· LUGLIO/AGOSTO 2014 · 3,50 E In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN1125-1549 N°382 Robot e automazione, quali trend di mercato Salewa progetta moschettoni hi-tech Col Compasso d’Oro si premia il design DOSSIER INDUSTRIA MEDICALE ORGANIZZATO DA: FOC PACKA U S GING LA MOSTRA IL CONVEGNO I LABORATORI In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile confrontarsi con l’attuale offerta commerciale. Nel corso della giornata si susseguiranno seminari tecnici tenuti dalle aziende espositrici della durata di 30 minuti ciascuno. Nati con il proposito di offrire gratuitamente cultura e conoscenza in una modalità semplice e in grado di dare un ritorno di immagine alle aziende che si metteranno in gioco proponendo il corso. CON IL PATROCINIO DI: Quest’anno Machine Automation punterà i riflettori sul mondo del Packaging con particolare riferimento alle applicazioni per i settori Food & Beverage e Life Science. In questi ambiti l’utilizzo di sistemi di automazione smart, di controlli ‘embedded’ sempre più performanti, unitamente all’impiego di tecnologie per l’identificazione e la tracciabilità, si rivela un fattore competitivo a cui chi opera nel settore manifatturiero.Dal punto di vista tecnologico, il focus sarà su componenti e sistemi per l’identificazione e la tracciabilità in produzione quale chiave di volta per migliorare la qualità dei prodotti e ottimizzare i processi in linea e a fine linea. Le tecnologie per la visione artificiale giocano un ruolo importante al servizio di queste funzioni e saranno tra i protagonisti di MA – Machine Automation 2014. A CHI SI RIVOLGE L’evento si rivolge a manager, tecnici, progettisti, specialisti e opinion leader che operano nel mondo produttivo in qualità di costruttori OEM, costruttori di impianti e linee di produzione, system integrator, utilizzatori finali (automotive, meccanica, elettronica/ elettrotecnica, alimentare, energia, farmaceutico, chimico ecc.) e fornitori di servizi ad elevato valore (studi di progettazione, R&S ecc.). Per aderire Online all’indirizzo ma.mostreconvegno.it La partecipazione ai seminari, alla mostra e ai laboratori è gratuita. Tutta la documentazione sarà disponibile on-line. GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2014 Come arrivare a IBM Client Center – Segrate MI Auto Tangenziale Est – Linate uscita nr. 6. Seguire indicazioni Aeroporto. Al semaforo in prossimità dell’aeroporto girare verso sinistra procedendo CON LA COLLABORAZIONE DI: sulla S.S. Paullese. Alla terza rotonda girare verso destra seguendo le indicazioni per Paullo-Peschiera Borromeo. Percorrere l’intera circonvallazione e alla prima rotonda girare a sinistra per l’ingresso in IBM. Coordinate per uso del GPS: Lat. 45.466 – Long. 9.295 +45° 27’57.60”, + 9° 17’42.00” Treno Milano Centrale - Navetta gratuita da e per Lambrate Metropolitna Linea 2 (verde) fino alla stazione di Lambrate, poi Navetta gratuita fino a IBM IBM Client Center – Circonvallazione Idroscalo 20090 Segrate MI Perr in P Pe inf informazioni f o rmaz form aziio i o nii 49976533 – 335 276990 Tel 02 49976533335276990 [email protected] – ma.mostreconvegno.it ORGANIZZATO DA: FOC PACKA U S GING LA MOSTRA IL CONVEGNO I LABORATORI In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile confrontarsi con l’attuale offerta commerciale. Nel corso della giornata si susseguiranno seminari tecnici tenuti dalle aziende espositrici della durata di 30 minuti ciascuno. Nati con il proposito di offrire gratuitamente cultura e conoscenza in una modalità semplice e in grado di dare un ritorno di immagine alle aziende che si metteranno in gioco proponendo il corso. CON IL PATROCINIO DI: Quest’anno Machine Automation punterà i riflettori sul mondo del Packaging con particolare riferimento alle applicazioni per i settori Food & Beverage e Life Science. In questi ambiti l’utilizzo di sistemi di automazione smart, di controlli ‘embedded’ sempre più performanti, unitamente all’impiego di tecnologie per l’identificazione e la tracciabilità, si rivela un fattore competitivo a cui chi opera nel settore manifatturiero.Dal punto di vista tecnologico, il focus sarà su componenti e sistemi per l’identificazione e la tracciabilità in produzione quale chiave di volta per migliorare la qualità dei prodotti e ottimizzare i processi in linea e a fine linea. Le tecnologie per la visione artificiale giocano un ruolo importante al servizio di queste funzioni e saranno tra i protagonisti di MA – Machine Automation 2014. A CHI SI RIVOLGE L’evento si rivolge a manager, tecnici, progettisti, specialisti e opinion leader che operano nel mondo produttivo in qualità di costruttori OEM, costruttori di impianti e linee di produzione, system integrator, utilizzatori finali (automotive, meccanica, elettronica/ elettrotecnica, alimentare, energia, farmaceutico, chimico ecc.) e fornitori di servizi ad elevato valore (studi di progettazione, R&S ecc.). Per aderire Online all’indirizzo ma.mostreconvegno.it La partecipazione ai seminari, alla mostra e ai laboratori è gratuita. Tutta la documentazione sarà disponibile on-line. GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2014 Come arrivare a IBM Client Center – Segrate MI Auto Tangenziale Est – Linate uscita nr. 6. Seguire indicazioni Aeroporto. Al semaforo in prossimità dell’aeroporto girare verso sinistra procedendo CON LA COLLABORAZIONE DI: sulla S.S. Paullese. Alla terza rotonda girare verso destra seguendo le indicazioni per Paullo-Peschiera Borromeo. Percorrere l’intera circonvallazione e alla prima rotonda girare a sinistra per l’ingresso in IBM. Coordinate per uso del GPS: Lat. 45.466 – Long. 9.295 +45° 27’57.60”, + 9° 17’42.00” Treno Milano Centrale - Navetta gratuita da e per Lambrate Metropolitna Linea 2 (verde) fino alla stazione di Lambrate, poi Navetta gratuita fino a IBM IBM Client Center – Circonvallazione Idroscalo 20090 Segrate MI Perr in P Pe inf informazioni f o rmaz form aziio i o nii 49976533 – 335 276990 Tel 02 49976533335276990 [email protected] – ma.mostreconvegno.it SE NOI vogliamo creare trasporti sostenibili, troveremo la soluzione nel mare? Materiali bioplastici dalle alghe – un sogno che può divenire realtà grazie anche al nostro software. Molti innovatori utilizzano le INDUSTRY SOLUTION EXPERIENCES di Dassault Systèmes per verificare l’impatto reale delle proprie idee. Le potenzialità della tecnologia virtuale 3D stanno rivelando soluzioni innovative per creare e produrre parti di auto a partire da materie prime non convenzionali e biodegradabili. Quanti altri segreti racchiude il mare? Per comprendere il presente ed esplorare il futuro, serve una bussola molto speciale. 3DS.COM/TRANSPORTATION Maggiore durata di esercizio I cuscinetti orientabili a rulli schermati SKF Explorer possono aumentare considerevolmente la durata di esercizio in ambienti contaminati. Questi tipi sono pre-lubrificati con un grasso specificamente formulato per cuscinetti e dotati di tenute striscianti ad alta efficienza. Le tenute proteggono i cuscinetti e il lubrificante dagli agenti contaminanti, che potrebbero altrimenti causare il cedimento prematuro dei cuscinetti. Questi cuscinetti possono essere considerati lubrificati a vita in molte applicazioni. In tutti gli altri casi, eliminando o prolungando gli intervalli di rilubrificazione, possono inoltre consentire una drastica riduzione dei costi di acquisto, di applicazione e di smaltimento dei grassi. Per saperne di più usate il codice QR o visitate il sito skf.com/SRB The Power of Knowledge Engineering ® SKF è un marchio registrato del Gruppo SKF | © Gruppo SKF 2014 RIV MECC OGGI_SRB 2014_Clessidra_210x297.indd 1 10/06/14 09:43 PG istituz 50anni_A4_ITA 15/02/14 10.50 Pagina 1 FIFTY YEARS UNDERLINED IN RED Mezzo secolo di valori che hanno caratterizzato la nostra storia. Mezzo secolo di successi, esperienze e sfide affrontate con passione. La storia di Camozzi è la storia di una squadra fatta di tanti collaboratori di talento che hanno contribuito ad un successo determinato dalla volontà e dalla convinzione dei propri mezzi, in una competizione che diviene sempre più avvincente e complessa e, proprio per questo, ancora più affascinante. Società del Gruppo Camozzi www.camozzi.com EDITORIALE LUCA ROSSI Patrimonializzare per rilanciare Per Banca d’Italia la patrimonializzazione è la chiave di volta per rilanciare il nostro sistema imprenditoriale. Un percorso che deve correre ovviamente in parallelo con quello delle riforme strutturali per il rilancio della crescita del Paese cui il Governo (attraverso il Decreto Competitività) deve mettere mano, e che agevolerebbero il reperimento di capitali di rischio e incoraggerebbero gli imprenditori a impegnare risorse proprie. Secondo l’istituto di credito nazionale, infatti, servirebbero 200 miliardi di euro di aumento del patrimonio per rendere le nostre imprese più robuste, mettendole così al pari dei grandi competitor europei. Le indicazioni di Banca d’Italia prevedono che a questo aumento di capitale dovrebbe corrispondere una pari riduzione del debito, volano che permetterebbe di liberare le imprese da un’eccessiva dipendenza dal credito bancario che oggi è pari al 64% dell’indebitamento complessivo. Un percorso necessario, anche a detta della stessa Confindustria, che indica come troppo fragile il nostro tessuto industriale. Lo scorso anno sono state 57mila le società di capitale che hanno cessato l’attività produttiva. Gli investimenti fissi lordi continuano a calare, cumulando una flessione di quasi il 15% nell’ultimo triennio e di quasi il 27% dal 2007. Pesanti sono stati, ovviamente, i contraccolpi subiti dal sistema industriale nazionale e dal quale proviene quasi per intero il milione di persone che tra il 2007 e il 2013 ha perso il lavoro. In controluce una inversione di tendenza si può comunque vedere nella stima, fatta da via Nazionale, che individua come nel 2013 il patrimonio netto delle società non finanziarie sia cresciuto di 35 miliardi. Spinta determinata da condizioni favorevoli dei mercati finanziari e in parte proprio dall’Ace (l’aiuto alla crescita economica) che, nel biennio 2012-2013, ha consentito a quasi il 40% delle aziende con più di 20 addetti di aumentare il patrimonio netto (200mila le aziende che lo hanno fatto nel 2011). progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 7 Fai Filtri: in una parola la flessibilità La capacità di aggiornare i prodotti in funzione delle esigenze del mercato è una caratteristica Fai Filtri, che si estende a tutti gli aspetti collaborativi: la nostra flessibilità spazia dalla progettazione alle consegne rispettando sempre la vostra soddisfazione. La gamma oleodinamica è una dimostrazione di flessibilità, con le serie CS, CTT, CSP, CSG, CSD, filtri e cartucce per linee di aspirazione, ritorno e mandata d’impianti idraulici, con filtrazione fino a 3 micron assoluti e portate fino a 360 lt/min. Fai Filtri: A Quality Filtration Company R FAI FILTRI s.r.l. - Filtri e Componenti per Applicazioni Industriali Strada Provinciale Francesca, 7 - 24040 Pontirolo Nuovo (BG) - Italy - Tel. ++39 0363 880024 Fax ++39 0363 330177 - [email protected] - www.faifiltri.it layout13buoni.indd 7 A Quality Filtration Company 29-05-2013 12:22:18 7 Editoriale Patrimonializzare per rilanciare L. Rossi Scenari 32 Le strategie di Siemens A colloquio con Gian Luca Sacco, marketing director South & Central Europe di Siemens Industry Software. A. Alessandri La multinazionale ha comunicato la sua vision 2020. Economia 18 Un’industra che riparte T. Morosini Nel 2014 le aziende di Anie Automazione prevedono una crescita del settore attorno al 7%. Economia 22 Il mercato della robotica I. Fassi Nel 2013 sono stati venduti a livello mondiale 179.000 robot industriali, un incremento del 12%. Scenari 26 Sinergie di gruppo Eventi 40 Lo stile è a Milano Scenari 36 Confrontarsi sull’innovazione A. Alessandri Si è svolta, a Milano, la XXIII edizione del premio Compasso d’Oro. G. Peloso La simulazione Ansys spazia dall’industria sportiva fino all’aerospace, automotive e medicale. Eventi 42 SPS Italia conferma il successo E. Castello Cala il sipario sulla quarta edizione di SPS IPC Drives Italia: numeri e tendenze emersi dall’edizione 2014. Scenari 38 La conoscenza inizia qui G. Peloso Economia 46 Curare il mercato L. Galli Fluidmec si è affermata nella componentistica oleodinamica e pneumatica. La passione nel fare impresa. Scenari 30 Integrazione di competenze Software 48 Le frontiere della simulazione S. Calabrese Da Control Techniques, Leroy Somer ed E.M.S. Elettro Multi Service nasce Emerson Industrial Automation Italy. DOSSIER T. Bosotti Un rapporto del Centro studi di Assobiomedica ci permette di dare uno sguardo al settore biomedicale. A. Zaninelli Diverse tecniche di simulazione sono oggi disponibili per gli operatori sanitari: INDUSTRIA MEDICALE dalla realtà aumentata fino a specifici software 3D. Automazione 52 Il prototipo fai da te A. Alessandri Uno studio di product design utilizza il SOMMARIO PROGETTARE 48 26 N. 382 LUGLIO-AGOSTO 22 32 36 39 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 9 DOSSIER Automazione 60 Progettati per la vittoria INDUSTRIA MEDICALE C. Dal Corno Nell’era del 3D avanzato, marchi e squadre nel mondo dello sport utilizzano il software di Dassault Systèmes. servizio Protomold di Proto Labs per aiutare le persone non vedenti. automatiche con i modelli Tandem plus. Meccanica 74 Forza sotto controllo S. Calabrese Per la raccordatura di tubi combinati, con curve strette, è adatta la pressa Tubomatic S77ES sviluppata da OP. Automazione 64 Un casco sportivo intelligente Meccanica 54 Attrezzature di assistenza più moderne A. Alessandri Sfruttando la tecnologia M2M dell’italiana Eurotech, Sensuss ha sviluppato sensori per caschi di football, hockey o lacrosse. A. Alessandri SKF ha progettato e realizzato componenti per la movimentazione delle attrezzature di assistenza medicale. Rassegna Filtri 78 Un componente che allunga la vita a cura di S. Viviani Un filtro mirato è il primo passo per garantire il buon funzionamento dell’impianto. Materiali 68 Il moschettone hi-tech Materiali 56 I polimeri per l’industria medicale G. Peloso Per le vie ferrate Salewa è in grado di offrire le attrezzature più avanzate, dai materiali all’ergonomia. G. Ciardelli, S. Sartori I campi di applicazione dei polimeri in ambito medico sono numerosi Esempi di dispositivi disponibili sul mercato. RUBRICHE Meccanica 72 La giusta forza 10 Elenco inserzionisti 14-76 News M. Cavuoto Schunk amplia la gamma delle morse 81 Contatti utili SOMMARIO PROGETTARE N. 382 LUGLIO-AGOSTO 60 68 10 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 65 72 74 INVENTATO IN ITALIA APPREZZATO IN TUTTO IL MONDO *Il pianoforte fu inventato in Italia nel 1698 da Bartolomeo Cristofori Pneumax l’automazione italiana apprezzata nel mondo Il valore del made in Italy www.pneumaxspa.com INSERZIONISTI AZIENDA PAG. AIRTAC 17 BELLINI 21 CAMOZZI 6 CPM 13 DASSAULT SYSTEMES II COPERTINA EICHENBERGER GEWINDE 24 ENSINGER ITALIA 66 F.LLI TOGNELLA 35 FAI FILTRI 8 GIMATIC I COPERTINA MAYR ITALIA IV COPERTINA MESSE STUTTGARD 28 OMT 25 PARKER HANNIFIN 59 PNEUMAX 11 SEW EURODRIVE 29 SKF INDUSTRIE 5 IN COPERTINA · LUGLIO/AGOSTO 2014 · 3,50 E In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN1125-1549 N°382 Attenta alle nuove esigenze nel campo della robotica per applicazioni Medicali e Farmaceutiche Gimatic SpA presenta MPPM, MPTM ed MRE. I nuovi attuatori sono certificati ISO04 dal prestigioso istituto di test Fraunhofer, poichè adatti per lavorare in camere bianche e ambienti a bassissimo contenuto di micro particelle di polvere in sospensione, fino ad un livello Air Cleanliness Class 4 secondo ISO 146441 (MPPM). Tale peculiarità si aggiunge alle molteplici caratteristiche che rendono gli attuatori elettrici Gimatic all’avanguardia nel mercato della manipolazione. I nuovi attuatori elettrici sono semplici da usare. La semplicità d’uso deriva dal fatto che non necessitano di alcuna programmazione poiché è Robot e automazione, quali trend di mercato 12 Salewa progetta moschettoni hi-tech Col Compasso d’Oro si premia il design progettare 382 • DOSSIER INDUSTRIA MEDICALE LUGLIO/AGOSTO 2014 stato sapientemente integrato il circuito all’interno del corpo. Gli attuatori elettrici, garantiti per 10 milioni di cicli senza manutenzione, si presentano con un layout d’interfaccia versatile e compatibile con gli altri sviluppi meccatronici di Gimatic. I prodotti sono conformi alle Direttive Europee (CE) e i packaging realizzati in linea con le vigenti Direttive Ambientali di smaltimento. GIMATIC Srl Via Enzo Ferrari 2/4 25030 Roncadelle Brescia [email protected] www.gimatic.com www.giovettiadv.com www.cpmbearings.com QUALITÁ SERVIZIO Italy 20834 Nova Milanese (MB) Via Brodolini, 26 Tel. +39 0362 363411 [email protected] FLESSIBILITÁ competitività MADE IN ITALY CPM • Progettare RMO_COMPETITIVITA.indd 1 04/02/14 15:35 Nuovo ad per BTicino Franco Villani è il nuovo amministratore delegato di BTicino, subentrando nella posizione a Paolo Perino, chiamato dal gruppo Legrand ad assumere il ruolo di direttore della business unit Building Systems. Perino conserva la carica di presidente e la responsabilità delle funzioni industriali dell’azienda, mentre il neo ad Villani manterrà a interim anche la posizione di direttore commerciale BTicino. CARRIERE NEWS Fibra di carbonio per il nuotatore La famiglia dei costumi Arena Powerskin Carbon si arricchisce di un nuovo componente: il Carbon-Flex si aggiunge al Carbon-Pro. Arena ha integrato la fibra di carbonio nella trama del tessuto Powerskin Carbon-Pro e Carbon-Flex. La fibra di carbonio si blocca quando viene raggiunto un certo livello critico di estensione, senza per questo compromettere l’elasticità del costume né impedire la piena libertà di movimento. La speciale rete protettiva realizzata in fibra di carbonio regola l’estensione e si irrigidisce quando il tessuto raggiunge una soglia critica di tensione. Questo consente di esercitare massima compressione su masse muscolari specifiche, aumentando supporto e controllo solo nei punti in cui è necessario Spazio ai giovani in Whirlpool Whirlpool continua a scommettere sui giovani con la nomina del quarantenne Luca Cardani a nuovo direttore Selling Way ed european key accounts. Laureato in Economia e Commercio e in Whirlpool dal 1999, con ruoli di crescente responsabilità in area marketing, Cardani si occuperà anche del coordinamento per l’attuazione del progetto globale Go-to-market, riportando al vice presidente Centro Europa Whirlpool Emea Paolo Conte. e tutto questo senza limitare la libertà di movimento. Il posizionamento strategico dei taping elasticizzato e delle termosaldature, garantisce massima potenza nelle partenze e nelle virate, aumentando efficienza e velocità. Il tessuto (155g/sqm), dalle alte prestazioni in cui le fibre elastiche sono intrecciate attorno a una speciale rete interamente realizzata in fibra di carbonio, conferisce al tessuto un rapporto ottimale forza-peso, garantendo quindi massima velocità e potenza. La maggiore resistenza riduce drasticamente la possibilità di danneggiamento dovuta a estrema tensione nel momento in cui il costume viene indossato e lo speciale trattamento repellente riduce notevolmente l’attrito. Fluoroplastici distribuiti per l’Italia DuPont Chemical and Fluoroproducts (DC&F) estende al settore dei fluoroplastici la collaborazione con Garzanti Specialties, distributore milanese dei prodotti dell’azienda da 50 anni, per offrire ai clienti attuali e potenziali dei settori automobilistico, aerospaziale, farmaceutico, dell’industria dei semiconduttori e dei componenti elettronici un livello di servizio ancora migliore, avvalendosi della forte presenza commerciale e della competenza tecnica di Garzanti Specialisties, unitamente alle prestazioni elevate e innovative offerte dalle resine fluoroplastiche di DuPont. “I nostri partner commerciali svolgono un ruolo fondamentale per veicolare ai nostri clienti il valore della gamma di soluzioni a marchio Teflon fluoroplastics - spiega Marcel Vandennoort, business director DC&F per l’area Emea -, e siamo convinti che Garzanti Specialties rappresenti la scelta giusta come partner per crescere in Italia”. 14 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 Assofluid ha un nuovo presidente Domenico Di Monte (Camozzi SpA) è il nuovo presidente Assofluid - Associazione Italiana dei Costruttori ed Operatori del Settore Oleoidraulico e Pneumatico - e rimarrà in carica per il prossimo triennio. Domenico di Monte è nato a Montichiari (BS) il 13 aprile 1978, sposato con due figlie, laurea in Ingegneria Gestionale presso l’Università degli Studi di Brescia. Dal 2007 è Marketing Manager presso Camozzi SpA, azienda leader nel settore della componentistica e dell’automazione pneumatica. Precedentemente ha lavorato come consulente direzionale nell’area Strategia e Marketing di ITM Consulenza e come Area Manager Italia presso A&T Europe. Dal 2011 è membro del Consiglio Direttivo di Assofluid con delega alle attività di marketing e nel 2013 è stato eletto vice presidente del Cetop (Comitato Europeo delle Trasmissioni Oleoidrauliche e Pneumatiche - federazione europea che raggruppa le associazioni nazionali del settore Fluid Power, rappresentando oltre 1000 aziende) con delega alla Commissione Economica. Parallelamente all’attività aziendale, dal 2006 collabora con l’Università degli studi di Bergamo come docente di Marketing Industriale nell’ambito del Master in Marketing Management per l’Impresa Internazionale. NEWS Assosport: i dati del comparto Si è svolta lo scorso giugno l’assemblea annuale di Assosport, l’Associazione nazionale dei produttori di articoli sportivi che riunisce 127 aziende. Luca Businaro (in foto) è stato confermato nel suo ruolo di presidente per il prossimo biennio. I dati sull’andamento del mercato elaborati da Cerved Group, delineano un quadro positivo: i ricavi aggregati 2013 delle aziende associate toccano i 4 miliardi e 345 milioni di euro (+3%) e tiene sostanzialmente l’occupazione, quasi 12.700 addetti (-2%). Secondo i dati forniti a diminuire nettamente è il margine operativo lordo, che segna -43%. Tra le principali problematiche che le aziende si trovano ad affrontare ci sono il costo del lavoro e quello delle materie prime e dell’energia più alti in Europa. Il 74% del fatturato delle aziende arriva dall’export, soprattutto nei confronti degli USA che sono il primo Paese destinatario dei prodotti. Alcuni dati sull’esportazione: cresciuta del 7% nel 2013, un trend che si rafforza nel primo trimestre 2014 che segna addirittura un +15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Mobilità su due ruote da borsa È pronto il prototipo della Bike Intermodal, bici pieghevole a pedalata assistita nata da un progetto finanziato dalla UE per 1,58 milioni di euro e dall’idea della start-up italiana fondata da Tecnologie Urbane: l’innovativa bici, studiata per agevolare la mobilità nelle città europee, pesa solo 7,5 kg e si ripone e trasporta in un contenitore di appena 50 x 40 x 15 cm. La bicicletta intermodale coniuga design pionieristico e tecnologie di produzione innovative, con modello vicino al mondo automotive: componenti in numero limitato riciclabili al 100%, robustezza e impiego di materiali resistenti e leggeri. Al centro, un telaio pretensionato che si apre e chiude come il carrello di un aereo, in alluminio pressofuso o magnesio, e cavi nautici, con l’idea di usare grafene per alleggerire ancora la struttura, e un motore progettato ad hoc da Maxon Motors per non aggiungere eccessivo peso: anche con motore, la bici pesa la metà di una normale pieghevole senza power-assist, occupando 1/5 dello spazio. Costo tra i 500/800 euro e i 1.300 con power-assist, con trattative con produttori automotive in corso per inserire il prototipo sul mercato. Bosch Rexroth cresce in Africa e Sud America Bosch Rexroth rafforza la propria presenza in Africa e in Sud America con due rilevanti operazioni che rafforzano la capacita di presidiare settori in espansione e rispondere alle attese dei mercati. Andiamo con ordine: in Africa acquisendo una partecipazione del 50% del suo partner di vendita Hytec Holdings (Pty), una consociata interamente controllata del Gruppo Tesuco. Hytec Holdings ha generato un fatturato di quasi 1 miliardo di rand (circa 63 milioni di euro) nel corso dell’anno fiscale 2013/2014 con circa 675 dipendenti. L’operazione, che è soggetta ad approvazione normativa, consoliderà il posizionamento di Hytec come fornitore e produttore di componenti idraulici e di automazione e soluzioni fluid power in Africa. Bosch Rexroth avrà la possibilità di aumentare la sua partecipazione nel corso dei prossimi anni, fino al 100% del Gruppo Hytec. Le 31 filiali di Hytec assicurano una presenza di qualità in Sud Africa, Ghana, Mozambico, Namibia e Zambia. Bosch Rexroth rafforza la sua presenza nel mercato sudamericano con la divisione idraulica di Maestranza Diesel. L’acquisizione della divisione idraulica dell’impresa Maestranza Diesel S.A. con sede a Santiago del Cile è soggetta all’approvazione finale da parte delle autorità competenti. Secondo le affermazioni di Karl Tragl, presidente di Bosch Rexroth AG: “Con questa acquisizione Bosch Rexroth rafforza le sue attività come fornitore di servizi nel settore dell’automazione in Sud America”. L’impresa Maestranza collabora con Bosch Rexroth come partner per le aree di distribuzione e assistenza tecnica, prestando particolare attenzione all’area delle mobile application, nell’ambito dei motori idraulici, pompe e valvole. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 15 NEWS Comau festeggia con Volvo L’automazione è completa Comau partecipa all’evento Volvo che celebra i 50 anni di produzione di automobili nello stabilimento di Torslanda. Durante i festeggiamenti, Volvo mette in mostra gli aspetti più importanti del suo nuovo stabilimento di produzione TA3, tra cui una nuova linea di assemblaggio basata su Opengate, l’innovativa tecnologia Comau che aumenta l’efficienza e ottimizza la produttività. Il progetto TA3 è stato lanciato nel mese di aprile 2013, quando Volvo Cars ha affidato a Comau la progettazione, l’installazione e la messa in funzione di diverse nuove linee, tra cui una linea di assemblaggio, una linea di saldatura respot sottoscocca, la linea di montaggio del tetto, la linea di saldatura laser e il posizionamento del sistema di ricircolo dell’aria. Lavorando in collaborazione con un team esteso di progetto, che ha compreso Volvo ei suoi partner esterni, la linea è stata costruita sulla Bosch Rexroth ha esposto diverse soluzioni innovative a SPS/IPC/ Drives, come la tecnologia Open Core Engineering, soluzione integrata di automazione PLC e nuove tecnologie IT, con standard aperti, software preprogrammati, funzioni di monitoraggio e la tecnologia di interfaccia Open Core Interface, per implementare programmi java come applicazioni native e integrare smart device in automazione. Sono stati presentati anche i pannelli di comando Multi-Touch Rexroth IndraControl V, che introducono in automazione il comando gestuale di smartphone e tablet adattato agli ambienti di lavoro gravosi, base della struttura Opengate di Comau, un sistema modulare che garantisce elevata ripetibilità e può gestire fino a sei moduli diversi per la massima flessibilità e un rapido ritorno sull’investimento. L’architettura compatta e snella permette una saldatura a punti ad alta densità e può ospitare fino a 18 robot di saldatura in una sola isola. La configurazione installata impiega al momento un totale di 10 robot di saldatura con un tempo totale di ciclo sulla linea ridotto a soli 85 secondi. “È un piacere mostrare come la nostra tecnologia venga utilizzata all’interno del nuovo stabilimento TA3 e contribuire a celebrare il 50 ° anniversario di uno degli impianti di produzione storici Volvo - spiega Maurizio Cremonini, responsabile Marketing di Comau -. I risultati raggiunti attraverso l’utilizzo della nostra tecnologia Opengate sono veramente impressive e illustrano l’importanza dell’innovazione tecnologica e l’ottimizzazione dell’efficienza di produzione all’interno di un ambiente di produzione altamente flessibile e automatizzato”. Per dimostrare il suo approccio globale al manifatturiero avanzato, Volvo presenterà un sistema di assemblaggio completo, gran parte del quale è stato fornito da Comau. La simulazione è dotata della tecnologia avanzata del processo di automazione che comprende il sistema ComauFlex VersaPallet per la realizzazione della scocca con trasferimento veloce integrato nella linea. e la tecnologia ad azionamenti decentralizzati IndraDrive Mi, per azionamenti in totale sicurezza senza quadro elettrico, con funzionalità come Safe Torque Off e SafeMotion, e interfaccia Multi-ethernet per gestire tutti i più comuni protocolli su uno stesso hardware. Infine, il sistema IndraMotion for Handling, che può essere corredato con Operation App, per consentire il comando macchina tramite tablet, sfruttando l’utilizzo intuitivo delle app per smart device. 