I CONSIGLI DELLO CHEF / THE CHEF RECOMMENDS For the truffle sauce: Clean the fresh black truffle with a soft brush under running water, then process in the cutter with extra virgin olive oil to make a truffle pesto. Esecuzione del piatto: Disegnare una spirale sul piatto con la salsa cuore di bue, formare al centro un nido di zucchine, disporre sopra le code di gambero rosso e decorare con le teste di gambero. Infine con un cucchiaio fare 3 o 4 punti di salsa tartufo che nobiliterà questo piacevolissimo piatto estivo. Presentation: Draw a spiral of ox heart tomato sauce on the plate, arrange a nest of courgette ribbons in the centre, place the prawn tails on top and decorate with the heads. Use a spoon to place 3 or 4 mounds of the truffle sauce to add a luxurious touch to this delightful summer dish. Cappelunghe e garusoli con morbida polenta biancoperla e tartufo estivo Razor shell and whelk with soft white Biancoperla polenta and summer truffle Ingredienti per 4 persone: Ingredients (serves 4): Cappelunghe g 500, garusoli g 500, aglio q.b, prezzemolo g 20; patate g 500, scalogno g 10; porro g 20; polenta bianca selezione biancoperla g 200; lt 1 acqua; sale e pepe a mulinello q.b.; panna g 50; parmigiano reggiano g 20; tartufo estivo g 50; olio extra vergine d’ oliva q.b. 500 g razor shells, 500 g whelks, garlic to taste, 20 g parsley, 500 g potatoes, 10 g shallot, 20 g leek, 200 g ‘Biancoperla’ white polenta flour; 1 l water, salt and freshly milled pepper to taste, 50 g cream, 20 g Parmigiano Reggiano; 50 g summer truffle, extra virgin olive oil as needed Portate ad ebollizione l’acqua, aggiungete a fuoco basso la farina di polenta e continuate la cottura per circa quaranta minuti, una volta cotta la polenta mantecatela con burro e formaggio grattugiato, aggiungete la panna e frullate il tutto, mettete nel sifone la polenta, e caricate con due cariche di protossido d’azoto, levate le cariche e tenete il sifone a bagnomaria a 50°C. Cuocete i garusoli partendo da acqua fredda, a seconda delle dimensioni cuocere per almeno 35 minuti, toglieteli dal loro guscio con l’aiuto di uno steccone e privateli della parte più dura, soffriggeteli con poco aglio e olio. Spurgate le cappelonghe con sale e acqua affinchè non vi sia traccia di sabbia, privatele del loro guscio e passatele velocemente alla piastra. Fate una salsa di prezzemolo rosolando lo scalogno, il porro e aggiungendo le patate, continuate la cottura con brodo vegetale e a cottura ultimata frullare le patate con il prezzemolo, otterrete una salsa verde e spessa. Bring the water to the boil, lower to a simmer, add the polenta flour and cook for approximately forty minutes. Once cooked, stir butter and grated cheese into the polenta, add the cream and blend, then transfer into the cream charger. Charge with two charges of nitrous oxide, remove the gas cartridge and place the charger in the bainmarie at 50°C. Place the whelks in cold water, bring to the boil and cook for at least 35 minutes (cooking time depends on size). Use a pin to remove the meat from the shells, remove and discard the tougher portion, and sauté in a little oil and garlic. Purge the razor shells in salt water, changing the water until it contains no sand. Remove the meat from the shells and sear quickly on the grille. Sauté the shallot, add the potatoes, add broth and continue cooking until the potatoes are done, then add the parsley and blend to make a thick, green sauce. Composizione del piatto: Mettete nel fondo del bicchiere le capelonghe e i garusoli, condite con la salsa al prezzemolo, ricopriteli con la polenta al sifone e infine tagliate finemente il tartufo estivo e disponetelo sopra la polenta. Assembly: Place the razor shells and whelks in the bottom of a glass, dress with parsley sauce, cover with polenta creamed using the charger, then scatter fine slivers of summer truffle over the polenta. di Alberto Fol Chef Ristorante “La Cusina al The Westin Europa & Regina” a Venezia 45 morbida, poi passare al cutter lo scorzone con dell’olio extra vergine di oliva e sale ottenendo un pesto. Ciclone 15 VV, Sirman 33 I CONSIGLI DELLO CHEF / THE CHEF RECOMMENDS Risotto oro e tartufo di inizio autunno di Luca Romeo Chef di partita Ostia Lido (Roma) Mycook, Sirman 45 di Fabio Momolo Executive Chef, “Hotel Metropole”, GB Hotel, Abano Terme (PD) 34 Ingredienti: 80 g di riso arborio; tartufo nero di Norcia q.b.; noce di burro; sale ed olio extravergine di oliva q.b.;1 foglio di oro alimentare; latte q.b.; brodo vegetale q.b.; pepe nero macinato fresco q.b. Come prima cosa facciamo brillare il riso in olio extra vergine di oliva, aggiungiamo un pizzico di sale e lo portiamo avanti in cottura a fuoco lento, irrorando sempre con brodo vegetale e possibilmente in una pentola di rame. Aggiustiamo di sale e pepe nero fresco macinato al momento; durante la fase di mantecatura andiamo quindi ad aggiungere la noce di burro, una lacrima di latte (per far sì che il risotto venga più morbido) e una parte del tartufo grattugiato. Impiattiamo quindi il nostro risotto andando a completarlo con il restante tartufo lamellato e le nostre briciole di foglia d’oro alimentare. Vino in abbinamento: Sagrantino di Montefalco , Nebbiolo o un rosso pieno. Risotto with gold and early autumn truffle Ingredients: 80 g Arborio rice; black Norcia truffle as needed; a knob of butter; salt and extra virgin olive oil as needed;1 sheet edible gold; milk as needed; vegetable stock as needed; freshly milled black pepper to taste Start by toasting the rice in extra virgin olive oil, in a copper saucepan if possible. Add a pinch of salt, then cook the rice on a low heat, adding vegetable stock continuously as needed. Season to taste with salt and freshly milled black pepper, then stir to a creamy consistency with a knob of butter and a drop of milk (to make the risotto softer), grating and adding part of the truffle. Serve the risotto garnished with the remaining truffle, cut into slivers, and the crumbled sheet of edible gold. Recommended wine pairing: Sagrantino di Montefalco, Nebbiolo or another full-bodied red. Trittico al tartufo Truffle trio Piatto da entrata / Ingredienti: Antipasto / Ingredients: Per il tortino di riso: riso carnaroli g.200; brodo di funghi g.600; porcini freschi trifolati g.100; tartufo estivo nero tagliato a listarelle g.20; parmigiano grattugiato g. 40; cipolla bianca hachée g.5; olio extra vergine d’oliva g.15; burro g.30; prezzemolo tritato g. 10 Per l’uovo: porcini freschi tagliati a fettine crudi g. 200; tartufo estivo nero tagliato a rondelle g. 30; uova fresche cotte all’occhio di bue n°4; burro g.20 Per la fonduta: formaggio Asiago fresco fuso g. 200; panna fresca g. 100; burro g. 30; tartufo estivo nero tagliato a brunoise g.20 Cuocere il riso come un comune risotto, con il soffritto, con la tostatura. A metà cottura aggiungere i funghi, portare a cottura e mantecare bene, fare riposare il risotto in una teglia. Quando sarà raffreddato, metterlo in uno stampo e quindi passare in padella antiaderente e fare rosolare. Preparare una fonduta nel modo classico, aggiungere il tartufo. Impiattare mettendo da un lato il tortino di riso, dall’altro lato la fonduta in una coppetta. Cuocere l’uovo all’occhio di bue e stenderlo sopra ai porcini crudi leggermente conditi, di seguito aggiungere le fettine di tartufo come guarnizione e sistemare al centro del piatto. For the rice tartlet: 200 g Carnaroli rice; 600 ml mushroom stock; 100 g fresh porcini mushrooms, sliced and sautéed with garlic and parsley; 20 g matchsticked black summer truffle; 40 g grated parmesan; 5 g white onion; 15 g extra virgin olive oil; 30 g butter; 10 g finely chopped parsley. For the egg: 200 g finely sliced raw