Magazine Novembre Dicembre

Anno 3 - Novembre Dicembre 2014 - n°22
Truck & Dintorni
Volvo FH16 Euro 6 750Cv
Economia e Finanza
Il calo dei prestiti
In Primo Piano
La nuova filiale di Malta
Special Partner
Special Wabco
Sommario
04
Sommario
Maurelli Magazine
06
10
13
INDICE
16 ROCK
Storia del progressive rock Italiano
18 TRUCK & DINTORNI
Volvo FH16 Euro 6 750Cv
20 FOOD & WINE
Tortellini... & Refosco...
04 IN PRIMO PIANO
Filiale di Malta
10 CULTURA & TRADIZIONI
La città fortezza
23 AMICI VERI
Pitone reale
06 MERCATINI DI NATALE
San Gregorio Armeno
13 ECONOMIA & FINANZA
Il calo dei prestiti
24 SPECIAL PARTNER
Special Wabco
09 FORMAZIONE CONTINUA
Corso “officine service total”
14 VISTI DA VICINO
Officina Usai Pietrino
26 FORMAU
Denoxtronic
Studio prodotti e redazionale
Francesco Quintile
2
Novembre Dicembre 2014
Maurelli Magazine
Impaginazione / Progetto Grafico
Pasquale Mauro
Hanno collaborato
Maria Rosaria Alfano
Bass24
Claudia Ciannarella
Marco Corsico
Salvatore Donzetti
Easter M.
Sabrina Martinazzo
Sgrang82
Giovanni Vitucci
Giuseppe Zanfardino
Maurelli Magazine
Lo sviluppo che
non ti aspetti
di Marco Corsico
Evolviamoci! Internazionalizziamoci! Passiamo a SAP...
S
iamo un’azienda in crescita malgrado il periodo
poco felice che stiamo vivendo tutti dal punto di
vista economico.
Siamo in crescita in quanto sviluppiamo le idee
che abbiamo per migliorare il servizio ai clienti,
sviluppiamo le gamme di prodotti da vendere, sviluppiamo
la rete commerciale composta dalle nostre filiali di vendita
che oramai si avvicinano alla ventina.
Cerchiamo di stare al passo con i tempi investendo in
comunicazione e marketing.
Cerchiamo di migliorarci costantemente riorganizzando con
fatica e sacrificio le aree fondamentali dell’azienda.
E poi insomma non vuoi passare ad un gestionale nuovo?
eh? Dai è fondamentale, non possiamo rimanere ancorati al
vecchio sistema.
Evolviamoci! internazionalizziamoci! Passiamo a SAP.
Ottimo sistema, performante, preciso, dettagliato, un livello
superiore insomma. Tanto superiore che nel mese di Ottobre
ossia nel mese del suo inserimento in sostituzione del
vecchio gestionale, non siamo riusciti a lavorare e tutti i plus
sopra esposti che ci contraddistinguono come una azienda
dinamica e attenta alle esigenze dei clienti e dei fornitori
sono andati persi.
Li stiamo recuperando, passo dopo passo li stiamo
recuperando.
Vediamo la luce in fondo al tunnel, ma ci teniamo in modo
particolare a scusarci per tutti i disguidi e gli inconvenienti
che questo cambio di gestionale pur non avendolo voi
scelto vi ha causato.
Sarà nostra cura recuperare il tempo perduto e vi
promettiamo che sapremo farci perdonare.
Grazie e buone feste.
Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014
3
In Primo Piano
Filiale
di Malta !
di Easter M.
Da dicembre la Maurelli avrà l’opportunità di allargare il proprio mercato verso orizzonti
internazionali grazie all’apertura della nuova filiale di Malta.
C
ome promesso nello scorso
numero del nostro magazine,
rieccoci a parlare di nuove
aperture.
Da dicembre infatti la Maurelli
avrà l’opportunità di allargare il proprio
mercato verso orizzonti internazionali
grazie all’apertura della filiale di Malta.
L’obiettivo è quello di creare una
piattaforma di servizio ed avere uno
stock di ricambi completo adatto al
parco circolante di Malta.
La filiale sarà così composta: superficie
di circa 1000 mq strutturata su 2 piani
con due strade di accesso separate e
poste su 2 livelli; quello sottostante
sarà adibito al ricevimento, spedizione
e stoccaggio materiale con lenta
movimentazione, mentre la parte
superiore della filiale, con i suoi uffici,
sarà adibita alla vendita al dettaglio.
La nuova filiale sorge nel punto
nevralgico dell’isola e più precisamente
nei pressi della località Ħaż-Żebbuġ
situata al centro di Malta, in modo
da poter soddisfare le esigenze della
clientela su tutto il territorio maltese.
Questa nuova apertura rappresenta
un importante traguardo volto
all’internazionalizzazione del gruppo
Maurelli ormai pronto all’espansione
verso nuovi orizzonti; sarà inoltre il
punto di collegamento con un altro
grande mercato, quello Africano, oggi
in subbuglio, ma in costante evoluzione,
4
Novembre Dicembre 2014
Maurelli Magazine
con necessità di approvvigionamenti
di ricambi per mezzi di trasporto.
L’isola infatti è situata in una strategica
posizione geografica, al centro del
Mediterraneo, a 80 km dalla Sicilia, a
284 km dalla Tunisia e a 333 km dalla
Libia. Con un’estensione di 316 km² è
uno degli stati più piccoli e densamente
popolati al mondo.
La sua capitale è La Valletta e la città più
abitata è Birkirkara. L’isola principale è
caratterizzata da un grande numero di
città che, insieme alla capitale, formano
una popolazione di circa 450.000
abitanti.
L’economia locale dipende fortemente
dal turismo; la scarsità di risorse
determina una massiccia dipendenza
dall’importazione di prodotti esteri e di
conseguenza il trasporto su gomma di
materie prime e prodotti finiti è in forte
evoluzione.
Il Paese ha due lingue ufficiali, il
maltese e l’inglese. L’italiano, lingua
ufficiale fino al 1934, è molto diffuso,
parlato correttamente da più del 66%
dei maltesi e in modo basilare dal 17%,
insegnato in tutte le scuole di Malta e
diffuso in campo commerciale, turistico
e scolastico.
