presentazione D_Incau - Azienda ULSS 2 Feltre

ULSS 2 INCONTRA
I mercoledì della Salute
Titolo: Il Diabete nell'età adulta
Relatore: Dr. Ferruccio D'Incau
Data: 19 marzo 2014
Sede: Aula Piccolotto – Ospedale di Feltre
Il Diabete mellito è una patologia cronica ad elevata prevalenza
In Italia colpisce il 5-7% della popolazione generale (5% diabetici noti,
1-2% diabetici non noti)
ULSS n. 2: 5.000 diabetici noti
Regione Veneto: 250.000 diabetici noti
Italia: 3.000.000 diabetici noti
La condizione è in continua crescita in tutto il mondo, con un
andamento di tipo epidemico
Nel 2010 nel mondo 285 milioni di persone con diabete*
Nel 2030 438 milioni *
* stime IDF 2010
Cause di incremento dei casi di diabete
aumento della sopravvivenza
•
esordio in giovane età
•
modifiche dello stile
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crescita del consumo calorico
•
riduzione del dispendio energetico
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Costi del diabete: Osservatorio Arno Diabete 2012
Il Diabete mellito assorbe l’11% del budget del SSN
(più di 12 miliardi di €)
spesa individuale (rimborsi SSN) € 2.511 (€ 1.262 non diabetici)
Classificazione del Diabete Mellito
DM tipo 1 (diabete giovanile, diabete insulino-dipendente)
distruzione β-cellulare
deficit insulinico (assoluto)
DM tipo2 (diabete dell’adulto, diabete non insulino-dipendente)
insulino-resistenza + deficit insulinico (relativo)
Sindrome metabolica (obesità, dislipidemia, ipertensione)
DM gestazionale
altri tipo di DM (secondario, monogenetico (MODY), ecc.)
Screening del Diabete tipo 2 nell'età adulta
Screening opportunistico nei soggetti ad elevato rischio
•
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IGF e IGT
Diabete gestazionale
Età > 45 aa (specie se BMI > 25 Kg/m2
Età < 45 aa in presenza di:
➔
Familiarità di primo grado per DMT2
➔
Inattività fisica
➔
Ipertensione arteriosa e/o dislipidemia
➔
Anamnesi di malattia cardiovascolare
➔
Sdr dell'ovaio policistico
➔
Appartenenza a gruppo etnico ad alto rischio
il diabete tipo 2 è una malattia che si può prevenire
La riduzione del sovrappeso, modifiche qualitative e quantitative
della dieta in associazione all’attività fisica, sono in grado di ridurre
del 60% il rischio di sviluppare la malattia.
Studi di intervento su popolazione a rischio
(IFG, IGT, GDM, obesità ed intensa familiarità per DMT2)
Intervento dietetico: riduzione rischio di DM2 del 33%
Caratteristiche comuni delle diete
• moderata restrizione calorica (calo peso 5-7%)
• riduzione grassi totali (< 30% del consumo calorico)
• riduzione grassi saturi (< 10%)
• aumento delle fibre vegetali ( legumi, vegetali, frutta,
cereali integrali) > 15g/1000 Kcal
Intervento combinato (dieta + attività fisica) riduzione > 50%
Una modifica dello stile di vita che includa un’attività fisica
aerobica di moderata intensità e della durata di almeno 20-30
minuti al giorno o 150 minuti/settimana, riduce di circa il 60%
l’incidenza del DMT2
L’effetto dell’attività fisica è almeno in parte indipendente dalla
perdita di peso ed è dose/dipendente
I benefici che ne derivano persistono nel tempo
Organizzazione dei servizi per il Diabete
L’Italia è stata il primo Paese al mondo a dotarsi di una legge per
il diabete (115/87)
La sensibilità nei confronti della malattia, ci ha portato ad essere
all’avanguardia nella sua gestione, pur in presenza di disparità di
trattamento da regione a regione
Piano nazionale per la malattia diabetica (DGR N.8 del
09/01/2013) modello organizzativo di messa in rete dei servizi per
la presa in carico del paziente diabetico.
Regione del Veneto
DGR N. 3485 del 17/11/2009 - Progetto Obiettivo Prevenzione
Diagnosi e Cura del Diabete Mellito
LR n.24 11/11/2011 - Norme per la prevenzione, la diagnosi e la
cura del diabete mellito dell’età adulta e pediatrica
Integrazione tra i diversi livelli assistenziali (specialistaspecialista, specialista-MMG, ecc. attraverso un percorso
diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) condiviso
Ruolo delle associazioni di volontariato
Centralità della persona con diabete
Centralità della persona con diabete
Il diabete è una delle poche malattie croniche per cui è evidente il
ruolo chiave del paziente nelle gestione della patologia
il Diabetico conosce i propri obiettivi
il Diabetico ha gli strumenti per misurare i propri risultati
EDUCAZIONE TERAPEUTICA
conoscere la malattia (sapere)
conoscere i principi della terapia
misurare i risultati
agire (saper fare)
Diventare PROTAGONISTA nella GESTIONE DEL DIABETE
AUTOGESTIONE CONDIVISA DELLA MALATTIA DIABETICA
Grazie per l'attenzione!
Il presente materiale è disponibile on line nel sito:
www.ulssfeltre.veneto.it
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