pinzolo

Valli Giudicarie e Rendena
38 martedì 28 ottobre 2014
PINZOLO
A casa presidente e cda, la giunta provinciale ha nominato Maurizio Postal e Tullio Waldner
no di malessere ha gettato la spugna.
Quindi la condotta, definita autoritaria, del Consiglio di amministrazione
ha convinto la settimana scorsa Riccardo Maturi e William Collini ad alzare bandiera bianca.
Ma non è solo la condotta presidenziale verso direttore e consiglieri ad aver
scatenato la crisi. C’è l’ingrosso di Madonna di Campiglio in grande sofferenza: perde più di 250.000 euro all’anno.
C’è l’affitto dell’Ingros a Carisolo per
126.000 euro all’anno ad aver sollevato forti critiche, considerato che si sarebbe potuto acquistare un capannone vicino se il presidente non si fosse
intestardito (sempre secondo le critiche) a prendere in affitto un capannone. Infine c’è l’ipotizzato mega investimento per ristrutturare l’ex Ingros di
Pinzolo per ricavarne un supermercato. Tutte ragioni che hanno spinto il
Servizio di vigilanza a suggerire alla
Provincia il commissariamento, anche
perché la situazione, con l’arrivo a
Spiazzo di Amorth-Poli, rischia di diventare esplosiva.
Se una rondine non fa primavera, una
gelata segna l’arrivo dell’inverno? In
altre parole, il segnale che giunge da
Pinzolo riguarda solo la Cooperativa
rendenera? Con i suoi 25 milioni di fatturato e oltre 100 dipendenti, che diventano 150 con gli stagionali, era ritenuta una delle più solide del Trentino. Oggi, però, si assiste ad una diminuzione generalizzata dei margini, e i
malesseri nei confronti del Sait (Consorzio di riferimento) stanno inquietando il consumo cooperativo. Le preoccupazioni si avvertono non solo a
Pinzolo.
G. B.
SAN LORENZO IN BANALE
DAONE
C’è consiglio comunale
Questa sera alle 20.30
consiglio comunale:
approvazione del Piano di
protezione civile ed esame
della convenzione con la
Comunità di valle per la
gestione associata dei
compiti e delle attività
connesse ai servizi
informatici e telematici.
RENDENA. «Sharp families», troupe a Londra
Si gira il film sui «moleti»
RENDENA - L’epopea delle
famiglie dei «moleti» che dalla Val
Rendena portarono l’arte di
affilare le lame praticamente in
tutto il mondo, sta per diventare
un documentario dal titolo
«Sharp families» (famiglie
“taglienti”) del regista trentino
Patrick Grassi. Le riprese,
cominciate quest’estate a
Carisolo, proseguiranno nelle
prossime settimane a Londra, una
delle città gli arrotini rendeneri
hanno fatto fortuna. «Sharp
families» è prodotto da Jump Cut
in co-produzione con Zalab, con il
co-finanziamento della Trentino
Film Commission e il sostegno di
alcune realtà territoriali: il
Comune di Carisolo, la Pro Loco
di Carisolo, la Cassa Rurale di
Pinzolo, il Centro Studi Judicaria,
l’Associazione Trentini nel
Mondo, l’Associazione La Trisa e
il network Children of Pinzolo.
Il documentario parte dalla
storia, raccontando come nacque
in Rendena l’arte dell’affilare
coltelli e forbici usando l’energia
generata da una semplice
bicicletta, ma illustra anche il
percorso di integrazione e di
affermazione delle famiglie dei
montanari rendeneri che
emigrarono a Londra (ma anche
in Svizzera, in Germania, in
Austria e, poi, in Canada e negli
Stati Uniti) portando con sé le
preziose ruote in legno ferrato.
Oggi i figli e i nipoti hanno
trasformato la professione
dell’arrotino nel Rental Service,
cioè l’affitto settimanale a
ristoranti, alberghi e macellerie di
set di coltelli sempre affilati, un
business da 10 milioni di sterline
realizzato da piccole e medie
imprese che si sono messe in rete
tra loro grazie ad un’associazione
di compaesani.
Lo chef stellato reinterpreta stasera il salume povero
Ciuiga all’azoto con Diego Rigotti
DENISE ROCCA
SAN LORENZO IN BANALE –
Classe 1984, sanlorenzino doc
e una stella guadagnata da giovane, così tanto da diventare il
più giovane chef stellato. Sarà
Diego Rigotti, questa sera, a deliziare gli ospiti della cena di gala che apre la tradizionalissima
sagra della Ciuiga del Banale
che va di scena nel fine settimana.
