Legainf 6-2014

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Anno XXV - N.6 - 14 febbraio 2014
Primo piano
Più investimenti per una cooperativa su quattro
ma dopo 6 anni di crisi frena l’occupazione
Foto © Gaia Levi
Presentati i risultati della prima indagine congiunturale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane
a pagina 2-3
Piemonte
43 diplomi di Master
in Management in
Impresa Cooperativa
A Torino sono stati consegnati il 31 gennaio 43 diplomi di Master in
Management dell’Impresa
Cooperativa ad altrettanti
cooperatori che hanno concluso il percorso di studi finanziato dalla Regione
Piemonte attraverso i Fondi
Sociali Europei, promosso
dalle centrali cooperative
Legacoop Piemonte e Confcooperative Piemonte e
gestito da Forcoop e
I.Re.Coop Piemonte ...
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 13 febbraio 2014 alle ore 14,00
Settori
Coop
Altroconsumo, indaginequalità,l’Associazione al 1° posto
Territori
Emilia Romagna
“Gestione,monitoraggioedopportunitàper
la finanza d’impresa”
Imprese
CMC
Aumenta il fatturato
e si espande in Cile
ed India
Osservatorio SWG
Le fragili ali
del sogno
europeo
La differenza di Coop è ribadita anche dalla rivista di
“Altroconsumo”, la maggiore associazione italiana
di consumatori, che riunisce
300.000 soci. L’ultimo numero della rivista ha pubblicato un’inchiesta sulle
politiche di responsabilità
sociale delle 6 maggiori imprese della grande distribuzione italiana, in cui emerge
il primato di Coop. L’inchiesta è stata svolta in collaborazione con Consumers
International e altre...
“Gestione, monitoraggio ed
opportunità per la finanza
d’impresa”. È il tema della
giornata di studio ha lo
scopo di approfondire le
principali problematiche relative alla gestione e al controllo delle attività finanziarie
delle imprese, con specifici
riferimenti per le loro peculiarità, alle Società Cooperative, che si svolgerà giovedì
27 febbraio 2014, ore
09,15 / 17,30, a Bologna
presso la Torre Legacoop
(Viale Aldo Moro 16).
Il mercato italiano delle costruzioni si è ridotto del
40% circa con pesanti riflessi su imprese e occupazione. L’esempio della
cooperativa Cmc di Ravenna dimostra però che
affrontare la crisi è possibile orientando le scelte
verso l’innovazione tecnologica ed il presidio territoriale del mercato.
L’assemblea dei soci della
cooperativa Cmc di Ravenna, l’8 Febbraio, ha approvato il Budget 2014...
Sono sempre meno gli italiani convinti che far parte
della UE comporti dei vantaggi. La crisi economica
erode la fiducia verso questa grande organizzazione e
solo il 14% dei cittadini
pensa che possa far superare all’Italia questa pesante
recessione
Il sogno europeo si è spento.
In poco più di 10 anni, dal
2002 al 2013, la percezione
dell’ingresso nell’Unione
come un vantaggio per l’Italia è svanita facendo...
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
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della Lega Nazionale
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dell’Ufficio Stampa di Legacoop
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Massimo Tognoni
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n. 00503/90 del 6-08-1990
Primo piano
2
Più investimenti per una cooperativa su quattro
ma dopo 6 anni di crisi frena l’occupazione
Presentati i risultati della prima indagine congiunturale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane
Un’impresa su sei prevede di espandere la
propria attività durante l’anno appena iniziato. Una su quattro aumenterà gli investimenti, ma, dopo sei anni di crisi, i ritardi nei
pagamenti e le difficoltà con il credito, in primis, pesano anche sulla cooperazione. E i
contraccolpi temuti e annunciati fanno si che
per la prima volta l’occupazione, cresciuta
anche nei sei anni di crisi, conoscerà una
flessione. Nelle previsioni per il 2014 sette
cooperative su dieci prevedono di conservare i livelli occupazionali, due imprese su
dieci prevedono di ridurre l’occupazione, una
su dieci ha in programma di aumentarla.
Sono questi alcuni dei risultati che emergono
dalla prima indagine congiunturale sugli ultimi quattro mesi del 2013 e le previsioni per
il primo quadrimestre 2014, prodotta dal lavoro congiunto dell’Ufficio Studi AGCI, dall’Area Studi Confcooperative e dal Centro
Studi Legacoop. Essa ha per oggetto un significativo campione di cooperative, rappresentativo delle 43.000 aderenti all’Alleanza
delle Cooperative Italiane, che danno lavoro
a 1.200.000 persone sviluppando un fatturato di 140 miliardi, pari all’8% del PIL.
Questa “domanda anemica” si accompagna
a un peggioramento ulteriore per l’accesso
al credito: nell’ultimo quadrimestre 2013 tra
le cooperative che hanno richiesto un prestito il 17,1% non l’ha ottenuto, il 14,1% ha
ricevuto meno di quanto necessario, il
15,4% ha ricevuto richieste di rientro, mentre il 31% ha segnalato un rialzo dello
spread. I tempi di pagamento sono migliorati per l’11,4% delle imprese mentre ben il
27,1% denuncia – nonostante gli interventi
del Governo per sbloccare i crediti verso la
PA – un ulteriore peggioramento. La liquidità
disponibile viene giudicata buona, così, solo
dal 31,3% delle cooperative. Questo quadro giustifica una “coltre di scetticismo” sull’anno appena iniziato: neanche una
cooperativa su dieci (8,2%) è fiduciosa sui
destini dell’economia italiana, mentre una
su tre (34,7%) teme un ulteriore avvitamento. Crescono le cooperative che lamentano i danni ricevuti da dumping e
concorrenza sleale.
Il giudizio sull’andamento della domanda è
molto pesante per l’ultimo quadrimestre
2013 – negativo per il 57,8% delle cooperative e positivo solo per il 4,5% - mentre,
pur restando negativo, migliora sul fronte
previsionale, essendo negativo per il 21,1%
e positivo per il 15,4% degli interpellati.
Questa leggera schiarita non si riverbera,
però, sul fatturato, che in questo quadrimestre diminuirà per una cooperativa su quattro (24,2%) mentre migliorerà solo per una
su cinque (21,1%).
Ma quali sono i mali che determinano maggiormente lo scetticismo? Tra coloro che
hanno lamentato ostacoli all’attività di produzione e alla fornitura di servizi, il 53,5%
ha segnalato la scarsa domanda come principale impedimento per le attività della cooperativa. A seguire, tra i principali fattori
negativi, il 15% ha segnalato la scarsa li-
quidità e il ritardo dei pagamenti amplificati
dalle difficoltà di accesso al credito, il 10,4%
la concorrenza sleale e le offerte al massimo
ribasso, il 6,9% le inefficienze interne e il
costo del lavoro, il 6,1% l’eccesso di burocrazia, le normative e il sistema fiscale, il
5,8% la riduzione di fondi dalla Pubblica
Amministrazione. Tra gli altri ostacoli si segnalano, gli impianti insufficienti o non adeguati, la difficoltà di reperire manodopera
qualificata, e, infine, gli effetti di eventi meteorologici avversi.
Nonostante tutto ciò la cooperazione continua a scommettere su di sé. Il numero di
grandi cooperative che registra un aumento
di fatturato è più rilevante di quelle che ne
denunciano una diminuzione; il contrario si
verifica (con maggiore intensità) per le PMI.
(Combinando le due opposte dinamiche, si
può concludere che il fatturato complessivo
è rimasto stabile o è leggermente aumentato rispetto al 2012). Le più grandi, ritengono di poter crescere (in termini di
fatturato) più di quanto non prevedano per la
domanda complessiva e per l’economia nel
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Settori
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Primo piano
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suo insieme. Il 23,4% delle imprese programma, infatti, di aumentare durante i
primi mesi di quest’anno gli investimenti; il
16,9% prevede un’espansione della cooperativa (a fronte di un 12,8% che immagina un arretramento); il 17,9% sta
mettendo in cantiere accordi, integrazioni e
fusioni per sviluppare migliori sinergie.
Le conseguenze negative del perdurare
della crisi, temute e annunciate si sono riflesse anche sull’occupazione. Dopo sei
anni di tenuta l’occupazione inizia, infatti, a
dare i primi segni di cedimento anche in
ambito cooperativo. Nell’ultimo quadrimestre 2013 il 19,5% prevedeva tagli e solo il
15% aumenti. Una forbice che si allarga
ancora nelle previsioni per il primo quadrimestre 2014, con i tagli confermati dal
20% delle cooperative ma gli incrementi
occupazionali messi in programma solo dal
10,7%. Per la prima volta da dieci anni l’occupazione conoscerà dunque una flessione
anche in ambito cooperativo.
Per quanto riguarda, infine, le prospettive
generali per il futuro della cooperativa, prevale, con il 52,3%, il consolidamento delle
attività in essere, che riflette il carattere di
resilienza del mondo cooperativo. Una percentuale non trascurabile di cooperatori, il
16,9%, ha espresso indicazioni volte all’espansione delle attività. Il 17,9% ha segnalato come prospettiva interessante la
strada delle aggregazioni, in particolare attraverso processi di fusione, o attraverso la
realizzazione di alleanze strategiche, o tramite l’adesione a forme organizzative allargate. Infine, solo il 12,8% delle cooperative
(ma è stato il 5,1% delle grandi) ha prospettato un ridimensionamento delle attività.
ESPERIENZE
Coopfond, sei progetti
per sganciarsi dalla crisi
Il sostegno a una start up e a due processi
di fusione, tre interventi per agevolare investimenti: sei interventi su otto decisi dall’ultimo Consiglio di amministrazione di
Coopfond sono stati messi in campo per
sostenere processi di crescita. Nonostante
la ripresa dell’economia nazionale tardi ancora a manifestarsi la cooperazione continua, infatti, a dare segni di vitalità e a
cercare di mettere in campo tutti gli strumenti e sperimentare ogni possibilità per
non abbandonare il campo.
Il Fondo mutualistico di Legacoop ha deciso di dare il proprio contributo, sotto forma
di partecipazione al capitale sociale, al decollo della cooperativa Leone Rosso, spinoff di Pro.Ges di Parma, che gestirà ad
Aosta due asili nido, tre residenze protette
per anziani e il servizio di ADI per 350
utenti. È stata costituita da 13 soci lavoratori e da Proges come socio sovventore ed
è il primo intervento in Val D’Aosta per il
Fondo.
In Toscana si fondono invece due cooperative agricole che forniscono servizi all’agricoltura e producono cereali, olio, vino e
ortofrutta:Agrimaremma (Grosseto) e Terre
dell’Etruria (Livorno), una delle più importanti realtà imprenditoriali del mondo
agroalimentare toscano. La cooperativa che
nasce dalla fusione vedrà ampliata la sua
capacità produttiva, la dimensione territoriale e sarà dotata di un significativo patrimonio immobiliare, parte del quale da
dismettere. In Emilia si procede verso l’in-
tegrazione di due realtà di un comparto serramenti trascinato in basso dalla crisi dell’edilizia: Cormo di San Martino in Rio
(specializzata in porte, infissi, finestre ed
oscuranti) e Coop Legno di Castelvetro
(Mo), che vanta una capacità produttiva di
220mila porte all’anno. Operazione sostenuta dal Fondo assieme ad altra strumentazione finanziaria della Lega e che fa
affidamento su un importante piano di ristrutturazione e riconversione.
Cooperative che nascono, altre che si uniscono. E poi ci sono quelle che allargano il
perimetro aziendale ed anche i settori di intervento. È il caso di CFT di Firenze, specializzata in logistica integrata e trasporto
di merci, forte di un parco clienti che include Esselunga, Unicoop, Sammontana,
Pam, Penny Market e molti altri. Ora intende incorporare un’altra cooperativa dell’area pisana, la cooperativa ARCA ed
ampliare così la sua presenza ai settori del
verde, del giardinaggio e della manutenzione. Vuole diversificare la produzione invece Colc, WBO nato in Toscana nel 1985
per la produzione di solai prefabbricati, intenzionato a crescere nell’attività di noleggi
automezzi e nella vendita a privati, in particolare nel settore hobbistica e vernici da
casa.
