustria, del packaging, dei servizi e dei servizi sociali, educativi e sanitari. L’incontro è stato introdotto da Luca Bosi, pre- Territori Imprese Sondaggio Territori 13 sidente di Boorea e Cmr Edile, e da Loris Giberti e Matteo Pellegrini, rispettivamente direttore e responsabile internazionalizzazione di Legacoop Reggio Emilia, che, oltre a ricordare i forti legami di amicizia e collaborazione con Paesi come il Sudafrica e il Mozambico, hanno illustrato agli ospiti le caratteristiche salienti del movimento cooperativo reggiano e la crescente vocazione all’internazionalizzazione di molte imprese cooperative. All’incontro sono intervenuti anche Andrea Grassi, vicepresidente di Coopservice e di Boorea, Ivan Gianesini, marketing manager di Unieco, Annalisa Lusuardi di Coopselios, Stefania Venturi e Mirosa Macciò, rispettivamente direttore generale e responsabile Area infanzia di Ambra, Roberta Tognoni, segretaria di presidenza di Unipeg, Paolo Genta, presidente di Caire Pro, Pierpaolo Patroncini, responsabile Marketing & Business Developement di Cmr Edile, Stefano Campani, direttore di Boorea, e Luigi Tamburini, responsabile del settore agricolo di Legacoop Reggio Emilia. L’Ambasciatore Mutubila ha sottolineato che lo Zambia è uno dei Paesi africani con il più alto tasso di crescita del Pil (6% nel 2013), e che il Paese si è dotato di una legislazione decisamente business friendly, con la creazione di zone franche per l’export e un sistema di tassazione particolarmente favorevole per gli investimenti stranieri. Le imprese e le associazioni cooperative hanno confermato la loro piena disponibilità a stabilire relazioni economiche con il Paese africano in aree di business e iniziative di comune interesse. REGGIO EMILIA Cesvip, laboratori di orientamento sul settore agroalimentare I Laboratori sul settore agroalimentare fanno parte di un progetto approvato dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal contributo di solidarietà del Fondo Sociale Europeo per le aree colpite dal sisma del maggio 2012. Sono promossi da Cesvip, ente di formazione di Legacoop, in collaborazione con i Centri per l’impiego della Provincia di Reggio Emilia e nell’area correggese in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Primo piano ACI Pianura Reggiana. Il progetto prevede di realizzare laboratori di orientamento da rivolgere alle persone, giovani e adulte, occupate non occupate, che abitano i territori dell’Emilia-Romagna colpiti dal sisma, con la finalità di fornire loro un supporto alla scelta, soprattutto in ambito lavorativo, rispetto alle proprie aspettative future. Il primo laboratorio, riferito alle opportunità che offre il settore agroalimentare, ha preso avvio giovedì 13 febbraio presso la Sala Riunioni dell’Auser di Correggio. I temi che sono stati affrontati riguardano “Il settore agroalimentare oggi: la situazione attuale, le possibilità di sviluppo e le opportunità” e “Il settore agroalimentare oggi: la formazione, laboratori di ricerca attiva del lavoro, bilanci di competenze per valorizzare le risorse professionali e personali”. Il primo è satto trattato da Cristian Maretti, direttore di Legacoop Agroalimentare Nord Italia, e il secondo da Francesco Rossi di Cesvip. Il laboratorio potrà proseguire a Correggio e nei comuni del territorio successivamente all’incontro del 13 febbraio tramite incontri anche individuali o di piccolo gruppo, finalizzati a produrre bilanci di competenze, job club ed altre azioni finalizzate ad accrescere nelle persone la consapevolezza e la capacità di proporre nel mercato del lavoro le proprie competenze. Reggio Emilia. Oltre al presidente Giberti è stato nominato il nuovo consiglio di amministrazione di Ifoa del quale fanno parte Claudio Pasini di Unioncamere Regionale, Stefano Casagrande di Unioncamere Nazionale, Sergio Prati Vice Presidente della Camera di Commercio di Bologna, Massimiliano Mazzini Vice Segretario Generale della Camera di Commercio di Modena e Ugo Margini della Camera di Commercio di Parma. Giberti ha confermato l’impegno suo, del consiglio di amministrazione e di tutta Ifoa a voler sempre più rappresentare lo strumento per lo sviluppo delle politiche del sistema camerale e delle imprese a livello reggiano, regionale e nazionale nell’ambito della formazione e del mercato del lavoro. Loris Giberti riconfermato presidente di Ifoa Lorenzo Giberti dal giugno 2012 in carica in Ifoa - Istituto di formazione e servizi alle imprese del sistema della Camere di Commercio- è stato riconfermato unanimemente nel ruolo di Presidente dall’assemblea dei soci. All’assemblea oltre alla presenza del presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia Stefano Landi hanno partecipato Cristina Carbognani vicepresidente della Fondazione Manodori, Stefano Bellei segretario generale della Camera di Commercio di Modena, Giada Grandi Segretario Generale della Camera di Commercio di Bologna e i delegati della Camera di Commercio di Parma, di Unioncamere Nazionale e di Unioncamere Regionale. Giberti da molti anni si occupa di relazioni sindacali in Legacoop di cui è il direttore a Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese >> CMC 14 CMC >> Coop Costruzioni Aumenta il fatturato e dopo gli Usa si espande in Cile ed India >> Cpl Concordia Il mercato italiano delle costruzioni si è ridotto del 40% circa con pesanti riflessi su imprese e occupazione. L’esempio della cooperativa Cmc di Ravenna dimostra però che affrontare la crisi è possibile orientando le scelte verso l’innovazione tecnologica ed il presidio territoriale del mercato. L’assemblea dei soci della cooperativa Cmc di Ravenna, l’8 Febbraio, ha approvato il Budget 2014 e il Piano 2014-2016, dal quale si apprende che nel 2013 il gruppo Cmc, ha fatturato circa 1 miliardo di euro, in crescita rispetto al 2012 e nel prossimo triennio, il fatturato annuo della Cooperativa, trascinato dalle attività all’estero, è previsto si attesti attorno a 1,2 miliardi di euro. I ricavi, così come il portafoglio ordini di quasi 3 miliardi di euro, è realizzato per quasi il 60% all’estero: Africa Australe, Estremo Oriente, Algeria, Cina, Bulgaria, Cile, India, Nepal, Libia e USA. “Dal 2008 ad oggi –ha commentato l’Amministratore Delegato, Dario Foschini– il mercato italiano delle costruzioni si è ridotto del 40% circa con pesanti riflessi su imprese e occupazione. Grazie al rilevante portafoglio ordini e all’efficienza nelle costruzioni di grandi opere infrastrutturali, spiega- siamo riusciti a concludere anche il 2013 con volumi in crescita, un risultato economico soddisfacente e stabilità occupazionale. In questi anni, abbiamo contrastato la crisi con l’ingresso in Italia nelle concessioni autostradali ed espandendo le nostre attività all’estero, anche entrando in nuovi mercati: dopo l’ingresso in USA, saremo presenti anche in Cile ed in India dove parteciperemo alla realizzazione di impianti idroelettrici”. A fine 2013 il personale complessivamente occupato nel gruppo Cmc, in Italia e all’estero, era di 7.187; i soci cooperatori erano 410. “Il settore delle costruzioni – ha detto il Presidente, Massimo Matteucci – affronta una condizione che alcuni non esitano a definire “post-bellica”. Per questo occorre attivare un percorso di “ricostruzione” per superare una condizione di crisi che negli ultimi anni ha profondamente cambiato tutti >> Coopservice >> AEG Coop >> Cooperativa Utopia >> Coop Itaca >> Coop Itaca >> Coopreativa Valdocco >> Cooperativa Alimos Primo piano ACI Legacoop Settori gli attori del settore: imprese, committenti, comunità finanziarie. Nonostante questo quadro difficile, la nostra cooperativa continua a dimostrare una buona solidità e capacità di mantenersi nella fascia alta delle imprese di costruzioni, sia in Italia che all’estero, grazie alla propria capacità di innovazione tecnologica e di presidio territoriale del mercato.” Ha svolto l’intervento conclusivo il Presidente di Legacoop Emilia. Romagna, Giovanni Monti. COOP COSTRUZIONI Nuovo piano industriale per superare la crisi Coop Costruzioni ha approvato il nuovo Piano Industriale e la necessaria riorganizzazione produttiva. L’obiettivo è quello di meglio disporre le proprie forze per continuare a garantire lavoro in un mercato in costante mutazione. Tale iniziativa si colloca in un contesto che si conferma sempre più critico per il settore delle costruzioni in Italia, che ha reso necessaria, da parte della cooperativa, l’attivazione negli ultimi 3 anni di ammortizzatori sociali quali la cassa integrazione ordinaria e il contratto di solidarietà, affiancati da numerosi corsi di formazione per il reimpiego e la specializzazione della manodopera e per l’efficientamento dei processi amministrativi. Coop Costruzioni si presenta a questo appuntamento con un valore della produzione 2013 di 170 milioni di cui il 