Cortiliecologici:cooperazioneinprimafila

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Anno XXV - N. 37 - 10 ottobre 2014
Primo piano
Cortili ecologici: cooperazione in prima fila
nel progetto europeo per la sostenibilità
Selezionati 16 progetti di comunità e singoli cittadini per un abitare a misura d'ambiente
a pagina 2-6
Legacoop
Settori
Imprese
Sondaggio
Da 10 anni Fon.Coop finanzia la formazione continua delle imprese
cooperative e delle organizzazioni non-profit.
Il 15 ottobre alle ore 9:00,
presso il Palazzo della
Cooperazione in via Torino
146, Roma, per l’occasione è stato organizzato il
Convegno del Decennale.
Il Convegno è dedicato alle
caratteristiche della formazione finanziata, ma
anche a come Fon.Coop si
sta...
Lega Pesca, attraverso la
sua struttura scientifica
Consorzio Mediterraneo...
Le trasformazioni strutturali
che stanno attraversando il
nostro Paese richiedono,
oggi più che mai, il passaggio da un Welfare re-distributivo ad un Welfare
generativo, dove “le persone che usano i servizi
contribuiscono a produrli”.
Infatti, all’interno del processo di co-produzione il
cittadino passa da fruitore
passivo di servizi (come accadeva negli anni ’50-’60)
o consumatore (anni ’80’90) a co-produttore....
L’elettorato del Pd approva
il contenuto della riforma
del lavoro e le modifiche
all’articolo 18 proposte dal
Governo. Divisione e indecisione negli altri schieramenti, in particolare tra i
cinque stelle.
Ritengono infatti che il jobs
act porterà più vantaggi
che svantaggi il 53% degli
elettori democratici e il
43% dei forzisti, ma soltanto l’11% dei pentastellati; non prevedono invece
benefici o problemi...
Eventi
ARomailconvegnoin
“Bene il TFR in busta
paga solo se é a saldo occasione del
Decennale del Fondo
zero per le aziende”
«Positivo il confronto con il
governo sul Tfr perché si fa
solo se è a saldo zero per le
pmi in chiave di uscite finanziarie». Lo dice Mauro
Lusetti presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane,
accompagnato dal copresidente Maurizio Gardini, a
margine del primo incontro
governo – parti sociali alla
Sala Verde di Palazzo Chigi,
svoltosi il 7 ottobre.
«È un elemento positivo che
denota la volontà del governo di avviare....
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 9 ottobre 2014 alle ore 14,15
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Lega Pesca
Progetto per l’utilizzo
“ecofriendly”
delle reti
Territori
Umbria
“RETHINK! - Innovazione - cooperazione creatività”
È arrivata l’ora di cambiare
modello di sviluppo, puntando sulla conoscenza,
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Aiccon
XIV edizione delle “
Giornate di Bertinoro
per l’economia civile”
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
leggi
Osservatorio SWG
Gli elettori
del Pd stralciano
l’articolo 18
Registrazione al Tribunale di Roma
n. 00503/90 del 6-08-1990
Primo piano
Cortili ecologici: cooperazione in prima fila
nel progetto europeo per la sostenibilità
2
Selezionati 16 progetti di comunità e singoli cittadini per un abitare a misura d'ambiente
Cooperazione in prima fila per la sostenibilità. Legacoop, ANCC-Coop e Finabita sono
tra i partner del progetto Eco Courts (ovvero
Cortili Ecologici - www.life-ecocourts.it) che
si avvia a conclusione (vedi il programma
provvisorio della conferenza finale nel box
dedicato, ndr) dopo aver svolto un’importante – e imponente – opera di sensibilizzazione. Parole, ma anche fatti: per
rendersene conto basta guardare i 16 progetti finalisti degli Eco Courts Awards tra i
quali sarà scelto il vincitore. Esempi efficaci
di come ognuno – ogni comunità ma anche
ogni famiglia e ogni singolo cittadino –
possa fare tanto per avvicinare a soluzione
un problema globale. E di come, insieme, si
possa anche in questa direzione fare più
strada.
Nelle nostre città, e in particolare negli edifici ad uso abitativo, si consuma circa il 30%
dell'energia totale erogata a livello nazionale.
LA SCHEDA
Energia
I rifiuti conferiti a livello domestico rappresentano il 55-60% dei rifiuti prodotti nelle
città italiane. L'Italia è il secondo paese europeo per uso procapite di acqua al giorno,
pari a 340 litri per abitante. Il progetto ECO
Courts - cortili ecologici - parte proprio dall'idea che gli edifici che ospitano i cittadini
siano il luogo ideale dove avviare iniziative
di gestione sostenibile delle risorse, riducendo consumi e spese a vantaggio di tutta
la comunità. I condomini sono un luogo di
aggregazione che può stimolare azioni collettive in grado di contribuire al benessere
ambientale e sociale. Il progetto punta a razionalizzare i consumi di acqua ed energia e
a ridurre la produzione di rifiuti.
L'iniziativa si basa sulla realizzazione e applicazione di un kit di strumenti informativi e
interattivi per la gestione eco-efficiente degli
alloggi e dei condomini (tutorial), disponibile
online per i cittadini e le famiglie che aderi-
Gli ambiti d’azione del progetto
Una questione ambientale importante riguarda il consumo di energia, soprattutto
perchè tuttora deriva principalmente da
combustibili fossili che sono la principale
causa del cambiamento climatico globale.
I dati presentati dalla Fondazione per lo
Sviluppo Sostenibile parlano chiaro: il
30% dei consumi energetici italiani derivano dagli edifici a uso abitativo e sono
causa del 28% delle emissioni di gas
serra prodotte a livello nazionale.
Rifiuti
Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD), tra
il 1990 e il 1995 la produzione di rifiuti a
livello europeo è aumentata del 10%.
Ogni anno in Europa vengono gettate 3
miliardi di tonnellate di rifiuti e in Italia,
solo nel 2007, ne sono stati prodotti 160
milioni di tonnellate. Un terzo di questi
provengono dalle città.
Acqua
Cambiamenti climatici, crescita della domanda e inquinamento generato dalle attività umane stanno causando una
riduzione della disponibilità di acqua potabile in alcune aree e periodi dell'anno.
L'eccessivo sfruttamento di questa risorsa ne compromette la capacità di rigenerarsi. Secondo uno studio pubblicato
da Federgasacqua il 45% della popolazione italiana soffre saltuariamente di assenza di acqua potabile, percentuale che
sale al 78% nel sud del paese. In Europa,
l'Italia è seconda solo alla Norvegia per
consumo procapite giornaliero di acqua,
attestandosi su 340 litri a persona. Il consumo di acqua delle famiglie riguarda per
il 41% l'igiene della persona, mentre solo
il 5% è destinato ad uso alimentare.
Per far fronte a questi problemi è necessario individuare delle soluzioni in grado
di ridurre il "metabolismo" urbano. Soluzioni che tengano conto delle indicazioni
europee sul fronte della riduzione degli
sprechi, dell'efficienza nell'uso delle risorse e sui tre principi cardine che guidano le politiche di gestione dei rifiuti:
prevenzione, riciclo e riutilizzo, smaltimento finale ottimale e migliore monitoraggio.
continua >>
Primo piano
ACI
Legacoop
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Primo piano
3
ranno al progetto. Il kit consente di misurare
i propri consumi e fornisce consigli su possibili azioni di risparmio da intraprendere, tra
le quali ogni famiglia potrà scegliere.
Per fronteggiare, però, in modo efficace i
problemi ambientali, sociali ed economici
della società è necessario creare delle alleanze tra pubblico e privato all'interno delle
quali ogni organizzazione possa apportare
le proprie esperienze e competenze, il proprio potenziale di influenza verso target specifici. Per queste ragioni i promotori di ECO
Courts hanno deciso di agire secondo una
logica di partenariato, di collaborazione, che
vede coinvolti il Comune di Padova, in qualità di capofila di progetto, insieme a Finabita, Legacoop, ANCC-Coop, Regione
Toscana e Regione Emilia-Romagna in funzione delle peculiarità che li caratterizzano.
Durante l’estate scorsa si è giunti alla fase
conclusiva degli ECO Courts Awards, il concorso per premiare le migliori pratiche di risparmio di risorse degli utenti della web
community Cortili Ecologici. Su 73 candidature presentate la Giuria ha selezionato i 15
finalisti diventati 16 per pari merito che
hanno partecipato all'evento ECO Courts organizzato il 25 giugno 2014 nell'ambito del
CaterRaduno di Senigallia, manifestazione
del programma radiofonico Caterpillar. Tra i
finalisti saranno selezionati i vincitori che
verranno premiati in occasione della Conferenza finale di progetto in programma entro
la fine di novembre 2014 (vedi programma
provvisorio nel box dedicato, ndr). In palio ci
sono numerosi premi: biciclette, abbonamenti al car sharing e dispositivi per il risparmio energetico.
I sedici finalisti dell’Eco Courts Awards
Quattro i progetti finalisti per la categoria Comunità.
Comunita' Rovereto Green
Rovereto TN
Fattoria solidale - Brugine PD
Si tratta di una comunità virtuale sostenuta
anche dalla municipalizzata dei trasporti. In
occasione della Settimana Europea della
Mobilità Sostenibile hanno sperimentato un
nuovo modo per coinvolgere i cittadini e sensibilizzarli all'utilizzo dei mezzi pubblici. Chi
saliva sull'autobus veniva accolto da applausi
e segnali di incoraggiamento e tra una fermata e l'altra veniva spiegata l'iniziativa e
l'importanza di usare l’autobus per spostarsi
e di obliterare correttamente il biglietto. Uso
della candid camera per finalità sociali.
Sono 5 famiglie che condividono tutto: bici,
auto, prodotti dell’orto, laghetto di acqua piovana convogliata dalle grondaie per innaffiare
le piante, compostaggio domestico. L'orto sinergico viene coltivato facendo crescere insieme piante diverse che si aiutano
reciprocamente così da non utilizzare pesticidi
contro insetti nocivi. E per il risparmio energetico: pannelli fotovoltaici, stufe a legna e
pellet. Una casa aperta all'insegna della condivisione e un’idea nata dalla donazione di un
signore di Brugine – Agostino – che volle donare le proprie proprietà per un fine sociale.
Magnalonga in bicicletta 2014
Roma
Oltre 700 cittadini a pedali in giro per le vie
e i quartieri periferici di Roma. Un evento
per disegnare una città che ci piace arrivata
alla sua sesta edizione. L'iniziativa sostenuta da un circolo di Legambiente è un'occasione che mette assieme l'idea della
mobilità sostenibile con la riappropriazione
di piccoli spazi urbani che rivivono per l'occasione con spettacoli, mercatini, ecc.
Scuola di Musica Gershwin
Padova
E' una vera e propria green orchestra che
mette in pratica azioni virtuose nella pratica
concertistica di tutti i giorni: stampa di spartiti su carta riciclata, utilizzo di vetture ibride
per il trasporto, esecuzione di brani ispirati
agli elementi naturali, utilizzo di bici elettriche per alimentare la strumentazione tecnica. E nell'anno scolastico appena
concluso sconto sulla retta mensile per chi
si reca a lezione in bicicletta.
Nella categoria Singoli cittadini e famiglie
sono risultati finalisti i seguenti progetti.
Francesco Altomonte
Valdossola VB
Una casa prefabbricata. Francesco vive
in una casa prefabbricata in legno con pareti coibentate, serramenti in legno con vetri
a camera, pavimentazione posata su fogli
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Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
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Primo piano
4
luminose per poter ridurre i consumi di luce
e poi tanti accorgimenti alcuni fatti con
l'aiuto di tecnici, altri con le proprie mani:
impianto fotovoltaico, piano a induzione,
pompa di calore, riscaldamento a pavimento, impianto domotico. La casa ha ricevuto la "targa di qualità" dal Comune di
residenza.
Famiglia di Erica Della Libera
Roma
di sughero e già predisposta con tubazioni
per installazione pannelli fotovoltaici. L'acqua non potabile arriva da un torrente vicino e per quanto riguarda l'energia in
attesa di attivare i pannelli usa lampadine
a basso consumo, lampade esterne temporizzate ed elettrodomestici dotati di ciabatte per spegnere gli stand-by.
Famiglia di Nunzio Balducci
San Ferdinando di Puglia BR
Il sole nostro alleato. Dal sole arriva il risparmio documentato in maniera puntuale
per tutti gli aspetti della casa, accompagnato da interventi quali riscaldamento a
pavimento, isolamento termico pareti e
tetto, infissi a taglio termico con doppi vetri,
caldaia a condensazione e uno stile di vita
sostenibile.
Sara Bellandi – Prato
Bike to work 19 km andata e ritorno
casa-lavoro. Pedalando. Sara ha trovato
così il modo di risparmiare sulla palestra.
Lo fa per ora due o tre volte la settimana,
ma la sua ambizione è di riuscire a farlo tutti
i giorni. E' un video spiritoso che racconta
con le didascalie le accidentalità del terreno, la fatica e la gioia dell'arrivo.
Famiglia di Paola Bolzonello
Montebelluna TV
Una casa naturale per una famiglia
che si allarga. Tutto nasce dall'arrivo dei
figli e da un condominio che diventava
stretto. Ergo una nuova casa in legno costruita con criteri di bio-edilizia, con stanze
Una famiglia imperfetta. Premessa:
Roma non è una città in cui è facile essere
ecologici e infatti non possiamo dire di esserlo ma nel nostro piccolo facciamo tante
cose che ci aiutano a risparmiare energia e
a proteggere l'ambiente. Tra gli accorgimenti messi in pratica sostituzione di infissi,
filtro anticalcare, un intero cassettone della
cucina destinato a ospitare 5 diversi contenitori x la raccolta differenziata, una sola
auto e un solo motorino e in arrivo una bici
pieghevole per la mamma. Con casco.
Famiglia di Lavinia Di Francesco
Torino
Il terrazzo solare. L'impianto fotovoltaico
installato sul tetto è stato una manna. Alimenta l'illuminazione di casa e stanno realizzando un sistema che trasformi l'energia
elettrica in energia potenziale così da immagazzinare il surplus di energia prodotta
dal pannello. Per ridurre i rifiuti invece producono in casa pane, birra, yogurt, marmellate, taralli, dentifricio, crema per la
notte e molti altri prodotti.
Famiglia di Andrea Gualdi
Campogalliano MO
Come cambiare i connotati a una vecchia
casa. Un racconto che ripercorre tutti gli interventi fatti per trasformare una vecchia
casa di classe G in classe A+, attraverso
dialoghi in famiglia. Così sono stati realizzati isolamento termoacustico di pareti e
copertura, infissi in PVC, stufa a pellet canalizzata ad aria per riscaldare 3 piani, pannelli fotovoltaici “per far funzionare le cose
che hanno una spina” e ancora accorgimenti per risparmiare acqua potabile (riduttori di flusso, orto e lavaggio auto con
acqua non potabile), per la riduzione dei rifiuti e un orto biodinamico dietro casa.
Famiglia di Giovanni L'Abate
San Gimignano SI
Un mix di tradizione e innovazione. 15
ettari di cui 12 a bosco, 280 olivi e 50 alberi
da frutto, orto e poi coibentazione del tetto
con 180 mq di pannelli in sughero, pannelli
fotovoltaici, termocamino, biomasse rinnovabili autoprodotte tramite ceduazione del
bosco, recupero acque piovane dal tetto,
pozzo per l'irrigazione dell'orto, frantoio,
stagno naturalizzato, produzioni ecocompatibili, coltivazione della lavanda. Un misto
di tradizione e tecnologia intelligente.
Famiglia di Alberto Maneschi
Podenzana MS
La nostra casa ecologica. L'impianto fotovoltaico copre l'intero fabbisogno della famiglia, l'acqua piovana viene recuperata
convogliandola in un serbatoio e utilizzata
per l'irrigazione dell'orto, c'è un pozzo romano da cui prendono l'acqua per la lavanderia, la casa è riscaldata da stufe a
legna e massima attenzione è prestata alla
raccolta differenziata. Per la mobilità, autobus o car pooling tra colleghi per andare in
ufficio e bike sharing in città.
Adriano Siti – Rubiera RE
Spin bike generator. Quando da una
serie di situazioni sfavorevoli può nascere
una bella idea. Dapprima la necessità di
fare una ginnastica specifica per il ginocchio con la cyclette, poi il terremoto e l'alluvione che spesso ha fatto rimanere il
signor Siti senza energia elettrica. Alla fine
con un motore a spazzole utilizzato in Cina,
pochi accorgimenti per modificare una vecchia Atala e poi la progettazione di un sistema elettrico il signor Siti pedala, il
ginocchio sta meglio e la casa si illumina.
Alberto Tognazzi – Cecina LI
Cronologia di una casa al massimo risparmio. E' partito dalla caldaia, ma da lì non si
è più fermato e sono arrivati uno dopo l'altro isolamento termico pareti, riscaldamento
a pavimento, impianto fotovoltaico sul tetto
e pompa di calore inverter. Con l'energia
elettrica in più si ricava carburante per
l'auto elettrica. Ha poi installato un impianto
di monitoraggio per sfruttare in pieno l’autoconsumo. Così ha portato l’edificio in
classe A+.
