ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE FERMI — DA VINCI Via Bonistallo, 73 - 50053 EMPOLI FI Tel. (0571) 80614- Fax 0571 — 80665 Codice Fiscale 82004810485 Istituto d'Istruzione E. FERMI - EMP Arrivo Protoc3ilo N....... Posizione ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (L. 425/97 - DPR 323/98 art. 5.2) Documento predisposto dal consiglio della classe 5 Sezione S Contenuto: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. p.2 Profilo dell'Istituto Composizione Consiglio di Classe e variazioni nella composizione dello stesso e della classe. Elenco dei candidati Profilo della classe Programmazione delle attività educative e didattiche Schede con informazioni relative alle prove simulate e griglie di valutazione Scheda attività integrative ed extracurriculari e temi comuni affrontati dai docenti del C.d.C. Schede informative relative alle metodologie didattiche e ai contenuti trasversali Schede analitiche dei programmi svolti nelle singole discipline e sugli eventuali approfondimenti Relazione finale a cura di ogni docente che specifichi composizione della classe, metodologie adottate, tipologie di verifica e valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento) p.3 P. 5 p.6 p.8 p.14 p.35 p.38 p.39 p.63 Il Consiglio di Classe n Italiano e storia PERLINI LUCA • Educazione Fisica DEL FRATE LUCIA n n n n n n n n Matematica C '' i ar, Ai , ,) ... — , MUSUMECI AGRIPPINO viihd i ie., ii__ ...--.-.• drA $4.1/, r Diritto ed economia politica AIELLO TERESA Tecnica amministrativa CAPARRINI CARLO Inglese COLELLA CLAUDIA Psicologia generale e applicata MALUCCHI MARY . Cultura medico-sanitaria SCHIPANI CONCETTA ec3, cia,(.e.,_ Set.., ___ ' Religione CIGNA STEFANO Sostegno ADO1 MELACCIO CRISTIANO E Sostegno ADO2 CAMPAGNA MARGHERITA ilf r, n Sostegno ADO3 PENNISI SALVATORE Empoli, 15 maggio 2014 ,. ,... with 4, / / I I ih - MACe^...7--3 Adieti LI A, - ( • ',, = ,à 1) Profilo e presentazione dell’Istituto Il NUOVO Istituto Istruzione Superiore Statale “Enrico Fermi” nasce nell’anno scolastico 2011/2012 dall’accorpamento dell’Istituto Professionale “Leonardo da Vinci” con l’Istituto Tecnico Commerciale “E. Fermi” L’ITC “E. Fermi” nel tempo ha contribuito alla formazione, nel comprensorio Empolese Valdelsa, di soggetti sicuramente dotati di buona cultura aziendale che è stata molto utile alla creazione ed alla conduzione delle imprese del territorio, contribuendo quindi al suo sviluppo sia economico che sociale. I ragionieri del “Fermi” si sono inseriti nelle aziende (spesso piccole e medie) affiancando di frequente l’imprenditore nelle scelte aziendali. Altri diplomati di questo indirizzo hanno scelto di mettere in pratica direttamente la valenza dei propri studi; hanno creato un’azienda e sono divenuti imprenditori di successo nella zona. Presso alcuni di questi, la scuola ha sempre organizzato visite didattiche e vere e proprie lezioni di “full immersion” aziendale durante le quali gli studenti comprendono, tra l’altro, la necessità di una approfondita formazione interdisciplinare a 360 gradi. Diversi diplomati sono diventati valenti direttori di banche operanti sul nostro territorio. Inoltre l’indirizzo commerciale fornisce ai suoi studenti basi culturali generali solide, che permettono la prosecuzione degli studi verso ogni specializzazione. Infatti, oltre ai naturali e tradizionali sbocchi universitari negli studi di economia, giurisprudenza, lingue, scienze politiche, i diplomati dell’ Istituto si indirizzano con successo anche verso facoltà universitarie ed operano nei campi più diversi. Negli anni l’ ex ITC “Fermi” si è arricchito di nuovi indirizzi. Negli anni ottanta è stato attivato l‟indirizzo “Erica” e successivamente “Erica-Sport”, uno dei pochi in Italia. Nei primi anni del duemila viene attivato il corso “Mercurio”, sempre come derivazione del corso Commerciale, e il Liceo Socio-psicopedagogico (attuale Liceo delle Scienza Umane). Nell’anno 2010/11, avvenuto l’accorpamento con il Professionale “L. da Vinci”, il Liceo è stato scorporato e trasferito presso il Liceo ‘ Il Pontormo ‘. Dal 2002 l’Istituto è accreditato come Agenzia Formativa presso la Regione Toscana. Nel 2005 è stata ottenuta la certificazione di qualità secondo lo standard EFQM. Nel 2007 la scuola ha partecipato al Premio Qualità Italia, ottenendo il risultato di 1^ scuola in Toscana e di 13^ in Italia. L’ ex Istituto Professionale “L. da Vinci”, che dal 1/9/2011 ha perso la propria autonomia amministrativa ed è stato aggregato all’ I.I.S. ‘Enrico Fermi’, trae origine dalla Regia Scuola di Avviamento Professionale “LEONARDO DA VINCI” fondata nel 1820 ed ubicata presso il convento di Santo Stefano degli Agostiniani in via LEONARDO DA VINCI. Fino al 1889 è affidata all’insegnamento dei Padri delle Scuole Pie. Nel 1923 la Regia Scuola Tecnica viene trasformata in Scuola Secondaria di Avviamento Professionale a Tipo Commerciale e nell’anno 1937-38 viene aggiunta una sezione a Tipo Agrario. In seguito all’abolizione dell’avviamento professionale e all’istituzione della scuola media pubblica (L. 31/12/1962) nasce l’attuale Istituto Professionale. Nel 1989 aderisce al Progetto ’92, rispondendo alle esigenze di rinnovamento ed ai nuovi bisogni emergenti. Nasce così l’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici. Dall’anno scolastico 2004/2005 è attivo anche l’indirizzo Servizi Sociali. Oggi l’Istituto, situato nell’edificio di via Fabiani 6 dall’anno 1976, non gode più di autonomia amministrativa; prosegue però nel suo processo di rinnovamento, adeguandosi ad una realtà in continuo movimento. L’istituto è dotato di modernissimi laboratori informatici, di una rete telematica ed esprime una polivalente capacità progettuale tendente all’arricchimento continuo dell’offerta formativa. Da un recente rapporto elaborato dall’IRRE Toscana, basato su azioni di monitoraggio tese a definire la responsabilità, la flessibilità e l’integrazione quali assi portanti dell’autonomia scolastica, si rileva che “la proposta della scuola risulta ampia e organica, finalizzata al perseguimento dei risultati nel rispetto degli interessi degli studenti, ma anche alla considerazione delle difficoltà che possono incontrare nel percorso scolastico. Nella scuola è diffusa l’attenzione alla predisposizione di interventi di orientamento e di sostegno alla didattica. Gli insegnanti vedono nello sforzo comune di sostenere gli studenti anche una buona occasione di costruzione della propria identità: dunque si trovano d’accordo nel “lavorare per gli studenti”. Infine l’edificio è predisposto per accogliere alunni diversamente abili, che sono presenti in modo cospicuo nell’istituto; tutto ciò indica una notevole sensibilità nei confronti di queste problematiche. 2 PROFILO professionale del TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI Indirizzo Servizi Sociali L’operatore sociale acquisisce una formazione teorico-pratica con il contributo della psicologia, della scienza dell’educazione e delle scienze mediche. Al termine del percorso formativo possiede una solida preparazione psico-pedagogica e tecnico-organizzativa. Sia l’Operatore che il Tecnico dei servizi sociali si inseriscono in modo dinamico e privilegiato in tutti i settori dei servizi alla persona. Ambito di inserimento Il Tecnico dei Servizi Sociali: a) può operare in: • strutture per la prima infanzia, come educatore; • centri di aggregazione giovanile, centri ricreativi e soggiorni vacanza; • interventi di assistenza familiare; • centri di assistenza per diversamente abili, anziani, disagiati. b) può essere animatore socio-educativo nelle varie tipologie di strutture socioassistenziali. c) Il titolo di Tecnico dei servizi sociali dà accesso alla mansione di Addetto all’assistenza di base (AAdB, ex OSA) d) con l’aggiunta poi di 400 ore sempre a cura dell’Assessorato citato, può diventare Operatore socio sanitario (OSS). Al termine degli studi il diploma dà accesso a tutte le Facoltà universitarie, in modo particolare Scienze della Formazione, Psicologia, Scienze infermieristiche, Educatore professionale, Servizi Sociali. 2) Composizione del Consiglio di Classe Italiano e storia PERLINI LUCA Educazione Fisica DEL FRATE LUCIA Matematica MUSUMECI AGRIPPINO Diritto ed economia politica AIELLO TERESA Tecnica amministrativa CAPARRINI CARLO Inglese COLELLA CLAUDIA Psicologia generale e applicata MALUCCHI MARY Cultura medico-sanitaria SCHIPANI CONCETTA Religione CIGNA STEFANO Sostegno AD01 MELACCIO CRISTIANO Sostegno AD02 CAMPAGNA MARGHERITA Sostegno AD03 PENNISI SALVATORE 3 AVVICENDAMENTO DELLA DOCENZA Nel corso degli anni gli studenti hanno visto l’avvicendarsi di numerosi insegnanti; tale circostanza non ha certamente contribuito a facilitare un proficuo clima di apprendimento nella classe. In particolare, negli anni 2011/12 , 2012/13 e 2013/14 si sono verificati i seguenti cambiamenti : LETTERE da prof. AIELLO FABRIZIO a prof.ssa ROSSI VERONICA (sostituita da prof.ssa CARLI SABRINA, rientra ROSSI VERONICA) a prof. PERLINI LUCA INGLESE da prof.ssa MONTI EMANUELA a prof.ssa LA PIETRA ANNAMARIA a prof.ssa COLELLA CLAUDIA PSICOLOGIA da prof. TURCO CARMINE a prof.ssa COROTTI ARIANNA a prof.ssa MALUCCHI MARY DIRITTO ED ECONOMIA da prof.ssa DE CILLIS ELENA a prof.ssa AMORINI ELEONORA a prof.ssa AIELLO TERESA TECNICA AMMINISTRATIVA da prof. CASTELLI NUNZIO (classe IV) a prof. CAPARRINI CARLO (classe V) MATEMATICA da prof.ssa BENINCASA LUCIANA (classe III) a prof. MUSUMECI AGRIPPINO CULTURA MEDICO-SANIT. da prof.ssa ROCCO ANGELA (classe III: Igiene e Anatomia – sostituita da SCARPA FABIOLA, rientra ROCCO ANGELA) a prof.ssa SCHIPANI CONCETTA RELIGIONE da prof. MARINO GIULIO a prof. CIGNA STEFANO (classe V) SOSTEGNO con l’eccezione della prof.ssa CAMPAGNA MARGHERITA e del professor MELACCIO CRISTIANO, tutti i docenti sono cambiati. 4 3) Elenco dei candidati Cognome Nome 1. ALLORI ALICE 2. BENEDETTI ALICE 3. BIRELLI ALESSIA 4. BOLDRINI GIORGIA 5. BONUCCI FRANCESCA 6. BURCHI CAROLINA 7. CASALE ROSA 8. CASANGELI LUCREZIA 9. CORTI NICOLE 10. DABRAIO DILETTA 11. DI FRANCESCA JESSICA 12. IAIUNESE IRENE 13. LAURIA GIOVANNA 14. LIN LIXIA 15. MADAUDO ERICA 16. NARDONI ALESSIO 17. NENCINI DAVIDE 18. SERENI MARTINA Maschi= 2; Femmine= 16 totale= 18 5 4) Profilo della classe La classe è composta da 18 alunni (16 femmine e 2 maschi). Tutti provengono dalla 4° S dell’Istituto, tranne un’allieva che ripete la classe quinta. Del gruppo fanno parte due alunni certificati: uno segue un percorso differenziato, per il quale si rimanda alle relazioni dei docenti di sostegno ed al PEI, a disposizione del Presidente e della commissione esaminatrice come allegati al presente documento; un’allieva presenta invece una certificazione per DSA, per cui il c.d.c. ha adottato le misure dispensative e compensative adeguate e per i cui dettagli si rimanda a quanto contenuto nel Piano educativo personalizzato e nei verbali del consiglio di classe. Si chiarisce che l’allieva ha seguito la programmazione ministeriale in tutte le discipline. Pertanto, in caso di ammissione all’esame finale di stato, l’allieva sarà sottoposta al medesimo tipo di verifiche della classe, con maggiore tempo per la terza prova scritta (30’ in più). PARTE A) Gli anni precedenti Nell’anno scolastico 2009/2010 la classe 1°S era composta da 24 studenti; nel corso degli anni il gruppo classe ha subito un moderato ricambio, fino agli odierni 18 studenti, 13 dei quali hanno compiuto i cinque anni del corso di studio senza interruzioni. Va peraltro sottolineato che qualcuno di essi già proveniva da altre esperienze scolastiche. Negli anni passati, da un punto di vista comportamentale e disciplinare, la classe è stata piuttosto complessa da gestire, caratterizzandosi per disarmonia e disomogeneità. Anche l’impegno nello studio è stato incostante e nel complesso finalizzato alle verifiche ed al risultato, piuttosto che all’acquisizione di una cultura e di una professionalità completa in tutte le competenze del profilo di riferimento. Va certamente considerato che dalla prima alla quinta gli studenti hanno visto l’avvicendarsi di numerosi insegnanti e ciò non ha certamente facilitato un efficace clima di apprendimento. In conclusione, dal punto di vista del profitto, il gruppo è arrivato alla classe quinta con una preparazione assai eterogenea e risultati, complessivamente, non oltre il livello medio di sufficienza; nonostante questo, all’interno della classe alcuni elementi hanno dimostrato un impegno attivo e costruttivo, raggiungendo competenze adeguate. Per quanto riguarda lo svolgimento dei programmi, nelle discipline di indirizzo sono stati trattati temi relativi al settore di sbocco occupazionale del Tecnico dei servizi sociali, che dovrà avere gli strumenti adeguati per inserirsi con responsabilità e competenza nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, recependo i bisogni dell’utenza e programmando interventi mirati. L’obiettivo del CdC è stato la formazione degli studenti, conseguita anche attraverso la conoscenza dei contenuti teorici; per ovviare alle difficoltà che i ragazzi potessero incontrare con gli aspetti più astratti delle discipline, si è sempre fatto ricorso all’esemplificazione, attraverso la presentazione di “casi pratici” tratti dalla comune esperienza quotidiana. L’alternarsi di parti teoriche e di questioni concrete ha reso più agevole l’acquisizione dei contenuti e dei concetti fondamentali dei programmi e ne ha facilitato la comprensione. In classe terza, per l’obbligo formativo degli istituti professionali, che prevede di effettuare attività di “tirocinio”, attuata su indicazione del CdC ed approvazione del Collegio dei Docenti, sono state organizzate settimane di STAGE suddivise in due moduli: − infanzia − anziani Nella classe quarta gli studenti hanno partecipato a lezioni curate da esperti esterni alla scuola, per un’ora settimanale di Psicologia, Cultura Medico Sanitaria e Diritto (progetto “PREPARAZIONE STAGE” – ex terza area); l’esperienza si è conclusa con un esame nel mese di maggio 2013. Dalla seconda decade del mese di maggio 2013 al termine dell’a.s. gli studenti hanno partecipato alle attività di STAGE presso asili nido e strutture per anziani. 6 Le esperienze di tirocinio sono risultate positive: gli allievi hanno mostrato capacità di relazionarsi con l’utenza, partecipando, con il personale addetto, a interventi mirati relativi alle esigenze fondamentali della vita quotidiana ed ai momenti di svago. PARTE B) L’anno in corso Nell’anno in corso gli alunni hanno mostrato, in generale, un comportamento non sempre corretto e responsabile. Dopo un inizio di anno scolastico difficile, si è progressivamente ristabilito un clima d’aula più sereno, che però non si è mai concretizzato in una reale collaborazione attiva della maggioranza della classe al dialogo educativo: la vivacità, che è una caratteristica anche positiva di questo gruppo, si è risolta più spesso in distrazione che non in partecipazione. Per quanto riguarda l’interesse nei confronti delle lezioni, infatti, solo alcuni alunni hanno partecipato attivamente, mostrando disposizione al dialogo sui temi trattati e qualità negli apporti personali. Dal punto di vista relazionale e socio-affettivo, va rilevato come si sia confermata la divisione della classe in sottogruppi ed i rapporti non semplici né pacifici tra di essi. La frequenza alle lezioni è risultata anch’essa disomogenea, pur rimanendo nel complesso abbastanza regolare. Qualche allievo presenta un numero di assenze rilevante, non tale tuttavia da compromettere l’ammissione all’esame. Per quanto attiene, dunque, alla preparazione ed al profitto, la classe si presenta conseguentemente assai eterogenea: alcuni alunni, in possesso di adeguate capacità espressive, applicative e organizzative, grazie all’impegno, hanno raggiunto un discreto livello di preparazione; per alcuni studenti si segnalano incertezze nella rielaborazione dei contenuti e nell’espressione, non supportate da uno studio continuo ed approfondito; permangono casi di alunni con un fragile metodo di studio, di tipo prevalentemente mnemonico, che avrebbe richiesto da parte loro maggiore impegno e assiduità nello studio domestico e nella partecipazione alle lezioni. Nel complesso, la classe presenta un profitto mediamente sufficiente. La classe ha partecipato a CORSI di RECUPERO ed ATTIVITÀ di POTENZIAMENTO organizzati dalla Scuola nel mese di Febbraio 2014 con sospensione dell’attività didattica; è stato poi effettuato dai singoli docenti il RECUPERO in ITINERE, e in parte le carenze sono state recuperate. Gli studenti, nel mese di settembre 2013, hanno continuato l’esperienza di STAGE all’interno del contesto della “ex terza area”, conseguendo nel complesso una buona valutazione. Nelle uscite didattiche e nelle attività integrative effettuate, gli studenti hanno in generale mostrato interesse e consapevolezza del lavoro che andranno a svolgere. SI RIMANDA ALLE RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI CURRICULARI per ulteriori analisi e per stabilire il raggiungimento o meno degli OBIETTIVI DISCIPLINARI. 