Mercatini di Natale
In viaggio tra i mercatini di Natale
San Gregorio Armeno
La celebre strada dei presepi e delle statuine dei pastori a Napoli
di Claudia Ciannarella
P
assato il ponte di Ognissanti,
con
l’abbassarsi
delle
temperature, le strade delle
città iniziano a riempirsi
di luci e luminarie pronte
a ricordarci che la festa più amata
6
Novembre Dicembre 2014
Maurelli Magazine
dell’anno si sta avvicinando: lo
spirito del Natale inizia a permeare il
mondo intero. Anche l’Italia si dedica
ai preparativi per il Natale e da Nord
a Sud, per tutto il periodo delle
feste, le strade e le piazze offrono
uno spettacolo fantastico fatto di
bancarelle piene di decorazioni,
prelibatezze, addobbi natalizi e
giocattoli. Infatti, scendendo lungo
lo stivale, è possibile godere dei vari
Mercatini di Natale, allestiti allo scopo
Maurelli Magazine
di scaldare l’aria con la loro magia e, se
l’albero di Natale ed il presepe sono
i simboli indiscussi di tale festività,
oltre agli ormai “classici” mercatini di
Merano e Trento, non può mancare
una visita anche alla celeberrima via
San Gregorio Armeno a Napoli, la via
degli artigiani del presepe.
Come arrivare
Via San Gregorio Armeno congiunge
perpendicolarmente due dei decumani
napoletani,
ossia
il
Decumano
Maggiore, che corrisponde all’attuale
via dei Tribunali, ed il Decumano
Inferiore, ossia via San Biagio dei Librai,
l’odierna Spaccanapoli ed è facilmente
raggiungibile in quanto si colloca
proprio nel cuore di Napoli: dopo aver
visitato la cattedrale di Napoli, si può
percorrere Spaccanapoli avendo la
sicurezza di essere nella giusta direzione
in quanto, man mano che ci si avvicina
a San Gregorio Armeno, si iniziano già
a notare le prime bancarelle con le
statuine dei pastori. Proprio quando
Spaccanapoli diventa più stretta, uno
slargo improvviso ci introduce a via San
Gregorio Armeno la quale ci accoglie
con un’infinità di botteghe, bancarelle
e negozietti coloratissimi, ognuno dei
quali si caratterizza per la varietà di
oggetti offerti.
A San Gregorio Armeno si trova tutto
ciò di cui la fantasia ha bisogno per
creare il proprio presepe: dalle casette
di sughero o di cartone in varie
dimensioni, agli oggetti meccanici
azionati dall’energia elettrica, quali
mulini a vento o cascate, sino ad arrivare
alle statuine dei pastori in terracotta,
dipinte a mano, in varie dimensioni
con abiti in tessuto, cuciti su misura.
Le tipologie di pastori disponibili sono
numerose per dar vita, nel presepe, ad
una pittoresca rappresentazione della
vita quotidiana dell’epoca: nel presepe
non potranno mancare, ad esempio, i
pastori venditori di frutta, di pesce, il
macellaio e l’acquaiola.
Elemento imprescindibile di qualsiasi
presepe sarà sicuramente la Sacra
famiglia, con tanto di stalla, mangiatoia,
ed il bue con l’asinello. Accanto a queste
vere e proprie opere d’arte, frutto del
lavoro che gli artigiani si tramandano di
generazione in generazione, si trovano
anche le statuette che maggiormente
enfatizzano la fantasia e l’ironia
che da sempre contraddistinguono
i napoletani: ogni anno, infatti, i
maestri artigiani creano la statuetta
dei personaggi pubblici, siano essi VIP
che appartenenti al mondo politico,
che hanno maggiormente attirato
l’attenzione dei mass media, ritraendoli
generalmente con un particolare
legato alla vicenda che li ha resi famosi.
A titolo di esempio, ricordiamo la
statuetta di Matteo Renzi che comparve
l’anno scorso a San Gregorio Armeno,
recante la scritta “Rottamiamoli”,
mentre quest’anno non potrà mancare
la statuetta di Paolo Sorrentino con
in mano l’Oscar, vinto con il film “La
grande Bellezza”.
A San Gregorio Armeno è Natale tutto
l’anno, in quanto i maestri artigiani,
anche quando il Natale è lontano, sono
all’opera per realizzare i tipici presepi in
sughero ed i pastori in terracotta ed è
anche possibile ammirare gli artigiani
a lavoro; tuttavia, l’atmosfera di San
Gregorio Armeno inizia a riscaldarsi a
Novembre per poi raggiungere l’apice
a Dicembre, quando si respira già aria
di festa e la via diventa cosi affollata di
gente che non è possibile camminare e
sentirsi soli.
Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014
7
Continua
Formazione
Maurelli Magazine
Corso “Officine service total”
di Claudia Ciannarella
I corsi di formazione sono un momento
importante
di
confronto
e
crescita
professionale ai quali Maurelli dedica da
sempre una grande attenzione.
Il mese di Ottobre ha visto protagoniste le
officine autorizzate Aspock di Cosenza e
Napoli, impegnate rispettivamente il 07 e 29
Ottobre, nel corso “Officine service total”.
Formazione
I corsi hanno riscontrato un grande successo: vi hanno preso parte, in totale, 21
Officine.
Relatori di entrambi i corsi sono stati Gianni Semeraro e Gianluca Bruni della
Aspock, i quali hanno descritto la documentazione inerente sia al manuale d’uso e
manutenzione sia alla gestione delle garanzie: per quest’ultimo aspetto sono anche
state illustrate alcune esperienze, per meglio evidenziare caratteristiche e criticità
delle richieste di intervento in garanzia.
Particolarmente importante è stata anche la descrizione dettagliata dei prodotti nuovi
e quelli già in uso, come per esempio:
Continua
Partecipazione di ben 21 Officine
Formazione
Continua
Programma ed obiettivi
•
•
•
•
•
•
Tipologie di fanali e luci laterali;
Cavi e adattatori;
Connettori e loro derivati;
Cassette di derivazione;
Assorbitori di corrente;
Nuova cassetta “service total”
Non ci resta che darvi appuntamento ai prossimi corsi!
Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014
9
Cultura e Tradizioni
La città
fortezza
di Maria Rosaria Alfano
La Valletta, la città-fortezza, “Città Umilissima”, “una città
costruita dai gentiluomini per i gentiluomini”.