50% nell’area di sede Bologna e Ferrara e il resto sull’intero territorio nazionale e un portafoglio lavori importante – pari a circa 2,4 volte il fatturato – e una operatività diffusa su quasi tutto il territorio nazionale. Coop Costruzioni è un’impresa radicata localmente ma sempre più proiettata a cercare occasioni di crescita fuori dal proprio territorio di origine, con una presenza sempre più forte sul mercato nazionale recentemente consolidata con le acquisizioni di lavori per l’Università Bicocca di Milano e per il Water Front di Reggio Calabria. Coop Costruzioni vuole incentivare la diversificazione verso il settore delle manutenzioni e gestioni dei patrimoni stradali ed edilizi a partire dalla nuova aggiudicazione Territori Imprese Sondaggio Imprese 15 a favore del raggruppamento guidato da Coop Costruzioni del Global Strade quinquennale del Comune di Bologna Su tutto poi si afferma la necessità di aumentare l’efficienza aziendale, accompagnando la riorganizzazione anche con l’utilizzo di nuovi ammortizzatori sociali. Siamo consapevoli che il futuro di Coop Costruzioni è un tassello importante della riflessione in corso in ambito cooperativo sul settore delle costruzioni a Bologna ed in Emilia Romagna ,e proprio con le determinazioni di queste ore, puntiamo a vivere questa nuova difficile stagione da protagonisti. COOPSERVICE Incorpora la cooperativa di vigilanza Argo di Firenze Dallo scorso 1° febbraio, è operativa a tutti gli effetti l’incorporazione in Coopservice della cooperativa di vigilanza Argo di Firenze. Poco meno di un secolo di storia alle spalle (l’atto di costituzione data 21 dicembre 1915), attiva particolarmente nelle province di Firenze e Prato, sede in proprietà nel centro del capoluogo toscano, una centrale operativa in funzione 24 ore su 24 dotata dei più moderni impianti tecnologici a supporto di una ricca offerta di servizi di sicurezza certificati, Argo figura fra i principali istituti di vigilanza fiorentini, con un fatturato 2012 di oltre 8 milioni di euro e 160 addetti, in grande maggioranza soci della cooperativa. “Per Coopservice - ha affermato Salvatore Fiorentino, responsabile della linea sicurezza & vigilanza – si tratta di una scelta di valore strategico volta ad accrescere la nostra competitività e a consolidare la nostra presenza ai vertici del mercato nazionale dei servizi di sicurezza, grazie all’espansione in una regione economicamente importante come la Toscana, che offre molte opportunità di sviluppo. Il gruppo dirigente di Argo, con il quale ci siamo trovati in perfetta sintonia, decidendo a sua volta di unire le proprie forze a quelle di Coopservice, si è proposto l’obiettivo di non disperdere il ricco patrimonio di professionalità accumulato negli anni, salvaguardando allo stesso tempo l’occupazione dei soci della cooperativa”. Primo piano ACI Il percorso che ha portato Argo in Coopservice parte da lontano. Da quando, ormai sono vent’anni, l’anacronistica dimensione provinciale del mercato della vigilanza ha cominciato a scricchiolare sotto i colpi delle direttive europee a garanzia della libera concorrenza all’interno della UE. “Cominciammo allora – ricorda il presidente di Coopservice Roberto Olivi – a perseguire con tenacia la strategia della crescita dimensionale guardando anzitutto alle aggregazioni con altre cooperative di vigilanza. Fra queste c’era anche Argo, con cui abbiamo tenuto sempre vivo il confronto sui mutamenti in atto nel mercato della vigilanza privata e su come fronteggiarli nell’interesse della cooperativa e dei suoi soci. Credo di poter dire che con l’ingresso di Argo in Coopservice abbiamo coronato con successo questo lungo percorso, soddisfacendo entrambe queste esigenze”. Con l’acquisizione di Argo Coopservice ha aggiunto un importante tassello al suo posizionamento nelle regioni della dorsale tirrenica, confermandosi ai vertici del settore, dove con 2.600 addetti figura fra i primi tre operatori nazionali, su un totale di oltre 900 istituti di vigilanza attivi in Italia. CPL CONCORDIA Il Gruppo entra nella Società Tea Acque di Mantova Tea Acque, la società del Gruppo Tea che gestisce il servizio idrico per oltre 250mila abitanti della provincia di Mantova, da oggi è partecipata dal socio industriale Acque della Concordia. Ad annunciarlo, la capogruppo Tea s.p.a. presso la cui sede si sono compiuti il 7 febbraio tutti i necessari adempimenti formali per l’ingresso del