Gazzettino 16-07-2011

Gazzettino 16-07-2011:Gazzettino-nuovo 1 14/07/11 20:53 Pagina 1
> S E T T I M A N A L E IDG
di Giarre
ANNO XXXI • N. 25 • GIARRE, SABATO 16 LUGLIO 2011 • € 1,00 • A DIFFUSIONE REGIONALE • SPED. IN A.P.
ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 FIL. DI CATANIA • PUBBL. INF. 45% • www.gazzettinodigiarre.it
> Fiumefreddo: un’estate “di fuoco”
Le serate della bella stagione, anziché
da eventi, “animate” da comizi all’insegna
del più genuino... lessico popolare
> a pag. 6
> Archimede? Abita nell’Alcantara...
Le invenzioni dei “cervelloni” Nino Immesi
e Bruno Ventura sono state premiate alla
recente “Inventeco-Expo” internazionale
> a pag. 7
Come distruggere lo sviluppo
Incuria, inciviltà diffusa e una incertezza nelle competenze impediscono
alle spiagge del litorale ionico di liberare tutte le loro potenzialità
È
bastata una foto a indurre ad una
amara riflessione il Sindaco del comune di Mascali, ma sarebbe stato
lo stesso per qualsiasi altro Comune
del litorale che va da Torre Archirafi a Calatabiano. La foto che ritrae
un elettrodomestico ingombrante con dietro un’insegna non definita del comune di Mascali. Ovviamente non nei pressi di un’isola ecologica ma accanto ai cassonetti, nell’immediata vicinanza del
centro abitato di Fondachello. Non è un caso assolutamente isolato chiaramente.
Di questa foto e della sua autenticità se ne è discusso per una decina di minuti alla presenza del
Sindaco di Mascali, dott. Filippo Monforte, e del
Capitano del Circomare di Riposto, Donato Zito. Il
Sindaco, amareggiato per lo scempio fatto del litorale, quasi non ha voluto credere che quelle fossero
foto recenti scattate due giorni prima. La sua buona
fede di amministratore ha infine voluto dare ragione a chi ha sollevato la questione, riflettendo amaramente sulla realtà di una zona balenare su cui si
punta molto, degradata per colpa di una inciviltà
diffusa.
Il forte dibattito sulla pulizia della spiaggia è
oramai balzato alle cronache. Dopo l’interessa-
mento della Provincia di Catania e dell’Ato Joniambiente, rispettivamente nelle figure dell’assessore all’Ambiente Domenico Rotella e del presidente della Joniambiente Francesco Rubbino, si è
acceso un dibattito di competenze dove la Provincia vuole avviare il progetto “Spiagge Pulite” e
l’Ato rimarca che non è tra le sue competenze, ma
dovrebbe diventarlo. Secondo l’assessore Rotella
non è mai stata affidata all’Ato la pulizia delle
spiagge, in quanto non inserita nella delibera della
costituzione della società d’ambito territoriale. Al
contempo, ribadisce che la Provincia sta operando
al meglio, in sinergia con le istituzioni comunali. In
realtà ciò ci appare molto distante dalla realtà e nell’eccesso di zelo per l’attribuzione delle competenze qualcosa ci confonde.
Eppure, la Provincia Regionale di Catania è socio dell’Ato al 10%, con diritto di nomina di un
componente nel Consiglio d’Amministrazione ai
sensi e per gli effetti dell’Art. 17 dello Statuto Sociale adottato con Deliberazione del Commissario
“ad Acta” della Provincia Regionale di Catania N.
87 del 20 dicembre 2002. In definitiva, la Provincia
si è riservata una posizione di privilegio e controllo
all’interno dell’Ato, salvo poi non volerne rispettare gli impegni economici, in quanto gli stessi sono
regolati da norme di diritto privato.
Secondo quanto dichiarato dal Capitano Donato Zito i lavori di pulizia del litorale sono già iniziati, quindi ci vorranno ancora giorni per vederne i
risultati e, sicuramente, sarà interesse del cittadino
vigilare affinché ciò avvenga. Invece, per quanto
riguarda la vigilanza delle spiagge, continua il
braccio di ferro. Il Capitano Zito, inoltre, ha puntualizzato che, chiaramente, non è loro compito la
pulizia della spiaggia, ma è loro compito vigilare e,
a tal proposito, annuncia che due marinai vigilano
a bordo dei gommoni il litorale ma, chiaramente,
pare vi siano serie difficoltà per intervenire e multare chi sporca.
Giusi Guarrera, la giovane giarrese che ha sposato la battaglia, ha esplicitamente chiesto quante
sono le multe ad oggi fatte per chi sporca sulla
spiaggia. La risposta negativa è stata: “Nessuna
multa è stata elevata per chi sporca”. Ciò perché
risulta difficile cogliere in flagranza di reato il cittadino che sporca. Nonostante tutto, la Capitaneria
di Porto ha multato per circa 60mila euro un Comune per inadempienze sulla pulizia e l’ordine in
spiaggia. Il Capitano Zito ha anche invitato a denunciare e segnalare qualsiasi anomalia sulle
spiagge allo 095/931862 (Capitaneria di Porto di
Riposto) di grande entità grande ed importante rilevanza. Chiaramente, escludendo i casi della bottiglietta di plastica o la cartaccia.
È lo stesso comandante Zito ad ammettere che
il mare è sporco, con aree dove si riversano tranquillamente in mare acque reflue trattate in modo
insufficiente. Rimarca e sottolinea la situazione negativa nell’area del torrente di S. Anna che sfocia
in mare, solitamente noto per escrementi galleggianti ed un cattivo odore, più volte rimarcato dagli
stessi residenti a mezzo stampa. Il problema di
quell’area è legato all’insufficienza del depuratore
del consorzio dei Comuni di Giarre, Mascali, S.
Alfio, Riposto e Fiumefreddo i quali confluiscono
le loro acque reflue in un solo depuratore. Questi
risulta chiaramente insufficiente e si stima che circa il 50% delle acque reflue finisca direttamente in
mare, senza essere pretrattata accuratamente. Ciò
comporta chiari rischi per la salute e dovrebbe, infatti, ricordarci che l’area di S. Anna dovrebbe essere prevalentemente interdetta alla balneazione,
nonostante risultino esserci alcuni lidi nell’area circostante.
Sono anni che si discute della realizzazione del
Concetto Barone
>CONTINUA A PAG. 2
Politica,
batti un colpo!
Catania: il sottosegretario di
Stato On. Nello Musumeci, al
termine di una tavola rotonda
spiega che si deve “tornare tra
la gente ed avvicinare
il Palazzo alla piazza”
La ricetta è
semplice. Si deve
“avvicinare il palazzo alla piazza,
gli elettori agli
eletti, tornare tra
la gente, insomma; riscoprire l’etica della responsabilità; modificare la legge elettorale per far sì che
siano i cittadini a scegliere i parlamentari e non siano più le segreterie dei partiti ad imporli”. Sono queste alcune delle soluzioni proposte da Nello Musumeci, leader de La Destra siciliana e sottosegretario di Stato, nel corso della tavola rotonda
“Caro centrodestra, se ci sei batti un colpo”, che si è tenuta a
Catania.
Alla tavola rotonda, promossa dal segretario regionale de
La Destra, Gino Ioppolo, moderata dal segretario provinciale di
Catania, Ruggero Razza, hanno partecipato Giuseppe Castiglione, presidente della Provincia di Catania e co-coordinatore
regionale del Pdl, e il senatore Salvo Fleres, coordinatore provinciale di Forza del Sud.
«Il centrodestra ha il dovere di interrogarsi: è finita la fase
dell’innamoramento con l’elettorato come dimostrano i risultati
dei referendum e delle recenti amministrative – ha continuato
Musumeci –. Bisogna, quindi, individuare i punti di debolezza e
su questi intervenire per riproporre, anche in seguito all’elezione dell’on. Alfano a segretario nazionale del Pdl, una coalizione nuova che abbia anche una destra moderna, sociale, popolare, meridionalista che possa fare da contrappeso alla Lega».
Angela Di Francisca
>CONTINUA A PAG. 2
Gazzettino 16-07-2011:Gazzettino-nuovo 1 14/07/11 20:53 Pagina 2
2
> S E T T I M A N A L E IDG
N. 2 5 • sa bato 1 6 luglio 2011
giarre
di Giarre
La civiltà non si vende
Giarre: triste paesaggio per il dopo mercato settimanale del giovedì,
con una lunga scia di scarti e pulizia spesso approssimativa
L’
appuntamento settimanale con
il mercato a Giarre segna un
momento aggregativo e commerciale popolare, che mantiene una forma di tradizione piacevole che attrae numerosi ac-
quirenti, anche dai Comuni limitrofi.
Immaginate viale Federico di Svevia dopo la
conclusione del mercato: i commercianti inizieranno a smontare le bancarelle, rifiuti e scarti di ogni
genere saranno lasciati lì, secondo una prassi di
ogni mercato che non è gestibile dai medesimi com-
mercianti. Prontamente interviene l’Ato Joniambiente che ha il compito di ripulire tutto. Premesso
che fanno un ottimo lavoro, sicuramente rapido ma,
forse, troppo celere da dimenticare di differenziare
carta e cartone.
Ci domandiamo, però, come sia possibile che
alcuni tratti vengano sistematicamente lasciati sporchi e alcuni rifiuti ingombranti, come copertoni
d’auto per esempio, vengano lasciati lì, giovedì dopo giovedì. In particolare, una aiuola a metà del viale viene sistematicamente dimenticata dalle operazioni di pulizia e rimane sporca, ingombra di cartoni
e buste di ogni genere insieme alle erbacce. Non
sappiamo immaginare se sia peggio che si pulisca
quasi tutto, tralasciando alcune parti, oppure se non
si ripulisca del tutto. Come è solito: si fa quel che si
può.
Indiscutibile, invece, la necessità di servizi igienici durante il mercato del giovedì, cosa che, ad oggi, il Comune di Giarre non ha ancora fornito. L’ausilio di bagni chimici mobili o la realizzazione di
un’immobile di servizi igienici nell’area, dovrebbe
risultare d’obbligo morale, in primis, ma anche un
adempimento previsto, appunto, dalla legge. Che
cosa si aspetta?
da pag. 1 - Come...
famoso “terzo modulo” sul tavolo della società consortile
dei 5 comuni, ma la cifra necessaria, stimata sui 3 milioni
di euro, risulta mancante. Ed è lo stesso Donato Zito che
avvisa del medesimo rischio in Contrada Gurna e in Contrada Anguillara (Comune di Fiumefreddo) dove alle acque bianche qualche privato si allaccia e scarica in mare
acque reflue. Viene chiaro pensare che in molte aree della
Fondachello residenziale vi sia la possibilità di alcuni privati e di alcune attività commerciali di scaricare direttamente in mare.
Infine, è volontà del Comandante Zito ribadire che il
boschetto di Mascali e Fiumefreddo è parte demaniale e
che dovrebbe essere pulito e fruibile a tutti, magari senza
quella insulsa recinzione e con servizi e tutela ambientale
opportuna, compito affidato alle amministrazioni competenti. Dall’esisto dell’incontro non rimane che aspettare e
sperare che entro agosto l’operazione preannunciata di pulizia delle spiagge possa realmente materializzarsi.
Una riflessione sorge spontanea. In pochi sanno che i
lidi sono tenuti a ripulire 80 metri a destra e 80 metri a sinistra dai confini con la spiaggia libera. Ciò non è stato verificato da noi, ma ad assicurarcelo sono lo stesso dott.
Monforte e la Capitaneria di Porto, sottolineando che vi è
come pena appunto una multa. Ancora una volta appare
evidente che la cosa pubblica ha difficoltà a funzionare e
quella privata potrebbe sempre funzionare meglio. Chiaro
che un Lido ha tutto l’interesse a tener pulita la sua spiaggia e quindi, ironicamente, ci viene da chiedere: “Non sarebbe meglio riempire di più lidi il litorale?”. Almeno una
cosa sarebbe garantita: la pulizia della spiaggia
Concetto Barone
da pag. 1 - Politica...
Riceviamo e pubblichiamo
Di seguito un intervento del consigliere provinciale Salvo Patané
sulla questione della pulizia delle spiagge sul litorale jonico
Il teatrino di questi giorni sul “chi” debba pulire l’arenile dell’area ionica, mi lascia inquieto. Da una parte, la Provincia rivendica le cose da fare,
come se quelle che gli spettano per competenza le facesse tutte e bene (e così come sappiamo non è); dall’altro l’Ato (in liquidazione) ritiene di doversi fare parte diligente per rispondere alle esigenze dei Comuni di Mascali e Fiumefreddo. La sintesi veloce del cittadino è che da noi fare ciò che
in qualunque altra parte del mondo si chiama “ordinaria amministrazione”, diventa difficile.
Lo è al punto da scatenare un esaltante minuetto di competenza riportato dalla stampa, tra una Istituzione sovraordinata come la Provincia e una
società d’ambito territoriale creata per assicurare un servizio con il beneficio della scala territoriale. Non ho suggerimenti da dare né all’Assessore
Rotella né alla Joniambiente; i nostri concittadini che detengono il triste primato di uno dei più bassi livelli di qualità della vita d’Italia, però sì. Dicono
di smetterla e di fare prima le cose e poi gli annunci; non viceversa.
Arch. Salvo Patanè
Consigliere provinciale PD
Riceviamo e pubblichiamo
Di seguito la seconda parte del documento con cui la Rete delle Associazioni denuncia
l’attuale situazione di “smantellamento” dell’Ospedale “San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro”
6. La Carta dei servizi che era stata garantita dal dott. Calaciura al Presidente della Commissione Orlando, nel corso dell’ultima visita, esiste, forse, solo su internet.
L’informazione è insufficiente e non aggiornata e la popolazione continua a non essere informata dei servizi presenti e di come vanno attivati e questo rappresenta un
grosso disservizio per i cittadini, oltre che un grave danno perché non permette né il controllo né la valutazione quanti-qualitativa dei servizi erogati.
È chiaro che in questa situazione, permanendo questo andazzo, ben presto saranno chiusi e trasferiti ad Acireale anche i reparti di Orl e di Ortopedia, sebbene attivi e
ben funzionanti, dal momento che lo stesso decreto prevede che “ il D.G. entro un anno, sulla base di indicatori di efficacia, efficienza, …, determinerà l’eventuale accorpamento delle due U.O.C”. Quello che emerge, infatti, è una chiara preferenza “politica” da parte dell’assessorato alla Salute per l’ospedale di Acireale che, sebbene si trovi a poca distanza dall’ospedale Cannizzaro, viene privilegiato non solo in termini di Posti letto ma anche di servizi.
