Quindicinale della Comunità Italiana del Cile www.presenza.cl 16 dicembre 2014 Anno XLVI Nº 883 Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Cas. 1460 • Av. Bustamante 180 • Fono: 22229328 • Fax: 26354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS Foto Censis dell'Italia Risparmi nel cassetto e giovani fermi: il “capitale inagito” dell’Italia Siamo il paese del «capitale inagito». Il Censis - che in queste ore sta presentando il suo annuale Rapporto sulla situazione sociale del Paese - ama coniare delle espressioni immaginifiche ogni anno per dare il senso di dove stiamo andando. Questa volta - per l’appunto - parla di «capitale inagito», cioè del fatto che i numeri, le potenzialità, perfino le risorse, le avremmo per uscire dalla melma di questa crisi. Ma le teniamo lì. A perdersi, a giacere e a dissiparsi. Teniamo da parte i soldi, perché non sappiamo cosa ci riserva il futuro: e questo si capisce. Ma teniamo da parte soprattutto le «risorse umane» e «la cultura come fattore di sviluppo». I giovani, che sono più preparati della generazione precedente, più motivati, più internazionali, più «smanettoni» (cioè con maggiore familiarità con le nuove tecnologie), risultano anche i più emarginati dal lavoro e dalla vita attiva. Ci sono 8 milioni di italiani «inutilizzati»: tre milioni sono i disoccupati, 1 milione e ottocentomila gli «inattivi» perché scoraggiati dalle infinite ricerche, e altri tre milioni i cittadini che vorrebbero lavorare se solo si presentasse l’opportunità. E’ quasi superfluo ricordare che più della metà di questo insieme è costituito da giovani (50,9%) sotto i 34 anni. Cont. in ultima pagina Buon Natale a tutti Una delle tradizioni più antiche ed italiane è il Presepio che ha le sue origini in San Francesco. Ogni casa, per quanto umile, aveva il suo. Nonni e nipoti collaboravano per allestirlo con spirito creativo. Era al centro delle festività di fine anno attorno al quale si pregava e si cantava. Non abbandonare questa tradizione, è un obbligo morale che fa parte della nostra cultura religiosa. Programma delle celebrazioni natalizie: A Valparaiso: Domenica 21 dicembre, alle ore 11,00 Santa Messa nella Parrocchia Italiana Don Bosco e cui seguirà un convivio. A Santiago Mercoledì 24: - nell'Hogar Italiano S. Messa alle ore 17,00 - nello Stadio Italiano Santa Messa alle ore 20,00 Accompagnerà la solenne celebrazione del Natale il Coro dei Genitori della Scuola Italiana. Giovedì 25 Natale -riprendono gli orari normali delle domeniche. Nuovo monito Juncker: 'Riforme o per l'Italia e Francia non sarà piacevole' In un’intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung il presidente della commissione dell’Unione Europea, JeanClaude Juncker, avverte Roma e Parigi: se non procederanno con le riforme annunciate si arriverà «a un inasprimento della procedura sul deficit». E aggiunge: «Se alle parole non seguiranno i fatti, per questi Paesi non sarà piacevole». Poi, però, “suggerisce” ai lettori tedeschi di «dare fiducia» ai due Stati, alme- no fino a primavera, sul risanamento del bilancio.«Dovremmo dare fiducia agli italiani e ai francesi. E poi vedremo, proprio a marzo, come sarà andata». E spiega: «I loro governi ci hanno garantito che faranno quanto annunciato». RIMANDATI A MARZO: SERVONO 6 MILIARDI Già lunedì l’Europa aveva rimandato a marzo l’esame dei conti italiani e della legge di stabilità. Il dato politico è che l’Eurogruppo ha approvato Crollano gli immigrati, record di italiani in fuga Crolla il numero degli stranieri che scelgono il nostro Paese, balza quello degli italiani che decidono di cambiare vita e nazione. L’Istat fotografa i flussi migratori, e conferma che l’Italia sta tornando una terra di emigranti. Nel 2013 le immigrazioni dall’estero sono state 307 mila, 43 mila in meno rispetto all’anno precedente: un calo del 12,3%. La flessione, spiegano dall’istituto di ricerca, è imputabile soprattutto ai cittadini stranieri, il cui numero scende da 321 mila nel 2012 a 279 mila nel 2013. Insomma, attraiamo di meno. Nei dati però si osserva anche una contrazione delle iscrizioni dall’estero di cittadini italiani (da 29 mila a 28 mila unità). Le comunità più rappresentate Con 58 mila ingressi la comunità più rappresentata tra gli immigrati è quella rumena, seguono: marocchina (20 mila), cinese (17 mila) e ucraina (13 mila). Rispetto al 2012, risultano in calo di 23 mila unità le iscrizioni di cittadini rumeni (-29%). In termini relativi, calano significativamente anche le iscrizioni di cittadini ecuadoCont. in ultima pagina Auguri, amici! A nome del Consiglio Pastorale della Parrocchia Italiana, dei Sacerdoti e di Presenza, auguriamo a tutti, specialmente agli anziani ed agli ammalati Buon Natale e Felice Anno nuovo. E che la speranza nell'unico Salvatore ci sostenga tutti. l’«ampia agenda di riforme» del governo Renzi. Quello tecnico è che i ministri di Eurolandia hanno condiviso l’analisi secondo cui Roma «rischia di non rispettare il Patto di Stabilità»: non è esclusa l’ipotesi di sforamento dell’Italia rispetto agli obiettivi di medio termine visto che «l’alto debito rimane una ragione di preoccupazione». È qui che si rimarca il «gap» di 0,4 punti di pil (6 miliardi abbondanti di euro) sul deficit strutturale e si auspica efficacia sulle riforme. KAITANEN: «SENZA RIFORME INVESTIMENTI INUTILI» La parola d’ordine da Roma a Bruxelles è appunto «riforme». Il piano Juncker non basta, dice in un’intervista a La Stampa il vicepresidente Ue Katainen. Che spiega: «Se restano ostacoli burocratici agli investimenti privati, se l’amministrazione è lenta, se ci sono incognite non finanziarie, il nuovo fondo Efsi potrà far poco». «La risposta non è nel creare nuovo debito - dice nell’intervista alla Stampa - ma nel focalizzarci sulle riforme che servono a stimolare la ripresa». Il Natale e lo Zecchino d’oro Tutti sappiamo che cosa è il Natale, la sua valenza religiosa di mistero divino e familiare per noi cristiani. Molto pochi, anzi pochissimi sapranno che cosa è lo Zecchino d’Oro, il festival che la Rai trasmette tutti gli anni con una accettazione pari (se non superiore) allo stesso di San Remo. Quindi, caro lettore, già sai che lo Zecchino d’Oro è un festival di canzoni per bambini (4-11 anni) organizzato dall’Antoniano di Bologna. Una delle attività più interessanti e belle che ho messo in piedi, prete di fresco, dopo un paio d’anni dal mio arrivo nella nostra comunità dell’Uruguay nel 1967 è stata, appunto, una riedizione delle più belle canzoni dello Zecchino d’Oro approfittando del buon rapporto che ero riuscito a stabilire con la Scuola Italiana, le famiglie e, naturalmente, con i bambini. Festival che si ripete, sulla falsa riga dello Zecchino, tutti gli anni, 2014 compreso. Apro una parentesi: un momento indimenticabile è stato il secondo festival perché, mentre lo realizzavamo nell’auditorio della Scuola il conduttore dello spettacolo (Gianni Raso) annunciava che in quel momento gli astronauti avevano messo il piede sulla luna. AChe emozione! Ma che cosa c’entra lo Zecchino d’Oro con il Natale? E’ presto detto. Cinquantasette anni di canzoni, di bambini in festa da tutte le parti del mondo, di cori, di messaggi educativi e di testimonianza cristiana, di valori (il rispetto per gli altri, la fratellanza, la solidarietà, l’amicizia sincera e disinteressata...) trasmessi con il canto di volti allegri, sinceri, trasparenti dei bambini, degni annunciatori della nasciata del Bambino Gesù. Oggi, ho assistito ad uno spezzone di Festival dello Zecchino della Rai: ho rivisto i volti puliti, sorridenti, credibili di questi bambini (che sono solamente bambini e non delle star). E mi sono ricordato delle parole di Gesù che dice: lasciate che i bambini vengano a me perché di loro è il regno dei cieli. La loro semplicità, il loro candore ed innocenza, la loro convinzione, il loro credo nei messaggi che cantano e trasmettono è un inno all’amore ed alla uguaglianza fra tutti gli uomini, figli dell’unico Dio Padre. E il Natale che cos`è se non un messaggio di amore trasmesso da Gesù dalla sua culla con il suo sorriso che conquista, e che, quando lo guardi, ti vien voglia di abbracciare? Forse conoscerai la canzone, sempre dello Zecchino: “Caro Gesù Bambino, tu che sei tanto buono fammi questo piacer, lascia una volta il cielo e vieni a giocar, a giocare con me. Tu sai che il babbo è povero ed io non ho giocattoli, sono un bambino buono come lo fosti tu. Vieni Bambin Gesù.....” Ed è Natale! Auguri, cara Lettrice e caro Lettore. Giuseppe Tomasi 2 Presenza- 16 dicembre 2014 SPAZIO APERTO Carta de Albert Einstein a su hija Lieserl A finales de los años 80, Lieserl, la hija del célebre genio, donó 1.400 cartas escritas por Einstein a la Universidad Hebrea, con la orden de no hacer público su contenido hasta dos décadas después de su muerte. Esta es una de ellas, a Lieserl Einstein: “Cuando propuse la teoría de la relatividad, muy pocos me entendieron, y lo que te revelaré ahora para que lo transmitas a la humanidad también chocará con la incomprensión y los perjuicios del mundo. Te pido aun así, que la custodies todo el tiempo que sea necesario, años, décadas, hasta que la sociedad haya avanzado lo suficiente para acoger lo que te explico a continuación. Hay una fuerza extremadamente poderosa para la que hasta ahora la ciencia no ha encontrado una explicación formal. Es una fuerza que incluye y gobierna a todas las otras, y que incluso está detrás de cualquier fenómeno que opera en el universo y aún no haya sido identificado por nosotros. Esta fuerza universal es el AMOR. Cuando los científicos buscaban una teoría unificada del universo olvidaron la más invisible y poderosa de las fuerzas. El Amor es Luz, dado que L’ORA ITALIANA ilumina a quien lo da y lo recibe. El Amor es gravedad, porque hace que unas personas se sientan atraídas por otras. El Amor es potencia, porque multiplica lo mejor que tenemos, y permite que la humanidad no se extinga en su ciego egoísmo. El amor revela y desvela. Por amor se vive y se muere. El Amor es Dios, y Dios es Amor. Esta fuerza lo explica todo y da sentido en mayúsculas a la vida. Ésta es la variable que hemos obviado durante demasiado tiempo, tal vez porque el amor nos da miedo, ya que es la única energía del universo que el ser humano no ha aprendido a manejar a su antojo. Para dar visibilidad al amor, he hecho una simple sustitución en mi ecuación más célebre. Si en lugar de E= mc2 aceptamos que la energía para sanar el mundo puede obtenerse a través del amor multiplicado por la ve- locidad de la luz al cuadrado, llegaremos a la conclusión de que el amor es la fuerza más poderosa que existe, porque no tiene límites. Tras el fracaso de la humanidad en el uso y control de las otras fuerzas del universo, que se han vuelto contra nosotros, es urgente que nos alimentemos de otra clase de energía. Si queremos que nuestra especie sobreviva, si nos proponemos encontrar un sentido a la vida, si queremos salvar el mundo y cada ser sintiente que en él habita, el amor es la única y la última respuesta. Quizás aún no estemos preparados para fabricar una bomba de amor, un artefacto lo bastante potente para destruir todo el odio, el egoísmo y la avaricia que asolan el planeta. Sin embargo, cada individuo lleva en su interior un pequeño pero poderoso generador de amor cuya energía espera ser liberada. Cuando aprendamos a dar y recibir esta energía universal, querida Lieserl, comprobaremos que el amor todo lo vence, todo lo trasciende y todo lo puede, porque el amor es la quinta esencia de la vida. Lamento profundamente no haberte sabido expresar lo que alberga mi corazón, que ha latido silenciosamente por ti toda mi vida. Tal vez sea demasiado tarde para pedir perdón, pero como el tiempo es relativo, necesito decirte que te quiero y que gracias a ti he llegado a la última respuesta!”. Tu padre: Albert Einstein” Audina de corazón Il filo che ci unisce all’Italia RADIO SANTIAGO Dalle 9,00 alle 10,30 La domenica mattina Sempre in Radio Santiago CB69 AM www.radiosantiago.cl Sei di Santiago e non ricevi regolarmente Presenza? Chiama al Cel. 97849283 Grazie EDITRICE Parrocchia Italiana N.S. Pompei Scalabriniana *** RAPPRESENTANTE LEGALE Giulio Rubin *** DIRETTORE RESPONSABILE Aldo Costa *** DIRETTORE REDAZIONALE Giuseppe Tommasi *** COLLABORATORI Paolo Castellani Fina Franchini Gloria Nocchi Frascoli Consuelo Canessa *** CORRISPONDENTI Arica Verónica Bibiano Antofag. Rodolfo Sanchez B. Iquique Vacante La Serena Caterina Pezzani Quillota E. Schiappacasse V. Alemana Gilda Rivara Valparaiso Concep. Giancarlo Carro P. Arenas Américo Diaz B. *** Contribuzione annua $ 20.000. Cheque nominativo a «Presenza» *** Stampa C. von Plate Esce il 1º e il 16 di ogni mese Avenida Ricardo Lyon 322 (Providencia) Reservas al (56 2) 2484-8484 Estimados amigos de Audax Italiano y de la Umanitaria, quiero compartir con Uds. el honor que siento de haberle regalado a mi sobrina nieta Amandita, su camiseta del Club de la cual ya sabe gritar su goles y compartir el amor que siente su mamá Alejandra, su abuelo, mi hermano Juan Carlos y tíos, Rodrigo y Nicolás por nuestro querido Club. Previo a la entrega, como corresponde, fue firmada por los jugadores sres. Rafael Olarra y Sebastián Vegas, Maestro y Discípulo, quienes gustosos pusieron su rúbrica en la verde. Ojalá, podamos en el futuro inmediato captar muchos más hinchas jóvenes para nuestro querido Club. Un abrazo Enrique Manzano B. Informazioni ACLI Bustamante 180 - Santiago Tel: 2665-0340; 22225247 - E-Mail: [email protected] Pagina web: www.patronatoacli.cl LA LEGGE DI STABILITÁ PER LA RIPRESA ECONOMICA (E PER IL RINNOVO DEI COMITES) Una crisi che non rallenta: i giovani sotto i 25 anni senza lavoro sono 708 mila (43,3% inoccupati). Il tasso di disoccupazione ad ottobre é pari al 13,2% aumentato dello 0,3 punti rispetto al mese precedente e di un punto nei 12 mesi. Siamo di fronte al massimo storico dal 2004, inizio delle stadistiche mensili. Ma fra le brutte notizie ce n'è una buona. I contratti a tempo indeterminato sono aumentati di 400 mila, con un aumento del 7,1% rispetto all’ anno precedente. Queste cifre unitamente alla crescita zero é stato il marco che illustra la legge di Stabilitá e del bilancio dello Stato, uno strumento importante per la politica economica del governo. La legge di stabilitá é ritenuta da tutti una giusta strategia per raggiungere la crescita e il superamento della crisi dell'Italia.La legge di Bilancio del 2015, appena approvata dalla Camera dei Deputati dopo tre voti di fiducia in favore del governo, aumenta in 10 miliardi la politica per la crescita dell’ economia. Infatti, la legge ha aumentato da 20 a 30 miliardi di euro l’ intervento per la crescita del paesi, con 18 miliardi di tasse in meno e di 16 miliardi di tagli alla spesa. La domada del milione: sará sufficiente per arginare le critiche dell’ Europa e dei mercati per non aver fatto abbastanza per la riduzione del deficit púbblico? Solo il tempo potrá giudicare l’operato del governo. Il rimprovero da parte dell’ UE potrebbe non esserci per l’ Italia che in questa partita ha superato di poco la soglia del deficit struttuarle di non oltre il 3% del PIL. La Francia é ostinatamente contraria a rientrare nei parametri Europei. L’ Italia invece fa le riforme, riduce le tasse sul lavoro, taglia la spesa pubblica e con questo ha ottenuto un voto importante del presidente dell’ eurogruppo, l’ olandese Jerone Dijsselbloem che separa la situazione ben diversa dell’Italia nei confronti della Francia, dicendo che l’ Italia “crea minori preoccupazioni”. La tendenza inagurata dall’ Italia con forte accento sulla ripresa economica dell’ UE, é per noi una grande vittoria. Fermo restando che per arrivare al traguardo imposto dall’ UE all’ Italia mancano solo tre miliardi di Euro. Niente, per dirlo alla franca. Un fatto molto positivo per l’emigrazione e i lavoratori italiani, il taglio ai Patronati si é dimezzato. Infatti :”Il taglio passa da 150 a 75 milioni. Si introducono inoltre una serie di requisiti che devono essere rispettati dai singoli patronati per potere usufruire del finanziamento. Importante rilevare che per usufruire dei benefici concessi dalla legge, i patronati devono mantenere la presenza e l’attività in almeno 8 paesi stranieri. Questo significa che i tagli non potranno essere ammortizzati chiudendo le sedi all’estero”. Speriamo che questa situazione non sia ribaltata presso il Senato durante la seconda lettura della legge. Per il nostro paese la chiusura del Patronato Acli comporterebbe una grave menomazione dei servizi ai cittadini e pensionati italiani. Acli è il Patronato con maggiore dichiarazioni dei redditi e il suo lavoro va oltre la questione solo pensionistica, il Coia sa della collaborazione del Patronato. Attendiamo che altri capitoli di spesa, come l’ assistenza nel caso nostro, alla Casa di Riposo, al Coia, e al SIB di Valparaiso, il contributo per la stampa all’ estero, diffusione della lingua e la cultura, i contributi per gli organi di rappresentanza non siano vittimizzati da ulteriori tagli che si sono susseguiti da anni e che sono al punto d’imporre la chiusura e l’eliminazione in alcuni casi dei servizi. Una sorpresa é l’ artticolo 27 bis che la Camera ha approvato. Dice testualmente: ART. 27-bis. (Rinnovo dei Comitati degli italiani all’estero). 