Oltre ad essere la capitale di Malta è un patrimonio mondiale
dell’UNESCO.
A La Valletta, potete trovare le piu’ svariate cose da vedere e fare, luoghi storici e musei da
visitare, e tantissime esperienze da dividire con famigliari o amici.
10
Novembre Dicembre 2014
Maurelli Magazine
Maurelli Magazine
Storia di La Valletta
La Valletta è la capitale di Malta,
fu fondata nel 1566 dai Cavalieri
Ospitalieri, che le diedero il nome del
loro gran maestro Jean de la Valette .
Precisamente essa venne chiamata,
in latino, Humilissima Civitas Valettae
(“L’umilissima città di Valletta”) in
maltese è conosciuta come Il-Belt e La
città.
La città è situata sulla costa
settentrionale su di una penisola
rocciosa che sorge tra due ampie
insenature in cui sono situati i porti
della città: Porto Grande (ribattezzato
dagli inglesi Grand Harbour) e Porto di
Marsamuscetto (Marsamxett Harbour).
Il territorio in origine era deserto,
parte di esso portava il nome di Xaghret Meuuia, che in maltese significa
“terreno incolto di Meuuia”, forse dal
nome di qualche antico proprietario di
quei luoghi.
La città venne innalzata sul monte
Sceberras, la parte più prominente
della lingua di terra che divide il Porto
Grande da quello di Marsamuschetto.
Il nome originale di questa zona era
Gebel ir-ras, cioè “monte dell’estremità”.
Tutto lo spazio che andava da
questa fino alla punta si chiamava
comunemente Il Uardia, che significa
“la guardia”, ovvero il “luogo delle
guardie”, così chiamato perché
anticamente vi si trovava un corpo
di guardia che vigilava per eventuali
sbarchi clandestini.
Durante la Seconda guerra mondiale la
città venne fortemente danneggiata,
fu scelta come base dalla Marina
britannica che solo nel 1979 lasciò
l’isola.
Attualmente La Valletta è centro
amministrativo,
commerciale
e
culturale di Malta, sede di una
università, è anche un’importante
meta turistica.
La città contiene numerosi edifici di
rilevanza storica: il più conosciuto
è la concattedrale di San Giovanni,
precedentemente chiesa conventuale
dei Cavalieri, ma vi si trovano anche
il Palazzo del Grande Maestro, che
oggigiorno ospita gli uffici del
parlamento Maltese, le fortificazioni
per la difesa della città, il forte di
Sant’Elmo e il Museo di Belle Arti.
Tutte queste opere sono valse alla città
il titolo di patrimonio dell’umanità
assegnato dall’UNESCO.
Attrazioni principali
Nelle anguste vie secondarie si
trovano moltissimi piccoli negozi e
caffè pittoreschi, mentre sulle strade
principali de La Valletta sono dislocati
i punti vendita dei grandi marchi
internazionali della moda, della musica,
della gioielleria e altro ancora.
Di giorno la città è caotica, ma ha
ancora tutto il sapore di un luogo senza
tempo, ma se a prima vista si potrebbe
avere l’impressione che la città dorme...
Ripensateci !!!
Mangiare in città
Ci sono ristoranti e enoteche che
servono i loro clienti, club e cinema.
Ci sono spettacoli al Teatro Manoel,
al Centro per la Creatività di St. James
Cavalier, al Mediterranean Conference
Centre e in altre sedi.
Giù al porto, vicino al terminale per navi
da crociera, c’è il Valletta Waterfront,
con i suoi ristoranti all’aperto e una
magnifica vista e tutto intorno, c’è una
città che vibra con l’energia della sua
gente e del suo passato.
Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 11
Maurelli Magazine
12
Novembre Dicembre 2014
Maurelli Magazine
Economia e Finanza
Il calo
dei prestiti
di Giuseppe Zanfardino
Si riduce il costo del credito, ma i prestiti scendono ancora.
V
i
sono
segnali
di
miglioramento
delle
condizioni del credito, ma
non sono generalizzati.
Il costo dei prestiti è
diminuito, rispondendo alla riduzione
dei tassi ufficiali; si sono stabilizzate.
le erogazioni di mutui alle famiglie,
mentre continua la flessione del credito
alle imprese.
Secondo i sondaggi le difficoltà
di accesso al credito bancario si
attenuerebbero, ma restano elevate
per le imprese di minore dimensione.
Sulla domanda di finanziamenti
pesa il ciclo ancora sfavorevole degli
investimenti.
Prosegue la riduzione rispetto al picco
del 2013 dei flussi di nuove sofferenze
in rapporto alle consistenze dei prestiti
alle imprese. Il 26 ottobre scorso sono
stati pubblicati i risultati dell’esercizio
di valutazione approfondita sulle
maggiori banche dell’area dell’euro
condotto dalla BCE e dalle autorità
di vigilanza nazionali; tale esercizio
consentirà di accrescere la fiducia nella
solidità del sistema bancario dell’area,
rafforzandone la capacita’ di finanziare
l’economia.
Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 13
Visti da Vicino
Officina Iveco
Usai Pietrino
di Salvatore Donzetti
La passione per la meccanica conduce il Sig. Pietrino Usai sin dai primi anni settanta a maturare
una qualificata esperienza tecnica nel settore della riparazione per veicoli industriali.
14
Novembre Dicembre 2014
Maurelli Magazine
Maurelli Magazine
L
’officina Usai Pietrino snc di
Olbia prende il suo nome dal
suo fondatore Pietrino Usai.
Già all’età di appena 14 anni
coltiva la sua passione per
la meccanica lavorando nelle più
importanti officine di veicoli industriali
dell’epoca.
Nel 1977 decide di mettersi in proprio
nonostante
tanti dubbi e paure
derivanti dalle prospettive non proprio
rosee dell’epoca, in più una famiglia
da portare avanti con 4 figli piccoli
e l’abbandono di un posto di lavoro
“sicuro” che svolgeva come capo
officina alla OM (ora Iveco) da 15 anni.
Grazie alla sua tenacia e la competenza
acquisita e all’aiuto incessante ed
incoraggiante della moglie Margherita,
non tarda a farsi conoscere nel settore
fino a diventare un punto di riferimento
per tutti gli autotrasportatori della
zona e non solo.