nuovo socio. La società Acque della Concordia s.r.l. è co- Legacoop Settori stituita da CPL Concordia Soc. Coop. e S.T.A. s.r.l., le due imprese che in ATI si sono aggiudicate, lo scorso ottobre, la gara indetta nel dicembre 2010 da Tea s.p.a. per la selezione del socio privato di Tea Acque s.r.l. L‘Assemblea di Tea Acque ha pertanto provveduto all’aumento del capitale sociale riservato all’aggiudicatario, che entra con il 40%, e alle modifiche statutarie previste dalla procedura di gara, tra cui l’integrazione dell’attuale consiglio di amministrazione, attualmente formato da tre membri, con altri due componenti nominati dal nuovo socio. È stato inoltre sottoscritto dai partner il contratto di acquisto della partecipazione e di esecuzione dei compiti operativi previsti. “Riteniamo che fra pubblico e privato la scelta giusta sia la cooperazione: il servizio idrico deve essere sempre disponibile, di qualità e al più basso prezzo possibile. Nel servizio idrico comprendiamo anche la depurazione e il sistema fognario, secondo standard qualitativi europei che competono ad una comunità come quella della provincia di Mantova che merita grande considerazione”, ha dichiarato Roberto Casari, Presidente del Gruppo CPL CONCORDIA. “Acque della Concordia si avvale dell’esperienza di CPL CONCORDIA, un gruppo energetico che da 60 anni ha costruito e gestito reti idriche nel nord e centro Italia: da Arezzo a Monghidoro, da Belgioioso a Valmontone, fin dal 1957 le Amministrazioni e i cittadini hanno espresso soddisfazione per le opere e attività compiute dalla nostra cooperativa. Metteremo a servizio di Tea Acque il nostro know how consolidato nell’efficientamento energetico dei sistemi idrici e nel pronto intervento sulle reti.” Il presidente del Gruppo Tea, Luigi Gualerzi, nel ripercorrere le tappe essenziali del lungo iter conclusosi oggi, ha voluto ringraziare la struttura aziendale che in questi anni ha seguito con grande impegno il procedimento e ha ribadito l’impegno assunto a suo tempo con i Comuni soci: “Il mantenimento di una partecipazione pubblica maggioritaria, con compiti di governo e di indirizzo anche sugli investimenti, e il rigidissimo capitolato di gara, consentono di salvaguardare l’affidamento del servizio idrico insieme al controllo pubblico della società”. “L’esperienza del nuovo socio - ha concluso Gualerzi - garan- Territori Imprese Sondaggio Imprese 16 tisce cittadini ed enti locali sulla qualità degli interventi che saranno realizzati”. Il nuovo CdA di Tea Acque, che rimarrà in carica sino all’approvazione del Bilancio 2013, è da oggi formato da Raffaella Roncaia, presidente, Nunzio Belluzzi, vice presidente, dal dirigente di Tea Piero Falsina nel ruolo di amministratore delegato, e dai consiglieri Paolo Bonesi ed Enrico Moschini in rappresentanza di Acque della Concordia. AEG COOP Dà vita al “Logo Green” Future Friendly Certified La cooperativa AEG ha recentemente adottato un nuovo strumento di identificazione, il “logo green” Future Friendly Certified con il quale si certifica il metodo di tracciabilità dell’energia delle fonti rinnovabili. Con l’adozione del “Logo Green” Future Friendly Certified , AEG Coop si impegna a distribuire in larga parte energia proveniente da fonti rinnovabili o ecosostenibili e a sostenere un programma per garantire un servizio sempre più attento alla sostenibilità ambientale. Questo impegno è stato recentemente certificato dall’ente certificatore RINA. AEG Coop viene infatti certificata in quanto gestore del dispacciamento di centrali idroelettriche. Per AEG Coop si tratta di un risultato importante che la mette in condizione di fornire anche quegli enti pubblici e quelle realtà che vogliono o devono migliorare la propria situazione di approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili. Attualmente, l’energia di AEG Coop, proviene da fonti rinnovabili o ecosostenibili per almeno il 20%. In futuro la percentuale è destinata ad aumentare. Perché tenere all’ambiente è anche tenere al futuro Primo piano ACI COOPERATIVA UTOPIA COOP ITACA La ricerca di un Educatore di Comunità Segne le luci e accende il risparmio energetico “Utopia 2000 cerca un Educatore di comunità”. Questo l’annuncio sul sito e sulla pagina Facebook della cooperativa sociale Utopia 2000 di Bassiano, apparsa nello scorso mese di gennaio. Una buona prassi che contraddistingue il modo di operare della cooperativa: non solo