www.automazione-plus.it In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio- Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN:0392/8829 AO Rassegna Software per la progettazione dell’automazione Panorama Robotica 372 Maggio 2014 Anno 31 7 4.50 Speciale Telecontrollo e telegestione Inserto Soluzioni Software per l’industria Motori, inverter, azionamenti, riduttori, motoridut-II a tori, sistemi di trasmissione della potenza, sistemi e dizion di attuazione oleoidraulica e pneumatica, strumene tazione di misura e controllo, sistemi di controllo e supervisione, software di analisi e dimensionamento, nto, software per la gestione dei carichi, diagnostica, sistemi di alimentazione, sistemi per la generazione e distribuzione di aria compressa, trasmissioni meccaniche, elementi di accoppiamento meccanici ecc. INDUS TECHNO EFFIC PRODOTTI E SOLUZIONI TECNOLOGICHE NELL’AUTOMAZIONE: EFFICIENZA LA SESSIONE PLENARIA Come concretizzare le potenzialità di risparmio energetico dei processi industriali: strategie, Audit, modalità gestionali, incentivi, tecnologie e Case History. A cura di Business International I SEMINARI I LABORATORI L’agenda della giornata prevede una serie di seminari tecnici della durata di 30 minuti tenuti dai tecnici delle aziende partecipanti. Il programma degli incontri, i relatori e i titoli saranno aggiornati man mano che verranno confermati sul sito dell’evento. Nati con il proposito di offrire gratuitamente cultura e conoscenza in una modalità semplice e in grado di dare un ritorno di immagine alle aziende che si metteranno in gioco proponendo il corso. A numero chiuso, previa registrazione. Si rinnova l’appuntamento con ITE Day delle aziende espositrici e i laboratori 2014 il 24 giugno, anche quest’anno organizzati dalle Redazioni in collaborazione a Milano. Dopo il riscontro positivo con primarie aziende del settore durante i registrato da parte delle aziende quali i visitatori potranno imparare veramente espositrici e dei partecipanti, Fiera qualcosa sui prodotti, come utilizzarli, e come Milano Media propone in linea con la realizzare vere e proprie applicazioni sotto la scorsa edizione una sessione plenaria guida di esperti. L’idea che sta alla base realizzata con l’autorevole contributo è continuare a fare ‘cultura’, permettendo di Business International, le sessioni così ai partecipanti di ampliare know-how e di presentazione dei prodotti ad opera competenze. Ma questo non è tutto… Per aderire on line all’indirizzo ite.mostreconvegno.it La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet MEDIA PARTNER: La giornata si rivolge ai protagonisti della f produttivi in ambito manifatturiero e di proc • Uffici tecnici • Direttori tecnici • Progettisti • Tecnici e responsabili di produzione • Direttori di stabilimento • Manager aziendali • Energy Manager S TRIAL D OLOGY A IENCY Y MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014 IBM CLIENT CENTER SEGRATE Con il patrocinio di: A A LIVELLO DI SISTEMA PRODUTTIVO A CHI SI RIVOLGE filiera tecnologica che si occupano di progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti ocesso: • Tecnici della manutenzione • Buyer • Ricercatori, tecnici e responsabili R&S • OEM • System Integrator • Utilizzatori finali • Public utilities ORGANIZZATO DA: PARTNER The Executive Network Per informazioni: Tel 02 49976533 – 335 276990 – Fax 02 49976572 [email protected] – ite.mostreconvegno.it Con tre linee principali di prodotto, FANUC è la sola azienda del settore a progettare e realizzare internamente la maggior parte dei componenti. Ogni dettaglio, sia hardware che software, è tenuto sotto controllo attraverso una catena di sviluppo ottimizzata. Il risultato è l‘elevatissima affidabilità e la fiducia dei clienti soddisfatti in tutto il mondo. The colour of automation. Un unico fornitore, infinite opportunità WWW.FANUC.EU SOLUZIONI SMART PER AUT Dico A8 Copilot CONTROLLORI INDUSTRIALI PC INDUSTRIALI DA 0° C A 60° C UPS CAN IP67 EtherCAT 21,5” 15” 10,4” system-electronics.it ETHERNET TOMAZIONE E CONTROLLO! ETC Quad AZIONAMENTI PER MOTORI STEPPER CAN I/O MODULI I/O CANopen EtherCAT I/O MODULI I/O EtherCAT EtherCAT CAN CAN EtherCAT ETHERNET AO sommario IN QUESTO NUMERO / 19 IL PUNTO IOT E LE APPLICAZIONI INDUSTRIALI: OVVERO LA IIOT di Alessandra Flammini / 20 COPERTINA INSIEME SI PUÒ 44 di Marc Kurt Deyda LINEA DIRETTA / 26 a cura della redazione / 34 PANORAMA ROBOTICA SUPERSTAR! di Alessandro Gasparetto Presentiamo una case history dove Whirlpool si è affidata al proprio partner Elettrotec Automazione per l’ammodernamento di una macchina di formazione e tranciatura dei fianchi dei congelatori Small. Nello specifico Elettrotec Automazione ha curato il revamping della parte elettrica ed elettronica con nuovi standard e performance a livello di CPU, motori e affidabilità, grazie all’offerta proposta da Siemens e in particolar modo garantita dal nuovo PLC Simatic S7-1500 e dal framework di engineering Totally Integrated Automation Portal (TIA Portal). Siemens Viale Piero e Alberto Pirelli, 10 20126 Milano Tel 02 24361 Fax 02 243643333 [email protected] / 38 ATTUALITÀ TUTTE LE NOVITÀ IN CASA SYSTEM di Antonella Cattaneo IOT FRA EVOLUZIONE E RIVOLUZIONE di Ilaria De Poli / 42 LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE DI NATIONAL / 44 di Antonella Pellegrini SE L’IOT NON È UNA ‘BUFALA’… di Ilaria De Poli L’EVOLUZIONE DELLA ROTAIA di Ilaria De Poli 34 / 48 / 74 / 50 TAVOLA ROTONDA RILANCIO DEL MANUFACTURING di Roberto Maietti / 53 SPECIALE IL RUOLO DEI SISTEMI DI TELECONTROLLO E TELEGESTIONE NELL’AUTOMAZIONE a cura di Antonella Cattaneo TELECONTROLLO, UNO STRUMENTO PER IL RISPARMIO E L’EFFICIENZA / 54 di Tomaso Larice, Davide Crispino CON IL TELECONTROLLO EWON MIGLIORA LA QUALITÀ DEL SERVIZIO / 58 di Martina Moretti TECNOLOGIE AVANZATE E SOSTENIBILI di Vincenzo Lanave / 60 / 64 ACQUA, VALORI, ECONOMIA… di Thomas Betke LA RETE AMAT DI IMPERIA di Gabriele Guasco / 68 / 70 RASSEGNA SOFTWARE PER LA PROGETTAZIONE DELL’AUTOMAZIONE di Roberto Maietti, Alessandra Pelliconi 8 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 / 78 MOTION CONTROL SINAMICS E SIMOTICS di Aldo Negri 53 Everyware Device Cloud: connecting the world Eurotech helps customers connect industrial • Data acquisition from industrial protocols equipment and sensors seamlessly and • Device status securely to Enterprise applications through • Device application upgrade a wide range of rugged multi-service • Connection monitoring gateways. These are fully integrated • Real-time data analysis with Eurotech’s Everyware Cloud, a M2M • Data storage integration platform offering out of the • Data visualization box functionalities like: • Data access Transportation Multi-service Gateway Industrial Multi-service Gateway Industrial computer North America [email protected] Europe, Middle East and Africa [email protected] Asia Pacific [email protected] Latin America [email protected] For your local contact please refer to: www.eurotech.com/contacts AO sommario IN QUESTO NUMERO MASSIME PRESTAZIONI, MINIMI COSTI di Joachim Albach / 80 74 / 116 AUTOMAZIONE RICICLARE DI PIÙ RISPARMIANDO di Marco Giudici · Speciale Soluzioni di automazione impiegate in campo alimentare/delle bevande · Rassegna Rfid e NFC · Panorama Packaging · Inserto Uomini & Imprese / 118 MAGAZZINI AUTOMATICI UN MAGAZZINO DI ECCELLENZA di Silvio De Benedetti / 120 SENSORI VALORE AGGIUNTO di Alex Geddes NEWS / 122 AZIONAMENTI L’ARTE CINETICA ALL’AEROPORTO DI SINGAPORE di Federica Andreini / 126 SERVOAZIONAMENTI STAMPA DIGITALE PER LE BOTTIGLIE / 148 a cura della redazione LE AZIENDE DI QUESTO NUMERO INSERZIONISTI / 12 / 14 di Christian Schröder / 130 Mail e web di Automazione Oggi [email protected] www.automazione-plus.it www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it www.mostreconvegno.it ETHERNET INDUSTRIALE LA CONNETTIVITÀ NEL FOOD AND BEVERAGE Gruppo Automazione Oggi su di Massimo Giussani di Frank Malczyk, Riky Comini 87 / 134 TUTORIAL L’AUTOMAZIONE TRA LE NUVOLE Roberto Maietti 88 / 140 EXPO MILANO 2015 EXPO 2015 / 142 AUTOMAZIONE DOMANI INDUSTRY 4.0, LA NUOVA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Sotto la lente Software industriale In copertina Il software per la ‘Open Automation’ Tiziano Lotti 94 In tempo reale A cura di Lù Del Frate 96 di Mariano Severi Intervista Manifatturiero: com’è cambiato! Lù del Frate / 144 AUTOMAZIONE USA I TOOL CHE MIGLIORANO LA PRODUZIONE di Gary Mintchell / 146 AVVOCATO GLI OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO IN MATERIA DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO di Cristiano Cominotto, Raffaele Moretti 98 Esperienze Uno Scada per il bio… Francesca Tolimieri 100 Tra gpl e metano… Lucrezia Campbell 102 Quando l’organizzazione snella di un’azienda passa dai fornitori Federica Gualtieri 104 Ottimizzare la produzione dei farmaci IN COPERTINA Asem Via Buia, 4 33011 Artegna (UD) Tel 0432 9671 Fax 0432 977465 [email protected] www.asem.it 10 Asem accelera il processo di sviluppo e ampliamento della propria proposta di soluzioni di HMI, controllo e teleassistenza e si conferma protagonista nel mercato dell’automazione industriale. Patrizio Emilia 108 Soluzioni Software Errori di codifica? Lù del Frate 112 La seconda vita dei prodotti per una sostenibilità doppia Lucrezia Campbell 114 Soluzioni hardware Sempre open! MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Marc Salimans AO Le aziende di questo numero Un nuovo tassello nella gamma dei regolatori Pixsys. ATR227 Controllo integrato per carichi induttivi, resistivi e lampade IR. • Loop di regolazione per SSR con molteplici opzioni di controllo selezionabili: - Burst firing base/advanced; - Phase angle in versione mono/trifase; • Interfaccia USB-VCP per configurazione LabSoftview. software Pixsys srl Via Po 16, I - 30030 Mellaredo di Pianiga VE Ph. +39 041 519 0518 • Fax +39 041 519 0027 www.pixsys.net - [email protected] di AZIENDE TEL./HTTP ADVANTECH ITALY ANSYS ITALIA ASEM ATEN AVNET MEMEC B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE BARRACUDA BECKHOFF AUTOMATION BUSINESS INTERNATIONAL CONSORZIO PNI PROFIBUS NETWORK CTERA DANFOSS DASSAULT SYSTÈMES DATALOGIC DEUTSCHE MESSE EATON EFA AUTOMAZIONE ELECTRO GRAPHICS EPLAN SOFTWARE & SERVICE ESA SOFTWARE EUROTECH EXPO 2015 EXPO FERROVIARIA FANUC ITALIA FIERA MILANO MEDIA GEFRAN HARTING HBM HOLONIX HONEYWELL SENSING AND CONTROL INTERROLL ITALIA INTESIS INVENSYS ITE DAY IUNGO ITALIA KEB ITALIA LENZE ITALIA LTI ITALIA MACK BROOKS EXHIBITIONS MAPLESOFT MITSUBISHI ELEC. EUROPE MODELON MOLEX ITALY NATIONAL INSTRUMENTS ITALY OMRON ELECTRONICS PANASONIC ELECTRIC WORKS IT. PEPPERL+FUCHS PILZ ITALIA PRISMA ENGINEERING PROGEA PTC ROCKWELL AUTOMATION RS COMPONENTS SAFEMOTION EXPERIENCE SCHNEIDER ELECTRIC SDPROGET INDUSTRIAL SOFTWARE SERVITECNO SICK SIEMENS SIEMENS PLM SOFTWARE SOLAIR SYSTEM ELECTRONICS TECNEST TPA ITALIA VIDEOJET www.advantech.it 42, 74 www.ansys.com 70 www.asem.it 88 www.aten.com 114 www.avnet-memec.eu 48 www.br-automation.com 148 www.barracuda.com 95 www.beckhoff.it 122 www.businessinternational.it 26, 30 www.profi-bus.it 32 www.ctera.com 95 www.danfoss.it 126 www.3ds.com 71 www.datalogic.com 30 www.messe.de 28 www.eaton.com 116 www.efa.it 58 www.electrographics.it 71 www.eplan.it 72 www.esasoftware.com 95 www.eurotech.com 50 www.expo2015.org 140 www.expoferroviaria.com 50 www.fanuc.it 26, 34 www.fieramilanomedia.it 30 www.gefran.com 148 www.harting.it 50 www.hbm.com 148 www.holonix.it 112 http://sensing.honeywell.com 120 www.interroll.com 28, 118 www.it-intesis.it 60 http://iom.invensys.com 26 http://ite.mostreconvegno.it 30 www.iungo.it 102 www.keb.it 150 www.lenzeitalia.com 28, 150 www.lt-i.it 80 www.mackbrooks.com 50 www.maplesoft.com 94 it3a.mitsubishielectric.com/fa/it 34, 74 www.modelon.com 94 www.molex.com 130 www.ni.com 44 www.industrial.omron.it 74 www.panasonic-electric-works.it 32, 64 www.pepperl-fuchs.it 150 www.pilz.it 50, 74 www.prisma100.it 72 www.progea.com 68 www.ptc.com 94 www.rockwellautomation.com 74, 104 www.rs-components.com 30 www.safemotion.it 32 www.schneider-electric.it 34, 74, 150 www.sdproget.it 72 www.servitecno.it 98 www.sick.it 148 www.siemens.it 20, 50, 54, 74, 78 www.plm.automation.siemens.com 72, 94, 100 www.solaircorporate.com 74 www.system-electronics.it 38 www.tecnest.it 96 www.tpa-italia.com 28 www.videojet.it 108 PAG. WAGO-I/O-SYSTEM 750 XTR Da standard ad estremo – Lo standard per 750 XTR “temperature estreme” : da −40°C a +70°C “isolamento estremo” : fino a 5 kV di sovratensione “vibrazioni estreme” : fino ad accelerazione 5g www.wago.com/750xtr AO Inserzionisti AZIENDE ASEM B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE BAUMER ELECTRIC BECKHOFF AUTOMATION 47 33 143 55 DATA MODUL 65 EATON INDUSTRIES 67 EFA AUTOMAZIONE 71/125 ELMO 31 EPLAN SOFTWARE & SERVICE 81 ESA ELETTRONICA 27 EUROTECH 9 FANUC II COPERTINA FESTO 18 FLIR SYSTEMS 57 GARNET 14 GEFRAN 61 HEIDENHAIN ITALIANA 111 HMS INDUSTRIAL NETWORKS 107 IGE-XAO 121 IMAGE S III COPERTINA KEBA LENZE ITALIA MITSUBISHI ELECTRIC 37 123 29 MONDIAL 131 MTS SENSORS 115 MURRELEKTRONIK 45 NATIONAL INSTRUMENTS 79 OMRON ELECTRONICS COMPONENTS 83 PARKER HANNIFIN 139 PHOENIX CONTACT 129 PIXSYS ELETTRONICA 12 PIZZATTO ELETTRICA 137 PNEUMAX PRO-FACE ITALIA 52 141 PROGEA 105 RITTAL 62/63 ROBOX 16 RS COMPONENTS 41 SERVITECNO SICK Via Magellano, 14 20049 Concorezzo (MI) Tel. +39 039 6886158 Fax +39 039 6908081 [email protected] www.garnetitalia.com 119 IV COPERTINA/5 COMAU CONTRADATA • versioni pancake per impiego su motori brushless • versioni con albero per impiego su macchine automatiche e applicazioni militari • versioni a riluttanza variabile per alte velocità • diametri esterni da 20 a 290 mm • possibilità di versioni custom per l’automazione e la robotica 15/86 11/127 BOSCH REXROTH CONRAD ELECTRONIC ITALIA Resolver Brushless - Synchro PAG. 84 133 SIEMENS I COPERTINA/17 SYSTEM 6/7 VIPA ITALIA 73 WAGO ELETTRONICA 13 WONDERWARE ITALIA 97 www.automazione-plus.it www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it Sede legale - Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 Milano Sede operativa ed amministrativa: SS. del Sempione 28 - 20017 Rho (MI) tel: +39 02 4997.1 - fax +39 02 49976573 Direzione Giampietro Omati Presidente Antonio Greco Amministratore Delegato Comitato Tecnico Evaldo Bartaloni (Clui-Exera), Micaela Caserza Magro (Università di Genova), Paolo Ferrari (Università di Brescia), Alessandra Flammini (Università di Brescia), Alessandro Gasparetto (Università di Udine), Stefano Maggi (Politecnico di Milano), Roberto Maietti (Asso Automazione/Anie), Carlo Marchisio (Anipla), Oscar Milanese (AssoAutomazione), Paolo Pinceti Università di Genova), Alberto Sibono (Genoa Fieldbus Comp.Centre), Emiliano Sisinni (Università di Brescia), Vitaliano Vitale (DoubleVi) Redazione Antonio Greco Direttore Responsabile Antonella Cattaneo Caporedattore antonella.cattaneo@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.503 Ilaria De Poli Coordinamento Fieldbus & Networks ilaria.depoli@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.504 Antonella Pellegrini antonella.pellegrini@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.508 Alessandra Pelliconi Segreteria alessandra.pelliconi@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.509 Collaboratori: Joachim Albach, Federica Andreini, Thomas Betke, Lucrezia Campbell, Riky Comini, Cristiano Cominotto, Davide Crispino, Silvio De Benedetti, Lù del Frate, Marc Kurt Deyda, Patrizio Emilia, Alex Geddes, Marco Giudici, Massimo Giussani, Federica Gualtieri, Gabriele Guasco, Vincenzo Lanave, Tomaso Larice, Tiziano Lotti, Frank Malczyk, Gary Mintchell, Martina Moretti, Raffaele Moretti, Aldo Negri, Marc Salimans, Christian Schröder, Mariano Severi, Francesca Tolimieri Grafica e produzione Mauro Spolaore Progetto grafico - Impaginazione mauro.spolaore@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.568 Franco Tedeschi Coordinamento grafici franco.tedeschi@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.569 Alberto Decari Coordinamento DTP alberto.decari@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.561 Prontostampa srl Uninominale Zingonia (BG) - Stampa Nadia Zappa Ufficio Traffico - nadia.zappa@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.534 Pubblicità Giuseppe De Gasperis Sales Manager giuseppe.degasperis@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.527 - Fax: 02 49976.570 International Sales U.K. – SCANDINAVIA – NETHERLAND – BELGIUM Huson European Media Tel. +44 1932 564999 • Fax +44 1932 564998 • Website: www.husonmedia.com SWITZERLAND - IFF Media ag Tel. +41 52 6330884 • Fax +41 52 6330899 • Website: www.iff-media.com GERMANY – AUSTRIA - Map Mediaagentur Adela Ploner Tel. +49 8192 9337822 • Fax +49 8192 9337829 • Website: www.ploner.de USA - Huson International Media Tel. +1 408 8796666 • Fax +1 408 8796669 • Website: www.husonmedia.com TAIWAN - Worldwide Service Co. Ltd Tel. +886 4 23251784 • Fax +886 4 23252967 • Website: www.acw.com.tw Abbonamenti N. di conto corrente postale per sottoscrizione abbonamenti: 48199749 - IBAN: IT 61 A 07601 01600 000048199749 intestato a: Fiera Milano Media SpA, Piazzale Carlo Magno,1, 20149 Milano. Si accettano pagamenti con Carta Sì, Visa, Mastercard, Eurocard (www.ilb2b.it) Tel. 02 252007200 Fax 02 49976.572 E-mail: abbonamenti@fieramilanomedia.it Abbonamento annuale E 49,50 Abbonamento per l’estero E 99,00 Prezzo della rivista: E 4,50 - Arretrati: E 9,00 Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/B legge 662/96 Testata associata • Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata Fiera Milano Media è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 11125 del 25/07/2003. Registrazione del tribunale di Milano n° 71 del 20/02/1982. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e non si restituiscono. Automazione Oggi ha frequenza mensile. Tiratura: 11.000 copie. Diffusione 10.630 , -/ )3/ / 16 9 / - MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 www.festo.it PAD. 3 Stand B036-C036 Ispirati dalla natura AO IL PUNTO di Alessandra Flammini IoT e le applicazioni industriali: ovvero la IIoT C on l’introduzione, a inizio anni 2000, del protocollo IPv6, seguita dal rilascio nel 2007 dell’estensione alle reti wireless con il protocollo 6LoWPAN, praticamente tutti i dispositivi genericamente definiti ‘smart’ possono avvantaggiarsi di una connessione a Internet, ovvero sfruttare IP come protocollo di routing. Tale possibilità, genericamente conosciuta come la ‘Internet delle cose’, offre interessanti opportunità anche per le tipiche applicazioni sviluppate in ambito industriale, che si andrebbero pertanto ad appoggiare a una Industrial-IoT, ovvero IIoT. È bene però ricordare che IIoT rappresenta solo una (tra l’altro la più recente) delle tre principali classi di dispositivi potenzialmente connessi a Internet, essendo stato IoT suggerito inizialmente per applicazioni di tipo consumer e per la comunicazione machine-to-machine (M2M). Ovviamente, specie per quanto riguarda le applicazioni consumer, è bene ricordare che i requisiti sono molto differenti; ad esempio la comunicazione non ha particolari esigenze di determinismo, essendo incentrata sull’interazione di un operatore umano con un dispositivo. Giusto per citare degli esempi, si pensi alla visualizzazione di un video su un telefono cellulare, o l’avvio di una app di monitoraggio per il cardiofitness che invii le statistiche relative alla sessione di esercizi appena svolti al proprio account nel cloud. Chiaramente, in caso di guasto o malfunzionamento, che non sarà mai critico, è l’operatore stesso che provvede a riavviare l’applicazione. In ultima analisi, queste applicazioni sono interessate a implementare un trasferimento di una grossa mole di dati (spesso in streaming) tra un client e un server, dove quindi un throughput medio elevato è essenziale, mentre la bassa latenza e il rispetto delle deadline sono aspetti secondari. Tipici esempi di applicazione M2M sono invece il tracking di una flotta di veicoli, i sistemi che controllano lo stato di salute di un edificio, o i sistemi che tengono traccia delle attrezzature mobili di un ospedale. In questo caso la quantità di dati scambiata è generalmente piccola (ad es. l’identificatore del dispositivo, la posizione e un timestamp). Quello che è strettamente richiesto è invece l’affidabilità delle comunicazioni perché non c’è operatore umano o utente che possa intervenire in caso d’errore. Ma la vera frontiera sono le applicazioni di tipo ‘machines-to-machines’ (dove il plurale non è casuale), che meglio si adattano a rappresentare le tipiche applicazioni di controllo distribuito proprie dell’automazione industriale. Il termine plurale ricorda la necessità di avere gruppi di nodi che collaborano per realizzare una singola attività. Un esempio classico è la gestione dell’illuminazione di un ambiente vasto sulla base dei presenti e delle reali potenzialità del singolo corpo illuminante. Per questi sistemi, le esigenze di comunicazione sono molto più stringenti, con trasferimenti di dati frequenti, anche se in genere caratterizzati da un ridotto quantitativo di dati, requisiti come noto soddisfatti dai cosiddetti bus di campo. Va però detto che questi sistemi, oltre alle tipiche attività di scambio dati tra sensori e attuatori, hanno anche l’esigenza di gestire gli allarmi, di archiviare i dati dello storico, ed eseguire analisi statistiche su questi ultimi. È proprio per la gestione di queste attività che può essere utile il paradigma dello IIoT, avvallato dalla possibilità di usare i servizi di tipo cloud per l’analisi e l’archiviazione. Infatti, la trasmissione di questa tipologia di dati (più astratti che non il dato grezzo proveniente dal campo), ben si adatta al modello di comunicazione M2M di tipo client/server discusso poco sopra. In particolare, la recente disponibilità di componenti a basso consumo ed economici, ma in grado di gestire una suite di protocolli TCP/IP con un aggravio di costo trascurabile (eventualmente sfruttando un’alimentazione a batteria, caratteristica fondamentale per le connessioni di tipo wireless) sta rendendo possibile la migrazione verso l’IIoT anche per dispositivi molto ‘semplici’ quali dei semplici sensori. Chiaramente a questi dispositivi sono richieste una forte resilienza a fronte di guasti, robustezza ai possibili attacchi malevoli, capacità di mitigazione dei disturbi e coesistenza con altri sistemi, ed è proprio in questi termini che si giudicherà sul campo la qualità delle diverse implementazioni protocollari che diverranno disponibili nel prossimo futuro. Comitato tecnico di Automazione Oggi MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 19 AO Insieme si può COPERTINA SIEMENS COPERTINA SIEMENS COPERTINA SIEMENS C Siemens ed Elettrotec Automazione hanno lavorato insieme per presentare a Whirlpool l’ammodernamento di una macchina di formazione e tranciatura dei fianchi dei congelatori Small C Il progetto per Whirlpool Affidandosi al proprio partner Elettrotec Automazione, per il revamping della parte elettrica (interfaccia uomo-operatore e operatore-macchina) ed elettronica con nuovi standard e Marc Kurt Deyda, responsabile Simatic Innovation S7-1500 e TIA Portal performance a livello di CPU, motori e affidabilità, Whirlpool ha scelto l’affidabilità offerta da Siemens e in particolar modo garantita dal nuovo PLC Simatic S7-1500 e dal framework di engineering Totally Integrated Automation Portal (TIA Portal) di Siemens. La configurazione del macchinario prevede una CPU 1513-1 PN con schede ingressi/uscite digitali e analogici. La movimentazione è gestita in modo semplice tramite Profinet. Il sistema di azionamento Sinamics S120 di Siemens con l’unità di controllo CU320 controlla due assi di versionatura, mentre il sistema è interfacciato con l’operatore, sempre in Profinet, attraverso due sistemi HMI caratterizzati da un pannello principale TP1200 Comfort per la gestione del funzionamento automatico della macchina che ne visualizza lo stato da un pannello secondario TP700 Comfort utilizzato per controllare i movimenti e permettere all’operatore, in caso di problemi, di intervenire manualmente. Configurazione Siemens Simatic Step 7 Professional V12 TIA Portal, Simatic WinCC Comfort V12 TIA Portal, Starter Simatic S7-1513-1 PN, Moduli ET200MP Comunicazione Profinet CU 320-2PN Sinamics S120 HMI TP700, TP1200 20 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 La nuova applicazione doveva essere in grado di comunicare tra PLC, HMI e Sinamics S120 attraverso Profinet e tramite un unico sistema di campo Iniziativa realizzata in collaborazione con la direzione marketing on un fatturato annuo pari a 18,4 miliardi di dollari, 71.000 dipendenti e 67 centri di produzione e ricerca tecnologica in tutto il mondo, Whirlpool Corporation è leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di grandi elettrodomestici con i marchi Whirlpool, Maytag, KitchenAid, Jenn-Air, Amana, Brastemp, Bauknecht e altri importanti brand. Whirlpool Emea, controllata di Whirlpool Corporation, vanta circa 12.000 dipendenti, una presenza sui mercati di oltre 30 Paesi europei e siti produttivi in sette paesi. Lo stabilimento italiano di Whirlpool oggetto del progetto, che ha visto coinvolte Elettrotec Automazione e Siemens, ha sede a Siena e produce ogni anno circa 500.000 congelatori, avvalendosi di sofisticate tecniche produttive e perseguendo standard di elevata qualità ed efficienza. Nell’ottica dell’ammodernamento di una macchina di formazione e tranciatura dei fianchi dei congelatori Small, dotata di elementi ormai divenuti obsoleti e inserita all’interno dell’impianto per la produzione dei propri congelatori orizzontali, Whirlpool si è rivolta a Elettrotec Automazione, società italiana situata a Inarzo, in provincia di Varese e dedicata, dal 2005, all’automazione industriale per macchine speciali destinate ai mercati di tutto il mondo. Il settore principale su cui si concentra Elettrotec Automazione è rappresentato dalla progettazione e sviluppo di sistemi per l’automazione industriale sia hardware, sia software. Da sempre, Elettrotec Automazione si affida alle soluzioni Siemens per garantire la sicurezza dei componenti e la presenza in ogni mercato nazionale e internazionale, rendendo così ciascuna apparecchiatura costantemente aggiornabile e facilmente ampliabile, al fine di rendere sempre più competitivi gli strumenti utilizzati. COPERTINA SIEMENS COPERTINA SIEMENS COPERTINA SIEMENS COPERTINA SIEMENS COP Lo stabilimento produttivo Whirpool di Siena Le sfide La nuova applicazione doveva essere in grado di comunicare tra PLC, HMI e Sinamics S120 attraverso Profinet e tramite un unico sistema di campo. Le richieste di Whirlpool esigevano, inoltre, una facile migrazione del software, preservando al contempo il know-how esistente e attuando una veloce integrazione delle nuove funzionalità che consentisse parallelamente l’integrazione di diversi linguaggi di programmazione. Ulteriori requisiti richiesti dal cliente prevedevano l’adozione di prodotti innovativi, equipaggiati di nuove funzioni per la messa in servizio veloce come Trace oppure pannello di controllo integrato e l’uso di oggetti standard tecnologici PLCopen. La migrazione doveva essere fatta rapidamente dal precedente Simatic S5. Nel merito del progetto è stata quindi effettuata una migrazione della parte di logica del vecchio sistema Simatic S5, inizialmente con Simatic S7-300, mentre successivamente il progetto è stato riconvertito una seconda volta con TIA Portal. Tutto era supportato dai tool di migrazione Siemens, così Whirlpool poteva mantenere il proprio know-how e la struttura dal programma. Non potendo convertire la parte di programma della WF che gestiva gli assi Whirlpool Emea, controllata di elettrici, la parte Whirlpool Corporation, vanta circa 12.000 dipendenti, una presenza sui di gestione degli mercati di oltre 30 Paesi europei e siti assi è stata riscritta produttivi in sette paesi completamente. In termini di vantaggi competitivi, a Whirlpool è stata quindi offerta la massima flessibilità e scalabilità di regolazione ingressi/uscite, una facile gestione della comunicazione per future integrazioni di nuovi moduli tramite Profinet e sistemi di bus standard, integrazione e configurazione dei prodotti di automazione come PLC e HMI in un unico tool standard, di semplice utilizzo e caratterizzato da funzioni avanzate ed efficienti. Sinamics S120 I l sistema di azionamento Sinamics S120 progettato dalla Divisione Drive Technologies di Siemens è il sistema modulare per applicazioni High-Performance nel campo degli impianti e delle macchine industriali. Numerose funzioni e componenti caratterizzati da una perfetta compatibilità, permettono di realizzare la vostra soluzione ottimale. Il Sinamics S120 offre singoli azionamenti performanti e azionamenti coordinati per applicazioni multiasse, con servoregolazione e regolazione vettoriale. In questo modo il sistema copre il range di potenze da 0,12 a 4.500 kW. I Sinamics S120 vi offrono un’ampia gamma di sistemi per la dissipazione del calore. I sistemi Sinamics S120 permettono di ottenere i migliori risultati sia in produttibilità che in flessibilità. Grazie alla loro architettura di sistema innovativa sono una base perfetta per realizzare soluzioni modulari di impianti e macchine. Con i tool Sizer e Starter e grazie alla semplificazione del cablaggio con Drive-CliQ permettono una maggiore rapidità nell’engineering e nella messa in servizio. Infine con l’impiego della Totally Integrated Automation (TIA) consentono di realizzare soluzioni vantaggiose e integrate. Sia che si tratti di linee di lavorazione continue o di processi con trasferimento cadenzato dei prodotti ad elevata dinamica, le macchine, grazie al Sinamics S120, acquisiscono una performance molto superiore in moltissimi settori applicativi: ad esempio le macchine confezionatrici, quelle per la lavorazione della plastica, le macchine tessili, le macchine da stampa, le macchine per la lavorazione della carta, gli apparecchi di sollevamento, i sistemi di movimentazione e di montaggio, le macchine utensili, i treni di laminazione e i banchi prova. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 21 AO COPERTINA SIEMENS COPERTINA SIEMENS COPERTINA SIEMENS C Le opinioni Il PLC Simatic S7-1500 di Siemens presso lo stabilimento produttivo di Siena “Abbiamo scelto di adottare i sistemi di azionamento Sinamics S120 di Siemens poiché in essi riconosciamo un sistema consolidato. L’utilizzo del framework Totally Integrated Automation Portal di Siemens e di Simatic S7-1500 ha inoltre consentito l’ottenimento di importanti vantaggi nella semplificazione del motion control e il raggiungimento di livelli di innovazione in grado di proiettare il macchinario Whirlpool direttamente nel futuro” ha affermato Marco Capitani, responsabile tecnico e titolare di Elettrotec Automazione. “Le migliorie apportate sono state significative in quanto, con la sostituzione di un sistema obsoleto, abbiamo potuto proporre un sistema nuovo di Siemens che siamo certi avrà vita lunga e che soprattutto offrirà notevoli vantaggi immediati per il cliente in termini di manutenzione e nelle fasi di produzione”. Un fattore vincente all’interno di questa nuova configurazione del macchinario è sicuramente rappresentato dell’integrazione di pacchetti tecnologici esterni all’interno di un pacchetto standard, a differenza di quanto avve- Nuovo controller Simatic S7-1500 e framework engineering TIA Portal Nuova generazione di controller di fascia medio-alta: Simatic S7-1500 Con il lancio di Simatic S7-1500, la Divisione Industry Automation di Siemens introduce una famiglia di controllori di nuova generazione per le macchine di fascia medio-alta e per gli impianti. Questa generazione di controllori è caratterizzata da elevate prestazioni ed efficienza. Tra le caratteristiche più importanti: prestazioni del sistema eccezionali e diverse funzionalità integrate di serie facilmente implementabili, tra cui motion control, security integrated per la massima sicurezza informatica, e safety integrated per la sicurezza delle applicazioni. Maggiore efficienza è data dal progetto innovativo, per un funzionamento semplice e una messa in servizio sicura, dalle funzioni di diagnostica dello stato dell’impianto facilmente configurabili e dall’integrazione in TIA Portal che consente di ridurre i costi di progetto. La nuova generazione di controllori Simatic S7-1500 è stata lanciata sul mercato in più fasi. Il portafoglio iniziale era costituito dai tre tipi di CPU 1511, 1513 e 1516 per la fascia di potenza media, e con diverse caratteristiche prestazionali. Queste si differenziano, per esempio, nel numero di interfacce, nella velocità nelle operazioni a bit e nella dimensione del display e della memoria dati. In base ai compiti di automazione, le CPU possono essere integrate con un massimo di 32 moduli di espansione nella struttura centrale. Ad esempio con i nuovi moduli di comunicazione e tecnologia o dai moduli IO, nello stesso formato del Simatic ET 200MP di Siemens. Recentemente il controller Siemens Simatic S7-1500 ha ampliato la propria gamma con due nuove CPU standard e due CPU failsafe. Le CPU failsafe appartengono alla gamma di fascia alta e sono la 1518-4 F-PN/DP e la 15163F-PN/DP. La CPU 1515-2 PN è progettata per applicazioni di medio livello nell’automazione delle macchine e degli impianti. La CPU 1518-4PN/DP è ora il dispositivo più potente all’interno della gamma del controller ed è pensato per applicazioni high-end. Inoltre, il nuovo firmware V1.5 è disponibile per le esistenti CPU. Questo firmware amplia notevolmente le funzionalità di tutti i controllori S7-1500, ad esempio con la funzione di ‘Option Handling’ su configurazione centrale e con le prime funzionalità di ‘Team Engineering’. Simatic S7-1500 con CPU 1518-4 PN/DP per applicazioni di fascia alta è dotato di una memoria utente da 13 MB (megabyte) e dispone di quattro interfacce di comunicazione: una Profinet con switch a 2 porte per la comu- 22 Simatic S7-1500 nicazione a livello di campo, due interfacce Profinet e una Profibus. Le alte prestazioni e l’ampia memoria consentono il collegamento fino a 128 assi di azionamento e un funzionamento isocrono in un intervallo di 250 microsecondi. Il tempo d’esecuzione delle operazioni a bit per la CPU 1518 è di 1 nanosecondo. Simatic S7-1500 con CPU 1515-2 PN è un controller per applicazioni di medio livello. È dotato di una memoria utente di 3,5 MB (500 kilobyte di memoria per il programma e di 3 MB per i dati) e dispone di due interfacce Profinet: un’interfaccia Profinet I/O per la comunicazione a livello di campo e un’interfaccia che può essere utilizzata, ad esempio, anche per l’integrazione nella rete aziendale. La CPU 1515 ha un tempo d’esecuzione delle operazioni a bit di 30 nanosecondi. Con la nuova versione firmware 1.5, i controller S7-1500 supportano la funzione ‘Option Handling’ nella configurazione su rack centrale. Questo offre un potenziale di risparmio nella creazione, nella messa in servizio e nella documentazione per progetti di macchine modulari, per esempio nell’industria manifatturiera. Con la funzione di ‘Option Handling’ i costruttori di macchine possono così configurare una sola volta la propria macchina con la massima configurazione possibile. La configurazione di destinazione per la singola macchina è definita con il programma utente. Le funzioni di MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 COPERTINA SIEMENS COPERTINA SIEMENS COPERTINA SIEMENS COPERTINA SIEMENS COP Nell’ottica dell’ammodernamento di una macchina di formazione e tranciatura dei fianchi dei congelatori Small, Whirlpool si è rivolta a Elettrotec Automazione ingegneria di squadra, quali la messa in comune on-line di un controller, sono state implementate per progetti complessi. Gli utenti possono sincronizzare automaticamente i loro progetti locali con il controller. Anche la manutenzione delle CPU è stata migliorata: l’hardware e il programma, compresi i simboli e i parametri del modulo, possono essere rilevati in modo rapido e senza errori. La gamma di controller Simatic S7-1500 per applicazioni di automazione di macchine e impianti di fascia media e alta, comprende cinque CPU con diverse caratteristiche prestazionali. Queste differiscono, ad esempio, a seconda del numero di interfacce, dei bit di performance e in base alla dimensione della memoria di lavoro. A seconda del singolo compito di automazione, la CPU nella configurazione centrale, può essere supportata da ben 31 moduli di espansione, per esempio con moduli di comunicazione e tecnologia o con moduli I/O che hanno lo stesso formato del sistema Siemens Simatic ET 200MP I/O. Simatic S7-1500 ha come obiettivo l’efficienza e le alte prestazioni. Proprio per aumentare le prestazioni generali, tecnologia, sicurezza e performance di sistema sono stati notevolmente migliorati. Al fine invece, di aumentare l’efficienza, sono stati fatti ulteriori sviluppi in particolare nella progettazione e gestione, nella diagnostica di sistema e nell’ingegneria di TIA Portal. Nuove funzionalità per l’ambiente di progettazione Il framework engineering Totally Integrated Automation Portal (TIA Portal) di Siemens è stato ampliato con una serie di nuove funzionalità per la versione 13. Queste includono il miglioramento del concetto di diagnostica e la protezione del know-how, oltre a una sincronizzazione del team in progetti più ampi. Come parte del TIA Portali V13, le funzioni degli strumenti di ingegneria sono state ampliate. Il Simatic WinCC V13 HMI (interfaccia uomo-macchina) è ora adatto anche per la nuova generazione di Basic Panel. Anche l’interfaccia operatore è stata rinnovata, ad esempio, con diagrammi, pulsanti ed elementi di visualizzazione su display. La famiglia di inverter G110M, che consiste in un azionamento e un motore in una sola unità, è ora integrata nel Sinamics Startdrive V13 e può quindi essere configurata nel TIA Portal. Simatic Step 7 V13 è stato ampliato con l’ingegneria per il nuovo controller Simatic S7 -1500 con CPU 1515-2 PN e CPU 1518-4 PN/DP. Il concetto di diagnostica integrata è stato ampliato, ciò significa che gli er- niva precedentemente con la gamma, divenuta ormai obsoleta, che prevedeva un oggetto come la CPU tecnologica, ad esempio, venduta a parte, cosa che non avviene più oggi, a seguito di un revamping che offre questa tipologia di componenti in dotazione. “Oggi riscontriamo un’interfaccia decisamente migliore per i nostri operatori, molto più semplice da utilizzare rispetto al passato e caratterizzata da maggiori affidabilità e semplicità nella sostituzione dei componenti” prosegue Luca Lucherini, process engineer di Whirlpool Italia. “In passato, al verificarsi di un guasto a un pannello era necessario reinstallare il computer, mentre ora, molto più semplicemente, abbiamo un programma che, con estrema facilità e tramite il TIA Portal Siemens, ricarichiamo all’interno del pannello che Siemens fornisce già configurato”. Qualora si verifichino guasti o eventuali anomalie sul macchinario Whirlpool, le CPU di Simatic S7-1500 offrono la possibilità di essere immediatamente visualizzate grazie ai display posizionati a bordo macchina, a differenza delle precedenti CPU che non disponevano di display. L’ammodernamento del macchinario TIA Portal V13 rori sui dispositivi di I/O distribuiti sono ora rilevati automaticamente dal TIA Portal V13. I messaggi risultanti vengono visualizzati sul display integrato del controller, sul dispositivo HMI e sullo stesso modulo I/O. Ampliata anche la protezione del know-how, come ad esempio quella dei blocchi, associando il numero di serie del programma e la protezione della comunicazione Ethernet, con dispositivi HMI. Anche le funzioni di ‘Team Engineering’ sono state implementate. Gli ingegneri possono ora lavorare offline su parti di progetto indipendentemente l’uno dall’altro e accedere a un controllo congiunto online per la messa in servizio. Lavorano su un database comune mentre la struttura di engineering garantisce coerenza nel risolvere, ad esempio, conflitti di denominazione in modo automatico. Con il TIA Portal di Siemens, l’utente esegue in modo rapido e intuitivo compiti di automazione, risparmiando fino al 30% nei tempi di progettazione. L’architettura software è progettata per un’elevata efficienza e facilità d’uso ed è adatta sia per gli utenti alle prime armi sia per utenti esperti. Offre un concetto operativo standardizzato per controller, HMI e drive, per l’archiviazione automatica di dati condivisi, ad esempio durante la configurazione, la comunicazione e la diagnosi, oltre a mettere a disposizione potenti librerie che coprono tutti i soggetti dell’automazione. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 23 AO COPERTINA SIEMENS COPERTINA SIEMENS COPERTINA SIEMENS L’ammodernamento del macchinario destinato alla produzione dei congelatori orizzontali Whirlpool ha richiesto molti sforzi da parte dei tre attori coinvolti Secondo Elettrotec Automazione l’utilizzo del software TIA di Siemens è risultato semplice e intuitivo grazie alla disposizione dei menu La progettazione della parte HMI è risultata buona, secondo Whirpool Simatic TP 1200 destinato alla produzione dei congelatori orizzontali Whirlpool ha richiesto molti sforzi da parte dei tre attori coinvolti, in particolar modo dovuti alle tempistiche molto strette. La parte progettuale ha richiesto i mesi da febbraio ad agosto, mentre per l’implementazione sono state sufficienti due settimane di intenso lavoro in cui Elettrotec Automazione ha smontato l’intera macchina e implementato i vari componenti e il nuovo sistema, consegnandola infine a Whirlpool già pronta per la messa in opera immediata e la produzione. “Siamo molto orgogliosi del revamping che siamo stati in grado di attuare per la nostra sede di Siena e dell’ottimo lavoro svolto dai nostri partner in questa avventura per noi particolarmente sfidante” continua Luca Lucherini di Whirlpool. “Da parte di Elettrotec Automazione e dei tecnici Siemens abbiamo sempre riscontrato, oltre alla massima affidabilità e fiducia, anche un’estrema celerità nella risoluzione di eventuali problemi, malfunzionamenti o criticità, fattore questo che ha ampiamente soddisfatto le nostre esigenze di poter fare affidamento su un macchinario allo stato dell’arte, altamente innovativo, performante e in grado di rispondere perfettamente alle nostre esigenze, sia in termini di risultati, sia di tempistiche”. “Anche noi di Elettrotec Automazione siamo molto soddisfatti del lavoro svolto e soprattutto dei risultati ottenuti che, siamo certi, ottimizzeranno i processi interni allo stabilimento senese di Whirlpool” conclude Capitani. “A seguito di una prima fase fisiologica di ambientamento, l’utilizzo del software TIA di Siemens è risultato subito piuttosto semplice e intuitivo grazie alla disposizione dei menu, alla buona accessibilità delle funzioni e all’indirizzamento simbolico che durante la stesura del software ne velocizzano molto l’utilizzo. Per quanto riguarda l’utilizzo degli oggetti tecnologici, è stata molto apprezzata la possibilità di fare una parametrizzazione guidata dell’oggetto avendo subito una verifica sul corretto inserimento dei valori. Anche la progettazione della parte HMI è risultata buona. Ritengo che la piattaforma TIA abbia grandi potenzialità. Grazie alla possibilità di lavorare in un ambiente completamente integrato, infatti, vengono semplificate tutte le operazioni di interazione tra gli oggetti che il progetto deve gestire. Soprattutto nella fase di ricerca di guasti o di altri problemi inerenti il progetto online, le operazioni sono più semplici grazie a TIA, che rende tutto a portata di mano e in un unico ambiente”. La soddisfazione di Whirlpool ha permesso a Elettrotec Automazione di portare a termine anche l’implementazione di una macchina piegatrice equipaggiata con il framework engineering TIA Portal e il PLC Simatic S7-1500 di Siemens presso lo stabilimento produttivo di Siena. 24 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 di Marc Kurt Deyda MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 25 AO LINEA DIRETTA In breve Forum Efficienza Energetica 2014 Si svolgerà a Milano, il 19 giugno 2014, il Forum Efficienza Energetica 2014, organizzato da Business International (www.businessinternational.it) con il patrocinio di Assoege e Fire. Sfide, strategie, modalità operative e strumenti finanziari per l’efficientamento energetico in azienda, alla luce del recepimento della Direttiva UE e nel contesto economico attuale. L’incontro annuale è volto a fornire aggiornamenti su normative, incentivi, strumenti di finanziamento e modelli di business correlati all’attuazione di interventi di efficientamento in azienda. Il Forum Efficienza Energetica si propone come un’occasione di confronto sulle opportunità per le imprese (industria e soggetti obbligati) tra energy manager, utility, key player istituzionali, istituti di credito, Esco, fornitori di servizi e soluzioni. Al centro dell’Edizione 2014, vi saranno approfondimenti e dibattiti sugli orientamenti normativi europei, sulle novità e sulle misure correlate al recepimento della Direttiva UE in Italia e sulle strategie di efficientamento energetico delle aziende che stanno implementando un sistema di gestione dell’energia, con particolare riferimento a leve, priorità, processi e modelli di business e di finanziamento. Il dibattito sarà corroborato dalla presentazione di case history cross industry. È nata Fanuc Italia Dal 1° aprile 2014 le tre divisioni CNC, Robot e Robomachine si sono riunite in Fanuc Italia (www.fanuc.it). La sede centrale rimane nel complesso operativo di Arese, nei pressi di Milano, mentre il nuovo amministratore delegato è Marco Ghirardello (nella foto), già general manager di Fanuc Turkey. Marco Ghirardello ha iniziato il suo percorso in Fanuc Italia nel 1994. Dopo otto anni nel corso dei quali ha ricoperto diverse responsabilità nei settori service e sales, nel 2007 è diventato direttore commerciale di Fanuc Robotics Italia e country manager per la Turchia. Nel 2012 Ghirardello viene promosso a direttore generale di Fanuc Robotics Turkey, e nel 2013 a direttore generale di Fanuc Turkey. Ripercorrendo la storia di Fanuc, Marco Ghirardello sottolinea che “Fanuc è il produttore mondiale maggiormente diversificato nel settore della factory automation robot e Robomachines. Fin dalla sua fondazione nel 1956, la società ha contribuito in modo pionieristico all’automatizzazione delle macchine utensili e allo sviluppo di sistemi a controllo numerico. La tecnologia Fanuc ha portato una vera e propria rivoluzione a livello mondiale in ambito produttivo, dall’automazione della singola macchina sino all’intera linea di produzione”. 26 È il concetto di velocità ad aver guidato Invensys nello sviluppo delle piattaforme InTouch e System Platform 2014 HMI… alle griglie di partenza! di Ilaria De Poli V elocità sotto tutti i punti di vista, di sviluppo, di apprendimento, di time-to-market: questo uno dei principali obiettivi perseguiti da Invensys (http:// iom.invensys.com) nello sviluppo delle release 2014 del software di supervisione InTouch HMI e Wonderware System Platform, presentate in anteprima a un gruppo scelto di utenti nelle più che mai azzeccate cornici degli autodromi di Monza e Maranello, che della velocità sono appunto il simbolo. “Aiutare gli sviluppatori a lavorare più rapidamente, trovando e correggendo gli eventuali errori con immediatezza per evitare perdite di tempo, e al contempo aiutare gli utenti finali a cogliere subito guasti o problemi sugli impianti, secondo i concetti di usability più moderni, con una gestione grafica intuitiva ed essenziale: questi i due pilastri su cui si basano le ultime release dei prodotti Invensys” ha esordito Alessandro Bertoli, senior consultant engineer. È indubbio infatti che “da un lato, aumenta la complessità degli impianti e la mole dei dati da gestire, a causa della crescente automazione, dall’altro però le risorse disponibili a livello di personale sono sempre più scarse e il turn over è elevato: un solo operatore, spesso poco formato, a volte straniero, deve controllare più linee di produzione” ha proseguito Marco Menegon, senior technical pre-sales & consulting manager. “Oltretutto, avremo sempre più a che fare con i ‘nativi digitali’, molto sensibili al ‘look&feel’ e all’usabilità dei software. Infine, aumenta il numero delle applicazioni in remoto, per cui l’operatore interviene su processi che non vede”. Ne consegue l’insorgere di particolari esigenze: impedire al personale di intervenire su variabili critiche del processo, anche inconsapevolmente; dotarsi di interfacce operatore evolute che siano piacevoli da usare, diano informazioni utili al momento giusto e siano prive di MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 ‘ornamenti’ che possano distrarre l’utente o confonderlo. “Abbiamo pensato a tool software che consentano agli sviluppatori di realizzare interfacce consone alle best practise indicate a livello mondiale per gli HMI e la supervisione, mettendosi ‘dalla parte dell’utente’. Come la console di un aereo è creata pensando al pilota che dovrà utilizzarla, così l’interfaccia operatore non va sviluppata a posteriori e ‘aggiunta’ a fine progetto, bensì deve rappresentare un elemento centrale. Deve infatti aiutare l’operatore a intervenire sull’impianto in modo appropriato, in tempi brevi; suggerirgli quali operazioni eseguire e permettergli di capire subito, a colpo d’occhio, se qualcosa non va, facendolo agire senza bisogno di ‘pensare troppo’” ha ribadito Menegon. I nuovi tool e le funzionalità di InTouch e System Platform 2014, per esempio librerie, simboli, animazioni, visualizzazione di trend, stili, gestione allarmi, reportistica ecc., sono semplici da usare e da personalizzare; non solo sveltiscono e semplificano le operazioni di programmazione, ma facilitano anche la messa a punto di soluzioni di presentazione dei dati chiare e immediate. “Così i nostri clienti possono soddisfare al meglio le esigenze degli utenti finali loro clienti, che sono il nostro ultimo target” ha concluso Menegon. Invensys propone condizioni agevolate di migrazione verso le nuove release, garantendo la retrocompatibilità con le precedenti, e organizzerà corsi per insegnare a utilizzare al meglio tutte le potenzialità delle nuove soluzioni. AO LINEA DIRETTA In breve Wlady Martino responsabile Lenze Italia automation & consumer goods L’organico di Lenze Italia (www.lenze.com) si amplia con l’inserimento di una importante figura professionale. Si tratta di Wlady Martino, che a partire dal 2 aprile 2014 ha assunto la responsabilità delle attività automation & consumer goods. Martino, sposato con due figlie, proviene da importanti esperienze nel settore dell’automazione industriale, dove, assumendo responsabilità sempre maggiori, ha ricoperto rilevanti ruoli a livello nazionale in ambito packaging. L’inserimento di una figura specifica in ambito di consumer goods mira ad ampliare le potenzialità di Lenze e delle sue soluzioni motion centric automation in uno dei mercati che negli ultimi anni si sta dimostrando particolarmente strategico. Interroll, nuove sedi in Cina e Stati Uniti Interroll (www.interroll.it), specializzata in prodotti e soluzioni di intralogistica, prosegue la sua espansione in due mercati di particolare importanza quali la Cina e gli Stati Uniti. Nei giorni scorsi sono state inaugurate le due nuove sedi a Shanghai in Cina e nei pressi di Atlanta, Georgia, Stati Uniti. Interroll a Shanghai sarà la nuova sede centrale per le operazioni asiatiche della multinazionale svizzera e sarà sinergica con il centro regionale di eccellenza Interroll a Suzhou, nella provincia di Jiangsu, e consentirà ancora migliorati servizi e supporto alla clientela in tutta l’Asia. Il centro regionale di eccellenza, avviato nel 2011, è per Interroll una importante base di produzione e centro di servizi tecnologici, che in precedenza aveva anche la funzione di sede asiatica della società. L’apertura della sede di Shanghai rappresenta la più recente mossa strategica di Interroll a sostegno del mercato cinese, nel quale l’azienda sta registrando una rapida crescita del proprio business. Quasi contemporaneamente Interroll ha inaugurato negli Stati Uniti il proprio centro regionale di eccellenza a Hiram, in Georgia. Il sito di 31.000 m2 segna una nuova era nella automazione logistica e nei servizi. Questa struttura produrrà impianti e tecnologie per magazzini dinamici, moduli e sottosistemi per gli impianti di distribuzione in tutta l’America. Inizialmente, il sito produttivo impiegherà 40 persone nella zona di Hiram. A regime si prevede un totale di circa 100 dipendenti. Il nuovo impianto americano di Interroll servirà clienti, quali Coca Cola, Delta Airlines, Procter & Gamble, Amazon.com, UPS e FritoLay, con linee di prodotti fortemente orientate al mercato e con l’adeguato supporto tecnico. 28 A partire dall’edizione di quest’anno, Deutsche Messe organizzerà, a Milano, TPA Italia, la fiera dedicata alla fluidotecnica e ai sistemi di trasmissione di movimento e potenza TPA Italia 2014 di Jacopo Di Blasio L a fiera biennale TPA Italia (www.tpa-italia.com), che si svolgerà dal 6 al 9 maggio 2014 a Fiera Milano Rho, è un evento B2B dedicato ai sistemi di azionamento, trasmissione di potenza, fluidotecnica e automazione. L’edizione di quest’anno sarà la prima a essere organizzata da Deutsche Messe. Andreas Zuege, direttore generale della filiale italiana di Deutsche Messe (www. messe.de), ha riferito come l’ente fieristico tedesco creda molto nella scelta di Milano come hub fieristico di riferimento per gli eventi del Sud Europa e del Mediterraneo, grazie alle infrastrutture di cui il capoluogo lombardo è dotato. Zuege ha spiegato che il contesto di Milano garantisce le infrastrutture e i servizi necessari per un evento come TPA Italia, che mira decisamente alla crescita nonostante il momento critico del mercato di riferimento. In particolare, attraverso diverse iniziative tese a veicolare cultura di impresa e contenuti di carattere decisamente tecnico, TPA Italia punta ad offrire opportunità di confronto e di aggiornamento sulle tendenze di mercato, sulle tecnologie e sugli aspetti normativi. Tra le iniziative proposte nel quadro di TPA Italia dal Comitato Tecnico Scientifico e Deutsche Messe, si contano convegni, tavole rotonde e workshop con il supporto di Federmacchine ed esperti internazionali. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Eventi pensati con un profilo tecnico, soprattutto in termini di contenuti. Per TPA Italia, Deutsche Messe ha un atteggiamento pragmatico concentrandosi su posizionamento, organizzazione e vendite. Dal punto di vista organizzativo, un esempio del nuovo approccio è costituito dalla realizzazione di tre aree tematiche appositamente dedicate al rapporto e all’interazione tra ricerca e produzione. Infatti, spazi espositivi di TPA saranno dedicati a realizzazioni e attività di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’automazione avanzata, idraulica mobile e meccatronica industriale. Tre aree denominate ‘Solution Hub’ che avranno una struttura pensata alla costruzione di un collegamento tra le realtà più avanzate nell’ambito della ricerca. Attraverso i totem multimediali presenti in ciascuna Solution Hub, le aziende e le università potranno diffondere filmati e contenuti che approfondiscano e illustrino le loro attività di ricerca e sviluppo tecnologico. Al centro della Solution Hub, ad attirare l’interesse del pubblico, ci sarà un’applicazione evoluta, che nel caso dell’idraulica mobile sarà il frutto delle più recenti tecnologie di trasmissione della potenza applicate alla robotica. Per TPA Italia sarà anche messa a disposizione un’app, per smartphone e tablet, e saranno disponibili aggiornamenti in tempo reale sui social network. Il campione è a specifica. Soluzioni integrate Mitsubishi Electric per il LifeScience. Tutto è semplicemente come deve essere. Robot Scara RH-F e Antropomorfi RV-F Manipolazione precisa, veloce ed anche in camera bianca, eliminando angoli morti iQ Platform MAPS Servo MR-J4 HMI GOT 1000 Integrazione totale tra controllo di processo, Motion Control, robot e sistemi MES Riduzione dei costi di ingegnerizzazione, visualizzazione e reportistica Controllo di posizione e di coppia mai così preciso con funzioni Safety integrate Visualizzazione e controllo, tracciabilità dei dati e delle operazioni, manutenzione Tecnologia, precisione, velocità ed efficienza energetica sono la nostra missione. • • • • • Soluzioni integrate per il processo e la movimentazione, riducendo al massimo il TCO Manipolazione in linea, pallettizzazione e handling su un’unica piattaforma integrata Flessibilità ed affidabilità delle nostre soluzioni con riduzione dei costi di manutenzione Servizio tecnico di alto livello per consulenza, analisi, assistenza pre e post vendita Qualità e garanzia: 100% Mitsubishi Electric Forti di un’esperienza di oltre 90 anni, è anche nostro dovere garantire soluzioni per un utilizzo intelligente dell’energia. In questo modo salvaguardiamo il vostro budget e, nel contempo, le indispensabili e preziose risorse energetiche del nostro pianeta. Mitsubishi Electric Europe B.V. - Filiale per l’Italia - it3a.mitsubishielectric.com/fa/it AO LINEA DIRETTA In breve Accordo di distribuzione RS Components (it.rs-online.com) ha siglato un accordo di distribuzione globale con FCT, azienda acquisita da Molex a settembre 2013, per commercializzare in tutto il mondo i suoi prodotti per l’interconnessione in formato D-Sub. L’accordo è stato siglato per ampliare la gamma di servizi offerti ai progettisti che sviluppano applicazioni destinate ai settori medicale, industriale, telecomunicazioni aerospaziale e altri ancora. Tali clienti potranno accedere più rapidamente a una più ampia gamma di prodotti FCT disponibili sul sito web di RS, che sono supportati dai numerosi strumenti di progettazione online gratuiti offerti da RS. Le serie di prodotti D-Sub con layout misto comprendono modelli che ospitano contatti ad alta potenza, contatti ad alta tensione, contatti pneumatici e contatti coassiali disposti in vario modo. Le dimensioni dei gusci delle serie D-Sub ad alta densità ricalcano quelle dei normali connettori D-Sub, ma con la disponibilità di un numero di contatti superiore. Datalogic apre un nuovo ufficio in Turchia Datalogic (www.datalogic.com) ha annunciato l’apertura di un nuovo ufficio a Istanbul, grazie al quale l’azienda intende espandere ulteriormente la sua presenza diretta in Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) per rispondere al meglio alle esigenze dei clienti e del mercato locale. L’ufficio turco sarà completamente attrezzato e pronto a fornire supporto commerciale, tecnico e amministrativo. “La Turchia è un mercato molto promettente per Datalogic”, afferma Valentina Volta, CEO della divisione Datalogic business development e VP sales Europa & Emerging Country di Datalogic ADC. “Grazie alla varietà delle nostre soluzioni di alta qualità, siamo sicuri che ci siano numerose opportunità di business nei settori retail, manifatturiero, trasporti e logistica e sanità. L’apertura di un nuovo ufficio a Istanbul ci permetterà di essere più vicini ai nostri clienti e di soddisfare meglio le loro esigenze. Abbiamo grandi aspettative in termini di crescita in questa regione e siamo molto entusiasti di essere presenti con una unità locale in quello che può essere definito il ponte tra l’Europa e l’Asia”. 30 Un nuova e prestigiosa sede, all’IBM Center di Segrate, e un sito accattivante, ricco di informazioni e contenuti. E tante altre, ancora, saranno le novità di ITE Day 2014, in calendario il 24 giugno. Ecco qualche anticipazione ITE day 2014: ecco le novità di Federica Andreini I l prossimo 24 giugno all’IBM Center di Segrate, in provincia di Milano, Fiera Milano Media (www.fieramilanomedia.it), realizzerà la seconda edizione di ITE Day (http://ite.mostreconvegno.it), il convegno-mostra sull’efficienza energetica per l’industria. L’obiettivo è quello di offrire al visitatore un quadro completo dell’offerta attualmente disponibile per la realizzazione di soluzioni a elevata efficienza energetica in ambito di impiantistica e automazione industriale. L’uso dell’energia nell’industria e nelle Utility è ancora lontano dal potersi definire efficiente, non solo negli impianti ‘energivori’ per antonomasia, ma anche nelle più svariate realtà manifatturiere. Recenti studi hanno dimostrato che l’efficienza energetica è vista dalla dirigenza aziendale come fattore fondamentale (business critical) nonché stimolo per l’innovazione tecnologica. Per fare dell’efficienza una vera arma di innovazione tecnica ed economica non si può fare a meno di passare per tutta quella serie di competenze e tecnologie in ambito automazione, controllo e supervisione, sia che si tratti di un grande impianto siderurgico, di una linea di confezionamento oppure di una MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 singola macchina operatrice. Ed ecco allora che Industrial Technology Efficiency Day 2014 rivolgendosi ai protagonisti della filiera tecnologica che si occupano di progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti produttivi in ambito manifatturiero e di processo propone prodotti e soluzioni tecnologiche in ambito di automazione, controllo e supervisione grazie ai quali sono possibili vantaggi in termini di efficienza a livello di sistema produttivo: motori elettrici, inverter, azionamenti, avviatori, riduttori, motoriduttori, sistemi di trasmissione della potenza, sistemi di controllo, sistemi di supervisione, software di analisi e dimensionamento, software per la gestione dei carichi, diagnostica, sistemi di alimentazione, trasmissioni meccaniche, elementi di accoppiamento meccanici, sistemi di attuazione oleoidraulica e pneumatica, strumentazione di misura e controllo. Considerata la grande attualità del dibattito sul tema oggetto della manifestazione, grande risalto avrà la parte convegnistica curata dalle riviste di Fiera Milano Media in collaborazione con rilevanti associazioni del settore e Business International (www.businessinternational.it), organizzatore di convegni e congressi del gruppo Fiera Milano Media. La sessione plenaria traccerà il quadro di riferimento relativo all’efficienza energetica nel panorama dell’industria in Italia, i workshop delle aziende si focalizzeranno su soluzioni commercialmente disponibili per aiutare le imprese a mettere concretamente in atto le strategie di efficientamento energetico e i laboratori tecnici saranno un’interessante modalità di apprendimento disponibile a tutti i partecipanti della manifestazione. Advanced Network-Based Motion Control Solutions Veniteci a trovare all’SPS a Parma allo stand L061 Elmo Application Studio (EASII) A Single Platform for Fast and Easy Configuration C Elmo's Gold Maestro Network Motion Controller e rt if ie d Up to 100 Axes Elmo's Gold Line of Servo Drives (STO Certified) G-Drum Up to 9.6 kW 150 A/100 VDC G-Drum HV Up to 65 kW 100 A/800 VDC G-Tuba Up to 25 kW 40 A/480 VAC G-Duet G-Whistle Integrated 20 A/100 VDC 9 A/200 VDC Drive-Motor Solution G-DC Trombone G-Cello G-Guitar 16 A/400 VDC 50 A/100VDC 50 A/100 VDC 12 A/800 VDC 75 A/60 VDC 20A/200 VDC 20 A/200 VDC Gold Twitter Over 4,000 W 50 A/100 VDC Gold Bassoon Up to 3.25 kW 10 A/230 VAC Sistema completo di motion control multiasse con Ethercat o CANOpen Prodotti compatti che possono essere posizionati vicino od integrati nel motore Altissima densità di Potenza e intelligenza integrate. Software facile da usare per una rapida messa a punto del istema. XXXFMNPNDDPNŢ [email protected] www.elmomc.com AO LINEA DIRETTA In breve Conferenza sui laser per telemetria e marcatura ‘Le nuove tecnologie laser per l’automotive e per l’industria’ è il titolo della conferenza organizzata da Panasonic che terrà il 10 Giugno 2014, presso la sala conferenze di Panasonic Electric Works Italia Bussolengo (VR). Il successo delle precedenti edizioni ha convinto Panasonic Electric Works a organizzare una giornata di approfondimento sulla tecnologia laser. La nuova edizione prende spunto dalle precedenti dedicate alla marcatura laser e sarà aggiornata nei contenuti anche con importanti approfondimenti teorico-pratici sulla telemetria laser. Per informazioni e iscrizioni: eventi.pewit@ eu.panasonic.com e sul sito www.panasonicelectric-works.it SafeMotion Experience SafeMotion Experience (www.safemotion.it) i temi della sicurezza in ambito di automazione industriale al centro dell’attenzione il 18 giugno a Bologna e il 2 luglio a Milano. Dall’esperienza e dalla collaborazione di tre aziende leader nei rispettivi settori operativi, B&R, Comau e Heidenhain nascono due appuntamenti con un unico obiettivo: illustrare in modo realistico, chiaro ed esaustivo che l’adeguamento alle normative sulla safety rappresenti un’opportunità da sfruttare a proprio vantaggio per migliorare la produttività e la competitività sul mercato, e non solo un’incombenza necessaria. L’agenda dell’evento prevede, attraverso un percorso logico ben definito, l’analisi dei diversi aspetti legati alla sicurezza delle macchine e dei singoli componenti delle stesse con interventi tecnici delle tre aziende organizzatrici. Sarà dimostrato come sia possibile operare con parti di macchine e impianti in movimento senza dover arrestare il processo. Le giornate saranno arricchite dalla presenza di un esperto in ambito di certificazione dell’I.c.e.p.i., in apertura e chiusura delle sessioni mattutine, che fornirà informazioni e consigli pratici per l’adeguamento alle normative in materia di sicurezza. 32 Nato nel 1994 per iniziativa di una decina di aziende, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza della tecnologia Profibus in Italia, Consorzio PNI festeggia i vent’anni di attività e cambia nome Vent’anni d’innovazione di Ilaria De Poli “C onsorzio PNI (Profibus Network Italia - www. profi-bus.it) raccoglie oggi circa 50 aziende, mentre il bus di campo Profibus, anch’esso a vent’anni dalla prima introduzione sul mercato, conta oltre 43 milioni di nodi installati (dato consolidato a fine 2012)” spiega Antonio Augelli, presidente di Consorzio PNI. “La tecnologia Profinet, d’altra parte, nata in tempi più recenti, si è diffusa rapidamente e, sempre a fine 2012, contava più di 5,8 milioni di nodi installati. Basata sul protocollo Ethernet industriale, riteniamo sia la tecnologia ‘del futuro’, per questo diventeremo ‘Consorzio Profibus e Profinet Italia’, facendo esplicito riferimento a entrambe le tecnologie promosse da noi”. Quello che invece non cambierà è l’impegno che l’associazione si assume nei confronti dei soci: garantire loro tutti i benefici derivanti dall’appartenenza all’ormai consolidata e riconosciuta organizzazione internazionale PI - Profibus & Profinet International, con interessi comuni, esperti, vendor, sviluppatori, sistem integrator e utenti finali. “PI conta 28 associazioni nazionali (l’ultimo arrivato è il Cile) e 51 centri di competenza (abbiamo un nuovo Picc in Polonia). È in continua crescita e noi siamo fieri di rappresentarla in Italia” prosegue Augelli. E l’innovazione costituisce da sempre un aspetto centrale nella strategia di PI: “Gli sviluppi più recenti della tecnologia riguardano il profilo Profidrive basato su Profinet. Per una semplice implementazione di tale profilo è possibile fare riferimento alla MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 ‘Community Project’ (www.industrialnetworx.com/profidrive-profile) che mette a disposizione i codici sorgente di Profidrive, free of charge, e fornisce il supporto necessario per un’agevole integrazione dello stesso” puntualizza Augelli. “Entrando più nello specifico, Profidrive è una soluzione facile e flessibile, adatta per applicazioni nel motion e nei drives. Quale interfaccia vendor-indipendent per i driver, risulta anche facilmente scalabile su diverse applicazioni grazie ai sei profili che sono stati definiti. Le ultime innovazioni nel mondo Profinet hanno permesso di aggiungere nuove funzioni, per garantire oltre alle prestazioni anche la sicurezza funzionale con Profisafe e il risparmio energetico con Profienergy”. Infine, PI contribuisce ai processi di standardizzazione internazionali: “Un traguardo sicuramente rilevante raggiunto in ambito IEC dal gruppo ‘FDI Cooperation’, di cui PI è un membro fondatore, è la pubblicazione delle prime specifiche pubbliche FDI (Field Device Integration). Si tratta di uno strumento unico per l’integrazione di dispositivi utilizzati nell’industria di processo, indipendente sia dal tipo di comunicazione, sia dai costruttori di dispositivi” conclude il presidente. AO PANORAMA di Alessandro Gasparetto* Robotica Superstar! La notizia di fine 2013 relativa all’acquisizione da parte di Google di otto start up robotiche ha fatto il giro del mondo. Tutti gli analisti concordano sul fatto che la robotica assumerà un ruolo sempre più importante, sia a livello industriale, sia nella nostra vita quotidiana N ell’ambito industriale, il trend della vendita di robot ha visto un’ascesa ininterrotta, anche e soprattutto durante gli anni della crisi economica successivi al 2008. Le vendite di robot nel mondo sono passate dalle 60.000 unità del 2009 alle oltre 150.000 del 2012, con un incremento particolarmente marcato nei Paesi asiatici. I principali driver di questo trend sono la necessità di grossi investimenti in automazione nei Paesi in via di sviluppo, e le richieste di maggiore efficienza energetica e di riduzione dei costi nei Paesi più avanzati. Il settore Automotive, che da solo utilizza un terzo dei robot mondiali, è decisamente quello trainante; comunque, anche settori quali elettronica, chimica, farmaceutica, food and beverage hanno notevolmente incrementato l’intensità di impiego di robot. Si stima che le vendite di robot industriali nel prossimo triennio aumentino del 3-5% all’anno, toccando nel 2015 quota 200.000 a livello mondiale. I trend tecnologici Per quanto riguarda i trend tecnologici nel settore della robotica, è indubbio che nell’ultimo decennio l’innovazione si è concentrata soprattutto nello sviluppo di sistemi e di tecniche intelligenti per il controllo. Ciò ha permesso di migliorare l’integrabilità del robot all’interno della cella di lavoro, e di dare una risposta alla richiesta sempre maggiore di un’automazione spinta, oltre a favorire un calo del costo dei robot stessi. Sistemi di controllo sempre più efficienti hanno inoltre permesso di incrementare il livello di sicurezza, riducendo inoltre i costi ad essa associati. Lo sviluppo di software sempre più sofisticati ha inoltre 34 consentito di aumentare le performance McKinsey racconta come la robotica sarà tra dei robot e di conferire loro una maggiore le prime cinque ‘distruptive technologies’ flessibilità, nell’ottica del soddisfacimento nei prossimi 10 anni con un impatto econodella crescente esigenza di diversificazione mico stimato fino a 4,5 trilioni di dollari. Il richiesta dagli end-user. Un altro trend im- suo sviluppo sarà molto più impattante di portante del mercato della robotica, non tecnologie come la stampa 3D o le energie solo nell’ambito industriale, ma anche in rinnovabili. Questo la dice lunga sul signifiquello della robotica di servizio, è la sem- cato che avrà la robotica sulla nostra vita e pre più marcata cooperazione fra robot e di conseguenza sull’automazione. umani (HRI: Human-Robot Interaction), ba- Gli attuali robot riusciranno a diventare sata sullo sviluppo di nuove metodologie sempre più ‘abili’ e automatizzare ancor più attività, attraverso e nuovi algoritmi. lo sviluppo di senInoltre, i robot non sori, una maggiore interagiranno solo capacità in termini con gli umani, ma di intelligenza e anche fra di loro, l’aumento della riuscendo in questo collaboratività gramodo a compiere zie a una sempre task che un robot maggiore sicuda solo non riuscirezza. L’interesse di rebbe a portare a aziende come Gotermine. Per fare il ogle verso questo punto sulla situasettore (otto acquizione attuale del sizioni negli ultimi mercato della robomesi) è un’ulteriore tica e sui principali Antonio Marra - Schneider Electric dimostrazione di trend del settore, quanto la robotica abbiamo incontrato alcuni protagonisti del settore per verificare potrà diventare strategica nei prossimi anni. la situazione attuale del mercato. Di seguito Una situazione analoga la troviamo per il mercato dell’automazione più classica. Le le loro risposte. tecnologie disponibili rendono sempre Automazione Oggi: Qual è, a suo avviso, più presenti e ‘familiari’ le soluzioni di aula situazione attuale del mercato nel tomazione, a tal punto che per l’utilizzatore settore robotica/automazione a livello diventano quasi trasparenti. Senza andare a scomodare i grandi impianti di produitaliano e mondiale? zione dove diamo per scontato che l’autoAntonio Marra, marketing manager ma- mazione la faccia da padrone, un semplice chine solutions di Schneider Electric (www. esempio di come l’automazione stia evolschneider-electric.it): La robotica sarà il vendo sono a mio modo di vedere le venmercato del futuro. Uno studio fatto da ding machines. Queste ultime da semplici MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Fonte: Automatica cato di questa seconda macro famiglia è in decisa ascesa sia in Italia che in Europa, dove nuovi mercati emergenti stanno sempre più richiedendo questo tipo di automazione e vengono costantemente studiate Michele Pedretti, product manager robot nuove applicazioni robotizzate. Anche per questo motivo di Mitsubishi Electric Mitsubishi Electric Factory Automation ha deciso di inve(it3a.mitsubishiestire da anni colectric.com/fa/it): stantemente nella Nell’ottica di analizprogettazione e zare accuratamente rea lizzazione di l’attuale situazione Scara e antropodella robotica in morfi di medie e Italia e nel mondo piccole dimenè corretto dividere sioni, diventando questo specifico negli anni leader di mercato in due prinmercato nella forcipali macro faminitura di robot fino glie: robot di medie a 20 Kg di carico e grandi dimensioni utile applicabile al (saldatura, pallettizMichele Pedretti - Mitsubishi Electric polso. zazione di fine linea, verniciatura…); robot di piccole e medie dimensioni (as- Marco Pecchenini - sales executive robotics di Fanuc Italia (www.fanuc.it): L’attuale semblaggio, ispezione, asservimento…). La prima macro famiglia (di medie e grandi situazione di mercato è indiscutibilmente dimensioni) è sicuramente da considerarsi complicata: la produzione è a livelli miil mercato più maturo, più consolidato e nimi e la situazione economica non aiuta conosciuto, ma anche quello che ha ormai in alcun modo gli investimenti. Gli ordini raggiunto ‘una stabilità’ nei suoi valori e vengono rivolti principalmente ad aziende dove le applicazioni sono ben note e col- che hanno già un elevato portafoglio orlaudate. Completamente differenti poten- dini mentre le aziende meno cariche, che zialità, valori e possibili nuove applicazioni/ avrebbero quindi la possibilità di soddimercati per quanto concerne i robot di sfare in tempi minori le richieste, vengono medie e piccole dimensioni. Ad oggi il mer- sempre meno prese in considerazione. meccanismi meccanici, stanno diventando dei veri e propri concentrati di automazione presenti in ogni momento della nostra vita quotidiana. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Questa situazione genera un allargamento del divario tra le piccole e le grandi aziende. L’automazione robotizzata è ‘aria fresca’ in un panorama rovente. Consente alle aziende di produzione di avere un impianto versatile e spesso riutilizzabile, mentre agli impiantisti garantisce un prodotto affidabile e standardizzato, che riduce i tempi di realizzazione degli impianti e favorisce la competitività sui mercati internazionali. Questo è uno dei motivi fondamentali che denota una crescita del mercato della robotica, che è destinato ad avere un trend positivo ancora per molti anni. Fanuc si propone sul mercato come fornitore unico per l’automazione grazie alle 3 tipologie di prodotti commercializzati: controlli numerici per macchine e per automazione, robot industriali, macchine (quali piccoli centri di lavoro fino a 5 assi interpolati, presse per iniezione plastica ed elettro erosioni a filo). I nuovi settori stanno crescendo ma resta confermato che i grandi numeri sono ancora legati agli ambiti tradizionali. Le opportunità generate dall’estro e dall’inventiva degli Italiani sono molteplici e spesso legate ad utilizzi totalmente nuovi dell’automazione robotizzata. Il rischio più grande che l’Italia corre, è che si perda una buona parte della produzione interna, orientando l’Italia ad essere un Paese principalmente di costruttori di macchine e obbligando proprio queste aziende ad inseguire mercati esteri sempre più lontani e difficili. 35 AO PANORAMA A.O.: Quali sono, a suo parere, i trend più importanti e le prospettive più evidenti di questo settore? Marra: La rivoluzione è già in atto; i robot sono entrati nelle case e nella nostra vita quotidiana con gli ‘home robot’ (l’esempio sono i robot aspirapolvere), nelle sale operatorie, nei servizi (pulizia, distribuzione, manutenzione) e ovviamente sempre più prepotentemente nei processi di produzione industriale. Focalizzandoci sulla produzione industriale il trend principale è certamente quello che porta il braccio robotico a essere utilizzato in settori che fino ad oggi sono rimasti incontaminati. Se per l’automotive il robot rappresenta oggi uno standard in quasi tutte le stazioni della linea di produzione, in altri settori è rimasto invece isolato in zone dove era la manipolazione a farla da padrone (tipicamente il fine linea o confezionamento secondario). Al di fuori di questa comandava la velocità di produzione e quindi il robot era di conseguenza bandito. La differenziazione della richiesta (per esempio, produzione conto terzi di tanti lotti molto diversi tra loro) o semplicemente la generazione di nuove confezioni più attraenti per il marketing, sta facendo nascere la necessità di modificare velocemente il set-up di una linea. Ecco che nasce la tendenza di portare il braccio robotico all’interno di macchine o processi come ad esempio il confezionamento primario; anche se le velocità di produzione sono inferiori, il robot garantisce la massima flessibilità. Accanto a questo sta nascendo un’altra evoluzione che ritengo essere strategica sia nel mondo industriale che in altri settori; mi riferisco alla ‘collaboratività’ tra uomo e robot. Fino ad oggi i robot, o meglio il braccio articolato, è sempre stato costretto a lavorare intorno a barriere di protezione, i grandi sviluppi avuti sui controlli di sicurezza stanno facendo sì che l’uomo possa lavorare sempre più a stretto contatto con queste macchine aumentando appunto la collaborazione a grande vantaggio nuovamente della flessibilità e delle prospettive di automazione dei processi. Pedretti: Nello specifico stiamo notando un sensibile aumento di richieste per applicazioni robotizzate (sia Scara che verticali) dove le caratteristiche dominanti, nelle più svariate tipologie di applicazioni, sono indiscutibilmente velocità, semplicità di uti- 36 lizzo e ampliamento, massima affidabilità e sistema di visione integrato Fanuc iRVISion, versatilità, il tutto garantito da un supporto possono gestire aree sicure di interazione pre e post vendita altamente qualificato uomo/robot mediante la funzione DCS, e presente in tutto il mondo. Nell’ottica oltre ad essere predisposti con un pacchetto di soddisfare (spesso anche anticipare) le per la diagnostica remota avanzato. Il software di simulatore nuove richieste del Fanuc Roboguide mercato, Mitsubishi permette di simuElectric presenterà lare il reale funzioa breve un nuovo namento del robot robot Scara ad altise di verificare il sime velocità (fino reale tempo ciclo. a 150 battute al Appositi plug-in minuto) e una comimplementano la pleta nuova serie simulazione del di robot resistenti sistema di visione ad agenti corrosivi iRVision, della funspecifici per applizione DCS, dell’incazioni nei mercati seguimento Line food e life science Tracking ecc., oltre dove sono presenti a poter fornire un processi di sterilizreport preventivo zazione. Marco Pecchenini - Fanuc Italia sulle condizioni di Pecchenini: Il robot è un prodotto soggetto utilizzo del robot. Fanuc, azienda giappoa evoluzione continua e il mercato indica la nese, è da sempre molto attenta al discorso direzione in cui procedere. L’attuale richie- relativo al risparmio energetico e offre robot sta è orientata principalmente in due dire- con consumi molto bassi e moduli di rigezioni: la prima riguarda la meccanica, dove nerazione in rete. Il mercato attuale è molto si richiedono unità sempre più dedicate frenetico e avanza molte richieste, Fanuc è all’applicazione specifica, l’altra a livello di pronta a soddisfarle per rimanere sul merfunzioni software, quali i sistemi di visione cato nella posizione di protagonista. e la gestione delle aree di cooperazione uomo/robot in sicurezza, ma anche relativa- A.O.: La sua azienda come si colloca nel mente alla parte di simulazione, dove la ve- mercato di questo settore, relativamente rifica dell’applicazione nel modo più vicino alla situazione attuale e ai trend previsti? alla realtà è essenziale. Fanuc è un’azienda che recepisce piuttosto velocemente le ri- Marra: La posizione attuale di Schneider chieste e riesce a realizzarle in tempi molto Electric nei confronti di questo settore è brevi. La gamma robot disponibile è molto un ulteriore indicatore del livello di evoluampia e include unità meccaniche molto zione avvenuto in questi ultimi anni. Infatti, specifiche, quali i robot di verniciatura a Schneider nasce come un tipico fornitore normativa Atex, per camera bianca classe di componenti e soluzioni di automazione 10, per il picking, per la manipolazione ecc. elettroniche. All’inizio degli anni 2000 Tutti i robot possono essere corredati con il Schneider Electric, operando come leader MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 partner, avrà accesso a un mercato fino a oggi sconosciuto dove invece Schneider è riconosciuta come una protagonista. Pedretti: Mitsubishi Electric, nel mercato della robotica di medio/piccole dimensioni, si sta sempre più affermando come partner tecnologico leader nel suo segmento. Grazie alla nuova serie F” ( robot Scara e antropomorfi) siamo i punti di riferimento nel mercato per precisione, velocità e affidabilità. Altro aspetto per noi molto importante è che ad oggi, grazie a importanti investimenti in ricerca e sviluppo, siamo gli unici sul mercato ad aver sviluppato robot ‘senza angoli morti’ che possono ruotare fino a ±240° sull’asse J1, in modo da poter lavorare agevolmente e completamente attorno alla loro base. Questa peculiarità tecnica consente ai nostri clienti di sviluppare soluzioni altamente performanti, riducendo gli ingombri degli impianti e aumentandone sensibilmente la produttività. Pecchenini: Fanuc è un’azienda giapponese, nata nel 1956, che distribuisce tre tipologie di prodotti: CNC, macchine e robot. Il dipartimento di ricerca e sviluppo in Giappone conta oltre 800 ingegneri, i quali quotidianamente sono impegnati a soddisfare le numerose richieste che arrivano dal mercato. Per ciascuno dei tre prodotti distribuiti, Fanuc risulta essere il primo produttore al mondo di CNC, circa 35.000 all’anno, il primo per robot, circa 40.000 all’anno, il primo per macchine CNC, circa 45.000 all’anno. La standardizzazione legata a questi numeri, permette di ottenere affidabilità estremamente elevate. Oltretutto, la reperibilità dei ricambi viene garantita per 25 anni, ossia oltre il doppio richiesto per legge. Tutti i prodotti sono distribuiti da una rete di filiali worldwide, in grado di fornire training, assistenza tecnica, sviluppo di nuove soluzioni e qualsiasi tipo di supporto tecnico. Fanuc Italia è attiva direttamente nel mercato delle macchine dal gennaio 2014. Queste peculiarità mettono Fanuc in una posizione primaria nel mondo dell’automazione, settore nel quale si mantiene una crescita costante anno per anno. Il mercato che a livello italiano ha la maggiore crescita è proprio quello della robotica, dove Fanuc raggiunge uno share intorno al 30% e si aspetta di crescere ulteriormente. Fonte: davinci surgical robot Fonte: Carpager nel segmento delle macchine automatiche per il confezionamento, riconosce che i clienti iniziano a richiedere la gestione di movimentazioni meccaniche robotiche. Il primo passo per Schneider Electric è stato quindi quello di garantire funzionalità SW tipiche del mondo della manipolazione (interpolazione nello spazio tridimensionale) in sistemi che fino a quel momento avevano gestito movimentazioni più classiche (sincronismi). Questa intuizione ha permesso a Schneider di acquisire competenze e comprendere che il passo successivo dovesse essere quello di iniziare a offrire ai propri clienti delle vere e proprie geometrie meccaniche. Ecco che nella tipica offerta di elettronica ha fatto il suo ingresso la meccanica, con geometrie cartesiane e parallele. Nasceva così la prima offerta meccatronica. Oggi questa offerta si è evoluta, all’interno dell’offerta di automazione PacDrive, in una libreria di funzionalità software in grado di rispondere a tutte le richieste del mondo robotico che si accosta a un’offerta meccanica di geometrie parallele, cartesiane e, ultime arrivate attraverso partnership con un importante player del settore, le geometrie antropomorfe. La visione di Schneider (e in questo caso anche del suo partner) sul trend evolutivo del settore è direi evidente: sarà uno dei settori strategici dei prossimi anni. La partnership definita con aziende che fino ad oggi hanno operato esclusivamente nel settore della robotica permetterà a Schneider di accedere a soluzioni che richiedono know-how specifico, in modo opposto, il * Comitato tecnico Automazione Oggi e Fieldbus & Networks 8d\a^ZgZd\c^hÃYV KeTop T70 ¶ EVccZaadDeZgVidgZBdW^aZ XdcWg^aaVciZk^hjVa^ooVo^dcZ UÊÌi}À>âiÊ`iiÊ>««V>âÊv>ViÊiÊyiÃÃLi UÊ*ÃÃLiÊ>}}À>iÌÊ`iiÊ«ÀiÃÌ>â UÊ"«iÀ>âÊÃiâ>ÊÃvÀâÊ}À>âiÊ>¼iÀ}>Ê`iÊ}ÕÃV UÊVÀiiÌÊ`i¼ivwViâ>Ê}À>âiÊ>`ÊÕÊ>ÌÀ>ÊÌ>ÃÌiÀ>Ê Ê iÊÀiÌÀÊ`iÊ«>i KEBA: Stand H 062 Ê]K^V7dcVkZcijgVOjbW^c^'.!'%&)(B^aVcd MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 E]dcZ/ (.%'-)..%&*(!;Vm/ (.%'-)..%&*)!^iVan5`ZWV#Xdb!lll#`ZWV#Xdb 37 AO ATTUALITÀ di Antonella Cattaneo Tutte le novità in casa System Durante SPS Italia a Parma potremo vedere le novità tecnologiche di una realtà tutta italiana: System. Ce le hanno rivelate in anteprima Alessandro Benassi e Mario Casali La sede System a Fiorano Modenese S ystem nasce nel 1970 a opera di Franco Stefani, suo fondatore ‘visionario’, che l’ha portata a essere un gruppo solido in grado di progettare automazione per l’industria ceramica, packaging, logistica, intralogistica, elettronica, grazie alla continua innovazione, ricerca, ai molti brevetti e alla fantasia ‘tutta italiana’. Per conoscere meglio questa realtà abbiamo parlato con Alessandro Benassi, division manager System Electronics, e Mario Casali, software engineering manager. System ha in sé diverse unità di business, ci spiegano, di cui la prima è System Ceramics in grado di produrre tecnologie per decorazione, stoccaggio, scelta, confezionamento, pallettizzazione e movimentazione 38 all’interno delle industrie ceramiche; System Logistics che progetta e produce macchine e impianti completi per la gestione del flusso logistico; System Electronics che realizza controllori industriali, PC industriali, moduli I/O e telecamere per applicazioni di supervisione e raccolta dati di produzione e, soprattutto, di automazione e controllo di processi industriali; System Lamina che realizza macchine per produrre lastre ceramiche; e infine System Packaging con le sue soluzioni customizzate per il confezionamento, la manipolazione e il picking. “L’azienda sta andando molto bene, l’investimento annuo in ricerca e sviluppo è pari al 5% del fatturato, il giro d’affari è pas- MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Alessandro Benassi, division manager System Electronics, e Mario Casali, software engineering manager sato dai 285 milioni di euro del 2012 ai circa 320 milioni di euro del 2013, con previsione di un ulteriore incremento. Siamo presenti in 26 paesi del mondo con 1.400 dipendenti. Abbiamo anche realizzato alcuni prodotti ‘indovinati’ per il nostro core business ceramico, per esempio una macchina per la stampa di- Copilot 10,4” e 15”, PC industriali che trovano naturale applicazione come interfaccia operatore per impianti, macchine, controllo della produzione e della qualità System ha realizzato un Copilot 16:9, 21,5”, full HD, che si sposa con le nuove esigenze di multimedialità Un know how tutto interno Unità di espansione della famiglia Dico di System gitale con un’altissima risoluzione, 400 dpi, in pratica una risoluzione fotografica, e velocità fino 40 m/min, uniti a una precisione unica anche per le grafiche più complesse. Su questa macchina abbiamo integrato Ethercat per le fasi virtuali, poiché la Creadigit, così si chiama, ha varie barre di stampa, una per colore, fino a otto colori, che possono stare fino a 1 metro di distanza, e la precisione richiesta è elevatissima. Le gocce di colore, ‘sparate’ in tempi diversi, infatti, devono combaciare esattamente. È un prodotto che sta andando benissimo proprio perché c’è molta richiesta da parte del mercato. Conseguentemente, per tenere il passo con questa innovazione in termini di velocità, abbiamo realizzato il sistema Multigecko, in grado di smistare e impilare piastrelle di diverso formato: qualunque tipo di lastra ceramica sia necessario impilare, qualunque siano le sue dimensioni, Multigecko lo fa. A valle di questo processo poi abbiamo la 4Phases, un sistema di confezionamento in grado di confezionare le pile di piastrelle provenienti dal sistema Multigecko. L’intera linea è ‘green’, in quanto non fa sfrido. Il foglio di cartone piano viene tagliato, piegato, stampato con il logo dell’azienda o di più aziende diverse contemporaneamente, e le pile di piastrelle vengono impacchettate a seconda dei formati e delle quantità desiderate. In questo modo si elimina il magazzino dei cartoni personalizzati per azienda e per dimensione, abbattendo gli onerosi costi di stoccaggio connessi. È stato infine rinnovato il pallettizzatore, in quanto ciò che sta a valle deve essere adeguato a ciò che sta a monte. E così è nato Griffon, in grado di ottimizzare la pallettizzazione a favore dello spazio, occupando al meglio il pallet con pacchi orizzontali e verticali”. Nell’ottica di allargare anche ad altri mercati quanto è stato studiato per la ceramica, System ha poi realizzato Freebox, un sistema che costruisce scatole su misura direttamente in macchina. “Stiamo cercando di diversificare il nostro business, anche se il nostro ‘cuore’ è sempre la ceramica. Abbiamo infatti aperto una filiale in Cina, a Suzhou nel 2013, System (China) Technology Co. Ltd, dove il settore della ceramica sta ‘tirando’ molto e dove c’è un’elevata richiesta di macchine digitali per la stampa”. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Benassi e Casali continuano raccontandoci di quanto la multinazionale, grazie al suo presidente ‘visionario’, sia riuscita a migliorare il fatturato in questi ultimi due anni e di quanto sia veramente difficile soddisfare tutte le richieste in termini sia di progettazione sia di produzione: “Noi progettiamo e produciamo tutto all’interno. È parte integrante della filosofia aziendale avere il know-how completo del processo produttivo: stiamo riportando all’interno tante produzioni meccaniche e infatti abbiamo costruito due capannoni con saldatrici, piegatrici, lamiere automatiche, tutto nuovo, e tutto quanto serve per realizzare e verniciare i nostri prodotti. Stiamo pensando al futuro, alle macchine che dovremo realizzare. Per esempio a settembre, in occasione di Tecnargilla 2014 a Rimini, la fiera biennale dedicata all’innovazione tecnologica per l’industria ceramica, presenteremo già delle novità e l’evoluzione delle macchine che abbiamo introdotto nel 2012”. Oltre alla progettazione e realizzazione meccanica degli impianti System, Casali e Benassi sottolineano come anche tutta l’elettronica utilizzata per i prodotti delle varie business unit sia progettata e prodotta internamente da System Electronics: “Abbiamo rinnovato la famiglia dei controllori cambiando processore, scegliendo una piattaforma più performante, e questo ci ha permesso di adottare Ethercat, in affiancamento al nostro storico Canopen. In questo 39 AO ATTUALITÀ modo possiamo costruire architetture miste o preferire l’uno o l’altro protocollo bus a seconda dell’offerta, costi, perfomance ed esigenze del cliente. E secondo le nostre esigenze interne, perché siamo noi i primi clienti di noi stessi; lavoriamo a stretto contatto con le nostre business unit, ne assecondiamo le esigenze”. Secondo Benassi e Casali l’avvicinamento a Ethercat è stato dettato essenzialmente dall’aumento delle prestazioni, e in particolare dalla capacità di generare dei riferimenti temporali con una precisione di 100 ns in qualunque punto della rete: “Noi per esempio abbiamo macchine con 40 motori che, se non vengono coordinati, o lavorano piano o vanno in collisione”. Soluzioni ‘à la carte’ Venendo ai prodotti, Benassi e Casali ci spiegano che avendo rinnovato le varie piattaforme in uso, hanno aggiornato tutta la famiglia dei controllori industriali: “Siamo passati da una piattaforma EX 186 da 120 MHz a una ARM A8 da 500 MHz, molto più attuale, cambiando il suffisso dei prodotti L’unità Quad Microstep Drive è progettata per controllare e pilotare fino a quattro motori passo-passo a due fasi, funzionanti in modalità chopper bipolare utilizzati come controllori o slave di altre reti”. Ma in casa System Electronics le novità non finiscono qui: “Abbiamo aumentato le dimensioni dei PC industriali Copilot, 21,5”, 15” e 10,4”, e abbiamo realizzato un 16:9, Full HD, che si sposa con le nuove esigenze di multimedialità. Siamo passati alla tecnologia capacitiva retro proiettata, abbiamo implementato tutte le funzionalità moderne di gesture come lo zoom con risoluzione da 2 mm, stessa risoluzione della telefonia, rotazione, touchscreen; come tutto il resto della famiglia il prodotto è stagno, perciò lavabile, IP65, antiurto poiché all’interno è ammortizzato, e presenta range esteso di temperatura operativa, fino a 60 °C. Alla fine è un PC, ma adatto per essere utilizzato in ambienti esterni; è stand-alone, nel monitor c’è tutto, non ho altre unità e posso appenderlo dove voglio o utilizzarlo a quadro. Nor- Le unità di I/O remoto Canopen Dico sono una soluzione per la gestione di I/O remoti su bus di campo Canbus Battery Powered 8 Encoder Ethercat unit ETC810 da EX ad A8. Coesisteranno comunque entrambe le famiglie, in quanto è proprio uno dei nostri punti di forza assicurare ai clienti la fornitura di tutti i vecchi ricambi dei nostri prodotti. Possiamo ‘permettercelo’ proprio perché realizziamo tutto internamente. In questo specifico caso, poi, avendo cambiato solo il core, l’aspetto esterno della macchina o del quadro cablato non cambia assolutamente: stesso bus di comunicazione, stessi collegamenti, stessi I/O... quindi il cliente può decidere di compiere un ‘salto tecnologico’ solo ‘interno’, staccando un 40 pezzo e montando quello nuovo senza nemmeno accorgersene, cosa che non ‘spaventa’ i clienti indecisi che possono upgradare senza paura, oppure rimanere legati alla tecnologia precedente. All’apparenza sembra che da 20 anni facciamo sempre gli stessi prodotti, in realtà il ‘cuore’ è sempre più tecnologico”. Le unità di cui stanno parlando Benassi e Casali sono le 708 Boxed, controllori industriali in grado di comunicare in Ethernet, Ethercat, Canopen, seriale RS485 e 422: “Un unico modulo con 5/6 bus per risolvere tutti i problemi di comunicazione oltre a poter essere MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 malmente i suoi simili sono da incasso, lui invece è un pensile. Per la serie 10.4” e 15” l’aspetto esteriore è sempre lo stesso, ma in realtà le innovazioni sono molte come l’utilizzo della retroilluminazione a LED per il display e le nuove CPU AMD con processore G-Series, da 2 a 4 core, scheda grafica integrata e una dissipazione di soli 25 W che consentono alte prestazioni anche in zone con climi molto caldi”. E neanche a dirlo tutto questo si potrà vedere a Parma a SPS IPC Drives 2014. System Electronics www.system-electronics.it Garantiamo la consegna in 24 ore. SÌ E’ FACILE TROVARE QUELLO CERCO? Sono NO Non rischio. SEMPRE PUNTUALI NELLE CONSEGNE? NO SÌ SÌ HANNO UN EFFICIENTE Aaargh! 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Da oltre 20 anni, RS Components è al VWQƂCPEQHQTPGPFQVKWPUGTXK\KQEJG non ha prezzo. rswww.it AO ATTUALITÀ di Ilaria De Poli IoT fra evoluzione e rivoluzione Il primo degli ‘Advantech Academy Day’ ha fatto il punto su smart city e Internet of Things: tante opportunità di business dove interoperabilità e integrazione rappresentano il vero nodo da sciogliere I l primo workshop dell’iniziativa ‘Advantech Academy’, il programma di incontri rivolti a utenti finali, system integrator e distributori studiato da Advantech per il Sud Europa, si è tenuto nella sede milanese dell’azienda sul tema “Smart City e Internet of Things: ambiti di sviluppo e tecnologie abilitanti”. Al centro dunque due concetti, quelli di città intelligente e Internet delle Cose, di cui si sente oggi sempre più spesso parlare ma i cui contorni ancora sfuggono ai più. “Se ben guardiamo si tratta di fenomeni che portano con loro delle opportunità di business eccezionali” ha esordito Vincenzo Difronzo, product sales manager embedded dpt dell’azienda taiwanese. “Io definisco l’IoT come l’Internet ‘dei milioni e dei miliardi’, perché i numeri che gli si associano sono davvero esagerati. Basti pensare che, stando a una recente ricerca realizzata da Cisco, saranno 26 milioni i dispositivi connessi in rete entro il 2020 e Gartner stima il valore gene- 42 rato dai soli servizi IoT in oltre 300 miliardi di dollari, cui vanno aggiunti gli introiti legati alla vendita dei device per accedere alla rete, smartphone e tablet in primis. Entro il 2020 crescerà inoltre di 50 volte la mole delle informazioni a nostra disposizione, nonché la velocità di generazione delle stesse. Di fronte a questa vera e propria ‘rivoluzione’, la sfida sta nella nostra capacità di gestire al meglio e in modo integrato i dati, sempre più corretti e affidabili, in nostro possesso, sebbene provengano da dispositivi differenti”. Solo con l’integrazione di tutti i sottosistemi ‘intelligenti’ in parte già oggi esistenti, costituiti dalle soluzioni di smart mobility, smart building, smart metering ecc. basate su IoT e cloud, possono nascere le smart city, città più sostenibili e ‘vivibili’, dove i servizi sono concepiti su misura delle necessità degli utenti. “Le città ‘intelligenti’ di cui parliamo in realtà esistono già e sono quelle in cui sono stati sviluppati sistemi smart in grado di trasformare i semplici dati a disposizione in informazioni utili per la gestione di alcuni servizi a valore aggiunto per la cittadinanza” ha illustrato Symon Wilyman, embedded channel sales director di Intel, azienda partner di Advantech. “Le attuali reti e infrastrutture si stanno evolvendo a poco a poco per supportare l’integrazione di tutte le soluzioni intelligenti esistenti, in modo da renderle sempre più interattive e in grado di dialogare fra loro, permettendo così l’ulteriore sviluppo di servizi ‘a misura d’uomo’. Si prenda per esempio la soluzione studiata a Los Angeles per risolvere l’annoso problema del traffico. Le soluzioni IoT saranno sempre più residenti nella cloud MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 In pratica si tratta dell’evoluzione in chiave IoT di un sistema che era stato utilizzato per gestire il flusso veicolare intorno al Memorial Coliseum durante le Olimpiadi del 1984: sincronizzare tutti gli incroci semaforici in modo che le automobili potessero fluire in modo ordinato e senza doversi fermare lungo le principali arterie cittadine, mantenendo una certa velocità. Oggi, grazie alla presenza di videocamere che possono rilevare in tempo reale il flusso veicolare, è possibile cambiare i tempi dei semafori e coordinare i sistemi di viabilità in base al reale andamento del traffico, in modo da evitare la formazione di ingorghi”. Barcellona invece ha migliorato l’esperienza di viaggio degli utenti tramite un sistema informativo in tempo reale che cittadini e turisti possono impiegare per organizzare le visite e gli spostamenti in città. Il tutto si basa sulla nuova architettura scalabile e sicura di Intel. “Infine, per migliorare la qualità dell’aria di uno dei quartieri ritenuti più inquinati di Londra la municipalità ha sviluppato una soluzione cloud che raccoglie i dati provenienti da svariati box con sensori installati nel quartiere, in grado di effettuare la lettura di alcuni specifici parametri che rilevano la qualità dell’aria. In base ai dati rilevati viene modificato il flusso dei veicoli, indirizzando il traffico verso tragitti alternativi, e vengono ottimizzati i tempi dei semafori in modo da contenere il livello d’inquinamento”. Ma le soluzioni che si possono ‘inventare’ sono innumerevoli. I sistemi intelligenti di gestione in tempo reale delle informazioni, per esempio, sono indiscutibilmente utili in un’ottica di manutenzione predittiva. “Il fornitore di soluzioni Hvac Daikin” ha proseguito Wilyman “ha tagliato i costi e migliorato sensibilmente i servizi introducendo un sistema che permette di controllare da remoto lo stato degli apparati di condizionamento installati”. Analizzando il trend di funzionamento delle singole unità tramite un sensore, la società può intervenire prevenendo i guasti. Lo scambio dati è protetto grazie alla presenza di un ‘intelligent gateway’ che impedisce accessi non autorizzati da parte di chi volesse eventualmente ‘sabotare’ il sistema di condizionamento. Parola chiave: interoperabilità “Il 50% della popolazione mondiale vive oggi nelle città (sarà il 70% entro il 2050), che oggi consumano il 70% dell’energia disponibile producendo l’80% delle missioni di CO2” ha spiegato Marco Zampolli, HMI e UNO product sales manager di Advantech. “Rendere le realtà urbane più vivibili, dunque, prima di essere un obbligo, è una necessità. E questo progresso passa attraverso l’integrazione di sistemi intelligenti che La vera sfida delle smart city sta nell’integrazione dei già oggi usiamo per la ge- molti sottosistemi intelligenti esistenti stione, per esempio, delle nostre case, dell’energia, della viabilità ecc., nente di sviluppo proprietario adottato su integrazione che si baserà presumibilmente tutte le schede di Advantech per la gestione sul cloud, su una gestione verticale dei dati, di numerose funzionalità, come alcuni bus, e conterà sulla possibilità di interfacciarsi con watchdog, CPU speed, power saving, hardsistemi anche datati in un’ottica di revamp- ware monitoring ecc. ing. I dati ‘grezzi’ verranno dunque subito Si auto-gestisce ed è indipendente dal sielaborati da sistemi intelligenti basati su stema operativo in uso” ha proseguito Dicloud e serviranno alla gestione ‘avanzata’ fronzo. “SusiAccess invece è un’applicazione degli apparati, vecchi o nuovi che siano”. E cloud based, concepita sullo standard Mqtt, se da un lato esistono già in quantità dei dispositivi in grado di generare dati (e tanti altri se ne inventeranno), e dall’altro già esistono data center basati su cloud che raccolgono ed elaborano le informazioni, offrendole per la realizzazione di servizi, ciò che secondo Advantech costituisce il perno di tutto è e sarà l’interoperabilità. Per il futuro Advantech intende dunque fornire non applicazioni, bensì dei tool Intel vede nell’IoT e nello sviluppo dei servizi correlati in grado di rendere più un’enorme opportunità di business semplice e immediata l’integrazione di sistemi differenti: “Un’ap- che è lo stesso impiegato da Facebook. plicazione IoT deve funzionare qualunque Giunta ormai alla versione 3.0, è utilizzabile siano l’hardware e il software scelti, intera- tramite qualsiasi tipo di dispositivo hardgendo e ‘dialogando’ con tutte le altre ap- ware per la gestione di servizi e apparati in plicazioni e servizi” ha sottolineato Difronzo. remoto. Per questo Advantech si propone non solo Consente di attivare soluzioni di telegecome fornitore di hardware, bensì come ‘so- stione e telecontrollo, anche in presenza di lution provider’ a 360°, per la realizzazione di parti in movimento, per esempio flotte di soluzioni innovative che rispondano alle reali veicoli, che possono anche essere localizesigenze del cliente, sia esso un utente finale zati su mappa”. Inoltre, Advantech sta investendo nello sviluppo di applicativi ad hoc o un integratore. Da qui il continuo investimento in tecnologie per specifici settori d’impiego, per esempio capaci di semplificare il lavoro dei progettisti per il mondo del digital signage, della sordi sistemi e favorire l’interoperabilità, come veglianza, della gestione di sistemi di pagaiManager e SusiAccess, presenti su qualsiasi mento o di network management. device Advantech e basati su standard. Advantech - www.advantech.eu “Nello specifico, iManager è un compo- MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 43 AO ATTUALITÀ di Antonella Pellegrini La quarta rivoluzione industriale di National Nel corso di NI Days 2014, Rahman Jamal, NI technical & marketing director Europe, ha illustrato la sua visione del ruolo che avranno i sistemi ciber-fisici (CPS) La quarta rivoluzione industriale è il focus di NI Days 2014, un nuovo paradigma che si basa sull’interazione del mondo fisico con le tecnologie emergenti, dall’IoT, al M2M ai Big Data N I Days 2014, il Forum Tecnologico sulla progettazione grafica di sistemi organizzato da National Instruments, si è svolto lo scorso marzo a Roma. Giunta alla 21° edizione, la conferenza è stata un momento di condivisione tecnologica, ma anche il punto di incontro tra partner e clienti. L’evento è stato anche l’occasione per festeggiare un anniversario importante, i 25 anni di attività in Italia. Focus di questa edizione è la quarta rivoluzione industriale, che significa - secondo National Instruments - ‘Riprogrammare il mondo per una nuova era dell’ingegneria’, e che si basa sull’interazione del mondo fisico con le tecnologie emergenti, dall’IoT, al M2M, ai Big Data. Durante la keynote del mattino, Rahman Jamal, NI technical & marketing director Europe, ha illustrato la sua visione del ruolo che avranno i sistemi ciber-fisici (CPS) e le possibilità che la progettazione grafica di sistemi in LabView offre. Seguitissime e molto attese le premiazioni del premio Nicola Chiari per la migliore applicazione di misura e automazione, che sono state insignite da Enrico Abaterusso, head of business unit knowledge di Fiera Milano Media. 44 Decolla l’innovazione L’innovazione per National Instruments diventa dunque ancora più spinta. L’elemento chiave di questa nuova visione è rappresentato dai sistemi ciber-fisici, ovvero quei sistemi che richiedono calcolo, comunicazione, capacità di controllo e intelligenza. In pratica, tutte quelle applicazioni in cui il mondo fisico e quello digitale si fondono, grazie alle nuove tecnologie. Sistemi e reti controlleranno processi fisici, dalle macchine ai robot. Interi settori industriali, dall’energia ai trasporti, dalla produzione alla sanità, subiranno dei mutamenti e per continuare a competere in questo mondo in evoluzione e affrontare le nuove tecnologie sarà necessario sviluppare metodi di progettazione integrando sensori, cloud e controlli realtime. National Instruments aiuta i propri clienti ad affrontare questi mutamenti e realizzare i sistemi ciber-fisici del futuro mediante una piattaforma hardware e software. Se ne è parlato con Rahman Jamal, che afferma: “Le applicazioni ciberfisiche sono già intorno a noi: smart grid, sistemi intelligenti di controllo del traffico, smart building, robot cooperanti, telecomunicazioni, sistemi per l’automotive e per l’avionica. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Crediamo sia un settore con enormi potenzialità, di grande impatto in campo economico e sociale. È un universo verso il quale guarda con attenzione il mondo dell’industria. Per supportare i clienti nello lo sviluppo di applicazioni ciber-fisiche, NI propone un approccio basato sulla progettazione grafica di sistemi e offre una piattaforma di progettazione a livello di sistema, che permette di selezionare modelli di calcolo che meglio si adattano alle applicazioni e soluzioni che consentono una stretta integrazione tra hardware e software in grado di incrementare la produttività”. Ed entra ancor più nel dettaglio: “La piattaforma di sviluppo LabView è in grado di fornire il livello di astrazione e modellazione necessario per studiare e affrontare nel modo più corretto i problemi di ingegnerizzazione dei sistemi CPS, realizzando applicazioni più evolute”, aggiunge. “Il software grafico LabView è il centro della nostra piattaforma, che offre soluzioni hardware modulari. Una piattaforma che si evolve in continuazione al fine di includere le più recenti tecnologie adottate nei processori più potenti, negli Fpga e nei dispositivi di I/O. Uno degli elementi base della progettazione grafica di sistemi è l’architettura RIO (Reconfigurable IMPACT67 I/O). La filosofia di base è rappresentata dall’architettura NI LabView RIO, che consente all’utente di implementare, funzionalità hardware all’interno di un chip Fpga, realizzando così dispositivi specifici per le proprie esigenze applicative. Ciò che rende importante e unica questa funzionalità è la possibilità per i progettisti di personalizzare il chip Fpga utilizzando lo stesso ambiente di programmazione grafica LabView che viene impiegato per la realizzazione di software applicativo di alto livello per i sistemi tradizionali”. Sono state poi presentate le novità di LabView 2013, con il nuovo NI Compact Rio 9068 con sistema operativo NI Linux realtime che include il SOC (System on a Chip) programmabile in Xilinx Zynq che combina un processore ARM based e tecnologia 7 Fpga su singolo chip. I casi di successo Sono numerosi i casi di successo che si sono avvicendati sul palco durante NI Days 2014 e che riguardano i più svariati ambiti. Ne citiamo solo alcuni, per ovvi motivi di spazio. Il primo ha coinvolto l’Arena di Verona, il meraviglioso teatro lirico all’aperto. La sfida era quella di realizzare un sistema di monitoraggio distribuito per il controllo di parametri strutturali dell’arena. Structural-X è il sistema scelto per il monitoraggio strutturale di IRS basato su hardware e software National Instruments che permette di monitorare e tenere sotto controllo lo stato di conservazione dell’anfiteatro romano. Grazie alla flessibilità dell’hardware National Instruments, Structural-X permette di configurare e gestire da un server centrale sia sensori di misura wireless che cablati. Il sistema installato all’Arena di Verona è costituito da 10 box di misura su cui convergono i vari sensori: sei box client wireless basati su un sistema NI WSN (Wireless Sensor Network) implementato su protocollo ZigBee, tre box client cablati basati su slave Ethercat NI CompactRIO e un box master Ethercat, dove convergono i nove client, basato sul gateway programmabile NI 9792. In più è stato un installato un PC all-in-one di supervisione per la raccolta, l’elaborazione, la visualizzazione dei dati e il controllo remoto via Internet. Il sistema garantisce l’operatività sul lungo periodo grazie a stabilità e affidabilità dell’hardware e alla semplicità della manutenzione. La sincronizzazione dei dati è garantita grazie all’utilizzo del protocollo Ethercat che permette di evitare trigger hardware o marcature GPS. Un altro ambito è quello medicale. Non ci stancheremo mai di parlare del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao) di Pavia, vincitore assoluto del premio Chiari a cui abbiamo dedicato un box. Si tratta di un’eccellenza italiana per la cura dei tumori con fasci di particelle cariche e di massa maggiore o uguale a quella del protone (adroni). Tali particelle vengono rilasciate con la tecnica a scansione che richiede un sistema di misura e controllo delle caratteristiche del fascio preciso, rapido e deterministico. Il sistema, detto di Distribuzione della Dose (DD) deve sincronizzarsi e interfacciarsi con differenti sottosistemi della complessa macchina per terapia e garantire elevati criteri di affidabilità, robustezza e reperibilità dei materiali utilizzati. Il DD del Cnao è essenzialmente composto da una coppia di magneti per la scansione trasversale del fascio e da una serie di camere a ionizzazione con anodi differentemente segmentati per la misura della fluenza, della posizione e della dimensione del fascio. La Fondazione Cnao, l’Istituto Nazionale Decentralizzazione efficiente Impact67 è la giusta soluzione per l’installazione decentralizzata di sensori ed attuatori a bordo macchina. Con connessioni a innesto M12, diagnostica sul singolo canale e protezione IP67, Impact67 garantisce migliore qualità di cablaggio e la riduzione dei costi globali. Ci trovate al Pad. 3 - Stand E036-D036 www.murrelektronik.it AO ATTUALITÀ NI Days è anche l’occasione per conoscere le ultime tendenze nelle applicazioni di misura, nei sensori, nelle reti, nei sistemi di collaudo e molto altro ancora di Fisica Nucleare e l’Università di Torino hanno realizzato i monitor di fascio e tutte le interfacce hardware e software per l’integrazione del DD nella macchina del Cnao. Per la necessità di acquisire ed elaborare i dati dei rivelatori di particelle in modo deterministico e sicuro, interagendo in parallelo e rapidamente con altri sistemi è stata scelta la piattaforma PXI di National Instruments con NI LabView Realtime e NI LabView Fpga per la parte più critica di controllo in tempo reale e guida della dose rilasciata durante l’irraggiamento. Sul palco abbiamo avuto una testimonianza toccante, grazie a Nicola Vitiello del S. Anna di Pisa, che ha realizzato un esoscheletro per permettere agli amputati di tornare a camminare. Si tratta ancora di una soluzione nella fase prototipale e senz’altro vi è ancora del lavoro da fare per ridurre le dimensioni, ma siamo a buon punto. Infine, i giovani sono il futuro, e lo sa bene National. Ecco perché nell’ampia area espositiva era presente la rappresentanza della squadra di corse messa in piedi da 200 studenti della Sapienza (www.eteamsquadracorse.it). Al mondo accademico National ha dedicato NI myRIO, basato sulla stessa tecnologia e sulla potenza di calcolo della popolare piattaforma industriale NI CompactRIO. NI myRIO è più piccolo e più adatto agli studenti rispetto alla sua controparte industriale. National Instruments - www.ni.com Premio Nicola Chiari 2014, IX Edizione G iunto alla IX Edizione, il premio Nicola Chiari rappresenta un riconoscimento all’impegno produttivo, all’innovazione tecnologica e alla creatività italiana. Quest’anno è stata premiata la miglior case study per ciascuna delle sei categorie individuate, concludendo con un Best Over All. Le applicazioni che maggiormente incarnano i nuovi ideali dell’ingegneria moderna sono state insignite del Premio Nicola Chiari per la migliore applicazione di misura e automazione da Enrico Abaterusso, head of business unit knowledge di Fiera Milano Media. Ecco i premiati: Automated test: Angelo Trasarti di Studio Trasarti Dynatron RIG Avionico di test di un convertitore dati e video innovativo basato su NI PXI e LabView. Controllo avanzato: Simona Giordanengo di Infn, Cnao Lino Fiore, managing director National Instruments Italy & Spain, ed - Sistema di controllo e gestione in tempo reale dell’eEnrico Abaterusso, head of business unit knowledge di Fiera rogazione della dose rilasciata nel tumore durante un Milano Media, in un momento della premiazione trattamento di adroterapia. Didattica: Alessandro Materassi di CNR Istituto di Biometeorologia Ricerca avanzata: Samuele Martelli di IIT - Localizzazione e Tracking Realizzazione di una sistema per la visualizzazione, con scopi didattici, di oggetti/eventi con tecnologia multi-sensore acustico-ottica. Tra questi è stato proclamato il vincitore assoluto, l’articolo di Simona dei dati acquisiti da una stazione meteorologica. Energia e potenza: Federico Van der Velden - Simulazione e controllo Giordanengo e la fondazione Cnao, che ha realizzato un sistema di conautomatico per la gestione ottimizzata degli impianti di cogenerazione. trollo e guida di fasci di protoni (o ioni carbonio) per trattare terapeutiRF/Telecomunicazioni: Gianluca Pizzocolo di Ipses - Sistema di simucamente un tumore, in grado di elaborare in tempo reale la misura delle lazione di costellazione GPS per applicazioni di timing e sincronizzazione caratteristiche del fascio e l’integrazione del sistema nella complessa macchina per la terapia. basato su PXI e LabView. 46 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Soluzione intelligente libertà nell’engineering Visitateci in Perfetto es Italia SPS Ipc Drigivo 2014 2 mag Parma 20-2 nd E044) ta S 2, (Pad. Libertà ed efficienza nelle vostre mani L’Open Core Engineering offre maggiore efficienza e un nuovo mondo per la progettazione di software di controllo con una libertà mai vista prima grazie ad un ampio accesso al nucleo del controllo: consente inoltre la creazione indipendente di funzioni personalizzate con linguaggi di alto livello che possono funzionare in parallelo sia su vostro firmware che sui vostri smart devices. Differenziatevi dalla concorrenza e tutelate le vostre competenze specifiche. Bosch Rexroth S.p.A. S.S. Padana Superiore 11, n. 41 - 20063 Cernusco s/N MI www.boschrexroth.it AO ATTUALITÀ di Ilaria De Poli Se l’IoT non è una ‘bufala’… Da sei a otto antenne per coprire l’intera città di Milano ed entrare in un business dalle dimensioni imponenti, quello dell’IoT. Il futuro per Avnet sono i servizi “S i stima che entro il 2020 il 39% dei 23 miliardi di apparati connessi al web sarà rappresentato da soluzioni IoT-Internet of Things, superando di gran lunga dispositivi e telefoni mobili. Considerando che nel 2013 la percentuale di dispositivi IoT era solo l’1% del totale dei sistemi elettronici connessi in rete, siamo alle porte di una rivoluzione di portata superiore a quella che si è verificata con l’avvento degli apparati mobili” ha sottolineato John Jones, european technical marketing manager di Avnet Memec, durante un recente incontro con la stampa. Realtà o ‘bolla tecnologica’? “In Avnet riteniamo che l’IoT sia il futuro. Si tratta infatti di abilitare alla connessione oggetti che già oggi utilizziamo e che ci permetteranno di sviluppare servizi e applicazioni, residenti nella cloud, che cambieranno non solo la vita quotidiana di tutti noi a livello consumer, ma il modo stesso di fare business per le aziende” ha illustrato Jones. “L’IoT, ‘ombrello’ sotto il quale si raccolgono anche tutte le soluzioni machine-to-machine (m2m), è un ecosistema di applicazioni e servizi remoti basati su sensori, attuatori e controlli connessi su rete IP, che avrà un impatto forte, in parte già lo sta avendo, su tutti i settori, dall’industria alla home e building automation, dal metering all’healthcare, alla sicurezza”. Il ‘segreto’ per il futuro successo di un’azienda è saper sfruttare questo trend e prepararsi fin d’ora a offrire servizi a valore aggiunto, andando quindi oltre la tradizionale offerta di hardware e/o software. “Per questo Avnet ha messo a punto una nuova strategia che la vede non più come fornitore di componenti o soluzioni applicative, bensì come ‘costruttore di un sistema’ che consente lo sviluppo di servizi basato sull’IoT per i clienti: “Oggi per ‘vendere’ componenti, occorre offrire applicazioni complete” ha spiegato Philippe Frémont, regional vice president South Europe della multinazionale, nonché ‘padre’ della strategia IoT. “Accadrà qui quello che è già successo per la telefonia: oggi non si vendono più i telefoni cellulari in sé bensì i servizi cui i cellulari consentono l’accesso”. Così, “uno spazzolino da denti ‘smart’, opportunamente connesso con una app nella cloud, potrà per esempio inviare direttamente al nostro dentista le informazioni relative alla nostra ‘pulizia dentale quotidiana’; i sensori di rilevamento fumo disseminati in un edificio permetteranno la nostra identificazione o Luce modulata ad hoc I n l’Italia, oltre al prossimo completamento della rete di Sigfox a Milano, “verrà implementata a breve per una utility attiva in provincia di Taranto la soluzione messa a punto dal nostro partner Alosys (www.alosys.it), piccola realtà romana specializzata in sviluppo e commercializzazione di sistemi di controllo remoto (HW e SW), che consente un controllo puntuale e la gestione in remoto del sistema d’illuminazione pubblico” ha esemplificato Giglio. “In certe aree, per esempio, dove si trova un’alta concentrazione di siti industriali, è importante poter variare il grado di illuminazione in rapporto a eventuali periodi di vacanza, quando si prevede un’affluenza scarsa o nulla da parte delle persone. La soluzione di Alosys, installata su ogni palo, consente ai tecnici non solo di variare il grado di illuminazione, ma anche di fare manutenzione al momento giusto, evitando le interruzioni di servizio e migliorando la customer satisfaction”. È solo una delle innumerevoli applicazioni che nel prossimo futuro, speriamo, popoleranno le nostre ‘smart city’. 48 Soluzione per una gestione efficace dell’illuminazione tramite tecnologia IoT MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Sigfox (www.sigfox. com/fr), che sta realizzando reti in svariate città (già completate a Parigi e in Olanda, parzialmente a Londra e per il 2015 si prevede l’attivazione della rete Lo sviluppo dell’IoT secondo Avnet di Milano), utilizzando una tecnologia UNB (Ultra Narrow Band) su tagliando i costi legati all’uso della rete”. Altra frequenze ISM 868 MHz, low power a basso importante questione quando si parla di IoT consumo di energia, che rende possibile è la sicurezza: “Sappiamo bene quanto sia iml’impiego di dispositivi wireless a batteria portante evitare che i dispositivi in rete posper soluzioni IoT eliminando i problemi le- sano venire attaccati e controllati, per scherzo gati alla durata (5-10 anni sono garantiti) e o per fini illeciti, da hacker di vario genere” ha osservato Frémont. “Per questo stiamo lavorando a soluzioni di sicurezza efficaci, che presenteremo in occasione dei prossimi Tech Days, in programma proprio a Milano in autunno”. Attualmente, dunque, Avnet Memec offre una base integrata di tecnologie e di risorse che include hardware, software e servizi. In particolare, per quanto riguarda l’hardware può contare su una line-card che com‘Abilitatori’ di prende alcuni dei principali tecnologia Raffaele Giglio, country Philippe Frémont, regional fornitori di chip e moduli, non Per meglio capire il concetto, facdirector Italy & Greece di vice president South Europe ultime Silicon Labs e Telecom ciamo un passo indietro: cosa serve Avnet Memec di Avnet Memec Design, proponendo una piatper realizzare un servizio in un’ottica di IoT? “L’IoT prevede la connessione di og- alla manutenzione. Questa soluzione è al taforma di soluzioni native ottimizzate per i getti che possano comunicare informazioni momento preferita rispetto a quelle alter- sistemi IoT. Consapevole di come la realizzadi vario genere per attivare servizi” ha spie- native basate sull’energy harvesting, per cui zione di un progetto IoT sia un lavoro comgato Jones. “Si tratta dunque di connettere il processo di sviluppo tecnologico, secondo plesso, che richiede partner di comprovata a Internet o a una qualunque rete anche Avnet, rimane ancora lungo. “L’ideale in fu- esperienza, Avnet Memec ha selezionato ‘chiusa’ oggetti che finora non lo sono stati turo sarebbe poter unire queste reti locali fornitori e partner per offrire ai propri clienti e abilitarli a inviare dati in modo attivo o per creare un’unica infrastruttura pubblica l’accesso a una vasta gamma di opzioni tecsemplicemente a permetterne la lettura o l’i- estesa per applicazioni industriali e di servizio nologiche e know-how specifici, per consendentificazione”. Il primo passo perché questo in un’ottica IoT, che ovvii agli attuali problemi tire ai clienti di cavalcare con profitto la nuova diventi realtà è costruire una rete. Fra i part- di roaming e offra una copertura globale tra- onda tecnologica rappresentata dall’IoT. “Si ner di Avnet per l’infrastruttura figura infatti mite un unico operatore virtuale a costi flat” tratta inoltre di un’opportunità unica per ha illustrato Frémont. “Già l’Europa” ha ricordato Frémont. “L’IoT è un ora i fornitori di SIM si settore dove le competenze e le capacità stanno muovendo per of- tecnologiche più avanzate risiedono oggi in frire schede indipendenti Europa e Stati Uniti; sono soluzioni sviluppate dall’operatore telefonico, localmente, tramite fornitori locali, che cresulle quali sia possibile ano business in Europa e da qui anche fuori scaricare anche 10-20 pro- dall’Europa, in quanto le aziende possono fili di operatori diversi per fare esperienza in anticipo sui concorrenti i vari Paesi, in modo che le per esempio asiatici e conquistare i mercati operazioni di download mondiali, sviluppando reti e servizi a livello dalla rete, da qualunque globale”. Per abilitare servizi IoT occorre dotare gli ‘oggetti’ punto del globo, siano della capacità di comunicare dati e informazioni Avnet Memec - www.avnet-memec.eu gestite non in roaming, sveleranno la nostra presenza agli addetti alla sicurezza e così via” ha esemplificato Raffaele Giglio, country director Italy & Greece, e chi produce spazzolini o sensori venderanno il servizio, non più solo l’oggetto. “I nostri clienti oggi non vogliono un microcontrollore con questa o quella caratteristica, per poi impiegare magari anni nello sviluppo della soluzione finale, ci chiedono invece sistemi che permettano loro di fare business vendendo i relativi servizi: le aziende devono diventare fornitrici di servizi per poter essere competitive” ha sintetizzato Frémont. Dunque, per soddisfare queste esigenze, Avnet ha cambiato ‘pelle’, ponendosi al centro di un ecosistema di partner tecnologicamente all’avanguardia che, con prodotti e soluzioni combinate, consentono la messa a punto di sistemi completi per la creazione di servizi a valore aggiunto. L’impegno di Avnet Memec è quindi rendere disponibile l’IoT ai suoi clienti, selezionando non solo produttori di chip, ma partner a tutto tondo, in grado di fornire software, prodotti e servizi per network privati e pubblici. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 49 AO ATTUALITÀ di Ilaria De Poli Fonte: http://www.morguefile.com/ L’evoluzione della rotaia Il trasporto su rotaia, in linea con le politiche di ‘smart mobility’, porta con sé ingenti investimenti, catalizzando l’interesse del mondo manifatturiero: ce lo confermano le aziende presenti a ExpoFerroviaria P ulito, ecologico, ‘green’: il trasporto su rotaia va oggi molto ‘di moda’, in quanto ritenuto una valida alternativa al ben più inquinante traffico su gomma. Le linee attive a livello europeo, del resto, sono tutt’altro che esigue e, per una volta, l’Italia non ha nulla da invidiare ad altre realtà del Vecchio Continente. In termini di linee-km, infatti, la rete ferroviaria italiana è la quarta più ampia in Europa dopo quelle di Francia, Germania e Polonia. “Considerando le sole tratte ad Alta Velocità (per convenzione, dove la velocità raggiunta supera i 250 km/h) la rete italiana copre 923 km” ha confermato Carlo Silvani di Vossloh Cogifer. I dati arrivano dalla sesta edizione di ExpoFerroviaria, la più autorevole fiera italiana dedicata al settore, che quest’anno ha raccolto al Lingotto di Torino 280 espositori provenienti da 17 Paesi, oltre a circa 6.000 visitatori. Organizzata da Mack Brooks Exhibitions, con l’appoggio di partner quali il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, la Regione Piemonte, la città di Torino, GTT Gruppo Torinese Trasporti, Infra, TO Infrastrutture per la mobilità, Ferrovie dello Stato Italiane, Cifi (Collegio degli Ingegneri Ferroviari Italiani), Asstra (Associazione Trasporti Pubblici), Anie-Assifer (Associazione Industrie Ferroviarie), Federmobilità, Aniaf, Torino Piemonte Railway, la manifestazione ha inteso fare il punto su temi chiave, quali “La costruzione di nuove infrastrutture, il mantenimento di quelle esistenti, l’erogazione dei servizi, il miglioramento dei sistemi” ha commentato il presidente di Mack Brooks Exhibitions, Stephen Brooks. “Sono tutte cose possibili grazie a un’industria da sempre ampia e vivace, con una filiera che coinvolge aziende di tutte le dimensioni”. Un settore dunque in grande fermento, sul quale si sta catalizzando l’attenzione delle istituzioni e che, per questo, promette investimenti. E gli ambiti potenziali sui quali operare sono molto diversificati: dai servizi bordo treno e a terra al segnalamento, dalla sicurezza alla manutenzione, dalle infrastrutture al controllo. Da qui l’interesse di molte realtà il cui core business è legato ad ambiti limitrofi, quello dell’automazione industriale in primis, i cui prodotti possono facilmente adattarsi all’impiego nel comparto, a patto di introdurre opportuni accorgimenti e modifiche in conformità agli stringenti requisiti d’obbligo per il ferroviario. Oggi, nell’era dell’Internet of Things e della ‘smart mobility’ è ora di pensare a soluzioni intelligenti che migliorino davvero la qualità della vita quotidiana di tutti noi, a partire dal ‘binario’. Interesse dal mondo manifatturiero La manifestazione ha inteso fare il punto su temi chiave, quali la costruzione di nuove infrastrutture, il mantenimento di quelle esistenti, l’erogazione dei servizi, il miglioramento dei sistemi 50 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 “Nel 2030 circa 4,7 miliardi di persone abiteranno nelle città, destinate a consumare il 75% dell’energia disponibile e produrre l’80% delle emissioni di gas serra: le soluzioni di trasporto elettrico e di smart electrification rappresentano per questo un must irrinunciabile se si vuole rendere i centri urbani più vivibili aumentando la qualità della vita” ha sottolineato Stefano Nervi di Siemens, parlando alla platea di ExpoFerroviaria. Migliorare le infrastrutture in un’ottica di maggiore efficienza, per esempio introducendo soluzioni per il re- cupero dell’energia originata dai locomotori in frenata, come propone fra gli altri Siemens, costituisce solo una delle vie perseguibili per ottimizzare la rete. Un altro fronte sul quale intervenire, a beneficio di tutti noi viaggiatori, è quello dei servizi, in quanto per incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici è fondamentale aumentare la customer satisfaction: “In Inghilterra puntano molto sui servizi, anche perché sono presenti più competitor che si contendono tratte e passeggeri e se un servizio non raggiunge un livello soddisfacente, il treno può anche venire soppresso dalle autorità, con conseguenti perdite di guadagno da parte delle società operatrici” ha osservato Tiziano Modotti di Eurotech. “La nostra soluzione, basata su sistemi cloud e IoT, consente per esempio di verificare lo stato dei servizi di toilette a bordo treno, rilevando eventuali guasti e di programmare le operazioni di manutenzione. Prevede infatti il momento in cui si può verificare un’interruzione del servizio in rapporto al luogo dove si troverà allora il treno, permettendo all’operatore di scegliere il momento migliore per intervenire ed effettuare la riparazione in modo da evitare di incorrere in probabili sanzioni”. Altrettanto importanti, nonché fonti di risparmio, sono le soluzioni di manutenzione applicabili al materiale rotabile, ossia binari, scambi ecc., o ai convogli. Ne sono un esempio quelle presentate durante la manifestazione torinese da Jaquet Technology Group per i motori diesel o da Vossloh Cogifer per gli scambi. Vengono qui impiegati svariati sensori (anche più di trenta per scambio) in grado di rilevare i più diversi parametri, dalla temperatura all’umidità alle vibrazioni, per verificare lo stato di usura dei materiali e quando e come intervenire per garantire la sicurezza, prevenire incidenti, mantenere al meglio le strutture e assicurare il servizio migliorando i tempi di percorrenza. Le moderne tecnologie consentono anche di intervenire sulle tratte, per esempio per la molatura dei binari, senza bloccare il traffico. Ultimi ma di assoluta importanza sono poi i sistemi di gestione a monte dell’infrastruttura, di segnalamento e allarme, di comunicazione fra le stazioni e di controllo da remoto del traffico ecc. All’avanguardia per i sistemi di segnalamento anche stradali, Pilz ha già realizzato in diversi Paesi europei, come Germania e Svizzera, soluzioni efficaci per il ferroviario, per esempio per il controllo dei passaggi a livello non presidiati. “La nostra casa madre offre da tempo soluzioni per il mondo ferroviario, anche perché dispone delle competenze interne necessarie per ottenere con relativa rapidità le certificazioni necessarie a operare nel settore. Come filiale italiana ci stiamo avvicinando solo in quest’ultimo periodo al settore” ha rivelato Luca Bogo di Pilz Italia. “Il fatto di aver concluso una partnership in esclusiva con Jampel relativa proprio a questo ambito non fa che confermare il nostro interesse. Jampel ha una struttura dedicata, che si occupa specificatamente di progetti per il ferroviario, offrendo prodotti ad hoc complementari ai nostri”. E l’interesse per il comparto da parte dei player provenienti dal manifatturiero è testimoniato anche da Nicola Villani di Harting: “I progetti non mancano e quando le commesse partono, anche i numeri ci sono: noi stiamo oggi raccogliendo i frutti degli investimenti compiuti in passato”. Dove stiamo andando? Dopo le infrastrutture per l’Alta Velocità, tocca ora al trasporto locale occupare le agende di molti Paesi europei, Italia compresa: gli investimenti sono orientati al potenziamento delle infrastrutture ferroviarie urbane, per migliorare la mobilità cittadina, proteggere l’ambiente e ridurre le emissioni di anidride carbonica. Tutto questo si sta traducendo in Italia nella creazione di nuove reti metropolitane e tranvie o nell’ampliamento di reti già esistenti. La tendenza è confermata dall’elenco delle opere infrastrutturali strategiche realizzate nell’ultimo anno: risultano stanziati 172 milioni di euro per la Linea M4 di Milano, 300 milioni per la Linea C di Roma, 195 milioni per la Linea 1 di Napoli, 55 milioni per parte della linea ferroviaria Rho-Monza, oltre a un miliardo destinato alla manutenzione e gestione della RFI-Rete Ferroviaria Italiana. A livello di mercato, nel 2012 l’Italia ha visto nascere il primo operatore privato attivo MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 a livello europeo per l’Alta Velocità, NTVNuovo Trasporti Viaggiatori, che ha chiuso il 2013 con 6,2 milioni di viaggiatori e oltre 17 mila treni-viaggio (fonte NTV). Per quanto riguarda invece il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, il piano industriale 2014-2017 recentemente approvato prevede investimenti per 24 miliardi di euro in 4 anni, di cui circa 8,5 in autofinanziamento. Il piano è fortemente orientato al Trasporto Pubblico Locale, a una più efficace integrazione ferro/gomma e alla messa a punto di nuovi modelli di offerta da sottoporre alle Regioni. Il piano arriva in uno scenario macro-economico che lascia intravedere i primi deboli segnali di ripresa e offre oggettive opportunità sia per il Paese (con Expo 2015), sia per il Gruppo (fonte FS). Il Piano Nazionale della Logistica, infine, che contiene le linee guida fino al 2020, propone una serie di azioni tese alla riduzione delle inefficienze e al rilancio della competitività delle imprese, nonché alla creazione di una visione strategica complessiva del sistema dei trasporti. Insiste, tra l’altro, sull’importanza dell’intermodalità e sulla necessità di confermare i progetti TEN-T che ‘ancorano’ l’Italia all’Europa. Unitamente ai corridoi è necessario realizzare connessioni stradali e ferroviarie tra porti, interporti e aeroporti e collegamenti trasversali fra i corridoi stessi. Secondo il Piano Nazionale il potenziamento del sistema ferroviario e il trasferimento di quote di traffico dalla strada al binario porterebbero vantaggi dal punto di vista ambientale e della sicurezza, creando nuove opportunità di sviluppo per l’industria ferroviaria. ExpoFerroviaria www.expoferroviaria.com Mack Brooks Exhibitions www.mackbrooks.com Pilz Italia - www.pilz.it Siemens – www.siemens.it Eurotech - www.eurotech.com Harting - www.harting.it 51 FORSE NON LO SAPETE... ... MA DIETRO AD OGNI PROCESSO INDUSTRIALE C’È SEMPRE MOLTA PNEUMAX Pneumax soddisfa al meglio i più avanzati requisiti industriali con prodotti sia in esecuzione standard, sia customizzati, garantendo sempre la massima efficienza e riducendo i costi di installazione ed i consumi energetici. Con una presenza in continua crescita! PN E G AX UM RE L EN : INE G LO NO H TEC Y& IN IO VAT NO N Il valore del made in Italy www.pneumaxspa.com AO SPECIALE Il ruolo dei sistemi di telecontrollo e telegestione nell’automazione Fonte: Fotowww.123rf tratta da www.123RF.it a cura di Antonella Cattaneo MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 53 AO SPECIALE di Tomaso Larice, Davide Crispino Telecontrollo, uno strumento per il risparmio e l’efficienza Presentiamo un progetto di telecontrollo e automazione degli impianti nel settore della depurazione e della rete fognaria realizzato grazie a Siemens L a gestione del patrimonio idrico in modo efficiente, equo e senza sprechi costituisce l’obiettivo primario di Cafc, azienda incaricata della gestione dell’intero servizio idrico integrato di 83 comuni friulani della provincia e città di Udine. La struttura, con i suoi 177 dipendenti e un fatturato di 39.000.000 euro, vanta oltre 80 anni di attività, durante i quali si è registrato un processo evolutivo costante per rispondere alle esigenze di una società in continua trasformazione. La rete di distribuzione idrica si estende su una superficie di 2.270 km2, mentre oltre 278.000 sono gli utenti dell’acqua gestita. Gli impianti di depurazione hanno una potenzialità di depurazione di circa 1.200.000 AE (abitanti equivalenti), espressa con 2 impianti di potenzialità maggiore di 100.000 AE, 3 tra 10.000 e 100.000 AE, 32 tra 2.000 AE e 10.000 AE e con 302 impianti di depurazione con potenzialità maggiore di 2.000 AE, di cui buona parte con ciclo primario (Ihmoff). Accanto a questi impianti, 239 sono le stazioni di sollevamento fognario ubicate all’interno della rete di fognatura. L’obiettivo di Cafc è il miglioramento della qualità dei servizi offerti su tutti i fronti. Il programma di sviluppo dell’azienda, orientata a ottimizzare i servizi un tempo resi dalle singole amministrazioni comunali, passa attraverso la formazione continua delle risorse umane, il miglioramento degli impianti, il rinnovo delle tecnologie e forti investimenti nel settore della ricerca. In questo contesto si colloca il progetto di telecontrollo e automazione degli impianti, implementato con l’obiettivo di eguagliare anche nel settore della depurazione e della rete fognaria gli standard già raggiunti nel settore acquedotto, ove gli strumenti informatici hanno consentito di 54 L’obiettivo di Cafc è il miglioramento della qualità dei servizi offerti su tutti i fronti ottimizzare la pianificazione degli interventi di manutenzione. Nel programma aziendale il progetto pilota Codroipo ha costituito il nucleo dal quale, per gemmazione, si è provveduto ad ampliare il TLC a un nutrito numero di impianti di depurazione secondari/terziari e a numerose stazioni di sollevamento della rete fognaria, al fine di ridurre l’impegno del personale dedicato al monitoraggio diretto della rete fognaria, mantenendo pochi impianti presidiati e gestendo gli allarmi di impianto in tempo reale. L’esigenza del TLC è molto sentita nel settore della depurazione, in quanto i processi depurativi si fanno sempre più complessi e necessitano di personale specializzato per il controllo e la conduzione. L’obiettivo è mantenere pochi impianti presidiati e gestire gli allarmi di impianto in tempo reale con MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Touch panel PC dal grande al piccolo una codifica di gravità che consenta al responsabile di impianto o di reperibilità di capire la gravità della situazione e intervenire tempestivamente anche nei periodi non lavorativi, riducendo al contempo l’impegno del personale nelle attività routinarie di controllo di processo in campo. Accanto a queste priorità vi è inoltre l’esigenza del contenimento dei costi industriali di gestione, da coordinare attraverso un accurato controllo di tutte le variabili di processo volto a minimizzare i costi di energia elettrica, reagenti e sopralluoghi necessari. Obiettivi raggiunti Grazie al sistema di telecontrollo, che include strumentazione, automazione, vettori di comunicazione e sistemi di supervisione e grazie alla sinergia di competenze sviluppate sia all’interno dell’azienda, sia in collaborazione con le Università degli Studi di Udine e di Trieste, sono stati ottenuti risultati significativi. Come ad esempio la riduzione delle perdite dell’acquedotto: l’implementazione continua di nuovi punti di controllo e automazione di impianti basata su logiche di processo simulate con modelli matematici ha consentito di ridurre le perdite in distribuzione dal 35% del 2008 al 30% del 2012 (rateo desunto dalle schede del metodo normalizzato per la determinazione delle perdite degli acquedotti secondo il DM 8 GEN 97, n° 99). Grazie alla sinergia con gli istituti universitari, utilizzando la modellazione idraulica e attuando le logiche nei PLC dedicati all’automazione, è stato possibile anche ottenere ottimizzazioni di consumi di energia elettrica: -41% acquedotto Savona, -50% acquedotto Buja, -30% acquedotto Gemona del FriuliGodo, -15% San Daniele del Friuli, -20% depuratore Campoformido. Sono stati anche ottimizzati i processi dei singoli impianti e delle reti adduttrici interessate. Nell’ambito della depurazione è stato possibile migliorare i processi di trattamento dei reflui, garantendo così in maniera continuativa e affidabile i requisiti allo scarico secondo Dlgs152/2006. Un altro risultato è stata la riduzione dei costi di gestione: l’impegno del personale dedicato al monitoraggio diretto della rete fognaria e al controllo dei processi di trattamento dei reflui è notevolmente diminuito, ottenendo il mantenimento dei costi industriali di gestione. È migliorata anche la gestione e la manutenzione degli impianti: una delle scelte fondamentali di Cafc è stata l’individuazione di un prodotto commerciale che rispondesse a requisiti essenziali quali scalabilità, modularità, elevati Mtbf (Mean Time Between Failure) e disponibilità, garanzie di compatibilità dei prodotti e relativi software, utilizzo di protocolli e software aperti e rispondenti ai rispettivi standard IEC. Il rispetto di questi criteri ha generato notevoli vantaggi economici e operativi, come la standardizzazione dei componenti, l’alta disponibilità degli impianti, la stabilità dei processi gestiti, la facilità di ampliamento impianti, l’automazione e il telecontrollo, il personale altamente formato e la riduzione dei componenti presenti in magazzino. puoi scegliere! AFOLUX Series - PPC & WIDS Series - Display Touchscreen da 6.5” a 19” Frontale in alluminio IP-65 Gamma completa di CPU Fino a 4 porte seriali e 6 USB Fino a 2 porte Gigabit Ethernet Prese USB frontali IP-65 (serie WIDS) Slot d’espansione MiniPCle, PCIe e PC Serie UPC -12A Fanless Interamente IP-65 - PPC2/13 Scelte progettuali L’utilizzo di prodotti commerciali standardizzati e la scelta di ridurre al minimo le tipologie di dispositivi impiegati consente di gestire pochi apparati, mantenere un elevato livello Espandibile Display Touchscreen da 5.7” a 19” Frontale IP-64 Gamma completa di CPU Fino a 4 porte seriali e 6 USB Fino a 2 porte Gigabit Ethernet Wi-Fi, Bluetooth e 3G LCD 12.1" Processore Intel® Atom™ D525 4USB,1 RS-232 + 1 RS-422/485, CAN BUS GB LAN, VGA Out Audio, CompactFlash, Webcam, WI-FI Espansione MiniPCIe Opzione GPS, RFID, Bluetooth www.contradata.com/pcembedded [email protected] tel: 039 2301492 IEI Technology Corp. AO SPECIALE di formazione dei tecnici, limitare le tipologie di applicazioni software, ottimizzare la gestione delle componenti presenti in magazzino e contenere i relativi costi. Si è puntato anche all’utilizzo di sistemi aperti e operanti con protocolli standard. Sono stati scelti prodotti industriali con elevati Mtbf, mezzi di comunicazione proprietari possibilmente wireless e implementati sistemi ridondati per i server di acquisizione, i vettori di comunicazione e gli impianti maggiormente critici. La scelta dei prodotti e dei sistemi a elevata scalabilità è stata effettuata in vista di possibili ampliamenti futuri. Linguaggi di programmazione standard IEC61131-3, trasmissione dati basati su standard IEC60870-5-101 per le comunicazioni seriali, IEC60870-5-105 per le comunicazioni TCP/IP, programmazione a oggetti e sistemi in grado di gestire eventuali ridondanze. La rete di distribuzione idrica si estende su una superficie di 2.270 km2 Cafc è l’azienda incaricata della gestione dell’intero servizio idrico integrato di 83 comuni friulani della provincia e città di Udine Dettagli tecnici sulla configurazione utilizzata La soluzione TeleControl Professional consente la connessione di stazioni remote (RTU) con uno o più control center attraverso lo standard OPC. Le stazioni RTU sono realizzate attraverso l’uso di PLC della famiglia Simatic S7-300 e S7-400 di Siemens, facili da reperire sul mercato e con affidabilità comprovata, cui sono stati aggiunti moduli TIM (Telecon- 56 trol Interface Module) dedicati a questo tipo di applicazioni. TeleControl Professional supporta le più svariate forme di rete e modalità operative, consentendo la realizzazione di topologie di rete flessibili tra stazioni remote e centro di controllo. I possibili protocolli di telecontrollo sono costituiti da Sinaut ST7 di Siemens, dal protocollo aperto DNP3 oppure dagli standard IEC 60870-5. Le sottostazioni per il sistema di accesso remoto TeleControl Professional si basano su Simatic S7-300 e S7-400/400H, cui si collegano moduli di comunicazione TIM (Telecontrol Interface Module, inseriti in custodie Simatic S7-300) che sviluppano il protocollo di telecontrollo desiderato attraverso la rete WAN scelta. I moduli TIM sono dotati di un buffer interno su cui si memorizzano i dati di telecontrollo in caso di interruzione della comunicazione dovuta al mancato collegamento WAN. La trasmissione dei dati può avvenire sia in modalità verticale, tra campo e Scada, sia in modalità orizzontale tra PLC. Le sottostazioni TeleControl Professional su base IEC 60870-5-101, -103, -104 sono invece realizzabili attraverso biblioteche Simatic. Siemens offre per queste stazioni i pacchetti completi Siplus RIC Bundle costituiti da CPU, unità di interfaccia/comunicazione, memory card, CD con biblioteca e licenza. Tutta la rete realizzata per il telecontrollo risulta completamente sincronizzata, garantendo una migliore storicizzazione dei dati e una diagnostica più avanzata. Conclusione L’applicazione dell’automazione e telecontrollo nell’ambito del ciclo idrico integrato porta all’implementazione di progetti e tecnologie innovative volte a un recupero di efficienza e produttività e a un uso corretto e sostenibile delle risorse, oltre a garantire un migliore servizio all’utente finale. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Siemens - www.siemens.it AO SPECIALE di Martina Moretti Con il telecontrollo eWON migliora la qualità del servizio L’azienda veronese Uteco, specializzata in stampatrici flessografiche, ha scelto un dispositivo eWON per effettuare il telecontrollo e la manutenzione da remoto delle macchine da stampa esportate in tutto il mondo M antenere il funzionamento sotto costante con- su Internet e abbiamo trovato le informazioni sui diversi modelli trollo, gestire la manutenzione ordinaria e ga- disponibili sul sito del distributore italiano EFA Automazione” rantire un pronto intervento nell’eventualità di spiega Claudio Semperboni, progettista di macchine rotocalco in criticità alle macchine da stampa e da imballag- Uteco. “Il modello che faceva al caso nostro è risultato il 2005CD. gio vendute in tutto il mondo. Questa l’esigenza Abbiamo fatto qualche prova qui in sede e lo abbiamo dato da di Uteco Converting, azienda di Colognola ai Colli, in provincia di testare anche ai nostri collaboratori. Posso dire che siamo rimasti Verona, che produce da più di vent’anni macchine da stampa e colpiti dalla velocità di messa in funzione e dalla semplicità di utilizzo come mezzo di comunicadi trasformazione per il settore zione. È stato proprio questo che dell’imballaggio. Uteco è un ci ha convinti: può essere messo costruttore che opera a livello in funzione nel giro di qualche mondiale nella produzione di minuto senza bisogno di assimacchine stampatrici flessografistenza, consulenza tecnica, perche grazie alle soluzioni tecniche sonalizzazioni o altro”. d’avanguardia che applica sulle La scoperta di eWON risale a macchine di propria produzione. settembre 2009. A marzo 2010, La ricerca continua nelle tecnoerano già più di 20 le macchine logie avanzate, l’ottimizzazione operative in giro per il mondo dei processi produttivi e il serche montavano il dispositivo vizio clienti rapido ed efficiente eWON. Occorre tener presente in tutto il mondo sono i principi che la costruzione di una macguida che hanno ispirato l’achina richiede circa 6 mesi. Dopo zienda veronese sin dalla sua il risultato positivo del primo test, fondazione. E proprio perché la i tecnici di Uteco hanno deciso di ricerca continua di nuove tecnomontare eWON praticamente logie innovative è all’ordine del su tutte le macchine prodotte e giorno, Uteco ha trovato la solucontano di montarlo anche sulle zione al suo problema. La soluLa soluzione di eWON, chiamata Talk2M, consente prossime macchine in costruzione si chiama eWON 2005CD, facilmente di gestire il proprio parco macchine da remoto zione. “Il bello di eWON è che si un router industriale che permette di effettuare teleassistenza in modo semplice, efficace e allo mette in funzione senza problemi indipendentemente dalla strutstesso tempo sicuro. I router eWON sono distribuiti in esclusiva in tura informatica dell’azienda del cliente, e inoltre non c’è bisogno di assistenza. Abbiamo contattato una prima volta i tecnici EFA per Italia di EFA Automazione. una consulenza sulla scelta del modello. Poi un tecnico è venuto qui nella nostra sede per mostrarci come funziona, un incontro di Messa in servizio immediata di fatto “Abbiamo scoperto eWON tramite passaparola. Un collega ne un paio d’ore è risultato sufficiente, anche per merito del wizard aveva sentito parlare da un amico. Abbiamo fatto qualche ricerca che rende la configurazione semplicissima e veloce” racconta an- 58 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Dalla sede di Uteco il tecnico accede alla macchina del cliente mediante un collegamento Internet protetto in VPN, prende possesso della macchina in remoto e visualizza gli allarmi I tecnici di Uteco hanno deciso di montare eWON su tutte le macchine prodotte e contano di montarlo anche sulle prossime macchine in costruzione cora Semperboni. “Con altri dispositivi che abbiamo utilizzato in passato occorreva mettere in conto da due giorni a una settimana di lavoro solo per connettere la macchina alla rete informatica dei clienti. E in caso di guasto o errore su una macchina, occorreva mandare un tecnico sul posto, magari in un altro continente, con un notevole dispendio di tempo e costi”. Meno dispendio di risorse e denaro grazie all’assistenza da remoto mento è sicuro e stabile grazie anche alle tecnologie adottate da eWON. In particolare per la VPN eWON utilizza uno standard di fatto nel mondo IT: OpenVPN. Per la configurazione di base degli eWON esiste un semplice wizard e quindi è possibile in non più di un’ora di messa in servizio realizzare la connessione. Grazie a Talk2M è possibile attraverso un unico portale e con una tecnologia affidabile tele assistere i propri impianti, senza dover diventare esperti di reti e senza doversi dotare in azienda di particolari infrastrutture per la gestione (basta un accesso a Internet). In questo modo il TCO (Total Cost of Ownership) è facilmente calcolato, quantificato e sotto controllo. Il router eWON permette agli operatori tecnici di fare assistenza e customer service da remoto alle macchine che sono in giro per Non solo telecontrollo il mondo. È possibile infatti effettuare modifiche al PLC o ai drive Il router eWON può essere sfruttato anche per raccogliere dati sia connettendosi via Ethernet sia in RS485. Face per inviare email di allarme. “Inizialmente ciamo un esempio: accade che una macchina l’eWON 2005CD è stato da noi usato forse per non si avvii correttamente all’accensione. L’opeil 10% delle sue possibilità” commenta Semperratore in loco ha preso visione degli allarmi, ma boni. “Ma tra i progetti successivi è stata inserita non riesce a risolvere il problema. Presso la sede la realizzazione di un sistema per rilevare guasti di Uteco allora il tecnico accede alla macchina del e problemi di funzionamento delle macchine cliente mediante un collegamento Internet probasato sulla raccolta dei dati del dispositivo tetto in VPN, prende possesso della macchina in eWON. Per esempio, sarebbe per noi molto remoto e visualizza gli allarmi. Può essere che il utile raccogliere dati tipo: la macchina del tale sistema di allarmi stesso sia andato in errore. Almodello si è fermata in un anno 10 volte per il lora l’operatore può entrare nel PLC, verificarne motivo x e 2 volte per il motivo y”. le impostazioni e il funzionamento. E poi entrare Un altro dato poi importantissimo è la tipolonel drive o nel PLC ed effettuare analoghe verifigia di errore che ha avuto la macchina, e anche che. Quando l’assistenza è conclusa, il tecnico di queste informazioni possono essere raccolte Uteco esce dalla rete protetta e l’operatore locale da eWON. Va da sé che per configurare queste prova a riaccendere la macchina per verificare funzioni più complesse l’assistenza dei tecnici se il problema è stato risolto. Il collegamento è eWON 2005CD, un router diventa necessaria. semplice e allo stesso tempo assolutamente si- industriale che permette di “Pur offrendo una vasta gamma di prodotti con curo grazie alla rete protetta VPN. La soluzione effettuare teleassistenza in tutti i possibili mezzi di comunicazione, via rete che offre eWON, chiamata Talk2M, consente fa- modo semplice, efficace e mobile (Gprs/Edge, Umts/Hspa) e via rete telecilmente di gestire il proprio parco macchine da allo stesso tempo sicuro fonica (Pstn,Isdn), non abbiamo avuto bisogno remoto. La soluzione è pensata per essere sicura del dispositivo eWON con la funzionalità wiree stabile, facile da utilizzare e configurare e scalabile. Funziona less perché le nostre macchine normalmente vengono vendute così: la macchina è collegata a Internet, per esempio attraverso la in aree industrializzate dove di solito l’Adsl non manca. Ci conrete Adsl dell’azienda che l’ha acquistata. eWON realizza una VPN nettiamo perciò alla rete industriale del cliente” conclude Semverso i server Talk2M, uscendo dalla rete del cliente (senza par- perboni, sottolineando così le infinite possibilità di connettività e ticolari modifiche al firewall del cliente stesso). I tecnici di Uteco raccolta dati degli eWON. con il loro PC, a loro volta collegati a Internet, riescono a collegarsi EFA Automazione - www.efa.it attraverso i server Talk2M alle macchine con pochi click. Il collega- MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 59 AO SPECIALE di Vincenzo Lanave Tecnologie avanzate e sostenibili Teleallarme, automazione dei comparti più energivori, acquisizione e gestione storica dei parametri sono alcuni degli interventi tecnologici realizzati grazie a Intesis negli impianti depurativi pugliesi L’ articolo descrive l’importanza delle nuove tecnologie e in particolare del telecontrollo per supportare una gestione ottimizzata, in termini di efficienza energetica e di risorse nonché di salvaguardia ambientale, degli impianti depurativi ricadenti in un esteso ambito territoriale. Il contesto in cui Intesis opera da 25 anni quale integratore di sistema specializzato per il ciclo completo dell’acqua è la regione Puglia che conta circa 185 impianti depurativi distribuiti con caratterizzazioni strutturali diverse in 5 sottoambiti: Lecce, BrindisiTaranto, Bari-BAT, Foggia. La tipologia di impianti è estremamente variegata in termini di numero abitanti equivalente (AE) tra i 10.000 mediamente distribuiti nella provincia di Foggia e i 50.000 nella provincia di Bari. Brindisi, Taranto e Lecce sono accumunati da una media di abitanti equivalenti per impianto che sta nel mezzo tra 20.000 e 30.000. Dei 185 impianti depurativi operanti nella Regione Puglia circa 120 sono infrastrutturati (e altri 50 lo saranno entro quest’anno) con le tecnologie più avanzate e sostenibili per consentire la telegestione della depurazione finalizzata alla prevenzione dei disservizi che possono generare danno ambientale e/o al processo; al risparmio energetico e contenimento dei costi; allo studio del funzionamento degli impianti per pianificare e orientare al meglio gli investimenti prossimi e futuri. In questo senso il teleallarme con la gestione della reperibilità per l’organizzazione dei tempestivi interventi di manutenzione, l’automazione dei comparti più energivori in particolare l’ossidazione, l’acquisizione e la gestione storica dei parametri quali portate ed energia elettrica, volumi e consumi, hanno ispirato l’applicazione progressiva di interventi tecnologici che con criteri di priorità, economia, innovazione, sono stati attuati con significativi risultati in termini di risparmio ed efficienza. L’integrazione tecnologica I sottoambiti in cui si articola la depurazione in Puglia sono attualmente infrastrutturati con un sistema di telecontrollo capillarmente esteso a tutto il territorio in cui ricadono gli impianti. I sistemi di telecontrollo, quotidianamente utilizzati come strumento di ausilio all’ottimizzazione delle attività di esercizio e manutenzione degli impianti, sono stati realizzati 60 Integrazione tecnologica in fasi in diversi momenti storici salvaguardando e consolidando progressivamente gli investimenti precedentemente attuati, con l’obiettivo di migliorare sempre più il servizio di conduzione del processo depurativo nei vari ambiti. Il criterio generale è stato quello di implementare le integrazioni tecnologiche progressivamente, senza alienare nulla di quanto funzionante e attivato precedentemente, secondo la sequenza delle fasi successive illustrate in figura 1, tutte realizzate da Intesis, di seguito descritte. Fase 1: telecontrollo dell’impianto, con utilizzo del vettore GSM, per l’acquisizione degli allarmi nei comparti più critici e per la gestione della reperibilità finalizzata alla organizzazione dei tempestivi interventi di manutenzione. Rappresenta la fase iniziale dell’investimento in cui attraverso il PLC e il modem GSM si attiva il sistema di teleallarme capace di gestire l’inoltro spontaneo verso il personale responsabile dell’esercizio e in particolare del pronto intervento per evitare danni biologici e/o ambientali. È in questa fase che si pongono le basi per le successive integrazioni predisponendo le piattaforme di comunicazione (Modbus 232/485 ed Ethernet) che consentiranno di ampliare le funzionalità necessarie per una più completa telegestione dell’impianto depurativo. Fase 2: potenziamento dell’acquisizione per il telecontrollo dalla rispettiva sede d’ambito dei vari comparti (linea acqua + MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 AO SPECIALE linea fanghi) e in particolare delle misure di portata e di energia per la gestione dei volumi e dei consumi. È la fase in cui si pongono le basi per una gestione analisi del diagramma di carico e in particolare dei centri di costo. Fase 3: potenziamento dell’automazione nei comparti più energivori in particolare l’ossidazione e i sollevamenti (iniziale, equalizzazione, ricircolo fanghi, mixed liquor) tramite inverter e strumentazione di misura (ossigeno disciolto, portate, livelli). L’attuazione di questa fase è suffragata da un rientro dell’investimento quasi sempre immediato (a volte anche meno di 1 anno negli impianti più energivori) e comunque mai superiore ai 2 anni. Il comparto ossidativo che consuma dal 60%-70% dell’energia totale è solitamente oggetto del primo intervento di efficientamento energetico. Fase 4: utilizzo della piattaforma Ethernet e del vettore Gprs per accelerare l’integrazione del telecontrollo verso il management centrale, e ottimizzare la gestione dell’impianto in mobilità. In questo senso una delle ultime innovazioni tecnologiche è il ‘portale del manutentore’ che rappresenta uno strumento di discriminazione degli sms di allarme cumulativo e quindi di telegestione in mobilità dell’impianto depurativo. Lo smartphone o il tablet connesso al sistema centralizzato consente al responsabile di conduzione e manutenzione di telecontrollare l’impianto di propria competenza in qualunque momento e da qualunque luogo si trovi, indipendentemente dalla disponibilità logistica del centro di controllo operativo dell’ambito. Vista di un bioreattore Fase 5: potenziamento del controllo di processo tramite appropriata strumentazione e algoritmi per l’analisi, la regolazione e la gestione del trattamento di depurazione. Rappresenta la frontiera tecnologica per attuare un completo e appropriato controllo di processo al servizio dell’ambiente e della collettività. Risultati e conclusioni Il processo di innovazione tecnologica e il piano di investimenti progressivamente attuato, soprattutto negli ultimi 5 anni, ha costituito un’importante dotazione in termini di apparecchiature e infrastrutture hardware e software a supporto della telegestione della depurazione in Puglia. Senza contare il prezioso e impagabile patrimonio che il progres- Evento “Rittal Next level” Per non perdere la prossima tappa consulta il sito www.rittal.it nextlevel for industry Vista di un sedimentatore secondario Acqua in uscita da una filtrazione UV sivo percorso tecnologico ha consentito di accumulare in termini di crescita di know-how per le risorse umane coinvolte nella realizzazione e soprattutto nell’esercizio e nella manutenzione degli impianti. L’utilizzo di piattaforme standard e aperte all’integrazione progressiva di nuove funzionalità e nuovi servizi predispone tutta l’infrastruttura tecnologica regionale alle nuove sfide che dovranno essere affrontate nei prossimi anni in termini di potenziamento della piattaforma e utilizzo sempre più esteso del vettore Gprs per accelerare l’integrazione del telecontrollo verso il management a livello centrale e attuare la gestione degli impianti in mobilità; potenziamento della strumentazione di processo nei vari comparti (ingresso, biologico, uscita, fanghi); potenziamento dell’automazione del controllo di processo per l’analisi, la regolazione e la gestione del trattamento di depurazione. L’ottimizzazione del trattamento biologico in termini di ossidazione e denitrificazione, l’ottimizzazione del parametro età del fango tramite controllo automatico del ricircolo fanghi e del fango di supero, l’ottimizzazione della rimozione chimica del fosforo grazie alla razionalizzazione del consumo di agenti precipitanti usati per la defosfatazione, sono le interessanti tematiche che solo qualche anno fa era impossibile anche enunciare e che oggi è possibile invece affrontare in un’ottica di integrazione nelle infrastrutture tecnologiche operanti a servizio della depurazione in Puglia. Intesis - www.it-intesis.it La catena a valore aggiunto offre vantaggi competitivi. Con Next level, Rittal presenta le soluzioni per tutti i settori industriali e per il mondo IT. Giugno 2014 Your productivity is our business. + Engineering + System MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Automation 63 AO SPECIALE di Thomas Betke Presentiamo l’ammodernamento della rete idrica e dell’impianto di smaltimento rifiuti del comune di Dietramszell ad opera di Panasonic Electric Works Acqua, valori, economia… D ietramszell si trova ai piedi delle Alpi bavaresi e conta circa 5.200 abitanti, un comune che si estende su una superficie di 100 chilometri quadrati. Per garantire il funzionamento della rete idrica e fognaria, tutte le stazioni dell’area comunale che gestiscono pozzi profondi, serbatoi elevati, stazioni di pompaggio, pozzi di misura, vasche di decantazione e un impianto di trattamento acque sono stati automatizzati e messi in collegamento tra loro. La fornitura di acqua e servizi igienico-sanitari in Dietramszell dipende dalla corretta interazione dei singoli componenti del sistema. I valori dei test vengono regolarmente comunicati alle singole stazioni e confrontati tra loro, in modo da adeguare le impostazioni alle varie esigenze e quindi ottimizzare il funzionamento. Se ci sono guasti dell’impianto, il responsabile viene avvisato e sarà in grado di rispondere immediatamente. Con il sistema attivo fino al 2007, il controllo e la regolazione avvenivano solo attraverso un giro di ispezione quotidiana in tutte le stazioni e una registrazione manuale di letture in loco. Poi si doveva lasciare l’impianto così impostato, fino al giorno successivo perché il sistema fosse efficiente. I malfunzionamenti erano spesso rilevati solo dopo un considerevole ritardo e dopo una lunga localizzazione, risolti sul posto. La comunità Dietramszell ha quindi deciso di cominciare a modernizzare la fornitura di acqua e servizi igienico-sanitari. I lavori di ristrutturazione, completati con successo, hanno 64 II comune di Dietramszell riconsiderato i punti deboli del ‘vecchio’ sistema quale l’inesistente monitoraggio e capacità diagnostiche; l’elevata manutenzione e lo sforzo di diagnostica (solo localmente); gli alti costi di servizio e manutenzione. Requisiti obbligatori per la ‘nuova soluzione’ erano anche l’utilizzo delle tecnologie più promettenti, soluzioni convenienti (acquisizione, costi di manutenzione e funzionamento), la più ampia possibile integrazione dei componenti esistenti (risparmio di costi), la rapida messa in servizio della nuova soluzione di controllo remoto. Erano disponibili diverse alternative per la realizzazione della comunicazione tra le singole stazioni con il quartier generale, come i collegamenti via modem e cavi di telecomunicazione o connessioni wireless Gprs. Dal momento che le stazioni sono ampiamente disperse e talvolta difficili da raggiungere, dove non c’è alcuna connessione alla rete via cavo, per soddisfare le esigenze della comunità, si è deciso di automatizzare il sistema con controllori logici programmabili, la soluzione di controllo remoto è stata implementata utilizzando la tecnologia Gprs. Nel sistema esistente sono state integrate con successo le tecnologie di controllo remoto Panasonic con oltre 20 substazioni, costituite da un PLC Panasonic FP -X, un pannello operatore GT02, un modem Gprs e uno Scada nella stazione centrale. Raccolta informazioni eseguita sul posto Le sottostazioni misurano i valori di conteggio come sensori di portata, pressione di linea o di livello (figura 2). Questi valori MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 vengono elaborati dal PLC e trasmessi ciclicamente a intervalli di cinque minuti dal centro. Quando si verifica un guasto, un avviso immediato parte verso il centro di controllo. Tutti i messaggi vengono visualizzati anche sul pannello GT02. Questo rende fruibile la diagnosi dei guasti e la riparazione sul posto, perché il PLC può essere controllato in modalità manuale sul pannello operatore. Se il colle- Fig. 1 - Piccolo e compatto: la soluzione gamento tra la di controllo remoto da Panasonic sottostazione e il centro di controllo viene interrotto, l’informazione non può essere spedita immediatamente. Tuttavia, i dati attuali non sono persi, vengono bufferizzati nel controllore per diverse settimane. Quando la connessione viene ristabilita, i valori raccolti vengono inviati al centro di controllo. Visualizzazione del processo OPC Server Lo Scada funge da interfaccia tra l’operatore e il processo. Qui, i valori ottenuti vengono visualizzati su uno schermo. Ore di funzionamento, i risultati dei flussi rilevati (figura 3) e i messaggi di guasto e di allarme vengono visualizzati nel loro stato attuale e attualizzati alla ricezione di nuovi dati. Sulla base ULTIME NOVITÁ DAI NOSTRI DESIGN CENTER easyTOUCH TOUCH 3 nuovi modelli easyTOUCH 7.0”, 12.1” e 18.5” » » » » » Front glass 3mm, temperato, AG Optical Bonding Display incollato al sensore touch con vetro Controller maxTouch driverless per una rapida integrazione Disponibilitá immediata per le campionature eDM-CB-Colibri Carrier Board » » » » » » » 24x Bit LVDS /24x Bit TTL RGB Power controller interno Moduli scalabili di Toradex Wide Power Input: +9-24V DC USB 2.0, RS232, CAN, ETH microSD-Card, SPI, I²C Dimensioni: 115mm x 76mm eDM-QMX6 Modulo Qseven 2.0 Fig. 2 - Raccolta dei valori misurati nelle sottostazioni delle ore di funzionamento vengono calcolati i tempi di attesa per la manutenzione. Quando l’intervallo di tempo viene raggiunto viene generato un messaggio dal sistema di controllo di processo (figura 4). Apparirà anche una notifica quando la connessione si interrompe in una sottostazione. Tutti i dati saranno archiviati dal sistema di controllo di processo. Da questo archivio un report può essere generato su richiesta. Questa funzionalità è molto importante per la comunità di Dietramszell come gestore della fornitura di acqua, perché c’è » » » » » » Scalabile – Dual / Quad Core SSU – Secure Software Update Linux BSP Kernel 3.14 2 x 24 bit LVDS, HDMI, Displayport 8 x USB 2.0, 1 x Ethernet, 1 x CAN Basso consumo/ low power < 5W Venite a trovarci! Hall 2/Booth C038 20.