16 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 Soluzioni ibride targate Moog Moog ha portato all’ultima SPS IPC Drives Italia l’innovativo sistema ibrido EHA, attuatore elettro-idrostatico che combina tecnologia idraulica ed elettromeccanica: ridotti consumi del sistema elettrico, alimentato solo quando necessario, con facile accumulo di energia per il movimento failsafe, e alta affidabilità dell’idraulica. EHA integra software, relativo controller e le parti elettriche e idrauliche, senza componenti pneumatici o idraulici ausiliari, riducendo consumi, tempi di fermo e rischi d’incendio, senza perdite d’olio né contaminazione ambientale. Nato per il settore aeronautico, è poi stato perfezionato per altre applicazioni come lavorazione della plastica e power generation. Moog ha inoltre presentato in anteprima l’Inverted Roller Screw, vite a rulli satelliti inverted, in cui il movimento avviene lungo l’asse della madrevite, riducendo le dimensioni dell’attuatore: la parte non rotante può infatti essere impiegata per applicare direttamente il carico, integrandosi con il rotore diminuendo il numero di componenti per la trasmissione del moto, con capacità di carico, velocità di rotazione e rapporti di accelerazione superiori. Premio Bonfiglioli 2014 Anche per il 2014 Bonfiglioli Riduttori sceglie di premiare giovani laureati che abbiano sviluppato tesi su argomenti rilevanti per il successo del Made in Italy nel settore della meccatronica applicata, mettendo a disposizione uno stage remunerato di sei mesi nell’ambito dei Premi di laurea promossi dal Comitato Leonardo. I Premi di Laurea sono un’iniziativa che il Comitato Leonardo promuove ormai dal 1997, grazie al sostegno dei propri associati, e che nel tempo ha permesso di premiare oltre 200 brillanti laureati di altrettanti istituti universitari in tutto il Paese. Per partecipare al bando sarà necessario inviare il modulo di partecipazione al concorso, la ricerca in formato elettronico, una breve sintesi della stessa insieme a una lettera di accompagnamento a firma del relatore e il CV completo del candidato alla segreteria generale del Comitato Leonardo (via Liszt 21- 00144 Roma, tel. 0659927990 segreteria@comitatoleonardo. it) entro e non oltre il 31 Ottobre 2014. http://www.comitatoleonardo.it/it/premi-di-laurea/premi-di-laurea-comitatoleonardo Ordine in officina L’ingresso di un ufficio, di uno stabilimento o di un’officina sono il biglietto da visita dell’attività. Cura, ordine e pulizia influiscono positivamente sulla percezione del cliente che ne varca la soglia. Perché non presentare quindi un tocco di cura del dettaglio proprio già davanti alla porta di ingresso? Oltre all’abbigliamento da lavoro, protettivo e ai panni, Mewa offre infatti agli utenti di qualsiasi settore, un efficiente servizio di fornitura di zerbini, ovunque si dia importanza all’aspetto ordinato e pulito degli ambienti, a cominciare dall’area di ingresso. Come funziona? Il sistema è quello, ormai collaudato, del full-service: con il consulente Mewa l’utente sceglie gli zerbini nella quantità necessaria e li usa finché Mewa, come preventivamente concordato e calendarizzato, non verrà a ritirarli per lavarli e sostituirli con altrettanti zerbini perfettamente puliti. Se poi dopo uso e lavaggi prolungati dovessero avere un aspetto logoro, il produttore penserà a sostituirli con altri nuovi. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 17 ECONOMIA Un’industria che riparte TIZIANO MOROSINI Nel 2014 le aziende di Anie Automazione prevedono una crescita del settore che potrebbe attestarsi attorno al 7%. Vi sono segnali incoraggianti sia per la domanda interna, che da alcuni mesi ha dato segni di ripresa dopo diversi cicli negativi, sia dalle esportazioni che si prevedono in forte aumento verso Paesi come Stati Uniti, Medio Oriente e Asia Nel corso del 2013 l’instabilità del-lo scenario macroeconomico neii principali mercati si è riflessa an-che sull’andamento dell’industria a elettronica italiana, comprensiva a delle tecnologie per l’ICT. All’interno dell’elettronica italia-na, nel 2013 il comparto dell’au-tomazione industriale manifattu-riera e di processo ha mostrato o una maggiore capacità di tenuta,, registrando un incremento del vo-lume d’affari complessivo del 3,9% % a valori correnti. Tale variazione segue un 2012 2 più critico (-7,0% la variazione dell fatturato totale nel 2012). Segnalii di maggiore recupero sono emersii nella seconda metà del 2013, gra-zie al rafforzamento dello scenario o nei mercati di sbocco a più alto o potenziale. 18 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 In conseguenza di tali dinamiche a fine 2013 l’industria italiana fornitrice di tecnologie per l’automazione è espressione di un volume d’affari complessivo di 3,7 miliardi di euro. Pur con indicazioni di recupero, il comparto è ancora lontano dal ritmo di crescita a due cifre mostrato nella prima fase della ripresa nel biennio 2010-2011. Nel dettaglio dei segmenti sono emersi andamenti differenziati, con tassi di crescita positivi per il networking industriale, motoriduttori e encoder rotativi. La domanda di soluzioni innovative ed efficienti ha trainato queste tendenze. In corso d’anno il segmento del telecontrollo ha invece mantenuto segnali di sofferenza. L’andamento complessivo dell’industria fornitrice di tecnologie per l’automazione industriale ha risentito in misura determinante della tenuta della domanda espressa dai settori clienti più innovativi e globalizzati, in particolare dai produttori di macchine. Questi comparti beneficiano di una lunga tradizione di internazionalizzazione, che ne ha permesso in anticipo rispetto alla media del manifatturiero il consolidamento delle posizioni competitive nei nuovi mercati ad alto tasso di industrializzazione. È questo, ad esempio, il caso della regione asiatica, che ha visto negli ultimi anni crescere in misura significativa la base manifatturiera non solo in grandi player come la Cina ma anche in molti Paesi dell’area emergente. Un clima migliore Il traino dell’export L’incidenza dell’export sul fatturato totale raggiunge in molti comparti della meccanica strumentale quote vicine all’80%. Questa caratteristica consente da un lato di superare parzialmente nel breve termine i vincoli di una domanda interna debole, dall’altro lega strettamente la sostenibilità settoriale di lungo periodo alla dipendenza dal canale estero. L’evoluzione della domanda rivolta ai costruttori di macchine - e lungo la catena del valore alle tecnologie abilitanti correlate fra cui l’automazione industriale - resta pertanto strettamente legata alle mutevoli esigenze dello scenario. Nelle più recenti previsioni Sace per il biennio 2014 e 2015 le esportazioni italiane di beni strumentali potranno beneficiare dell’effettiva ripresa di produzione e investimenti nei principali Paesi avanzati e dei crescenti fenomeni di industrializzazione nelle economie emergenti. Nello scenario previsionale la domanda di tecnologie e di innovazione rivolta all’industria italiana resta frammentata ed eterogenea, originando sempre più da un insieme variegato di Paesi distribuiti nei diversi continenti. Per questo motivo l’evoluzione della domanda si mantiene più sensibile ai mutamenti dello scenario. Il ruolo centrale assunto nel periodo più recente dai nuovi mercati nel mix delle esportazioni di tecnologie italiane ha altresì favorito una crescente specializzazione dell’offerta di beni strumentali. L’attenzione all’innovazione e alla ricerca di soluzioni ‘customizzate’ continua a fornire un contributo importante per la competitività dell’industria italiana sui mercati esteri. In questo contesto si colloca la continuativa attività di ricerca portata avanti negli ultimi anni dal comparto dell’automazione industriale, che ha permesso fra l’altro l’applicazione delle tecnologie ad ambiti non tradizionali. Nonostante le incertezze dello scenario, il canale estero ha mantenuto anche nel 2013 un ruolo importante a sostegno dello sviluppo dell’automazione industriale manifatturiera e di processo. Le esportazioni indirette In chiusura d’anno le esportazioni di tecnologie per l’automazione hanno registrato un incremento annuo del 3,7 % (+2,8% l’analoga variazione nel 2012). Sull’evoluzione di comparto si è riflessa positivamente anche la tenuta delle esportazioni indirette, grazie alla Giuliano Busetto (nella foto) presidente di Anie Automazione commenta con un moderato ottimismo i più recenti trend di mercato:”Questo rinnovato clima di maggiore fiducia che si è confermato nei primi mesi dell’anno in corso ci proietta verso un 2015 che auspichiamo possa essere ancora migliore - ha dichiarato - naturalmente alcuni aspetti critici permangono: l’accesso al credito e le difficoltà nella gestione dei pagamenti da parte della clientela diffusa, l’assenza di importanti investimenti Capex sul mercato domestico, che non sempre può essere compensata da una vitalità nell’esportazione dei nostri costruttori di macchine automatiche e impianti e, non ultima, la mancanza di un piano nazionale in grado di rivitalizzare la nostra struttura industriale che, seppure avvicinata da Francia e Inghilterra, rappresenta pur sempre la seconda potenza manifatturiera in Europa”. Il presidente è convinto che l’automazione sia il DNA dell’industria, la chiave di successo delle imprese manifatturiere e ne rappresenti l’elemento di innovazione tecnologica, permettendo la realizzazione di linee e prodotti altamente competitivi sui mercati internazionali e aumentando l’efficienza in termini di capacità, flessibilità produttiva e risparmio energetico. “Siamo alle porte di una nuova rivoluzione industriale, comunemente definita Industry 4.0 – ha detto Busetto - dove l’informatizzazione e la connettività, accompagnate da una domanda di produzione in costante variazione e adattabilità alle richieste personalizzate dell’utenza finale, troveranno forte applicabilità nei concetti di fabbrica intelligente, time-to market sempre più veloci, simulazione e modellizzazione dell’intero processo produttivo”. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 19 ECONOMIA capacità degli operatori a valle di cogliere opportunità nei mercati più dinamici. Pur con andamenti differenziati nei singoli Paesi, la generale debolezza della domanda europea - area verso cui si rivolgono oltre la metà delle vendite estere di tecnologie per l’automazione industriale - ha continuato a penalizzare la performance esportativa complessiva dell’industria italiana. In corso d’anno maggiori spunti di crescita sono originati dai mercati extra europei, verso cui si sono orientate nel tempo le strategie di internazionalizzazione delle imprese. Fra i mercati che hanno fornito un più ampio sostegno alla tenuta delle esportazioni di comparto si annoverano Medio Oriente e Asia orientale. In quest’ultima area ha mostrato una elevata vitalità il mercato cinese, divenuto nel 2013 quinto Paese di sbocco delle tecnologie italiane. Sostanzialmente stabile sui livelli del 2012 la domanda proveniente dal continente americano. La debolezza della domanda interna 20 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 ha continuato a riflettersi anche sulle importazioni di tecnologie per l’automazione (-2,1% nel 2013). Pur con indicazioni di miglioramento, nella prima metà del 2014 lo scenario macroeconomico globale continua a mostrare elementi di incertezza. Fra i fattori che potranno sostenere la ripresa internazionale si annoverano la tenuta delle principali economie emergenti e il rafforzamento della crescita nel mercato statunitense. Nelle attese il riavvio del commercio mondiale, pur mantenendosi a tassi inferiori alla media di lungo periodo, potrà svolgere un ruolo centrale per l’effettivo consolidamento dello scenario. In questo contesto si preannuncia per l’economia italiana una lenta fase di uscita dalla crisi, guidata dall’export e in cui restano elevati i rischi di nuovi avvitamenti al ribasso. Un nuovo slancio della domanda interna continua a essere ostacolato dalla debolezza di consumi e investimenti, dalle difficoltà nel mercato del lavoro e dalla perdu- rante restrizione del credito. A ciò si aggiungono gli effetti drammatici e difficilmente colmabili che la crisi ha avuto in questi ultimi anni sul tessuto industriale italiano, con la perdita di capacità produttiva anche nei settori più avanzati. Nel 2014 la fragilità del mercato domestico continua a limitare il recupero dei principali settori manifatturieri. Maggiori spunti di crescita potranno originare per l’industria italiana dal canale estero, grazie al rafforzamento degli scambi globali. Le attese sull’andamento di ordini e produzione delle imprese industriali italiane intercettano queste tendenze. Il miglioramento del contesto macroeconomico nei principali mercati di sbocco che si rifletterà sulle esportazioni dirette e indirette - potrà fornire un significativo sostegno anche alla tenuta dell’industria italiana dell’automazione manifatturiera e di processo. Nodo importante per la crescita di comparto si conferma l’effettivo recupero della domanda nell’area europea. Sono Harolbio e sono nato ecologico. La mia natura mi rende il lubrificante ideale per la lavorazione dei metalli. Sono completamente atossico e biodegradabile e in fase di lavorazione non produco pericolose nebbie che lasciano residui viscosi sui pavimenti e che minacciano la salute dei lavoratori. Per quanto riguarda le performance sono superiore ai comuni oli lubrificanti. Ho un elevato punto di infiammabilità ed un ridotto coefficiente d’attrito che mi garantisce un ottimo potere lubrificante e una migliore qualità del taglio. Inoltre posso farti risparmiare in energia mentre rallento i tempi di usura degli utensili. Per questi motivi e per tutti gli altri che puoi scoprire sul mio sito www.harolbio.it, sono il lubrificante amico del lavoratore, dell’ambiente e della tua azienda. Harolbio. Un futuro più verde per il metalworking. ECONOMIA Il mercato della robotica IRENE FASSI 2013 Nel 2013 sono stati venduti a livello mondiale 179.000 robot industriali, registrando un incremento del 12% rispetto al 2012. A livello europeo, il mercato ha visto un incremento del 5% nelle vendite, raggiungendo, con oltre 43.000 unità vendute, i livelli del 2011. Qui di seguito anche i dati di Asia e Australia Dopo l’arretramento registrato gistrato nell 2012, l’industria italiana della robo-tica è tornata a crescere. Lo evidenzia chiaramente l’analisi deii dati, raccolti da Siri (Società Italiana a di Robotica Industriale), elaboratii dal Centro Studi & Cultura di Impre-sa di Ucimu-Sistemi per produrre e presentati nel corso di una conferen-za stampa in occasione di Lamiera a 2013. All’incontro, ospitato nell’am-bito dell’evento espositivo dedicato o alle macchine utensili lavoranti con n tecnologia a deformazione, in scena a a Bologna lo scorso maggio, sono in-tervenuti: Rezia Molfino, presidente e Siri, Domenico Appendino, vicepresi-dente Siri e Prima Industrie e Stefania a 22 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 Pigozzi responsabiPigozzi, le Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-Sistemi per produrre. Questo trend positivo è in linea con l’andamento mondiale del mercato della robotica. Nel 2013, infatti, sono stati venduti a livello mondiale 179.000 robot industriali, registrando un incremento del 12% rispetto al 2012. A livello europeo, il mercato ha visto un incremento del 5% nelle vendite, raggiungendo, con oltre 43.000 unità vendute, i livelli del 2011. Livelli record di vendite sono stati registrati anche in Asia e Australia (oltre 100.000 unità, con un incre- mento del 18% rispetto al 2012), nelle Americhe (oltre 30.000 unità, l’8% in più rispetto al 2012) e in Africa (più 87%, con 700 unità). In Italia sono stati installati nel corso del 2013 4.679 robot, per il 72,8% di importazione. La produzione Per quanto riguarda invece la produzione di robot, in termini di unità, nel 2013, sono stati prodotti in Italia 2.781 robot, per un fatturato complessivo pari a 490 milioni di euro, il 5,2% in più rispetto al 2012. Di questi, circa la metà è stato destinato ai mercati stranieri. Il rapporto export su produzione è cresciuto, passando dal 38,6% del 2012, al 39,8% del 2013. Il risultato è stato determinato sia dal positivo riscontro delle esportazioni, cresciute, dell’8,3%, a 195 milioni, sia da quello delle consegne sul mercato interno, salite, del 3,1%,a 295 milioni. Anche il consumo italiano ha registrato segno positivo, +4,9%, per un valore pari a 515 milioni di euro. Dall’analisi dei risultati preliminari delle ‘world robot statistics’, presentate a Monaco lo scorso 4 giugno, in occasione della fiera Automatica, dal presidente della Federazione Internazionale di Robotica (IFR), l’italiano Arturo Baroncelli, è emerso che anche gli ordini nel primo quadrimestre 2014 sono aumentati significativamente da industrie di tutti i comparti, pertanto ci si attende che i volumi di vendita cresceranno con trend analogo nel 2014. Come per gli anni precedenti, anche nel 2013, in Italia, le principali aree applicative dei robot sono risultate quelle della manipolazione e della saldatura, che hanno rappresentato rispettivamente, in termini di unità, il 68,3% e il 17% del consumo totale. La manipolazione comprende tutte quelle funzioni connesse con stampaggio, pressofusione, spostamento pezzi, misura e controllo; la saldatura, invece, è legata principalmente ad attività di unione di parti metalliche e si rivolge soprattutto al settore automotive. Anche a livello mondiale il settore trainante è l’automotive, che registra una crescita costante intorno al 22% annuo degli investimenti in automazione e robotica, in particolare in Germania, Cina e Stati Uniti. Nel 2013, le vendite di robot per il settore automotive sono aumentate del 5%. Anche i comparti alimentare e farmaceutico hanno aumentato in modo sostanziale gli investimenti in automazione nel 2013. L’industria elettronica, che ha visto un picco nei consumi di robot nel 2013, ha già aumentato del 9% gli ordini di robot nel primo quadrimestre del 2014. Il futuro, le stime Si stima che una forte spinta per un’ulteriore crescita del comparto dell’automazione e robotica sarà data dalla presenza di robot facili da usare e da integrare. Un settore emergente è quello legato alla collaborazione uomomacchina: robot che lavorano insieme all’operatore umano non solo nella fabbrica ma anche in ambienti non produttivi, capaci di comprendere istruzioni in linguaggio umano progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 23 Come le grandi, solo più piccole… M1:1 viti a ricircolo di sfere in miniatura ECONOMIA (gestuale, vocale, grafico) e hanno componenti modulari e ‘plug and produce’. Questo consente anche a programmatori non esperti di programmare e integrare robot nel processo. Tuttavia, un grosso sforzo deve essere fatto nella direzione dell’interazione sicura, dato che il robot collabora con l’uomo senza barriere. Per questo, sono stati e sono tuttora in via di sviluppo, robot leggeri dotati di sistemi di guida basati su visione e integrazione di sensori che li rendano più adattabili all’ambiente circostante. L’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO) sta preparando una norma per definire i requisiti di sicurezza nella collaborazione uomo-robot. E siamo solo all’inizio. Interessante è poi l’analisi relativa alla ripartizione per tipologia di robot. Particolarmente diffusi sono i robot articolati, in grado di svolgere operazioni complesse grazie alla flessibilità di movimento assicurata dai bracci che operano come strumenti antropomorfi. Nel 2013, in Italia, sono stati prodotti 1.935 unità di robot articolati che vengono poi impiegati per saldare e verniciare. Seguono i robot cartesiani (612 unità), utilizzati nei processi pick and place, per movimentare pezzi. Cosa dire Viti per ogni applicazione 100 % Swiss made Eichenberger Gewinde AG 5736 Burg Svizzera T: +41 62 765 10 10 www.gewinde.ch Svizzera Pad. 3, 14 Stand C mettiamo in moto. in tutto il mondo Secondo l’indagine condotta dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-Sistemi per Produrre, il parco robot installato in Italia nel 2013 conta 94.790 unità. Lombardia e Piemonte ospitano, ciascuna, più del 30% delle imprese del comparto. Nel confronto tra le due prime regioni per presenza di unità produttive, il Piemonte precede di gran lunga la Lombardia per contributo al fatturato di comparto, coprendo il 64,3% del totale (contro il 6,3% della Lombardia, preceduta anche dall’Emilia Romagna, 23,8%). Per concludere segnaliamo i principali driver per l’automazione sono: efficienza energetica e nuovi materiali, per esempio i compositi a base carbonio, che richiedono nuovi sistemi produttivi; la competitività globale, che richiede maggiore qualità e produttività; mercati consumer in espansione, che richiedono un aumento delle capacità produttive; diminuzione del ciclo di vita dei prodotti e aumento della gamma prodotti (mass customization), che richiede sistemi di automazione sempre più flessibili; miglioramento della qualità del lavoro, tramite la sostituzione degli operatori umani con quelli robotici per lo svolgimento di compiti ripetivitivi, pericolosi e noiosi, che non possono essere svolti in sicurezza dall’uomo. I.Fassi, ricercatrice CNR Itia e consigliere Siri. W E N ACCUMULATORI Progettiamo e costruiamo accumulatori per soddisfare ogni Vostra esigenza SCAMBIATORI DI CALORE FILTRAZIONE ACCESSORI ACCOPPIAMENTI ELASTICI FLANGE - RACCORDI - BLOCCHI OMT S.p.A. 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La sintesi tra un forte legame al territorio e una filosofia aziendale volta all’innovazione rende Fluidmec una realtà unica nel suo genere, a cui si aggiunge l’immediata disponibilità di prodotti delle migliori marche nazionali e internazionali, 10.000 m2 di magazzino, tra sede e filiali, e un’offerta di prodotti che comprende oltre 80.000 articoli diversi. Si distingue poi per la competenza e la professionalità, grazie a uno staff estremamente preparato, che si traduce nella capacità di offrire tutta una serie di servizi, rapidi, efficienti e di qualità. Quello dell’azienda bresciana è un percorso lungo quarant’anni, iniziato in un piccolo punto vendita nel centro di Brescia, grazie a una fortunata intuizione imprenditoriale del fondatore, Vittorio Piantoni, tutt’ora ai vertici dell’azienda nel ruolo di presidente. Oggi Fluidmec ha creato una rete di consociate e vanta un fatturato di 20,3 milioni di euro (dato del 2012). Al timone vi è sempre la famiglia Piantoni. La passione per l’azienda di famiglia ha infatti coinvolto anche la seconda generazione e affiancano il padre nella gestione dell’azienda i due figli, Francesca Piantoni, amministratore delegato, e Daniele Piantoni, vice-presidente. Unificare le competenze “Gli investimenti aziendali dell’ultimo anno sono andati verso direzioni ben precise - esordisce Francesca Piantoni -: innovazione, servizio, assistenza tecnica e consulenza qualificata per poter offrire soluzioni, risposte rapide e precise alle richieste dei nostri clienti”. In azienda le risorse umane assumo- 26 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 Il Centro di raccordatura di tubi flessibili e il laboratorio dei servizi tecnici. no un valore centrale. “I nostri acquirenti trovano in Fluidmec e nelle sue consociate un unico riferimento in grado di offrire non solo i prodotti in pronta consegna, ma anche preparazione, esperienza. In poche parole, supporto totale per quanto riguarda oleodinamica, pneumatica e automazione. Noi non siamo un semplice fornitore, ma un partner affidabile, organizzato ed esperto in grado di fornire sempre e velocemente soluzioni, anche personalizzate”. In questi anni, il gruppo di aziende nella sfera di Fluidmec è arrivato a comprendere sette realtà: OP, Effegi Systems, Sinde, Uniseals, Brescia Hydropower, Brescia Hydroservice e Fluidsens. Hydroservice si occupa di manutenzioni preventive, revisioni di impianti guasti oppure obsoleti, riparazioni, ottimizzazione delle prestazioni di attrezzature e macchinari. Hydropower, a fianco della tradizionale attività di realizzazione di impianti oleodinamici, ha intrapreso, in collaborazione con OP, che ricordiamo è presente da oltre vent’anni nel settore delle attrezzature per le condotte oleodinamiche, un’attività innovativa di progettazione e realizzazione di una propria linea di banchi per testare filtri, cilindri e vari componenti oleodinamici e sistemi di flussaggio per tubi flessibili. La collaborazione tra le due aziende ha dato vita a un nuovo marchio, ‘hydro+power’, che contraddistingue le nuove attrezzature. Sinde è invece specializzata nelle lavorazioni meccaniche di precisione e dotata di centri di lavoro di ultima generazione. Uniseals produce guarnizioni tornite per tutti i settori d’industria, guarnizioni anche speciali e asettiche per i settori alimentare e farmaceutico. Effigi Systems, infine, è specializzata nello sviluppo e nella costruzione di cilindri speciali e centraline oleodinamiche. Ciascuna società ha una propria autonomia, per garantire la massima flessibilità e prontezza nelle risposte ai clienti. Quali sono i settori di riferimento? “Ci rivolgiamo a costruttori e manutentori di macchine e impianti nell’ambito della pressofusione, delle fonderie, delle acciaierie, delle macchine utensili, del settore plastica e gomma, della lavorazione delle lamiere, dell’agricoltura e movimento terra”, spiega Francesca Piantoni. E aggiunge: “La nostra filosofia si basa innanzitutto sull’attitudine a offrire ai clienti uno stock ben assortito di prodotti di elevata qualità. Ma vogliamo anche proporci quale centro di assistenza in grado di trovare la giusta soluzione per ogni problema