Sistemi dinamici a tempo discreto (approccio con la funzione di trasferimento) Prof. Silvia Strada 1 Funzione di trasferimento x(k + 1) = Ax(k ) + Bu (k ) sistema LTI y (k ) = Cx(k ) + Du (k ) Eseguendo la Trasformata Z delle equazioni si ottiene: z[X ( z ) − x(0)] = AX ( z ) + BU ( z ) Y ( z ) = CX ( z ) + DU ( z ) X ( z ) = ( zI − A) −1 BU ( z ) + z ( zI − A) −1 x(0) Y ( z ) = CX ( z ) + DU ( z ) [ ] Y ( z ) = Cz ( zI − A) −1 x(0) + C ( zI − A) −1 B + D U ( z ) Trasformata Zeta movimento libero uscita Trasformata Zeta movimento forzato uscita Y ( z ) = Yl ( z ) + Y f ( z ) 2 Funzione di trasferimento Se il sistema è inizialmente in quiete, cioè tutte le condizioni iniziali sono nulle [ ] Y ( z ) = Cz ( zI − A) −1 x(0) + C ( zI − A) −1 B + D U ( z ) Y ( z ) = Yl ( z ) + Y f ( z ) Y ( z ) = Y f ( z ) = G ( z )U ( z ) G ( z ) = C ( zI − A) −1 B + D Funzione di trasferimento del sistema 3 Funzione di trasferimento Si consideri un sistema con funzione di trasferimento G(z). In generale: G( z) = Y (z ) U (z ) Se u ( k ) = imp ( k ) →U ( z ) = 1 x(0) = 0 allora la funzione di trasferimento è la Trasformata Z della risposta all’impulso G ( z ) = Y (z ) 4 Funzione di trasferimento: struttura (il sistema è SISO, di ordine n, e G(z) è razionale) N ( z) G (z ) = D( z ) • D(z)=φ(z)=det(zI-A) caratteristico di A • N(z) è un polinomio in z di grado n se D è diverso da zero di grado <n se D è nullo è un polinomio di grado n in z ed è il polinomio salvo cancellazioni tra N(z) e D(z) 5 Funzione di trasferimento: struttura … in caso di cancellazioni • • G (z ) = N ( z) D( z ) D(z) è un fattore di φ(z)=det(zI-A) di grado r<n N(z) ha grado v<n (v=r solo se D è diverso da zero) Una cancellazione in G(z) è indicatore dell’esistenza di dinamiche ‘’nascoste’’ del sistema (cioè che esistono nella rappresentazione di stato e che ‘’si perdono’’ analizzando il sistema solo ingresso/uscita 6 Funzione di trasferimento: poli e zeri G (z ) = • • • N ( z) D( z ) • • le radici di N(z)=0 le radici di D(z)=0 sono gli ZERI sono i POLI i poli sono tutti autovalori un autovalore può non essere un polo in caso di cancellazioni la stabilità dipende dai poli asintotica stabilità |si|<1 (salvo cancellazioni) • • • numero di zeri ≤ numero dei poli la differenza tra grado di D(z) e di N(z) si dice grado relativo di G(z) in un sistema strettamente proprio il grado relativo è sempre strettamente positivo 7 Funzione di trasferimento: parametrizzazioni diverse Nel caso discreto, ne esistono 2 sole significative: β m z m + ... + β1 z + β 0 G(z ) = α n z n + ... + α1 z + α 0 parametri: β i , α i ρ costante di ∏ ( z − zi ) (z − z1 )(z − z2 )...(z − zm ) = ρ i =1..m G (z ) = ρ (z − p1 )(z − p2 )...(z − pn ) ∏ (z − pi ) i =1..n parametri: zi trasferimento zeri pi poli 8 Guadagno statico e guadagno della funzione di trasferimento x(k + 1) = Ax(k ) + Bu (k ) Si consideri un sistema LTI y (k ) = Cx(k ) + Du (k ) Se la matrice (I-A) è invertibile, ovvero la matrice A non ha autovalori in z=1, cioè G(z) non ha poli in z=1, il guadagno statico del sistema è [ y µ S = = C ( I − A) −1 B + D u ] E’ facile verificare che, se G(z) non ha neppure zeri in z=1 µ = µ S = G (1) e µ è anche il guadagno della funzione di trasferimento Guadagno statico e guadagno della funzione di trasferimento g Se invece G(z) non ha poli in z=1 ma ha zeri in z=1 µS = 0 µ = lim( z − 1) G ( z ) g z →1 dove g è il numero di zeri di G(z) pari a 1 e µ è il guadagno generalizzato della funzione di trasferimento Se invece la matrice (I-A) non è invertibile, ovvero la matrice A ha autovalori in z=1, cioè G(z) ha poli in z=1, il guadagno statico non esiste ma è sempre possibile definire il guadagno generalizzato della funzione di trasferimento: µ S non esiste µ = lim( z − 1) G ( z ) g z →1 dove g è il numero di poli di G(z) pari a 1 