MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO Via Ferrari, 2 – 41053 MARANELLO (MO) 0536 – 941233 - Fax 0536 - 940262 http:/www.ipsiaferrari.mo.it – e-mail: [email protected] ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (c.2- art. 5 del regolamento attuativo del d. p. r. n° 323 del 23/o7/1998 Classe 5^B/C 1 INDICE 1 Presentazione dell’Istituto pag. 3 2 Presentazione della classe 5^B/C pag. 10 3 Contenuti e criteri disciplinari pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 12 20 25 29 31 36 38 39 43 47 50 pag. pag. 55 57 pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 60 62 63 73 74 77 78 80 81 82 83 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 3.9 3.10 3.11 Lingua e letteratura italiana Storia Lingua straniera – inglese Matematica Elettrotecnica ed Elettronica Religione cattolica Educazione fisica Meccanica, macchine e disegno( 5^B) Impianti termotecnici ( 5^B) Macchine a fluido( 5^C) Tecnica della produzione e lab. (5^C) 4 Corso integrato post-qualifica-3ªAREA- T.I.A. (4^B e 5^B T.S.E.) 4.1 Corso integrato post-qualifica 3°AREA T.I.A (4°B) 4.2 Corso integrato post-qualifica 3°AREA T.I.A (5°B) 5 Corso integrato post-qualifica-3ªAREA- TMUMCNC (4^C e 5^C T.I.M.) 5.1 Corso integrato post-qualifica 3°AREA-TMUMCNC (4^C) 5.2 Corso integrato post-qualifica 3° AREA-TMUMCNC (5^C) 6 Simulazione 3ª prova 7 Ipotesi di griglia di valutazione ( 1ª prova scritta) 8 Ipotesi di griglia di valutazione ( 2ª prova scritta 5^B) 9 Ipotesi di griglia di valutazione ( 2ª prova scritta 5^C) 10 Ipotesi di griglia di valutazione ( 3a prova scritta 5^B/C) 11 Ipotesi di griglia di valutazione del colloquio 12 Criteri proposti per l’assegnazione del bonus di 5 punti 13 Tesine 14 Elenco componenti del Consiglio di Classe 2 1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO Un po’ della nostra storia L’ I.P.S.I.A. “A.Ferrari” di Maranello è sorto per l’interessamento dell’Ing. Enzo Ferrari nei primi anni ’60 ed è intitolato al figlio Alfredo (Dino), morto per distrofia muscolare. L’ Ing. Enzo Ferrari , per realizzare i suoi obiettivi : -“…ogni fabbrica dovrebbe avere una scuola professionale che prepari i suoi tecnici…”- , ha messo a disposizione della collettività un terreno di sua proprietà, sul quale è sorto l’Istituto ed ha anche contribuito in maniera sostanziosa sia alla costruzione dei nuovi edifici scolastici, all’allestimento delle officine e dei reparti di lavorazione, sia ai successivi ampliamenti, resi necessari dall’aumento dell’utenza scolastica. La scuola, che non a caso sorge di fronte allo stabilimento , ha , nel corso degli anni, incontrato un crescente interesse ,giustificato sia dalla qualità della offerta formativa proposta , sia degli sbocchi professionali che offre agli studenti. Caratteri specifici dell’indirizzo di studio prima della riforma: (Percorso degli alunni) LA STRUTTURA MODULARE E LA SCANSIONE TEMPORALE DEL CURRICOLO 1. Biennio sperimentale “Progetto 2002” 2. Monoennio sperimentale “Progetto 2002” 3. Biennio post-qualifica “Progetto 2002” 4. Corsi serali 5. Dall’anno scolastico 2011/2012 è attivo un corso di Costruzione del mezzo ad indirizzo tecnico 6. Dall’anno 2011/2012 sono attivi due corsi triennali Operatore meccanico – Operatore dell’autoriparazione. Classe 5B/C BIENNIO POST QUALIFICA “Progetto 2002” VB: IndirizzoTSE (Tecnico dei Sistemi Energetici) VC: indirizzo TIM (Tecnico delle Industrie Meccaniche) Materie Comuni ai due indirizzi Discipline Italiano Storia Matematica informatica Elettronica-Elettrotecnica Lingua straniera Ed. Fisica Religione Ore classe 4^ 4 2 3 3 3 2 1 Ore classe 5^ 4 2 3 3 3 2 1 Impianti termotecnica e lab. Meccanica, Macchine e Disegno 18 7(3) 5(3) 18 7(3) 5(3) Tecnologia mecc. e lab. Tecnica della produz. e lab. Macchine a fluido Meccanica appl. alle macchine 12 8(3) 4 12 8(6) 4 - 12 12 Totale ore Materie di Indirizzo VB Totale ore Materie di Indirizzo VC Totale ore Ai quadri orari vanno aggiunte n°300 ore annue di formazione scuola-lavoro finalizzate alla preparazione specifica professionalizzante 3 Il profilo professionale in uscita CORSI DI QUALIFICA di durata triennale Profilo Professionale: operatore Termico Opera nell’area termica Acquisisce “competenze” di base nel campo dei motori, pompe, compressori e impianti idraulici, termici, sanitari Competenze = conoscenze + abilità Competenze: l’operatore termico deve: 1. conoscere principi di funzionamento dei motori endotermici; 2. conoscere principi di funzionamento degli impianti idrici e termici in relazione alle norme di sicurezza, al risparmio energetico e all’inquinamento ambientale; 3. interpretare correttamente un disegno meccanico, 4. individuare ed eliminare “anomalie” motori e impianti. 5. conoscere le proprietà fondamentali dei materiali metallici e il loro impiego; 6. conoscere i componenti e il funzionamento di semplici circuiti oleodinamici e pneumatici. Profilo Professionale: Operatore Meccanico Opera nell’area meccanica Acquisisce “competenze” di base nel campo delle macchine utensili, della manutenzione e montaggio macchine e impianti Competenze: L’operatore meccanico deve: 1. conoscere principi di funzionamento delle M.U. tradizionali e C.N.C. 2. conoscere e sviluppare cicli di lavorazione 3. conoscere e realizzare semplici impianti di automazione 4. eseguire montaggio e smontaggio parti di macchine e impianti 5. eseguire e interpretare un disegno meccanico 6. conoscere le proprietà fondamentali dei materiali metallici e il loro impiego 7. conoscere in componenti e il funzionamento di semplici circuiti oleodinamici e pneumatici Per favorire il miglior inserimento nel mondo del lavoro sono stati attivati percorsi (atti ad ampliare conoscenze ed abilità di base trasversali) nell’area dell’integrazione al fine di ampliare le competenze di base. Tali percorsi sono serviti soprattutto all’integrazione fra conoscenze e abilità di base nell’area meccanica ed elettrica per il raggiungimento di una professionalità flessibile, maggiormente spendibile nel mondo del lavoro. 4 BIENNIO POST-QUALIFICA Corsi di Maturità Professionale TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI Ha competenze specifiche nel settore delle macchine idrauliche, termiche e degli impianti tecnici di edifici civili ed industriali. E’ in grado di coordinare interventi di avviamento, regolazione e controllo su impianti, caldaie e motori. Il corso permette il conseguimento del: Diploma di maturità professionale che consente l’iscrizione a qualsiasi Facoltà universitaria Diploma di qualifica regionale ad indirizzo specifico come: Tecnico di prototipi di carrozzeria Tecnico installatore di impianti termo - sanitari Tecnico specialista motorista Diritto d’iscrizione a corsi Post-Diploma BIENNIO POST-QUALIFICA Corsi di Maturità Professionale TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE Il Tecnico delle Industrie Meccaniche è una figura appositamente preparata per l’industria meccanica e trova la sua collocazione nei quadri intermedi della produzione. E’ in grado di gestire ed analizzare i processi produttivi, con una capacità specifica nel controllo dei sistemi di automazione e nello studio di attrezzature adeguate al processo. Il corso permette il conseguimento del: Diploma di maturità professionale che consente l’iscrizione a qualsiasi Facoltà universitaria Attestato di frequenza ad un corso specifico di automazione o programmazione di macchine CNC. Diritto d’iscrizione a corsi Post-Diploma 5 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E’ parte integrante del curriculum nei corsi post-qualifica (4° e 5° anno), collegata alla seconda area e, in parte, alla prima. Deve favorire il più possibile il contatto con esperti del mondo del lavoro. I profili professionali in uscita sono individuati per abilità e competenze in stretto collegamento con le esigenze che emergono dal mondo del lavoro. - Dall’anno scolastico 2010-2011 gli alunni hanno svolto un’attività di 129 di alternanza scuola lavoro in sostituzione della 3°AREA. Tirocinio didattico (Stage) Tenuto conto delle finalità della scuola mirate in modo particolare all’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro, vengono attivati incontri con “esperti” a partire già dal biennio per far conoscere come sono strutturate le aziende, quali sono le competenze richieste, i bisogni formativi dei lavoratori per rispondere adeguatamente alla continua evoluzione del mondo del lavoro. Sono altresì organizzate attività di orientamento al lavoro attraverso simulazioni nei laboratori e/o stage in azienda. Di norma gli stage hanno la seguente durata: - due settimane (classe terze) - tre settimane (classi quarte e quinte) L’attività è generalmente coordinata dai docenti dell’area di indirizzo. Per alcuni studenti il tirocinio è stato inserito all’interno del progetto europeo “Programma Leonardo”, inteso come periodo di formazione e di esperienza professionale che lo studente ha trascorso presso l’organismo di accoglienza di un altro paese, nel quadro di una cooperazione tra Istituti Professionali, Centri di Formazione ed Imprese. Il tirocinio rientra nell’ambito dei ”percorsi europei di formazione integrata del lavoro” che istituisce l’Europass Formazione. Rivolto particolarmente agli studenti del corso post-qualifica mira ad offrire ai giovani l’opportunità di una formazione che rivaluti le competenze di base, (culturali e professionali) necessarie per disporre delle capacità di adattamento, orientamento e integrazione nel mondo del lavoro. Le caratteristiche del territorio e dell’utenza L’accordo per il lavoro sottoscritto dalle parti sociali il 24 Settembre 1996 ha considerato la scuola come fattore di sviluppo della società civile ed ha individuato nella integrazione dei sistemi formativi e nelle integrazioni tra istruzione e mondo della produzione e del lavoro gli strumenti idonei per poter assicurare dei servizi scolastici di alto e qualificato profilo, sì da innalzare il livello culturale e la competitività del nostro paese. La scuola Italiana si avvia ad affrontare complessi processi di rinnovamento sia sul piano degli assetti istituzionali sia con riguardo alla definizione della natura e delle finalità dell’offerta formativa, sia sul versante dell’organizzazione dell’insegnamento. Il protocollo d’intesa tra Ministro della Pubblica Istruzione e la Confindustria sottoscritto il 16 marzo 1998 al fine di contribuire all’affermazione di un più efficace ruolo dell’istruzione e della formazione nel processo di sviluppo del Paese, attraverso il costante raccordo tra sistema scolastico e sistema produttivo. Il Ministero della Pubblica Istruzione, attraverso il Decreto sull’autonomia scolastica, ha inteso favorire il generale rinnovamento e sviluppo, soprattutto, dell’istruzione secondaria superiore, con particolare riguardo alla formazione tecnico-professionale, in coerenza con le esigenze e le attese espresse dal mondo della produzione e del lavoro. 6 L’IPSIA “A Ferrari” di Maranello e le imprese del settore meccanico che operano nel territorio hanno sempre collaborato al fine di sviluppare le capacità professionali degli studenti nel quadro, anche, di specifici programmi Provinciali e Regionali. La scuola a tal fine utilizza tutti gli spazi di flessibilità gestionale del sistema scolastico e formativo derivante sia dall’applicazione dei Decreti citati in premessa che della Legge sull’autonomia scolastica; in particolare: - il ricorso in misura crescente, nell’attività del “progetto 2002”, alle ore dell’area di integrazione e terza area, per la realizzazione di moduli di laboratorio e di esercitazioni pratiche richiesti dal territorio; - il ritorno nel dibattito produttivo con interventi di orientamento, creando dei contenuti didattici da spendere nel mondo del lavoro. Le Aziende del territorio riconfermano la più ampia disponibilità a collaborare, al fine di migliorare e rendere i percorsi didattici sempre più in linea con le esigenze del mondo della produzione e del lavoro, in particolare: - fornire proprio personale tecnico per le lezioni agli studenti in Istituto o presso le proprie sedi, secondo programmi specifici annuali preventivamente concordati; - attuare, mediante personale qualificato, corsi di aggiornamento per i docenti su tematiche specifiche e innovazioni tecnologiche; - attivare, assieme alla scuola, progetti di percorsi formativi, visite guidate e stages aziendali, ritenuti indispensabili per la formazione e per la definizione degli indicatori delle competenze che formano un profilo professionale; - rimotivare le famiglie e gli allievi all’area meccanica. Gli elementi caratterizzanti il POF PROGETTI D’ISTITUTO (rivolti agli studenti) 1. Integrazione H 2. Orientamento 3. Integrazione con il territorio 4. Progetto antidispersione 5. Educazione alla salute 6. Educazione ambientale 7. Educazione stradale 8. I.D.E.I. 9. Attività teatrale/Cineforum 10. Progetto lettura: il piacere di leggere 11. Scuola aperta 12. Terza area - gestione diretta OBIETTIVI FORMATIVI E COGNITIVI TRASVERSALI Nel POF elaborato dalla scuola sono stati definiti gli obiettivi generali di carattere formativo e cognitivo su cui ha lavorato l’intero Consiglio di Classe. Gli obiettivi formativi vengono così esposti: conoscenza e rispetto di sé; conoscenza e rispetto degli altri; senso di responsabilità verso la collettività; interesse al sapere ed esperienza costruttiva sul piano umano, professionale, sociale. La risposta della classe relativa ai suddetti obiettivi è risultata soddisfacente quanto a conoscenza e rispetto di sé e generalmente accettabile riguardo al rispetto degli altri. 7 Gli alunni hanno maturato, inoltre, un sufficiente senso di responsabilità verso la collettività, mentre solo alcuni evidenziano un interesse per il sapere, sia strettamente legato ai contenuti scolastici, sia più ampiamente inteso come competenze specifiche nel campo professionale. Gli obiettivi cognitivi trasversali vengono così esposti: Ascoltare saper individuare il senso globale della lezione saper individuare lo scopo di una comunicazione Leggere saper individuare le informazioni fondamentali di un testo saper individuare la tipologia e la struttura di un testo saper dividere un testo in sequenze e saper individuare le parole chiave Parlare saper rispondere in modo pertinente alle domande saper organizzare il proprio discorso secondo un piano logico saper usare un linguaggio e un lessico appropriato agli scopi e ai vari contesti della comunicazione Scrivere saper distinguere la differenza fra formulazione scritta e orale del pensiero saper formulare testi di struttura sintattica semplice senza ricorrere in errori ortografici e morfosintattici saper sviluppare argomenti in forma sintetica, in modo coeso e coerente saper prendere appunti saper sintetizzare Operare saper distinguere le informazioni fondamentali di fatti e fenomeni saper applicare principi, leggi e regole nella risoluzione dei problemi saper utilizzare procedimenti e modelli operativi saper comprendere analogie e differenze tra i contenuti delle diverse discipline saper cooperare in funzione di un obiettivo comune Valutare saper interpretare una situazione sapersi assumere responsabilità saper esprimere giudizi in merito al proprio e all’altrui operato divenire consapevoli delle proprie responsabilità e dei propri limiti Riguardo a tali obiettivi si rileva che la classe ha globalmente raggiunto quelli relativi all’ascolto e alla lettura; quelli invece, riguardanti il parlare, lo scrivere e l’operare in autonomia risultano solo parzialmente raggiunti, come anche gli obiettivi delle capacità critiche e valutative sono stati nel complesso parzialmente raggiunti dalla quasi totalità della classe. 8 CRITERI DI VALUTAZIONE Per la valutazione di ogni disciplina, i docenti si sono riferiti ai criteri generali sotto elencati definiti dal C.d.C.. VOTO 10 9 8 7 6 5 4 3-2-1 CRITERI GENERALI PER L’ATTRIBUZIONE DELLA VALUTAZIONE IN DECIMI Livello dell’eccellenza. Corrisponde al pieno raggiungimento degli obiettivi, all’ottima padronanza dei contenuti e delle abilità di elaborarli autonomamente. Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi, di buona conoscenza dei contenuti e della capacità di collegarli autonomamente. Indica il conseguimento degli obbiettivi previsti, ma con capacità di elaborazione autonoma delle conoscenze ancora in via di sviluppo. Rappresenta il conseguimento, in linea di massima, delle conoscenze e delle abilità prefissate peraltro non raggiunte in modo completo. Indica il possesso solo parziale e quindi insufficiente di quanto programmato e attuato dalla scuola riguardo alle discipline. Evidenzia una notevole distanza dall’obiettivo visto nei suoi aspetti sostanziali. Evidenzia mancanza di approccio significativo alla disciplina. 9 2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5^ B/C La classe 5°B/C risulta composta da 19 studenti, di cui 7 provenienti dalla classe 4°B, 12 provenienti dalla classe 4°C. All’interno della classe è presente un allievo certificato in base alla L.170/2010. La classe, come si evince dalle prime righe, di presentazione, è il frutto dell’accorpamento di due sezioni, in seguito alla contrazione del numero di alunni, causata dalle innumerevoli bocciature nell’anno scolastico 2011/2012. Nel corso dell’anno la classe si è modificata per il ritiro di un alunno sia nella 5^B che nella 5^C. Un nucleo di studenti ha seguito il percorso formativo fin dalla prima e a questi, nel corso di diversi anni scolastici, si sono aggiunti gli allievi provenienti da altre sezioni o da altri corsi di studi. Per quanto concerne la continuità didattica, la componente della ex 4°B, ha modificato il docente di meccanica e impianti nell’anno scolastico in corso, mentre la componente della ex 4°C ha cambiato Tecnica della produzione; Per l’area comune sono cambiati il docente di educazione fisica, il docente di elettronica e il docente di inglese. Lo svolgimento dei programmi è stato nel complesso regolare, in quasi tutte le discipline, rispetto a quanto previsto in fase di programmazione, ma non è stato possibile operare adeguati approfondimenti a causa di una generale preparazione di base incerta e lacunosa. Il livello di socializzazione raggiunto può considerarsi soddisfacente, se messo in relazione alla differente e diversificata provenienza degli studenti, positivo appare anche il rapporto con gli insegnanti, di solito corretto e rispettoso. La partecipazione degli studenti alle lezioni è stata generalmente regolare, come altrettanto la puntualità. Durante l'anno è emersa più volte la convinzione da parte di molti allievi che, l'attività didattica si dovesse esaurire in aula e non necessitasse di riflessioni e studio individuali. La disponibilità è risultata pertanto accettabile per le attività proposte in aula, con una partecipazione e un’attenzione generalmente sufficienti a volte buone, mentre l'impegno nel lavoro individuale è stato scarso e spesso inesistente. Nella valutazione del profitto generale occorre distinguere tra un ristrettissimo gruppo di studenti, che ha conseguito una preparazione globale buona o sufficiente ed un’altra parte, più consistente, il cui profitto non è soddisfacente poiché l'interesse e l'impegno si sono rilevati saltuari ed è mancato lo studio necessario all'assimilazione dei concetti e al consolidamento degli argomenti svolti. Gli alunni hanno evidenziato applicazione e volontà di apprendere e migliorare il proprio profitto, mentre altri nonostante le continue sollecitazioni all'adempimento dei doveri scolastici non hanno dimostrato impegno. Permangono, in diversi allievi, sia in 5^B che in 5^C, incertezze espositive che si manifestano prevalentemente nelle produzioni scritte, soprattutto nell’articolazione dei contenuti e nella correttezza sintattica ed ortografica. Difficoltà espositive si evidenziano anche in sede di colloquio e pertanto nel corso dello stesso, alcuni discenti necessitano di essere guidati ed incoraggiati nell’esposizione dei contenuti richiesti. Il raggiungimento delle competenze prefissate dal consiglio di classe si è realizzato. I risultati conseguiti sono stati buoni o sufficienti, mentre per gli altri studenti il profitto conseguito risulta modesto, e in alcuni casi scarso. Per quanto riguarda l’alternanza scuola- lavoro si conferma l’atteggiamento generale dell’area curricolare. Nelle singole discipline sono state utilizzate tutte le tipologie di lavoro (lezione frontale e/o partecipata, attività di gruppo, esperienze in laboratorio, supporto informatico, audiovisivi, linguistici, attrezzature dell’officina, aule di informatica, palestra…); 10 Le varie tipologie delle prove scritte, sono state illustrate ai discenti all’inizio dell’anno scolastico, e si è proceduto ad esercitazioni mirate sia in classe sia a casa. Nei due anni del corso post-qualifica gli studenti hanno partecipato alle seguenti attività: Visite d’istruzione a Madrid, Vienna, Budapest, Bratislava; Maranello Festa dell’Europa. Maranello: incontro formativo ed orientativo con i “Maestri del lavoro”; Maranello in corsa per la sicurezza Cineforum: “Rush”; “Anita”; Concittadini: con Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna. Cineforum: “Il fu Mattia Pascal”, “Coscienza di Zeno”. Giornata di formazione a Sassuolo per la sicurezza; Salviamone almeno uno. Partecipazione al progetto “Buona Mobilità” Regione Emilia Romagna “Un treno per Auschwitz Programma Leonardo da Vinci: azione mobilità; gemellaggio con Nac college (Giappone); progetto di educazione stradale; Progetto: Salviamone almeno uno incontro sull'orientamento post-qualifica; progetto “Archivio”; Progetto Shell eco-marathon. Il 10 Aprile si è svolta una simulazione di terza prova nella quale sono stati previsti due quesiti a risposta singola (tipologia B) e sei quesiti a risposta multipla (tipologia C) per ogni disciplina coinvolta. Il testo della prova è inserito nel presente documento. Il risultato ottenuto è stato mediamente 7,034/15 per la classe 5°C e 10,26/15 per la classe 5°B. Si è inoltre svolta una simulazione del colloquio orale il 6 maggio. 11 3. CONTENUTI E CRITERI DISCIPLINARI MATERIE AREA COMUNE MATERIA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA DOCENTE: EMANUELA BARBOLINI N. ORE SETTIMANALI: 4 PREREQUISITI Educazione linguistica Saper rispondere pertinentemente agli stimoli e alle richieste. Saper organizzare il proprio lavoro,tenendo presente il tempo a disposizione e il contesto. Saper spiegare i concetti chiave dei fenomeni analizzati. Educazione letteraria Saper ricercare le informazioni fondamentali di un testo. Saper riconoscere la tipologia e la struttura di un testo. Saper esprimere semplici valutazioni di un testo letterario. OBIETTIVI DISCIPLINARI : COMPETENZE Saper individuare nei testi letti elementi caratteristici della poetica,della visione del mondo,dell'ideologia e delle soluzioni stilistico-formali adottate dai diversi autori. Saper leggere i testi poetici e narrativi presi in esame in classe riconoscendone le basilari peculiarità. Saper effettuare confronti tra i diversi fenomeni letterari ed eventuali collegamenti con altri ambiti disciplinari,in particolare con la storia. Saper effettuare autonomamente semplici analisi di testi poetici e narrativi del periodo storico e degli autori presi in esame. Sapersi esprimere in modo coerente e grammaticalmente corretto. Conoscere e saper utilizzare una basilare terminologia specifica. 12 Competenze disciplinari per la produzione di testi scritti Saper sviluppare un discorso pertinente alle richieste in modo abbastanza approfondito. Dimostrare capacità di analisi relativamente alle problematiche proposte. Saper costruire periodi anche complessi in modo coerente e coeso. Saper esprimersi correttamente dal punto di vista ortografico - sintattico. Saper esprimersi con lessico appropriato,facendo anche uso di una basilare terminologia specifica. Competenze disciplinari minime Conoscere a grandi linee il contesto storico-sociale nel quale si verifica il fenomeno letterario. Conoscere i caratteri principali del fenomeno letterario considerato. Cogliere nelle opere lette elementi della poetica e aspetti dell'ideologia degli autori. Per l'uso della lingua scritta il giudizio di sufficienza non può prescindere dal : sapersi esprimere con frasi semplici e coese; sapersi esprimere in modo globalmente corretto dal punto di vista ortografico-sintattico saper sviluppare una traccia in modo logico e adeguato alle richieste, anche se non approfondito. METODOLOGIA GENERALE Lettura del documento letterario,artistico,storico,ecc. Conversazione e discussione : lezioni frontali e partecipate. Metodo della ricerca e dell'approfondimento personale. Individuazione di parole chiave. STRUMENTI DIDATTICI Lezione frontale e/o partecipata. Uso dell'antologia e di testi monografici e/o narrativi. Esercitazioni orali e scritte. Audiovisivi. VERIFICHE ORALI Formative: in itinere, orali, scritte, semistrutturate. Sommative: a fine modulo con questionari e interrogazioni. 13 VERIFICHE SCRITTE Per abituare gli studenti allo svolgimento della prova scritta prevista dal nuovo esame di stato, si sono proposte le seguenti modalità di scrittura : tema argomentativo; sette saggi breve; articolo di giornale; analisi e commento di un testo. MATERIALI Libro di testo : M.Sambugar, G. Salà, L.M.1 Letteratura Modulare , vol. 1, L M 2 Letteratura Modulare, vol. 2, La Nuova Italia Passi tratti da altri testi. Audiovisivi. Dispense prodotte dagli alunni. STRATEGIE DI RECUPERO L'insegnante, nel corso dell'ultimo mese dell'A.S. Si è resa disponibile, ad attivare, uno sportello didattico, per favorire una migliore l'assimilazione dei contenuti. PROGETTO LETTURA Le classi quinte hanno aderito, compatibilmente con le risorse a disposizione dell’istituto, al progetto denominato “Progetto lettura”. COMPETENZE RAGGIUNTE Gli obiettivi minimi sono stati sostanzialmente raggiunti dalla maggioranza degli allievi. Occorre evidenziare comunque, che un gruppo notevole di studenti possiede poche potenzialità per la disciplina, unite a carenze sintattiche ed ortografiche. I discenti hanno un’impostazione metodologica spesso mnemonica e per nulla ragionata. Alcuni di loro hanno cercato di colmare tali lacune, attraverso l'impegno personale e la consulenza del docente, raggiungendo un profitto sufficiente, altri, invece, hanno affrontato lo studio della materia in modo discontinuo e superficiale e non hanno ottenuto risultati accettabili. Altri allievi, poi, pur dimostrando attitudine alla materia non si sono applicati con continuità ed impegno ed hanno ottenuto un profitto al di sotto delle loro capacità. Vi è poi un altro gruppo di studenti che alle discrete o buone attitudini per la materia ha unito senso del dovere e costanza nell'impegno ottenendo risultati discreti o buoni. È possibile rilevare, in prevalenza nell'espressione scritta scorrettezze ortografiche e sintattiche e nel colloquio orale difficoltà a formalizzare un percorso autonomo. 14 MODULO INTRODUTTIVO: L'età del Positivismo CONTENUTI: Quadro storico in Europa e in Italia: cenni agli eventi principali; La cultura positivista: A. Comte, C.Darwin; La poetica del Naturalismo e i suoi precursori: H.De Balzàc, G.Flaubert, E.J. De Goncourt; E. Zola e la struttura del romanzo naturalista; La scapigliatura; La poetica del Verismo; Differenze tra verismo e naturalismo. L’argomento è stato affrontato per sommi capi. MODULO 1 : L'età del Decadentismo Prerequisiti Conoscere i caratteri fondamentali del Romanticismo. Conoscere il profilo storico del secondo Ottocento e del primo Novecento. Conoscere le definizioni di poesia lirica, simbolo, allegoria, onomatopea e sinestesia. COMPETENZE 1. Conoscenze 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 Conoscere i caratteri fondamentali dell'epoca considerata. Conoscere gli aspetti culturali del Decadentismo. Conoscere i caratteri fondamentali del Simbolismo. Conoscere i caratteri fondamentali dell'Estetismo. Conoscere le poetiche degli autori. Conoscere in sintesi la biografia e il percorso letterario degli autori. Conoscere passi antologizzati di alcune opere degli autori considerati. Conoscere le posizioni ideologiche degli autori esaminati. 2. Competenze 2.1 Riconoscere le principali strutture del testo narrativo. 2.2 Riconoscere e analizzare le principali caratteristiche stilistiche e linguistiche del testo narrativo e/o poetico. 2.3 Saper individuare i temi fondamentali di un testo narrativo e/o poetico. 2.4 Saper produrre per iscritto testi coerenti e coesi di sintesi dei contenuti fondamentali del testo. 2.5 Individuare le relazioni tra avvenimenti storici, movimenti culturali e tendenze letterarie. 2.6 Cogliere differenze e analogie tra poetiche, autori e opere. 2.7 Capire i rapporti di analogia o di opposizione tra le varie tendenze del Decadentismo. 3. Capacità 3.1 Saper contestualizzare il testo in relazione al periodo storico, alla corrente letteraria e poetica degli autori. 3.2 Saper operare confronti tra correnti e testi di autori diversi, individuando analogie e differenze. 15 3.3 Saper individuare il punto di vista dell'autore in rapporto ai temi affrontati. 3.4 Saper rielaborare in modo personale i contenuti di un testo. COMPETENZE MINIME Si perviene alla sufficienza con il raggiungimento degli obiettivi : 1.1 , 1.2 , 1.3 , 1.4 1.6 , 1.7 , 2.1 , 2.3 , 2.4 ,2.6, 3.1 . CONTENUTI Quadro storico del secondo Ottocento e del primo Novecento. Cultura e poetiche del Decadentismo. La cultura irrazionalista. Il Simbolismo. L'Estetismo. G. Pascoli e la poetica del fanciullino. Da “Myricae”: Novembre (parafrasi e commento) Da “I Canti di Castelvecchio”: “Il gelsomino notturno” (parafrasi e commento). La rivoluzione espressiva pascoliana. Il superomismo di G. D' Annunzio. “Il Piacere” (lettura integrale). “La pioggia nel pineto” Per gli strumenti, i materiali e le verifiche si rimanda alla sezione introduttiva. MODULO 2 : Il romanzo di primo Novecento Prerequisiti Conoscere il profilo storico del primo Novecento. Conoscere i caratteri fondamentali del Decadentismo. Conoscere le definizioni di : irrazionalismo, inconscio, discorso diretto libero, monologo interiore, flusso di coscienza. COMPETENZE 1. Conoscenze 1.1 Conoscere l'evoluzione formale, delle strutture e dei significati del genere nei primi decenni del Novecento. 1.2 Conoscere lo sviluppo diacronico del genere romanzo nei primi decenni del Novecento. 1.3 Conoscere passi antologizzati di alcune opere degli autori considerati. 1.4 Conoscere le tecniche narrative degli autori considerati. 1.5 Conoscere l'evoluzione di alcune tematiche. 2. Competenze Si vedano i punti 2.1 , 2.2 , 2.3 , 2.4 del Modulo 1. 2.5 Riconoscere gli elementi di contrasto con la narrativa di fine Ottocento. 16 2.6 Cogliere l'incidenza della psicoanalisi e della filosofia nella narrativa del primo Novecento. 3. Capacità Si vedano i punti 3.1 , 3.3 del Modulo 1. COMPETENZE MINIME Si perviene alla sufficienza con il raggiungimento degli obiettivi : 1.1 ,1.3 ,1.4 , 2.1 2.3 , 2.4 , 2.5 ,3.1. CONTENUTI Il rifiuto del Positivismo e dei miti dell'ultimo Ottocento. La perdita di ruolo dell'intellettuale. L'apporto della psicoanalisi e della filosofia alla narrativa del primo Novecento. La scoperta della complessità del tempo interiore. Passi antologizzati di Proust , Joyce , Kafka e Mann. “l’Ulisse” Molly Bloom. Per gli strumenti, i materiali e le verifiche si rimanda alla sezione introduttiva. MODULO 3 : Italo Svevo Prerequisiti Conoscere il profilo storico del primo Novecento, con particolare riferimento alla situazione italiana. Conoscere i caratteri fondamentali del Decadentismo. Conoscere le definizioni di romanzo nuovo, monologo interiore, voce narrante. 1. Conoscenze 1.1 1.2 1.3 1.4 Conoscere la poetica dell'autore. Conoscere in sintesi la biografia e il percorso letterario dell'autore. Conoscere passi antologizzati di alcune opere dell'autore. Conoscere l'evoluzione formale delle strutture e dei significati del genere romanzo ai primi del '900. 1.5 Conoscere un'opera narrativa completa . 2. Competenze Si vedano i punti 2.1, 2.2, 2.3, 2.4 del modulo 1. 3. Capacità Si vedano i punti 3.1, 3.2, 3.3, 3.4 del modulo 1. COMPETENZE MINIME Si perviene alla sufficienza con il raggiungimento degli obiettivi : 1.1, 1.2, 1.3, 1.6, 2.1, 2.3, 2.4, 2.5, 3.1. 