È, infine, un WBO nato durante questa crisi
Feninx Pharma, attiva nella commercializzazione dei farmaci. Dopo un breve periodo
di start up, inevitabilmente molto impegnativo, ha trovato una coerenza imprenditoriale su buoni livelli operativi ed economici.
Ora ha chiesto al Fondo una rimodulazione
dell’intervento per riuscire ad acquistare
nuove licenze che consentiranno di ampliare la gamma dei prodotti a disposizione.
Il Consiglio ha deliberato, infine, due interventi di dilazione nel rientro da prestiti e
partecipazioni a capitale sociale e cinque
interventi a valere sul Fondo di Promozione
attiva.
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ALLEANZA COOPERATIVE PIEMONTE
>> Alleanza Cooperative Piemonte
43 diplomi di Master in Management dell’Impresa Cooperativa
>> Alleanza Cooperative Basilicata
A Torino sono stati consegnati il 31 gennaio
43 diplomi di Master in Management dell’Impresa Cooperativa ad altrettanti cooperatori che hanno concluso il percorso di studi
finanziato dalla Regione Piemonte attraverso
i Fondi Sociali Europei, promosso dalle centrali cooperative Legacoop Piemonte e Confcooperative Piemonte e gestito da Forcoop
e I.Re.Coop Piemonte in collaborazione con
Università degli Studi di Torino Dipartimento
di Management, Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale con il sostegno dell’Osservatorio per l’Economia Civile.
La forma cooperativa è considerata da
tempo un genere di impresa interessante
che in questi anni di grave crisi e regressione
economica del paese ha dato prova, a costo
di grandi sacrifici e di percorsi di cambiamento significativi, di tenuta nel mercato del
lavoro.
In Italia ha assunto forme, sviluppi e geografie molto differenziate. I cooperatori sanno
molto bene che fare cooperativa in Piemonte,
territorio a vocazione industriale è cosa diversa dal fare cooperativa in centro Italia
dove la cooperazione ha radici ramificate in
ogni settore merceologico o fare cooperazione in Trentino dove anche la conformazione del territorio rende necessarie unioni,
accorpamenti forme di sinergia tra imprese
differenti. Anche da un punto di vista degli
strumenti a supporto dello sviluppo e della
nascita delle imprese cooperative le geografie sono molto differenti.Tra questi strumenti
oggi ci interessa focalizzarci sulla formazione
intesa come percorso di base e come percorso di aggiornamento e di rinforzo a professionalità che spesso nascono sulla base di
spinte valoriali, di interessi personali, di amicizie e in modo “artigianale” nel tempo si
strutturano in imprese.
In questi anni le centrali cooperative piemontesi hanno lavorato per costruire spazi e
contesti di formazione e di pensiero coinvolgendo in questo percorso le imprese stesse,
gli enti regionali preposti alla formazione e gli
atenei sperimentando modelli diversi per costruire percorsi di formazione e di aggiornamento orientati allo sviluppo del modello
cooperativo in Piemonte.
>> Alleanza Cooperative Umbria
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ACI
Legacoop
Settori
La consegna dei diplomi ha fornito l’occasione per approfondire questi temi, ospite il
Presidente dell’Alleanza delle Cooperative
Italiane Giuliano Poletti, il giurista esperto di
Politiche del Lavoro e consulente per il Ministero Romano Benini.
La giornata si è aperta con l’intervento del
Presidente regionale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Giancarlo Gonella che ha
evidenziato come le esperienze formative
condotte in questi anni sul territorio piemontese siano state fortemente condivise con le
imprese e orientate al rinforzo del modello
cooperativo, a seguire la Direttrice di Forcoop, capofila nella gestione dei corsi, Roberta Seno ha sottolineato come il bisogno
formativo delle cooperative piemontesi negli
anni si sia andato a modificare da una iniziale necessità di rinforzo degli strumenti di
management all’apertura verso la sperimentazione di modelli di impresa e di relazioni tra imprese differenti.
L’intervento del Direttore del Master Prof.
Valter Cantino ha evidenziato come il rapporto con l’Università nella gestione dell’alta
formazione rivolta alle imprese sia un tassello centrale nel nuovo modello universitario e nello specifico sono stati evidenziati gli
spazi di collaborazione alla luce di una idea
di impresa che sempre più si discosta dai
modelli tradizionali centrati sulla competizione e si avvicina ai valori della cooperazione
di collaborazione e di democraticità.
Interessanti sono state le testimonianze
degli allievi dei Master che in un primo
intervento hanno tratteggiato il tema del ricambio generazionale nel managament delle
cooperative storiche e l’assunzione di un
ruolo dirigenziale per i giovani che a partire
da interessi personali, desiderio di affermazione e necessità di individuare un percorso
professionale scelgono la cooperativa per
dare forma e struttura. In un secondo passaggio sono stati presentati i progetti realizzati nell’ambito del laboratorio di
progettazione del Master dove la centratura
è sul metodo di lavoro proposto dal Politecnico di Torino e sulla collaborazione tra soggetti differenti.
La Regione Piemonte nella persona della
Dott.ssa Paola Casagrande Direttore dell’Assessorato al Lavoro e alla Formazione
Professionale ha evidenziato come nonostante le criticità resti alto l’interesse per le
esperienze formative e che si sta per avviare
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la programmazione del Fondi 2013/2020
che potranno avere un orientamento anche
sull’alta formazione.
L’intervento del Dott. Benini ha dato cornice
alla situazione del lavoro in Italia evidenziando come sia necessario modificare l’approccio al lavoro in una logica di sviluppo più
europea e più rispettosa delle risorse umane,
dei giovani del nostro paese. Anche Benini
rinforza l’idea di una imprenditoria volta alla
collaborazione, alla creatività, all’innovazione
valorizzando il tema del sociale e della territorialità e della democraticità delle imprese
come chiave di volta per uscire dalla crisi e
fare sviluppo.
Il Presidente Poletti che aveva presenziato
anche all’avvio del Master ha sostenuto la
centralità della collaborazione tra persone e
tra imprese invitando i cooperatori piemontesi a farsi promotori di modelli dove le imprese radicate nei territorio uniscono le forze
in ragione di obiettivi comuni, dove le cooperative forti dei loro valori e del modo specifico di stare sul mercato si rendano
disponibili a incontrare modelli diversi per
fondare azioni comuni. La centratura sui temi
della partecipazione delle comunità allo sviluppo dei territori e della collaborazione tra
soggetti diversi è stata anche evidenziata a
partire dai progetti presentati dagli allievi Master. Poletti ha concluso il suo intervento rimarcando la necessità di ripristinare relazioni
e rapporti sulla base delle fiducia, la stessa
che come ha raccontato il Presidente guida
i gabbiani nel momento del sonno: quando il
primo gabbiano vicino a riva scopre che non
ci sono pericoli si addormenta, così a seguire
il suo vicino e in pochi minuti l’intero stormo
è addormentato fidandosi l’un l’altro in uno
spirito di gruppo che si fonda con la comunità.
In chiusura di mattinata il Presidente di Confcooperative Torino Gianni Gallo ha evidenziato come il valore delle esperienze
realizzate debba trovare uno spazio di comunicazione più esteso che raggiunga i contesti economici al di fuori del terzo settore, in
questa logica Roberta Seno ha concluso invitando tutti ad un prossimo appuntamento
in dicembre di taglio nazionale dove si met-
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ACI
teranno a confronto le esperienze di formazione e di alta formazione che in giro per l’Italia stanno contribuendo allo sviluppo del
modello cooperativo.
ALLEANZA COOPERATIVE UMBRIA
Il 21 febbraio assemblea
costitutiva
“Più forti insieme”. Questo lo slogan dell’Assemblea costitutiva dell’Alleanza Cooperative
Umbria che si terrà il 21 febbraio a Perugia,
presso il Centro Congressi della camera di
Commercio (Via Pellas 81/83).
Programma
15.00 Registrazione dei partecipanti
Saluto delle Autorità
Wladimiro Boccali, Presidente
ANCI Umbria
Marco Vinicio Guasticchi, Presidente UPI Umbria
Giorgio Mencaroni, Presidente
Unioncamere Umbria
Introduzione dei lavori
Andrea Fora, Presidente Confcooperative Umbria
Elezione degli Organi dell’Alleanza
delle Cooperative Italiane – Umbria
Relazione Programmatica
Dino Ricci, Presidente Legacoop
Umbria
Interventi programmati
Maurizio Gardini, Presidente Nazionale Confcooperative
Rosario Altieri, Presidente Nazionale AGCI
Catiuscia Marini, Presidente Regione Umbria
Conclusione dei lavori
Giuliano Poletti, Presidente Alleanza delle Cooperative Italiane
Legacoop
Settori
ALLEANZA COOPERATIVE BASILICATA
Il 20 febbraio assemblea
costitutiva
L’Assemblea costitutiva dell’Alleanza delle
Cooperative Italiane di Basilicata, si terrà a
Potenza il 20 febbraio, presso la sala Inguscio della Regione Basilicata (via Vincenzo
Verrastro) con inizio alle ore 9,30.
Programma
Presiede Donato Semeraro, presidente
Agci Basilicata
Relazione Giuseppe Suanno,
presidente Confcooperative Basilicata
Interventi
Presentazione Rapporto “Cooperazione, non profit e imprenditoria sociale: economia e lavoro”
Claudio Gagliardi, Segretario Generale Unioncamere nazionale
Marcello Pittella, Presidente
Giunta Regionale di Basilicata
Adempimenti ed Elezione Organismi
ConclusioniPaolo Laguardia, presidente Legacoop Basilicata
Giuliano Poletti, presidente Alleanza delle Cooperative Italiane
Testimonieranno con la loro presenza la costituzione dell’Alleanza
delle Cooperative Italiane di Basilicata i presidenti delle Camere di
Commercio di Potenza e Matera, i
segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil,
i rappresentanti delle Organizzazioni
Datoriali di Basilicata.
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>> Coop
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COOP
Altroconsumo, indagine standard
qualità, l’Associazione al 1° posto
>> Turismo
La differenza di Coop è ribadita anche dalla
rivista di “Altroconsumo”, la maggiore associazione italiana di consumatori, che riunisce
300.000 soci. L’ultimo numero della rivista
ha pubblicato un’inchiesta sulle politiche di
responsabilità sociale delle 6 maggiori imprese della grande distribuzione italiana, in
cui emerge il primato di Coop. L’inchiesta è
stata svolta in collaborazione con Consumers
International e altre associazioni di consumatori ed è finanziata dalla Commissione
Europea. “L’impegno etico è autentico, trasparente e condiviso –si legge nelle motivazioni del riconoscimento- Non c’è mai un gap
tra quanto Coop dichiara di fare e quello che
realmente fa. Coop ha documentato che garantisce che i fornitori paghino il salario giusto ai dipendenti e termini di pagamento e di
produzione ragionevoli”.
In una fase di secca riduzione dei consumi,
in cui il bilancio delle famiglie è sempre più
difficile, è la norma riempire il carrello senza
chiederci cosa c’è dietro alle offerte e ai
prezzi dei prodotti acquistati. La scelta del
consumatore, tuttavia, non può prescindere
dalla conoscenza del backstage, dei costi sociali e ambientali e della politica praticata
verso i lavoratori. Non si possono ignorare il
numero dei controlli effettuati sui prodotti e le
azioni concrete di non conformità realizzate.
Dentro a una scatoletta venduta da Coop c’è
molto di più del prezzo: la politica attuata dai
fornitori verso i propri dipendenti, la qualità
certificata dei prodotti grazie ai tanti controlli
realizzati, la precisa scelta delle formule produttive grazie ai capitolati di produzione per
il prodotto a marchio.
