Valli Giudicarie e Rendena 40 domenica 15 giugno 2014 l'Adige SPIAZZO. Approvato senza osservazioni il piano attuativo per la riqualificazione Ex Ille, c’è anche l’ok della Provincia I lavori di demolizione avviati dalla ditta F.lli Poli sul compendio immobiliare ex Ille per fare spazio a un supermercato SPIAZZO - La riqualificazione dell’area ex Ille a Spiazzo è sempre più vicina. Ad affermarlo è il vicesindaco, Angelo Capelli, all’indomani della notizia che il Tar ha respinto il ricorso della Famiglia cooperativa di Pinzolo, che spiega: «Nei giorni scorsi abbiamo avuto conferma dell’approvazione del Piano attuativo da parte della Provincia che non ha fatto alcuna osservazione». Per l’amministrazione comunale si tratta, aggiunge Capelli, «di un BLEGGIO SUPERIORE passaggio importante, perché da tempo la nostra comunità attende la sistemazione della zona». Il piano prevede infatti che la proprietà, la ditta F.lli Poli (del Gruppo Poli), proceda all’urbanizzazione primaria dell’area, alla realizzazione di un percorso ciclopedonale e alla progettazione e realizzazione di una passerella sul fiume Sarca che permetterà il collegamento pedonale con la frazione di Fisto. A questo si aggiunge la cessione di un’area di 3.408 mq su cui il Comune potrà realizzare l’asilo nido. Lavori e cessioni che compenseranno la trasformazione dell’area restante in residenziale e in mista terziario/commerciale. Via libera della Provincia, quindi a cui venerdì si è aggiunto anche quello relativo alla prosecuzione dei lavori che riguardano il supermercato Poli da parte del Tar. «Certo - conclude Capelli - noi abbiamo cercato di fare in modo Il diacono spiega: «Anche altri giovani fanno scelte forti» che i cittadini potessero beneficiare di quest’area, ma ci piacerebbe che questa non venisse considerata una posizione contro la cooperazione. Non è così. Noi siamo solo dalla parte della nostra comunità, e questa era un’area che da anni doveva essere riqualificata soprattutto in un’ottica turistica, come è la nostra». Il piano, nelle prossime settimane verrà, quindi portato in consiglio per la sua seconda adozione. J. P. STORO Scelta in controtendenza ma non una rivoluzione Lorenzo Iori il 21 giugno sarà ordinato sacerdote IN BREVE DENISE ROCCA BLEGGIO SUPERIORE – È vicino il gran giorno per Lorenzo Iori, il ventinovenne di Bivedo che il prossimo 21 giugno, nel Duomo di Trento, verrà ordinato sacerdote dal vescovo Luigi Bressan, assieme ad un altro giudicariese di un solo anno più vecchio di lui, il chiesano Daniele Armani di Agrone. I due giovani erano diventati nel novembre scorso diaconi, dopo aver frequentato assieme gli ultimi tre anni di seminario a Trento. «Contentissimo di arrivare in fondo – confida Lorenzo ad una settimana dalla cerimonia in Duomo – ero però più agitato a novembre, perché è il diaconato il vero punto di non ritorno e sono stato molto accompagnato qui in seminario verso questo momento. Anche se è vero che da sabato la mia vita cambierà». Che missioni sogna un giovane (quasi) sacerdote? «Il mio desiderio ora è semplicemente essere a disposizione per la gente della parrocchia dove mi trovo in questo momento – risponde Iori – certamente mi trovo a mio agio con i giovani, ma nel mio servizio attuale ho scoperto e mi sono arricchito tantissimo nel servizio agli ammalati presso l’Hospice. Spero in futuro di mantenere il legame forte che c’è con gli altri sacerdoti e i compagni di seminario, che è bellissimo». Per Lorenzo, 30 anni ancora da compiere, il maggiore dei 4 figli della famiglia Iori, il primo concreto pensiero di intraprendere la strada del sacerdozio è arrivato lontano dalle valli natie, dall’altra parte dell’oceano, in America Latina: partito con il Mato Grosso per una missione alla fine delle scuole superiori, GIUSTINO Lorenzo Iori, a sinistra, con l’arcivescovo Bressan in cammino sul San Vili è tornato in Italia per frequentare l’università, prima a Trento e poi a Firenze, ma la volontà di aiutare i poveri e stare vicino a ragazzi con un’orizzonte di vita molto difficile lo ha portato a partire di nuovo. Per