1. Le votazioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all’estero di cui alla legge 23 ottobre 2003, n. 286, sono rinviate al 17 aprile 2015. Il termine per la presentazione della domanda di iscrizione all’elenco elettorale di cui all’articolo 1, comma 2-bis, del decreto-legge 30 maggio 2012, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2012, n.118, è prorogato al 18 marzo 2015. Paolo Castellani Abbonamento 2014 - Fiducia reciproca Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà. Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi ringraziamo cordialmente della collaborazione. Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la “Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”. Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati. Cognome.....................Nome....................... via....................................città.................... Abbonamento normale 20.000 pesos Abbonamento sostenitore 30.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA” LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA *** PRUEBE NUESTRA FUGAZA Av. Apoquindo 4228 - teléfono 22081344 Av. B. O'Higgins 737 - teléfono 26381833 TERZA PAGINA Passatempo e umore Presenza- 16 dicembre 2014 3 Il Natale di Martin di Leone Tolstoj In una certa città viveva un ciabattino, di nome Martin Avdeic. Lavorava in una stanzetta in un seminterrato, con una finestra che guardava sulla strada. Da questa poteva vedere soltanto i piedi delle persone che passavano, ma ne riconosceva molte dalle scarpe, che aveva riparato lui stesso. Aveva sempre molto da fare, perché lavorava bene, usava materiali di buona qualità e per di più non si faceva pagare troppo. Anni prima, gli erano morti la moglie e i figli e Martin si era disperato al punto di rimproverare Dio. Poi un giorno, un vecchio del suo villaggio natale, che era diventato un pellegrino e aveva fama di santo, andò a trovarlo. E Martin gli aprì il suo cuore. - Non ho più desiderio di vivere - gli confessò. - Non ho più speranza. Il vegliardo rispose: «La tua disperazione è dovuta al fatto che vuoi vivere solo per la tua felicità. Leggi il Vangelo e saprai come il Signore vorrebbe che tu vivessi. Martin si comprò una Bibbia. In un primo tempo aveva deciso di leggerla soltanto nei giorni di festa ma, una volta cominciata la lettura, se ne sentì talmente rincuorato che la lesse ogni giorno. E cosi accadde che una sera, nel Vangelo di Luca, Martin arrivò al brano in cui un ricco fariseo invitò il Signore in casa sua. Una donna, che pure era una peccatrice, venne a ungere i piedi del Signore e a lavarli con le sue lacrime. Il Signore disse al fariseo: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e non mi hai dato acqua per i piedi. Questa invece con le lacrime ha lavato i miei piedi e con i suoi capelli li ha asciugati... Non hai unto con olio il mio capo, questa invece, con unguento profumato ha unto i miei piedi. Martin rifletté. Doveva essere come me quel fariseo. Se il Signore venisse da me, dovrei comportarmi cosí? Poi posò il capo sulle braccia e si addormentò. All’improvviso udì una voce e si svegliò di soprassalto. Non c’era nessuno. Ma senti distintamente queste parole: - Martin! Guarda fuori in strada domani, perché io verrò. L’indomani mattina Martin si alzò prima dell’alba, accese il fuoco e preparò la zuppa di cavoli e la farinata di avena. Poi si mise il grembiule e si sedette a lavorare accanto alla finestra. Ma ripensava alla voce udita la notte precedente e così, più che lavorare, continuava a guardare in strada. Ogni volta che vedeva passare qualcuno con scarpe che non conosceva, sollevava lo sguardo per vedergli il viso. Passò un facchino, poi un acquaiolo. E poi un vecchio di nome Stepanic, che lavorava per un commerciante del quartiere, cominciò a spalare la neve davanti alla finestra di Martin che lo vide e continuò il suo lavoro. Dopo aver dato una dozzina di punti, guardò fuori di nuovo. Stepanic aveva appoggiato la pala al muro e stava o riposando o tentando di riscaldarsi. Martin usci sulla soglia e gli fece un cenno. - Entra· disse - vieni a scaldarti. Devi avere un gran freddo. - Che Dio ti benedica!- rispose Stepanic. Entrò, scuotendosi di dosso la neve e si strofinò ben bene le scarpe al punto che barcollò e per poco non cadde. - Non è niente - gli disse Martin. - Siediti e prendi un po’ di tè. Riempi due boccali e ne porse uno all’ospite. Stepanic bevve d’un fiato. Era chiaro che ne avrebbe gradito un altro po’. Martin gli riempi di nuovo il bicchiere. Mentre bevevano, Martin continuava a guardar fuori della finestra. - Stai aspettando qualcuno? - gli chiese il visitatore. - Ieri sera- rispose Martin - stavo leggendo di quando Cristo andò in casa di un fariseo che non lo accolse coi dovuti onori. Supponi che mi succeda qualcosa di simile. Cosa non farei per accoglierlo! Poi, mentre sonnecchiavo, ho udito qualcuno mormorare: “Guarda in strada domani, perché io verrò”. Mentre Stepanic ascoltava, le lacrime gli rigavano le guance. - Grazie, Martin Mausoleo Italiano Avdeic. Mi hai dato conforto per l’anima e per il corpo. Stepanic se ne andò e Martin si sedette a cucire uno stivale. Mentre guardava fuori della finestra, una donna con scarpe da contadina passò di lì e si fermò accanto al muro. Martin vide che era vestita miseramente e aveva un bambino fra le braccia. Volgendo la schiena al vento, tentava di riparare il piccolo coi propri indumenti, pur avendo indosso solo una logora veste estiva. Martin uscì e la invitò a entrare. Una volta in casa, le offrì un po’ di pane e della zuppa. - Mangia, mia cara, e riscaldati - le disse. Mangiando, la donna gli disse chi era: - Sono la moglie di un soldato. Hanno mandato mio marito lontano otto mesi fa e non ne ho saputo più nulla. Non sono riuscita a trovare lavoro e ho dovuto vendere tutto quel che avevo per mangiare. Ieri ho portato al monte dei pegni il mio ultimo scialle. Martin andò a prendere un vecchio mantello. - Ecco - disse. - È un po’ liso ma basterà per avvolgere il piccolo. La donna, prendendolo, scoppiò in lacrime. - Che il Signore ti benedica. - Prendi - disse Martin porgendole del denaro per disimpegnare lo scialle. Poi l’accompagnò alla porta. Martin tornò a sedersi e a lavorare. Ogni volta che un’ombra cadeva sulla finestra, sollevava lo sguardo per vedere chi passava. Dopo un po’, vide una donna che vendeva mete da un paniere. Sulla schiena portava un sacco pesante che voleva spostare da una spalla all’altra. Mentre posava il paniere su un paracarro, un ragazzo con un berretto sdrucito passò di corsa, prese una mela e cercò di svignarsela. Ma la vecchia lo afferrò per i capelli. Il ragazzo si mise a strillare e la donna a sgridarlo aspramente. Martin corse fuori. La donna minacciava di portare il ragazzo alla polizia. - Lascialo andare, nonnina - disse Martin. - Perdonalo, per amor di Cristo. La vecchia lasciò il ragazzo. - Chiedi perdono alla nonnina - gli ingiunse allora Mar- tin. Il ragazzo si mise a piangere e a scusarsi. Martin prese una mela dal paniere e la diede al ragazzo dicendo: - Te la pagherò io, nonnina. - Questo mascalzoncello meriterebbe di essere frustato - disse la vecchia. - Oh, nonnina - fece Martin - se lui dovesse essere frustato per aver rubato una mela, cosa si dovrebbe fare a noi per tutti i nostri peccati? Dio ci comanda di perdonare, altrimenti non saremo perdonati. E dobbiamo perdonare soprattutto a un giovane sconsiderato. - Sarà anche vero - disse la vecchia - ma stanno diventando terribilmente viziati. Mentre stava per rimettersi il sacco sulla schiena, il ragazzo sì fece avanti. - Lascia che te lo porti io, nonna. Faccio la tua stessa strada. La donna allora mise il sacco sulle spalle del ragazzo e si allontanarono insieme. Martin tornò a lavorare. Ma si era fatto buio e non riusciva più a infilare l’ago nei buchi del cuoio. Raccolse i suoi arnesi, spazzò via i ritagli di pelle dal pavimento e posò una lampada sul tavolo. Poi prese la Bibbia dallo scaffale. Udendo dei passi, Martin si voltò. Una voce gli sussurrò all’orecchio: - Martin, non mi riconosci? - Chi sei? - chiese Martin.Sono io - disse la voce. E da un angolo buio della stanza uscì Stepanic, che sorrise e poi svanì come una nuvola. - Sono io - disse di nuovo la voce. E apparve la donna col bambino in braccio. Sorrise. Anche il piccolo rise. Poi scomparvero. - Sono io - ancora una volta la voce. La vecchia e il ragazzo con la mela apparvero a loro volta, sorrisero e poi svanirono. Martin si sentiva leggero e felice. Prese a leggere il Vangelo là dove si era aperto il libro. In cima alla pagina lesse: Ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi dissetaste, fui forestiero e mi accoglieste. In fondo alla pagina lesse: Quanto avete fatto a uno dei più piccoli dei miei fratelli, l’avete fatto a me.Così Martin comprese che il Salvatore era davvero venuto da lui quel giorno e che lui aveva saputo accoglierlo. Indirizzi Utili Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia Tel.: 24708400 - E-Mail: [email protected] Consolato - Román Diaz 1270, Santiago Tel: 24708400 - E-Mail:[email protected] Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi. Tel.: 562/22322618 - Fax: 562/22330973- E-Mail: [email protected] Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.estei.it ICE Agenzia per la promozione all 'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane Clemente Fabres 1050 (Prov.) Tel. 23039330 E.mail: [email protected] COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 22129455 CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 22229328 Circolo di Professionisti di Origine Italiana Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 22425012 - 22481503 Club Stadio Italiano Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 24847000 Central. Liceo Italia: Nataniel esq. Ñuble. Tel 2707-5836 - 25927558 Scuola Italiana Vittorio Montiglio Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 25927500 Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia [email protected] - Te: 22229328 - Fax: 26354127 Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 22055476 Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500 Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 26992222 - [email protected] www.vigilidelfuoco.cl ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel- Fax: 26345247 COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 26345247 Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144; Dr. Augusto Brizzolara specialista in Geriatria e Gerontologia El Trovador 4280 Of. 1108 -Las Condes Fono-Fax: 2342 5139 Beeper 737 8087 -Cod 8784 Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 226342500 Sig. Aldo Solari al telefono 02 7926752 4 Presenza- 16 dicembre 2014 ITALIA E ITALIANI Bruxelles dice sì, la Focaccia di Recco è la nuova Igp italiana La specialità ligure inserita ufficialmente nel registro delle eccellenze alimentari europee. La soddisfazione del Consorzio di tutela e della Regione Liguria E non chiamatela, genericamente, focaccia al formaggio. Ci sono voluti anni, documenti, ricorsi ma la ‘Focaccia di Recco’ col formaggio entra nell’Olimpo della produzione agroalimentare europea, conquistando una nuova Indicazione geografica protetta (Igp) per l’Italia, contro imitazioni e falsi. Bruxelles ha infatti approvato l’iscrizione nel Registro europeo delle eccellenze alimentari, una decisione che sarà effettiva dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue. A dare l’annuncio è il Consorzio di tutela, che coglie l’occasione per ringraziare la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Ue e la Regione Liguria, in particolare il suo ufficio di Bruxelles e gli eurodeputati liguri. Il via libera europeo “rappresenta il riconoscimento della serietà, della professionalità e delle capacità di coloro che con me hanno portato a buon fine questo lunghissimo lavoro” esulta la presidente del Consorzio, Maura Macchiavello. “L’Igp non è più un obiettivo da raggiungere, ma da questo momento è un punto di partenza” afferma Lucio Bernini, responsabile del procedimento Igp per il Consorzio. Ora lo scopo è “custodire” il marchio di eccellenza “affinchè la Focaccia col formaggio di Recco Igp possa essere anche una grande opportunità non solo per i produttori ma anche per il territorio della nostra zona di produzione”. Recco è la città della focaccia col formaggio e con i comuni limitrofi (Sori, Avegno e Camogli) ne delimita la zona di produzione inserita nel disciplinare Igp redatto e approvato dal Consorzio Focaccia, costituitosi nel 2005, per ottenere l’ambita certificazione europea. Soddisfazione anche dalla Regione Liguria, che ha seguito tutta la lunga vicenda del riconoscimento europeo.