- 22.05.2014 Parma DATA MODUL Italia, S.r.l. Via Senigallia 18/2 | I-20161 Milano | Tel. +39-02-646 72-202 [email protected] | www.data-modul.com AO SPECIALE nuti questo cambiamento potrebbe essere apportato direttamente dal PLC. Precedentemente questa operazione doveva essere eseguita da un tecnico sul posto con enormi costi e sprechi di tempo in ogni stazione. Sicurezza L’aspetto della sicurezza non deve essere trascurato poiché il comune Dietramszell non deve essere vulnerabile e deve garantire la trasmissione sicura dei dati per proteggere l’im- Fig. 3 - Tutto in un colpo d’occhio con l’impianto di trattamento delle acque reflue; panoramica, linee elettriche, liste di allarmi e manutenzione una sorta di prova sui dati/dati operativi di misura disponibili in questo settore. Inoltre, tutti gli allarmi vengono registrati. Per garantire la massima sicurezza possibile, il sistema è programmato in modo tale che alla ricezione di un messaggio di errore viene inviato immediatamente un sms. Nella gestione delle emergenze ciò significa un importante passo in avanti nella comunicazione immediata delle irregolarità al Comune o alla persona di servizio. Fig. 4 - Sulla base delle ore si generano i singoli intervalli di manutenzione pianto. Sull’intero percorso (GSM/Gprs/ Internet) vengono trasmessi quindi tutti i dati crittografati (figura 5). I dipendenti possono solo effettuare il login con la password nel sistema di controllo di processo Scada. I PLC delle sottostazioni sono protetti con password, al fine di evitare accessi non autorizzati. Una soluzione coerente Oggi la fornitura di acqua potabile e servizi igienico-sanitari in Dietramszell è gestita con un sistema moderno allo stato dell’arte. Utilizzando la tecnologia Gprs si sono ridotti notevolmente i costi dei cablaggi, non essendo necessario installare antenne o cavi di comunicazione. Se in futuro saranno necessarie sottoFig. 5 - Trasferimenti crittografati e prompt password vengono utilizzati per stazioni aggiuntive, un’estensione del proteggere il dispositivo sistema non è un ostacolo. Grazie alla flessibilità e indipendenza del sistema Panasonic con tecnologia di controllo remoto Gprs, successive Programmazione remota Tramite il software di programmazione Fpwin sotto-stazioni potranno essere aggiunte in qualsiasi posiPRO Panasonic, connettendosi via Gprs, si offre la zione. La distanza tra loro e la stazione centrale non ha impossibilità di programmazione remota, garantendo al Co- portanza. Con questo investimento a lunga durata il comune mune di Dietramszell un’alternativa più veloce e più conve- di Dietramszell garantisce una vita migliore ai suoi abitanti. niente per la manutenzione in loco. Ad esempio, se si volesse Panasonic Electric Works Italia - www.panasonic-electric-works.it modificare l’intervallo di trasmissione da cinque a dieci mi- 66 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 SmartWire-DT® The easy way to connect. SmartWire-DT Sm martWire TM The e easy way to connect Eaton parteciperà a SPS Drives Italia 2014 Pad. 2 - Stand G 002 Ciò che è importante per voi lo è anche per noi SmartWire-DT comunica anche attraverso Powerlink SmartWire-DT ottimizza i processi di produzione Soluzioni Lean con la tecnologia SmartWire-DT di Eaton, il nuovo concetto per il cablaggio, comando, segnalazione, diagnostica immediata e comunicazione dei quadri di automazione e del bordo macchina. SmartWire-DT riduce il cablaggio di tutti i componenti che vengono connessi attraverso un singolo cavo piatto, senza contatti ausiliari di segnalazione e I/O del PLC. Gestione dei segnali raccolti dal sistema SmartWire-DT collegandosi direttamente ai Panel/PLC, oppure tramite Gateway a qualsiasi PLC DWWUDYHUVRLSLGLIIXVLEXVGLFDPSRFRPH&$1RSHQ3UR¿EXV'3 RSSXUHFRQSURWRFROOLVXEDVH(WKHUQHWTXDOL(WKHUQHW,33UR¿QHW Modbus-TCP e Powerlink. Per maggiori informazioni visitare www.eaton.eu AO SPECIALE di Gabriele Guasco La rete Amat di Imperia Amat si è posta l’obiettivo di unificare e semplificare i sistemi di telecontrollo avendo diversi sistemi di supervisione installati su diverse porzioni di impianto. La soluzione adottata si basa su Movicon 11 A mat, azienda autonoma municipalizzata dei servizi del civico acquedotto e dell’autoservizio urbano, nasce nel 1955, e le viene affidata, oltre al servizio di autotrasporto (poi ceduto alla fine degli anni ‘90), la gestione dell’acquedotto di Lucinasco, realizzato alla fine dell’800. Oggi Amat è una società per azioni a capitale misto, il cui 52% fa capo al Comune di Imperia e il 48% al Gruppo Iren che conta 50 dipendenti e oltre ai servizi sopra descritti, gestisce anche le centrali termiche comunali. Nell’anno 1956 iniziano i lavori di costruzione della centrale di sollevamento denominata ‘Rio Oliveto’, tutt’ora in funzione e che, oltre a ospitare dal 2011 la nuova sede aziendale, costituisce il centro del sistema di telecontrollo delle reti gestite dall’azienda. Nel 1967, a seguito di una persistente crisi idrica, il Comune finanzia la captazione delle Sorgenti della Giara Le stazioni della rete fognaria di Rezzo per una lunghezza di circa 35 Km (Ø=400 mm), i quali verranno ultimati tre anni più tardi. Nel 1972 le fonti di ap- per migliorare la distribuzione nei Comuni di Cervo, Chiusanico, provvigionamento vengono integrate da una diga di subalveo Diano Castello, Dolcedo e San Bartolomeo al Mare; interconnetnel torrente Impero e dalla perforazione di nuovi pozzi a com- tere l’acquedotto Roja con l’acquedotto della Giara di Rezzo, al pletamento del sistema di captazione esistente nonché dalla fine di garantire l’erogazione ai Comuni della Valle Impero anche realizzazione di una tubazione sottomarina (Ø=800 mm), fra Im- in caso di insufficiente portata delle sorgenti della Giara; mettere in sicurezza la condotta Roja sottomarina nella zona antistante il peria e Capo Verde, vicino a Sanremo, per convogliare a Imperia i superi idrici dell’acquedotto del fiume Roja di Ventimiglia. Negli nuovo porto turistico di Marina degli Aregai; realizzare il nuovo anni ottanta si realizzano i serbatoi Bardellini, Cascine e Molino centro di telecontrollo all’interno della Centrale Rio Oliveto; adedei Giusi che costituiscono, ancora oggi, l’ossatura del sistema guare la quadristica e il sistema di telecontrollo alle mutate esidi distribuzione. Nello stesso periodo la linea sottomarina Roja genze gestionali del sistema fognario. Nel 2003, Amat partecipa viene prolungata, via terra, da Santa Lucia in Imperia a Capo a un Consorzio Europeo che riceve un finanziamento all’interno Rollo di Andora, in provincia di Savona, per complessivi 33 Km. del V Programma Quadro per il progetto Hydroplan-EU. Amat, A seguito di una seconda nuova crisi idrica emerge la necessità sola società italiana, partecipa alla stesura di una metodologia di portare a compimento il secondo lotto funzionale dell’acque- informatizzata, da adottarsi a livello europeo, per la modelladotto del Roja, con la costruzione di una tubazione sottomarina, zione delle reti acquedottistiche e fognarie. denominata Roja bis, fra Roverino, vicino a Ventimiglia, e Capo Verde, vicino a Sanremo, dove viene poi collegata alla tubazione, La descrizione dell’impianto esistente fra Capo Verde e Capo Rollo, in provincia di Savona. Gli impianti di Amat sono controllati e supervisionati con MoviTale linea, ultimata nel 2000 per una lunghezza di 21 Km circa, con11 e sono costituiti da una rete idrica di adduzione e districostituisce, oggi, la dorsale fondamentale dell’alimentazione buzione dei Comuni di Imperia, Diano Arentino; Diano S. Pietro dell’intera provincia di Imperia arrivando fino alla provincia di e Pontedassio, per circa 29.000 clienti complessivi. Inoltre la rete Savona, dove alimenta la città di Andora. Dal 1997 il Comune di fornisce, all’ingrosso, i Comuni di Andora, Cervo, Chiusanico, Imperia affida ad Amat la gestione della rete fognaria. Nel 1999 Chiusavecchia, Cipressa, Costarainera, Diano Castello, Diano Amat acquisisce la Certificazione di Qualità ISO 9001. Nel 2002, Marina, Dolcedo, San Bartolomeo al Mare, San Lorenzo al Mare, riceve un finanziamento all’interno del programma Obiettivo 2 Vasia e Villa Faraldi, per totali 10.000.000 m3/annui erogati. Com- 68 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 plessivamente sono gestite 32 stazioni di pompaggio per un totale di 82 pompe per una potenza installata complessiva di oltre 1.500 kW; 118 misure di pressione; 15 livelli serbatoi e 40 misure di portata su condotte principali (i misuratori di livello e di pressione sono 2 volte ridondati). E infine Amat controlla una rete fognaria cittadina per complessivi 260 Km di condotte e 26 stazioni di sollevamento di cui, 12, equipaggiate con 33 pompe per una potenza installata complessiva di oltre 500 kW, sono già telecontrollate e le altre sono in progetto. Caratteristiche del campo e delle RTU Il ‘campo’ controllato ha un’estensione geografica di oltre 35 km ed è gestito a intelligenza distribuita. Esistono isole di automazione che, in caso di perdita di comunicazione, attuano un programma di emergenza calcolato in sito. Il sistema di controllo consta di 60 RTU equipaggiate con PLC industriali di media potenza di cui, più della metà, sono programmabili con i 5 linguaggi dello standard IEC61131-3. L’hardware delle RTU è pressoché standardizzato, mentre il loro software, specializzato per i singoli siti, contiene il know-how acquisito nel corso di vent’anni di esercizio, evoluto progressivamente per rispondere, sempre di più, alle esigenze di affidabilità funzionale degli impianti: ridondanza delle risorse, facilità/rapidità di manutenzione, economicità di gestione. Per raggiungere questi obiettivi il controllo del funzionamento idraulico delle varie stazioni integra le esigenze del servizio (ad esempio livelli di accumulo e di riserva) con i costi, a fasce orarie, dei consumi energetici elettrici. Rete di telecomunicazione Le comunicanti tra le RTU e il Server Scada Movicon avvengono attraverso una rete di comunicazione di proprietà Amat progettata e realizzata da Siac. La struttura di tale rete di comunicazione, totalmente radio con oltre 70 apparati radiomodem digipeater, è formata da due ‘stelle’ principali: una per la rete acquedotto e una per la rete fognaria. Ad alcuni vertici delle due reti principali sono collegate stelle secondarie che costituiscono delle isole di automazione con funzionamento locale coordinato. L’hardware della rete è costituito da due soli tipi di apparati. Ne consegue una semplicità di manutenzione per cui il fattore UP-Time complessivo da diversi anni è molto vicino al 100%. L’alimentazione elettrica delle RTU e della rete di comunicazione avviene da rete Enel, da pannelli solari e, anche, da microturbine idrauliche. Il sistema di supervisione La situazione attuale, che vede Movicon 11 quale unico sistema di supervisione, è il risultato finale di un processo di unificazione e standardizzazione che ha sostituito, nel corso di anni, diversi prodotti di supervisione installati su diverse porzioni di impianto. L’applicazione gira su un server Windows 2003 con secondo server di backup aggiornato a orari. Un terzo server costituisce la riserva fredda per il disaster recovery. La scelta di uno Scada per l’unificazione del sistema di controllo è stata supportata dall’esperienza, di oltre 25 anni nel settore, in ordine alle valutazioni seguenti: possibilità di operare con un campo formato da realtà multi-vendor per avere sempre ottime possibilità di espansione; integrazione con il mondo Microsoft; autonomia e facilità di integrazioni di funzioni; accessi sicuri da remoto; qualità dell’as- Lo schema della rete idropotabile sistenza del produttore. La flessibilità d’integrazione ottenuta ha consentito, per esempio, di gestire in modo autonomo una rete di comunicazione proprietaria, semplice ed economica, fornendo gli strumenti per il controllo della funzionalità della stessa: all’interno di una pagina Movicon si ha il monitoraggio delle comunicazioni, con le statistiche dei pacchetti persi e la gestione degli allarmi relativi. La possibilità di accesso remoto per gli operatori, turnisti e reperibili, utilizzando la tecnologia WebClient, permette di evitare di presidiare la postazione principale nella sede centrale. Attualmente questa applicazione di Movicon 11 controlla quasi 6.000 variabili tra rete acqua e rete fognaria e, nel medio termine, il campo sarà ancora ampliato ad altre 10 stazioni. Oltre alle normali funzioni di controllo, il servizio di assistenza ha consentito di migliorare le prestazioni per ottenere un sistema sempre più esperto con l’introduzione di nuovi PLC, nuovi protocolli e nuove tipologie di allarmi. Nella rete di adduzione potabile principale è stata implementata una gestione di congruenza dei volumi giornalieri entranti e uscenti delle varie tratte, per monitorare eventuali perdite e/o la precisione dei misuratori di portata. Per la rete fognaria il supervisore, che dialoga con una stazione pluviometrica, consente di stabilire, stazione per stazione, senza misuratori specifici, la portata media di tempo secco e gli aumenti di portata dovuti alle piogge: come code dei giorni successivi agli eventi meteorici. Siac, il system integrator La progettazione dell’intero impianto è stata affidata a Siac, azienda fondata nel 1988 come trasformazione della società Idrosist (dal 1980 partner di Hydroplan Compess A.G.), portatrice di un significativo know-how nella progettazione di reti idrauliche, adduzione, distribuzione e fognatura, compreso lo sviluppo di software specializzato per la topografia integrata con la progettazione assistita di reti complesse e magliate. Oggi Siac è un system integrator con forte connotazione di security, che opera nel campo dell’automazione industriale, delle reti TLC, del controllo di processo con particolari competenze nei sistemi di telecontrollo a campo esteso e distribuito. Lo dimostrano le certificazioni: ISO UNI 9001 nell’anno 2002; la certificazione BS7799 nel 2004 e la certificazione UNI ISO 27001 (sistema di gestione della sicurezza delle informazioni) nel 2008. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Progea - www.progea.com 69 RASSEGNA di Roberto Maietti*, Alessandra Pelliconi Software per la progettazione dell’automazione Oggi i fornitori di automazione devono offrire strumenti che siano di aiuto alla progettazione delle macchine e questo significa riuscire a simularne il funzionamento in fase di studio per evitare errori, costi e tempi che non sono sostenibili Non è più una novità assimilare il software al ‘cervello’ nelle applicazioni di automazione. Infatti, se è pur vero che quanto oggi si realizza dipende da un hardware, ovvero un ‘corpo’, quanto mai potente e versatile, i maggiori sviluppi sono attesi dal contributo che il software può e potrà apportare. In particolare per quanto riguarda il supporto alla progettazione e alla simulazione le potenzialità ancora inespresse sono quanto mai entusiasmanti. I fornitori di automazione hanno per anni focalizzato i propri investimenti sullo sviluppo dell’hardware e del firmware dei prodotti, ma i tempi sono cambiati e le priorità di conseguenza. Oggi è necessario offrire strumenti che siano di aiuto alla progettazione delle macchine e questo significa riuscire a simularne il funzionamento in fase di studio per evitare errori e quindi costi e tempi che non sarebbe più possibile sostenere. La nuova dimensione del software è di grande aiuto ai progettisti siano essi meccanici o elettrici. Questo comporta competenze informatiche che prima non erano richieste, ma apre nuovi scenari. Se a questo aggiungiamo l’Internet of Things, ovvero la capacità di comunicazione e interazione fra macchine, si può immaginare una nuova frontiera della progettazione, ma soprattutto della gestione delle macchine stesse. La manutenzione predittiva e a distanza, grazie alla ‘realtà aumentata’, offre la possibilità di ripensare alle macchine automatiche e al loro modo di operare. Macchine sempre più in grado di autoconfigurarsi, riparametrarsi e di confrontarsi con altre macchine simili, alla continua ricerca di efficienza e conseguentemente di produttività. Il software è la vera sfida che l’automazione deve affrontare nei prossimi anni. La domanda che sorge al riguardo è la seguente: saranno i medesimi attori a confrontarsi e a battagliare per il dominio del mercato, o questo 70 cambio di rotta porterà ad affermarsi nuove realtà imprenditoriali? Tutte le volte che c’è stata un’importante rivoluzione tecnologica molti dei player sono cambiati. Questo potrebbe essere un semplice segnale di attenzione oppure di allarme per coloro che, forti delle competenze hardware, non si sono ancora avventurati pienamente nella galassia del software. *Comitato tecnico di Automazione Oggi ANSYS ITALIA I software di simulazione Ansys consentono alle aziende di prevedere il comportamento e le prestazioni dei prodotti prima della loro immissione sul mercato. L’azienda offre una suite completa di soluzioni per la simulazione strutturale, fluidodinamica, elettrica ed elettromagnetica per un approccio integrato multifisico all’interno della piattaforma Ansys Workbench. Nel settore dell’automazione industriale, tra le altre, l’offerta Ansys comprende la soluzione Slwave. Potenziata dal solver EM ibrido full-wave agli elementi finiti, la suite Slwave offre una soluzione completa per l’analisi di integrità del segnale in un’unica interfaccia utente. Slwave-DC si focalizza su analisi DC lowANSYS ITALIA voltage, PCB high-current e package IC, consentendo una valutazione dei margini critici per la tensione di alimentazione su tutto il PCB per un’erogazione di potenza richiesta, mentre Slwave-PI include tutte le caratteristiche di Slwave-DC oltre all’analisi AC utile a modellare le reti di alimentazione e la propagazione del rumore su PCB. Altre caratteristiche fondamentali di Slwave comprendono parametri di conformità virtuale, opzioni di si- MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 http://www.morguefile.com/ AO OEM e CADelet garantendo un’interfaccia duttile e parametrizzabile, per cui ogni azione dell’operatore è supportata da una risposta contestuale del software. Sono presenti tutte le funzionalità per la gestione completa di schemi elettrici per automazione industriale, a partire dalla libreria simboli e dalle pagine tipiche con organizzazione per macro; sono generate in tempo reale, secondo la norma CEI EN 81346, la siglatura di apparecchiaDASSAULT SYSTÈMES ture, morsettiere, connettori, come anche il cross Una parte importante della piatreference, la numerazione automatica di fili e cavi taforma 3DExperience di Dassault DASSAULT SYSTÈMES di connessione. Systèmes riguarda il collegamento La novità della versione 2014 fra mondo virtuale e mondo reale. Per fare innovazione è la gestione dei sinottici: è nella produzione su scala globale è necessario creare una possibile ottenere schemi rete di produzione adeguatamente bilanciata che unisca riepilogativi o layout dei colleprocessi manifatturieri estremamente sofisticati a costi di gamenti, focalizzati sulle parti produzione contenuti. Gli applicativi Delmia per le comusalienti dell’impianto, oggetto nità manifatturiere promuovono l’innovazione attraverso di particolare attenzione (atla definizione, la pianificazione, la creazione, il monitotuatori, rete dati, bus di campo) raggio e il controllo di tutti i processi produttivi a livello in maniera da fornire un pratico virtuale. Delmia offre strumenti completi per la pianificastrumento di ricerca nelle opezione dei processi e delle risorse in 3D, per creare e ottirazioni di test e manutenzione mizzare sistemi di produzione su commessa flessibili per dell’impianto. le aziende manifatturiere. L’utente può definire e ottimizELECTRO GRAPHICS Ai fini della rappresentazione, si zare virtualmente le risorse di produzione parallelamente possono utilizzare i dati relativi agli elementi da rappresentare, dallo alla pianificazione della produzione, così come mettere in funzione schema elettrico d’impianto, dalle automation list per la generazione un sistema produttivo virtuale realistico per tracciare in tempo reale del PLC o dalle liste strumentazione provenienti da software di gele attività di produzione, apportare modifiche ai programmi, lanciare stione P&ID. Infine, unitamente a iDEA, per tablet e smartphone basati nuovi programmi e introdurre cambi di modello, oltre a programmare su Android o iOS, è disponibile l’app gratuita ViewSheet Mobile, per gli interventi di manutenzione. navigare sullo schema elettrico con le stesse funzioni di un e-book; è www.3ds.com possibile sfogliare lo schema, ricercare i componenti per sigla o altro ELECTRO GRAPHICS elemento identificativo e percorrere i fili rinviati su fogli diversi. iDEA 2014 è un CAD elettrico per schemi di automazione, sviluppato www.electrographics.it e supportato da Electro Graphics, che si basa su tecnologia Autodesk mulazione avanzata, accelerazione di calcolo HPC e link bi-direzionale con Ansys Icepak e Ansys Mechanical che permettono di prevedere aumento di temperatura, stress termico indotto e integrità strutturale. www.ansys.com KEPServerEx- l’OPC server standard K KEPServer OPC-UA Server e Client K ClientAce C DataLogger D K KEPServerEx è una famiglia di OPC Server che fornisce una cconnettività diretta tra centinaia di diverse marche di PLC, dispositivi e sistemi di automazione ed ad un ampia varietà di d applicazioni client come HMI, SCADA, Historian, MES, ERP ed ad a una infinità di applicazioni sviluppate ad hoc . u L’ L’OPC toolkit per dare facilmente connettività client OPC alle vostre applicazioni vo plicazioni VB.NET o C#. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 WWW.EFA.IT U la nuova tecnologia OPC in grado di supportare una vasta UA gamma di sistemi operativi e piattaforme, trasferimento di g informazioni attraverso internet in modo semplice e con la in massima sicurezza. m Il componente plugin di KEPServerEx per costruire facilmente un data logger su DBase ODBC compatibili come Access, SQL, u M MySQL Oracle ecc. 71 WWW.KEPWARE.COM AO RASSEGNA EPLAN SOFTWARE & SERVICE di lavoro, è stata raggruppata in un unico comando la gestione della struttura di fogli garantendo così maggiore velocità e affidabilità nella stesura del progetto e nello spostamento tra un foglio e l’altro dello schema. SDProget ha sviluppato dei menu radiali che propongono i comandi disponibili in base al contesto di lavoro evitando così la ricerca delle funzioni in tendine, toolbar o ribbon. La posa dei componenti sul disegno può essere abbinata al disegno automatico dei collegamenti in modo che con pochissimi click è possibile giungere alla stesura completa dello schema. Nuove funzioni per disegnare i circuiti di potenza riducono ulteriormente i tempi di lavoro. Il comando DbCenter (centro di gestione del database dei materiali) ha rivoluzionato il modo di lavorare consentendo un dialogo continuo e diretto tra il database con le anagrafiche degli articoli e lo schema elettrico con funzioni di import Export verso i software gestionali. Sul disegno P&ID sono presenti componenti (valvole, apparecchiature e strumenti) che necessitano di essere riportati sullo schema funzionale in quanto utenze elettriche. I componenti che devono comparire sullo schema vengono migrati in Spac che li presenta organizzati in una struttura ad albero suddivisi per tipologia (apparecchiature, pompe/motori, valvole). Tramite un database di conversione grafica è possibile trascinare sullo schema elettrico le apparecchiature direttamente con il simbolo corretto e con tutte le informazioni provenienti dallo schema di processo disegnato con ESApro P&ID (sigla, descrizione, materiale). Un sistema di notifica bidirezionale permette all’operatore di tenere sotto controllo le modifiche effettuate nel P&ID o in Spac in modo da garantire l’automatico riallineamento delle informazioni nei rispettivi schemi, sia PRISMA SIEMENS PLM SOFTWARE per quanto riguarda la Prisma ha sviluppato nel sigla dell’apparecchiamercato del CAD elettrico la tura sia per tutte le altre informazioni progettuali. Il servizio nuova versione Sabik 18, softecnico di SDProget continua a mantenere aggiornati e a imtware professionale che assiplementare l’ormai fornitissimo archivio di simboli grafici di cura la massima efficienza e PLC/inverter/moduli di sicurezza/connettori e morsetti delle completezza nella realizzamaggiori marche del panorama internazionale: ABB, Allenzione degli schemi elettrici. Bradley, Amphenol, B&R, Beckoff, Cabur, GE Fanuc, Harting, I costruttori di macchine alla Ilme, Lenze, Mitsubishi, Omron, Panasonic, Pilz, Pizzato Eletricerca di un valido comprotrica, Phoenix Contact, Schneider Electric, Siemens, Wago, messo tra costi e prestazioni, PRISMA Weidmuller, Wieland. trovano nella nuova release www.sdproget.it di Sabik un perfetto alleato che permette di soddisfare queste esigenze garantendo la massima flessibilità di impiego dove sono richiesti automatismi veloci e precisi. Sabik, provvisto di un potente configuratore di SIEMENS PLM SOFTWARE progetto, esegue automaticamente la modifica degli schemi in base a La release 9 di NX proposta da Siemens PLM Software introduce nuove parametri e vincoli definiti in modalità grafica dall’utente. Gli automafunzionalità che offrono maggiore flessibilità nello sviluppo dei protismi personalizzabili consentono di realizzare traduzioni fino a 40 lindotti. Nuovi strumenti come la tecnologia sincrona per il 2D agevolano gue, riassuntivi PLC, liste cavi, pulsantiere, riepilogo morsettiere, layout notevolmente gli interventi su disegni bidimensionali, mentre l’introdi quadro o d’impianto e distinta base, velocizzando l’intero processo duzione della tecnologia di progettazione di quarta generazione (4GD) di progettazione. La creazione di file PDF intelligenti con collegamenti aumenta la produttività sui grandi assiemi. NX9 ha migliorato il modulo ipertestuali tra gli elementi, indice e albero pagine, componenti e arNX Realize Shape, che mette a disposizione un nuovo pacchetto avanticoli agevola significativamente tutte le attività di post-produzione e zato per la progettazione di forme libere con un livello di integrazione manutenzione. Sabik è interfacciabile in modo semplice con tutti i più senza precedenti con l’attività di sviluppo dei prodotti, offrendo diffusi database, PDM o PLM. Per la progettazione fluidica Prisma ha reinoltre numerose migliorie a tutti i livelli della soluzione integrata alizzato la versione Sabik FLD, strumento indispensabile per chi progetta CAD/CAM/CAE. L’ultima versione di NX include funzionalità nuove e impianti oleodinamici, idraulici e di refrigerazione. ottimizzate per l’automazione di meshing e la solidità, introducendo www.prisma100.it un ampio insieme di soluzioni di simulazione supportate e nuove modalità di interazione con le proprie analisi. NX CAM 9 consente un nuovo livello di controllo del taglio e una proSDPROGET INDUSTRIAL SOFTWARE grammazione NC più rapida; le avanzate funzionalità di progettazione SDProget Industrial Software propone sul mercato la nuova versione di NX accelerano la preparazione di modelli di attrezzature. NX CMM del software Spac Automazione 2014, sviluppato su tecnologia Aupermette di programmare più tipi di parti tra cui modelli solidi 3D e todesk OEM, dedicato a chi progetta e realizza macchine industriali e componenti in lamiera basati su superfici. linee automatizzate. Dopo aver potenziato notevolmente la gestione www.plm.automation.siemens.com delle commesse con l’introduzione della configurazione di più path Eplan Engineering Center (EEC) è un configuratore multidisciplinare che unisce fra loro progettazione elettrica, meccanica, tecnologia di controllo e documentazione. In concreto ogni macchinario viene inizialmente suddiviso in unità funzionali le quali, configurate in una struttura ad albero, indicano gli standard corrispondenti che fungono da base per il loro reimpiego. Quest’accesso strutturato e centralizzato a tutte le informazioni rilevanti accompagnato da valutazioni complete, come prove d’utilizzo, conferisce trasparenza al processo. L’uniformità dei termini e della progettazione permette agli utenti di raggiungere un elevato livello di standardizzazione, oltre a raggiungere evidenti benefici quali: riduzione di diverse varianti a pochi componenti parametrizzabili; effetto di razionalizzazione tramite il riutilizzo di componenti predefiniti; agilità EPLAN SOFTWARE & SERVICE nel soddisfare le esigenze specifiche del cliente, poiché i parametri individuali assicurano un’ampia gamma di varianti; opzioni di calcolo rapide e precise in risposta alle richieste del cliente; elevata qualità, grazie all’impiego di elementi testati; risparmio di tempo in fase di commissioning e manutenzione, riduzione di diverse varianti a pochi componenti parametrizzabili. www.eplan.it 72 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Siete numeri UNO? (diventatelo con la nuova SLIO CPU) Con la nuova SLIO CPU di VIPA si intraprende una nuova era. Configura la tua CPU solo con quel che serve. Niente di più e niente di meno; con due soli hardware più di 24 possibili configurazioni che soddisfano la vostra applicazione. Facile da ordinare, minimo magazzino, configurazione flessibile per modifiche future. • Alte prestazioni con la più recente tecnologia SPEED7® • Liberamente configurabile, adatta all’applicazione • PROFINET Controller integrato (CPU 015) fino a 128 connessioni • Programmabile con: VIPA SPEED7 Studio, SIMATIC Manager & TIA-Portal www.sliocpu.com VIPA Italia s.r.l. Via Lorenzo Bernini, 4 I-25010 San Zeno Naviglio (BS) Tel. 030 21 06 975 Fax 030 21 06 742 www.vipaitalia.it [email protected] SIMATIC and TIA-Portal are registered trademarks of Siemens AG Solo chi sa creare qualcosa di originale… ... può realizzare qualcosa di innovativo! AO Tavola rotonda di Roberto Maietti* Rilancio del manufacturing Abbiamo parlato con alcune aziende del settore per sapere cosa pensano del connubio automazione-rilancio del manufacturing. Qui di seguito i loro commenti. La prima parte è stata pubblicata sul numero di Aprile di Automazione Oggi A utomazione Oggi: Rispetto alle aziende tedesche quale gap tecnologico rilevate nelle aziende italiane? Pensate che sia possibile colmare la distanza? Marco Zampolli – Advantech: Le aziende italiane sono al momento meno veloci nel rinnovamento delle piattaforme tecnologiche, soffrendo la pressione competitiva delle aziende tedesche che sostengono importanti investimenti per rendere l’industria manifatturiera sostenibile, incrementare la produttività e l’efficienza, migrare le operazioni a basso valore aggiunto dall’uomo ai dispositivi intelligenti, rendere più sicuro l’ambiente di lavoro. Certamente hanno influito nel determinare il gap tecnologico italiano la framMarco Zampolli mentazione del sistema produtAdvantech tivo in molte piccole imprese, la minor diffusione del capitale azionario, più adatto rispetto a quello di debito a finanziare l’innovazione e i modesti risultati conseguiti finora dalle risorse pubbliche spese per incentivi alle imprese. È però altrettanto chiaro che l’innovazione che i nuovi sistemi intelligenti offrono è in grado di generare vantaggi competitivi sia in quanto produce differenziali di performance tra imprese, sia in quanto ribalta il vantaggio competitivo di altre imprese. Secondo una ricerca del Politecnico di Milano, l’Italia è al 46° posto nel mondo per spesa ICT sul PIL e al 58° per percentuale di popolazione connessa ad Internet: sistemi intelligenti e cloud computing sono cruciali per la ripresa economica e permetteranno di ottenere un risparmio di 450 milioni di euro a livello nazionale entro il 2015. Marco Clerici – Mitsubishi: La manifattura tedesca è costantemente indicata come un modello per le aziende italiane. È innegabile che una parte importante del successo del sistema industriale tedesco sia giocata dall’organizzazione del sistema 74 paese, dalle dimensioni delle società e dagli stessi modelli organizzativi aziendali. La competitività delle imprese tedesche, nonostante un costo del lavoro e dell’energia non tra i più favorevoli in Europa, è aumentata costantemente anche durante gli anni della crisi, laddove il sistema Italia ha costantemente perso terreno. È difficile immaginare un’inversione di tendenza nel breve periodo senza una contemporanea riorganizzazione delle politiche industriali e di sostegno all’innovazione. Una caratteristica importante dell’industria tedesca è la fortissima sinergia tra produttori finali, costruttori di macchine, fornitori di sistemi e prodotti per l’automazione e di sistemi ITC per la gestione dei sistemi aziendali: un circolo virtuoso difficilmente replicabile nella realtà italiana. Questa sinergia consente ai costruttori di macchine di recepire in anticipo le richieste di una delle manifatture più dinamiche nel panorama mondiale e di trasferirle direttamente ai fornitori di automazione, portando a un costante processo circolare di innovazione creativa e di processo. Il gap, messo in questi termini, è difficilmente colmabile, tenendo inoltre in conto che i campioni nazionali tedeschi sono aziende leader in settori che fanno dell’automazione spinta la propria forza propulsiva: automotive, processo, farmaceutico sono da sempre alla testa dell’innovazione tecnologia. La sinergia viene poi completata dal riconoscimento e peso, a livello internazionale, degli organismi di normazione tecnica tedeschi, che influenzano indirettamente anche il design Marco Clerici dei prodotti e delle macchine per Mitsubishi Electric i processi produttivi. Daniele Lucchetta – Omron: Sinceramente non rileviamo un gap tecnologico così marcato rispetto alle aziende tedesche. Possiamo riscontrare differenze culturali, modi di lavorare e abitudini differenti che portano ad avere un’offerta diversa non solo di soluzione tecnologica, ma anche di fornitura. Da un lato, guardiamo da sempre con ammirazione l’organizzazione dei MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Fonte: www.sxc.hu tedeschi, dall’altro riteniamo di avere altre qualità che rendono ugualmente interessante e competitiva la soluzione offerta al cliente. Senza soffermarci sugli stereotipi: il vero gap tra le società tedesche e quelle italiane, non è da ricercarsi nella tecnologia che esse applicano, bensì nel sistema paese in cui operano. Luca Lazzaro – Pilz: Le aziende Daniele Lucchetta italiane sono spesso di dimenOmron sioni medio piccole e in grado di adattarsi meglio alle richieste del cliente, ma spesso non sono in grado di fare sistema fra di loro e con i centri di ricerca per avere un’offerta più completa. Le aziende tedesche, anche attraverso acquisizioni, sono invece di solito di dimensioni maggiori e in grado di offrire interi pacchetti ai loro clienti e solitamente hanno divisioni di ricerca al loro interno e collaborazioni con università e centri di ricerca esterni per i nuovi sviluppi. Per i costruttori di macchine forse il gap tecnologico è inferiore rispetto ad altri settori e si sente di più l’esigenza invece di fare sistema. Roberto Motta – Rockwell: Non riteniamo che il gap sia propriamente tecnologico, ma piuttosto di capacità di proporsi sul mercato globale e di accesso al capitale. Le macchine dei nostri OEM sono spesso equipaggiate con soluzioni tecnologiche che nulla hanno da invidiare a quelle d’oltralpe. Antonio Marra – Schneider Electric: Personalmente ritengo non ci sia distanza da colmare. Esiste invece una profonda dif- ferenza di interpretazione delle soluzioni che vengono fornite dai costruttori italiani rispetto a quelli tedeschi. Infatti, mentre il costruttore tedesco è noto per un’offerta sicuramente affidabile, tecnologicamente avanzata, ma molto rigida, il costruttore italiano fa della flessibilità il suo punto di forza. Probabilmente proprio questa caratteristica, nei confronti di una richiesta dove la necessità di ‘personalizzazione’ è sempre più presente, si sta rivelando oggi uno dei grandi valori aggiunti del costruttore italiano di macchine. Grazie alle caratteristiche di flessibilità che le contraddistingue le aziende italiane sono spesso in grado di proporre grande innovazione e diventare veri e propri trend setter tecnologici. Andrea Maffioli – Siemens: La domanda sembra presupporre un reale gap tecnologico tra aziende italiane e tedesche che però non ritengo sia eclatante. Quando parliamo delle aziende italiane che fanno automazione ricordiamoci sempre il tessuto industriale nazionale così frammentato e denso di realtà medio piccole che Luca Lazzaro si confrontano con un’industria Pilz tedesca decisamente fatta di altri numeri e dimensioni. Questo presuppone una solidità economica superiore con una capacità di investimento non paragonabile alla nostra. La nostra economia traballante non aiuta e il panorama che vediamo è purtroppo triste con un tasso di disoccupazione in Italia superiore al 12% contro il 5,2% della Germania. I prestiti alle imprese italiane sempre in calo come in calo è la liquidità rispetto alle esigenze operative e un credito MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 75 AO Tavola rotonda bancario veramente costoso. Tornando alla domanda, per i motivi appena citati si può creare il gap tecnologico e la minore competitività. Le aziende tedesche, per esperienza, scelto il fornitore di fiducia, sviluppano con lui ciò che è meglio per la loro produzione, chiedendo competenza e fidandosi, investendo molto in cultura tecnica, sperimentazione e crescita professionale dei propri adRoberto Motta detti. Da noi spesso, sempre per Rockwell Automation le condizioni avverse nelle quali giochiamo, le aziende vogliono competere in fretta e massimizzare in breve tempo perché non reggerebbero investimenti nel medio-lungo periodo. La scelta dei fornitori è spesso fatta nel tentativo di economizzare l’acquisto e con soluzioni plurimarca. L’aggiornamento tecnologico e la sperimentazione sono merce rara. Come Siemens posso dire che in Italia ci sono moltissimi clienti che lavorano a tutto tondo con noi e con i quali la capacità di rinnovarsi continuamente è un must e non esiste gap tecnologico alcuno, anzi, sono delle eccellenze ormai internazionali. Spesso gli investimenti li abbiamo fatti insieme con sinergia e fiducia. Tom Davis – Solair: Non rileviamo nessun gap tecnologico, ma crediamo che i produttori di macchinari italiani siano allo stesso livello, anzi, possano differenziarsi in meglio associando ai loro prodotti questo tipo di servizio e noi siamo qui proprio per abilitare questa differenziazione. Il produttore italiano deve lottare contro la percezione, a nostro avviso sbagliata, che si ha all’estero. Il produttore può creare in poco tempo un’applicazione che gestisca i suoi processi, integri i dati delle macchine nei suoi processi, riduca i costi e continui a fornire prodotti e da oggi servizi di qualità perché è proprio questo il binomio che ci rende maggiormente competitivi: servizi aggiuntivi e qualità italiana. Automazione Oggi: Il valore aggiunto offerto dai costruttori di macchine e dagli integratori italiani può aiutare a fare la differenza? Marco Zampolli: L’innovazione tecnologica deve tradursi in altissime prestazioni delle macchine e in customizzazione dedicata. Il comparto italiano dei costruttori di macchine è di grande importanza per il sistema Paese e rappresenta uno dei motori dell’economia globale: ad esempio, i costruttori italiani di macchine utensili sono al 5° posto tra i maggiori produttori mondiali e al 3° tra i principali esportatori. Anche i servizi offerti dagli integratori di sistemi sono importanti per preservare i punti di forza dei prodotti italiani: consulenza, assistenza, manutenzione e formazione portano certamente valore e consentono di rispondere a 360 gradi alle esigenze del manifatturiero. Marco Clerici: Nonostante questo scenario, è assolutamente importante rilevare un dato: i costruttori di macchine italiani 76 sono tra i primi al mondo, a breve distanza proprio dai concorrenti tedeschi, non solo per dimensioni del settore, ma anche per il riconoscimento che viene loro dato dagli utenti finali delle linee di produzione in tutto il mondo e anche in Germania. A loro viene riconosciuto un valore aggiunto estremamente importante e scarsamente riscontrabile nei loro competitor internazionali. Mi riferisco alla flessibilità con cui accolgono le richieste del cliente, pur conservando livelli qualitativi (in termini di prodotto e di risultato finale della produzione) in linea con gli standard degli OEM teutonici. Nel termine flessibilità metterei molte caratteristiche. In primis, la capacità di fornire e studiare un prodotto non standard, ma ritagliato sulle esigenze specifiche: è una peculiarità che contiene in sé la capacità di innovare e di differenziarsi, ma anche il problema degli extra-costi dovuti alla non standardizzazione. Ci sono aspetti legati alla maggior disponibilità verso tempi di ingegnerizzazione e consegna estremamente ridotti, alla creatività Antonio Marra con cui vengono proposte soluSchneider Electric zioni hardware e software che possano rispettare le specifiche di qualità e tempi ciclo senza tralasciare la competizione sul prezzo. C’è poi un tratto peculiare di questo settore industriale italiano che è quello legato ai distretti, dove si sono create alleanze o gruppi d’impresa tra aziende operanti negli stessi settori, ognuna con la possibilità di portare il valore aggiunto nel proprio ambito di fornitura specifica: meccanica, elettrica, software. Oggi, questi costruttori operano soprattutto all’estero con una quota del loro fatturato export spesso oltre l’80%. Le loro capacità sono potenzialmente in grado di poter dare un impulso tecnologico alla competitività e produttività della nostra manifattura che, tuttavia, si trova oggi in difficoltà oggettive nel poter investire in beni strumentali e infrastrutture tecnologiche, soprattutto nel nostro territorio. Su questo punto devono arrivare forti risposte e impegni da parte della politica, a livello di riforme fiscali, del lavoro, della formazione, dei piani energetici e industriali, pena il lento agonire di un’industria che ha già perso tanto terreno nel quadro internazionale. Daniele Lucchetta: Da un lato, le competenze e la professionalità dei costruttori di macchine italiani sono riconosciute a livello mondiale, dall’altro, è nota la nostra esperienza alla voce ‘export’. Questo a dimostrazione del valore aggiunto che i costruttori e integratori italiani riescono a portare nel mondo dell’automazione. Tipicamente gli italiani sono, infatti, portati per le pubbliche relazioni, abili nella costruzione di network relazionali e nella valorizzazione dei propri prodotti attraverso entusiasmo e sensibilità. Inoltre, da sempre siamo ritenuti creativi e flessibili il che ci aiuta a uscire sempre (o quasi) brillantemente da situazioni complicate. Sono certo che questo aiuti anche a far fronte alle difficoltà tecniche che i costruttori e gli integratori possono incontrare nella propria quotidianità e che MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 tutto ciò contribuirà certamente a fare la differenza. Antonio Marra: Assolutamente si. Il livello di competenza e innovazione proposto dai costruttori e dagli integratori italiani è riconosciuto in tutto il mondo. Insieme alla Germania, l’Italia è il leader in questo settore, anzi in questi ultimi anni tutti gli studi di settore dicono che i costruttori italiani stiano guadagnando quote rispetto ai tedeschi. Le capacità ‘sartoriali’ e di flessibilità che le aziende italiane sanno offrire si incontrano oggi sempre di più con le esigenze di un mercato dove la produzione di grossi quantitativi di prodotti tutti uguali sta lentamente scomparendo a favore di produzioni trainate dal marketing che spingono a continui cambi in termini di packaging e di contenuto. Andrea Maffioli: Il tasso di esportazione di macchine nel Andrea Maffioli comparto industriale italiano è Siemens elevatissimo proprio per competenza e bravura. Riusciamo a gareggiare coi giganti perché è nel nostro DNA non piangerci addosso, ma creare prodotti altamente competitivi. Credo si intuisca l’orgoglio di essere italiano e conoscere quanto i veri imprenditori italiani siano in grado di fare nel panorama dell’automazione. Abbiamo integratori fortissimi e richiesti ovunque con grande esperienza e che possono per esempio dare supporto alla crescita di grandi clienti finali offrendo loro esperienza, tecnica e forza lavoro qualificata. Loro fanno la differenza. Abbiamo sviluppato un accurato sistema di partnership e collaborazione con parecchi system integrator italiani che studiano con noi le migliori soluzioni per poi applicarle sul mercato e che hanno da parte nostra la massima delega e fiducia in ogni realizzazione anche impegnativa. Siamo disponibili ad ampliare questa possibilità a tutti coloro, visionari come noi, che vogliono essere i protagonisti del futuro e dell’innovazione. produttiva italiana dentro applicazioni ‘as a service’ ed esportarle ovunque. Possiamo riconoscere dalle risposte dei nostri interlocutori una visione piuttosto coesa che conferma quanto le nuove tecnologie applicate all’automazione, possano risultare particolarmente efficaci e di supporto al rinnovamento industriale italiano e conseguentemente al recupero di competitività di cui abbiamo bisogno per affermare il Made in Italy anche in ambito tecnico. È particolarmente significativo che tutti gli intervistati siano concordi nell’affermare che i costruttori e i system integrator italiani non sono inferiori ai loro competitor tedeschi e più in generale stranieri. Questa coscienza di capacità e competenza però non sempre emerge durante le trattative commerciali dei nostri costruttori che vivono una sudditanza psicologica nei confronti dei grandi costruttori tedeschi e che per questo usano troppo spesso la leva prezzo per conquistare business che sarebbero comunque alla loro portata. Questo Tom Davis Solair impoverimento della marginalità delle nostre aziende influenza anch’esso sulle possibilità di investire in R&D e quindi di applicare nuove tecnologie per poter offrire prodotti sempre all’avanguardia. Sarà la determinazione e la passione degli imprenditori e dei manager a fare la differenza e ad avviare una nuova stagione di crescita e sviluppo. *Comitato Tecnico Automazione Oggi e Fieldbus&Networks Tom Davis: Certamente. Il valore aggiunto è dato proprio dal servizio associato al prodotto. Le applicazioni che il produttore può costruire sulla nostra piattaforma non riguardano solo i macchinari del produttore stesso, ma possono integrarsi con altre macchine che il produttore utilizza. Qual è la conseguenza di ciò? Raccogliere e analizzare in anteprima cosa avviene nei macchinari della concorrenza potendo così offrire dei servizi migliori e una competitività maggiore. Il valore aggiunto consiste nel catturare e incapsulare l’eccellenza Advantech - www.advantech.it Mitsubishi Electric - it3a.mitsubishielectric.com/fa/it Omron - www.omron.it Pilz Italia - www.pilz.it Rockwell Automation - www.rockwellautomation.com Schneider Electric - www.schneider-electric.it Siemens - www.siemens.it Solair - www.solaircorporate.com MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 77 AO Motion control di Aldo Negri Sinamics e Simotics Un sistema servo-drive per applicazioni semplici di motion control L Con Sinamics V90 e Simotics S-1FL6, Siemens offre una soluzione omnicomprensiva da un unico fornitore a Divisione Drive Technologies di Siemens presenta un nuovo servo-drive per applicazioni semplici di motion control. Con il Sinamics V90 Siemens offre, in una gamma di potenze da 400 W a 7 kW, una soluzione per il controllo di posizione, velocità e coppia attraverso una progettazione ottimizzata che garantisce prestazioni elevate e un utilizzo intuitivo; disponibile in combinazione con i Simotics S - 1FL6, il nuovo membro della famiglia di motori Simotics, adatti per applicazioni dinamiche e con un elevato grado di robustezza. Il Sinamics V90 è disponibile in una gamma di potenze da 400 W a 7 kW, facilmente programmabile basandosi sul concetto Plug & Play. Cost-effective Come prodotto cost-effective, il Sinamics V90 ha integrato diverse modalità di controllo, tra cui il posizionamento con treno di impulsi PTI, il controllo della posizione tramite setpoint interno IPos, la modalità di controllo della velocità e della coppia. Il controllo del freno e la resistenza di frenatura sono integrati in tutta la gamma di potenze (0,4 - 7 kW). Prestazioni servo ottimizzate Sinamics V90 permette alle macchine Sinamics V90 permette alle di raggiungere elemacchine di raggiungere elevate vate prestazioni dinaprestazioni dinamiche miche, in una vasta gamma di applicazioni, attraverso la funzione di auto ottimizzazione dei parametri degli anelli di regolazione. Inoltre, gestisce un ingresso a treno di impulsi ad alta frequenza, fino a 1 MHz, e può supportare un encoder assoluto ad alta risoluzione a 20 bit oltre a uno standard 2.500 ppr incrementale. Queste caratteristiche permettono al sistema di raggiungere un’elevata precisione di posizionamento e un basso ripple di velocità. Le prestazioni servo ottimizzate del Sinamics V90 insieme alla caratteristica di sovraccarico fino a tre volte la 78 coppia nominale, dei motori Simotics S-1FL6, creano la perfetta combinazione che assicura un’elevata produttività alle macchine. Facile da utilizzare La semplicità di utilizzo è garantita dal tool software Sinamics VAssistant, con cui è possibile eseguire facilmente qualsiasi operazione, dalla configurazione, alla parametrizzazione, alla ricerca guasti con la funzione di Trace, utilizzando la porta USB standard a bordo. Inoltre, le funzioni di auto tuning e di soppressione automatica delle risonanze meccaniche (tramite un apposito filtro), garantiscono una regolazione precisa ottimizzando il controllo della macchina. Funzionamento affidabile La laccatura della scheda di controllo (PCB) del Sinamics V90 e il livello di protezione IP65 del Simotics S-1FL6 assicurano un’elevata robustezza del sistema, nei più svariati ambienti industriali. La funzione di sicurezza integrata STO (Safe Torque Off) impedisce al motore movimenti inaspettati, a garanzia della salvaguardia sia delle persone sia delle macchine. Soluzione omnicomprensiva Con Sinamics V90 e Simotics S-1FL6, il sistema servo-drive ottimizzato, insieme ai pannelli Simatic e il PLC S7-1200, Siemens offre una soluzione omnicomprensiva da un unico fornitore, per le applicazioni di general motion control per settori come ad esempio il tessile, l’imballaggio, il material handling e altre applicazioni general purpose; ovunque ci sia l’esigenza da parte dei costruttori di macchine di avere soluzioni con prestazioni efficienti ma dai costi contenuti. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Siemens - www.siemens.it Controllo, precisione e flessibilità imbattibili Riuscire a diminuire i costi, aumentare la produttività e ridurre i tempi di progettazione sono solo alcune delle sfide fronteggiate dagli ingegneri industriali. L’approccio della progettazione grafica di sistemi integra il software produttivo e l’hardware RIO (ad I/O riconfigurabile) per consentire di rispondere a tali sfide. Questa piattaforma commerciale, customizzabile per qualisiasi applicazione di controllo e monitoraggio, unisce funzioni di controllo assi, visione e I/O a un unico ambiente di sviluppo software per realizzare rapidamente sistemi industriali complessi. >> Dai un impulso alla tua produttività su ni.com/industrial-control-platform/i 02 41 309 1 ©2013 National Instruments. Tutti i diritti riservati. LabVIEW, National Instruments, NI e ni.com sono marchi registrati di National Instruments. Altri prodotti e nomi aziendali citati sono marchi commerciali delle rispettive aziende. 13201 Il software di progettazione one di sistemi NI LabVIEW fornisce isce una flessibilità senza parii grazie alla programmazione one zzo FPGA, semplifica il riutilizzo del codice e ti aiuta a programmare come pensii – graficamente. AO Motion control di Joachim Albach Massime prestazioni, minimi costi I requisiti richiesti nello sviluppo di una nuova macchina automatica possono spesso essere suddivisi in pochi punti: più piccola, veloce e precisa, ma anche più economica e sicura. LTi Drives soddisfa tali esigenze grazie al nuovo sistema di automazione SystemOne CM DC-link al fine di ottimizzare l’efficienza energetica della macchina - sarebbero anche necessarie induttanze di rete. Un sistema di automazione con un alimentatore centralizzato e servoazionamenti a doppio asse offre vantaggi significativi in termini di compattezza. Infatti è richiesta una unica protezione di sovracorrente di alimentazione e non sono più necessarie le singole induttanze di rete. Questa soluzione fornisce un risparmio di spazio del 60%. Ma c’è ancora margine di miglioramento. In che modo? SystemOne CM è un sistema di automazione centralizzato perfettamente integrato che combina i seguenti componenti: un motion controller/PLC, un controllore di sicurezza, un alimentatore centralizzato per il DC-link, e servoazionamenti multiasse. Inoltre è dotato di tre caratteristiche fondamentali che lo rendono il sistema di automazione più compatto della sua categoria. In primo luogo, grazie all’integrazione del controllore di sicurezza all’interno del motion controller; secondariamente, per l’integrazione nell’alimentatore centralizzato del DC-link di un alimentatore switching 24 V da 500 W e, infine, per l’utilizzo di servoazionamenti a doppio e triplo asse. Tutto ciò è reso possibile mediante l’applicazione di tecnologie moderne, tra cui gli Asics nei servoazionamenti, un nuovo design di power stage e una tecnologia di alimentazione switched mode ad altissima efficienza. L’apIl nuovo sistema di automazione SystemOne CM L e ultime statistiche mostrano che le macchine automatiche attualmente in produzione richiedono in media sei assi. Se il relativo sistema d’automazione dovesse essere progettato convenzionalmente, con servoazionamenti ad asse singolo, unità di controllo PLC, un controllore di sicurezza, e un alimentatore per tutte le logiche, sarebbe necessario un notevole spazio nel quadro elettrico della macchina. Le forme dei singoli componenti non si adattano tra loro, e lo spazio sul backplane dell’armadio non viene utilizzato in modo ottimale. L’insieme di tali componenti non appare omogeneo. Ogni servoazionamento necessita di una protezione di sovracorrente di alimentazione, e per poter condividere i 80 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 plicazione di queste nuove tecnologie permette di ridurre l’ingombro richiesto di circa il 40% rispetto ai sistemi convenzionali multiasse, e consente inoltre di diminuire il consumo dei materiali e quindi anche i costi di produzione. Riduzione dei costi Il taglio dei costi è diventato un tema chiave nel settore della produzione di macchine automatiche, a causa della crescente globalizzazione dei mercati e da una concorrenza sempre più aggressiva. Di conseguenza l’ottimizzazione dei costi è diventato anche uno dei requisiti chiave nelle specifiche costruttive del sistema di automazione SystemOne CM. Il grado di integrazione dell’elettronica è stato migliorato ulteriormente grazie all’utilizzo di un servoazionamento a tre assi estremamente compatto. Quest’ultimo è dotato di tre azionamenti che condividono, in un unico case, l’elettronica di controllo. Tale ottimizzazione di componenti minimizza i costi e costituisce una grande novità sul mercato. Opzionalmente l’alimentatore a 24 Vc.c. integrato è connesso sia alla rete AC sia al banco di condensatori del DC link; ciò significa che, in caso di mancanza di energia dalla rete AC, viene mantenuta l’alimentazione dell’intero sistema di automazione fino a quando è disponibile energia nel DC-link del sistema, eliminando così - in parecchi casi - la necessità dell’utilizzo di un UPS esterno, e riducendo ulteriormente i costi. SystemOne CM non è solo economico in fase di acquisto, ma anche in seguito in quanto esso consente di abbattere poi i costi per quanto riguarda l’installazione e l’ingegnerizzazione del quadro elettrico. L’installazione è molto meno complessa in primo luogo perché sono necessari pochi componenti, e poi perché questi ultimi possono essere collegati da un semplice sistema di interconnessione integrato. Le fasi di progettazione, configurazione e programmazione dell’intero sistema di automazione sono gestite attraverso il MotionCenter PC tool. Si tratta di un software molto intuitivo che permette di risparmiare tempo prezioso nelle fasi di engineering del sistema. I dati relativi alle funzioni di automazione e alle funzioni di sicurezza sono memorizzati all’interno del motion controller e al controllore di sicurezza integrato. Tutti questi dati sono a disposizione dei componenti del sistema dopo l’accensione e per la messa in servizio. Questo rende la configurazione molto semplice perché, per esempio, la scalatura degli encoder e le unità di misura delle distanze sono effettuate solo una volta e contenute centralmente in un central data pool. Questo riduce le potenziali fonti di errore e il tempo di configurazione del sistema. Aumento della velocità della macchina e della precisione Una delle caratteristiche principali di una macchina è la sua produttività. Maggiori sono i prodotti processati per unità di tempo, più economica diventa payback della macchina. Un altro dei requisiti fondamentali di una macchina è la precisione. SystemOne CM incorpora un’intera gamma di funzionalità e tecniche di controllo necessarie per aumentare la dinamica e la precisione dei macchinari asserviti. Queste 012314ÿ6271839ÿ ÿ9119ÿ ÿÿÿÿ2369ÿ238ÿ2ÿ629372ÿ13689 ÿÿÿ!" #ÿ$%% &'''( ÿ"&ÿ&)&(ÿÿ*(&+ÿ,*-.ÿÿ& !ÿ"/ÿÿ $(&'( ÿ!ÿ"&(%0ÿÿ"&+ÿ!ÿ"&(%&++&ÿ+%(ÿÿ&(&#ÿÿ1! 'ÿ( (ÿ!+ ÿ((ÿ1( &((ÿÿ ÿ&"& 'ÿ2+ #ÿÿ%( ÿ!ÿ&)( ÿ& !ÿ"(ÿ&(!2&&ÿ+(!13ÿ(ÿ$2+(ÿ+2(0ÿ+ &ÿ(ÿ1+(ÿ !ÿ!ÿ"&(ÿÿÿ&"&+&ÿ+"(ÿÿ&#ÿ-(&0ÿ42 !(ÿ" ÿ!ÿ"&()&ÿ 13ÿ2ÿ$(56ÿ88899:2391; <1931ÿ2ÿ;=8>2=61ÿ2ÿ?@4ÿ211;AÿBÿC96388D19ÿEÿC8=138ÿF13D8;;8ÿG19=9ÿHIJKILÿ?:=19Mÿ029ÿIÿ;23ÿNOPKNQL AO Motion control comprendono le funzioni per compensare gli errori sistematici degli encoder ed eventuali imperfezioni meccaniche degli assi; filtri di notch e osservatori di stato per controllare le oscillazioni meccaniche, e una struttura di compensazione delle azioni di feed-forward estremamente sofisticata con tecniche di pico-interpolazione. Per attuare queste funzioni, ogni asse possiede un Asic ad alte prestazioni con un microcontrollore a 32 bit e unità in virgola mobile. Un controllore a tre assi ha posizioni sicure degli assi al controllore di sicurezza il quale è in grado di effettuare un controllo di anticollisione degli assi, oltre che effettuare un controllo di monitoraggio di area sicura della macchina. Anche in questo caso, un sofisticato sistema di time-management con un canale veloce a 2 ms, è in grado di assicurare brevi tempi di risposta. L’ampia gamma di funzioni di sicurezza, i tempi di risposta brevi del controllore, insieme a un funzionamento molto intuitivo del sistema, consentono a SystemOne CM di soddisfare tutti i requisiti di funzionalità di sicurezza richiesti dai costruttori di macchine e di offrire loro un efficace supporto nello sviluppo delle loro applicazioni di sicurezza. Motion control Confronto tra sistema ad asse singolo, sistema multi asse e SystemOne CM Il motion controller integrato nel SystemOne CM offre una gamma di microprocessori scalabile da 1.3 GHz (Intel Atom) a 2,2 GHz (Intel Core i3) ed è adatto sia per semplici applicazioni di controllo sia per soddisfare le applicazioni più dinamiche e complesse. Gli utenti stessi hanno la possibilità di scrivere le loro applicazioni su una piattaforma Linux, implementando una soluzione IEC basata su CoDeSys 3 o usando pacchetti con librerie di motion LTi. I pacchetti tecnologici quindi tre Asic indipendenti; questo significa che la sua capacità di calcolo non ha alcuna limitazione se lo confrontiamo con un controllore ad asse singolo. Come risultato, è possibile realizzare una frequenza di campionamento dell’anello di corrente pari a 32 kHz per ogni asse, ove richiesto. Questo, in aggiunta alle funzioni incluse per la soppressione del rumore, consente di ottenere eccezionali performance di controllo. Funzioni di sicurezza del movimento Il livello di sicurezza richiesto dalla direttiva (2006/42/CE) è una sfida per tutti i costruttori di macchine. Ed è per questa ragione che la programmabilità di funzioni di sicurezza è parte integrante di SystemOne CM. Questo sistema include un controllore di sicurezza programmabile che può essere equipaggiato con un massimo di 32 safe I/O e consente di realizzare Motion Center software tool, condivisione data base motion and safety soluzioni di sicurezza in modo molto economico. Il programma del controllore di sicurezza gestisce in di robotica disponibili in SystemOne CM vanno dalle più semmodo semplice sia I/O di sicurezza, sia le funzioni di scurezza plici applicazioni di manipolazione a complete applicazioni di di motion integrate all’interno dei controllori dei drive. Il si- robotica e a quelle di motion sincronizzato tipiche del settore stema di comunicazione di sicurezza utilizza Ethercat FSoE. del packaging. È anche disponibile una vasta gamma di pacLe funzioni di sicurezza di motion comunemente usate, da chetti di funzioni per l’automazione di macchine utensili, che STO e SBC fino a SLS e SLP, sono implementate direttamente implementa sia semplici applicazioni 2.5D fino ad applicazioni nei controllori dei drive, garantendo tempi di risposta molto high-end a cinque assi per CNC. brevi. Ove siano necessarie funzioni di sicurezza per moviLTi Italia - www.lt-i.it menti multiasse, i singoli controllori dei drive forniscono le 82 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Guarda avanti! Sysmac, un unico controllore per tutta la macchina! Motion, PLC, safety e visione integrate. Un controllore, Sysmac NJ, attraverso una connessione, EtherCAT, e un Software, Sysmac Studio, è ciò che Omron definisce “Sysmac Automation Platform”. Il Software Sysmac Studio fornisce un unico vero ambiente di sviluppo integrato (IDE) e include il tool di simulazione 3D del movimento. NJ nasce con 2 porte ethernet per la gestione dei procolli industriali aperti Ethernet/IP e EtherCAT. Le due reti in un solo dispositivo permettono il perfetto incontro delle funzionalità per il veloce controllo “real time” della macchina e la gestione dei dati di impianto. Un controllore così potente ha bisogno di una rete all’altezza della situazione. Ecco perché Omron ha scelto EtherCAT, la rete più veloce sul mercato, che permette una comunicazione rapida e sicura tra controllo PLC, motion, visione, sensori e attuatori. Per le tue applicazioni più innovative, scegli Sysmac, scegli il futuro. Chiamaci subito per un preventivo! : Omron Electronics SpA Tel. 02 32681 [email protected] industrial.omron.it/sysmac PROFICY DIVENTA MOBILE Proficy Mobile è utlizzabile su qualunque dispositivo mobile e fornisce un accesso facile e veloce ai dati di produzione, KPI, trend e allarmi. Proficy Mobile è un modulo della famiglia Proficy di GE Intelligent Platforms (iFIX, Historian, ...) per tablet e smartphone compatibile con tutti i sistemi HMI, SCADA e DCS di mercato PROFICY MOBILE È attivo il nostro nuovo Servitecno Web Store www.servitecnowebstore.it SSI Maggio 2014 • Asem ci propone il software per un’automazione aperta • Come possono adeguarsi le aziende al Cloud? Leggiamolo in tempo reale • Tante le esperienze proposte in cui il software la fa da padrone ma anche tante le soluzioni software e hardware in grado di aiutare le aziende a eliminare gli errori di codifica, gestire l’intero ciclo di vita dei prodotti e mantenere l’ambiente IT sempre funzionante SSI sotto la lente Software industriale di Roberto Maietti - Comitato Tecnico Automazione Oggi I NUOVI SOFTWARE 3D ABBINAT ABBINATI A VISORI PARTICOLARI (UNA SPE SP ECIE DI SPECIE OCCH ALI)) OCCHI OCCHIALI) PER PERMETT TTONO DI PERMETTONO OPERARE COME COM OPERARE TROVASSSSIMO SIMO DI CI TROVASSIMO FRONTE ONTEE ALLEE MACCHI MACCHIN NE CHE N MACCHINE VOGLIAMO INSTALLARE, ODIFICAR MODIFICARE, RIPARARE SSI Le tipologie di software industriale disponi- mente interessante porre l’accento sull’u- bili sono le più disparate, difficile definirne tilizzo della cosiddetta ‘realtà aumentata’ il perimetro, si passa dalla progettazione in ambito industriale. Le possibili declina- fino alla simulazione, dal ciclo di vita del zioni sono molteplici, ma è di particolare prodotto al MES. Ciò che risulta partico- interesse, per i costruttori di macchine, la larmente interessante è notare che sono gestione da remoto degli interventi tecnici proprio i produttori di hardware a porre la sui macchinari e impianti. I nuovi software massima attenzione nei confronti dei nuovi 3D abbinati a visori particolari (una specie sviluppi software e talvolta ad acquisire di occhiali) permettono di operare come piccole realtà o start-up che hanno com- ci trovassimo di fronte alle macchine che petenze molto verticali in questi ambiti. vogliamo installare, modificare, riparare. D’altra parte non è una scoperta che oltre Questo significa disporre di tecnici con un al firmware e ai software applicativi, siano profilo ‘più basso’ per effettuare gli inter- proprio i nuovi software industriali di utilità venti in campo, ovvero mantenere ‘la cono- che permettono di offrire scenari mai ipo- scen presso il costruttore della macchina scenza’ rima. D’altra parte l’affermazione tizzati prima. el e affidarsi a elettricisti o meccanici generici Industria 4.0’ ha alla base una forte vadi ‘Industria pr per gli interventi presso il sito produttivo. lenza software. Parlare di M2M e Internet of approcc si potranno otGrazie a questo approccio fatto di ‘vedere’ direttamente la macchina Thingss non sarebbe neppure ipotizza ipotizzabile ec tenere notevoli vantaggi economici, con sotto esame. Coscienti del fatto che siamo se non ci fosse un substrato software softwa che la possibilità di intervenire in modo più solo agli inizi di ‘un nuovo racconto’, guar- permettesse di sviluppare interazioni interazi i fra sul conotempestivo e potendo contare sulle diamo con sempre maggiore interesse e le macchine o più in generale fra le ‘co ose’. ‘cose’. scenze e competenze necessarie per risol- curiosità a come il software potrà incidere A que partico olarquesto proposito ci sembra particolar- graz al vere al meglio qualsiasi problema grazie nella nostra vita professionale e privata. SSII AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 87 SSISI in copertina Tiziano Lotti Il software per la ‘Open Automation’ Asem accelera il processo di sviluppo e ampliamento della propria proposta di soluzioni di HMI, controllo e teleassistenza e si conferma protagonista nel mercato dell’automazione industriale La componente software ha assunto un ruolo di primaria importanza nell’evoluzione delle strategie di Asem e ha contribuito in maniera rilevante ai risultati del 2013, nel quale l’azienda ha nuovamente registrato una dinamica migliore rispetto alla media del settore con una crescita dei ricavi del 10% rispetto al + 2% registrato nel 2012. I rilevanti e costanti investimenti in ricerca e sviluppo hanno permesso alla società negli ultimi anni di proporsi al mer- Le funzionalità della piattaforma software PHMI 4 PHMI4 • Piena compatibilità con le versioni precedenti; • Conversione automatica degli oggetti nei nuovi formati grafici; • Progetti multi-piattaforma: lo stesso progetto può essere impiegato indifferentemente su piattaforme ARM o X86 e su Runtime Win CE o Win 32/64; • Riconoscimento della gesture “swipe”. • Controllo remoto dei progetti su “Premium HMI Mobile”, App gratuita disponibile per device iOS e Android; • Supporto multiprotocollo con funzionalità gateway. PHMI Studio 2014 • Unico ambiente di sviluppo per tutte le piattaforme (ARM o X86 e Win CE o Win 32/64); • Programmazione orientata agli oggetti con completa personalizzazione dell’ambiente di lavoro. • Wizard per la creazione in pochi passi dei progetti • Organizzazione del progetto con albero risorse gerarchico • Programmazione a livelli • Importazione delle variabili direttamente dal software di programmazione dei PLC senza necessità di riscriverle nel sofL’architettura della piattaforma software Premium HMI 4 tware di HMI; 88 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA • Utility per l’esportazione e importazione di variabili, lingue, allarmi e storici in formato CSV. Strumenti di debug • Simulatore integrato per il debug del progetto senza il trasferimento sul target, il simulatore permette anche la comunicazione con i PLC; • Possibilità di debug remoto e aggiornamento del progetto durante l’esecuzione; • Possibilità di lettura dell’intero progetto dal dispositivo HMI, apertura con protezione password, modifica e nuovo trasferimento al dispositivo con possibilità di mantenere sul target versioni multiple • In caso di progetto multilingua, controllo/ verifica delle stringhe di testo non tradotte; • Verifica e segnalazione di variabili non utilizzate nel progetto (Cross Reference). Interfaccia grafica • Grafica vettoriale basata su standard XAML; • Nuovo e potente motore di rendering grafico a 16 milioni di colori; • Gestione degli effetti di trasparenza e sfumatura; SSI in copertina cato non solo come produttore di PC Industriali, ma come stesso si è modificata anche la domanda ora caratterizzata una delle poche aziende italiane specializzate nella pro- da richieste sempre più aggressive in termini di prezzo, di gettazione e produzione di sistemi integrati per l’HMI, il personalizzazione e di riduzione dei tempi di consegna. controllo e la teleassistenza. L’azienda ha L’integrazione delle Information & Comsaputo anticipare le esigenze del mercato munication Technologies nei macchinari in costante evoluzione, nella convinzione è ormai una necessità funzionale e non che i costruttori di macchine automatiè più pensabile produrre macchine autoche, storicamente conservatori, debbano matiche non integrabili in reti informatiabbandonare il ‘fai da te’ o le tecnologie che più ampie e complesse nelle quali sia proprietarie, acquistare infrastrutture tecpossibile condividere dati e informazioni. nologiche ‘open & standard’ integrate con Il completo dominio delle piattaforme strumenti di sviluppo software flessibili tecnologiche X86 (PC) e ARM, gli investie facili da usare, e concentrarsi sull’evomenti nello sviluppo delle piattaforme di luzione delle tecnologie distintive delle HMI, Premium HMI, di teleassistenza, Ubilavorazioni dei propri macchinari e sul quity, e l’accordo con la tedesca 3S Smart software applicativo. Il processo di gloSoftware Solutions GmbH per il SoftPLC balizzazione dei mercati e la pesante crisi CoDeSys sono state determinanti nel proMaurizio Fumagalli, software & solutions manager economica del biennio 2008/2009 hanno cesso di accreditamento di Asem quale obbligato i costruttori di macchine autosocietà specializzata nella vendita di solumatiche a ridurre i costi e recuperare efficienza con pro- zioni integrate con software e strumenti per lo sviluppo cessi di ristrutturazione che hanno indebolito anche gli dello stesso. L’ottima accoglienza nel mercato e i buoni organici dedicati all’attività di ricerca e sviluppo. Al tempo risultati conseguiti anche nel 2013 dimostrano che Asem • Possibilità di integrazione di codice VBA negli oggetti grafici per la loro animazione; • Definizione di simboli e oggetti personalizzati con possibilità di collegamento diretto a strutture dati • Supporto «alias» ed ereditarietà dei simboli con definizione di simboli pubblici e propagazione automatica delle modifiche da oggetto padre agli oggetti figlio • Ridimensionamento grafico automatico del progetto a fronte di dispositivi con risoluzioni grafiche diverse. Apertura e flessibilità • Web server integrato per la pubblicazione del progetto HMI; • Invio SMS/e-mail in caso di allarme; Progetti multilingua con supporto completo e illimitato delle lingue; • Supporto completo dei font Windows anche di tipo Unicode; • Collegamento in rete Ethernet degli HMI con architettura Client / Server multilivello; • Linguaggio VBA integrato con editor IntelliSence, strumenti di debug e supporto multithreading • Integrazione di componenti software OCX, ActiveX, DLL. Tracciabilità e storicizzazione dati • Visualizzazione dei trend sia real time che storici; • Visualizzazione dei valori storici in formato tabellare o grafico; • Gestione dell’archiviazione dati su database relazionale (MS SQL Server, Oracle, MySQL, MS Access, SQL, ecc.) • Supporto nativo a Microsoft Visual Source Safe, strumento che consente la gestione e l’accesso ai progetti in rete, tipica dei team di sviluppo, per garantire sicurezza, multiutenza, tracciabilità delle modifiche, mantenimento e recupero delle versioni di progetto • Tracciabilità delle modifiche alle variabili con memorizzazione del vecchio e del nuovo valore e di chi ha effettuato la modifica; • Gestione completa ricette con archiviazione dati su database ed esportazione. Statistica degli allarmi • Disponibilità informazioni statistiche relative agli allarmi per visualizzazione o stampa; • Possibilità di visualizzare le statistiche direttamente nella finestra allarmi; • Stampa mediante 4 report predefiniti (frequenza, durata, data, soglia) o tramite report completamente personalizzabili. Driver di comunicazione • Driver di comunicazione per i PLC più diffusi sul mercato (anche OPC client): Siemens, Rockwell, Mitsubishi, Omron, SAIA, Lonworks, Beckhoff, B&R, etc. Report di stampa • Report integrati nell’ambiente di sviluppo, multilingua ed estremamente semplici nella realizzazione; • Completa personalizzazione della pagina di stampa con variabili e oggetti grafici, come trend, e tabellari come gli storici • Stampa di variabili presenti in datalogger sia su database che CSV; • Stampa su file, su stampante o creazione di file PDF anche su sistemi Windows CE. Sicurezza e normative • Protezione del progetto e dei dati di progetto con password e cifratura con chiave a 128 bit; • Supporto della normativa CFR21 Part 11; • Sofisticata gestione delle password e degli utenti per permettere visualizzazioni e autorizzazioni diverse a seconda dell’utente attivo. AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 89 SSISI in copertina ha saputo interpretare correttamente le esigenze del mercato e che i costruttori di macchine automatiche e automazione riconoscono nella società un partner specializzato, competente e flessibile, in grado di accompagnarli verso la ‘Open Automation’. Premium HMI4, la piattaforma per la visualizzazione Recentemente è stata rilasciata ufficialmente la piattaforma Premium Panel PAC LP30/31 - L’integrazione di HMI, Soft PLC e teleassistenza HMI 4 che, garantendo la totale compatibilità dei progetti realizzati con Premium HMI 3, ha introdotto un camente avanzate tipiche dei dispositivi mobile di ultima nuovo e potente motore di rendering grafico che supporta generazione. Oltre al supporto dell’accelerazione grafica le ultime tecnologie di visualizzazione Microsoft Xaml che hardware, PHMI4 prevede il supporto di 16 milioni di coconsentono la realizzazione di interfacce di HMI tecnologi- lori per un’ottimale visualizzazione grafica e dei font e una Asem Ubiquity, l’accesso remoto ai PLC e ai dispositivi di automazione non è mai stato così facile Ubiquity è l’innovativa piattaforma software di Asem per la teleassistenza e il telecontrollo. Pensata per i costruttori di macchine, la soluzione permette di accedere ai sistemi remoti di supervisione e controllo (basati su WIN 32/64 e WIN CE) e ai dispositivi di automazione (PLC, drive, ecc.) connessi alla sottorete Ethernet e seriale dell’IPC/pannello operatore/controllore, attraverso una VPN basata su tecnologia proprietaria equivalente ad una connessione via cavo ai macchinari e impianti installati in tutto il mondo. La piattaforma Ubiquity è composta dal software di gestione ‘Control Center’, dall’infrastruttura server e da diverse versioni di runtime. Il Control Center viene installato ed Schema di collegamento remoto con Ubiquity: accesso via VPN ai dipositivi ethernet e seriali connessi alla rete di automazione 90 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA SSI in copertina migliore gestione delle sfumature e degli effetti di traspa- zioni disponibili sul mercato mondiale che permetterà di renza. PHMI4 prevede anche una ricca libreria di oggetti progettare l’interfaccia grafica con oggetti Microsoft Xaml grafici particolarmente curati dal punto di vista estetico ed in ambiente Win CE. Da segnalare anche l’arricchimento ergonomico che consentono lo sviluppo di progetti di in- della piattaforma con la disponibilità di nuovi driver (proterfaccia utente senza precedenti. La nuova libreria di og- tocolli) di comunicazione, normalmente non disponibili getti grafici Xaml, disponibile per i sistemi sui pannelli operatore alternativi a quelli del operativi Win CE e Win 32/64, si affianca produttore del PLC e/o dell’inverter, quali a quella esistente mantenendo la piena Siemens Simotion, Siemens S7-1200/1500, compatibilità, tanto che l’utente, con un Omron serie NJ e KEB DIN66109II. semplice click del mouse nell’ambiente di Tutti questi driver di comunicazione implesviluppo, può convertire i progetti esistenti mentano l’importazione della definizione utilizzando i nuovi oggetti grafi ci senza delle variabili dai rispettivi software di proapportare alcuna modifica, mantenendo grammazione per minimizzare errori e pereventuali script associati agli oggetti grafici dite di tempo. stessi o variabili collegate a proprietà che Con Premium HMI 4 è stata rilasciata anche cambiano dinamicamente il valore. una nuova versione del driver Siemens MPI Le caratteristiche descritte rendono PHMI4 che permette di usare l’HMI come gateway una piattaforma di HMI unica nel contesto per raggiungere il PLC. Infatti è possibile Alberto Riccio, software architect competitivo e particolarmente interessante comunicare in Ethernet con gli HMI Asem perché consente l’aggiornamento dell’esteper programmare il PLC collegato in MPI. tica e dell’ergonomia di progetti già realizzati senza inve- La funzionalità gateway è disponibile anche con Ubiquity stimenti in nuovi sviluppi e senza la necessità di ulteriori permettendo di configurare e monitorare il PLC anche da test dell’applicazione. remoto. L’ulteriore novità assoluta è rappresentata dal fatto che la piattaforma Premium HMI 4 sarà una delle poche solu- Premium HMI Mobile, la visualizzazione da smartphone e tablet eseguito sul PC di teleassistenza e le funzionalità previste consentono, la gestione del dominio, degli utenti e i loro privilegi e la gestione delle connessioni con i dispositivi remoti. Il ‘Dominio Ubiquity’ è l’account cliente necessario per l’utilizzo dell’infrastruttura e dei servizi della piattaforma. Il runtime è la componente software che viene installata ed eseguita sull’IPC/pannello operatore/controllore remoto che supervisiona o controlla l’automazione, non necessita di alcun hardware aggiuntivo, di alcuna configurazione di rete e utilizza il collegamento Internet esistente. La comunicazione tra i due componenti software è garantita da un’infrastruttura server sviluppata e manutenuta da Asem, che utilizza le migliori e più moderne tecniche di sicurezza per lo scambio delle informazioni quali SSL/TLS, crittografia a chiave pubblica, infrastrutture server sicure, fault tolerant e ridondanti, a garanzia della riservatezza e congruità dei dati scambiati. La componente runtime è disponibile nelle versioni Basic e PRO per sistemi operativi WIN CE e WIN 32/64. La versione Basic consente la connessione all’IPC/pannello operatore/controllore remoto con funzionalità di remote-desktop, task manager, file manager e chat con l’operatore remoto. La versione PRO consente anche la possibilità di accedere ai dispositivi di automazione (PLC, drive, ecc.) connessi alla sottorete Ethernet o seriale dell’IPC/pannello operatore/controllore remoto. L’evoluzione delle soluzioni e delle tecnologie dei device ‘mobile’ consumer in uso in ogni momento della vita quotidiana sta influenzando anche l’evoluzione dei prodotti e le soluzioni per la Factory Automation. Premium HMI Mobile è una app per i tablet e smartphone iOS e Android, scaricabile gratuitamente dai rispettivi store, che offre la possibilità di visualizzare e interagire con i progetti Premium HMI dando accesso diretto e immediato, in rete locale wi-fi, a tutte le schermate dell’interfaccia utente in esecuzione sul terminale operatore. Con Premium HMI Mobile è possibile garantire una continua supervisione e un controllo più efficace e flessibile dei macchinari installati in un insediamento produttivo direttamente dal factory floor. La nativa predisposizione del runtime di Premium HMI per la connessione remota di interfacce web rende la gestione dei progetti su PHMI Mobile indipendente rispetto all’utente locale, che può continuare ad utilizzare normalmente lo specifico HMI di ogni macchinario. Premium HMI Mobile garantisce anche il massimo livello di sicurezza ed affidabilità, con una gestione di utenti e password completa e robusta. Ubiquity, la piattaforma per la teleassistenza Ubiquity è l’innovativa piattaforma software per la teleassistenza che permette di intervenire su un sistema remoto come se questo fosse nella propria sede, con il vantaggio di avere a disposizione tutte le competenze aziendali per la AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 91 SSI in copertina soluzione dei problemi riscontrati, annullando le distanze, eliminando le trasferte on-site e abbassando drasticamente i costi di assistenza post vendita. L’utilizzo della soluzione è particolarmente utile nelle fasi di installazione e messa in funzione dei macchinari, per apportare modifi- Ubiquity 3 della quale sinteticamente evidenziamo, fra le tante, le seguenti principali novità: Nuova interfaccia utente: la componente Control Center presenta un’interfaccia utente con una veste grafica completamente rinnovata e basata sugli standard ‘Modern UI’ di ispirazione Microsoft. Il nuovo design conferisce ulteriori funzioni e viste, come la nuova visualizzazione tabellare che permette l’utilizzo della funzione ‘Search’ e la segnalazione della qualità della connessione Internet sia dal lato Control Center che dal lato dispositivo remoto che esegue Ubiquity Runtime. Firewall Integrato: Ubiquity 3 dispone di un firewall integrato che supporta anche protocolli di tipo diverso dall’IP e che permette il controllo totale del traffico dei pacchetti in transito sulla VPN proprietaria, ottimizzata per rendere la connessione con il dispositivo remoto di fatto equivalente a una connessione tramite switch Ethernet virtuale. La totale trasparenza rispetto a qualsiasi tipo di messaggio può essere controllata e opportunamente dosata introducendo policy di Firewall che selezionano protocolli e Ubiquity Router RK10 ed RM 11 - Soluzioni hardware e software per la teleassistenza e il monitoraggio remoto che e aggiornamenti al software applicativo e nel debug remoto di PLC o altri dispositivi di automazione. Ubiquity è una soluzione semplice e immediata, la cui installazione non richiede competenze IT per la configurazione delle reti e dei vari firewall, e il cui utilizzo è facilitato da un’interfaccia user-friendly che permette di accedere ai sistemi remoti (PLC, inverter, drive, ecc.), attraverso una VPN ottimizzata per le comunicazioni industriali. L’innovativa piattaforma Ubiquity rappresenta senza alcun dubbio una soluzione Pannelli Operatore HMI25 da 4,3” - Integrano le piattaforme software Premium di successo con la quale Asem sta valo- HMI 4 e Ubiquity rizzando gli investimenti degli ultimi anni e che ha permesso all’azienda di accreditarsi definitiva- indirizzi. Tramite il firewall è possibile imporre regole sui mente, dopo il successo riscontrato con la piattaforma singoli datagram Ethernet in base a protocolli o indirizzi Premium HMI, anche come produttore di software. di destinazione. Profilatura e controllo accessi: Ubiquity L’unicità della piattaforma ha rappresentato e rappresenta 3 permette la creazione di un numero illimitato di utenti, la testa di ponte per iniziare la collaborazione con nuovi gruppi di utenti, gruppi di dispositivi, ognuno con diffeclienti che attualmente operano in stretta e globale colla- renti regole di accesso. borazione con i maggiori competitor internazionali, oltre Le autorizzazioni possono essere configurate abilitando a rappresentare un valore aggiunto per tutti i sistemi di e filtrando l’accesso di ogni utente ai singoli dispositivi HMI e controllo dell’azienda. Anche nel corso del 2013 il co- remoti. Gli utenti possono implementare la propria strutstante confronto con i clienti e la disponibilità a recepire le tura organizzativa (composta da utenti, amministratori, loro esigenze hanno permesso di arricchire ed evolvere la power-user, terze parti coinvolte, utenti limitati, ecc.) per piattaforma dal punto di vista ergonomico, funzionale e di raggiungere in modo flessibile e controllato tutti gli imgaranzia agli standard di sicurezza per le comunicazioni su pianti in tutto il mondo. L’accesso ai dispositivi remoti è Internet. Recentemente è stata infatti rilasciata la versione adeguatamente protetto e riservato al personale abilitato. 92 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA SSI in copertina L’infrastruttura server di Ubiquity sibile installare il runtime di Ubiquity, come ad esempio Con l’obiettivo di fornire un servizio di eccellenza, l’infra- macchinari gestiti esclusivamente da PLC o dove l’IPC o il struttura server di Ubiquity nel 2013 è stata ampliata e ora pannello operatore hanno un sistema operativo diverso da dispone di sei server dislocati in altrettante farm distribu- Win 32/64 e Win CE, o in ogni caso dove non sia disponibile ite geograficamente in tutto il mondo: due farm in Europa la connessione Internet. (Monaco ed Amsterdam), due sono negli Stati Uniti (costa L’RK10 è un sistema basato sul processore ARM Cortex A8 est e costa ovest) e due in Asia (Singapore ed Hong Kong). e prevede una rete Ethernet 10/100 Mbps WAN per la conIl dimensionamento dell’intera infrastruttura in termini di nessione internet, una rete Ethernet 100 Mbps LAN per la banda passante è tale da garantire per ciascun dominio un connessione ai dispositivi di automazione, un’interfaccia numero illimitato di sessioni di assistenza seriale RS 232/422/485/MPI optoisolata e contemporanee, le massime prestazioni in una porta USB 2.0. Sul sistema sono inoltre qualsiasi parte del mondo si trovi il disposidisponibili un input digitale a 24 Vc.c. per la tivo da raggiungere senza limiti di quantità chiave di sicurezza che attiva il router anche e di traffico. In automatico l’infrastruttura a distanza, un input digitale a 24 Vc.c. per di Ubiquity seleziona e utilizza il server che la funzione di reset a distanza, un’uscita a in quel momento può garantire le migliori relay che permette di remotare la segnalaprestazioni senza necessità di configurare il zione ‘Ubiquity RK abilitato alla connessione server stesso e/o selezionare i dispositivi a WAN’ e un’uscita a relay che permette di recui connettersi. motare la segnalazione di ‘servizio di teleassistenza in corso’. Simone Mori, software I prestigiosi premi assegnati alla Dal mese di aprile è in consegna anche l’Uproduct manager biquity RK11 che ha le stesse caratteristiche piattaforma Ubiquity La piattaforma Ubiquity nel 2012, in collabodi base dell’RK10 e in più integra il modem razione con Breton S.p.A., costruttore di centri di lavoro a 2G/3G/3G+ e il quadriband Edge/Hspa compatibile con le controllo numerico ad alta velocità e macchine e impianti reti internazionali dei cellulari. per lavorazioni industriali, ha conquistato il ‘Windows Em- A breve saranno inoltre rilasciati i router RM10 e RM11 con bedded Intelligent Systems Partner Excellence Award’ nella i quali, grazie all’integrazione anche della piattaforma Precategoria Global Manufacturing, con cui Microsoft premia mium HMI, è possibile monitorare a distanza device utilizogni anno i partner che si sono particolarmente distinti zati negli impianti di automazione e raccogliere e gestire con l’offerta al mercato di soluzioni intelligenti e creative dati dagli stessi. che risolvono specifici problemi ai propri clienti. Lo scorso dicembre, al Mercedes-Benz Center di Milano, la LP30 – LP31, l’integrazione di HMI, SoftPLC e piattaforma Ubiquity ha conquistato il premio come mi- teleassistenza glior progetto partecipante all’Automazione Industriale Recentemente Asem ha rilasciato le famiglie Panel PAC Award 2013, ancora con la case study Asem Ubiquity per LP30 ed LP31, basate su processori ARM Cortex A8, siBreton S.p.A. Secondo il parere della giuria, visti i risultati stema operativo WEC7 e disponibili con i formati di LCD ottenuti da Breton con un risparmi in un anno di 400.000 4/3 e 16/9 da 5,7” a 15,6”. Il consolidato e diffuso SoftPLC Euro sulle spese di trasferta e un risparmio sui costi del CoDeSys (versione 3.5), della società tedesca 3S Smart servizio post vendita superiore al 30% il progetto rappre- Software Solutions GmbH, garantisce l’esecuzione detersenta un ottimo esempio delle possibilità di applicazione ministica della logica di controllo e la gestione di I/O remoti e dei vantaggi offerti dal controllo remoto. su fieldbus master Ethercat, Modbus TCP/IP, Modbus RTU La giuria, al di là delle caratteristiche oggettive di Ubiquity, e Canopen (LP31). Gli LP30 ed LP31 consentono anche l’eha voluto mettere in risalto il fatto che un’azienda italiana secuzione contemporanea del software di visualizzazione abbia avuto l’idea e la capacità di realizzare una soluzione Premium HMI e del software per la teleassistenza Ubiquity innovativa e unica per un mercato competitivo popolato e rappresentano la nuova frontiera dei sistemi ‘Ready to da molte multinazionali. Automation’, con un rapporto prezzo/prestazioni estremamente competitivo. Ubiquity Router, le soluzioni hw + sw per la Asem è la prima azienda al mondo a proporre al mercato sistemi che con una sola CPU (Central Process Unit) moteleassistenza e il telecontrollo Per ampliare l’offerta nell’ambito delle soluzioni per la te- nocore ARM Cortex gestiscono contemporaneamente le leassistenza, nel primo semestre 2013, è stato rilasciato funzioni di SoftPLC, visualizzazione e teleassistenza. l’Ubiquity router RK10, la soluzione hw + sw che permette di portare il servizio anche su impianti dove non è posAsem AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 93 SSI SSI in tempo reale DALLA PARTNERSHIP TECNOLOGICA CON MODELON NASCE UNA NUOVA LIBRERIA DI COMPONENTI Libreria idraulica avanzata per MapleSim Maplesoft ha presentato la libreria di componenti, MapleSim Hydraulics Library di Modelon, risultato di una partnership tecnologica con Modelon, azienda che sviluppa librerie Modelica di alta qualità. Con la MapleSim Hydraulics Library di Modelon è possibile incorporare senza soluzione di continuità componenti idraulici testati a livello industriale, mantenendo, allo stesso tempo, i vantaggi della modellazione, dell’analisi e della simulazione offerti da MapleSim. MapleSim offre un approccio moderno alla modellazione e simulazione fisica, riducendo nettamente i tempi di sviluppo e analisi dei modelli, oltre a produrre simulazioni veloci e ad alta fedeltà. MapleSim consente di eseguire la modellazione a livello di sistema, permettendo di combinare i sottosistemi idraulici con altri domini e analizzarne le interazioni. La MapleSim Hydraulics Library di Modelon include oltre 150 componenti per la modellazione di pompe, motori, cilindri, strozzature, valvole, tubature idrauliche, volumi concentrati e sensori. La libreria consente di produrre modelli ad altissima fedeltà, tenendo conto degli effetti di comprimibilità dell’olio e di cavitazione, fornendo una visione estremamente accurata della dinamica di sistema. “I sistemi idraulici sono notoriamente difficili da modellare con elevata precisione, ma è molto importante capirne il comportamento a livello di sistema” afferma Laurent Bernardin, vicepresidente esecutivo e capo scienziato di Maplesoft. “Ora, grazie alla nostra partnership con Modelon, i clienti possono trarre immediati vantaggi dalla grande competenza ed esperienza confluita nella Modelon Hydraulics Library dall’interno dell’ambiente MapleSim, in modo da soddisfare e superare i loro requisiti a livello di sistema”. “Modelon si impegna a offrire librerie eccellenti all’intera comunità Modelica e noi siamo entusiasti di portare la nostra ormai consolidata Hydraulics Library ai clienti MapleSim” afferma Hubertus Tummescheit, amministratore delegato di Modelon. “L’uscita della MapleSim Hydraulics Library di Modelon dimostra la potenza della piattaforma standard Modelica per la comunità dell’ingegneria di sistema”. www.maplesoft.com www.modelon.com PTC acquisisce ThingWorx PTC ha annunciato l’acquisizione di ThingWorx, creatore di una pluripremiata piattaforma di sviluppo ed esecuzione di applicazioni con tecnologia Internet of Things (IoT). La cifra concordata si aggira intorno ai 112 milioni di dollari, con un possibile earn out di altri 18 milioni. L’acquisizione di ThingWorx colloca PTC direttamente tra i protagonisti di questo mercato emergente e consente all’azienda di rafforzare la propria strategia di assistenza ai produttori alla ricerca di un vantaggio competitivo nella creazione e nel supporto di prodotti intelligenti e connessi. In seno a PTC, ThingWorx continuerà a fornire soluzioni basate sull’IoT ai propri clienti dei più disparati settori–telecomunicazioni, utility, dispositivi medicali, agricoltura e trasporti – gettando altresì le basi per una rete di nuovi fornitori di questa tecnologia. www.ptc.com IHC Merwede adotta il software PLM di Siemens IHC Merwede, fornitore di attrezzature per attività di carotaggio ed estrazione nonché di navi e attrezzature innovative per il settore offshore, ha scelto la suite integrata di soluzioni software per la gestione del ciclo di vita dei prodotti (PLM) di Siemens per standardizzare tutti i processi globali per lo sviluppo dei prodotti e la gestione dei dati. Il contratto con IHC Merwede comprende licenze di diverse soluzioni di Siemens PLM Software. L’azienda utilizzerà il software NX come principale soluzione di progettazione 3D, produzione e analisi assistita da computer (CAD/CAM/CAE) e il software Solid Edge, compatibile con NX, per specifiche attività di progettazione e ingegneria. In questo modo i costi verranno abbassati e i processi migliorati, riducendo drasticamente il numero di sistemi CAD in uso in IHC e realizzando modelli 3D che si integrano pienamente con i sistemi aziendali di gestione dei dati (PDM) ed ERP. Teamcenter di Siemens fungerà da unico sistema PDM, mettendo a disposizione una fonte unificata in grado di gestire l’enorme quantità di dati di prodotto associati alle complesse e sofisticate configurazioni delle navi di IHC Merwede. www.plm.automation.siemens.com 94 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA in tempo reale Cloud storage private o SaaS? Il 63% delle aziende preferisce soluzioni cloud storage private rispetto a prodotti pubblici, come Dropbox: questo è l’interessante risultato della nuova indagine commissionata da Ctera Networks. I dati emersi dall’analisi sono pubblicati nell’Enterprise Cloud Storage Report 2014 di Ctera, un sondaggio condotto all’inizio del 2014 su 200 professionisti IT dalla società di ricerche indipendente Research Now. Il report esamina lo stato dell’utilizzo del cloud storage nelle aziende e le misure intraprese dai dipartimenti IT per migliorare la sicurezza dei sistemi cloud storage all’interno dei rispettivi ambienti. “Le aziende stanno cercando soluzioni per sfruttare i vantaggi offerti dal cloud storage senza però dover perdere il controllo dei loro dati. Il mercato è pieno di proposte SaaS, ma le soluzioni capaci di scalare su cloud ibridi e privati sono molto poche” ha dichiarato Donato Antonangeli, regional director Italy di Ctera. “Questa ricerca indipendente conferma” ha continuato Antonangeli “quel che sentiamo dire dai nostri clienti: vi è una netta preferenza nei confronti di una piattaforma che possa essere gestita e adoperata con l’infrastruttura preferita, con una sicurezza di livello enterprise e con un’esperienza utente coinvolgente”. www.ctera.com Per lavorare con metodo Uno dei momenti più critici nella gestione di un’attività, soprattutto quando questa rappresenta una nuova opportunità di business, è gestire i rapporti con i clienti, dal contatto iniziale alla vendita, passando per la trattativa commerciale e la relativa fornitura, con la garanzia di poter dare in ogni momento risposte adeguate sulla situazione del cliente e, in seconda battuta, di non perdere il ‘filo’ del discorso con il cliente acquisito. e/ready Contatti è un software semplice e immediato per gestire i rapporti con i clienti, condividendo tutte le informazioni secondo la logica del CRM (Customer Relationship Management). Si basa sull’esperienza maturata negli anni da ESA Software e 24 ORE Software. www.esasoftware.com/prodotti/e-ready Cloud: come possono le aziende adeguarsi a questo nuovo scenario? L’OPINIONE DI KLAUS GHERI, VICE PRESIDENT NETWORK SECURITY DI BARRACUDA NETWORKS Il cloud è ormai una realtà che non può essere ignorata e che continuerà a prevalere. A conferma di ciò, in particolare, incidono i fattori macroeconomici quali l’efficientamento dei costi e la necessità di migliorare le performance. I benefici che la nuvola può portare a livello di infrastrutture e scalabilità non sono gli stessi che le aziende possono costruirsi da sole mantenendo gli stessi standard di prezzo e qualità. In questo contesto, la protezione dei dati e i dubbi sulla sicurezza sono sfide a cui si dovrà necessariamente trovare delle risposte. Dobbiamo abbandonare l’idea delle reti isolate. Le reti WAN o LAN non sono più protette da chiari perimetri fisici, mentre le strutture diffuse o distribuite stanno diventando la norma. Tuttavia, non importa quanto siano promettenti o positive le nuove possibilità offerte dal cloud alle aziende, ciò non vuol dire che i decisori possano semplicemente sedersi e rilassarsi. Nuovi compiti critici per il business li attendono: devono garantire l’accesso dall’esterno ai servizi cloud e dall’interno all’infrastruttura cloud. In primo luogo bisogna considerare la qualità del servizio, che è stata controllata utilizzando il bilanciamento del carico tra sistemi virtuali di background. Quando sorgono picchi di carico, questi devono essere distribuiti in modo intelligente attraverso le risorse cloud disponibili. Ciò sarà sempre più importante man mano che la nuvola diventerà più globale e de-localizzata. La rete stessa dell’architettura cloud sarà coinvolta: i provider di servizi non possono sollevare i loro clienti di questo ‘onere’ poiché possono dirigere solo i flussi di dati a livello macro. Tocca al cliente essere proattivo in fatto di gestione intelligente del traffico, vale a dire una gestione capace di analizzare e stabilire le priorità sul fronte delle applicazioni, determinando quali query siano importanti e critiche a livello di tempistiche. In secondo luogo, se consideriamo la sicurezza nell’accedere alle risorse cloud, l’azienda dovrà rivalutare la questione delle prestazioni a prova di guasto. Quanto sono critici i momenti di indisponibilità della rete? Quando le soluzioni basate su cloud come Windows 365 sono implementate all’interno dell’azienda? Come ci si può assicurare che un guasto della linea dati non porterà a una catastrofe? La maggior parte dei provider di linea non fornisce alcun risarcimento. Non è sempre facile rispondere alle emergenze anche nel caso di aziende in cui le singole sedi sono collegate. La spesa associata a linee altamente disponibili è spesso sproporzionata per le loro connessioni cloud. I dipartimenti IT rispondono a queste sfide combinando diversi collegamenti ridondanti, ma tecnicamente indipendenti di qualità inferiore. Queste linee dovrebbero essere monitorate e il traffico dati dovrebbe essere gestito in modo intelligente a seconda dell’utilizzatore della tipologia e della disponibilità della banda. Le regole devono arrivare da un esperto IT che ha approfondito il tema nel dettaglio. La sfida di fornire e gestire l’accesso ai servizi cloud da entrambe le direzioni, dall’esterno e dall’interno, influenzerà in modo significativo il ruolo del professionista IT nelle aziende del futuro. www.barracuda.com AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 95 Foto tratta da http://www.sxc.hu/ SSI SSI intervista Manifatturiero: com’è cambiato! Tecnest, azienda che fornisce soluzioni informatiche e organizzative dal 1987, racconta come è cambiata la piccola e media impresa italiana con l’informatica: non più una scelta ma l’unico modo per competere Lù del Frate Schermi touch screen, sofisticate tecnologie digitali, centri di controllo intelligenti e software che consentono di pianificare e monitorare la produzione da qualsiasi parte del mondo. Entrare oggi in una fabbrica è un’esperienza molto più futuristica rispetto a qualche anno fa: la meccanica ha lasciato il posto all’elettronica, integrata con l’informatica, modificando