Visita il sito www.legacoop.coop Anno XXV - N. 37 - 10 ottobre 2014 Primo piano Cortili ecologici: cooperazione in prima fila nel progetto europeo per la sostenibilità Selezionati 16 progetti di comunità e singoli cittadini per un abitare a misura d'ambiente a pagina 2-6 Legacoop Settori Imprese Sondaggio Da 10 anni Fon.Coop finanzia la formazione continua delle imprese cooperative e delle organizzazioni non-profit. Il 15 ottobre alle ore 9:00, presso il Palazzo della Cooperazione in via Torino 146, Roma, per l’occasione è stato organizzato il Convegno del Decennale. Il Convegno è dedicato alle caratteristiche della formazione finanziata, ma anche a come Fon.Coop si sta... Lega Pesca, attraverso la sua struttura scientifica Consorzio Mediterraneo... Le trasformazioni strutturali che stanno attraversando il nostro Paese richiedono, oggi più che mai, il passaggio da un Welfare re-distributivo ad un Welfare generativo, dove “le persone che usano i servizi contribuiscono a produrli”. Infatti, all’interno del processo di co-produzione il cittadino passa da fruitore passivo di servizi (come accadeva negli anni ’50-’60) o consumatore (anni ’80’90) a co-produttore.... L’elettorato del Pd approva il contenuto della riforma del lavoro e le modifiche all’articolo 18 proposte dal Governo. Divisione e indecisione negli altri schieramenti, in particolare tra i cinque stelle. Ritengono infatti che il jobs act porterà più vantaggi che svantaggi il 53% degli elettori democratici e il 43% dei forzisti, ma soltanto l’11% dei pentastellati; non prevedono invece benefici o problemi... Eventi ARomailconvegnoin “Bene il TFR in busta paga solo se é a saldo occasione del Decennale del Fondo zero per le aziende” «Positivo il confronto con il governo sul Tfr perché si fa solo se è a saldo zero per le pmi in chiave di uscite finanziarie». Lo dice Mauro Lusetti presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane, accompagnato dal copresidente Maurizio Gardini, a margine del primo incontro governo – parti sociali alla Sala Verde di Palazzo Chigi, svoltosi il 7 ottobre. «È un elemento positivo che denota la volontà del governo di avviare.... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 9 ottobre 2014 alle ore 14,15 Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Lega Pesca Progetto per l’utilizzo “ecofriendly” delle reti Territori Umbria “RETHINK! - Innovazione - cooperazione creatività” È arrivata l’ora di cambiare modello di sviluppo, puntando sulla conoscenza, Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Aiccon XIV edizione delle “ Giornate di Bertinoro per l’economia civile” Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli leggi Osservatorio SWG Gli elettori del Pd stralciano l’articolo 18 Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano Cortili ecologici: cooperazione in prima fila nel progetto europeo per la sostenibilità 2 Selezionati 16 progetti di comunità e singoli cittadini per un abitare a misura d'ambiente Cooperazione in prima fila per la sostenibilità. Legacoop, ANCC-Coop e Finabita sono tra i partner del progetto Eco Courts (ovvero Cortili Ecologici - www.life-ecocourts.it) che si avvia a conclusione (vedi il programma provvisorio della conferenza finale nel box dedicato, ndr) dopo aver svolto un’importante – e imponente – opera di sensibilizzazione. Parole, ma anche fatti: per rendersene conto basta guardare i 16 progetti finalisti degli Eco Courts Awards tra i quali sarà scelto il vincitore. Esempi efficaci di come ognuno – ogni comunità ma anche ogni famiglia e ogni singolo cittadino – possa fare tanto per avvicinare a soluzione un problema globale. E di come, insieme, si possa anche in questa direzione fare più strada. Nelle nostre città, e in particolare negli edifici ad uso abitativo, si consuma circa il 30% dell'energia totale erogata a livello nazionale. LA SCHEDA Energia I rifiuti conferiti a livello domestico rappresentano il 55-60% dei rifiuti prodotti nelle città italiane. L'Italia è il secondo paese europeo per uso procapite di acqua al giorno, pari a 340 litri per abitante. Il progetto ECO Courts - cortili ecologici - parte proprio dall'idea che gli edifici che ospitano i cittadini siano il luogo ideale dove avviare iniziative di gestione sostenibile delle risorse, riducendo consumi e spese a vantaggio di tutta la comunità. I condomini sono un luogo di aggregazione che può stimolare azioni collettive in grado di contribuire al benessere ambientale e sociale. Il progetto punta a razionalizzare i consumi di acqua ed energia e a ridurre la produzione di rifiuti. L'iniziativa si basa sulla realizzazione e applicazione di un kit di strumenti informativi e interattivi per la gestione eco-efficiente degli alloggi e dei condomini (tutorial), disponibile online per i cittadini e le famiglie che aderi- Gli ambiti d’azione del progetto Una questione ambientale importante riguarda il consumo di energia, soprattutto perchè tuttora deriva principalmente da combustibili fossili che sono la principale causa del cambiamento climatico globale. I dati presentati dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile parlano chiaro: il 30% dei consumi energetici italiani derivano dagli edifici a uso abitativo e sono causa del 28% delle emissioni di gas serra prodotte a livello nazionale. Rifiuti Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD), tra il 1990 e il 1995 la produzione di rifiuti a livello europeo è aumentata del 10%. Ogni anno in Europa vengono gettate 3 miliardi di tonnellate di rifiuti e in Italia, solo nel 2007, ne sono stati prodotti 160 milioni di tonnellate. Un terzo di questi provengono dalle città. Acqua Cambiamenti climatici, crescita della domanda e inquinamento generato dalle attività umane stanno causando una riduzione della disponibilità di acqua potabile in alcune aree e periodi dell'anno. L'eccessivo sfruttamento di questa risorsa ne compromette la capacità di rigenerarsi. Secondo uno studio pubblicato da Federgasacqua il 45% della popolazione italiana soffre saltuariamente di assenza di acqua potabile, percentuale che sale al 78% nel sud del paese. In Europa, l'Italia è seconda solo alla Norvegia per consumo procapite giornaliero di acqua, attestandosi su 340 litri a persona. Il consumo di acqua delle famiglie riguarda per il 41% l'igiene della persona, mentre solo il 5% è destinato ad uso alimentare. Per far fronte a questi problemi è necessario individuare delle soluzioni in grado di ridurre il "metabolismo" urbano. Soluzioni che tengano conto delle indicazioni europee sul fronte della riduzione degli sprechi, dell'efficienza nell'uso delle risorse e sui tre principi cardine che guidano le politiche di gestione dei rifiuti: prevenzione, riciclo e riutilizzo, smaltimento finale ottimale e migliore monitoraggio. continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 ranno al progetto. Il kit consente di misurare i propri consumi e fornisce consigli su possibili azioni di risparmio da intraprendere, tra le quali ogni famiglia potrà scegliere. Per fronteggiare, però, in modo efficace i problemi ambientali, sociali ed economici della società è necessario creare delle alleanze tra pubblico e privato all'interno delle quali ogni organizzazione possa apportare le proprie esperienze e competenze, il proprio potenziale di influenza verso target specifici. Per queste ragioni i promotori di ECO Courts hanno deciso di agire secondo una logica di partenariato, di collaborazione, che vede coinvolti il Comune di Padova, in qualità di capofila di progetto, insieme a Finabita, Legacoop, ANCC-Coop, Regione Toscana e Regione Emilia-Romagna in funzione delle peculiarità che li caratterizzano. Durante l’estate scorsa si è giunti alla fase conclusiva degli ECO Courts Awards, il concorso per premiare le migliori pratiche di risparmio di risorse degli utenti della web community Cortili Ecologici. Su 73 candidature presentate la Giuria ha selezionato i 15 finalisti diventati 16 per pari merito che hanno partecipato all'evento ECO Courts organizzato il 25 giugno 2014 nell'ambito del CaterRaduno di Senigallia, manifestazione del programma radiofonico Caterpillar. Tra i finalisti saranno selezionati i vincitori che verranno premiati in occasione della Conferenza finale di progetto in programma entro la fine di novembre 2014 (vedi programma provvisorio nel box dedicato, ndr). In palio ci sono numerosi premi: biciclette, abbonamenti al car sharing e dispositivi per il risparmio energetico. I sedici finalisti dell’Eco Courts Awards Quattro i progetti finalisti per la categoria Comunità. Comunita' Rovereto Green Rovereto TN Fattoria solidale - Brugine PD Si tratta di una comunità virtuale sostenuta anche dalla municipalizzata dei trasporti. In occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile hanno sperimentato un nuovo modo per coinvolgere i cittadini e sensibilizzarli all'utilizzo dei mezzi pubblici. Chi saliva sull'autobus veniva accolto da applausi e segnali di incoraggiamento e tra una fermata e l'altra veniva spiegata l'iniziativa e l'importanza di usare l’autobus per spostarsi e di obliterare correttamente il biglietto. Uso della candid camera per finalità sociali. Sono 5 famiglie che condividono tutto: bici, auto, prodotti dell’orto, laghetto di acqua piovana convogliata dalle grondaie per innaffiare le piante, compostaggio domestico. L'orto sinergico viene coltivato facendo crescere insieme piante diverse che si aiutano reciprocamente così da non utilizzare pesticidi contro insetti nocivi. E per il risparmio energetico: pannelli fotovoltaici, stufe a legna e pellet. Una casa aperta all'insegna della condivisione e un’idea nata dalla donazione di un signore di Brugine – Agostino – che volle donare le proprie proprietà per un fine sociale. Magnalonga in bicicletta 2014 Roma Oltre 700 cittadini a pedali in giro per le vie e i quartieri periferici di Roma. Un evento per disegnare una città che ci piace arrivata alla sua sesta edizione. L'iniziativa sostenuta da un circolo di Legambiente è un'occasione che mette assieme l'idea della mobilità sostenibile con la riappropriazione di piccoli spazi urbani che rivivono per l'occasione con spettacoli, mercatini, ecc. Scuola di Musica Gershwin Padova E' una vera e propria green orchestra che mette in pratica azioni virtuose nella pratica concertistica di tutti i giorni: stampa di spartiti su carta riciclata, utilizzo di vetture ibride per il trasporto, esecuzione di brani ispirati agli elementi naturali, utilizzo di bici elettriche per alimentare la strumentazione tecnica. E nell'anno scolastico appena concluso sconto sulla retta mensile per chi si reca a lezione in bicicletta. Nella categoria Singoli cittadini e famiglie sono risultati finalisti i seguenti progetti. Francesco Altomonte Valdossola VB Una casa prefabbricata. Francesco vive in una casa prefabbricata in legno con pareti coibentate, serramenti in legno con vetri a camera, pavimentazione posata su fogli continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 4 luminose per poter ridurre i consumi di luce e poi tanti accorgimenti alcuni fatti con l'aiuto di tecnici, altri con le proprie mani: impianto fotovoltaico, piano a induzione, pompa di calore, riscaldamento a pavimento, impianto domotico. La casa ha ricevuto la "targa di qualità" dal Comune di residenza. Famiglia di Erica Della Libera Roma di sughero e già predisposta con tubazioni per installazione pannelli fotovoltaici. L'acqua non potabile arriva da un torrente vicino e per quanto riguarda l'energia in attesa di attivare i pannelli usa lampadine a basso consumo, lampade esterne temporizzate ed elettrodomestici dotati di ciabatte per spegnere gli stand-by. Famiglia di Nunzio Balducci San Ferdinando di Puglia BR Il sole nostro alleato. Dal sole arriva il risparmio documentato in maniera puntuale per tutti gli aspetti della casa, accompagnato da interventi quali riscaldamento a pavimento, isolamento termico pareti e tetto, infissi a taglio termico con doppi vetri, caldaia a condensazione e uno stile di vita sostenibile. Sara Bellandi – Prato Bike to work 19 km andata e ritorno casa-lavoro. Pedalando. Sara ha trovato così il modo di risparmiare sulla palestra. Lo fa per ora due o tre volte la settimana, ma la sua ambizione è di riuscire a farlo tutti i giorni. E' un video spiritoso che racconta con le didascalie le accidentalità del terreno, la fatica e la gioia dell'arrivo. Famiglia di Paola Bolzonello Montebelluna TV Una casa naturale per una famiglia che si allarga. Tutto nasce dall'arrivo dei figli e da un condominio che diventava stretto. Ergo una nuova casa in legno costruita con criteri di bio-edilizia, con stanze Una famiglia imperfetta. Premessa: Roma non è una città in cui è facile essere ecologici e infatti non possiamo dire di esserlo ma nel nostro piccolo facciamo tante cose che ci aiutano a risparmiare energia e a proteggere l'ambiente. Tra gli accorgimenti messi in pratica sostituzione di infissi, filtro anticalcare, un intero cassettone della cucina destinato a ospitare 5 diversi contenitori x la raccolta differenziata, una sola auto e un solo motorino e in arrivo una bici pieghevole per la mamma. Con casco. Famiglia di Lavinia Di Francesco Torino Il terrazzo solare. L'impianto fotovoltaico installato sul tetto è stato una manna. Alimenta l'illuminazione di casa e stanno realizzando un sistema che trasformi l'energia elettrica in energia potenziale così da immagazzinare il surplus di energia prodotta dal pannello. Per ridurre i rifiuti invece producono in casa pane, birra, yogurt, marmellate, taralli, dentifricio, crema per la notte e molti altri prodotti. Famiglia di Andrea Gualdi Campogalliano MO Come cambiare i connotati a una vecchia casa. Un racconto che ripercorre tutti gli interventi fatti per trasformare una vecchia casa di classe G in classe A+, attraverso dialoghi in famiglia. Così sono stati realizzati isolamento termoacustico di pareti e copertura, infissi in PVC, stufa a pellet canalizzata ad aria per riscaldare 3 piani, pannelli fotovoltaici “per far funzionare le cose che hanno una spina” e ancora accorgimenti per risparmiare acqua potabile (riduttori di flusso, orto e lavaggio auto con acqua non potabile), per la riduzione dei rifiuti e un orto biodinamico dietro casa. Famiglia di Giovanni L'Abate San Gimignano SI Un mix di tradizione e innovazione. 