Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI"di Treviso 31020 Lancenigo di VILLORBA - Via Franchini n° 1 ESAMI DI STATO Anno Scolastico 2013/2014 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe 5^ sezione E Indirizzo TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI - a.s. 2013/2014 (L. 425/97 – DPR 323/98 art. 5.2) DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5^E Indirizzo Tecnico dei Servizi della Ristorazione 1. PARTE PRIMA INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE 1.1 STRUTTURA DEL CORSO DI STUDI Il piano degli studi è così organizzato: BIENNIO COMUNE: il primo e secondo anno in cui i curricoli sono caratterizzati da una forte valenza formativa e di orientamento. MONOENNIO DI QUALIFICA: il terzo anno mirato al conseguimento del diploma di qualifica in uno dei tre settori specifici: • Operatore dei Servizi di Ristorazione settore Cucina • Operatore dei Servizi di Ristorazione settore Sala-Bar • Operatore dei Servizi di Ricevimento BIENNIO POST-QUALIFICA: il quarto e il quinto anno in cui si completa la preparazione specifica dello studente, con l’acquisizione di un sapere più sistematico e il conseguimento di un diploma di Stato di: • Tecnico dei Servizi della Ristorazione • Tecnico dei Servizi Turistici 1.2 L’ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO I percorsi didattici del nostro Istituto sono caratterizzati da un raccordo organico con la realtà sociale ed economica locale, attraverso relazioni con i soggetti istituzionali, economici e sociali presenti nel territorio, compreso il volontariato e il privato sociale. L’alternanza scuola lavoro è funzionale a questo raccordo sistematico. I percorsi di Alternanza Scuola Lavoro previsti nella fase transitoria di messa a regime dell’ordinamento di Riforma in sostituzione dell’area professionalizzante (denominata Terza Area nel precedente ordinamento) prevedono le seguenti attività: • corsi professionalizzanti modulari • simulazioni aziendali • stage aziendali della durata di sei settimane per le classi quarte nel periodo giugno–luglio La valutazione delle attività di alternanza scuola lavoro concorre alla determinazione del credito scolastico complessivo attribuito dalla scuola per l’Esame di Stato. 1.3 IL PROFILO PROFESSIONALE DEL TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE Al conseguimento del diploma il TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE: • È in grado di assolvere funzioni nelle imprese alberghiere e delle aziende ricettive complementari o di assumere in proprio l'esercizio; • Ha una discreta conoscenza della domanda turistica e delle diverse prestazioni che essa richiede; • Deve possedere, oltre che una visione organica del sistema azienda, una sufficiente conoscenza degli alimenti e dell'alimentazione, un'adeguata esperienza della tecnologia dei reparti, una discreta competenza nel trattare le materie prime e nell'impostare i menu. • Deve essere dotata inoltre di spirito creativo, attitudine al lavoro di gruppo, capacità di analisi del mercato e gestione dei costi e dei ricavi. • Come completamento della professione, non dovrà essere tralasciata la capacità di comunicazione e comprensione delle esigenze del personale e della clientela, così come l'utilizzo delle due lingue straniere previste dal curriculum scolastico. 1.4 DESTINAZIONI DEGLI STAGE AZIENDALI studente 1 BALDO RICCARDO azienda Tipologia dell’azienda località RISTORANTE SAN MARTINO RISTORANTE TREVIGLIO 2 BARBISAN STEFANO DALLA PASINA RISTORANTE DOSSON TV 3 BENEDOS ANDREA CA' LOZZIO RISTORANTE PIAVON TV 4 BERTO SILVIA TANKA VILLAGE VILLAGGIO TURISTICO VILLASIMIUS CA 5 BORTOLETTO ALICE PRI LOJZETU LOCANDA VIDAPA SLOVENIA 6 BOZZO RICCARDO PASTICCERIA TERRAGLIO PASTICCERIA TREVISO 7 GAO WEILI DASSIE STEFANO GELATERIA TREVISO 8 GASTALDO DAVIDE FANAR WINE BAR WINE BAR SANTALBERTO TV 9 GUIZZO FILIPPO TANKA VILLAGE VILLAGGIO TURISTICO VILLASIMIUS CA 10 MARAN CHRISTIAN CARMENERE ENOTECA VILLORBA TV 11 MILANI PIERMARIA DA GIANNI SAVOIA PASTICCERIE TREVISO 12 MORO LUCA ANTICA TORRE RISTORANTE TREVISO 13 NARESSI GIULIO MANTOVANA PANIFICIO PONTE DI PIAVE TV 14 PIAZZA ALESSANDRO MAKALLE’ RISTORANTE TREVISO 15 POZZOBON ENRICO LA CAPINERA RISTORANTE TAORMINA 16 ROMANO EDOARDO STUZZITA' SRL PANETTERIA TREVISO 17 SCANFERLATO FILIPPO PASTICCERIA MAX PASTICCERIA TREVISO 18 SOVILLA SEBASTIANO GUSTOLIA snc RISTORANTE CASALE SUL SILE 19 TREVISIOL MARCO TORRE DEL SARACINO RISTORANTE VICO EQUENSE 20 VARSORI SAHRA VALENTINA SC INFANZIA CASTAGNOLE E PAESE MENSA SCOLASTICA CASTAGNOLE E PAESE TV 21 VIALE DAVIDE DA GIANNI PASTICCERIA TREVISO 22 ZORZETTO RICCARDO CA LOZZIO RISTORANTE PIAVON TV 1.5 MONTE ORE DELLE MATERIE DEL CORSO DI STUDI Anni del corso di studi Durata oraria complessiva ITALIANO 1°-2°-3°-4°-5° anno 693 STORIA 1°-2°-3°-4°-5° anno 330 INGLESE 1 1°-2°-3°-4°-5° anno 495 DIRITTO ED ECONOMIA 1°-2° anno 132 LEGISLAZIONE 4°-5° anno 132 MATEMATICA E INFORMATICA 1°-2°-3° anno 330 MATEMATICA 4°-5° anno 198 SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA 1°-2° anno 198 EDUCAZIONE FISICA 1°-2°-3°-4°-5° anno 330 TEDESCO 2 1°-2°-3°-4°-5° anno 463 PRINCIPI ALIMENTAZIONE 1°-2° anno 132 ALIMENTI ED ALIMENTAZIONE 3°-4°-5° anno 297 LAB. SERV. RIST. CUCINA 1°-2° anno 198 LAB. SERV. RIST. CUCINA* 3° anno 528 LAB. SERV. RIST. SALA BAR 1°-2°-3° anno LAB. SERV. RIST. SALA BAR** 3° anno 528 LAB. SERV. RICEVIMENTO 1°-2° anno 198 ELEMENTI DI GESTIONE AZIENDALE ECONOMIA E GESTIONE AZIENDE RISTORATIVE LABORATORIO DI ORG. GEST. SERV. RISTORATIVI STAGE AZIENDALI 3° anno 66 4°-5° anno 264 4°-5° anno 198 4°-5° anno 240 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 4°-5° anno 132 * solo per gli studenti provenienti da 3^ indirizzo cucina * solo per gli studenti provenienti da 3^ indirizzo sala bar 198 1.6 CURRICULUM DEGLI STUDENTI DELLA CLASSE anni scolastici 1 2 3 4 5 6 2007-08 2008-09 BALDO RICCARDO BARBISAN STEFANO BENEDOS ANDREA BERTO SILVIA BORTOLETTO ALICE BOZZO RICCARDO 2009-10 2010-11 2011-12 2012-13 1E 2E 3E – 7 4ER - 6 1E 2E 3E -6 4ER - 5 1C 2L 3E -6 4ER - 5 1E 2E 3EC -7 4ER - 5 1E 2E 3EC -8 4ER - 5 1H 2E 3EC-5 4ER - 4 7 GAO WEILI 1H 2H 3HC-8 4ER - 5 8 GASTALDO DAVIDE 1E 2E 3EC – 8 4ER - 6 9 GUIZZO FILIPPO 1E 2E 3EC – 6 4ER - 5 1L 2L 3EC – 7 4ER - 6 2C 3CC-5 4CR 4ER-5 10 11 MARAN CHRISTIAN MILANI PIERMARIA 1C 12 MORO LUCA 1O 2H 3HC-7 4ER-6 13 NARESSI GIULIO 1E 2E 3EC-5 4ER-5 1O 2H 3HC-6 4ER-5 1E 2E 3EC-6 4ER-4 1O 2H 3HC-6 4ER-5 1L 2L 3EC-7 4ER-5 1E 2E 3EC-6 4ER-4 1H 2E 3EC-8 4ER-5 1E 2E 3EC – 8 4ER - 6 14 15 16 17 18 19 20 PIAZZA ALESSANDRO POZZOBON ENRICO ROMANO EDOARDO SCANFERLATO FILIPPO SOVILLA SEBASTIANO TREVISIOL MARCO VARSORI SAHRA VALENTINA 21 VIALE DAVIDE 1I 2I 3EC-5 4ER 4ER-5 22 ZORZETTO RICCARDO 1C 2C 3CC 4CR 5CR 2013-14 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. 5 TECNICO SERV RIST. DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Considerata la peculiare struttura del corso di studi, non è assicurata la continuità didattica tra il primo triennio e il biennio post-qualifica. Nel corso del biennio post-qualifica, la composizione del Consiglio di classe è variata come segue: 5 ER docente coordinatore MILAN VALERIO disciplina docente posizione docente il 4° anno (indicare SI o NO) ITALIANO VITALE FRANCESCA docente a tempo indeterminato SI STORIA VITALE FRANCESCA docente a tempo indeterminato SI INGLESE MILAN VALERIO docente a tempo indeterminato SI FRANCESE LOMBARDO RITA docente a tempo indeterminato NO BARO MAVIS docente a tempo indeterminato NO TINAGLIA ELIO docente a tempo indeterminato SI BIFFANTI SUSANNA docente a tempo indeterminato SI PALO MAURIZIO docente a tempo determinato NO TEDESCO MATEMATICA FISICA ENOGASTRONOMIA LOGSR SALA E VENDITA ACCOGLIENZA TURISTICA ALIMENTAZIONE SCIENZE CHIMICA DIRITTO/LEGISLAZIONE MOSANGHINI MARTA docente a tempo indeterminato SI EDUCAZIONE FISICA PASQUETTO A.MARIA docente a tempo indeterminato SI RELIGIONE GRANZIOL MARIAGRAZIA docente a tempo indeterminato NO SOSTEGNO MERLANTI PAOLA docente a tempo indeterminato SI - SEGRETARIO ECONOMIA GEOGRAFIA ST. ARTE TECNICHE DI COMUNUNICAZIONE E RELAZIONE SOSTEGNO SOSTEGNO ALTERNATIVA IRC 2. PARTE SECONDA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE – OBIETTIVI TRASVERSALI – METODOLOGIE CRITERI DI VALUTAZIONE 2.1 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La V E ristorazione è composta da 22 studenti (15 provengono dalla terza e quarta E, 4 dalla terza H e quarta E, 2 ripetenti di quarta ammessi in quarta E, 1 ripetente dalla 5 C. Tutti con la qualifica di cucina. Un caso è assistito dall’insegnante di sostegno. Rispetto alla classe quarta sono stati cambiati gli insegnanti di francese, diritto, matematica, Per quanto riguarda le lingue straniere l'Inglese è la prima lingua, il Francese la seconda. Il gruppo classe nel corso dei due anni scolastici 2012/13 e 2013/14 ha mantenuto un comportamento non sempre corretto. La partecipazione al dialogo educativo non è sempre stata ottimale a causa di un diffuso ritardo del processo evolutivo-educativo personale e di relazione all’interno del gruppo classe. Questo ha dato vita a conflittualità ancora non risolte secondo comportamenti adeguati all’età; inoltre, in alcune discipline, la tendenza ad una certa superficialità e l’atteggiamento poco maturo di cui sopra, non hanno favorito l’efficace conseguimento degli obiettivi. L’impegno domestico è stato generalmente discontinuo e superficiale. Alcuni studenti si sono tuttavia distinti per impegno, interesse, profitto e senso di responsabilità, pur non raggiungendo livelli di effettiva eccellenza e non trovando nella situazione della classe un ambiente dove poter svolgere un ruolo trainante e dare al gruppo un’identità più matura e collaborativa. La frequenza alle lezioni, in generale, è stata regolare. Per alcuni studenti il metodo di studio è rimasto di tipo mnemonico-ripetitivo, impedendo loro di fare collegamenti o rielaborazioni particolarmente significative. Molti non hanno saputo, potuto, o voluto, mettere a frutto tutte le proprie potenzialità (a causa delle capacità limitate, o per il non favorevole gruppo classe, o per mancanza di impegno). Il profitto vede gli studenti distribuiti in due gruppi di livello: uno superficiale e discontinuo, in grado di raggiungere solo gli obiettivi minimi proposti, l’altro più impegnato e partecipe. Da sottolineare che tutti gli studenti hanno avuto un comportamento esemplare, collaborativo, affettuoso, nei confronti della compagna seguita dall’insegnante di sostegno. I rappresentanti di classe sono gli studenti Scanferlato Filippo e Romano Edoardo. Nessuno studente ha partecipato in qualità di rappresentante a Consiglio di Istituto o a Consulta provinciale degli studenti. ATTIVITA PROGRAMMATE E REALIZZATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE SPETTACOLO TEATRALE “Spectacle Rèvolution 68” Teatro S. Anna TV – 8 novembre ATTIVITA’ PROGETTO FIXO con uscita a Verona il 22 novembre CINEFORUM - USCITE: 3 dicembre “Bling Ring”, 24 febbraio “La mafia uccide solo d’estate”, 20 marzo “Soul Kitchen” GIORNATA DEL RICORDO – Storie e Testimonianze dell’esodo istriano – Auditorium Provincia - 8 febbraio PROGETTO EDUCAZIONE FINANZIARIA – Incontro in sede sugli strumenti di finanziamento e investimento – 7 febbraio; uscita c/o Cassa di Risparmio del Veneto, strumenti di pagamento e funzioni di una filiale - 11 febbraio VIAGGIO DI ISTRUZIONE A VIENNA – 17/22 febbraio PROGETTO AVIS 22 febbraio PROGETTO “Cittadinanza attiva” – “Pane E Tulipani studenti Bortoletto A. e Trevisiol M. Milani P. e Guizzo F. PROGETTO “Alberini in pediatria” studenti Bortoletto A. Trevisiol M. Berto S. Gao W, Guizzo F. Milani P. Scanferlato F. GIORNATA DELL’IDONEITA’ - 6 MARZO PARTECIPAZIONE AL CONVEGNO “Gusto in scena” a Venezia - 17 marzo PARTECIPAZIONE “Giornata della creatività” – Villa Margherita - 16 aprile - studenti Gastaldo D. Barbisan S. Naressi G. Baldo R. PARTECIPAZIONE TORNEO DI CALCETTO PARTECIPAZIONE TORNEO DI PALLAVOLO GIORNATA DELLA DONAZIONE CONVEGNO “Giornata insieme” – 5 maggio GIORNATA DELLA STORIA – INCONTRO CON UNO STORICO ED UN TESTIMONE DEGLI ANNI DI PIOMBO - 13 MAGGIO Integrazione diversamente abili - partecipazione a “in cucina praticamente” 2.2 OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI TRASVERSALI All'inizio del corrente anno scolastico il Consiglio di Classe ha individuato come fondamentali i seguenti obiettivi trasversali alle varie discipline: OBIETTIVI EDUCATIVI COMUNI Assumere nelle relazioni interpersonali atteggiamenti basati sul rispetto reciproco; Partecipare in modo attivo e costruttivo ai vari momenti della vita scolastica; Essere consapevoli del proprio ruolo all'interno della classe e della scuola (rispetto dell'ambiente scolastico, puntualità, utilizzo appropriato degli spazi e delle apparecchiature nei laboratori); Dialogare e confrontarsi serenamente con gli altri per poter operare scelte autonome e coerenti; Conoscere e praticare i diritti e i doveri dell’uomo; Saper considerare la diversità di ideologie e di opinioni come occasione di confronto e di ricerca di valori unificanti Saper valutare se stessi e gli altri in modo critico; Acquisire sempre maggiori autonomia e responsabilità. OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI Essere in grado di ascoltare attivamente e prendere appunti; Praticare la lettura selettiva, sottolineare i nuclei essenziali e costruire schemi al fine di potenziare il proprio metodo di studio; Utilizzare un linguaggio appropriato; Acquisire e sviluppare delle capacità di analisi e di sintesi; Essere in grado di operare collegamenti e confronti. LIVELLO DI ACQUISIZIONE DEGLI OBIETTIVI DA PARTE DELLA CLASSE Il Consiglio di classe ritiene che gli obiettivi educativi siano stati raggiunti in modo parziale dalla maggioranza della classe mentre quelli didattici trasversali siano stati raggiunti in modo complessivamente adeguato, salvo il permanere di difficoltà nell’area espressiva e di rielaborazione in alcuni studenti. 