Anno 3 - Novembre Dicembre 2014 - n°22 Truck & Dintorni Volvo FH16 Euro 6 750Cv Economia e Finanza Il calo dei prestiti In Primo Piano La nuova filiale di Malta Special Partner Special Wabco Sommario 04 Sommario Maurelli Magazine 06 10 13 INDICE 16 ROCK Storia del progressive rock Italiano 18 TRUCK & DINTORNI Volvo FH16 Euro 6 750Cv 20 FOOD & WINE Tortellini... & Refosco... 04 IN PRIMO PIANO Filiale di Malta 10 CULTURA & TRADIZIONI La città fortezza 23 AMICI VERI Pitone reale 06 MERCATINI DI NATALE San Gregorio Armeno 13 ECONOMIA & FINANZA Il calo dei prestiti 24 SPECIAL PARTNER Special Wabco 09 FORMAZIONE CONTINUA Corso “officine service total” 14 VISTI DA VICINO Officina Usai Pietrino 26 FORMAU Denoxtronic Studio prodotti e redazionale Francesco Quintile 2 Novembre Dicembre 2014 Maurelli Magazine Impaginazione / Progetto Grafico Pasquale Mauro Hanno collaborato Maria Rosaria Alfano Bass24 Claudia Ciannarella Marco Corsico Salvatore Donzetti Easter M. Sabrina Martinazzo Sgrang82 Giovanni Vitucci Giuseppe Zanfardino Maurelli Magazine Lo sviluppo che non ti aspetti di Marco Corsico Evolviamoci! Internazionalizziamoci! Passiamo a SAP... S iamo un’azienda in crescita malgrado il periodo poco felice che stiamo vivendo tutti dal punto di vista economico. Siamo in crescita in quanto sviluppiamo le idee che abbiamo per migliorare il servizio ai clienti, sviluppiamo le gamme di prodotti da vendere, sviluppiamo la rete commerciale composta dalle nostre filiali di vendita che oramai si avvicinano alla ventina. Cerchiamo di stare al passo con i tempi investendo in comunicazione e marketing. Cerchiamo di migliorarci costantemente riorganizzando con fatica e sacrificio le aree fondamentali dell’azienda. E poi insomma non vuoi passare ad un gestionale nuovo? eh? Dai è fondamentale, non possiamo rimanere ancorati al vecchio sistema. Evolviamoci! internazionalizziamoci! Passiamo a SAP. Ottimo sistema, performante, preciso, dettagliato, un livello superiore insomma. Tanto superiore che nel mese di Ottobre ossia nel mese del suo inserimento in sostituzione del vecchio gestionale, non siamo riusciti a lavorare e tutti i plus sopra esposti che ci contraddistinguono come una azienda dinamica e attenta alle esigenze dei clienti e dei fornitori sono andati persi. Li stiamo recuperando, passo dopo passo li stiamo recuperando. Vediamo la luce in fondo al tunnel, ma ci teniamo in modo particolare a scusarci per tutti i disguidi e gli inconvenienti che questo cambio di gestionale pur non avendolo voi scelto vi ha causato. Sarà nostra cura recuperare il tempo perduto e vi promettiamo che sapremo farci perdonare. Grazie e buone feste. Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 3 In Primo Piano Filiale di Malta ! di Easter M. Da dicembre la Maurelli avrà l’opportunità di allargare il proprio mercato verso orizzonti internazionali grazie all’apertura della nuova filiale di Malta. C ome promesso nello scorso numero del nostro magazine, rieccoci a parlare di nuove aperture. Da dicembre infatti la Maurelli avrà l’opportunità di allargare il proprio mercato verso orizzonti internazionali grazie all’apertura della filiale di Malta. L’obiettivo è quello di creare una piattaforma di servizio ed avere uno stock di ricambi completo adatto al parco circolante di Malta. La filiale sarà così composta: superficie di circa 1000 mq strutturata su 2 piani con due strade di accesso separate e poste su 2 livelli; quello sottostante sarà adibito al ricevimento, spedizione e stoccaggio materiale con lenta movimentazione, mentre la parte superiore della filiale, con i suoi uffici, sarà adibita alla vendita al dettaglio. La nuova filiale sorge nel punto nevralgico dell’isola e più precisamente nei pressi della località Ħaż-Żebbuġ situata al centro di Malta, in modo da poter soddisfare le esigenze della clientela su tutto il territorio maltese. Questa nuova apertura rappresenta un importante traguardo volto all’internazionalizzazione del gruppo Maurelli ormai pronto all’espansione verso nuovi orizzonti; sarà inoltre il punto di collegamento con un altro grande mercato, quello Africano, oggi in subbuglio, ma in costante evoluzione, 4 Novembre Dicembre 2014 Maurelli Magazine con necessità di approvvigionamenti di ricambi per mezzi di trasporto. L’isola infatti è situata in una strategica posizione geografica, al centro del Mediterraneo, a 80 km dalla Sicilia, a 284 km dalla Tunisia e a 333 km dalla Libia. Con un’estensione di 316 km² è uno degli stati più piccoli e densamente popolati al mondo. La sua capitale è La Valletta e la città più abitata è Birkirkara. L’isola principale è caratterizzata da un grande numero di città che, insieme alla capitale, formano una popolazione di circa 450.000 abitanti. L’economia locale dipende fortemente dal turismo; la scarsità di risorse determina una massiccia dipendenza dall’importazione di prodotti esteri e di conseguenza il trasporto su gomma di materie prime e prodotti finiti è in forte evoluzione. Il Paese ha due lingue ufficiali, il maltese e l’inglese. L’italiano, lingua ufficiale fino al 1934, è molto diffuso, parlato correttamente da più del 66% dei maltesi e in modo basilare dal 17%, insegnato in tutte le scuole di Malta e diffuso in campo commerciale, turistico e scolastico. Mercatini di Natale In viaggio tra i mercatini di Natale San Gregorio Armeno La celebre strada dei presepi e delle statuine dei pastori a Napoli di Claudia Ciannarella P assato il ponte di Ognissanti, con l’abbassarsi delle temperature, le strade