15 ettari di cui 12 a bosco, 280 olivi e 50 alberi da frutto, orto e poi coibentazione del tetto con 180 mq di pannelli in sughero, pannelli fotovoltaici, termocamino, biomasse rinnovabili autoprodotte tramite ceduazione del bosco, recupero acque piovane dal tetto, pozzo per l'irrigazione dell'orto, frantoio, stagno naturalizzato, produzioni ecocompatibili, coltivazione della lavanda. Un misto di tradizione e tecnologia intelligente. Famiglia di Alberto Maneschi Podenzana MS La nostra casa ecologica. L'impianto fotovoltaico copre l'intero fabbisogno della famiglia, l'acqua piovana viene recuperata convogliandola in un serbatoio e utilizzata per l'irrigazione dell'orto, c'è un pozzo romano da cui prendono l'acqua per la lavanderia, la casa è riscaldata da stufe a legna e massima attenzione è prestata alla raccolta differenziata. Per la mobilità, autobus o car pooling tra colleghi per andare in ufficio e bike sharing in città. Adriano Siti – Rubiera RE Spin bike generator. Quando da una serie di situazioni sfavorevoli può nascere una bella idea. Dapprima la necessità di fare una ginnastica specifica per il ginocchio con la cyclette, poi il terremoto e l'alluvione che spesso ha fatto rimanere il signor Siti senza energia elettrica. Alla fine con un motore a spazzole utilizzato in Cina, pochi accorgimenti per modificare una vecchia Atala e poi la progettazione di un sistema elettrico il signor Siti pedala, il ginocchio sta meglio e la casa si illumina. Alberto Tognazzi – Cecina LI Cronologia di una casa al massimo risparmio. E' partito dalla caldaia, ma da lì non si è più fermato e sono arrivati uno dopo l'altro isolamento termico pareti, riscaldamento a pavimento, impianto fotovoltaico sul tetto e pompa di calore inverter. Con l'energia elettrica in più si ricava carburante per l'auto elettrica. Ha poi installato un impianto di monitoraggio per sfruttare in pieno l’autoconsumo. Così ha portato l’edificio in classe A+. continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 5 Famiglia di Massimo Veglia Carrù CN La mia esperienza sostenibile. Dal 1999 al 2014 un fitto calendario di azioni green che non lasciano nulla al caso. Dall'utilizzo dell'acqua del pozzo per lavaggi in lavatrice e innaffiatura orto e giardino alla sostituzione della caldaia a legno con caldaia a pellet ad alta efficienza, passando attraverso l’installazione di pannelli solari termici per acqua calda sanitaria, la raccolta differenziata con compostaggio domestico, la caraffa filtrante, il recupero plastica, ecc. PARTNER Identikit degli attori del progetto A partire dagli anni '90 il Comune di Padova ha realizzato numerose iniziative volte alla riduzione/differenziazione dei rifiuti e alla promozione di corretti stili di vita. In particolare nel 2002 ha intrapreso il processo di Agenda 21 Locale che ha visto la creazione di alcuni gruppi di lavoro dedicati a temi specifici, uno dei quali proprio su "Consumi responsabili e stili di vita". Oltre all'esperienza consolidata in progetti internazionali legati alle tematiche ambientali, ha una partnership consolidata con ANACI, l'Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari, e rapporti di collaborazione con tutti i soggetti interessati alla progettazione degli spazi di vita comune come i condomini. Finabita è l'Agenzia nazionale di servizi di ANCAb, l'Associazione Cooperative di Abitanti aderente a Legacoop. Offre servizi tecnici e finanziari in fase di costruzione alle cooperative associate ad ANCAb, che nel 2003 si è dotata di un "Codice concordato per un abitare sostenibile", e le supporta nel progettare case e appartamenti ispirati alla bioedilizia, con particolare attenzione alla riduzione dei consumi energetici. Sono circa 3.000 le cooperative associate e rispondono ai bisogni di oltre 400.000 famiglie a livello nazionale. I profitti derivanti dalle vendite vengono reinvestiti per creare programmi di edilizia sociale. Collabora inoltre ad altri progetti europei legati al risparmio energetico degli edifici e alla solidarietà sociale. Primo piano ACI Fondata nel 1886, Legacoop associa circa 15.000 cooperative a livello nazionale, rappresentative di tutti i settori produttivi. Promuove lo sviluppo della cooperazione e della mutualità, di relazioni economiche e di solidarietà tra le cooperative associate e sostiene la diffusione dei valori e principi cooperativi. Legacoop è membro dell'Alleanza Internazionale Cooperative e di altre organizzazioni a livello europeo, è rappresentata all'interno dell'European Economic and Social Committee (CESE), è partner di diversi progetti europei sui temi della cooperazione e della solidarietà sociale e partecipa a numerosi tavoli istituzionali. Dal 2006 promuove "Cooperambiente", fiera leader del mondo cooperativo dedicata alla sostenibilità energetica, all'ambiente e alla green economy che ogni anno premia anche i migliori progetti ambientali. ANCC-Coop - Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori - è associata a Legacoop e conta oltre 7 milioni di soci. Da quasi trent'anni si occupa di salvaguardia dell'ambiente e tutela dei consumatori realizzando campagne eco-consumeriste. Da "Bianco il bucato, azzurro il mare", per ridurre i fosfati nei detersivi, alle attuali "Acqua di casa mia" e "Boschi e foreste". È partner del progetto Promise - cofinanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma Life+ - volto a favorire una maggiore diffusione dei prodotti ecosostenibili. Inoltre, ha promosso l'iniziativa "Risparmia le energie", che ha coinvolto circa 2.500 cittadini attraverso una web community dedicata. Legacoop Settori Territori La Regione Toscana, tra le numerose attività e progetti sviluppati, è tra i fondatori del network europeo NEPIM, la "Rete per la promozione del consumo sostenibile nelle Regioni europee". Costituito da 11 Regioni e associazioni di 6 paesi europei è stato successivamente esteso ad altri organismi. Il progetto è nato con la finalità di sostenere il consumo responsabile in Europa, difendere i diritti dei consumatori, organizzare campagne di informazione sulle tematiche ambientali. Nell'ambito del network la Regione Toscana ha proposto il progetto "Il costo ambientale e sociale del consumo" volto a promuovere produzioni e consumi sostenibili, organizzare campagne educative sul risparmio delle risorse, favorire il risparmio energetico e le energie da fonti rinnovabili. La Regione Emilia-Romagna promuove strumenti e azioni volte alla sostenibilità delle città e del territorio, a partire dalla certificazione energetica degli edifici. La Regione ha aderito agli Aalborg Commitmets e fa parte del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane e della Rete Cartesio per la gestione sostenibile delle aree territoriali. Sostiene la certificazione EMAS per gli enti locali, dirige iniziative pilota per gli acquisti verdi e sviluppa politiche regionali in tema di produzione e consumo sostenibile. È stata partner di numerosi progetti europei e recentemente ha lanciato nove progetti pilota per promuovere i piani clima locali e approvato una legge regionale a sostegno del Piano d'Azione per il GPP. Imprese Sondaggio Primo piano 6 PROGRAMMA Ecocourts: cittadini, imprese e PA più efficienti se collaborativi 28 novembre - Padova - Conferenza finale ECO Courts Programma provvisorio 9.45 10.00 Registrazione partecipanti 13.30 Networking lunch Chairman: Patrizio Mazzetto, Dirigente Settore Ambiente Comune di Padova 15.00 Tavola rotonda Collaborazione, risparmio, efficienza e coesione: il ruolo del pubblico e del privato nell’era della sharing economy Saluti di apertura Matteo Cavatton, Assessore Ambiente Comune di Padova 10.30 I progetti LIFE+: nuove modalità e opportunità Stefania Betti, Ministero Ambiente Direzione Generale per lo sviluppo sostenibile, il clima e l’energia 11.00 Il progetto Ecocourts: uno sguardo d’insieme Daniela Luise, Project manager Ecocourts 11.20 L’economia collaborativa e la gestione efficiente delle risorse Marta Mainieri, Collaboriamo.org Casper Harboe, Programme Manager of Sharing Copenhagen – European Green Capital 2014 Presentazione della pubblicazione “Making Sense of the UK Collaborative Economy” Emma Clarence, Nesta UK 12.00 Primo piano Ambiente e economia della collaborazione: gli attori e i progetti chiave di Ecocourts Interviste ai protagonisti Daniela Luise, Comune di Padova Rossana Zaccaria, Finabita Vanni Rinaldi, Legacoop Francesco Russo, Ancc Paolo Caldesi, Regione Toscana Patrizia Bianconi, Regione Emilia Romagna ACI Legacoop Andrea Segrè, PINPAS, Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare Last minute market Enrico Facci, Legambiente/Acli - Progetto Life+ EcoLife Gianluca Ruggeri, Retenergie Cooperativa elettrica di Produttori e Utilizzatori di Energia da fonti rinnovabili Caterina Ferri, Comune di Ferrara - community lowaste4action Ilaria Venturelli, S-Cambia cibo Marta Corubolo/Rossella Bearzatto, Associazione HousingLab 16.30 Premiazione degli ECO Courts Award Pionieri e partner insieme per una economia locale, innovativa e connessa Coordina Filippo Solibello Vincitori ECO Courts Award Scuola di musica Gershwin Coop Finabita 18.00 Spettacolo Diego Parassole con Green Orchestra Settori Territori Imprese Sondaggio 7 >> Alleanza Cooperative Italiane >> Emilia Romagna - Reggio Emilia >> Ferrara ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE “Bene il TFR in busta paga solo se é a saldo zero per le aziende” «Positivo il confronto con il governo sul Tfr perché si fa solo se è a saldo zero per le pmi in chiave di uscite finanziarie». Lo dice Mauro Lusetti presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane, accompagnato dal copresidente Maurizio Gardini, a margine del primo incontro governo – parti sociali alla Sala Verde di Palazzo Chigi, svoltosi il 7 ottobre. «È un elemento positivo che denota la volontà del governo di avviare il confronto con le parti sociali Ci sarà un nuovo incontro entro tre settimane sulla Legge di Stabilità. L’art. 18 – aggiunge Lusetti – è un dibattito solo di tipo ideologico. Noi preferiamo soffermarci e confrontarci su contratto a tutele crescenti, formazione, perché su questi temi che si misura la competitività delle imprese». «Bene la semplificazione burocratica, ma ribadiamo la necessità di intensificare i controlli sulle false cooperative per contrastare dumping e contratti al massimo ribasso».Apprezzamento, infine, «sull’impegno del governo sulla riforma della scuola e siamo a fianco del presidente Renzi nella sua battaglia in Europa per aumentare la competitività e favorire la crescita». “Cooperazione, agricoltura sostenibile e sicurezza alimentare” “Dal seme al cibo cooperazione, agricoltura sostenibile e sicurezza alimentare”. Questo il tema al centro del terzo evento organizzato nell’ambito del semestre di presidenza italiana dell’Ue dall’Alleanza delle Cooperative Italiane in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed il Ciheam di Bari (Istituto Agronomico Mediterraneo) L’evento si terrà a Bari il 18 ottobre presso l’Aula Magna CIHEAM-Bari (Via Ceglie, 9 Valenzano (BA) Primo piano ACI Legacoop Settori Programma Provvisorio 8.30 Registrazione e accoglienza 9.00 Saluti delle Autorità Chair Cosimo Lacirignola - Segretario generale CIHEAM e Direttore CIHEAM-Bari Nichi Vendola - Presidente Regione Puglia Marco Pagano - Presidente Alleanza Cooperative Italiane Puglia Maurizio Martina* - Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Adel El Beltagy - Ministro dell’Agricoltura Egitto e Presidente CIHEAM Paolo De Castro* - Membro Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, Parlamento UE Lapo Pistelli* - Vice Ministro Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale 9.45 Interventi programmati dei Keynote Speakers Chair Cosimo Lacirignola - Segretario generale CIHEAM e Direttore CIHEAM-Bari Graziano Da Silva*- Direttore generale FAO Kanayo F. Nwanze* - Presidente IFAD Roberto Ridolfi - Direttore Crescita e Sviluppo Sostenibile EU-DevCo - Europe Aid Giuseppe Sala* Commissario straordinario EXPO Milano 2015 Giorgio Mercuri - Presidente Alleanza Cooperative Italiane - settore Agroalimentare 11.30 Discussione plenaria Chair Giampaolo Cantini - Direttore Generale DGCS - MAECI Michael Hailu - Direttore CTA - Centro Tecnico per la Cooperazione Agricola e Rurale Luigi Nicolais - Presidente CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche Mouin Hamzé - Segretario Generale CNRS - Consiglio Nazionale Ricerca Scientifica Libano Luciano Centonze - Reti ONG italiane (AOI, Link 2007, CINI) Giampaolo Buonfiglio - Presidente Med RAC - Consulta Pesca Mediterranea Claudio Pennucci - Rappresentante Conserve Italia Soc. Coop. Agricola Territori Imprese Sondaggio 8 Alessandro Mazzoli - Direttore Commerciale, Coop Italia 13.30 Conclusioni Giampaolo Cantini - Direttore Generale DGCS – MAECI Per partecipare all’evento è necessario iscriversi su: www.cooperativesviluppo.wordpress.com *(in attesa di conferma) EMILIA ROMAGNA E REGGIO EMILIA AlvialaprimaEdizionedellaScuola della Cooperazione di Comunità Il programma prevede due tappe: il 24 e 25 ottobre a Succiso (RE) presso la Cooperativa di Comunità Valle dei Cavalieri, il 15 e 16 novembre a Cerreto Alpi (RE) presso la Cooperativa di Comunità I Briganti di Cerreto. Questa prima edizione dal titolo “Fare Cooperazione di Comunità per lo Sviluppo Locale delle Aree Interne” è organizzata dall’Alleanza delle Cooperative Italiane, Emilia – Romagna e Reggio Emilia, e finanziata dalla Regione Emilia Romagna. Il corso , tenuto da docenti che appartengono al mondo delle Istituzioni, dell’Università, delle Associazioni no profit, e della Cooperazione rappresenta l’ occasione per comprendere il lavoro di chi ha già realizzato e vive questa esperienza e la possibile fattiva realizzazione di chi vede nel suo progetto la nascita una futura cooperativa di comunità. Il programma al seguente link http://www.legacoop.coop/al-via-la-primaedizione-della-scuola-della-cooperazione-dicomunita/?rm=1 FERRARA Pauline Green ‘tiene a battesimo’ la prima Assemblea Se il termine “scuola” rappresenta un’istituzione destinata ad educare e istruire allievi e studenti, avvalendosi di figure professionali quali lavoratori della conoscenza, questa prima edizione della Scuola di Cooperazione di Comunità esprime in se un valore in più: quello di essere rivolta all’allievo ma anche ad educare e formare se stessa. Eh si, perché realizzare una comunità cooperativa vuol dire lavorare insieme, mettere insieme le esigenze , le capacità e le volontà di tutti, per creare e gestire il bene di tutti e, investirne gli utili, per il bene di tutti; mettere insieme esperienze e strumenti operativi, curare e valorizzare i territori, ponendo al centro dell’agire la forma associata e la partnership tra Pubblico e Privato. Il percorso formativo, rivolto ad amministratori locali, imprenditori e cooperatori di comunità, agenzie pubbliche e private di sviluppo locale, mira all’acquisizione di competenze e strumenti operativi nella promozione di cooperative di comunità. Primo piano ACI La cooperazione ferrarese è pronta per fare il salto di qualità, per dare risposte efficaci ai nuovi bisogni dei soci e del territorio in cui opera, in questo momento molto difficile per l’economia e la società italiana e lo fa adottando un punto di vista ampio, internazionale ed unitario, attraverso il coordinamento dell’Alleanza delle Cooperative Italiane di Ferrara che ieri, durante la sua prima Assemblea formale, ha nominato gli organismi dirigenti. Ospite d’eccezione dell’assemblea è stata Pauline Green, presidente dell’International Cooperative Alliance, l’organizza- Legacoop Settori zione internazionale che rappresenta, unisce e promuove il sistema cooperativo in tutto il mondo. Andrea Benini, presidente di Legacoop Ferrara, sarà il primo Presidente dell’Alleanza ferrarese. Roberto Crosara e Giuliano Grandi, rispettivamente presidente di Confcooperative Ferrara e referente per Ferrara di AGCI Ravenna – Ferrara, saranno i copresidenti. “È un onore essere alla guida di questo coordinamento – commenta Benini – attraverso cui potremo individuare e realizzare migliori strategie e progetti. L’Alleanza è un’opportunità concreta perché le cooperative siano un modello economico di riferimento, grazie alla loro capacità di rispondere ai bisogni delle persone e di essere sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale.” L’Alleanza delle Cooperative Italiane riunisce Legacoop, Confcooperative e AGCI, per un totale a Ferrara di circa 200 cooperative, che a livello locale occupano più di 14mila lavoratori e hanno oltre 160mila soci.Anche nell’attuale fase di recessione le cooperative si sforzano di non scaricare i costi della crisi sui lavoratori: a Ferrara, a fronte di un calo complessivo dell’occupazione del 14,3% tra il 2008 e il 2013, gli occupati nelle cooperative sono calati del 6%. Nelle cooperative dell’Alleanza, tra il 2008 e il 2013, è aumentato il costo del lavoro e molte hanno preferito contratti di solidarietà e autoriduzione dello stipendio agli ammortizzatori sociali classici. Anche se nel 2013 il fatturato complessivo delle cooperative ferraresi è diminuito, a causa della crisi, continua ad aumentare il patrimonio netto: i soci operano per rispondere ai propri bisogni e di quelli dei soci futuri, destinando parte degli utili a riserve indivisibili. La rappresentante mondiale delle cooperative ha dato la propria ‘benedizione’ all’Aci ferrarese definendosi “lieta di assistere a questo giorno storico per Ferrara”. “L’Emilia Romagna è riconosciuta in tutto il mondo come il cuore pulsante delle cooperative sociali – ricorda Green – e questa testimonianza della grande capacità di innovazione degli italiani è molto forte anche a Ferrara, dove le cooperative dimostrano di avere una visione chiara del futuro”. Il recupero di una prospettiva