7 5) PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ED EDUCATIVE Anno scolastico 2013/2014 Consiglio della CLASSE 5^ S indirizzo Servizi Sociali Data di approvazione del C.d.C. 17 Ottobre 2013 Coordinatore: Prof. Luca Perlini SITUAZIONE D’INGRESSO (ESITO TEST – OSSERVAZIONI) La classe è costituita da 18 alunni (16 femmine e 2 maschi). Quattro sono indietro di un anno nel corso degli studi, mentre cinque hanno ripetuto due anni. Tutti provengono dalla IV S dell’istituto, tranne un’allieva che ripete la classe V. Nel gruppo classe è inserito un alunno diversamente abile, che segue una programmazione differenziata con il supporto dell’insegnante di sostegno. Lo studente è ben integrato nella classe, svolge il suo lavoro con impegno e serenità ed ha, nonostante il suo carattere riservato, un buon rapporto con i compagni e con gli insegnanti. Nella classe è inoltre presente un’alunna che, come emerge dalla certificazione dell’ASL 11 di Empoli, presenta un DSA. Per lei il Consiglio di Classe (d’ora in poi C.d.C.) procederà, come lo scorso anno, alla stesura di una programmazione individualizzata insieme alla famiglia e alla ragazza stessa. Si premette che il C.d.C. elabora questo progetto a poco più di due settimane dal rientro degli studenti dal tirocinio; è da evidenziare, inoltre, il fatto che durante il corso di studi la classe ha cambiato diversi docenti, e che la cosa si è ripetuta nel corrente anno scolastico. In questo periodo iniziale sono state effettuate osservazioni, discussioni collettive, alcune prove, unitamente ad una generale attività di ripasso di argomenti dell’anno scolastico precedente: il tutto mirato alla conoscenza degli alunni e del loro livello generale di partenza. Dal punto di vista disciplinare, la classe mantiene un comportamento complessivamente corretto ma non sempre disponibile ad un proficuo dialogo educativo. Il grado di partecipazione ed interesse alle lezioni risulta molto variabile e talvolta non adeguato, ed il livello di attenzione è generalmente basso. La frequenza, per il momento, si mantiene globalmente regolare. Dal punto di vista cognitivo, emerge un gruppo di studenti maggiormente impegnati e partecipi, con discrete capacità rielaborative; tuttavia la preparazione media di base appare complessivamente superficiale, mentre il metodo di studio utilizzato, fondato sulla memorizzazione, non sempre permette di rielaborare fattivamente i contenuti né, peraltro, di effettuare le necessarie connessioni tra argomenti. Nella prospettiva dell’esame di stato, sarà necessario quindi insistere sia su un metodo di studio più efficace, sia sull’interesse e sull’impegno, a scuola e a casa. PER LE PROVE DI INGRESSO ed e RELATIVI METODI di RILEVAZIONE, SI RIMANDA AI PIANI PERSONALI DI LAVORO DEI DOCENTI 8 STRATEGIE da METTERE in ATTO per il SUPPORTO ed il RECUPERO (Corsi Idei, pausa didattica, sportelli, recupero in itinere etc., indicazione del periodo di attivazione) I docenti si assumono il compito di sollecitare gli alunni in modo tale da motivarli verso una partecipazione attiva alle lezioni. Oltre a ciò, concordano sui seguenti punti: 1) dedicare una parte iniziale al ripasso per consolidare le conoscenze ritenute fondamentali; 2) intensificare il lavoro in classe con esercitazioni specifiche delle discipline; 3) inserire pause didattiche e di recupero in itinere in base alle necessità o richieste che si evidenzieranno; 4) attivare corsi di recupero e/o sportelli per le situazioni più preoccupanti. Nel piano annuale delle attività sono comunque previsti interventi di recupero nella settimana da lunedì 3 a sabato 8 Febbraio 2014. COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE (definizione delle norme di comportamento e degli atteggiamenti comuni da assumere per l’applicazione delle stesse) Il C.d.C. fa proprie le regole fissate dal Regolamento d’Istituto e si impegna a farle rispettare con fermezza, puntualità e coerenza, senza per questo cadere nella rigidità. I docenti si impegneranno a creare un clima di lavoro quanto più possibile sereno e improntato al dialogo e alla disponibilità reciproca; nella consapevolezza dei loro diritti e doveri, avranno comunque un atteggiamento fermo nel richiedere rispetto. In particolare si punterà in questo anno al rafforzamento della responsabilità individuale ed alla motivazione nei confronti dello studio, in modo da portare i ragazzi al raggiungimento dei livelli minimi prefissati in vista degli Esami di Stato. A tal fine i docenti presteranno particolare cura nell’assegnazione dei compiti per casa e ne evidenzieranno l’importanza per la qualità delle competenze scolastiche da raggiungere. OBIETTIVI TRASVERSALI (comportamentali e cognitivi) I docenti, in previsione degli esami, concordano sulla necessità di perseguire i seguenti obiettivi: COMPORTAMENTALI • promuovere un atteggiamento rispettoso delle regole, delle scadenze e degli impegni; • favorire un atteggiamento rispettoso dei compagni, degli insegnanti e dell’ambiente scolastico. • saper lavorare insieme agli altri; • sollecitare e potenziare il senso di responsabilità nei confronti delle persone e dell’ambiente circostante. • • • • • COGNITIVI migliorare il metodo di studio e le capacità di analisi, sintesi e schematizzazione dei concetti; stimolare la curiosità intellettuale e gli atteggiamenti attivi nei confronti delle conoscenze; consolidare la capacità di autonomia organizzativa; favorire l’acquisizione di capacità dirette alla interpretazione e rielaborazione dei concetti acquisiti; promuovere la capacità di operare autonomamente riflessioni e connessioni interdisciplinari; 9 • potenziare le capacità di espressione linguistica sia a livello generale che nell’uso del lessico specifico delle discipline. STRATEGIE DA METTERE IN ATTO PER IL LORO CONSEGUIMENTO Per il conseguimento degli obiettivi precedentemente citati, i docenti concordano di: • • • • • • • • • comunicare in modo chiaro, ordinato e corretto spiegando il significato dei termini tecnici e specifici delle varie discipline; verificare spesso con domande rivolte alla classe se le spiegazioni sono state recepite; stabilire, quando possibile, rapporti tra i contenuti delle discipline e la realtà attuale; fornire indicazioni utili per lo studio di un argomento; spingere gli alunni a ragionare autonomamente e ad elaborare riflessioni personali; organizzare lezioni il più possibile partecipate e con lavori di gruppo utili alla socializzazione, al confronto e alla cooperazione fra gli alunni; fare molte esercitazioni anche su quesiti a risposta aperta, in classe e a casa, per migliorare la capacità di sintesi; sollecitare continuamente il rispetto delle regole; comunicare alle famiglie eventuali comportamenti inadeguati. STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE (griglie di osservazione del comportamento e del processo di apprendimento) Ogni docente utilizzerà per l’osservazione, la verifica e la valutazione gli strumenti ritenuti più idonei e in accordo con quanto stabilito nelle riunioni dei Dipartimenti disciplinari, relativamente alle griglie adottate per la correzione e valutazione delle prove scritte e orali. Per la valutazione del comportamento si terrà conto dell’interesse, dell’impegno e della partecipazione; del rispetto delle persone e delle cose, non solo in classe ma in tutto l’ambiente scolastico; della frequenza alle lezioni e della puntualità. Per valutare l’apprendimento si analizzerà: il livello delle conoscenze apprese e la comprensione degli argomenti; le competenze: la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e la proprietà di linguaggio; la capacità di rielaborare e collegare le conoscenze. Le verifiche periodiche saranno momenti fondamentali per osservare il processo di apprendimento ed, eventualmente, rivedere la programmazione individuale e collegiale. Il coordinatore del C.d.C. terrà sotto osservazione i dati relativi alla frequenza ed informerà le famiglie. STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di apprendimento) Il controllo in itinere dell’apprendimento si realizzerà attraverso la valutazione di: • Test di varia tipologia • Elaborati scritti • Colloqui • Esercitazioni individuali e di gruppo • Interventi orali spontanei e sollecitati • Correzione dei compiti svolti a casa • Relazioni orali o scritte • Osservazione sul lavoro svolto in classe 10 • • • Attività di ricerca individuali e di gruppo Prove pratiche Simulazioni in vista delle future prove d’esame STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (Controllo del profitto scolastico ai fini della classificazione) Saranno utilizzati sia compiti scritti che verifiche orali, prove strutturate e semi-strutturate. Per la valutazione delle competenze raggiunte a fine percorso (ammissione agli esami) si terrà conto, oltre che della media dei risultati conseguiti, anche dei progressi ottenuti individualmente rispetto ai livelli di partenza. FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE Oltre ai risultati oggettivi delle verifiche, si terranno in considerazione altri elementi come: • • • • • Attenzione e partecipazione durante le ore di lezione Puntualità nel rispetto degli impegni assunti Correttezza nel comportamento Uso di un linguaggio pertinente Processo di apprendimento e abilità conseguite in rapporto alle potenzialità ed al livello di partenza dello studente Profitto e frequenza nella eventuale ex area di specializzazione -stage aziendale- • DEFINIZIONE DI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA e ABILITA’ Per la valutazione delle singole materie si farà riferimento a quanto stabilito nelle riunioni dei Dipartimenti, fermo restando l’adeguamento ai criteri generali stabiliti nel POF dell’Istituto. Segue la tabella di corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento contenuta nel POF. VOTO 10 9 8 7 6 DEFINIZIONE Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste dal compito. Dimostra totale autonomia anche in contesti non noti. Si esprime in modo sicuro ed appropriato, sa formulare valutazioni critiche ed attivare un processo di autovalutazione. Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste dal compito. Dimostra inoltre autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti e non noti. Possiede correttezza e proprietà di linguaggio. E’ in grado di attuare un processo di autovalutazione. Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste dal compito. Dimostra inoltre autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti e anche, parzialmente, in contesti non noti. Possiede una discreta proprietà di linguaggio. Lo studente dimostra di possedere competenze su contenuti fondamentali. Dimostra inoltre autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti; fuori dai contesti noti deve essere guidato. Si esprime in modo sostanzialmente corretto e aprmaziopropriato. Lo studente dimostra di conoscere gli argomenti proposti solo nei loro aspetti fondamentali. Le competenze raggiunte gli consentono una parziale autonomia solo nei contesti noti. L’espressione risulta incerta e non sempre appropriata. 11 5 4 3 2-1 Conosce gli argomenti proposti solo in modo parziale, possiede un linguaggio non sempre corretto e non padroneggia la terminologia specifica. Anche se guidato riesce ad orientarsi con difficoltà. Conosce in modo superficiale e frammentario gli argomenti proposti, il linguaggio è stentato, necessita di un frazionamento del compito. Commette errori sostanziali Denuncia gravi lacune nella conoscenza degli argomenti proposti. Si esprime con grande difficoltà. Necessita di un frazionamento del compito. Commette molti gravi e sostanziali errori e non è in grado di riconoscerli. Non è in grado di svolgere anche semplici compiti assegnati. Non ha alcuna conoscenza di tutti gli argomenti DEFINIZIONE DEI CARICHI MASSIMI DI LAVORO SETTIMANALE (per ciascuna disciplina, in rapporto al tempo di studio mediamente disponibile per gli studenti) Gli insegnanti concordano di controllare il registro di classe in modo da evitare per gli studenti un carico di lavoro eccessivo. Se possibile, si eviterà di far svolgere agli alunni più compiti scritti nell’arco della stessa mattinata. Verranno utilizzate anche le ore delle lezioni mattutine per il ripasso, eventuali approfondimenti e chiarimenti, anche se i docenti concordano sulla necessità di una rielaborazione personale pomeridiana. ATTIVITA’ INTEGRATIVE PREVISTE (seminari/conferenze/visite guidate/viaggi di istruzione ecc.) Durante l’anno scolastico, saranno proposte alla classe varie attività integrative: • attività di educazione alla salute e all’ambiente; • incontri al Centro per l’Impiego di Empoli; • gruppo sportivo; • progetto “Doposcuola” per alunni diversamente abili delle classi V°; • eventuali spettacoli teatrali e cinematografici; • eventuali mostre; • eventuali uscite sul territorio; • eventuale settimana bianca; • eventuali visite guidate; • eventuali viaggi d’istruzione; • eventuali progetti scolastici. Si precisa tuttavia che ogni adesione è subordinata all’impegno e all’adozione di un comportamento corretto e responsabile da parte della classe durante la normale attività didattica. PERCORSI PLURIDISCIPLINARI (tempi, metodi, contenuti) Gli insegnanti propendono, anche in funzione della terza prova d’esame, ad educare gli alunni ad esercitazioni, la cui interpretazione e soluzione presuppone di fatto l’applicazione di conoscenze e l’esercizio di più abilità e competenze. In funzione di ciò, verranno svolte simulazioni nel corso dell’anno scolastico, in date da stabilire, in particolare una per la prima prova, una per la seconda prova e una o due per la terza prova. 12 ATTIVITÀ DI TIROCINIO (specificare modalità e tempi di realizzazione. Per le classi terze e quarte/quinte) Tutti gli alunni hanno partecipato al tirocinio terminato il giorno 27 Settembre 2013. Le classi quarte e quinte degli Istituti Professionali, in materia di terza area, hanno il solo obbligo di frequentare 132 ore annuali di stage aziendale. Come deliberato dal Collegio dei Docenti, l’Istituto ha studiato e poi realizzato interventi mirati a far svolgere ai propri studenti delle classi quarte lezioni preparatorie allo stage da parte di esperti esterni in orario curriculare, in compresenza con gli insegnanti delle materie coinvolte nell’esperienza formativa. Il documento è stato letto ed approvato dai docenti del C.d.C. nella riunione del 17 Ottobre 2013. Il Coordinatore del Consiglio di Classe Prof. Luca Perlini 13 6) SCHEDA CON INFORMAZIONI SULLE PROVE SIMULATE E GRIGLIE DI VALUTAZIONE A) Prove pluridisciplinari (simulazione terza prova) Criteri seguiti per la progettazione delle prove multidisciplinari La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo anno di corso ed in particolare: Cultura medico-sanitaria Diritto ed economia politica Inglese Matematica Tipologia della prova: sulla base delle simulazioni svolte dai singoli insegnanti nel corso dell'anno, i cui risultati sono stati discussi collegialmente, il consiglio di classe ha deliberato di somministrare, per la simulazione della terza prova, la tipologia B. E’ stata effettuata una simulazione della III° prova (materie indicate) in data 7 maggio 2014 Valutazione della prova: ciascuna disciplina coinvolta riceverà un punteggio massimo in quindicesimi e la valutazione globale della prova scaturirà dal totale dei punteggi -griglia allegataNello svolgimento della prova: a) è consentito l’uso del dizionario della Lingua Inglese b) è consentito l’uso della calcolatrice c) non è consentito l’uso del codice civile d) tempo concesso: 2 ore e mezzo (Gli alunni certificati 3 ore) B) Simulazione Prima e Seconda prova scritta E’ stata effettuata una simulazione della I° prova ( Italiano ) in data 11 aprile 2014. E’ stata effettuata una simulazione della II° prova ( Psicologia generale e applicata ) in data 30 aprile 2014. C) Simulazione Colloquio Una simulazione del colloquio non è stata effettuata per motivi di tempo e organizzazione. 