Franco Blaiotta: «La caduta di Lo Polito non mi sorprende ed appare

Redazione Corso L.Saraceni, 97 - Castrovillari
Anno XII – Numero 26 - Distribuzione gratuita il venerdì e il sabato - 19 luglio 2014
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Franco Blaiotta: «La caduta di Lo Polito non mi sorprende
ed appare come la cronaca di una ''morte annunciata''»
Il Diario torna a settembre
Buone vacanze!
I “Maialmondo” dal
web al digitale terrestre
Ormai un cult della
comicità surreale
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L’evento pronto ad invadere
il Pollino e la Calabria
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Corso di formazione per Lettori volontari
IL DIARIO anno XII n. 26 PAG.2
NATI PER LEGGERE
Nell’ambito delle azioni previste nel progetto locale Nati per Leggere, l’Unità operativa di Castrovillari organizza un corso di formazione per
Lettori volontari Nati per Leggere che si terrà il
prossimo 26 e 27 settembre presso il Protoconvento francescano.
Il corso è aperto a tutti gli aspiranti lettori e operatori che vorranno collaborare alla piena realizzazione del progetto locale; in particolare il
corso è rivolto a tutti coloro che a vario titolo
vorranno dedicare il proprio tempo e la propria
voce alla promozione della lettura ad alta voce
in età prescolare in famiglia. Nati per Leggere è
un programma nazionale che opera attraverso
associazioni professionali di pediatri e bibliotecari (AIB, ACP e CSB) e viene attuato dai pediatri,
bibliotecari, educatori e altri operatori socio-sanitari come le ostetriche, gli infermieri pediatrici,
il personale addetto alle vaccinazioni, gli assistenti sanitari e tutti gli operatori che si occupano del bambino e della famiglia dal
concepimento e per tutta la prima infanzia.
MORANO CALABRO
In gestione a sodalizi locali il Castello
Normanno e la Biblioteca civica
De Bartolo: «Proviamo a cambiare
il destino della comunità»
Due pezzi importanti della storia moranese, il Castello Normanno e la Biblioteca civica, sono
stati affidati in via sperimentale dall’amministrazione De Bartolo, con specifici atti deliberativi, rispettivamente al Club Artisti Riuniti e alla Pro Loco. Scopo dell’iniziativa: ampliare l’offerta dei servizi e delle attività indirizzate al soddisfacimento di più ampie e differenziate
tipologie di bisogni di carattere ricreativo e culturali. L’idea in fondo è semplice quanto efficace. E risponde alla necessità di valorizzare il patrimonio storico/artistico, migliorandone innanzitutto la fruibilità, quindi istituendo in capo ad essi servizi integrati e innovativi che i
neogestori dovranno rendere alla collettività.
Per quanto concerne il maniero, sinora privo di servizi dedicati, concesso in prova per tre
mesi (13 luglio – 13 ottobre 2014), con riserva da parte del Comune di rinnovo pluriennale
previa stima del progetto di conduzione e di convenienza pubblica, all’associazione cui è
stato concesso è richiesta la realizzazione di mostre artistiche di qualsiasi genere nonché
allestimenti finalizzati alla promozione complessiva del sito e della località. Il sodalizio dovrà
anche garantire la pulizia e il decoro di ambienti e spazi di competenza, compresi i nuovi impianti igienici ubicati a ridosso della costruzione medievale. L’Ente potrà, comunque e in
qualsiasi momento, valersi del diritto di utilizzare la struttura per scopi istituzionali, avvertendone per tempo il gerente. Infine, come avviene in ogni parte del mondo ove il turismo
rappresenti una risorsa per l’economia del posto, in linea con gli indirizzi regionali in materia di rafforzamento dei sistemi culturali integrati, sarà richiesto ai visitatori il pagamento di
un ticket, il cui costo è fissato in un euro (€ 1,00), da ripartire equamente tra Comune e, a titolo di rimborso spese, Club Artisti Riuniti. Ticket che in caso di manifestazioni organizzate
dalla municipalità sarà da questa eventualmente stabilito con provvedimento ad hoc.
Gli orari di apertura e chiusura settimanali sono: da lunedì a domenica, mattina 09.00 - 13.00,
pomeriggio 16.00 - 21.00. Il martedì la fortezza resterà chiusa. La gestione della biblioteca
passa, come detto, alla Pro Loco. A titolo gratuito l’organismo di promozione turistica dovrà
assicurarne apertura, chiusura e adeguato funzionamento. L’accordo ha validità un anno.
I dipendenti sinora adibiti alla gestione del patrimonio librario sono dislocati ad altre mansioni e concorreranno al potenziamento dei servizi amministrativi largiti in sede. Ulteriori e
più dettagliate informazioni circa gli orari osservati e le modalità di fruizione saranno rese
note nei prossimi giorni.
«In attesa di formulare una proposta complessiva e particolareggiata dei vari filoni d’intervento che riguarderà il rilancio e lo sviluppo delle vaste energie immateriali di cui disponiamo – afferma il sindaco Nicolò De Bartolo -, abbiamo ritenuto opportuno anticipare i
tempi avviando subito, ancorché in via sperimentale, una serie di cooperazioni con organismi diversi, sui quali puntiamo per ottimizzare attività che esigono attenzione e nuove idee.
Il fine è sempre lo stesso: provare a cambiare il destino di questa nostra nobile ma sfortunata
comunità. Con trasparenza e con ogni mezzo lecito cui possiamo attingere. Pensiamo e
guardiamo alle sinergie con estremo interesse: siamo pronti ad ascoltare chiunque abbia
buoni progetti. Perché continuiamo ad essere persuasi che “insieme si può” e vorremmo trasferirlo questo entusiasmo a tutti i cittadini onesti, ai quali abbiamo promesso e confermiamo massimo impegno e azioni concrete, che possano avere ricadute immediate
sull’economia e sul sociale».
Pino Rimolo
I benefici della lettura in epoca precoce sono
consolidati da studi scientifici che dimostrano
come gli stimoli che il bambino riceve dalla figure di riferimento nei primi anni della sua vita
abbiano importanti ricadute sul suo sviluppo
complessivo. In particolare la pratica costante
della lettura in famiglia influenza positivamente
la relazione bambino-genitore, lo sviluppo cognitivo (comprensione del linguaggio e capacità di lettura) e consolida nel bambino
l’abitudine a leggere che si protrae nelle età successive grazie all’approccio precoce ed emotivo
legato alla relazione.
Il ruolo dei lettori volontari nel programma nazionale è di fondamentale sostegno ai professionisti della salute nella campagna di
sensibilizzazione indirizzata alle famiglie; dedicano il proprio tempo e la propria voce leggendo nelle sale d’aspetto degli ambulatori
pediatrici, nelle biblioteche o altri Punti Lettura,
nei luoghi pubblici frequentati da bambini e famiglie dimostrando ai genitori che i bambini si
divertono ad ascoltare le storie, che la lettura ad
alta voce è un modo piacevole per trascorrere il
tempo insieme offrendo libri adatti all’età e di
qualità. L’obiettivo finale è quello di creare una
vera e propria rete di promozione della lettura
che permetta di raggiungere e sensibilizzare il
più alto numero possibile di famiglie.
Il corso di formazione ha l’obiettivo di fornire, a
chi ha scelto un percorso come lettore volontario Nati per Leggere, gli strumenti basilari per
operare nei contesti individuati dall’Unità operativa locale.
Il corso prevede momenti frontali e laboratoriali,
la durata è di 12 ore complessive e verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Il programma completo e la scheda di iscrizione
si possono scaricare dal sito www.comune.castrovillari.it oppure dalla pagina regionale
www.natiperleggere.it a partire anche dalla pagina www.facebook.com/NatiperLeggereCalabria. La scheda di iscrizione, compilata in tutte
le sue parti, dovrà pervenire all’indirizzo [email protected] entro il prossimo 12 settembre. Sarà ammesso un numero massimo di
30 partecipanti e si darà priorità ai residenti di
Castrovillari e Comuni limitrofi. Gli iscritti saranno contattati successivamente per un colloquio di selezione. Per informazioni:
[email protected] - 328 62 90 572
www.facebook.com/NatiperLeggereCalabria
Alessandra Stabile
Referente Unità operativa NpL Castrovillari
Sprechi d’acqua pubblica: ogni
infrazione verrà punita severamente
La dotazione idrica e la sua salvaguardia sempre
all’attenzione del Comune di Castrovillari, che
già da alcuni giorni ha posto in essere una serie
di procedure per avviare i lavori di manutenzione straordinaria presso le reti adduttrici al
fine , tra l’altro, di incrementare l’approvvigionamento dei serbatoi legati alla rete cittadina.
Lo rende noto il sub commissario, Domenico
Giordano, che questa mattina, nella sala di rappresentanza al primo piano di palazzo Gallo, ha
incontrato, presente il segretario generale ,
Maurizio Ceccherini, i dirigenti municipali sul Bilancio di Previsione.
L’iniziativa dell’ente si affianca ad una serie di
controlli sempre più accurati delle Forze dell’Ordine dopo la richiesta del responsabile del
Servizio Idrico Integrato per bandire ogni
spreco e richiamare tutti ad un consumo più accorto di acqua potabile.
Questa non deve essere utilizzata, a discapito di
tante famiglie, per innaffiare campi , orti, giardini, prati, terrazzi, per lavare superfici scoperte
o automezzi.
Ogni infrazione verrà punita a norma di legge e
per tutelare il diritto di tutti ad adoperare nella
giornata il prezioso liquido.
I responsabili degli Uffici comunali, preposti alle
opere di manutenzione, ricordano che queste
sono volte al miglioramento del servizio.
Intanto possibili e brevi interruzioni nell’erogazione potranno crearsi, secondo quanto riferito
dagli Uffici comunali, nelle ore notturne.
Per altro il Comune confida nel buon senso di
tutti i cittadini.
Completamento del Chioschetto
del Villaggio Europa
Il Comune di Castrovillari, a seguito di gara, ha appaltato, questa mattina, i lavori di riqualificazione e completamento del Chioschetto del Villaggio Europa. La struttura, realizzata dalle precedenti amministrazioni, viene migliorata con somme interamente provenienti dai fondi
regionali e grazie ad un progetto messo in cantiere dall’esecutivo Lo Polito con l’apporto dell’Ufficio Tecnico comunale.
Il restyling sarà avviato appena conclusa la procedura che conferisce l’appalto. L’opera che è
ubicata vicino l’Asilo Rodari fa parte di una delle 10 del Programma di Recupero Urbano volto a
migliorare l’esistente. L’intervento riguarderà il ripristino di alcuni manufatti (unicamente con
somme detratte all’impresa che aveva precedentemente eseguito i lavori) e la realizzazione di alcuni allacci non previsti nel progetto originario.
Foto Abmreport
Franco Blaiotta: «La caduta di Lo Polito non mi sorprende
ed appare come la cronaca di una ''morte annunciata''»
IL DIARIO anno XII n. 26
Prof. Blaiotta, la caduta di Lo Polito,
vista da un ex collega sindaco, la sorprende, qual è la sua chiave di lettura di questa crisi?
La caduta del sindaco Lo Polito non
mi sorprende ed appare come la cronaca di una ''morte annunciata''. Già
un anno fa, in occasione del confronto sulla situazione finanziaria del
Comune, cavallerescamente gli auguravo, nell'interesse della Città, di superare le difficoltà di gestione politica
ed amministrativa che si manifestavano nella loro drammatica evidenza;
il tempo ha acuito i velenosi contrasti,
i nodi sono venuti al pettine e le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali, mai avvenuta prima
nella storia politica della nostra Città,
hanno decretato il fallimento di una
esperienza nata male e finita peggio.
La crisi ha la sua ragion d'essere in
primo luogo nella fragilità politica
della coalizione, che appariva disorganica per idee e progettualità, tenuta insieme solo dalla prospettiva di
una possibile vittoria, che ha sostituito il compromesso, che vuol dire
promessa condivisa, con l'equivoco
della promessa indefinita che genera
confuse aspettative, incomprensioni
e feroci rancori. A tutto ciò va aggiunto una gestione politico-amministrativa del Sindaco considerata,
anche in ambienti a lui vicini, autoritaria, velleitaria, superficiale ed autoreferenziale, ineluttabilmente votata
al disastro non solo per sé e la sua
maggioranza, ma per la Città che soffrirà una lunga e costosa gestione
commissariale. Vincere un confronto
elettorale è difficile, ma ancora più
difficile è amministrare con operoso,
distaccato e sereno equilibrio una comunità in crisi come la nostra che
chiede adeguate iniziative, concretezza e non liti e contrasti che degenerano nella ingovernabilità.
A ruoli invertiti, come si sarebbe
comportato?
Non avrei cercato di allargare il cerchio delle alleanze elettorali con la
sua disinvolta e superficiale spregiudicatezza che poi gli si è rivoltata contro. Nella mia ormai lunga
e
sperimentata esperienza politica ho
preferito affrontare con la massima
chiarezza il confronto elettorale,
senza cadere nella tentazione di coinvolgere chi, pur appartenendo alla
mia stessa area politica, sembrava
poco disposto a realizzare concrete
sinergie operative, anche nei ballottaggi ho preferito la chiarezza del
confronto, certo della maturità democratica degli elettori, a possibili alleanze che avrebbero reso difficile, se
non impossibile, amministrare la
Città. Infine, non mi sarei fatto defenestrare nei modi e nei tempi in cui
la vicenda si è consumata: avrei cercato di definire, in un confronto decisivo con la mia maggioranza, la
situazione e, ad un esito negativo,
avrei reagito presentando subito le
mie irrevocabili dimissioni.
Lei ha cambiato oltre 25 assessori,
nel corso dei suoi dieci anni di mandato, si ricorda i nomi di tutti?
Ho governato la Città per 10 anni ,per
due consiliature consecutive,in un periodo di profondi mutamenti politici
nazionali che hanno avuto immediate
ripercussioni nelle realtà locali: la nascita del PDL, lo scioglimento di AN, il
diverso ondeggiante posizionamento
dell'UDC, tanto per ricordare alcuni
eventi, hanno imposto la necessità di
rimodulare con senso di responsabilità gli equilibri della Giunta comunale, senza indulgere ad oscuri
compromessi, ma alla luce del sole
per dare continuità alla iniziativa amministrativa in un momento caratterizzato da importanti realizzazioni per
la città. Tutti gli assessori, in modi e
forme diverse, hanno dato il loro fattivo contributo per la realizzazione
delle tante indiscusse opere delle mie
amministrazioni che, senza il loro
contributo, non si sarebbero mai potute concretizzare. Di tutti ho un felice
ricordo, anche dei pochi che hanno
mostrato qualche legittimo risentimento per le scelte effettuate, poiché
sono parte integrante di una straordinaria stagione che appartiene per
sempre alla nostra memoria individuale e collettiva.
Chi dei suoi ex non nominerebbe
mai e poi mai in una sua giunta? Chi
si porterebbe sempre con sé in una
nuova esperienza amministrativa?
Se si prende nota dei nomi degli assessori delle mie amministrazioni
non si può non costatare che tanti
sono indiscussi professionisti che
hanno onorato la città con il loro impegno e che costituiscono, insieme a
molti altri professionisti, una importante risorsa da cui non si può prescindere per il futuro della nostra
comunità; diversi assessori sono giovani che hanno dato l'apporto del
loro entusiasmo e maturato esperienze di responsabilità; altri ancora
sono donne che hanno dato l'impareggiabile contributo della loro sensibilità e delle loro capacità. La politica
ha bisogno di partecipazione per rispondere alle affascinanti e difficili
sfide che ci attendono; è necessario
che nuovi protagonisti si cimentino
con i problemi e che le esperienze
maturate, utili al cambiamento, non
siano emarginate, poiché la realtà e il
futuro sono sempre la sintesi delle diversità. In un ipotetico scenario che
mi vedesse protagonista mi comporterei così.