unitaria dopo quasi 100 anni di separazione per guardare insieme al futuro Territori Imprese Sondaggio 9 era appunto il filo conduttore della giornata dedicata al ‘Blueprint for a Co-operative Decade’, cioè l’insieme delle linee guida per lo sviluppo dell’impresa cooperativa nel prossimo decennio, che l’Alleanza Internazionale delle Cooperative ha lanciato alla fine del 2012, anno che l’Onu ha proclamato Anno internazionale delle Cooperative. “La strategia di sviluppo per i prossimi 10 anni – spiega Pauline Green – è far crescere tutta la cooperazione, con un approccio sostenibile e inclusivo,per favorire l’occupazione di donne e giovani”. La chiave dello sviluppo della cooperazione a livello locale e nazionale è dato dalla resilienza. “Le cooperative affrontano la crisi – sottolinea Roberto Crosara, presidente di Confcooperative Ferrara – proprio cercando di far fronte all’attuale situazione di grande Primo piano ACI difficoltà senza perdere le proprie caratteristiche distintive”. “La forza delle cooperative sono i nostri soci – specifica Mauro Lusetti, presidente nazionale dell’Aci – che fanno sì che la cooperativa non sia solo impresa, ma fattore di coesione sociale”. “La cooperazione ha bisogno di una identità unitaria e di una riduzione dei conflitti interni – interviene il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani – e l’Alleanza rappresenta anche una concreta opportunità di miglioramento”. Un auspicio positivo condiviso anche da Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio di Ferrara: “Il mondo è cambiato e così anche la cooperazione che si avvia su una strada di crescita e prosperità in nome della collaborazione”. Il segreto, secondo Luca dal Pozzo (presidente Cecop- Confe- Legacoop Settori derazione Europea delle Cooperative attive nell’industria e nei servizi), è quello di “radicare il cuore nel territorio ma adottare una visione più ampia puntando sul mondo glocal e sulla cooperazione tra cooperative”. Dopo il dibattito che ha coinvolto una decina di presidenti delle cooperative locali, l’assemblea è culminata con l’elezione degli organismi dirigenti dell’Aci Ferrara a cura di Alessandro Brunelli, presidente Agci Ravenna Ferrara. Oltre che dal Presidente Andrea Benini e dai vicepresidenti, l’Ufficio di presidenza sarà composto da Paola Pesci, Nicola Folletti, Mauro Grossi, Patrizia Masetti, Giampaolo Mazzoni e Patrizia Bertelli, mentre al Consiglio direttivo si aggiungeranno Mirco Dondi, Daniele Guzzinati, Patrizia Caniati, Sergio Caselli, Michele Mangolini, Vadis Paesanti e Chiara Bertolasi. Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Fon.Coop >> Commissione Pari Opportunità >> Cooperative di comunità 10 FON.COOP gacoop Maurizio Gardini, Copresidente Alleanza delle Cooperative Italiane e Presidente Confcooperative Rosario Altieri, Copresidente Alleanza delle Cooperative Italiane e Presidente Agci Serena Sorrentino, Segretaria Nazionale CGIL Luigi Sbarra, Segreteteria Generale CISL Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL Modera Davide, Colombo, giornalista del quotidiano “Sole 24 Ore” A Roma il convegno in occasione del Decennale del Fondo >> Coopstartup Da 10 anni Fon.Coop finanzia la formazione continua delle imprese cooperative e delle organizzazioni non-profit. Il 15 ottobre alle ore 9:00, presso il Palazzo della Cooperazione in via Torino 146, Roma, per l’occasione è stato organizzato il Convegno del Decennale. Il Convegno è dedicato alle caratteristiche della formazione finanziata, ma anche a come Fon.Coop si sta organizzando per rispondere, da protagonista, alle sfide future. Sarà inoltre un momento per approfondire insieme temi importanti ed attuali quali il ruolo della bilateralità “motore” della formazione continua, i cambiamenti del mondo del lavoro, la centralità dell’economia sociale. 13.00 Ringraziamenti e saluti Marco Galli, Vice Presidente di Fon.Coop COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ Convegno “Tempi di vita e tempi di lavoro in Italia ed in Europa” Programma 9.30 Promuovere, ridistribuire, innovare: i titoli della formazione di Fon.Coop Carlo Scarzanella, Presidente di Fon.Coop 10.00 Il dialogo: la presenza di Fon.Coop nel mondo della cooperazione: risultati, posizionamento distintivo, le nuove sfide dell’economia sociale Francesco Agostino, Direttore di Fon.Coop Paolo Venturi, Direttore di AICCON Modera: Professor Marco Ruffino, Università di Bologna 11.00 Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali 11.30 Il dibattito: l’esperienza della bilateralità cooperativa nello sviluppo della formazione continua Mauro Lusetti, Presidente Alleanza delle Cooperative Italiane e LePrimo piano ACI Legacoop Settori “Tempi di vita e tempi di lavoro in Italia ed in Europa”. E’ il tema al centro del convegno promosso dalla Commissione Pari Opportunità di Legacoop e dalla Fondazione Nilde Iotti, in collaborazione con Legacoop Emilia Romagna, che si terrà a Bologna il 24 ottobre con inizio alle ore 9.30, presso l’Auditorium Enzo Biagi, Salaborsa. Obiettivo del Convegno è quello di fare il punto, a distanza di più di un decennio dall’approvazione della legge 53, sulla situazione italiana in tema di condizioni e strumenti per la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro e di valutare oltre al quadro italiano anche quello europeo. Territori Imprese Sondaggio Legacoop 11 Sarà l’occasione per un confronto su alcune best practice cooperative. Al seguente link il programma completo http://www.legacoop.coop/convegnotempi-di-vita-e-di-lavoro-in-italia-ed-ineuropa-oggi/ COOPERATIVE DI COMUNITÀ Inaugurazione de “Il borgo antico, la valle delle sorgenti” Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Mauro Lusetti hanno partecipato al convegno “Ripartire dal lavoro non è improbabile” che si è tenuto sabato 4 ottobre a Gaverina Terme, in uno degli splendidi edifici storici recuperati grazie al Piano Integrato d’Area condotto dalla cooperativa di comunità L’Innesto. Il convegno, coordinato dal giornalista di Avvenire Diego Motta, ha rappresentato l’evento centrale di una festa durata tre giorni, con cui si è celebrata la conclusione di un progetto che ha portato a importanti realizzazioni, destinate a lasciare un segno profondo nella vita della valle. Giuliano Poletti, che negli anni di presidenza di Legacoop e di ACI, ha promosso e sostenuto l’idea della cooperazione di comunità, ha accolto l’invito ad essere presente in un momento di condivisione della soddisfazione per gli spettacolari risultati conseguiti dalla cooperativa e dagli altri partner del progetto. Nel suo intervento Poletti ha affrontato il tema del lavoro, affermando che tutti gli italiani devono sentirsi impegnati in attività lavorative, che possono assumere forme diverse, da quelle più stabili ad altre temporaneamente meno strutturate. Tutti gli italiani devono sentirsi impegnati nel cambiamento necessario, ricordando che il cambiamento riguarda tutti, e non solo “gli Primo piano ACI altri”. Ha citato i segni positivi che arrivano dalla società, imprenditori che investono, lavoratori che assumono la gestione di imprese in fallimento, nuclei di giovani che avviano nuove attività, cittadini che si organizzano in cooperative di comunità. Il Presidente di ACI Mauro Lusetti ha affrontato il tema del riposizionamento che devono compiere le cooperative a fronte dei cambiamenti che sono in atto e ha ricordato l’attenzione di Legacoop di ACI verso le potenzialità che il patrimonio monumentale, culturale, archeologico dell’Italia offrono per l’imprenditorialità anche cooperativa e per il lavoro. Lusetti ha citato il progetto Petroleum di Obiettivo Lavoro e il sostegno che le centrali cooperative offrono ai casi di workers buy out. Il Professor Aldo Bonomi, che da anni si occupa dello sviluppo delle aree interne, ha affermato nel suo intervento che le cooperative di comunità devono contaminare la cooperazione tradizionale, che ha bisogno di rinnovarsi e di innovare. Il convegno e gli altri eventi collaterali hanno visto una grande partecipazione, di almeno 300 persone, molti provenienti da altre regioni italiane, grazie anche alla collaborazione fra la cooperativa L’innesto e l’Associazione Borghi Autentici d’Italia, rappresentata dal suo presidente, il Sindaco di Melpignano Ivan Stomeo e da diversi consiglieri. L’evento è stato personalmente coordinato dal presidente dell’Innesto Lodovico Patelli, che non si è risparmiato come relatore, animatore e manager dell’iniziativa. Patelli ha rappresentato gli obiettivi del progetto realizzato con il PIA e la sua metodologia, basata su un approccio bottom up, il coinvolgimento di tutti i Comuni della valle, le Parrocchie, le associazioni culturali, ambientaliste, sportive, del volontariato; la ricerca in profondità degli aspetti salienti della cultura tangibile e intangibile locale (architettura, prodotti tipici, cucina, artigianato, antichi mestieri, oltre ovviamente agli aspetti naturalistici); una visione integrata fra varie attività, di accoglienza, di ristorazione, di pratica sportiva, di animazione. Chiara Patelli ha descritto le realizzazioni compiute: restauro di chiese e di edifici religiosi, realizzazione di una Via Crucis, di aree verdi, parchi giochi, il Bioparco; individuazione di itinerari per il trekking, traccia- Legacoop Settori mento di sentieri con apposita segnaletica; creazione di laboratori didattici e di cartellonistica didattica; recupero di edifici storici e di cascine per l’ospitalità, la ristorazione, la convegnistica, l’alloggio dei cavalli; pubblicazione di una cartina della valle e di altri materiali informativi. Presenti ai vari momenti dell’evento i Sindaci dei paesi della valle, Consiglieri regionali, Parroci, giornalisti, docenti universitari, rappresentanti dell’associazionismo e del movimento cooperativo fra cui il Presidente di Legacoop Lombardia Luca Bernareggi. L’evento si è concluso con la tavola rotonda, coordinata dall’editorialista dell’Eco di Bergamo Franco Cattaneo, con il titolo “Le reti in festa: identità, offerta turistica e inclusione sociale”; vi hanno preso parte Maurizio Davolio, Copresidente di ACI Turismo e Presidente di AITR, Ivan Stomeo, Presidente di Borghi Autentici d’Italia, Felice Romeo, Consigliere della Fondazione Cascina Triulza e tanti rappresenti di realtà territoriali, fra cui Mauro Conficoni (Cooperativa Atlantide), Gianluca Rivieri (cooperativa Fuso.com), Marco Buzzi (cooperativa Azalea), Manuela Bolchini (cooperativa Equotube), Maurizio Forchini (Consorzio Italia Holiday e Presidente di Federcultura Turismo Sport Lombardia). La tavola rotonda ha permesso di presentare esperienze di cooperative di comunità, paesi ospitali, forme di inclusione sociale di categorie svantaggiate, progetti di sviluppo turistico locale ispirati alla sostenibilità e alla responsabilità. Nel suo intervento Davolio ha ricordato i progressi raggiunti negli ultimi anni nell’affermazione di principi di responsabilità nel turismo: la crescente attenzione da parte delle istituzioni europee e internazionali che si traduce in elaborazione di linee guida specifiche nella materia, una maggiore disponibilità dell’industria turistica anche convenzionale ad adottare buone pratiche, cambiamenti positivi anche da parte dei viaggiatori, il cui comportamento è influenzato da una maggiore educazione al viaggio. La cooperativa L’Innesto si presenta oggi come uno dei casi di maggior successo fra le cooperative di comunità. Con 136 soci, 86 lavoratori fissi di cui 60 soci, ha raggiunto una dimensione imprenditoriale molto consistente. Territori Imprese Sondaggio Legacoop 12 Con la realizzazione del PIA L’Innesto arricchisce di molto la propria offerta di ospitalità, sportiva, culturale; e accresce il proprio ruolo di guida per lo sviluppo integrato della valle nei suoi aspetti naturalistici, culturali e turistici. COOPSTARTUP Dall’idea al progetto, ecco i risultati di un anno di lavoro A poco meno di un anno dal suo lancio ufficiale, Coopstartup – progetto sperimentale di Coopfond – presenta il 22 ottobre a Roma i primi risultati nel seminario “COOPSTARTUP 2014 – Dall’idea al progetto”. Un incontro cui parteciperà il presidente di Legacoop Nazionale Mauro Lusetti insieme a rappresentanti di Governo, Invitalia, LVenture Group, Federcasse BCC. Make a Cube, Necto Holding e Progetto-Rena. L’appuntamento è fissato dalle 10.30 alle 17 a Roma, nella sala Basevi della sede di Legacoop Nazionale. Coopstartup si basa su un gruppo di lavoro eterogeneo, “aperto” e in espansione (da 30 a circa 100 componenti) che promuove processi di confronto e condivisione di esperienze interne ed esterne al Primo piano ACI sistema Legacoop. Utilizza mezzi di comunicazione collaborativi, attivi da giugno 2014: sito internet: 2.358 utenti; 10.917 visualizzazioni di pagina; età prevalente 2534 anni; Facebook: 1.056 mi piace; Twitter: 238 follower. È in corso di realizzazione una Guida per l’aspirante cooperatore, verificata con gruppo ristretto junior/senior e attualmente in consultazione sul sito, con l’attivazione del gruppo di un centinaio di componenti, la realizzazione di seminari e convegni, un’attività di studio e di confronto. Verrà presentata ufficialmente nell’iniziativa Coopstartup del 22 ottobre a Roma. Sono appena state avviate una serie di sperimentazioni promosse dai territori. Legacoop Settori Dal punto di vista finanziario le idee portate a progetto saranno valutate da Coopfond per la partecipazione al capitale di rischio o per la concessione di credito secondo i classici criteri seguiti al fondo, che al momento non hanno manifestato ostacoli al loro supporto. Le sperimentazioni realizzate o in corso di avvio sono: COOPmeUP: Legacoop Lazio ( su 16 partecipanti, 3 sono state avviate nel percorso di accompagnamento) e Legacoop Ferrara (in accompagnamento 3 nuove cooperative e 2 cooperative esistenti con progetti innovativi) con il supporto delle cooperative Lama (Impact Hub Firenze) e Itaca (FAB Pordenone). Mentre è in corso il supporto alle cooperative, si prevede il lancio di un nuovo bando nei prossimi mesi. COOPSTARTUP Puglia: Legacoop Puglia in collaborazione con Reteinforma, Generazioni Puglia, Qiris, Innovars, Informa, The Qube, Officine Cantelmo, Pazlab. Bando lanciato il 3 settembre con chiusura definitiva il 31 ottobre 2014. Testo del bando su www.coopstartup.it/sperimentazioni/puglia COOPSTARTUP FarmAbility: Legacoop Agroalimentare e Innovacoop. Il bando è in fase di predisposizione e sarà tenuto aperto fino a fine novembre 2014. Territori Imprese Sondaggio Settori >> Lega Pesca 13 LEGA PESCA Progetto per l’utilizzo “ecofriendly” delle reti Lega Pesca, attraverso la sua struttura scientifica Consorzio Mediterraneo, coordina per l’Italia le attività di recupero delle reti da pesca abbandonate in mare che avvengono tramite l’utilizzo “ ecofriendly“ dei pescherecci dello strascico. Tali attività sono inserite in un progetto di ampio respiro finanziato dal programma UE transfrontaliero IPA -Adriatic, mirato al disinquinamento del mare Adriatico dalle plastiche, dal nome Primo piano ACI Legacoop Settori DEFISH GEAR. Nell’ambito di questo progetto si sono sviluppate positive sinergie con l’organizzazione Healthy Seas, che ha avviato nel Mare del Nord le prime esperienze di riuso di reti per farne tessuti tessili. Il know How per la rigenerazione della plastica è italiano. Ancona, primo collection point nazionale, rende l’Adriatico apripista in Mediterraneo di esperienze avviate finora solo in Nord Europa. Il 16 ottobre ad Ancona, presso il porto della città, alle ore 16.00, si terrà una conferenza stampa di presentazione con tutti i partecipanti al progetto. Territori Imprese Sondaggio Territori >> Alto Adige-Südtirol >> Emilia Romagna >> Liguria 14 ALTO ADIGE-SÜDTIROL “Meet Coop Point – Le nuove opportunità della cooperazione” >> Liguria >> Marche >> Umbria >> Udine >> Bolzano >> Venezia >> Bologna A ottobre Legacoopbund darà il via a una serie di conferenze a Brunico, Merano e Laives sulle nuove prospettive di sviluppo della cooperazione. Il progetto è stato presentato l8 ottobre nell’ambito di una