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Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
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Primo piano
5
Famiglia di Massimo Veglia
Carrù CN
La mia esperienza sostenibile. Dal
1999 al 2014 un fitto calendario di azioni
green che non lasciano nulla al caso. Dall'utilizzo dell'acqua del pozzo per lavaggi in
lavatrice e innaffiatura orto e giardino alla
sostituzione della caldaia a legno con caldaia a pellet ad alta efficienza, passando attraverso l’installazione di pannelli solari
termici per acqua calda sanitaria, la raccolta
differenziata con compostaggio domestico,
la caraffa filtrante, il recupero plastica, ecc.
PARTNER
Identikit degli attori del progetto
A partire dagli anni '90 il Comune di Padova
ha realizzato numerose iniziative volte alla riduzione/differenziazione dei rifiuti e alla promozione di corretti stili di vita. In particolare nel
2002 ha intrapreso il processo di Agenda 21
Locale che ha visto la creazione di alcuni
gruppi di lavoro dedicati a temi specifici, uno
dei quali proprio su "Consumi responsabili e
stili di vita". Oltre all'esperienza consolidata in
progetti internazionali legati alle tematiche ambientali, ha una partnership consolidata con
ANACI, l'Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari, e rapporti di
collaborazione con tutti i soggetti interessati
alla progettazione degli spazi di vita comune
come i condomini.
Finabita è l'Agenzia nazionale di servizi di
ANCAb, l'Associazione Cooperative di Abitanti
aderente a Legacoop. Offre servizi tecnici e finanziari in fase di costruzione alle cooperative
associate ad ANCAb, che nel 2003 si è dotata
di un "Codice concordato per un abitare sostenibile", e le supporta nel progettare case e
appartamenti ispirati alla bioedilizia, con particolare attenzione alla riduzione dei consumi
energetici. Sono circa 3.000 le cooperative associate e rispondono ai bisogni di oltre
400.000 famiglie a livello nazionale. I profitti
derivanti dalle vendite vengono reinvestiti per
creare programmi di edilizia sociale. Collabora
inoltre ad altri progetti europei legati al risparmio energetico degli edifici e alla solidarietà
sociale.
Primo piano
ACI
Fondata nel 1886, Legacoop associa circa
15.000 cooperative a livello nazionale, rappresentative di tutti i settori produttivi. Promuove lo
sviluppo della cooperazione e della mutualità, di
relazioni economiche e di solidarietà tra le cooperative associate e sostiene la diffusione dei
valori e principi cooperativi. Legacoop è membro
dell'Alleanza Internazionale Cooperative e di altre
organizzazioni a livello europeo, è rappresentata
all'interno dell'European Economic and Social
Committee (CESE), è partner di diversi progetti
europei sui temi della cooperazione e della solidarietà sociale e partecipa a numerosi tavoli
istituzionali. Dal 2006 promuove "Cooperambiente", fiera leader del mondo cooperativo dedicata alla sostenibilità energetica, all'ambiente
e alla green economy che ogni anno premia
anche i migliori progetti ambientali.
ANCC-Coop - Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori - è associata a Legacoop
e conta oltre 7 milioni di soci. Da quasi trent'anni si occupa di salvaguardia dell'ambiente
e tutela dei consumatori realizzando campagne eco-consumeriste. Da "Bianco il bucato,
azzurro il mare", per ridurre i fosfati nei detersivi, alle attuali "Acqua di casa mia" e "Boschi
e foreste". È partner del progetto Promise - cofinanziato dall'Unione Europea nell'ambito del
programma Life+ - volto a favorire una maggiore diffusione dei prodotti ecosostenibili. Inoltre, ha promosso l'iniziativa "Risparmia le
energie", che ha coinvolto circa 2.500 cittadini
attraverso una web community dedicata.
Legacoop
Settori
Territori
La Regione Toscana, tra le numerose attività
e progetti sviluppati, è tra i fondatori del network
europeo NEPIM, la "Rete per la promozione del
consumo sostenibile nelle Regioni europee".
Costituito da 11 Regioni e associazioni di 6 paesi
europei è stato successivamente esteso ad altri
organismi. Il progetto è nato con la finalità di sostenere il consumo responsabile in Europa, difendere i diritti dei consumatori, organizzare
campagne di informazione sulle tematiche ambientali. Nell'ambito del network la Regione Toscana ha proposto il progetto "Il costo
ambientale e sociale del consumo" volto a promuovere produzioni e consumi sostenibili, organizzare campagne educative sul risparmio
delle risorse, favorire il risparmio energetico e le
energie da fonti rinnovabili.
La Regione Emilia-Romagna promuove strumenti e azioni volte alla sostenibilità delle città e
del territorio, a partire dalla certificazione energetica degli edifici. La Regione ha aderito agli
Aalborg Commitmets e fa parte del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane e della Rete
Cartesio per la gestione sostenibile delle aree
territoriali. Sostiene la certificazione EMAS per
gli enti locali, dirige iniziative pilota per gli acquisti verdi e sviluppa politiche regionali in tema di
produzione e consumo sostenibile. È stata partner di numerosi progetti europei e recentemente ha lanciato nove progetti pilota per
promuovere i piani clima locali e approvato una
legge regionale a sostegno del Piano d'Azione
per il GPP.
Imprese
Sondaggio
Primo piano
6
PROGRAMMA
Ecocourts: cittadini, imprese e PA
più efficienti se collaborativi
28 novembre - Padova - Conferenza finale ECO Courts
Programma provvisorio
9.45
10.00
Registrazione partecipanti
13.30
Networking lunch
Chairman: Patrizio Mazzetto, Dirigente Settore
Ambiente Comune di Padova
15.00
Tavola rotonda
Collaborazione, risparmio, efficienza
e coesione: il ruolo del pubblico e del privato
nell’era della sharing economy
Saluti di apertura
Matteo Cavatton, Assessore Ambiente
Comune di Padova
10.30
I progetti LIFE+: nuove modalità
e opportunità
Stefania Betti, Ministero Ambiente
Direzione Generale per lo sviluppo sostenibile,
il clima e l’energia
11.00
Il progetto Ecocourts: uno sguardo d’insieme
Daniela Luise, Project manager Ecocourts
11.20
L’economia collaborativa e la gestione
efficiente delle risorse
Marta Mainieri, Collaboriamo.org
Casper Harboe, Programme Manager of Sharing
Copenhagen – European Green Capital 2014
Presentazione della pubblicazione
“Making Sense of the UK Collaborative Economy”
Emma Clarence, Nesta UK
12.00
Primo piano
Ambiente e economia della collaborazione:
gli attori e i progetti chiave di Ecocourts
Interviste ai protagonisti
Daniela Luise, Comune di Padova
Rossana Zaccaria, Finabita
Vanni Rinaldi, Legacoop
Francesco Russo, Ancc
Paolo Caldesi, Regione Toscana
Patrizia Bianconi, Regione Emilia Romagna
ACI
Legacoop
Andrea Segrè, PINPAS, Piano nazionale
di prevenzione dello spreco alimentare Last minute market
Enrico Facci, Legambiente/Acli - Progetto Life+
EcoLife
Gianluca Ruggeri, Retenergie Cooperativa
elettrica di Produttori e Utilizzatori di Energia
da fonti rinnovabili
Caterina Ferri, Comune di Ferrara - community
lowaste4action
Ilaria Venturelli, S-Cambia cibo
Marta Corubolo/Rossella Bearzatto,
Associazione HousingLab
16.30
Premiazione degli ECO Courts Award
Pionieri e partner insieme per una economia
locale, innovativa e connessa
Coordina Filippo Solibello
Vincitori ECO Courts Award
Scuola di musica Gershwin
Coop Finabita
18.00
Spettacolo Diego Parassole
con Green Orchestra
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
7
>> Alleanza Cooperative Italiane
>> Emilia Romagna - Reggio Emilia
>> Ferrara
ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE
“Bene il TFR in busta paga solo
se é a saldo zero per le aziende”
«Positivo il confronto con il governo sul Tfr
perché si fa solo se è a saldo zero per le pmi
in chiave di uscite finanziarie». Lo dice Mauro
Lusetti presidente dell’Alleanza Cooperative
Italiane, accompagnato dal copresidente
Maurizio Gardini, a margine del primo incontro governo – parti sociali alla Sala Verde di
Palazzo Chigi, svoltosi il 7 ottobre.
«È un elemento positivo che denota la volontà del governo di avviare il confronto con
le parti sociali Ci sarà un nuovo incontro
entro tre settimane sulla Legge di Stabilità.
L’art. 18 – aggiunge Lusetti – è un dibattito
solo di tipo ideologico. Noi preferiamo soffermarci e confrontarci su contratto a tutele
crescenti, formazione, perché su questi temi
che si misura la competitività delle imprese».
«Bene la semplificazione burocratica, ma ribadiamo la necessità di intensificare i controlli sulle false cooperative per contrastare
dumping e contratti al massimo ribasso».Apprezzamento, infine, «sull’impegno del governo sulla riforma della scuola e siamo a
fianco del presidente Renzi nella sua battaglia in Europa per aumentare la competitività
e favorire la crescita».
“Cooperazione, agricoltura sostenibile e sicurezza alimentare”
“Dal seme al cibo cooperazione, agricoltura sostenibile e sicurezza alimentare”.
Questo il tema al centro del terzo evento organizzato nell’ambito del semestre di presidenza italiana dell’Ue dall’Alleanza delle
Cooperative Italiane in collaborazione con il
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed il Ciheam di Bari
(Istituto Agronomico Mediterraneo)
L’evento si terrà a Bari il 18 ottobre presso
l’Aula Magna CIHEAM-Bari (Via Ceglie, 9 Valenzano (BA)
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Programma Provvisorio
8.30 Registrazione e accoglienza
9.00 Saluti delle Autorità
Chair Cosimo Lacirignola - Segretario generale CIHEAM e Direttore CIHEAM-Bari
Nichi Vendola - Presidente Regione Puglia
Marco Pagano - Presidente Alleanza Cooperative Italiane Puglia
Maurizio Martina* - Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Adel El Beltagy - Ministro dell’Agricoltura
Egitto e Presidente CIHEAM
Paolo De Castro* - Membro Commissione
Agricoltura e Sviluppo Rurale, Parlamento UE
Lapo Pistelli* - Vice Ministro Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale
9.45 Interventi programmati dei Keynote
Speakers
Chair Cosimo Lacirignola - Segretario
generale CIHEAM e Direttore CIHEAM-Bari
Graziano Da Silva*- Direttore generale
FAO
Kanayo F. Nwanze* - Presidente IFAD
Roberto Ridolfi - Direttore Crescita e Sviluppo Sostenibile EU-DevCo - Europe Aid Giuseppe Sala* Commissario straordinario EXPO
Milano 2015
Giorgio Mercuri - Presidente Alleanza
Cooperative Italiane - settore Agroalimentare
11.30 Discussione plenaria
Chair Giampaolo Cantini - Direttore Generale DGCS - MAECI
Michael Hailu - Direttore CTA - Centro
Tecnico per la Cooperazione Agricola e Rurale
Luigi Nicolais - Presidente CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche
Mouin Hamzé - Segretario Generale
CNRS - Consiglio Nazionale Ricerca
Scientifica Libano
Luciano Centonze - Reti ONG italiane
(AOI, Link 2007, CINI)
Giampaolo Buonfiglio - Presidente Med
RAC - Consulta Pesca Mediterranea
Claudio Pennucci - Rappresentante Conserve Italia Soc. Coop. Agricola
Territori
Imprese
Sondaggio
8
Alessandro Mazzoli - Direttore Commerciale, Coop Italia
13.30 Conclusioni
Giampaolo Cantini - Direttore Generale DGCS – MAECI
Per partecipare all’evento è necessario
iscriversi su:
www.cooperativesviluppo.wordpress.com
*(in attesa di conferma)
EMILIA ROMAGNA
E REGGIO EMILIA
AlvialaprimaEdizionedellaScuola
della Cooperazione di Comunità
Il programma prevede due tappe: il 24 e 25
ottobre a Succiso (RE) presso la Cooperativa di Comunità Valle dei Cavalieri, il 15 e
16 novembre a Cerreto Alpi (RE) presso la
Cooperativa di Comunità I Briganti di Cerreto.
Questa prima edizione dal titolo “Fare Cooperazione di Comunità per lo Sviluppo
Locale delle Aree Interne” è organizzata
dall’Alleanza delle Cooperative Italiane, Emilia – Romagna e Reggio Emilia, e finanziata
dalla Regione Emilia Romagna.
Il corso , tenuto da docenti che appartengono
al mondo delle Istituzioni, dell’Università,
delle Associazioni no profit, e della Cooperazione rappresenta l’ occasione per comprendere il lavoro di chi ha già realizzato e
vive questa esperienza e la possibile fattiva
realizzazione di chi vede nel suo progetto la
nascita una futura cooperativa di comunità.
Il programma al seguente link
http://www.legacoop.coop/al-via-la-primaedizione-della-scuola-della-cooperazione-dicomunita/?rm=1
FERRARA
Pauline Green ‘tiene a battesimo’
la prima Assemblea
Se il termine “scuola” rappresenta un’istituzione destinata ad educare e istruire allievi e
studenti, avvalendosi di figure professionali
quali lavoratori della conoscenza, questa
prima edizione della Scuola di Cooperazione
di Comunità esprime in se un valore in più:
quello di essere rivolta all’allievo ma anche
ad educare e formare se stessa.
Eh si, perché realizzare una comunità cooperativa vuol dire lavorare insieme, mettere
insieme le esigenze , le capacità e le volontà
di tutti, per creare e gestire il bene di tutti e,
investirne gli utili, per il bene di tutti; mettere
insieme esperienze e strumenti operativi, curare e valorizzare i territori, ponendo al centro dell’agire la forma associata e la
partnership tra Pubblico e Privato.
Il percorso formativo, rivolto ad amministratori locali, imprenditori e cooperatori di comunità, agenzie pubbliche e private di
sviluppo locale, mira all’acquisizione di competenze e strumenti operativi nella promozione di cooperative di comunità.
Primo piano
ACI
La cooperazione ferrarese è pronta per fare
il salto di qualità, per dare risposte efficaci
ai nuovi bisogni dei soci e del territorio in cui
opera, in questo momento molto difficile per
l’economia e la società italiana e lo fa adottando un punto di vista ampio, internazionale
ed unitario, attraverso il coordinamento
dell’Alleanza delle Cooperative Italiane
di Ferrara che ieri, durante la sua prima Assemblea formale, ha nominato gli organismi
dirigenti. Ospite d’eccezione dell’assemblea
è stata Pauline Green, presidente dell’International Cooperative Alliance, l’organizza-
Legacoop
Settori
zione internazionale che rappresenta, unisce
e promuove il sistema cooperativo in tutto il
mondo.
Andrea Benini, presidente di Legacoop
Ferrara, sarà il primo Presidente dell’Alleanza ferrarese. Roberto Crosara e
Giuliano Grandi, rispettivamente presidente
di Confcooperative Ferrara e referente per
Ferrara di AGCI Ravenna – Ferrara, saranno
i copresidenti. “È un onore essere alla guida
di questo coordinamento – commenta Benini – attraverso cui potremo individuare e
realizzare migliori strategie e progetti. L’Alleanza è un’opportunità concreta perché le
cooperative siano un modello economico di
riferimento, grazie alla loro capacità di rispondere ai bisogni delle persone e di essere sostenibili dal punto di vista economico,
ambientale e sociale.”
L’Alleanza delle Cooperative Italiane riunisce
Legacoop, Confcooperative e AGCI, per un
totale a Ferrara di circa 200 cooperative, che
a livello locale occupano più di 14mila lavoratori e hanno oltre 160mila soci.Anche
nell’attuale fase di recessione le cooperative
si sforzano di non scaricare i costi della crisi
sui lavoratori: a Ferrara, a fronte di un calo
complessivo dell’occupazione del 14,3% tra
il 2008 e il 2013, gli occupati nelle cooperative sono calati del 6%. Nelle cooperative
dell’Alleanza, tra il 2008 e il 2013, è aumentato il costo del lavoro e molte hanno
preferito contratti di solidarietà e autoriduzione dello stipendio agli ammortizzatori sociali classici. Anche se nel 2013 il fatturato
complessivo delle cooperative ferraresi è diminuito, a causa della crisi, continua ad aumentare il patrimonio netto: i soci operano
per rispondere ai propri bisogni e di quelli dei
soci futuri, destinando parte degli utili a riserve indivisibili.