Da annoverare clienti importanti come:
Vigili del Fuoco, Enel, liquigas, Arborea,
Galbani ecc. ancora oggi assidui clienti.
Fin da piccoli, i figli Antonello e Carlo
hanno affiancato il padre nel portare
avanti l’attività di famiglia con la stessa
passione e tenacia ereditata dal padre
che purtroppo oggi non c’è più.
Dopo quasi quarant’anni, l’officina Usai
Pietrino Snc viene gestita dai fratelli
Antonello e Carlo, con l’aiuto di nove
dipendenti.
Quali sono i servizi offerti dalla Vs
azienda.
L’azienda offre servizio di assistenza
per i marchi Iveco, Astra, Irisbus, KnorrBremse, Wabco, Haldex, VM Motori,
PM Gru, Oilsteel, Carrier Transicold,
e recentemente SAF Holland grazie
proprio alla collaborazione con il
gruppo Maurelli.
Si va dalla riparazione autovetture alla
riparazione autocarro in tutte le parti:
meccaniche, elettriche, elettroniche,
pneumatiche e allestimento.
Quando inizia il rapporto con il gruppo
Maurelli e come si evolve nel tempo.
il rapporto di collaborazione è inizia
nel 2007, con una selezione di
prodotti mirati: sospensioni e parti
pneumatiche.
Nel tempo abbiamo potuto constatare
la qualità e il numero di prodotti offerti
dalla Maurelli.
Quali sono i progetti futuri della Vs
azienda.
Con l’apertura della nuova sede,
ci siamo già proiettati nel futuro,
assicurandoci fin da subito un
incremento importante di lavoro
nonostante il periodo non facile.
Un progetto questo, che era in cantiere
da tempo, e finalmente da qualche
mese è diventato realità.
Quanto è importante il rapporto con
la Maurelli.
Il rapporto con la Maurelli sta
diventando sempre più importante in
quanto oltre alla fornitura di ricambi
after-market e soprattutto sotto
marchio TTP, possiamo reperire anche
ricambi originali come Mercedes, Man,
Renault e Scania, riuscendo ad avere
sempre più un unico canale di fornitura
ricambi.
Da aggiungere che negli ultimi tempi,
grazie anche al supporto della Formau,
abbiamo acquistato tramite la Maurelli,
tutta l’attrezzatura per la nuova sede
come ponti mobili wireless a batterie,
ponti a pedane, aspirazione fumi ecc.
Qual è la Vs opinione riguardo ai
nostri prodotti TTP.
Come già accennato prima, i
ricambi TTP ci consentono di essere
competitivi con i prezzi e allo stesso
tempo di avere ricambi di ottima
qualità.
Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 15
Rock
Storia del progressive Rock Italiano. Collegati al sito maurelli per ascoltare la nostra Playlist
di Bass24
L
a musica rock degli inizi fu
espressione artistica quasi
esclusivamente veicolata da
ragazzi ribelli, fantasiosi, creativi
che però non possedevano
grandi conoscenze musicali né
culturali.
Solo in seguito i giovani del ceto
medio, provenienti dai college e dalle
università e quindi con una cultura
decisamente più elevata, iniziarono ad
occuparsi della musica rock.
Nel vecchio continente, in particolare
in Inghilterra, essi inserirono nelle
proprie composizioni inedite forme di
raffinatezza dovute in particolar modo
alla loro discreta conoscenza della
musica colta e del teatro.
16
Novembre Dicembre 2014
Maurelli Magazine
Venne così a crearsi una nuova miscela
di suoni nella quale riuscivano a
convivere in piena armonia l’innato
istinto selvaggio tipico del rock delle
origini, il jazz, il blues, il folk, la musica
sinfonica, il tutto impreziosito da
raffinati e complessi arrangiamenti; era
nato il rock progressivo.
Se il rock n’ roll degli anni ‘50
fu una dirompente novità, una
frattura culturale tra generazioni,
la trasgressione attuata attraverso
atteggiamenti
anticonformisti
e
provocatori, se il movimento acido
psichedelico dei sixties può essere
riassunto come un entusiasmante
esperimento rivolto ad allargare gli
orizzonti della mente, con il progressive
la musica rock raggiunge la sua
massima espressione e diventa adulto.
Checché ne dicano i detrattori il
progressive è innegabilmente una
delle poche forme musicali moderne
che sono state in grado di traghettare il
rock verso traguardi artistici di assoluto
rilievo.
I principali esponenti di questa
avanguardia musicale rispondono
ai nomi di Nice, Moody Blues, Yes,
Gentle Giant, Emerson Lake & Palmer,
King Crimson, Jethro Tull, e, pur non
potendoli
definire
propriamente
progressivi, Deep Purple e Led
Zeppelin i quali ebbero comunque un
ruolo determinante sul nascente rock
italiano.
Maurelli Magazine
Nel nostro paese, la canzone leggera
tradizionale incentrata sull’inflazionato
teorema per il quale amore doveva per
forza di cose fare rima con cuore, aveva
ormai il fiato corto.
Ma come avvenne in Italia il passaggio
dalle monotone forme musicali leggere
alla sperimentazione, alla musica
impegnata, al rock progressivo ?
Ai già citati stimoli provenienti d’oltre
manica va menzionata l’encomiabile
determinazione dei musicisti nostrani
a suonare la nuova musica pur avendo
da superare ostacoli non indifferenti.
In particolare va ricordata la cronica
refrattarietà dei discografici di allora ad
avventurarsi su nuovi percorsi artistici
e la quasi totale assenza, nel nostro
paese, di spazi adeguati per i concerti.
Tuttavia grazie ad un pubblico ormai
stufo delle solite banalità imperanti
ed a pochi ma attenti impresari e
discografici, vennero allestiti i primi
raduni e festival di musica rock.
L’utopia divenne dunque realtà e
formazioni come il Banco Del Mutuo
Soccorso, Le Orme e la Premiata
Forneria Marconi con la loro
originalissima
proposta
musicale
arricchita da calore latino e melodia
mediterranea, iniziarono a scalare le
classifiche di vendita.