14 6.1) Griglia di valutazione della prima prova Griglia di correzione PRIMA PROVA SCRITTA Esame di Stato CANDIDATO: ………………………………. INDICATORI COMPETENZE IMPOSTAZIONE E ARTICOLAZIONE COMPLESSIVA DEL TESTO DESCRITTORI • • • USO DELLE STRUTTURE GRAMMATICALI E DEL SISTEMA ORTOGRAFICO E INTERPUNTIVO DISPONIBILITA’ DI RISORSE LESSICALI E DOMINIO DELLA SEMANTICA • • Punteggio indicatore 0-3 Rispetto delle consegne (secondo il tipo di prova) Coerenza e coesione nello svolgimento del discorso Padronanza delle strutture morfo-sintattiche Uso consapevole della punteggiatura Correttezza ortografica 0-4,5 • • Proprietà lessicali Uso adeguato dei linguaggi settoriali • • Scelta di argomenti pertinenti Organizzazione degli argomenti intorno a un’idea di fondo Rielaborazione delle informazioni attraverso commenti adeguati e valutazioni personali CAPACITA’ DI ELABORAZIONE • Punteggio attribuito 0-3 0-4,5 PUNTEGGIO TOTALE__________/15 Scala di valutazione GIUDIZIO (corrispettivo in decimi) PUNTEGGIO in quindicesimi Gravemente insufficiente (4<) Insufficiente (4) Mediocre (5) Sufficiente (6) Più che sufficiente (6,5) Discreto (7) Buono (8) Molto buono (9) Ottimo (10) 1–5 6–7 8–9 10 11 12 13 14 15 15 Istituto di Istruzione Superiore “Fermi-Da Vinci” SIMULAZIONE 1° PROVA ESAME DI STATO Anno scolastico 2013-2014 TIPOLOGIA A- ANALISI DEL TESTO Giuseppe Ungaretti, I fiumi Mi tengo a quest'albero mutilato abbandonato in questa dolina (1) che ha il languore di un circo prima o dopo lo spettacolo e guardo il passaggio quieto delle nuvole sulla luna Stamani mi sono disteso in un'urna d'acqua e come una reliquia ho riposato L'Isonzo scorrendo mi levigava come un suo sasso Ho tirato su le mie quattr'ossa e me ne sono andato come un acrobata sull'acqua Mi sono accoccolato vicino ai miei panni sudici di guerra e come un beduino mi sono chinato a ricevere il sole Questo è l'Isonzo e qui meglio mi sono riconosciuto una docile fibra dell'universo 16 Il mio supplizio è quando non mi credo in armonia Ma quelle occulte mani che m'intridono mi regalano la rara felicità Ho ripassato le epoche della mia vita Questi sono i miei fiumi Questo è il Serchio (2) al quale hanno attinto duemil'anni forse di gente mia campagnola e mio padre e mia madre Questo è il Nilo che mi ha visto nascere e crescere e ardere d'inconsapevolezza nelle estese pianure Questa è la Senna e in quel suo torbido mi sono rimescolato e mi sono conosciuto Questi sono i miei fiumi contati nell'Isonzo Questa è la mia nostalgia che in ognuno mi traspare ora ch'è notte che la mia vita mi pare una corolla di tenebre (1) dolina: concavità del terreno (formata dall'azione dell'acqua piovana) tipica del Carso. (2) Serchio: fiume della Lucchesia, terra di origine della famiglia di Ungaretti. Giuseppe Ungaretti (1888-1970), di famiglia toscana, nato ad Alessandria d'Egitto, visse in gioventù a Parigi. Durante la prima Guerra Mondiale combatté sul fronte italiano e proprio mentre era al fronte compose molte poesie della raccolta “L'Allegria” (pubblicata in più edizioni, a partire dal 1919). Anche questa poesia è stata scritta mentre il poeta era al fronte, nella zona del Carso, 17 sulle rive dell'Isonzo, il fiume che è stato una importante zona di guerra e il cui paesaggio è rimasto "mutilato". Il poeta-soldato Ungaretti si immerge in questo fiume, per cercare ristoro e passa in rassegna i fiumi che hanno segnato le tappe della sua vita. 1. Parafrasi e comprensione complessiva. Riassumi il contenuto informativo del testo in non più di 15 righe. 2. Analisi e commento del testo. 2.1 Che cosa rappresenta ciascun fiume nella vita del poeta? 2.2 Spiega il significato dei versi 9-12 "Stamani mi sono disteso / in un'urna d'acqua / e come una reliquia / ho riposato", individuando anche in altre espressioni del testo gli elementi di sacralità presenti nella lirica. 2.3 Quale significato simbolico assume l'acqua che accompagna il viaggio del poeta alla scoperta di sé e al recupero del passato attraverso la memoria? 2.4 Per quali ragioni il poeta definisce questa lirica la propria "carta d'identità" contenente i "segni" che gli permettono di riconoscersi? 3. Approfondimenti. Ungaretti, come altri poeti del tempo, avverte la necessità di trovare nuovi mezzi espressivi, diversi da quelli tradizionali e più adatti a rappresentare la fragilità e la precarietà della condizione umana. Spiega in che cosa consiste la cosiddetta rivoluzione stilistica attuata dal poeta in questa prima fase della sua sperimentazione formale, indicandone anche qualche esempio in questa lirica. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: La piazza luogo dell'incontro e della memoria DOCUMENTI "Ero appena tornato da un viaggio nel Messico, dove ero rimasto molto colpito dall'intensa vita 18 del Cuore nei villaggi messicani. Ognuno di essi possiede una piazza piuttosto grande con portici tutto intorno, e la gente è sempre lì a comprar nelle botteghe, a pettegolare, mentre i giovani fanno la corte alle ragazze. Questo è il vero centro della vita del villaggio. Provai a spiegare ai miei studenti che valeva la pena di studiare questo elemento e che dovrebbe essere possibile creare anche negli Stati Uniti Cuori di questo genere. Ma gli studenti rifiutarono la mia proposta perché pensavano che l'idea di una piazza circondata da portici appartenesse troppo al passato e che non fosse adatta alla vita di oggi. Così io mi domandai se l'aver suggerito un tale argomento non era dovuto al fatto che io avevo una mentalità d'altri tempi. Ora però so che rifiutarono la mia proposta perché non sapevano di che cosa si trattava: non avevano mai visto una cosa simile, non l'avevano mai sperimentata, perciò non potevano capirla. Non molto tempo dopo ricevetti una lettera da uno di essi, un ragazzo molto dotato, che era stato in Italia ed aveva visto Piazza S. Marco. Ne era rimasto così impressionato che mi scrisse ricordando la nostra discussione." W. GROPIUS, Discussione sulle piazze italiane, trad. it. Milano 1954 "Ecco le piazze romane, dove le persone, giunte in mezzo, scompaiono in profonda vasca, emergono agli orli e le vedi, a distanza, salire la scalinata di San Pietro come se andassero in paradiso." V. CARDARELLI, Il cielo sulle città, Milano 1949 La veneta piazzetta antica e mesta, accoglie odor di mare. E voli di colombi. Ma resta nella memoria - e incanta di sé la luce - il volo del giovane ciclista vòlto all'amico: un soffio melodico: "Vai solo?" S. PENNA, Poesie, 1939 Fra le tue pietre e le tue nebbie faccio villeggiatura. Mi riposo in Piazza del Duomo. Invece di stelle ogni sera s'accendono parole. Nulla riposa della vita come la vita. U. SABA, Il Canzoniere, Torino, 1961 Piazza Grande Santi che pagano il mio pranzo non ce n'è sulle panchine in Piazza Grande ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n'è. Dormo sull'erba, ho molti amici intorno a me: gli innamorati in Piazza Grande; dei loro guai, dei loro amori tutto so, 19 sbagliati e no. [...] Una famiglia vera e propria non ce l'ho, e la mia casa è Piazza Grande. A chi mi crede prendo amore e amore do quanto ne ho. Con me di donne generose non ce n'è, rubo l'amore in Piazza Grande e meno male che briganti come me qui non ce n'è. [...] Lenzuola bianche per coprirci non ne ho, sotto le stelle, in Piazza Grande e se la vita non ha sogni, io li ho e te li do. E se non ci sarà più gente come me voglio morire in Piazza Grande tra i gatti che non han padrone come me, attorno a me. A modo mio quel che sono l'ho voluto io.... Testo di G. BALDAZZI - S. BARDOTTI, 1972, in "Casa Ricordi", 1995 La 'piazza' ospita le attività non programmate, spontanee, e in questo senso diventa una propaggine del laboratorio culturale; ne interpreta e ne rafforza la vocazione popolare, prospettandosi come una trasposizione fantastica del vecchio Hyde Park Corner." Il centro culturale George Pompidou di Piano e Rogers in M. DINI "Renzo Piano: Progetti e architetture 1964 - 1983", Milano, 1983 S. STEIMBERG, Piazza S. Marco, disegni, 1951 20 PIANO e ROGERS, centro culturale George Pompidou Parigi, 1971 - 1977 Recanati, Piazzola Sabato del Villaggio I fanciulli gridando su la piazzuola in frotta, e qua e là saltando, fanno un lieto romore. G. LEOPARDI, Il sabato del villaggio 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO Musica per tutti, tra arte e industria 21 DOCUMENTI Oscar della musica, Eminem come Madonna: "Stoccolma - Doppio trionfo per Madonna agli Mtv Europe Music Awards ieri sera al Globen della capitale svedese e in diretta TV per un bacino di un miliardo di telefan. Madonna conquista i titoli di miglior artista femminile e dance, e si ritrova a condividere il palco del megashow con Guy Ritche, il suo compagno 31enne, il regista inglese di "Snatch", che l'ha resa madre due mesi fa. Canta "Music", in scena con due ballerini e tre musicisti, e sullo sfondo le istantanee più importanti della sua carriera. Doppio trionfo anche per Eminem, rapper bianco americano, con più di una grana con la giustizia per violenze: è lui che vince il premio per il miglior artista hip hop... Tutti gli artisti si esibiscono dal vivo. La scenografia ricorda i film di fantascienza degli anni 50: lame d'acciaio, stalattiti argentee, sfere color latte, alcune ripiene di acqua, e c'è pure una sorta di igloo... Richy Martin, dio in terra del pop latino, vince come miglior artista maschile e propone "She bangs" con più di 40 ballerini, trasferendo l'atmosfera acquatica del video sul palco proprio in quelle bolle piene d'acqua." dal "Corriere della Sera", 17 novembre 2000 Umano troppo umano: si celebra l'innocuo rito della sintonia nazionale. "Del resto Sanremo svolge una funzione determinante nella vita del Paese che, in segno di rispetto, si ferma, si sintonizza, si interroga sui massimi sistemi. Il Festival infatti è una sorta di pratica divinatoria coatta per leggere la nostra società; anche qui a fasi alterne. Un anno Sanremo è lo specchio del Paese, l'anno dopo è lo specchio di se stesso, di ciò che rappresenta, di tutto il baraccone televisivo; insomma è un Censis tradotto in canzone, un Istat in rima baciata, un Osservatorio di dati orecchiabili. Bisogna guardare Sanremo perché sugli altri canali, inspiegabilmente, non c'è mai nulla da guardare." A. GRASSO, dal "Corriere della Sera", 27 febbraio 2001 L'evento: Con le star della lirica un viaggio nella vita di Verdi. "L'anniversario di Verdi ha imposto uno scatto in più. I cantanti sfileranno uno dopo l'altro, ma reciteranno anche: mantenendo un tono di conversazione leggeranno appunti di vita verdiana ricollocando la scheggia d'opera che cantano nel contesto storico, sociale, psicologico in cui nacque. Poi ci saranno le emozioni e forse qualche ricordo personale dei protagonisti a tu per tu con gli eroi e i ribaldi inventati da Verdi. Sarà un viaggio nella vita di Verdi - dice il celebre direttore Zubin Mehta - Il galà viene consegnato al festival, chiavi in mano, da un noto agente musicale, e sarà ripreso da 80 televisioni. Ci sarà anche un dvd (ma non un cd), un home video e una distribuzione via Internet." dal "Corriere della Sera", 11 marzo 2001 I due volti di Internet, pericoli ed opportunità: "Molto rumore per nulla? Il caso Napster - o se volete il caso della musica digitale che viaggia lungo le arterie del Web compressa col formato Mp3 - ha scatenato una battaglia legale di proporzioni enormi. La sentenza finale dei giudici federali è alle porte e gli uomini di Napster, proprio ieri, hanno detto di essere pronti ad introdurre un filtro elettronico per la protezione del copyright, che ha prontamente fatto arricciare il naso alla Riia, l'associazione delle case discografiche... Fermare Napster non significa fermare lo scambio illegale di musica; nel breve o nel medio periodo, non c'è da attendersi che il mercato legale della musica on line decolli vertiginosamente. Secondo le stime di Forrester Research, nel 2003 la musica acquistata digitalmente dovrebbe valere 220 miliardi di lire su scala globale, quindi solo una 22 modesta fetta del totale. Ma siamo sicuri che Napster & friends danneggino il mercato? A parte l'Italia (dove le vendite ristagnano da anni) su scala globale i consumi non hanno mostrato sensibili segni di cedimento. Anzi, a detta di alcuni, la musica digitale può avere effetti positivi sul mercato: ascolto un brano via Napster, e se mi piace vado a comprare l'intero disco." da "Il Sole 24 Ore", 4 marzo 2001 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune. DOCUMENTI «Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rapporto all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai sudditi dei pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l’uomo parte della società, tutto ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto tale appartiene al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che ripartiscono gli oneri proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.» S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1996 «Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all’utilità pubblica: ma non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol sempre il proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora soltanto egli sembra volere ciò che è male. V’è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà generale: questa non guarda che all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una somma di volontà particolari […]. Ma quando si crean fazioni, associazioni parziali a spese della grande, la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi membri, e particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti uomini; ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno generale. […] Importa dunque, per aver veramente l’espressione della volontà generale, che non vi siano società parziali nello Stato, e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si considerano come un solo corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune conservazione e al benessere generale. Allora tutte le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi imbrogliati, contraddittori; il bene comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per essere scorto. La pace, l’unione, l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.» Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni, Firenze 1972 «Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi d’avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […] Accanto agli uomini, i quali concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i quali, mossi da sentimenti diversi, hanno l’istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera di creare qualcosa che assicuri nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla speranza, ché i figli amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l’uomo dotato dell’istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare le fondamenta di qualcosa.» Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949 «La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola "profitto", in pratica 23 citata solo nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza (tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con cui si affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del termine "bene comune". Mi è sembrata decisiva, al riguardo, l’importanza attribuita ai "benefici immateriali che danno all’uomo un appagamento spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l’amicizia e la pace". Ciò rappresenta una innovazione che supera sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale. E la terza decisiva acquisizione è quella relativa alla "centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune", una acquisizione almeno per me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci "motore primario nella organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il motore del creato".» Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale, 2010 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO La scienza: dubbi e paure dello scienziato DOCUMENTI "Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano. E' ben debole, se non giunge a riconoscerlo. Se le cose naturali la trascendono, che dire di quelle soprannaturali?". B. PASCAL, Pensieri, n. 139, trad. it. di P. Serini, Torino 1962 "E tuttavia il ventesimo secolo non si trova a suo agio con la scienza che è il suo risultato più straordinario e da cui esso dipende. Il progresso delle scienze naturali è avvenuto sullo sfondo di un bagliore di sospetti e paure, che di quando in quando si è acceso in vampate di odio e di rifiuto della ragione e di tutti i suoi prodotti. [...] I sospetti e la paura verso la scienza sono stati alimentati da quattro sentimenti: che la scienza è incomprensibile; che le sue conseguenze pratiche e morali sono imprevedibili e forse catastrofiche; che essa sottolinea la debolezza dell'individuo e mina l'autorità. Né infine dobbiamo trascurare il sentimento che, nella misura in cui la scienza interferisce con l'ordine naturale delle cose, essa risulta intrinsecamente pericolosa". E. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it. Milano 1995 "Mi ricordo un colloquio che ebbi dopo la guerra con E. Fermi, poco prima che venisse sperimentata la prima bomba all'idrogeno nel Pacifico. Discutemmo di questo progetto, ed io lasciai capire che, considerate le conseguenze biologiche e politiche, si doveva abbandonare un simile esperimento. Fermi replicò: "Eppure è un così bello esperimento". Questo è probabilmente il motivo più profondo che sta alla base dell'interesse per l'applicazione pratica della scienza; lo scienziato ha bisogno di sentirsi confermare da un giudice imparziale, dalla natura stessa, di aver compreso la sua struttura. E vorrebbe verificare direttamente l'effetto dei suoi sforzi". W. HEISENBERG, La tradizione nella scienza, trad. it. Milano 1982 24 "La politicizzazione della scienza toccò il suo culmine nella seconda guerra mondiale [...]. Tragicamente la stessa guerra nucleare fu figlia dell'antifascismo. Una normale guerra fra diversi stati nazionali non avrebbe quasi certamente spinto i fisici d'avanguardia, per lo più profughi dai paesi fascisti, a premere sui governi inglese e americano perché costruissero una bomba atomica. E proprio l'orrore di questi scienziati dinanzi al risultato ottenuto, i loro sforzi disperati all'ultimo minuto per impedire ai politici e ai generali di usare effettivamente la bomba, e in seguito i loro sforzi per opporsi alla costruzione della bomba all'idrogeno testimoniano della forza delle passioni politiche". E. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it. Milano 1995 "Galileo: Se gli uomini di scienza non reagiscono all'intimidazione dei potenti egoisti e si limitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l'uomo. [...] Per alcuni anni ebbi la forza di una pubblica autorità; e misi la mia sapienza a disposizione dei potenti perché la usassero, o non la usassero, o ne abusassero, a seconda dei loro fini. Ho tradito la mia professione; e quando un uomo ha fatto ciò che ho fatto io, la sua presenza non può essere tollerata nei ranghi della scienza". B. BRECHT, Vita di Galileo, Torino 1961 "Ho speso tutta la mia vita per la libertà della scienza e non posso accettare che vengano messi dei chiavistelli al cervello: l'ingegno e la libertà di ricerca è quello che distingue l'Homo Sapiens da tutte le altre specie... Solo in tempi bui la scienza è stata bloccata. Oggi più che mai bisogna affermare il principio che gli scienziati hanno il diritto di partecipare alle decisioni politiche piuttosto che essere vittime di movimenti oscurantisti ed antiscientisti". R. LEVI MONTALCINI, dal Discorso tenuto il 13 febbraio 2001 nella sala della biblioteca di Montecitorio TIPOLOGIA C: SVILUPPO DI UN ARGOMENTO DI CARATTERE STORICO Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare l'Olocausto degli Ebrei. Spiegane le possibili cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e aggiungendo riflessioni personali, scaturite dall'eventuale racconto di testimoni, da letture, da film o documentari. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Gli ideali di solidarietà e di pacifica convivenza tra gli uomini esigono che le differenze tra gli individui e quelle tra i popoli vengano riconosciute e rispettate come un irrinunciabile patrimonio civile. Quali allora le origini dei sentimenti di profonda avversione e di invincibile ripulsa che caratterizzano spesso gli odierni rapporti tra differenti comunità nazionali e gruppi etnici diversi? ____________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l'uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura 25 6.2) Griglia di valutazione della seconda prova IISS “Fermi – Da Vinci” - EMPOLI Griglia di correzione SECONDA PROVA SCRITTA Esame di Stato a.s. COMMISSIONE CLASSE 5 – TECNICO ALLIEVO/A: ___________________________________ INDICATORI LIVELLI Conoscenze: - Completezza - pertinenza delle informazioni - aderenza alla traccia Capacità di: - elaborazione - organizzazione logica dei contenuti - collegamenti intra/interdisciplinari Competenze linguistiche: - correttezza morfo-sintattica - chiarezza e fluidità - uso del linguaggio specifico Gravemente insuff. Insufficienti Mediocri Sufficienti Discrete Buone Ottime Insufficiente Mediocre Sufficiente Buona Ottima Insufficienti Mediocri Sufficienti Buone Ottime PUNTEGGIO Espresso in quindicesimi 1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 3,5 4 1 2 3 3,5 4 TOTALE PUNTI 15 Scala di valutazione GIUDIZIO (corrispettivo in decimi) Gravemente insufficiente (4<) Insufficiente (4) Mediocre (5) Sufficiente (6) Più che sufficiente (6,5) Discreto (7) Buono (8) Molto buono (9) Ottimo (10) PUNTEGGIO in quindicesimi 1–5 6–7 8–9 10 11 12 13 14 15 FIRME della COMMISSIONE ESAMINATRICE 26 SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO ISS “Fermi-Da Vinci”Empoli Simulazione Esame di Stato Anno scolastico 2013-2014 I) La famiglia, fondamentale per la costruzione e lo sviluppo della personalità dei suoi componenti, assume un ruolo essenziale per la cura e il sostegno dell’anziano. Il candidato analizzi gli aspetti e le risorse psicologiche che rendono costruttivo e collaborativo il contesto familiare nel quale è inserito l’anziano facendo riferimento a: • funzione e ruolo attribuito alla famiglia dal sistema sociale; • principali modificazioni bio-psico-sociali della condizione degli anziani; • problematiche psicologiche dell’invecchiamento. Analizzi, successivamente, il caso di una famiglia problematica nella quale l’anziano, all’opposto rispetto al caso sopra esposto, subisce un effetto destabilizzante per il suo sostentamento e la sua tutela. Focalizzi, pertanto, la sua attenzione sui seguenti aspetti: • caratteristiche psico-sociali delle famiglie multiproblematiche; • aspetti sociali della non autosufficienza; • interventi di supporto attuabili dalla figura del tecnico dei sevizi sociali a sostegno della famiglia multiproblematica; • interventi di supporto attuabili dalla figura del tecnico dei sevizi sociali per l’inserimento dell’anziano in strutture socio assistenziali II) La società attuale riserva, almeno apparentemente, segni di particolare attenzione e cura al mondo dell’infanzia. Non mancano però, nei contesti più diversi, casi di profondo disconoscimento della dignità e dei diritti dell’infanzia. Prendendo spunto dalla considerazione sopra esposta, il candidato ponga in evidenza: • almeno alcuni dei più importanti diritti dei bambini; • forme e modalità di disconoscimento della dignità e dei diritti dei bambini, con particolare riferimento alla società attuale; • funzione e ruolo della famiglia nella tutela della dignità e dei diritti dei bambini. Il candidato ipotizzi inoltre uno o più casi di disconoscimento dei diritti dell’infanzia e si soffermi sugli interventi attuabili dal Tecnico dei servizi sociali. 27 6.3) Griglia di valutazione della terza prova IISS “FERMI – DA VINCI” GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013/14 DISCIPLINA: …………………………………… CANDIDATO: …………………………………… CLASSE 5S – TSS Livello di sufficienza: 10/15 Indicatori Livelli Punti 1 quesito Punti 2 quesito Punti 3 quesito Conoscenza dei contenuti disciplinari e aderenza alla traccia • • • • • • Gravemente lacunosa Frammentaria e imprecisa Poco approfondita Sufficiente Ampia Dettagliata 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 Capacità di comprensione, di analisi, di sintesi e di operare collegamenti • • • • Carente Modesta Sufficiente Positiva 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 Competenza linguistica e proprietà del linguaggio disciplinare • • • • • Insufficiente Mediocre Sufficiente Corretta Pertinente e professionale 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 Punteggio conseguito nei singoli quesiti Punteggio complessivo della disciplina CORRISPONDENZE PUNTEGGI GIUDIZIO (PUNTEGGIO in decimi) PUNTEGGIO in quindicesimi Gravemente insufficiente (<4) 1–5 Insufficiente (4) 6–7 Mediocre (5) 8–9 Sufficiente (6) 10 Più che sufficiente (6,5) 11 Discreto (7) 12 Buono (8) 13 Molto buono (9) 14 Ottimo (10) 15 28 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013/2014 IISS “Fermi - Da Vinci” Empoli Anno Scolastico 2013-2014 Classe QUINTA S - Tecnico dei servizi sociali SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO Tipologia B DATA: 07 MAGGIO 2014 DURATA: 150 minuti CANDIDATO/A : ___________________________ (cognome e nome) Massima estensione 10 righe MATERIE COINVOLTE: - CULTURA MEDICO-SANITARIA - DIRITTO - LINGUA INGLESE - MATEMATICA punteggio________ punteggio________ punteggio________ punteggio________ NON SI ESCE DURANTE LA PROVA Punteggio conseguito ______/15 Firma docenti __________________ __________________ __________________ __________________ La prova sarà allegata al documento del 15 Maggio 2014 29 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013-2014 CULTURA MEDICO-SANITARIA CLASSE VS CANDIDATO: ……………………………………………… DATA: …………… Tipologia B - Ogni risposta in un massimo di 10 righe 1) Il/la candidato/a indichi le regole generali per una corretta alimentazione nell’adolescenza. ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 2) ) Il/la candidato/a definisca la distrofia muscolare, descriva la causa e il quadro clinico della distrofia di Duchenne. ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 30 3) Il/la candidato/a descriva i principali sintomi dell’ictus, indichi le possibili cause e i fattori di rischio. ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 31 CLASSE V S - DIRITTO ED ECONOMIA SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO 2013/2014 CANDIDATO …………………………………………… DATA …………………… (Ogni risposta in un massimo di 10 righe) 1.Il candidato/a esponga i caratteri essenziali del sistema economico liberista. ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ • 2.Il candidato/a distingua i concetti giuridici di impresa, di azienda e di imprenditore. ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ • 3.Dopo aver definito il contratto di vendita previsto dall'art.1470 del c.c., indicare gli obblighi del compratore e del venditore. ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 32 SIMULAZIONE TERZA PROVA - 7 MAGGIO 2014 CLASSE 5 S - INDIRIZZO SOCIO-SANITARIO MATERIA: INGLESE CANDIDATO/A ……………………………………………………………………………… 1. Give a definition of ageing, then speak about the changes it causes in elderly people. ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………................................................................................................................................................. ......................……………………………………………………………………………………………………….. ...................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................... ……………………………………………………………………………………………………………………….. 2. Explain what Down Syndrome is and describe the main physical characteristics of the people affected by it. ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………................................................................................................................................................. ......................………………………………………………………………………………………………………… ...................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................... ……………………………………………………………………………………………………………………….. 3. How does language develop in children? ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………................................................................................................................................................. ......................………………………………………………………………………………………………………… ...................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................... ………………………………………………………………………………………………………………………… 33 34 7) Schede attività integrative ed extracurriculari e temi comuni affrontati dai docenti del consiglio di classe: a. 132 ore di stage nell’ambito della Ex-Terza area presso asili nido, RSA, Centri diurni per anziani. b. Attività di orientamento post-diploma presso il Centro per l’Impiego di Empoli. c. Attività di orientamento universitario: open day delle facoltà di ambito medico. d. Interventi di educazione alla salute promossi dalla Asl 11: “La cultura della donazione”; “Incidenti stradali: alcool e altri ostacoli”. e. Visita guidata al Centro trasfusionale dell’ospedale di Empoli. f. Donazione del sangue da parte di un gruppo di allievi della classe. 7.1) Informazioni sui contenuti trasversali Temi comuni affrontati dai docenti del consiglio di classe: DISCIPLINA/E Psicologia Cultura medico-sanitaria Inglese ARGOMENTO/I INFANZIA DISABILITA’ ANZIANI 35 7.2) Esperienze di ricerca, di progetto, di area professionalizzante PROGETTO STAGE CLASSI QUARTE - QUINTE Progetto Ampliamento Offerta Formativa per l’anno scolastico 2012-2013 / 2013-2014 Classi coinvolte nel progetto: 4A (2012-2013), 5A.(2013-2014) 4R (2012-2013), 5R (2013-2014) 4S (2012-2013), 5S (2013-2014) Inizio: Ottobre 2012; Fine: 30 Settembre 2013 1-DESCRIZIONE DEL PROGETTO L’attivazione dell’Area di Professionalizzazione, o terza Area, ha avuto inizio con il ‘Progetto 92’, a seguito della legge 845/78, dove si è cercato di adottare dei provvedimenti intesi a promuovere e sviluppare la cooperazione con il sistema scolastico attraverso la realizzazione di itinerari tra le iniziative di formazione professionale e le istituzioni di istruzione secondaria superiore. A partire dall’anno scolastico 2010-2011, L’Area di Professionalizzazione (Terza Area), da decreto ministeriale, viene sostituita, nelle classi Quarte e Quinte superiori, con 132 ore annuali di attività di Stage. Considerato che l’area di professionalizzazione è stata parte integrante del percorso scolastico e professionale dei nostri studenti delle classi quarte e quinte; considerato che tale segmento di percorso formativo è stato qualificante per il profilo conclusivo degli studenti; considerato che ha costituito un’occasione importante per avvicinarsi al mondo del lavoro; questa Istituzione Scolastica ritiene estremamente fondamentale che tale patrimonio, negli anni accumulato e valorizzato, vada riqualificato e continui ad essere parte integrante del percorso formativo curriculare dei nostri alunni. In considerazione di quanto sopra, si propone come soluzione alternativa alla ex Terza Area, il progetto denominato “Preparazione Stage Classi Quarte”, progetto di formazione all’esperienza di stage che gli alunni/e delle classi quarte, e successivamente quinte, dovranno obbligatoriamente assolvere come da decreto ministeriale. 2- DURATA DEL PROGETTO Inizio: Ottobre 2012 - Fine attività: 30 Settembre 2013 3-STRUTTURA DEL PROGETTO Sono previste circa 72 ore di lezione frontale 4– STAGE: Tipologia: Orientativo – Conoscitivo - Applicativo Durata totale ore: 264 • 132 ore da effettuarsi in classe quarta, dalla seconda decade del mese di Maggio 2013 ( a.sc. 2012-.2013) alla seconda decade (circa) del mese di Giugno 2013; • 132 ore da effettuarsi in classe quinta durante tutto il mese di Settembre 2013 (a.sc.: 2013-2014) 36 5-VALUTAZIONE FINALE: per classi Quarte alla conclusione del 1° periodo Stage (Maggio-Giugno) dell’ anno scolastico 20122013; per classi Quinte alla conclusione del 2° periodo Stage (Settembre 2013) dell’anno scolastico 20132014). VALUTAZIONE 2° PERIODO (2013-2014) Classe Nome 5S Allori Alice Benedetti Alice Birelli Alessia Boldrini Giorgia Bonucci Francesca Burchi Carolina Casale Rosa Casangeli Lucrezia Corti Nicole Dabraio Diletta Di Francesca Jessica Iaiunese Irene Lauria Giovanna Lin Lixia Madaudo Erica Nardoni Alessio Nencini Davide Sereni Martina Valutazione 100 100 100 90 75 75 90 85 76 100 100 95 100 100 100 90 100 100 37 8) SCHEDE INFORMATIVE RELATIVE ALLE METODOLOGIE DIDATTICHE Psi col ogi a Cultur a med.san. Diri tto ed eco no mia Mat em atic a Ed. fisic a Reli gio ne Ital ian o Sto ria Ing les e Tecni ca amm. va Lezione frontale X X X X X X X X X X Lezione partecipata X X X X X X X X X X Lezione con supporti audiovisivi X Discussione guidata X Metodologie didattiche X X X Lavoro di gruppo X X Simulazione X X X X X X X X X X X X X Brevi ricerche X X X X X X X X Studio di casi Costruzione di schemi X X X X X X X X Testimonianze Conferenze Lezione con supporto software di autoistruzione Ricerche su Internet X 38 9) Schede analitiche dei programmi svolti nelle singole discipline e sugli eventuali approfondimenti Classe V S – a.s. 2013-2014 Materia: Italiano Insegnante: Prof. Luca Perlini Libro di testo adottato: Cataldi, Angiolini, Panichi, La letteratura e i saperi, Dal secondo Ottocento a oggi, G. B. Palombo editore Altri sussidi didattici: schede e dispense fornite dal docente Macroargomenti svolti nell’anno Il Simbolismo e il Decadentismo: caratteri generali, cenni all’opera di Baudelaire e Rimbaud attraverso l’analisi delle poesie Corrispondenze, L’albatro e Vocali Giovanni Pascoli: vita, opere, poetica: lettura, analisi e commento di poesie da Myricae e dai Canti di Castelvecchio. Ore 6 8 Eventuali altre Attività integrative o discipline extrascolastiche Obiettivi coinvolte svolte a supporto Storia Storia Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale. Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni Obiettivi minimi richiesti per considerare il modulo/macroargomento /unità didattica superata Numer o di prove Ore svolte Tipologia assegna (esclu delle prove te per so di verifica ciascun verific a prova he di recup ero) Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte Orali: 30 min. 1 Scritti: 2 ore Orali: 30 min. 2 Scritti: 2 ore 39 personali argomentandole Gabriele D’Annunzio: vita, opere, poetica; lettura, analisi e commento di alcuni brani dal Piacere; lettura, analisi e commento della poesia La pioggia del pineto, tratta da Alcyone, e di passi dal D’Annunzio “notturno”. Il romanzo europeo del primo Novecento: autori, temi e stile. Lettura, analisi e commento di passi di Marcel Proust, Virginia Woolf, James Joyce. Luigi Pirandello: vita, opere, poetica. I romanzi: Il fu Mattia Pascal e Uno nessuno e centomila. L’opera teatrale pirandelliana: caratteristiche generali; lettura, analisi e commento di passi tratti da Sei personaggi in cerca d’autore. Le novelle: lettura, analisi e commento della novella Il treno ha fischiato 12 6 12 Storia Storia/ Psicologia Storia Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei ccocontenuti e collocazione nel contesto storicoculturale. Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole. Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei ccocontenuti e collocazione nel contesto storicoculturale. Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole. Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte 2 Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei Verifiche orali e riferimenti 2 Orali: 30 min. 2 Scritti: 2 ore Orali: 30 min. 1 Scritti: 2 ore Orali: 30 min. Scritti: 2 ore Orali: 30 min. 40 Italo Svevo: vita, opere, poetica: lettura, analisi e commento di brani tratti da La coscienza di Zeno e Senilità. Lettura integrale della Coscienza di Zeno. Giuseppe Ungaretti: vita, opere, poetica; lettura, analisi e commento di poesie da L’allegria. Umberto Saba: vita, opere, poetica; lettura, analisi e commento di poesie da Il Canzoniere. Eugenio Montale; vita, opere, poetica; lettura, analisi e commento di poesie tratte da Ossi di seppia e Satura. 12 12 6 10 Storia/ Psicologia Storia Storia/ Psicologia Storia contenuti e collocazione contenuti e collocazione nel contesto storiconel contesto storicoculturale culturale Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni nelle prove scritte Scritti: 2 ore Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte Orali: 30 min. Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte 2 Scritti: 2 ore Orali: 30 min. 2 Scritti: 2 ore Orali: 30 min. 2 Scritti: 2 ore 41 personali argomentandole La narrativa italiana del secondo dopoguerra: Primo Levi e Italo Calvino. Vita, opere, poetica; lettura, analisi e commento di brani tratti da Se questo è un uomo, La tregua, Il sentiero dei nidi di ragno e La giornata di uno scrutatore. 8 Storia Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte Orali: 30 min. 2 Scritti: 2 ore Note: L’ultimo macro-argomento è in via di svolgimento al momento della stesura del presente documento. Osservazioni sulle tipologie di verifiche: durante tutto l’anno scolastico sono state effettuate verifiche scritte sul tipo della prima prova scritta dell’esame di stato (analisi del testo, saggio breve/articolo di giornale, tema storico e di ordine generale). La simulazione della prima prova scritta è stata effettuata il giorno 11/04/2014 con 6 ore a disposizione. Testo e griglia sono allegati al documento. Le verifiche orali sono state strutturate, sin dall’inizio dell’anno, in modalità tale da simulare il colloquio orale dell’esame. 42 Materia: Storia Insegnante: Prof. Luca Perlini Libro di testo adottato: G. Gentile, L. Ronga, A. Rossi, L’Erodoto, Il Novecento e l’inizio del XXI secolo, La Scuola Altri sussidi didattici: schede e dispense fornite dal docente, audiovisivi Macroargomenti svolti nell’anno La società di massa L’Italia giolittiana La Prima Guerra Mondiale. Ore 3 3 9 Eventuali altre discipline coinvolte Italiano Italiano Italiano Attività integrative o extrascolasti che svolte a supporto Obiettivi Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave Saper operare sintesi dei fatti storici esaminati. Porsi in modo critico davanti agli avvenimenti studiati. Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Saper operare sintesi dei fatti storici esaminati. Porsi in modo critico davanti agli avvenimenti studiati. Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Saper operare sintesi dei fatti storici esaminati. Porsi in modo critico davanti agli avvenimenti studiati. Obiettivi minimi richiesti per considerare il modulo/macroargomento /unità didattica superata Numer o di Ore prove assegna svolte Tipologia te per (esclu ciascun delle prove so a prova di verifica verific he di recup ero) Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Verifiche orali 1 30 minuti Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Verifiche orali 1 30 minuti Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Verifiche orali 2 30 minuti Collocare eventi significativi nel 43 La rivoluzione russa e lo stalinismo Il primo dopoguerra e il biennio rosso L’Italia fascista La crisi del 1929 La Germania nazista La Seconda Guerra Mondiale 9 3 8 3 7 7 Italiano Italiano contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Saper operare sintesi dei fatti storici esaminati. Porsi in modo critico davanti agli avvenimenti studiati. Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave Saper operare sintesi dei fatti storici esaminati. Porsi in modo critico davanti agli avvenimenti studiati. Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Saper operare sintesi dei fatti storici esaminati. Porsi in modo critico davanti agli avvenimenti studiati. Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Saper operare sintesi dei fatti storici esaminati. Porsi in modo critico davanti agli avvenimenti studiati. Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Saper operare sintesi dei fatti storici esaminati. Porsi in modo critico davanti agli avvenimenti studiati. Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Saper operare sintesi dei fatti Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Verifiche orali 2 30 minuti Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Verifiche orali 1 30 minuti Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Verifiche orali 2 30 minuti Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Verifiche orali 1 30 minuti Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Verifiche orali 2 30 minuti 2 30 minuti Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Verifiche orali 44 Cenni sulla situazione del mondo nel secondo dopoguerra; la guerra fredda 4 storici esaminati. Porsi in modo critico davanti agli avvenimenti studiati. Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Saper operare sintesi dei fatti storici esaminati. Porsi in modo critico davanti agli avvenimenti studiati. Interpretare concetti e parole chiave. Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale. Interpretare concetti e parole chiave. Verifiche orali 1 30 minuti Note: L’ultimo macroargomento è stato programmato ma non ancora affrontato al momento della stesura del presente documento. Le verifiche orali sono state strutturate, sin dall’inizio dell’anno, in modalità tale da simulare il colloquio orale dell’esame. 45 Materia: Psicologia generale e applicata Libro di testo adottato: M. Bernardi, A. Condolf, Psicologia per il tecnico dei servizi sociali, CLITT Altri sussidi didattici: Schede preparate dall’insegnante, fotocopie tratte da altri testi, film, articoli di giornale e di riviste specializzate, brani di saggi Macroargomenti svolti nell’anno Ripasso dei modelli teorici fondamentali dello sviluppo della personalità (J. Piaget, E. Erikson, S. Freud, J. Bowlby, D. Winnicott). Lo strutturalismo e il funzionalismo. Il comportamentismo e i sistemi post-freudiani (Adler, Jung). Klein, Winnicott e l’approccio umanistico (Maslow e Rogers) Ore Eventuali altre discipline coinvolte Attività integrative o extrascola-stiche svolte a supporto Obiettivi Competenze richieste per considerare il modulo/macroargomento/u nità didattica superata Prof. ssa Mary Malucchi Num ero di prov e svol Ore te assegnat Tipologia delle e per (esc prove di verifica luso ciascuna prova verif iche di recu pero ) 13 Padronanza dei concetti principali di ciascun autore e corrente di pensiero. • 19 Aspetti fenomenologici dell’intervento sociale: infanzia e adolescenza Insegnante: Inglese, Cultura medico sanitaria • • • Il disagio infantile: maltrattamento, trascuratezza, crudeltà mentale, abuso sessuale: conseguenze in rapporto allo sviluppo della personalità; possibili interventi del TSS. I minori stranieri. Il bullismo e i disturbi del comportamento alimentare. Il disadattamento e la devianza giovanile: i fattori di rischio, personali, familiari e sociali; le situazioni di devianza; il gruppo dei pari; possibili interventi del TSS. Riconoscere la specificità teorica di ciascuna teoria; utilizzare il Interrogazione linguaggio specifico • • • • Correlare le teorie alle fasi dello sviluppo infantile e adolescenziale. Correlare le conseguenze degli abusi infantili alle fasi dello sviluppo. Correlare le situazioni familiari e sociali ai disagi infantili e giovanili. Applicazione delle tipologie di intervento studiate alle reali situazioni. Prova scritta (sviluppo di un tema) e verifiche orali (interrogazioni) 1 15 minuti Scritto: 2 ore 1 Orale: 15 minuti 46 • 21 • Aspetti fenomenologici Inglese, Cultura medico sanitaria dell’intervento sociale: l’anziano • • 28 • Aspetti fenomenologici Inglese, Cultura medico sanitaria dell’intervento sociale: la disabilità • 15 Aspetti fenomenologici dell’intervento sociale: il disagio psichico • • • • La prospettiva teorica della psicologia dell’arco della vita (in particolare Erikson). L’invecchiamento normale: la variabilità intra e interindividuale dei cambiamenti fisici, psicologici e psicosociali in rapporto all’istruzione, al ruolo sociale, alle motivazioni e all’autostima; l’intervento operativo: il riaggiustamento motivazionale. L’invecchiamento patologico: lo stato di salute funzionale (scale di valutazione BADL, IADL, AADL), i principali disturbi intellettivi e psichici dell’anziano (demenze senili e morbo di Alzheimer, depressione, ansia, morbo di Parkinson) e possibili interventi operativi del TSS. La disabilità: classificazioni ICIDH e ICF, l’integrazione scolastica (dalla legge 517/77 alla legge 104/92 e seguenti), l’integrazione sociale e lavorativa. La sessualità. La disabilità intellettiva: la definizione del Ritardo Mentale e il problema della sua valutazione. Problematiche psicologiche e sociali (stereotipi e pregiudizi); proposte di intervento: l’educazione delle abilità sociali. La Trisomia 21: caratteristiche fisiche e psicologiche. La disabilità sensoriale e motoria: caratteristiche fondamentali dal punto di vista psicologico e sociale. Distrofie, epilessia. Differenze tra disabilità infantile e disabilità acquisita in età adulta. Possibili modalità di intervento del TSS. Il disagio mentale: breve storia del trattamento del disagio mentale dal XVIII secolo ad oggi. Il confine tra normalità e devianza: criteri di individuazione. L’antipsichiatria: F. Basaglia. I principali disturbi mentali secondo il DSM IV e alla luce dei principali modelli teorici • • • • • • • • • Confrontare la psicologia dell’arco della vita con altre prospettive penalizzanti per l’anziano. Contestualizzare le problematiche dell’anziano: “responsabilità” culturali, sociali, relazionali. Riconoscere le modalità di intervento più opportune nei singoli casi. Prova scritta con domande aperte e verifiche orali (interrogazioni) Individuare le differenze concettuali e operative tra le diverse classificazioni della disabilità. Riconoscere le differenze tra aspetti cognitivi, affettivorelazionali e comportamentali della disabilità. Conoscere le strutture e gli interventi adeguati ai singoli casi. Prova scritta (sviluppo di un tema) e verifiche orali (interrogazioni) Individuare le differenze concettuali e operative tra le diverse classificazioni della disabilità e del disagio mentale. Riconoscere le differenze tra aspetti cognitivi, affettivorelazionali e comportamentali della disabilità e del disagio mentale. Riconoscere le modalità di intervento più opportune nei Colloqui guidati Scritto: 2 ore 1 Orale: 15 minuti Scritto: 2 ore 1 Orale: 15 minuti 15 minuti 47 • 5 • Definizione di famiglia; caratterizzazione del suo ruolo dal punto di vista storico, sociale, affettivorelazionale. La nuova famiglia e i suoi problemi. Individuare i fondamentali cambiamenti nella struttura e nelle funzioni della famiglia dal punto di vista storico, sociale e relazionale. Confrontare le strutture e le funzioni delle tipologie di famiglia attualmente esistenti. Riconoscere le modalità di intervento più opportune nei singoli casi. • • Aspetti fenomenologici dell’intervento sociale: la famiglia multiproblematica • • 10 Aspetti fenomenologici dell’intervento sociale: il gruppo singoli casi. studiati: i disturbi d’ansia, i disturbi dell’affettività, la schizofrenia e l’autismo; analisi del comportamento del TSS rispetto a persone sofferenti dei principali disturbi mentali e alle loro famiglie. La cura dei disturbi psichici dopo la legge 180: il dipartimento di salute mentale, i servizi ospedalieri e le strutture extraospedaliere. • • • Conoscere i principali tipi di famiglia della società contemporanea. Conoscere il concetto di famiglia e fornire esempi di famiglia multiproblematica. Individuare possibili interventi del TSS. Prova scritta (sviluppo di un tema) e colloqui guidati Scritto: 2 ore 1 Orale: 15 minuti • Le teorie della dinamica dei gruppi. • Il gruppo di lavoro: ruolo e • Distinguere per contesto e status, leadership, gruppi per concettualizzazione le centrati sul gruppo o sul fondamentali teorie. problema; le teorie sulla • Affinare la capacità di leadership, i ruoli, il clima, lavorare in gruppo. il brainstorming e il problem solving. • I gruppi di psicoterapia. Colloqui guidati 15 minuti Note: L’ultimo macro-argomento non è stato ancora terminato al momento della stesura del presente documento. Osservazioni sulle tipologie di verifiche: durante tutto l’anno scolastico sono state effettuate verifiche del tipo domanda aperta (Tipologia B della terza prova dell’esame di stato) e della seconda prova (tema). La simulazione della seconda prova scritta è stata effettuata il giorno 30/04/2014 con 6 ore a disposizione. Testo e griglia sono allegati al documento. Le verifiche orali sono state strutturate, sin dall’inizio dell’anno, in modalità tale da simulare il colloquio orale dell’esame. 