La rappresentante mondiale delle cooperative ha dato la propria ‘benedizione’ all’Aci
ferrarese definendosi “lieta di assistere a
questo giorno storico per Ferrara”. “L’Emilia
Romagna è riconosciuta in tutto il mondo
come il cuore pulsante delle cooperative sociali – ricorda Green – e questa testimonianza della grande capacità di innovazione
degli italiani è molto forte anche a Ferrara,
dove le cooperative dimostrano di avere una
visione chiara del futuro”. Il recupero di una
prospettiva unitaria dopo quasi 100 anni di
separazione per guardare insieme al futuro
Territori
Imprese
Sondaggio
9
era appunto il filo conduttore della giornata
dedicata al ‘Blueprint for a Co-operative
Decade’, cioè l’insieme delle linee guida per
lo sviluppo dell’impresa cooperativa nel prossimo decennio, che l’Alleanza Internazionale
delle Cooperative ha lanciato alla fine del
2012, anno che l’Onu ha proclamato Anno
internazionale delle Cooperative.
“La strategia di sviluppo per i prossimi 10
anni – spiega Pauline Green – è far crescere
tutta la cooperazione, con un approccio sostenibile e inclusivo,per favorire l’occupazione di donne e giovani”.
La chiave dello sviluppo della cooperazione a
livello locale e nazionale è dato dalla resilienza. “Le cooperative affrontano la crisi –
sottolinea Roberto Crosara, presidente di
Confcooperative Ferrara – proprio cercando
di far fronte all’attuale situazione di grande
Primo piano
ACI
difficoltà senza perdere le proprie caratteristiche distintive”.
“La forza delle cooperative sono i nostri soci
– specifica Mauro Lusetti, presidente nazionale dell’Aci – che fanno sì che la cooperativa non sia solo impresa, ma fattore di
coesione sociale”.
“La cooperazione ha bisogno di una identità
unitaria e di una riduzione dei conflitti interni
– interviene il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani – e l’Alleanza rappresenta anche una
concreta opportunità di miglioramento”. Un
auspicio positivo condiviso anche da Paolo
Govoni, presidente della Camera di Commercio di Ferrara: “Il mondo è cambiato e
così anche la cooperazione che si avvia su
una strada di crescita e prosperità in nome
della collaborazione”. Il segreto, secondo
Luca dal Pozzo (presidente Cecop- Confe-
Legacoop
Settori
derazione Europea delle Cooperative attive
nell’industria e nei servizi), è quello di “radicare il cuore nel territorio ma adottare una
visione più ampia puntando sul mondo glocal e sulla cooperazione tra cooperative”.
Dopo il dibattito che ha coinvolto una decina
di presidenti delle cooperative locali, l’assemblea è culminata con l’elezione degli organismi dirigenti dell’Aci Ferrara a cura di
Alessandro Brunelli, presidente Agci Ravenna Ferrara. Oltre che dal Presidente Andrea Benini e dai vicepresidenti, l’Ufficio di
presidenza sarà composto da Paola Pesci,
Nicola Folletti, Mauro Grossi, Patrizia Masetti, Giampaolo Mazzoni e Patrizia Bertelli,
mentre al Consiglio direttivo si aggiungeranno Mirco Dondi, Daniele Guzzinati, Patrizia Caniati, Sergio Caselli, Michele Mangolini,
Vadis Paesanti e Chiara Bertolasi.
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
>> Fon.Coop
>> Commissione
Pari Opportunità
>> Cooperative di comunità
10
FON.COOP
gacoop
Maurizio Gardini, Copresidente
Alleanza delle Cooperative Italiane e
Presidente Confcooperative
Rosario Altieri, Copresidente Alleanza delle Cooperative Italiane e
Presidente Agci
Serena Sorrentino, Segretaria
Nazionale CGIL
Luigi Sbarra, Segreteteria Generale CISL
Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL
Modera Davide, Colombo, giornalista del quotidiano “Sole 24 Ore”
A Roma il convegno in occasione
del Decennale del Fondo
>> Coopstartup
Da 10 anni Fon.Coop finanzia la formazione
continua delle imprese cooperative e delle
organizzazioni non-profit.
Il 15 ottobre alle ore 9:00, presso il Palazzo
della Cooperazione in via Torino 146, Roma,
per l’occasione è stato organizzato il Convegno del Decennale.
Il Convegno è dedicato alle caratteristiche
della formazione finanziata, ma anche a
come Fon.Coop si sta organizzando per rispondere, da protagonista, alle sfide future.
Sarà inoltre un momento per approfondire
insieme temi importanti ed attuali quali il
ruolo della bilateralità “motore” della formazione continua, i cambiamenti del
mondo del lavoro, la centralità dell’economia sociale.
13.00 Ringraziamenti e saluti
Marco Galli, Vice Presidente di
Fon.Coop
COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ
Convegno “Tempi di vita e tempi
di lavoro in Italia ed in Europa”
Programma
9.30 Promuovere, ridistribuire, innovare:
i titoli della formazione di Fon.Coop
Carlo Scarzanella, Presidente di
Fon.Coop
10.00 Il dialogo: la presenza di Fon.Coop
nel mondo della cooperazione: risultati,
posizionamento distintivo, le nuove sfide dell’economia
sociale
Francesco Agostino, Direttore di
Fon.Coop
Paolo Venturi, Direttore di AICCON
Modera: Professor Marco Ruffino, Università di Bologna
11.00 Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
11.30 Il dibattito: l’esperienza della bilateralità cooperativa nello sviluppo
della formazione continua
Mauro Lusetti, Presidente Alleanza delle Cooperative Italiane e LePrimo piano
ACI
Legacoop
Settori
“Tempi di vita e tempi di lavoro in Italia ed
in Europa”. E’ il tema al centro del convegno
promosso dalla Commissione Pari Opportunità di Legacoop e dalla Fondazione Nilde
Iotti, in collaborazione con Legacoop Emilia
Romagna, che si terrà a Bologna il 24 ottobre con inizio alle ore 9.30, presso l’Auditorium Enzo Biagi, Salaborsa.
Obiettivo del Convegno è quello di fare il
punto, a distanza di più di un decennio dall’approvazione della legge 53, sulla situazione italiana in tema di condizioni e
strumenti per la conciliazione tra tempi di
vita e tempi di lavoro e di valutare oltre al
quadro italiano anche quello europeo.
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
11
Sarà l’occasione per un confronto su alcune
best practice cooperative.
Al seguente link il programma completo
http://www.legacoop.coop/convegnotempi-di-vita-e-di-lavoro-in-italia-ed-ineuropa-oggi/
COOPERATIVE DI COMUNITÀ
Inaugurazione de “Il borgo antico,
la valle delle sorgenti”
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Mauro
Lusetti hanno partecipato al convegno “Ripartire dal lavoro non è improbabile” che si
è tenuto sabato 4 ottobre a Gaverina Terme,
in uno degli splendidi edifici storici recuperati grazie al Piano Integrato d’Area condotto dalla cooperativa di comunità
L’Innesto.
Il convegno, coordinato dal giornalista di Avvenire Diego Motta, ha rappresentato
l’evento centrale di una festa durata tre
giorni, con cui si è celebrata la conclusione
di un progetto che ha portato a importanti
realizzazioni, destinate a lasciare un segno
profondo nella vita della valle.
Giuliano Poletti, che negli anni di presidenza di Legacoop e di ACI, ha promosso e
sostenuto l’idea della cooperazione di comunità, ha accolto l’invito ad essere presente in un momento di condivisione della
soddisfazione per gli spettacolari risultati
conseguiti dalla cooperativa e dagli altri
partner del progetto.
Nel suo intervento Poletti ha affrontato il
tema del lavoro, affermando che tutti gli italiani devono sentirsi impegnati in attività lavorative, che possono assumere forme
diverse, da quelle più stabili ad altre temporaneamente meno strutturate. Tutti gli italiani devono sentirsi impegnati nel
cambiamento necessario, ricordando che il
cambiamento riguarda tutti, e non solo “gli
Primo piano
ACI
altri”. Ha citato i segni positivi che arrivano
dalla società, imprenditori che investono, lavoratori che assumono la gestione di imprese in fallimento, nuclei di giovani che
avviano nuove attività, cittadini che si organizzano in cooperative di comunità.
Il Presidente di ACI Mauro Lusetti ha affrontato il tema del riposizionamento che
devono compiere le cooperative a fronte dei
cambiamenti che sono in atto e ha ricordato l’attenzione di Legacoop di ACI verso
le potenzialità che il patrimonio monumentale, culturale, archeologico dell’Italia offrono per l’imprenditorialità anche
cooperativa e per il lavoro. Lusetti ha citato
il progetto Petroleum di Obiettivo Lavoro e il
sostegno che le centrali cooperative offrono
ai casi di workers buy out.
Il Professor Aldo Bonomi, che da anni si
occupa dello sviluppo delle aree interne, ha
affermato nel suo intervento che le cooperative di comunità devono contaminare la
cooperazione tradizionale, che ha bisogno
di rinnovarsi e di innovare.
Il convegno e gli altri eventi collaterali hanno
visto una grande partecipazione, di almeno
300 persone, molti provenienti da altre regioni italiane, grazie anche alla collaborazione fra la cooperativa L’innesto e
l’Associazione Borghi Autentici d’Italia, rappresentata dal suo presidente, il Sindaco di
Melpignano Ivan Stomeo e da diversi consiglieri.
L’evento è stato personalmente coordinato
dal presidente dell’Innesto Lodovico Patelli, che non si è risparmiato come relatore, animatore e manager dell’iniziativa.
Patelli ha rappresentato gli obiettivi del progetto realizzato con il PIA e la sua metodologia, basata su un approccio bottom up, il
coinvolgimento di tutti i Comuni della valle,
le Parrocchie, le associazioni culturali, ambientaliste, sportive, del volontariato; la ricerca in profondità degli aspetti salienti
della cultura tangibile e intangibile locale
(architettura, prodotti tipici, cucina, artigianato, antichi mestieri, oltre ovviamente agli
aspetti naturalistici); una visione integrata
fra varie attività, di accoglienza, di ristorazione, di pratica sportiva, di animazione.
Chiara Patelli ha descritto le realizzazioni
compiute: restauro di chiese e di edifici religiosi, realizzazione di una Via Crucis, di
aree verdi, parchi giochi, il Bioparco; individuazione di itinerari per il trekking, traccia-
Legacoop
Settori
mento di sentieri con apposita segnaletica;
creazione di laboratori didattici e di cartellonistica didattica; recupero di edifici storici
e di cascine per l’ospitalità, la ristorazione,
la convegnistica, l’alloggio dei cavalli; pubblicazione di una cartina della valle e di altri
materiali informativi.
Presenti ai vari momenti dell’evento i Sindaci dei paesi della valle, Consiglieri regionali, Parroci, giornalisti, docenti universitari,
rappresentanti dell’associazionismo e del
movimento cooperativo fra cui il Presidente
di Legacoop Lombardia Luca Bernareggi.
L’evento si è concluso con la tavola rotonda,
coordinata dall’editorialista dell’Eco di Bergamo Franco Cattaneo, con il titolo “Le
reti in festa: identità, offerta turistica e inclusione sociale”; vi hanno preso parte
Maurizio Davolio, Copresidente di ACI Turismo e Presidente di AITR, Ivan Stomeo,
Presidente di Borghi Autentici d’Italia, Felice Romeo, Consigliere della Fondazione
Cascina Triulza e tanti rappresenti di realtà
territoriali, fra cui Mauro Conficoni (Cooperativa Atlantide), Gianluca Rivieri (cooperativa Fuso.com), Marco Buzzi
(cooperativa Azalea), Manuela Bolchini
(cooperativa Equotube), Maurizio Forchini
(Consorzio Italia Holiday e Presidente di Federcultura Turismo Sport Lombardia).
La tavola rotonda ha permesso di presentare esperienze di cooperative di comunità,
paesi ospitali, forme di inclusione sociale di
categorie svantaggiate, progetti di sviluppo
turistico locale ispirati alla sostenibilità e
alla responsabilità.
Nel suo intervento Davolio ha ricordato i
progressi raggiunti negli ultimi anni nell’affermazione di principi di responsabilità nel
turismo: la crescente attenzione da parte
delle istituzioni europee e internazionali che
si traduce in elaborazione di linee guida
specifiche nella materia, una maggiore disponibilità dell’industria turistica anche convenzionale ad adottare buone pratiche,
cambiamenti positivi anche da parte dei
viaggiatori, il cui comportamento è influenzato da una maggiore educazione al viaggio.
La cooperativa L’Innesto si presenta oggi
come uno dei casi di maggior successo fra
le cooperative di comunità. Con 136 soci,
86 lavoratori fissi di cui 60 soci, ha raggiunto una dimensione imprenditoriale
molto consistente.
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
12
Con la realizzazione del PIA L’Innesto arricchisce di molto la propria offerta di ospitalità, sportiva, culturale; e accresce il proprio
ruolo di guida per lo sviluppo integrato della
valle nei suoi aspetti naturalistici, culturali e
turistici.
COOPSTARTUP
Dall’idea al progetto, ecco i risultati
di un anno di lavoro
A poco meno di un anno dal suo lancio ufficiale, Coopstartup – progetto sperimentale di Coopfond – presenta il 22 ottobre a
Roma i primi risultati nel seminario “COOPSTARTUP 2014 – Dall’idea al progetto”. Un
incontro cui parteciperà il presidente di Legacoop Nazionale Mauro Lusetti insieme
a rappresentanti di Governo, Invitalia, LVenture Group, Federcasse BCC. Make a Cube,
Necto Holding e Progetto-Rena. L’appuntamento è fissato dalle 10.30 alle 17 a Roma,
nella sala Basevi della sede di Legacoop
Nazionale.
Coopstartup si basa su un gruppo di lavoro eterogeneo, “aperto” e in espansione
(da 30 a circa 100 componenti) che promuove processi di confronto e condivisione di esperienze interne ed esterne al
Primo piano
ACI
sistema Legacoop. Utilizza mezzi di comunicazione collaborativi, attivi da giugno
2014: sito internet: 2.358 utenti; 10.917
visualizzazioni di pagina; età prevalente 2534 anni; Facebook: 1.056 mi piace; Twitter:
238 follower.
È in corso di realizzazione una Guida per
l’aspirante cooperatore, verificata con
gruppo ristretto junior/senior e attualmente
in consultazione sul sito, con l’attivazione
del gruppo di un centinaio di componenti,
la realizzazione di seminari e convegni,
un’attività di studio e di confronto. Verrà
presentata ufficialmente nell’iniziativa Coopstartup del 22 ottobre a Roma.
Sono appena state avviate una serie di
sperimentazioni promosse dai territori.
Legacoop
Settori
Dal punto di vista finanziario le idee portate
a progetto saranno valutate da Coopfond
per la partecipazione al capitale di rischio o
per la concessione di credito secondo i
classici criteri seguiti al fondo, che al momento non hanno manifestato ostacoli al
loro supporto.
Le sperimentazioni realizzate o in corso di
avvio sono:
COOPmeUP: Legacoop Lazio ( su 16 partecipanti, 3 sono state avviate nel percorso
di accompagnamento) e Legacoop Ferrara
(in accompagnamento 3 nuove cooperative
e 2 cooperative esistenti con progetti innovativi) con il supporto delle cooperative
Lama (Impact Hub Firenze) e Itaca (FAB
Pordenone). Mentre è in corso il supporto
alle cooperative, si prevede il lancio di un
nuovo bando nei prossimi mesi.
COOPSTARTUP Puglia: Legacoop Puglia in
collaborazione con Reteinforma, Generazioni Puglia, Qiris, Innovars, Informa, The
Qube, Officine Cantelmo, Pazlab. Bando
lanciato il 3 settembre con chiusura definitiva il 31 ottobre 2014. Testo del bando su
www.coopstartup.it/sperimentazioni/puglia
COOPSTARTUP FarmAbility: Legacoop
Agroalimentare e Innovacoop. Il bando
è in fase di predisposizione e sarà tenuto
aperto fino a fine novembre 2014.
Territori
Imprese
Sondaggio
Settori
>> Lega Pesca
13
LEGA PESCA
Progetto per l’utilizzo
“ecofriendly” delle reti
Lega Pesca, attraverso la sua struttura
scientifica Consorzio Mediterraneo, coordina per l’Italia le attività di recupero delle
reti da pesca abbandonate in mare che avvengono tramite l’utilizzo “ ecofriendly“ dei
pescherecci dello strascico. Tali attività sono
inserite in un progetto di ampio respiro finanziato dal programma UE transfrontaliero
IPA -Adriatic, mirato al disinquinamento del
mare Adriatico dalle plastiche, dal nome
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
DEFISH GEAR. Nell’ambito di questo progetto si sono sviluppate positive sinergie
con l’organizzazione Healthy Seas, che ha
avviato nel Mare del Nord le prime esperienze di riuso di reti per farne tessuti tessili. Il know How per la rigenerazione della
plastica è italiano. Ancona, primo collection
point nazionale, rende l’Adriatico apripista
in Mediterraneo di esperienze avviate finora
solo in Nord Europa.
Il 16 ottobre ad Ancona, presso il porto della
città, alle ore 16.00, si terrà una conferenza
stampa di presentazione con tutti i partecipanti al progetto.