A proposito di futuro, pensa di potersi ricandidare alle prossime elezioni?
Molti cittadini in questi giorni chiedono di candidarmi e li ringrazio per
la fiducia che ripongono nella mia
persona per la coerenza del mio impegno politico e per la molteplicità
delle cose realizzate, a dispetto della
becera campagna di demonizzazione
messa in atto da qualche untorello
nostrano; tuttavia per me vale il principio biblico che c'è un tempo per
tutte le cose:10 anni di vita amministrativa sono tanti ed è opportuno
che altri diventino, con umiltà, attori
e protagonisti della vita politica della
città.
Ci dica tre cose che non rifarebbe
mai se rifacesse il sindaco?
Non ho scelte di cui pentirmi tanto da
esorcizzarle per non soffrire di incubi
notturni! Ho sempre operato con assoluto disinteresse e trasparenza,
senza mai alcun profitto per me, la
mia famiglia e le mie figlie; ho sempre
considerato e considero il bene pub-
PAG. 3
Scopelliti ha rappresentato la speranza di
una Calabria nuova e
diversa, ma questa
aspettativa è andata
delusa: il suo ''cerchio
magico ''è apparso ben
misera cosa
blico ''SACRO'' più del privato. La cosa
di cui a volte mi pento è l'aver posto
stima e fiducia in persone che non
l’hanno ricambiate, ma tutto ciò fa
parte del rischio esistenziale di qualunque attività umana che coinvolga
le persone.
Ci dica solo una cosa per cui è valsa
la pensa fare il sindaco di questa
città?
Cose per cui è valsa la pena di fare il
Sindaco della Città ce ne sono diverse,ma se me ne si chiede una dico
subito: la realizzazione del nuovo
Palazzo di Giustizia con un finanziamento di 12 milioni di euro che ha
consentito, in modo determinante, di
evitare che il Tribunale di Castrovillari
fosse accorpato ad altra sede. Mi
piace ricordare che nel 2002, appena
eletto la prima volta Sindaco, fui costretto ad emanare un'ordinanza per
far celebrare i processi civili nel salone
del palazzo di Città e nel protoconvento francescano; mi piace ricordare
che il progetto del nuovo palazzo fu
approvato dal Consiglio Comunale
con il solo voto della maggioranza e
che tutta l'opposizione di sinistra non
prese parte alla votazione. Tanto
basta non solo per me, ma penso
anche per la Città.
A quale partito si sente più vicino in
questa fase storica in cui il centrodestra appare quanto mai diviso e
spaccato?
Il centrodestra , dopo il fallimento del
PDL, le difficoltà e le contraddizioni in
cui si dibatte Berlusconi e il berlusconismo e l'eclisse di AN, vive una difficile fase di ricomposizione e di
ridefinizione della identità, dei programmi e delle strategie; sono notevolmente interessato al dibattito in
corso e per la mia provenienza da AN,
che in questa città è stata essenziale
protagonista della vita politica, mi auguro che si ricostruisca una destra di
governo capace di rafforzare le Istituzioni, la legalità e la politica in un contesto di efficienza che affermi il
primato della persona contro ogni
mercificazione.
Che giudizio dà di Scopelliti e di questi cinque anni di gestione della Regione Calabria, finiti in malo modo?
Scopelliti,dopo la brutta esperienza
del governatore Loiero,ha rappresentato la speranza di una Calabria nuova
e diversa, ma questa aspettativa è andata delusa: il suo ''cerchio magico ''è
apparso ben misera cosa ed è stato
risucchiato da un sistema difficile da
cambiare che umilia la nostra Regione, come testimoniano anche le
cronache di questi ultimi giorni!
Ritorniamo a Castrovillari, la macchina comunale è davvero così deficitaria, come l’ha raccontata Lo
Polito nel suo ultimo comizio? Il buco
che lei ha lasciato, ha pesato davvero in maniera così forte sui destini
dell’amministrazione uscente? Insomma, la continuità amministrativa, rimane un valore oppure
bisogna sempre ricominciare daccapo?
Noi non abbiamo lasciato alcun buco
e mi meraviglio della Sua domanda
poiché, nel pubblico dibattito di circa
una anno fa, proprio da lei coordinato, la situazione finanziaria del Comune è stata ampiamente sviscerata
con l'allora Sindaco Lo Polito e non
può essere artatamente ripresa ed
usata oggi per cercare di nascondere
le responsabilità di chi non ha saputo
governare, portando al disastro la nostra comunità. La situazione debitoria del nostro comune è simile o
migliore di quella di gran parte dei
comuni d'Italia che soffrono, come
ogni giorno viene sottolineato, una
difficile situazione finanziaria che va
affrontata con senso di responsabilità
e senza patetici alibi.
Abbiamo lasciato un Comune che
non poteva essere dissestato e che
poteva affrontare senza affanni gli
impegni che lo attendevano. Al momento del nostro primo insediamento, nel 2002, trovammo una
situazione veramente difficile, ma
non gridammo “al lupo al lupo'', non
ci stracciammo le vesti, ci mettemmo
al lavoro e affrontammo i problemi
ereditati senza lagne, producendo innovativi progetti, intercettando
grandi risorse e definendo appalti
per circa 60 milioni di euro che riguardano tutti gli aspetti della Città:
da viale del Lavoro al palazzo di Città;
dal Cinema Vittoria al Castello Aragonese: dal parcheggio del cinema Ariston al recupero di via Falese e
dell'Agricoltura; dal riassetto cimiteriale a km di marciapiedi, di pubblica
illuminazione e fognature; dalla raccolta differenziata alla stabilizzazione
di 58 LSU e potremmo continuare!
Anche il tentativo di Lo Polito di riversare sulla struttura comunale le deficienze operative dell'Amministrazione è sbagliato. Mi piace ricordare
che il nuovo Palazzo di Giustizia è
stato progettato dall'Ufficio Tecnico;
che molte opere pubbliche sono state
progettate dagli uffici competenti;
che tante iniziative culturali e di solidarietà sono state possibili per il lavoro diligente degli uffici; che la
sezione Appalti ha portato a termine
con successo una incredibile mole di
lavoro e cosi l'ufficio anagrafe; che la
raccolta differenziata è stata strutturata ed organizzata dall'ufficio competente. Alcune gestioni vanno
migliorate ed aggiornate, ma dare la
croce alla macchina comunale dei
problemi non risolti, come ha fatto
l'ex sindaco Lo Polito, è sbagliato ed
ingiusto.
Se non fosse Le il candidato, ci può
indicare tre nomi che potrebbero
aspirare alla carica di sindaco del
centrodestra?
i candidati a Sindaco vengono indicati dai partiti, valutati e scelti dal popolo: lungi da me proporre nomi; il
centrodestra deve al più presto risolvere i suoi problemi e poi lavorare
sulle candidature senza apriorismi,
cercando di individuare il candidato
capace di tenere le fila della coali-
zione e costruire un progetto credibile per il futuro della città.
E nel centrosinistra, secondo Lei
come andrà a finire?
Lo stesso discorso vale per il Centrosinistra che sembra diviso e confuso,
anche se mi sembra legittimo il desiderio dell'ex sindaco Lo Polito di riproporsi quale candidato per tentare
una possibile rivincita.
II Movimento 5 stelle può giocarsi la
partita nelle prossime elezioni comunali? E Le Liste Civiche?
Il movimento 5 stelle costituisce un
enigma, poiché, pur conseguendo lusinghieri risultati, non sembra esprimere, al momento, una classe politica
ed un leader capaci di dare forza e
continuità al movimento per raccogliere un adeguato consenso anche
nella competizione amministrativa,
che ha una sua particolare caratterizzazione in cui il territorio e le persone
che lo rappresentano hanno una fortissima valenza. Le liste civiche sono
oramai da anni una realtà nel panorama politico della nostra Città e
penso che ancora potranno avere un
ruolo che sarà commisurato alle iniziative che prenderanno nei prossimi
mesi e del sistema delle alleanze che
si delineeranno.
Al di là del bene e del male esiste una
classe politica in questa città che
possa risollevarla dalla crisi e dal declino?
Castrovillari è una città che ha molte
risorse di ingegno e di iniziativa capaci di rianimarla e di inserirla in una
prospettiva di sviluppo, pur se inserita
in una provincia che occupa il quartultimo posto nella graduatoria nazionale! E' tuttavia indispensabile
uscire dagli schemi della vecchia politica ed elaborare un sistema di confronto capace di costruire, pur nella
diversità delle posizioni, un progetto
il più ampiamente condiviso, poichè
la crisi morde da più di sei anni l'Italia.
ll sud in particolare e la nostra Città richiede un impegno forte e condiviso:
dalle emergenze si esce solo lavorando insieme, senza pregiudizi e con
un forte spirito di appartenenza,
senza velleità o presunzione, ma con
equilibrio ed umiltà.
Castrovillari nel 2020, come se la immagina?
La Castrovillari del 2020 la immagino
migliore di quella di oggi, se la Città
saprà reagire nel modo prima accennato, al senso di rassegnata frustrazione che sembra attanagliarla. Vedo
possibili protagonisti giovani non eterodiretti e la complessa realtà sociale
della comunità animata dal desiderio
di rispondere, senza vanagloriosi esibizionismi, con energia ai segni del
declino che la insidia.
L’ultima domanda, ma forse gliel’ho
già fatta in forma diversa, Blaiotta
sarà una riserva di lusso in questo
centrodestra o, vuole ritornare ad
essere protagonista?
Mi lasci dire che nella mia ormai lunga
personale vicenda politica non mi è
mai piaciuto essere una riserva, sia
pure di lusso; ho infatti cercato di essere, nel mio piccolo, artefice delle
iniziative capaci di rendere migliore
questa Città, che ho sempre amato, a
cui ho dedicato le migliori energie e
che mi ha sempre gratificato di un
forte personale consenso. Mi piacerebbe ancora servirla con i consigli
che la saggezza dell'età può offrire,
senza pretese di protagonismo che
lasciamo volentieri a chi vorrà spendersi per il futuro della nostra comunità.
Angelo Filomia
IL DIARIO anno XII n. 26 PAG. 4
Il Trittico del Bernini in mostra a Morano
Dal 20 Luglio al 24 agosto verrà esposto al pubblico il Trittico marmoreo di Pietro Bernini
presso il Museo di Arte Sacra “La Veste della
Sposa” - Chiesa del Carmine, Morano Calabro. L’
esposizione permanente dei tesori d’arte sacra
di uno dei borghi più belli del Pollino rende fruibile per la stagione estiva ai tanti visitatori che si
riversano a Morano un’opera di straordinaria
bellezza che impreziosisce quel pregevole percorso di committenze che va dal 1400 a 1800,
caratterizzato da un ricco patrimonio di grande
valore storico-artistico appartenuto sia alla
stessa Chiesa del Carmine, ex sede dell’omonima Congregazione, sia alla Chiesa di Santa
Maria Maddalena. Nel Museo “La Veste della
Sposa” si può ammirare la produzione artistica
e manifatturiera provenienti dalle filande mora-
Morano in Rock festival
Morano Calabro accoglie per la terza volta
il Morano in Rock festival, al quale quest'anno parteciperanno cinque valide
bands: Ghost Booster (alternative metal),
Forgotten Hope (gothic death metal) The
John Wayne Gacy (rockabilly), Jeremy & His
Bettermen (grunge) e i Navagy (hard rock).
La cittadina ai piedi del pollino ospiterà
l'evento il 25 luglio 2014 in Piazza Mercato
dalle ore 20.00, patrocinato dall'Ammini-
strazione Comunale che ha voluto fortemente credere nei giovani e, più di tante
altre realtà, è riuscita a tirar fuori il meglio.
Circa quattro ore di sana musica rock diventeranno festa e divertimento per gli appassionati del genere e non solo. Il bill
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nesi e napoletane, tra cui degne di nota sono le
sete pregiate e i nobili damaschi, in particolare
quelli riguardanti le donazioni di Donna Rosa Pignatelli, moglie del principe Spinelli, sulle quali
ancora si contemplano gli stemmi raffiguranti le
due famiglie e la sezione di argenteria sacra con
alcune notevoli suppellettili liturgiche realizzate
da argentieri partenopei. All’interno dell’ex sagrestia della chiesa, invece, due sale espositive
conservano diversi capolavori pittorici e sculture in legno, tra cui i quattro Paliotti Veneti del
‘700 attribuiti a Francesco Guardi, recentemente
restaurati. Il ciborio-tabernacolo tra due graziose figure angeliche inginocchiate in preghiera, scolpiti nel marmo, appunto, da Pietro
Bernini è un’opera d’arte che l’Italia ci invidia,
realizzata a Morano tra la fine del XVI e l’inizio
del XVII dal padre del più celebre Gianlorenzo e
oggi, dopo un intenso lavoro di restauro, la si
potrà contemplare in tutto il suo ritrovato splendore.
Ines Ferrante
IV edizione della Mostra
sul Cinema
IL DIARIO anno XII n. 26 PAG. 5
“Se può essere scritto, o pensato, può essere filmato”. Con questa celebre frase di Stanley Kubrick, uno dei registi preferiti da un grande
appassionato di cinema, il compianto nostro
concittadino, Carmine Bonifati alla cui memoria è dedicata la IV edizione della Mostra sul Cinema, si rinnova il consueto appuntamento con
il mondo della celluloide, grazie all’esposizione,
a carattere documentario, curata anche quest’anno da Enzo Bruno. Il nuovo allestimento
della consolidata rassegna castrovillarese targata 2014 è riservato alla grande filmografia internazionale di ieri e di oggi, approntato con
garbo e maestria dal Bruno con la collaborazione delle associazioni Sifeum e Mystica Calabria, da tempo impegnate costantemente nella
promozione e valorizzazione del patrimonio
culturale della città. Prevista nella Sala museale
del Castello aragonese, la mostra sarà fruibile da
sabato 9 agosto a domenica 14 settembre, attraverso le “testimonianze” – come le definisce
Enzo Bruno – di un centinaio di documenti, tra
locandine, fotografie e riviste dei memorabili
“ciak” che hanno fatto la storia del Cinema tra
Hollywood e Cinecittà. La serata d’inaugurazione, appunto Sabato 9 agosto alle ore 19.00,
verrà presentata da Cinzia De Santis, nota voce
radiofonica del territorio. Due le novità interessanti pensate in occasione della mostra di quest’anno: il Concorso “Come una Diva…”
riservato alle creazioni di artisti, artigiani, piccole
imprese e hobbisti e la messa in scena di un pic-
colo Set cinematografico ideato da Valentina
Morrone e Francesca Filomia, nel quale i visitatori potranno farsi immortalare, attraverso un
trucco speciale e una “foto ad arte” proprio
come le stars. Sebbene oggi anche l’arte cinematografica contemporanea abbia ceduto al fascino del digitale, il suo mondo, giunto ormai a
oltre un secolo di vita, continua a far sognare
tutte le generazioni e l’evento proposto si impone al pubblico degli appassionati e dei curiosi
proprio per il valore del ricordo fatto di scene, di
volti, di dialoghi, che hanno mitizzato i capolavori di registi e sceneggiatori di tutti i tempi.