L’inchiesta promossa da “Altroconsumo” è
partita infatti dalla guerra dei prezzi attuata
dalle insegne della grande distribuzione che
può ripercuotersi alla lunga sugli stessi consumatori: la qualità dei prodotti acquistati si
abbassa notevolmente, così come l’assortimento degli stessi. I fornitori infatti riducono
l’offerta per sostenere i prezzi imposti e non
investono più in innovazione e qualità dei
prodotti, mente il salario dei lavoratori si abbassa. Responsabilità etica e sociale, qualità
dei prodotti offerti e mercato possono tuttavia stare in equilibrio. Lo dimostra appunto
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
questa inchiesta che vede Coop come l’unica
insegna in grado di passare dalle parole ai
fatti. Coop ha messo a disposizione di “Altroconsumo” l’intera documentazione
SA8000 (sugli standard lavorativi praticati dai
fornitori), ha dimostrato di realizzare effettivamente le azioni dichiarate, ed è sempre in
grado di documentare quelle intraprese.
Coop è l’esempio di come l’adesione alle regole del commercio etico possa diventare
reale, di come si possano intrattenere relazioni commerciali equilibrate per prezzo e
modalità di pagamento, con i fornitori del Sud
del mondo come dei paesi dell’Unione Europea.
L’indagine di Altroconsumo, è stata realizzata
da aprile a novembre 2013 su 6 aziende
della grande distribuzione organizzata e pubblicata nel numero di febbraio, in collaborazione con Consumers International e altre
associazioni di consumatori e finanziata dalla
Commissione Europea. Per verificare quanto
effettivamente dichiarato dalle insegne sono
stati esaminati i contratti di fornitura e i report
sui controlli effettuati.
Per il nono anno consecutivo
aderisce a “M’illumino di meno”
Perfettamente coerente ai temi del risparmio
energetico su cui Coop è impegnata, l’adesione a “M’illumino di meno”, l’iniziativa promossa da “Caterpillar” prevista per venerdì
14 febbraio. Nono anno di adesione e “silenzio energetico” garantito negli oltre 1400
punti vendita Coop con lo spegnimento simbolico delle luci. Aderiscono anche le 30 librerie.coop. Confermata inoltre, come negli
anni passati, la possibilità di ascoltare in diretta la trasmissione di Caterpillar direttamente nei punti vendita attraverso Radio
Coop. Da tempo, d’altronde Coop ha abbandonato i sistemi di illuminazione tradizionali a
favore delle luci a led: sicure perché hanno
un’alta affidabilità di lunga durata e robustezza, a basso consumo perché con il loro
alto rendimento ed efficienza riducono i consumi di energia elettrica.
In totale, nel corso del 2013 Coop ha installato lampade a led in 43 punti vendita arrivando così a coprire attualmente con questa
tecnologia l’illuminazione interna di 210 supermercati e iper, 8 parcheggi e 182 insegne esterne. Così facendo il risparmio
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energetico stimato è di circa 5 milioni di kWh
annui, consentendo di evitare l’immissione
in atmosfera di circa 2150 tonnellate di CO2.
Diventano così 307 i punti vendita che
verranno registrati al Programma di
certificazione Greenlight (il programma
della Comunità Europea ad adesione volontaria che prevede l’installazione di lampade a
alta efficienza e sistemi di telecontrollo per
accensione e spegnimento automatico) e
158 impianti fotovoltaici allacciati e funzionanti, della potenza complessiva di 31.488
kWp, capaci da soli di produrre in un giorno
d’inverno, come il 14 febbraio, il quantitativo
di energia elettrica necessario per illuminare
tutta la rete vendita Coop per un’ora e 5 minuti. In termini di energia, nel 2013 ne abbiamo prodotta il 6% in più dell’anno
precedente.
A partire dal 2012, le cooperative insieme ad
Inres (il consorzio nazionale di progettazione
delle strutture di vendita Coop) hanno inoltre
avviato il “Progetto Energia”, uno specifico programma che ha l’obiettivo di ridurre i
consumi dei punti vendita della rete coop.
L’obiettivo è di coinvolgere entro il 2015 i
punti vendita “responsabili” del 75% dei consumi di energia per ridurne i consumi almeno del 10%. Sono già 85 i punti vendita
coinvolti nel biennio 2012-2013 ed altri 96
saranno interessati nel 2014.
Prosegue intanto a gonfie vele il progetto
“Eco-Courts”, un progetto Life sostenuto
dalla Commissione Europea che unisce a
Coop altri soggetti quali il Comune di Padova,
Finabita, Legacoop, le Regioni Toscana e Regione Emilia Romagna,: comunità vere
(come famiglie e condomini) e virtuali (singoli o soggetti collettivi) unite per adottare
buone abitudini e soluzioni intelligenti per ri-
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sparmiare energia, acqua e rifiuti domestici
riducendo le spese di casa. Perno del progetto il concetto dell’agire comune e dell’impegno collettivo. Ad oggi sono 4550 le
famiglie che hanno compilato il loro piano di
azione di risparmio e aderito al portale
www.cortiliecologici.it. Tra le varie iniziative
organizzate dalle Coop sui diversi territori a
Padova la distribuzione degli eco-consigli di
Eco-Courts nei 5 punti vendita di Coop Adriatica e a Bologna (all’Ipercoop Lame) l’esposizione di lavori dei bambini sui temi
dell’efficienza energetica e ecologica.
TURISMO
Seminario in Belgio,
si rafforza OITS Europa
Si è tenuto a Mont Saint Hubert, il 4 e 5 febbraio, nell’albergo gestito dalla società Floreal di proprietà dei sindacati socialisti belgi,
il seminario annuale di OITS, Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale.
Nel seminario è stato definito il ruolo che
sarà affidato a Luc Gobin, dirigente dell’ente di promozione turistica delle Fiandre,
che è stato distaccato presso OITS.
Legacoop
Settori
Gobin si occuperà dei rapporti con le istituzioni comunitarie e con le altre organizzazioni esistenti a livello europeo. Si occuperà
di bandi e progetti e dirigerà la sezione europea dell’OITS.
La direzione del progetto eCalypso, dedicato alla commercializzazione del turismo
sociale attraverso un portale web dedicato,
è stata affidata a Serena Ianniello, che
sostituisce Danny Silva. Nelle prossime
settimane diventerà operativa la società che
gestirà il portale.
Il Memorandum approvato in occasione
della riunione del Consiglio di Amministrazione tenuta a Blankenberge, è stato consegnato a tutte le istituzioni comunitarie
anche in vista delle imminenti elezioni europee, e ne verrà distribuita la versione in
italiano.
In fase di organizzazione il congresso mondiale che si terrà a San Paolo, in Brasile, nel
prossimo ottobre. Maurizio Davolio si occuperà del coinvolgimento delle centrali
cooperative brasiliane OCB e UNISOL nonché di ICA Americas.
Nel seminario è stato deciso di potenziare
gli strumenti di comunicazione (nuovo sito,
rivista, newsletter) e di rafforzare i rapporti
esterni, in particolare con l’UNWTO e Necstour.
Il Presidente Jean Marc Mignon sarà in
Italia il 15 maggio per un incontro con tutti
i soci italiani, che si stanno riorganizzando
sotto la guida del nuovo Vice Presidente di
OITS Fabrizio Pozzoli, di Confcooperative.
Sarà esplorata la possibilità di creare la sezione Asia in collaborazione con ICA Asia e
Pacifico.
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>> Lombardia
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LOMBARDIA
Piero Collina, Presidente Ccc
Gianmaria Balducci, Presidente
Cefla
15.00 Dibattito
17.00 Intervento conclusivo Rossano Rimelli, Direttore Ancpl
In attesa di conferma: intervento di
Francesca Balzani, Assessore a
Bilancio, Patrimonio e Tributi del Comune di Milano.
Assemblea delle Cooperative
di Produzione e lavoro - Alcopl
>> Veneto
>> Liguria
>> Liguria
>> Emilia Romagna
>> Emilia Romagna
>> Marche
VENETO
>> Sicilia
>> Mantova
“Il futuro all’inizio è sempre un cantiere”.
Questo il tema al centro del dibattito dell’Assemblea Congressuale dell’Associazione
Lombarda delle Cooperative di Produzione e
Lavoro di Legacoop Lombardia che si terrà a
Milano Giovedì 20 Febbraio, presso l’Aula
Magna dell’Istituto Tecnico per Edili Carlo
Bazzi in via Cappuccio 2
>> Reggio Emilia
>> Reggio Emilia
Programma dei lavori
9.15 Welcome coffee e registrazione dei
partecipanti
9.30 Apre i lavori e presiede Barbara Farina, Direttore Legacoop Lombardia
Saluti
Mario Melazzini,Assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione –
Regione Lombardia
Maurizio Ottolini, Presidente Alleanza delle Cooperative Italiane –
Lombardia
Interventi
Sara Colautti, Direttore unità Industry Studies and Country Analysis –
Csil
Giuseppe Sopranzetti, Direttore
Banca d’Italia – sede lombarda
11.00 Relazione del Presidente Sergio
Fiorini, Presidente ALCoPL
Adempimenti congressuali (Assemblea ALCoPL)
Interventi
Luca Bernareggi, Presidente Legacoop Lombardia
Carlo Zini, Presidente Ancpl
14.00 Presiede Emanuele Zacchi, Vice
presidente ALCoPL
Interventi
Massimo Matteucci, Presidente
Cmc
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Legacoop firma a Padova il Patto
territoriale per la legalità
In risposta alla crescente ramificazione delle
organizzazioni criminali anche nel territorio
veneto, venerdì 7 febbraio è stato siglato a
Padova, in Camera di Commercio, il “Patto
territoriale per la legalità”.
Legacoop Padova è tra i firmatari, assieme
a numerosi altri attori del territorio che l’accordo impegna ad azioni mirate per porre
un argine alle infiltrazioni mafiose nell’economia, nella società e nella politica: la
CCIAA patavina, le principali associazioni di
categoria e dei consumatori della provincia,
gli ordini e i collegi professionali padovani,
le organizzazioni sindacali territoriali (hanno
aderito Cgil, Cisl e Uil) e le reti antimafia di
“Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e “Avviso Pubblico”.
Legacoop è da sempre in prima linea nella
costruzione della cultura della legalità e collabora con enti, associazioni e istituzioni per
la promozione del rispetto delle regole e di
una maggiore conoscenza e consapevolezza fra i cittadini circa l’incidenza della criminalità organizzata e delle mafie. In Veneto
in particolare, Legacoop Treviso ha sottoscritto nel 2012 un analogo patto per il territorio della Marca.
«Le infiltrazioni nel territorio ci sono e dobbiamo stare all’erta tutti» afferma Antonella Pan, presidente di Legacoop Padova.
«Il periodo particolarmente difficile che
stiamo attraversando - spiega - espone a
rischi chi opera nel tessuto economico-produttivo. Informeremo i nostri iscritti in maniera costante circa regole da rispettare,
buone prassi da seguire e strumenti operativi a disposizione per prevenire usura e
infiltrazioni criminali. Primo punto, e elemento innovativo del protocollo, è lo spor-
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
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tello SOS Giustizia di “Libera”, che sarà attivato presso la Camera di Commercio di
Padova: diventerà riferimento regionale per
la tutela della legalità e fornirà anche sostegno e aiuto agli imprenditori in difficoltà,
comprese le potenziali vittime di usura e
racket delle estorsioni».
LIGURIA
Nuovo corso Alta Scuola di Turismo
Ambientale- nelle Cinque Terre
Dopo il successo del primo corso dello
scorso autunno il Parco Nazionale delle 5
Terre, Legambiente, Vivilitalia, i comuni del
Parco insieme ad AITR e Federparchi presentano il nuovo Corso di ASTA – Alta
Scuola di Turismo Ambientale che si terrà a
Monterosso, nelle Cinque Terre, da sabato
5 a sabato 12 Aprile 2014.
ASTA 2014 è un corso con un approccio
fortemente esperienziale con una metà
delle attività basata su uscite ed escursioni
sul territorio che saranno l’occasione per
conoscere in prima persona i luoghi, le persone, i prodotti, i servizi che caratterizzano
le Cinque Terre; elementi che messi insieme riescono ad attrarre ogni anno milioni di turisti da tutto il mondo e in ogni
stagione.
