5BC documento 15 maggio 2013-14 - Istituto Professionale Statale

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
Via Ferrari, 2 – 41053 MARANELLO (MO)  0536 – 941233 -  Fax 0536 - 940262
http:/www.ipsiaferrari.mo.it – e-mail: [email protected]
ESAME DI STATO
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
DOCUMENTO
DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(c.2- art. 5 del regolamento attuativo del d. p. r. n° 323 del 23/o7/1998
Classe 5^B/C
1
INDICE
1
Presentazione dell’Istituto
pag.
3
2
Presentazione della classe 5^B/C
pag.
10
3
Contenuti e criteri disciplinari
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
12
20
25
29
31
36
38
39
43
47
50
pag.
pag.
55
57
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
60
62
63
73
74
77
78
80
81
82
83
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
3.7
3.8
3.9
3.10
3.11
Lingua e letteratura italiana
Storia
Lingua straniera – inglese
Matematica
Elettrotecnica ed Elettronica
Religione cattolica
Educazione fisica
Meccanica, macchine e disegno( 5^B)
Impianti termotecnici ( 5^B)
Macchine a fluido( 5^C)
Tecnica della produzione e lab. (5^C)
4 Corso integrato post-qualifica-3ªAREA- T.I.A.
(4^B e 5^B T.S.E.)
4.1 Corso integrato post-qualifica 3°AREA T.I.A (4°B)
4.2 Corso integrato post-qualifica 3°AREA T.I.A (5°B)
5 Corso integrato post-qualifica-3ªAREA- TMUMCNC
(4^C e 5^C T.I.M.)
5.1 Corso integrato post-qualifica 3°AREA-TMUMCNC (4^C)
5.2 Corso integrato post-qualifica 3° AREA-TMUMCNC (5^C)
6
Simulazione 3ª prova
7
Ipotesi di griglia di valutazione ( 1ª prova scritta)
8
Ipotesi di griglia di valutazione ( 2ª prova scritta 5^B)
9
Ipotesi di griglia di valutazione ( 2ª prova scritta 5^C)
10 Ipotesi di griglia di valutazione ( 3a prova scritta 5^B/C)
11 Ipotesi di griglia di valutazione del colloquio
12 Criteri proposti per l’assegnazione del bonus di 5 punti
13 Tesine
14 Elenco componenti del Consiglio di Classe
2
1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
Un po’ della nostra storia
L’ I.P.S.I.A. “A.Ferrari” di Maranello è sorto per l’interessamento dell’Ing. Enzo Ferrari nei primi
anni ’60 ed è intitolato al figlio Alfredo (Dino), morto per distrofia muscolare.
L’ Ing. Enzo Ferrari , per realizzare i suoi obiettivi : -“…ogni fabbrica dovrebbe avere una scuola
professionale che prepari i suoi tecnici…”- , ha messo a disposizione della collettività un terreno
di sua proprietà, sul quale è sorto l’Istituto ed ha anche contribuito in maniera sostanziosa sia alla
costruzione dei nuovi edifici scolastici, all’allestimento delle officine e dei reparti di lavorazione, sia
ai successivi ampliamenti, resi necessari dall’aumento dell’utenza scolastica.
La scuola, che non a caso sorge di fronte allo stabilimento , ha , nel corso degli anni, incontrato
un crescente interesse ,giustificato sia dalla qualità della offerta formativa proposta , sia degli
sbocchi professionali che offre agli studenti.
Caratteri specifici dell’indirizzo di studio prima della riforma:
(Percorso degli alunni)
LA STRUTTURA MODULARE E LA SCANSIONE TEMPORALE DEL CURRICOLO
1. Biennio sperimentale “Progetto 2002”
2. Monoennio sperimentale “Progetto 2002”
3. Biennio post-qualifica “Progetto 2002”
4. Corsi serali
5. Dall’anno scolastico 2011/2012 è attivo un corso di Costruzione del mezzo ad indirizzo tecnico
6. Dall’anno 2011/2012 sono attivi due corsi triennali Operatore meccanico – Operatore
dell’autoriparazione.
Classe 5B/C BIENNIO POST QUALIFICA “Progetto 2002”
VB: IndirizzoTSE (Tecnico dei Sistemi Energetici)
VC: indirizzo TIM (Tecnico delle Industrie Meccaniche)
Materie
Comuni
ai due
indirizzi
Discipline
Italiano
Storia
Matematica informatica
Elettronica-Elettrotecnica
Lingua straniera
Ed. Fisica
Religione
Ore classe 4^
4
2
3
3
3
2
1
Ore classe 5^
4
2
3
3
3
2
1
Impianti termotecnica e lab.
Meccanica, Macchine e Disegno
18
7(3)
5(3)
18
7(3)
5(3)
Tecnologia mecc. e lab.
Tecnica della produz. e lab.
Macchine a fluido
Meccanica appl. alle macchine
12
8(3)
4
12
8(6)
4
-
12
12
Totale ore
Materie di
Indirizzo
VB
Totale ore
Materie di
Indirizzo
VC
Totale ore
Ai quadri orari vanno aggiunte n°300 ore annue di formazione scuola-lavoro finalizzate alla
preparazione specifica professionalizzante
3
 Il profilo professionale in uscita
CORSI DI QUALIFICA di durata triennale
Profilo Professionale: operatore Termico
Opera nell’area termica
Acquisisce “competenze” di base nel campo dei motori, pompe, compressori e impianti
idraulici, termici, sanitari
Competenze = conoscenze + abilità
Competenze: l’operatore termico deve:
1. conoscere principi di funzionamento dei motori endotermici;
2. conoscere principi di funzionamento degli impianti idrici e termici in relazione alle norme
di sicurezza, al risparmio energetico e all’inquinamento ambientale;
3. interpretare correttamente un disegno meccanico,
4. individuare ed eliminare “anomalie” motori e impianti.
5. conoscere le proprietà fondamentali dei materiali metallici e il loro impiego;
6. conoscere i componenti e il funzionamento di semplici circuiti oleodinamici e pneumatici.
Profilo Professionale: Operatore Meccanico
Opera nell’area meccanica
Acquisisce “competenze” di base nel campo delle macchine utensili, della manutenzione e
montaggio macchine e impianti
Competenze: L’operatore meccanico deve:
1. conoscere principi di funzionamento delle M.U. tradizionali e C.N.C.
2. conoscere e sviluppare cicli di lavorazione
3. conoscere e realizzare semplici impianti di automazione
4. eseguire montaggio e smontaggio parti di macchine e impianti
5. eseguire e interpretare un disegno meccanico
6. conoscere le proprietà fondamentali dei materiali metallici e il loro impiego
7. conoscere in componenti e il funzionamento di semplici circuiti oleodinamici e
pneumatici
Per favorire il miglior inserimento nel mondo del lavoro sono stati attivati percorsi (atti ad
ampliare conoscenze ed abilità di base trasversali) nell’area dell’integrazione al fine di
ampliare le competenze di base. Tali percorsi sono serviti soprattutto all’integrazione fra
conoscenze e abilità di base nell’area meccanica ed elettrica per il raggiungimento di una
professionalità flessibile, maggiormente spendibile nel mondo del lavoro.
4
BIENNIO POST-QUALIFICA
 Corsi di Maturità Professionale
TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI
Ha competenze specifiche nel settore delle macchine idrauliche, termiche e degli impianti
tecnici di edifici civili ed industriali. E’ in grado di coordinare interventi di avviamento,
regolazione e controllo su impianti, caldaie e motori.
Il corso permette il conseguimento del:
Diploma di maturità professionale che consente l’iscrizione a qualsiasi Facoltà
universitaria
Diploma di qualifica regionale ad indirizzo specifico come:
 Tecnico di prototipi di carrozzeria
 Tecnico installatore di impianti termo - sanitari
 Tecnico specialista motorista
Diritto d’iscrizione a corsi Post-Diploma
BIENNIO POST-QUALIFICA
 Corsi di Maturità Professionale
TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE
Il Tecnico delle Industrie Meccaniche è una figura appositamente preparata per l’industria
meccanica e trova la sua collocazione nei quadri intermedi della produzione. E’ in grado di
gestire ed analizzare i processi produttivi, con una capacità specifica nel controllo dei
sistemi di automazione e nello studio di attrezzature adeguate al processo.
Il corso permette il conseguimento del:
Diploma di maturità professionale che consente l’iscrizione a qualsiasi Facoltà
universitaria
Attestato di frequenza ad un corso specifico di automazione o programmazione di
macchine CNC.
Diritto d’iscrizione a corsi Post-Diploma
5
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
E’ parte integrante del curriculum nei corsi post-qualifica (4° e 5° anno), collegata alla
seconda area e, in parte, alla prima. Deve favorire il più possibile il contatto con esperti del
mondo del lavoro. I profili professionali in uscita sono individuati per abilità e competenze in
stretto collegamento con le esigenze che emergono dal mondo del lavoro.
- Dall’anno scolastico 2010-2011 gli alunni hanno svolto un’attività di 129 di alternanza
scuola lavoro in sostituzione della 3°AREA.
Tirocinio didattico (Stage)
Tenuto conto delle finalità della scuola mirate in modo particolare all’inserimento degli
studenti nel mondo del lavoro, vengono attivati incontri con “esperti” a partire già dal biennio
per far conoscere come sono strutturate le aziende, quali sono le competenze richieste, i
bisogni formativi dei lavoratori per rispondere adeguatamente alla continua evoluzione del
mondo del lavoro.
Sono altresì organizzate attività di orientamento al lavoro attraverso simulazioni nei laboratori
e/o stage in azienda.
Di norma gli stage hanno la seguente durata:
- due settimane (classe terze)
- tre settimane (classi quarte e quinte)
L’attività è generalmente coordinata dai docenti dell’area di indirizzo.
Per alcuni studenti il tirocinio è stato inserito all’interno del progetto europeo “Programma
Leonardo”, inteso come periodo di formazione e di esperienza professionale che lo studente
ha trascorso presso l’organismo di accoglienza di un altro paese, nel quadro di una
cooperazione tra Istituti Professionali, Centri di Formazione ed Imprese. Il tirocinio rientra
nell’ambito dei ”percorsi europei di formazione integrata del lavoro” che istituisce l’Europass
Formazione. Rivolto particolarmente agli studenti del corso post-qualifica mira ad offrire ai
giovani l’opportunità di una formazione che rivaluti le competenze di base, (culturali e
professionali) necessarie per disporre delle capacità di adattamento, orientamento e
integrazione nel mondo del lavoro.
 Le caratteristiche del territorio e dell’utenza
L’accordo per il lavoro sottoscritto dalle parti sociali il 24 Settembre 1996 ha considerato la
scuola come fattore di sviluppo della società civile ed ha individuato nella integrazione dei
sistemi formativi e nelle integrazioni tra istruzione e mondo della produzione e del lavoro gli
strumenti idonei per poter assicurare dei servizi scolastici di alto e qualificato profilo, sì da
innalzare il livello culturale e la competitività del nostro paese.
La scuola Italiana si avvia ad affrontare complessi processi di rinnovamento sia sul piano
degli assetti istituzionali sia con riguardo alla definizione della natura e delle finalità
dell’offerta formativa, sia sul versante dell’organizzazione dell’insegnamento.
Il protocollo d’intesa tra Ministro della Pubblica Istruzione e la Confindustria sottoscritto il 16
marzo 1998 al fine di contribuire all’affermazione di un più efficace ruolo dell’istruzione e
della formazione nel processo di sviluppo del Paese, attraverso il costante raccordo tra
sistema scolastico e sistema produttivo.
Il Ministero della Pubblica Istruzione, attraverso il Decreto sull’autonomia scolastica, ha
inteso favorire il generale rinnovamento e sviluppo, soprattutto, dell’istruzione secondaria
superiore, con particolare riguardo alla formazione tecnico-professionale, in coerenza con le
esigenze e le attese espresse dal mondo della produzione e del lavoro.
6
L’IPSIA “A Ferrari” di Maranello e le imprese del settore meccanico che operano nel territorio
hanno sempre collaborato al fine di sviluppare le capacità professionali degli studenti nel
quadro, anche, di specifici programmi Provinciali e Regionali.
La scuola a tal fine utilizza tutti gli spazi di flessibilità gestionale del sistema scolastico e
formativo derivante sia dall’applicazione dei Decreti citati in premessa che della Legge
sull’autonomia scolastica; in particolare:
- il ricorso in misura crescente, nell’attività del “progetto 2002”, alle ore dell’area di
integrazione e terza area, per la realizzazione di moduli di laboratorio e di esercitazioni
pratiche richiesti dal territorio;
- il ritorno nel dibattito produttivo con interventi di orientamento, creando dei contenuti
didattici da spendere nel mondo del lavoro.
Le Aziende del territorio riconfermano la più ampia disponibilità a collaborare, al fine di
migliorare e rendere i percorsi didattici sempre più in linea con le esigenze del mondo della
produzione e del lavoro, in particolare:
- fornire proprio personale tecnico per le lezioni agli studenti in Istituto o presso le proprie
sedi, secondo programmi specifici annuali preventivamente concordati;
- attuare, mediante personale qualificato, corsi di aggiornamento per i docenti su tematiche
specifiche e innovazioni tecnologiche;
- attivare, assieme alla scuola, progetti di percorsi formativi, visite guidate e stages
aziendali, ritenuti indispensabili per la formazione e per la definizione degli indicatori delle
competenze che formano un profilo professionale;
- rimotivare le famiglie e gli allievi all’area meccanica.
Gli elementi caratterizzanti il POF
PROGETTI D’ISTITUTO (rivolti agli studenti)
1. Integrazione H
2. Orientamento
3. Integrazione con il territorio
4. Progetto antidispersione
5. Educazione alla salute
6. Educazione ambientale
7. Educazione stradale
8. I.D.E.I.
9. Attività teatrale/Cineforum
10.
Progetto lettura: il piacere di leggere
11.
Scuola aperta
12.
Terza area - gestione diretta
OBIETTIVI FORMATIVI E COGNITIVI TRASVERSALI
Nel POF elaborato dalla scuola sono stati definiti gli obiettivi generali di carattere
formativo e cognitivo su cui ha lavorato l’intero Consiglio di Classe.
Gli obiettivi formativi vengono così esposti:

conoscenza e rispetto di sé;

conoscenza e rispetto degli altri;

senso di responsabilità verso la collettività;

interesse al sapere ed esperienza costruttiva sul piano umano, professionale, sociale.
La risposta della classe relativa ai suddetti obiettivi è risultata soddisfacente quanto a
conoscenza e rispetto di sé e generalmente accettabile riguardo al rispetto degli altri.
7
Gli alunni hanno maturato, inoltre, un sufficiente senso di responsabilità verso la collettività,
mentre solo alcuni evidenziano un interesse per il sapere, sia strettamente legato ai contenuti
scolastici, sia più ampiamente inteso come competenze specifiche nel campo professionale.
Gli obiettivi cognitivi trasversali vengono così esposti:
Ascoltare

saper individuare il senso globale della lezione

saper individuare lo scopo di una comunicazione
Leggere

saper individuare le informazioni fondamentali di un testo

saper individuare la tipologia e la struttura di un testo

saper dividere un testo in sequenze e saper individuare le parole chiave
Parlare

saper rispondere in modo pertinente alle domande

saper organizzare il proprio discorso secondo un piano logico

saper usare un linguaggio e un lessico appropriato agli scopi e ai vari contesti della
comunicazione
Scrivere

saper distinguere la differenza fra formulazione scritta e orale del pensiero

saper formulare testi di struttura sintattica semplice senza ricorrere in errori ortografici
e morfosintattici

saper sviluppare argomenti in forma sintetica, in modo coeso e coerente

saper prendere appunti

saper sintetizzare
Operare
 saper distinguere le informazioni fondamentali di fatti e fenomeni
 saper applicare principi, leggi e regole nella risoluzione dei problemi
 saper utilizzare procedimenti e modelli operativi
 saper comprendere analogie e differenze tra i contenuti delle diverse discipline
 saper cooperare in funzione di un obiettivo comune
Valutare

