Dissecting the centromere of the human Y chromosome with cloned telomeric DNA. Brown et al. Hum. Mol. Genet..1994; 3: 1227-1237. Uso di DNA telomerico per rompere il cromosoma Y umano nelle sequenze alfoidi centromeriche. Ricombinazione omologa con plasmidi contenenti piccoli repeats di DNA α satellite e sequenze telomeriche per dividere la regione centromerica del cromosoma umano Y in modo da ottenere due parti e verificare se questi due nuovi cromosomi fossero in grado di segregare correttamente. Risultato, due cromosomi ciascuno formato da: braccio corto e 140 kb di DNA alfoide (~ 12 Mb), braccio lungo e 480 kb di DNA alfoide. Entrambi segregano normalmente in mitosi 1 EcoRI 1 volta ogni 5,7 kb XbaI 2 volte ogni 5,7 kb 2 Proteine centromeriche • La maggior parte delle informazioni sulle proteine centromeriche derivano dalla scoperta casuale nel 1980 di anticorpi anti-centromerici in pazienti affetti da un disordine autoimmune definito CREST [Calcinosi, Raynard s (spasmi vascolari), Esofago (perdita controllo muscolare di), Sclerodattilia (deformità delle dita), Telangiectasia (spot rossi sulla pelle)]. Sono state identificate varie proteine (ad es. CENP-A, CENP-B, CENP-C CENP-G e CENP-H) specifiche per il centromero. Tre hanno la capacità di legarsi al DNA e studi condotti negli ultimi anni hanno messo in evidenza il ruolo centrale svolto da CENP-A (proteina simile all istone H3, chiamata talvolta CENH3) nella determinazione dell identità centromerica. 3 S. Cerevisiae CDE II è una regione di 78-86 bp ricca in AT (>90%) fiancheggiata dalla sequenza conservata CDE I (PuTCACPuTG) e dalla sequenza consensus CDE III. 4 Schizosaccaromyces pombe La sequenza del core centrale (4-5 kb) è costituita da DNA non ripetuto fiancheggiato da diverse classi di larghi repeats (incluso il repeat K di ~ 6 Kb) organizzati in orientamento invertito. 5 Neurospora Crassa Il DNA centromerico del cromosoma VII è lungo circa 400 Kb. E costituito da repeats, alcuni simili a retrotrasposoni. Caenorhabditis elegans Presenta cromosomi olocentrici, cioè in grado di assemblare il cinetocore lungo l intera lunghezza quindi senza una sequenza determinante specifica. Arabidopsis thaliana Le regioni centromeriche variano in lunghezza tra 550 e 1260 Kb e contengono lunghe sequenze di 180 bp ripetute in tandem. Le ripetizioni cen 180 sono trascritte e vengono poi processate in siRNA (small interfering) mediante il macchinario dell RNAi (interfering). Drosophila melanogaster Un centromero funzionalmente e molecolarmente ben definito è quello del minicromosoma Dp1187 lungo 1,3 Mb e derivato dal cromosoma X di D.m.. Delezioni progressive hanno definito una regione di 420 Kb in grado di assicurare la corretta segregazione cromosomica. E costituito da un core di un DNA satellite, di 5 bp ed elementi trasponibili, fiancheggiato da altre sequenze ripetute. Ogni regione centromerica ha sequenze diverse di DNA ripetuto. Sono stati analizzati un dodecasatellite del cr.3 ricco in GC e il satellite 18HT del cromosoma Y, formato da sequenze simili ai trasposoni Het-A e TART. E stata anche osservata la formazione di neocentromeri. Mus musculus I centromeri sono costituiti da sequenze di DNA ripetuto in tandem di 120 bp chiamato satellite minor che occupa ~ 300 Kb in ogni cromosoma ad eccezione del cromosoma Y in cui è assente. I repeats di 120 bp contengono una regione di 17 bp chiamata CENP-B box, presente anche nei primati e 6 importante per il legame con una proteina centromerica (CENP-B). Primati (DNA alfoide o a-satellite) Costituito da una sequenza di 171 bp ripetuta in tandem ~10.000 volte in tutti i centromeri dei primati incluso l uomo. La più piccola quantità è presente nel cromosoma Y umano (~200Kb). Probabilmente i cromosomi più grandi necessitano un numero maggiore di motivi ripetuti. Nelle sequenze alfoidi un tratto di DNA è altamente conservato (54 bp) mentre la parte rimanente, più variabile, è diversa nei