La festa della Madonna
del Carmine a Castrovillari
Il 16 luglio nel rione Pontanello di Castrovillari si sono conclusi i tradizionali festeggiamenti in
onore della Madonna del Carmine. La cerimonia religiosa, conclusa con la Santa Messa officiata
nel vicolo De Rose, è stata preceduta ogni sera, dalla recita di Novena e Rosario, in vernacolo
castrovillarese con accorata devozione e partecipazione. La gente del quartiere, un tempo popoloso, familiare e vivace, si è riunita attorno alla statuina in tabernacolo, incoronandola a Regina dell’Altaree Madre cui rivolgere le suppliche per intercessione verso suo Figlio.
All’incoronazione avvenuta la sera del giorno prima, ha fatto seguito la festa civile che si è
prolungata con la veglia dell’Altare fino all’alba. In questa occasione,” i vaneddeduPonteniddu”
illuminate a festa hanno visto un andirivieni di comare e compari avvicinarsi ed entrare in
festa portando i doni da consumare in onore della Madonna, affinché tenga unita e salva la
gente del rione e del mondo. Anche qui, come in ogni altra manifestazione religiosa estemporanea popolare, la gente è felice di dedicare alla Madonna, oltre alle preghiere, alcuni momenti semplici di gioia da condividere con il cibo,il ballo ed il canto, qui, rigorosamente ”
castruviddari”.
Mimmo Filomia
Comuni Ricicloni, la quinta volta di Saracena
IL DIARIO anno XII n. 26 PAG. 6
SARACENA – XXI edizione Comuni Ricicloni, SARACENA c’è. Continuità e miglioramento delle
buone prassi amministrative in termini di ciclo
integrato dei rifiuti, fanno ottenere l’ambito riconoscimento per la quinta volta consecutiva.
Solo 7 comuni su 409, tra quelli calabresi, sono
stati premiati. Si può fare meglio e di più.
A dare la notizia e ad esprimere soddisfazione
per il risultato raggiunto e confermato è l’ing. Pasquale DI VASTO, Direttore Generale dell’Azienda
Speciale Pluriservizi del Comune di Saracena.
Il premio Comuni Ricicloni, realizzato da Legambiente con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare, premia ogni anno le realtà locali che
hanno ottenuto i migliori risultati nella raccolta
differenziata dei rifiuti. Viene conferito a coloro
che hanno raggiunto la percentuale della raccolta differenziata sopra il 65%. La classifica vede
il Comune di Saracena, premiato per il quinto
anno consecutivo, ma sempre in compagnia di
comuni calabresi diversi, presente al 6° posto, e
preceduto da Comuni con una popolazione variabile tra 1.344 e 2.559 abitanti (quella di Saracena è di 3.886 abitanti) e con un territorio
variabile tra 3,94 Km2 e i 51,87 Km2, di gran
lunga inferiore rispetto a quello di Saracena
(111,51 Km2). 1328, quasi 8 milioni di italiani,
sono complessivamente i comuni RICICLONI.
Dei 1328 Comuni italiani solo 7, su 409, sono calabresi. La fotografia della situazione vissuta
dalla quasi totalità dei piccoli e grandi centri calabresi – dichiara DI VASTO – ci lascia con l’amaro
in bocca. Per un Comune virtuoso come SARACENA che da tempo si spende nella promozione
e nella sensibilizzazione dei temi legati alla raccolta differenziata e alla tutela dell’ambiente,
questi dati non possono che rammaricarci. Ci
complimentiamo con le amministrazioni che
hanno raggiunto un valore percentuale superiore a quello del Comune di Saracena, ed in tal
senso l’auspicio dell’Amministrazione Comunale
«Abitare Morano», conclusa
la fase progettuale
De Bartolo: «Non ci arrendiamo allo spopolamento»
Si è tenuta giovedì 10 luglio scorso presso l’Università della Calabria, Dipartimento di Ingegneria Civile, la giornata conclusiva del workshop "Abitare Morano", con annessa la mostra relativa agli elaborati progettuali redatti. Tre ore filate di confronto e studio sulle
possibilità di rilancio abitativo e residenziale di uno dei borghi più belli d’Italia. Le ipotesi
emerse, esaminano tre livelli di abitabilità con proposte d’intervento minimali o di trasformazioni dei quartieri storici.
Erano presenti: il sindaco dell’antico centro del Pollino, Nicolò De Bartolo, il dirigente generale del Dipartimento Urbanistica e Gestione del Territorio della Regione Calabria, Saverio Putortì, l’assessore all’Urbanistica della Provincia di Cosenza, Leonardo Trento, il direttore
del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’UNICAL, Paolo Veltri, il presidente del corso di
Laurea di Ingegneria Edile/Architettura, Renato Olivito, le docenti di Restauro architettonico, Brunella Canonaco, e di Composizione architettonica e urbana, Roberta Lucente, il
presidente del Laboratorio di Architettura e Urbanistica di Morano, Rosanna Anele.
Tre ore filate di confronto e studio sulle possibilità di rilancio abitativo e residenziale di uno
dei borghi più belli d’Italia. Le ipotesi emerse, esaminano tre livelli di abitabilità con proposte d’intervento minimali o di trasformazioni dei quartieri storici. Tipologie e modelli del
dimorare, che intrecciano le diverse esigenze di chi risiede in loco nonché del turista e di chi
lo vive per brevi periodi. Gli input variano dal potenziamento dei servizi ai residenti, alla
definizione di ambiti come definiti nella legge regionale sull’albergo diffuso; dalle reti di
botteghe, sino all’intervento singolo inteso quale nodo di inserimento funzionale di una
rete di relazioni e percorsi che interessano il centro storico. L’obiettivo principe, e il senso
stesso dell’iniziativa, mira dunque a contrastare il fenomeno dello spopolamento mediante
politiche di recupero e rigenerazione urbana.
«La complessa sperimentazione progettuale – ha dichiarato la prof.ssa Roberta Lucente - ha
prodotto esiti incisivi sia nel campo della conservazione, con le proposte di riuso di alcuni
edifici emergenti nel rispetto dei loro caratteri di autenticità, sia nell’ambito della progettazione ex novo, con interventi di riqualificazione rispettosi della materia storica perché
fondati su accurate indagini conoscitive e in grado di restituire qualità e fruibilità agli ambiti degradati».
«Non vogliamo assolutamente arrenderci all’idea di un agglomerato fantasma, da relegare
all’alveo ristretto della memoria», ha detto il sindaco di Morano Nicolò De Bartolo a margine
della manifestazione: «All’oblio si può e si devono opporre le energie sane e le capacità progettuali del territorio. L’ottimo lavoro realizzato dal Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università della Calabria e dall’architetto Rosanna Anele, restituisce a quanti amano un
modello di abitare, antico eppure nuovo, che valorizzi l’esistente ed eviti il definitivo declino dei luoghi, il gusto, la voglia e la convinzione di vivere integralmente il borgo».
Piano Antincendio Boschivo 2014
Verrà presentato lunedì 14 luglio, alle ore 16,30, nella sala conferenze di Palazzo Gallo, a Castrovillari, durante la riunione della Comunità del Parco Nazionale del Pollino, il Piano Antincendio
Boschivo 2014 redatto dall’Ente Parco e che coinvolge, con i cosiddetti “contratti di responsabilità”, 31 associazioni di volontariato. I “contratti di responsabilità” prevedono un premio alle associazioni in base al risultato raggiunto di riduzione della superficie bruciata rispetto all'ultimo
quinquennio 2009-2013. Nel nuovo Piano A.I.B. “esordisce” anche la partecipazione dei detenuti presso la casa circondariale di Castrovillari i quali, con la collaborazione dei volontari dell’associazione ANAS, si occuperanno dell’avvistamento di eventuali incendi dalla località
“Petrosa”, di Castrovillari. In totale i punti di avvistamento saranno 40 e, anche quest’anno, per
la seconda volta consecutiva, l’avvistamento sarà effettuato con velivoli ultraleggeri. Nei giorni
scorsi il presidente dell’Ente Parco, Domenico Pappaterra, ha incontrato a Rotonda, nella sede del
Parco, i comandi del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato,
diretto dal dott. Vincenzo Perrone, e le associazioni di volontariato coinvolte nel Piano 2014. Il
budget stanziato a favore del Piano è di 300mila euro.
Il sindaco di Acquaformosa replica
al segretario della Lega Nord
e dell’Azienda Speciale Pluriservizi è quello che
la popolazione si sensibilizzi sempre di più alla
raccolta differenziata, rispettando e accogliendo
le sollecitazioni che nei mesi scorsi sono state
espresse in vari momenti pubblici. Da ultimo nel
corso del raduno regionale tenutosi a Novacco.
(Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione &
Lobbying).
Manoccio: «La frase shock di Matteo Salvini,
“hanno le mani sporche di sangue”,
non aiuta a comprendere la fenomenologia della fuga
Dal vangelo secondo Matteo:… e disse Gesù
prima di morire in terra straniera: “25:35 Perché
ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi
deste da bere; fui straniero e mi accoglieste;”
… Giuda buttò nel Tempio i 30 denari sporchi di
sangue e andò ad impiccarsi; i capi Sacerdoti presero quel danaro: “27:7 E, tenuto consiglio, comprarono con quel denaro il campo del vasaio
perché servisse per la sepoltura degli stranieri.”
Non sono tempi facili, la feroce critica politica
sta snaturando il dibattito sull’immigrazione, le
frasi shock di Matteo Salvini, “hanno le mani
sporche di sangue”, non aiuta a comprendere la
fenomenologia della fuga, dell’essere profugo,
dell’attraversare il mediterraneo nelle condizioni
che ogni giorno si vedono dalle TV.
Matteo Renzi e il suo Governo non hanno le
mani sporche di sangue come Lei ha dichiarato
qualche giorno fa e neppure nella sua recentissima visita a Mineo,dove ha fatto trapelare l’idea
che gli immigrati siano ospitati in hotel a 5
stelle.Vada Lei a vivere 24 ore in un CARA e
vedrà le vere condizioni degli immigrati.Questo
governo ha invece ribaltato la cultura dei respingimenti, tanto cari alla Lega, in quelli dell’umanità diffusa, ha altresì invertito una pratica
diffusa di chi vede l’immigrazione solo ed esclusivamente come momento legato alla sicurezza
Nazionale, in una cultura che mira a salvare i
profughi e a dare accoglienza ai richiedenti
asilo, tutte pratiche sancite dalla Costituzione
Italiana e dai Trattati Internazionali.
Ed anche la critica del Cardinale Bagnasco di
queste ultimi giorni, sull’assenza dell’Europa e
le critiche che lo stesso premier ha fatto sull’ immigrazione al Parlamento Europeo, dimostrano
come manchi una strategia Europea complessiva che programmi i flussi che crescono a dismisura stante le condizioni economiche dei
paesi sub sahariani, ed i conflitti spesso generati
dal “primo mondo” per la gestione delle risorse
nel continente africano.
Da anni ho praticato, da Sindaco nel mio paese
la politica dell’accoglienza, oggi sono presenti
ad Acquaformosa, paese di 1000 abitanti, oltre
50 cittadini del mondo, hanno trovato attraverso i progetti SPRAR la dignità e la serenità per
iniziare ad affrontare una nuova vita, ben 10
sono le nazionalità, molte le religioni, nessuno
di loro ha nel corso degli anni infastidito la normale vita del paese, vivono autonomamente in
appartamenti, frequentano i corsi d’italiano,
partecipano agli avvenimenti sportivi e ludici
del paese, ad Acquaformosa non si avverte il pericolo delle invasioni, si convive assieme cercando di capire il dramma umano di persone
più sfortunate di noi. Egregio dott. Salvini Matteo, ha mai parlato con un migrante che ha attraversato il deserto del Sahara, con
temperature che variano dai 50 gradi di giorno
ai -15 della notte? Lei è a conoscenza dei trattamenti riservati dalla polizia Libica ai cittadini
dell’Africa sub-sahariana? Lei sa che appena i
profughi salgono nelle carrette della morte, pregano rivolgendosi al cielo, sapendo che le probabilità di riuscita sono abbastanza ridotte?
Questo a me umile amministratore di Calabria
raccontano questi “dannati della terra” e Lei invece di considerare i drammi di tutte queste storie fa solo pessima propaganda politica.Il
Governo non ha le mani macchiate di sangue, il
governo sta attuando politiche di buon senso,
che tentano di garantire i diritti dei migranti,
senza l’aiuto dell’Europa, forse dovremmo essere tutti fieri,invece la propaganda becera la fa
da padrone. Venga Signor Salvini nel mio paese,
troverà un tabellone all’inizio del paese con la
scritta “Paese Deleghistizzato”apposto dal sottoscritto nel 2009, contestava gli atteggiamenti
xenofobi del suo movimento nei confronti delle
culture del Sud, in questa stagione politica Lei
ha fatto di più ha accusato ingiustamente, un
governo che tenta di salvare le persone come se
fosse il mandante e l’assassino dei tanti disperati che tentano di fuggire da guerre da fame e
da oppressioni. Forse tutto ciò le porterà in dote
qualche voto,ma pensi agli occhi tristi di quei
bambini che sono letteralmente buttati ,nei barconi dalle proprie mamme, certamente è più comodo parlare nella sala di un parlamento o nelle
comode poltrone di una TV,che capire questi
drammi umani. Sicuramente Matteo l’evangelista non sarebbe fiero di Lei .
Giovanni Manoccio
Già Sindaco-Assessore all’Immigrazione
e Accoglienza Comune di Acquaformosa
ll mandante è Don Nazario Lonigro di Terranova di Pollino?
IL DIARIO anno XII n. 26
PAG.7
1864, BRIGANTAGGIO: RAPIMENTI E COMPLICITÀ DI COLLETTI BIANCHI, II PARTE
continua dal numero precedente
...Viene smentito anche quel testimone che avrebbe visto lo stesso mulattiere recarsi dal giudice con una
bisaccia piena di roba, Il mulattiere lo
chiarisce così: «è vero che sono andato dal Giudice con una bisaccia
piena di roba, ma dentro c'era un
mezzo maiale che lo stesso aveva voluto curare a San Paolo Albanese in
casa Buccolo: a Noepoli c'era aria
umida, invece, sull'altura di San Paolo,
i gustosi salumi si curavano meglio!»
Il guaio è che anche i colleghi del magistrato Pirchìo lasciano sospettare: se
si tratta di arrestare un brigante, forse
c'è poco da obiettare: si fa sentire subito il tintinnìo delle manette. Ma con
i manutengoli al di sopra di ogni sospetto, ai noti personaggi che fanno i
“liberali di giorno e briganti di notte”,
e soprattutto a quelli che riescono a
“comprarsi” perfino un giudice, “a
botte di salsiccia e soppressata”, bisogna andarci piano. Infatti,i superiori
magistrati del Potentino dicono che il
Pirchìo, seppe lodevolmente comportarsi nell’istruzione contro quegli
imputati. Le “prove" raccolte a carico
di Don Nazario Lonigro non sono
poche: I'11 ottobre del 1860, quando
il realista spagnolo Josè Borjès, attraverso il Lagoforano, lasciava la Calabria per unirsi al brigante Crocco,
aveva pernottato nel mulino del Sarmento, che era di Lonigro: il quale è
ormai ritenuto il principale sostenitore del brigantaggio. Anche il capitano della Guardia mobile di San
Chirico Raparo, Luigi Lo Pinto l'aveva
visto spedire ai briganti una soma di
viveri, Ma Lonigro si difende a spada
tratta, quel carico di viveri l'avrebbe
spedito Francescantonio Rusciano,
perché era stato minacciato dai briganti.