tutto alla luce del sole, ma anche con la consapevolezza che i lavoratori della cooperativa non debbano essere semplici dipendenti ma partecipanti attivi. E le parole del presidente, Massimiliano Porcelli, lo confermano. “Abbiamo cercato di cambiare l’approccio all’inserimento nel mondo del lavoro.Trasparenza, meritocrazia, professionalità e passione sono le nostre parole d’ordine, che vogliamo trasferire ai nostri collaboratori”. E i risultati gli danno pienamente ragione: all’annuncio hanno risposto circa 200 persone, per un solo posto da Educatore di comunità. Contratto per la durata minima di un anno con sede operativa a Bassiano (LT), dove la cooperativa gestisce una casa alloggio per minori disagiati, e con possibilità di turni occasionali a Gualdo Cattaneo (PG), dove coordina due strutture di accoglienza, una rivolta ai bambini con genitore e l’altra ai minori dai 6 ai 18 anni, provenienti dal circuito civile e penale. “Se c’è un punto dove i valori, l’etica e il lavoro si incontrano, quel punto si chiama cooperazione sociale, afferma il presidente di Legacoop Latina, Emiliano Scinicariello. E la cooperativa Utopia 2000 ha dimostrato, e continua a dimostrare, che quel punto esiste ed è reale. Il grande merito è quello di trasformare uno svantaggio sociale in vantaggio, in valore aggiunto. La cooperative sociali di Legacoop lo fanno da sempre ed i risultati si vedono. Basti pensare che in questi anni di crisi, la cooperazione sociale non ha mai smesso di fare da traino economico ed umano, pur tra mille difficoltà”. Insomma, dalle parti di “Utopia2000” parole come “partecipazione, trasparenza, merito, professionalità, passione” sono state tradotte in fatti. Sarà per questo che la cooperativa Utopia 2000 ha in cantiere prossime aperture di nuove case alloggio. Green economy per una cena a lume di candela, la Cooperativa sociale Itaca venerdì 14 febbraio spegne le luci e aderisce a “M’illumino di meno”, la celebre campagna di sensibilizzazione radiofonica sul risparmio energetico e la razionalizzazione dei consumi, lanciata da Caterpillar - Rai Radio2, giunta alla sua 10^ edizione. Perché agire e sensibilizzare ogni giorno il risparmio energetico e la razionalizzazione dei consumi nelle nostre prassi quotidiane è effettivamente una scelta importante. Sono 5 le strutture di Itaca - tra case per anziani e comunità per disabili, persone svantaggiate o con sofferenza mentale – che hanno accolto l’invito della presidente Orietta Antonini a spegnere le luci nel giorno di San Valentino, organizzando aperitivo e cena a lume di candela per i propri ospiti. Da Pordenone a Cimolais, da Udine a Bertiolo e poi a Pasian di Prato, queste le 5 “strutture” di Itaca, Cooperativa sociale dal 1992 impegnata nei servizi a favore delle persone, che domani aderiranno concretamente alla manifestazione: Comunità Via Ricchieri di Pordenone, rivolta a persone con sofferenza mentale, aperitivo e cena a lume di candela dalle 18 alle 19.30; Casa albergo per anziani di Cimolais (Pn), cena a lume di candela dalle 19 alle 19.30; Cjase Nestre di Udine, comunità per persone disabili, aperitivo e cena a lume di candela dalle 18 alle 19.30; Casa & Piazza di Bertiolo (Ud), comunità per persone con sofferenza mentale, cena a lume di candela dalle 18 alle 19.30; Calicantus di Pasian di Prato (Ud), comunità per persone disabili, Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 17 aperitivo e cena a lume di candela dalle 18.30 alle 19.30. In questo modo la Cooperativa sociale friulana ha scelto di raccogliere l’invito a partecipare al simbolico “silenzio energetico” nella Giornata del Risparmio energetico, nata per investire sul cambiamento delle proprie abitudini e sulle energie rinnovabili, dall’adozione del fotovoltaico all’auto elettrica, dall’uso della bici alla gestione intelligente dell’illuminazione e degli elettrodomestici. Proprio a Bertiolo si trova Casa & Piazza, i cui residenti si sono trasferiti recentemente da Cordenons. La struttura è stata creata ex novo per volontà della Cooperativa Itaca, è completamente autonoma in termini di fabbisogno energetico, costruita con materiali ecocompatibili, riciclo dell’acqua piovana, solare e fotovoltaico, una struttura all’avanguardia completamente autosufficiente da tutti i punti di vista. L’attenzione di Itaca al risparmio energetico è costante, lo dimostra il progetto fotovoltaico realizzato ed operativo al nido d’infanzia