17 CONTENUTI I. Svevo e la crisi della media borghesia. Trieste e il crogiuolo mitteleuropeo. " Una vita " : la prima individuazione dell'uomo incapace di vivere . " Senilità " : verso nuove strutture narrative. “La coscienza di Zeno”. Per gli strumenti, i materiali e le verifiche si rimanda alla sezione introduttiva. MODULO 4: “Il fu Mattia Pascal” Prerequisiti Gli stessi del modulo 3. COMPETENZE Conoscere il profilo storico, con particolare riferimento alla situazione italiana Conoscere i caratteri fondamentali del periodo 1. Conoscenze 1.1 Conoscere la poetica dell’autore. 1.2 Conoscere in sintesi la biografia dell’autore. 1.3 Conoscere integralmente l’opera. 2. Competenze Le stesse del modulo 3. 3. Capacità Le stesse del modulo 3. COMPETENZE MINIME Si perviene alla sufficienza con il raggiungimento degli obiettivi : 1.1, 1.2, 1.3, 1.5, 2.1, 2.3, 2.4, 2.5, 3. CONTENUTI Lettura integrale dell’opera. Per gli strumenti, i materiali e le verifiche si rimanda alla sezione introduttiva. MODULO 5 : “Se questo è un uomo” Prerequisiti Gli stessi del modulo 3. 18 OBBIETTIVI 1. Conoscenze 1.1 Conoscere la poetica dell'autore. 1.2 Conoscere in sintesi la biografia e il percorso letterario dell'autore. 1.3 Conoscere integralmente l'opera. 2. Competenze Le stesse del modulo 3. 3. Capacità Le stesse del modulo 3. COMPETENZE MINIME Si perviene alla sufficienza con il raggiungimento degli obiettivi : 1.1, 1.2, 1.3, 1.5, 2.1, 2.3, 2.4, 2.5, 3. CONTENUTI Lettura integrale dell’opera Per gli strumenti, i materiali e le verifiche si rimanda alla sezione introduttiva. MODULO 6: Il saggio breve 19 MATERIA: STORIA Prerequisiti Capacità di sintetizzare fatti e concetti fondamentali. Capacità di collocare fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio. Capacità di operare collegamenti e stabilire relazioni. Capacità di analizzare un fenomeno, individuandone cause e conseguenze. Capacità di utilizzare i principali strumenti del lavoro storiografico. Competenze disciplinari: Saper cogliere i legami tra i diversi eventi storici individuando l’evoluzione dei fenomeni nel corso del tempo. Saper evidenziare le conseguenze sul mondo contemporaneo degli eventi storici del passato. Saper analizzare e compiere semplici valutazioni a proposito dei diversi eventi storici. Saper stabilire relazioni concettuali tra i campi di studio professionalizzati e la storia. Saper formulare discorsi pertinenti alle richieste, costruiti in modo coerente e coeso. Sapersi esprimere correttamente padroneggiando la terminologia specifica della materia. Competenze disciplinari minime: Saper descrivere a grandi linee la situazione economica, politica e sociale di un periodo considerato. Saper indicare i principali eventi-fenomeni di un mutamento all’interno dei processi storici trattati. Saper evidenziare rapporti di causa-effetto. Sapersi esprimere in termini chiari, dimostrando una certa competenza del linguaggio specifico. Metodologia generale Ogni modulo è stato affrontato con il seguente procedimento metodologico: Dal presente al passato (motivazione dell’indagine storica). Tematizzazione e periodizzazione. Descrizione del contesto. Analisi di fonti storiche. Definizione della struttura di arrivo e di partenza dello specifico processo storico. Identificazione dei mutamenti e/o delle permanenze. Problematizzazione. Spiegazione e confronto di interpretazioni. Ritorno al presente 20 Strumenti didattici • Lezione frontale e/o partecipata. • Manuale e/o altri testi. • Esercitazioni su documenti storiografici. • Audiovisivi. Materiali • Libro di testo. • Fonti documentarie. • Audiovisivi. Verifiche Formative : in itinere, orali o scritte, non strutturate o semistrutturate. Sommative : alla fine di ogni modulo, attraverso test, questionari e interrogazioni orali. Strategie di recupero Si veda il piano di lavoro di italiano. Presentazione della classe La maggioranza degli studenti ha affrontato lo studio della disciplina in modo superficiale, dimostrando scarso interesse intorno gli argomenti trattati. Ciò non ha permesso agli allievi di raggiungere risultati soddisfacenti, se non per un ristrettissimo numero di discenti. A tutto questo si deve sommare un metodo di lavoro poco efficace, mnemonico e quasi mai autonomo. MODULO 1: L’eredità della prima guerra mondiale Prerequisiti: conoscere il significato di: corporativismo-riformisti-reazionari- imperialismo-monopolio-collettivizzazione-demagogianazionalismo-socialismo. Competenze: • Conoscere le conseguenze politiche ed economiche della prima guerra mondiale. • Ricercare le ragioni della rivoluzione russa. • Individuare le fasi della rivoluzione. • Conoscere le cause politiche, economiche e sociali che hanno portato all’affermazione del movimento fascista. • Valutare la portata dei cambiamenti politici, economici e sociali indotti dalla fine della guerra. 21 Competenze minime: • Saper descrivere a grandi linee la situazione economica, politica e sociale del periodo considerato, con una esposizione sufficientemente fluida. Unità: 1. Il comunismo in Russia (Solo cenni) 2. Il fascismo in Italia Contenuti: 1.1 La rivoluzione di febbraio 1.2 La rivoluzione d’ottobre 1.3 La guerra civile 1.4 Lo stalinismo 2.1 Il dopoguerra in Italia 2.2 Lo squadrismo e la marcia su Roma 2.3 Nascita di una dittatura 2.4 Il regime fascista Materiale : F.M. Feltri – Bertazzoni Neri – “Il tempo e le idee” Vol. 2 Verifiche: Test,questionari, interrogazioni individuali, relazioni individuali e di gruppo MODULO 2 : Democrazia in America, dittatura in Germania Prerequisiti • Conoscere il significato di: razionalismo, razzismo, capitalismo, etnie, protezionismo, inflazione. Competenze • Descrivere a grandi linee la situazione economica, sociale e politica della fase precedente la formazione dei regimi dittatoriali. • Individuare e differenziare le diverse fasi e prospettive politico-istituzionali emerse nel corso dell’avvenimento studiato. • Valutare la portata dei cambiamenti politici, sociali ed economici indotti dalla guerra • Comprendere le conseguenze della crisi del ’29 nella politica europea. • Distinguere vari modelli di economia: economia di mercato, pianificate, miste. Competenze minime Conoscere, a grandi linee, gli eventi fondamentali che hanno caratterizzato gli anni tra le due guerre. Unità: 1. La grande depressione negli USA 2. Il nazionalsocialismo in Germania 22 Contenuti: 1.1 Gli anni ruggenti 1.2 La crisi del 1929 1.3 Il New Deal 2.1 Il dopoguerra in Germania 2.2 Mein Kampf 2.3 La conquista del potere 2.4 Il regime nazista Verifiche: vedi parte introduttiva Materiali: vedi parte introduttiva MODULO 3: La seconda guerra mondiale Prerequisiti • Conoscere il significato di: cosmopolitismo, etnico, genocidio, razzismo, shoah, lager, resistenza. Competenze • Definire la situazione economica, sociale e politica del mondo dell’Italia, in particolare negli anni precedenti il conflitto. • Conoscere e comprendere gli sviluppi dell’intervento militare italiano. • Cogliere il significato militare, politico e morale della resistenza. • Conoscere e comprendere il significato della shoah. • Valutare le principali conseguenze della seconda guerra mondiale. Competenze minime • Conoscere gli eventi principali che hanno caratterizzato il conflitto. • Identificare cause occasionali e profonde. • Comprendere il concetto di genocidio. Unità: 1. Il mondo in guerra 2. La Shoah Contenuti: 1.1 Le origini del conflitto 1.2 La dinamica della guerra 1.3 L’Italia dal 1939 al 1945 2.1 Il processo di distruzione 2.2 L’annientamento pianificato Materiali: vedi parte introduttiva 23 Verifiche: vedi parte introduttiva MODULO 4: “Il Medio Oriente nel novecento” (solo cenni) Prerequisiti • Conoscere il significato di: sionismo, israeliani, palestinesi, OLP. Competenze • Definire la situazione economica, sociale e politica del mondo arabo • Conoscere e comprendere gli sviluppi degli interventi. • Cogliere il significato militare, politico e morale della resistenza palestinese. • Conoscere e comprendere il significato della formazione dello stato d’ Israele. • Valutare le principali conseguenze della lotta. Competenze minime • Conoscere gli eventi principali che hanno caratterizzato il conflitto. • Identificare cause occasionali e profonde. Unità: 1. La fine dell’impero ottomano 2. Israele e il rifiuto arabo 3. Palestina senza pace Contenuti: 1.1 Le origini del conflitto 1.2 La dinamiche del conflitto 1.3 L’OLP e i nemici della pace 2.1 Il processo di distruzione Materiali: vedi parte introduttiva Verifiche: vedi parte introduttiva MODULO 5 : ‘’Italia dal 1946 alla fine degli anni Ottanta’’ - Cenni sull’Italia repubblicana dal dopoguerra al miracolo economico . 24 INGLESE Insegnante: Adriana Kafalieva Ore curriculari: 3 settimanali Obiettivi generali disciplinari: LISTENING Comprendere le idee principali e i particolari significativi di testi orali, su una varietà di argomenti in un ampio ambito di registri e di varietà linguistiche. SPEAKING Esprimersi con buona comprensibilità su argomenti di carattere quotidiano e attinenti al proprio ambito professionale. READING Cogliere il senso di testi scritti relativi alla realtà contemporanea, con particolare attenzione a quelli di carattere specifico e professionale, potenziando le abilità acquisite negli anni precedenti. WRITING Produrre testi scritti di carattere quotidiano e specialistico di varia natura e finalità, in modo comprensibile e corretto. Riflessione linguistica Individuare e sistematizzare le strutture e i meccanismi linguistici di base che operano ai diversi livelli: pragmatico, testuale, semantico-lessicale, morfo-sintattico, fonologico e anche alla micro-lingua. Obiettivi minimi LISTENING Comprendere testi orali di argomento generale e tecnico individuandone il senso generale e alcune informazioni specifiche. SPEAKING Esprimersi oralmente in modo sufficientemente corretto e con una pronuncia adeguata utilizzando un lessico specifico relativo all’indirizzo tecnico-professionale. READING Comprendere testi scritti di carattere generale e professionale nella loro globalità, se su argomenti precedentemente trattati in L1, e reperire alcune informazioni specifiche. WRITING Trasporre le informazioni precedentemente recepite in tabelle, grafici, diagrammi ed elaborare semplici testi scritti di carattere personale e tecnico-professionale con sufficiente correttezza formale e proprietà lessicali. Riflessione linguistica Ferme restando le conoscenze acquisite negli anni precedenti, riconoscere anche la forma passiva dei verbi, il condizionale e i modali. 25 Strumenti e metodologie Tenuto conto del livello di competenza conseguito negli anni precedenti si è ritenuto opportuno insistere, in particolare, sulla comprensione di testi scritti, partendo preferibilmente da argomenti già noti in L1 per arrivare ad una comprensione di testi in L2 sempre più consapevole e approfondita. La scelta è quindi stata orientata verso contenuti vicini agli interessi ed esperienza dei candidati per non complicare in loro eventuali problemi di natura linguistica con problemi di natura concettuale. E’ stata quindi fondamentale una stretta collaborazione con gli altri docenti del Consiglio di Classe per quanto riguarda la scelta degli argomenti ed eventuali confronti e approfondimenti. La lettura dei testi, estensiva, intensiva e integrata, è sempre stata finalizzata con chiarezza a creare uno specifico spessore sia tecnico-professionale che culturale nonché a analizzare l’individuazione del significato generale e dei particolari essenziali del testo ed estrapolarne le informazioni esplicite ed implicite . In merito alla produzione scritta si è cercato di sviluppare abilità che consentissero di redigere semplici testi scritti di carattere personale e tecnico-professionale, note-taking, trasposizione di dati in grafici, tabelle, diagrammi, lettere ecc… Per quanto riguarda la produzione orale si è cercato di mettere i candidati in grado di comprendere e di esprimersi ad un livello sufficientemente corretto in merito ad argomenti sia quotidiani che professionali. Il materiale proposto è stato in genere autentico (riviste, opuscoli, brani letterari, articoli, carte geografiche in lingua) e sempre comunque collegato all’esperienza e interesse dei candidati, nonché accessibili al livello di competenza linguistica da loro acquisita. Si è fatto uso del dizionario bilingue come utile strumento di lavoro per l’arricchimento lessicale e per il controllo della correttezza ortografica, morfologica e della pronuncia. Inoltre, per il conseguimento degli obiettivi previsti, accanto alla lezione frontale si è fatto uso di tecniche fondate sul lavoro individuale, di coppia, di gruppo o di classe. Verifica Per la verifica, intesa come parte integrante del processo didattico-educativo, ci si è avvalsi di procedure sistematiche e continue (interrogazioni, quesiti, problem solving) per osservare il grado di conseguimento degli obiettivi programmati per ciascun segmento significativo del programma, nonché di prove periodiche più formalizzate di tipo soggettivo, più sovente oggettivo, in particolare prove strutturate, per avere un quadro il più possibile completo sulla preparazione di ogni singolo candidato e sui suoi progressi “in itinere”. Le verifiche periodiche scritte hanno avuto, in genere, la durata di un’ora e, come concordato in Collegio Docenti, per ogni classe si sono avute almeno due valutazioni scritte e due orali per ogni quadrimestre. Criteri di valutazione Per quanto riguarda la valutazione, con particolare riferimento al livello di sufficienza, che è da intendersi, comunque, corrispondente al raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari, si fa riferimento ai criteri definiti in C. D. e riportati nel POF nonchè alla griglia allegata al documento e concordata con il Consiglio di Classe. La valutazione di fine periodo ha tenuto conto delle prove svolte in itinere, con riferimento agli obiettivi disciplinari prefissati, del raggiungimento degli obiettivi trasversali concordati e delle indicazioni fornite dal Consiglio di Classe. 26 Recupero Le attività di recupero sono state attuate in momenti formalizzati con argomenti di importanza basilare per la conoscenza della lingua inglese e già svolte durante le ore curriculari. Il superamento del debito del primo quadrimestre è stato accertato tramite una verifica scritta e interrogazione orale mirata al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Si è cercato di aiutare l’alunno di colmare le lacune personali preparando l’argomento o gli argomenti su cui aveva dimostrato conoscenze approssimative o del tutto carenti. Profilo della classe Il gruppo-classe 5B/C evidenzia una discreta omogeneità per quanto riguarda il livello di apprendimento e il conseguimento degli obiettivi prefissati all'inizio di quest'ultimo segmento del corso di studi. La classe 5C è più omogenea anche se non mancano sia studenti insufficienti che quelli di livello sufficientemente buono. Pur essendo la maggior parte dei candidati in possesso dei requisiti minimi di competenza nella disciplina, durante questo anno scolastico non è stata in grado di trarre vantaggio dalle conoscenze pregresse al fine di acquisire un livello di preparazione più consono al livello di studi e alle aspettative dell'insegnante, accontentandosi spesso di pervenire a valutazioni appena sufficienti, se non scarse, specialmente nella lingua scritta. Spesso spronati, non sono stati in grado di esprimere un vero interesse e la volontà necessari per perseguire risultati soddisfacenti. Di conseguenza si può affermare che parte della classe non raggiunge gli obiettivi prefissati e fatica, sia nella comunicazione scritta che in quella orale. Chi consegue risultati sufficienti evidenzia comunque un tipo di apprendimento meramente mnemonico che manca quasi totalmente di rielaborazione personale. Contenuti disciplinari MODULO 1: EUROPE CONTENUTI: Grammatica e strutture: Simple present; Present continuous; Simple past; Past continuous; Present perfect. Si è affrontata la lettura dei seguenti brani: English as Lingua Franca; Eurospeak; The changing Europe; Towards the third millennium; The Berlin Wall; The Channel Tunnel; The Oresund Bridge; EU keydates. MODULO 2: THE INDUSTRIAL REVOLUTION CONTENUTI: Grammatica e strutture: Will/Going to future, Comparatives and superlatives. Si è affrontata la lettura dei seguenti brani: The triangular trade; The Industrial Revolution; The Long Victorian Age: Positive and Negative Aspects; Two World Wars; Charles Dickens; The Industrial Revolution Continues; Transport Revolution; Towards Mass Production. 