Il loro modo di intendere il progressive
fu apprezzato anche in Gran Bretagna
e negli Stati Uniti dove certo non ci si
aspettava che dei gruppi provenienti
dall’Italia potessero fare del rock a quei
livelli. La sorpresa fu talmente grande
e positiva che musicisti del calibro di
Emerson, Lake & Palmer offrirono
l’opportunità sia al Banco che alla PFM
di incidere per la propria etichetta
discografica, la Manticore, alcuni
album in lingua inglese espressamente
per quel mercato: il risultato fu
decisamente lusinghiero.
Al gruppo de Le Orme venne addirittura
offerta l’occasione di collaborare con
uno dei più geniali musicisti fuoriusciti
dal panorama Rock Anglosassone, il
leader dei Van Der Graaf Generator,
Peter Hammill.
Attratto dalla bellezza dell’album
Felona e Sorona egli prese accordi con
la formazione Italiana per tradurre in
lingua inglese il lavoro.
Il discreto successo di critica e di vendite
spinse Le Orme ad intraprendere una
fortunata tournee in Gran Bretagna
dove il gruppo si rese protagonista
di uno splendido concerto al mitico
Marquee di Londra... e non è poco per
un gruppo Italiano.
Non vanno dimenticati i New Trolls
che furono tra i primi a proporre rock
di un certo livello in Italia nonché
protagonisti di uno dei migliori esempi
assoluti di contaminazione tra musica
classica e moderna, quel Concerto
Grosso n° 1 ormai entrato nella
leggenda.
Un posto di tutto rilievo ebbero anche
il Perigeo, gruppo dedito più al jazz
rock che al progressive vero e proprio,
gli Osanna che coniugavano musica
e teatro, i Delirium che riuscirono
a portare alcuni hits in vetta alle
classifiche di vendita, i classicheggianti
Opus Avantra ed i favolosi Trip di
Joe Vescovi autori di quattro album
di notevole spessore tra cui spicca il
capolavoro Caronte.
Un plauso a parte meritano gli
Area, sicuramente tra i gruppi più
rappresentativi di quel periodo e ancora
oggi ricordati per la loro originalissima
proposta fuori da ogni schema.
Demetrio Stratos, leader e cantante del
gruppo, scomparso prematuramente
nel 1979, era capace di intonare due
(diplofonia) e persino tre (triplofonia)
note
contemporaneamente
sviluppando una notevole potenza
negli acuti.
Grazie a questa sua caratteristica ed
alla grande preparazione tecnica dei
musicisti componenti del gruppo,
gli Area potevano avventurarsi in
percorsi artistici difficili ed articolati,
caratterizzati da una forte dose di
inventiva, libertà espressiva e creatività.
In sostanza sembrava proprio che
la musica Italiana si accingesse a
diventare protagonista a fianco di
quella proposta dai paesi guida, Stati
Uniti, Gran Bretagna e Germania,
mantenendo una propria identità e
personalità facilmente individuabili.
Purtroppo però, la stagione del prog
in Italia non ebbe lunga durata ed il
genere si esaurì nel giro di pochi anni
spegnendosi insieme agli ideali che lo
avevano ispirato.
Molti gruppi furono costretti a
sciogliersi per motivi finanziari mentre
i pochi che ebbero la fortuna di
proseguire dovettero scontrarsi con
una realtà di mercato sempre più
difficile, aggravata dal disinteresse dei
discografici e dei mass-media per un
genere considerato poco “radiofonico”.
L’avvento dei cantautori sancì, almeno
per un lungo periodo di tempo, la fine
del rock in Italia riportando la nostra
musica fuori dai circuiti internazionali
e relegandola di nuovo in un ristretto
ambito locale.
Agli arrangiamenti ed all’architettura
sonora, che nel prog rivestono un
ruolo fondamentale, fu nuovamente
attribuita un’importanza secondaria.
La musica tornava dunque ad
assumere il ruolo di semplice
accompagnamento, di gregario di
lusso al servizio della parola, della
poesia nel migliore dei casi.
Il prog italiano dei seventies ha
comunque lasciato ai posteri una
nutrita serie di capolavori la cui
valenza va ben oltre i limiti temporali
e geografici ponendo la produzione
tricolore di quel periodo ai vertici
assoluti per quanto riguarda il lato
squisitamente artistico e culturale di
una musica da intendersi sicuramente
con la “emme” maiuscola.
Soltanto a partire dallo scorso
decennio la musica, quella con
evidenti
caratteristiche
artistico
culturali, ha avuto modo di imporsi di
nuovo all’attenzione mondiale, ma in
questa sorta di salutare rinascimento
all’Italia
spetta
purtroppo
il
mortificante ruolo di paese capace
solo di clonare modelli stranieri.
Almeno fino ad oggi, infatti, sembra
che dalle nostre parti vi sia una rinuncia
generalizzata a proporre rock italiano
in favore di un rock anglo-americano
semplicemente “italianizzato”, perciò
imbarazzante, privo di identità e
originalità, omologato secondo i
più rigidi canoni dettati dalle major
discografiche.
Ciò accade sebbene il nostro
patrimonio musicale folcloristico,
sinfonico, operistico, della canzone
tradizionale sia talmente ricco e
vario così da costituire un immenso
contenitore da cui poter trarre
ispirazione.
A tal proposito non va sottovalutato
il fatto che molti musicisti stranieri,
proponendo una rivisitazione del
loro patrimonio musicale, hanno
trasmesso l’immagine del loro paese
di appartenenza all’attenzione di
tutto il mondo quasi sempre con
risvolti positivi diretti e indiretti sugli
aspetti non solo economici ma anche
e soprattutto socio culturali.
Nel nostro paese qualcosa del genere,
seppure in scala ridotta, è accaduto
negli anni ’70 con il prog proposto
dagli Area, dalla P.F.M., dal B.M.S., da
Le Orme ecc.
Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 17
Truck e Dintorni
Volvo FH16
Euro 6 750Cv
di Sgrang 82
Potenza e controllo totale.
18
Novembre Dicembre 2014
Maurelli Magazine
Maurelli Magazine
Guida entusiasmante ed un livello di comfort
difficilmente eguagliabile.
Il sistema di sterzatura dinamica riduce notevolmente gli sforzi di guida
Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014
19
Food e Wine
di Sabrina Martinazzo
I tortellini in brodo sono uno dei piatti tipici del Natale.