Un brigante, mai sentito nominare,
tale Giovanni Lenza avrebbe chiesto
del vino a Lonigro, ma questi non
glielo mandò. Alcuni testimoni, come
Maria Giovanna Caprara, Maria Giovanna Bloise e Rosa Riccardi dicono
che, mentre spigolavano nella contrada Avena, passava Giuseppe Lufrano, mulattiere di Lonigro, e aveva
detto loro: « mi hanno incontrato i briganti, m'hanno preso dei viveri, ma le
cose che erano guaste, me le hanno
mandate indietro». Ci sono ancora
altri che parlano in favore del Lonigro,
dicendo che costui aveva mandato i
viveri ai briganti perché era gravemente minacciato, ma in quella circostanza Don Nazario non era presente
a Terranova.
Tra gli accusatori di Lonigro c'è pure il
brigante Giovanni Labanca, suo compaesano e suo ex pastore, ma se n'era
scappato perché non andava d'accordo con l'autoritario padrone. Il Labanca così avrebbe confessato alla
propria madre e ai fratelli: «nel dicembre del 1863 il generale Fumèl si
fermò a Terranova e una notte pernottò in un appartamento della casa
Lonigro; in un'altra stanza dello stesso
palazzo c'era pure Antonio Franco
con tutta la sua banda!
Anche questa volta Don Nazario dice
che a quell'epoca era, con tutta la stia
Don Nazario Lonigro è
l’emblematica figura
del manutengolo che
agisce in silenzio, facendo uso del brigantaggio e dei liberali
...i colleghi del magistrato Pirchìo lasciano
sospettare: se si tratta
di arrestare un brigante, forse c'è poco da
obiettare: si fa sentire
subito il tintinnìo delle
manette. Ma con i manutengoli al di sopra di
ogni sospetto, ai noti
personaggi che fanno i
“liberali di giorno e briganti di notte”, e soprattutto a quelli che
riescono a “comprarsi”
perfino un giudice, “a
botte di salsiccia e soppressata”, bisogna andarci piano
famiglia, fuori di Terranova: in casa era
rimasto il suo figliastro Rusciano.
Questo fatto lo potrebbe confermare
il brigante Camodeca di Castroregio.
Interrogato il Camodeca, dice di non
sapere se a quell'epoca del generale
Fumel il Lonigro fosse fuori Terranova.
Come si vede, Don Nazario Lonigro è
l’emblematica figura del manutengolo che agisce in silenzio, facendo
uso del brigantaggio e dei liberali:
quando viene pescato quasi in flagrante, dice di essere stato minacciato
dai briganti, quindi volta loro le spalle.
Invece,quando è garantito da protezione, si fa trovare nei boschi del Pollino, a patteggiare con i “masnadieri”.
Gli ingenui, paradossalmente,risultano sempre e soli i briganti. Poche
volte, questi disperati si sono accorti
di essere stati giocati e venduti. Ma
alla fine, nel1864, Don Nazario viene
arrestato per complicità nel brigantaggio. Si fa pure un po’ di galera.
Dalle indagini e dalle istruzioni si capisce che costui ha davvero protezione nella magistratura: vedi il caso
del Giudice Pirchìo. Nonostante tutto,
emergono con più evidenza i sospetti
sulla sua complicità nel brigantaggio.
I sequestri Famà e Chidichimo hanno
lasciato fondati sospetti sul suo ambiguo operato. Alla fine se ne rende
conto anche Don Nicolantonio Chidichimo, il padre del sequestrato Don
Pasquale: nel luglio del1864, appena
un mese dopo la liberazione di suo figlio, l'altro sequestrato, Giuseppe Scil-
lone e il suo compaesano Nicolantonio Terranova si recano a Terranova di
Pollino per salutare alcuni comuni parenti; apprendono che Don Nazario
Lonigro è uscito appena dal carcere e
vanno a salutarlo. Mentre discutono
di altre cose, tutto a una volta, il Lonigro, che forse era stato arrestato
anche per il sequestro Chidichimo,
chiede, con tono strano, ai due albidonesi: «come sta Don Nicolantonio
Chidichimo?" Scillone e Terranova rispondono che "Don Nicolantonio sta
afflitto e inconsolabile per il recente
sequestro del figlio: ha sborsato molti
soldi per salvarlo dalle mani dei briganti. «Quanti soldi ha pagato?»
chiede ancora Lonigro. «Da 20 a
22mila ducati», risponde uno degli albidonesi. E Lonigro, che si mostra
assai informato, replica seccatamente:
«Don Nicolantonio Chidichimo dice il
falso, perchè ha pagato soltanto dodicimila ducati; l’ultima rimessa fu di
appena tremila ducati, prestati da un
suo amico di Mormanno, ma io vi so
dire i luoghi e le persone dove Chidichimo ha prestato i soldi per liberare
suo figlio.»
Poi Don Nazario racconta altri particolari che fanno sbalordire Scillone e
Terranova: «....i soldi prestati a Mormanno erano 3.770ducati; ai briganti
ne spedì tremila, gli altri 700 se li era
tenuti in casa; Don Nicolantonio impegnò anche la legittima proprietà
che per legge toccava al figlio sequestrato, e questo è contro la legge! La
somma di 12mila ducati è un bel
niente per Chidichimo», precisa polemicamente l'avvocato Lonigro.
Giuseppe Scillone e Nicolantonio Terranova tornano in Albidona e raccontano a Don Nicolantonio
Chidichimo tutto ciò che ha detto Lonigro. II 15 giugno del 1865 Nicolantonio Terranova viene interrogato dai
Carabinieri della stazione di Amendolara. Nella stessa giornata depone
anche Don Nicolantonio Chidichimo
e rifà la cronistoria del sequestro e
della liberazione (27 maggio-13 giugno 1864) di suo figlio. Dice che dopo
il sequestro ricevette un biglietto dal
figlio dove si leggeva che i briganti
volevano l'elevatissima somma di
60mila ducati, per liberarlo. Egli ne
spediva subito duemila, promettendo
che ne avrebbe prestati altri. Dopo
due giorni ne spediva tremila, ma i
briganti chiedevano ancora di più.
Passati altri pochi giorni, mandava
altri quattromila prestati a Rossano e
ad Oriolo (dal sig. Grisolia). La somma
avuta dai briganti era arrivata già a
9mila ducati. Ma quelli avanzavano
altre pretese e cominciarono a mi-
nacciare la vita di Don Pasqualino: lo
avrebbero fatto a pezzi e mandato al
padre. Don Nicolantonio dice che per
salvare la vita di suo figlio dovette
vendere anche i brillanti di sua moglie
e riuscì a raccogliere altri ottomila ducati, più duemila in oro, e quindi, si arrivò quasi a 22 mila. Era già costretto
a dedicarsi alla zappa, per guadagnarsi da vivere!
Non poteva assolutamente trovare i
60mila ducati chiesti dalla banda
Franco. Quindi, viene finalmente liberato, ma non sappiamo esattamente
quanti soldi abbia dato al capobanda
Franco, ne quanti abbia ricevuto dal
Governo che l'ha riconosciuto conte
danneggiato del brigantaggio, I Chidichimo hanno fatto eccessivo vittimismo, hanno gonfiato la somma del
riscatto per avere consistenti rimborsi? Ricordiamo che nel giorno del
sequestro i briganti gli avevano sottratto non solo i brillanti che aveva acquistato a Napoli, ma anche un
orologio d'oro, indumenti e un po’ di
soldi: dicono che Antonio Franco era
stato preventivamente informato, infatti, gli chiese per prima i gioielli.
Dopo questo dettagliato racconto e
dopo quelle sorprendenti affermazioni di Lonigro, Don Nicolantonio
Chidichimo si rende conto che suo figlio Don Pasqualino era stato sequestrato soprattutto per connivenza di
Don Nazario e si chiede: «ma come fa
Lonigro a conoscere tutti i segreti del
sequestro di mio figlio? il contenuto
dei miei biglietti, le persone e i paesi
dove io prestavo il denaro e anche i
soldi che avrei ricavato nella vendita
della legittima di mio figlio?
Infine, il Chidichimo racconta altri
particolari su Famà e sullo stesso capobrigante: quando suo figlio Pasquale implorava Antonio Franco di
liberarlo, promettendogli anche i
soldi che avrebbe ricavato dalla sua
legittima, il capobanda avrebbe avuto
una certa tenerezza e commozione,
confidando che il Famà non fu ucciso
da lui, ma da un brigante della sua
banda, il quale prima di assassinarlo
si sarebbe rivolto al Franco dicendo:
«e se non lo uccidiamo, conte resteremo con Don Nazario?».
Lonigro, secondo il Chidichimo, spartiva con i briganti anche i soldi dei sequestri. Inoltre, D. Vincenzo Smilari, di
San Paolo Albanese, aveva riferito allo
stesso Don Nicolantonio che un suo
mulattiere, quando venne ucciso il
Famà, vide il Lonigro tra i briganti
stanziati nel bosco Sicileo. Proprio
questi fatti, conclude il Chidichimo,
mi fanno capire che «il sig. Lonigro era
complice e manutengolo di Antonio
Don Pasquale Chidichimo fu tenuto per un
anno prigioniero, i briganti lo trattavano bene
e il capobanda Antonio
Franco ci giocava
anche a carte. E lo
stesso Don Nicolantonio,quando racconta
l'assassinio del Famà,
dice
testualmente:
«Franco gli assicurava
la vita e lo esortava a fidare nella sua protezione, perché egli non
era sanguinario, e se
Don Raffaele Famà fu
ucciso lo fu non per
fatto di Franco che ne
patrocinò la difesa, ma
fu ucciso da uno della
sua comitiva
Franco». Un altro mezzano e traffichino della comitiva Franco era un
tale Giuseppe Lomonaco di Terranova
di Pollino». Abbiamo già detto che
questo “Lomonaco” era Giuseppe Genovese, alias Scepp'a Monaca.
Per confrontare le accuse e le informazioni di Nicolantonio Chidichimo,
il cinque agosto del 1865 viene interrogato, un'altra volta, suo figlio Pasquale, l'ex sequestrato; ma
quest'ultimo continua a mostrarsi
prudente o pauroso: non sa se il suo
sequestro abbia avuto un mandante,
quindi non parla di Lonigro; non ha
sentito fare quel nome durante il suo
sequestro; è verissimo, invece, di aver
detto ai briganti che avrebbe venduto
la sua quota di eredità per dare loro
altri soldi; è vero che Antonio Franco e
gli altri briganti, quando lo sequestrarono a Castelluccio, gli dissero. «Don
Pasqualì, questa posta non era per
voi»
Questo è proprio un mistero. Un altro
mistero è il sequestro di Giuseppe
Scillone: non si è fatto il processo per
il suo caso, non risulta che abbia pagato il riscatto: risulta invece che egli
fu subito rilasciato, molto prima di
Chidichimo. Dicono alcuni discendenti di Scillone che Antonio Franco
conoscesse anche questa famiglia, e
quando vide che i suoi briganti tenevano legato il giovane Scillone,
avrebbe esclamato: «ma non sapete
che questo è il figlio di Don Michele
Scillone? Lasciatelo subito libero».
Quindi, potrebbe essere vero che i
briganti avevano diversi "amici"
anche in Albidona, compresi i mulattieri e alcuni vaccari degli stessi Chidichimo? Raccontano gli anziani di
Albidona che Don Pasquale Chidichimo fu tenuto per un anno prigioniero, i briganti lo trattavano bene e il
capobanda Antonio Franco ci giocava
anche a carte. E lo stesso Don Nicolantonio,quando racconta l'assassinio
del Famà, dice testualmente: «Franco
gli assicurava la vita e lo esortava a fidare nella sua protezione, perché egli
non era sanguinario, e se Don Raffaele Famà fu ucciso lo fu non per
fatto di Franco che ne patrocinò la difesa, ma fu ucciso da uno della sua comitiva. Ormai, questo mistero non
sarà mai svelato.
(tratto da Giuseppe Rizzo e Antonio La
Rocca, “Il mandante è Don Nazario Lonigro di Terranova di Pollino?, “Il mio
Paese scomparso, n. 10/12 1998.)
IL DIARIO anno XII n. 26
Morano Calabro – Domenica 20 luglio appuntamento teatrale da non perdere con la commedia “…Un chicco di neve in mezzo al mare!!!”, per
festeggiare i dieci anni di successi “Tra palco e
realtà” del “Redio Gaga”, l’esilarante show condotto dal duo comico Rosaldo & Vincenzo su
Radio Alfa – Pollino. Mentre è dal 2007 che i due
comici fanno il pieno di pubblico e risate in tutti
i teatri e le piazze calabresi con il “Rediogaga
Live show”. Lo spettacolo con inizio alle 21,30 sul
palco allestito in Piazza Mercato, è inserito nel
cartellone estivo “D’estate Morano 2014 – Insieme si può!”, messo a punto dalla neo amministrazione guidata dal sindaco Nicolò De
Bartolo, in sinergia con la Pro Loco locale. “…Un
chicco di neve in mezzo al mare!!!”, diretto da Casimiro Gatto, è una commedia nera, divisa in
due atti, molto divertente, piena di trovate, di
gag e di situazioni esilaranti. Sulla scena oltre ai
due mattatori della risata Rosaldo & Vincenzo ci
saranno Alessandro Laitano e Andrea Magnelli.
“Lo spettacolo, che nasce dalla collaborazione
della compagnia teatrale moranese L’Allegra Ribalta e di quella castrovillarese Aprustum, è basato su una storia semplice con un equilibrio
perfetto tra una comicità trascinante e tanta malinconia che parla di famiglia, affetto, tolleranza.
– spiega l’assessore alla cultura Emilia Zicari - Si
parla della diversità senza prendersene gioco
anzi ridicolizzando piuttosto gli aspetti più buffi
della cosiddetta normalità”. “…Un chicco di
neve in mezzo al mare!!!” , che ha riscosso notevoli consensi di critica e di pubblico anche fuori
regione, tratta di malattia, di solitudine, di
morte, eppure fa ridere, e tanto e questo con-
PAG. 8
I dieci anni di “Redio Gaga”
afflitto da depressione, dopo essere stato per
una vita intera chiusa a casa per prendersi cura
della mamma e del fratello, il terzo che torna a
casa dopo tantissimi anni ha il vizio del gioco.
Nel corso della storia scopriremo che il malato
rimasto infantile, è molto più sveglio di quello
che sembra.
Domenico Donato
Il valore della memoria per un futuro di pace
trasto lascia il segno nei cuori della gente. Protagonisti tre fratelli che si riuniscono dopo la
morte della madre per la lettura del testamento.
Ognuno di loro ha dei problemi: il primo è ritardato ed apparentemente è quello che sembra
più bisognoso della cura dei fratelli, il secondo è
Sarà presentato Sabato 19 luglio p.v., nella sala convegni di San Girolamo a Castrovillari, il saggio storico "Solstizio sul Piave - Ettore Manes,
ritratto di un eroe" di Claudia Rende. L’occasione è data dalle celebrazioni del centenario della Grande Guerra e, in particolare nella nostra
città, dal convegno intitolato“A 100 anni dalla prima guerra mondiale,
in una prospettiva di pace", promosso e organizzato dal Centro Cultura
e Arte “26”. Il programma dei lavori che inizieranno alle ore 19.00 e che
verranno moderati dall'antropologa Maria Zanoni, presidente del Centro culturale "26", prevede i saluti istituzionali del Commissario prefettizio del Comune di Castrovillari, dott. Massimo Mariani, e del
comandante della Caserma Manes, Ten. Luca Guarriello, l'intervento
del prof. Egidio Chiarella, collaboratore del MiUR, e giornalista del comitato di redazione dell'Agenzia di informazione internazionale Chiesa
Cattolica, “Zenit.org” che tratterà del valore della memoria nel mondo
di Internet. A presentare il volume sarà, invece, il dott. Pierfranco Bruni,
responsabile del progetto “Etnie” del Ministero Beni Culturali e Turismo, che sottolineerà l'importanza del rapporto tra microstoria e storia generale che ha caratterizzato la Grande Guerra e di cui l’opera di
Claudia Rende costituisce una chiave di lettura fondamentale per legare in modo storiografico i due processi. "Solstizio sul Piave”, precisamente, delinea la figura del Capitano castrovillarese Ettore Manes,
caduto a Fosso Palumbo (Treviso) nel 1918, a soli 24 anni. L’eroe, pluridecorato per meriti militari, amante della Patria e grande esempio di
nobiltà d'animo, scrisse una pagina di storia tragica dell'Italia in un conflitto nel quale la Calabria si è distinta tra le regioni con il maggior numero di mobilitati effettivi e, purtroppo, anche di soldati morti.