lo scenario. Un cambiamento che non è solo esteriore, ma ben più profondo: “Le piccole e medie aziende, che costituiscono l’asse portante dell’economia italiana, sono sempre più proiettate verso l’estero, si affidano molto di più all’outsourcing e hanno la necessità di ottimizzare al massimo tempi e costi, senza potersi più permettere sbavature”. Parola di Tecnest, azienda che conta 50 dipendenti distribuiti tra le sedi di Udine e Milano, fondata nel 1987 e specializzata nella fornitura di soluzioni informatiche e organizzative per la pianificazione, il controllo e la gestione dei processi di produzione e della supply chain. In questi 27 anni, Tecnest ha visto il mondo produttivo cambiare radicalmente e trasformarsi: “Una volta esistevano le fabbriche ‘monolitiche’, in cui si faceva quasi tutto internamente” afferma Fabio Pettarin, uno dei soci fondatori e presidente di Tecnest. “Oggi la situazione è diventata più complessa, le piccole e medie aziende sono inserite in una catena più articolata: ogni nuovo ordine che arriva deve essere gestito tenendo conto dei fornitori che intervengono sempre di più a monte, a valle e nel corso del processo produttivo, occupandosi non solo dell’approvvigionamento delle materie prime, ma anche di specifiche lavorazioni o dello stoccaggio in magazzino e della logistica”. L’obiettivo è sempre servire il cliente finale al meglio e al minor costo possibile per il sistema, ma il modo per riuscirci, in questi ultimi anni, è radicalmente cambiato: “Oggi l’informatica nel settore manifatturiero non è più una scelta, ma un obbligo” prosegue Pettarin. “È uno strumento di business essenziale che non è più possibile trascurare, pena l’esclu96 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA sione dal gioco. La competitività è sempre più agguerrita, e non riguarda solo la varietà dell’offerta, ma anche la tempistica, la puntualità e la frequenza di consegna. Inoltre la supply chain si è estesa anche all’estero, sia in termini di approvvigionamento e distribuzione, Fabio Pettarin, sia di sedi produttive delocauno dei soci fondatori e presidente di Tecnest lizzate. Tutto questo, unito alla crescente incertezza che coinvolge sia la domanda di mercato sia la fornitura, rende più difficile pianificare le attività e richiede investimenti sul piano dell’informatizzazione”. Per competere sul mercato è necessario un approccio sistemico nella gestione del flusso di informazioni, materiali e processi, tenendo conto della complessità data dall’intervento di numerosi fornitori e terzisti e dalla presenza di stabilimenti multipli in Italia e all’estero. Attraverso la sincronizzazione di tutti i nodi che costituiscono la supply chain si ottengono risultati positivi concreti: “Con una gestione unica di tutte le fasi è possibile prevedere in anticipo i processi, con risultati tangibili: l’affidabilità nelle date di consegna aumenta fino al 40%, l’efficienza di produzione cresce del 20%, mentre la percentuale di scarti e prodotti non conformi scende significativamente. I tempi decisionali a livello manageriale diminuiscono fino al 60%” dichiara il presidente di Tecnest. “Il nostro lavoro consiste non solo nel fornire un software ‘preconfezionato’, ma anche consulenza e progetto. Accompagniamo per mano il cliente nella trasformazione, proponiamo soluzioni che si possono affiancare e integrare a quelle già esistenti e a cui magari l’azienda non è risposta a rinunciare. Il tutto senza stop alla produzione”. Tecnest - www.tecnest.it InTouch 2014 Faster Design. Higher Performance Con InTouch 2014 inizia la rivoluzione dell’HMI: tanti nuovi strumenti per sviluppare le tue applicazioni molto più velocemente, un nuovo approccio per costruire un’interfaccia grafica efficace e intuitiva per gli operatori, nuove funzionalità per condividere le informazioni e migliorare la gestione degli impianti. Tutto con l’affidabilità di sempre. Scopri tutte le novità su www.wonderware.it/InTouch2014 Stand G 026, Pad. 2 SSI esperienze Il lavoro di Artel con iFIX ha permesso di introdurre un sistema di supervisione su misura che è cresciuto e si è modificato nel tempo, seguendo le esigenze del processo in divenire negli impianti Novamont Francesca Tolimieri Novamont, con sede a Novara, è una realtà industriale che affonda le proprie radici nella scuola di Scienza dei Materiali Montedison e che nasce nel 1989 per realizzare il progetto ambizioso dell’integrazione tra chimica, ambiente e agricoltura. In particolare, la società ha come mission lo sviluppo di materiali e bio-chemicals attivando bioraffinerie nel territorio e fornendo soluzioni applicative che garantiscano lungo tutto il loro ciclo di vita un uso efficiente delle risorse, con vantaggi sociali, economici e ambientali di sistema. In anni di intensa attività di ricerca Novamont ha sviluppato e portato sul mercato una nuova famiglia di materiali a basso impatto, contraddistinti commercialmente dal nome Mater-Bi: bioplastiche a base di amidi vegetali aventi proprietà d’uso del tutto simili e talvolta migliori rispetto a quelle delle plastiche convenzionali e, allo stesso tempo, la possibilità di essere completamente biodegradabili e compostabili. Le bioplastiche Novamont vengono prodotte in un innovativo impianto ubicato all’interno del sito industriale ‘ex Polymer’ di Terni, dotato di tutte le caratteristiche necessarie per la produzione di questo tipo di materiali, che necessitano di un controllo stretto e di una elevata flessibilità. L’automazione dello stabilimento Novamont di Terni per la produzione di bioplastiche è stata realizzata nel 1996 da Artel, società partner di ServiTecno che progetta e fornisce sistemi di automazione e supervisione di macchine o impianti per processi industriali. Lo strumento utilizzato è stato Proficy HMI/Scada iFIX di GE Intelligent Platforms, distribuito in Italia dalla stessa ServiTecno. La collaborazione con Artel ha permesso di ottimizzare ulteriormente l’impianto Novamont (basato su sistemi quali regolatori temperature/pressioni ecc. di tipo stand alone) per meglio rispondere alle esigenze di tracciabilità del prodotto e di registrazione dei dati di processo per memorizzare informazioni quali temperature e pressioni relative al settaggio della macchina durante la produzione delle materie prime. In particolare, al fine di monitorare le diverse fasi del processo di realizzazione del prodotto, è stata modificata la parte di supervisione delle linee e sono stati adottati sistemi in 98 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA L’impianto è attualmente caratterizzato da quattro linee di polimerizzazione e sette linee compounding grado di memorizzare sia i dati di processo delle linee sia le ricette utilizzate per la realizzazione di materie prime. L’impianto oggi L’impianto è attualmente caratterizzato da 4 linee di polimerizzazione e 7 linee compounding. Le linee di polimerizzazione producono biopolimeri intermedi utilizzati nelle linee di compounding per la realizzazione di materiali termoplastici biodegradabili in granuli (materie prime finali). Questi processi richiedono dosaggi differenti in fase di produzione a seconda delle proprietà, caratteristiche e applicazioni del prodotto finale. I materiali così ottenuti possono essere lavorati con le più comuni tecnologie di trasformazione delle materie plastiche tradizionali. I prodotti ottenuti hanno proprietà d’uso analoghe e in alcuni casi migliori rispetto alle plastiche tradizionali, ma in più risultano perfettamente biodegradabili e compostabili, quali: sacchetti per l’asporto merci biodegradabili e compostabili, imballaggi di varia natura, prodotti per catering, teli per la pacciamatura agricola ecc. Ogni linea di produzione dispone di almeno due supervisori; sull’impianto sono presenti i PACSystems Rx7i e Rx3i di GE Intelligent Platforms e altri PLC/apparati con cui il software Proficy iFix colloquia tramite i rispettivi driver OPC, manifestando la sua estrema versatilità. Il cuore dell’impianto è sviluppato intorno ai PLC GE Intelligent Platforms, mentre gli altri PLC/apparati gestiscono tutto quanto concerne le utility a sup- Fotto tratta da www.morguefile.com Uno Scada per il bio… SSI esperienze porto delle linee di produzione (ad esempio il raffreddamento/ riscaldamento). I tecnici Novamont possono gestire tutto il ciclo di produzione tramite Proficy iFIX, soluzione HMI/Scada robusta e affidabile che consente l’acquisizione e la visualizzazione dei dati, la supervisione e il controllo dell’intero impianto. Proficy iFIX si caratterizza per l’estrema flessibilità con possibilità di personalizzazione che consente di applicare questa soluzione alle diverse esigenze di produzione. Il sistema offre, inoltre, una tecnologia di failover e di replicazione in grado di garantire elevati livelli di disponibilità e continuo controllo. Ogni aspetto della banca dati del software viene replicato, comprese le variabili di aggiunta/cancellazione, le modifiche operative, la generazione degli allarmi, il riconoscimento e l’archiviazione del database stesso. Con questo prodotto è possibile pianificare e ottenere riduzioni degli sprechi, maggiore qualità di produzione, minore time-to-market per nuovi prodotti e nel complesso, aumentare il ritorno sugli investimenti. Il sistema di supervisione e controllo Il sistema di controllo, realizzato da Artel, gestisce in automatico tutte le fasi del processo produttivo. L’automazione è stata sviluppata sulla base del know-how interno. Tutti i sottosistemi presenti nell’impianto sono stati interfacciati e integrati all’interno del sistema di supervisione centrale; l’interfaccia con i sottosistemi avviene per mezzo di diversi supporti di comunicazione quali Ethernet, RS485 ecc. con protocolli di comunicazione standard e proprietari. La flessibilità di Proficy iFIX e le capacità di Artel hanno quindi consentito di integrare, all’interno dei singoli supervisori, anche la parte di supervisione dei sottosistemi remoti, realizzati da fornitori terzi; ciò facendo si è data agli operatori la possibilità di gestire e controllare l’intero processo produttivo da un unico punto di supervisione ridondato in hot-backup, ottimizzando anche la gestione delle risorse. Proficy iFIX è impiegato nei PC che gestiscono l’intero impianto, asserviti alle singole linee. Lo Scada monitora e visualizza quello che accade sul campo in tempo reale, seguendo tutto il processo e permettendo all’operatore di agire sui processi. I sistemi, inoltre, archiviano automaticamente tutti i dati di processo su server locali. Le informazioni possono essere consultate sia all’interno dello stabilimento sia dalla sede centrale di Novara. I server di Terni possono fornire informazioni specifiche a utenti diversi quali operatori, amministratore o manutentori; ogni tipologia di utente visualizza e agisce su form differenti. All’interno dell’impianto sono realizzati diversi prodotti; la varietà della produzione richiede quindi un’elevata flessibilità. Proficy iFIX permette di raccogliere le ricette e le regole di produzione dei diversi prodotti, proponendo agli operatori di linea interfacce grafiche riassuntive del processo, evidenziando eventuali allarmi dovuti ad anomalie. In questi casi gli operatori, sulla base delle informazioni ottenute dal sistema di controllo, possono intervenire tempestivamente per ripristinare la situazione ed evitare produzioni fuori specifica, fermate di impianti o arresto della linea intera con interruzione della produzione, interventi di manutenzione, attività di bonifica e generazione di scarti. Proficy iFIX è impiegato nei PC che gestiscono l’intero impianto Un’attenta manutenzione Novamont ha scelto, inoltre, di installare Idus IS, un sistema per la gestione informatica delle informazioni e della documentazione relativa agli asset di impianto, integrato con un completo sistema informativo di gestione della manutenzione. Il prodotto, distribuito in Italia da ServiTecno, si caratterizza per la notevole flessibilità che gli consente di adattarsi a ogni specifica richiesta per impianti di qualunque dimensione, da un piccolo sistema stand alone a grandi sistemi client-server con un numero illimitato di utenti. L’installazione ha subito evidenziato benefici effettivi: Idus IS è estremamente semplice da configurare e utilizzare e permette di soddisfare tutte le esigenze dei reparti di manutenzione e di produzione, con ricadute positive su qualità, ambiente e sicurezza. Inoltre, le informazioni nel sistema vengono impiegate come base e supporto per le decisioni strategiche e hanno permesso di ridurre i costi operativi grazie a un aumento della disponibilità tecnica e una diminuzione delle interruzioni. I risultati Il lavoro di Artel con iFIX ha permesso, quindi, di introdurre un sistema di supervisione su misura, che è cresciuto e si è modificato nel tempo, seguendo le esigenze del processo in divenire. La flessibilità dello Scada iFIX ha consentito di lavorare con controllori di marche diverse e di accogliere, senza grandi complicazioni, variazioni sostanziali dei parametri e della logica di controllo, durante tutta la fase di messa a punto del processo produttivo. Gli strumenti grafici di controllo evoluti permettono oggi di inserire agevolmente nuovi parametri e dosaggi, consentendo di mettere in produzione, in tempi rapidi, nuove tipologie di materiali. Il sistema di controllo è cresciuto e continuerà ad arricchirsi di nuove funzioni, senza la necessità di riprogrammare o modificare radicalmente l’applicativo esistente. Le implementazioni dei sistemi di automazione e supervisione hanno permesso di ottenere risultati significativi e miglioramenti sensibili in materia di safety (riduzione incidenti e infortuni), security (miglioramenti nella sicurezza alla rete di stabilimento), efficienza produttiva (riduzione fermi impianto, riduzione produzioni fuori specifica), efficienza energetica (riduzione consumi specifici di energia e di utility) e sostenibilità (riduzione emissione CO2, riduzione prelievi idrici, riduzione scarti). Servitecno - www.servitecno.it AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 99 SSI esperienze Lucrezia Campbell Tra gpl e metano… Landi Renzo, azienda che opera nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione alternativi a gpl e metano per autotrazione, ha trovato in NX un CAD aperto e in Teamcenter una soluzione PLM standardizzata e facilmente configurabile Nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione alternativi a gpl e metano per autotrazione, Landi Renzo detiene attualmente una quota internazionale di mercato che supera il 30%. L’azienda di Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, nasce nel 1954 e si sviluppa velocemente, registrando le prime esportazioni verso Giappone, Francia, Belgio e Olanda nel 1963/1964. Si aprono poi i mercati dell’Europa Orientale, dell’India e del Sud America. Dopo la trasformazione in società per azioni nel 1987, Landi Renzo diviene un gruppo industriale, che nel 1993 assume il controllo della ditta Landi e dell’olandese Eurogas Holding BV, portando avanti negli anni successivi un costante processo di internazionalizzazione con una serie di acquisizioni e aperture di filiali estere in Polonia, Brasile, Cina, Pakistan, Iran, Romania, Venezuela, Argentina, India e Stati Uniti. Da giugno 2007 Landi Renzo è quotata sul segmento Star della Borsa di Milano. Esigenze in evoluzione Una realtà così dinamica e in continuo divenire ha l’esigenza di restare sempre al passo con l’evoluzione degli strumenti di lavoro e delle metodologie per lo sviluppo dei propri prodotti. Come racconta Viliam Alberini, R&D innovation manager, già prima del 2007 la soluzione CAD-PDM adottata inizialmente dall’azienda presentava una serie di limitazioni. “Sostanzialmente, la prima motivazione che ci ha spinto a cercare una nuova soluzione era che l’accoppiata CAD-PDM in uso fino a quel momento era troppo chiusa, sia nella concezione dei pacchetti software, sia per la nuova tipologia di clienti che stavamo iniziando ad approcciare. Non ci interfacciavamo più solo con clienti italiani” racconta Alberini “ma spaziavamo dall’India agli Stati Uniti, avendo avviato collaborazioni importanti con Suzuki e GM che rappresentavano, in quel momento, una grossa fetta del nostro fatturato. Entrambe le case utilizzavano già NX e Teamcenter e, più in generale, la piattaforma di Siemens PLM Software era la più diffusa nel settore automotive”. In secondo luogo, il CAD utilizzato da Landi Renzo aveva un approccio e prestazioni non più adeguati alla struttura di prodotto, come sottolinea Matteo Magnanini, technical office: “Il precedente software CAD esplicito aveva un approccio molto chiuso e presentava un’evoluzione dei modelli sostanzialmente a senso unico” racconta Magnanini. 100 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA “In Teamcenter abbiamo trovato un sistema PLM molto più standardizzato e facilmente configurabile” Viliam Alberini “Questo comportava molte difficoltà nell’interazione con i nostri fornitori, soprattutto con gli stampisti che hanno bisogno di un fitto interscambio di informazioni per costruire le attrezzature. Evoluzione a senso unico significa che, alla fine del ciclo di progettazione, la matematica 3D ottenuta era molto pulita e ordinata, ma fine a se stessa, non riutilizzabile e non modificabile, costringendoci a ripartire da zero in caso di modifiche sostanziali, con enormi perdite di tempo e di lavoro. L’approccio parametrico è il grande punto di forza di NX, con un investimento iniziale di tempo che viene ampiamente compensato dai benefici a valle e dall’esperienza”. Dalla BOM all’ERP Grazie alle relazioni con GM e Suzuki, i responsabili di Landi Renzo hanno avuto l’opportunità di apprezzare una soluzione PLM più evoluta, efficiente e aperta. “Il software precedente era un classico PDM associato al CAD, con impostazioni di base per gestire modelli 3D e disegni 2D, ma senza una logica di gestione dei processi a livello aziendale. Il sistema è stato personalizzato nel corso degli anni, ma alla fine ci siamo arenati di fronte all’ostacolo dell’integrazione con SAP e dell’apertura verso altre aree aziendali. Dopo alcuni tentativi che hanno comportato seri problemi operativi ed economici, fino all’acquisto di pezzi sbagliati, abbiamo cominciato a guardarci intorno e abbiamo trovato in Teamcenter un sistema PLM molto più standardizzato e facilmente configu- SSI esperienze rabile”. Oggi Teamcenter costituisce stesso patrimonio di dati dell’ufficio l’infrastruttura portante dell’ufficio tecnico centrale” dice Alberini. “L’obiettecnico di Landi Renzo, con programmi tivo iniziale era avere un sistema che di crescita e ampliamento ambiziosi. “Il fosse il meno customizzato possibile, progetto di Change Management per e questo obiettivo è stato raggiunto. la gestione delle modifiche sarà il prosL’attuale architettura suddivisa su sersimo passo per estendere l’utilizzo di ver virtuali è indubbiamente migliore. Teamcenter ad altre funzioni aziendali Il vecchio sistema era vincolato a un come acquisti, produzione e industriajob notturno di sincronizzazione che “La migrazione a NX ha portato benefici lizzazione” dice Magnanini. “Attual- tangibili nella comunicazione con la richiedeva un giorno e mezzo per avere mente Teamcenter svolge compiti di supply chain” Matteo Magnanini lo stesso dato congelato su ERP e PDM, CAD vaulting, gestione iniziale della con evidenti problemi di affidabilità e documentazione di modifica e integracertezza delle versioni e delle revisioni”. zione bidirezionale con SAP, al quale viene inviato il documento tecnico deInterazione agile grazie alla finitivo in formato PDF”. Synchronous Technology I responsabili di Landi Renzo hanno La migrazione a NX ha portato benecompiuto una scelta chiara a favore di fici tangibili nella comunicazione con una soluzione PLM tecnica come Teamla supply chain. “NX in scrittura e letcenter rispetto a un pacchetto ERP ‘a tura ha prestazioni superiori agli altri scatola chiusa’ per la gestione di tutte software” afferma Magnanini. “Clienti, le attività aziendali. “Abbiamo preferito stampisti e altri fornitori possono utilizavere un vault specifico per la gestione zare software diversi dai nostri, molto di progetto che si integra con SAP in verticali, ma anche nel peggiore dei casi modo bidirezionale” spiega Alberini. con NX riusciamo a importare la mate“Avevamo visto implementazioni di matica del modello e a gestirla in maquesto genere presso nostri clienti e niera efficiente grazie alla Synchronous la valutazione era assolutamente poTechnology. La tecnologia sincrona in“Il miglioramento più evidente garantito sitiva. Teamcenter ci consente infatti da Teamcenter è stata l’integrazione sita nelle soluzioni di Siemens PLM Softdi gestire l’esplosione delle attività su con SAP e, dal punto di vista IT, anche la ware è stata un’altra chiave della nostra diverse piattaforme, creando workflow possibilità di gestione più snella ed scelta, perché ci consente di importare efficienti e adottando procedure stan- efficiente degli utenti, dei gruppi e dei e modificare modelli nei più diversi fordard su tutta la nostra organizzazione”. ruoli autorizzativi” Davide Del Monte mati. Con gli stampisti, ad esempio, utiDavide Del Monte, ICT engineering, lizziamo normalmente il formato Step conferma come proprio l’integrazione del PDM con l’ERP sia per inviare il modello al fornitore che deve industrializzare fosse una delle esigenze critiche per Landi Renzo. “La nostra lo stampo, sia per ricevere il 3D definitivo dallo stampista”. scelta si è orientata verso uno strumento che in tempo reale Nell’ottica del riutilizzo, i progettisti di Landi Renzo hanno inpotesse fornire un feedback sull’integrazione dei dati. Il mi- dividuato un notevole miglioramento nella progettazione di glioramento più evidente garantito da Teamcenter è stata l’in- particolari stampati con NX, come spiega Magnanini. “Quando tegrazione con SAP e, dal punto di vista IT, anche la possibilità lo stampista ci restituisce il modello 3D, tutte le modifiche di gestione più snella ed efficiente degli utenti, dei gruppi e che ha apportato vengono replicate mettendo mano diretdei ruoli autorizzativi. Ora possiamo rilasciare il software agli tamente alle feature. Questo ci garantisce un potenziale di utenti con un’installazione via web e centralizzare alcune at- riutilizzo non indifferente, importante per molti dei nostri tività come il rilascio su client o la customizzazione di NX a prodotti. Posso citare l’esempio di un iniettore per GM che livello di cartigli e parametri di configurazione interfaccia; è ha una release nuova ogni anno e 10-15 modifiche nell’arco indubbiamente un grande vantaggio non dover più girare da dell’anno. Oppure un riduttore elettronico di pressione per il una postazione all’altra per configurare e gestire ogni singolo quale avevamo l’esigenza di ridurre i costi valutando possibili client”. Teamcenter ha risolto anche i problemi di gestione soluzioni alternative per corpi stampati invece che torniti, con multi-CAD, legati alle numerose acquisizioni e aperture di geometrie rovesciate o modificate, mantenendo invariate le sedi distaccate compiute dal gruppo Landi Renzo nel corso funzionalità. In tutti questi casi la parametrizzazione con NX degli anni. “Teamcenter assicura un collegamento efficiente si è dimostrata estremamente vantaggiosa”. fra la casa madre e le sedi estere, che devono avere la possiSiemens Industry Software - www.siemens.it/plm bilità di progettare in ogni parte del mondo accedendo allo AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 101 SSI esperienze Quando l’organizzazione snella di un’azienda passa dai fornitori Come la sede italiana di una multinazionale americana ha saputo vincere le incertezze del mercato? A partire da una La sede del Gruppo Orthofix profonda reingegnerizzazione che prevede la condivisione con i fornitori delle metodologie organizzative adottate Federica Gualtieri Il Gruppo Orthofix ha una storia più che trentennale. Da un’idea del professore di Ortopedia dell’Università di Verona Giovanni De Bastiani, ovvero trattare le fratture nel rispetto della naturale capacità di riparazione dell’osso, al prodotto, il fissatore esterno assiale, è stato breve. La crescita dell’azienda è stata continua, coronata dall’ingresso del titolo al Nasdaq di New York nel 1992. Attualmente la sede principale, che si occupa principalmente di prodotti per la spina dorsale, è negli Stati Uniti, vicino a Dallas, mentre la sede europea concentrata sui prodotti per l’ortopedia è a Bussolengo, in provincia di Verona. Numerose sono le filiali, Inghilterra, Francia, Germania, Svizzera, Brasile e Porto Rico, e ampia è la rete di distributori indipendenti, dislocati in 86 paesi. Il fatturato si aggira intorno ai 300 milioni di euro all’anno e sono più di 1.000 i dipendenti, di cui 150 solo in Italia. Ri-organizzare in un’ottica lean La chiave del successo dell’azienda è da ricercarsi nella capacità di recepire le istanze del mercato. Circa sette anni fa è iniziato lo studio delle modalità di soddisfazione dei clienti ed è stata ravvisata l’esigenza di una reingegnerizzazione dei processi per arrivare a realizzare i prodotti finiti su richiesta, quindi in un sistema in pull che non ammettesse obsolescenze di magazzino o consegne non pianificate. 102 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA Nulla di nuovo se si considera che l’applicazione delle tecniche Lean (Lean Manufacturing e Theory of Constraint in primis) in Italia ha ormai una storia ventennale. Si può invece parlare di profonda innovazione se si guarda a come è stata affrontata la riorganizzazione in Orthofix: non agendo sul singolo processo, ma sulla totalità dei processi in una visione globale e rendendo protagonista del cambiamento la supply chain. Si tratta dunque di una logistica integrata che vede allineati e cooperanti la sede principale, il reparto di assemblaggio, la cosiddetta officina e i fornitori. Addirittura, con i 3 fornitori più strategici, Orthofix sta condividendo anche le modalità di gestione dell’officina. Tre sono i sistemi informativi coinvolti: l’MRP, l’ERP e la piattaforma web Iungo. Il progetto La prima innovazione ha visto l’introduzione di un MRP (Cyberplan) con funzionalità non tradizionali, ovvero non solo con la classica modalità push, ma anche capace di fare da contenitore dei cartellini (kanban). I dati, in particolare le liste di priorità degli ordini e dei materiali, due volte al giorno vengono trattati dai responsabili di reparto, secondo un’impostazione data a priori, e settimanalmente il sistema provvede a effettuare gli ordini e l’expediting verso i fornitori. È in questa fase che interviene Iungo, in- SSI esperienze trodotto a marzo 2012. La piattaforma web per la gestione della supply chain ha permesso di automatizzare il processo e, grazie allo scambio delle informazioni tramite messaggi brevettati di posta elettronica, di coinvolgere con facilità i fornitori. I moduli ad ora attivati riguardano gli ordini di acquisto, le previsioni di consegna e i solleciti, le conferme, gli ordini aperti, i piani di consegna e la documentazione allegata. Vengono inviate attraverso la Iungomail 1.200 righe d’ordine al mese, 300 alla settimana, secondo un supply agreement fissato a inizio anno. “La scelta di Iungo è motivata principalmente dalla flessibilità dello strumento che permette di trattare con facilità con fornitori molto diversi tra loro per dimensione, competenze digitali ecc. Inoltre abbiamo molti fornitori esteri che necessitano di allegare le conferme d’ordine in formato pdf e txt” afferma Pierluigi Scalzotto, planning manager di Orthofix. In pochi mesi è stato integrato il 100% dei fornitori. Iungo poi è integrato con il sistema ERP Oracle che viene automaticamente aggiornato e può trasmettere i dati all’MRP per la pianificazione della produzione. In tal modo il ciclo si chiude consentendo un livello di servizio al cliente finale passato dall’80% al 98% in poco più di due anni, un lead time che è passato dai 3 mesi originari a 1 settimana, un livello di stock di magazzino ridotto del 50%. “Dopo aver operato sui sistemi informativi e sulle La supply chain integrata di Orthofix prassi del personale, possiamo affermare di aver raggiunto l’obiettivo di agire davvero in pull. Iungo è una delle chiavi di questo successo, perché consente una comunicazione interna ed esterna in realtime e il controllo, la tracciabilità di tutte le operazioni. L’Integrazione di Iungo con l’MRP è andata anche oltre con la gestione dei forecast e l’invio al fornitore dell’expediting, ovvero della quantità di materiale richiesta in anticipo” commenta Scalzotto. Vantaggi e lavori in corso Il progetto Keiretsu di Orthofix I dati precedentemente rilevati mettono in evidenza come tutto il sistema implementato abbia portato a vantaggi considerevoli. In particolare, ha permesso di migliorare l’efficienza interna, con la riduzione di attività a basso valore aggiunto (solamente l’aggiornamento del gestionale richiedeva diverse ore/ uomo), migliorare l’affidabilità e il tempo di consegna, con un maggior controllo degli ordini aperti e delle anomalie in corso, standardizzare i flussi informativi interni, con informazioni condivise da tutto il network, realizzare una catena di approvvigionamento dinamica. In prospettiva c’è l’implementazione dei moduli relativi ai documenti di trasporto (avvisi di spedizione) e la stampa delle etichette da parte del fornitore con la scansione tramite barcode. I risultati ottenuti con Iungo in Orthofix Iungo - www.iungo.it AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 103 SSI esperienze Ottimizzare la produzione dei farmaci Esteve dimezza i tempi di consegna e migliora la capacità di gestione dei propri lotti produttivi grazie alla soluzione MES di Rockwell Automation Patrizio Emilia Esteve è un gruppo chimico farmaceutico internazionale le cui origini risalgono al 1929, anno di fondazione della prima società da parte del ricercatore e imprenditore dottor Antoni Esteve i Subirana. Nel corso degli anni grazie a un’intensa attività di ricerca, un approccio internazionale e un’attiva politica di alleanze strategiche con altre aziende, Esteve è diventata una protagonista nel settore della salute presente con I suoi poli produttivi e le sue filiali in Europa, Asia e Nord America. Con sede a Martorelles, in Spagna, Esteve opera principalmente in due ambiti del settore salute, quello farmaceutico e quello della sintesi dei principi attivi o chimica fine. In campo farmaceutico vengono concentrate le attività di ricerca, di marketing, di sviluppo di nuovi farmaci e di formulazioni innovative. Nell’ambito della chimica fine, tramite Esteve Quimica, l’attività si concentra sulla definizione e sviluppo di nuovi processi, oltre che sulla produzione e commercializzazione a livello internazionale di principi attivi farmaceutici. Una recente valutazione del proprio sistema cartaceo di registrazione dei lotti ha messo in evidenza la necessità di ricorrere a una soluzione che, oltre ad aiutare Esteve a prevenire la creazione di record incompleti o errati, permettesse anche di risparmiare ed evitare sprechi di prodotti, generati da errori di registrazione dei lotti che potevano ripercuotersi sul processo produttivo. A seguito di una gara d’appalto è stata selezionata la suite software RS PMX MES di Rockwell Automation che, rispetto alle soluzioni presentate dagli altri partecipanti, era caratterizzata da maggiore flessibilità e da un livello più elevato di innovazione tecnologica nella gestione dei dati e nell’esecuzione del processo. La sfida Presso lo stabilimento di Esteve a Martorelles vengono gestiti profili multipli di prodotto e di processo e una vasta gamma di variabili che, considerando le diverse ricette e le varietà 104 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA Rockwell Automation ha offerto a Esteve una soluzione completa di hardware, software e convalida del processo di prodotti, si traducono in oltre 600 referenze, 3.000 lotti e 8.000 record ogni anno. Questi volumi mettono in evidenza quanto possano significativamente impattare eventuali errori di batch record sui tempi di produzione e pianificazione. Oltre al volume dei record, Esteve doveva far fronte a un’altra importante sfida, quella di passare da un tradizionale approccio cartaceo a una soluzione digitalizzata, condizione essenziale per poter consolidare e rendere più snelle le procedure esistenti. Secondo Raúl Rodríguez Sánchez, Bulk solid fabrication manager e responsabile dell’implementazione del progetto presso Esteve: “Eravamo consapevoli di avere dei problemi, dovuti proprio ai limiti del sistema in uso e legati nella maggior parte dei casi a batch record incompleti, e che causavano ritardi nel rilascio dei lotti. Questa evenienza ci ha spinto a prendere in seria considerazione l’idea di una soluzione basata su computer”. Gli operatori che effettuavano ‘immissione di dati su più righe dovevano preoccuparsi sia del corretto data entry che del processo che ne sarebbe poi derivato. Il mancato riempimento di uno solo dei campi rendeva il batch record incompleto e causava ritardo. Un sistema computerizzato avrebbe , IVES ITALIA SPS IPC DR Maggio, Parma l 20 al 22 da e2 – Padiglion Stand C010 La tecnologia software per i sistemi più evoluti La nuova era della supervisione per tecnologie d’eccellenza. La tecnologia Scada/HMI affidabile e robusta, potente e flessibile. Automation Platform.NExT™ è la piattaforma del futuro sulla quale basare le proprie architetture software di supporto ai processi decisionali. E’ sviluppato con le tecnologie più avanzate è aperto e modulare per garantire la gestione distribuita delle informazioni e dell’accesso ai dati. E’ rivolto a chi vuole utilizzare tecnologie quali WPF, OPC UA, HTML5 e provare le nuove esperienze interattive grazie alla grafica di ultima generazione di Movicon.NExT, basata su XAML con 2D/ 3D, multitouch e molto altro ancora. Movicon 11™ è il software di supervisione di successo a cui affidare la gestione dei propri impianti, anche i più critici. Versatile e flessibile in ogni situazione, dal pannello operatore HMI per sistemi embedded ai potenti server SCADA ridondanti, garantisce alti livelli di sicurezza anche in configurazione web. Basato su architettura XML, è completo di tutte le funzioni più avanzate: grafica multitouch più evoluta, potente report manager, tecnologie di comunicazione realtime e database performanti. Inoltre Movicon 11™ è semplice e veloce da configurare. Per maggiori informazioni, www.progea.com | Tel +39 059 451060 | [email protected] SSI esperienze costretto l‘operatore al rispetto di una procedura e, subordinando l’avanzamento del batch alla corretta compilazione dei campi, lo avrebbe sollevato dalla preoccupazione di eventuali dimenticanze”. Esteve aveva ristretto la scelta a due fornitori e uno di questi era Rockwell Automation. “Ma, mentre Rockwell Automation ci ha fornito una completa verifica l’altro fornitore non è stato in grado di farlo” spiega Sánchez “e ciò ha fatto della soluzione Rockwell Automation la nostra prima scelta. Ogni hardware, software e processo doveva essere validato e Rockwell Automation ci ha supportato nel farlo”. La soluzione La soluzione fornita da Rockwell Automation è l’ultima versione del software RS PMX MES, che su richiesta fornisce informazioni per migliorare la produttività e ridurre il time- Solutions abbinata alla capacità di gestione del progetto stesso hanno contribuito al successo e alla piena soddisfazione delle aspettative del cliente. Risultati Esteve ha potuto godere di tempi di implementazione più rapidi perchè è stato necessario meno tempo del previsto per la revisione della documentazione dei lotti. I tempi di creazione e approvazione delle ricette sono molto più veloci e l’intero sistema è meno soggetto a errori e manchevolezze nella documentazione. Il software controlla che ogni campo sia debitamente compilato e questo garantisce che procedano solo i documenti completi. Esteve è anche in grado di permettere una maggiore conformità, una delle principali ragioni per l’installazione di un sistema elettronico di batch record. L’azienda Il gruppo spagnolo ha sostituito il tradizionale sistema cartaceo di batch recording con un’innovativa soluzione computerizzata. Due schermate del software to-market. Il software estende le capacità di integrazione di informazioni e supporta l’azienda, lungo tutto il processo di produzione per il rispetto e la conformità alle normative vigenti. La soluzione MES di Rockwell Automation offre una maggiore flessibilità nella gestione dei dati e nell’esecuzione dei processi, consentendo alle aziende del settore life science di disporre, qualora richiesto, di informazioni chiave sulla produzione per ottimizzare i processi produttivi e trasformare la capacità produttiva in vantaggio competitivo. Il software fornisce a Esteve sia l’accesso separato che l’integrazione a sistemi aziendali, SAP e gestione del magazzino. Esteve si è avvalsa anche dei servizi del team Global Solutions di Rockwell Automation che è stato coinvolto in tutte le fasi di realizzazione del progetto, consulenza, formazione, supporto locale, garanzia e manutenzione. L’esperienza e la profonda conoscenza del settore farmaceutico da parte del team Global 106 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA ha una clientela internazionale e deve aderire a più norme nazionali e internazionali, operazione molto più semplice con le ricette elettroniche. Commentando il rapporto con Rockwell Automation, Sánchez conclude: “Siamo molto soddisfatti del responsabile di progetto e del personale che ha lavorato con noi. Inoltre, abbiamo avuto rapporti molto efficaci con i tecnici di Rockwell Automation. Tutti i nostri utenti sono molto soddisfatti; ora hanno istruzioni chiare e non c’è più la necessità di ricordare ogni singola fase del processo in quanto il software presenta tutti i necessari punti di immissione dei dati”. I risultati conseguiti sono stati una considerevole riduzione dei tempi di consegna, tempi di creazione e approvazione ricetta molto più veloci, meno errori e spazi vuoti nella documentazione, immissione dei dati più disciplinata. Rockwell Automation - www.rockwellautomation.it Remote Management of industrial equipment &RQÀJXUDELOHRYXQTXH &RQ 1HWELWHU 5HPRWH$FFHVV SXRL FRQ¿JXUDUH HG HIIHWWXDUH LO GHEXJDGLVWDQ]DGHOWXR3/&GLVSRVLWLYRRLPSLDQWRGDTXDOVLDVL OXRJR,OJDWHZD\1HWELWHUWLSHUPHWWHGLVWDELOLUHXQDFRQQHVVLRQH UHPRWDVLFXUDIUDLOGLVSRVLWLYRHLOWXR3&&RQ¿JXULSURSULRFRPH VH IRVVL FROOHJDWR DO WXR GLVSRVLWLYR GLUHWWDPHQWH VXO FDPSR 5LGXFLJOLLQWHUYHQWLRQVLWHHRWWLPL]]LLOVHUYL]LRFOLHQWL ZZZQHWELWHUFRP SSI Lù del Frate soluzioni software Errori di codifica? Consumatori, partner commerciali e autorità normative richiedono informazioni e codici sempre più precisi sulle confezioni Gli errori di codifica sono costosi, non soltanto per le attività dello stabilimento ma per l’intera azienda. È stato verificato che oltre la metà degli errori di codifica è causata dagli errori degli operatori. Solo l’immissione di dati errati e la selezione errata dei lavori rappresentano il 45% di tutti gli errori di codifica. Molte aziende quando individuano il problema reagiscono semplicemente introducendo un maggior numero di controlli durante l’operazione di imballaggio, ma questo non risolve le cause originarie, come l’immissione di codici errati, né si occupa dei problemi e dei costi associati alla rilavorazione dei prodotti o alla conseguente riduzione dell’efficienza dello stabilimento. Cosa fare quindi per cercare di lavorare a monte Molte aziende quando individuano il problema reagiscono semplicemente introducendo un e non a valle del problema? Vi- maggior numero di controlli durante l’operazione di imballaggio deojet ha evidenziato due modalità per gestire i problemi di codifica all’origine, ovvero gettazione degli imballaggi; la progettazione, creazione, lungo la linea di produzione: ridurre proattivamente la pro- gestione e implementazione dei codici al fine di facilitarne babilità di errori; provare a individuare gli errori quando si l’uso, la chiarezza, la robustezza e la longevità; l’inserimento verificano per ridurre al minimo gli sprechi, correggere l’er- corretto dei dati; le tecnologie da utilizzare per garantire rore e tornare in produzione il più presto possibile. Non c’è che l’inserimento accurato dei dati e la sovrastampa precisa alternativa. E se è sicuro che le risorse investite nella preven- del codice siano rapidi, facili ed economici da ottenere. Una zione ripagano più delle spese necessarie per metterci rime- componente essenziale dell’integrità del codice sono le indio, almeno se è necessario metterci al riparo, cerchiamo di terfacce uomo-macchina che devono essere progettate per prevenire attivamente e soprattutto rispondere rapidamente semplificare l’immissione dati e contribuire a prevenire gli ai problemi per limitare i danni. errori dell’operatore, sia a livello di immissione del codice sia di selezione del lavoro. Inoltre anche il flusso strutturale dei Un approccio completo alla qualità della codifica processi di codifica può essere riprogettato al fine di ridurre L’integrità del codice (Code Assurance) è l’approccio com- il rischio di errori, anche al punto di distribuire automaticapleto di Videojet alla prevenzione o all’eliminazione degli mente i codici corretti alle stampanti corrette per lavori corerrori nel processo di codifica e marcatura. Esistono, tut- retti. tavia, numerosi fattori che interagiscono e influenzano la Diciamo quindi che la metodologia dell’integrità del codice messa in atto dell’integrità del codice, ad esempio la pro- di Videojet si basa sul concetto Poka-yoke. Il nome sembra 108 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA SSI soluzioni software più il titolo di un cartone animato per bambini ma è un metodo introdotto nel 1961 tra lavoratori che assemblavano interruttori: invece di afferrare i particolari da un contenitore, ai dipendenti venne insegnato a posizionare i particolari necessari per l’assemblaggio su un vassoio prima di iniziare il lavoro. Questa semplice modifica nella progettazione del processo Una componente essenziale dell’integrità del codice sono le interfacce uomo-macchina eliminò del tutto un problema comune, ovvero i particolari mancanti in molti degli interruttori che erano stati spediti ai Interfacce uomo-macchina clienti. Se una parte rimaneva nel vassoio, il lavoratore sa- Per questo le interfacce uomo-macchina danno una mano peva di dover tornare indietro e installarla prima di passare soprattutto se sono semplici da usare. Con un’interfaccia all’interruttore successivo. Questo significa che la soluzione intelligente, sono richieste autorizzazioni separate per la deve essere efficace dal punto di vista dei costi, deve essere creazione di codici e la selezione dei lavori. Una separazione facile da implementare, deve garantire un corretto funziona- di compiti garantisce che un capoturno, ad esempio, non mento senza dover dipendere da un’attenzione costante o possa apportare ai codici modifiche che possono essere inda un input infallibile da parte dell’operatore e idealmente, serite esclusivamente a livello di gestione della produzione. dovrebbe funzionare senza dipendere affatto dall’operatore. Al livello successivo dell’integrità del codice, questi processi Solo in questo modo, secondo Videojet, la prevenzione degli sono ulteriormente separati rimuovendo completamente la errori diventa parte del processo, facendo sì che da un lato creazione e la gestione dei messaggi dalla produzione. La sia difficile commettere errori e dall’altra sia semplice identi- codifica dei messaggi può essere effettuata da un soggetto ficarli e correggerli nel caso in cui si verifichino. dedicato in possesso dell’adeguata formazione e autoriz- La diminuzione degli errori di codifica consente di ridurre i costi di esercizio di circa il 50% Durante un’esercitazione sull’analisi dei costi, un produttore mondiale di cibo per animali ha scoperto che gli errori di codifica erano quasi equivalenti ai costi totali d’esercizio annuali per le attrezzature. Si è calcolato che i costi di codifica totali annuali per nove linee di produzione ammontavano a 291.200 €, suddivisi come segue: Elemento di costo annuo Costi per gli investimenti di capitale Costi di esercizio delle attrezzature Tempo non operativo pianificato. Manutenzione e configurazione della linea Errori di codifica Totale 9.400 € 54.000 € 177.600 € 50.200 € 291.200 € 3% 19% 61% 17% I costi derivanti dagli errori di codifica in questo sito specifico si sono rivelati essere pari a ben il 17% dei costi di esercizio totali. Identificando gli errori e implementando il processo per la rimozione di questi errori di codifica prima del loro verificarsi, il cliente è riuscito a ridurre i costi d’esercizio annuali per le apparecchiature del 50%. Da sempre, i costi di esercizio hanno ricevuto le attenzioni di progetti di giustificazione competitiva e risparmio dei costi. In realtà, sono molti di più i benefici derivanti dall’eliminazione degli errori di codifica attraverso le misure di integrità del codice. Le opportunità di prevenzione degli errori si verificano attraverso il miglioramento continuo nella facilità d’uso, nella gestione dei dati e nelle funzionalità delle apparecchiature. AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 109 SSI soluzioni software zazione in un ambiente privo delle distrazioni e delle pressioni tipiche della produzione. Videojet fornisce una soluzione basata su Windows per isolare e proteggere i processi di creazione e gestione del codice spostandoli dall’interfaccia della stampante su un PC di rete locale. Progettato per essere indipendente dalla stampante, il software fornisce un’unica soluzione semplice per creare, modificare e verificare visivamente i messaggi e quindi distribuirli a qualsiasi attrezzatura di codifica ed etichettatura presente nella struttura. La soluzione deve essere efficace dal punto di vista dei costi, deve essere facile da implementare, deve garantire un corretto funzionamento Livello superiore I clienti che desiderano poi passare al più alto livello del sistema di integrità del codice non devono far altro che aggiungere le funzionalità di rete per il controllo della codifica dell’intera linea presso lo stabilimento o persino presso più stabilimenti. Tale software di controllo può essere considerato una soluzione Scada per la codifica e l’etichettatura, che garantisce la tracciabilità e fornisce supporto a continui miglioramenti dell’efficienza. Questi pacchetti devono funzionare assieme alla rete esistente (seriale, Ethernet o wireless che sia) ed essere utilizzati come un sistema autonomo di controllo della rete di codifica. In alternativa, è possibile integrarli con sistemi Scada, reti di fabbrica o MES ed ERP all’interno di una soluzione di assicurazione qualità di più ampio respiro. L’interfaccia Open Database Connectivity (Odbc) consente di memorizzare i messaggi creati in SQL, Access, Excel e database generici per la connettività a sistemi IT aziendali. Al momento della selezione del lavoro, tale connettività consente di estrarre le informazioni sul lavoro da qualsiasi sistema di codifica o etichettatura e di rinviare il messaggio corretto per quel lavoro alla stampante o etichettatrice. I lavori possono essere selezionati tramite l’interfaccia oppure scansionati da un foglio di lavoro utilizzando lettori di codici a barre cablati o wireless per fornire ancora maggiore garanzia contro gli errori dell’operatore. La funzionalità Open Process Control offre un meccanismo alternativo per scaricare e avviare i lavori, nonché la possibilità di visualizzare le informazioni relative allo stato in tempo reale. Il metodo Poka-yoke ben progettato elimina l’impegno legato alla programmazione separata di più stampanti riducendo i tempi di configurazione e sostituzione. E 110 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA con un database dei messaggi dinamico e centralizzato è facile, mediante gli strumenti di codifica, gestire e sistemare rapidamente i messaggi da stampare. Ciascuna modifica del messaggio viene effettuata una sola volta e automaticamente resa disponibile a tutte le stampanti, supportando gli obiettivi di automazione per un funzionamento più produttivo. Si ottiene così un sistema di creazione e distribuzione dei messaggi che consente un’unica creazione e un uso in qualsiasi luogo, riducendo enormemente il rischio di errori di codifica. E per un’integrità del codice ancora maggiore, è possibile posizionare scanner lungo la linea di imballaggio per controllare l’accuratezza dei codici in tempo reale. In caso di rilevamento di un errore, è possibile attivare un segnalatore di allarme e la linea può essere arrestata o il prodotto rifiutato automaticamente. Con tutti i dati archiviati in un sistema di gestione sicuro, la soluzione aiuta anche a garantire un’affidabile tracciabilità del prodotto. Con configurazioni flessibili adattabili a ogni organizzazione fisica, architettura informatica ed esigenza di codifica, l’approccio Poka-yoke fornisce un’elevata integrità del codice e consente di risparmiare sulla manodopera attraverso la creazione centralizzata dei messaggi e la distribuzione automatica del codice a stampanti ed etichettatrici aziendali. L’inserimento corretto dei dati è un fattore che interagisce e influenza la messa in atto dell’integrità del codice Videojet – www.videojet.it Quanto è grande una differenza fondamentale? Chi come HEIDENHAIN produce tecnologia di misura precisa al micron lo sa bene: sono i dettagli a fare la differenza fondamentale. Questo vale tanto per i nostri prodotti che per la nostra azienda. HEIDENHAIN si occupa della tecnologia di misura dal 1889. Un risultato senza pari che continuiamo a perseguire: più del 10 % del nostro profitto viene reinvestito in Ricerca & Sviluppo. Anche l’aspetto umano è un tratto distintivo: rispetto reciproco, correttezza e fiducia sono importanti per noi - anche e soprattutto nei rapporti con i nostri clienti. Questi “tratti somatici” danno ai nostri prodotti quel qualcosa in più e fanno di HEIDENHAIN, in tutto il mondo, il partner preferito per la tecnologia di misura. HEIDENHAIN ITALIANA S.r.l., 20128 Milano, Via Asiago 14, Tel.: 02270751, www.heidenhain.it, E-Mail: [email protected] Sistemi di misura angolari Sistemi di misura lineari Controlli numerici Visualizzatori di quote Tastatori di misura Encoder SSI soluzioni software La seconda vita dei prodotti per una sostenibilità doppia Holonix, spin-off del Politecnico di Milano, parte integrante nel progetto di ricerca europeo Premanus per la rigenerazione dei prodotti industriali, presenta i-Like il software con il quale il prodotto torna al centro Lucrezia Campbell Il riciclo dei materiali e la conservazione delle risorse disponibili costituiscono un vero e proprio imperativo etico. Un’esigenza percepita come sempre più impellente in un momento, come quello attuale, in cui le tematiche ecologiche rappresentano alcune tra le emergenze più urgenti da affrontare per il futuro del pianeta. Ma ciò che molti sottovalutano è che i vantaggi conseguibili attraverso un comportamento responsabile in tema di riciclo e riuso dei prodotti non si limitano esclusivamente all’ambito ambientale: a dispetto di quanto si possa pensare, infatti, le esternalità positive generate dall’uso e dallo smaltimento consapevole dei prodotti industriali sono estremamente significative anche a livello economico. Il periodo recessivo che ha colpito l’Europa e il mondo intero negli ultimi anni potrebbe, infatti, portare a ripensare ad alcuni processi dell’economia occidentale e puntare su un modello di produzione e consumo di tipo circolare. La scarsità delle risorse e il continuo aumento dei prezzi hanno messo in crisi il modello lineare, a oggi non più sostenibile. A titolo esemplificativo, basti pensare all’incremento del costo che materiali come l’acciaio (+80%) e l’alluminio (+40%) hanno subito negli ultimi anni. Per queste ragioni si ripone una notevole attenzione sul concetto di economia circolare, che indica un sistema di produzione basato sul recupero e sulla rigenerazione di prodotti e materiali e porta a rivalutare enormemente le fasi del fine vita dei prodotti. Oggi, infatti, si dispone di tecnologie altamente avanzate in grado di stravolgere il percorso vita finale di un prodotto, aprendo nuove possibilità al mero smaltimento. I prodotti giunti a fine vita possono essere per l’appunto sottoposti a tre tipologie di processi: rigenerazione, più tecnicamente definita ‘remanufacturing’, riutilizzo e riciclo dei materiali. 