è stata espressa dall’assessore all’Agricoltura Giovanni Barbagallo. “Un risultato, questo riconoscimento comunitario di Indicazione geografica protetta, che soprattutto il Consorzio di Recco ha saputo inseguire con determinazione. Sono stati anni di grande lavoro e di confronto con il Ministero, Bruxelles e la Regione Liguria, ci sono stati anche passaggi complicati, ma alla fine gli sforzi hanno ripagato e promosso uno tra i prodotti agroalimentari da forno più tipici e rappresentativi della Liguria”, ha commentato Barbagallo. Emma Morano compie 114 anni: è la nonna d’Europa La supercentenaria verbanese Emma Morano festeggia oggi il 114° compleanno, un traguardo che raggiunge dopo aver scalato le vette della longevità fino a diventare la persona più anziana d’Europa e la quinta nel mondo. E’ una giornata di grande movimento nella piccola abitazione di vicolo San Leonardo, a pochi passi dal lungolago di Pallanza, a cominciare dalla presenza della troupe de «La vita in diretta» di Rai Uno. Il messaggio di Napolitano: «Auguri da tutti gli italiani» Sono giunte numerose altre richiesta di visita da parte Tenga el mejor punto de vista P. de Valdivia 3015 F. 22690791 Moneda 708 F. 26649244 San Antonio 325 F. 26325512 SILVANO TAVONATTI A. [email protected] di giornalisti e fotografi, ma ad alcune i parenti hanno dovuto dare risposta negativa per evitare un impegno eccessivo e troppo prolungato: esso stravolgerebbe infatti la tranquillità e le ore di sonno che caratterizzano la vita quotidiana e potrebbe avere conseguenze t r a u m a t i ch e. Non si rinuncia però al consueto momento di festa con parenti, vicini di casa, amici e con intrattenimento musicale. Nella circostanza non manca l’amministrazione cittadina e il commissario straordinario Michele Mazza. Stamattina il prefetto Francesco Russo ha consegnato a nonna Emma un messaggio del Presidente Giorgio Napolitano: «Accolga, anche a nome di tutti gli italiani, i più cordiali e benauguranti saluti» «Ma siete proprio sicuri che non c’è nessuno più anziano di me?» Contratto miliardario per Finmeccanica Finmeccanica ha firmato un contratto di un miliardo di dollari con la compagnia aerea indonesiana Lion Air per quaranta velivoli Atr. Atr è una joint venture paritetica formata da Finmeccanica-Alenia Aermacchi e Airbus Group. Gli aerei sono Atr 72-600. In base all’accordo, cui Sace ha fornito un importante supporto finanziario, le consegne inizieranno a partire da gennaio 2016 e proseguiranno sino a dicembre 2018. I velivoli si aggiungono ai 60 Atr 72 già ordinati dalla compagnia Lion Air dal 2008. Finmeccanica-Alenia Aermacchi realizza per le due versioni dei velivoli Atr (Atr 42-600 e Atr 72-600) l’intera fusoliera in metallo (completamente dotata di apparecchiature e sistemi) e gli impennaggi, costruiti in materiale composito. Le principali componenti strutturali della fusoliera sono prodotte nello stabilimento campano di Nola e assemblate a Pomigliano d’Arco, nei pressi di Napoli, dove nasce la fusoliera completamente equipaggiata. Le parti strutturali in materiale composito degli impennaggi di coda sono, a loro volta, realizzate nello stabilimento Finmeccanica-Alenia Aermacchi di Foggia. Il caffè come scudo anti Alzheimer Bere da 3 a 5 tazze di caffè al giorno contribuisce a ridurre fino al 20% il rischio di ammalarsi di Alzheimer. Il merito sarebbe in particolare di due composti contenuti nella bevanda: da un lato la caffeina, utile a prevenire la formazione delle placche amiloidi che “soffocano” i neuroni dei pazienti; dall’altro i polifenoli che, insieme alla caffeina, aiutano a ridurre l’infiammazione e il deterioramento neuronale. Sono le conclusioni di ricerche presentate in un report di Alzheimer Europe pubblicato dall’Institute for Scientific Information on Coffee (Isic), organizzazione no profit dedicata allo studio dei legami tra caffè e salute. Una sintesi dei risultati era stata illustrata anche in un simposio satellite durante il Congresso 2014 di Alzheimer Europe. «La maggior parte degli studi epidemiologici condotti sull’uomo - sottolinea Arfram Ikram, neuroepidemio- logo dell’Erasmus Medical Centre di Rotterdam, che al meeting aveva descritto alcuni dei dati - suggeriscono che un consumo regolare di caffè nel corso della vita è associato a un ridotto rischio di sviluppare Alzheimer, con un effetto protettivo ottimale corrispondente a un consumo compreso fra 3 e 5 tazze al giorno». In generale, per cercare di dribblare a tavola il “ladro della memoria”, le evidenze riportate nel report promuovono tutti gli ingredienti chiave della dieta mediterranea: pesce, frutta e verdura fresche, olio d’oliva e vino rosso, associati a un potenziale effettoscudo per il contenuto in polifenoli. L’Italia è un paese di pigri, i sedentari sono oltre 20 milioni Emma Morano vive tuttora in invidiabili condizioni di salute e trascorre in autonomia la maggior parte della giornata, provvedendo alle faccende domestiche e preparandosi il cibo. Nella casa a ridosso del campanile di San Leonardo, un vecchio edificio del centro storico sul lungolago di Pallanza il tempo sembra essersi fermato. Quando, alcuni mesi fa, ha appreso della scomparsa di Maria Redaelli (la donna che deteneva il record in Italia) aveva commentato: «Poveretta, mi spiace per lei - risponde - ma io sto bene. non posso lamentarmi e conto proprio di arrivare ai 114 anni il prossimo novembre». Sorride pensando al record di longevità: «Non mi sembra vero: chi l’avrebbe mai detto! Ma siete proprio sicuri che non ci sia qualche altra con più anni?». E ancora: «Cosa vuole che le dica d’altro? A voi è una cosa che interessa, ma per me non cambia niente, è un giorno come gli altri». Una vita a cavallo di tre secoli Chiede di prenderle un sacchetto dal tavolo, estrae una caramella: «Ne mangio una ogni tanto per passare il tempo». L’Italia è un paese dove i pigri abbondano (circa 24 milioni sono i sedentari), ma è anche un luogo dove l’80 per cento di chi lo abita è entrato in contatto con uno sport di qualunque tipo. Partendo da quest’ultimo dato, uno studio presentato al Coni dallo Studio Ghiretti in collaborazione con Errepi Comunicazione prova a spiegare il perché, sebbene sia altissima la percentuale di chi ha avuto occasione di conoscere almeno una disciplina, solo il 38 per cento la pratica con continuità. Nel paese c’è una fetta importante di popolazione sopra i 14 anni che non ha mai praticato sport - il 20 per cento - o l’ha praticato, ma ha abbandonato il campo. Questo 42 per cento di italiani ha smesso di fare attività sportiva per diverse ragioni: al primo posto, gli intervistati hanno precisato di non avere tempo (52%), per il 25% i problemi sono di salute, per il 16% le problematiche sono di natura economica. Poi, fra le cause dell’abbandono, c’è lo scarso feeling con l’ambiente degli sportivi e con la loro mentalità (4%), il non sentirsi adeguato (5%), la scarsa predisposizione alla competizione (l’1%). Il tempo che non c’è è al primo posto anche nella classifica delle cause di chi non ha mai fatto sport (51%): per il 27% fare attività fisica è noioso, quindi meglio non provare mai, mentre per il 12% è l’interesse verso altri hobby a togliere spazio alla possibilità di indossare una tuta. Il segmento, invece, di tutti quelli che dedicano parte della loro agenda alle varie discipline sportive con impegno e continuità (il già citato 38%) si divide a metà fra universo maschile e femminile: il 54% pratica sport più ore a settimana, il 24% 1-2 ore a settimana, il 12% un’ora al giorno, l’8% più di un’ora al giorno e il 2 % meno di un’ora a settimana. Lo studio mette anche in evidenza come gli italiani attribuiscano alla pratica sportiva una missione di miglioramento della qualità della vita (il 39%) e come lo sport sia visto come l’occasione ed il contesto ideale per testare e superare i limiti individuali, dove i progressi tecnologici o farmacologici illeciti sono condannati con fermezza perché alterano la scala meritocratica. Immigrazione: sgominato più grande gruppo trafficanti di vite, arrestati 11 eritrei Farebbero parte della più grande organizzazione di trafficanti di 'viaggi della speranza' gli 11 eritrei arrestati dalla polizia di Stato, con squadra mobile e Sco, coordinata dalla Procura di Catania. Un'organizzazione a carattere transnazionale, operante in Italia, Libia, Eritrea ed altri Stati nordafricani, che favoriva l'immigrazione clandestina in Europa, con sbarchi nel nostro Paese, che è stata sgominata. Avrebbero organizzato oltre la metà degli sbarchi in Italia che sarebbero salpati dalla Libia. Tra gli arrestati anche l'esponente ai vertici dell'organizzazione che è stato catturato in Germania. ITALIA E ITALIANI AIDS, epidemia dimenticata. Ma nel 2013 c’è stato un record di casi I dati lasciano poco spazio alle interpretazioni: il 2013 è un anno nero per l’AIDS. L’ultima rilevazione dell’European Center for Diseaes Control and Prevention e dell’Oms, in occasione della giornata mondiale dell’AIDS che si celebra oggi, parlano di 136 mila nuovi casi registrati soprattutto provenienti dall’Est Europa. Un aumento dell’80% rispetto al 2004 che riguarda, purtroppo, i giovanissimi. Oltre l’80% dei casi di contagi avviene per un rapporto sessuale non protetto. La malattia L’Aids- la sindrome da immunodeficienza acquisita - è una patologia causata dalla presenza del virus dell’HIV. Quest’ultimo, infettando in maniera specifica le cellule del sistema immunitario, rende le persone affette più vulnerabili a molte malattie che generalmente, nelle persone sane, non creano particolari problemi. Fungendo da vero e proprio cavallo di Troia il virus distrugge progressivamente le difese lasciando il corpo senza protezione. In questi casi una banale influenza può risultare fatale. Ad oggi si stima che nel mondo solo la metà delle persone con HIV sia a conoscenza del proprio stato. In Italia il 15-20% non è al corrente della propria sieropositività. Nel 2012 almeno il 50% di nuovi casi di infezione diagnosticati erano già in fase avanzata della malattia. Eppure, le armi adisposizioni, ci sono e funzionano. Farmaci che funzionano Se agli inizi degli anni ‘90 la diagnosi significava una condanna oggi, grazie a sempre più innovative terapie, il corso della malattia è cambiato radicalmente. Oggi, se trattata in tempo, l’aspettativa di vita media è paragonabile a quella di chi non è mai venuto in contatto con il virus. Da quando sono state introdotte le terapie antiretrovirali nel nostro Paese, l’incidenza dell’Aids e il numero di decessi l’anno sono progressivamente diminuiti. Oggi infatti è possibile contare su nuove terapie monodose, più tollerabili e con meno effetti collaterali rispetto al passato, che hanno permesso di controllare la malattia nel lungo periodo, trasformando l’AIDS in malattia cronica. Attualmente quasi 13 milio- ni di persone sono in terapia antiretrovirale, circa un terzo dei 35 milioni di malati che ne avrebbero bisogno. Nei paesi a medio e basso reddito è particolarmente grave la situazione dei bambini, di cui solo il 25% riceve la terapia. Aids in gravidanza Dalla malattia purtroppo non si guarisce, eliminare il virus sembrerebbe impossibile. I casi di presunta guarigione -come Mississippi baby- inizialmente documentati non si sono rivelati tali. Il virus, appena sospese le cure, si è ripresentato. Eppure, dare alla luce un bambino sano nonostante la sieropositività della madre, è possibile. Il virus dell’HIV può essere trasmesso dalla madre infetta al feto durante la gravidanza, il parto e mediante l’allattamento al seno. Si stima che in assenza di precauzioni la probabilità di trasmissione verticale del virus sia attorno al 30%, cioè un bambino su tre generato da madre sieropositiva nasce sieropositivo. Con l’assunzione di farmaci antiretrovirali durante la gravidanza queste percentuali possono ridursi ulteriormente: la madre che si sottopone alla terapia ha una minor carica virale e di conseguenza minori possibilità di contagiare il suo bambino. Gli alimenti “amici” del sonno “La premessa per un buon sonno è una buona digestione” spiega il nutrizionista Alfredo Vanotti, professore in Dietetica e Nutrizione all’Università degli Studi e Bicocca di Milano. Quindi, prima regola: mai andare a letto con lo stomaco vuoto o con lo stomaco troppo pieno. L’Avena è un cereale che rinforza il sistema nervoso perché contiene sali minerali, vitamine e zinco. Non è un calmante, ma è un alimento molto utile per i super-stressati. Tuttavia, è difficile che a cena qualcuno scelga di mangiare fiocchi di avena, ma una buona alternativa può essere una minestra di orzo, molto adatta per tranquillizzare i soggetti ansiosi. Al contrario, spizzicare altri cereali, prima e dopo cena, sembra essere una pessima abitudine: le elevate quantità di zuccheri raffinati e carboidrati li rendono perfetti per la colazione del mattino, ma decisamente meno adatti per favorire il riposo notturno. Detto ciò, la natura offre numerosi prodotti capaci di stimolare il sonno e la Lattuga comanda la classifica delle verdure rilassanti. Ma non solo, oltre a facilitare la digestione, è un ottimo alleato contro la stitichezza ed ha una funzione depurativa, grazie alle elevate quantità di acqua, vitamine e sali minerali. Invece, il Sedano, l’Anguria e la Cipolla sono fra i cibi fuori classifica in quanto considerati eccessivamente diuretici. Inoltre, i latticini sono ottimi “amici” del sonno, al contrario del pensiero comune. Infatti, latte, formaggi e yogurt sono buone fonti di triptofano. Contengono calcio e sono efficaci per ridurre lo stress e calmare il sistema nervoso. Attenzione però ai formaggi stagionati: proteine, grassi e calcio contrastano con i meccanismi chimici del rilassamento e la loro digestione può causare stati di ansia. Una buona tazza di latte prima di coricarsi è sempre un ottimo toccasana contro lo stress. Sempre in natura, tuttavia, esistono taluni frutti che garantiscono “notti da oscar”, assecondando la digestione e favorendo il tanto ricercato relax. Albicocche, pesche, mele e banane sono i frutti che più di tutti aiutano a conciliare il sonno. L’albicocca e la pesca sono i calmanti per eccellenza grazie all’elevata percentuale di potassio, bromo e vitamina B presente nella polpa. La banana, invece, è un frutto ricco di magnesio e potassio, elementi che aiutano muscoli e nervi a distendersi. Infine, la mela è facilmente digeribile, rinfrescante, diuretica e rilassante. Cosa evitare assolutamente? Caffè, cioccolato, zucchero ed alcool. Un recente studio ha dimostrato che sette persone su dieci che consumano cibi dolci e bevande alcooliche prima di andare a letto tendono ad avere spaventosi incubi notturni e la colpa sarebbe da attribuire agli alti livelli di zucchero nel sangue. Presenza- 16 dicembre 2014 Noi, separati e felici? «Falsità da rifiutare» «Ma come? Dopo vent’anni sempre la stessa moglie? Allora è ancora possibile». Capita spesso ai coraggiosi che rifiutano di applicare la logica del consumismo ai rapporti familiari di suscitare stupore e incredulità. Nelle grandi aree metropolitane del Nord, soprattutto in certi ambienti verniciati di presunto progressismo etico, è normale incontrare persone che hanno alle spalle un frequente vagabondaggio coniugale. E questa mentalità profondamente dannosa, alimentata dai pessimi esempi dei soliti noti, da certi media e da una politica impegnata a studiare di giorno in giorno le modalità più efficaci per disgregare la vita familiare - dal divorzio express alla riduzione dei bonus bebè - ha purtroppo fatto breccia. La scelta della separazione e del divorzio è entrata nel novero delle prassi non solo normali, ma ordinarie, scontate quasi, dopo un po’ di anni di vita in comune. Peccato che l’altro lato della medaglia, quello che i legislatori e i protagonisti della cultura dominante non vogliono vedere, sia popolato di povertà, sofferenza, delusioni, dipendenze in crescita e, sempre più spesso, autentiche tragedie. Benvenuta quindi la scelta coraggiosa delle Acli di Bologna e dell’associazione per la Conciliazione familiare di aprire uno sportello di ascolto e accompagnamento delle famiglie in crisi. Inaugurazione stasera alle 18 alla sede provinciale Acli, in via delle Lame 116. Presente anche l’arcivescovo di Bologna, cardinale Carlo Caffarra. L’obiettivo dell’iniziativa, che ha raccolto l’adesione di avvocati, psicologi, mediatori familiari e terapeuti della famiglia - tutti daranno gratuitamente il loro contributo - è quello di inserire nel collaudato percorso delle separazioni indiscutibili e superveloci, una piccola pietra d’inciampo. Resistere insieme si può. E, se si resiste, non solo la famiglia ma l’intera società, ne trarrà benefici sostanziali sul piano della qualità della vita e del risparmio economico. «Oggi - spiega l’avvocato Massimiliano Fiorin, anima dell’iniziativa, grande esperto del problema - nessuno pensa di mettere in dubbio la necessità di assicurare separazioni rapide e soft. Dirsi addio in modo agevole è considerato scelta di civiltà. E si preferisce ignorare le devastazioni correlate». Purtroppo, anche le coppie che vorrebbero rifiutare la logica dell’addio rapido e senza intoppi, si trovano di fronte a strutture che remano tutte nella stessa direzione. Anche la mediazione familiare e le terapie per le crisi coniugali - ma vengono scelte solo dal 15% delle coppie in crisi - sono quasi sempre pensate nella stessa logica di fluidità affettiva: «Quando finisce l’intesa, inutile insistere». Semplificazione che è allo stesso tempo un danno e un falsità. «Secondo gli studi più qualificati - assicura ancora Fiorin - le ragioni della separazione sono sempre più spesso dettate da incomunicabilità e incomprensioni. Difficoltà che si possono affrontare, capire e risolvere, Ma occorrono esperti disposti non solo ad ascoltare, ma anche ad accompagnare e seguire l’evoluzione del caso. Per questo ci vuole una persona come il “conciliatore familiare” disponibile a sporcarsi le mani per il bene della coppia». Una figura professionale nuova capace di assommare competenze psicologiche e giuridiche ma, soprattutto, convinta che la separazione non sia lo sbocco inevitabile. «Puntiamo a risolvere le cause dell’incomprensione - aggiunge Filippo Diaco, presidente provinciale Acli di Bologna - o quantomeno a mitigarne gli effetti peggiori e più distorti. Nell’interesse della coppia ma soprattutto dei figli, vittime incolpevoli delle scelte degli adulti» Ast Terni: c’è l’intesa, posti di lavoro Tutte le parti hanno firmato l’accordo su Ast Terni. I lavoratori, la città, ma anche l’Italia possono tirare un sospiro di sollievo. È un accordo importante per il sistema industriale italiano, che di problemi non ne ha certo pochi, ma comuqnue ecco un tassello importante andare a posto. Un piano di rilancio delle acciaierie umbre, sviluppo e ristrutturazione su quattro anni che si pone l’obiettivo di garantire almeno un milione di tonnellate di fuso attraverso il mantenimento dei due forni. È quanto prevede, secondo fonti sindacali, l’accordo siglato nel pomeriggio al Mise (ministero dello Sviluppo economico) sulla vicenda Ast. Tra le altre previsioni, quella per le controllate Aspasiel, Sdf e Tubificio destinate a diventare business unit. Nel nuovo piano industriale anche un piano investimenti, una politica commerciale adeguata, la tutela dei contratti a tempo determinato e degli appren- disti. L’accordo sull’integrativo prevede 40 euro per la domenica, la conferma delle attuali maggiorazioni, un’indennità di chiamata 40 euro su volontariato, un premio di 723 euro per tutti legato alle certificazioni Iso, un percorso per garantire la tutela anche dei lavoratori delle ditte terze. Domani si terranno le assemblee nei vari reparti dell’acciaieria per illustrare l’intesa ai lavoratori e, a seguire, si terrà il referendum per approvare l’accordo. Lo sciopero in corso è quindi revocato dalle 6 di domani giovedì e anche i presidi alle portinerie all’Ast di Terni sono stati sospesi. Le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl sostengono che “l’ipotesi di accordo, frutto di giorni di mobilitazione e negoziato, recepisce parti significative delle proposte fino ad oggi so- Transparency, l'Italia è la più corrotta d'Europa A leggere le cronache degli ultimi giorni, o anche anni, non si fa molta fatica a crederlo: l'Italia è il Paese in Europa con il più diffuso livello di percezione della corruzione nell'amministrazione pubblica, a pari merito con altri sei Stati, quattro dei quali europei. Lo ha certificato, ancora una volta, l'ong Transparency International nella sua nuova classifica sulla corruzione, che per il 2014 vede l'Italia stabile al sessantanovesimo posto di una classifica che comprende 175 Stati. 