e per ciascuna applicazione. Ecco perché il nostro ufficio tecnico opera in stretta collaborazione con i produttori dei marchi distribuiti, ed è sempre a disposizione degli uffici tecnici della propria clientela anche per sopralluoghi, analisi e consulenze”. Problem solving Dicevamo, che una serie di servizi sono pensati per migliorare la gestione delle procedure: un ufficio commerciale per preventivi e ordini in tempi brevissimi, un ufficio tecnico altamente qualificato per un’assistenza specializzata e personalizzata, un centro di riparazioni per interventi su accumulatori, revisioni e collaudi di componenti e attrezzature, e un settore assemblaggi per il montaggio di centraline e minicentraline oleodinamiche, pompe multiple e divisori di flusso ad ingranaggi e gruppi pneumatici. E, ancora, un centro di raccordatura equipaggiato con le migliori attrezzature per eseguire in tempi brevissimi l’assemblaggio di tubi flessibili per bassa, alta o altissima pressione, un reparto collaudi in grado di testare e certificare ogni tipo di tubo flessibile, con relativo attestato o marcatura. È poi disponibile un laboratorio per l’analisi degli oli in grado di effettuare, progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 27 SCENARI Il debutto delle innovazioni Alla AMB 2014 oltre 1.300 espositori presentano macchine utensili ad asportazione di truciolo e utensili di precisione Argomento principale: materiali compositi Sperimentate il mondo dell‘ingegneria meccanica – nelle immediate vicinanze dell‘aeroporto E‘ la AMB 2014! www.amb-expo.de anche a domicilio del cliente, il controllo degli oli idraulici minerali al fine di rilevare il grado di contaminazione ed evitare onerosi fermi macchina, costi di riparazione e manutenzione dovuti ad eventuali impurità negli impianti. A disposizione del centro servizi tecnici vi è un banco di simulazione per pneumatica e vuoto e un banco oleodinamico completo per dimostrazioni pratiche, simulazioni, test e corsi didattici. Un’azienda ‘problem solving’? “È esattamente quello che vogliamo trasmettere ai nostri clienti - aggiunge Francesca Piantoni -. Noi siamo in grado di risolvere gran parte dei loro problemi, ovviamente nell’ambito che ci compete. E proprio in quest’ottica abbiamo ampliato il già ricco ventaglio di servizi che siamo in grado di offrire. Le competenze dei nostri funzionari tecnici sono a completa disposizione per assistere gli uffici tecnici, i manutentori e tutti gli operatori coinvolti nelle applicazioni di oleodinamica, pneumatica e automazione. Cerchiamo di fare questo anche attraverso i nostri corsi di formazione, organizzati secondo i vari livelli di preparazione, da quelli base a quelli avanzati, per gli operatori del settore, oppure addirittura di corsi specifici per le particolari esigenze di un singolo cliente”. Gli ultimi sviluppi Camera di Commercio Italo-Tedesca, Elisabetta Alberti, Tel.: +49 89 9616 6171, [email protected] Impressioni dell’ AMB 2012 13 – 15/10/2014 Nanjing International Expo Center, Jiangsu, Cina Nata nel 2011, in seno alla rete di consociate di Fluidmec, Fluidsens in un paio d’anni di ricerca e sviluppo ha realizzato una soluzione wireless tecnologicamente avanzata (Fluidsens Monitoring System) per il monitoraggio realtime degli impianti di produzione industriale. “La società è nata grazie alla collaborazione con esperti ingegneri - spiega Francesca Piantoni - allo scopo di eliminare e abbattere i costi di fermo impianto. Fluidsens Monitoring System è in grado di monitorare in tempo reale, in maniera facile ed economica un impianto industriale. Permette di prevenire malfunzionamenti o guasti e consente all’azienda di effettuare eventuali interventi di riparazione o manutenzioni in maniera mirata e tempestiva. Si tratta di una tecnologia innovativa, flessibile e molto semplice da utilizzare che crediamo possa essere di grande utilità a numerosi clienti”. Il Fluidsens Monitoring System si compone di centraline che prelevano dati di impianto, rilevano in tempo reale i comportamenti anomali e inviano i risultati dell’analisi a un motore di visualizzazione (il Viewer) che avverte l’utente quando si verifica l’anomalia. Il Viewer è sviluppato con tecnologie web di ultima generazione, non necessita di installazione software da parte del cliente. Il sistema può essere facilmente installato su impianti di grande dimensione e in ambienti di lavoro critici (come laminatoi e fonderie) e ha consumi estremamente contenuti. SEW-EURODRIVE–Driving the world SEW-EURODRIVE muove il mondo. La tecnica innovativa degli azionamenti di SEW-EURODRIVE è presente in tutto il mondo in svariati campi di applicazione e con numerose opzioni disponibili. Che stiate guidando un'automobile, bevendo una bottiglia d’acqua o ritirando i bagagli all'aeroporto, sareste sorpresi di sapere quante azioni nel vostro quotidiano sono rese possibili da SEW-EURODRIVE. Le esigenze di massima qualità, elevata efficienza energetica e riduzione dei costi di impianto non hanno confini. Così come le nostre soluzioni di azionamento. www.sew-eurodrive.it SEW_Multipicture_210x297_IT.indd 1 14.01.14 10:20 SCENARI Integrazione di competenze SILVIA CALABRESE Dall’esperienza di Control Techniques, Leroy Somer ed E.M.S. Elettro Multi Service nasce Emerson Industrial Automation Italy. La nuova realtà mette a fattor comune l’ampia offerta di prodotti, soluzioni e know-how delle tre aziende, proponendosi al mercato quale centro di eccellenza in ambito di drives & motors, generazione di energia e attività di service Dall’unione delle competenze di Controll Techniques, Leroy Somer ed E.M.S. E-lettro Multi Service nasce in questi gior-ni Emerson Industrial Automation Italy,, ‘con l’obiettivo di imporsi quale player dii riferimento nazionale in ambito di drives s & motors technology, soluzioni e sistemii di automazione, generazione di energia a e relative attività di service’. “Con la nuova azienda - dichiarano i ver-tici della società - prende vita un progetto o di integrazione che porterà i mercati dii riferimento (manifatturiero, di processo o e terziario) a contare non solo su una a gamma di prodotti completa e univer-- 30 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 salmente riconosciuta tra le più affidabili affidabili e innovative, ma anche su un supporto ancora più efficace e globale”. L’unione delle competenze tra loro complementari di Control Techniques, Leroy Somer ed E.M.S. Elettro Multi Service consentirà infatti di poter contare su oltre 140 tecnici altamente specializzati, in grado di fornire know-how, soluzioni e supporto completi: ingegneria, prodotti, sistemi e soluzioni complete, service in campo, messa in servizio, audit energetici, riparazioni, diagnostica avanzata. Per quanto riguarda la tecnologia drives & motors, Emerson Industrial Automation può contare sulla complementarietà IItaly talypuòcontaresullacomplementarietà dei prodotti e delle competenze offerte da Control Techniques e Leroy Somer, i cui brand continueranno a essere mantenuti. Ciò consentirà alla nuova realtà di proporre un portafoglio completo di soluzioni ‘state-of-the art’, capace di soddisfare in maniera completa le più disparate esigenze di automazione in termini di prestazioni e risparmio energetico. “Le pluridecennali competenze di Leroy Somer, inoltre, consentiranno a Emerson Industrial Automation Italy di proporsi quale realtà leader in ambito di generazione di energia - si dice sempre in ambiti aziendali - nella neonata realtà, le attività di Electric Power Generation continueranno infatti a rappresentare un fiore all’occhiello, grazie al know-how e alla gamma completa di prodotti e soluzioni targate Leroy Somer, la cui struttura di Rozzano (MI) non solo offrirà un’assoluta continuità in termini di supporto e assistenza ma, anzi, potrà avvalersi in maniera sinergica delle competenze offerte dalle altre strutture di Control Techniques e E.M.S.’’. Assistenza qualificata La E.M.S. Elettro Multi Service, azienda operante in ambito di servizi on-site e riparazione di macchine elettriche rotanti (motori e alternatori) LV/MV e servomotori, continuerà a operare quale struttura di service qualificato multimarca, mettendo a frutto le competenze maturate in oltre 25 anni di esperienza per soddisfare le più ampie richieste di assistenza da parte dei clienti. E.M.S., dunque, offrirà supporto e competenze a 360° sui mercati dell’energia e dell’automazione, sia in Italia sia all’estero, non solo sui marchi legati a Emerson Industrial Automation, ma garantendo un’attività di service globale. “La nascita di una realtà del calibro di Emerson Industrial Automation Italy ci proietta quale struttura tra le più complete e importanti in Italia in ambito di automazione, generazione di energia e attività di full service, in grado di soddi- sfare qualsiasi tipo di richiesta i clienti ci possano fare, per realizzare soluzioni di automazione all’insegna di innovazione, elevata produttività ed efficienza”, afferma Enrico Dadda, managing director di Emerson Industrial Automation Italy. La nuova società, parte della struttura mondiale di Emerson Industrial Automation, si qualifica quale ‘automation center’ italiano, integrandosi di fatto con i 5.500 collaboratori operanti negli altri 40 ‘automation center’ worldwide e nelle 23 sedi produttive del Gruppo. Ciò consentirà di assicurare a OEM, system integrator, impiantisti e utilizzatori finali, un supporto globale e tempestivo in ogni parte del mondo non solo per quanto riguarda la ricambistica, ma anche per quanto concerne il supporto di ingegneria, messa in servizio e manutenzione. Oltre alla presenza globale e alla possibilità di godere di servizi e supporto locali, l’organizzazione in una struttura unica e integrata consentirà al mercato di usufruire di ulteriori vantaggi, prima tra tutti la disponibilità di un’unica interfaccia per i clienti e le loro esigenze, attraverso la quale proporre una gamma completa di prodotti e soluzioni di facile integrazione tecnologica. Soluzioni personalizzate Emerson Industrial Automation Italy è inoltre in grado di realizzare soluzioni personalizzate e seguire progetti completi, svolgendo attività di progettazione, procurement, sviluppo software, test di approvazione, documentazione, messa in servizio ecc. “Il tratto distintivo - dicono in azienda - è infatti quello di offrire sempre un valore aggiunto al di là del prodotto o della soluzione consigliata, svolgendo attività di auditing e consulenza, messa in servizio e manutenzione”. L’integrazione di Control Techniques, Leroy Somer e E.M.S. Elettro Multi Service sotto l’egida di Emerson Industrial Automation Italy dischiude notevoli opportunità di sinergia: senz’altro dal punto di vista dei mercati di sbocco, ma anche e soprattutto per quanto riguarda la parte legata alla ricerca e sviluppo. Basti pensare che nel 2013 il Gruppo Emerson ha investito in attività R&D quasi un miliardo di dollari e che, grazie al lavoro di oltre 9.000 tecnici e ingegneri, ha ottenuto il riconoscimento di ben 1.765 brevetti. “Con Emerson Industrial Automation abbiamo unito le nostre forze per affrontare le sfide più impegnative che ogni giorno i nostri clienti ci richiedono e per raggiungere insieme a loro il successo completo - ribadisce Enrico Dadda - agli indiscussi vantaggi legati all’appartenenza alla struttura mondiale di Emerson, si sommano le pluridecennali, nonché complementari esperienze di tre aziende leader, che consentono di offrire ai nostri clienti un capitale di know-how e di tecnologie senza eguali, mettendoli in grado di realizzare soluzioni innovative, efficienti e a elevata produttività”. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 31 SCENARI Le strategie di Siemens ATTILIO ALESSANDRI La multinazionale ha comunicato la sua vision 2020. I focus saranno su tre ambiti di crescita: elettrificazione, automazione e digitalizzazione. Anche l’organizzazione aziendale sarà più snella con una maggiore partecipazione dei dipendenti ai successi aziendali Siemens si posizionerà in futuro su elettrificazione, automazione e digitalizzazione. Lungo queste catene del valore l’azienda tedesca ha identificato molte aree di crescita in cui vede il suo massimo potenziale di lungo termine. La società orienterà quindi l’allocazione delle sue risorse verso queste aree attraverso misure concrete che includono, per esempio, l’acquisizione della maggior parte del business dell’energia di Rolls-Royce. È prevista inoltre la quotazione del business audiology. Inoltre, Siemens renderà la sua organizzazione più snella e più orientata all’utilizzatore. “La Visione 2020 della nostra società indirizza la propria prospettiva di lungo termine verso le catene del valore dell’elettrificazione e dell’automazione. Ampliando la partecipazione azionaria dei dipendenti ai successi aziendali, creeremo una cultura della proprietà sostenibile in Siemens”, ha dichiarato Joe Kaeser, presidente e CEO di Siemens. La società intende ampliare i piani azionari sotto il livello del senior management, e aumentare almeno del 50 percento il numero di dipendenti azionisti, portandoli cioè a oltre 200.000. A questo scopo, Siemens metterà a disposizione fino a 400 milioni di euro ogni anno a seconda delle performance aziendali. È in arrivo inoltre il lancio del già annunciato programma di buyback fino a 4 miliardi di euro. Interventi per la crescita Il focus su elettrificazione, automazione e digitalizzazione è il risultato di un’analisi approfondita e dettagliata cominciata nell’agosto 2013. Siemens ha identificato gli ambiti entro i quali raggiungerà crescita di lungo termine e alta profittabilità con i propri prodotti e il suo know-how tecnologico unico. In molti mercati dell’elettrificazione e automazione, Siemens è un marchio noto. Gli ambiti di sviluppo in queste due aree includono i mercati delle piccole turbine a gas e delle turbine eo- 32 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 liche offshore, che beneficiano di una crescente domanda di energia sicura e sostenibile. L’industria di processo, per esempio, offre opportunità interessanti per la società grazie alle proprie soluzioni di Automation e Drives. Anche il mercato della produzione di petrolio e gas non convenzionale ha un potenziale attrattivo per Siemens. L’impresa intende sfruttare appieno le opportunità derivanti dalla digitalizzazione non solo in ambito manifatturiero. Attraverso soluzioni software e di simulazione, la Fabbrica Digitale consente uno sviluppo del prodotto considerevolmente più veloce e più efficiente. I servizi Data-driven, le soluzioni software e IT sono di importanza decisiva, perché influenzeranno in modo sostanziale tutti gli ambiti di crescita della società. Per trarre vantaggio dal mercato potenziale derivante da queste aree, Siemens riorienterà la propria struttura organizzativa. Dal 1° ottobre 2014, l’organizzazione sarà snellita eliminando i settori e raggruppando il business in nove divisioni invece delle attuali sedici. Healthcare sarà in futuro gestita separatamente: ciò significa che la struttura organizzativa regionale potrà essere adattata alle richieste del mercato sanitario e non dovrà conformarsi all’organizzazione a matrice della società. In questo modo in un mercato così fortemente caratterizzato da cambi di paradigmi, Healthcare potrà beneficiare di una flessibilità maggiore. Come parte di questo riorientamento, Siemens sta preparando la quotazione del business audiology. Riunire le divisioni ed eliminare i settori permetterà di ridurre la burocrazia, tagliare i costi e accelerare i processi decisionali. Oltre a questo, le funzioni centrali, come per esempio risorse umane e comunicazione, saranno snellite e gestite centralmente. Queste misure, che si prevede aumentino la produttività di circa 1 miliardo di euro all’anno, saranno pienamente operative entro la fine dell’esercizio fiscale 2016. Per ottimizzare i costi in modo sostenibile, la società ha stabilito un nuovo target di produttività. A partire dall’esercizio fiscale 2015, si collocherà tra il tre e il cinque percento all’anno. Inoltre, dall’esercizio 2015, alle divisioni sarà assegnato un range di target di margine di profitto con esclusione del purchase price al location cioè, con esclusione dell’ammortamento della parte delle immobilizzazioni immateriali collegata alle acquisizioni. Questi range di target saranno orientati sui margini di profitto dei maggiori concorrenti di ogni divisione. Il mercato italiano Strategie e prodotti sono il cuore dell’attività di Siemens nel comparto dell’automazione di fabbrica. Le innovazioni più significative si sono viste alla scorsa SPS Italia 2014, che si è svolta a Parma. Secondo i dati diffusi dall’azienda tedesca dietro il cuore e il tessuto produttivo dell’industria italiana, pulsante di tecnologia inno- vativa, c’è il contributo di Siemens, storicamente molto importante per le affermazioni delle aziende italiane all’interno e al di fuori dei nostri confini. In uno scenario che, dopo aver mantenuto l’Italia al quinto posto nel mondo per valore della produzione industriale dal 1990 al 2008, l’ha vista scendere dal 2009 all’attuale ottava posizione, questo ruolo diventa ancor più decisivo. In questo contesto infatti il Settore Industry di Siemens Italia mantiene un ruolo di primissimo piano nel ranking internazionale, detenendo il quarto posto nel mondo per fatturato - circa 1 miliardo di euro nell’esercizio 2013 - rispetto ai diversi Paesi del Gruppo (dietro solamente a Germania, USA e Cina) e il terzo posto addirittura in termini di market penetration. Un risultato possibile anche grazie all’approccio strategico del Settore che mira non solo a rafforzare la propria posizione nei settori core, agendo anche attraverso partnership di notevole valore con i principali player presso i target OEM, integratori, distributori e clienti finali, ma pure ad aumentare il business legato a soluzioni e service e a presidiare con successo i mercati verticali dell’industria di processo, anche attraverso il profondo radicamento sul territorio Italiano. Questo grazie al contributo di circa 1.500 collaboratori attivi in dieci sedi locali, dei tre centri tecnologici applicativi e dei due centri di competenza e R&S. Tra questi, ad esempio, il Centro software progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 33 SCENARI mondiale per il Manufacturing execution systems (Mes) con 300 ingegneri impegnati a Genova nella nuova sede presso il Parco scientifico e tecnologico degli Erzelli, o il Centro tecnologico applicativo macchine utensili di Piacenza dove, su 600 m2 di estensione tra demo&training center, si tengono anche lezioni pratiche per gli studenti del terzo anno di ingegneria meccanica del Polo di Piacenza del Politecnico di Milano, o ancora come il Centro di competenza packaging di Bologna, protagonista di un forte impulso ai risultati in questo comparto specifico. Il manifatturiero è cambiato “Nel mondo, come in Italia, l’industria manifatturiera sta cambiando più velocemente che mai e Siemens ha le competenze e la vision necessarie per dare risposte efficaci e innovative alle nuove esigenze del settore”. Così Giuliano Busetto, Industry Sector Lead di Siemens Italia, descrive il posizionamento del suo comparto nel mondo attuale dell’industria manifatturiera, che si trova ad affrontare oggi nuove sfide e diverse trasformazioni. Soprattutto quelle riconducibili alla cosiddetta industria 4.0, processo evolutivo che vedrà le imprese gestire reti globali con macchinari, sistemi di magazzinaggio e strutture produttive, attraverso uno stretto coordinamento di elementi computazionali e oggetti fisici. I principali fattori che renderanno possibile questa nuova rivoluzione industriale includono le nuove tecnologie come i 34 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 big data, il cloud computing e l’Internet delle cose e dei servizi. Siemens è in prima fila nella rotta verso l’industria 4.0, con il suo posizionamento completo lungo tutta la catena del valore, dal product design al production planning, dalla production enginering alla execution fino a simulazione e servizi, con un approccio avanzato verso la convergenza tra mondo reale e mondo virtuale attraverso la sua ampia gamma di componenti raggruppati all’interno della cosiddetta Digital Enterprise Platform, piattaforma di convergenza appunto tra i due mondi. Approccio reso possibile anche grazie a una politica di portfolio che ha visto acquisizioni globali per oltre 4 miliardi di euro dal 2007 ad oggi in ambito industriale, soprattutto di aziende con competenze specifiche nel software. Una fabbrica del futuro esiste già, si trova da Amberg ed è la casa del Simatic: da lì escono ogni anno 12 milioni di pezzi e ogni giorno un migliaio di scanner raccolgono 50 milioni di dati di processo su singoli prodotti. In questo sito i prodotti già oggi comunicano con le macchine di produzione mentre i sistemi IT controllano e ottimizzano tutti i processi per ridurre al minimo i rischi d’errore: basti pensare che macchine e computer gestiscono il 75% della catena del valore. Il risultato record è una qualità della produzione del 99,9988%. Progetti unici Siemens si sta inoltre cimentando con successo nel futuro del manufacturing, con progetti unici come quello per lo sviluppo del rover Curiosity, presso il Jet Propulsion Laboratory della Nasa, utilizzato per l’atterraggio e l’esplorazione su Marte, per cui sono stati realizzati design 3D completo, simulazione, analisi e produzione integrate oltre a gestione dei dati attraverso l’intero ciclo di vita. Contributo decisivo in termini di design, ingegnerizzazione e produzione integrate è anche quello fornito, negli ultimi anni, alla scuderia quadri-campione del mondo Infiniti Red Bull Racing che, attraverso il software Siemens PLM, può progettare nuovi componenti, testarli nel dominio virtuale e avviare la loro produzione e installazione con un clic del mouse a tempo di record, a favore della celerità richiesta quale chiave di successo in questo settore. In questa rotta verso le nuove frontiere dell’Industria, Siemens può giocare un ruolo decisivo per la competitività del Paese, collaborando con i principali player e i trendsetter nei rispettivi campi. È il caso di Lavazza e della partnership per l’ampliamento dello storico stabilimento di Gattinara (Vercelli) dove Siemens, in qualità di Technical Advisor, ha messo a disposizione tecnologie innovative per la gestione completa di tutto il workflow per pacchetti caffè, dal trasporto del crudo alla tostatura, fino a linee di confenzionamento e pallettizzazione. La fornitura delle più avanzate tecnologie d’automazione industriale Siemens, lungo l’intera catena del valore, spazia dai PLC ai sistemi di pesatura, dai motori agli inverter e azionamenti, passando per alimentatori ed elettromeccanica. Il tutto in piena sicurezza con un collegamento in rete Profinet. In aggiunta a questo, avanzati software industriali MES (Manufacturing execution systems) da qui al 2016, assicureranno tracciabilità e controllo di qualità per tutte le linee. L’ITALIA CHE LAVORA IN ITALIA L’ITALIADELFARE COMPONENTI OLEODINAMICI PNEUMATICI 21019 Somma Lombardo (VA) Italy via Goito, 60 +39 0331 988 411 [email protected] www.tognella.it T_IDF_IT_A4ok.indd 1 19/11/13 13.34 SCENARI Confrontarsi sull’innovazione GABRIELE PELOSO Gli utilizzatori italiani del software di simulazione multifisica Ansys si sono dati appuntamento per illustrare le proprie esperienze progettuali. Le applicazioni della simulazione spaziano dall’industria sportiva fino all’aerospace, automotive e medicale per le acquisizioni di aziende specializzate in singole applicazioni nei vari comparti industriali. Ciò permette di arricchire costantemente la piattaforma Ansys di nuove funzionalità”. In questo scenario di continuo sviluppo, lo user meeting, rimane un momento particolare nella vita della comunità Ansys. Esso è dedicato al dialogo e allo scambio di esperienze tra utenti e al confronto con gli specialisti della Casa di Canonsburg. Le due giornate milanesi hanno visto lo scambio d’informazioni tra gli utenti industriali, dell’Università e della ricerca. La sessione plenaria dell’evento ha visto protagonisti clienti del calibro di: Eni, Metasystem, Magneti Marelli, Huawei e Politecnico di Milano. Altri appuntamenti hanno riguardato le sessioni di fluidotecnica, meccanica strutturale, high frequency, electromagnetics e sessioni speciali. Vediamo di che cosa si tratta. Alternative? Nessuna Nella cornice di Villa Torretta a Sesto San n Giovanni si è svolta, lo scorso maggio, la a seconda edizione dello User Meeting ita-liano di Ansys. Sono stati oltre duecento o gli utenti della piattaforma di simulazione e che hanno partecipato alle due giornate e dell’evento, organizzato dalla filiale italia-na della società americana. Oggi, nello o sviluppo di un nuovo prodotto, è neces-- 36 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 sario un buon progetto minimizzando gli errori sia nella fase concettuale sia nella fase produttiva. Ecco allora l’assoluta necessità di utilizzare software di simulazione multifisica all’avanguardia. “Ogni anno - ha esordito Carlo Gomarasca, amministratore delegato di Ansys Italia - la tecnologia di simulazione Ansys evolve sia per lo sviluppo di nuovi prodotti sia Ansys nasce nel 1970 come produttore di software per l’analisi strutturale. Le prime applicazioni, grazie alla sua affidabilità, sono nel comparto dell’energia nucleare, e subito in seguito in quello aerospaziale. Oggi l’impresa è in grado di contribuire e aiutare i progettisti in molti settori industriali. “La simulazione - ha proseguito Gomarasca - deve essere multi-disciplinare. Grazie alla piattaforma Ansys è possibile ottenere prodotti più sicuri, con migliori performance, un tasso d’innovazione più elevato, maggiore attenzione all’ambiente ed eliminare errori nella fase produttiva”. Qualcuno potrebbe obiettare, in questa fase di ciclo economico negativo, quali sono i costi della simulazione? Una prima e immediata risposta potrebbe essere quanto costerebbe non farla. Le aziende in questo momento storico cercano di migliorare il proprio prodotto. La simulazione fa parte di questa strategia. Investire in simulazione vuol dire aumentare notevolmente la competitività dell’impresa. In passato la simulazione era fruibile a Un momento dello user meeting Ansys 2014. Carlo Gomarasca, amministratore delegato di Ansys Italia. poche persone in azienda oggi, invece, i sofware multifisici hanno una diffusione maggiore. Questi tool sono ormai presenti all’interno degli uffici tecnici, proprio per i vantaggi che apportano alla progettazione. Per migliorare il proprio prodotto e renderlo più vicino alle esigenze degli utenti Ansys non solo Esperienze di multifisica Innovabook 2014, a cura di Paolo Colombo, è un libro di 205 pagine dedicato alla simulazione multifisica fluidodinamica, meccanica ed elettromagnetismo Ansys, edito dalla casa editrice Cobalto (29,00 €). La pubblicazione raccoglie uno studio approfondito della piattaforma di simulazione sia nel comparto industriale sia nella ricerca e università. Il libro è la raccolta dei migliori casi reali presentati ogni anno dagli utenti Ansys nei tradizionali appuntamenti che coinvolgono gli utilizzatori italiani. La comunità Ansys si ritrova periodicamente per scambiarsi idee ed esperienze, incontrare gli sviluppatori del software e i tecnici di supporto, ascoltare la voce degli esperti quali sono le novità delle ultime release e aggiornarsi. Da qui l’idea di raccogliere i paper più significativi. In questo libro sono sintetizzate tutte queste esperienze. sviluppa nuovi moduli, ma ha acquisito sul mercato competenze tecnologiche specifiche. Segnaliamo le recenti acquisizioni delle società Even Technologies, Reaction Design e SpaceClaim. Grazie a queste strategie Ansys ha raggiunto nel 2013 un fatturato di 860 milioni di dollari e 7 miliardi di capitalizzazione. Ma non è tutto. Gomarasca ha sottolineato come il servizio e la formazione agli utenti è il valore aggiunto che Ansys propone. La simulazione multifisica e l’utilizzo del software è un lavoro che utenti e fornitori devono svolgere insieme al fine di migliorare costantemente prodotti e processi. Ecco allora il potenziamento del service da parte della filiale italiana, anche con uno strumento on line importante come il customer portal www. ansys.com/customerportal, riservato ai clienti e che contiene training, manuali operativi, indicazioni di best practice e casi pratici. Non solo progettazione È noto che la simulazione è ormai ampiamente utilizzata nella fase di progettazione e sviluppo dei singoli prodotti. Un aspetto innovativo, invece, è l’utilizzo del software anche nella gestione del ciclo di vita del prodotto. Alcune aziende importanti come per esempio Lufthansa Technik utilizza in modo efficace i tool di Ansys per la manutenzione delle turbine degli aeromobili. Grazie ad esso la società tedesca ha diminuito notevol- mente gli interventi di manutenzione, risparmiando tempo senza diminuire la sicurezza dell’aereo. Ecco allora come l’integrazione di tecnologie differenti è fondamentale nell’organizzazione della moderna impresa industriale. “La piattaforma Ansys - ha concluso Gomarasca - permette non solo di verificare se una nuova idea è realizzabile, ma si allarga anche nel processo del ciclo di vita del prodotto. Ansys, grazie alla sua velocità e precisione nella simulazione multifisica, permette agli utenti di verificare più progetti in tempi ridotti e scegliere il migliore”. L’innovazione ha un costo, ma generalmente porta buoni risultati: Red Bull, la scuderia di F1, ha sviluppato la propria autovettura da 750 hp e 330 km/h costituita da 80.000 parti in alluminio e fibra di carbonio utilizzando Ansys per la simulazione. Anche Speedo, produttore di costumi e accessori per atleti, impiega Ansys Fluent per migliorare le prestazioni del nuotatore; un altro esempio è lo sviluppo di un veicolo lunare (Astrobotic) in grado di percorrere 240.000 miglia con temperature da -175 a 120 °C in assenza di atmosfera; infine Piaggio Aereo, per il progetto del nuovo drone P1HH, ha utilizzato Ansys - Esterel per il software embedded di controllo riducendo notevolmente il tempo di sviluppo del velivolo. Durante lo user meeting si è svolta la cerimonia di premiazione del Best Paper Award, un concorso dedicato al gli studiosi, alle aziende e alle istituzioni che si sono distinte per la capacità di innovazione. I premi 2014 sono stati assegnati a: Giovanni Lombardi, Università di Pisa; Giorgio Besagni, Politecnico di Milano; Daniel Grossi, Metasystem; Iarno Brunetti, Enel; Stefano Verzura, Huawei; Enrico Nobile, Università di Trieste. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 37 SCENARI La conoscenza inizia qui GABRIELE PELOSO L’industria manifatturiera più esigente ha individuato nell’integrazione delle tecnologie IT un modo per essere più competitiva. Ridurre gli errori, gestire i dati e integrare la progettazione con la produzione sono le strategie da seguire. L’opinione di Gian Luca Sacco, marketing director South & Central Europe di Siemens Industry Software Molte imprese hanno saputo reagire. Hanno investito in nuovi prodotti, su nuovi mercati, si sono date una nuova organizzazione. In particolare, nel comparto manifatturiero italiano, il modello vincente di impresa è quello di aziende fortemente specializzate, con attenzione alla qualità, al design, al marchio e ai materiali. Per gestire le variabili di un progetto e della relativa produzione è necessario dotarsi di un’architettura IT affidabile e flessibile. “In questo scenario economico - ha esordito Sacco - l’impresa italiana può recuperare competitività solo razionalizzando i processi produttivi. Ecco allora che entra in scena l’investimento nell’infrastruttura IT e anche il PLM”. L’imprenditore deve avere lungimiranza e ripensare i propri processi aziendali, al fine di un ritorno di efficienza, competitività e ricavi economici. Decisioni importanti Preso atto di questo cambiamento le imprese hanno ritenuto di migliorare l’efficacia del processo di gestione del 38 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 ciclo di vita del prodotto e sono propense a esplorare nuove tecnologie come la simulazione, il 3D, la realtà virtuale e il digital manufacturing. “Il gusto dei consumatori e l’approccio all’acquisto di un bene - ha proseguito Sacco - si è modificato notevolmente negli ultimi anni. Di conseguenza anche la produzione ha dovuto intraprendere percorsi di sviluppo differenti. Il design ha un valore competitivo importante nei prodotti. La costruzione di oggetti geometricamente più complessi e in lotti più piccoli impone una gestione delle informazioni unica e fruibile ai vari reparti aziendali”. E ha continuato: “Ecco allora che Teamcenter, la piattaforma PLM di Siemens PLM Software, permette di raccogliere in modo organico tutte le informazioni, proponendole all’utilizzatore in modo strutturato. La conoscenza permette alle persone di decidere meglio e in modo più efficace nella quotidianità del proprio lavoro ovunque e in qualsiasi momento”. Non c’è dubbio che le migliori perfor- mance aziendali si ottengono con una corretta analisi dei dati provenienti dai vari reparti dell’azienda: dalla progettazione alla produzione, fino al marketing e agli uffici amministrativi. Con la possibilità di utilizzare dati corretti e sicuri si può essere più competitivi sul mercato e si arriva prima del competitor. La centralità della gestione dei dati è, quindi, strategica nelle decisioni del management di un’impresa. Infine, ma non per questo meno importante, le informazioni devono essere presentate all’utente in modo diversificato per una corretta interpretazione. Per esempio, l’ufficio finanziario avrà necessità differenti rispetto al tecnico dell’ufficio progettazione. Quindi, un PLM evoluto dovrà considerare tutte queste variabili ed elaborare informazioni adeguate all’utilizzatore e al suo ruolo in azienda. Integrazione, verso la fabbrica 4.0 Molti concordano che la prossima rivoluzione nel mondo industriale sarà la fabbrica intelligente. Questa rivoluzione D A 1 2 3 è strettamente legata all’aumento della flessibilità, della qualità, dell’efficienza e della produttività. Teamcenter si pone come principale strumento per raggiungere questi ambiziosi obiettivi. La soluzione di Siemens PLM Software aiuta le aziende a prendere decisioni più efficaci e, quindi, a realizzare prodotti migliori, aumentando la produttività e consentendo di snellire le operazioni più complesse. Teamcenter unifica le conoscenze di prodotto, processo, produzione e assistenza tecnica dell’azienda in un unico ambiente PLM completo a supporto della collaborazione globale. Fornisce tutte le informazioni di prodotto necessarie ai responsabili decisionali, per tutto il ciclo di vita dei prodotti, aumentando la capacità di sincronizzare e gestire le attività. Per ampliare la propria offerta di strumenti in grado di realizzare prodotti innovativi, Siemens ha finalizzato agli inizi del 2013 l’acquisizione di LMS, azienda specializzata nella forni- tura di software di testing e simulazione meccatronica e di servizi di ingegneria. “Grazie alle soluzioni LMS, Siemens ora dispone di un portafoglio di prodotti e servizi con i quali le aziende manifatturiere possono gestire le complessità dello sviluppo di prodotti, integrando nel processo di sviluppo funzionalità avanzate di simulazione meccatronica e collaudo basate sul modello digitale ed è ora in grado di sviluppare modelli virtuali precisi di prodotti complessi costituiti da sistemi meccanici, elettrici e software, in modo da valutare rapidamente le prestazioni” ha concluso Sacco. I prodotti LMS Virtual. Gian Luca Sacco, marketing director South & Central Europe di Siemens Industry Software. Lab, LMS Imagine.Lab, LMS Test.Lab, LMS Scadas, LMS Engineering e LMS Samtech sono così diventati di proprietà Siemens. Queste soluzioni per il concept design, la simulazione prestazionale e la validazione sperimentale si integrano e completano l’offerta di Siemens, consentendo di chiudere il cerchio necessario per una gestione completa dello sviluppo dei prodotti meccatronici complessi e dei processi di produzione di prodotti intelligenti e competitivi. Cosa dire L’offerta di Siemens PLM Software per la gestione della fabbrica sembra essere completa sotto ogni aspetto. La disponibilità di nuove tecnologie e architetture IT è, oggi, molto più ampia rispetto al passato, ed è accessibile a tutte le tasche. Integrare i processi è diventato più economico sia per le grandi aziende sia per le PMI. Serve maggiore propensione a investire in innovazione e credere nelle proprie potenzialità, personali e collettive. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 39 EVENTI Lo stile è a Milano ATTILIO ALESSANDRI Si è svolta la XXIII edizione del premio Compasso d’Oro organizzato da ADI, Associazione per il Design Industriale. In occasione del suo 60° anniversario, il premio si è svolto a Milano confermando il capoluogo lombardo capitale indiscussa dello stile Si è svolta ieri la XXIII edizione e del premio Compasso d’Oro ADI.. Il premio è il più prestigioso rico-noscimento assegnato al migliorr design italiano. In occasione dell suo 60° anniversario, il premio dell XXIII Compasso d’Oro ADI è tornato o a Milano con una grande mostra ospitata nello Spazio Ex Ansaldo del Comune di Milano. “Il ritorno a Milano del premio Compasso d’Oro, per cui anche il Comune ha lavorato, vuole sottolineare l’indissolubile legame tra il mondo del design e il territorio milanese. Milano è senza dubbio ‘città del progetto’ trovando nella creatività e nella cultura del disegno uno dei suoi tratti più distintivi e universalmente riconosciuti e apprezzati”. Così ha commentato l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Moda e Design, Cristina Tajani. Tra gli oltre 300 prodotti di design degli ultimi tre anni in gara, una giuria internazionale ha scelto i migliori, non solo nei settori dell’arredamento e dell’illuminazione domestica ma anche in quelli dei veicoli, degli oggetti personali, dei servizi collettivi e sociali, dell’editoria specializzata. ”Questa Mostra - ha detto Luisa Bocchietto, presidente uscente di ADI - rappresenta come sempre non solo un punto di arrivo ma soprattutto un nuovo punto di partenza verso l’obiettivo fondamentale che ADI persegue da tempo: la diffusione sempre più ampia del design, ovvero della cultura del progetto, tra le imprese e i consumatori, e il coinvolgimento delle istituzioni a favore del sistema”. I vincitori Il premio nato nel 1954, da un’idea di Gio Ponti, e istituito dai grandi magazzini La Rinascente, ha lo scopo di mettere in evidenza la qualità del design italiano. L’ADI Associazione per il Design Industriale, cui il premio fu donato da La Rinascente, dal 1964 ne cura l’organizzazione. I vincitori dell’edizione 2014 del Compasso d’Oro sono: 1199 Panigale designer Ducati Design Center Gianandrea Fabbro; Bellevue con Tecnologia Panorama designer Marc Sadler; Bitta designer Enzo Berti, Il Fanale Group; Counterbalance designer, Daniel Rybakken; Deutz-Fahr 7250 TTV Agrotron designer, Fabrizio Giugiaro; Essenza 40 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 designer design gner GSG International; gn Interna ational at a al; F12 al F1 berlinetta designer Flavio Flav vio Manzoni Manzo CenMa tro Stile Ferrari, Pininfarina; ri Pin ninfarina a Futuro Artigiano. L’innovazione nelle mani one n degli italiani autore Stefano Micelli, Marsilio Editore; IN-EI Issey Miyake designer Issey Miyake Reality, Artemide; Inventario designer Beppe Finessi, Artemio Croatto, Foscarini promotore, Corraini Edizioni; L16 designer Lissoni Associati; Masterlite designer MM Design, Garmont; Nulla designer Davide Groppi; Sampei designer Enzo Calabrese; Sfera designer Giulio Iacchetti, Matteo Ragni; Slim and White Axolute Code designer Ico Migliore, Mara Servetto Bticino; Spun designer Thomas Heatherwick; Takaje Vacuum Seal designer Adriano Design; Travel Air Jacket designer Marco Broglia, Renzo Pigliapoco; Venticinque designer Fattorini+Rizzini+Partners. L’importanza del premio Compasso d’Oro è sottolineato anche dall’attenzione della Regione Lombardia. La Regione punta sul design come strumento di competitività e di sviluppo: con il Comune di Milano, ADI e FederlegnoArredo ha dato il via al programma ‘Design è’, un insieme di iniziative per valorizzare il design in vista di Expo 2015. “La Lombardia è riconosciuta in tutto il mondo come laboratorio di creatività e innovazione e le opere che oggi premiamo ne sono espressione - ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia -. Regione Lombardia crede fermamente nel design per il rilancio dell’economia e dell’occupazione. È importante a tal fine la collaborazione tra le istituzioni e le associazioni del settore che oggi, con la Premiazione del XXIII Compasso d’Oro, giunge a un primo importante traguardo a cui dovranno seguirne tanti altri. Primo tra tutti il nostro progetto Design Competition dedicato ai giovani creativi e alle imprese orientate all’innovazione”. Innovazione e giovani sono due punti fermi delle politiche regionali. È ai giovani talenti che Regione Lombardia si rivolge con il progetto Design Competition che vedrà proseguire la fattiva collaborazione con ADI e FederlegnoArredo. Il concorso selezionerà 40 idee progettuali realizzate da designer under 35 sul tema ‘Dal Tavolo alla Tavola’. I progetti saranno trasformati in prototipi da altrettante imprese lombarde ed esposti in occasione del Salone del Mobile 2015 e nei tanti eventi che animeranno la città di Milano nel corso del semestre di Expo. Cosa dire Milano si conferma capitale indiscussa del design anche grazie all’attenzione delle imprese per la ricerca e l’innovazione. “Negli ultimi anni - ha sottolineato il presidente di Federlegno Arredo, Roberto Snaidero - il settore legno arredo ha attraversato un periodo molto delicato che ha costretto le imprese a ripensare il proprio modello di business facendo anche scelte coraggiose. Se c’è un dato evidente che caratterizza i nostri imprenditori è proprio la loro capacità di cogliere i cambiamenti e trasformarli in opportunità. Questo progetto che stiamo portando avanti con Regione Lombardia, ADI e Comune di Milano, testimonia ancora una volta che l’Italia del fare non è quella rappresentata dalla fotografia del PIL quanto soprattutto quella che continua a stupire il mondo per la sua creatività, la forza della sua tradizione e la sua capacità di innovare. Infi ne, segnaliamo che Luciano Galimberti è il nuovo presidente di ADI”. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 41 EVENTI SPS Italia conferma il successo ELENA CASTELLO Cala il sipario sulla quarta edizione di SPS IPC Drives Italia. Sono i numeri a consolidare la manifestazione ospitata a Parma come il punto di riferimento per l’automazione elettrica in Italia: 21.128 visitatori (+17% rispetto all’edizione dell’anno scorso) e 584 espositori (+13%). Intanto, a settembre ci sarà il Forum Meccatronica per approfondire i temi di Industria 4.0 La quarta edizione di SPS IPC Dri-ves Italia chiude con un successo.. Lo testimoniano i numeri: 21.128 8 visitatori (+17% rispetto all’edizio-ne dell’anno scorso), 584 espositorii (+13%), 48.000 metri quadri (+20%).. La manifestazione ospitata a Parma a si consolida così come il punto dii riferimento per l’automazione elettri-ca in Italia. Già avviati i lavori per ill progetto 2015 che si svolgerà sempre e a Parma, dal 12 al 14 maggio. Nell 42 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 frattempo, primo momento di approfondimento dei temi di Industria 4.0 sarà il Forum Meccatronica, nato dalla collaborazione con il Gruppo Meccatronica di Anie Automazione, che si terrà il 24 settembre presso il Parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso a Bergamo. La mostraconvegno si articolerà attorno a due tavole rotonde dedicate ai costruttori di macchine automatiche e agli utilizzatori finali di tecnologie meccatroni- che. Sarà l’occasione per confrontarsi sui temi della progettazione, della virtualizzazione, dell’efficienza, della sicurezza e della flessibilità nella produzione. Soddisfazione degli organizzatori Donald Wich, amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia, esprime la soddisfazione per il successo commentando così i tre giorni di fiera: “Siamo lieti di poter condividere Maria Chiara Franceschetti, amministratore delegato di Gefran: “Operiamo nell’automazione industriale da oltre 40 anni e riteniamo che SPS Italia rappresenti un appuntamento importante nel nostro Paese e significativo per la presentazione di nuovi prodotti. È il quarto anno consecutivo che scegliamo questa vetrina per il lancio e rilancio della nostra offerta e quindi della nostra economia”. I PROTAGONISTI il gradimento dei membri dell’Advisory Panel, del Comitato scientifico e di tutti gli espositori, e la nostra personale gioia per lo svolgimento di questa manifestazione che ha incontrato l’attenzione e il plauso di tutti gli operatori del settore dell’automazione industriale. I numeri e la qualità dei visitatori danno la misura di questo successo: particolarmente elevata la partecipazione da parte degli OEM, ovvero dei costruttori di macchine che sono importanti utilizzatori di automazione, ma confermata anche la forte crescita degli end user che, particolarmente motivati dalle tavole rotonde Food&Beverage e Pharma&Beauty, hanno premiato SPS Italia con una folta e partecipata presenza”. Ricollegandosi infine a quanto accennato rispetto alle tavole rotonde, l’amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia ha continuato: “Desidero ringraziare i rappresentanti delle molte società che hanno dato il loro contributo all’evento portando le loro dirette esperienze e aspettative ai fini di un rafforzamento e ammodernamento dei processi produttivi in ottica Industria 4.0”. Francesca Selva, vice president marketing & events, guarda al futuro e afferma: “I primi nuovi spunti per l’edizione 2015 sono arrivati proprio Giuliano Busetto, presidente di Anie Automazione: “Siamo molto soddisfatti dell’andamento di SPS IPC Drives Italia, un progetto in continua crescita nel quale abbiamo creduto sin dall’inizio. Protagonista della manifestazione il settore dell’automazione industriale italiano, da sempre molto dinamico, è costituito da aziende che malgrado la crisi degli ultimi anni sono sempre riuscite a trovare le strade giuste per emergere”. Marco Villa, amministratore delegato di Rittal: “Ancora una volta abbiamo riscontrato un incremento dei visitatori, con una previsione di crescita rispetto allo scorso anno del 20%. Confermata inoltre l’ottima qualità degli operatori professionali per i quali rivogliamo i nostri complimenti all’organizzazione che ha dato grande visibilità all’evento sia sulla stampa tecnica sia con mezzi di comunicazione su territorio nazionale, oltre ad aver sviluppato la collaborazione con il mondo della distribuzione”. dal confronto durante i tre giorni di fiera. Grazie all’entusiasmo dei partecipanti alle Tavole Rotonde per esempio abbiamo pensato di sviluppare ulteriormente alcune tematiche, come Industria 4.0 e il settore Pharma&Beauty, attraverso alcuni appuntamenti nel corso dell’anno: delle vere e proprie tappe verso SPS 2015. Siamo già impegnati inoltre nella scelta del nuovo fil rouge, il terzo settore di approfondimento che insieme a Food&Beverage e Pharma&Beauty verrà sviluppato in una tavola rotonda dedicata agli end user nell’edizione 2015”. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 43 LA CINA SI PRESENTA Un vero e proprio viaggio nella cultura cinese, fra tradizioni millenarie, paesaggi spettacolari e progressi compiuti nel campo della sostenibilità, seguendo il filo conduttore della ricerca di un equilibrio fra uomo e natura. Sono stati svelati il padiglione della Repubblica Popolare Cinese e il suo programma di eventi per Expo Milano 2015. Da settembre partirà anche un road show che coinvolgerà 8 tra municipalità e province (Pechino, Shanghai, Guandong, Shandong, Hunan, Henan, Fujian, Chongqing) con un fitto programma di attività: dall’individuazione di un Ambassador di Expo Milano 2015 in Cina ad iniziative di promozione della tradizione culinaria italiana e ci- 44 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 nese, da cicli di conferenze stampa ad eventi culturali e di business. Scopo principale del road show sarà promuovere ulteriormente Expo Milano 2015 sul mercato cinese, valorizzare la presenza del Paese che, per la prima volta, partecipa a un’Esposizione Universale con un Padiglione Self Built, attrarre turisti cinesi e supportare la campagna di ticketing che ha già avuto finora ottimi riscontri. Sono infatti 500.000 i biglietti di Expo venduti fino ad oggi ai Tour Operator cinesi: la metà del target previsto di 1 milione, a quasi un anno dall’apertura ufficiale dell’Esposizione di Milano. È la prima volta che la Cina presenta, su un palcoscenico mondiale quale Expo Milano 2015, la propria politica agricola, la storia e le innovazioni della propria cultura culinaria nonché l’impegno del Paese per uno sviluppo sostenibile e lo fa attraverso una presenza massiccia che vede, accanto al Padiglione Nazionale, altri due padiglioni: quello di Vanke, multinazionale cinese leader nel real estate e quello di China Corporate United Pavilion (Ccup), che riunirà una cordata di oltre 20 fra le principali aziende del Paese. DOSSIER INDUSTRIA MEDICALE Operazione tecnologia Quello dei dispositivi medici si conferma essere un settore dall’intensa attività sul fronte tecnologico e con una crescita continua delle opportunità. Ma non è tutto, materiali innovativi e software di simulazione 3D integrano l’offerta. ECONOMIA Curare il mercato TONY BOSOTTI Un recente rapporto del Centro studi di Assobiomedica ci permette di dare uno sguardo al settore biomedicale. Quello dei dispositivi medici si conferma essere un settore dall’intensa attività sul fronte tecnologico e con una crescita continua delle opportunità. L’Italia conferma il proprio posizionamento non di primo piano Il censimento 2011 ha identificato o 1.118 imprese di produzione, cui sii attribuiscono quasi 7 miliardi di euro o di fatturato. Oltre l’80% delle imprese e e dei rispettivi siti produttivi e oltre ill 90% del fatturato sono concentrati in n sei regioni: Lombardia, Emilia- Roma-gna, Veneto, Toscana, Lazio, Piemon-te. Per la maggior parte le imprese dii produzione sono di piccole dimensio-ni. Il 21% ha struttura multinazionale; a esse fa capo il 69% del fatturato. L’8% % ha capitale estero; a queste fa capo o il 28% del fatturato. L’83% si occupa a prevalentemente di produzione diret-ta, il restante 17% di produzione perr conto terzi. Le imprese di produzione e per conto terzi sono una componente e significativa del tessuto industriale dell settore, anche in termini di fatturato:: sono state censite in tutto 194 impre-se che si occupano prevalentemente e 46 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 di produzione per conto terzi, cui si attribuisce un fatturato complessivo pari a 890 milioni di euro. La maggior parte dei contoterzisti si occupa di produzione di componenti o semilavorati. Il 22% ha una struttura multinazionale, a esse fa capo il 49% del fatturato. L’8% ha capitale estero, a esse fa capo il 19% del fatturato. Si osserva come l’attività per conto terzi sia diffusa anche tra i produttori diretti: anche sotto questo aspetto il settore si configura ‘a fabbrica diffusa’. A differenza di quanto sta avvenendo a livello generale nel Paese, dove arretra la quota dei subfornitori nazionali e avanza quella dei subfornitori esteri, nel settore dei dispositivi medici il peso dei contoterzisti italiani risulta stabile e prevalente. Quello dei dispositivi medici si conferma essere un settore dall’intensa attività sul fronte tecnologico e con una crescita continua delle opportunità. L’Italia conferma il proprio posizionamento non di primo piano nel settore: risulta il 13° brevettatore, il 12° esportatore e il 9° importatore. Un’eccezione è rappresentata dal comparto attrezzature tecniche, nel quale mantiene quote di mercato più significative. Emerge, per contro, una buona diversificazione di prodotto e un’elevatissima diversificazione geografica delle esportazioni, con miglioramenti in importanti mercati come il Sud America. Le esportazioni vanno bene I dati 2012 evidenziano una buona performance delle esportazioni (superiore alla media italiana) e un calo delle importazioni, con il dimezzamento del deficit commerciale italiano. La produzione ha recuperato la fles- DOSSIER INDUSTRIA MEDICALE sione del 2011 tornando sostanzialmente ai valori del 2010; il saldo della bilancia commerciale è migliorato, pur rimanendo - anche se di poco - negativo. Sul fronte del mercato interno i segnali sono tutti indicativi di un momento molto difficile, soprattutto per quanto riguarda la domanda pubblica: infatti, negli ultimi due anni la domanda interna complessiva è scesa del 9% e quella pubblica di oltre l’11%. Le imprese chiuse tra il 2010 e il 2011 o in chiusura nel 2012 risultano essere 216. Le maggiori sofferenze si osservano nelle imprese site nelle regioni meridionali e in Emilia- Romagna; nelle imprese di distribuzione; nelle imprese che non hanno una struttura multinazionale; in quelle a capitale italiano e nei comparti elettromedicale diagnostico e biomedicale strumentale. Risultano, invece, in minori difficoltà le imprese di produzione che operano in segmenti di mercato molto piccoli (che proprio per via delle modeste dimensioni dei vari mercati nazionali a cui si rivolgono hanno dovuto internazionalizzarsi maggiormente fin da subito) e caratterizzati da una maggiore domanda privata e le imprese che prestano maggiore attenzione alla qualità dei propri processi aziendali e riescono a essere più innovative. Tra il 2010 e il 2011 si stima che il tasso medio di investimento in R&S in Italia da parte delle imprese di produzione sia sceso dal 6,7% al 5,2%, quello delle multinazionali estere commerciali dall’1,1% allo 0,1%; con riferimento a queste ultime, il tasso medio di investimento in studi clinici risulta essere sceso dal 2,3% allo 0,9%. Tutto questo ha portato a una caduta complessiva degli investimenti in R&I pari a -28%. Al contrario il peso degli investimenti esteri sul totale risulta essere cresciuto dal 42% al 48%, ma in un quadro totale che vede diminuiti gli investimenti nel settore in Italia. Perdita di investimenti In altre parole, è l’Italia che negli ultimi anni pare aver perso attrattività nei confronti dell’industria dei dispositivi medici, mentre altri Paesi, evidentemente, sono riusciti a intercettare maggiori investimenti. È anche emerso che si tratta di un tipo di investimento strategico che l’industria tende a