saper interpretare una situazione

sapersi assumere responsabilità

saper esprimere giudizi in merito al proprio e all’altrui operato

divenire consapevoli delle proprie responsabilità e dei propri limiti
Riguardo a tali obiettivi si rileva che la classe ha globalmente raggiunto quelli relativi
all’ascolto e alla lettura; quelli invece, riguardanti il parlare, lo scrivere e l’operare in
autonomia risultano solo parzialmente raggiunti, come anche gli obiettivi delle capacità
critiche e valutative sono stati nel complesso parzialmente raggiunti dalla quasi totalità della
classe.
8
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione di ogni disciplina, i docenti si sono riferiti ai criteri generali sotto elencati
definiti dal C.d.C..
VOTO
10
9
8
7
6
5
4
3-2-1
CRITERI GENERALI PER L’ATTRIBUZIONE DELLA VALUTAZIONE IN
DECIMI
Livello dell’eccellenza.
Corrisponde al pieno raggiungimento degli obiettivi, all’ottima padronanza dei
contenuti e delle abilità di elaborarli autonomamente.
Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi, di buona conoscenza dei
contenuti e della capacità di collegarli autonomamente.
Indica il conseguimento degli obbiettivi previsti, ma con capacità di
elaborazione autonoma delle conoscenze ancora in via di sviluppo.
Rappresenta il conseguimento, in linea di massima, delle conoscenze e delle
abilità prefissate peraltro non raggiunte in modo completo.
Indica il possesso solo parziale e quindi insufficiente di quanto programmato
e attuato dalla scuola riguardo alle discipline.
Evidenzia una notevole distanza dall’obiettivo visto nei suoi aspetti
sostanziali.
Evidenzia mancanza di approccio significativo alla disciplina.
9
2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5^ B/C
La classe 5°B/C risulta composta da 19 studenti, di cui 7 provenienti dalla classe 4°B, 12
provenienti dalla classe 4°C.
All’interno della classe è presente un allievo certificato in base alla L.170/2010.
La classe, come si evince dalle prime righe, di presentazione, è il frutto dell’accorpamento di
due sezioni, in seguito alla contrazione del numero di alunni, causata dalle innumerevoli
bocciature nell’anno scolastico 2011/2012. Nel corso dell’anno la classe si è modificata per il
ritiro di un alunno sia nella 5^B che nella 5^C.
Un nucleo di studenti ha seguito il percorso formativo fin dalla prima e a questi, nel corso di
diversi anni scolastici, si sono aggiunti gli allievi provenienti da altre sezioni o da altri corsi di
studi.
Per quanto concerne la continuità didattica, la componente della ex 4°B, ha modificato il
docente di meccanica e impianti nell’anno scolastico in corso, mentre la componente della ex
4°C ha cambiato Tecnica della produzione; Per l’area comune sono cambiati il docente di
educazione fisica, il docente di elettronica e il docente di inglese.
Lo svolgimento dei programmi è stato nel complesso regolare, in quasi tutte le discipline,
rispetto a quanto previsto in fase di programmazione, ma non è stato possibile operare
adeguati approfondimenti a causa di una generale preparazione di base incerta e lacunosa.
Il livello di socializzazione raggiunto può considerarsi soddisfacente, se messo in relazione
alla differente e diversificata provenienza degli studenti, positivo appare anche il rapporto con
gli insegnanti, di solito corretto e rispettoso.
La partecipazione degli studenti alle lezioni è stata generalmente regolare, come altrettanto
la puntualità.
Durante l'anno è emersa più volte la convinzione da parte di molti allievi che, l'attività
didattica si dovesse esaurire in aula e non necessitasse di riflessioni e studio individuali.
La disponibilità è risultata pertanto accettabile per le attività proposte in aula, con una
partecipazione e un’attenzione generalmente sufficienti a volte buone, mentre l'impegno nel
lavoro individuale è stato scarso e spesso inesistente.
Nella valutazione del profitto generale occorre distinguere tra un ristrettissimo gruppo di
studenti, che ha conseguito una preparazione globale buona o sufficiente ed un’altra parte,
più consistente, il cui profitto non è soddisfacente poiché l'interesse e l'impegno si sono
rilevati saltuari ed è mancato lo studio necessario all'assimilazione dei concetti e al
consolidamento degli argomenti svolti. Gli alunni hanno evidenziato applicazione e volontà di
apprendere e migliorare il proprio profitto, mentre altri nonostante le continue sollecitazioni
all'adempimento dei doveri scolastici non hanno dimostrato impegno.
Permangono, in diversi allievi, sia in 5^B che in 5^C, incertezze espositive che si manifestano
prevalentemente nelle produzioni scritte, soprattutto nell’articolazione dei contenuti e nella
correttezza sintattica ed ortografica.
Difficoltà espositive si evidenziano anche in sede di colloquio e pertanto nel corso dello
stesso, alcuni discenti necessitano di essere guidati ed incoraggiati nell’esposizione dei
contenuti richiesti.
Il raggiungimento delle competenze prefissate dal consiglio di classe si è realizzato. I risultati
conseguiti sono stati buoni o sufficienti, mentre per gli altri studenti il profitto conseguito
risulta modesto, e in alcuni casi scarso.
Per quanto riguarda l’alternanza scuola- lavoro si conferma l’atteggiamento generale
dell’area curricolare.
Nelle singole discipline sono state utilizzate tutte le tipologie di lavoro (lezione frontale e/o
partecipata, attività di gruppo, esperienze in laboratorio, supporto informatico, audiovisivi,
linguistici, attrezzature dell’officina, aule di informatica, palestra…);
10
Le varie tipologie delle prove scritte, sono state illustrate ai discenti all’inizio dell’anno
scolastico, e si è proceduto ad esercitazioni mirate sia in classe sia a casa.
Nei due anni del corso post-qualifica gli studenti hanno partecipato alle seguenti attività:
Visite d’istruzione a Madrid, Vienna, Budapest, Bratislava;
Maranello Festa dell’Europa.
Maranello: incontro formativo ed orientativo con i “Maestri del lavoro”;
Maranello in corsa per la sicurezza
Cineforum: “Rush”; “Anita”;
Concittadini: con Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna.
Cineforum: “Il fu Mattia Pascal”, “Coscienza di Zeno”.
Giornata di formazione a Sassuolo per la sicurezza; Salviamone almeno uno.
Partecipazione al progetto “Buona Mobilità” Regione Emilia Romagna “Un treno per
Auschwitz
Programma Leonardo da Vinci: azione mobilità;
gemellaggio con Nac college (Giappone);
progetto di educazione stradale;
Progetto: Salviamone almeno uno
incontro sull'orientamento post-qualifica;
progetto “Archivio”;
Progetto Shell eco-marathon.
Il 10 Aprile si è svolta una simulazione di terza prova nella quale sono stati previsti due
quesiti a risposta singola (tipologia B) e sei quesiti a risposta multipla (tipologia C) per ogni
disciplina coinvolta. Il testo della prova è inserito nel presente documento.
Il risultato ottenuto è stato mediamente 7,034/15 per la classe 5°C e 10,26/15 per la classe
5°B.
Si è inoltre svolta una simulazione del colloquio orale il 6 maggio.
11
3. CONTENUTI E CRITERI DISCIPLINARI
MATERIE AREA COMUNE
MATERIA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
DOCENTE: EMANUELA BARBOLINI
N. ORE SETTIMANALI: 4
PREREQUISITI
Educazione linguistica
Saper rispondere pertinentemente agli stimoli e alle richieste.
Saper organizzare il proprio lavoro,tenendo presente il tempo a disposizione e il
contesto.
Saper spiegare i concetti chiave dei fenomeni analizzati.
Educazione letteraria
Saper ricercare le informazioni fondamentali di un testo.
Saper riconoscere la tipologia e la struttura di un testo.
Saper esprimere semplici valutazioni di un testo letterario.
OBIETTIVI DISCIPLINARI :
COMPETENZE
Saper individuare nei testi letti elementi caratteristici della poetica,della visione del
mondo,dell'ideologia e delle soluzioni stilistico-formali adottate dai diversi autori.
Saper leggere i testi poetici e narrativi presi in esame in classe riconoscendone le
basilari peculiarità.
Saper effettuare confronti tra i diversi fenomeni letterari ed eventuali collegamenti con
altri ambiti disciplinari,in particolare con la storia.
Saper effettuare autonomamente semplici analisi di testi poetici e narrativi del periodo
storico e degli autori presi in esame.
Sapersi esprimere in modo coerente e grammaticalmente corretto.
Conoscere e saper utilizzare una basilare terminologia specifica.
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Competenze disciplinari per la produzione di testi scritti
Saper sviluppare un discorso pertinente alle richieste in modo abbastanza
approfondito.
Dimostrare capacità di analisi relativamente alle problematiche proposte.
Saper costruire periodi anche complessi in modo coerente e coeso.
Saper esprimersi correttamente dal punto di vista ortografico - sintattico.
Saper esprimersi con lessico appropriato,facendo anche uso di una basilare
terminologia specifica.
Competenze disciplinari minime
Conoscere a grandi linee il contesto storico-sociale nel quale si verifica il fenomeno
letterario.
Conoscere i caratteri principali del fenomeno letterario considerato.
Cogliere nelle opere lette elementi della poetica e aspetti dell'ideologia degli autori.
Per l'uso della lingua scritta il giudizio di sufficienza non può prescindere dal :
sapersi esprimere con frasi semplici e coese;
sapersi esprimere in modo globalmente corretto dal punto di vista ortografico-sintattico
saper sviluppare una traccia in modo logico e adeguato alle richieste, anche se non
approfondito.
METODOLOGIA GENERALE
Lettura del documento letterario,artistico,storico,ecc.
Conversazione e discussione : lezioni frontali e partecipate.
Metodo della ricerca e dell'approfondimento personale.
Individuazione di parole chiave.
STRUMENTI DIDATTICI
Lezione frontale e/o partecipata.
Uso dell'antologia e di testi monografici e/o narrativi.
Esercitazioni orali e scritte.
Audiovisivi.
VERIFICHE ORALI
Formative: in itinere, orali, scritte, semistrutturate.
Sommative: a fine modulo con questionari e interrogazioni.
13
VERIFICHE SCRITTE
Per abituare gli studenti allo svolgimento della prova scritta prevista dal nuovo esame di
stato, si sono proposte le seguenti modalità di scrittura :
tema argomentativo;
sette saggi breve;
articolo di giornale;
analisi e commento di un testo.
MATERIALI
Libro di testo : M.Sambugar, G. Salà, L.M.1 Letteratura Modulare , vol. 1, L M 2 Letteratura
Modulare, vol. 2, La Nuova Italia
Passi tratti da altri testi. Audiovisivi.
Dispense prodotte dagli alunni.
STRATEGIE DI RECUPERO
L'insegnante, nel corso dell'ultimo mese dell'A.S. Si è resa disponibile, ad attivare, uno
sportello didattico, per favorire una migliore l'assimilazione dei contenuti.
PROGETTO LETTURA
Le classi quinte hanno aderito, compatibilmente con le risorse a disposizione dell’istituto, al
progetto denominato “Progetto lettura”.
COMPETENZE RAGGIUNTE
Gli obiettivi minimi sono stati sostanzialmente raggiunti dalla maggioranza degli allievi.
Occorre evidenziare comunque, che un gruppo notevole di studenti possiede poche
potenzialità per la disciplina, unite a carenze sintattiche ed ortografiche. I discenti hanno
un’impostazione metodologica spesso mnemonica e per nulla ragionata. Alcuni di loro hanno
cercato di colmare tali lacune, attraverso l'impegno personale e la consulenza del docente,
raggiungendo un profitto sufficiente, altri, invece, hanno affrontato lo studio della materia in
modo discontinuo e superficiale e non hanno ottenuto risultati accettabili. Altri allievi, poi, pur
dimostrando attitudine alla materia non si sono applicati con continuità ed impegno ed hanno
ottenuto un profitto al di sotto delle loro capacità. Vi è poi un altro gruppo di studenti che alle
discrete o buone attitudini per la materia ha unito senso del dovere e costanza nell'impegno
ottenendo risultati discreti o buoni. È possibile rilevare, in prevalenza nell'espressione scritta
scorrettezze ortografiche e sintattiche e nel colloquio orale difficoltà a formalizzare un
percorso autonomo.
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MODULO INTRODUTTIVO: L'età del Positivismo
CONTENUTI:
Quadro storico in Europa e in Italia: cenni agli eventi principali;
La cultura positivista: A. Comte, C.Darwin;
La poetica del Naturalismo e i suoi precursori: H.De Balzàc, G.Flaubert, E.J. De
Goncourt;
E. Zola e la struttura del romanzo naturalista;
La scapigliatura;
La poetica del Verismo;
Differenze tra verismo e naturalismo.
L’argomento è stato affrontato per sommi capi.
MODULO 1 : L'età del Decadentismo
Prerequisiti
Conoscere i caratteri fondamentali del Romanticismo.
Conoscere il profilo storico del secondo Ottocento e del primo Novecento.
Conoscere le definizioni di poesia lirica, simbolo, allegoria, onomatopea e sinestesia.
COMPETENZE
1. Conoscenze
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
1.8
Conoscere i caratteri fondamentali dell'epoca considerata.
Conoscere gli aspetti culturali del Decadentismo.
Conoscere i caratteri fondamentali del Simbolismo.
Conoscere i caratteri fondamentali dell'Estetismo.
Conoscere le poetiche degli autori.
Conoscere in sintesi la biografia e il percorso letterario degli autori.
Conoscere passi antologizzati di alcune opere degli autori considerati.
Conoscere le posizioni ideologiche degli autori esaminati.
2. Competenze
2.1 Riconoscere le principali strutture del testo narrativo.
2.2 Riconoscere e analizzare le principali caratteristiche stilistiche e linguistiche
del testo narrativo e/o poetico.
2.3 Saper individuare i temi fondamentali di un testo narrativo e/o poetico.
2.4 Saper produrre per iscritto testi coerenti e coesi di sintesi dei contenuti fondamentali del
testo.
2.5 Individuare le relazioni tra avvenimenti storici, movimenti culturali e tendenze letterarie.
2.6 Cogliere differenze e analogie tra poetiche, autori e opere.
2.7 Capire i rapporti di analogia o di opposizione tra le varie tendenze del Decadentismo.
3. Capacità
3.1 Saper contestualizzare il testo in relazione al periodo storico, alla corrente
letteraria e poetica degli autori.
3.2 Saper operare confronti tra correnti e testi di autori diversi, individuando analogie e differenze.
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3.3 Saper individuare il punto di vista dell'autore in rapporto ai temi affrontati.
3.4 Saper rielaborare in modo personale i contenuti di un testo.
COMPETENZE MINIME
Si perviene alla sufficienza con il raggiungimento degli obiettivi : 1.1 , 1.2 , 1.3 , 1.4
1.6 , 1.7 , 2.1 , 2.3 , 2.4 ,2.6, 3.1 .
CONTENUTI
Quadro storico del secondo Ottocento e del primo Novecento.
Cultura e poetiche del Decadentismo.
La cultura irrazionalista.
Il Simbolismo.
L'Estetismo.
G. Pascoli e la poetica del fanciullino.
Da “Myricae”: Novembre (parafrasi e commento)
Da “I Canti di Castelvecchio”: “Il gelsomino notturno” (parafrasi e commento).
La rivoluzione espressiva pascoliana.
Il superomismo di G. D' Annunzio.
“Il Piacere” (lettura integrale).
“La pioggia nel pineto”
Per gli strumenti, i materiali e le verifiche si rimanda alla sezione introduttiva.
MODULO 2 : Il romanzo di primo Novecento
Prerequisiti
Conoscere il profilo storico del primo Novecento.
Conoscere i caratteri fondamentali del Decadentismo.
Conoscere le definizioni di : irrazionalismo, inconscio, discorso diretto libero,
monologo interiore, flusso di coscienza.
COMPETENZE
1. Conoscenze
1.1 Conoscere l'evoluzione formale, delle strutture e dei significati del genere nei
primi decenni del Novecento.
1.2 Conoscere lo sviluppo diacronico del genere romanzo nei primi decenni del
Novecento.
1.3 Conoscere passi antologizzati di alcune opere degli autori considerati.
1.4 Conoscere le tecniche narrative degli autori considerati.
1.5 Conoscere l'evoluzione di alcune tematiche.
2. Competenze
Si vedano i punti 2.1 , 2.2 , 2.3 , 2.4 del Modulo 1.
2.5 Riconoscere gli elementi di contrasto con la narrativa di fine Ottocento.
16
2.6 Cogliere l'incidenza della psicoanalisi e della filosofia nella narrativa del primo
Novecento.
3. Capacità
Si vedano i punti 3.1 , 3.3 del Modulo 1.
COMPETENZE MINIME
Si perviene alla sufficienza con il raggiungimento degli obiettivi : 1.1 ,1.3 ,1.4 , 2.1
2.3 , 2.4 , 2.5 ,3.1.
CONTENUTI
Il rifiuto del Positivismo e dei miti dell'ultimo Ottocento.
La perdita di ruolo dell'intellettuale.
L'apporto della psicoanalisi e della filosofia alla narrativa del primo Novecento.
La scoperta della complessità del tempo interiore.
Passi antologizzati di Proust , Joyce , Kafka e Mann.
“l’Ulisse” Molly Bloom.
Per gli strumenti, i materiali e le verifiche si rimanda alla sezione introduttiva.
MODULO 3 : Italo Svevo
Prerequisiti
Conoscere il profilo storico del primo Novecento, con particolare riferimento alla
situazione italiana.
Conoscere i caratteri fondamentali del Decadentismo.
Conoscere le definizioni di romanzo nuovo, monologo interiore, voce narrante.
1. Conoscenze
1.1
1.2
1.3
1.4
Conoscere la poetica dell'autore.
Conoscere in sintesi la biografia e il percorso letterario dell'autore.
Conoscere passi antologizzati di alcune opere dell'autore.
Conoscere l'evoluzione formale delle strutture e dei significati del genere
romanzo ai primi del '900.
1.5 Conoscere un'opera narrativa completa .
2. Competenze
Si vedano i punti 2.1, 2.2, 2.3, 2.4 del modulo 1.
3. Capacità Si vedano i punti 3.1, 3.2, 3.3, 3.4 del modulo 1.
COMPETENZE MINIME Si perviene alla sufficienza con il raggiungimento degli obiettivi :
1.1, 1.2, 1.3, 1.6, 2.1, 2.3, 2.4, 2.5, 3.1.
17
CONTENUTI
I. Svevo e la crisi della media borghesia.
Trieste e il crogiuolo mitteleuropeo.
" Una vita " : la prima individuazione dell'uomo incapace di vivere .
" Senilità " : verso nuove strutture narrative.
“La coscienza di Zeno”.
Per gli strumenti, i materiali e le verifiche si rimanda alla sezione introduttiva.
MODULO 4: “Il fu Mattia Pascal”
Prerequisiti
Gli stessi del modulo 3.
COMPETENZE
Conoscere il profilo storico, con particolare riferimento alla situazione italiana
Conoscere i caratteri fondamentali del periodo
1. Conoscenze
1.1 Conoscere la poetica dell’autore.
1.2 Conoscere in sintesi la biografia dell’autore.
1.3 Conoscere integralmente l’opera.
2. Competenze
Le stesse del modulo 3.
3. Capacità
Le stesse del modulo 3.
COMPETENZE MINIME
Si perviene alla sufficienza con il raggiungimento degli obiettivi : 1.1, 1.2, 1.3, 1.5, 2.1, 2.3,
2.4, 2.5, 3.
CONTENUTI
Lettura integrale dell’opera.
Per gli strumenti, i materiali e le verifiche si rimanda alla sezione introduttiva.
MODULO 5 : “Se questo è un uomo”
Prerequisiti
Gli stessi del modulo 3.
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OBBIETTIVI
1. Conoscenze
1.1 Conoscere la poetica dell'autore.
1.2 Conoscere in sintesi la biografia e il percorso letterario dell'autore.
1.3 Conoscere integralmente l'opera.
2. Competenze
Le stesse del modulo 3.
3. Capacità
Le stesse del modulo 3.
COMPETENZE MINIME
Si perviene alla sufficienza con il raggiungimento degli obiettivi : 1.1, 1.2, 1.3, 1.5, 2.1, 2.3,
2.4, 2.5, 3.
CONTENUTI
Lettura integrale dell’opera
Per gli strumenti, i materiali e le verifiche si rimanda alla sezione introduttiva.
MODULO 6: Il saggio breve
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MATERIA: STORIA
Prerequisiti
Capacità di sintetizzare fatti e concetti fondamentali.
Capacità di collocare fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio.
Capacità di operare collegamenti e stabilire relazioni.
Capacità di analizzare un fenomeno, individuandone cause e conseguenze.
Capacità di utilizzare i principali strumenti del lavoro storiografico.
Competenze disciplinari:
Saper cogliere i legami tra i diversi eventi storici individuando l’evoluzione dei fenomeni nel
corso del tempo.
Saper evidenziare le conseguenze sul mondo contemporaneo degli eventi storici del
passato.
Saper analizzare e compiere semplici valutazioni a proposito dei diversi eventi storici.
Saper stabilire relazioni concettuali tra i campi di studio professionalizzati e la storia.
Saper formulare discorsi pertinenti alle richieste, costruiti in modo coerente e coeso.
Sapersi esprimere correttamente padroneggiando la terminologia specifica della materia.
Competenze disciplinari minime:
Saper descrivere a grandi linee la situazione economica, politica e sociale di un periodo
considerato.
Saper indicare i principali eventi-fenomeni di un mutamento all’interno dei processi storici
trattati.
Saper evidenziare rapporti di causa-effetto.
Sapersi esprimere in termini chiari, dimostrando una certa competenza del linguaggio
specifico.
Metodologia generale
Ogni modulo è stato affrontato con il seguente procedimento metodologico:
Dal presente al passato (motivazione dell’indagine storica).
Tematizzazione e periodizzazione.
Descrizione del contesto.
Analisi di fonti storiche.
Definizione della struttura di arrivo e di partenza dello specifico processo storico.
Identificazione dei mutamenti e/o delle permanenze.
Problematizzazione.
Spiegazione e confronto di interpretazioni.
Ritorno al presente
20
Strumenti didattici
• Lezione frontale e/o partecipata.
• Manuale e/o altri testi.
• Esercitazioni su documenti storiografici.
• Audiovisivi.
Materiali
• Libro di testo.
• Fonti documentarie.
• Audiovisivi.
Verifiche
Formative : in itinere, orali o scritte, non strutturate o semistrutturate.
Sommative : alla fine di ogni modulo, attraverso test, questionari e interrogazioni orali.
Strategie di recupero
Si veda il piano di lavoro di italiano.
Presentazione della classe
La maggioranza degli studenti ha affrontato lo studio della disciplina in modo superficiale,
dimostrando scarso interesse intorno gli argomenti trattati. Ciò non ha permesso agli allievi di
raggiungere risultati soddisfacenti, se non per un ristrettissimo numero di discenti. A tutto
questo si deve sommare un metodo di lavoro poco efficace, mnemonico e quasi mai
autonomo.
MODULO 1: L’eredità della prima guerra mondiale
Prerequisiti:
conoscere
il
significato
di:
corporativismo-riformisti-reazionari-
imperialismo-monopolio-collettivizzazione-demagogianazionalismo-socialismo.
Competenze:
• Conoscere le conseguenze politiche ed economiche della prima guerra mondiale.
• Ricercare le ragioni della rivoluzione russa.
• Individuare le fasi della rivoluzione.
• Conoscere le cause politiche, economiche e sociali che hanno portato all’affermazione del
movimento fascista.
• Valutare la portata dei cambiamenti politici, economici e sociali indotti dalla fine della
guerra.
21
Competenze minime:
• Saper descrivere a grandi linee la situazione economica, politica e sociale del periodo
considerato, con una esposizione sufficientemente fluida.
Unità:
1. Il comunismo in Russia (Solo cenni)
2. Il fascismo in Italia
Contenuti: 1.1 La rivoluzione di febbraio
1.2 La rivoluzione d’ottobre
1.3 La guerra civile
1.4 Lo stalinismo
2.1 Il dopoguerra in Italia
2.2 Lo squadrismo e la marcia su Roma
2.3 Nascita di una dittatura
2.4 Il regime fascista
Materiale : F.M. Feltri – Bertazzoni Neri – “Il tempo e le idee” Vol. 2
Verifiche: Test,questionari, interrogazioni individuali, relazioni individuali e di gruppo
MODULO 2 : Democrazia in America, dittatura in Germania
Prerequisiti
• Conoscere il significato di: razionalismo, razzismo, capitalismo, etnie, protezionismo,
inflazione.
Competenze
• Descrivere a grandi linee la situazione economica, sociale e politica della fase
precedente la formazione dei regimi dittatoriali.
• Individuare e differenziare le diverse fasi e prospettive politico-istituzionali emerse nel
corso dell’avvenimento studiato.
• Valutare la portata dei cambiamenti politici, sociali ed economici indotti dalla guerra