il Farfabruco di Pordenone, il servizio è diventato così il primo “Eco-nido” del Friuli Venezia Giulia votato alle energie rinnovabili e completamente autonomo. Un passo, quello realizzato col Farfabruco, che portava avanti un cambiamento epocale nella politica ambientale di Itaca, già iniziato con la razionalizzazione delle auto di servizio, indirizzate sempre di più verso carburanti ecosostenibili. Una Cooperativa dalle politiche sempre più “green”, come dimostra anche il recentissimo progetto “Green Bin” nato e perfezionato all’interno di FAB, l’incubatore di innovazione sociale lanciato da Itaca il 29 giugno 1992 in occasione del proprio Ventennale di fondazione. Oltre ad essere una Cooperativa sociale, Green Bin è anche un negozio di generi alimentari alla spina che si trova a Casarsa della Delizia (Pn). Tra le valenze di Green Bin il fatto che permette di coniugare qualità dei prodotti, provenienti da filiera corta o comunque controllata anche perché proveniente da produttori locali e conosciuti da anni nel mercato nazionale, e risparmio, dal 20% al 70%, grazie all’eliminazione degli imballi. Ma anche la possibilità di un’introspezione sugli stili di vita e su come le azioni quotidiane possano pesare sull’ambiente e sulla società, sottolineando così il rispetto della natura, perché acquistare sfuso significa ridurre il consumo Primo piano ACI di carta e plastica degli imballaggi, il che si traduce in un effettivo risparmio economico e ambientale. COOP ITACA La Comunità per disabili Casa Carli si apre all’Europa Casa Carli si apre all’Europa e si appresta ad accogliere giovani in servizio volontario. La Comunità per disabili di via della Repubblica a Maniago è pronta ad accogliere ragazzi e ragazze provenienti dall’Europa all’interno dello Sve, Servizio di volontariato europeo. L’Agenzia nazionale per i Giovani ha infatti valutato positivamente la richiesta di integrazione presentata dalla Cooperativa sociale Itaca, che gestisce la comunità nella città delle coltellerie. Casa Carli è infatti il secondo servizio di ospitalità per i Giovani europei che vogliano vivere l’avventura di volontariato in Itaca. Il primo ad essere accreditato era stata la Comunità d’accoglienza Casa Ricchieri a Pordenone. La validità dell’accreditamento di Itaca è triennale e avrà scadenza il 3 agosto 2014, ma sarà rinnovata nei termini previsti per un ulteriore triennio. Casa Carli è una comunità alloggio rivolta a persone adulte diversamente abili con diagnosi di disabilità medio/lieve, caratterizzate da bisogni sanitari medio/alti, bisogni assistenziali medio/bassi e bisogni educativi medio/alti. La struttura, nata da una progettazione del Comune di Maniago, è caratterizzata da una co-progettazione a sei mani che ha visto e vede coinvolti la stessa amministrazione, Ass6 Friuli Occidentale e Itaca, che ha in carico la gestione completa del servizio e dei residenti. Casa Carli, fiore all’occhiello nei servizi a favore della disabilità per Maniago e provincia, è un servizio integrato nel territorio che favorisce e stimola momenti di incontro e scambio con familiari, amici, volontariato ed associazionismo. La comunità maniaghese offre un servizio residenziale a favore di persone disabili prive di figure parentali oppure con situazioni familiari che presentano particolari difficoltà, o che non possono o non desiderano vivere nella loro famiglia. Legacoop Settori L’equipe di lavoro si propone di promuovere le abilità residue dei residenti e portare alla luce le potenzialità sul piano delle competenze, al fine di una possibile integrazione sociale. Lo staff di Itaca inoltre si impegna a facilitare percorsi di socializzazione, favorendo, ogni qualvolta possibile, anche gli inserimenti lavorativi, previo accordo con il servizi del territorio che hanno in carico gli ospiti. L’obiettivo principale di Casa Carli è quello di garantire ai residenti un ambiente di tipo familiare sereno e un normale menage domestico, tale da permettere il formarsi di un legame solidale e reciproco. A Casa Carli il volontario potrà costruire un progetto insieme ai referenti della Cooperativa Itaca, partendo dalle sue aspettative e volontà di apprendimento. Ciò consentirà di vivere in una casa insieme a persone diversamente abili con le quali sperimentare una normale quotidianità, una dimensione familiare e a misura delle singole necessità. Fisioterapia per i soci, la cooperativa