5 San Luis 5358 (60-62-64) Peñalolen (02) 298 15 58 298 24 02 Fax (02) 322 03 95 www.carnessori.cl stenute dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori”. Le reazioni ”È un bel risultato. Molto faticoso, ma ce l’abbiamo fatta. Siamo alla firma di un accordo unitario siglato da tutte le organizzazioni sindacali, è molto soddisfacente e credo che riceverà un alto consenso da parte dei lavoratori che se lo sono conquistati”, ha spiegato il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, uscendo dal Mise. “Non ci saranno licenziamenti, ci sono 290 esuberi, tutti con adesione volontaria - ha sottolineato Bellanova -. È stata tolta dal tavolo la Cassa integrazione. Vacuno Cerdo Sub productos Arrollados Hamburguesas Cordeo Lechón Pollo Pavo Jabalí Puro Ciervo Avestruz Codornices Pato Neozelandés Conejo Guayu 100% Orgánico Quesos 6 Presenza- 16 dicembre 2014 Buona lettura! Gigliola Pacciarini / [email protected] Con la gentile collaborazione delle Prof.sse Silvia Perroni e Ma. Gabriela Castillo e del fotografo Alejandro San Martín SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Premiazione sportiva 2014 Sacramento de la Confirmación (Por grupo Confimación 2014) Este año nos preparamos en total 17 personas para recibir el Sacramento de la Confirmación. Lo hicimos los viernes por la tarde y algunos sábados, con el apoyo del catequista Sr. Juan Diaz, enviado por nuestra querida Parroquia Italiana. En ese camino, un amigo y compañero se confirmó ante el señor con su ejemplo de vida, partiendo en espera de nuestra anhelada celebración. Fue así como el 16 de noviembre, en conjunto con los jóvenes de la Pastoral Latinoamericana y los del Circo, nos confirmamos en una fiesta colorida, alegre, llena de vida, recuerdos y sentimientos. Nos confirmó el Vicario de la Pastoral Social Sr. Pbro. Andrés Moro Vargas. Fue nuestra libre elección y le pedimos al colegio la oportunidad de confirmarnos en la fe de manera libre y voluntariamente preparándonos en nuestra Scuola. Agradecemos la acogida de nuestra solicitud al Rector Italo Oddone, a Eugenio Parra y la tía Nina que hizo de secretaria y apoyo. A nuestro catequista Juan Díaz y la maestra Verónica Álvarez, quienes nos acompañaron durante el proceso y a nuestros padres, ejes fundamentales en este paso de vida. Queremos agradecer también a la familia de nuestro Benjamín que también nos acompañó en esta celebración. Con afecto, Grupo de Confirmación. Francesca Rodino, Jael Román, Chiara Aguayo, Mauro Moreno, Mirella Perazzo, María Jesús Aguirre, Andrea Rainieri, Jose Pablo Arnés, Juan Andrés Geldres, Paolo Fabia, Giorgio Guggiana, Andrés Pincheira, Carlo Vitali, Valentina Zamora, Gianluca Mussuto y Sofía Wrobbel. Giovedì 4 novembre si è svolta la premiazione sportiva 2014. Abbiamo iniziato la giornata con una colazione per tutti gli alunni e, posteriormente, nella palestra c’è stata la cerimonia ufficiale che è stata aperta con un omaggio a un grande sportivo che non è più tra di noi: Benjamin Reineking De Camino. Erano presenti i suoi fratelli Dieter e Sofia. Dopo questo emozionante momento, sono stati premiati gli alunni della Scuola nelle diverse discipline sportive, mettendo in evidenza l’importante ruolo che ha lo sport nella formazione dei nostri studenti. Auguri a tutti i nostri sportivi! Coppa Babbo Cannoniere Giovedì 4 si è conclusa la 5° versione di calcetto per genitori, la “Coppa Babbo Cannoniere 2014”, campionato iniziato nel mese di ottobre. In questa occasione il campione è stato la squadra “Trenta Milan”, il secondo posto è stato del “Milan PKC” ed il terzo della squadra “Los Sopranos”. Facciamo i nostri auguri agli entusiasti genitori che anno dopo anno partecipano a questa divertente attività sportiva. Vi aspettiamo nel 2015! Festa dell'acqua La Scuola è stata presente alla Teletón! Mercoledì 3 novembre gli alunni della III° Sezione, assieme alle loro maestre ed in una giornata molto calda, hanno partecipato alla già tradizionale “Festa dell’acqua” organizzata dalla Scuola Materna. I bambini hanno giocato con l’acqua, si sono divertiti con i concorsi ed hanno potuto rinfrescarsi con gelati. Un’eccellente e divertente attività ricreativa! Con allegria vi raccontiamo che l’apporto finale della Scuola, con tutte le attività realizzate nelle diverse aree, è stato di $2.128.065!!! Ringraziamo tutta la comunità ed in special modo la Scuola Nido e la Materna, e la Prof.ssa Verónica Álvarez ed al CASI. Viva la Scuola solidale! SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Costruzione di zattere di bottiglie di plastico Presenza- 16 dicembre 2014 7 Certificación alumnos PET 2014 (Por Marcela Lara, Jefa Depto. Inglés) Nella piscina della Scuola, le II° Medie Superiori hanno potuto provare le zattere da loro disegnate e fatte con bottiglie di plastico reciclate durante le ore di Tecnologia. È stata un’eccellente iniziativa che rafforza il lavoro in gruppo e la cura dell’ambiente. III° Versione Coppa Scuola Nuoto Lo scorso 22 novembre è stato realizzato questo campionato con la partecipazione di alunni dalla 1° Elementare alla IV° Media Superiore. In questa versione erano presenti anche alunni del Grange School, del Greenland School, dell’American British, del San Nicolás de Myra e del Trewhela's School, fra altri. La Scuola Italiana ha ottenuto il 1° posto superandosi a se stessa rispetto ad anni anteriori. I nuotatori che hanno vinto medaglie sono: El Depto. de Inglés siente un gran orgullo al informar a la comunidad escolar, que 25 de nuestros alumnos de 1° Medio quienes, con gran esfuerzo ,se prepararon durante un año para enfrentar el desafío del examen P.E.T. (Preliminary English Test), fueron reconocidos y aprobaron, meritoriamente este proceso. La Universidad de Cambridge otorga a los postulantes esta certificación en el dominio de las habilidades del idioma Inglés . Dada la importancia que ha adquirido la asignatura de Inglés en la Scuola como idioma extranjero y el buen rendimiento en estos exámenes Cambridge, es que nos sentimos motivados para seguir trabajando para potenciar las habilidades lingüísticas de nuestros alumnos en todos sus niveles. Trichallenge a Pichidangui Belen Reginato Oro 50 metri Dorso e 50 metri stile libero; Florencia Cueto Oro in 50 metri Dorso; Alessandro Di Nino Argento in 100 Misti, Oro in 50 metri Dorso; Diego Rivera Bronzo in 100 Misti, Bronzo in 50 Dorso; Josefina Fernández Oro in 100 Misti e 50 metri stile libero; Valeria Moraga Argento in 100 Misti e Bronzo in 50 metri stile libero; Alvaro Jaramillo Bronzo in 100 Misti e 50 metri Dorso; Carla Rivera Bronzo in 50 metri stile libero; Catalina Jaramillo Bronzo in 50 metri Dorso; Staffetta Mista Giovanile Scuola Italiana Oro. Ringraziamo inoltre tutti i nuotatori che hanno partecipato e che non hanno vinto una medaglia ma hanno portato punti alla squadra, come Vicente Acevedo, Catalina Fierro e Florencia Schappacasse, e a tutte le famiglie che hanno appoggiato i nostri sportivi. Infine, un ringraziamento speciale agli insegnanti a carico di questo campionato: Patricia Espinoza, Daniel Godoy, Javiera Fernández, Josefa Ramírez e Pedro Olivares. Sabato 22 novembre, a Pichidangui, è stata realizzata la prima edizione del Triatlon Trichallenge 2014. In questa gara, i nostri genitori ed ex alunne Francesca Braghetto e Silvana Brignole hanno avuto una spiccata partecipazione. Infatti Francesca ha ottenuto il primo posto e Silvana il terzo. La nostra comunità è stata rappresentata anche da Stefano Ravera, Manuel Duch, Alfredo Folonier e Mauricio Muñoz. Auguri a tutti! Agradecimientos CASI Cerrando un año de importantes proyectos estructurales los cuales esperamos de todo corazón sean continuados de forma correcta, madura e íntegra, queremos agradecer al alumnado quien nos apoyó de forma notoria y significativa durante lo que fue el año, logrando así uno de nuestros principales objetivos que fue el de motivar a los alumnos para que se integren y apoyen en los cambios y condiciones que día a día buscamos y nos esforzamos por obtener. Sería muy satisfactorio y lindo poder ver a un alumnado aún más unido al C.A.S.I., expresando y apoyando de la manera más ad hoc a cada uno, viendo al colegio avanzar complementado con la voz intelectual del estudiante que se necesita. Damos la bienvenida al nuevo C.A.S.I. 2015 "Dal verbo all'azione" conformado por José Pablo Arnés, Constanza Soffia, Paolo Fabia, Catalina Jaramillo, Sebastian Bocaz y Massimiliano Valdatta junto a las comisiones correspondientes, deseándoles el mayor de los éxitos en este nuevo año de directiva estudiantil esperando verlos unidos al alumnado de nuestra Scuola Italiana y trabajando en conjunto para avanzar en una de las cosas más importantes que tienen y tendrán en sus vidas, el colegio, dejando así un legado importante para las próximas generaciones y su vida escolar. Además, damos las felicitaciones a los alumnos Luciano Benetti y Juan Andrés Geldres quienes egresan de la Scuola pasando por diversos centros de alumnos, demostrando las ganas de aportar a la comunidad y su sociedad dejando una imagen y ejemplo a seguir, demostrando lo importante que es estar en el C.A.S.I y lo que eso significa. Nos despedimos y damos nuevamente las gracias a alumnos, profesores, Dirección, padres y por sobre todo, a Gigliola Pacciarini y el profesor Claudio Martini quienes nos apoyaron de una manera increíble durante el año, sin ustedes realmente no podríamos haber hecho todo lo que quisimos hacer este año, mil gracias!!!! Se despide Atte. Luciano Benetti, Juan Andrés Geldres, Rodrigo Barra, Jose Pablo Arnés, Raffaella Pavanello. 8 COLLETTIVITÁ Presenza- 16 dicembre 2014 A los 87 años falleció el destacado filósofo Humberto Giannini El académico era considerado uno de los filósofos más influyentes del país y a lo largo de su carrera recibió distinciones como el Premio Nacional de Humanidades y Ciencias Sociales 1999 y Doctor Honoris Causa de la Universidad de París. El 25 de noviembre falleció a los 87 años el destacado filósofo y académico, Humberto Giannini. Giannini, fue considerado como uno de los filósofos más influyentes del país y recibió distinciones como el Premio Nacional de Humanidades y Ciencias Sociales 1999, Doctor Honoris Causa de la Universidad de París, Director de la Cátedra La foto del filósofo Giannini è stata scattata quando ha ricevuto dal governo italiano il titolo di "Cavaliere" Unesco en nuestro país, miembro de número de la Academia Chilena de la Lengua, Profesor Emérito de la Universidad de Chile en 2012 y Premio Altazor de Ensayo 2009. El filósofo, nacido en San Bernardo pero criado en Valparaíso, estudió Pedagogía en Filosofía, luego de lo cual sumó estudios de Hermenéutica y Filosofía de la Religión en la Universidad se Roma. Su carrera académica fue prolífica en cuanto a publicaciones. Entre sus obras se incluyen “Reflexiones acerca de la convivencia humana” (1965), “Desde las palabras” (1981), “Del bien que se espera y del bien que se debe” (1997) y “Breve Historia de la Filosofía” (1985), entre otras. El profesor Giannini se especializó en la fenomenología de la cotidianeidad e hizo suyos conceptos como la tolerancia, la convivencia comunicativa, la reflexión diaria, la condición humana de pasante, las rutinas, los periplos, las pausas y las conversaciones. Grazie, Renato Estimados (as): El Banco Central de Rumania sacó a circulación en una moneda conmemorativa y de homenaje a uno de sus hijos ilustres, el destacado artista e intelectual Eugen Dragutescu, padre de nuestra colega y amiga Doina. Como dato al margen, les cuento que tuve el gusto y honor de conocer a Eugen y a su esposa en su casa de Roma, era un frío invierno de 1993 y hoy en mi humilde morada luce en un lugar importante un cuadro que ese día de enero él me regaló. Quería compartir con uds. esta noticia y de paso, felicitar a la Doina. Saludos Renato Grazie Renato per avermi inviato questa informazione che voglio arricchire con un ricordo della mia infanzia. In quel tempo, in Italia, si usava il sillabario come libro di studio, che portava in varie pagine dei disegni di avvenimenti e personaggi. Ricordo bene (chissà perchè) una firma strana per la mia fantasia infantile: diceva appunto Eugen Dragustescu. E quando mi sono trovato, qui in Cile, con la figlia Doina che lavorava nella Camera di Commercio le ho chiesto di questo pittore. “E’ mio padre” mi ha detto con un umile sorriso. Non è finita qui: chi viene nel mio ufficio non può non vedere e non ammirare due lamine che riproducono una P. Pio e l’altra un San Francesco in estasi mentre riceve le stimmate: due capolavori che Doina mi ha regalato. Grazie, cara amica! E complimenti per papà Eugen. Ultimo incontro dei Professionisti: il restauro Tema molto interessante quello presentato nell’ultimo incontro dei Professionisti mercoledì 26 novembre dalla esperta in arte, Macarena Carozza, direttrice del CREA (centro Restauración, Conservación y Estudios Artísticos). Tema: “La Restauración en Chile: experiencias del Centro de Conservación y Restauración Artística”. Ha aperto la sessione, che ha visto una settantina di soci, il Presidente Romolo Trebbi con il brindisi tradizionale Cile-Italia e l’augurio di un felice anno con l’appuntamento per l’ultimo mercoledì di marzo del 2015. Clima festivo anche perchè Elias Cantillana (bella voce) ha rallegrato i presenti con una serie di canzoni italiane stile San Remo: è stato applaudito calorosamente. Poi Macarena ha esposto il suo tema con la esperienza del CREA. Il Crea è la prima impresa privata del Cile che si dedica al disegno ed esecuzione di progetti patrimoniali. In sintesi è una clinica che restaura mobili e quadri che il peso storico ha logorato. E’ stata fondata nel 1999 dalla stessa Macarena Carozza con la adesione di professionisti del restauro con il fine di sviluppare una metodologia per la conservazione e riabilitazione di monumenti (architettura, scultura, pittura...) che garantisce qualità. Crea fomenta l’investigazione e la diffusione nel campo della storia dell’arte e la conservazione del patrimonio culturale organizzando