meta ancora una volta l’America Latina, la Bolivia per la precisione, dove ha trascorso due anni in missione e compiuto il passo di entrare in seminario. Il giovane ha poi proseguito gli studi a Fiesole e infine a Trento, mentre ora è in servizio nella parrocchia di Mori. Una decisione maturata anche nell’ambiente famigliare: «La mia è una famiglia molto aperta – racconta Lorenzo – e ho partecipato fin da piccolo alle attività del Mato Grosso o anche in parrocchia con altri ragazzi». E il destino ha voluto che nello stesso anno in cui Lorenzo entrava in seminario, suo fratello si sposasse, una doppia ricorrenza che ha influenzato la decisione di Lorenzo: «C’è stato fra di noi un confronto con- tinuo sulle scelte di vita e su due percorsi molto diversi che è stato per me bellissimo e molto arricchente, e penso la cosa sia reciproca». Come ci si sente a nemmeno 30 anni, a fare una scelta che appare quasi fuori dal tempo nella contemporaneità dei tuoi coetanei? Quasi un rivoluzionario? «Non direi – risponde col sorriso nella voce Lorenzo – però mi è sempre piaciuto fare le cose un po’ diversamente. Forse sono un po’ in controtendenza se vogliamo dire così, ma mi sento molto in sintonia con tantissimi ragazzi che cercano un senso alla loro vita. Io ho trovato questa strada, ma altri hanno fatto scelte diverse e comunque molto forti». Dopo l’ordinazione di sabato, al giovane sacerdote bleggiano verrà assegnata già in luglio una parrocchia di destinazione, nella quale svolgerà il ruolo di cappellano affiancando un altro sacerdote con maggiore esperienza. CADERZONE 24 ore bike CADERZONE - Per chi non teme la fatica, ma anche per chi vuole solo partecipare, l’appuntamento con la «24 ore Val Rendena - Memorial Giorgio Ducoli» di mountain bike è imperdibile. In oltre duecento l’hanno voluta vivere anche nella 12ª edizione partita allo scoccare del mezzogiorno di ieri da Bocenago. Al Lagomago oggi l’arrivo a mezzogiorno. PONTE ARCHE Rassegna di bande PONTE ARCHE - Si chiude oggi la rassegna dei corpi bandistici dell’Alto Sarca Concertone delle Bande Giudicariesi. Alla messa delle 10, che si terrà nel Parco Manifestazioni, seguiranno la sfilata dei corpi bandistici per le vie del paese e il Gran Concerto d’assieme: 250 bandisti diretti dal maestro Franco Puliafito. PONTE CAFFARO Scuola aperta Oggi in orario 10-12 e 1519 «scuola aperta»: laboratori di liuteria e restauro di strumenti musicali, attività, visite al borgo, aperitivo a Borgo S.Giacomo. Info 338.4870846. Trovati i soldi Palermo in ritiro per due settimane STORO - È ufficiale: dopo un tira-e-molla durato qualche settimana, la decisione è presa: il Palermo (società che ha vinto il campionato di Serie B di calcio ed è approdata alla A) sarà nella valle del Chiese per due settimane, da fine luglio a metà di agosto, per il ritiro pre-campionato. Il tira-emolla non è stato con la società del presidente Maurizio Zamparini (nella foto), ma tutto interno alla valle del Chiese. Come si sa, infatti, ospitare una società di calcio in ritiro estivo non è proprio indolore per il portafoglio. Ne sa qualcosa la Provincia che interviene per ritiri illustri come quello dell’Inter a Pinzolo o del Bayern nell’alto Garda. In realtà il Palermo si paga una bella fetta di spese, ma una parte ce la devono mettere gli organizzatori. E qui stava il problema. I due Ferrucci dell’organizzazione (in primis Ferruccio Luzzani, titolare dell’hotel Castel Lodron, patito dei ritiri calcistici, e Ferruccio Moneghini, presidente del Calciochiese, che metterà a disposizione il campo Grilli di Storo) si sono dati un gran da fare, trovando la collaborazione dell’Amministrazione comunale di Storo e del Consorzio Bim del Chiese. Quest’ultimo dovrebbe sborsare la cifra più significativa (si parla di 15.000 eu- ro), mentre il Comune ne metterà un po’ meno, anche se l’impegno comunale non va quantificato solo con la liquidità, ma con gli interventi sul campo. Qualcosa ha promesso la Provincia, mentre buon ultimo arriva il Consorzio turistico, che ha accusato il colpo dovuto ai tagli nell’erogazione dei