Redazione Corso L.Saraceni, 97 - Castrovillari Anno XII – Numero 26 - Distribuzione gratuita il venerdì e il sabato - 19 luglio 2014 Redazione e-mail: [email protected] Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana www.ildiariodicastrovillari.it Commerciale e-mail: [email protected] INFO PUBBLICITA 388.8521221 Franco Blaiotta: «La caduta di Lo Polito non mi sorprende ed appare come la cronaca di una ''morte annunciata''» Il Diario torna a settembre Buone vacanze! I “Maialmondo” dal web al digitale terrestre Ormai un cult della comicità surreale XIII Peperoncino Jazz Festival L’evento pronto ad invadere il Pollino e la Calabria www.cercacasa.it Castrovillari (Trav. Corso Calabria) AFFITTO Appartamento secondo piano 190 mq. circa: soggiorno, cucina abitabile, 3 camere da letto, studio, doppio servizio e ripostiglio. Riscaldamento autonomo. 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Due vetrine abitabile, salone, due camere da ed ampio parcheggio antistante in letto, due bagni, riscaldamento corte recintata. autonomo e due terrazzini. Garage euro 157.000 30 mq.. euro 90.000 Corso di formazione per Lettori volontari IL DIARIO anno XII n. 26 PAG.2 NATI PER LEGGERE Nell’ambito delle azioni previste nel progetto locale Nati per Leggere, l’Unità operativa di Castrovillari organizza un corso di formazione per Lettori volontari Nati per Leggere che si terrà il prossimo 26 e 27 settembre presso il Protoconvento francescano. Il corso è aperto a tutti gli aspiranti lettori e operatori che vorranno collaborare alla piena realizzazione del progetto locale; in particolare il corso è rivolto a tutti coloro che a vario titolo vorranno dedicare il proprio tempo e la propria voce alla promozione della lettura ad alta voce in età prescolare in famiglia. Nati per Leggere è un programma nazionale che opera attraverso associazioni professionali di pediatri e bibliotecari (AIB, ACP e CSB) e viene attuato dai pediatri, bibliotecari, educatori e altri operatori socio-sanitari come le ostetriche, gli infermieri pediatrici, il personale addetto alle vaccinazioni, gli assistenti sanitari e tutti gli operatori che si occupano del bambino e della famiglia dal concepimento e per tutta la prima infanzia. MORANO CALABRO In gestione a sodalizi locali il Castello Normanno e la Biblioteca civica De Bartolo: «Proviamo a cambiare il destino della comunità» Due pezzi importanti della storia moranese, il Castello Normanno e la Biblioteca civica, sono stati affidati in via sperimentale dall’amministrazione De Bartolo, con specifici atti deliberativi, rispettivamente al Club Artisti Riuniti e alla Pro Loco. Scopo dell’iniziativa: ampliare l’offerta dei servizi e delle attività indirizzate al soddisfacimento di più ampie e differenziate tipologie di bisogni di carattere ricreativo e culturali. L’idea in fondo è semplice quanto efficace. E risponde alla necessità di valorizzare il patrimonio storico/artistico, migliorandone innanzitutto la fruibilità, quindi istituendo in capo ad essi servizi integrati e innovativi che i neogestori dovranno rendere alla collettività. Per quanto concerne il maniero, sinora privo di servizi dedicati, concesso in prova per tre mesi (13 luglio – 13 ottobre 2014), con riserva da parte del Comune di rinnovo pluriennale previa stima del progetto di conduzione e di convenienza pubblica, all’associazione cui è stato concesso è richiesta la realizzazione di mostre artistiche di qualsiasi genere nonché allestimenti finalizzati alla promozione complessiva del sito e della località. Il sodalizio dovrà anche garantire la pulizia e il decoro di ambienti e spazi di competenza, compresi i nuovi impianti igienici ubicati a ridosso della costruzione medievale. L’Ente potrà, comunque e in qualsiasi momento, valersi del diritto di utilizzare la struttura per scopi istituzionali, avvertendone per tempo il gerente. Infine, come avviene in ogni parte del mondo ove il turismo rappresenti una risorsa per l’economia del posto, in linea con gli indirizzi regionali in materia di rafforzamento dei sistemi culturali integrati, sarà richiesto ai visitatori il pagamento di un ticket, il cui costo è fissato in un euro (€ 1,00), da ripartire equamente tra Comune e, a titolo di rimborso spese, Club Artisti Riuniti. Ticket che in caso di manifestazioni organizzate dalla municipalità sarà da questa eventualmente stabilito con provvedimento ad hoc. Gli orari di apertura e chiusura settimanali sono: da lunedì a domenica, mattina 09.00 - 13.00, pomeriggio 16.00 - 21.00. Il martedì la fortezza resterà chiusa. La gestione della biblioteca passa, come detto, alla Pro Loco. A titolo gratuito l’organismo di promozione turistica dovrà assicurarne apertura, chiusura e adeguato funzionamento. L’accordo ha validità un anno. I dipendenti sinora adibiti alla gestione del patrimonio librario sono dislocati ad altre mansioni e concorreranno al potenziamento dei servizi amministrativi largiti in sede. Ulteriori e più dettagliate informazioni circa gli orari osservati e le modalità di fruizione saranno rese note nei prossimi giorni. «In attesa di formulare una proposta complessiva e particolareggiata dei vari filoni d’intervento che riguarderà il rilancio e lo sviluppo delle vaste energie immateriali di cui disponiamo – afferma il sindaco Nicolò De Bartolo -, abbiamo ritenuto opportuno anticipare i tempi avviando subito, ancorché in via sperimentale, una serie di cooperazioni con organismi diversi, sui quali puntiamo per ottimizzare attività che esigono attenzione e nuove idee. Il fine è sempre lo stesso: provare a cambiare il destino di questa nostra nobile ma sfortunata comunità. Con trasparenza e con ogni mezzo lecito cui possiamo attingere. Pensiamo e guardiamo alle sinergie con estremo interesse: siamo pronti ad ascoltare chiunque abbia buoni progetti. Perché continuiamo ad essere persuasi che “insieme si può” e vorremmo trasferirlo questo entusiasmo a tutti i cittadini onesti, ai quali abbiamo promesso e confermiamo massimo impegno e azioni concrete, che possano avere ricadute immediate sull’economia e sul sociale». Pino Rimolo I benefici della lettura in epoca precoce sono consolidati da studi scientifici che dimostrano come gli stimoli che il bambino riceve dalla figure di riferimento nei primi anni della sua vita abbiano importanti ricadute sul suo sviluppo complessivo. In particolare la pratica costante della lettura in famiglia influenza positivamente la relazione bambino-genitore, lo sviluppo cognitivo (comprensione del linguaggio e capacità di lettura) e consolida nel bambino l’abitudine a leggere che si protrae nelle età successive grazie all’approccio precoce ed emotivo legato alla relazione. Il ruolo dei lettori volontari nel programma nazionale è di fondamentale sostegno ai professionisti della salute nella campagna di sensibilizzazione indirizzata alle famiglie; dedicano il proprio tempo e la propria voce leggendo nelle sale d’aspetto degli ambulatori pediatrici, nelle biblioteche o altri Punti Lettura, nei luoghi pubblici frequentati da bambini e famiglie dimostrando ai genitori che i bambini si divertono ad ascoltare le storie, che la lettura ad alta voce è un modo piacevole per trascorrere il tempo insieme offrendo libri adatti all’età e di qualità. L’obiettivo finale è quello di creare una vera e propria rete di promozione della lettura che permetta di raggiungere e sensibilizzare il più alto numero possibile di famiglie. Il corso di formazione ha l’obiettivo di fornire, a chi ha scelto un percorso come lettore volontario Nati per Leggere, gli strumenti basilari per operare nei contesti individuati dall’Unità operativa locale. Il corso prevede momenti frontali e laboratoriali, la durata è di 12 ore complessive e verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Il programma completo e la scheda di iscrizione si possono scaricare dal sito www.comune.castrovillari.it oppure dalla pagina regionale www.natiperleggere.it a partire anche dalla pagina www.facebook.com/NatiperLeggereCalabria. La scheda di iscrizione, compilata in tutte le sue parti, dovrà pervenire all’indirizzo [email protected] entro il prossimo 12 settembre. Sarà ammesso un numero massimo di 30 partecipanti e si darà priorità ai residenti di Castrovillari e Comuni limitrofi. Gli iscritti saranno contattati successivamente per un colloquio di selezione. Per informazioni: [email protected] - 328 62 90 572 www.facebook.com/NatiperLeggereCalabria Alessandra Stabile Referente Unità operativa NpL Castrovillari Sprechi d’acqua pubblica: ogni infrazione verrà punita severamente La dotazione idrica e la sua salvaguardia sempre all’attenzione del Comune di Castrovillari, che già da alcuni giorni ha posto in essere una serie di procedure per avviare i lavori di manutenzione straordinaria presso le reti adduttrici al fine , tra l’altro, di incrementare l’approvvigionamento dei serbatoi legati alla rete cittadina. Lo rende noto il sub commissario, Domenico Giordano, che questa mattina, nella sala di rappresentanza al primo piano di palazzo Gallo, ha incontrato, presente il segretario generale , Maurizio Ceccherini, i dirigenti municipali sul Bilancio di Previsione. L’iniziativa dell’ente si affianca ad una serie di controlli sempre più accurati delle Forze dell’Ordine dopo la richiesta del responsabile del Servizio Idrico Integrato per bandire ogni spreco e richiamare tutti ad un consumo più accorto di acqua potabile. Questa non deve essere utilizzata, a discapito di tante famiglie, per innaffiare campi , orti, giardini, prati, terrazzi, per lavare superfici scoperte o automezzi. Ogni infrazione verrà punita a norma di legge e per tutelare il diritto di tutti ad adoperare nella giornata il prezioso liquido. I responsabili degli Uffici comunali, preposti alle opere di manutenzione, ricordano che queste sono volte al miglioramento del servizio. Intanto possibili e brevi interruzioni nell’erogazione potranno crearsi, secondo quanto riferito dagli Uffici comunali, nelle ore notturne. Per altro il Comune confida nel buon senso di tutti i cittadini. Completamento del Chioschetto del Villaggio Europa Il Comune di Castrovillari, a seguito di gara, ha appaltato, questa mattina, i lavori di riqualificazione e completamento del Chioschetto del Villaggio Europa. La struttura, realizzata dalle precedenti amministrazioni, viene migliorata con somme interamente provenienti dai fondi regionali e grazie ad un progetto messo in cantiere dall’esecutivo Lo Polito con l’apporto dell’Ufficio Tecnico comunale. Il restyling sarà avviato appena conclusa la procedura che conferisce l’appalto. L’opera che è ubicata vicino l’Asilo Rodari fa parte di una delle 10 del Programma di Recupero Urbano volto a migliorare l’esistente. L’intervento riguarderà il ripristino di alcuni manufatti (unicamente con somme detratte all’impresa che aveva precedentemente eseguito i lavori) e la realizzazione di alcuni allacci non previsti nel progetto originario. Foto Abmreport Franco Blaiotta: «La caduta di Lo Polito non mi sorprende ed appare come la cronaca di una ''morte annunciata''» IL DIARIO anno XII n. 26 Prof. Blaiotta, la caduta di Lo Polito, vista da un ex collega sindaco, la sorprende, qual è la sua chiave di lettura di questa crisi? La caduta del sindaco Lo Polito non mi sorprende ed appare come la cronaca di una ''morte annunciata''. Già un anno fa, in occasione del confronto sulla situazione finanziaria del Comune, cavallerescamente gli auguravo, nell'interesse della Città, di superare le difficoltà di gestione politica ed amministrativa che si manifestavano nella loro drammatica evidenza; il tempo ha acuito i velenosi contrasti, i nodi sono venuti al pettine e le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali, mai avvenuta prima nella storia politica della nostra Città, hanno decretato il fallimento di una esperienza nata male e finita peggio. La crisi ha la sua ragion d'essere in primo luogo nella fragilità politica della coalizione, che appariva disorganica per idee e progettualità, tenuta insieme solo dalla prospettiva di una possibile vittoria, che ha sostituito il compromesso, che vuol dire promessa condivisa, con l'equivoco della promessa indefinita che genera confuse aspettative, incomprensioni e feroci rancori. A tutto ciò va aggiunto una gestione politico-amministrativa del Sindaco considerata, anche in ambienti a lui vicini, autoritaria, velleitaria, superficiale ed autoreferenziale, ineluttabilmente votata al disastro non solo per sé e la sua maggioranza, ma per la Città che soffrirà una lunga e costosa gestione commissariale. Vincere un confronto elettorale è difficile, ma ancora più difficile è amministrare con operoso, distaccato e sereno equilibrio una comunità in crisi come la nostra che chiede adeguate iniziative, concretezza e non liti e contrasti che degenerano nella ingovernabilità. A ruoli invertiti, come si sarebbe comportato? Non avrei cercato di allargare il cerchio delle alleanze elettorali con la sua disinvolta e superficiale spregiudicatezza che poi gli si è rivoltata contro. Nella mia ormai lunga e sperimentata esperienza politica ho preferito affrontare con la massima chiarezza il confronto elettorale, senza cadere nella tentazione di coinvolgere chi, pur appartenendo alla mia stessa area politica, sembrava poco disposto a realizzare concrete sinergie operative, anche nei ballottaggi ho preferito la chiarezza del confronto, certo della maturità democratica degli elettori, a possibili alleanze che avrebbero reso difficile, se non impossibile, amministrare la Città. Infine, non mi sarei fatto defenestrare nei modi e nei tempi in cui la vicenda si è consumata: avrei cercato di definire, in un confronto decisivo con la mia maggioranza, la situazione e, ad un esito negativo, avrei reagito presentando subito le mie irrevocabili dimissioni. Lei ha cambiato oltre 25 assessori, nel corso dei suoi dieci anni di mandato, si ricorda i nomi di tutti? Ho governato la Città per 10 anni ,per due consiliature consecutive,in un periodo di profondi mutamenti politici nazionali che hanno avuto immediate ripercussioni nelle realtà locali: la nascita del PDL, lo scioglimento di AN, il diverso ondeggiante posizionamento dell'UDC, tanto per ricordare alcuni eventi, hanno imposto la necessità di rimodulare con senso di responsabilità gli equilibri della Giunta comunale, senza indulgere ad oscuri compromessi, ma alla luce del sole per dare continuità alla iniziativa amministrativa in un momento caratterizzato da importanti realizzazioni per la città. Tutti gli assessori, in modi e forme diverse, hanno dato il loro fattivo contributo per