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
>> Alto Adige-Südtirol
>> Emilia Romagna
>> Liguria
14
ALTO ADIGE-SÜDTIROL
“Meet Coop Point – Le nuove opportunità della cooperazione”
>> Liguria
>> Marche
>> Umbria
>> Udine
>> Bolzano
>> Venezia
>> Bologna
A ottobre Legacoopbund darà il via a una
serie di conferenze a Brunico, Merano e
Laives sulle nuove prospettive di sviluppo
della cooperazione. Il progetto è stato presentato l8 ottobre nell’ambito di una conferenza stampa a Bolzano; presenti anche
la Direttrice del Dipartimento Cultura italiana, Edilizia e Lavori pubblici Dott.ssa
Katia Tenti e la Direttrice dell’Ufficio Sviluppo della cooperazione Dott.ssa Manuela Paulmichl.
Democratiche e radicate nel territorio, competitive e attente ai bisogni dei soci, dei lavoratori e della comunità, le cooperative
sono una forma d’impresa con una grande
storia e esperienza in Alto Adige, e con un
grande potenziale per il futuro. Le imprese
cooperative valorizzano, infatti, le competenze e conoscenze di tutti i collaboratori e
soci, e attraverso lo scambio di idee nascono in esse progetti innovativi.
Attraverso il progetto Meet CoopPoint
Legacoopbund organizza sul territorio altoatesino una serie di conferenze ad ingresso gratuito sulle nuove prospettive
della cooperazione. “Questa iniziativa è
parte della nostra attività di promozione
della forma cooperativa”, afferma Heini
Grandi, Presidente di Legacoopbund: “Vogliamo offrire ai cittadini spunti concreti per
lo sviluppo di nuovi progetti in grado di rispondere alle esigenze specifiche del proprio territorio”.
“A seguito della nostra iniziativa CoopPoint
on the road, la quale ha visto un pulmino
girare per tutto l’Alto Adige con lo scopo di
promuovere la cooperazione, quest’anno
vogliamo instaurare un dialogo più ravvici-
>> Forlì
>> Reggio Emilia
>> Palermo
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
nato con i cittadini”, spiega Monica Devilli, responsabile del Promoting Office di
Legacoopbund: “Le tematiche affrontate
durante le conferenze spaziano dai vantaggi della collaborazione tra imprese,
alle cooperative di comunità fino ad arrivare ai nuovi modelli di abitazione
cooperativa. Esse emergono da un’analisi della cooperativa di ricerca e innovazione sociale Sophia, basata su indicatori
specifici e sulla letteratura scientifica inerente”.
Tra i relatori delle tre conferenze figura
anche l’architetto Matteo Scagnol, il quale
durante la conferenza stampa ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa. +
Il progetto Meet CoopPoint ha inizio venerdì
10 ottobre.
Tutti gli appuntamenti di Meet CoopPoint:
Fare rete
Collaborazione e responsabilità
per un’economia votata al futuro
Venerdì 10 ottobre 2014, ore
17.00
Sala Raiffeisen, Brunico
Cooperative di comunità
Quali possibilità hanno i cittadini
per valorizzare la propria comunità?
Giovedì 16 ottobre 2014, ore
17.00
Sala Conferenze, Kurhaus, Merano
Cohousing - Le nuove forme di abitazione
cooperativa
Martedì, 21 ottobre 2014, ore
17.00
Hotel Ideal Park, Laives
EMILIA ROMAGNA
Legge3/4/2001,n.142:profiliamministrativi ed accertamenti ispettivi
Legacoop Emilia Romagna organizza un
appuntamento seminariale che si terrà il 16
ottobre a Bologna, presso Unipol banca –
sala Auditorium (Piazza della Costituzione
2), sul tema:”Legge 3 aprile 2001, n. 142:
profili amministrativi ed accertamenti
ispettivi”.
L’iniziativa, coordinata da Manfredi Matacena, è stata programmata con l’obiettivo
di fornire alle cooperative una qualificata
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
15
occasione di formazione e aggiornamento
di sicuro interesse.
La partecipazione al Seminario è gratuita ed
a posti riservati.
Per motivi organizzativi si prega confermare
la propria partecipazione entro il 14 ottobre
via e-mail a [email protected]
oppure via telefax al numero 051/50.99.05
Programma
14,00 Registrazione partecipanti
14,20 Saluto di benvenuto
Dr. Alberto Armuzzi, Vicepresidente Legacoop Emilia Romagna
Dr. Giuliano Quattrone, Direttore
Regionale INPS Emilia Romagna
Dr. Mario Longo, Direttore Regionale INAIL Emilia Romagna
Dr. Aniello Pisanti, Direttore Regionale – Ministero del lavoro e
delle politiche sociali
Emilia Romagna
14,45 Le sanzioni amministrative e penali
Dr. Aniello Pisanti
Dr. Gabriele Civolani, Direzione
Regionale – Ministero del lavoro e
delle politiche sociali
Emilia Romagna
15,15 Gli accessi ispettivi in Emilia Romagna ed i casi riscontrati nelle Società cooperative
Dr. Valerio Giusti, Associazione
professionale funzionari ispettivi
pubblici (ANIV) Emilia
Romagna
15,35 I contratti di lavoro dopo la Legge 3
aprile 2001, n.142
Avv. Oreste Manzi, Ufficio legale
distrettuale INPS Emilia Romagna
16,30 I profili giuridici della responsabilità
solidale nelle Società cooperative
Dr. Daniele Bernacchi, Direzione
Regionale INPS Area Vigilanza
17,00 Il recupero crediti
Dr.ssa Rosa De Simone
Dr. Maurizio Caterino, Direzione
Regionale INPS Area Entrate contributive
17,30 Conclusione dei lavori
Dr. Giancarlo Sponchia, Vicepresidente Associazione professionale
funzionari ispettivi p u b b l i c i
(ANIV)
Dr. Fabio Vitale, Direttore Centrale
Primo piano
ACI
INPS Vigilanza prevenzione e contrasto dell’economia sommersa
Coordinamento lavori
Dr. Manfredi Matacena - Legacoop Emilia Romagna
Dr. Valerio Giusti - ANIV Emilia Romagna
LIGURIA
Legacoop pre seleziona
nuovi revisori
L’Alleanza delle Cooperative si costituirà parte
civile contro le false cooperative e mette al
centro due obiettivi: le cooperative non possono partecipare ad appalti pubblici o privati
senza aver superato la revisione biennale; le
cooperative senza certificato di revisione non
possono accedere a finanziamenti regionali.
Legacoop Liguria guarda verso questi obiettivi realizzando anche una specifica pre -selezione per giovani professionisti che
intendono avviare l’attività di revisori di cooperative, il tutto grazie anche agli accordi di
collaborazione con l’Università di Genova.
Da un’idea di Aldo Montano è stato così sviluppato un percorso, coordinato da Enrico
Casarino (Responsabile revisioni) e Rosangela Conte (Responsabile formazione), che
ha portato alla scelta di due persone, le quali
parteciperanno al corso abilitante organizzato
da Legacoop nazionale.
“E’ un percorso che abbiamo cominciato
qualche tempo fa – spiega Pier Luigi Brunori, responsabile nazionale Revisione Legacoop – realizzando un passaggio intermedio
che porterà i candidati a seguire un corso
completo di formazione di revisori di Legacoop. Un modello che si può esportare in altre
regioni perché ha il vantaggio di rappresentare una forma ulteriore di selezione e valorizzazione della classe dirigente di domani. ”
L’Alleanza delle Cooperative mira ad un pacchetto di iniziative che comprende anche il
varo di un Manifesto dell’economia pulita e
una proposta di legge per aumentare la capacità di contrasto dello Stato verso le false
cooperative.
Rispetto e responsabilità; autonomia e indipendenza; pulizia e trasparenza; onestà e regole; comunità e persone sono i cinque punti
nei quali si articola il Manifesto per un’economia pulita. Una sfida che la cooperazione
Legacoop
Settori
intende riempire di contenuti – lavorandoci a
partire dai Congressi delle tre centrali nei
prossimi mesi – e che lancia a tutte le altre
associazioni di categoria.
In questo quadro nascono sia la scelta di costituirsi parte civile, ogni qualvolta sarà possibile, nei processi contro le false cooperative e
la proposta di legge per inasprire i controlli.
In questa battaglia, infatti, fondamentale è un
vero coordinamento delle attività ispettive a
tutti i livelli.
“C’è bisogno di una Vigilanza moderna ed efficace per poter contrastare il fenomeno della
cooperazione spuria che comunque non si
annida fra i nostri associati – sottolinea Brunori intervenuto a Genova alla conclusione del
corso promosso da Legacoop Liguria -. Nel
contempo non dobbiamo dimenticare che la
Vigilanza controlla già molti aspetti della vita
di una cooperativa, dobbiamo evitare di caricarla di compiti che spettano ad altri enti”.
“All you need is…..” iniziativa Legacoop per i giovani
Ancora tre opportunità per i giovani che
stanno pensando di avviare un’impresa, magari proprio in forma cooperativa.
“All you need is…..” è la nuova iniziativa che
Legacoop Liguria promuove in collaborazione
con Università di Genova, Comune di Genova
e Confcooperative.
E’ possibile partecipare anche a singoli incontri.
Questo il calendario degli appuntamenti.
15 OTTOBRE 2014 ore 14.30 - 17.30 Sportello Lavoro Università degli Studi di
Genova Via Bensa, 1 III piano
CAPIRE: mi è venuta un’idea, sarà
buona? Gioco cooperativo per comprendere il significato di lavorare assieme e per analizzare opportunità e
criticità
12 NOVEMBRE 2014 ore 14.30 - 17.30
Informagiovani Comune di Genova
Palazzo Ducale Piazza Matteotti 24r
SCOPRIRE: la mia idea potrebbe funzionare anche economicamente?
Analisi di eventuali proposte imprenditoriali per capirne la fattibilità e il
business plan
10 DICEMBRE 2014 ore 14.30 - 17.30 Informagiovani Comune di Genova Palazzo Ducale Piazza Matteotti 24r
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
16
COMUNICARE: la mia idea e la rete
Socializzare le idee, gli strumenti (il
co-working, il crowdfunding, i social
net)
Per prenotazioni a www.studenti.unige.it/lavoro/laboratori/
tel 010 2099675 [email protected]
disagio vissuto dagli operatori. Il vicepresidente della Commissione Pesca del PE ha
garantito il suo impegno a farsi portavoce di
tutte le legittime istanze della categoria, dichiarando che è sua intenzione ascoltare tutti
e annunciando l’organizzazione a tal fine di
un prossimo incontro con gli altri stakeholder
e Associazioni di settore.
LIGURIA
MARCHE
Positivo incontro di Legacoop con
RenataBrianovicepresidentePech
Legacoop Servizi, le 58 cooperative
aconfrontoconconcorrenzasleale
Nell’ambito degli incontri promossi da Legacoop Liguria con i parlamentari provenienti
dai territori, si è svolto il 3 ottobre a Genova,
coordinato dal presidente regionale, Gianluigi Granero, un incontro con l’eurodeputata On. Renata Briano, vicepresidente della
Commissione Pesca del Parlamento Europeo.
Alla riunione ha partecipato anche il presidente nazionale di Lega Pesca, Ettore Ianì.
L’incontro, ha dichiarato Ianì, ha consentito di
avviare positivamente il confronto non solo
sulle prospettive legate alla implementazione
della riforma della politica comune della
pesca e del nuovo Fondo europeo Affari Marittimi e Pesca FEAMP 2014-2020, ma
anche sui diversi dossier ittici, molti dei quali
di carattere emergenziale, che attendono una
soluzione in sede comunitaria. Tra questi, la
spada di Damocle di un nuovo Piano di
Azione sui controlli, contro cui il coordinamento Pesca dell’Alleanza delle Cooperative
ha presentato ricorso al tribunale dell’Unione
Europea; la proposta, fortemente contestata,
di abolizione totale delle piccole reti derivanti,
su cui la Commissione pesca del PE aprirà la
discussione il prossimo 16 ottobre; l’arrivo di
due nuovi regolamenti (Omnibus e misure
tecniche) che introducono nuovi aggravi e
oneri a carico degli operatori; l’urgenza di vedere approvato da Bruxelles il piano nazionale di gestione della pesca dei molluschi
bivalvi.
Lega Pesca apprezza la sensibilità, l’attenzione e la piena consapevolezza che l’On.
Briano ha dimostrato sulla necessità di sciogliere i nodi sul tappeto, per contribuire, nel rispetto del doppio principio della sostenibilità
ambientale e socio-economica, ad alleviare
la pesante crisi di settore e lo stato di grave
Un sistema di cooperative che rappresenta
un punto di riferimento per il rispetto delle regole e per la salvaguardia dei diritti dei soci e
dei dipendenti. E’ l’insieme delle 58 coop del
settore servizi di Legacoop Marche riunite
oggi nell’assemblea congressuale “Al servizio
del Paese”, che si è svolta, il 7 ottobre,
all’hotel Cristoforo Colombo di Osimo (An) in
preparazione dell’assise nazionale del 4 e il 5
novembre a Roma, per la quale sono stati nominati i delegati marchigiani. Aziende, con
1.663 soci e 1.631 occupati, un fatturato di
oltre 128 milioni di euro, specializzate nei servizi di trasporti, pulizie e manutenzioni, ristorazione, marittimi e portuali, culturali,
tecnologici, facchinaggio.
L’assemblea, ha sottolineato Fabio Grossetti, responsabile regionale del settore, “è
un momento di confronto fra le cooperative
dei diversi comparti, per conoscersi, condividere le problematiche e le difficoltà da affrontare”. Quelle dei servizi sono cooperative
che devono fare i conti, in particolar modo,
con le gare degli Enti pubblici al massimo ribasso, che possono toccare anche il 30% in
meno sull’importo iniziale del bando. Un fattore che favorisce la concorrenza di cooperative spurie, che non rispettano l’applicazione
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
dei contratti nazionali di riferimento e che
fanno del basso costo di lavoro e dello sfruttamento dei lavoratori, anche con persone
occupate in nero, fattori competitivi verso chi
è in regola con la legge e cerca di tutelare i
propri soci e dipendenti.
Un settore, quella della cooperazione di servizi, che ha risentito della crisi ma che punta
sulle aggregazioni fra imprese per mantenere
quote di mercato e per conquistarne altre.
“Crediamo che sia fondamentale cercare di
organizzare le nostre cooperative in una logica di filiera – ha detto la presidente di Legacoop Marche Servizi, Patrizia Barbaresi
–, per favorire, in rete, un migliore approccio
al mercato. Dobbiamo anche orientarci sulla
progettualità condivisa e sulle opportunità offerte dalle risorse della nuova programmazione europea”.
Una trasformazione necessaria, secondo
Gianfranco Alleruzzo, presidente di Legacoop Marche, “verso la quale stiamo cercando di accompagnare le nostre imprese
aderenti. Come stiamo costantemente cercando di mantenere, e in alcuni casi riportare,
il focus delle decisioni istituzionali, e regionali
in particolare, sulla cooperazione vista la
scarsa attenzione degli ultimi anni”.
Una situazione di difficoltà generale, incrementata dagli appalti al massimo ribasso, per
la quale però, ha affermato Fabrizio Bolzoni, presidente nazionale Legacoop Servizi,
“nessuna impresa deve essere messa in
condizione di giustificare il costo del lavoro.
E’, infatti, fondamentale garantire, nella gestione delle stazioni appaltanti, il rispetto dei
valori tabellari indicate dai contratti di riferimento. Senza si crea solo concorrenza sleale
e si danneggiano i lavoratori.Anche per questo, dobbiamo cercare, in tutti i modi, cercare
di incentivare i processi di crescita e di filiera
delle nostre aderenti”.
Carta di Arcevia 2, un patto fra cittadini
eassociazionipertuteladelpaesaggio
Un patto fra cittadini e associazioni per la
gestione comunitaria del territorio e del
paesaggio. Questo rappresenta la Carta di
Arcevia 2 che è stata presentata e approvata il 5 ottobre, nella sede della cooperativa di agricoltura biologica La Terra e il
Cielo a Piticchio di Arcevia (An). Un anno fa,
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stesso contesto, la prima Carta di Arcevia,
sottoscritta anche da Vandana Shiva, attivista e ambientalista indiana, dedicata ad una
nuova visione dell’agricoltura, nel rispetto
della biodiversità e contro l’introduzione
degli Ogm in Italia.
Il documento nasce dal contributo di tutti i
soggetti interessati e dagli organizzatori dell’evento e promotori della Carta di Arcevia 2,
La Terra e il Cielo, Comune di Arcevia, Rees
Marche, Forum dei Movimenti per la terra e
il paesaggio delle Marche, affiancati in questo cammino anche da Acu Marche, Italia
Nostra sezione di Arcevia, Slow Food Regione Marche.
Il seminario, molto partecipato, ha visto gli
interventi di Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte costituzionale,
Paolo Cacciari, giornalista, Francesca
Limana, Fondazione Adriano Olivetti, che si
sono confrontati sul territorio come bene comune con Andrea Bomprezzi, sindaco di
Arcevia, Loris Asoli, coordinatore gruppo
redazionale Carta Arcevia, e con Bruno Sebastianelli, presidente e fondatore della
cooperative agricola La Terra e il Cielo.