delle città iniziano a riempirsi di luci e luminarie pronte a ricordarci che la festa più amata 6 Novembre Dicembre 2014 Maurelli Magazine dell’anno si sta avvicinando: lo spirito del Natale inizia a permeare il mondo intero. Anche l’Italia si dedica ai preparativi per il Natale e da Nord a Sud, per tutto il periodo delle feste, le strade e le piazze offrono uno spettacolo fantastico fatto di bancarelle piene di decorazioni, prelibatezze, addobbi natalizi e giocattoli. Infatti, scendendo lungo lo stivale, è possibile godere dei vari Mercatini di Natale, allestiti allo scopo Maurelli Magazine di scaldare l’aria con la loro magia e, se l’albero di Natale ed il presepe sono i simboli indiscussi di tale festività, oltre agli ormai “classici” mercatini di Merano e Trento, non può mancare una visita anche alla celeberrima via San Gregorio Armeno a Napoli, la via degli artigiani del presepe. Come arrivare Via San Gregorio Armeno congiunge perpendicolarmente due dei decumani napoletani, ossia il Decumano Maggiore, che corrisponde all’attuale via dei Tribunali, ed il Decumano Inferiore, ossia via San Biagio dei Librai, l’odierna Spaccanapoli ed è facilmente raggiungibile in quanto si colloca proprio nel cuore di Napoli: dopo aver visitato la cattedrale di Napoli, si può percorrere Spaccanapoli avendo la sicurezza di essere nella giusta direzione in quanto, man mano che ci si avvicina a San Gregorio Armeno, si iniziano già a notare le prime bancarelle con le statuine dei pastori. Proprio quando Spaccanapoli diventa più stretta, uno slargo improvviso ci introduce a via San Gregorio Armeno la quale ci accoglie con un’infinità di botteghe, bancarelle e negozietti coloratissimi, ognuno dei quali si caratterizza per la varietà di oggetti offerti. A San Gregorio Armeno si trova tutto ciò di cui la fantasia ha bisogno per creare il proprio presepe: dalle casette di sughero o di cartone in varie dimensioni, agli oggetti meccanici azionati dall’energia elettrica, quali mulini a vento o cascate, sino ad arrivare alle statuine dei pastori in terracotta, dipinte a mano, in varie dimensioni con abiti in tessuto, cuciti su misura. Le tipologie di pastori disponibili sono numerose per dar vita, nel presepe, ad una pittoresca rappresentazione della vita quotidiana dell’epoca: nel presepe non potranno mancare, ad esempio, i pastori venditori di frutta, di pesce, il macellaio e l’acquaiola. Elemento imprescindibile di qualsiasi presepe sarà sicuramente la Sacra famiglia, con tanto di stalla, mangiatoia, ed il bue con l’asinello. Accanto a queste vere e proprie opere d’arte, frutto del lavoro che gli artigiani si tramandano di generazione in generazione, si trovano anche le statuette che maggiormente enfatizzano la fantasia e l’ironia che da sempre contraddistinguono i napoletani: ogni anno, infatti, i maestri artigiani creano la statuetta dei personaggi pubblici, siano essi VIP che appartenenti al mondo politico, che hanno maggiormente attirato l’attenzione dei mass media, ritraendoli generalmente con un particolare legato alla vicenda che li ha resi famosi. A titolo di esempio, ricordiamo la statuetta di Matteo Renzi che comparve l’anno scorso a San Gregorio Armeno, recante la scritta “Rottamiamoli”, mentre quest’anno non potrà mancare la statuetta di Paolo Sorrentino con in mano l’Oscar, vinto con il film “La grande Bellezza”. A San Gregorio Armeno è Natale tutto l’anno, in quanto i maestri artigiani, anche quando il Natale è lontano, sono all’opera per realizzare i tipici presepi in sughero ed i pastori in terracotta ed è anche possibile ammirare gli artigiani a lavoro; tuttavia, l’atmosfera di San Gregorio Armeno inizia a riscaldarsi a Novembre per poi raggiungere l’apice a Dicembre, quando si respira già aria di festa e la via diventa cosi affollata di gente che non è possibile camminare e sentirsi soli. Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 7 Continua Formazione Maurelli Magazine Corso “Officine service total” di Claudia Ciannarella I corsi di formazione sono un momento importante di confronto e crescita professionale ai quali Maurelli dedica da sempre una grande attenzione. Il mese di Ottobre ha visto protagoniste le officine autorizzate Aspock di Cosenza e Napoli, impegnate rispettivamente il 07 e 29 Ottobre, nel corso “Officine service total”. Formazione I corsi hanno riscontrato un grande successo: vi hanno preso parte, in totale, 21 Officine. Relatori di entrambi i corsi sono stati Gianni Semeraro e Gianluca Bruni della Aspock, i quali hanno descritto la documentazione inerente sia al manuale d’uso e manutenzione sia alla gestione delle garanzie: per quest’ultimo aspetto sono anche state illustrate alcune esperienze, per meglio evidenziare caratteristiche e criticità delle richieste di intervento in garanzia. Particolarmente importante è stata anche la descrizione dettagliata dei prodotti nuovi e quelli già in uso, come per esempio: Continua Partecipazione di ben 21 Officine Formazione Continua Programma ed obiettivi • • • • • • Tipologie di fanali e luci laterali; Cavi e adattatori; Connettori e loro derivati; Cassette di derivazione; Assorbitori di corrente; Nuova cassetta “service total” Non ci resta che darvi appuntamento ai prossimi corsi! Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 9 Cultura e Tradizioni La città fortezza di Maria Rosaria Alfano La Valletta, la città-fortezza, “Città Umilissima”, “una città costruita dai gentiluomini per i gentiluomini”. Oltre ad essere la capitale di Malta è un patrimonio mondiale dell’UNESCO. A La Valletta, potete trovare le piu’ svariate cose da vedere e fare, luoghi storici e musei da visitare, e tantissime esperienze da dividire con famigliari o amici. 