concentrare in un numero di Paesi via via più piccolo. Questo vale sia per gli studi clinici - che prescindono dal Paese dove vengono svolte le attività di produzione e di R&S - sia per la R&S, che invece si nutre di collaborazioni e ‘infiltrazioni’ esterne. Il crollo degli investimenti nel nostro Paese si reputa oggi legato a diversi fattori: la crisi economica generale, la stretta creditizia; la mancata normalizzazione dei tempi di pagamento delle forniture; la contrazione del mercato domestico; una fiscalità che non favorisce gli investimenti in ricerca e - sopra ogni altro aspetto - politiche pubbliche di acquisto e di rimborso che non premiano l’innovazione. L’effetto combinato di tutti questi fattori risulta amplificato dalle caratteristiche dei processi di innovazione tipici del settore, che si nutrono in gran parte di collaborazioni con soggetti esterni alle imprese. Anche la tendenza a concentrare gli investimenti e le collaborazioni è un ulteriore elemento che spiega la misura del loro calo in Italia. Ciononostante, negli ultimi anni nel nostro Paese si osserva un’accelerazione nel tasso di introduzione di nuovi dispositivi nel mercato: un aspetto positivo che rischia seriamente di essere di breve durata. Questo articolo è stato realizzato utilizzando ampi stralci del rapporto 2013 ‘‘Produzione, ricerca e innovazione nel settore dei dispositivi medici in italia’’. A cura del Centro studi di Assobiomedica (CSA), in collaborazione con il Servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 47 SOFTWARE Le frontiere della simulazione AUGUSTO ZANINELLI La simulazione medica nel contesto dei piani di studio per operatori sanitari è ancora agli albori, ma è più che mai necessaria. Diverse tecniche di simulazione sono oggi disponibili per gli operatori sanitari dalla realtà aumentata fino a specifici software 3D. Vediamo di che cosa si tratta 48 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 Come può un paziente avere un infarto del miocardio al mattino, un ictus cerebrale al pomeriggio e un attacco di asma alla sera? Semplice, perché è come se fosse vero, ma in realtà è un paziente virtuale, un manichino, un software, un attore su cui è possibile riprodurre malattie, situazioni patologiche e condizioni cliniche realistiche, affidabili, didattiche e riproducibili. La dinamica evolutiva delle organizzazioni richiede oggi, la capacità di affrontare le sfide e il cambiamento attraverso un processo di informazione e aggiornamento continuo. La motivazione a tale apprendimento dipende in buona parte dalle modalità con cui esso viene accompagnato. La professionalità di un operatore della sanità può venire definita da tre caratteristiche fondamentali: il possesso di conoscenze teoriche DOSSIER INDUSTRIA MEDICALE aggiornate (il sapere); il possesso di abilità tecniche o manuali (il fare); il possesso di capacità comunicative e relazionali (l’essere). Il rapido e continuo sviluppo della medicina e, in generale, delle conoscenze biomediche, nonché l’accrescersi continuo delle innovazioni sia tecnologiche sia organizzative, rendono sempre più difficile per il singolo operatore della sanità mantenere queste tre caratteristiche al massimo livello: in altre parole mantenersi ‘aggiornato e competente’. Da qui il continuo bisogno formativo, che, tuttavia, per essere moderno, al passo con i tempi, efficace ed efficiente, deve dotarsi di strumenti innovativi, di elevato contenuto scientifico e professionale e ad alta qualificazione tecnologica. La simulazione sta diventando sempre più importante nella forma- formazione e allo stesso tempo complementare alle iniziative in favore della sicurezza dei pazienti rilevante nel processo di formazione clinica. Tuttavia, poiché si possa comprendere a fondo il valore della simulazione, l’opinione prevalente è che i leader e i legislatori responsabili delle riforme nel settore sanitario dovrebbero, sulla base delle indicazioni fornite dai dati disponibili, considerare i vantaggi della simulazione con una visione all’integrazione (dove appropriato) all’interno dei piani formativi nel settore della sanità. Innovazione e formazione La simulazione medica nel contesto dei piani di studio per operatori sanitari è ancora agli albori e dove esiste è dovuta in larga misura a una minoranza di individui e gruppi professionali che hanno dedi- procedure e gestire eventi clinici per la prima volta su un paziente. È interessante notare che settori non medici che da tempo adottano sistemi di addestramento con simulatori, come l’aviazione, la produzione di energia nucleare e l’esercito (settori che hanno in comune con la sanità un rischio intrinseco), vengono largamente considerate organizzazioni improntate sulla sicurezza, con un’elevata affidabilità e con sistemi integrati di salvaguardia e un tasso di fallimento molto basso. Innovazione e formazione sono le due parole chiave, sulle quali si fonderanno i programmi professionali del prossimo decennio, soprattutto in una materia ad alta specializzazione e in progressiva rapida evoluzione, come le varie professioni in Sanità. Pertanto, tra le metodologia innovative, tecnologicamente evolute e Foto della pagina a fianco. Microsimulazione: ambienti virtuali per esperienze globali. Foto sopra. Macrosimulazione: riproduzioni di situazioni in esterno e visita medica sul manichino. zione sanitaria, sono disponibili molti dati che affermano come la simulazione offra un contributo significativo ai metodi tradizionali di formazione medica. La simulazione è ampiamente considerata efficiente dal punto di vista della cato tempo e risorse a esplorarne i metodi e i benefici, sull’onda dell’attuale incremento della consapevolezza sugli errori medici e di un cambiamento dell’opinione sia pubblica, sia professionale, di come sia inappropriato effettuare ad alto impatto, si annoverano le moderne tecniche didattiche basate sui sistemi di simulazione. La simulazione è un sistema di ‘training’ totalmente interattivo, basato sull’uso di mezzi formativi ed educazionali innovativi, inseriti progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 49 SOFTWARE nel contesto di uno scenario clinico assolutamente realistico, il cui obiettivo è quello di effettuare un training al personale sanitario di ogni disciplina e livello, per accrescere la sicurezza dei pazienti. Il sistema prevede l’uso di simulatori provvisti di caratteristiche anatomiche altamente realistiche. Alcuni esempi sono la conformazione delle vie aeree superiori, la capacità di parlare e ammiccare, le pupille reattive, i rumori cardiaci e respiratori udibili con il fonendoscopio, i polmoni ventilabili in maniera selettiva, i polsi periferici palpabili, la capacità di effettuare manovre invasive, la capacità di simulare indagini diagnostiche o procedure di radiologia interventistica. Particolari e complessi software conferiscono al simulatore la proprietà di essere programmato con una varietà di profili integrati fisiologici, farmacologici e fisiopatologici; con il vantaggio di poter mimare, in tempo reale, risposte adeguate agli interventi terapeutici effettuati, tecnici e/o farmacologici. Macro, microsimulazione e altre tecnologie Due sono gli strumenti didattici uti- 50 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 Foto in alto. Macrosimulazione: riproduzione di interventi in sala operatoria. Foto a destra. R.O.S.S. Il simulatore di chirurgia robotica, per l’addestramento agli interventi in videolaparoscopia. lizzati, che spesso possono essere integrati: la macrosimulazione in ambiente attrezzato e la microsimulazione. La macrosimulazione ricrea un ambiente pienamente attrezzato e, grazie all’utilizzo di un manichino animato in scala 1:1, in grado di simulare molteplici situazioni cliniche (pronto soccorso, reparto ospedaliero, sala operatoria, sala di emodinamica, ambiente radiologico, ambulatorio, scene in esterno su luoghi di disastri ambientali, terremoto ecc.). Questa situazione, consente al discente di vivere una ambientazione clinica totalmente sovrapponibile alla realtà. Gli operatori, le cui attività sono filmate e registrate, trattano le condizioni patologiche oggetto del corso, non solo identificando i diversi quadri patologici e predisponendone l’approccio terapeutico, ma anche coordinando le diverse figure professionali presenti sulla scena come richiesto dalla situazione contingente. Al termine della prestazione, tutto quanto accaduto durante la simulazione viene riproposto agli operatori e discusso in modo interattivo. Un software sofisticato fa sì che il manichino risponda in modo realistico agli interventi, all’evoluzione della patologia e ai farmaci. Nella micro simulazione, un software sofisticato, totalmente interattivo, consente la gestione di casi clinici in ambiente virtuale. Per ognuna delle iniziative diagnostiche e terapeutiche attuate il programma elabora una risposta fisiopatologica sulla base delle linee guida internazionali. Al termine della prestazione, il percorso diagnostico-terapeuticoassistenziale viene riproposto e tutte le scelte effettuate possono essere valutate e commentate insieme all’istruttore, fino alla condivisione di un piano d’intervento DOSSIER INDUSTRIA MEDICALE la percezione e l’interazione con l’ambiente, fornendo informazioni non direttamente rilevabili con i propri sensi. Cosa dire ottimale. Un altro aspetto, improntato ad una chiara innovazione nel campo della didattica è l’utilizzo della realtà virtuale. La moderna tecnologia video digitale si fonda sull’impiego di set scenografici virtuali in tre dimensioni. La possibilità di utilizzare strutture di visualizzazione computerizzata tridimensionale e di realtà virtuale costituisce un supporto tecnologico innovativo capace di grande impatto nel campo della comunicazione e della divulgazione. La tecnologia del Virtual Set, in particolare, consente di integrare docenti e discenti dal vivo ad ambienti 3D generati al calcolatore. Persone fisiche sono così in grado di muoversi all’interno di una scenografia artificiale elaborata e aggiornata in tempo reale da una telecamera collegata ad un supercalcolatore grafico. I movimenti, le zoomate e i cambi di inquadratura vengono rilevati dal computer che provvede a cambiare il punto di vista dell’immagine sintetica. La scena virtuale si muove in completa sincronia con quella reale, l’immagine di sfondo diventa tridimensionale e i presenti nel Virtual Set si trovano immersi in un mondo che esiste digitalmente solo nella memoria del computer creando uno spazio di comunicazione ricco di nuove e infinite potenzialità. Altre applicazioni della realtà virtuale possono essere sviluppate nel campo dell’addestramento manuale, sia, ad esempio, per sofisticati interventi in endoscopia, sia per manovre semeiologiche di base. Infine nuove tecnologie di compressione delle immagini sono in grado di collegare, attraverso una normale linea Adsl, riprese filmate in tempo reale, utili, quindi, per collegare a basso costo, ma con elevata qualità dell’immagine, ambienti e strutture differenti, allo scopo di muovere i dati (in questo caso le immagini) e non le persone con evidenti risparmio, senza ridurre l’efficacia degli interventi didattici. Un altro aspetto delle tecnologie digitali è la Realtà Aumentata (Augmented Reality AR), un sistema di grafica interattiva che permette di intervenire su un flusso video live, modificando la realtà con l’aggiunta, in tempo reale, di contenuti e animazioni virtuali. Oggetti reali e virtuali coesistono nella stessa scena, aumentando La ricchezza di dati a sostegno degli aspetti positivi della simulazione in campo sanitario è in crescita, tuttavia, la sua disponibilità per tutto il personale sanitario rimane ancora frammentaria e dipendente dalla natura sperimentale di università, ospedali, ASL, regioni, industria privata. La pratica medica è imprevedibile e può porre importanti sfide anche al personale con maggiore esperienza. Pertanto, è fondamentale che gli organi di controllo, i consulenti clinici e altri soggetti nella riforma del settore sanitario, considerino la simulazione come uno strumento per aggiornare la formazione medica e affrontare le responsabilità relative alla fornitura di servizi sanitari. Considerando gli Stati Uniti come esempio si può notare che l’approccio stia cambiando. La Food and Drug Administration, l’American College of Surgeons, l’American Council for Graduate Medical Education, e l’American Board of Anesthesiologists, richiedono alcuni aspetti di addestramento simulato per svariate delle proprie qualificazioni. La Simmed, quindi, con queste premesse e con lo scopo di diffondere la simulazione nella formazione medica, non solo come tecnica, ma soprattutto come standard condiviso di qualità nell’impiego di tali tecnologie, si pone come società scientifica di riferimento nel panorama sanitario nazionale. A. Zaninelli - Università di Firenze e vicepresidente esecutivo di Simmed, Società italiana di medicina di simulazione. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 51 AUTOMAZIONE Il prototipo fai da te ATTILIO ALESSANDRI Un premiato studio di product design utilizza il servizio Protomold di Proto Labs per aiutare le persone non vedenti e ipovedenti a muoversi con più sicurezza. Il servizio offerto dall’azienda britannica ha ridotto notevolmente i tempi di consegna IN3G è uno studio di product design n con sede a Parigi, specializzato in ri-cerca e sviluppo di ausili per disabilità à uditiva e visiva. La società, composta a da tre persone, è diretta da Christian n Coudevylle e collabora con Università à ed Enti pubblici di ricerca. Nonostante alcuni importanti prodot-ti all’avanguardia progettati per per-sone con disabilità uditiva, IN3G è meglio nota probabilmente per averr progettato e realizzato un dispositivo o per persone non vedenti e ipovedentii chiamato Télétact. Il nome commer-ciale definitivo del prodotto è ancora a da definire. Ciò che è certo, però, è che Télétactt è un dispositivo, costituito da una a minuscola cassetta fissata a un tra-dizionale bastone bianco. All’interno o della cassetta è alloggiato un dispo-sitivo in grado di rilevare pericoli e ostacoli grazie a un fascio di raggii infrarossi proiettato frontalmente, fino o a un’altezza di 70 cm, e lateralmente.. Quando il fascio incontra un oggetto,, l’utilizzatore avverte una vibrazione e 52 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 sul bastone, la cui intensità varia a seconda della vicinanza dell’ostacolo. Sviluppo prodotto Roger Leroux, direttore tecnico di IN3G, spiega le motivazioni che li hanno spinti a sviluppare il prodotto: “Per le persone non vedenti o ipovedenti è già molto difficile muoversi in un ambiente famigliare, se non c’è un accompagnatore a guidarle” afferma. “Muoversi da sole in un ambiente nuovo e sconosciuto è ancora più complicato, se non impossibile. Télétact risolve questo problema e permette alle persone con disabilità visiva di muoversi molto più liberamente e con maggiore sicurezza”. I primi prototipi di Télétact sono stati realizzati in metallo laminato. Tuttavia, con l’avanzare delle fasi di sviluppo, il progetto della cassetta è diventato più complesso e IN3G è stata costretta a trovare un’alternativa. Inizialmente aveva provato a realizzare i pezzi con una stampante 3D. Ma per verificare il funzionamento e l’adattamento mecca- nico di vari componenti, come l’apertura dello sportello del vano batteria, era necessario lavorare con pezzi in resine di produzione, ed è qui che sono entrati in gioco i servizi di Proto Labs. Roger Leroux racconta: “Avevamo scoperto Proto Labs navigando su Internet mentre cercavamo nuove idee per i pezzi di un prodotto precedente. Abbiamo lavorato insieme per la prima volta nel 2011, avendo modo di apprezzare le potenzialità dello stampaggio a iniezione rapida. Vista l’esperienza positiva, abbiamo deciso di riutilizzare i servizi di Proto Labs per il progetto Télétact e ci siamo affidati alle competenze e alla guida dei suoi tecnici”. “Il sistema interattivo online di preventivazione di ProtoQuote sviluppato da Proto Labs è incredibilmente utile. Una volta caricato il modello 3D dei pezzi, il sistema ha evidenziato le modifiche da apportare ad alcuni parametri, come lo spessore di parete ecc. E grazie all’assistenza diretta dei tecnici di Proto Labs, siamo riusciti a ottimizzare il pezzo, il progetto dello stampo e, DOSSIER INDUSTRIA MEDICALE naturalmente, il prezzo dei pezzi”. Dopo due cicli di prototipazione, IN3G ha chiesto a Proto Labs di avviare la realizzazione degli stampi con cui produrre i pezzi per dodicimila dispositivi Télétact di prova. Al termine della fase di sviluppo, IN3G ha realizzato 500 esemplari pronti per l’uso. Servizio e materiali Roger Leroux (in foto a destra) sottolinea l’utilità dei suggerimenti offerti dai tecnici Proto Labs durante gli scambi periodici tra le due aziende. I dubbi sono stati risolti, le domande hanno trovato risposta e le questioni tecniche sono state illustrate a fondo. In questo modo, il processo è diventato più efficiente e i costi finali del progetto sono stati ridotti. La cassetta principale e il vano batteria sono realizzati da Proto Labs. L’involucro della cassetta principale è in policarbonato nero, che protegge il sistema a raggi infrarossi dalla luce esterna. Il vano batteria contiene l’alimentatore, le schede di circuito e il dispositivo di vibrazione. “Abbiamo scelto il policarbonato come materiale definitivo, imparando molto dai campioni e dai consigli offerti da Proto Labs” racconta Leroux. “Abbiamo studiato il modo in cui il materiale viene estruso, le implicazioni per lo spessore di parete e le possibili finiture di superficie. Abbiamo raggiunto una comprensione pratica delle possibili insidie e delle soluzioni che permettono di evitarle”. E riepilogando afferma: “I pezzi realizzati da Proto Labs erano perfetti già al primo tentativo. Grazie a loro abbiamo potuto ridurre drasticamente i tempi e i costi del processo di sviluppo di Télétact”. IN3G è stata la prima azienda europea vincitrice del programma Cool Idea! di Proto Labs, che premia i progettisti con servizi Protomold e Firstcut per un valore complessivo di 250.000 dollari, permettendo di sviluppare idee nuove per prodotti all’avanguardia. “Il premio di Proto Labs ha semplificato enormemente il lancio del prodotto e ci ha permesso di realizzare pezzi stampati a iniezione per l’intero dispositivo”, ha concluso Leroux. Cosa dire: Proto Labs ha cambiato radicalmente gli aspetti economici e i tempi di consegna associati alla produzione di prototipi e quantità minime di pezzi per i costruttori europei. Tra gli utenti di Proto Labs ci sono aziende di ogni settore, come quello medicale, aerospaziale, automobilistico e dell’elettronica di consumo. Protomold è il servizio di stampaggio a iniezione offerto da Proto Labs. Progettisti e ingegneri possono presentare il modello CAD in 3D di un pezzo a ProtoQuote, il sistema di preventivi online di Protomold, e ricevere nel giro di qualche ora un’analisi di realizzabilità del modello in 3D e un’accurata presentazione dei costi complessivi. Infine, Firstcut è il servizio di lavorazione con macchine. Esso consente agli utilizzatori di realizzare prototipi funzionanti negli stadi preliminari del ciclo produttivo, usando una gamma di oltre trenta materiali previsti per la produzione come: ABS, nylon, Peek, alluminio e ottone, e in un giorno lavorativo. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 53 MECCANICA Attrezzature di assistenza più moderne ATTILIO ALESSANDRI SKF ha progettato e realizzato colonne telescopiche per la movimentazione delle attrezzature di assistenza medicale. Esse sono utilizzate nelle sedie e tavoli operatori permettendo maggiori capacità di carico e velocità, rispetto ai modelli precedenti SKF opera da sempre nell’ambito del-lo sviluppo di prodotti e servizi per ill settore medicale-sanitario. Un’offerta a integrata che si basa sulla conoscenza a ingegneristica acquisita dal Gruppo o svedese in oltre un secolo di storia.. La conoscenza SKF si esplicita all’in-terno di cinque piattaforme: cuscinettii e unità, tenute, meccatronica, sistemii di lubrificazione e servizi. Per quanto o riguarda le soluzioni meccatroniche perr il settore medicale-sanitario, SKF pro-getta e realizza colonne telescopiche e per un’ampia gamma di apparecchia-ture. Un esempio in questa direzione e è rappresentato dalla nuova colonna a telescopica per la movimentazione del-le attrezzature di assistenza medicale,, che consente ai produttori di offrire e sedie e tavoli operatori con maggiorii capacità di carico e velocità, rispetto o 54 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 ai modelli precedenti. Grazie alla colonna telescopica SKF serie Cpmt, gli utilizzatori OEM possono aumentare le vendite fornendo attrezzature che soddisfano i requisiti di mercato e consentono di aumentare il numero di pazienti visitati negli affollati centri di assistenza sanitaria. Elevata capacità di carico Le colonne telescopiche SKF serie Cpmt prevedono tre sezioni e una lunghezza ritratta ridotta (320 mm), combinata con una corsa maggiore rispetto ai modelli precedenti. Le sedie ad altezza ribassata consentono di migliorare l’accessibilità per i pazienti, senza compromettere la lunghezza estesa totale necessaria per le procedure mediche. L’elevata velocità di posizionamento (fino a 34 mm/s) permette di velocizzare le procedure di assistenza, a supporto dell’efficienza clinica. Tra i vantaggi principali anche l’elevata capacità di carico, particolarmente utile per i produttori di tavoli operatori. Inoltre, queste colonne offrono ai progettisti degli OEM tutta una serie di caratteristiche di flessibilità, come l’opzione di configurazione per elevata capacità di carico disassato, per un alto grado di rigidezza, e filetti personalizzabili sulla superficie esterna per opzioni di fissaggio supplementari. “Oggi le cliniche devono contenere l’aumento dei costi sanitari attraverso una gestione più rapida dei pazienti, obiettivo che si può raggiungere utilizzando le nostre nuove colonne telescopiche. Queste colonne consentono ai produttori di attrezzature medicali di adattarsi più facilmente all’orien- DOSSIER INDUSTRIA MEDICALE Attuatori telescopici della serie Cpma e Cpmb dedicate alle strutture oftalmologiche e per neonatologia. Le colonne telescopiche SKF. tamento del mercato a soddisfare le esigenze per l’assistenza a pazienti di peso maggiore, che non richiede solo l’aumento della capacità di carico di sedie e tavoli, ma anche una maggiore accessibilità. Questa esigenza, sempre più supportata dalle normative in materia, impone maggiori e migliori funzionalità di sollevamento delle attrezzature”, spiega Andreas Druegemoeller, medical & health care global industry manager di SKF. Senza manutenzione Le colonne telescopiche SKF, praticamente esenti da manutenzione per l’intera durata di esercizio, offrono agli OEM vantaggi competitivi grazie all’aumento della capacità di carico e delle velocità di sollevamento. Un ulteriore esempio dell’offerta di soluzioni SKF per il settore medicale-sanitario è rappresentato dalle colonne telescopiche della serie Cpma e Cpmb dedicate alle strutture oftalmologiche e per la cura neonatale. Si tratta di soluzioni complete e ottimizzate, idonee per una gamma di apparecchiature medicali e sanitarie, come le sedie e i tavoli utilizzati in campo oftalmologico e le incubatrici, che offrono amplia flessi- bilità per una maggiore integrazione progettuale. Studiate per soddisfare le esigenze prestazionali e i requisiti normativi del settore medicale, le colonne telescopiche offrono più valore agli utenti, permettendo loro di migliorare il vantaggio competitivo. Tra le caratteristiche principali delle nuove colonne telescopiche, che garantiscono la conformità agli standard IEC e UL, spiccano la dotazione di un alimentatore elettrico universale, la funzione ‘soft start/stop’ per una maggiore silenziosità di movimento, la lunghezza minima ridotta e la maggiore corsa per una migliore accessibilità e libertà di progettazione. La riduzione della rumorosità e delle vibrazioni offre grande comfort sia ai pazienti sia agli operatori. Sistemi integrati ”Le colonne telescopiche SKF permettono ai costruttori di apparecchiature medicali di rispondere più facilmente alla sempre più sentita esigenza di realizzare apparecchiature oftalmologiche e incubatrici caratterizzate da maggiore precisione, funzionalità ed ergonomia”, ha concluso Druegemoeller. Le colonne telescopiche Cpma e Cpmb sono unità compatte, a due stadi, capaci di raggruppare caratteristiche prestazionali diverse. Tra queste, la possibilità di posizionamento variabile del motore e degli elementi telescopici esterno e interno, la capacità di carico fino a 2.000 N applicati centralmente e fino a 250 Nm di momento con carico eccentrico, oltre all’esclusivo vantaggio dato dalla presenza dell’alimentatore universale incorporato, con cavo scollegabile, compatibile con quasi tutti gli standard elettrici mondiali. Il cavo di alimentazione con messa a terra e la connessione LAN, passanti attraverso la colonna, ampliano le possibilità di progettazione e diversificazione. Il consumo di energia elettrica nella modalità standby è minimo, inferiore a 1 W. A completare l’offerta c’è un’ampia scelta di opzioni, in particolare la possibilità di scegliere la posizione dell’elemento telescopico esterno, del motore, dei connettori e dell’alimentazione, oltre a vari accessori, come le scatole elettriche di derivazione, collegabili per ottenere prese multiple. Una vasta possibilità di scelta, che offre al cliente una soluzione su misura, volta a migliorare l’accessibilità per gli operatori e il comfort per i pazienti. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 55 MATERIALI I polimeri per l’industria medicale GIANLUCA CIARDELLI, SUSANNA SARTORI I campi di applicazione dei polimeri in ambito medico sono numerosi e tali materiali possono aprire la strada alla realizzazione di approcci terapeutici sempre più avanzati. Alcuni esempi tecnologici di dispositivi disponibili sul mercato I polimeri sintetici, cioè non di origine naturale ma preparati dall’uomo, sono sempre più utilizzati nella realizzazione di dispositivi medici e formulazioni farmaceutiche, grazie alle loro peculiari caratteristiche. Essi rappresentano in realtà una vasta famiglia di materiali, con proprietà che possono differire notevolmente da polimero a polimero. Si passa ad esempio dai materiali più rigidi a quelli elastici, da quelli stabili a quelli degradabili. Secondo l’applicazione in esame, è quindi possibile scegliere il materiale che possiede le caratteristiche desiderate. I polimeri possono essere facilmente modellati nelle forme desiderate, ad esempio tramite processi tradizionali quali estrusione, stampaggio a iniezione e a compressione. Recentemente, inoltre, sta suscitando un particolare interesse l’utilizzo di stampanti 3D, che consentono di produrre strutture tridimensionali provenienti da un modello digitale solitamente sviluppato mediante computer. Il ruolo dei polimeri I primi polimeri che sono stati utilizzati nella realizzazione di dispositivi medici, sono i così detti ‘biostabili’, cioè non biodegradabili e pressoché inerti (per esempio polietilene): in particolare sono stati impiegati per fabbricare tubi, cannule, siringhe, componenti di macchine per dialisi. L’utilizzo di questi materiali è stato poi esteso alla realizzazione d’impianti medici, quali lenti, valvole cardiache, protesi vascolari e mammarie. Tali dispositivi medici hanno però talvolta causato problemi, soprattutto dopo diversi anni d’impianto. È il caso ad esempio di alcune protesi mammarie (realizzate in poliuretani aromatici) che si sono dimostrate non stabili e sospettate di rilasciare molecole tossiche. Tali 56 progettare pro pr ro oget get ge g eettttar aare 3 38 382 82 • LLUGLIO LU LUGL UG GLI GL LLIIO/A AGOSTO GO GOS G OSSTTO O O 201 2 20 2014 0 01 14 DOSSIER INDUSTRIA MEDICALE Coppa acetabulare per la ricostruzione del femore (sito DePuy). materiali sono stati ritirati dal mercato evidenziando conseguentemente la necessità di testare i dispositivi in condizioni che simulino quelle di utilizzo nel corpo umano, prima della loro commercializzazione. Polimeri non degradabili sono stati utilizzati anche nella realizzazione di protesi ossee: nel caso della protesi d’anca e in particolare per la realizzazione della componente femorale, ad esempio, il polietilene ad altissimo peso molecolare si è dimostrato un ottimo materiale, grazie alle sue proprietà meccaniche, al basso coefficiente di attrito e buona resistenza all’usura. Si stanno inoltre sviluppando tecniche avanzate per la realizzazione di protesi su misura: attraverso analisi diagnostiche, quali TAC e risonanza magnetica del paziente, è possibile ricostruire al computer un modello 3D dell’arto da ricostruire; questo disegno è poi utilizzato per realizzare lo stampo polimerico. Una tecnica simile è stata recentemente utilizzata in ambito chirurgico, per scegliere l’approccio interventistico da utilizzare su di un bambino, nato con una combinazione di quattro malformazioni cardiache. Ricercatori dell’Università di Louisville hanno tradotto le immagini bidimensionali della TAC del paziente in un modello 3D, che Viti di fissaggio ossee realizzate in polimeri biodegradabili (Sito Evonik). hanno usato come istruzioni per una stampante 3D, utilizzata in seguito per realizzare lo stampo del cuore, in una dimensione doppia rispetto all’originale. Grazie a questo modello, il cardiochirurgo ha potuto individuare un modo per praticare un collegamento tra aorta e ventricolo, in modo da permettere una circolazione sanguigna normale. I materiali utilizzati Le nuove sfide in ambito medico riguardano tuttavia l’utilizzo di strutture polimeriche con proprietà avanzate, capaci di funzionare da sostituti temporanei, stimolando la rigenerazione dei tessuti e degradandosi in concomitanza con la loro ricrescita. Simili costrutti sono particolarmente importanti per pazienti giovani, nei quali il dispositivo medico, se ‘stabile’, deve rimanere all’interno dell’organismo per numerosi anni (aumentando così i problemi legati ad esempio all’usura) e soprattutto in ambito pediatrico, poiché l’impianto ‘fisso’ non è in grado di adattarsi ai cambiamenti fisici del paziente, e necessita quindi di essere sostituito dopo alcuni anni. Per tali applicazioni sono preferibili quindi polimeri degradabili. Tra i materiali più utilizzati in tale settore, vi sono principalmente poliesteri quali l’aci- do polilattico (già ampiamente diffuso come plastica biodegradabile per usi quali le borse della spesa), l’acido poliglicolico, il policaprolattone e i loro copolimeri (ovvero polimeri con composizioni ‘miste’ dei precedenti). Una vasta gamma di questi polimeri è ad esempio commercializzata dalla multinazionale Evonik sotto il nome Resomer, e dalla ditta olandese Purac con il brand Purasorb. Variando alcune caratteristiche di tali polimeri (quali il peso molecolare) è possibile modulare il tempo di degradazione del polimero e selezionare quindi quello più adatto a una specifica applicazione. Polimeri degradabili sono utilizzati ad esempio nella realizzazione di viti di fissaggio osseo, fili di sutura, protesi. Negli ultimi anni questi polimeri sono stati utilizzati anche nella realizzazione di stent coronarici. Gli stent sono dei piccoli tubi cavi, realizzati in una geometria simile a una maglia di dimensioni microscopiche, che sono inseriti nei vasi sanguigni e fatti espandere in prossimità delle ostruzioni (causati in genere da placche di colesterolo). Tali ostruzioni causano una limitazione o addirittura un blocco del flusso sanguigno, provocando così danni cardiaci (infarto del miocardio). Normalmente gli stent sono realizzati in materiali progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 57 MATERIALI Stent polimerici, Abbot. Polimeri per il rilascio controllato di farmaci (Sito Purac). Wafer polimerici (Gliadel) per il trattamento del glioblastoma. metallici, che però hanno delle limitazioni, soprattutto nel caso sia necessario intervenire una seconda volta su di uno stesso paziente, nel medesimo tratto di un vaso sanguigno. Il primo stent inserito, può infatti impedire l’introduzione di un secondo. L’utilizzo di stent degradabili, in grado di erodersi dopo aver svolto la funzione meccanica richiesta, rappresenta quindi un sistema ideale in tali casi. Gli stent polimerici hanno anche altri vantaggi rispetto a quelli metallici, ad esempio permettono un migliore ripristino della fisiologica mobilità, flessibilità e pulsatilità del vaso sanguigno. L’azienda americana Abbot è stata la prima a commercializzare degli stent coronarici polimerici, in particolare in acido polilattico. Polimeri degradabili L’utilizzo di polimeri degradabili è sempre più richiesto anche dall’industria farmaceutica, per realizzare formulazioni a rilascio controllato 58 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 e localizzato. I sistemi più studiati sono stati quelli micro- e nanoparticellari, costituiti cioè da sfere polimeriche di dimensioni nanometriche o micrometriche (rispettivamente 1 miliardesimo e 1 milionesimo di metro) contenenti un farmaco. Questi sistemi sono stati utilizzati per incapsulare proteine e ormoni, perché permettono di proteggere tali molecole, che altrimenti si degraderebbero rapidamente in ambiente fisiologico, perdendo così la loro attività. L’azienda Alkermes ad esempio ha sviluppato la tecnologia ProLease, che prevede l’incapsulamento di proteine all’interno di una matrice di acido polilattico-coglicolico. I sistemi nanoparticellari sono inoltre interessanti in ambito oncologico, perché si accumulano nelle zone tumorali, aumentando così l’efficacia farmacologica e diminuendo i problemi legati alla tossicità dei chemioterapici. Un farmaco innovativo è stato sviluppato per il trattamento del glio- blastoma, un tumore difficilmente trattabile che colpisce il cervello: le normali terapie a base di chemioterapici sono spesso inefficaci, a causa della difficoltà di superare la cosiddetta ‘barriera ematoencefalica’ e raggiungere quindi il cervello. La ditta Arbor Pharmaceutical ha sviluppato dei wafer polimerici, commercializzati con il nome di Gliadel, contenenti un farmaco chemioterapico, che sono inseriti chirurgicamente nella zona del cervello lesionata. Tali wafer (a base di una polianidride) si erodono lentamente, rilasciando gradualmente e localmente il chemioterapico. In conclusione i campi di applicazione dei polimeri in ambito medico sono numerosi e tali materiali possono aprire la strada alla realizzazione di approcci terapeutici sempre più avanzati. G. Ciardelli, S. Sartori - Dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale del Politecnico di Torino. Insieme, possiamo trovare energie alternative. Il limite è il cielo. Da decenni, Parker profonde un grande impegno per soddisfare le esigenze del settore energetico con una gamma imbattibile di prodotti all’avanguardia. Ma questo è soltanto l’inizio. Aggiungete i nostri servizi logistici avanzati, la nostra assistenza alla progettazione e la nostra presenza veramente globale. Tutto questo rende Parker il partner ideale per aumentare la vostra redditività e quella dei vostri clienti! Parker Hannifin Italy srl [email protected] www.parker.com 1212_Parker_ADV_Skylimit_210x297_V2.indd 1 13/12/12 17.42 AUTOMAZIONE Progettati per la vittoria CORRADO DAL CORNO Nell’era del 3D avanzato, grandi squadre e marchi di primo piano nel mondo dello sport utilizzano le applicazioni di progettazione, simulazione e realtà virtuale di Dassault Systèmes che hanno garantito il successo di tante realtà manifatturiere, dall’industria automobilistica e aerospaziale fino al largo consumo e al biomedicale Fin dai tempi ormai storici della moviola, la tecnologia ha avuto un ruolo importante nel mondo dello sport. Sul versante della prestazione sportiva, l’evoluzione degli attrezzi a disposizione degli atleti e lo studio approfondito dei metodi di allenamento ha favorito il costante miglioramento delle prestazioni, dal tennis con racchette ‘esplosive’ al nuoto con costumi avveniristici. La tecnologia ha poi fatto irruzione nella rappresentazione dell’evento sportivo, esaltandone la copertura mediatica e stimolando l’interazione con il telespettatore, ad esempio attraverso i social media o gli strumenti di interattività della TV digitale e satellitare. In questo contesto spicca il contributo di realtà tecnologiche avanzate come Dassault Systèmes che, con le sue tecnologie di progettazione, simulazione, analisi strutturale e realtà virtuale e aumentata, è in grado di esaltare una prestazione e una manifestazione sportiva da ogni punto di vista. Le tecnologie della multinazionale francese si sono ritagliate ormai da diversi anni uno spazio importante nelle discipline sportive più svariate, dalle più ovvie (la vela) alle più impreviste (l’equitazione). Rimonta storica L’esempio recente che meglio sintetizza il contributo che la tecnologia può offrire a una prestazione sportiva è la 34esima edizione dell’America’s Cup, vinta da Oracle Team USA con una clamorosa rimonta: in svantaggio 60 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 di 1-8 nella finale contro New Zealand, il catamarano dello skipper Jimmy Spithill e del CEO Russell Coutts ha infilato una serie di otto vittorie consecutive, aggiudicandosi il titolo alla diciassettesima e ultima regata. Per sviluppare il catamarano, Oracle Team USA ha adottato la Piattaforma 3DExperience di Dassault Systèmes, con Catia per la progettazione virtuale del prodotto, Enovia per l’innovazione collaborativa e Simulia per la simulazione realistica, sviluppando l’imbarcazione più tecnologica nella storia dell’America’s Cup. Giunto a un passo da una sonora sconfitta, il team americano è riuscito, in pochissime ore, a modificare l’imbarcazione, il carbonio e la conduzione della barca, ribaltando l’esito della più importante competizione velica mondiale. “È stato uno degli spettacoli più avvincenti nella storia dello sport”, ha commentato Bernard Charlès, presidente & CEO, Dassault Systèmes. “Congratulazioni allo skipper Jimmy Spithill, al CEO Russell Coutts, al team di progettisti e a tutto l’equipaggio dell’Oracle Team USA AC72. Hanno dimostrato eccezionali doti sportive, capacità e determinazione. Assistere alla finale dell’America’s Cup è stata una vera e propria esperienza per noi, per i tifosi e per tutti gli appassionati di regate. Oracle Team USA è riuscito a imporre una nuova visione dell’America’s Cup”. Senza freni Alcuni mesi dopo l’impresa di Oracle Team USA nella baia di San Francisco, un altro team statunitense ha sfruttato la tecnologia di Dassault Systèmes per entrare nell’albo d’oro dei Giochi Olimpici invernali. Con il software SolidWorks, i progettisti Geoff Bodine e Bob Cuneo hanno realizzato un bob concepito per sfruttare appieno le caratteristiche della pista di Sochi, che alternava tratti velocissimi a passaggi molto tecnici. L’aerodinamica del primo Night Train era ottimizzata per il tracciato veloce di Vancouver, ma la pista di Sochi, con tre tratti in salita molto insidiosi, richiedeva grande efficienza e preci- sione per uscire dalle curve alla massima velocità. “Per progettare e collaudare i prototipi del bob ci serviva un software di progettazione preciso ed efficiente,” ha spiegato Bodine. “Con SolidWorks abbiamo potuto utilizzare un materiale più leggero e creare a computer moltissimi prototipi tridimensionali, fino a ottenere esattamente il risultato desiderato prima di costruire il bob vero e proprio. Abbiamo potuto simulare e analizzare con grande precisione il modo in cui ogni variazione di peso influisce sulla conduzione del bob. In queste gare si raggiungono velocità prossime ai 150 km/h e si vince per frazioni di secondo. Ogni minima modifica può essere determinante per arrivare alla medaglia”. In effetti, il team USA-1 ha soffiato il terzo posto al secondo bob della squadra russa per soli tre centesimi. Eleganza e leggerezza L’aerodinamica è un fattore fondamentale in molte discipline, non solo negli sport motoristici o sul tracciato di una pista di bob. Per alleviare quanto possibile l’immane fatica dei ciclisti, per esempio, Trek Bikes ha progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 61 AUTOMAZIONE tuare i test strutturali. In questo modo Trek può iterare diverse soluzioni con il software FEA, promovendo solo le migliori alla fase di prototipazione e test. Si risparmia così molto tempo rispetto alla costruzione fisica di tutte le soluzioni di laminazione proposte: Trek può quindi provare più varianti rispetto al passato, quando il numero di prove era limitato da vincoli di tempi e costi. Tutti a cavallo intrapreso da tempo un percorso di innovazione, realizzando prodotti di grande eleganza con geometrie complesse e sempre più leggere. Per esempio, il telaio del modello Madone 2010 pesa 150 grammi in meno del suo predecessore, ma ha una rigidità maggiore del 17% per un controllo più sicuro a velocità elevate: un grande vantaggio per i ciclisti professionisti. Ogni bicicletta Madone Serie 6 è costruita con la fibra di carbonio più avanzata e sofisticata di Trek, la OCLV Red, che migliora le prestazioni ma complica in misura rilevante i processi di laminazione e le tempistiche. Il telaio di fibra di carbonio contiene una tasca nella quale viene inserito un sensore di velocità collegato al computer di bordo attraverso apposite guide passacavi all’interno del telaio. Il progetto così ottenuto è più aerodinamico ed elegante al tempo stesso, due aspetti di primaria importanza per i ciclisti più esigenti. Trek ha adottato un processo nel quale tutte le attività vengono svolte all’interno di un unico ambiente Catia integrato per progettazione in 3D, test virtuali e valutazione dei processi manifatturieri. La disposizione degli strati di fibra viene realizzata in Catia e in Catia 62 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 Composites Design (CPD) creando diagrammi di sequenze, tabelle di materiali e ply-book, cioè il documento fondamentale nel quale è descritta la disposizione dei diversi strati di fibra e il loro orientamento. Il modello a elementi finiti viene preparato con Catia Advanced Meshing Tools, mentre Composite Modeler di Simulayt, partner di Dassault Systèmes, consente l’integrazione bidirezionale e trasparente del modello di Catia Composites nel software FEA Simulia. “Il passaggio diretto da Catia ad Abaqus di Simulia ci permette di analizzare molti più concetti di progettazione rispetto al passato, poiché non è più necessario convertire i dati”, spiega Mark Wilke, chief process engineer composites di Trek Bikes. “Questa soluzione ci aiuta a portare più velocemente sul mercato progetti più leggeri e più resistenti”. Abaqus è impiegato per determinare la rigidità e il carico di rottura di diversi laminati, allo scopo di verificare la rispondenza dei telai agli standard di settore e di Trek. Grazie alla simulazione realistica, gli ingegneri di Trek possono analizzare e confrontare diversi progetti di laminati e le loro prestazioni prima di costruire il primo prototipo ed effet- Lo scorso marzo la realtà virtuale di Dassault Systèmes ha avuto visibilità mondiale nella diretta televisiva della prestigiosa Saut Hermès, la gara di equitazione che si svolge ogni anno nel cuore di Parigi, al Grand Palais. In collaborazione con Eurosport, Dassault Systèmes ha messo a disposizione la sua tecnologia per consentire agli appassionati di concorsi ippici di condividere l’esperienza del fantino in televisione. Oltre a svelare nuovi segreti di questo sport, l’iniziativa si proponeva di ampliare il pubblico e l’interesse per questa disciplina, rendendola più immediata e comprensibile grazie al commento in diretta dell’esperto Michel Robert. Il Grand Palais e i due percorsi principali di gara (Saut Hermès e Grand Prix Hermès) sono stati riprodotti interamente in 3D. Utilizzando un dispositivo di controllo touchless e interagendo con diverse telecamere, Michel Robert conduceva un fantino e un cavallo virtuali lungo il percorso di gara in 3D, con funzioni di zoom, rotazione e movimento libero per spiegare le molteplici difficoltà di ogni ostacolo e illustrare le varie opzioni strategiche a disposizione del fantino per conseguire il miglior risultato, come ad esempio il numero di passi che il cavallo può compiere fra un salto e l’altro o le linee che il fantino deve seguire per abbassare i tempi. AUTOMAZIONE Unsportivo casco intelligente ATTILIO ALESSANDRI Sfruttando la tecnologia M2M dell’italiana Eurotech, la startup americana Sensuss ha sviluppato sensori in grado di mettere a disposizione in maniera istantanea informazioni sulla pericolosità dei traumi che un atleta può riportare durante una partita di football, hockey o lacrosse 64 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 I traumi cranici lievi (Mtbi), noti anche come concussioni (agitazione oppure torsione e/o decelerazione del cervello in risposta all’improvviso movimento e/o decelerazione della testa), rappresentano un rischio molto serio e diffuso nello sport moderno. Secondo il Center for Disease Control, un organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d’America, ogni anno vengono segnalati quasi quattro milioni di traumi cranici lievi dovuti a impatti violenti durante lo svolgimento di attività sportive o ricreative. I costi generati da questi incidenti sono quindi molto rilevanti, per non parlare dei danni economici che una società sportiva professionistica può subire in caso di infortunio e prolungata assenza di un campione che guadagna milioni di dollari all’anno. Finora, una delle difficoltà maggiori nello studio dei traumi cranici è stata la raccolta di dati relativi all’entità e alla frequenza dei colpi subiti. Come fanno neurologi, allenatori o genitori a sapere quando un colpo o un urto rappresentano un evento critico, se non riescono a valutarne la violenza o non sanno quanti colpi ha subito il paziente, l’atleta o il figlio? Laptop per accedere a cruscotti e comandi Display a LED per la visualizzazione di dati dei sensori, valori e messaggi Casco con sensore ZigBee per la trasmissione dei valori di accelerazione Casco con sensore ZigBee per la trasmissione dei valori di accelerazione Lettore RFID per identificare gli atleti Una volta raccolti i dati, il dispositivo di Sensuss sfrutta la tecnologia M2M (machine-to-machine) per trasmettere e immagazzinare le informazioni. Caschi sensibili Per dare una risposta a queste domande, Sensuss, una startup elettronica con sede nello stato americano del Delaware, ha sviluppato una famiglia di sensori in grado di misurare gli impatti ai quali sono soggetti gli atleti nell’area cerebrale e a raccogliere i dati di tali misurazioni in tempo reale. I modelli S2 e S3, in particolare, sono studiati per essere montati all’interno dei caschi utilizzati da giocatori di hockey, football americano e lacrosse, così come dai ciclisti, e sono dotati di LED che si illuminano quando l’atleta subisce un urto che supera la soglia di pericolo preimpostata. I prodotti di Sensuss hanno già dato prova della loro capacità di raccogliere dati che consentono di rivoluzionare le modalità di trattamento dei traumi cranici. Una volta raccolti i dati, il dispositivo sfrutta la tecnologia M2M (machine-to-machine) per trasmettere e immagazzinare le informazioni. Poi, attraverso un’applicazione in cloud, il sistema effettua valutazioni e analisi in tempo reale per proteggere l’atleta da possibili danni ulteriori. In base alla violenza dell’impatto, il database è programmato per inviare un allarme via mail, sms o telefono, allertando l’allenatore a bordo campo, un medico o qualsiasi altra figura interessata. “La nostra missione in Sensuss è migliorare la vita attraverso la conoscenza: i nostri sensori rilevano l’entità dell’impatto, le condizioni ambientali e i segni vitali nell’organismo”, spiega Jeff Lawson, ingegnere capo di Sensuss. “Con questa soluzione siamo in grado di fornire informazioni essenziali ad allenatori e atleti in tempo reale, oltre a immagazzinare tutti i dati per l’analisi successiva da parte dei medici”. Dalla testa alla nuvola Sensuss S3 sfrutta il calcolo in ambito cloud con tecnologia machineto-machine (M2M) per raccogliere dati preziosi sui colpi subiti dagli atleti, con un sistema che integra sensori di Analog Devices, microcontrollori e la tecnologia cloud di I gateway ReliaGATE 50-21 di Eurotech. Eurotech, multinazionale di bandiera italiana leader nella fornitura di tecnologie, prodotti e sistemi embedded. I gateway ReliaGate 50-21 dell’azienda con sede ad Amaro, in provincia di Udine, fungono da elemento di raccordo fra l’hardware, il software e il servizio di telefonia cellulare per collegare i sensori all’infrastruttura Everyware Cloud, con trasmissione bidirezionale dei dati in tempo reale da e verso Everyware Cloud. Il dispositivo S3 montato nei caschi supporta connessioni 802.11 WiFi, cellulari e Zigbee. “Aziende e organizzazioni di ogni genere hanno bisogno di informazioni per prendere decisioni fondate ed efficaci, ridurre i costi operativi e abilitare nuovi servizi. Con Everyware Cloud 2.0 mettiamo loro a disposizione una piattaforma per raccogliere dati dal mondo reale secondo necessità e sfruttarli a proprio vantaggio”, sottolinea Marco Carrer, vice presidente progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 65 AUTOMAZIONE software engineering di Eurotech. “La nostra nuova infrastruttura Everyware Cloud va oltre i vantaggi generici della tecnologia cloud, per raccogliere, trasmettere, immagazzinare e analizzare i dati raccolti sul campo. I nostri clienti potranno così sfruttare i loro dati nel modo più efficiente e avanzato possibile”. Everyware Cloud, basata su standard aperti, consente di collegare un’applicazione alla piattaforma cloud molto velocemente, utilizzando una semplice interfaccia API. Sicura ed efficiente, Everyware Cloud offre ad aziende di qualsiasi dimensione accesso a dati e funzionalità avanzate che finora sono stati appannaggio esclusivo di grandi realtà pronte a investire ingenti risorse finanziarie, umane e di tempo nella costruzione di infrastrutture informatiche articolate e processi complessi. 66 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 Premio al valore sociale Grazie all’applicazione realizzata con Eurotech, nel 2013 Sensuss è stata nominata 2013 Laureate per il Computerworld Honors Program della casa editrice IDG, che ogni anno premia le applicazioni più ‘visionarie’ nel mondo dell’informatica che promuovono l’evoluzione e i valori sociali, economici ed educativi. Nell’occasione, John Grazioli, presidente di Sensuss, ha dichiarato: “Siamo a una svolta nella convergenza fra applicazioni M2M e sensoristica. Nell’immediato futuro sono previsti importanti progressi nell’ambito dei sensori e la creazione di un’infrastruttura cloud per realizzare applicazioni incredibili con i dati raccolti dai sensori. Insieme a partner come Eurotech, ci siamo posizionati ai vertici di questo mercato emergente, condividendo l’impegno di generare valore sociale con i nostri prodotti. Il riconoscimento di Computerworld conferma l’importanza di questa tecnologia e riconosce l’impegno delle nostre aziende nella tutela della salute”. “Il progetto di Sensuss per i caschi ha suscitato grande interesse in tutto il mondo industriale, perché si tratta di un impiego realmente utile e innovativo dei sensori in un’applicazione M2M in campo medico e sanitario - sottolinea Greg Nicoloso, CEO di Eurotech per il Nord America -. Collegando i sensori del casco alla nostra Everyware Cloud, allenatori e medici possono individuare immediatamente impatti potenzialmente pericolosi e confrontare i dati con eventi precedenti o altri problemi o disturbi di cui possono soffrire gli atleti. Siamo pronti a fornire tutto il nostro supporto per sviluppare ulteriormente questa applicazione innovativa quando comincerà a diffondersi su larga scala”. MATERIALI Il moschettone hi-tech GABRIELE PELOSO Chi vuole affrontare una via ferrata deve non solo essere in buona forma fisica, ma anche avere una conoscenza dell’ambiente alpino e presentarsi con la giusta attrezzatura. Salewa è in grado di offrire a ciascun scalatore l’abbigliamento più consono e le attrezzature tecniche necessarie Le vie ferrate stanno vivendo un vero e proprio boom, basti pensare che, solo sulle Alpi, anno dopo anno si contano all’incirca 50 nuovi percorsi. Il grado di difficoltà è molto vario e questa eterogeneità fa sì che si possano avvicinare alla parete verticale nuovi appassionati, dai ragazzi più giovani fino a chi ha qualche primavera sulle spalle. Ovviamente resta fondamentale l’idoneità fisica, non provare vertigini e possedere il giusto equipaggiamento. Salewa gestisce un proprio percorso d’arrampicata a Iseler Bad Hindelang e vanta un’esperienza di oltre 75 anni per quanto concerne l’alpinismo in tutte le sue forme. Questo know-how permette al marchio altoatesino di sviluppare con 68 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 assoluta competenza e fornire le soluzioni ideali nel campo dell’attività specifica. Chi vuole affrontare una via ferrata deve non solo essere in buona forma fisica, ma anche avere una conoscenza dell’ambiente alpino e presentarsi con il giusto abbigliamento. Grazie a tre quarti di secolo d’esperienza nello sport di montagna, Salewa è in grado di offrire a ciascun scalatore l’abbigliamento più consono e le attrezzature tecniche necessarie. Oltre a rispondere ai requisiti di sicurezza, L’azienda propone prodotti capaci di garantire la massima comodità e sicuro divertimento in alta quota. Tutto ciò lo si raggiunge attraverso l´esperienza ed il know-how di partner esterni. “Nello sviluppo dei prodotti lavoriamo a stretto contatto con atleti esperti e sportivi della montagna. In questo modo abbiamo la possibilità di ricevere un feedback direttamente da chi ha le competenza - commenta Egon Resch, General Manager Technical Hardware Salewa - In alcuni settori, poi, ci avvaliamo anche di ausili scientifici di spessore, come accaduto per il nuovo moschettone d´arrampicata Ergotec, nella cui realizzazione è stata fondamentale la collaborazione con il professore Bubb, del politecnico di Monaco”. Il marchio altoatesino specialista dello sport in montagna ha lanciato sul mercato il moschettone nell’estate 2013 e lo ripropone per la stagione in corso corredato da una proposta completa pensata per le vie ferrate. Moschettone Ergotec In cooperazione con il Politecnico di Monaco (TUM), Salewa ha sviluppato il nuovo modello di moschettone Ergotec. La sua forma ergonomica facilita la presa e ciò consente agli alpinisti di risparmiare fatica nel corso dell‘arrampicata. L‘attività sportiva ne risulterà così facilitata e non priverà lo