«Ricordare quella atroce esperienza può servire a far riflettere sul valore
della pace, per sfatare il mito dell’"esperienza di guerra", secondo il
quale la nazione acquistava un carattere sacrale e religioso e il sangue
dei caduti appariva un giusto tributo» - afferma la giovane Autrice in
premessa al volume. Un evento, dunque, di grande spessore e rilevanza culturale, in sintonia con le linee programmatiche del Governo
e con il Patrocinio della Regione Calabria, dell'Ente Parco Nazionale del
Pollino e dell' Amministrazione Comunale di Castrovillari, condotto
con l'intento di promuovere tra le giovani generazioni una maggiore
consapevolezza storica e la conoscenza di eventi che hanno determinato il processo di costruzione del nostro Paese, per commemora, altresì, attraverso un pregevole libro, i valori storico-sociali ed umani del
conflitto e trasmetterne le emozioni sempre vive delle memorie storiche, promuovendo lo spirito di pace e di cooperazione tra i popoli.
Ines Ferrante
In libreria euro 15,00
N
el campo del Diritto, Castrovillari vanta una tradizione da poter competere con le città più grandi della Calabria. Il Foro napoletano, illustre palestra
di tutta l'Italia Meridionale, ha visto succedersi ininterrottamente i giuristi
castrovillaresi, che ne sono una autentica illustrazione. Abbiamo un giureconsulto in Ser Marco Curchio nel secolo XIV. Nel secolo XVI si afferma la
serie dei giuristi di Casa Calà, che tiene il campo nella Capitale del Regno
per circa due secoli: tali sono Marcello, Cesare, Girolamo e Carlo, che occuparono le più alte cariche nella Gran Corte della Vicaria e nel Supremo Consiglio, e
scrissero delle opere voluminose, che fecero testo per secoli. A Napoli si distinse
pure Marcello Gugliotta, regio Commissario e dotto giureconsulto e dopo di lui
Vitale Vitali, che fu Giudice della Vicaria e Presidente della R. Camera di Summaria
nel 1747. Accanto a questi insigni rappresentanti del Foro napoletano sono da ricordare i canonisti ecclesiastici Carlo Pellegrini, Ettore De Guido e Tommaso Sanseverino. In Castrovillari poi si affermò in tutto il secolo XVIII Leonardo Perretti, che fu
profondissimo nel diritto civile e canonico.
Quando poi, in seguito all'occupazione francese, Castrovillari divenne Distretto, il
suo Foro acquistò una grande rinomanza in tutta l'Italia Meridionale, per merito di
giuristi insigni e di avvocati eloquenti, che l'illustrarono. Tutto il secolo XIX costituisce una magnifica affermazione castrovillarese nel campo della giurisprudenza.
Iniziato il XIII Peperoncino Jazz Festival
IL DIARIO anno XII n. 26 PAG. 9
L’evento pronto ad invadere il Pollino e la Calabria
Confermatosi anche quest’anno tra i migliori Festival Jazz d’Italia all’esito del referendum di Jazzit, il PEPERONCINO JAZZ FESTIVAL entra nel
vivo proprio in questi giorni e si appresta, ancora una volta, ad “invadere” di note e sapori
(con la degustazione, ogni sera, dei migliori vini
calabresi a cura dei Sommelier professionisti
dell’AIS Calabria) i luoghi più belli della regione
(oltre 50 gli eventi in programma, con il coinvolgimento di ben 28 comuni calabresi), con
una strepitosa 13° edizione all’insegna del
grande jazz internazionale, che senza dubbio lo
consacrerà come uno dei più importanti eventi
culturali e turistici calabresi.
Dopo l’inaugurazione ad Amantea dello scorso
15 luglio (con l’esibizione del trio del pianista
americano Eric Reed) e due giorni di eventi di
vario genere (concerti, mostre, DJ set a tema
ecc.) dedicato al jazz d’oltreoceano ed ospitati
nel centro storico di Cosenza, il festival ideato
da Sergio Gimigliano e Francesca Panebianco
entrerà nel vivo sabato 19 luglio con il concerto
dei CHILDREN OF THE LIGHT, ossia il super trio
formato dal pianista Danilo Perez, dal bassista
John Patitucci e dal batterista Brian Blade (musicisti che da oltre 15 anni sono membri stabili
del quartetto del leggendario Wayne Shorter),
patrocinato dall’Ambasciata degli USA e in programma alle ore 22.30 nel suggestiva cornice
scenografica della Villa Vecchia (il concerto prevede un biglietto di 10 € acquistabile in prevendita su www.inprimafila.net).
Dopo altre due serate cosentine (quelle del 20
e del 21 luglio), nel corso delle quali nel Chiostro di San Domenico si esibiranno altri due incredibili artisti statunitensi (rispettivamente,
David Binney e Logan Richardson), e prima di
una intensa “tre giorni” silana ispirata alle sonorità norvegesi e realizzata con il patrocinio della
Reale Ambasciata di Norvegia e in collaborazione con l’etichetta ECM, con l’esibizione, in
orario pomeridiano – ore 17 – e in esclusiva nazionale, della cantante Kristin Asbjonsen il 25 lu-
glio presso il Centro Visite Cupone, del sassofonista Trygve Seim il 26 nella Riserva Naturale dei
Giganti del Fallistro e del pianista Tord Gustavsen il 27 a Lorica presso la sede dell’Ente Parco
della Sila, il festival musicale più piccante d’Italia il 23 luglio invaderà il Parco Nazionale del Pollino approdando per la prima volta a Civita
grazie alla forte sinergia tra il Comune e l’imprenditoria locale, per il concerto dei Balkanica
Quartet di Danilo Blaiotta con ospiti Piero Leveratto e Achille Succi in programma alle 22 in
Piazza Municipio.
Dopo la Sila, il PJF si dirigerà sullo Ionio cosentino, laddove, dal 31 luglio al 6 agosto località
quali Roseto Capo Spulico, Amendolara, Cassano, Villapiana, Corigliano e Rossano ospiteranno i concerti di artisti del calibro di Ralph
Alessi & Alessandro Lanzoni Quartet, GarritanoRicciardi Duo, Mas en Tango, F.A.R. Trio featuring
Gaetano Partipilo, Danilo Rea featuring Ares Tavolazzi & David King ed Eric Daniel Quartet.
Venerdì 8 agosto alle ore 22, poi, grazie al forte
volere del Sindaco Vincenzo Tamburi, il PJF tornerà nel cuore del Parco Nazionale del Pollino
con una tappa nell’Anfiteatro di San Basile del
Sound Zero Tour di Gegè Telesforo, cantante e
personaggio radiofonico e televisivo (braccio
destro di Renzo Arbore), vincitore per il 4° anno
consecutivo del Jazzit Award come “Miglior
Voce Maschile”.
Nella parte centrale di agosto il festival musicale
più piccante d’Italia oltre a prevedere una serie
di tappe fuori provincia, esplorerà, invece, le località più rappresentative del Tirreno Cosentino
(da Praia ad Acquappesa, passando per San Nicola Arcella, Diamante, Belvedere, Cetraro), con
concerti quali, tra gli altri, quelli del duo
Bosso/Mazzariello, delle formazioni capitanate
da Gianluca Guidi, Nick the Nightfly, Daniele
Scannapieco ecc., facendo una virata verso l’interno il 18 agosto in occasione del concerto del
quartetto del crooner Walter Ricci (memorabile
il suo duetto con Michael Bublè in una puntata
di Domenica In di qualche anno fa) con ospite il
grande sassofonista serbo Stejpto Gut in programma al Faro Votivo di Mormanno alle ore 22
per volere del Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino Mimmo Pappaterra.
Sabato 30 agosto, poi, il PJF farà tappa nel cortile
del Castello Aragonese di Castrovillari con una
serata a doppio set che verrà aperta dal concerto-spettacolo (produzione originale) di presentazione, in anteprima nazionale, del libro di
Sandro Sancineto “La Storia di Ciccio delle Bombole in 36 caratteri”, con la partecipazione di
Giuseppe Panebianco (voce recitante) e Rocco
Riccelli (tromba) e proseguirà, poi, all’insegna
del miglior jazz americano con il quartetto del
grande sassofonista Michael Rosen (collaboratore, tra gli altri, di Jim Hall, Peter Erskine, Mike
Stern e Kenny Wheeler).
Nei due mesi di festival, si segnalano, inoltre,
due novità molto interessanti: una tre giorni intitolata “The New Wawe of Italian Jazz” (che prevede la partecipazione di tutti i mgliori giovani
talenti del jazz italiano, da Alessandro Lanzoni a
Francecso Diodati, da Francesco Negro a Fabrizio Savino, passando per Matteo Bortone, Roy
Panebianco, Leo Corradi, e i Luz Trio) in programma a Cetraro nel giardino di Palazzo Del
Trono dal 26 al 28 agosto e il I “Meeting del Jazz
calabrese” che si terrà ad Amantea dal 4 al 6 settembre.
Info & Prenotazioni > 340/5966160
Programma Completo del Festival
www.peperoncinojazzfestival.com
Prevendita Biglietti Patitucci
www.inprimafila.net
Michael Rosen
ET&comunication di Ernesto Toziano compie dieci anni
IL DIARIO anno XII n.26
PAG. 10
Tre portali informativi: www.castrovillari.info, www.castrovillari.biz e www.parcodelpollino.info
ET&comunication di Ernesto Toziano
nasce nel 2004 con la realizzazione di
corsi di alfabetizzazione informatica
ad oltre 270 persone, tra l' 1 e il 2 novembre dello stesso anno vengono
realizzati i progetti editoriali www.castrovillari.info, www.castrovillari.biz e
www.parcodelpollino.info. Tre portali
realizzati per ambiti diversi: l' informazione e la realizzazione di servizi
quali la possibilita' di pubblicizzare la
propria attivita' gratuitamente su un
vero e proprio web service: www.castrovillari.biz a cui poter richiedere
una casella di posta elettronica gratuita tra le altre cose. La ET&comunication si occupa di fornire servizi
video ed internet ad ampio spettro:
siti internet di varia natura e relativa
indicizzazione nei motori di ricerca,
aumento link popularity su Google,
costruzione doorway page, analisi
metatag pro risultati e gestione di
campagne Adwords, video realizzazione di eventi anche in streaming. La
realizzazione di progetti editoriali nel
2007 si accresce grazie a castrovillari.tv una web TV il cui sforzo gia' da
subito e' stato quello di renderla per
quanto possibile simile ad una classica televisione terrestre con programmazione
in
streaming
giornaliera e possibilita' di visualizzare
i contenuti anche on demand e gratuitamente. La comunicazione, che
assume nell' ambito della ET&comunication un ruolo pressoche' predominante gia' da subito, cambia pelle
per fornire alla cittadinanza un servizio che desse la possibilita' a quanta
piu' gente possibile di accedere alle
notizie e partecipare in modo attivo
alla vita della nostra comunita' oltre
che raccontare ai tantissimi che non
vivono a Castrovillari le storie patrie.
Un' esigenza sentita quest' ultima soprattutto perche' nel 2004 Castrovillari poteva contare solo due testate su
carta stampata e una radiofonica.
Uno dei momenti che ricordo con
soddisfazione e' stata la possibilita' di
realizzare in diretta streaming, con
forze totalmente castrovillaresi, lo
spoglio delle elezioni comunali del
2012: era dagli anni '90 che su Castrovillari non si realizzava un servizio simile in audio e in video.
Naturalmente, non posso sottacere
che Ernesto Toziano è anche il web
master del Diario di Castrovillari nella
sua versione on line sin dal suo esordio e, grazie alle sue capacità di “insinuarsi” tra i motori di ricerca abbiamo
raggiunto la ragguardevole cifra di 20
milioni di contatti nel corso degli ultimi dieci anni e, in ultimo, ritengo
che gli sport minori debbano ad
Et&Comunication veramente tanto
per la sua infaticabile opera di divulgazione in rete.
Senza voler esser partigiani, posso
dire che Toziano è un brillante professionista del settore, uno di quelli che
troppo spesso non ricevono premi e
riconoscimenti, ma non per questo si
deprimono, anzi continuano imperterriti ad andare avanti e, nonostante
non ci abbia mai chiesto articoli e
grassetti, nè abbia cercato nuove e
migliori opportunità, ci sembra doveroso parlarne, sempilicemente in
continuità con la nostra linea editoriale che ha sempre dato spazio a personalità castrovillaresi valide nel
proprio campo.
Ad maiora
Angelo Filomia
Le piante in casa: quali coltivare per ridurre l’inquinamento domestico
E’ ben conosciuto il ruolo degli alberi nella vita
del pianeta.
Le piante, infatti, agiscono sull’atmosfera con produzione di ossigeno, eliminazione di anidride carbonica e liberazione di vapore acqueo;
influiscono sul clima attraverso la termo evapotraspirazione, mitigando l’eccessiva calura e l’eccessiva siccità; riducono il ruscellamento delle
acque; riducono l’inquinamento acustico del traffico e delle macchine, agendo da barriera per il
suono.
Sperimentazioni in campo hanno dimostrato che
un sapiente impiego della vegetazione, combinata con strutture fono-assorbenti può ridurre di
oltre il 50% il rumore. Si sono rilevate inoltre differenze fino a 5°C tra centri urbani e aree periferiche più ricche di vegetazione. Inoltre, esse
rimuovono lo smog e le polveri sottili responsabili di problemi di salute quali malattie dell’apparato respiratorio, asma, malattie legate allo
stress. Le foglie costituiscono dei veri filtri attivi
per polveri inquinanti (PM 10) e gas (monossido
di carbonio, biossido di azoto, anidride solforosa,
ozono, ecc.) presenti nell’atmosfera; hanno il potere di assorbire e neutralizzare le energie presenti nelle case.
Nella città di Los Angeles si è stimato (1992) che
i Pini rimuovano dall’atmosfera (sotto i 400 mt.)
circa l’ 8% di ozono, arrivando ad un abbattimento del 49% in prossimità delle foglie; poiché
inoltre l’ozono aumenta con la temperatura (per
via fotochimica), un’ulteriore riduzione è dovuta
alla diminuzione delle temperature estive dovuta
alla presenza di alberi (Carminati e Ranghetti).
Anche se le piante non possono prevenire l’inquinamento, possono fornire però un importante contributo per migliorare la qualità dell’aria.
Anche in modo più ristretto,come in una abitazione o sul balcone, alcune specifiche piante
possono depurare l’aria “mangiando” le sostanze
tossiche e le polveri sottili rilasciate da materiali
edili, da arredi e altro. Tutte le piante da appartamento hanno diverse qualità filtratrici dell’aria
che respiriamo. Riescono ad assorbire tossine e
sostanze inquinanti dall’aria, restituendo un’aria
più salubre e positiva; assorbono anche l’umidità
presente nell’aria, impedendo la crescita di muffe
nei muri, rendendo l’ambiente più sano.
