ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE " G. GARIBALDI " VIA ARDEATINA, 524 – 00179 – ROMA Tel. O6/5032264-06/5042530-06/5037107 Fax 06/5032428 E-mail: [email protected] E-mail: [email protected] www.itasgaribaldi-roma.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (art. 5 DPR 323/98) Classe 5° Sezione E ANNO SCOLASTICO 2013– 2014 1 INDICE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Profilo Criteri e strumenti di valutazione PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE Religione Italiano Storia Inglese Industrie Agrarie Entomologia Agronomia Estimo Zootecnia Meccanica Topografia Costruzioni rurali Scienze motorie SIMULAZIONI TERZA PROVA EFFETTUATE GRIGLIE DI VALUTAZIONE PEI 2 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE PROFILO La classe è costituta da 17 studenti ( 11 M e 6 F ). Il gruppo classe proviene quasi integralmente dalla classe precedente, escluso uno studente giunto in quest’anno scolastico. Ha seguito con sufficiente regolarità le lezioni partecipando al dialogo educativo e mostrando interesse anche per le attività scolastiche extracurriculari. L’interesse per le diverse discipline è, invece, stato abbastanza eterogeneo e focalizzato soprattutto sulle discipline di indirizzo. Dal punto di vista disciplinare non si sono evidenziate situazione di particolare gravità; i comportamenti negativi segnalati verranno adeguatamente considerati nella valutazione finale del comportamento. Emergono alcune personalità forti e trainanti in senso costruttivo; parallelamente la maggior parte studenti hanno avuto difficoltà che nel corso dell’anno sono state, in gran parte, superate a seguito dell’attività di recupero effettuata. Tre alunni hanno seguito un proprio P.E.I. differenziato (legge 104/92): Un alunno ha seguito un PEI differenziato (legge 104/’92), il Consiglio di Classe rimanda a quanto preventivamente deliberato in sede di GLH operativo; in particolare l’alunno svolgerà prove d’esame differenziate con l’ausilio dell’insegnante di sostegno. Due alunni hanno usufruito di Pei differenziato ai sensi della legge 104/92 ed il C. di C. richiama quanto preventivamente deliberato in sede di GLH Operativo; in particolare gli alunno non svolgeranno le prove d’esame, in quanto la loro frequenza a scuola è finalizzata essenzialmente all’autonomia e alla socializzazione, pertanto appare controproducente sottoporli alla fatica dell’esame. Sono state effettuate le seguenti simulazioni: 1° prova: 15/4/2014 2° prova: 21/3/2014; 5/4/2014 3° prova: 18/3/2014; 12/4/2014 3 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE Il Collegio dei Docenti ha individuato i seguenti descrittori per l’attribuzione del voto sulla base dei seguenti elementi: metodo di studio, impegno, partecipazione, interesse, progressi nell’apprendimento. CONOSCENZE Non rilevabili Frammentarie e gravemente lacunose Superficiali ed incerte Essenziali, ma non approfondite COMPETENZE CAPACITA’ VOTO Non rilevabili Non rilevabili 1-2 Applica le conoscenze minime solo se guidato e con gravi errori Applica le conosce con imprecisione nell’esecuzione dei compiti semplici Esegue compiti semplici senza errori sostanziali, ma con alcune incertezze. Essenziali con eventuali approfondimenti guidati Esegue correttamente compiti semplici ed applica le conoscenze anche a problemi complessi, ma con qualche imprecisione Sostanzialmente complete con qualche approfondimento autonomo Applica autonomamente e correttamente le conoscenze a problemi complessi Organiche, approfondite ed ampliate in modo autonomo e personale. Applica le conoscenze in modo corretto, autonomo e creativo a problemi complessi. Comunica in modo scorretto ed improprio Comunica in modo non sempre coerente. Ha difficoltà a cogliere i nessi logici; compie analisi lacunose Comunica in modo semplice, ma adeguato. Incontra qualche difficoltà nelle operazioni di analisi e sintesi, pure individuando i principali nessi logici. Comunica in modo abbastanza efficace e corretto. Effettua analisi, coglie gli aspetti fondamentali, incontra qualche difficoltà nella sintesi Comunica in modo efficace ed appropriato. Compie analisi corrette ed individua collegamenti. Rielabora autonomamente e gestisce situazioni nuove non complesse Comunica in modo efficace ed articolato. Legge criticamente fatti ed eventi, documenta adeguatamente il proprio lavoro. Gestisce situazioni nuove, individuando soluzioni originali. 3-4 5 6 7 8-9 10 4 METODOLOGIA DIDATTICA o o o o o o o o Lezioni frontali Tesine Ricerche Lavori di gruppo Esperienze di laboratorio Proiezione di film e videocassette Utilizzo del laboratorio informatico Utilizzo delle lavagne interattive e luminose 5 PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE 6 RELIGIONE a.s. 2013/2014 Insegnante: VINCENZO PATELLA OBIETTIVI Di ciascuna delle unità didattiche affrontate si è posto il confronto tra la concezione cattolica sull’argomento ed il pensiero laico in un’ottica di rispetto e pluralismo di pensiero. COMPETENZE - Conoscere e valutare criticamente le varie “critiche della religione” dell'età moderna. - Conoscere i principi etici cristiani fondamentali. - Confrontarsi con la dottrina sociale cattolica e apprezzarne i valori. CONOSCENZE 1. LO SVILUPPO TECNOLOGICO. IL PROGRESSO A. Lo sviluppo tecnologico presenta ambivalenze che si manifestano con polarità di segno contrario in relazione al rapporto dell’uomo: con la natura; con gli altri uomini; con i valori. B. Polarità nei confronti del rapporto con la natura; l’uomo non più vittima della natura; la natura come vittima dell’uomo. C. Polarità nei confronti del rapporto con gli altri: gli uomini sono più vicini e la solidarietà è più realizzabile; gli uomini sono più divisi e la conflittualità trova nuove forme (razzismo, antisemitismo...). D. Polarità nei confronti del rapporto con i valori: creatività; produzione/valori = schiacciamento (giustizia, onestà ≠ potere, tangentopoli). E. Le nuove forme di violenza: sottosviluppo, disoccupazione; nazionalismi, totalitarismi e nuove istanze di partecipazione democratica. 2. CHIESA E MONDO: alleati o concorrenti A. La nuova impostazione della Chiesa e una ridefinizione dei ruoli a partire dal Concilio Vaticano II: nella nuova ottica si superano le due posizioni di contrapposizione e di paternalismo per sostituirvi quella di ″rispetto e distinzione″ e di ″ condivisione e servizio″. B. La Chiesa cammina insieme al mondo. Rapporti tra il Dio cristiano ed il dio dei filosofi moderni-contemporanei. 