27 MODULO 3: THE FUTURE CONTENUTI: Grammatica e strutture: The Passive, Past Perfect. Si è affrontata la lettura dei seguenti brani: What is energy? Income energy sources; Ecology and the world around us: land, water, air and noise pollution; The greatest threat to our planet: the greenhouse effect; Pollution; Waste recycling. MODULO 4: TECHNICAL MODULE CONTENUTI: Grammatica e strutture: Modals: can/could; must/mustn’t; would; should/shouldn’t; might. Si è affrontata la lettura dei seguenti brani: The Petrol Engine; The four-stroke cycle; The two-stroke cycle; The diesel Engine; Famous men in engine development. MODULO 5: TOWARDS EXAMINATION CONTENUTI: Il modulo 5 verterà su un ripasso generale delle letture affrontate per dare l’opportunità ai candidati di acquisire la capacità di argomentare in lingua straniera, con una certa dose di sicurezza, sia su tematiche di carattere generale che su argomenti più professionalizzanti. Se necessario verranno approfondite alcune delle tematiche affrontate e verranno fornite indicazioni per la scelta dei brani in lingua da inserire nelle tesi d’esame. Verrà dato anche risalto all’aspetto strutturale della lingua rivedendo soprattutto i tempi fondamentali che costituiscono una conoscenza di base anche per l’utilizzo della lingua straniera come mero strumento di comunicazione. NOTA BENE: Si fa presente che il Modulo 5 verrà svolto nella seconda metà del mese di maggio 2014. 28 Materia: MATEMATICA CLASSE 5^B-C Docente: DANIELA VACCARI n° ore settimanali: 3 Conosco questa classe dall’anno passato e a differenza dell’anno scorso, hanno dimostrato buona volontà e voglia di apprendere. Un po’ chiacchieroni, ma in modo positivo e simpatico; pronti, non appena ripresi, a tacere e a lavorare. Per quanto riguarda l’impegno e il profitto conseguito si individua nella classe un piccolo gruppo di allievi che si distingue per applicazione e volontà di migliorare il proprio grado di apprendimento; a questo unisce buone attitudini per la disciplina e una metodologia di studio proficua. Ciò porta questi allievi a ottenere risultati buoni, a volte ottimi. Vi è poi un altro gruppo di studenti che pur possedendo positive potenzialità , si applica in modo meno continuativo nello studio e ciò li porta ad ottenere risultati non sempre accettabili e comunque al di sotto delle loro reali potenzialità. Vi è poi un altro gruppo che pur non avendo grande predisposizione per la materia cerca di sopperire alle lacune con una applicazione costante sia a casa che a scuola riuscendo ad ottenere, anche se non sempre,risultati sufficienti. I moduli sono stati tutti completati come da programmazione di inizio d’anno, ma meno approfonditi rispetto agli anni passati per i molteplici progetti seguiti dalla classe durante l’anno scolastico. CONTENUTI DISCIPLINARI MODULO : funzioni reali di una variabile reale Concetto di funzione matematica Definizione di funzione, dominio e condominio Classificazione delle funzioni Determinazione del campo di esistenza di funzioni algebriche razionali intere e fratte e di funzioni algebriche irrazionali intere Segno della funzione Intersezione con gli assi cartesiani Continuità intesa in senso elementare Simmetrie, funzioni pari e dispari Funzioni crescenti e decrescenti Definizione di massimi e minimi relativi e assoluti Rappresentazione grafica e lettura di grafici 29 MODULO : limiti Definizione intuitiva e grafica di x l; lim f ( x) x ; ; ; : 0 Limite destro e limite sinistro Teoremi sui limiti: somma algebrica(senza dimostrazione) prodotto quoziente " " " " Calcolo dei limiti Limiti che si presentano nella forma indeterminata 0 ; 0 ; ; Definizione di asintoto Asintoti verticali, orizzontali, obliqui Rappresentazione grafica e lettura di grafici MODULO: derivate Rapporto incrementale e suo significato geometrico Definizione di derivata Significato geometrico di derivata di una funzione in un punto a Derivata di alcune funzioni elementari: y = k ; y = x ; y = x ; y = 1/x ; Teoremi per il calcolo delle derivate: y = f(x) + g(x) y = f(x) – g(x) y = f(x)g(x) y = kf(x) y f(x) g(x) Rappresentazione grafica e lettura di grafici rappresentativi Ricerca degli intervalli in cui la funzione è crescente o decrescente Ricerca dei punti di massimo, di minimo e di flesso a tangente orizzontale Rappresentazione grafica e lettura di grafici 30 Materia: ELETTROTECNICA-ELETTRONICA Docente: KATIA PRAMPOLINI N. ORE SETTIMANALI: 3 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5BC è una classe articolata che ho conosciuto quest’anno, composta da 6 studenti della B e 11 della C di cui uno certificato. Il programma ha seguito un andamento non sempre regolare perché le ore di elettronica sono coincise, in molte occasioni, con festività, ponti, attività extrascolastiche e visite d’istruzione il che ha ulteriormente ridotto il tempo previsto per lo svolgimento dei moduli e dei contenuti disciplinari. Sono comunque stati svolti tutti i moduli anche se non c’è stato il tempo di fare approfondimenti o recuperi. Il gruppo classe ha sempre, però, mostrato di essere consapevole delle difficoltà e si è posto in una condizione di ascolto e di collaborazione per il raggiungimento dei risultati migliori. Il materiale è stato fornito a tutti gli studenti ma la mancanza di tempo ha fatto si che solo alcuni studenti abbiano raggiunto buoni/ottimi risultati, legati sia a singole capacità di apprendimento sia al grado di impegno, di autonomia e interesse personale mostrato verso argomenti specifici. Altri pur impegnandosi riescono solo a difendersi, solo due non evidenziano né l'impegno né le capacità per ottenere risultati sufficienti. OBIETTIVI GENERALI DISCIPLINARI Possedere un'idea della struttura della materia. Conoscere le proprietà fisiche dei conduttori, semiconduttori ed isolanti. Sapere perché il germanio ed il silicio sono materiali semiconduttori. Capire l'importanza del concetto di drogaggio di un semiconduttore e valutarne l'effetto prodotto. Comprendere come avviene la conduzione in una giunzione PN. Saper disegnare e spiegare la caratteristica volt-amperometrica di un diodo semiconduttore. Saper identificare alcuni tipi di diodi semiconduttori. Conoscere il principio di funzionamento di un diodo Zener e di un diodo LED. Saper descrivere l'alimentatore e l'alimentatore stabilizzato come applicazione del diodo. Saper descrivere il trasformatore. Saper descrivere un raddrizzatore a semplice semionda. Saper descrivere un raddrizzatore a doppia semionda con ponte di Graetz. Saper descrivere il filtro RC. Saper descrivere lo stabilizzatore di tensione. Saper identificare alcuni tipi di transistor. Comprendere la differenza tra un transistor BJT PNP e un BJT NPN. Conoscere i simboli grafici, saper disegnare e descrivere le caratteristiche voltamperometriche del BJT NPN. Conoscere il funzionamento del BJT NPN come interruttore e come amplificatore Conoscere la differenza tra un transistor JFET a canale N e un JFET a canale P. Saper polarizzare il JFET a canale N e interpretare le sue curve caratteristiche principali. Comprendere la differenza tra un transistor NMOS e un PMOS, ad arricchimento e ad impoverimento. Saper polarizzare il NMOS ad arricchimento e interpretare le sue curve caratteristiche principali. Conoscere il significato del termine amplificazione ed amplificatore. Saper descrivere il quadripolo ed i suoi parametri. Conoscere la differenza tra rumore esterno ed interno per un amplificatore. 31 Comprendere il concetto di distorsione di frequenza, di fase e di non linearità. Comprendere il concetto di decibel. Possedere il concetto di banda passante di un amplificatore e saperne spiegare l'andamento. Amplificatore di potenza: classe A, B, C e D Saper identificare alcuni tipi di segnali elettrici. Conoscere i parametri principali dei segnali elettrici (ampiezza, periodo, frequenza) Saper identificare e disegnale un segnale bidirezionale, unidirezionale, periodico, aperiodico, analogico, digitale, costante o alternato Saper disegnare e descrivere i seguenti segnali elettrici: segnale sinusoidale, rettangolare, triangolare, impulso, gradino e rampa. OBIETTIVI MINIMI Conoscere il comportamento del diodo e le sue applicazioni Conoscere il funzionamento dei transistor e le loro applicazioni Riconoscere i vari tipi di segnali elettrici Obiettivo minimo valoriale: collaborare in modo cosciente all'attività didattica proposta METODI E STRUMENTI Valutata la situazione iniziale della classe ed il poco tempo a disposizione si sono studiate alcune strategie per agevolare e velocizzare il processo di apprendimento degli alunni ed il conseguimento degli obiettivi prefissati, come ad esempio proposte di lavoro a casa e l’utilizzo di strumenti multimediali, in modo da sviluppare anche l’autonomia dei ragazzi. - Finalità Il tecnico dei sistemi energetici, per essere in grado di coordinare interventi di avviamento, regolazione e controllo su impianti e motori, deve avere conoscenze e competenze specifiche nel settore elettrotecnico ed elettronico e più precisamente deve conoscere l’analisi di un circuito elettrico, i suoi componenti e i trasduttori di maggior utilizzo. - Metodi I metodi si basano sulle: Responsabilizzazione degli alunni all’interno della classe e della scuola. Attività didattiche attivate dal Consiglio di Classe all’interno di un area di progetto, che possa fornire agli studenti esperienze utili per la loro crescita umana, culturale e professionale. Attività di recupero, in accordo con il Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe. Lezioni frontali. Lezioni con l’utilizzo di strumenti multimediali Utilizzo della piattaforma MOODLE per fornire il materiale e del forum presente nella stessa per chiarire eventuali dubbi. Strumenti Libro di testo, fotocopie, strumenti multimediali per la proiezione di slide Power Point, piattaforma MOODLE. Libro di testo consigliato: Tecnica Professionale: Elettrotecnica ed Elettronica in modulo Volume. 1 32 Autori: M. Coppelli, B. Stortoni Editore: Arnoldo Mondadori Scuola VALUTAZIONE Test d’ingresso Verifica Formativa: problemi svolti in classe e/o a casa come lavoro individuale, quaderno individuale Verifica Sommativa: verifiche scritte, verifiche orali singole, simulazione terza prova Criteri di valutazione: Valutazione delle verifiche scritte, test a scelta multipla e domande aperte: distribuzione del punteggio da 1 a 10 in base alla difficoltà degli esercizi proposti. CONTENUTI DISCIPLINARI MODULO 1) I SEMICONDUTTORI Generalità sulla teoria atomica Conduttori, isolanti e semiconduttori I semiconduttori Generalità Metodi per migliorare la conducibilità dei semiconduttori: aumento della temperatura e drogaggio di tipo P e di tipo N Giunzione PN Polarizzazione diretta ed inversa di una giunzione PN MODULO 2) I DIODI I diodi Il diodo semiconduttore ideale Il diodo semiconduttore reale: simbolo circuitale, caratteristica volt-amperometrica e funzionamento in relazione alla polarizzazione Confronto tra il diodo ideale ed il diodo reale Confronto tra diodo reale e resistore Il diodo Zener: simbolo circuitale, caratteristica volt-amperometrica e funzionamento in relazione alla polarizzazione Il diodo LED: simbolo circuitale, caratteristica volt-amperometrica e funzionamento in relazione alla polarizzazione Altri tipi di diodi: laser, fotodiodo, PIN, vricap, Schottky MODULO 3) APPLICAZIONE DEI DIODI: L'ALIMENTATORE E L'ALIMENTATORE STABILIZZATO L'alimentatore e alimentatore stabilizzato Generalità I componenti dell'alimentatore e dell'alimentatore stabilizzato Trasformatore: simbolo elettrico, funzionamento ed analisi del segnale Raddrizzatore a semplice e a doppia semionda a ponte di Graetz: schema circuitale, funzionamento ed analisi del segnale Filtro RC: funzionamento ed analisi del segnale Stabilizzatore: funzionamento ed analisi del segnale 33 Alimentatore e alimentatore stabilizzato: confronto MODULO 4) I TRANSISTOR I transistor Generalità: significato della parola transistor, acronimi dei transistor più noti, impiego del transistor BJT Tipi di BJT: NPN e PNP Simbolo grafico, caratteristica volt-amperometrica d'ingresso e d'uscita del BJT NPN Funzionamento del BJT NPN Zone di funzionamento del transistor BJT NPN in relazione alla posizione del punto di lavoro: zona di interdizione, zona di saturazione, zona attiva e zona di massima potenza dissipabile JFET Tipi di JFET: a canale N e a canale P Simbolo grafico, caratteristica volt-amperometrica mutua e d'uscita del JFET a canale N Funzionamento del JFET a canale N Zone di funzionamento del transistor JFET a canale N in relazione alla posizione del punto di lavoro: zona di interdizione, zona di saturazione, zona attiva e zona di massima potenza dissipabile MOSFET Tipi di MOSFET: a canale N (NMOS) e a canale P (PMOS) rispettivamente ad arricchimento e ad impoverimento Simbolo grafico, caratteristica volt-amperometrica mutua e d'uscita del MOSFET a canale N ad arricchimento Funzionamento del MOSFET a canale N ad arricchimento Zone di funzionamento del transistor MOSFET a canale N ad arricchimento in relazione alla posizione del punto di lavoro MODULO 5) AMPLIFICAZIONE E AMPLIFICATORE Amplificazione ed amplificatore Concetti generali Concetto di quadripolo Quadripolo attivo e passivo Bipolo attivo e passivo Classificazione degli amplificatori Classificazione rispetto alla potenza Classificazione rispetto alla frequenza del segnale Parametri principali degli amplificatori: AV, AI, AP, Ri, Ru Concetto di rumore Rumore di origine esterna Rumore di origine interna: rumore termico, shot, flicker Parametri che esprimono la qualità dell'amplificatore: S/N e F Distorsione Distorsione di frequenza Distorsione di fase Distorsione di non linearità 34 Decibel Banda passante Amplificatori di potenza: classe A, B,C e D MODULO 6) SEGNALI ELETTRICI I segnali elettrici Concetti generali Classificazione dei segnali elettrici Segnale costante continuo e segnale alternato Segnale analogico e segnale digitale Segnale periodico e segnale aperiodico Segnale unidirezionale e segnale bidirezionale Parametri di un segnale periodico: periodo, frequenza, valore di picco, valore minimo, valore picco-picco, valore medio in un periodo e valore efficace I principali segnali di prova Segnale sinusoidale o armonico Segnale impulsivo e onda quadra Duty Cycle 35 MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA Docente :Baggetta Paolo Numero ore settimanali :1 Modulo N.1 LA COSCIENZA MORALE COME VALORE FONDAMENTALE DELL’UOMO. Contenuti : La risposta biblica agli interrogativi dell’uomo sul bene e male . La solidarietà: condividere per il bene comune. La posizione della Chiesa di fronte ai problemi sociali. Atto responsabile e valutazione morale : la libertà e la responsabilità sono le basi per una riflessione di natura morale. Strumenti: Brani dal libro di testo Articoli Audiovisivi Metodi: Lezioni frontali e/o partecipata Schemi dei contenuti Modulo N.2 UNA SOCIETA’ FONDATA SU SCELTE E VALORI CRISTIANI . Contenuti: Una politica per l’uomo : la politica della solidarietà. Un ‘economia per l’uomo: economia e globalizzazione. Restituire saggezza alla crescita economica. Un ambiente solidale con la natura e con l’uomo. Strumenti Brani dal libro di testo Articoli Audiovisivi Metodi: Lezioni frontali e/o partecipata Schemi dei contenuti 36 Modulo N.3 LA LIBERTA’ RESPONSABILE: IL MATRIMONIO CRISTIANO. Contenuti : La concezione cristiana del matrimonio. L’amore coniugale nella Bibbia. L’amore coniugale come agape. L’amore e il desiderio sessuale. Strumenti: Brani dal libro di testo Articoli