Nel frattempo, si è constatato ed è stato denunciato anche sulla stampa che questa scelta di privilegiare Acireale, non solo lascia scoperta un’area territoriale di oltre
100 mila abitanti che raddoppiano nel periodo estivo e che per la conformazione orografica del territorio non si presta ad essere servita dall’ospedale acese, ma oltretutto espone l’ospedale di Acireale ad un sovraccarico di utenza, che viene smaltito con difficoltà e con ritardi e con potenziali rischi per la sicurezza dell’utenza. Ma è
anche evidente che una valutazione sui servizi erogati, fatta a seguito di chiusure di reparti o della mancata utilizzazione delle strutture per carenze di personale, determina una valutazione negativa dei rendimenti dell’ospedale di Giarre che è un risultato voluto dalla direzione sanitaria dal momento che non vengono garantiti i servizi ed il personale adeguato a gestire le risorse. Tipici sono due esempi che si possono portare: il Pronto Soccorso, ancora oggi, garantisce circa 22-23 mila accessi
l’anno, che sono tanti, ma sarebbero certamente 30 mila come era solo pochi anni addietro se l’ospedale avesse le strutture a supporto del Pronto soccorso (anche ad
esempio la Rianimazione i cui macchinari rimangono inutilizzati). Altro esempio è l’U.O. di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Ospedale di Giarre dove i pazienti cronici
sono costretti a lunghissime file d’attesa, anche di due anni e mezzo a causa del fatto che vi sono solo 4 Terapisti in carico, oggi ridotti a 2, che operano a pieno ritmo,
sempre assillati con un bacino d’utenza di 100.000 abitanti in quanto arrivano anche pazienti da altri Distretti Sanitari. È evidente che in queste condizioni il servizio
non viene garantito.
Denunciamo, pertanto, ancora una volta, lo stato di abbandono dell’ospedale di Giarre ed il disegno complessivo che vuole ridurre il presidio ospedaliero ad un centro
poliambulatoriale, con ridotti servizi ospedalieri per cronici, mentre questo territorio dovrà emigrare per le acuzie verso altri ospedali. Questo contrasta non solo con le
promesse fatte da codesto assessore alla Sanità che aveva garantito per l’ospedale giarrese quanto meno un pronto soccorso di eccellenza, un’area medica ed un polo riabilitativo ma, soprattutto, con quanto è stato sancito dal decreto assessoriale del 25 maggio, da Ella firmato, che non solo non viene rispettato nelle previsioni, ma
disatteso nella gestione in corso.
Tutto quanto precede è stato da noi denunciato nel corso della ultima audizione avuta con la Commissione Parlamentare sugli errori in campo sanitario e tuttavia, nessun riscontro viene dato dal suo assessorato in merito alla possibilità di migliorare la funzionalità dell’ospedale di Giarre e di garantire un futuro adeguato allo stesso,
mentre viene prestata costante attenzione al presidio ospedaliero di Acireale, così confermando lo sviluppo di un distretto ospedaliero che vede ridotto il ruolo di Giarre a polo ambulatoriale attorno ad un Pta che pure stenta a decollare.
Ci rivolgiamo, quindi come ultima ratio, all’attenzione dell’Assessore alla Sanità chiedendo chiarezza ed impegni precisi sul futuro dell’Ospedale di Giarre e, in conformità alle promesse fin’ora non mantenute, chiediamo che venga garantito - così come promesso in più occasioni - il diritto alla salute con il mantenimento del presidio
ospedaliero di Giarre, il ripristino della U.O.C. di chirurgia, l’attivazione di servizi di eccellenza per il pronto soccorso e per le specialità previste nel decreto assessoriale e che si diano tempi certi per la realizzazione di quanto risulta dagli impegni presi e formalizzati con il decreto assessoriale del 25 maggio.
Alla Commissione Parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario, ed alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla efficacia e l’efficienza del SSN, chiediamo di vigilare sul rispetto degli impegni assunti in sede ufficiale e riportati negli atti amministrativi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale e nei protocolli di intesa.
La Rete delle Associazioni continua a confidare nelle istituzioni ma deve avvertire che la fiducia non può essere riposta a tempo indefinito e che, perdurando tale situazione di precarietà, continueremo a denunciare alla opinione pubblica e agli organi di vigilanza e di controllo la responsabilità di chi ha causato e permesso tale situazione.
Giarre, 7 giugno 2011
La Rete delle Associazioni di Giarre
Poesia, ricerca di vita
Da qualche anno, il coordinatore di
Telethon per la Provincia Regionale di
Catania è il dott. Maurizio Gibilaro che,
con costante impegno, promuove tante
iniziative, grandi (Gran Ballo dell’Unità d’Italia al Palazzo Biscari) e meno
grandi, tutte volte a fare conoscere Telethon, a far crescere “l’Italia della ricerca”. Tra le ultime iniziative promosse sul territorio del comune di Acireale,
nella zona sud a mare, segnaliamo i
“The culturali“ del Giardino Club di
Capomulini, cioè dei bei pomeriggi di
svago, musica, cabaret, moda, poesia e
solidarietà. Nella serata di Capomulini
è stata la poesia di Maria Grazia Falsone, nativa di Campobello di Licata, acese d’adozione perché da oltre 35 anni
risiede e lavora nella città dei Cento
campanili dove ha formato una bella famiglia, che ha intrattenuto gli ospiti con
lo spettacolo dal titolo “Note di... versi… quando la poesia fa spettacolo..”.
Ed è stato uno spettacolo che ha incantato tutti perché Maria Grazia Falsone
non si è limitata a recitare molte delle
sue poesie, già pubblicate in “Appunti
di viaggio” e nell’altra recente silloge
“Il senso della vita”, ma ha ben intrattenuto senza stancare portando sul palco
il suo staff. Alcune poesie, infatti, sono
state accompagnate dalle note al piano
del giovane Gianluca Del Popolo, altre
sono state recitate dall’attore Davide
Giuseppe Spoto, altre ancora cantate
dalla bella voce di Valentina Pennisi, o
in duetto con Maria Grazia. Ed ancora.
Con la performance originale dell’abbinamento della sua poesia “Eden”, da
lei ben declamata insieme al canto lirico e moderno del brano “Caruso”, eseguito dal baritono Filippo Micali, con
Gianluca Del Popolo al piano.
Camillo De Martino
Il tuo sorriso allontanava il buio
Ho camminato tutta la notte
insieme a te.
Mi sentivo leggero come una foglia…
tu respiravi in silenzio le mie parole,
ed io ero felice.
È stato bello ascoltare con gli occhi chiusi
il suono del mare,
coperti dalla luce di una stella
mi stringevi la mano.
Il tuo sorriso allontanava il buio,
per illuminare il mio cuore.
Vito Cutuli
Alle riflessioni dell’on. Musumeci hanno fatto seguito le
valutazioni del senatore Fleres, che hanno indicato una possibile svolta per il futuro. «Sono per introdurre le primarie
per l’individuazione dei candidati alle cariche di vertice degli
enti locali fino alla regione, perché i partiti hanno perso la
capacità di rappresentare i cittadini. C’è bisogno di una politica moderna per un paese moderno, mentre ancora, secondo una consolidata abitudine, il politico pensa a gestire il
problema piuttosto che a risolverlo».
Per il presidente Giuseppe Castiglione, «Alfano ha individuato alcuni capisaldi sui quali costruire il nuovo centrodestra, a cominciare dalla buona amministrazione degli enti
con criteri di efficienza ed economicità, che hanno portato,
ad esempio, tre grandi aziende a investire su Catania 500
milioni di euro ciascuna per realizzare 3sun. C’è invece chi,
come la Regione Siciliana, propone la lotta agli sprechi, con
la pretestuosa abolizione della Provincie, solo per nascondere le proprie incapacità come i 6,5 miliardi di fondi strutturali e i 2,5 miliardi di fondi sociali non utilizzati».
La tavola rotonda ha fatto registrare la presenza di numerosi consiglieri comunali e provinciali del capoluogo etneo e dell’hinterland, tutti concordi, alla fine, nel sostenere
che «i risultati delle ultime amministrative possono rappresentare uno stimolo affinché il centrodestra recuperi quel
rapporto privilegiato con la società e il territorio, che gli consenta in Sicilia, come nella Penisola, di tornare a vincere».
Il primo appuntamento importante per verificare la validità di questa svolta sarà la tornata amministrativa nella
prossima primavera, quando si voterà in circa 100 Comuni
siciliani, fatte salve eventuali sorprese a Palermo come a
Roma.
> S E T T I M A N A L E IDG
di Giarre
Direttore responsabile: Salvatore Agati
Condirettore: Corrado Petralia
Già Direttore: Angelo Patanè
Editore: Società Cooperativa di Lavori
e Servizi Sant’Isidoro a r.l.
Sede: Via Callipoli n. 18 - 95014 Giarre (CT)
Tel. 095/9895138 - Fax 095/9895036
Reg. al Tribunale di Catania N. 557 del 1980
Nuova edizione 16-12-1994
Registro Naz. della Stampa N. 6419 del 1996
e-mail: [email protected]
Stampa:
Eurografica s.r.l.
S.S. 114 Orientale Sicula - RIPOSTO (CT)
Tel. 095 931661 - Fax 095 7799108
Abbonam. Soci: €
5,20
Ordinario:
€ 48,00
Sostenitore:
€ 258,00
C/C Postale N. 18201954
L’importo dell’abbonamento è detraibile dal reddito
Pubblicità: Manchettes di testata € 130,00 cad.,
pubblicità modulo (44x36 mm.) € 41,40; commerciale, culle, nozze, ecc. € 2,00 mm.; sentenze e legali €
2,50; redazionali € 1,50 mm.; necrologi € 0,25 a parola nome in neretto e titoli € 1,50 a parola, croce €
8,00; pubblicità a colori + 3 5 % ; p o s i z i o n e d i r i g o r e +10%; pubblicità politico € 2,50 mm. I.V.A.
20% esclusa. Il giornale si riserva in ogni caso il diritto di rifiutare qualsiasi inserzione. Dei testi, dei disegni e delle foto riprodotti in questo numero del giornale è vietata la riproduzione. I manoscritti pervenuti
in redazione, anche se non pubblicati, non vengono
restituiti. Le opinioni degli Autori degli articoli non
impegnano necessariamente la responsabilità del
«Gazzettino» e sono liberamente espresse e offerte. Ai privati una prima inserzione viene concessa
gratuitamente per un massimo di 30 parole.
ASSOCIATO A
UNIONE STAMPA
PERIODICA ITALIANA
Gazzettino 16-07-2011:Gazzettino-nuovo 1 14/07/11 20:54 Pagina 3
> S E T T I M A N A L E IDG
caleidoscopio
di Giarre
Atmosfere di miti lontani
Mascalucia: la tradizione
celtica al centro di un
interessante incontro
tenuto dal professore
Giuseppe De Bortoli
autonomo è testimoniato proprio dalla marginalizzazione della loro lingua, presto confinata alle sole
Isole britanniche. Lì, infatti, dopo i grandi rimescolamenti altomedievali, emersero gli eredi storici dei
Celti: le popolazioni dell’Irlanda e delle frange occidentali e settentrionali della Gran Bretagna, parlanti
lingue brittoniche o goideliche, le due varietà di lingue celtiche insulari.
Una tradizione, in verità non troppo attendibile,
vorrebbe che Pitagora avesse viaggiato anche tra i
Druidi, togliendone dottrine e norme per l’istituto da
esso fondato in Crotone. Certo, il Druidismo professò fondamenti non disformi dai Pitagorici; ammetteva un ente supremo e l’immortalità dell’anima. Molta affinità ebbero i Druidi anche coi Magi Persiani e
con i Bramini dell’India. La verga druidica ricorda
notevolmente il bastone sacro braminico e la mezza
luna di Siva. I Druidi adoravano il fuoco, emblema
del sole, ed ebbero in pregio l’uovo di serpente, un
amuleto miracoloso, che ricorda l’uovo cosmogonico delle mitologie orientali, la metempsicosi, o la riproduzione eterna degli esseri, che il serpente rappresentava. Ebbero templi circolari e scoperti nelle
folte foreste, con imponenti pietre e tronchi effigiati,
simulacri dei numi: portavano capelli corti, barba
folta e indossavano lunghe e candide tuniche. L’Ordine aveva tre gradi: i Druidi, i Bardi, gli Ovadi, cioè
sacerdoti, cantori, educatori. L’aspirante doveva
presentarsi ai templi con catene alle braccia, quasi
come un servo in cerca di libertà. Ammisero anche
le donne. Nei loro riti ebbe un’importante parte l’osservazione dei fenomeni planetari e sembra che le
loro lunazioni rivelassero computi astronomici esattissimi. Furono i più fieri e implacabili nemici di Roma.
Una volta compiuta da Cesare la conquista delle
Gallie, i Druidi furono dispersi, ma rimasero i Bardi,
se non come sacerdozio, come possente corporazione, ed anch’essi ebbero iniziazioni ed assemblee che
tenevano in pianure dinanzi alla faccia di Dio. Il
Bardo, che presiedeva, stava sopra ad un’altissima
pietra: sguainando o abbassando la spada apriva o
chiudeva l’adunanza. Finirono la loro esistenza nel
400, sotto l’impero di Odoardo III il Normanno che
li fece trucidare, ne distrusse le abitazioni, ne bruciò
i testi e ne disperse le reliquie. Fu così che queste
culture smisero di esistere e di professare i loro credi, con le loro usanze e tradizioni. Restano però nella storia e nel mito, alimentando leggende e novelle,
come in una delle più belle opere di Vincenzo Bellini, che ha narrato la storia di una Druidessa rea di
aver violato il giuramento di castità.
Michele Milazzo
Primo corso sull’identità siciliana
Un approccio tematico e metodologico per la “Promozione,
valorizzazione e insegnamento della Storia, della Letteratura e del Patrimonio
Linguistico siciliano nelle scuole”
S
i è concluso il corso di aggiornamento e formazione per docenti di scuola primaria “Conoscere per riconoscersi”, di cui alla
L.R. 18 maggio 2011. Il corso ha avuto la durata di 30 ore ed è stato il primo
in assoluto dopo l’approvazione della
legge regionale, ed ha preceduto persino la definizione degli indirizzi attuativi da parte dell’Assessorato regionale.
Vi hanno preso parte una cinquantina di insegnanti, che hanno seguito il percorso presso la “Casa del
Vendemmiatore” di Santa Venerina. I
primi due moduli vertevano sull’origine identitaria del popolo siciliano, sul
periodo storico dalla costituzione del
Regno di Sicilia alla Guerra del Vespro, e, a seguire, sulla Sicilia a cavallo del 1860 nel racconto del Gattopardo di G. Tomasi di Lampedusa, di cui
sono state messe a confronto pagine
del romanzo e scene del film di Visconti.