In questo numero del magazine vi proponiamo la ricetta dei tortellini in brodo di cappone, una vera succulenta specialità
della cucina padana, ottimo primo piatto da proporre nel menu del pranzo di Natale.
Per la pasta: Setacciate la farina sulla spianatoia, fate la classica fontana e unite al centro le uova e un pizzico di sale e
impastate fino a ottenere un composto omogeneo.
Dategli la forma di una palla, copritela con un canovaccio e lasciatela riposare per 30 minuti.
Per il brodo: Disossate il cappone e utilizzate le ossa e gli scarti per il brodo. Mettete le ossa del cappone all’interno di
una casseruola dai bordi alti e dal fondo spesso. Coprite con acqua fredda, unite le verdure e portate a bollore. Mettete il
coperchio, abbassate la fiamma e fate sobbollire per 3 ore circa. Fate raffreddare il brodo quindi sgrassatelo.
Per il ripieno dei tortellini: Cuocete il petto di tacchino e la lonza di maiale tagliati in pezzi con una noce di burro. Passate
al tritacarne la carne cotta con il prosciutto e la mortadella. Raccogliete il tutto in una ciotola, quindi unite le uova intere, il
parmigiano, il sale, il pepe e la noce moscata. Impastate per bene fino a ottenere un composto omogeneo.
Se dovesse risultare troppo asciutto, bagnate con un filo di brodo. Prendete la pasta, lavoratela energicamente con
le mani, quindi fatela riposare per 15 minuti. Tiratela sottilmente, con il mattarello o con la macchinetta per la
pasta e tagliatela immediatamente in quadrati di 3 cm di lato e mettete al centro il ripieno.
Chiudete i lembi facendo combaciare i margini.
Piegate i tortellini attorno al dito e sovrapponete le punte. Metteteli su un piano rivestito
con un telo infarinato. Portate a bollore il brodo salato e fate cuocere i tortellini per
3-4 minuti. Serviteli al dente con del parmigiano grattugiato a parte.
Ingredienti per 4 persone :
Per la pasta:
Farina 00: 400 g
Uova intere: 4
Sale q.b.
Per il ripieno:
Parmigiano grattugiato: 150 g
Lonza di maiale: 100 g
Mortadella: 100 g
Prosciutto crudo: 100 g
Petto di tacchino o di cappone: 50 g
Burro: 1 noce
Uova: 2
Noce moscata: 1 pizzico
Sale q.b.
Pepe q.b.
Per il brodo:
Cappone: 1
Acqua fredda: 4 l
Carota: 1
Sedano: 1
Cipolla: 1
Maurelli Magazine
Refosco dal peduncolo rosso
di Marco Corsico
Il Refosco (da ràp fosc, grappolo scuro)
è un vitigno autoctono del triveneto. La
sua è una storia antica, che risale al 1347,
citato negli annali del Comune di Udine,
dove viene descritto, insieme alla Ribolla
Gialla, tra i vitigni di maggior pregio e dal
costo più elevato. Più che di un vitigno
si dovrebbe parlare di una famiglia di
vitigni, i Refoschi; oggi tratteremo il più
importante e diffuso per la produzione di
vini di qualità: il Refosco dal peduncolo
Rosso. Esso prende il nome dal peculiare
peduncolo (il “rametto” che unisce il
raspo del grappolo alla pianta) di intensa
colorazione rosso porpora.
Questo vitigno diffuso principalmente
nel Friuli-Venezia-Giulia, dove da i
risultati migliori, e nella zona del Piave,
ha grappolo medio e compatto, con
acini scuri e molto resistenti. E’ un vitigno
molto produttivo, quindi la qualità è
determinata dalle tecniche colturali e
dalla successiva vinificazione, oltre che
dal territorio.
In generale il Refosco predilige terreni
calcarei ed argillosi, con buone
esposizioni, e non teme particolarmente
le gelate.
In Friuli-Venezia-Giulia vi sono ben 8 DOC
che prevedono la vinificazione in purezza
del Refosco (85% - 100 %), con relativa
dicitura Refosco DOC in etichetta. Esse
sono Carso, Colli Orientali del Friuli,
Friuli-Annia, Friuli-Aquileia, Friuli-Grave,
Friuli-Isonzo,
Friuli-Latisana,
LisonPramaggiore.
Il Refosco tradizionalmente è un vino
fresco, da consumarsi poco dopo il
termine della fermentazione alcolica,
con profumi semplici, floreali e fruttati
ed uno spunto vinoso. Le versioni
più tipiche si possono trovare nella
DOC Friuli-Acquileia; in questa zona
con terreno variegato, dal ghiaioso, al
calcareo, all’argilloso il nostro vitigno
trova l’habitat ideale, coadiuvato dal
clima addolcito dalla vicinanza al mare e
reso più asciutto dalla Bora.
I vignaioli hanno a disposizione un frutto
perfetto e caratteristico che vinificano
semplicemente in acciaio, ottenendo un
vino semplice, ma particolarmente fine
ed armonico.
A differenza di Aquileia, nella DOC
Colli Orientali del Friuli, si produce un
Refosco dal P.R. più intenso e strutturato.
Partendo da un terreno marnoso, ideale
per donare estratto e finezza ai vini,
vengono utilizzati sesti d’impianto molto
fitti e potature severe. Spesso i grappoli
vengono raccolti in surmaturazione e
poi vinificati in barriques, dove i vini
svolgono anche la fermentazione
malolattica. Il risultato è un Refosco di
grandissima struttura ed estrazione, con
un profondo colore rubino, profumo
complesso di frutti, spezie e tostature,
destinato ad evolvere con il passare degli
anni. In bocca questi vini mantengono
freschezza e sapidità, bilanciate da
morbidezza e alcoli (vol. 13,5 %- 14%)
sicuramente importanti, e di gran lunga
superiori rispetto ai cugini di Aquileia. In
poche parole questo vitigno già di per sé
nobile è stato portato a livelli qualitativi
e longevità che lo affiancano alle più
importanti tipologie italiane.
Refosco: un autoctono davvero “DOC”.
Tipologia: Vino rosso secco DOC.
Uve: Refosco dal Peduncolo Rosso 100%.
Gradazione media: 12,5%.
Resa per ettaro media: 85 hl/ha
Affinamento medio: 6 mesi in bottiglia.