Audiovisivi Metodi Lezioni frontali e/o partecipata Schemi dei contenuti Modulo N.4 LA BIOETICA CRISTIANA E I NUOVI PROBLEMI CHE PONE ALL’UOMO MODERNO. Contenuti : Che cos’è la bioetica e a quali ambiti si riferisce . Motivazioni delle posizioni della Chiesa : la vita come valore assoluto e sacro. L’eutanasia : problemi del fine vita e dell’accanimento terapeutico. La posizione della Chiesa e la legislazione vigente . Strumenti: Brani dal libro di testo Articoli Audiovisivi Metodi Lezioni frontali e/o partecipata Schemi dei contenuti 37 Materia: EDUCAZIONE FISICA Documento del 15 Maggio 2013-14 classe 5^B/C Docente: LORINI ROBERTO n° ore settimanali: 2 OBIETTIVI GENERALI DISCIPLINARI Potenziamento fisiologico generale. Consolidamento del senso di responsabilità e della socialità. Vivere l’attività motoria come espressione della propria personalità e mezzo di comunicazione con i compagni a livello di gruppo e a livello individuale. Conoscenza e sviluppo delle tecniche e delle tatti che dei giochi di squadra. Capacità di utilizzare attrezzi, sia piccoli che grandi, con le dovute tecniche. Capacità di utilizzare un corretto metodo di lavoro e di trarre profitto dai propri errori giungendo ad una elaborazione personale dei contenuti. Conoscenza delle elementari norme di pronto soccorso. OBIETTIVI MINIMI Miglioramento delle prestazioni nelle capacità condizionali. Consolidamento della socialità. Capacità di utilizzare gli attrezzi. Capacità di utilizzare un corretto metodo di lavoro. Conoscenza delle tecniche di base dei giochi di squadra. Norme di pronto soccorso elementari. METODI E STRUMENTI Metodo della gradualità della proposta ( dal più facile al più difficile). Metodo globale. Metodo analitico. Uso degli attrezzi specifici della materia. Lavoro a gruppi. Lavoro individualizzato. VALUTAZIONE Utilizzo di test motori. Osservazione diretta. CLASSE 5^B TSE A.S. 2013-14 38 Materia: MECCANICA, MACCHINE E DISEGNO Docenti: Prof. Enea Gombia Prof. Giuliano Bonaiuti ORE SETTIMANALI ORE DI COMPRESENZA CON L’ITP TOTOLE ORE MODULI : 5 3 30 SETTIMANE x 5 ore=150 +3 SETTIMANE DI STAGE IN AZIENDA TESTO IN ADOZIONE: Titolo: Principi di meccanica e macchine a fluido Autori: P. Malaguti A. Zanon Casa Editrice: Cappelli Editore Titolo: Il nuovo manuale di meccanica Autore: AA.VV. Casa Editrice: Zanichelli-Esac OBIETTIVI DISCIPLINARI: - Acquisire un linguaggio tecnico specifico. - saper passare da una situazione reale ad una rappresentazione schematica riconducibile alle sollecitazioni semplici o composte. - saper eseguire con criteri appropriati e in base a scelte opportune calcoli di progetto e di verifica. - conoscere struttura e funzionamento di giunti e innesti ed effettuare, in maniera autonoma e in base a scelte opportune, calcoli di dimensionamento. - conoscere e saper analizzare in maniera dettagliata e precisa le problematiche relative alla trasmissione di potenza con cinghie, catene ,ruote dentate e saper eseguire, in maniera autonoma, calcoli di dimensionamento. - conoscere e saper analizzare in maniera dettagliata e completa le problematiche relative al sistema biella - manovella e al volano ed essere in grado di effettuare, in maniera autonoma e con scelte appropriate, calcoli di dimensionamento. - saper analizzare in maniera dettagliata e completa le problematiche relative al motore endotermico; - conoscere le diverse grandezze e i collegamenti tra queste grandezze; - saper utilizzare strumenti quali manuali tecnici e tabelle per attingere informazioni e risolvere esercizi di applicazione con i dati assegnati anche indirettamente. OBIETTIVI MINIMI: - Utilizzare correttamente e coerentemente le unità di misura - conoscere le tensioni generate nel solido “trave” dalle sollecitazioni semplici e composte; ed essere in grado di individuare la differenza fra calcolo di progetto e calcolo di verifica; - saper eseguire calcoli di dimensionamento di semplici organi meccanici con tutti i dati necessari assegnati direttamente. - saper definire il compito svolto da giunti e innesti nella trasmissione meccanica; 39 - saper effettuare, opportunamente guidati, il dimensionamento di semplici soluzioni di trasmissione di potenza. - conoscere, in generale, la geometria e le condizioni di utilizzo delle ruote dentate e saper eseguire, opportunamente guidati, calcoli di dimensionamento. - conoscere e saper descrivere in maniera elementare il sistema biella - manovella, il compito svolto e il funzionamento del volano e saper eseguire, opportunamente guidati, calcoli di dimensionamento. - conoscere il funzionamento del motore endotermico, le grandezze caratteristiche e il loro significato e saper risolvere esercizi di applicazione con i dati necessari assegnati tutti direttamente. METODOLOGIA: - Illustrazione degli argomenti con lezioni frontali. - Svolgimento di esercitazioni numeriche con calcoli di progetto e di verifica. - Esercitazioni grafiche a mano e con l’ausilio del CAD. - Collegamento ad altre discipline per quanto riguarda grandezze comuni o collegate. STRUMENTI: Libro di Testo. Manuale tecnico di Meccanica Schemi alla lavagna Fotocopie di appunti relativi ad argomentazioni non trattate nel libro di testo in adozione Strumenti per il disegno tecnico a mano Calcolatrice ed utilizzo dell’aula Informatica con software AUTOCAD. VERIFICHE E VALUTAZIONI Nelle verifiche si è privilegiata la forma orale, con continuo svolgimento di esercitazioni alla lavagna, onde valutare in modo più sicuro il livello di conoscenza e le capacità espositive dell’allievo e inoltre per coinvolgere tutta la classe nella comprensione e nell’approfondimento di tutte le tematiche trattate. Sono state comunque effettuate anche verifiche scritte collettive nel numero max di 3 a quadrimestre prevalentemente con quesiti a risposta aperta; il criterio di valutazione, con punteggio da 2 a 10, è stato deciso di volta in volta con l’attribuzione di punteggi parziali ai 40 singoli quesiti contenuti nella verifica. Si è inoltre proceduto abbastanza lentamente nell’attività didattica e con il continuo svolgimento di esercitazioni applicative in modo da dare l’opportunità anche a quei pochi che hanno i maggiori problemi di restare al passo. Nonostante tutto quanto sopra la preparazione di un paio di alunni non è stata del tutto soddisfacente. Per la valutazione complessiva degli alunni si è tenuto conto anche dei seguenti aspetti: - Partecipazione attiva alla didattica. - Interesse ed attitudine alla materia. - Applicazione e metodo di studio. PROFILO DELLA CLASSE La classe risulta dal punto di vista del profitto abbastanza omogenea. La maggioranza della classe, molto ristretta dal punto di vista numerico, ha seguito le lezioni con regolarità e in alcuni casi anche in modo attivo e partecipe, in particolare quattro allievi si sono distinti nettamente, gli altri due componenti di questa classe invece sono meno motivati, con capacità limitate nella disciplina e anche nella fase finale non hanno notevolmente aumentato il loro impegno per cercare di migliorare il profitto. In particolare c’è da segnalare un caso di profitto molto scarso per evidente mancanza di impegno e di motivazione. Il comportamento della classe in aula non è stato sempre soddisfacente: infatti in alcune occasioni è stato problematico mantenere l’attenzione ai livelli necessari, in particolare per periodi di tempo prolungati, data la vivacità di vari alunni ed anche per le scarse motivazioni di alcuni. Discreto interesse è stato mostrato in generale per l’uso degli strumenti informatici. Sufficiente è in generale la capacità operativa (sviluppo calcoli, applicazione formule); difficoltà vi sono nell’uso di un linguaggio appropriato, nei ragionamenti di tipo logicodeduttivo, nella sintesi corretta degli argomenti, nella capacità di interpretare in modo critico i risultati ottenuti con il calcolo e da ultimo la non perfetta padronanza delle varie unità di misura. È comunque stato spesso disatteso l’impegno di lavoro richiesto a casa: lavoro di studio, di rielaborazione degli esercizi proposti in classe e di esecuzione disegni, per cui è stata, per quanto possibile, solitamente attuata una politica di ripasso e recupero delle argomentazioni appena concluse per omogeneizzare e conservare le conoscenze acquisite. PROGRAMMA SVOLTO Modulo N° 1: RICHIAMI E RECUPERO SU SOLLECITAZIONI E TENSIONIDIMENSIONAMENTO CONTENUTI: - Caratteristiche di sollecitazione. - Sollecitazioni semplici e tensioni. - Calcolo di progetto e calcolo di verifica. - Sollecitazioni composte. - Dimensionamento di organi meccanici direttamente e/o facilmente riconducibili alle sollecitazioni semplici e composte: tiranti e puntoni, viti di tensione, perni intermedi e di estremità, linguette, barra di torsione, assi e alberi. 41 Modulo N°2: ORGANI MECCANICI PER LA TRASMISSIONE DI POTENZA: GIUNTI E INNESTI CONTENUTI: -Giunti: generalità, classificazione, tipi; dimensionamento di un giunto a dischi con viti lavoranti a trazione e a taglio. -Innesti: generalità, tipi di innesti. -Innesti automobilistici: monodisco con molle elicoidali e a dischi multipli, dimensionamento di frizioni monodisco. Modulo N°3: TRASMISSIONE DEL MOTO MEDIANTE CINGHIE CONTENUTI: - Generalità sulla trasmissione mediante cinghia; cinghie a sezione rettangolare e a sezione trapezoidale. - Aderenza, attrito e slittamento. - Tensioni nelle cinghie. Potenza trasmissibile. Forza trasmessa agli alberi. - Rapporto di trasmissione. - Dimensionamento cinghia a sezione rettangolare. - Dimensionamento cinghia a sezione trapezoidale. - Proporzionamento delle pulegge. Modulo N° 4: TRASMISSIONE DEL MOTO MEDIANTE RUOTE DENTATE CONTENUTI: - Ruote di frizione e ruote dentate: generalità, rapporto di trasmissione, geometria, proporzionamento modulare. - Ruote dentate cilindriche a denti diritti ed elicoidali. Ruote coniche. - Forze scambiate e sollecitazioni sugli alberi. - Dimensionamento a flessione e verifica a pressione specifica . - Rotismi ordinari. Modulo N° 5: SISTEMA BIELLA-MANOVELLA VOLANO CONTENUTI: - Sistema biella-manovella: generalità. - Analisi cinematica e dinamica del sistema biella-manovella. - Dimensionamento della biella (lenta e veloce), della manovella e dei perni di banco. - Volano: generalità, grandezze caratteristiche, dimensionamento. Modulo N° 6: PRESTAZIONI DEL MOTORE ENDOTERMICO CONTENUTI: - Ciclo teorico e ciclo indicato. Pressione media indicata e pressione media effettiva. - Grandezze caratteristiche: potenza, coppia e consumo specifico. - Rendimenti parziali e rendimento totale. Bilancio termico. - Emissioni del motore endotermico. - Curve caratteristiche. Determinazione in sala prova motori delle curve caratteristiche. - Elementi caratteristici e dimensionamento di massima. N.B.: il modulo N°6 sarà sviluppato nel periodo tra il 19 maggio e la fine dell’anno scolastico. 42 MATERIA: IMPIANTI TERMOTECNICI DOCENTI: BARONE LUIGI – SALA FILIPPO N° ore settimanali: 6 (compresenza 3) Obiettivi cognitivi trasversali. Saper analizzare un problema Saper elaborare le informazioni Saper sintetizzare i risultati Saper trasferire le proprie conoscenze e competenze in ambiti analoghi Saper organizzare il proprio discorso in modo rigoroso, efficace e chiaro Saper interpretare situazioni di varia complessità. Modulo N°1: TRASMISSIONE DEL CALORE Obiettivi disciplinari: Conoscere le leggi fondamentali di trasmissione del calore e i parametri che intervengono Saper ricavare i coefficienti di scambio da manuale Conoscere la tipologia e le caratteristiche di uno scambiatore di calore e il relativo campo di impiego Saper risolvere problemi inerenti ad uno scambio termico (superfici di scambio, flussi termici, etc) Obiettivi minimi: Conoscere le modalità di trasmissione del calore Risolvere esercizi inerenti a scambi termici Saper dimensionare uno scambiatore di calore Saper riconoscere i diversi tipi di scambiatori e il campo di impiego Prerequisiti: Conoscenze fondamentali di termologia Contenuti: Trasmissione del calore per conduzione, convezione ed irraggiamento: parametri e relazioni. Trasmissione del calore mista: calcolo dei coefficienti e relativo scambio termico Scambiatore di calore in equicorrente e controcorrente, schemi e diagrammi Tipologie di scambiatori: a fascio tubiero, a piastre, a batterie alettate, etc. Esempi di scambiatori nella pratica corrente Metodologia: Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici Strumenti: Lavagna, libro di testo, manuale, dispense su scambiatori Verifica e valutazione: orali e scritte. Risoluzione scritta di casi pratici Modulo N°2: COMBUSTIBILI E COMBUSTIONE Obiettivi disciplinari: Conoscere i tipi di combustibili, il processo di combustione e i prodotti di combustione Calcolare i volumi di aria in gioco (teorica ed effettiva) Calcolare la temperatura teorica dei fumi 43 Obiettivi minimi: Conoscere il processo di combustione Saper calcolare il volume di aria e la temperatura dei fumi Prerequisiti: Combustibili e relativo potere calorifico. Contenuti: Tipologia di combustibili: liquidi, solidi e gassosi Generalità sulla combustione e composizione dei fumi Eccesso di aria, formule di calcolo Calcolo della temperatura dei fumi Metodologia: Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici Strumenti: Lavagna, libro di testo, tabelle Verifica e valutazione: orale a domande aperte Modulo N°3: IMPIANTI A VAPORE Obiettivi disciplinari: Conoscere il ciclo di funzionamento di un impianto a vapore Saper rappresentare lo schema dell’impianto, i componenti dell’impianto e le linee di distribuzione Conoscere le caratteristiche e il funzionamento delle principali macchine: caldaia, economizzatore, surriscaldatore, turbina, condensatore Saper eseguire semplici dimensionamenti di massima di caldaie, surriscaldatori, economizzatori, condensatori Obiettivi minimi: Conoscere il ciclo di un impianto a vapore Rappresentare lo schema dell’impianto Conoscere la funzione di tutti i componenti Conoscere le caratteristiche fondamentali dei componenti Saper eseguire un dimensionamento di massima dei principali componenti Prerequisiti: Termodinamica del vapore d’acqua Trasmissione del calore Combustibili e combustione Contenuti: Ciclo termodinamico dell’impianto a vapore Schema dell’impianto con i relativi componenti Macchine: Caldaia a vapore: tipologia, parametri caratteristici, dimensionamento Economizzatore: tipologia, dimensionamento di massima Surriscaldatore: tipologia, dimensionamento di massima Condensatore: tipologia, dimensionamento di massima Metodologia: Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici Strumenti: Lavagna, libro di testo, manuale, diagrammi di supporto Verifica e valutazione: scritte ed orali, risoluzione di esercizi 44 Modulo N°4: IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E PRODUZIONE ACQUA PER USI CIVILI ED INDUSTRIALI Obiettivi disciplinari: Conoscere le tipologie e gli elementi principali di un impianto di riscaldamento Conoscere i materiali e le tipologie strutturali degli ambienti Conoscere la normativa sul risparmio energetico e saperla applicare Saper determinare i flussi termici e il fabbisogno termico Conoscere le tipologie dei terminali scaldanti Saper operare scelte sulla tipologia di impianto ed eseguire semplici dimensionamenti di massima Obiettivi minimi: Conoscere le tipologie e gli elementi principali di un impianto di riscaldamento e di produzione acqua per usi civili ed industriali Conoscere la normativa sul risparmio energetico Saper calcolare il fabbisogno termico Conoscere le diverse tipologie di apparecchi scaldanti Saper scegliere e dimensionare un terminale scaldante Prerequisiti: Conoscenza delle nozioni fondamentali di termologia e trasmissione del calore Contenuti: Classificazione degli impianti di riscaldamento: tipologia e schemi e relativa simbologia Elementi di un impianto di riscaldamento. I terminali scaldanti: tipologie, scelta dell’utilizzatore e dimensionamento di massima Calcolo del fabbisogno termico in relazione alla tipologia strutturale degli ambienti e ai materiali impiegati Metodologia: Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici Strumenti: Lavagna, libro di