Queste tematiche sono state af-
frontate da Salvatore Musumeci (primo da sinistra in foto con, a seguire,
Pappalardo, Centorrino e Torrisi), sicilianista e dirigente scolastico facente
funzioni del Circolo Didattico locale,
mentre l’esposizione dei contenuti
della nuova legge regionale è stata affidata al relatore della stessa Nicola
D’Agostino.
«La legge – ha spiegato il Deputa-
to Ars –, permetterà agli alunni di apprendere aspetti, fatti, episodi che generalmente non rientrano nei programmi didattici. Non è una norma
che introduce il dialetto, come da alcuni è stata presentata, ma è molto di
più: è un modo per riscoprire la nostra identità. E siamo convinti che cittadini siciliani culturalmente più consapevoli saranno pure maggiormente
Complimenti Fabio!
Ha raggiunto la vetta mondiale di Kick.-boxing “Light contact” nella categoria -52 kg 13-15 anni. Ha
entusiasmato il “105 Stadium” di Rimini, aggiungendo una nuova brillante stella al suo cammino
sportivo e agonistico nel 2011. Parliamo di Fabio
Quattrocchi, allievo del Maestro Alfio Barbagallo,
della palestra “Tao Kick Boxing” che ha mostrato,
surclassando gli aversari, i grandi progressi compiuti nella disciplina.
Progressi che gli hanno aperto le porte della nazionale di Semi contact e di Light contact per i campio-
3
Versi che
parlano di verità
Mascalucia: il 20 luglio
appuntamento con il sesto
Premio nazionale Teatro
antico “Giovanni Cutrufelli”
A
Mascalucia, presso la biblioteca
comunale dell’Antico palmento,
delegazione Massannunziata, il
Centro Studi “Djwhal Khul” della
Società Teosofisica Italiana, con il
patrocinio del Comune di Mascalucia, e l’apporto della direttrice della biblioteca,
dott.ssa Maria Grazia Sapienza Pesce, ha organizzato la manifestazione culturale “Tradizione Nordica:
le magie del mantra e del bordone Celtico”, relatore
il prof. Giuseppe De Bortoli, musicista e docente di
musica, ma anche di una teoria sui nascituri (sostiene che il feto dentro la pancia della mamma a 5 mesi
è già formato, ed ascolta e memorizza tutti i suoni
che le vengono fatti ascoltare. Qualche mese dopo la
nascita, è in grado di riconoscere i suoni che aveva
memorizzato, andandogli incontro, specie quando
inizia a sgattaiolare).
Ad inizio conferenza De Bortoli ha mostrato con
una diapositiva un monumento di San Pietro Clarenza, detta “La Torretta”, che si trova adiacente il garage comunale, ad angolo di via Umberto con via Risorgimento, ma ben poco si sa della costruzione. Sul
monumento il professore ha dato molte spiegazioni
sia della costruzione che dell’ubicazione. Si duole in
quanto non si può visitare. Nella serata sono state rivissute le atmosfere incantate del mondo Celtico,
con sprazzi di storia e mitologia della tradizione nordica, intervallati dalle sonorità naturali e melodiose
dei Kelti. I suoni dei Mantra, della cornamusa, del
bordone e dell’arpa, strumenti carichi di energia e
potere, hanno accompagnato le molte persone presenti verso una esperienza straordinariamente esoterica, ascoltando e cantando tutti insieme gli antichi
mantra dei Celti.
Portatori di un’originale e articolata cultura, i
Celti furono soggetti, a partire dal II secolo a.C., ad
una crescente pressione politica, militare e culturale
da parte di altri due gruppi indoeuropei: i Germani,
da nord, i Romani, da sud. I Celti furono progressivamente sottomessi e assimilati, tanto che già nella
tarda antichità l’uso delle loro lingue appare in netta
decadenza. L’arretramento dei Celti come popolo
N . 25 • s abato 16 luglio 2011
nati europei che si disputeranno a Lignano il prossimo mese di settembre. Alla soddisfazione personale
si aggiunge quella sportiva che, per il 2011, lo ha già
visto aggiudicarsi la Coppa del Presidente, lo scorso
2 febbraio, di Semi e Light contact; il campionato
italiano di Light contact lo scorso mese di marzo e,
in maggio, la Coppa Italia di Semi e Light contact.
Cosa dire di più se non un caloroso “in bocca al lupo”.
G.D.G.
capaci di costruire il proprio futuro».
Salvatore Di Mauro, già docente di
lettere negli istituti superiori, ha trattato
dell’evoluzione della letteratura siciliana prendendo in esame autori e aspetti
linguistici. Augusto Lucchese si è soffermato sulla Sicilia dal 10 luglio 1943
e sui ricordi di guerra.
Le conclusioni sono state tratte nella sala consiliare “Maria Grazia Cutuli”
del Comune, Salvatore Musumeci che
ha incentrato la sua relazione sulle vicende storiche dal fascismo all’arrivo
degli anglo-americani e sullo Statuto
Speciale di Autonomia del 1946. Particolare attenzione l’oratore ha rivolto ai
fatti di Portella della Ginestra del 1°
maggio 1947, che determinarono una
svolta nella Storia d’Italia.
Un vivo apprezzamento è giunto
dall’Assessore regionale all’Istruzione
ed alla Formazione, prof. Mario Centorrino, intervenuto nel corso dell’ultimo incontro per consegnare gli attestasti ai docenti partecipanti.
Giovanni Vecchio
La Compagnia Sicilia del Teatro Nazionale, per onorare il suo fondatore, Giovanni Cutrufelli, e nell’occasione del
VI Premio a lui dedicato, ha messo in scena “La fiaccola
sotto il moggio” di Gabriele D’Annunzio nella riduzione dello stesso Cutrufelli. La tragedia è stata rappresentata nel
1952 al Teatro Greco di Taormina con Salvo Randone,
Rossella Falk, O. V. Gentilli, Piero Cornabucci, Enrico Glori, Renzo Giovanpietro, regia di Giovanni Cutrufelli, con
enorme successo e, successivamente, nel 1992, in piazza
del Carmine a Taormina con Gigliola Reyna nel personaggio di Gigliola, Sandro Ninchi, Wanda Vismara e lo stesso
Cutrufelli che, anche nel 1953, si era riservata la parte del
Serparo che lui amava moltissimo.
La fiaccola sotto il moggio partirà da Mascalucia con
una anteprima nel piazzale della Delegazione comunale di
Massannunziata mercoledì 20 luglio alle ore 20,00, paese
in cui Cutrufelli ha soggiornato a lungo e dove ancora abita
ed opera la moglie Gigliola Reyna. È una regia dinamica
quella della Reyna, che ha indirizzato gli attori, tutti siciliani,
verso una recitazione essenziale e verista, pur attenendosi
fedelmente al testo, all’armonia dei versi e sottolineando i
sentimenti umani che sono sempre gli stessi nel tardo ottocento come oggi. La voce che interpreta “Non t’amo più” di
Francesco Paolo Tosti è quella meravigliosa del soprano
messinese Anna Moleti Belfiore, recentemente scomparsa.
La tragedia sarà rappresentata in diversi luoghi siciliani e
non, nelle sedi apposite: siti archeologici, vecchie chiese,
antichi casali, piazze storiche, castelli. Il Presidente della
Compagnia, Ercole Tringale, ha scelto quest’opera che, in
occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, si avvale di una
Compagnia siciliana, di un autore abruzzese che scrisse,
visse, operò in Lombardia: quindi Italia Unita nell’arte. Personaggi e interpreti saranno Gigliola De Sangro (Gigliola
Reyna), Tibaldo De Sangro (Mario Re), Donna Aldegrina
(Cettina Poma), Simonetto De Sangro (Alessio Sapienza)
Bertrando Acclozamora (Riccardo Carrabino), Angizia Fura
(Lidia Scuderi), Il Serparo (Ercole Tringale) Annabella (Mara Di Maura), Benedetta (Rita Re). La romanza “Non t’amo
più” di Francesco Paolo Tosti è cantata da Anna Moleti Belfiore. La regia è di Gigliola Reyna Cutrufelli: gli effetti speciali di Elio De Santis; i Costumi di Ivan Sarovic; il tecnico
delle luci sarà Orazio Zappulla, Ingresso libero
Valentina Consoli
La mia preghiera
Mio Dio, perdonami dei miei peccati
ed ascolta la mia umile preghiera.
Ti ringrazio per avermi dato la vita,
Ti ringrazio per avermi fatto cristiano
e per avermi dato una dolce compagna.
Grazie per avermi reso padre e nonno.
Affido a Te la mia umile vita, fa che
i giorni che Tu mi riservi non siano
di peso a nessuno.
Imploro tutte le tue grazie,
rendimi più buono e fai che
i miei giorni terreni siano
vissuti in favore del prossimo.
Ti chiedo la pace,
l’amore e la giustizia per tutti.
La mia preghiera va agli ammalati,
ai sofferenti ai bisognosi,
sia a quelli da me conosciuti
sia a quelli che la tua bontà
divina conosce.
Dammi un dolce trapasso
e ricongiungimi a te mio Dio.
Sii sempre di conforto ai miei cari.
Accetta la preghiera che umilmente
Ti rivolgo, è la grazia più grande
che Ti chiedo.
Saro Pistorio
Gazzettino 16-07-2011:Gazzettino-nuovo 1 14/07/11 20:54 Pagina 4
4
> S E T T I M A N A L E IDG
acese
N . 25 • sabato 16 luglio 2011
di Giarre
Adolescenti, moderno fenomeno “Sequenze
Acireale: un convegno organizzato dalla Fidapa ha affrontato il delicato tema
del come approcciare la new generation tra i 13 ed i 18 anni
G
li “adolescenti” come categoria, oggi,
sono un problema
serio da attenzionare
con massima cura in
famiglia, a scuola,
sui mass media, nei Servizi Sociali comunali. E alla Adolescenza, fase della
vita interposta tra la fanciullezza e l’età
adulta, con caratteristiche modificazioni somatiche, neuro-endocrine, psichiche, che accompagnano e seguono
l’età puberale, la Sezione Fidapa di
Acireale ha dedicato l’incontro pubblico su “Adolescenza: fatto individuale e
fenomeno sociale - Strategie di intervento a confronto”. In pratica, come
approcciare la new generation tra i 13 e
i 18 anni.
La presidente, prof.ssa Sara Scuderi (al centro foto), nel suo intervento
ha sottolineato che l’incontro sarebbe
stato un Seminario informativo, con
due relatrici, le socie della Sezione
acese, le dott.sse Carmela Borzì e Margherita Matalone, con uno spazio riservato ad operatori del settore, giovani e
meno giovani. Obiettivo della serata?
Proporre strategie e modelli di intervento. La dott.ssa Carmela Borzì (pri-
ma da sinistra), sociologo funzionario
del Comune di Acireale con lunga
esperienza nei Servizi sociali, ha fatto
presente che l’adolescente, oggi, è
molto tecnologico, cresce a computer,
facebook e internet. In molti casi, ha
una famiglia non convenzionale, vive
con uno dei due genitori, ha una dimestichezza con la sessualità che può
creare turbamenti, incertezze e chiusura in sé. “Per evitare tanti rischi - ha
sottolineato - bisogna fare ritrovare al-
Auguri poeta!
Venerdi 8 luglio 2011 Nino Grasso
Atlante e Maria Catena (Mariuccia) Mineo, nella Chiesa di S. Maria del Suffragio di Acireale, hanno rinnovato la loro
promessa di matrimonio nel 50° dello
anniversario. Il poeta Nino Grasso
Atlante è un “vecchio” collaboratore del
Gazzettino avendo, tra l’altro, nel periodo 1998/2000 dato vita, in poesia, alla
rubrica “Arti e mestieri”, con successo.
Hanno concelebrato Padre Salvatore Alberti d.O., rettore della Chiesa monu-
mentale di S. M. del Suffragio e don
Giovanni Cavallaro, parroco della Chiesa della frazione acese di Guardia, dove
Nino e Mariuccia sono residenti.
I nostri cari amici hanno poi festeggiato con familiari e amici ai quali, poi,
hanno regalato alcuni versi di Nino racchiusi nel volumetto “ Cinquantanni
d’amuri – 1961/2011 – affetti, ricorrenze, sentimenti. A loro vadano gli auguri
del Gazzettino.
C.D.M.
l’adolescente la propria identità, dentro e fuori la famiglia”. Ha poi ricordato sue esperienze di lavoro maturate
negli anni e tra queste la “Mediazione
Familiare”, nata in America, da oltre
vent’anni presente in Italia e da qualche anno anche nel Comune di Acireale. M. F. da gestire per gradi in colloqui separati (genitore, coppia, adolescente, famiglia.
La dott.ssa Matalone (terza da sinistra), sociologo funzionario del co-
mune di Catania, ha evidenziato il fatto
che, fino alla quinta elementare, il ragazzino non crea problemi mentre, dai
12/13 anni ai 18, l’adolescente per
quanto sopra ricordato, pone in vari
modi il problema della emergenza educativa, pertanto bisogna stabilire una
“buona relazione anche attraverso un
disegno, un paragone, un esempio”.
Ha poi illustrato l’organizzazione di un
modello originale da lei elaborato
(Centro di Comunicazione e di Ascolto), ricordando diverse situazioni nelle
quali gli strumenti da lei approntati sono stati efficaci per promuovere il dialogo per raggiungere il “bene comune”, anche in casi di indubbia difficoltà
relazionale e sociale. Sono poi intervenuti Nino Grasso, responsabile della
cooperativa sociale “Promozione” e
del Punto di Incontro di Acireale dell’Unicef, la dott. Maria Lizzio, laurea
in Scienze dell’Educazione, la dott.
Sofia Di Grazia, laurea in Scienza della
Formazione, per comunicare le proprie
esperienze di lavoro, e la fidapina acese dottoressa Rosa Barbagallo.
Camillo De Martino
siciliane”
Aci Sant’Antonio:
una settimana di grandi
successi del cinema isolano
per riflettere sulle notevoli
potenzialità del settore
Iniziata lo scorso 11 luglio, nel cortile di Palazzo Cantarella, ha fatto registrare un notevole successo la rassegna cinematografica “Sequenze Siciliane”, organizzata
dal Comune di Aci S. Antonio in collaborazione con la
Regione Siciliana, la Provincia Regionale di Catania e la
Pro Loco e in programma ogni sera fino ad oggi, sabato
16 luglio. La manifestazione si è articolata con la proiezione di sei importanti pellicole: “I Viceré” di Roberto
Faenza (lunedì 11 luglio), “Rosso Malpelo” di Pasquale
Scimeca (martedì 12), “Angela” di Roberta Torre (mercoledì 13), “L’uomo di vetro” di Stefano Incerti (giovedì 14),
“I cento passi” di Marco Tullio Giordana (venerdì 15),
“L’uomo delle stelle” di Giuseppe Tornatore (sabato 16).