vari cromosoi. Ogni cromosoma differisce nella parte variabile ed è così possibile riconoscere, mediante le sequenze alfoidi, i singoli cromosomi umani. Non c è similarità con il satellite minor del topo ma è presente una CENP-B box che ha in comune 16 dei 17 nt presenti nel topo. CENP-A Questa proteina (17KD) sembra essere di fondamentale importanza nel mantenimento dei centromeri nei mammiferi. E presente nei centromeri nativi e nei neocentromeri ma è assente nei centromeri mutati o inattivi. E un membro della famiglia proteica dell istone H3, copurifica con i nucleosomi, prende il posto dell istone H3 nei nucleosomi purificati ed è in grado di assemblare le particelle nucleoproteiche in assenza dell istone H3. Proteine simili a CENP-A sono presenti negli altri eucarioti (eccetto Arabidopsis thaliana). 7 a. Subdominii dei nucleosomi contenenti l istone centromerico CENP-A (rosso) sono interspersi con H3 dimetilato alla lisina 4 (verde) a formare un dominio di cromatina CEN su una frazione della regione di DNA α-satellite umano. Il resto di DNA α-satellite è organizzato in eterocromatina (viola) che fiancheggia entrambi i lati del dominio della cromatina CEN. b. In metafase, con la condensazione dei cromosomi, i dominii interspersi promuovono la spiralizzazione della cromatina in modo tale che le parti con nucleosomi CENP-A possano interagire con le proteine del cinetocore. I nucleosomi con H3 sono orientati verso l interno. c. L eterocromatina definita da nucleosomi con H3 metilato (H3-K9, viola), è assemblata in domini distinti dalla cromatina CEN. L impacchettamento di ordine superiore dell eterocromatina tra i cinetocori fratelli può promuovere l orientamento di CENP-A, dirigendolo verso la parte esterna del cromosoma. L eterocromatina presente in questa regione è importante anche per il reclutamento delle proteine di coesione che permangono al centromero fino alla separazione dei cromatidi in anafase. Fig. 3 8 Organizzazione delle CENP-A e CENP-B sul DNA α-satellite a formare strutture di ordine superiore • Nelle sequenze alfoidi un tratto di DNA è altamente conservato (54 bp) mentre la parte rimanente, più variabile, è diversa nei vari cromosomi. • Ogni cromosoma differisce nella part variabile ed è così possibile riconoscere, mediante le sequenze alfoidi, i singoli cromosomi umani. 9 Su tutti i cromosomi si trovano anche altre sequenze ripetute in tandem, presenti con frequenze e combinazioni diverse. Esistono inoltre altre sequenze satelliti quali il satellite ß nel centromero del cromosoma 9 (ripetizioni di 68 bp) e la sequenza sn-5 sui cromosomi acrocentrici. Come il Centromero diventa Cinetocore - Centromero e cinetocore sono strutture dinamiche la cui composizione cambia in modo da riflettere le funzioni proprie dei specifici stadi del ciclo cellulare. - Il centromero acquisice la capacità di reclutare i componenti chiave del cinetocore che, a loro volta, attraggono proteine responsabili per il legeme con i microtubuli e con gli aspetti sequenziali della regolazione mitotica. 10 Proteine fondamentali per il Cinetocore Complesso Mis12: è il primo ad essere reclutato dai centromeri associandosi direttamente alle proteine del CCAN (Constitutive Centromere Associated Network) o con la cromatina centromerica. Mis12 Complex: composto da 4 proteine: Mis12, nnf1, Nsl1, Dsn1. Tutte sono necessarie perché il complesso si assembli propriamente. Spc105: in quasi tutti gli eucarioti superiori sembra servire come scaffold a cui si legano altri componenti del cinetocore. Ndc80 Complex: comprende 4 proteine. Sembra che il ruolo fondamentale di questo complesso sia la capacità di legarsi con i microtubuli. KMN Network: core essenziale del cinetocore Formato dalla proteina KNL-1/Spc105/Blinkin e dai subcomplessi Ms12 e da Ncc80. 