porcini mushrooms; 30 g black summer truffle cut into discs; 4 fried fresh eggs; 20 g butter For the fondue: 200 g melted fresh Asiago cheese; 100 g fresh cream; 30 g butter; 20 g black summer truffle cut into small brunoise dice Cook the rice as you would for a normal risotto, starting by sweating the finely chopped onions and then toasting the rice in the butter before adding the stock. Add the mushrooms half way through the cooking time, finish cooking, stir butter and cheese thoroughly into the risotto to give it a creamy consistency, then leave to rest in a dish. Once cooled, form into tartlets with a mould, then brown in a non-stick pan. Prepare a classic fondue, then add the truffle. Arrange the rice tartlet on one side of the plate and the fondue, in a small bowl, on the other. Fry the egg, place on top of the delicately seasoned raw porcini, garnish with the truffle slices and arrange in the centre of the plate. I CONSIGLI DELLO CHEF / THE CHEF RECOMMENDS Peperini with truffle, red mullet and pureed peas Ingredienti per 4 persone: Ingredients (serves 4): 240 g ‘La Molisana’ Peperini (small pasta beads); 8 red mullet fillets; 12 slivers of “Centro Tartufi Molise” truffle carpaccio; 120 g “Centro Tartufi Molise” truffle powder; 300 g peas; 1 brown onion; 2 g saffron powder; 200 ml vegetable stock; 4 sprigs thyme; 50 g butter; extra virgin olive oil as required; salt and pepper to taste 240 g di peperini La Molisana; 8 pz di filetti di triglia; 12 fette di carpaccio di tartufo “Centro Tartufi Molise”; 120 g di tartufo macinato “Centro Tartufi Molise”; 300 g di piselli; 1 cipolla dorata; 2 g di zafferano in polvere; 200 ml di brodo vegetale; 4 rametti di timo; 50 g di burro; q.b. olio extravergine d’oliva; q. b . sale e pepe. Mettere in una placchetta a marinare i filetti di triglia con un filo d’ olio e timo, coprire con pellicola e riporre in frigo. Rosolare la cipolla, prec edentemente pulita e tagliata a julienne, in un pentolino con l’olio. Unire i piselli e lasciare insaporire, versare il brodo vegetale, salare e portare a cottura. Frullare. Cucinare i peperini in acqua bollente e salata con l’aggiunta dello zafferano (ottenendo, una volta cotta la pasta, un colore giallo intenso). Scolare al dente e mantecare con un filo d’ olio, burro fuso e tartufo macinato. Scottare i filetti di triglia in una padella antiaderente, salare e pepare. Versare al centro del piatto la purea di piselli. Con l’aiuto di uno stampo a vostro piacere mettere i peperini sulla purea di piselli. Adagiare sopra i filetti di triglia Terminare con le fette di carpaccio di tartufo e un filo d’Olio extravergine d’oliva. Place the mullet fillets on a tray, drizzle with oil and add the thyme, cover with film and place in the refrigerator to marinate. Peel the onion, slice into julienne strips and brown in a small saucepan in oil. Add the peas, continue cooking for a while to let the flavours develop, add the vegetable stock, season with salt and cook until done.Blend. Cook the Peperini pasta in boiling salted water with the saffron (this will give the pasta an intense yellow colour once cooked. Drain while still al dente, then stir in a drizzle of oil, melted butter and the powdered truffle. Sear the mullet fillets in a non-stick pan, and season with salt and pepper. Pour the pureed peas in the centre of the plate. Using a mould of your preference, arrange the Peperini neatly on the pureed peas. Place the red mullet fillets on top, and finish with the slivers of truffle carpaccio and a drizzle of extra virgin olive oil. L’incontro fritto di tartufo nero di Norcia con ostriche e crema della loro acqua Fried oysters encased in a thick sauce of creamed oyster water and black Norcia truffle Ingredienti per 6 persone: n. 30 ostriche vive; g 60 di burro; g 100 di panna fresca; g 60 di farina; g 80 di parmigiano grattugiato; g 30 di tartufo nero; sale, pepe q.b.; olio extravergine e pan grattato q.b.; n. 4 uova. Aprire le ostriche, estrarle dal guscio. Prendere l’acqua delle stesse ostriche in un tegame e aggiungere 200 ml di acqua, aggiungere un po’ di sale e pepe e portare il tutto a bollire. Immergere le ostriche per mezzo minuto, scolarle e metterle a raffreddare e asciugare bene. Con la farina, il burro, l’acqua e la panna preparare una besciamella e, dopo averla cotta, aggiungere il parmigiano e il tartufo tagliato a fette. Immergere le ostriche nella salsa e lasciare raffreddare bene. Passare ora nella farina uova sbattute e pane grattugiato. Friggere nell’olio extravergine a 190 °C. Ingredients (serves 6): 30 live oysters; 60 g butter; 100 g fresh cream; 60 g flour; 80 g grated Parmesan; 30 black truffle; salt and pepper to taste; extra virgin olive oil and breadcrumbs as needed; 4 eggs. Open the oysters and remove from their shells. Add the water contained in the shells to 200 ml of water in a saucepan, season with a little salt and pepper and bring to the boil. Plunge the oysters in the boiling liquid for thirty seconds, then remove, drain, leave to cool and dry thoroughly. Prepare a béchamel with the flour, butter, cooking water and cream. Once cooked, add the Parmesan and the sliced truffle. Dip the oysters in the sauce and leave to cool thoroughly. Dust with flour, dip in the beaten egg and coat with breadcrumbs. Deep-fry in at 190°C in extra virgin olive oil. di Nicola Vizzarri Executive chef “Plaza restaurant” Vasto (CH) Corporate chef Pastificio “La Molisana” Tagliaverdure, Sirman di Sergio Moronato Executive Chef all’Hotel “Ermitage Bel Air“ di Abano Terme (PD) 45 Peperini al tartufo con triglia e purea di piselli 35 I CONSIGLI DELLO CHEF / THE CHEF RECOMMENDS di Fabio Mancuso Ateneo della Cucina Italiana Chef “Ristorante Crispi 19” Roma Mousse di ricotta e patate, petto di quaglia glassato al miele, composta di melone e ortaggi con mandorle fritte e tartufo estivo Ricotta and potato mousse, honey-glazed quail breast, composition of melon and vegetables with fried almonds, and summer truffle Ingredienti per 4 persone: Ingredients (serves 4): Per la mousse di patate e ricotta: g 100 patate lesse; g100 ricotta; g 100 panna semi montata; g 3 colla di pesce; g 3 tartufo estivo; n 4 foglie di spinaci sbianchite; sale e pepe q.b; buccia di pomodoro disidratata e prezzemolo q.b. Setacciate la ricotta con le patate, unite la gelatina precedentemente ammorbidita e sciolta al microonde, e alleggerite con la panna semi montata. Aggiustare di sale e pepe. Ponete l’impasto su un foglio di pellicola, adagiate sopra le foglie di spinaci e arrotolate in modo da formare un cilindro ed eliminate eventuali bolle di aria e fate riposare in frigorifero per 1 ora. Una volta indurito, svolgete il rotolo e passatelo su un trito di buccia di pomodoro disidratata e prezzemolo fresco. Per la gelatina allo zabaglione: n 3 tuorli d’uovo; g 5 zucchero di canna; g 20 Marsala; g 5 Porto; g 10 panna; g 2 colla di pesce. Ponete in una bastardella i tuorli e sbatteteli con lo zucchero, unite il Marsala, il Porto e la panna, pastorizzate a bagnomaria e unite la colla di pesce precedentemente ammorbidita. 45 Per il petto di quaglia glassato: n 2 petti di quaglia; g 50 miele d’acacia; g 5 succo d’arancia; g 10 salsa di soia; g 10 zenzero fresco tritato; erbe aromatiche q.b; sale e pepe q.b. Pulite e pareggiate i petti, impreziositeli di sale e pepe e rosolateli in padella. In un tegame ponete il miele, il succo d’arancia, la salsa di soia e lo zenzero. Fate ritirare leggermente e nappate i petti. Aromatizzateli con un trito di erbe aromatiche e cuoceteli in forno a 100° con sonda a 62. 