3. NUOVA SOCIETÀ NUOVI PROBLEMI A. Le nuove aree in cui si presentano come problematiche le mediazioni morali sono in particolare quelle della sessualità, della famiglia, della società e dell’obiezione di coscienza. B. Sessualità: uso della sessualità; femminismo; contraccezione; aborto; aids; omosessualità; transessualità; clonazione; inseminazione artificiale. Il matrimonio nella concezione cattolica ed in quella umanistica. Il senso di una vita a due; il progetto di una convivenza non garantita civilmente; aspetti culturali. C. Famiglia: fertilità; divorzio; vita di coppia. D. Società: i diritti umani; europeismo; interferenze tra nazioni; superamento od accentuazione dei nazionalismi; problemi nord-sud. 7 E. Nuovo rapporto cittadino/scelte etiche sociali. Le obiezioni di coscienza: al servizio militare e all’uso delle armi; alle spese militari; a pratiche sanitarie (aborto). METODI Tipologia di lezione - Lezione frontale - Dialogo interattivo in classe Forme di organizzazione del lavoro (lavori di gruppo, approfondimenti tematici, relazionilezioni individuali, ecc.) - Dibattito in classe in merito alle lezioni esposte MEZZI E STRUMENTI - Testo: G. De Bortolo, I volto dell’altro. - Brani scelti dal docente: da testi sacri, da documenti del magistero, da quotidiani e riviste VALUTAZIONE Modalità della misurazione - Giudizio secondo normativa Criteri di valutazione - Impegno e partecipazione attiva, capacità di relazionarsi con i compagni e la collaborazione nel dialogo educativo. Roma, 15 maggio 2014 GLI STUDENTI IL DOCENTE 8 ITALIANO DOCENTE: prof. Stefano CONTI LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Baldi/Giusso/Razzetti/Zaccaria, “Attualità della Letteratura”, vol.3, Paravia OBIETTIVI Conoscenza della lingua italiana nei suoi aspetti grammaticali lessicali e semantici. Conoscenza dei movimenti letterari e culturali sviluppatesi in Italia, contesto storico e socioeconomico che li ha visti nascere. Conoscenza di alcuni autori, colti attraverso la parte più significativa della loro produzione, nonchè attraverso il contesto storico, sociale ed ideologico da cui essa è scaturita. COMPETENZE Comprensione ed uso corretto della lingua in diverse situazioni comunicative. Saper produrre “Testi scritti”di diversi tipi. Saper analizzare i contenuti di un'opera letteraria illustrandoli in forma chiara e con coerenza. CAPACITA' Acquisizione di un metodo di lavoro. Analizzare e contestualizzare i testi. Condurre una lettura autonoma e critica. Orientarsi tra le problematiche di tipo culturale, sociale, economico e politico che concorrono alla definizione di un movimento letterario o di un'opera letteraria. METODI Lezione frontale, discussione guidata, lettura individuale e di gruppo. MEZZI Manuale di letteratura. VERIFICHE Le verifiche scritte sono state svolte secondo le tipologie previste dal nuovo Esame di Stato. Di esse si è valutato: o conoscenze dell'argomento; o pertinenza del contenuto alla traccia; o capacità di elaborazione personale; o correttezza formale (sotto il profilo ortografico , sintattico e lessicale). Le verifiche orali sono state svolte attraverso interrogazioni di tipo pluridisciplinare, collegando la letteratura al periodo storico relativo. Per la valutazione orale si è fatto anche uso di questionari e test. Tutti i tipi di verifica sono stati svolti ad accertare il grado di padronanza complessivo della materia, la capacità di effettuare collegamenti e proprietà di linguaggio. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in maniera sufficiente, accanto ad un gruppo che ha seguito costantemente ed ha partecipato a diverse attività extrascolastiche, ve n'è stato un altro che ha lavorato faticosamente durante l'ultima parte dell'anno a causa di lacune pregresse, numero di assenze elevato e scarso impegno. 9 CONTENUTI Modulo 1: Il Decadentismo europeo ed italiano UD1: Le origini francesi UD2: Il Simbolismo UD3: L’estetismo UD4: Il Decadentismo in Italia Modulo 2: Incontro con l’autore – D’Annunzio UD1: La vita, le idee, la personalità UD2: L’estetismo: “Il Piacere” UD3: Il superuomo UD4: Il panismo: “La pioggia nel pineto” UD5: la fase notturna Modulo 3: Incontro con l’autore – Pascoli UD1: La vita, le idee, i temi della poesia UD2: La poetica del fanciullino UD3: Struttura e temi di Myricae UD4: Novembre, X Agosto UD5: Struttura e temi dei Canti di Castelvecchio UD6: Il gelsomino notturno Modulo 4: Incontro con l’autore – Svevo UD1: l’uomo, la cultura, la poetica UD2: L’inetto nei primi due romanzi UD3: Il romanzo della coscienza Incontro con l’autore – Pirandello Modulo 5: UD1: La formazione culturale e le idee UD2: La poetica dell’umorismo UD3: I romanzi: stile e linguaggio UD4: Il teatro Modulo 6: Il primo Novecento UD1: Il contesto storico-culturale UD2: I Crepuscolari UD3: I Futuristi Modulo 7: Incontro con l’autore – Ungaretti UD1: Vita, opere, poetica UD2: “Il porto sepolto” UD3: “Veglia” UD4: “San Martino del Carso” Modulo 8: Incontro con l’autore – Montale UD1: Vita, opere, pensiero UD2: “Meriggiare pallido e assorto” UD3: “Non chiederci la parola” UD5: “La storia” Modulo 9: Incontro con l’autore – Saba UD1: Vita, opere, pensiero UD2: “La capra” UD3: “Trieste” UD4: “Amai” ROMA, 15 maggio 2014 IL DOCENTE GLI STUDENTI 10 STORIA DOCENTE: prof. Stefano CONTI LIBRO DI TESTO ADOTTATO: S, Paolucci, G. Signorini, “La Storia in Tasca”, vol. 5, Zanichelli OBIETTIVI: Conoscere i principali avvenimenti dell'epoca studiata, saperli interpretare e collegare; Acquisire capacità di sintesi; Sapersi esprimere in modo corretto e con i termini propri della disciplina; Saper assumere e presentare con chiarezza i propri punti di vista sulle problematiche storiche affrontate. METODI Lezione frontale,discussione guidata MEZZI Libro di testo STRUMENTI DI VALUTAZIONE Interrogazioni orali. Questionario scritto. CONTENUTI Modulo 1: L’Italia giolittiana UD1: Il programma di Giolitti UD2: Il grande balzo industriale UD3: Dualismo economico UD4: La fine del compromesso giolittiano Modulo 2: La grande guerra e la rivoluzione russa UD1: Cause, dinamiche, esiti UD2: La posizione italiana UD3: Dinamiche ed esiti della rivoluzione russa Modulo 3: La lunga crisi europea UD1: I trattati di pace UD2: Il biennio rosso UD3: L’Italia dallo stato liberale al fascismo Modulo 4: L’età dei totalitarismi UD1: La crisi americana ed il New deal UD2: L’Italia fascista UD3: Il nazismo UD4: L’Europa democratica La seconda guerra mondiale e la ricostruzione Modulo 5: UD1: Cause, dinamiche, esiti UD2: La situazione postbellica UD3: L’Italia repubblicana Roma, 15 maggio 2014 GLI STUDENTI IL DOCENTE 11 INGLESE 12 13 ITAS G. Garibaldi-Roma Anno scolastico 2013-2014 CLASSE QUINTA sez. E Docente: Teresa Musella Docente tecnico-pratico: Federica Colella INDUSTRIE AGRARIE RELAZIONE CONCLUSIVA VALUTAZIONE DELLA CLASSE Comportamento La classe ha dimostrato, nell’insieme, interesse e partecipazione per la materia riportando a fine anno una valutazione positiva. Solo pochi studenti si sono applicati con irregolarità ed i loro risultati non sono sempre stati pienamente sufficienti, ma l’impegno dimostrato nelle prove di recupero li ha portati al raggiungimento degli obiettivi minimi in tutte le unità didattiche svolte. In laboratorio la maggior parte degli alunni si è comportata in modo responsabile dimostrando la volontà di cogliere i risvolti pratici della disciplina. La frequenza alle lezioni è stata abbastanza regolare per la maggior parte degli alunni. Dal punto di vista disciplinare gli alunni hanno evidenziato il raggiungimento di un buon grado di maturità, che è stato favorito da un rapporto positivo con gli insegnanti. Inoltre, le dinamiche di gruppo interne, hanno fornito un apporto qualitativo al rendimento globale della classe. Conoscenze e competenze In generale il rapporto degli alunni con la materia è stato di sufficiente attenzione ed interesse. Alcuni allievi hanno acquisito un livello di conoscenze e di competenze discrete Gli alunni hanno, in generale, partecipato al dialogo educativo, chiedendo chiarimenti e approfondimenti sugli argomenti svolti. Il programma di chimica e l’attività di laboratorio sono stati eseguiti secondo la programmazione fatta ad inizio anno. OBIETTIVI, Obiettivi formativi La maggior parte degli alunni presenta basi scientifiche sufficienti; per pochi tali basi sono meno solide e derivano da carenze accumulate nell’intero percorso scolastico. La padronanza del linguaggio tecnico, della simbologia chimica non è pertanto stata raggiunta da tutti. Buona parte della classe ha saputo sufficientemente sviluppare le abilità tecnico-operative acquisite fondendole con il sapere teorico. In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti, se pur a livelli differenziati, i seguenti obiettivi in termini di: Conoscenza. Saper descrivere le linee tecnologiche di trasformazione nella produzione del vino, del latte alimentare, del burro, del formaggio e dell'olio. Competenza. Applicare le conoscenze di chimica già acquisite nei precedenti anni scolastici. Stabilire la qualità delle materie prime e dei prodotti e la loro conformità alla normativa di legge. Capacità. Affrontare con sufficiente autonomia le analisi chimiche più significative del vino, latte e olio e valutare i dati ottenuti. Definire interventi tecnici atti a migliorare la qualità dei prodotti. STRATEGIE ADOTTATE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI q La materia è stata presentata agli studenti come insieme di tecnologie fondate su principi di fisica, chimica e biochimica già noti dai corsi svolti negli anni precedenti. In tal modo essi sono stati stimolati a riflettere sulle conoscenze già acquisite e a valutare criticamente le possibili scelte tecnologiche confrontandole con quelle di impiego corrente. q In tutti gli argomenti trattati si è posta maggior attenzione ai principi che costituiscono la base di una razionale pratica tecnologica mentre sono stati meno approfonditi gli impianti e i macchinari impiegati. 14 q E' stata messa in evidenza l'importanza dell'attività di laboratorio per la preparazione professionale dei candidati, con riferimento sia all'esecuzione delle determinazioni sia ai metodi di calcolo stechiometrico impiegati. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE • Per le verifiche orali, le valutazione sono state attribuite seguendo la griglia di valutazione approvata dal Collegio Docenti. • Per le verifiche orali fatte in forma scritta, redatte in forma di domande a risposta breve che hanno fatto riferimento ai processi cognitivi di conoscenza, applicazione ed analisi, si è individuato il punteggio massimo della prova, lo si è suddiviso in parti uguali e a ciascuna è stato collegato un voto in decimi. • Per le verifiche di laboratorio, si è fatto riferimento alla comprensione delle tecniche impiegate e all' interpretazione dei risultati analitici più che all' accuratezza della misura. MATERIALI DIDATTICI • Lezioni frontali • Laboratori • Libro di testo: Vezzosi –Tecniche agroalimentari.- Ed. Edagricole • Appunti dalle lezioni TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE • Prove scritte • Verifiche orali • Prove di laboratorio Valutazione Sono stati utilizzati i seguenti parametri di valutazione: • Acquisizione dei contenuti • Sviluppo delle competenze specifiche • Sviluppo delle competenze comunicative • Capacità di operare raccordi tra i diversi nuclei concettuali • Capacità di giudizio critico autonomo • Impegno, interesse e partecipazione alle attività didattiche TEMPI DI INSEGNAMENTO Il programma è stato svolto secondo la seguente suddivisione temporale: alla data del 15/5/2014 sono state svolte complessivamente 111 ore di lezione Dopo la data del 15 maggio 2014 si prevede di completare il programma trattando l'industria del formaggio. Le ore rimanenti sono destinate al ripasso e all’esposizione orale degli alunni in modo tale da prepararli adeguatamente sia alla prova scritta che all’orale. 