10 Novembre Dicembre 2014 Maurelli Magazine Maurelli Magazine Storia di La Valletta La Valletta è la capitale di Malta, fu fondata nel 1566 dai Cavalieri Ospitalieri, che le diedero il nome del loro gran maestro Jean de la Valette . Precisamente essa venne chiamata, in latino, Humilissima Civitas Valettae (“L’umilissima città di Valletta”) in maltese è conosciuta come Il-Belt e La città. La città è situata sulla costa settentrionale su di una penisola rocciosa che sorge tra due ampie insenature in cui sono situati i porti della città: Porto Grande (ribattezzato dagli inglesi Grand Harbour) e Porto di Marsamuscetto (Marsamxett Harbour). Il territorio in origine era deserto, parte di esso portava il nome di Xaghret Meuuia, che in maltese significa “terreno incolto di Meuuia”, forse dal nome di qualche antico proprietario di quei luoghi. La città venne innalzata sul monte Sceberras, la parte più prominente della lingua di terra che divide il Porto Grande da quello di Marsamuschetto. Il nome originale di questa zona era Gebel ir-ras, cioè “monte dell’estremità”. Tutto lo spazio che andava da questa fino alla punta si chiamava comunemente Il Uardia, che significa “la guardia”, ovvero il “luogo delle guardie”, così chiamato perché anticamente vi si trovava un corpo di guardia che vigilava per eventuali sbarchi clandestini. Durante la Seconda guerra mondiale la città venne fortemente danneggiata, fu scelta come base dalla Marina britannica che solo nel 1979 lasciò l’isola. Attualmente La Valletta è centro amministrativo, commerciale e culturale di Malta, sede di una università, è anche un’importante meta turistica. La città contiene numerosi edifici di rilevanza storica: il più conosciuto è la concattedrale di San Giovanni, precedentemente chiesa conventuale dei Cavalieri, ma vi si trovano anche il Palazzo del Grande Maestro, che oggigiorno ospita gli uffici del parlamento Maltese, le fortificazioni per la difesa della città, il forte di Sant’Elmo e il Museo di Belle Arti. Tutte queste opere sono valse alla città il titolo di patrimonio dell’umanità assegnato dall’UNESCO. Attrazioni principali Nelle anguste vie secondarie si trovano moltissimi piccoli negozi e caffè pittoreschi, mentre sulle strade principali de La Valletta sono dislocati i punti vendita dei grandi marchi internazionali della moda, della musica, della gioielleria e altro ancora. Di giorno la città è caotica, ma ha ancora tutto il sapore di un luogo senza tempo, ma se a prima vista si potrebbe avere l’impressione che la città dorme... Ripensateci !!! Mangiare in città Ci sono ristoranti e enoteche che servono i loro clienti, club e cinema. Ci sono spettacoli al Teatro Manoel, al Centro per la Creatività di St. James Cavalier, al Mediterranean Conference Centre e in altre sedi. Giù al porto, vicino al terminale per navi da crociera, c’è il Valletta Waterfront, con i suoi ristoranti all’aperto e una magnifica vista e tutto intorno, c’è una città che vibra con l’energia della sua gente e del suo passato. Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 11 Maurelli Magazine 12 Novembre Dicembre 2014 Maurelli Magazine Economia e Finanza Il calo dei prestiti di Giuseppe Zanfardino Si riduce il costo del credito, ma i prestiti scendono ancora. V i sono segnali di miglioramento delle condizioni del credito, ma non sono generalizzati. Il costo dei prestiti è diminuito, rispondendo alla riduzione dei tassi ufficiali; si sono stabilizzate. le erogazioni di mutui alle famiglie, mentre continua la flessione del credito alle imprese. Secondo i sondaggi le difficoltà di accesso al credito bancario si attenuerebbero, ma restano elevate per le imprese di minore dimensione. Sulla domanda di finanziamenti pesa il ciclo ancora sfavorevole degli investimenti. Prosegue la riduzione rispetto al picco del 2013 dei flussi di nuove sofferenze in rapporto alle consistenze dei prestiti alle imprese. Il 26 ottobre scorso sono stati pubblicati i risultati dell’esercizio di valutazione approfondita sulle maggiori banche dell’area dell’euro condotto dalla BCE e dalle autorità di vigilanza nazionali; tale esercizio consentirà di accrescere la fiducia nella solidità del sistema bancario dell’area, rafforzandone la capacita’ di finanziare l’economia. Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 13 Visti da Vicino Officina Iveco Usai Pietrino di Salvatore Donzetti La passione per la meccanica conduce il Sig. Pietrino Usai sin dai primi anni settanta a maturare una qualificata esperienza tecnica nel settore della riparazione per veicoli industriali. 