sportivo di tutta la sua concentrazione, permettendo conseguentemente una maggiore sicurezza e una diminuzione degli errori. Salewa si era posta l‘obiettivo di realizzare un moschettone capace di sposarsi con le caratteristiche ergonomiche e i dati antropometrici della mano, e in maniera particolare di adattarsi alle esigenze specifiche richieste dalla tipica andatura da arrampicata. Per riuscire in questo ambizioso progetto il marchio altoatesino specialista dello sport di montagna si è affidato alla competenza del professor Heiner Bubb, docente di ergonomia al TUM di Monaco. Alla Egon Resch, general manager technical hardware Salewa. fine il traguardo è stato raggiunto e i test effettuati sia con bambini sia con adulti hanno confermato le previsioni teoriche formulate sul nuovo elemento, per quanto concerne il risparmio di energia e la facilità di utilizzo. Si è potuto riscontrare come Ergotec permetta di sforzarsi il 30% in meno rispetto all‘utilizzo di un prodotto normale e il dato fa di questo moschettone il compagno ideale per l‘arrampicata. Non solo, Ergotec risulta un oggetto estremamente facile in ogni circostanza, sia nella fase di aggancio sia di sgancio, dando il massimo comfort all‘alpinista e rendendo la sua attività più leggera. Vediamo allora, qui di seguito, con Egon Resch, general manager technical hardware Salewa, quali sono i parametri progettuali dell’azienda altoatesina per le proprie attrezzature. Progettazione e gestione dei dati Quali sono i parametri più importanti da considerare nella progettazione dei prodotti Salewa? “Il nostro sviluppo di nuovi prodotti -ha esordito Resch- deve innanzitutto risolvere una necessità dell’utilizzatore finale. Puntiamo su nuove funzioni, ergonomia e sicurezza. Il peso è da sempre la sfida principale nel mondo dell’alpinismo, il design decide invece se il prodotto si vende facilmente. I materiali e le tecnologie usate sono normalmente fattori importanti per raggiungere gli obiettivi tecnici o di costo”. E ha continuato: “Le nuove idee nascono spesso con un schizzo su un pezzo di carta. Dipende poi dove vediamo il punto critico della valutazione di un’idea, se è l’ingombro o l’assemblaggio allora riportiamo subito tutto nel sistema CAD, dove oggi usiamo SolidWorks e Inventor. Se invece vogliamo valutare di più l’ergonomia o il design, può essere che prima partiamo con un prototipo in maniera artigianale e solo dopo la conferma dell’idea passiamo allo sviluppo sul computer”. E’ importante utilizzare i sistemi CAD al meglio come parte di una gestione innovativa del processo? “Una volta superata la prima fase di valutazione di una nuova idea - ha proseguito Resch - i sistemi CAD ci garantiscono progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 69 MATERIALI In cooperazione con il Politecnico di Monaco (TUM), Salewa ha sviluppato il modello di moschettone Ergotec. di avere le geometrie documentate, anche con prototipi distrutti in vari test. Una simulazione del design finale è consigliata, anche nei casi in cui non è possibile realizzare dei prototipi realistici”. Per questo motivo in Salewa sono utilizzate simulazioni semplici e vengono usati i moduli integrati nei sistemi CAD. Per compiti delicati si affidano a esperti esterni. In azienda è utilizzata la simulazione principalmente per la riduzione dei pesi, perché solo con i test di prodotto non si possono vedere la distribuzione dei carichi e trovare soluzioni, ma solo individuare i punti deboli. “Naturalmente - ha sottolineato il manager- i software di progettazione ci garantiscono oggi, oltre a tanti altri vantaggi, uno scambio dati in tempo reale fra designer, ingegneri, marketing, stampisti, ecc. Questo conta ancora di più in fasi di modifiche, che aimè ci sono sempre”. Per lo sviluppo di nuovi prodotti 70 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 utilizzate tecniche di prototipazione ne rapida? “Per prodotti ‘fi sici’ si usa oramai la prototipazione zione rapida. Per dei prototipi otipi utilizzabili usiamo principalmente la sinterizzazione zzazione laser perché è veloce e relativamente e economica. Prototipi in materiali tessili vengono ngono realizzati normalmente malmente in maniera tradizionale. Pezzi in metallo come i moschettoni oni sono realizzati tramite fresatura”. Resch conclude rimarcando il valore della tecnologia ecnologia nell’ufficio tecnico. “Il valore principale delle tecnologie nologie digitali nell’ufficio progettazione ttazione consiste nell’uso comune dei dati per analisi di design, simulazione, realizzazione di prototipi e attrezzature di serie”. Mostre Convegno 2014 - 2015 15 ottobre ott 2014 11 dicembre 2014 S&PI S S& &PI – Sensors and Process Instrumentation 2014 Machine Automation S PI & SENSORS & PROCESS INSTRUMENTATION Unica mostra convegno dedicata de all’automazione, di processo, alla sensoristica e alla strumentazione stru S&PI si presenta quest’anno quest’an con una formula rinnovata e ricca. Due le sessioni im importanti: “Tech”, nella quale si parlerà delle metodolog metodologie di rilevazione e misura più promettenti nell’attuale scenario tecnologico, di comunicazione, di bus di campo e wireless, e “Industry” in cui ci si foca focalizzerà su alcuni tra i più rilevanti settori applicativi per le soluzioni di automazione e strumentazione strumen di processo: Oil & Gas,Acqua e Life Sc Science. L’evento quest’anno si focalizzerà sul tema del packaging con particolare attenzione ai settori applicativi del food&beverage e del life science: focus principale saranno la tracciabilità dei prodotti e l’identificazione, con interessanti excursus nel mondo della visione artificiale quale chiave di volta per migliorare la qualità dei manufatti e ottimizzare i processi in linea e a fine linea. La formula proposta è teorico-pratica: in una sola giornata si potrà partecipare alla sessione convegnistica ‘tecnologica’, alla parte espositiva e ai tanto attesi laboratori. Una modalità in grado di fare davvero ‘cultura’. 10 marzo ma 2015 18 giugno 2015 MC4-Motion Control for 2015 MC4-Moti ITE Day – Industrial Technology Efficiency Day 2015 INDUSTRIAL D TECHNOLOGY A EFFICIENCY Y Data da segnare in agenda! ag Impossibile mancare MC4-Motion Control for all’edizione 2015 di MC che in questi anni si è sempre confermata essere riferimento per chi vuole l’appuntamento di rifer conoscere in modo approfondito ap tutte le tecnologie per il controllo del movimento mov al servizio di macchine una vera full immersion. e impianti. Un solo giorno, gio Dopo il riscontro positivo registrato da parte delle aziende espositrici e dei partecipanti, Fiera Milano Media propone in linea con la scorsa edizione una sessione plenaria realizzata con l’autorevole contributo di Business International, le sessioni di presentazione dei prodotti ad opera delle aziende espositrici e i laboratori organizzati dalle Redazioni in collaborazione con primarie aziende del settore durante i quali i visitatori potranno imparare veramente qualcosa sui prodotti, come utilizzarli, e come realizzare vere e proprie applicazioni sotto la guida di esperti. Per informazioni: Elena Brusadelli Tel. 335 276990 www.mostreconvegno.it@fieramilanomedia.it elena.brusadelli@fieramilanomedia.it MECCANICA La giusta forza MASSIMO CAVUOTO Schunk amplia la gamma delle morse automatiche. Con i modelli Tandem plus sono state migliorate le performance in termini di compattezza, forza di serraggio e precisione. Sono stati introdotti anche un sistema di cambio rapido delle ganasce e un sistema di monitoraggio per il carico automatizzato della macchina Due anni fa la Schunk ha rivisto completamente il progetto delle sue morse Tandem. Da allora queste morse creano nuovi riferimenti in termini di compattezza, forza di serraggio e precisione. A causa della forte richiesta, l’azienda, specializzata nella tecnica di serraggio e di sistemi di presa, cerca di fare fronte ampliando il programma con l’aggiunta di un sistema di cambio rapido delle ganasce e di un sistema di monitoraggio per il carico automatizzato della macchina. Grazie a un motore Quickfinder, presente sul sito web Schunk, la ricerca della morsa automatica più adatta diventa un gioco. Le morse Tandem plus generano forze enormi nello spazio più ridotto. Il corpo base rigido e monopezzo, la cinematica a piani inclinati e le lunghe guide molate delle griffe assicurano forze di serraggio concentrate fino a 55 kN, garantendo al tempo stesso un’ottima precisione di ripetibilità fino a 0,01 mm. Le morse automatiche 72 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 sono quindi perfettamente indicate anche per le più esigenti lavorazioni con la fresa, caratterizzate da elevati volumi di asportazione per unità di tempo, da un alto numero di cicli e tolleranze minime. Il profilo esterno ottimizzato e le dimensioni minute delle fessure impediscono la formazione di cumuli o la penetrazione di trucioli e pulviscolo nella morsa. Speciali viti a colletto garantiscono la possibilità di cambiare le morse con la massima precisione di ripetibilità. Le morse standardizzate sono disponibili in diverse varianti: pneumatiche, idrauliche, azionate a molla o a mano, in taglie comprese tra 64 e 250 mm, con corsa standard, corsa lunga o come morsa con ganascia fissa. Sono indicati sia per le ganasce sovrapponibili con incastro a croce sia per le ganasce con dentatura a punta. In particolare per il caricamento automatizzato, con il Tandem KSP plus pneumatico a partire dalla taglia 100 la Schunk ha iniziato a offrire un sistema di interrogazione ganasce che consente di rilevare in modo flessibile la posizione delle ganasce di serraggio sull’intera corsa. Facilità d’uso Che si tratti di serraggio interno o di serraggio esterno, con poche manovre è possibile impostare le posizioni ‘aperta’ o ‘bloccata’ a prescindere dalle griffe base. Il monitoraggio avviene tramite due sensori di prossimità induttivi, integrati in incavi speciali delle ganasce base. Il sistema è in sé chiuso, quindi particolarmente resistente allo sporco. Direttamente nel controllo della macchina, le morse possono essere integrate in rapidità e semplicità anche nelle macchine già presenti, poiché il segnale può essere gestito. Tandem plus si rivela potente anche nel cambio ganasce: a prescindere dalla posizione di montaggio, con il sistema di cambio rapido delle ganasce BWM bastano meno di 30 secondi per riattrezzare i Tandem KSP su una nuova serie di ganasce per il serraggio esterno. La precisione di ripetizione è di 0,02 mm. Dal momento che la ganascia base e quella intercambiabile sono tra loro collegate attraverso un cuneo integrato, l’ingombro della morsa resta invariato. Un meccanismo a molle assicura che la ganascia intercambiabile non cada quando è aperta. Dal momento che il meccanismo di blocco può essere azionato a scelta dall’alto, da dietro o da due lati, anche in ambienti molto ristretti è possibile sfruttare senza problemi la funzione rapida del tempo di attrezzaggio. Un azionamento scorrevole garantisce la particolare semplicità del comando. Il sistema a cambio rapido è disponibile per le morse Tandem KSP plus delle taglie 100, 160 e 250. È indicato per ganasce standard, inserti di serraggio e ganasce intercambiabili specifiche in base al pezzo. A sinistra, il Tandem KSP plus e, a destra, il Tandem KSP plus BWM. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 73 MECCANICA Forza sotto controllo La pressa ad apertura laterale Tubomatic S77ES, ideata e sviluppata da OP, è indicata per la raccordatura di tubi combinati in caso di curve particolarmente strette e articolate; l’ampio spacco frontale ne agevola infatti il passaggio, con innegabili vantaggi in termini di risparmio di tempo e di incremento della produzione SILVIA CALABRESE 74 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 La Tubomatic S77ES prodotta da OP è una pressa concepita per la raccordatura in caso di curve particolarmente strette e articolate; l’ampio spacco frontale ne agevola infatti il passaggio, con innegabili vantaggi in termini di risparmio di tempo e di incremento della produzione, rendendola particolarmente idonea all’impiego nel settore automotive. La macchina, d’altro canto, può naturalmente essere utilizzata anche per la raccordatura dei flessibili oleodinamici, fino a un diametro massimo di 95 mm e con una forza di pressatura pari a 45 t. La dotazione standard di una Tubomatic S77ES comprende: pompa silenziosa, sistema autolubrificante delle parti in movimento e controllo elettronico ES-4 di terza generazione. “Unendo tecnologia, innovazione ed evoluzione, il nuovo controllo elettronico è in grado di garantire prestazioni eccellenti - dicono i tecnici aziendali - e massima precisione nella gestione di tutte le fasi della lavorazione, facilitando l’implementazione di eventuali personalizzazioni richieste dal cliente”. Semplice e intuitivo, con il display a colori touch screen, il controllo elettronico consente anche agli operatori meno esperti di acquisire velocemente confidenza con il sistema, permettendo al tempo stesso, prestazioni d’alto livello e un’ottimale gestione dei cicli produttivi. Il nuovo ES4 ha come caratteristiche standard tre cicli: manuale, semiautomatico e automatico, è dotato di impostazione del diametro di pressatura e apertura, di correzione del diametro di pressatura e di impostazione del tempo di pressatura; è fornito di conta-colpi singolo/doppio ciclo, di convertitore sistema metrico/imperiale (mm/pollici) e offre la possibilità di memorizzazione e richiamo di 1.000 codici alfanumerici contenenti i parametri di raccordatura. È inoltre presente la porta USB che permette il collegamento da ES4 a PC, Alert service tecnico per manutenzione ordinaria e straordinaria della macchina (impostato da OP) e di un ulteriore Alert service tecnico che può essere impostato direttamente dall’utilizzatore. Ampie possibilità di scelta Il controllo elettronico ES4 ha una serie di optional che possono essere richiesti: crimpatura mediante controllo di pressione che permette di impostare la pressione di crimpatura; sistema di controllo della velocità di pressatura - ideato per eseguire la raccordatura in serie dei tubi ad altissima pressione che richiedono una velocità di pressatura molto lenta, al fine di garantire la massima tenuta del tubo e una qualità di raccordatura ottimale; controllo qualità - lavorazione mediante controllo diametro e pressione combinato; multistep - possibilità di impostare e memorizzare fino a 25 step con diametri di crimpatura differenti; barcode - creazione e richiamo di ricette precedentemente inserite attraverso l’associazione a un barcode. Il lettore di barcode viene fornito nel kit. Altri elementi disponibili su opzione sono: webcam - collocata nella parte posteriore della macchina, consente la visualizzazione della lavorazione attraverso il monitor TFT da 8” fornito nel kit, posizionato nella parte frontale della macchina, la webcam è completa di luce LED che permette di avere maggiore luminosità durante la fase di crimpatura; collegamento da ES4 a PC attraverso porta LAN ethernet o wi-fi che permette di visualizzare il pannello ES4 della macchina sul PC per creare o modificare le ricette, utilizzando due variabili e cioè - controllo della macchina da PC, senza possibilità di utilizzarla, con un software da installare su PC e poi controllo della macchina da PC, con possibilità di utilizzarla, con chiave hardware da installare su PC. La Tubomatic S77 ES può essere ordinata anche con il dispenser porta A sinistra, la Tubomatic S77ES prodotta da OP; a destra, il controllo elettronico ES-4 di terza generazione. morsetti con utensile per il cambio rapido brevettato, il pedale elettrico, i morsetti per marcatura o, come tutte le attrezzature OP, può anche essere richiesta con voltaggi speciali e con morsetti personalizzati nel diametro e nel profilo. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 75 NEWS Unità di guida lineari Per microcilindri ISO 6432, alesaggi da 12 a 25 mm e cilindri DIN ISO 6431 e VDMA 24 562, alesaggi da 32 a 100 mm. Sono proposte da A.P.I. in tutti i casi in cui i carichi sono elevati, per una migliore linearità di movimento e una maggiore precisione;. Inoltre, possono essere utilizzate anche come dispositivo antirotazione. Corpo e piastra sono in alluminio anodizzato e lo stelo in acciaio cromato. Le guide possono avere configurazione a U, per carichi leggeri, oppure ad H, per carichi pesanti. Per entrambe le versioni, le boccole possono essere in bronzo sinterizzato oppure costituite da cuscinetti a ricircolo di sfere, mentre gli steli guida sono rispettivamente in acciaio cromato oppure in acciaio temprato e cromato. Su richiesta sono disponibili versioni speciali e steli guida in acciaio inox Aisi 316. A richiesta i suddetti prodotti sono fornibili in conformità alla Direttiva Atex 94/9/CE, classificazione II 2 GDc T5. LED per adesivi Delo amplia la gamma di lampade a LED per essiccare adesivi usati in incollaggio e saldatura, con le nuove DeloLux 20 e DeloLux 202, con lunghezza d’onda di 365 nm, allineabili senza giunte sia in senso longitudinale che trasversale, assicurando irradiazione omogenea di aree di ogni forma e dimensione, ottenendo superfici asciutte di adesivi che asciugano esposti a luce UV. Le teste LED compatte sono ideali per sistemi completamente automatizzati, e facili da integrare in linee di produzione, ad esempio di mini-altoparlanti o switch elettronici. Delo presenta anche la nuova DeloLux 50 x4 ad alta densità, ora disponibile anche in lunghezza d’onda da 400nm, per essiccare strati di adesivo spessi fino a 10 mm, e in grado di attraversare anche plastiche opache alla luce UV con lunghezza d’onda corta, quali Pmma, PC o PA. L’unità base consente di connettere fino a quattro teste LED, potendo regolare l’intensità di ciascuna, per irradiare indipendentemente singole aree di saldatura. Le lenti intercambiabili equipaggiate con quattro chip LED consentono una vasta gamma di spettro, per intensità fino a 2,000 mW/cm2 e spot fino a 10 mm di diametro. Controllori per assi elettroidraulici Matlab e Simulink, 2014a MathWorks annuncia la disponibilità della release 2014a (R2014a) delle proprie famiglie di prodotti Matlab e Simulink, che oltre a contenere le nuove release delle due soluzioni comprende aggiornamenti e correzioni di bug per altri 81 prodotti. La nuova release è già disponibile e include il supporto hardware per Raspberry Pi e webcam in Matlab, e il supporto integrato per i dispositivi Lego Mindstorms EV3, Arduino Due e Samsung Galaxy Android in Simulink. Ulteriori informazioni, con anche l’elenco dettagliato di tutte le principali novità che arricchiscono le famiglie di prodotti Matlab e Simulink, sono disponibili al sito http://www. mathworks.com/products/new_products/ latest_features.html. 76 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 Atos presenta i nuovi controllori asse RL90, controllori asse TEZ per valvole servo proporzionali con grandezza 06 e 10, progettati per svolgere la funzione di regolatore elettronico in anello chiuso, abbinando il controllo digitale integrato del movimento dell’asse. Questi nuovi controllori asse possono essere facilmente configurati e programmati direttamente da pc, per una gestione ottimale della posizione, della velocità e della forza per qualsiasi tipo di asse elettroidraulico. I controllori asse RL90 migliorano in tal modo le prestazioni di movimento, contribuendo a semplificare l’architettura complessiva dell’automazione, e offrono la possibilità di venire facilmente Nuova interfaccia SAP Eplan Dalla collaborazione tra Eplan e Cideon Software, società affiliata del Gruppo Friedhelm Loh nonché partner SAP di lunga data, nasce l’interfaccia tra i due sistemi: la nuova integrazione diretta SAP Eplan consente la sincronizzazione completa dei dati di Eplan e SAP PLM/ERP, a perfetto supporto di tutti i processi in azienda, dalla progettazione alla produzione, fino a consegna e manutenzione. I progetti vengono archiviati in modo sicuro in SAP, con scambio di elenchi parti e distinte materiali, rendendo disponibili i dati progetto nei vari reparti, e i controlli di accesso e le autorizzazioni sono gestiti tramite meccanismi di comunicazione SAP, per la massima protezione dei dati di progetto, con anche il back-up di versioni di progetti precedenti, stato e gestione approvazioni, il tutto senza più necessitare di un sistema PDM aggiuntivo. I progettisti possono anche gestire progetti e modelli sfruttando i veloci sistemi di ricerca SAP, e l’interfaccia consente anche di collegare le strutture di progetto e altri oggetti SAP agli ordini dei clienti, con semplice drag and drop, integrando i progetti Eplan con i processi Giunti e limitatori a catalogo R+W presenta il nuovo catalogo, che comprende per la prima volta tutti i prodotti dell’azienda, unitamente a informazioni tecniche utili alla scelta del giunto e del limitatore più idonei alle singole esigenze applicative, con particolare rilievo dato alla nuova sezione dedicata al dimensionamento, con formule matematiche per effettuare la scelta in funzione dell’applicazione e delle condizioni di lavoro del giunto. Tra le novità in catalogo, i nuovi giunti lamellari serie LP, ampliamenti di gamma come i nuovi giunti a soffietto metallico adatti alla compensazione dei disallineamenti laterali e angolari molto più elevati, senza perdere in rigidità torsionale, e la nuova serie ZAL, caratterizzata da tubo intermedio in fibra di carbonio per applicazioni ad alta velocità, che arricchisce la sezione dedicata ai giunti con allunga. Rinnovata anche la grafica, per una consultazione più semplice e una maggiore fruibilità. Il catalogo può essere richiesto scrivendo a [email protected]. Simulazione per trattori indiani Escorts Limited, produttore di trattori indiano, ha scelto la tecnologia di simulazione di MSC Nastran e Adams, impiegati dal knowledge management center dell’azienda nello sviluppo e progettazione di macchine agricole per tagliare tempi di sviluppo e costi e offrire soluzioni alla nuova generazione di contadini in India, un target di fascia alta che oggi abbraccia il settore volontariamente e chiede prodotti di qualità superiore, in un mercato peraltro molto dinamico. Le soluzioni software MSC vengono impiegate per simulare diversi sotto-sistemi, quali motori e trasmissioni, al fine di garantire conformità agli standard e procedere quindi alla realizzazione del prototipo fisico: MSC Nastran in particolare è usato per analisi NVH e di durabilità, mentre Adams serve alle analisi dinamiche di sistema. “Grazie alla validazione virtuale possibile con le soluzioni MSC spiega Ashish Arora, a capo del dipartimento ingegneristico in Escorts -, abbiamo ridotto il numero di prototipi fisici e di prove fisiche necessari prima di finalizzare il progetto, potendo portare le nuove linee di prodotto in tempi più veloci sul mercato”. Modellazione 3D gratuita RS Components e Allied Electronics lanciano DesignSpark Mechanical, software gratuito disponibile sul sito designspark.com che consente a progettisti anche non esperti di soluzioni CAD di passare alla modellazione solida e alla progettazione di sistemi in 3D. Intuitivo e disponibile in diverse lingue, il software è uno strumento potente e sofisticato progettato in collaborazione con SpaceClaim, e consente ai progettisti e a tutte le persone coinvolte nella progettazione di un prodotto di sviluppare rapidamente progetti anche complessi e nuove idee, anche per modifiche e aggiunte successive di elementi, senza i costi e i tempi per acquisire le competenze per utilizzare i tradizionali strumenti CAD 3D. DesignSpark Mechanical impiega la metodologia di modellazione diretta, basata su gesture per migrare facilmente dal 2D al 3D, con semplici funzioni di trascina e sposta, riempi e unisci, consente di esportare file STL per prototipazione rapida e CAM e ha una libreria online di componenti con oltre 38.000 modelli 3D, consentendo di avere quotazione immediata delle distinte base attraverso i siti di RS e Allied. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 77 RASSEGNA RASSEG GNA F IIL L T RI RI A CURA DI STEFANO VIVIANI Un componente che allunga la vita Un filtro mirato è imprescindibile in qualunque attività richieda l’utilizzo di un tale elemento, in quanto migliora in maniera sostanziale il funzionamento dei macchinari e degli impianti e ne aumenta la durata e l’efficienza. Il moderno trend è ridurre le dimensioni dei sistemi filtranti e velocizzarne i tempi di cambio Una gamma completa di filtri ed elementi filtranti in linea con le tecnologie più recenti è l’offerta di Bosch Rexroth. L’azienda presenta varie soluzioni per la filtrazione di fluidi, lubrificanti, liquidi e gas industriali. La gamma di prodotti comprende anche strumenti di misura per la pulizia dell’olio, la concentrazione d’acqua e specifici sistemi di monitoraggio delle condizioni del fluido trasmissivo. L’ampio portafoglio di prodotti ‘assicura le migliori condizioni operative sull’intero ciclo di vita dell’impianto, riducendo così il costo totale d’esercizio’. Con il programma getIT viene proposta una vasta scelta di codici preferenziali facilmente selezionabili e con tempi di consegna in linea con le richieste del mercato nazionale. Individuare il filtro più adatto alla tipologia di applicazione industriale è semplice. Le caratteristiche generali dei filtri del programma getIT sono: pressione massima 350 bar, taglie secondo standard DIN 24550, guarnizioni NBR, esecuzione con valvola di bypass, indicatore di intasamento ottico (laddove applicabile), ΔP di collasso dell’elemento filtrante 30 bar, connessioni ISO 228 (G), grado di filtrazione 10 μ. Progettata per fare e fronte alle richieste di un mercato sempre più esigente, la serie erie MX amplia l’offerta Camozzi di componenti enti per il trattamento dell’aria con una gamma FRL modulare, dotata ata di svariate funzioni e disponibile in n due taglie, con attacchi che vvariano da 3/8” a 1”. La serie MX offre una gamma completa di FRL ‘studiata studiata per garantire prestazioni elevate e buona affidabilità nei diversi settori industriali con un interessante te rapporto costi/benefi c ci’. Il design innovativo, associato a dimensioni e peso contenuti, rispetta le esigenze enze applicative nel campo delle linee di assemblaggio e della robotica. Inoltre le soluzioni tecniche adottate, alcune delle quali brevettate, sono state concepite per facilitare l’installazione e la manutenzione dei componenti. Le prestazioni sono adattabili alle esigenze con campi di regolazione della pressione fino a 4, 7 e 10 bar e di filtraggio dell’aria con elementi filtranti da 25, 5 , 1 e 0,01 μm. È disponibile una versione a carboni attivi. Grazie all’utilizzo di questi filtri è possibile eliminare una percentuale significativa di impurità dall’aria, che rendono la serie particolarmente adatta ad applicazioni in settori esigenti come quello delle macchine utensili e alimentare. 