incontri accademici di arte, gestendo pubblicazioni di testi specializzati. Dal 2003 in concomitan- za con il Museo Histórico Nacional e l’Universidad Adolfo Ibáñez organizza giornate di storia dell’arte. Dal 2013 il campo si è esteso anche all’Università L’Azione Cattolica ha chiuso l’anno in bellezza El dìa 25 de noviembre se realizò la presentación del Libro: “Codice penale della Repubblica del Cile” El Director de la Escuela de Derecho de la Universidad de Valparaíso, profesor Claudio Oliva Ekelund, dando la bienvenida a los asistentes y agradeciendo al Servizio del Patronato ACLI L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la Parrocchia Italiana (Bustamante 180) con il seguente orario: da Lunedi a Venerdi dalla ore: 08:30 alle 14:30 Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected] profesor José Luis Guzmán Dalbora por su nuevo aporte al Derecho penal, destacó el vínculo que existe entre la Universidad de Trento y la Escuela de Derecho de la Universidad de Valparaíso, lo que se ve reflejado en haber sido profesor de nuestra Escuela el doctor Emanuele Corn, graduado en Trento, y el profesor ayudante Juan Pablo Castillo Morales, quien hoy cursa estudios de doctorado en la misma Universidad de Trento. La Directora de Investigación de la Universidad de Val- Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana. Lo esperamos *Providencia (Esq. Pedro de Valdivia) paraíso, doctora Marcela Escobar Peña, emplazó a los estudiantes a contribuir a la investigación, reconociendo, además, el apoyo del Decano de la Facultad de Derecho y Ciencias Sociales, Alberto Balbontín Retamales, por su colaboración en cada una de las actividades de la Dirección de Investigación. La exposición del libro contó con la presencia de la Cónsul General de la República de Italia, señora Nicoletta Gliubich, y del catedrático de Derecho penal de la Universidad de Trento, Dr. Gabriele di Sao Paulo. Gli inizi del CREA concentravano l’interesse sulla conservazione e restaurazione della pittura esistente in Cile nel secolo XIX fino all’inizio del secolo ventesimo attendendo alle pinacoteche e case la cui finalità è l’arte del paese. Successivamente si è specializzata su altri settori come l’architettura, i mobili d’epoca... Terminata la disquisizione la signora Ma carena Carozza (che ha studiato in Italia l’arte del restauro) ha risposto a delle domande per cui è nato un dialogo interessante ed intelligente fra i presenti. A chiusura dell’anno il Presidente Romolo Trebbi, ha augurato a tutti un anno nuovo felice e prospero ed un cordiale arrivederci al marzo del prossimo. Con il desiderio di buone vacanze. Fornasari, quienes destacaron el vínculo entre la Escuela de Derecho de la Universidad de Valparaíso y la Universidad de Trento, además de los numerosos puntos de contacto entre el Derecho penal de los dos países. El Presidente del Departamento de Ciencias Penales, Dr. José Luis Guzmán, señaló que “el espíritu crítico ha vuelto a estar presente entre los jóvenes penalistas chilenos, aumentando en los últimos años el número de juristas que realiza sus estudios en Italia” y reafirmando así la colaboración que existe entre las dos Casas de estudios. La traducción del Código Penal chileno al italiano fue realizada por los Departamentos de Ciencias Penales de la Universidad de Valparaíso y la Universidad de Trento, y se encuentra actualmente publicado por la editorial italiana CEDAM, una de las más prestigiosas de dicho país. Foto: Gabriele Fornasari Dopo la celebrazione della messa in Parrocchia, con il P. Giulio in rendimento di grazie per l’anno passato e di propiziazione per il futuro il Gruppo delle Dame di Azione Cattolica ha chiuso l’anno nel salone Italia. Sul menu di quella che doveva essere una semplice merenda c’èra poco da dire ma molto da assaporare. Una bella e grande fonte di ponce alla romana preparato dalle mani esperte della signora “Muyi”, panettone della Bauli italiana (Verona), una torta deliziosa, a volontà la famosa fugazza genovese della signora Lina Forte. Poi ancora bibite e dolciumi vari. E tanta voglia di stare insieme. Ha voluto chiudere gli incontri del 2014 un messaggio della signora Edda Schiaffino che, a nome di tutte le integranti, ha ringraziato le compagne per la loro partecipazione, la Parrocchia e sacerdoti per la paziente accoglienza e il Signore per la salute che ha loro concesso e che concederà, nonostante l’età, anche il prossimo anno. COLLETTIVITÁ Argentina: rechazo de los “Comites” al recorte a los Patronatos El COMITES de Buenos Aires manifiesta el rechazo absoluto al recorte del 40% del presupuesto a los patronatos impulsado por el gobierno Renzi. Lejos de ser una salida a la crisis económica, el ajuste implica que se privilegia “la caja “del Estado por sobre los intereses de las personas. Consideramos que este tipo de medidas no contribuye a ninguna solución positiva y lo único que logra es mayor indigencia y desprotección de los derechos sociales de todos los italianos. El ajuste como método no es nuevo, ya los COMITES lo sufren en primera persona. Es por ello que se hace necesario poner un corte final hacia estos ajustes progresivos. La perspectiva nos muestra que con cada recorte la pobreza, la indigencia y la marginalidad aumentan. Muchos de nuestro connacionales, tanto en Italia como en el exterior, fueron literalmente expulsados del sistema, dejándolos librados a su suerte. Queda claro que con una reducción del 40% los patronatos no podrán llevar a cabo sus actividades habituales, No podrían continuar brindando de forma gratuita gran parte de los servicios que prestan o se verían obligados al cierre de sedes y ventanillas, siendo los más perjudicados los sectores más vulnerables de nuestra colectividad. Así es que, instamos a toda la comunidad italiana en el exterior a sensibilizarse sobre dicha situación, a movilizarse y fundamentalmente a manifestar un rotundo rechazo a semejante medida retrograda y reaccionaria. Sólo la acción conjunta de todas las fuerzas sociales y la ciudadanía podrá revertir esta penosa situación. Adhieren al presente comunicado, como así también a la Carta realizada por el CEPA ARGENTINA: Comites de BUENOS AIRES: Presidente Graciela Laino; Comites de LA PLATA: Presidente Guillermo Rucci; Comites de MAR DEL PLATA: Presidente Raffaele Vitiello, Comites de BAHIA BLANCA: Presidente Juan Carlos Paglialunga; Comites de CORDOBA: Presidente Rodolfo Borghese, Comites de ROSARIO: Presidente Franco Tirelli, Comites de CUYO: Presidente Bruno Pegorin; Comites de LOMAS DE ZAMORA: Presidente Alfonso Grassi. Chiusura Anno Accademico Società Dante Alighieri Comitato di Valparaiso Giovedì 4 dicembre 2014 si è svolta la cerimonia di Chiusura dell’anno Accademico 2014 della Società Dante Alighieri di Valparaiso. Giunti a un nuovo fine delle nostre attività accademiche ci siamo riuniti alunni, professori soci ed amici nella sede che ci ospita, la Scuola Italiana di Viña del Mar. La cerimonia è iniziata con la presentazione della conferenza del professor Albino Misseroni “ Giacomo Puccini e Pietro Mascagni, gli ultimi grandi rappresentanti dell’opera italiana”. Il momento più importante di questa cerimonia è stato la consegna al Professor Misseroni di un diploma inviato da Roma: “La Sede Centrale della Società Dante Alighieri di Roma ha voluto esprimere il suo riconoscimento e omaggio, conferendo al Professor Albino Misseroni un Diploma di Benemerenza”. Ha consegnato il diploma il presidente della Dante Comitato di Valparaiso Avv. Claudio Contreras Alarcón. Dopo si è consegnato un piccolo dono per la biblioteca della Scuola Italiana di Viña del Mar, come ricoscimento per ospitare la sede dalla Dante. Posteriormente si sono premiate le alunne Flavia Parodi e Silvana Sabadini che hanno raggiunto il 100% di frequenza alle lezioni di lingua italiana e si sono consegnati gli attestati di frequenza a 32 alunni e alunne che hanno frequentato come minimo il 75% delle lezioni durante l’anno accademico. Si è conclusa la cerimonia con l’invito di continuare a imparare, a difondere, a conservare e a godere della lingua e della cultura italiana, e finalmente, abbiamo condiviso un vino d’onore e squisite torte di riso, torta pasqualina e dolci. Gilda Rivara Bardi Vicepresidente Società Dante Alighieri Comitato di Valparaiso. 9 Una nueva escultura de Ani Venturini La escultora viñamarina Ani Venturini, descendiente de inmigrantes de La Spezia y de Perugia, en 1986 esculpiò el Monumento al Inmigrante Italiano ubicado el patio central de la Scuola Italiana de Valparaiso. Nuevamente podemos apreciar su arte en la ciudad de Valparaiso. Su escultura “Tributo a la Mujer del Hombre de Mar” fue entregada a la Municipalidad de Valparaiso por la Liga Marìtima de Chile en ceremonia realizada a mediados del mes de octubre recièn pasado. Ani Venturini utilizò como material piedra del Cajòn del Maipo y demorò màs de un año en terminar su obra, la figura tiene tres metros de alto y representa a una mujer que mira el horizonte con la mano en la frente, es un homenaje a aquellas mujeres que esperan la llegada del hombre que se encuentra trabajando en el mar. La escultura se instalò en la espaciosa Plazoleta Forum, en el borde costero porteño, frente al sector Yolanda. Campeonato Bochas Carnes Sori El pasado domingo 23 de noviembre finalizó el tradicional Torneo de bochas Carnes Sori que organiza anualmente La Humanitaria en Santiago. En esta edición participaron 16 duplas del Àrea Metropolitana, 5ta. y 6ta. Región. Los resultados fueron los siguientes: Campeones:Federico Maggiolo-Aldo Bavestrello (Humanitaria) 2do. Lugar: Giancarlo Barbano - Oscar Mellado (Stad. Italiano) 3er. Lugar: Franca Martini -Pablo Martini (Stadio Italiano) 4to. Lugar: Luigi Monteverde- Luciano Vergara (Sportiva Italiana) Los 4 primeros lugares recibieron sendas medallas de oro y luego un gran cóctel de despedida. La versión del año 2015 promete ser aun de muy buen nivei tècnico. Attività della Dante Alighieri, comitato di Valparaiso Il 4 dicembre ha avuto luogo, nella sua sede di Miraflores, la chiusura ufficiale delle attivitá accademiche del Comitato con la conferenza “Giacomo Puccini e Pietro Mascagni, ultimi grandi rappresentanti dell´opera italiana”, tenuta dal Prof. Albino Misseroni. Del lucchese Giacomo Puccini il conferenziere sottolinea l´oppressione delle difficoltá economiche che, insieme con sventure domestiche, lo angustiarono durante molti anni e la sua sottomissione a un incredibile ritmo di lavoro. Dai dati biografici emerge una persona generosa, cattiva amministratrice di se stessa, soprattutto nell´aspetto economico. Poi, d´improvviso, la fama con “Tosca”, una fama che si fa piú forte con la “Bohéme” e “Madame Butterfly” e con l´opera postuma”Turandot”. Si ascoltano arie fasmose: “Recondita armonia” , “E lu- Da Temuco: raduno Massardo In una giornata piena di emozioni si son dati appuntamento i discendenti di Mario Massardo Peirano, giunto al Cile e a Temuco nel 1912 Mario Massardo, nato a Genova, sposato con la cilena Filomena Carreño, si è dedicato alle attività agricole e commerciali nelle città di Cunco e Temuco. La coppia ha formato una grande familia fra figli, nipoti e pronipoti, molti di loro protagonisti delle diverse attività delle istituzioni italiane Presenza- 16 dicembre 2014 di Temuco: i nipoti Laura ed Aldo fecero parte del gruppo Rondinella; Michelangelo, è attualmente Consigliere della Soc. Fratellanza Italiana e Vice Presidente dell'Associazione Ligure di Temuco. Oltre 110 discendenti si son riuniti in un ambiente di emozione, affetto e tanti bei ricordi delle radici con la promessa di ripetere ancora questo gratissimo incontro. ICV. cevan le stelle” (“Tosca”); “O soave fanciulla” e “Mi chiamano Mimí” (“La Bohéme”); “Bimba dagli occhi pieni di malia” e “Un bel dí vedremo” (“Madame Butterfly”); Nessuno dorma”(“Turandot”). Si parla poi del livornese Pietro Mascagni, degli studi irregolari nel Conservatorio di Milano, del tempo trascorso come direttore d´orchestra di modeste operette e dell´epoca passata a Cerignola come direttore della filarmonica e della banda locali. A questa umile condizione di maestro di provincia lo sottrae improvvisamente il clamoroso successo di “Cavalleria rusticana”. Di quest´opera si ascoltano il mirabile coro iniziale “Gli aranci olezzano sui verdi margini” e le arie “Fior di giaggiolo” e “Mamma, quel vino é generoso”. Il materiale audiovisivo, proporzionato dalla Prof.ssa Pia Mastrantonio, dá speciale risalto a questi capolavori della musica operistica. Con questi capolavori, conclude il conferenziere, si chiude un´epoca gloriosa della musica italiana, l´epoca della grande opera. L´opera che aveva avuto le sue lontane origini nelle rappresentazioni sacre del Medioevo e nella commedia dell´arte del secolo XVI; che aveva cominciato a mostrare la sua originalitá nella “Camerata Fiorentina” e, soprattutto, nell´ “Orfeo” di Claudio Monteverdi; che con la scuola napoletana aveva dato origine a una iniziativa, come l´aria, destinata a ottenere grandi successi; che aveva ottenuto il primo grande trionfo con Gioacchino Rossini; che, con l´opera romantica di Gaetano Donizetti e Vincenzo Bellini, aveva continuato la sua marcia vittoriosa in Europa e in America; che con Giuseppe Verdi aveva raggiunto fama immortale; una fama poi rinnovata, a cavallo dei secoli XIX e XX, da Giacomo Puccini e Pietro Mascagni. Purtroppo, commenta il conferenziere, quell´epoca gloriosa é tramontata, come creazione, ma l´opera continua a trionfare nei teatri lirici di tutto il mondo. Ed é presente, aggiunge, nel nome di eroine ed eroi dell´opera con cui molte famiglie italiane del secolo scorso vollero cha fossero battezzati i loro figli. Il Prof. Misseroni ricorda con nostalgico affetto le varie Floria, Aida, Norma, Gilda, Carmen, Lucia e Lola ed i vari Mario, Alfio e Rodolfo, ex-alunni della Scuola. 