Perché deglutiamo ? UNIVERSITA’ di FOGGIA C.D.L. in Logopedia AA. 2006-2007 LE DISFAGIE Corso di Medicina Interna C.D.L. Logopedisti Docente: PROF. Gaetano Serviddio Per fornire un adeguato apporto nutrizionale all’ all’organismo Per saziare la sete e soddisfare l’ l’appetito Per provare il piacere del gusto (del sapore e profumo del cibo) Per stare insieme agli altri mangiando (convivio da “cumvivere” cumvivere” = vivere insieme ) DISFAGIA Cos’è la disfagia? Sensazione di arresto della progressione del bolo durante la deglutizione. Può essere organica o funzionale Si caratterizza per… • sede: sede: cervicale, toracica, retroxifoidea; retroxifoidea; • esordio: esordio: improvviso, rapido, lento; • caratteri: caratteri: incostante, continua, dolorosa, paradossa; paradossa; • evoluzione: evoluzione: episodica, progressiva. PREVALENTEMENTE PER I SOLIDI MISTA PREVALENTEMENTE PER I LIQUIDI DIFETTI DI MASTICAZIONE RX TRANSITO/ ENDOSCOPIA RX TRANSITO/ ENDOSCOPIA ESOFAGITE/MRGE ACALASIA TUMORE ESOFAGEO TUMORE GASTRICO/ ESOFAGEO DISFAGIA PSICOGENA MANOMETRIA ESOFAGEA SPASMO ESOFAGEO DIFFUSO DIABETE/ SCLERODERMIA 1 Conseguenze della disfagia Incapacità Incapacità a proteggere le vie aeree (soffocamento, infezioni polmonari) Malnutrizione (persistenza di fame o sete) Ansia Solitudine Ulteriore scadimento della qualità qualità di vita Respirazione Deglutizione Fonazione Tre funzioni cardine della vita biologica e di relazione Medesimo substrato anatomo funzionale: l’ l’apparato respiratorio e le strutture aereoaereo-digestive superiori (vocal tract) tract) Problematiche fisiopatologiche interdipendenti Importanza di un approccio valutativo e gestionale strettamente integrato PRINCIPALI SEGNI e SINTOMI Ristagno di cibo in bocca Rigurgito di cibo nella cavità cavità nasale Episodi o sensazioni di soffocamento Tosse (prima, durante o dopo l’ l’atto deglutitorio) Scialorrea postpost-prandiale Disfonia gorgogliante Febbricola pomeridiana Dimagrimento VALUTAZIONE Anamnesi A. B. C. D. E. Di cosa si lamenta il paziente? paziente? Che problemi segnalano i familiari o il personale di assistenza? Da quanto è stato notato il disturbo? Che esordio ha avuto (progressivo o acuto)? Su che malattia neurologica nota s’ s’inserisce il disturbo? Concomitano o vi sono stati recenti problemi respiratori? 2 VALUTAZIONE VALUTAZIONE Bilancio clinico generale Bilancio fonoarticolatorio 1. 2. 3. 4. 1. Livello vigilanza e di coscienza Possibilità Possibilità di ottenere collaborazione (attenzione, comprensione verbale, disturbi comportamentali, ecc.) Libertà Libertà di decubito, eventuali atteggiamenti coatti Condizioni generali (nutrizione, idratazione) 2. 2. 3. Mantenimento di un apporto nutrizionale adeguato anche per altre vie Scelta/esclusione di alimenti per os Adozione di compensi: · posture facilitanti · manovre di protezione dalle inalazioni · interventi per limitare i rischi di complicanze dopo aspirazione Capacità Capacità di articolare i suoni (qualità (qualità delle consonanti: ChCh-Gh, Gh, LL-T, N) 1. Mantenimento di un apporto nutrizionale adeguato anche per altre vie GESTIONE DELLA DISFAGIA 1. Qualità Qualità della fonazione: - incapacità incapacità a scandire le vocali (cosiddetti attacchi) - voce nasale - voce gorgogliante - voce bassa Il SNG è molto fastidioso per il paziente, potenziale fonte di complicanze e, di per sé sé, ostacolo alla deglutizione fisiologica La PEG è un provvedimento chirurgico poco invasivo, a basso rischio, ben tollerato e non necessariamente definitivo (potendo quindi costituire un’ un’opzione interlocutoria) 3 2. Selezione degli alimenti Prevedere pasti piccoli e numerosi per evitare di esaurire il paziente Se vi è disfagia per i liquidi preferire bevande fredde e frizzanti, ghiaccioli o usare addensanti Preferire sapori “forti” forti” (dolce, piccante, aspro, salato) Preferire cibi freddi (ev. gelati, ghiaccioli) Preferire cibi densi e omogenei (gelatine, budini, gelati, creme, frutta sciroppata, mousses salate, purè purè, omogeneizzati) Evitare cibi friabili Evitare cibi di consistenza mista (pastina (pastina e riso in brodo, brodo, minestroni con legumi) 3. Adozione di compensi POSTURE Capo esteso (mancata propulsione linguale → svuotamento del cavo orale per gravità gravità) Capo flesso: flesso: mento sullo sterno (riflesso deglutitorio ritardato, incompetenza glottica → sposta indietro la base della lingua → allarga le vallecole e facilita il ribaltamento epiglottico) Capo inclinato (ev. “tilt” tilt”) verso il lato sano (paralisi Capo ruotato dal lato leso (paralisi faringea unilat. unilat. → Decubito lat.le dx o sx (consente di byby-passare l’introitus faringea unilat. unilat. → facilita il passaggio del bolo dall’ dall’emifaringe mobile) restringe l’ l’emifaringe ipomobile, deviandone il bolo verso il lato sano) laringeo) 4
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