38 martedì 1 aprile 2014 RAGOLI Valli Giudicarie e Rendena Dopo la ristrutturazione, costata 2,1 milioni, ecco il bando per l’affido della struttura per le ferie all’imbocco della Val Brenta Destinata ad un turismo responsabile e slow. Offerta rivolta a enti e associazioni Richiesto un progetto ecosostenibile «Prà de la Casa»: le Regole vogliono darla in gestione DENISE ROCCA GIUDICARIE – Le Regole di Spinale e Manez hanno pubblicato il bando per l’affido in gestione di «Prà de la Casa», la nuova struttura all’imbocco della Val Brenta destinata a quel turismo responsabile, slow e dallo spirito ambientalista che tanto si invoca. Si tratta infatti di una «Casa per Ferie», struttura ricettiva dalla natura peculiare perché riservata ad un’utenza specifica: non al pubblico generico, ma piuttosto a soci di enti, associazioni o ancora organizzazioni con finalità sociali, culturali, assistenziali, religiose o sportive che si dovranno consorziare con le Regole per accedere alla struttura in Val Brenta. Il bando elaborato dalle Regole prevede una base d’asta di 30mila euro annui (+Iva), per un biennio di contratto: gli aspiranti gestori dovranno presentare un progetto complessivo di valorizzazione dell’area Prà de la Casa che si attenga ai criteri del cosiddetto turismo ecosostenibile, cioè, come lo definisce la Carta europea del turismo sostenibile, «uno sviluppo capace di rispondere ai bisogni delle generazioni attuali, senza compromettere la capacità delle ge- GIUDICARIE nerazioni future di rispondere ai propri». La progettazione dovrà essere estesa su tutto l’anno, valorizzare anche le attività silvo-pastorali caratteristiche dell’area e distinguersi chiaramente dall’offerta turistica già presente, oltre a coinvolgere la popolazione locale e i turisti in escursioni e approfondimenti tematici sulle peculiarità della Val Brenta, del Parco Adamello Brenta e della Comunità delle Regole. I presupposti del bando messo online ieri mattina stanno in un progetto di sviluppo turistico della Val Brenta, arricchito poi da uno studio sulle potenzialità turistiche dell’area elaborato dallo Studio Turismo e Territorio di Rovereto. Il paesaggio, all’inizio del Parco Adamello Brenta, alle porte della Val Brenta, è una meraviglia, e la struttura che le Regole ne hanno ricavato vi si inserisce magistralmente: ricavata dall’ex casa forestale sorta nel secondo dopoguerra quando nell’area venne creato un vivaio forestale, oggi è una casa in legno di larice e pietra su tre piani, con 24 posti letto suddivisi in 7 stanze, un’area adibita a ristorante riservato alla struttura, e una stanza adatta ad accogliere convegni, incontri e momenti di discussione. La ri- «Prà de la Casa», la casa per le ferie delle Regole di Spinale e Manez all’imbocco della Val Brenta strutturazione di quello che prima della guerra era una delle strutture dell’articolato sistema di fienili e pascoli che caratterizzavano l’area, includendo anche la vicina malga Frate, si è conclusa lo scorso anno ed è costata 2 milioni e 108mila euro, godendo di un contributo provinciale di 780mila euro. Prà de la Casa è l’unica struttura turistico-ricettiva di questo tipo delle Regole, visto che la colonia in Val di Manez, unica assimilabile per gli obiettivi che persegue, è chiusa da oltre un decennio. Il termine per la consegna delle proposte è il 5 maggio 2014, mentre saranno i criteri qualitativi a determinare in misura maggiore la proposta vincente: il 70% del punteggio finale è riservato infatti alla progettualità, mentre l’offerta economica conterà per il restante 30%. l'Adige STORO Un cippo ricorda l’impegno degli alpini per la comunità STORO - «Per farsi amare non serve vivere a lungo». Questa frase, densa di significati, è scolpita sulla pietra del cippo (nella foto Sai) scoperto dall’Associazione Alpini di Storo a San Lorenzo, il pianoro sopra il paese su cui il 10 agosto la comunità sale, ricevendo lungo il cammino il pane di San Lorenzo, per festeggiare il patrono. Una giornata primaverile ha accolto gli alpini per la scopertura di questo cippo, non a caso posto