48 Materia: Inglese Insegnante: Prof.ssa Claudia Colella Libro di testo adottato: Ilaria Peccioli, Living Together , Editrice San Marco Altri sussidi didattici: Fotocopie Macroargomenti svolti nell’anno Ore Old Age 30 Childhood 25 Eventuali altre discipline coinvolte Psicologia, Cultura medico sanitaria Psicologia, Cultura medico sanitaria Attività integrative o extrascolastiche svolte a supporto Obiettivi Obiettivi minimi per considerare il modulo/macroargome Tipologia nto/unità didattica delle prove di superata verifica - Acquisire i termini specialistici delle patologie e delle caratteristiche della old age (dementia, presbiopia, Alzheimer’s disease etc.) - Consolidare l’abilità di lettura di testi specialistici. - Comprendere e saper ricavare informazioni da testi autentici (riviste, siti web) a carattere sociale e/o sanitario. - Sviluppare un’adeguata capacità di sintesi sia scritta che orale. - Rinforzare la morfosintassi degli argomenti proposti nel modulo. - Saper relazionare su argomenti concernenti il settore di specializzazione in modo semplice anche se con qualche errore, purché la comprensione non sia compromessa. - Conoscere la microlingua e le strutture morfosintattiche indispensabili. - Saper comprendere e rielaborare un testo tecnico sia scritto che orale cogliendone i nuclei fondamentali. - Acquisire i termini specialistici relativi alla nascita e allo sviluppo fisico, cognitivo e linguistico del bambino, nonché la terminologia dell’igiene (hygiene) e dell’allattamento (breastfeeding). - Consolidare l’abilità di lettura di testi specialistici. - Comprendere e saper - Saper relazionare su argomenti concernenti il settore di specializzazione in modo semplice anche se con qualche errore, Domande a purché la comprensione risposta singola non sia compromessa. - Conoscere la microlingua e le strutture morfosintattiche indispensabili. Nr. di prove Ore svolte assegn (esclu ate per so ciascu verifi na che di prova recup ero) Domande a risposta singola Reading comprehension con domande aperte 2 2 2 1-2 Interrogazioni 49 ricavare informazioni da testi autentici (riviste, siti web) a carattere sociale e/o sanitario. - Sviluppare un’adeguata capacità di sintesi sia scritta che orale. - Rinforzare la morfosintassi degli argomenti proposti nel modulo. Social workers Opening doors to diversity 15 20 Psicologia, Cultura medico sanitaria - Saper comprendere e rielaborare un testo tecnico sia scritto che Interrogazioni orale cogliendone i nuclei fondamentali. - Saper relazionare su argomenti concernenti il - Orientarsi nel’ambito settore di specializzazione lavorativo del settore socio- in modo semplice anche se con qualche errore, sanitario, riconoscendo e sapendo definire le funzioni purché la comprensione delle principali figure non sia compromessa. Domande a professionali. - Conoscere la microlingua risposta singola - Sviluppare un’adeguata e le strutture capacità di sintesi sia scritta morfosintattiche Interrogazioni che orale. indispensabili. - Rinforzare la morfosintassi - Saper comprendere e degli argomenti proposti nel rielaborare un testo modulo. tecnico sia scritto che orale cogliendone i nuclei fondamentali. - Saper relazionare su - Acquisire i termini argomenti concernenti il specialistici relativi alla settore di specializzazione sindrome di Down e in modo semplice anche dell’autismo. se con qualche errore, - Consolidare l’abilità di purché la comprensione lettura di testi tecnici. non sia compromessa. - Comprendere e saper Domande a ricavare informazioni da testi - Conoscere la microlingua risposta singola autentici a carattere sociale. e le strutture morfosintattiche - Sviluppare un’adeguata capacità di sintesi sia scritta indispensabili. - Saper comprendere e Interrogazioni che orale. rielaborare un testo tecnico - Rinforzare la morfosintassi sia scritto che orale degli argomenti proposti nel cogliendone i nuclei modulo. fondamentali. 1 1 2 1 50 Materia: Cultura Medico-sanitaria Insegnante: Prof.ssa Concetta Schipani Libro di testo adottato: Antonella Bedendo, Cultura Medico-sanitaria vol. 1 e 2, ed. Poseidonia Scuola Altri sussidi didattici: altri testi, articoli di riviste, ricerche in Internet. Macroargomenti svolti nell’anno Attività Eventuali integrative o altre extrascolastiche ore discipline svolte a coinvolte supporto Analisi di casi clinici. Sviluppo embrionale, gravidanza e parto Letture di approfondimento su altri testi e riviste. 36 Analisi di casi clinici. L’infanzia: alimentazione e patologie dell’età evolutiva 30 I soggetti diversamente abili 20 Psicologia generale e Letture di applicata approfondimento su altri testi e riviste. inglese Ricerche in Internet. Analisi di casi clinici. Psicologia generale e Letture di applicata approfondimento su altri testi. Inglese Ricerche in Internet. Obiettivi Conoscere il processo riproduttivo della specie umana e le principali fasi dello sviluppo embrio-fetale. Obiettivi minimi per considerare il modulo/macroargomento/unità didattica superata Conoscere le nozioni basilari del processo di riproduzione, gravidanza e parto. Tipologia delle prove di verifica Prove scritte miste (domande chiuse e aperte) Acquisire le nozioni essenziali di igiene della Conoscere i principali tipi di gravidanza, conoscere i principali tipi di indagini prenatali e neonatali. indagini prenatali e neonatali. verifiche orali Descrivere gli aspetti principali (interrogazion Descrivere le patologie prenatali e neonatali delle patologie prenatali e neonatali i) più frequenti. più frequenti. Acquisire nozioni relative all’alimentazione del bambino, nelle varie fasce di età. Essere a conoscenza del problema delle intolleranze alimentari. Conoscere la molteplicità delle malattie infantili: infettive, posturali, i principali disturbi del comportamento. Conoscere le nozioni fondamentali relative all’alimentazione del bambino nelle varie fasce di età. Verifiche scritte (trattazioni sintetiche) Essere in grado di descrivere gli aspetti fondamentali delle patologie verifiche orali studiate e individuare mezzi di (interrogazion prevenzione. i) Numero di prove svolte (escluso verifiche di recupero) Ore assegnat e per ciascuna prova Scritto: 1 ora 3 Orale: 15 min/alunn o Scritto: 1 ora 2 Orale: 15 min/alunn o Individuare i mezzi di prevenzione idonei, gli interventi e i servizi territoriali. Conoscere e distinguere le cause di disabilità prenatali, perinatali e postnatali. Acquisire conoscenze relative alle principali disabilità. Comprendere le diverse problematiche legate alla prevenzione, alla cura, alla Conoscere le principali cause della diversa abilità. Verifica scritta (trattazioni sintetiche) Essere in grado di descrivere gli aspetti basilari relativi alle disabilità verifiche orali studiate. (interrogazion Individuare i mezzi di prevenzione i) idonei, le forme d’intervento Scritto: 1 ora 2 Orale: 15 min/alunn o 51 Analisi di casi clinici. La senescenza patologie correlate e le 24 Psicologia generale e Letture di applicata approfondimento su altri testi e riviste. Inglese Ricerche in Internet. riabilitazione, alla integrazione sociale dei soggetti diversamente abili. terapeutico e di riabilitazione. Conoscere i principali aspetti demografici, epidemiologici e biologici dell’invecchiamento. Conoscere gli aspetti generali del normale processo di invecchiamento a carico degli organi e degli apparati. Conoscere i principali cambiamenti fisici che Descrivere gli aspetti fondamentali avvengono nella senescenza e delle patologie studiate e comprendere l’importanza di saperli individuare mezzi di prevenzione affrontare con uno stile di vita adeguato. idonei. Descrivere le patologie più frequenti e le principali strategie di prevenzione, terapia e Fornire indicazioni relative alla riabilitazione nell’anziano. riabilitazione. Conoscere il ruolo dei servizi e le forme d’intervento a favore degli anziani. Verifica scritta (trattazioni sintetiche) Scritto: 1 ora 2 verifiche orali (interrogazion i) Orale: 15 min/alunn o Conoscere i principali servizi e tipi di intervento a favore degli anziani. Note: L’ultimo macro-argomento è in via di svolgimento al momento della stesura del presente documento. La simulazione della terza prova scritta è stata effettuata il giorno 07/05/2014 con 2,5 ore complessive, a disposizione delle materie coinvolte. Il testo e la griglia di valutazione sono allegati al documento. L’insegnante Prof.ssa Concetta Schipani 52 Materia: DIRITTO ED ECONOMIA Libro di testo adottato: DIRITTO ed ECONOMIA” Volume unico Simone Crocetti ed. TRAMONTANA e Codice Civile Insegnante: Prof. AIELLO TERESA Altri sussidi didattici: Macroargomenti svolti ore nell’anno Eventuali altre discipline coinvolte Attività integrative o extrascolastiche svolte a supporto Obiettivi Obiettivi minimi per considerare il modulo/macroargome nto/unità didattica superata Tipologia delle prove di verifica Nume ro di prove svolte (esclu so verifi che di recup ero) Ore assegn ate per ciascun a prova 53 26 11. L’Imprenditore, l'impresa, l'azienda 20 12. 13. Le società Il contratto (contratti tipici) 10 14. Il sistema economico e i diversi modelli di sistemi economici 4 15. Lo sviluppo economico* 6 Analizzare l’argomento proposto, saper distinguere le caratteristiche dei diversi tipi di imprenditore. Il concetto di impresa. Analizzare concetto di azienda e i segni distintivi, l'avviamento dell'azienda. Concetto di concorrenza sleale. Analizzare l’argomento proposto; La nozione giuridica di società. Il contratto di società. Individuare le differenze fra le varie tipologie societarie. Responsabilità dei soci per l' obbligazioni sociali. Confronto della disciplina dei singoli tipi di società. Conoscenza del concetto di imprenditore, distinzione tra imprenditore agricolo e commerciale. Concetto di impresa, classificazione delle imprese. Concetto di azienda e i segni distintivi. Domande aperte, colloquio orale 2 2 Conoscenza del contratto di Domande società. Differenza tra la nozione aperte, di autonomia perfetta e autonomia colloquio orale imperfetta. I tipi di società, 1 1 1 1 Analizzare l’argomento trattato. Definire i caratteri essenziali e gli effetti giuridici dei principali contratti. Conoscenza del contratto e i suoi elementi essenziali Domande aperte, colloquio orale Analizzare l’argomento trattato. I soggetti del sistema economico. I diversi modelli di sistemi economici. Conoscenza dei soggetti del sistema economico. Conoscenza dei diversi modelli di sistemi economici. Domande aperte, colloquio orale 1 1 Analizzare l’argomento trattato e i fattori che determinano la crescita economica. Analizzare le varie teorie sullo sviluppo ed il problema del sottosviluppo. Conoscenza dei fattori che determinano la crescita economica .Conoscenza delle varie teorie sullo sviluppo e il problema del sottosviluppo. Domande aperte, colloquio orale 1 1 *macro-argomento in corso di svolgimento 54 Materia: Matematica Libro di testo adottato: Moduli di Matematica E , H, L e M ( ed. Zanichelli ) Altri sussidi didattici: Fotocopie di testi di esercizi e appunti riguardanti alcune nozioni di teoria degli insiemi Macroargomenti svolti nell’anno Richiami sui radicali Equazioni di 1 e 2° grado Disequazioni e sistemi di disequazioni di 1° e 2 grado° Intere e fratte. Or e 3 10 14 Eventuali altre discipline coinvolte Insegnante: Attività integrative o extrascolastiche svolte a supporto Obiettivi Prof. Agrippino Musumeci Obiettivi minimi richiesti per considerare il modulo/macroargomento/u nità didattica superata Acquisire e/o consolidare le conoscenze e le abilità relative a tali argomenti affrontati nel corso degli anni precedenti. Mostrare di aver acquisito la nozione e le regole sui radicali. Saper eseguire le operazioni più importanti con i radicali. Acquisire e/o consolidare le conoscenze e le abilità relative a tali argomenti affrontati nel corso degli anni precedenti. Mostrare di aver acquisito le regole del calcolo algebrico e il concetto di radice ei saperli applicare nella risoluzione di equazioni. Saper risolvere le disequazioni di 1° e 2° grado, sapere risolvere sistemi di disequazioni di 1°2° grado Saper risolvere le disequazioni di 1° e2° grado, sapere risolvere sistemi di disequazioni di 1° e 2° grado Tipologia delle prove di verifica Prove scritte e orali che permettano di valutare la conoscenza degli argomenti trattati e la capacità di applicare tali conoscenze. Prove scritte e orali che permettano di valutare la conoscenza degli argomenti trattati e la capacità di applicare tali conoscenze. Prove scritte i che permettano di valutare la conoscenza degli argomenti trattati e la capacità di applicare tali conoscenze. Prove orali volte a valutare conoscenza e capacità di esposizione Numero di prove Ore svolte assegnat (escluso e per verifiche ciascuna di prova recuper o) Una prova scritta e una prova orale 1 Una prova scritta e una prova orale 1 Una prova scritta e una orale 1 55 8 Richiami sugli insiemi 15 La circonferenza La probabilità Prove scritte i che permettano di valutare la conoscenza degli argomenti trattati e la capacità di applicare tali conoscenze. Prove orali volte a valutare conoscenza e capacità di esposizione Una prova scritta e una orale 1 Prove scritte i che permettano di valutare la conoscenza degli argomenti trattati e la capacità di applicare tali conoscenze. Prove orali volte a valutare conoscenza e capacità di esposizione Una prova scritta e una prova orale 1 Prove scritte i che permettano di valutare la conoscenza degli argomenti trattati e la capacità di applicare tali conoscenze. Saper classificare gli eventi in Saper classificare gli eventi in Prove orali volte a certi, impossibili, aleatori. certi, impossibili, aleatori. valutare Saper individuare lo spazio Saper individuare lo spazio conoscenza e probabilistico o universo. probabilistico o universo. capacità di Una prova scritta e una prova orale 1 Saper rappresentare in vari modi gli insiemi, sapere riconoscere l’insieme Conoscere i concetti universo, sapere individuare i fondamentali, conoscere le varie tipologie di sotto insiemi, sapere rappresentazione, conoscere individuare l’insieme le operazioni di intersezione, complementare sapere unione e differenza fra insiemi eseguire le operazioni di unione, intersezione e differenza fra insiemi. Conoscere la definizione di circonferenza come luogo geometrico. Conoscere l' equazione e grafico di una circonferenza. Conoscere le formule per determinare le coordinate del centro e il valore del raggio nota l’equazione della circonferenza e viceversa. Conoscere le posizioni reciproche circonferenzaretta. Conoscere la definizione di circonferenza come luogo geometrico. Conoscere l' equazione e grafico di una circonferenza. Conoscere le formule per determinare le coordinate del centro e il valore del raggio nota l’equazione della circonferenza e viceversa. Conoscere le posizioni reciproche circonferenzaretta. Saper rappresentare graficamente una circonferenza determinando il centro e il raggio. Saper determinare le posizioni reciproche fra rette e circonferenza. Rappresentare una circonferenza nel piano cartesiano data l’equazione Conoscere le definizioni di evento e di insieme universo. Conoscere la definizione di probabilità classica. Conoscere le definizioni di eventi compatibili ed eventi incompatibili. Saper rappresentare graficamente una circonferenza determinando il centro e il raggio. Saper determinare le posizioni reciproche fra rette e circonferenza. Rappresentare una circonferenza nel piano cartesiano data l’equazione Conoscere le definizioni di evento e di insieme universo. Conoscere la definizione di probabilità classica. Conoscere le definizioni di eventi compatibili ed eventi incompatibili. 