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della
Sanità) esiste una “sindrome da casa malata” che
colpisce quelle persone (specie bambini, anziani
e soggetti con problemi respiratori) che passano
molte ore in spazi chiusi. Questo perché le case
vengono costruite con materiali edili che rilasciano nell’aria composti organici volatili così
come pure colle, vernici, adesivi, coloranti provenienti da mobili costruiti con compensato o truciolato, sostanze come la formaldeide, l'amianto,
il fumo passivo, prodotti della combustione dei
fornelli, solventi che si sprigionano da tappezzerie e moquettes, acari della polvere, funghi e batteri che proliferano negli umidificatori e nei filtri
dei condizionatori. Questa sindrome, che colpisce oltre il 20% delle persone, è stata definita
come forma patologica dall'Oms.
Gli elementi nocivi più comuni da cui difendersi
sono:
Acetone (presente nei correttori per ufficio, in alcuni tipi di cosmetici, nei moduli prestampati, nei
solventi per smalti); Alcool (presente negli adesivi, nelle vernici, in alcuni tipi di cosmetici, nei
pannelli truciolari e per controsoffittature, nelle
pitture, nei rivestimenti per pareti e pavimenti, in
tappeti e moquette); Ammoniaca (presente in alcuni detersivi, nelle fotocopiatrici, nelle macchine
cianografiche, nelle stampanti laser, negli sviluppatori di microfiches); Benzene (presente negli
adesivi, nelle vernici, nelle fotocopiatrici, nei pannelli truciolari e per controsoffittature, nelle pitture, nelle stampanti laser); Formaldeide
(presente negli adesivi, nelle tovagliette e negli
asciugamani di carta, negli abiti portati nelle puliture a secco, nei fornelli a gas, nei pannelli truciolari e per controsoffittature, nelle pitture, nei
rivestimenti per pavimenti, nei sacchetti di plastica, in alcuni tipi di tendaggi); Fumo di sigaretta;
Radon (elemento radioattivo presente nel terreno); Tricloroetilene (presente nelle fotocopiatrici e nelle stampanti laser); Xilene e Toluene
(presente negli adesivi, nelle vernici, nelle fotocopiatrici, nei monitor dei computer, nei pannelli
truciolari e per controsoffittature, nelle pitture,
nei rivestimenti per pareti e pavimenti, nelle
stampanti laser).
Possiamo difenderci dalle sostanze nocive menzionate introducendo tra le mura domestiche e
negli ambienti di lavoro alcune piante che si "nutrono", a beneficio della nostra salute, di queste
IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO
Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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Iscrizione R.O.C. n. 13126
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Eventuale materiale non pubblicato non verrà restituito.
E’ consentita la riproduzione anche parziale dei testi citandone la fonte.
Scriveteci a: [email protected]
sostanze nocive.
In seguito a ricerche dell’Agenzia Spaziale Americana sono state testate diverse piante dotate di
particolari enzimi, batteri e proteine che hanno
la proprietà, attraverso la fotosintesi di scomporre
le sostanze inquinanti liberando particelle innocue alla salute.
Le piante purificatrici dell’aria sono molto diffuse
e facilmente reperibili in commercio. Ecco alcune
di queste:
ARECA (Carysalidocarpus lutescens): una delle
migliori in assoluto, ottima contro i vapori generati da xilene e toluene e per le sue capacità deumidificanti; (presenti nelle resine, pitture, vernici,
inchiostri, colle, coloranti, carburanti, lavaggio
tessuti, sostanze plastiche, fibre sintetiche,
stampe, nelle fotocopiatrici, nei monitor dei
computer, nei pannelli truciolari e per controsoffittature, nelle pitture, nei rivestimenti per pareti e pavimenti, nelle stampanti laser).
ANTURIO: assorbe ammoniaca, xilene, toluene
(presenti nelle resine, pitture, vernici, inchiostri,
colle, coloranti, carburanti, lavaggio tessuti, sostanze plastiche, fibre sintetiche, stampe).
CICLAMINO: Gas chimici.
CHRYSANTHEMUM MORIFOLIUS (Crisantemo):
Ammoniaca, Benzene, Formaldeide.
DRACENA – CRISANTEMO – GERBERA – BAMBU’ –
MONOFILLO: si nutrono di tricloroetilene.
DIEFFENBACHIA: ottima per il ricambio dell’aria,
abbatte xilene, toluene e formaldeide (presenti
nelle vernici, adesivi, monitor, ecc.).
EDERA E DRACENA: assorbono fino al 90% di
benzene. La Dracena è particolarmente ghiotta
di tricloroetilene (presente soprattutto nelle
stampanti laser e nelle fotocopiatrici;
EDERA-DRACENA-GERBERA-AZALEA-CRISANTEMO-FELCE DI BOSTON-ALOE VERA: ottimi
spazzini della formaldeide (presente negli adesivi, nei sacchetti di plastica, nei tendaggi, nei rivestimenti dei pavimenti, nelle pitture).
FICUS BENJAMINA (a foglie larghe): ottimo “mangiafumo”, assorbe formaldeide (presente negli
adesivi, nei sacchetti di plastica, nei tendaggi, nei
rivestimenti dei pavimenti, nelle pitture).
FALANGIO (Chlorophytum comosum vittatum) :
abbatte la maggioranza degli inquinanti.
FILODENDRO ESMERALD (Philodendron erubescens): rimuove tutti gli inquinanti atmosferici.
POTHOS AUREO (Epipremnum aureum): un toccasana per gli ambienti; gas chimici.
PHOTOS : Monossido di carbonio, Benzene.
PHALENOPSIS: un tipo di orchidea che fiorisce
tutto l'anno e molto resistente: efficace contro xilene e toluene (presenti negli adesivi, nelle vernici, nelle fotocopiatrici, nei monitor dei
computer, nei pannelli truciolari e per controsoffittature, nelle pitture, nei rivestimenti per pareti e pavimenti, nelle stampanti laser).
RODODENDRO INDICUS: formaldeide
SPATIFILLO: assorbe benzene, formaldeide, acetone, ammoniaca, metanolo, alcoli (sprigionati
dai tappeti, moquette, alcuni cosmetici, pannelli
truciolari, soffittature...)
SANSEVIERA: assorbe benzolo; ha la caratteristica
di assorbire anidride carbonica e produrre ossigeno anche durante la notte.
TULIPANO: assorbe xilene, formaldeide, ammoniaca.
TRONCHETTO DELLA FELICITA’: assorbe formaldeide, benzolo, tricloroetilene (presenti nelle vernici, adesivi, monitor, ecc.).
TILLANDSIA: capace, sembra, di assorbire le emissioni elettromagnetiche originate da computer,
stampanti, elettrodomestici, antenne, telefoni,
ecc. La sua particolarità è che può crescere anche
in assenza di terra: le è sufficiente l'umidità dell'aria.
In conclusione: In passato le piante erano ricercate solo per la loro bellezza. Oggi la loro proprietà di migliorare la qualità dell’aria che
respiriamo è un fatto scientificamente accertato.
Fiori e piante verdi presenti in casa rappresentano non più un lusso ma un fattore essenziale
per la salute dell’uomo assorbendo buona parte
delle sostanze tossiche che si accumulano durante la giornata ed emettendo ossigeno; sono
veri e propri depuratori viventi dell’aria che migliorano il tono dell’umore e creano un ambiente
più caldo e accogliente.
AVVERTENZA: Le piante non devono essere collocate nelle camere da letto; esse infatti, hanno
bisogno di luce per la fotosintesi e quando sono
al buio emettono in prevalenza anidride carbonica. Prima di mettere le piante in casa lasciarle,
possibilmente, in quarantena, in modo da smaltire i fitofarmaci utilizzati dai vivaisti.
Angelo Cavaliere
Alfano: «In Calabria si vota il sette novembre»
IL DIARIO anno XII n. 26
«Qualsiasi cosa si inventino, giù in Calabria, il sette novembre si vota. Al
massimo si può slittare al sedici novembre, perché la tornata elettorale
deve includere anche la Regione Emilia e il Comune di Reggio Calabria, ma
non si va oltre».
Così il ministro degli interno Angelino
Alfano al premier Matteo Renzi che lo
ha sentito per avere parole chiare sull'anarchia istituzionale che impera
nella Regione Calabria. Da ultimo
anche dal Quirinale era stato chiesto
al Presidente del Consiglio di capire
cosa stesse accadendo in terra brutia,
la lettera dei parlamentari di Sel aveva
spinto Giorgio Napolitano a muovere
passi felpati ma non per questo meno
risoluti. Del resto, la contraddizione
era fin troppo evidente, le dimissioni
di Scopelliti da governatore e la sua
sospensione per una condanna a sei
anni di reclusione sono coeve dello
scioglimento dei consigli regionali del
Piemonte e dell'Abruzzo ma in quelle
regioni si è già votato da mesi, in Calabria, invece, continuava a mancare
Il segretario regionale del Pd, Ernesto
Magorno ha quasi ultimato la raccolta
firme tra parlamentari e consiglieri regionali per il documento politico di
supporto a Massimo Canale, indicato
come candidato unico del Pd. A sottoscriverlo quasi tutti i renziani, senza alcuna eccezione per quell'area che ha
sostenuto Magorno alle primarie per
la segreteria. Il documento ha avuto il
sì dei parlamentari Demetrio Battaglia, Marco Minniti, Stefania Covello e
Nicodemo Oliverio, più quello dei
consiglieri regionali Sandro Principe,
Tonino Scalzo, Francesco Sulla, Mario
Maiolo e Demetrio Naccari Carlizzi.
Niente firma, invece per Piero Amato
(che da tempo aveva manifestato la
volontà di affidare la candidatura a un
PAG. 11
persino la convocazione dei comizi
elettorali. Sono cittadini italiani anche
i calabresi? Se lo sono non possono ricevere un trattamento diseguale, non
possono restare in balia della melina
tra la vicepresidente Antonella Stasi,
peraltro esterna all'Assemblea regionale per non essere mai stata eletta, e
il presidente del consiglio regionale
Franco Talarico che, formalmente,
non ha mai "congedato" i consiglieri.
Anzi, si andava avanti a colpi di nomine e prendendo iniziative e decisioni che non solo non hanno niente
a che spartire con la ordinaria amministrazione ma, in alcuni casi, impegnano la Regione Calabria per gli anni
futuri. Da qui la decisione di dare una
stretta a tanto lassismo e la richiesta
al Viminale «di mettere in atto ogni
iniziativa utile a garantire il rapido ritorno al voto dei calabresi». Angelino
Alfano ha capito che non poteva restare più sul pero e dopo avere esaminato il pasticciaccio istituzionale in
cui è avviluppata la Calabria, nel tentativo di guadagnare altro tempo
prima di andare al voto, ha elaborato
una strategia che, garantisce, porterà
a convocare le elezioni regionali per il
sette di novembre, rassicurando in tal
senso il premier.
Del resto, anche la storiella dell'impugnativa della legge regionale che
avrebbe così impedito di andare alle
urne rapidamente, è stata facilmente
smontata dai consulenti giuridici di
Palazzo Chigi: accettare una simile
chiave di lettura, hanno fatto notare,
significherebbe ammettere che la legislatura possa durare all'infinito,
visto che il consiglio regionale della
Calabria ha volutamente approvato
una legge elettorale incostituzionale
e potrebbe rifarlo ancora.
La svolta imposta, con la data delle
elezioni regionali, tuttavia, non sarebbe il solo segnale verso la Calabria
per indicare ai ras politici locali che "la
ricreazione è finita", altre decisioni sarebbero in arrivo nei prossimi giorni a
testimonianza di una estrema determinazione da parte di Matteo Renzi
per cambiare le cose sul fronte calabrese. In questo facendo tesoro di
molte indicazioni che gli sono venute
da Ernesto Magorno, il segretario calabrese del Pd che si conferma sempre più "ascoltato" dal premier.
tutte le salse che parteciperà alle primarie di coalizione, chiudendo la
porta a ogni trattativa. Di fronte a uno
scenario di questo tipo, che si trascina
ormai da molto tempo, i renziani potrebbero di nuovo mischiare le carte e
puntare tutte le loro fiche su un nome
d'area. Ecco perché riprendono quota
le candidature del sindaco di Pizzo
Gianluca Callipo e di Demetrio Naccari
Carlizzi. Tutto avverrà comunque nel
minor tempo possibile, a causa dei
vincoli procedurali approvati ieri in direzione regionale. Perché siano ufficiali, le candidature degli esponenti
del Pd devono ottenere il 35% delle
firme dei componenti dell'assemblea
o – ma questa via è ancora più accidentata – il 20% di quelle degli iscritti.
Ottenuto il prima via libera, i candidati
dovranno poi raccogliere un minimo
di tremila sottoscrizioni autenticate in
giro per la Calabria, di cui almeno 300
rastrellate in tre province diverse. I
renziani vogliono far presto per non
trovarsi con l'acqua alla gola e soprattutto per non dare un ulteriore vantaggio a Oliverio, in campo da mesi e
con la sua macchina organizzativa già
ben rodata e pronta alla sfida.
Sarà Massimo Canale il candidato unico
a governatore del Pd?
esponente renziano doc) ed Enzo Ciconte, a cui si aggiungono anche i deputati schierati senza se e senza ma
dalla parte di Oliverio: Enza Bruno
Bossio, Nico Stumpo e Bruno Censore.
Nei prossimi giorni Magorno volerà a
Roma e presenterà il documento alla
segreteria nazionale, dove sarà ribadito con forza l'appoggio totale alla
candidatura di Canale, da più parti ritenuto l'unica personalità in grado di
Clan degli zingari, quattro
boss all’ergastolo
Il carcere a vita è stato confermato nei confronti di Francesco Abbruzzese
“Pirolu”, Franco Abbruzzese “Dentuzzu”, Nicola Acri e Ciro Nigro. Assolti:
Damiano Pepe, Nicola e Celestino Abbruzzese, Rocco Donadio e Tommaso
Iannicelli
Per anni i clan nella Sibaritide ragionarono solo con i kalashnikov. E su quella
carneficina la Corte d’assise d’appello (presidente: Palma Talerico; a latere: Fabrizio Cosentino) si è pronunciata ieri confermando quattro dei cinque ergastoli inflitti in primo grado dai giudici di Cosenza. “Fine pena mai” per Franco
Abbruzzese inteso come “Dentuzzu”, Francesco Abbruzzese, alias “u‘ Pirolu”,
Nicola Acri, e Ciro Nigro. Cancellato, invece, il carcere a vita nei confronti di
Damiano Pepe, di Corigliano, come aveva chiesto il suo difensore, l’avvocato
Marcello Manna. Per lui il ritorno in libertà potrebbe essere ormai imminente
(sta scontando la parte residua della pena 23 anni per l’omicidio stile Chicago
del commerciante Lanzillotta). A conti fatti, però, l’impianto accusatorio, impalcato dal pm antimafia Vincenzo Luberto, è rimasto in piedi saldamente.