10 Presenza- 16 dicembre 2014 COLLETTIVITÁ Enzo Fantinati: récord mundial de los 80 años Por Francisco Castillo Lo confesó hace unos días: “Mi cuerpo puede estar envejecido, pero mi mente y voluntad son de un joven de 20 años”. Así hablaba el ciclista Enzo Fantinati Caviedes (80, empresario), poco antes de establecer una marca sorprendente en su categoría: batió el record mundial de la hora montado en una bicicleta, tras recorrer 35,8 kilómetros en la pista del velódromo de Peñalolén. La marca anterior era del inglés Sidney Shumann, quien había recorrido 28,3 kilómetros en el mismo tiempo. “La nuestra es la categoría de 80-84 años; Shumann tiene también su mérito, pues tiene 82 años”. Otro longevo, un francés de apellido Mar chant, posee la marca en la categoría 100 años: 23 kilómetros. Pasión ciclista Que los ciclistas sean cosa seria no debe extrañar a la gente. Basta verlos cada primer martes del mes en Santiago, tomarse las calles en Providencia en sus multitudinarias cicletadas. Es frecuente observarlos, en las rutas secundarias, rodando los fines de semana para cubrir un par de cien- tos de kilómetros en el día. Es una actividad deportiva que crece, y mueve recursos de todo tipo. Por ejemplo, el Ciclo Club de Santiago, al que pertenece Fantinati, llevará a cabo el próximo fin de semana una de las 40 jornadas que realizan al año. Esta vez, una treintena de corre- dores viajará desde Santiago en bus y las bicicletas en camión, en dirección a Osorno. Tras pernoctar allí, montarán en sus bicicletas y a pedalear se ha dicho hacia la cordillera. Las mujeres llegarán hasta las termas de Aguas Calientes, sector Puyehue, y los hombres tendrán su meta en el paso fronterizo cardenal Samoré. Ciertamente, les acompa- * Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas *Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas ña auxilio mecánico y médico. Este tipo de ciclo-tours es cada vez más frecuente; la moda llegó de Europa y Estados Unidos. La prueba El Ciclo Club de Santiago tiene poco menos de un centenar de socios, de entre 16 y 80 años, de los cuales un 20 por ciento son mujeres. Dos de ellas, Teresa Larraín (64) y Sandra Henschel (40), estuvieron entre las 500 personas que saludaron con regocijo la hazaña de Fantinati. Ambas se preparaban para sumarse a la caravana de este fin de semana. Nueva marca mundial: 35,8 KM; alegría desbordante en Peñalolén “Resulta muy estimulante ver que a los 80 años se puede seguir en este deporte; practicar ciclismo nos permite envejecer mejor”, dicen entre risas. El ambiente ese frío y lluvioso sábado 29 de noviembre, en plena Teletón, era de expectación y jolgorio en el Velódromo de Peñalolén. Luego de realizarse varias competencias internacionales, el plato de fondo era el intento de Fantinati por superar el record mundial de Shumann. En la parte central de la pista, el excampeón de Chile, Fernando “Lobo” Vera, esperaba inquieto como todos seguir la prueba del octogenario deportista. “Pero estoy tranquilo”, decía a Cambio21, “porque don Enzo se ha preparado muy bien, con la ayuda técnica de Víctor Garrido y del cuerpo médico de MEDS. Es un trabajo de 4 a 5 meses”. Luis Concha, masajista de Fanti- nati, estaba algo preocupado por la temperatura ese atardecer: apenas 10 grados en el exterior del velódromo. “Los músculos se aprietan con el frío; toda la preparación anterior se hizo con temperatura más elevada; ahora aumentan los riesgos de calambres”, confesaba con preocupación. La música Una hora antes de largar, empezaron el precalentamiento en una bicicleta montada sobre un atril, distinta a la norteamericana Cannondale, de marco de aluminio y ruedas de carbono Speed-weapoury importada por Intercicles a un costo de 1,5 millones de pesos, que fue la utilizada en la prueba homologada por la federación internacional de este deporte olímpico. La máquina tenía incorporados en sus pedales los sensores Garmin encargados de registrar el recorrido y el deportista se cruzó en el pecho la banda con los lectores de comportamiento corporal, que miden su frecuencia cardíaca y el consumo de kilo-calorías. Bellas modelos -al igual que en las competencias de la Fórmula Uno- se fotografiaban junto a la bicicleta que en breve, impulsada por las piernas de Fantinati, daría 139,2 giros a la pista en 60 minutos clavados, estableciendo la nueva marca mundial de 35,8 kilómetros. Antes que aquello sucediera, por los altoparlantes empieza a oírse la ópera La Traviata de Giuseppe Verdi, solicitada por el deportista para escucharla durante los giros, siguiendo la tradición de poner música en estas pruebas. El público rugió de entusiasmo al ver a Fantinati subir a la Cannondale, mientras la ópera llenaba de sonidos armoniosos el recinto. “La verdad es que estaba tan concentrado, que poco me di cuenta de la música y los gritos; si tengo muy presente cuando me avisan que me quedan dos minutos para el final y oigo los sones de la Marcha Triunfal de Aída, de Verdi”, recuerda con emoción. Durante la angustiosa hora, el reloj parecía no correr. A razón de 25 segundos por giro, Fantinati daba vueltas y vueltas, marcando entre 135 y 140 pulsaciones cada 60 segundos. De pronto, cerca de los primeros 30 minutos de prueba, Fantina- ti como que perdió la dirección en tres oportunidades. Pareció que caía. El susto fue tremendo. “¿Se dio cuenta? Si, es cierto. En esos momentos tuve cierta desconcentración, que me sacó de la línea azul marcada en el piso. Pasó como tres veces, pero logré dominarme. No era fatiga corporal, sino distracción. Pero hubo otro momento difícil: fue cuando me marcaron que quedaban 15 minutos; sentí un enorme cansancio. Ahí me dije, ahora hay que poner pierna, corazón y mente, más que nunca, y seguir, seguir, hasta el final”, recuerda Fantinati. El record Por fin, a unos 200 metros de la meta, casi a punto de llegar al giro 140, una explosión anuncia que el tiempo se ha cumplido. ¡Nuevo record de la hora! Y Fantinati termina ovacionado, llevado en andas por sus amigos y compañeros del Ciclo Club. “Esa noche, después de tanta emoción por la alegría brindada a quienes me ro- dearon, pedí regresar solo a mi casa a El Monte, manejando yo mi propio auto. Detrás en caravana venían mi señora, familiares y amigos. Finalmente logré descansar, no sin antes tomar una pasti- lla para dormir y relajarme evitando los calambres”, concluye. Rimembranze Les saluda, Carlos Alberto Gentile Quirino del Puerto de San Antonio, y les envío con mucha emoción dos fotografías de familia. - La primera foto de la izquierda, corresponde a mi abuelo Santos Amedeo Gentile Ageno, nacido en Génova en el año 1873 y a su lado se encuentra su querido hijo Carlos, el cual es mi padre. La madre de Santos, se llamaba Maria Ageno Corvetto, nacida en la bella comuna de Pieve di Sori, en 1860. - La foto del abuelo Santos se remonta al año 1946. - La otra foto enviada en junio de 1953, que está ubicada a la derecha, corresponde a una sobrina. Se la envió de Gènova. Es hija de una hermana llamada Ida. - El matrimonio corresponde al de Ida Gentile Ageno y el sr. Bruno Picasso-. Lo interesante de la fotografía es que está tomada frente a uno de los símbolos de la hermosa Génova y que es la Lanterna. Don Santos Gentile Ageno llegó a Valparaíso a trabajar en un Emporio de un familiar en el año 1895, trasladándose años más tarde al Puerto de San Antonio, donde se casó con Otilia y tuvieron cuatro hijos.- Falleció en el año 1947 recordando a su amada ZENA. - Saludos y felicitaciones por esta página al Sr. Claudio Massone STADIO ITALIANO Presenza- 16 dicembre 2014 11 12 Presenza- 16 dicembre 2014 SCUOLA ITALIANA VALPARAISO CERIMONIA DI LICENZIATURA 2014 Forse questa é la cerimonia che desta maggiori emozioni, perché segna un distacco definitivo dei nostri giovani dalla Scuola che li ha educati per ben quattordici anni. Cerimonia in cui si dice addio e in cui si distingue chi, in un aspetto o in un altro, é stato un esempio. Cerimonia pure in cui congediamo la nostra prima generazione paritaria. Quindi, la Preside Carla Mazza e l’ex Dirigente Scolastico Gabriele Olmi hanno rivolto loro parole di commiato e auguri in questa nuova strada che si apre davanti ai loro occhi. Si é riconosciuto il lavoro della nostra ex professoressa Ledda Carrazola, che é stata la faccia invisibile dietro alla Paritá e che finisce il suo lavoro a Scuola, dopo aver collaborato instancabilmente al buon esito di questa prima generazione di alunni sottomessi agli esami conclusivi di Stato. Gianluca Barattini, alla fine, é stato l’incaricato di rivolgere le parole di congedo alla sua Scuola: “Noi non siamo una generazione come tutte le altre. Siamo stati i primi a fare l’Esame di Stato, siamo la generazione della Paritá. Questa grande sfida , la tua sfida, cara Scuola, ha significato momenti difficili... Siamo stati la generazione meno numerosa che sia andata in Italia e siamo stati, finalmente, i pioneri che hanno chiuso il processo paritario che abbiamo iniziato. Siamo i sopravvissuti, i sedici che restano dei quasi quaranta che eravamo in Ottavo, e che sono maturati insieme. L’affetto che ci lega a te ha molte sfumature, perché si é nutrito di diverse emozioni. A volte ci siamo sentiti appoggiati e guidati dagli adulti che ci circondavano. In altri, abbiamo sperimentato la delusione dell’incomprensione... Ma i rapporti si costruiscono in base a queste alternanze e bisogna imparare a tollerarle. Oggi concludiamo una fase, che oltre ad essere una delle piú lunghe, é una delle piú importanti della nostra vita. É una fase nella quale siamo cresciuti intellettualmente, siamo cresciuti come persone. Cara Scuola, saremo indimenticabili reciprocamente. Sappiamo che siamo una generazione unica: quella dei pioneri sopravvissuti. PREMIAZIONE DEL PERCORSO SCOLASTICO DURANTE GLI ANNI DI SCUOLA MEDIA PREMIAZIONE NELL’AREA SCIENTIFICA: PREMIO ITALO BACIGALUPO: TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE PREMIAZIONE NELL’AREA UMANISTICA: PREMIO GIOVANNI MONTEDONICO: TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE PREMIAZIONE NELL’AREA DELLA LINGUA ITALIANA PREMIO CONSOLATO D’ITALIA: TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE PREMIO SOCIETÁ DANTE ALIGHIERI: FRANCO QUEIROLO GARIBALDI PREMIAZIONE AREA ARTISTICA: PREMIO RENZO PECCHENINO: TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE PREMIAZIONE AREA EDUCAZIONE FISICA E SPORT PREMIO STADIO E SPORTIVA ITALIANI: DOMENICO VINDIGNI BELTRÁN PREMIAZIONE NELL’AREA FORMATIVA E DEI VALORI: PREMIO SOC. ITALIANA DI BENEFICENZA: TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE AREA INTELLETTUALE E CULTURALE: PREMIO ALDO VÉLIZ MARRÉ: JAVIERA BUGUEÑO ECHIBURÚ- FRANCO QUEIROLO GARIBALDI AREA SOCIALE ED AFFETTIVA: PREMIO CENTRO EX ALUNNI GIOVANNI MONTEDONICO: MICHELA OBANDO VACCARELLA PREMIAZIONE AL MIGLIOR COMPAGNO: PREMIO CENTRO GENITORI RENATO BONATI: TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE PREMIAZIONE NELL’AREA CIVICA E SPIRITO DI CILENITÁ E ITALIANITÁ PREMIO CONSIGLIO COMUNITÁ ITALIANA REGIONE VALPARAISO: ISABELLA COSTA CANEPA PREMIO COMITATO PER GLI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO, COMITES-CILE: ISABELLA COSTA CANEPA PREMIAZIONE ALLA FORMAZIONE INTEGRALE PREMIO ALDO COLOMBO BAGNARA: TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE La Scuola dell’Infanzia chiude un nuovo anno scolastico Giovedí 13 Novembre i piccoli studenti di Scuola Nido e i loro genitori hanno partecipato in una divertente attivitá di tipo manuale che consisteva nella confezione di ghirlande natalizie per ornare le porte delle loro case. Intanto, dopo settimane di preparazione, finalmente, Giovedí 27 Novembre é stata eseguita l’attivitá di chiusura dell’anno scolastico di Pregiardino. Questa iniziativa organizzata dai genitori, é stata divisa in tre fasi: per primo i bambini hanno imparato a coltivare pomodori in vasi, portando ognuno di loro una piantina a casa; posteriormente, con la guida di una delle mamme, gli alunni hanno decorato dei biscotti con motivi riferiti a Natale; finalmente, tutte le famiglie, lavorando insieme, hanno confezionato un mosaico nel cortile della Scuola dell’Infanzia che rappresenta la Primavera. Infine, Venerdí 28 Novembre, si realizzó una delle cerimonie piú significative per i piú piccoli della nostra Scuola, la Laurea di Giardino, nella quale i bambini e le loro famiglie festeggiano il passo dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Elementare. Questa celebrazione, piena di emotivi momenti, s’inizió con l’interpretazione dei bambini di diversi canzoni che hanno formato parte importante della loro vita a scuola. Posteriormente la maestra Paola Choupay e la zia Carla Oyarce hanno consegnato il Diploma di Laurea della Scuola dell’Infanzia ad ogni studente. Finalmente i genitori hanno sorpreso i bimbi con diversi giochi nel cortile centrale della scuola. Inoltre, Sabato 15 e Domenica 16 Novembre nella Chiesa San Giovanni Bosco si gli alunni della Scuola Secondaria di Secondo Grado e degli studenti di Quinta Elementare e Primo Anno di Scuola Secondaria di Primo Grad ricevetteroo i Sacramenti della Cresima e della Prima Comunione . PAGINA RELIGIOSA Il Papa: la strada della pace è il dialogo “La strada della pace è il dialogo”. Papa Francesco lo ha ribadito questa mattina, ricevendo nella sala attigua all’Aula Paolo VI in Vaticano i partecipanti al Summit of Christian and Muslim Leaders, l’incontro fra leader cristiani e musulmani, organizzato a Roma. “Vi ringrazio per essere venuti e per avere fatto questa visita: mi piace”, li accoglie il Papa, prima di andare in piazza San Pietro per l’udienza generale. Per Francesco, “questo aiuta a rendere più forte la nostra fratellanza. Vi ringrazio per il vostro lavoro, per quello che voi fate per capirci meglio e soprattutto per la pace. Questa è la strada della pace: il dialogo”, sottolinea il Papa: “Vi ringrazio tanto” Durante l’udienza generale, davanti a 10mila persone raccolti in piazzaSan Pietro, il Papa ha riassunto i punti salienti del suo recente viaggio in Turchia: l’incontro tra chiese sorelle (cattolica e ortodossa) e con i musumani. «È lo Spirito Santo che costruisce il “cammino ecumenico”», ha detto il Papa, che si è augurato “possano scaturire frutti di dialogo sia nei nostri rapporti con i fratelli ortodossi, sia in quelli con i musulmani, sia nel cammino verso la pace tra i popoli”. Dopo aver ringraziato le autorità le autorità e i rap- presentanti della Chiesa locale, Bergoglio ha ricordato che nell’incontro del primo giorno con le autorità, ha “insistito sull’importanza che cristiani e musulmani si impegnino insieme per la solidarietà, per la pace e la giustizia, affermando che ogni Stato deve assicurare ai cittadini e alle comunità religiose una reale libertà di culto”. “Il centro del secondo giorno - ha proseguito il Papa - è stata la Celebrazione Eucaristica che ha visto riuniti nella Cattedrale pastori e fedeli dei diversi Riti cattolici presenti in Turchia. Insieme abbiamo invocato lo Spirito Santo, Colui che fa l’unità della Chiesa: unità nella fede, unità nella carità, unità nella coesione interiore. Il Popolo di Dio, nella ricchezza delle sue tradizioni e articolazioni, è chiamato a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, in atteggiamento costante di apertura, di docilità e di obbedienza. Il nostro cammino di dialogo ecumenico è anche dell’unità nostra, della nostra Chiesa cattolica, quello che fa tutto è lo Spirito Santo. A noi tocca lasciarlo fare, accoglierlo e andare dietro le sue ispirazioni”. “Il terzo e ultimo giorno, festa di Sant’Andrea Apostolo, ha offerto il contesto ideale per consolidare i rapporti fraterni tra il Vescovo di Roma, Successore di Pietro, e il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, successore di Andrea, fratello di Simon Pietro, che ha fondato quella Chiesa. Ho rinnovato con Sua Santità Bartolomeo I l’impegno reciproco a proseguire sulla strada verso il ristabilimento della piena comunione tra cattolici e ortodossi. Insieme abbiamo sottoscritto una Dichiarazione congiunta, ulteriore tappa di questo cammino. La preghiera è la base per ogni fruttuoso dialogo ecumenico sotto la guida dello Spirito Santo, che come ho detto è quello che fa l’unità”. Infine, Papa Francesco ha ricordato l’ultimo incontro, definito “bello e anche doloroso”, con un gruppo di ragazzi profughi, ospiti dei Salesiani. “Ringrazio una volta in più la Turchia per questa accoglienza di tanti profughi e ringrazio di cuore i salesiani di Istanbul, che sono bravi! Preghiamo per tutti i profughi e i rifugiati, e perché siano rimosse le cause di questa dolorosa piaga”. “Dio onnipotente e misericordioso - ha terminato il Papa - continui a proteggere il popolo turco, i suoi governanti e i rappresentanti delle diverse religioni. Possano costruire insieme un futuro di pace, così che la Turchia possa rappresentare un luogo di pacifica coesistenza fra religioni e culture diverse. Preghiamo inoltre perché, per intercessione della Vergine Maria, lo Spirito Santo renda fecondo questo viaggio apostolico”. L’ultima frase del Papa è un’esortazione: “Il tempo che ci prepara al Natale favorisca in tutti un rinnovato impegno di adesione a Cristo e di solidarietà verso i fratelli più bisognosi”. Le fedi insieme: «Stop alla tratta» Le religioni insieme contro il traffico di esseri umani. Di ritorno dal viaggio in Turchia - dove ha incontrato esponenti ortodossi, musulmani ed ebrei - papa Francesco ha compiuto oggi un altro passo nel percorso di collaborazione con le altre confessioni religiose in difesa della dignità umana. Questa mattina infatti ha firmato in Vaticano, insieme ai rappresentanti delle altre religioni mondiali - anglicani, ortodossi, buddisti, indù, ebrei e musulmani - una dichiarazione comune per l’impegno delle fedi all’eliminazione entro il 2020 della schiavitù moderna e della tratta. Nel suo discorso, papa Francesco, seduto insieme agli altri capi delle maggiori religioni del mondo, è tornato a condannare con la massima durezza ogni forma di “moderna schiavitù” definendo tutte le sue espressioni (dalla tratta di esseri umani al “lavoro schiavizzante” anche dei bambini) un “delitto aberrante” ed un “crimine di lesa umanità”. Una iniziativa definita “storica”, dallo stesso Pontefice, che impegna le religioni e le confessioni cristiane a lavorare insieme contro la schiavitù in ogni sua forma e che vede ancora oggi, ha detto il Papa nel suo discorso, “decine di milioni di persone incatenate” a questa disperata condizione”. “Dio è amore che si incarna in ogni essere umano - ha ricordato