36 Per il giardinetto di verdure e frutta: g 50 fagiolini; g 70 broccoli; n 4 pomodori ciliegia; g 100 melone; n 4 ravanelli; n 4 capperi in fiore; g 30 mandorle filettate; indivia riccia q.b; aneto q.b; olio oliva extra vergine q.b; timo q.b; n 12 perle di melone; buccia di 1 arancia. Lavorate e sbianchite i fagiolini e i broccoli, raffreddateli e condite con olio extra vergine, sale e pepe. Tagliate i ravanelli a fette sottili e poneteli in un contenitore con acqua e ghiaccio, fate la stessa cosa con l’indivia riccia. Sbianchite e pelate i pomodori, poneteli in teglia e conditeli con zucchero di canna, sale, pepe. Impreziosite di buccia d’arancia, timo, olio extra vergine di oliva e un pizzico di aglio. Cuocete in forno a 80° per circa 2 ore, fino a quando l’acqua di vegetazione dei pomodori sarà evaporata. In un pentolino mettete dell’olio di oliva, portate a una temperatura di 145°, friggetevi dentro le mandorle sfilettate e, una volta dorate, scolatele e salatele. For the potato and ricotta mousse: 100 g boiled potatoes; 100 g ricotta; 100 g partially whipped cream; 3 g fish glue; 3 g summer truffle; 4 blanched spinach leaves; salt and pepper to taste; dehydrated tomato skin and parsley as required Pass the ricotta and potatoes through a sieve. Add the gelatine, soaked previously and melted in the microwave, and lighten with the partially whipped cream. Season to taste with salt and pepper. Spread the mixture on a sheet of film, top with the spinach leaves and roll into a cylinder. Eliminate any air bubbles and place to rest in the refrigerator for 1 hour. Once firm, remove the film and roll the cylinder in a mixture of finely chopped dehydrated tomato skin and fresh parsley. For the zabaglione gelatine: 3 egg yolks; 5 g cane sugar; 20 ml Marsala wine; 5 ml Port; 10 g cream; 2 g fish glue Beat the yolks together with the sugar in a deep bowl. Add the Marsala, the Port and the cream, pasteurise in a bain-marie and add the fish glue, softened previously in water. For the glazed quail breast: 2 quail breasts; 50 g acacia honey; 5 ml orange juice; 10 ml soy sauce; 10 g finely chopped fresh ginger; herbs as preferred; salt and pepper to taste breasts, season with salt and pepper and brown in a pan. Put the honey, orange juice, soy sauce and ginger in a saucepan. Reduce slightly then add to the breasts. Season with finely chopped herbs and cook in the oven at 100°C to a core temperature of 62°C. I CONSIGLI DELLO CHEF / THE CHEF RECOMMENDS Per il miele al tartufo: miele di acacia q.b; tartufo estivo q.b. Posizionate la gelatina allo zabaione a cerchio e adagiate una fetta di terrina di ricotta, posizionate sopra la gelatina, due trancetti di petto di quaglia, tre perle di melone e completate con gli ortaggi, le mandorle fritte, il miele al tartufo e, per finire, decorate il tutto con lamelle di tartufo estivo. For the mixed vegetable and fruit composition: 50 g fine green beans; 70 g broccoli; 4 cherry tomatoes; 100 g melon; 4 radishes; 4 caper flowers; 30 g slivered almonds; curly endive to taste; dill to taste; extra virgin olive oil to taste; thyme to taste; 12 small melon balls; zest of 1 orange. Prepare and blanche the beans and broccoli, chill then season with extra virgin olive oil, salt and pepper. Slice the radishes finely and plunge in a bowl with iced water. Do the same for the curly endive. Plunge the tomatoes in boiling water and remove the skin, then place in a baking tray, dusting with cane sugar, salt and pepper. Season with orange peel, thyme, extra virgin olive oil and a touch of garlic. Roast in the oven at 80°C for approximately 2 hours, until all the water contained in the tomatoes has evaporated. Heat olive oil in a small saucepan to 145°C and fry the slivered almonds until golden brown, then drain and salt. For the truffle honey: acacia honey as needed; summer truffle as needed. Arrange a circle of zabaglione gelatine and a slice of ricotta terrine on the plate. Arrange two slices of quail breast and three melon balls on the gelatine, completing with the vegetables, fried almonds and truffle honey. To finish, garnish with slivers of summer truffle. Seared coquilles Saint-Jacques with black Conero truffle and crushed potato Ingredienti per 4 persone: Ingredients (serves 4): 320 g shelled coquilles Saint-Jacques; g 320 cappesante sgusciate; g 400 patata bollita e pelata; g 50 tartufo nero; g 40 olio extravergine di oliva raggia; g 15 semola di grano duro; sale e pepe; salvia per decorare. 400 g boiled, peeled potatoes; 50 g black truffle; 40 g Raggia variety extra virgin olive oil; 15 g durum wheat semolina; salt and pepper; sage for decoration. Dust the coquilles in the semolina and sear in the pan. Brown the boiled potatoes in the pan on both sides. Immediately after turning over the second time, press the potatoes down to half the original thickness with a meat pounder, then season with salt and pepper. Cut the truffle into fine slivers with the meat slicer. Place the potato in the centre of the plate, and assemble the coquilles, with truffle slivers between each later. Decorate with sage and drizzle with a little extra virgin olive oil. Passare le cappesante nella semola e poi arrostirle in padella. Arrostire le patate in padella nei due lati e, appena si gira, schiacciare la patata con il batticarne per metà della sua altezza; salare e pepare. Tagliare le lamelle di tartufo con l’affettatrice. Mettere la patata al centro del piatto, montare le cappesante alternando con le lamelle di tartufo. Decorare con la salvia e lucidare con poco olio extravergine di oliva. di Paolo Antinori Chef Hotel “Fortino Napoleonico” Portonovo (AN) www.hotelfortino.it 45 Cappasanta arrostita con tartufo nero del Conero e patata schiacciata 37 RISTORANTI E MENÙ / RESTAURANTS & MENUS PICCOLO, BUONO, BELLO E PORTOGHESE marciapiede di fronte all’ingresso sorseggiando un ottimo calice di “vinho tinto” servito direttamente in strada, aspettando pazientemente il loro turno di degustazione. Il cibo è una sequenza di appetitosissimi assaggi, i famosi “petiscos” portoghesi (simili alle “tapas” spagnole), innumerevoli assaggini che vanno dai tradizionali formaggi, prosciutto crudo (straordinario), olio extravergine ecc. , per poi proseguire con uno strepitoso tortino di verdure e salmone con caviale di pesce, salsiccia di pollo, gazpacho e crema catalana. Tutto è preparato al momento dallo chef/patron Gonzalo Diniz, coadiuvato in sala (sala?) da una gentilissima fanciulla. Selezione di ottimi vini portoghesi (è anche piccola enoteca). Un piccolo, tipico, sorprendente localino che, visitando Cascais, vale la pena di provare. di Ferruccio Ruzzante MINUSCULE PERFECTION IN PORTUGAL If you want a truly worthwhile and memorable way to spend an hour (but no longer), go to Cascais, near Lisbon, book a table and settle in (I could hardly say ‘make yourself comfortable’) for a meal in the world’s smallest, most cramped, most picturesque and most fascinating restaurant. DOM DINIZ really is small – it has just two tiny tables and 7 or 8 Lilliputian stools guaranteed to give you backache before your dinner is over, which is one of the reasons why you mustn’t take your time. The other reason is that – as we saw for ourselves – even as you sit down, there is already a crowd of other hungry diners standing on the tiny pavement outside and sipping an excellent glass of vinho tinto, brought out to them in the street, as they wait patiently to take your place and enjoy their own meal. The meal itself is a succession of countless, delicious bitesized delicacies – the famed Portuguese “petiscos” (similar to Spanish “tapas”). These start with traditional cheeses, extraordinary raw ham and superb extra virgin olive oil, and continue with a superb vegetable and salmon pie with fish roe, chicken sausage, gazpacho and Crema Catalana. All of this is prepared on the spot by chef patron Gonzalo Diniz, who is helped in the dining room (if it could even be called a room) by a gracious young waitress. There is also a selection of excellent Portuguese wines to choose from – as this is also a small wine bar. If you’re ever visiting Cascais, it’s well worth the effort to try this tiny little gem of astonishingly good local cuisine. 