conferenza stampa a Bolzano; presenti anche la Direttrice del Dipartimento Cultura italiana, Edilizia e Lavori pubblici Dott.ssa Katia Tenti e la Direttrice dell’Ufficio Sviluppo della cooperazione Dott.ssa Manuela Paulmichl. Democratiche e radicate nel territorio, competitive e attente ai bisogni dei soci, dei lavoratori e della comunità, le cooperative sono una forma d’impresa con una grande storia e esperienza in Alto Adige, e con un grande potenziale per il futuro. Le imprese cooperative valorizzano, infatti, le competenze e conoscenze di tutti i collaboratori e soci, e attraverso lo scambio di idee nascono in esse progetti innovativi. Attraverso il progetto Meet CoopPoint Legacoopbund organizza sul territorio altoatesino una serie di conferenze ad ingresso gratuito sulle nuove prospettive della cooperazione. “Questa iniziativa è parte della nostra attività di promozione della forma cooperativa”, afferma Heini Grandi, Presidente di Legacoopbund: “Vogliamo offrire ai cittadini spunti concreti per lo sviluppo di nuovi progetti in grado di rispondere alle esigenze specifiche del proprio territorio”. “A seguito della nostra iniziativa CoopPoint on the road, la quale ha visto un pulmino girare per tutto l’Alto Adige con lo scopo di promuovere la cooperazione, quest’anno vogliamo instaurare un dialogo più ravvici- >> Forlì >> Reggio Emilia >> Palermo Primo piano ACI Legacoop Settori nato con i cittadini”, spiega Monica Devilli, responsabile del Promoting Office di Legacoopbund: “Le tematiche affrontate durante le conferenze spaziano dai vantaggi della collaborazione tra imprese, alle cooperative di comunità fino ad arrivare ai nuovi modelli di abitazione cooperativa. Esse emergono da un’analisi della cooperativa di ricerca e innovazione sociale Sophia, basata su indicatori specifici e sulla letteratura scientifica inerente”. Tra i relatori delle tre conferenze figura anche l’architetto Matteo Scagnol, il quale durante la conferenza stampa ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa. + Il progetto Meet CoopPoint ha inizio venerdì 10 ottobre. Tutti gli appuntamenti di Meet CoopPoint: Fare rete Collaborazione e responsabilità per un’economia votata al futuro Venerdì 10 ottobre 2014, ore 17.00 Sala Raiffeisen, Brunico Cooperative di comunità Quali possibilità hanno i cittadini per valorizzare la propria comunità? Giovedì 16 ottobre 2014, ore 17.00 Sala Conferenze, Kurhaus, Merano Cohousing - Le nuove forme di abitazione cooperativa Martedì, 21 ottobre 2014, ore 17.00 Hotel Ideal Park, Laives EMILIA ROMAGNA Legge3/4/2001,n.142:profiliamministrativi ed accertamenti ispettivi Legacoop Emilia Romagna organizza un appuntamento seminariale che si terrà il 16 ottobre a Bologna, presso Unipol banca – sala Auditorium (Piazza della Costituzione 2), sul tema:”Legge 3 aprile 2001, n. 142: profili amministrativi ed accertamenti ispettivi”. L’iniziativa, coordinata da Manfredi Matacena, è stata programmata con l’obiettivo di fornire alle cooperative una qualificata Territori Imprese Sondaggio Territori 15 occasione di formazione e aggiornamento di sicuro interesse. La partecipazione al Seminario è gratuita ed a posti riservati. Per motivi organizzativi si prega confermare la propria partecipazione entro il 14 ottobre via e-mail a [email protected] oppure via telefax al numero 051/50.99.05 Programma 14,00 Registrazione partecipanti 14,20 Saluto di benvenuto Dr. Alberto Armuzzi, Vicepresidente Legacoop Emilia Romagna Dr. Giuliano Quattrone, Direttore Regionale INPS Emilia Romagna Dr. Mario Longo, Direttore Regionale INAIL Emilia Romagna Dr. Aniello Pisanti, Direttore Regionale – Ministero del lavoro e delle politiche sociali Emilia Romagna 14,45 Le sanzioni amministrative e penali Dr. Aniello Pisanti Dr. Gabriele Civolani, Direzione Regionale – Ministero del lavoro e delle politiche sociali Emilia Romagna 15,15 Gli accessi ispettivi in Emilia Romagna ed i casi riscontrati nelle Società cooperative Dr. Valerio Giusti, Associazione professionale funzionari ispettivi pubblici (ANIV) Emilia Romagna 15,35 I contratti di lavoro dopo la Legge 3 aprile 2001, n.142 Avv. Oreste Manzi, Ufficio legale distrettuale INPS Emilia Romagna 16,30 I profili giuridici della responsabilità solidale nelle Società cooperative Dr. Daniele Bernacchi, Direzione Regionale INPS Area Vigilanza 17,00 Il recupero crediti Dr.ssa Rosa De Simone Dr. Maurizio Caterino, Direzione Regionale INPS Area Entrate contributive 17,30 Conclusione dei lavori Dr. Giancarlo Sponchia, Vicepresidente Associazione professionale funzionari ispettivi p u b b l i c i (ANIV) Dr. Fabio Vitale, Direttore Centrale Primo piano ACI INPS Vigilanza prevenzione e contrasto dell’economia sommersa Coordinamento lavori Dr. Manfredi Matacena - Legacoop Emilia Romagna Dr. Valerio Giusti - ANIV Emilia Romagna LIGURIA Legacoop pre seleziona nuovi revisori L’Alleanza delle Cooperative si costituirà parte civile contro le false cooperative e mette al centro due obiettivi: le cooperative non possono partecipare ad appalti pubblici o privati senza aver superato la revisione biennale; le cooperative senza certificato di revisione non possono accedere a finanziamenti regionali. Legacoop Liguria guarda verso questi obiettivi realizzando anche una specifica pre -selezione per giovani professionisti che intendono avviare l’attività di revisori di cooperative, il tutto grazie anche agli accordi di collaborazione con l’Università di Genova. Da un’idea di Aldo Montano è stato così sviluppato un percorso, coordinato da Enrico Casarino (Responsabile revisioni) e Rosangela Conte (Responsabile formazione), che ha portato alla scelta di due persone, le quali parteciperanno al corso abilitante organizzato da Legacoop nazionale. “E’ un percorso che abbiamo cominciato qualche tempo fa – spiega Pier Luigi Brunori, responsabile nazionale Revisione Legacoop – realizzando un passaggio intermedio che porterà i candidati a seguire un corso completo di formazione di revisori di Legacoop. Un modello che si può esportare in altre regioni perché ha il vantaggio di rappresentare una forma ulteriore di selezione e valorizzazione della classe dirigente di domani. ” L’Alleanza delle Cooperative mira ad un pacchetto di iniziative che comprende anche il varo di un Manifesto dell’economia pulita e una proposta di legge per aumentare la capacità di contrasto dello Stato verso le false cooperative. Rispetto e responsabilità; autonomia e indipendenza; pulizia e trasparenza; onestà e regole; comunità e persone sono i cinque punti nei quali si articola il Manifesto per un’economia pulita. Una sfida che la cooperazione Legacoop Settori intende riempire di contenuti – lavorandoci a partire dai Congressi delle tre centrali nei prossimi mesi – e che lancia a tutte le altre associazioni di categoria. In questo quadro nascono sia la scelta di costituirsi parte civile, ogni qualvolta sarà possibile, nei processi contro le false cooperative e la proposta di legge per inasprire i controlli. In questa battaglia, infatti, fondamentale è un vero coordinamento delle attività ispettive a tutti i livelli. “C’è bisogno di una Vigilanza moderna ed efficace per poter contrastare il fenomeno della cooperazione spuria che comunque non si annida fra i nostri associati – sottolinea Brunori intervenuto a Genova alla conclusione del corso promosso da Legacoop Liguria -. Nel contempo non dobbiamo dimenticare che la Vigilanza controlla già molti aspetti della vita di una cooperativa, dobbiamo evitare di caricarla di compiti che spettano ad altri enti”. “All you need is…..” iniziativa Legacoop per i giovani Ancora tre opportunità per i giovani che stanno pensando di avviare un’impresa, magari proprio in forma cooperativa. “All you need is…..” è la nuova iniziativa che Legacoop Liguria promuove in collaborazione con Università di Genova, Comune di Genova e Confcooperative. E’ possibile partecipare anche a singoli incontri. Questo il calendario degli appuntamenti. 15 OTTOBRE 2014 ore 14.30 - 17.30 Sportello Lavoro Università degli Studi di Genova Via Bensa, 1 III piano CAPIRE: mi è venuta un’idea, sarà buona? Gioco cooperativo per comprendere il significato di lavorare assieme e per analizzare opportunità e criticità 12 NOVEMBRE 2014 ore 14.30 - 17.30 Informagiovani Comune di Genova Palazzo Ducale Piazza Matteotti 24r SCOPRIRE: la mia idea potrebbe funzionare anche economicamente? Analisi di eventuali proposte imprenditoriali per capirne la fattibilità e il business plan 10 DICEMBRE 2014 ore 14.30 - 17.30 Informagiovani Comune di Genova Palazzo Ducale Piazza Matteotti 24r Territori Imprese Sondaggio Territori 16 COMUNICARE: la mia idea e la rete Socializzare le idee, gli strumenti (il co-working, il crowdfunding, i social net) Per prenotazioni a www.studenti.unige.it/lavoro/laboratori/ tel 010 2099675 [email protected] disagio vissuto dagli operatori. Il vicepresidente della Commissione Pesca del PE ha garantito il suo impegno a farsi portavoce di tutte le legittime istanze della categoria, dichiarando che è sua intenzione ascoltare tutti e annunciando l’organizzazione a tal fine di un prossimo incontro con gli altri stakeholder e Associazioni di settore. LIGURIA MARCHE Positivo incontro di Legacoop con RenataBrianovicepresidentePech Legacoop Servizi, le 58 cooperative aconfrontoconconcorrenzasleale Nell’ambito degli incontri promossi da Legacoop Liguria con i parlamentari provenienti dai territori, si è svolto il 3 ottobre a Genova, coordinato dal presidente regionale, Gianluigi Granero, un incontro con l’eurodeputata On. Renata Briano, vicepresidente della Commissione Pesca del Parlamento Europeo. Alla riunione ha partecipato anche il presidente nazionale di Lega Pesca, Ettore Ianì. L’incontro, ha dichiarato Ianì, ha consentito di avviare positivamente il confronto non solo sulle prospettive legate alla implementazione della riforma della politica comune della pesca e del nuovo Fondo europeo Affari Marittimi e Pesca FEAMP 2014-2020, ma anche sui diversi dossier ittici, molti dei quali di carattere emergenziale, che attendono una soluzione in sede comunitaria. Tra questi, la spada di Damocle di un nuovo Piano di Azione sui controlli, contro cui il coordinamento Pesca dell’Alleanza delle Cooperative ha presentato ricorso al tribunale dell’Unione Europea; la proposta, fortemente contestata, di abolizione totale delle piccole reti derivanti, su cui la Commissione pesca del PE aprirà la discussione il prossimo 16 ottobre; l’arrivo di due nuovi regolamenti (Omnibus e misure tecniche) che introducono nuovi aggravi e oneri a carico degli operatori; l’urgenza di vedere approvato da Bruxelles il piano nazionale di gestione della pesca dei molluschi bivalvi. Lega Pesca apprezza la sensibilità, l’attenzione e la piena consapevolezza che l’On. Briano ha dimostrato sulla necessità di sciogliere i nodi sul tappeto, per contribuire, nel rispetto del doppio principio della sostenibilità ambientale e socio-economica, ad alleviare la pesante crisi di settore e lo stato di grave Un sistema di cooperative che rappresenta un punto di riferimento per il rispetto delle regole e per la salvaguardia dei diritti dei soci e dei dipendenti. E’ l’insieme delle 58 coop del settore servizi di Legacoop Marche riunite oggi nell’assemblea congressuale “Al servizio del Paese”, che si è svolta, il 7 ottobre, all’hotel Cristoforo Colombo di Osimo (An) in preparazione dell’assise nazionale del 4 e il 5 novembre a Roma, per la quale sono stati nominati i delegati marchigiani. Aziende, con 1.663 soci e 1.631 occupati, un fatturato di oltre 128 milioni di euro, specializzate nei servizi di trasporti, pulizie e manutenzioni, ristorazione, marittimi e portuali, culturali, tecnologici, facchinaggio. L’assemblea, ha sottolineato Fabio Grossetti, responsabile regionale del settore, “è un momento di confronto fra le cooperative dei diversi comparti, per conoscersi, condividere le problematiche e le difficoltà da affrontare”. Quelle dei servizi sono cooperative che devono fare i conti, in particolar modo, con le gare degli Enti pubblici al massimo ribasso, che possono toccare anche il 30% in meno sull’importo iniziale del bando. Un fattore che favorisce la concorrenza di cooperative spurie, che non rispettano l’applicazione Primo piano ACI Legacoop Settori dei contratti nazionali di riferimento e che fanno del basso costo di lavoro e dello sfruttamento dei lavoratori, anche con persone occupate in nero, fattori competitivi verso chi è in regola con la legge e cerca di tutelare i propri soci e dipendenti. Un settore, quella della cooperazione di servizi, che ha risentito della crisi ma che punta sulle aggregazioni fra imprese per mantenere quote di mercato e per conquistarne altre. “Crediamo che sia fondamentale cercare di organizzare le nostre cooperative in una logica di filiera – ha detto la presidente di Legacoop Marche Servizi, Patrizia Barbaresi –, per favorire, in rete, un migliore approccio al mercato. Dobbiamo anche orientarci sulla progettualità condivisa e sulle opportunità offerte dalle risorse della nuova programmazione europea”. Una trasformazione necessaria, secondo Gianfranco Alleruzzo, presidente di Legacoop Marche, “verso la quale stiamo cercando di accompagnare le nostre imprese aderenti. Come stiamo costantemente cercando di mantenere, e in alcuni casi riportare, il focus delle decisioni istituzionali, e regionali in particolare, sulla cooperazione vista la scarsa attenzione degli ultimi anni”. Una situazione di difficoltà generale, incrementata dagli appalti al massimo ribasso, per la quale però, ha affermato Fabrizio Bolzoni, presidente nazionale Legacoop Servizi, “nessuna impresa deve essere messa in condizione di giustificare il costo del lavoro. E’, infatti, fondamentale garantire, nella gestione delle stazioni appaltanti, il rispetto dei valori tabellari indicate dai contratti di riferimento. Senza si crea solo concorrenza sleale e si danneggiano i lavoratori.Anche per questo, dobbiamo cercare, in tutti i modi, cercare di incentivare i processi di crescita e di filiera delle nostre aderenti”. Carta di Arcevia 2, un patto fra cittadini eassociazionipertuteladelpaesaggio Un patto fra cittadini e associazioni per la gestione comunitaria del territorio e del paesaggio. Questo rappresenta la Carta di Arcevia 2 che è stata presentata e approvata il 5 ottobre, nella sede della cooperativa di agricoltura biologica La Terra e il Cielo a Piticchio di Arcevia (An). Un anno fa, Territori Imprese Sondaggio Territori 17 stesso contesto, la prima Carta di Arcevia, sottoscritta anche da Vandana Shiva, attivista e ambientalista indiana, dedicata ad una nuova visione dell’agricoltura, nel rispetto della biodiversità e contro l’introduzione degli Ogm in Italia. Il documento nasce dal contributo di tutti i soggetti interessati e dagli organizzatori dell’evento e promotori della Carta di Arcevia 2, La Terra e il Cielo, Comune di Arcevia, Rees Marche, Forum dei Movimenti per la terra e il paesaggio delle Marche, affiancati in questo cammino anche da Acu Marche, Italia Nostra sezione di Arcevia, Slow Food Regione Marche. Il seminario, molto partecipato, ha visto gli interventi di Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte costituzionale, Paolo Cacciari, giornalista, Francesca Limana, Fondazione Adriano Olivetti, che si sono confrontati sul territorio come bene comune con Andrea Bomprezzi, sindaco di Arcevia, Loris Asoli, coordinatore gruppo redazionale Carta Arcevia, e con Bruno Sebastianelli, presidente e fondatore della cooperative agricola La Terra e il Cielo. La nuova Carta non cancella la prima ma semmai aggiunge al concetto di “biologico” quello complementare di “comunitario”. Proprio il presidente della Terra e il Cielo, Bruno Sebastianelli ha ricordato che, per preservare la comunità e i suoi valori, non si può prescindere dall’agricoltura biologica. Il settore è in crescita (+17% nell’anno in corso, dato Nomisma); in futuro dovrà parlare sempre di più italiano perché ora vede un forte contributo delle importazioni, spesso fonte di scandali. Loris Asoli, che ha coordinato i lavori del