11 Akiyoshi & Gull. Discovery of Unconventional Kinetochores in Kinetoplastids. Cell (2014), http://dx.doi.org/10.1016/j.cell.2014.01.049 (Tripanosoma brucei) Summary The kinetochore is the macromolecular protein complex that directs chromosome segregation in eukaryotes. It has been widely assumed that the core kinetochore consists of proteins that are common to all eukaryotes. However, no conventional kinetochore components have been identified in any kinetoplastid genome, thus challenging this assumption of universality. Here, we report the identification of 19 kinetochore proteins (KKT1–19) in Trypanosoma brucei. The majority is conserved among kinetoplastids, but none of them has detectable homology to conventional kinetochore proteins. These proteins instead have a variety of features not found in conventional kinetochore proteins. We propose that kinetoplastids build kinetochores using a distinct set of proteins. These findings provide important insights into the longstanding problem of the position of the root of the eukaryotic tree of life. 12 Akiyoshi & Gull. Discovery of Unconventional Kinetochores in Kinetoplastids. Cell (2014), http://dx.doi.org/10.1016/j.cell.2014.01.049 Three Possible Models for the Evolutionary History of Kinetochores Figure S5. (A) The LECA (last eukaryotic common ancestor) had conventional kinetochores. In this scenario, kinetoplastids lost conventional kinetochores and evolved KKT-based kinetochores after they branched from other eukaryotic lineages. (B) The LECA had KKT-based kinetochores. In this scenario, only kinetoplastids retained them. (C) The LECA had a hitherto unknown type of kinetochores. Note that this is a highly simplified set of possibilities of how the diversity of kinetochore types may have arisen in evolution. The diagrams are presented as simple branch points and do not incorporate multiple other branch points leading to the diversity of other eukaryotic groups. La proteina CENP-A e le proteine ad essa corrispondenti negli altri organismi sono costituite da un dominio carbossiterminale che ha un identità tra il 38% e il 68% con lo stesso dominio dell istone H3. Il dominio aminoterminale è molto variabile, lungo da 27 a 196 aa ed essenzialmente non presenta omologia di sequenza con la coda dell istone H3 e tra le diverse proteine. Ciò è in contrasto con l estrema conservazione filogenetica degli altri istoni. L istone H3 interagisce con l intero genoma, mentre le varianti centromeriche interagiscono soltanto con sequenze specifiche (repeats) che sono quelle a più rapida evoluzione nel genoma eucariotico. 14 Evidenze sperimentali hanno confermato che: Cse4p in Saccharomyces cerevisiae, HCP-3 in Caenorhabditis elegans, Cid (centromere identifier) in D. melanogaster e SpCENP-A (Cnp1) in Schizosaccharomyces pombe sono proteine esclusivamente centromeriche. S. cerevisiae presenta Cse4p nell unico nucleosoma in corrispondenza del centromero puntiforme. In S. pombe SpCENP-A è presente solo nella regione core del centromero e non nelle sequenze di DNA ripetuto fiancheggianti. In C. elegans, in cui l olocinetocore si estende da una estremità all altra del cromosoma, HPC-3 è diffusa ovunque. 15 Sullivan et al., Nature Genetics, 2:584-596, August 2001 16 CENP-B E localizzata sui centromeri umani e murini attraverso un legame diretto alle 17 bp presenti nella CENP-B box dell α satellite umano e del satellite minore di topo. La presenza di questa proteina sui i centromeri attivi e inattivi dei cromosomi pseudodicentrici e multicentrici suggerisce che l assemblaggio di questa proteina è insufficiente per la centromerizzazione. L assenza di questa proteina nei neocentromeri attivi e nel centromero del cromosoma Y umano suggerisce che la proteina sia dispensabile o ridondante. Il possibile ruolo svolto da CENP-B consiste nell organizzare il DNA satellite centromerico. CENP-C • Nelle cellule umane, CENP-C è localizzata verso la parte esterna del centromero. • Potrebbe così svolgere un ruolo di connessione tra la cromatina e il cinetocoro esterno. • E presente solo sui centromeri attivi. Esperimenti di iniezioni di anticorpi , analisi di knockouts in cellule di pollo e in topi hanno dimostrato che CENP-C è essenziale per le segregazione mitotica. • Proteine omologhe a CENP-C sono state descritte in S.Cerevisiae (Mif2p), vertebrati e piante e similarità sono state riscontrate anche in S.pombe(Cnp3) , Caenorhabditis (HCP-4). 