45 Un consiglio per star molto bene un’ora (non di più): andate a Cascais, nei paraggi di Lisbona, prenotate e accomodatevi (si fa per dire) nel più piccolo, più scomodo, più pittoresco e affascinante ristorante del mondo. DOM DINIZ è veramente piccolo, piccolo, due microtavolinetti, 7/8 sgabellini lillipuziani che vi distruggeranno il fondo schiena durante la cena che, anche per questo motivo, deve essere abbastanza veloce. Il secondo motivo riguarda la velocità: dopo (e prima) di voi, ci sono altri famelici avventori pronti a prendere il vostro posto. Avventori che, come è successo a noi, bivaccano nel mini- 39 RISTORANTI E MENÙ / RESTAURANTS & MENUS IL TARTUFO DEL POLLINO IMPREZIOSISCE I PIATTI 45 di Pierluigi Vacca Ristorante “Antico Borgo” Via Domenico Cappelli, 53 Morano Calabro (CS) Tel. 0981 30002 40 Quello che comunemente chiamiamo tartufo è il corpo fruttifero di un fungo che compie il suo ciclo biologico sottoterra, in simbiosi con varie specie di piante arboree ed arbustive su terreni calcarei. Nel sottosuolo calabrese sono celate ben otto delle nove varietà comunemente commercializzate per il loro pregio in Italia. Il più rappresentativo di tutti per il suo aroma inconfondibile, ma altrettanto raro, è il bianco pregiato. Degni di nota per distribuzione sul territorio sono anche il nero estivo o scorzone ed il bianchetto. Un’attenzione particolare va invece al nero uncinato, una varietà invernale del nero estivo che sui monti del Pollino, in un habitat del tutto unico, fruttifica con caratteristiche odorose del tutto uniche rispetto ai cugini della stessa varietà del resto della penisola e con pezzature da record. Caratteristiche, queste, che hanno attirato l’attenzione di molti acquirenti anche dal Nord Italia. POLLINO TRUFFLE TO ENHANCE THE DISH What is commonly known as truffle is the fruity part of a fungus that grows entirely underground, in symbiosis with various arboreal and shrubby plants on calcareous soil. In the Calabria subsoil eight of the nine more widely sold valuable varieties grow. The rarest and most unmistakeable for its distinctive aroma is the precious white. Noteworthy for their spread around the region are also the summer black or ‘scorzone’ and the small white. Special attention should also be paid to the barbed black, a winter variety of the summer black that is found on the Pollino mountains, in a unique habitat, where it grows with a quite unique aroma with respect to its close cousins found in the rest of the peninsula, and also with record dimensions. These characteristics have attracted the attention of many buyers from north Italy. Spaghetti alla chitarra con bocconcini di pescatrice, zucchine e tartufo del Pollino Chitarra spaghetti with angler fish, courgettes and Pollino truffle Ingredienti per 4 persone: Serves 4: 300 g di spaghetti alla chitarra; 600 g di pescatrice; 200 g di zucchine; aglio; olio extra vergine d’oliva; sale q.b; tartufo del Pollino. 300 g chitarra spaghetti; 600 g angler fish; 200 g courgettes; garlic; extra virgin olive oil; salt to taste; Pollino truffle Tagliate la polpa della pescatrice a pezzi grossolani e fatela soffriggere in una padella con l’olio extra vergine d’oliva e uno spicchio d’aglio tritato finemente. A parte tagliate le zucchine, la parte verde a julienne, la parte bianca a dadolata. Unitela alla polpa di pescatrice e fate cuocere per pochi minuti. Cuocete gli spaghetti alla chitarra in abbondante acqua salata per circa dieci minuti, scolateli e ultimate la cottura nella padella con la salsa aggiungendo un po’ di acqua di cottura, aggiustate di sale e impiattate. Completate il piatto con abbondante lamelle di tartufo del Pollino. Roughly chop the angler fish pulp and fry it in a pan with the extra virgin olive oil and a finely chopped garlic clove. Separately, cut the courgette skins into batons and dice the white flesh, add them to the fish and cook for a few minutes. Cook the spaghetti in a large pan of salted water for about ten minutes, drain and finish cooking in the pan with the sauce, adding a drop of the spaghetti cooking water, add salt if needed and serve. Complete the dish with an abundant serving of Pollino truffle slivers. P.I. 2,5, Sirman e Pentola Agnelli RISTORANTI E MENÙ / RESTAURANTS & MENUS Raviolo with squid and truffle Raviolo con seppioline al tartufo Questo è un piatto mediterraneo scoperto nel nord del Marocco, nella zona di Tangeri, che esalta la mescolanza di pesce e tartufo che è comune in questa zona. Il raviolo ha una pasta bianca senza rosso d’uovo. Mettere in una terrina il bianco d’uovo, aggiungere farina, olio d’oliva, acqua e un po’ alla volta il semolino fino ad ottenere una pasta elastica, farla riposare per un’ora in frigorifero. Nel frattempo si prepara il ripieno. Cucinare le seppioline con scalogno, farle raffreddare e dopo frullare con tartufo, ricotta, mascarpone, patata bollita, sale, pepe e timo. Per preparare la salsa per il condimento, scottare la valeriana, frullarla con olio, un po’ d’acqua, sale e pepe. Quando il piatto è composto si grattugia il tartufo nero. Ingredients for the raviolo: 200 g egg white; 200 g water; 50 g olive oil; 10 g salt; 600 g flour (00); 100 g semolina For the filling: 100 g squid; 50 g potatoes; 50 g ricotta; 50 g mascarpone; 2 sheets of isinglass; 10 g black truffle; thyme; salt and pepper. The raviolo has white dough without the egg yolk. Put the egg white in a bowl, add the flour, olive oil, water and the semolina a little at a time to make an elastic dough, leave to rest in the fridge for one hour. In the meantime prepare the filling. Cook the squid with shallots and leave to cool, then blend with the truffle, ricotta, mascarpone, boiled potato, salt, pepper and thyme. To prepare the garnish sauce, blanch the valerian and blend it with oil, a drop of water, salt and pepper. Plate the dish and grate the black truffle over it. Tortino di riso selvaggio con scampi cotti al forno e salsa al tartufo di Acqualagna e Martini dry Wild rice pie with baked scampi and Acqualagna truffle sauce and Dry Martini Ingredienti per 10 persone: Serves 10: 500 g riso selvaggio; 250 g Martini dry; 500 g burro morbido; 20 code di scampi; sale q.b.; 2.5 lt acqua; olio q.b.; pasta di tartufo bianco10 g. 500 g wild rice; 250 g Dry Martini, 500 g soft butter; 20 scampi tails; salt to taste; 2.5 l water; oil as needed; 10 g white truffle paste. Put the rice in the water and cook over a low flame for about 1 hour (if you prefer softer rice, leave it to soak in the water for another 15 minutes after cooking). Drain the rice, add salt to taste and a drop of oil. Using scissors, cut along the back of the scampi and, taking care not to break them, remove them from their shell and place them on their carapace. Reduce the Martini to about half in a saucepan. Add the diced butter and whip the sauce with the aid of a whisk; mix into the truffle sauce. Season the scampi with salt, pepper and a drop of extra virgin oil, and bake them in the oven at 140° for 7 minutes. Plate the rice, place the scampi on top and spoon the sauce over them. Serve hot. Mettere il riso con l’acqua a cuocere a fuoco basso per circa 1 ora (se si desidera il chicco più morbido lasciarlo a bagno nell’acqua dopo la cottura per altri 15 minuti). Scolare il riso, condirlo con sale e un filo d’olio. Con l’aiuto di una forbice fare una incisione sul dorso