Dall’equazione alle differenze alla funzione di trasferimento Si consideri un sistema a tempo discreto descritto dalla sua equazione alle differenze: y (k ) = α1 y (k − 1) + + α n y (k − n) + β 0u (k ) + β1u (k − 1) + + β mu (k − m) y (−1) = y (−2) = = y (−n) = 0 Se si vuole invece passare alla funzione di trasferimento associata, si trasformano entrambi i membri con la Trasformata Zeta e poi si dividono entrambe le parti per U(z): Y ( z ) = α1 z −1Y ( z ) + + α n z − nY ( z ) + β 0U ( z ) + β1 z −1U ( z ) + + β m z − mU ( z ) β 0 + β1 z −1 + + β m z − m β 0 z n − m + β1 z n − m +1 + + β m Y ( z) z n = n⋅ = = G( z) −1 −2 −n n n −1 U ( z ) z 1 − α1 z − α 2 z − − α n z z − α1 z − − α n Funzione di trasferimento 11 Esempio Si determini la risposta allo scalino unitario u(k)=sca(k) del sistema discreto descritto tramite l’equazione alle differenze y (k ) = 0.5 y (k − 1) + u (k ) partendo da c.i. nulla. La fdt che si ricava è: 1 G( z) = 1 − 0.5 z −1 La trasformata Z del segnale di ingresso è: U ( z) = z z −1 Quindi, la trasformata Z del segnale d’uscita è: z2 Y ( z ) = G ( z )U ( z ) = ( z − 0.5)( z − 1) Facendo lo sviluppo di Heaviside della funzione Y(z)/z si ottiene: Y ( z) 2 1 = − z ( z − 1) ( z − 0.5) y (k ) = 2 − 0.5k k ≥0 Prof. Silvia Strada 12 Sistemi discreti FIR (Finite Impulse Response) Sono sistemi dinamici LTI a tempo discreto con tutti i poli nell’origine (sempre asintoticamente stabili) Il movimento dell’uscita del sistema ha un comportamento particolare. Lo vediamo: n n −1 G( z) = bn z + bn −1 z + + b1 z + b0 zn z nY ( z ) = (bn z n + bn −1 z n −1 + + b1 z + b0 )U ( z ) y (k ) = bnu (k ) + bn −1u (k − 1) + + b1u (k − n + 1) + b0u (k − n) Proprietà 1. L’uscita a un istante dipende solo dagli ultimi n valori dell’ingresso 13 Sistemi discreti FIR (Finite Impulse Response) Calcoliamo la risposta allo scalino unitario: y (0) = bnu (0) = bn y (1) = bnu (1) + bn −1u (0) = bn + bn −1 y (2) = bnu (2) + bn −1u (1) + bn − 2u (0) = bn + bn −1 + bn − 2 y (n) = bnu (n) + bn −1u (n − 1) + + b1u (1) + b0u (0) = bn + bn −1 + + b1 + b0 = G (1) = µ y (n + 1) = bnu (n + 1) + bn −1u (n) + + b1u (2) + b0u (1) = bn + bn −1 + + b1 + b0 = G (1) = µ y (n + m) = bn + bn −1 + + b1 + b0 = G (1) = µ ∀m ≥ 1 Proprietà 2. la risposta ad un ingresso costante raggiunge il valore di equilibrio (regime) in un tempo finito. In particolare, se n è l’ordine del sistema, dopo n passi. Un sistema LTI continuo non può invece mai raggiungere il valore di equilibrio o regime in un tempo finito ma solo infinito. 14 Esempio G( z) = Y ( z) = U ( z) z2 + 3 5 z+ 8 4 3 z Calcolare i primi 5 valori o campioni della risposta forzata allo scalino del sistema 5 3 z 3Y ( z ) = z 2 + z + U ( z ) 4 8 3 5 y (k + 3) = u (k + 2) + u (k + 1) + u (k ) 8 4 3 5 y (k ) = u (k − 1) + u (k − 2) + u (k − 3) 8 4 k u(k) 0 1 1 1 2 1 3 1 y(k) 5 3 y (0) = 0 + ⋅ 0 + ⋅ 0 = 0 4 8 5 3 y (1) = 1 + ⋅ 0 + ⋅ 0 = 1 4 8 5 3 9 y (2) = 1 + ⋅1 + ⋅ 0 = 4 8 4 5 3 y (3) = 1 + ⋅1 + ⋅1 = 4 8 5 3 y ( 4) = 1 + ⋅ 1 + ⋅ 1 = 4 8 21 8 21 uguali! 8 15 Esempio Step Response 3 2.5 uscita Amplitude 2 1.5 1 0.5 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Time (seconds) tempo k 16 Ritardo di tempo Il ritardo, nei sistemi a tempo discreto, si esprime così: y ( k ) = u ( k − h) h intero positivo Applicando iterativamente la regola della Trasformata Z per il ritard unitario: Y ( z ) = z − hU ( z ) G( z) = Y ( z) 1 = z −h = h U ( z) z che è, contrariamente al continuo, una funzione razionale in z. E‘ un sistema a guadagno unitario con h poli in z=0. 17 Elaborazione e analisi di schemi a blocchi Le regole per la definizione, la connessione e l'analisi degli schemi a blocchi sono analoghe a quelle già viste per i sistemi continui e non verranno perciò esplicitamente riprese. 18
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