nuovo documento, ha precisato che “i valori che vogliamo sostenere partono dalla cellula fondamentale della società, la famiglia, per Primo piano ACI proseguire nella comunità, la quale, per esser definita, necessità di criteri storici, geografici e culturali. Di questo, anzitutto, si sostanzia la Carta di Arcevia”. Una buona idea per pensare in concreto l’idea comunitaria viene proprio dal sindaco di Arcevia, Andrea Bomprezzi, che lancia il progetto di una scuola per la lettura del paesaggio. “Sarà un passo importante per mettere in pratica la Carta di Arcevia”. Per il vice presidente emerito della Corte Costituzionale, Paolo Maddalena,“il concetto di comunità è messo a repentaglio dalla crisi economica e dal debito. Quest’ultimo va superato grazie a politiche keynesiane che prevedano investimenti pubblici per 50 miliardi di euro dedicati al recupero ambientale del territorio. Investimenti che non ammettano immediato profitto da parte di privati, ma il ristoro della comunità”. Nel pomeriggio, la manifestazione si è spostata in piazza ad Arcevia dove ci sono stati gli interventi di Olimpia Gobbi, storica del territorio, che ha parlato delle proprietà collettive nelle Marche, Stefano Cattoi, direttore Ufficio forestale della Magnifica Comunità di Fiemme (Tn), che ha portato l’esperienza trentina nella gestione comunitaria, Franco Arminio, scrittore e poeta, che ha disegnato la sua visione di nuovo umanesimo, Riccardo Picciafuoco, referente del Forum Paesaggio Marche. La giornata si è conclusa con la consegna del premio di laurea sul territorio e sul paesaggio, voluto dalla cooperativa La Terra e il Cielo. UMBRIA “RETHINK! Innovazione - cooperazione – creatività” È arrivata l’ora di cambiare modello di sviluppo, puntando sulla conoscenza, la creatività e l’innovazione, attraverso il coinvolgimento dei giovani e la partecipazione attiva dei cittadini. È questo in sintesi il messaggio dell’incontro organizzato da ARCS Legacoop Umbria,il 2 ottobre, con i giovani start upper cooperativi umbri. Giovani imprenditori che già sono protagonisti di un nuovo modo di fare economia, che punta sulla collaborazione e sul coinvolgimento dei cittadini. Legacoop Settori Dopo trenta anni di sviluppo fondato sulla finanza, sulla tecnica e sull’espansione dei consumi le società a più avanzato sviluppo economico sono più indebitate, ineguali ed impoverite. I cittadini sono più fragili, soli e sfiduciati. In questa situazione diviene centrale costruire una nuova idea di crescita e un nuovo modello economico fondato sulla collaborazione e sulla condivisione. Partendo da queste valutazioni la cooperazione potrà essere nei prossimi anni uno dei motori della nuova economia. “Crediamo – afferma Andrea Bernardoni di ARCS Legacoop - che per riprendere il sentiero della crescita sia necessario invertire la rotta. Dobbiamo abbandonare il modello di sviluppo andato in crisi nel 2008, fondato sulla finanza, sul debito e sulla crescita illimitata dei consumi ed impegnarci alla costruzione di un nuovo sistema economico che valorizzi le risorse delle comunità e le competenze delle persone. Questi obiettivi sono coerenti con i valori e la storia della cooperazione e rappresentano la sfida per i cooperatori di questo millennio. Oggi ci siamo confrontati con giovani innovatori cooperativi che stanno promuovendo la nascita di cooperative di comunità, che hanno rigenerato spazi urbani e rurali abbandonati creando opportunità di lavoro e sviluppo, che sono impegnati nella promozione della sostenibilità ambientale, nell’uso di monete complementari e nella costituzione di una cooperativa di ricercatori. Sono in altre parole l’esempio di chi si impegna in prima persona per uscire dalla crisi con innovazione e creatività. ” Esempio emblematico di questo nuovo modo di fare economia che ARCS Legacoop intende promuovere è il caso del Postmodernissimo. Il primo “cinema di comunità” in Italia realizzato grazie all’impegno di quattro ragazzi che hanno costituito una coopera- Territori Imprese Sondaggio Territori 18 tiva e, puntando sul coinvolgimento dei cittadini, si sono impegnati nella riapertura di un luogo storico per la città di Perugia: il cinema Modernissimo. “Noi nel tessuto civico del centro storico di Perugia -dice Andrea Romizi Sindaco di Perugia- abbiamo diversi esempi di cooperazione che stanno rigenerando interi quartieri, diverse realtà che ci fanno capire che i giovani non vogliono arrendersi e mostrano una capacità di rimettersi in gioco insieme, irrobustendo il nostro tessuto civico. In un momento nel quale capiamo che i modelli al quale eravamo abituati hanno delle pecche è un bell’esempio sentir parlare di queste realtà che oltre a ricercare il profitto si mettono in gioco con questa dignità alla ricerca di un lavoro con la L maiuscola.” Presenti alla discussione anche Fabrizio Bracco Assessore alla cultura Regione Umbria, Carla Casciari vice presidente Regione Umbria e Loris Nadotti Università di Perugia. Il futuro dell’Umbria dipende anche dal successo di queste iniziative capaci di creare valore per tutta la comunità. UDINE FVG Labor ha premiato 4 nuove start up giovanili Costruire e attivare reti, armonizzare i linguaggi per lavorare assieme sugli stessi obiettivi, generare relazioni anche umane e rendere le relazioni generative di idee, progetti, valori, imprese. Ovvero, costruire e fare comunità, intervenendo in tema di benessere e sviluppo del territorio. Fvg Labor atto finale: si è conclusa giovedì 25 settembre, nel Salone del Consiglio provinciale di Udine, con la consegna di un assegno di 12 mila euro ad ognuna delle 4 nuove start up giovanili (48 mila euro Primo piano ACI complessivi previsti dal bando), l’esperienza di FAB e Cooperativa sociale Itaca all’interno del progetto Fvg Labor, portata avanti insieme a Upi Fvg, Province di Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste, e una trentina di associazioni coinvolte. Ciascuna delle 4 nuove start up, una per ogni provincia del Friuli Venezia Giulia, ha ricevuto il premio di 12 mila euro dalle mani di un rappresentante dell’amministrazione provinciale corrispondente. Si tratta per la provincia di Pordenone di “4Bit Animation Studio” animazione 3D e computer grafica, di Alan Millo, Andrea Spinelli e Lorenzo Giol; per la provincia di Udine “SMArt” sinterizzazione laser e bioplastica, di Stefania Pinat e Marco Savorgnani; per la provincia di Gorizia “LAM - Look at me” sulla disabilità infantile, di Anna Devecchi e Giovanna Culot; per la provincia di Trieste “Border Studio” comunicazione integrata ed includente, di Martina Marafatto e Giordano Bianchi. L’evento ha visto la partecipazione degli assessori provinciali alle politiche giovanili, Elisa Battaglia per la Provincia di Udine, Roberta Tarlao per la Provincia di Trieste, Federico Portelli per la Provincia di Gorizia, del dirigente politiche del lavoro per la Provincia di Pordenone, Gianfranco Marino, del direttore di Upi Fvg, Fabrizio Cigolot, e di Christian Gretter, coordinatore di FAB e project manager di Fvg Labor per Coop Itaca. La premiazione è stata preceduta dalla tavola rotonda condotta dal giornalista Rai Mario Mirasola sul tema “Giovani e lavoro”, cui hanno partecipando attivamente amministratori e rappresentanti delle entità coinvolte in Fvg Labor nonché docenti universitari, imprenditori, cooperatori e gli stessi faber. Al successo di Fvg Labor, rivolto ai giovani 18-35 anni residenti o operanti in Friuli Venezia Giulia, si è infatti unito con orgoglio FAB, l’incubatore di innovazione sociale lanciato il 29 giugno 2012 dalla Cooperativa sociale Itaca in occasione del Ventennale di fondazione, e divenuto modello per Fvg Labor, iniziativa fondata sui principi basilari del Faber Academy Box di Itaca: cooperare in senso pratico per progetti rivolti alla comunità, che attraverso la progettazione partecipata accolgano, sostengano ed accompagnino le idee e le imprese. Gianfranco Marino, dirigente dell’assessorato Politiche del lavoro e politiche sociali per Legacoop Settori la Provincia di Pordenone ha consegnato, su delega del presidente Alessandro Ciriani, l’assegno di 12 mila euro a “4Bit Animation Studio” ad Alan Millo e Lorenzo Giol, neo impresa specializzata nella produzione di cortometraggi, serie web, serie tv e lungometraggi in animazione 3D, video informativi, educativi, spot e mascotte animate. Stefania Pinat e Marco Savorgnani hanno ricevuto l’assegno di 12 mila euro dall’assessore alle politiche sociali della Provincia di Udine, Elisa Asia Battaglia. “SMArt”, questo il nome della nuova start up, prevede la realizzazione di complementi d’arredo tramite l’utilizzo della tecnologia della stampa 3D e, in particolare, la sinterizzazione laser selettiva con la bioplastica. L’obiettivo finale è entrare nel mercato dell’arredamento con prodotti plastici eco-bio. “LAM - Look at me” mira a promuovere la diffusione di strumenti e servizi ludici come supporto per la prevenzione e lo sviluppo della persona con disabilità. Anna Devecchi e Giovanna Culot sono state premiate dall’assessore alle politiche giovanili della Provincia di Gorizia, Federico Portelli, dal quale hanno ricevuto l’assegno di 12 mila euro. Quarta start up premiata è “Border Studio”, una nuova Cooperativa che si occuperà di video sonorizzati di qualità broadcast, video turistici ed informativi, fiabe, cortometraggi nella lingua dei segni per enti, cooperative, associazioni di categoria ed imprese. Martina Marafatto e Giordano Bianchi hanno ricevuto l’assegno di 12 mila euro dall’assessore provinciale alle politiche giovanili di Trieste, Roberta Tarlao. Fvg Labor si proponeva di stimolare la nascita di imprese giovanili creando percorsi innovativi che puntassero sulle competenze e capacità dei giovani, ma anche di promuovere laboratori dove sperimentare concretamente processi innovativi e paradigmatici di “buone pratiche” replicabili in altri contesti. Quattro sono stati i laboratori di innovazione sociale che sono stati anche 4 incubatori d’impresa, uno per ogni provincia a Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste. Ben 154 le idee progettuali presentate in risposta al bando, 63 dalla provincia di Udine, 37 da quella di Gorizia, 36 da quella di Trieste e 18 da quella di Pordenone (un numero minore rispetto alle altre tre province ma decisamente eccellente se si considerano le due precedenti chiamate attivate autonomamente da FAB di Itaca nel 2013 e Territori Imprese Sondaggio Territori 19 nel 2012). Sorprendenti anche i numeri relativi ai progettisti, sono stati 263 gli aspiranti faber, 109 dalla provincia di Udine, 65 da quella di Trieste, 63 da quella di Gorizia e 26 da quella di Pordenone. Il genere femminile è stato quello maggiormente rappresentato con 142 progettiste donne e 121 progettisti maschi; in tutte e quattro le province le ragazze che hanno presentato i progetti sono state numericamente maggiori dei ragazzi. Imprenditorialità collettiva, prospettiva d’equità, giustizia sociale e aggregazione delle risorse, sono solo alcune delle parole chiave di FAB fatte proprie anche da Fvg Labor, e sono tutte intrise di cultura cooperativa. Come nelle due precedenti edizioni del Faber Academy Box di Pordenone, l’anno di lavoro dedicato a Fvg Labor si è rivelato un’avventura concreta fatta di dubbi, strade da prendere, incontri e riflessioni che hanno portato anche a riflettere e attualizzare il pensiero su cosa siano oggi la cooperazione, il terzo settore, l’impresa profit e quella non profit. Fondamentale è stato l’incontro con stakeholder, opinion leader, studiosi, imprenditori, cooperatori che avessero voglia di rimettersi in gioco e adoperarsi collettivamente per concretizzare diritti di cittadinanza e percorsi partecipativi attraverso idee imprenditoriali ad elevato impatto sociale. Nato per offrire ai giovani risposte al loro bisogno di autonomia e autorealizzazione come in precedenza FAB, Fvg Labor si è rivelato un incubatore di innovazione sociale, un’officina di innovazione che si è messa al servizio della comunità nel suo insieme, integrando al proprio interno saperi, progettualità, reti di sistema pronte ad allargarsi sul territorio, fino a includere mondo del sociale, quello produttivo – industriale, artigianale e dei servizi. BOLZANO Arriva il primo vino Falanghina doc anticamorra Venerdì 10 ottobre a Bolzano alle 20.00 presso la coop L’Altrocatering di via Torino 82b verrà presentata la prima falanghina anticamorra nata su terreno confiscato in Campania. Coltivata da minori dell’area penale e ragazzi a rischio, “Selva Lacandona” è il primo vino Primo piano ACI doc prodotto su un bene confiscato alla camorra in Campania. Infatti deriva dall’uva coltivata nei 14 ettari del fondo rustico “Amato Lamberti” al confine tra il comune di Marano e il quartiere di Chiaiano, sequestrato nel 1997 e sottratto 13 anni fa al clan Simeoli, ma affidato solo nel 2012 alla cooperativa sociale (R)esistenza, guidata da Ciro Corona. Dal 20 settembre la cooperativa (R)esistenza è partita con un tour nazionale di presentazione del vino in tutta Italia. Venerdì 10 ottobre, alle ore 20.00 presso la coop L’Altrocatering di via Torino 82b a Bolzano, Ciro Corona e Ivo Poggiani giungeranno a Bolzano per presentare il vino e raccontare i loro innumerevoli progetti a Scampia/Chiaiano. Durante la serata sarà possibile degustare la falanghina, consumare una cena a base di mozzarella di bufala campana Dop della Coop “Le terre di Don Peppe Diana” (o in alternativa un tagliere di salumi misti) e infine un dolce. VENEZIA Cooperative sociali e della pesca insieme verso Expo 2015 Le cooperative del settore sociale incontrano quelle della pesca nell’ambito dell’iniziativa “Il Sociale incontra il Pesce” della coop veneziana Il Cerchio. Il progetto è inserito nella più ampia iniziativa “Itticus 2014 – aspettando Expo 2015” che vede la partnership di OP Bivalvia Veneto di Chioggia - Organizzazione di produttori di molluschi Bivalvi del Mare Veneto, e delle cooperative San Marco pescatori di Burano e La Piccola Pesca di Pellestrina. L’obiettivo è far diventare i campi sportivi di Sacca Fisola nell’isola della Giudecca (Ve), gestiti da Il Cerchio, il polo delle attività delle cooperative venete della pesca in vista dell’esposizione universale che si terrà a Milano il prossimo anno, intitolata “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. In particolare, il ristorante - bar – pizzeria, dove lavorano ex detenuti e persone in esecuzione di pena, si candida a diventare sede della tradizione enogastronomica veneta legata al mare. Il primo appuntamento di questa ambiziosa sfida è in calendario per sabato 11 ottobre a Legacoop Settori Sacca Fisola, con inizio alle ore 10. Durante la mattinata verrà spiegato come l’incontro fra i prodotti della pesca lagunare e marittima con il mondo della cooperazione sociale, intenda da una parte dare vita a progettualità per un nuovo “distretto del sociale” e dall’altra punti a diventare strumento di promozione per il lancio del “Programma integrato di valorizzazione delle attività e delle produzioni della pesca e acquacoltura venete nell’ambito di Expo 2015”, ideato dai cooperatori della pesca in vista della kermesse milanese. Sempre ai campi sportivi, l’assessorato alla Pesca della Regione del Veneto, le associazioni regionali, le cooperative del comparto e i rappresentati della cooperazione sociale di Venezia, incontreranno poi i rappresentanti e gli atleti delle diverse remiere del veneziano per condividere anche assieme a loro il progetto da svilupparsi per l’esposizione mondiale dedicata al cibo. Dalle ore 12 sarà possibile degustare i prodotti ittici trasformati dai lavoratori di O.P. Bivalvia Veneto, Il Cerchio, San Marco e la Piccola Pesce: vongole di mare e pesce azzurro locale, ma anche materie prime “a km 0”. Nel pomeriggio prove di voga con le associazioni remiere locali. Sabato 25 ottobre invece, presso la Fattoria sociale “el Contadin” di Castelfranco Veneto (Treviso), le cooperative sociali del territorio e i rappresentanti delle associazioni regionali della pesca, incontreranno i rappresentanti del cicloturismo