78 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 Ma g g i o ri a p p ro f o n d i me n t i s u : w w w . me c ca nica - plus.it Cope, attiva dal 1975 nei settori dell’oleodinamica e della pneumatica, per quanto rig riguarda i filtri, vanta un magazzino con ampia disponibilità. L’offerta si articola in filtri in aspirazione, filtri spin.on in linea per basse-medie-alte pressioni, filtri sullo scarico, filtri aria e cartucce di ricambio. L’azienda, che raccomanda una manutenzione periodica di verifica e sostituzione delle cartucce montate sugli imp impianti, al fine di migliorarne l’efficienza e la durata, ‘offre alla propria clientela un servizio di analisi dell’olio presente nell’impianto’. Fai Filtri propone i separatori aria/olio per la purificazione dell’aria sull’uscita di compressori rotativi, a vite o palette, indispensabili per operare in ambienti alimentari, elettronici, farmaceutici, meccanici e tessili. Tale tipologia di filtri viene prodotta principalmente in due serie distinte: una avvitabile (spin.on) compatta, mentre l’altra a cestello per montaggio in recipienti a pressione. La peculiarità dei disoleatori Fai Filtri è il recupero della maggior quantità di olio contenuto nell’aria compressa, creatosi per trascinamento durante la fase di lubrificazione del compressore. I disoleatori aria/olio a cartuccia avvitabile (spin.on) montati in linea, della serie DSP e FDS, sono idonei per la separazione di olio dall’aria su compressori rotativi a vite o palette, e consentono di eliminare ulteriori costi per contenitori in pressione. Caratteristica peculiare di questi modelli è la facilità di sostituzione, rapida e pulita, che non abbisogna di particolari attrezzature. Le serie DCC-DFN-DFF-DFE è un’altra linea di separatori aria/olio con una vasta gamma di modelli che presentano diversi diametri e lunghezze. Questi filtri sono impiegati nei compressori rotativi a vite o palette per purificare e separare l’aria dall’olio di lubrificazione. F.lli Ghiotto, produce articoli per il trattamento dell’aria compressa, quali gruppi FRL (filtro regolatore lubrificatore), regolatori di pressione, disgiuntori, raccordi e pistole. L’attività dell’azienda, cominciata nel 1963 con la produzione dei raccordi, nel giro di pochi anni si è arricchita con l’introduzione delle pistole e dei gruppi FRL e dei regolatori di pressione. Oggi F.lli Ghiotto opera a livello internazionale e vanta un prodotto di qualità, completamente Made in Italy, che viene realizzato all’interno dello stabilimento di Montecchio Maggiore (Vicenza) da personale qualificato. Per una filtrazione efficiente, Hydac lancia la nuova generazione di filtri Optimicron. L’esclusiva geometria Helios della pieghettatura aumenta la superfice d’impatto del fluido riducendo il Δp. I gradi di filtrazione sono da 1, 3, 5, 10, 15 e 20 μm. Sono presenti sino a 7 strati di filtrazione con gli innovativi strati drenanti brevettati. I materiali filtranti sono performanti e a elevata capacità di accumulo, mentre il rivestimento esterno è ottimizzato con i nuovi fori ovali per aumentare la resistenza meccanica. Tutte le forniture di elementi filtranti richieste dai clienti Hydac saranno gradualmente aggiornate nella nuova versione Optimicron. progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 79 RASSEGNA F IL T RI Syntesi è un nuovo gruppo di trattamento aria, che include filtri, filtri/regolatori, depuratori e altri componenti, lanciato sul mercato da Metal Work. Dimensioni e peso ridotti sono associati a un filtro regolatore della taglia 1, con misure in pianta di 42 x 42 mm e portata di 2.400 Nl/min. Intelligente il sistema di collegamento modulare con gli attacchi pneumatici smontabili, grazie al quale sullo stesso corpo si possono applicare bussole con filetti diversi, da 1/8” sino a 1”, GAS o NPT. Un’interessante innovazione progettuale è costituita dal corpo e dalla tazza in un pezzo unico, a favore di semplicità, praticità e riduzione del numero di pezzi del progetto. Per sostituire o pulire l’elemento filtrante si svita il bicchiere trasparente. Il team di progettazione, esaminando mediante analisi Fmea i difetti degli accoppiamenti a baionetta, ha rilevato che spesso essi s’inceppano quando il prodotto, nel tempo, s’intride di sporco dell’ambiente esterno: mentre una robusta filettatura è sempre smontabile. Un nuovo filtro specifico per micoplasma per l’industria bio-farmaceutica è stato lanciato da Parker domnick hunter. Propor MR velocizza il processo di preparazione delle colture cellulari, incrementando la velocità di filtrazione, senza compromettere la sicurezza del risultato. I micoplasmi spesso contaminano la coltura delle cellule con il problema addizionale che date le loro dimensioni e deformabilità possono penetrare i classici filtri sterilizzanti da 0.2 micron. Per questa ragione, è stata adottata la filtrazione a 0.1 micron per la filtrazione delle colture di cellule, anche se l’alta ritenzione porta a una diminuzione delle portate allungando di conseguenza i processi e aumentando quindi i rischi di contaminazione. Parker domnick hunter ‘ha sviluppato il Propor MR, in stretta collaborazione con i clienti, utilizzando i loro attuali flussi di cellule; il risultato è un filtro ad alta ritenzione che consente le maggiori velocità di filtrazione esistenti’. In aggiunta, un pre-filtro integrato massimizza la capacità di filtrazione e la possibilità di ridurre le dimensioni del sistema filtrante. Quando c’è la necessità di aspirare un fluido in presenza di condense e/o liquidi, occorre sempre fermare la macchina per lo scarico. Gli svantaggi di un simile sistema consistono in una perdita consistente di tempo e denaro. Vuototecnica propone di risolvere il problema con il suo sistema filtrante a sifone con by-pass automatico FS 50 BP. Questo è composto da due contenitori legati da un by-pass automatico e da elettrovalvole d’intercettazione del vuoto a tre vie. Il liquido accumulato viene scaricato in uno dei due contenitori mentre l’altro continua a filtrare. Il tutto avviene senza interruzioni e senza cambiare il grado di vuoto all’utilizzo. È altresì possibile temporizzare lo scarico del liquido in base alle esigenze. Vengono forniti, oltre a due filtri a sifone in plexiglas e alle elettrovalvole, un telaio in profilati d’acciaio verniciati per il montaggio, dotato di tutti i componenti, e un’apparecchiatura elettrica di comando, in sicura cassetta metallica a tenuta stagna. 80 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 CONTATTI UTILI A.P.I. Tel. 0331 823511 Fax 0331 823480 [email protected] 76 DELO Tel. 0049 819399000 Fax 0049 8193990014 [email protected] 76 MSC SOFTWARE Tel. 011 5151811 Fax 011 549082 [email protected] 77 ADI ASS. DISEGNO IND.LE Tel. 02 33100241 Fax 02 33100878 [email protected] 40 DUPONT DE NEMOURS ITALIANA Tel. 02 926291 Fax 02 92107755 [email protected] 14 OP Tel. 030 3580401 Fax 030 3580838 [email protected] 74 18/42 EMERSON NETWORK POWER Tel. 049 9719111 Fax 049 5841257 [email protected] 30 POLITECNICO DI TORINO Tel. 011 5646100 Fax 011 5646999 [email protected] 56 EMERSON PROCESS MANAGEMENT Tel. 0362 22851 Fax 0362 243655 [email protected] 30 PROTO LABS Tel. 0321 622831 Fax 0321 622831 [email protected] 52 EPLAN SOFTWARE & SERVICE Tel. 02 2504812 Fax 02 26512327 [email protected] 77 RITTAL Tel. 02 959301 Fax 02 9560571 [email protected] 42 EUROTECH Tel. 0433 485411 Fax 0433 485499 [email protected] 64 RS COMPONENTS Tel. 02 660581 Fax 02 66058051 77 ANIE Tel. 02 3264214 Fax 02 3264395 [email protected] ANSYS Tel. 02 89013378 Fax 02 89013435 36 ARENA Tel. 0733 956200 Fax 0733 974682 [email protected] 14 ASSOBIOMEDICA Tel. 02 34531165 Fax 02 34592072 [email protected] 46 ASSOFLUID Tel. 02 29010411 Fax 02 6570266 assofluid@assofluid.it 14 F.LLI GHIOTTO Tel. 0444 499059 Fax 0444 492059 [email protected] 79 RW ITALIA Tel. 02 26264163 Fax 02 24164240 [email protected] 77 ASSOSPORT Tel. 0422 410087 Fax 0422 579535 [email protected] 15 FAI FILTRI Tel. 0363 880024 Fax 0363 330177 faifiltri@faifiltri.it 79 SALEWA Tel. 0471 242900 Fax 0471 200701 [email protected] 68 ATOS Tel. 0331 918306 Fax 0331 920005 [email protected] 76 FLUIDMEC Tel. 030 2686511 Fax 030 3581279 fluidmec@fluidmec.it 26 SCHUNK INTEC Tel. 031 4951311 Fax 031 4951301 [email protected] 72 BONFIGLIOLI Tel. 051 6473111 Fax 051 6473126 bonfiglioli@bonfiglioli.com 17 GEFRAN Tel. 030 98881 Fax 030 9839063 [email protected] 42 SIEMENS ITALIA Tel. 02 24361 Fax 02 24364333 uffi[email protected] 32 HYDAC Tel. 039 642211 Fax 039 6899682 [email protected] 79 SIEMENS PLM SOFTWARE Tel. 02 21057.1 Fax 02 2640618 38 ITIA-CNR Tel. 02 70643995 Fax 02 70643941 [email protected] 22 SIMMED-REGIA CONGRESSI Tel. 055 795421 Fax 055 7954280 [email protected] 48 MATHWORKS Tel. 011 2274700 Fax 011 2309093 [email protected] 76 SIRI ASS. ITAL. DI ROBOTICA Tel. 02 262551 Fax 02 26255895 [email protected] 22 MAXON MOTOR ITALIA Tel. 02 93580588 Fax 02 93580473 [email protected] 15 SKF INDUSTRIE Tel. 011 98521 Fax 011 9852252 [email protected] 54 MESSE FRANKFURT ITALIA Tel. 02 8807781 Fax 02 72008053 [email protected] 42 UCIMU SISTEMI PER PRODURRE Tel. 02 262551 Fax 02 26255884 [email protected] 22 MEWA ITALIA Tel. 0331 896001 Fax 0331 871909 [email protected] 17 VOLVO AUTO ITALIA Tel. 051 537611 Fax 051 535367 16 MOOG ITALIANA Tel. 0332 421111 Fax 0332 429233 [email protected] 16 WHIRLPOOL EUROPE Tel. 0332 758907 Fax 0332 759635 [email protected] 14 BOSCH REXROTH Tel. 02 923651 Fax 02 92365500 [email protected] 15/16/78 BTICINO Tel. 02 34801 Fax 02 3480707 [email protected] 14 CAMOZZI Tel. 030 37921 Fax 030 2400464 [email protected] 78 COMAU Tel. 011 6849111 Fax 011 6849692 [email protected] 16 CONTROL TECHNIQUES EMERSON Tel. 02 575751 Fax 02 57512858 [email protected] 30 C.O.P.E. Tel. 030 3760255 Fax 030 3365657 [email protected] 79 DASSAULT SISTEMÈS ITALIA Tel. 02 3343061 Fax 02 33430645 60 progettare 382 • LUGLIO/AGOSTO 2014 81 Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2013 - Fiera Milano Media SpA Stato Patrimoniale segue ATTIVO (euro) 31/12/13 31/12/12 Stato Patrimoniale PASSIVO (euro) 8) Debiti rappresentati da titoli di credito A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti - - (di cui già richiamati ) - - - - - - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - 10) Debiti verso imprese collegate I. Immobilizzazioni Immateriali - - - esigibili entro l'esercizio successivo 1) Costi di impianto e di ampliamento - 1.787 2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità - - 974.576 1.242.920 3) Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5) Avviamento 6) Immobilizzazioni in corso e acconti 7) Altre Totale 705.336 768.809 2.587.083 2.792.083 - - 20.244 31.224 4.287.239 4.836.823 - esigibili oltre l'esercizio successivo 11) Debiti verso controllanti - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale - esigibili entro l'esercizio successivo - - 2) Impianti e macchinario 5.651 1.971 3) Attrezzature industriali e commerciali 1) Terreni e fabbricati 1.197 5.061 4) Altri beni 75.565 5) Immobilizzazioni in corso e acconti Totale - esigibili oltre l'esercizio successivo 14) Altri debiti a) Verso consociate 99.780 - esigibili oltre l'esercizio successivo b) Verso altri creditori - esigibili entro l'esercizio successivo III. Immobilizzazioni Finanziarie 1) Partecipazioni in: 29.000 29.000 a) imprese controllate - - b) imprese collegate - - c) imprese controllanti d) altre imprese 2) Crediti - - 29.000 29.000 - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - a) verso imprese controllate 417.892 - esigibili oltre l'esercizio successivo Totale debiti 417.892 - - 173.054 144.611 173.054 144.611 - - 273.357 224.820 273.357 224.820 - - 485.595 497.352 188.243 23.477 188.243 - esigibili entro l'esercizio successivo 92.748 82.413 - - 648.541 648.541 - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 12) Debiti tributari II. Immobilizzazioni Materiali 31/12/12 - - esigibili oltre l'esercizio successivo 9) Debiti verso imprese controllate B) Immobilizzazioni, con separata indicazione di quelle concesse in locazione finanziaria 31/12/13 - esigibili entro l'esercizio successivo 23.477 - - 297.352 473.875 297.352 473.875 - 4.755.449 5.147.570 E) Ratei e risconti - aggio su prestiti - vari Totale ratei e risconti Totale passività Totale passività e patrimonio netto 212.421 273.606 212.421 273.606 7.538.198 7.081.830 12.426.752 12.186.924 b) verso imprese collegate - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - c) verso controllanti CONTI D'ORDINE (euro) Fdejussioni bancarie rilasciate a terzi Garanzie contrattuali rilasciate a terzi Totale conti d'ordine 31/12/13 81.500 - 31/12/11 116.500 - 81.500 116.500 d) verso altri - esigibili entro l'esercizio successivo - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - 3) Altri titoli - - - 4) Azioni proprie (valore nominale complessivo ) - - Totale 29.000 29.000 Totale immobilizzazioni 4.398.652 4.965.603 Conto economico (euro) 31/12/13 31/12/12 A) Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni ATTIVO (euro) 31/12/13 31/12/12 11.991.000 - 4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni - - 615.599 1.035.360 615.599 1.035.360 - 13.829.344 5) Altri ricavi e proventi: C) Attivo circolante - vari - contributi in conto esercizio I. Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 32.674 12.812 2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati - - 3) Lavori in corso su ordinazione - - 4) Prodotti finiti e merci - 5) Acconti Totale - - - 32.674 12.812 II. Crediti 1) Verso clienti 3.497.122 3.743.756 3.497.122 3.743.756 - - - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - - - - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 2) Verso imprese controllate 3) Verso imprese collegate - - esigibili entro l'esercizio successivo - - esigibili oltre l'esercizio successivo 4) Verso controllanti - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 4-bis) crediti tributari - - 73.155 - esigibili entro l'esercizio successivo Totale valore della produzione 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) Per servizi 8) Per godimento di beni di terzi 9) Per il personale 1.830.010 1.926.913 389.416 287.479 51.438 1.089 51.438 1.089 - esigibili oltre l'esercizio successivo 372.952 4.064.930 2.918.033 971.716 873.843 261.802 258.164 6.716 e) Altri costi 10) Ammortamenti e svalutazioni 596.900 565.214 a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 31.686 b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali - c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni - d) Svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide 11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12) Accantonamento per rischi 14) Oneri diversi di gestione - 136.862 8.141.284 371.363 3.150.923 d) Trattamento di quiescenza e simili 156.525 1.926.913 258.763 6.767.734 4.391.157 c) Trattamento di fine rapporto 156.525 - - b) Oneri sociali a) Salari e stipendi 13) Altri accantonamenti 1.830.010 12.606.599 - B) Costi della produzione 625.023 625.023 73.155 - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 4-ter) imposte anticipate - contributi in conto capitale (quote esercizio) - 1.988.706 1.988.706 12.793.984 2) Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione 50.402 13.289 15.000 38.204 171.129 Differenza tra valore e costi di produzione (A-B) 564.578 -19.862 - Totale costi della produzione 14.890 614.980 369.417 12.552.184 13.751.918 54.415 77.426 C) Proventi e oneri finanziari 5) Verso altri a) Verso consociate - esigibili entro l'esercizio successivo - - esigibili oltre l'esercizio successivo b) Verso altri debitori - 337.978 286.390 337.978 286.390 - - 7.778.409 6.739.696 1) Partecipazioni in imprese controllate - - 2) Partecipazioni in imprese collegate - - 3) Partecipazioni in imprese controllanti - - 4) Altre partecipazioni - - 5) Azioni proprie - - 6) Altri titoli - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - - - 190.160 418.535 - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo Totale 15) Proventi da partecipazioni: 1) Depositi bancari e postali Totale attivo circolante - - 2.916 2.964 193.076 421.499 8.004.159 7.174.007 D) Ratei e risconti - disaggio su prestiti - - vari 23.941 Totale ratei e risconti Totale attività 47.314 23.941 47.314 12.426.752 12.186.924 - - - - - da controllanti - altri (euro) 31/12/13 - - - - da imprese collegate - - - da controllanti - - - altri - c) da titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) proventi diversi dai precedenti: - da imprese controllate 2.803.300 - altri - verso imprese controllate - verso imprese collegate - verso controllanti - verso altri 17-bis) Utili e perdite su cambi: Totale proventi e oneri finanziari 18) Rivalutazioni: 2.803.300 - - III. Riserve di rivalutazione - - IV. Riserva legale 49.196 V. Riserve statutarie - - - 1.094 3.549 39.763 55.727 - - - - 38.554 52.831 1.209 2.896 63 -11 -38.606 -52.189 D) Rettifiche di valore di attività finanziarie 31/12/12 II. Riserva da sovrapprezzo delle azioni - 3.549 - - da controllanti - - 1.094 - - da imprese collegate 17) Interessi e altri oneri finanziari: A) Patrimonio netto I. Capitale 3.549 - da imprese controllate - - a) di partecipazioni - b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni - c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni - - - - a) di partecipazioni - - b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni - c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni - - - - 19) Svalutazioni: PASSIVO - 1.094 - b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni IV Disponibilità liquide 2) Assegni - a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni a) Verso imprese controllate 3) Danaro e valori in cassa - - da imprese controllate - da imprese collegate 16) Altri proventi finanziari: III Attività finanziarie che non costituiscono Immobilizzazioni Totale - Totale rettifiche di valore di attività finanziarie - - E) Proventi e oneri straordinari 20) Proventi: 42.823 - - - plusvalenze da alienazioni 267.348 267.348 - imposte esercizi precedenti - - varie VI. Riserva per azioni proprie in portafoglio - VII. Altre riserve VIII. Utili (perdite) di esercizi precedenti IX. Utile (perdita) - 2.130.834 2.130.834 121.764 686 -216.540 127.451 21) Oneri: - minusvalenze da alienazioni 4.888.554 5.105.094 - varie Totale delle partite straordinarie 22) Imposte sul reddito dell'esercizio 212.208 226.040 2) per imposte, anche differite 139.102 153.570 61.746 46.746 3) Altri Totale fondi per rischi e oneri C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 413.056 426.356 1.765.151 1.626.419 D) Debiti 1) Obbligazioni - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - 2) Obbligazioni convertibili - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 3) Debiti verso soci per finanziamenti - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 4) Debiti verso banche - - - 1.210.096 1.210.096 - 1.429 1.429 - - - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo 6) Acconti - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - 2.060.479 2.259.249 2.060.479 2.259.249 - - 7) Debiti verso fornitori - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 267.348 292.585 232.349 -14.468 96.903 b) Imposte differite c) Imposte anticipate 23) Utile (perdita) -216.540 165.134 137.640 -19.391 46.885 127.451 Prospetto di pubblicazione delle informazioni relative all'attività editoriale ai sensi dell'art. 11, comma 2, nn. 1) e 2), della legge 5 agosto 1981, n. 416 e dell'art. 9 delibera 129/02CONS.: Soggetto segnalante: FIERA MILANO MEDIA S.p.A. C.F.: 08067990153 ANNO: 2013 - 296.768 5) Debiti verso altri finanziatori - 15.809 - 1.209.776 1.209.776 296.768 - esigibili entro l'esercizio successivo - 149.914 a) Imposte correnti B) Fondi per rischi e oneri 1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili - - - imposte esercizi precedenti Risultato prima delle imposte (A-B±C±D±E) Totale patrimonio netto - - 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 Voci ricavo Vendita copie Pubblicità --- Diretta --- Tramite concessionaria Ricavi da editoria online --- Abbonamenti --- Pubblicità Ricavi da vendita informazioni Ricavi da altre attività editoriali - Vendita Libri Totale voci 01+02+05+08+09 Ricavi 52.381,36 4.144.574,01 4.144.574,01 0,00 339.900,70 0,00 339.900,70 0,00 0,00 4.536.856,07 Bilancio consolidato al 31 dicembre 2013 - Gruppo Fiera Milano SpA (migliaia di euro) note Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 31/12/13 31/12/12 (migliaia di euro) Prospetto di conto economico complessivo consolidato note ATTIVITA' 2013 2012 258.142 263.408 Attività non correnti 1 Immobili, impianti e macchinari 18.618 24.258 2 Immobili, impianti e macchinari in leasing 10 - Investimenti immobiliari non strumentali - - 27-42 Ricavi delle vendite e delle prestazioni Totale ricavi 3 Avviamenti e attività immateriali a vita non definita 120.289 113.829 28 4 Attività immateriali a vita definita 49.941 60.015 5 Partecipazioni 40 43 29 Altre attività finanziarie 6 42 7 - - Crediti commerciali e altri 14.228 14.364 di cui vs parti correlate 12.784 12.784 2.055 192 Attività fiscali per imposte differite Totale 205.181 212.701 54.763 52.017 Attività correnti 8 42 9 di cui vs parti correlate Rimanenze Lavori in corso su ordinazione Attività finanziarie 11 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Totale 2.695 2.240 4.163 4.143 - - 324 - 19.754 19.400 79.004 75.560 Attività destinate alla vendita 12 Attività destinate alla vendita Totale attivo - 50 284.185 288.311 PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 13 41.521 41.593 Riserva da sovrapprezzo azioni 13.573 13.797 - - 42 di cui vs parti correlate 31 55.815 49.121 7.712 6.986 259.999 249.500 5.190 4.025 Margine Operativo Lordo (MOL) 3.333 17.933 Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 7.509 8.373 - - Totale Costi Operativi Ammortamenti investimenti immobiliari 35 Ammortamenti attività immateriali 6.689 5.841 36 Rettifiche di valore di attività 6.591 2.541 37 Svalutazione dei crediti e altri accantonamenti -1.490 -927 -15.966 2.105 38-42 Proventi finanziari e assimilati 1.375 1.096 39-42 * Oneri finanziari e assimilati 1.475 5.905 -5.421 -3.752 * Risultato netto dell'esercizio -16.498 -1.541 Risultato delle società valutate con il metodo del Patrimonio Netto 34.650 56.002 Interessenze di minoranza 2.812 3.868 Totale Patrimonio netto 37.462 59.870 Risultato prima delle imposte 40 * Imposte sul reddito Risultato netto dell'esercizio da attività continuative Risultato netto dell'esercizio da attività destinate alla vendita Risultato netto dell'esercizio Obbligazioni in circolazione - - 34.506 27.226 Debiti verso banche 15 Altre passività finanziarie 385 545 16 Fondi per rischi e oneri 2.583 2.023 17 Fondi relativi al personale 9.202 8.707 18 Imposte differite passive 7.949 12.581 19 Altre passività 4.301 3.163 di cui vs parti correlate Totale 2.773 1.513 58.926 54.245 - - Debiti verso banche 55.451 70.982 Debiti verso fornitori 45.863 41.493 Acconti 38.377 33.343 23 Altre passività finanziarie 20.572 320 42 di cui vs parti correlate 20.410 161 24 Fondi per rischi e oneri 2.044 25 Debiti tributari 3.228 26 Altre passività 22.262 20.216 3.002 1.457 187.797 174.196 di cui vs parti correlate Totale Soci della controllante Interessenze di minoranza Totale passivo 4.299 - - - - -19.634 -1.098 -3.009 355 -16.625 -1.453 - - -16.625 -1.453 -16.498 -1.541 -127 88 -110 -666 18 -183 Altre componenti del conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificati nel risultato dell'esercizio * Rimisurazione piani a benefici definiti * Effetti fiscali Altre componenti del conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificati nel risultato dell'esercizio Differenze di conversione dei bilanci di imprese estere Altre componenti del conto economico complessivo dell'esercizio al netto degli effetti fiscali -3.441 -1.776 -3.569 -2.259 3.546 Risultato netto complessivo dell'esercizio -20.194 -3.712 4.296 Risultato netto complessivo dell'esercizio attribuibile a: -19.404 -3.432 -790 -280 -0,3973 -0,3973 -0,0374 -0,0374 Soci della controllante Interessenze di minoranza Passività destinate alla vendita Passività destinate alla vendita 5.043 Risultato netto dell'esercizio attribuibile a: Passività correnti Obbligazioni in circolazione 2.092 61.837 57.791 33-42 Proventi diversi 34 2.493 64.439 48.862 Costi del personale * Risultato netto di esercizi precedenti 14 42 129.204 Costi per godimento di beni di terzi Passività non correnti 21 135.306 Valutazione di attività finanziarie Totale Patrimonio netto di Gruppo 22-42 Costi per servizi di cui vs parti correlate 30 Capitale sociale e riserve Capitale sociale Altre riserve 20 2.352 Risultato Operativo Netto (EBIT) Riserva da rivalutazione 42 263.408 3.680 32-42 Altre spese operative Crediti commerciali e altri 10 42 258.142 Costi per materiali - - 284.185 288.311 * A seguito dell’applicazione dell‘emendamento allo IAS 19 i dati dell'esercizio 2012 sono stati rideterminati. Rispetto ai dati già pubblicati l'impatto, dovuto alla rilevazione delle perdite attuariali tra le altre componenti del conto economico complessivo al netto del relativo effetto fiscale, è stato pari a una riduzione della perdita di 483 migliaia di euro con contestuale variazione del Risultato netto di esercizi precedenti. 41 Risultato per azione (in euro) * Base Diluito A seguito dell’applicazione dell‘emendamento allo IAS 19 i dati dell'esercizio 2012 sono stati rideterminati. Rispetto ai dati già pubblicati l'impatto, dovuto alla rilevazione delle perdite attuariali tra le altre componenti del conto economico complessivo al netto del relativo effetto fiscale, è stato pari ad una riduzione della perdita di 483 migliaia di euro. INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Informativa art. 13, d. lgs 196/2003 I dati degli abbonati sono trattati, manualmente ed elettronicamente, da Fiera Milano Media SpA – titolare del trattamento – Piazzale Carlo Magno, 1 Milano - per l’invio della rivista richiesta www.meccanica-plus.it www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it Sede legale • Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 - Milano Sede operativa ed amministrativa • SS. del Sempione, 28 - 20017 Rho (MI) tel. +39 02 4997.1 fax +39 02 49976573 - www.tech-plus.it Direzione Giampietro Omati • Presidente Antonio Greco • Amministratore Delegato Redazione Antonio Greco • Direttore Responsabile Luca Rossi • Coordinamento Editoriale Area Meccanica luca.rossi@fieramilanomedia.it - tel. 02 49976513 Gabriele Peloso • Caposervizio gabriele.peloso@fieramilanomedia.it - tel. 02 49976510 Daniele Pascucci daniele.pascucci@fieramilanomedia.it - tel. 02 49976507 Antonella Pellegrini antonella.pellegrini@fieramilanomedia.it - tel. 02 49976508 Deborah Tessari • Segreteria deborah.tessari@fieramilanomedia.it - tel. 02 49976514 Collaboratori • Attilio Alessandri, Tony Bosotti, Silvia Calabrese, Elena Castello, Massimo Cavuoto, Gianluca Ciardelli, Corrado Dal Corno, Irene Fassi, Laura Galli, Tiziano Morosini, Susanna Sartori, Stefano Viviani, Marco Zambelli, Augusto Zaninelli Aldo Garosi (disegni) Grafica e produzione Franco Tedeschi • Coordinamento grafici franco.tedeschi@fieramilanomedia.it • tel: 02 49976569 Paola Queirolo • Progetto grafico e impaginazione paola.queirolo@fieramilanomedia.it - tel. 02 49976564 Alberto Decari • Coordinamento DTP alberto.decari@fieramilanomedia.it • tel: 02 49976561 Prontostampa Srl uninominale - Zingonia BG • Stampa Nadia Zappa • Ufficio Traffico nadia.zappa@fieramilanomedia.it • tel: 02 49976534 Pubblicità Giuseppe De Gasperis • Sales Manager giuseppe.degasperis@fieramilanomedia.it tel: 02 49976527 • fax: 02 49976570-1 in abbonamento, attività amministrative ed altre operazioni a ciò strumentali, e per ottemperare a norme di legge o regolamento. 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