Una carrellata su grandi successi del cinema isolano,
che ha incontrato l’approvazione degli appassionati spettatori, facendo registrare il successo per l’innovativa proposta messa in campo dall’Amministrazione comunale
santantonese. Nel corso delle proiezioni sono anche stati accolti come ospiti attori e registi che hanno partecipato
ai film.
«Abbiamo proposto una settimana di cinema siciliano – ha spiegato il sindaco, dott. Pippo Cutuli – perché
crediamo che questa terra ha davvero dato tanto alla cinematografia nazionale. Infatti, tanti film sono stati girati
qui, tutti film di grandissima valenza e grandissimo spessore. Si tratta di pellicole che ci fanno riflettere e che, allo
stesso tempo, esaltano i nostri luoghi e li fanno conoscere a tutto il mondo».
«È chiaro che la nostra terra – ha aggiunto Guglielmo Ferro, in sede di presentazione dell’iniziativa – è stata, ed è ancora, spunto di grande ispirazione per gli artisti
e, quindi, una grande culla per le arti. Questa è una grande possibilità, una grande occasione che dobbiamo in
qualche modo intercettare in una maniera più utile, migliorare, e far si che tutto questo per noi diventi un valore
aggiunto e non qualcosa di occasionale».
Valeria Scalisi
Gazzettino 16-07-2011:Gazzettino-nuovo 1 14/07/11 20:54 Pagina 5
> S E T T I M A N A L E IDG
di Giarre
attualità
N. 2 5 • sa bato 1 6 luglio 2011
L’era crispiana
5
L’intervento
Giardini Naxos: brutti tempi per il paese
Il deterioramento dei rapporti italo-francesi, favorì intanto
l’orientamento della diplomazia italiana verso Berlino e Vienna,
portando alla stipulazione della Triplice Alleanza…
“Per meglio comprendere la cesura unitaria”
e i reazionari di tutta Italia e l’Internazionale socialista. Crispi prestò orecchio a
tutto ciò e non solo volle vincere ma volle stravincere. Si schierò contro la sua
NIGHT & DAY
Terra, la mise a ferro e a fuoco. Ma ancora non era finita.
!"##$%&'&( )$**&( +$( ","'#$( -."//&( *0"( *$( &12"##&3(
La sconfitta di Adua, avvenuta
&( #.##$4( &22&11$5'&#$( +$( #"&#)53( %.1$*&( "(
&+&##&(nel
!$( 12&7$&( +&//89#'&( $'( :/."1( ;"1#$,&/3( *0"(
&)#"6(
marzo del 1896, scatenò tumulti
in molte
-."1#8&''5(
piazze d’Italia tanto da costringere
Crispi *$( 2)525'"( *5%"( ","'#5( *5'*/.1$,5(
+"//&(
)&11"<'&($/( #&/"'#.515( &)%5'$*$1#&(=0&)/$"(
un altro
alle dimissioni. Gli succedette
&11$"%"( &/( #5**5( @&*)5:&#$*5A( +"/(
>.11"/?0$#"(
siciliano antisiciliano, il marchese
Antonio Starabba di Rudinì (il cui*0$#&))$1#&(B&$(C"''$*$3(&$(<)&+",5/$(12"##&*5/$($'(
governo
#"&#)5(che
+$&/"##&/"( 2)5251#$( &//8$'#")'5( +$( @B$&))"4(
venne detto “dei galantuomini”),
+$(.'(
=$##D(+"//&(>.1$*&("(+"//8&)#"A('"/(*5'#"1#5(
concedette un’amnistia ai detenuti politici tanto per calmare le acque @)$#)5,&#5A(
ma in so- =&%251&'#5( E"**0$56( F5'( %&'*0")D(
*$'"%&3(
G$##&( 2)5<)&%%&7$5'"( +"//"(
stanza la politica governativa$/(
non
cam- *5'( /&(ll.mo
Signor Sindaco, è nei momenti tri&//8$'#")'5(
+"//&(
I)5,$'*$&( "( $( ( *$'"J5).%(
H)"'"(
biò, anzi il nuovo governo intensificò le
sti che si nota la vicinanza altrui. E, og+$( -.&/$#D( K*5%"( @!#52( ;"%%$'$*$+$5A( &//8H)"'&(
misure repressive contro i “sovversivi”.
gi, per Giardini Naxos i giorni sono pesH)<"'#$'&( +$( =&#&'$&L6( M%%&'*&:$/$3( *5%"( 5<'$(
La pessima annata del 1897 e il rinsimi. L’arresto del primo degli eletti della
&''53( $( *5'*")#$( &/( N"&#)5( H'#$*5( +$( N&5)%$'&(
sua lista, ha portato amarezza e soprattutto
caro della vita esasperarono gli animi;
1&)&''5( </$( ","'#$( 2$O( $'( ,$1#&( +"//&( 1"##$%&'&4(
nella foto Villa Florio - Palermo
tanta, tantissima sorpresa. E, mentre il paese
mentre il 1898 segnò l’esplosione di una
P5.( Q""+( K+"$( E"/,"#( R'+")<)5.'+L3( 2")( #"'")"(
è invaso dallo stupore destato dalla notizia,
irrefrenabile collera popolare accumula&/#5( /5( 1#"'+&)+5( +"/()5*S(&/#")'&#$,5T(U.**0")53(
avvento della sini- sastrosi sulla produzione agricola, so- tasi in quarant’anni di malgoverno. L’anla città Le manifesta la propria solidarietà e
2")( %&)*&)"( $/( 2&115( 1./( 252( +$( -.&/$#D( "(
stra al potere venne prattutto meridionale. Egli cercò inoltre no si aprì con una vittima proprio in Sicila propria vicinanza, invitandola a verifica/8$'*5'J5'+$:$/"(#5**5(+$(=&)/51(!&'#&'&3(2")(J&)"(
definita dai contem- di instaurare un regime forte non privo di lia: il 2 gennaio quando, a Siculiana, la
re, vigilare con scrupolo e maggiore atten15<'&)"( J&'( 1$*$/$&'$(
"( '5'6( =5%"( 1"%2)"( +$(
poranei “rivoluzio- aperture riformatrici, ma soprattutto teso polizia sparò sulla folla che protestava
zione affinché fatti del genere non abbiano a
<)&'+"(12"115)"(1$()$,"/&(&'*0"(@>.1$*&(>$/5A3(/&(
ne parlamentare”. alla ricerca di una nuova grandezza colo- per avere pane e lavoroNIGHT
verificarsi
e La invita a spendersi affinché
& DAY
uccidendo
un +$)"##&( +&( ;)&'*5(
C&##$&#53(la*0"(
*$( del
)&11"<'&(
In effetti una rivolu- niale (che avrebbe portato al disastro di
venga sempre attenzionata
necessità
contadino. Ma le manifestazioni
e le ri- -."1#&( 1"##$%&'&( +."( ","'#$( +&( '5'(
2)525'"(
!"##$%&'&( )$**&( +$( ","'#$( -."//&( *0"(rafforzamento
*$( &12"##&3( della cultura della legalità.
zione ci fu davvero perché si affermò in Adua, marzo 1896), nel tentativo di rivolte si susseguono in tutta 2")+")"4(
Italia per
252( )&JG$'&#5(
+$( nel&+&##&( &( #.##$4( &22&11$5'&#$( +$(M/(#"&#)53(
%.1$*&(
"('"/(
quegli anni un nuovo equilibrio di pote- solvere i problemi relativi alla povertà
letto@+522$5A(
che la S.V./$,"(
è venuta
La città ha
l’aumento
del+&//89#'&(
pane,>&)$'&(
per $'(
il laQ"$( "( I&5/&(
N.)*$(
+$( &/#$11$%5(
12&7$&(
:/."1(
;"1#$,&/3(
*0"("( $/( V&77(
&)#"6(del!$(prezzo
la determinazione
di azzerare
la Giunta mure. Una “rivoluzione passiva”, secondo nel mezzogiorno e a tal fine firmò il tratcontro le imposte.
Scioperi
e tu-+"/(
*0$#&))$1#&(
I0$/$22"(
I"#).**$&'$(
/$,"//5(
*$( 2)525'"(
*5%"(
","'#5(
*5'*/.1$,5(
nicipale
e quindi,
portare
al palazzo dei
la definizione di Vincenzo Cuoco, nei ri- tato di Uccialli con Menelik, in base al voro e-."1#8&''5(
multi
si
contano
a
decine
in
Sicilia,
in
KJ)&#"//5(
+"/(
<)&'+"(
2$&'$1#&L(
"(
+"//&(
*&'#&'#"(
+"//&( )&11"<'&($/( #&/"'#.515( &)%5'$*$1#&(=0&)/$"(
Naxioti, nuovi assessori. Radio
popolare,
guardi del Risorgimento. Si verificò una quale era riconosciuto il controllo italiaF&#0&/$"(
nelle Marche,
in Puglia.
>.11"/?0$#"(
&11$"%"(
&/( #5**5(C/&'*6(F5'(%&'*0")&''5(
@&*)5:&#$*5A(
+"/(
parla di dimissioni
del 25$(</$(","'#$(
vice sindaco on. Curprogressiva assimilazione delle classi di- no in Eritrea ed un ambiguo protettorato Campania,
9#'"&4(
#"&#)53( 1&:&#5(
*5'( Cosa
&( U&JJ")&'&(
Il 16
febbraio 1898 la polizia
inter*0$#&))$1#&(B&$(C"''$*$3(&$(<)&+",5/$(12"##&*5/$($'(
renti e$/(dell’assessore
avv. WX3(
Vernaci.
rigenti regionali nel processo di unifica- sull’Etiopia.
/8$))$,")"'#"(
>&)*5(
N)&,&</$53(
"(
/&(
%.1$*&(
venne
contro
una
manifestazione
a
Paler#"&#)5( +$&/"##&/"( 2)5251#$( &//8$'#")'5(può
+$( dirci
@B$&))"4(
in merito? Corre voce che anche il
zione. In pratica, le classi dirigenti meriAl di là della fallimentare impresa
*/&11$*&3(
Z[3(
*5'(
)"*$#&/( +"/(
<)&'+"(Bosco,
18, a Troina, la truppa sparò
su di-%")*5/"+Y(
Presidente
del$/(
Consiglio,
Salvatore
+$(.'(
dionali si amalgamarono con quelle del coloniale, il governo di Francesco Crispi mo. Il =$##D(+"//&(>.1$*&("(+"//8&)#"A('"/(*5'#"1#5(
2$&'$1#&(
9')$-."(
C&#$76( H</$(
donne e =&%251&'#5(
ragazzi: il bilancio
fu 1.+&%")$*&'5(
dimettersi
per assumere
l’incarico
potrebbe
centro-nord. Infatti, fin dal 1860, la par- orientò il sistema politico italiano verso soccupati,
E"**0$56(
F5'(
%&'*0")D(
@)$#)5,&#5A(
+$(di#"&#)5(
1"<'&/$&%5(
$/( J"1#$,&/(
&22&11$5'&#$(
morti e ventotto
feriti.
Il paese,
assessore
alla Pubblica
istruzione+$(
e la cate più conservatrice dell’aristocrazia me- un marcato autoritarismo, ma a causa di cinque
$/( *$'"%&3(
*5'( /&(
G$##&(
2)5<)&%%&7$5'"(
+"//"(
*5)#$(@N"&#)$(Q$G/"11$A(
K1&:&#5(WX("(+5%"'$*&(W\L(
stato d’assedio,
venne
invaso
da
di vice
Sindaco. Risulta a verità?
ridionale confluì nel partito di Cavour, della crisi economica del 1892 cadde e posto in
H)"'"(
&//8$'#")'5(
+"//&(
I)5,$'*$&(
"( $(rica
( *$'"J5).%(
*0"3(<$.'#5(&//&(1.&(#")7&("+$7$5'"3(1$(2)525'"(+$(
LaHcittà
Le ricorda, Signor Sindaco, che
mentre quella più innovatrice divenne salì Giolitti. Quest’ultimo, travolto dallo due compagnie
+$( -.&/$#D(diK*5%"(
@!#52(
;"%%$'$*$+$5A(
&//8
)"'&(
fanteria.
Il
22
feb$/(fe-2.'#5( è1.//"(
@'.5,"(
J&)"(
già trascorso
anno dalla#"&#)&/$A3(
sua elezione e
garibaldina. In Sicilia ci fu sempre una scandalo della Banca Romana (1893), si braio, H)<"'#$'&(
+$( =&#&'$&L6(
M%%&'*&:$/$3(
*5%"(
5<'$( un*5))"'#$(
a Modica, soldati
e carabinieri
*5$',5/<"'+5(
'.%")51"(
*5%2&<'$"(
"%")<"'#$6(
dialettica tra la parte più conservatrice dimise e Crispi ritornò al governo.
&''53(morti.
$( *5'*")#$(
N"&#)5(
H'#$*5( +$( N&5)%$'&(
cero cinque
In marzo&/(anche
il nord
H</$(
+8&)#"3( 1"<'&/$&%5( $'G$'"( /&(
dell’aristocrazia terriera, latifondista e la
Con fare dispotico, diede vastissimi scese in
1&)&''5(
","'#$(furono
2$O(
$'(gli&22&11$5'&#$(
,$1#&(
campo: </$(
a Bassano
al- +"//&( 1"##$%&'&4(
@=5%%5'2/&*"A(
%51#)&(
borghesia imprenditrice.
poteri alla Polizia. Represse nel sangue pini a P5.(
Q""+(
K+"$(
E"/,"#(
R'+")<)5.'+L3(
2")(
#"'")"(KR'$#"( +]0&:$#&#$5'L(
intervenire contro la popolazione,
+"//]&)#$1#&( I&5/5( I&)$1$3( 2)"115( /&( ;5'+&7$5'"(
La sinistra si propose, quindi, come le rivolte siciliane, tolse il diritto di voto mentre&/#5(
/5(
1#"'+&)+5(+"/()5*S(&/#")'&#$,5T(U.**0")53(
a Molinella vennero arrestati un
C)5+:"*S(
+$( +$(
=&#&'$&(
KE$&(
il partito “della riparazione e della giusti- a 800.000 persone
e si attirò
perplessità sindacalista
2")( %&)*&)"(
$/( 2&115(
1./( 252(
-.&/$#D(
"( B)&%$<'&'$3( ^_L( "3(
e cinquanta
mondine,
NIGHT
& DAY
&'*5)&( e&( =&#&'$&3( @R5%$'$( C"1#$"( R5%$'$6(
zia” dei torti consumati ai danni della Si- sul suo operato. Comunque, durante il sciolte/8$'*5'J5'+$:$/"(#5**5(+$(=&)/51(!&'#&'&3(2")(J&)"(
le cooperative.