testo, tabelle, manuale, dispense Verifica e valutazione: scritta e orale Modulo N°5: IMPIANTI FRIGORIFERI Obiettivi disciplinari: Conoscere il ciclo frigorifero Conoscere la tipologia di sistemi frigoriferi Rappresentare lo schema di massima di un impianto ed i relativi componenti Saper calcolare la potenza e i rendimenti Obiettivi minimi: Conoscere il ciclo frigorifero e rappresentare il relativo schema Saper calcolare potenza e rendimenti Prerequisiti Conoscenza di termologia e termodinamica Contenuti: Principi termodinamici e cicli frigoriferi: schema Tipologie di sistemi frigoriferi Componenti principali dei sistemi frigoriferi Tipologie di refrigeranti Condizioni di funzionamento (calcolo di potenza e rendimenti) 45 Metodologia: Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici Strumenti: Lavagna, libro di testo, tabelle, manuale Verifica e valutazione: scritta e orale Modulo N°6: CONDIZIONAMENTO ARIA Obiettivi disciplinari: Conoscere le caratteristiche dell’aria umida e le principali trasformazioni psicrometriche Saper leggere, interpretare e utilizzare correttamente il diagramma psicrometrico Conoscere i trattamenti dell’aria e saper scegliere il trattamento opportuno Individuare i componenti della rete di distribuzione Conoscere gli schemi degli impianti in uso: centralizzati ed autonomi Obiettivi minimi: Saper utilizzare il diagramma psicrometrico Individuare il trattamento dell’aria e i relativi componenti dell’impianto Eseguire uno schema di un impianto di condizionamento Dimensionare un semplice impianto di condizionamento Prerequisiti Conoscenza delle proprietà dei gas e del vapore d’acqua Sistemi di riscaldamento e raffreddamento Contenuti: Caratteristiche fisiche dell’aria umida. Diagramma psicrometrico: lettura, interpretazione, utilizzo Calcolo del flusso termico Individuazione dei parametri igrometrici della massa da trattare Tipologie impiantistiche di climatizzazione Schema di impianto di condizionamento estivo ed invernale Impianti centralizzati ed autonomi. Metodologia: Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici Strumenti: Lavagna, libro di testo, tabelle, manuale, dispense, diagrammi di supporto Verifica e valutazione: scritta e orale 46 MATERIE DI INDIRIZZO PER LA CLASSE 5a C TIM (Tecnico delle Industrie Meccaniche) MATERIA: Macchine a Fluido Docente: Bertugli Alfeo Presentazione della classe La classe è formata da 11 studenti, tutti provenienti dalla 4^C, le cui capacità scolastiche sono a noi già note per continuità didattica. Con gli studenti si è potuto instaurare un ottimo rapporto collaborativo data la serietà, la maturità e anche un certo interesse per il settore. Il lavoro in classe è stato sicuramente positivo, non accompagnato però da un adeguato lavoro individuale a casa. Mediamente i ragazzi hanno dimostrato maggior attitudine e volontà di applicazione per le attività tecnico pratiche, cosa peraltro evidenziata nei percorsi formativi presso le aziende. La differente attitudine alla disciplina sommata al diverso impegno ha portato complessivamente a risultati scolastici di buon livello solo per pochi casi, mentre la maggior parte della classe si attesta sulla sufficienza con l'eccezione di un paio di situazioni che ad oggi risultano ancora critiche. Uno studente svolge un percorso differenziato affiancato da insegnanti di sostegno. Il programma previsto (in allegato) è stato rispettato anche se con un ultimo modulo un po' ridotto per ragioni di tempo. Le valutazioni sono state fatte su tutti i moduli sia scritte che orali. Obiettivi generali disciplinari Possedere una buona conoscenza tecnico scientifica; Essere in grado di utilizzare un linguaggio tecnico appropriato; Buona e chiara conoscenza dei contenuti dei moduli trattati; Conoscere le principali normative inerenti gli impianti: sicurezza, risparmio energetico e inquinamento ambientale; Essere in grado di fare scelte con consapevolezza e autonomia adeguate alle necessità tecniche; Essere in grado sviluppare il lavoro di gruppo, con buone capacità organizzative e decisionali. Obiettivi minimi disciplinari Possedere una sufficiente conoscenza tecnico scientifica; Essere in grado di utilizzare un linguaggio tecnico sostanzialmente corretto; Possedere conoscenze minime ma corrette dei moduli trattati; Essere in grado di collaborare in lavori di gruppo. Metodi Il lavoro è stato spesso svolto proponendo soluzioni con scelte e calcoli per temi pratici. La tecnica adottata è stata quella di affrontarli con gradualità, in una lezione-dialogo per stimolare l’interesse sui vari argomenti. Molti sono stati gli esercizi trattati in classe, di varie tipologie e in particolare quelle ritenute più idonee per affrontare la prova d’esame. Strumenti Per lo svolgimento dell’attività didattica sono stati adottati: il libro di testo, il manuale, fotocopie, tabelle tecniche e diagrammi. In diverse occasioni gli studenti hanno potuto operare, singolarmente o in gruppo, per la stesura delle tesine relative all’esame finale utilizzando strumenti informatici (Word, Autocad, Inventor e Internet). 47 Verifiche Sono state fatte verifiche attraverso interrogazioni orali ma soprattutto mediante prove scritte di varie tipologie. Valutazioni Per la misurazione delle verifiche si è operato assegnando un certo punteggio ad ogni esercizio, variabile secondo il grado di difficoltà dell’esercizio stesso, sommando poi i singoli punteggi e rapportando il risultato ottenuto ad un punteggio massimo. Nella valutazione complessiva si è tenuto conto, oltre che delle verifiche, scritte e orali, anche del grado di attenzione, della partecipazione, dell’interesse e dell’impegno dimostrato da parte del singolo studente nell’affrontare i temi proposti. CONTENUTI DISCIPLINARI N. 1 2 3 Modulo Contenuti Idrostatica e Idrodinamica Richiami sulle grandezze: energia, lavoro, potenza, pressione, massa volumica, calore, temperatura, capacità termica massica. Idrostatica: pressione idrostatica e spinta idrostatica. Cenni sui misuratori di pressione. Applicazioni. Idrodinamica: moto dei liquidi, portata ed equazione di continuità. Teorema di Bernoulli con casi particolari e relativi leggi. Perdite di carico nelle condotte. Applicazioni. Macchine idrauliche Termologia e Termodinamica Pompe: classificazione, prevalenza, rendimenti e potenza. Pompe centrifughe; organi costruttivi, curve caratteristiche, capacità di aspirazione. Applicazioni. Pompe a stantuffo; organi costruttivi , dimensionamento. Applicazioni. Compressori: organi costruttivi, classificazione, cenni sul dimensionamento. Turbine: salto idraulico, rendimenti, potenza. Principio di funzionamento, grado di reazione. Classificazioni delle turbine. Turbine Pelton e Francis; organi costruttivi e funzionamento. Turbine Kaplan cenni. Combustione e combustibili: potere calorifico, cenni sulla reazione di combustione. Modalità di trasmissione del calore. Conduzione: definizione, cenni sulla legge di trasmissione (pareti piane). Convezione: definizione, cenni sulla legge di trasmissione. Irraggiamento: definizione. Trasmissione di calore combinata: definizione, legge di trasmissione (pareti piane), coefficiente globale di scambio. Applicazioni. Termodinamica. Primo e secondo principio della termodinamica. 48 Entalpia e Entropia. Equazione dei gas perfetti. Trasformazioni termodinamiche fondamentali: isocora, isobara, isoterma, adiabatica, politropica. Vapore d'acqua. Diagrammi di equilibrio (cenni) Determinazione del calore di riscaldamento, di vaporizzazione e di surriscaldamento. 4 Macchine Termiche Motori. Motori a 2 e 4 tempi a carburazione a iniezione e sovraalimentati; organi costruttivi, funzionamento, cenni sui diagrammi caratteristici. Cenni su rendimenti, potenze consumi e curve caratteristiche. Impianti a vapore Schema impianto a vapore: componenti, funzionamento. Cenni sul ciclo di Rankine. Nota : il modulo n°4 verrà completato nel periodo 15 maggio fine anno scolastico. 49 MATERIA: TECNICA DELLA PRODUZIONE E LABORATORIO (SOLO VC) DOCENTI: ROBERTO CESCON – GIUSEPPE DONADIO N. ORE SETTIMANALI: 8 (DI CUI 6 IN COPRESENZA) LIBRO DI TESTO: “Tecnica della produzione” – Mauro Olmastroni - Hoepli La classe, nel corso dell’anno scolastico, ha evidenziato un buon interesse per la materia evidenziando, però, qualche difficoltà verso alcuni contenuti teorici, che avrebbero richiesto maggiore assimilazione e rielaborazione personale. In ogni caso il lavoro in classe è stato molto fruttuoso ed in generale ha portato al raggiungimento degli obiettivi minimi, anche se per alcuni manca un effettivo consolidamento delle competenze acquisite. Nel corso dell’anno scolastico, l’impegno e la partecipazione della classe alle attività proposte sono sempre stati presenti e, solo a tratti, si è potuta notare una certa stanchezza da parte di qualche studente. Buona la partecipazione alle attività laboratoriali, in particolare nei moduli di disegno e progettazione al CAD bidimensionale e tridimensionale, ed alla programmazione CNC. Come interventi didattici ed integrativi sono stati privilegiati il recupero in itinere e la pausa didattica. Il rapporto docenti-alunni è stato ottimo, sempre improntato sul reciproco rispetto e la massima disponibilità al dialogo educativo. Di seguito vengono indicati i moduli sviluppati, con i relativi obiettivi, contenuti, metodi e strumenti. Al 15/05/2014 il programma è stato praticamente svolto per intero. Il periodo rimanente dell’anno scolastico verrà utilizzato per preparare adeguatamente le prove di esame. MODULO N° 1 : PRINCIPI DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONTENUTI: le aziende il mercato e le sue leggi settori delle aziende suddivisione del settore tecnico lay-out di macchinari e impianti diagramma di produzione e di flusso produzione continua; saturazione delle macchine produzione a lotti: diagramma di Gantt metodi di programmazione: diagramma di Pert METODOLOGIA: lezione frontale partecipata supportata da esempi di casi pratici VERIFICHE orali e scritte OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo conosce globalmente i fattori che regolano la costituzione di un'impresa, conosce i vari settori aziendali ed i rispettivi compiti. Conosce le varie tipologie di produzione ed i principi di organizzazione della produzione OBIETTIVI MINIMI: l'allievo conosce dettagliatamente i fattori che regolano la costituzione di un'impresa, conosce i vari settori aziendali ed i rispettivi compiti 50 MODULO N° 2: CONTROLLI E COLLAUDI CONTENUTI: concetto di qualità certificazione ISO 9000 tipi di controllo statistico di qualità METODOLOGIA: lezione frontale partecipata, supportata da esempi di casi pratici VERIFICHE: orali e scritte OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo conosce nel dettaglio i vari tipi di controllo, conosce il concetto di "qualità" e di "qualità totale", conosce la certificazione CE a norme ISO 9000. E’ in grado di operare con i metodi del controllo statistico di qualità OBIETTIVI MINIMI: l'allievo conosce genericamente i vari tipi di controllo ed il concetto di "qualità". Opera con difficoltà con i metodi del controllo statistico di qualità MODULO N° 3: ANALISI DEI TEMPI DI LAVORAZIONE CONTENUTI: calcolo dei tempi attivi delle varie macchine utensili valutazione del tempo di preparazione macchina valutazione dei tempi accessori metodi di determinazione dei parametri di taglio compilazione del foglio di analisi fase METODOLOGIA: lezione frontale partecipata VERIFICHE: orali e scritte con risoluzione di più quesiti derivanti da uno studio di fabbricazione di un semplice pezzo meccanico OBIETTIVI DISCIPLINARI: l’allievo è in grado di calcolare con precisione i tempi attivi per le varie macchine utensili, scegliendo gli opportuni parametri di taglio. E’ in grado di stimare i tempi di preparazione macchina e i tempi accessori. Compila dettagliatamente il foglio di analisi fase OBIETTIVI MINIMI: l’allievo è in grado di calcolare approssimativamente i tempi attivi per le varie macchine utensili. Compila con qualche incertezza il foglio di analisi fase MODULO N° 4: STUDI DI FABBRICAZIONE CONTENUTI: concetti fondamentali del disegno meccanico: viste, accoppiamenti, rugosità indicazioni sulle principali caratteristiche delle attrezzature analisi del progetto e scelte per la sua realizzazione quotature, tolleranze, METODOLOGIA: lezione frontale, esecuzione grafica a mano libera e con supporti informatici VERIFICHE: orali e grafiche OBIETTIVI DISCIPLINARI: l’allievo è in grado di eseguire in maniera corretta disegni di particolari e complessivi scegliendo in modo oculato le tolleranze di lavorazione sia 51 dimensionali che di forma ed applicando i gradi di rugosità superficiale. Progetta semplici attrezzature con la giusta scelta dei riferimenti OBIETTIVI MINIMI: l’allievo è in grado di interpretare in maniera corretta disegni di particolari e complessivi. Conosce i concetti di tolleranza e rugosità superficiale. MODULO N°5: CICLI DI LAVORO CONTENUTI: suddivisione di un ciclo in fasi ed operazioni analisi dei fattori che condizionano la scelta di un ciclo metodo di stesura del cartellino di lavorazione METODOLOGIA: lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici VERIFICHE: orali e scritte con stesura di un ciclo di lavoro completo di un semplice pezzo meccanico OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo ha compreso l'importanza dell'elemento economico nella scelta di un ciclo dì lavoro, è in grado di rappresentare dettagliatamente lo svolgersi delle fasi di lavorazione individuando i principali fattori che le influenzano OBIETTIVI MINIMI: l'allievo ha compreso la necessità dello studio di un ciclo dì lavoro ed è in grado di rappresentare sommariamente lo svolgersi delle fasi di lavorazione MODULO N°6: FABBISOGNO DEI MEZZI DI PRODUZIONE CONTENUTI: metodo di calcolo del fabbisogno di materia prima per i vari semilavorati uso delle tabelle dei pesi stato di fornitura dei semilavorati METODOLOGIA: lezione frontale supportata da esempi pratici VERIFICHE: orali OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo conosce nel dettaglio i mezzi necessari per attuare una produzione, è in grado di scegliere il semilavorato più conveniente fra quelli disponibili e di determinarne la quantità necessaria OBIETTIVI MINIMI: l'allievo conosce sufficientemente i mezzi necessari per attuare una produzione e le tipologie di semilavorati presenti sul mercato MODULO N° 7: CONTABILIZZAZIONE DEI COSTI DI PRODUZIONE CONTENUTI: determinazione del costo del materiale determinazione delle quote di ammortamento determinazione del costo della manodopera determinazione dei costi generali determinazione del lotto limite e del lotto economico METODOLOGIA: lezione frontale partecipata 52 VERIFICHE: orali e scritte con la determinazione del costo di produzione di un semplice particolare meccanico OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo conosce dettagliatamente e sa calcolare le voci che concorrono a determinare il costo totale di un pezzo, conosce il concetto di ammortamento, le voci che contribuiscono al costo della manodopera e quelle che determinano i costi aziendali indipendenti dal prodotto. Conosce i concetti di lotto limite ed economico. OBIETTIVI MINIMI: l'allievo sa distinguere le voci che concorrono a determinare il costo totale di un pezzo ed è in grado di impostarne il calcolo. MODULO N°8: PROGETTAZIONE E FABBRICAZIONE AUTOMATICA CONTENUTI: vari tipi di automazione e relative applicazioni concetto di flessibilità ripasso dei principi di funzionamento e di programmazione delle macchine utensili a CNC nozioni di base sulle tecniche di gestione automatica dei diversi settori industriali e sui vantaggi della loro integrazione METODOLOGIA: lezione frontale partecipata VERIFICHE: orali e scritte con la stesura di un programma ISO per l’esecuzione di un semplice pezzo su macchina utensile a CNC OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo conosce il concetto di flessibilità di un impianto ed il rapporto con l’automazione. Conosce i tipi di automazione rigida e flessibile e i relativi modi di attuazione. Conosce i principi base del CNC ed è in grado di eseguire correttamente ed autonomamente la stesura del programma ISO per la realizzazione di un semplice pezzo meccanico. Ha una conoscenza di massima delle principali metodologie in uso nella fabbricazione metalmeccanica avanzata, assistita da computer OBIETTIVI MINIMI: l'allievo conosce a grandi linee i vari tipi di automazione. Conosce i principi base del CNC e della sua programmazione. E’ in grado di eseguire sommariamente la stesura del programma ISO per la realizzazione di un semplice pezzo meccanico MODULO N° 9: ESEMPI DI STUDI DI FABBRICAZIONE CONTENUTI: analisi di un nutrito numero di situazioni produttive, con studio del ciclo, delle attrezzature, determinazione dei tempi e dei costi di fabbricazione METODOLOGIA: lezione frontale ed esecuzione dei disegni, compilazione del cartellino di lavorazione, calcolo dei tempi e dei costi per ogni singolo elemento analizzato VERIFICHE: valutazione del lavoro eseguito dopo ogni situazione produttiva analizzata OBIETTIVI DISCIPLINARI: l'allievo sa analizzare un ciclo di lavoro, progettare le eventuali semplici attrezzature di lavorazione ed è in grado di calcolare il costo totale di fabbricazione OBIETTIVI MINIMI: l'allievo sa impostare sommariamente un ciclo di lavoro ed i calcoli per determinare il costo totale di fabbricazione. 