17 CENP-E E un membro della famiglia delle chinesine presente nella corona fibrosa e nella piastra esterna del cinetocore. E presente solo sui centromeri attivi. Dati ultrastrutturali e cinetici supportano il ruolo di CENP-E come proteina motore coinvolta nel legame ai microtubuli e nel movimento dei cromosomi. Interagisce con le proteine effettrici del checkpoint mitotico e con chinasi che ne regolano l interazione con i microtubuli. CENP-F E assemblata sui cinetocori durante la tarda fase G2 ed è stata osservata su ogni cromosoma dall inizio della profase in corrispondenza della piastra esterna del cinetocore. Interagisce con CENP-E e la sovra-espressione di questa proteina mancante della parte aminoterminale blocca la progressione del ciclo cellulare alla transizione S/G2. CENP-G e CENP-H Sono le proteine centromeriche identificate recentemente nei mammiferi. CENP-G è una proteina associata alla matrice nucleare ed è localizzata sulla piastra interna del cinetocore, la sequenza non è ancora nota. CENP-H è una proteina associata ai centromeri in tutti gli stadi del ciclo cellulare. La funzione non è ancora nota. Proteine checkpoint Funzionano da meccanismo di controllo e bloccano le cellule in metafase fino alla riparazione di un eventuale danno o anomalia centromerica. Topoisomerasi II Taglia i cromosomi legati prima della loro migrazione ai poli opposti del fuso. 18 Sullivan et al., Nature Genetics, 2:584-596, August 2001 19 20 Schizosaccaromyces pombe L assemblaggio dell eterocromatina mediato da RNAi richiede il complesso RNA-induced Initiation Transcriptional Silencing (RITS) e una polimerasi Rdp1 (RNA-dipendente). RNA interference (RNAi): piccole sequenze di interfering RNA (siRNA) possono interrompere il processo di traduzione o guidare la degradazione dell mRNA (Post Transcriptional Gene Silencing; PTGS) oppure inibire la trascrizione (Transcriptional Gene Silencing; TGS). Ekwall 2007 - Nell assemblaggio dell eterocromatina mediato da RNAi, lo siRNA favorisce e mantiene il corretto posizionamento della cromatina nelle regioni pericentromeriche. - Mutazioni nei componenti del pathway dell RNAi causano difetti nella coesione dei cromatidi fratelli durante la segregazione cromosomica . Meccanismi simili sono stati descritti anche per l eterocromatina centromerica dei cromosomi umani, nei centromeri del topo e in cellule di pollo. In Drosophila, RNAi direziona la formazione della eterocromatina pericentromerica. Quindi, le modificazioni della cromatina RNAi-directed nell eterocromatina pericentromerica e un fenomeno comune negli eucarioti. 21 22 Neocentromeri 23 Neocentromeri 24 Sono presenti 22 proteine centromeriche classiche. Ciò indica che i neocentromeri utilizzano le stesse proteine e i meccanismi dei centromeri normali. Nessuna delle regioni neoattivate differisce nella sequenza nucleotidica rispetto al locus parentale omologo e le regioni non acquisiscono sequenze α-satellite. Inoltre i diversi neocentromeri non mostrano un omologia significativa tra loro. Tre neocentromeri studiati a livello molecolare hanno però evidenziato alcune caratteristiche comuni quali alta percentuale di basi AT (>60%) e un elevato numero di elementi retrovirali, long terminal repeats e/o short terminal repeats 25 Neocentromeri in Drosophila Possono essere indotti sperimentalmente sul DNA non centromerico ed eucromatico dopo rotture indotte da irradiazione su minicromosomi di Drosophila. E un fenomeno che sembra verificarsi tramite la propagazione in cis delle proteine centromeriche a patto che non sia presente eterocromatina interposta. Sullivan et al., Nature Genetics, 2:584-596, August 2001 26 Replication-time model CENP-A può essere incorporata nei centromeri in quanto queste regioni replicano molto tardi nella fase S in un momento in cui la cromatina che contiene H3 è già stata duplicata. Lo stesso potrebbe verificarsi nel caso in cui le regioni centromeriche replichino prima del rimanente DNA. Nuclear organization model L incorporazione di CENP-A nei nucleosomi avviene tramite il sequestro dei fattori che assemblano il centromero in domini isolati. 