• Comprendere le conseguenze della crisi del ’29 nella politica europea.
• Distinguere vari modelli di economia: economia di mercato, pianificate, miste.
Competenze minime
Conoscere, a grandi linee, gli eventi fondamentali che hanno caratterizzato gli anni tra le
due guerre.
Unità: 1. La grande depressione negli USA
2. Il nazionalsocialismo in Germania
22
Contenuti: 1.1 Gli anni ruggenti
1.2 La crisi del 1929
1.3 Il New Deal
2.1 Il dopoguerra in Germania
2.2 Mein Kampf
2.3 La conquista del potere
2.4 Il regime nazista
Verifiche: vedi parte introduttiva
Materiali: vedi parte introduttiva
MODULO 3: La seconda guerra mondiale
Prerequisiti
• Conoscere il significato di: cosmopolitismo, etnico, genocidio, razzismo, shoah, lager,
resistenza.
Competenze
• Definire la situazione economica, sociale e politica del mondo dell’Italia, in particolare
negli anni precedenti il conflitto.
• Conoscere e comprendere gli sviluppi dell’intervento militare italiano.
• Cogliere il significato militare, politico e morale della resistenza.
• Conoscere e comprendere il significato della shoah.
• Valutare le principali conseguenze della seconda guerra mondiale.
Competenze minime
• Conoscere gli eventi principali che hanno caratterizzato il conflitto.
• Identificare cause occasionali e profonde.
• Comprendere il concetto di genocidio.
Unità:
1. Il mondo in guerra
2. La Shoah
Contenuti:
1.1 Le origini del conflitto
1.2 La dinamica della guerra
1.3 L’Italia dal 1939 al 1945
2.1 Il processo di distruzione
2.2 L’annientamento pianificato
Materiali: vedi parte introduttiva
23
Verifiche: vedi parte introduttiva
MODULO 4: “Il Medio Oriente nel novecento” (solo cenni)
Prerequisiti
• Conoscere il significato di: sionismo, israeliani, palestinesi, OLP.
Competenze
• Definire la situazione economica, sociale e politica del mondo arabo
• Conoscere e comprendere gli sviluppi degli interventi.
• Cogliere il significato militare, politico e morale della resistenza palestinese.
• Conoscere e comprendere il significato della formazione dello stato d’ Israele.
• Valutare le principali conseguenze della lotta.
Competenze minime
• Conoscere gli eventi principali che hanno caratterizzato il conflitto.
• Identificare cause occasionali e profonde.
Unità:
1. La fine dell’impero ottomano
2. Israele e il rifiuto arabo
3. Palestina senza pace
Contenuti:
1.1 Le origini del conflitto
1.2 La dinamiche del conflitto
1.3 L’OLP e i nemici della pace
2.1 Il processo di distruzione
Materiali: vedi parte introduttiva
Verifiche: vedi parte introduttiva
MODULO 5 : ‘’Italia dal 1946 alla fine degli anni Ottanta’’
- Cenni sull’Italia repubblicana dal dopoguerra al miracolo economico .
24
INGLESE
Insegnante: Adriana Kafalieva
Ore curriculari: 3 settimanali
Obiettivi generali disciplinari:
LISTENING
Comprendere le idee principali e i particolari significativi di testi orali, su una varietà di
argomenti in un ampio ambito di registri e di varietà linguistiche.
SPEAKING
Esprimersi con buona comprensibilità su argomenti di carattere quotidiano e attinenti al
proprio ambito professionale.
READING
Cogliere il senso di testi scritti relativi alla realtà contemporanea, con particolare
attenzione a quelli di carattere specifico e professionale, potenziando le abilità acquisite
negli anni precedenti.
WRITING
Produrre testi scritti di carattere quotidiano e specialistico di varia natura e finalità, in modo
comprensibile e corretto.
Riflessione linguistica
Individuare e sistematizzare le strutture e i meccanismi linguistici di base che operano ai
diversi livelli: pragmatico, testuale, semantico-lessicale, morfo-sintattico, fonologico e
anche alla micro-lingua.
Obiettivi minimi
LISTENING
Comprendere testi orali di argomento generale e tecnico individuandone il senso generale
e alcune informazioni specifiche.
SPEAKING
Esprimersi oralmente in modo sufficientemente corretto e con una pronuncia adeguata
utilizzando un lessico specifico relativo all’indirizzo tecnico-professionale.
READING
Comprendere testi scritti di carattere generale e professionale nella loro globalità, se su argomenti
precedentemente trattati in L1, e reperire alcune informazioni specifiche.
WRITING
Trasporre le informazioni precedentemente recepite in tabelle, grafici, diagrammi ed
elaborare semplici testi scritti di carattere personale e tecnico-professionale con sufficiente
correttezza formale e proprietà lessicali.
Riflessione linguistica
Ferme restando le conoscenze acquisite negli anni precedenti, riconoscere anche la forma
passiva dei verbi, il condizionale e i modali.
25
Strumenti e metodologie
Tenuto conto del livello di competenza conseguito negli anni precedenti si è ritenuto
opportuno insistere, in particolare, sulla comprensione di testi scritti, partendo
preferibilmente da argomenti già noti in L1 per arrivare ad una comprensione di testi in L2
sempre più consapevole e approfondita.
La scelta è quindi stata orientata verso contenuti vicini agli interessi ed esperienza dei
candidati per non complicare in loro eventuali problemi di natura linguistica con problemi di
natura concettuale.
E’ stata quindi fondamentale una stretta collaborazione con gli altri docenti del Consiglio di
Classe per quanto riguarda la scelta degli argomenti ed eventuali confronti e
approfondimenti.
La lettura dei testi, estensiva, intensiva e integrata, è sempre stata finalizzata con
chiarezza a creare uno specifico spessore sia tecnico-professionale che culturale nonché
a analizzare l’individuazione del significato generale e dei particolari essenziali del testo ed
estrapolarne le informazioni esplicite ed implicite .
In merito alla produzione scritta si è cercato di sviluppare abilità che consentissero di
redigere semplici testi scritti di carattere personale e tecnico-professionale, note-taking,
trasposizione di dati in grafici, tabelle, diagrammi, lettere ecc…
Per quanto riguarda la produzione orale si è cercato di mettere i candidati in grado di
comprendere e di esprimersi ad un livello sufficientemente corretto in merito ad argomenti
sia quotidiani che professionali.
Il materiale proposto è stato in genere autentico (riviste, opuscoli, brani letterari, articoli,
carte geografiche in lingua) e sempre comunque collegato all’esperienza e interesse dei
candidati, nonché accessibili al livello di competenza linguistica da loro acquisita.
Si è fatto uso del dizionario bilingue come utile strumento di lavoro per l’arricchimento
lessicale e per il controllo della correttezza ortografica, morfologica e della pronuncia.
Inoltre, per il conseguimento degli obiettivi previsti, accanto alla lezione frontale si è fatto
uso di tecniche fondate sul lavoro individuale, di coppia, di gruppo o di classe.
Verifica
Per la verifica, intesa come parte integrante del processo didattico-educativo, ci si è
avvalsi di procedure sistematiche e continue (interrogazioni, quesiti, problem solving) per
osservare il grado di conseguimento degli obiettivi programmati per ciascun segmento
significativo del programma, nonché di prove periodiche più formalizzate di tipo soggettivo,
più sovente oggettivo, in particolare prove strutturate, per avere un quadro il più possibile
completo sulla preparazione di ogni singolo candidato e sui suoi progressi “in itinere”.
Le verifiche periodiche scritte hanno avuto, in genere, la durata di un’ora e, come
concordato in Collegio Docenti, per ogni classe si sono avute almeno due valutazioni
scritte e due orali per ogni quadrimestre.
Criteri di valutazione
Per quanto riguarda la valutazione, con particolare riferimento al livello di sufficienza, che
è da intendersi, comunque, corrispondente al raggiungimento degli obiettivi minimi
disciplinari, si fa riferimento ai criteri definiti in C. D. e riportati nel POF nonchè alla griglia
allegata al documento e concordata con il Consiglio di Classe.
La valutazione di fine periodo ha tenuto conto delle prove svolte in itinere, con riferimento
agli obiettivi disciplinari prefissati, del raggiungimento degli obiettivi trasversali concordati e
delle indicazioni fornite dal Consiglio di Classe.
26
Recupero
Le attività di recupero sono state attuate in momenti formalizzati con argomenti di
importanza basilare per la conoscenza della lingua inglese e già svolte durante le ore
curriculari. Il superamento del debito del primo quadrimestre è stato accertato tramite una
verifica scritta e interrogazione orale mirata al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Si è
cercato di aiutare l’alunno di colmare le lacune personali preparando l’argomento o gli
argomenti su cui aveva dimostrato conoscenze approssimative o del tutto carenti.
Profilo della classe
Il gruppo-classe 5B/C evidenzia una discreta omogeneità per quanto riguarda il livello di
apprendimento e il conseguimento degli obiettivi prefissati all'inizio di quest'ultimo
segmento del corso di studi.
La classe 5C è più omogenea anche se non mancano sia studenti insufficienti che quelli di
livello sufficientemente buono.
Pur essendo la maggior parte dei candidati in possesso dei requisiti minimi di competenza
nella disciplina, durante questo anno scolastico non è stata in grado di trarre vantaggio
dalle conoscenze pregresse al fine di acquisire un livello di preparazione più consono al
livello di studi e alle aspettative dell'insegnante, accontentandosi spesso di pervenire a
valutazioni appena sufficienti, se non scarse, specialmente nella lingua scritta. Spesso
spronati, non sono stati in grado di esprimere un vero interesse e la volontà necessari per
perseguire risultati soddisfacenti.
Di conseguenza si può affermare che parte della classe non raggiunge gli obiettivi
prefissati e fatica, sia nella comunicazione scritta che in quella orale.
Chi consegue risultati sufficienti evidenzia comunque un tipo di apprendimento meramente
mnemonico che manca quasi totalmente di rielaborazione personale.
Contenuti disciplinari
MODULO 1: EUROPE
CONTENUTI:
Grammatica e strutture: Simple present; Present continuous; Simple past; Past
continuous; Present perfect.
Si è affrontata la lettura dei seguenti brani:
English as Lingua Franca; Eurospeak; The changing Europe; Towards the third
millennium; The Berlin Wall; The Channel Tunnel; The Oresund Bridge; EU keydates.
MODULO 2: THE INDUSTRIAL REVOLUTION
CONTENUTI:
Grammatica e strutture: Will/Going to future, Comparatives and superlatives.
Si è affrontata la lettura dei seguenti brani:
The triangular trade; The Industrial Revolution; The Long Victorian Age: Positive and
Negative Aspects; Two World Wars; Charles Dickens; The Industrial Revolution
Continues; Transport Revolution; Towards Mass Production.
27
MODULO 3: THE FUTURE
CONTENUTI:
Grammatica e strutture: The Passive, Past Perfect.
Si è affrontata la lettura dei seguenti brani:
What is energy? Income energy sources; Ecology and the world around us: land, water, air
and noise pollution; The greatest threat to our planet: the greenhouse effect; Pollution;
Waste recycling.
MODULO 4:
TECHNICAL MODULE
CONTENUTI:
Grammatica e strutture: Modals: can/could; must/mustn’t; would; should/shouldn’t; might.
Si è affrontata la lettura dei seguenti brani:
The Petrol Engine; The four-stroke cycle; The two-stroke cycle; The diesel Engine;
Famous men in engine development.
MODULO 5:
TOWARDS EXAMINATION
CONTENUTI:
Il modulo 5 verterà su un ripasso generale delle letture affrontate per dare l’opportunità ai
candidati di acquisire la capacità di argomentare in lingua straniera, con una certa dose di
sicurezza, sia su tematiche di carattere generale che su argomenti più professionalizzanti.
Se necessario verranno approfondite alcune delle tematiche affrontate e verranno fornite
indicazioni per la scelta dei brani in lingua da inserire nelle tesi d’esame. Verrà dato anche
risalto all’aspetto strutturale della lingua rivedendo soprattutto i tempi fondamentali che
costituiscono una conoscenza di base anche per l’utilizzo della lingua straniera come mero
strumento di comunicazione.
NOTA BENE:
Si fa presente che il Modulo 5 verrà svolto nella seconda metà del mese di maggio 2014.
28
Materia: MATEMATICA
CLASSE 5^B-C
Docente: DANIELA VACCARI
n° ore settimanali: 3
Conosco questa classe dall’anno passato e a differenza dell’anno scorso, hanno dimostrato buona volontà
e voglia di apprendere. Un po’ chiacchieroni, ma in modo positivo e simpatico; pronti, non appena ripresi, a
tacere e a lavorare.
Per quanto riguarda l’impegno e il profitto conseguito si individua nella classe un piccolo
gruppo di allievi che si distingue per applicazione e volontà di migliorare il proprio grado di
apprendimento; a questo unisce buone attitudini per la disciplina e una metodologia di
studio proficua. Ciò porta questi allievi a ottenere risultati buoni, a volte ottimi.
Vi è poi un altro gruppo di studenti che pur possedendo positive potenzialità , si applica in modo meno
continuativo nello studio e ciò li porta ad ottenere risultati non sempre accettabili e comunque al di sotto
delle loro reali potenzialità.
Vi è poi un altro gruppo che pur non avendo grande predisposizione per la materia cerca
di sopperire alle lacune con una applicazione costante sia a casa che a scuola riuscendo
ad ottenere, anche se non sempre,risultati sufficienti.
I moduli sono stati tutti completati come da programmazione di inizio d’anno, ma meno approfonditi rispetto
agli anni passati per i molteplici progetti seguiti dalla classe durante l’anno scolastico.
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO : funzioni reali di una variabile reale
Concetto di funzione matematica
Definizione di funzione, dominio e condominio
Classificazione delle funzioni
Determinazione del campo di esistenza di funzioni algebriche razionali intere e
fratte e di funzioni algebriche irrazionali intere
Segno della funzione
Intersezione con gli assi cartesiani
Continuità intesa in senso elementare
Simmetrie, funzioni pari e dispari
Funzioni crescenti e decrescenti
Definizione di massimi e minimi relativi e assoluti
Rappresentazione grafica e lettura di grafici
29
MODULO : limiti
Definizione intuitiva e grafica di x
l;
lim f ( x)
x ; ;
;
:
0
Limite destro e limite sinistro
Teoremi sui limiti:
somma algebrica(senza dimostrazione)
prodotto
quoziente
"
"
"
"
Calcolo dei limiti
Limiti che si presentano nella forma indeterminata
0
;
0
;
;
Definizione di asintoto
Asintoti verticali, orizzontali, obliqui
Rappresentazione grafica e lettura di grafici
MODULO: derivate
Rapporto incrementale e suo significato geometrico
Definizione di derivata
Significato geometrico di derivata di una funzione in un punto
a
Derivata di alcune funzioni elementari: y = k ; y = x ; y = x ; y = 1/x ;
Teoremi per il calcolo delle derivate:
y = f(x) + g(x)
y = f(x) – g(x)
y = f(x)g(x)
y = kf(x)
y
f(x)
g(x)
Rappresentazione grafica e lettura di grafici rappresentativi
Ricerca degli intervalli in cui la funzione è crescente o decrescente
Ricerca dei punti di massimo, di minimo e di flesso a tangente orizzontale
Rappresentazione grafica e lettura di grafici
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Materia: ELETTROTECNICA-ELETTRONICA
Docente: KATIA PRAMPOLINI
N. ORE SETTIMANALI: 3
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5BC è una classe articolata che ho conosciuto quest’anno, composta da 6
studenti della B e 11 della C di cui uno certificato. Il programma ha seguito un andamento
non sempre regolare perché le ore di elettronica sono coincise, in molte occasioni, con
festività, ponti, attività extrascolastiche e visite d’istruzione il che ha ulteriormente ridotto il
tempo previsto per lo svolgimento dei moduli e dei contenuti disciplinari. Sono comunque
stati svolti tutti i moduli anche se non c’è stato il tempo di fare approfondimenti o recuperi.
Il gruppo classe ha sempre, però, mostrato di essere consapevole delle difficoltà e si è
posto in una condizione di ascolto e di collaborazione per il raggiungimento dei risultati
migliori. Il materiale è stato fornito a tutti gli studenti ma la mancanza di tempo ha fatto si
che solo alcuni studenti abbiano raggiunto buoni/ottimi risultati, legati sia a singole
capacità di apprendimento sia al grado di impegno, di autonomia e interesse personale
mostrato verso argomenti specifici. Altri pur impegnandosi riescono solo a difendersi, solo
due non evidenziano né l'impegno né le capacità per ottenere risultati sufficienti.
OBIETTIVI GENERALI DISCIPLINARI
Possedere un'idea della struttura della materia.
Conoscere le proprietà fisiche dei conduttori, semiconduttori ed isolanti.
Sapere perché il germanio ed il silicio sono materiali semiconduttori.
Capire l'importanza del concetto di drogaggio di un semiconduttore e valutarne l'effetto
prodotto.
Comprendere come avviene la conduzione in una giunzione PN.
Saper disegnare e spiegare la caratteristica volt-amperometrica di un diodo
semiconduttore.
Saper identificare alcuni tipi di diodi semiconduttori.
Conoscere il principio di funzionamento di un diodo Zener e di un diodo LED.
Saper descrivere l'alimentatore e l'alimentatore stabilizzato come applicazione del diodo.
Saper descrivere il trasformatore.
Saper descrivere un raddrizzatore a semplice semionda.
Saper descrivere un raddrizzatore a doppia semionda con ponte di Graetz.
Saper descrivere il filtro RC.
Saper descrivere lo stabilizzatore di tensione.
Saper identificare alcuni tipi di transistor.
Comprendere la differenza tra un transistor BJT PNP e un BJT NPN.
Conoscere i simboli grafici, saper disegnare e descrivere le caratteristiche voltamperometriche del BJT NPN.
Conoscere il funzionamento del BJT NPN come interruttore e come amplificatore
Conoscere la differenza tra un transistor JFET a canale N e un JFET a canale P.
Saper polarizzare il JFET a canale N e interpretare le sue curve caratteristiche principali.
Comprendere la differenza tra un transistor NMOS e un PMOS, ad arricchimento e ad
impoverimento.
Saper polarizzare il NMOS ad arricchimento e interpretare le sue curve caratteristiche
principali.
Conoscere il significato del termine amplificazione ed amplificatore.
Saper descrivere il quadripolo ed i suoi parametri.
Conoscere la differenza tra rumore esterno ed interno per un amplificatore.
31
Comprendere il concetto di distorsione di frequenza, di fase e di non linearità.
Comprendere il concetto di decibel.
Possedere il concetto di banda passante di un amplificatore e saperne spiegare
l'andamento.
Amplificatore di potenza: classe A, B, C e D
Saper identificare alcuni tipi di segnali elettrici.
Conoscere i parametri principali dei segnali elettrici (ampiezza, periodo, frequenza)
Saper identificare e disegnale un segnale bidirezionale, unidirezionale, periodico,
aperiodico, analogico, digitale, costante o alternato
Saper disegnare e descrivere i seguenti segnali elettrici: segnale sinusoidale, rettangolare,
triangolare, impulso, gradino e rampa.
OBIETTIVI MINIMI
Conoscere il comportamento del diodo e le sue applicazioni
Conoscere il funzionamento dei transistor e le loro applicazioni
Riconoscere i vari tipi di segnali elettrici
Obiettivo minimo valoriale: collaborare in modo cosciente all'attività didattica proposta
METODI E STRUMENTI
Valutata la situazione iniziale della classe ed il poco tempo a disposizione si sono studiate
alcune strategie per agevolare e velocizzare il processo di apprendimento degli alunni ed il
conseguimento degli obiettivi prefissati, come ad esempio proposte di lavoro a casa e
l’utilizzo di strumenti multimediali, in modo da sviluppare anche l’autonomia dei ragazzi.
-
Finalità
Il tecnico dei sistemi energetici, per essere in grado di coordinare interventi di avviamento,
regolazione e controllo su impianti e motori, deve avere conoscenze e competenze
specifiche nel settore elettrotecnico ed elettronico e più precisamente deve conoscere
l’analisi di un circuito elettrico, i suoi componenti e i trasduttori di maggior utilizzo.
-
Metodi
I metodi si basano sulle:
Responsabilizzazione degli alunni all’interno della classe e della scuola.
Attività didattiche attivate dal Consiglio di Classe all’interno di un area di progetto,
che possa fornire agli studenti esperienze utili per la loro crescita umana, culturale
e professionale.
Attività di recupero, in accordo con il Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe.
Lezioni frontali.
Lezioni con l’utilizzo di strumenti multimediali
Utilizzo della piattaforma MOODLE per fornire il materiale e del forum presente
nella stessa per chiarire eventuali dubbi.
Strumenti
Libro di testo, fotocopie, strumenti multimediali per la proiezione di slide Power Point,
piattaforma MOODLE.
Libro di testo consigliato: Tecnica Professionale: Elettrotecnica ed Elettronica in modulo
Volume. 1
32
Autori: M. Coppelli, B. Stortoni
Editore: Arnoldo Mondadori Scuola
VALUTAZIONE
Test d’ingresso
Verifica Formativa: problemi svolti in classe e/o a casa come lavoro individuale,
quaderno individuale
Verifica Sommativa: verifiche scritte, verifiche orali singole, simulazione terza prova
Criteri di valutazione: Valutazione delle verifiche scritte, test a scelta multipla e domande
aperte: distribuzione del punteggio da 1 a 10 in base alla difficoltà degli esercizi proposti.
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO 1)
I SEMICONDUTTORI
Generalità sulla teoria atomica
Conduttori, isolanti e semiconduttori
I semiconduttori
Generalità
Metodi per migliorare la conducibilità dei semiconduttori: aumento della temperatura e
drogaggio di tipo P e di tipo N
Giunzione PN
Polarizzazione diretta ed inversa di una giunzione PN
MODULO 2)
I DIODI
I diodi
Il diodo semiconduttore ideale
Il diodo semiconduttore reale: simbolo circuitale, caratteristica volt-amperometrica e
funzionamento in relazione alla polarizzazione
Confronto tra il diodo ideale ed il diodo reale
Confronto tra diodo reale e resistore
Il diodo Zener: simbolo circuitale, caratteristica volt-amperometrica e funzionamento in
relazione alla polarizzazione
Il diodo LED: simbolo circuitale, caratteristica volt-amperometrica e funzionamento in
relazione alla polarizzazione
Altri tipi di diodi: laser, fotodiodo, PIN, vricap, Schottky
MODULO 3)
APPLICAZIONE DEI DIODI:
L'ALIMENTATORE E L'ALIMENTATORE STABILIZZATO
L'alimentatore e alimentatore stabilizzato
Generalità
I componenti dell'alimentatore e dell'alimentatore stabilizzato
Trasformatore: simbolo elettrico, funzionamento ed analisi del segnale
Raddrizzatore a semplice e a doppia semionda a ponte di Graetz: schema circuitale,
funzionamento ed analisi del segnale
Filtro RC: funzionamento ed analisi del segnale
Stabilizzatore: funzionamento ed analisi del segnale
33
Alimentatore e alimentatore stabilizzato: confronto
MODULO 4)
I TRANSISTOR
I transistor
Generalità: significato della parola transistor, acronimi dei transistor più noti, impiego
del transistor
BJT
Tipi di BJT: NPN e PNP
Simbolo grafico, caratteristica volt-amperometrica d'ingresso e d'uscita del
BJT NPN
Funzionamento del BJT NPN
Zone di funzionamento del transistor BJT NPN in relazione alla posizione del
punto di lavoro: zona di interdizione, zona di saturazione, zona attiva e zona di
massima potenza dissipabile
JFET
Tipi di JFET: a canale N e a canale P
Simbolo grafico, caratteristica volt-amperometrica mutua e d'uscita del JFET
a canale N
Funzionamento del JFET a canale N
Zone di funzionamento del transistor JFET a canale N in relazione alla
posizione del punto di lavoro: zona di interdizione, zona di saturazione, zona attiva
e zona di massima potenza dissipabile
MOSFET
Tipi di MOSFET: a canale N (NMOS) e a canale P (PMOS) rispettivamente
ad arricchimento e ad impoverimento