53 PROGRAMMAZIONE ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO ANNO SCOLASTICO 2012-2013 e ANNO SCOLASTICO 2013-2014 A cura di : Prof. CIRIGLIANO SAVERIO IPSIA A. FERRARI - MARANELLO 54 CLASSE 4^ TSE (a.s. 2012-2013) Profilo professionale: TIA Tecnico Industria Automobilistica MODULI Mod. 1 - Autoveicolo 1 (il motore), 12 ore Mod. 2 - Autronica , 12 ore Mod. 3 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore Totale 144 ore 1) MODULI Mod. 1 - Autoveicolo 1, 12 ore Mod. 5 - Autronica , 12 ore Mod. 6 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore Totale 144 ore 1.1) Autoveicolo 1 DURATA :12 ore PREREQUISITI : Conoscenza di base sui principi di funzionamento dei motori endotermici a ciclo Otto. OBIETTIVI :Acquisire le conoscenze di base dell’elettronica applicata all’autoveicolo CONTENUTI: - elettronica di base - apparecchi elettrici: la batteria, il circuito di carica, i circuiti elettrici; esercitazioni pratiche di ricerca guasti; approccio con gli schemi elettrici dei veicoli ; schemi di montaggio, dettaglio dei componenti e simbologia; ubicazione dei componenti elettrici sui veicoli; ricerca guasti. - motori a benzina: tecnologie dei sistemi di accensione ed iniezione elettronica; studio degli elementi del sistema; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti. - motori Diesel: pompe d’iniezione; iniettori e sistemi di preriscaldamento; regole di sicurezza e precauzioni in caso di intervento; gli strumenti e la diagnosi; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti. METODOLOGIA : Lezioni frontali, video, esercitazioni pratiche VERIFICA : Questionario finale sugli argomenti affrontati 1.2) Autronica DURATA: 12 ore PREREQUISITI: Conoscenza di base sui principi di funzionamento dei motori endotermici a ciclo Otto e Diesel. OBIETTIVI: Perfezionare le conoscenze sui principi di funzionamento dei motori a ciclo Otto e Diesel.. Diagnosi e ricerca dei guasti nei sistemi. 55 CONTENUTI : Impianti commonrail di 1ª-2ª-3ª generazione, con le varie strategie delle case auto, impianti Med iniezione diretta benzina strategie innovazioni, nel caso Med si analizza un impianto Volkswagen Med 9.5.10, linee can-bus, utilizzo di informazioni di case automobilistiche sul software Bosch ESI Tronic, uso tester diagnosi centraline KTS540 Bosch. METODOLOGIA: lezione frontale con verifica utilizzando dei test, e lezione pratica all'utilizzo della diagnosi in simulazione. VERIFICA: Test finale sugli argomenti affrontati. STRUMENTI: illustrazione con video proiettore dei contenuti di cui sopra in powerpoint, utilizzo di info di case auto sul software Bosch ESI Tronic, uso tester diagnosi centraline KTS540 Bosch. 1.3) Tirocinio in azienda (stage ) DURATA: 120 ore METODOLOGIA: Tre settimane consecutive in aziende del settore affiancato con un tutor aziendale VALUTAZIONE: A cura del tutor aziendale 56 CLASSE 5^ TSE (a.s. 2013-2014) Profilo professionale: TIA Tecnico Industria Automobilistica MODULI Mod. 1 - Autoveicolo 2, 20 ore Mod. 2 - Disegno 3D- Inventor, 21 ore Mod. 3 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore Totale 161 ore 1) MODULI Mod. 1 - Autoveicolo 2, 20 ore Mod. 2 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore Totale 140 ore 1.1) Autoveicolo 2 DURATA: 20 ore PREREQUISITI: Conoscenza di base degli schemi elettrici e degli strumenti di diagnosi OBIETTIVI: Acquisire o perfezionare le conoscenze sui sistemi di trasmissione, sulle sospensioni e sull’impianto frenante. Perfezionare le conoscenze sui sistemi di sicurezza passivi e sui sistemi di climatizzazione dei veicoli. Diagnosi e ricerca dei guasti nei sistemi. CONTENUTI:. strumenti di misura: richiamo sugli strumenti di misura; strumenti ed attrezzature da sottoporre a controllo periodico; taratura e registrazione dei dati. sistemi di trasmissione del moto: nozioni fondamentali sui principi di funzionamento della frizione e del cambio; tipologie e caratteristiche; studio degli elementi dei sistemi; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti. sospensioni ed impianto frenante: nozioni fondamentali; tecnologie dei sistemi(ABS); studio degli elementi del sistema; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti. sistemi di ritenuta: nozioni fondamentali sul corretto uso dei sistemi di ritenuta passivi e degli Air Bag; cinture di sicurezza: limitatore di sforzo, pretensionatore pirotecnico; gli Air Bag frontali, laterali e a tendina: principio di funzionamento; studio degli elementi elettronici annessi al sistema; regole di sicurezza e precauzioni in caso di intervento; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti. aria condizionata:nozioni fondamentali sui principi della refrigerazione; caratteristiche dei gas refrigeranti; sistemi di impianti semiautomatici ed automatici; gestione di una stazione di controllo e di ricarica; studio degli elementi elettronici e meccanici annessi al sistema; regole di sicurezza e precauzioni in caso di intervento; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti. METODOLOGIA: Documentazione, lezioni teoriche, video, componenti meccanici, esercitazioni pratiche. VERIFICA: Test finale sugli argomenti affrontati. 57 1.2) Tirocinio in azienda (stage ) DURATA: 120 ORE METODOLOGIA: Tre settimane consecutive in aziende del settore affiancato ad un tutor aziendale. VALUTAZIONE: A cura del tutor aziendale 58 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO Via Ferrari, 2 – 41053 MARANELLO (MO) 0536 – 941233 - Fax 0536 - 940262 http:/www.ipsiaferrari.mo.it – e-mail: [email protected] PROGRAMMAZIONE ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO ANNI SCOLASTICI 2012-2013 2013-2014 A cura di : Prof. CIRIGLIANO SAVERIO IPSIA A. FERRARI - MARANELLO 59 PROGRAMMAZIONE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Profilo professionale: TMUCNC Tecnico Macchine Utensili a Controllo Numerico Computerizzato CLASSE 4^ TIM – A.S. 2012/2013 1) MODULI Mod. 1 - Disegno 3D- Inventor, 21 ore Mod. 2 - Elettropneumatica – PLC, 14 ore Mod. 4 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore Totale 155 ore 1.1) Disegno 3D- Inventor DURATA: 21 ore OBIETTIVI: Portare gli alunni a conoscere le funzioni essenziali per l’esecuzione del disegno di particolari meccanici e semplici complessivi in 3D CONTENUTI: Funzioni base. METODOLOGIA: Esecuzione individuale al computer di singoli particolari di un semplice complessivo e successivo assemblaggio. VERIFICA: Rilievo e disegno in 3D di particolari meccanici da un complessivo, quotatura e stampa. 1.2) Elettropneumatica-PLC DURATA: 14ore OBIETTIVI: saper realizzare pneumaticamente le funzioni logiche elementari, saper disegnare e interpretare un semplice schema elettropneumatico, saper realizzare semplici circuiti elettropneumatici, saper creare semplici programmi eseguendo l’analisi del problema, la diagrammazione, la codificazione e la programmazione, saper realizzare il comando di semplici circuiti pneumatici con il PLC. CONTENUTI: conoscere i concetti fondamentali dell’algebra di Boole, conoscere le norme per il disegno degli schemi elettrici funzionali, conoscere la componentistica elettromeccanica utilizzata nei comandi elettropneumatici a logica cablata (elettrovalvole, pulsanti, finecorsa, sensori di prossimità, relè), conoscere i concetti di base dell’automazione con il PLC. METODOLOGIA: lezione frontale, risoluzione di esercizi, realizzazione di comandi automatici. 60 STRUMENTI: dispense, PC e proiettore, pannelli elettropneumatici PLC OMRON C20. VALUTAZIONE: Verifica scritta, esercitazioni pratiche. 1.3) Tirocinio in azienda (stage ) DURATA: 120 ORE METODOLOGIA: Due settimane consecutive in aziende del settore affiancato ad un tutor aziendale VALUTAZIONE: A cura del tutor aziendale 61 CLASSE 5^ TIM – A.S. 2013/2014 1) MODULI Mod. 1 - Disegno 3D- Inventor, 21 ore Mod. 2 – Automazione Oleodinamica , 10 Mod. 3 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore Totale 151 ore 1.1) Disegno 3D – Inventor DURATA: 21 ore OBIETTIVI: Portare gli alunni a conoscere le funzioni avanzate per l’esecuzione del disegno di particolari meccanici e complessivi in 3D CONTENUTI: Funzioni base, funzioni avanzate. METODOLOGIA: Esecuzione individuale al computer di singoli particolari di un semplice complessivo e successivo assemblaggio. VERIFICA: Rilievo e disegno in 3D di particolari meccanici da un complessivo, quotatura e stampa. 1.2) Automazioni Oleodinamiche DURATA:10 ore PREREQUISITI: Conoscere gli elementi fondamentali della movimentazione idraulica, conoscere i principali componenti oleodinamici e oleopneumatici, conoscere le principali applicazioni oleodinamiche, oleopneumatiche ed elettroidrauliche, saper realizzare circuiti oleodinamici elementari, recupero dei prerequisiti – livellamento conoscenze. OBIETTIVI: Conoscere i circuiti di alimentazione e di comando degli attuatori oleodinamici, conoscere i metodi di autoregolazione della velocità degli attuatori oleodinamici, conoscere alcune applicazioni di oleodinamica proporzionale, saper disegnare ed interpretare uno schema di comando elettroidraulico, saper realizzare un semplice comando oleodinamico con il controllore Logico Programmabile OMRON C20. METODOLOGIA: lezione frontale, risoluzione di esercizi, realizzazione di comandi automatici oleodinamici. STRUMENTI: dispense, PC e proiettore, pannello oleodinamico, PLC OMRON C20. VERIFICHE: scritte e pratiche. 1.3) Tirocinio in azienda (stage ) DURATA: 120 ORE METODOLOGIA: Tre settimane consecutive in aziende del settore affiancato ad un tutor aziendale. VALUTAZIONE: A cura del tutor aziendali 62 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO Via Ferrari, 2 – 41053 MARANELLO (MO) 0536 – 941233 - Fax 0536 - 940262 http:/www.ipsiaferrari.mo.it email: [email protected] email cert. [email protected] TERZA PROVA SCRITTA A/S 2013-2014 10/04/2014 Tecnico dei sistemi energetici TSE CLASSE 5^B/C Tecnico delle industrie meccaniche TIM Candidato…………………………………………………………………………………………… Materie Quesiti Tipo B + Tipo C Punteggio parziale Tipo B INGLESE MATEMATICA ELETTRONICA IMPIANTI (5°B) MECCANICA (5°C) N°2 + N°6 N°2 + N°6 N°2 + N°6 N°2 + N°6 N°2 + N°6 Livello di prestazione conseguito 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9 Punteggio totale Tipo C 0,325 0,325 0,325 0,325 0,325 3,75 3,75 3,75 3,75 3,75 3,75 Tipo B: tot/item 0 Nullo/inadeguato tot/item 0,3 Scarso tot/item 0,6 Sufficiente tot/item 0,9 Buono/Ottimo Punteggio totale = punti 15 Livello sufficienza Punteggio assegnato Tipo C: Errata punti Corretta punti 0 0,325 10/15 Punteggio raggiunto = ______________punti. ISTRUZIONI PER GLI ALUNNI 1)Tempo assegnato per la prova: 120 minuti; 2)Inizia dal principio e prosegui seguendo l’ordine delle domande; 3)Se non sai rispondere a qualche domanda, non soffermarti troppo a lungo e prosegui, una volta terminato riprendi le domande tralasciate; 4)Le domande a risposta multipla prevedono una sola risposta esatta. Leggi tutte le risposte possibili e poi scegli quella che secondo te è corretta contrassegnando con una crocetta la casella che la indica; 5)Se vuoi correggere una risposta che hai già dato ma che ti sembra errata, puoi cerchiare la crocetta e segnarne un’altra; 6)Se concludi prima, alza la mano e segnala la tua situazione all’insegnante il quale provvederà a ritirare l’elaborato; 7)Per eventuali calcoli utilizza il retro dei fogli; 8)E’ consentito l’uso del manuale di Meccanica e del vocabolario di Inglese; 9)E’ consentito l’uso della calcolatrice scientifica non programmabile; 10)E’ assolutamente vietato l’uso della matita, del bianchetto e di una penna biro colorata; è consentito solamente l’uso di una penna biro nera o blu; 11)Non puoi comunicare con i compagni. Firma dell’alunno……………………………… 63 LINGUA INGLESE THE VICTORIAN AGE I. Write about the Victorian Age. Then explain its positive and negative aspects. ______________________________________________________________________________________ _____ ______________________________________________________________________________________ _____ ______________________________________________________________________________________ _____ ______________________________________________________________________________________ _____ ______________________________________________________________________________________ _____ ______________________________________________________________________________________ _____ ______________________________________________________________________________________ _____ I. Write about the most important EU Keydatas. ______________________________________________________________________________________ _____ ______________________________________________________________________________________ _____ ______________________________________________________________________________________ _____ ______________________________________________________________________________________ _____ ______________________________________________________________________________________ _____ ______________________________________________________________________________________ _____ ______________________________________________________________________________________ _____ II. TICK THE RIGHT ANSWER 1. WHAT DOES LINGUA FRANCA MEAN? □ Global diffusion of a specific international language in limited fields. □ The language imposed only by the USA as a result of its economic and cultural influence. □ A pure language that has influenced the globalization. □ A national language that established its role at international level as means of communication. 2. WHAT IS THE TREATY OF ROME □ The first enlargement of the European Community. □ An agreement that sets up the EEC. □ The union between Eastern and Western Germany. □ An agreement for the universal suffrage. 3. The Industrial Revolution is: □ The change towards globalization. □ The massive use of new sourses of energies. □ The radical change in the way the goods were made. □ The creation of a new and contradictory society. 64 4. The second phase of the Industrial revolution is: □ The improvement of the Triangular Trade. □ The last decade of the Victorian Age. □ The recognition of the worker’s right’s as a result of Suffragettes’ movement. □ A period that provided much firmer foundation for economic growth. 5. A Carbon footprint is: □ The amount of CO2 produced in a year. □ The air pollution produced in a decade. □ The amount of toxic gasses and CO2 coming from volcanic activity. □ A sign of people’s environmentally friendly way of living. 