“Legacoop sostiene con grande convinzione il corso, collabora attivamente nella
sua organizzazione e condivide con gli altri
promotori l’obiettivo di consolidare l’Alta
Scuola di Formazione in modo che possa
operare anche a livello internazionale –
spiega Roberto La Marca, responsabile
Turismo e Green Economy di Legacoop Liguria -. Alcune cooperative aderenti a Legacoop hanno maturato in molti anni di
attività una grande competenza imprenditoriale nel campo del turismo naturalistico,
dell’educazione ambientale e dell’ecoturismo, anche scolastico, e potranno portare
al corso un rilevante contributo di esperienza e di testimonianza”.
Il corso è rivolto a funzionari di amministraPrimo piano
ACI
zioni pubbliche, manager, esperti in pianificazione ambientale e del territorio, guide turistiche e ambientali, piccoli e medi
imprenditori e a quanti vogliano perfezionare il proprio percorso formativo e le proprie competenze nel settore del
management turistico ambientale. ASTA è
l’occasione per entrare in contatto con le
migliori esperienze italiane nel campo turistico ed ambientale realizzate nei territori di
eccellenza e raccontate dalla viva voce dei
protagonisti.
Durante il percorso formativo i partecipanti
entreranno in contatto con le migliori esperienze nel campo turistico ed ambientale
realizzate nei territori di eccellenza italiani,
raccontate dalla viva voce dei protagonisti.
Il corso si svolge alle Cinque Terre che sono
internazionalmente riconosciute come una
best practice in quanto territorio che ha saputo interpretare i tempi con una governance e uno stile di management che lo ha
trasformato da destinazione marginale e
periferica a modello di sviluppo sostenibile
in un’area protetta, studiato in tutto il
mondo.
La capacità delle Cinque Terre di mettere a
sistema l’accoglienza, i servizi turistici,
l’agricoltura di qualità, l’enogastronomia e il
patrimonio storico e culturale con il contributo attivo della popolazione rimangono un
esempio straordinario di un percorso che
altri territori ambiscono a replicare.
Le Cinque Terre riescono infatti a produrre
contemporaneamente sviluppo, occupazione, tutela del territorio e del paesaggio e
nuove forme di economia, che hanno consentito anche ai giovani di trovare un’innovativa e stimolante traiettoria di futuro.
Il corso prenderà il via sabato 5 aprile e si
concluderà sabato 12 aprile 2014.
Il numero massimo di partecipanti è fissato
in 30 persone. Il corso verrà attivato al raggiungimento di almeno 15 partecipanti.
E’ prevista la realizzazione di un’esercitazione finale per valorizzare mediante una
restituzione ai partner del percorso formativo gli apprendimenti emersi durante il
corso. Ai partecipanti saranno consegnati i
materiali didattici e un attestato di partecipazione finale.
La quota di iscrizione per persona è di 450
euro. Sono compresi i costi relativi al corso,
le escursioni previste dal programma for-
Legacoop
Settori
mativo, il pranzo del 5, del 9 e del 12 aprile.
Per i soci AITR e per gli iscritti ai circoli locali di Legambiente la quota di iscrizione è
di 350 euro
Grazie all’intervento del Parco e dei Comuni
delle 5 Terre, per i primi 24 iscritti che ne
faranno richiesta è prevista la sistemazione
a titolo gratuito presso l’ostello di Corniglia.
Per l’assegnazione dei posti farà fede la
data di invio del pagamento.
Sono in fase di definizione alcune convenzioni con strutture ricettive e ristoranti per
facilitare il soggiorno e la permanenza dei
partecipanti al corso.
Il pagamento dovrà essere effettuato in
un’unica soluzione. La quota sarà interamente rimborsata in caso di mancata attivazione del corso.
Al momento dell’iscrizione è necessario inviare alla segreteria organizzativa:
• Scheda di iscrizione firmata e compilata
in ogni sua parte;
• copia del versamento effettuato;
• breve curriculum con foto allegata.
Per iscriversi è necessario compilare la
scheda di iscrizione e inviarla insieme alla
documentazione richiesta.
Al via Bellacoopia: le idee degli studentisitrasformanoincooperativa
Commercio on line di libri usati, attraverso
la predisposizione di un sito, creazione e
gestione di spazi per esposizioni artistiche,
una cooperativa specializzata in coltivazioni
e allevamento in ambito biologico e un
nuovo modello di fast food basato su piatti
unici appositamente studiati dal punto di
vista nutrizionale.Sono solo alcuni dei sei
progetti imprenditoriali messi a punto da altrettanti istituti superiori della Liguria, nel-
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Territori
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l’ambito del concorso Bellacopia, promosso
da LegacoopLiguria con il patrocinio della
Regione, presentati il 10 febbraio dal presidente di Legacoop, Gianluigi Granero, dal
vicepresidente di Coop Liguria, Mauro
Bruzzone, alla presenza dell’assessore alla
formazione e al bilancio, Pippo Rossetti.
Oltre cento i ragazzi coinvolti delle classi
terza, quarta e quinta dell’Istituto Marsano,
Vittorio Emanuele – Ruffini e Marco Polo di
Genova, dell’Istituto Ruffini di Imperia, del
Ferraris – Pancaldo di Savona e dell’istituto
artistico Cardarelli della Spezia.
Un’iniziativa, giunta quest’anno alla settimana edizione, per promuovere i talenti giovanili e coinvolgere anche i ragazzi e le
ragazze delle scuole superiori in un progetto
di costruzione del proprio futuro lavorativo.
“Con questo progetto – ha spiegato Gianluigi Granero – vogliamo promuovere nelle
giovani generazioni le potenzialità e i vantaggi di costruire il proprio futuro lavorativo
tramite una cooperativa. Le classi coinvolte
avranno modo infatti di apprendere le tecniche di gestione aziendale, scoprire la storia, l’organizzazione e i valori del movimento
cooperativo e, grazie alla docenza di alcuni
esperti, acquisire le nozioni necessarie per
fondare la propria cooperativa, scegliendo i
compagni più adatti a ricoprire vari ruoli”.
In primo piano tra i promotori Coop Liguria.
“Visti i dati della situazione occupazionale
ligure – ha sottolineato Mauro Bruzzone,
vice presidente di Coop Liguria – c’è sempre più bisogno di progetti imprenditoriali
che richiedono spirito di iniziativa e inventiva. Nell’ambito delle proposte didattiche
che Coop, da oltre trent’anni, propone alle
scuole sui temi dell’educazione al consumo
consapevole, coinvolgendo ogni anno, nella
sola Liguria, oltre 15 mila bambini e ragazzi,
il progetto Bellacoopia rappresenta un’occasione per lavorare con i ragazzi sui temi
della cooperazione e della cittadinanza e
per avvicinarli al mondo del lavoro. Sviluppando un’idea imprenditoriale e articolandola in uno studio di fattibilità vero e proprio,
le classi si misurano con le opportunità offerte dalla formula imprenditoriale cooperativa, incentrata su valori quali solidarietà,
mutuo sostegno, trasparenza, rispetto delle
regole, valorizzazione delle persone e del
loro lavoro collettivo, radicamento nel territorio”.
Primo piano
ACI
I giovani coinvolti acquisteranno le nozioni
necessarie e poi fonderanno, virtualmente,
la propria cooperativa.
“Le iniziative di Lega Coop con la scuola
sono sempre molto diversificate e si basano
sulla creatività – ha aggiunto Pippo Rossetti
– i sondaggi ci dicono che i ragazzi escludono dalla loro vita professionale di fare gli
imprenditori e Legacoop, con questi progetti, li fa lavorare proprio alla costruzione di
un’impresa cooperativa. Da qui abbiamo
maturato l’dea di stringere un accordo con
la Lega, coinvolgendo anche l’Ufficio scolastico regionale e l’Università per sostenere
le iniziative di CoopLiguria nelle scuole e far
diventare i ragazzi protagonisti attivi della
loro vita, grazie a tutti i progetti che in questi anni sono state portati avanti, dalle attività di educazione al consumo
responsabile, al consumo rispetto alla salute, fino alla progettazione di una realtà
produttiva con la conseguente praticabilità
dell’idea”.
LIGURIA
Incubatori d’Impresa e Start Up Innovative, Legacoop in primo piano
Incubatori d’Impresa e Start Up Innovative.
Legacoop Liguria gioca un ruolo di primo
piano. Nell’ambito del convegno svoltosi
presso la sede della Fondazione Edoardo
Garrone a Genova, su questi temi c’è stato
un confronto sul ruolo delle istituzioni e la
presentazione di alcune esperienze.
“Il mondo della cooperazione è un contesto
nell’ambito del quale le start up possono
trovare terreno fertile – commenta Sandro
Frega, vice presidente di Legacoop Liguria
-. Oggi ci sono settori come quelli delle
energie rinnovabili e del sociale dove esistono margini di crescita.
E la cooperazione può mettere in campo finanziamenti e fondi mutualistici che possono essere decisivi per il decollo di una
start up”.
Nell’ambito del convegno è stato presentato il caso della Montalbano Technology, il
ruolo dei talent – garden, le opportunità dell’Equity crowdfunding.
“A livello nazionale abbiamo deciso alcune
procedure definite nel caso delle start up –
Legacoop
Settori
spiega Rosangela Conte, responsabile
della Formazione di Legacoop Liguria -. Ci
siamo infatti resi conto che non è facile catalogare come innovativa sin dall’inizio una
nuova idea imprenditoriale. Spesso ci vuole
del tempo. Il nostro ruolo di Legacoop vuole
essere sempre di più quello di un soggetto
in grado di accompagnare le start up nel
tempo, valutando passo dopo passo la capacità di innovazione delle nuove imprese”.
EMILIA ROMAGNA
“Gestione, monitoraggio ed opportunità per la finanza d’impresa”
“Gestione, monitoraggio ed opportunità per
la finanza d’impresa”. È il tema della giornata
di studio ha lo scopo di approfondire le principali problematiche relative alla gestione e al
controllo delle attività finanziarie delle imprese, con specifici riferimenti per le loro peculiarità, alle Società Cooperative, che si
svolgerà giovedì 27 febbraio 2014, ore 09,15
/ 17,30, a Bologna presso la Torre Legacoop
(Viale Aldo Moro 16).
Programma
9,00 Registrazione Partecipanti
9.30 Inizio lavori
− Introduzione di Igor Skuk, Direttore Legacoop Emilia Romagna
− Esposizione dei relatori
1° Modulo:
Il sistema di controllo interno nelle imprese: scopo, valutazione e monitoraggio;
La costruzione di un modello a supporto dell’operatività nell’Area Finanza.
2° Modulo:
Gestione e monitoraggio dei rapporti
con il sistema bancario: rischi e opportunità;
Comprendere le comunicazioni bancarie (estratti conto, documenti di sintesi, contratti, altro);
La negoziazione con le controparti
bancarie: esperienze concrete;
Modalità di copertura del rischio tassi
(cenni).
3° Modulo:
Operazioni di funding: l’analisi di bilancio finalizzata ad una corretta co-
Territori
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municazione degli equilibri finanziari,
economici e patrimoniali.
4° Modulo:
Gestione della tesoreria: strumenti finanziari eligibili per l’ottimizzazione
della gestione di liquidità;
I rischi finanziari (di mercato, di liquidità, di controparte) relativi agli strumenti utilizzati per la gestione della
tesoreria;
Il processo di pianificazione finanziaria: variabili da considerare.
17.15 Considerazioni conclusive sulla giornata da parte di Gianni Bragaglia,
che coordinerà i
lavori.
17.30 Fine lavori
Relatori
Il programma sarà presentato dal Dott. Gianfelice D’Alonzo, Partner di Unilab Consulenze Aziendali Srl, MILANO; sono previsti gli
interventi del Dott. Paolo Maestri, Partner di
Unilab Consulenze Aziendali Srl, BOLOGNA e
del Dott. Pierpaolo Sedioli, Partner de LaBase Revisioni Srl, Forlì.