degli scampi e facendo cura a non romperlo tirare fuori la carne e adagiarla sul carapace. Far ridurre in un pentolino concavo il Martini per circa la metà. Aggiungere il burro a pezzetti montando la salsa con l’aiuto di una frusta. Mescolare alla salsa il tartufo. Cuocere al forno per 7 minuti a 140° le code di scampo condite con sale, pepe e un filo di olio extra vergine d’oliva. Disporre sui piatti il riso. Adagiarvi gli scampi e con un cucchiaio irrorare con la salsa. Servire caldo. di Andrea Angeletti Ristorante “Le Busche”, Montecarotto (AN) 45 Ingredienti per raviolo: g 200 bianco d’uovo; g 200 acqua; g 50 olio d’oliva; g 10 sale; g 600 farina (00); g 100 semolino. Per il ripieno: g 100 seppioline; g 50 patata; g 50 ricotta; g 50 mascarpone; 2 fogli di colla di pesce; 10 g tartufo nero; timo; sale e pepe. This is a Mediterranean dish discovered in the north of Morocco near Tangiers, exalting the combination of fish and truffle that is popular in that area. di Hamiza Abdessadeq Chef ristorante “Ribot” Santa Croce 158 30135 Venezia Tel. 041/5242486 41 NUOVE TECNOLOGIE / NEW TECHNOLOGIES di Marco Fattorel Chef, consulente di tecnologie alimentari Sopa coada con fagiano, croccante di verze e tartufo bianco ‘Sopa coada’ with pheasant, crisp fried cabbage and white truffle Ingredienti per 4 persone: 1 Fagiano 800 g circa; cipolla 250 g; sedano 250 g; olio extravergine 100 g; burro 50 g; vino bianco secco 100 g; pane a fette montasu; formaggio stravecchio 100 g; verza 250 g; tartufo bianco qb Ingredients (serves 4): Fagiano: Pulire bene il fagiano e privarlo di eventuali piume. Tagliarlo per metà e pulirlo bene internamente da eventuali residui di interiora e lavarlo. In una padella rosolarlo con poco olio extravergine. Raffreddarlo in abbattitore. Preparare una mirepoix grossolana con il sedano e la cipolla e saltarla nella stessa padella dove abbiamo rosolato il fagiano in modo che le verdure si insaporiscano bene. In una placca da forno mettere il fagiano e la mirepoix ed un po’ di burro e far rosolare leggermente, bagnare con il vino bianco, far evaporare, aggiungere un po’ di brodo vegetale, coprire la placca e cuocere a forno moderato 165° per circa 2 ore. Finito di cuocere raffreddare in abbattitore a +3°. Disossare il fagiano e conservare le ossa e le verdure della cottura. 45 Tostone, Sirman 42 Pane: Tagliare a fette il pane e tostarlo in forno. Brodo: Con le ossa del fagiano e le verdure della cottura ed acqua fredda preparare un brodo da far bollire per circa 10 minuti. Filtrare e raffreddare in abbattitore a +3°. Composizione della “sopa”: Fare degli strati come si fa per preparare una lasagna: partire con il pane tostato, la carne del fagiano tagliata a filangé, formaggio stravecchio grattugiato. Procedere in questo modo per due volte e l’ultimo strato realizzarlo con il pane. A questo punto aggiungere il brodo fino a quando avremo ben inzuppato il tutto, coprire e cuocere in forno a 150° per circa 4 ore. Controllare ogni tanto ed all’occorrenza aggiungere del brodo. Raffreddare in abbattitore a +3°. Verza: Tagliare la verza fine e metterla a bagno in acqua fredda corrente per circa 4 ore. Asciugarla bene, infarinarla e friggerla fino a quando sarà croccante. Servizio: Rigenerare in forno misto vapore o anche in microonde la porzione di “sopa”. Quando sarà calda, metterla in un piatto fondo, aggiungere una grattugiata leggera di tartufo bianco e sopra la verza fritta. A parte servire il brodo bollente che poi il servizio di sala aggiungerà nel piatto davanti al cliente. 1 pheasant weighing approximately 800 g; 250 g onion; 250 g celery; 100 g extra virgin olive oil; 50 g butter; 100 ml dry white wine; sliced ‘montasù’ bread (made with milk and lard); 100 g Stravecchio mature cheese; 250 g Savoy cabbage; white truffle to taste Pheasant:Trim and gut the pheasant thoroughly and remove any remaining feathers. Cut in half, clean the interior thoroughly to remove any remaining internal organ pieces and wash. Brown in a pan with a little extra virgin olive oil. Cool in the blast-chiller. Prepare a coarse mirepoix of the celery and onion and sauté in the same pan used to brown the pheasant so that the vegetables absorb all the flavours. Place the pheasant and mirepoix in a deep baking tray with a little butter, sauté gently on the hob, deglaze with white wine, evaporate off the liquid, add a little vegetable stock, cover the tray, place in the oven and roast at a moderate heat (165°C) for approximately 2 hours. Once cooked, blast-chill to +3°C. Bone the pheasant, keeping the bones and the mirepoix vegetables for use later. Bread: Cut into slices and toast in the oven. Stock: Add the pheasant bones and roast mirepoix to cold water, bring to the boil and boil for 10 minutes. Filter the stock and blast-chill to +3°C. Assembling the “Sopa”: Arrange layers as if you were making lasagne, beginning with a layer of toasted bread, placing the pheasant meat, cut into strips, on the bread and topping with the grated Stravecchio cheese. Repeat once, then finish with a layer of bread. Now add enough stock to saturate all the layers, then cover and cook in the oven at 150°C for approximately 4 hours. Check at frequent intervals and add more stock if necessary. Blast chill to +3°C. Cabbage: Cut the cabbage finely, then keep immersed in running cold water for approximately 4 hours. Dry thoroughly, dust with flour and deep-fry to a crispy consistency. Presentation:Warm the portion of “sopa” in the combination steam oven or in the microwave. Once hot, place in a bowl, add a light grating of white truffle, then top with the fried cabbage. Pour piping hot stock into a separate container – the stock will be added to the dish in front of the customer by the waiter. SISTEMI DI COTTURA INTELLIGENTI / INTELLIGENT COOKING SYSTEMS BANQUETING INTELLIGENTE INTELLIGENT BANQUETING A few months ago, I stopped off to visit two very dear friends of mine in the Marches region on my way back home from a business trip. They were organising a culinary event in their restaurant, and this gave me the opportunity to see the practices I have been advocating throughout my entire career actually put into effect to intelligently organise an event set for a predetermined date. They were busy preparing part of their menu, and using the equipment they had at the restaurant – a triple-purpose combination oven, a warming cabinet and a blast-chiller – in the most effective way possible. As the event was to be in two days’ time, they were, of course, already preparing some of the dishes, making correct use of the cook and chill method. They were preparing delicious guinea fowl breasts stuff with truffles which – lucky them – are of superb quality where they happen to live. After stuffing the breasts and cooking to exactly the right temperature thanks to the precision of the oven and with the certainty guaranteed by a core temperature probe, they were quickly blast-chilled and then placed in the cold room at +3°C. A similar cooking and chilling process was also carried out for other preparations necessary for the event. This meant that much of the menu was already prepared in advance, and all that was necessary was to simply reheat the dishes just before serving, using both the oven and warming cabinet, to offer the guests food as fragrant as if it had just been made. In my opinion, this is the essence of how to prepare a banquet intelligently. This approach eliminates the stress of getting everything organised at the last minute, lets the restaurant organise its personnel and time more efficiently and, no less importantly, optimises costs, which is an increasingly important factor in this day and age. Bravo! di Guido Ongaro Chef, consulente