6. Biofuels are: □ Biodegradable oil slick. □ Hybrid vehicles that use bioenergy. □ Renewable natural sourses. □ Natural energy we never run out of. 65 Materia: MATEMATICA (tipo B) 1)Scrivere la definizione di derivata e la definizione di funzione crescente 2) Calcolare il Dominio e gli asintoti, con eventuali intersezioni, della seguente funzione y 3x 2 2x 8 x2 1 66 Materia: MATEMATICA (tipo C) 1) Il dominio della funzione y ; 0 3; ;3 3; , ;0 0; D D D D x 3 è x2 2) Il valore del 2) Il valore del 4x 8 3 x lim x è è -4 4 3) La funzione y ha D fratta x 2 x 3 ; 3 3; è una funzione algebrica irrazionale 2 interseca l’asse x in A=( -2;0) interseca l’asse y in B=(0;- ) 3 4) Quale delle seguenti funzioni ammette asintoto orizzontale y y 5) 3x 3 7x 3 4x 2 5x 4 y 4x 2 x 9 x2 4 y 4x 4 x3 x6 2x 4 5x 3 3x 6 2 2x 1 2x 5 Una funzione è dispari : x1, x2 f ( x1) f ( x2 ) x1, x2 f ( x1 ) f ( x2 ) 6) La funzione di equazione y x f (x ) x 2x 2 f ( x) f ( x) f( x ) 3x 4 x 3 non ammette asintoti ammette asintoto orizzontale y = 2 ammette asintoto verticale x = 3 ammette asintoto verticale x = -3 67 ELETTRONICA NOME_________________ COGNOME_______________________Data________ 1. Un semiconduttore drogato p possiede in eccesso o Neutroni o elettroni o lacune o protoni 2. Per un diodo si parla di polarizzazione diretta quando : o o o o L' anodo è al potenziale di massa L' anodo è a potenziale positivo rispetto al catodo ; L' anodo è a potenziale negativo rispetto al catodo ; L' anodo è a terra ; 3. Il diodo Zener è: a. Uno stabilizzatore di tensione b. Uno stabilizzatore di corrente c. Uno stabilizzatore di potenza d. Un componente lineare 4. Un transistor JFET a canale N: a. E’ pilotato in corrente c. Ha come unici portatori di carica delle lacune b. E’ pilotato in tensione d. Ha come portatori di carica sia lacune che elettroni 5. Un segnale periodico a valor medi nullo è: a. Sinusoidale b. Continuo c. Alternato d. Unidirezionale 6. In zona di interdizione la corrente di emettitore A. È circa nulla. B. Assume valori elevati. C. Ie=(Ib-Ic) D. Nessuna delle precedenti. 7. Disegnare la caratteristica I/V di un diodo reale individuando la tensione di soglia, la tensione di breakdown, la corrente di saturazione inversa, la corrente diretta e spiegane brevemente il loro significato. 8. Spiega come si muovono gli elettroni in un transistor BJT in configurazione base comune ( zona attiva). 68 IMPIANTI TERMOTECNICI 1. Calcolare il ∆T medio logaritmico di due fluidi che percorrono uno scambiatore di calore equi – corrente. Il fluido “caldo” entra alla temperatura di 150 °C ed esce alla temperatura di 70 °C; il fluido “freddo” entra alla temperatura di 15°C ed esce alla temperatura di 45°C. 2. Calcolare il rendimento di un ciclo di Rankine in cui il vapore evolve tra le pressione di 20 bar (Tmax = 450 °C) e la pressione di 0,5 bar. 1. Un ciclo di un impianto frigorifero prevede trasformazioni con sequenza del tipo: □ □ □ □ □ Evaporazione, compressione, espansione e condensazione. Espansione, evaporazione, compressione, condensazione. Compressione, condensazione, evaporazione e laminazione. Condensazione, evaporazione, compressione e espansione. 69 2. Qual' è la corretta unità di misura nel S.I. del coefficiente globale di scambio termico? □ □ □ □ kJ / kg K kJ / m2 K W K/ kg W / m2 K 3. Quale degli scambiatori di calore sotto indicati non fa parte del generatore di calore? □ condensatore □ preriscaldatore d'aria □ economizzatore □ vaporatore 4. I componenti di un impianto a vapore (ciclo di Rankine) sono: □ □ □ □ 5. Il vapore spillato dalla turbina in un ciclo rigenerativo è inviato: □ □ □ □ 6. Pompa, condensatore, valvola di laminazione, turbina Compressore, generatore di vapore, turbina, condensatore Pompa, generatore di vapore, turbina, condensatore Compressore, condensatore, valvola di laminazione, turbina. Direttamente nel generatore di vapore Nel condensatore In uno scambiatore di calore detto “surriscaldatore” In uno scambiatore di calore detto “Rigeneratore” L’umidità relativa (U.R.) è definita come: □ □ □ □ massa di vapore/massa di saturazione *100 (mv/ms * 100) Massa di vapore / massa di aria secca * 100 (mv/mas * 100) Temperatura del vapore / temperatura a bulbo secco * 100 (Tv/Tbs * 100) Temperatura a bulbo secco / temperatura a bulbo umido * 100 (Tbs/Tbu * 100) 70 Nome: …............................................... Classe 5^C Data: …........................ Materia: MACCHINE A FLUIDO Tipologia B Determinare il diametro interno di una condotta che trasporta acqua (moto permanente) sapendo che: condotta è a sezione costante portata massica di acqua = 3,925 kg/s velocità del fluido all'interno della condotta= 2 m/s temperatura di lavoro “ambiente” ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ....... …............................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ Spiegare in modo esauriente come si calcola e cosa si intende per prevalenza di una pompa. ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ............... 71 Nome: …............................................... Classe 5^C Data: …........................ Tipologia C Quanto calore serve per innalzare la temperatura di 20 kg di acqua a pressione atmosferica da 10 °C a 50 °C? Circa 800 kJ circa 800 J circa 3350 kJ circa 3350 J Il potere calorifico di un combustibile ha come unità di misura (S.I.) kJ kJ/kg W/kg W Quale di queste affermazioni è corretta? La potenza termica si misura in kJ. Il teorema di Bernoulli per l'idraulica si basa sul principio di conservazione dell'energia meccanica. Una trasformazione isobara avviene a volume costante. La turbina idraulica è una macchina operatrice. Quanto vale la pressione effettiva sul fondo di un recipiente chiuso contenente una colonna di acqua di 8 m e un cuscino di aria sovrastante mantenuto a 2,5 bar assoluti? - circa 228480 Pa circa 328480 Pa circa 78480 Pa circa 428480 Pa La potenza assorbita dal motore di una moto -pompa sapendo che potenza resa al fluido = 2500 W rendimento motore elettrico = 0,97 rendimento globale pompa = 80% è pari a: circa 1940 W circa 2910 W circa 3075 W circa 3222 W La cilindrata totale di una pompa a stantuffo bicilindrica (a semplice effetto) con corsa uguale all'alesaggio = 80 mm è pari a: circa = 402 cm3 circa = 804 cm3 circa = 402 dm3 circa = 804 dm3 72 IPSIA “A.FERRARI” DI MARANELLO A.S. 2013-2014 Classe 5^ B\C IPOTESI DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA INDICATORI PUNTEGGIO MASSIMO PER INDICATORE LIVELLI DI VALORE/ PUNTI PER DIVERSI LIVELLI VALUTAZIONE 1)Padronanza della lingua, capacità espressive logicolinguistiche 3 2)Conoscenza specifica degli argomenti richiesti (aderenza alla traccia) 7 3)Capacità di organizzare un testo 3 4)Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività 2 Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 0,5 Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 3 1,2 2,2 2,5 3 4 5 6 7 0,5 1 1,4 2,5 3 0,5 1 1,4 1,8 2 PUNTEGGIO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA:_________ /15 CANDIDATO ______________________________________________ (INDICATORE DI SUFFICIENZA: PUNTI 10/15) 73 SOMMA I DEI PUNTI IPSIA “A. FERRARI” - MARANELLO ESAME DI STATO 2013/14 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA (TEMA 1) CLASSE 5^ B/C Punteggio massimo per indicatore Indicatori Livelli di Valore / Valutazione 1) Esposizione 2 2) Struttura del percorso di risoluzione 3 3) Relazioni letterali 3 4) Risoluzione numerica (correttezza dimensionale e calcoli) 2 5) Descrizione 5 illeggibile molto confusa confusa chiara inesistente parziale e non delineata parziale e ben delineata completa e non delineata completa e ben delineata non riportate mancanti e/o con errori tutte corrette mancante con errori dimensionali e di calcolo con errori dimensionali con errori di calcolo del tutto corretta mancante poco chiara e/o con imprecisione chiara e precisa Punti Somma per i diversi dei punti livelli 0 0,5 1 2 0 0,5 1 2 3 0 0,5 ÷ 2 3 0 0,5 1 1,5 2 0 1÷4 5 Candidato:________________________________________ Punteggio complessivo attribuito alla prova:_________/15 (Indicatore di sufficienza: punti 10/15) La Commissione: 74 IPSIA “A. FERRARI” - MARANELLO ESAME DI STATO 2013/14 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA (TEMA 2) CLASSE 5^ B/C Punteggio massimo per indicatore Indicatori Livelli di Valore / Valutazione 1) Esposizione 2 2) Struttura del percorso di risoluzione 3 3) Relazioni letterali 3 4) Risoluzione numerica (correttezza dimensionale e calcoli) 2 5) Rappresentazione grafica (schemi, schizzi, disegni) 2 6) Descrizione 3 illeggibile molto confusa confusa chiara inesistente parziale e non delineata parziale e ben delineata completa e non delineata completa e ben delineata non riportate mancanti e/o con errori tutte corrette mancante con errori dimensionali e di calcolo con errori dimensionali con errori di calcolo del tutto corretta Punti Somma per i diversi dei punti livelli 0 0,5 1 2 0 0,5 1 2 3 0 0,5 ÷ 2 3 0 0,5 1 1,5 2 mancante poco chiara e imprecisa chiara e precisa 0 1 2 mancante confusa e approssimata poco chiara e imprecisa chiara e precisa 0 1 2 3 Candidato:________________________________________ Punteggio complessivo attribuito alla prova:_________/15 (Indicatore di sufficienza: punti 10/15) La Commissione: 75 IPSIA “A. FERRARI” - MARANELLO ESAME DI STATO 2013/14 IPOTESI DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLA PRODUZIONE E LABORATORIO CONCORDATA DAL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA 5^ C (EVENTUALMENTE DA RIADATTARE IN BASE ALLA PROVA) Punteggio massimo per indicatore Indicatori Livelli di Valore / Valutazione 1) Esposizione 2 2) Struttura del percorso di risoluzione 3 3) Correttezza e coerenza delle scelte effettuate 4 4) Risoluzione numerica (correttezza dimensionale e calcoli) 3 5) Rappresentazione grafica (schemi, schizzi, disegni) 3 Punti Somma per i diversi dei punti livelli illeggibile molto confusa non del tutto chiara chiara inesistente parziale e non delineata parziale e ben delineata completa e non delineata completa e ben delineata mancanti con molti errori gravi con alcuni errori anche gravi con errori non gravi logiche e corrette mancante con errori dimensionali e di calcolo con errori dimensionali con errori di calcolo del tutto corretta mancante confusa e approssimata poco chiara e imprecisa chiara e precisa 0 0,5 1 2 0 0,5 1 2 3 0 1 2 3 4 0 0,5 1 2 3 0 1 2 3 Candidato:________________________________________ Punteggio complessivo attribuito alla prova:_________/15 (Indicatore di sufficienza: punti 10/15) La Commissione: ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ 76 IPSIA FERRARI – MARANELLO (MO) GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA ESAME DI STATO A.S. 2013/2014 COMMISSIONE N° _______CANDIDATO ____________________ CLASSE 5° ________ INDICATORI GIUDIZIO NULLO GRAVEMENTE INSUFFICIENTE INSUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO DISTINTO OTTIMO Comprensione della consegna e comprensione dello svolgimento 1-2-3-4 5-6-7-8-9 10-11-12-13 14-15-16 17-18-19 20-21-22 23-24-25 Conoscenza degli argomenti/comprensione del testo 1-2-3-4 5-6-7-8-9 10-11-12-13 14-15-16 17-18-19 20-21-22 23-24-25 Competenza linguistica ed espressiva (nelle diverse forme) 1-2-3-4 5-6-7-8-9 10-11-12-13 14-15-16 17-18-19 20-21-22 23-24-25 Sviluppo logico 1-2-3-4 5-6-7-8-9 10-11-12-13 14-15-16 17-18-19 20-21-22 23-24-25 Tabella di riconversione: 1 110 2 1116 3 1722 4 2328 5 2933 6 3438 7 3943 8 4448 9 4953 10 5460 11 6166 12 6772 Totale punteggio grezzo __________ / 100 TOTALE PUNTI __________ / 15 ____________________ Prof ____________________ Prof ____________________ Prof ____________________ 77 13 7380 14 8189 15 90100 Il presidente Prof ____________________ Prof ____________________ Prof ____________________ IPSIA “A. FERRARI” DI MARANELLO A.S. 2012-2013 Classe 5^ B/C IPOTESI DI GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO PUNTI INDICATORE PER SOMMA PUNTI INDICATORI 8 ARGOMENTO A SCELTA DEL CANDIDATO 1)Padronanza linguistica 2)Originalità,qualità,ampiezza,complessità 0 1 2 0 1 2 0 1 2 0 1 2 1 2 3 4 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 3)Organizzazione dei contenuti 4)Chiarimenti, collegamenti, approfondimenti 18 ARGOMENTI A SCELTA DELLA COMMISSIONE 1) Padronanza linguistica 2)Capacità di operare collegamenti intra/pluridisciplinari 3)Capacità di argomentare 4)Capacità di approfondire 1-4 DISCUSSIONE DEGLI ELABORATI Data_____________ Candidato_____________________________________________ Punteggio complessivo attribuito alla prova:_______________/30 (INDICATORE DI SUFFICIENZA: PUNTI 20/30 ) 78 IPSIA “A. FERRARI” DI MARANELLO A.S. 2012-2013 Classe 5^ B/C CRITERI PROPOSTI PER L'ASSEGNAZIONE DEL BONUS DI 5 PUNTI Per assegnare i punteggi del bonus si terrà in considerazione sia il percorso scolastico dell'alunno sia l'esito delle prove d'esame Per un positivo andamento del percorso scolastico compresa BONUS 1 PUNTO la terza area e/o Per il corretto atteggiamento avuto in ogni fase dell'esame con un esito più che positivo nelle prove dell'esame stesso Per un buon andamento del percorso scolastico e della BONUS 2 PUNTI partecipazione alle attività della terza area e/o Per il responsabile atteggiamento dimostrato in tutte le fasi dell'esame con un buon esito delle prove dell'esame stesso Per un più che buon andamento del percorso scolastico e della partecipazione alle attività della terza area BONUS e/o Per una preparazione, evidenziata nelle prove d'esame, 3 PUNTI completa ed una rielaborazione autonoma dei contenuti espositivi sempre pertinente Per un andamento scolastico brillante anche nelle attività della terza area BONUS e/o Per una preparazione brillante evidenziatasi delle prove 4 PUNTI d'esame e per la capacità dimostrata di rielaborare i contenuti delle diverse discipline ed operare inferenze autonomamente su di essi Per un percorso scolastico di elevato livello e notevoli attitudini professionali evidenziate nel corso della terza area BONUS 5 PUNTI e/o Per una preparazione particolarmente brillante ed una notevole capacità critica dimostrata durante le prove d'esame 79 TESINE a.s. 2013/2014 5^B ALUNNO TITOLO DELLA TESINA Calamita Michael YAMAHA YZ450F 2012 Cavallini Marco Caravan Grigorov Lorenzo Motore Wankel Piolanti Andrea MG TF115 Rienzi Domenico Turbocompressore Zita Domenico Fiat punto 1.2 8V 5^C ALUNNO TITOLO DELLA TESINA Battani Andrea Robotarm-95B Canosa Mirko Rulliera Lajaji Amine Ottimizzazione aziendale Mabchoure Hamza Attrezzatura Minelli Christopher Le pompe “Atex” Montanari Raffaele Model 1128 “Striker VTC” Nako Gioni Seferi Ermal Taccucci Luca Venturelli Andrea Lo studio dell’azienda 80 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO Via Ferrari, 2 – 41053 MARANELLO (MO) 0536 – 941233 - Fax 0536 - 940262 http:/www.ipsiaferrari.mo.it – e-mail: [email protected] Componenti del consiglio di classe Anno scolastico 2013/2014 Classe 5^B – T.S.E. Disciplina Italiano e Storia Matematica Lingua straniera Inglese Educazione fisica Meccanica Macchine e Disegno Impianti Termotecnici Elettrotecnica ed Elettronica Religione Docente classe 5^ Barbolini Emanuela Vaccai Daniela Kafalieva Adriana Lorini Roberto Gombia Enea Bonaiuti Giuliano Barone Luigi Sala Filippo Prampolini Katia Baggetta Paolo Classe 5^C – T.I.M. Disciplina Italiano e Storia Matematica Lingua straniera Inglese Educazione fisica Tecnica della produzione Macchine a fluido Elettrotecnica ed Elettronica Religione Sostegno Docente classe 5^ Barbolini Emanuela Vaccari Daniela Kafalieva Adriana Lorini Roberto Cescon Roberto Donadio Giuseppe Bertugli Alfeo Prampolini Katia Baggetta Paolo Messina Paola 81 Maranello 15 Maggio 2014 Baggetta Paolo Barbolini Emanuela _________________________________ Barone Luigi _________________________________ Bertugli Alfeo _________________________________ Bonaiuti Giuliano _________________________________ Cescon Roberto _________________________________ Donadio Giuseppe _________________________________ Gombia Enea _________________________________ Kafalieva Adriana _________________________________ Lorini Roberto _________________________________ Messina Paola _________________________________ Prampolini Katia _________________________________ Sala Filippo _________________________________ Vaccari Daniela _________________________________ 82
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