2.3 STRUMENTI DI VERIFICA Nel corso dell'anno sono state effettuate verifiche sia di tipo formativo che di tipo sommativo. Le prime sono state utilizzate durante o al termine di singole unità didattiche per verificare il processo di apprendimento degli allievi. In questo caso gli strumenti maggiormente utilizzati sono stati: colloqui, esercizi, test strutturati. A seguito dei risultati della verifica formativa si è proceduto all'eventuale attività di recupero anche variando la metodologia d'insegnamento. Le verifiche di tipo sommativo sono state utilizzate al termine di una o più unità didattiche per apprezzare la capacità degli allievi di utilizzare in modo aggregato i contenuti disciplinari o pluridisciplinari. Gli strumenti di verifica utilizzati in questo caso, sono stati quelli di simulazione delle prove d’esame, test strutturati e semi-strutturati, colloqui, temi. Agli allievi sono state proposte inoltre verifiche di simulazione delle tre prove scritte e del colloquio dell’Esame di Stato. 2.4 METODOLOGIE Il processo di perseguimento degli obiettivi e di realizzazione dei moduli di apprendimento è stato caratterizzato dalla articolazione di varie attività didattiche: lezioni frontali, lezioni dialogate, lavori di gruppo, ricerche individuali e a coppie, visite nelle aziende del settore, esperienze di stage e di lavoro nelle aziende, realizzate nel settore distribuzione-sala e bar, in diverse situazioni aziendali, esperienze pratiche nei laboratori della scuola (terza area); partecipazione a convegni e manifestazioni enogastronomiche (terza area). 2.5 INTERVENTI PER IL SALDO DEL DEBITO FORMATIVO Secondo quanto deliberato dal Collegio dei docenti relativamente alle attività di recupero per il saldo del debito formativo sono state applicate strategie per favorire l’apprendimento e il rinforzo attraverso l’attività recupero in itinere con durata variabile fino ad un massimo di 15 giorni e attività di recupero in orario extra curricolare. Le verifiche, per il saldo del debito nelle diverse discipline, sono state effettuate entro il mese di febbraio, dal docente della classe secondo tipologie di prove comunicate agli studenti. 2.6 CRITERI DI VALUTAZIONE E STRUMENTI DI VERIFICA POF 2013-14 LA VALUTAZIONE DEL PROFITTO NELLE SINGOLE DISCIPLINE Per la valutazione del profitto vengono utilizzati i seguenti criteri: L’acquisizione di competenze e abilità La progressione nell’apprendimento L’interesse e la partecipazione al dialogo educativo La possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto, propri delle discipline interessate al recupero nel corso dell’anno scola- stico successivo La possibilità di seguire proficuamente il programma dell’anno scolastico successivo La frequenza scolastica e l’assiduità nello studio POF 2013-14 L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO I criteri di valutazione del comportamento stabiliti collegialmente dai docenti sono i seguenti: INDICATORI • RISPETTO: di persone, di leggi, di regole, di consegne, di impegni, di strutture, di orari • CORRETTEZZA: di comportamento, di linguaggio, di utilizzo dei media • LEALTA’: nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni • ATTENZIONE: ai compagni e alle proposte educative dei docenti • PROFITTO: impegno, progressione nell’apprendimento, partecipazione all’attività didattica • FREQUENZA: assiduità alle lezioni, giustificazione tempestiva di assenze e ritardi DESCRITTORI E VOTI 5 – Non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato o di qualifica. L’oggettiva gravità del comportamento è prevista dal DPR 235/2007 art. 1 comma 9 Presenza di “reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana”, atti “connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale”. Irrogazione di una o più sanzioni disciplinari comportanti l’allontanamento per più di 15 giorni senza che siano seguiti “apprezzabili e concreti cambiamenti tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento”. 6 - Il comportamento assai superficiale non è pervenuto ad autentica comprensione e condivisione delle norme e del loro valore autoregolativo, con numerosi episodi e atteggiamenti riprovevoli, segnalati da richiami e ammonizioni iterate, con l’eventuale irrogazione di sanzioni entro i 15 giorni, senza che siano seguiti “apprezzabili e concreti cambiamenti tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento”. 7 - Il comportamento è improntato a partecipazione ed interesse discontinui, anche per quanto riguarda il rispetto delle regole. Numerosi richiami. Eventuali sanzioni comportanti la sospensione (o pene sostitutive) sino a 6 giorni. 8 - Il comportamento è improntato ad una soddisfacente acquisizione delle regole, alle quali si adempie con progressiva volontà di responsabilizzazione, anche per quanto attiene l’assiduità. Lievi infrazioni al regolamento disciplinare; sporadici richiami verbali e/o ammonizioni con “apprezzabili e concreti cambiamenti tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento”, nessuna sanzione comportante la sospensione. 9 - Il comportamento è improntato a assiduità e partecipazione, rispetto, responsabilità e correttezza, con una tensione al miglioramento e alla partecipazione educativa. Nessuna ammonizione scritta individuale o eventuali ammonizioni scritte individuali a cui siano seguiti “apprezzabili e concreti cambiamenti tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento”, nessuna sanzione comportante la sospensione. 10 - Il comportamento ha raggiunto un elevato grado di autonomia, costante nel rispetto delle regole interiorizzate e personalmente filtrate, e si propone come esemplare per la partecipazione al dialogo educativo, l’attenzione collaborativa ai compagni e alla vita della scuola, nei suoi valori condivisi. Nessuna ammonizione scritta individuale, nessuna sanzione comportante la sospensione. POF 2013-14 IL CREDITO SCOLASTICO. Ai sensi delle vigenti disposizioni relative all’Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, il Consiglio di Classe, in sede di scrutinio finale del quinto anno procede all’attribuzione del credito scolastico ad ogni alunno. Il credito scolastico viene attribuito in base alla seguente tabella: D.M. n. 99 del 16/12/2009 TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Media dei voti Credito scolastico (Punti) M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9 < M ≤ 10 III anno 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 ove M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. POF. 2013-14 CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL PUNTEGGIO DA ATTRIBUIRE NELLA BANDA DI OSCILLAZIONE. Per definire il punteggio da attribuire, nell’ambito della banda di oscillazione di ogni fascia, il Consiglio di Classe tiene conto dei seguenti criteri: • la media dei voti, arrotondata a 1 decimale dopo la virgola, con cifra decimale minore o uguale a 5 è considerata più vicina al limite inferiore della banda di oscillazione; • agli studenti ammessi in sede di scrutinio finale alla classe successiva per voto di Consiglio pur in presenza di proposte di voto, da parte dei docenti, insufficienti in alcune discipline, si attribuisce sempre il credito minimo previsto dalla banda di oscillazione • agli studenti con giudizio sospeso in sede di scrutinio differito si attribuisce, se ammessi alla classe successiva, sempre il credito minimo previsto dalla banda di oscillazione; • agli studenti ammessi all’Esame di Stato, con voto del consiglio in presenza di proposte di voto da parte dei docenti non sufficienti in alcune discipline, si attribuisce sempre il credito minimo previsto dalla banda di oscillazione. Negli altri casi, si tiene conto oltre che della media dei voti di almeno due dei seguenti indicatori: • assiduità della frequenza scolastica • interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo • interesse ed impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative • eventuali crediti formativi • eventuale frequenza, con interesse e profitto, dell’ora di religione o dell’attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica.” POF. 2013-14 IL CREDITO FORMATIVO Il credito formativo contribuisce alla determinazione del credito attribuito per gli esami di Stato. Le esperienze che danno luogo a “credito formativo” sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana e culturale, quali quelli relativi, in particolare, alle attività artistiche, ricreative e culturali, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. La documentazione relativa all’esperienza che dà luogo a credito formativo deve comprendere, in ogni caso, un’attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni, datori di lavoro presso cui lo studente ha realizzato l’esperienza stessa. Le certificazioni dei crediti formativi acquisite all’estero devono essere convalidate dall’autorità diplomatica o consolare. Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo. I criteri di valutazione delle esperienze tener conto della rilevanza qualitativa delle esperienze, anche con riguardo a quelle relative alla formazione personale, civile e sociale dei candidati. I consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi, sulla base delle seguenti indicazioni e dei parametri individuati dal Collegio dei docenti. In relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi, le tipologie delle attività valutabili sono: • • • • • • • • attività professionali (alberghi, ristoranti, ecc.); attività culturali, artistiche e ricreative: musicali teatrali giornalistiche sportive (tesseramento in federazioni, società sportive, altro) linguistiche (corsi di studio all’estero e in Italia) attività di solidarietà e/o di volontariato (assistenza alle persone; protezione civile,altro). 1. PARTE TERZA RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI Relazione finale Classe V E Ristorazione Italiano Storia Prof. Francesca Vitale La classe non sempre ha partecipato in modo costruttivo all’attività didattica e non sempre si è impegnata per superare le difficoltà di concentrazione e le inadeguatezze del metodo di studio. Gli allievi si sono poco appassionati ai contenuti della Letteratura e della Storia del Novecento, per cui non è stata facile la realizzazione di momenti di riflessione interdisciplinare tra la Letteratura Italiana, la Storia italiana ed europea. Alcuni allievi hanno sempre mostrato alcune difficoltà a rielaborare in maniera personale i contenuti appresi, evidenziando una scarsa dimestichezza all’approccio critico . Per questo motivo anche i risultati dell’apprendimento , al di là di alcune lodevoli eccezioni, non vanno oltre la sufficienza. Obiettivi: Conoscenze Italiano: è stata raggiunta in maniera adeguata la conoscenza delle linee della storia della Letteratura italiana del Novecento, del contesto storico,socioeconomico e culturale che ha prodotto le principali correnti letterarie del periodo nonché la formazione degli autori studiati. Per quel che riguarda l’italiano scritto gli allievi sanno riconoscere le peculiarità delle diverse tipologie di scrittura, le diverse fasi operative per la produzione di un testo scritto, i dati utilizzati, lo stile corretto e scorrevole dal punto di vista sintattico ed ortografico, il registro stilistico adeguato alla funzione comunicativa. Storia: è stata raggiunta in modo soddisfacente la conoscenza dei principali eventi della storia italiana ed europea con particolare riferimento alle due guerre mondiali, al primo e al secondo dopoguerra, ai vari regimi totalitari. Competenze Italiano: gli allievi sono stati messi in grado di utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio letterario; per quel che riguarda lo scritto di produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Storia: gli allievi sono stati messi in grado di ricostruire la complessità di un fatto storico attraverso l’individuazione di rapporti di causa ed affetto in un’ottica di continuità ed alterità. Capacità Italiano: gli allievi possiedono in modo adeguato la capacità di analizzare ed interpretare un testo letterario in relazione al contesto storico-culturale che lo ha prodotto, nonché di saper cogliere le relazioni tra fenomeni storici, sociali, politici, le correnti letterarie ed i singoli autori. Per quel che riguarda lo scritto sanno elaborare una tesi sorretta da argomentazioni sostenibili, coerenti nel contenuto, coese nella forma, mostrando di saper prendere posizione su di un problema. Storia: gli allievi sono in grado di ricostruire in modo adeguato i principali avvenimenti studiati adoperando il linguaggio specifico della materia, nonchè di cogliere i nessi diacronici e sincronici degli eventi. Contenuti: gli argomenti sono stati divisi in moduli secondo la seguente scansione Italiano .Storia della Letteratura italiana del ‘900 1234- modulo tematico:Decadentismo, Simbolismo,.autori:G.Pascoli,G.D’Annunzio; modulo generi letterari:il romanzo psicologico,.autori L.Pirandello,I.Svevo; modulo incontro con l’opera,testo di L.Pirandello,”Il fu Mattia Pascal”; modulo poesia del ‘900,autori E.Montale,G.Ungaretti,U.Saba. Il Futurismo,autore F.T.Marinetti. Libro di Testo: Sambugar, Salà, LM2 il Novecento, ed. La Nuova Italia Correnti letterarie: quadro storico,sociale, economico, filosofico: Estetismo; Simbolismo; Decadentismo; Futurismo; il Novecento. Autori: vita,opere, poetica, temi, contestualizzazione: G. Pascoli; G. D’Annunzio; L. Pirandello; I. Svevo; U. Saba; E. Montale; G. Ungaretti. Testi: Lettura, spiegazione, analisi stilistica e contenutistica, contestualizzazione. G. Pascoli, prose: “Il Fanciullino”. “La Grande Proletaria si è mossa”. Testi poetici: “Il gelsomino notturno”;“Il vero”;“X Agosto”; “L’assiuolo”; “Novembre”; “Temporale”. G. D’Annunzio: “La pioggia nel pineto”. L. Pirandello, opere teatrali: da “Uno, nessuno e centomila”: “Filo d’aria”.Da “Così è (se vi pare): “Come parla la verità”. Da : “Sei personaggi in cerca d’autore”La condizione di personaggi”. Le “ Novelle per un anno”: “Il treno ha fischiato”; “La patente”; “La carriola”. “Il fu Mattia Pascal”:”Cambio treno”; “Io e l’ombra mia”. Da” L’umorismo,”L’esempio della vecchia imbellettata”. F.T. Marinetti: “Il manifesto del Futurismo”; “Il bombardamento di Adrianopoli”. I.Svevo: “La coscienza di Zeno”: “Un rapporto conflittuale”; “L’ultima sigaretta”; “Il trionfo di Zeno”; “Una catastrofe inaudita”.. U. Saba: “Canzoniere”, “La capra”; “Amai”; “Ulisse” “Teatro degli Artigianelli” Lettura critica: “Il mito di Ulisse”... G. Ungaretti: “L’Allegria”, “I fiumi”; “San Martino del Carso”; “Sono una creatura”; “Veglia”; “Mattina”; “Soldati”; “Fratelli” “Il porto sepolto”. Lettura critica: “L’evoluzione della poesia di Ungaretti”. E.Montale:”Il male di vivere”; “Non chiederci la parola”; “La casa dei doganieri”; “Spesso un mattino andando in un’aria di vetro”; “Cigola la carrucola del pozzo”; “Caro piccolo insetto”;“Meriggiare”. Lettura critica:”Il tema della memoria in Pascoli e Montale”. “Il manifesto degli intellettuali antifascisti”. Gentile: “Il manifesto degli intellettuali fascisti”. Italiano scritto: costante esercitazione nella produzione di testi delle diverse tipologie presenti nella prima prova. A completamento ed integrazione dell’attività didattica, la classe ha assistito nel corso dell’anno scolastico alla proiezione di alcuni film poi oggetto di analisi e discussioni: “Bling ring”; “La mafia uccide solo d’estate”; “Soul kitchen”. Storia: Storia italiana ed europea del ‘900 1234- modulo guerra,la I e la II guerra mondiale; modulo regimi totalitari,Fascismo,Nazismo; modulo storico-economico:la crisi del’29, modulo rivoluzione russa. Libro di testo: brancati, Pagliarani,Tre secoli di storia, il Novecento”, ed. La Nuova Italia. Il Novecento: la società di massa; il dibattito politico e sociale. L’età giolittiana. La prima guerra mondiale. La rivoluzione russa e la nascita dell’U.R.S.S. Lenin. Stalin. Il primo dopoguerra: il biennio rosso. L’età dei totalitarismi. L’Italia tra le due guerre: il fascismo. Mussolini. L’Italia antifascista. La crisi del 1929: il Big Crash. Roosevelt e il New Deal. La Germania tra le due guerre: il nazismo. Hitler. La Repubblica di Weimar. Il Terzo Reich. Economia e società del Terzo Reich. La guerra civile in Spagna. 