15 Programma svolto L’INDUSTRIA ENOLOGICA Il vino: denominazione e classificazione Dalla vite all’uva L’uva e la vendemmia Il raspo Gli acini I componenti chimici dell’uva Gli zuccheri Gli acidi I fenoli Le sostanze azotate Le sostanze aromatiche I vinaccioli La maturazione dell’uva e la raccolta Il ciclo di fruttificazione La vendemmia La raccolta manuale La raccolta meccanica Il conferimento dell’uva alla cantina Dall’uva al mosto Composizione del mosto Ammostamento delle uve per la fermentazione in rosso Pigiatura e diraspatura Ammostamento delle uve per la fermentazione in bianco Pigiatura Sgrondatura Pressatura Solfitazione dei mosti Vantaggi dell’anidride solforosa Ruolo antisettico Azione riducente Azione di estrazione del colore Influenza positiva sulla defecazione del mosto Svantaggi dell’anidride solforosa Fermentazione alcolica I lieviti enologici: classificazione La trasformazione del mosto d’uva in vino La fermentazione alcolica: l’aspetto biochimico I fattori che condizionano la fermentazione alcolica I prodotti secondari della fermentazione alcolica Composizione del vino Le alterazioni del vino e la conservazione del vino Invecchiamento e imbottigliamento 16 INDUSTRIA OLEARIA Le olive e la raccolta L’oliva: morfologia e costituenti del frutto La raccolta Dall’oliveto al frantoio: l’immagazzinamento delle olive Le tecnologie di estrazione dell’olio Defogliatura e lavaggio delle olive Sistemi di lavorazione e di preparazione della pasta Estrazione dell’olio dalla pasta oleosa Lavorazione tradizionale Separazione dell’olio per pressione e centrifugazione. Qualità e classificazione degli oli di oliva La composizione chimica dell’olio: frazione saponificabile e insaponificabilke Classificazione degli oli di oliva Conservazione e confezionamento dell’olio Difetti e alterazioni dell’olio di oliva Irrancidimento idrolitico Irrancidimento ossidativo La rettificazione dell’olio INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA Il latte: definizione e requisiti Classificazione in base al trattamento Composizione del latte Glucidi ed alterazioni a carico del lattosio Proteine Lipidi Enzimi Il valore alimentare del latte La tecnologia del latte alimentare Il ricevimento del latte La scrematura L’omogeneizzazione I trattamenti termici Il confezionamento Le centrali del latte La classificazione del latte alimentare Latti alimentari speciali Argomenti da svolgere dopo il 15 /05/2014 Crema e burro 17 Programma di Laboratorio Analisi del mosto - Determinazione del grado zuccherino (metodo densimetrico, rifrattometrico, chimico); - Determinazione dell'acidità totale. Analisi del vino - Determinazione grado alcolico; - Determinazione acidità totale; - Determinazione dell'acidità volatile (con distillatore Palieri); - Determinazione dell'anidride solforosa totale. Analisi dell'olio - Determinazione dell'acidità; - Determinazione del numero di perossidi; - Saponificazione; - Comportamento dell'olio alla luce di Wood; - Analisi spettrofotometrica. Da fare Analisi del latte - Determinazione della densità; - Determinazione dell'acidità; - Determinazione della sostanza grassa; - Saggi per determinare lo stato di conservazione del latte. Roma, maggio 2014 I rappresentanti degli studenti Il docente Il docente tecnico-pratico 18 ENTOMOLOGIA AGRARIA A.S. 2013 - 2014 DOCENTE Prof.re Stefano FRANCHI LIBRO DI TESTO FITOPATOLOGIA E ENTOMOLOGIA AGRARIA – Ferrari Marcon Menta - ED. Ed agricole Bologna COMPETENZE Conoscere la morfologia generale degli insetti. Conoscere l’anatomia e la fisiologia generale degli insetti. Conoscere le metodologie di lotta. Utilizzare un corretto lessico scientifico. Utilizzare un metodo di studio e di lavoro razionale ed efficace. Rilevare le caratteristiche qualitative di strutture di insetti attraverso l’uso di strumenti di osservazione. Conoscere i principi di classificazione biologica. COMPETENZE Utilizzare le conoscenze morfologiche esterne per una corretta individuazione del danno. Individuare, utilizzando conoscenze più analitiche, con un certo margine di approssimazione la Famiglia. Utilizzare le conoscenze anatomiche e fisiologiche nei vari ambiti colturali quale supporto all’individuazione dell’agente di danno. Individua in funzione dell’agente di danno il corretto metodo di lotta. CAPACITA’ Analizzare la struttura morfologica esterna dell’insetto ed essere in grado di stabilirne l’Ordine di appartenenza. Determinare in funzione dell’apparato boccale il tipo di danno arrecato e viceversa. Determinare in funzione dell’ovopositore il tipo di danno arrecato. Determinare l’Ordine, in funzione di alcune specifiche alterazioni riscontrabili sul vegetale. Analizzare i danni e gli agenti in funzione delle terapie. Valutare l’opportunità o meno di intervenire sul controllo dell’agente di danno anche nel rispetto dell’impatto ambientale che la metodologia di lotta implica. METODI E MEZZI Slide di presentazione Lucidi Libro di testo Lezione interattiva Discussione in classe Lavoro a casa Uso di INTERNET 19 VERIFICHE Interrogazioni e test PARTE GENERALE Tegumento; Morfologia del: Capo: Elementi costitutivi: Occhi; Antenne; Apparato boccale: Classificazione e anatomia. Torace: Ali: Classificazione e Morfologia; Zampe: Classificazione e Morfologia; Addome: Classificazione e organi annessi. Anatomia Sistema muscolare: Anatomia e fisiologia. Sistema nervoso: Centrale; Viscerale; Periferico e Sensoriale; Organi produttori di luci e suoni; Anatomia e Fisiologia. Apparato digerente: Anatomia e fisiologia; Regimi dietetici. Apparato respiratorio: Anatomia e fisiologia; Speciali tecniche respiratorie. Apparato circolatorio: Anatomia e fisiologia; Sistema vascolare; Sistema lacunare; Emolinfa. Apparato escretore: Anatomia e fisiologia; Apparato secretore: Sistema endocrino; Sistema esocrino: Classificazione dei feromoni e relative funzioni. Apparato riproduttore: Maschile; Femminile; Riproduzione: Classificazione per tipi. Accrescimento post-embrionale: Mute; 20 Metamorfosi; Stadi post-embrionali; Classificazione delle pupe e delle larve Lotta Aspetti generali; Classificazione delle tipologie di intervento: Lotta biologica: Metodologie; Interventi biotecnologici: Tecniche di uso dei feromoni; Tecniche di cattura e metodi di campionamento Interventi chimici: Classificazione; Norme pratiche per il corretto uso dei presidi fitosanitari; Lotta guidata e integrata: Individuazione della soglia di intervento PARTE SPECIALE PER OGNI INSETTO SONO STATI I SEGUENTI ARGOMENTI: Ordine di appartenenza: Morfologia, anatomia e caratteristiche peculiari; Famiglia di appartenenza: Caratteristiche peculiari rispetto all’ordine; Nome scientifico; Nome comune; Morfologia e anatomia; Piante ospiti; Identificazione del danno; Ciclo biologico; Lotta. ELENCO DEGLI INSETTI STUDIATI: OLIVO: Prays oleae, Saissetia oleae, Liothrips oleae, Bactrocera (Dacus) oleae e Euphillura olivina; VITE: Lobesia botrana e Eupoecilia (Clysia) ambiguella; MELO: Carpocapsa pomonella, Cossus cossus, Zeuzera pyrina e Aphis pomi; PESCO: Myzus persicae, Cydia molesta e Ceratitis capitata. PATATA: Dorifora decemlineata CILIEGIO: Rhagoletis cerasi e Myzus cerasi VARIE: Melolonta melolonta, Ostrinia nubilaris, Grillotalpa Grillotalpa, Agriotes spp. e Diabrotica virgifera virgifera. 