Istituto Comprensivo "ALBERTELLI – NEWTON" Via Newton- 43123 – PARMA – tel.0521/494266- 483867 fax 0521/492240 E-MAIL: [email protected] URL:www.albnew.org Cod.Fisc.80102010347 PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2013 - 2014 “Quello che decidiamo di fare nella scuola ha senso solo all’interno del contesto più ampio degli obiettivi che si propone di raggiungere la società attraverso l’investimento nell’educazione dei giovani. Abbiamo finalmente capito che il modo di concepire l’educazione è una funzione del modo di concepire la cultura e i suoi scopi, espressi o inespressi”. Jerome Bruner 1 SOMMARIO Premessa L'organizzazione della scuola come Istituto comprensivo Il contesto socioculturale del quartiere e i bisogni specifici I rapporti con gli enti esterni GLI ASPETTI ORDINAMENTALI Le scelte educative e didattiche I criteri di formazione delle sezioni/classi Programmazione e progettazione educativo - didattica Finalità Obiettivi formativi Obiettivi cognitivi e culturali Orientamento scolastico Collegialità e corresponsabilità dei docenti Bisogni educativi speciali e inclusione Integrazione scolastica Alunni con bisogni educativi speciali BES-DSA – ADHD Proposte per migliorare l'offerta formativa Patto di corresponsabilità educativa Le tecnologie educativo- didattiche Il progetto curricolare La continuità educativa e didattica Scuola dell’infanzia :I campi di esperienza Scuola primaria :le discipline Scuola secondaria :i dipartimenti disciplinari La promozione del benessere Verifica e valutazione degli apprendimenti L’ampliamento dell’offerta formativa I progetti Le attività organizzate in orario extrascolastico Iniziative varie I servizi L’aspetto organizzativo – gestionale Piano organizzativo generale Organigramma 2 Il P.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto. Il piano esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che la scuola adotta nell’ambito dell’autonomia , coerentemente con gli obiettivi generali e educativi della legge 53/03 e delle - Indicazioni per il curricolo – emanate con D.M. 2012 che sostituiscono le Indicazioni Nazionali allegate al D.L.vo 59/2004. Il P.O.F. è un documento pubblico, accessibile a tutte le famiglie. Il Regolamento dell’Autonomia (DPR 275/99) ha affidato alle Istituzioni scolastiche il compito di concretizzare gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, valorizzando le diversità, promuovendo le potenzialità di ciascuno, creando un ambiente di apprendimento atto a favorire il raggiungimento del successo formativo. Detto regolamento ha prefigurato un nuovo fare della scuola con l’assunzione del curricolo per competenze, come nuovo punto di riferimento per la realtà scolastica, dove gli alunni crescono nella loro capacità di costruire conoscenza e divenire costruttori dei propri processi di apprendimento. L’ organizzazione della scuola come istituto comprensivo (legge 111/2011) L’Istituto comprensivo - Albertelli - Newton - è stato istituito, secondo disposizione ministeriale, il 1 settembre 2000. Esso aggrega sotto il profilo organizzativo e gestionale le scuole del medesimo contesto territoriale e si occupa della formazione dei bambini e dei ragazzi dai 3 ai 14 anni. L’istituto comprensivo racchiude in sé l’idea di una scuola di base che gode della fiducia della propria comunità, perché si impegna in un progetto educativo visibile e coerente. L’unicità della figura del Dirigente Scolastico, l’unificazione del Collegio dei Docenti, il Consiglio d’Istituto, la presenza di condizioni d’identità scolastiche diverse e le relazioni strette e continue con il Territorio, offrono le credenziali per promuovere e realizzare forme di rinnovamento del sistema scolastico in vista di una migliore qualità dell’istruzione. 