www.automazione-plus.it In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio- Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN:0392/8829 AO Rassegna Software per la progettazione dell’automazione Tavola rotonda Cooperazione Università/scuola e aziende 367 Ottobre 2013 Anno 30 7 4.50 Speciale Logistica intra ed extra aziendale Panorama Industria della logistica MOTION CO Vivi da protagonista il più importante evento italiano ded Mostra Convegno 1 DAY EVENT 40 A Z I E N D E ESPOSITRICI 25 SESSIONI DI PRESENTAZIONE PIÙ DI 800 VISITATORI (dati riferiti all’edizione 2013) LA MOSTRA IL CONVEGNO I CONTENUTI In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile confrontarsi con l’attuale offerta commerciale. Nel corso della giornata si susseguiranno seminari tecnici tenuti dalle aziende espositrici della durata di 30 minuti ciascuno. Il programma, l’agenda e i titoli dei seminari saranno aggiornati, man mano che verranno confermati, sul sito www.mostreconvegno.it/mc4 Non perdere la più importante occasione di aggiornamento professionale e partecipa anche tu all’appuntamento con l’unica mostra convegno italiana interamente dedicata alle tecnologie e ai prodotti per il controllo del movimento. Scegli tra le decine di seminari tecnici quelli che più ti interessano e completa la tua esperienza di visita entrando in contatto diretto con le aziende leader del settore, le loro proposte tecnologiche, la loro esperienza nei più disparati settori applicativi: dal packaging al food & beverage, dalla meccanica all’elettronica, dai grandi impianti al mondo dell’energia. Passando per l’acquisizione dati, la comunicazione e il mondo dell’interfacciamento. Motion Control for si rivolge a tecnici e progettisti operanti in ambito industriale e nel settore energetico (impiantistica produttiva, macchine automatiche, macchine utensili, manutenzione ecc.) che utilizzano: - motori e motoriduttori - servomotori - azionamenti e regolatori di velocità - controllo assi - sistemi di posizionamento - comandi e attuatori - sensori e comunicazione Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/mc4 Come arrivare alla sede di Bologna Congressi in auto: autostrada La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet • A1 Milano/ Firenze/ Roma/ Napoli PRESSO LA SEDE DI: OFFERTO DA: • A13 Padova/ Venezia • A14 Ancona/ Bari • A15 La Spezia/ Genova • A22 Verona/ Trento/ Brennero Imboccando la tangenziale si deve uscire allo svincolo n.7 (Via Stalingrado). In direzione “Centro Città” e a 1,5 Km si trova il Palazzo dei Congressi. in treno: I dei Congr si trova a Centrale F NTROL FOR dicato al mondo del motion control Il Palazzo ressi a 2 Km dalla Stazione FS. MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Palazzo dei Congressi di Bologna dalle ore 9.00 alle ore 17.00 Per informazioni: Tel. 02 49976533 - 335 276990 -Fax 02 49976572 [email protected] - www.mostreconvegno.it/mc4 PROTECT WHAT YOU LOVE PROTEZIONE E RAFFREDDAMENTO PER I VOSTRI DISPOSITIVI Fidatevi di Pentair per mantenere sicuro ciò che conta di più:: le prestazioni affidabili del vostro progetto. Utilizzate gli armadi elettrici Hoffman e le soluzioni di raffreddamento McLean e avrete il vantaggio della nostra competenza – così potrete progettare in piena sicurezza! PENTAIREQUIPMENTPROTECTION.COM Motori, inverter, azionamenti, riduttori, motoriduttori, sistemi di trasmissione della potenza, sistemi di attuazione oleoidraulica e pneumatica, strumentazione di misura e controllo, sistemi di controllo e supervisione, software di analisi e dimensionamento, software per la gestione dei carichi, diagnostica, sistemi di alimentazione, sistemi per la generazione e distribuzione di aria compressa, trasmissioni meccaniche, elementi di accoppiamento meccanici ecc. INDUS TECHNO EFFICI PROCESSI PRODUTTIVI: EFFICIENZA TECNOLOGICA, TEC LA SESSIONE PLENARIA Organizzata da Business International, traccerà il quadro di riferimento relativo all’efficienza energetica nel panorama dell’industria in Italia, facendo riferimento a strategie operative, opportunità, tecnologie disponibili anche in relazione a casi di successo. I SEMINARI LE SOLUZIONI L’agenda della giornata prevede una serie di seminari tecnici della durata di 30 minuti tenuti dai tecnici delle aziende partecipanti. Il programma degli incontri, i relatori e i titoli saranno aggiornati man mano che verranno confermati sul sito dell’evento. In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile per il visitatore confrontarsi e approfondire tutti gli aspetti tecnici relativi a prodotti, tecnologie e sistemi attualmente disponibili. Per fare dell’efficienza una vera arma di innovazione tecnica ed economica non si può fare a meno di passare per tutta quella serie di competenze e tecnologie in ambito automazione, controllo e supervisione, sia che si tratti di un grande impianto siderurgico, di una linea di confezionamento, oppure di una singola macchina operatrice. L’utilizzo dell’energia negli impianti industriali è purtroppo ancora lontano da livelli ottimali di efficienza, non solo negli impianti “energivori” per antonomasia (siderurgia, cemento, chimica, carta, alimentare ecc.), ma anche nelle più svariate realtà manifatturiere (packaging, tessile, legno, assemblaggio, meccanica ecc.). Recenti studi hanno dimostrato che il fattore efficienza è visto dalla dirigenza aziendale come elemento fondamentale (business critical) nonché stimolo per l’innovazione tecnologica, anche se solamente una piccola percentuale di aziende dichiara di aver realmente investito in questo ambito negli ultimi anni: e sembrerebbe che la maggior causa di ciò sia la mancanza di informazione, in quanto solo una minima parte adduce come motivazione la mancanza di adeguati fondi per sostenere gli investimenti necessari. Questo è l’obiettivo di Industrial Technology Efficiency day 2013: offrire un quadro quanto più completo possibile in relazione all’offerta attualmente disponibile per la realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza energetica in ambito di impiantistica e automazione industriale. Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/efficiency La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet MEDIA PARTNER: La giornata si rivolge ai protagonisti della f produttivi in ambito manifatturiero e di pro • Uffici tecnici • Direttori tecnici • Progettisti • Tecnici e responsabili di produzione • Direttori di stabilimento • Manager aziendali • Energy Manager TRIAL D LOGY A ENCY Y MARTEDÌ 15 OTTOBRE 2013 AREA EX OFFICINE AERONAUTICHE CAPRONI 1910 SS 336 Superstrada per Malpensa, uscita Volandia. Case Nuove di Somma L.do (VA) Con il patrocinio di: CNOLOGIE PER L’EFFICIENZA A CHI SI RIVOLGE filiera tecnologica che di occupano si progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti ocesso: • Tecnici della manutenzione • Buyer • Ricercatori, tecnici e responsabili R&S • OEM • System Integrator • Utilizzatori finali • Public utilities ORGANIZZATO DA: PARTNER The Executive Network Per informazioni: Tel 02 49976533 – 335 276990 – Fax 02 49976572 [email protected] – www.mostreconvegno.it/efficiency Tu sei qui. Il Servizio Panasonic: persone vicine a te, per passione. Una Rete di specialisti Automazione che lavora per i tuoi risultati. Fiber Sensing Il Sensore compatto, veloce, flessibile,... quello giusto! 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Abbiamo parlato con il division manager della filiale italiana di Mitusbishi Electric Factory Automation per sapere quali strategie di business hanno portato l’azienda a mantenere la propria leadership di mercato e con Matteo Cerutti, marketing e key account manager Factory Automation della filiale italiana di Mitsubishi Electric per capire quali sono le ultime novità in termini di soluzioni di automazione. Mitsubishi Electric Europe B.V. V.le Colleoni, 7 20864 Agrate Brianza (MB) Tel 039 60531 Fax 039 6053312 [email protected]. com www.mitsubishi-automation.it PANORAMA VINCE CHI SI ADATTA di Matteo Marino /40 ATTUALITÀ INTERROLL ARRIVA IN ITALIA 34 di Antonella Cattaneo NASCE LA FABBRICA DEL FUTURO / 44 di Cristina Cristalli / 46 CONTROLLORI PROGRAMMABILI EVOLUTI PER L’INDUSTRIA E LA SCUOLA di Bruno Vernero / 51 SPECIALE LOGISTICA INTRA ED EXTRA AZIENDALE a cura di Antonella Cattaneo / 52 QUATTRO REALTÀ DIVERSE E UN’UNICA RISPOSTA: DATALOGIC di Angelo Brunello PRODOTTI BEN IMMAGAZZINATI 51 / 54 di Marica Laera LA QUIETE DOPO LA ‘TEMPESTA’ / 56 IL MAGAZZINO SI FA PIÙ GRANDE / 60 di Tomaso Ajroldi di Sergio Fantini / 64 LA RICHIESTA D’OFFERTA AUTOMATIZZATA È POSSIBILE di Sonia Bignozzi PRECISIONE SVIZZERA / 66 di Franz Schöpf COME SI DISSETA LA CITTÀ DELL’ACQUA / 68 di Orsola De Ponte OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 9 DICO-EX: le connettività Microprocessore X86 Compatibile Fino a 10MB di memoria del PC senza il PC 1 o 2 porte ETHERNET 10/100 Mbps 2 porte CAN Porte seriali RS232/RS422/RS485 I/O locali digitali, analogici, temperatura, encoder etc... Programmabile in linguaggio C Versione con LCD grafico e tastiera versione verticale in contenitore IP52 (DICO 708EX/B) Possibilità di installazione in contenitori di alluminio IP67 DICO 908 è una famiglia completa di moduli I/O remoto CANopen. Node-id e baudrate sono impostabili tramite switches. Sono disponibili moduli: • digitali • analogici • temperatura (termocoppie e termoresistenze) • PWM I controllori industriali DICO sono interfacce di connessione ideali per ogni sistema. Una CPU potente li rende in grado di interfacciarsi con i sistemi di supervisione usando TCP/IP o Web Server e di gestire moduli remoti di I/O e nodi intelligenti su bus di campo. 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ABACUS SISTEMI CAD-CAM www.abacus.it 71 ACMEI www.acmei.it 54 ANSYS ITALIA www.ansys.com 32-71 ATEN http://it.aten.eu 94 B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE www.br-automation.com BECKHOFF AUTOMATION www.beckhoff.it 71-78 BOSCH REXROTH www.boschrexroth.it CAME www.came.com CAME GROUP www.camegroup.com 86 CIGRAPH www.cigraph.com 71 COMMISSIONE EUROPEA http://ec.europa.eu/commission 26 CONTROL TECHNIQUES www.controltechniques.com 90 COPA-DATA www.copadata.it 32 DASSAULT SYSTÈMES www.3ds.com 71 DATALOGIC www.datalogic.com DIMENSION DATA www.dimensiondata.com 86 ELECTRO GRAPHICS www.electrographics.it 72 EPLAN SOFTWARE & SERVICE www.eplan.it 72 FERRETTO GROUP www.ferrettogroup.com 34 FIERE DI PARMA www.fierediparma.it 30 116 28 102 34-52 FROST & SULLIVAN www.industrialautomation.frost.com 28 ICAM www.icamonline.eu 54 INSTITUTO POLITECNICO BRAGANÇA www.ipb.pt 44 INTERROLL ITALIA www.interroll.com 40-66 IUNGO ITALIA www.iungo.it 64 KEB ITALIA www.keb.it 73 KNAPP ITALIA www.knapp.com 60 LENZE ITALIA www.lenzeitalia.it 73-116 LOCCIONI www.loccioni.com 44 MAPLESOFT www.maplesoft.com 30 MITSUBISHI ELEC. EUROPE B.V. www.mitsubishi-automation.it 20-73 NATIONAL INSTRUMENTS ITALY www.ni.com 46-78 OMRON ELECTRONICS www.industrial.omron.it 78 OVERLOG www.over-log.it 68 PCVUE www.pcvuesolutions.com 96 PILZ ITALIA www.pilz.it PRISMA www.prisma100.it 74 PTC www.ptc.com 74 REGAL www.regal-news.com 92 RFID GLOBAL www.rf-id.it 32 RITTAL www.rittal.it 74-78 ROCKWELL AUTOMATION www.rockwellautomation.com 26 SAVE www.exposave.com 26 SCHNEIDER ELECTRIC www.schneider-electric.it 116 76-78 SDPROGET INDUSTRIAL SOFTWARE www.sdproget.it 76 SET SVILUPPO E TECNOLOGIA www.grupposet.it 56 SICK www.sick.it 34 SIEMENS www.siemens.it 44-78 www.schmersal.it AO Le aziende di questo numero SIEMENS PLM SOFTWARE www.plm.automation.siemens.com 76 SINTEF www.sintef.no 44 TECNOMORS www.tecnomors.it 30 THOLOS www.tholosgreeen.com 32 UCIMA www.ucima.it 30 UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE www.univpm.it 44 WHIRLPOOL EUROPE 44 www.whirlpool.eu AO Inserzionisti ± 3,5 mm AZIENDE ± 2 mm 13 B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 17 BECKHOFF AUTOMATION 31 CONTRADATA 57 CONTROL TECHNIQUES 77 EIOM Più di una semplice elettroserratura. Q Q Q Q Q Ampio gioco dell‘azionatore Forza di ritenuta regolabile Utilizzabile come blocco porta Codifica individuale tramite tecnologia RFID Classe di protezione IP69K Schmersal: La soluzione sicura per il vostro settore. 5 CONRAD ELECTRONIC ITALIA EFA AUTOMAZIONE Semplice. Resistente. Sicuro. AZM 300. PAG. ASEM 101 INSERTO EPLAN SOFTWARE & SERVICE 61 FARNELL 43 FESTO 18 GARNET 12 GEFRAN 49 HEIDENHAIN ITALIANA 33 HMS NDUSTRIAL NETWORKS 63 IMAGE S LENZE ITALIA III COPERTINA 85 MESSE FRANKFURT – SPS 2014 111 MESSE FRANKFURT – TELECONTROLLO 2013 107 MITSUBISHI ELECTRIC I COPERTINA MONDIAL 50 MURRELEKTRONIK 47 NATIONAL INSTRUMENTS ITALY PANASONIC ELECTRIC WORKS IV COPERTINA 8 PILZ ITALIA 89 PIXSYS 16 PROGEA 59 SCHMERSAL ITALIA 14 SCHNEIDER ELECTRIC 27 SCHROFF II COPERTINA SERVITECNO 39 SEW EURODRIVE 75 SYSTEM 10 VIPA ITALIA 29 WAGO ELETTRONICA 15 ZUKEN 41 PL110. Il PLC tagliato su misura per voi. www.automazione-plus.it www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it Sede legale - Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 Milano Sede operativa ed amministrativa: SS. del Sempione 28 - 20017 Rho (MI) tel: +39 02 4997.1 - fax +39 02 49976573 Direzione Giampietro Omati Presidente Antonio Greco Amministratore Delegato Comitato Tecnico Antonio Capparelli (Gartner Group), David Corsini (Polo della Robotica), Alessandra Flammini (Università di Brescia), Alessandro Gasparetto (Università di Udine), Stefano Maggi (Politecnico di Milano), Roberto Maietti (Asso Automazione/Anie), Carlo Marchisio (Anipla) Redazione Antonio Greco Direttore Responsabile Antonella Cattaneo Caporedattore antonella.cattaneo@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.503 Ilaria De Poli Coordinamento Fieldbus & Networks ilaria.depoli@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.504 Antonella Pellegrini antonella.pellegrini@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.508 Alessandra Pelliconi Segreteria alessandra.pelliconi@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.509 Collaboratori: Tomaso Ajroldi, Sonia Bignozzi, Angelo Brunello, Lucrezia Campbell, Cristiano Cominotto, Cristina Cristalli, Pier Stefano Croce, Orsola De Ponte, Sergio Fantini, Paolo Ferrari, Lucie Hodkova, Marica Laera, Paola Lazzarotto, Matteo Marino, Gary Mintchell, Cristina Paveri, Fabien Rigaud, Marc Salimans, Franz Schöpf, Emiliano Sisinni, Bruno Vernero, Joseph Walker Grafica e produzione Mauro Spolaore Progetto grafico - Impaginazione mauro.spolaore@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.568 Franco Tedeschi Coordinamento grafici franco.tedeschi@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.569 Alberto Decari Coordinamento DTP alberto.decari@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.561 Prontostampa srl Uninominale Zingonia (BG) - Stampa Nadia Zappa Ufficio Traffico - nadia.zappa@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.534 Pubblicità Giuseppe De Gasperis Sales Manager giuseppe.degasperis@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.527 - Fax: 02 49976.570 International Sales U.K. – SCANDINAVIA – NETHERLAND – BELGIUM Huson European Media Tel. +44 1932 564999 • Fax +44 1932 564998 • Website: www.husonmedia.com SWITZERLAND - IFF Media ag Tel. +41 52 6330884 • Fax +41 52 6330899 • Website: www.iff-media.com GERMANY – AUSTRIA - Map Mediaagentur Adela Ploner Tel. +49 8192 9337822 • Fax +49 8192 9337829 • Website: www.ploner.de USA - Huson International Media Tel. +1 408 8796666 • Fax +1 408 8796669 • Website: www.husonmedia.com TAIWAN - Worldwide Service Co. Ltd Tel. +886 4 23251784 • Fax +886 4 23252967 • Website: www.acw.com.tw t 6O 1-$ DPNQBUUP DPO JM HJVTUP NJY EJ SJTPSTFBOBMPHJDPEJHJUBMJQFSSBDDPHMJFSF MBTöEBEFMMBDPNQFUJUJWJUË t 6OVOJDPUPPMEJTWJMVQQP1JYTZT1-QSPH QFS MB QSPHSBNNB[JPOF EB QPSUB 64# EFMMB MPHJDB EJ GVO[JPOBNFOUP F EFMMB WJTVBMJ[[B[JPOFTVEJTQMBZ0-&% t 6OB øFTTJCJMJUË TVQQPSUBUB EBMMF VTDJUF SFMÒQFSBQQMJDB[JPOJEJSFUUFJO"$FEBM SFBMUJNFDMPDLQFSMBHFTUJPOFEJGBTDF orarie. Pixsys srl Via Po 16, I - 30030 Mellaredo di Pianiga VE 1It'BY XXXQJYTZTOFUTBMFT!QJYTZTOFU 16 Abbonamenti N. di conto corrente postale per sottoscrizione abbonamenti: 48199749 - IBAN: IT 61 A 07601 01600 000048199749 intestato a: Fiera Milano Media SpA, Piazzale Carlo Magno,1, 20149 Milano. Si accettano pagamenti con Carta Sì, Visa, Mastercard, Eurocard (www.ilb2b.it) Tel. 02 252007200 Fax 02 49976.572 E-mail: abbonamenti@fieramilanomedia.it Abbonamento annuale E 49,50 Abbonamento per l’estero E 99,00 Prezzo della rivista: E 4,50 - Arretrati: E 9,00 Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/B legge 662/96 Testata associata • Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata Fiera Milano Media è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 11125 del 25/07/2003. Registrazione del tribunale di Milano n° 71 del 20/02/1982. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e non si restituiscono. Automazione Oggi ha frequenza mensile. Tiratura: 11.000 copie. Diffusione 10.630 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Ingegneria del software con Automation Studio 4 L'automazione ULGHÀQLWD ` Protezione degli investimenti grazie a un sistema aperto e compatibile ` Riduzione dei tempi di sviluppo attraverso una progettazione software parallela e modulare ` Riduzione dei costi di sviluppo grazie alla totale riutilizzabilità del software su hardware differenti ` Un'unica soluzione software completamente integrata lungo tutto il ciclo di vita del sistema ` Prototipazione virtuale per una simulazione completa della macchina www.br-automation.com/automationstudio Perfection in Automation www.br-automation.com CPX: il futuro, oggi! La piattaforma Festo CPX, con I/O remoti, massima modularità e flessibilità, pneumatica innovativa e controllo preciso del movimento, è già oggi l’automazione integrata del futuro. www.festo.it AO IL PUNTO di Antonio Capparelli Platform as a Service nelle PMI I l PaaS, Piattaforma come Servizio (*), è una categoria di servizi cloud che racchiude al suo interno numerose sottocategorie; tra le offerte più diffuse si segnalano salesforce.com, Google App Engine ed Engine Yard Cloud. Con PaaS si intende, nello specifico, il segmento più piccolo dei tre livelli delle architetture cloud in termini di fatturato e di mercato. Ciò nonostante vi sono numerosi fornitori che si stanno muovendo su questo mercato, date le opportunità offerte dal mondo delle PMI: l’adozione del cloud computing può rappresentare un salto straordinario per molte piccole e medie imprese, molte delle quali dispongono di un budget IT ridotto, che ne limita la capacità di acquisire tecnologie allo stato dell’arte o di assumere esperti altamente qualificati per l’innovazione dei sistemi informativi. L’infrastruttura IT sta acquisendo un ruolo sempre più cruciale come asset d’importanza critica in molti settori, per cui le PMI non riescono a tenere il passo, in quest’area, con le aziende di maggiori dimensioni. Le piccole e medie imprese sono spesso sopraffatte dalla complessità e dalla varietà delle nuove tecnologie, nonché dalla velocità di cambiamento del proprio settore. Si fanno investimenti via via più ingenti in soluzioni IT che reparti informatici sottodimensionati non riescono a implementare e manutenere adeguatamente. Le piattaforme cloud possono offrire ai manager delle PMI i vantaggi tecnici e operativi che queste organizzazioni non riescono a ottenere con soluzioni attraverso l’acquisto di asset. Molte PMI adottano il cloud in generale, e il PaaS in particolare, con diversi intenti. Il primo è quello di ridurre o eliminare i compiti legati all’amministrazione dei sistemi, inclusi i processi di selezione, provisioning e supporto delle tecnologie abilitanti. Inoltre, si vogliono contenere o eliminare i costi di aggiornamento delle versioni di applicazioni e piattaforme, sostituendoli con il servizio di versioning continuo effettuato dalle piattaforme e dai servizi cloud. Fra gli altri intenti figurano poi quello di raggiungere livelli elevati di disponibilità e disaster recovery per le applicazioni e di ottenere una protezione avanzata per i dati, migliorare la produttività e avere accesso alle piattaforme tecnologiche più moderne con prezzi adeguati a una PMI, riducendo il costo dell’investimento in IT. Infine, queste realtà mirano a ottenere applicazioni e servizi che siano disponibili solo sul cloud e a concentrare le risorse IT in aree diverse dalla gestione delle infrastrutture, dedicandole per esempio allo sviluppo di soluzioni aziendali. Questi obiettivi non vengono sempre raggiunti, ma sono in ogni caso concretamente ottenibili. Complessivamente il mercato PaaS delle piattaforme tecnologiche per il cloud è relativamente nuovo e poco consolidato, anche se esistono già alcune offerte mature e affermate. Molte PMI si avvicinano con prudenza a questo segmento, in attesa che emergano standard, best practice e fornitori leader. Alcune aziende sono preoccupate per le potenziali entità dei costi cumulativi a lungo termine e per il forte rischio di vincolarsi a un determinato fornitore. Nonostante ciò l’interesse del manager IT delle PMI per la soluzioni PaaS rimane forte. Con la progressiva maturazione del settore molte di queste imprese saranno costrette a valutare una graduale transazione a un ambiente IT interamente basato su cloud, con alcune all’avanguardia che stanno già adottando strategie di questo tipo. (*) Piattaforma come servizio (PaaS): è una piattaforma applicativa gestita per la costruzione e gestione di applicazioni e servizi. Come qualsiasi piattaforma applicativa, un ambiente PaaS fornisce framework di sviluppo e di runtime per supportare la presentazione, la logica di business, l’accesso ai dati e le risorse di comunicazione Comitato tecnico di Automazione Oggi OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 19 AO Innovazione tecnolo per soluzioni integra di cliente COPERTINA MITSUBISHI ELECTRIC COPERTINA MITSUBISHI ELECTR Risultati positivi e business in crescita per la filiale italiana di Mitsubishi Electric R afael Bencomo, division manager di Mitusbishi Electric Factory Automation filiale italiana ci ha raccontato la strategia di business che ha portato l’azienda a mantenere la propria leadership di mercato A.O.: Quali sono i risultati raggiunti dall’azienda nell’ultimo anno, caratterizzato da una crescente recessione di mercato? 20 Rafael Bencomo, division manager della filiale italiana di Mitsubishi Electric Factory Automation A.O.: Mitsubishi Electric Factory Automation mantiene una leadership indiscussa di mercato. Ci spiega in che modo e su quali fattori puntate? Bencomo: Sviluppo e innovazione sono i motori chiave della Divisione Factory Automation. La leadership, che vantiamo da sempre, è dovuta alla nostra capacità di integrazione tecnologica sviluppata per soddisfare le esigenze del mercato. Un mercato che oggi richiede soluzioni orientate soprattutto al risparmio energetico e che abbiano come comune denominatore la ‘qualità’. Per mantenere l’affidabilità e l’eccellenza che ci contraddistingue, non abbiamo mai rinunciato all’utilizzo di materiali OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Iniziativa realizzata in collaborazione con la direzione marketing Rafael Bencomo: Nonostante la recessione, la filiale italiana di Mitsubishi Electric Factory Automation continua a essere in crescita; siamo riusciti a guadagnare quote di mercato anche grazie alla nostra logica di verticalizzazione sui mercati, come ad esempio quello del food&beverage (considerando l’intera filiera, produttori di macchinari, integratori e produttori finali) che costituisce circa il 20% del fatturato relativo alle soluzioni della divisione Factory Automation. Ma non solo. LifeScience e Trattamento Acque rappresentano altri mercati strategici su cui stiamo puntando fortemente, dedicando molte energie. Alla base della nostra strategia rimane e sempre rimarrà la conoscenza del mercato in cui si intende operare. Per questo abbiamo investito nell’analisi di quelle che sono le esigenze specifiche degli attori dei mercati, dai costruttori di macchine e System Integrator fino agli utilizzatori finali. Questo ci ha consentito di capire che per fare innovazione è necessario partire dalle loro richieste concrete per offrire soluzioni integrate con un altissimo livello di specializzazione. Possiamo affermare che, in uno scenario globale tutt’altro che positivo, abbiamo registrato una soddisfacente crescita, seppur lieve. La nostra conoscenza, esperienza e determinazione ci hanno permesso di acquisire quote di mercato nonostante la fase di regressione generale. RIC COPERTINA MITSUBISHI ELECTRIC COPERTINA MITSUBISHI ELECTRIC COPERTINA MITSU gica te a misura di elevate qualità nella nostra linea produttiva. Tutto ciò, unitamente alla nostra vocazione fortemente ‘customer centric’, ci consente di mantenere una forte leadership e un’autorevolezza di brand, riconosciuta a livello mondiale. A.O.: Mitsubishi Electric Factory Automation filiale italiana responsabile dal 2012 per il South Hub. Ci può raccontare quali sono le aree con le più alte opportunità di business? Bencomo: Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Middle East (compreso Israele) e Africa sono i paesi che fanno parte di questa macro-area di cui gestiamo il business. Tra questi il Middle East offre sicuramente le migliori prospettive, con gli Emirati Arabi in prima linea. Proprio in quest’area sono partiti importanti investimenti nel settore oil&gas. Allo stesso Matteo Cerutti, marketing & key account manager della filiale italiana di Mitsubishi Electric Factory Automation modo Israele e Marocco rappresentano due aree di business in forte espansione. Tuttavia il Middle East si caratterizza in questo momento per non avere una forte verticalizzazione, Monitoraggio da remoto: la nuova ME-RTU-FX M itsubishi Electric propone soluzioni intelligenti che permettono di monitorare parametri di campo digitali e analogici di stazioni remote, ad esempio in oleodotti e gasdotti, centrali di commutazione, tunnel o impianti di depurazione. Una soluzione è ME-RTU-FX, che combina la robustezza e l’affidabilità della tecnologia PLC con le più avanzate tecniche di comunicazione, necessarie per la sorveglianza a distanza e il controllo di attività distribuite. Questa smart Remote Terminal Unit (RTU) è estremamente facile e veloce da installare e permette una semplice connessione alla centrale di monitoraggio e controllo grazie al modem Gprs/Edge integrato, alla porta Ethernet o tramite sistemi radio o modem esterni. La nuova unità RTU ha un consumo energetico molto ridotto e può essere alimentata, per esempio, tramite un sistema fotovoltaico o una turbina eolica. Il prodotto si occupa dell’intero processo di gestione del protocollo di comunicazione verso il sistema Scada, semplificando notevolmente il software di gestione della stazione di controllo remota, realizzabile nel PLC con i normali linguaggi di programmazione IEC-61131. Integra i protocolli di comunicazione standard IEC 60870-5-101/104 slave, DNP3 slave, TCP/ IP, verso i sistemi Scada. La configurazione, la diagnostica, la gestione del protocollo di comunicazione con il sistema Scada e con il PLC è gestita tramite web server in modo intuitivo, permettendo una notevole riduzione dei tempi di messa in servizio di un sistema altrimenti più complesso. La sicurezza della trasmissione dei dati è garantita dalla tecnologia SSL che fornisce la protezione contro possibili attacchi informatici. La sua semplicità di integrazione con tutte le piattaforme PLC di Mitsubishi Electric, rendono questa nuova soluzione RTU completa ed espandibile a seconda delle diverse esigenze applicative. La Remote Terminal Unit ME-RTU-FX combina robustezza e affidabilità della tecnologia PLC con le più avanzate tecniche di comunicazione, necessarie per la sorveglianza a distanza e il controllo di attività distribuite OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 21 AO COPERTINA MITSUBISHI ELECTRIC COPERTINA MITSUBISHI ELECTR nonostante il settore acqua meriti di una certa attenzione. In Europa, invece, possiamo dire che la Spagna si distingue per una propensione verso il food&beverage, packaging e trattamento acque. La Francia, che vanta grandi case farmaceutiche, ha una ovvia propensione verso il LifeScience. Matteo Cerutti, marketing e key account manager Factory Automation della filiale italiana di Mitsubishi Electric ci racconta le ultime novità in termini di soluzioni di automazione A.O.: Come detto in precedenza, Mitsubishi Electric sta puntando fortemente su una strategia di verticalizzazione dei comparti di riferimento. Come si configura la vostra proposta di soluzioni specificatamente per il settore LifeScience? Matteo Cerutti: Il settore LifeScience rappresenta per Mitsubishi Electric un mercato importante di business, con un approccio globale verso gli attori tecnologici a cui le nostre proposte si rivolgono (dal produttore finale, al costruttore ed impiantista fino ai System Integrator). Grazie alle nostre soluzioni integrate siamo in grado di affrontare le criticità applicative di questo mercato particolarmente regolamentato in cui la conformità alle normative, inerenti soprattutto la tracciabilità, la continuità delle operazioni e la manipolazione dei prodotti risulta essenziale per competere. I prodotti legati a questo settore sono spesso coperti da brevetto e la sicurezza e inviolabilità dei dati di produzione risultano essere argomenti vitali per le aziende del settore. I processi produttivi di tipo batch sono molto importanti nel settore farmaceutico. In quest’ottica, la gestione di numerosi lotti senza perdere in efficienza e mantenendo la tracciabilità completa del lotto stesso è un’esigenza produttiva che deve coniugarsi con sistemi di automazione flessibili e con il controllo delle condizioni ambientali in cui avviene la produzione dei diversi lotti (temperatura, pressione, umidità…). Disponiamo di un’architettura basata su PAC (Programmable Automation Control) che elimina la necessità di avere dei PC per l’esecuzione delle ricette, incrementando il livello di sicurezza e di flessibilità in un ambiente conforme allo standard S88. Inoltre, proprio per le importanti esigenze di riproducibilità, ripetibilità ed estrema precisione richieste nelle movimentazioni in questo settore di mercato, ma anche alle esigenze di sterilità e sicurezza con cui sono manipolati i prodotti finali, il robot è una delle soluzioni oggi più utilizzate. Mitsubishi Electric offre una gamma di soluzioni scara e antropomorfi, rappresentate dalla nuova serie F, caratterizzate da velocità e precisioni tra le più elevate sul mercato. A queste si aggiunge un plus unico, costituito dalla possibilità di integrare il processore di controllo del robot all’interno della piattaforma di automazione iQ Platform che costituisce il cuore completo dell’automazione d’impianto, potendo supportare in un unico sistema processori PLC, Motion. La necessità di supportare la vasta mole di dati richiesta dalle esigenze di tracciabilità può essere affrontata introducendo la soluzione MES-IT. Si tratta di una scheda, integrabile su iQ Platform, per la raccolta dati direttamente dal livello produttivo e per il conseguente trasferimento ai database applicativi superiori. I principali vantaggi derivanti da quest’architettura PLC compatti serie FX3S e FX3GE L’ bishi Electric usando il protocollo seriale offerta dei PLC compatti proprietario (FreqRol Support) o gestendo il della serie FX3 di Mitsubishi protocollo Modbus RTU. L’FX3S, ponendosi Electric è oggi ancora più nella fascia dei prodotti per la gestione di completa e versatile grazie applicazioni low end, rappresenta l’erede ai nuovi modelli FX3GE e naturale dell’affermato FX1S. È stato poFX3S che integrando nuove funzionalità tenziato grazie a una riduzione drastica avanzate in grado di renderli flessibili e del tempo ciclo, raddoppiando la memoria ideali per ogni linea produttiva. Il nuovo programma e aggiungendo la possibilità FX3GE risponde all’esigenza di connetdi gestire le schede di espansione della tività anche in presenza di linee meno famiglia FX3. Tra le sue caratteristiche complesse e articolate. Rispetto a FX3G, principali c’è senz’altro la completa comil nuovo PLC integra di serie ulteriori funpatibilità con le soluzioni che lo hanno prezioni e ha caratteristiche innovative per la ceduto, inoltre integra di serie una porta sua categoria. Si tratta infatti di un PLC Il nuovo PLC FX3GE risponde all’esigenza di miniUSB che garantisce un trasferimento compatto dotato di porta di comunicazione connettività anche in presenza di linee poco del programma molto rapido e una porta Ethernet di serie, 2 ingressi analogici a 12 complesse e articolate RS422 per connettere l’eventuale HMI. È bit, 1 uscita analogica a 12 bit, 1 porta inoltre possibile integrare FX3S in una rete Ethernet grazie al supporto miniUSB e una seriale RS422. Tra le funzionalità standard di serie, del modulo opzionale FX3U-Enet-ADP. Le molteplici funzioni avanzate, questa nuova soluzione ha un sistema di sicurezza molto elevato grazie dal controllo in treno di impulsi di 2 assi, agli ingressi di conteggio, al a 2 livelli di password per l’accesso. Precisione e velocità sono garanprotocollo Modbus o FreqROL integrato, lo rendono particolarmente tite da semplici e potenti funzioni di posizionamento (fino a 3 assi), da adatto in svariati settori aggiungendo molte funzionalità che finora erano contatori veloci con ingressi a Interrupt, dal controllo analogico integrato prerogativa dei PLC di taglia superiore. (2AD/1DA), dalla possibilità di collegamento diretto degli inverter Mitsu- 22 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 RIC COPERTINA MITSUBISHI ELECTRIC COPERTINA MITSUBISHI ELECTRIC COPERTINA MITSU riguardano la semplicità d’impiego, l’elevata affidabilità e sicurezza, la possibilità d’inserimento su impianti già esistenti e comprendenti PLC di terze parti. Riscontri positivi ci arrivano anche in relazione al prodotto per Maps, il nostro tool software di ingegneria per PLC/Scada e reportistica che risponde alle esigenze di tracciabilità e comunicazione tra lo shop floor e il livello dei sistemi IT. A.O.: Quali soluzioni, invece, state studiando per il settore del trattamento acque? Cerutti: L’acqua è divenuta, oggi più che mai, un “bene” unico, prezioso ed insostituibile, non solo in contesti di pubblica utilità ma anche nell’industria manifatturiera e in quella di processo. Mitsubishi Electric vanta, a livello internazionale, un’esperienza di oltre 20 anni, attraverso soluzioni innovative applicate a tutte le fasi del processo di gestione di un ciclo idrico: produzione, trattamento, trasporto, depurazione. Il nostro paese sconta da sempre l’assenza di adeguate infrastrutture e di una vera, seria e determinata ‘politica delle risorse idriche’. Negli ultimi anni, tuttavia, anche questo settore ha potuto beneficiare delle tecnologie apportate dall’automazione industriale con vantaggi evidenti sul monitoraggio degli impianti, sulla qualità del ‘prodotto finale’, sulla riduzione dell’impatto ambientale, sulla gestione delle Servomotori Melservo MR-J4 L’ evoluzione naturale del potente servo Melservo MR-J3 è MR-J4 risparmio di energia, di ingombro all’interno dell’armadio elettrico e una che si distingue per le alte performance e funzionalità anche notevole semplificazione del cablaggio. Oltre al collegamento in fibra ottica nelle applicazioni più complesse di confezionamento, assem- Sscnet III/H, MR-J4 supporta anche la rete CC-Link IE Field: rete Ethernet blaggio e manipolazione. L’MR-J4 integra di serie un’ampia Based deterministica e sincronizzata con velocità pari a 1 Gbit/sec controlgamma di funzioni user-friendly in grado di minimizzare i tempi lata dal nuovo modulo Simple Motion QD77GF16. di sviluppo e le complesse operazioni di start up, garantendo perfetta Attraverso il software MR Configurator 2 è inoltre possibile monitorare armonia tra la meccanica e l’elettronica. Le operazioni di regolazione sono le varie grandezze elettriche del sistema, permettendo così di regolare automaticamente eseguite dal sistema grazie alle funzioni integrate di in modo ottimale i consumi energetici. Nell’azionamento è presente la ‘online autotuning’ e ‘vibration filter’. Sfruttando queste funzioni si riducono funzione di drive recorder dove l’amplificatore registra istante per istante le operazioni di parametrizzazione e messa in servizio; inoltre l’utilizzo di il valore delle varie grandezze per poterle poi eventualmente visualizzare queste funzioni permette un allungamento della vita delle parti meccaniche in caso di allarme. E’ quindi possibile avere una fotografia esatta proprio della macchina. Gli amplificatori sono dotati di serie dell’innovativa ‘life nell’istante in cui è avvenuto l’allarme riducendo notevolmente i tempi di diagnosis function’ che controlla lo stato dei componenti interni installati, diagnosi e quindi di risoluzione del problema. Tutte le famiglie di motori come i condensatori e i relè, informando l’utilizzatore sull’eventuale dete- sono disponibili con protezione IP65 o IP67 rendendole così idonee anche rioramento di tali componenti. In questo modo è possibile pianificare per per gli ambienti industriali più gravosi. tempo manutenzioni al sistema evitando fermi macchina. MR-J4 integra di serie l’ingresso STO (Safe torque Off) su tutte le serie di servo amplificatori e tramite un modulo opzionale è disponibile la funzione SS1 (Safe Stop) in accordo con la normativa EN61800-5-2. Il sistema supporta gli standard di sicurezza SIL2 (EN62061) e PLd (EN13849-1) e i livelli di sicurezza con le funzioni SS2, SOS, SLS, SBC e SSM ottenibili in combinazione con i motion controller Mitsubishi Electric. Un altro plus che garantisce funzionalità e flessibilità è l’ampia gamma di motori che possono essere collegati agli amplificatori Melservo MR-J4: brushless, lineari e motori coppia (direct drive) ottimizzando le parti di ricambio e i costi di magazzino. I servomotori, dotati di serie di encoder assoluti a 22 bit che corrispondono a oltre 4 milioni di impulsi/giro, regalano eccellente precisione nel controllo di rotazione del motore ed estrema precisione nel posizionamento. I modelli base di amplificatore sono due: MR-J4-A (controllo analogico e a impulsi) e MR-J4-B (per motion bus Sscnet III/H) da oggi anche nella versione a 400V (MR-J4-A4 e MR-J4-B4). Per il collegamento in rete Sscnet III/H esistono anche due versioni dove l’amplificatore è in grado di controllare indipendentemente 2 motori o 3 motori (MR-J4W2B e MR-J4W3B) ottenendo così un I servomotori Melservo MR-J4 si distinguono per le alte performance sistema più efficiente e più compatto rispetto all’impiego di e funzionalità anche nelle applicazioni più complesse di confezionaamplificatori individuali. Ciò permette di avere un importante mento, assemblaggio e manipolazione OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 23 AO COPERTINA MITSUBISHI ELECTRIC COPERTINA MITSUBISHI ELECTR informazioni. I sistemi più completi da analizzare sono quelli legati alle reti pubbliche. Partendo dalle stazioni periferiche, Mitsubishi Electric offre soluzioni che permettono di monitorare i parametri di campo digitali e analogici (ad esempio acquedotti e impianti di depurazione) e di trasmettere i dati raccolti alla stazione di monitoraggio centrale. Ne è un esempio, la nuova soluzione avanzata ME-RTU-FX (Remote Terminal Unit) che combina la robustezza e l’affidabilità della sua tecnologia PLC con le più avanzate tecniche di comunicazione necessarie per la sorveglianza a distanza e il controllo di attività distribuite. La nuova unità RTU ha un consumo energetico molto ridotto e può essere alimentata, per esempio, tramite un sistema fotovoltaico o microeolico. Sistemi più critici e complessi possono fare utilizzo di tecnologie cablate, avvalendosi della rete di comunicazione CCLink IE, caratterizzata da estrema flessibilità nell’architettura, dalla possibilità di configurazioni estese e ridondanti nonché da un’elevata banda passante. La raccolta delle informazioni può essere poi centralizzata su iQ Platform, la nostra piattaforma PAC utilizzata a livello di control room. La ‘backbone’ di comunicazione, monitoraggio e diagnostica è una parte estremamente critica: la disponibilità dei dati in tempo reale, la loro visualizzazione e archiviazione sono caratteristiche che il gestore dell’impianto può richiedere ad un sistema Scada di commercio. Spesso si trascurano, tuttavia, aspetti quali i costi dell’intero ciclo di vita dell’impianto, che com- prende la progettazione, il commissioning, la fase operativa, quella di manutenzione e aggiornamento tecnologico. La proposta di Mitsubishi Electric è, per questi aspetti, Maps. Si tratta di un tool completo di engineering che, oltre alle classiche funzionalità di supervisione e acquisizione dati, riduce i tempi di sviluppo e di upgrade dell’impianto. Il matrimonio tra l’hardware iQ Platform e il software Maps si caratterizza come una soluzione tecnologica di assoluto valore in grado di abbattere i costi di gestione complessivi, tema fondamentale per impianti destinati a durare nel tempo. Il tema della sostenibilità finanziaria, insieme a quella ambientale, si riscontra poi in tutto ciò che riguarda le movimentazioni legate al ciclo dell’acqua. Oggi, gli impianti di depurazione sono spesso le strutture più energivore all’interno di un territorio (in media il 20% dei fabbisogni energetici di una municipalizzazione). Queste tipologie di impianto fanno uso di pompe per la movimentazione dell’acqua e di sistemi di ventilazione per l’aerazione aerobica. Mitsubishi Electric è leader mondiale nella fornitura di tali componenti, caratterizzati da elevati Mtbf (alta affidabilità) e compatibilità tra le diverse generazioni di prodotto. Oltre alla robustezza, i nostri inverter FR-F, applicati a sistemi di pompaggio di elevata potenza, diminuiscono l’energia richiesta dai motori e consentono, anche grazie al sistema OEC (Optimum Exitation Current), un risparmio energetico fino al 60%, abbattendo quindi il livello di CO2 immesso nell’atmosfera. La nuova serie di robot antropomorfi RV-F A la visione sulla flangia, scheda gestione tool completamento della gamma di (8 I/O) e scheda di controllo 8 assi aggiuntivi robot Serie F nasce oggi la nuova (Sscnet III/H), permettono una facile integraserie RV-F, robot verticali a 6 assi zione dei robot serie F sia nei sistemi esistenti estremamente flessibili e con la sia in quelli nuovi. massima velocità pick-and-place Questi robot, come i loro predecessori, posnella categoria. Con un ciclo standard di soli sono essere utilizzati anche per applicazioni 0,32 secondi, i nuovi robot RV garantiscono che necessitano di ambienti sterili secondo un sensibile aumento della produttività e lo standard ISO3. Il cablaggio completamente possono quindi essere utilizzati in sistemi interno al braccio, come anche il collegamento che richiedono alte performance. I numedelle pinze pneumatiche ed elettriche, garanrosi vantaggi che si possono ottenere utitisce un elevato livello di protezione sia per lizzando la nuova struttura a doppio-braccio l’uomo sia per la macchina. includono non solo una maggiore libertà di L’integrazione della funzione di prevenzione movimento, ma anche una migliore stabilità delle collisioni, permette alle diverse unità roe versatilità. bot di lavorare in aree condivise attraverso il I nuovi robot RV-F hanno una capacità di controllo della piattaforma iQ. Questo consente carico da 2 a 13 kg e un’area di lavoro che anche a più bracci di collaborare per svolgere varia da 504 a 1.400 millimetri, a seconda compiti di assemblaggio o sollevamenti simuldel modello. Inoltre il design compatto di tanei. L’attuale controllore del robot può esquesti robot permette il loro utilizzo in aree I nuovi robot RV vengono utilizzati in sere facilmente installato in un cabinet da 19 ristrette e la possibilità di un montaggio sia sistemi che richiedono alte performance pollici, con conseguente risparmio di spazio a muro sia a soffitto. Tutti i robot antropo(posizionamento orizzontale o verticale dell’unità di controllo). I nuovi robot morfi della Serie F soddisfano gli standard di protezione IP67 che li rende scara e verticali sono progettati per essere utilizzati intuitivamente con il adatti per un’ampia gamma di sistemi di installazione integrati, come per software di programmazione e simulazione RT ToolBox2 o il software di esempio nei settori assembling, LifeScience e food&beverage. Ethernet, simulazione Melfa Works 3D CAD CAM basato su piattaforma SolidWorks. USB, gestione di due encoder per un doppio tracking, cavo Ethernet per 24 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 RIC COPERTINA MITSUBISHI ELECTRIC COPERTINA MITSUBISHI ELECTRIC COPERTINA MITSU Maps per la progettazione PLC/Scada L a suite Maps di Mitsubishi Electric è un tool software di ingegneria completo per la progettazione PLC/Scada e per la gestione di impianti lungo l’intero ciclo di vita. Offre un importante plusvalore nelle fasi di progettazione, integrazione e manutenzione del progetto, riducendo il Total Cost of Ownership aziendale. Maps migliora la produttività del sistema-fabbrica a tutti i livelli, dallo shop floor fino al livello IT, potenziando i vantaggi competitivi in tutte le fasi del processo industriale, dall’ingegnerizzazione fino alla manutenzione dell’impianto. Inoltre, conduce l’utente attraverso tutte le fasi di progettazione del processo e del sistema di controllo, installazione, messa in servizio, test e manutenzione, conservando la congruenza e l’integrità all’interno di un sistema d’automazione. Durante la fase di progettazione, di conversione e modifica dei sistemi, Maps mette a disposizione una gestione attualizzata dei dati PLC/Scada e della documentazione sulla nuova configurazione dell’impianto. A breve sarà disponibile la nuova versione Maps 3.0, che consente di avere la piena integrazione con il software GX Works 2, stato dell’arte nella programmazione di tutti i PLC Mitsubishi. Tutte le funzionalità di GX Works 2, come ad esempio quelle di simulazione, arricchiscono la suite Maps rendendo lo sviluppo dei progetti ancora più semplice. La suite Maps è un tool software di ingegneria completo per la progettazione PLC/Scada e per la gestione di impianti lungo l’intero ciclo di vita iQ Platform: una vera piattaforma di automazione I Q è una interessante piattaforma d’automazione in grado di combinare in un controllo tutte le tipologie chiave d’automazione. Infatti la potente tecnologia di iQ Platform consente l’installazione di differenti tipi di controllori (PLC, motion control, CNC e robot controller, ecc..) che integrati in un’unica piattaforma garantiscono una rapida e affidabile comunicazione tra i singoli livelli produttivi. Una soluzione unica che supporta anche le consolidate tecnologie standard della piattaforma modulare Melsec System Q, che consente di configurare soluzioni di automazione su misura per ogni applicazione, a partire da sistemi standalone fino a linee di produzione complete. Mitsubishi Electric amplia la gamma delle CPU per iQ Platform con processori che portano l’industria a performance di nuove dimensioni. Le nuove CPU PLC QnUDV di Mitsubishi Electric offrono infatti prestazioni allo stato dell’arte: tempi di esecuzione ridotti, 1,9ns/istr.logica, maggiore capacità di memoria, riduzione dei tempi tra due eventi di interrupt, utilizzo di interfacce standard di comunicazione come USB ed Ethernet. Le CPU PLC QnUDV presentano funzioni integrate per la tracciabilità, quali funzioni di data logging integrate che permettono di registrare e salvare dati in formato CSV e binario all’interno di una memoria standard SD/Sdhc. Sono disponibili nuove funzioni per la ‘data security’, come l’utilizzo di password più lunghe e sicure e funzioni speciali come la pre-registrazione delle chiavi di accesso direttamente nel PLC che consentono in maniera efficace di difendere la propria ‘Intellectual Property’. La Win CPU è invece un PC industriale integrabile sulla piattaforma iQ, in grado di gestire le applicazioni tipiche (Scada, gestione database, visione ecc…) e allo stesso tempo controllare i moduli I/O e intelligenti presenti sul backplane. Nonostante il suo frame ultra-compatto, la WinCPU Le CPU PLC QnUDV presentano funzioni integrate per la tracciabilità è dotata di una capacità di calcolo elevata grazie al processore Atom a 1.66 GHz che permette un facile accesso ai registri/segnali tramite librerie dedicate per Visual C++/Visual Basic. A completamento della vasta gamma di CPU per iQ Platform, un posto di rilievo lo occupano i C-Controller, controllori programmabili in C che presentano elevate velocità di elaborazione e comunicazione per la gestione di un consistente volume di dati, hardware affidabile e reperibilità a lungo termine, moduli compatti e un sistema operativo (VX Works) pre-installato. Ad affiancare l‘attuale Q12DHCCPU, Mitsubishi Electric presenta il nuovo C-Controller Q24DHCCPU che offre migliori prestazioni in termini di capacità di elaborazione, grazie alla presenza di due processori, SH-4A 400 MHz e Intel Atom Z510 1.1 GHz. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 di Paola Lazzarotto 25 AO LINEA DIRETTA Torna a Verona la mostra convegno dedicata alle soluzioni e applicazioni verticali di automazione, strumentazione, sensori In breve Save 2013 Rockwell collabora con ABM Automazione I La Commissione Europea, in collaborazione con un consorzio di dieci imprese diretto da Shell, ha avviato il progetto Petrobot, della durata di tre anni, che mira a sviluppare robot capaci di sostituire l’uomo nelle ispezioni dei silos a pressione e delle cisterne di stoccaggio utilizzati nell’industria petrolifera, gasiera e petrolchimica. Per ora, in caso d’ispezione, questi impianti devono essere fermati in modo da garantire la sicurezza degli ispettori: i silos vengono isolati dalle parti dell’impianto in funzione, e vengono puliti per eliminare tutti i prodotti che possono emettere gas infiammabili o tossici. Infine, nei silos più grandi sono installati ponteggi in modo che gli ispettori possano accedere a tutte le zone. Dopo l’ispezione, che spesso dura qualche ora, tutte le operazioni vengono ripetute al contrario, per ristabilire la situazione iniziale. Tale procedura potrebbe essere semplificata grazie alla robotica, che consentirebbe una minore esposizione del personale a condizioni potenzialmente pericolose, un risparmio di tempo e risorse per l’industria e l’apertura di nuovi mercati per la robotica europea con la creazione di posti di lavoro. La UE contribuirà con 3,7 milioni di euro al costo totale del progetto, pari a 6,2 milioni. http://ec.europa.eu/ commission_2010-2014/kroes/index_en.htm l 29 e 30 ottobre a Veronafiere è in calendario la nuova edizione di Save, mostra convegno dedicata alle soluzioni e applicazioni di automazione, strumentazione e sensori. La due giorni di Verona, organizzata da Eiom, Ente Italiano Organizzazione Mostre, dopo i brillanti risultati del 2012, torna per accendere i riflettori sul mondo dell’industria con un’edizione studiata per conoscere e condividere le strategie, gli aggiornamenti, i trend del settore. Molte le associazioni che supportano l’iniziativa e che porteranno in mostra il loro contributo, con un programma di convegni e seminari formidabile, a cominciare da Anipla (Associazione Nazionale Italiana per l’Automazione) che organizzerà un importante convegno in cui saranno affrontate le tematiche relative alle fasi di concezione, progettazione, collaudo e commissioning nei sistemi di automazione. Sempre Anipla curerà l’organizzazione di due altri convegni, uno dedicato alle valvole e agli attuatori di processo, l’altro alla building automation. Ispe Italy (International Society for Pharmaceutical Engineering) porterà in mostra un convegno in cui saranno analizzati, grazie a casi applicativi di grande interesse, il monitoraggio dei parametri ambientali climatici, microbiologici e particellari e gli EMS (Environmental Monitoring Systems), oltre che le nuove linee guida europee emanate nel 2013 per la distribuzione di medicinali. Assoautomazione/Gruppo PLC (Associazione Italiana Automazione e Misura) si concentrerà sullo ‘stato dell’arte delle tecnologie per il motion control: innovazioni tecnologiche, soluzioni industriali, casi applicativi’, con analisi delle soluzioni destinate al controllo del movimento che, tra le varie applicazioni dell’automazione industriale, è probabilmente oggi quella dove sono richieste le performance maggiori. Aiat (Associa- 26 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Per rispondere al meglio alla domanda del mercato, ABM Automazione ha avviato la progettazione e costruzione di una nuova linea per l’estrusione e l’applicazione di gomma su pneumatici per autovettura e autocarro, la Monobeam 80P. Per realizzarla ha scelto i componenti di Rockwell Automation. “Ci eravamo prefissati di raggiungere un livello di prestazione comparabile a quello delle macchine più grandi e costose, ma con dimensioni contenute o equivalenti a quelle delle macchine meno performanti” ha commentato Alessandro Bollentini, titolare di ABM Automazione. “Quando abbiamo iniziato la progettazione ci siamo resi conto che il successo della macchina era strettamente legato all’adozione di soluzioni innovative: l’offerta Midrange di Rockwell Automation rispondeva perfettamente alle nostre esigenze”. “Abbiamo proposto CompactLogix come sistema di controllo con il servoazionamento multiasse Kinetix 6000” conclude Renzo Lombardi, district manager Rockwell Automation. “Completano l’architettura i nostri componenti elettromeccanici, l’interfaccia operatore e gli inverter”. www.rockwellautomation.com La UE finanzia il progetto Petrobot di Laura Galli zione degli ingegneri per l’ambiente ed il territorio) presenterà invece un convegno dedicato alle reti idrauliche e al trattamento dell’acqua; Aias (Associazione professionale italiana ambiente e sicurezza) analizzerà il tema della safety nell’industria; mentre A.i.man. (Associazione italiana manutenzione) svolgerà un importante seminario dedicato alla manutenzione industriale, e nello specifico alla programmazione delle azioni di manutenzione. Da sottolineare il contributo offerto da PLC Forum (la principale Associazione Italiana online per la promozione dell’automazione) con il consueto calendario di seminari tecnici; e quello di molte altre associazioni, in definizione, che saranno coinvolte con ulteriori workshop, seminari e tavole rotonde. In calendario ricordiamo poi il convegno sulle ‘Tecnologie per l’Alimentare: qualità, efficienza e tracciabilità per l’industria Food & Bev’ (previsto il 30 ottobre), in cui troveranno spazio le più avanzate soluzioni applicative nell’ambito delle tecnologie per l’industria alimentare e le novità del settore Food&Beverage, e l’appuntamento mcTER Cogenerazione (in programma il 29 ottobre) con focus rivolto alle innovazioni e alle tematiche in ambito cogenerativo ed energetico. Anche Save 2013 si svolgerà in concomitanza di altre iniziative verticali in programma nelle stesse date, quali MCM (manutenzione industriale), VPC (valvole, pompe, componentistica), Acquaria (trattamento acqua e aria), Home & Building (automazione dell’edificio). www.exposave.com Controllori HMI > Integrazione e compattezza Motion Control > Prestazioni SoMachine > Software Controllo azionamenti > Efficienza Controllori logici > Flessibilità Piattaforma Flexible Machine Control: flessibilità totale nel controllo macchine Controllo ottimale e riduzione del time to market Oggi le macchine devono essere, molto più che in passato, veloci, flessibili e capaci di risolvere funzioni di automazione complesse. Come costruttori di macchine siete costantemente alla ricerca di soluzioni innovative che vi permettano di realizzare prodotti sempre più efficienti e capaci di gestire al meglio l’energia, riducendo i costi di sviluppo e progettazione e velocizzando il time to market. Piattaforma Flexible Machine Control: La piattaforma Flexible machine control integra SoMachine, uno strumento software unico, funzionante con diverse piattaforme di automazione, che assicura una flessibilità di controllo ottimale delle vostre macchine: controllori HMI, motion control, controllo azionamenti e controllori logici. Con SoMachine avrete un solo software, una singola connessione e un singolo download per sviluppare, configurare e programmare da un solo punto i vostri sistemi di controllo macchina. SoMachine riduce al minimo il vostro lavoro e vi permette di trarre il massimo vantaggio da ogni progetto. La piattaforma Flexible machine control è parte integrante della nuova architettura MachineStruxure di Schneider Electric, creata per risolvere al meglio le problematiche più complesse legate alla progettazione e realizzazione di macchine industriali. L’architettura MachineStruxure offre inoltre: Architetture e Funzioni testate e validate: Costruite la vostra soluzione di automazione con le nostre architetture e le nostre librerie di blocchi funzione “ready to use” testate e completamente trasparenti, sviluppate con tecnologia FDT/DTM. Le nostre architetture sono predefinite e dedicate alle vostre specifiche esigenze per garantirvi risultati ottimali. Servizi di co-progettazione: Progettate soluzioni innovative e su misura per i vostri Clienti avvalendovi del supporto dei nostri esperti! Vi offriamo la nostra grande esperienza e il nostro know how sulle ultime evoluzioni tecnologiche che vi aiuteranno a precedere sempre la concorrenza. Flexible Machine Control Per garantire flessibilità totale e soluzioni ottimizzate la piattaforma Flexible Machine Control si articola su architetture di automazione predefinite e blocchi funzione testati e validati, basandosi su soluzioni hardware flessibili e scalabili. Un unico software vi aiuta a sviluppare, configurare e programmare al meglio le vostre macchine. Un unico ambiente software are e ftw in SoMach So Un solo software per sviluppare, programmare e configurare le vostre macchine, da un solo punto, con un singolo download, una singola connessione ed un solo file di progetto n tio er Montroll Co re ollo ntr Coico log Diverse piattaforme di controllo e automazione Intelligenza integrata dove necessario Scaricate dal nostro sito la guida applicativa “Sicurezza Macchine”: È GRATUITA e immediatamente disponibile! Visitate il sito www.SEreply.com Codice 31561p ©2013 Schneider Electric. All Rights Reserved. All trademarks are owned by Schneider Electric Industries SAS or its affiliated companies. www.schneider-electric.com s 998-2693_IT le ina I rm HM Te fico gra ine cch Ma e tor ria ità Va eloc di v In breve Sfruttare le onde per produrre elettricità In un laboratorio vicino a Stoccarda un gruppo di ingegneri Bosch sta lavorando alla realizzazione di un prototipo in grado di produrre energia elettrica pulita sfruttando il movimento delle onde dell’oceano. Partecipa così al progetto EPoSil (Electroactive polymers based on silicon for power generation), finanziato, con circa 2 milioni di euro, dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca tedesco e affidato a un team formato da quattro aziende e due università. Secondo le stime delle Nazioni Unite le onde marine possono produrre in un anno 29.000 TWh a fronte di un fabbisogno mondiale calcolato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), solo nel 2010, in 21.500 TWh. Il prototipo è costituito da un foglio a tre strati. Gli strati superiore e inferiore sono conduttori di elettricità (elettrodi), mentre quello intermedio ha una funzione isolante ed è realizzato in silicio estremamente elastico. Il movimento delle onde esercita una forza meccanica sul convertitore (foglio). Inizialmente, il movimento verso l’alto dell’onda comprime il silicio intermedio e riduce la distanza tra i due elettrodi. Una piccola corrente elettrica, proveniente da una sorgente esterna, carica positivamente uno degli elettrodi e negativamente l’altro. Non appena l’onda comincia a scendere, la forza che agisce sul convertitore diminuisce. Il silicio ritorna al suo spessore originale e aumenta la distanza tra i due elettrodi. Questo effetto aumenta la potenza elettrica nel convertitore, che viene immagazzinata, e il ciclo ricomincia. L’energia meccanica dell’onda è così convertita in energia elettrica. Il prossimo anno, presso l’Università di Hamburg-Harburg (Tuhh), sarà testato il primo prototipo in scala reale del generatore di onde. L’obiettivo di efficienza per la conversione dell’energia meccanica in elettrica è raggiungere il 50% con un movimento di compressione e distensione di decine di milioni di volte. www.bosch.it 28 La richiesta per maggior comfort e migliori prestazioni nelle automobili e i molteplici vantaggi stimoleranno gli investimenti degli utenti finali in tecnologie brushless avanzate Cresce il mercato dei motori elettrici di Antonella Pellegrini L a richiesta di maggiore comfort e migliori dispositivi di controllo nelle automobili, la forte competizione tra le case automobilistiche, la crescente attrattiva della tecnologia brushless e l’aumento del numero di motori elettrici usati in un’unica applicazione guideranno secondo Frost & Sullivan lo sviluppo del mercato europeo dei motori elettrici nel periodo 2013-2017. Una nuova analisi della società di ricerca, intitolata ‘European Automotive Electric Motors Market’, rileva infatti che il comparto ha prodotto entrate per 8.303,1 milioni di dollari nel 2012 e stima che salirà a 9.041,4 milioni di dollari nel 2017. Lo studio riguarda i motori elettrici impiegati per migliorare il comfort e le prestazioni delle autovetture. Con una quota appena superiore al 50% nel 2012, i motori elettrici per migliorare le prestazioni hanno rappresentato il principale segmento di prodotto del mercato nel suo complesso. “I motori elettrici per migliorare il comfort e le prestazioni sono i componenti chiave dei sistemi automobilistici” ha osservato Maryna Osipova, analista di Frost & Sullivan. “L’uso crescente di applicazioni che migliorano il comfort e le prestazioni da parte delle case automobilistiche, pertanto, accelererà la crescita del mercato”. Inoltre, il costo sempre più elevato dei carburanti sta spingendo gli utenti finali a sfruttare applicazioni a risparmio energetico. I motori elettrici avanzati sostengono un’economia dei carburanti migliore; impiegati nelle applicazioni automobilistiche offrono inoltre un’accuratezza superiore, un migliore adattamento OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 all’ambiente circostante e un adeguamento più rapido alle condizioni di guida. Sviluppo tecnologico chiave è stata poi l’affermazione dei motori elettrici brushless (ossia, senza spazzole). Gli investimenti degli utenti finali in questi motori stanno crescendo grazie ai vantaggi che offrono rispetto agli equivalenti brushed (a spazzole), tra cui una maggiore longevità e la capacità di massimizzare l’efficienza delle applicazioni per automobili. A causa del rallentamento economico in Europa i clienti del settore automobilistico stanno riducendo la propria spesa per le funzionalità aggiuntive della propria automobile. Come conseguenza, ne risultano colpite le entrate relative ai motori elettrici opzionali, ossia usati in applicazioni non standard. Per contrastare questa tendenza è necessario che i clienti riconoscano che i motori elettrici sono strumenti critici per ottimizzare le condizioni di guida. I clienti devono percepirli non come optional, ma come sistemi standard in ogni automobile. “I clienti del settore automobilistico dovrebbero essere ‘educati’ sui modi in cui i motori elettrici migliorano il comfort e le prestazioni nelle automobili” ha concluso Osipova. “Queste strategie sosterranno la domanda di tutti i tipi di motori elettrici per applicazioni automobilistiche”. www.industrialautomation.frost.com Fonte: www.friendlymachine.net AO LINEA DIRETTA AO LINEA DIRETTA In breve Nasce Food Pack Ucima (Unione costruttori italiani macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio) e Fiere di Parma hanno siglato un accordo per promuovere il made in Italy delle tecnologie di processo e confezionamento alimentare e delle bevande e dare vita alla fiera di settore più completa a livello internazionale. L’accordo si concretizza nella realizzazione di una nuova manifestazione, Food Pack, dedicata al confezionamento alimentare e delle bevande che, a partire dalla prossima edizione, in calendario dal 28 al 31 ottobre 2014, affiancherà Cibus Tec. La joint venture sta valutando un ulteriore accordo con Fiera di Colonia, organizzatori di Anuga FoodTec, per condividere progetti di sviluppo internazionale sia per i due storici appuntamenti di Parma e Colonia, sia per nuove iniziative oversea (Brasile, India ecc.). Fra le prime attività promozionali di Cibus Tec & Food Pack vi saranno un road show presso le fiere alimentari di riferimento a livello mondiale, in contemporanea con i programmi internazionali di Cibus Tec, un’anteprima all’interno di Cibus Parma (5-8 maggio 2014) e l’avvio di nuove iniziative. www.fierediparma.it - www.ucima.it MapleSim ha semplificato il lavoro di messa a punto del braccio artificiale del modello di cervello umano più grande al mondo Simulare... il cervello U A un anno dalla firma dell’accordo che ha dato vita alla joint venture tra la società Tecnomors, specializzata in componentistica per l’automazione e la robotica, e l’omologa statunitense Applied Robotics, la casa automobilistica BMW ha scelto la tecnologia prodotta a San Maurizio d’Opaglio (Novara) per l’ampliamento delle linee del proprio stabilimento cinese, che raddoppierà la produzione annuale da 100 a 200 mila vetture. È così partito un consistente ordine di cambi-utensile automatici per robot, una tecnologia avanzata che sarà installata sulle linee di lastratura robotizzata dello stabilimento. Con questo primo risultato inizia a concretizzarsi l’ambiziosa visione della famiglia Giacomini, proprietaria di Tecnomors: trasformare il proprio sito produttivo di San Maurizio d’Opaglio in un polo d’eccellenza a livello internazionale per il settore dell’automazione e della robotica. Alla base dell’operazione vi è l’esperienza maturata in oltre 60 anni di attività da Flavio e Graziano Giacomini, che hanno operato attraverso la holding Trafalgar, società che ha avuto un ruolo chiave nella stipula della joint venture. www.tecnomors.it n gruppo di neuroricercatori e ingegneri informatici del Computational Neuroscience Research Group (Cnrg) dell’Università di Waterloo ha costruito il modello funzionale di cervello umano più grande al mondo. Denominato Spaun (Semantic Pointer Architecture Unified Network), il cervello artificiale è costituito da 2,5 milioni di neuroni artificiali, che gli permettono di eseguire otto operazioni. Un occhio digitale di 28×28 (784) pixel raccoglie gli input visivi, mentre un braccio robotizzato esegue l’output. I ricercatori, dunque, mostrano un gruppo di numeri e lettere che Spaun legge e tiene in memoria, quindi un’altra lettera o un altro simbolo che agiscano da comando, indicandogli la funzione da eseguire. Il risultato dell’operazione viene scritto dal braccio artificiale. Così ne ha parlato la rivista Popular Science: “Il programma riconosce gli elementi, apprende, ricorda e supera persino alcuni test base per il QI. È un passo importante nella simulazione del cervello, perché è il primo modello che riesce effettivamente a emulare i comportamenti, modellandone allo stesso tempo la fisiologia che ne è alla base”. Travis DeWolf, il ricercatore dell’Università di Waterloo che ha costruito il braccio, attribuisce il successo del modello alla potenza di calcolo simbolico e alle capacità di semplificazione dei modelli di MapleSim, la piattaforma di simulazione e modellazione di Maplesoft. Uno dei problemi che Travis ha dovuto affrontare all’inizio della ricerca è stato il fatto di non disporre nell’immediato di modelli completi del braccio umano. Infatti, gli studi empirici che riguardano la ricerca sul cervello implicano normalmente la presenza di un soggetto che esegue diverse operazioni con le sue braccia. Era quindi importante utilizzare un modello di braccio artificiale per testare la precisione del modello di cervello. Usando MapleSim, 30 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 USA e Italia conquistano la Cina di Orsola De Ponte Travis e il suo team hanno costruito un modello di braccio con nove muscoli e tre giunti (spalla, gomito e polso), basato sul modello presentato in un saggio di Kenji Tahara, e hanno costruito i muscoli del braccio basandosi sul modello muscolare di Hill. Il controllore è stato modellato in Matlab; la connettività di MapleSim con Matlab tramite il motore Maple ha permesso la perfetta integrazione dei due sistemi. “MapleSim ci ha permesso di aggiungere facilmente un altro muscolo/giunto mano a mano che procedevamo, senza alcuna perdita di fedeltà” afferma Travis. “Questo ha contribuito a tenere bassi i costi e ci ha permesso di concentrarci sullo sviluppo del sistema di controllo”. Continua quindi il ricercatore: “Con MapleSim abbiamo avuto accesso alle equazioni simboliche alla base del sistema, cosa che ci ha permesso di ottenere descrizioni precise e di eseguire un’analisi dettagliata del modello. Le equazioni sono state automaticamente semplificate in MapleSim, che ci ha offerto una simulazione altamente efficiente”. Travis sta ora lavorando su un modello del sistema di controllo motorio del sistema cerebrale basato sull’apprendimento, in alternativa all’approccio analitico del controllore. MapleSim gioca ancora un ruolo importante: le simulazioni di Spaun sono ora utilizzate per lo sviluppo di altri controllori facendo risparmiare tempo e lavoro nella creazione di nuovi modelli. www.maplesoft.com slash.it Conrad è qui. Qui! Pulsanti e interruttori Produzione, controllo e manutenzione. Qui! Automazione e servocomandi Qui! Strumentazione e elettroutensili Qui! Strumenti da pannello Qui! Alimentatori, relè e trasformatori Qui! Cablaggio strutturato Qui! 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Per apportare velocemente miglioramenti progettuali al proprio yacht e mantenere l’elevata competitività, il team neozelandese ha adottato un processo di sviluppo al 100% simulation-driven, eliminando la necessità di prototipi fisici. Il team di ingegneri ha utilizzato le soluzioni di fluidodinamica computazionale (CFD) di Ansys per testare virtualmente diversi progetti, analizzando fino a 750 condizioni operative per ognuno. Il vantaggio ottenuto grazie ai risultati della simulazione ha contribuito alle sette vittorie nella Louis Vuitton Cup contro la rivale Luna Rossa. Le soluzioni Ansys CFD hanno permesso a Emirates Team New Zealand di lavorare su situazioni estremamente complesse, come l’analisi e l’ottimizzazione dell’interazione fluidodinamica tra randa (vela rigida), vela di prua e imbarcazione. Il risultato è stato un progetto in cui la piattaforma dello yacht è servita a migliorare le prestazioni aerodinamiche delle vele. www.ansys.com TÜV SÜD certifica Zenon L’istituto di certificazione TÜV SÜD Industrie Service ha confermato che il software HMI/Scada per il reporting Zenon di Copa-Data rispetta i requisiti definiti dallo standard TÜV SÜD “Certified Energy Data Management”. Il certificato conferma che Zenon supporta le aziende come definito nel capitolo 4.6.1. dello standard ISO 50001. www.copadata.com Nasce Rfid Global Con la nascita del brand Rfid Global Softwork intende creare un ponte tra l’esperienza di oltre 15 anni maturata nella distribuzione e produzione di sistemi Rfid e le attese del mercato, con un focus particolare verso gli operatori di canale. “Da metà degli anni 90 a oggi abbiamo rivoluzionato non solo il nostro core business, imperniato sull’hardware Rfid, ma anche il modello di business, interagendo con il canale degli operatori, quindi system integrator, software house, OEM” ha spiegato Massimo Damiani, amministratore di Rfid Global. “Con Rfid Global vogliamo sottolineare questa vocazione alla distribuzione”. Rimangono inalterate la forma giuridica (Softwork Srl) e la struttura operativa dell’azienda bresciana. www.rf-id.it 32 Generare valore economico per le imprese, investendo nell’efficientamento dei consumi energetici degli impianti, è una via percorribile Da costo a vantaggio competitivo di Paola Redili G enerare valore economico attraverso interventi volti a incrementare l’efficienza energetica è possibile: è questa la mission di Tholos, ESCo certificata UNI CEI 11352, specializzata in attività di supporto e sostegno alle aziende che adottano soluzioni tecnologiche che permettono un risparmio di energia nella gestione degli impianti. “Tholos lavora con l’obiettivo di razionalizzare l’uso dell’energia presso gli impianti dei clienti e massimizzare i benefici economici che ne derivano” ha dichiarato Guerino Loi, amministratore delegato di Tholos, in un’intervista rilasciata a QuotidianoImpresa.it. “Questo è possibile grazie a una serie di servizi che abbiamo progettato e strutturato per i clienti. Offriamo, in particolare, supporto nell’ottenimento dei TEE (Titoli di Efficienza Energetica), chiamati anche ‘Certificati Bianchi’, e nella loro gestione e vendita sui mercati dedicati, massimizzandone il controvalore economico”. I Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica, istituiti in Italia con il Decreto Ministeriale del 20 luglio 2004 ed entrati in vigore nel gennaio 2005, sono veri e propri titoli, negoziabili e scambiabili su una borsa appositamente costituita, che attestano i risparmi sui consumi di energia elettrica, gas metano o altro combustibile conseguiti attraverso interventi di efficienza energetica. Questi titoli sono rilasciati a seguito di un’istruttoria tecnico-amministrativa che sino a dicembre 2012 veniva valutata dall’Aeeg (Autorità per l’energia elettrica e il gas), oggi invece dal GSE (Gestore Servizi Energetici). Il risparmio energetico è valutato in termini di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) e per ogni TEP risparmiato vengono rilasciati uno o più titoli a seconda OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 della tecnologia efficiente impiegata. Tholos promuove e finanzia interventi di efficienza energetica secondo il meccanismo del finanziamento tramite terzi (FTT), con la garanzia del risultato in termini di risparmio garantito dall’attivazione del meccanismo dei TEE. “Alcune aziende non investono in efficienza energetica perché non sono consapevoli del vantaggio economico che questa è in grado di generare” prosegue Loi. “Quello che viene visto come un costo può invece trasformarsi in un vantaggio economico e competitivo, con tempi di ritorno dell’investimento nell’efficientamento degli impianti ridotti drasticamente, talvolta addirittura dimezzati, e la possibilità di reinvestire in ulteriore efficienza energetica”. Tholos è così sicura dei risultati positivi dati dall’efficienza energetica da essere disposta a individuare l’intervento più opportuno e a sostenere sino al 100% dell’investimento. “Il servizio è pensato per le aziende che, pur comprendendo i benefici di un intervento, non hanno a disposizione le risorse finanziare da investire” sottolinea Loi. “La nostra esperienza spazia dal civile all’industriale, ma è in quest’ultimo ambito che si hanno i maggiori vantaggi per via dei volumi in gioco. Uno dei nostri progetti più recenti riguarda un’acciaieria, nella quale vengono operati risparmi per decine di migliaia di TEP grazie a un significativo miglioramento dei processi di produzione”. www.tholosgreen.com Fonte: www.dow.com AO LINEA DIRETTA Da cosa si riconosce il senso per la misura? Per identificare con certezza una persona tra migliaia, basta esaminarle le dita. Ma a cosa bisogna prestare attenzione quando si cerca la migliore tecnologia per la misurazione e il controllo? HEIDENHAIN si riconosce per molte caratteristiche, prima di tutto per la passione per la precisione. Dai sistemi di misura più semplici per macchine utensili, fino al comparatore di lunghezze nanometriche - da oltre 120 anni HEIDENHAIN fa scuola in termini di accuratezza. Investiamo incessantemente per mantenere questa unicità tecnica. E voi potete trarre vantaggio da prodotti che non solo sono innovativi, economici e affidabili, ma che portano le impronte di una inconfondibile precisione. HEIDENHAIN ITALIANA S.r.l., 20128 Milano, Via Asiago 14, Tel.: 02270751, Fax: 0227075210, http://www.heidenhain.it, E-Mail: [email protected] Sistemi di misura angolari Sistemi di misura lineari Controlli numerici Visualizzatori di quote Tastatori di misura Encoder AO PANORAMA di Matteo Marino Vince chi si adatta Nonostante la crisi, la logistica continua a essere una dorsale strategica per l’economia reale del nostro Paese. Come altri settori, però, il comparto sta vivendo un momento di difficoltà, nonostante sia trasversale a più aree di mercato L’ imprenditoria italiana sta percorrendo una via sempre più stretta ed è chiaro che innovazione, riorganizzazione funzionale/strutturale e ricerca del miglioramento continuo siano chiavi del successo a patto che le condizioni al contorno non siano così nocive da optare per soluzioni drastiche come la internazionalizzazione tout court. Abbiamo raccolto le considerazioni di alcuni manager dell’industria della logistica ponendo loro qualche domanda anche scomoda e le sorprese non si sono fatte attendere. Il percorso è stato illuminante per comprendere appieno le con- tamente ai nostri interlocutori un parere visto quanto oggi il morso della crisi fa male all’imprenditoria italiana. Riccardo Ferretto ci conferma che anche la logistica, come tutti gli altri settori, è sicuramente in una condizione di difficoltà. Non c’è un settore particolare che si salva, anche se questo comparto ha il vantaggio di essere trasversale a più aree di mercato. “In qualche modo noi siamo più fortunati perché i nostri applicativi sono rivolti un po’ a tutti i settori e perché abbiamo una gamma di prodotti estremamente varia. L’altro aspetto è legato alla soluzione che noi possiamo fornire. Le nostre soluzioni Ciò che consente alle aziende di logistica di competere sul mercato è semplicemente un servizio efficiente a un costo adeguato e per farlo la risposta è sempre una sola e valida ormai da molti anni: la tecnologia dizioni del comparto, le scelte che il settore sta facendo e qualche ‘mal di pancia’ che da osservatori ci sentiamo di condividere. I nostri intervistati sono Riccardo Ferretto, amministratore delegato di Ferretto Group, Luigi Calcagno, strategic industry manager logistic automation di Sick, Gian Paolo Fedrigo, amministratore delegato di Datalogic e Francesco Montanari, vice president e general manager mobile computing di Datalogic. La parola agli esperti Per comprendere la situazione dell’industria della logistica abbiamo chiesto diret- 34 vanno dallo scaffale semplice al magazzino automatico che può essere anche estremamente complesso. In questo modo non siamo solo fornitori di materiali ma piuttosto dei fornitori di soluzioni. E questo il mercato ce lo riconosce. Ricordo che l’anno scorso abbiamo chiuso con un incremento del nostro business di oltre il 17% che in momenti come questo è un dato particolarmente significativo” conclude. Anche Luigi Calcagno mette in evidenza come la logistica rimanga, a dispetto della crisi, una dorsale strategica per l’economia reale del nostro Paese e il gruppo Sick ne interpreta pienamente l’im- OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 portanza mantenendo elevati e appropriati i livelli di investimento e innovazione necessari per perseguire i segmenti che presentano maggiore dinamicità. “Nella fattispecie monitoriamo, come principali osservatori a livello nazionale e internazionali, i livelli di ‘take-up’, ovvero l’assorbimento di spazi e modalità a uso logistico. Questo ci consente di studiare le tendenze di progettualità di business dei nostri clienti, entrando nel mercato in fase anticipatoria e propositiva, unendo la forza della nostra tecnologia di automazione logistica alle rapide manifestazioni di mercato. Segmenti come Fonte: Ntl.Bts Fonte: Sick il retail e in particolare l’e-commerce continuano a presentare bacini di opportunità molto interessanti anche nel breve periodo. Automatizzarne la tracciabilità e identificabilità delle merci (volume, peso, codici a barre o tecnologie di lettura ottica) rappresenta per noi un business di rilevanza particolare. Interessanti, inoltre, gli sviluppi nella intermodalità su gomma e rotaia, nei ‘freight forwarder’ e nella mobilità urbana che già stiamo favorevolmente vivendo” dichiara il manager. Gian Paolo Fedrigo evidenzia, invece, che il settore della logistica nel nostro Paese sta subendo profondi cambiamenti dovuti al calo della produzione manifatturiera, alla riduzione dei consumi e al cambiamento delle abitudini degli italiani come per esempio lo sviluppo dell’e-commerce. Gian Paolo Fedrigo aggiunge che per competere nel mercato vale sempre di più il principio basilare di riuscire a garantire un servizio efficiente ai clienti. Per gli operatori del mondo della logistica questo significa garantire un servizio ancora più preciso e accurato a prezzo adeguato. Per farlo diventa fondamentale investire in innovazione e utilizzare tutti gli strumenti più idonei al controllo dei propri processi ottimizzando i costi. Come stimolare il settore Alla luce di quanto approfondito fino a ora dai manager intervistati chiediamo loro cosa dovrebbero fare gli imprenditori italiani per uscire dall’impasse stimolando anche lare, amiamo il nostro Paese. Ho il grosso dubbio se il mio lavoro e il mio Paese siano due cose compatibili tra di loro. Abbiamo acquisito più di una commessa da parte di clienti che stanno aspettando da mesi di avere la concessione edilizia. Questo è un caso che riguarda anche noi. Infatti, vorremmo ingrandire leggermente i nostri uffici Sarebbe necessario rivalutare l’imprenditoria come una grande risorsa, una risorsa collettiva e non solo qualcosa di legato all’individuo ma al territorio il settore della logistica. Riccardo Ferretto risponde diretto: “È una bella domanda e di primo acchito mi verrebbe voglia di suggerire di trasferirsi all’estero ma ciò non risolverebbe la situazione Italia. È una provocazione ma ormai come imprenditori siamo sfiduciati dalla macchinosità della burocrazia e dalla pressione fiscale, dagli ostacoli che ci sono messi di fronte a qualunque iniziativa. Nonostante tutto noi italiani, io in partico- OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 di Vicenza ma si sta parlando di otto-dodici mesi di attesa per i permessi, quando va bene. Succede dunque che al posto di fare dei ponti d’oro verso chi ancora ha voglia e coraggio di investire in questo Paese, il più delle volte l’apparato burocratico soffoca questi desideri”. Il manager afferma, inoltre, che di recente è stato in Carinzia per Ferretto Group dove l’accoglienza è stata straordinaria aggiungendo: “La possibilità di fare degli 35 AO PANORAMA investimenti là è una possibilità concreta per noi. Preferiremmo farli in Italia, però, guardando lo scenario in modo razionale anziché emotivo produrre in Italia è controproducente per le aziende”. Conclude un po’ amaramente: “Ci sono altri Paesi in Europa che trattano l’imprenditoria in un modo diverso, come un bene della collettività e non come un fastidio, qualcosa da ostacolare”. Luigi Calcagno taglia corto evidenziando che è molto difficile fornire una risposta univoca aggiungendo che non c’è nulla di più complesso che fare impresa, soprattutto nel nostro contesto socio-politico. Sicuramente le nuove economie di scopo o di appropriatezza impongono dei modelli di business che necessitano di collocare l’offerta direttamente sulla piazza del mercato in modo flessibile e in condizioni di scarsezza di informazioni. Questa capacità, oggi rappresenta la vera strategia di successo. Sicuramente la tecnologia e la gestione progettuale degli investimenti sono un volano intero per tutto il comparto logistico. Chiude su questa domanda dicendo: “Una buona scelta dei progetti strategici e un approccio tecnologico di razionalizzazione rappresenterebbero uno stimolo necessario per costruire un percorso di uscita e crescita dalla stasi generale”. A questa domanda Datalogic risponde attraverso Francesco Montanari. “Partendo dal presupposto che considero l’Italia un Paese con tutte le carte in regola per competere nel settore della logistica e trasporti a livello internazionale, valuto il trend di crescita positivamente, pur essendo in un periodo di forti cambiamenti. Modificandosi le tecnologie e quindi gli stili di vita a esse legate, lo spostamento delle merci rimane comunque un fattore fondamentale. Pensate a un acquisto via internet che deve essere consegnato al consumatore e poco importa se sia spedito dall’Italia o da un altro Paese in Europa o nel mondo”. Uno sguardo sistemico Abbiamo chiesto ai referenti dell’intervista anche cosa dovrebbe fare il ‘Sistema Italia’ per supportare l’imprenditoria e le sorprese non si sono fatte attendere. Riccardo Ferretto afferma che sarebbe necessario rivalutare l’imprenditoria come una grande risorsa, una risorsa collettiva non qualcosa di legato all’individuo ma al territorio. Aggiunge, inoltre, in modo schietto: “Quando abbiamo acquisito Promag, ricordo che siamo andati a trovare il sindaco 36 Luigi Calcagno, Sick negli altri Paesi cosiddetti industrializzati è libero da molti anni” conclude. Innovazione guidata Riccardo Ferretto, Ferretto Group del Paese in cui si trovava l’azienda. Eravamo intenzionati a costruire una sede più grande e adeguata alle nostre necessità. Il sindaco rispose alla mia proposta dicendo che non erano interessati poiché vivevano più di commercio, nonostante in quella zona dessimo lavoro a circa cinquanta persone. Questo è un esempio per esprimere come non sempre ci sono politici preparati, accorti che vedono quale sia il bene comune. Vedono piuttosto l’interesse personale, l’interesse immediato legato al voto. Pochissimi politici e amministratori guardano veramente al bene collettivo”. Luigi Calcagno conferma che è necessaria una revisione generale dei processi burocratici per ‘fare impresa’ e una significativa e meritoria riduzione della tassazione diretta e indiretta sul lavoro. Questi sarebbero obiettivi da perseguire velocemente senza alcuna esitazione. Conclude: “Solo così riusciremo a ripristinare la forte ricettività di investimenti esteri e nazionali di cui abbiamo vitale bisogno nel momento in cui il mercato interno non fa dumping positivo”. Gian Paolo Fedrigo senza esitazioni ci dice che l’Italia rimane, anche in questo periodo di crisi profonda, un Paese strategico con numerose opportunità di business anche nel settore della logistica. Per supportare gli imprenditori è necessario considerare la tecnologia come uno strumento utile per la crescita aziendale e quindi sarebbe utile sostenerla non solo con investimenti ma anche e soprattutto con norme che ne facilitino l’applicazione. “Purtroppo non è sempre così: ne è un esempio il ritardo nella liberalizzazione del wi-fi pubblico, quando OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Ai nostri interessanti interlocutori abbiamo fatto qualche domanda per capire anche come mantenere la barra dritta chiedendo loro cosa le aziende della logistica possono inventarsi oggi per mantenere l’equilibrio in momenti così difficili. Riccardo Ferretto dice di non avere una ricetta particolare aggiungendo: “Quello che mi viene da dire è di non avere paura e guardare il futuro con più serenità possibile. Bisogna evitare di pensare nello stesso modo in cui abbiamo pensato fino adesso. I momenti di crisi, se vogliamo, possono essere anche momenti positivi perché costringono aziende e imprenditori a prendere delle decisioni, a vedere le cose in un modo diverso. E allora chi riesce a vederle in un modo diverso riesce anche a sopravvivere. Parafrasando Darwin: non è l’organismo più forte che sopravvive ma quello che più velocemente si adatta ai cambiamenti. Noi abbiamo una percezione del mondo che cambia molto relativa. Proviamo a pensare al nostro settore della logistica vent’anni fa. Dove andavamo a fare la spesa? Nei negozi. Dove andiamo a fare la spesa oggi? Nei centri commerciali. Tutto questo è cambiato ma facciamo fatica ad accorgercene”. Luigi Calcagno esprime che per mantenerne l’equilibrio è essenziale diventare ricettivi alle nuove tecnologie e trovare le piazze giuste per collocarle, penso alla stampa in 3D, alle nuove tecnologie Rfid e di tracciabilità globalizzata. Chiude la risposta affermando: “Penso che i consumatori vogliano sempre più contribuire al set up delle modalità di acquisto e ne determinano le variazioni di mercato in cicli molto rapidi. Consumatori e tecnologia possono essere i due focus primari per una prima Francesco Montanari, Datalogic Automation Gian Paolo Fedrigo, Datalogic Automation strategia di reazione alla crisi”. Per Francesco Montanari ciò che consente alle aziende di logistica di competere sul mercato è semplicemente un servizio efficiente a un costo adeguato. Per farlo, la risposta è sempre una sola e valida ormai da molti anni: la tecnologia. “Per garantire efficienza e velocità, sono necessari strumenti tecnologicamente avanzati, gli unici in grado di monitorare e comunicare dati e informazioni corrette in tempo reale” conclude. sempre più performanti e interconnessi. Sick anticipa la domanda tecnologica di queste dorsali strategiche con nuove generazioni di lettori di codici a barre, portali di misura e peso a elevata intensità di lavoro, nuovi sistemi combinati in grado di associare tecnologie laser scanner a Rfid, il tutto intercon- Solo per fare qualche esempio, il Falcon X3 e lo Skorpio X3 sono considerati dal mercato come mobile computer di grande successo, estremamente utili per ottimizzare i processi aziendali nel settore T&L (Transport and Logistics). E anche l’ultimo nato, il PDA Lynx, comincia a essere considerato come la soluzione ideale per la gestione delle operazioni direttamente sul campo, grazie al fattore di forma user friendly simile a un smarthpone, ma con in più le caratteristiche di robustezza e affidabilità di un prodotto per uso professionale”. Un’altra domanda diretta ha riguardato l’internazionalizzazione. Ai manager è stato chiesto come il settore della logistica affronta la questione riguardante sia l’internazionalizzazione sia i cambiamenti drastici di configurazione delle organizzazioni che spesso stravolgono gli equilibri. “Per ciò che riguarda l’internazionalizzazione” afferma Riccardo Ferretto “mi viene da dire che ormai il detto ‘piccolo è bello’ non è più vero, quindi dobbiamo guardare È necessaria una revisione generale dei processi burocratici per ‘fare impresa’ e una significativa e meritoria riduzione della tassazione diretta e indiretta sul lavoro Adattarsi ai cambiamenti Un detto afferma che oggi vince chi si adatta e l’innovazione potrebbe supportare la necessità di cambiamento. Per questo motivo abbiamo chiesto quali siano stati negli ultimi tre anni gli interventi più importanti dal punto di vista tecnologico che hanno contribuito a innovare il comparto. Riccardo Ferretto: “Noi puntiamo alle soluzioni integrate e alla tecnologia. Per questo abbiamo sviluppato un software molto potente grazie a un team tecnico di oltre trenta persone. Questo approccio ci permette di uscire dalla mischia per affiancare i nostri clienti nell’individuare la soluzione più giusta”. Luigi Calcagno affronta la domanda evidenziando che la spinta tecnologica introdotta con l’ingresso in platea dell’e-commerce di grandi operatori internazionali ha dimostrato come le curve di crescita di questo comparto siano ancora da percorrere. La portabilità delle tecnologie di comunicazione, il carico di informazioni realtime e i tempi rapidi di gestione del flusso delle merci, hanno richiesto dispositivi di misura e tracciabilità nesso con gestionali aziendali o geo scada distribuiti su scala globale. Francesco Montanari evidenzia che i cambiamenti più importati sono avvenuti nella standardizzazione dei processi. Oggi la tecnologia consente di avere comunicazioni radio in tempo reale, di conoscere il posizionamento degli oggetti, delle persone e dei mezzi di trasporto. Grazie all’uso di codici internazionali è anche possibile comunicare tutti questi dati a livello globale e velocizzare di conseguenza i processi. L’operatività in tempo reale richiede il recupero e la gestione delle informazioni in maniera efficiente, servono perciò sistemi di identificazione automatica basati sull’acquisizione dei codici a barre lineari o bidimensionali che siano tecnologicamente performanti. “Per questo motivo” ribadisce “entrano in campo aziende come Datalogic, in grado di fornire prodotti all’avanguardia e con le caratteristiche richieste dagli operatori della logistica, tra cui la robustezza per resistere agli urti e alle diverse temperature. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 al mondo e dobbiamo guardare non più all’Italia o alla vicina Europa perché l’economia è in stallo e perché i mercati sono relativamente piccoli. L’internazionalizzazione è una grande opportunità che noi portiamo avanti in un modo diverso rispetto a tanti nostri colleghi. Noi guardiamo ai Paesi emergenti come a dei grandi mercati che possono dare delle soddisfazioni, non come zone dove poter produrre a basso costo. Il nostro prodotto e la nostra filosofia non lo permettono. Produciamo localmente per il mercato locale. Così abbiamo da molti anni uno stabilimento in India e uno in Cina. Abbiamo avviato di recente una partnership industriale in Egitto e ci stiamo affacciando ai Paesi del Golfo. Per ciò che riguarda la seconda parte della domanda, Riccardo Ferretto sostiene che il tema è delicato dicendo: ”L’uscita di Fiat da Confindustria è emblematica. Anche noi facciamo parte di un’organizzazione di settore. Proprio nei momenti di crisi è difficile che le aziende, certamente non quelle 37 AO PANORAMA serie, rispettino tutte le regole che si sono date tentando di eludere le organizzazioni. Credo però che il mercato penalizzi queste aziende. Il mercato chiede serietà e rispetto delle regole. Il mondo delle scaffalature nel tempo è riuscito a darsi delle regole molto importanti e severe che noi rispettiamo, come molti altri nostri colleghi. Qualcuno non lo fa ma il mercato li sta punendo”. Alla domanda Luigi Calcagno risponde in questo modo: “È difficile trovare nuovi segmenti strategici se il perimetro di business si restringe e si mantiene il livello di offerta locale molto alto e poco specializzato, quindi generalista. A volte alcune operatori della logistica perseguono business altamente impulsivi e speculativi, non in grado di mantenere livelli di income sufficienti per gli opportuni ritorni di investimento. Ed ecco che le migrazioni di rami d’azienda desertificano prematuramente settori che in altri Paesi europei si rivelano vincenti e redditizi. Il settore della logistica italiana dovrebbe perseguire con maggiore tenacia le nuove tecnologie e capitalizzare nel mercato globale i propri successi. Parlo soprattutto delle aziende locali e nazionali a volte non sufficientemente lungimiranti per superare le fasi costose e iniziali di alcuni mercati, proprio a ridosso dei primi risultati positivi. Francesco Montanari risponde alla domanda laconicamente: “La logistica è un’attività globalizzata e quindi chi opera in questo settore deve obbligatoriamente pensare e operare a livello internazionale. I mezzi oggi a disposizione consentono di operare in tutto il mondo in modo efficace e just in time”. Azioni concrete Noi di AO vediamo costantemente come le organizzazioni determinino il loro successo anche grazie alla continua azione sulle leve della strategia, della riorganizzazione aziendale e della tecnologia. Cosa ne pensano i nostri intervistati? Riccardo Ferretto conferma di puntare maggiormente sulle regole e sulle procedure chiare, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto delle strutture antisismiche, dei calcoli e dei dimensionamenti che ne conseguono. Secondo Luigi Calcagno una nuova organizzazione strutturata per mercati, a doppia matrice verticale (mercato) e orizzontale (geografica e per account), consentirà a Sick di cogliere maggiori opportunità. “Abbiamo anche investito sulle persone incrementando il personale e istituendo un reparto di 38 ingegneri dedicato al project management. La ricerca e sviluppo, inoltre, continua a investire annualmente una quota variabile tra il 10% e il 12% del fatturato consolidato del gruppo, ormai vicino al miliardo di euro. Pensiamo che con questi elementi saremo in grado di affrontare positivamente questo periodo molto incerto”. Gian Paolo Fedrigo sostiene che Datalogic è da sempre impegnata nel trovare le migliori soluzioni tecnologiche per i propri partner e clienti ricordandoci che Datalogic è in grado di offrire una gamma completa di prodotti e servizi a partire, per esempio, dalle solu- “Io sono un imprenditore di seconda generazione per il quale forse è un po’ più semplice rispetto a quando l’imprenditore aveva la missione di produrre quasi tutto verticalizzando la produzione. Quindi fino a poco tempo fa tentare di trovare degli accordi commerciali con altre aziende era quasi impossibile. Io non credo comunque che produrre tutto sia un vantaggio. Credo anzi che il vantaggio sia quello di proporre molte soluzioni. Se in parte queste soluzioni le produco io è un vantaggio. Io devo essere competitivo da un punto di vista economico e molto L’Italia rimane, anche in questo periodo di crisi profonda, un Paese strategico con numerose opportunità di business anche nel settore della logistica zioni per l’identificazione e la tracciabilità degli oggetti e dei colli come imager, laser scanner e camere lineari, fino a strumenti per l’ottimizzazione delle operazioni nei centri logistici. “Né è un esempio una delle nostre novità di prodotto: il dimensionatore DIM3610, in grado di offrire prestazioni ottimali per la misurazione automatica di lunghezza, larghezza e altezza di oggetti, pacchi e pacchetti all’interno dei centri di distribuzione. DIM3610 è certificato per applicazioni Legal for Trade e garantisce misurazioni estremamente precise e accurate che permettono di raccogliere informazioni per la ottimizzazione delle operazioni di carico dei mezzi e per la pianificazione dei percorsi di consegna. Una collaborazione così naturale… Come ultima questione abbiamo proposto il tema della collaborazione verificando attraverso i quattro manager se è possibile per il settore della logistica resistere anche attraverso iniziative di cooperazione e collaborazione a livello distrettuale. Riccardo Ferretto esprime in modo chiaro e diretto come la cooperazione unita alla riorganizzazione sia un must evidenziando però che nel settore tale modello non è sempre applicabile. Aggiunge, inoltre: OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 competente da un punto di vista della soluzione. Quindi quello che sta facendo la nostra organizzazione è la formazione continua delle nostre persone e la ricerca di soluzioni innovative. Il Gruppo sta dando grande spazio alla ricerca e sviluppo, non solo del software e delle punte di diamante tecnologiche della nostra azienda ma anche dei prodotti che sembrano poveri come una scaffalatura”. Luigi Calcagno ci conferma che i distretti economici rimangono un punto di forza, storico e irrinunciabile. L’imprenditoria molecolare delle nostre regioni rimane un riferimento essenziale del nostro ‘fare impresa’ ormai radicato nel nostro DNA. Questo però va calato nella dimensione globale del mercato, magari concependo nuovi distretti allargati, integrati, ricchi di intelligenza tecnologica, altamente razionali e con alte prestazioni. È quindi un punto di partenza, da sviluppare”. Anche Gian Paolo Fedrigo è orientato alla collaborazione. “Considerato il nostro modello imprenditoriale fatto di piccole e medie imprese, la creazione di partnership anche a livello internazionale può diventare un driver fondamentale per rinnovare la capacità di competere anche nella logistica”. Datalogic Automation - www.datalogic.com Ferretto Group - www.ferrettogroup.com Sick - www.sick.it IL FUTURO IN BUONE ACQUE Distributor Intelligent Platforms Prodotti e Servizi per il Telecontrollo www.servitecno.it - www.telecontrollo.biz Presenti a: È attivo il nostro nuovo Servitecno Web Store www.servitecnowebstore.it AO ATTUALITÀ di Antonella Cattaneo Interroll arriva in Italia Interroll, azienda che lavora a livello mondiale nel campo dell’intralogistica, ha deciso di avviare la sua attività in Italia a tutto beneficio delle nostre industrie Interroll è un gruppo con quartier generale in Svizzera che lavora a livello mondiale nel campo dell’intralogistica I nterroll è un gruppo con quartier generale in Svizzera che lavora a livello mondiale nel campo dell’intralogistica. Conta circa 1.600 dipendenti e vanta tra i suoi clienti, oltre ai maggiori costruttori di impianti, integratori di sistemi e costruttori di macchinari, anche marchi noti quali Amazon, Bosch, Coca-Cola, DHL, Procter & Gamble, Red Bull, Siemens, Walmart e Yamaha, solo per citarne alcuni. Attiva nel campo della ricerca e sviluppo e nell’ambito di progetti per il miglioramento dell’efficienza logistica, l’azienda incentra le sue attività su servizi aeroportuali, corrieri espressi e servizi postali, centri di distribuzione e nell’industria alimentare. Già da tempo il gruppo aveva deciso di avviare un’attività in Italia e ora attraverso una propria società sita nei pressi di Milano, e precisamente a Rho, condotta da Maurizio Catino, che si occuperà della clientela italiana. Paul Zumbühl, amministratore delegato di Interroll Group, ha commentato: “È giunto il momento di occuparci direttamente del nostro business in Italia” e così Interroll, nonostante la difficile congiuntura italiana, ha deciso questo investimento a tutto beneficio di industrie vitali quali l’agroalimentare, le bevande, l’industria in generale, le poste, i corrieri, l’aeroportuale, l’e-commerce, e i dati previsionali consentono un ragionevole ottimismo. Zumbühl, sostiene infatti che: “In generale il settore manifatturiero in Italia offre una tale gamma di prodotti che non può non allettare chi voglia commercializzare con successo prodotti e soluzioni durevoli per la movimentazione delle merci”. “Immagino che venire oggi in Italia e investire attraverso una propria società possa essere giudicato sconsiderato. Ma non lo è affatto”. “Se si pensa in- fatti che nel settore del food and beverage, sia per ciò che attiene la produzione sia la distribuzione, l’Italia vanta una leadership mondiale”, ad esempio, nel mercato ortofrutticolo europeo, l’Italia è leader con un fatturato di 11,5 miliardi di Euro, “oppure nell’e-commerce, l’Italia mostra interessanti tassi di crescita”, infatti secondo la Human Highway Survey, nel marzo 2013, 13,8 milioni di persone hanno acquistato in rete, il 47,7% degli utilizzatori di Internet, solo a febbraio 2012 la percentuale era del 35,8%, “allora vediamo il mercato italiano quale ottima opportunità e siamo convinti della capacità di ripresa di questo Paese. Inoltre siamo certi di poter aggiungere qualità ed eccellenza tecnologica grazie alle nostre soluzioni e prodotti. La nostra robustezza finanziaria ci consente un costante investimento in ricerca e sviluppo a tutto beneficio dei nostri clienti. Proprio qui in Italia è importante ora stabilire un rapporto più profondo con la nostra clientela per poter dialogare e capire direttamente da loro quali sono le particolari problematiche, le loro preoccupazioni, per poi proporre le soluzioni ideali, per sviluppare il prodotto più adatto, in breve per poterci esprimere davvero quali leader mondiali nella logi- Dove trovare Interroll I prodotti Interroll sono utilizzati in molte aree produttive. Citiamo alcune realizzazioni. • Recenti e diverse richieste di sistemi di gestione dei bagagli sono state soddisfatte con successo al Bangkok International Airport, all’Atatürk International Airport di Istanbul e al Los Angeles International Airport, grazie alla stretta cooperazione con lSmiths Detection, società che applica apparecchi per l’x-ray screening aeroportuale. • Interroll fornisce clienti quali le Poste Svizzere, la finlandese Itella, China Post, UPS, DHL e la tedesca DPD, solo per menzionarne alcuni nel campo delle poste e dei corrieri. • Quest’anno Interroll aprirà il nuovo Centro di Competenza per il Nord America ad Atlanta in Georgia, base produttiva per le tecnologie di stoccaggio e di trasporto sia per il mercato USA sia per alcuni altri mercati d’esportazione. 40 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 MACHINERY Garantiamo qualità e maggiore produttività Una soluzione completa per la progettazione di impianti & sistemi Interroll incentra le sue attività su servizi aeroportuali, corrieri espressi e servizi postali, centri di distribuzione e nell’industria alimentare stica, che in effetti siamo” ha continuato Zumbühl. Ma Interroll non si ferma alla sola Italia, si espande anche in altri paesi e negli Stati Uniti, ad esempio, acquisisce Portec espandendo così il suo portafoglio in materia di curve per nastri trasportatori ad alta efficienza e altre soluzioni. Con oltre 60.000 installazioni, le curve a nastro di Portec sono conosciute nel settore e soprattutto negli aeroporti e nei centri di distribuzione. “Il portafoglio prodotti di Portec è un eccellente complemento alla nostra attuale gamma di soluzioni. Il know-how tecnologico di Portec nelle curve per carichi medi e pesanti ci permetterà di continuare a essere in grado di aprire nuovi campi di applicazione per i nostri clienti in tutto il mondo. Allo stesso tempo, la forte presenza nel mercato statunitense di Portec faciliterà e accelererà in modo significativo il nostro accesso a quel mercato per altri prodotti” sostiene Zumbühl. I prodotti di Interroll Secondo dati forniti dai clienti Interroll, le tecnologie dell’azienda sono in grado di massimizzare lo spazio all’interno dei magazzini fino al 50%, consentono un deciso aumento delle attività nei centri di distribuzione e una riduzione del consumo energetico fino al 50% nelle attività di intralogistica. Costruttori di macchinari di tutto il mondo utilizzano le prerogative della produzione Interroll nell’area dei conveyor, roller e altri prodotti silenziosi di ultima generazione. E proprio nella produzione dei roller, Interroll è considerato un colosso producendo oltre 10 milioni pezzi l’anno e consegnandoli nell’arco di 24 ore ovunque nel mondo. Ma Interroll è in grado anche, grazie alle sue tecnologie e ai suoi prodotti, di modernizzare strutture esistenti, aumentando così la produttività del 30%. Oltre ai rulli trasportatori, Interroll propone motorulli e controlli Qualche numero L’ 80% dei sistemi di controllo di sicurezza installati negli aeroporti di tutto il mondo sono movimentati da motori a tamburo Interroll. Questo consente la sicurezza per 4 miliardi di passeggeri ogni anno. Il motore a tamburo Synchronous di Interroll vanta zero manutenzione, utilizza almeno il 40% di energia in meno e riduce le emissioni di calore del 50%, se confrontato con la media dei prodotti sul mercato. Tutti i giorni i consumatori acquistano generi alimentari nei supermercati. Anche qui, forse inaspettatamente, Interroll mostra la sua presenza. In 6 casse di supermercato su 10 i prodotti scorrono grazie alla tecnologia dei motori a tamburo di Interroll. Grazie alla tecnologia di Dynamic Storage di Interroll, è possibile un risparmio di 5 milioni di metri cubi all’anno, l’equivalente di 5 volte l’Empire State Building di New York. Un enorme risparmio in costi di energia e di manutenzione. Tutti i sistemi di pallettizzazione sono qualificati presso il Test Center Interroll a La Roche sur Yon in Francia. Attraverso 50.000 cicli di test in condizioni estreme, anche a -28°, Interroll è in grado di assicurare una lunga durata dell’installazione a livelli elevatissimi di sicurezza. Progettazione elettrotecnica Ŷ Cablaggio di sistemi elettrotecnici Ŷ Progettazione Harness Ŷ Idraulica & Pneumatica Ŷ Interfaccia Intuitiva, Windows® based Ŷ La soluzione completa per la progettazione E-CAD Ŷ Struttura ad oggetti, non richiede alcun transferimento dati tra i diversi moduli Ŷ Facile integrazione con sistemi ERP, PLM ed altri www.zuken.com/e3 AO ATTUALITÀ come il RollerDrive, un auto-azionamento del motore brushless 24 Vc.c. per una vasta gamma di applicazioni nelle tecnologie del trasporto, in grado di decentralizzare e modularizzare i conveyor a pressione zero-accumulo. Il comando dei nastri trasportatori, poi, è una soluzione efficiente e flessibile per integrare e controllare i motorulli. Motori a tamburo sincrono in grado di fornire un potente ed efficiente azionamento per nastri trasportatori. Questo prodotto combina infatti l’azione del motore a tamburo con l’efficienza superiore di un motore sincrono a magnete permanente e il risultato finale è un’estrema compattezza, un’elevata coppia e azionamento dinamico con un eccellente rendimento energetico totale dell’82% (89% motore e 92,95% ingranaggio di trasmissione) in esecuzione a una temperatura massima di 45 °C. La combinazione della tecnologia del motore a tamburo, poi, unita a un Interroll Frequency Inverter - IFI, perfettamente sintonizzato, offre una maggiore flessibilità dei parametri di velocità, di controllo e di processo in impianti di trasporto/applicazioni. Fifo (first in first out) sono dotate di un se- alcuna differenza se i prodotti confezionati paratore di sicurezza per rimuovere il pal- sono piccoli, grandi, robusti o fragili, sono let prima di rilasciare il pallet successivo tutti perfettamente gestiti. Semplicemente nel punto di prelievo. viene preparato tutto Questa separazione ciò che deve essere permette di lavorare consegnato a un desticon una vasta gamma natario in un momento di pesi dei pallet. specifico. Il Carton Flow che con Un esempio il connettore univerIl sistema Push Back sale può essere inInterroll, progettato stallato sulla maggior come un sistema Lifo parte dei tipi di scaffali, dedicato, consente un indipendentemente notevole risparmio in dalla marca, anche in termini di spazio e di condizioni difficili. Con un tasso dell’80-95% 4 diverse varianti di di spazio utilizzato. metodi di scarico (da Questo prodotto è in fine corsa, a 5°, 15° e funzione con successo caduta regolabile nel Paul Zumbühl, amministratore in uno degli stabilivassoio di uscita) il delegato di Interroll Group menti di Dole Food Carton Flow è il modo migliore per aumentare il ritmo di raccolta in Corea. Grazie a questa soluzione, Dole fino a 150 battute/h in modo sicuro o fino a sarà in grado di aumentare la propria ca450 battute/h se combinato con un sistema pacità di stoccaggio del 30% e di ridurre nel contempo il consumo di energia del di pick-to-light. 20%. “In passato, abbiamo usato sistemi di scaffalature drive-in, che richiedono non solo un’accurata formazione del carrellista, ma che sono anche una vera sfida in termini di sicurezza nell’ambiente di lavoro. Il sistema Push Back di Interroll è molto facile da usare. Dobbiamo solo inserire o far uscire i pallet alla testa della linea o a quella successiva dal primo pallet e non c’è nessun bisogno di guidare all’interno della linea stessa, il che ci fa risparmiare in media il 25% del nostro tempo” ha commentato Nam-Kuk Kim, direttore della Corea Dole. “Una delle sfide era come far fluire i pallet senza ingorghi, poiché si tratta di un’applicazione a incrocio. La soluzione Push Back ha risolto questo problema; abbiamo così riaffermato l’eccellenza delle soluzioni Interroll e possiamo adottare le soluzioni di stoccaggio dinamico di Interroll quali Secondo dati forniti dai clienti Interroll, le tecnologie dell’azienda sono in grado standard in casi simili. La chiave per offrire di massimizzare lo spazio all’interno dei magazzini fino al 50% la soluzione giusta è quella di mettersi nei panni dei clienti, capire i loro problemi e L’Intelliveyor che semplifica la movimen- Ricordiamo poi i sorter trasversali progettati le esigenze, anche se alcune di queste tazione dell’unità di carico, in quanto pro- per fornire agli utenti una tecnologia eco- potranno emergere solo in un futuro” sopone un trasportatore intelligente con nomica con una capacità di smistamento e stiene Young-Won Lee, general manager tecnologia ad accumulo integrato a pres- passaggio di 2.000 pezzi/h e fino a 15.000 di Nongshim Engineering, partner di Insione zero (ZPA). Il suo controllo integrato, pezzi/h. I sorter sono in grado di instradare terroll e integratore di sistema affidabile la Z-Card, migliora decisamente il flusso di e distribuire unità di carico da 50 g a 35 kg in Corea. materiale e massimizza il passaggio. in modo rapido ed efficiente. Scatole, pacInterroll - www.interroll.it I pallet di flusso Fifo/Lifo: tutte le corsie chi, lettere grandi, fasci di lettere, non fa 42 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 IL MASSIMO CON IL MINIMO Prezzi competitivi per prodotti su bobina 50.000 articoli aggiunti all’imballaggio dei prodotti Team dedicato alle quotazioni per alti volumi e supporto alle vendite Tracciabilità completa di Data e Lotto su oltre 60.000 prodotti CONTROLLA SUBITO STOCK E PREZZI www.farnell.com/it AO ATTUALITÀ di Cristina Cristalli Nasce la fabbrica del futuro Un progetto di ricerca europeo porta intelligenza e flessibilità in linea di produzione, migliorando l’efficienza dei processi e la qualità dei prodotti. Un progetto che porta in fabbrica la qualità dell’artigiano perché i prodotti, anche se fatti in serie, non sono tutti uguali S i è concluso a giugno il progetto Europeo Grace, che in 3 anni di ricerca e sviluppo ha integrato controlli di processo e controlli qualità in linea di produzione. Il progetto, attraverso la più grande implementazione al mondo in linea di produzione di sistemi multi agente, ha dimostrato che è possibile migliorare la qualità del prodotto finito, l’efficienza del processo produttivo e le strategie decisionali, attraverso un sistema produttivo capace di auto-adattarsi e auto-ottimizzarsi in funzione delle informazioni che raccoglie lungo la linea di produzione. Grace (inteGration of pRocess and quAlity Control using multi-agEnt technology) è un progetto di ricerca co-finanziato nel Settimo Programma Quadro dalla Commissione Europea, sul tema ‘Nanoscienze, Nanotecnologie, Materiali e nuove Tecnologie di Produzione’ (NMP) e affronta le sfide dello sviluppo del settore manifatturiero avanzato. Partito il 1 Luglio 2010, con una durata di 3 anni e un contributo della UE pari a 2,6 milioni di euro, il progetto è giunto alla sua conclusione andando oltre la semplice prototipazione del sistema sviluppato, arrivando a integrare i risultati scientifici e tecnologici della ricerca in una linea di produzione reale di lavabiancheria, dimostrando concretamente il miglioramento delle prestazioni su un sistema di produzione reale. Il progetto ha coinvolto tre partner scientifici (Università Politecnica delle Marche - Italia, Istituto Politécnico de Bragança - Portogallo e il centro di ricerca Sintef - Norvegia) affiancati da altrettanti partner industriali (Loccioni – Italia, Whirlpool Europe - Italia e Siemens AG - Germania). Un gruppo internazionale di cui Nicola Paone del Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche dell’Università Politecnica delle Marche è coordinatore e Cristina Cristalli del team Ricerca e Innovazione Loccioni è il responsabile tecnico/scientifico. Qualità massima e misurabile In un mercato sempre più complesso ed esigente, è fondamentale che la qualità dei prodotti e dello stesso processo produttivo sia massima e misurabile. Come nel laboratorio dell’artigiano, dove ogni prodotto è curato e conosciuto nel minimo dettaglio, le imprese manifatturiere hanno oggi bisogno di prodotti che siano personalizzati e personalizzabili in base alla loro storia produttiva. L’approccio Grace ha dato risposta a queste esigenze, sviluppando un sistema di controllo della linea di produzione modulare, intelligente, flessibile e riconfigurabile. Grazie allo sviluppo e all’implementazione di un Sistema Multi-Agente (MAS) collaborativo che opera a tutti gli stadi del processo produttivo, l’automazione a livello di fabbrica riesce a integrare il controllo di processo con il controllo di qualità, migliorando le performance del sistema produttivo nel suo complesso. Uno strumento fondamentale è rappresentato dall’implementazione di meccanismi di auto-adattamento e self–learning, sia per i processi sia per i controlli di qualità in linea di produzione, in modo da reagire prontamente a modifiche pianificate o Efficacia misurata L’ efficacia dei risultati scientifici e tecnologici raggiunti è testimoniata dai seguenti numeri: • 29 deliverable: tutte le deliverable pubbliche e i sommari delle deliverable confidenziali sono disponibili per il download sul sito web del progetto (grace- project.org); • 28 articoli presentati alle più prestigiose conferenze internazionali nel settore dei controlli, automazione industriale, informatica industriale e 44 intelligent manufacturing systems; altri articoli sono stati già sottoposti e sono in fase di revisione; • 16 articoli pubblicati su riviste scientifiche, di settore e generaliste; • 9 exploitable result, ovvero soluzioni scientifiche e/o tecnologiche che i partner potranno sfruttare per le loro attività commerciali o di ricerca anche dopo la fine del progetto; • 7 stage internazionali e 17 tesi, di cui 7 di laurea, 7 di laurea magistrale e 3 di dottorato. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 impreviste sia dei processi sia dell’ambiente produttivo. Il sistema sviluppato da Grace permette di conoscere le caratteristiche produttive di ogni singolo prodotto, personalizzando ogni fase della produzione in base alle informazioni raccolte. In questo modo ogni prodotto viene costruito con la cura e la precisione di un artigiano, che dà vita a un oggetto unico decidendo le azioni migliori da fare man mano che lo vede crescere. Questa profonda conoscenza e personalizzazione della produzione, che permette di garantire il più alto livello di qualità, è possibile distribuendo lungo la linea di produzione degli agenti virtuali che raccolgono informazioni sulla qualità delle operazioni e del prodotto, assegnando dei punteggi. In base a questi indicatori è possibile ricostruire la storia di ogni singolo oggetto prodotto, calcolandone degli indici di qualità in base ai quali, specifici parametri di processo si adattano e fanno sì che ogni prodotto venga modificato e personalizzato. Il controllo continuo della qualità lungo tutta la linea, non limitato quindi alle stazioni di test, oltre a ridurre la percentuale di prodotti non conformi dell’1,5% consente di rilevare in anticipo eventuali difetti e limitare i controlli funzionali solo ad alcuni prodotti, riducendo i tempi di test del 33%. Il sistema Grace, oltre ad essere modulare, e quindi riconfigurabile senza bisogno di modificare l’architettura generale, è in grado di operare anche se un agente smette di funzionare, riadattandosi in autonomia e direttamente in linea. Si interfaccia facilmente con le apparecchiature esistenti e permette di riutilizzare i componenti sviluppati per realizzare nuove funzionalità attraverso l’utilizzo di infrastrutture e tecnologie IT standard. Durante la validazione in linea di produzione, il sistema ha permesso l’esecuzione contemporanea di oltre 1.500 agenti, dimostrando la scalabilità della soluzione. Una ricerca sul campo Il valore fondamentale di Grace sta nell’aver sviluppato la ricerca direttamente in fabbrica, coinvolgendo attivamente il partner OEM (Original Equipment Manufacturer) e dimostrando concretamente i benefici portati in termini di efficienza dei test funzionali, riduzione di prodotti non conformi, dei tempi di fermo impianto e delle performance del prodotto. Proprio quest’ultimo elemento porta grandi vantaggi non solo ai produttori, ma anche ai consumatori: un prodotto perfettamente costruito è un prodotto che funziona meglio e consuma il minimo indispensabile sia di energia sia di acqua, migliorando la qualità della vita e rispettando l’ambiente. Sebbene il progetto Grace sia OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 stato implementato e testato su uno specifico scenario produttivo, la soluzione sviluppata può essere applicata ad altri settori dell’industria manifatturiera, grazie allo sviluppo della metodologia di ingegnerizzazione. Oltre ad essere applicabile a linee di produzione già esistenti (come nel caso del partner OEM), con un impatto minimo sul normale svolgimento della produzione, il sistema Grace rappresenta un modello reale per organizzare nuove linee di produzione, definendo le caratteristiche fondamentali affinché non solo i test funzionali e di qualità, ma anche il processo produttivo contribuiscano attivamente al raggiungimento della qualità totale. Come in un laboratorio artigianale, dove ogni oggetto prodotto è conosciuto nel minimo dettaglio e perfezionato in base alle sue caratteristiche, con il sistema Grace anche nell’industria la qualità diventa personale, e ogni prodotto è unico e perfetto. Instituto Politécnico de Bragança www.ipb.pt/ Loccioni - www.loccioni.com Siemens AG - www.siemens.com Sintef - www.sintef.no Università Politecnica delle Marche www.univpm.it/ Whirlpool Europe - www.whirlpool.eu 45 AO ATTUALITÀ di Bruno Vernero Controllori programmabili evoluti per l’industria e la scuola National Instruments ha presentato le sue più recenti proposte, in termini di controllori programmabili per l’industria e per il settore dalla formazione, alla mostra congresso annuale che tiene in Texas. Tutto è stato unito dal filo conduttore del software di sviluppo LabView N ational Instruments organizza con cadenza annuale, nel periodo estivo, la mostra congresso NI Week, una settimana dedicata alle tecnologie hardware e software sviluppate e prodotte dall’azienda. L’evento comprende un nutrito programma di congressi che trattano temi che vanno dall’ingegneria alle scienze di base, e una mostra dedicata alle diverse applicazioni delle tecnologie NI, con una folta presenza di aziende ed enti partner di NI. Infatti, le tecnologie proposte da NI, che vanno dal diffuso pacchetto software di LabView fino ai controllori con I/O riconfigurabili (RIO), 46 costituiscono l’elemento comune di una folta comunità, diffusa a livello globale, di professionisti, imprese ed enti di ricerca che sono attivi in qualità di sviluppatori, system integrator, OEM o semplici utilizzatori del software e dell’hardware NI. L’edizione 2013 di NI Week ha rappresentato un appuntamento di particolare rilievo nell’ambito dell’offerta di prodotti di NI, visto che tra le numerose novità presentate ha debuttato ufficialmente anche la nuova piattaforma, basata su un’architettura hardware completamente programmabile, che costituisce la base dei controllori NI di nuova generazione, pensati per l’automazione nell’industria, OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 ma adatti anche a diversi altri settori applicativi. La nuova piattaforma è stata presentata dal presidente e ceo di NI, James Truchard (fondatore di NI insieme a Jeff Kodosky), che ha introdotto il primo prodotto indirizzato all’industria e realizzato basandosi sulla nuova tecnologia. Si tratta del nuovo controllore definito via software NI cRio-9068, un prodotto che ridisegna completamente la tecnologia hardware e software dei controllori programmabili di NI, mantenendo però la compatibilità con LabView e gli I/O dei precedenti cRio. NI cRio-9068 è un PAC nato da una nuova piattaforma aperta, è basato sul sistema operativo Linux RT ed è progettato per il PROTEZIONE INTELLIGENTE Sicurezza totale Murrelektronik presenta MICO: la protezione intelligente per il 24 VDC. MICO controlla l’alimentazione e riconosce i sovraccarichi. In caso di errore, disattiva in modo selettivo i canali interessati. Memorizza gli stati di funzionamento, facilitando la ricerca di errori e assicurando la massima disponibilità di macchina. MICO: a 2 o 4 canali. Si adatta in modo ideale alle vostre esigenze concrete di installazione. James Truchard, presidente e ceo di NI, ha presentato ufficialmente il nuovo controllore cRio 9068 basato sulla nuova piattaforma che integra processore, Fpga e DSP controllo embedded e la supervisione ad alte prestazioni. L’hardware è basato sul nuovo system on a chip (SoC) di Xilinx, denominato Zynq-7020, che incorpora un processore dual-core Arm (Cortex A9), Fpga (Xilinx Serie Artix-7) e DSP. La nuova piattaforma ha degli aspetti profondamente innovativi sia dal punto di vista software sia hardware. Questo PAC è stato denominato controllore definito via software in virtù dell’hardware completamente programmabile e riconfigurabile, che può sfruttare pienamente la flessibilità di strumenti di sviluppo come il software LabView che, attraverso la sua interfaccia grafica e intuitiva, consente di definire e gestire in modo completo gli algoritmi di gestione e le funzionalità hardware dell’unità di controllo e delle periferiche. Grazie al fatto di utilizzare un sistema operativo aperto come Linux RT, sarà possibile ricorrere a molti degli strumenti software resi disponibili dalle comunità e dagli enti che si occupano di sviluppo in questo ambito, rendendo disponibili anche in open source un’ampia offerta di risorse software che hanno un alto valore aggiunto. Oltre a offrire aspetti interessanti da un punto di vista economico e per la ricchezza dell’offerta, Linux RT è competitivo anche in termini di prestazioni e dell’affidabilità, essendo un sistema operativo appositamente pensato per l’utilizzo industriale e per il controllo del movimento; infatti è strettamente deterministico, realtime e dotato di uno scheduler che ha la piena autorità nell’esecuzione delle sequenze di comandi, capace cioè di interromperli e ripristinarli in modo indipendente. NI ha fatto in modo che i programmi scritti con LabView, vecchi e nuovi, siano completamente portabili sulla nuova architettura e, grazie all’ottimizzazione effettuata nella compilazione del codice per i nuovi processori, la compatibilità è stata ottenuta senza pregiudicare le prestazioni. NI cRio-9068 è programmabile sia con LabView, che consente di utilizzare un ambiente grafico per lo sviluppo di sistemi e applicazioni, sia nei linguaggi di programmazione C e C++. Anche dal punto di vista hardware, per tutelare gli investimenti fatti dagli utilizzatori della famiglia di controllori cRio, NI ha particolarmente curato la compatibilità all’indietro e con il nuovo controllore è possibile utilizzare i moduli I/O precedenti senza problemi. Naturalmente, la grande differenza con i prodotti precedenti è in termini di prestazioni per il controllo e l’elaborazione, visto che il nuovo cRio potrà combinare la flessibilità del processore dual core a 667 MHz, che può effettuare operazioni in virgola mobile e offrire la potenza e la versatilità tipiche dei più evoluti processori consumer anche nelle applicazioni industriali. A questa flessibilità, deve essere aggiunta la velocità delle matrici Fpga, particolarmente adatte per svolgere in tempi estremamente ridotti dei compiti specifici. Un terzo elemento in grado di incrementare funzionalità e prestazioni risiede nella capacità dei blocchi DSP integrati nel SoC Murrelektronik S.r.l. Tel. +39 039 6872611 [email protected] www.murrelektronik.it AO ATTUALITÀ di elaborare grandi moli di dati. Il nuovo componente di Xilinx, con l’integrazione di tutti i circuiti del sistema in un unico componente, consente ai diversi elementi di comunicare attraverso un bus interno ottimizzato in frequenza e sincronizzazione, che permette di evitare i colli di bottiglia. Si potrebbe dire che il bus dati più veloce ed efficiente è il quarto elemento fondamentale che spiega l’incremento di prestazioni nell’uso del SoC, oltre ai tre già citati elementi integrati (CPU dual core, Fpga e DSP). In termini di prestazioni, NI ha calcolato un miglioramento in termini di velocità di quattro volte rispetto alle architetture tradizionali. Un’attenzione particolare alla formazione Uno dei vantaggi di una piattaforma basata su un SoC completamente programmabile, come lo Zynq di Xilinx, è la versatilità. Per esempio, il processore in virgola mobile è in grado di operare con la più ampia gamma di applicazioni e NI per prima ha sfruttato questo aspetto realizzando il software evoluto di cui sono corredati i diversi prodotti basati sulla stessa piattaforma. In particolare, alla NI Week, sono stati presentati due prodotti appositamente pensati per il settore scolastico e per la formazione tecnica: il controller per sistemi d’automazione myRio e il controller per applicazioni di robotica roboRio. Entrambi questi dispositivi sono innovativi tanto nel concetto di utilizzo, quanto nella tecnologia su cui si basano. Pur essendo pensati per la scuola e la formazione, questi controllori programmabili permettono di realizzare applicazioni di automazione e di robotica di livello professionale ed, essendo in tutto e per tutto simili alle loro controparti industriali, permettono agli studenti di formarsi sui sistemi che poi troveranno nel mondo del lavoro. In particolare, myRio è un controllore portatile che sarà proposto agli studenti a un prezzo agevolato, ma è anche un controllore programmabile per automazione estremamente sofisticato, un vero e 48 NI cRio 9068 è il nuovo controllore definito via software basato sul Soc di Xilinx proprio PAC trasportabile. Questo sistema è programmabile con LabView o in C ed è pensato per favorire l’apprendimento e consentire la realizzazione di differenti progetti di automazione, operando come piattaforma hardware e software che consenta agli studenti di ideare e progettare sistemi reali in poco tempo, entro il semestre che tipicamente è concesso dalle facoltà americane. Anche il novo myRio è basato su un circuito integrato di Xilinx automatici collegati a myRio e, inoltre, consentono di utilizzare applicazioni di ingegneria che, per esempio, permettono di elaborare dati o segnali, o analizzare dei circuiti elettrici. Dal punto di vista della connessione e della capacità di controllo delle periferiche, myRio dispone di dieci ingressi analogici, sei uscite analogiche e di 40 I/O digitali (SPI, I2C, Uart, PWM ed encoder). Il secondo prodotto destinato al settore educativo e scolastico è roboRio, Il nuovo controllore compatto e portatile per applicazioni educational, denominato NI myRio (a sinistra), è dotato di WiFi, interfacce e app per il collegamento con dispostivi portatili, come l’iPad (adestra) con bus interno ad alta velocità, lo che integra in un solo io core componente doppio Arm, Fpga e DSP. L’estetica di questo prodotto è stata particolarmente curata e si presenta come una tavoletta con pulsanti, LED e una finestrella trasparente che permette di vedere i circuiti all’interno. L’interfaccia hardware, cioè l’insieme di pulsanti e LED di cui è dotato, è completamente definibile dall’utente. Gli accelerometri a tre assi integrati nel dispositivo e la connettività WiFi consentono di utilizzare questo controllore in applicazioni innovative. NI mette a disposizione diverse app che permettono a myRio di interfacciarsi con dispositivi mobili, che in pratica si trasformano in interfacce (HMI) capaci di controllare i sistemi OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Il controller contro roboRio è pensa per le pensato a applicazioni di r robotica in ambito e educativo e scolastico un controller espressamente pensato per le applicazioni di robotica e nato da una filosofia molto simile a quella di myRio, con cui condivide anche diverse caratteristiche hardware e software, provenienti direttamente dalla piattaforma LabViewRio destinata all’industria. Il controller roboRio nasce per essere montato su robot e, di conseguenza, NI ne ha particolarmente curato la robustezza. Inoltre, roboRio dispone anche di un numero superiore di interfacce adatte ad applicazioni di meccatronica e di un’interfaccia RS232. National Instruments - www.ni.com LA MISURA DELLA PRESSIONE Hall 10 Stand F20 da 0 a 1000 