P].%&'$#D(
+"//&(:"1#$&(
"(/&(:"1#$&/$#D(+"//].5%5A3(
cilia e del meridione e la piattaforma del cosiddetto decennio “crispiano” si regi15<'&)"(
J&'( 1$*$/$&'$(
"(ispano'5'6( =5%"(
1"%2)"(
+$(
In
aprile
scoppiò
la guerra
!"##$%&'&(
)$**&(
+$(
","'#$(
-."//&(
*0"(
*$(
&12"##&3(
2")15'&/"(
+$(
=5'*"##&(
B$.<&( "( ;&:$5( F$*5/&(
riparazionismo trovò il suo ideologo in strò un salto in avanti per la storia d’Ita<)&'+"(12"115)"(1$()$,"/&(&'*0"(@>.1$*&(>$/5A3(/&(
americana, col risultato di far aumentare
2)"115(
$/( I&/&775(
Camillo Finocchiaro Aprile, &+&##&(
sostenitore &(lia.
Nonostante
i traumi, le crisi +$(
econo)&11"<'&(
+$)"##&(
+&(B)5115(
;)&'*5(
C&##$&#53(
*0"( *$( I/&#&%5'"3( *0"( 1$(
#.##$4(
&22&11$5'&#$(
#"&#)53(
%.1$*&(
il prezzo
del grano "(
e della farina,
anche
2)5#)&))D(G$'5(&(%&)#"+Y(W^6
dell’esigenza di un reale cambiamento miche e finanziarie, la guerra coloniale
2)525'"( -."1#&( 1"##$%&'&(
+."( ","'#$( +&( '5'(
all’indifferenza del governo che
&)#"6(
!$( 12&7$&(
+&//89#'&(
$'( :/."1(
;"1#$,&/3(
del clima politico. Considerato
che, sin
persa, un colpo
di stato sventato,
il nord grazie
2")+")"4(*0"(
M/( 252( )&JG$'&#5( '"/( @+522$5A( /$,"( +$(
avrebbe
potuto benissimo evitare il rindagli inizi dell’800, la Sicilia -."1#8&''5(
si era sem- ne uscì
più forte.","'#5(
Non
>&)$'&( Q"$( "( I&5/&( N.)*$( "( $/( V&77( +$( &/#$11$%5(
*$(economicamente
2)525'"( *5%"(
*5'*/.1$,5(
caro del pane sospendendo, almeno tempre trovata all’opposizione, con i Borbo- fu così per la Sicilia e il meridione.
/$,"//5( +"/( *0$#&))$1#&( I0$/$22"( I"#).**$&'$(
+"//&(
)&11"<'&($/(
#&/"'#.515(
&)%5'$*$1#&(=0&)/$"(
dazio sulla farina.
ne prima e con i Savoia dopo il 1860, con
Alla fine del periodo “crispiano”, la poraneamente,
KJ)&#"//5(il +"/(
<)&'+"( 2$&'$1#&L( "( +"//&( *&'#&'#"(
La
protesta
divampò
l’avvento della sinistra finalmente
l’Isola Sicilia si&11$"%"(
presentava indebolita
e i livelli
>.11"/?0$#"(
&/( #5**5(
@&*)5:&#$*5A(
+"/( in tutto il paese 25$(</$(","'#$(
F&#0&/$"( C/&'*6(F5'(%&'*0")&''5(
cedendo alle
pressioni
del re 1&:&#5( WX3( *5'(
avrebbe potuto far parte di un nuovo di- culturali, economici e politici si abbassa- e Di Rudinì,
&( U&JJ")&'&(
9#'"&4(
$/( #"&#)53(
*0$#&))$1#&(B&$(C"''$*$3(&$(<)&+",5/$(12"##&*5/$($'(
I
e
degli
ambienti
di
Corte
che
segno politico per reclamare una
riforma rono di conseguenza. A provocare il tra- Umberto
/8$))$,")"'#"( >&)*5( N)&,&</$53(
"( /&( %.1$*&(
reclamavano
una
politica Z[3(
più*5'(
dura,
del sistema elettorale che desse
voce pu- +$&/"##&/"(
collo economico
furono principalmente
#"&#)5(
2)5251#$(
&//8$'#")'5(
+$(*/&11$*&3(
@B$&))"4(
%")*5/"+Y(
$/( )"*$#&/( +"/( <)&'+"(
sabato 16:
le forze dell’ordine
a intervenire
re ai lavoratori della terra.
la guerra commerciale con la Francia che chiamò2$&'$1#&(
1.+&%")$*&'5(
9')$-."( C&#$76(
H</$(
=$##D(+"//&(>.1$*&("(+"//8&)#"A('"/(*5'#"1#5(
+$(.'(
CHARLIE MUSSELWHITE & GAI BENNICI
Gli ambiziosi programmi del gover- causò il crollo dell’esportazione dei pro- dovunque.
Da
Sud
a
Nord
fino
a
culmi&22&11$5'&#$( +$( #"&#)5( 1"<'&/$&%5( $/( J"1#$,&/(
+$( Manenti
Parco Trinità
no cozzarono contro una situazione
in- dotti=&%251&'#5(
agricoli pregiati. L’industria
zolfi- F5'(
@)$#)5,&#5A(
E"**0$56(
%&'*0")D(
nare nelle
cannonate del generale
Bava
*5)#$(@N"&#)$(Q$G/"11$A(
K1&:&#5(WX("(+5%"'$*&(W\L(
Mascalucia (CT) - h. 20.00
ternazionale sfavorevole e, per quanto fera fu messa in ginocchio sul mercato Beccaris
sugli+"//"(
scioperanti di Milano e
*0"3(<$.'#5(&//&(1.&(#")7&("+$7$5'"3(1$(2)525'"(+$(
$/( *$'"%&3( *5'( /&( G$##&( 2)5<)&%%&7$5'"(
durante l’era di Depetris (1876-87) si re- estero dalla concorrenza dello zolfo ame- mettendo
PER CASO
campo
altre1.//"(
misure@'.5,"(
restritti- *5))"'#$(STRAVAGANTI
J&)"(in $/(
2.'#5(
#"&#)&/$A3(
gistrasse un inizio di industrializzazione,
ricano. La capacità
di iniziativa
che la Si- "(ve
H)"'"( &//8$'#")'5(
+"//&(
I)5,$'*$&(
$( (che
*$'"J5).%(
Camposanto Vecchio
portarono all’arresto
di molti
*5$',5/<"'+5(
'.%")51"(
*5%2&<'$"( "%")<"'#$6(
- h./&(
21.00
lo sviluppo economico generale dell’Ita- cilia aveva mostrato fu duramente colpi- esponenti
&22&11$5'&#$(
+8&)#"3(Senza
1"<'&/$&%5(Giarre
$'G$'"(
+$( -.&/$#D( K*5%"( @!#52( ;"%%$'$*$+$5A(H</$(
&//8dell’estrema
H
)"'&( sinistra.
lia fu inferiore alle speranze e coincise ta da questi eventi. Non a caso fu proprio comprendere
%51#)&(
@=5%%5'2/&*"A(
KR'$#"( +]0&:$#&#$5'L(
l’importanza
crescente delANESTESIA TOTALE
H)<"'#$'&(
+$( =&#&'$&L6(
M%%&'*&:$/$3(
*5%"(
5<'$(
con la grave crisi agricola degli
anni Ot- in questo
periodo che iniziò
la fase di- l’opinione
+"//]&)#$1#&(
I&)$1$3(
2)"115( /&( ;5'+&7$5'"(
pubblica I&5/5(
che gli era
contraria,
(con Marco Travaglio)
tanta. Inoltre la Destra aveva lasciato in scendente dei Florio, la famiglia più rapC)5+:"*S(
+$( approvare
=&#&'$&( KE$&(
B)&%$<'&'$3(
^_L( "3(
Rudinì
cercò di far
dal Par&''53( $( *5'*")#$( &/( N"&#)5( H'#$*5( il+$(
N&5)%$'&(
Anfiteatro
Comunale
eredità alla Sinistra una serie di scottanti presentativa della economia siciliana.
&'*5)&(
&( di=&#&'$&3(
@R5%$'$(
R5%$'$6(
Etnea (CT) - h. 21.00
lamento
una serie
leggi illiberali,
che C"1#$"(Zafferana
1&)&''5( Mentre
</$( ","'#$(
2$O(
$'(l’industrializ,$1#&( +"//&(
1"##$%&'&4(
questioni: l’ordine pubblico inesistente,
nel resto del
paese
P].%&'$#D(
"(/&(:"1#$&/$#D(+"//].5%5A3(
limitavano
il diritto+"//&(:"1#$&(
di sciopero, la
libertà
la lacerazione nei rapporti tra P5.(
le forze Q""+(
po- zazione
in Sicilia e nel meriFESTIVAL
2")15'&/"(
+$( =5'*"##&(
B$.<&(
F$*5/&(TEATRI RIFLESSI
K+"$(avanzava
E"/,"#(R'+")<)5.'+L3(
2")(
e#"'")"(
di associazione.
Ma fu
ben "( ;&:$5(
litiche, le inchieste parlamentari non dione in genere si ebbe una regressione. di stampa
Centro
Le Ciminiere
B)5115(
2)"115(
$/( eI&/&775(
I/&#&%5'"3(
*0"(Fieristico
1$(
presto
abbandonato
dal
Re
data
l’osti/5( 1#"'+&)+5(
+"/()5*S(&/#")'&#$,5T(U.**0")53(
Catania - h. 20.00
concluse, il brigantaggio che&/#5(
imperverLo Stato pertanto
si limitava a sostenere
2)5#)&))D(G$'5(&(%&)#"+Y(W^6
lità della maggioranza parlamentare, il
sava da sedici anni e che era stato
arginalo sviluppo$/(del2&115(
nord, tassando
2")(
%&)*&)"(
1./(i cittadini
252( +$(
-.&/$#D(
"( a dimettersi.
29
giugno
1898, fu costretto
domenica 17:
to criminalizzando intere popolazioni.
e poiché le maggiori entrate venivano
PAOLA TURCI & MARINA REI
La
verità
era
che
Di
Rudinì
non
aveva
la
/8$'*5'J5'+$:$/"(#5**5(+$(=&)/51(!&'#&'&3(2")(J&)"(
Il deterioramento dei rapporti italo- dall’agricoltura e quindi dal sud. L’inteAnfiteatro Comunale
statura politica di Crispi e le sue misure
francesi, favorì intanto l’orientamento
ro
Meridione,
protagonista
dell’ascesa
15<'&)"( J&'( 1$*$/$&'$( "( '5'6( =5%"( 1"%2)"( +$(
Milo (CT) - h. 20.00
della diplomazia italiana verso Berlino e della sinistra al potere, fu quello che restrittive stavano colpendo violente<)&'+"(12"115)"(1$()$,"/&(&'*0"(@>.1$*&(>$/5A3(/&(
Vienna, così da portare nel 1882
alla sti- pagò il pedaggio perché il Settentrione si mente anche il nord.
GIROVAGHI
Fu sostituito
pulazione della Triplice Alleanza.
economicamente.
Camposanto Vecchio
)&11"<'&(sviluppasse
+$)"##&(
+&( ;)&'*5( C&##$&#53(
*0"( dal*$(generale Luigi PelQuesto indirizzo politico ebbe il suo
I contadini siciliani, che avevano da- loux (già responsabile della gestione miGiarre - h. 21.00
1"##$%&'&(
+&(
'5'(
sostenitore più intransigente2)525'"(
in France- to-."1#&(
vita ai Fasci
dei Lavoratori, +."(
furono ","'#$(
litare della
Puglia
in occasione dei disorFESTIVAL TEATRI RIFLESSI
sco Crispi. Inoltre per adeguare
la politi- considerati
stregua di pericolosi
dini del 1898).
2")+")"4(
M/( 252(alla)&JG$'&#5(
'"/(sov@+522$5A(
/$,"(Milano
+$( e il nord non ebCentro Fieristico Le Ciminiere
ca estera italiana a quelle delle potenze versivi capaci di rovesciare lo Stato. La bero contro, come la Sicilia, tutte le forze
Catania - h. 20.00
>&)$'&(
"(nazionale
I&5/&(poiN.)*$(
$/( V&77(politiche
+$( &/#$11$%5(
europee venne iniziata un’azione
colo- Q"$(
stampa
cominciò"(a sfornae sociali… ebbero l’opportuniale che nel 1885, dopo la forzata
rinun- +"/(
re una serie
di articoli volti aI0$/$22"(
denigrare i nità
/$,"//5(
*0$#&))$1#&(
I"#).**$&'$(
di riprendere la crescita economica a
lunedì 18:
cia della Tunisia, si indirizzò verso la dirigenti socialisti siciliani. Si scriveva spese di un sud ancora una volta devastaLOU REED & BAND
KJ)&#"//5(
+"/(
<)&'+"(
2$&'$1#&L(
"(
+"//&(
*&'#&'#"(
conquista dell’Eritrea.
anche di complotti tra la Francia e i so- to e calpestato.
Teatro Antico
Dopo aver abbandonato F&#0&/$"(
la sinistra, cialisti
siciliani tendenti ad azioni anti- 25$(</$(","'#$(
Taormina - h. 21.00
C/&'*6(F5'(%&'*0")&''5(
La Sicilia e con essa tutto il mezzoCrispi era entrato nel gioco del trasfor- italiane. L’opinione pubblica fu pilotata
giorno cessarono,
definitivamente, di
&( U&JJ")&'&(
$/( #"&#)53(
1&:&#5(
WX3( *5'(
STOP FEMMINICIDIO
mismo, che nel 1887 gli consentì
di su- contro i9#'"&4(
contadini siciliani
che venivano
aver peso nella vita politica italiana.
(cineforum)
bentrare a Depretis. Crispi accentuò
il dipinti come
esseri primitivi,
affamati, "( /&( %.1$*&(
/8$))$,")"'#"(
>&)*5(
N)&,&</$53(
(65. – “Sicilia postunitaria - ControArena Argentina
protezionismo economico in chiave es- saccheggiatori e inconsapevoli.
Catania - h. 20.45
*/&11$*&3(
%")*5/"+Y(
Z[3(
*5'(
$/(
)"*$#&/(
+"/(
lettura
del<)&'+"(
Risorgimento” 2010/2011)
senzialmente antifrancese, provocando
In sostanza, la Sicilia fu lasciata sola.
*
* *
*
* *
*
*
I
L’
*
* *
*
* *
*
*
quindi, il periodo degli assestamenti è ormai
finito. Occorrono fatti e bisogna dare inizio
al programma presentato che, se realizzato,
potrà cambiare le sorti di questo nostro meraviglioso paese, non sempre fortunato, negli amministratori avuti.