Invitati amministratori, politici, sportivi d’eccezione e rappresentanti del mondo che gravita attorno alla salamella – ci
scusino gli amanti ed esperti
dell’approssimazione – che
prende il nome dal termine dialettale per dire «pigna» per la
sua forma e quell’essere appesa tutto l’inverno ad affumicare al tepore dei caminetti. Così
si faceva una volta. Salume povero, anzi poverissimo, quando alla scarsa carne di maiale
si aggiungevano tante rape: nella miseria più nera di quei tempi, non si sa bene se il poco maiale doveva cercare di insaporire le rape o le rape dovevano
mascherare lo scarso volume
della carne. Tant’è che la ciuiga si vedeva su ogni tavola e ne
ha fatta di strada: da cibo per
gli occhi grandi dei dei poveri
è diventato un prodotto che
porta con sè tutta l’identità di
un territorio e il suo passato di
stenti e solidarietà, regalandogli un volano pubblicitario e di
richiamo turistico notevole.
Un’ottantina gli standisti nei
suggestivi angoli di San Lorenzo, un paese intero di volontari impegnati ad animare la festa sotto la regia della Pro loco.
Mentre le antiche ville si preparano ad offrire assaggi e mostrare prodotti culinari e artigianali, per la cena di gala di questa
IN BREVE
GIUDICARIE
Abbonamenti Haydn
Ultimi giorni per
sottoscrivere l’abbonamento
ai concerti dell’Orchestra
Haydn nelle Giudicarie.
Facendolo entro il 29
ottobre, oltre a 4 concerti ci
sono le trasferte a Trento
(29 ottobre e 4 marzo).
Commissario
alla Famiglia
Cooperativa
PINZOLO - La notizia era nell’aria, anche se tutti gli interessati facevano a
gara a smentirlo. «A oggi non c’è nulla», ci aveva detto venerdì l’assessore
provinciale alla cooperazione Tiziano
Mellarini. Stessa cosa ieri mattina dalla voce dei responsabili della Federazione. Ma proprio ieri la Giunta provinciale, evidentemente su sollecitazione del Servizio di vigilanza della
cooperazione, ha deliberato. La Famiglia Cooperativa di Pinzolo è commissariata.
Ciò significa che il presidente e i quattro consiglieri di amministrazione rimasti dopo le dimissioni di Riccardo
Maturi e William Collini sono stati mandati a casa. Al loro posto è stato nominato Maurizio Postal come commissario, che avrà per vice Tullio Waldner.
Postal (presidente dei dottori commercialisti trentini) torna nelle Giudicarie
che aveva abbandonato alla fine di
maggio, dopo due anni di commissariamento del Consorzio Elettrico di Storo. Waldner (uno dei dirigenti del Sait)
è alla prima esperienza del genere.
I motivi del commissariamento vanno
ricercati nella crisi di governo vissuta
dalla Cooperativa negli ultimi mesi. Così finisce l’avventura di Ornello Binelli,
rimasto alla presidenza per poco più
di venti mesi. Lui, per la verità, alla guida della Cooperativa pinzolera ci era
rimasto per anni: infatti, prima di diventare presidente, era stato dipendente per quarant’anni (gli ultimi dei
quali da direttore), più un anno da consulente.
Prima le ingerenze verso la direzione
hanno creato la spaccatura con il direttore Carlo Gualdi, che dopo un an-
l'Adige
Lo chef Rigotti accende il fuoco: sempre sul confine della sperimentazione
Campiglio | La gara aperta fino al 6 novembre
Le Regole cercano un gestore
per il caseificio di Montagnoli
MADONNA DI CAMPIGLIO – Il caseficio Montagnoli, di proprietà delle Regole di Spinale e Manez, cerca un casaro che torni
a lavorare il latte fra le sue mura, dopo la gara andata tristemente deserta nella primavera di quest’anno. La Comunità
delle Regole ha aperto un’indagine di mercato – scadenza il 6
novembre a mezzogiorno – per dare in affitto il caseificio: il
criterio di aggiudicazione è il massimo rialzo sul’importo a base di gara. Tre anni, prorogabili di altri due, 6 quintali di latte
giornalieri che provengono dalle malghe Boch e Montagnoli
da lavorare e condizioni economiche vantaggiose per una
struttura che, costruita nel 2006, di fatto non è mai stata proficuamente utilizzata: gestito per 6 anni dalla società PinzoloFiavè–Rovereto il caseificio è stato travolto dai problemi finanziari della società e non è mai davvero entrato a regime
con regolarità.