contributi provinciali. Finalmente è stata trovata la quadra, così si è potuto dare il via libera alle due settimane. In un primo tempo si pensava ad una settimana nel Chiese e ad una settimana a Moena. Tuttavia l’allenatore Beppe Jachini non aveva fatto mistero di preferire la vallata più meridionale delle Giudicarie, dove era già stato qualche anno fa, quando allenava il Brescia e dove c’è un impianto sportivo come il Grilli di Storo nel quale si era trovato bene. Ferruccio Luzzani farà il pieno quest’estate: infatti i greci dell’AEL Kalloni Fc hanno deciso di tornare nel Chiese dopo la buona esperienza dell’anno scorso, coronata da una buonissima esperienza nel campionato ellenico di Serie A. E le Giudicarie calcistiche si godranno l’Inter a Pinzolo, il Brescia a Spiazzo ed il Palermo a Lodrone. Il comparto turistico ne trarrà giovamento? Come sempre, i conti si tirano alla fine. G. B. Simulazione riuscita. E a metà luglio via ai lavori di bonifica Tutto pronto in caso di frana GIUSTINO - Verificare tempi e modi delle operazioni di soccorso nell’eventualità di dover evacuare una parte di Giustino messo in pericolo dal movimento franoso apertosi a monte del cratere dell’ex cava Maffei e formare una popolazione che sappia cosa fare di fronte all’emergenza reale, qualora dovesse abbandonare la propria casa. Questo l’obiettivo dell’esercitazione di protezione civile svoltasi ieri mattina nel paese dell’alta Val Rendena, secondo quanto previsto dal Piano di emergenza che il Comune ha adottato due anni fa dopo che, nel 2011, la frattura apertasi lungo il versante Est dell’ex miniera è stata ritenuta pericolosa. Il suo movimento, monitorato al secondo dalla stazione sismografica che, posizionata sul Dosso di San Giovanni, invia di continuo i dati ai geologi della Provincia autonoma di Trento, accelera infatti a primavera, quando la neve si scioglie, e in concomitanza di forti piogge. Ad essere interessati circa 200 abitanti, ma all’appello hanno risposto la metà, che vivono nella «zona rossa», nella parte di paese costruita ai lati del rio Flanginech, fin sotto la strada principale (la popolazione che vive in quest’area, la più lontana dalla zona pericolosa, non è stata coinvolta nell’esercitazione di ieri). Un centinaio i soccorritori, appartenenti alle diverse unità di soccorso (vigili del fuoco volontari di Giustino-Massimeno e dell’Alta Val Rendena, Croce rossa, 118, unità cinofile, polizia locale di Pinzolo, psicologi per i popoli, Nuvola, dipendenti comunali, carabinieri di Carisolo, forestali di Pinzolo, geologi della Provin- cia). Dalle 8.30 i vigili del fuoco hanno sovrinteso all’abbandono delle abitazioni da parte della popolazione, assistendo i più anziani, mentre al Centro operativo comunale il dirigente Gianfranco Cesarini Sforza e il sindaco di Giustino Luigi Tisi hanno diretto l’intera operazione e tenuto controllato, via webcam, il versante franoso. I geologi del Servizio geologico Pat hanno invece effettuato i sopralluoghi e analizzato i dati pervenuti dalla stazione sismografica. La popolazione evacuata, come previsto dal Piano di emergenza, si è radunata al Centro di accoglienza nella palestra delle elementari dove si è proceduto al censimento delle persone. I Nuvola si sono occupati di allestire la cucina da campo per rifocillare gli evacuati, mentre il gruppo Uomini e mezzi della Protezione Civile in azione ieri mattina nel centro di Giustino psicologi per i popoli ha sostenuto gli abitanti i cui timori si sono dimostrati reali e non simulati. Nel corso della simulazione il dirigente del Servizio prevenzione rischi Gianfranco Cesarini Sforza e il sindaco Luigi Tisi hanno affermato che è esecutivo l’intervento per mettere in sicurezza il versante franoso. In sintesi, tra 80 e 100 mila mc di fronte pericoloso che potrebbe finire, in caso di forti piogge, nel rio Flanginech ostruendolo e spingendo poi verso la «zona rossa» acqua, fango e detriti, saranno fatti scivolare nel cratere dell’ex cava gradualmente. Inizio A. V. lavori a metà luglio.
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