bar da -40°C a +125°C Gefran presenta KS, il nuovo trasmettitore di pressione compatto, resistente ed affidabile. Per le sue caratteristiche KS è un dispositivo versatile e adatto a tutte le applicazioni industriali. Qualità e tecnologia sono garantite dall’esperienza Gefran nella sensoristica. GEFRAN Spa via Sebina, 74 - 25050 Provaglio d’Iseo (Bs) - Italia - Tel. +39 030 9888 1 - Fax +39 030 9839063 - www.gefran.com MLM4 modulo lineare con vite a ricircolo di sfere e motori lineari versione brushless ironcore o tubolare ironless per informazioni: 800-573232 MONDIAL S.p.A. La movimentazione è sempre più presente nelle dinamiche di una macchina e di un impianto industriale. Mondial, come System Integrator, progetta e realizza soluzioni a elevata ingegnerizzazione e integrazione di componenti, dando una risposta concreta alle esigenze di movimentazione lineare e angolare. Quale sia l’applicazione, Mondial elabora soluzioni personalizzate per le specifiche esigenze del cliente e con una costante attenzione al rapporto costi/benefici. www.mondial.it Via G. Keplero, 18 • 20124 Milano • Tel. 02 66810.1 - Fax 02 66810.264 • e-mail: [email protected] Filiali: Bologna - Firenze - Torino AO SPECIALE Logistica intra ed extra aziendale Fonte: www.stockvault.net a cura di Antonella Cattaneo OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 51 AO SPECIALE di Angelo Brunello Quattro realtà diverse e un’unica risposta: Datalogic Presentiamo situazioni diverse che hanno richiesto un’implementazione dell’efficienza e della velocità nella gestione dei magazzini o della supply chain e un’unica soluzione I n tutto il mondo, dalla Germania con il Gruppo Bechtle AG, all’Italia con l’azienda Tegola Canadese di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, e con lo stabilimento di DHL a Carpiano, in provincia di Milano, fino a tutti i plant di Continental, le soluzioni Datalogic hanno consentito di implementare e migliorare le procedure di acquisizione automatica dei dati e di automazione industriale. Vediamo nel dettaglio come l’azienda bolognese è riuscita a rispondere alle esigenze specifiche di questi colossi internazionali. con celle fotovoltaiche e recentemente anche con graniglia fotocatalitica. Nello stabilimento di Vittorio Veneto vengono prodotti ogni giorno 80.000 m2 di tegole, pari alla copertura di circa 400 tetti di medie dimensioni: in altre parole, si può dire che producono un tetto ogni 2,5 minuti. Per gestire al meglio la produzione e la distribuzione dei propri prodotti e ottimizzare i Nel campo delle tecnologie informatiche Il gruppo tedesco Bechtle, una società di e-commerce, considerata tra i leader europei nella fornitura di tecnologie informatiche con un portafoglio di oltre 75.000 clienti, a causa di una crescita esponenziale, aveva l’esigenza di supportare correttamente le operazioni aziendali, dalla sede centrale a Neckarsulm. Per questo motivo ha deciso di riorganizzare i propri processi logistici, implementando un nuovo sistema di gestione del magazzino che fosse in grado di incrementare la capacità e il tasso di rotazione delle scorte. La soluzione è stata di allargare la superficie del magazzino fino a raggiungere un’ampiezza di 8.000 m2 e di implementare un nuovo sistema di gestione delle aree di immagazzinamento, con un nuovo metodo di trasporto interno. Come tecnologia a supporto, sono stati scelti i terminali portatili Falcon X3 di Datalogic per l’acquisizione automatica dei dati. I mobile computer Falcon X3 sono connessi via radio tramite ITS Mobile, garantendo così uno scambio continuo di informazioni tra il sistema centrale e i dipendenti. “Grazie al software Wavelink Avalanche pre-installato” ha enfatizzato l’ingegnere informatico di Bechtle, Florian Zahn, “i terminali Falcon X3 possono essere configurati semplicemente effettuando la lettura di alcuni codici a barre. Questo permette di preparare ogni nuovo apparecchio che viene utilizzato in magazzino in meno di due minuti”. Nel campo delle tegole bituminose Tegola Canadese, invece, è una società del gruppo industriale Iwis Holding e azienda di riferimento a livello europeo nella produzione di tegole bituminose con finitura metallica, granagliata, 52 Per Continental era fondamentale migliorare il processo di tracciabilità attraverso un sistema efficiente di lettura dei codici a barre OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 processi aziendali legati alla gestione della logistica e del magazzino, Tegola Canadese ha deciso di implementare un sistema di identificazione automatica Auto ID che si avvale dell’utilizzo dei terminali portatili Datalogic e del software denominato Logika realizzato da Algoritmo. La necessità di gestire il magazzino in modo da poter eseguire controlli incrociati per evitare errori contabili e di spedizione e la richiesta di implementare un sistema che riducesse al minimo l’impatto aziendale, ha spinto Tegola Canadese a scegliere una soluzione hardware basata sull’acquisizione automatica dei dati tramite bar code e nella fattispecie, i terminali portatili Kyman con collegamento WiFi di Datalogic. La gestione automatizzata del ciclo lavorativo del prodotto finito inizia con l’invio dell’ordine di lavorazione direttamente sul computer della linea di produzione. Per l’evasione si procede con l’invio di un ordine di spedizione sul computer del responsabile di magazzino che decide a chi affidare il lavoro inviando il comando e la lista di prelievo direttamente sul terminale portatile dell’operatore. Il magazziniere viene guidato dal programma nell’evasione della lista di carico, in base alle quantità di materiale da prelevare, ma rimane comunque libero di scegliere quale ordine evadere per primo, di interrompere un lavoro per gestirne un altro e riprendere, in un secondo tempo, la spedizione rimasta in sospeso. La preparazione termina con l’ultimo prodotto prelevato della lista e con l’invio al server di un comando che permette la generazione di una mail, a volte accompagnata dal packing list, che viene spedita in automatico al responsabile del magazzino e all’ufficio spedizioni per la preparazione del documento di trasporto. La scelta del terminale portatile di Datalogic è stata dettata dalla necessità di avere un prodotto robusto, in grado di resistere a un ambiente di produzione industriale. Grazie al suo grado di protezione IP64 contro acqua e polvere, il prodotto è in grado di resistere a cadute ripetute su cemento da 1,8 metri. Nel campo degli pneumatici Tracciare i prodotti nelle fasi di produzione è una procedura fondamentale anche per Continental, realtà nel mondo nella produzione degli pneumatici che ha deciso di affidarsi a Datalogic. Per lo svolgimento delle attività di logistica, work in progress, controllo di qualità e di conformità, Continental ha la necessità di riuscire a controllare gli pneumatici, passo dopo passo. Per questo, leggere i codici a barre, fin dai primi passaggi del materiale grezzo fino alla fine della catena, è per loro una procedura strategica e di conseguenza delicata. Realizzando giornalmente dai 40.000 a 80.000 pneumatici, per Continental era fondamentale migliorare il processo di tracciabilità attraverso un sistema efficiente di lettura dei codici a barre e garantirsi così la massima funzionalità in tutte le fasi di produzione. La soluzione è stata trovata in STS400 di Datalogic, un sistema appositamente realizzato per la lettura dei codici a barre degli pneumatici, che opera attraverso l’innovativo lettore Image-Based ID Matrix410. STS400 era perfetto per le esigenze di Continental, visto che è completamente pre-assemblato e già calibrato e quindi pronto per essere utilizzato in linea di produzione. Un fattore determinante per la scelta di STS400 è stato la semplicità. Il sistema è infatti in grado di indicare l’avvenuta lettura del codice in tempo reale, attraverso una luce verde che si illumina in caso di successo, senza la necessità di ulteriori dispositivi. Inoltre, in caso di malfunzionamento di In Continental i mobile computer Falcon X3 sono connessi via radio tramite ITS Mobile, garantendo così uno scambio continuo di informazioni tra il sistema centrale e i dipendenti un lettore automatico, STS400 è costruito in modo tale da consentirne la sostituzione velocemente e in modo semplice. Siegfried Rainer, responsabile manufacturing e sistema di qualità di Continental HQ ha dichiarato: “Abbiamo scelto Datalogic perché la loro soluzione di identificazione degli pneumatici ci garantisce un’alta percentuale di successo e possiede tutte le potenzialità per adattarsi a eventuali futuri cambiamenti e necessità”. Nel campo dei servizi Anche un altro gruppo internazionale ha deciso di affidarsi a Datalogic: DHL Express, l’azienda di riferimento nel mercato nei servizi di corriere espresso. L’esigenza di DHL era quella di avere un sistema di smistamento per il più grande hub italiano e uno tra i maggiori in Europa. Il progetto, che è stato ultimato nel marzo 2012, ha visto la realizzazione di un nuovo sistema in grado di smistare oltre 15.000 pacchi all’ora verso oltre 100 destinazioni. La soluzione fornita dall’integratore Selex Elsag, società di Finmeccanica, è costituita da un sistema cross-belt sorter e da oltre 1,5 km di nastri trasportatori. Il cuore di questo potente sistema è l’NVS9000, una soluzione basata sulla tecnologia di acquisizione delle immagini che consente l’identificazione dei pacchi mediante lettura del codice a barre, e integra video coding e soluzioni di dimensionamento e pesatura. Alte prestazioni e massima flessibilità sono i principali vantaggi offerti dai sistemi NVS9000 nell’ambito dei delicati processi di smistamento, come nel caso del centro DHL di Carpiano, dove i tunnel di lettura sono stati installati in diverse configurazioni. L’impianto, infatti, comprende più di 40 telecamere NVS9000, tre dispositivi di dimensionamento e un sistema completo di video coding. Il progetto DHL conferma le capacità e la competenza di Datalogic nel fornire soluzioni complesse, integrate e ad alto valore aggiunto, ideali per un settore sfidante come quello dei trasporti e della logistica. Mario Bardotti, capo progetto di Selex Elsag, entusiasta della soluzione Datalogic ha dichiarato: “Abbiamo scelto Datalogic per la sua flessibilità e la sua disponibilità a studiare e a sviluppare una soluzione personalizzata completa, in grado di integrarsi alla perfezione nel nostro sistema”. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Datalogic – www. datalogic.com 53 AO SPECIALE di Marica Laera Vista della sede di Triggiano, in provincia di Bari, di Acmei Prodotti ben immagazzinati Una nuova piattaforma logistica per Acmei, azienda che opera nel settore della distribuzione di prodotti elettrici e illuminotecnici. Cuore del progetto i magazzini verticali pluricolonna Silo2 di Icam N ata nel 1973 come azienda familiare, Acmei, fondata da Domenico Tavarilli, da quarant’anni opera nella distribuzione di prodotti elettrici e illuminotecnici con un fatturato di 110 milioni di euro e oltre 350 collaboratori. Al suo esordio, l’azienda con sede e punto vendita a Bari, operava solo in ambito regionale ma fin da subito si è contraddistinta per l’elevato livello di informatizzazione e servizio fornito, ponendo in tal modo solide basi per una prosperosa crescita futura. Il catalogo delle referenze è particolarmente ampio e variegato: oggi Acmei comprende nel suo portfolio di prodotti elettrici e illuminotecnici, oltre 60.000 referenze complessive strutturate in 7 divisioni specialistiche: luce, clima, domotica&sicurezza, automazione, media tensione, ICT, energie rinnovabili. Con riferimento al network distributivo, nel tempo Acmei si è strutturata in 8 sedi dislocate sul territorio pugliese, calabrese e abruzzese. Attualmente Acmei dispone di 3 strutture a Bari, cui si sommano altre 3 filiali in Puglia a Taranto (1.200 m2), a Foggia (1.400 m2) e a Casarano, nel leccese (4.000 m2), una in Abruzzo, a San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti (3.600 m2), e un ufficio tecnico-commerciale in Calabria, a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. 54 Sfruttare lo spazio con intelligenza Con l’obiettivo di risolvere problematiche legate all’ottimizzazione dello spazio di stoccaggio e di incrementare l’efficienza nelle operazioni di picking, l’azienda ha pensato di affiancare ai tradizionali sistemi di stoccaggio utilizzati, soluzioni innovative a marchio Icam, azienda di Putignano, in provincia di Bari, specializzata in sistemi di automazione intralogistica. A tale scopo, all’interno della piattaforma logistica sita nella periferia di Bari, Acmei ha implementato un nuovo magazzino diventato pienamente operativo nel corso di Aprile 2012. La nuova piattaforma si contraddistingue innanzitutto per il layout distintivo in un’area di circa 8.000 m2 e, nonostante i limiti di una struttura pregressa, si sono ottenute una capacità e una produttività nettamente superiori rispetto alle performance dei 9.000 m2 di superficie complessiva della precedente organizzazione con magazzini dispersi. Un risultato reso possibile dall’organizzazione dello spazio logistico in zone differenziate in base alle specifiche esigenze di gestione e handling delle diverse famiglie di prodotto, combinando scaffalature tradizionali con corridoi compatti serviti da trilaterali, cantilever per gli articoli fuori misura, un’area bobine attrezzata per i cavi e riservando per lo stoccaggio e il picking di merce medio-alto rotante di piccole dimensioni 4 magazzini verticali. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Magazzino verticale automatico a vassoi traslanti cata tramite codice a barre e inserita a sistema per darne l’immediata disponibilità, sosta nell’area di ricezione per almeno un Nell’area di stoccaggio e prelievo, in afgiorno; si mette così in atto una forma di fiancamento alle precedenti soluzioni tracross docking evoluto che riduce i lead dizionali, sono stati installati 4 magazzini time e minimizza le operazioni di moviverticali tricolonna Silo2, forniti da Icam, mentazione. Trascorse queste 24 ore di di altezza differenziata dai 7,2 agli 8 metri, transizione, i prodotti vengono allocati per sfruttare al meglio l’altezza dell’edinelle diverse aree del magazzino: la zona ficio, che con una superficie occupata a a scaffalatura tradizionale ha una strutterra di soli 90 m2 complessivi hanno una tura compatta, con corsie ristrette di 1,60 capacità totale di circa 200 metri cubi e metri, e una capacità di 5.000 posti pallet 616 UdC, mono o plurireferenza, con porin soli 3.100 m2: l’handling è qui affidato a due carrelli trilaterali EKX513 Jungheintata nominale singola di 250 kg. A oggi rich. Nei 4 magazzini verticali Silo2 sono sono circa 12.000 le referenze stoccate nei Domenico Tavarilli, presidente Acmei 2 allocate 12.000 referenze, che generano magazzini verticali Silo , ma la flessibilità di questa innovativa soluzione, con oltre un miliardo di confi- picking pari al 40% de volumi complessivi con 1.400-1.500 righe gurazioni possibili di serie, permette evoluzioni e cambiamenti d’ordine processate ogni giorno (l’ordine medio è composto da futuri per reagire al meglio alle nuove richieste del mercato. 5 righe e genera globalmente 3.500 item prelevati quotidianaOgni magazzino è dotato di 2 baie input/ouput: ciascun ciclo di mente, che nei periodi di picco nei mesi estivi possono raggiunriassortimento-picking si conclude in soli 32 secondi e la doppia gere quota 4.500). Tutti i prodotti fuori sagoma, in particolare baia consente di ottimizzare ulteriormente il lavoro del singolo profilati metallici, trovano spazio in apposite scaffalature cantioperatore: in quest’area la produttività è cresciuta del 50% da 30 ler, mentre 1.000 m2 sono dedicati all’area cavi. Si tratta di un comparto ad alta criticità logistica, dove è concentrato il 30% del righe/ora a 45 righe/ora per ogni risorsa qui impiegata. valore delle merci a magazzino. La supply chain di Acmei La ricezione è organizzata in un orizzonte settimanale di circa una settimana, secondo un piano concordato con i circa 330 fornitori dell’azienda pugliese. La merce in ingresso, identifi- Il magazzino a misura di cliente Il vero punto di forza del distributore consiste nell’essere in grado di fare da magazzino per i propri clienti, pena la perdita di competitività, e di questo Acmei ne è ben consapevole. “Noi siamo” sottolinea con soddisfazione Ugo Rainone, responsabile logistica di Acmei, “il magazzino dei nostri clienti: è questo un servizio che viene avvertito e giustamente sfruttato da chi sceglie Acmei, soprattutto dall’80% delle aziende acquirenti che sono installatori, ossia realtà imprenditoriali di piccole e medie dimensioni che farebbero fatica a sopportare il peso delle scorte. Per agevolare la loro attività suggeriamo, già in fase di composizione dell’ordine quali articoli possono essere utili in abbinamento e mostrando le offerte in corso. Ci impegniamo a non fornire semplici prodotti, ma a completarli con assistenza e consulenza a 360° così che chiunque venga in azienda con un problema, possa trovare un interlocutore in grado di progettare insieme una soluzione efficace”. Conclusioni: i benefici attesi Silo2, Il magazzino verticale pluricolonna di Icam La logistica di magazzino è chiamata a un processo di continuo miglioramento per rispondere alle sempre più evolute esigenze di servizio, efficienza e sicurezza. Le soluzioni Silo2, installate presso Acmei consentono non solo di velocizzare i tempi di allestimento e di spedizione degli ordini, ma anche di gestire più ordini simultaneamente con una riduzione degli errori di prelievo e di stoccaggio e uno sfruttamento più intensivo degli spazi, una maggiore reperibilità dei codici e un generale innalzamento del livello del servizio, in termini di reattività alle richieste del mercato, e anche della sicurezza. Acmei - www.acmei.it - Icam - www.icamonline.eu OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 55 AO SPECIALE di Tomaso Ajroldi La quiete dopo la ‘tempesta’ Il WMS stor.m prodotto da GruppoSET ha semplificato la logistica di un produttore di componenti per l’automotive C obra Automotive Technologies è un operatore internazionale che offre soluzioni integrate per la prevenzione dei rischi associati ai veicoli. Fondata nel 1975, Cobra è partner dei maggiori costruttori di auto e moto europei e asiatici. La costante crescita dei volumi di produzione ha portato alcuni anni fa Cobra Automotive Technologies a valutare la sostituzione del sistema di gestione del magazzino a quel tempo in uso. L’intenzione era di installare un WMS che avesse la capacità di gestire in modo integrato la logistica distribuita su più siti operativi. Un secondo obiettivo era la completa integrazione del sistema di gestione della logistica con i fornitori esterni, in particolare quelli continuativi, allo scopo di ridurre al minimo i processi di ricevimento e accettazione delle merci. I fornitori dichiarano la merce su pallet prima della spedizione La soluzione stor.m La soluzione WMS stor.m per la logistica integrata gestisce e coordina tutti i flussi di handling dei materiali, sia interni all’azienda sia di confine verso fornitori e clienti. Nel caso di Cobra AT le caratteristiche di stor.m sono state utilizzate per gestire i seguenti processi: ricevimento, produzione, stoccaggio intermedio, confezionamento e spedizione. Tutte le attività operative sono gestite mediante terminali WiFi e la completa integrazione con l’ERP aziendale, realizzata attraverso web service, consente di mantenere allineate le attività logistiche e quelle gestionali. L’ingresso merce lo realizza il fornitore L’ingresso merce costituisce uno dei punti di forza del sistema; 56 Cobra AT deve infatti garantire i propri clienti sul controllo diretto o indiretto, ma comunque esaustivo, dei componenti e dei semilavorati ricevuti dai fornitori. A tal fine tutti i colli ricevuti vengono mantenuti segregati in un magazzino dedicato allo scopo fino a quando possono venire immessi nel flusso logistico, a seguito della verifica quantitativa e qualitativa. Con alcuni fornitori qualificati le attività di identificazione della merce e di controllo quantitativo, che richiedono un elevato tempo di esecuzione e rallentano di conseguenza il flusso di ricevimento, vengono effettuate direttamente alla sorgente. Uno strumento web della piattaforma stor.m, disponibile direttamente nella sede del fornitore, consente infatti OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Sistemi embedded... semplici e sicuri LLI MODE 0 3 E R T OL Fonte - www.sxc.hu specializzati in affidabilità DIN Rail PC - Temperatura. operativa -25°C÷+65°C Intel® Atom™ N2800 1,86 GHz Dual Core VGA 2 CAN BUS Isolati 2 RS-232 isolate + 2 RS-422/485 isolate Dual GbE, 4 USB, 8 DIO isolati mSATA & SATA DOM + CF Espansione Slot MiniPCIe Alim 9-28 VDC TANK-700 Rugged - Gli ordini di movimentazione sono monitorati in modo efficiente la dichiarazione del contenuto delle UDC (cassette plastiche per la consegna dei materiali) e l’identificazione delle stesse mediante codice univoco. Le UDC vengono così predisposte per la spedizione direttamente durante il processo di produzione del fornitore, che poi provvede a formare e identificare i pallet per la consegna e a collegare gli stessi a una prebolla in formato elettronico e a un vettore verso Cobra AT. All’arrivo dell’automezzo in Cobra AT l’operatore di magazzino è quindi già in possesso di tutte le informazioni necessarie e deve solo provvedere allo scarico dei bancali e al posizionamento degli stessi nel magazzino di ricevimento, tutte operazioni gestite da stor.m mediante terminale WiFi, in attesa delle successive fasi di controllo di qualità e accettazione. Temperatura operativa -20°C ÷ +70°C Processore Intel® Mobile Core™ i3, i5, i7 VGA + HDMI Dual View 2 RS-232 isolate + 2 RS-422/485 isolate Dual GbE fibra e rame, 2 USB 3.0 + 4 USB 2.0 SATA 3 Espansione 3 Slot MiniPCIe TANK-800 Rugged S2/13 - Temperatura operativa -20°C ÷ +70°C - Processore Intel® Atom™ D525 1,8 GHz - Dual Core - VGA - 4 RS-232 + 2 RS-422/485 - Dual GbE, 4 USB, - SATA + CompactFlash - Espansione 3 slot misti PCIe + PCI - Alimentazione ridondante 9--36 VDC www.contradata.com/pcembedded [email protected] tel: 039 2301492 IEI Technology Corp. AO SPECIALE Dall’ingresso alla produzione: una via senza soste Il modello di lean manufacturing attuato da Cobra AT impone al WMS di operare con modalità e reattività in linea con i brevissimi tempi di approvvigionamento richiesti; per questo tutti i componenti ‘strategici’ vengono gestiti mediante una fast track tra il ricevimento e la produzione. Ogni volta che un componente è stato accettato e può quindi essere versato a magazzino, stor.m ne verifica l’utilizzo da parte degli ordini di produzione attivi e - se necessario - ne devia il flusso direttamente verso la linea di assemblaggio interessata, evitando quindi la sosta intermedia a magazzino. Tutto questo avviene in modo completamente automatico e tenendo in dovuto conto i criteri di prelievo configurati (normalmente Fifo con consumo per lotto), le giacenze a magazzino, i consumi e le rimanenze sulle linee di produzione. Dal punto di vista operativo, quando si attiva il fast track l’addetto al versamento di magazzino viene semplicemente informato dal terminale di stor.m che il materiale da movimentare non va depositato bensì va consegnato alla linea di produzione verso la quale stor.m l’ha destinato. Lo spazio disponibile del magazzino è immediatamente consultabile lievo e verifica la correttezza dei colli caricati sugli automezzi. Tutti i dati raccolti durante la spedizione vengono inviati al sistema ERP che produce la bolla di consegna e genera le informazioni EDI destinate al cliente. Il magazzino: una risorsa flessibile Lo stoccaggio dei materiali (componenti, semilavorati, prodotti finiti) viene gestito in modo flessibile su un insieme di magazzini di differente tipo: il classico magazzino scaffalato viene affiancato da scaffalature ‘a mano’ e da magazzini automatici a cassetti; questi ultimi hanno sia la funzione di scorta per le parti di piccole dimensione, sia la finalità di picking per i componenti ad altissima rotazione; infine una parte della scorta è mantenuta esternamente presso un terzista logistico. I flussi di versamento, riapprovvigionamento, trasferimento e prelievo sono gestiti da stor.m mediante automatismi che consentono il continuo bilanciamento delle giacenze esterne, interne, a scorta e a picking. Tutte le missioni operative prevedono il controllo dei materiali movimentati e delle posizioni sorgente e destinazione in modo da garantire il massimo livello di sicurezza dei flussi logistici. La consegna del prodotto finito personalizzata sul cliente Le spedizioni vengono coordinate mediante un’agenda integrata nel WMS I prodotti finiti vengono stoccati a magazzino fino al prelievo per spedizione; i prodotti prelevati vengono confezionati con un certo anticipo rispetto alla data di spedizione e i colli realizzati devono essere successivamente pallettizzati e codificati per la spedizione. Le principali case automobilistiche, clienti di Cobra AT, richiedono particolari accorgimenti nel confezionamento e nella spedizione dei prodotti a loro destinati. Il WMS stor.m supporta gli addetti alla spedizione, indica le caratteristiche dei pallet da realizzare, gestisce l’etichettatura personalizzata e integra la documentazione di qualità (procedure operative e check list) a supporto di ogni spedizione. I pallet preparati vengono a loro volta stoccati in un magazzino a loro destinato dal quale verranno poi prelevati per essere caricati sul vettore di spedizione; anche questa fase operativa è coordinata da stor.m, che guida gli addetti nel pre- 58 Conclusioni L’introduzione di stor.m ha comportato differenti livelli di benefici: l’intero flusso logistico è stato gestito mediante un’unica piattaforma operativa e questo ha permesso la riduzione degli errori di movimentazione e fornito importanti informazioni di rintracciabilità dei lotti coinvolti nelle differenti fasi e processi. Tutte le attività multisito (fornitori e terzisti logistici) sono state semplificate, con notevole riduzione dei tempi di accettazione, trasferimento e spedizione delle merci. In conclusione stor.m, con la sua ‘tempesta’ di software, ha rasserenato la logistica del cliente. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 GruppoSET - www.grupposet.it La nuova generazione della tecnologia SCADA/HMI L’innovazione è nel DNA di Progea™, l’azienda italiana che opera da oltre vent’anni nelle tecnologie software di supervisione e controllo. Movicon.NExT™ è la nuova generazione tecnologica di Movicon™, la piattaforma Scada/HMI da sempre punto di riferimento del settore. Il nuovo prodotto si affianca alla tecnologia esistente per offrire sul mercato dell’ automazione le tecnologie software che si stanno affermando, ed offrire così una soluzione a prova di futuro. Piattaforma 64 bit basata su WPF Framework .NET con tecnologia Plug-in Information Model basato su OPC UA Grafica 2D e 3D accelerata, basata su XAML Supporto Multitouch e Kinect Nuove librerie grafiche di eccezionale qualità Report Designer .NET integrato Linguaggio VB.NET integrato I/O Drivers nativi inclusi e gratuiti SQL Server e provider DB con supporto Cloud DB Web Client su HTML5 e Silverlight- APP per Win8RT Sicurezza e performances incrementate. Provate la differenza. Preparatevi al futuro. 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L’azienda non opera solo in Italia ma in 130 paesi e possiede più di 23 centri logistici, vende ogni anno circa 50 milioni di occhiali in tutto il mondo, gestisce circa 6.250 negozi e coopera con 200.000 partner selezionati. Con un fatturato annuo di 5,2 miliardi e più di 60.000 dipendenti, Luxottica si è affermata nel settore degli occhiali di fascia alta, lusso e sportivi. Poiché i sistemi a radiofrequenza pre- Knapp si è occupata personalmente della creazione di maggiori senti nel magazzino di Sedico, in provincia di Belluno, superfici di stoccaggio non erano più al passo con i tempi, è stato affidato a Knapp l’incarico di occuparsi dell’ammodernamento e dell’au- xottica riuscendo in tal modo a garantire un’elevata rotazione di tomatizzazione del centro logistico. Prima dell‘implementazione prodotti specifici all’interno del magazzino. Per dare a Luxottica dell‘impianto da parte di Knapp, il prelievo veniva effettuato da un valore aggiunto si è pensato di integrare un rilevamento del scaffali statici con terminali mobili, con una performance di pre- numero di serie per i marchi esclusivi. lievo media di 85 unità/h per operatore. Qui Knapp si è occupata personalmente della creazione di maggiori superfici di stoccaggio per avere più prodotti in stock; di inserire un punto di deposito nella zona di spedizione per i picchi di carico durante l’evasione degli ordini, come prodotti precedentemente ordinati in catalogo, prodotti in gruppi e che devono essere consegnati velocemente; di aumentare le performance grazie all’automazione nello stesso edificio; di stoccare i pezzi di ricambio per l’impianto Knapp nello stesso edificio e, se necessario, di allestirli direttamente. La sfida più grande per Knapp è stata quella di riuscire a gestire diverse tipologie di ordini, piccoli e grandi, da uno a 1.000 pezzi, per rifornire sia le filiali sia gli ottici. Inoltre è stato necessario prestare particolare attenzione ai trend nel settore della moda, soggetti a forti cambiamenti, all’esigenza di modificare frequentemente la gamma di prodotti di Lu- Il magazzino di Sedico, in provincia di Belluno, in breve 60 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 La soluzione Lancio degli ordini Per soddisfare pienamente le esigenze del cliente, Knapp ha implementato un sistema di prelievo OSR per prodotti a rotazione media e un Pick-to-Light (sistema di prelievo che utilizza display luminosi per dirigere gli operatori verso postazioni di stoccaggio specifiche) per i prodotti ad alta rotazione. Grazie all‘installazione di due OSR15 è stato possibile guadagnare nuove superfici e incrementare allo stesso tempo il rendimento in quanto vi sono 70.000 prodotti attivi che devono essere costantemente preparati per l’allestimento. Avendo adattato i sistemi alla velocità di rotazione dei prodotti e dato che non vi sono più tempi di attesa è stato possibile aumentare il rendimento di prelievo. Con l’impiego dei Pick-to-Light è stato possibile ottimizzare l’efficacia del prelievo senza stampe e dell’immagazzinaggio. Prima che i cartoni vengano formati automaticamente e giungano sul sistema di trasporto, il WMS stabilisce le loro dimensioni in base alla quantità e al tipo di prodotti ordinati. Luxottica dispone di 2 tipi di cartoni di dimensioni differenti e 3 differenti altezze. I cartoni vengono abbinati automaticamente ai dati ordine non appena viene applicata loro una routing label (abbinamento). Ingresso merci La merce viene consegnata su pallet mediante camion dall’adiacente zona ingresso merci dove i dati prodotti vengono registrati nel sistema di amministrazione WMS. Il sistema determina le ubicazioni di destinazione e genera gli ordini di immagazzinaggio nelle diverse aree del magazzino. La quantità in eccesso, che durante tale operazione non ha spazio sufficiente all’interno del magazzino automatico, passa dalla zona ingresso merci attraverso un’area di reimballaggio dove viene impilata automaticamente in contenitori su pallet, a loro volta immagazzinati in apposite aree di stoccaggio pallet per le sovrascorte. Dal magazzino di sovrascorte la merce giunge poi all’OSR15. Tutti gli altri articoli vengono portati verso gli scaffali statici per essere prelevati. Prelievo La particolarità dei processi di prelievo consiste nel fatto che ogni sistema viene realizzato specificatamente per le rispettive caratteristiche dei prodotti. Prodotti ad alta rotazione Gli articoli che vengono richiesti molto frequentemente sono prelevati direttamente dal pallet mediante il sistema Pick-to-Light. Gli ordini sono creati e visualizzati sul display senza dover ricorrere all’uso di documenti cartacei. Grazie agli indicatori di posizione ad alta luminosità, il personale addetto all’allestimento viene guidato di ubicazione in ubicazione ricevendo informazioni chiare e precise sulle quantità da prelevare. Per una maggiore visibilità le aree di prelievo sono distinte da colori diversi. Nella zona di prelievo dove sono presenti prodotti ad alta rotazione il prelievo avviene egualmente con la tecnologia Pick-to-Light. Gli scaffali a gravità vengono riforniti dal retro per mezzo del Put-to-Light (sistema di deposito che istruisce l’operatore su dove e come allocare lo stock), mentre sul lato frontale l‘operatore può prelevare i prodotti richiesti in base alle indicazioni fornite dal Pick-to-Light. Un passo avanti alla concorrenza Il tempo è prezioso. La Piattaforma EPLAN ti permette di sviluppare prodotti di qualità in modo più efficiente, e ti dà una marcia in più rispetto alla concorrenza. La soluzione interdisciplinare per la progettazione, ingegnerizzazione e produzione accelera il processo di sviluppo, ed è già utilizzata in 50 paesi e in 17 lingue in tutto il mondo. Allora, quando pensi di provare anche tu l’effetto-e? www.eplan.it Vieni a trovarci a SAVE Verona (29-30 Ottobre) – Centro Congressi Veronafiere AO SPECIALE Prodotti a media rotazione I prodotti a media rotazione vengono trattati in 6 corsie presso 4 postazioni di lavoro OSR. Una postazione di allestimento ha accesso a più corsie. Il personale alle sei postazioni di allestimento si limita a prelevare e inserire i prodotti, confermando poi la conclusione dell’allestimento. Tutti gli altri movimenti avvengono in maniera automatica. Le stazioni di ingresso merci si trovano direttamente vicino alla stazione OSR dove avviene il detrashing dei cartoni originali nei contenitori OSR. Il codice a barre del contenitore viene quindi abbinato alle caratteristiche del prodotto e Per dare a Luxottica un valore aggiunto si è pensato di integrare salvato in un database relazionale. Le cassette di deposito un rilevamento del numero di serie per i marchi esclusivi così create vengono trasportate e immagazzinate autodi serie vengono rilevati e registrati nell’ordine. Ad ogni prodotto maticamente all’interno del magazzino automatico. Per evitare ogni possibile ‘double handling’ nel magazzino, tutto il viene applicata un’ulteriore etichetta (codice) per essere identificato ed elaborato (rintracciabilità) nelle filiali. contenuto di un pallet viene trasferito in contenitori. Prodotti a bassa rotazione Articoli promozionali I prodotti a bassa rotazione, ovvero quei prodotti che non vengono ordinati frequentemente, vengono prelevati da scaffali mediante radioterminali portatili. Gli articoli che sono stati prelevati dal parco prodotti (denominati ‘prodotti museo’) vengono prele- I cosiddetti ‘Articoli Promozionali’ sono allestiti presso 4 stazioni manuali, direttamente nei contenitori di trasporto. Vi sono inoltre 4 stazioni per i cosiddetti ‘pattern’. Si tratta d’inserti modello o forme ritagliate di lenti per occhiali. Articoli ingombranti I prodotti voluminosi vengono riconosciuti dal WMS e trasferiti dall‘area ingresso merci direttamente nell’area spedizioni nella zona Cross Docking. Prima della spedizione vengono reimballati manualmente in cartoni più grandi. Stazioni di imballaggio I Single Unit Order, ovvero gli ordini che contengono un solo prodotto, dopo il prelievo, sono inviati all’area imballaggio nella confezione originale, e ivi reimballati per la spedizione. Gli ordini con un numero massimo di 7 articoli, denominati small order, vengono allestiti già all’interno dei cartoni di prelievo, poi inviati all’area di imballaggio per essere sigillati ed etichettati. Area spedizioni L’operatore può prelevare i prodotti richiesti in base alle indicazioni fornite dal Pick-to-Light vati sul soppalco sempre con l’ausilio di radioterminali portatili. Gestione dei resi Il sistema OSR è utilizzato anche per l‘allestimento efficiente dei resi. L’accettazione dei resi avviene in radiofrequenza sul soppalco. Tutti i resi sono riconosciuti tramite la lettura del codice a barre presente sulla confezione, e quindi presi in carico dal WMS. Una volta disimballati, presso stazioni manuali ergonomiche, sono controllati uno a uno per accertare eventuali danni. La merce intatta conforme è reimmagazzinata nell’OSR. Processi speciali: stazione di rilevamento numero di serie L’inserimento delle fatture, la coperchiatura, la reggiatura dei cartoni di spedizione e il relativo indirizzamento tramite etichetta di spedizione avvengono in maniera completamente automatica. Lo smistamento per la spedizione avviene tramite un’efficiente sistema di gestione delle varie destinazioni della merce. Knapp ha allestito un’area di spedizioni fornita di rampe utili per 60 destinazioni. Tutti i contenitori di trasporto vengono indirizzati automaticamente a un punto di deposito per la spedizione, nel quale sono immagazzinati temporaneamente e poi prelevati nella sequenza desiderata e caricati sui mezzi di trasporto diretti alle filiali. Scorta ricambi Nello stesso edificio vi sono 70.000 unità di stoccaggio dedicate alla ricambistica. L’allestimento degli ordini avviene tramite sistema di trasporto. Per gli articoli di valore è presente un rilevamento dei numeri di serie. Per i marchi Bulgari, Prada, Prada Sport e Chanel i numeri 62 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Knapp - www.knapp.com Processore di Rete Anybus NP40 ƚŚĞƌŶĞƚŝŶĚƵƐƚƌŝĂůĞZĞĂůͲƟŵĞĐŽŶ͞njĞƌŽͲĚĞůĂLJ͊͟ 2013 EUROPEAN INDUSTRIAL COMMUNICATION PROCESSORS NEW PRODUCT INNOVATION AWARD HMS INDUSTRIAL NETWORKS ͻ /ůŶƵŵĞƌŽƵŶŽŶĞůůĂĐŽŵƵŶŝĐĂnjŝŽŶĞŝŶĚƵƐƚƌŝĂůĞ͘ ͻ WŝƶĚŝϮŵŝůŝŽŶŝĚŝĚŝƐƉŽƐŝƟǀŝĂůŝǀĞůůŽŵŽŶĚŝĂůĞƵƟůŝnjnjĂŶŽůĞƐŽůƵnjŝŽŶŝĚŝ,D^ƉĞƌ ĐŽůůĞŐĂƌƐŝĂůůĞƌĞƟŝŶĚƵƐƚƌŝĂůŝ͘ ͻ EŽŵŝŶĂƚĂ͞njŝĞŶĚĂƐǀĞĚĞƐĞĚĞůů͛ĂŶŶŽƉĞƌů͛džƉŽƌƚ͘͟ ͻ YƵŽƚĂƚĂŝŶďŽƌƐĂĂůůĂKDyEŽƌĚŝĐdžĐŚĂŶŐĞĚŝ^ƚŽĐĐŽůŵĂ͘ www.hms-networks.com AO SPECIALE di Sonia Bignozzi La richiesta d’offerta automatizzata è possibile Fincibec ha implementato la piattaforma web Iungo per automatizzare la comunicazione con i fornitori, il modulo di richiesta d’offerta è l’asso nella manica del progetto S assuolo, in provincia di Modena, è il centro di uno dei distretti industriali più importanti d’Italia, quello ceramico. È in questo comprensorio che opera Fincibec: nata nei primi anni ‘60, l’azienda inizia la produzione di pavimenti in monocottura chiara antigeliva, una vera rivoluzione del settore. Contemporaneamente, la gamma produttiva è completata con l’introduzione di piastrelle decorate da rivestimento su pasta bianca. Innovazione e ricerca tecnologica sono le caratteristiche distintive di Fincibec che ha contribuito attivamente sia all’evoluzione del prodotto sia al posizionamento di leadership mondiale del distretto ceramico sassolese. A distanza di cinquant’anni, Fincibec si presenta sul mercato con tre brand: Monocibec, Century e Naxos. 