“Timpone Rosso” è un romanzo di morte dal quale si sono tirati fuori anche
personaggi chiave all’interno dello scacchiere della ’ndrangheta della Sibaritide. Assoluzione piene «per non aver commesso il fatto », sollecitate dagli avvocati Gianfranco Giunta e Giorgia Greco, sono state pronunciate nei confronti
del settantenne patriarca, Celestino Abbruzzese, inteso come “Asso di bastone”
(in primo grado era stato condannato a 24 anni di reclusione), del figlio Nicola, alias “Semiasse” (12 anni in primo grado), e di Rocco Antonio Donadio
(25 anni in primo grado). Subito liberi per ordine della Corte. Nicola Abbruzzese era ristretto a Novara in regime di 41bis e già oggi potrebbe tornare a
Cassano. Significativa pure l’assoluzione incassata da Tommaso Iannicelli (12
anni in primo grado) per il tentato omicidio di Mario Laurito. Erano stato i suoi
legali, Rossana Cribari e Sergio Rotundo, a dimostrare la sua innocenza. Non
meno importante risulta il dato processuale conseguito dall’avvocato Antonio
Quintieri per Giovanni Abbruzzese, assolto dall’accusa d’aver partecipato all’omicidio di Gianfranco Iannuzzi. Dovrà scontare 6 anni (rispetto ai 25 iniziali).
Pene lievemente “ritoccate” pure nei confronti di: Fiore Abbruzzese e Fioravante Abbruzzese, che dovranno scontare 24 anni e 8 mesi (rispetto agli iniziali 25). Leggero “sconto” anche per Armando Abbruzzese e Mario Bevilacqua
condannati a 24 anni e 6 mesi (rispetto ai 25 anni incassati in primo grado);
Maurizio Barillari (dagli iniziali 28 anni agli attuali 27 e mezzo); Vincenzo Curato
(da 14 anni a 12 anni e mezzo); Carmine Alfano (da 10 anni a 8 anni e 4 mesi);
e Fabio Antonio Falbo (da 23 anni a 22 anni e 9 mesi). Rigettato l’appello del
pg Raffaela Sforza contro le assoluzioni disposte dalla Corte d'assise di Cosenza. Il titolare della pubblica accusa aveva invocato 19 ergastoli.
garantire la compattezza del partito.
La palla passerà allora direttamente al
premier Renzi e al suo vice, Lorenzo
Guerini, che potrebbero pure tentare
l'ultimo pressing su Oliverio per spingerlo a fare un passo indietro e lasciare campo libero all'avvocato
reggino. Ma il presidente della Provincia di Cosenza non sembra affatto intenzionato a ritirare la sua
candidatura. Oliverio ha già detto in
Dure condanne per la strage
di San Lorenzo del Vallo
Ergastolo per Scarola e Scorza. Per i giudici sono stati
loro ad uccidere Barbara e Rosellina Indrieri
Sono stati condannati all'ergastolo e a un anno di isolamento diurno, Domenico Scarola, 29 anni, e Salvatore
Francesco Scorza, 33, considerati gli esecutori materiali
della strage di San Lorenzo del Vallo nella quale, il 16
febbraio 2011 persero la vita Rosellina Indrieri, 45 anni,
e sua figlia Barbara, 22, mentre sopravvisse, seppure colpito gravemente Silas De Marco, il figlio maschio.
E' lui il testimone chiave che nell'estate del 2012 indicò
agli inquirenti i due imputati come coloro che, col volto
travisato, irruppero quella sera in casa De Marco compiendo una carneficina. La corte, presieduta da Giovanni
Garofalo, dopo quasi otto ore di camera di consiglio ha
accolto le richieste dell'accusa, rappresentata dal sostituto procuratore della Dda, Vincenzo Luberto, pur rigettando l'aggravante mafiosa. Una decisione che ha
scatenato confusione e pianti da parte dei parenti delle
vittime, al grido di «non è giusto, sono innocenti». Una
decisione nata dopo più di un anno di udienze durante
le quali si è cercato di confutare la versione del super
teste, Silas, decisosi a parlare con gli inquirenti solo
dopo l'arresto, il 13 aprile 2012, del boss Franco Presta.
La strage, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe stata ordita per vendicare la morte del figlio di
Presta, Domenico, 21 anni, avvenuta per mano di Aldo
De Marco, zio di Silas. Questi, commerciante, da tempo
aveva rapporti difficili con il giovane, vicino di negozio.
Al culmine dell'ennesima lite, De Marco ha freddato il
ragazzo con la sua calibro 22 e poi è andato a costituirsi.
Era il 17 gennaio 2011. Un mese dopo avverrà la strage
di San Lorenzo dalla quale si salveranno Silas e suo
padre Gaetano che dormiva, ubriaco in un'altra stanza
(lui verrà ucciso in un agguato 50 giorni dopo). Una scia
di sangue che chiama altro sangue, questa la tesi dell'accusa che ha fondato le proprie ragioni anche sulla vicinanza tra le famiglie Scarola-Scorza e i Presta e la nota
amicizia tra Domenico e i due imputati.
La difesa, dal canto suo, rappresentata dai legali Lucio e
Carlo Esbardo e Luca Acciardi, ha sempre cercato di dimostrare l'inattendibilità del teste, le sue versioni discordanti dell'accaduto, le incongruenze nei raffronti
con la sorella Sandra e la fidanzata Stefania. Impossibile,
secondo gli avvocati, che il testimone, nei pochi attimi
prima di essere colpito e cadere sotto un tavolo, avesse
potuto riconoscere i killer col volto coperto che, alle 20
della sera, avevano fatto irruzione nell'abitazione di via
Berlinguer a San Lorenzo. Ma secondo la corte hanno
prevalso gli elementi accusatori e la testimonianza di
Silas.
Scontro in autostrada, Muore
un 77enne di Terranova da Sibari
Un automobilista di 77 anni, Vincenzo Bloise, di Terranova da Sibari è morto nello scontro con un'altra
vettura sabato in luglio verso le 6 del mattino, sull'autostrada A14 bis, nel ravennate. Ferito il conducente dell'altra auto. La vettura guidata dal 77enne,
una Ford Focus, in un tratto rettilineo è stata tamponata, presumibilmente a velocità sostenuta, da
una Fiat Punto condotta da un quarantenne ravennate. All'impatto sembra non avere assistito nessuno: non è chiaro dunque come e perché la Fiat
possa avere tamponato la Ford. Se cioè sia stata
conseguenza di un improvviso rallentamento o di
uno stop; o ancora di un colpo di sonno o del fatto
che a quell'ora il sole a est era molto basso e si trovava proprio di fronte alle due vetture. L'anziano è
morto sul colpo, l'altro conducente è stato portato
in ospedale da un'ambulanza del 118: non è grave.
I rilievi sono stati eseguiti dalla polizia stradale;
sono intervenuti anche i vigili del fuoco. (ANSA).
IL DIARIO anno XII n. 26 PAG. 12
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I maialmondo approdano sul digitale terrestre
Migliora la qualità, crescono le
condivisioni, si allarga la platea
degli aficiadonos: i Maialmondo passano dalla rete ala
digitale terrestre sul canale televisivo Mediaterronia, tv comunitaria, ospiti fissi del
programma
“Primo,
secondo...ma terzo!”. I Maialmondo, che il Diario già
seguiva sin da i primi timidi
esordi, stanno ormai diventando fenomeno di costume e,
a breve, quasi sicuramente,
qualcuno di noi potrà dire con
orgoglio, io li conosco personalmente o addirittura io sono
il cugino, o ancora io sono lo zio
dei maialmondo, e nesuno di
loro potra mai più entrere in un
bar di Castrovillari o, forse,
della Calabria e sperare di
pagar da solo la consumazione.
Ci sarà sempre qualcuno disposto a pagare per loro! L’ultimo
video ha come tema l’abbandono degli animali nel periodo
estivo, solo che, nella mente
“bacata” in positivo dei Maialmondo, ad essere abbandonato non è un cane, nè
tantomeno un gatto, bensì una
gallina, che, dopo esser stata lasciata in autostrada diventa il
peggiore dei loro incubi notturni, tanto che, quasi al’unisono pensano di ritornare a
riprendersela e....se vi racconto
tutto, poi, il video chi se lo
vede?
Mons. Galantino a Morano per la festa della Madonna del Carmine
«In questi giorni di festa non dimenticatevi dei
poveri». Monsignor Galantino, vescovo della
diocesi di Cassano Jonio e segretario della CEI, in
visita a Morano per la festa della Madonna del
Monte Carmelo, esorta i fedeli, accorsi numerosi
per onorare Maria, a prendersi cura degli ultimi
con gesti tangibili.
Nell’omelia il Presule, relativamente all’esperienza religiosa di ognuno, ha sottolineato l’urgenza di un impegno serio, invitando a non
voler considerare come fatto marginale il cammino di fede. Richiamando quindi la vicenda di
Elia - primo profeta d’Israele (IX sec. A.C.), che dimorando sul Monte Carmelo, zona montuosa
dell’alta Galilea, ebbe la visione della venuta
della Vergine sotto forma di una minuscola nuvola che si alzava dalla terra portando la pioggia e salvando Israele da una devastante siccità
Backstage del prossimo video
- il Vescovo ha spiegato come «in quel segno i
mistici cristiani e gli esegeti intravedano la Madonna, la quale, custodendo in sé nostro Signore Gesù Cristo, dona vita all’umanità». Ma il
nesso tra la storia di Elia e il nostro divenire è da
ricercarsi nello sforzo e nella stanchezza di una
quotidianità. Altalenante. Talvolta segnata dalla
sofferenza, preda dello scoraggiamento, talaltra
accarezzata dalla gioia e dallo zelo per le cose
dello Spirito. «Ciò che conta è non scoraggiarsi
dinanzi alla prova – ha rimarcato mons. Galantino. Occorre perseverare. Come fece il profeta.
Che tornò per ben sette volte ad affacciarsi sul
ciglio dell’altura per avere un segno». Non demorse, Elia. E fu premiato. Ecco il modello da seguire: «Quando diciamo sì al Signore è
necessario farlo sul serio, in maniera totale, affidandoci e domandando l’intercessione di Maria,
che ci è sempre vicina, anche nelle difficoltà». Il
segretario della CEI ha poi concluso rievocando
lo «straordinario evento» vissuto dalla diocesi
cassanese il 21 giugno scorso, con la venuta del
Pontefice: «La Chiesa – ha detto – vive un gran
bel momento. Tuttavia non mancano le fatiche»,
che però possiamo affrontare con la forza che
viene dallo Spirito e l’entusiasmo che ci trasmette Papa Francesco».
Per la cronaca, la Messa è stata concelebrata, dai
parroci di Morano, don Gianni Di Luca, coinvolto
in prima persona nell’ottima e diligente organizzazione della festa, padre Flavio Paladino,
don Francesco Di Chiara. Dopo la funzione,
nella Chiesa di San Bernardino, si è proceduto
all’incoronazione della Madonna e all’omaggio
floreale nello spazio attiguo.
Pino Rimolo
‘Jeri sulu na Vummula, della compagnia teatrale “I Pirrupàjini”
per inaugurare l’anfiteatro della “Tenuta dei Frati”
IL DIARIO anno XII n. 26
PAG. 13
“IN TAVOLA A TEATRO”
Sapori nuovi, luci soffuse, scene d’altri tempi, profumi mediterranei e suggestioni bucoliche per
un sogno firmato Giuseppe Barbino: è lo splendido anfiteatro realizzato ne “La Tenuta dei Frati”,
pronto ad accogliere la rassegna “In tavola a teatro”. La magnifica location situata nella lussureggiante campagna castrovillarese, già nota per l’organizzazione di eventi di grande successo
all’interno di un’antica dimora liberty, si impreziosisce ora di un vero e proprio teatro all’aperto,
un piccolo gioiello architettonico di grande impatto evocativo, una struttura gradevolmente
progettata su su un' ampio declivio caratterizzato da spazi verdi, alberi secolari di ulivo e dolci
piante da frutto. Attenta alla valorizzazione del contesto ambientale e ideale per spettacoli musicali e teatrali, la nuova costruzione voluta ne “La Tenuta dei Frati” abbellisce il possedimento
novecentesco e arricchisce quelle “Vigne” di Castrovillari, già rinomate per bellezza offerta dalla
natura, ora dotate di uno spazio non solo dedicato all’arte, all’intrattenimento e alla cultura, ma
creato appositamente per proporre una convivialità originale ed esclusiva che si contraddistingue della raffinata eleganza e della cucina creativa della Catering Service della famiglia Barbino.
Tante le iniziative e le serate previste per l’estate 2014, ma ad inaugurare la nuova area non poteva che essere il teatro, con la commedia in vernacolo castrovillarese ‘Jeri sulu na Vummula,
portata sulla scena giovedì 7 e venerdì 8 agosto dalla compagnia teatrale I Pirrupàjini, diretta da
Mena Filpo. I biglietti sono già in vendita e propongono unitamente prima lo spettacolo e a seguire la cena a buffet. Nella più bella zona residenziale della nostra città, la migliore tradizione
popolare dialettale sposa l’eccellenza gastronomica, l’ilarità esilarante abbraccia la creatività culinaria e la memoria autentica di quel nostro mondo contadino magistralmente interpretato da
I Pirrupàjini ritrova finalmente, anche a Castrovillari, una dimensione tutta nuova e contemporanea, da godere grazie alla passione, alla competenza e alla professionalità de “La Tenuta dei
Frati”.
Ines Ferrante
IL DIARIO anno XII n. 26 PAG. 14
Condannata l’Asp di Cosenza.
Accolta l’istanza del Dott. Congi
Definita la Causa di Lavoro intentata nel 2011 dal dott.
Francesco Congi contro l’Asp ed altro chirurgo resistente.
Il Giudice del Lavoro ha riconosciuto i diritti negati nel
2011 al dott. Congi ed ha condannato le parti resistenti al
risarcimento in favore del dott.Congi.
Il tutto era cominciato a fine anno 2010 quando, per l’avvenuto decesso del primario della chirurgia dell’ospedale
di castrovillari, l’Asp bandì avviso interno per la nomina
di un suo sostituto ai sensi dell’art. 18 Ccnl area relativa
alla dirigenza medica e veterinaria, ignorando che vi era
già un sostituto (il dott.Congi) e, pertanto, ammise al concorso l’altro chirurgo che non era titolare di struttura semplice, riaprendo i termini di scadenza dell’avviso per
consentire al chirurgo ressistente di presentare i documenti mancanti e indispensabili. L’Asp non stilò una graduatoria per titoli ma nominò con delibera n° 392/2011
il chirurgo resistente contravvenendo al disposto dell’art.
18 Ccnl area relativa alla dirigenza medica e veterinaria
del Ssn 1998-2001.
iIn data 2 luglio 2014 il Tribunale di Castrovillari-in composizione monocratica nella persona del dott. Salvatore
Franco Santoro in funzione di giudice del lavoro – accoglie l’istanza del ricorrente dott. Congi definitivamente
pronunciando, ogni contraria istanza, eccezione, deduzione disattese, così provvede: - condanna le parti resistenti in solido tra loro al pagamento in favore della parte
ricorrente (dott. Congi ) delle spese del presente giudizio
e al ristoro in favore dello stesso dei danni arrecati.
Cetraro capitale mondiale
della matematica
Alcuni tra i più importanti
matematici a livello internazionale si ritroveranno dal
14 al 26 luglio a Cetraro, in
provincia di Cosenza, per un
workshop organizzato dalla
Scuola Normale Superiore
di Pisa. Saranno presenti
vere e proprie star della matematica, tra tutte Enrico
Bombieri, Gerd Faltings,
Elon Lindenstrauss vincitori
della Medaglia Fields, il Premio Nobel della matematica.
