Matematica - C.d.L. in Scienze Biologiche A.A. 2013/2014 Università dell’Aquila Prova Scritta di Matematica del 14 luglio 2014 - Canale B Nome e Cognome: Matricola: Per evitare la valutazione del compito scrivere qui RITIRATO/A e firmare: Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7 Totale Esercizio 1. Considerare, al variare del parametro k ∈ R, la funzione quadratica f (x) = (2 − k)x2 + 2x − k. Per quali k ∈ R la funzione f (x) è costantemente maggiore di 2? Soluzione 1. Dobbiamo trovare i valori di k per cui vale la disuguaglianza f (x) > 2 per ogni x ∈ R. Poniamo g(x) = f (x) − 2 e riscriviamo la disuguaglianza f (x) > 2 come g(x) > 0, ossia (2 − k)x2 + 2x − k − 2 > 0 . Si tratta di una disequazione di secondo grado ed è soddisfatta per ogni x ∈ R se e solo se sono soddisfatte le due condizioni 1. ∆ < 0 (cioè la parabola grafico di g non incontra l’asse x); 2. 2 − k > 0 (cioè la parabola grafico di g ha la concavità rivolta verso l’alto). La prima 4 + 4(4 − k 2 ) < 0, quindi 4k 2 > 20 che è soddisfatta quando √ √ condizione diventa k < −√5 oppure k > 5. Tenendo conto anche della seconda condizione abbiamo quindi k < − 5. 1 Esercizio 2. Si consideri il vettore bidimensionale v = (2, −2). a) Calcolare il modulo di v. b) Determinare l’angolo formato da v col vettore u = (2, 21 ). c) Trovare un vettore w parallelo a u e avente lo stesso modulo di v. d) Trovare un vettore che formi un angolo di 75◦ con v (Ragionare geometricamente!). e) Trovare un’equazione cartesiana per la retta avente direzione v e passante per il punto (−1, 4). p √ Soluzione 2. a) |v| = 22 + (−2)2 = 8. b) Se indichiamo con α l’angolo fra i due vettori si ha 2 · 2 + (−2) 12 v·u 3 q cos α = = =√ , √ |v||u| 34 8 17 4 quindi α = arccos( √334 ) . c) Due vettori sono paralleli se e solo se uno è multiplo scalare dell’altro, quindiq sarà √ w = λ(2, 21 ) = (2λ, λ2 ). Imponendo |w| = 8 abbiamo: 17 λ2 = 8, cioè λ = ± 32 . 4 q q 17 Pertanto di vettori con le caratteristiche cercate ce ne sono due: w1 = (2 32 , 1 32 ) 17 2 17 q q e w2 = (−2 32 , − 12 32 ) = −w1 . 17 17 d) Il vettore v “sta sotto” l’asse x e con esso forma un angolo di 45◦ , pertanto basta prendere un vettore che “sta √sopra” l’asse x formando con esso un angolo di 30◦ , ad esempio (cos 30◦ , sin 30◦ ) = ( 23 , 21 ) . e) Possiamo scrivere immediatamente un’equazione parametrica per la retta cercata: ( x = 2t − 1 y = −2t + 4 , e scrivendo il parametro t ad esempio in funzione di x otteniamo l’equazione cartesiana y = −x + 3 . 2 Esercizio 3. Si consideri la funzione f (x) = 6x − e2x . a) Studiare la funzione f (x), in particolare determinandone dominio, comportamento agli estremi, ed eventuali massimi e minimi. b) A posteriori, cosa si può dire del numero degli zeri di f (x)? Soluzione 3. a) Dominio: tutte le funzioni coinvolte sono definite per ogni numero reale, pertanto D(f ) = R . Simmetrie: poiché f (−x) = −6x − e−2x , la funzione f non è né pari né dispari. Segno: non è possibile studiare algebricamente il segno di f . Limiti: si ha immediatamente lim f (x) = −∞ , x→−∞ mentre per x → +∞ la forma indeterminata ∞ − ∞ si risolve nel modo seguente: 6x 2x lim f (x) = lim e −1 + 2x = −∞ , x→+∞ x→+∞ e ove si vede che il secondo termine dentro la parentesi tende a zero usando il teorema di de l’Hôpital. Derivata: f 0 (x) = 6 − 2e2x , quindi f 0 (x) > 0 ⇐⇒ e2x < 3 ⇐⇒ 2x < ln 3 ⇐⇒ x < √ 1 ln 3 = ln 3 2 √ √ di conseguenza