la realizzazione delle tante indiscusse opere delle mie amministrazioni che, senza il loro contributo, non si sarebbero mai potute concretizzare. Di tutti ho un felice ricordo, anche dei pochi che hanno mostrato qualche legittimo risentimento per le scelte effettuate, poiché sono parte integrante di una straordinaria stagione che appartiene per sempre alla nostra memoria individuale e collettiva. Chi dei suoi ex non nominerebbe mai e poi mai in una sua giunta? Chi si porterebbe sempre con sé in una nuova esperienza amministrativa? Se si prende nota dei nomi degli assessori delle mie amministrazioni non si può non costatare che tanti sono indiscussi professionisti che hanno onorato la città con il loro impegno e che costituiscono, insieme a molti altri professionisti, una importante risorsa da cui non si può prescindere per il futuro della nostra comunità; diversi assessori sono giovani che hanno dato l'apporto del loro entusiasmo e maturato esperienze di responsabilità; altri ancora sono donne che hanno dato l'impareggiabile contributo della loro sensibilità e delle loro capacità. La politica ha bisogno di partecipazione per rispondere alle affascinanti e difficili sfide che ci attendono; è necessario che nuovi protagonisti si cimentino con i problemi e che le esperienze maturate, utili al cambiamento, non siano emarginate, poiché la realtà e il futuro sono sempre la sintesi delle diversità. In un ipotetico scenario che mi vedesse protagonista mi comporterei così. A proposito di futuro, pensa di potersi ricandidare alle prossime elezioni? Molti cittadini in questi giorni chiedono di candidarmi e li ringrazio per la fiducia che ripongono nella mia persona per la coerenza del mio impegno politico e per la molteplicità delle cose realizzate, a dispetto della becera campagna di demonizzazione messa in atto da qualche untorello nostrano; tuttavia per me vale il principio biblico che c'è un tempo per tutte le cose:10 anni di vita amministrativa sono tanti ed è opportuno che altri diventino, con umiltà, attori e protagonisti della vita politica della città. Ci dica tre cose che non rifarebbe mai se rifacesse il sindaco? Non ho scelte di cui pentirmi tanto da esorcizzarle per non soffrire di incubi notturni! Ho sempre operato con assoluto disinteresse e trasparenza, senza mai alcun profitto per me, la mia famiglia e le mie figlie; ho sempre considerato e considero il bene pub- PAG. 3 Scopelliti ha rappresentato la speranza di una Calabria nuova e diversa, ma questa aspettativa è andata delusa: il suo ''cerchio magico ''è apparso ben misera cosa blico ''SACRO'' più del privato. La cosa di cui a volte mi pento è l'aver posto stima e fiducia in persone che non l’hanno ricambiate, ma tutto ciò fa parte del rischio esistenziale di qualunque attività umana che coinvolga le persone. Ci dica solo una cosa per cui è valsa la pensa fare il sindaco di questa città? Cose per cui è valsa la pena di fare il Sindaco della Città ce ne sono diverse,ma se me ne si chiede una dico subito: la realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia con un finanziamento di 12 milioni di euro che ha consentito, in modo determinante, di evitare che il Tribunale di Castrovillari fosse accorpato ad altra sede. Mi piace ricordare che nel 2002, appena eletto la prima volta Sindaco, fui costretto ad emanare un'ordinanza per far celebrare i processi civili nel salone del palazzo di Città e nel protoconvento francescano; mi piace ricordare che il progetto del nuovo palazzo fu approvato dal Consiglio Comunale con il solo voto della maggioranza e che tutta l'opposizione di sinistra non prese parte alla votazione. Tanto basta non solo per me, ma penso anche per la Città. A quale partito si sente più vicino in questa fase storica in cui il centrodestra appare quanto mai diviso e spaccato? Il centrodestra , dopo il fallimento del PDL, le difficoltà e le contraddizioni in cui si dibatte Berlusconi e il berlusconismo e l'eclisse di AN, vive una difficile fase di ricomposizione e di ridefinizione della identità, dei programmi e delle strategie; sono notevolmente interessato al dibattito in corso e per la mia provenienza da AN, che in questa città è stata essenziale protagonista della vita politica, mi auguro che si ricostruisca una destra di governo capace di rafforzare le Istituzioni, la legalità e la politica in un contesto di efficienza che affermi il primato della persona contro ogni mercificazione. Che giudizio dà di Scopelliti e di questi cinque anni di gestione della Regione Calabria, finiti in malo modo? Scopelliti,dopo la brutta esperienza del governatore Loiero,ha rappresentato la speranza di una Calabria nuova e diversa, ma questa aspettativa è andata delusa: il suo ''cerchio magico ''è apparso ben misera cosa ed è stato risucchiato da un sistema difficile da cambiare che umilia la nostra Regione, come testimoniano anche le cronache di questi ultimi giorni! Ritorniamo a Castrovillari, la macchina comunale è davvero così deficitaria, come l’ha raccontata Lo Polito nel suo ultimo comizio? Il buco che lei ha lasciato, ha pesato davvero in maniera così forte sui destini dell’amministrazione uscente? Insomma, la continuità amministrativa, rimane un valore oppure bisogna sempre ricominciare daccapo? Noi non abbiamo lasciato alcun buco e mi meraviglio della Sua domanda poiché, nel pubblico dibattito di circa una anno fa, proprio da lei coordinato, la situazione finanziaria del Comune è stata ampiamente sviscerata con l'allora Sindaco Lo Polito e non può essere artatamente ripresa ed usata oggi per cercare di nascondere le responsabilità di chi non ha saputo governare, portando al disastro la nostra comunità. La situazione debitoria del nostro comune è simile o migliore di quella di gran parte dei comuni d'Italia che soffrono, come ogni giorno viene sottolineato, una difficile situazione finanziaria che va affrontata con senso di responsabilità e senza patetici alibi. Abbiamo lasciato un Comune che non poteva essere dissestato e che poteva affrontare senza affanni gli impegni che lo attendevano. Al momento del nostro primo insediamento, nel 2002, trovammo una situazione veramente difficile, ma non gridammo “al lupo al lupo'', non ci stracciammo le vesti, ci mettemmo al lavoro e affrontammo i problemi ereditati senza lagne, producendo innovativi progetti, intercettando grandi risorse e definendo appalti per circa 60 milioni di euro che riguardano tutti gli aspetti della Città: da viale del Lavoro al palazzo di Città; dal Cinema Vittoria al Castello Aragonese: dal parcheggio del cinema Ariston al recupero di via Falese e dell'Agricoltura; dal riassetto cimiteriale a km di marciapiedi, di pubblica illuminazione e fognature; dalla raccolta differenziata alla stabilizzazione di 58 LSU e potremmo continuare! Anche il tentativo di Lo Polito di riversare sulla struttura comunale le deficienze operative dell'Amministrazione è sbagliato. Mi piace ricordare che il nuovo Palazzo di Giustizia è stato progettato dall'Ufficio Tecnico; che molte opere pubbliche sono state progettate dagli uffici competenti; che tante iniziative culturali e di solidarietà sono state possibili per il lavoro diligente degli uffici; che la sezione Appalti ha portato a termine con successo una incredibile mole di lavoro e cosi l'ufficio anagrafe; che la raccolta differenziata è stata strutturata ed organizzata dall'ufficio competente. Alcune gestioni vanno migliorate ed aggiornate, ma dare la croce alla macchina comunale dei problemi non risolti, come ha fatto l'ex sindaco Lo Polito, è sbagliato ed ingiusto. Se non fosse Le il candidato, ci può indicare tre nomi che potrebbero aspirare alla carica di sindaco del centrodestra? i candidati a Sindaco vengono indicati dai partiti, valutati e scelti dal popolo: lungi da me proporre nomi; il centrodestra deve al più presto risolvere i suoi problemi e poi lavorare sulle candidature senza apriorismi, cercando di individuare il candidato capace di tenere le fila della coali- zione e costruire un progetto credibile per il futuro della città. E nel centrosinistra, secondo Lei come andrà a finire? Lo stesso discorso vale per il Centrosinistra che sembra diviso e confuso, anche se mi sembra legittimo il desiderio dell'ex sindaco Lo Polito di riproporsi quale candidato per tentare una possibile rivincita. II Movimento 5 stelle può giocarsi la partita nelle prossime elezioni comunali? E Le Liste Civiche? Il movimento 5 stelle costituisce un enigma, poiché, pur conseguendo lusinghieri risultati, non sembra esprimere, al momento, una classe politica ed un leader capaci di dare forza e continuità al movimento per raccogliere un adeguato consenso anche nella competizione amministrativa, che ha una sua particolare caratterizzazione in cui il territorio e le persone che lo rappresentano hanno una fortissima valenza. Le liste civiche sono oramai da anni una realtà nel panorama politico della nostra Città e penso che ancora potranno avere un ruolo che sarà commisurato alle iniziative che prenderanno nei prossimi mesi e del sistema delle alleanze che si delineeranno. Al di là del bene e del male esiste una classe politica in questa città che possa risollevarla dalla crisi e dal declino? Castrovillari è una città che ha molte risorse di ingegno e di iniziativa capaci di rianimarla e di inserirla in una prospettiva di sviluppo, pur se inserita in una provincia che occupa il quartultimo posto nella graduatoria nazionale! E' tuttavia indispensabile uscire dagli schemi della vecchia politica ed elaborare un sistema di confronto capace di costruire, pur nella diversità delle posizioni, un progetto il più ampiamente condiviso, poichè la crisi morde da più di sei anni l'Italia. ll sud in particolare e la nostra Città richiede un impegno forte e condiviso: dalle emergenze si esce solo lavorando insieme, senza pregiudizi e con un forte spirito di appartenenza, senza velleità o presunzione, ma con equilibrio ed umiltà. Castrovillari nel 2020, come se la immagina? La Castrovillari del 2020 la immagino migliore di quella di oggi, se la Città saprà reagire nel modo prima accennato, al senso di rassegnata frustrazione che sembra attanagliarla. Vedo possibili protagonisti giovani non eterodiretti e la complessa realtà sociale della comunità animata dal desiderio di rispondere, senza vanagloriosi esibizionismi, con energia ai segni del declino che la insidia. L’ultima domanda, ma forse gliel’ho già fatta in forma diversa, Blaiotta sarà una riserva di lusso in questo centrodestra o, vuole ritornare ad essere protagonista? Mi lasci dire che nella mia ormai lunga personale vicenda politica non mi è mai piaciuto essere una riserva, sia pure di lusso; ho infatti cercato di essere, nel mio piccolo, artefice delle iniziative capaci di rendere migliore questa Città, che ho sempre amato, a cui ho dedicato le migliori energie e che mi ha sempre gratificato di un forte personale consenso. Mi piacerebbe ancora servirla con i consigli che la saggezza dell'età può offrire, senza pretese di protagonismo che lasciamo volentieri a chi vorrà spendersi per il futuro della nostra comunità. Angelo Filomia IL DIARIO anno XII n. 26 PAG. 4 Il Trittico del Bernini in mostra a Morano Dal 20 Luglio al 24 agosto verrà esposto al pubblico il Trittico marmoreo di Pietro Bernini presso il Museo di Arte Sacra “La Veste della Sposa” - Chiesa del Carmine, Morano Calabro. L’ esposizione permanente dei tesori d’arte sacra di uno dei borghi più belli del Pollino rende fruibile per la stagione estiva ai tanti visitatori che si riversano a Morano un’opera di straordinaria bellezza che impreziosisce quel pregevole percorso di committenze che va dal 1400 a 1800, caratterizzato da un ricco patrimonio di grande valore storico-artistico appartenuto sia alla stessa Chiesa del Carmine, ex sede dell’omonima Congregazione, sia alla Chiesa di Santa Maria Maddalena. Nel Museo “La Veste della Sposa” si può ammirare la produzione artistica e manifatturiera provenienti dalle filande mora- Morano in Rock festival Morano Calabro accoglie per la terza volta il Morano in Rock festival, al quale quest'anno parteciperanno cinque valide bands: Ghost Booster (alternative metal), Forgotten Hope (gothic death metal) The John Wayne Gacy (rockabilly), Jeremy & His Bettermen (grunge) e i Navagy (hard rock). La cittadina ai piedi del pollino ospiterà l'evento il 25 luglio 2014 in Piazza Mercato dalle ore 20.00, patrocinato dall'Ammini- strazione Comunale che ha voluto fortemente credere nei giovani e, più di tante altre realtà, è riuscita a tirar fuori il meglio. Circa quattro ore di sana musica rock diventeranno festa e divertimento per gli appassionati del genere e non solo. Il bill infatti è molto variegato, anche per dare a tutti la possibilità di assaporare le varie sfumature di un intero genere. 