1939-40: la guerra lampo. 1941: la guerra mondiale. Il dominio nazista in Europa. 1944-45: la vittoria degli alleati. La bomba atomica. La guerra e la Resistenza in Italia. Metodologia: Lezione frontale per presentare gli argomenti, lezioni partecipate per l’analisi testuale e per le riflessioni metacognitive. Strumenti didattici: libro di testo, fotocopie, video, mappe concettuali, schemi riassuntivi. Verifiche: Italiano: due verifiche sommative scritte e due verifiche orali nel trimestre, tre nel quinquemestre. Storia: due verifiche sommative orali nel trimestre e nel quinquemestre. Quotidianamente sono state effettuate verifiche formative per accertare il livello di preparazione raggiunto. Valutazione: Il giudizio complessivo sul livello di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento si è fondato sui risultati ottenuti nelle singole prove di verifica, sull’interesse mostrato, sulla partecipazione alle attività, sul trend ascendente dei singoli allievi. Si allega la griglia di valutazione della prima prova. DISCIPLINA: INGLESE PROF. VALERIO MILAN OBIETTIVI CONSEGUITI ABILITÀ DI COMPRENSIONE ORALE. Comprendere dapprima globalmente, poi analiticamente testi letti o detti a velocità normale inerenti agli argomenti studiati. ABILITÀ DI COMPRENSIONE SCRITTA. Comprendere globalmente ed analiticamente testi scritti di varia natura – in genere testi tecnico-specialistici a carattere professionale - inerenti agli argomenti studiati individuandone l’articolazione e le idee portanti CONOSCENZE Conoscere alcuni argomenti generali programmati di carattere professionale PRODUZIONE ORALE: Saper interagire in modo sufficientemente chiaro con un interlocutore inglese sia riguardo ad argomenti generali-personali, sia riguardo ad argomenti professionali. ABILITÀ DI PRODUZIONE ORALE / SCRITTA. Saper esporre alcuni argomenti inerenti la storia della gastronomia. ABILITÀ DI PRODUZIONE ORALE / SCRITTA. Descrivere un procedimento, un metodo produttivo utilizzando con la necessaria precisione il lessico specifico del settore. OBIETTIVI LINGUISTICI TRASVERSALI. Acquisire un adeguato bagaglio lessicale generale e specifico del settore . Gestire una sintassi del periodo adeguata alle esigenze della produzione orale e scritta, anche se relativamente semplificata. Controllare in modo accettabile il livello morfologico della produzione scritta. CONTENUTI AFFRONTATI Dal testo in adozione Between Courses sono stati affrontati i seguenti argomenti: Unit 3: Food for Thought Coffee Fair Trade Cocoa Unit 4: Herbs and spices in cooking Herbs Some aromatic herbs used in cooking Unit 5: International Cooking Mexican cuisine the Bread Eaters All the world loves a potato Unit 8: Liqueurs and Cocktails Scotch Whisky Rum Tequila Grappa Cocktails Unit 10: Food and Health Food, Health and fitness Diets Lifestyles Diets Food Allergies Food Intolerances Eating disorders Anorexia Bulimia Food, Fashion and Advertising Advertising Analysis ARGOMENTI GRAMMATICALI Ampliamento e approfondimento delle strutture grammaticali di base emerse dalla trattazione dei testi. ACCERTAMENTO DEL GRADO DI APPRENDIMENTO ACQUISITO CONOSCENZE Una parte degli allievi evidenzia una conoscenza abbastanza ampia degli argomenti trattati e riesce a compiere qualche approfondimento, qualche collegamento interdisciplinare e a riportare esperienze personali. Un altro gruppo, invece, evidenzia conoscenze superficiali e limitate, frutto di una preparazione e un percorso frammentario ed incostante nel tempo. COMPETENZE - Esprimersi adeguatamente su argomenti di carattere quotidiano e attinenti al proprio ambito professionale. - Cogliere il senso di testi scritti relativi alla realtà contemporanea, con particolare attenzione a quelli di carattere specifico della microlingua. - Produrre in modo comprensibile testi scritti concernenti il settore della ristorazione (descrizione della cucina e dei servizi, illustrare un piatto o un cocktail, analizzare la pubblicità di un prodotto alimentare). - Sviluppo delle abilità linguistiche (4 skills: listening, speaking, reading, writing) necessarie per comunicare e comprendere informazioni nell’ambito del settore ristorativo. CAPACITA' ABILITA’ ORALI: Gli studenti riescono a cogliere il significato generale e i particolari essenziali di comunicazioni varie in contesti di quotidianità e nell’ambito professionale. Una parte degli allievi riesce ad esprimersi in modo abbastanza corretto e ad esporre adeguatamente gli argomenti trattati durante il corso dell’anno scolastico, ma, mediamente, permangono per tutti difficoltà nella produzione orale a causa delle lacune grammaticali di base. ABILITA’ SCRITTE: Per quanto concerne la produzione scritta gli studenti hanno incontrato maggiori difficoltà soprattutto a livello di strutture linguistiche. Riescono, comunque, a comprendere sufficientemente qualsiasi tipo di testo scritto (con l’aiuto del dizionario) e a redigere testi con l’ausilio di percorsi guidati ed in modo mnemonico. VERIFICHE Le verifiche scritte somministrate hanno proposto esercizi di comprensione e di produzione (progressivamente simili alla tipologia B). Per la valutazione degli scritti sono stati presi in considerazione i seguenti elementi: conoscenza dei contenuti, aderenza alla traccia, correttezza morfosintattica, correttezza ed appropriatezza lessicale ed ortografica. Le verifiche orali hanno avuto la forma del monologo e del dialogo. La valutazione ha considerato le conoscenze, la correttezza sintattica, la scorrevolezza, la capacità di rilanciare la conversazione, l’uso appropriato del lessico specifico e la pronuncia. La valutazione finale è stata effettuata tenendo presenti i livelli di partenza ed i ritmi di apprendimento di ogni singolo alunno; sono stati altresì presi in considerazione l’impegno, l’interesse ed i progressi compiuti. STRUMENTI E METODOLOGIE E’ stata utilizzata la scansione in trimestre e quinquemestre deliberata dal Collegio Docenti operando una programmazione articolata in lezioni frontali e discussioni collettive. DISCIPLINA:LINGUA E CIVILTÀ FRANCESE PROF RITA LOMBARDO OBIETTIVI CONSEGUITI. -CONOSCENZE. Conoscere alcune regioni francesi con particolare riguardo per la loro valenza gastronomica. Conoscere alcune strutture linguistiche di base. Conoscere il lessico necessario ad esprimersi a livello A2 nel quotidiano e il lessico specifico necessario all’esposizione in lingua degli argomenti tecnici studiati. -ABILITÀ DI COMPRENSIONE ORALE. Comprendere dapprima globalmente , poi più analiticamente , il senso di registrazioni a velocità normale inerenti agli argomenti studiati. Comprendere un locutore che si esprima in francese a velocità normale o leggermente rallentata. -ABILITÀ DI COMPRENSIONE SCRITTA. Comprendere globalmente ed più analiticamente testi di varia natura-, in genere testi a carattere professionale, -inerenti agli argomenti studiati individuandone l’articolazione e le idee portanti. -PRODUZIONE ORALE. Saper interagire in modo sufficientemente chiaro con un interlocutore francese sia riguardo argomenti quotidiani che riguardo argomenti professionali. -ABILITÀ DI PRODUZIONE ORALE/SCRITTA. Descrivere un procedimento , un metodo produttivo utilizzando con sufficiente precisione il lessico specifico del settore .Saper presentare ,oralmente e per iscritto una regione , fornendo anche informazioni tecniche riguardanti specialità gastronomiche e ricette. -OBIETTIVI LINGUISTICI TRASVERSALI. Acquisire un adeguato bagaglio lessicale generale e specifico del settore. Gestire una sintassi del periodo adeguata alle esigenze della produzione orale e scritta, anche se relativamente semplificata .Controllare in modo accettabile il livello morfologico della produzione scritta. CONTENUTI AFFRONTATI. Strutture grammaticali e sintattiche /revisione(dal testo in adozione”Entrez….. en grammaire” Revisione del sistema verbale .L’espressione della causa( puisque, comme, vu que, parce que, car). Revisione di contenuti grammaticali(aggettivi,pronomi, proposizioni, avverbi) Pronomi relativi invariabili e variabili. La forma passiva. PARIS ET ÎLE-DE-FRANCE(Testo in adozione”Escapades Gourmandes”di B. Monaco e A. Bailly .Ed Eurelle) Paris. Les différents visages de Paris capitale. Les lieux de la restauration. La restauration à Paris. La gastronomie. PROVENCE –ALPES-ÇÔTE D’AZUR (Testo in adozione”Escapades Gourmandes”di B. Monaco e A. Bailly .Ed Eurelle) Provence- Alpes- Côte d’Azur(paysage,climat, végétation, économie, principaux produits). Recettes typiques de la Provence. Les saveurs de la Méditerranée. Le riz de Camargue. L’olive de Nice. Les poissons. La bouillabaisse. Le Pastis. LE MONDE FRANCOPHONE (Testo in adozione”Escapades Gourmandes”di B. Monaco e A. Bailly .Ed Eurelle) La Francophonie. Les Antilles Françaises: La Guadeloupe et la Martinique La cuisine créole. L’Île de Réunion. Le Maghreb. ACCERTAMENTO DEL GRADO DI APPRENDIMENTO ACQUISITO/CONOSCENZE. Una parte degli studenti evidenzia una conoscenza più discreta degli argomenti trattati e se opportunamente stimolata , riesce a compiere anche qualche collegamento interdisciplinare. Alcuni allievi evidenziano conoscenze piuttosto superficiali frutto di una preparazione frammentaria ed incostante nel tempo. COMPETENZE LINGUISTICHE /COMUNICATIVE. Una esigua parte di studenti possiede abilità di comprensione orale e scritta e di produzione orale e scritta complessivamente più che discrete. Nell’esposizione orale essi dimostrano anche di possedere un lessicale specifico ed usano una sintassi semplice ma efficace ai fini della comunicazione. Nello scritto appaiono un po’ mnemonici e a volte meno corretti sintatticamente e morfologicamente. Il resto della classe possiede abilità di comprensione orale e scritta mediamente sufficienti ed un’accettabile livello di produzione orale. Le loro competenze comunicative appaiono, a volte, fragili perché non sostenute da una preparazione costante . Riescono a comprendere testi orali e scritti solo nell’articolazione generale , non certo a livello analitico e approfondito .Le abilità di produzione sono mediamente limitate ,l’uso del lessico è molto semplice , l’esposizione è intervallata da lunghe pause che il docente cerca di colmare con sollecitazioni e guidando la conversazione con domande specifiche. La produzione scritta non è sempre puntuale. CAPACITÀ. Un esiguo numero di studenti possiede capacità critiche ed organizzative mediamente discrete e dimostra di lavorare in autonomia . In generale una buona parte degli studenti ha dimostrato interesse e curiosità e sono stati in grado di offrire un apprezzabile contributo alla didattica .L’impegno e lo studio non sono stati sempre costanti e spesso si è notato un livello di preparazione mnemonica. VERIFICHE. Le verifiche scritte hanno spesso proposti esercizi di comprensione e di produzione. Per la valutazione degli scritti sono stati presi in considerazione i seguenti elementi:conoscenza dei contenuti, aderenza alla traccia , correttezza morfosintattica, correttezza ed appropriatezza lessicale ed ortografia .Le verifiche orali hanno avuto la forma dell’esposizione orale dei contenuti studiati ed interazione con l’insegnante. La valutazione ha considerato le conoscenze, la correttezza sintattica, la scorrevolezza, la capacità di gestire la conversazione ,l’uso appropriato del lessico specifico. STRUMENTI E METODOLOGIE. Lezione frontale, lezione dialogata/interattiva, lavori guidati in classe(in genere individuali) per migliorare sia le abilità orali/scritte sia la metodologia di studio, pratica guidata della conversazione. Strumenti:libro di testo, fotocopie, uso del registratore quando possibile, visione di video. DISCIPLINA: MATEMATICA INSEGNANTE: BARO MAVIS OBIETTIVI PREFISSATI Modulo 1: Funzioni • Conoscenze: Definire gli intervalli limitatati e illimitati, chiusi e aperti. Definire la funzione. Definire il dominio di una funzione, definire le funzioni crescenti e decrescenti. • Competenze: saper riconoscere e classificare le funzioni