3 stabilimenti produttivi, circa 500 dipendenti, 8 forni, oltre 8 milioni di m2 di produzione annua, 2.000 articoli a catalogo e oltre 100 milioni di euro di fatturato, i dati che contraddistinguono oggi la realtà aziendale. Non solo gestione ordini Fincibec, nei primi anni ’60, inizia la produzione di pavimenti in monocottura chiara antigeliva 64 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Fincibec cerca una soluzione tecnologica per la gestione della catena fornitori e tra le varie proposte presenti sul mercato sceglie Iungo. Iungo è la piattaforma web di supply chain collaboration, offerta da IungoItalia, che consente di far comunicare in modo semplice e strutturato tutti i partner aziendali, dal piccolo terzista alla multinazionale; questo grazie all’uso innovativo e brevettato della posta elettronica, la ‘Iungomail’. “Il progetto Iungo ci ha convinti fin dall’inizio, perché semplice, chiaro e non invasivo per i nostri fornitori. Con questa soluzione, il fornitore risponde in automatico ai nostri ordini, ogni variazione o cambiamento è tracciato, e tutta la comunicazione tra ufficio acquisti e mondo fornitori è snella, monitorata e standardizzata” esordisce Stefano Corghi, direttore acquisti ceramiche gruppo Fincibec. L’implementazione di Iungo non si limita però alla gestione dell’ordine ma si estende alla fase precedente: l’invio delle richieste d’offerta. “La richiesta d’offerta è per noi un elemento molto importante. Se si considera che l’ufficio acquisti è composto da 3 persone e acquista materiale per 35 milioni annui, si capisce immediatamente come l’automatizzazione di questa funzione possa essere strategica” racconta Corghi. Prima di Iungo, il processo di richiesta d’offerta in Fincibec era molto destrutturato: buyer ed enti tecnici avevano autonomia di acquisto, creavano manualmente file in Excel o Word sulla base dei fabbisogni generati da AS400, allegavano file relativi al capitolato tecnico e inviavano tutto via email. Una volta ricevute le offerte via fax o via email, i dati venivano inseriti manualmente e confrontati, senza però possibilità di raffrontri su più livelli o di simulazioni; una volta selezionata la migliore offerta e dopo eventuali rilanci e aggiustamenti, si creava l’ordine in AS400. “L’inserimento di Iungo in questo processo ha decisamente cambiato il modus operandi dell’azienda. Innanzitutto abbiamo lasciato agli enti tecnici il compito di definire cosa acquistare e dato al solo ufficio acquisti il compito della trattativa commerciale. Abbiamo definito con un codice ogni articolo, gli enti tecnici costruiscono con i codici i vari capitolati di fornitura e attraverso la logica dei link, che collegano all’anagrafica dell’articolo in AS400, abbiamo trasferito tutto su Iungo” racconta Corghi. Il nuovo modulo di richiesta d’offerta in Fincibec permette una gestione automatica del processo di approvvigionamento. Quando su AS400 è generato un fabbisogno dall’ente tecnico, l’ufficio acquisti apre un modulo di richiesta d’offerta su Iungo che può contenere più prodotti e può essere mandato a più fornitori. I partner Innovazione e ricerca tecnologica sono le caratteristiche distintive di Fincibec ricevono così un modulo standardizzato, dove alla voce link sono allegati tutti i capitolati tecnici, e nel quale possono inserire prezzo, data di consegna e caricare, a loro volta, documenti aggiuntivi che il fornitore ritenga qualificanti per la sua fornitura. Una volta ricevuti i feedback dei fornitori, Iungo crea automaticamente una griglia con le offerte da cui viene evidenziata la migliore; su questa base, l’ufficio acquisti di Fincibec effettua delle simulazioni e infine sceglie il fornitore, emette l’ordine e contemporaneamente carica a listino tutti i prezzi dei fornitori che non vengono scelti, così da poter essere utilizzati in futuro. “Iungo ci permette una completa tracciabilità di quello che accade anche dal punto di vista della selezione sui prezzi. Fincibec compra materie prime che sono condizionate dall’andamento dei mercati, materie per le quali il listino non consente di definire un prezzo a priori. Riuscire a mettere in gara un certo materiale, vedi il silicato di zirconio il cui prezzo varia ogni giorno, garantisce un vantaggio competitivo perché hai un confronto in tempo reale e permette di acquistare alla condizione commerciale migliore” spiega Corghi. I vantaggi del mondo Iungo In fase d’implementazione, i fornitori di Fincibec sono stati informati con un documento esplicativo delle funzionalità e modalità di funzionamento di Iungo. La risposta è stata fin da subito positiva e proattiva, tanto da spingere Fincibec ad attivare gli avvisi di consegna e le pre bolle. “In realtà è stato proprio un nostro fornitore, che già utilizzava Iungo con un altro suo cliente, a suggerirci gli avvisi di consegna. È tutto molto logico e immediato: se la tua logistica, intesa come tessuto nervoso di interazioni e comunicazioni che coinvolgono azienda/fornitore, è gestita da un unico sistema, allora sì che puoi pensare di ottimizzare il tempo degli addetti coinvolti e guadagnare competitività sul mercato. Il mondo Iungo ti permette di tracciare tutto, dall’ordine, alla consegna, alla risoluzione del problema. Solo all’interno di un sistema così integrato è possibile” conclude Corghi. Iungo ci permette una completa tracciabilità di quello che accade anche dal punto di vista della selezione sui prezzi Iungo - www.iungo.it OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 65 AO SPECIALE di Franz Schöpf Precisione svizzera I sistemi Interroll installati garantiscono precisione, costanza di rendimento, livelli sonori inferiori a 68 dB, manutenzione basica e un’efficienza ai massimi livelli I l gruppo Interroll opera nel campo dell’intralogistica. Con circa 1.600 addetti in 31 società nel mondo, coordinate dal quartier generale di Sant’Antonino in Svizzera, la società, quotata alla Borsa Valori di Zurigo (SIX), serve 23.000 clienti in tutto il mondo. I prodotti e le soluzioni Interroll sono adottate e in uso quotidiano in aziende i cui marchi sono noti internazionalmente, quali Amazon, Bosch, Coca-Cola, DHL, Procter & Gamble, Red Bull, Siemens, Walmart e Yamaha (divisione motor) solo per nominarne alcune. Interroll basa la propria produzione e innovazione sulla qualità, investe ingenti risorse in ricerca e sviluppo e progetti di miglioramento dell’efficienza nel settore della logistica. È l’unico fornitore a offrire una piattaforma prodotto veramente globale in grado di soddisfare una vasta gamma di esigenze applicative in tutto il mondo. Secondo quanto certificato e dimostrato dalla clientela, le tecnologie Interroll incrementano l’utilizzo dello spazio nei magazzini fino al 50% in più, consentono un deciso aumento delle attività nei centri di distribuzione e una riduzione del consumo energetico fino al 50% nelle attività di intralogistica. Nella modernizzazione di strutture esistenti, i clienti di Interroll sono stati in grado di sfruttare il potenziale di ot- timizzazione, aumentando così la produttività di ben il 30%. Riconosciuto come leader mondiale nella produzione dei rulli, Interroll produce oltre 10 milioni di pezzi all’anno ed è in grado, grazie alla propria organizzazione produttiva, di consegnare tutte le varianti di prodotto nell’arco di 3-4 giorni ovunque nel mondo. Costruttori di macchinari e sistemisti di tutto il mondo utilizzano Interroll nell’area dei conveyor, roller e altri prodotti di ultima generazione. Interroll opera tra l’altro nel campo della logistica aeroportuale, dell’alimentare, della grande distribuzione, dell’e-commerce, dell’industria e del postale. Proprio in quest’ultima area vanta referenze particolarmente prestigiose con Amazon, DHL, Fiege e Poste Svizzere, cliente particolarmente esigente, poiché fa della puntualità, precisione ed efficienza un tratto distintivo fin dalla sua nascita oltre 300 anni fa. Posizionandosi come fornitore neutrale nel mercato, Interroll fornisce una gamma di ‘sorter’ meccanici studiata su misura per la creazione di valore attraverso la massima efficienza e per le esigenze degli integratori di sistema. Gli smistatori prodotti sono facilmente installabili e possono essere integrati in modo rapido e veloce in impianti di grandi dimensioni. In ognuno dei centri di Zurigo, Härkingen e Eclépens, sono stati installati quattro Sorter a nastro trasversale orizzontali 66 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Smistare pacchi e buste A seconda del materiale da smistare, degli obiettivi di produttività e dello spazio disponibile sono utilizzabili smistatori orizzontali (disposizione circolare) o verticali (disposizione lineare). Gli smistatori orizzontali a nastro trasversale sono caratterizzati da una guida del tratto flessibile e ampia con curve in grado di superare anche i tratti in salita e discesa. I dispositivi di alimentazione e i punti finali possono essere disposti in modo variabile e ottimizzati per aumentare le prestazioni del sistema. Con una progettazione adeguata è possibile realizzare più aree di smistamento con un unico circuito. Lo smistatore orizzontale a nastro trasversale è perfetto anche in condizioni di spazio ridotto. Ad esempio, è possibile installare due smistatori a nastro tra- Interroll ha provveduto a una lunga fase di test del sistema, 4 settimane a sversale doppi con identico percorso uno sopra un ritmo di smistamento di 24h, senza il benché minimo intoppo l’altro. Con gli smistatori orizzontali a nastro trasversale è possibile rimettere in circolo il collettame che non a nastro. Su questo nastro di raccolta è possibile caricare il è stato riconosciuto dalla tecnologia di identificazione o non collettame direttamente a mano: una soluzione conveniente è stato espulso perché i punti finali erano pieni. La caratteri- ed ergonomica. Ovviamente il nastro di raccolta può anche stica principale dello smistatore verticale a nastro trasversale essere alimentato mediante linee completamente o parzialmente automatizzate. A oggi più di 120 Sorter Interroll, con una capacità di smistamento e passaggio di 2.000 pezzi/h e fino a 15.000 pezzi/h, sono operativi in tutto il mondo. I Sorter Interroll sono in grado di instradare e distribuire unità di carico da 50 g a 35 kg in modo rapido ed efficiente. Scatole, pacchi, lettere grandi, fasci di lettere, non fa alcuna differenza se i prodotti confezionati sono piccoli, grandi, robusti o fragili, sono tutti perfettamente gestiti. Semplicemente viene preparato tutto ciò che deve essere consegnato a un destinatario in un momento specifico. La re-ingegnerizzazione del processo postale delle Poste Elvetiche, progetto da oltre un miliardo di CHF, si basava sulla riduzione dei centri di smistamento da 18 a 3 e il centro di smistamento postale di Zurigo era considerato la chiave di volta nella maggiore riorganizzazione nella storia delle Poste Svizzere. In ognuno dei centri di A oggi più di 120 Sorter Interroll, con una capacità di smistamento e Zurigo, Härkingen e Eclépens, sono stati installati passaggio di 2.000 pezzi/h e fino a 15.000 pezzi/h, sono operativi in quattro Sorter a nastro trasversale orizzontali. I situtto il mondo stemi Interroll installati garantiscono precisione, costanza di rendimento, livelli sonori inferiori a Interroll con guida del tratto rettilineo lineare (sopra - sotto) è 68 dB, manutenzione basica e un’efficienza ai massimi livelli. la notevole struttura modulare compatta a ingombro ridotto. Interroll ha provveduto a una lunga fase di test del sistema, 4 Già una larghezza minima di 1,7 m è sufficiente, per esempio, settimane a un ritmo di smistamento di 24 h, senza il benché per uno smistatore verticale con carrello a nastro trasversale minimo intoppo, inconvenienti di ‘stop and go’ o malfunzioda 400 x 400 mm. namento. Le Poste Svizzere hanno così potuto mantenere e Questa configurazione permette di risparmiare spazio pre- anzi migliorare il loro famoso primato di precisione, puntuazioso quando si trasportano contenitori pieni nello smista- lità ed efficienza oltre a ottenere risparmi in termini di spazio tore. L’alimentazione per lo smistatore verticale inizia di grazie alle configurazioni compatte degli smistatori. norma con un nastro di raccolta a monte del tratto di smiInterroll - www.interroll.com stamento vero e proprio, ossia un semplice trasportatore OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 67 SPECIALE di Orsola De Ponte Fonte: www.campingalsole.it AO Come si disseta la Città dell’Acqua S trade fatte d’acqua, orari precisi da rispettare, magazzini microscopici e picchi di richieste più o meno prevedibili. Venezia è una città unica non solo dal punto di vista artistico e urbanistico, ma anche per quanto riguarda la gestione delle attività commerciali. Lo sa bene San Marco Beverage Network, società che dal 1965 si occupa di dissetare Venezia, anche nei giorni del grande caldo, e che oggi è il principale distributore di acqua e bevande per ristoranti bar e caffè della laguna. Per riuscire a fare arrivare in modo puntuale le bevande anche nelle giornate più affollate, da 5 anni l’azienda si è affidata all’informatica e in particolare alle competenze in tema di logistica di Overlog, azienda con sede a Buttrio, in provincia di Udine, che attualmente ne gestisce il magazzino: “Ogni giorno si muovono fino a 6 mila colli con le barche” spiega Alessio Verardo, direttore acquisti e logistica di San Marco Beverage Network, azienda che conta 77 dipendenti e che ha un fatturato consolidato di 21 milioni di euro l’anno. “Fino a qualche anno fa gestivamo le consegne con un piano di lavoro cartaceo. Poi il lavoro è aumentato e si è ulteriormente complicato, facendo crescere anche i margini d’errore. Per questo abbiamo deciso di affidarci a un partner specializzato”. La scelta è caduta su Overlog, che è specializzata in sistemi avanzati di gestione per la logistica del magazzino. Grazie a una pluriennale esperienza nel settore e a un mix di competenze informatiche e logistiche, l’azienda friulana realizza soluzioni logistiche integrate che combinano semplicità d’uso, facilità d’integrazione con i sistemi gestionali, accessibilità remota e condivisa delle informazioni per la gestione della tracciabilità e ottimizzazione dei flussi logistici aziendali. 68 Il consumo di bevande a Venezia varia molto non solo in base al clima, ma anche all’affluenza dei turisti San Marco ha collaborato con Overlog per sviluppare la soluzione più adatta a risolvere le complessità legate alla peculiarità di una realtà come quella di Venezia: “Negli anni, gli spazi dedicati alle scorte di bar e ristoranti in Laguna sono diventati sempre più piccoli per via degli elevati costi immobiliari” prosegue Verardo. “Questo comporta consegne molto frequenti, quasi giornaliere, e in tempi brevi: di solito tra l’ordine e l’arrivo della merce trascorrono circa 24 ore. Inoltre, le consegne vanno effettuate in orari ben definiti, ossia nelle prime ore del mattino, perché poi le rive di carico servono per altri servizi, come gondole e ritiro rifiuti. A questo si aggiunge che le dimensioni degli imballi variano notevolmente e che i colli non hanno tutti il codice a barre per una catalogazione più rapida”. Durante l’anno i OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Fonte: www.dreamboxtravel.com Il distributore di acqua e bevande della Serenissima San Marco BNV utilizza un software messo a punto con Overlog per la consegna della merce consumi hanno dei picchi che coincidono con eventi prevedibili, per esempio il Carnevale o il Festival del Cinema, e meno prevedibili, come le ondate di caldo: con l’afa 5 gradi in più, in un fine settimana d’estate, possono far aumentare i consumi anche del 30%. Un ‘cervello’ elettronico per aiuto Fonte: www.prominentcargomovers.com San Marco BNV ha circa 1.220 clienti e distribuisce 1.200 referenze su 1.500 punti vendita, per un totale di 1.300/1.400 mila imballi, termine che indica la confezione multipla: o il fusto di birra, o la cassa d’acqua o vino e così via. Nel magazzino si passa da un numero standard di 3-4 operatori a 6-7 nei momenti di maggiore richiesta. A novembre, per esempio, si movimentano 2.500 colli al giorno, che possono diventare 6 mila in alta stagione. Per gestire questa macchina complessa Per far arrivare le bevande in modo puntuale con ogni condizione San Marco si è affidata all’informatica si è ricorsi a soluzioni informatiche all’avanguardia, combinate con il plus della consulenza di esperti: “Prima dell’informatizzazione il personale di San Marco BNV raggruppava le consegne del giorno, preparava la merce e poi la caricava sulla barca seguendo un piano di carico cartaceo” chiarisce Marco Crasnich, amministratore delegato di Overlog. “I problemi arrivavano dopo, quando il ‘barcaro’ doveva smistare a ogni destinazione le merci. Finché le consegne erano una decina al giorno si gestivano, oggi sono arrivati a 25-30 ed è necessario un cervello elettronico che indichi non solo la merce da caricare, ma anche dove posizionarla in base all’ordine di consegna e all’ingombro dei pacchi”. Si è così optato per un sistema ‘voice’ che presenta due vantaggi: non dover rietichettare tutti i colli in entrata, visto che molti non sono dotati di codice a barre, e consentire di lavorare con due mani, senza mai togliersi i guanti, fondamentali in questo settore. Inoltre, vi è più flessibilità nel gestire prodotti di dimensioni e caratteristiche molto diverse. Oggi il margine di errore è vicino allo zero (la percentuale esatta è dello 0,1-0,2%). Overlog - www.over-log.it RASSEGNA di Carlo Marchisio*, Alessandra Pelliconi Software per la progettazione Le aziende italiane non si stanno più focalizzando soltanto sulla riduzione dei costi e sul raggiungimento dell’eccellenza operativa, ma anche, per la prima volta da molti anni, sull’innovazione di prodotto quale strategia orientata alla crescita Le realtà manifatturiere attuali si collocano in un contesto caratterizzato da forti vincoli di costo, riduzione del time-to-market e abbreviazione del ciclo di vita dei prodotti. Ecco, quindi, che anche la progettazione e l’avvio dei sistemi produttivi devono avvenire in tempi più brevi, senza rinunciare a standard di efficienza e qualità elevati. Un recente studio di IDC Manufacturing Insights rileva che la strategia selezionata dalle aziende italiane non è più soltanto focalizzata sulla riduzione dei costi e sul raggiungimento dell’eccellenza operativa, certamente essenziali per sopravvivere, ma anche incentrata, per la prima volta da molti anni, sull’innovazione di prodotto come strategia orientata alla crescita. Esaminando la scala temporale dello sviluppo prodotto, le metodologie di progettazione di dettaglio nei vari ambiti (meccanico, elettrico, software) sono ormai ben consolidate. I sistemi CAD/CAE inseriti sulle piattaforme PDM/PLM offrono ottime funzionalità nella zona centrale del ciclo di vita del prodotto. Risulta però che le aziende assumano i rischi maggiori nelle primissime fasi di gestione dei requisiti iniziali e di ‘system design’, perché è quello il momento in cui si concentrano i costi maggiori di un prodotto. Pur contribuendo in maniera decisiva alla definizione dei vincoli di progetto e di conseguenza all’input per le attività a valle, di progettazione di dettaglio, queste attività sono spesso condotte in modo non strutturato. Le moderne piattaforme di gestione dati e simulazione meccatronica facilitano la collaborazione tra i vari enti coinvolti, già a partire dalla ‘bozza’ di progetto. Le verifiche degli aspetti 70 interdisciplinari diminuiscono le ‘incognite’ e il rischio complessivo. La collaborazione sulla piattaforma di simulazione permette inoltre di organizzare un percorso di impostazione e progettazione parallelo e non più sequenziale, con ovvio beneficio sui tempi complessivi di progetto. Nello stesso tempo, le fasi di test e avvio in produzione (commissioning) della macchina o dell’impianto contribuiscono in modo altrettanto importante al tempo complessivo di lancio sul mercato (oppure di consegna nel caso di commesse). Le condizioni, gli attori e i componenti che devono essere necessariamente coinvolti durante le attività di test e debug sul sistema reale delle macchine e degli impianti automatici sono diversi e tali da rendere questa attività dispendiosa, sia in termini di tempo sia di risorse. Per ovviare ad alcuni inconvenienti, per esempio il fermo delle attività di assemblaggio meccanico, la difficoltà di debug del comportamento del sistema in caso di guasti e anomalie ecc., sono disponibili tecnologie moderne che permettono il ‘Virtual Commissioning’. Si utilizzano a questo scopo piattaforme che emulano il sistema reale, prendendo in considerazione non soltanto gli aspetti meccanici, ma anche la cinematica, il flusso del materiale e soprattutto gli aspetti di controllo e automazione dell’impianto. * Comitato Tecnico Automazione Oggi Articolo realizzato in collaborazione con Gian Luca Sacco, marketing director South Europe di Siemens Industry Software OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Fonte : www.beyondearthseries.com AO ABACUS SISTEMI CAD-CAM HandyCUT è un software specifico per l’autoapprendimento offline e per la generazione di percorsi utensile in grado di pilotare i più diffusi centri a controllo numerico. È ideale per la fresatura di modelli da riprendere, tagliare, rifilare, sbavare ed è particolarmente indicato per il settore della termoformatura. Utilizzando HandyCUT in abbinamento a strumenti di digitalizzazione punto a punto (MicroScribe ecc.) è possibile realizzare percorsi per macchine utensili a due, tre, quattro e cinque assi, in modo rapido e sicuro, senza paralizzare il centro di lavoro e senza dover effettuare una lunga e laboriosa programmazione a bordo macchina. È sufficiente toccare con il digitalizzatore i punti dell’oggetto in cui si vuole che passi l’utensile gestito dalla macchina cartesiana o dal robot: HandyCUT genera il percorso utensile nei formati più diffusi (Fanuc, Heidenhain, NUM ecc.). HandyCUT trova il suo migliore impiego in tutti i casi in cui è necessario intervenire con una macchina utensile su un oggetto di cui non si conosce la matematica e trova la sua migliore applicazione nei processi di taglio dei termoformati, sbavatura, verniciatura, lucidatura, manipolazione. www.abacus.it ANSYS La piattaforma di sviluppo proposta da Ansys permette agli ingegneri di considerare le complesse interazioni che avvengono tra hardware, software ed elettronica di controllo e contemporaneamente il comportamento meccanico, fluidodinamico ed elettromagnetico dei sistemi che il software andrà a guidare. Si tratta della suite Scade Esterel Technologies, un ambiente integrato tra i più avanzati che consente l’interazione tra discipline fino a oggi separate: dalla gestione delle specifiche del software alla modellazione dei processi che dovrà governare, alla generazione automatica del codice al suo testing e alla sua validazione, fino alla progettazione e creazione delle interfacce di controllo. L’integrazione della suite Scade in Ansys Simplorer permette inoltre di validare il software così generato sul sistema che dovrà controllare, per un testing del prototipo virtuale nelle reali condizioni di funzionamento. In questo modo, risulta ancora più facile modificare e ottimizzare il codice di controllo sulla base del comportamento dell’intero sistema. La suite Scade migliora la comunicazione interna ed esterna, trasformando dense linee di codice software in grafici intuitivi e fornisce uno strumento di architettura open source per lo sviluppo di sistemi complessi. www.ansys.com B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Automation Studio 4 di B& R Automation è un ambiente di sviluppo dove possono convivere differenti linguaggi di programmazione in diverse sezioni di codice. Sono inoltre disponibili numerose funzioni automatizzate, un tool con modelli architetturali che ricalcano le funzioni del progetto e strumenti di collaborazione per il lavoro in gruppo. La programmazione a oggetti evoluta consente di ottenere un programma più snello, strutturato e facilmente condivisibile, oltre che più semplice e rapido da realizzare, ma soprattutto modificabile e mantenibile nel tempo. Tra le tante caratteristiche della soluzione spiccano la completa modularizzazione del software e una configurazione grafica dell’hardware, l’apertura verso tutti i sistemi e i dispositivi attraverso gli standard OPC UA, l’interazione con vari software di simulazione e di progettazione CAD, lo sfruttamento ottimale da parte di Automation Runtime delle piattaforme multicore e il supporto per sistemi operativi multipli sulla stessa CPU della serie X20, con comunicazione realtime attraverso il bus standard aperto Powerlink. www.br-automation.com CIGRAPH Il software dedicato alla progettazione ArchiCAD 17, proposto da Cigraph, offre migliori funzionalità per la documentazione su base BIM (Building Information Model). Semplifica la modellazione e la produzione della documentazione anche con modelli che contengono un alto numero di dettagli. L’organizzazione del lavoro su base BIM di ArchiCAD mantiene vivo e modificabile il modello fino al termine del progetto. Tra le novità della nuova versione spiccano la modellazione diretta nell’ambiente BIM con il nuovo strumento forma (Morph); la B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Fonte : wwwblog.timesunion.com ABACUS ANSYS CIGRAPH OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 71 AO RASSEGNA valutazione energetica incorporata; la possibilità di ricercare, caricare e scaricare componenti BIM personalizzati per librerie di oggetti sempre più ricche. A ciò si aggiungono le connessioni basate sulla priorità, in grado di fornire automaticamente sezioni strutturali e dettagli costruttivi corretti per la documentazione; materiali di costruzione intelligenti che assicurano la corretta rappresentazione grafica in sezione (retini sezione); la restituzione delle superfici degli elementi nelle viste 3D e le proprietà termiche tramite il calcolo per la valutazione energetica del manufatto. Infine, un BIMx completo incluso in ogni installazione consente agli utenti di condividere i progetti BIM con i clienti in un ambiente interattivo. www.cigraph.com DASSAULT SYSTÈMES I prodotti e le soluzioni Delmia per il mondo manifatturiero favoriscono l’innovazione della produzione consentendo di definire, pianificare, creare, monitorare e controllare tutti i processi produttivi in maniera virtuale. Delmia, basata sulla piattaforma 3DExperience di Dassault Systèmes, permette a tutte le figure coinvolte nella produzione, indipendentemente dalle loro competenze, di partecipare a un’unica community, dove tutti i membri contribuiscono agli obiettivi condivisi di miglioramento delle prestazioni in produzione. Delmia è un applicativo critico per i processi decisionali, che consente di espandere le supply chain mondiale aumentando al tempo stesso il livello di qualità, reagendo prontamente a un’interruzione nella supply chain e rispettando le prestazioni e gli obiettivi della produzione. Consente inoltre di ridurre i costi di produzione relativi a inventario e rifacimenti e arrivare a nuovi livelli di produttività e sicurezza. www.3ds.com ELECTRO GRAPHICS Il CAD elettrico per schemi di automazione iDEA 2013, sviluppato e supportato da Electro Graphics, beneficia di un rinnovato ambiente di lavoro, basato sulla tecnologia Autodesk OEM 2013 e CADelet, che garantisce un’interfaccia duttile e parametrizzabile. Il software, nativo a 64 bit, può operare in ambiente di rete in modalità client/server per l’accesso agli archivi e semplifica il lavoro collaborativo in quanto più operatori possono sviluppare contemporaneamente un progetto complesso. Grazie alla semplicità ed efficacia delle funzioni di iDEA 2013 a ogni azione dell’operatore corrisponde una pronta risposta contestuale del software. Sono proposti i dati e le opzioni più opportune in ogni particolare situazione di lavoro attraverso intuitive finestre (palette agganciabili). Sono inoltre presenti tutte le funzionalità per la gestione completa di schemi elettrici per l’automazione industriale, a partire dalla libreria simboli e dalle pagine tipiche con organizzazione per macro, per l’organizzazione dei fogli per gruppi funzionali, per la gestione dei componenti in modalità distribuita, con particolari funzioni per schede PLC e contattori o pulsanti. La siglatura di apparecchiature, morsettiere, connettori viene generata in tempo reale, secondo la norma CEI EN 81346, come anche il cross reference e la numerazione automatica di fili e cavi di connessione. Particolare attenzione è stata poi posta alle traduzioni dello schema, con la possibilità di attivare descrizioni in più lingue a scelta, tratte da un vasto dizionario di termini tecnici. Infine, iDEA 2013 realizza una vera progettazione integrata degli impianti di automazione combinandosi anche con i software della linea Ampère, specializzati nel calcolo e verifica di reti elettriche; i file di progetto di Ampère sono direttamente editabili in iDEA per ottenere schemi, diagrammi d’interconnessione e studio dei quadri. www.electrographics.it EPLAN SOFTWARE & SERVICE L’ultima versione di Eplan Fluid Professional integra la gestione delle tubazioni direttamente nel 3D. La creazione di un prototipo virtuale nelle prime fasi di sviluppo di un progetto semplifica la pianificazione. In particolare, consente di verificare con precisione le soluzioni più idonee a rispondere alle richieste del cliente e garantire la piena compatibilità. Oltre al posizionamento virtuale dei componenti, altri elementi importanti sono le tubazioni fluidiche e pneumatiche: la versione 2.3 di Eplan Fluid Professional offre uno strumento per il layout virtuale in 3D degli impianti fluidici e pneumatici. Modalità di lavoro a scelta dell’utente con schemi di potenza fluidica 2D o 3D; accesso ai dati degli alloggiamenti direttamente da Eplan Data Portal; layout di montaggio in 3D con la stessa semplicità del 2D grazie alla EPLAN SOFTWARE & SERVICE DASSAULT SYSTEMES ELECTRO GRAPHICS 72 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 tecnologia eTouch; generazione automatica di tutte le connessioni di potenza fluidica (tubing) in base agli schemi o mediante la loro definizione manuale in 3D; instradamento automatico o interattivo delle tubazioni fra i componenti; instradamento libero delle tubazioni e definizione dei percorsi in 3D; valutazione delle proprietà dei materiali (per esempio raggi di piegatura conformi alle normative): queste sono alcune delle funzioni presenti. Il collegamento diretto fra gli schemi di potenza fluidica e il layout di montaggio in 3D consente di generare i percorsi d’instradamento dei cavi e delle tubazioni in maniera automatica. Successivamente. il tecnico può indicare il percorso ideale per le tubazioni pneumatiche all’interno dell’alloggiamento. I raggi di piegatura minimi e altri parametri di progettazione si possono memorizzare nel sistema, che ne terrà conto in fase di definizione del layout. Oltre al layout in 3D il progettista può ottenere liste di tutte le connessioni. Tali liste possono essere approntate per la produzione, sommando la lunghezza di tutte le tubazioni necessarie per calcolare il fabbisogno complessivo. Qualora vengano apportate modifiche successive alla posizione dei componenti, i percorsi possono essere ridisegnati automaticamente e i valori aggiornati. www.eplan.it KEB ITALIA La suite di programmazione Combivis Studio proposta dal gruppo KEB consiste di tre componenti sapientemente uniti tra loro per mezzo di comandi .NET, specificatamente realizzati per creare una soluzione completa e al contempo mirata all’utilizzo, evitando l’installazione di materiale inutile e non desiderato dall’utente. La piattaforma per il controllo e la gestione macchina vede i software Combivis Studio 6 e Combivis Studio HMI come attori principali, il primo per lo sviluppo del programma Motion e la gestione dei codici ISO conformi allo standard DIN66025, il secondo come chiave di accesso alla programmazione grafica, all’editor di testo, all’acquisizione di file di progetto proveniente da CAD, CAM e post processor. Per mezzo di questi due tool l’utilizzatore ha la possibilità di mandare in esecuzione, modificare e allo stesso tempo monitorare un file ISO in un contesto 3D. Lo stesso dicasi per la modifica dei profili di camma con funzioni polinomiali a più livelli. In conclusione, entrambi i tool sono applicabili ad assi reali, piuttosto che virtuali, al fine di simulare il funzionamento completo del processo prima di mandarlo in esecuzione. www.keb.it LENZE ITALIA Il dimensionamento degli azionamenti nella progettazione di avvolgitori/svolgitori è tra le applicazioni chiave della nuova versione del tool Lenze Drive Solution Designer (DSD). Lenze, azienda specializzata nel Motion Centric Automation, ha trasferito in questo innovativo tool la propria decennale esperienza e competenza nella tecnologia degli avvolgitori/svolgitori. Di facile utilizzo grazie a un’interfaccia intuitiva appositamente progettata per un apprendimento immediato, è dotato di una specifica funzione ‘Application Tuner’ per un dimensionamento ottimizzato e dettagliato del sistema di azionamento con la possibilità di integrare, oltre a uno scenario di riferimento, altre condizioni operative e ambientali e combinazioni alternative dei prodotti. Non sono trascurati importanti dettagli quali il dimensionamento del sistema con differenti tensioni di alimentazione (come USA e UK) e un’utile funzione per la creazione immediata di file 2D-3D a beneficio di una veloce integrazione nei sistemi CAD. È inoltre compatibile con il sistema operativo Windows 8. Per l’ottimizzazione della soluzione di azionamento sono oggi disponibili tutte le funzionalità di dimensionamento più importanti per tipici avvolgitori/svolgitori centralizzati. Tra queste uno speciale ‘motion designer’ per caratteristiche specifiche nel controllo del movimento di avvolgitori. Procedure guidate consentono una selezione della corretta tecnologia grazie alla simulazione del carico in funzione del diametro, dettagliate informazioni sull’utilizzo nella curva di deflussaggio di campo del motore e un’analisi del processo di avvolgimento con grafico coppia-velocità della combinazione motoreinverter. L’apprezzata funzione di calcolo del consumo energetico nel DSD, che consente di realizzare soluzioni di azionamento con certificazione energetica, completa la gamma di funzionalità per applicazioni avvolgitore/svolgitore in sistemi sia monoasse che multiasse. www.lenzeitalia.it MITSUBISHI ELECTRIC La suite Maps di Mitsubishi Electric è un tool software d’ingegneria completo per la progettazione PLC/Scada e per la gestione di impianti lungo l’intero ciclo di vita. Offre un importante plusvalore nelle fasi di progettazione, integrazione e manutenzione del progetto, riducendo il TCO-Total Cost of Ownership aziendale. In particolare. Maps migliora la produttività del sistema-fabbrica a tutti i livelli, dallo shop floor fino all’IT, potenziando i vantaggi competitivi in tutte le fasi del processo industriale, dall’ingegnerizzazione fino alla manutenzione dell’impianto. Inoltre, conduce l’utente attraverso tutte le fasi di progettazione del processo e del sistema di controllo, installazione, KEB ITALIA LENZE ITALIA MITSUBISHI ELECTRIC OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 73 AO RASSEGNA messa in servizio, test e manutenzione, conservando la congruenza e l’integrità all’interno di un sistema di automazione. Durante la fase di progettazione, anche quando nel corso del tempo si convertono o modificano sistemi, Maps mette a disposizione una gestione attualizzata dei dati PLC/Scada e della documentazione sulla nuova configurazione dell’impianto. www.mitsubishi-automation.it PRISMA Ottimizzato per la stesura di schemi in ambito elettro-fluidico, Sabik 18 è il CAD di Prisma indirizzato alle aziende che realizzano macchine automatiche e impianti, garantendo la massima flessibilità d’impiego dove sono richiesti automatismi veloci e precisi. Dotato di un potente configuratore di progetto, esegue automaticamente la cancellazione, copia, sostituzione di pagine o parti di pagina quali simboli, gruppi funzionali, codici ecc., in base a parametri e vincoli definiti in modalità grafica dall’utente. Gli automatismi personalizzabili consentono di realizzare traduzioni fino a 40 lingue, riassuntivi PLC, liste cavi, pulsantiere, riepilogo morsettiere, layout di quadro o d’impianto e distinta base, rendendo il lavoro più agevole. Inoltre, Sabik 18 consente la creazione di file .pdf intelligenti del progetto con collegamenti ipertestuali tra gli elementi, indice e albero pagine, componenti e articoli. La consultazione del progetto risulta pertanto estremamente semplificata anche per il cliente e il manutentore che non hanno a disposizione lo schema elettrico in formato nativo. Distribuito in diverse versioni, Sabik consente lo scambio dati con i più diffusi database. www.prisma100.it PTC La soluzione Windchill PDM Essentials di PTC, dedicata al mercato delle PMI, comprende un software di gestione del ciclo di vita del prodotto (PLM) all’avanguardia e orientato al settore produttivo, costruito su misura per le piccole e medie imprese manifatturiere. Windchill PDM Essentials è facile da implementare e distribuire, dispone di tutte le caratteristiche necessarie perché le aziende siano subito operative, il tutto in un unico pacchetto, facile da installare e completo di database Microsoft SQL Server. In particolare, Windchill PDM Essentials permette alle imprese di mettere in atto controlli e processi semplici ed efficaci, aumentando così l’efficienza operativa. Ridurre i costi, ottimizzare il ROI e aumentare la produzione, pur mantenendo inalterati punti di forza fondamentali come la flessibilità e l’adattabilità, sono solo alcuni degli ulteriori vantaggi legati alla scelta della soluzione PTC. www.ptc.com RITTAL I quadri elettrici, oltre alla loro funzione di base, devono garantire una corretta protezione a quadristi, installatori e utilizzatori. Per garantire la massima sicurezza operativa, la normativa CEI EN61439 richiede ai costruttori di quadri elettrici di fornire una documentazione dettagliata che attesti le caratteristiche costruttive e prestazionali del quadro. La versione 6.1 del software di configurazione Power Engineering di Rittal offre ai costruttori un supporto completo per il dimensionamento e la verifica di progetto di Ri4Power secondo le prescrizioni normative. Ai costruttori di quadri elettrici si consiglia nel breve periodo l’adeguamento alle nuove normative di riferimento. Anche se si potrà utilizzare la vecchia normativa fino all’1 novembre 2014, infatti, dopo tale data tutti i vari tipi di quadri dovranno essere progettati e documentati secondo le prescrizioni contenute nella CEI EN61439. Con questo software Rittal supporta il cliente in questa fase di cambiamento normativo. Se il costruttore di quadri utilizza la piattaforma Rittal - The System come base per la realizzazione di quadri B.T., con Rittal Power Engineering 6.1 il cambiamento è più facile. Il software facilita la progettazione e la configurazione del quadro, nonché la preparazione della documentazione in accordo alla norma. L’utilizzatore trova tutte le indicazioni per l’installazione, i dati tecnici di prodotto e le possibili opzioni di configurazione. L’assistente virtuale al montaggio suggerisce all’installatore le operazioni più efficienti. Tutti i disegni si possono importare ed esportare in formato CAD; l’interfaccia Eplan integrata permette l’esportazione dei dati dei componenti e i disegni al software Eplan Electric P8. L’utente viene guidato passo per passo nella progettazione e configurazione del quadro: dopo alcune impostazioni generali, come dimensione del quadro elettrico e corrente nominale, il progettista può iniziare la configurazione dei singoli scomparti. I comandi di menu dell’interfaccia grafica consentono di aggiungere e selezionare elementi della carpenteria, sistemi sbarre e altri componenti con facilità. Anche la generazione automatica degli accessori compatibili con il progetto, per esempio corpi illuminanti, riscaldatori anticondensa e sistemi di chiusura, è impostabile dall’utente con un notevole risparmio di tempo. Durante la procedura di configurazione, considerando il grado di protezione del quadro, il punto d’installazione nell’impianto e la corrente nominale, è possibile scegliere i vari tipi PRISMA RITTAL PTC 74 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 SEW-EURODRIVE–Driving the world No Matter What You Move: We Drive It. Tanti settori industriali. Tante sfide. Un unico partner: SEW-EURODRIVE. Le nostre tecnologie più innovative vi offrono la miglior qualità a un basso costo di gestione. Qualità, efficienza e sicurezza girano da sempre sulla ruota di SEW per tutti i comparti industriali: costruzioni, alimentare, automobilistico, logistico … Per noi ogni cliente è unico e unico il sistema di automazione sempre studiato ad hoc; dall’esigenza più piccola ai grandi impianti produttivi SEW-EURODRIVE ha la soluzione giusta ad attendervi! www.sew-eurodrive.it AO RASSEGNA di interruttore. Il software definisce automaticamente quali siano i componenti necessari per la configurazione scelta, compilando una distinta base, e fornisce un valido aiuto per stilare la documentazione finale: premendo un tasto si ottiene la verifica di progetto, comprensiva dei rapporti delle prove fatte e da eseguire. Il software fornisce infine delle check-list con le quali verificare che tutti i requisiti tecnici e normativi vengano soddisfatti. www.rittal.it SCHNEIDER ELECTRIC Il software multitask Unity Pro di Schneider Electric è una soluzione unica per tutti i PAC Modicon M340, Premium, Quantum e Quantum Safety, che unisce l’ergonomia dei tradizionali software PLC all’evoluzione orientata alla programmazione a oggetti (DDT, DFB, variabili non allocate ecc.). Grazie ai cinque linguaggi IEC61131-3, alla libreria LL984 e a tutti gli strumenti di debug e diagnostica, migliora la produttività e la facilità di manutenzione nell’ambito dello sviluppo. Con Unity Pro si ottimizzano gli investimenti in software, si riducono i costi di formazione e si accede ai vantaggi garantiti nello sviluppo. Essendo basato su programmazione a oggetti, la soluzione facilita il riutilizzo dell’ingegneria in applicazioni diverse: gli standard aperti permettono di collaborare in modo semplice e rapido con altri strumenti software utilizzati nei progetti. Unity Pro include anche un FDT container che, sfruttando la tecnologia DTM, permette di integrare e rendere visibile la strumentazione di campo qualsiasi sia il fieldbus utilizzato, trasformando questo strumento da engineering tool ad asset management system tool. Oltre a ciò, Unity Pro supporta i nuovi moduli in cui convergono contemporaneamente i protocolli Ethernet/IP e Modbus TCP, grazie ai quali si possono integrare o mixare all’interno della stessa rete dispositivi diversi e terzi, basandosi su una scelta che rispetta le necessità tecniche del processo produttivo. Unity Pro V7.0 è un importante tassello di PlantStruxure, la soluzione di Schneider Electric per il process ed energy management, che nasce e si sviluppa appositamente come soluzione per l’integrazione di ogni livello del processo produttivo di un’azienda, attraverso il networking, vera e propria spina dorsale per la connessione dal sistema MES (e dall’eventuale ERP) allo strumento di campo attraverso hardware e software standard di mercato. www.schneider-electric.it permette al progettista di gestire in modo centralizzato tutte le informazioni che compaiono all’interno dei cartigli dei vari multifogli. In modo del tutto trasparente all’operatore, Spac popola un database in grado di visualizzare i codici di prodotto più utilizzati snellendo le operazioni di ricerca. Per semplificare la suddivisione dei prodotti tra ditte esterne è possibile abbinare a ogni prodotto un ‘codice di distinta’, che permette di raggruppare all’occorrenza i materiali in base a logiche non strettamente legate all’impianto, bensì in base alla sua realizzazione. Oltre a interfacciarsi con tutti i software di stampa di etichette e cartellini per la marcatura di componenti, fili e cavi, Spac prosegue nel suo intento di garantire il massimo della portabilità dei dati, integrando le informazioni provenienti dal software eXteem. Grazie alla collaborazione con Schneider Electric è infatti possibile far disegnare in automatico da Spac il quadro progettato con eXteem. www.sdproget.it SIEMENS PLM SOFTWARE La release NX 8.5 di Siemens PLM Software introduce numerose migliorie richieste dai clienti e nuove funzionalità che garantiscono maggiore flessibilità e produttività in tutte le attività d’ingegneria e fabbricazione dei prodotti, contribuendo alla riduzione del time-tomarket. Anche quest’ultima versione si basa sulla visione HD-PLM, sviluppata per aiutare le aziende a prendere decisioni più efficienti, con un maggiore livello di sicurezza e affidabilità. Inoltre, introduce nuove funzionalità per la modellazione di feature, la progettazione di lamiere, la modellazione a forme libere, la convalida e messa in tavola e migliorie nell’ambito della simulazione che aiutano i team di sviluppo ad aumentare l’efficienza nell’ingegneria di prodotto. In particolare, NX 8.5 continua a sfruttare la tecnologia esclusiva di Siemens PLM Software ‘Synchronous Technology’, che unisce la velocità e la flessibilità della modellazione diretta al controllo accurato della progettazione parametrica, per offrire a progettisti e ingegneri un metodo migliore con cui creare e modificare i progetti. www.plm.automation.siemens.com SDPROGET INDUSTRIAL SOFTWARE Il software Spac Automazione 2013 di SDProget è dedicato a chi progetta e realizza macchine industriali e linee automatizzate. Sviluppato su tecnologia Autodesk OEM 2013, questo motore grafico è equivalente ad Autocad 2013. Implementa una funzionalità che SCHNEIDER ELECTRIC SD PROGECT INDUSTRIAL SOFTWARE SIEMENS PLM SOFTWARE 76 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 UNIDRIVE M Azionamenti per Manufacturing Automation 6OB(BNNB 4FUUFGVO[JPOBMJUhEFEJDBUF *OGJOJUFTPMV[JPOJ Ethernet Onboard UNIDRIVE M offre sette modelli di convertitori progettati per ogni livello di automazione del Manufacturing. La nuova, straordinaria gamma di convertitori AC e Servoazionamenti, è progettata con funzionalità specifiche per rispondere pienamente ad ogni esigenza applicativa, in una gamma di potenze da 0,25 kW a 1,2 MW. UNIDRIVE M: scegli ciò che ti serve Per maggiori informazioni sulla gamma Unidrive M visita www.UnidriveM.com The Emerson logo is a trademark and service mark of Emerson Electric Co. © 2012 SCARICA QUI la App “Discover Unidrive M” (disponibile nell’App Store, in Android e online) AO Tavola rotonda di Cristina Paveri Le aziende incontrano la s Vediamo in che modo le aziende del nostro settore collaborano con istituti professionali e università per creare i professionisti di domani L’ innovazione, insieme all’esportazione, è alla base del successo delle imprese italiane che hanno conseguito risultati positivi nel 2013. Per concorrere all’innovazione e formare giovani qualificati la scuola deve però adottare un profilo formativo di eccellenza, contribuendo così attivamente a soddisfare le esigenze delle aziende in termini occupazionali. Deve quindi porsi l’obiettivo di diminuire il divario tra domanda e offerta (seppur esigua) di lavoro. Uno strumento utile per fotografare lo stato attuale dell’occupazione, quindi per indirizzare le scelte formative dei giovani, è il sistema informativo Excelsior sviluppato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro per il monitoraggio delle previsioni occupazionali. In base ai dati raccolti dal sistema Excelsior, la tendenza occupazionale per il 2013 permane negativa, tuttavia una quota pari al 13,2% delle imprese del settore produttivo e dei servizi 78 orientate all’esportazione e all’innovazione assumerà personale: si prevede l’ingresso di 750 mila unità nell’arco del 2013. Ad assumere saranno realtà di grandi dimensioni, generalmente collocate nell’area nord-est, e in particolare aziende che operano nei settori industriali chimico-farmaceutico, della gomma e delle materie plastiche, rivolgendosi a profili qualificati per coprire il ruolo di tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, tecnici in campo ingegneristico, della vendita e del marketing. La richiesta di una maggiore qualificazione dei fabbisogni occupazionali aumenta di conseguenza la domanda d’istruzione. Per capire come risponde la scuola Automazione Oggi ha intervistato i referenti per la formazione di alcune tra le più importanti imprese nel settore dell’automazione industriale in merito agli interventi formativi attuati nelle scuole professionali e nelle università italiane. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Fonte: www.centroparadoxa.org I ‘luoghi’ della formazione A.O.: In quali scuole professionali o università la vostra azienda ha portato avanti di recente iniziative di formazione? Fabio Perna, responsabile del Progetto Scuola Omron Electronics: “L’attività formativa di Omron ha una lunga storia: 25 anni fa pensammo per la prima volta a organizzare dei corsi tecnici in sede per i nostri clienti sui principali prodotti per l’automazione. Il programma formativo si è poi sviluppato negli anni, fino a raggiungere i livelli attuali: 17 corsi organizzati in cinque aree tematiche, dai PLC ai sensori, dalla visione alla sicurezza, ai robot. I corsi sono sempre stati visti dai docenti di discipline elettroniche e di automazione come un’importante sorgente di conoscenza, tanto che proprio i docenti hanno sottolineato l’esigenza di creare delle opportunità formative specificatamente per loro. Il Progetto Scuola Omron, nato nel 2003, si basa sulla convinzione che solo la collaborazione tra aziende e scuole tecniche possa portare, da un lato ad avere insegnanti più consci delle effettive richieste e opportunità offerte dall’industria, dall’altro a ‘sintonizzare’ gli studenti di oggi, futuri professionisti dell’automazione, sulla lunghezza d’onda del mondo del lavoro. L’attività formativa non è quindi rivolta direttamente agli studenti, bensì ai docenti di Itis (Istituto Tecnico Industriale Statale) e Ipsia (Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato) che, a loro volta, trasferiscono le conoscenze agli studenti. Ogni anno, ormai da sei anni a questa parte, organizziamo due sessioni, una primaverile e una autunnale, dei corsi, che chiamiamo ‘Giornate Formative Docenti’. Si tratta di 18-20 appuntamenti distribuiti sul territorio nazionale presso scuole che si propongono come sede di corso: normalmente ogni location raccoglie adesioni a livello regionale, ma a volte anche dalle Regioni limitrofe. In cinque anni, dal settembre 2007 a marzo 2013, abbiamo calcolato di aver erogato 95 corsi presso 53 istituti scolastici, formando un totale di 2.214 docenti, con una partecipazione media di 23 docenti per singola giornata formativa. Tenendo conto che ciascun docente lavora con una classe di 20-25 alunni, si può ipotizzare che l’azienda sia entrata in contatto con 40-50 mila studenti”. cuola Gianfranco Mereu, responsabile delle relazioni con le scuole e le università di Schneider Electric: “Le nostre iniziative di formazione si inquadrano nell’ambito del programma ‘Attività Scuola Tecnica’ avviata nel 2001. Ci rivolgiamo agli istituti tecnici e professionali, ai centri di formazione professionale e alle università con attività diversificate, che dal 2010 sono anche parte di un protocollo d’intesa siglato con il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), rinnovato il 3 maggio 2011 per i successivi tre anni. Con ogni scuola elaboriamo una proposta didattica specifica. I nostri corsi di formazione sono basati sulla pratica e sono relativi a una vasta gamma di prodotti tipici della nostra offerta. Ai corsi in aula, speculari a quelli che vengono proposti ai nostri clienti, affianchiamo un elemento di e-learning, con corsi online e la possibilità di Fabio Perna, accedere alla ‘Energy University’ Omron Electronics di Schneider Electric, un portale di e-learning dedicato alle tematiche energetiche. Ad alcune scuole, in particolare agli istituti presenti nell’area dei nostri stabilimenti di Stezzano (Bergamo) e Cairo Montenotte (Savona), proponiamo percorsi formativi di alternanza scuola/lavoro, offrendo agli studenti la possibilità di svolgere fino a 160 ore di formazione presso le nostre strutture o in aziende partner. Proponiamo Gianfranco Mereu, anche soluzioni didattiche deSchneider Electric dicate ad argomenti specifici, come l’automazione, la domotica, l’efficienza energetica ecc.; aiutiamo le scuole a potenziare i laboratori o creare aule attrezzate con soluzioni didattiche ad hoc, oppure con qualsiasi genere di apparecchiature presente nei nostri cataloghi. Ogni anno sosteniamo varie competizioni tecniche del Miur (le ‘Gare Nazionali’) rivolte agli istituti professionali e tecnici e organizziamo direttamente due competizioni: il ‘Green Technologies Award’, che esiste da tre anni e mette a confronto team di studenti di IV e V negli istituti tecnici e professionali, chiamati a presentare progetti di efficienza energetica e utilizzo di energie rinnovabili applicati alle strutture scolastiche o in ambiti esterni; e il ‘Micro Automation Project’, rivolto ai CFP (Centri Formazione Professionale), che mette a confronto gli studenti sull’applicazione di specifiche soluzioni tecnologiche di automazione. Abbiamo anche un concorso rivolto alle università con le quali collaboriamo strettamente: siamo presenti direttamente nei Dipartimenti d’ingegneria di 28 università italiane. Il concorso è per le migliori tesi di laurea in tematiche di efficienza energetica. Si chiama ‘Think Green, Be Efficient’ e ha cadenza biennale. Obiettivo di tutto questo è avvicinare il mondo della scuola a OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 79 AO Tavola rotonda quello del lavoro attraverso un’offerta formativa aggiornata, orientata alla pratica e alle reali esigenze del territorio; si tratta poi di occasioni che ci danno modo di individuare delle risorse da segnalare ai nostri partner e alla rete distributiva, o da indirizzare verso la nostra azienda in un’ottica di recruiting. Collaboriamo con 95 centri di formazione, 85 istituti professionali, 90 istituti tecnici e 30 università. Siamo in contatto con oltre 300 realtà formative e solo nell’ultimo anno abbiamo svolto 46 corsi con 460 partecipanti e 22 eventi fra seminari, workshop e visite a stabilimenti, cui hanno partecipato oltre 3.000 persone. Nell’ultimo anno abbiamo anche lanciato una campagna dedicata a tutte le scuole per promuovere, a condizioni agevolate, l’acquisto di tecnologie innovative per l’automazione e la domotica, allestendo 18 laboratori didattici dedicati all’automazione e 15 alla domotica”. Edgardo Porta, direttore marketing di Rittal: “Nel corso degli Edgardo Porta, Rittal ultimi anni sono state diverse le occasioni in cui Rittal ha svolto delle attività in ambito accademico, principalmente in contesto universitario e presso facoltà tecniche o d’ingegneria. Riteniamo infatti fondamentale la collaborazione tra mondo accademico e industria per creare i professionisti di domani, il cui lavoro sarà nel futuro la base del progredire dell’innovazione”. Simone Suaria, academic field engineer di National Instruments Italia: “La proposta di formazione di National Instruments, rivolta alle più grosse e importanti università tecniche italiane, prevede una serie gratuita di iniziative. A oggi sono due i progetti a livello nazionale: il primo, denominato ‘LabView Staff Project’, si rivolge a professori, ricercatori, dottorandi e assegnisti di ricerca; il secondo, invece, è espressamente dedicato agli studenti che utilizzano NI LabView per la realizzazione della propria tesi di laurea e prende il nome di ‘LabView Thesis’. Numerose iniziative locali, concordate con i singoli professori, permettono poi a una nutrita platea di studenti di entrare in contatto con le tecnologie NI e con la nostra realtà aziendale. La maggior parte delle iniziative è rivolta alle scuole tecniche, prevalentemente quelle d’ingegneria dell’informazione, industriale, meccanica ed energetica. Le università coinvolte sono finora il Politecnico di Milano, di Torino e di Bari, le Università di Roma e Napoli, quelle di Padova, Bologna, Genova, Modena e Reggio Emilia, Siena e Ancona”. Filippo Giannini, head of machine tools, divisione Drive Technologies del Settore Industry di Siemens Italia, e Roberto Guidi, project manager di Siemens SCE Italia: “Da molti anni Siemens ha in attivo diverse iniziative di formazione rivolte a tutte le istituzioni scolastiche tecniche e professionali di II grado, statali e paritarie, ai centri di formazione professionali, alle università e ai centri di ricerca e sviluppo. Una di queste attività, rivolta esclusivamente al mondo della scuola, è denominata ‘Siemens SCE’ (Siemens Automation Cooperates 80 with Education) e mette a disposizione il know-how aziendale nell’ambito dell’innovazione tecnologica con workshop, seminari o corsi gratuiti. Forniamo così al sistema formativo tutto il supporto di cui siamo capaci: esperienza, prodotti e soluzioni, infrastrutture e metodologie. Queste iniziative possono essere attivate ‘on-demand’, su specifica richiesta delle istituzioni scolastiche, e si svolgono direttamente nelle loro sedi. Altri incontri possono essere attivati su nostra proposta, nel caso in cui nasca la necessità di presentare soluzioni tecnologiche interessanti e innovative al mondo dell’istruzione. Le lezioni, oltre che teoriche, comprendono delle esercitazioni pratiche, svolte direttamente dai partecipanti sulle apparecchiature. Un consolidato rapporto di collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e la successiva firma di un protocollo d’intesa hanno ufficializzato e divulgato le nostre proposte nel mondo della scuola. Partecipiamo per esempio alle competizioni proposte dal Ministero, come le ‘Gare Nazionali Operatore Elettrico’ e ‘Operatore Meccanico’, che hanno lo scopo non solo di mettere a confronto i migliori operatori elettrici e meccanici d’Italia sulle conoscenze e competenze acquisite frequentando il corso di qualifica, premiandoli con una borsa di studio, ma soprattutto di instaurare un momento di riflessione sull’istruzione professionale e permettere lo scambio di strumenti di lavoro tra le scuole provenienti da tutte le Regioni e il mondo delle imprese. Merita poi attenzione il corso universitario sulle ‘Macchine Utensili’ affidato a Siemens dal Politecnico di Milano, indirizzato agli allievi del III anno del corso di studi in ingegneria meccanica del polo territoriale di Piacenza del Simone Suaria, National Politecnico, giunto quest’anno Instruments Italia alla II edizione, che si tiene presso il Centro Tecnologico per le macchine utensili di Siemens a Piacenza (TAC). Il Centro nasce dall’esperienza e dalla conoscenza tecnologica di Siemens nel settore delle macchine utensili e ha l’obiettivo di fornire un supporto tecnologico per la fresatura e tornitura. Questo conferma l’impegno aziendale nel campo dell’innovazione e del sostegno alle piccole e medie imprese sul territorio. Siemens è inoltre impegnata da 11 anni in attività formative presso i centri di formazione professionale salesiani a Udine, Milano e Arese e mantiene strette collaborazioni con l’Istituto Professionale Statale di Bolzano, nonché con diversi istituti professionali statali dislocati sul territorio nazionale. Per esempio, gli studenti del III anno d’ingegneria, gli allievi dei Centri Professionali Salesiani e gli studenti di alcuni istituti professionali statali hanno modo di alternare lezioni a esercitazioni pratiche e visite formative presso le aziende del settore. L’impegno a favore delle attività formative dimostra la volontà della multinazionale tedesca di sviluppare competenze innovative nel nostro Paese, attraverso l’integrazione delle proprie conoscenze e competenze con attività di formazione e orientamento”. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Davide Poli, educational manager di B&R Automazione Industriale: “B&R collabora con molti atenei italiani svolgendo attività didattiche in classe, così come fanno le altri filiali B&R nel resto del mondo. Abbiamo alcuni casi di ‘eccellenza’, come le iniziative portate aventi con l’Università di Brescia e Bologna che hanno visto la realizzazione di tesi sul mondo della sicurezza integrata e sulla modellazione e simulazione di sistemi motion evoluti. Nel segmento post-diploma B&R collabora con istituti tecnici superiori tenendo corsi su vari argomenti. In ambito universitario tendiamo a instaurare una collaborazione continuativa, al fine di promuovere la cultura e la formazione sui temi dell’automazione. In particolare, ci occupiamo di didattica (seminari in classe), attività di tesi e di ricerca”. I temi trattati A.O.: Quali sono i temi di punta sui quali focalizzate la vostra attività formativa? Davide Poli, B&R Automazione Industriale Porta: “Gli incontri che promuoviamo prendono solitamente le mosse dalla considerazione della distanza tuttora esistente tra accademia e lavoro e si pongono come obiettivo quello di fornire ai giovani ingegneri, laureandi o neolaureati, gli strumenti necessari per scoprire tutte le possibilità d’inserimento nelle aziende operanti nel settore dell’automazione, aiutando al contempo queste ultime a comprendere e apprezzare appieno la preparazione impartita dalle università. Gli incontri seguono la formula di convegni della durata di un giorno e tra i temi principali figurano la presentazione della realtà aziendale e lavorativa, con particolare focus sui trend di mercato relativamente alle competenze richieste, alle figure professionali e alle opportunità formative e lavorative, così da favorire la corretta comprensione del mondo del lavoro. Rittal collabora inoltre con istituti e osservatori universitari attivi nel monitoraggio e studio dei trend di mercato e delle innovazioni tecnologiche, come il MIP (School of Management del Politecnico di Milano)”. Poli: “La maggior parte delle noRoberto Guidi, Siemens SCE Italia stre attività sono volte a spiegare tecniche e tecnologie: l’ambiente di sviluppo integrato Automation Studio, la movimentazione assi, i bus industriali, la modellazione e simulazione di sistemi di automazione, la sicurezza funzionale. I seminari sono sempre corredati da esempi reali che ne dimostrano la valenza applicativa in campo industriale. Alle università proponiamo generalmente dei seminari all’interno di corsi di laurea già esistenti. Le attività sono suddivise per macroargomenti ad alto contenuto tecnologico, quelli che riteniamo più utili all’ingresso nel mondo del lavoro. Crediamo inoltre che l’unico modo per trasmettere realmente i concetti sia affiancare parte teorica a pratica, facendo quindi testare agli studenti le applicazioni direttamente sull’hardware e supportandoli durante le fasi di sviluppo all’interno dell’ambiente integrato con cui si configura e programma ogni parte dell’automazione. Laddove vi sia la possibilità, B&R collabora con i vari Dipartimenti per allestire laboratori permanenti con dotazioni hardware e software, per dare l’opportunità agli studenti di approfondire le tematiche affrontate in classe. Spesso questi rappresentano il punto di partenza per lo sviluppo di progetti per i corsi di laurea. Infine, attraverso eventi mirati organizzati da Anipla, incontriamo gli studenti laureandi e spieghiamo loro quali mansioni e responsabilità sono richieste a un neoassunto in B&R, offrendo loro un primo contatto con il mondo del lavoro”. Suaria: “I corsi di National Instruments sono organizzati secondo la filosofia dell’hands-on learning: teoria e pratica devono essere affrontate insieme, per calare immediatamente le nozioni apprese nel contesto in cui ci si trova a operare. Sono inoltre incentrati sul linguaggio di programmazione grafica LabView per la progettazione grafica di sistemi. Ciascuno studente ha a disposizione un PC (il proprio o fornito da NI) con installato LabView e al quale è collegato dell’hardware, differente a seconda del corso che si sta affrontando. L’istruttore alterna momenti di teoria, durante i quali vengono illustrati i concetti principali dell’argomento preso in esame, a momenti di esercizio, durante i quali è chiesto allo studente di mettersi in gioco e provare a risolvere qualFilippo Giannini, Siemens Italia che problema pratico direttamente con il PC, programmando fin dal primo istante in LabView. Non mancano quiz, momenti di confronto e domande, dove approfondire i concetti affrontati. A livello logistico i corsi vengono organizzati in maniera intensiva e hanno una durata di due o tre giorni a seconda dell’argomento trattato. Tipicamente si consiglia di partecipare in maniera intensiva ai corsi di base, ‘LabView Core 1’ e ‘LabView Core 2’, approfondire le conoscenze a distanza di un mese o due e continuare poi la formazione fino a che non si è raggiunto il livello di formazione desiderato. Gettate le basi, è possibile disegnare il proprio percorso formativo concentrandosi sulla conoscenza dell’ambiente di sviluppo, oppure sui sistemi di acquisizione dati, sui sistemi realtime o su quelli di visione”. Giannini - Guidi: “I temi dell’attività formativa di SCE riguardano tutto ciò che concerne l’automazione, il controllo e la supervisione dei processi industriali, l’automazione degli edifici (building automation) e il mondo dell’installazione elettrica. Tra le nostre iniziative formative figura anche un concorso nazionale annuale, patrocinato dal Ministero della Pubblica Istruzione, oggi alla V edizione, rivolto agli studenti di tutti OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 81 gli istituti tecnici e professionali e ai centri di formazione, denominato “Olimpiadi dell’automazione”. Il concorso propone la presentazione di un reale progetto di automazione, che un gruppo di lavoro costituito da dieci studenti deve realizzare, seguiti da un docente con il ruolo di tutor. L’evento costituisce un’occasione per far emergere e valorizzare le ‘eccellenze’ esistenti nella scuola italiana, con positiva ricaduta sull’intero sistema educativo. Si pone inoltre un importante obiettivo formativo: dare agli studenti la possibilità di tradurre il proprio patrimonio di nozioni scolastiche in esperienza professionale. La nascita di un progetto prevede infatti l’applicazione delle singole competenze nella realizzazione di un’idea con caratteristiche innovative, volte a soddisfare l’ipotetico cliente. Un elemento fondamentale dell’iter progettuale è rappresentato dal lavoro in team: la realizzazione di un impianto è spesso il risultato di un’attività sinergica tra persone con personalità e modus operandi differenti. Dinamiche operative che sono apprese dai giovani solo dopo l’ingresso nel mondo lavorativo. Il concorso avvicina gli studenti alla realtà aziendale, facilitando la percezione di tutte le logiche che la caratterizzano. La realizzazione di questi progetti pratici, incentrata sulle risoluzioni di problemi in cui si enfatizza l’aspetto dell’apprendimento sul campo (‘learning by doing’) rappresenta anche un metodo efficace per permettere loro di sviluppare mentalità e abilità imprenditoriali. Anche il corso universitario sulle macchine utensili rientra in quest’ottica di sviluppo delle abilità. Il corso coniuga esperienza didattica e vita lavorativa con l’obiettivo di fornire ai futuri ingegneri una formazione immediatamente spendibile sul mercato del lavoro grazie alla possibilità di utilizzare direttamente gli strumenti e le macchine con cui lavoreranno un domani in azienda. I ragazzi hanno in questo modo la possibilità di trasformare le proprie conoscenze teoriche in competenze professionali. Inoltre, possono confrontarsi con professionisti esperti, sviluppando doti di relazioni interpersonali e di gruppo in un contesto diverso da quello accademico. Attraverso i corsi di formazione professionale, i futuri operatori di macchine utensili, ovvero tutti gli allievi ospitati da Siemens presso il TAC, hanno la possibilità di trasformare le proprie conoscenze teoriche in competenze professionali, approfondendo e concretizzando l’apprendimento ed entreranno in contatto con sistemi a elevato livello di automazione”. Mereu: “I temi che trattiamo sono in genere legati al nostro business, quindi tecnologie del settore elettrico, dell’automazione e della domotica in particolare. Pur non trattando direttamente aspetti legati all’imprenditorialità o all’internazionalizzazione, le nostre attività vogliono rappresentare un’opportunità per avvicinare gli studenti alla realtà imprenditoriale e alle esigenze specifiche del mercato del lavoro. Attraverso gli stage, l’alternanza fra scuola e lavoro, le visite agli stabilimenti si comprende come ‘funziona’ un’azienda e cosa significa entrare in una realtà lavorativa strutturata. Puntiamo molto sull’orientamento, sulla comprensione di come 82 Fonte: www.marketingforsuccessacademy.com AO Tavola rotonda proporsi sul mercato del lavoro, sulle norme comportamentali in termini sia di scelte di studio post-diploma, sia di comprensione delle necessità del territorio in cui le scuole sono inserite. Organizziamo poi incontri fra le scuole e le aziende locali, per avviare un confronto fra ciò che le aziende chiedono, come figure professionali e tecnologie adottate nell’operatività quotidiana, e gli strumenti formativi che le scuole utilizzano. Questo permette di allineare con più facilità i due mondi e di aiutare gli studenti a uscire dalla scuola con competenze spendibili in modo immediato”. Perna: “Gli argomenti che proponiamo spaziano dalla programmazione dei PLC nei vari tipi di linguaggio supportati (Ladder, SFC, Function Block, Testo Strutturato) alla supervisione, dagli inverter ai servomotori, dai sensori ai sistemi di visione, alla termoregolazione, al risparmio energetico, fino a piattaforme più evolute come Sysmac-NJ. Si tratta di argomenti che trovano riscontro anche nei programmi di elettronica e automazione delle scuole a indirizzo tecnico”. La risposta degli studenti A.O.: Come rispondono gli studenti alla vostra offerta di formazione? Mereu: “La risposta degli studenti e delle scuole è sempre molto positiva. Lo si vede anche dall’ampia partecipazione alle nostre iniziative: dal 2001 a oggi abbiamo svolto 550 fra corsi e stage aziendali, cui hanno partecipato 8.500 persone fra studenti e docenti, e abbiamo svolto 195 eventi organizzati con e presso le scuole, cui hanno preso parte 20.000 persone”. Perna: “Gli studenti sono entusiasti. Durante le giornate formative facciamo compilare un apposito modulo in cui si segnala il livello di gradimento e gli indici sono sempre altissimi, oscillano tra 8,30 e 9 su una scala da 1 a 10. Lo testimoniano anche le presenze, in costante aumento negli ultimi anni, e gli oltre 800 docenti registrati sul nostro sito dedicato www.omronscuola.it. I professori ci vedono ormai come un punto di riferimento formativo, una risorsa extra scolastica cui attingere, che permette loro di gettare un ponte con il mondo dell’industria. Anche il fatto che abbiamo più autocandidature per le sedi dei nostri corsi di quelle che riusciamo a utilizzare fa capire quale interesse vi sia da parte di docenti e dirigenti scolastici per questo tipo di iniziative”. Suaria: “La risposta di studenti e professori è stata a dir poco sorprendente. I primi sono entusiasti all’idea di conoscere OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 stra collaborazione con il Ministero e fornirà l’occasione agli studenti vincitori dei nostri concorsi di ricevere una borsa di studio dal Ministero stesso. Nell’ambito dell’avvio all’imprenditorialità degli studenti, la nostra attività offre anche visite tecniche alle realtà produttive Siemens, sia sul territorio italiano, sia all’estero, durante le quali gruppi di studenti, accompagnati dai docenti, vivono per un’intera giornata l’atmosfera di un’azienda, ne osservano le attività, i processi, le macchine e approfondiscono le caratteristiche di una o più figure professionali, approfittando anche, nel caso di visite all’estero, di un positivo ripasso delle lingue straniere. Anche in ambito universitario il riscontro degli studenti è sempre risultato ottimo. L’edizione 2012 del corso universitario ‘Macchine Utensili’ ha contato 21 studenti iscritti, di cui 16 frequentanti. Grazie al numero contenuto di frequentanti è stato possibile offrire agli studenti un rapporto più diretto e immediato, una partecipazione costante e la possibilità di approfondire e concretizzare maggiormente l’apprendimento. Lo dimostra la crescita nella media dei voti delle prime prove in itinere sostenute dagli studenti, che si è alzata dal 22/24 su 30 nel 2011 a 24/26 su 30 del 2012”. Lacune formative A.O.: Cosa manca agli attuali percorsi di formazione proposti dalle scuole con le quali avete maggiori contatti? Giannini - Guidi: “Sulla base della nostra esperienza, le maggiori lacune riscontrate negli studenti delle scuole di II grado, e in modo più accentuato negli studenti universitari, più che nella mancanza di conoscenze tecniche o disciplinari risiedono nell’insufficiente sviluppo di alcune competenze di carattere gestionale e organizzativo, importanti dal punto di vista occupazionale. Per esempio, la capacità di lavorare per obiettivi, di prendere decisioni in completa autonomia, op- Fonte: www.intermediachannel.it LabView e imparare qualcosa di nuovo e più pratico rispetto a quanto studiato fino a quel momento in università. Rimangono inoltre decisamente sorpresi dal fatto che un’azienda come National Instruments sia interessata e disposta a investire su di loro non solo fornendo loro la documentazione, ma soprattutto risorse, tempo e personale atto a seguirli. I professori, dal canto loro, sono molto soddisfatti di poter approfondire le loro conoscenze e quelle del loro team, in modo da essere più competitivi a livello sia didattico sia di ricerca. Per dare qualche numero, il progetto pilota di formazione gratuita è nato nel 2005 e dedicato al Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano. Di anno in anno il numero di università e di studenti coinvolti, il numero di training center e di corsi sono andati aumentando, raggiungendo il totale di 500 corsi gratuiti all’anno a studenti e professori provenienti da oltre dieci diverse scuole d’ingegneria (e non solo) di tutta Italia”. Poli: “Dai riscontri raccolti sistematicamente al termine dei seminari risulta che le attività di B&R vengono considerate essenziali per sperimentare, finalmente, ciò che si è appreso durante i vari corsi di laurea. Particolarmente apprezzati sono la competenza e il livello tecnologico dimostrato dall’azienda sui temi del motion control e della programmazione integrata. In particolare, l’ambiente di sviluppo Automation Studio è risultato essere molto adatto alla formazione, in quanto consente, in forma grafica e intuitiva, la configurazione e la programmazione di tutto l’hardware garantendo anche una simulazione immediata dell’applicazione”. Porta: “Gli studenti intervenuti finora a questo genere di incontri hanno dimostrato un grande interesse per i temi trattati. Accanto a una prevedibile e diffusa attenzione ai possibili sbocchi lavorativi presso le aziende, abbiamo riscontrato un notevole interesse anche ad approfondire le dinamiche esistenti a livello internazionale nell’industria, nella ricerca e nel mercato del lavoro”. Giannini - Guidi: “La partecipazione degli studenti alle attività di SCE è stata complessivamente sempre attiva e interessata, come conferma l’elevato numero di domande, e contrassegnata da un vivo interesse, in particolare grazie alla possibilità di ampliare il proprio bagaglio esperienziale con innumerevoli prove e applicazioni pratiche effettuate in laboratori didattici. La forte valenza educativa dell’attività di SCE ha ricevuto un riconoscimento ufficiale a livello nazionale da parte del Miur che con un Decreto ci ha “accreditato quale soggetto esterno al fine di collaborare con l’amministrazione scolastica per promuovere e realizzare gare e competizioni, nazionali e internazionali, riguardanti gli studenti delle istituzioni scolastiche d’istruzione secondaria superiore, statali e paritarie”. Un grande e importante risultato che rafforza la no- OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 83 AO Tavola rotonda Fonte: www.twenty14media.com pure di individuare e gestire correttamente le priorità. Nell’ambito del concorso ‘Olimpiadi’ la fase di analisi e di valutazione dei progetti ha evidenziato altre lacune, come la capacità di redigere una documentazione tecnica ben strutturata, o di presentare i risultati di un progetto, magari ben fatto, ma penalizzato dalla forma espositiva. La scuola dovrebbe sviluppare nuove metodologie formative che, nel trasmettere le conoscenze tecnico-disciplinari, siano in grado di potenziare queste competenze. La collaborazione tra mondo della scuola e del lavoro deve inoltre essere sempre più forte e diffusa, con l’obiettivo di attivare ‘aree d’integrazione’, dove l’apprendimento possa diventare più accattivante, ai giovani sia garantita l’opportunità di sperimentare e conoscere meglio le proprie predisposizioni e attitudini e siano favorite scelte più consapevoli da parte degli studenti per i percorsi successivi e per lo sviluppo delle competenze necessarie al sistema sociale e produttivo del nostro Paese. Crediamo fermamente in questi concetti e intendiamo proseguire con le nostre attività, con l’obiettivo di fare sempre di più e sempre meglio, per avere giovani preparati e attrezzati ad affrontare una società nella quale la conoscenza è il capitale più redditizio, con la consapevolezza che investire in risorse umane, quindi nella scuola, vuole dire, per la nostra società, fare il migliore investimento per il proprio futuro”. Perna: “Manca la possibilità di cimentarsi con reali progetti di automazione, realizzati utilizzando i veri componenti software e hardware che entrano a far parte di una macchina o di un impianto. Ed è proprio su questo fronte che Omron supporta i docenti, gli studenti e le scuole. Il Trofeo Smart Project da noi organizzato è una gara rivolta a studenti e docenti delle classi IV e V degli istituti tecnici e professionali con indirizzo elettrotecnica e automazione, elettronica e telecomunicazioni, che offre l’opportunità di realizzare e presentare in ambito nazionale un vero progetto di automazione, mettendosi alla prova con veri tool industriali. La fase conclusiva della gara, che si tiene presso il Miur, prevede una prova di automazione e la premiazione dei migliori progetti. Agli istituti vincitori e piazzati Omron regala materiale per attrezzare i laboratori, contribuendo così a far entrare un po’ di realtà industriale nelle scuole”. Suaria: “Si percepisce che gli studenti sono molto preparati in campo teorico, ed è un bene, ma troppo poco in ambito pratico: senza una solida formazione pratica gli studenti perdono l’opportunità di cogliere appieno la diretta connessione tra la teoria che si trovano a studiare e i sistemi presenti nel mondo reale, dal telefonino all’automobile. Manca inoltre una connessione diretta con il tessuto industriale: spesso le aziende cercano competenze, anche di base, che le università forniscono solo in parte. Gli atenei, d’altro canto, spesso forniscono competenze obsolete. Sarebbe auspicabile una tavola rotonda o un punto d’incontro in cui condividere necessità e sogni per migliorare questa interazione”. Porta: “Una delle principali carenze riscontrate riguarda la mancanza in ambito accademico di una visione dei trend di 84 mercato. Nonostante vi siano alcuni casi virtuosi, molte università italiane tendono ancora a essere distanti dal mondo del lavoro e dell’industria. Questo si ripercuote anche sul progresso tecnologico, in quanto le attività di R&S svolte all’interno delle aziende e delle accademie procedono spesso su binari paralleli, senza dare luogo a sviluppi sinergici che potrebbero potenziarne i risultati. Inoltre, la parziale visione sul mercato fa in modo che, mentre l’industria vive un momento caratterizzato da una forte convergenza tra discipline specialistiche e dalla fusione di tecnologie diverse, il mondo accademico si basi ancora su indirizzi specifici mono-disciplinari”. Poli: “Il mondo accademico italiano fornisce una formazione d’eccellenza a cui B&R offre il proprio modesto contributo, proponendosi come ponte di congiunzione per preparare al meglio i ragazzi per l’ingresso nel mondo del lavoro e offrendo loro la possibilità di fare esperienza concreta di ciò che richiede l’industria”. Mereu: “La mancanza di un contatto diretto con il mondo del lavoro ritengo sia l’aspetto più rilevante e si evidenzia nella mancata comprensione delle dinamiche e delle problematiche aziendali. Ho anche notato gravi carenze nella conoscenza delle lingue straniere. Noi cerchiamo di mettere in contatto scuola e lavoro per fare in modo che si comprendano, mentre per quanto riguarda la parte tecnico-scientifica cerchiamo di fare in modo che i programmi scolastici e gli strumenti offerti agli studenti siano in linea con le reali esigenze delle imprese e le applicazioni sulle quali esse lavorano effettivamente. Per esempio, abbiamo fatto incontrare un CFP dei Salesiani di Brescia con alcune realtà locali e si è capito che i PLC usati in laboratorio non erano affatto compatibili con quelli utilizzati dalle imprese: il CFP con il nostro aiuto ha adeguato i suoi strumenti. Il disallineamento esistente fra i due mondi si può risolvere solo con un dialogo continuo, da un lato aiutando i ragazzi a orientarsi nello studio in modo adeguato, dall’altro promuovendo la scuola come soggetto attivo sul territorio, punto di riferimento per le aziende e i professionisti che vi operano”. B&R Automazione Industriale - www.br-automation.com National Instruments - www.ni.com Omron Electronics - www.industrial.omron.it Rittal - www.rittal.it Schneider Electric - www.schneider-electric.it Siemens Italia - www.siemens.it OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 L’industria dei beni di consumo richiede che le macchine vengano sviluppate e messe sul mercato in tempi rapidi. Richieste sempre più esigenti impongono di realizzare nuove macchine estremamente flessibili. Tutto diventa semplice con uno specialista di automazione e azionamenti al tuo fianco, uno dei pochi in grado di offrirti l’intera soluzione da un unico fornitore. Lenze ti accompagna lungo l’intero processo di sviluppo della tua macchina, dall’idea all’assistenza post vendita, dal sistema di controllo all’albero di trasmissione. Questo è ciò che intendiamo per Motion Centric Automation. Richiedi maggiori informazioni: tel. 02.270.98.1, [email protected], www.lenzeitalia.it As easy as that. AO Ict di Lucrezia Campbell Una collaborazione che apre nuove opportunità al business Came Group, società che opera nel settore delle automazioni per la sicurezza e il controllo degli ambienti, sceglie la tecnologia Cisco e si affida alla consulenza di Dimension Data per interconnettere sedi e filiali a livello internazionale C ame Cancelli Automatici è la società principale di Came Group, un’importante realtà a livello internazionale nel settore delle automazioni per la sicurezza e il controllo degli ambienti. La sede di Dosson di Casier (Treviso) comprende il polo produttivo in cui prende vita la più ampia gamma di automazioni per cancelli scorrevoli e a battente, porte garage, barriere stradali, chiusure industriali, porte automatiche e sistemi per il controllo degli accessi. Came comprende circa 250 dipendenti ed è presente sul mercato con 254 tra filiali e distributori esclusivi in 107 Paesi. Il Gruppo Came comprende altre società produttive come Urbaco, azienda francese che realizza dissuasori automatici e fissi per un’ampia gamma di applicazioni, e Jolly Motor, attiva nello sviluppo di motori e automatismi per tapparelle, tende da sole, screen e veneziane per abitazioni e usi commerciali. In totale, il gruppo è presente sul mercato con 480 tra filiali e distributori esclusivi in 118 paesi nel mondo per un totale di 1.000 dipendenti. Per le società come Came, così articolate e distribuite sul territorio, entrano in gioco due fattori chiave apparentemente contrastanti. Da una parte diventa fondamentale avere a disposizione un’infrastruttura di comunicazione e di collaborazione capillare tale da consentire un livello di operatività e di contatti 86 tra dipendenti e manager volto a favorire la produttività e i processi decisionali stessi. È altresì importante che un’architettura di questo tipo sia facilmente gestibile da un unico team centralizzato. Il rischio è che i vantaggi derivanti da un sistema distribuito siano azzerati da una complessità di controllo e da un’oggettiva anti-economicità di attività quali l’implementazione, la configurazione e l’assistenza agli utenti. In questo scenario fanno la differenza le soluzioni più flessibili e affidabili che consentono di produrre benefici a breve giro senza pesare sull’organizzazione aziendale, oltre ai partner tecnologici che sanno indirizzare e assistere le imprese nel loro percorso verso l’innovazione. Came ha così trovato in Dimension Data e in un’architettura di collaborazione e comunicazione unificata Cisco la risposta all’esigenza di riunire, in un’unica infrastruttura centralizzata, tutte le sedi esistenti e di poter contare su una piattaforma flessibile in grado di integrare, in modo semplice e veloce, le nuove acquisizioni a livello mondiale, presenti e future. La soluzione Negli ultimi tre anni il Gruppo Came si è reso protagonista di un processo di integrazione di un’unica architettura di ICT a livello globale a partire dall’interconnessione di tutte le sedi, che fino ad OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 allora avevano utilizzato sistemi diversi e separati. L’operazione ha compreso una fase di consolidamento della componente server centralizzata con la creazione di due Data Center in Italia, completi di architetture in ottica business continuity con collegamento in fibra necessarie a supportare la mole di servizi e risorse che il nuovo ordine di grandezza stava rendendo sempre più necessaria. Il tutto in linea con la strategia aziendale che riconosce nel consolidamento della parte IT il mezzo per ottenere un miglioramento delle procedure, lo snellimento dei processi e l’abbattimento dei costi di gestione. Questa prima fase ha compreso anche una migrazione dei sistemi di ERP verso una soluzione unica e centralizzata. Il passo successivo è consistito nell’uniformare anche la componente di comunicazione per tutte le sedi con l’implementazione di una soluzione basata su Cisco Unified Communications Manager. L’obiettivo era integrare tutto nell’ottica della collaboration e della mobility con soluzioni Cisco. “Gli spostamenti intersede di alcuni dipendenti sono piuttosto frequenti” chiarisce Massimiliano Tesser, cio di CameGroup, “quindi era importante mettere a disposizione strumenti di comunicazione per ridurre il più possibile le trasferte e interagire da remoto”. Laddove gli spostamenti sono indispensabili, l’obiettivo era fornire la massima praticità e facilità di utilizzo dei dispositivi di comunicazione mobili con le stesse funzionalità e la stessa esperienza d’uso, favorendo l’accesso alle risorse aziendali e la stessa reperibilità per gli utenti usando un unico numero ovun- que. Con conseguenti risparmi dei costi di viaggio, di comunicazione interna e vantaggi nell’accessibilità ubiqua ai tool aziendali. Su questa infrastruttura è stato implementato un sistema di Cisco TelePresence e video-conferenza. Ogni filiale ha in dotazione almeno una sala in HD con doppio monitor a 60 pollici. Un sistema standardizzato con un livello qualitativo talmente elevato da consentire a Came Group numerose attività da remoto, non ultima lo svolgimento dei CDA in TelePresence. Su questa base, per estendere le nuove funzionalità in chiave mobile ai nuovi servizi e la loro portabilità, grazie all’ausilio di Dimension Data è stato ancora aumentato il livello di collaborazione e comunicazione unificata implementando tutta la videotelefonia e i sistemi di comunicazione integrata tramite Cisco Jabber. Jabber è l’applicazione che rende disponibili tutti i vantaggi della collaboration sui più innovativi dispositivi aziendali e personali come smartphone e tablet, introducendo funzionalità quali la comunicazione dello OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 87 AO Ict stato di presenza, la deviazione della chiamata, la possibilità di utilizzare un unico numero sia sul telefono fisso sia sul mobile. “L’utilizzo di Jabber sui personal computer consente anche di effettuare videoconferenza sugli endpoint” conferma Tesser, “questo permette ai dipendenti di essere contattabili tramite la rete di videocomunicazione indipendentemente dalla loro ubicazione e dagli strumenti a disposizione”. Per favorire la connettività all’interno delle aree e degli stabilimenti produttivi, Came si è dotata di una infrastruttura wireless, anch’essa basata su soluzioni di Borderless Network Cisco. Ogni dipendente può essere così raggiunto tramite rete WiFi in tutte le sedi del gruppo con il proprio dispositivo mobile, mantenendo il proprio interno. I risultati Dall’implementazione della soluzione Cisco, la comunicazione interna voce e video tra gli uffici del gruppo è a costo zero. Le sedi sono collegate dallo stesso Unified Communications Manager, quindi sono trasmesse come chiamate interne senza nessun costo aggiuntivo. Sono diminuiti i viaggi e di conseguenza i costi di trasferta grazie alla possibilità di utilizzare TelePresence e video-conferenza sia con gli apparati statici nelle sale apposite, sia con l’utilizzo del telefono, del laptop e di tutti i dispositivi mobili come tablet e smartphone. Il personale è in grado di partecipare a riunioni ovunque e indipendentemente dal dispositivo che ha in dotazione. “Si tratta di sistemi che hanno introdotto la versatilità e la velocità della comunicazione” chiarisce Tesser, “quindi lo snellimento delle procedure e la tempestività con cui le decisioni possono essere prese, a tutto vantaggio dell’operatività”. Gli stessi uffici IT sono stati centralizzati in modo tale da concorrere nella stessa direzione. Il team IT è stato notevolmente ampliato e ora gestisce, oltre ai sistemi informativi tradizionali e l’ERP, anche tutta la parte di comunicazione e collaborazione di tutto il gruppo. Ma i vantaggi sono stati verificati sul campo. “L’utilizzo della videoconferenza è stato fondamentale nel caso della nascita del nostro nuovo Logistic Store che sta nascendo a Parigi” aggiunge Tesser. “Si tratta di un centro strategico per tutto il gruppo. Tutta la gestione e la direzione dei lavori viene fatta con riunioni settimanali in videoconferenza. La soluzione Cisco ha ridotto drasticamente il numero di viaggi e il numero di persone coinvolte, un risparmio che oltre ai costi vivi comprende il tempo perso e le ore uomo delle persone coinvolte, che possono dedicare più tempo al netto di quanto avrebbero impiegato di persona”. Came è anche coinvolta in progetti con altri partner in tutto il mondo: grazie alla TelePresence i manager possono tenere contatti con più assiduità senza scendere a compromessi in qualità dell’esperienza. Non solo. “La nostra rete commerciale comprende partner Gold che, in caso di problemi in fase di installazione di nuovi prodotti o a causa di particolari difficoltà ambientali, grazie alla TelePresence possono entrare in contatto con gli ingegneri della casa madre coinvolti nell’R&D per avere assistenza da remoto”. Gli installatori si collegano con il dispositivo in dotazione come utenti remoti alla rete Cisco per ottenere supporto e superare i problemi in fase d’opera. Cisco Jabber è 88 stato fornito in dotazione ai dipendenti mobili che devono recarsi presso le filiali in tutto il mondo. “Indipendentemente dalla sede in cui si trovano, i nostri colleghi attivano Jabber con il proprio PC o il proprio tablet rendendosi così raggiungibili con il proprio numero interno diretto” aggiunge Tesser. “Jabber permette loro di sfruttare una comunicazione rapida e integrata con il resto del gruppo da qualunque posizione si trovino. All’interno della filiale dove è presente la copertura di rete attraverso il wireless centralizzato a livello di gruppo in ciascuna delle oltre 30 sedi nel mondo, in aree non coperte invece si possono connettere attraverso un tunnel criptato su Internet rendendosi così raggiungibili”. Grazie alla VPN integrata, ogni dipendente con il proprio PC riesce ad avere il proprio interno da qualsiasi ubicazione. Da casa, in viaggio, presso filiali o in visita ai clienti è possibile così avere accesso in modo sicuro alle risorse presenti nella rete aziendale. Questo consente di effettuare anche operazioni di marketing presso i clienti o sessioni di training da remoto. “Abbiamo a disposizione un sistema che consente un elevato livello di collaborazione e la massima reperibilità dell’utente”. Tesser sottolinea l’impegno che il team si era preposto per giungere a un ambiente architetturale il più possibile omogeneo, comprensivo anche dell’integrazione del sistema di collaboration con quello di messaggistica e di posta, per dare vita a uno standard di uniformità dei servizi distribuiti. “Abbiamo ottenuto un livello ottimale. Senza contare che, trattandosi di una tecnologia all’avanguardia, l’esserne pionieri ci sprona a mettere a punto sul campo funzionalità e performance”. Tra gli obiettivi futuri, Came Group procederà al consolidamento di quanto installato, oltre all’integrazione nell’infrastruttura esistente delle nuove aziende e delle filiali oggetto di acquisizioni. “In precedenza trasferire servizi esistenti in piattaforme diverse non era un’operazione conveniente. Ma è stata proprio la facilità di integrazione con il resto dei servizi e con altri ambienti che ha fatto propendere la scelta per Cisco, oltre a funzionalità quali la mobilità, il sistema centralizzato, il wireless centralizzato a livello mondiale e la sicurezza integrata nel sistema”. È in corso la realizzazione di un sistema sofisticato e personalizzato di Contact Center su IP, basato anch’esso sulla stessa infrastruttura su cui poggia la soluzione di Collaboration. Il giudizio è positivo anche per Dimension Data. “Non abbiamo mai avuto partner così professionali come il team che ci ha seguito” conclude Tesser. “Lavorare con Dimension Data ci ha consentito di verificare con mano i vantaggi di un unico riferimento per una così vasta gamma di soluzioni e servizi e un unico consulente tecnologico”. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Came Group - www.camegroup.com/ Dimension Data - www.dimensiondata.com/it-IT automation PSS4000 – Simplify your Automation™ Immaginate un sistema di automazione con componenti combinabili in maniera flessibile ed espandibile a seconda delle singole esigenze. Immaginate un controllo standard che comanda l‘intero impianto. Immaginate un dispositivo che garantisce la sicurezza in ogni momento e reagisce immediatamente quando necessario. Immaginate un Motion Control che assicura tutti i movimenti in tempo reale. Immaginate un’interfaccia di visualizzazione che consente di controllare tutti i processi. Immaginate una diagnostica che in caso di anomalie è in grado di facilitare il ripristino al corretto funzionamento. Nuovo sistema di automazione PSS4000 – Simplify your Automation ™ Una semplicità che conquista – Da Pilz, naturalmente. Pilz Italia Srl - Società con unico socio, Via Gran Sasso n. 1, 20823 Lentate sul Seveso (MB), Telefono 0362 1826711, Fax 0362 1826755, [email protected], www.pilz.it AO Convertitori di Joseph Walker Titanic Belfast, memoriale dedicato al Titanic Un’impresa titanica I convertitori di Control Techniques hanno consentito l’apertura del centro Titanic Belfast per il 100° anniversario dell’affondamento T itanic Belfast, il più grande memoriale al mondo dedicato al Titanic, è stato costruito per rivivere la storia e l’eredità del transatlantico più famoso al mondo, per rendere omaggio ai costruttori del grande cantiere navale di Belfast che realizzarono il Titanic e per commemorare il suo tragico viaggio inaugurale e la perdita di tante vite umane. Titanic Belfast è situato nel cuore di Belfast, nell’Irlanda del Nord, negli stessi scali dove fu varato il Titanic. Nei 14.000 m² di superficie di questo edificio sono state allestite nove gallerie interattive di spazio espositivo, un teatro di esplorazione del relitto sommerso, ricostruzioni dei ponti e delle cabine della nave e inoltre sono state ricavate strutture di ristorazione, il Titanic Store, un bar e un bistrot. Il particolare design dell’architettura riprende vari temi marittimi, fra i quali l’insegna della White Star Line. La sfida Harvey Group, un fornitore di impianti meccanici ed elettrici con sedi in Irlanda del Nord e nel Regno Unito, si è aggiudicato l’appalto di Titanic Foundation, i proprietari di Titanic 90 Belfast, per la fornitura e l’installazione di impianti completi. Questa commessa si è rivelata particolarmente impegnativa a causa della forma insolita dell’edificio. Nel febbraio 2012, Harvey Group si rivolse a G. S. Stothers Mechanical & Electrical Engineering, una delle principali aziende dell’Irlanda del Nord specializzate nell’evacuazione dei fumi, per realizzare un sistema in grado di controllare il doppio ventilatore dell’impianto di estrazione fumi, posto nell’atrio dell’edificio Titanic. Naturalmente, occorreva che il sistema di controllo fosse affidabile al 100%. Era stato previsto che il Titanic Belfast aprisse prima del 100° anniversario dell’affondamento del Titanic, avvenuto nell’aprile del 1912, e l’evento era stato fissato per il 31 marzo 2012, giorno del 100° anniversario del trasferimento della nave dallo scalo di costruzione al bacino di carenaggio di Thompson per i lavori di equipaggiamento. La consegna del sistema di controllo doveva pertanto avve- OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 nire prima della fine di febbraio e ciò significava che G. S. Stothers disponeva di un mese scarso per completare il lavoro. La soluzione Per il controllo dei ventilatori, G. S. Stothers si affidò ai convertitori Commander SK di Control Techniques. Questi apparecchi furono raccomandati da Motion Control Systems, il distributore di convertitori con sede in Irlanda del Nord, in quanto il tempo disponibile era veramente poco e i Commander SK erano famosi per la loro facilità di programmazione e di interfacciamento con qualsiasi sistema di controllo esterno. I convertitori Commander SK erano inoltre rinomati per la loro estrema affidabilità. I doppi ventilatori furono collocati nelle aree del 5° e del 6° piano, vicino alla parte alta dell’atrio dell’edificio Titanic. Essi sono collegati a un sistema di rivelazione incendio Vesda (Very Early Smoke Detection Apparatus), progettato per attivare l’estrazione dei fumi una volta rilevata la loro presenza a un’altezza elevata. In caso di rilevamento di fumo, quattro convertitori a velocità variabile fanno aumentare la velocità Il museo è situato nel cuore di Belfast, nell’Irlanda del Nord, negli stessi scali dove fu varato il Titanic dei ventilatori secondo una sequenza ritardata, affinché un ventilatore non limiti il flusso d’aria dell’altro. G. S. Stothers si rivolse a Motion Control Systems, che raccomandò l’utilizzo di convertitori Commander SK da 37 kW. Motion Control Systems fu poi in grado di fornire i quattro moduli nel giro di due giorni. I vantaggi Willas McAdam, fondatore di Motion Control Systems, ha affermato: “Non ho avuto la minima esitazione nel raccomandare a G. S. Stothers di utilizzare dei convertitori Commander SK di Control Techniques per il sistema di estrazione fumi del Titanic Belfast, in quanto il Commander SK è l’inverter più I Commander SK di Control Techniques utilizzati per il sistema di estrazione fumi del Titanic Belfast facile da programmare e da interfacciare con ogni sistema di controllo esterno, in particolare in tali condizioni di tempo limitato”. Sam Stothers, titolare di G. S. Stothers, ha aggiunto: “Come assicurato da Motion Control Systems, il convertitore Commander SK si è rivelato estremamente facile da programmare e da interfacciare, aiutandoci in misura determinante a completare il lavoro in tempo. Siamo rimasti così colpiti che abbiamo nominato Control Techniques quale fornitore preferenziale per tutti i nostri futuri sistemi di controllo degli impianti di edifici, di ventilazione di parcheggi e di rilevamento fumi/monossido di carbonio. Fra questi figura il progetto di un sistema di gestione dell’edificio/ventilazione del parcheggio condotto attualmente a Glasgow, in Scozia”. Control Techniques - www.controltechniques.com OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 91 AO Motion control di Lucie Hodkova La tecnologia di trasmissione sostituirà le pompe petrolifere Le tecnologia di estrazione del gas e del petrolio ha fatto grandi passi in avanti. Il sistema di sollevamento LRP (Linear Rod Pump) Artificial Lift di Regal combina il servocomando del motore con una meccanica semplice e un software di comando che reagisce alle caratteristiche individuali di ciascun pozzo I campi petroliferi a terra utilizzano tradizionalmente pompe petrolifere tradizionali basate su pompe a travi oscillanti, a bilanciere o del tipo SRP (con asta di pompaggio). In effetti, due terzi di tutti i campi petroliferi mondiali si affidano a questo tipo di sollevamento artificiale. Queste pompe includono grandi parti metalliche in movimento che sono pericolose da assemblare e disassemblare, potenzialmente pericolose durante l’uso e di notevole ingombro. Nonostante siano semplici dal punto di vista meccanico, possono avere problemi di affidabilità in caso di funzionamento a secco, causando danni ai componenti costosi e difficili da raggiungere. Negli scorsi decenni, questo non era un problema poiché i campi petroliferi tendevano a essere lontani e su proprietà di scarso valore immobiliare, ma ormai il petrolio viene sempre più estratto da pozzi ubicati in zone ecologicamente sensibili, o addirittura in aree urbane. Inoltre, la necessità di migliorare l’efficienza operativa complessiva è cresciuta notevolmente nell’arco degli anni, 92 quindi gli operatori cercano da molto tempo un modo affidabile e accurato per controllare le aste di pompaggio e migliorare la produttività. Le differenze Rispetto ai sistemi convenzionali, il sistema LRP (Linear Rod Pump) sviluppato da Unico, parte di Regal, è semplice e compatto, il che rende la sua installazione facile ed economica, mentre i suoi comandi elettronici rappresentano un grande passo in avanti tecnologico. Il trasporto, la preparazione del cantiere e i costi d’installazione sono ridotti al minimo: il sistema LRP viene montato direttamente sulla testa del pozzo e non richiede la costruzione di un grande ripiano in cemento. Unico ha progettato il sistema LRP in modo che possa essere facilmente trasportato in un autocarro pickup, movimentato da due persone e installato in due o tre ore. È molto adatto a ubicazioni dove le normative proibiscono di utilizzare pompe a bilanciere, ad OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 esempio le aree residenziali e i parcheggi automobilistici. Inoltre, grazie al funzionamento silenzioso e alle piccole dimensioni del sistema, può essere facilmente schermato da alberi o siepi, in modo che non danneggi il paesaggio naturale nella zone rurali e non disturbi i residenti. Nel complesso, il sistema LRP apre nuove prospettive per lo sfruttamento delle riserve di petrolio e gas che potrebbero altrimenti risultare irraggiungibili. Può inoltre essere utilizzato come pompa portatile, temporanea o di prova, spostandola facilmente di cantiere in cantiere secondo necessità. La tecnologia chiave del sistema LRP è costituita da un inverter a vettore di flusso che controlla il motore che aziona l’asta In effetti, questa progettazione a bassa inerzia consente al sistema LRP di utilizzare un motore e una scatola ingranaggi di dimensioni molto minori rispetto a una pompa a martinetto tradizionale, eliminando la necessità di sovradimensionare altri elementi della trasmissione. Una componente importante del successo del sistema LRP è attribuibile al software di controllo I campi petroliferi a terra utilizzano tradizionalmente pompe petrolifere tradizionali basate su pompe a travi oscillanti di pompaggio tramite un meccanismo a cremagliera. Sostanzialmente, l’asta di pompaggio va su e giù per sollevare il petrolio o il gas dal pozzo, e in quanto tale è simile a una pompa a bilanciere tradizionale. La differenza è che, grazie all’inverter, il sistema LRP controlla con precisione la velocità, la posizione e la potenza dell’asta di pompaggio in qualsiasi punto del ciclo di funzionamento. Quindi, durante la Il sistema di sollevamento LRP Artificial Lift di Unico, parte di Regal, corsa verso il basso, la velocità di corsa viene ridotta in combina il servocomando del motore con una meccanica semplice e modo che lo stantuffo entri delicatamente nel fluido. un software di comando che reagisce alle caratteristiche individuali di Una volta immerso, la velocità viene aumentata per la ciascun pozzo corsa restante della pompa, in modo da massimizzare la produzione. Questo profilo di movimento è programmabile e del motore, che ottiene profili di moto che non sono possibili può essere impostato in modo da adattarsi al volo ai mutamenti tramite mezzi esclusivamente meccanici. Il riempimento della delle condizioni, in modo che le prestazioni siano sempre auto- pompa viene settato in modo ottimale regolando indipendenteottimizzante. Questo sistema di controllo diretto elimina la ne- mente la portata e la velocità della corsa verso l’alto e la portata cessità di ingombranti meccanismi a bilanciere o di altri sistemi, e la velocità della corsa verso il basso. Il controllo della velocità di e risulta molto più elegante e capace rispetto ai sistemi a idrau- contatto minimizza gli urti da impatto con il fluido, mentre una lica inversa. La semplicità del concetto si riflette nella proget- valvola controllata automaticamente verifica le perdite statiche tazione meccanica della pompa. L’asta corre dentro un canale e dinamiche. Il software incorporato nel controller integrato nel all’interno della cremagliera ed è quindi sospesa dall’alto tramite drive a vettore di flusso è in grado inoltre di garantire la reportiun morsetto convenzionale, quindi dispone di una certa libertà stica dati del pozzo, il plottaggio del dinamometro a livello suin senso laterale. Il motore a induzione controllato a vettore, perficiale e interno, la possibilità di accesso da remoto, il riavvio accoppiato al meccanismo a cremagliera tramite una scatola a automatico, la diagnostica guasti ecc. Il drive può inoltre essere ingranaggi, alza e abbassa la cremagliera in modo da muovere interrogato in remoto, tramite web o telemetria, il che consente l’asta avanti e indietro. La cremagliera viene lubrificata a ogni il controllo e il monitoraggio non presidiato della pompa per otcorsa tramite l’immersione in un bagno d’olio completamente timizzare ulteriormente i costi di funzionamento. Ciò significa che il nuovo sistema di pompaggio LRP Linear Rod auto-contenuto. di Unico fa avanzare la tecnologia estrattiva su diversi fronti e Alto rendimento apre nuove possibilità su campi petroliferi che in precedenza Grazie all’utilizzo di un motore ad alte prestazioni e di un si- non erano considerati accessibili, grazie all’ingombro ridotto stema a rigenerazione in linea, il rendimento è garantito anche dell’impianto e suoi notevoli vantaggi economici. nei pozzi più profondi senza ricorrere agli enormi contrappesi Regal - www.regal-news.com così comuni negli impianti con pompe petrolifere tradizionali. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 93 AO Efficienza energetica di Marc Salimans Potenza, inquinamento e Internet Con le PDU intelligenti proposte da Aten è possibile gestire in modo più efficiente il consumo energetico di un data center U n rapporto pubblicato dal New York Times a fine 2012 ha colto di sorpresa il settore IT. Il rapporto, intitolato ‘Potenza, inquinamento e Internet’ e basato su un sondaggio del quotidiano condotto per oltre un anno, indicava che circa il 90% della potenza consumata dai data center di grandi dimensioni viene sprecato. Un’altra analisi richiesta sempre dal New York Times, prodotta dalla società di consulenza McKinsey, ha rivelato come solo il 6~12% della potenza dei data center sia realmente necessaria per far funzionare i server. I data center di tutto il mondo consumano circa 30 miliardi di Watt di energia ogni anno, pari alla produzione di 30 centrali nucleari, e da 1/4 a 1/3 di questa energia viene consumata solo dai data center negli Stati Uniti. Lo spreco di energia rilevata negli Stati Uniti è sicuramente grave, ma il problema dell’efficienza energetica dei data center è molto sentito anche in Asia, dove stanno cercando di misurare e quantificare preventivamente ogni esigenza di richiesta di alimentazione dei centri dati. Le PDU (Power Distribution Unit) intelligenti su rack costituiscono uno strumento valido e preciso per la misurazione della potenza consumata dalle apparecchiature informatiche. Situato all’interno di ogni singolo cabinet, il PDU su rack è l’ultimo dispositivo per la distribuzione di potenza alle attrezzature informatiche e costituisce il punto ideale per misurare il consumo energetico e gestire l’attivazione on/off dei dispositivi da remoto, così come per raccogliere i parametri ambientali forniti da alcuni PDU intelligenti di fascia alta. Purtroppo, a causa del costo dell’unità PDU intelligente, molti data center continuano a utilizzare il trasformatore di corrente (CT), meno caro, che però registra i dati di consumo di energia nel server di monitoraggio centrale e consente solo analisi successive. Inoltre, a prescindere dal numero di circuiti nella PDU, il CT misura solo la corrente assorbita totale, non consentendo all’amministratore del data center alcuna azione preventiva per intervenire su ogni singolo circuito. A causa della crescita esponenziale dei consumi energetici richiesti dagli strumenti informatici contenuti nel rack (per esempio i blade server) e del repentino abbassamento dei prezzi delle IRP, sono sempre più numerose le aziende che impostano i data center con un sistema di misurazione basato su soluzioni IRP. I data center possono selezionare diversi tipi di IRP, basandosi sui server oggi supportati, sulle previsioni future e sulle nuove configurazioni; gli IRP si possono installare orizzontalmente, verticalmente e separatamente. Misurazione e controllo da remoto La capacità di misurazione è importante per garantire l’effettivo utilizzo di corrente elettrica della PDU prima ancora di aggiungere nuovi server. Inoltre, per supportare adeguatamente il controllo da remoto, rispettando al tempo stesso lo standard TIA942 che non consente la programmazione automatica on/off a distanza, alcuni fornitori hanno previsto l’inserimento di IRP dotati di switch da remoto, per un numero di porte di caricamento senza interruttore, adatti a server di tipo critico, che vengono collegati alle porte e che, quindi, impediscono spegnimenti inopportuni. Meccanismo di protezione Fonte: ad009cdnb.archdaily.net 94 Qualsiasi gestore di data center ha un incubo ricorrente: il sovraccarico dell’alimentazione. I fornitori di IRP propongono diverse soluzioni in risposta a tale problematica. È possibile, per esempio, aggiungere a ogni porta un fusibile di bassa capacità, che non riesce però a essere utilizzato da server ad alta densità di potenza (come i blade server) e reca ulteriori danni al data center se occorre effettuare la sostituzione del fusibile non idoneo. Alcuni fornitori di IRP offrono invece una protezione proattiva da so- OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Fonte: www.datacenterknowledge.com I PDU PN5 e PN7 permettono agli addetti di tenere sotto controllo elettricità, voltaggio e consumo energetico dei dispositivi IT Molti data center ‘green’ adottano passaggi isolati di aria calda e fresca per migliorare l’efficienza del climatizzatore vraccarico sfruttando le funzionalità offerte dagli switch per la misurazione e l’on/off dell’IRP. La teoria è la seguente: l’IRP rileva l’ultima porta dove viene attivato un server e, se viene evidenziato un sovraccarico di alimentazione, grazie a un’accurata misurazione, quest’ultimo server viene spento immediatamente per proteggere i server già in funzione da qualsiasi interruzione di corrente. Switch KVM a quattro porte Funzione anti-disconnessione Qualità e affidabilità La possibile disconnessione della linea elettrica è una minaccia che i data center subiscono da tempo e si manifesta in due modi: interruzione manuale, causata da operazioni di cablaggio sui rack (è la più frequente nelle installazioni del data center), oppure allentamento dei cavi, spesso causato dalla presa di corrente C19 per i blade server. I fornitori di IRP adottano numerosi accorgimenti per evitare questi problemi. Uno dei più utilizzati consiste nel dotare il PRD di ganci per cavi di fissaggio. Il design Lok_U_Plug studiato da alcuni fornitori di IRP affronta invece la problematica in modo più semplice: si avvale di un IRP con uno slot specifico per fissare i cavi di alimentazione dei server stessi con l’IRP. Un altro vantaggio offerto dal modello IRP è l’affidabilità. Dopo l’installazione dell’IRP per un breve periodo di tempo, alcuni possono avere problemi a causa dei troppi dati da elaborare. L’unico modo per risolvere questa criticità è riavviare l’IRP in errore. La peggiore difficoltà, però, si verifica con le interferenze che si creano mettendo insieme diversi modelli IRP, soprattutto quando si utilizzano fornitori che non hanno familiarità con il controllo di grandi quantità di dispositivi via TCP/IP. In questi casi, si suggerisce di selezionare i fornitori che abbiano un’ampia conoscenza delle tecniche di controllo sul più ampio numero di dispositivi TCP/IP previsti nel data center, affidandosi a chi sviluppa switch KVM (Keyboard, Video, Mouse) e conosce le comunicazioni TCP/ IP per il controllo dei dispositivi di massa, nonché dispone di strutture di collaudo per garantire la stabilità delle varie apparecchiature. L’azienda taiwanese Aten è specializzata nella progettazione e produzione di soluzioni avanzate di connettività e propone le soluzioni PDU della suite Altusen Power Over the NET che riducono i costi dell’energia elettrica e garantiscono elevati livelli di disponibilità per tutte le server room, garantendo ai responsabili IT di gestire efficacemente i dispositivi collegati all’unità da qualsiasi luogo, via TCP/IP. In particolare, le soluzioni PN5 e PN7 di Aten, che soddisfano le implementazioni server ad alta densità, sono un modello di efficienza e permettono di migliorare l’utilizzo dei server rack e il controllo del consumo di energia, ottimizzando l’efficienza dei server. Grazie al supporto per la misurazione in tempo reale del livello dell’energia, i PDU PN5 e PN7 permettono agli operatori di tenere sotto controllo l’elettricità, il voltaggio e il consumo energetico dei dispositivi IT a livello di PDU (PN5 e PN7) e di presa (solo PN7), riducendo i costi di alimentazione e garantendo elevati livelli di disponibilità per le server room. Inoltre, i PDU PN5 e PN7 sono caratterizzati da un design a zero unità (0U) poco ingombrante e possono essere montati in verticale sulla parete esterna del rack, permettendo un utilizzo efficiente dello spazio ed eliminando l’ingombro dei cavi. Funzione software Il software per il monitoraggio dei modelli IRP costituisce il problema principale che molti amministratori di data center devono affrontare. IRP che non dispongono di software pienamente funzionanti non possono sfruttare gran parte della propria ‘intelligenza’, mentre la piena operatività può costare una fortuna. Alcuni fornitori, inoltre, richiedono di pagare il software in base al numero di nodi attivi, facendo lievitare i costi quando si utilizza un numero maggiore di IRP. Per ridurre i costi operativi alcuni vendor offrono software in bundle con gli IRP. È sufficiente acquistare l’IRP e sfruttare la sua intelligenza senza sostenere ulteriori esborsi di denaro. Eppure, secondo il Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti e l’Associazione americana di refrigerazione, oggi la salute dei data center non si basa sul livello di climatizzazione, bensì sull’indice della temperatura di raffreddamento ponderato del rack (RCI), indice che può determinare in anticipo la presenza di aree calde nel data center. Molti data center ‘green’ adottano passaggi isolati di aria calda e fresca tali da migliorare l’efficienza del climatizzatore, a discapito però di un aumento rapido della temperatura in caso di guasto dell’unità. Questo, nel peggiore dei casi, può anche causare un incendio. L’indice RCI è uno strumento efficace per individuare problemi di riscaldamento in qualsiasi data center per un lungo periodo. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Aten - http://it.aten.eu 95 AO Supervisione di Fabien Rigaud Tutte le forme dell’acqua La Municipalità Regionale di Northern Rockies ha potenziato il proprio Scada per tutti gli impianti di trattamento delle acque e delle acque reflue L a Regione di Northern Rockies, nel nordest della British Columbia, ha la fortuna di possedere una significativa ricchezza e diversità di risorse naturali, tradizioni e attributi culturali. Negli ultimi quattro decenni questa zona ha conosciuto alti e bassi a causa prima della crescita, poi del declino di numerose risorse e attività di sviluppo. In particolare, fra queste ultime ha suscitato parecchio interesse l’Horn River Shale Gas Development, una partnership operativa volta a collegare la municipalità regionale di Northern Rockies e le comunità di Fort Nelson e First Nation con il settore oil&gas e le agenzie governative provinciali. Il sistema di trattamento delle acque A seguito della partnership stipulata, gli impianti di trattamento acque e delle acque reflue della municipalità, inclusa la rete delle centrali di pompaggio e altre strutture, producono l’acqua trattata necessaria per gestire le operazioni delle strutture oil&gas, forestali e minerarie, oltre a servire una popolazione di circa 5.000 residenti. Gli impianti sono dotati di una stazione idrica ad accumulo, che eroga acqua a coloro che non sono collegati all’acquedotto municipale e ai camion che trasportano l’acqua per le operazioni sulla rete oil&gas, per esempio per la fratturazione idrica. “Fort Nelson ha una stazione idrica ad accumulo completamente automatizzata, che eroga giornalmente una media di 400 m 3 (14.125,9 piedi cubi) di acqua trattata per uso residenziale e indu- 96 striale” ha spiegato Michael Ferguson, specialista elettrico e di automazione per la Municipalità Regionale di Northern Rockies. “Tale stazione è totalmente integrata nel sistema Scada delle municipalità, cosa che facilita il monitoraggio della totalizzazione dei flussi, la gestione degli allarmi delle tracce di calore e delle caldaie, la gestione dei trend dei livelli di cloro residuo nell’acqua fornita ecc.”. La municipalità è recentemente passata da FactoryLink, ora un prodotto legacy di Siemens, a PcVue per l’uso con il relativo sistema Scada. Ferguson ha anche accennato al fatto che il sistema Scada di Fort Nelson include 22 RTU ACE Motorola nelle varie stazioni di pompaggio e sollevamento, che comunicano su una rete IP radio a 900 MHz. “Abbiamo due IP gateway Motorola (della piattaforma Ace3600) configurati come primario e ridondante. Gli IP gateway costituiscono la connessione interposta fra la rete di RTU sul campo e i server di gestione, a loro volta configurati in modo ridondante. I nostri server sono situati presso l’impianto di trattamento acque delle municipalità”. Le municipalità hanno scelto di adottare PcVue, pacchetto Scada indipendente dall’hardware, integrato senza soluzione di continuità con l’IM-Scada di CTH Systems, partner della committenza e distributore di PcVue. L’IM-Scada è un avanzato software multiprotocollo di misura e comunicazione: “CTH Systems ha fornito un componente chiave, appunto il software driver IM-Scada, che ha permesso la rapida transizione a PcVue” ha sottolineato Ferguson. CTH Systems ha utilizzato lo Smart Generator di PcVue, un tool application builder per Configurazione del sistema di trattamento acque OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Generazione di rapporti e trend per la manutenzione preventiva tendo al personale non operativo delle municipalità di visualizzare trend e generando rapporti. Inoltre, CTH ha configurato la generazione di trend realtime e storici come una funzionalità integrata nel driver IMScada. Grazie a questa funzione vengono presentati i dati utili a prendere decisioni su come ottimizzare al meglio le operazioni. Ferguson sta proseguendo il proprio lavoro per sviluppare ulteriormente le potenzialità del sistema Scada di gestione delle acque e acque reflue di Fort Nelson; egli prevede tra l’altro di integrare PcVue con altre applicazioni, come il sistema degli ordini di lavoro. “Obiettivo della nostra filosofia di gestione responsabile e manutenzione preventiva è ‘legare fra loro’ sistemi come Scada, PDA e il software applicativo per gli ordini di lavoro” ha sottolineato Ferguson. Attualmente, egli sta lavorando per ottenere ordini di lavoro generati automaticamente in base ai portare le applicazioni Northern Rockies su un’architettura Scada più sicura e robusta. PcVue e il software IM-Scada si appoggiano a questi server e ai database storici. L’impianto di Fort Nelson L’impianto di Fort Nelson è anche la prima e unica ‘Resource Municipality’ della British Columbia a servizio dell’industria, dei residenti e delle imprese. Copre oltre il 10% della provincia e include la maggior parte del vasto Horn River Shale Gas Development. Ferguson gestisce la componente dei sistemi elettrici, del controllo di processo, di automazione e di comunicazione dell’infrastruttura acque e acque reflue delle municipalità. Attualmente, il sistema Scada di Fort Nelson gestisce circa 8.000 tag. Con progetti finanziati in corso, come Il servizio ‘FlowWorks’ consente l’elaborazione dei dati in quelli relativi a una nuova stazione di disinfezione a UV ingresso per la visualizzazione dei trend per trattare l’effluente delle acque di scarico, il sistema è destinato a crescere. Il processo di trattamento dell’acqua tempi di funzionamento delle pompe e ai cambiamenti di di Fort Nelson inizia dal prelievo di acqua grezza dal fiume pressione, per segnalare l’usura delle guarnizioni e di altri Muskwa, a valle del ponte di attraversamento dell’Alaska Hi- componenti. Inoltre, vorrebbe avere la possibilità di visualizghway. Il riempimento dei serbatoi di acqua grezza delle mu- zare dati di sistema come allarmi, pressione e livelli su un dinicipalità implica diversi processi critici. Il pompaggio iniziale spositivo mobile, per esempio un iPhone, cosa oggi possibile dell’acqua grezza dal Muskwa richiede il pompaggio multi- utilizzando l’ultima versione del driver IM-Scada. stadio con controllo PID per vincere la tremenda pressione Per ora l’applicazione PcVue è stata configurata per fornire di testa e controllare le portate variabili. “Per noi, il processo un numero minimo di dati per sito; cliccando su alcune di trattamento dell’acqua non è statico. Variabili come torbi- icone, però, l’operatore può aprire delle finestre pop-up che dità, colore e componenti organici sono influenzati da eventi forniscono ulteriori informazioni, nel caso gli servano per imprevedibili, come quelli meteorologici. Per esempio, una esempio ulteriori dettagli su una stazione di pompaggio o volta il fiume dal quale pompiamo l’acqua è stato investito certi valori critici. PcVue darà inoltre il suo contributo all’oda una colata di fango” ha esemplificato Ferguson. biettivo di Fort Nelson di ridurre le riparazioni in seguito a guasti e le sostituzioni impreviste di apparecchiature. Infatti, Visualizzazione dei dati e manutenzione questo si può ottenere attivando la funzionalità di allarmipreventiva stica e report, in modo da evidenziare i problemi nella loro Il supporto ingegneristico di CTH è stato fondamentale per fase incipiente. L’uso di un sistema Scada totalmente autoconsentire alla municipalità di esportare i dati sotto forma di matizzato è essenziale nella prevenzione delle interruzioni file .csv verso un servizio di generazione di rapporti e trend nei servizi forniti dalla municipalità. denominato ‘FlowWorks’, che elabora i dati in ingresso con PcVue Solutions - www.pcvuesolutions.com vari algoritmi, come la media ponderata nel tempo, permet- OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 97 AO Tutorial di Paolo Ferrari, Emiliano Sisinni (*) Sempre più wireless nell’industria Gli utenti industriali che vogliono implementare un sistema wireless nei propri impianti devono valutare molti fattori: ecco cosa tenere in considerazione e qual è lo scenario attuale È ragionevole credere che l’impiego della strumentazione wireless in ambiente industriale aumenterà notevolmente nei prossimi anni. L’introduzione del wireless a questo livello, però, potrebbe essere penalizzata nella velocità di penetrazione da alcuni fattori, come i costi d’installazione e di gestione e la disponibilità dell’impianto. In pratica, si può affermare che gli strumenti wireless dovranno competere con gli equivalenti cablati per godere di ampia e rapida diffusione. Parallelamente, le soluzioni wireless dovranno essere prontamente disponibili (in modo tempestivo), preferibilmente da più produttori, se si vuole creare un effetto positivo che ne sostenga la diffusione. Questo punto non è affatto scontato, se si considera che la strumentazione per l’industria deve rispondere a criteri di sicurezza e robustezza molto più severi che per le applicazioni civili/residenziali. Ultimo ma non meno importante, anche gli utenti finali dovranno fare la loro parte attraverso le rispettive associazioni, fornendo le linee guida per indirizzare lo sviluppo dei componenti secondo i requisiti di sicurezza, prestazionali e d’installazione desiderati. Da notare che gli utenti industriali in genere non sono esperti di sistemi wireless, hanno però a che fare con applicazioni per le quali la tecnologia wireless sembra essere una valida alternativa. Per tutti gli utilizzatori industriali che vogliono implementare un sistema wireless nei propri impianti si prospetta la necessità di valutare molti fattori, quali le prestazioni radio, la durata della batteria, l’interoperabilità, la conformità agli standard, la sicurezza. Fonte: www.dagcom.com neità al controllo e la capacità di trasmettere anche in un ambiente con interferenti. Tuttavia, la tecnologia è ormai maturata e l’accettazione da parte degli utenti è cresciuta, come dimostrano i report biennali prodotti da IHS sulle tecnologie wireless nell’industria. Nello specifico, IHS stima che quasi un quarto delle nuove connessioni wireless realizzate nel 2011 siano state fatte da LAN wireless Ieee 802.11: le varianti 11a, 11b e 11g sono le più popolari, ma la modalità n sta cominciando a farsi strada grazie al fatto che le antenne multiple forniscono una sorta di ridondanza. Anche Bluetooth è ampiamente utilizzato nel settore, con circa un quinto del totale dei nuovi collegamenti senza fili nel 2011. Bluetooth include sia la versione classica a banda limitata, sia quella ad alta velocità e la ‘Low Energy’. La tecnologia cellulare è utilizzata per le comunicazioni wireless industriali in quanto La situazione attuale Il wireless è presente nelle applicazioni industriali da un certo numero di anni. Come ben noto, la tecnologia wireless ha dovuto superare parecchi ostacoli in passato, per esempio una percepita mancanza di affidabilità, la verifica dell’effettiva ido- 98 Incremento dell’uso delle tecnologie wireless secondo IHS Research dal 2011 al 2013 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 permette di coprire agevolmente distanze geografiche, poiché si basa sull’infrastruttura cellulare esistente anche in località remote, il che la rende di fatto molto adatta ai sistemi Scada. Una parte enorme della quota di mercato è poi occupata dalle soluzioni proprietarie, che includono le bande senza licenza, la gamma di sub-GHz e le altre comunicazioni a lungo raggio. Queste ultime soluzioni sono popolari nell’industria di processo e, come la maggior parte delle soluzioni wireless, non richiedono alcuna infrastruttura di rete, quindi presentano un costo minore, che può risultare attraente. Zigbee non sembra molto diffuso in ambiente industriale, perché più adatto al residenziale. Per ultime vengono le tecnologie WirelessHart e ISA100.11a per l’automazione di processo: nonostante si sia cercato di muoversi verso un unico standard, la mancanza di convergenza ha impattato sulla loro diffusione… almeno fino al 2011. Nel recente rapporto 2013 di IHS mostra però numerose novità. Più della metà di tutti i dispositivi wireless-enabled per automazione industriale risulta equipaggiata con Bluetooth o con la tecnologia Ieee 802.11a/b/g/n. Wlan cresce in modo netto e diventa ormai un riferimento anche nel mondo industriale. Balza all’occhio la contrazione delle applicazioni proprietarie e cellulari, mentre gli standard per il wireless di processo (WirelessHart e ISA100.11) finalmente decollano. Il wireless può essere un grande valore aggiunto per la rete di fabbrica, ma non dimentichiamo che quest’ultima è attualmente lei stessa in trasformazione e aggiornamento verso soluzioni Ethernet e realtime Ethernet (RTE) più moderne. I punti di forza del wireless Le tecnologie wireless hanno permesso l’avvento di una nuova classe di architetture di automazione d’impianto grazie ai significativi vantaggi strategici offerti. Fra i vantaggi principali figura il risparmio sull’installazione: l’installazione di dispositivi connessi via wireless può essere fino a dieci volte più conveniente di quella di una soluzione cablata, offrendo uno start-up più veloce. Anche i costi di progettazione si riducono notevolmente, poiché non si è più vincolati alla posizione di oggetti e strumenti preesistenti (scatole di derivazione, cabinet, sistemi di controllo). Riassumendo, i costi ridotti di ingegneria per il cablaggio, installazione e manutenzione, a loro volta combinati con la maggiore flessibilità sono il motivo principale per la migrazione verso il wireless. Migliora inoltre la raccolta dati, in quanto è possibile sostituire tutte le letture manuali guadagnando con il fatto che i risultati delle misurazioni automatiche sono più accurati, tempestivi e coerenti. Vi sono poi gli effetti dell’economia di scala: la distribuzione di punti aggiuntivi in una rete esistente può essere incrementale, includendo i sistemi preesistenti senza necessità di sostituirli. A questo vanno aggiunti i risparmi operativi. Grazie infatti alla capillarità con cui è possibile installare (e riposizionare) i dispostivi wireless, è possibile diagnosticare rapidamente le situazioni anomale in un impianto, gestire i programmi di manutenzione predittiva e monitorare le attività produttive. Inoltre, con opportune campagne di misura temporanee si possono identificare i costosi problemi che portano a uno spreco di energia o di materie prime. Infine, le operazioni risultano più sicure in quanto le tecnologie wireless possono ridurre l’esposizione umana ad ambienti pericolosi, quando l’alternativa era mandare qualcuno a prendere una lettura o azionare manualmente una valvola… Inoltre, le misurazioni più frequenti e l’individuazione precoce dei problemi può aiutare a ridurre o addirittura evitare inconvenienti o incidenti. Purtroppo, nessun tipo di tecnologia wireless risolve tutti i problemi. Pertanto, al fine di massimizzare il ritorno sugli investimenti delle reti wireless industriali, le aziende selezionano la migliore tecnologia per una data applicazione. Campi di applicazione del wireless industriale Fra i campi applicativi in cui il wireless viene più ampiamente utilizzano spicca quello dell’acquisizione dei dati dagli I/O (input/output): con il wireless è possibile installare un numero di sensori maggiore, sia in modo permanente che temporaneo, per gestire sistemi complessi o effettuare operazioni di diagnostica sofisticate, tramite gli apparati di monitoraggio e controllo da remoto, ottimizzando l’impianto. Il fattore di forma dei dispositivi wireless generalmente consente un’agevole integrazione con le comuni tecnologie di sensing e i relativi alloggiamenti standardizzati. Un altro campo applicativo da considerare è quello della safety, infatti gli allarmi ambientali e la gestione del personale via wireless consentono una maggiore safety, specialmente in ambienti pericolosi e in luoghi in cui l’impianto è vicino ai centri abitati, potenziando i sistemi di prima risposta, completamente automatizzati, per limitare l’esposizione umana in caso di un incidente di rilascio o catastrofico. A livello di security, invece, con il wireless si possono rilevare intrusioni, gestire il controllo di accesso, integrare gli allarmi di fumo o fuoco, fare videosorveglianza all’interno di una struttura. Per quanto concerne la mobilità della forza lavoro, la connettività wireless permette ai lavoratori di accedere alle applicazioni di misura, acquisizione o supervisione rimanendo in movimento, aumentandone l’efficienza e la produttività. Infine, è possibile tracciare gli asset e i materiali via wireless. La tracciabilità della posizione patrimoniale permette un migliore utilizzo delle risorse, la piena conformità alle normative per l’uso, lo stoccaggio e il trasporto (per esempio di sostanze chimiche pericolose). Nota importante: i sistemi ESD (Emergency Shut Down) vengono ancora realizzati in tecnologia cablata, perché sono ancora troppo critiche per il wireless. Bande con licenza e bande senza licenza Le bande più attraenti sono sicuramente quelle senza licenza, che non richiedono contratti e bandi/gare per poter essere utilizzate. Fin dal 1985 esistono in Europa, USA e Giappone delle norme che consentono agli utenti finali di utilizzare le bande industriali, scientifica e medica (ISM a 902-928 MHz, 2,4-2,4835 GHz, 5,725-5,85 GHz), con livello di potenza fino a 1 W, senza licenze. Vi sono due metodi di modulazione Spread Spectrum molto comuni utilizzati in queste bande: Frequency hopping (Fhss) e Direct spread spectrum (Dsss). In particolare, le radio Fhss, invece di trasmettere su un canale spettrale statico, variano in maniera pseudo-casuale la OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 99 frequenza della portante, saltando rapidamente attraverso canali multipli anche durante l’invio dei dati. Un’eventuale interferenza viene evitata saltando su frequenze diverse, poiché generalmente ogni frequenza ha un comportamento diverso rispetto all’interferente. Quindi, se si assegna un tempo specifico (‘time slot’) per ogni accesso e la relativa frequenza di utilizzo, si ottiene un sistema senza collisioni. Tale schema per salto di frequenza, combinato con il rilevamento degli errori e l’eventuale richiesta di ripetizione, assicura che i dati vengano recapitati in modo affidabile. Da notare che un sistema Fhss, grazie ai continui salti, è di per se stesso dotato di misure per evitare le interferenze, mentre altre modulazioni sono più sensibili. La modulazione Dsss a sequenza diretta trasmette un segnale sorgente a banda stretta moltiplicandolo con un segnale di rumore pseudo-casuale: il segnale risultante in antenna occupa una vasta gamma di frequenze. La robustezza della modulazione risiede nel fatto che il ricevitore può recuperare i dati originali, anche se parti di essi sono state corrotte durante la trasmissione da interferenti su singole frequenze. Radio con licenza Oltre alla banda ISM senza licenza esistono radio che operano in banda UHF e banda VHF che, però, richiedono agli utenti l’ottenimento di una licenza per il sito (specifica area geografica) dove vogliono utilizzarle. Di conseguenza, questi sistemi possono essere costosi da installare e molti offrono velocità di trasmissione dei dati lente (tipicamente ≤19,2 kbps), che non sono in grado di supportare le esigenze di comunicazione dei dati industriali del futuro. Tuttavia, con le radio UHF/VHF è permesso l’uso di una maggiore potenza di trasmissione (che aumenta il raggio di copertura) e, inoltre, operando a frequenze più basse, si hanno in genere migliori caratteristiche di propagazione. Da notare che un solo sistema può funzionare in un dato sito, con i vantaggi (nessuna interferenza) e gli svantaggi (limitato numero di dispositivi) che questo comporta. Vantaggi delle tecnologie spread spectrum Le tecnologie spread spectrum offrono due vantaggi significativi rispetto alle trasmissioni radio a frequenza fissa: nessun bisogno di licenze e minore sensibilità alle interferenze, il che rappresenta un aspetto fondamentale in un ambiente industriale dove di regola sono