Francesco - Ognuno è uguale e deve vedersi riconosciuta la stessa libertà e dignità”. Il loro mancato riconoscimento, ha quindi aggiunto, “rappresenta un delitto aberrante” per quella che si presenta come una “schiavitù moderna”, “un crimine di lesa umanità con vittime di tutte le condizioni, ma soprattutto tra i più poveri”. Francesco ha, quindi, parlato di “flagello atroce presente in grande scala in tutto il mondo, compreso nel turismo”, citando mali quali la prostituzione, la tratta delle persone, il lavoro forzato e quello minorile, la vendita degli organi”. Una realtà che, purtroppo, “si aggrava ogni giorno di più”. Il Papa, quindi, ha chiamato alle loro responsabilità sia i governi che l’opinione pubblica chiedendo loro di “elevare lo standard della vita spirituale e la visione liberatrice” dell’uomo. “Non possiamo tollerare - ha quindi concluso - che l’immagine del Dio vivo sia sottomessa” a questa aberrante realtà. La storica iniziativa è stata promossa a nome di papa Francesco e del primate anglicano Welby, in occasione della Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù, dalla Global Freedom Network (Gfn), la rete mondiale basata sulla religione con lo scopo di debellare la tratta in tutto il mondo, presentata il 17 marzo scorso in Vaticano. Le firme dell’impegno comune sono state apposte in una cerimonia ufficiale nella Casina Pio IV, in Vaticano, sede della Pontificia Accademia delle Scienze. Alla cerimonia della firma si sono collegati in videoconferenza anche il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon e il patriarca ecumenico Bartolomeo I. La firma è stata suggellata da un lungo e caloroso applauso. E oggi è la prima volta che i leader della Chiesa cattolica, anglicani e ortodossi, buddisti, indù, ebrei e musulmani, si impegnano insieme contro la schiavitù. Nella dichiarazione comune (IL TESTO) il Papa e gli altri leader religiosi sottolineano che la tratta di esseri umani, finalizzata al lavoro forzato, alla prostituzione e al traffico di organi, è un crimine contro l’umanità e dev’essere riconosciuta da tutte le nazioni. Un impegno che dovrà ispirare l’azione sia spirituale che pratica di tutte le confessioni. I firmatari del documento sono per la Chiesa cattolica papa Francesco; per gli anglicani l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby; un rappresentante indù e due buddisti, tra cui il sommo sacerdote della Malaysia; per l’ebraismo il rabbino capo David Rosen e l’altro rabbino Abraham Skorka, vecchio amico di papa Bergoglio; per gli ortodossi, in rappresentanza del patriarca ecumenico Bartolomeo, incontrato dal Papa a Istanbul, il metropolita Emmanuel di Francia; per i musulmani, il sottosegretario di Al-Azhar Abbas Abdalla Abbas Soliman in rappresentanza del grande imam Mohamed Ahmed El-Tayeb, e i grandi Ayatollah Mohammad Taqi al-Modarresi e Sheikh Basheer Hussain al Najafi (rappresentato dal consigliere speciale Sheikh Naziyah Razzaq Jaafar), oltre all’argentino Sheikh Omar Abboud, anch’egli amico di papa Francesco. Hanno presenziato numerosi leader di organizzazioni internazionali, tra cui Andrew Forrest della Walk Free Foundation, partner di Gfn, organizzazioni della società civile e imprese. Presenza- 16 dicembre 2014 13 Papa in Turchia, invito ad aprire le porte Non odi e divisioni. Non particolarismi. Unità. Unità e ancora unità. Gli interventi del Papa a Istanbul hanno ruotato tutti attorno a questa parola chiave che è anche, e soprattutto, necessità vitale per la Chiesa cattolica. Non solo quindi si riferisce a ciò che riguarda la questione ecumenica, il rapporto con gli ortodossi, ma anche a quello che in sostanza tocca la vita dei fedeli all’interno della Chiesa. Sulla soglia della cattedrale cattolica di Istanbul, il nunzio apostolico in Turchia, monsignor Antonio Lucibello e altri sacerdoti si scambiano qualche commento l’indomani della visita papale, le impressioni che questa ha suscitato nella piccola e diversificata comunità dei cattolici. Proprio la cattedrale dello Santo Spirito è stata l’ultima tappa della sua permanenza in Turchia. «Ci ha lasciati con la speranza, e l’incoraggiamento ad andare e camminare avanti... quante volte ha detto “avanti”?» si chiede uno dei sacerdoti. «Ma anche con un invito preciso - riprende l’altro - unità prima di tutto ad intra, perché l’ecumenismo ad extra in fondo è quasi più facile». «Come possiamo parlare di unità, di spirito di pace, essere credibili quando anche noi siamo divisi e contrapposti nel nostro interno?» aggiunge un’altro. Qui, dove si sono ritrovati i fedeli di diversi riti, i tanti rifugiati e gli immigrati che frequentano la parrocchia per la celebrazione eucaristica con papa Francesco, nella Messa interrituale del 29 novembre scorso, il vescovo di Roma ha tenuto un’omelia nella quale ha messo bene a fuoco cos’è l’unità nella diversità secondo il comandamento di Cristo. «Quando siamo noi a voler fare la diversità e ci chiudiamo nei nostri particolarismi ed esclusivismi, portiamo la divisione; e quando siamo in a voler fare l’unità secondo i nostri disegni umani, finiamo per portare l’uniformità e l’omologazione. Se invece ci lasciamo guidare dalla Spirito Santo, la ricchezza, la varietà, la diversità non diventano mai conflitto, perché Egli ci spinge a vivere la varietà nella comunione della Chiesa». Se è lo Spirito che compie l’unità, l’unità nella fede, l’unità nella carità, la Chiesa, per Papa Francesco, è «chiamata a lasciarsi guidare dallo Spirito, ponendosi in atteggiamento di apertura, di docilità e di obbedienza». «Lo Spirito - afferma ancora il Papa con chiarezza molte volte ribadita -scombussola, smuove, fa camminare spinge la Chiesa ad andare avanti, invece è sempre più comodo adagiarsi e chiudersi nelle posizioni statiche e immutate...e i cristiani diventano quindi «autentici discepoli missionari capaci di interpellare le coscienze solo se abbandonano uno stile difensivo per lasciarsi condurre dallo Spirito». Per il teologo domenicano Claudio Monge, le parole pronunciate da papa Francesco ai cattolici di Istanbul «toccano il cuore di un problema effettivo che anche qui c’è tra di noi». «Quello del Papa qui -afferma il domenicano - è stato un forte invito evangelico a un cambio di registro, necessario in questo momento per scuotere quello che sono i rapporti tra gli stessi cattolici in questa Chiesa che nella società turca è una minoranza. Viviamo spesso come mondi giustapposti, siamo più preoccupati di sviluppare il guscio che aprire le porte». «Dobbiamo cambiare registro - dice ancora il padre Monge - altrimenti non siamo testimoni dell’autentica cattolicità. La testimonianza comincia con l’unità». A nuestra Colectividad: Si Ud. es Adulto Mayor y requiere de atención diurna, el HOGAR ITALIANO le ofrece sus instalaciones y servicios habituales además de alimentaciòn equilibrada guiada por nuestra Nutricionista. Ofrecemos Servicios de Corta Estadìa. 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Soddisfazione per l’obiettivo centrato, ma festa contenuta allo “Stadium”, dove anzi si è levato più di un fischio, qualche volte ingeneroso, per le difficoltà patite dai bianconeri contro i sempre ostici “colchoneros” di Simeone. Negli ultimi 10’ le due squadre non si sono più fatte male, accontentandosi di controllare il pareggio, buono per entrambe. Ma alla vittoria sono stati più vicini gli spagnoli: al palo di Godin, all’inizio del secondo tempo, vanno sommate le due grandi parate di Buffon nei primi 45’, che ha neutralizzato due conclusioni molto pericolose di Koke e Mario Suarez. La qualificazione bianconera è rimasta in bilico quasi fino al 90’, nell’incertezza del risultato di Torino tra due squadre che - cosa assai rara non hanno fatto neppure un cambio - e sull’altalena delle notizie che arrivavano da Atene, con l’Olimpiakos due volte in vantaggio e due volte raggiunto dal Malmoe, prima di mettere al sicuro il risultato. Un gol dell’Atletico sarebbe stato un dramma per i bianconeri, sorpassati dall’Olimpiakos nella parità di classifica nel conteggio dei gol dei confronti diretti. La beffa non è maturata, ma per passare il turno la Juventus ha stretto i denti, nel vano tentativo di scardinare la compattezza di centrocampo e difesa dei madrileni. Ha sofferto moltissimo l’imprevista assenza di Marchisio, costretto a lasciare il ritiro in mattinata da un attacco influenzale. Il numero 8 è oggi forse il giocatore più importante per la squadra di Allegri: senza di lui, i bianconeri non sono mai riusciti ad affondare. Hanno provato ad aggirare la difesa dell’Atletico, con Tevez sempre più lontano dalla porta, ma sono mancate le incursione di Pogba e Vidal e neppure Pirlo è riuscito a verticalizzare il gioco. Senza un vero lampo di genio, con Llorente intrappolato tra Gimenez e Godin e gli esterni sempre tenuti sott’occhio, la Juventus ha macinato passaggi laterali senza mai affondare il coltello. Buffon ha salvato su Koke, poi Llorente non è riuscito a convertire un passaggio di Evra, al 19’ Godin si è immolato per bloccare un bolide di Tevez. La Juve ha sofferto ancora: colpo di testa di Gimenez alzato in angolo da Buffon. Ha rischiato di finire in PASTELERIA Y CONFITERIA CALIFORNIA Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles - Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails COCKTAIL A DOMICILIO Irarrázaval 1570 Fono 22042382 Genoa e Sampdoria mai così belle, una lezione per tutta la serie A Risultati e classifiche di serie A e B 10: Vidal, già ammonito, ha fermato fallosamente Mandzukic sull’avvio del contropiede dell’Atletico sul finire del primo tempo. L’arbitro scozzese Collum è stato clemente. E la Juve ha rischiato ancora di finire sotto, sulla botta di Mario Suarez, respinta con bravura da Buffon. Nel secondo tempo panico per il palo di Godin poi la Juve ha provato a piazzare il colpo con Pogba e Vidal, ma per dirsi certa del passaggio agli ottavi ha dovuto aspettare gli ultimissimi minuti, ringraziando l’Atletico che ha tirato i remi in barca. Roma: addio alla Champion È scritto nella storia della Roma: le partite decisive, quelle che possono farti far saltare la fatidica asticella, le sbaglia un po' tutte. Un po' per sfortuna, un po' per colpa, un po' per paura. Come con il City, quando la Roma dopo appena 15' arretra nell'intensità, esce mentalmente dalla partita e comincia a pensare che lo 0-0 sia il risultato perfetto. E quando fai errori del genere, consegnando armi e gioco a gente come Nasri, Dzeko, Navas e Milner, inevitabilmente alla fine sei destinato ad affondare. Alla fine, così, festeggia il City, che vola agli ottavi di finale insieme al Bayern. Per la Roma resta la consolazione (magra) dell'Europa League. E, magari, dell'assalto alla Juventus nella corsa scudetto. PARTITA A SCACCHI — Garcia alla fine opta per Pjanic e il 4-3-3, con De Rossi in panchina e Cole in tribuna. Pellegrini, invece, lascia fuori Jovetic e deve rinunciare a Kompany (dentro Mangala). Così succede che la Roma parte bene, con 15' minuti in cui mette alle corde il City. Al 15' arriva il gioiello di Nasri, un colpo da biliardo da fuori che scheggia il palo e si insacca. Totti stavolta non gira e allora si fa fatica, anche se Nainggolan mette paura da fuori ad Hart e Ljajic dopo un tourbillon di finte spara alto da buona posizione. La reazione però c'è, anche se più di rabbia che di testa. La partita così è in congelatore per il City, che controlla ritmo e spazi. Fino al 2-0 di Zabaleta, su assist di Nasri. Finisce così, per la Roma resta la consolazione dell'Europa League. Verona - Sampdoria Inter - Udinese Napoli - Empoli Genoa - Milan Atalanta - Cesena Cagliari - Chievo Parma - Lazio Torino-Palermo Roma-Sassuolo Fiorentina - Juventus 1-3 1-2 2-2 1-0 3-2 0-2 1-2 2-2 2-2 0-0 CLASSIFICA Juventus Roma Genoa Sampdoria Napoli Lazio Milan Udinese Fiorentina Sassuolo Palermo Inter Empoli Atalanta Verona Chievo Torino Cagliari Cesena Parma(-1) 35 32 26 25 24 23 21 21 20 19 18 17 15 14 14 13 13 11 8 5 Serie B 17°GIORNATA Frosinone-Ternana Avellino-Crotone Bari-Carpi Catania-Bologna Lanciano-Trapani Perugia -Latina Pro Vercelli-Pecara Spezia-Cittadella Varese-V. Entella Modena-Liverno Vicenza-Brescia 0-1 1-2 0-1 2-2 2-2 0-0 0-4 0-0 2-2 0-0 2-0 CLASSIFICA Carpi Frosinone Bologna Livorno Spezia Trapani Lanciano Avellino Perugia Vicenza Modena Ternana Pro Vercelli Pescara Catania Brescia Bari Virtus Entella Crotone Varese(-3) Cittadella Latina 33 29 27 26 26 26 25 25 24 23 22 22 21 20 20 19 19 17 17 16 15 15 Gian Piero Gasperini e Sinisa Mihajlovic. Sono la terza e la quarta forza del campionato. Non hanno grandi mezzi economici ma tanto fiuto e un po’ di fortuna. Potrebbero diventare un modello per gli altri club Eccola qui la zampata della Superba. Piagata da due alluvioni consecutive (e dall’ignavia di amministratori pubblici che non hanno risolto i gravi problemi idrogeologici della città), piegata da una mancanza di lavoro ormai cronica che spinge i suoi migliori figli a fuggire altrove, umiliata da una classe politica inadeguata e da una classe imprenditoriale inconsistente, Genova trova la forza di prendersi la sua rivincita con il calcio. Il Genoa terzo in zona Champions alle spalle di Juve e Roma. La Sampdoria quarta a un punto che guarda anch’essa all’Europa, Champions o Europa League, sognare non costa niente. In fondo è già successo e sempre in momenti di grave crisi della città. Ricordate la Samp di Paolo Mantovani, quella di Boskov, Vialli, Mancini, Cerezo e C.? Scudetto 1990-91 e finale di Coppa Campioni. E il Genoa di Bagnoli, Skuhravy, Branco, Eranio e Signorini, stesso anno? Quarto, e su fino alla semifinale in Coppa Uefa dopo aver vinto contro il Liverpol all’Anfield Road. L’ANDAMENTO DEGLI ULTIMI ANNI Il paradosso e la piacevole sorpresa di oggi è che rispetto ad allora il calcio genovese non ha ricchi mecenati come Mantovani. Il folkloristico Massimo Ferrero, detto “Viperetta”, ed Enrico Preziosi non hanno grandi mezzi economici ma, evidentemente, tanto fiuto e un po’ di fortuna (che non guasta). Samp e Genoa sono costruite al risparmio, ma, appunto, sono costruite: pensate, studiate, meditate. Non semplicemente assemblate, accozzaglie di giocatori multietnici più o meno quotati, come in tante altre più celebrate compagini. Samp e Genoa sono ripartite da due allenatori, diversissimi come carattere, ma simili come idea di calcio: che deve essere prima di tutto un gioco di squadra. Giovane Italia, assist al mercato Milano piange? Chi è causa dei suoi mali, pianga per i suoi giovani lasciati andare via, lontano da San Siro. Il calcio migliore della Serie A, lo ribadiamo, si gioca in provincia, specie in quella fascia appenninica che va da Sassuolo a Empoli. Piccoli campioni crescono a Genova, su entrambe le sponde, Grifone e Samp. E al Sud non andate a cercare talenti a Napoli (Lorenzo Insigne a parte), ma scendete fino a Palermo (per vedere Andrea Belotti e soci). Tutte piazze queste, che, facendo di necessità virtù, hanno investito molto sul talento italiano, o in alternativa sul giovane straniero, ma di alta qualità, mica preso a scatola chiusa. Non sorprende dunque se il Sassuolo ingabbia la Roma all’Olimpico (2-2). Oltre alle alchimie collaudate di Eusebio Di Francesco e ai due gioielli già accreditati, Berardi e Zaza, già pronti per la Juve, in mezzo al campo si vede la crescita del 22enne franco-algerino Saphir Taider, chiuso all’Inter e mandato a svernare sulla via Emilia. Così come ha fatto il Milan con il difensore Francesco Acerbi che dopo aver sconfitto il tumore è tornato in campo e ha risposto alla chiamata in azzurro di Antonio Conte. Il 26enne centrale difensivo neroverde, assieme al 33enne Paolo Cannavaro forma la coppia più in palla del momento e a Milanello forse cominciano a rimpiangerlo. Productos originales de Italia Prosciutto Balugani Panettone Bauli Mozzarella Mauri Grissini Vita Vigor Antipasto Damico Funghi Porcini Asiago Prosecco Frattina Pepe Drogheria Lambrusco Riunitte Amaretto Lazzaroni Parmigiano Balugani Tartufi Urbani Caffe Kimbo Amaro Averna Olio Basso Limoncello Villa Massa Aceto De Nigris Pomodorina Cucina Aceto Balugani Pinolo GlobeItalia Pasta Divella Pasta Rustichella Riso Scotti Av. Las Condes 6903 - Fono: 2202 3593 - Fono-Fax 