Il workshop rientra nell'ambito del progetto ''Diophantine Problems'' ed è coordinato da Umberto Zannier, docente di Geometria della Scuola Normale Superiore e
vincitore nel 2011 di un grant dello European Research
Council. Le giornate del meeting internazionale, che si
svolgeranno al Grand Hotel San Michele (da tempo sede
occasionale di incontri matematici), prevedono seminari
aperti anche al pubblico dei più giovani. Studenti e persone interessate potranno così prendere contatto con
personalità della Teoria dei Numeri, della Geometria, dell'Algebra: oltre Bombieri (dell'Institute for Advanced
Study di Princeton), Faltings (Direttore del Max Planck Institute a Bonn) e Lindenstrauss (della Hebrew University
di Gerusalemme), saranno presenti anche Peter Sarnak
(dell'Institute for Advanced Study di Princeton), vincitore
del Wolf Prize, Yuri Tschinkel (Courant Institute New York
, direttore della Mathematical and Physical Sciences division della Simons Foundation) ed Emmanuel Ullmo (Direttore dell' Institut des Hautes Etudes Scientifiques di
Parigi). La Scuola Normale Superiore, università di eccellenza che ha sede in toscana, a Pisa e Firenze, ha una
lunga e consolidata tradizione legata alla matematica:
sono stati allievi della Scuola Normale matematici come
Aldo Andreotti e docenti quali Ennio De Giorgi e lo stesso
Bombieri.
BREVI & CRONACA
Abuso edilizio
sequestro e denunce
Due persone denunciate e un cantiere sequestrato. I carabinieri hanno accertato la realizzazione abusiva di
una vasca per l'irrigazione in zona franosa.
Due persone sono state denunciate per abuso edilizio.
Nel corso di un servizio finalizzato anche alla repressione
di abusi edilizi, i militari dell’arma dei Carabinieri di Lungro, hanno posto i sigilli ad un cantiere edile di 200 mq situato a ridosso della strada provinciale. Nel sito si stava
realizzando una vasca per l'irrigazione in cemento armato con annessi scavi per le tubazioni, lavori che si stavano eseguendo senza le prescritte autorizzazioni. La
zona dove insiste la vasca, tra l'altro, nelle carte del Pai è
contrassegnata dalla sigla R4, rischio idrogeologico
molto alto, acronimo che pone il divieto assoluto di edificazione. A suffragare le obiezioni mosse dai carabinieri
diretti dal maresciallo Francesco D’Oriano, è stato chiamato ad intervenire sul posto anche il responsabile dell'ufficio tecnico, il quale ha confermato quanto
contestato. Per questo, il cantiere è stato posto sotto sequestro preventivo e due persone sono state denunciate
alla Procura di Castrovillari.
Scomparso un imprenditore
di San Sosti
L’imprenditore, Fabrizio Calonico, era uscito di casa alle 8
del mattino del 9 luglio per motivi di lavoro e aveva detto
ai familiari che sarebbe andato a Castrovillari, trattenendosi oltre l’orario di pranzo.
L’uomo era a bordo di una macchina modello Mazda 6 di
colore grigio targata CN765MY. Sulle sue tracce ci sono
ora i carabinieri della stazione di San Sosti, e quelli della
compagnia di San Marco Argentano, che stanno facendo
una ricerca a tappeto su tutto il territorio di San Sosti.
La notizia dell’allontanamento è stata diramata alla prefettura, al comando dei vigili del fuoco, alla Guardia di Finanza, al 118, e alla protezione civile, come prevede il
nuovo il nuovo protocollo per la ricerca di persone scomparse. Non si esclude che l’imprenditore si sia recato al
Nord, dove in passato aveva lavorato.
Peperoncino Jazz Festival per la prima volta a Civita
Il quintetto “Balkanica”, nato dall'incontro tra le radici arbereshe e la musica afroamericana, sarà protagonista della serata del
23 luglio a Civita. Per la prima volta il Peperoncino Jazz Festival arriva nella comunità guidata dal Sindaco Alessandro Tocci
attraverso una scelta dal basso che ha coinvolto tutti gli imprenditori, operatori turistici ed esercenti della cittadina, attraverso
l’azione di coordinamento e sostegno svolta dai consiglieri comunali Eliana Bruno, delegata alle attività produttive, e Antonella Vincenzi, delegata al turismo sostenibile e rapporto con gli imprenditori. Il festival jazz diretto artisticamente da Sergio
Gimigliano fa tappa per la prima volta nella Città di Civita. Un connubio pubblico-privato ha scelto dal basso di ospitare uno
dei concerti dell’edizione 2014 del festival jazz che ha la peculiarità di far esibire grandi artisti nei luoghi più belli della Calabria. Nonostante la scarsità di risorse economiche per la realizzazione di eventi il Comune di Civita attraverso un confronto
con gli imprenditori turistici e commerciali del borgo arbereshe ha deciso di investire su eventi di qualità per attirare ancora
più turismo e presenze di visitatori nella cittadina del Pollino. La scelta è maturata nel corso del primo forum “Cittadinanza
attiva” voluto dal Comune di Civita al quale hanno partecipato, per la parte pubblica, i consiglieri comunali Eliana Bruno, delegata alle attività produttive, e Antonella Vincenzi, delegata al turismo sostenibile e rapporto con gli imprenditori. In quella
sede davanti a numerosi imprenditori della cittadina arbereshe l’Amministrazione comunale insieme agli operatori del territorio hanno scelto di cofinanziare dal basso l’evento culturale che rilancia Civita in un circuito musicale e turistico di grande
livello. «Abbiamo voluto – hanno dichiarato i consiglieri comunali Eliana Bruno e Antonella Vincenzi – insieme agli operatori
della nostra cittadina investire su eventi di qualità che attraggano turismo e riescano a creare indotto economico per quanti
vivono la nostra comunità. Quello che abbiamo iniziato con gli imprenditori e gli operatori turistici e commerciali del borgo
è un percorso che ci vedrà impegnati giorno dopo giorno nello per scegliere insieme le cose che crediamo, insieme, possano
contribuire a dare visibilità e attrattiva alla nostra città». ll concerto del 23 luglio in Piazza Municipio sarà gratuito e vedrà
protagonista una delle formazioni più interessanti del panorama etno-jazz calabrese.
Villapiana: in azione la “banda
dello specchietto”. La truffa
corre sulle quattro ruote
La truffa dello specchietto retrovisore colpisce sulla provinciale. Malfattori in azione nella giornata di ieri (domenica) sulle
strade di Villapiana. Si tratta del ben noto trucco dello specchietto retrovisore rotto per cui si chiede al malcapitato di
turno un risarcimento immediato per evitare tutta la pratica
assicurativa che potrebbe determinare anche aumenti della
polizza. La tecnica sembra essere ben collaudata e messa in
atto da gente senza scrupoli.
Un’auto si ferma al margine della strada e attende il sopraggiungere di un ignaro automobilista che al suo passaggio
viene colpito da un oggetto o un sassolino con lo scopo di
creare un piccolo botto che simuli un urto, subito dopo l’inseguimento col malfattore che intima al malcapitato di fermarsi per sostenere di essere stato urtato proprio al suo
specchietto retrovisore che era già rotto.Da qui la contrattazione del risarcimento da farsi in contanti per evitare di coinvolgere le assicurazioni che. Qualcuno viene così truffato e per
evitare noie paga 100, 200 euro a seconda della richiesta, altri
non ci cascano e come successo ieri avvisano i carabinieri. I
militari della Stazione col comandante maresciallo Luigi Potenza si sono subito attivati alla ricerca del truffatore, un giovane che probabilmente avendo intuito di essere stato
scoperto ha fatto perdere le tracce a bordo di una grossa Bmw
di colore grigio.
Pasqualino Bruno
Giovani avvocati di Castrovillari
a convegno sulla Responsabilità
civile del medico
“La responsabilità civile del medico e della struttura sanitaria.
La natura dei rischi ed il ruolo dell’assicurazione”. E’ questo il
tema del convegno organizzato dall’Associazione Italiana Giovani Avvocati sezione di Castrovillari, in collaborazione con il
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari, che si terrà
venerdì 18 luglio, ore 16, presso il Protoconvento Francescano
di Castrovillari. «L’argomento – si legge in una nota stampa – è
di grande interesse ed attualità essendo il contenzioso in materia di responsabilità medica sempre più in crescita e presente
nelle aule giudiziarie, tanto da indurre il legislatore a farsi carico
concretamente della problematica attraverso recenti interventi
normativi». Introdurranno l’incontro il presidente della Sezione
AIGA di Castrovillari, Angela Bellusci ed il consigliere della sezione AIGA di Castrovillari Cristina Cosentino. Seguiranno i saluti del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari,
Roberto Laghi e del commissario prefettizio del Comune di Castrovillari, Massimo Mariani. Interverranno, come relatori, Teresa Reggio, magistrato presso il Tribunale di Castrovillari e
Francesco Moliterni, associato di diritto dell’Economia presso
l’Università “Aldo Moro” di Bari.
A Cosenza il primo Museo
del Fumetto del Sud
Haspalancatole sue porte giovedì 17 luglio, negli spazi della
Galleria d'Arte Provinciale Santa Chiara nel centro storico di Cosenza (salita Liceo), il Museo del Fumetto, unico nel suo genere
nel Mezzogiorno d'Italia. Il museo – inaugurato alla presenza
del presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio e dell'artista Marina Comandini – è un'importante tappa dell'articolato percorso culturale, lungo otto anni, intrapreso con il
Festival Le Strade del Paesaggio.
Le opere che il Museo del Fumetto conserva nascono dalla fantasia degli autori che hanno conosciuto la città di Cosenza, le
sue verità e le sue leggende. Il patrimonio di opere esposte
vanta le firme più prestigiose del fumetto italiano.
Si parte da Tanino Liberatore, creatore di opere come Ranxerox che hanno fatto la storia del fumetto d'autore, sino ad Angelo Stano, Gianluca Cestaro e Bruno Brindisi, le cui matite
hanno dato e continuano a dare forma e sostanza a personaggi
cult quali Tex e Dylan Dog, passando per il virtuoso tratto di
Marina Comandini. E ancora il papà di Ken Parker, Ivo Milazzo,
autore di un bellissimo ritratto di Fabrizio De Andrè, cantautore
genovese che venne omaggiato a dieci anni dalla sua scomparsa proprio a Cosenza dai più grandi fumettisti italiani attraverso un'importante iniziativa dal titolo Le nuvole di de Andrè
le cui opere oggi, saranno in mostra al Museo.
Prima Marathon degli Aragonesi
IL DIARIO anno XII n. 26
E’ partita la macchina organizzativa
della prima Marathon degli Aragonesi, gara ciclistica per
mountain bike in programma nel Parco Nazionale del Pollino il 31
agosto, organizzata dall’A.S.D. Ciclistica Castrovillari. Si tratta di
un’iniziativa che vedrà
protagonisti centinaia
di ciclisti che arriveranno
a Castrovillari, dove la
gara partirà e arriverà. Tre
le specialità previste: una
gara di 47 chilometri, una di 70
ed una amatoriale con percorso
escursionistico, di 26 chilometri.
La manifestazione, organizzata sotto l’egida della
F.C.I., la Federazione Ciclistica Italiana, è una
Gran
Fondo
di
mountain bike agonistica, competitiva
e ciclo sportiva per
gli amatori, inserita
nel calendario del
Trofeo dei Parchi Naturali 2014 - che raggruppa le regioni
Puglia,
Campania,
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Sicilia, Lazio – ed è
PAG. 15
la seconda ed ultima prova valevole per il challenge Pollino to Pollino.
Possono partecipare i possessori di regolare tesseramento per attività ciclistica rilasciata dalla
F.C.I. o da Federazione straniera aderente
all’U.C.I. o da ente di promozione sportiva aderente alla Consulta Nazionale del Ciclismo. Ma è
prevista anche la partecipazione dei cicloamatori, non tesserati, nel percorso escursione. Diverse le categorie riservate per le due gare
agonistiche. Le iscrizioni degli atleti agonisti tesserati F.C.I. avvengono tramite il sistema informatico federale all’indirizzo web. Chi non è
affiliato seguirà altre procedure tramite il sito
web www.mtbonline.it In ogni caso le iscrizioni
si chiudono online tassativamente per tutti
entro le ore 23:59 del 28 agosto per riaprirsi a
Castrovillari sabato 30 agosto. Al momento dell’iscrizione è obbligatoria la scelta del percorso
tra: Marathon (Agonisti F.C.I., amatori tesserati
F.C.I. ed Enti Consulta); Gran Fondo (Amatori tesserati F.C.I. ed Enti Consulta); Escursioni (Non
tesserati).
I percorsi si snoderanno lungo suggestivi scenari naturali del Parco Nazionale del Pollino. Si
parte da Castrovillari e si toccano i comuni di
Frascineto e Civita e località montane come
Monte Moschereto, Bosco “La Fagosa”, Casino
Toscano, Timpone del Corvo, Colle Marcione.
Il percorso Marathon (70 km), prevede un dislivello di 2563 HM. Si parte da 348 m di altitudine
e si raggiunge un’altitudine massima di 1498 m.
La salita più lunga è di 7 km. Nel percorso Gran
Fondo (47 km), il dislivello è di 1785 HM. L’altitudine massima che si toccherà è di 1407 m, e
anche in questo caso la salita più lunga è 7 km.
Il percorso Escursionistico (26 km), presenta un
dislivello di 727 HM e un’altitudine massima di
792 m.
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Urban
Stefanel
Sisley Young
Pasticceria Dolce Sosta
L’Oracolo del Tempo
Ottica D’Agostino
Kensa
Compro Oro
Perica Cafe’
Circolo Cittadino
Bar La Tavernetta
Scarpe Diem
Calzature Discount Battaglia
Tabacchi Di Maio
Associazione Combattenti
Centro Anziani Varcasia
Panetteria Salumeria “Il Pollino”
Via Coscile
La Bontà del pane
Coffe & Chocolate
Via dei Gladioli
Khoreia 2000
Via dei Martiri
Lavanderia Rapida
Via dell’Industria
L’Oasi dell’ortofrutta
Viale del Lavoro
Marrakech Cafe’ Express
Iaquinta
Riparauto
Tabacchi Ciccarelli
Pizzetteria La Casareccia
Automarine
Viale della Libertà
Bar Contesi
Energy Progress
Spazio Ecologico
Teriam Service
Via dei Moranesi
Stazione di Servizio A1 Loiacono
Via Francesco Muraca
Ceramiche Rosito
Via delle Querce
DB Market
Via Ietticelli
Raele
Largo Escriva’ de B.
Rosticceria Nord Sud Ovest Est
Via Mazzini
Cinema Atomic Cafe’
Via Manfriana
F.N.A Pignataro Peppino
Via Padre F. Russo
Regina Parrucchiere
Antica Trattoria
Gas Pollino
Glamour Parrucchiere
Edicola Ludico
Via Padre Pio da Pietrelcina
Antico Torchio
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Arte & Stile Parrucchiere
Bar Sotto Sopra
Geox
Cinema Ciminelli
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C.E.A. di Tilde Nocera
Opus Caffe’
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Il Fornaretto
Da Renato...non solo gelato!
Via XX Settembre
Manai
Bar Gran Caffe’
Ina Assitalia
Fantasia Disney
Autoscuola Notaro
L’Arte del Gioiello
Cristalli Liquidi
Acconciature Uomo Baratta
Zona Campetto san Girolamo
Astorino Casearia
Via Pollino
Ladys Beauty Parrucchiere
Zona Pietà
Tabacchi e Lotto Di Dieco
La Falconara
Via IV Novembre
Bar Autostazione Bartolini
Zona Pip
Autocarrozzeria F.lli Donnici Snc
Via Roma
Bar Gelateria Di Vasto
Jolly Market
Case & Case
Il Fornaretto
Ellisse
Macelleria da Innocenzo
Zona Poste Centrali
Bar Break Point
Punto Market Teresa
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