Simbolo grafico, caratteristica volt-amperometrica mutua e d'uscita del
MOSFET a canale N ad arricchimento

Funzionamento del MOSFET a canale N ad arricchimento

Zone di funzionamento del transistor MOSFET a canale N ad arricchimento
in relazione alla posizione del punto di lavoro
MODULO 5)
AMPLIFICAZIONE E AMPLIFICATORE
Amplificazione ed amplificatore
Concetti generali
Concetto di quadripolo

Quadripolo attivo e passivo

Bipolo attivo e passivo
Classificazione degli amplificatori

Classificazione rispetto alla potenza

Classificazione rispetto alla frequenza del segnale
Parametri principali degli amplificatori: AV, AI, AP, Ri, Ru
Concetto di rumore

Rumore di origine esterna

Rumore di origine interna: rumore termico, shot, flicker
Parametri che esprimono la qualità dell'amplificatore: S/N e F
Distorsione

Distorsione di frequenza

Distorsione di fase

Distorsione di non linearità
34
Decibel
Banda passante
Amplificatori di potenza: classe A, B,C e D
MODULO 6)
SEGNALI ELETTRICI
I segnali elettrici
Concetti generali
Classificazione dei segnali elettrici
Segnale costante continuo e segnale alternato
Segnale analogico e segnale digitale
Segnale periodico e segnale aperiodico
Segnale unidirezionale e segnale bidirezionale
Parametri di un segnale periodico: periodo, frequenza, valore di picco, valore minimo,
valore picco-picco, valore medio in un periodo e valore efficace
I principali segnali di prova
Segnale sinusoidale o armonico
Segnale impulsivo e onda quadra
Duty Cycle
35
MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA
Docente :Baggetta Paolo
Numero ore settimanali :1
Modulo N.1
LA COSCIENZA MORALE COME VALORE FONDAMENTALE DELL’UOMO.
Contenuti :
La risposta biblica agli interrogativi dell’uomo sul bene e male .
La solidarietà: condividere per il bene comune.
La posizione della Chiesa di fronte ai problemi sociali.
Atto responsabile e valutazione morale : la libertà e la responsabilità sono le basi per una
riflessione di natura morale.
Strumenti:
Brani dal libro di testo
Articoli
Audiovisivi
Metodi:
Lezioni frontali e/o partecipata
Schemi dei contenuti
Modulo N.2
UNA SOCIETA’ FONDATA SU SCELTE E VALORI CRISTIANI .
Contenuti:
Una politica per l’uomo : la politica della solidarietà.
Un ‘economia per l’uomo: economia e globalizzazione.
Restituire saggezza alla crescita economica.
Un ambiente solidale con la natura e con l’uomo.
Strumenti
Brani dal libro di testo
Articoli
Audiovisivi
Metodi:
Lezioni frontali e/o partecipata
Schemi dei contenuti
36
Modulo N.3
LA LIBERTA’ RESPONSABILE: IL MATRIMONIO CRISTIANO.
Contenuti :
La concezione cristiana del matrimonio.
L’amore coniugale nella Bibbia.
L’amore coniugale come agape.
L’amore e il desiderio sessuale.
Strumenti:
Brani dal libro di testo
Articoli
Audiovisivi
Metodi
Lezioni frontali e/o partecipata
Schemi dei contenuti
Modulo N.4
LA BIOETICA CRISTIANA E I NUOVI PROBLEMI CHE PONE ALL’UOMO MODERNO.
Contenuti :
Che cos’è la bioetica e a quali ambiti si riferisce .
Motivazioni delle posizioni della Chiesa : la vita come valore assoluto e sacro.
L’eutanasia : problemi del fine vita e dell’accanimento terapeutico. La posizione della Chiesa
e la legislazione vigente .
Strumenti:
Brani dal libro di testo
Articoli
Audiovisivi
Metodi
Lezioni frontali e/o partecipata
Schemi dei contenuti
37
Materia: EDUCAZIONE FISICA
Documento del 15 Maggio 2013-14 classe 5^B/C
Docente: LORINI ROBERTO
n° ore settimanali: 2
OBIETTIVI GENERALI DISCIPLINARI
 Potenziamento fisiologico generale.
 Consolidamento del senso di responsabilità e della socialità.
 Vivere l’attività motoria come espressione della propria personalità e
mezzo di comunicazione con i compagni a livello di gruppo e a livello
individuale.
 Conoscenza e sviluppo delle tecniche e delle tatti che dei giochi di
squadra.
 Capacità di utilizzare attrezzi, sia piccoli che grandi, con le dovute
tecniche.
 Capacità di utilizzare un corretto metodo di lavoro e di trarre profitto dai
propri errori giungendo ad una elaborazione personale dei contenuti.
 Conoscenza delle elementari norme di pronto soccorso.
OBIETTIVI MINIMI