e dell’escursionismo dell’area pedemontana veneta per scambiarsi idee, iniziative e progettualità sempre relative alla programmazione EXPO 2015. Nel corso di questo secondo appuntamento, sarà possibile visitare la mostra espositiva del Veronese che si tiene nella vicina casa del Giorgione. BOLOGNA Ripartono Coopyright Inventa una cooperativa e Coopyright Junior E’ possibile presentare le domande di partecipazione entro il 20 ottobre 2014. L’obiettivo è di avvicinare la scuola al mondo della cooperazione, facendo conoscere ai ragazzi la storia e i principi della cooperazione e gli strumenti della cultura cooperativa anche attraverso la collabora- Territori Imprese Sondaggio Territori 20 zione di cooperative tutor. Coopyright Inventa una Cooperativa riservato alle scuole medie superiori Legacoop Bologna, Confcooperative Bologna promuovono anche per l’a.s. 2014-2015 in collaborazione con il Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia sociale il concorso Coopyright Inventa una cooperativa, un concorso di simulazione di impresa in forma cooperativa rivolto agli studenti delle scuole medie superiori della Provincia di Bologna di terza o quarta superiore. Il concorso, giunto alla ottava edizione, è realizzato grazie anche al contributo della Camera di Commercio di Bologna. Diciassette Istituti scolastici superiori bolognesi hanno preso parte a Coopyright fino ad ora, alcuni fin dalla prima edizione, circa 800 i ragazzi fra i 17 e 18 d’età complessivamente coinvolti, più di 25 insegnanti venuti a contatto con il progetto in questi anni. Il concorso intende diffondere i principi e la cultura cooperativa fra i giovani sfidando gli studenti a inventare una cooperativa innovativa, con tanto di business plan e campagna di lancio, o a raccontare in un progetto di ricerca le connessioni tra storia e attualità della cooperazione. Si parte in genere ad ottobre/novembre per chiudere a maggio con la premiazione dei progetti migliori e l’assegnazione di premi in denaro alle Scuole e buoni per l’acquisto di libri ai singoli partecipanti. Coopyright Junior Scopri la Cooperazione riservato alle scuole medie inferiori Legacoop Bologna promuove anche per l’a.s. 2014-2015 in collaborazione con il Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia sociale il concorso Coopyright JUNIOR. Scopri la cooperazione, un concorso che cerca di far conoscere ai giovanissimi i principi e i valori della cultura cooperativa, partendo dalla valorizzazione della storia e dell’identità economicosociale della provincia di Bologna. Il concorso, giunto alla quarta edizione, è realizzato grazie al contributo della Camera di Commercio di Bologna ed è svolto in collaborazione con l’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna e la Primo piano ACI Cooperativa Open Group. Il progetto ruota attorno alla produzione di ricerche storico-sociali sul pensiero e le pratiche di solidarietà economica e cooperativa del territorio bolognese. Si parte in genere ad ottobre/novembre per chiudere a maggio con la premiazione dei progetti migliori e l’assegnazione di premi in denaro alle Scuole e buoni per l’acquisto di libri ai singoli partecipanti. Per entrambi i concorsi le manifestazioni di interesse potranno essere inviate dalle scuole entro e non oltre lunedì 20 ottobre 2014 alla mail [email protected] . - telefono. 051509828. Maggiori informazioni sul concorso e sulla sua efficacia didattico-pedagogica sono comunque reperibili sui rispettivi siti www.coopyright.it e www.coopyright.it/junior Coopyright è anche su Facebook! FORLÌ Alla Settimana del Buon Vivere incontro su “Questione di fede?” Aprirsi all’altro, vivere la pace nella quotidianità, nelle piccole cose. E’ troppo poco? La verità è che per qualcuno è anche troppo. Di fronte alla sollecitazione da parte dei mass media delle nostre esitazioni morali e culturali è facile abbandonarsi alla certezza del conflitto insanabile, della presunta superiorità del proprio modus vivendi. E persino, come purtroppo è avvenuto e continua ad avvenire, alla convinzione che la violenza verbale e fisica sia sostenuta da un’entità superiore, che opera “mit uns”, a prescindere. Da dove si può partire, allora, per costruire un dialogo che sia tale, senza abbandonare le proprie identità, senza l’altrettanto facile tentazione del sincretismo? Legacoop Settori La Settimana del Buon Vivere si interroga da tempo su questi temi. La manifestazione promossa da Legacoop Romagna, giunta ora alla quinta edizione, ha collaborato con il Pontificio Consiglio della Cultura in numerose occasioni, col fine di edificare occasioni di incontro, veri e propri ponti tra le coscienze degli uomini di buona volontà di tutte le religioni e le culture. Domenica 5 ottobre a Forlì, nel salone del Municipio,l’incontro “Questione di Fede?” ha messo a confronto Monsignor Franco Perazzolo, l’Imam Sergio Yahya Pallavicini, vicepresidente della Coreis, e la professoressa Maura De Bernart, esponente della comunità ebraica romagnola. Giuliano Giubilei, vicedirettore del TG3, ha moderato il dibattito partendo da una constatazione condivisa: la storia contemporanea è tristemente segnata da conflitti di portata internazionale che traducono la violenza contro l’umanità in indirizzi contrari a ogni senso religioso. Nel 2014 non cessano persecuzioni e genocidi verso i quali nessuno può sentirsi estraneo. Durissima e inequivocabile la condanna, da parte di tutti i presenti, delle violenze che stanno insanguinando il Medio Oriente per mano dei terroristi dell’Isis. La testimonianza spirituale dell’Islam, secondo l’Imam Pallavicini, non può essere legata a ragioni politiche, a particolarismi nazionali e a interpretazioni ideologiche che nascono da un’errata comprensione dell’Occidente e della modernità. Di fronte ai giovani che abbandonano le proprie case per andare a combattere e morire al fronte occorre avere la forza di chiarire che non può esistere legittimità alla violenza e alla morte nelle pagine sacre. Non basta però la non belligeranza, ci deve essere una dimensione di conoscenza più approfondita, nell’autenticità di una vera dimensione spirituale. Il cambiamento che ciascuno di noi opera nel proprio vivere di tutti i giorni può provocare, come un battito d’ali di farfalla, conseguenze più ampie, inimmaginabili. Anche questo significa essere portatori di pace, ha proseguito Mara De Bernart Più che mai abbiamo bisogno di dialogo, ha aggiunto Monsignor Perazzolo, e di luoghi in cui esprimerlo. Questo modo di stare insieme, di ascolto l’uno dell’altro, va tutelato e sostenuto sin dalla più tenera età, quando i pregiudizi e le strumentalizzazioni politiche Territori Imprese Sondaggio Territori 21 non hanno ancora potuto agire. Bisogna passare, come diceva Papa Francesco, dalla fratellanza da laboratorio alla fratellanza nelle vita. Il tema della coesione e della condivisione è il “fil rouge” di questa Settimana, con un obiettivo di bene comune che deve essere perseguito ognuno col proprio linguaggio e la propria storia. Il Buon Vivere quindi è un’arte che si apprende con l’esercizio, un concetto non edonistico che si fonda sull’interrelazione tra tutti gli uomini e le donne, ha concluso Monica Fantini. REGGIO EMILIA L’11 ottobre presentazione della “Fondazione Durante e Dopo di Noi” E’ stata costituita il 13 maggio 2014 la Fondazione Durante e Dopo di Noi di Reggio Emilia. Gli 87 soci fondatori sono rappresentati da 79 familiari, 6 associazioni di volontario e dai 2 consorzi di cooperative sociali, l’Oscar Romero e il Consorzio Quarantacinque. La Fondazione verrà presentata nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia in via Allegri, 9 a Reggio Emilia sabato 11 ottobre, dalle ore 9:00 alle ore 12:00. La Fondazione Durante e Dopo di Noi nasce dopo un lungo percorso che ha avuto l’accompagnamento importante da volontariato, cooperazione sociale, Comune di Reggio Emilia, Azienda Sanitaria Locale, Comuni del distretto di Reggio Emilia, dalle Farmacie Comunali Riunite, e, non ultimo dalla Fondazione Pietro Manodori che con il contributo economico e il coordinamento di DarVoce, ha reso possibile la realizzazione di questo sogno. Oggi la Fondazione Durante e Dopo di Noi raggiunge un primo traguardo: la presentazione alla comunità reggiana. “Siamo infatti convinti – spiegano i fondatori – che progettare futuri per le persone fragili non riguardi solo lo stretto cerchio della loro famiglia, e/o dei servizi, ma tutte le componenti della Comunità e proprio per questo abbiamo costituito una “fondazione di partecipazione” aperta Primo piano ACI all’ingresso di nuovi fondatori. Lo slogan dell’evento è stato scelto dai ragazzi del laboratorio K-Lab: “Insieme per fare da soli” La giornata vuole essere un momento di condivisione e confronto sui temi espressi da questo slogan, per condividere una visione nuova sulla cura delle persone fragili del nostro territorio, anche oltre la famiglia, coinvolgendo l’intera Comunità. Le persone giuridiche socie della Fondazione sono: Associazione Famiglie Cerebrolesi, Associazione Emmaus, Associazione DarVoce, Associazione Genitori Ragazzi Down di Reggio Emilia Onlus, Associazione Sostegno e Zucchero, Consorzio Sociale Quarantacinque, Associazione Italiana Contro l’Epilessia sezione di Reggio Emilia, Associazione Valore Aggiunto, Consorzio Oscar Romero, Associazione FAND. PALERMO 33 dipendenti in cooperativa rilevano un centro commerciale I lavori per sistemare il punto vendita sono partiti in questi giorni e se tutto va per il meglio a novembre il Centro Olimpo, a Palermo, zona Mondello, rialzerà le serrande. Riaprirà così il centro ex Aligrup sequestrato alla società di Sebastiano Scuto, arrestato per associazione a delinquere, e rilevato oggi, anche con il sostegno di Coopfond, da una cooperativa tra 33 dei 47 dipendenti. Un workers buyout, dunque, in Sicilia – il primo – e per giunta su un bene confiscato. “Questa operazione – commenta il direttore del Fondo mutualistico Aldo Soldi – è la dimostrazione sul campo che i valori della Legacoop Settori cooperazione possono aiutare a superare sia le difficoltà economiche sia addirittura quelle legate alla criminalità organizzata. Nè assistenzialismo nè acquiescenza alla mafia: qui le persone, riunite in cooperativa, il lavoro se lo creano da sé, con impegno, sacrifici e in piena legalità” La cooperativa Progetto Olimpo è stata promossa da 33 soci lavoratori, nel marzo 2014, con un capitale sociale riveniente dalla loro indennità di mobilità. A Coopfond ha chiesto una partecipazione al capitale sociale e un finanziamento di medio periodo e nel progetto ha coinvolto anche altri soggetti della strumentazione finanziaria cooperativa, CFI e UnipolBanca in primis, oltre a Banca Etica. Il Centro Olimpo è un centro commerciale su due piani di complessivi 6.000 metri quadrati di cui 1.800 relativi al supermercato oltre a una superficie no-food da 3.200 metri destinato all’elettronica di consumo e altri spazi commerciali, oltre a ampio parcheggio da 350 posti. Il progetto della cooperativa è di riattivare l’intero Centro Commerciale, per salvaguardare anche l’occupazione dei 35 lavoratori della galleria commerciale: tre negozi, parafarmacia, bar, tabaccheria e un megastore ad ex insegna Euronics e per aumentare la capacità di attrazione e di servizio al consumatore. I lavori di sistemazione sono iniziati. Le attrezzature interne precedenti sono state acquistate all’asta giudiziaria, ma serviranno altri investimenti per migliorare il punto vendita, in particolare frigoriferi, bilance e impianto di illuminazione. All’interno è previsto anche, per completare il riscatto dal passato del Centro Olimpo, un corner riservato ai prodotti delle cooperative di Libera Terra. Tutto è pronto, insomma, e tutto è al suo posto. Manca solo il decreto per sbloccare l’indennità di mobilità, che i 33 soci hanno destinato alla capitalizzazione della cooperativa. Manca, ma si spera ancora per poco. Perché non può essere che la burocrazia fermi una storia che è una speranza, concreta, per tutti coloro che vogliono credere che si può vivere del proprio lavoro, senza arrendersi né alla crisi né alle mafie. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> AICCON 22 AICCON >> CIR food XIV edizione delle “Giornate di Bertinoro per l’economia civile” >> Conad Le trasformazioni strutturali che stanno attraversando il nostro Paese richiedono, oggi più che mai, il passaggio da un Welfare redistributivo ad un Welfare generativo, dove “le persone che usano i servizi contribuiscono a produrli”. Infatti, all’interno del processo di co-produzione il cittadino passa da fruitore passivo di servizi (come accadeva negli anni ’50-’60) o consumatore (anni ’80’90) a co-produttore. La co-produzione può essere - quindi - interpretata come una nuova cultura e un nuovo stile di lavoro della produzione di servizi alla persona: l’ideazione, l’implementazione e la valutazione del servizio devono essere il risultato di un processo collaborativo in cui le persone destinatarie dei servizi contribuiscono alla loro produzione. Secondo Paolo Venturi, Direttore di AICCON “Il cambiamento in atto nel sistema di welfare passa da un ripensamento dell’agire della pluralità di soggetti che sono chiamati a co-produrre servizi di pubblica utilità per le comunità, mettendo insieme mezzi e fini della loro azione, ovvero co-operando per la costruzione di un nuovo welfare.” All’interno di questo paradigma economico, il movimento cooperativo italiano gioca un ruolo fondamentale perché intrinsecamente predisposto alla co-produzione come modalità di azione per lo sviluppo e l’innovazione sociale. Secondo gli ultimi dati, in Italia ci sono 80.533 cooperative che rappresentano quasi l’8% del PIL e che erogano servizi socio-sanitari e di welfare a 7 milioni di persone (Fonte: Alleanza delle Cooperative Italiane). Un contributo significato proviene anche dall’apporto delle 12.570 cooperative sociali diffuse in tutte le aree del Paese con una presenza rilevante anche nel Mezzogiorno (43%) che danno lavoro a 513.052 persone di cui il 28% è rappresentato da under 35, il 75% è donna ed il 63% è assunto a tempo indeterminato (Fonte: Rapporto Iris Network L’IMPRESA SOCIALE IN ITALIA – in corso di pubblicazione). Sarà proprio Mauro Lusetti, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e Presidente Legacoop Nazionale, ad aprire i lavori della XIV edizione de Le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile, l’appuntamento pro- >> Unieco >> COTABO >> Coop Abitanti Andria >> Coop Itaca >> Coop Frontiere >> Codess Sociale >> Pantaco >> Coop Archeologia Primo piano ACI Legacoop Settori mosso dal AICCON, che riunisce ogni anno i protagonisti del Terzo settore, dell’università, delle istituzioni e delle imprese. IL PROGRAMMA Le Giornate di Bertinoro 2014 si preparano quindi ad un ricco dibattito, a partire dalla sessione di apertura, coordinata da Giuseppe Frangi di Vita, che vedrà la partecipazione di Gian Paolo Barbetta, Università Cattolica del Sacro Cuore; Luigi Bobba, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Giovanna Melandri, Presidente Human Foundation e Stefano Zamagni, Università di Bologna. La sessione si concluderà con la relazione di Giorgio Alleva, Presidente dell’Istat con una relazione dal titolo “La misurazione dell’Economia Sociale: una nuova missione per la statistica ufficiale”. Venerdì 10 ottobre la sessione pomeridiana si dividerà in due momenti. La prima sessione sarà dedicata alle “Risorse e strumenti dell’economia della co-produzione”, coordinata da Alfredo Morabito,Vice Presidente AICCON – Coopfond, con la partecipazione di Stefano Granata, Presidente Gruppo Cooperativo CGM; Riccardo Maiolini, CeRIIS – Luiss Guido Carli; Fabio Renzi, Segretario Generale Fondazione Symbola; Giulio Sensi, CNV Centro Nazionale per il Volontariato e Aldo Soldi, Direttore Generale Coopfond. A seguire una delle novità di questa edizione, il GdB LAB “I Luoghi della co-produzione” sessione che vuole “raccontare” 5 storie in formato TED di 5 luoghi dal Nord al Sud Italia diventati meccanismi generativi di innovazione sociale. Coordinata