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Il ciborio-tabernacolo tra due graziose figure angeliche inginocchiate in preghiera, scolpiti nel marmo, appunto, da Pietro Bernini è un’opera d’arte che l’Italia ci invidia, realizzata a Morano tra la fine del XVI e l’inizio del XVII dal padre del più celebre Gianlorenzo e oggi, dopo un intenso lavoro di restauro, la si potrà contemplare in tutto il suo ritrovato splendore. Ines Ferrante IV edizione della Mostra sul Cinema IL DIARIO anno XII n. 26 PAG. 5 “Se può essere scritto, o pensato, può essere filmato”. Con questa celebre frase di Stanley Kubrick, uno dei registi preferiti da un grande appassionato di cinema, il compianto nostro concittadino, Carmine Bonifati alla cui memoria è dedicata la IV edizione della Mostra sul Cinema, si rinnova il consueto appuntamento con il mondo della celluloide, grazie all’esposizione, a carattere documentario, curata anche quest’anno da Enzo Bruno. Il nuovo allestimento della consolidata rassegna castrovillarese targata 2014 è riservato alla grande filmografia internazionale di ieri e di oggi, approntato con garbo e maestria dal Bruno con la collaborazione delle associazioni Sifeum e Mystica Calabria, da tempo impegnate costantemente nella promozione e valorizzazione del patrimonio culturale della città. Prevista nella Sala museale del Castello aragonese, la mostra sarà fruibile da sabato 9 agosto a domenica 14 settembre, attraverso le “testimonianze” – come le definisce Enzo Bruno – di un centinaio di documenti, tra locandine, fotografie e riviste dei memorabili “ciak” che hanno fatto la storia del Cinema tra Hollywood e Cinecittà. La serata d’inaugurazione, appunto Sabato 9 agosto alle ore 19.00, verrà presentata da Cinzia De Santis, nota voce radiofonica del territorio. Due le novità interessanti pensate in occasione della mostra di quest’anno: il Concorso “Come una Diva…” riservato alle creazioni di artisti, artigiani, piccole imprese e hobbisti e la messa in scena di un pic- colo Set cinematografico ideato da Valentina Morrone e Francesca Filomia, nel quale i visitatori potranno farsi immortalare, attraverso un trucco speciale e una “foto ad arte” proprio come le stars. Sebbene oggi anche l’arte cinematografica contemporanea abbia ceduto al fascino del digitale, il suo mondo, giunto ormai a oltre un secolo di vita, continua a far sognare tutte le generazioni e l’evento proposto si impone al pubblico degli appassionati e dei curiosi proprio per il valore del ricordo fatto di scene, di volti, di dialoghi, che hanno mitizzato i capolavori di registi e sceneggiatori di tutti i tempi. La festa della Madonna del Carmine a Castrovillari Il 16 luglio nel rione Pontanello di Castrovillari si sono conclusi i tradizionali festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine. La cerimonia religiosa, conclusa con la Santa Messa officiata nel vicolo De Rose, è stata preceduta ogni sera, dalla recita di Novena e Rosario, in vernacolo castrovillarese con accorata devozione e partecipazione. La gente del quartiere, un tempo popoloso, familiare e vivace, si è riunita attorno alla statuina in tabernacolo, incoronandola a Regina dell’Altaree Madre cui rivolgere le suppliche per intercessione verso suo Figlio. All’incoronazione avvenuta la sera del giorno prima, ha fatto seguito la festa civile che si è prolungata con la veglia dell’Altare fino all’alba. In questa occasione,” i vaneddeduPonteniddu” illuminate a festa hanno visto un andirivieni di comare e compari avvicinarsi ed entrare in festa portando i doni da consumare in onore della Madonna, affinché tenga unita e salva la gente del rione e del mondo. Anche qui, come in ogni altra manifestazione religiosa estemporanea popolare, la gente è felice di dedicare alla Madonna, oltre alle preghiere, alcuni momenti semplici di gioia da condividere con il cibo,il ballo ed il canto, qui, rigorosamente ” castruviddari”. Mimmo Filomia Comuni Ricicloni, la quinta volta di Saracena IL DIARIO anno XII n. 26 PAG. 6 SARACENA – XXI edizione Comuni Ricicloni, SARACENA c’è. Continuità e miglioramento delle buone prassi amministrative in termini di ciclo integrato dei rifiuti, fanno ottenere l’ambito riconoscimento per la quinta volta consecutiva. Solo 7 comuni su 409, tra quelli calabresi, sono stati premiati. Si può fare meglio e di più. A dare la notizia e ad esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto e confermato è l’ing. Pasquale DI VASTO, Direttore Generale dell’Azienda Speciale Pluriservizi del Comune di Saracena. Il premio Comuni Ricicloni, realizzato da Legambiente con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, premia ogni anno le realtà locali che hanno ottenuto i migliori risultati nella raccolta differenziata dei rifiuti. Viene conferito a coloro che hanno raggiunto la percentuale della raccolta differenziata sopra il 65%. La classifica vede il Comune di Saracena, premiato per il quinto anno consecutivo, ma sempre in compagnia di comuni calabresi diversi, presente al 6° posto, e preceduto da Comuni con una popolazione variabile tra 1.344 e 2.559 abitanti (quella di Saracena è di 3.886 abitanti) e con un territorio variabile tra 3,94 Km2 e i 51,87 Km2, di gran lunga inferiore rispetto a quello di Saracena (111,51 Km2). 1328, quasi 8 milioni di italiani, sono complessivamente i comuni RICICLONI. Dei 1328 Comuni italiani solo 7, su 409, sono calabresi. La fotografia della situazione vissuta dalla quasi totalità dei piccoli e grandi centri calabresi – dichiara DI VASTO – ci lascia con l’amaro in bocca. Per un Comune virtuoso come SARACENA che da tempo si spende nella promozione e nella sensibilizzazione dei temi legati alla raccolta differenziata e alla tutela dell’ambiente, questi dati non possono che rammaricarci. Ci complimentiamo con le amministrazioni che hanno raggiunto un valore percentuale superiore a quello del Comune di Saracena, ed in tal senso l’auspicio dell’Amministrazione Comunale «Abitare Morano», conclusa la fase progettuale De Bartolo: «Non ci arrendiamo allo spopolamento» Si è tenuta giovedì 10 luglio scorso presso l’Università della Calabria, Dipartimento di Ingegneria Civile, la giornata conclusiva del workshop "Abitare Morano", con annessa la mostra relativa agli elaborati progettuali redatti. Tre ore filate di confronto e studio sulle possibilità di rilancio abitativo e residenziale di uno dei borghi più belli d’Italia. Le ipotesi emerse, esaminano tre livelli di abitabilità con proposte d’intervento minimali o di trasformazioni dei quartieri storici. Erano presenti: il sindaco dell’antico centro del Pollino, Nicolò De Bartolo, il dirigente generale del Dipartimento Urbanistica e Gestione del Territorio della Regione Calabria, Saverio Putortì, l’assessore all’Urbanistica della Provincia di Cosenza, Leonardo Trento, il direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’UNICAL, Paolo Veltri, il presidente del corso di Laurea di Ingegneria Edile/Architettura, Renato Olivito, le docenti di Restauro architettonico, Brunella Canonaco, e di Composizione architettonica e urbana, Roberta Lucente, il presidente del Laboratorio di Architettura e Urbanistica di Morano, Rosanna Anele. Tre ore filate di confronto e studio sulle possibilità di rilancio abitativo e residenziale di uno dei borghi più belli d’Italia. Le ipotesi emerse, esaminano tre livelli di abitabilità con proposte d’intervento minimali o di trasformazioni dei quartieri storici. Tipologie e modelli del dimorare, che intrecciano le diverse esigenze di chi risiede in loco nonché del turista e di chi lo vive per brevi periodi. Gli input variano dal potenziamento dei servizi ai residenti, alla definizione di ambiti come definiti nella legge regionale sull’albergo diffuso; dalle reti di botteghe, sino all’intervento singolo inteso quale nodo di inserimento funzionale di una rete di relazioni e percorsi che interessano il centro storico. L’obiettivo principe, e il senso stesso dell’iniziativa, mira dunque a contrastare il fenomeno dello spopolamento mediante politiche di recupero e rigenerazione urbana. «La complessa sperimentazione progettuale – ha dichiarato la prof.ssa Roberta Lucente - ha prodotto esiti incisivi sia nel campo della conservazione, con le proposte di riuso di alcuni edifici emergenti nel rispetto dei loro caratteri di autenticità, sia nell’ambito della progettazione ex novo, con interventi di riqualificazione rispettosi della materia storica perché fondati su accurate indagini conoscitive e in grado di restituire qualità e fruibilità agli ambiti degradati». «Non vogliamo assolutamente arrenderci all’idea di un agglomerato fantasma, da relegare all’alveo ristretto della memoria», ha detto il sindaco di Morano Nicolò De Bartolo a margine della manifestazione: «All’oblio si può e si devono opporre le energie sane e le capacità progettuali del territorio. L’ottimo lavoro realizzato dal Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università della Calabria e dall’architetto Rosanna Anele, restituisce a quanti amano un modello di abitare, antico eppure nuovo, che valorizzi l’esistente ed eviti il definitivo declino dei luoghi, il gusto, la voglia e la convinzione di vivere integralmente il borgo». Piano Antincendio Boschivo 2014 Verrà presentato lunedì 14 luglio, alle ore 16,30, nella sala conferenze di Palazzo Gallo, a Castrovillari, durante la riunione della Comunità del Parco Nazionale del Pollino, il Piano Antincendio Boschivo 2014 redatto dall’Ente Parco e che coinvolge, con i cosiddetti “contratti di responsabilità”, 31 associazioni di volontariato. I “contratti di responsabilità” prevedono un premio alle associazioni in base al risultato raggiunto di riduzione della superficie bruciata rispetto all'ultimo quinquennio 2009-2013. Nel nuovo Piano A.I.B. “esordisce” anche la partecipazione dei detenuti presso la casa circondariale di Castrovillari i quali, con la collaborazione dei volontari dell’associazione ANAS, si occuperanno dell’avvistamento di eventuali incendi dalla località “Petrosa”, di Castrovillari. In totale i punti di avvistamento saranno 40 e, anche quest’anno, per la seconda volta consecutiva, l’avvistamento sarà effettuato con velivoli ultraleggeri. Nei giorni scorsi il presidente dell’Ente Parco, Domenico Pappaterra, ha incontrato a Rotonda, nella sede del Parco, i comandi del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato, diretto dal dott. Vincenzo Perrone, e le associazioni di volontariato coinvolte nel Piano 2014. Il budget stanziato a favore del Piano è di 300mila euro. Il sindaco di Acquaformosa replica al segretario della Lega Nord e dell’Azienda Speciale Pluriservizi è quello che la popolazione si sensibilizzi sempre di più alla raccolta differenziata, rispettando e accogliendo le sollecitazioni che nei mesi scorsi sono state espresse in vari momenti pubblici. Da ultimo nel corso del raduno regionale tenutosi a Novacco. (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying). Manoccio: «La frase shock di Matteo Salvini, “hanno le mani sporche di sangue”, non aiuta a comprendere la fenomenologia della fuga Dal vangelo secondo Matteo:… e disse Gesù prima di morire in terra straniera: “25:35 Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste;” … Giuda buttò nel Tempio i 30 denari sporchi di sangue e andò ad impiccarsi; i capi Sacerdoti presero quel danaro: “27:7 E, tenuto consiglio, comprarono con quel denaro il campo del vasaio perché servisse per la sepoltura degli stranieri.” Non sono tempi facili, la feroce critica politica sta snaturando il dibattito sull’immigrazione, le frasi shock di Matteo Salvini, “hanno le mani sporche di sangue”, non aiuta a comprendere la fenomenologia della fuga, dell’essere profugo, dell’attraversare il mediterraneo nelle condizioni che ogni giorno si vedono dalle TV. Matteo Renzi e il suo Governo non hanno le mani sporche di sangue come Lei ha dichiarato qualche giorno fa e neppure nella sua recentissima visita a Mineo,dove ha fatto trapelare l’idea che gli immigrati siano ospitati in hotel a 5 stelle.Vada Lei a vivere 24 ore in un CARA e vedrà le vere condizioni degli immigrati.Questo governo ha invece ribaltato la cultura dei respingimenti, tanto cari alla Lega, in quelli dell’umanità diffusa, ha altresì invertito una pratica diffusa di chi vede l’immigrazione solo ed esclusivamente come momento legato alla sicurezza Nazionale, in una cultura che mira a salvare i profughi e a dare accoglienza ai richiedenti asilo, tutte pratiche sancite dalla Costituzione Italiana e dai Trattati Internazionali. Ed anche la critica del Cardinale Bagnasco di queste ultimi giorni, sull’assenza dell’Europa e le critiche che lo stesso premier ha fatto sull’ immigrazione al Parlamento Europeo, dimostrano come manchi una strategia Europea complessiva che programmi i flussi che crescono a dismisura stante le condizioni economiche dei paesi sub sahariani, ed i conflitti spesso generati dal “primo mondo” per la gestione delle risorse nel continente africano. Da anni ho praticato, da Sindaco nel mio paese la politica dell’accoglienza, oggi sono presenti ad Acquaformosa, paese di 1000 abitanti, oltre 50 cittadini del mondo, hanno trovato attraverso i progetti SPRAR la dignità e la serenità per iniziare ad affrontare una nuova vita, ben 10 sono le nazionalità, molte le religioni, nessuno di loro ha nel corso degli anni infastidito la normale vita del paese, vivono autonomamente in appartamenti, frequentano i corsi d’italiano, partecipano agli avvenimenti sportivi e ludici del paese, ad Acquaformosa non si avverte il pericolo delle invasioni, si convive assieme cercando di capire il dramma umano di persone più sfortunate di noi. Egregio dott. Salvini Matteo, ha mai parlato con un migrante che ha attraversato il deserto del Sahara, con temperature che variano dai 50 gradi di giorno ai -15 della notte? Lei è a conoscenza dei trattamenti riservati dalla polizia Libica ai cittadini dell’Africa sub-sahariana? Lei sa che appena i profughi salgono nelle carrette della morte, pregano rivolgendosi al cielo, sapendo che le probabilità di riuscita sono abbastanza ridotte? Questo a me umile amministratore di Calabria raccontano questi “dannati della terra” e Lei invece di considerare i drammi di tutte queste storie fa solo pessima propaganda politica.Il Governo non ha le mani macchiate di sangue, il governo sta attuando politiche di buon senso, che tentano di garantire i diritti dei migranti, senza l’aiuto dell’Europa, forse dovremmo essere tutti fieri,invece la propaganda becera la fa da padrone. Venga Signor Salvini nel mio paese, troverà un tabellone all’inizio del paese con la scritta “Paese Deleghistizzato”apposto dal sottoscritto nel 2009, contestava gli atteggiamenti xenofobi del suo movimento nei confronti delle culture del Sud, in questa stagione politica Lei ha fatto di più ha accusato ingiustamente, un governo che tenta di salvare le persone come se fosse il mandante e l’assassino dei tanti disperati che tentano di fuggire da guerre da fame e da oppressioni. Forse tutto ciò le porterà in dote qualche voto,ma pensi agli occhi tristi di quei bambini che sono letteralmente buttati ,nei barconi dalle proprie mamme, certamente è più comodo parlare nella sala di un parlamento o nelle comode poltrone di una TV,che capire questi drammi umani. Sicuramente Matteo l’evangelista non sarebbe fiero di Lei . Giovanni Manoccio Già Sindaco-Assessore all’Immigrazione e Accoglienza Comune di Acquaformosa ll mandante è Don Nazario Lonigro di Terranova di Pollino? IL DIARIO anno XII n. 26 PAG.7 1864, BRIGANTAGGIO: RAPIMENTI E COMPLICITÀ DI COLLETTI BIANCHI, II PARTE continua dal numero precedente ...Viene smentito anche quel testimone che avrebbe visto lo stesso mulattiere recarsi dal giudice con una bisaccia piena di roba, Il mulattiere lo chiarisce così: «è vero che sono andato dal Giudice con una bisaccia piena di roba, ma dentro c'era un mezzo maiale che lo stesso aveva voluto curare a San Paolo Albanese in casa Buccolo: a Noepoli c'era aria umida, invece, sull'altura di San Paolo, i gustosi salumi si curavano meglio!» Il guaio è che anche i colleghi del magistrato Pirchìo lasciano sospettare: se si tratta di arrestare un brigante, forse c'è poco da obiettare: si fa sentire subito il tintinnìo delle manette. Ma con i manutengoli al di sopra di ogni sospetto, ai noti personaggi che fanno i “liberali di giorno e briganti di notte”, e soprattutto