e saper determinare il loro dominio. Saper determinare il segno di una funzione. Saper determinare le intersezioni con gli assi. • Capacità: interpretare il grafico di una funzione. Tradurre le informazioni acquisite sulla funzione in grafico. Modulo 2: Limiti e continuità • Conoscenze: conoscere il concetto intuitivo di limite. Conoscere le forme 0 ∞ indeterminate 0 e ∞ . Definire la continuità di una funzione. Definire gli asintoti orizzontali, verticali e obliqui. • Competenze: saper calcolare i limiti di funzioni intere e fratte. Saper risolvere semplici casi di forma indeterminate. Saper determinare gli asintoti di una funzione. • Capacità: interpretare graficamente i limiti. Rappresentare graficamente gli asintoti. Riconoscere continuità e tipi di discontinuità di una funzione in un punto. Modulo 3: Derivata di una funzione • Conoscenze: definire il rapporto incrementale e la derivata. Conoscere le regole di derivazione delle funzioni elementari. conoscere la derivata di una somma, di un prodotto, e di un quoziente. Definire i punti di massimo e minimo, relativi e assoluti. Definire i punti stazionari. • Competenze: saper spiegare il significato geometrico di derivata di una funzione in un punto. Saper calcolare la derivata di funzioni razionali intere e fratte. • Capacità: interpretare graficamente la derivata. Determinare l’equazione della retta tangente ad una funzione in un suo punto. Tracciare il grafico di semplici funzioni razionali intere e fratte. CONTENUTI AFFRONTATI Modulo 1: Funzioni • • Intervalli ed intorni Funzioni e loro dominio. Modulo 2: Limiti e continuità • • • • • • Limiti finiti ed infiniti di una funzione in un punto o all’infinito Le operazioni sui limiti 0 ∞ ∞ − ∞, 0 e ∞ Forme indeterminate: Funzioni continue Punti di discontinuità di una funzione Gli asintoti. Modulo 3: Derivata di una funzione • Derivata di una funzione • La retta tangente al grafico di una funzione • Teoremi sul calcolo delle funzioni • Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate • Massimi e minimi. ACCERTAMENTO DEL GRADO DI APPRENDIMENTO ACQUISITO Conoscenze Nonostante le difficoltà iniziali, dovute allo scarso interesse e applicazione degli allievi per la materia, sono riuscita sostanzialmente a portare a termine quanto programmato all’inizio dell’anno scolastico. In relazione agli obiettivi prefissati la preparazione degli allievi risulta alquanto diversificata: alcuni, per naturale inclinazione, hanno raggiunto una conoscenza dei contenuti più che sufficiente, riescono a rielaborare i contenuti ed applicarli correttamente. Altri a causa di grosse lacune pregresse e spesso a causa di uno studio piuttosto discontinuo, dimostrano una conoscenza superficiale degli argomenti e una limitata autonomia nella risoluzione di esercizi di carattere applicativo. Competenze Alcuni studenti hanno compreso e sanno applicare autonomamente le procedure proposte, molti le hanno acquisite in modo mnemonico e le applicano in modo puramente meccanico. La quasi totalità della classe mostra delle difficoltà nell’esposizione teorica dei contenuti, dovute ad un uso inadeguato del linguaggio specifico della disciplina. Capacità Gli studenti conseguono risultati più significativi nella parte applicativa della disciplina. VERIFICHE Le prove somministrate sono state: due orali e tre scritti nel primo trimestre, due orali e quattro scritti nel pentamestre. Le prove scritte contenevano fondamentalmente esercizi di tipo applicativo della trattazione di un argomento. Nelle prove orali oltre alla risoluzione di esercizi applicativi sono state richieste alcune definizioni e proprietà per valutare la conoscenza dei concetti teorici affrontati e la padronanza nell’uso del linguaggio scientifico richiesto. STRUMENTI E METODOLOGIE I vari argomenti sono stati presentati con lezioni frontali, nelle quali sono stati illustrati i concetti teorici, privilegiandone l’aspetto intuitivo dei contenuti, schematizzandoli alla lavagna e applicandoli in alcuni esempi significativi. La spiegazione ha sempre fatto riferimento al libro di testo in adozione, anche se la parte teorica del programma, costituita da definizioni e teoremi è stata spesso di difficile acquisizione e quindi si è data più spazio alla parte applicativa e procedurale. Ogni lezione è stata aperta agli interventi degli allievi e alla discussione, attraverso la proposta di quesiti e problemi sia da parte loro che da parte mia. Sono state effettuate esercitazioni in classe attraverso la risoluzione di esercizi. Il lavoro assegnato per casa è stato costantemente corretto e discusso in classe. ENOGASTRONOMIA LOGSR Prof.: Elio Tinaglia Classe 5^ Sez. E r Materia: L.O.G.S.R. A.S. 2013 /2014 PROFILO FINALE DELLA CLASSE : La classe durante l’anno scolastico ha dimostrato motivazione e partecipazione per la suddetta materia, raggiungendo buoni livelli di preparazione e apprendimento. Dal quadro generale emerge che dal punto di vista della condotta gli studenti mantengono ancora un atteggiamento poco maturo e non conforme al traguardo che si raggiunge col diploma di maturità. Per quanto concerne invece il profitto, diversi studenti hanno costantemente mantenuto un livello quasi ottimo, altri hanno svolto l’intera programmazione mantenendo forte lo studio e l’applicazione. STRATEGIE DIDATTICHE UTILIZZATE Lezione frontale, attività in piccoli gruppi, eventuale recupero in itinere, ripasso in classe, consigli per il recupero individuale (a casa). Durante le lezioni gli allievi sono stati motivati a comprendere le tematiche e le metodologie, al fine di acquisire capacità sufficienti per metterle in pratica. Nel complesso la partecipazione ed i risultati sono stati apprezzabili. PROGRAMMAZIONE MODULARE : Conoscenza della classe e presentazione della materia : Presentazione reciproca docente-alunni Analisi esperienza lavorativa estiva Presentazione del piano di lavoro annuale Finalità/Obiettivi Contenuti Metodologia Modalità di verifica Criteri di valutazione Stipula patto formativo MODULO 1: “IGIENE PROFESSIONALE” LA CORRETTA PRASSI IGIENICA Procedure di igiene per le persone: Principi di igiene per le persone Idoneità sanitaria Comportamenti igienicamente corretti Formazione degli operatori L’igiene dell’ambiente: I principi dell’igiene dell’ambiente Le operazioni di pulizia Le procedure di disinfestazione Procedure conformi al sistema HACCP per le attività di pulizia e disinfezione Il sistema HACCP: Le contaminazioni alimentari Il sistema HACCP Il manuale di autocontrollo MODULO 2: “L’ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO” L’organizzazione dell’impianto di cucina : L’impianto di cucina: modelli tradizionali e innovativi Il sistema Cook & Chill La cucina sottovuoto La cucina d’assemblaggio L’organizzazione del lavoro di cucina : Il concetto di organizzazione del lavoro L’organizzazione della produzione “per regole” La programmazione della produzione e della distribuzione L’organizzazione delle risorse umane MODULO 3: “ LA COSTRUZIONE DEL MENU” Il menu: Significato del termine e principali tipi di menu Progettare il menu Progettare il menu Uno stile comunicativo appropriato per ogni tipologia ristorativa Il menu contabile – amministrativo: Che cos’è il menu contabile – amministrativo Gli obiettivi finanziari La progettazione del menu contabile – amministrativo. Il menu tecnico : Concepire il menu tecnico Consigli per progettare correttamente il menu Prospetto della stagionalità dei prodotti e delle principali patologie alimentari MODULO 4:“ GESTIONE DEL SERVIZIO” Il marketing nella ristorazione : Lo strumento marketing L’applicazione del marketing nella ristorazione Il franchising nella ristorazione: La formula del franchising L’applicazione del franchising nella ristorazione Il sistema qualità nella ristorazione: La qualità come sistema Le norme ISO 9000:2000 e la certificazione L’applicazione della qualità nella ristorazione MODULO 5: “CATERING, BANQUETING E BUFFET ” Il servizio di catering : Definizione di catering Il rifornimento alla ristorazione commerciale Il rifornimento alla ristorazione collettiva Il rifornimento alla ristorazione viaggiante Il servizio di banqueting : Il servizio di banqueting L’organizzazione del servizio di banqueting ( il banqueting manager) La pianificazione del servizio di banqueting Banchetti, buffet e altri servizi: I pranzi di gala (banchetti) I buffet I rinfreschi Accordi tra ristoratore e committente L’allestimento OBIETTIVI CONSEGUITI: Complessivamente si ritengono acquisiti dagli alunni,se pur a livelli diversi,i seguenti obiettivi: Consapevolezza dei rischi legati a comportamenti igienici errati e acquisizione dei comportamenti igienici corretti. Comprendere l'importanza dell'autocontrollo sul processo e identificarne i punti critici all'interno di una struttura ristorativa. Conoscere i modelli tradizionali e innovativi di organizzazione dell'impianto di cucina, i suoi principi, le modalità di funzionamento, l'attrezzatura necessaria, i vantaggi e gli svantaggi. Conoscere i fattori che determinano la qualità del servizio e comprendere l'importanza di una adeguata organizzazione del lavoro. Distinguere i diversi tipi di menu e carta, imparare a riconoscere il ruolo centrale del menu nella definizione degli elementi fondamentali del ristorante. Conoscere le caratteristiche tecnico-pratiche e di buon gusto per la stesura di un menu adeguato. Saper progettare un menu in base alle stagionalità dei prodotti e scegliere i piatti in base alle esigenze dietetiche della clientela. Conoscere le regole fondamentali del marketing e gli elementi di pianificazione del marketingmix nella ristorazione. Saper realizzare un'analisi di mercato nella gestione dell'azienda ristorativa. Individuare gli elementi che determinano il successo del franchising nella ristorazione. Comprendere l'esigenza di coniugare la standardizzazione della produzione alla personalizzazione del servizio. Conoscere le definizioni di catering, le caratteristiche fondamentali delle diverse tipologie e l'organizzazione della produzione e della distribuzione. Conoscere le caratteristiche del banqueting e le sue principali problematiche gestionali e organizzative. Distinguere le principali tipologie di buffet, di banchetti e altri servizi e applicare le regole tecniche per la loro realizzazione. VERIFICHE E VALUTAZIONI Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate verifiche scritte ed interrogazioni orali. Le verifiche scritte sono state adeguate alla tipologia B, con domande aperte a risposta libera ma breve. Al riguardo è stata effettuata anche una simulazione dell’esame di stato nel mese di aprile. Per quanto concerne i criteri di valutazione del profitto individuale si terrà come riferimento la scala in decimi, con punteggio da 1 a 10, in base al livello di comprensione raggiunto dall'alunno. Per la valutazione finale di ogni singolo alunno si terrà in considerazione anche di : • comportamento; • partecipazione; • impegno; • interesse; • puntualità nella consegna dei compiti assegnati; • capacità di collaborazione; • spirito d'iniziativa. ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Prof S. Biffanti cl 5e OBIETTIVI CONSEGUITI FINALITA' FORMATIVE La disciplina si propone di ampliare ed approfondire le conoscenze già acquisite nei primi anni mediante un’analisi sistematica dei processi alimentari, nutrizionali ed igienici legati alla ristorazione. CONOSCENZE - Conoscere la terminologia specifica della materia. - Conoscere le modificazioni chimico-fisiche dei principi nutritivi durante la cottura. - Conoscere i principali contaminanti chimici e fisici degli alimenti e i rischi associati. - Descrivere le caratteristiche fondamentali dei microrganismi responsabili di contaminazione biologica degli alimenti. - Conoscere le principali malattie derivate da contaminazione biologica degli alimenti. - Conoscere le principali norme in tema di igiene degli alimenti, dei locali, del personale. - Comprendere la relazione esistente tra diffusione delle tossinfezioni alimentari e scarsa qualità igienica degli alimenti e della ristorazione. - Descrivere le modalità di realizzazione dei principali metodi di conservazione degli alimenti. - Conoscere gli aspetti tecnici, legislativi, innocuità o nocività degli additivi alimentari. - Conoscere le classi di additivi alimentari ed alcuni esempi di additivi per ogni classe. - Conoscere i fattori che determinano il fabbisogno energetico totale di un individuo. - Conoscere i fabbisogni di nutrienti nella dieta equilibrata dell'adulto. - Conoscere significato ed importanza dei LARN e delle Linee guida per una sana alimentazione. - Spiegare le caratteristiche della dieta razionale ed equilibrata per persone sane in diverse età e condizioni fisiologiche. - Spiegare le caratteristiche della dieta razionale per persone in situazioni patologiche. - Descrivere le caratteristiche della dieta mediterranea e della dieta vegetariana. COMPETENZE - CAPACITA' - Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico della materia. - Valutare come la cottura influisce sul valore nutritivo dell’alimento. - Acquisire comportamenti corretti nella manipolazione degli alimenti, nell'uso delle attrezzature e nell'igiene personale e saper applicare il sistema di autocontrollo HACCP. - Comprendere e spiegare i principi su cui si fondano i diversi metodi di conservazione. - Indicare come i diversi metodi di conservazione influiscono sul valore nutrizionale e organolettico degli alimenti. - Mettere a confronto i vari metodi di conservazione e individuare vantaggi e svantaggi. - Comprendere le funzioni svolte dalle diverse classi di additivi alimentari. - Spiegare le principali problematiche legate all’uso di additivi alimentari. - Valutare il peso teorico di un individuo mediante l'indice di massa corporea IMC. - Definire, a grandi linee, una dieta equilibrata per individui adulti sani. - Individuare, per diverse condizioni fisiologiche e patologiche, i comportamenti dietetici che permettono di mantenere o ripristinare lo stato di salute. CONTENUTI AFFRONTATI