2229 5058 www.globeitalia.cl SPORT Addio a Sentimenti IV, leggenda della Juve e del Lanerossi-Vicenza È mancato a 94 anni Lucidio Sentimenti, ex giocatore della Juventus. Il suo nome era Lucidio Sentimenti. I cuori bianconeri però lo conoscevano e lo ricorderanno sempre come Sentimenti IV. Calciatore in una dinastia di artigiani del pallone, Lucidio, portiere, esordisce nel Modena in serie A nel 1938 e con la casacca dei canarini resterà sino al 1942 prima di essere adocchiato e ingaggiato dalla Juventus. Nel club bianconero disputerà 7 campionati per essere poi ceduto alla Lazio. In carriera ha rivestito anche la maglia del Lanerossi Vicenza (in serie B), Cenisia (dilettanti torinesi) e Talmone Torino. Estremo difensore insolito perché i piedi li usava non soltanto per sbarazzarsi dei palloni luciferini danzanti nell’area di rigore ma perché le estremità le usava per battere rigori e impostare azioni di rimessa. In carriera segnò 5 penalty e nella Juventus a causa di un infortunio alle dita delle mani giocò una mezza stagione come ala destra. In totale raccolse 366 presenze in serie A (girone uni- Hamilton, la fede a 300 all’ora Lewis Hamilton, fresco campione del mondo di Formula 1. Un grande pilota, ma anche un uomo di fede. Scusi Hamilton, ma visto di persona lei non sembra il pilota “disinvolto” che conosciamo... «Lo dice per la croce nera che tengo al collo? È un regalo. La porto da un anno». Significa che si è convertito da un anno? «Sono sempre stato cattolico praticante». Per questo si fa il segno della croce prima di ogni gara? «È normale per un cattolico. Di solito lo fanno i calciatori, anzi lo fanno i cattolici, in qualsiasi sport». Per esempio? «Messi, il mio calciatore preferito». Il segno della croce come scaramanzia? «La fede non è scaramanzia. Ho anche una croce tatuata...». Così ha abbinato fede e look? «Soprattutto la fede». Chiede aiuto per arrivare primo? «Per fare una gara al meglio». Anche facendo qualche manovra, diciamo, azzardata? «Se accade, poi mi confesso». È importante la fede nella sua vita sportiva? «È importante nella vita di tutti i giorni. Perché dà delle regole. Come i Comandamenti». Per esempio, il decimo? «Per fortuna non desidero niente degli altri. E nemmeno dei miei colleghi». Va a Messa? «Quando posso». Altrimenti? «Mi confesso. Non spesso, ma quando serve». Magari dopo un sorpasso al limite del regolamento a Massa? «Felipe è il più difficile da superare. E poi l’ho visto pregare». La sua preghiera preferita invece? «Il Padre Nostro. Abbraccia tutti». Prega anche per vincere? «Non certo per arrivare ultimo». Il Vangelo dice: beati gli ultimi.... «Ma non in Formula 1». Però bisogna avere un senso di carità verso il più debole. «Faccio beneficenza, ma non in pista. In gara, il prossimo è un avversario, mai però un nemico». L’importante è saper chiedere scusa. «Se sbaglio, non ho problemi ad ammetterlo». Lo dice anche Papa Francesco... «Papa Francesco è un mito». Le piacerebbe incontrarlo? «Sono stato a un passo da lui. Ho visitato con la mia fidanzata la Cappella Sistina. Che emozione». Appassionato d’arte? «Sentivo la grandezza dell’artista e la forza di stare lì, dove vive il Papa». Che cosa le piace di papa Francesco? «Il modo di parlare alla gente. Anche ai non credenti. Va soprattutto a loro il suo messaggio». Anche lei fa apostolato? «Vivo alla luce del sole la mia fede». I suoi colleghi che cosa dicono? «Mi rispettano. E sa una cosa?». Mi dica... «Ci sono molti più credenti di quanto non sembri». E perché non lo ammettono? «Forse per paura». Lei non ne ha? «Ho Gesù dalla mia parte». Anche quando “osa” troppo al volante? «È il mio mestiere». Invece nella vita privata? «Sono diverso». co) e 66 presenze in serie B. Le presenze in Nazionale furono invece 9 ed era l’azzurro vivente più anziano della spedizione ai Mondiali in Brasile del 1950. A Torino rimase legatissimo alla fine della parabola calcistica, diventando allenatore del Cenisia e delle giovanili della Juventus. Il suo nome, Sentimenti IV, è una delle 50 stelle impresse nel cemento dello Juventus Stadium. Un pezzo di storia che da oggi brilla in cielo. Paltrinieri oro nei 1500 ai Mondiali in vasca corta Gregorio Paltrinieri ha vinto la medaglia d’oro nei 1500 stile libero ai Mondiali in vasca corta di Doha. L’azzurro si è imposto in 14’16’’10, nuovo record europeo, regalando così all’Italia il primo oro in questa rassegna continentale. Niente podio invece per Federica Pellegrini nella finale dei 200 stile. L’olimpionica veneta non è mai in gara e chiude solo quinta in 1’54”01. A “strapparle” anche il record del mondo è la svedese Sarah Sjostrom, che vince l’oro in 1’50”78, migliorando il precedente primato che la veneta aveva stabilito il 13 dicembre 2009 a Istanbul (1’51”17). Argento per l’ungherese Katinka Hosszu (1’51”18), bronzo per l’olandese Femke Heemskerk (1’51”69). Basket, Europeo, Sorteggio: Italia a Berlino con Germania, Spagna, Serbia, Turchia e Islanda Fatti i gironi del campionato europeo in programma dal 5 al 20 settembre 2015 a Zagabria (Croazia), Montpellier (Francia), Berlino (Germania) e Riga (Lettonia), con la fase finale a Lilla, allo stadio Pierre-Mauroy di Villeneuve d'Ascq, dove gioca la squadra di calcio del Lilla in una configurazione indoor che può contenere 27mila spettatori. Il sorteggio effettuato a Parigi, a EuroDisney, ha inserito gli azzurri di Pianigiani nel girone peggiore con Germania, Spagna, Serbia, Turchia e Islanda. L'Europeo vale anche per la qualificazione all'Olimpiade di Rio 2016: le due finaliste si qualificano direttamente ai Giochi, mentre altre quattro dovranno partecipare al torneo di qualificazione a 12 squadre che permetterà ad altre tre nazionali di volare in Brasile. Il debutto degli azzurri avverrà il 5 settembre a Berlino contro la Turchia, già battuta all’ultimo Europeo. Presenza- 16 dicembre 2014 15 Italia, la fede e il Conte chierichetto: il lato extracalcistico L’altra faccia di Antonio Conte, dietro la panchina, fuori dal campo. L’inedito ritratto del c.t. azzurro è stato svelato dal settimanale religioso Credere che, lasciando da parte le polemiche (tra ingaggio e calcio scommesse), si è fatto raccontare dallo stesso allenatore alcuni particolari della sua vita privata. L’AIUTO NELLA FEDE “Ringrazio sempre il Signore per tutta la fortuna che ho e mi auguro di fare qualcosa che possa giustificare tutto il bene che ho ricevuto”. È questo il leit-motiv dell’intervista che percorre a ritroso tutte le tappe della vita del tecnico: “Prima delle partite mi isolo e dedico alcuni minuti alla preghiera - ha raccontato Conte, parlando delle sue abitudini fuori dal campo - e questo mi permette di capire chi cede allo stress: un allenatore sente tutta la pressione addosso, deve gestire calciatori, staff tecnico, tifosi...”. Difficoltà che farebbero sorgere certi interrogativi, soprattutto dopo aver già conquistato successo e soldi: “A volte viene da chiedersi perché si accettino responsabilità simili, poi però quando vedi che la squadra ti segue, il campo ripaga di tutte le notti insonni “. Ed è anche per questo che ha accettato di guidare la Nazionale: “Quando ne ho parlato coi miei genitori, loro erano orgogliosi e mi hanno convinto: da c.t. rappresenti un’intera nazione”. L’INCONTRO COL PAPA - Tra i momenti più emozionanti della sua vita extracalcistica c’è stata sicuramente l’udienza dal pontefice: “Ci sono andato prima del matrimonio, con la mia famiglia: la mia futura moglie e anche Vittoria, mia figlia”. Conte racconta di essere stato colpito dall’accoglienza: “Ero andato da ‘peccatore’, con una figlia fuori dal matrimonio, ma il Papa ci ha accolto in maniera semplice. Addirittura - ricorda - mancavano delle sedie e si è alzato lui per prenderle”. La fede è un filo conduttore importante nella quotidianità del c.t. che ognisera “ogni sera, prima di andare a dormire ringrazio sempre il Signore e anche prima dei pasti faccio il segno della croce per ringraziare di quel che ho”. Anche durante la Quaresima il tecnico non si concede deroghe: “Faccio fioretti: piccole privazioni di dolci, caffè, il bicchiere di vino. Può sembrare una stupidaggine ma rinunciarvi non è facile”. L’INFANZIA DA CHIERICHETTO - Un ruolo importante nella vita del tecnico l’ha giocato l’educazione cattolica: “Sono cresciuto a Lecce, l’oratorio Sant’Antonio a Fulgenzio è stato un punto di riferimento, un rifugio dalle tentazioni della strada”. E la domenica a messa era sempre in prima fila per fare il chierichetto: “Quando servivamo Messa e il parroco doveva decidere chi avrebbe portato la candela grossa, ricordo che volevo essere scelto. Quando accadeva ero felice, mi cambiava la giornata”. Kostner: ''Amavo Schwazer ma non l'ho mai coperto'' "Non coprirei mai chi si dopa e non merito una squalifica di più di quattro anni. Potrei decidere io stessa di voltare le spalle alle gare". A parlare, in un'intervista esclusiva al Fatto Quotidiano, è Carolina Kostner. "Se avessi saputo che Alex si dopava - dice la pattinatrice - per il suo bene innanzitutto, l'avrei convinto a confessare. L'accusa di averlo coperto è per me insopportabile. Io 16 Presenza- 16 dicembre 2014 Foto Censis dell'Italia Ma anche per gli under 34 che lavorano la vita non è semplice: dei 4,7 milioni - dice il Censis - di ragazzi formalmente autonomi e che vivono per conto loro, almeno un milione è povero e non arriva a fine mese, mentre 2,4 milioni ci arrivano ma solo con il costante aiuto di genitori e nonni. La condizione lavorativa di una grande massa di giovani occupati, infatti, è definita dal Censis «ibrida»: oggi si lavora, domani no, poi di nuovo sì e così via a intermittenza. Per contro gli over 50 - anche per effetto della riforma previdenziale - lavorano più di quanto non facessero 5 anni fa: più 19,1% . E poi c’è l’altro grande «capitale inagito»: la cultura. Altrove ci mangiano, qui da noi è solo un costo. Nel paese che ha più beni culturali di chiunque altro «il numero dei lavoratori nel settore della cultura (304 mila, l’1,3% degli occupati totali) è meno della metà di quello del Regno unito (755mila) e Germania (670mila) e di gran lunga inferiore rispetto alla Francia (556mila) e Spagna (409 mila). Nel 2013 il settore della cultura, fa notare il Censis, «ha prodotto un valore aggiunto di 15,5 miliardi di euro (solo l’1,1% del totale del paese) contro i 35 miliardi della Germania e i 27 della Francia. E poi c’è il capitolo dei «meno». In un paese che arranca c’è meno fiducia nell’istruzione come investimento: tra il 2008 e il ‘13 gli iscritti all’università sono diminuiti del 7,2% e le immatricolazione del 13,6%. Meno figli: minimo storico lo scorso anno 514 mila, 62 mila in meno di 5 anni fa. Meno investimenti: 23% in meno in 5 anni. Meno imprese: 47 mila in 5 anni. E - finalmente - meno cibo per tutti: i consumi alimentari sono crollati del 12,9%. Crollano gli immigrati riani (-37%), ivoriani (-34%), macedoni (-26%) e polacchi (-24%). Ecco chi sceglie la fuga A colpire è il numero dei nostri connazionali che sceglie la fuga. Circa 44 mila emigrazioni, sulle complessive 125 mila registrate nel 2013, riguardano cittadini stranieri. Il numero di cittadini stranieri che lasciano l’Italia è in aumento rispetto all’anno precedente (+14,2%), ma ancor più marcato è l’incremento dei nostri connazionali che decidono di trasferirsi in un Paese estero. Il numero di emigrati italiani, calcola l’Istat, è pari a 82 mila unità, il più alto degli ultimi dieci anni, in crescita del 20,7% rispetto al 2012. Tale incremento, insieme alla contrazione degli ingressi (pari a mille unità, 3,5% in meno del 2012) ha prodotto nel 2013 un saldo migratorio negativo per gli italiani pari a -54 mila, quasi il 40% in più di quello del 2012 nel quale il saldo risultò pari a -38 mila. FINALI ACHIART: Informe fin de actividades 2014 Nuestra asociación ha realizado su última actividad del año 2014. Presentando una muestra colectiva en la Galería “Taller del Mono” los días sábado 6 y domingo 7 de diciembre. Un interesante espacio ubicado en el corazón del barrio Franklin de Santiago. Donde el destacado muralista Alejandro “mono” González, ha creado este lugar de encuentro y amistad. Participaron los siguientes artistas: Daniela Orlandi, Patrizia Desideri, Clara Romero Peragallo, Manuel Paone, Robinson Avello, Malena Foconovo, Lucia Vitagliano, Mónica Caracci, Eliana Albasetti, Mario Soro, Joaquín Mirauda, Américo Melis, Vivian Moreau, Luis García, Marcelo Lira, Ángela Montero, Cecilia Mujica Piwonka, Claudio Moya, Pablo Arteaga, Sebastián González Ruiz, “mono” González, Máximo Peña, Paulina Barrera Persa Bio Bio, calles, Placer con Víctor Manuel galpón 6. Lugar visitado por muchísimas personas, entretenido, diverso. Linda experiencia para terminar el año donde nuestra Achiart ha desarrollado una gran actividad. Saludamos a todos nuestros socios y amigos y esperamos que el año 2015 sea fructífero para todos, les deseamos lo mejor del mundo y les recordamos invertir en arte ¡ Feliz Navidad y prospero Año Nuevo. Robinson Avello Presidente Achiart. Torneo de bochas “Societá Sportiva Italiana de Valparaíso” Prima Comunione dei bambini della comunità Pier Luigi e i suoi auguri tradizionali Con nostalgia degli anni passati con voi, un ricordo affettuoso ed un grazie di cuore per non abbandonarci, un felice Natale ed un buon Anno Nuovo. Vorrei, tramite Presenza, fare un augurio agli amici di Santiago e Copiapo, dove ho vissuto 9 anni, ed uno speciale al mio Coro alpino!! Grazie, con affetto sincero. Pier Luigi Lenzetti da Voghera Ecco i due gruppi di bambini (quasi tutti) della Scuola Italiana di Santiago ch e s i s o n o p r e p a r a t i per un anno per il loro primo incontro con Gesù, avvenuto l'ultima domenica di novembre e la prima di dicembre nella Parrocchia Italiana. Concepción: Voltarelli canta Modugno Rueda de ganadores: 1° Luis Damiani y Francisco Napoli (Sportiva), 2° M. Vignoli y Stefano Vignoli (Sporting), 3° Franco Mangini y Rossana Cid (Stadio-Humanitaria), y 4° Lucciano Vergara y Marcelino Diaz (Sportiva). Rueda de consuelo: 1° Sabrina Polito y Luigi Monteverde (Sportiva), 2° Mattia Sanita e Ignacio Gonzalez (Villa Alemana), 3° Enrique Montti y Juan Zamora (Villa Alemana), 4° Pablo Muñoz y Gerardo Muñoz (Villa Alemana). Felicitaciones a Sportiva Italiana por el doblete, y a Ulises Gnecco por la organización. I Corsi avranno sede nel complesso di Villa Durazzo, antica dimora nobiliare affacciata sul mare di Santa Margherita Ligure. Al Centro Internazionale di Studi Italiani dell’Università di Genova non si insegna solamente la lingua italiana, ma si offre una panoramica completa sulla cultura, la storia e la civiltà dell’Italia e della Liguria Ai corsi può essere ammesso chiunque, anche se non fornito di laurea o diploma accademico. Quien desee màs informaciones contactarse con Paolo Bacigalupo e-mail [email protected] Col patrocinio dell' Ambasciata italiana a Santiago, l’Istituto Italiano di Cultura di Santiago e il Consolato Onorario di Concepción, si è presentato il 1º dicembre, nella sala “Espacio Romano”, il cantante Giuseppe Voltarelli con il suo spettacolo “Voltarelli canta a Modugno” in omaggio al grande cantautore Domenico Modugno in commemorazione del ventesimo anniversario della sua morte. Oltre le autorità civili, militari, dirigenti delle collettività di Concepción, Talcahuano, Chillán e Los Angeles, pompieri della Quarta Compagnia Italiana di Talcahuano e Sesta di Concepción, sono stati presenti l’Addetto Culturale della Ambasciata e Direttrice dell' Istituto Italiano di Cultura signora Anna Modavio, il Console Onorario a Concepción signora Luisella Gasparini e la Governatrice Provinciale signora Andrea Muñoz, membri delle collettività ed amici dell’Italia. È stata una bellíssima presentazione di un’ora e mezzo, dove Voltarelli cantò le principali canzoni di Modugno, che sono state del gradimento delle circa 400 persone, accompagnandolo col canto in alcune di esse, inoltre a raccontare parte della vita del grande Modugno. È stato così grande il successo di questa serata, che il giornale El Sur lo ha sottolineato come: “L’Italia nella voce di un grande” nella edizione del sabato.
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