f ha un punto di massimo in x0 = ln 3. Inoltre si ha f (ln 3) = 3 ln 3 − 3 = 3(ln 3 − 1) e tale valore è positivo poiché e < 3 e quindi ln 3 > ln e = 1 . Il seguente grafico qualitativo riassume l’andamento della funzione: b) Tenendo conto dei limiti e del fatto che nell’ unico punto di massimo la funzione assume un valore positivo, si ha che f deve avere esattamente due zeri. 3 Esercizio 4. Trovare tutte le funzioni f (x) tali che f 0 (x) = xe−f (x) . (Suggerimento: considerare la funzione g(x) = ef (x) e calcolarne la derivata). Soluzione 4. Usiamo il suggerimento e calcoliamo g 0 (x) = f 0 (x)ef (x) . Poiché le f che cerchiamo soddisfano l’uguaglianza f 0 (x) = xe−f (x) si ha g 0 (x) = x. Integrando si ha g(x) = 21 x2 + c con c ∈ R e poiché f (x) = ln g(x) le funzioni cercate sono quelle del tipo 1 2 f (x) = ln x + c , con c ∈ R . 2 Esercizio 5. Calcolare l’area della regione limitata di piano {(x, y) ∈ R2 : 0 ≤ x ≤ π 1 , ≤ y ≤ sin 2x}. 4 2 Soluzione 5. Conviene innanzitutto disegnare sommariamente un grafico per individuare la regione di cui dobbiamo calcolare l’area. Poi bisogna determinare l’ascissa dei punti di intersezione fra il grafico di f (x) = sin 2x e la retta y = 21 . L’equazione sin 2x = 12 dà 2x = π6 + 2kπ o 2x = 56 π + 2kπ, quindi 5 π π x = 12 + kπ o x = 12 π + kπ e in realtà l’unica soluzione che ci interessa è x = 12 . Pertanto l’area richiesta è data da: √ √ π Z π 4 1 1 1 4 π 3 π 3 π sin 2x − dx = − cos 2x − x =− + + = − . π 2 2 2 π 8 4 24 4 12 12 12 4 Esercizio 6. Determinare, al variare di α ∈ R il numero di soluzioni del sistema lineare Ax = b, ove 1 α x 3 A= , x= , b= . α+1 2 y α−1 Risolvere infine il sistema Ax = b nel caso α = 2. Soluzione 6. Poiché il numero di equazioni è uguale al numero delle incognite (cioè la matrice A è quadrata!), il sistema Ax = b ha un’unica soluzione esattamente quando det A 6= 0. Si calcola immediatamente det A = −(α + 2)(α − 1), pertanto se α 6= −2, 1 il sistema ha esattamente una soluzione. Se α = 1 il sistema diventa ( x+y =3 2x + 2y = 0 ed è quindi impossibile (S = ∅). Se invece α = −2 il sistema diventa ( x − 2y = 3 −x + 2y = −3 ed ha quindi infinite soluzioni, più precisamente S = {(3 + 2y, y) : y ∈ R}. Calcoliamo infine l’unica soluzione che il sistema ha nel caso α = 2 : procedendo per sostituzione troviamo S = {(−1, 2)}. Esercizio 7. Dare un esempio esplicito di funzione derivabile f : [0, 2) → R che sia monotona crescente e tale che Im (f ) = [0, +∞). (Suggerimento: Provare con una funzione del tipo f (x) = − ln(ax + b) + c. Attenzione: l’insieme naturale di definizione di f non deve necessariamente coincidere con [0, 2)). Soluzione 7. Traducendo le richieste dell’esercizio, la funzione richiesta deve avere le seguenti tre caratteristiche, oltre ad essere derivabile: 1. f (0) = 0; 2. lim− f (x) = +∞ ; x→2 3. f deve essere crescente in tutto l’intervallo [0, 2). Seguendo il suggerimento e imponendo la prima condizione si ha c = ln b (e di conseguenza b > 0), mentre la seconda dà 2a + b = 0. La terza condizione è invece implicata dalle prime due poiché la funzione logaritmo è monotona in tutto il suo dominio. In 2 ). definitiva, prendendo ad esempio b = 2, otteniamo f (x) = − ln(−x + 2) + ln 2 = ln( 2−x Si osservi che l’insieme naturale di definizione della funzione trovata non è l’ intervallo [0, 2), bensì l’intervallo (−∞, 2). 5
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