presenti impianti, macchinari e altre attrezzature che possono generare interferenze su un ampio spettro di frequenze. Oltre a ciò, la tecnologia Fhss offre benefici immediati in termini di sicurezza, immunità ai disturbi, robustezza e affidabilità della rete. I sistemi Fhss infatti sono stati originariamente progettati per applicazioni militari durante la II guerra mondiale, per garantire la sicurezza dei dati e la prevenzione dalle interferenze che i sistemi a frequenza fissa esistenti non potevano fornire in modo affidabile. L’integrità della trasmissione e ricezione del segnale costituisce oggi un ‘must’ per gli utenti, che sono preoccupati di esporre il controllo (quindi il business) all’hacking o ad attacchi ‘denial of service’ a causa dell’uso di reti vulnerabili. Se si utilizzano radio Dsss, per aumentare il livello di sicurezza si può ricorrere alla cifratura della comunicazione. La sicurezza a livello dei dati viene fornita 100 Fonte: triviasoftware.com AO Tutorial attraverso sistemi di cifratura a 128-bit e 256-bit, come con l’Advanced Encryption Standard (AES). L’algoritmo AES utilizza una chiave di crittografia (password) che viene usata per codificare le trasmissioni, aumentandone la dimensione si aumenta sia la robustezza sia la complessità di esecuzione dell’algoritmo di scrambling. Integrità dei dati Come accade con la trasmissione dati via cavo, i protocolli wireless sono dotati di sistemi di controllo degli errori a livello di pacchetto. Il controllo degli errori è progettato per garantire che i dati ricevuti non vengano inoltrati ai livelli superiori fino a quando la trasmissione non venga riconosciuta come corretta. Per fare questo si impiegano sistemi di controllo di ridondanza ciclica (CRC), nei quali viene assegnata a ogni pacchetto una firma digitale univoca (‘checksum’). La probabilità di rilevare qualsiasi errore casuale aumenta con la larghezza delle checksum. In particolare, un checksum a 16 bit è in grado di rilevare il 99,9985% degli errori, mentre un checksum a 32 bit ha un tasso di rilevamento del 99,9999%. Se i sistemi wireless vengono usati per trasmettere pochi pacchetti al secondo (50100 frame al secondo), anche un CRC a 16 bit potrebbe offrire un rate di errore accettabile nell’unità di tempo. Metriche importanti per le prestazioni Vi sono alcuni valori da considerare per capire quali siano le reali prestazioni offerte dalle reti wireless e dalle tecnologie per implementarle. • Rssi - Radio Signal Strength Indication: quanto è forte il segnale al ricevitore. La potenza è relativa a tutto il canale spettrale e non è indice di qualità del segnale ricevuto. • Packet Delivery: questo numero indica quale sia la percentuale dei messaggi inviati che sono stati ricevuti. Per esempio, con un valore del 50% solo un pacchetto su due arriva a destinazione. • SNR - Signal to Noise Ratio: è il rapporto di potenza tra il segnale (informazioni significative) e il rumore di fondo (segnale indesiderato). • Sensibilità: i ricevitori più sensibili possono ricevere segnali trasmessi più deboli, consentendo una maggiore distanza operativa o la presenza di ostacoli tra il trasmettitore e il ricevitore. Poiché la sensibilità di ricezione indica quanto debole possa essere il segnale radio ricevuto correttamente, essa è espressa in dBm (logaritmico) ed è migliore più il numero è negativo. Ciò OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 significa che maggiore è il valore assoluto del numero negativo, migliore è la sensibilità di ricezione, per esempio una sensibilità di ricezione di -90 dBm è migliore di una sensibilità di ricezione di -87 dBm di 3 dB (in altri termini la sensibilità è il doppio). • Raggio LOS (Line Of Sight): è la distanza massima (senza ostruzione) a cui due ricetrasmettitori si possono collegare l’un all’altro. La distanza operativa è sicuramente inferiore a tale valore nel caso di trasmissioni attraverso muri, alberi, ‘pipe jungle’ ecc. • Diversità: la capacità delle tecnologie wireless di gestire e contenere gli effetti dei percorsi multipli (‘multipath’). I segnali che rimbalzano su muri e superfici conduttive generano repliche dei segnali al ricevitore, per cui il segnale potrebbe risultare corrotto. Le strategie di diversità, per esempio l’uso di antenne multiple, limitano questi effetti. Trasmissione e antenne Le onde radio possono viaggiare attraverso una varietà di oggetti con diversi livelli di attenuazione e sono influenzate dalla presenza di ostacoli: possono essere riflesse, rifratte, diffratte o diffuse a seconda delle proprietà dell’oggetto ostruente e della sua interazione con le onde radio. Quando il ricevitore non è in vista con il trasmettitore, è proprio grazie a queste trasformazioni che le onde radio raggiungono l’antenna ricevente (questi effetti però attenuano il segnale). In conclusione, occorrerebbe poter regolare la potenza di trasmissione e scegliere antenne adeguate: antenne direzionali ad alto guadagno permettono di realizzare collegamenti su lunga distanza anche in ambienti affollati, mentre le antenne direzionali/omnidirezionali a basso guadagno possono essere utilizzate per mantenere confinati i segnali radio in una zona limitata. Campo di temperatura e zone a rischio esplosione I prodotti destinati alle applicazioni industriali devono utilizzare componenti industriali e funzionare in modo affidabile su intervalli di temperatura industriali, tipicamente da -40 a 75 °C, poiché l’esposizione a temperature estreme è cosa consueta in molte applicazioni in campo manifatturiero. Inoltre, le apparecchiature devono funzionare anche a fronte di urti e vibrazioni. Ovviamente, queste caratteristiche si devono estendere alle antenne e alle batterie dei dispositivi wireless. Se infine le applicazioni sono in zone pericolose, occorre scegliere trasmettitori wireless industriali che abbiano una qualche forma di certificazione per l’utilizzo in zone classificate 1 e 2, per cui il funzionamento delle radio è assicurato e possibile in presenza di gas infiammabili o esplosivi, liquidi o vapori. Ancora una volta le batterie rappresentano in questi casi un punto critico. (*) Paolo Ferrari (membro CEI TC65c, IEC SC65c, Profibus International) ed Emiliano Sisinni (membro CEI TC65c, IEC SC65c, Hart Communication Foundation; Osservatore ISA100.11), entrambe attivi presso l’Università di Brescia, Dip. Ingegneria dell’Informazione, fanno parte del Comitato Tecnico di Automazione Oggi e Fieldbus&Networks KEPServerEx- l’OPC server standard K KEPServer OPC-UA Server e Client K ClientAce C DataLogger D K KEPServerEx è una famiglia di OPC Server che fornisce una cconnettività diretta tra centinaia di diverse marche di PLC, dispositivi e sistemi di automazione ed ad un ampia varietà di d a applicazioni client come HMI, SCADA, Historian, MES, ERP ed ad u una infinità di applicazioni sviluppate ad hoc . L’ L’OPC toolkit per dare facilmente connettività client OPC alle vostre applicazioni vo plicazioni VB.NET o C#. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 WWW.EFA.IT U la nuova tecnologia OPC in grado di supportare una vasta UA gamma di sistemi operativi e piattaforme, trasferimento di g informazioni attraverso internet in modo semplice e con la in m massima sicurezza. Il componente plugin di KEPServerEx per costruire facilmente un data logger su DBase ODBC compatibili come Access, SQL, u MySQL Oracle ecc. M 101 WWW.KEPWARE.COM Came darà il benvenuto ai visitatori di Expo Milano 2015 Came, società di Came Group, azienda che opera nel settore delle automazioni, della sicurezza e del controllo degli ambienti residenziali, collettivi e dei grandi spazi pubblici, fa parte della squadra di Expo in qualità di Official Partner dell’evento Per l’appuntamento con l’Esposizione Universale, che si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, Came sta sviluppando un innovativo modello di controllo accessi per la sorveglianza, il comando e la regolazione dei dispositivi di automazione degli ingressi pedonali e veicolari, dei parcheggi, dei padiglioni e delle altre infrastrutture del sito espositivo Expo. Non solo un sistema evoluto di gestione e regolamentazione degli accessi, ma un vero e proprio benvenuto all’evento per oltre 20 milioni di visitatori attesi da ogni parte del mondo. Il sistema fornito da Came dovrà gestire, tra visitatori e addetti ai lavori, una media di 140 mila accessi al giorno, con picchi di 250 mila nelle ore di punta. Gli accessi perimetrali verranno controllati da 210 tornelli automatici, 10 dei quali sono stati appositamente studiati per gestire l’ingresso dei visitatori diversamente abili. La fornitura conta anche automazioni per cancelli, barriere stradali e 55 dissuasori, per la protezione e la selezione delle entrate perimetrali dei passaggi carrai. Si tratta di un vero e proprio ‘sistema di controllo intelligente’, che si interfaccia con le automazioni Came di nuova generazione, ma che si integra alla perfezione anche 102 con il servizio ticketing e il sistema di controllo centralizzato di Expo Milano 2015. Non solo, il sistema potrà essere controllato anche da remoto attraverso 100 dispositivi palmari e sarà possibile intervenire sui dispositivi controllati in qualsiasi momento e in tempo reale. Tutti i prodotti Came sono dotati delle più avanzate tecnologie, sono integrati con computer a bordo e dispongono di interfacce evolute; si interfacciano poi con varie tipologie di titoli di accesso, come codici a barre, bancomat e carte di credito, sfruttando differenti tecnologie, dalla Rfid ai QR code, passando per gli smartphone di ultima generazione che integrano un dispositivo NFC. La piattaforma tecnologica Dissuasore retrattile automatico modello Cylinder, destinato alla gestione di accessi veicolari e comandato da una centralina di controllo. Fa parte dei sistemi implementati da Came per il controllo e la protezione del sito espositivo Came darà vita a una piattaforma tecnologica all’interno della quale sarà in grado di controllare e abilitare l’accesso a tutti i sistemi di automazione come tornelli, barriere e dissuasori, attraverso un unico cavo, il bus di comunicazione proprietario ed evoluto CRT RF485. Il sistema non solo si avvale delle più avanzate tecnologie, ma si presenta anche come estremamente flessibile; la gestione dei visitatori sarà infatti centralizzata e monitorata costantemente, facilitando così la gestione organizzata degli accessi, anche secondo specifici parametri di entrata e permanenza all’interno delle aree. Sarà possibile, ad esempio, configurare un maggior numero di tornelli in ingresso al mattino e, viceversa, un maggior numero di tornelli in uscita OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 la sera, regolando così Came, società di Came Group, azienda che opera nel settore nel modo più agevole delle automazioni, della sicurezza e del controllo degli ambienti residenziali, collettivi e dei grandi spazi pubblici possibile i flussi dei visitatori, abbreviando i tempi di attesa ed La sfida evitando il crearsi di Quella di Expo è una sfida importante: il Gruppo si presenta come spiacevoli code e intapartner globale per la gestione dei sistemi di automazione per samenti. l’urbanistica e l’architettura, come una realtà in grado di offrire “L’essere official partsoluzioni innovative per l’integrazione di automazione e tecnoloner di Expo 2015 è gia nelle grandi opere. Il tutto accompagnato da un servizio che motivo di particolare copre tutte le fasi dello sviluppo del progetto, dalla consulenza orgoglio per Came” preliminare al servizio di assistenza, attraverso la progettazione sottolinea Riccardo di soluzioni personalizzate studiate sulle specifiche esigenze Samiolo, strategy and Riccardo Samiolo, strategy del cliente, sia esso una pubblica amministrazione, uno studio special project mana- and special project manager di progettazione, un’impresa costruttrice, un architetto o un inger del Gruppo “poi- di Came Group stallatore. “Came intende partecipare all’esposizione universale ché l’evento di Milano rappresenta una vetrina d’eccellenza per mostrare un esempio dell’Italia di successo” continua Samiolo “che offre proper rendere visibile ed esportare nel dotti Made in Italy che rispondono ai più elevati standard qualitativi, riconosciuti mondo la nostra tecnologia. Sono sicuro e certificati. Came però non scende in campo solo con i propri prodotti: metterà che il sito espositivo diventerà un mo- a disposizione anche un servizio di assistenza tecnica 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a dello di città digitale, replicabile anche garanzia dell’efficienza e della sicurezza durante tutto il periodo dell’esposizione. in altri contesti. Siamo altresì entusiasti Il lavoro per soddisfare i requisiti tecnologici e presentarsi a Expo con la tecnologia di poterci confrontare e di avere la pos- più evoluta e basata sulle specifiche esigenze è tutto in salita, ma nel 2015 saremo sibilità di collaborare con un network sicuramente pronti per darvi un benvenuto all’avanguardia a un evento che è, di aziende partner, eccellenze italiane per eccellenza, il luogo dove le visioni del futuro prendono una forma concreta”. conosciute a livello internazionale, al Came – www.came.com fine di offrire a tutti i visitatori un’offerta tecnologica integrata volta a garantire il più alto livello di controllo e sicurezza all’interno dei padiglioni e di tutte le altre infrastrutture del sito espositivo”. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 103 AO HORIZON 2020 a cura di Orsola De Ponte Sette anni per evolvere E lemento chiave dell’economia europea, il comparto manifatturiero ha contribuito per circa il 17% al PIL dell’Unione, portando qualcosa come 22 milioni di posti di lavoro nel 2007. Con l’abbattimento delle barriere commerciali e l’avvento delle tecnologie IT, però, l’intero settore ha subito gli effetti della globalizzazione, in primis lo spostamento delle produzioni verso i Paesi a più basso costo del lavoro. È oggi fondamentale per l’Europa prendere provvedimenti efficaci per salvaguardare la competitività delle proprie aziende: il programma quadro denominato H2020 (Horizon 2020) si propone proprio tale scopo. Il primo obiettivo che i redattori del programma si sono posti è stato aumentare la quota dei finanziamenti dedicati all’industria stanziati a livello europeo, per aiutare le aziende dell’Unione a mantenere la leadership tecnologica in campo manifatturiero. Le industrie devono avere a disposizione le risorse necessarie a far evolvere i propri processi produttivi, orientandoli alla realizzazione di beni ad alto valore aggiunto ed elevato contenuto tecnologico, a una mag- 104 giore sostenibilità e alla creazione di servizi di lunga durata che si affianchino alla vendita del mero prodotto finito. Le aziende sono perciò chiamate a investire in ricerca, sviluppo e innovazione: la ricerca è fondamentale per innovare attività e processi industriali e renderli più sostenibili e sicuri, introducendo tecnologie innovative per una produzione altamente competitiva, orientata alla realizzazione di prodotti e servizi su misura del cliente, con un minore spreco di materiali e basso consumo di energia. L’avvento di soluzioni produttive con un dispendio energetico contenuto, più efficienti e ‘green’ è infatti essenziale perché l’industria possa allinearsi agli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas nocivi fissati dall’Unione per il 2050 per il settore manifatturiero. Mantenere know-how e competenza è inoltre cruciale affinché le produzioni industriali non abbandonino l’Europa. Solo così il Vecchio Continente potrà essere la ‘culla’ dell’industria del futuro, dove l’impatto economico degli ‘advanced manufacturing systems’ è stimato in circa 150 miliardi di euro entro il 2015 con una crescita annuale media del 5%. Parlamento Europeo e Consiglio hanno finora raggiunto un accordo di massima su questi temi, che costituiranno il fulcro del programma di investimenti dell’Unione dei prossimi sette anni. L’iter legislativo, tuttavia, non si è ancora concluso; dovrebbe giungere al termine in novembre e i primi ‘call for paper’ dovrebbero uscire in dicembre, periodo in cui verranno divulgate informazioni più concrete relative all’allocazione dei fondi europei per il 2014, primo anno valido per H2020. Nello specifico, sono stati individuati i tre ‘pilastri’ del programma quadro: ‘excellent science’, inclusivo della voce ‘future and emerging technologies’; ‘industrial leadership’ comprensivo di ‘leadership in enabling and industrial technologies’, e ‘social challenges’. La proposta attualmente in essere prevede lo stanziamento di una somma fra i 70 e gli 80 miliardi di euro, un 25% in più rispetto al budget dello scorso programma quadro. In aumento anche la cifra specificatamente stanziata per le piccole e medie imprese: è stato proposto un 15% dei fondi totali. Significa in breve che saranno a disposizione delle PMI circa 8 miliardi lungo i sette anni di H2020, di cui 2,5 miliardi verranno allocati tramite uno specifico ‘strumento per le PMI’, che dovrebbe aiutarle a individuare idee, realizzare studi e sviluppare progetti. I finanziamenti tramite questo strumento saranno inoltre sempre disponibili. OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 2014 CONVEGNO Martedì 18 marzo 2014 Giugno 2014 MC4 MOTION CONTROL FOR SENSORS & PROCESS INSTRUMENTATION E’ la mostra - convegno interamente dedicata alle tecnologie e ai prodotti per il controllo del movimento. L’evento si rivolge a tecnici e progettisti operanti in ambito industriale e nel settore energetico che utilizzanomotori e motoriduttori, servomotori, azionamenti e regolatori di velocità, controllo assi, sistemi di posizionamento, comandi a attuatori, sensori e comunicazione. E’ la mostra - convegno dedicata alla sensoristica e alla strumentazione di processo. Rappresenta un’esclusiva vetrina di prodotti, sistemi e soluzioni che trovano applicazione negli impianti e macchine per l’industria manifatturiera e di processo. Accanto alle soluzioni per le misure di processo uno spazio speciale è dedicato alla strumentazione per l’analisi e il laboratorio. Ottobre 2014 Dicembre 2014 INDUSTRIAL TECHNOLOGY EFFICIENCY DAY MACHINE AUTOMATION Industrial Technology Efficiency day, la mostra convegno nata per offrire un quadro quanto più completo possibile per la realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza in ambito di impiantistica e automazione industriale. Machine Automation è la mostra - convegno dedicata a tecnici, progettisti e specialisti che operano nel mondo delle macchine automatiche. Spazio espositivo e sessioni tecniche consentiranno agli utenti di scoprire in anteprima le tendenze tecnologiche del settore. Per informazioni: Elena Brusadelli Tel. 335 276990 www.mostreconvegno.it [email protected] AO VS TLC F orse non ne abbiamo neppure coscienza, ma il mondo che ci circonda è sempre più assimilabile a un grande Sistema di Telecontrollo. La necessità di garantire la sicurezza e la perfetta funzionalità dei sistemi di distribuzione dell’energia, dell’acqua, del gas, del controllo del traffico... ci suggerisce di disporre di sistemi di supervisione che ci aiutino a decidere, a intervenire, a risolvere emergenze. Per non parlare dell’opportunità di migliorare l’efficienza e di minimizzare gli sprechi e i consumi. Telecontrollo è un modo di operare, una modalità per assolvere a tante piccole incombenze, a tante delicate atti- vità. Per questo l’evento del prossimo 6 e 7 novembre a Bologna risulta quanto mai interessante e attuale sia per gli addetti ai lavori, ovvero tecnici e progettisti, sia per coloro che sono chiamati a prendere decisioni in ambito pubblico e privato relativamente a progetti di efficientamento, riduzione dei consumi, sostenibilità ambientale ed economica. Una kermesse che vedrà, nell’arco di due giorni, la presentazione di oltre 60 memorie frutto di analisi, ricerche e realizzazioni da parte di università, utility, integratori e fornitori di sistemi di automazione. Acqua, gas, energia, traffico, tutte le reti di pubblica utilità saranno al centro del dibattito che verrà ulteriormente favorito dallo svolgimento di una tavola rotonda che avrà come tema: ‘Confronto tra industria e territorio: la ricerca di un modello di business sostenibile per l’evoluzione verso la smart community’. Ormai alla XIII edizione, Forum Telecontrollo è organizzato come sempre da Anie Automazione, ma con un nuovo partner di prestigio: Messe Frankfurt. Un binomio che ha già dato i suoi frutti nell’affermazione della fiera SPS/IPC/Drives Italia e che sta studiando nuovi progetti. La partecipazione di sponsor come ABB, Siemens, Copa-Data, Lacroix Sofrel, Panasonic, Riello UPS, Schneider, Wago e Wonderware oltre ad altre 18 aziende è garanzia di competenza, innovazione e specializzazione. Un Forum quindi all’insegna della tecnologia, che sarà anche l’occasione per favorire l’incontro fra domanda e offerta, fra privato e pubblico, fra tecnica ed economia, fra presente e futuro. Roberto Maietti - Comitato tecnico Automazione Oggi 106 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Fonte:www.123rf Telecontrollo: un nuovo ‘modus operandi’ AO VS SPS Da Fimi a SPS Italia 2014: le ‘perle’ del Made in Italy Fonte:wondir.it L’ autunno è sinonimo di ripresa di molte attività promozionali e anche SPS/IPC/Drives Italia ha in cantiere molti progetti che prenderanno forma nei prossimi mesi. Uno per tutti la seconda edizione dell’evento Fimi in collaborazione con il Sole 24 Ore, in programma a Milano il 14 novembre presso la sede del Gruppo 24 Ore. Ma cerchiamo di capire un po’ meglio cosa sia Fimi: Forum Internazionalizzazione del Made in Italy - Competitività globale del settore manifatturiero in Italia: sviluppo e internazionalizzazione. Vista l’importanza del rilancio della piattaforma manifatturiera italiana quest’anno Fimi sarà un’occasione unica per incontrare numerosi protagonisti di casi di successo del Made in Italy. Saranno presenti imprenditori di vari settori industriali che, proprio a seguito delle difficoltà esistenti sul mercato italiano, sono riusciti a spostare il proprio baricentro commerciale all’estero, beneficiando dell’andamento più positivo della domanda a livello mondiale. Se è pur vero che le opportunità di crescita derivano soprattutto dalla capacità di sviluppare reti lunghe, le PMI italiane sono ancora troppo focalizzate su reti corte, che non permettono di beneficiare di una crescita che a livello mondiale varia molto da Paese a Paese. Fimi sarà l’occasione per conoscere meglio le ‘perle nascoste’ del nostro comparto industriale, ma anche per comprendere quanto l’automazione abbia un ruolo fondamentale nella revisione dei processi produttivi. Se per molti anni la parola d’ordine è stata ‘delocalizzazione’, ora dovrebbe diventare ‘automazione’. SPS/IPC/Drives Italia, insieme ai propri espositori, vuol essere in prima linea nella diffusione della conoscenza delle nuove tecnologie e delle esperienze applicative, oltre che nella facilitazione dell’incontro fra industria e università, fondamentale per affrontare i progetti d’innovazione. Proprio per questo è stato scelto come nuovo ‘fil rouge’ dell’edizione 2014 di SPS/IPC/Drives Italia il tema ‘Pharma&Beauty’, un settore particolarmente effervescente, dove l’aspetto regolatorio e la qualità produttiva sono al primo posto nelle priorità delle aziende. Un’ulteriore occasione per comprendere meglio il mercato e identificare nuove opportunità di business. Roberto Maietti - Comitato tecnico Automazione Oggi - Consulente strategico SPS Italia 108 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 AO AUTOMAZIONE DOMANI di Alessandra Flammini Nuove opportunità con le smart city 110 un’opportunità importante. Le aziende che investiranno nella protezione dell’ambiente avranno notevoli benefici d’immagine. Osservando il panorama attuale gli investimenti in automazione per il risparmio energetico sembrano ancora economicamente poco vantaggiosi, date le recenti politiche sui costi dell’energia; è anche vero però che la cosiddetta ‘green automation’, ossia le pratiche volte alla riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale, nel senso di contenimento dei rifiuti, del rumore e degli inquinanti, sta assumendo un ruolo rilevante per l’immagine di un’azienda e l’incremento delle vendite. Molte imprese e società fanno promozione con iniziative volte alla salvaguardia ambientale, al recupero dei beni culturali o al sociale. Le nuove smart city chiederanno ai cittadini di limitare la produzione di rifiuti generici, adottando specifici cassonetti che contabilizzano il rifiuto indifferenziato e favorendo la raccolta differenziata e una maggiore attenzione agli sprechi. Partendo da un’azione sui giovani attraverso l’istruzione, poi, si formeranno i ‘nuovi’ cittadini, più consapevoli dei propri doveri sociali verso i soggetti svantaggiati e del fatto di essere responsabili in prima persona del proprio benessere. Se da un lato si vuole smantellare il paradigma della prosperità legata al consumismo, dall’altro il ‘viver sano in un ambiente sano’, migliorando il proprio stile di vita, implica comunque dei consumi, quindi la necessità di produrre, anche se di un produrre più di qualità e sostenibile. Il cittadino guarderà così con più simpatia a quei prodotti che, per esempio, usano imballi ridotti o facilmente riciclabili, incentivando indirettamente gli investimenti delle aziende nell’automazione. Gli abitanti delle future smart city saranno più consapevoli degli effetti sulla propria salute dell’inquinamento e dei propri stili di vita e cambieranno la quantità e la qualità dei consumi, complice la crisi economica che ha colpito il ceto medio. Consumare meno e meglio potrebbe essere una molla per il rilancio del made in Italy e per incentivare le imprese italiane a investire in tecnologia e automazione per incrementare gli aspetti legati alla qualità del prodotto: design e qualità dei processi di lavorazione. È importante sottolineare come il concetto di smart city abitate da cittadini più consapevoli sia di respiro europeo, quindi andrà a influenzare anche le realtà che oggi si rivolgono prevalentemente al mercato estero. Smart city poi significa infrastrutture: comunicazione e trasporti di qualità, accessibili a privati e aziende. La mobilità, in particolare quella elettrica, avrà un notevole peso nelle future ‘città intelligenti’, così come la logistica. Si prevedono investimenti infrastrutturali per la ricarica veloce; inoltre, grazie alla mobilità elettrica potrebbero cambiare le politiche legate ai costi dell’energia e della sua distribuzione, dando nuovo impulso all’automazione per la misura e la gestione dei flussi energetici. Una maggiore sensibilità per l’ambiente potrebbe infine portare società e aziende a inserire tale tema nei propri statuti e codici etici, privilegiando i contatti con fornitori altrettanto sensibili a tale aspetto, incentivando nuovi investimenti nella ‘green automation’. Fonte: cdni.wired.co.uk L a politica nazionale di ricerca e innovazione sembra convergere sulle cosiddette ‘Smart City and Community’, in coerenza con gli orientamenti europei di Horizon 2020, gli orientamenti dell’Agenda Digitale Europea, il Piano Nazionale di E-Government, le azioni in atto nel quadro dell’Agenda Digitale Italiana. Gli ambiti di azione (sicurezza del territorio, waste management, trasporti e mobilità, logistica last-mile, smart grid, architettura sostenibile e materiali, cultural heritage, gestione risorse idriche, invecchiamento della società, tecnologie welfare e inclusione, domotica, cloud computing technology for smart government, giustizia, scuola, tecnologie del mare, salute) vertono prevalentemente sulla sostenibilità ambientale e sull’innovazione sociale. Horizon 2020 dedica grande attenzione anche al tema delle ‘Competitive Industry’, indicando come tecnologie chiave abilitanti l’ICT, le nanotecnologie, i nuovi materiali, le biotecnologie, lo spazio e l’automazione di fabbrica e di processo, tuttavia le iniziative in questo ambito, come il ‘Cluster Fabbrica intelligente’, sembrano al momento scarsamente collegate ai concetti delle smart city. Se è vero che gli ambiti di queste ultime interessano comunque parte delle aziende del settore dell’automazione (si pensi alle smart grid o alla domotica), è anche vero che una forte volontà d’investimento sui temi dell’ambiente e del benessere possono rappresentare Comitato tecnico Automazione Oggi OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 AO AUTOMAZIONE USA Sulle prime pagine americane Q uesto articolo presenta il punto di vista di un americano su un fatto che coinvolge un’azienda francese e un’azienda inglese, Schneider e Invensys, entrambe con significativa presenza negli Stati Uniti. Ho deciso di aspettare di finire questo articolo dopo la conferenza degli utilizzatori delle soluzioni Invensys (Foxboro e Triconex) tenutasi a settembre a San Antonio, in Texas. Invensys è una società con sede a Londra, ma le sue radici sono legate a Foxboro e Wonderware negli Stati Uniti. Recentemente Schneider Electric ha acquisito Invensys. Mi chiedevo quale fosse l’impatto di questa acquisizione sul personale e sulle attività di Foxboro e Wonderware negli Stati Uniti e nel mondo. L’affluenza dei clienti in occasione della conferenza è stata grande e tutti hanno salutato il popolare Mike Caliel, presidente e ceo di Invensys, che ha affrontato subito la situazione. “A questo punto abbiamo un’offerta formale sul tavolo. Il board di Invensys consiglia l’accettazione da parte degli azionisti. Dopo l’approvazione degli azionisti ci sarà la revisione da parte dell’ente normativo. Ci aspettiamo l’approvazione degli azionisti nel mese di ottobre e l’accordo definitivo probabilmente a fine 2013 o inizio 2014. Ora siamo aziende completamente separate. A oggi non vi è ancora nulla. Non prevedo cambiamenti in futuro. Se avete sentito parlare di piani da altri che non siamo noi, vuol dire che non sono i nostri piani. Schneider è ben in grado di valorizzare le sinergie di prodotti e persone “. 112 L’acquisizione è una buona cosa Ho pensato a questa acquisizione da molti punti di vista e ho ascoltato le discussioni di molte persone durante la settimana. Questo è probabilmente il miglior risultato per Invensys, per i suoi dipendenti e i suoi clienti. Schneider molto probabilmente lascerà lavorare Invensys come ha sempre fatto. Ha la forza finanziaria e la stabilità per rimuovere tutte le incertezze del passato che circondano l’azienda. Non vi è praticamente alcuna sovrapposizione, e questo eliminerà le lotte politiche come è successo con l’acquisizione di Modicon tra le persone di Modicon e quelle di D Square. Credo che alla fine sia un bene per Invensys e per i clienti di automazione. Una casa americana… National Instruments ha tenuto la sua annuale conferenza NI Week all’inizio di agosto. È stata la solita ‘sagra degli smanettoni’, come diremmo qui. Eric Starkloff, vice presidente senior del marketing, è entrato sul palco indossando i Google Glass. Sì, NI sta cercando un modo affinché la tecnologia avanzate dei display e i dei dispositivi di interfaccia possano essere utilizzati per l’automazione e il controllo. Forse il dettaglio più significativo nascosto nelle descrizioni di tutti i nuovi prodotti annunciati riguarda l’utilizzo da parte di NI di Linux realtime, un sistema operativo open source, come il sistema operativo per la nuova linea di Compact RIO. Proprio oggi ho parlato con un utente che lo ha indicato come significativo, ma che lascia perplessi. Scommetto che questo ‘quid’ in più aprirà la piattaforma a una maggiore innovazione da parte degli sviluppatori. NI continua a spingere sullo sviluppo della tecnologia per consentire ai propri clienti di risolvere maggiori problemi in ambito automazione e test & measurement. LabView 2013 aiuta gli utenti a concentrarsi sull’innovazione invece di concentrarsi sulle infrastrutture, offrendo nuovi strumenti in grado di facilitare la gestione, documentazione e messa a punto di sistemi sempre più complessi. Un nuovo prodotto di acquisizione dati, NI cDAQ-9188XT, è uno chassis a 8 slot NI CompactDAQ Ethernet progettato per misure distribuite o remote in ambienti estremi. Il cDAQ-9188XT è in grado di sopportare temperature da -40 a 70 °C, 50 g di shock e 5 g di vibrazione. Gli aggiornamenti più significativi della piattaforma sono le estensioni dei driver Fpga per la strumentazione, una caratteristica dell’analizzatore di segnali RF NI e dei driver del generatore di segnali RF che combinano la flessibilità di un Fpga aperto con la compatibilità che si aspettano i tecnici del collaudo automatica da uno strumento standard. Gary Mintchell , [email protected] fondatore e direttore di The Manufacturing Connection, è stato direttore fondatore della rivista Automation World e del blog www.themanufacturingconnection.com OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 AO AVVOCATO di Cristiano Cominotto, Pier Stefano Croce Ristrutturazioni e ridimensionamento aziendale in caso di crisi aziendale I n periodo di crisi le aziende perdono commesse o appalti e si vedono quindi costrette a ridurre il personale oppure, per rendersi più competitive, sentono la necessità di riorganizzarsi tagliando posizioni non più utili e anti-economiche. La corretta procedura di ristrutturazione e/o ridimensionamento aziendale varia a seconda delle dimensioni occupazionali dell’azienda e dal numero dei lavoratori di cui l’azienda intende privarsi. La procedura collettiva Se l’azienda occupa più di 15 dipendenti e intende licenziare 5 o più lavoratori nell’arco di 120 giorni, dovrà obbligatoriamente adottare la procedura collettiva di cui alla legge n. 223/1991. Tale procedura, piuttosto complessa e articolata, prevede una forzata procedimentalizzazione del potere di licenziamento del datore di lavoro e un forte coinvolgimento delle compagini sindacali. La procedura in DTL per i licenziamenti economici in aziende con più di 15 dipendenti Se l’azienda occupa più di 15 dipendenti ma intende licenziare meno di 5 lavoratori, la procedura da attivare non sarà quella collettiva ma quella che la riforma Fornero ha introdotto per i licenziamenti econo- mici modificando l’art. 7 della legge 604/66. In base a tale procedura l’azienda, prima di procedere al licenziamento, dovrà comunicare l’intenzione di licenziare (e i motivi di tale decisione) alla Direzione territoriale del lavoro del luogo dove il lavoratore presta la sua opera. Tale comunicazione dovrà essere trasmessa per conoscenza al lavoratore. Entro 7 giorni dalla ricezione della comunicazione la Direzione territoriale del lavoro convocherà il lavoratore e l’azienda per tentare una conciliazione. Solo se fallisce il tentativo di conciliazione il datore di lavoro potrà comunicare legittimamente il licenziamento al lavoratore. Tuttavia, se l’azienda licenzia il lavoratore senza prima azionare la procedura qui descritta, potrà essere condannata dal giudice a pagare al lavoratore licenziato una somma compresa tra le 6 e le 12 mensilità. La procedura standard in aziende con meno di 15 dipendenti Se l’azienda occupa meno di 15 dipendenti, l’azienda non sarà soggetta ad alcuna procedura particolare nel licenziare i lavoratori (che potranno essere anche più di 5) e basterà che l’azienda comunichi per iscritto il licenziamento al lavoratore precisando, contestualmente e sempre per iscritto, le ragioni su cui si fonda il licenziamento. La scelta dei lavoratori da licenziare In ogni caso, un aspetto da valutare attentamente nel contesto di un ridimensionamento aziendale riguarda la scelta dei lavoratori da licenziare. Infatti, se il datore di lavoro in crisi si vede costretto a licenziare uno o più lavoratori che hanno funzioni simili o uguali, non potrà scegliere a caso ma dovrà rispettare alcuni criteri di scelta tra cui, in particolare, i carichi di famiglia e l’anzianità del lavoratore. Se l’azienda non individua correttamente i lavoratori da licenziare sulla base dei criteri sopra indicati, c’è il rischio che il giudice possa ritenere il licenziamento illegittimo e condannare l’azienda al risarcimento del danno. Ma il giudice potrebbe addirittura condannare l’azienda alla reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro qualora accerti che il mancato utilizzo dei criteri di scelta sia stato dettato da intenzioni discriminatorie da parte dell’azienda. Se poi il mancato o non corretto utilizzo dei criteri di scelta avviene nell’ambito della procedura collettiva di licenziamento (sopra tratteggiata), è la stessa legge a stabilire che il lavoratore illegittimamente licenziato debba essere reintegrato in azienda. In conclusione, nell’ambito di una ristrutturazione aziendale, l’azienda è tenuta per legge a osservare tutta una serie di obblighi e procedure. Per questo consigliamo alle aziende in fase di ristrutturazione di muoversi con particolare cautela dal momento che decisioni sbagliate potranno essere successivamente impugnate giudizialmente dal lavoratore. Risponde alla nostra rubrica l’Avv. Cristiano Cominotto di Milano specializzato nelle problematiche legali in campo elettronico, informatico e dei sistemi di produzione. Chiunque desiderasse proporre o approfondire argomenti legali su queste pagine può telefonare al n. 02/5450823 o scrivere a: [email protected] 114 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Le News in rete corrono di più Oltre 2 8 . lettori 000 p l’edizio er n di EON e on line ews Un ico mens di inform ile italiano azione e analisi dei m e lettronic rcati dell’ea ad es sere Per maggiori informazioni: eonews@fieramilanomedia.it tel. 02 499 76 516 spedito in fo tale ad u rmato digina lista d i fusione oltre la difsoglia di 28.000 nominat ivi. AO NEWS a cura della redazione Lenze G razie a Lenze Fast è possibile risparmiare più dell‘80% del tempo e buona parte dei costi dedicati alla progettazione del sistema sviluppando il concetto di Motion Centric Automation. È possibile sviluppare il controllo modulare dei movimenti della macchina semplicemente aggiungendo i singoli moduli tramite il template applicativo corrispondente. Quest’ultimo fornisce strutture importanti come la diagnostica, la macchina a stati di funzione e l’interfaccia di comunicazione, garantendo la standardizzazione e la modularità del software di controllo. Sono disponibili ad esempio funzioni per sincronizzazione assi, svolgitura e avvolgitura con ballerino, controllo di tiro, sigillatura orizzontale, trasversale e termoregolazione. I moduli software ottenuti grazie ai template applicativi possono così essere facilmente combinati tra loro creando sistemi semplici da comprendere e riutilizzabili in diverse applicazioni senza problemi. L’utilizzo di moduli standard porta a una significativa riduzione di costi e di tempo di sviluppo software della macchina e a una maggiore libertà per ideare e verificare speciali caratteristiche di funzionamento, chiave fondamentale per conquistare gli utilizzatori e fornire argomenti decisivi per l’acquisto. www.lenzeitalia.it Beckhoff Automation I l PC embedded CX8093 di Beckhoff dispone di un’interfaccia Profinet-RT Device implementata mediante switch a 2 porte per la realizzazione di un cablaggio Daisy-Chain. Il dispositivo virtuale opzionale (interfaccia slave) consente al CX8093 di operare come se si trattasse di due dispositivi Profinet distinti e, quindi, di processare il doppio della quantità massima di dati in ingresso/uscita (nel caso di Profinet 1.000 byte). L’indirizzo di rete di entrambi i dispositivi virtuali è impostato tramite il selettore oppure tramite il TwinCat System Manager, mentre le impostazioni IP sono assegnate dal Profinet Controller. Un ulteriore vantaggio del dispositivo virtuale risiede nella possibilità di comunicare con un secondo Profinet Controller, il che aumenta notevolmente la flessibilità e le potenzialità del sistema. Da un lato, il CX8093 può, in quanto controllo locale, eseguire una verifica di coerenza dei segnali in ingresso provenienti da due master, monitorando così la continuità del cablaggio. Dall’altro è possibile riconoscere il guasto di un controller e reagire conseguentemente tramite il secondo master. Il PC integrato CX8093, con dimensioni di 65x100x80 mm, dispone del sistema operativo Windows CE6.0, una CPU ARM9 da 400 MHz, una Ram da 64 MByte e una scheda MicroSD espandibile fino a 4 GByte. Oltre ai bus terminal, è possibile collegare direttamente anche i terminali Ethercat. Ulteriore particolarità è un’UPS con capacità di 1 secondo per poter memorizzare i dati persistenti in caso di mancanza di tensione. Il controllo è programmato tramite il software di automazione TwinCat PLC. La serie CX80xx è disponibile anche con altri sistemi bus, tra cui Ethernet, Profibus, Bacnet/IP, Canopen oppure OPC UA. www.beckhoff.it Pilz P ilz amplia la gamma di controlli di sicurezza PSSuniversal. La nuova versione dei dispositivi può comunicare via Profibus/ProfiSafe. L’utilizzo di PSSuniversal multi nelle architetture di controllo basate su CNC semplifica la gestione della tecnica di sicurezza. Gli utilizzatori possono disporre di uno strumento omogeneo per il controllo della sicurezza delle macchine e degli assi. La combinazione delle funzioni di sicurezza delle macchine e del controllo degli assi è particolarmente interessante per gli utilizzatori di sistemi multi-asse, come macchine utensili: è possibile infatti collegare controller di sicurezza PSSuniversal multi con un sistema CNC di sicurezza o motion control, ad esempio via ProfiSafe. I dati relativi al feedback dei diversi assi vengono quindi rilevati dal sistema CNC o motion control e trasmessi a PSSuniversal multi per la verifica di sicurezza. La configurazione e la programmazione di tutte le funzioni di sicurezza delle macchine vengono eseguite tramite l’editor grafico di programmi PASmulti. L’ampia libreria di moduli standard e failsafe certificati garantisce semplicità di gestione ed elevata riusabilità. PSSuniversal multi può contribuire alla riduzione dei costi e della complessità: è infatti possibile collegare direttamente al sistema anche interfacce I/O standard. Se questi segnali non vengono utilizzati dal programma di sicurezza locale, possono essere semplicemente reindirizzati al sistema CNC tramite il collegamento fieldbus esistente. Questo avviene per mezzo di una speciale ‘funzione di bypass’ che evita perdite di tempo correlate all’utilizzo di un programma applicativo. Grazie a PSSuniversal multi è possibile coniugare la periferia standard e la periferia di sicurezza in un’unica infrastruttura, pertanto ulteriori dispositivi o collegamenti fieldbus risultano superflui. I sistemi PSSuniversal multi fanno parte del sistema di automazione PSS 4000 di Pilz, grazie a cui è possibile gestire in modo semplice ed efficace le funzioni di automazione. www.pilz.it 116 OTTOBRE 2013 AUTOMAZIONE OGGI 367 Controllo, precisione e flessibilità imbattibili Riuscire a diminuire i costi, aumentare la produttività e ridurre i tempi di progettazione sono solo alcune delle sfide fronteggiate dagli ingegneri industriali. L’approccio della progettazione grafica di sistemi integra il software produttivo e l’hardware RIO (ad I/O riconfigurabile) per consentire di rispondere a tali sfide. Questa piattaforma commerciale, customizzabile per qualisiasi applicazione di controllo e monitoraggio, unisce funzioni di controllo assi, visione e I/O a un unico ambiente di sviluppo software per realizzare rapidamente sistemi industriali complessi. >> Dai un impulso alla tua produttività su ni.com/industrial-control-platform/i 02 41 309 1 ©2013 National Instruments. Tutti i diritti riservati. LabVIEW, National Instruments, NI e ni.com sono marchi registrati di National Instruments. Altri prodotti e nomi aziendali citati sono marchi commerciali delle rispettive aziende. 13201 Il software di progettazione one di sistemi NI LabVIEW fornisce isce una flessibilità senza parii grazie alla programmazione one FPGA, semplifica il riutilizzo zzo del codice e ti aiuta a programmare come pensii – graficamente.
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