Il programma effettivamente svolto sarà presentato al termine delle lezioni. MODULO 1. COTTURA DEGLI ALIMENTI Generalità. Effetti della cottura sugli alimenti. UD 1.1 MODIFICAZIONI DA COTTURA DEI NUTRIENTI Glucidi: caramellizzazione, trasformazione dell’amido. Proteine: denaturazione, idrolisi, reazione di Maillard. Lipidi: idrolisi, punto di fumo, perossidazione. Vitamine e minerali: perdite in cottura. MODULO 2. IGIENE DEGLI ALIMENTI UD 2.1 CONTAMINAZIONE CHIMICA E FISICA DEGLI ALIMENTI Contaminazione chimica: generalità e terminologia (tossicità acuta e cronica, DGA, bioaccumulo). Fattori tossici naturali. Residui tossici derivati dall’attività umana: fitofarmaci; zoofarmaci; residui da contenitori; metalli pesanti. Contaminazione fisica (particellare, radioattiva). UD 2.2 CONTAMINAZIONE BIOLOGICA DEGLI ALIMENTI Aspetti generali. Modalità di contaminazione. Caratteristiche dei microrganismi: prioni e BSE; virus e epatite virale A; batteri, muffe e lieviti. Tossinfezioni alimentari: salmonellosi, tossinfezione da stafilococco, tossinfezione da clostridium perfrigens, botulismo, listeriosi, e.coli (cenni). Infezioni: tifo e paratifo, colera. Parassitosi: generalità, tenia, anisakis. UD 2.3 PREVENZIONE E CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE Controllo, qualità e sicurezza alimentare: qualità totale degli alimenti; sistema HACCP; denominazioni di qualità; frodi alimentari. MODULO 3. ADDITIVI CHIMICI ALIMENTARI Generalità e requisiti degli additivi. DGA e DMC (dose massima consentita). Classificazione degli additivi in base alla funzione: conservanti antimicrobici, antiossidanti, emulsionanti, addensanti-gelificanti-stabilizzanti, esaltatori di sapidità, edulcoranti, coloranti, aromatizzanti (di ogni classe: funzione svolta, qualche esempio specifico). I coadiuvanti tecnologici (generalità) MODULO 4. METODI DI CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI UD 4.1 INTRODUZIONE ALLA CONSERVAZIONE Generalità e finalità delle moderne tecniche di conservazione. Cause di alterazione degli alimenti (biologiche e chimico-fisiche). Classificazione dei metodi di conservazione. UD 4.2 CONSERVAZIONE CON BASSE TEMPERATURE Refrigerazione. Congelamento e surgelazione. UD 4.3 CONSERVAZIONE CON ALTE TEMPERATURE Pastorizzazione (bassa, rapida HTST). Sterilizzazione (classica, UHT e confezionamento asettico). UD 4.4 CONSERVAZIONE PER SOTTRAZIONE D’ACQUA Generalità, attività dell’acqua (acqua libera aw). Concentrazione. Essiccamento. Liofilizzazione. UD 4.5 CONSERVAZIONE IN AMBIENTI MODIFICATI Atmosfera controllata. Atmosfera modificata. Sottovuoto. Cryovac. UD 4.6 CONSERVAZIONE CON RADIAZIONI. UD 4.7 METODI CHIMICI DI CONSERVAZIONE. Mediante sostanze chimiche naturali: sale, zucchero, aceto, alcol etilico, olio UD 4.8 METODI CHIMICO-FISICI Affumicamento. UD 4.9 METODI BIOLOGICI Fermentazioni. MODULO 5. DIETOLOGIA ED ELEMENTI DI DIETOTERAPIA UD 5.1 L METABOLISMO E GLI STANDARD NUTRIZIONALI Fabbisogno energetico totale giornaliero e sue componenti (MB, attività fisica, TID). Alimentazione equilibrata: LARN e fabbisogno di nutrienti. Linee guida per una sana alimentazione. Peso teorico: definizione, Indice di Massa Corporea. UD 5.2 ALIMENTAZIONE NELLE DIVERSE ETA' E CONDIZIONI FISIOLOGICHE Prima infanzia (lattante, svezzamento). Seconda infanzia ed età scolare. Adolescenza. Adulto. Gestante e nutrice. Terza età. UD 5.3 DIETE PARTICOLARI - TIPOLOGIE DIETETICHE Dieta dello sportivo. Dieta mediterranea. Dieta vegetariana. UD 5.4 ELEMENTI DI DIETOTERAPIA (LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE) Alimentazione e salute: diffusione delle “patologie da benessere”. Malattie del metabolismo: obesità; diabete mellito. Malattie cardiovascolari: aterosclerosi; ipertensione. Alimentazione e cancro. Disturbi del comportamento alimentare. ACCERTAMENTO DEL GRADO DI APPRENDIMENTO ACQUISITO La classe ha raggiunto, in media, un grado di apprendimento sufficiente anche se al suo interno si distinguono diversi livelli di acquisizione degli obiettivi. Un piccolo gruppo di studenti è in possesso di conoscenze discrete o buone, presenta i contenuti con chiarezza facendo adeguato uso della terminologia specifica, è in grado di effettuare una certa rielaborazione. Un secondo gruppo di studenti ha dimostrato un interesse più superficiale e settoriale ed un impegno non sempre costante nello studio domestico, evidenzia comunque una conoscenza dei contenuti sufficiente anche se non omogenea, competenze espressive accettabili ma modeste capacità di rielaborazione. Alcuni studenti, penalizzati da carenze pregresse e/o da un impegno non sempre adeguato, possiedono conoscenze più superficiali ed incerte ed una limitata capacità di rielaborazione degli argomenti. Le capacità critiche sono sufficienti per la maggior parte degli allievi, per alcuni sono discrete o buone, altri invece devono essere opportunamente sollecitati e guidati. VERIFICHE La valutazione del livello di apprendimento e di acquisizione degli obiettivi è stata effettuata con i seguenti strumenti: verifiche formative, mediante domande ed interventi orali in itinere nonché osservazioni sul grado di interesse e partecipazione; verifiche sommative, mediante prove scritte con quesiti a risposta singola, prove scritte a tema, colloqui orali, effettuate al termine della trattazione di ogni modulo. Secondo quanto concordato in sede di dipartimento disciplinare, sono stati utilizzati voti dall’1 al 10 e si è considerato raggiunto il livello di sufficienza quando l’allievo conosceva e comprendeva i contenuti fondamentali della materia; utilizzava con sufficiente sicurezza il linguaggio specifico; utilizzava i contenuti e le abilità acquisite in applicazioni semplici senza commettere errori significativi. Per la valutazione delle prove a tema ci si è avvalsi dell’apposita griglia concordata in sede di Dipartimento disciplinare ed utilizzata anche nella simulazione della 2^ prova scritta dell’esame di stato. STRUMENTI E METODOLOGIE Come strumenti didattici sono stati utilizzati i seguenti libri di testo: A. Machado – Sicurezza alimentare e dietetica Vol 5^ – ed. Poseidonia A. Machado – Bioenergetica e equilibrio alimentare Vol 4^– (per alcune parti di programma). I libri sono stati supportati da schemi ed appunti di lezione presentati mediante lavagna tradizionale o proiezioni in power point, nonchè da fotocopie di materiale. Il curricolo è stato sviluppato soprattutto mediante lezioni frontali, alternate a lezioni dialo-gate in cui si è cercato di favorire l’intervento degli allievi. Nella presentazione teorica si è avuto cura di definire la nuova terminologia specifica evitando ambiguità ed imprecisioni e di mettere in evidenza i collegamenti tra l'aspetto teorico e quello tecnico-professionale. Il curricolo è stato sviluppato in modo abbastanza regolare, anche se lentamente soprattutto a causa dell'atteggiamento dispersivo di una parte della classe. Sono stati affrontati tutti i blocchi tematici previsti nella programmazione iniziale pur con alcuni adattamenti e riduzioni apportati in corso d’anno. In particolare, è possibile che, per mancanza di tempo, venga ridotto o tralasciato qualche argomento del modulo conclusivo "dietetica e dietoterapia". DISCIPLINA: LEGISLAZIONE OBIETTIVI CONSEGUITI Complessivamente si ritengono acquisiti dagli alunni,se pur a livelli diversi,i seguenti obiettivi: Definire il rapporto tipologie di obbligazioni obbligatorio e comprendere gli effetti delle diverse Classificare i diversi modi di estinzione delle obbligazioni descrivendo la disciplina dell’adempimento - Conoscere le cause modificative del rapporto obbligatorio sotto il profilo soggettivo - Individuare le cause e le conseguenze dell’inadempimento Comprendere la funzione delle garanzie reali e personali come modi rafforzativi delle pretese del creditore - Definire il contratto ed individuarne gli elementi essenziali ed accidentali - Descrivere le diverse ipotesi di patologia contrattuale - Conoscere le caratteristiche dei più diffusi contratti tipici ed atipici - Conoscere le principali fonti di disciplina del rapporto di lavoro - Conoscere i diritti e i doveri dei lavoratori e dei datori di lavoro - Conoscere l’ambito applicativo del contratto collettivo del settore turismo - Individuare 2003 le ipotesi contrattuali previste dal decreto legislativo n.276 del CONTENUTI AFFRONTATI In forma modulare è stato affrontato lo studio delle obbligazioni,del contratto e del diritto del lavoro. Il programma della disciplina viene diseguito illustrato dettagliatamente: LE OBBLIGAZIONI Obbligazione e rapporto obbligatorio - gli elementi del rapporto obbligatorio le fonti(contratto,fatto illecito e promessa unilaterale)-la classificazione delle obbligazioni-le obbligazioni pecuniarie -i modi di estinzione delle obbligazioni-le modificazioni dei soggetti delle obbligazioni nel lato attivo e nel lato passivo - l’inadempimento e le sue conseguenze-le garanzie dell’ obbligazione -il privilegio- il pegno e relativi effetti- l’ipoteca e relativi effetti-le garanzie personali-la fideiussione e la responsabilità del fideiussore IL CONTRATTO IN GENERALE La nozione di contratto-gli elementi essenziali del contratto:accordo,causa,oggetto e forma-gli elementi accidentali:condizione e termine-la rappresentanza -il contratto preliminare-i contratti per adesione-gli effetti del contratto-la nullità e relativa disciplina - l’annullabilità e relativa disciplina-la rescindibilità -le ipotesi di risoluzione I SINGOLI CONTRATTI Nozione,funzione e caratteri del contratto di compravendita-obbligazioni a carico del venditore e del compratore-particolari specie di vendita-la somministrazione e relativa disciplina(la clausola di esclusiva ed il patto di preferenza.)-il contratto di assicurazione-l’assicurazione contro i danni-l’assicurazione sulla vita ed a favora di un terzo-l’assicurazione della responsabilità civile I CONTRATTI DI RILEVANZA PROFESSIONALE Il contratto di affiliazione commerciale-le obbligazioni dell’affiliane e dell’affiliato-il contratto di albergo-le obbligazioni delle parti-il deposito in albergo-la prenotazione-il catering e il banqueting IL RAPPORTO DI LAVORO E LE FONTI DI DISCIPLINA Il lavoro nella Costituzione -le fonti contrattuali -lavoro subordinato e lavoro autonomo - l’assunzione nel settore privato-i servizi all’impiego e le agenzie di collocamento private-la procedura per l’assunzione-i soggetti del rapporto di lavoro subordinato: il prestatore di lavoro e il datore di lavoro-i diritti e i doveri del lavoratore dipendente-i diritti e i doveri del datore di lavoro -l’estinzione del rapporto di lavoro Il C.C.N.L. DEL SETTORE TURISMO Ambito di applicazione-semplice classificazione del personale-le tipologie contrattualil’apprendistato-contratto a tempo parziale - contratti a termine - contratto di somministrazione lavoro- lavoro extra - lavoro ripartito-disciplina del rapporto di lavoro:Assunzione,patto di prova,orario di lavoro e prescrizioni particolari- tutte le ipotesi di sospensione del rapporto di lavoro-tutte le ipotesi di risoluzione del rapporto di lavoroilTFR. E’ stato utilizzato il seguente libro di testo:P.ORABONA -R.ORSINI-TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE- LA LEGISLAZIONE -SIMONE ACCERTAMENTO DEL GRADO DI APPRENDIMENTO ACQUISITO La classe della 5E,che ho conosciuto solo quest’anno,è composta da allievi mediamente corretti nel dialogo educativo,ma poco propensi a raccogliere le sollecitazioni didattiche dell’insegnante.Scarso lo studio domiciliare, esclusivamente finalizzato al compimento delle verifiche.Non del tutto soddisfacente il livello di impegno e di partecipazione della classe,più volte nel corso dell’anno sollecitata ad una partecipazione più responsabile per il superamento dei propri limiti.Permangono per alcuni alunni difficoltà nell’uso del linguaggio specifico non solo a causa della minore padronanza del mezzo espressivo,ma soprattutto a causa di uno studio superficiale ed una applicazione discontinua.Tuttavia un gruppo di allievi,quantificabili in circa 8 unità ,è in grado di riferire schemi che evidenzino abbondantemente i nuclei essenziali degli argomenti affrontati,mostrando un livello di conoscenze nel complesso discreto.Davvero pochi allievi sono da considerarsi insufficienti anche se non gravemente. VERIFICHE Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate esclusivamente verifiche orali,al fine di preparare gli allievi efficacemente alla comunicazione orale in ottica esami di stato. La mia esperienza come commissario agli esami di stato mi induce all’applicazione di tale strumento,per aver verificato l’enorme difficoltà in genere degli alunni nel saper comunicare appena adeguatamente. Tuttavia nel corso della simulazione degli esami di stato ,ad aprile,la disciplina è stata coinvolta nella terza prova scritta relativa alla tipologia B(domande aperte a risposta libera).Con la medesima tipologia è stata effettuata la prova di recupero del mese di febbraio,che ha visto coinvolti 7 allievi. STRUMENTI E METODOLOGIE Il processo di perseguimento degli obiettivi è stato caratterizzato da lezioni frontali dialogate. Durante tali lezioni gli allievi sono stati, con successo, sollecitati a prendere degli appunti al fine di acquisire e sviluppare la capacità di sintesi. Al riguardo la partecipazione ed i risultati sono stati apprezzabili. Lancenigo di Villorba li 15/05/2014 Prof. Palo Maurizio ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE Insegnante: MARTA MOSANGHINI OBIETTIVI DIDATTICI INDIVIDUATI IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE INIZIALE: Finalità della disciplina: La disciplina si propone nel biennio post-qualifica di: approfondire le conoscenze del fenomeno turistico in generale e dei servizi ristorativi in particolare utilizzare un metodo di analisi sistematico che consenta di integrare l’aspetto teorico della materia con quello applicativo favorire l’acquisizione di una più ricca terminologia propria della disciplina favorire il collegamento tra discipline e sviluppare le capacità critiche. CONOSCENZE 2. Conoscere ed analizzare il sistema gestionale aziendale nella sua unitarietà e nei suoi sottoinsiemi; 3. Conoscere ed analizzare la gestione dell’impresa ristorativa sotto l’aspetto finanziario; 4. Conoscere le operazioni di gestione e il loro riflesso nel risultato economico; 5. Conoscere le caratteristiche e le funzioni della contabilità dei costi; 6. Conoscere la competenza economica dei costi e dei ricavi, al fine di determinare il risultato economico conseguito. 