21 Classe 5 Sez. E Anno Scolastico2013-14 Docente Francesco Nardi Materia:Coltivazioni Arboree (Agronomia) OBIETTIVI Conoscenze: Al termine del corso di studio, la classe, in generale, conosce: le principali funzioni biologiche delle piante; il ciclo di sviluppo e di produzione delle più importanti colture arboree; i rapporti tra la coltura e l’ecosistema di cui fa parte; le l’utilizzazione, commerciale e non, delle colture trattate Capacità: Al termine del corso di studio, la classe, in generale, ha acquisito la capacità di individuare gli aspetti agronomici, produttivi e di difesa delle principali e più diffuse colture della zona, saper agire per ottenere il miglior rendimento agronomico e produttivo, saper agire per la loro difesa e contemporaneamente salvaguardare l’agroecosistema, nonché i elaborare i criteri per un possibile riequilibrio dello stesso. Competenze: Al termine del corso di studio, la classe, in generale, ha le competenze per sintetizzare conoscenze interdisciplinari in chiave ecologica. In definitiva in essi, futuri tecnici agricoli, deve maturare una coscienza ecologica, in modo che in futuro possono operare delle scelte tecniche rispettose dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi che popolano la biosfera.……………. METODO L'attività didattica è stata svolta attraverso: lezione frontale Visione di filmati, documentari, lezioni pratiche in video esercitazioni in campo assegnazione sistematica e controllo di esercizi da svolgere a casa STRUMENTI DI LAVORO Libro di testo: Coltivazioni Arboree, autori Valli e Corradi, Ed. Calderini L:I:M: Materiale foto video VERIFICHE Le prove sommative sono state costituite da: verifiche scritte tradizionali, test, questionari, relazioni, interrogazioni: gli esiti delle verifiche sono state comunicate agli alunni volta per volta. OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ha raggiunto, in generale, gli obiettivi individuati nella programmazione di inizio anno. Alcuni studenti hanno raggiunto discreti, se non buoni, risultati. Il comportamento è stato corretto Roma, ……. Prof. Francesco Nardi 22 ISTITUTO TECNICO AGRARIO “G.GARIBALDI” - ROMA PROGRAMMA DI AGRONOMIA – COLTIVAZIONI ARBOREE CLASSE V° E ANNO SCOLASTICO 2013-14 ARBORICOLTURA GENERALE APPARATO RADICALE CHIOMA SVILUPPO GEMME E GERMOGLI BIOLOGIA FIORALE ACCRESCIMENTO DEL FRUTTO E MATURAZIONE VIVAISMO PROPAGAZIONE DELLE PIANTE IMPIANTO GESTIONE DEL SUOLO IRRIGAZIONE NUTRIZIONE MINERALE POTATURA PRODUZIONE INTEGRATA E BIOLOGICA ARBORICOLTURA SPECIALE VITE CENNI BOTANICI FISIOLOGIA PORTINNESTI E PROPAGAZIONE VITIGNI AMBIENTE PEDOCLIMATICO IMPIANTO DEL VIGNETO SISTEMI DI ALLEVAMENTO POTATURA DI PRODUZIONE CONCIMAZIONE CURE COLTURALI DIVERSE VENDEMMIA OLIVO CENNI BOTANICI FISIOLOGIA CULTIVAR PROPAGAZIONE AMBIENTE PEDOCLIMATICO IMPIANTO DELL'OLIVETO FORME DI ALLEVAMENTO POTATURA DI PRODUZIONE CONCIMAZIONE CURE COLTURALI DIVERSE RACCOLTA ROMA 15/05/2014 Prof. Francesco NARDI 23 I.T.A.S. “G. Garibaldi” Programma svolto Materia estimo classe V sez. E a.s. 2013/2014 Prof. Riviezzo MODULO 1– Ripasso della matematica finanziaria U.D. 1 Calcoli in regime di interesse semplice e composto U.D. 2 Le annualità e le poliannualità u U.D. 1 U.D. 2 Contenuti - L’interesse - Calcolo del montante semplice - Calcolo del valore attuale - Lo sconto razionale e commerciale - calcolo delle rendite frazionate - Calcolo dell’interesse composto - Le annualità limitate - Reintegrazione e ammortamento - Le annualità illimitate - Le poliannualità limitate - Le poliannualità illimitate - Valore di capitalizzazione PREREQUISITI Nozioni di matematica finanziaria OBIETTIVI Conoscenze • Conoscere tutte le formule legate ai calcoli finanziari indispensabili nell’attuazione delle valutazioni estimative Competenze • Saper applicare le formule della matematica finanziaria a seconda del criterio di stima che si intende adottare e a seconda del procedimento MODULO II – Estimo Generale U.D. 1 Significato dell’estimo U.D. 2 Gli aspetti economici di stima U.D. 3 I procedimenti di stima u U.D. 1 U.D. 2 U.D. 3 Contenuti - Definizione di estimo - Caratteri del giudizio di stima - Il micro e macro estimo - Prezzo di mercato e valori di stima - I criteri di stima del microestimo - I criteri di stima del macroestimo - La comparazione come base del metodo di stima 24 - Procedimenti per la determinazione del valore di mercato Il parametro di stima Il principio dell’ordinarietà Comodi e scomodi , aggiunte e detrazioni Il procedimento sintetico Il procedimento analitico PREREQUISITI Formule di matematica finanziaria Elementi di calcolo matematico Elementi di economia politica e di diritto OBIETTIVI Conoscenze Competenze • Conoscere le finalità dell’estimo e i campi di applicazione • Conoscere gli aspetti economici di un bene oggetto di stima Conoscere il criterio di stima da applicare in funzione dello scopo • Conoscere i procedimenti sintetici e analitici per la valutazione estimativa in relazione agli aspetti economici di un bene • Essere in grado di impostare una relazione di stima • Essere in grado di individuare l’aspetto economico più rappresentativo di un certo bene • Essere in grado di calcolare in linea generale il valore di un bene applicando il procedimento più adeguato e il metodo più corretto MODULO III – Estimo rurale U.D. 1 La stima dei fondi rustici U.D. 2 La stima relativa ai frutteti U.D. 3 Le stime relative ai miglioramenti fondiari u Contenuti U.D. 1 - U.D. 2 U.D. 3 Scopi della stima e aspetti economici dei fondi Stima del valore di mercato con procedimenti sintetici e stima analitica Aggiunte e detrazioni al valore capitale Concetto di frutti pendenti e anticipazioni colturali Identificazione dei fabbricati rurali Ordinarietà e straordinarietà dei fabbricati rurali Stima dei fabbricati Stima delle scorte aziendali Generalità Stima del valore terra nuda Stima del valore del frutteto Stima del valore del soprassuolo Determinazione dell’età del massimo tornaconto Generalità sui miglioramenti fondiari Stima del costo di un miglioramento fondiario Giudizi di convenienza ai miglioramenti fondiari Stima di un fondo suscettibile di