potenzia il servizio Servizio di fisioterapia per i soci, ovvero quando quantità e qualità vanno a braccetto. Questo, in estrema sintesi, il primo bilancio che si può tracciare sull’avvio a titolo sperimentale dell’iniziativa lanciata dalla Cooperativa sociale Itaca nel corso degli ultimi 3 mesi del 2013. I numeri sono importanti e di tutto rispetto: 65 sedute per un totale di 45 ore circa di servizio erogato, 19 i soci fruitori, 3 uomini e 16 donne (dato che rispecchia percentualmente la composizione per genere di Itaca), che hanno potuto beneficiare delle amorevoli e talvolta “dolorose” cure prestate da un professionista interno, socio anch’egli, impegnato come fisioterapista in un servizio residenziale e con una considerevole esperienza sul campo. Alla luce del successo registrato, la fase sperimentale può dunque considerarsi conclusa e la Cooperativa Itaca, mirando decisamente ad estendere ad un numero maggiore di soci il servizio, è attualmente impegnata sia per incrementare il numero di sedute settimanali nel pordenonese sia nello studio di modalità organizzative efficaci, utili a coinvolgere le professionalità già Territori Imprese Sondaggio Imprese 18 presenti all’interno dell’organizzazione ed impiegate in altri territori da dedicare a questa attività con una cadenza almeno settimanale. Il servizio ha trovato nuovo avvio su Pordenone già dal 29 gennaio e resterà attivo ogni mercoledì con orario 15.40-19.10, per numero totale di 5 sedute a giornata. I soci Itaca interessati possono prenotare la propria seduta, il consiglio è quello di farlo con largo anticipo visto il numero elevato di richieste, via mail all’indirizzo [email protected]; ciascun richiedente riceverà una mail di conferma, in mancanza della quale l’appuntamento non sarà da considerarsi fissato. Il pagamento delle sedute eseguite potrà essere effettuato, successivamente all’emissione di regolare fattura da parte della Cooperativa Itaca, a fine trattamento e comunque ogni cinque sedute. Due le modalità previste: prelievo diretto dalla busta paga o pagamento in contanti presso l’ufficio Amministrazione nella sede di vicolo Selvatico 16 a Pordenone. COOPERATIVA VALDOCCO Con il Comune di Candelo aderisce a “M’illuminano di Meno” Il 14 febbraio, a dieci anni dall’avvio dell’iniziativa “M’illumino di Meno” a cura della trasmissione di radio 2 “Caterpillar”, il comune di Candelo e la Cooperativa Animazione Valdocco aderiranno nuovamente alla festa per il risparmio energetico, attraverso molteplici iniziative. Primo piano ACI Ad aprire le celebrazioni sarà il Municipio di Candelo, che per l’occasione spegnerà metà delle luci che illuminano il palazzo municipale, con l’intento di sottolineare l’importanza dei consumi energetici. “M’illumino di Meno” ha infatti lo scopo di porre l’attenzione sul tema della sostenibilità spegnendo piazze, vetrine, uffici, aule e private abitazioni, tra le 18 e le 19,30, durante la messa in onda della trasmissione radio. Si tratta di un gesto simbolico cui da qualche anno viene inoltre affiancato l’invito ad accendere, laddove possibile, luci “pulite”, facendo ricorso a fonti rinnovabili e sistemi intelligenti di illuminazione. In occasione del decimo anniversario, la giornata del risparmio energetico verrà inoltre celebrata attraverso un party a lume di candela aperto alla cittadinanza (con salami, formaggi, dolciumi, vino a km 0 dai produttori locali) che prenderà il via a partire dalle ore 18.00 presso il “Centro Tut’l di” di Candelo. Durante l’incontro, che coinvolgerà anziani, famiglie, bambini, associazioni e singoli cittadini si condivideranno storie, racconti, esperienze sul tema del risparmio energetico e della riduzione degli sprechi. Ai partecipanti è richiesto di contribuire portando con sé una candela. Ospite speciale Ennio Cinguinio e fisarmonica. A seguire la festa “a lume di candela” si sposterà infine in via Monte Camino 17, dove avrà luogo l’inaugurazione della nuova sede amministrativa della Cooperativa Animazione Valdocco. Anche in questa occasione l’apericena a lume di candela con amici e vicini di casa. Legacoop Settori COOPERATIVA ALIMOS La Nuova guida delle Fattorie Didattiche di Forlì-Cesena La Provincia di Forlì-Cesena, in collaborazione con Alimos Soc. Coop., ha realizzato la nuova Guida delle Fattorie Didattiche di Forlì-Cesena con l’augurio che contribuisca a valorizzare il territorio rurale e a crescere cittadini