27 28 Sullivan et al., Nature Genetics, 2:584-596, August 2001 S.Cerevisiae Il DNA centromerico replica all inizio della fase S. Cse4 è espressa durante tutto il ciclo cellulare a bassi livelli. Non si conosce quando viene depositata nella cromatina e se l assemblaggio del centromero è legato alla replicazione. S.pombe L espressione di Cenp1 avviene tra la fase G1/S e la fase S, probabilmente questa proteina viene incorporata nel DNA prima della fase S. Anche in questo caso non c è contemporaneità con la replicazione. Drosophila melanogaster La proteina cid è incorporata nei centromeri in assenza di replicazione del DNA. Di recente è stato dimostrato che i centromeri di Drosophila in vivo replicano in maniera asincrona tra la metà e la fine della fase S simultaneamente alla cromatina contenente H3. 29 Homo sapiens L mRNA e i livelli proteici di CENP-A sono altissimi nella tarda fase S e in G2. I centromeri umani replicano in maniera asincrona tra la metà e la fine della fase S e CENP-A è assemblata attivamente in fase G2. La proteina istone-like è incorporata nei centromeri anche quando la replicazione è bloccata. Non c è quindi simultaneità tra quest ultimo processo e la specificazione dell identità centromerica intergenerazionale. FATTORE DI CARICAMENTO (loading factor) potrebbe riconoscere i nucleosomi contenenti CENP-A segregati nei cromatidi fratelli e quindi depositare questa proteina ristabilendo il contenuto in CENP-A dei cromatidi. Lo stesso meccanismo è valido per l istone H3 nella cromatina non centromerica. 30 Sullivan et al., Nature Genetics, 2:584-596, August 2001 Il centromero di S.pombe fornisce un modello interessante per l organizzazione di questa struttura negli eucarioti. La struttura a ripetizioni invertite dell eterocromatina fiancheggiante fa ipotizzare un modello stem-loop (stelo con anello) in cui il core è nel loop e le ripetizioni interne ed esterne sono nello stelo e nella base. Questa organizzazione è postulata anche in C.elegans (cromosomi olocentrici) in cui HCP-3 è presente in pochi foci in interfase e va incontro a coalescenza nel corso della mitosi. 31 CCAN= Constitutive Centromere Associated Network 32 33 34 35 Bandeggio C Colorazione dell eterocromatina costitutiva. Trattamento del preparato cromosomico con HCl (depurinazione), con una soluzione alcalina (NaOH) (denaturazione), incubazione in una soluzione salina e colorazione in Giemsa. E consigliabile l utilizzo di una soluzione moderatamente alcalina per un miglior controllo della denaturazione. La perdita di DNA si verifica preferenzialmente nelle regioni non-C. C-bande Centromeri di tutti i cromosomi, porzione distale del braccio lungo del cromosoma Y e costrizioni secondarie dei cromosomi 1, 9 e 16. Probabilmente proteine non istoniche legate all eterocromatina preservano l integrità del DNA in queste regioni. Le C-bande possono presentare variazioni in grandezza sia tra cromosomi omologhi sia tra diversi individui. 36 La posizione del centromero permette di catalogare i cromosomi in base alla loro forma: METACENTRICO: costrizione primaria centrale ACROCENTRICO: costrizione primaria ad un estremità TELOCENTRICO: costrizione primaria in corrispondenza del telomero SUBMETACENTRICO: costrizione primaria quasi centrale SUBTELOCENTRICO: costrizione primaria quasi telomerica 37 Piastra metafasica 46,XY Cariotipo della fig. A
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