La sua elezione, Signor Sindaco, è nata
dalla speranza di avere tempi migliori, speranza che ancora nutrono i giardinesi i quali
Le hanno dimostrato la loro fiducia con una
larga, larghissima maggioranza che ha colto
di sorpresa tutti. Dalle sue scelte ci attendiamo tante cose, soprattutto: rettitudine, onestà e competenza. Operi in modo da realizzare quanto promesso e non deluda quanti in
Lei, hanno creduto.
Scelga con circospezione i suoi consiglieri e non si lasci condizionare da effimere
valutazioni politiche, prospettate da situazioni momentanee che alla luce degli avvenimenti politici italiani, sicuramente saranno sconfessate dal tempo.
Si ricordi Signor Sindaco, che quando
gli dei cadono, con loro crollano anche i
templi.
Francesco Bottari
night&day
Eventi Estate 2011 - dal 16 al 22 luglio
una guerra doganale che ebbe2$&'$1#&(
effetti di- Ebbe
contro i latifondisti, i conservatori
1.+&%")$*&'5(
9')$-."(
C&#$76(Salvatore
H</$( Musumeci
&22&11$5'&#$( +$( #"&#)5( 1"<'&/$&%5( $/( J"1#$,&/( +$(
«L’egoismo non consiste nel vivere come ci pare ma nel pretendere che gli altri vivano come pare a noi» (Oscar Wilde)
*5)#$(@N"&#)$(Q$G/"11$A( K1&:&#5(WX("(+5%"'$*&(W\L(
*0"3(<$.'#5(&//&(1.&(#")7&("+$7$5'"3(1$(2)525'"(+$(
J&)"( $/( 2.'#5( 1.//"( @'.5,"( *5))"'#$( #"&#)&/$A3(
*5$',5/<"'+5( '.%")51"( *5%2&<'$"( "%")<"'#$6(
RECITAL: IL SOGNO AMERICANO
Camposanto Vecchio
Giarre - h. 21.00
martedì 19:
ZUCCHERO
Teatro Antico
Taormina - h. 21.00
HANSEL E GRETEL
Camposanto Vecchio
Giarre - h. 21.00
mercoledì 20:
ZUCCHERO
Teatro Antico
Taormina - h. 21.00
GRAN PIANO RECITAL
(con Enrique Batiz)
Anfiteatro Comunale
Zafferana (CT) - h. 21.00
giovedì 21:
7SOIS.MED.KRIOL.ORKESTRA
(con Eugenio Bennato)
Parco Trinita' Manenti
Mascalucia (CT) - h. 21.30
RIOLO JAZZ QUARTET
Camposanto Vecchio
Giarre - h. 21.00
venerdì 22:
CARLOS SANTANA
Teatro Antico
Taormina - h. 21.00
BLANC & PETRUCCIANI
(feat. Dominique di Piazza)
Anfiteatro Comunale
Milo (CT) - h. 21.00
KORRONTZI
Parco Trinita' Manenti
Mascalucia (CT) - h. 21.30
Gazzettino 16-07-2011:Gazzettino-nuovo 1 14/07/11 20:54 Pagina 6
> S E T T I M A N A L E IDG
6
catania e provincia
N . 25 • sabato 16 luglio 2 01 1
“Non facitivi chiù sbintari”
Fiumefreddo: l’opposizione risponde in piazza alle accuse del sindaco Nucifora.
E rivolge la sua attenzione alle spese per le manifestazioni estive
L
a politica comunale fiumefreddese ha iniziato
anticipatamente la campagna elettorale. Dopo il
comizio del sindaco, Sebastiano Nucifora, l’opposizione ha voluto prendere la parola
in un altro comizio di risposta. “Si è subito voluto rimandare al mittente ogni
accusa e ogni calunnia – hanno affermato i rappresentanti dell’opposizione
–, definendo il comizio del sindaco fuori luogo e sproporzionato alla realtà. In
verità, risulta difficile immaginare come un Primo cittadino assente e lontano dalle persone per anni, possa ora intervenire in piazza contro coloro che
prima erano la sua maggioranza e ora
sono la sua opposizione”.
Sul palco i soggetti presenti sono
tre, forse volendosi rifare alla triade
condotta dal Sindaco nel suo primo comizio? Ad avviare il comizio è consigliere dott. Torrisi, il quale ha immediatamente rilanciato al mittente ogni
accusa e, citando numerosi dati, ha ricostruito la realtà dei fatti, rileggendo
parti del bilancio attuale e di quelli passati. Si va dalla gestione dei soldi della
cultura alla manutenzione della villa
comunale, con forti prese di posizione
dell’opposizione, ma in realtà sembrano interventi tardivi. Magari di chi è
stato li ad osservare tacendo, aspettando il giorno della rottura politica per
implodere. Incessanti le accuse su come
si siano in questi anni sperperati soldi
per l’estate fiumefreddese sulla spiaggia, valorizzando solo e non oltre che
quell’area, magari per un tempo ristretto di giorni, senza mai creare un vero
indotto economico.
Sulla mancanza di indotto economico in questi anni, il Circolo di Rifondazione di Fiumefreddo, in una nota
chiarisce: “Il più aspro dissenso a questa politica dell’apparire, senza concretamente dare un benessere generale
alla città. Il cittadino realmente cosa
ha ritrovato dopo l’estate fiumefreddese? Forse una spiaggia più sporca, forse un’atroce confusione e la mancanza
di vie di fuga e un lento scorrimento del
traffico veicolare. Sono venute meno
tutte le misure di sicurezza per la viabilità, ostruendo le uniche vie di fuga per
un’emergenza, vista la sosta selvaggia
e incontrollata lungo le varie arterie
della litoranea e della strada provinciale che congiunge con via Badalà.
Emerge chiaramente una forte politica
di assistenzialismo e clientelismo ai
meno abbienti e agli anziani, quasi co-
me se fosse un modo clientelare dovuto
di contare consensi. I primi a denunciare questo tipo di politica sono stati proprio quelli del Circolo di Rifondazione
Comunista di Fiumefreddo. A distanza
di quattro anni nulla è cambiato e la
politica di feste e festini non ha mai abbandonato le sale del potere”.
Molto teatrale l’entrata in scena del
dott. Forzisi, il quale vanta una lunga
esperienza, quasi ultra trentennale, di
politica fiumefreddese, più volte candidato a sindaco e adesso consigliere:
“Cu ri sceccu ni fa mulu u primu cauci è
do so”. A suo dire il detto siciliano non
sbaglia, e in questa campagna elettorale
i proverbi non si risparmiano. Avrà fatto bene a ripensarci il dott. Forzisi?
Molti si stupiscono che un uomo della
sua lungimiranza politica non si sia reso conto prima di supportare un Sindaco politicamente inappropriato alla loro
linea, dopo quasi 8 anni di legislatura
assieme. Forzisi, incuriosito e ironico,
chiede al sindaco, che antecedentemente definì i consiglieri, a suo dire traditori, come dei “rozzulaseppi”, in questa
situazione chi sia la serpe (a serpi) che
loro rincorrono. Non manca di ricordare la promessa politica del 2007 dei
1500 posti di lavoro, post chiusura della
Keys Italia a Marina di Cottone. Ad oggi, un solo posto di lavoro non è stato
creato, e niente è arrivato dai vari propositi di riqualificazione: dal centro tematico al centro commerciale e, infine,
al grande outlet nulla è stato fatto.
La questione della Bandiera Blu di
Fiumefreddo è un cardine centrale sulla
quali tutti vorrebbero poterne trarre
giovamento. Ci si interroga, solo dopo
4 anni di estati fiumefreddesi, cosa abbia portato alla cittadina di Fiumefreddo il vantaggio di avere la bandiera Blu
(riconoscimento a livello internazionale, istituito dal 1987, che consiste in
eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano
criteri relativi alla gestione sostenibile
del territorio). Chiaro che Fiumefreddo
ne ha pieno diritto per via della Riserva
del Fiume Fiumefreddo e della presenza del corso d’acqua medesimo. In questi anni di Bandiera Blu e di estate fiumefreddese l’Amministrazione e tutti i
politici attorno non sono riusciti a realizzare uno sviluppo ecosostenibile dell’area ed un ritorno economico di interesse unico della collettività. In compenso, per la loro assenza d’azione, sono riusciti a sperperare tanto denaro
pubblico (circa 400 mila euro l’anno) e
a favorire il degrado ambientale dell’area, dissuadendo ogni forma di investimento ecosostenibile. Incapaci anche di
ripristinare i servizi igienici e di fornire
adeguate passerelle per la discesa in
spiaggia, le essenziali docce e, infine,
di rendere fruibile quel meraviglioso
boschetto non autoctono di eucalipti e
altre specie arbustacee a ridosso della
spiaggia.
L’intervento finale è del consigliere
Currò, ribattezzato da Rifondazione “il
compagno Currò”, che interviene come
esponente del PD di Fiumefreddo. Vuole esprimere con praticità trasversale
cosa sta succedendo e cosa è successo.
Puntualizza che lui è tra coloro che non
l’hanno votato quel Sindaco, quindi
non ha tradito nessuno, e che hanno
provato in ogni modo con i loro 6 consiglieri di collaborare con l’Amministrazione. Currò ha visto l’estate fiumefreddese come un modo per attrarre
persone ma, al medesimo tempo, senza
aver mai portato alcuna ricchezza al territorio fiumefreddese. Anzi, in alcuni
casi, gravando sulla Tarsu e sui costi
del mantenimento del territorio. Paragona le spese sostenute a quelle della
vicina Ottobrata e sottolinea come, per
quell’evento, i costi siano nettamente
inferiori alle entrate per il territorio,
mentre qui avveniva l’esatto contrario.
In merito alla famosa questione della
Bandiera Blu ha voluto ricordare come
Giuseppe Caudo ha sempre sostenuto,
negli ultimi anni, che “la bandiera non
costa nulla” In realtà, Caudo non ha
mai sbagliato, ha affermato Currò, non
costa nulla averla ma mantenerne l’autorità sul territorio costa centinaia di
migliaia di euro l’anno con la oramai
nota estate fiumefreddese. Nel pieno
spirito di una campagna elettorale già
avviata, ricorda ai giovani di non fare
gli stessi errori, di non farsi ingannare
di chi chiede i voti per 3 giorni di lavoro, e visto che la popolarità dei proverbi
tira bene: “Non facitivi chiù sbindari,
altrimenti non resta che fare le valigie e
andarsene”.
Se una parola viene spesa per i giovani non può mancarne una per gli anziani. Currò racconta come, «in un sistema che mira a professionalizzare i
dipendenti comunali e il personale a
Fiumefreddo, è avvenuto un singolare
caso di spostamento di mansione per
un impiegata con anni di esperienza all’ufficio Ici. In concomitanza al raddoppio della spesa per l’assistenza agli
anziani, tale dipendente è stata spostata ai servizi sociali… peccato che fosse
la moglie del Sindaco». Singolare l’applauso e l’approvazione da parte dei
membri del Circolo di Rifondazione di
Fiumefreddo che hanno acclamato tutti
gli interventi come se fossero fatti da
una parte politica a loro vicina… Quasi
fossero compagni ritrovati dopo un lungo periodo di smarrimento nei meandri
della sporca politica di paese. Ora luce
si è fatta: presto sabato potrebbe riaprirsi il dibattito con un nuovo comizio del
Sindaco Nucifora.
Nel frattempo, si prende atto che un
posto di addetto stampa del comune di
Fiumefreddo è vacante. Quindi, pensateci bene!
Concetto Barone
Riceviamo e pubblichiamo
Il circolo di Rifondazione Comunista di Fiumefreddo, alla luce delle notizie apprese
negli ultimi giorni dalla stampa, chiede un intervento da parte delle istituzioni in merito
alla disastrosa situazione del litorale jonico
Inammissibile che la Provincia rivendichi la paternità delle azioni di pulizia e puntualizzi l’operazione “Spiagge pulite” come cosa già fatta e ancora più inammissibile la
mancanza di chiarezza sui dovere dell’Ato. Un forte scontro di competenze non può accendersi quasi a metà luglio, senza concretizzare alcuna azione di pulizia, ma vaneggiando unicamente promesse di fare. È fortemente inaccettabile che alla domanda “perché ancora non si è iniziato” si risponda “mancano i fondi per procedere”. Il cittadino
che paga una Tarsu salata ha il diritto di avere il litorale pulito e relativamente ha il dovere di non sporcare. Chiamiamo in causa le istituzioni locali e quelle provinciali a monitorare il territorio costantemente, avvalendosi di ogni mezzo a loro disposizione, per tutelare il nostro territorio. Siamo anche convinti che è necessario apporre più cestini sulle spiagge, ciò invoglierebbe di più, indubbiamente, i cittadini al rispetto delle medesime.
Passiamo alla sconfortante constatazione che il depuratore consortile dei Comuni di Giarre, Riposto, Mascali, Sant’Alfio e Fiumefreddo di Sicilia è funzionante per meno
del 50 %. Tale affermazione giunge sia dall’evidenza dei fatti, sia dalle dichiarazioni del Comandante del Circomare di Riposto, Donato Zito, che da un esame delle acque fatto dagli alunni dell’istituto superiore “Majorana-Sabin”. Il depuratore, che sorge a Sant’Anna (Mascali), in prossimità della foce del torrente Macchia, è da decenni totalmente
insufficiente alla risorse dei cinque Comuni. La spiaggia rimane, infatti, per 575 metri “off-limits” alla balneazione da oltre 10 anni.
Crediamo che sia impegno e priorità dei cinque Comuni riuscire a trovare la fantomatica cifra di 3 milioni di euro che servirebbe a creare l’arcinoto 3° modulo e la condotta sottomarina di 700 metri. Siamo convinti che, se le acque reflue venissero depurate al 100%, non vi sarebbe alcuna necessità di una condotta sottomarina di 700 metri, con
un risparmio di spesa notevole. Un’opera di così fondamentale importanza per il territorio ha priorità massima nei bilanci di ogni Comune ed è impegno della Provincia di Catania e della Regione Siciliana intervenire in tempi brevi.
Condividiamo l’idea di utilizzare una buona parte degli incassi delle strisce blu del Comune di Mascali e di Riposto per iniziare a finanziare questa importante opera. Chiaramente non possiamo chiedere l’ausilio degli incassi del Comune di Giarre, dove con le strisce blu guadagnano tutti tranne Giarre e i giarresi. Infine, il Comune di Fiumefreddo, avrebbe solo da iniziare a recuperare i 180 mila euro incassati l’anno scorso e investirne una piccola parte in questa fondamentale opera.