7. Conoscere la struttura del bilancio d’esercizio di una impresa ristorativa; conoscere i principi di redazione del bilancio e i documenti che compongono il sistema informativo di bilancio. 8. Conoscere le diverse tecniche di analisi finanziaria, economica e patrimoniale; 9. Conoscere l’attività commerciale e il marketing management; 10. Conoscere gli strumenti di programmazione e di controllo aziendale. COMPETENZE 1) sapere riconoscere la documentazione contabile originale, interpretare un piano dei conti e distinguere le scritture obbligatorie da quelle facoltative; 2) saper distinguere le fonti di finanziamento interne da quelle esterne, individuare una corretta correlazione tra fonti impieghi; 3) sapere determinare il risultato economico in modo sintetico e analitico; 4) saper classificare i costi aziendali; 5) saper leggere ed interpretare i documenti di bilancio; 6) saper calcolare i principali indici di bilancio; 7) riconoscere le 5 leve del marketing mix; 8) sapere distinguere obiettivi a medio-lungo termine da quelli a breve, riconoscere l’importanza dei dati standard e dell’analisi degli scostamenti, riconoscere i diversi tipi di budget; CAPACITA’ 1) essere in grado di individuare le fonti di finanziamento adeguate rispetto ai diversi tipi di investimento aziendale; 2) redigere semplici conti economici partendo da una situazione contabile; 3) effettuare l’analisi del break even point; 4) 5) 6) essere in grado di interpretare gli indici di bilancio e redigere semplici commenti; utilizzare le 5 leve del marketing mix in contesti semplici; redigere semplici piani di imprese ristorative. CONTENUTI AFFRONTATI MODULI: 1) Il patrimonio aziendale e l’inventario (ripasso) la redazione dell’inventario d’esercizio 2) Le scritture contabili e il bilancio d’esercizio 1) le rilevazioni contabili e la partita doppia 2) le scritture d’esercizio e di assestamento 3) il bilancio d’esercizio 3) L’analisi della situazione aziendale e il reperimento delle fonti 1) l’analisi per indici 2) le fonti di finanziamento 3) finanziamenti bancari, caratteristiche e tipologie 4) il prestito obbligazionario 5) il leasing 4) La pianificazione e programmazione aziendale 1) la pianificazione e programmazione aziendale 2) la pianificazione di nuove imprese turistiche 5) Il marketing management 1) il marketing mix 2) strategie di marketing 3) il piano di marketing Per conoscere nel dettaglio gli argomenti di ciascun modulo svolto fare riferimento al programma finale. GRADO DI APPRENDIMENTO CONSEGUITO I livelli testati sono risultati diversificati in relazione alla tipologia di verifica e a seconda delle predisposizioni degli allievi. Conoscenze: in generale gli obiettivi sono stati raggiunti in modo più che sufficiente o discreto da un gruppo di allievi più diligente e impegnato che ha studiato con una certa regolarità nonostante le difficoltà incontrate per l’elevato grado di astrazione della disciplina e l’assenza, per un gruppo, di una adeguata conoscenza della terminologia propria della materia; altri hanno manifestato lacune anche gravi che non sono riusciti a recuperare soprattutto per un impegno inadeguato. Competenze e capacità: solo un gruppo ristretto di alunni ha raggiunto questi obiettivi, ciò è dipeso anche dalle abilità logico-matematiche ed espressive da questi possedute. I rimanenti alunni proprio per l’incapacità ad esprimersi in modo chiaro e corretto, nonché per la difficoltà di rielaborare autonomamente quanto appreso e di fare sintesi, hanno conseguito risultati modesti o insufficienti evidenziando una preparazione superficiale. VERIFICHE Gli obiettivi della disciplina sono stati verificati durante l’anno con compiti sia di applicazione nei quali gli alunni eseguivano l’esercitazione proposta, analisi di casi con stesura di semplici relazioni, di teoria con risposte a domande aperte e numero di righe prefissato, piccoli esercizi con dati a scelta e le classiche interrogazioni orali. Sono stati anche assegnati parti di temi d’esame da svolgere a casa per prepararsi alla prova finale. STRUMENTI E METODOLOGIE Il programma è stato svolto semplificando il più possibile le tematiche, adeguandolo al livello della classe che ha evidenziato numerose difficoltà. Il programma è stato svolto tenendo conto dello sviluppo di un percorso logico, pertanto inizialmente si è svolto un ripasso-recupero sul modulo relativo all’inventario già trattato nell’anno precedente quindi si è passati all’analisi della struttura del patrimonio applicando i principali indici di struttura e finanziari. Si è proseguito con la contabilità, le scritture contabili di assestamento per passare al modulo sul bilancio. In ordine è stato completata l’analisi di bilancio per indici, le diverse fonti di finanziamento, la pianificazione e programmazione per terminare con il marketing. Il modulo sulla contabilità analitica e il personale dipendente è stato trattato alla fine della classe IV. Per quanto possibile si è cercato di fare partecipare gli allievi attivamente durante le spiegazioni, di effettuare l’analisi guidata di casi pratici inerenti il programma e di sviluppare un linguaggio tecnico appropriato. I risultati sono stati globalmente inferiori alle aspettative nonostante le diverse metodologie di lavoro adottate. Nel biennio post-qualifica il dipartimento di Economia Aziendale ha organizzato un percorso di educazione finanziaria a cui la classe V E ha partecipato. In questo a.s. in particolare gli incontri sono stati organizzati con una azienda di credito che ha presentato le diverse forme di accesso al credito e di investimento sia nell’aspetto teorico che pratico. L'impegno degli studenti è stato molto discontinuo e per qualche candidato, le assenze frequenti. Globalmente la classe non è risultata in grado di gestire autonomamente il processo di apprendimento e di organizzazione del lavoro domestico, pertanto ho dovuto guidare ogni aspetto della didattica. Date le difficoltà incontrate dagli allievi, per ciascun argomento ho fatto svolgere solo semplici, ma significative, applicazioni. Testo utilizzato: Batarra-Mainardi, “Imprese ristorative: economia e gestione” Ed. Tramontana EDUCAZIONE FISICA Prof Anna Maria Pasquetto OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli alunni 1. Conoscono e utilizzano il linguaggio specifico della materia, il valore della motricità e della disciplina; 2. conoscono l'influenza del movimento, dell'alimentazione dell’uso di sostanze rispetto al benessere psicofisico e la salute; cosi come la prevenzione dei paramorfismi e le diverse tipologie; 3. conoscono i propri livelli di prestazione motoria e i principi base per allenare le capacità condizionali: forza, velocità, resistenza e mobilità; 4. sanno controllare il corpo in situazioni inusuali, statiche e dinamiche, a terra e in volo; 5. hanno migliorato la funzione cardio – respiratoria la capacità di risposta motoria in situazioni complesse o impreviste; 6. hanno migliorato e consolidato la padronanza motoria nella risoluzione di situazioni – problema; 7. hanno migliorato e consolidato la coordinazione oculo-manuale e spazio-temporale; 8. sanno coordinare azioni efficaci in situazioni complesse; 9. conoscono e sanno applicare con sufficiente efficacia i fondamentali individuali e di squadra dei giochi sportivi trattati; 10. sanno giocare e arbitrare un incontro con discrete capacità organizzative e rispetto delle regole; 11. conoscono gli elementi che contribuiscono ad acquisire uno stile di vita che prevede il movimento come momento fondamentale di benessere e di esperienza, nonché di conoscenza e rispetto dell'ambiente naturale. PERCORSO CURRICOLARE ATTIVATO I contenuti sono stati affrontati e caratterizzati da momenti di lavoro comune, per gruppi e a volte anche individuali, stimolando e favorendo la terminologia specifica e passando successivamente all'aspetto tecnico/gestuale. Obiettivo primario è stato quello di infondere una conoscenza ed una pratica che preveda il movimento come elemento importante per la salute al fine di acquisire uno stile di vita attivo. CONTENUTI AFFRONTATI Potenziamento fisiologico 1) Somministrazione di test motori; 2) esercizi di tonificazione e rafforzamento dei vari distretti muscolari a corpo libero e con l’utilizzo di attrezzi; 3) esercizi di spostamento in andatura semplici e combinati nelle varie direzioni; 4) esercizi a coppie, in piccoli gruppi ,a carico naturale e con resistenze per incrementare le capacità condizionali e coordinative; 5) resistenza aerobica : attività diversificate per il suo potenziamento; 6) analisi e pratica del” circuit- training”. Rielaborazione degli schemi motori 7) Esercizi a corpo libero, con piccoli e grandi attrezzi, 8) Funicella: coordinazione specifica e resistenza. 9) Esercizi con nastro e palla. 1) Sollecitazione dell’equilibrio con l’utilizzo dell’asse 2) Esercizi specifici e di riporto alla scala orizzontale 3) Progressioni alla spalliera. 4) Capovolte e verticali. Pratica sportiva 1) giochi propedeutici ai giochi di squadra 2) pallavolo: esercizi propedeutici, fondamentali individuali e di squadra,. 3) calcetto: esercizi propedeutici, fondamentali individuali e di squadra 4) badminton: esercizi propedeutici, fondamentali individuali e di squadra 5) pallamano: esercizi propedeutici, fondamentali individuali e di squadra 6) per tutti i giochi sportivi: fase di gioco con utilizzo di schemi elementari, arbitraggio e conoscenza teorica 7) Atletica leggera: velocità, staffetta, salto in lungo. Sport e salute 1) Analisi della propria postura e delle eventuali disarmonie; conoscenza delle posizioni e della metodologia per l’allungamento passivo. 2) Progressione yoga di stretching: saluto al sole 3) Argomenti teorici riguardanti: apparato muscolare, scheletrico e articolare, i paramorfismi, le capacità motorie, traumatologia sportiva. ACCERTAMENTO DEL GRADO DI APPRENDIMENTO L'accertamento del grado di apprendimento è stato verificato attraverso: • • • test iniziali per la verifica delle capacità motorie coordinative e condizionali prove pratiche e verifiche oggettive( misura-tempi-grado di prestazione). verifiche soggettive mediante osservazioni sistematiche riguardanti: la frequenza, la qualità della relazione con gli altri, la progressione personale rispetto alla situazione iniziale, l’impegno e la qualità dell’applicazione nella globalità dei contenuti proposti, la partecipazione al dialogo educativo il grado di autonomia nel lavoro, la capacità di organizzare il lavoro proposto dall’insegnante e la capacità di rielaborare in maniera personale gli argomenti trattati; La classe si è sempre dimostrata collaborativa e partecipe anche se molto esuberante, rumorosa e talvolta disordinata nella fase applicativa. Il livello raggiunto è buono/molto buono per la quasi totalità degli alunni. STRUMENTI E METODOLOGIE Per facilitare l'apprendimento e per attivare procedure di insegnamento coerenti , si è cercato di favorire un clima lavorativo che: 1) incoraggiasse ad essere attivi, 2) educasse al rispetto delle persone, dei luoghi e dell'attività. 3) riconoscesse il diritto all'errore; 4) incoraggiasse la fiducia in sé; 5) desse la certezza di essere accettati e rispettati; 6) facilitasse la scoperta 7) educasse alla “fatica” come componente imprescindibile del percorso 8) educasse al senso di responsabilità e all'autonomia. Strumenti : La palestra, spazi esterni, approfondimenti teorici. La classe ha partecipato al “Progetto Avis” che si è sviluppato nel corso della classe 4° e 5° con degli incontri di sensibilizzazione alla donazione. Le attività proposte sono state “Teatro immagine” e “ incontro con le classi 5°"promossi in collaborazione con L'Avis Villorba. Il percorso si è concluso positivamente con la “Giornata dell'Idoneità” tenute presso il nostro Istituto e la “Giornata della Donazione” presso il Centro Trasfusionale Asl 10 di Treviso. RELIGIONE OBIETTIVI CONSEGUITI In base alle verifiche effettuate la classe ha raggiunto, per buona parte, i seguenti obiettivi generali e specifici: • conoscenza dei principi fondamentali del cattolicesimo in ordine alla loro incidenza sulla vita individuale e sociale; • conoscenza dei contenuti essenziali delle grandi religioni storiche e dei principali movimenti religiosi; • conoscenza delle norme etiche fondamentali derivanti dalla religione; • capacità di comprendere e rispettare le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa; • capacità di analizzare i propri vissuti in ordine alla maturazione personale e motivare le proprie scelte in ordine a principi e valori; • capacità di riconoscere i valori che danno senso al vivere e imprescindibili per ogni civile convivenza. PERCORSO CURRICOLARE ATTIVATO Dal punto di vista didattico si è cercato di motivare gli alunni e di suscitarne l'interesse partendo abitualmente dall'analisi della realtà e dalla loro personale esperienza di vita. Il metodo privilegiato è stato quello esperienziale e induttivo, attraverso cui stimolare e coinvolgere gli alunni ad un apprendimento attivo e significativo. La modalità prevalente di mediazione didattica è stata la discussione collettiva, preparata sempre attraverso lezioni frontali o letture di testi idonei alla presentazione dei contenuti. Generalmente non sono stati utilizzati ulteriori materiali o strumenti durante l’esperienza didattica. Tra le mete educative perseguite va ricordata quella di un più responsabile e corretto rapporto con gli altri. L’esiguità dell'orario riservato alla materia ha condizionato la continuità e l’approfondimento delle tematiche svolte; esso tuttavia si è articolato secondo i propositi iniziali. CONTENUTI AFFRONTATI 1. L’ETICA 1. La dignità umana 2. La coscienza 3. La libertà 4. La legge morale 2. L'UOMO E LA FAMIGLIA 1. La famiglia e le sue funzioni 2. L’educazione 3. Il matrimonio civile e religioso 4. La convivenza 5. Il divorzio 3. MORALE SESSUALE 1. La sessualità 2. Paternità e maternità responsabile: la contraccezione 4. BIOETICA 37 1. L’aborto 2. La fecondazione artificiale 3. L'ingegneria genetica 4. La malattia: le malattie del secolo (A.I.D.S., droga, alcolismo) 5. La donazione degli organi e i trapianti 6. L’eutanasia 7. Il suicidio 8. La pena di morte 5. MORALE SOCIALE 1. L’economia 2. Il lavoro 3. La questione politica e la scelta di fede ACCERTAMENTO DEL GRADO DI APPRENDIMENTO ACQUISITO Il profitto medio ottenuto è stato ottimo: ciascun allievo ha contribuito personalmente, con attenzione e partecipazione, nello svolgimento del programma, in maniera responsabile e con notevole serietà. VERIFICHE Gli allievi sono stati valutati sulla base del grado di attenzione e di ascolto, di interesse e partecipazione personale dimostrati; inoltre attraverso la misurazione dell’acquisizione dei contenuti e della rielaborazione personale attraverso una verifica orale a quadrimestre. STRUMENTI E METODOLOGIE La modalità prevalente di mediazione didattica è stata la discussione collettiva, preparata sempre attraverso lezioni frontali o letture di testi idonei alla presentazione dei contenuti. Generalmente non sono stati utilizzati ulteriori materiali o strumenti durante l’esperienza didattica. Il metodo privilegiato è stato quello esperienziale e induttivo, attraverso cui stimolare e coinvolgere gli alunni ad un apprendimento attivo e significativo. 2. SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO MODALITA’ – PROVE SOMMINISTRATE – CRITERI DI VALUTAZIONE 4.1 MODALITÀ DELLA SIMULAZIONE Nel corso del secondo periodo dell’anno scolastico è stata effettuata una simulazione delle prove dell’Esame di Stato con le modalità di svolgimento ed il calendario riportati nella tabella sottostante: PROVA MATERIE TIPOLOGIA PROVA TEMPO assegnat o DATA PRIMA PROVA ITALIANO a scelta tra: - analisi del testo - saggio breve - articolo di giornale - tema storico - tema di ordine generale SECONDA PROVA ALIMENTAZIO NE a scelta tra tre tracce a tema 08.04.14 TERZA PROVA LOGSR MATEMATICA INGLESE DIRITTO - Tre quesiti tipologia B 09.04.14 1^ Fase: presentazione dell’argomento approfondito dal candidato. 2^Fase: colloquio relativo alle varie discipline. 3^Fase: discussione degli elaborati. 11.04.14 COLLOQUIO 07.04.14 4.2 TESTI DELLE PROVE DI SIMULAZIONE SIMULAZIONE ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005. Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo. Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali. 1. Comprensione del testo Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. 2.1. 2.2. 2.3. Analisi del testo Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo. 2.4. 2.5. 3. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. Interpretazione complessiva e approfondimenti Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Individuo e società di massa. DOCUMENTI Lascia o raddoppia?, 28 marzo 1956 Renato GUTTUSO, Calciatori, 1965 Andy WARHOL, Marilyn Monroe, 1967 «Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.» Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975 «La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.» Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980] «L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.» Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002 1 2 3 4 5 6 7 8 Ora il chiarore si fa più diffuso. Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. Poi appare qualcuno che trascina il suo gommone. La venditrice d’erbe viene e affonda sulla rena la sua mole, un groviglio di vene varicose. È un monolito diroccato dai picchi di Lunigiana. 9 10 11 12 13 14 15 16 Quando mi parla resto senza fiato, le sue parole sono la Verità. Ma tra poco sarà qui il cafarnao delle carni, dei gesti e delle barbe. Tutti i lemuri umani avranno al collo croci e catene. Quanta religione. E c’è chi s’era illuso di ripetere l’exploit di Crusoe! Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia. DOCUMENTI «Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.» Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012 «Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.» Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012 «Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.» Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012 «Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. […] La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l’informatica.» Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Omicidi politici. DOCUMENTI «Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).» Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972 «Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.» Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971 «Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.» Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976 «Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.» I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it» (http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro) 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello. DOCUMENTI «“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.» Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013 «Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.» “Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com) «Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.» Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011 «Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.» Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di significativo sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica. Premesse le profonde differenze intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti più rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati». Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita. Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 2 ore dalla consegna delle tracce. ESAME DI STATO a.s. 2013/2014 SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA Tema di: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Data : 08/04/2014 Classe 5^Dr - Indirizzo : TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE Tema Il candidato analizzi i più importanti metodi di conservazione che permettono di ottenere prodotti alimentari a lunga durata e metta in evidenza i vantaggi, ed eventuali svantaggi, dei vari metodi dal punto di vista delle caratteristiche organolettiche, nutrizionali ed igieniche oltre che delle modalità di conservazione e di utilizzo degli alimenti. Durata massima della prova: 4 ore E’ consentito soltanto l’uso del vocabolario della lingua italiana Non è consentito consegnare la prova prima che siano trascorse due ore della prova (non prima delle 10:15) Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 55 di 68 Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI"di Treviso SIMULAZIONE TERZA PROVA – INGLESE – data________nome_______________________ Answer the following questions. 1. Briefly describe the importance of potatoes in history, nutrition, and the usage of different varieties in some culinary traditions. _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 2. Write a short passage about a spirit you have studied: its history, how it is produced, and the ways it can be served in food or beverage recipes. _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 3. What are fad-slimming diets? Make a few examples. _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 56 di 68 Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" Simulazione terza prova di matematica Quesito 1: Dopo aver dato la definizione di funzione, determinare il segno della seguente funzione: x 2 − 3x + 2 y= . 2 − 3x Quesito 2: Determinare le equazioni degli asintoti della funzione: 4x 2 − x + 1 y= . x −1 Quesito 3: Determinare l’equazione della retta tangente alla curva y = x+2 nel punto di ascissa 1 + 2x x0 = 1. SIMULAZIONE TERZA PROVA : LOGSR A.S.2013/2014 DOCENTE: TINAGLIA ELIO ALUNNO _______________________________ DATA ___________ CLASSE _________________ Viene valutato quanto scritto nelle righe a disposizione, l’eccesso non viene considerato nella • valutazione. 1. Con il termine “nuova gamma” si fa riferimento alla classificazione degli alimenti in base al trattamento che questi hanno subito per la loro conservazione. Quali le differenze? __________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _______________________________________ 2. Il sistema H.A.C.C.P. è una procedura che consente d’individuare i possibili pericoli di contaminazione e di sviluppo di focolai infettivi legati alla preparazione degli alimenti. Cosa prevede tale procedura? __________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 57 di 68 Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _______________________________________ 3. Quali sono i vantaggi che il buffet offre rispetto al servizio al tavolo? __________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _______________________________________ I.P.S.S.A.R. “ALBERINI” SIMULAZIONE ESAMI DI STATO 2013/14 TERZA PROVA SCRITTA – TIPOLOGIA B MATERIA LEGISLAZIONE DATA NOME ALLIEVO Individua il contenuto degli elementi accidentali che possono essere inseriti in un contratto. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Il contratto di albergo si distingue in due forme in base alle prestazioni offerte dall’albergatore.Stabilisci il loro contenuto. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 58 di 68 Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Distingui la differenza tra caparra confirmatoria e penitenziale all’interno delle obbligazioni. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 59 di 68 Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" 4.3 CRITERI DI VALUTAZIONE E GRIGLIE DI CORREZIONE DELLE PROVE D’ESAME Griglia di valutazione prima prova: tipologia A – analisi del testo Alunno_____________________________ Data__________ Classe__________ Comprensione Livello 6 5 4 3 2 1 Descrittore Comprende in modo corretto, completo ed approfondito il testo proposto Comprende in modo corretto e completo il testo proposto Comprende in modo corretto il testo proposto Comprende il testo in modo superficiale Comprende in modo incompleto il testo proposto Non comprende il significato o il senso del testo Analisi Livello 6 5 4 3 2 1 Descrittore Analizza in modo sicuro ed approfondito il testo e le sue strutture Analizza con sicurezza il testo e le sue strutture Analizza in modo corretto il testo e le sue strutture Analizza in modo semplice, ma complessivamente corretto il testo e le sue strutture Analizza in modo incompleto e talvolta improprio il testo e le sue strutture Analizza in modo confuso ed improprio il testo e le sue strutture Commento Livello 6 5 4 3 2 1 Descrittore Commenta in modo approfondito, personale e originale il testo Commenta in modo approfondito il testo Commenta in modo completo ed efficace il testo Commenta in modo schematico, ma efficace il testo proposto Il commento è semplicistico e non è motivato Il commento è inconsistente Morfo-sintassi Livello 6 5 4 3 2 1 Descrittore Usa una sintassi coesa, efficace e coerente con il registro richiesto La struttura è nel complesso ordinata, ma ci sono alcune imprecisioni Forma sufficientemente scorrevole e corretta La forma presenta alcune improprietà morfo-sintattiche La forma presenta diversi errori morfo-sintattici e ortografici La forma presenta numerosi e gravi errori morfo-sintattici e ortografici Lessico Livello 6 5 4 3 2 1 Descrittore Usa un lessico ricco ed efficace Usa un lessico appropriato rispetto al registro richiesto Usa un lessico adeguato rispetto al registro richiesto Usa un lessico semplice e poco efficace sul piano semantico Usa un lessico improprio Usa un lessico scorretto, con numerosi errori ortografici CORRISPONDENZA PUNTEGGIO - VOTO 3 4-5 6-7 8-9 10-11 12-13 14-15 16-17 18 19-20 21-22 23-24 25-26-27 28-29-30 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 60 di 68 Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" VOTO: ___________________ Griglia di valutazione prima prova: tipologia B – saggio breve o articolo di giornale Allievo_____________________________ Data__________ Uso dei materiali e rispetto della consegna Livello Descrittore 6 Utilizza in modo originale e critico i documenti, soddisfa pienamente le richieste della consegna; titolo efficace Utilizza in modo pertinente i documenti e soddisfa le richieste della consegna Utilizza in modo semplice, ma adeguato i documenti e soddisfa sufficientemente le richieste della consegna Utilizza in modo confuso i documenti, ma soddisfa le richieste della consegna Utilizza solo parzialmente i dati a disposizione e/o non soddisfa tutte le richieste della consegna Non utilizza i documenti e/o non soddisfa le richieste della consegna 5 4 3 2 1 Informazione Livello 6 Descrittore Dimostra ricchezza di informazioni e di conoscenze personali in relazione all’argomento Dimostra buona informazione e conoscenza in relazione all’argomento Dimostra un’accettabile informazione in relazione all’argomento Dimostra un’informazione essenziale in relazione all’argomento Dimostra un’informazione limitata e imprecisa in relazione all’argomento Dimostra un’informazione scarsa e distorta in relazione all’argomento 5 4 3 2 1 Argomentazione Classe__________ Livello 6 5 4 3 2 1 Descrittore Dimostra di saper argomentare in modo articolato, esauriente e originale Dimostra di saper argomentare in modo esauriente Dimostra di saper argomentare in modo lineare, ma schematico Dimostra capacità di argomentazione confusa o limitata Dimostra capacità di argomentazione limitata e confusa Dimostra scarsa capacità argomentativa Morfo-sintassi Livello 6 5 4 3 2 1 Descrittore Usa una sintassi