a quelli che riescono a “comprarsi” perfino un giudice, “a botte di salsiccia e soppressata”, bisogna andarci piano. Infatti,i superiori magistrati del Potentino dicono che il Pirchìo, seppe lodevolmente comportarsi nell’istruzione contro quegli imputati. Le “prove" raccolte a carico di Don Nazario Lonigro non sono poche: I'11 ottobre del 1860, quando il realista spagnolo Josè Borjès, attraverso il Lagoforano, lasciava la Calabria per unirsi al brigante Crocco, aveva pernottato nel mulino del Sarmento, che era di Lonigro: il quale è ormai ritenuto il principale sostenitore del brigantaggio. Anche il capitano della Guardia mobile di San Chirico Raparo, Luigi Lo Pinto l'aveva visto spedire ai briganti una soma di viveri, Ma Lonigro si difende a spada tratta, quel carico di viveri l'avrebbe spedito Francescantonio Rusciano, perché era stato minacciato dai briganti. Un brigante, mai sentito nominare, tale Giovanni Lenza avrebbe chiesto del vino a Lonigro, ma questi non glielo mandò. Alcuni testimoni, come Maria Giovanna Caprara, Maria Giovanna Bloise e Rosa Riccardi dicono che, mentre spigolavano nella contrada Avena, passava Giuseppe Lufrano, mulattiere di Lonigro, e aveva detto loro: « mi hanno incontrato i briganti, m'hanno preso dei viveri, ma le cose che erano guaste, me le hanno mandate indietro». Ci sono ancora altri che parlano in favore del Lonigro, dicendo che costui aveva mandato i viveri ai briganti perché era gravemente minacciato, ma in quella circostanza Don Nazario non era presente a Terranova. Tra gli accusatori di Lonigro c'è pure il brigante Giovanni Labanca, suo compaesano e suo ex pastore, ma se n'era scappato perché non andava d'accordo con l'autoritario padrone. Il Labanca così avrebbe confessato alla propria madre e ai fratelli: «nel dicembre del 1863 il generale Fumèl si fermò a Terranova e una notte pernottò in un appartamento della casa Lonigro; in un'altra stanza dello stesso palazzo c'era pure Antonio Franco con tutta la sua banda! Anche questa volta Don Nazario dice che a quell'epoca era, con tutta la stia Don Nazario Lonigro è l’emblematica figura del manutengolo che agisce in silenzio, facendo uso del brigantaggio e dei liberali ...i colleghi del magistrato Pirchìo lasciano sospettare: se si tratta di arrestare un brigante, forse c'è poco da obiettare: si fa sentire subito il tintinnìo delle manette. Ma con i manutengoli al di sopra di ogni sospetto, ai noti personaggi che fanno i “liberali di giorno e briganti di notte”, e soprattutto a quelli che riescono a “comprarsi” perfino un giudice, “a botte di salsiccia e soppressata”, bisogna andarci piano famiglia, fuori di Terranova: in casa era rimasto il suo figliastro Rusciano. Questo fatto lo potrebbe confermare il brigante Camodeca di Castroregio. Interrogato il Camodeca, dice di non sapere se a quell'epoca del generale Fumel il Lonigro fosse fuori Terranova. Come si vede, Don Nazario Lonigro è l’emblematica figura del manutengolo che agisce in silenzio, facendo uso del brigantaggio e dei liberali: quando viene pescato quasi in flagrante, dice di essere stato minacciato dai briganti, quindi volta loro le spalle. Invece,quando è garantito da protezione, si fa trovare nei boschi del Pollino, a patteggiare con i “masnadieri”. Gli ingenui, paradossalmente,risultano sempre e soli i briganti. Poche volte, questi disperati si sono accorti di essere stati giocati e venduti. Ma alla fine, nel1864, Don Nazario viene arrestato per complicità nel brigantaggio. Si fa pure un po’ di galera. Dalle indagini e dalle istruzioni si capisce che costui ha davvero protezione nella magistratura: vedi il caso del Giudice Pirchìo. Nonostante tutto, emergono con più evidenza i sospetti sulla sua complicità nel brigantaggio. I sequestri Famà e Chidichimo hanno lasciato fondati sospetti sul suo ambiguo operato. Alla fine se ne rende conto anche Don Nicolantonio Chidichimo, il padre del sequestrato Don Pasquale: nel luglio del1864, appena un mese dopo la liberazione di suo figlio, l'altro sequestrato, Giuseppe Scil- lone e il suo compaesano Nicolantonio Terranova si recano a Terranova di Pollino per salutare alcuni comuni parenti; apprendono che Don Nazario Lonigro è uscito appena dal carcere e vanno a salutarlo. Mentre discutono di altre cose, tutto a una volta, il Lonigro, che forse era stato arrestato anche per il sequestro Chidichimo, chiede, con tono strano, ai due albidonesi: «come sta Don Nicolantonio Chidichimo?" Scillone e Terranova rispondono che "Don Nicolantonio sta afflitto e inconsolabile per il recente sequestro del figlio: ha sborsato molti soldi per salvarlo dalle mani dei briganti. «Quanti soldi ha pagato?» chiede ancora Lonigro. «Da 20 a 22mila ducati», risponde uno degli albidonesi. E Lonigro, che si mostra assai informato, replica seccatamente: «Don Nicolantonio Chidichimo dice il falso, perchè ha pagato soltanto dodicimila ducati; l’ultima rimessa fu di appena tremila ducati, prestati da un suo amico di Mormanno, ma io vi so dire i luoghi e le persone dove Chidichimo ha prestato i soldi per liberare suo figlio.» Poi Don Nazario racconta altri particolari che fanno sbalordire Scillone e Terranova: «....i soldi prestati a Mormanno erano 3.770ducati; ai briganti ne spedì tremila, gli altri 700 se li era tenuti in casa; Don Nicolantonio impegnò anche la legittima proprietà che per legge toccava al figlio sequestrato, e questo è contro la legge! La somma di 12mila ducati è un bel niente per Chidichimo», precisa polemicamente l'avvocato Lonigro. Giuseppe Scillone e Nicolantonio Terranova tornano in Albidona e raccontano a Don Nicolantonio Chidichimo tutto ciò che ha detto Lonigro. II 15 giugno del 1865 Nicolantonio Terranova viene interrogato dai Carabinieri della stazione di Amendolara. Nella stessa giornata depone anche Don Nicolantonio Chidichimo e rifà la cronistoria del sequestro e della liberazione (27 maggio-13 giugno 1864) di suo figlio. Dice che dopo il sequestro ricevette un biglietto dal figlio dove si leggeva che i briganti volevano l'elevatissima somma di 60mila ducati, per liberarlo. Egli ne spediva subito duemila, promettendo che ne avrebbe prestati altri. Dopo due giorni ne spediva tremila, ma i briganti chiedevano ancora di più. Passati altri pochi giorni, mandava altri quattromila prestati a Rossano e ad Oriolo (dal sig. Grisolia). La somma avuta dai briganti era arrivata già a 9mila ducati. Ma quelli avanzavano altre pretese e cominciarono a mi- nacciare la vita di Don Pasqualino: lo avrebbero fatto a pezzi e mandato al padre. Don Nicolantonio dice che per salvare la vita di suo figlio dovette vendere anche i brillanti di sua moglie e riuscì a raccogliere altri ottomila ducati, più duemila in oro, e quindi, si arrivò quasi a 22 mila. Era già costretto a dedicarsi alla zappa, per guadagnarsi da vivere! Non poteva assolutamente trovare i 60mila ducati chiesti dalla banda Franco. Quindi, viene finalmente liberato, ma non sappiamo esattamente quanti soldi abbia dato al capobanda Franco, ne quanti abbia ricevuto dal Governo che l'ha riconosciuto conte danneggiato del brigantaggio, I Chidichimo hanno fatto eccessivo vittimismo, hanno gonfiato la somma del riscatto per avere consistenti rimborsi? Ricordiamo che nel giorno del sequestro i briganti gli avevano sottratto non solo i brillanti che aveva acquistato a Napoli, ma anche un orologio d'oro, indumenti e un po’ di soldi: dicono che Antonio Franco era stato preventivamente informato, infatti, gli chiese per prima i gioielli. Dopo questo dettagliato racconto e dopo quelle sorprendenti affermazioni di Lonigro, Don Nicolantonio Chidichimo si rende conto che suo figlio Don Pasqualino era stato sequestrato soprattutto per connivenza di Don Nazario e si chiede: «ma come fa Lonigro a conoscere tutti i segreti del sequestro di mio figlio? il contenuto dei miei biglietti, le persone e i paesi dove io prestavo il denaro e anche i soldi che avrei ricavato nella vendita della legittima di mio figlio? Infine, il Chidichimo racconta altri particolari su Famà e sullo stesso capobrigante: quando suo figlio Pasquale implorava Antonio Franco di liberarlo, promettendogli anche i soldi che avrebbe ricavato dalla sua legittima, il capobanda avrebbe avuto una certa tenerezza e commozione, confidando che il Famà non fu ucciso da lui, ma da un brigante della sua banda, il quale prima di assassinarlo si sarebbe rivolto al Franco dicendo: «e se non lo uccidiamo, conte resteremo con Don Nazario?». Lonigro, secondo il Chidichimo, spartiva con i briganti anche i soldi dei sequestri. Inoltre, D. Vincenzo Smilari, di San Paolo Albanese, aveva riferito allo stesso Don Nicolantonio che un suo mulattiere, quando venne ucciso il Famà, vide il Lonigro tra i briganti stanziati nel bosco Sicileo. Proprio questi fatti, conclude il Chidichimo, mi fanno capire che «il sig. Lonigro era complice e manutengolo di Antonio Don Pasquale Chidichimo fu tenuto per un anno prigioniero, i briganti lo trattavano bene e il capobanda Antonio Franco ci giocava anche a carte. E lo stesso Don Nicolantonio,quando racconta l'assassinio del Famà, dice testualmente: «Franco gli assicurava la vita e lo esortava a fidare nella sua protezione, perché egli non era sanguinario, e se Don Raffaele Famà fu ucciso lo fu non per fatto di Franco che ne patrocinò la difesa, ma fu ucciso da uno della sua comitiva Franco». Un altro mezzano e traffichino della comitiva Franco era un tale Giuseppe Lomonaco di Terranova di Pollino». Abbiamo già detto che questo “Lomonaco” era Giuseppe Genovese, alias Scepp'a Monaca. Per confrontare le accuse e le informazioni di Nicolantonio Chidichimo, il cinque agosto del 1865 viene interrogato, un'altra volta, suo figlio Pasquale, l'ex sequestrato; ma quest'ultimo continua a mostrarsi prudente o pauroso: non sa se il suo sequestro abbia avuto un mandante, quindi non parla di Lonigro; non ha sentito fare quel nome durante il suo sequestro; è verissimo, invece, di aver detto ai briganti che avrebbe venduto la sua quota di eredità per dare loro altri soldi; è vero che Antonio Franco e gli altri briganti, quando lo sequestrarono a Castelluccio, gli dissero. «Don Pasqualì, questa posta non era per voi» Questo è proprio un mistero. Un altro mistero è il sequestro di Giuseppe Scillone: non si è fatto il processo per il suo caso, non risulta che abbia pagato il riscatto: risulta invece che egli fu subito rilasciato, molto prima di Chidichimo. Dicono alcuni discendenti di Scillone che Antonio Franco conoscesse anche questa famiglia, e quando vide che i suoi briganti tenevano legato il giovane Scillone, avrebbe esclamato: «ma non sapete che questo è il figlio di Don Michele Scillone? Lasciatelo subito libero». Quindi, potrebbe essere vero che i briganti avevano diversi "amici" anche in Albidona, compresi i mulattieri e alcuni vaccari degli stessi Chidichimo? Raccontano gli anziani di Albidona che Don Pasquale Chidichimo fu tenuto per un anno prigioniero, i briganti lo trattavano bene e il capobanda Antonio Franco ci giocava anche a carte. E lo stesso Don Nicolantonio,quando racconta l'assassinio del Famà, dice testualmente: «Franco gli assicurava la vita e lo esortava a fidare nella sua protezione, perché egli non era sanguinario, e se Don Raffaele Famà fu ucciso lo fu non per fatto di Franco che ne patrocinò la difesa, ma fu ucciso da uno della sua comitiva. Ormai, questo mistero non sarà mai svelato. (tratto da Giuseppe Rizzo e Antonio La Rocca, “Il mandante è Don Nazario Lonigro di Terranova di Pollino?, “Il mio Paese scomparso, n. 10/12 1998.) IL DIARIO anno XII n. 26 Morano Calabro – Domenica 20 luglio appuntamento teatrale da non perdere con la commedia “…Un chicco di neve in mezzo al mare!!!”, per festeggiare i dieci anni di successi “Tra palco e realtà” del “Redio Gaga”, l’esilarante show condotto dal duo comico Rosaldo & Vincenzo su Radio Alfa – Pollino. Mentre è dal 2007 che i due comici fanno il pieno di pubblico e risate in tutti i teatri e le piazze calabresi con il “Rediogaga Live show”. Lo spettacolo con inizio alle 21,30 sul palco allestito in Piazza Mercato, è inserito nel cartellone estivo “D’estate Morano 2014 – Insieme si può!”, messo a punto dalla neo amministrazione guidata dal sindaco Nicolò De Bartolo, in sinergia con la Pro Loco locale. “…Un chicco di neve in mezzo al mare!!!”, diretto da Casimiro Gatto, è una commedia nera, divisa in due atti, molto divertente, piena di trovate, di gag e di situazioni esilaranti. Sulla scena oltre ai due mattatori della risata Rosaldo & Vincenzo ci saranno Alessandro Laitano e Andrea Magnelli. “Lo spettacolo, che nasce dalla collaborazione della compagnia teatrale moranese L’Allegra Ribalta e di quella castrovillarese Aprustum, è basato su una storia semplice con un equilibrio perfetto tra una comicità trascinante e tanta malinconia che parla di famiglia, affetto, tolleranza. – spiega l’assessore alla cultura Emilia Zicari - Si parla della diversità senza prendersene gioco anzi ridicolizzando piuttosto gli aspetti più buffi della cosiddetta normalità”. “…Un chicco di neve in mezzo al mare!!!” , che ha riscosso notevoli consensi di critica e di pubblico anche fuori regione, tratta di malattia, di solitudine, di morte, eppure fa ridere, e tanto e questo con- PAG. 8 I dieci anni di “Redio Gaga” afflitto da depressione, dopo essere stato per una vita intera chiusa a casa per prendersi cura della mamma e del fratello, il terzo che torna a casa dopo tantissimi anni ha il vizio del gioco. Nel corso della storia scopriremo che il malato rimasto infantile, è molto più sveglio di quello che sembra. Domenico Donato Il valore della memoria per un futuro di pace trasto lascia il segno nei cuori della gente. Protagonisti tre fratelli che si riuniscono dopo la morte della madre per la lettura del testamento. Ognuno di loro ha dei problemi: il primo è ritardato ed apparentemente è quello che sembra più bisognoso della cura dei fratelli, il secondo è Sarà presentato Sabato 19 luglio p.v., nella sala convegni di San Girolamo a Castrovillari, il saggio storico "Solstizio sul Piave - Ettore Manes, ritratto di un eroe" di Claudia Rende. L’occasione è data dalle celebrazioni del centenario della Grande Guerra e, in particolare nella nostra città, dal convegno intitolato“A 100 anni dalla prima guerra mondiale, in una prospettiva di pace", promosso e organizzato dal Centro Cultura e Arte “26”. Il programma dei lavori che inizieranno alle ore 19.00 e che verranno moderati dall'antropologa Maria Zanoni, presidente del Centro culturale "26", prevede i saluti istituzionali del Commissario prefettizio del Comune di Castrovillari, dott. Massimo