14 Novembre Dicembre 2014 Maurelli Magazine Maurelli Magazine L ’officina Usai Pietrino snc di Olbia prende il suo nome dal suo fondatore Pietrino Usai. Già all’età di appena 14 anni coltiva la sua passione per la meccanica lavorando nelle più importanti officine di veicoli industriali dell’epoca. Nel 1977 decide di mettersi in proprio nonostante tanti dubbi e paure derivanti dalle prospettive non proprio rosee dell’epoca, in più una famiglia da portare avanti con 4 figli piccoli e l’abbandono di un posto di lavoro “sicuro” che svolgeva come capo officina alla OM (ora Iveco) da 15 anni. Grazie alla sua tenacia e la competenza acquisita e all’aiuto incessante ed incoraggiante della moglie Margherita, non tarda a farsi conoscere nel settore fino a diventare un punto di riferimento per tutti gli autotrasportatori della zona e non solo. Da annoverare clienti importanti come: Vigili del Fuoco, Enel, liquigas, Arborea, Galbani ecc. ancora oggi assidui clienti. Fin da piccoli, i figli Antonello e Carlo hanno affiancato il padre nel portare avanti l’attività di famiglia con la stessa passione e tenacia ereditata dal padre che purtroppo oggi non c’è più. Dopo quasi quarant’anni, l’officina Usai Pietrino Snc viene gestita dai fratelli Antonello e Carlo, con l’aiuto di nove dipendenti. Quali sono i servizi offerti dalla Vs azienda. L’azienda offre servizio di assistenza per i marchi Iveco, Astra, Irisbus, KnorrBremse, Wabco, Haldex, VM Motori, PM Gru, Oilsteel, Carrier Transicold, e recentemente SAF Holland grazie proprio alla collaborazione con il gruppo Maurelli. Si va dalla riparazione autovetture alla riparazione autocarro in tutte le parti: meccaniche, elettriche, elettroniche, pneumatiche e allestimento. Quando inizia il rapporto con il gruppo Maurelli e come si evolve nel tempo. il rapporto di collaborazione è inizia nel 2007, con una selezione di prodotti mirati: sospensioni e parti pneumatiche. Nel tempo abbiamo potuto constatare la qualità e il numero di prodotti offerti dalla Maurelli. Quali sono i progetti futuri della Vs azienda. Con l’apertura della nuova sede, ci siamo già proiettati nel futuro, assicurandoci fin da subito un incremento importante di lavoro nonostante il periodo non facile. Un progetto questo, che era in cantiere da tempo, e finalmente da qualche mese è diventato realità. Quanto è importante il rapporto con la Maurelli. Il rapporto con la Maurelli sta diventando sempre più importante in quanto oltre alla fornitura di ricambi after-market e soprattutto sotto marchio TTP, possiamo reperire anche ricambi originali come Mercedes, Man, Renault e Scania, riuscendo ad avere sempre più un unico canale di fornitura ricambi. Da aggiungere che negli ultimi tempi, grazie anche al supporto della Formau, abbiamo acquistato tramite la Maurelli, tutta l’attrezzatura per la nuova sede come ponti mobili wireless a batterie, ponti a pedane, aspirazione fumi ecc. Qual è la Vs opinione riguardo ai nostri prodotti TTP. Come già accennato prima, i ricambi TTP ci consentono di essere competitivi con i prezzi e allo stesso tempo di avere ricambi di ottima qualità. Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 15 Rock Storia del progressive Rock Italiano. Collegati al sito maurelli per ascoltare la nostra Playlist di Bass24 L a musica rock degli inizi fu espressione artistica quasi esclusivamente veicolata da ragazzi ribelli, fantasiosi, creativi che però non possedevano grandi conoscenze musicali né culturali. Solo in seguito i giovani del ceto medio, provenienti dai college e dalle università e quindi con una cultura decisamente più elevata, iniziarono ad occuparsi della musica rock. Nel vecchio continente, in particolare in Inghilterra, essi inserirono nelle proprie composizioni inedite forme di raffinatezza dovute in particolar modo alla loro discreta conoscenza della musica colta e del teatro. 16 Novembre Dicembre 2014 Maurelli Magazine Venne così a crearsi una nuova miscela di suoni nella quale riuscivano a convivere in piena armonia l’innato istinto selvaggio tipico del rock delle origini, il jazz, il blues, il folk, la musica sinfonica, il tutto impreziosito da raffinati e complessi arrangiamenti; era nato il rock progressivo. Se il rock n’ roll degli anni ‘50 fu una dirompente novità, una frattura culturale tra generazioni, la trasgressione attuata attraverso atteggiamenti anticonformisti e provocatori, se il movimento acido psichedelico dei sixties può essere riassunto come un entusiasmante esperimento rivolto ad allargare gli orizzonti della mente, con il progressive la musica rock raggiunge la sua massima espressione e diventa adulto. Checché ne dicano i detrattori il progressive è innegabilmente una delle poche forme musicali moderne che sono state in grado di traghettare il rock verso traguardi artistici di assoluto rilievo. I principali esponenti di questa avanguardia musicale rispondono ai nomi di Nice, Moody Blues, Yes, Gentle Giant, Emerson Lake & Palmer, King Crimson, Jethro Tull, e, pur non potendoli definire propriamente progressivi, Deep Purple e Led Zeppelin i quali ebbero comunque un ruolo determinante sul nascente rock italiano. Maurelli Magazine Nel nostro paese, la canzone leggera tradizionale incentrata sull’inflazionato teorema per il quale amore doveva per forza di cose fare rima con cuore, aveva ormai il fiato corto. Ma come avvenne in Italia il passaggio dalle monotone forme musicali leggere alla sperimentazione, alla musica impegnata, al rock progressivo ? Ai già citati stimoli provenienti d’oltre manica va menzionata l’encomiabile determinazione dei musicisti nostrani a suonare la nuova musica pur avendo da superare ostacoli non indifferenti. In particolare va ricordata la cronica refrattarietà dei discografici di allora ad avventurarsi su nuovi percorsi artistici e la quasi totale assenza, nel nostro paese, di spazi adeguati per i concerti. Tuttavia grazie ad un pubblico ormai stufo delle solite banalità imperanti ed a pochi ma attenti impresari e discografici, vennero allestiti i primi raduni e festival di musica rock. L’utopia divenne dunque realtà e formazioni come il Banco Del Mutuo Soccorso, Le Orme e la Premiata Forneria Marconi con la loro originalissima proposta musicale arricchita da calore latino e melodia