da Flaviano Zandonai, segretario generale di Iris Network, interverranno Marco Cataldo, Offi- Territori Imprese Sondaggio Imprese 23 cine Cantelmo (Lecce) e CoopStartUp; Andrea Paoletti, Casa Netural (Matera); Daniela Selloni, Sharexpo (Milano); Riccarda Zezza, PIANO C – Co-working (Milano) e Giancarlo Ciarpi, Direttore Generale della Banca della Maremma – Credito Cooperativo. Infine, la sessione conclusiva di sabato 11 ottobre dal titolo “Responsabilità sociale condivisa: famiglie, comunità e imprese”, che vedrà la partecipazione di Rosario Altieri, Presidente Nazionale AGCI; Leonardo Becchetti, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; Annibale D’Elia, Dirigente Ufficio Politiche giovanili e legalità, Regione Puglia; Claudia Fiaschi, Vice Presidente Nazionale Confcooperative; Claudio Gagliardi, Segretario Generale Unioncamere e Linda Laura Sabbadini, Istat. Questa edizione si concluderà con l’intervento di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Tutte le informazioni utili, il programma ed i protagonisti de Le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile sono disponibili sul sito www.legiornatedibertinoro.it CIR FOOD Annuncia un piano triennale per l’occupazione giovanile Preservare e aumentare il lavoro per tutti, soprattutto per i giovani. Questi gli obiettivi di CIR food nel presentare il 1 ottobre il piano triennale di assunzioni “Ri-Genera” rivolto ai giovani, in particolare nelle provincie di Reggio e Modena, che partirà da gennaio 2015. I ruoli professionali più richiesti saranno: personale di cucina e operatori pluriservizio da impiegare nelle varie realtà produttive, ma anche figure che si occuperanno di ricerca, innovazione e sviluppo commerciale.CIR food intende, infatti, consolidare la sua leadership di mercato attraverso una crescita territoriale che si fonda sul lavoro delle persone, soprattutto giovani, in coerenza con i principi cooperativi della intergenerazionalità: questo sarà reso possibile grazie ad una razionalizzazione della contrattazione aziendale e ad un piano definito di assunzioni per turnover e nuovi sviluppi. Inoltre, CIR food sta definendo un Primo piano ACI sistema di benefit più aggiornato ed esteso a tutti gli oltre 6000 soci lavoratori attivi in 16 regioni italiane, di cui 2400 distribuiti fra Reggio e Modena. Si tratta di un progetto di welfare aziendale che include maggiore conciliazione tra vita e lavoro, tutela della salute e sicurezza, supporto all’istruzione e assistenza familiare. Per un’impresa in cui le donne sono il 90% della forza lavoro, ciò significa ad esempio usufruire di modalità organizzative che consentono la presenza durante l’inserimento a scuola dei figli, ore di permesso per visite mediche specialistiche, aspettative per sostegno familiare. Altri elementi distintivi saranno uno sportello per l’assistenza sanitaria, possibilità di prestiti ed anticipi per bisogni individuali e familiari, nonché la disponibilità a garantire fino a 4 settimane consecutive di ferie per i dipendenti stranieri che rientrano nel paese di origine“. Il progetto nel suo complesso prevede un investimento nel triennio superiore al milione di euro - dichiara Giordano Curti, direttore Risorse Umane di CIR food - e questo conferma la volontà dell’impresa di investire nelle persone e nei loro bisogni”. La cooperativa ha riscontrato già dallo scorso anno la possibilità di incrementare questi vantaggi per i lavoratori tramite una maggiore uniformità negli accordi aziendali, nell’ottica di garantire tali benefit a tutti i soci dipendenti, di cui fra l’altro il 94% è assunto con contratto a tempo indeterminato. Non solo, quest’azione consentirà al contempo di fare spazio anche ai giovani in cerca di occupazione, istituendo un patto che favorisce l’ingresso nel mondo del lavoro a chi oggi è più penalizzato se non addirittura escluso. Lo stesso Curti sostiene che “rispondere concretamente ad un problema sociale critico come la disoccupazione giovanile, che oggi stando ai dati Istat ha superato il 44%, è per noi una bella sfida e motivo di orgoglio, anche imprenditoriale”. Fruitylife, lanciato nel 2012 dall’Associazione Alimos-Alimenta la Salute. Un motivo in più per inserire questi preziosi alimenti nella dieta, ricordando che essi provengono da una filiera produttiva rigorosamente controllata. Il progetto Fruitylife è nato per dare visibilità alla sicurezza della frutta e della verdura che mangiamo ogni giorno. L’iniziativa è cofinanziata dall’Unione Europea e dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, al fine di informare i consumatori italiani, francesi e tedeschi sulle garanzie della filiera ortofrutticola europea. “Frutta e verdura, il tuo benessere quotidiano” è lo slogan dell’edizione 2014 del progetto. Anche nell’alimentazione fuori casa il tema della provenienza delle materie prime risulta sempre più importante. Per questo fra i luoghi scelti per la promozione della campagna promossa da Alimos rientrano i locali di ristorazione commerciale RITA di CIR food. Non solo la sicurezza, ma anche la stagionalità dei prodotti ortofrutticoli si conferma centrale nel progetto Fruitylife. Infatti, oltre ai depliant informativi sulla tracciabilità di frutta e verdura europee, i consumatori possono ritirare anche un calendario per ricordare quali prodotti consumare in ogni stagione al massimo del loro sapore. Questo vademecum è inoltre consultabile anche sul sito web: http://www.fruitylife.eu/it/calendario “Il nostro impegno – afferma la Presidente Chiara Nasi – è di proporre menu non solo ispirati alla tradizione gastronomica italiana, ma anche rispettosi della stagionalità dei prodotti. Un modo semplice ma efficace per riscoprire in ogni momento dell’anno le eccellenze alimentari nostrane e per garantire la giusta attenzione ad una vera e propria cultura della ristorazione”. Con Fruitylife per un’ortofrutta sicura e di qualità Dal 6 al 19 ottobre 2014 in 40 ristoranti self service RITA di CIR food sarà allestito un corner dedicato alla frutta e verdura corredato da materiali informativi del progetto Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 24 UNIECO Dalla semestrale emergono dati confortanti Il Consiglio di Amministrazione di Unieco ha approvato la situazione semestrale e le previsioni a finire relative all’esercizio 2014. I risultati rilevati sono da ritenersi confortanti, infatti, malgrado il trend economico non certo favorevole, trovano conferma le indicazioni che costituivano la base del Piano presentato oltre un anno fa e che hanno consentito alla cooperativa di uscire in bonis dalla procedura di ristrutturazione del debito. Unieco sta onorando regolarmente gli impegni previsti dal Piano di ristrutturazione. I volumi di produzione che svilupperà nel corso del 2014 si collocano, nelle attività dirette, intorno ai 380 milioni (al semestre ammontano a 200 milioni), a fronte di una previsione del Piano di 363 milioni su base annua. A livello di bilancio consolidato si ipotizza di raggiungere i 480 milioni (al semestre ne sono stati realizzati 235), volumi che non comprendono il settore ferroviario, con in testa la partecipata Clf della quale Unieco detiene il 40% e che può vantare attività per 130 milioni, di cui un terzo all’estero. Questi risultati sono quasi sorprendenti se si pensa che, di fatto, Unieco e’ stata “limitata” nella sua operatività sul mercato per tutto il 2013 e che anche l’azione commerciale nell’anno in corso, in un contesto di mercato delle costruzioni quanto mai asfittico, pur avendo conseguito risultati incoraggianti (circa 150 milioni di acquisizioni nei primi otto mesi), non ha potuto certo garantire i volumi storici di Unieco, soprattutto sul mercato locale. L’Ebit gestionale si conferma a segno positivo, anche se su dimensioni contenute (4 milioni di euro a valere su base annua). Una conferma né facile, né scontata, stanti le condizioni date. Nel corso dell’esame della semestrale sono anche emerse le criticità presenti, che si stanno affrontando con determinazione. La profondità e irreversibilità della crisi in alcuni dei mercati “storici” sui quali Unieco opera, che impone scelte nette di cambiamento. E’ anche con questa consapevolezza che Unieco ha già avviato e implementato una Primo piano ACI profonda riorganizzazione interna finalizzata al contenimento dei costi fissi (-50% nel triennio 2012 - 2015) e ad una revisione dei processi operativi/decisionali. I conseguenti esuberi strutturali di personale. Se nel breve periodo si sta sopperendo con il ricorso agli ammortizzatori sociali, in prospettiva probabilmente non saranno sufficienti. Si sta cercando di affrontare questo difficile problema attraverso un confronto continuo con il sindacato e perseguendo politiche attive per quanto riguarda formazione e lavoro. Questa semestrale è stata anche l’occasione per riaffermare che se si vuol puntare allo sviluppo e non alla semplice difesa, bisogna coniugare la ricerca di adeguati livelli dimensionali, per sfruttare il potenziale aziendale, con la specializzazione, per poter arricchire di competenze la proposta commerciale, con la societarizzazione di attività, per rafforzare la competitività attraverso alleanze imprenditoriali, e con l’internazionalizzazione, per ampliare il mercato potenziale. Unieco conferma, inoltre, l’impegno su un progetto di integrazione delle importanti esperienze presenti nella cooperazione di costruzioni reggiana e non solo, progetto che deve reggere necessariamente su un piano industriale sostenibile ed orientato allo sviluppo. Il cammino di Unieco continua con fiducia e perseveranza e i 110 anni festeggiati il 7 luglio scorso sono uno stimolo ed una garanzia. gnedda) CONAD 10.080 le iscrizioni a “Scrittori di classe” pania (958) mentre tra le province ai primi posti figurano Roma (617), Napoli (550) e Milano (467). L’iniziativa coinvolge potenzialmente 4,6 milioni di ragazzi in età scolastica e gli insegnanti di 230 mila classi delle scuole elementari e medie di tutta Italia. Scrittori di classe è parte integrante di Insieme per la scuola, l’iniziativa voluta da Conad per dotare le classi elementari e medie di attrezzature informatiche e supporti multimediali con un investimento che nelle prime tre edizioni ha superato i tre milioni di euro all’anno. E per contribuire a dare risposta ai continui tagli del ministero dell’Istruzione al mondo della scuola; tagli che portano l’Italia, a livello europeo, ad investire appena il 10 per cento della spesa pubblica. Solo l’Ungheria fa peggio. Sul fronte della lettura, gli italiani leggono sempre meno libri: nel 2013 sono stati 24 milioni (scesi al 43 per cento dal 46 per cento dell’anno precedente), mentre sono cresciuti di 2 punti percentuali gli utilizzatori di Internet. 5,2 milioni i ragazzi di 6 anni e più che dichiarano di avere scaricato e letto almeno un libro o di possedere un e-book. Una famiglia su dieci non possiede nemmeno un libro, mentre altre sei ne hanno in casa meno di cento. La fascia di età in cui si legge di più è quella tra 11 e 14 anni, mentre permangono le differenze territoriali: nelle regioni settentrionali legge oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (50,1 per cento nel Nord-Ovest e 51,3 per cento nel NordEst), mentre nel Sud e nelle Isole la quota di lettori è pari al 30,7 per cento. Sono già 10.080 le classi elementari e medie che hanno dimostrato di apprezzare l’impegno di Conad per sollecitare i ragazzi in età scolastica a scrivere e per fare un primo passo verso la riscoperta del piacere della buona lettura. Ad un mese dalla presentazione della nuova iniziativa di Conad Scrittori di classe, avvenuta in occasione di Festivaletteratura a Mantova, le regioni con il più alto numero di classi iscritte sono l’Emilia-Romagna (1.603), la Lombardia (1.338) e la Cam- Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 25 Il numero di libri letti è modesto: il 46,6 per cento di chi legge dichiara di avere letto al massimo tre libri nel corso dell’anno e il 13,9 per cento sostiene di leggere almeno un libro al mese. «Conad ha scelto di lanciare questo ambizioso progetto per dare una risposta efficace, originale e capillare alla preoccupante scarsa propensione alla lettura degli italiani e, soprattutto, dei giovani. Un’iniziativa che coinvolge studenti e insegnanti in modo attivo, promuove la lettura e la scrittura tra i ragazzi e valorizza il lavoro di squadra, la coesione e la cooperazione in classe», fa notare il direttore marketing canali distributivi Conad Alberto Moretti. «Con Scrittori di classe Conad rafforza lo spirito di solidarietà e di relazione con i territori e le comunità in seno alle quali opera con i propri soci imprenditori e alle quali restituisce benefici anche sotto forma di questa nuova iniziativa. I risultati raggiunti sinora ci spingono a focalizzare ancor più il nostro impegno sui giovani e sul mondo della scuola». Il meccanismo di Scrittori di classe è semplice. Otto autori di libri per ragazzi forniranno altrettanti incipit da sviluppare su differenti temi: le classi potranno scegliere quello preferito e, con la guida e il coordinamento dell’insegnante, elaborare un racconto di alcune pagine. I primi dieci per ogni traccia saranno consegnati agli autori, che decreteranno gli otto migliori (uno per tema). Gli otto racconti vincenti saranno sviluppati dagli autori e diventeranno veri e propri libri, che entreranno a far parte della collana Scrittori di Classe promossa da Conad e disponibile a titolo gratuito nei punti di vendita di Conad in tutta Italia. COTABO La corsa in taxi si paga con i buoni di Day Ristoservice vice, i soci di Cotabo acquisteranno, ad un prezzo vantaggioso, buoni pasto che potranno utilizzare in tutti gli esercizi convenzionati. Oggetto della convenzione è anche l’acquisto di buoni Cadhoc, i cosiddetti buoni regalo, che possono essere spesi in decine di negozi convenzionati, da poco arrivati in Italia e sempre più utilizzati come regalo in occasione di compleanni, matrimoni, etc… I buoni Cadhoc, grazie alla convenzione, saranno accettati dai tassisti di Cotabo per il pagamento delle corse. Cotabo sta completando l’installazione su tutte le auto dei propri associati di un sistema di pagamento (già attivato su oltre l’80% delle auto) tra i più avanzati in Europa: le corse si possono pagare in una qualsiasi forma elettronica, compresi i sistemi Nfc presenti sugli smartphone più avanzati, in contanti e ora anche con i buoni Cadhoc. La convenzione prevede anche una attività di promozione incrociata dei servizi di Cotabo e Day Ristoservice. Il primo banco di prova per l’attività di promozione sarà il “Seminaire International du Groupe Chèque Déjeuner” (la società francese che controlla Day Ristoservice) che si terrà a Bologna dal 6 all’11 ottobre. Cotabo sarà partner per la mobilità dei partecipanti alla convention internazionale, in più promuoverà i servizi di Day Ristoservice con affissioni pubblicitarie sulle proprie auto. La società Day Ristoservice promuoverà i servizi di Cotabo “Taxi card” e “Taxi Click”, l’app per smartphone con la quale si può prenotare un taxi in modo rapido e gratuito. “La convenzione con Day Ristoservice ci consente di raggiungere tre obiettivi importanti per la nostra cooperativa – commenta Marco Benni, direttore generale di Cotabo – In primo luogo diamo un servizio vantaggioso ai nostri associati che vorranno acquistare buoni pasto e in più, accettando i Cotabo, la principale cooperativa di tassisti bolognesi, che associa 555 tassisti sui 706 totali che operano a Bologna, allarga la gamma di servizi offerti ai propri associati grazie ad una convenzione con Day Ristoservice che, tra l’altro, darà la possibilità a tutti gli utenti del servizio taxi di pagare le corse con i buoni Cadhoc. Grazie alla convenzione con Day RistoserPrimo piano ACI Legacoop Settori buoni Cadhoc, daremo un ulteriore strumento di pagamento ai nostri utenti. Infine – conclude Benni – la convenzione ci consentirà di promuovere i nostri servizi più innovativi, rivolti sia a lavoratori autonomi e aziende, che hanno necessità di spostamenti per il proprio personale e