Mariani, e del comandante della Caserma Manes, Ten. Luca Guarriello, l'intervento del prof. Egidio Chiarella, collaboratore del MiUR, e giornalista del comitato di redazione dell'Agenzia di informazione internazionale Chiesa Cattolica, “Zenit.org” che tratterà del valore della memoria nel mondo di Internet. A presentare il volume sarà, invece, il dott. Pierfranco Bruni, responsabile del progetto “Etnie” del Ministero Beni Culturali e Turismo, che sottolineerà l'importanza del rapporto tra microstoria e storia generale che ha caratterizzato la Grande Guerra e di cui l’opera di Claudia Rende costituisce una chiave di lettura fondamentale per legare in modo storiografico i due processi. "Solstizio sul Piave”, precisamente, delinea la figura del Capitano castrovillarese Ettore Manes, caduto a Fosso Palumbo (Treviso) nel 1918, a soli 24 anni. L’eroe, pluridecorato per meriti militari, amante della Patria e grande esempio di nobiltà d'animo, scrisse una pagina di storia tragica dell'Italia in un conflitto nel quale la Calabria si è distinta tra le regioni con il maggior numero di mobilitati effettivi e, purtroppo, anche di soldati morti. «Ricordare quella atroce esperienza può servire a far riflettere sul valore della pace, per sfatare il mito dell’"esperienza di guerra", secondo il quale la nazione acquistava un carattere sacrale e religioso e il sangue dei caduti appariva un giusto tributo» - afferma la giovane Autrice in premessa al volume. Un evento, dunque, di grande spessore e rilevanza culturale, in sintonia con le linee programmatiche del Governo e con il Patrocinio della Regione Calabria, dell'Ente Parco Nazionale del Pollino e dell' Amministrazione Comunale di Castrovillari, condotto con l'intento di promuovere tra le giovani generazioni una maggiore consapevolezza storica e la conoscenza di eventi che hanno determinato il processo di costruzione del nostro Paese, per commemora, altresì, attraverso un pregevole libro, i valori storico-sociali ed umani del conflitto e trasmetterne le emozioni sempre vive delle memorie storiche, promuovendo lo spirito di pace e di cooperazione tra i popoli. Ines Ferrante In libreria euro 15,00 N el campo del Diritto, Castrovillari vanta una tradizione da poter competere con le città più grandi della Calabria. Il Foro napoletano, illustre palestra di tutta l'Italia Meridionale, ha visto succedersi ininterrottamente i giuristi castrovillaresi, che ne sono una autentica illustrazione. Abbiamo un giureconsulto in Ser Marco Curchio nel secolo XIV. Nel secolo XVI si afferma la serie dei giuristi di Casa Calà, che tiene il campo nella Capitale del Regno per circa due secoli: tali sono Marcello, Cesare, Girolamo e Carlo, che occuparono le più alte cariche nella Gran Corte della Vicaria e nel Supremo Consiglio, e scrissero delle opere voluminose, che fecero testo per secoli. A Napoli si distinse pure Marcello Gugliotta, regio Commissario e dotto giureconsulto e dopo di lui Vitale Vitali, che fu Giudice della Vicaria e Presidente della R. Camera di Summaria nel 1747. Accanto a questi insigni rappresentanti del Foro napoletano sono da ricordare i canonisti ecclesiastici Carlo Pellegrini, Ettore De Guido e Tommaso Sanseverino. In Castrovillari poi si affermò in tutto il secolo XVIII Leonardo Perretti, che fu profondissimo nel diritto civile e canonico. Quando poi, in seguito all'occupazione francese, Castrovillari divenne Distretto, il suo Foro acquistò una grande rinomanza in tutta l'Italia Meridionale, per merito di giuristi insigni e di avvocati eloquenti, che l'illustrarono. Tutto il secolo XIX costituisce una magnifica affermazione castrovillarese nel campo della giurisprudenza. Iniziato il XIII Peperoncino Jazz Festival IL DIARIO anno XII n. 26 PAG. 9 L’evento pronto ad invadere il Pollino e la Calabria Confermatosi anche quest’anno tra i migliori Festival Jazz d’Italia all’esito del referendum di Jazzit, il PEPERONCINO JAZZ FESTIVAL entra nel vivo proprio in questi giorni e si appresta, ancora una volta, ad “invadere” di note e sapori (con la degustazione, ogni sera, dei migliori vini calabresi a cura dei Sommelier professionisti dell’AIS Calabria) i luoghi più belli della regione (oltre 50 gli eventi in programma, con il coinvolgimento di ben 28 comuni calabresi), con una strepitosa 13° edizione all’insegna del grande jazz internazionale, che senza dubbio lo consacrerà come uno dei più importanti eventi culturali e turistici calabresi. Dopo l’inaugurazione ad Amantea dello scorso 15 luglio (con l’esibizione del trio del pianista americano Eric Reed) e due giorni di eventi di vario genere (concerti, mostre, DJ set a tema ecc.) dedicato al jazz d’oltreoceano ed ospitati nel centro storico di Cosenza, il festival ideato da Sergio Gimigliano e Francesca Panebianco entrerà nel vivo sabato 19 luglio con il concerto dei CHILDREN OF THE LIGHT, ossia il super trio formato dal pianista Danilo Perez, dal bassista John Patitucci e dal batterista Brian Blade (musicisti che da oltre 15 anni sono membri stabili del quartetto del leggendario Wayne Shorter), patrocinato dall’Ambasciata degli USA e in programma alle ore 22.30 nel suggestiva cornice scenografica della Villa Vecchia (il concerto prevede un biglietto di 10 € acquistabile in prevendita su www.inprimafila.net). Dopo altre due serate cosentine (quelle del 20 e del 21 luglio), nel corso delle quali nel Chiostro di San Domenico si esibiranno altri due incredibili artisti statunitensi (rispettivamente, David Binney e Logan Richardson), e prima di una intensa “tre giorni” silana ispirata alle sonorità norvegesi e realizzata con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia e in collaborazione con l’etichetta ECM, con l’esibizione, in orario pomeridiano – ore 17 – e in esclusiva nazionale, della cantante Kristin Asbjonsen il 25 lu- glio presso il Centro Visite Cupone, del sassofonista Trygve Seim il 26 nella Riserva Naturale dei Giganti del Fallistro e del pianista Tord Gustavsen il 27 a Lorica presso la sede dell’Ente Parco della Sila, il festival musicale più piccante d’Italia il 23 luglio invaderà il Parco Nazionale del Pollino approdando per la prima volta a Civita grazie alla forte sinergia tra il Comune e l’imprenditoria locale, per il concerto dei Balkanica Quartet di Danilo Blaiotta con ospiti Piero Leveratto e Achille Succi in programma alle 22 in Piazza Municipio. Dopo la Sila, il PJF si dirigerà sullo Ionio cosentino, laddove, dal 31 luglio al 6 agosto località quali Roseto Capo Spulico, Amendolara, Cassano, Villapiana, Corigliano e Rossano ospiteranno i concerti di artisti del calibro di Ralph Alessi & Alessandro Lanzoni Quartet, GarritanoRicciardi Duo, Mas en Tango, F.A.R. Trio featuring Gaetano Partipilo, Danilo Rea featuring Ares Tavolazzi & David King ed Eric Daniel Quartet. Venerdì 8 agosto alle ore 22, poi, grazie al forte volere del Sindaco Vincenzo Tamburi, il PJF tornerà nel cuore del Parco Nazionale del Pollino con una tappa nell’Anfiteatro di San Basile del Sound Zero Tour di Gegè Telesforo, cantante e personaggio radiofonico e televisivo (braccio destro di Renzo Arbore), vincitore per il 4° anno consecutivo del Jazzit Award come “Miglior Voce Maschile”. Nella parte centrale di agosto il festival musicale più piccante d’Italia oltre a prevedere una serie di tappe fuori provincia, esplorerà, invece, le località più rappresentative del Tirreno Cosentino (da Praia ad Acquappesa, passando per San Nicola Arcella, Diamante, Belvedere, Cetraro), con concerti quali, tra gli altri, quelli del duo Bosso/Mazzariello, delle formazioni capitanate da Gianluca Guidi, Nick the Nightfly, Daniele Scannapieco ecc., facendo una virata verso l’interno il 18 agosto in occasione del concerto del quartetto del crooner Walter Ricci (memorabile il suo duetto con Michael Bublè in una puntata di Domenica In di qualche anno fa) con ospite il grande sassofonista serbo Stejpto Gut in programma al Faro Votivo di Mormanno alle ore 22 per volere del Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino Mimmo Pappaterra. Sabato 30 agosto, poi, il PJF farà tappa nel cortile del Castello Aragonese di Castrovillari con una serata a doppio set che verrà aperta dal concerto-spettacolo (produzione originale) di presentazione, in anteprima nazionale, del libro di Sandro Sancineto “La Storia di Ciccio delle Bombole in 36 caratteri”, con la partecipazione di Giuseppe Panebianco (voce recitante) e Rocco Riccelli (tromba) e proseguirà, poi, all’insegna del miglior jazz americano con il quartetto del grande sassofonista Michael Rosen (collaboratore, tra gli altri, di Jim Hall, Peter Erskine, Mike Stern e Kenny Wheeler). Nei due mesi di festival, si segnalano, inoltre, due novità molto interessanti: una tre giorni intitolata “The New Wawe of Italian Jazz” (che prevede la partecipazione di tutti i mgliori giovani talenti del jazz italiano, da Alessandro Lanzoni a Francecso Diodati, da Francesco Negro a Fabrizio Savino, passando per Matteo Bortone, Roy Panebianco, Leo Corradi, e i Luz Trio) in programma a Cetraro nel giardino di Palazzo Del Trono dal 26 al 28 agosto e il I “Meeting del Jazz calabrese” che si terrà ad Amantea dal 4 al 6 settembre. Info & Prenotazioni > 340/5966160 Programma Completo del Festival www.peperoncinojazzfestival.com Prevendita Biglietti Patitucci www.inprimafila.net Michael Rosen ET&comunication di Ernesto Toziano compie dieci anni IL DIARIO anno XII n.26 PAG. 10 Tre portali informativi: www.castrovillari.info, www.castrovillari.biz e www.parcodelpollino.info ET&comunication di Ernesto Toziano nasce nel 2004 con la realizzazione di corsi di alfabetizzazione informatica ad oltre 270 persone, tra l' 1 e il 2 novembre dello stesso anno vengono realizzati i progetti editoriali www.castrovillari.info, www.castrovillari.biz e www.parcodelpollino.info. Tre portali realizzati per ambiti diversi: l' informazione e la realizzazione di servizi quali la possibilita' di pubblicizzare la propria attivita' gratuitamente su un vero e proprio web service: www.castrovillari.biz a cui poter richiedere una casella di posta elettronica gratuita tra le altre cose. La ET&comunication si occupa di fornire servizi video ed internet ad ampio spettro: siti internet di varia natura e relativa indicizzazione nei motori di ricerca, aumento link popularity su Google, costruzione doorway page, analisi metatag pro risultati e gestione di campagne Adwords, video realizzazione di eventi anche in streaming. La realizzazione di progetti editoriali nel 2007 si accresce grazie a castrovillari.tv una web TV il cui sforzo gia' da subito e' stato quello di renderla per quanto possibile simile ad una classica televisione terrestre con programmazione in streaming giornaliera e possibilita' di visualizzare i contenuti anche on demand e gratuitamente. La comunicazione, che assume nell' ambito della ET&comunication un ruolo pressoche' predominante gia' da subito, cambia pelle per fornire alla cittadinanza un servizio che desse la possibilita' a quanta piu' gente possibile di accedere alle notizie e partecipare in modo attivo alla vita della nostra comunita' oltre che raccontare ai tantissimi che non vivono a Castrovillari le storie patrie. Un' esigenza sentita quest' ultima soprattutto perche' nel 2004 Castrovillari poteva contare solo due testate su carta stampata e una radiofonica. Uno dei momenti che ricordo con soddisfazione e' stata la possibilita' di realizzare in diretta streaming, con forze totalmente castrovillaresi, lo spoglio delle elezioni comunali del 2012: era dagli anni '90 che su Castrovillari non si realizzava un servizio simile in audio e in video. Naturalmente, non posso sottacere che Ernesto Toziano è anche il web master del Diario di Castrovillari nella sua versione on line sin dal suo esordio e, grazie alle sue capacità di “insinuarsi” tra i motori di ricerca abbiamo raggiunto la ragguardevole cifra di 20 milioni di contatti nel corso degli ultimi dieci anni e, in ultimo, ritengo che gli sport minori debbano ad Et&Comunication veramente tanto per la sua infaticabile opera di divulgazione in rete. Senza voler esser partigiani, posso dire che Toziano è un brillante professionista del settore, uno di quelli che troppo spesso non ricevono premi e riconoscimenti, ma non per questo si deprimono, anzi continuano imperterriti ad andare avanti e, nonostante non ci abbia mai chiesto articoli e grassetti, nè abbia cercato nuove e migliori opportunità, ci sembra doveroso parlarne, sempilicemente in continuità con la nostra linea editoriale che ha sempre dato spazio a personalità castrovillaresi valide nel proprio campo. Ad maiora Angelo Filomia Le piante in casa: quali coltivare per ridurre l’inquinamento domestico E’ ben conosciuto il ruolo degli alberi nella vita del pianeta. Le piante, infatti, agiscono sull’atmosfera con produzione di ossigeno, eliminazione di anidride carbonica e liberazione di vapore acqueo; influiscono sul clima attraverso la termo evapotraspirazione, mitigando l’eccessiva calura e l’eccessiva siccità; riducono il ruscellamento delle acque; riducono l’inquinamento acustico del traffico e delle macchine, agendo da barriera per il suono. Sperimentazioni in campo hanno dimostrato che un sapiente impiego della vegetazione, combinata con strutture fono-assorbenti può ridurre di oltre il 50% il rumore. Si sono rilevate inoltre differenze fino a 5°C tra centri urbani e aree periferiche più ricche di vegetazione. Inoltre, esse rimuovono lo smog e le polveri sottili responsabili di problemi di salute quali malattie dell’apparato respiratorio, asma, malattie legate allo stress. Le foglie costituiscono dei veri filtri attivi per polveri inquinanti (PM 10) e gas (monossido di carbonio, biossido di azoto, anidride solforosa, ozono, ecc.) presenti nell’atmosfera; hanno il potere di assorbire e neutralizzare le energie presenti nelle case. Nella città di Los Angeles si è stimato (1992) che i Pini rimuovano dall’atmosfera (sotto i 400 mt.) circa l’ 8% di ozono, arrivando ad un abbattimento del 49% in prossimità delle foglie; poiché inoltre l’ozono aumenta con la temperatura (per via fotochimica), un’ulteriore riduzione è dovuta alla diminuzione delle temperature estive dovuta alla presenza di alberi (Carminati e Ranghetti). Anche se le piante non possono prevenire l’inquinamento, possono fornire però un importante contributo per migliorare la qualità dell’aria. Anche in modo più ristretto,come in una abitazione o sul balcone, alcune specifiche piante possono depurare l’aria “mangiando” le sostanze tossiche e le polveri sottili rilasciate da materiali edili, da arredi e altro. Tutte le piante da appartamento hanno diverse qualità filtratrici dell’aria che respiriamo. Riescono ad assorbire tossine e sostanze inquinanti dall’aria, restituendo un’aria più salubre e positiva; assorbono anche l’umidità presente nell’aria, impedendo la crescita di muffe nei muri, rendendo l’ambiente più sano. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) esiste una “sindrome da casa malata” che colpisce quelle persone (specie bambini, anziani e soggetti con problemi respiratori) che passano molte ore in spazi chiusi. Questo perché le case vengono costruite con materiali edili che rilasciano nell’aria composti organici volatili così come pure colle, vernici, adesivi, coloranti provenienti da mobili costruiti con compensato o truciolato, sostanze come la formaldeide, l'amianto, il fumo passivo, prodotti della combustione dei fornelli, solventi che si sprigionano da tappezzerie e moquettes, acari della polvere, funghi e batteri che proliferano negli umidificatori e nei filtri dei condizionatori. Questa sindrome, che colpisce oltre il 20% delle persone, è stata definita come forma patologica dall'Oms. Gli elementi nocivi più comuni da cui difendersi sono: Acetone (presente nei correttori per ufficio, in alcuni tipi di cosmetici, nei moduli prestampati, nei solventi per smalti); Alcool (presente negli adesivi, nelle vernici, in alcuni tipi di cosmetici, nei pannelli truciolari e per controsoffittature, nelle pitture, nei rivestimenti per pareti e pavimenti, in tappeti e moquette); Ammoniaca (presente in alcuni detersivi, nelle fotocopiatrici, nelle macchine cianografiche, nelle stampanti laser, negli sviluppatori di microfiches); Benzene (presente negli adesivi, nelle vernici, nelle fotocopiatrici, nei pannelli truciolari e per controsoffittature, nelle pitture, nelle stampanti laser); Formaldeide (presente negli adesivi, nelle tovagliette e negli asciugamani di carta, negli abiti portati nelle puliture a secco, nei fornelli a gas, nei pannelli truciolari e per controsoffittature, nelle pitture, nei rivestimenti per pavimenti, nei sacchetti di plastica, in alcuni tipi di tendaggi); Fumo di sigaretta; Radon (elemento radioattivo presente nel terreno); Tricloroetilene (presente nelle fotocopiatrici e nelle stampanti laser); Xilene e Toluene (presente negli adesivi, nelle vernici, nelle fotocopiatrici, nei monitor dei computer, nei pannelli truciolari e per controsoffittature, nelle pitture, nei rivestimenti per pareti e pavimenti, nelle stampanti laser). Possiamo difenderci dalle sostanze nocive menzionate introducendo tra le mura domestiche e negli ambienti di lavoro alcune piante che si "nutrono", a beneficio della nostra salute, di queste IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005 Iscrizione R.O.C. n. 13126 Edito da Associazione Culturale PromoIdea Pollino Sede operativa: Corso L. Saraceni, 97 - Castrovillari Stampa: AGM – Zona PIP - Castrovillari - tel. 0981.483001 Tiratura: 5.000 copie Distribuzione gratuita il sabato e la domenica a Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro, San Basile, Saracena, Mormanno Direttore editoriale - Angelo Filomia 328.1046251 Direttore responsabile - Luigi Troccoli Pubblicità –388.8521221 La collaborazione alla testata è libera e gratuita. Il settimanale è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’art. 21 della Costituzione che così recita “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione”, non costituendo, pertanto, tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma.La Direzione si riserva di apportare modifiche agli articoli inviati che dovranno avere preferibilmente lunghezza non superiore a 35 righi standard ed inviati per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] Eventuale materiale non pubblicato non verrà restituito. E’ consentita la riproduzione anche parziale dei testi citandone la fonte. Scriveteci a: [email protected] sostanze nocive. In seguito a ricerche dell’Agenzia Spaziale Americana sono state testate diverse piante dotate di particolari enzimi, batteri e proteine che hanno la proprietà, attraverso la fotosintesi di scomporre le sostanze inquinanti liberando particelle innocue alla salute. Le piante purificatrici dell’aria sono molto diffuse e facilmente reperibili in commercio. Ecco alcune di queste: ARECA (Carysalidocarpus lutescens): una delle migliori in assoluto, ottima contro i vapori generati da xilene e toluene e per le sue capacità deumidificanti; (presenti nelle resine, pitture, vernici, inchiostri, colle, coloranti, carburanti, lavaggio tessuti, sostanze plastiche, fibre sintetiche, stampe, nelle fotocopiatrici, nei monitor dei computer, nei pannelli truciolari e per controsoffittature, nelle pitture, nei rivestimenti per pareti e pavimenti, nelle stampanti laser). ANTURIO: assorbe ammoniaca, xilene, toluene (presenti nelle resine, pitture, vernici, inchiostri, colle, coloranti, carburanti, lavaggio tessuti, sostanze plastiche, fibre sintetiche, stampe). CICLAMINO: Gas chimici. CHRYSANTHEMUM MORIFOLIUS (Crisantemo): Ammoniaca, Benzene, Formaldeide. DRACENA – CRISANTEMO – GERBERA – BAMBU’ – MONOFILLO: si nutrono di tricloroetilene. DIEFFENBACHIA: ottima per il ricambio dell’aria, abbatte xilene, toluene e formaldeide (presenti nelle vernici, adesivi, monitor, ecc.). EDERA E DRACENA: assorbono fino al 90% di benzene. La Dracena è particolarmente ghiotta di tricloroetilene (presente soprattutto nelle stampanti laser e nelle fotocopiatrici; EDERA-DRACENA-GERBERA-AZALEA-CRISANTEMO-FELCE DI BOSTON-ALOE VERA: ottimi spazzini della formaldeide (presente negli adesivi, nei sacchetti di plastica, nei tendaggi, nei rivestimenti dei pavimenti, nelle pitture). FICUS BENJAMINA (a foglie larghe): ottimo “mangiafumo”, assorbe formaldeide (presente negli adesivi, nei sacchetti di plastica, nei tendaggi, nei rivestimenti dei pavimenti, nelle pitture). FALANGIO (Chlorophytum comosum vittatum) : abbatte la maggioranza degli inquinanti. FILODENDRO ESMERALD (Philodendron erubescens): rimuove tutti gli inquinanti atmosferici. POTHOS AUREO (Epipremnum aureum): un toccasana per gli ambienti; gas chimici. PHOTOS : Monossido di carbonio, Benzene. PHALENOPSIS: un tipo di orchidea che fiorisce tutto l'anno e molto resistente: efficace contro xilene e toluene (presenti negli adesivi, nelle vernici, nelle fotocopiatrici, nei monitor dei computer, nei pannelli truciolari e per controsoffittature, nelle pitture, nei rivestimenti per pareti e pavimenti, nelle stampanti laser). RODODENDRO INDICUS: formaldeide SPATIFILLO: assorbe benzene, formaldeide, acetone, ammoniaca, metanolo, alcoli (sprigionati dai tappeti, moquette, alcuni cosmetici, pannelli truciolari, soffittature...) SANSEVIERA: assorbe benzolo; ha la caratteristica di assorbire anidride carbonica e produrre ossigeno anche durante la notte. TULIPANO: assorbe xilene, formaldeide, ammoniaca. TRONCHETTO DELLA FELICITA’: assorbe formaldeide, benzolo, tricloroetilene (presenti nelle vernici, adesivi, monitor, ecc.). TILLANDSIA: capace, sembra, di assorbire le emissioni elettromagnetiche originate da computer, stampanti, elettrodomestici, antenne, telefoni, ecc. La sua particolarità è che può crescere anche in assenza di terra: le è sufficiente l'umidità dell'aria. In conclusione: In passato le piante erano ricercate solo per la loro bellezza. Oggi la loro proprietà di migliorare la qualità dell’aria che respiriamo è un fatto scientificamente accertato. Fiori e piante verdi presenti in casa rappresentano non più un lusso ma un fattore essenziale per la salute dell’uomo assorbendo buona parte delle sostanze tossiche che si accumulano durante la giornata ed emettendo ossigeno; sono veri e propri depuratori viventi dell’aria che migliorano il tono dell’umore e creano un ambiente più caldo e accogliente. AVVERTENZA: Le piante non devono essere collocate nelle camere da letto; esse infatti, hanno bisogno di luce per la fotosintesi e quando sono al buio emettono in prevalenza anidride carbonica. Prima di mettere le piante in casa lasciarle, possibilmente, in quarantena, in modo da smaltire i fitofarmaci utilizzati dai vivaisti. Angelo Cavaliere Alfano: «In Calabria si vota il sette novembre» IL DIARIO anno XII n. 26 «Qualsiasi cosa si inventino, giù in Calabria, il sette novembre si vota. Al massimo si può slittare al sedici novembre, perché la tornata elettorale deve includere anche la Regione Emilia e il Comune di Reggio Calabria, ma non si va oltre». Così il ministro degli interno Angelino Alfano al premier Matteo Renzi che lo ha sentito per avere parole chiare sull'anarchia istituzionale che impera nella Regione Calabria. Da ultimo anche dal Quirinale era stato chiesto al Presidente del Consiglio di capire cosa stesse accadendo in terra brutia, la lettera dei parlamentari di Sel aveva spinto Giorgio Napolitano a muovere passi felpati ma non per questo meno risoluti. Del resto, la contraddizione era fin troppo evidente, le dimissioni di Scopelliti da governatore e la sua sospensione per una condanna a sei anni di reclusione sono coeve dello scioglimento dei consigli regionali del Piemonte e dell'Abruzzo ma in quelle regioni si è già votato da mesi, in Calabria, invece, continuava a mancare Il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno ha quasi ultimato la raccolta firme tra parlamentari e consiglieri regionali per il documento politico di supporto a Massimo Canale, indicato come candidato unico del Pd. A sottoscriverlo quasi tutti i renziani, senza alcuna eccezione per quell'area che ha sostenuto Magorno alle primarie per la segreteria. Il documento ha avuto il sì dei parlamentari Demetrio Battaglia, Marco Minniti, Stefania Covello e Nicodemo Oliverio, più quello dei consiglieri regionali Sandro Principe, Tonino Scalzo, Francesco Sulla, Mario Maiolo e Demetrio Naccari Carlizzi. Niente firma, invece per Piero Amato (che da tempo aveva manifestato la volontà di affidare la candidatura a un PAG. 11 persino la convocazione dei comizi elettorali. Sono cittadini italiani anche i calabresi? Se lo sono non possono ricevere un trattamento diseguale, non possono restare in balia della melina tra la vicepresidente Antonella Stasi, peraltro esterna all'Assemblea regionale per non essere mai stata eletta, e il presidente del consiglio regionale Franco Talarico che, formalmente, non ha mai "congedato" i consiglieri. Anzi, si andava avanti a colpi di nomine e prendendo iniziative e decisioni che non solo non hanno niente a che spartire con la ordinaria amministrazione ma, in alcuni casi, impegnano la Regione Calabria per gli anni futuri. Da qui la decisione di dare una stretta a tanto lassismo e la richiesta al Viminale «di mettere in atto ogni iniziativa utile a garantire il rapido ritorno al voto dei calabresi». Angelino Alfano ha capito che non poteva restare più sul pero e dopo avere esaminato il pasticciaccio istituzionale in cui è avviluppata la Calabria, nel tentativo di guadagnare altro tempo prima di andare al voto, ha elaborato una strategia che, garantisce, porterà a convocare le elezioni regionali per il sette di novembre, rassicurando in tal senso il premier. Del resto, anche la storiella dell'impugnativa della legge regionale che avrebbe così impedito di andare alle urne rapidamente, è stata facilmente smontata dai consulenti giuridici di Palazzo Chigi: accettare una simile chiave di lettura, hanno fatto notare, significherebbe ammettere che la legislatura possa durare all'infinito, visto che il consiglio regionale della Calabria ha volutamente approvato una legge elettorale incostituzionale e potrebbe rifarlo ancora. La svolta imposta, con la data delle elezioni regionali, tuttavia, non sarebbe il solo segnale verso la Calabria per indicare ai ras politici locali che "la ricreazione è finita", altre decisioni sarebbero in arrivo nei prossimi giorni a testimonianza di una estrema determinazione da parte di Matteo Renzi per cambiare le cose sul fronte calabrese. In questo facendo tesoro di molte indicazioni che gli sono venute da Ernesto Magorno, il segretario calabrese del Pd che si conferma sempre più "ascoltato" dal premier. tutte le salse che parteciperà alle primarie di coalizione, chiudendo la porta a ogni trattativa. Di fronte a uno scenario di questo tipo, che si trascina ormai da molto tempo, i renziani potrebbero di nuovo mischiare le carte e puntare tutte le loro fiche su un nome d'area. Ecco perché riprendono quota le candidature del sindaco di Pizzo Gianluca Callipo e di Demetrio Naccari Carlizzi. Tutto avverrà comunque nel minor tempo possibile, a causa dei vincoli procedurali approvati ieri in direzione regionale. Perché siano ufficiali, le candidature degli esponenti del Pd devono ottenere il 35% delle firme dei componenti dell'assemblea o – ma questa via è ancora più accidentata – il 20% di quelle degli iscritti. Ottenuto il prima via libera, i candidati dovranno poi raccogliere un minimo di tremila sottoscrizioni autenticate in giro per la Calabria, di cui almeno 300 rastrellate in tre province diverse. I renziani vogliono far presto per non trovarsi con l'acqua alla gola e soprattutto per non dare un ulteriore vantaggio a Oliverio, in campo da mesi e con la sua macchina organizzativa già ben rodata e pronta alla sfida. Sarà Massimo Canale il candidato unico a governatore del Pd? esponente renziano doc) ed Enzo Ciconte, a cui si aggiungono anche i deputati schierati senza se e senza ma dalla parte di Oliverio: Enza Bruno Bossio, Nico Stumpo e Bruno Censore. Nei prossimi giorni Magorno volerà a Roma e presenterà il documento alla segreteria nazionale, dove sarà ribadito con forza l'appoggio totale alla candidatura di Canale, da più parti ritenuto l'unica personalità in grado di Clan degli zingari, quattro boss all’ergastolo Il carcere a vita è stato confermato nei confronti di Francesco Abbruzzese “Pirolu”, Franco Abbruzzese “Dentuzzu”, Nicola Acri e Ciro Nigro. Assolti: Damiano Pepe, Nicola e Celestino Abbruzzese, Rocco Donadio e Tommaso Iannicelli Per anni i clan nella Sibaritide ragionarono solo con i kalashnikov. E su quella carneficina la Corte d’assise d’appello (presidente: Palma Talerico; a latere: Fabrizio Cosentino) si è pronunciata ieri confermando quattro dei cinque ergastoli inflitti in primo grado dai giudici di Cosenza. “Fine pena mai” per Franco Abbruzzese inteso come “Dentuzzu”, Francesco Abbruzzese, alias “u‘ Pirolu”, Nicola Acri, e Ciro Nigro. Cancellato, invece, il carcere a vita nei confronti di Damiano Pepe, di Corigliano, come aveva chiesto il suo difensore, l’avvocato Marcello Manna. Per lui il ritorno in libertà potrebbe essere ormai imminente (sta