mediterranea, iniziarono a scalare le classifiche di vendita. Il loro modo di intendere il progressive fu apprezzato anche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti dove certo non ci si aspettava che dei gruppi provenienti dall’Italia potessero fare del rock a quei livelli. La sorpresa fu talmente grande e positiva che musicisti del calibro di Emerson, Lake & Palmer offrirono l’opportunità sia al Banco che alla PFM di incidere per la propria etichetta discografica, la Manticore, alcuni album in lingua inglese espressamente per quel mercato: il risultato fu decisamente lusinghiero. Al gruppo de Le Orme venne addirittura offerta l’occasione di collaborare con uno dei più geniali musicisti fuoriusciti dal panorama Rock Anglosassone, il leader dei Van Der Graaf Generator, Peter Hammill. Attratto dalla bellezza dell’album Felona e Sorona egli prese accordi con la formazione Italiana per tradurre in lingua inglese il lavoro. Il discreto successo di critica e di vendite spinse Le Orme ad intraprendere una fortunata tournee in Gran Bretagna dove il gruppo si rese protagonista di uno splendido concerto al mitico Marquee di Londra... e non è poco per un gruppo Italiano. Non vanno dimenticati i New Trolls che furono tra i primi a proporre rock di un certo livello in Italia nonché protagonisti di uno dei migliori esempi assoluti di contaminazione tra musica classica e moderna, quel Concerto Grosso n° 1 ormai entrato nella leggenda. Un posto di tutto rilievo ebbero anche il Perigeo, gruppo dedito più al jazz rock che al progressive vero e proprio, gli Osanna che coniugavano musica e teatro, i Delirium che riuscirono a portare alcuni hits in vetta alle classifiche di vendita, i classicheggianti Opus Avantra ed i favolosi Trip di Joe Vescovi autori di quattro album di notevole spessore tra cui spicca il capolavoro Caronte. Un plauso a parte meritano gli Area, sicuramente tra i gruppi più rappresentativi di quel periodo e ancora oggi ricordati per la loro originalissima proposta fuori da ogni schema. Demetrio Stratos, leader e cantante del gruppo, scomparso prematuramente nel 1979, era capace di intonare due (diplofonia) e persino tre (triplofonia) note contemporaneamente sviluppando una notevole potenza negli acuti. Grazie a questa sua caratteristica ed alla grande preparazione tecnica dei musicisti componenti del gruppo, gli Area potevano avventurarsi in percorsi artistici difficili ed articolati, caratterizzati da una forte dose di inventiva, libertà espressiva e creatività. In sostanza sembrava proprio che la musica Italiana si accingesse a diventare protagonista a fianco di quella proposta dai paesi guida, Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania, mantenendo una propria identità e personalità facilmente individuabili. Purtroppo però, la stagione del prog in Italia non ebbe lunga durata ed il genere si esaurì nel giro di pochi anni spegnendosi insieme agli ideali che lo avevano ispirato. Molti gruppi furono costretti a sciogliersi per motivi finanziari mentre i pochi che ebbero la fortuna di proseguire dovettero scontrarsi con una realtà di mercato sempre più difficile, aggravata dal disinteresse dei discografici e dei mass-media per un genere considerato poco “radiofonico”. L’avvento dei cantautori sancì, almeno per un lungo periodo di tempo, la fine del rock in Italia riportando la nostra musica fuori dai circuiti internazionali e relegandola di nuovo in un ristretto ambito locale. Agli arrangiamenti ed all’architettura sonora, che nel prog rivestono un ruolo fondamentale, fu nuovamente attribuita un’importanza secondaria. La musica tornava dunque ad assumere il ruolo di semplice accompagnamento, di gregario di lusso al servizio della parola, della poesia nel migliore dei casi. Il prog italiano dei seventies ha comunque lasciato ai posteri una nutrita serie di capolavori la cui valenza va ben oltre i limiti temporali e geografici ponendo la produzione tricolore di quel periodo ai vertici assoluti per quanto riguarda il lato squisitamente artistico e culturale di una musica da intendersi sicuramente con la “emme” maiuscola. Soltanto a partire dallo scorso decennio la musica, quella con evidenti caratteristiche artistico culturali, ha avuto modo di imporsi di nuovo all’attenzione mondiale, ma in questa sorta di salutare rinascimento all’Italia spetta purtroppo il mortificante ruolo di paese capace solo di clonare modelli stranieri. Almeno fino ad oggi, infatti, sembra che dalle nostre parti vi sia una rinuncia generalizzata a proporre rock italiano in favore di un rock anglo-americano semplicemente “italianizzato”, perciò imbarazzante, privo di identità e originalità, omologato secondo i più rigidi canoni dettati dalle major discografiche. Ciò accade sebbene il nostro patrimonio musicale folcloristico, sinfonico, operistico, della canzone tradizionale sia talmente ricco e vario così da costituire un immenso contenitore da cui poter trarre ispirazione. A tal proposito non va sottovalutato il fatto che molti musicisti stranieri, proponendo una rivisitazione del loro patrimonio musicale, hanno trasmesso l’immagine del loro paese di appartenenza all’attenzione di tutto il mondo quasi sempre con risvolti positivi diretti e indiretti sugli aspetti non solo economici ma anche e soprattutto socio culturali. Nel nostro paese qualcosa del genere, seppure in scala ridotta, è accaduto negli anni ’70 con il prog proposto dagli Area, dalla P.F.M., dal B.M.S., da Le Orme ecc. Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 17 Truck e Dintorni Volvo FH16 Euro 6 750Cv di Sgrang 82 Potenza e controllo totale. 18 Novembre Dicembre 2014 Maurelli Magazine Maurelli Magazine Guida entusiasmante ed un livello di comfort difficilmente eguagliabile. Il sistema di sterzatura dinamica riduce notevolmente gli sforzi di guida Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 19 Food e Wine di Sabrina Martinazzo I tortellini in brodo sono uno dei piatti tipici del Natale. In questo numero del magazine vi proponiamo la ricetta dei tortellini in brodo di cappone, una vera succulenta specialità della cucina padana, ottimo primo piatto da proporre nel menu del pranzo di Natale. Per la pasta: Setacciate la farina sulla spianatoia, fate la classica fontana e unite al centro le uova e un pizzico di sale e impastate fino a ottenere un composto omogeneo. Dategli la forma di una palla, copritela con un canovaccio e lasciatela riposare per 30 minuti. Per il brodo: Disossate il cappone e utilizzate le ossa e gli scarti per il brodo. Mettete le ossa del cappone all’interno di una casseruola dai bordi alti e dal fondo spesso. Coprite con acqua fredda, unite le verdure e portate a bollore. Mettete il coperchio, abbassate la fiamma e fate sobbollire per 3 ore circa. Fate raffreddare il brodo quindi sgrassatelo. Per il ripieno dei tortellini: Cuocete il petto di tacchino e la lonza di maiale tagliati in pezzi con una noce di burro. Passate al tritacarne la carne cotta con il prosciutto e la mortadella. Raccogliete il tutto in una ciotola, quindi unite le uova intere, il parmigiano, il sale, il pepe e la noce moscata. Impastate per bene fino a ottenere un composto omogeneo. Se dovesse risultare troppo asciutto, bagnate con un filo di brodo. Prendete la pasta, lavoratela energicamente con le mani, quindi fatela riposare per 15 minuti. Tiratela sottilmente, con il mattarello o con la macchinetta per la pasta e tagliatela immediatamente in quadrati di 3 cm di lato e mettete al centro il ripieno. Chiudete i lembi facendo combaciare i margini. Piegate i tortellini attorno al dito e sovrapponete le punte. Metteteli su un piano rivestito con un telo infarinato. Portate a bollore il brodo salato e fate cuocere i tortellini per 3-4 minuti. Serviteli al dente con del parmigiano grattugiato a parte. Ingredienti per 4 persone : Per la pasta: Farina 00: 400 g Uova intere: 4 Sale q.b. Per il ripieno: Parmigiano grattugiato: 150 g Lonza di maiale: 100 g Mortadella: 100 g Prosciutto crudo: 100 g Petto di tacchino o di cappone: 50 g Burro: 1 noce Uova: 2 Noce moscata: 1 pizzico Sale q.b. Pepe q.b. Per il brodo: Cappone: 1 Acqua fredda: 4 l Carota: 1 Sedano: 1 Cipolla: 1 Maurelli Magazine Refosco dal peduncolo rosso di Marco Corsico Il Refosco (da ràp fosc, grappolo scuro) è un vitigno autoctono del triveneto. La sua è una storia antica, che risale al 1347, citato negli annali del Comune di Udine, dove viene descritto, insieme alla Ribolla Gialla, tra i vitigni di maggior pregio e dal costo più elevato. Più che di un vitigno si dovrebbe parlare di una famiglia di vitigni, i Refoschi; oggi tratteremo il più importante e diffuso per la produzione di vini di qualità: il Refosco dal peduncolo Rosso. Esso prende il nome dal peculiare peduncolo (il “rametto” che unisce il raspo del grappolo alla pianta) di intensa colorazione rosso porpora. Questo vitigno diffuso principalmente nel Friuli-Venezia-Giulia, dove da i risultati migliori, e nella zona del Piave, ha grappolo medio e compatto, con acini scuri e molto resistenti. E’ un vitigno molto produttivo, quindi la qualità è determinata dalle tecniche colturali e dalla successiva vinificazione, oltre che dal territorio. In generale il Refosco predilige terreni calcarei ed argillosi, con buone esposizioni, e non teme particolarmente le gelate. In Friuli-Venezia-Giulia vi sono ben 8 DOC che prevedono la vinificazione in purezza del Refosco (85% - 100 %), con relativa dicitura Refosco DOC in etichetta. Esse sono Carso, Colli Orientali del Friuli, Friuli-Annia, Friuli-Aquileia, Friuli-Grave, Friuli-Isonzo, Friuli-Latisana, LisonPramaggiore. Il Refosco tradizionalmente è un vino fresco, da consumarsi poco dopo il termine della fermentazione alcolica, con profumi semplici, floreali e fruttati ed uno spunto vinoso. Le versioni più tipiche si possono trovare nella DOC Friuli-Acquileia; in questa zona con terreno variegato, dal ghiaioso, al calcareo, all’argilloso il nostro vitigno trova l’habitat ideale, coadiuvato dal clima addolcito dalla vicinanza al mare e reso più asciutto dalla Bora. I vignaioli hanno a disposizione un frutto perfetto e caratteristico che vinificano semplicemente in acciaio, ottenendo un vino semplice, ma particolarmente fine ed armonico. A differenza di Aquileia, nella DOC Colli Orientali del Friuli, si produce un Refosco dal P.R. più intenso e strutturato. Partendo da un terreno marnoso, ideale per donare estratto e finezza ai vini, vengono utilizzati sesti d’impianto molto fitti e potature severe. Spesso i grappoli vengono raccolti in surmaturazione e poi vinificati in barriques, dove i vini svolgono anche la fermentazione malolattica. Il risultato è un Refosco di grandissima struttura ed estrazione, con un profondo colore rubino, profumo complesso di frutti, spezie e tostature, destinato ad evolvere con il passare degli anni. In bocca questi vini mantengono freschezza e sapidità, bilanciate da morbidezza e alcoli (vol. 13,5 %- 14%) sicuramente importanti, e di gran lunga superiori rispetto ai cugini di Aquileia. In poche parole questo vitigno già di per sé nobile è stato portato a livelli qualitativi e longevità che lo affiancano alle più importanti tipologie italiane. Refosco: un autoctono davvero “DOC”. Tipologia: Vino rosso secco DOC. Uve: Refosco dal Peduncolo Rosso 100%. Gradazione media: 12,5%. Resa per ettaro media: 85 hl/ha Affinamento medio: 6 mesi in bottiglia. Esame Visivo: Colore rosso rubino intenso, cristallino, molto buona la consistenza. Esame olfattivo: Profumo intenso e pulito, l’inizio è floreale con sentori di viola e successivamente è fruttato con sentori di lampone, ribes nero, mora selvatica e prugna. Esame gustativo: Buona struttura e ottimo equilibrio. Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 21 Amici Veri Pitone reale Cosa c’è da sapere sulla nuova moda dell’animale esotico. 22 Novembre Dicembre 2014 Maurelli Magazine di Sabrina Martinazzo U n tenero cucciolo di cane e un vivace micino non bastano più a soddisfare la voglia di pets degli italiani. La parola d’ordine oggi sembra essere “rettile”. In particolare, lui, il re delle creature striscianti: il serpente. A sceglierlo come animale domestico sono in tanti e il numero aumenta di giorno in giorno. In questo numero del magazine vedremo come prendersi cura di uno di quegli animali fuori dal comune ovvero il pitone reale, cercando di capire come tenerlo in casa, come curarlo e nutrirlo, insomma tutte quelle notizie che possono essere utili per gestire al meglio il nostro strano amico. Assicurati di avere a portata di mano: • Una teca in vetro • Termostato • Lampada ultravioletti • Vaso in terra cotta Prima di addentrarci nel vivo della guida bisogna fare una precisazione doverosa. Per quanto riguarda l’acquisto, bisogna prestare moltissima attenzione, in quanto dietro una semplice vendita in realtà si può celare qualche tipo di truffa. Bisogna considerare che questo è un mercato in forte espansione, quindi l’offerta a volte può essere in netta minoranza rispetto alla richiesta. Per ovviare a questo problema, non sono poche le persone che senza scrupoli avviano una tratta con i paesi d’origine di animali catturati in natura. Assicuratevi sempre che al momento dell’acquisto vi venga fornito il CITES ovvero il certificato di riconoscimento dell’animale, la sua provenienza, la sua età una sorta di carta d’identità. Carattere: Il pitone reale è uno dei serpenti più timidi e mansueti in assoluto. Facile a spaventarsi, se impaurito tende dapprima a nascondere il capo sotto il corpo per poi arrotolarsi su se stesso formando una palla. Solitamente si lascia maneggiare con tranquillità, ma alcuni esemplari, possono soffiare o mordere se infastiditi, ma comunque un morso di pitone reale non è pericoloso né doloroso. Come allevarli: Il pitone nell’ambiente familiare, vive in teche di vetro appositamente realizzate. Queste si possono comprare nei negozi specializzati, ne esistono di diversi modelli, dimensioni e prezzi. Oppure per tutti coloro che hanno dimestichezza con il fai da te sarà possibile costruirla con le proprie mani, rispettando sia misure che materiali. Quando si acquista una teca, o la si realizza, non bisogna mai farlo in funzione alla dimensione dell’animale al momento dell’acquisto, ma sempre con lungimiranza. Aspetto molto importante è l’illuminazione che deve essere ricreata con lampade apposite a raggi ultravioletti, acquistabili presso i negozi specializzati di articoli per animali. Altro elemento fondamentale è il termostato, ovvero quell’apparecchio che regola la temperatura all’interno della teca, mantenendola sempre costante in base sia alla stagione esterna che a quella interna dell’abitazione stessa. Importante, sarà quello di posizionare all’interno della teca un ramo di legno naturale, dove il vostro pitone si potrà arrampicare liberamente, una vaschetta per l’acqua, che servirà anche per creare umidità all’interno dell’ambiente. La presenza di un piccolo riparo dove l’animale potrà riposarsi tranquillamente potrebbe essere una specie di piccola tana, questo accessorio è facilmente ricreabile da un vaso in terra cotta capovolto dove al bordo si è precedentemente praticato un foro d’entrata. Per finire un substrato da spargere generosamente sul fondo renderà l’ambiente più confortevole per l’animale. Alimentazione: L’alimentazione è un altro punto molto importante e anche molto controverso. I serpenti sono carnivori e si nutrono principalmente di mammiferi a sangue caldo come roditori, uccelli o di altri rettili. E’ possibile dargli da mangiare sia prede vive sia morte dopo averle però scongelate e riscaldate. In molti sostengono che l’una o l’altra alternativa non faccia differenza per il serpente, mentre, altri sostengono che sia necessario garantire al rettile prede vive. In realtà la prima opzione è sicuramente più comoda per chi decide di tenere un serpente in casa. Inoltre è anche più sicura perché così si evita che l’ofide si ferisca durante il combattimento. In generale le prede non devono essere più grandi del punto di maggiore spessore del corpo del serpente. Gli ofidi mangiano una volta a settimana, o comunque ad intervalli di 10-15 giorni Ovviamente prima di optare per l’adozione di un pitone, consiglio vivamente di documentarsi il più possibile... Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 23 Special Partner Special Wabco di Giovanni Vitucci Wabco è un importante leader di tecnologie e sistemi di controllo per la sicurezza e l’efficienza dei veicoli commerciali. 