di tecnologie alimentari In alto: Dolomiti 5T, Sirman 45 Alcuni mesi fa, di ritorno da un viaggio di lavoro, andai a trovare due carissimi amici marchigiani. Si stavano organizzando per la preparazione di un evento culinario nel loro locale e ho avuto l’occasione di vedere quello che “predico” da una vita: l’organizzazione intelligente di un evento a data prestabilita. Stavano infatti preparando parte del loro menù utilizzando in maniera appropriata i macchinari in loro dotazione: il forno trivalente, il mantenitore di temperatura e l’abbattitore. Dato che mancavano due giorni all’ evento, giustamente si portavano avanti con le preparazioni applicando in maniera più che corretta il sistema cook e chill. Quindi preparavano dei buonissimi petti di faraona farciti con ottimo tartufo che da quelle parti, fortuna loro, si trova di ottima qualità. Una volta confezionato, cotto alla temperatura giusta, avvalendosi della precisione della temperatura del forno e della sonda al cuore per certificare con sicurezza la giusta temperatura, procedevano velocemente all’abbattimento e poi passavano alla conservazione a più 3 gradi in cella frigorifera. Questa operazione veniva fatta anche con altre tipologie di prodotti che servivano all’evento. Tutto ciò portava ad avere una parte del menù già pronta, bastava solo rigenerarla al momento del servizio, sia con l’aiuto del forno che con un mantenitore di temperatura, garantendo ai commensali un prodotto fragrante come appena fatto. Tutto questo a mio parere è sinonimo di gestione intelligente di un banchetto. In questo modo non c’e’ più lo stress di organizzare tutto all’ultimo momento, bensì c’e’ una gestione più accurata sia del personale che della tempistica e, non per ultimo, delle spese che, di questi tempi, costituiscono una voce sempre più importante. Bravi ragazzi! 43 BANQUETING / BANQUETING UN’INVENZIONE DELLA NATURA PER PALATI RAFFINATI di Ottaviano Pellini Maestro di cucina Executive Chef Team Manager Squadra Regionale Cuochi Marche Che cosa strana la natura, non si è accontentata di creare tante piante con fiori, foglie e migliaia di diverse tipologie di frutti grandi, piccoli, colorati, una varietà di prodotti meravigliosi e alla portata di tutti. Pare che abbia voluto stupirci anche con frutti non facilmente individuabili, ma di un profumo penetrante e inebriante. Parliamo dei tartufi, attaccati dalla parte delle radici di alcune piante con le quali creano un rapporto simbiotico e che offrono alle nostre tavole quella particolarità e preziosità che da sempre distingue la nostra cucina. Nella banchettistica è un tubero molto usato anche se debbo dire che la presenza maggiore spetta alla qualità nera pregiata più che al bianco, per una sola questione di costi: anche lo scorzone è largamente utilizzato, ma sicuramente più per effetto visivo che per sapore. Tuttavia il sapore e l’odore penetrante del tartufo non sono apprezzati da tutti, nella mia esperienza lavorativa ho molte volte dovuto scindere la professionalità dalla praticità. Quando si lavora con prodotti molto particolari come il tartufo, il caviale e il foie gras si corre il rischio nel banchetto di non incontrare il pieno apprezzamento, quindi meglio riservare queste preparazioni per eventi dove si ha una richiesta specifica e la sicurezza che i commensali possano goderne pienamente. Petto d’anatra laccato al miele di castagno e tartufo nero pregiato, arancia a vivo e finocchio 45 NE 1880, Panasonic 44 Ingredienti: ½ petto d’anatra; 30 g miele di castagno, 10 g tartufo nero pregiato; 1 arancia; 200g di finocchio; sale e pepe; olio extra vergine. Marinate la carne per due ore con alcuni chiodi di garofano, qualche bacca di ginepro, 50 g di vino bianco, 10 g d’aceto di mele; sale grosso. Tritate finemente un cucchiaio di rosmarino fresco, qualche fogliolina di timo, la buccia dell’arancia senza la parte bianca e metà del tartufo. Con questo trito massaggiate bene la carne e cuocete al microonde (1880 o simile potenza) su piatto radiante preriscaldato per 3 minuti a massima potenza. Sfornare, laccare con il miele fatto bollire con il resto del tartufo tritato, rigirando bene la carne. Coprire con un foglio di stagnola e lasciare riposare per alcuni minuti, nel frattempo preparare le fette di finocchio cotte a 83°C per 45 minuti sottovuoto. Condire con olio, sale, pepe e metà degli spicchi di arancia. Recuperare la salsa della carne e tirarla con il sugo dell’arancia rimasta, preparare il piatto scaloppando il petto, le fettine di finocchio e arancia, la salsa e qualche scaglia di tartufo. INVENTED BY NATURE FOR THE MOST DISCERNING PALATES What a strange thing nature is – you’d think it would have been pleased enough with itself with all the myriad plants with flowers, leaves and countless fruits of all sizes, shapes and colours it had created, offering us a marvellous variety of products that are simply there to be picked. But no – apparently it also saw fit to astonish us with something that is extremely hard to find, but rewards us with its powerful, inebriating aroma. I’m talking about the truffle, the fruiting body of a fungus growing in the roots of certain plants with which it shares a symbiotic relationship, which has contributed to Italian cuisine throughout history with its exquisitely unique character. It is extensively used in banqueting too, although admittedly, superior winter black truffles are more commonly employed than the even more exclusive white variety (purely for a question of cost), while black summer truffles are also widely used, although more for visual effect than for flavour. Nonetheless, not everyone likes the penetrating aroma of truffle, and many times in my career have I had to put what I wanted to do as a chef aside in favour of a more practicable solution. In banqueting, there is always the risk of not pleasing everyone when you work with very distinctive products such as truffle, caviar and foie gras, so it is better to use these ingredients only when expressly requested, when you can be certain that they will be appreciated by all the guests. Duck breast glazed with chestnut honey and winter black truffle, served with orange segments and fennel Ingredients: ½ duck breast; 30 g chestnut honey, 10 g winter black truffle; 1 orange; 200 g fennel; salt and pepper; extra virgin olive oil . Marinate the meat for two hours with a few cloves, a few juniper berries, 50 ml white wine, 10 g cider vinegar and coarse salt. Finely chop a tablespoon of fresh rosemary, a few thyme leaves, the zest of the orange and half of the truffle. Massage the chopped ingredients thoroughly into the meat, then cook in the microwave (1880 or similar power) at full power on a preheated radiant plate for 3 minutes. Remove from the microwave and turn the meat over in the honey, boiled previously with the rest of the chopped truffle, until thoroughly glazed. Cover with a sheet of foil and leave to rest for a few minutes. In the meantime, prepare the fennel, sliced previously and cooked sous-vide at 83°C for 45 minutes. Season with oil, salt, pepper and half of the orange segments (peeled and with membrane removed). Collect the cooking juices from the meat and reduce with the juice of the remaining half orange. To assemble, cut the breast into diagonal slices, add the fennel slices, the orange segments and the sauce, and garnish with a few slivers of truffle. CULTURA GASTRONOMICA CON LA CARNE E CON LA PASTA Il tartufo è un fungo sotterraneo che generalmente vive in simbiosi con alcuni alberi, soprattutto con le querce e con i castagni. La diffusione del tartufo va progressivamente diminuendo, causa il disboscamento e anche l’alto prezzo raggiunto. Tanto più che la tartuficoltura metodica