Miglioramento delle prestazioni nelle capacità condizionali.
Consolidamento della socialità.
Capacità di utilizzare gli attrezzi.
Capacità di utilizzare un corretto metodo di lavoro.
Conoscenza delle tecniche di base dei giochi di squadra.
Norme di pronto soccorso elementari.
METODI E STRUMENTI







Metodo della gradualità della proposta ( dal più facile al più difficile).
Metodo globale.
Metodo analitico.
Uso degli attrezzi specifici della materia.
Lavoro a gruppi.
Lavoro individualizzato.
VALUTAZIONE
 Utilizzo di test motori.
 Osservazione diretta.
CLASSE 5^B TSE A.S. 2013-14
38
Materia: MECCANICA, MACCHINE E DISEGNO
Docenti: Prof. Enea Gombia
Prof. Giuliano Bonaiuti
ORE SETTIMANALI
ORE DI COMPRESENZA CON L’ITP
TOTOLE ORE MODULI
:
5
3
30 SETTIMANE x 5 ore=150
+3 SETTIMANE DI STAGE IN AZIENDA
TESTO IN ADOZIONE:
Titolo: Principi di meccanica e macchine a fluido
Autori: P. Malaguti A. Zanon
Casa Editrice: Cappelli Editore
Titolo: Il nuovo manuale di meccanica
Autore: AA.VV.
Casa Editrice: Zanichelli-Esac
OBIETTIVI DISCIPLINARI:
- Acquisire un linguaggio tecnico specifico.
- saper passare da una situazione reale ad una rappresentazione schematica riconducibile
alle sollecitazioni semplici o composte.
- saper eseguire con criteri appropriati e in base a scelte opportune calcoli di progetto e di
verifica.
- conoscere struttura e funzionamento di giunti e innesti ed effettuare, in maniera
autonoma e in base a scelte opportune, calcoli di dimensionamento.
- conoscere e saper analizzare in maniera dettagliata e precisa le problematiche
relative
alla trasmissione di potenza con cinghie, catene ,ruote dentate e saper
eseguire, in maniera autonoma, calcoli di dimensionamento.
- conoscere e saper analizzare in maniera dettagliata e completa le problematiche relative
al sistema biella - manovella e al volano ed essere in grado di effettuare, in
maniera autonoma e con scelte appropriate, calcoli di dimensionamento.
- saper analizzare in maniera dettagliata e completa le problematiche relative al motore
endotermico;
- conoscere le diverse grandezze e i collegamenti tra queste grandezze;
- saper utilizzare strumenti quali manuali tecnici e tabelle per attingere informazioni e
risolvere esercizi di applicazione con i dati assegnati anche indirettamente.
OBIETTIVI MINIMI:
- Utilizzare correttamente e coerentemente le unità di misura
- conoscere le tensioni generate nel solido “trave” dalle sollecitazioni semplici e composte;
ed essere in grado di individuare la differenza fra calcolo di progetto e calcolo di verifica;
- saper eseguire calcoli di dimensionamento di semplici organi meccanici con tutti i dati
necessari assegnati direttamente.
- saper definire il compito svolto da giunti e innesti nella trasmissione meccanica;
39
- saper effettuare, opportunamente guidati, il dimensionamento di semplici soluzioni di
trasmissione di potenza.
- conoscere, in generale, la geometria e le condizioni di utilizzo delle ruote dentate e
saper eseguire, opportunamente guidati, calcoli di dimensionamento.
- conoscere e saper descrivere in maniera elementare il sistema biella - manovella,
il compito svolto e il funzionamento del volano e saper eseguire, opportunamente
guidati, calcoli di dimensionamento.
- conoscere il funzionamento del motore endotermico, le grandezze caratteristiche e il loro
significato e
saper risolvere esercizi di applicazione con i dati necessari
assegnati tutti direttamente.
METODOLOGIA:
- Illustrazione degli argomenti con lezioni frontali.
- Svolgimento di esercitazioni numeriche con calcoli di progetto e di verifica.
- Esercitazioni grafiche a mano e con l’ausilio del CAD.
- Collegamento ad altre discipline per quanto riguarda grandezze comuni o collegate.
STRUMENTI:
Libro di Testo.
Manuale tecnico di Meccanica
Schemi alla lavagna
Fotocopie di appunti relativi ad argomentazioni non trattate nel libro di testo in adozione
Strumenti per il disegno tecnico a mano
Calcolatrice ed utilizzo dell’aula Informatica con software AUTOCAD.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Nelle verifiche si è privilegiata la forma orale, con continuo svolgimento di esercitazioni alla
lavagna, onde valutare in modo più sicuro il livello di conoscenza e le capacità espositive
dell’allievo e inoltre per coinvolgere tutta la classe nella comprensione e
nell’approfondimento di tutte le tematiche trattate.
Sono state comunque effettuate anche verifiche scritte collettive nel numero max di 3 a
quadrimestre prevalentemente con quesiti a risposta aperta; il criterio di valutazione, con
punteggio da 2 a 10, è stato deciso di volta in volta con l’attribuzione di punteggi parziali ai
40
singoli quesiti contenuti nella verifica.
Si è inoltre proceduto abbastanza lentamente nell’attività didattica e con il continuo
svolgimento di esercitazioni applicative in modo da dare l’opportunità anche a quei pochi
che hanno i maggiori problemi di restare al passo.
Nonostante tutto quanto sopra la preparazione di un paio di alunni non è stata del tutto
soddisfacente.
Per la valutazione complessiva degli alunni si è tenuto conto anche dei seguenti aspetti:
- Partecipazione attiva alla didattica.
- Interesse ed attitudine alla materia.
- Applicazione e metodo di studio.
PROFILO DELLA CLASSE
La classe risulta dal punto di vista del profitto abbastanza omogenea.
La maggioranza della classe, molto ristretta dal punto di vista numerico, ha seguito le
lezioni con regolarità e in alcuni casi anche in modo attivo e partecipe, in particolare
quattro allievi si sono distinti nettamente, gli altri due componenti di questa classe invece
sono meno motivati, con capacità limitate nella disciplina e anche nella fase finale non
hanno notevolmente aumentato il loro impegno per cercare di migliorare il profitto.
In particolare c’è da segnalare un caso di profitto molto scarso per evidente mancanza di
impegno e di motivazione.
Il comportamento della classe in aula non è stato sempre soddisfacente: infatti in alcune
occasioni è stato problematico mantenere l’attenzione ai livelli necessari, in particolare
per periodi di tempo prolungati, data la vivacità di vari alunni ed anche per le scarse
motivazioni di alcuni.
Discreto interesse è stato mostrato in generale per l’uso degli strumenti informatici.
Sufficiente è in generale la capacità operativa (sviluppo calcoli, applicazione formule);
difficoltà vi sono nell’uso di un linguaggio appropriato, nei ragionamenti di tipo logicodeduttivo, nella sintesi corretta degli argomenti, nella capacità di interpretare in modo
critico i risultati ottenuti con il calcolo e da ultimo la non perfetta padronanza delle varie
unità di misura.
È comunque stato spesso disatteso l’impegno di lavoro richiesto a casa: lavoro di studio,
di rielaborazione degli esercizi proposti in classe e di esecuzione disegni, per cui è stata,
per quanto possibile, solitamente attuata una politica di ripasso e recupero delle
argomentazioni appena concluse per omogeneizzare e conservare le conoscenze
acquisite.
PROGRAMMA SVOLTO
Modulo N° 1: RICHIAMI E RECUPERO SU SOLLECITAZIONI E TENSIONIDIMENSIONAMENTO
CONTENUTI:
- Caratteristiche di sollecitazione.
- Sollecitazioni semplici e tensioni.
- Calcolo di progetto e calcolo di verifica.
- Sollecitazioni composte.
- Dimensionamento di organi meccanici direttamente e/o facilmente riconducibili alle
sollecitazioni semplici e composte: tiranti e puntoni, viti di tensione, perni intermedi e di estremità, linguette, barra di torsione, assi e alberi.
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Modulo N°2: ORGANI MECCANICI PER LA TRASMISSIONE DI POTENZA:
GIUNTI E INNESTI
CONTENUTI:
-Giunti: generalità, classificazione, tipi; dimensionamento di un giunto a dischi con
viti lavoranti a trazione e a taglio.
-Innesti: generalità, tipi di innesti.
-Innesti automobilistici: monodisco con molle elicoidali e a dischi multipli,
dimensionamento di frizioni monodisco.
Modulo N°3: TRASMISSIONE DEL MOTO MEDIANTE CINGHIE
CONTENUTI:
- Generalità sulla trasmissione mediante cinghia; cinghie a sezione rettangolare e a sezione trapezoidale.
- Aderenza, attrito e slittamento.
- Tensioni nelle cinghie. Potenza trasmissibile. Forza trasmessa agli alberi.
- Rapporto di trasmissione.
- Dimensionamento cinghia a sezione rettangolare.
- Dimensionamento cinghia a sezione trapezoidale.
- Proporzionamento delle pulegge.
Modulo N° 4: TRASMISSIONE DEL MOTO MEDIANTE RUOTE DENTATE
CONTENUTI:
- Ruote di frizione e ruote dentate: generalità, rapporto di trasmissione, geometria,
proporzionamento modulare.
- Ruote dentate cilindriche a denti diritti ed elicoidali. Ruote coniche.
- Forze scambiate e sollecitazioni sugli alberi.
- Dimensionamento a flessione e verifica a pressione specifica .
- Rotismi ordinari.
Modulo N° 5: SISTEMA BIELLA-MANOVELLA
VOLANO
CONTENUTI:
- Sistema biella-manovella: generalità.
- Analisi cinematica e dinamica del sistema biella-manovella.
- Dimensionamento della biella (lenta e veloce), della manovella e dei perni di
banco.
- Volano: generalità, grandezze caratteristiche, dimensionamento.
Modulo N° 6: PRESTAZIONI DEL MOTORE ENDOTERMICO
CONTENUTI:
- Ciclo teorico e ciclo indicato. Pressione media indicata e pressione media effettiva.
- Grandezze caratteristiche: potenza, coppia e consumo specifico.
- Rendimenti parziali e rendimento totale. Bilancio termico.
- Emissioni del motore endotermico.
- Curve caratteristiche. Determinazione in sala prova motori delle curve caratteristiche.
- Elementi caratteristici e dimensionamento di massima.
N.B.: il modulo N°6 sarà sviluppato nel periodo tra il 19 maggio e la fine dell’anno scolastico.
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MATERIA: IMPIANTI TERMOTECNICI
DOCENTI: BARONE LUIGI – SALA FILIPPO
N° ore settimanali: 6 (compresenza 3)
Obiettivi cognitivi trasversali.
Saper analizzare un problema
Saper elaborare le informazioni
Saper sintetizzare i risultati
Saper trasferire le proprie conoscenze e competenze in ambiti analoghi
Saper organizzare il proprio discorso in modo rigoroso, efficace e chiaro
Saper interpretare situazioni di varia complessità.
Modulo N°1: TRASMISSIONE DEL CALORE
Obiettivi disciplinari:
 Conoscere le leggi fondamentali di trasmissione del calore e i parametri che intervengono
 Saper ricavare i coefficienti di scambio da manuale
 Conoscere la tipologia e le caratteristiche di uno scambiatore di calore e il relativo campo di impiego
 Saper risolvere problemi inerenti ad uno scambio termico (superfici di scambio, flussi termici, etc)
Obiettivi minimi:
 Conoscere le modalità di trasmissione del calore

Risolvere esercizi inerenti a scambi termici
 Saper dimensionare uno scambiatore di calore
 Saper riconoscere i diversi tipi di scambiatori e il campo di impiego
Prerequisiti:
 Conoscenze fondamentali di termologia
Contenuti:
 Trasmissione del calore per conduzione, convezione ed irraggiamento: parametri e relazioni.
 Trasmissione del calore mista: calcolo dei coefficienti e relativo scambio termico
 Scambiatore di calore in equicorrente e controcorrente, schemi e diagrammi
 Tipologie di scambiatori: a fascio tubiero, a piastre, a batterie alettate, etc. Esempi di scambiatori nella pratica
corrente
Metodologia:
Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici
Strumenti:
Lavagna, libro di testo, manuale, dispense su scambiatori
Verifica e valutazione:
orali e scritte. Risoluzione scritta di casi pratici
Modulo N°2: COMBUSTIBILI E COMBUSTIONE
Obiettivi disciplinari:
 Conoscere i tipi di combustibili, il processo di combustione e i prodotti di combustione
 Calcolare i volumi di aria in gioco (teorica ed effettiva)
 Calcolare la temperatura teorica dei fumi
43
Obiettivi minimi:
 Conoscere il processo di combustione
 Saper calcolare il volume di aria e la temperatura dei fumi
Prerequisiti:
 Combustibili e relativo potere calorifico.
Contenuti:
 Tipologia di combustibili: liquidi, solidi e gassosi
 Generalità sulla combustione e composizione dei fumi
 Eccesso di aria, formule di calcolo
 Calcolo della temperatura dei fumi
Metodologia:
Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici
Strumenti:
Lavagna, libro di testo, tabelle
Verifica e valutazione:
orale a domande aperte
Modulo N°3: IMPIANTI A VAPORE
Obiettivi disciplinari:
 Conoscere il ciclo di funzionamento di un impianto a vapore
 Saper rappresentare lo schema dell’impianto, i componenti dell’impianto e le linee di distribuzione
 Conoscere le caratteristiche e il funzionamento delle principali macchine: caldaia,
economizzatore,
surriscaldatore, turbina, condensatore
 Saper eseguire semplici dimensionamenti di massima di caldaie, surriscaldatori, economizzatori, condensatori
Obiettivi minimi:
 Conoscere il ciclo di un impianto a vapore
 Rappresentare lo schema dell’impianto
 Conoscere la funzione di tutti i componenti
 Conoscere le caratteristiche fondamentali dei componenti
 Saper eseguire un dimensionamento di massima dei principali componenti
Prerequisiti:
 Termodinamica del vapore d’acqua
 Trasmissione del calore
 Combustibili e combustione
Contenuti:
Ciclo termodinamico dell’impianto a vapore
Schema dell’impianto con i relativi componenti
Macchine: Caldaia a vapore: tipologia, parametri caratteristici, dimensionamento
Economizzatore: tipologia, dimensionamento di massima
Surriscaldatore: tipologia, dimensionamento di massima
Condensatore: tipologia, dimensionamento di massima
Metodologia:
Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici
Strumenti:
Lavagna, libro di testo, manuale, diagrammi di supporto
Verifica e valutazione:
scritte ed orali, risoluzione di esercizi
44
Modulo N°4: IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E PRODUZIONE ACQUA PER USI
CIVILI ED INDUSTRIALI
Obiettivi disciplinari:




Conoscere le tipologie e gli elementi principali di un impianto di riscaldamento
Conoscere i materiali e le tipologie strutturali degli ambienti
Conoscere la normativa sul risparmio energetico e saperla applicare
Saper determinare i flussi termici e il fabbisogno termico


Conoscere le tipologie dei terminali scaldanti
Saper operare scelte sulla tipologia di impianto ed eseguire semplici dimensionamenti di massima
Obiettivi minimi:
 Conoscere le tipologie e gli elementi principali di un impianto di riscaldamento e di produzione acqua per usi civili
ed industriali
 Conoscere la normativa sul risparmio energetico
 Saper calcolare il fabbisogno termico
 Conoscere le diverse tipologie di apparecchi scaldanti
 Saper scegliere e dimensionare un terminale scaldante
Prerequisiti:
Conoscenza delle nozioni fondamentali di termologia e trasmissione del calore
Contenuti:
 Classificazione degli impianti di riscaldamento: tipologia e schemi e relativa simbologia
 Elementi di un impianto di riscaldamento.
 I terminali scaldanti: tipologie, scelta dell’utilizzatore e dimensionamento di massima
 Calcolo del fabbisogno termico in relazione alla tipologia strutturale degli ambienti e ai materiali impiegati

Metodologia:
Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici
Strumenti:
Lavagna, libro di testo, tabelle, manuale, dispense
Verifica e valutazione:
scritta e orale
Modulo N°5: IMPIANTI FRIGORIFERI
Obiettivi disciplinari:




Conoscere il ciclo frigorifero
Conoscere la tipologia di sistemi frigoriferi
Rappresentare lo schema di massima di un impianto ed i relativi componenti
Saper calcolare la potenza e i rendimenti
Obiettivi minimi:


Conoscere il ciclo frigorifero e rappresentare il relativo schema
Saper calcolare potenza e rendimenti
Prerequisiti
Conoscenza di termologia e termodinamica
Contenuti:
 Principi termodinamici e cicli frigoriferi: schema
 Tipologie di sistemi frigoriferi
 Componenti principali dei sistemi frigoriferi
 Tipologie di refrigeranti
 Condizioni di funzionamento (calcolo di potenza e rendimenti)
45
Metodologia:
 Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici
Strumenti:
Lavagna, libro di testo, tabelle, manuale
Verifica e valutazione:
scritta e orale
Modulo N°6: CONDIZIONAMENTO ARIA
Obiettivi disciplinari:

Conoscere le caratteristiche dell’aria umida e le principali trasformazioni
psicrometriche
Saper leggere, interpretare e utilizzare correttamente il diagramma psicrometrico


Conoscere i trattamenti dell’aria e saper scegliere il trattamento opportuno
Individuare i componenti della rete di distribuzione

Conoscere gli schemi degli impianti in uso: centralizzati ed autonomi

Obiettivi minimi:
 Saper utilizzare il diagramma psicrometrico
 Individuare il trattamento dell’aria e i relativi componenti dell’impianto
 Eseguire uno schema di un impianto di condizionamento
 Dimensionare un semplice impianto di condizionamento
Prerequisiti
Conoscenza delle proprietà dei gas e del vapore d’acqua
Sistemi di riscaldamento e raffreddamento
Contenuti:
 Caratteristiche fisiche dell’aria umida.
 Diagramma psicrometrico: lettura, interpretazione, utilizzo
 Calcolo del flusso termico
 Individuazione dei parametri igrometrici della massa da trattare
 Tipologie impiantistiche di climatizzazione
 Schema di impianto di condizionamento estivo ed invernale
 Impianti centralizzati ed autonomi.
Metodologia:
Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici
Strumenti:
Lavagna, libro di testo, tabelle, manuale, dispense, diagrammi di supporto
Verifica e valutazione:
scritta e orale
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MATERIE DI INDIRIZZO PER LA CLASSE 5a C
TIM (Tecnico delle Industrie Meccaniche)
MATERIA: Macchine a Fluido
Docente: Bertugli Alfeo
Presentazione della classe
La classe è formata da 11 studenti, tutti provenienti dalla 4^C, le cui capacità scolastiche
sono a noi già note per continuità didattica. Con gli studenti si è potuto instaurare un
ottimo rapporto collaborativo data la serietà, la maturità e anche un certo interesse per il
settore. Il lavoro in classe è stato sicuramente positivo, non accompagnato però da un
adeguato lavoro individuale a casa. Mediamente i ragazzi hanno dimostrato maggior
attitudine e volontà di applicazione per le attività tecnico pratiche, cosa peraltro
evidenziata nei percorsi formativi presso le aziende. La differente attitudine alla disciplina
sommata al diverso impegno ha portato complessivamente a risultati scolastici di buon
livello solo per pochi casi, mentre la maggior parte della classe si attesta sulla sufficienza
con l'eccezione di un paio di situazioni che ad oggi risultano ancora critiche. Uno studente
svolge un percorso differenziato affiancato da insegnanti di sostegno. Il programma
previsto (in allegato) è stato rispettato anche se con un ultimo modulo un po' ridotto per
ragioni di tempo. Le valutazioni sono state fatte su tutti i moduli sia scritte che orali.
Obiettivi generali disciplinari
 Possedere una buona conoscenza tecnico scientifica;
 Essere in grado di utilizzare un linguaggio tecnico appropriato;
 Buona e chiara conoscenza dei contenuti dei moduli trattati;
 Conoscere le principali normative inerenti gli impianti: sicurezza, risparmio energetico e
inquinamento ambientale;
 Essere in grado di fare scelte con consapevolezza e autonomia adeguate alle
necessità tecniche;
 Essere in grado sviluppare il lavoro di gruppo, con buone capacità organizzative e
decisionali.
Obiettivi minimi disciplinari
 Possedere una sufficiente conoscenza tecnico scientifica;
 Essere in grado di utilizzare un linguaggio tecnico sostanzialmente corretto;
 Possedere conoscenze minime ma corrette dei moduli trattati;
 Essere in grado di collaborare in lavori di gruppo.
Metodi
Il lavoro è stato spesso svolto proponendo soluzioni con scelte e calcoli per temi pratici. La
tecnica adottata è stata quella di affrontarli con gradualità, in una lezione-dialogo per
stimolare l’interesse sui vari argomenti. Molti sono stati gli esercizi trattati in classe, di
varie tipologie e in particolare quelle ritenute più idonee per affrontare la prova d’esame.
Strumenti
Per lo svolgimento dell’attività didattica sono stati adottati: il libro di testo, il manuale,
fotocopie, tabelle tecniche e diagrammi. In diverse occasioni gli studenti hanno potuto
operare, singolarmente o in gruppo, per la stesura delle tesine relative all’esame finale
utilizzando strumenti informatici (Word, Autocad, Inventor e Internet).
47
Verifiche
Sono state fatte verifiche attraverso interrogazioni orali ma soprattutto mediante prove
scritte di varie tipologie.
Valutazioni
Per la misurazione delle verifiche si è operato assegnando un certo punteggio ad ogni
esercizio, variabile secondo il grado di difficoltà dell’esercizio stesso, sommando poi i
singoli punteggi e rapportando il risultato ottenuto ad un punteggio massimo. Nella
valutazione complessiva si è tenuto conto, oltre che delle verifiche, scritte e orali, anche
del grado di attenzione, della partecipazione, dell’interesse e dell’impegno dimostrato da
parte del singolo studente nell’affrontare i temi proposti.
CONTENUTI DISCIPLINARI
N.
1
2
3
Modulo
Contenuti
Idrostatica
e
Idrodinamica
Richiami sulle grandezze: energia, lavoro, potenza,
pressione, massa volumica, calore, temperatura, capacità
termica massica.
Idrostatica: pressione idrostatica e spinta idrostatica. Cenni sui
misuratori di pressione. Applicazioni.
Idrodinamica: moto dei liquidi, portata ed equazione di
continuità. Teorema di Bernoulli con casi particolari e relativi
leggi. Perdite di carico nelle condotte. Applicazioni.
Macchine
idrauliche
Termologia
e
Termodinamica
Pompe: classificazione, prevalenza, rendimenti e potenza.
Pompe centrifughe; organi costruttivi, curve caratteristiche,
capacità di aspirazione. Applicazioni.
Pompe a stantuffo; organi costruttivi , dimensionamento.
Applicazioni.
Compressori: organi costruttivi, classificazione, cenni sul
dimensionamento.
Turbine: salto idraulico, rendimenti, potenza. Principio di
funzionamento, grado di reazione. Classificazioni delle turbine.
Turbine Pelton e Francis; organi costruttivi e funzionamento.
Turbine Kaplan cenni.
Combustione e combustibili: potere calorifico, cenni sulla
reazione di combustione.
Modalità di trasmissione del calore.
Conduzione: definizione, cenni sulla legge di trasmissione
(pareti piane).
Convezione: definizione, cenni sulla legge di trasmissione.
Irraggiamento: definizione.
Trasmissione di calore combinata: definizione, legge di
trasmissione (pareti piane), coefficiente globale di scambio.
Applicazioni.
Termodinamica.
Primo e secondo principio della termodinamica.
48
Entalpia e Entropia.
Equazione dei gas perfetti.
Trasformazioni termodinamiche fondamentali: isocora, isobara,
isoterma, adiabatica, politropica.
Vapore d'acqua.
Diagrammi di equilibrio (cenni)
Determinazione del calore di riscaldamento, di vaporizzazione e
di surriscaldamento.
4
Macchine
Termiche
Motori.
Motori a 2 e 4 tempi a carburazione a iniezione e
sovraalimentati; organi costruttivi, funzionamento, cenni sui
diagrammi caratteristici.
Cenni su rendimenti, potenze consumi e curve caratteristiche.
Impianti a vapore
Schema impianto a vapore: componenti, funzionamento.
Cenni sul ciclo di Rankine.
Nota : il modulo n°4 verrà completato nel periodo 15 maggio fine anno scolastico.
49
MATERIA: TECNICA DELLA PRODUZIONE E LABORATORIO (SOLO VC)
DOCENTI: ROBERTO CESCON – GIUSEPPE DONADIO
N. ORE SETTIMANALI: 8 (DI CUI 6 IN COPRESENZA)
LIBRO DI TESTO: “Tecnica della produzione” – Mauro Olmastroni - Hoepli
La classe, nel corso dell’anno scolastico, ha evidenziato un buon interesse per la materia
evidenziando, però, qualche difficoltà verso alcuni contenuti teorici, che avrebbero
richiesto maggiore assimilazione e rielaborazione personale. In ogni caso il lavoro in
classe è stato molto fruttuoso ed in generale ha portato al raggiungimento degli obiettivi
minimi, anche se per alcuni manca un effettivo consolidamento delle competenze
acquisite. Nel corso dell’anno scolastico, l’impegno e la partecipazione della classe alle
attività proposte sono sempre stati presenti e, solo a tratti, si è potuta notare una certa
stanchezza da parte di qualche studente. Buona la partecipazione alle attività laboratoriali,
in particolare nei moduli di disegno e progettazione al CAD bidimensionale e
tridimensionale, ed alla programmazione CNC.
Come interventi didattici ed integrativi sono stati privilegiati il recupero in itinere e la pausa
didattica.
Il rapporto docenti-alunni è stato ottimo, sempre improntato sul reciproco rispetto e la
massima disponibilità al dialogo educativo.
Di seguito vengono indicati i moduli sviluppati, con i relativi obiettivi, contenuti, metodi e
strumenti.
Al 15/05/2014 il programma è stato praticamente svolto per intero.
Il periodo rimanente dell’anno scolastico verrà utilizzato per preparare adeguatamente le
prove di esame.
MODULO N° 1 : PRINCIPI DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
CONTENUTI:
 le aziende
 il mercato e le sue leggi
 settori delle aziende
 suddivisione del settore tecnico
 lay-out di macchinari e impianti
 diagramma di produzione e di flusso
 produzione continua; saturazione delle macchine
 produzione a lotti: diagramma di Gantt
 metodi di programmazione: diagramma di Pert
METODOLOGIA: lezione frontale partecipata supportata da esempi di casi pratici
VERIFICHE orali e scritte
OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo conosce globalmente i fattori che regolano la
costituzione di un'impresa, conosce i vari settori aziendali ed i rispettivi compiti. Conosce
le varie tipologie di produzione ed i principi di organizzazione della produzione
OBIETTIVI MINIMI: l'allievo conosce dettagliatamente i fattori che regolano la costituzione
di un'impresa, conosce i vari settori aziendali ed i rispettivi compiti
50
MODULO N° 2: CONTROLLI E COLLAUDI
CONTENUTI:
 concetto di qualità
 certificazione ISO 9000
 tipi di controllo statistico di qualità
METODOLOGIA: lezione frontale partecipata, supportata da esempi di casi pratici
VERIFICHE: orali e scritte
OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo conosce nel dettaglio i vari tipi di controllo, conosce il
concetto di "qualità" e di "qualità totale", conosce la certificazione CE a norme ISO 9000.
E’ in grado di operare con i metodi del controllo statistico di qualità
OBIETTIVI MINIMI: l'allievo conosce genericamente i vari tipi di controllo ed il concetto di
"qualità". Opera con difficoltà con i metodi del controllo statistico di qualità
MODULO N° 3: ANALISI DEI TEMPI DI LAVORAZIONE
CONTENUTI:
 calcolo dei tempi attivi delle varie macchine utensili
 valutazione del tempo di preparazione macchina
 valutazione dei tempi accessori
 metodi di determinazione dei parametri di taglio
 compilazione del foglio di analisi fase
METODOLOGIA: lezione frontale partecipata
VERIFICHE: orali e scritte con risoluzione di più quesiti derivanti da uno studio di
fabbricazione di un semplice pezzo meccanico
OBIETTIVI DISCIPLINARI: l’allievo è in grado di calcolare con precisione i tempi attivi per
le varie macchine utensili, scegliendo gli opportuni parametri di taglio. E’ in grado di
stimare i tempi di preparazione macchina e i tempi accessori. Compila dettagliatamente il
foglio di analisi fase
OBIETTIVI MINIMI: l’allievo è in grado di calcolare approssimativamente i tempi attivi per
le varie macchine utensili. Compila con qualche incertezza il foglio di analisi fase
MODULO N° 4: STUDI DI FABBRICAZIONE
CONTENUTI:
 concetti fondamentali del disegno meccanico: viste,
accoppiamenti, rugosità
 indicazioni sulle principali caratteristiche delle attrezzature
 analisi del progetto e scelte per la sua realizzazione
quotature,
tolleranze,
METODOLOGIA: lezione frontale, esecuzione grafica a mano libera e con supporti
informatici
VERIFICHE: orali e grafiche
OBIETTIVI DISCIPLINARI: l’allievo è in grado di eseguire in maniera corretta disegni di
particolari e complessivi scegliendo in modo oculato le tolleranze di lavorazione sia
51
dimensionali che di forma ed applicando i gradi di rugosità superficiale. Progetta semplici
attrezzature con la giusta scelta dei riferimenti
OBIETTIVI MINIMI: l’allievo è in grado di interpretare in maniera corretta disegni di
particolari e complessivi. Conosce i concetti di tolleranza e rugosità superficiale.
MODULO N°5: CICLI DI LAVORO
CONTENUTI:
 suddivisione di un ciclo in fasi ed operazioni
 analisi dei fattori che condizionano la scelta di un ciclo
 metodo di stesura del cartellino di lavorazione
METODOLOGIA: lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di
casi pratici
VERIFICHE: orali e scritte con stesura di un ciclo di lavoro completo di un semplice pezzo
meccanico
OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo ha compreso l'importanza dell'elemento economico
nella scelta di un ciclo dì lavoro, è in grado di rappresentare dettagliatamente lo svolgersi
delle fasi di lavorazione individuando i principali fattori che le influenzano
OBIETTIVI MINIMI: l'allievo ha compreso la necessità dello studio di un ciclo dì lavoro ed è
in grado di rappresentare sommariamente lo svolgersi delle fasi di lavorazione
MODULO N°6: FABBISOGNO DEI MEZZI DI PRODUZIONE
CONTENUTI:
 metodo di calcolo del fabbisogno di materia prima per i vari semilavorati
 uso delle tabelle dei pesi
 stato di fornitura dei semilavorati
METODOLOGIA: lezione frontale supportata da esempi pratici
VERIFICHE: orali
OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo conosce nel dettaglio i mezzi necessari per attuare una
produzione, è in grado di scegliere il semilavorato più conveniente fra quelli disponibili e di
determinarne la quantità necessaria
OBIETTIVI MINIMI: l'allievo conosce sufficientemente i mezzi necessari per attuare una
produzione e le tipologie di semilavorati presenti sul mercato
MODULO N° 7: CONTABILIZZAZIONE DEI COSTI DI PRODUZIONE
CONTENUTI:
 determinazione del costo del materiale
 determinazione delle quote di ammortamento
 determinazione del costo della manodopera
 determinazione dei costi generali
 determinazione del lotto limite e del lotto economico
METODOLOGIA: lezione frontale partecipata
52
VERIFICHE: orali e scritte con la determinazione del costo di produzione di un semplice
particolare meccanico
OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo conosce dettagliatamente e sa calcolare le voci che
concorrono a determinare il costo totale di un pezzo, conosce il concetto di
ammortamento, le voci che contribuiscono al costo della manodopera e quelle che
determinano i costi aziendali indipendenti dal prodotto. Conosce i concetti di lotto limite ed
economico.
OBIETTIVI MINIMI: l'allievo sa distinguere le voci che concorrono a determinare il costo
totale di un pezzo ed è in grado di impostarne il calcolo.
MODULO N°8: PROGETTAZIONE E FABBRICAZIONE AUTOMATICA
CONTENUTI:
 vari tipi di automazione e relative applicazioni
 concetto di flessibilità
 ripasso dei principi di funzionamento e di programmazione delle macchine utensili a
CNC
 nozioni di base sulle tecniche di gestione automatica dei diversi settori industriali e sui
vantaggi della loro integrazione
METODOLOGIA: lezione frontale partecipata
VERIFICHE: orali e scritte con la stesura di un programma ISO per l’esecuzione di un
semplice pezzo su macchina utensile a CNC
OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo conosce il concetto di flessibilità di un impianto ed il
rapporto con l’automazione. Conosce i tipi di automazione rigida e flessibile e i relativi
modi di attuazione. Conosce i principi base del CNC ed è in grado di eseguire
correttamente ed autonomamente la stesura del programma ISO per la realizzazione di un
semplice pezzo meccanico. Ha una conoscenza di massima delle principali metodologie in
uso nella fabbricazione metalmeccanica avanzata, assistita da computer
OBIETTIVI MINIMI: l'allievo conosce a grandi linee i vari tipi di automazione. Conosce i
principi base del CNC e della sua programmazione. E’ in grado di eseguire
sommariamente la stesura del programma ISO per la realizzazione di un semplice pezzo
meccanico
MODULO N° 9: ESEMPI DI STUDI DI FABBRICAZIONE
CONTENUTI:
 analisi di un nutrito numero di situazioni produttive, con studio del ciclo, delle
attrezzature, determinazione dei tempi e dei costi di fabbricazione
METODOLOGIA: lezione frontale ed esecuzione dei disegni, compilazione del cartellino di
lavorazione, calcolo dei tempi e dei costi per ogni singolo elemento analizzato
VERIFICHE: valutazione del lavoro eseguito dopo ogni situazione produttiva analizzata
OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo sa analizzare un ciclo di lavoro, progettare le eventuali
semplici attrezzature di lavorazione ed è in grado di calcolare il costo totale di
fabbricazione
OBIETTIVI MINIMI: l'allievo sa impostare sommariamente un ciclo di lavoro ed i calcoli per
determinare il costo totale di fabbricazione.
53
PROGRAMMAZIONE ALTERNANZA SCUOLA
- LAVORO
ANNO SCOLASTICO 2012-2013
e
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
A cura di :
Prof. CIRIGLIANO SAVERIO
IPSIA A. FERRARI - MARANELLO
54
CLASSE 4^ TSE (a.s. 2012-2013)
Profilo professionale: TIA Tecnico Industria Automobilistica
MODULI
Mod. 1 - Autoveicolo 1 (il motore), 12 ore
Mod. 2 - Autronica , 12 ore
Mod. 3 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore
Totale 144 ore
1) MODULI
Mod. 1 - Autoveicolo 1, 12 ore
Mod. 5 - Autronica , 12 ore
Mod. 6 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore
Totale 144 ore
1.1)
Autoveicolo 1
DURATA :12 ore
PREREQUISITI : Conoscenza di base sui principi di funzionamento dei motori endotermici a
ciclo Otto.
OBIETTIVI :Acquisire le conoscenze di base dell’elettronica applicata all’autoveicolo
CONTENUTI:
- elettronica di base
- apparecchi elettrici: la batteria, il circuito di carica, i circuiti elettrici; esercitazioni
pratiche di ricerca guasti; approccio con gli schemi elettrici dei veicoli ; schemi di
montaggio, dettaglio dei componenti e simbologia; ubicazione dei componenti
elettrici sui veicoli; ricerca guasti.
- motori a benzina: tecnologie dei sistemi di accensione ed iniezione elettronica;
studio degli elementi del sistema; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti.
- motori Diesel: pompe d’iniezione; iniettori e sistemi di preriscaldamento; regole di
sicurezza e precauzioni in caso di intervento; gli strumenti e la diagnosi;
esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti.
METODOLOGIA : Lezioni frontali, video, esercitazioni pratiche
VERIFICA : Questionario finale sugli argomenti affrontati
1.2)
Autronica
DURATA: 12 ore
PREREQUISITI: Conoscenza di base sui principi di funzionamento dei motori endotermici a ciclo
Otto e Diesel.
OBIETTIVI: Perfezionare le conoscenze sui principi di funzionamento dei motori a ciclo
Otto e Diesel.. Diagnosi e ricerca dei guasti nei sistemi.
55
CONTENUTI : Impianti commonrail di 1ª-2ª-3ª generazione, con le varie strategie
delle case auto, impianti Med iniezione diretta benzina strategie innovazioni, nel caso Med
si analizza un impianto Volkswagen Med 9.5.10, linee can-bus, utilizzo di informazioni di
case automobilistiche sul software Bosch ESI Tronic, uso tester diagnosi centraline
KTS540 Bosch.
METODOLOGIA: lezione frontale con verifica utilizzando dei test, e lezione pratica
all'utilizzo della diagnosi in simulazione.
VERIFICA: Test finale sugli argomenti affrontati.
STRUMENTI: illustrazione con video proiettore dei contenuti di cui sopra in powerpoint,
utilizzo di info di case auto sul software Bosch ESI Tronic, uso tester diagnosi centraline
KTS540 Bosch.
1.3)
Tirocinio in azienda (stage )
DURATA: 120 ore
METODOLOGIA: Tre settimane consecutive in aziende del settore affiancato con un tutor
aziendale
VALUTAZIONE: A cura del tutor aziendale
56
CLASSE 5^ TSE (a.s. 2013-2014)
Profilo professionale: TIA Tecnico Industria Automobilistica
MODULI
Mod. 1 - Autoveicolo 2, 20 ore
Mod. 2 - Disegno 3D- Inventor, 21 ore
Mod. 3 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore
Totale 161 ore
1) MODULI
Mod. 1 - Autoveicolo 2, 20 ore
Mod. 2 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore
Totale 140 ore
1.1)
Autoveicolo 2
DURATA: 20 ore
PREREQUISITI: Conoscenza di base degli schemi elettrici e degli strumenti di diagnosi
OBIETTIVI: Acquisire o perfezionare le conoscenze sui sistemi di trasmissione, sulle
sospensioni e sull’impianto frenante. Perfezionare le conoscenze sui sistemi di sicurezza
passivi e sui sistemi di climatizzazione dei veicoli. Diagnosi e ricerca dei guasti nei sistemi.
CONTENUTI:.
strumenti di misura: richiamo sugli strumenti di misura; strumenti ed attrezzature
da sottoporre a controllo periodico; taratura e registrazione dei dati.
sistemi di trasmissione del moto: nozioni fondamentali sui principi di
funzionamento della frizione e del cambio; tipologie e caratteristiche; studio degli
elementi dei sistemi; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti.
sospensioni ed impianto frenante: nozioni fondamentali; tecnologie dei
sistemi(ABS); studio degli elementi del sistema; esercitazioni pratiche di diagnosi
e ricerca guasti.
sistemi di ritenuta: nozioni fondamentali sul corretto uso dei sistemi di ritenuta
passivi e degli Air Bag; cinture di sicurezza: limitatore di sforzo, pretensionatore
pirotecnico; gli Air Bag frontali, laterali e a tendina: principio di funzionamento;
studio degli elementi elettronici annessi al sistema; regole di sicurezza e
precauzioni in caso di intervento; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti.
aria condizionata:nozioni fondamentali sui principi della refrigerazione;
caratteristiche dei gas refrigeranti; sistemi di impianti semiautomatici ed
automatici; gestione di una stazione di controllo e di ricarica; studio degli elementi
elettronici e meccanici annessi al sistema; regole di sicurezza e precauzioni in
caso di intervento; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti.
METODOLOGIA: Documentazione, lezioni teoriche, video, componenti meccanici,
esercitazioni pratiche.
VERIFICA: Test finale sugli argomenti affrontati.
57
1.2)
Tirocinio in azienda (stage )
DURATA: 120 ORE
METODOLOGIA: Tre settimane consecutive in aziende del settore affiancato ad un tutor
aziendale.
VALUTAZIONE: A cura del tutor aziendale
58
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
Via Ferrari, 2 – 41053 MARANELLO (MO)  0536 – 941233 -  Fax 0536 - 940262
http:/www.ipsiaferrari.mo.it – e-mail: [email protected]
PROGRAMMAZIONE ALTERNANZA
SCUOLA - LAVORO
ANNI SCOLASTICI
2012-2013
2013-2014
A cura di :
Prof. CIRIGLIANO SAVERIO
IPSIA A. FERRARI - MARANELLO
59
PROGRAMMAZIONE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Profilo professionale: TMUCNC Tecnico Macchine Utensili
a Controllo Numerico Computerizzato
CLASSE 4^ TIM – A.S. 2012/2013
1) MODULI
Mod. 1 - Disegno 3D- Inventor, 21 ore
Mod. 2 - Elettropneumatica – PLC, 14 ore
Mod. 4 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore
Totale 155 ore
1.1)
Disegno 3D- Inventor
DURATA: 21 ore
OBIETTIVI: Portare gli alunni a conoscere le funzioni essenziali per l’esecuzione del
disegno di particolari meccanici e semplici complessivi in 3D
CONTENUTI: Funzioni base.
METODOLOGIA: Esecuzione individuale al computer di singoli particolari di un semplice
complessivo e successivo assemblaggio.
VERIFICA: Rilievo e disegno in 3D di particolari meccanici da un complessivo, quotatura e
stampa.
1.2)
Elettropneumatica-PLC
DURATA: 14ore
OBIETTIVI: saper realizzare pneumaticamente le funzioni logiche elementari, saper disegnare e
interpretare un semplice schema elettropneumatico, saper realizzare semplici circuiti
elettropneumatici, saper creare semplici programmi eseguendo l’analisi del problema, la
diagrammazione, la codificazione e la programmazione, saper realizzare il comando di semplici
circuiti pneumatici con il PLC.
CONTENUTI: conoscere i concetti fondamentali dell’algebra di Boole, conoscere le norme per il
disegno degli schemi elettrici funzionali, conoscere la componentistica elettromeccanica utilizzata
nei comandi elettropneumatici a logica cablata (elettrovalvole, pulsanti, finecorsa, sensori di
prossimità, relè), conoscere i concetti di base dell’automazione con il PLC.
METODOLOGIA: lezione frontale, risoluzione di esercizi, realizzazione di comandi automatici.
60
STRUMENTI: dispense, PC e proiettore, pannelli elettropneumatici PLC OMRON C20.
VALUTAZIONE: Verifica scritta, esercitazioni pratiche.
1.3)
Tirocinio in azienda (stage )
DURATA: 120 ORE
METODOLOGIA: Due settimane consecutive in aziende del settore affiancato ad un tutor
aziendale
VALUTAZIONE: A cura del tutor aziendale
61
CLASSE 5^ TIM – A.S. 2013/2014
1) MODULI
Mod. 1 - Disegno 3D- Inventor, 21 ore
Mod. 2 – Automazione Oleodinamica , 10
Mod. 3 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore
Totale 151 ore
1.1)
Disegno 3D – Inventor
DURATA: 21 ore
OBIETTIVI: Portare gli alunni a conoscere le funzioni avanzate per l’esecuzione del
disegno di particolari meccanici e complessivi in 3D
CONTENUTI: Funzioni base, funzioni avanzate.
METODOLOGIA: Esecuzione individuale al computer di singoli particolari di un semplice
complessivo e successivo assemblaggio.
VERIFICA: Rilievo e disegno in 3D di particolari meccanici da un complessivo, quotatura
e stampa.
1.2)
Automazioni Oleodinamiche
DURATA:10 ore
PREREQUISITI: Conoscere gli elementi fondamentali della movimentazione idraulica,
conoscere i principali componenti oleodinamici e oleopneumatici, conoscere le principali
applicazioni oleodinamiche, oleopneumatiche ed elettroidrauliche, saper realizzare circuiti
oleodinamici elementari, recupero dei prerequisiti – livellamento conoscenze.
OBIETTIVI: Conoscere i circuiti di alimentazione e di comando degli attuatori oleodinamici,
conoscere i metodi di autoregolazione della velocità degli attuatori oleodinamici,
conoscere alcune applicazioni di oleodinamica proporzionale, saper disegnare ed
interpretare uno schema di comando elettroidraulico, saper realizzare un semplice
comando oleodinamico con il controllore Logico Programmabile OMRON C20.
METODOLOGIA: lezione frontale, risoluzione di esercizi, realizzazione di comandi
automatici oleodinamici.
STRUMENTI: dispense, PC e proiettore, pannello oleodinamico, PLC OMRON C20.
VERIFICHE: scritte e pratiche.
1.3) Tirocinio in azienda (stage )
DURATA: 120 ORE
METODOLOGIA: Tre settimane consecutive in aziende del settore affiancato ad un tutor
aziendale.
VALUTAZIONE: A cura del tutor aziendali
62
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
Via Ferrari, 2 – 41053 MARANELLO (MO)  0536 – 941233 -  Fax 0536 - 940262
http:/www.ipsiaferrari.mo.it email: [email protected] email cert. [email protected]
TERZA PROVA SCRITTA
A/S 2013-2014
10/04/2014
Tecnico dei sistemi energetici TSE
CLASSE 5^B/C
Tecnico delle industrie meccaniche TIM
Candidato……………………………………………………………………………………………
Materie
Quesiti
Tipo B + Tipo
C
Punteggio
parziale
Tipo B
INGLESE
MATEMATICA
ELETTRONICA
IMPIANTI (5°B)
MECCANICA
(5°C)
N°2 + N°6
N°2 + N°6
N°2 + N°6
N°2 + N°6
N°2 + N°6
Livello di prestazione
conseguito
0,9
0,9
0,9
0,9
0,9
Punteggio
totale
Tipo
C
0,325
0,325
0,325
0,325
0,325
3,75
3,75
3,75
3,75
3,75
3,75
Tipo B:
tot/item
0
Nullo/inadeguato
tot/item
0,3
Scarso
tot/item
0,6
Sufficiente
tot/item
0,9
Buono/Ottimo
Punteggio totale = punti 15
Livello sufficienza
Punteggio
assegnato
Tipo C:
Errata
punti
Corretta
punti
0
0,325
10/15
Punteggio raggiunto = ______________punti.
ISTRUZIONI PER GLI ALUNNI
1)Tempo assegnato per la prova: 120 minuti;
2)Inizia dal principio e prosegui seguendo l’ordine delle domande;
3)Se non sai rispondere a qualche domanda, non soffermarti troppo a lungo e prosegui, una volta terminato
riprendi le domande tralasciate;
4)Le domande a risposta multipla prevedono una sola risposta esatta. Leggi tutte le risposte possibili e poi
scegli quella che secondo te è corretta contrassegnando con una crocetta la casella che la indica;
5)Se vuoi correggere una risposta che hai già dato ma che ti sembra errata, puoi cerchiare la crocetta e
segnarne un’altra;
6)Se concludi prima, alza la mano e segnala la tua situazione all’insegnante il quale provvederà a ritirare
l’elaborato;
7)Per eventuali calcoli utilizza il retro dei fogli;
8)E’ consentito l’uso del manuale di Meccanica e del vocabolario di Inglese;
9)E’ consentito l’uso della calcolatrice scientifica non programmabile;
10)E’ assolutamente vietato l’uso della matita, del bianchetto e di una penna biro colorata; è consentito
solamente l’uso di una penna biro nera o blu;
11)Non puoi comunicare con i compagni.
Firma dell’alunno………………………………
63
LINGUA INGLESE
THE VICTORIAN AGE
I. Write about the Victorian Age. Then explain its positive and negative aspects.
______________________________________________________________________________________
_____
______________________________________________________________________________________
_____
______________________________________________________________________________________
_____
______________________________________________________________________________________
_____
______________________________________________________________________________________
_____
______________________________________________________________________________________
_____
______________________________________________________________________________________
_____
I. Write about the most important EU Keydatas.
______________________________________________________________________________________
_____
______________________________________________________________________________________
_____
______________________________________________________________________________________
_____
______________________________________________________________________________________
_____
______________________________________________________________________________________
_____
______________________________________________________________________________________
_____
______________________________________________________________________________________
_____
II. TICK THE RIGHT ANSWER
1. WHAT DOES LINGUA FRANCA MEAN?
□ Global diffusion of a specific international language in limited fields.
□
The language imposed only by the USA as a result of its economic and cultural influence.
□
A pure language that has influenced the globalization.
□
A national language that established its role at international level as means of communication.
2. WHAT IS THE TREATY OF ROME
□ The first enlargement of the European Community.
□
An agreement that sets up the EEC.
□
The union between Eastern and Western Germany.
□
An agreement for the universal suffrage.
3. The Industrial Revolution is:
□ The change towards globalization.
□
The massive use of new sourses of energies.
□
The radical change in the way the goods were made.
□
The creation of a new and contradictory society.
64
4. The second phase of the Industrial revolution is:
□ The improvement of the Triangular Trade.
□
The last decade of the Victorian Age.
□
The recognition of the worker’s right’s as a result of Suffragettes’ movement.
□
A period that provided much firmer foundation for economic growth.
5. A Carbon footprint is:
□ The amount of CO2 produced in a year.
□
The air pollution produced in a decade.
□
The amount of toxic gasses and CO2 coming from volcanic activity.
□
A sign of people’s environmentally friendly way of living.
6. Biofuels are:
□ Biodegradable oil slick.
□
Hybrid vehicles that use bioenergy.
□
Renewable natural sourses.
□
Natural energy we never run out of.
65
Materia: MATEMATICA
(tipo B)
1)Scrivere la definizione di derivata e la definizione di funzione crescente
2) Calcolare il Dominio e gli asintoti, con eventuali intersezioni, della seguente funzione
y
3x 2
2x 8
x2 1
66
Materia: MATEMATICA
(tipo C)
1) Il dominio della funzione y
; 0  3;
;3  3;
,
;0  0;
D
D
D
D