che riceveranno a fine mese la fattura con tutti i rendiconti di spesa, sia ai privati cittadini che con pochi clic sul proprio smartphone possono prenotare un taxi senza nessun costo”. COOP ABITANTI ANDRIA Presentato a Carpi il quartiere “Il cielo del sole” Nei giorni scorsi, a Fossoli di Carpi, la cooperativa di abitanti Andria ha organizzato un’iniziativa che ha avuto quale momento significativo la consegna delle biciclette elettriche e degli orti per la produzione di frutta e verdura a “Km O”. Alla presenza del sindaco di Carpi Alberto Bellelli e dell’assessore all’Urbanistica Simone Tosi si è svolta, in un piacevole clima di festa, la consegna delle biciclette elettriche (che si alimenteranno a costo zero tramite il fotovoltaico di cui le varie case sono provviste) e dei vari appezzamenti di orti che i soci assegnatari erano in attesa. Il quartiere dove è stata organizzata la festa è stato battezzato “Il cielo del sole”, dalla IV cantica del Paradiso di Dante, in quanto il Sole è il motore un po’ di tutto, dalla ricarica delle biciclette, alla produzione di energia per arrivare alla fornitura di acqua calda sanitaria: il tutto praticamente a “costo zero”. Si tratta di un quartiere ad altissima efficienza energetica, grazie ai 4 kw di fotovoltaico, a speciali pompe d’accumulo del calore, alla produzione che forniscono i Territori Imprese Sondaggio Imprese 26 pannelli solari. La passività delle case (coibentazione spinta) è assicurata da un cappotto di 16 cm. e da infissi e vetri molto prestazionali. Gli interventi, che hanno affrontato le tematiche relative all’innovazione, alla qualità del costruire, alle aspettative dei soci, al rispetto ambientale, sono stati svolti dal presidente di Andria Sergio Calzari, dal sindaco Alberto Bellelli e dell’assessore Simone Tosi. La disponibilità di Andria a realizzare nuovi interventi a favore delle “giovani coppie”, con un progetto innovativo di “case gioco”, e a favore degli anziani, con il progetto “amici miei”, ha trovato sia nel sindaco che nell’assessore, non solo apprezzamento, ma la convinzione di mettersi presto al tavolo per dar gambe concretamente alle politiche abitative che l’Amministrazione Comunale ha nei suoi programmi e nelle sue esigenze prioritarie. La consegna delle biciclette e degli orti è stata il clou di una giornata speciale: una giornata di gioia e di festa, nella quale il guardare al domani ha trovato già da oggi i presupposti del lavorare e dell’impegno comune. COOP ITACA Calicantus costruisce la comunità Martedì 14 ottobre a Zugliano - a pochi passi dall’ex manicomio, oggi Parco, di Sant’Osvaldo di Udine - a partire dalle 10 il Centro di accoglienza Balducci aprirà le porte a “Festinsieme”, per celebrare l’11° compleanno della Comunità residenziale Calicantus di Pasian di Prato. Correva l’anno 2002 quando la Cooperativa sociale Itaca acquistò la sua terza struttura immobiliare, che nel 2003 avviò la propria attività. Un servizio fortemente voluto quello di Calicantus, nato sulle orme dell’intuizione e Primo piano ACI dell’operato di Franco Basaglia, che con la Legge 180 aprì le porte ad una nuova cultura nella salute mentale. In questi primi 11 anni di vita il servizio rivolto a persone disabili ha dimostrato ogni giorno, come ha ricordato l’anno scorso l’attore e regista friulano Claudio Moretti che condurrà la giornata anche il prossimo 14 ottobre, quanto l’impossibile possa diventare possibile attraverso l’impensabile distruzione dell’istituzione manicomiale. Tornando a Calicantus, il filo rosso che ha accompagnato la comunità, portato avanti da Itaca in stretta collaborazione con l’Azienda sanitaria n. 4 Medio Friuli, è stato quello dell’apertura all’altro, all’esterno, all’espressione della soggettività della persona. In questi anni di attività insieme alle persone, Calicantus ha dimostrato di essere non solo un progetto, ma anche una possibilità, un’esperienza di vita quotidiana che attraversa la dimensione della vita, della relazione fra storie e vissuti diversi, con la consapevolezza dell’importanza e della responsabilità che questa possibilità richiama. Un impegno costante per fare e costruire comunità, dove i diritti, i doveri, la responsabilità, l’adultità, la vicinanza, la sensibilità, l’allegria diventino esperienza e dove, con umiltà, si possa apprendere dalle difficoltà e dalle criticità. “Ecco che accogliere l’altro in maniera festosa – spiega la coordinatrice del servizio Francesca Schiavon, della Cooperativa Itaca - in un tempo e in un luogo che rappresentano la continuità esistenziale (il Centro di accoglienza e promozione culturale Balducci), nell’avvicendarsi degli eventi quotidiani e dove si afferma la cultura della convivenza, diventa un’occasione di profonda condivisione, di accoglienza e di comunione gioiosa”. E’ questo il secondo anno che Itaca con Calicantus e Centro Balducci con Pierluigi Di Piazza condividono l’esperienza di questa festa come momento di incontro, conoscenza, reciprocità e di riflessione, con la profonda convinzione che la crescita interiore e culturale passi attraverso il rapporto con l’altro e il suo definirsi. Per incontrarsi, conoscersi e sperimentarsi nel rispettoso confronto con l’altrui diversità. Allegria e gioia verranno regalate anche quest’anno dalla sensibilità e creatività dell’attore e regista udinese Claudio Moretti, Legacoop Settori che condurrà l’evento. Ma ci sarà anche l’attento e partecipato intervento musicale del Coro Nove per caso della Comunità 9 di Sant’Osvaldo. Questa è l’atmosfera, il colore, il significato che dovrebbe accompagnare ogni occasione di festa, per creare comunità. Organizzazione a cura di Itaca e Centro Balducci, in collaborazione con Comunità 9. COOP FRONTIERE Corso di formazione in fotografia come mediazione culturale La cooperativa Frontiere, aderente a Legacoop Lazio, organizza anche quest’anno un corso di fotografia come mediazione culturale. Il corso avrà inizio nel mese di novembre e si terrà presso la sala convegni della Città dell’Altra Economia, a Roma (zona Testaccio), una sala multimediale dotata di proiettore e wi-fi. Il corso di fotografia come mediazione culturale è dedicato a chi è interessato al tema dell’intercultura e vuole approfondire la conoscenza delle comunità migranti romane. Requisiti: il corso di fotografia richiede una conoscenza di base della tecnica fotografica. Finalità e contenuti: il corso di fotografia è finalizzato all’ acquisizione di una tecnica di base e all’approfondimento della fotografia come chiave per leggere la realtà urbana che ci circonda e come mezzo per raccontare le nuove culture migranti. Si svilupperà in tre aree di lavoro: La prima parte sarà dedicata alla tecnica fotografica. Nella seconda si analizzerà il rapporto tra pittura e fotografia e le regole di costruzione di un’immagine. Si studieranno, poi, i grandi maestri della fotografia per terminare con un approfondimento teorico sulle comunità migranti e su come fotografare nel rispetto Territori Imprese Sondaggio Imprese 27 delle identità culturale di una comunità e di una identità religiosa. L’ultima parte prevede delle uscite nei quartieri più multietnici di Roma e ad eventi organizzati dalle comunità migranti. Durata e date: il corso prevede una lezione settimanale di 2 ore (di mercoledì) per un totale di 15 lezioni e 30 ore di corso. La prima lezione è prevista per il 5 novembre. Costi: il costo è di 250 euro. L’insegnante sarà Stefano Romano, che dal 2009 lavora come fotografo tra le comunità migranti di Roma. Ha collaborato con il Centro Culturale della Grande Moschea di Roma e con diverse ambasciate. E’ il fotografo ufficiale dell’Ambasciata d’Indonesia e Malesia, della Soong Ching Ling Foundation, la più grande fondazione cinese in Italia, e del Bangladesh Cultural Institute of Italy. Scrive di interculturalità su Frontierenews.it e insegna Fotografia come mediazione culturale a Roma e in varie città d’Italia. CODESS SOCIALE Presenta i risultati del progetto R.I.M.A. sugli abusi sui minori Una tutela dei minori vittime di abuso e sfruttamento sessuale che sia più incisiva ed efficace: questo l’obiettivo del progetto pilota R.I.M.A. (Rete di interventi multidisciplinari contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale su minore), promosso nel veronese dalla cooperativa padovana Codess Sociale, finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità, nell’ambito dell’Avviso 01/2011. I risultati saranno presentati martedì 14 ottobre 2014, presso l’Auditorium del Banco Popolare di Verona (Viale delle Nazioni, 4), nel convegno intitolato “In ascolto di storie indicibili”, dove interverranno tra gli altri, il professor Claudio Foti, direttore scientifico del Centro Hansel e Gretel Onlus di Moncalieri, il dottor Alberto Pellai, psicoterapeuta e ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano, e l’avvocato Giovanni Tarzia, giudice onorario specializzato in diritto minorile. Saranno presentati inoltre i risultati della ricerca sociale, parte integrante del progetto. Un’occasione quindi per fare il bilancio Primo piano ACI anche sulla metodologia di lavoro utilizzata: le azioni infatti, cominciate nel 2011, sono state sviluppate promuovendo reti e sinergie fra diversi attori e professionalità del territorio scaligero, afferenti all’ULSS 20 Verona, all’ULSS 21 Legnago (VR), al Centro il Faro, all’Università di Verona (Dipartimento TeSIS e Scienze giuridiche). La giornata costituirà anche un momento di confronto condiviso fra figure istituzionali, tecniche e cittadinanza tutta, sul tema dell’abuso: idee, criticità e prospettive future, nell’ottica di un miglioramento complessivo dell’intervento proposto a tutela dei minori coinvolti. PANTACON A Mantova al via “Fattidicultura” Si accorcia sempre più la conta alla rovescia per l’inizio di “Fattidicultura”, l’iniziativa ideata e organizzata dal consorzio Pantacon su temi cardine quali i beni comuni, la cittadinanza attiva, la rigenerazione urbana, l’innovazione culturale, le imprese creative, la cooperazione, le smart human cities e non solo. Giovedì 9 ottobre si è aperto ufficialmente il ventaglio di un programma variegato che prevede numerosi ospiti e che si concluderà il 12 ottobre. “Abbiamo voluto riportare la cultura al centro dell’attenzione, sotto i riflettori, nel ruolo che le compete nel mondo che cambia: quattro giornate per discutere, ascoltare, conoscere - spiega il presidente di Pantacon Andrea Caprini in una nota pubblicata sul blog dell’iniziativa - Sono molte e ambiziose le sfide da affrontare, ponendoci Legacoop anzitutto alcune domande: come può la produzione di cultura generare valore, economia e impatto sociale? Come si trasforma un’idea creativa in un progetto di successo, e quali sono le opportunità per le start-up a vocazione culturale? Come funziona un incubatore o un talent garden? Come si può organizzare la gestione condivisa dei beni culturali in quanto beni comuni, o attivare la ri-generazione di uno spazio urbano attraverso la cultura?”. A questi interrogativi si cercherà di rispondere attraverso il confronto con ospiti del mondo culturale e sociale mettendo al centro storie concrete ed esperienze reali che dimostrino come la cultura possa davvero generare nuove opportunità. Per conoscere i protagonisti di Fattidicultura 2014: http://www.fattidicultura.it/i-protagonisti-di-fattidicultura/ Per consultare il programma: http://www.fattidicultura.it/fattidicultura-il-programma/ COOP ARCHEOLOGIA Inaugurato percorso agli scavi archeologici di Palazzo Vecchio Il 4 Ottobre è stato inaugurato, in occasione della chiusura del 3° Forum Mondiale dell’Unesco sulla Cultura e l’Industria Culturale a Firenze, il percorso sotterraneo agli scavi archeologici di Palazzo Vecchio, alla presenza della direttrice generale dell‘Unesco Irina Bokova, del Sindaco di Firenze Dario Nardella, e del Soprintendente per i Beni Archeologici della Toscana Andrea Pessina. Il percorso permette di apprezzare i resti del teatro romano, il riuso dei suoi spazi in epoca tardo antica e altomedievale fino alla Firenze delle case torri medievali e alla costruzione di Palazzo Vecchio. Un perSettori Territori Imprese Sondaggio Imprese 28 corso emozionante che permetterà di riconnettere la Firenze rinascimentale alle sue più antiche e monumentali origini. Cooperativa Archeologia, che sta realizzando gli scavi del Teatro Romano e l’allestimento del foyer, per conto del Comune di Firenze, con la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologica della Toscana, ha corredato la visita di alcuni apparati video, che saranno proiettati sulle mura del teatro. I video, progettati e realizzati appositamente per quest’area archeologica dal gruppo creativo Cameranebbia di Milano, vengono proiet- Primo piano ACI tati sia sulle mura del Vomitorium che nel punto in cui è stata ritrovata via di Bellanda. Il primo, sulla parte romana, fa rivivere il corteo degli spettatori della Florentia del secondo secolo d.c. che si apprestavano ad entrare in teatro, giocando su sagome e ombre rielaborate; il secondo, sulla parte medievale, rappresenta un’elaborazione computerizzata e animata di un affresco di Giotto, una suggestione di un’architettura dell’epoca, giocata sulle geometrie e sui giochi di luci e ombre. Entrambi sono accompagnati da una sonorizzazione che ne Legacoop Settori ha aumentato la suggestione. Questo importante risultato è stato raggiunto grazie alla convinzione del Comune, che tra l’altro è riuscito a dare il giusto rilievo internazionale a questo evento, e della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana ed anche grazie all’impegno dell’equipe di Cooperativa Archeologia che, dagli anni degli scavi di Piazza Signoria, ha seguito con continuità le ricerche archeologiche nel cuore di Firenze. Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 29 OSSERVATORIO SWG Gli elettori del Pd stralciano l’articolo 18 L’elettorato del Pd approva il contenuto della riforma del lavoro e le modifiche all’articolo 18 proposte dal Governo. Divisione e indecisione negli altri schieramenti, in particolare tra i cinque stelle. Ritengono infatti che il jobs act porterà più vantaggi che svantaggi il 53% degli elettori democratici e il 43% dei forzisti, ma Primo piano ACI Legacoop Settori soltanto l’11% dei pentastellati; non prevedono invece benefici o problemi di rilievo un quarto dei democratici, oltre un terzo dei forzisti e la metà dei grillini. Una minoranza, animata da oltre un quarto dell’elettorato a cinque stelle, vede invece prevalere gli aspetti negativi della riforma. Più compatta l’adesione alle posizioni del Governo in merito alla modifica dell’articolo 18 nelle fila sia del Pd (63%) sia di Forza Italia (56%); abbracciano invece la posizione del sindacato un democratico su 5 e un forzista su 7. I grillini si dividono tra un terzo che propende per la visione dei sindacati, un quinto per quella del Governo, ma soprattutto una metà che non sposa le tesi dell’uno o dell’altro. Lo spostamento verso il centro del Pd si esprime così in un a metamorfosi del suo elettorato, oggi più convinto della necessità di superare l’articolo 18 anche rispetto a chi vota Forza Italia. L’indecisione dei cinque stelle a riguardo testimonia poi che la vera prova di forza, se mai ce ne sarà una, non sarà in Parlamento. Meno compattezza riguardo alla riforma del lavoro, promossa dalla metà dei democratici e dei forzisti, e sulla quale i grillini non prendono posizione. Rimangono infine fuori dal dibattito soprattutto i più giovani tra i quali quasi la metà non ha una posizione in merito all’articolo Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 30 18. Meno indecisione tra i 34-55enni, per un terzo schierati con i sindacati, mentre con l’età la lancetta si sposta progressivamente verso le posizioni del Governo. NOTA INFORMATIVA: Rilevazione effettuata da SWG tra il 22 e il 23 settembre 2014 tramite sondaggio CAWI (Computer Assisted Web Interview) su un campione rappresentativo nazionale di 1.000 soggetti. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio
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