Orario
I lavori inizieranno alle ore 9,30 e si concluderanno alle ore 17,30. La “pausa pranzo”
avrà luogo dalle ore 13 alle ore 14; sono previste inoltre 2 brevi pause alle ore 11 circa e
alle ore 15,45.
Documentazione
Ai partecipanti sarà consegnata una documentazione sintetica sui temi trattati.
Le adesioni, che saranno accettate fino ad
esaurimento dei posti disponibili, dovranno
essere inoltrate all’AIRCES mediante o fax
051.509.738 o posta elettronica [email protected] entro il 24 Febbraio, integrando l’iscrizione con i dati relativi al
pagamento.
EMILIA ROMAGNA
Convegno nazionale
“Educazione e/è politica”
ACI
presentanza del sistema cooperativo.
Ben-essere, convivenza civile ed equità possono essere realizzate solo declinando in
azioni due parole: Educazione e Politica.
Solo la solidarietà di azione tra educazione e
politica può creare le condizioni perché tutti
gli individui diventino capaci di comprendere,
capire, immaginare e valutare il mondo in cui
vivono perché la democrazia si fonda su cittadini consapevoli e competenti in grado di
orientare e sostenere una concreta idea di
futuro.
I luoghi educativi, sin dai nidi e dalle scuole
d’infanzia, hanno il compito di far crescere
cittadini responsabili e per questo hanno bisogno di buone politiche per creare le condizioni necessarie per svolgere questo ruolo.
Diceva Loris Malaguzzi: il rischio è “di accedere, per equivoca via idealistica, al falso
problema di contrapporre in termini di supremazia e subalternità quello che invece
(anche tra politica e pedagogia) va visto in
chiave di rapporto. Per quanto faticoso sia, è
questo il processo che va permanentemente
stimolato e permanentemente tenuto sotto
controllo”.
L’esistenza dei servizi educativi e le prospettive di futuro esigono:
- una politica che riconosca ed espliciti il
valore etico, culturale ed economico che
viene espresso dall’azione educativa. Rischio l’invivibilità della società;
- una pedagogia capace di interpretare le
dinamiche sociali e politiche. Rischio il
fallimento degli investimenti in educazione
Sul sito www.educazioneepolitica.it il programma completo.
MARCHE
“Educazione e/è politica”. Questo il tema del
convegno nazionale dei servizi educativi e
delle scuole dell’infanzia, dedicato a Loris
Malaguzzi, che si terrà a Reggio Emilia, dal
21 al 23 febbraio, in occasione dei 20 anni
dalla morte di Loris Malaguzzi. Nutrita la rapPrimo piano
punto di riferimento locale e nazionale, una
persona che ha sempre creduto nella forza
della cooperazione.
Così lo ricorda Legacoop Marche:
La scomparsa di Peppe Cingolani;
“Un cooperatore nel cuore”
È scomparso il 9 febbraio Peppe Cingolani figura storica della pesca e del
porto,un pezzo di storia di Ancona, già presidente della Centrale cooperativa, era un
Legacoop
Settori
“Un cooperatore nel cuore. Questo, per noi,
è sempre stato Peppe Cingolani. Un punto
di riferimento per tutti i cooperatori di Ancona e delle Marche. Una persona che ha
sempre visto in questo nostro mondo una
grande potenzialità per lo sviluppo di ogni
persona, ogni lavoratore, per una grande
crescita di tutte le imprese che aderiscono
a Legacoop Marche. Peppe è stato presidente della nostra Centrale cooperativa
negli anni ’80, presidente di Confidicoop e
direttore della Cooperativa Pescherecci e
Motopescherecci di Ancona. E proprio al
mondo della pesca ha offerto con forza le
sue grandi capacità umane e professionali.
E’ stato un punto di riferimento per tutta la
marineria, locale e nazionale, e, con il suo
impegno, ha tessuto rapporti con i colleghi
di tutto l’Adriatico facendo diventare Ancona e i pescatori marchigiani protagonisti
di questo settore. Quando passava nella nostra sede, anche solo per un saluto, c’era
nei suoi occhi sempre un grande entusiasmo e il desiderio di far crescere la cooperazione che, pur con l’aumentare dei capelli
bianchi, non si è mai spento”.
SICILIA
Aziende confiscate; Legacoop “seguire strada già sperimentata”
“In questi giorni si è tornato con insistenza
a discutere delle aziende confiscate e del
loro futuro. E, come spesso avviene, sono
tornate a galla parole come liquidazione e/o
vendita. Strade che preoccupano molto chi
come Legacoop in questi anni, si è speso
per fare tornare alla collettività e rendere
produttivi tanti terreni confiscati a Cosa Nostra”.
Lo dice Filippo Parrino, vicepresidente regionale di Legacoop Sicilia intervenendo nel
dibattito di queste ore. “La gestione dei terreni confiscati non era cosa facile – dice
Parrino - ma Legacoop, insieme a Libera,
ha impegnato la propria capacità e tante risorse per portare in quei terreni produzioni
Territori
Imprese
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che oggi sono sul mercato di tutto il mondo,
grazie all’impegno e alla collaborazione con
le aziende cooperative di giovani cooperatori che su quei terreni hanno costruito il
loro presente e il loro futuro. E’ un percorso
che ha dato i suoi frutti e che, ne siamo
convinti, può rappresentare una risposta valida anche per la riqualificazione e il rilancio
di tante aziende confiscate. Legacoop ha
firmato una convenzione con il ministero
degli Interni attraverso la quale trasferire la
nostra esperienza di impresa a sostegno di
chi oggi da amministratore giudiziario deve
riorganizzare e mantenere in vita le
aziende”. Secondo Parrino “per le aziende
confiscate occorre impegno civile oltre che
manageriale evitando di intraprendere la
strada più semplice, magari tenendo in vita
aziende che ancora sono sul mercato e
vendendo o liquidando quelle che hanno bisogno di risorse e impegno”. Conclude Parrino: “Serve una mobilitazione per non
lasciare soli i magistrati e chi è oggi chiamato a gestire queste aziende. Senza prestare il fianco a facili strumentalizzazioni e
senza che i lavoratori di queste aziende si
sentano abbandonati”. Necessari, secondo
Parrino anche “interventi legislativi, quali ad
esempio la possibilità di avere un regime fiscale per un certo periodo agevolato e un
accesso al credito”.
MANTOVA
Lanciata l’iniziativa
Pagine Coop.Lavoro
Un’iniziativa che attinge ai punti di forza del
passato gettando allo stesso tempo uno
sguardo propositivo sul futuro. È con questo
connubio all’insegna del confronto attivo
che nasce l’idea di Pagine Coop. Lavoro, un
progetto che è tutto un programma già dal
nome e che si può definire totalmente
made in Mantova. Artefice della novità è, infatti, Mario Rodella, presidente della Dugoni Scrl, storica cooperativa del territorio
virgiliano con ben 43 anni di attività nel settore della Facility. “Con questa iniziativa intendo rispondere a una prima necessità che
mi emerge come impresa, ossia conoscere
le eccellenze e le peculiarità delle altre cooperative che vivono e operano nella mia regione - spiega Rodella - Per poter
Primo piano
ACI
concretizzare un’autentica rete tra noi resta
però fondamentale per prima cosa conoscerci. Fare veramente rete significa, infatti,
unire le forze, attivare sinergie tra i nostri
talenti e creatività e non da ultimo affrontare insieme la durezza di questa crisi”.
Guardia alta sul fronte dell’instabilità economica e spirito costruttivo nel reagirvi costituiscono dunque il cuore focale e ideale
della rete di cooperative chiamate ad aderire a Pagine Coop. Lavoro, che si configura
innanzitutto come una specie di pagine
gialle in grado di consentire e allo stesso
tempo facilitare una ricerca per categorie di
attività. “L’intento è quello di creare una rete
virtuale, semplice e immediata, che rappresenti una sorta di veicolo di autodeterminazione tra gli associati” evidenzia Mario
Rodella. Questa formula di banca dati segnalerà anche Provincia e Comune di appartenenza delle imprese. Verranno inoltre
indicati ragione sociale dell’impresa e sede
legale insieme a tutte quelle informazioni
utili a favorire contatto e confronto, ossia:
recapiti, nominativo del o della presidente
in carica, data di costituzione, numero dei
soci e degli addetti e non da ultimo valore
della produzione. La proposta, esplicitata
concretamente a inizio febbraio dallo stesso
Rodella, è rivolta ai e alle presidenti delle
cooperative del contesto lombardo e intende coinvolgere tutti i settori trasversalmente. È, infatti, proprio la trasversalità uno
dei maggiori punti di forza da sviluppare
visto che Pagine Coop. Lavoro si costituisce come un vero e proprio strumento intersettoriale. “È soltanto il confronto con
realtà diverse dalle nostre che ci arricchisce consentendoci allo stesso tempo di
aprire nuovi orizzonti e di puntare oltre il
muro” sottolinea il presidente di Dugoni
Scrl. Il muro della crisi economica e sociale
da abbattere quindi attraverso uno sguardo
che non si limiti al locale ma che è chiamato a pensare più in grande. L’idea di
questa autodeterminazione che trova fondamento nella sinergia attinge dalle radici
storiche del Movimento Cooperativo ma si
struttura attraverso mezzi attualissimi. Il canale di raccolta dati e di interazione sarà,
infatti, rappresentato in primis dal web.
“Non possiamo ragionare a prescindere
dagli strumenti del cosiddetto 2.0, per cui la
proposta sarà sicuramente on-line” dichiara
a questo proposito Rodella. Da sottolineare,
Legacoop
Settori
infine, che l’idea prende vita a partire da
un’attenta analisi dei piani di sviluppo per il
rilancio dell’economia europea (HORIZON
2014 - 2020) che si basano anche sulle
micro, piccole e medie imprese auspicando
la messa in rete di sinergie per i settori ambiente, lavoro, società e mercato. “Va detto
che i dati della Commissione Europea parlano chiaro - approfondisce Mario Rodella Pensiamo, infatti, che l’87% degli occupati
in Europa appartiene alle piccole e medie
imprese dove tra l’altro vengono sperimentati più innovazione e ricerca che come è
risaputo costituiscono uno dei principali ingredienti per il rilancio economico”. E aggiunge: “Si parla inoltre spesso in tutti i
campi di autoformazione. Ecco, se vogliamo
crescere anche noi stessi, nella nostra identità, non possiamo che confrontarci.
REGGIO EMILIA
Le cooperative hanno incontrato
l’Ambasciatore dello Zambia
Giovedì 6 febbraio l’Ambasciatore dello Zambia in Italia SE Frank Mutubila, in missione
a Reggio Emilia, ha incontrato Boorea e Legacoop nella sala Valdo Magnani.
L’Ambasciatore è giunto nella sede cooperativa accompagnato dal Consigliere degli
Affari Economici dell’Ambasciata Trevor Sichombo e dal Primo Segretario dell’Agricoltura dell’Ambasciata Kayoya Masuhwa,
oltre che da una rappresentanza del Comune
di Reggio Emilia e di Reggio nel Mondo.
La delegazione africana ha espresso un forte
interesse per il sistema cooperativo reggiano,
in particolare per le aziende operanti nei settori delle costruzioni e infrastrutture, dell’agroindustria, del packaging, dei servizi e
dei servizi sociali, educativi e sanitari. L’incontro è stato introdotto da Luca Bosi, pre-
Territori
Imprese
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sidente di Boorea e Cmr Edile, e da Loris Giberti e Matteo Pellegrini, rispettivamente
direttore e responsabile internazionalizzazione di Legacoop Reggio Emilia, che, oltre a
ricordare i forti legami di amicizia e collaborazione con Paesi come il Sudafrica e il Mozambico, hanno illustrato agli ospiti le
caratteristiche salienti del movimento cooperativo reggiano e la crescente vocazione
all’internazionalizzazione di molte imprese
cooperative. All’incontro sono intervenuti
anche Andrea Grassi, vicepresidente di Coopservice e di Boorea, Ivan Gianesini, marketing manager di Unieco, Annalisa
Lusuardi di Coopselios, Stefania Venturi e
Mirosa Macciò, rispettivamente direttore
generale e responsabile Area infanzia di
Ambra, Roberta Tognoni, segretaria di presidenza di Unipeg, Paolo Genta, presidente
di Caire Pro, Pierpaolo Patroncini, responsabile Marketing & Business Developement di Cmr Edile, Stefano Campani,
direttore di Boorea, e Luigi Tamburini, responsabile del settore agricolo di Legacoop
Reggio Emilia.