Circolo della Rifondazione Comunista
di Giarre
La discarica di
esseri viventi
Adrano: gli operatori
dell’Enpa scoprono
un deposito di carcasse
automobilistiche ed i segni
della crudeltà contro
gli animali
Arriva la stagione estiva ma la crudeltà umana
verso gli animali non va certo in vacanza. La prova di
questa affermazione è arrivata con la scoperta di una
vera e propria discarica abusiva, rinvenuta ad Adrano,
in contrada Pecorelle, dagli Operatori di soccorso della sezione provinciale Enpa (Enta Nazionale Protezione Animali) di Catania. Un posto decisamente squallido, dove veniva abbandonato di tutto ma, tra i pezzi
delle auto, probabilmente di provenienza furtiva, i resti
di mobili, lamiere e quant’altro, una scoperta ha dimostrato, ancora una volta, la crudeltà verso gli animali.
Sono stati, infatti, rinvenuti i resti di una pecora morta
e in stato di putrefazione avanzato già sul posto da tre
giorni, il corpo di un gattino nero che, a detta delle persone del posto, fino alla sera precedente era ancora
vivo ed infine, accanto al cassonetto, tra i tanti rifiuti,
anche 4 cuccioli di cane, miracolosamente ancora in
vita, visto che la loro presenza era stata dichiarata dagli stessi residenti, risalente alla sera del giorno precedente.
«La segnalazione a noi – hanno sottolineato i volontari dell’Enpa – è partita dopo le inutili e insistenti
telefonate alla locale Polizia Municipale che, a fasi alterne, rispondeva di starsene occupando, oppure che
non fosse una loro competenza. Lo stesso è stato risposto ai Volontari accorsi sul posto e dopo i toni accesi, finiti con la richiesta di presentare denuncia alla
locale stazione dei Carabinieri, dopo ben 7 ore, la vicenda è finalmente culminata con la richiesta ufficiale
di ricovero dei cuccioli. Cuccioli che, nel frattempo,
per tutte quelle ore, sono stati accuditi dagli operatori
Enpa e mai da loro abbandonati, fino alla consegna
alla clinica veterinaria dell’Associazione “Nova Entra”
di Mascalucia. Anche gli animali morti sono stati rimossi».
Gli stessi volontari dell’Enpa hanno invitato i cittadini, tutti, a segnalare e denunciare: «Non abbiate timore a farlo, in quanto, se messi nelle condizioni di
poter operare in piena tranquillità, potrete auspicare,
finalmente, che certi malcostumi, deresponsabilizzazioni e scaricabarili, dove a pagarne le spese sono sia
i cittadini onesti che gli sfortunati animali, possano finalmente avere termine. Questi cuccioli, adesso, sono finalmente al sicuro. I prossimi lo saranno?».
Elisa Torrisi
San Pietro Clarenza:
ritorna l’Etnarun
Domenica 17 luglio a San Pietro Clarenza, organizzata dall’A.S.D. Atletica 2001 con il patrocinio dalla
Regione Siciliana, dalla Provincia Regionale di Catania, dal Comune di San Pietro Clarenza, in collaborazione con la Fidal Sicilia e l’Acsi Sicilia,si svolgerà Etnarun ed il Gran Premio dei Tre Santi. La manifestazione è valevole come 6ª prova del GP Regionale di
corsa Amatori/Master e assegnerà ai vincitori il 2°
Trofeo San Vito e il 1° Trofeo Internazionale ACSI
“Città di San Pietro Clarenza”. Alle gare parteciperanno circa 500 atleti provenienti da tutta la Sicilia.
«Stiamo lavorando a pieno ritmo – spiega il presidente della società organizzatrice, Davide Bandieramonte – per dare il massimo ai numerosi atleti che, da
tutta la Sicilia, onoreranno con la loro presenza la città
di San Pietro Clarenza. Sarà occasione anche per far
conoscere e valorizzare il nostro territorio».
L’EtnaRun 2011, inoltre, sarà anche valida come
prima tappa del secondo “Gran Premio dei tre Santi”,
una “tre tappe” che stilerà una classifica finale in base
alla sommatoria dei tempi ottenuti nelle tre singole
manifestazioni che la compongono: l’EtnaRun – 2°
Trofeo San Vito, sarà la prima; a seguire: il 2° Trofeo
San Lorenzo a Sant’Agata li Battiati il 9 agosto e il 14°
Trofeo Santa Caterina a San Pietro Clarenza, previsto
per il 1° novembre.
Fiumefreddo di Sicilia
Paura su un autobus
Un mezzo della Ferrovia Circumetnea prende
fuoco ingenerando panico tra i passeggeri
G
iovedì 7 luglio, alle ore 13:00 circa,
un vigile del fuoco volontario del
distaccamento di Linguaglossa si
trovava sulla strada che collega Rovittello
a Solicchiata, nel Comune di Castiglione di
Sicilia, e si è ritrovato a dover aiutare un
autobus della Fce, il cui mezzo stava prendendo fuoco. A quanto pare l’autista, mentre faceva tranquillamente la sua corsa
quotidiana, si è accorto del fumo che fuoriusciva dal vano bagagli. Prontamente, ha
fermato il pullman, ha fatto scendere i passeggeri e, con l’aiuto del Vigile del fuoco
volontario, che subito ha allertato il 115,
con un estintore hanno spento le fiamme.
I Vigili del fuoco volontari di Linguaglossa, arrivati in breve tempo, hanno
Michele Milazzo
provveduto a mettere in sicurezza non solo
il pullman ma anche la strada. L’incendio,
a quanto pare, è stato causato dal mal funzionamento dell’impianto elettrico che
passava dal bagagliaio. Per fortuna, tutto è
stato risolto in breve tempo e le poche persone che viaggiavano sull’autobus non si
sono fatte niente. A parte un bello spavento, naturalmente.
Sonia Santamaria
Gazzettino 16-07-2011:Gazzettino-nuovo 1 14/07/11 20:54 Pagina 7
> S E T T I M A N A L E IDG
alcantara
di Giarre
N. 25 • s abato 16 lug lio 2011
I “cervelloni” dell’Alcantara
Antonino Immesi, di Francavilla di Sicilia, e Bruno Ventura, di Trappitello, premiati
a Catania nell’ambito della prestigiosa manifestazione internazionale
“Inventeco-Expo”. Il primo per la migliore invenzione a tutela dell’ambiente,
mentre il secondo per aver ideato un sistema che consente di sostituire
con estrema facilità la ruota dell’automobile
Dall’alto: Antonino Immesi e Bruno Ventura ed (accanto) insieme agli altri inventori premiati a Catania
N
elle precedenti edizioni del nostro settimanale ci eravamo
già occupati di loro,
esaltandone la non
comune ingegnosità.
Ma, adesso, gli inventori Antonino Immesi, di Francavilla di Sicilia, e Bruno
Ventura, di Trappitello (Taormina),
hanno ricevuto la meritata consacrazione ad una prestigiosa manifestazione svoltasi nei giorni scorsi al Centro
fieristico “Le Ciminiere” di Catania su
iniziativa dell’A.N.D.I. (Associazione
Nazionale Inventori) finalizzata a premiare il talento dei vari “cervelloni”
dei Paesi del Bacino del Mediterraneo.
Così, a questa prima edizione della
Mostra Internazionale “Inventeco-Expo”, Immesi e Ventura hanno fatto
onore alla Valle dell’Alcantara ricevendo gli apprezzamenti di una qualificata giuria (composta da membri di
varia nazionalità) che ha mostrato parecchio interesse per le loro ideazioni,
volte ad innalzare la qualità della vita
ed a risolvere alcuni problemi pratici
con cui enti e semplici cittadini dobbiamo quotidianamente fare i conti
nella realtà contemporanea.
Antonino Immesi, in particolare, è
stato insignito del premio speciale destinato alle invenzioni a tutela dell’am-
biente per il suo brevetto industriale
sul sistema di disinfestazione anossica
dei beni culturali.
Si tratta di un particolare procedimento che consente di conservare a
lungo termine nei depositi le opere
d’arte senza che queste subiscano danni ed alterazioni del colore. L’inventore francavillese, in pratica, ha intuito
che eliminando l’ossigeno dal contenitore delle opere d’arte durante la fase
di disinfestazione, i parassiti e gli altri
agenti nocivi non possono più proliferare e, pertanto, il bene culturale rimane perfettamente integro. E’ un procedimento assolutamente ecocompatibile
che si contrappone a quelli, solitamente applicati, che utilizzano gas tossici,
pericolosi per l’uomo in quanto cancerogeni e, per giunta, poco rispettosi
della stessa opera d’arte in quanto tali
gas provocano reazioni chimiche che
determinano alterazioni strutturali e
cromatiche, finendo col degradare la
materia.
Ma tale sistema presenta anche un
vantaggio di tipo economico: tramite
esso si evitano le costose misure di sicurezza che si devono adottare quando
si usano gas tossici, tra cui il trasporto
delle opere al di fuori della loro abituale sede di conservazione; non a caso,
sino ad oggi, la decisione di intrapren-
dere una disinfestazione è sempre stata
ardua per i responsabili di musei, biblioteche, archivi e laboratori di restauro, che hanno disposto questo tipo
di intervento solo in casi molto gravi.
A consegnare ad Antonino Immesi
(che è pure un apprezzato restauratore
di opere d’arte e monumenti) la medaglia ed il diploma per questa sua significativa invenzione è stato l’On. Giuseppe Castiglione, attuale presidente
della Provincia Regionale di Catania.
Ed una nostra “vecchia” conoscenza è anche Bruno Ventura, inventore
residente nella frazione taorminese di
Trappitello (ma originario di Reggio
Calabria), cui è andato un altro premio
speciale per aver ideato un congegno
in grado di agevolare, senza sporcarsi
minimamente le mani, la sostituzione
della ruota dell’automobile, operazione che tutti gli automobilisti dovrebbero, all’occorrenza, saper affrontare, ma
che spesso, come cantava il grande
Battisti, si demanda a “quel gran genio
del mio amico”, ossia a qualcuno particolarmente abile nel maneggiare crick,
bulloni e chiavi inglesi; con questa recente invenzione di Ventura, invece,
persino una raffinatissima donna vestita in abito da sera può tranquillamente
effettuare il cambio del pneumatico
senza alcuna fatica e senza il rischio di
7
Salute e sport alla
Fidapa di Francavilla
Conferenza-seminario
dell’associazione femminile
sui corretti stili di vita
da seguire per mantenersi
in forma a qualsiasi età
imbrattarsi. Noi del “Gazzettino” avevamo intervistato Bruno Ventura nel
dicembre scorso, e già allora l’inventore ci aveva anticipato questo suo brevetto; e ci disse anche che l’idea gli era
venuta guardando sua moglie che…
cuciva un bottone.
Il genio di Ventura si è manifestato
precocemente: già all’età di sei anni
costruiva giocattoli (specialmente modelli di autoveicoli) per lui ed i suoi
amici; poi, poco più che ventenne, mise a punto un preamplificatore in grado
di potenziare il suono della chitarra
elettrica.
Tra le ultime sue “creature”, oltre
al prima citato cambiaruote, figura anche un barbecue antiustionante che,
alimentato da una comunissima pila da
12 volts, fa accendere la carbonella in
pochissimi secondi e (grazie ad una
ventola) in maniera omogenea; tale sistema garantisce pure la salubrità in
quanto, essendo la carbonella tutta infuocata, dalla combustione non si sprigiona anidride carbonica e la carne,
inoltre, si sterilizza completamente liberandosi di tutti i suoi batteri.
Ma il cervello del nostrano “Archimede” è sempre in azione: adesso Bruno Ventura è in procinto di brevettare
una canna da pesca che, tramite delle
cuffiette audio, consente di ascoltare il
pesce mentre abbocca all’amo, nonché
uno speciale contenitore che permette
alla pizza da asporto di conservare intatti il suo gusto ed il suo aspetto originari nel tragitto tra la pizzeria e la casa.
A tutti i “cervelloni”, come Ventura ed Immesi, non resta che augurare di
trovare delle aziende disposte ad investire nei loro brevetti, acquistandoli e
producendo su scala industriale i rispettivi frutti dell’ingegno. A quanto
pare però – come ci conferma lo stesso
Bruno Ventura – vige sempre la triste
regola del “nemo profheta in patria”:
sono pochi gli imprenditori italiani, ed
in particolare siciliani, che scommettono su questi prodotti innovativi dei loro connazionali, ed al “povero” inventore nostrano non resta che rivolgersi
agli operatori economici esteri, di fatto
più lungimiranti e sensibili alle idee
nuove.
L’unica medicina che non presenta effetti collaterali
è il movimento fisico praticato con una certa regolarità:
su tale inconfutabile principio è stata incentrata l’interessante conferenza-seminario tenuta alcune sere addietro
a Francavilla di Sicilia su iniziativa della locale sezione
dell’associazione femminile “Fidapa” e che ha avuto come relatori Angelo Scarpignato e Gabriella Savoca, freschi di laurea in Scienze Motorie conseguita da entrambi
presso l’Università “Kore” di Enna.
Scarpignato, residente a Giarre, col prezioso supporto di Gabriella Savoca dirige con successo, ormai da
diversi anni, la palestra comunale di Francavilla di Sicilia,
nei cui locali di Via Umberto si è svolta l’iniziativa delle fidapine.
“Una buona informazione è la medicina per il benessere di noi stessi” era il tema su cui si è disquisito grazie
anche al contributo, in termini di domande ed interventi,
venuto dal pubblico presente.
Si è parlato di attività motoria da praticare a qualsiasi
età, di sport terapia, di prevenzione e di sana alimentazione, portando a modello progetti ed iniziative di sensibilizzazione attuati nel resto d’Italia (ed in particolare in
Emilia Romagna) che il M° Scarpignato e la dottoressa
Savoca hanno illustrato anche attraverso videoproiezioni.
Ed è stato sottolineato come, al riguardo, si sia distinto anche l’Istituto Comprensivo di Francavilla di Sicilia che, nell’anno scolastico 2009/2010, ha attuato un
Progetto P.O.N. su salute, sport e benessere curato dallo stesso dottor Scarpignato affiancato da altri professionisti, quali un fisiatra, un nutrizionista, un posturologo,
ecc.
Alle relazioni ufficiali hanno fatto seguito un ricco e
stimolante dibattito, un cocktail e la consegna da parte
dell’attuale presidente della Fidapa francavillese, Lina
Zullo, del gagliardetto ufficiale del sodalizio femminile internazionale all’associazione sportiva “Judo Art School”
guidata da Angelo Scarpignato.