x 3
è
x2
2) Il valore del
2) Il valore del
4x 8
3 x
lim
x
è
è
-4
4
3) La funzione y
ha D
fratta
x 2
x 3
; 3  3;
è una funzione algebrica irrazionale
2
interseca l’asse x in A=( -2;0)
interseca l’asse y in B=(0;- )
3
4) Quale delle seguenti funzioni ammette asintoto orizzontale
y
y
5)
3x 3
7x 3
4x 2 5x 4
y
4x 2 x 9
x2 4
y
4x 4
x3
x6
2x 4
5x 3
3x
6
2
2x 1
2x 5
Una funzione è dispari :
x1, x2
f ( x1)
f ( x2 )
x1, x2
f ( x1 )
f ( x2 )
6) La funzione di equazione y
x
f (x )
x
2x 2
f ( x)
f ( x)
f( x )
3x 4
x 3
non ammette asintoti
ammette asintoto orizzontale y = 2
ammette asintoto verticale x = 3
ammette asintoto verticale x = -3
67
ELETTRONICA
NOME_________________ COGNOME_______________________Data________
1. Un semiconduttore drogato p possiede in eccesso
o Neutroni
o elettroni
o lacune
o protoni
2. Per un diodo si parla di polarizzazione diretta quando :
o
o
o
o
L' anodo è al potenziale di massa
L' anodo è a potenziale positivo rispetto al catodo ;
L' anodo è a potenziale negativo rispetto al catodo ;
L' anodo è a terra ;
3. Il diodo Zener è:
a. Uno stabilizzatore di tensione
b. Uno stabilizzatore di corrente
c. Uno stabilizzatore di potenza
d. Un componente lineare
4. Un transistor JFET a canale N:
a. E’ pilotato in corrente
c. Ha come unici portatori di carica delle lacune
b. E’ pilotato in tensione
d. Ha come portatori di carica sia lacune che elettroni
5. Un segnale periodico a valor medi nullo è:
a. Sinusoidale
b. Continuo
c. Alternato
d. Unidirezionale
6. In zona di interdizione la corrente di emettitore
A. È circa nulla. B. Assume valori elevati. C. Ie=(Ib-Ic) D. Nessuna delle precedenti.
7. Disegnare la caratteristica I/V di un diodo reale individuando la tensione di
soglia, la tensione di breakdown, la corrente di saturazione inversa, la corrente
diretta e spiegane brevemente il loro significato.
8. Spiega come si muovono gli elettroni in un transistor BJT in configurazione base
comune ( zona attiva).
68
IMPIANTI TERMOTECNICI
1.
Calcolare il ∆T medio logaritmico di due fluidi che percorrono uno scambiatore di calore equi – corrente. Il fluido
“caldo” entra alla temperatura di 150 °C ed esce alla temperatura di 70 °C; il fluido “freddo” entra alla temperatura
di 15°C ed esce alla temperatura di 45°C.
2.
Calcolare il rendimento di un ciclo di Rankine in cui il vapore evolve tra le pressione di 20 bar (Tmax = 450 °C) e
la pressione di 0,5 bar.
1.
Un ciclo di un impianto frigorifero prevede trasformazioni con sequenza del tipo:
□
□
□
□
□
Evaporazione, compressione, espansione e condensazione.
Espansione, evaporazione, compressione, condensazione.
Compressione, condensazione, evaporazione e laminazione.
Condensazione, evaporazione, compressione e espansione.
69
2.
Qual' è la corretta unità di misura nel S.I. del coefficiente globale di scambio termico?
□
□
□
□
kJ / kg K
kJ / m2 K
W K/ kg
W / m2 K
3.
Quale degli scambiatori di calore sotto indicati non fa parte del generatore di calore?
□ condensatore
□ preriscaldatore d'aria
□ economizzatore
□ vaporatore
4.
I componenti di un impianto a vapore (ciclo di Rankine) sono:
□
□
□
□
5.
Il vapore spillato dalla turbina in un ciclo rigenerativo è inviato:
□
□
□
□
6.
Pompa, condensatore, valvola di laminazione, turbina
Compressore, generatore di vapore, turbina, condensatore
Pompa, generatore di vapore, turbina, condensatore
Compressore, condensatore, valvola di laminazione, turbina.
Direttamente nel generatore di vapore
Nel condensatore
In uno scambiatore di calore detto “surriscaldatore”
In uno scambiatore di calore detto “Rigeneratore”
L’umidità relativa (U.R.) è definita come:
□
□
□
□
massa di vapore/massa di saturazione *100 (mv/ms * 100)
Massa di vapore / massa di aria secca * 100 (mv/mas * 100)
Temperatura del vapore / temperatura a bulbo secco * 100 (Tv/Tbs * 100)
Temperatura a bulbo secco / temperatura a bulbo umido * 100 (Tbs/Tbu * 100)
70
Nome: …...............................................
Classe 5^C
Data: …........................
Materia: MACCHINE A FLUIDO
Tipologia B
Determinare il diametro interno di una condotta che trasporta acqua (moto permanente)
sapendo che:
condotta è a sezione costante
portata massica di acqua = 3,925 kg/s
velocità del fluido all'interno della condotta= 2 m/s
temperatura di lavoro “ambiente”
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
.......
…............................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
Spiegare in modo esauriente come si calcola e cosa si intende per prevalenza di una
pompa.
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
...............
71
Nome: …...............................................
Classe 5^C
Data: …........................
Tipologia C
Quanto calore serve per innalzare la temperatura di 20 kg di acqua a pressione
atmosferica da 10 °C a 50 °C?
 Circa 800 kJ
 circa 800 J
circa 3350 kJ
circa 3350 J
Il potere calorifico di un combustibile ha come unità di misura (S.I.)
kJ
kJ/kg
W/kg
W
Quale di queste affermazioni è corretta?
La potenza termica si misura in kJ.
Il teorema di Bernoulli per l'idraulica si basa sul principio di conservazione
dell'energia meccanica.
Una trasformazione isobara avviene a volume costante.
La turbina idraulica è una macchina operatrice.
Quanto vale la pressione effettiva sul fondo di un recipiente chiuso contenente una
colonna di acqua di 8 m e un cuscino di aria sovrastante mantenuto a 2,5 bar assoluti?
-
circa 228480 Pa
circa 328480 Pa
circa 78480 Pa
circa 428480 Pa
La potenza assorbita dal motore di una moto -pompa sapendo che
 potenza resa al fluido = 2500 W
 rendimento motore elettrico = 0,97
 rendimento globale pompa = 80%
è pari a:
circa 1940 W
circa 2910 W