112 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA Come è facilmente immaginabile sono, non solo l’ambiente, ma l’intero sistema economico a trarre molteplici vantaggi da questo processo in termini di conservazione delle risorse, riduzione del livello di volatilità dei prezzi e conseguente risparmio per i consumatori finali. In ultima analisi, la rigenerazione dei prodotti è Jacopo Cassina, CEO Holonix un esempio eloquente di come la responsabilità ambientale non sia solo la scelta più giusta a livello etico, ma anche la più redditizia sul piano economico. È anche in virtù di queste considerazioni che molti Paesi si stanno già da tempo attivando su questo fronte su scala globale, in particolar modo a livello istituzionale. L’Unione Europea da anni ricopre un ruolo di primo piano nella questione della riduzione dei rifiuti, tanto da aver imposto a tutti i Paesi membri di raggiungere il target del -65% rispetto al 1995 entro il 2016. Tra le iniziative promosse dall’Unione Europea in nome della sostenibilità ecologica ed economica spicca Premanus - Product Remanufacturing Service system, progetto cofinanziato dalla UE all’interno del 7° Programma Quadro di sviluppo e ricerca tecnologici con lo scopo di semplificare il fine-vita dei prodotti e ottimizzare i processi decisionali in termini di riciclo dei materiali e, ove possibile, di ri-fabbricazione dei prodotti. Quasi 4 milioni di euro il finanziamento europeo per il progetto triennale (settembre 2011 - settembre 2014) che porterà alla rigenerazione dei prodotti, dalle automobili agli elettrodomestici agli smartphone, riducendo il bisogno di produrne di nuovi. Foto tratta da www.morguefile.com SSI soluzioni software Ri-fabbricazione: come fare? Ma in che modo si arriva alla ri-fabbricazione dei prodotti? Attraverso lo sviluppo di una piattaforma software tecnologicamente evoluta in grado di determinare lo stato di un prodotto, analizzare le informazioni sul suo ciclo di vita e definire la strategia migliore per la sua rigenerazione: in sostanza, determinare quali componenti possano essere riutilizzati e quali debbano essere sostituiti. Fattore essenziale del progetto, dunque, la leva tecnologica. È proprio qui che entra in gioco Holonix, spin-off del Politecnico di Milano, operante nel Product Lifecycle Knowledge, che ha recentemente annunciato la sua partecipazione a Premanus come partner tecnologico: La piattaforma i-LiKe rappresenta un’avanzata soluzione a moduli si occuperà di definire e implementare i requisiti dell’ar- per le imprese che vogliono ottimizzare la gestione dell’intero ciclo di vita dei propri prodotti chitettura della piattaforma software. “Premanus indaga come utilizzare le risorse IT per migliorare lo smaltimento dei prodotti industriali e attuare un versi settori, dal chimico al manifatturiero, dal nautico all’eprocesso di rigenerazione, ovvero portare i prodotti usati lettrodomestico, è composta da moduli che si integrano tra ad acquisire funzionalità e qualità di prodotti nuovi” spiega loro: quelli orizzontali sono comuni a tutte le fasi del ciclo Jacopo Cassina, amministratore delegato di Holonix. “Le in- di vita, mentre quelli verticali sono pensati per rispondere formazioni sul ciclo di vita di un prodotto vengono raccolte alle esigenze specifiche delle singole fasi. Come ad esempio all’interno di un cloud service” prosegue Cassina, “ciò per- il modulo i-Like Reusing and Recycling specifico per gestire mette il totale tracciamento del prodotto e di ogni sua parte e ottimizzare le fasi di fine vita di un prodotto. “Siamo pree la condivisione dei dati in qualunque momento se ne abbia senti sul mercato dal 2010 e, con alle spalle anni di ricerche bisogno, nonché la possibilità di disporre di tutte le infor- a livello internazionale, il nostro obiettivo primario è aiutare mazioni necessarie per prendere decisioni sulla gestione del le aziende a ottimizzare i propri processi operativi, produfine-vita del prodotto”. La piattaforma si compone, infatti, di zione, logistica, manutenzione, assistenza ecc., tramite un un client Bdss (Business decision support system) che, attra- approccio innovativo, prodotto-centrico e integrato, basato verso l’interrogazione e l’immissione di specifici input, forni- sulla capacità di gestire la conoscenza generata nel ciclo di sce una valutazione su piani bidimensionali, uno economico vita di un prodotto in modo efficiente. La nostra mission” e uno ambientale, su come gestire al meglio un bene giunto spiega Cassina “è garantire alle imprese un risparmio di riormai a fine vita. Il client opera attraverso una quotazione sorse grazie a un controllo puntuale e preciso dei processi preliminare poi verificata in corso d’opera e a consuntivo. e del prodotto, mantenendone la qualità, attraverso un Assieme a Holonix, a far parte del progetto, sia partner uni- costante monitoraggio del suo percorso di vita”. È proprio versitari come il Politecnico di Milano e la Loughborough l’approccio prodotto-centrico la carta vincente di Holonix: University sia partner industriali, tra cui spiccano primarie considerare il prodotto come una fonte essenziale di dati aziende come il Centro Ricerche Fiat (rigenerazione motori), e informazioni lungo l’intero corso del suo ciclo di vita perSKF (rigenerazione turbine eoliche) e Remedia (gestione ri- mette di individuarne e correggerne le criticità e i punti defiuti tecnologici). In questo quadro, Holonix svolge un ruolo boli. “Il ciclo di vita di un prodotto è cruciale in tutta la sua fondamentale nella definizione dei requisiti e delle specifi- interezza” conclude Cassina. “Spesso si tende a dare molta che tecnologiche volte al funzionamento della piattaforma. più enfasi alle fasi iniziali di progettazione e sviluppo trala“In virtù di questa collaborazione” prosegue Cassina “ab- sciando l’importanza delle tappe finali. In un periodo, come biamo potuto implementare la piattaforma Premanus all’in- quello attuale, di assoluta attenzione ai costi e alle risorse, terno del nostro software proprietario i-Like e potenziare il poter contare su una soluzione che, in maniera scientifica, modulo i-Like Reusing and Recycling volto a fornire la valu- dia delle direttive su come gestire al meglio il fine-vita di un tazione relativa ai materiali e ai componenti da riciclare o da prodotto è un valore aggiunto e un asset competitivo senza ri-fabbricare”. precedenti”. “Poter lavorare a stretto contatto con interlocutori di primario livello all’interno della cornice di un progetto i-Like europeo, infine” conclude Cassina “ci dà una prova tangibile Nello specifico, la piattaforma i-LiKe (Intelligent Lifecycle del successo che l’approccio innovativo di cui Holonix si fa Data and Knowledge) rappresenta la più avanzata soluzione promotore sta riscuotendo anche fuori dai confini nazionali”. a moduli per le imprese che vogliono ottimizzare la gestione Holonix - www.holonix.it dell’intero ciclo di vita dei propri prodotti. Utilizzata in diAUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 113 SSI soluzioni hardware Sempre open! Per mantenere l’ambiente IT sempre funzionante, Aten mette a disposizione la propria gamma di Power Distribution Unit (PDU), dispositivi intelligenti, da utilizzare anche per i negozi online Marc Salimans Al giorno d’oggi, con i processi aziendali completamente automatizzati, le aziende dipendono sempre più dal reparto IT. Gli imprenditori ‘online’, infatti, difficilmente possono gestire interruzioni del servizio per lo sviluppo del loro fatturato. I servizi IT quindi devono essere veloci nell’individuazione di un server a rischio di tenuta, assicurando un controllo continuo e costante che possa impedire la caduta di un sistema di e-commerce per un lungo periodo, evitando così ogni perdita di eventuale business. Fortunatamente, sono sempre più frequenti gli strumenti e dispositivi che consentono di mantenere l’ambiente IT sempre attivo e funzionante. In passato, i produttori di ap- L’ offerta di Aten nelle PDU per le piccole e medie aziende prevede i modelli eco PE6108G e PE8108G parecchiature hardware sviluppavano server equipaggiati con sistemi di controllo per il livello di funzionamento, che potevano effettuare la relativa diagnostica e attivare specifici allarmi in caso di eventi negativi che bloccavano l’operatività. In alcuni casi, i server sono anche in grado di eseguire azioni correttive in autonomia (self-healing), operazioni semplici come ad esempio adattare la velocità del ventilatore piuttosto che l’esecuzione di un reset software. Innovazioni molto più recenti e incentrate su funzioni come iLO (di HP)m Drac (di Dell) oppure RSA II (di IBM) assicurano invece un controller per la gestione delle schede principali, installato direttamente nel server. Ad esempio, questi ‘mini computer’ predisposti all’interno del server, possono gestire funzioni specifiche tramite una scheda di interfacce standard per l’amministrazione di un sistema informatico Ipmi (Intellingent platform management interface). Questo permette al reparto IT o al fornitore di servizi di terze parti, di risolvere i problemi causati da un server gestito da remoto che si trova in una situazione di probabile crash, quando ad esempio, si surriscalda la temperatura di un componente del server. Inoltre, molto spesso, le soluzioni Ipmi dispongono di molteplici funzioni che non sono alla portata di tutti. 114 AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA Prese intelligenti Ma ci sono anche altri modi per gestire da remoto i server. Gli switch KVM over IP consentono infatti la gestione centralizzata di un grande numero di server, accelerando così la risoluzione dei problemi di funzionamento dei server e riducendo i tempi di eventuale inattività. Inoltre, le prese che alimentano i server possono fornire preziose informazioni sul loro stato e permettere che i server stessi siano attivati o disattivati. Attualmente vi è una tendenza a migrare dai sistemi analogici alle unità di distribuzione intelligenti. Per esempio, queste ‘prese intelligenti’ possono essere facilmente combinate con sensori che controllano la temperatura e l’umidità di server rack. Produttori come Aten inoltre, sono in grado di realizzare soluzioni in bundle che abbinano il software che analizza tutte le informazioni sul riscaldamento dei server con i propri switch KVM. In questo modo è possibile adottare misure immediate se la temperatura aumenta oltre una soglia critica, così come nel caso di basse temperature potrebbe essere conveniente ridurre il raffreddamento, ottenendo una sensibile riduzione dei costi. In conclusione, esistono sempre più possibilità per il reparto SSI soluzioni hardware IT o per i fornitori di terze parti per mantenere i server sani sicurano un metodo semplice per la gestione e la configurae perfettamente funzionanti. Naturalmente, queste possi- zione di più dispositivi offrendo un’interfaccia utente grafica bilità richiedono ulteriori investimenti iniziale, ad esempio intuitiva e user friendly. per l’acquisto di prese intelligenti e switch KVM che sono un Aten - www.aten.com pochino più costosi rispetto alle alternative prese analogiche standard, ma a mio parere, non investire in questa tecnologia non è un’opzione valida. Qualsiasi negozio online che oggi non risulti disponibile a causa Sensori assoluti di posizione senza contatto di un server surriscaldato o di un cavo difettoso, perderà molto fatturato. Temposonics® Un’ampia offerta per le PMI L’ampia offerta di Aten nelle PDU per le piccole e medie aziende prevede i modelli eco PE6108G e PE8108G, PDU intelligenti che dispongono di otto prese di corrente ciascuna e sono disponibili in varie configurazioni (IEC o Nema). Ogni dispositivo assicura accesso sicuro, centralizzato e intelligente, anche da remoto attraverso connessioni TCP/IP, con una gestione dell’alimentazione (power on, off, cycle) delle apparecchiature IT connesse al data center (server, sistemi di storage, switch KVM, dispositivi di rete, dispositivi seriali ecc.), così come consente di monitorare la qualità dell’ambiente attraverso appositi sensori. Inoltre, l’eco PDU supporta qualsiasi software Snmp Manager v3 disponibile sul mercato e gli eco sensori (Software Energy Management) che as- 30 Posizioni • 0,5 μm • 20 m Il sensore di posizione Temposonics® rileva fino a 30 posizioni simultaneamente con una precisione di 0,5 μm e corse elettriche fino a 20 m. > SPS/IPC/Drives 2014 – Parma (I) Pad. 2, Stand D010 MTS Sensor Technologie GmbH & Co. KG • Ufficio Italia: Tel. 030 988 38 19 • www.mtssensor.com The Measurable Difference AUTOMAZIONE OGGI 372 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 115 AO Automazione di Marco Giudici Riciclare di più risparmiando CDM si affida a Eaton per rendere i propri estrusori più potenti senza rinunciare al risparmio C DM Engineering/OMP Prealpina è una realtà industriale italiana operante nel settore del riciclo delle materie plastiche, che, da 40 anni, si dedica all’innovazione tecnologica dei propri impianti e all’assistenza post vendita. Attiva nella produzione di estrusori a livello nazionale e internazionale, CDM da sempre si impegna a mantenere elevati standard qualitativi a livello di produzione e assistenza al cliente. È proprio per questo motivo che l’azienda attribuisce grande importanza alla scelta dei componenti dei propri L’estrusore bivite corotante ES135C prodotto da CDM Engineering/OMP impianti e, non a caso, da 20 anni equipaggia Prealpina è dotato di oltre 20 motori che permettono alla macchina di i propri estrusori con apparecchiature Eaton. estrudere oltre 2.500 kg di plastica all’ora L’azienda ha realizzato la nuova versione dell’estrusore bivite corotante ES135C, tale impianto è in grado di Più diagnostica e meno manutenzione riciclare oltre 2.500 kg di materiale plastico all’ora e viene utilizzato A causa delle sue notevoli dimensioni e potenza ragguardevole, per estrudere prodotti co-generanti quali PE, PS, PP, ABS, PA, PC e l’ES135C necessita di un apparato elettronico in grado di supporBayblend con il sistema di taglio in testa a caldo. I granuli ottenuti tarlo efficacemente. Con un sistema di oltre venti motori, in parte vengono poi utilizzati per realizzare altri prodotti plastici. adibiti alla ventilazione dell’impianto e in parte alla gestione della linea di carico materiale, questo estrusore è ovviamente esposto a problematiche quali sovraccarichi di corrente e corto circuiti. Per prevenire e risolvere queste condizioni di criticità CDM si è affidata, come sempre, a prodotti e soluzioni Eaton, utilizzando gli interruttori per la protezione motore PKZ0 collegati a un panel PLC XV-152 tramite SmartWire-DT. Grazie all’innovativo software CoDeSys, il panel PLC XV-152 visualizza in tempo reale i dati dettagliati sullo stato dell’assorbimento corrente di ciascun motore. Ad esempio, nella zona di riscaldamento dell’estrusore, gli interruttori PKZ0 segnalano eventuali sovraccarichi di corrente, mentre nella zona di raffreddamento segnalano se il motore di un ventilatore si guasta. L’utente ha quindi la possibilitá di intervenire e prevenire o risolvere guasti, modificando Gli interruttori per protezione motore PKZ0 controllano i motori semplicemente le impostazioni e parametri dell’estrusore proteggendoli da guasti e malfunzionamenti tramite il touchscreen. “La tecnologia Eaton 116 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 consente ai no- Antonio Caprioli, direttore tecnico di stri clienti di uli- CDM Engineering/OMP Prealpina lizzare l’estrusore ES135C con bassissimi costi di manutenzione” commenta il direttore tecnico di CDM, Antonio Caprioli, “il PLC permette a chi utilizza i nostri estrusori di prevenire la maggior parte degli errori, evitando quindi gua- Touchscreen del PC industriale XP700 sti all’impianto e consente di visualizzare lo stato di ogni relativi costi di ri- componente dell’estrusore, modificare parazione”. Al fine parametri e prevenire i guasti di rendere ES135C ancora più efficiente e prevenire inutili fermi di produzione, CDM ha inoltre deciso di affiancare al PLC una serie di pulsanti Eaton M22, anch’essi collegati allo SmartWire-DT. Questo significa che, in caso di guasto al touchscreen del panel PLC, è possibile continuare a gestire la macchina manualmente tramite i pulsanti esterni al panel PLC, senza dover arrestare la produzione. Inoltre, CDM ha adottato un interruttore generale Eaton NZM per proteggere l’intero sistema elettrico dell’estrusore da eventuali corto circuiti. Questa apparecchiatura fornisce corrente al quadro elettrico a 1.250 A e, in caso di corto circuito, protegge l’estrusore interrompendo immediatamente il flusso di corrente. Velocitá e diagnostica da remoto Non solo l’estrusore ES135C è dotato di un supporto elettronico d’avanguardia, ma anche di un software in grado di garantire un’elevata velocita di esecuzione. Mentre in precedenza, per modelli più piccoli, sarebbe stato sufficiente installare un panel PLC Eaton dotato di software Galileo, per l’estrusore ES135C non sarebbe la soluzione ideale perché produrrebbe un numero di dati, mappe e disegni talmente elevato da rallentare il sistema. Per questo motivo CDM ha scelto di installare il software Galileo su un PC industriale Eaton XP700. Questa soluzione permette di visualizzare dati dettagliati sullo stato generale dell’impianto, eliminando eventuali refresh e senza causare rallentamenti a livello di produzione. Il PC Industriale Eaton XP700 è inoltre collegato, tramite uscita Canopen, a un PLC-XV 152, dotato di software Co- DeSys, che permette all’utente di interfacciarsi con il sistema SmartWire-DT della macchina. Un’altra importante problematica che CDM ha saputo risolvere, grazie all’utilizzo combinato del PC industriale Eaton XP700 e il sistema di comunicazione SmartWire-DT, riguarda la diagnostica a distanza. In passato, in caso di corto circuito a uno Il quadro elettrico dell’estrusore dei motori, CDM inES135C include interruttori per viava i propri tecnici protezione motore PKZ0 collegati al ad assistere la proPC industriale XP700 tramite il cavo pria clientela interSmartWire-DT nazionale. Questo ovviamente si traduceva in una maggiore incidenza dei costi per il cliente. Spiega Caprioli: “Avere la possibilità di assistere gratuitamente i nostri clienti da remoto è divenuta un’assoluta priorità per la nostra azienda: la tecnologia Eaton è una delle poche a fornire questo tipo di servizio”. Tramite connessione VPN (Virtual Private Network), il PC industriale XP700 ora consente ai tecnici di CDM di visualizzare i dati prodotti dall’estrusore e diagnosticare la maggior parte dei problemi da postazioni remote, tramite un computer o smartphone, fornendo assistenza gratuita alla clientela. “Ora siamo persino in grado di sapere se si fulmina una lampadina senza dover inviare tecnici sul posto” commenta Caprioli, che aggiunge “ad esempio, i nostri tecnici hanno la possibilitá di far ripartire un motore a distanza o, se si guasta un interruttore, sono in grado di spiegare al cliente che cosa sostituire e come fare per sostituirlo”. Il risultato è stupefacente: un notevole risparmio a livello di tempi e costi sia per l’utente sia per CDM. Risultati “Eaton offre prodotti di qualità, tecnologicamente avanzati e semplici da utilizzare” commenta Caprioli, la cui azienda è cliente Eaton da più di vent’anni. “Avendo dato alla nostra azienda la possibilitá di assistere la nostra clientela a distanza, Eaton ci ha fatto risparmiare tra il 35 e il 40% sui costi di gestione e manutenzione” commenta Caprioli. Inoltre, grazie alla tecnologia Eaton, CDM ha non soltanto ottenuto notevoli risultati a livello gestionale, ma ha anche realizzato risparmi a livello di costi di istallazione dell’estrusore. “Grazie a SmartWire-DT, il quadro elettrico dell’ES135C ha un cablaggio decisamente ridotto rispetto ai precedenti modelli di estrusore” spiega Caprioli “conseguentemente, abbiamo ottenuto risparmi tra 15 e il 20% a livello di progettazione, installazione hardware e collaudo dei cavi”. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Eaton - www.eaton.com 117 AO Magazzini automatici di Silvio De Benedetti Un magazzino di eccellenza Presso il magazzino di Villeroy & Boch a Merzig è stato installato un sistema Picking di Interroll con motorulli a 24 V Nel magazzino Villeroy & Boch, Interroll ha installato un sistema di trasporto che ha permesso di ridurre gli spazi, i consumi energetici e i costi di manutenzione, ma soprattutto ha velocizzato i tempi di consegna V illeroy & Boch famoso marchio tedesco di prodotti per la tavola, la cucina e il bagno da tempo collabora con Interroll, primaria azienda attiva nell’ambito di prodotti e soluzioni di intralogistica. Nel magazzino Villeroy & Boch di Merzig, nelle immediate vicinanze della sede centrale del gruppo a Mettlach, in Germania, Interroll ha installato un sistema di trasporto dotato di RollerDrive a 24 V che dimostra quotidianamente la sua validità rispetto agli impianti tradizionali a 400 V, peraltro ancora installati. Un considerevole risparmio in termini di spazio ed energia, un trasporto rapido e fluido, un ridotto tempo di fermo e di conseguenza di costi di manutenzione sono i principali vantaggi. 118 In totale sinergia Il gruppo Interroll è uno tra i primi produttori e fornitori al mondo di prodotti e servizi nel campo dell’intralogistica. Il gruppo fornisce circa 23.000 clienti in tutto il mondo con un vasto portafoglio nelle quattro aree di prodotto roller (rulli), drive (motori e azionamenti per trasportatori), conveyor & sorter (trasportatori e sorter) nonché pallet & carton flow (magazzini). Le principali industrie di sbocco sono i servizi di corriere, postali ed espressi, l’aeroportuale, l’alimentare e la distribuzione. Interroll è molto attiva in progetti di ricerca in tutto il mondo soprattutto sull’efficienza logistica ed è costantemente impegnata nelle attività normative delle associazioni industriali. Dalla sede di Sant’Antonino in Svizzera, l’azienda coordina 31 società con circa 1.600 collaboI 24 V ratori in Europa, America e in Asia-Pacifico. motorulli Forza innovativa, competenza relativa al lifedi Interroll style e orientamento al consumatore sono le si distinguono caratteristiche più importanti su cui si basa la per risparmio posizione di mercato del produttore di ceraenergetico miche Villeroy & Boch. Con prodotti del sete di spazio tore bagno, ‘Cultura della tavola’ e piastrelle, Villeroy & Boch è oggi presente in 125 paesi e possiede impianti di produzione in Europa, Messico e Thailandia. Nel magazzino Villeroy & Boch di Merzig, l’assortimento delle merci è enorme: dalle posaterie alle raffinate e delicate zuccheriere, di conseguenza la movimentazione dei prodotti richiede una grande attenzione. Inoltre in ambito di logistica il fattore tempo è determinante. Negli impianti di picking con componenti Interroll i supporti intermedi a torre vengono riempiti con gli ordini, che vengono MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 successivamente elaborati dal selettore. L’utilizzo di torri consente un notevole risparmio in termini di spazio. Secondo Michael Dietzen, responsabile della parte tecnica della sezione del centro di distribuzione ‘Oggetti per la tavola’, il fattore produttività è stato determinante ai fini della scelta: “La necessità primaria” afferma Dietzen La distribuzione dei prodotti è veloce ed “è il rapido arrivo efficiente grazie alla tecnologia 24 V di delle merci al Interroll cliente. Nell’impianto esistente tutto procedeva in modo relativamente lento, mentre con il nuovo impianto la velocità è ora aumentata di circa 10 volte”. Il risparmio in costi energetici è tutt’altro che da sottovalutare. I RollerDrive a 24 V, infatti, vengono azionati soltanto se nella zona corrispondente sono presenti merci da trasportare. Si tratta di una tecnologia non soltanto più efficiente, ma anche più silenziosa. Inoltre, data la minore sollecitazione, si evitano frequenti interventi di manutenzione. Se nella versione tradizionale a 400 V sono ancora necessarie due o tre persone per sostituire gli azionamenti, operazione che richiede circa due ore di fermo impianto, in caso di un eventuale guasto dei RollerDrive Interroll, il tempo di fermo sarà invece di solo mezz’ora e basterà una sola persona per la riparazione. La tecnologia Interroll a 24 V è straordinariamente idonea anche per un retrofitting e può essere integrata senza problemi negli impianti esistenti. Ed è proprio questo ciò che è avvenuto in Villeroy & Boch: i nuovi segmenti con RollerDrive a 24 V, per trasporto senza accumulo di pressione, sono stati in parte integrati nei vecchi sistemi esistenti. Dal momento che vi è la possibilità di sostituire solo singoli segmenti o zone, questi possono essere facilmente modificati, per migliorare in modo mirato i cicli, adattandoli a un nuovo fabbisogno. Forza innovativa, competenza relativa al lifestyle e orientamento al consumatore sono le caratteristiche più importanti di Villeroy & Boch. Questo vale anche per lo stoccaggio e la distribuzione rapida ed efficiente della merce ai clienti. Tra Interroll e Villeroy & Boch si sono sviluppati un intenso partenariato e uno stretto dialogo. Gli esperti della logistica stanno, con le parole e con i fatti, al fianco dei responsabili nel magazzino di Merzig per tutte le problematiche tecniche. Un valore aggiunto. Encoder con interfaccia EtherNet Cycle time fino a 62,5 μs Altissimo livello di sincronizzazione Jitter max. 500 ns Facile integrazione Vasta gamma di soluzioni Interroll - www.interroll.com Per maggiori info www.baumer.com/absolute-encoders AO Sensori di Alex Geddes Valore aggiunto Come possono i produttori di apparecchiature industriali e medicali ridurre i tempi di introduzione dei prodotti sul mercato e i costi totali dei sistemi? E siste un nuovo tipo di relazione tra fornitori di componenti e OEM: in passato, la maggior parte dei fornitori di componenti si limitavano a progettare e sviluppare le varie parti e i componenti richiesti dai loro clienti OEM. Nei concorrenziali mercati di oggi, tuttavia, questo non è sufficiente. I produttori di componenti devono fare di più e, ovunque sia possibile, un fornitore dovrebbe cercare di lavorare in collaborazione con i clienti OEM dalla fase di progettazione iniziale fino alla consegna finale. Ad esempio, la fornitura di un’interfaccia sensore completa, invece del semplice sensore, è uno dei modi in cui i fornitori di tecnologia possono aiutare gli OEM a ridurre drasticamente la durata del ciclo di produzione e a guadagnare un vantaggio sulla concorrenza. Inoltre, lavorando in stretta collaborazione con i progettisti è possibile, ad esempio, fornire unità plug and play che si integreranno senza problemi nei progetti dei clienti, senza richiedere ulteriori attività di ingegnerizzazione o di messa a punto. Fornendo l’applicazione e il supporto ingegneristico necessari, il tempo di progettazione dei clienti viene ridotto e non si presenta più la necessità di assumere personale tecnico per progetti specifici o di ricorrere a esperti di ingegnerizzazione esterni. Lavorare in stretta collaborazione con un unico fornitore in grado di fornire un’ampia gamma di varianti dei component, ad esempio diversi tipi e dimensioni di package dei sensori, ingressi e uscite, tensioni di alimentazione e così via, rende molto più efficienti le procedure di approvvigionamento e progettazione. Lavorare con una varietà di fornitori differenti, ognuno con protocolli di ordinazione/fornitura 120 I sensori della serie Honeywell HumidIcon combinano il rilevamento della temperatura e dell’umidità relativa per fornire una soluzione a basso costo totale ed efficiente in termini di consumo di energia propri, può risultare complicato. Spesso gli OEM devono ricevere un componente specifico da un fornitore prima di poter definire le specifiche dei componenti e delle parti associati di un altro fornitore. Disponendo di una singola fonte, i clienti possono confidare sul fatto che vari componenti funzioneranno insieme e non richiederanno ulteriori attività di testing, ingegnerizzazione e certificazione. Utilizzare un singolo fornitore consente anche di migliorare l’affidabilità riducendo i punti di possibile errore. Un singolo fornitore può fornire un sottoinsieme collaudato e garantito, che può eliminare molto del lavoro di ingegnerizzazione e di integrazione dei componenti di fornitori diversi. Inoltre, l’utilizzo di un singolo fornitore e di un singolo numero di parte MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 per acquisti, produzione e tracciabilità, semplifica notevolmente la qualifica del prodotto e il processo di produzione. Ad esempio, per le applicazioni di rilevamento della temperatura e dell’umidità, Honeywell sviluppa e fornisce un modulo speciale HumidIcon che combina due sensori diversi in un singolo package, con il vantaggio di avere dimensioni più piccole e di non dover progettare i componenti richiesti per elaborare i segnali tra i due sensori. Tutta la logica aggiuntiva è già inclusa nel package del modulo. Lavorando con i progettisti degli OEM, Honeywell sviluppa moduli sensori personalizzati che semplificano l’implementazione e l’interazione del sensore nel prodotto OEM. Il team di Honeywell rimuove l’onere dell’integrazione e della riprogettazione sviluppando una soluzione che soddisfa i requisiti tecnici stabiliti dall’OEM. La soluzione può prevedere terminazioni elettriche speciali, non-standard in un sensore come, ad esempio, l’aggiunta di cablaggi o connettori a conduttori esistenti. La collaborazione con fornitori di tecnologia attenti a seguire un approccio ‘a valore aggiunto’ ha aiutato molti clienti OEM a rendere più efficienti i propri prodotti. Ad esempio, l’implementazione di un sensore di pressione differenziale e di un sensore di flusso in un unico package semplifica notevolmente lo sviluppo di un prodotto di rilevamento del flusso ridondante per dispositivi medicali di supporto alla respirazione, contribuendo anche a ridurre al minimo le dimensioni complessive dell’unità. Altri esempi Per conto di un produttore di pompe per usi medicali, Honeywell ha collaborato con il team di progetto dell’OEM allo sviluppo di una nuova interfaccia, più facile da utilizzare, e alla creazione del package per un sensore di forza incapsulato speciale. Per un esclusivo prodotto per il controllo termico, i tecnici di Honeywell hanno combinato sensori di temperatura, scaldiglie, termostati ed elementi di montaggio in un sottosistema autonomo che consente il riscaldamento rapido e uniforme con un controllo della temperatura rigoroso e stabile, in un’applicazione medicale in cui ogni secondo e ogni grado sono della massima importanza. Per ridurre i costi e migliorare l’efficienza di progettazione dei prodotti, i produttori OEM devono pensare a fornitori di sensori che vanno oltre alla semplice fornitura di componenti. La collaborazione durante la progettazione, in cui il fornitore di componenti è in grado di mettere la propria competenza tecnica al servizio dei progettisti dell’OEM e di fornire moduli personalizzati che garantiscono un’ampia gamma di prestazioni, dimensioni e opzioni di I/O, si è evoluta e ora si propone come nuova best practice per lo sviluppo e la produzione di dispositivi medicali e industriali. Honeywell Sensing and Control http://sensing.honeywell.com/valueadd Il CAD elettrico HK\UWYLaaVTHP]PZ[VJVUS»VќLY[H IGE+XAO Freedom Next ! Freedom Next include : l’utilizzo del programma SEE Electrical l’assistenza telefonica la fornitura gratuita di tutti gli aggiornamenti e nuove versioni 4 livelli per adattarsi meglio alle vostre esgienze: SEE Electrical Basic25: a soli 490 EUR iva escl./ anno/ licenza / SEE Electrical Basic: a soli 540 EUR iva escl./ anno/ licenza SEE Electrical Standard: a soli 790 EUR iva escl./ anno/ licenza / SEE Electrical Advanced: a soli 1.190 EUR iva esclusa/ anno/ licenza Shaping the Future of the Electrical PLM and CAD 27 anni di esperienza – Più di 70.000 licenze installate – 26 sedi in 17 paesi MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 IGE+XAO Italia: Via Canovine 46, 24126 BERGAMO - Tel: 035 4596167 - Fax: 035 4243793 121 AO Azionamenti di Federica Andreini L’arte cinetica all’aeroporto di Singapore Durante uno spettacolo di 15 minuti, le goccioline formano diverse immagini richiamando il tema del volo Kinetic Rain è una scultura cinetica che è stata costruita nell’aeroporto di Singapore. La sfida di sincronizzare il movimento di 1.216 servomotori è stata vinta anche grazie all’utilizzo della tecnologia Beckhoff È probabilmente la più grande scultura cinetica mai costruita ed è situata nell’aeroporto di Singapore. I passeggeri e i visitatori che entrano nell’aeroporto di Changi a Singapore si fermano estasiati ad ammirare una scultura cinetica, Kinetic Rain, un’interazione armoniosa di oltre mille goccioline. Simbolo delle molte persone che transitano in aeroporto e garanzia che giorno dopo giorno passeggeri e visitatori possano conservare sorprendenti ricordi dell’aeroporto e del viaggio. Questa installazione cinetica ha preso vita grazie alla collaborazione di diverse realtà creative e produttive: il concept artistico è di Berlin Art + Com, mentre la realizzazione tecnica del progetto complessivo e la programmazione sono state realizzate da MKT AG di Olching (nei pressi di Monaco di Baviera), azienda specializzata in installa- 122 La comunicazione avviene in tempo reale su bus Ethercat, pertanto l’IPC non serve soltanto per la visualizzazione ma genera i punti di posizionamento per ogni goccia a intervalli di tempo di 200 ms MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Grandi idee aprono la strada a prospettive completamente nuove. Combinare il nuovo riduttore g500 con uno Smart Motor Lenze rappresenta un grande passo avanti verso l’integrazione meccatronica. Con un’unica soluzione puoi coprire la maggior parte delle applicazioni riducendo il numero delle varianti degli azionamenti impiegati fino al 70% . Grazie all’altissima efficienza energetica e al suo lungo ciclo di vita raggiungerai la massima produttività con la migliore affidabilità. Info: tel. 02.270.98.1, [email protected], www.lenzeitalia.it. As easy as that. AO Azionamenti zioni cinetiche che per la programmazione e la realizzazione del sistema di controllo e la sua implementazione ha potuto contare sul sostegno di Beckhoff. Goccia dopo goccia Su una superficie totale di più di 75 m2, l’installazione si compone di ben 1.216 brillanti e spumeggianti goccioline di alluminio ramato, sospese al soffitto con sottili fili d’acciaio, ognuno mosso da un piccolo servomotore. Durante uno spettacolo di 15 minuti, le goccioline formano diverse immagini richiamando ben visivamente il tema del volo. Gli esperti di installazioni cinetiche di MKT hanno curato la realizzazione tecnica di Kinetic Rain, compreso il software, superando così con successo la sfida di sincronizzare il movimento di 1.216 servomotori grazie all’utilizzo della tecnologia Beckhoff, all’impiego dei suoi microdrive Ethercat. Il movimento sincrono di 1.216 assi è uno dei punti salienti di questo progetto: requisiti elevati dovevano incontrare dinamica, precisione e velocità delle sequenze di movimento. Le goccioline si muovono con una velocità di 1,5 m/s e un’accelerazione di 1,4 m/s². Il movimento deve essere dinamico, ma allo stesso tempo deve scorrere nel modo più fluido possibile, assolutamente privo di improvvise accelerazioni. MKT ha trovato la soluzione a questa sfida: Ethercat e le performance della piattaforma di controllo PC based di Beckhoff. Un IPC C6525 controlla i 1.216 assi tramite il software di automazione Twincat NC PTP, assicurandone la sincronia e la percezione di un movimento fluente, come fosse un film 3D, da parte dell’occhio umano. Grazie al suo design molto piatto, il PC industriale C6525 è ideale per installazione in ambienti particolarmente ridotti, infatti, non contenendo alcun componente rotante, ma con Ogni goccia è controllata tramite un terminale Ethercat EL7201 e un servomotore AM3121 supporto di archiviazione SSD e la tecnologia di raffreddamento passivo (fanless) risulta essere alquanto robusto e silenzioso. Poiché la comunicazione avviene in tempo reale su bus Ethercat, l’IPC non serve soltanto per la visualizzazione, ma genera i punti di posizionamento per ogni goccia a intervalli di tempo di 200 ms, ovvero ben cinque figure al secondo. Il movimento dei singoli assi è estremamente preciso e si trova nel range di 1 mm per una lunghezza complessiva di 7,6 m. L’offset massimo tra due goccioline è 0,25 mm. Ogni goccia è controllata tramite un terminale Ethercat EL7201 e un servomotore AM3121. Importante per MKT nella scelta di Beckhoff come partner è stato anche il posizionamento globale della società. Beckhoff è stata in grado, non solo di accompagnare e sostenere il progetto con esperti dalla sede centrale dell’azienda a Verl, Germania, ma assicura al cliente finale anche il servizio di supporto in loco dalla filiale Beckhoff a Singapore. Il movimento sincrono di 1.216 assi è uno dei punti salienti di questo progetto 124 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Beckhoff Automation - www.beckhoff.it Utilizzate ancora architetture dedicate per il telecontrollo? 3G/HSUPA/ ADSL VPN MODEM/ROUTER/ GATEWAY NE W! PLC CONCENTRATORE VPN INTERNET Il vostro PLC preferito!! Il vostro SCADA CADA DA A preferito!! f it !! R VPN R R R R R ...e tanti altri! PLC ...e e tanti altri! 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Forme simmetriche e asimmetriche, materiali diversi come il vetro o il PET, contenitori monouso e riciclabili conquistano il mercato internazionale delle bevande. Una varietà di prodotti diversi, da quelli molto fluidi a quelli più viscosi, richiede macchine rapide e affidabili per un rendimento elevato, mentre l’esigenza di flessibilità della macchina ha ormai quasi la stessa importanza della produttività. Tuttavia, cambiare rapidamente il formato è possibile solo con macchine a controllo elettronico. Per garantire la stabilità di processo in una situazione di tale complessità, i classici elementi meccanici come gli alberi di rinvio a camme sono già stati sostituiti da servomotori ad alte prestazioni associati a potenti sistemi di motion control. Rispetto alle soluzioni meccaniche dispendiose, questo livello di automazione offre vantaggi notevoli, elevando prestazioni e flessibilità della macchina. L’innovativa stampa digitale I produttori tedeschi di confezionatrici per generi alimentari sono leader internazionali. In passato, un approccio lungimirante delle strategie aziendali in termini di innovazione, qualità e orientamento alla clientela ha assicurato un notevole successo; ora costi- 126 tuisce la base per un’ulteriore crescita, nonostante la concorrenza internazionale sempre più agguerrita. Nelle etichettatrici del settore beverage sono già utilizzati diversi moduli di etichettatura, ad esempio per etichette con fissaggio a freddo, a caldo e autoadesive. L’utilizzatore può integrare flessibilmente tali moduli nella propria macchina. Con la richiesta di etichette personalizzate, il profilo dei requisiti della macchina si è esteso. Ormai, il consumatore accede a Internet tutti i giorni e ordina online prodotti personalizzati di ogni genere. In futuro, questo riguarderà anche le etichette sulle bottiglie o altri imballaggi. Il prezzo delle etichette stampate dipende notevolmente dalla quantità. Una richiesta particolare per finalità di marketing speciali può rapidamente rivelarsi un costoso lusso per piccole commesse. Così, ad esempio, gli imbottigliatori di bottiglie in PET affidano regolarmente la stampa delle etichette a terzi. Con la stampa diretta sulla bottiglia, sarà tutto diverso. Le stazioni modulari di stampa ed essiccazione saranno integrate direttamente nella macchina. Un’etichetta ridisegnata su un PC industriale può essere applicata immediatamente sulla bottiglia, sulla lattina o sulla damigiana, rendendo superfluo il processo precedente di sviluppo, stampa e consegna delle etichette per l’incollatura: tutto ciò senza la minima spesa. Modifiche o richieste di variazioni sono applicate con il massimo della flessibilità, in qualunque momento. Requisiti tecnologici del drive Oltre alle note disposizioni in materia di igiene, questa nuova tecnologia comporta naturalmente anche nuovi requisiti per la tecnologia del drive. I servoazionamenti integrati delle serie ISD 410 e ISD 510 di Danfoss soddisfano tali requisiti. Gli impianti per la produzione di bevande sono soggetti a rigorose linee guida relative alla pulizia, che richiedono l’impiego di diversi detergenti, ad esempio alcalini e acidi, nonché disinfettanti e acqua. Il design speciale, la classe elevata di protezione IP67, la resistenza alle vibrazioni e la resistenza chimica rendono questi azionamentii perfetti per l’impiego nel settore dell’imballaggio, alimentare e farmaceutico. Inoltre, la stampa digitale richiede rigorosi requisiti di precisione e di dinamica sul drive. Per soddisfare tali requisiti, i servoazionamenti integrati sono dotati di encoder assoluti ad alta risoluzione di tipo BiSS a 19 bit. L’interfaccia BISS digitale, bidirezionale e aperta, consente una lettura rapida e sicura dei dati dell’encoder. Inoltre, l’interfaccia BISS consente una buona rilevazione degli errori e una velocità di trasmissione estremamente elevata. Nei mo- MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 AO Servoazionamenti tori elettrici, il concetto di precisione caratterizza la qualità del movimento. A seconda del prodotto, un dato profilo di camma è memorizzato nel drive che deve seguirlo con precisione in funzione dei gradi master. In numerose applicazioni, più etichette sono posizionate verticalmente o devono essere applicate o stampate in funzione del marchio. Perciò, la qualità del segnale di posizione e le performance del servoazionamento sono di importanza cruciale. In dettaglio, occorre prestare particolare attenzione alla risoluzione, al tempo di campionamento e agli algoritmi di controllo utilizzati. Per questo in VLT Integrated Servo Drive ISD 410 e ISD 510 ISD viene utilizzata la nota struttura a cascata di controllo della corrente, velocità e posizione del motore. Al fine di aumentare l’ampiezza di banda del circuito di regolazione, è stata integrata una funzione di monitoraggio supplementare. La funzione di monitoraggio è un algoritmo intelligente per filtrare il segnale di feedback. Si basa su un modello matematico di regolazione e su un controllo successivo automatico ove la posizione misurata dal dispositivo di monitoraggio sia diversa dalla posizione stimata. Il dispositivo di monitoraggio fornisce un valore stimato del segnale di feedback selezionato ed è quindi in grado di reagire a disturbi e imprecisioni. Le proprietà e le funzionalità descritte garantiscono una stampa esatta e infine un’estetica di ottima qualità. Le piattaforme Integrated Servo Drives VLT Con le soluzioni delle piattaforme ISD, Danfoss offre agli utilizzatori prodotti dotati di un’architettura di comando aperta. Già con VLT Integrated Servo Drives ISD 410 è disponibile una soluzione flessibile, ad alta precisione ed economica basata su CAN per l’industria del food and beverage. I comandi si basano su motori sincroni a eccitazione permanente, dove il motore e i componenti elettronici sono raggruppati in un unico alloggiamento. Un modulo di alimentazione nel quadro elettrico genera la tensione di alimentazione CC di 300 V. A valle di tale modulo, è posizionata una scatola di distribuzione che, tramite un cavo ibrido di alimentazione, trasmette il comando al motore ISD 410. Un dispositivo EncoderBox di interfaccia encoder completa il sistema ISD 410. Le relative informazioni sono lette con estrema precisione, fornite di un timestamp e inviate via CAN ai servoazionamenti. Combinare con facilità fino a 64 servoazionamenti: la piattaforma ISD 500 Il livello successivo di servoazionamento integrato, VLT Integrated Servo Drive ISD 510, si basa su architetture aperte di comando, in questo caso i sistemi Ethernet realtime Ethercat e Powerlink. L’alimentazione del servoazionamento ISD 510 avviene mediante un Servo Access Box (SAB) nel quadro elettrico, che genera una tensione CC di 600 V e garantisce così un’intensità di potenza ancora maggiore. SAB, basato sul collaudato VLT Drives, dispone di una potenza di 7,5 kW a 15 A. È dotato di un’unità operativa Local Control Panel (LCP) comprovata per una messa in servizio rapida e una diagnosi semplificata. Inoltre, fornisce supporto ai tecnici in fase di intervento. LCP si collega direttamente ai servoazionamenti ISD 510 per le finalità sopra citate. A seconda dell’applicazione e della macchina è possibile utilizzare due linee di uscita 128 Con i servoazionamenti integrati a elevate prestazioni, Danfoss offre la tecnologia per macchine modulari per imballaggio e per generi alimentari separate, per gestire fino a 32 servoazionamenti per linea. Un SAB può fornire dati ed energia a un massimo di 64 attuatori. In tal modo, è necessaria solo un’apparecchiatura nel quadro elettrico, riducendo ulteriormente l’ingombro. Un totale di quattro taglie di motore in diverse classi di potenza offre all’utilizzatore un alto grado di scalabilità e di flessibilità nella progettazione dell’applicazione e delle macchine. Come nel sistema ISD 410, anche in ISD 510 l’azionamento del primo attuatore avviene via SAB con l’ausilio di un cavo ibrido di alimentazione dotato di tensione CC a 600 V, tensione di comando CC a 24 V, Safe Torque Off (STO) e bus servoazionamenti. I cavi loop effettuano la connessione da motore a motore (daisy chain). Gli utilizzatori non hanno, quindi, bisogno di cavi di feedback separati o ulteriori scatole di distribuzione, semplificando indubbiamente il cablaggio del sistema generale e l’utilizzo di cavi preassemblati evita eventuali errori di cablaggio. Anche la realizzazione di un’architettura di comando aperta e non dipendente da un unico fornitore contribuisce all’incremento di flessibilità e competitività. Di conseguenza, Danfoss adotta un concetto di architettura aperta nell’automazione di macchina. Così, non è necessario utilizzare azionamenti diversi per ciascun controllore di motion utilizzato, con conseguenti adeguamenti della parte meccanica ed elettrica, ad esempio per soddisfare i requisiti relativi alle macchine dei clienti finali. Poiché le funzionalità motion sono implementate all’interno dei singoli azionamenti ISD 510 in modo decentrato, le modifiche al software sono legate solo al programma realizzato per ciascun controllore di motion da utilizzare. Danfoss si basa sullo standard di programmazione IEC61131-3 e in tal modo offre un sistema aperto con diverse librerie con funzioni per camme, sincronizzazioni e tante altre funzionalità motion. Con questi servoazionamenti integrati a prestazioni e precisione elevate, dinamici e a lunga durata, Danfoss offre la tecnologia per servoazionamenti ideale per la realizzazione di macchine modulari per imballaggio e per generi alimentari. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Danfoss – www.danfoss.com La famiglia si allarga Phoenix Contact ti aspett SPS IPC aa DRIVES ITALIA, 20 - 22 M aggio, P presso lo arma Stand E 037 - Pa diglione 2 Nuove soluzioni potenziano le capacità di comando e supervisione. La famiglia di PC Industriali e Pannelli Operatore si arricchisce di nuovi elementi adatti ad una vasta gamma di utilizzi, tutti programmabili con un unico software SCADA. Il risultato è una soluzione perfettamente integrata, con caratteristiche di qualità ed efficienza superiori agli standard. Fanno parte della famiglia: • PC Industriali da quadro elettrico • PC Industriali IP 65 per il bordo macchina anche in versione multitouch • Tablet PC Industriali touch screen • Pannelli Operatore touch screen delle famiglie TP 3000 e TP 5000 con processori Atom e Celeron • Ampia gamma di software: SCADA Visu+, SoftPLC PC Worx e connessione remota via Portico e molto altro ancora. Scegli la gamma completa, scegli Phoenix Contact. Per maggiori informazioni: Tel. 02 66 05 91 [email protected] www.phoenixcontact.it AO Ethernet industriale di Frank Malczyk, Riky Comini La connettività nel food and beverage L’Ethernet industriale può aiutare a ridurre i tempi di fuori servizio, migliorando contemporaneamente la sicurezza operativa e il flusso di informazioni in tempo reale. Di seguito, vediamo a che punto sono le aziende produttrici di bevande e di prodotti alimentari Condizioni estreme possono ritardare l’introduzione di Ethernet industriale negli stabilimenti di produzione di bevande e prodotti alimentari. Un sistema di connessione in acciaio inox che comprende prodotti classificati IP67 o superiori può aiutare i produttori a rendere più sicura la transizione Nonostante la seria concorrenza nel settore, la recessione economica globale in atto ha avuto sui produttori un impatto meno forte che in altri settori per cui l’incentivo al cambiamento è limitato. Inoltre, i produttori di bevande e prodotti alimentari devono affrontare ostacoli molto particolari che rendono più complicata l’adozione di nuovi sistemi. Tra questi: prevenire la contaminazione del prodotto, garantire la sicurezza del consumatore e degli operatori del settore, condizioni ambientali come temperatura, umidità e vibrazioni, rigorose procedure di pulizia e lavaggio e conformità alle leggi e alle norme federali. La necessità di impiegare tecnologie di rete più avanzate a livello di stabilimento sta però diventando sempre più evidente a mano a mano che i produttori cercano di migliorare l’efficienza operativa e i profitti di base. La connettività è critica L’ introduzione della robotica e di apparecchiature automatizzate nell’industria delle bevande e dei prodotti alimentari ha consentito di ottenere svariati miglioramenti in termini di sicurezza, qualità del prodotto, produttività e redditività. I progressi in campi come il controllo automatico di processo e la robotica, i sensori per la qualità automatizzata e il controllo della sicurezza e lo sviluppo di sistemi di visione macchina hanno aperto la strada a un’industria alimentare più sostenibile. Molto però rimane da fare poiché il settore bevande e prodotti alimentari rimane ancora indietro nell’introduzione di tecnologie di rete innovative a livello di stabilimento. Diversi fattori hanno condotto i produttori e gli addetti ai trattamenti ad adottare un approccio più cauto per il miglioramento dei loro impianti automatizzati. Molti stanno utilizzando gli stessi prodotti da oltre 20 anni ed esitano ad aggiornarli, anche in caso di passaggio a una soluzione migliore, fino a quando le loro attrezzature obsolete non risultano più disponibili. 130 Alcuni dei componenti più critici di questi sistemi di automazione avanzati sono rappresentati dai cavi, dai connettori e dai sistemi di comunicazione che uniscono il tutto. In molti casi, il cablaggio hardware è ancora molto comune a livello di stabilimento dal momento che rappresenta una soluzione poco costosa. Tuttavia, richiede una grande quantità di lavoro per cui è importante che il sistema di connessione sia facile da installare, affidabile e sicuro. Le scatole di distribuzione pre-cablate fanno risparmiare tempo e aiutano a prevenire errori di cablaggio nelle applicazioni a elevata densità di connessioni in ingresso o in uscita. In entrambi i casi, la robustezza è un fattore critico per resistere nell’ambiente gravoso quale uno stabilimento di produzione di bevande e prodotti alimentari. I cortocircuiti elettrici causati dalla penetrazione di acqua all’interno di apparecchiature e dispositivi elettrici ed elettronici rappresentano il problema numero uno per le linee di produzione di bevande e prodotti alimentari. Analogamente, sistemi di comunicazione come Devicenet, sistema di rete aperto di informazioni e controllo a livello di dispositivo per apparecchiature industriali; Profibus, si- MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 MLM4 modulo lineare con vite a ricircolo di sfere e motori lineari versione brushless ironcore o tubolare ironless La movimentazione è sempre più presente nelle dinamiche di una macchina e di un impianto industriale. Mondial, come System Integrator, progetta e realizza soluzioni a elevata ingegnerizzazione e integrazione di componenti, dando una risposta concreta alle esigenze di movimentazione lineare e angolare. Quale sia l’applicazione, Mondial elabora soluzioni personalizzate per le specifiche esigenze del cliente e con una costante attenzione al rapporto costi/benefici. www.mondial.it MONDIAL S.p.A. Via G. Keplero, 18 • 20124 Milano • Tel. 02 66810.1 - Fax 02 66810.264 • e-mail: [email protected] Filiali: Bologna - Firenze AO Ethernet industriale stema di comunicazione di rete aperto globale e standardizzato e Modbus, un popolare protocollo di comunicazione a livello industriale, richiedono cavi, connettori e prese in grado di garantire versatilità, affidabilità e integrità dei segnali in ambienti gravosi. I vantaggi della migrazione a Ethernet Concepita in origine per l’ambiente di ufficio, Ethernet ha recentemente ricevuto un notevole impulso a livello di stabilimento dal momento che le aziende cercano di acquisire e trasmettere dati in tempo reale. Questo è particolarmente critico nel settore delle bevande e dei prodotti alimentari in cui il processo di produzione richiede spesso un monitoraggio continuo per massimizzare l’operatività e soddisfare i requisiti normativi. Alle aziende che cercano di acquisire un vantaggio in termini di concorrenza collegando le attrezzature di stabilimento alla rete aziendale, Ethernet industriale può offrire tutta una serie di vantaggi: maggiori informazioni commerciali grazie alla maggiore possibilità di accesso alle informazioni da parte dell’azienda; flusso di informazioni più rapido grazie alla maggiore velocità di trasmissione dei dati; riduzione dei costi grazie alla migliore efficienza energetica e gestione delle risorse; riduzione dei tempi di fuori servizio degli impianti grazie alle migliori prestazioni delle attrezzature; prestazioni ottimizzate delle attrezzature grazie al coordinamento del monitoraggio e del controllo. Le soluzioni guida di Ethernet industriale sono Ethernet/IP, standard utilizzato nell’automazione di fabbrica, nelle applicazioni di controllo di processo e nella robotica, gestito dalla Odva (Open Device Vendor Association); Profinet, un protocollo Ethernet industriale aperto per la fabbricazione e l’automazione avanzate e Modbus TCP/IP, un ampliamento del popolare protocollo Modbus ampiamente utilizzato nell’ambiente di produzione industriale. In tutti i casi, l’infrastruttura alla base, comprendente cavi, collegamenti, commutatori, stack protocollari, schede di interfaccia e moduli I/O, deve essere estremamente affidabile per consentire la realizzazione di una rete Ethernet industriale di successo. Tirandoli fuori dall’armadio e collocandoli sul pavimento dello stabilimento, i produttori espongono questi componenti critici ad ambienti estremamente gravosi. I prodotti disponibili in commercio utilizzati nei cablaggi per ufficio non sono assolutamente adeguati per queste condizioni. L’importanza della scelta di cavi e connettori idonei e affidabili rappresenta un fattore critico per l’operatività della produzione. Materiali giusti per ambienti gravosi Le condizioni estreme in cui opera il settore delle bevande e dei prodotti alimentari ha contribuito molto al ritardo nella propagazione di Ethernet dall’ambiente d’ufficio a quello dello stabilimento di produzione. Uno degli ostacoli principali è rappresentato dalla procedura di lavaggio, critica per evitare la contaminazione dei prodotti con conseguente peggioramento 132 della relativa qualità, ma le cui temperature elevate e l’uso di disinfettanti e detergenti caustici può facilmente danneggiare le sensibili apparecchiature elettroniche. Un’altra preoccupazione è costituita dal rischio di formazione di ruggine e corrosione che potrebbe potenzialmente causare l’interruzione del processo di fabbricazione o contaminare il prodotto. Infine, temperature estreme, umidità e vibrazioni possono insieme compromettere le prestazioni e l’affidabilità delle infrastrutture di comunicazione. Scegliendo i prodotti giusti, i produttori di bevande e prodotti alimentari possono effettuare in modo sicuro la transizione a Ethernet industriale. Di seguito i fattori da considerare nella valutazione dei vari dispositivi, componenti e opzioni di collegamento. Classificazione Ingress Protection (IP): la classificazione IP è una scala internazionale in cui il primo numero si riferisce al livello di proL’evoluzione della tezione contro i solidi (come le parconnettività ticelle di polvere), mentre il secondo secondo Molex numero indica il livello di protezione contro i liquidi. In molti punti di uno stabilimento di produzione di bevande e prodotti alimentari la categoria IP67, indicante che il prodotto è a tenuta di polvere e protetto contro gli effetti di un’immersione di breve durata, è considerata accettabile. Tuttavia la categoria IP69K, indicante la protezione contro la penetrazione di polvere, alte temperature e acqua ad alta pressione, rappresenta la soluzione ideale in ambienti in cui le apparecchiature debbano essere sterilizzate con cura. Costruzione in acciaio inox: un sistema di collegamento in acciaio inox tipo 316, liscio, aiuta a prevenire la crescita di colonie di batteri limitando l’area in cui questi possono raccogliersi ed è in grado di resistere a sostanze chimiche aggressive e a temperature dell’acqua elevate senza arrugginire. Inoltre, guaine per cavi e co-stampaggi robusti e resistenti alle alte temperature garantiscono un’ulteriore protezione. Tecnologia ‘push-to-lock’: i connettori che prevedono un sistema di bloccaggio meccanico garantiscono un collegamento sicuro non possibile con le connessioni ad avvitamento di tipo tradizionale. Questa affidabilità intrinseca riduce i segnali intermittenti dovuti al connettore negli ambienti più gravosi. Meno segnali intermittenti significa minori tempi di fuori servizio e migliore produttività. Montaggio su guida DIN/macchina: spostando i commutatori Ethernet sulle apparecchiature di stabilimento, i produttori possono risparmiare spazio negli armadi, ridurre i costi dei cavi e semplificare le installazioni. Alloggiamenti per impieghi gravosi garantiscono protezione contro la penetrazione di acqua e variazioni di temperatura, facendone la soluzione ideale per le applicazioni industriali di questo tipo. Una migrazione a Ethernet industriale ben congegnata consentirà alle aziende produttrici di bevande e prodotti alimentari sia di mantenere i propri impianti tradizionali ancora utilizzabili sia di passare ad applicazioni innovative in grado di supportare il futuro sviluppo aziendale. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Molex - www.molex.com IN TEMPI INCERTI LA SICUREZZA DELLA PRODUZIONE È ANCORA PIÙ IMPORTANTE. SICK espone presso il Pad. 03 Stand C002 4XDQGRO·RELHWWLYRqODSURGXWWLYLWjGHJOLLPSLDQWLLQGXVWULDOLLWHFQLFLQRQVLDIÀGDQRDOSURSULRLVWLQWRPDULFRUURQR alle soluzioni offerte dai sensori SICK, che garantiscono processi senza intoppi, evitano costose avarie e fermi macchina, riducono i tempi di collaudo e prevengono incidenti e danni alle persone. Tutto ciò in ogni settore GHOO·DXWRPD]LRQHLQGXVWULDOH*UD]LHDEDUULHUHIRWRHOHWWULFKHVHQVRULGLSURVVLPLWjSHULÁXLGLGLGLVWDQ]DRWWLFL scanner, dispositivi di protezione optoelettronici e ai servizi SICK, quando si tratta della sicurezza della produzione, tutto il mondo ricorre allo spirito innovativo ed ingegneristico SICK. Noi la troviamo una scelta intelligente. AO Tutorial di Massimo Giussani L’automazione tra le nuvole Il cloud computing si presta alla realizzazione di un ampio spettro di applicazioni di automazione industriale e controllo di processo I l cloud computing è una realtà oramai consolidata nel panorama consumer, resa possibile dalla disponibilità di connettività in banda larga fissa e mobile, e alimentata dalla crescente diffusione di dispositivi portatili come tablet e smartphone. Non servono infatti client particolarmente potenti quando l’elaborazione e la memorizzazione dei dati viene delegata a server remoti. Archiviazione dei dati, gestione della posta elettronica, creazione di documenti e molto altro ancora, sono tutte operazioni messe a disposizione degli utenti sotto forma di servizi accessibili in qualunque parte del mondo attraverso un comune browser web o un’app dedicata. Le opportunità di risparmio in termini di hardware e di costi delle licenze software sul lato client, unite alla flessibilità con cui è possibile adattare l’infrastruttura informatica alle esigenze del momento, sta Il cloud computing e le numerose applicazioni di automazione e controllo rendendo il cloud computing un’alternativa di processo appetibile anche agli utilizzatori in ambito aziendale. Sono infatti sempre di più le imprese che affidano Cambio di paradigma a dei fornitori di servizi, dietro pagamento di un corrispettivo, Il cloud porta con sé un duplice cambio di paradigma rispetto ai gli oneri di gestione delle piattaforme hardware e software sistemi informatici ‘tradizionali’ basati su reti locali di calcolatori, necessarie allo svolgimento delle più svariate attività di ge- ognuno dei quali dotato della propria copia di software applicastione aziendale. Si va dall’automatizzazione dei backup agli tivo. Quando ricorre alla ‘nuvola’, l’utilizzatore (che può essere strumenti di collaborazione, dalle piattaforme di sviluppo la multinazionale, la singola azienda o un suo dipartimento) agli applicativi di ufficio, fino ai complessi sistemi di pianifi- viene sollevato dall’onere di dover pianificare, acquistare e agcazione delle risorse e gestione dei rapporti con i clienti. Più giornare l’infrastruttura informatica specializzata necessaria allo di recente le applicazioni di cloud computing si stanno esten- svolgimento dei propri compiti: si interfaccia invece alla piattadendo anche ad ambiti applicativi più particolari, come l’au- forma di calcolo nel cloud per mezzo di client leggeri e attinge tomazione industriale e il controllo di processo. Sono infatti alle risorse di calcolo e storage sotto forma di servizi erogati in diverse le funzioni di controllo e supervisione che presentano base alle necessità del momento. In un certo senso è un ritorno requisiti di soft realtime compatibili con un’implementazione al passato, all’epoca dei mainframe, ma con un importante ditollerante delle latenze della comunicazione su piattaforme stinguo: le risorse sono ora distribuite (e virtualizzate) nella ‘nunel web. Con il migliorare delle prestazioni e della sicurezza vola informatica’. A erogare i servizi non è più (tipicamente) un del cloud, altre ancora potrebbero aggiungersi. unico elaboratore centrale in seno all’azienda, bensì una o più 134 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 macchine fisiche o loro porzioni virtuali di più macchine fisiche che possono anche trovarsi su continenti diversi. Questa architettura distribuita si presta naturalmente alla realizzazione di sinergie tra le diverse applicazioni della stessa azienda o tra applicazioni delle aziende partner o fornitrici. I sistemi MES/ERP, ad esempio, rappresentano l’ideale candidato per questo genere di distribuzione globale dell’intelligenza. Nelle applicazioni di automazione industriale il trend verso la distribuzione dell’intelligenza è tutt’altro che nuovo; il cloud computing sfrutta però le opportunità fornite dall’ubiquità della rete Internet e delle connes- I principali fornitori di sistemi di automazione stanno includendo sosioni a banda larga per rendere conveniente una distri- luzioni di cloud computing più o meno spinto alla propria offerta. buzione su scala molto più ampia. Si esce dai confini (In figura un estratto da un brevetto di Rockwell Automation) non solo del campo, ma anche dell’azienda stessa, e diventa possibile delegare alcune funzioni legate al controllo formazioni scambiate a livello del campo presentano infatti dei agli stessi fornitori di soluzioni di automazione. Già oggi si pos- vincoli, in tema di determinismo e integrità, che non si sposano sono incontrare soluzioni di automazione industriale che si con le latenze e l’esposizione agli attacchi informatici di un’arappoggiano al cloud per implementare o coadiuvare meccani- chitettura distribuita su scala geografica. smi di manutenzione preventiva: i parametri pertinenti di tutti Sebbene i principali produttori di sistemi di automazione si i componenti critici vengono trasferiti in un archivio storico nel stiano preparando a colpi di brevetti a supportare funzioni di cloud e poi serviti alle applicazioni che si occupano di stabilire, basso livello direttamente nel cloud, è ragionevole ritenere che eventualmente estraendo dati da un più ampio archivio gestito per diversi anni ancora le funzioni in tempo reale che presendallo stesso produttore dei dispositivi, se e quando intervenire tano aspetti di criticità e di sicurezza continueranno ad essere per prevenire malfunzionamenti o degrado delle prestazioni. implementate in seno ad anelli locali. L’eventuale migrazione delle funzioni di controllo dovrà necessariamente essere accompagnata da un progressivo miglioramento della velocità Cloud e automazione Oltre alla manutenzione preventiva, anche il monitoraggio e e affidabilità delle reti di comunicazione (perlomeno in quei l’ottimizzazione dei processi manifatturieri, nonché le varie fun- Paesi in cui si è investito seriamente nello sviluppo digitale) e zioni di supporto alla produzione, si prestano per la loro stessa dal conseguimento di livelli di sicurezza in grado di rassicurare natura alla migrazione sul cloud. Più delicato è invece il discorso anche il più nervoso tra i gestori di impianti. Una volta superati delle funzioni proprie di controllo e automazione che devono questi ostacoli, grazie al cloud computing sarà possibile far affrontare tutta una serie di problemi connessi alle prestazioni convergere le tecnologie di supervisione Scada (Supervisory e alla percezione della sicurezza della piattaforma cloud. Le in- control and data acquisition) e quelle di controllo distribuito Pubblico e privato I l cloud computing mette a disposizione risorse hardware e software sotto forma di servizi erogabili (ed eventualmente fatturabili) in base alle effettive necessità dell’utilizzatore. L’interazione è generalmente di tipo client-server, con i dati che vengono elaborati e memorizzati su server remoti - tradizionalmente immaginati come facenti parti di una ‘nuvola informatica’ – accessibili per mezzo di reti di telecomunicazione. A seconda di chi gestisca le diverse parti dell’infrastruttura si possono distinguere tre diverse tipologie di cloud computing: Cloud pubblico Nel cloud pubblico i server che erogano i servizi sono responsabilità di un fornitore terzo e l’accesso avviene tipicamente per mezzo della rete Internet. Il fornitore (o i fornitori) di servizi si fanno carico dei costi di gestione dell’infrastruttura, mentre il cliente paga in base a un sistema di tariffazione concordato (che può riguardare la quantità di dati scambiata, il tempo di utilizzo, o le risorse allocate). Il principale vantaggio di potersi appoggiare a un fornitore esterno sta nella scalabilità dell’infrastruttura e dei relativi costi di utilizzo. Il principale inconveniente riguarda la sicurezza dei dati, che vanno affidati a un soggetto esterno all’azienda con tutti le implicazioni (anche legali) del caso. Cloud privato Nel modello privato di cloud computing, l’intera infrastruttura hardware e software deve essere messa a disposizione dall’utilizzatore, che è costretto ad anticipare i costi per la realizzazione di un sistema in grado di gestire il massimo carico computazionale previsto, nonché a provvedere alla sua gestione e manutenzione. Il principale vantaggio di questo approccio sta nella centralizzazione virtuale delle risorse informatiche dell’azienda: pur potendo originare da più server distribuiti nella ‘nuvola’, i servizi vengono erogati per mezzo di una piattaforma coerente in maniera più o meno automatizzata e con la possibilità di bilanciare i carichi di lavoro. L’utilizzatore mantiene il pieno controllo dei propri dati e, se ricorre anche a connessioni private, può godere di livelli di sicurezza e prestazioni tali da rendere possibili applicazioni di controllo soft realtime. Cloud Ibrido L’approccio ibrido offre il meglio dei due mondi: i servizi che richiedono elevati livelli di sicurezza e prestazioni possono essere implementati su un’infrastruttura cloud privata, mentre quelli che non prevedono il trasferimento di dati sensibili o comunque informazioni critiche di processo possono transitare su un cloud pubblico. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 135 AO Tutorial I diversi modelli di servizio nel cloud si differenziano in base al posizionamento del confine di competenza tra utilizzatore e fornitore DCS (Distributed Control Sytem). Attualmente l’implementazione delle funzioni di controllo di un sistema DCS avviene solo su reti locali (LAN) con precisi vincoli di latenza e determinismo; i sistemi Scada, per contro, si appoggiano a reti geografiche (WAN) ma limitano la propria influenza alla consultazione e all’impostazione dei parametri gestiti dagli anelli locali di controllo. Le soluzioni Scada tradizionali, inoltre, sono generalmente costose e di complessa realizzazione; il cloud computing reca con sé la promessa di rendere non solo possibile, ma anche conveniente il controllo remoto di installazioni sparse per il mondo. Un controllo che, almeno in linea teorica, è distribuibile fino al livello dei singoli dispositivi che costituiscono il sistema di automazione. Grazie al cloud, Scada e DCS si fonderanno nell’ennesima applicazione della ben più comprensiva Internet delle Cose. impianti di automazione e i server del fornitore di servizi dialogano tra loro per mezzo di un rete dai confini nebulosi che può celare pericoli di varia natura: dati di importanza critica per il funzionamento dei processi o per la competitività dell’azienda possono venire sottratti, persi o alterati. Migrare un’applicazione critica nel cloud significa spesso ripensarla da zero in un’ottica di sicurezza e ridondanza a livelli addirittura superiori a quelli di un’applicazione che gira su una rete locale. La disponibilità e la qualità di servizio della stessa infrastruttura di rete potrebbe non essere sufficiente a garantire le prestazioni e i requisiti di una applicazione di controllo industriale. In attesa di una maturazione dell’infrastruttura e dei servizi (oltre che della percezione della sicurezza da parte degli utilizzatori), cominciano a migrare sul cloud tutta una serie di applicazioni e processi non critici, come il servizio historian, le interfacce HMI, la gestione degli allarmi e la generazione di report. La raccolta, la consultazione e l’analisi dei dati memorizzati nell’archivio storico possono trarre beneficio da un’implementazione cloud-centrica: si uniforma il processo di raccolta, si consolidano le basi di dati e si facilita l’interazione con i vari Il cloud a breve La transizione verso sistemi di controllo distribuiti nella ‘nuvola’ sarà, secondo i maggiori operatori del settore, un processo graduale, rallentato in primo luogo da questioni di affidabilità, di robustezza e di sicurezza. I dispositivi degli Le varie componenti dello stack di un’applicazione cloud e i rispettivi domini di competenza per i modelli SaaS, PaaS e IaaS Saas, PaaS e IaaS na classificazione essenziale dei servizi erogabili da una soluzione di cloud computing è stata proposta dal NIST sulla base dei confini delle competenze tra utilizzatore e fornitore di servizio. SaaS – Software as a Service L’utilizzatore ha accesso - per mezzo di un’interfaccia Web o tramite API invocabili da programmi o altre applicazioni di cloud computing – ad applicativi software eseguiti su server remoti. Il fornitore di servizi SaaS gestisce l’hardware e il software applicativo sui server, e provvede agli aggiornamenti necessari a garantire i livelli di sicurezza e prestazioni concordati. L’utilizzatore non può modificare il software applicativo per adattarlo ad esigenze specifiche che vadano al di là delle opzioni di configurazione previste dal fornitore. PaaS – Platform as a Service Il modello PaaS offre all’utilizzatore la possibilità di personalizzare il software ap- U 136 plicativo che gira sull’hardware gestito dal fornitore del servizio. I produttori di sistemi di automazione possono sfruttare questo modello di cloud computing per costruire applicazioni Scada o HMI su misura. I clienti potranno utilizzare l’applicativo accedendo alla piattaforma PaaS per mezzo di un comune computer dotato di browser Web. IaaS – Infrastructure as a Service Il modello IaaS permette all’utilizzatore di gestire dinamicamente anche le risorse hardware, adattandole all’effettiva necessità del momento di utilizzo o allocandole in maniera precisa. Diventa in questo modo possibile ottimizzare le prestazioni, implementare meccanismi di ridondanza e di ripristino in caso di errore. Questi sono alcuni dei motivi che rendono IaaS il modello ideale per lo sviluppo di applicazioni di controllo distribuito sul cloud. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 SIL 3 / PLe PIZZATO ELETTRICA s.r.l. VIA TORINO, 1 / 36063 MAROSTICA (VI) ITALY / PH +39 0424 470930 / FAX +39 0424 470955 / [email protected] / www.pizzato.com AO Tutorial di modello di servizio SaaS, tanto i server quanto il software applicativo sono gestiti dal fornitore cloud, che ha tutto l’interesse a offrire soluzioni allo stato dell’arte in termini di sofisticazione degli algoritmi e di flessibilità d’uso. Anche l’aspetto della sicurezza può trarre vantaggio dalla migrazione in un cloud che faccia uso di protocolli aperti, ampiamente rodati e sottoposti allo scrutinio di ampie comunità di utilizzatori e programmatori. Più spesso che mai, si tratta di implementazioni assai più solide e ben integrate di quelle dei sistemi Scada tradizionali, costretti ad appoggiarsi a stack eterogenei di protocolli proprietari facenti leva sul dubbio concetto di ‘security through obscurity’. Un maggior controllo sulle applicazioni di supervisione e controllo, oltre che una maggior confidenza nella implementazione dei meccanismi di Le applicazioni non critiche di supervisione e messaggistica possono appoggiarsi a un cloud di tipo pubblico software che elaborano i dati per creare report, allarmi, suggerimenti per la manutenzione preventiva o predittiva. L’utilizzatore accede al prodotto finito dell’elaborazione, effettuata nel cloud su dati memorizzati nel cloud, tipicamente tramite un client leggero dotato di un normale browser Web. I vantaggi di questo approccio, che si può appoggiare a un cloud pubblico con architettura SaaS (Software as a Service) o PaaS (Platform as a Service), includono: la scalabilità in termini di risorse e costi dell’infrastruttura remota; il trasferimento a terzi degli oneri di pianificazione, installazione, manutenzione, aggiornamento e protezione di hardware e software sul lato server; la riduzione dei costi dell’hardware e software sul lato client e la possibilità di poter accedere ai servizi erogati da qualsiasi punto in cui sia disponibile un accesso a Internet. La realizzazione di interfacce uomo macchina (HMI) è agevolata dalla presenza di librerie di template che rappresentano i dashboard più comunemente usati per riassumere le informazioni che descrivono il sistema sotto supervisione. Con la crescente standardizzazione dei linguaggi di programmazione, dei meccanismi di passaggio dei messaggi e dei protocolli di comunicazione adottati dalle applicazioni cloud si prospetta poi una maggior flessibilità nella manipolazione dei dati raccolti. Viene ad esempio semplificato l’accesso dinamico alle informazioni memorizzate in database di diversa origine (lo storico, la pianificazione della produzione, la gestione dei fornitori...) così da poter incrociare i dati e creare report ‘multidominio’ a uso e consumo dei decision maker. Lo Scada dalle nuvole Considerata la non criticità delle informazioni scambiate, i sistemi Scada possono essere implementati senza particolari remore anche in un cloud pubblico, pur con tutte le cautele necessarie a garantire la riservatezza e l’integrità dei dati. Il principale vantaggio del passaggio al cloud è rappresentato dalla significativa riduzione dei costi dell’infrastruttura: basta una semplice connessione alla rete Internet per interfacciare il sistema che gestisce il controllo locale con i server che erogano l’applicazione Scada sotto forma di servizio. Nel caso 138 I requisiti di sicurezza e affidabilità delle applicazioni di controllo distribuito impongono il ricorso a soluzioni cloud di tipo privato o ibrido sicurezza e integrità dei dati, può essere acquisito passando alle architettura PaaS e IaaS (Infrastructure as a Service). Il controllo sull’intera struttura si ha però solo con la gestione di un cloud privato. Nella sua versione più estrema, e temporalmente lontana, la cloud Automation si fonde senza soluzione di continuità con la più vasta Internet delle Cose: in questo scenario, tutti i componenti dell’impianto – dagli attuatori ai sensori più minuti – sono connessi in rete allo stesso livello con un proprio indirizzo IP mentre la strategia di controllo viene gestita direttamente nel cloud. I sistemi di controllo e automazione passano così dall’attuale infrastruttura di tipo gerarchico a un’architettura orizzontale orientata ai servizi in cui i rapporti tra i vari componenti sono definiti a livello logico e non più fisico. La flessibilità di questa architettura orientate ai servizi (SOA, Service Oriented Architecture) si propagherà ai sistemi e alle relative strutture, semplificando la condivisione dei dati a ogni livello dell’impresa e consentendo l’implementazione di sofisticati algoritmi di ottimizzazione dell’attività. Un’importante implicazione di questa evoluzione, abilitata dall’introduzione di tecnologie di sicurezza del cloud, sarà la trasformazione dei fornitori di sistemi di automazione da produttori di dispositivi e integratori di sistemi a fornitori di servizi IT. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 Expo 2015 Padiglione Italia e ItaliaCamp hanno scelto la sede delle Nazioni Unite a New York per il seminario dedicato al Made in Italy nel mondo eccellenze italiane. Nel corso del 2014 infatti, ItaliaCamp raccoglierà nelle 70 università partner, nei centri di ricerca e all’interno del CNR i migliori progetti di ricerca, di impresa, le start up e le idee innovative al fine di poterle presentare all’interno del Padiglione Italia di Expo 2015. Una vetrina straordinaria vista la presenza di oltre 140 Paesi e un miliardo di euro di investimenti attesi”. “Expo Milano 2015 si basa sulla complementarietà di due rilevanti dimensioni” affermano Alberto Mina e l’ambascia- 140 Fonte: wilikipedia Padiglione Italia e ItaliaCamp volano alle Nazioni Unite per promuovere il Made in Italy e valorizzare a livello mondiale le eccellenze del Bel Paese. Il road show universitario, che il Padiglione Italia ha sostenuto con ItaliaCamp, ha raccolto e selezionato progetti di ricerca e di impresa così come esperienze innovative in tutto il territorio nazionale. ”Abbiamo scelto la rappresentanza italiana presso le Nazioni Unite per raccontare il meglio del Made in Italy” ha sottolineato Federico Florà, direttore generale della fondazione ItaliaCamp “perché la cornice internazionale si sposa con la partnership progettuale tra ItaliaCamp e il Padiglione Italia, volta a valorizzare a livello mondiale le tore Ignazio Di Pace, rispettivamente direttore relazioni esterne e istituzionali e senior advisor del Padiglione Italia per Expo Milano 2015 “alla dimensione istituzionale, data dalla partecipazione attiva dei Governi dei 140 Paesi, si affianca quella pubblica e generalista, che rappresenta i singoli individui, le aziende, le realtà imprenditoriali affermate e nascenti del Made in Italy, che necessitano di un continuo dialogo con gli attori internazionali”. Ricordiamo che l’Italia disporrà di un padiglione di circa 15 mila m2 (tutta l’area cosiddetta del cardo, perpendicolare al decumano) attraverso il quale potrà valorizzare le proprie eccellenze imprenditoriali, scientifiche e culturali. I migliori progetti e start up individuati nel corso del roadshow, anche sulla base delle tematiche dell’Expo - food, energy, planet e life - avranno visibilità nel Padiglione Italia, nell’ambito di apposite sezioni, come le ‘start up area’, per favorire l’incontro con imprenditori e investitori italiani e internazionali. A tal proposito il seminario è stato anche l’occasione per presentare in anteprima alcune innovative start up italiane e italo-americane - già individuate per partecipare al Padiglione Italia nel corso del 2015 - e discutere le migliori modalità di valorizzazione nei mercati internazionali con autorevoli esperti di strategie internazionali di impresa. Il tema del ‘Made in Italy’ è stato affrontato anche nel corso degli altri appuntamenti della missione USACamp, specialmente nell’ambito del seminario dedicato all’’Energy and Infrastructure’, che si è svolto presso l’Ambasciata d’Italia a Washington. All’iniziativa, aperta dall’ambasciatore Claudio Bisogniero, si è sottolineato il ruolo dell’Italia nell’ambito delle trasformazioni internazionali legate all’implementazione delle energie rinnovabili, grazie agli interventi dell’ambasciatore Giovanni Castalleneta, presidente di Sace; Francesco Starace, amministratore delegato di Enel Green Power e Lisa Wood, vice presidente Edison Foundation. Tema di forte rilevanza internazionale quello dell’energia, che rientrerà, tra l’altro, nei contenuti principali di Expo Milano 2015. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 AO AUTOMAZIONE DOMANI di Mariano Severi D igitalizzazione, mobilità e cloud computing sono i trend principali che dettano l’evoluzione dell’industria moderna. Entro il 2020 ci saranno oltre 24 bilioni di dispositivi connessi realizzando così definitivamente quella visione dell’Internet delle cose (Internet of Things) di cui si è iniziato a parlare sul fine degli anni 90; in essa gli oggetti acquisiscono una propria rappresentazione virtuale e un ruolo attivo, con la capacità di scambiare autonomamente ed elaborare dati (oltre i limiti propri della natura umana), consentendo di ridefinire in tempo reale i processi (ottimizzando, ad esempio, perdite e costi). Secondo alcuni, inizia così la nuova rivoluzione industriale Industry 4.0; in precedenza c’erano state l’introduzione delle macchine a vapore nei processi produttivi (fine del XVIII secolo), l’uso dell’energia elettrica e l’invenzione della produzione in serie (inizi del ‘900) e, infine, l’ingresso dell’ IT e della robotica con le macchine a controllo numerico nell’industria (a partire dagli anni 70) . Da qui a 20 anni nasceranno, finalmente, secondo alcuni, le ‘smart factory’, fabbriche in grado di realizzare prodotti di più elevata qualità, ritagliati sulle specifiche richieste dei singoli clienti, su volumi minori ma a costi inferiori. La smart factory rappresenteranno secondo gli esporti la risposta concreta per uno sviluppo ecosostenibile (Green Industry) e la base per realizzare definitivamente l’integrazione delle aree produttive e di quelle abitative (Urban Production), inclusi centri di 142 ricerca e sviluppo, nel rispetto di adeguati standard di vita. Per alcuni potrebbero costituire un elemento di rottura nella corsa alla delocalizzazione della produzione nei paesi in via di sviluppo (dove la manodopera costa meno) e gettare le basi per un nuovo processo di Next-shoring, ovvero, secondo la definizione fornita recentemente dal McKinsey Global Institute, la tendenza a riportare, appunto, le attività manifatturiere verso i Paesi occidentali. Nella nuova visione Industry 4.0 il prodotto viene visto insieme come contenitore di informazioni (relative alle diverse fasi del suo ciclo di vita), agente (in grado di modificare l’ambiente circostante) e osservatore (in grado di raccogliere dati utili per la sua stessa gestione e in generale del processo produttivo). Internet delle cose e sistemi cyber-fisici (Cyber Physics Systems) sono tra le tecnologie trainanti della nuova rivoluzione industriale, oltre ovviamente alle tecnologie wireless per connettività e auto-identificazione (Auto-ID, Rfid passivo, Rfid attivo, Rtls, ZigBee, …), le reti di sensori intelligenti, le soluzioni Mems e la stampa 3D. Mentre della prima, ovvero l’idea di una Internet delle cose, si è già detto inizialmente e le ultime sono piuttosto note, il solo termine CPS potrebbe risultare ancora non familiare. Coniato da Helen Gill del National Science Foundation nel 2006, esso serve a indicare un sistema o rete di elementi computazionali collaborativi in grado di controllare definite entità fisiche, rappresentando in definitiva la connessioni tra gli oggetti fisici e le loro rappresentazioni virtuali nelll’Internet delle cose; le stesse smart grid possono essere considerate, da un certo punto di vista, come un esempio di implementazione specifica di un sistema CPS. Il termine Industry 4.0 è stato usato per la prima volta nel 2011 durante l’annuale fiera di Hannover; nel 2012 è stato creato in Germania un primo working group cui hanno partecipato, tra gli altri, Bosch e Acatech e che ha portato alla definizione di alcune linee guida per lo sviluppo delle tecnologie a sostegno in Germania. Un’analoga iniziativa no-profit è in corso negli Stati Uniti e denominata Smart Manufacturing Leadership Coalition. Tra le iniziative di ricerca di sviluppo nate nell’ambito delle suddette attività, si annovera ad esempio il progetto Cognito, finanziato dal 7° programma quadro europeo e teso alla realizzazione di un sistema di assemblaggio di parti complesse mediante supporto di strumenti di realtà aumentata (Augumented Reality). Self X Pro è invece un’iniziativa condotta dalla Weidmuller in collaborazione con le Università di Paderborn e Bielefeld e l’Istituto Fraunhofer per le tecnologie produttive, per sviluppo di una soluzione per l’auto-ottimizzazione delle macchine di stampaggio-piegatrici che consente di correggere automaticamente le irregolarità di produzione. Geni, poi, è una infrastruttura per la realizzazione di un laboratorio virtuale per sperimentare su scala ridotta le tecnologie per una Internet del futuro, tra le quali ad esempio l’architettura Open Flow per il controllo remoto della tabelle di istradamento di switch, router e access point. MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 fonte: http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/cyber-physical-systems Industry 4.0, la nuova rivoluzione industriale AO AUTOMAZIONE USA I tool che migliorano la produzione “G ary, che cosa si dice ultimamente in merito al PackML?” mi ha chiesto di recente un conoscente. “Sto ricevendo numerose richieste per questo standard”. L’amico è un software integrator impegnato nell’ambito dell’automazione di fabbrica e MES. Sviluppato da un gruppo di lavoro composto principalmente da ingegneri di aziende attive nella progettazione e costruzione di macchine per il packaging, utilizzatori finali e fornitori di soluzioni di automazione, PackML è uno standard che definisce i differenti ‘stati’ della macchina e mette a disposizione una nomenclatura comune dei termini utilizzati. Le società che utilizzano tali macchine hanno visto molto favorevolmente lo sviluppo di PackML, perché standardizza le interfacce utenti e le operazioni, semplificando e migliorando notevolmente sia il training dell’operatore sia le fasi operative. Nestle e P&G sono esempi di multinazionali che hanno spinto affinché fosse sviluppato questo standard. I modelli creati non solo aiutano gli utilizzatori di macchine per il packaging ma anche i costruttori stessi. Grazie a una ben definita struttura per la programmazione della macchina e la sua progettazione, i costruttori potranno soddisfare le richieste dei clienti e allo stesso tempo ridurre i costi di progettazione futuri e il time-to market. PackML 144 è stato sviluppato da una organizzazione composta da programmatori, costruttori di macchine e utilizzatori finali. Il gruppo di lavoro, attivo all’interno dell’Omac (Omac Packaging Work Group), è un team che si occupa di promuovere e migliorare gli standard e creare linee guida per lo sviluppo di macchine per il packaging, il tutto prendendo spunto dallo standard ISA88 (ISA88.05). Il gruppo di lavoro è rimasto in sordina negli ultimi anni ma - secondo quanto afferma il mio conoscente - oggi le aziende stanno iniziando a richiedere la conformità a tale standard quando vengono commissionate nuove macchine. Un ulteriore passo avanti è rappresentato poi dal fatto che le aziende stanno iniziando ad applicare il modello ISA95 alle operazioni. Una volta comprese le operazioni e la movimentazione dei dati, a quel punto le aziende potranno cominciare ad applicare soluzioni IT provenienti dai fornitori di sistemi MES. Se sono definiti dei modelli delle macchine e delle operazioni, allora possono essere fatte delle connessioni per trasferire automaticamente i dati realtime alle applicazioni MES. Queste applicazioni offrono le informazioni contestualizzate richieste per gestire adeguatamente tutto il processo manifatturiero. I costruttori che forniscono macchine basate su un modello a stati che è comprensibile per i propri clienti e allo stesso tempo offrono dei percorsi per il flusso di informazioni – magari in un server OPC - hanno un vantaggio competitivo sui loro colleghi. I produttori che utilizzano questi standard possono beneficiare di tali informazioni. In base alle ricerche effettuate da LNS Research (blog.lnsresearch.com), in collaborazione con Mesa (www.mesa.org), le aziende che utilizzano applicazioni MES hanno beneficiato di diversi incrementi nelle loro performance annuali. Secondo il più recente rapporto pubblicato, infatti, “La media annuale dei miglioramenti ottenuti nelle performance sotto elencate dipende da una combinazione di metriche e di KPI. I risultati illustrati sono riferiti a tutti quei produttori che hanno indicato ciascuna delle metriche sotto elencate. In alcuni casi, come nell’ambito finanziario, sono state considerate fino a dieci variabili. I dati sono relativi alle migliori performance nel 2013 rispetto al 2012”. Di seguito una brevissima sintesi del rapporto. Le imprese che hanno partecipato all’indagine hanno registrato un incremento dell’8,6% nei risultati finanziari. Altri indicatori hanno mostrato una crescita nella misura del 15% per quanto riguarda l’inventario, del 7,8% per l’innovazione, del 10% per la tempestività e, infine, del 17% per l’efficienza. Gary Mintchell, [email protected], fondatore ed editore di The Manufacturing Connection, fondatore di Automation World e blogger su www.themanufacturingconnection.com MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 AO AVVOCATO di Cristiano Cominotto, Raffaele Moretti Gli obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro O ggi vorrei focalizzare l’attenzione dei lettori sui concetti di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Sotto il profilo squisitamente giuridico, con la locuzione in parola, si fa riferimento a tutte le attività di prevenzione e protezione che devono essere adottate dal datore di lavoro, dai suoi collaboratori, dal medico competente e dal lavoratori stessi, al fine di ridurre fortemente il numero di infortuni. In Italia, la salute e la sicurezza sul lavoro sono disciplinate dal D.lgs n. 81 del 9 aprile 2008 e dalla relative disposizioni correttive, ovvero dal D.lgs n. 106 del 3 agosto 2009 e ulteriori decreti. Questi riferimenti normativi hanno concretamente recepito molti concetti già enunciati nella Legge 626/1994. La figura cardine, sulla quale incombe l’obbligo di garantire la sicurezza in seno a una azienda, è il datore di lavoro. Questi, difatti, deve organizzare l’attività di impresa, avendo l’obbligo giuridico di salvaguardare l’integrità psicofisica dei lavoratori e di chi si trovi anche occasionalmente in tali luoghi, rimuovendo o cercando di ridurre tutti i fattori di rischio che possono procurare danni. Pertanto, ai sensi del D.lgs 81/2008, tra i vari obblighi che gravano su di lui, vi è quello di formare e informare i dipendenti in ordine ai pericoli che possono essere causati da un comportamento non corretto. Si consideri che recentemente il D.lgs 106/2009, rispetto al D.lgs 81/2008, ha contemplato sanzioni penali decisamente più stringenti per la violazione di questi obblighi. Una importante attestazione, di cui ogni datore di lavoro, nell’esercizio delle sue funzioni imprenditoriali, deve disporre è il ‘documento di valutazione dei rischi aziendali’. Da esso emergono difatti tutti i possibili fattori di rischio presenti in azienda, nonché la pianificazione di tutte le misure di prevenzione e protezione per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo documento dovrà essere poi firmato anche dal Responsabile del servizio di protezione e prevenzione (Rspp) la cui nomina deve avvenire con lettera di incarico e la cui scelta può anche ricadere su un dipendente che abbia obbligatoriamente una serie di requisiti: capacità specifiche adeguate alla natura dei rischi, almeno un diploma di scuola media superiore, frequenza di un corso di formazione corredata di un attestato e verifica dell’apprendimento. Il datore di lavoro può rivestire egli stesso il ruolo di Rspp, oppure avvalersi di un consulente esterno, esperto in sicurezza. Altro obbligo, la cui violazione comporta sanzioni penali e amministrative, inerisce alla sorveglianza sanitaria preventiva e periodica dei dipendenti, come previsto dal Testo Unico. In capo al datore di lavoro insiste difatti l’obbligo di nominare un medico competente che sottoponga a visita medica preventiva e periodica tutti i dipendenti. Ad essi viene rilasciata la c.d. idoneità alla mansione specifica. La visita medica specialistica può consistere anche in esami audiometrici e spirometrici, analisi specifici, le cui anamnesi confluiscono in una apposita cartella sanitaria. Alla luce di queste riflessioni emerge come il datore di lavoro rivesta un duplice ruolo: da un lato deve assicurare una corretta informazione e addestramento, dall’altro deve vigilare a che tutte le nozioni trasferite e gli obblighi imposti ai lavoratori vengano dagli stessi attuati. Risponde alla nostra rubrica l’Avv. Cristiano Cominotto di Milano specializzato nelle problematiche legali in campo elettronico, informatico e dei sistemi di produzione. Chiunque desiderasse proporre o approfondire argomenti legali su queste pagine può telefonare al n. 02/5450823 o scrivere a: [email protected] 146 MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 AO NEWS HBM I nuovi amplifi catori di misura della serie espressoDAQ di HBM rappresentano gli strumenti ideali per gli interventi di manutenzione. Questi amplificatori di misura, leggeri e tascabili, sono alimentati facilmente tramite l’interfaccia USB del laptop e possono essere riposti comodamente in una borsa. I moduli espressoDAQ operano in base al principio ‘plug & measure’, che consente al manutentore di accedere rapidamente a risultati di misura fruibili. A ciò contribuiscono anche le spine RJ45, confi- gurabili direttamente in loco, e i diversi cavi adattatori per il collegamento dei trasduttori. Inoltre, gli amplificatori di misura supportano i fogli elettronici Teds (Transducer Electronic Data Sheet) che permettono il riconoscimento automatico e la configurazione dei rispettivi amplificatori. Nonostante il prezzo contenuto, i moduli di HBM, specialista in tecnica di misura, coniugano come sempre elevata qualità e capacità di prestazioni. La tecnologia di frequenza portante e il convertitore AD con una risoluzione a 24 bit assicurano, ad esempio, risultati di misura affidabili. Oltre a ingressi di corrente o tensione configurabili individualmente, è possibile eseguire anche misurazioni con estensimetri (DMS), con configurazione sia a ponte intero sia a semiponte, e il collegamento di termocoppie del tipo preferito. Con i moduli espressoDAQ è possibile misurare contemporaneamente da quattro a otto canali, a seconda del tipo. I moduli vengono forniti insieme a un software di facile utilizzo e progettato appositamente per espressoDAQ, per la configurazione, la raccolta e visualizzazione dei dati. In questo modo il manutentore ottiene il risultato della misura in pochi passaggi. Anche i valori di misura di diversi canali possono essere calcolati tra loro per ottenere grandezze risultanti. È così possibile esportare i dati misurati nei formati più comuni, così come creare report con layout predefinito. www.hbm.com GEFRAN Gefran, azienda leader nella progettazione e produzione di dispositivi elettronici per la misurazione e il controllo dei processi produttivi, lancia i regolatori di temperatura PID 650/1250. Oggi gli 148 a cura della redazione OEM richiedono strumentazione elettronica che sia perfettamente adattabile alla loro offerta di macchine industriali e, quindi, che sia versatile, personalizzabile e integrabile nel design della macchina. I nuovi 650/1250, nel formato 48x48 e 48x96, sono gli ultimi nati della nuova generazione di regolatori Gefran e si carat- terizzano per la ricchezza di funzionalità e di performance: una soluzione in cui tutto è personalizzabile, frontale e LCD, messaggi, logo, bargraph (1250) orizzontale e luminosità del display. Il display alfanumerico dei regolatori 650/1250 permette all’operatore di impostare le voci delle variabili da misurare e controllare in funzione dell’applicazione e della terminologia a lui più familiare. Anche i colori del display possono essere personalizzati in base alle necessità applicative o dei colori aziendali della macchina su cui vengono installati. La facilità d’uso e di configurazione della serie 650/1250 rende questi strumenti plug & play. Possono essere configurati a dispositivo spento senza l’utilizzo del PC attraverso un esclusivo telecomando (zapper, copy right requested) oppure da PC con il software di configurazione GF_eXpress, facilitando così le operazioni di collegamento e risparmiando tempo. Inoltre, tra le principali funzionalità si segnala quella di energy counter integrata: i nuovi regolatori Gefran visualizzano il consumo energetico (kW/h) della zona in cui stanno lavorando. In questo modo l’utente potrà tenere costantemente verificato il consumo energetico della macchina senza ricorrere a dispositivi aggiuntivi. www.gefran.com e l’illuminazione integrata più adatte per la specifica applicazione, fornendo una soluzione flessibile ed economicamente vantaggiosa. La versione con fuoco dinamico rende Lector65x il lettore di codici a camera più innovativo sul mercato: la camera impiega una frazione di secondo per adattare la posizione focale da oggetto a oggetto, modificando la distanza di lettura in base all’altezza dell’oggetto stesso. La regolazione dinamica del fuoco garantisce acquisizioni di immagini sempre nitide. Entrambi i modelli sono dotati di sensore con risoluzione da 2 o 4 Megapixel per identificare in modo affidabile un codice 1D con risoluzione di 0.35 mm in un campo di lettura di circa 500 mm x 500 mm. www.sick.it B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Automation Studio 4 è un ambiente di sviluppo proposto da B&R dove possono convivere diversi linguaggi di programmazione in diverse sezioni di codice, con disponibili numerose funzioni automatizzate. Dotato di un tool con SICK Sick presenta Lector 65x, la nuova serie di lettori di codici a camera per l’intralogistica e l’automazione industriale. Lector 65x possiede una camera ad alta risoluzione con algoritmi intelligenti di decodifi ca che garantiscono la lettura omnidirezionale di codici 1D e 2D, a barre, Data Matrix, MaxiCode o QR code, anche parzialmente danneggiati, con ottima flessibilità in termini di posizione del codice e profondità di campo. Il lettore di codice inquadra e monitora un ampio angolo di campo anche ad alte velocità di trasporto, sfruttando il fuoco dinamico e le ottiche intercambiabili. Lector 65x è infatti disponibile con due varianti di fuoco. La versione Flex permette di scegliere l’ottica MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 modelli architetturali che ricalcano le funzioni del progetto e di strumenti di collaborazione per il lavoro in gruppo nonché di una programmazione a oggetti evoluta che consente di ottenere un programma più snello, è strutturato e facilmente condivisibile, oltre che più semplice e rapido da realizzare. Tra le tante peculiarità dell’ambiente di sviluppo di B&R si annoverano la completa modularizzazione del software e una configurazione grafica dell’hardware, l’apertura verso tutti i si- Mostre Convegno 2014 - 2015 24 giu giugno 2014 ITE IT TE Day Day – Industrial T Technology Efficiency Day 2014 IINDUSTRIAL NDUS D TECHNOLOGY A TECHNO Y EEFFICIENCY FFIC Dopo il riscontro positiv positivo registrato da parte delle aziende espositrici e dei partecipanti, Fiera Milano Media propone in linea con c la scorsa edizione una sessione plenaria realizzata con l’autorevole contributo di Business IInternational, le sessioni di presentazione dei prodotti prodo ad opera delle aziende espositrici e i la laboratori organizzati dalle Redazioni in collaborazione con primarie aziende collaboraz del settore durante i quali i visitatori potranno imparare veramente qualcosa sui prodotti, come qu utilizzarli, e come realizzare vere e proprie applicazioni applicazion sotto la guida di esperti. 11 dicembre dice 2014 Machine Automation Mach L’evento quest’anno si focalizzerà foc sul tema del packaging con particolare attenzione ai settori applicativi del food&beverage e del llife science: focus principale saranno la tracciabilità dei de prodotti e l’identificazione, con interessanti excursus nel mondo della visione artificiale quale chiave di volta per m migliorare la qualità dei manufatti e ottimizzare i processi in linea e a fine linea. La formula teorico-pratica: in una sola giornata si potrà proposta è teorico-pratica partecipare alla sessione convegnistica ‘tecnologica’, alla parte espositiva e ai ttanto attesi laboratori. Una modalità in grado di ffare davvero ‘cultura’. U 15 ottobre 2014 S&PI – Sensors and Process Instrumentation 2014 S PI & SENSORS & PROCESS INSTRUMENTATION Unica mostra convegno dedicata alla sensoristica e alla strumentazione di processo, S&PI si presenta quest’anno con una formula rinnovata e ricca. Due le sessioni importanti: “Tech”, nella quale si parlerà delle metodologie di rilevazione e misura più promettenti nell’attuale scenario tecnologico, di comunicazione, di bus di campo e wireless, e “Industry” in cui ci si focalizzerà su alcuni tra i più rilevanti settori applicativi per le soluzioni di automazione e strumentazione di processo: Oil & Gas, Acqua e Life Science. 24 marzo 2015 MC4-Motion Control for 2015 Data da segnare in agenda! Impossibile mancare all’edizione 2015 di MC4-Motion Control for che in questi anni si è sempre confermata essere l’appuntamento di riferimento per chi vuole conoscere in modo approfondito tutte le tecnologie per il controllo del movimento al servizio di macchine e impianti. Un solo giorno, una vera full immersion. Per informazioni: Elena Brusadelli Tel. 335 276990 www.mostreconvegno.it@fieramilanomedia.it elena.brusadelli@fieramilanomedia.it AO NEWS stemi e i dispositivi attraverso gli standard OPC UA, l’interazione con vari software di simulazione e di progettazione CAD, lo sfruttamento ottimale da parte di Automation Runtime delle piattaforme multicore e il supporto per sistemi operativi multipli sulla stessa CPU. Nella versione 4 di Automation Studio troviamo anche il supporto al 100% della ridondanza per le CPU del sistema X20 con comunicazione realtime attraverso il bus standard aperto Powerlink: questo permette una elevata disponibilità garantita, a un prezzo interessante anche per macchine di media-piccola taglia. www.br-automation.com KEB ITALIA La piattaforma Combivis studio, la suite di programmazione di KEB che permette l’esecuzione di molteplici attività, si è evoluta negli anni in funzione delle richieste dei clienti KEB. Gli tenzione nell’ambito dello sviluppo. Unity Pro ottimizza l’investimento in software, riduce i costi di formazione oltre a ottenere un potenziale di sviluppo ineguagliato. Basandosi sulla programmazione a oggetti facilita il riutilizzo dell’ingegneria in applicazioni diverse, collabora in modo semplice con altri tool grazie agli standard aperti; inoltre, Unity Pro include un FDT container, che sfruttando la tecnologia DTM, permette di integrare e rendere visibile la strumentazione di campo qualsiasi sia il fieldbus utilizzato, trasformando questo strumento da engineering tool ad asset management system tool. Unity Pro supporta i nuovi moduli in cui convergono contemporaneamente i protocolli Ethernet/IP e Modbus TCP grazie ai quali poter integrare o mixare, all’interno della stessa rete, dispositivi diversi e terzi basandosi su una scelta che rispetta le necessità tecniche del processo produttivo. www.schneider-electric.it con i componenti meccanici per creare un tutto armonico. Il vantaggio è che la velocità del motore viene trasformata in modo intelligente e preciso in coppia. Per evitare sovradimensionamenti, la coppia di spunto è molto più alta. I costruttori di macchine e i gestori di impianti possono in questo modo beneficiare di un concetto operativo semplice, di un basso consumo di energia e della conseguente riduzione dei costi di gestione, oltre a un ridotto bisogno di varianti. www.lenze.com PEPPERL+FUCHS Una larghezza di soli sei millimetri, un campo di temperatura esteso fino a 70 °C ed elevate stabilità a lungo termine, affidabilità e precisione caratterizzano i condizionatori di segnali della nuova famiglia SC-System Pepperl+Fuchs. L’SC-System è uno sviluppo completamente LENZE utilizzatori possono contare su un ambiente conforme allo standard IEC 61131-3 per lo sviluppo della logica programmabile necessaria a qualsiasi automa si desideri realizzare. Qualora questo automa richieda dei dispositivi di potenza per la trasmissione del moto, la piattaforma KEB propone diversi tool grafici per supportare l’utilizzatore nelle varie fasi di progetto, offrendo inoltre innumerevoli librerie utili a ridurre i tempi di sviluppo, pur mantenendo il proprio know-how. Un ambiente grafico di ultima generazione consente a qualsiasi utilizzatore di creare delle pagine di interfacciamento all’automazione di sicuro interesse per l’utilizzatore finale data la qualità grafica degli oggetti e la dinamicità con cui essi si muovono. www.keb.it SCHNEIDER ELECTRIC Unity Pro v.8.0 è un software multitask, unico per tutti i PAC Modicon, M348, Premium, Quantum e Quantum Safety di Schneider Electric. Unity Pro unisce l’ergonomia dei tradizionali software PLC all’evoluzione orientata alla programmazione a oggetti; grazie ai cinque linguaggi IEC61131-3 più libreria LL984 e a tutti gli strumenti di debug e diagnostica, migliora la produttività e la facilità di manu- 150 Le soluzioni di azionamento tradizionali in impianti di movimentazione orizzontale sono spesso sovradimensionate e quindi utilizzano troppa energia. Lo specialista di Motion Centric Automation ha analizzato attentamente tutti i tipi di applicazione necessari e quali siano le soluzioni migliori. Il risultato è un insieme di pacchetti di azionamento decentrati realizzati su misura per adattarsi con precisione a ogni funzione. Grazie alle impostazioni di velocità liberamente regolabili, il numero di varianti può essere ridotto fino al 70% e di conseguenza non è più necessaria la gestione delle varianti in termini di tempo e la diminuzione dei requisiti di stoccaggio riduce i costi in modo significativo. Inoltre, Lenze introduce Fast, moduli software standard che consentono ai costruttori di macchine di creare in maniera semplice un software di controllo modulare altamente affidabile. Ultimo ma non meno importante, Lenze lancia il suo nuovo concetto operativo per la visualizzazione del processo multitouch e user friendly. Lo stato dell’arte nella tecnologia hardware, il software innovativo e la progettazione ergonomica rendono semplice il funzionamento e il controllo delle macchine. Le soluzioni di azionamento decentrate e integrate di Lenze sono state appositamente progettate per soddisfare le esigenze di movimentazione orizzontale dei materiali. La combinazione di Lenze Smart Motor con il riduttore g500 combina la semplicità di un motore AC con i benefici di un controllo dell’azionamento elettronico. L’elettronica e il software sono integrati nel drive e si collegano MAGGIO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 372 nuovo che combina le caratteristiche più potenti di prodotti paragonabili in una famiglia di dispositivi. Per esempio, la calibrazione viene eseguita tramite la regolazione laser totalmente automatizzata di resistori fissi. Ciò significa i migliori risultati di calibrazione senza divari di produzione e l’eliminazione del rischio di interferenze da parte dei potenziometri di regolazione, perché il loro punto di contatto strisciante è stato eliminato. I condensatori elettrolitici sono stati omessi, utilizzando al loro posto dei componenti alternativi. La riduzione dipendente dalla temperatura dei valori di capacità osservata con i condensatori elettrolitici, oltre ai relativi segni di invecchiamento, sono stati quindi efficacemente contrastati. Sostituendo i condensatori elettrolitici, i condizionatori di segnali SC-System possono essere utilizzati a una temperatura ambiente massima di 70 °C. Il progetto a bassa potenza, che assicura il ridotto autoriscaldamento, contribuisce all’ampio campo di temperatura nel quale è possibile utilizzare i prodotti. L’SC-System impiega un isolamento a 3 vie di alta qualità fra ingresso, uscita e alimentazione, che sopporta una tensione di lavoro massima di 300 V e una tensione di test massima di 2,5 kV. Il rischio di corticircuiti nelle bobine all’interno dei condizionatori di segnali è contrastato dall’uso di trasformatori su circuito stampato. In questo progetto, le bobine del trasformatore sono integrate nel circuito stampato, pertanto i corti circuiti nelle bobine dovuti a guasti dell’isolamento sono eliminati. www.pepperl-fuchs.it
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