qui: infatti malga Bes è diventata da parecchi anni il punto di riferimento per le penne nere, ma anche per associazioni e privati che vogliono fissare un appuntamento conviviale. E così è stato nel giorno dell’intitolazione, con polenta e spezzatino per tutti i convenuti: 150 persone fra alpini ed autorità. Prima del pranzo, naturalmente, benedizione del cippo da parte del parroco don Andrea Fava e discorsi ufficiali, fra cui quello del sindaco Vigilio Giovanelli, che ha inneggiato alla memoria: «Nonostante la nostra convinzione di essere potenti e nonostante le scoperte scientifiche, oggi ci siamo, ma domani non ci saremo più. Le istituzioni e i simboli restano. Quando si arriva a San Lorenzo la chiesa, con le sue testimonianze artistiche, ci ricorda che cinquecento anni fa dei nostri antenati tenevano al loro paese, tanto da incaricare degli artisti provenienti da lontano di affrescare la loro chiesa. Questo cippo fra un secolo avrà la stessa funzione. Tutti coloro che saliranno quassù ricorderanno che qualcuno nel 2014 ha voluto il cippo per ricordare gli alpini e la loro attività». G. B. I progetti: marchio unico e permesso unico con webcam sui torrenti Turismo, pesca e bici elettriche GIULIANO BELTRAMI GIUDICARIE - Quando fu costituita, nella primavera di tre anni fa, si chiamava Commissione per il Piano territoriale di Comunità, le opere pubbliche, l’edilizia pubblica e agevolata. Oggi ha cambiato nome. «L’ho voluto io», asserisce il presidente Marcello Mosca, «e si chiama ambiente, territorio, economia». Mosca succede ad Alessandra Sordo, detronizzata dopo il suo passaggio da Upt a Progetto Trentino e sostituita da Enzo Caresani, che ora lascia il posto al presidente del golf rendenero e capogruppo Upt in assemblea della Comunità, che ha idee ambiziose. A rendere più autorevole la Commissione hanno aderito i due capigruppo di minoranza, Giuseppe Cervi (Lega) e Giuseppe Corradini (Start). GIUDICARIE Accanto a Mosca la maggioranza ha messo Sara Gallazzini ed Enzo Caresani (Upt), Marisa Marini, Attilio Caldera e Walter Facchinelli (Pd), Rodolfo Chesi (Patt). Per i Comuni Federico Polla, Antonio Parisi e Paolo Artini. Quattro i progetti in cantiere. Primo: un progetto capace di unire le Giudicarie sul piano turistico. «Abbiamo coinvolto le Apt Campiglio-Pinzolo-Val Rendena e Terme di Comano e i due Consorzi Pro loco Giudicarie Centrali e Valle del Chiese. Unità significa che tutti gli uffici abbiano una unica presentazione, un unico marchio identitario. Accanto al marchio di ogni istituzione, naturalmente, perché nella promozione esterna ognuno porta il suo marchio. Il marchio unico serve per dare un’immagine unitaria a chi viene a soggiornare qui. Chi viene a Campiglio deve sapere che cosa si mette a disposizione a Storo; chi viene a Comano deve conoscere cosa accade a Tione e viceversa. Il nostro territorio offre un sacco di cose: tutti devono conoscerle». Per il turismo sul bilancio della Comunità sono stati messi 550.000 euro, cui vanno aggiunti 30.000 euro specifici per le due terme di Comano e Caderzone. Ora si può continuare con il secondo passo: la pesca. «È un fenomeno in continua espansione: si calcola che vengano da noi per pescare circa 5.000 persone all’anno. L’idea è di installare delle webcam lungo i due fiumi principali, il Sarca e il Chiese, un servizio che fornisce ai pescatori informazioni sulle condizioni dell’acqua: temperatura, limpidezza, pescosità e via dicendo. È un servizio molto apprezzato, anche perché oggi è sempre più in voga il “bio kill”, la pesca per passione con rilascio del pescato. Un’altra innovazione riguarda i permessi: vorremmo che le Associazioni pescatori si accordassero per distribuire permessi uguali su tutto il territorio, avendo gli stessi costi e gli stessi servizi». Il terzo progetto riguarda i bikers. «Noi abbiamo una orografia sfortunata rispetto al basso Sarca o alla valle dell’Adige», osserva Mosca, «perciò abbiamo pensato di provare a lanciare la bici ecologica, che funziona con un motorino elettrico a batterie. Lungo le ciclabili, magari nei