non ha ancora prodotto buoni risultati. Il tartufo viene utilizzato in cucina crudo o cotto, tagliato a lamelle o a dadini, sottoforma di succo o di essenza. Le ricette nelle quali il tartufo si esalta sono: le uova, e le insalate a base di uova, le carni bianche e certi paté. Il tartufo da risultati eccellenti usato per condire pasta e risotti. Petti di tacchino al tartufo Mettete in una terrina 300 g di guanciale di maiale stagionato e altri 300 g di carne di maiale, il tutto finemente tritato. Fate macerare con un paio di bicchieri di grappa. Tagliate a striscioline 1 kg di petto di tacchino, possibilmente di una tacchina femmina, caratterizzata da una grana e tessitura molto più fina. Fate cuocere per una decina di minuti in una pentola con vino bianco aromatizzato con foglie di alloro e grani di pepe e timo. Lasciate raffreddare, passate con un colino e disponete le fette di tacchino inframmezzandole con la farcia e le fettine di tartufo. Penne al tartufo Fate rosolare in una casseruola, con una noce di burro, 200 g di piselli e 100 g di prosciutto crudo tagliato a dadini, poi aggiungete una manciata di funghi e fate cuocere una decina di minuti. Togliete il soffritto e aggiungete un paio di cucchiai di panna di tartufo e un pochino di panna da cucina. Condite le penne, che avrete cotto in acqua salata, aggiungete parmigiano grattato a sottili lamelle di tartufo e servite subito in tavola. di Bruno Mambelli Maestro macellaio TC 22 Dakota, Sirman ORRORI D’ITALIA 45 VILLA WIDMANN 46 Sabato 21 settembre con una quarantina di amici abbiamo programmato un “giro per ville venete” con il Burchiello lungo il Brenta. Villa Foscarini Rossi, Villa Nazionale di Strà, la Malcontenta e al ritorno, in pullman, per riempire la giornata, la classica villa Widmann che da tanto tempo ritengo un gioiellino che merita d’essere visitato anche se - e non ho mai capito il perché - in tante visite non sono mai riuscito a salire al 1° piano. Questa volta, rivolgendomi al nostro coordinatore della Delta Tour ho proprio chiesto che ci fosse data questa possibilità. La risposta è stata la seguente: Villa Widmann, da un po’ di tempo a questa parte è in mano alla Provincia, non è più da visitare, è trasandata, poco accudita, abbandonata a se stessa così come il bellissimo giardino con le statue, il laghetto. Eppure il sito della villa lo trovi in tutti i programmi che illustrano il percorso del Burchiello lungo la Riviera Del Brenta. Basta cercare in internet e ne esce una sequenza di aggettivi che la presentano come una bomboniera. Dal sito si evince che l’orario di apertura in questo periodo è 10.00 - 18.00. Per appurare di persona le varie informazioni decido di fare un sopralluogo. Arrivo alle 12.15, trovo i cancelli chiusi da lucchetto e la prima impressione è di vero abbandono. Quando esce un gruppo di turisti io e mia moglie entriamo. La persona che accompagna il ferro vecchio del cancello, in mezzo all’erba alta, a domanda mi indica la biglietteria. Avvicinandomi, sotto il porticato, sposto dell’immondizia, quali carte, foglie, escrementi di volatili, apro la porta cigolante facendo attenzione che non cada entrando. “Per visitare la villa bisogna aspettare che ci sia un gruppo”. Chiedo maggiori informazioni ottenendo, nel buio ufficio arrabattato e sporco, come risposta che all’una si chiude e che quindi non ci sarebbe stato tempo sufficiente per la visita. Allora chiedo: “Ma almeno il giardino si può visitare?” Mi rispondono che la visita al giardino costa 2€. Allora io: “Grazie, 2 biglietti per il giardino”. La risposta è: “Guardi che non ho la cassa che funziona, quindi non posso fare 2 biglietti. Pago ugualmente ed esco a visitare la parte esterna della villa. Mi prende una tale tristezza, un senso di squallore se penso a quanto si legge su Internet: “Questa spettacolare villa veneta è di proprietà della Provincia di Venezia ed è utilizzata quale sede di mostre ed eventi culturali e mondiali. La Villa comprende la casa padronale con il giardino e la corte adiacente, la barchessa, la chiesetta e il vasto parco a nord con la serra, arricchito da statue settecentesche, numerose specie arboree, volatili e un laghetto”. Quante falsità! Quel che si può vedere sono statue rotte, anche di recente, pigne della fortuna spostati dalla propria base di decine di metri, il cancello che andava al nobile imbarcadero, una discarica di immondizie con in fondo una tettoia mezza disastrata. “Non calpestare l’erba”, diceva il cartello. Ma che erba? Qui è tutto secco, erbacce ovunque, siepi (bosso) del fu bellissimo giardino all’italiana tutte morte (tutto) e stecchite. Alcuni roseti chiedevano venia per come si presentavano ricordando tempi migliori. Una passeggiata per il parco? Una visita al laghetto? Uno scorcio alla ghiacciaia? Che vergogna! Perfino paura di trovare qualche serpe, topi o altro. Anche nell’area recentemente restaurata della Barchessa immondezze di ogni genere e il museo delle carrozze un deposito di quanto lascia il vento! Che peccato! Mi avvicino all’uscita con un gruppo (dal pullman potevano essere bellunesi) alcune persone mormoravano, altre ridevano, la maggioranza serie e schifate. Cosa vuoi farci, quando questi nostri gioielli sono in mani pubbliche, fanno questa fine. Aprendomi, la catena del cancello che sembrava chiusa, dando un’occhiata sembrava che non ci fosse personale di servizio. Spero che l’interno della villa non sia nelle stesse condizioni: con i tesori che ci sono, sarebbe proprio da… arrabbiarsi! CLUB DEI MIGLIORI Chi sono I MIGLIORI? I rivenditori di attrezzature per la ristorazione che primeggiano per la qualità dei prodotti, per la gamma di servizi e per la capacità di reperire sul mercato le soluzioni tecnologicamente più avanzate. Tutti i VANTAGGI di aderire al CLUB Ŕ*MQSFTUJHJPEJBQQBSUFOFSFBEVODMVCEōFDDF[JPOF DFSUJţDBUPEBMNBSDIJPEFMDMVCEBMMōBUUFTUBUPEJ socio e dalla vetrofania. Ŕ6OBOOPEJQSFTFO[BTVMMBSJWJTUB;BŢFSBOP in una sezione dedicata esclusivamente agli appartenenti al CLUB DEI MIGLIORI. Ŕ6OPTQB[JPXFCDPTUBOUFNFOUFBHHJPSOBUP BMMōJOUFSOPEFMTJUPXXX[BŢFSBOPPSH Ŕ6OQBDDIFUUPPŢFSUBEJDPQJFEJ;BŢFSBOP inviate gratuitamente ai clienti segnalati da ogni rivenditore. Ŕ"HFWPMB[JPOJBMMōBDRVJTUPFTPMV[JPOJDPOWFOJFOUJ dalle migliori aziende nel settore della produzione delle attrezzature per la ristorazione. Come farne parte? Per entrare in contatto con il CLUB DEI MIGLIORI DPMMFHBUJBXXXDMVCJNJHMJPSJJU SJG"MCFSUP.BS[BSP Periodicamente ai Migliori – e solo ai Migliori – vengono riservate promozioni speciali che premiano gli appartenenti al Club con offerte di valore e numerose occasioni, facilitazioni e sconti abbinati all’acquisto di prodotti “Sirman” e di altre prestigiose aziende, ad esclusivo vantaggio dei soci del prestigioso Club. E se ti iscrivi al Club, potrai partecipare alla premiazione del miglior rivenditore dell’anno: ‘Il Migliore dei Migliori’! CLUB DEI MIGLIORI / THE BEST VALLE D’AOSTA BALDELLI srl Strada Barat 2 - 11024 Chatillon (AO) - tel 0166/62666 - fax 0166/62666 - [email protected] Coffee Service sas Via Aosta, 81- 10016 Montalto Dora (TO) Tel. 0125 650906 - Fax 0125 650967 - www.coffeservice.it E-mail: [email protected] [email protected] [email protected] Coffee Service é un azienda con una consolidata immagine di affidabilità e qualità nel settore delle apparecchiature per la ristorazione collettiva ed arredamento. Fondata nel 1992, da Paolo Raviglione, ha raggiunto in pochi anni il successo grazie all’innovazione tecnologica e al dinamismo commerciale. Per rispondere ancor meglio alle specifiche esigenze del cliente, Coffee Service s.a.s. offre un servizio completo di progettazione con tecnologia CAD e servizio “chiavi in mano” per ogni linea prodotto e per le apparecchiature