scontando la parte residua della pena 23 anni per l’omicidio stile Chicago del commerciante Lanzillotta). A conti fatti, però, l’impianto accusatorio, impalcato dal pm antimafia Vincenzo Luberto, è rimasto in piedi saldamente. “Timpone Rosso” è un romanzo di morte dal quale si sono tirati fuori anche personaggi chiave all’interno dello scacchiere della ’ndrangheta della Sibaritide. Assoluzione piene «per non aver commesso il fatto », sollecitate dagli avvocati Gianfranco Giunta e Giorgia Greco, sono state pronunciate nei confronti del settantenne patriarca, Celestino Abbruzzese, inteso come “Asso di bastone” (in primo grado era stato condannato a 24 anni di reclusione), del figlio Nicola, alias “Semiasse” (12 anni in primo grado), e di Rocco Antonio Donadio (25 anni in primo grado). Subito liberi per ordine della Corte. Nicola Abbruzzese era ristretto a Novara in regime di 41bis e già oggi potrebbe tornare a Cassano. Significativa pure l’assoluzione incassata da Tommaso Iannicelli (12 anni in primo grado) per il tentato omicidio di Mario Laurito. Erano stato i suoi legali, Rossana Cribari e Sergio Rotundo, a dimostrare la sua innocenza. Non meno importante risulta il dato processuale conseguito dall’avvocato Antonio Quintieri per Giovanni Abbruzzese, assolto dall’accusa d’aver partecipato all’omicidio di Gianfranco Iannuzzi. Dovrà scontare 6 anni (rispetto ai 25 iniziali). Pene lievemente “ritoccate” pure nei confronti di: Fiore Abbruzzese e Fioravante Abbruzzese, che dovranno scontare 24 anni e 8 mesi (rispetto agli iniziali 25). Leggero “sconto” anche per Armando Abbruzzese e Mario Bevilacqua condannati a 24 anni e 6 mesi (rispetto ai 25 anni incassati in primo grado); Maurizio Barillari (dagli iniziali 28 anni agli attuali 27 e mezzo); Vincenzo Curato (da 14 anni a 12 anni e mezzo); Carmine Alfano (da 10 anni a 8 anni e 4 mesi); e Fabio Antonio Falbo (da 23 anni a 22 anni e 9 mesi). Rigettato l’appello del pg Raffaela Sforza contro le assoluzioni disposte dalla Corte d'assise di Cosenza. Il titolare della pubblica accusa aveva invocato 19 ergastoli. garantire la compattezza del partito. La palla passerà allora direttamente al premier Renzi e al suo vice, Lorenzo Guerini, che potrebbero pure tentare l'ultimo pressing su Oliverio per spingerlo a fare un passo indietro e lasciare campo libero all'avvocato reggino. Ma il presidente della Provincia di Cosenza non sembra affatto intenzionato a ritirare la sua candidatura. Oliverio ha già detto in Dure condanne per la strage di San Lorenzo del Vallo Ergastolo per Scarola e Scorza. Per i giudici sono stati loro ad uccidere Barbara e Rosellina Indrieri Sono stati condannati all'ergastolo e a un anno di isolamento diurno, Domenico Scarola, 29 anni, e Salvatore Francesco Scorza, 33, considerati gli esecutori materiali della strage di San Lorenzo del Vallo nella quale, il 16 febbraio 2011 persero la vita Rosellina Indrieri, 45 anni, e sua figlia Barbara, 22, mentre sopravvisse, seppure colpito gravemente Silas De Marco, il figlio maschio. E' lui il testimone chiave che nell'estate del 2012 indicò agli inquirenti i due imputati come coloro che, col volto travisato, irruppero quella sera in casa De Marco compiendo una carneficina. La corte, presieduta da Giovanni Garofalo, dopo quasi otto ore di camera di consiglio ha accolto le richieste dell'accusa, rappresentata dal sostituto procuratore della Dda, Vincenzo Luberto, pur rigettando l'aggravante mafiosa. Una decisione che ha scatenato confusione e pianti da parte dei parenti delle vittime, al grido di «non è giusto, sono innocenti». Una decisione nata dopo più di un anno di udienze durante le quali si è cercato di confutare la versione del super teste, Silas, decisosi a parlare con gli inquirenti solo dopo l'arresto, il 13 aprile 2012, del boss Franco Presta. La strage, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe stata ordita per vendicare la morte del figlio di Presta, Domenico, 21 anni, avvenuta per mano di Aldo De Marco, zio di Silas. Questi, commerciante, da tempo aveva rapporti difficili con il giovane, vicino di negozio. Al culmine dell'ennesima lite, De Marco ha freddato il ragazzo con la sua calibro 22 e poi è andato a costituirsi. Era il 17 gennaio 2011. Un mese dopo avverrà la strage di San Lorenzo dalla quale si salveranno Silas e suo padre Gaetano che dormiva, ubriaco in un'altra stanza (lui verrà ucciso in un agguato 50 giorni dopo). Una scia di sangue che chiama altro sangue, questa la tesi dell'accusa che ha fondato le proprie ragioni anche sulla vicinanza tra le famiglie Scarola-Scorza e i Presta e la nota amicizia tra Domenico e i due imputati. La difesa, dal canto suo, rappresentata dai legali Lucio e Carlo Esbardo e Luca Acciardi, ha sempre cercato di dimostrare l'inattendibilità del teste, le sue versioni discordanti dell'accaduto, le incongruenze nei raffronti con la sorella Sandra e la fidanzata Stefania. Impossibile, secondo gli avvocati, che il testimone, nei pochi attimi prima di essere colpito e cadere sotto un tavolo, avesse potuto riconoscere i killer col volto coperto che, alle 20 della sera, avevano fatto irruzione nell'abitazione di via Berlinguer a San Lorenzo. Ma secondo la corte hanno prevalso gli elementi accusatori e la testimonianza di Silas. Scontro in autostrada, Muore un 77enne di Terranova da Sibari Un automobilista di 77 anni, Vincenzo Bloise, di Terranova da Sibari è morto nello scontro con un'altra vettura sabato in luglio verso le 6 del mattino, sull'autostrada A14 bis, nel ravennate. Ferito il conducente dell'altra auto. La vettura guidata dal 77enne, una Ford Focus, in un tratto rettilineo è stata tamponata, presumibilmente a velocità sostenuta, da una Fiat Punto condotta da un quarantenne ravennate. All'impatto sembra non avere assistito nessuno: non è chiaro dunque come e perché la Fiat possa avere tamponato la Ford. Se cioè sia stata conseguenza di un improvviso rallentamento o di uno stop; o ancora di un colpo di sonno o del fatto che a quell'ora il sole a est era molto basso e si trovava proprio di fronte alle due vetture. L'anziano è morto sul colpo, l'altro conducente è stato portato in ospedale da un'ambulanza del 118: non è grave. I rilievi sono stati eseguiti dalla polizia stradale; sono intervenuti anche i vigili del fuoco. (ANSA). IL DIARIO anno XII n. 26 PAG. 12 MAXI VENDITA Caro fratellino Geremia, ti ringrazio per gli auguri del mio compleanno, e ricambio con tanto amore per il tuo primo compleanno che festeggeremo il 3 agosto, tantissimi auguri ciao il tuo fratellone. Leo J. € 5,00 € 15,00 € 20,00 € 10,00 Corredo neonato Primo, Secondo... ma ... Terzo! Il 9 luglio 2014 si è specializzato in Radiologia con il voto di 110 e lode presso l'ospedale universitario S.Maria della Misericordia di Udine il Dr. Fedele Catapano Auguri da tutta la tua famiglia Via XX Settembre, 43 - Castrovillari (Cs) Tel. 0981.21921 I maialmondo approdano sul digitale terrestre Migliora la qualità, crescono le condivisioni, si allarga la platea degli aficiadonos: i Maialmondo passano dalla rete ala digitale terrestre sul canale televisivo Mediaterronia, tv comunitaria, ospiti fissi del programma “Primo, secondo...ma terzo!”. I Maialmondo, che il Diario già seguiva sin da i primi timidi esordi, stanno ormai diventando fenomeno di costume e, a breve, quasi sicuramente, qualcuno di noi potrà dire con orgoglio, io li conosco personalmente o addirittura io sono il cugino, o ancora io sono lo zio dei maialmondo, e nesuno di loro potra mai più entrere in un bar di Castrovillari o, forse, della Calabria e sperare di pagar da solo la consumazione. Ci sarà sempre qualcuno disposto a pagare per loro! L’ultimo video ha come tema l’abbandono degli animali nel periodo estivo, solo che, nella mente “bacata” in positivo dei Maialmondo, ad essere abbandonato non è un cane, nè tantomeno un gatto, bensì una gallina, che, dopo esser stata lasciata in autostrada diventa il peggiore dei loro incubi notturni, tanto che, quasi al’unisono pensano di ritornare a riprendersela e....se vi racconto tutto, poi, il video chi se lo vede? Mons. Galantino a Morano per la festa della Madonna del Carmine «In questi giorni di festa non dimenticatevi dei poveri». Monsignor Galantino, vescovo della diocesi di Cassano Jonio e segretario della CEI, in visita a Morano per la festa della Madonna del Monte Carmelo, esorta i fedeli, accorsi numerosi per onorare Maria, a prendersi cura degli ultimi con gesti tangibili. Nell’omelia il Presule, relativamente all’esperienza religiosa di ognuno, ha sottolineato l’urgenza di un impegno serio, invitando a non voler considerare come fatto marginale il cammino di fede. Richiamando quindi la vicenda di Elia - primo profeta d’Israele (IX sec. A.C.), che dimorando sul Monte Carmelo, zona montuosa dell’alta Galilea, ebbe la visione della venuta della Vergine sotto forma di una minuscola nuvola che si alzava dalla terra portando la pioggia e salvando Israele da una devastante siccità Backstage del prossimo video - il Vescovo ha spiegato come «in quel segno i mistici cristiani e gli esegeti intravedano la Madonna, la quale, custodendo in sé nostro Signore Gesù Cristo, dona vita all’umanità». Ma il nesso tra la storia di Elia e il nostro divenire è da ricercarsi nello sforzo e nella stanchezza di una quotidianità. Altalenante. Talvolta segnata dalla sofferenza, preda dello scoraggiamento, talaltra accarezzata dalla gioia e dallo zelo per le cose dello Spirito. «Ciò che conta è non scoraggiarsi dinanzi alla prova – ha rimarcato mons. Galantino. Occorre perseverare. Come fece il profeta. Che tornò per ben sette volte ad affacciarsi sul ciglio dell’altura per avere un segno». Non demorse, Elia. E fu premiato. Ecco il modello da seguire: «Quando diciamo sì al Signore è necessario farlo sul serio, in maniera totale, affidandoci e domandando l’intercessione di Maria, che ci è sempre vicina, anche nelle difficoltà». Il segretario della CEI ha poi concluso rievocando lo «straordinario evento» vissuto dalla diocesi cassanese il 21 giugno scorso, con la venuta del Pontefice: «La Chiesa – ha detto – vive un gran bel momento. Tuttavia non mancano le fatiche», che però possiamo affrontare con la forza che viene dallo Spirito e l’entusiasmo che ci trasmette Papa Francesco». Per la cronaca, la Messa è stata concelebrata, dai parroci di Morano, don Gianni Di Luca, coinvolto in prima persona nell’ottima e diligente organizzazione della festa, padre Flavio Paladino, don Francesco Di Chiara. Dopo la funzione, nella Chiesa di San Bernardino, si è proceduto all’incoronazione della Madonna e all’omaggio floreale nello spazio attiguo. Pino Rimolo ‘Jeri sulu na Vummula, della compagnia teatrale “I Pirrupàjini” per inaugurare l’anfiteatro della “Tenuta dei Frati” IL DIARIO anno XII n. 26 PAG. 13 “IN TAVOLA A TEATRO” Sapori nuovi, luci soffuse, scene d’altri tempi, profumi mediterranei e suggestioni bucoliche per un sogno firmato Giuseppe Barbino: è lo splendido anfiteatro realizzato ne “La Tenuta dei Frati”, pronto ad accogliere la rassegna “In tavola a teatro”. La magnifica location situata nella lussureggiante campagna castrovillarese, già nota per l’organizzazione di eventi di grande successo all’interno di un’antica dimora liberty, si impreziosisce ora di un vero e proprio teatro all’aperto, un piccolo gioiello architettonico di grande impatto evocativo, una struttura gradevolmente progettata su su un' ampio declivio caratterizzato da spazi verdi, alberi secolari di ulivo e dolci piante da frutto. Attenta alla valorizzazione del contesto ambientale e ideale per spettacoli musicali e teatrali, la nuova costruzione voluta ne “La Tenuta dei Frati” abbellisce il possedimento novecentesco e arricchisce quelle “Vigne” di Castrovillari, già rinomate per bellezza offerta dalla natura, ora dotate di uno spazio non solo dedicato all’arte, all’intrattenimento e alla cultura, ma creato appositamente per proporre una convivialità originale ed esclusiva che si contraddistingue della raffinata eleganza e della cucina creativa della Catering Service della famiglia Barbino. Tante le iniziative e le serate previste per l’estate 2014, ma ad inaugurare la nuova area non poteva che essere il teatro, con la commedia in vernacolo castrovillarese ‘Jeri sulu na Vummula, portata sulla scena giovedì 7 e venerdì 8 agosto dalla compagnia teatrale I Pirrupàjini, diretta da Mena Filpo. I biglietti sono già in vendita e propongono unitamente prima lo spettacolo e a seguire la cena a buffet. Nella più bella zona residenziale della nostra città, la migliore tradizione popolare dialettale sposa l’eccellenza gastronomica, l’ilarità esilarante abbraccia la creatività culinaria e la memoria autentica di quel nostro mondo contadino magistralmente interpretato da I Pirrupàjini ritrova finalmente, anche a Castrovillari, una dimensione tutta nuova e contemporanea, da godere grazie alla passione, alla competenza e alla professionalità de “La Tenuta dei Frati”. Ines Ferrante IL DIARIO anno XII n. 26 PAG. 14 Condannata l’Asp di Cosenza. Accolta l’istanza del Dott. Congi Definita la Causa di Lavoro intentata nel 2011 dal dott. Francesco Congi contro l’Asp ed altro chirurgo resistente. Il Giudice del Lavoro ha riconosciuto i diritti negati nel 2011 al dott. Congi ed ha condannato le parti resistenti al risarcimento in favore del dott.Congi. Il tutto era cominciato a fine anno 2010 quando, per l’avvenuto decesso del primario della chirurgia dell’ospedale di castrovillari, l’Asp bandì avviso interno per la nomina di un suo sostituto ai sensi dell’art. 18 Ccnl area relativa alla dirigenza medica e veterinaria, ignorando che vi era già un sostituto (il dott.Congi) e, pertanto, ammise al concorso l’altro chirurgo che non era titolare di struttura semplice, riaprendo i termini di scadenza dell’avviso per consentire al chirurgo ressistente di presentare i documenti mancanti e indispensabili. L’Asp non stilò una graduatoria per titoli ma nominò con delibera n° 392/2011 il chirurgo resistente contravvenendo al disposto dell’art. 18 Ccnl area relativa alla dirigenza medica e veterinaria del Ssn 1998-2001. iIn data 2 luglio 2014 il Tribunale di Castrovillari-in composizione monocratica nella persona del dott. Salvatore Franco Santoro in funzione di giudice del lavoro – accoglie l’istanza del ricorrente dott. Congi definitivamente pronunciando, ogni contraria istanza, eccezione, deduzione disattese, così provvede: - condanna le parti resistenti in solido tra loro al pagamento in favore della parte ricorrente (dott. Congi ) delle spese del presente giudizio e al ristoro in favore dello stesso dei danni