Esame Visivo: Colore rosso rubino
intenso, cristallino, molto buona la
consistenza.
Esame olfattivo: Profumo intenso e
pulito, l’inizio è floreale con sentori di
viola e successivamente è fruttato
con sentori di lampone, ribes nero, mora
selvatica e prugna.
Esame gustativo: Buona struttura e
ottimo equilibrio.
Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 21
Amici Veri
Pitone
reale
Cosa c’è da sapere sulla nuova moda dell’animale esotico.
22
Novembre Dicembre 2014
Maurelli Magazine
di Sabrina Martinazzo
U
n tenero cucciolo di cane
e un vivace micino non
bastano più a soddisfare la
voglia di pets degli italiani.
La parola d’ordine oggi
sembra essere “rettile”. In particolare,
lui, il re delle creature striscianti: il
serpente. A sceglierlo come animale
domestico sono in tanti e il numero
aumenta di giorno in giorno.
In questo numero del magazine
vedremo come prendersi cura di uno di
quegli animali fuori dal comune ovvero
il pitone reale, cercando di capire
come tenerlo in casa, come curarlo e
nutrirlo, insomma tutte quelle notizie
che possono essere utili per gestire al
meglio il nostro strano amico.
Assicurati di avere a portata di mano:
• Una teca in vetro
• Termostato
• Lampada ultravioletti
• Vaso in terra cotta
Prima di addentrarci nel vivo della
guida bisogna fare una precisazione
doverosa.
Per quanto riguarda l’acquisto, bisogna
prestare moltissima attenzione, in
quanto dietro una semplice vendita
in realtà si può celare qualche tipo di
truffa.
Bisogna considerare che questo è un
mercato in forte espansione, quindi
l’offerta a volte può essere in netta
minoranza rispetto alla richiesta.
Per ovviare a questo problema, non
sono poche le persone che senza
scrupoli avviano una tratta con i paesi
d’origine di animali catturati in natura.
Assicuratevi sempre che al momento
dell’acquisto vi venga fornito il CITES
ovvero il certificato di riconoscimento
dell’animale, la sua provenienza, la sua
età una sorta di carta d’identità.
Carattere:
Il pitone reale è uno dei serpenti più
timidi e mansueti in assoluto.
Facile a spaventarsi, se impaurito tende
dapprima a nascondere il capo sotto il
corpo per poi arrotolarsi su se stesso
formando una palla.
Solitamente si lascia maneggiare
con tranquillità, ma alcuni esemplari,
possono soffiare o mordere se
infastiditi, ma comunque un morso
di pitone reale non è pericoloso né
doloroso.
Come allevarli:
Il pitone nell’ambiente familiare,
vive in teche di vetro appositamente
realizzate.
Queste si possono comprare nei
negozi specializzati, ne esistono di
diversi modelli, dimensioni e prezzi.
Oppure per tutti coloro che hanno
dimestichezza con il fai da te sarà
possibile costruirla con le proprie mani,
rispettando sia misure che materiali.
Quando si acquista una teca, o la
si realizza, non bisogna mai farlo in
funzione alla dimensione dell’animale
al momento dell’acquisto, ma sempre
con lungimiranza.
Aspetto
molto
importante
è
l’illuminazione che deve essere
ricreata con lampade apposite a raggi
ultravioletti, acquistabili presso i negozi
specializzati di articoli per animali.
Altro elemento fondamentale è il
termostato, ovvero quell’apparecchio
che regola la temperatura all’interno
della teca, mantenendola sempre
costante in base sia alla stagione
esterna che a quella interna
dell’abitazione stessa. Importante, sarà
quello di posizionare all’interno della
teca un ramo di legno naturale, dove
il vostro pitone si potrà arrampicare
liberamente, una vaschetta per l’acqua,
che servirà anche per creare umidità
all’interno dell’ambiente.
La presenza di un piccolo riparo
dove
l’animale
potrà
riposarsi
tranquillamente
potrebbe
essere
una specie di piccola tana, questo
accessorio è facilmente ricreabile da
un vaso in terra cotta capovolto dove al
bordo si è precedentemente praticato
un foro d’entrata.
Per finire un substrato da spargere
generosamente sul fondo renderà
l’ambiente più confortevole per
l’animale.
Alimentazione:
L’alimentazione è un altro punto molto
importante e anche molto controverso.
I serpenti sono carnivori e si nutrono
principalmente di mammiferi a sangue
caldo come roditori, uccelli o di altri
rettili.
E’ possibile dargli da mangiare sia
prede vive sia morte dopo averle però
scongelate e riscaldate.
In molti sostengono che l’una o l’altra
alternativa non faccia differenza per il
serpente, mentre, altri sostengono che
sia necessario garantire al rettile prede
vive.
In realtà la prima opzione è sicuramente
più comoda per chi decide di tenere un
serpente in casa. Inoltre è anche più
sicura perché così si evita che l’ofide si
ferisca durante il combattimento.
In generale le prede non devono essere
più grandi del punto di maggiore
spessore del corpo del serpente.
Gli ofidi mangiano una volta a
settimana, o comunque ad intervalli di
10-15 giorni
Ovviamente prima di optare per
l’adozione di un pitone, consiglio
vivamente di documentarsi il più
possibile...
Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 23
Special Partner
Special
Wabco
di Giovanni Vitucci
Wabco è un importante leader di tecnologie e sistemi di controllo per la sicurezza e l’efficienza
dei veicoli commerciali.
24
Novembre Dicembre 2014
Maurelli Magazine
Maurelli Magazine
Come si compone la gamma prodotti
offerta?
Attualmente la gamma si compone
di sistemi e componenti di frenatura,
stabilità
e
automazione
della
trasmissione.
Recentemente Wabco ha ulteriormente
allargato la propria gamma verso i
componenti aerodinamici che sono
al centro delle politiche Europee per
la riduzione dei consumi e l’aumento
dell’efficienza dei veicoli.
Come si posiziona nel mercato?
L’azienda è certamente leader nella
fornitura dei propri sistemi presso i
principali costruttori di veicoli in tutto il
mondo, al primo impianto così come in
ambito aftermarket.
Quali sono le novità e i progetti per il
2014?
Il 2014 per Wabco è stato un
anno
d’importanti
investimenti
nell’innovazione intesi ad allargare il
proprio portafoglio prodotti e clienti
culminati con l’acquisizione della
Transics, azienda leader nel sistemi di
gestione delle flotte.