56 13 Saper riconoscere dal valore della probabilità se l'evento è certo, impossibile o aleatorio. Saper riconoscere eventi compatibili ed eventi incompatibili. Aver acquisito i concetti di evento e di insieme universo. Saper determinare la probabilità di un evento certo, impossibile o aleatorio. Saper determinare la probabilità dell'evento contrario. Saper riconoscere dal valore della probabilità se l'evento è certo, impossibile o aleatorio. Saper riconoscere eventi compatibili ed eventi incompatibili. esposizione Empoli, 8 maggio 2014 Prof. Agrippino Musumeci 57 Materia: Educazione Fisica Comprendere il movimento c Per vivere in perfetto equilibrio Libro di testo adottato: Macroargomenti svolti nell’anno Ore Eventuali altre discipline coinvolte Insegnante: Classe 5° S Attività integrative o extrascolastiche svolte a supporto Prof./ssa Lucia Del Frate Anno Scolastico 2013/14 Obiettivi Obiettivi minimi richiesti per considerare il modulo/macroargomento/unità didattica superata Tipologia delle prove di verifica Numero di prove Ore svolte assegnate (escluso per ciascuna verifiche prova di recupero) Test motori e movimenti atti alla conoscenza di sé Presa di coscienza delle proprie potenzialità Test, proposta di Comprendere ed eseguire i movimenti più situazioni globali di semplici per riuscire a sfruttare al meglio lavoro o di esercizi le proprie potenzialità particolari - Schemi motori e qualità motorie di base Miglioramento,consolidamento e rielaborazione Alla verifica degli elementi di base l’alunno dimostra di disimpegnarsi con sufficiente padronanza ed esegue i gesti con il minimo sforzo Proposta di situazioni globali di lavoro o di esercizi particolari Parte dell’ora di lezione Parte della lezione - Potenziamento muscolare Tonificazione del sistema muscolare Esprimere semplici prestazioni di forza e eseguire esercizi in cui intervengono vari distretti muscolari in modo continuativo Proposta di situazioni globali di lavoro o di esercizi particolari Parte dell’ora di lezione Parte della lezione - Piccoli e grandi attrezzi Sperimentare, conoscere e acquisire nuove situazioni allo scopo di migliorare le qualità motorie Porsi in maniera positiva di fronte all’attrezzo e lavorarci in modo adeguato e coordinato Parte dell’ora di lezione Parte della lezione - Preacrobatica Superamento dell’ansia e della paura per crescere e migliorarsi emotivamente Parte dell’ora di lezione Parte della lezione - Attività sportive di squadra Conoscenza tecnica del gesto e aspetti del vivere civile Parte dell’ora di lezione Parte della lezione - Apparato scheletrico Paramorfismi e dismorfismi 4 totali 2 - Conoscenza degli argomenti Proposta di situazioni globali di lavoro o di esercizi particolari Proposta di Superare problemi di ordine psicologico e situazioni globali di adattarsi a situazioni di equilibrio precario lavoro o di esercizi e in continua variazione particolari Proposta di Conoscere ed eseguire i fondamentali di situazioni globali di squadra e dimostrare rispetto delle lavoro o di esercizi regole e dei compagni particolari Dimostra di conoscere i concetti fondamentali dell’apparato. Questionari a risposta multipla e domande aperte eseguiti in classe 10 ore 1ora 58 Materia: Tecnica amministrativa Insegnante: Libro di testo adottato: Ghigini, Robecchi – Tecnica amministrativa –Elemond Scuola & Azienda Prof. Carlo Caparrini Altri sussidi didattici: Macroargomenti svolti nell’anno Ore 10 Eventuali altre discipline coinvolte Attività integrative o extrascola-stiche svolte a supporto Obiettivi Obiettivi minimi richiesti per considerare il modulo/macroargomento/unità didattica superata Documenti della compravendita Conoscenza della fattura, del Compilazione di semplici fatture. DDT e dell’IVA. Compilazione della fattura a più aliquote con spese accessorie Il sistema azienda e la gestione aziendale Conoscere il sistema azienda e i suoi elementi, saper classificare le aziende in relazione ai vari criteri in cui possono essere raggruppate.. Conoscere le fondamentali funzioni aziendali. La gestione, i suoi settori e gli aspetti da analizzare. 18 Il patrimonio aziendale e l’inventario. Il reddito d’impresa e la sua determinazione Saper classificare le aziende in relazione ai vari criteri in cui possono essere raggruppate. Individuare i compiti svolti nell’ambito delle varie funzioni aziendali. Tipologia delle prove di verifica Numero di prove svolte (esclus o verifich e di recuper o) Ore assegnate per ciascuna prova verifiche strutturate: test, risposte aperte. Elaborati scritti, verifiche orali. 1 1-2 2 21 Individuare le manifestazioni finanziarie ed economiche. Il patrimonio aziendale e i suoi Interpretare semplici situazioni elementi: investimenti e patrimoniali. Classificare e finanziamenti. L’inventario. rappresentare gli elementi principali del patrimonio. 1 14 Determinare il reddito globale e Il reddito d’esercizio e la d’esercizio. Individuare la competenza economica dei competenza economica dei costi e dei ricavi. principali costi e ricavi. 1 59 La funzione amministrativa: rilevazioni aziendali, contabilità elementari, il bilancio d’esercizio. 10 Titoli di credito: cambiali e assegni DIRITTO La rilevazione come parte del sistema informativo. La contabilità aziendale. Gli obblighi contabili delle imprese. Rilevare semplici registrazioni nei conti. Conoscere la composizione ed il contenuto del bilancio d’esercizio. 1 Aspetti concettuali e normativi dei titoli di credito. Contenuto e compilazione di cambiali e assegni Compilazione di cambiali tratte e pagherò cambiari, di assegni bancari e circolari sul fronte e sul retro. 1 60 Materia: RELIGIONE Insegnante: Prof. Stefano Cigna Libro di testo adottato: Luigi Solinas, Tutti i colori della vita. ed. SEI Altri sussidi didattici: Macroargomenti svolti nell’anno ore Obiettivi Obiettivi minimi per Tipologia delle prove considerare il modulo/macroargomento/unità di verifica didattica superata 2 Avere conoscenze adeguate sullo sviluppo dei rapporti tra stato e Chiesa per comprendere la situazione attuale Avere una sufficiente conoscenza del cammino storico che ha portato Interrogazione orale. Osservazione sistematica dell’attenzione , all’attuale equilibrio tre Stato e partecipazione, interesse ed impegno Chiesa 1 Avere una sommaria conoscenza della posizione della Chiesa davanti al fascismo. Interrogazione orale. Osservazione sistematica dell’attenzione , partecipazione, interesse ed impegno 1 Acquisire una coscienza critica che Riuscire ad orientarsi in alcune permetta di orientarsi con spirito delle principali questioni etiche dei indipendente in alcune grandi nostri tempi questioni etiche dei nostri giorni Interrogazione orale. Osservazione sistematica dell’attenzione , partecipazione, interesse ed impegno 1 Conoscere il significato e la fenomenologia delle principali feste cristiane Interrogazione orale. Osservazione sistematica dell’attenzione , partecipazione, interesse ed impegno 1 Numero di prove svolte Storia della Chiesa: Potere temporale e potere spirituale nello Stato della Chiesa alla vigilia dell’unità d’Italia, la presa di Roma e i rapporti Stato – Chiesa, Il non expedit, Storia della Chiesa: La Chiesa davanti alle leggi razziali naziste e fasciste 6 La Chiesa nella Guerra Mondiale Morale sociale: Scienza e morale 3 I Cattolici in politica Razzismo e immigrazione Antropologia: la digntà umana, in cosa consiste. Dignità negata: la pena di morte Cristologia: 5 Il Natale: 7 Avere una sufficiente conoscenza del significato delle due feste. La Pasqua 61 10) Relazione finale a cura di ogni docente che specifichi composizione della classe, metodologie adottate, tipologie di verifica e valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento) I. I. S. “FERMI-DA VINCI” – Empoli - Anno Scolastico 2013/2014 – Classe 5°S MATERIE: ITALIANO E STORIA CLASSE V° S Indirizzo Servizi Sociali Docente: Prof. Luca Perlini La classe è composta di 18 studenti, 2 maschi e 16 femmine. Del gruppo fanno parte un alunno certificato che segue un percorso differenziato (per il quale si rimanda alla relazione degli insegnanti di sostegno e ai Pei) e un’alunna con una certificazione per DSA, che ha ottenuto le misure compensative e dispensative necessarie e per la quale si rimanda al piano educativo personalizzato di riferimento. Durante lo svolgimento dell’anno scolastico la classe ha manifestato disomogeneità e tensione al proprio interno, una motivazione allo studio limitata ed una partecipazione all’attività didattica assai intermittente ed eterogenea. Nei confronti del docente il comportamento si è mantenuto nel complesso corretto, con momenti di vivacità che talvolta hanno permesso l’integrazione della didattica con contributi personali di un certo interesse mentre altre volte, invece, si sono risolti in polemiche sterili. Anche la frequenza alle lezioni, salvo alcune eccezioni, non è stata sempre assidua, pur rimanendo globalmente nei limiti della regolarità. Per quel che concerne gli obiettivi prefissati, però, solo un ristretto numero di allievi è riuscito a raggiungerli con risultati soddisfacenti. Ciò è stato causato anche da diffuse carenze pregresse riscontrate nell’elaborazione scritta e orale, nell’interpretazione di testi complessi e nella rielaborazione critica dei contenuti. La maggior parte della classe, per ovviare a tali mancanze, ha affrontato lo studio in maniera mnemonica e acritica, finalizzata alle verifiche, così da acquisire una conoscenza delle due discipline limitata agli elementi essenziali. Per altri invece la mancata elaborazione personale ha determinato una preparazione lacunosa ed imprecisa. Soltanto un ristretto gruppo di studenti si è così distinto per costanza nello studio, interesse per le discipline, brillantezza espositiva e coerenza argomentativa. Gli argomenti delle lezioni sono stati svolti cercando di unire la classica esposizione “frontale” a lezioni maggiormente partecipate e discussioni guidate, finalizzate anche alla costruzione collettiva di schemi che agevolassero agli studenti la comprensione degli argomenti esposti. Anche nella lettura e nell’analisi dei testi in programma si è cercato di coinvolgere gli allievi il più possibile, così da sviluppare e favorire una minima forma di rielaborazione personale e di confronto fra le varie letture. Per quanto riguarda storia si è cercato, ove possibile, di approfondire alcuni momenti del programma attraverso audiovisivi (documentari e film). Va inoltre sottolineato che durante l’anno si sono svolte esercitazioni scritte sulla prima prova di maturità, con il commento sui vari elaborati e la consegna di dispense che chiarissero la struttura e le modalità di realizzazione dei testi. Le verifiche orali sono avvenute tramite interrogazioni che richiamassero il più possibile le modalità del colloquio orale dell’esame. Inoltre, il docente ha discusso con i singoli allievi gli argomenti delle tesine per l’esame di stato, fornendo gli elementi di base per l’elaborazione e la struttura del lavoro di “tesi”. Per quanto riguarda gli obiettivi minimi e le griglie di valutazione delle prove, sono stati applicati i criteri stabiliti con i colleghi di Dipartimento nelle riunioni per materie di ottobre 2013. La scala di valutazione si è basata sulla tabella di corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento prevista dal POF ed ha tenuto conto dell’interesse, della partecipazione, dell’impegno mostrato e dei progressi di ogni singolo alunno rispetto al livello di partenza. Empoli, 10 Maggio 2014 Prof. Luca Perlini 62 RELAZIONE FINALE CLASSE 5 S A.S. 2013/14 Disciplina: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA Docente: Prof.ssa MARY MALUCCHI La classe ha dimostrato, nel corso dell’anno scolastico, un comportamento disciplinare ambivalente che, pur manifestando una correttezza sostanziale nei confronti delle regole, degli insegnanti, dei compagni, ha tuttavia esibito momenti di polemica, scarsa coesione, distrazione, superficialità. Pur con alcune eccezioni, la presenza non è stata sempre costante, facendo registrare assenze (talvolta durante le verifiche scritte e orali), uscite anticipate ed entrate posticipate. La partecipazione e gli interventi attivi sono stati generalmente limitati: ad eccezione di un esiguo gruppo di alunni (che si distingue per capacità di analisi, sintesi ed espressione sia scritta che orale, sorrette da un efficace metodo di studio), la classe ha dimostrato un impegno mediocre, spesso finalizzato alle verifiche, con difficoltà di rielaborazione, argomentazione e collegamento fra gli argomenti. Le lezioni si sono basate, oltre che sullo studio del manuale, sulla lettura di brani estratti da saggi specialistici, di articoli di riviste e giornali, di schede fornite dall’insegnante, sulla visione di film tematici. Nella classe è presente un alunno diversamente abile che ha seguito una programmazione differenziata: N. A.: oltre allo studio individuale (seguito dall’insegnante di sostegno) ha partecipato alle lezioni mostrando interesse e attenzione agli argomenti proposti, raggiungendo discreti risultati nelle verifiche sia scritte che orali. Un’alunna ha esibito una certificazione per DSA ottenendo tutte le misure compensative e dispensative del caso, ma esibendo sempre coinvolgimento ed impegno ed ottenendo risultati sufficienti. L’allieva ha svolto verifiche scritte ed orali come gli altri e negli stessi tempi, non manifestando la necessità di tempi più lunghi (2 ore per i compiti, 6 per la simulazione). Durante il trimestre sono state effettuate due verifiche scritte ed una orale; durante il pentamestre tre verifiche scritte e due orali; inoltre, l’insegnante ha discusso con gli allievi degli argomenti delle tesine e analizzato schemi e mappe per l’esame di stato. Le verifiche scritte hanno previsto sia domande aperte sia lo svolgimento di temi; le interrogazioni orali sono state finalizzate, oltre che all’accertamento delle conoscenze degli argomenti, all’esercizio di capacità critiche e di rielaborazione personale. Tutte le verifiche scritte sono state accompagnate da una griglia di correzione che esplicitasse i criteri di valutazione. La scala di valutazione si è basata sulla tabella di corrispondenza tra voti e livello di apprendimento prevista dal POF; la valutazione finale tiene in considerazione l’impegno mostrato durante tutto l’anno scolastico, l’interesse verso la materia, la partecipazione alle lezioni, i progressi rispetto al livello di partenza. Empoli, 08/05/2014 L’insegnante Prof.ssa Mary Malucchi 63 RELAZIONE FINALE A.S. 2013-2014 CLASSE: 5° S – Indirizzo: Servizi Sociali MATERIA: Lingua e Civiltà Inglese DOCENTE: Claudia Colella La classe è composta da 18 studenti (16 femmine e 2 maschi), di cui un alunno diversamente abile che segue una programmazione differenziata stabilita in sede di PEI. Dal punto di vista disciplinare, gran parte della classe tende a distrarsi facilmente e ad essere piuttosto rumorosa, rendendo quindi necessari frequenti richiami da parte dell’insegnante. La partecipazione all’attività didattica e l'impegno nello studio non sono sempre stati soddisfacenti e adeguati in quanto caratterizzati da una certa discontinuità. Inoltre, la maggior parte degli alunni ha concentrato lo studio nei periodi immediatamente precedenti alle verifiche scritte e/o orali, pertanto la conoscenza della materia, nel complesso, risulta mediamente solo sufficiente, e solo pochi alunni, grazie a un metodo di studio ben organizzato, interesse per la disciplina e buone competenze linguistiche, sono riusciti a conseguire risultati nel complesso più che buoni. Il resto della classe ha invece utilizzato un metodo di studio prevalentemente mnemonico e quindi non è stata in grado di rielaborare in modo completamente autonomo gli argomenti svolti. Le maggiori difficoltà si sono riscontrate nella produzione orale, per il miglioramento della quale l’insegnante ha realizzato schemi e riassunti, volti a facilitare anche la memorizzazione dei contenuti. Purtroppo la leggerezza con cui alcune alunne hanno affrontato lo studio della materia non ha consentito loro di progredire nell’apprendimento. Per questo motivo, l’insegnante ha deciso di non proporre il breve modulo di letteratura previsto in sede di programmazione. Gli strumenti didattici utilizzati sono costituiti principalmente dal libro di testo, fotocopie integrative e schemi alla lavagna. Sul piano della metodologia didattica adottata, il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali, dialogate e induttive. Le verifiche sono state scritte e orali. Complessivamente, sono state svolte due prove scritte ed una orale nel trimestre e sono previste (ancora da completare) tre prove scritte e due orali nel pentamestre. Le verifiche scritte sono state composte inizialmente da testi di reading comprehension riguardanti gli argomenti di indirizzo, mentre a partire già dal trimestre sono state somministrate prove con domande aperte sul modello della Terza Prova dell’Esame di Stato. Tramite le verifiche orali si è voluta invece verificare la capacità di interagire in un contesto relativo all’ambito e la capacità di rielaborare oralmente i testi proposti. La valutazione è stata sia di tipo formativo, per permettere una verifica in itinere dell'apprendimento e consentire un'eventuale rivalutazione delle strategie metodologiche adottate, sia di tipo sommativo. Inoltre, nella valutazione finale si è tenuto conto anche della partecipazione, dell'impegno e della progressione di ciascun alunno rispetto alla situazione di partenza. Per quanto riguarda la valutazione è stata adottata la griglia di corrispondenza tra giudizi e valutazioni prevista dal POF, come concordato dal consiglio di classe in sede di stesura del documento di classe; relativamente agli obiettivi minimi, sono stati applicati i criteri stabiliti di comune accordo con i colleghi di dipartimento nella riunione per materie. Empoli, 9 Maggio 2014 L’Insegnante Prof.ssa Claudia Colella 64 RELAZIONE FINALE CLASSE V S Professionale Servizi sociali Docente: Concetta Schipani Materia: Cultura medico-sanitaria a.s.: 2013/2014 La classe è composta da 18 allievi (16 femmine e 2 maschi). Un allievo segue un percorso differenziato, per il quale si rimanda alla relazione dei docenti di sostegno e al PEI. Un’allieva presenta un DSA, in particolare una forma di dislessia; per le misure dispensative e compensative adottate si rimanda al Piano Educativo Personalizzato elaborato dal C.d.C. La classe è eterogenea: alcuni studenti hanno mostrato interesse e impegno costanti, metodo di studio adeguato, discreta capacità di rielaborazione e di confronto tra i diversi contenuti disciplinari; alcuni, a causa