3 ISTITUTO COMPRENSIVO - ALBERTELLI / NEWTON Scuola dell’infanzia BENECETO NUMERO ALUNNI:49 SEZIONI: 2 INSEGNANTI: 6 Scuola Primaria ALBERTELLI NUMERO ALUNNI: 536 SEZIONI TEMPO PIENO: 16 SEZIONI MODULI: 6 INSEGNANTI : 55 Scuola Primaria SAN PROSPERO NUMERO ALUNNI: 103 SEZIONI TEMPO PIENO: 5 INSEGNANTI: 14 Scuola Secondaria 1°grado NEWTON NUMERO ALUNNI: 517 CLASSI: 20 INSEGNANTI:52 4 IL CONTESTO SOCIOCULTURALE DEL QUARTIERE E I BISOGNI SPECIFICI L’Istituto è ubicato nel quartiere Lubiana – San Lazzaro, alla periferia Sud-Est della città, comprensivo delle località di S. Prospero e Beneceto. Tale quartiere si è andato progressivamente estendendo con due altri grossi nuclei abitativi, il Sidoli Sud e il San Lazzaro Est, ed è tuttora in ulteriore rapida espansione. Il quartiere ha, nell’ambito della realtà cittadina, una sua ben precisa connotazione: presenta strade con alta densità di traffico; è costituito da nuclei familiari assai diversificati per status socioculturali e per provenienza (immigrazione interna, extracomunitari, etnie, culture, valori e modelli diversi). Tutto ciò impegna la scuola che in collaborazione con il territorio (Enti, Associazioni, Cooperative, Parrocchie); nonostante le difficoltà obiettive e la scarsità di mezzi: elabora progetti, fa proposte educative che le consentono di affrontare positivamente questa molteplice realtà. Oltre alla scuola il quartiere offre ai ragazzi altri luoghi di aggregazione strutturati: Biblioteca “C. Pavese” Parrocchie con oratori: Immacolata, Trasfigurazione, San Paolo, San Lazzaro Squadre sportive: Inter Club, Virtus, Audace, Newton, Arsenal Centro Giovani – Via XXIV Maggio- ex Federale Ludoteca Parco Martini Parco Galeone-Newton 5 I RAPPORTI CON GLI ENTI ESTERNI La scuola tutela il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, interagendo con gli Enti del territori in un’ottica di dialogo e di confronto. E’ nel territorio di appartenenza che il soggetto costruisce la propria identità e la scuola partecipa ed interagisce con esso per: interpretare i bisogni educativi che esprimono i ragazzi, i genitori, gli insegnanti; rispondere ai bisogni individuati; progettare il POF interagendo con gli Enti sapendo utilizzare le risorse e le competenze che essi stessi offrono. Gli Enti esterni con i quali la scuola interagisce con diverse forme di collaborazione sono i seguenti: Agenzia Disabili Aido Avis Associazione Partihar Archivio Storico del Comune di Parma Associazione “Arti e suoni” AUSL Centro Abracadabra Centro Ippico di Marore – coop. “Ippovalli” Centro Studi Movimenti Centro studi ricerche per l’infanzia e l’adolescenza – Parma infanziaCe.P.Di – Centro provinciale di documentazione per l’integrazione scolastica Comune di Parma, Cooperative del privato sociale operanti sul territorio Assessorato ai Servizi Educativi Assessorato alla Cultura Assessorato ai Servizi Sociali Assessorato allo Sport CONI Consorzio di solidarietà sociale Cooperativa Kaleidos Cooperativa Domus-Aurora che gestisce il Federale. Cooperativa Eidè Cooperativa La Bula Fondazione Don Carlo Gnocchi Fondazione Matteo Bagnaresi Onlus Istituto Storico della Resistenza Istituzione Biblioteca Pavese Museo dei burattini Ferrari Parma Infanzia - SPA Piani di zona, italiano, matematica e ..tutto ciò che vorrei sapere Prefettura di Parma Provincia di Parma (Assessorato ai Servizi educativi e alla Formazione Professionale Quartiere Lubiana Quartiere S. Lazzaro Scuole Superiori Servizi Scuole di Specializzazione Sovrintendenza ai beni artistici e culturali Teatro Europa di v. Oradour Università di Parma 6 GLI ASPETTI ORDINAMENTALI La scuola dell’infanzia è disciplinata dall’art.2 del Regolamento sul primo ciclo approvato con D.P.R. del 20 marzo 2009, n.89. Possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia le bambine e i bambini che hanno compiuto o compiono, entro il 31 dicembre 2014, il terzo anno di età. In particolare la C.M. n.4 del 15 gennaio 2010 ripristina la possibilità di iscrivere alla scuola dell'infanzia le bambine e i bambini che compiono i tre anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento (anticipo dell'iscrizione),una volta effettuate le opportune valutazioni di carattere pedagogico – didattico da parte del collegio dei docenti, in ordine ai tempi e alle modalità di accoglienza. L'orario di funzionamento della scuola dell'infanzia è fissato in 40 ore settimanali, con possibilità di estensione fino a 50 ore. Le famiglie potranno comunque richiedere un tempo scuola ridotto mattutino per complessive 25 ore settimanali. La scuola primaria è disciplinata dall’art.4 del Regolamento sul primo ciclo approvato con D.P.R. del 20 marzo 2009, n.89. Come è noto possono iscriversi alla prima classe della scuola primaria le bambine e i bambini che compiono i sei anni di età entro il 31 dicembre 2013. Sono ammessi anticipatamente alla frequenza anche coloro che compiono i sei anni entro il 30 aprile 2014. Per le classi prime da attivare nell’a.s. 2013/2014, il tempo scuola è definito in 24 ore settimanali ai sensi dell’articolo 4 del decreto legge 1˚settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169. Sempre nelle classi prime sono previste altre articolazioni dell’orario scolastico settimanale: 27 ore nei limiti delle risorse dell’organico assegnato. Per le classi già funzionanti vengono confermati i modelli orario attuali. Per quanto riguarda il tempo pieno, restano, confermati l’orario di 40 ore settimanali per classe, comprensive del tempo dedicato alla mensa, l’assegnazione di due docenti per classe e l’obbligo dei rientri pomeridiani. L’insegnamento della lingua inglese è impartito in maniera generalizzata dai docenti della classe in possesso dei requisiti richiesti , in ragione di un’ora alla settimana nella prima classe, di due ore alla settimana nella seconda classe , di tre ore alla settimana nelle rimanenti tre classi. In conformità dell’Accordo modificativo del Concordato lateranense e del relativo Protocollo addizionale, reso esecutivo con legge 25 marzo 1985, n. 121, e delle conseguenti intese, l’insegnamento della religione cattolica è impartito da docenti in possesso dei requisiti richiesti. E’ confermato l’insegnamento dell’ora alternativa alla religione cattolica agli alunni interessati. L’istituzione scolastica, nell’esercizio dell’autonomia didattica ed organizzativa prevista dal D.P.R. n. 275/99, articola il tempo scuola in modo flessibile, individuando le soluzioni più idonee per il migliore impiego delle risorse disponibili. 7 La scuola secondaria di I grado è regolata dall’art.5 del Regolamento sul primo ciclo approvato con D.P.R. del 20 marzo 2009, n.89. Sono previsti due modelli di articolazione oraria nella scuola secondaria di I grado: • quello relativo al tempo scuola ordinario, corrispondente a 30 ore settimanali (29 ore di insegnamenti curricolari, più 1 ora di approfondimento di italiano); • quello relativo al tempo prolungato di 36 ore settimanali, elevabili eccezionalmente fino a 40 ore. La composizione delle cattedre derivanti dai quadri orario della scuola secondaria di I° grado è stabilita dal D.M. n. 37 del 26 marzo 2009, che prevede la costituzione di tutte le cattedre con 18 ore di insegnamento. Per assicurare la continuità didattica delle tre discipline: Italiano, storia e geografia sono previste nove ore per classe senza precisare il numero di ore da destinare a ciascuna disciplina. E’ rimessa, pertanto, all’autonomia della scuola, la quantificazione del tempo di insegnamento da destinare a ciascuna disciplina. Posti di sostegno La Corte Costituzionale, con sentenza n. 80 del 22 febbraio 2010, ha abrogato la disposizione che fissava il tetto massimo di posti , nonché la disposizione relativa al graduale raggiungimento del rapporto nazionale di un docente ogni due alunni disabili. La ratio della norma, prevede la possibilità di stabilire ore aggiuntive o posti di sostegno e di assicurare una specifica forma di tutela ai disabili in condizione di particolare gravità. Il numero delle