Rodolfo Amodeo
Amalia C. R. Musumeci
Da sinistra: Il M° Scarpignato, la presidente
“Fidapa” Lina Zullo e Gabriella Savoca
Riceviamo e pubblichiamo
Sp 81: qualcosa si muove… anzi no
Otto mesi fa la Provincia Regionale di Catania si impegnava ufficialmente a sistemare il tratto più problematico dell’arteria,
ma l’avvicendamento alla guida dell’assessorato ai Lavori Pubblici ha mortificato le aspettative dei numerosi agricoltori interessati
Con un articolo corredato da due fotografie, una dell’allora assessore ai Lavori
Pubblici della Provincia Regionale di Catania, Avv. Ottavio Vaccaro, ed una del sottoscritto, quale Presidente del Consorzio di Irrigazione Canale Sardo VII Finestra, questo
settimanale, nell’edizione del 27 novembre
2010, informava che erano stati stanziati
quasi centomila euro per la sistemazione del
primo segmento della Strada Provinciale n.
81 nel tratto sterrato da Mitogio verso Gravà
(entrambe frazioni del Comune di Castiglione di Sicilia). “Qualcosa si muove”, recava
opportunamente come titolo detto servizio
giornalistico di otto mesi fa, a firma di Rodolfo Amodeo.
Ciò aveva suscitato la soddisfazione di
tutti i residenti e proprietari terrieri della zona,
i quali vedevano finalmente, dopo circa mezzo secolo, realizzato il loro legittimo desiderio di potere accedere ai rispettivi fondi in
modo più agevole e senza dovere affrontare,
quotidianamente, un percorso ad ostacoli
costituito dalle solite buche provocate nella
via da ogni avversità atmosferica. Anche dopo le calamità che nel marzo scorso avevano
reso del tutto impraticabile l’arteria in questione, la Provincia Regionale, sia pure a seguito di numerosi e vibranti solleciti da parte
del nostro Consorzio e delle esortazioni di
questo giornale, ha effettuato i lavori di emergenza necessari a rendere nuovamente
quantomeno percorribile il tratto di strada in
questione, divenuta del tutto intransitabile.
Sembrava veramente che qualcosa si stesse
muovendo.
Purtroppo, dopo il trasferimento ad altro
incarico dell’assessore provinciale Vaccaro,
sembra che tutto si sia nuovamente fermato.
I meno giovani tra i residenti hanno commentato il fatto sostenendo che, come sempre
avvenuto negli ultimi cinquant’anni, la pubblica amministrazione promette, redige progetti, effettua ispezioni in loco, coinvolge i sindaci del territorio, organizza incontri e dibattiti e
poi… tutto rimane fermo. Vi è poca fiducia,
insomma, negli enti pubblici e, nella fattispecie, nella Provincia Regionale di Catania ed
in coloro che la amministrano e la gestiscono. Come dar torto a chi non si sente garantito dalle istituzioni?!
I politici parlano spesso di “sostegno all’agricoltura ed al turismo”, che costituiscono
le principali risorse economiche del territorio
ed entrambi caratterizzanti la Mitogio-Gravà
perché sono numerosi gli stranieri che vi accedono, attratti dalle incomparabili bellezze
del luogo. Sta di fatto che non dimostriamo
efficienza neanche nei confronti dei “forestieri” che frequentano la zona per ammirare il
suggestivo paesaggio del fiume Alcantara
che la detta via costeggia.
Sul fronte agricolo, gli agrumeti vengono
coltivati, spesso in perdita, dai proprietari,
con indiscutibili sacrifici anche economici,
ma mossi solo ed unicamente dall’amore per
la terra, un sentimento, questo, tutto siciliano.
Rifacendoci alla “incoraggiante” titolazione di quell’articolo del “Gazzettino” del no-
vembre scorso, qualcosa si muoverà? O
dobbiamo aspettare che siano i… posteri ad
emettere l’ardua sentenza?
Avv. Francesco Corsaro Boccadifuoco
***
Una delle regole basilari da seguire nell’esercizio del mestiere di giornalista è quella
di usare sempre i verbi al condizionale allorquando ci si trova a trattare vicende di cronaca nera e giudiziaria; questo perché il soggetto accusato di aver commesso un reato, a
meno che non venga colto in flagrante o sia
reo confesso, si presume che possa essere
innocente fino a quando non viene condannato nell’ultimo grado di giudizio, che è quello della Suprema Corte di Cassazione. Mai
scrivere, dunque, “Arrestato ladro d’automobili”, bensì “Arrestato presunto ladro d’automobili”: solo quando pure la Cassazione lo
condannerà potremo tranquillamente scrivere “Era Tizio il ladro d’automobili”.
Ma sempre più spesso noi operatori dell’informazione (nonché chi ci legge) ci rendiamo conto che il condizionale andrebbe
usato anche nella cronaca cosiddetta “bianca”, ossia di fronte a certi proclami dei politici,
sbandierati da questi ultimi come certezze
che poi, però, finiscono col rivelarsi vuote
promesse.
Cosa dire, dunque, in merito a quel nostro articolo del novembre scorso, citato dall’Avv. Corsaro Boccadifuoco, in cui riportavamo fedelmente una mail con la quale l’allora
assessore ai Lavori Pubblici della Provincia
Regionale di Catania, Ottavio Vaccaro, annunciava testualmente alla nostra Redazione che «in data 6 novembre 2010 la Giunta
Provinciale presieduta dall’On.le Giuseppe
Castiglione ha approvato la proposta di deliberazione presentata dal sottoscritto assessore ed afferente “lavori di ripresa del piano
viabile e ricostruzione dei muretti della Strada Provinciale n. 81” per un importo di poco
inferiore a 100.000,00 (centomila) euro»?
Logico e naturale, di fronte alla comunicazione ufficiale di un rappresentante istituzionale, titolare un articolo del genere “Sp
81: qualcosa si muove”! Il problema è che
quel rappresentante istituzionale, ossia l’assessore provinciale Vaccaro, alcuni mesi dopo è stato mandato a rivestire un prestigioso
incarico presso un altro importante ente pubblico catanese e pertanto, una volta traslocato da Palazzo Minoriti, non ha potuto più interessarsi personalmente alla pratica in questione.
Morale della favola: nessuna colpa a noi
della stampa e nemmeno a Vaccaro, ma solo alla “politica” che, pur di inseguire certe “alchimie” volte a mantenere “equilibri” tra partiti e tra correnti, non le importa più di tanto se
un territorio viene privato di uomini che hanno dimostrato di averne a cuore le sorti.
E’, comunque, incomprensibile (o, meglio, assurdo!) come alla deliberazione ufficiale di un precedente amministratore non
venga data attuazione da chi si trova a succedergli. Cosa ne pensa Francesco Nicodemo, subentrato ad Ottavio Vaccaro nel ruolo
di assessore ai Lavori Pubblici dell’Amministrazione Provinciale etnea?... Forse che la
deliberazione del suo predecessore in favore
della Sp 81 era stata redatta su carta straccia
o - peggio ancora - igienica?!...
Per non parlare del fatto che, nel 2008,
la stessa Provincia Regionale di Catania ammetteva a finanziamento, per un importo di
ottocentomila euro, la strada di collegamento
tra Gravà e Mitogio onde renderla un’arteria
dignitosamente percorribile nella sua interezza, anche perché unica alternativa alla parallela, ma con diversi tratti particolarmente a rischio, Statale 185 (oggi, invece, se qualche
sporadico intervento “tampone” viene fatto
sulla Sp 81, non si va oltre i centomila euro,
che bastano solo a riparare qualche muretto).
Infine una doverosa precisazione: i lavori
attualmente in corso sulla Sp 81 (evidenziati
da un apposito cartello esposto in loco, da
cui si evince che sono ufficialmente iniziati il
20 giugno 2011 e che dovrebbero essere ultimati entro il 15 settembre 2011 ed il cui costo è pari ad € 78.820,79) non riguardano il
tratto alquanto critico per cui da anni si battono l’Avv. Corsaro Boccadifuoco e tutti i numerosi coltivatori aderenti al Consorzio da lui
guidato, bensì un’altra parte dell’arteria (nelle adiacenze di contrada Gravà).
R.A.
Gazzettino 16-07-2011:Gazzettino-nuovo 1 14/07/11 20:54 Pagina 8
8
> S E T T I M A N A L E IDG
N. 25 • s aba to 16 lug lio 2011
speciale Mascali
di Giarre
La strada del futuro
Il Comune di Mascali presenta il progetto di riqualificazione del litorale che rappresenta il trampolino di lancio
per la sua definitiva consacrazione a polo di attrazione turistica
spiaggia;
La riorganizzazione del sistema della
mobilità del lungomare;
L’organizzazione di un sistema dei
parcheggi;
L’organizzazione delle attività sportive a servizio anche del sistema turistico;
Il rispetto degli effetti ambientali e
paesistici;
L’analisi degli aspetti economici relativi agli interventi realizzativi.
ASSE ATTREZZATO
DEL LUNGOMARE
I
l progetto ha visto la sua prima
apparizione circa 20 anni fa e,
nel tempo, ha subito solo qualche piccola modifica. Solo di recente, però, ha avuto il consenso
unanime dell’Amministrazione
comunale e del Consiglio comunale, segno che la consapevolezza di una necessaria riqualificazione del litorale è ormai
dato acquisto alla coscienza collettiva.
Alla data della sua prima illustrazione
la proposta progettuale rappresentava un
intervento tra i primi previsti in Italia ma
resta, ancora oggi, una proposta valida e
adeguata ai più moderni criteri di progettazione, nel pieno rispetto dell’ambiente,
con una attenta valutazione delle aree
protette e dei corridoi ecologici esistenti
nel territorio. L’intervento progettuale
rappresenta, quindi, la riqualificazione di
un ampio territorio costiero che fa da
punto di snodo tra l’Etna, con la sua zona
pedemontana, e la costa Jonica tra Catania e Taormina.
In definitiva, il progetto si inserisce in
un’area oggetto di avanzato sviluppo turistico e prevede, con la sua attuazione,
la realizzazione di un’opera di riqualificazione ambientale con la contestuale
riorganizzazione del territorio, con l’obiettivo di attirare risorse economiche
per investimenti ed interessi turistici nazionali ed internazionali. L’opera rappresenta, pertanto, una grande occasione di
sviluppo economico e sociale non solo
per il territorio di Mascali, ma anche per
l’intero hinterland.
Prima di descrivere sommariamente
le opere previste in progetto, è utile sintetizzare qual è il valore del territorio di
Mascali.
Per parlare di un progetto di sviluppo
è indispensabile indirizzare gli interventi
verso una crescita sostenibile, anche attraverso il turismo e lo sviluppo locale.
Quindi, ancor prima di esporre il progetto occorre capire il paesaggio e analizzare:
- i punti di forza;
- i punti di debolezza;
- le opportunità;
- le minacce.
Per fare ciò occorre interpretare bene
il paesaggio, anche attraverso la percezione dello stesso da parte della popola-
zione, con il rispetto di usi e tradizioni
che rappresentano i suoi aspetti umani.
Occorre, quindi, pensare ad un progetto
che consenta la gestione del paesaggio
attraverso la gestione delle sue trasformazioni. Per fare ciò, infine, si rende indispensabile una corretta pianificazione
dello stesso, attraverso azioni lungimiranti volte soprattutto alla valorizzazione
dei beni ambientali esistenti.
Per realizzare ciò, già da tanto tempo,
è stato pensato il progetto del
SISTEMA ATTREZZATO
DEL LITORALE
che comprende, nel suo insieme, tre
settori di intervento, autonomamente
funzionali, ma sinergicamente collegati
tra essi:
ASSE ATTREZZATO
DEL LUNGOMARE;
SISTEMA DEI PARCHEGGI;
CENTRO SPORTIVO.
Il progetto ha come obiettivi:
La valorizzazione e promozione delle
risorse territoriali
Il turismo sostenibile
Lo sviluppo socio-economico locale
Per raggiungere questi obiettivi occorre:
Il miglioramento della fruibilità della
Il progetto prevede la riorganizzazione di:
Un sistema di mobilità (viabilità veicolare, pedonale e pista ciclabile);
Un parco lineare;
La fruibilità della spiaggia.
Il progetto mette in evidenza la possibilità concreta di una riorganizzazione
del territorio che trasformi parte del paesaggio esistente in un futuro paesaggio
moderno, organizzato, fruibile e che diventi punto di attrattiva per la popolazione locale e per i turisti.
Per esempio, di un’immagine di un
tratto del territorio di S. Anna viene proposta una elaborazione progettuale che
evidenzia com’è oggi e come potrebbe
essere con l’attuazione del progetto.
In definitiva, occorre che i punti di
debolezza del territorio diventino punti
di forza per lo sviluppo.
Anni fa è stata presentata questa immagine in una conferenza a cui hanno
partecipato i Sindaci della costa Jonica e
uno di loro ha chiesto se tale trasformazione fosse realmente possibile.
La risposta sta proprio nello sviluppo
base del progetto di riqualificazione del
litorale. Infatti, tutto il progetto dell’asse
attrezzato è ispirato a questo schema
riorganizzativo. Pertanto, oltre all’ampliamento della strada, sono stati previsti
una pista ciclabile, un ampio marciapiede che a tratti si trasforma in piazzette,
un parco lineare che consenta la piena visibilità del mare.
Quest’ultimo aspetto sarà un vero
punto di forza del progetto, perché la
strada verrebbe trasformata in circa 3 km
di lungomare attrezzato a contatto diretto
e visivo con il mare.
Per comodità progettuale e per potere
avere già una previsione di interventi
funzionali, l’asse attrezzato del lungomare è stato suddiviso in 5 zone consecutive, a partire da S Anna e fino alla
Gurna:
S. Anna;
Artale;
Fondachello Nuova;
Fondachello Antica;
Gurna.
Per ogni zona è stata prevista: la realizzazione dell’asse stradale con relative
rotonde e arredi; la pista ciclabile; il marciapiede e le piazzette; i chioschi, le panchine e le fioriere in pietra; le fontane in
ghisa; le zone a verde; i passaggi a mare
con adeguata protezione, per limitare
l’invasione della strada da parte delle acque marine durante le forti mareggiate;
servizi igienici a servizio della spiaggia;
l’illuminazione; la rete idrica; la rete fognaria ed opere naturalistiche in corrispondenza dell’area protetta della Gurna,
per una migliore fruizione della stessa.
Analizzando le diverse zone si mette
subito in risalto come esse siano armonizzate e servite, nella zona a monte, da
adeguati parcheggi.
Per meglio comprendere il funzionamento dell’asse attrezzato del lungomare
è indispensabile l’esame di una sezione
urbanistica tipo che, dal lungomare, arrivi sino alla spiaggia.
SISTEMA DEI PARCHEGGI
Il sistema prevede 23 aree a parcheggio, per complessivi 2828 posti auto, distribuite in tutto il territorio compreso tra
il centro abitato di Mascali ed il lungomare. In questi dati non sono, però, inclusi i parcheggi all’interno del centro
sportivo.