ordinario miglioramento PREREQUISITI Nozioni di estimo generale 25 Nozioni di matematica finanziaria Conoscenze di economia generale e di economia agraria OBIETTIVI Conoscenze • Sapere quali beni rustici possono essere • Saper stimare, per i frutteti di qualsivoglia tipo, il valore della terra nuda, il valore arboreto e il oggetto di valutazione e quali caratteristiche hanno influenza sul loro valore soprassuolo valore • Saper valutare il costo di un miglioramento • Saper applicare alla stima dei fondi rustici fondiario, guidicarne la convenienza e stimare un i procedimenti insegnati dall’estimo fondo suscettibile di miglioramento generale • • Saper fare un bilancio aziendale • Saper stimare i frutti pendenti e le anticipazioni colturali MODULO IV – Estimo Legale U.D. 1 La stima dei danni U.D. 2 Le espropriazioni per causa di pubblica utilità U.D. 3 Servitù prediali coattive u Contenuti U.D. 1 - Il contratto di assicurazione La valutazione dei danni ai fabbricati causati da incendio I principali riferimenti normativi L’iter del procedimento di esproprio Indennità di esproprio Il calcolo dell’indennità di esproprio per le aree fabbricabili Il calcolo dell’indennità di esproprio per le aree non fabbricabili Il calcolo dell’indennità per i fabbricati - L’usufrutto Il valore dell’usufrutto Il valore della nuda proprietà I principali riferimenti normativi Significato e caratteristiche delle servitù prediali Criteri generali per il calcolo dell’indennità nelle servitù prediali coattive Servitù di passaggio coattivo Servitù di acquedotto e scarico coattivo Servitù di elettrodotto Servitù di oleodotto e metanodotto I principali riferimenti normativi I tipi di successione Valutazione dell’asse ereditario Calcolo delle quote di diritto e di fatto U.D. 2 U.D. 3 U.D. 4 U.D. 5 PREREQUISITI Nozioni di diritto Elementi di estimo generale ed urbano Elementi di matematica finanziaria 26 OBIETTIVI Conoscenze • Conoscere la metodologia per effettuare la stima dei danni • Conoscere le caratteristiche delle principali di servitù prediale coattive e i procedimenti per il calcolo della relativa indennità • Conoscere l’iter espropriativo e i procedimenti per la valutazione dell’indennità di esproprio. • Conoscere i principali riferimenti normativi che regolano la successione ereditaria e le procedure per la valutazione dei valori dei beni che rientrano nella successione Competenze • • • • • . Saper calcolare la stima dei danni Saper calcolare l’indennità di esproprio nelle espropriazioni per causa di pubblica utilità Saper calcolare l’indennità nelle servitù prediali coattive Saper calcolare la stima del diritto di usufrutto e del diritto del nudo proprietario. Saper calcolare e ripartire un asse ereditario stessa • Conoscere la normativa che regola il diritto di usufrutto, uso e abitazione e i procedimenti che ne permettono la stima METODOLOGIA Per quanto riguarda le indicazioni metodologiche bisogna rendere comprensibile agli allievi le finalità, gli obiettivi, i contenuti e le modalità di valutazione. Saranno utilizzati nell’esposizione dei contenuti le seguenti metodologie di lavoro: lezione frontale, discussione in aula, esercitazioni individuali, esercitazioni in classe e a casa, simulazione di casi pratici, ricerche personali. Si cercherà, inoltre, di concretizzare gli argomenti con frequenti riferimenti a situazioni attuali e con applicazioni a casi oggettivi. STRUMENTI Gli strumenti utilizzati saranno quelli classici (libro di testo, materiale di documentazione, diapositive) e quelli messi a disposizione dalla scuola (computers, internet, cd-rom, videocassette, documentari, conferenze etc.). VERIFICHE Le verifiche saranno sia formative sia sommative. Le valutazioni formative hanno lo scopo di controllare in itinere il processo dì insegnamentoapprendimento e l'adeguatezza dei metodi utilizzati per il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati. Occorrono quindi strumenti diagnostici tempestivi che riducano il più possibile l'incidenza delle variabili soggettive nell'apprezzamento delle prestazioni degli alunni. Tali strumenti consisteranno in: • quesiti a riposta singola; • quesiti a risposta multipla; • trattazione sintetica di argomenti; • risoluzione di problemi. Le valutazioni sommative saranno effettuate al termine di un modulo o di più unità didattiche, con il duplice scopo di misurare i risultati complessivi dell'insegnamento e di classificare le prestazioni dei singoli alunni. Per questo tipo di valutazioni saranno utilizzate le prove scritte e le prove strutturate elencate nel punto precedente. Si allegano alla presente i criteri utilizzati per la valutazione delle prestazioni degli alunni e la griglia di valutazione. Gli Alunni: Il docente: 27 ZOOTECNIA a.s. 2013/2014 Prof.ssa: MAI Giovanna Ester Classe 5 sez. E Libro di testo: Dialma Balasini, Zootecnia applicata-Bovini e bufali, Edagricole OBIETTIVI DISCIPLINARI Al termine del corso gli allievi devono conoscere e saper usare in modo critico e approfondito il linguaggio disciplinare. Devono conoscere le principali specie allevate e saper dare indicazioni precise sul loro impiego produttivo. Devono aver acquisito le conoscenze generali delle tecniche di allevamento, saperle rapportare fra loro e con le conoscenze apprese negli anni precedenti. Inoltre devono essere in grado di effettuare approfondimenti e collegamenti interdisciplinari in modo autonomo. OBIETTIVI MINIMI • conoscere la classificazione produttiva degli animali di interesse zootecnico • conoscere i principi di base delle tecniche di allevamento • conoscere la riproduzione animale e le produzioni economiche di maggior interesse • conoscere i principi della valutazione morfologica e genetica degli animali allevati METODOLOGIA DIDATTICA Lezioni frontali, esercitazioni, uso del web e di lucidi. Ricerche individuali. VERIFICHE Verifiche frontali; test a risposta breve e a SM. OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ha seguito con interesse e partecipazione le lezioni e le esercitazioni raggiungendo risultati mediamente soddisfacenti. Non si sono evidenziati particolari problemi di tipo disciplinare. CONTENUTI RIEPILOGO SULL’ALIMENTAZIONE DEL BESTIAME Tecniche di conservazione dei foraggi: fienagione e insilamento. I mangimi. L’unifeed. La distribuzione computerizzata degli alimenti concentrati. Dismetabolie connesse ad errori di natura alimentare: chetosi, timpanite, collasso puerperale, acidosi ruminale, dislocazione dell’abomaso, tossicosi da urea o da eccesso proteico, tetania da erba, latte a basso tenore in grasso. CENNI DI GENETICA Caratteri qualitativi e quantitativi Media e dev. standard. L’ereditabilità. L’eterosi. L’incrocio (di 1° generazione, di sostituzione), gli ibridi commerciali, l’ibridazione, il meticciamento. La consanguineità. Eredità citoplasmatica. Dimorfismo sessuale. Gemellarità e free-martinismo. 