bicigrill, bisogna pensare ad installare punti di noleggio, dando la possibilità alle famiglie o comunque a chi noleggia le bici di trovare dei punti per ricaricare le batterie. Il progetto, se sviluppato complessivamente, è molto costoso, quindi si vuole Nelle Giudicarie arrivano ogni anno 5 mila pescatori provare con un circuito di dimensioni ridotte, magari con un punto in Rendena, uno nella Busa e uno nel Chiese, utilizzando i bicigrill esistenti. Questo dei tre è senz’altro il più costoso, ma siamo convinti che sia il più attrattivo per il turismo». Ultimo passo: uno spot (scaricabile con una chiavetta o una app) per mostrare strutture, attrezzature e servizi offerti dalle Giudicarie nei campi del turismo, della ricreazione e dello sport. Con la Comunità di valle, coprono l’80% dei costi Scuola musicale, 30 borse di studio GIUDICARIE – Sono 30 le borse di studio, che coprono l’80% dei costi di iscrizione per un massimo di 500 euro ciascuna, messe a disposizione dalla Comunità di valle per frequentare il corso annuale della Scuola Musicale delle Giudicarie per l’anno scolastico 2014/2015. «Sostenere la cultura – ha aperto il momento di presentazione dei bandi la presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini (a destra nella foto) è il miglior investimento possibile che possa fare una comunità, perché si potenzia il capitale umano, che è la nostra risorsa più preziosa». Cultura musicale come «percorso formativo che è complementare allo sviluppo e alla crescita dell’individuo» ha puntualizzato l’assessore alla cultura e all’istruzione della Comunità Paolo Pasi. Il sostegno della Comunità alla Scuola musicale viene riproposto per il terzo anno consecutivo, con un contributo maggiore: «Considerato il momento difficile delle famiglie – ha proseguito Ballardini – si è pensato di aumentareil sostegno, e peraltro si è fatto in modo che le famiglie possano pagare solo il 20% a loro carico senza pagare la quota intera e avere un succesivo irmborso, in modo di non gravare neanche temporaneamente sui bilanci famigliari». Le borse sono destinate ai cittadini residenti, di età compresa fra i 6 e i 18 anni, mentre il limite di età è elevato a 40 anni per i cittadini disabili, e le domande dovranno essere presentate alla Comunità entro giovedì 29 maggio. La graduatoria di assegnazione delle borse verrà stilata in base al coefficiente dell’indicatore Icef. Borse di studio necessarie per mantenere i numeri di iscritti attuali, lo ha sottolineato il direttore della scuola Peter Lanziner: «Un ringraziamento sincero alla Comunità, perché alcune persone che si sono iscritte negli anni precedenti, non lo avrebbero fatto se non avessero avuto il contributo». Sono circa 800 gli allievi iscritti alla scuola, che opera sul territorio giudicariese da 25 anni, con una fascia di età molto ampia che spazia dai bambini dell’asilo agli adulti, con percorsi formativi diversi e calibrati che comprendono corsi di strumento e solfeggio ma anche danza e coro. Oltre alla Comunità, anche i Bim del Sarca e del Chiese sostengono l’attività della scuola con un contributo di 34mila e 17mila euro rispettivamente, che ieri il presidente del Bim del Sarca Gianfranco Pederzolli ha confermato in conferenza stampa. IN BREVE DARÉ Lavori alla scuola La Provincia ha deciso di finanziare i lavori di adeguamento del centro scolastico con la realizzazione di nuove aule e di laboratori didattici. Il costo dell’opera si aggira sui 475 mila euro, coperti da piazza Dante per il 95%. GIUSTINO La cava in sicurezza È stato costituito un gruppo misto per la predisposizione di una perizia e la direzione dei lavori al fine della stabilizzazione del versante a monte dell’ex cava Maffei a Giustino. STENICO Copertura malga d’Agola È stato revocato il contributo provinciale per la coperatura della malga val d’Agola. Si trattavi di 86 mila euro su un importo complessivo di 181 mila euro. DAONE «Speed Rock», zero euro Revocato il contributo provinciale di 6.150 euro per la manifestazione di arrampicata sportiva.
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