24 Novembre Dicembre 2014 Maurelli Magazine Maurelli Magazine Come si compone la gamma prodotti offerta? Attualmente la gamma si compone di sistemi e componenti di frenatura, stabilità e automazione della trasmissione. Recentemente Wabco ha ulteriormente allargato la propria gamma verso i componenti aerodinamici che sono al centro delle politiche Europee per la riduzione dei consumi e l’aumento dell’efficienza dei veicoli. Come si posiziona nel mercato? L’azienda è certamente leader nella fornitura dei propri sistemi presso i principali costruttori di veicoli in tutto il mondo, al primo impianto così come in ambito aftermarket. Quali sono le novità e i progetti per il 2014? Il 2014 per Wabco è stato un anno d’importanti investimenti nell’innovazione intesi ad allargare il proprio portafoglio prodotti e clienti culminati con l’acquisizione della Transics, azienda leader nel sistemi di gestione delle flotte. Questa acquisizione integra il portafoglio Wabco con innovativi sistemi telematici per migliorare l’efficienza e ridurre i costi di gestione delle flotte. Quest’anno vede un incremento degli sforzi per fornire prodotti innovativi per l’efficienza e sicurezza attiva del veicolo, sia a motore che rimorchiato, tra i quali vale la pena ricordare i sistemi per il monitoraggio della pressione dei pneumatici (IVTM), il sistema di avviso di allontanamento dalla carreggiata (OnLane) oppure il controllo automatico di retromarcia per rimorchi (TailGUARD). Riteniamo che l’impegno e gli sforzi dell’azienda per l’allargamento del portafoglio prodotti al di fuori delle convenzionali gamme di prodotto apporti beneficio non solo al comparto dei professionisti dell’autotrasporto ma anche alla propria rete di clienti aftermarket nel segno della continuità ed espansione del business. Quando inizia il rapporto con il gruppo Maurelli e come si evolve nel tempo? Il rapporto con la Maurelli inizia nel 2007, un anno di svolta per la distribuzione Wabco rivolta all’espansione della rete distributiva per affrontare meglio l’evoluzione del mercato e prepararsi alle necessità e ulteriori trasformazioni del mercato Italiano che di lì a poco si sarebbe trovato ad affrontare il momento di crisi peggiore della sua storia dal dopoguerra. L’evoluzione del rapporto è andata di pari passo con l’impegno della Maurelli nell’espandere il proprio raggio d’azione investendo su nuove filiali diffuse in tutto il territorio Italiano per essere sempre più vicini ai clienti sia nella distribuzione dei ricambi sia per la fornitura di servizi. Quanto è importante il rapporto con la Maurelli? La Maurelli oggi è parte integrante e consolidata della rete distributiva Wabco e rappresenta certamente un partner in grado di assecondare la volontà Wabco di avere un’efficiente rete per la fornitura di ricambi e servizi. La piattaforma clienti della Maurelli risponde all’esigenza della Wabco di operare su un’ampia rosa di segmenti del mercato dalle officine alle flotte. Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 25 I nostri moduli Denoxtronic revisionati vengono corredati di certificato di garanzia di 6 mesi. [email protected] www.formau.it News Maurelli Distribuzione CAMPANIA S.S. Appia, km 193,300 81050 Pastorano (CE) Tel: +39 0823.1508793 Fax: +39 0823.1508709 mail: [email protected] LOMBARDIA Via Torri Bianche,1 20871 Vimercate (MB) Tel: +39 039.9058200 Fax: +39 039.9058212 mail: [email protected] Maurelli Commerciale CALABRIA Filiale di Cosenza C.da Coda di Volpe Rende (CS) Tel: +39 0984.839394 - Fax: +39 0984.839504 mail: [email protected] CAMPANIA Filiale di Napoli Via San Salvatore, 30 Casoria (NA) Tel: +39 081.5401739 - Fax: +39 081.5401439 mail: [email protected] Filiale di Nocera Via Zeccagnuolo, 44 San Valentino Torio (SA) Tel: +39 081.939016 - Fax: +39 081.939018 mail: [email protected] LAZIO Filiale di Frosinone Via Le Lame, 29/C Frosinone (FR) Tel: +39 0775.839060 - Fax: +39 0775.838548 mail: [email protected] LOMBARDIA Filiale di Mantova Via Cavour, 58 Castiglione delle Stiviere (MN) Tel: +39 0376.670417 - Fax: +39 0376.944594 mail: [email protected] PIEMONTE Filiale di Tortona Via Vecchia Fornace, 1 Viguzzolo (AL) Tel: +39 0131. 867915 - Fax: +39 0131.867947 mail: [email protected] Filiale di Santena Via Circonvallazione, 174 (TO) Tel: +39 011.9456527 - Fax: +39 011.9491566 mail: [email protected] SARDEGNA Filiale di Cagliari Ex S.S. 131 - km 7,8 Località Pintoreddu Sestu (CA) Tel: +39 070.262111 - Fax: +39 070.2323224 mail: [email protected] SICILIA Filiale di Catania Z.Ind - C.da Torre Allegra, snc Catania (CT) Tel: +39 095.591321 - Fax: +39 095.7357307 mail: [email protected] Filiale di Palermo Z.Ind - C.da Canne Masche, snc Termini Imerese (PA) Tel: +39 091.8139694 - Fax: +39 091.8140956 mail: [email protected] TOSCANA Filiale di Prato Via Lodz, 25/27 Prato (PO) Tel: +39 057.4701041 - Fax: +39 057.4701036 mail: [email protected] Filiale di Livorno Via Fabio Filzi, 19 interno 34 Livorno (LI) Tel: +39 0586.1752560 - Fax: +39 0586.1752548 mail: [email protected] UMBRIA Filiale di Perugia Via Gustavo Benucci Zona Industriale Molinaccio Ponte San Giovanni - Perugia (PG) Tel: +39 075.396122 - Fax: +39 075.5996629 mail: [email protected] VENETO Filiale di Verona Via dell’Industria, 26/28 Bussolengo (VR) Tel: +39 045.6767200 - Fax: +39 045.6717760 mail: [email protected] Filiale di Treviso Via Priula, 78 Nervesa della Battaglia (TV) Tel: +39 0422.1567480 - Fax: +39 0422.1567481 mail: [email protected] TRENTINO ALTO ADIGE Interservice S.p.A. 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