L’Ambasciatore Mutubila ha sottolineato che
lo Zambia è uno dei Paesi africani con il più
alto tasso di crescita del Pil (6% nel 2013),
e che il Paese si è dotato di una legislazione
decisamente business friendly, con la creazione di zone franche per l’export e un sistema di tassazione particolarmente
favorevole per gli investimenti stranieri.
Le imprese e le associazioni cooperative
hanno confermato la loro piena disponibilità
a stabilire relazioni economiche con il Paese
africano in aree di business e iniziative di comune interesse.
REGGIO EMILIA
Cesvip, laboratori di orientamento
sul settore agroalimentare
I Laboratori sul settore agroalimentare fanno
parte di un progetto approvato dalla Regione
Emilia-Romagna e cofinanziato dal contributo di solidarietà del Fondo Sociale Europeo per le aree colpite dal sisma del maggio
2012. Sono promossi da Cesvip, ente di formazione di Legacoop, in collaborazione con
i Centri per l’impiego della Provincia di Reggio Emilia e nell’area correggese in collaborazione con l’Unione dei Comuni della
Primo piano
ACI
Pianura Reggiana.
Il progetto prevede di realizzare laboratori di
orientamento da rivolgere alle persone, giovani e adulte, occupate non occupate, che
abitano i territori dell’Emilia-Romagna colpiti
dal sisma, con la finalità di fornire loro un
supporto alla scelta, soprattutto in ambito lavorativo, rispetto alle proprie aspettative future.
Il primo laboratorio, riferito alle opportunità
che offre il settore agroalimentare, ha preso
avvio giovedì 13 febbraio presso la Sala Riunioni dell’Auser di Correggio. I temi che sono
stati affrontati riguardano “Il settore agroalimentare oggi: la situazione attuale, le possibilità di sviluppo e le opportunità” e “Il settore
agroalimentare oggi: la formazione, laboratori
di ricerca attiva del lavoro, bilanci di competenze per valorizzare le risorse professionali
e personali”. Il primo è satto trattato da Cristian Maretti, direttore di Legacoop Agroalimentare Nord Italia, e il secondo da
Francesco Rossi di Cesvip.
Il laboratorio potrà proseguire a Correggio e
nei comuni del territorio successivamente all’incontro del 13 febbraio tramite incontri
anche individuali o di piccolo gruppo, finalizzati a produrre bilanci di competenze, job
club ed altre azioni finalizzate ad accrescere
nelle persone la consapevolezza e la capacità di proporre nel mercato del lavoro le proprie competenze.
Reggio Emilia. Oltre al presidente Giberti è
stato nominato il nuovo consiglio di amministrazione di Ifoa del quale fanno parte Claudio Pasini di Unioncamere Regionale, Stefano
Casagrande di Unioncamere Nazionale, Sergio Prati Vice Presidente della Camera di
Commercio di Bologna, Massimiliano Mazzini Vice Segretario Generale della Camera
di Commercio di Modena e Ugo Margini della
Camera di Commercio di Parma. Giberti ha
confermato l’impegno suo, del consiglio di
amministrazione e di tutta Ifoa a voler sempre più rappresentare lo strumento per lo sviluppo delle politiche del sistema camerale e
delle imprese a livello reggiano, regionale e
nazionale nell’ambito della formazione e del
mercato del lavoro.
Loris Giberti riconfermato
presidente di Ifoa
Lorenzo Giberti dal giugno 2012 in carica
in Ifoa - Istituto di formazione e servizi alle
imprese del sistema della Camere di Commercio- è stato riconfermato unanimemente
nel ruolo di Presidente dall’assemblea dei
soci. All’assemblea oltre alla presenza del
presidente della Camera di Commercio di
Reggio Emilia Stefano Landi hanno partecipato Cristina Carbognani vicepresidente
della Fondazione Manodori, Stefano Bellei
segretario generale della Camera di Commercio di Modena, Giada Grandi Segretario Generale della Camera di Commercio di
Bologna e i delegati della Camera di Commercio di Parma, di Unioncamere Nazionale
e di Unioncamere Regionale.
Giberti da molti anni si occupa di relazioni
sindacali in Legacoop di cui è il direttore a
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
>> CMC
14
CMC
>> Coop Costruzioni
Aumenta il fatturato e dopo gli
Usa si espande in Cile ed India
>> Cpl Concordia
Il mercato italiano delle costruzioni si è ridotto del 40% circa con pesanti riflessi su
imprese e occupazione. L’esempio della
cooperativa Cmc di Ravenna dimostra
però che affrontare la crisi è possibile orientando le scelte verso l’innovazione tecnologica ed il presidio territoriale del mercato.
L’assemblea dei soci della cooperativa Cmc
di Ravenna, l’8 Febbraio, ha approvato il
Budget 2014 e il Piano 2014-2016, dal
quale si apprende che nel 2013 il gruppo
Cmc, ha fatturato circa 1 miliardo di euro,
in crescita rispetto al 2012 e nel prossimo
triennio, il fatturato annuo della Cooperativa, trascinato dalle attività all’estero, è previsto si attesti attorno a 1,2 miliardi di
euro.
I ricavi, così come il portafoglio ordini di
quasi 3 miliardi di euro, è realizzato per
quasi il 60% all’estero: Africa Australe,
Estremo Oriente, Algeria, Cina, Bulgaria,
Cile, India, Nepal, Libia e USA.
“Dal 2008 ad oggi –ha commentato l’Amministratore Delegato, Dario Foschini– il
mercato italiano delle costruzioni si è ridotto
del 40% circa con pesanti riflessi su imprese e occupazione. Grazie al rilevante
portafoglio ordini e all’efficienza nelle costruzioni di grandi opere infrastrutturali, spiega- siamo riusciti a concludere anche il
2013 con volumi in crescita, un risultato
economico soddisfacente e stabilità occupazionale. In questi anni, abbiamo contrastato la crisi con l’ingresso in Italia nelle
concessioni autostradali ed espandendo le
nostre attività all’estero, anche entrando in
nuovi mercati: dopo l’ingresso in USA, saremo presenti anche in Cile ed in India dove
parteciperemo alla realizzazione di impianti
idroelettrici”.
A fine 2013 il personale complessivamente
occupato nel gruppo Cmc, in Italia e all’estero, era di 7.187; i soci cooperatori
erano 410.
“Il settore delle costruzioni – ha detto il Presidente, Massimo Matteucci – affronta
una condizione che alcuni non esitano a definire “post-bellica”. Per questo occorre attivare un percorso di “ricostruzione” per
superare una condizione di crisi che negli
ultimi anni ha profondamente cambiato tutti
>> Coopservice
>> AEG Coop
>> Cooperativa Utopia
>> Coop Itaca
>> Coop Itaca
>> Coopreativa Valdocco
>> Cooperativa Alimos
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
gli attori del settore: imprese, committenti,
comunità finanziarie. Nonostante questo
quadro difficile, la nostra cooperativa continua a dimostrare una buona solidità e capacità di mantenersi nella fascia alta delle
imprese di costruzioni, sia in Italia che all’estero, grazie alla propria capacità di innovazione tecnologica e di presidio
territoriale del mercato.”
Ha svolto l’intervento conclusivo il Presidente di Legacoop Emilia. Romagna, Giovanni Monti.
COOP COSTRUZIONI
Nuovo piano industriale
per superare la crisi
Coop Costruzioni ha approvato il nuovo
Piano Industriale e la necessaria riorganizzazione produttiva.
L’obiettivo è quello di meglio disporre le proprie forze per continuare a garantire lavoro
in un mercato in costante mutazione.
Tale iniziativa si colloca in un contesto che
si conferma sempre più critico per il settore
delle costruzioni in Italia, che ha reso necessaria, da parte della cooperativa, l’attivazione negli ultimi 3 anni di ammortizzatori
sociali quali la cassa integrazione ordinaria
e il contratto di solidarietà, affiancati da numerosi corsi di formazione per il reimpiego
e la specializzazione della manodopera e
per l’efficientamento dei processi amministrativi.
Coop Costruzioni si presenta a questo appuntamento con un valore della produzione
2013 di 170 milioni di cui il 50% nell’area
di sede Bologna e Ferrara e il resto sull’intero territorio nazionale e un portafoglio lavori importante – pari a circa 2,4 volte il
fatturato – e una operatività diffusa su quasi
tutto il territorio nazionale.
Coop Costruzioni è un’impresa radicata localmente ma sempre più proiettata a cercare occasioni di crescita fuori dal proprio
territorio di origine, con una presenza sempre più forte sul mercato nazionale recentemente consolidata con le acquisizioni di
lavori per l’Università Bicocca di Milano e
per il Water Front di Reggio Calabria.
Coop Costruzioni vuole incentivare la diversificazione verso il settore delle manutenzioni e gestioni dei patrimoni stradali ed
edilizi a partire dalla nuova aggiudicazione
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
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a favore del raggruppamento guidato da
Coop Costruzioni del Global Strade quinquennale del Comune di Bologna
Su tutto poi si afferma la necessità di aumentare l’efficienza aziendale, accompagnando la riorganizzazione anche con
l’utilizzo di nuovi ammortizzatori sociali.
Siamo consapevoli che il futuro di Coop Costruzioni è un tassello importante della riflessione in corso in ambito cooperativo sul
settore delle costruzioni a Bologna ed in
Emilia Romagna ,e proprio con le determinazioni di queste ore, puntiamo a vivere
questa nuova difficile stagione da protagonisti.
COOPSERVICE
Incorpora la cooperativa di vigilanza Argo di Firenze
Dallo scorso 1° febbraio, è operativa a tutti gli
effetti l’incorporazione in Coopservice della
cooperativa di vigilanza Argo di Firenze.
Poco meno di un secolo di storia alle spalle
(l’atto di costituzione data 21 dicembre
1915), attiva particolarmente nelle province
di Firenze e Prato, sede in proprietà nel centro del capoluogo toscano, una centrale operativa in funzione 24 ore su 24 dotata dei più
moderni impianti tecnologici a supporto di
una ricca offerta di servizi di sicurezza certificati, Argo figura fra i principali istituti di vigilanza fiorentini, con un fatturato 2012 di
oltre 8 milioni di euro e 160 addetti, in
grande maggioranza soci della cooperativa.
“Per Coopservice - ha affermato Salvatore
Fiorentino, responsabile della linea sicurezza & vigilanza – si tratta di una scelta di
valore strategico volta ad accrescere la nostra competitività e a consolidare la nostra
presenza ai vertici del mercato nazionale dei
servizi di sicurezza, grazie all’espansione in
una regione economicamente importante
come la Toscana, che offre molte opportunità di sviluppo. Il gruppo dirigente di Argo,
con il quale ci siamo trovati in perfetta sintonia, decidendo a sua volta di unire le proprie
forze a quelle di Coopservice, si è proposto
l’obiettivo di non disperdere il ricco patrimonio di professionalità accumulato negli anni,
salvaguardando allo stesso tempo l’occupazione dei soci della cooperativa”.
Primo piano
ACI
Il percorso che ha portato Argo in Coopservice parte da lontano. Da quando, ormai sono
vent’anni, l’anacronistica dimensione provinciale del mercato della vigilanza ha cominciato a scricchiolare sotto i colpi delle
direttive europee a garanzia della libera concorrenza all’interno della UE.
“Cominciammo allora – ricorda il presidente
di Coopservice Roberto Olivi – a perseguire
con tenacia la strategia della crescita dimensionale guardando anzitutto alle aggregazioni con altre cooperative di vigilanza. Fra
queste c’era anche Argo, con cui abbiamo
tenuto sempre vivo il confronto sui mutamenti in atto nel mercato della vigilanza privata e su come fronteggiarli nell’interesse
della cooperativa e dei suoi soci. Credo di
poter dire che con l’ingresso di Argo in Coopservice abbiamo coronato con successo
questo lungo percorso, soddisfacendo entrambe queste esigenze”.