La nuova Carta non cancella la prima ma
semmai aggiunge al concetto di “biologico”
quello complementare di “comunitario”.
Proprio il presidente della Terra e il Cielo,
Bruno Sebastianelli ha ricordato che, per
preservare la comunità e i suoi valori, non si
può prescindere dall’agricoltura biologica. Il
settore è in crescita (+17% nell’anno in
corso, dato Nomisma); in futuro dovrà parlare
sempre di più italiano perché ora vede un
forte contributo delle importazioni, spesso
fonte di scandali.
Loris Asoli, che ha coordinato i lavori del
nuovo documento, ha precisato che “i valori
che vogliamo sostenere partono dalla cellula
fondamentale della società, la famiglia, per
Primo piano
ACI
proseguire nella comunità, la quale, per
esser definita, necessità di criteri storici, geografici e culturali. Di questo, anzitutto, si sostanzia la Carta di Arcevia”.
Una buona idea per pensare in concreto
l’idea comunitaria viene proprio dal sindaco
di Arcevia, Andrea Bomprezzi, che lancia il
progetto di una scuola per la lettura del paesaggio. “Sarà un passo importante per mettere in pratica la Carta di Arcevia”.
Per il vice presidente emerito della Corte Costituzionale, Paolo Maddalena,“il concetto di
comunità è messo a repentaglio dalla crisi
economica e dal debito. Quest’ultimo va superato grazie a politiche keynesiane che prevedano investimenti pubblici per 50 miliardi
di euro dedicati al recupero ambientale del
territorio. Investimenti che non ammettano
immediato profitto da parte di privati, ma il
ristoro della comunità”.
Nel pomeriggio, la manifestazione si è spostata in piazza ad Arcevia dove ci sono stati
gli interventi di Olimpia Gobbi, storica del
territorio, che ha parlato delle proprietà collettive nelle Marche, Stefano Cattoi, direttore Ufficio forestale della Magnifica
Comunità di Fiemme (Tn), che ha portato
l’esperienza trentina nella gestione comunitaria, Franco Arminio, scrittore e poeta, che
ha disegnato la sua visione di nuovo umanesimo, Riccardo Picciafuoco, referente
del Forum Paesaggio Marche. La giornata si
è conclusa con la consegna del premio di
laurea sul territorio e sul paesaggio, voluto
dalla cooperativa La Terra e il Cielo.
UMBRIA
“RETHINK! Innovazione - cooperazione – creatività”
È arrivata l’ora di cambiare modello di sviluppo, puntando sulla conoscenza, la creatività e l’innovazione, attraverso il
coinvolgimento dei giovani e la partecipazione attiva dei cittadini. È questo in sintesi il
messaggio dell’incontro organizzato da
ARCS Legacoop Umbria,il 2 ottobre, con i
giovani start upper cooperativi umbri. Giovani
imprenditori che già sono protagonisti di un
nuovo modo di fare economia, che punta
sulla collaborazione e sul coinvolgimento dei
cittadini.
Legacoop
Settori
Dopo trenta anni di sviluppo fondato sulla finanza, sulla tecnica e sull’espansione dei
consumi le società a più avanzato sviluppo
economico sono più indebitate, ineguali ed
impoverite. I cittadini sono più fragili, soli e
sfiduciati.
In questa situazione diviene centrale costruire una nuova idea di crescita e un nuovo
modello economico fondato sulla collaborazione e sulla condivisione. Partendo da queste valutazioni la cooperazione potrà essere
nei prossimi anni uno dei motori della nuova
economia.
“Crediamo – afferma Andrea Bernardoni
di ARCS Legacoop - che per riprendere il
sentiero della crescita sia necessario invertire
la rotta. Dobbiamo abbandonare il modello
di sviluppo andato in crisi nel 2008, fondato
sulla finanza, sul debito e sulla crescita illimitata dei consumi ed impegnarci alla costruzione di un nuovo sistema economico
che valorizzi le risorse delle comunità e le
competenze delle persone. Questi obiettivi
sono coerenti con i valori e la storia della
cooperazione e rappresentano la sfida per i
cooperatori di questo millennio. Oggi ci
siamo confrontati con giovani innovatori cooperativi che stanno promuovendo la nascita
di cooperative di comunità, che hanno rigenerato spazi urbani e rurali abbandonati creando opportunità di lavoro e sviluppo, che
sono impegnati nella promozione della sostenibilità ambientale, nell’uso di monete
complementari e nella costituzione di una
cooperativa di ricercatori. Sono in altre parole l’esempio di chi si impegna in prima persona per uscire dalla crisi con innovazione e
creatività. ”
Esempio emblematico di questo nuovo modo
di fare economia che ARCS Legacoop intende promuovere è il caso del Postmodernissimo. Il primo “cinema di comunità” in
Italia realizzato grazie all’impegno di quattro
ragazzi che hanno costituito una coopera-
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tiva e, puntando sul coinvolgimento dei cittadini, si sono impegnati nella riapertura di
un luogo storico per la città di Perugia: il cinema Modernissimo.
“Noi nel tessuto civico del centro storico di
Perugia -dice Andrea Romizi Sindaco di
Perugia- abbiamo diversi esempi di cooperazione che stanno rigenerando interi quartieri, diverse realtà che ci fanno capire che i
giovani non vogliono arrendersi e mostrano
una capacità di rimettersi in gioco insieme, irrobustendo il nostro tessuto civico. In un momento nel quale capiamo che i modelli al
quale eravamo abituati hanno delle pecche è
un bell’esempio sentir parlare di queste realtà che oltre a ricercare il profitto si mettono
in gioco con questa dignità alla ricerca di un
lavoro con la L maiuscola.”
Presenti alla discussione anche Fabrizio
Bracco Assessore alla cultura Regione Umbria, Carla Casciari vice presidente Regione Umbria e Loris Nadotti Università di
Perugia.
Il futuro dell’Umbria dipende anche dal successo di queste iniziative capaci di creare valore per tutta la comunità.
UDINE
FVG Labor ha premiato 4 nuove
start up giovanili
Costruire e attivare reti, armonizzare i
linguaggi per lavorare assieme sugli stessi
obiettivi, generare relazioni anche umane
e rendere le relazioni generative di idee,
progetti, valori, imprese. Ovvero, costruire
e fare comunità, intervenendo in tema di
benessere e sviluppo del territorio. Fvg
Labor atto finale: si è conclusa giovedì 25
settembre, nel Salone del Consiglio provinciale di Udine, con la consegna di un assegno di 12 mila euro ad ognuna delle 4
nuove start up giovanili (48 mila euro
Primo piano
ACI
complessivi previsti dal bando), l’esperienza
di FAB e Cooperativa sociale Itaca all’interno del progetto Fvg Labor, portata
avanti insieme a Upi Fvg, Province di Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste, e una trentina
di associazioni coinvolte.
Ciascuna delle 4 nuove start up, una per
ogni provincia del Friuli Venezia Giulia, ha ricevuto il premio di 12 mila euro dalle mani
di un rappresentante dell’amministrazione
provinciale corrispondente. Si tratta per la
provincia di Pordenone di “4Bit Animation
Studio” animazione 3D e computer grafica,
di Alan Millo, Andrea Spinelli e Lorenzo
Giol; per la provincia di Udine “SMArt” sinterizzazione laser e bioplastica, di Stefania
Pinat e Marco Savorgnani; per la provincia di Gorizia “LAM - Look at me” sulla
disabilità infantile, di Anna Devecchi e
Giovanna Culot; per la provincia di Trieste
“Border Studio” comunicazione integrata
ed includente, di Martina Marafatto e
Giordano Bianchi.
L’evento ha visto la partecipazione degli assessori provinciali alle politiche giovanili,
Elisa Battaglia per la Provincia di Udine,
Roberta Tarlao per la Provincia di Trieste,
Federico Portelli per la Provincia di Gorizia,
del dirigente politiche del lavoro per la Provincia di Pordenone, Gianfranco Marino,
del direttore di Upi Fvg, Fabrizio Cigolot, e
di Christian Gretter, coordinatore di FAB e
project manager di Fvg Labor per Coop
Itaca. La premiazione è stata preceduta dalla
tavola rotonda condotta dal giornalista Rai
Mario Mirasola sul tema “Giovani e lavoro”, cui hanno partecipando attivamente
amministratori e rappresentanti delle entità
coinvolte in Fvg Labor nonché docenti universitari, imprenditori, cooperatori e gli stessi
faber.
Al successo di Fvg Labor, rivolto ai giovani
18-35 anni residenti o operanti in Friuli Venezia Giulia, si è infatti unito con orgoglio
FAB, l’incubatore di innovazione sociale lanciato il 29 giugno 2012 dalla Cooperativa
sociale Itaca in occasione del Ventennale di
fondazione, e divenuto modello per Fvg
Labor, iniziativa fondata sui principi basilari
del Faber Academy Box di Itaca: cooperare
in senso pratico per progetti rivolti alla comunità, che attraverso la progettazione partecipata accolgano, sostengano ed
accompagnino le idee e le imprese.
Gianfranco Marino, dirigente dell’assessorato Politiche del lavoro e politiche sociali per
Legacoop
Settori
la Provincia di Pordenone ha consegnato, su
delega del presidente Alessandro Ciriani,
l’assegno di 12 mila euro a “4Bit Animation Studio” ad Alan Millo e Lorenzo Giol,
neo impresa specializzata nella produzione
di cortometraggi, serie web, serie tv e lungometraggi in animazione 3D, video informativi, educativi, spot e mascotte animate.
Stefania Pinat e Marco Savorgnani hanno ricevuto l’assegno di 12 mila euro dall’assessore alle politiche sociali della Provincia
di Udine, Elisa Asia Battaglia. “SMArt”,
questo il nome della nuova start up, prevede
la realizzazione di complementi d’arredo tramite l’utilizzo della tecnologia della stampa
3D e, in particolare, la sinterizzazione laser
selettiva con la bioplastica. L’obiettivo finale
è entrare nel mercato dell’arredamento con
prodotti plastici eco-bio.
“LAM - Look at me” mira a promuovere la
diffusione di strumenti e servizi ludici come
supporto per la prevenzione e lo sviluppo
della persona con disabilità. Anna Devecchi
e Giovanna Culot sono state premiate dall’assessore alle politiche giovanili della Provincia di Gorizia, Federico Portelli, dal quale
hanno ricevuto l’assegno di 12 mila euro.
Quarta start up premiata è “Border Studio”, una nuova Cooperativa che si occuperà di video sonorizzati di qualità broadcast,
video turistici ed informativi, fiabe, cortometraggi nella lingua dei segni per enti, cooperative, associazioni di categoria ed imprese.
Martina Marafatto e Giordano Bianchi hanno
ricevuto l’assegno di 12 mila euro dall’assessore provinciale alle politiche giovanili di
Trieste, Roberta Tarlao.
Fvg Labor si proponeva di stimolare la nascita di imprese giovanili creando percorsi
innovativi che puntassero sulle competenze
e capacità dei giovani, ma anche di promuovere laboratori dove sperimentare concretamente processi innovativi e
paradigmatici di “buone pratiche” replicabili
in altri contesti. Quattro sono stati i laboratori di innovazione sociale che sono stati
anche 4 incubatori d’impresa, uno per ogni
provincia a Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste. Ben 154 le idee progettuali presentate
in risposta al bando, 63 dalla provincia di
Udine, 37 da quella di Gorizia, 36 da quella
di Trieste e 18 da quella di Pordenone (un
numero minore rispetto alle altre tre province ma decisamente eccellente se si considerano le due precedenti chiamate attivate
autonomamente da FAB di Itaca nel 2013 e
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nel 2012).
Sorprendenti anche i numeri relativi ai progettisti, sono stati 263 gli aspiranti faber, 109
dalla provincia di Udine, 65 da quella di Trieste, 63 da quella di Gorizia e 26 da quella di
Pordenone. Il genere femminile è stato quello
maggiormente rappresentato con 142 progettiste donne e 121 progettisti maschi; in
tutte e quattro le province le ragazze che
hanno presentato i progetti sono state numericamente maggiori dei ragazzi.
Imprenditorialità collettiva, prospettiva
d’equità, giustizia sociale e aggregazione
delle risorse, sono solo alcune delle parole
chiave di FAB fatte proprie anche da Fvg
Labor, e sono tutte intrise di cultura cooperativa. Come nelle due precedenti edizioni del
Faber Academy Box di Pordenone, l’anno di
lavoro dedicato a Fvg Labor si è rivelato
un’avventura concreta fatta di dubbi, strade
da prendere, incontri e riflessioni che hanno
portato anche a riflettere e attualizzare il pensiero su cosa siano oggi la cooperazione, il
terzo settore, l’impresa profit e quella non
profit. Fondamentale è stato l’incontro con
stakeholder, opinion leader, studiosi, imprenditori, cooperatori che avessero voglia di rimettersi in gioco e adoperarsi collettivamente
per concretizzare diritti di cittadinanza e percorsi partecipativi attraverso idee imprenditoriali ad elevato impatto sociale.
Nato per offrire ai giovani risposte al loro bisogno di autonomia e autorealizzazione come
in precedenza FAB, Fvg Labor si è rivelato un
incubatore di innovazione sociale, un’officina
di innovazione che si è messa al servizio della
comunità nel suo insieme, integrando al proprio interno saperi, progettualità, reti di sistema pronte ad allargarsi sul territorio, fino a
includere mondo del sociale, quello produttivo – industriale, artigianale e dei servizi.
BOLZANO
Arriva il primo vino Falanghina
doc anticamorra
Venerdì 10 ottobre a Bolzano alle 20.00
presso la coop L’Altrocatering di via Torino
82b verrà presentata la prima falanghina anticamorra nata su terreno confiscato in Campania.
Coltivata da minori dell’area penale e ragazzi
a rischio, “Selva Lacandona” è il primo vino
Primo piano
ACI
doc prodotto su un bene confiscato alla camorra in Campania. Infatti deriva dall’uva coltivata nei 14 ettari del fondo rustico “Amato
Lamberti” al confine tra il comune di Marano
e il quartiere di Chiaiano, sequestrato nel
1997 e sottratto 13 anni fa al clan Simeoli,
ma affidato solo nel 2012 alla cooperativa sociale (R)esistenza, guidata da Ciro Corona.
Dal 20 settembre la cooperativa (R)esistenza
è partita con un tour nazionale di presentazione del vino in tutta Italia. Venerdì 10 ottobre, alle ore 20.00 presso la coop
L’Altrocatering di via Torino 82b a Bolzano,
Ciro Corona e Ivo Poggiani giungeranno a
Bolzano per presentare il vino e raccontare i
loro innumerevoli progetti a Scampia/Chiaiano.
Durante la serata sarà possibile degustare la
falanghina, consumare una cena a base di
mozzarella di bufala campana Dop della Coop
“Le terre di Don Peppe Diana” (o in alternativa un tagliere di salumi misti) e infine un
dolce.
VENEZIA
Cooperative sociali e della
pesca insieme verso Expo 2015
Le cooperative del settore sociale incontrano
quelle della pesca nell’ambito dell’iniziativa “Il
Sociale incontra il Pesce” della coop veneziana Il Cerchio.
Il progetto è inserito nella più ampia iniziativa
“Itticus 2014 – aspettando Expo 2015” che
vede la partnership di OP Bivalvia Veneto di
Chioggia - Organizzazione di produttori di
molluschi Bivalvi del Mare Veneto, e delle
cooperative San Marco pescatori di Burano e
La Piccola Pesca di Pellestrina. L’obiettivo è
far diventare i campi sportivi di Sacca Fisola
nell’isola della Giudecca (Ve), gestiti da Il Cerchio, il polo delle attività delle cooperative venete della pesca in vista dell’esposizione
universale che si terrà a Milano il prossimo
anno, intitolata “Nutrire il pianeta, energia per
la vita”.
In particolare, il ristorante - bar – pizzeria,
dove lavorano ex detenuti e persone in esecuzione di pena, si candida a diventare sede
della tradizione enogastronomica veneta legata al mare.
Il primo appuntamento di questa ambiziosa
sfida è in calendario per sabato 11 ottobre a
Legacoop
Settori
Sacca Fisola, con inizio alle ore 10. Durante la
mattinata verrà spiegato come l’incontro fra i
prodotti della pesca lagunare e marittima con
il mondo della cooperazione sociale, intenda
da una parte dare vita a progettualità per un
nuovo “distretto del sociale” e dall’altra punti
a diventare strumento di promozione per il
lancio del “Programma integrato di valorizzazione delle attività e delle produzioni della
pesca e acquacoltura venete nell’ambito di
Expo 2015”, ideato dai cooperatori della
pesca in vista della kermesse milanese. Sempre ai campi sportivi, l’assessorato alla Pesca
della Regione del Veneto, le associazioni regionali, le cooperative del comparto e i rappresentati della cooperazione sociale di
Venezia, incontreranno poi i rappresentanti e
gli atleti delle diverse remiere del veneziano
per condividere anche assieme a loro il progetto da svilupparsi per l’esposizione mondiale dedicata al cibo. Dalle ore 12 sarà
possibile degustare i prodotti ittici trasformati
dai lavoratori di O.P. Bivalvia Veneto, Il Cerchio, San Marco e la Piccola Pesce: vongole
di mare e pesce azzurro locale, ma anche
materie prime “a km 0”.