28 I BOVINI Tassonomia zootecnica. I tipi morfologici. Classificazione in base alle attitudini produttive prevalenti. La valutazione morfologica e funzionale. Le categorie bovine. Razze italiane da latte: Frisona Italiana, Bruna Italiana. Razze estere da latte: Frisona p.n., F. Olandese, F. Statunitense, F. Canadese, Ayrshire, Guernsey, Jersey. Razze italiane da carne: Chianina, Marchigiana, Romagnola, Piemontese, Maremmana, Podolica Italiana. Razze estere da carne: Charolaise, Limousine. Razze a duplice attitudine: Pezzata Rossa Italiana. LA RIPRODUZIONE Anatomia e fisiologia dell’app. genitale femminile. Ciclo estrale. Sincronizzazione degli estri. Fecondazione artificiale. Embryo-transfer. Clonazione da cellule somatiche e da cellule germinali. Ovum pick up. Gravidanza. Parto. LA PRODUZIONE DEL LATTE Istologia, anatomia, fisiologia e zoognostica della ghiandola mammaria. Il colostro. Il latte bovino. Lo svezzamento. La curva di lattazione. La mastite. La mungitura meccanica. LA PRODUZIONE DELLA CARNE La linea vacca-vitello. Vitello da latte a carne bianca: tecniche di allevamento, direttive comunitarie per l’allevamento. Vitellone precocissimo: tecniche di allevamento, cenni sul razionamento. Vitellone precoce: tecniche di allevamento, cenni sul razionamento. Vitellone: tecniche di allevamento, cenni sul razionamento. Valutazione degli animali ingrassati. La resa alla macellazione. Macellazione e valutazione delle carcasse. Roma, 15 maggio 2014 IL DOCENTE 29 I.T.A.S. “G. Garibaldi” Programma svolto Materia meccanica classe V sez. E a.s. 2013/2014 MACCHINE PER INTERVENTI SPECIALI AL TERRENO • Escavatore universale a cucchiaio rovescio. • Apripista ( o bulldozer ) • Livellatrice • Ruspe • Macchina scava-posa dreni MACCHINA PER LA LAVORAZIONE ORDINARIA DEL TERRENO • Scarificatore ( o ripper ) • VIBROTILLER • ARATRO • Avanvomero • Tipi di aratura • ERPICI • MULTILLER • COLTIVATORE • SARCHIATRICE • RINCALZATRICE • RULLO COMPRESSORE • SCAVAFOSSI TIPI DI ARATRI PIU' DIFFUSI • • • Aratri polivomeri Aratri doppi Aratri con versoio fenestrato 30 • • Aratri per lavorazione a due strati Aratro adisco VANGATRICE ESTIRPATORE ZAPPATRICE ( o FRESATRICE ) • ZAPPATRICE INTRACEPPI MACCHINE PER IL CARICO E LA DISTRIBUZIONE DEI FERTILIZZANTI • • • • • Caricaletame a benna mordente Forca meccanica Carro spandiletame Carro spandiliquame ( o carrobotte ) Spandiconcime a distribuzione generale MACCHINE PER LA SEMINA • • • Seminatrice Seminatrice di precisione Seminatrici di tuberi e bulbi Macchine per il trapianto MACCHINE PER LA DISTRIBUZIONE DEI FITOFARMACI • • • Irroratrici Impolveratrici Fumigatrici IMPIANTI E MACCHINE PER L'IRRIGAZIONE A PIOGGIA • • • LA POMPA CENTRIFUGA IMPIANTI PER L'IRRIGAZIONE LOCALIZZATA IMPIANTI PER LA FERTIRRIGAZIONE MACCHINE PER LA POTATURA • CARRO AGEVOLATORE TRAINATO • CARRO AGEVOLATORE SEMOVENTE • MACCHINA POTATRICE " A DISCHI ORIZZONTALI " • POTATRICE MECCANICA " A SEGHE CIRCOLARI " • POTATRICE MECCANICA " ATRE BARRE FALCIANTI Alunni 31 Il docente Prof. Pietro Riviezzo 32 Programma a.s. 2013/2014 Disciplina : GENIO RURALE Istituto Tecnico Agrario “ Garibaldi” - Roma PROGRAMMAZIONE All’inizio dell’anno scolastico si è proceduto a verificare il possesso dei requisiti ed il livello iniziale della classe, necessari per affrontare proficuamente il corso da svolgere. Si è rilevato un livello di preparazione scolastica scarso. E’ stato necessario prendere in considerazione la realtà scolastica in cui si operava, intesa come disponibilità di aule idonee, consistenza dell’attrezzatura didattica, struttura dell’orario di servizio, disponibilità dei colleghi a lavori interdisciplinari, potenzialità della biblioteca d’Istituto e del laboratorio, possibilità di contatti con le realtà territoriali. Finalità disciplinari La materia servirà a sviluppare le capacità logiche e critiche, unitamente al gusto della ricerca, che metteranno lo studente in grado di applicare il rigore scientifico nella sua attività e di decodificare, con una corretta interpretazione, le informazioni provenienti da diversi mezzi di comunicazione di massa. L’apprendimento mirerà in primo luogo all’acquisizione di un metodo, che permetta allo studente una corretta indagine sulle metodologie di misurazione, dando quindi importanza alla dimensione storica e sperimentale e, all’aspetto metodologico più che contenutistico tale da essere propedeutico per la professione del geometra. Il metodo sperimentale, con la caratteristica rivedibilità cui sono soggette le sue ipotesi e teorie, indicherà all’allievo la strada per formare in maniera critica una propria immagine del mondo professionale, sempre più chiara e coerente. Traguardi formativi più strettamente disciplinari riguardano: Obiettivi formativi: - la consapevolezza del ruolo della materia nell’evolversi della società e del pensiero scientifico; - la capacità di lavorare in gruppo; - la coscienza dell’importanza dei metodi di misurazione; - la capacità di comunicare i risultati riguardanti i fatti e i fenomeni studiati attraverso forme di espressione orale, scritta e grafica. Obiettivi didattici: - la capacità di acquisire dati e saperli interpretare secondo i dettami del metodo topografico; - comprendere i caratteri salienti del territorio in cui operano; - la capacità di descrivere le caratteristiche fondamentali della materia ai diversi livelli; - la capacità di valutazione dell’impatto delle innovazioni tecnologiche in ambito professionale. 