Con l’acquisizione di Argo Coopservice ha
aggiunto un importante tassello al suo posizionamento nelle regioni della dorsale tirrenica, confermandosi ai vertici del settore,
dove con 2.600 addetti figura fra i primi tre
operatori nazionali, su un totale di oltre 900
istituti di vigilanza attivi in Italia.
CPL CONCORDIA
Il Gruppo entra nella Società Tea
Acque di Mantova
Tea Acque, la società del Gruppo Tea che gestisce il servizio idrico per oltre 250mila abitanti della provincia di Mantova, da oggi è
partecipata dal socio industriale Acque della
Concordia. Ad annunciarlo, la capogruppo
Tea s.p.a. presso la cui sede si sono compiuti il 7 febbraio tutti i necessari adempimenti formali per l’ingresso del nuovo socio.
La società Acque della Concordia s.r.l. è co-
Legacoop
Settori
stituita da CPL Concordia Soc. Coop. e S.T.A.
s.r.l., le due imprese che in ATI si sono aggiudicate, lo scorso ottobre, la gara indetta
nel dicembre 2010 da Tea s.p.a. per la selezione del socio privato di Tea Acque s.r.l.
L‘Assemblea di Tea Acque ha pertanto
provveduto all’aumento del capitale sociale riservato all’aggiudicatario, che
entra con il 40%, e alle modifiche statutarie previste dalla procedura di gara, tra cui
l’integrazione dell’attuale consiglio di amministrazione, attualmente formato da tre
membri, con altri due componenti nominati
dal nuovo socio. È stato inoltre sottoscritto
dai partner il contratto di acquisto della partecipazione e di esecuzione dei compiti operativi previsti.
“Riteniamo che fra pubblico e privato la
scelta giusta sia la cooperazione: il servizio
idrico deve essere sempre disponibile, di
qualità e al più basso prezzo possibile. Nel
servizio idrico comprendiamo anche la depurazione e il sistema fognario, secondo
standard qualitativi europei che competono
ad una comunità come quella della provincia
di Mantova che merita grande considerazione”, ha dichiarato Roberto Casari, Presidente del Gruppo CPL CONCORDIA.
“Acque della Concordia si avvale dell’esperienza di CPL CONCORDIA, un gruppo energetico che da 60 anni ha costruito e gestito
reti idriche nel nord e centro Italia: da Arezzo
a Monghidoro, da Belgioioso a Valmontone,
fin dal 1957 le Amministrazioni e i cittadini
hanno espresso soddisfazione per le opere
e attività compiute dalla nostra cooperativa.
Metteremo a servizio di Tea Acque il nostro
know how consolidato nell’efficientamento
energetico dei sistemi idrici e nel pronto intervento sulle reti.”
Il presidente del Gruppo Tea, Luigi Gualerzi,
nel ripercorrere le tappe essenziali del lungo
iter conclusosi oggi, ha voluto ringraziare la
struttura aziendale che in questi anni ha seguito con grande impegno il procedimento e
ha ribadito l’impegno assunto a suo tempo
con i Comuni soci: “Il mantenimento di una
partecipazione pubblica maggioritaria, con
compiti di governo e di indirizzo anche sugli
investimenti, e il rigidissimo capitolato di
gara, consentono di salvaguardare l’affidamento del servizio idrico insieme al controllo
pubblico della società”. “L’esperienza del
nuovo socio - ha concluso Gualerzi - garan-
Territori
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Imprese
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tisce cittadini ed enti locali sulla qualità degli
interventi che saranno realizzati”.
Il nuovo CdA di Tea Acque, che rimarrà in carica sino all’approvazione del Bilancio 2013,
è da oggi formato da Raffaella Roncaia,
presidente, Nunzio Belluzzi, vice presidente, dal dirigente di Tea Piero Falsina nel
ruolo di amministratore delegato, e dai consiglieri Paolo Bonesi ed Enrico Moschini
in rappresentanza di Acque della Concordia.
AEG COOP
Dà vita al “Logo Green” Future
Friendly Certified
La cooperativa AEG ha recentemente adottato un nuovo strumento di identificazione,
il “logo green” Future Friendly Certified con
il quale si certifica il metodo di tracciabilità
dell’energia delle fonti rinnovabili.
Con l’adozione del “Logo Green” Future
Friendly Certified , AEG Coop si impegna a
distribuire in larga parte energia proveniente da fonti rinnovabili o ecosostenibili e
a sostenere un programma per garantire
un servizio sempre più attento alla sostenibilità ambientale.
Questo impegno è stato recentemente certificato dall’ente certificatore RINA.
AEG Coop viene infatti certificata in quanto
gestore del dispacciamento di centrali
idroelettriche. Per AEG Coop si tratta di un
risultato importante che la mette in condizione di fornire anche quegli enti pubblici e
quelle realtà che vogliono o devono migliorare la propria situazione di approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili.
Attualmente, l’energia di AEG Coop, proviene da fonti rinnovabili o ecosostenibili
per almeno il 20%.
In futuro la percentuale è destinata ad aumentare.
Perché tenere all’ambiente è anche tenere
al futuro
Primo piano
ACI
COOPERATIVA UTOPIA
COOP ITACA
La ricerca di un Educatore
di Comunità
Segne le luci e accende
il risparmio energetico
“Utopia 2000 cerca un Educatore di comunità”. Questo l’annuncio sul sito e sulla pagina Facebook della cooperativa sociale
Utopia 2000 di Bassiano, apparsa nello
scorso mese di gennaio.
Una buona prassi che contraddistingue il
modo di operare della cooperativa: non solo
tutto alla luce del sole, ma anche con la consapevolezza che i lavoratori della cooperativa non debbano essere semplici dipendenti
ma partecipanti attivi.
E le parole del presidente, Massimiliano
Porcelli, lo confermano. “Abbiamo cercato
di cambiare l’approccio all’inserimento nel
mondo del lavoro.Trasparenza, meritocrazia,
professionalità e passione sono le nostre parole d’ordine, che vogliamo trasferire ai nostri collaboratori”. E i risultati gli danno
pienamente ragione: all’annuncio hanno risposto circa 200 persone, per un solo posto
da Educatore di comunità. Contratto per la
durata minima di un anno con sede operativa a Bassiano (LT), dove la cooperativa gestisce una casa alloggio per minori disagiati,
e con possibilità di turni occasionali a Gualdo
Cattaneo (PG), dove coordina due strutture
di accoglienza, una rivolta ai bambini con genitore e l’altra ai minori dai 6 ai 18 anni, provenienti dal circuito civile e penale.
“Se c’è un punto dove i valori, l’etica e il lavoro si incontrano, quel punto si chiama cooperazione sociale, afferma il presidente di
Legacoop Latina, Emiliano Scinicariello.
E la cooperativa Utopia 2000 ha dimostrato,
e continua a dimostrare, che quel punto esiste ed è reale. Il grande merito è quello di
trasformare uno svantaggio sociale in vantaggio, in valore aggiunto. La cooperative sociali di Legacoop lo fanno da sempre ed i
risultati si vedono. Basti pensare che in questi anni di crisi, la cooperazione sociale non
ha mai smesso di fare da traino economico
ed umano, pur tra mille difficoltà”.
Insomma, dalle parti di “Utopia2000” parole
come “partecipazione, trasparenza, merito,
professionalità, passione” sono state tradotte
in fatti. Sarà per questo che la cooperativa
Utopia 2000 ha in cantiere prossime aperture di nuove case alloggio.
Green economy per una cena a lume di candela, la Cooperativa sociale Itaca venerdì 14
febbraio spegne le luci e aderisce a “M’illumino di meno”, la celebre campagna di
sensibilizzazione radiofonica sul risparmio
energetico e la razionalizzazione dei consumi,
lanciata da Caterpillar - Rai Radio2, giunta alla
sua 10^ edizione. Perché agire e sensibilizzare ogni giorno il risparmio energetico e la
razionalizzazione dei consumi nelle nostre
prassi quotidiane è effettivamente una scelta
importante. Sono 5 le strutture di Itaca - tra
case per anziani e comunità per disabili, persone svantaggiate o con sofferenza mentale
– che hanno accolto l’invito della presidente
Orietta Antonini a spegnere le luci nel
giorno di San Valentino, organizzando aperitivo e cena a lume di candela per i propri
ospiti.
Da Pordenone a Cimolais, da Udine a Bertiolo
e poi a Pasian di Prato, queste le 5 “strutture”
di Itaca, Cooperativa sociale dal 1992 impegnata nei servizi a favore delle persone, che
domani aderiranno concretamente alla manifestazione: Comunità Via Ricchieri di Pordenone, rivolta a persone con sofferenza
mentale, aperitivo e cena a lume di candela
dalle 18 alle 19.30; Casa albergo per anziani
di Cimolais (Pn), cena a lume di candela dalle
19 alle 19.30; Cjase Nestre di Udine, comunità per persone disabili, aperitivo e cena a
lume di candela dalle 18 alle 19.30; Casa &
Piazza di Bertiolo (Ud), comunità per persone
con sofferenza mentale, cena a lume di candela dalle 18 alle 19.30; Calicantus di Pasian
di Prato (Ud), comunità per persone disabili,
Legacoop
Settori
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Imprese
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aperitivo e cena a lume di candela dalle
18.30 alle 19.30.
In questo modo la Cooperativa sociale friulana ha scelto di raccogliere l’invito a partecipare al simbolico “silenzio energetico” nella
Giornata del Risparmio energetico, nata per
investire sul cambiamento delle proprie abitudini e sulle energie rinnovabili, dall’adozione
del fotovoltaico all’auto elettrica, dall’uso della
bici alla gestione intelligente dell’illuminazione
e degli elettrodomestici.
Proprio a Bertiolo si trova Casa & Piazza, i cui
residenti si sono trasferiti recentemente da
Cordenons. La struttura è stata creata ex
novo per volontà della Cooperativa Itaca, è
completamente autonoma in termini di fabbisogno energetico, costruita con materiali
ecocompatibili, riciclo dell’acqua piovana, solare e fotovoltaico, una struttura all’avanguardia completamente autosufficiente da
tutti i punti di vista.
L’attenzione di Itaca al risparmio energetico è
costante, lo dimostra il progetto fotovoltaico
realizzato ed operativo al nido d’infanzia il Farfabruco di Pordenone, il servizio è diventato
così il primo “Eco-nido” del Friuli Venezia Giulia votato alle energie rinnovabili e completamente autonomo. Un passo, quello realizzato
col Farfabruco, che portava avanti un cambiamento epocale nella politica ambientale di
Itaca, già iniziato con la razionalizzazione delle
auto di servizio, indirizzate sempre di più
verso carburanti ecosostenibili.
Una Cooperativa dalle politiche sempre più
“green”, come dimostra anche il recentissimo
progetto “Green Bin” nato e perfezionato all’interno di FAB, l’incubatore di innovazione
sociale lanciato da Itaca il 29 giugno 1992 in
occasione del proprio Ventennale di fondazione. Oltre ad essere una Cooperativa sociale, Green Bin è anche un negozio di generi
alimentari alla spina che si trova a Casarsa
della Delizia (Pn). Tra le valenze di Green Bin
il fatto che permette di coniugare qualità dei
prodotti, provenienti da filiera corta o comunque controllata anche perché proveniente da
produttori locali e conosciuti da anni nel mercato nazionale, e risparmio, dal 20% al 70%,
grazie all’eliminazione degli imballi. Ma anche
la possibilità di un’introspezione sugli stili di
vita e su come le azioni quotidiane possano
pesare sull’ambiente e sulla società, sottolineando così il rispetto della natura, perché
acquistare sfuso significa ridurre il consumo
Primo piano
ACI
di carta e plastica degli imballaggi, il che si
traduce in un effettivo risparmio economico
e ambientale.