consapevoli, alleati dell’agricoltura di qualità e rappresenti un valido strumento di conoscenza del territorio a supporto di una stretta interazione tra agricoltura, scuola e consumatori. La guida contiene le schede delle 33 fattorie didattiche accreditate nel territorio e presenta le attività, le proposte formative e i relativi servizi e i riferimenti per un contatto. La fattoria didattica è un laboratorio a cielo aperto, in grado di ospitare gruppi di adulti e consumatori di ogni età che vogliono conoscere l’origine degli alimenti e i cicli produttivi o anche solo trascorrere giornate a contatto con il mondo rurale, sperimentare tempi più lenti e realizzare attività concrete. Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 19 OSSERVATORIO SWG Le fragili ali del sogno europeo Sono sempre meno gli italiani convinti che far parte della UE comporti dei vantaggi. La crisi economica erode la fiducia verso questa grande organizzazione e solo il 14% dei cittadini pensa che possa far superare all’Italia questa pesante recessione Il sogno europeo si è spento. In poco più di 10 anni, dal 2002 al 2013, la percezione dell’ingresso nell’Unione come un vantaggio per l’Italia è svanita facendo crollare la quota di italiani che aveva questa positiva sensazione dal 70 al 16%. E in questo periodo di perdurante crisi solo il 14% dei cittadini ritiene che l’UE possa salvare il Paese Primo piano ACI Legacoop Settori da questa drammatica situazione. Un atteggiamento complessivamente scettico che contrae fortemente anche la fiducia riposta nell’Unione Europea che passa dal 55% del 2010 al 39%, dato rilevato a gennaio di quest’anno. Il quadro offerto dall’Osservatorio SWG racconta il lento sgretolarsi delle aspettative verso l’Europa unita. Oggi si parla delle prossime elezioni europee e, in occasione di questo appuntamento, si tirano le somme. Nel 2002 il 70% dell’opinione pubblica giudicava positivamente l’ingresso nella Ue. Oggi questa quota si è ridotta al 19%. Sempre nel 2002 le persone che vedevano negativamente la nostra partecipazione al consesso europeo erano il 15%. Oggi sono il 47%. Una sensazione di disagio, di paura che va di pari passo con l’incedere della crisi. Far parte all’Unione europea oltre a non offrire più particolari aspettative, porta addirittura il 47% dei cittadini a pensare che possa arrecare più svantaggi che altro. Quattro italiani su 10 pensano che, a conti fatti, l’Unione Europea sia una scelta politica priva di quelle solide basi economiche su cui anche l’Italia riponeva non poche speranze. Ambiva a far parte di quello che veniva considerato un modello virtuoso di sviluppo. Ma, disillusi a parte, una consistente parte di italiani crede ancora che l’appartenere a un progetto di così ampia portata, nonostante stia vivendo un momento difficile, sia comunque una cosa positiva. Oltre un terzo dell’opinione pubblica nazionale pensa alla UE come a un progetto di cui l’Italia doveva necessariamente far parte. Riconosce, altresì, che sta attraversando una fase complessa - complicata sicuramente dalla crisi economica globale - ma terminata la quale si tornerà a godere di tutti i vantaggi dell’essere uno stato membro. Il più grande desiderio, anzi la necessità, di tutte le famiglie e dei cittadini è di uscire da questa incessante crisi economica che sta devastando il presente e ingrigendo il futuro. Che l’Unione Europea, con le sue regole, la sua moneta, con i fondi e le prospettive, possa essere il punto cardine per superare la crisi è convinzione di appena il 14% dei cittadini. La crisi economica mondiale, iniziata ormai oltre un quinquennio fa, è una morsa che non si allenta no- Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 20 nostante i numerosi tentativi e le tante soluzioni proposte sia dai singoli Paesi che dall’Unione stessa. La crisi ha bruciato i pilastri intorno ai quali si era consolidata la nostra società nel corso dell’ultimo decennio del Secolo scorso. In questo momento di grande disagio sociale, politico ed economico subisce una decisa contrazione la fiducia verso l’Europa. Se nel 2010 oltre un cittadino su due dichiarava senza fatica di aver fiducia in questa grande organizzazione con tutti i suoi poteri e le sue potenzialità, oggi scende al 39% la quota di cittadini che dà ancora credito all’Unione Europea. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio
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