Nel pomeriggio prove di voga con le associazioni remiere locali.
Sabato 25 ottobre invece, presso la Fattoria
sociale “el Contadin” di Castelfranco Veneto
(Treviso), le cooperative sociali del territorio e
i rappresentanti delle associazioni regionali
della pesca, incontreranno i rappresentanti
del cicloturismo e dell’escursionismo dell’area pedemontana veneta per scambiarsi
idee, iniziative e progettualità sempre relative
alla programmazione EXPO 2015. Nel corso
di questo secondo appuntamento, sarà possibile visitare la mostra espositiva del Veronese che si tiene nella vicina casa del
Giorgione.
BOLOGNA
Ripartono Coopyright Inventa una
cooperativa e Coopyright Junior
E’ possibile presentare le domande di partecipazione entro il 20 ottobre 2014.
L’obiettivo è di avvicinare la scuola al
mondo della cooperazione, facendo conoscere ai ragazzi la storia e i principi della
cooperazione e gli strumenti della cultura
cooperativa anche attraverso la collabora-
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zione di cooperative tutor.
Coopyright Inventa una Cooperativa riservato alle scuole medie superiori
Legacoop Bologna, Confcooperative Bologna promuovono anche per l’a.s.
2014-2015 in collaborazione con il
Centro Italiano di Documentazione
sulla Cooperazione e l’Economia sociale il concorso Coopyright Inventa
una cooperativa, un concorso di simulazione di impresa in forma cooperativa
rivolto agli studenti delle scuole
medie superiori della Provincia di
Bologna di terza o quarta superiore. Il concorso, giunto alla ottava
edizione, è realizzato grazie anche al
contributo della Camera di Commercio
di Bologna.
Diciassette Istituti scolastici superiori bolognesi hanno preso parte a Coopyright
fino ad ora, alcuni fin dalla prima edizione, circa 800 i ragazzi fra i 17 e 18
d’età complessivamente coinvolti, più di
25 insegnanti venuti a contatto con il
progetto in questi anni. Il concorso intende diffondere i principi e la cultura
cooperativa fra i giovani sfidando gli
studenti a inventare una cooperativa innovativa, con tanto di business plan e
campagna di lancio, o a raccontare in
un progetto di ricerca le connessioni tra
storia e attualità della cooperazione. Si
parte in genere ad ottobre/novembre
per chiudere a maggio con la premiazione dei progetti migliori e l’assegnazione di premi in denaro alle Scuole e
buoni per l’acquisto di libri ai singoli
partecipanti.
Coopyright Junior Scopri la Cooperazione
riservato alle scuole medie inferiori
Legacoop Bologna promuove anche per
l’a.s. 2014-2015 in collaborazione con
il Centro Italiano di Documentazione
sulla Cooperazione e l’Economia sociale il concorso Coopyright JUNIOR.
Scopri la cooperazione, un concorso
che cerca di far conoscere ai giovanissimi i principi e i valori della cultura cooperativa, partendo dalla valorizzazione
della storia e dell’identità economicosociale della provincia di Bologna.
Il concorso, giunto alla quarta edizione, è
realizzato grazie al contributo della Camera di Commercio di Bologna ed è
svolto in collaborazione con l’Istituto
Storico Parri Emilia-Romagna e la
Primo piano
ACI
Cooperativa Open Group.
Il progetto ruota attorno alla produzione di
ricerche storico-sociali sul pensiero e le
pratiche di solidarietà economica e cooperativa del territorio bolognese. Si
parte in genere ad ottobre/novembre
per chiudere a maggio con la premiazione dei progetti migliori e l’assegnazione di premi in denaro alle Scuole e
buoni per l’acquisto di libri ai singoli
partecipanti.
Per entrambi i concorsi le manifestazioni di interesse potranno essere
inviate dalle scuole entro e non
oltre lunedì 20 ottobre 2014 alla
mail [email protected]
. - telefono. 051509828.
Maggiori informazioni sul concorso e sulla
sua efficacia didattico-pedagogica sono
comunque reperibili sui rispettivi siti
www.coopyright.it e www.coopyright.it/junior
Coopyright è anche su Facebook!
FORLÌ
Alla Settimana del Buon Vivere
incontro su “Questione di fede?”
Aprirsi all’altro, vivere la pace nella quotidianità, nelle piccole cose. E’ troppo poco?
La verità è che per qualcuno è anche
troppo. Di fronte alla sollecitazione da parte
dei mass media delle nostre esitazioni morali e culturali è facile abbandonarsi alla
certezza del conflitto insanabile, della presunta superiorità del proprio modus vivendi.
E persino, come purtroppo è avvenuto e
continua ad avvenire, alla convinzione che
la violenza verbale e fisica sia sostenuta da
un’entità superiore, che opera “mit uns”, a
prescindere. Da dove si può partire, allora,
per costruire un dialogo che sia tale, senza
abbandonare le proprie identità, senza l’altrettanto facile tentazione del sincretismo?
Legacoop
Settori
La Settimana del Buon Vivere si interroga
da tempo su questi temi. La manifestazione
promossa da Legacoop Romagna, giunta
ora alla quinta edizione, ha collaborato con
il Pontificio Consiglio della Cultura in numerose occasioni, col fine di edificare occasioni di incontro, veri e propri ponti tra le
coscienze degli uomini di buona volontà di
tutte le religioni e le culture.
Domenica 5 ottobre a Forlì, nel salone del
Municipio,l’incontro “Questione di Fede?”
ha messo a confronto Monsignor Franco
Perazzolo, l’Imam Sergio Yahya Pallavicini, vicepresidente della Coreis, e la professoressa Maura De Bernart, esponente
della comunità ebraica romagnola.
Giuliano Giubilei, vicedirettore del TG3, ha
moderato il dibattito partendo da una constatazione condivisa: la storia contemporanea è tristemente segnata da conflitti di
portata internazionale che traducono la violenza contro l’umanità in indirizzi contrari a
ogni senso religioso. Nel 2014 non cessano
persecuzioni e genocidi verso i quali nessuno può sentirsi estraneo.
Durissima e inequivocabile la condanna, da
parte di tutti i presenti, delle violenze che
stanno insanguinando il Medio Oriente per
mano dei terroristi dell’Isis. La testimonianza spirituale dell’Islam, secondo l’Imam
Pallavicini, non può essere legata a ragioni
politiche, a particolarismi nazionali e a interpretazioni ideologiche che nascono da
un’errata comprensione dell’Occidente e
della modernità. Di fronte ai giovani che abbandonano le proprie case per andare a
combattere e morire al fronte occorre avere
la forza di chiarire che non può esistere legittimità alla violenza e alla morte nelle pagine sacre. Non basta però la non
belligeranza, ci deve essere una dimensione di conoscenza più approfondita, nell’autenticità di una vera dimensione
spirituale.
Il cambiamento che ciascuno di noi opera
nel proprio vivere di tutti i giorni può provocare, come un battito d’ali di farfalla, conseguenze più ampie, inimmaginabili. Anche
questo significa essere portatori di pace, ha
proseguito Mara De Bernart
Più che mai abbiamo bisogno di dialogo, ha
aggiunto Monsignor Perazzolo, e di luoghi in
cui esprimerlo. Questo modo di stare insieme, di ascolto l’uno dell’altro, va tutelato
e sostenuto sin dalla più tenera età, quando
i pregiudizi e le strumentalizzazioni politiche
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non hanno ancora potuto agire. Bisogna
passare, come diceva Papa Francesco,
dalla fratellanza da laboratorio alla fratellanza nelle vita.
Il tema della coesione e della condivisione è
il “fil rouge” di questa Settimana, con un
obiettivo di bene comune che deve essere
perseguito ognuno col proprio linguaggio e
la propria storia.
Il Buon Vivere quindi è un’arte che si apprende con l’esercizio, un concetto non
edonistico che si fonda sull’interrelazione
tra tutti gli uomini e le donne, ha concluso
Monica Fantini.
REGGIO EMILIA
L’11 ottobre presentazione della
“Fondazione Durante e Dopo di Noi”
E’ stata costituita il 13 maggio 2014 la Fondazione Durante e Dopo di Noi di Reggio
Emilia. Gli 87 soci fondatori sono rappresentati da 79 familiari, 6 associazioni di volontario e dai 2 consorzi di cooperative
sociali, l’Oscar Romero e il Consorzio Quarantacinque. La Fondazione verrà presentata nell’Aula Magna dell’Università degli
Studi di Modena e Reggio Emilia in via Allegri, 9 a Reggio Emilia sabato 11 ottobre,
dalle ore 9:00 alle ore 12:00.
La Fondazione Durante e Dopo di Noi nasce
dopo un lungo percorso che ha avuto l’accompagnamento importante da volontariato, cooperazione sociale, Comune di
Reggio Emilia, Azienda Sanitaria Locale, Comuni del distretto di Reggio Emilia, dalle
Farmacie Comunali Riunite, e, non ultimo
dalla Fondazione Pietro Manodori che con il
contributo economico e il coordinamento di
DarVoce, ha reso possibile la realizzazione
di questo sogno. Oggi la Fondazione Durante e Dopo di Noi raggiunge un primo traguardo: la presentazione alla comunità
reggiana. “Siamo infatti convinti – spiegano
i fondatori – che progettare futuri per le persone fragili non riguardi solo lo stretto cerchio della loro famiglia, e/o dei servizi, ma
tutte le componenti della Comunità e proprio per questo abbiamo costituito una “fondazione di partecipazione” aperta
Primo piano
ACI
all’ingresso di nuovi fondatori. Lo slogan
dell’evento è stato scelto dai ragazzi del laboratorio K-Lab: “Insieme per fare da soli”
La giornata vuole essere un momento di
condivisione e confronto sui temi espressi
da questo slogan, per condividere una visione nuova sulla cura delle persone fragili
del nostro territorio, anche oltre la famiglia,
coinvolgendo l’intera Comunità.
Le persone giuridiche socie della Fondazione sono: Associazione Famiglie Cerebrolesi, Associazione Emmaus, Associazione
DarVoce, Associazione Genitori Ragazzi
Down di Reggio Emilia Onlus, Associazione
Sostegno e Zucchero, Consorzio Sociale
Quarantacinque, Associazione Italiana Contro l’Epilessia sezione di Reggio Emilia, Associazione Valore Aggiunto, Consorzio
Oscar Romero, Associazione FAND.
PALERMO
33 dipendenti in cooperativa rilevano un centro commerciale
I lavori per sistemare il punto vendita sono
partiti in questi giorni e se tutto va per il meglio a novembre il Centro Olimpo, a Palermo, zona Mondello, rialzerà le serrande.
Riaprirà così il centro ex Aligrup sequestrato
alla società di Sebastiano Scuto, arrestato
per associazione a delinquere, e rilevato
oggi, anche con il sostegno di Coopfond, da
una cooperativa tra 33 dei 47 dipendenti.
Un workers buyout, dunque, in Sicilia – il
primo – e per giunta su un bene confiscato.
“Questa operazione – commenta il direttore
del Fondo mutualistico Aldo Soldi – è la
dimostrazione sul campo che i valori della
Legacoop
Settori
cooperazione possono aiutare a superare
sia le difficoltà economiche sia addirittura
quelle legate alla criminalità organizzata. Nè
assistenzialismo nè acquiescenza alla
mafia: qui le persone, riunite in cooperativa,
il lavoro se lo creano da sé, con impegno,
sacrifici e in piena legalità”
La cooperativa Progetto Olimpo è stata
promossa da 33 soci lavoratori, nel marzo
2014, con un capitale sociale riveniente
dalla loro indennità di mobilità. A Coopfond
ha chiesto una partecipazione al capitale
sociale e un finanziamento di medio periodo
e nel progetto ha coinvolto anche altri soggetti della strumentazione finanziaria cooperativa, CFI e UnipolBanca in primis, oltre
a Banca Etica.
Il Centro Olimpo è un centro commerciale
su due piani di complessivi 6.000 metri
quadrati di cui 1.800 relativi al supermercato oltre a una superficie no-food da
3.200 metri destinato all’elettronica di consumo e altri spazi commerciali, oltre a
ampio parcheggio da 350 posti. Il progetto
della cooperativa è di riattivare l’intero Centro Commerciale, per salvaguardare anche
l’occupazione dei 35 lavoratori della galleria commerciale: tre negozi, parafarmacia,
bar, tabaccheria e un megastore ad ex insegna Euronics e per aumentare la capacità di attrazione e di servizio al
consumatore.
I lavori di sistemazione sono iniziati. Le attrezzature interne precedenti sono state acquistate all’asta giudiziaria, ma serviranno
altri investimenti per migliorare il punto vendita, in particolare frigoriferi, bilance e impianto di illuminazione. All’interno è previsto
anche, per completare il riscatto dal passato del Centro Olimpo, un corner riservato
ai prodotti delle cooperative di Libera Terra.
Tutto è pronto, insomma, e tutto è al suo
posto. Manca solo il decreto per sbloccare
l’indennità di mobilità, che i 33 soci hanno
destinato alla capitalizzazione della cooperativa. Manca, ma si spera ancora per poco.
Perché non può essere che la burocrazia
fermi una storia che è una speranza, concreta, per tutti coloro che vogliono credere
che si può vivere del proprio lavoro, senza
arrendersi né alla crisi né alle mafie.
Territori
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>> AICCON
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AICCON
>> CIR food
XIV edizione delle “Giornate di
Bertinoro per l’economia civile”
>> Conad
Le trasformazioni strutturali che stanno attraversando il nostro Paese richiedono, oggi
più che mai, il passaggio da un Welfare redistributivo ad un Welfare generativo, dove
“le persone che usano i servizi contribuiscono a produrli”. Infatti, all’interno del processo di co-produzione il cittadino passa da
fruitore passivo di servizi (come accadeva
negli anni ’50-’60) o consumatore (anni ’80’90) a co-produttore. La co-produzione può
essere - quindi - interpretata come una
nuova cultura e un nuovo stile di lavoro della
produzione di servizi alla persona: l’ideazione,
l’implementazione e la valutazione del servizio devono essere il risultato di un processo
collaborativo in cui le persone destinatarie
dei servizi contribuiscono alla loro produzione.
Secondo Paolo Venturi, Direttore di AICCON
“Il cambiamento in atto nel sistema di welfare passa da un ripensamento dell’agire
della pluralità di soggetti che sono chiamati
a co-produrre servizi di pubblica utilità per le
comunità, mettendo insieme mezzi e fini
della loro azione, ovvero co-operando per la
costruzione di un nuovo welfare.”
All’interno di questo paradigma economico,
il movimento cooperativo italiano gioca un
ruolo fondamentale perché intrinsecamente
predisposto alla co-produzione come modalità di azione per lo sviluppo e l’innovazione
sociale. Secondo gli ultimi dati, in Italia ci
sono 80.533 cooperative che rappresentano
quasi l’8% del PIL e che erogano servizi
socio-sanitari e di welfare a 7 milioni di persone (Fonte: Alleanza delle Cooperative Italiane). Un contributo significato proviene
anche dall’apporto delle 12.570 cooperative
sociali diffuse in tutte le aree del Paese con
una presenza rilevante anche nel Mezzogiorno (43%) che danno lavoro a 513.052
persone di cui il 28% è rappresentato da
under 35, il 75% è donna ed il 63% è assunto a tempo indeterminato (Fonte: Rapporto Iris Network L’IMPRESA SOCIALE IN
ITALIA – in corso di pubblicazione).
Sarà proprio Mauro Lusetti, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e Presidente Legacoop Nazionale, ad aprire i lavori
della XIV edizione de Le Giornate di Bertinoro
per l’Economia Civile, l’appuntamento pro-
>> Unieco
>> COTABO
>> Coop Abitanti Andria
>> Coop Itaca
>> Coop Frontiere
>> Codess Sociale
>> Pantaco
>> Coop Archeologia
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
mosso dal AICCON, che riunisce ogni anno i
protagonisti del Terzo settore, dell’università,
delle istituzioni e delle imprese.
IL PROGRAMMA
Le Giornate di Bertinoro 2014 si preparano
quindi ad un ricco dibattito, a partire dalla
sessione di apertura, coordinata da Giuseppe Frangi di Vita, che vedrà la partecipazione di Gian Paolo Barbetta, Università
Cattolica del Sacro Cuore; Luigi Bobba,
Sottosegretario al Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali; Giovanna Melandri,
Presidente Human Foundation e Stefano
Zamagni, Università di Bologna. La sessione
si concluderà con la relazione di Giorgio Alleva, Presidente dell’Istat con una relazione
dal titolo “La misurazione dell’Economia Sociale: una nuova missione per la statistica ufficiale”.