COOP ITACA
La Comunità per disabili
Casa Carli si apre all’Europa
Casa Carli si apre all’Europa e si appresta
ad accogliere giovani in servizio volontario.
La Comunità per disabili di via della Repubblica a Maniago è pronta ad accogliere
ragazzi e ragazze provenienti dall’Europa
all’interno dello Sve, Servizio di volontariato
europeo. L’Agenzia nazionale per i Giovani
ha infatti valutato positivamente la richiesta
di integrazione presentata dalla Cooperativa sociale Itaca, che gestisce la comunità
nella città delle coltellerie. Casa Carli è infatti il secondo servizio di ospitalità per i
Giovani europei che vogliano vivere l’avventura di volontariato in Itaca. Il primo ad
essere accreditato era stata la Comunità
d’accoglienza Casa Ricchieri a Pordenone.
La validità dell’accreditamento di Itaca è
triennale e avrà scadenza il 3 agosto 2014,
ma sarà rinnovata nei termini previsti per
un ulteriore triennio.
Casa Carli è una comunità alloggio rivolta a
persone adulte diversamente abili con diagnosi di disabilità medio/lieve, caratterizzate
da bisogni sanitari medio/alti, bisogni assistenziali medio/bassi e bisogni educativi
medio/alti. La struttura, nata da una progettazione del Comune di Maniago, è caratterizzata da una co-progettazione a sei
mani che ha visto e vede coinvolti la stessa
amministrazione, Ass6 Friuli Occidentale e
Itaca, che ha in carico la gestione completa
del servizio e dei residenti. Casa Carli, fiore
all’occhiello nei servizi a favore della disabilità per Maniago e provincia, è un servizio
integrato nel territorio che favorisce e stimola momenti di incontro e scambio con
familiari, amici, volontariato ed associazionismo.
La comunità maniaghese offre un servizio
residenziale a favore di persone disabili
prive di figure parentali oppure con situazioni familiari che presentano particolari difficoltà, o che non possono o non
desiderano vivere nella loro famiglia.
Legacoop
Settori
L’equipe di lavoro si propone di promuovere
le abilità residue dei residenti e portare alla
luce le potenzialità sul piano delle competenze, al fine di una possibile integrazione
sociale. Lo staff di Itaca inoltre si impegna
a facilitare percorsi di socializzazione, favorendo, ogni qualvolta possibile, anche gli inserimenti lavorativi, previo accordo con il
servizi del territorio che hanno in carico gli
ospiti. L’obiettivo principale di Casa Carli è
quello di garantire ai residenti un ambiente
di tipo familiare sereno e un normale menage domestico, tale da permettere il formarsi di un legame solidale e reciproco.
A Casa Carli il volontario potrà costruire un
progetto insieme ai referenti della Cooperativa Itaca, partendo dalle sue aspettative
e volontà di apprendimento. Ciò consentirà
di vivere in una casa insieme a persone diversamente abili con le quali sperimentare
una normale quotidianità, una dimensione
familiare e a misura delle singole necessità.
Fisioterapia per i soci, la cooperativa potenzia il servizio
Servizio di fisioterapia per i soci, ovvero
quando quantità e qualità vanno a braccetto. Questo, in estrema sintesi, il primo
bilancio che si può tracciare sull’avvio a titolo sperimentale dell’iniziativa lanciata
dalla Cooperativa sociale Itaca nel corso
degli ultimi 3 mesi del 2013. I numeri sono
importanti e di tutto rispetto: 65 sedute per
un totale di 45 ore circa di servizio erogato,
19 i soci fruitori, 3 uomini e 16 donne (dato
che rispecchia percentualmente la composizione per genere di Itaca), che hanno potuto beneficiare delle amorevoli e talvolta
“dolorose” cure prestate da un professionista interno, socio anch’egli, impegnato
come fisioterapista in un servizio residenziale e con una considerevole esperienza
sul campo.
Alla luce del successo registrato, la fase
sperimentale può dunque considerarsi conclusa e la Cooperativa Itaca, mirando decisamente ad estendere ad un numero
maggiore di soci il servizio, è attualmente
impegnata sia per incrementare il numero
di sedute settimanali nel pordenonese sia
nello studio di modalità organizzative efficaci, utili a coinvolgere le professionalità già
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
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presenti all’interno dell’organizzazione ed
impiegate in altri territori da dedicare a questa attività con una cadenza almeno settimanale.
Il servizio ha trovato nuovo avvio su Pordenone già dal 29 gennaio e resterà attivo ogni
mercoledì con orario 15.40-19.10, per numero totale di 5 sedute a giornata. I soci
Itaca interessati possono prenotare la propria seduta, il consiglio è quello di farlo con
largo anticipo visto il numero elevato di richieste, via mail all’indirizzo [email protected]; ciascun richiedente
riceverà una mail di conferma, in mancanza
della quale l’appuntamento non sarà da
considerarsi fissato. Il pagamento delle sedute eseguite potrà essere effettuato, successivamente all’emissione di regolare
fattura da parte della Cooperativa Itaca, a
fine trattamento e comunque ogni cinque
sedute. Due le modalità previste: prelievo diretto dalla busta paga o pagamento in contanti presso l’ufficio Amministrazione nella
sede di vicolo Selvatico 16 a Pordenone.
COOPERATIVA VALDOCCO
Con il Comune di Candelo aderisce
a “M’illuminano di Meno”
Il 14 febbraio, a dieci anni dall’avvio dell’iniziativa “M’illumino di Meno” a cura
della trasmissione di radio 2 “Caterpillar”,
il comune di Candelo e la Cooperativa Animazione Valdocco aderiranno nuovamente
alla festa per il risparmio energetico, attraverso molteplici iniziative.
Primo piano
ACI
Ad aprire le celebrazioni sarà il Municipio
di Candelo, che per l’occasione spegnerà
metà delle luci che illuminano il palazzo
municipale, con l’intento di sottolineare
l’importanza dei consumi energetici. “M’illumino di Meno” ha infatti lo scopo di porre
l’attenzione sul tema della sostenibilità
spegnendo piazze, vetrine, uffici, aule e
private abitazioni, tra le 18 e le 19,30, durante la messa in onda della trasmissione
radio. Si tratta di un gesto simbolico cui da
qualche anno viene inoltre affiancato l’invito ad accendere, laddove possibile, luci
“pulite”, facendo ricorso a fonti rinnovabili
e sistemi intelligenti di illuminazione.
In occasione del decimo anniversario, la
giornata del risparmio energetico verrà
inoltre celebrata attraverso un party a
lume di candela aperto alla cittadinanza
(con salami, formaggi, dolciumi, vino a km
0 dai produttori locali) che prenderà il via
a partire dalle ore 18.00 presso il “Centro
Tut’l di” di Candelo. Durante l’incontro, che
coinvolgerà anziani, famiglie, bambini, associazioni e singoli cittadini si condivideranno storie, racconti, esperienze sul tema
del risparmio energetico e della riduzione
degli sprechi. Ai partecipanti è richiesto di
contribuire portando con sé una candela.
Ospite speciale Ennio Cinguinio e fisarmonica.
A seguire la festa “a lume di candela” si
sposterà infine in via Monte Camino 17,
dove avrà luogo l’inaugurazione della
nuova sede amministrativa della Cooperativa Animazione Valdocco. Anche in
questa occasione l’apericena a lume di
candela con amici e vicini di casa.
Legacoop
Settori
COOPERATIVA ALIMOS
La Nuova guida delle Fattorie Didattiche di Forlì-Cesena
La Provincia di Forlì-Cesena, in collaborazione con Alimos Soc. Coop., ha realizzato
la nuova Guida delle Fattorie Didattiche di
Forlì-Cesena con l’augurio che contribuisca
a valorizzare il territorio rurale e a crescere
cittadini consapevoli, alleati dell’agricoltura
di qualità e rappresenti un valido strumento
di conoscenza del territorio a supporto di
una stretta interazione tra agricoltura,
scuola e consumatori.
La guida contiene le schede delle 33 fattorie didattiche accreditate nel territorio e presenta le attività, le proposte formative e i
relativi servizi e i riferimenti per un contatto.
La fattoria didattica è un laboratorio a cielo
aperto, in grado di ospitare gruppi di adulti
e consumatori di ogni età che vogliono conoscere l’origine degli alimenti e i cicli produttivi o anche solo trascorrere giornate a
contatto con il mondo rurale, sperimentare
tempi più lenti e realizzare attività concrete.
Territori
Imprese
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Sondaggio
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OSSERVATORIO SWG
Le fragili ali
del sogno europeo
Sono sempre meno gli italiani convinti che
far parte della UE comporti dei vantaggi. La
crisi economica erode la fiducia verso questa grande organizzazione e solo il 14% dei
cittadini pensa che possa far superare all’Italia questa pesante recessione
Il sogno europeo si è spento. In poco più di
10 anni, dal 2002 al 2013, la percezione
dell’ingresso nell’Unione come un vantaggio per l’Italia è svanita facendo crollare la
quota di italiani che aveva questa positiva
sensazione dal 70 al 16%. E in questo periodo di perdurante crisi solo il 14% dei cittadini ritiene che l’UE possa salvare il Paese
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
da questa drammatica situazione. Un atteggiamento complessivamente scettico
che contrae fortemente anche la fiducia riposta nell’Unione Europea che passa dal
55% del 2010 al 39%, dato rilevato a gennaio di quest’anno. Il quadro offerto dall’Osservatorio SWG racconta il lento
sgretolarsi delle aspettative verso l’Europa
unita.
Oggi si parla delle prossime elezioni europee e, in occasione di questo appuntamento, si tirano le somme.
Nel 2002 il 70% dell’opinione pubblica giudicava positivamente l’ingresso nella Ue.
Oggi questa quota si è ridotta al 19%. Sempre nel 2002 le persone che vedevano negativamente la nostra partecipazione al
consesso europeo erano il 15%. Oggi sono
il 47%. Una sensazione di disagio, di paura
che va di pari passo con l’incedere della
crisi. Far parte all’Unione europea oltre a
non offrire più particolari aspettative, porta
addirittura il 47% dei cittadini a pensare che
possa arrecare più svantaggi che altro.
Quattro italiani su 10 pensano che, a conti
fatti, l’Unione Europea sia una scelta politica
priva di quelle solide basi economiche su
cui anche l’Italia riponeva non poche speranze. Ambiva a far parte di quello che veniva considerato un modello virtuoso di
sviluppo.
Ma, disillusi a parte, una consistente parte
di italiani crede ancora che l’appartenere a
un progetto di così ampia portata, nonostante stia vivendo un momento difficile, sia
comunque una cosa positiva. Oltre un terzo
dell’opinione pubblica nazionale pensa alla
UE come a un progetto di cui l’Italia doveva
necessariamente far parte. Riconosce, altresì, che sta attraversando una fase complessa - complicata sicuramente dalla crisi
economica globale - ma terminata la quale
si tornerà a godere di tutti i vantaggi dell’essere uno stato membro.
Il più grande desiderio, anzi la necessità, di
tutte le famiglie e dei cittadini è di uscire da
questa incessante crisi economica che sta
devastando il presente e ingrigendo il futuro. Che l’Unione Europea, con le sue regole, la sua moneta, con i fondi e le
prospettive, possa essere il punto cardine
per superare la crisi è convinzione di appena il 14% dei cittadini. La crisi economica
mondiale, iniziata ormai oltre un quinquennio fa, è una morsa che non si allenta no-
Territori
Imprese
Sondaggio
Sondaggio
20
nostante i numerosi tentativi e le tante soluzioni proposte sia dai singoli Paesi che
dall’Unione stessa. La crisi ha bruciato i pilastri intorno ai quali si era consolidata la
nostra società nel corso dell’ultimo decennio del Secolo scorso.
In questo momento di grande disagio sociale, politico ed economico subisce una
decisa contrazione la fiducia verso l’Europa.
Se nel 2010 oltre un cittadino su due dichiarava senza fatica di aver fiducia in questa grande organizzazione con tutti i suoi
poteri e le sue potenzialità, oggi scende al
39% la quota di cittadini che dà ancora credito all’Unione Europea.
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