Lo “Spinale Nostrano”, di cui gli studiosi dell’Istituto di San
Michele all’Adige hanno racchiuso la formula in un disciplinare e che a Montagnoli doveva essere prodotto, aspetta di
finire sulle tavole non appena il caseificio troverà un nuovo
gestore. Anche la produzione, come da disciplinare, del formaggio che ha preso il nome dal più antico pascolo campigliano è infatti nei requisiti richiesti per la gestione, oltre a competenze tecniche e qualità morali compatibili con le Regole.
sera si è cercato l’equilibrio perfetto: uno chef di casa, ma stellato, a guidare una brigata di
chef locali, e un pasto a base
della familiare ciuiga, ma rivisitata dalle invenzioni di Diego
Rigotti. Il ragazzo partito dall’Enaip di Tione, pupillo di Alfio Ghezzi che lo ha portato a
imparare il mestiere da Gualtiero Marchesi e Carlo Cracco, ora
gestore di cucine a cinque stelle sparse per l’Italia oltre che
chef di Maso Franch a Giovo, si
occuperà di valorizzare un prodotto che conosce fin dalla più
tenera età. «Reinventare un prodotto della mia terra – spiega
l’onore e l’onere Rigotti – rimanendo nella tradizione ma alleggerendola e valorizzando i
sapori seguendo un po’ i nuovi canali del gusto e dell’estetica». Così non c’è da stupirsi se
«Impressionismo…sottobosco», dolce che Rigotti ripropone dopo aver vinto con esso un
premio come migliore chef
emergente, sembra una scultura e mescola sapori diversi, per
un’esperienza che la cucina moderna insegna essere non solo
per il palato, ma anche per gli
occhi e la mente. La ciuiga torna a fianco di patate e polenta,
nei tortelli e brasata, accompagnata anche dalle birre artigianali - «rischioso abbinamento,
ma è una questione di equilibri
e diventerà meglio di un vino»
- e con qualche effetto speciale. Azoto liquido, polveri liofilizzate per esaltare il sapore,
micronde usato come nel libretto delle istruzioni non ti spiegano mai, insomma sono le tecniche a fare la differenza nei
cuochi contemporanei e creare quell’esperienza di gusto
che, promette Rigotti, «saprà
stare nella tradizione pur rinnovandola per diventare gourmet».
TERME DI COMANO
Mazurche e polche
Mazurche e polche oggi
dalle 15.30 alle Terme:
partecipazione libera.
CAMPIGLIO
Montagnoli: ok ai lavori
Via libera ai lavori di
riqualificazione del Bar
ristorante Montagnoli che
interesseranno arredi e
corpi illuminanti.
L’intervento, deliberato nei
giorni scorsi dal comitato
amministrativo delle Regole
Spinale Manez, è di poco
meno di 20 mila euro.
RAGOLI
Montagna armata
Si inaugura oggi alle 20,30
con la proiezione del
documentario «Corno
diCavento 1915-18... per
non dimenticare» a cura
della Sat sezione Caré Alto,
la mostra di libri sulla
grande guerra «Montagna
armata» al punto di lettura,
co opere di Paolo Dalponte.
Giudicarie | Dalla Comunità 124 mila euro
Avanotti e droni per le riprese
per lanciare il «pescaturismo»
Autunno al lago di Garzonè (foto D. Sartori)
GIUDICARIE - Due associazioni pescatori, quella dell’Alto
Sarca e quella dell’Alto Chiese, e quattro associazioni turistiche - Apt Madonna di
Campiglio Pinzolo Val Rendena, Apt Comano Dolomiti di
Brenta, Consorzio per il turismo Giudicarie Centrali e Consorzio turistico Valle del Chiese - hanno stretto un’alleanza
per lanciare la pesca a scopo
turistico, anche grazie ai fondi - 124 mila euro -stanziati dalla Comunità delle Giudicarie.
Il progetto, già in fieri, prevede l’installazione di sei webcam (4 sul Sarca e 2 sul Chiese) che daranno un’immagine costante e aggiornata dello stato dell’acqua anche tramite computer e smartphone, ed una serie di piattaforme in zinco-legno affacciate
non solo sui laghi come Cornisello, Strembo o Ponte Pià,
ma che lungo fiumi impetuosi come Sarca e Chiese, con
l’obiettivo di facilitare l’esercizio della pesca anche ad anziani con problemi di deambulazione e disabili. Ma ci saranno anche brochure didattiche, filmati e strumenti digi-
tali di informazione, in grado
di permettere l’acquisto a distanza dei permessi di pesca
e di localizzare l’itinerario del
corso d’acqua tramite Gps.
L’intenzione è quella di partire già con il prossimo anno.
«La pesca apre a fine febbraio e chiude a fine settembre,
ed è quindi uno strumento
privilegiato per puntare alla
destagionalizzazione», spiega Redi Pollini, direttore del
Consorzio Giudicarie Centrali, capofila del progetto.
Intanto, nei giorni scorsi dopo avere completato la semina biennale degli avanotti nei
laghetti d’alta quota, che viene effettuata con l’elicottero,
sono state effettuate delle riprese aree a bassa quota nelle aree dei laghetti di Valbona, Garzoné, Lares, Lago Nero Mandron, Laghetti di Campiglio, sul Sarca e sul Chiese.
Queste riprese, accanto a
quelle già effettuate da terra
con i «droni», serviranno a
lanciare la «pesca in Giudicarie» e a richiamare nuovi appassionati della pesca della
trota, del temolo e del salmerino alpino.
R.B.