coesa, efficace e coerente con il registro richiesto La struttura è nel complesso ordinata, ma ci sono alcune imprecisioni Forma sufficientemente scorrevole e corretta La forma presenta alcune improprietà morfo-sintattiche La forma presenta diversi errori morfo-sintattici e ortografici La forma presenta numerosi e gravi errori morfo-sintattici e ortografici Lessico Livello 6 5 4 3 2 1 Descrittore Usa un lessico ricco ed efficace Usa un lessico vario e appropriato Usa un lessico appropriato rispetto al registro richiesto Usa un lessico semplice ma adeguato Usa un lessico improprio e/o ripetitivo Usa un lessico scorretto, con numerosi errori ortografici CORRISPONDENZA PUNTEGGIO - VOTO 3 4-5 6-7 8-9 10-11 12-13 14-15 16-17 18 19-20 21-22 23-24 25-26-27 28-29-30 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 61 di 68 Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" VOTO: ___________________ Griglia di valutazione prima prova: tipologie C, D Alunno_____________________________ Data__________ Aderenza al tema Livello Descrittore 6 5 4 3 2 1 Informazione Aderisce in modo motivato e approfondito al tema proposto Aderisce in modo completo al tema proposto Aderisce in modo consapevole ma non completo al tema proposto Aderisce in modo essenziale ma corretto al tema proposto Aderisce in modo parziale al tema proposto Non aderisce al tema proposto Livello 6 Descrittore Dimostra ricchezza di informazioni e di conoscenze personali in relazione all’argomento Dimostra buona informazione e conoscenza in relazione all’argomento Dimostra un’accettabile informazione in relazione all’argomento Dimostra un’informazione essenziale in relazione all’argomento Dimostra un’informazione limitata e imprecisa in relazione all’argomento Dimostra un’informazione scarsa e distorta in relazione all’argomento 5 4 3 2 1 Argomentazione Classe__________ Livello 6 5 4 3 2 1 Descrittore Dimostra di saper argomentare in modo articolato, esauriente e originale Dimostra di saper argomentare in modo esauriente Dimostra di saper argomentare in modo lineare, ma schematico Dimostra capacità di argomentazione confusa Dimostra capacità di argomentazione limitata e confusa Dimostra scarsa capacità argomentativa Morfo-sintassi Livello 6 5 4 3 2 1 Descrittore Usa una sintassi coesa, efficace e coerente con il registro richiesto La struttura è nel complesso ordinata, ma ci sono alcune imprecisioni Forma sufficientemente scorrevole e corretta La forma presenta alcune improprietà morfo-sintattiche La forma presenta diversi errori morfo-sintattici e ortografici La forma presenta numerosi e gravi errori morfo-sintattici e ortografici Lessico Livello 6 5 4 3 2 1 Descrittore Usa un lessico ricco ed efficace Usa un lessico appropriato rispetto al registro richiesto Usa un lessico adeguato rispetto al registro richiesto Usa un lessico semplice e poco efficace sul piano semantico Usa un lessico improprio Usa un lessico scorretto, con numerosi errori ortografici CORRISPONDENZA PUNTEGGIO - VOTO 3 4-5 6-7 8-9 10-11 12-13 14-15 16-17 18 19-20 21-22 23-24 25-26-27 28-29-30 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 VOTO: ___________________ Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 62 di 68 Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" CRITERI DI VALUTAZIONE E GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA ALIMENTI E ALIMENTAZIONE CANDIDATO: …………………………………………..……………. CLASSE 5^ sez. ……… 1 Aderenza alla traccia Conoscenza dei contenuti tecnico-scientifici e loro trattazione 3 1,5 2 6 Contenuti solo abbozzati, non pertinenti, numerosi e gravi errori. 2 - 2,5 Contenuti molto incompleti con numerosi errori anche gravi. 3 - 3,5 Contenuti fondamentali lacunosi con alcuni errori perlopiù non gravi. 4 Sufficiente conoscenze dei contenuti fondamentali, sebbene con qualche approssimazione, limitati collegamenti e parziale rielaborazione. Padronanza dei contenuti fondamentali, sufficienti capacità di collegamento. Conoscenza approfondita dei contenuti, apprezzabile capacità di rielaborazione e collegamento. Tema non svolto. 1 - 1,5 Discorso frammentario e/o non sempre coerente. Esposizione confusa. 2 Discorso schematico ma abbastanza ordinato. Esposizione abbastanza chiara. 2,5 - 3 3 Individuazione ed analisi degli elementi essenziali. 1 - 1,5 0 Uso del linguaggio specifico Tema centrato in parte o superficiale. Individuazione del tema con analisi pressoché completa o completa. Tema non svolto. 5,5 - 6 3 Tema non svolto o fuori tema. 2,5 - 3 0 4,5 - 5 Organizzazione logica strutturale dei contenuti. Chiarezza espositiva Discorso organizzato, logico e coeso. 0 Tema non svolto. 1 Linguaggio specifico inadeguato. 1,5 2 2,5 - 3 Uso limitato ed improprio del linguaggio specifico. Uso accettabile del linguaggio specifico, pur con qualche incertezza. Uso pressoché corretto o sempre corretto del linguaggio specifico. Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 63 di 68 PUNTI LIVELLI ATTRIBUITI PUNTI PER LIVELLO INDICATORI MAX. PUNTI OBIETTIVO: “La seconda prova scritta ha lo scopo di accertare il possesso delle conoscenze specifiche della disciplina”. Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" PUNTEGGIO TOTALE* in 15mi * In caso di punteggio decimale si effettua l’approssimazione per eccesso. ___ = soglia di sufficienza CRITERI DI VALUTAZONE E GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA Tipologia _____ CRITERI DI VALUTAZONE E GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DISCIPLINA: ……… Tipologia B: 3 quesiti a risposta singola CANDIDATO CLASSE _________ INDICATORI DESCRITTORI nulle scarse Conoscenze degli argomenti relativi alle discipline gravemente insufficiente insufficiente sufficiente discreto/buono ottimo nulle scarse Competenze - Rispetto della consegna - Correttezza del linguaggio specifico - Coesione, varietà e ricchezza espressiva - Soluzione dei problemi proposti gravemente insufficiente insufficiente sufficiente discreto/buono ottimo insufficiente Capacità: - Analisi e sintesi Organizzazione e rielaborazione - Contestualizzazione sufficiente Non conosce nessuno degli argomenti proposti Conosce in modo confuso solo qualche argomento Conosce gli argomenti in modo frammentario e disorganico Conosce in modo incerto gli elementi fondamentali delle discipline Conosce gli elementi fondamentali delle discipline Conosce gli argomenti in modo ampio e completo Conosce gli argomenti in maniera analitica e approfondita Non dimostra di possedere le competenze richieste Non comprende i temi e gli argomenti proposti; il procedimento risulta completamente errato Comprende con difficoltà le tematiche proposte e non è in grado di risolverle; commette errori gravi e numerosi Comprende con difficoltà le tematiche proposte trattandole solo parzialmente; commette errori gravi Comprende le tematiche proposte e le risolve in modo sostanzialmente corretto usando un linguaggio tecnico sufficientemente corretto Sa elaborare le tematiche proposte con correttezza nelle diverse discipline Sa elaborare autonomamente le tematiche proposte con varietà, ricchezza e correttezza espressiva Non tratta le tematiche o le tratta in modo stentato e scorretto con difficoltà di analisi Tratta le tematiche in modo sostanzialmente lineare; si rilevano elementi di analisi e di sintesi; rielabora in modo semplice Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 64 di 68 Punteggio ai diversi livelli Punteggio massimo 0 1 2 3 6 4 5 6 0 1 2 3 6 4 5 6 1 2 3 Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" Tratta le tematiche con collegamenti ed in buono/ottimo modo completo, esprimendo valide capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione Conoscenze Competenze Capacità Punteggio totale 3 6 6 3 15 CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “M. Alberini” di Treviso – 31020 LANCENIGO DI VILLORBA, Via Franchini n° 1 - 0422/320204 - Fax 0422/320510 Criteri e griglia di valutazione del colloquio Candidato:___________________________________ Classe:_______ Data:____________ Il colloquio: - verterà su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai programma ed al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso - accerterà la padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell'argomentazione, di discutere ed approfondire sotto i vari profili i diversi argomenti Modalità di svolgimento: - inizierà con un argomento scelto dal candidato - proseguirà su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai programmi ed al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso proposti dalla commissione, anche mediante un testo, un documento, un progetto o altra indicazione. - Nel corso del colloquio dovrà essere assicurata la possibilità di discutere gli elaborati delle prove scritte Argomenti discussi: 1 - Argomento scelto dal candidato____________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2 - Interventi della commissione______________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3 - Revisione prove scritte:__________________________________________________________ Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 65 di 68 Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “M. Alberini” di Treviso – 31020 LANCENIGO DI VILLORBA, Via Franchini n° 1 0422/320204 - Fax 0422/320510 COGNOME E NOME DEL CANDIDATO:____________________________________________ CLASSE V E COLLOQUIO DESCRITTO RI Indicatori USO DEL GRAV. INSUFF. 1-10 INSUFF. 11-19 SUFFICIEN TE 20 DISCRETO 21-23 BUONO 24-27 OTTIMO 28-30 Inadeguata terminologi a Incertezza nell'uso della terminologi a Terminologia essenziale usata correttame nte; esposizione non sempre chiara e coerente L'uso dei termini essenziali è corretto e l'esposizion e è nel complesso chiara e coerente L'uso dei termini essenziali è corretto e l'esposizion e è chiara e coerente Padronanza terminologi ca Non possiede le conoscenz e essenziali Possiede solo alcune conoscenz e essenziali Conoscenze essenziali complete Conoscenze complete e abbastanza precise Conoscenze complete e precise Conoscenze complete e dettagliate ORGANICITÀ DI ARGOMENTAZI ONE AUTONOMIA DI GIUDIZIO Tende a divagare; non segue la traccia; dimostra preparazion e mnemonica Necessita di essere guidato per restare in tema; non assimila i contenuti in modo autonomo Risponde in modo pertinente; comprende i contenuti dimostrand one un'accettabi le assimilazio ne Si attiene alle domande, cui risponde con autonomia; elabora in modo personale attraverso opportune analisi e sintesi Si attiene alle domande, cui risponde con autonomia ed in modo esauriente Opera collegamen ti e riferimenti tra le discipline; sa fare valutazioni autonome ACQUISIZIONE Non possiede competenz e adeguate Possiede competenz e generiche Possiede competenz e suff. adeguate Possiede competenz e discrete Possiede competenz e esaurienti Possiede competenz e sicure e di ottimo livello LINGUAGGIO SPECIFICO ACQUISIZIONE CONOSCENZ E COMPETENZ E Somma punteggi PUNTEGGIO DEL COLLOQUIO – somma punteggi / 4 (in trentesimi) …/30* * In caso di punteggio decimale pari a 5 si effettua l’approssimazione per eccesso. Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 66 di 68 Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5^__ Indirizzo Tecnico dei Servizi della Ristorazione Indice 1. 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 PARTE PRIMA - INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE STRUTTURA DEL CORSO DI STUDI L’ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO PROFILO PROFESSIONALE DEL TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE DESTINAZIONI DEGLI STAGE AZIENDALI MONTE ORE DELLE MATERIE DEL CORSO DI STUDI CURRICULUM DEGLI STUDENTI DELLA CLASSE DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE 2. PARTE SECONDA - PRESENTAZIONE DELLA CLASSE – OBIETTIVI TRASVERSALI – METODOLOGIE - CRITERI DI VALUTAZIONE 2.1 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 2.2 OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI TRASVERSALI • OBIETTIVI EDUCATIVI COMUNI • OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI • LIVELLO DI ACQUISIZIONE DEGLI OBIETTIVI DA PARTE DELLA CLASSE 2.3 STRUMENTI DI VERIFICA 2.4 METODOLOGIE 2.5 INTERVENTI PER IL SALDO DEL DEBITO FORMATIVI 2.6 CRITERI DI VALUTAZIONE E STRUMENTI DI VERIFICA • POF 2013-14 - CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO NELLE SINGOLE DISCIPLINE • POF 2013-14 - IL CREDITO SCOLASTICO. • POF. 2013-14 CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL PUNTEGGIO DA ATTRIBUIRE NELLA BANDA DI OSCILLAZIONE. • POF 2013-14 - IL CREDITO FORMATIVO. 3. PARTE TERZA - RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI 3.1 • • • • • • • • RELAZIONI FINALI PER CIASCUNA DISCIPLINA OBIETTIVI CONSEGUITI CONTENUTI AFFRONTATI ACCERTAMENTO DEL GRADO DI APPRENDIMENTO ACQUISITO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ VERIFICHE STRUMENTI E METODOLOGIE 4. SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO - MODALITA’ – PROVE SOMMINISTRATE – CRITERI DI VALUTAZIONE 4.1 MODALITA’ DELLA SIMULAZIONE 4.2 TESTI DELLE PROVE DI SIMULAZIONE 4.3 CRITERI DI VALUTAZIONE E GRIGLIE DI CORREZIONE DELLE PROVE D’ESAME Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 67 di 68 Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "MASSIMO ALBERINI" APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il presente DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE della 5^ _E__r – a.s. 2013-2014 viene approvato e sottoscritto dai docenti del Consiglio di classe in data ______________ disciplina docente ITALIANO FRANCESCA VITALE STORIA FRANCESCA VITALE INGLESE VALERIO MILAN FRANCESE RITA LOMBARDO TEDESCO MATEMATICA MAVIS BARO ENOGASTRONOMIA LOGSR ELIO TINAGLIA ALIMENTAZIONE SUSANNA BIFFANTI DIRITTO/LEGISLAZIONE MAURIZIO PALO ECONOMIA MARTA MOSANGHINI EDUCAZIONE FISICA ANNA PASQUETTO RELIGIONE MARIA GRAZIA GRANZIOL SOSTEGNO PAOLA MERLANTI SOSTEGNO SOSTEGNO ALTERNATIVA IRC Il Dirigente Scolastico Edi Brisotto Documento del Consiglio della classe 5^ ___r - pagina 68 di 68 firma
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