della partecipazione e dell’impegno discontinui, mostrano una preparazione piuttosto superficiale; infine sono presenti allievi che, per lacune nella preparazione di base, metodo di studio inadeguato o impegno discontinuo, presentano difficoltà di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale dei contenuti. Mediamente il livello di preparazione è sufficiente. Anche la partecipazione alle lezioni e l’interesse per la disciplina sono stati eterogenei, alcuni allievi hanno contribuito con diversi interventi alle spiegazioni, stimolando discussioni collettive; il lavoro svolto in classe è risultato generalmente proficuo. Dal punto di vista disciplinare non sono mancati episodi di distrazione, e talvolta di disturbo della lezione da parte di alcuni alunni, ma nel complesso tutti hanno mantenuto un comportamento disponibile al dialogo educativo. La frequenza alle lezioni è risultata abbastanza regolare. Il programma è stato svolto secondo quanto previsto nel piano di lavoro. Per quanto concerne la metodologia, oltre alla lezione frontale interattiva e all’uso del libro di testo come strumento base per lo studio dei contenuti specifici, si è fatto ricorso a letture di approfondimento, analisi di casi clinici, esercitazioni scritte per casa e in classe, individuali o per piccoli gruppi, ricerche in Internet. Le verifiche scritte sono state inizialmente di tipo misto (vero/falso, scelta multipla, completamento, corrispondenze, domande aperte) poi prevalentemente a trattazione sintetica di argomenti, di tipologia equivalente a quella della terza prova d’esame. Le verifiche orali sono avvenute tramite interrogazioni. Per quanto riguarda gli obiettivi minimi e le griglie di valutazione delle prove, sono stati applicati i criteri stabiliti con i colleghi di Dipartimento nelle riunioni per materie di ottobre 2013. La scala di valutazione si è basata sulla tabella di corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento prevista dal POF e nella fase finale ha tenuto conto dell’interesse, della partecipazione, dell’impegno mostrato, dei progressi di ogni singolo alunno rispetto al livello di partenza. Empoli, 13 maggio 2014 L’insegnante Concetta Schipani 65 RELAZIONE FINALE CLASSE 5 S – TSS A.S. 2013/14 Disciplina: DIRITTO ED ECONOMIA Docente: Prof.ssa TERESA AIELLO La classe si compone da 18 alunni, 16 femmine e 2 maschi. Il livello generale della classe, all’inizio dell’incarico, era appena sufficiente; essa è apparsa abbastanza eterogenea per interesse, motivazione allo studio e preparazione. L’impegno nello studio non è stato sempre soddisfacente in quanto caratterizzato da una certa discontinuità: gli alunni hanno concentrato lo studio nei periodi immediatamente precedenti alle verifiche scritte e/o orali. Spesso profitto ed interesse si sono evidenziati in maniera piuttosto modesta nonostante le continue sollecitazioni. La conoscenza della materia, nel complesso risulta mediamente sufficiente, solo alcuni riescono ad utilizzare un adeguato linguaggio tecnico, proprio della disciplina. Da un punto di vista disciplinare, alcuni allievi hanno mostrato una eccessiva vivacità, rendendo più complesso lo svolgersi delle lezioni; alcuni hanno partecipato più attivamente alle lezioni, fatta eccezione per alcuni che hanno continuato a mostrare disinteresse. Il lavoro didattico è stato attuato con lezioni frontali, discussioni in classe, che hanno affrontato gli argomenti con l’obiettivo di attualizzare e trasferire quindi le regole teoriche nella vita quotidiana. Il lavoro ha avuto l’intento di trasmettere agli alunni non solo la conoscenza dei contenuti, ma anche l’importanza della flessibilità e della disponibilità all’aggiornamento, la consapevolezza dei processi evolutivi della società ed il riscontro continuo con la realtà. Il programma di Diritto si è basato prevalentemente sull’analisi del diritto civile e commerciale (imprenditore, impresa, azienda, segni distintivi dell'azienda, contratto e i suoi elementi, società di persone e di capitali) Il programma di Economia ha avuto come oggetto prevalentemente il Sistema economico e lo Sviluppo economico. Le verifiche sono state scritte ed orali. Quelle scritte programmate e svolte sono state prevalentemente di tipologia equivalente a quella della terza prova d’esame deliberata poi dal C.d.C. Le verifiche orali hanno teso ad accertare, oltre al livello di conoscenza, le capacità espressive, di rielaborazione, di analisi critica dell’argomento proposto ed un adeguato uso del linguaggio proprio delle discipline, anche con specifiche analisi degli articoli del Codice Civile. Gli obiettivi disciplinari di conoscenza sono stati raggiunti da tutti gli alunni; anche se per alcuni si registrano fragilità nella rielaborazione e nell’analisi. Empoli, 10 Maggio 2014 Prof.ssa Teresa Aiello 66 DISCIPLINA: MATEMATICA Docente: Prof. Agrippino Musumeci CLASSE: V SEZ.: S Premessa La classe risulta composta da 18 studenti di cui uno con programmazione differenziata e una con DSA. Più precisamente 16 sono femmine e 2 sono maschi. Nell’ambito delle finalità educative, esplicitate nella programmazione collegiale per le 5^ classi, la presente mostra in maniera succinta come le stesse sono state tradotte ed organizzate. Occorre precisare che nell’attuazione della programmazione si è tenuto conto di due problematiche contrastanti: Da un lato, l’importanza che la matematica riveste nel mondo moderno: la diffusione dell’informatica, l’alta tecnologia in tutti i settori dei servizi, l’organizzazione stessa della vita sociale. Dall’altro un livello culturale modesto. All’inizio dell’anno è stato rilevato che le competenze di base assimilate e sedimentate erano sufficienti solo per alcuni, mentre altri mostravano lacune e difficoltà operative di mero calcolo. Si è riscontrata in generale una non sempre adeguata partecipazione all’attività didattica. La frequenza nel corso dell’anno è stata appena sufficiente e ottimale è stato il rapporto docentealunni. Obbiettivi didattici programmati Stimolare le capacità logico-linguistiche, mettere in grado gli allievi di trasferire le conoscenze acquisite con lo studio della matematica nelle discipline dell’area professionale, utilizzare procedure matematiche e sviluppare capacità di analisi e di sintesi. Obbiettivi raggiunti A tal proposito occorre premettere alcune cose importanti e che possono essere riassunti nei seguenti punti: • La situazione riscontrata in generale come livelli di ingresso dei singoli alunni non solo in termini di conoscenze, non solo in termini di competenze ma anche nelle semplici capacità operative e di calcolo risultava molto modesta; • Che il tempo a disposizione avuto per l’azione didattica, rispetto a quello potenzialmente disponibile, è stato decurtato per motivi diversi: per gli stage aziendali le lezioni frontali anno avuto inizio a ottobre; pausa didattica per recupero debito contratto nel primo trimestre e prove ad esso relative ed in parte anche a maggio una sovrapposizione dell’orario settimanale con impegni didattici trasversali e pluridiscilinari; • Buona parte del gruppo classe ha mostrato impegno e concentrazione discontinui. Per i motivi di cui sopra l’azione didattica ha avuto per buona parte dell’anno scolastico come oggetto il recupero delle conoscenze e delle competenze non assimilate nella programmazione dell’anno precedente e solo nell’ultima parte si è potuto trattare parte di quanto previsto in sede di programmazione iniziale. Gli alunni, per gli argomenti svolti, hanno raggiunto sostanzialmente per la maggior parte di essi solo gli obbiettivi minimi e solo pochi hanno capacità di rielaborare eventuali problematiche proposte in maniera autonoma. Le conoscenze e le competenze conseguite sono per la maggioranza valutabili con la sufficienza. Si denota la presenza di qualche alunno con capacità vicine al discreto ed una sola allieva con giudizio quasi buono. La maggior parte della 67 classe ha una conoscenza della disciplina limitata agli elementi essenziali. Non può essere taciuto il fatto che tranne pochissimi quasi nessuno possiede un metodo di studio veramente autonomo. Contenuti Premesso che ogni argomento affrontato è stato sempre ripreso nel corso dell'anno scolastico, la tabella sottostante fornisce, in linea di massima, i contenuti disciplinari e le ore dedicate ad ogni argomento specifico. ARGOMENTO ORE Richiami sui radicali 3 Equazioni di 1° e 2° grado 10 Disequazioni di 1° e 2° grado intere e fratte, sistemi di disequazioni. 14 Richiami sugli insiemi 8 La circonferenza 15 La probabilità 13 Lezioni frontali e lezioni partecipate sono stati i metodi didattici adottati. Molto tempo è stato dedicato al ripasso degli argomenti affrontati e alla correzione degli esercizi. Varie le pause al fine di consolidare quanto trattato. Il libro di testo adottato è stato affiancato da appunti e da fotocopie. Le verifiche, scritte e orali, sono state effettuate per stabilire conoscenze e competenze operative acquisite e per valutare il livello di esposizione raggiunto dagli allievi. EMPOLI, 8 Maggio 2014 Prof. Agrippino Musumeci 68 RELAZIONE DI EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: Prof.ssa Lucia Del Frate La classe è costituita da 18 studenti (16 femmine e 2 maschi). Uno degli studenti ha seguito una programmazione differenziata riferita al PEI. Purtroppo in questo ultimo anno scolastico, lo studente, soprattutto per motivi di salute, ha partecipato saltuariamente alle attività di palestra, per cui gli obiettivi da me proposti all’inizio dell’anno sono stati conseguiti solo parzialmente. La metodologia per sviluppare le attività di lavoro ha visto l’uso di attività libere e spontanee, globali e analitiche, di tipo intuitivo e deduttivo. Le varie unità didattiche sono state ripetute più volte nel corso dell’anno e comunque organizzate in successione temporale in modo da dare a tutti più occasioni di lavoro. Nel corso dell’anno sono state svolte numerose verifiche per controllare se l’obiettivo intermedio o finale dell’attività svolta era stato raggiunto totalmente, parzialmente, o non era stato conseguito. Accanto a strumenti di verifica come test che hanno permesso di tradurre in dati numerici il livello conseguito, è stato dato particolare rilievo all’osservazione degli studenti in situazioni più globali, nelle quali essi hanno potuto mettere in evidenza la loro capacità di gestione dello spazio e del tempo. Nell’insieme la valutazione è risultata essere sommativa di elementi oggettivi e di altri quali il comportamento, l’impegno e la partecipazione. Il profitto in generale, ad eccezione di pochi casi, risulta mediamente sufficiente, ed anche la partecipazione alle lezioni, per alcune studentesse, è stata limitata allo stretto indispensabile. La classe, nel corso degli anni, non ha evidenziato un carattere omogeneo, quanto piuttosto una persistente suddivisione in sottogruppi che non ha facilitato lo svolgimento delle lezioni. Comunque nei confronti dell’insegnante l’atteggiamento è risultato sempre rispettoso. L’insegnante Lucia Del Frate 69 Relazione finale Classe 5 S Anno Scolastico 2013/2014 Materia: Tecnica amministrativa Docente: Carlo Caparrini La classe 5 S è composta da 18 alunni, 16 femmine e 2 maschi, di cui un alunno segue una programmazione differenziata. La classe ha dimostrato una partecipazione al dialogo educativo piuttosto mediocre e non sempre attiva e costante; nel complesso ha evidenziato un modesto interesse per la disciplina. Lo studio della tecnica amministrativa mira a fornire allo studente conoscenze adeguate e aggiornate delle strutture pubbliche e private, delle modalità del loro funzionamento e degli adempimenti a cui sono tenute. Questa disciplina, prevista negli ultimi due anni del corso di studio “servizi sociali-vecchio ordinamento” (due ore in quarta e tre ore in quinta), viene trattata in modo non molto approfondito dato l’esiguità delle ore e la sostanziale differenza da tutte le altre materie oggetto di studio, eccettuato un legame interdisciplinare con l'insegnamento di diritto ed economia. Questa “estraneità” della disciplina rispetto alle altre ha creato notevoli ostacoli a molti studenti che hanno incontrato difficoltà d’apprendimento, soprattutto nella parte applicativa, non avendo assimilato nel corso di studio un ragionamento logico di stampo economico. L’impegno nello studio non è sempre stato soddisfacente in quanto caratterizzato da una certa discontinuità: gli alunni hanno concentrato lo studio nei periodi immediatamente precedenti alle verifiche scritte e/o orali. Pertanto la conoscenza della materia, nel complesso, risulta mediamente appena sufficiente in quanto solo alcuni alunni riescono a cogliere gli aspetti fondamentali della materia di studio e a fare gli opportuni collegamenti interdisciplinari utilizzando un adeguato linguaggio tecnico, proprio della disciplina. Una modesta parte delle classe possiede un metodo di studio efficiente e ben organizzato, ma la maggior parte evidenzia una certa dispersività, utilizzando un metodo di studio prevalentemente mnemonico e quindi non è in grado di rielaborare in modo completamente autonomo gli argomenti svolti. Un ristretto numero di alunni ha acquisito un soddisfacente livello di competenze e capacità, inteso come gestione autonoma delle competenze acquisite e buone abilità nelle limitate applicazioni tecnico operative; gli altri trovano a volte difficoltà sia nell’esprimere che nell’applicare in modo personale i contenuti proposti. Sul piano della metodologia didattica adottata, il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali, dialogate e induttive, proponendo anche esempi reali volti a suscitare la curiosità degli allievi. Sono state svolte esercitazioni relative alla parte applicativa della materia. In linea di massima, il programma è stato svolto in aderenza alla traccia ministeriale e al Piano di Lavoro presentato all’inizio dell’anno scolastico. Gli strumenti didattici utilizzati sono costituiti principalmente dal libro di testo e dalle esercitazioni svolte in classe. Per le verifiche scritte sono state adottate diverse modalità: prove strutturate, semi-strutturate, a risposta a aperta ed esercizi da svolgere. In tema di valutazione è stata adottata la griglia di corrispondenza tra giudizi e valutazioni prevista dal POF, come concordato dal consiglio di classe in sede di stesura del documento di classe ad ottobre 2013; relativamente agli obiettivi minimi, sono stati applicati i criteri stabiliti di comune accordo con i colleghi di dipartimento nella riunione per materie di settembre 2013. Il comportamento della classe, infine, non ha evidenziato particolari problemi disciplinari nei confronti del docente né problemi di convivenza tra gli studenti. Empoli, 9 maggio 2014. Prof. Carlo Caparrini 70 Relazione della classe 5 sez. S professionale sociosanitario Professor Cigna Stefano Materia: Religione Profilo della classe: Gli alunni della classe 5 S si avvalgono dell’insegnamento di Religione nel numero di 9 su 18 . L'alunno portatore di handicap si avvale dell'Irc ma il suo deficit gli ha sempre permesso una normale partecipazione alla lezione; per lui si rimanda alla sezione dedicata del documento di presentazione della classe. Gli alunni hanno sempre mostrato interesse per la partecipazione alla lezione e nel complesso hanno raggiunto un livello di attenzione partecipazione e capacità di analizzare e rielaborare i contenuti più che sufficiente. Gli alunni hanno dato vita ad un gruppo classe sufficientemente amalgamato nonostante differenze sia sul piano della personalità, del profitto che dell’impegno. La partecipazione in classe è stata generale e vivace e la frequenza è stata abbastanza buona con alcune eccezioni. Modalità di svolgimento delle lezioni.: Le lezioni sono state svolte in maniera frontale nella prima fase di presentazione di ogni argomento, per poi passare alla discussione guidata. In molti casi si è fatto uso di materiale multimediale e dell’uso della Lim. Le verifiche sono state tutte orali valutando l’attenzione, partecipazione ed impegno alle lezioni, dando particolare importanza agli interventi e ricorrendo a domande specifiche solo per coloro che non si proponevano autonomamente. Profitto conseguito: La lezione in classe è stata abbastanza produttiva e gli alunni si sono lasciati coinvolgere sia dalle lezioni frontali che dalle discussioni guidate; l’uso di brevi spezzoni multimediali e dell’uso della LIM è stato particolarmente gradito e stimolante per cui si può affermare che il profitto è complessivamente più che sufficiente ed il alcuni casi anche buono. 71
© Copyright 2024 Paperzz