circa 3075 W
circa 3222 W
La cilindrata totale di una pompa a stantuffo bicilindrica (a semplice effetto) con corsa
uguale all'alesaggio = 80 mm è pari a:


circa = 402 cm3
circa = 804 cm3
circa = 402 dm3
circa = 804 dm3
72
IPSIA “A.FERRARI” DI MARANELLO
A.S. 2013-2014
Classe 5^ B\C
IPOTESI DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
INDICATORI
PUNTEGGIO
MASSIMO
PER
INDICATORE
LIVELLI DI
VALORE/
PUNTI
PER
DIVERSI
LIVELLI
VALUTAZIONE
1)Padronanza della
lingua, capacità
espressive logicolinguistiche

3




2)Conoscenza specifica
degli argomenti richiesti
(aderenza alla traccia)

7




3)Capacità di
organizzare un testo

3




4)Capacità di
elaborazione critica,
originalità e/o creatività

2




Gravemente
insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
0,5
Gravemente
insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
Gravemente
insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
Gravemente
insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
3
1,2
2,2
2,5
3
4
5
6
7
0,5
1
1,4
2,5
3
0,5
1
1,4
1,8
2
PUNTEGGIO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA:_________ /15
CANDIDATO ______________________________________________
(INDICATORE DI SUFFICIENZA: PUNTI 10/15)
73
SOMMA
I DEI
PUNTI
IPSIA “A. FERRARI” - MARANELLO
ESAME DI STATO 2013/14
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA (TEMA 1) CLASSE 5^ B/C
Punteggio
massimo
per
indicatore
Indicatori
Livelli di Valore / Valutazione

1) Esposizione
2




2) Struttura del
percorso di
risoluzione

3




3) Relazioni letterali
3


4) Risoluzione
numerica
(correttezza
dimensionale e
calcoli)


2




5) Descrizione
5


illeggibile
molto confusa
confusa
chiara
inesistente
parziale e non delineata
parziale e ben delineata
completa e non delineata
completa e ben delineata
non riportate
mancanti e/o con errori
tutte corrette
mancante
con errori dimensionali e di
calcolo
con errori dimensionali
con errori di calcolo
del tutto corretta
mancante
poco chiara e/o con
imprecisione
chiara e precisa
Punti
Somma
per i diversi
dei punti
livelli
0
0,5
1
2
0
0,5
1
2
3
0
0,5 ÷ 2
3
0
0,5
1
1,5
2
0
1÷4
5
Candidato:________________________________________
Punteggio complessivo attribuito alla prova:_________/15
(Indicatore di sufficienza: punti 10/15)
La Commissione:
74
IPSIA “A. FERRARI” - MARANELLO
ESAME DI STATO 2013/14
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA (TEMA 2) CLASSE 5^ B/C
Punteggio
massimo
per
indicatore
Indicatori
Livelli di Valore / Valutazione

1) Esposizione
2




2) Struttura del
percorso di
risoluzione

3




3) Relazioni letterali
3



4) Risoluzione
numerica
(correttezza
dimensionale e
calcoli)
2
5)
Rappresentazione
grafica (schemi,
schizzi, disegni)
2








6) Descrizione
3



illeggibile
molto confusa
confusa
chiara
inesistente
parziale e non delineata
parziale e ben delineata
completa e non delineata
completa e ben delineata
non riportate
mancanti e/o con errori
tutte corrette
mancante
con errori dimensionali e di
calcolo
con errori dimensionali
con errori di calcolo
del tutto corretta
Punti
Somma
per i diversi
dei punti
livelli
0
0,5
1
2
0
0,5
1
2
3
0
0,5 ÷ 2
3
0
0,5
1
1,5
2
mancante
poco chiara e imprecisa
chiara e precisa
0
1
2
mancante
confusa e approssimata
poco chiara e imprecisa
chiara e precisa
0
1
2
3
Candidato:________________________________________
Punteggio complessivo attribuito alla prova:_________/15
(Indicatore di sufficienza: punti 10/15)
La Commissione:
75
IPSIA “A. FERRARI” - MARANELLO
ESAME DI STATO 2013/14
IPOTESI DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA DI TECNICA
DELLA PRODUZIONE E LABORATORIO CONCORDATA DAL CONSIGLIO DI CLASSE
DELLA 5^ C (EVENTUALMENTE DA RIADATTARE IN BASE ALLA PROVA)
Punteggio
massimo
per
indicatore
Indicatori
Livelli di Valore / Valutazione

1) Esposizione
2




2) Struttura del
percorso di
risoluzione

3




3) Correttezza e
coerenza delle
scelte effettuate

4




4) Risoluzione
numerica
(correttezza
dimensionale e
calcoli)

3



5)
Rappresentazione
grafica (schemi,
schizzi, disegni)

3



Punti
Somma
per i diversi
dei punti
livelli
illeggibile
molto confusa
non del tutto chiara
chiara
inesistente
parziale e non delineata
parziale e ben delineata
completa e non delineata
completa e ben delineata
mancanti
con molti errori gravi
con alcuni errori anche
gravi
con errori non gravi
logiche e corrette
mancante
con errori dimensionali e di
calcolo
con errori dimensionali
con errori di calcolo
del tutto corretta
mancante
confusa e approssimata
poco chiara e imprecisa
chiara e precisa
0
0,5
1
2
0
0,5
1
2
3
0
1
2
3
4
0
0,5
1
2
3
0
1
2
3
Candidato:________________________________________
Punteggio complessivo attribuito alla prova:_________/15
(Indicatore di sufficienza: punti 10/15)
La Commissione:
______________________
______________________
______________________ ______________________
______________________
______________________ ______________________
76
IPSIA FERRARI – MARANELLO (MO)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA ESAME DI STATO A.S. 2013/2014
COMMISSIONE N° _______CANDIDATO ____________________ CLASSE 5° ________
INDICATORI
GIUDIZIO
NULLO
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
SUFFICIENTE
BUONO
DISTINTO
OTTIMO
Comprensione della
consegna e
comprensione dello
svolgimento
1-2-3-4
5-6-7-8-9
10-11-12-13
14-15-16
17-18-19
20-21-22
23-24-25
Conoscenza degli
argomenti/comprensione
del testo
1-2-3-4
5-6-7-8-9
10-11-12-13
14-15-16
17-18-19
20-21-22
23-24-25
Competenza linguistica
ed espressiva (nelle
diverse forme)
1-2-3-4
5-6-7-8-9
10-11-12-13
14-15-16
17-18-19
20-21-22
23-24-25
Sviluppo logico
1-2-3-4
5-6-7-8-9
10-11-12-13
14-15-16
17-18-19
20-21-22
23-24-25
Tabella di riconversione:
1
110
2
1116
3
1722
4
2328
5
2933
6
3438
7
3943
8
4448
9
4953
10
5460
11
6166
12
6772
Totale punteggio grezzo __________ / 100
TOTALE PUNTI __________ / 15
____________________
Prof ____________________
Prof ____________________
Prof ____________________
77
13
7380
14
8189
15
90100
Il presidente
Prof ____________________
Prof ____________________
Prof ____________________
IPSIA “A. FERRARI” DI MARANELLO
A.S. 2012-2013
Classe 5^ B/C
IPOTESI DI GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
PUNTI
INDICATORE
PER SOMMA
PUNTI
INDICATORI
8
ARGOMENTO A SCELTA DEL CANDIDATO
1)Padronanza linguistica
2)Originalità,qualità,ampiezza,complessità
0
1
2
0
1
2
0
1
2
0
1
2
1
2
3
4
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
1
2
3
4
3)Organizzazione dei contenuti
4)Chiarimenti, collegamenti, approfondimenti
18
ARGOMENTI A SCELTA DELLA COMMISSIONE
1) Padronanza linguistica
2)Capacità di operare collegamenti
intra/pluridisciplinari
3)Capacità di argomentare
4)Capacità di approfondire
1-4
DISCUSSIONE DEGLI ELABORATI
Data_____________
Candidato_____________________________________________
Punteggio complessivo attribuito alla prova:_______________/30
(INDICATORE DI SUFFICIENZA: PUNTI 20/30 )
78
IPSIA “A. FERRARI” DI MARANELLO
A.S. 2012-2013
Classe 5^ B/C
CRITERI PROPOSTI PER L'ASSEGNAZIONE DEL BONUS DI 5 PUNTI
Per assegnare i punteggi del bonus si terrà in considerazione sia il percorso scolastico
dell'alunno sia l'esito delle prove d'esame
Per un positivo andamento del percorso scolastico compresa
BONUS
1 PUNTO
la terza area
e/o Per il corretto atteggiamento avuto in ogni fase dell'esame con
un esito più che positivo nelle prove dell'esame stesso
Per un buon andamento del percorso scolastico e della
BONUS
2 PUNTI
partecipazione alle attività della terza area
e/o Per il responsabile atteggiamento dimostrato in tutte le fasi
dell'esame con un buon esito delle prove dell'esame stesso
Per un più che buon andamento del percorso scolastico e
della partecipazione alle attività della terza area
BONUS
e/o Per una preparazione, evidenziata nelle prove d'esame,
3 PUNTI
completa ed una rielaborazione autonoma dei contenuti
espositivi sempre pertinente
Per un andamento scolastico brillante anche nelle attività della
terza area
BONUS
e/o Per una preparazione brillante evidenziatasi delle prove
4 PUNTI
d'esame e per la capacità dimostrata di rielaborare i contenuti
delle diverse discipline ed operare inferenze autonomamente
su di essi
Per un percorso scolastico di elevato livello e notevoli attitudini
professionali evidenziate nel corso della terza area
BONUS
5 PUNTI
e/o Per una preparazione particolarmente brillante ed una
notevole capacità critica dimostrata durante le prove d'esame
79
TESINE a.s. 2013/2014
5^B
ALUNNO
TITOLO DELLA TESINA
Calamita Michael
YAMAHA YZ450F 2012
Cavallini Marco
Caravan
Grigorov Lorenzo
Motore Wankel
Piolanti Andrea
MG TF115
Rienzi Domenico
Turbocompressore
Zita Domenico
Fiat punto 1.2 8V
5^C
ALUNNO
TITOLO DELLA TESINA
Battani Andrea
Robotarm-95B
Canosa Mirko
Rulliera
Lajaji Amine
Ottimizzazione aziendale
Mabchoure Hamza
Attrezzatura
Minelli Christopher
Le pompe “Atex”
Montanari Raffaele
Model 1128 “Striker VTC”
Nako Gioni
Seferi Ermal
Taccucci Luca
Venturelli Andrea
Lo studio dell’azienda
80
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
Via Ferrari, 2 – 41053 MARANELLO (MO)  0536 – 941233 -  Fax 0536 - 940262
http:/www.ipsiaferrari.mo.it – e-mail: [email protected]
Componenti del consiglio di classe
Anno scolastico 2013/2014
Classe 5^B – T.S.E.
Disciplina
Italiano e Storia
Matematica
Lingua straniera Inglese
Educazione fisica
Meccanica Macchine e Disegno
Impianti Termotecnici
Elettrotecnica ed Elettronica
Religione
Docente classe 5^
Barbolini Emanuela
Vaccai Daniela
Kafalieva Adriana
Lorini Roberto
Gombia Enea
Bonaiuti Giuliano
Barone Luigi
Sala Filippo
Prampolini Katia
Baggetta Paolo
Classe 5^C – T.I.M.
Disciplina
Italiano e Storia
Matematica
Lingua straniera Inglese
Educazione fisica
Tecnica della produzione
Macchine a fluido
Elettrotecnica ed Elettronica
Religione
Sostegno
Docente classe 5^
Barbolini Emanuela
Vaccari Daniela
Kafalieva Adriana
Lorini Roberto
Cescon Roberto
Donadio Giuseppe
Bertugli Alfeo
Prampolini Katia
Baggetta Paolo
Messina Paola
81
Maranello 15 Maggio 2014
Baggetta Paolo
Barbolini Emanuela
_________________________________
Barone Luigi
_________________________________
Bertugli Alfeo
_________________________________
Bonaiuti Giuliano
_________________________________
Cescon Roberto
_________________________________
Donadio Giuseppe
_________________________________
Gombia Enea
_________________________________
Kafalieva Adriana
_________________________________
Lorini Roberto
_________________________________
Messina Paola
_________________________________
Prampolini Katia
_________________________________
Sala Filippo
_________________________________
Vaccari Daniela
_________________________________
82