Questa
acquisizione
integra
il
portafoglio Wabco con innovativi
sistemi telematici per migliorare
l’efficienza e ridurre i costi di gestione
delle flotte.
Quest’anno vede un incremento degli
sforzi per fornire prodotti innovativi
per l’efficienza e sicurezza attiva del
veicolo, sia a motore che rimorchiato,
tra i quali vale la pena ricordare i
sistemi per il monitoraggio della
pressione dei pneumatici (IVTM), il
sistema di avviso di allontanamento
dalla carreggiata (OnLane) oppure il
controllo automatico di retromarcia
per rimorchi (TailGUARD).
Riteniamo che l’impegno e gli sforzi
dell’azienda per l’allargamento del
portafoglio prodotti al di fuori delle
convenzionali gamme di prodotto
apporti beneficio non solo al comparto
dei professionisti dell’autotrasporto
ma anche alla propria rete di clienti
aftermarket nel segno della continuità
ed espansione del business.
Quando inizia il rapporto con il gruppo
Maurelli e come si evolve nel tempo?
Il rapporto con la Maurelli inizia nel 2007,
un anno di svolta per la distribuzione
Wabco rivolta all’espansione della
rete distributiva per affrontare meglio
l’evoluzione del mercato e prepararsi
alle necessità e ulteriori trasformazioni
del mercato Italiano che di lì a poco
si sarebbe trovato ad affrontare il
momento di crisi peggiore della sua
storia dal dopoguerra.
L’evoluzione del rapporto è andata di
pari passo con l’impegno della Maurelli
nell’espandere il proprio raggio
d’azione investendo su nuove filiali
diffuse in tutto il territorio Italiano per
essere sempre più vicini ai clienti sia
nella distribuzione dei ricambi sia per
la fornitura di servizi.
Quanto è importante il rapporto con
la Maurelli?
La Maurelli oggi è parte integrante
e consolidata della rete distributiva
Wabco e rappresenta certamente un
partner in grado di assecondare la
volontà Wabco di avere un’efficiente
rete per la fornitura di ricambi e servizi.
La piattaforma clienti della Maurelli
risponde all’esigenza della Wabco di
operare su un’ampia rosa di segmenti
del mercato dalle officine alle flotte.
Maurelli Magazine Novembre Dicembre 2014 25
I nostri moduli Denoxtronic
revisionati
vengono
corredati di certificato di
garanzia di 6 mesi.
[email protected]
www.formau.it
News
Maurelli Distribuzione
CAMPANIA
S.S. Appia, km 193,300
81050 Pastorano (CE)
Tel: +39 0823.1508793
Fax: +39 0823.1508709
mail: [email protected]
LOMBARDIA
Via Torri Bianche,1
20871 Vimercate (MB)
Tel: +39 039.9058200
Fax: +39 039.9058212
mail: [email protected]
Maurelli Commerciale
CALABRIA
Filiale di Cosenza
C.da Coda di Volpe Rende (CS)
Tel: +39 0984.839394 - Fax: +39 0984.839504
mail: [email protected]
CAMPANIA
Filiale di Napoli
Via San Salvatore, 30
Casoria (NA)
Tel: +39 081.5401739 - Fax: +39 081.5401439
mail: [email protected]
Filiale di Nocera
Via Zeccagnuolo, 44 San Valentino Torio (SA)
Tel: +39 081.939016 - Fax: +39 081.939018
mail: [email protected]
LAZIO
Filiale di Frosinone
Via Le Lame, 29/C Frosinone (FR)
Tel: +39 0775.839060 - Fax: +39 0775.838548
mail: [email protected]
LOMBARDIA
Filiale di Mantova
Via Cavour, 58
Castiglione delle Stiviere (MN)
Tel: +39 0376.670417 - Fax: +39 0376.944594
mail: [email protected]
PIEMONTE
Filiale di Tortona
Via Vecchia Fornace, 1 Viguzzolo (AL)
Tel: +39 0131. 867915 - Fax: +39 0131.867947
mail: [email protected]
Filiale di Santena
Via Circonvallazione, 174 (TO)
Tel: +39 011.9456527 - Fax: +39 011.9491566
mail: [email protected]
SARDEGNA
Filiale di Cagliari
Ex S.S. 131 - km 7,8
Località Pintoreddu Sestu (CA)
Tel: +39 070.262111 - Fax: +39 070.2323224
mail: [email protected]
SICILIA
Filiale di Catania
Z.Ind - C.da Torre Allegra, snc Catania (CT)
Tel: +39 095.591321 - Fax: +39 095.7357307
mail: [email protected]
Filiale di Palermo
Z.Ind - C.da Canne Masche, snc
Termini Imerese (PA)
Tel: +39 091.8139694 - Fax: +39 091.8140956
mail: [email protected]
TOSCANA
Filiale di Prato
Via Lodz, 25/27 Prato (PO)
Tel: +39 057.4701041 - Fax: +39 057.4701036
mail: [email protected]
Filiale di Livorno
Via Fabio Filzi, 19 interno 34 Livorno (LI)
Tel: +39 0586.1752560 - Fax: +39 0586.1752548
mail: [email protected]
UMBRIA
Filiale di Perugia
Via Gustavo Benucci Zona Industriale Molinaccio
Ponte San Giovanni - Perugia (PG)
Tel: +39 075.396122 - Fax: +39 075.5996629
mail: [email protected]
VENETO
Filiale di Verona
Via dell’Industria, 26/28 Bussolengo (VR)
Tel: +39 045.6767200 - Fax: +39 045.6717760
mail: [email protected]
Filiale di Treviso
Via Priula, 78 Nervesa della Battaglia (TV)
Tel: +39 0422.1567480 - Fax: +39 0422.1567481
mail: [email protected]
TRENTINO ALTO ADIGE
Interservice S.p.A.
Via San Sebastian, 4 zona Interporto (TN)
Tel. +39 0461.383333 - Fax +39 0461.383350
mail: [email protected]
MALTA
Filiale di Ħaż-Żebbuġ
Triq I, Mdina Road Ħaż-Żebbuġ
mobile +39 344 0187696 / +39 342 1235951
mail: [email protected]