arrecati. Cetraro capitale mondiale della matematica Alcuni tra i più importanti matematici a livello internazionale si ritroveranno dal 14 al 26 luglio a Cetraro, in provincia di Cosenza, per un workshop organizzato dalla Scuola Normale Superiore di Pisa. Saranno presenti vere e proprie star della matematica, tra tutte Enrico Bombieri, Gerd Faltings, Elon Lindenstrauss vincitori della Medaglia Fields, il Premio Nobel della matematica. Il workshop rientra nell'ambito del progetto ''Diophantine Problems'' ed è coordinato da Umberto Zannier, docente di Geometria della Scuola Normale Superiore e vincitore nel 2011 di un grant dello European Research Council. Le giornate del meeting internazionale, che si svolgeranno al Grand Hotel San Michele (da tempo sede occasionale di incontri matematici), prevedono seminari aperti anche al pubblico dei più giovani. Studenti e persone interessate potranno così prendere contatto con personalità della Teoria dei Numeri, della Geometria, dell'Algebra: oltre Bombieri (dell'Institute for Advanced Study di Princeton), Faltings (Direttore del Max Planck Institute a Bonn) e Lindenstrauss (della Hebrew University di Gerusalemme), saranno presenti anche Peter Sarnak (dell'Institute for Advanced Study di Princeton), vincitore del Wolf Prize, Yuri Tschinkel (Courant Institute New York , direttore della Mathematical and Physical Sciences division della Simons Foundation) ed Emmanuel Ullmo (Direttore dell' Institut des Hautes Etudes Scientifiques di Parigi). La Scuola Normale Superiore, università di eccellenza che ha sede in toscana, a Pisa e Firenze, ha una lunga e consolidata tradizione legata alla matematica: sono stati allievi della Scuola Normale matematici come Aldo Andreotti e docenti quali Ennio De Giorgi e lo stesso Bombieri. BREVI & CRONACA Abuso edilizio sequestro e denunce Due persone denunciate e un cantiere sequestrato. I carabinieri hanno accertato la realizzazione abusiva di una vasca per l'irrigazione in zona franosa. Due persone sono state denunciate per abuso edilizio. Nel corso di un servizio finalizzato anche alla repressione di abusi edilizi, i militari dell’arma dei Carabinieri di Lungro, hanno posto i sigilli ad un cantiere edile di 200 mq situato a ridosso della strada provinciale. Nel sito si stava realizzando una vasca per l'irrigazione in cemento armato con annessi scavi per le tubazioni, lavori che si stavano eseguendo senza le prescritte autorizzazioni. La zona dove insiste la vasca, tra l'altro, nelle carte del Pai è contrassegnata dalla sigla R4, rischio idrogeologico molto alto, acronimo che pone il divieto assoluto di edificazione. A suffragare le obiezioni mosse dai carabinieri diretti dal maresciallo Francesco D’Oriano, è stato chiamato ad intervenire sul posto anche il responsabile dell'ufficio tecnico, il quale ha confermato quanto contestato. Per questo, il cantiere è stato posto sotto sequestro preventivo e due persone sono state denunciate alla Procura di Castrovillari. Scomparso un imprenditore di San Sosti L’imprenditore, Fabrizio Calonico, era uscito di casa alle 8 del mattino del 9 luglio per motivi di lavoro e aveva detto ai familiari che sarebbe andato a Castrovillari, trattenendosi oltre l’orario di pranzo. L’uomo era a bordo di una macchina modello Mazda 6 di colore grigio targata CN765MY. Sulle sue tracce ci sono ora i carabinieri della stazione di San Sosti, e quelli della compagnia di San Marco Argentano, che stanno facendo una ricerca a tappeto su tutto il territorio di San Sosti. La notizia dell’allontanamento è stata diramata alla prefettura, al comando dei vigili del fuoco, alla Guardia di Finanza, al 118, e alla protezione civile, come prevede il nuovo il nuovo protocollo per la ricerca di persone scomparse. Non si esclude che l’imprenditore si sia recato al Nord, dove in passato aveva lavorato. Peperoncino Jazz Festival per la prima volta a Civita Il quintetto “Balkanica”, nato dall'incontro tra le radici arbereshe e la musica afroamericana, sarà protagonista della serata del 23 luglio a Civita. Per la prima volta il Peperoncino Jazz Festival arriva nella comunità guidata dal Sindaco Alessandro Tocci attraverso una scelta dal basso che ha coinvolto tutti gli imprenditori, operatori turistici ed esercenti della cittadina, attraverso l’azione di coordinamento e sostegno svolta dai consiglieri comunali Eliana Bruno, delegata alle attività produttive, e Antonella Vincenzi, delegata al turismo sostenibile e rapporto con gli imprenditori. Il festival jazz diretto artisticamente da Sergio Gimigliano fa tappa per la prima volta nella Città di Civita. Un connubio pubblico-privato ha scelto dal basso di ospitare uno dei concerti dell’edizione 2014 del festival jazz che ha la peculiarità di far esibire grandi artisti nei luoghi più belli della Calabria. Nonostante la scarsità di risorse economiche per la realizzazione di eventi il Comune di Civita attraverso un confronto con gli imprenditori turistici e commerciali del borgo arbereshe ha deciso di investire su eventi di qualità per attirare ancora più turismo e presenze di visitatori nella cittadina del Pollino. La scelta è maturata nel corso del primo forum “Cittadinanza attiva” voluto dal Comune di Civita al quale hanno partecipato, per la parte pubblica, i consiglieri comunali Eliana Bruno, delegata alle attività produttive, e Antonella Vincenzi, delegata al turismo sostenibile e rapporto con gli imprenditori. In quella sede davanti a numerosi imprenditori della cittadina arbereshe l’Amministrazione comunale insieme agli operatori del territorio hanno scelto di cofinanziare dal basso l’evento culturale che rilancia Civita in un circuito musicale e turistico di grande livello. «Abbiamo voluto – hanno dichiarato i consiglieri comunali Eliana Bruno e Antonella Vincenzi – insieme agli operatori della nostra cittadina investire su eventi di qualità che attraggano turismo e riescano a creare indotto economico per quanti vivono la nostra comunità. Quello che abbiamo iniziato con gli imprenditori e gli operatori turistici e commerciali del borgo è un percorso che ci vedrà impegnati giorno dopo giorno nello per scegliere insieme le cose che crediamo, insieme, possano contribuire a dare visibilità e attrattiva alla nostra città». ll concerto del 23 luglio in Piazza Municipio sarà gratuito e vedrà protagonista una delle formazioni più interessanti del panorama etno-jazz calabrese. Villapiana: in azione la “banda dello specchietto”. La truffa corre sulle quattro ruote La truffa dello specchietto retrovisore colpisce sulla provinciale. Malfattori in azione nella giornata di ieri (domenica) sulle strade di Villapiana. Si tratta del ben noto trucco dello specchietto retrovisore rotto per cui si chiede al malcapitato di turno un risarcimento immediato per evitare tutta la pratica assicurativa che potrebbe determinare anche aumenti della polizza. La tecnica sembra essere ben collaudata e messa in atto da gente senza scrupoli. Un’auto si ferma al margine della strada e attende il sopraggiungere di un ignaro automobilista che al suo passaggio viene colpito da un oggetto o un sassolino con lo scopo di creare un piccolo botto che simuli un urto, subito dopo l’inseguimento col malfattore che intima al malcapitato di fermarsi per sostenere di essere stato urtato proprio al suo specchietto retrovisore che era già rotto.Da qui la contrattazione del risarcimento da farsi in contanti per evitare di coinvolgere le assicurazioni che. Qualcuno viene così truffato e per evitare noie paga 100, 200 euro a seconda della richiesta, altri non ci cascano e come successo ieri avvisano i carabinieri. I militari della Stazione col comandante maresciallo Luigi Potenza si sono subito attivati alla ricerca del truffatore, un giovane che probabilmente avendo intuito di essere stato scoperto ha fatto perdere le tracce a bordo di una grossa Bmw di colore grigio. Pasqualino Bruno Giovani avvocati di Castrovillari a convegno sulla Responsabilità civile del medico “La responsabilità civile del medico e della struttura sanitaria. La natura dei rischi ed il ruolo dell’assicurazione”. E’ questo il tema del convegno organizzato dall’Associazione Italiana Giovani Avvocati sezione di Castrovillari, in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari, che si terrà venerdì 18 luglio, ore 16, presso il Protoconvento Francescano di Castrovillari. «L’argomento – si legge in una nota stampa – è di grande interesse ed attualità essendo il contenzioso in materia di responsabilità medica sempre più in crescita e presente nelle aule giudiziarie, tanto da indurre il legislatore a farsi carico concretamente della problematica attraverso recenti interventi normativi». Introdurranno l’incontro il presidente della Sezione AIGA di Castrovillari, Angela Bellusci ed il consigliere della sezione AIGA di Castrovillari Cristina Cosentino. Seguiranno i saluti del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari, Roberto Laghi e del commissario prefettizio del Comune di Castrovillari, Massimo Mariani. Interverranno, come relatori, Teresa Reggio, magistrato presso il Tribunale di Castrovillari e Francesco Moliterni, associato di diritto dell’Economia presso l’Università “Aldo Moro” di Bari. A Cosenza il primo Museo del Fumetto del Sud Haspalancatole sue porte giovedì 17 luglio, negli spazi della Galleria d'Arte Provinciale Santa Chiara nel centro storico di Cosenza (salita Liceo), il Museo del Fumetto, unico nel suo genere nel Mezzogiorno d'Italia. Il museo – inaugurato alla presenza del presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio e dell'artista Marina Comandini – è un'importante tappa dell'articolato percorso culturale, lungo otto anni, intrapreso con il Festival Le Strade del Paesaggio. Le opere che il Museo del Fumetto conserva nascono dalla fantasia degli autori che hanno conosciuto la città di Cosenza, le sue verità e le sue leggende. Il patrimonio di opere esposte vanta le firme più prestigiose del fumetto italiano. Si parte da Tanino Liberatore, creatore di opere come Ranxerox che hanno fatto la storia del fumetto d'autore, sino ad Angelo Stano, Gianluca Cestaro e Bruno Brindisi, le cui matite hanno dato e continuano a dare forma e sostanza a personaggi cult quali Tex e Dylan Dog, passando per il virtuoso tratto di Marina Comandini. E ancora il papà di Ken Parker, Ivo Milazzo, autore di un bellissimo ritratto di Fabrizio De Andrè, cantautore genovese che venne omaggiato a dieci anni dalla sua scomparsa proprio a Cosenza dai più grandi fumettisti italiani attraverso un'importante iniziativa dal titolo Le nuvole di de Andrè le cui opere oggi, saranno in mostra al Museo. Prima Marathon degli Aragonesi IL DIARIO anno XII n. 26 E’ partita la macchina organizzativa della prima Marathon degli Aragonesi, gara ciclistica per mountain bike in programma nel Parco Nazionale del Pollino il 31 agosto, organizzata dall’A.S.D. Ciclistica Castrovillari. Si tratta di un’iniziativa che vedrà protagonisti centinaia di ciclisti che arriveranno a Castrovillari, dove la gara partirà e arriverà. Tre le specialità previste: una gara di 47 chilometri, una di 70 ed una amatoriale con percorso escursionistico, di 26 chilometri. La manifestazione, organizzata sotto l’egida della F.C.I., la Federazione Ciclistica Italiana, è una Gran Fondo di mountain bike agonistica, competitiva e ciclo sportiva per gli amatori, inserita nel calendario del Trofeo dei Parchi Naturali 2014 - che raggruppa le regioni Puglia, Campania, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Sicilia, Lazio – ed è PAG. 15 la seconda ed ultima prova valevole per il challenge Pollino to Pollino. Possono partecipare i possessori di regolare tesseramento per attività ciclistica rilasciata dalla F.C.I. o da Federazione straniera aderente all’U.C.I. o da ente di promozione sportiva aderente alla Consulta Nazionale del Ciclismo. Ma è prevista anche la partecipazione dei cicloamatori, non tesserati, nel percorso escursione. Diverse le categorie riservate per le due gare agonistiche. Le iscrizioni degli atleti agonisti tesserati F.C.I. avvengono tramite il sistema informatico federale all’indirizzo web. Chi non è affiliato seguirà altre procedure tramite il sito web www.mtbonline.it In ogni caso le iscrizioni si chiudono online tassativamente per tutti entro le ore 23:59 del 28 agosto per riaprirsi a Castrovillari sabato 30 agosto. Al momento dell’iscrizione è obbligatoria la scelta del percorso tra: Marathon (Agonisti F.C.I., amatori tesserati F.C.I. ed Enti Consulta); Gran Fondo (Amatori tesserati F.C.I. ed Enti Consulta); Escursioni (Non tesserati). I percorsi si snoderanno lungo suggestivi scenari naturali del Parco Nazionale del Pollino. Si parte da Castrovillari e si toccano i comuni di Frascineto e Civita e località montane come Monte Moschereto, Bosco “La Fagosa”, Casino Toscano, Timpone del Corvo, Colle Marcione. Il percorso Marathon (70 km), prevede un dislivello di 2563 HM. Si parte da 348 m di altitudine e si raggiunge un’altitudine massima di 1498 m. La salita più lunga è di 7 km. Nel percorso Gran Fondo (47 km), il dislivello è di 1785 HM. L’altitudine massima che si toccherà è di 1407 m, e anche in questo caso la salita più lunga è 7 km. Il percorso Escursionistico (26 km), presenta un dislivello di 727 HM e un’altitudine massima di 792 m. Punti Cortesia. Qui trovi il Diario di Castrovillari Via Asia Gelateria Capani Centro Commerciale Coff&Smile Bar Tavola Calda Corso Calabria Bar New Age Ferramenta La Corte Edicola Nouvelle Maison Du Journal Lavanderia Lav-Stir Potestio Panetteria Spiga d’Oro Acconciature uomo Canzoneri Bar Sport Chiarelli Tabacchi Papa New Mode Corso Luigi Saraceni Libreria Agorà S.T.S. di Davide Saladino Frutta e Verdura Rubino Idea Casa Corso Garibaldi Urban Stefanel Sisley Young Pasticceria Dolce Sosta L’Oracolo del Tempo Ottica D’Agostino Kensa Compro Oro Perica Cafe’ Circolo Cittadino Bar La Tavernetta Scarpe Diem Calzature Discount Battaglia Tabacchi Di Maio Associazione Combattenti Centro Anziani Varcasia Panetteria Salumeria “Il Pollino” Via Coscile La Bontà del pane Coffe & Chocolate Via dei Gladioli Khoreia 2000 Via dei Martiri Lavanderia Rapida Via dell’Industria L’Oasi dell’ortofrutta Viale del Lavoro Marrakech Cafe’ Express Iaquinta Riparauto Tabacchi Ciccarelli Pizzetteria La Casareccia Automarine Viale della Libertà Bar Contesi Energy Progress Spazio Ecologico Teriam Service Via dei Moranesi Stazione di Servizio A1 Loiacono Via Francesco Muraca Ceramiche Rosito Via delle Querce DB Market Via Ietticelli Raele Largo Escriva’ de B. 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