Venerdì 10 ottobre la sessione pomeridiana
si dividerà in due momenti. La prima sessione sarà dedicata alle “Risorse e strumenti
dell’economia
della
co-produzione”, coordinata da Alfredo
Morabito,Vice Presidente AICCON – Coopfond, con la partecipazione di Stefano Granata, Presidente Gruppo Cooperativo CGM;
Riccardo Maiolini, CeRIIS – Luiss Guido
Carli; Fabio Renzi, Segretario Generale Fondazione Symbola; Giulio Sensi, CNV Centro
Nazionale per il Volontariato e Aldo Soldi,
Direttore Generale Coopfond.
A seguire una delle novità di questa edizione,
il GdB LAB “I Luoghi della co-produzione” sessione che vuole “raccontare” 5
storie in formato TED di 5 luoghi dal Nord al
Sud Italia diventati meccanismi generativi di
innovazione sociale. Coordinata da Flaviano
Zandonai, segretario generale di Iris Network, interverranno Marco Cataldo, Offi-
Territori
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Imprese
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cine Cantelmo (Lecce) e CoopStartUp; Andrea Paoletti, Casa Netural (Matera); Daniela Selloni, Sharexpo (Milano); Riccarda
Zezza, PIANO C – Co-working (Milano) e
Giancarlo Ciarpi, Direttore Generale della
Banca della Maremma – Credito Cooperativo.
Infine, la sessione conclusiva di sabato 11
ottobre dal titolo “Responsabilità sociale
condivisa: famiglie, comunità e imprese”, che vedrà la partecipazione di Rosario Altieri, Presidente Nazionale AGCI;
Leonardo Becchetti, Università degli Studi
di Roma “Tor Vergata”; Annibale D’Elia, Dirigente Ufficio Politiche giovanili e legalità,
Regione Puglia; Claudia Fiaschi, Vice Presidente Nazionale Confcooperative; Claudio
Gagliardi, Segretario Generale Unioncamere e Linda Laura Sabbadini, Istat.
Questa edizione si concluderà con l’intervento di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Tutte le informazioni utili, il programma ed i
protagonisti de Le Giornate di Bertinoro per
l’Economia Civile sono disponibili sul sito
www.legiornatedibertinoro.it
CIR FOOD
Annuncia un piano triennale per
l’occupazione giovanile
Preservare e aumentare il lavoro per tutti, soprattutto per i giovani. Questi gli obiettivi di
CIR food nel presentare il 1 ottobre il piano
triennale di assunzioni “Ri-Genera” rivolto ai
giovani, in particolare nelle provincie di Reggio e Modena, che partirà da gennaio 2015.
I ruoli professionali più richiesti saranno: personale di cucina e operatori pluriservizio da
impiegare nelle varie realtà produttive, ma
anche figure
che si occuperanno di ricerca, innovazione e
sviluppo commerciale.CIR food intende, infatti, consolidare la sua leadership di mercato
attraverso una crescita territoriale che si
fonda sul lavoro delle persone, soprattutto
giovani, in coerenza con i principi cooperativi
della intergenerazionalità: questo sarà reso
possibile grazie ad una razionalizzazione della
contrattazione aziendale e ad un piano definito di assunzioni per turnover e nuovi sviluppi. Inoltre, CIR food sta definendo un
Primo piano
ACI
sistema di benefit più aggiornato ed esteso a
tutti gli oltre 6000 soci lavoratori attivi in 16
regioni italiane, di cui 2400 distribuiti fra Reggio e Modena. Si tratta di un progetto di welfare aziendale che include maggiore
conciliazione tra vita e lavoro, tutela della salute e sicurezza, supporto all’istruzione e assistenza familiare.
Per un’impresa in cui le donne sono il 90%
della forza lavoro, ciò significa ad esempio
usufruire di modalità organizzative che consentono la presenza durante l’inserimento a
scuola dei figli, ore di permesso per visite mediche specialistiche, aspettative per sostegno
familiare.
Altri elementi distintivi saranno uno sportello
per l’assistenza sanitaria, possibilità di prestiti
ed anticipi per bisogni individuali e familiari,
nonché la disponibilità a garantire fino a 4
settimane consecutive di ferie per i dipendenti
stranieri che rientrano nel paese di origine“. Il
progetto nel suo complesso prevede un investimento nel triennio superiore al milione di
euro - dichiara Giordano Curti, direttore Risorse Umane di CIR food - e questo conferma
la volontà dell’impresa di investire nelle persone e nei loro bisogni”.
La cooperativa ha riscontrato già dallo scorso
anno la possibilità di incrementare questi vantaggi per i lavoratori tramite una maggiore
uniformità negli accordi aziendali, nell’ottica
di garantire tali benefit a tutti i soci dipendenti,
di cui fra l’altro il 94% è assunto con contratto a tempo indeterminato. Non solo, quest’azione consentirà al contempo di fare
spazio anche ai giovani in cerca di occupazione, istituendo un patto che favorisce l’ingresso nel mondo del lavoro a chi oggi è più
penalizzato se non addirittura escluso.
Lo stesso Curti sostiene che “rispondere concretamente ad un problema sociale critico
come la disoccupazione giovanile, che oggi
stando ai dati Istat ha superato il 44%, è per
noi una bella sfida e motivo di orgoglio, anche
imprenditoriale”.
Fruitylife, lanciato nel 2012 dall’Associazione Alimos-Alimenta la Salute. Un motivo
in più per inserire questi preziosi alimenti
nella dieta, ricordando che essi provengono
da una filiera produttiva rigorosamente controllata.
Il progetto Fruitylife è nato per dare visibilità
alla sicurezza della frutta e della verdura
che mangiamo ogni giorno. L’iniziativa è cofinanziata dall’Unione Europea e dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, al
fine di informare i consumatori italiani, francesi e tedeschi sulle garanzie della filiera
ortofrutticola europea. “Frutta e verdura, il
tuo benessere quotidiano” è lo slogan dell’edizione 2014 del progetto.
Anche nell’alimentazione fuori casa il tema
della provenienza delle materie prime risulta
sempre più importante. Per questo fra i luoghi scelti per la promozione della campagna promossa da Alimos rientrano i locali
di ristorazione commerciale RITA di CIR
food.
Non solo la sicurezza, ma anche la stagionalità dei prodotti ortofrutticoli si conferma
centrale nel progetto Fruitylife. Infatti, oltre
ai depliant informativi sulla tracciabilità di
frutta e verdura europee, i consumatori
possono ritirare anche un calendario per ricordare quali prodotti consumare in ogni
stagione al massimo del loro sapore. Questo vademecum è inoltre consultabile anche
sul sito web: http://www.fruitylife.eu/it/calendario
“Il nostro impegno – afferma la Presidente
Chiara Nasi – è di proporre menu non solo
ispirati alla tradizione gastronomica italiana,
ma anche rispettosi della stagionalità dei
prodotti. Un modo semplice ma efficace per
riscoprire in ogni momento dell’anno le eccellenze alimentari nostrane e per garantire
la giusta attenzione ad una vera e propria
cultura della ristorazione”.
Con Fruitylife per un’ortofrutta sicura e di qualità
Dal 6 al 19 ottobre 2014 in 40 ristoranti self
service RITA di CIR food sarà allestito un
corner dedicato alla frutta e verdura corredato da materiali informativi del progetto
Legacoop
Settori
Territori
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Imprese
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UNIECO
Dalla semestrale emergono
dati confortanti
Il Consiglio di Amministrazione di Unieco ha
approvato la situazione semestrale e le previsioni a finire relative all’esercizio 2014. I
risultati rilevati sono da ritenersi confortanti,
infatti, malgrado il trend economico non
certo favorevole, trovano conferma le indicazioni che costituivano la base del Piano
presentato oltre un anno fa e che hanno
consentito alla cooperativa di uscire in bonis
dalla procedura di ristrutturazione del debito. Unieco sta onorando regolarmente gli
impegni previsti dal Piano di ristrutturazione. I volumi di produzione che svilupperà
nel corso del 2014 si collocano, nelle attività dirette, intorno ai 380 milioni (al semestre ammontano a 200 milioni), a fronte di
una previsione del Piano di 363 milioni su
base annua. A livello di bilancio consolidato
si ipotizza di raggiungere i 480 milioni (al
semestre ne sono stati realizzati 235), volumi che non comprendono il settore ferroviario, con in testa la partecipata Clf della
quale Unieco detiene il 40% e che può vantare attività per 130 milioni, di cui un terzo
all’estero.
Questi risultati sono quasi sorprendenti se si
pensa che, di fatto, Unieco e’ stata “limitata” nella sua operatività sul mercato per
tutto il 2013 e che anche l’azione commerciale nell’anno in corso, in un contesto di
mercato delle costruzioni quanto mai asfittico, pur avendo conseguito risultati incoraggianti (circa 150 milioni di acquisizioni
nei primi otto mesi), non ha potuto certo garantire i volumi storici di Unieco, soprattutto
sul mercato locale. L’Ebit gestionale si conferma a segno positivo, anche se su dimensioni contenute (4 milioni di euro a
valere su base annua). Una conferma né facile, né scontata, stanti le condizioni date.
Nel corso dell’esame della semestrale sono
anche emerse le criticità presenti, che si
stanno affrontando con determinazione. La
profondità e irreversibilità della crisi in alcuni dei mercati “storici” sui quali Unieco
opera, che impone scelte nette di cambiamento.
E’ anche con questa consapevolezza che
Unieco ha già avviato e implementato una
Primo piano
ACI
profonda riorganizzazione interna finalizzata
al contenimento dei costi fissi (-50% nel
triennio 2012 - 2015) e ad una revisione
dei processi operativi/decisionali. I conseguenti esuberi strutturali di personale. Se
nel breve periodo si sta sopperendo con il
ricorso agli ammortizzatori sociali, in prospettiva probabilmente non saranno sufficienti. Si sta cercando di affrontare questo
difficile problema attraverso un confronto
continuo con il sindacato e perseguendo
politiche attive per quanto riguarda formazione e lavoro.
Questa semestrale è stata anche l’occasione per riaffermare che se si vuol puntare
allo sviluppo e non alla semplice difesa, bisogna coniugare la ricerca di adeguati livelli
dimensionali, per sfruttare il potenziale
aziendale, con la specializzazione, per poter
arricchire di competenze la proposta commerciale, con la societarizzazione di attività,
per rafforzare la competitività attraverso alleanze imprenditoriali, e con l’internazionalizzazione, per ampliare il mercato
potenziale.
Unieco conferma, inoltre, l’impegno su un
progetto di integrazione delle importanti
esperienze presenti nella cooperazione di
costruzioni reggiana e non solo, progetto
che deve reggere necessariamente su un
piano industriale sostenibile ed orientato
allo sviluppo. Il cammino di Unieco continua
con fiducia e perseveranza e i 110 anni festeggiati il 7 luglio scorso sono uno stimolo
ed una garanzia.
gnedda)
CONAD
10.080 le iscrizioni
a “Scrittori di classe”
pania (958) mentre tra le province ai primi
posti figurano Roma (617), Napoli (550) e
Milano (467).
L’iniziativa coinvolge potenzialmente 4,6
milioni di ragazzi in età scolastica e gli insegnanti di 230 mila classi delle scuole elementari e medie di tutta Italia.
Scrittori di classe è parte integrante di Insieme per la scuola, l’iniziativa voluta da
Conad per dotare le classi elementari e
medie di attrezzature informatiche e supporti multimediali con un investimento che
nelle prime tre edizioni ha superato i tre
milioni di euro all’anno. E per contribuire
a dare risposta ai continui tagli del ministero
dell’Istruzione al mondo della scuola; tagli
che portano l’Italia, a livello europeo, ad investire appena il 10 per cento della spesa
pubblica. Solo l’Ungheria fa peggio.
Sul fronte della lettura, gli italiani leggono
sempre meno libri: nel 2013 sono stati 24
milioni (scesi al 43 per cento dal 46 per
cento dell’anno precedente), mentre sono
cresciuti di 2 punti percentuali gli utilizzatori
di Internet. 5,2 milioni i ragazzi di 6 anni e
più che dichiarano di avere scaricato e letto
almeno un libro o di possedere un e-book.
Una famiglia su dieci non possiede nemmeno un libro, mentre altre sei ne hanno in
casa meno di cento.
La fascia di età in cui si legge di più è
quella tra 11 e 14 anni, mentre permangono le differenze territoriali: nelle regioni
settentrionali legge oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (50,1 per cento
nel Nord-Ovest e 51,3 per cento nel NordEst), mentre nel Sud e nelle Isole la quota di
lettori è pari al 30,7 per cento.
Sono già 10.080 le classi elementari e
medie che hanno dimostrato di apprezzare
l’impegno di Conad per sollecitare i ragazzi
in età scolastica a scrivere e per fare un
primo passo verso la riscoperta del piacere
della buona lettura.
Ad un mese dalla presentazione della nuova
iniziativa di Conad Scrittori di classe, avvenuta in occasione di Festivaletteratura a
Mantova, le regioni con il più alto numero di
classi iscritte sono l’Emilia-Romagna
(1.603), la Lombardia (1.338) e la Cam-
Legacoop
Settori
Territori
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Sondaggio
Imprese
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Il numero di libri letti è modesto: il 46,6 per
cento di chi legge dichiara di avere letto al
massimo tre libri nel corso dell’anno e il
13,9 per cento sostiene di leggere almeno
un libro al mese.
«Conad ha scelto di lanciare questo ambizioso progetto per dare una risposta efficace, originale e capillare alla preoccupante
scarsa propensione alla lettura degli italiani
e, soprattutto, dei giovani. Un’iniziativa che
coinvolge studenti e insegnanti in modo attivo, promuove la lettura e la scrittura tra i
ragazzi e valorizza il lavoro di squadra, la
coesione e la cooperazione in classe», fa
notare il direttore marketing canali distributivi Conad Alberto Moretti. «Con Scrittori
di classe Conad rafforza lo spirito di solidarietà e di relazione con i territori e le comunità in seno alle quali opera con i propri soci
imprenditori e alle quali restituisce benefici
anche sotto forma di questa nuova iniziativa. I risultati raggiunti sinora ci spingono a
focalizzare ancor più il nostro impegno sui
giovani e sul mondo della scuola».
Il meccanismo di Scrittori di classe è semplice. Otto autori di libri per ragazzi forniranno altrettanti incipit da sviluppare su
differenti temi: le classi potranno scegliere
quello preferito e, con la guida e il coordinamento dell’insegnante, elaborare un racconto di alcune pagine. I primi dieci per ogni
traccia saranno consegnati agli autori, che
decreteranno gli otto migliori (uno per
tema). Gli otto racconti vincenti saranno sviluppati dagli autori e diventeranno veri e
propri libri, che entreranno a far parte della
collana Scrittori di Classe promossa da
Conad e disponibile a titolo gratuito nei
punti di vendita di Conad in tutta Italia.
COTABO
La corsa in taxi si paga
con i buoni di Day Ristoservice
vice, i soci di Cotabo acquisteranno, ad un
prezzo vantaggioso, buoni pasto che potranno utilizzare in tutti gli esercizi convenzionati. Oggetto della convenzione è anche
l’acquisto di buoni Cadhoc, i cosiddetti
buoni regalo, che possono essere spesi in
decine di negozi convenzionati, da poco arrivati in Italia e sempre più utilizzati come
regalo in occasione di compleanni, matrimoni, etc…
I buoni Cadhoc, grazie alla convenzione, saranno accettati dai tassisti di Cotabo per il
pagamento delle corse.
Cotabo sta completando l’installazione su
tutte le auto dei propri associati di un sistema di pagamento (già attivato su oltre
l’80% delle auto) tra i più avanzati in Europa: le corse si possono pagare in una
qualsiasi forma elettronica, compresi i sistemi Nfc presenti sugli smartphone più
avanzati, in contanti e ora anche con i buoni
Cadhoc.
La convenzione prevede anche una attività
di promozione incrociata dei servizi di Cotabo e Day Ristoservice. Il primo banco di
prova per l’attività di promozione sarà il “Seminaire International du Groupe Chèque
Déjeuner” (la società francese che controlla
Day Ristoservice) che si terrà a Bologna dal
6 all’11 ottobre. Cotabo sarà partner per la
mobilità dei partecipanti alla convention internazionale, in più promuoverà i servizi di
Day Ristoservice con affissioni pubblicitarie
sulle proprie auto. La società Day Ristoservice promuoverà i servizi di Cotabo “Taxi
card” e “Taxi Click”, l’app per smartphone
con la quale si può prenotare un taxi in
modo rapido e gratuito.
“La convenzione con Day Ristoservice ci
consente di raggiungere tre obiettivi importanti per la nostra cooperativa – commenta
Marco Benni, direttore generale di Cotabo
– In primo luogo diamo un servizio vantaggioso ai nostri associati che vorranno acquistare buoni pasto e in più, accettando i
Cotabo, la principale cooperativa di tassisti
bolognesi, che associa 555 tassisti sui 706
totali che operano a Bologna, allarga la
gamma di servizi offerti ai propri associati
grazie ad una convenzione con Day Ristoservice che, tra l’altro, darà la possibilità a
tutti gli utenti del servizio taxi di pagare le
corse con i buoni Cadhoc.