ore di sostegno da attribuire a ciascun alunno disabile, è affidata alla Commissione Integrazione in accordo con il Gruppo di lavoro (art. 5, comma 2, del DPR 24 febbraio 1994). Le SS.LL., in accordo con le Regioni, gli Enti locali e gli altri livelli Istituzionali competenti,possono individuare modalità di equilibrata e accorta distribuzione delle risorse professionali e materiali utili per l’integrazione degli alunni disabili, anche attraverso la costituzione di reti di scuole. Le classi delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le sezioni di scuola dell’infanzia, che accolgono alunni con disabilità, sono costituite secondo i criteri e i parametri di cui all’art. 5 del Regolamento sul dimensionamento. Nella costituzione delle classi con alunni di grave disabilità, l’Istituto nella sua autonomia ,cerca di garantire, per quanto possibile, la formazione delle stesse con non più di 25 alunni . 8 LE SCELTE EDUCATIVA DIDATTICHE CRITERI DI FORMAZIONE DELLE SEZIONI / CLASSI •RIFERIMENTI NORMATIVI: i criteri e i parametri per la formazione delle classi sono definiti dal Regolamento sul dimensionamento della rete scolastica e sul razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola (DPR 81/2009), che ha sostituito integralmente il D.M. 24 luglio 1998, n. 331 e successive modifiche ed integrazioni e il D.M. 3 giugno 1999 n. 141 concernente le classi con alunni disabili. Ogni classe può essere costituita con un numero di alunni non inferiore a 15 e non superiore a 26 /27 per la scuola dell’infanzia e primaria; 28/ 30 scuola secondaria. Eventuali eccedenze sono ripartite tra le diverse sezioni /classi della stessa scuola. •OBIETTIVO FONDAMENTALE: formare classi eterogenee nella loro composizione interna ed adeguatamente omogenee fra di loro. •ORGANISMO INCARICATO DELLA FORMAZIONE: il Collegio Docenti individua un team di docenti per ogni scuola . •TEMPI : fase finale dell’anno scolastico in corso / inizio di settembre. •CRITERI: composizione prioritaria delle classi con DVA, nel rispetto della composizione numerica prevista; inserimento di alunni ( massimo 2) individuati come sostegno al percorso di crescita del DVA; , proporzionata tra le classi, di alunni secondo i seguenti parametri, assunti in ordine prioritario: o suddivisione equilibrata secondo genere maschile / femminile o suddivisione equilibrata in base al semestre di nascita o anticipi / posticipi o alunni stranieri Numero di alunni minimi e massimi per classe Scuola dell’Infanzia minimo sono 18 e 26 massimo , (elevabile a 31-32), Scuola Primaria si pongono come limiti 15 e 26 massimo (elevabile a 27- 28); Scuola secondaria di primo grado i limiti sono 18 e 27 massimo (elevabile a 31- 32) . Le classi seconde e terze dovranno avere un numero medio di alunni pari o superiore a 20, altrimenti, si ricompongono le classi. 9 PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE EDUCATIVO - DIDATTICA Finalità del processo educativo L’ Istituto promuove l’istruzione degli alunni, senza eludere il proprio ruolo educativo, anzi contestualizzando gli strumenti di conoscenza in un ambito di valori umani e sociali. La scuola si pone dentro alla società in cui opera, cercando di realizzare il “mondo dei valori condivisi” ed universali, senza darli per scontati, fondati sul rispetto della persona e sui diritti di ciascuno. Essa, al di là e al di sopra delle ideologie dominanti e dei valori correnti, pone al centro del proprio interesse ogni singola/o bambina/o o ragazza/o, per favorirne: •la maturazione dell’identità •la conquista dell’autonomia •lo sviluppo delle competenze •l’orientamento sono finalità che si influenzano e si completano a vicenda: una/o bambina/o-ragazza/o competente è anche autonoma/o, in grado di orientarsi nella realtà e di compiere scelte autonome e consapevoli la sua identità si rafforza attraverso il sapere e l’autonomia. Tali finalità caratterizzano il progetto educativo – didattico della nostra scuola, che, nel realizzarle, si pone come: Scuola non selettiva, ma formativa e orientativa. Scuola impegnata a conoscere e valorizzare le attitudini individuali, promuovendo nel bambino e nel ragazzo la consapevolezza delle proprie possibilità e la fiducia nei propri mezzi e conquiste. Scuola che promuove la creatività e l’immaginazione. Scuola attenta alle esigenze di sviluppo personale e di positiva coscienza di sé. Scuola come luogo ed occasione reale di integrazione, in cui si aiutano tutti gli alunni, con particolare attenzione a quelli in maggiore difficoltà, a sviluppare il massimo di autonomia e di acquisire il massimo di competenze. Scuola che crea una molteplicità di occasioni di apprendimento, con lo scopo di coinvolgere maggiormente gli alunni, nel rispetto delle loro attitudini e potenzialità. Scuola che promuove la cooperazione e la solidarietà, la pace e la nonviolenza. Scuola che educa all’interculturalità. Scuola che aiuta gli alunni a crescere globalmente, a diventare cittadini responsabili, consapevoli di sé, in grado di leggere la realtà che li circonda e di operare scelte libere ed autonome. Scuola aperta al territorio. 10 Obiettivi formativi Per rendere più incisiva la propria funzione educativa e per sollecitare una continua riflessione nelle famiglie, la Scuola colloca i principi fondamentali in cui crede trasversalmente al proprio progetto educativo – didattico, con un’intenzionalità diretta e con uno stile educativo che pervade indirettamente ogni ambito d’intervento. Le tematiche educative sono di fondamentale valore esistenziale e possono essere raggruppate in aree ben precise, che si connotano in base ad una dimensione individuale e relazionale. Area tematica dell’io: consapevolezza di sé come affettività e come capacità cognitiva; consapevolezza del proprio livello di autostima; capacità di trovare soluzioni creative; capacità di autocontrollo; capacità di adattarsi a nuove situazioni; capacità di organizzare autonomamente i propri tempi e spazi di lavoro; capacità di esprimersi con maggior chiarezza possibile e con una pluralità di codici; conoscenza di sé nell’ambito dell’educazione alla salute. Area tematica della relazione conoscenza intenzionale dell’altro, per apprezzare, nelle somiglianze e nelle differenze, le sue potenzialità affettive, razionali, creative, etiche; capacità di ascoltare; capacità di capire il punto di vista dell’altro; riflessione sugli impulsi, sentimenti, comportamenti; ricerca di soluzioni costruttive come uscita da situazioni conflittuali nel segno della solidarietà, del senso di umanità e comprensione fra le generazioni; capacità di comunicare con gli adulti; capacità di analizzare la realtà circostante per poterla eventualmente modificare; capacità di convivenza democratica e di condivisione dei valori; capacità di conoscere e rispettare l’ambiente, riuscendo a usufruire correttamente dei beni comuni; capacità di porsi in un atteggiamento di apertura intellettuale verso gli altri e verso culture diverse. 11 Obiettivi cognitivi e culturali I percorsi didattici sono finalizzati a raggiungere, tramite itinerari diversi, i medesimi obiettivi, indispensabili per la formazione della personalità, per l’acquisizione delle conoscenze fondamentali e per lo sviluppo delle competenze essenziali relative alle varie aree del sapere (sapere, saper fare e saper essere). E’ importante sottolineare che nella pratica didattica si privilegeranno quei contenuti che si considerano più significativi per la formazione e gli interessi degli alunni e più funzionali allo sviluppo di specifiche abilità e competenze. •Sviluppo della capacità di osservazione (saper individuare, ordinare e descrivere gli elementi e le caratteristiche di oggetti, situazioni, fenomeni, fatti e conoscenze). •Sviluppo della capacità di comunicazione (sapersi esprimere correttamente sotto l’aspetto ortografico, sintattico, grammaticale; saper