complementari. Coffee Service opera sul mercato italiano ed europeo, soddisfacendo sia le richieste del comparto turistico alberghiero, che quelle della grande ristorazione collettiva. PIEMONTE ASTEC F.lli Vercellone & C srl Via XI Settembre, 13 - 12011 - Borgo San Dalmazzo (CN) Tel 0171 265229 - 0171 269911 Fax 0171 262124 www.astecimpianti.it / [email protected] Astec F.lli Vercellone, da trent’anni specializzata nella vendita di attrezzature da cucina per la ristorazione professionale ha una sede di 1800 mq con esposizione. Agenzia di vendita per i marchi Zanussi Professional ed Electrolux, l’Astec mette a disposizione una cucina dimostrativa, per effettuare prove pratiche di cottura e corsi di formazione con presenza di chef. Offre un importante servizio prevendita, si occupa dell’installazione e dell’assistenza tecnica con uno staff qualificato, reperibile anche sabato, domenica e festivi. Dispone di un ampio assortimento di detersivi, prodotti per la pulizia industriale, di materiali professionali per la cucina, hotelleria ed utensili vari, oltre ad arredamento bar IFI. Dispone di attrezzature professionali per la ristorazione a noleggio. CRIMA srl Via Biandrate 41 - 28060 - San Pietro Mossezzo, NO - tel. 0321 540837 - mail: [email protected] DUTTO ARREDAM. C.so Monviso, 9 - 12100 Cuneo - tel. 0171 603190 MINETTO E LANTERO & C. snc Via G. Di Vittorio, 39 Zona Co.In.Ova - 15076 Ovada, AL - tel. 0143 81918 M.R. GRANDI IMPIANTI snc Via Vercelli, 35/A - 13030 Caresanablot, VC - tel. 0161 235286 SIBA srl Corso Langhe, 29 - 12051 Alba, CN - tel. 0173 441608 - mail [email protected] SI-BA snc di Ripari Maurizio & C. Via Marconi, 11 - 10040 - Druento, TO - tel. 011 9941319 - mail: [email protected] TUTTOBAR s.a.s. di Pavone Pasquale & C. Via Mollieres, 7 - 10141 TORINO Tel. 011/773.20.16 - Fax 011/750.42.24 E-mail: [email protected] - www.tuttobarsnc.com La Tuttobar s.n.c., fondata dal sig. Francesco Pavone, opera fin dal 1982 nel settore della ristorazione, offrendo una vasta gamma di attrezzature di alta qualità. La clientela può, inoltre, contare sulla competenza dello staff dell’azienda per ciò che concerne la consulenza, progettazione e personalizzazione dei locali, nonché vendita e assistenza tecnica. La Tuttobar è in grado di offrire, all’interno della propria esposizione, qualsiasi attrezzatura professionale per l’allestimento completo di cucine, bar, pizzerie e ristoranti, completando il tutto con la possibilità di scegliere tra pentole, piatti, bicchieri e tovagliati. V.F.N. Arreda di Vota A. & C. snc Corso Re Arduino, 55 - 10086 Rivarolo C.se/TO - Tel. 0124 424852 45 LOMBARDIA 48 ARIMAR sas di Bonelli Mario & C. Via Cisa, 1/c - 46030 Cerese di Virgilio (MN) Tel. 0376-281065 Fax. 0376 282539 [email protected] - www.arimarsas.it ARIMAR è un'azienda presente sul mercato da 18 anni, specializzata nella vendita di apparecchiature per la pesatura, registratori di cassa, affettatrici, attrezzature per la cottura e la preparazione e macchine speciali per la refrigerazione, arredamento e attrezzature per grandi impianti, comunità, bar, ristoranti, negozi, macchine confezionatrici sottovuoto- frigoriferi industriali. Forniamo servizi di assistenza e riparazione in loco, preventivi e sopralluoghi in loco, assistenza post-vendita sulle attrezzature, trasporto, installazione e collaudo. B.M. ITALIA srl Via Vanoni 61 - 23012 Castione Andevenno, SO - tel. 0342 358179 F.A.R.H.O Srl Via Statale, 1642 - 23852 – Garlate (LC) Tel. 0341 682809 - Fax 0341 682937 [email protected] - www.farho.it La F.A.R.HO. srl è un'azienda specializzata nelle forniture alberghiere con più di trent'anni di presenza nel settore B.A.R. (Bar, Alberghi, Ristoranti). Progettazione, vendita, assistenza tecnica post-vendita fanno in modo che ci sia una risposta immediata per soddisfare al meglio le richieste del settore. Forniture alberghiere complete, porcellane, posaterie, cristallerie, pentolame e accessori per sale, cucine e bar. Vendita ed assistenza di attrezzature per il bar e per la cucina e arredamenti completi su misura e di serie. G.V.M. Service srl Via A. Da Brescia, 2 - 21013 Gallarate (VA) Tel. 0331 775209 - Fax 0331 775409 E-mail: [email protected] - www.gvmservice.it G.V.M. Service Srl opera ormai da più di 10 anni nel settore vendita e assistenza misuratori fiscali, bilance elettroniche e meccaniche, affettatrici, segaossi, tritacarne. Nel corso degli anni, G.V.M. Service Srl, si è ampliata e innovata seguendo le esigenze dei propri clienti offrendo un servizio sempre più vasto per la gestione del punto vendita e della ristorazione. ME.GAM srl Via per Azzano, 47 - 24050 - Grassobbio, BG - tel. 035 525688 - mail: [email protected] SCAM sas Via Piave, 4 20056 Trezzo Sull’Adda, (MI) tel. 02 90961757-90962513 Da molti anni ci occupiamo di vendita e assistenza di cucine per la ristorazione. Ma ciò che facciamo con più passione è seguire il settore dei forni a microonde Panasonic, Pacojet e piastre ad induzione, a proposito dei quali proponiamo dimostrazioni e periodi di prova di una settimana. SCHENETTI srl P.zza F. Martelli, 3/5 - 20162 Niguarda, MI - tel. 02 6441191 TEDESCHI srl Via Calchera, 17 - 25089 Villanuova sul Clisi, BS - tel. 0365 31286 - mail: [email protected] TRENTINO ALTO ADIGE BORZ FABIO Via del Garda, 44 - 38068 Rovereto (TN) - tel. 0464 437719 - fax 0464 439255 - mail: [email protected] KABU DI GEOM. UNTERLECHNER LUKAS Via Macello, 29 - 39100 Bolzano - tel. 0471 977318 SOS ALBERGHI Via delle Fontane 24 38086 - Massimeno - Trento - Tel. 335 8240256 - [email protected] Tecnohotel Sas Via Trento 3/C - 38017 Mezzolombardo, (TN) Tel. 0461 600361 - Fax 0461 607865 E-mail: www.tecnohotel.net Forti dell'esperienza acquisita in vent'anni di attività nel settore alberghiero e della ristorazione professionale, progettiamo e realizziamo secondo le normative vigenti e al sistema H.A.C.C.P. impianti di Grandi Cucine e Lavanderie per alberghi, ristoranti e comunità. (Progettazione, vendita, assistenza, impianti grandi cucine - lavanderie industriali, attrezzature per bar ristoranti pizzerie e comunità. Depuratori d'aria, impianti d'aspirazione, celle e armadi frigoriferi. Abbattitori di temperatura, lavabicchieri, lavastoviglie industriali, impianti self-service e mobili in acciao inox su misura). VENETO ASS.TEC snc Via Candel, 32 - 32100 Belluno - tel. 0437 31169 BOLZONELLA GRANDI IMPIANTI srl Via SS. Fabiano e Sebastiano 32 - 35143 Brusegana - PD - Tel 049 620225 - Fax 049 620225 CARLINI srl Via Triestina, 48/6 cen La Piazza - 30030 Favaro Veneto, VE - tel. 041 634522 DONÀ ALESSANDRO Borgo S. Giovanni, 764C - 30015 Chioggia VE - tel. 041 5540851 ERREPI GRANDIMPIANTI Via Brescia, 10 - 35030 Rubano, PD - tel. 049 632191 GARBATO RICCARDO C.F.TA del Rimedio 4422A - 30122 Venezia - tel. 041 5228696 F.LLI GUZZON SNC Via Monache, 11 - 35042 Este - tel. 0429 2448 IDEA GRANDI IMPIANTI sas Via Garofoli, 313 - 37057 S.Giovanni Lupatoto, VR - tel. 045 9251333 Miatello srl Forniture Alberghiere Via Nonis, 16 - 36063 Marostica (VI) Tel. 0424 470350 - Fax 0424 75929 E-mail: [email protected] Miatello sr Forniture Alberghiere opera dal 1972 nello specifico campo delle forniture ad alberghi, ristoranti, bar, comunità. La gamma delle proposte spazia dagli arredamenti per grandi cucine, con progettazione ed assistenza tecnica, alle forniture complete per la tavola con primarie marche nazionali ed estere di porcellane alberghiere, posaterie, bicchieri. Due sale campionarie a disposizione per visionare migliaia di apparecchiature ed articoli specifici per la ristorazione ed un interessante “angolo dimostrazione” per sperimentare gli ultimi sistemi di preparazione e cottura.
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