33 Classe 5^ I.T.A.S. – Sez. E Insegnante Prof. Ludovico GALLI TOPOGRAFIA: MODULO A : Sistemi angolari e loro trasformazioni (sessagesimale, sessadecimale, centesimale e radianti) MODULO B: Trigonometria e Coordinate cartesiane e polari (trasformazioni) MODULO C: Triangoli rettangoli, triangoli qualunque (teorema dei seni, teorema di Carnot) MODULO D: Suddivisione dei quadrilateri in parti proporzionali COSTRUZIONI: MODULO A : Materiali da costruzione (pietre e laterizi) MODULO B: Caratteristiche meccaniche del calcestruzzo e dell’acciaio (compressione e trazione) MODULO C: Elementi strutturali degli edifici in c.a. (pilastri, travi e fondazioni) MODULO D: Analisi dei carichi MODULO E: Reazioni vincolari L’insegnante Prof. Ludovico GALLI Frascati, 8 maggio 2014 34 ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA Anno Scolastico 2013/14 Classe: VE Obiettivi Generali: Potenziamento Fisiologico, Miglioramento della: RESISTENZA: Corsa di durata continua, con progressivo aumento di intensità; circuittraining. VELOCITA’: Corsa a scatti di 30 mt. a massima velocità; staffette; ripetizioni in serie di esercizi di rapidità e forza rapida alternativi. ELASTICITA’ MUSCOLARE: Esercizi di mobilizzazione articolare attiva; esercizi di mobilizzazione articolare passiva; esercizi di stretching. FORZA: Esercizi con la palla medica; Rielaborazione e Consolidamento Schemi Motori AFFINAMENTO E INTEGRAZIONE DEGLI SCHEMI ACQUISITI PRECEDENTEMENTE: Esercizi di coordinazione neuromuscolare,andature, esercizi con piccoli e grandi attrezzi ( palle, palline, coni, cerchi,bacchette,step), basati sul rapporto corpo/ambiente/spazio. Consolidamento del carattere e sviluppo della socialità e senso civico: ACQUISIZIONE E CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI MEZZI E RISPETTO DELLE REGOLE: Organizzazione di giochi sportivi e funzioni di arbitraggio,partecipazione a tornei intrascolastici di pallavolo e calcetto. 35 Conoscenza e pratica delle attività sportive: COIVOLGIMENTO DEGLI ALUNNI AD UN’ACQUISIZIONE DI ABITUDINI DI VITA; LO SPORT COME MEZZO PER LA TUTELA DELLA SALUTE, COME ESPRESSIONE DELLA PERSONALITA’ E COME STRUMENTO DI SOCIALIZZAZIONE: Attività sportive di squadra ed individuali; pallavolo, pallacanestro, pallamano, calcetto, tennis tavolo; Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione infortuni: Conoscenza delle regole degli sport praticati: pallavolo,pallacanestro,calcio. Le droghe: educazione e prevenzione. Vizi del portamento: paramorfismi e dimorfismi. Traumatologia e primo soccorso: contusione, commozione, crampo, distorsione, emorragia,ferita, frattura, lussazione,stiramento, strappo, tendinite. Il docente Roma, 08/05/2014 Prof.ssa Coscia Roberta 36 SIMULAZIONI TERZA PROVA EFFETTUATE Nell’attuale a.s. 2013/14, in applicazione della normativa per gli Esami di Stato, esaminate le varie tipologie proposte dal Regolamento, il Collegio dei Docenti si è orientato, per quanto riguarda lo svolgimento delle simulazioni della 3° prova scritta, per la seguente tipologia: B: C: 3 quesiti a risposta sintetica 6 quesiti a scelta multipla Voto: da 0 a 3 Voto: 0-1 Ogni simulazione è stata effettuata su n. 4 discipline. Tempo a disposizione: 2 ore Le simulazioni sono state effettuate di: meccanica, costruzioni, entomologia, inglese, industrie, ed.fisica, estimo, zootecnia. 37 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DOCENTI PATELLA VINCENZO MATERIA Religione CONTI STEFANO Italiano e Storia RAPPAZZO ROSANNA Lingua Straniera: Inglese MUSELLA TERESA Industrie agrarie FRANCHI STEFANO Entomologia Agraria NARDI FRANCESCO Agronomia e coltivazioni RIVIEZZO PIETRO Tecn. Gestione Aziendale RIVIEZZO PIETRO Meccanica Agraria MAI GIOVANNNA ESTER Zootecnia GALLI LUDOVICO Topografia e Costruzioni DI TOMMASO GIUSEPPE A.* Lab. Topografia/Costruzioni COLELLA FEDERICA* Lab. Chimica agraria LIVOLSI COSTANTINO* Lab. Zootecnia/Prod.Ani. CICALINI MAURIZIO* Lab. Economia/TGA PRESCHERN ROSETTA* Lab. Agronomia e coltivazioni COSCIA ROBERTA Educazione Fisica PALLADINO VINCENZO Sostegno Area AD01 FIRMA * Docenti in copresenza per le ore di laboratorio o esercitazioni previste dalla minisperimentazione in atto nell’Istituto Svolge la funzione di coordinatore Il prof. Stefano Conti 38 ISTITUTO TECNICO AGRARIO “G.GARIBALDI” a.s. 2013/14 CANDIDATO__________________________ CLASSE 5 E DESCRITTORI PER LA PRIMA PROVA SCRITTA DESCRITTORI PUNTI Aderenza alla traccia (da 0 a 3 punti) Correttezza formale e proprietà lessicale (da 0 a 3 punti) Organicità del discorso (da 0 a 3 punti) Ricchezza di argomentazioni (da 0 a 3 punti) Capacità di approfondimento (da 0 a 3 punti) TOTALE /15 Roma, IL PRESIDENTE I COMMISSARI 39 ISTITUTO TECNICO AGRARIO “G.GARIBALDI” a.s. 2013/14 CANDIDATO__________________________ CLASSE 5 E DESCRITTORI PER LA SECONDA PROVA SCRITTA DESCRITTORI Aderenza alla traccia (da 0 a 3 punti) Correttezza dell'impostazione (da 0 a 3 punti) Organicità dello svolgimento (da 0 a 3 punti) Ricchezza dei contenuti tecnici (da 0 a 3 punti) Risultati finali raggiunti PUNTI (da 0 a 3 punti) TOTALE /15 Roma, IL PRESIDENTE I COMMISSARI 40 ISTITUTO TECNICO AGRARIO “G.GARIBALDI” a.s. 2013/2014 CLASSE 5° E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA 3° PROVA TIPOLOGIA MISTA CANDIDATO___________________________________ N. di materie: 4 (--------------------- ---------------------- ---------------------- --------------------- ) Per ogni materia: TIPOLOGIA “B” TIPOLOGIA “C” n. 3 domande a risposta sintetica aperta n. 6 domande a scelta multipla CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA TIPOLOGIA “B” INDICATORI PER OGNI DOMANDA PUNTI Risposta completa, forma corretta, lessico appropriato Risposta completa, forma non corretta, lessico poco appropriato Risposta non completa, forma non corretta, lessico poco appropriato Risposta mancante o completamente errata 3 2 1 0 CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA TIPOLOGIA “C” Risposta esatta: 1 punto Risposta errata o nulla: 0 punti Il punteggio della prova si ottiene dividendo per 4 il punteggio totale. Totale VALUTAZIONE / 15 Roma, IL PRESIDENTE I COMMISSARI 41 ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “G. GARIBALDI” ESAMI DI STATO 2013 – 2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO CLASSE 5° E Gravemente insufficiente 1 – 14 CANDIDATO: Insufficiente 15 - 19 Sufficiente 20 Discreto 21 - 26 Buono 27 - 29 Ottimo 30 CONOSCENZE GENERALI E SPECIFICHE CAPACITA’ DI UTILIZZARE E COLLEGARE LE CONOSCENZE CAPACITA’ DI APPROFONDIRE GLI ARGOMENTI PADRONANZA DELLA LINGUA PUNTEGGIO TOTALE Punteggio in 30-esimi (ottenuto dividendo per 4 e arrotondando all’unità superiore in presenza di decimali maggiori di 0,5 Roma, IL PRESIDENTE I COMMISSARI 42
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