Grazie alla convenzione con Day RistoserPrimo piano
ACI
Legacoop
Settori
buoni Cadhoc, daremo un ulteriore strumento di pagamento ai nostri utenti. Infine
– conclude Benni – la convenzione ci consentirà di promuovere i nostri servizi più innovativi, rivolti sia a lavoratori autonomi e
aziende, che hanno necessità di spostamenti per il proprio personale e che riceveranno a fine mese la fattura con tutti i
rendiconti di spesa, sia ai privati cittadini
che con pochi clic sul proprio smartphone
possono prenotare un taxi senza nessun
costo”.
COOP ABITANTI ANDRIA
Presentato a Carpi il quartiere “Il
cielo del sole”
Nei giorni scorsi, a Fossoli di Carpi, la cooperativa di abitanti Andria ha organizzato
un’iniziativa che ha avuto quale momento
significativo la consegna delle biciclette
elettriche e degli orti per la produzione di
frutta e verdura a “Km O”. Alla presenza del
sindaco di Carpi Alberto Bellelli e dell’assessore all’Urbanistica Simone Tosi si è
svolta, in un piacevole clima di festa, la consegna delle biciclette elettriche (che si alimenteranno a costo zero tramite il
fotovoltaico di cui le varie case sono provviste) e dei vari appezzamenti di orti che i
soci assegnatari erano in attesa.
Il quartiere dove è stata organizzata la festa
è stato battezzato “Il cielo del sole”, dalla IV
cantica del Paradiso di Dante, in quanto il
Sole è il motore un po’ di tutto, dalla ricarica
delle biciclette, alla produzione di energia
per arrivare alla fornitura di acqua calda sanitaria: il tutto praticamente a “costo zero”.
Si tratta di un quartiere ad altissima efficienza energetica, grazie ai 4 kw di fotovoltaico, a speciali pompe d’accumulo del
calore, alla produzione che forniscono i
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
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pannelli solari. La passività delle case (coibentazione spinta) è assicurata da un cappotto di 16 cm. e da infissi e vetri molto
prestazionali. Gli interventi, che hanno affrontato le tematiche relative all’innovazione, alla qualità del costruire, alle
aspettative dei soci, al rispetto ambientale,
sono stati svolti dal presidente di Andria
Sergio Calzari, dal sindaco Alberto Bellelli e dell’assessore Simone Tosi.
La disponibilità di Andria a realizzare nuovi
interventi a favore delle “giovani coppie”,
con un progetto innovativo di “case gioco”,
e a favore degli anziani, con il progetto
“amici miei”, ha trovato sia nel sindaco che
nell’assessore, non solo apprezzamento,
ma la convinzione di mettersi presto al tavolo per dar gambe concretamente alle politiche abitative che l’Amministrazione
Comunale ha nei suoi programmi e nelle
sue esigenze prioritarie.
La consegna delle biciclette e degli orti è
stata il clou di una giornata speciale: una
giornata di gioia e di festa, nella quale il
guardare al domani ha trovato già da oggi i
presupposti del lavorare e dell’impegno comune.
COOP ITACA
Calicantus costruisce
la comunità
Martedì 14 ottobre a Zugliano - a pochi
passi dall’ex manicomio, oggi Parco, di
Sant’Osvaldo di Udine - a partire dalle 10 il
Centro di accoglienza Balducci aprirà le
porte a “Festinsieme”, per celebrare l’11°
compleanno della Comunità residenziale
Calicantus di Pasian di Prato. Correva
l’anno 2002 quando la Cooperativa sociale
Itaca acquistò la sua terza struttura immobiliare, che nel 2003 avviò la propria attività. Un servizio fortemente voluto quello di
Calicantus, nato sulle orme dell’intuizione e
Primo piano
ACI
dell’operato di Franco Basaglia, che con la
Legge 180 aprì le porte ad una nuova cultura nella salute mentale. In questi primi 11
anni di vita il servizio rivolto a persone disabili ha dimostrato ogni giorno, come ha
ricordato l’anno scorso l’attore e regista
friulano Claudio Moretti che condurrà la
giornata anche il prossimo 14 ottobre,
quanto l’impossibile possa diventare possibile attraverso l’impensabile distruzione dell’istituzione manicomiale.
Tornando a Calicantus, il filo rosso che ha
accompagnato la comunità, portato avanti
da Itaca in stretta collaborazione con
l’Azienda sanitaria n. 4 Medio Friuli, è stato
quello dell’apertura all’altro, all’esterno, all’espressione della soggettività della persona. In questi anni di attività insieme alle
persone, Calicantus ha dimostrato di essere
non solo un progetto, ma anche una possibilità, un’esperienza di vita quotidiana che
attraversa la dimensione della vita, della relazione fra storie e vissuti diversi, con la
consapevolezza dell’importanza e della responsabilità che questa possibilità richiama.
Un impegno costante per fare e costruire
comunità, dove i diritti, i doveri, la responsabilità, l’adultità, la vicinanza, la sensibilità, l’allegria diventino esperienza e dove,
con umiltà, si possa apprendere dalle difficoltà e dalle criticità.
“Ecco che accogliere l’altro in maniera festosa – spiega la coordinatrice del servizio
Francesca Schiavon, della Cooperativa
Itaca - in un tempo e in un luogo che rappresentano la continuità esistenziale (il Centro di accoglienza e promozione culturale
Balducci), nell’avvicendarsi degli eventi
quotidiani e dove si afferma la cultura della
convivenza, diventa un’occasione di profonda condivisione, di accoglienza e di comunione gioiosa”. E’ questo il secondo
anno che Itaca con Calicantus e Centro Balducci con Pierluigi Di Piazza condividono
l’esperienza di questa festa come momento
di incontro, conoscenza, reciprocità e di riflessione, con la profonda convinzione che
la crescita interiore e culturale passi attraverso il rapporto con l’altro e il suo definirsi.
Per incontrarsi, conoscersi e sperimentarsi
nel rispettoso confronto con l’altrui diversità.
Allegria e gioia verranno regalate anche
quest’anno dalla sensibilità e creatività dell’attore e regista udinese Claudio Moretti,
Legacoop
Settori
che condurrà l’evento. Ma ci sarà anche
l’attento e partecipato intervento musicale
del Coro Nove per caso della Comunità 9 di
Sant’Osvaldo. Questa è l’atmosfera, il colore, il significato che dovrebbe accompagnare ogni occasione di festa, per creare
comunità. Organizzazione a cura di Itaca e
Centro Balducci, in collaborazione con Comunità 9.
COOP FRONTIERE
Corso di formazione in fotografia
come mediazione culturale
La cooperativa Frontiere, aderente a Legacoop Lazio, organizza anche quest’anno un
corso di fotografia come mediazione culturale. Il corso avrà inizio nel mese di novembre e si terrà presso la sala convegni della
Città dell’Altra Economia, a Roma (zona Testaccio), una sala multimediale dotata di
proiettore e wi-fi.
Il corso di fotografia come mediazione culturale è dedicato a chi è interessato al tema
dell’intercultura e vuole approfondire la conoscenza delle comunità migranti romane.
Requisiti: il corso di fotografia richiede una
conoscenza di base della tecnica fotografica.
Finalità e contenuti: il corso di fotografia è finalizzato all’ acquisizione di una tecnica di
base e all’approfondimento della fotografia
come chiave per leggere la realtà urbana
che ci circonda e come mezzo per raccontare le nuove culture migranti. Si svilupperà
in tre aree di lavoro:
La prima parte sarà dedicata alla tecnica
fotografica.
Nella seconda si analizzerà il rapporto tra
pittura e fotografia e le regole di costruzione
di un’immagine. Si studieranno, poi, i grandi
maestri della fotografia per terminare con
un approfondimento teorico sulle comunità
migranti e su come fotografare nel rispetto
Territori
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Imprese
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delle identità culturale di una comunità e di
una identità religiosa.
L’ultima parte prevede delle uscite nei quartieri più multietnici di Roma e ad eventi organizzati dalle comunità migranti.
Durata e date: il corso prevede una lezione
settimanale di 2 ore (di mercoledì) per un
totale di 15 lezioni e 30 ore di corso. La
prima lezione è prevista per il 5 novembre.
Costi: il costo è di 250 euro.
L’insegnante sarà Stefano Romano, che dal
2009 lavora come fotografo tra le comunità
migranti di Roma. Ha collaborato con il
Centro Culturale della Grande Moschea di
Roma e con diverse ambasciate. E’ il fotografo ufficiale dell’Ambasciata d’Indonesia
e Malesia, della Soong Ching Ling Foundation, la più grande fondazione cinese in Italia, e del Bangladesh Cultural Institute of
Italy. Scrive di interculturalità su Frontierenews.it e insegna Fotografia come mediazione culturale a Roma e in varie città
d’Italia.
CODESS SOCIALE
Presenta i risultati del progetto
R.I.M.A. sugli abusi sui minori
Una tutela dei minori vittime di abuso e
sfruttamento sessuale che sia più incisiva
ed efficace: questo l’obiettivo del progetto
pilota R.I.M.A. (Rete di interventi multidisciplinari contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale su minore), promosso nel veronese
dalla cooperativa padovana Codess Sociale,
finanziato dalla presidenza del Consiglio dei
Ministri – Dipartimento Pari Opportunità,
nell’ambito dell’Avviso 01/2011.
I risultati saranno presentati martedì 14 ottobre 2014, presso l’Auditorium del Banco
Popolare di Verona (Viale delle Nazioni, 4),
nel convegno intitolato “In ascolto di storie
indicibili”, dove interverranno tra gli altri, il
professor Claudio Foti, direttore scientifico
del Centro Hansel e Gretel Onlus di Moncalieri, il dottor Alberto Pellai, psicoterapeuta
e ricercatore presso l’Università degli Studi
di Milano, e l’avvocato Giovanni Tarzia,
giudice onorario specializzato in diritto minorile. Saranno presentati inoltre i risultati
della ricerca sociale, parte integrante del
progetto.
Un’occasione quindi per fare il bilancio
Primo piano
ACI
anche sulla metodologia di lavoro utilizzata:
le azioni infatti, cominciate nel 2011, sono
state sviluppate promuovendo reti e sinergie
fra diversi attori e professionalità del territorio scaligero, afferenti all’ULSS 20 Verona,
all’ULSS 21 Legnago (VR), al Centro il Faro,
all’Università di Verona (Dipartimento TeSIS
e Scienze giuridiche).
La giornata costituirà anche un momento di
confronto condiviso fra figure istituzionali,
tecniche e cittadinanza tutta, sul tema dell’abuso: idee, criticità e prospettive future,
nell’ottica di un miglioramento complessivo
dell’intervento proposto a tutela dei minori
coinvolti.
PANTACON
A Mantova
al via “Fattidicultura”
Si accorcia sempre più la conta alla rovescia per l’inizio di “Fattidicultura”, l’iniziativa
ideata e organizzata dal consorzio Pantacon su temi cardine quali i beni comuni, la
cittadinanza attiva, la rigenerazione urbana,
l’innovazione culturale, le imprese creative,
la cooperazione, le smart human cities e
non solo. Giovedì 9 ottobre si è aperto ufficialmente il ventaglio di un programma variegato che prevede numerosi ospiti e che
si concluderà il 12 ottobre.
“Abbiamo voluto riportare la cultura al centro dell’attenzione, sotto i riflettori, nel ruolo
che le compete nel mondo che cambia:
quattro giornate per discutere, ascoltare,
conoscere - spiega il presidente di Pantacon Andrea Caprini in una nota pubblicata sul blog dell’iniziativa - Sono molte e
ambiziose le sfide da affrontare, ponendoci
Legacoop
anzitutto alcune domande: come può la
produzione di cultura generare valore, economia e impatto sociale? Come si trasforma un’idea creativa in un progetto di
successo, e quali sono le opportunità per le
start-up a vocazione culturale? Come funziona un incubatore o un talent garden?
Come si può organizzare la gestione condivisa dei beni culturali in quanto beni comuni, o attivare la ri-generazione di uno
spazio urbano attraverso la cultura?”. A
questi interrogativi si cercherà di rispondere
attraverso il confronto con ospiti del mondo
culturale e sociale mettendo al centro storie concrete ed esperienze reali che dimostrino come la cultura possa davvero
generare nuove opportunità.
Per conoscere i protagonisti di Fattidicultura
2014: http://www.fattidicultura.it/i-protagonisti-di-fattidicultura/
Per consultare il programma: http://www.fattidicultura.it/fattidicultura-il-programma/
COOP ARCHEOLOGIA
Inaugurato percorso agli scavi
archeologici di Palazzo Vecchio
Il 4 Ottobre è stato inaugurato, in occasione
della chiusura del 3° Forum Mondiale dell’Unesco sulla Cultura e l’Industria Culturale
a Firenze, il percorso sotterraneo agli scavi
archeologici di Palazzo Vecchio, alla presenza della direttrice generale dell‘Unesco
Irina Bokova, del Sindaco di Firenze Dario
Nardella, e del Soprintendente per i Beni
Archeologici della Toscana Andrea Pessina. Il percorso permette di apprezzare i
resti del teatro romano, il riuso dei suoi
spazi in epoca tardo antica e altomedievale
fino alla Firenze delle case torri medievali e
alla costruzione di Palazzo Vecchio. Un perSettori
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corso emozionante che permetterà di riconnettere la Firenze rinascimentale alle
sue più antiche e monumentali origini. Cooperativa Archeologia, che sta realizzando gli
scavi del Teatro Romano e l’allestimento del
foyer, per conto del Comune di Firenze, con
la direzione scientifica della Soprintendenza
Archeologica della Toscana, ha corredato la
visita di alcuni apparati video, che saranno
proiettati sulle mura del teatro. I video, progettati e realizzati appositamente per quest’area archeologica dal gruppo creativo
Cameranebbia di Milano, vengono proiet-
Primo piano
ACI
tati sia sulle mura del Vomitorium che nel
punto in cui è stata ritrovata via di Bellanda.
Il primo, sulla parte romana, fa rivivere il
corteo degli spettatori della Florentia del secondo secolo d.c. che si apprestavano ad
entrare in teatro, giocando su sagome e
ombre rielaborate; il secondo, sulla parte
medievale, rappresenta un’elaborazione
computerizzata e animata di un affresco di
Giotto, una suggestione di un’architettura
dell’epoca, giocata sulle geometrie e sui
giochi di luci e ombre. Entrambi sono accompagnati da una sonorizzazione che ne
Legacoop
Settori
ha aumentato la suggestione. Questo importante risultato è stato raggiunto grazie
alla convinzione del Comune, che tra l’altro
è riuscito a dare il giusto rilievo internazionale a questo evento, e della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana ed
anche grazie all’impegno dell’equipe di
Cooperativa Archeologia che, dagli anni
degli scavi di Piazza Signoria, ha seguito
con continuità le ricerche archeologiche nel
cuore di Firenze.
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OSSERVATORIO SWG
Gli elettori del Pd stralciano
l’articolo 18
L’elettorato del Pd approva il contenuto
della riforma del lavoro e le modifiche all’articolo 18 proposte dal Governo. Divisione e indecisione negli altri schieramenti,
in particolare tra i cinque stelle.
Ritengono infatti che il jobs act porterà più
vantaggi che svantaggi il 53% degli elettori democratici e il 43% dei forzisti, ma
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soltanto l’11% dei pentastellati; non prevedono invece benefici o problemi di rilievo un quarto dei democratici, oltre un
terzo dei forzisti e la metà dei grillini. Una
minoranza, animata da oltre un quarto dell’elettorato a cinque stelle, vede invece prevalere gli aspetti negativi della riforma.
Più compatta l’adesione alle posizioni del
Governo in merito alla modifica dell’articolo
18 nelle fila sia del Pd (63%) sia di Forza
Italia (56%); abbracciano invece la posizione del sindacato un democratico su 5 e
un forzista su 7. I grillini si dividono tra un
terzo che propende per la visione dei sindacati, un quinto per quella del Governo,
ma soprattutto una metà che non sposa le
tesi dell’uno o dell’altro.
Lo spostamento verso il centro del Pd si
esprime così in un a metamorfosi del suo
elettorato, oggi più convinto della necessità di superare l’articolo 18 anche rispetto
a chi vota Forza Italia. L’indecisione dei cinque stelle a riguardo testimonia poi che la
vera prova di forza, se mai ce ne sarà una,
non sarà in Parlamento. Meno compattezza
riguardo alla riforma del lavoro, promossa
dalla metà dei democratici e dei forzisti, e
sulla quale i grillini non prendono posizione.
Rimangono infine fuori dal dibattito soprattutto i più giovani tra i quali quasi la metà
non ha una posizione in merito all’articolo
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18. Meno indecisione tra i 34-55enni, per
un terzo schierati con i sindacati, mentre
con l’età la lancetta si sposta progressivamente verso le posizioni del Governo.
NOTA INFORMATIVA: Rilevazione effettuata da SWG tra il 22 e il 23 settembre
2014 tramite sondaggio CAWI (Computer
Assisted Web Interview) su un campione
rappresentativo nazionale di 1.000 soggetti.
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