organizzare e riferire esperienze; saper padroneggiare le regole e le tecniche della comunicazione verbale, grafica, tecnica, motoria e saperle utilizzare in modo appropriato in relazione al contesto, al destinatario, alla situazione). •Sviluppo della capacità di analisi (saper riconoscere, in un insieme di regole e di combinazioni, gli elementi principali e gli elementi secondari e saper individuare le relazioni tra gli elementi). •Sviluppo delle capacità di sintesi (saper mettere in relazione cose, fatti, avvenimenti, fenomeni…, secondo i criteri di uguaglianza, delle diversità, dell’analogia; saper ricavare regole, saper operare generalizzazioni, saper applicare criteri interpretativi). •Sviluppo della capacità di ragionamento (saper risolvere problemi; saper riconoscere variabili; saper operare in modo induttivo e deduttivo). •Acquisizione di un corretto metodo di studio (individuazione e fruizione corretta di materiali di studio, scelta delle modalità di studio e di azione più confacenti all’impegno richiesto, coordinamento di tempi di studio, …) •Acquisizione del metodo scientifico (saper formulare ipotesi; saper riconoscere gli elementi e le caratteristiche di un problema; saper raccogliere e verificare la documentazione e il materiale; saper verificare ipotesi). Orientamento L’orientamento, inteso come processo educativo, è una delle primarie finalità di tutta l’attività scolastica e si traduce in modalità di intervento che mirano a sviluppare nelle alunne e negli alunni la capacità di comprendere la realtà in cui sono inseriti e di compiere scelte autonome e consapevoli nei vari momenti della vita. In particolare si mettono in atto percorsi di accoglienza nelle classi iniziali e di orientamento in uscita nelle classi terminali. Inoltre nelle classi intermedie la scuola si pone in costante rapporto con gli alunni e le famiglie per guidarli nelle scelte previste nell’offerta formativa. o La prima dimensione orientante è quindi il clima formativo della scuola, che centra l’alunno sulla conoscenza di sé e del mondo circostante. oLa seconda risiede nel valore orientativo che si tende a dare alle discipline. oAd un terzo livello si pongono tutti quegli interventi che mirano a fornire agli alunni delle diverse realtà scolastiche, soprattutto nelle fasi di inserimento e di uscita, occasioni di socializzazione, elementi di informazione, strumenti di conoscenza e di autovalutazione, atti a favorire sereni inserimenti e processi decisionali consapevoli. 12 Collegialità e corresponsabilità dei docenti Le funzioni di progettazione, gestione delle attività curricolari, valutazione, orientamento, rapporti con i genitori sono di pertinenza di tutti i docenti che operano collegialmente all’interno della classe, compresi gli insegnanti di sostegno e la responsabilità è condivisa nelle modalità concordate e votate ogni anno nel Collegio dei Docenti. Patto di corresponsabilità educativa L’educazione dei bambini e dei giovani è senza dubbio uno degli impegni maggiori di ogni società. Sappiamo che oggi l’educazione sta attraversando un momento di grande difficoltà. Sono sotto gli occhi di tutti le frequenti manifestazioni di sbandamento e violenza di giovani e giovanissimi, spesso favorite e enfatizzate dai mezzi di comunicazione. Il delicato rapporto scuola – famiglia oscilla tra rischio di impermeabilità da parte della scuola e di delega da parte della famiglia. Le questioni emergenti di integrazione culturale, di dispersione, di disagio o devianza sono all’ordine del giorno nella scuola , chiamata sempre di più ad inserire durante il corso dell’anno alunni , destabilizzando il lavoro di programmazione e valutazione dei docenti. La famiglia e la scuola sono chiamate ad un serio impegno per far fronte a queste nuove situazioni. Le varie innovazioni operate durante l’ultimo decennio segnano una lunga transizione della scuola italiana, dalla quale non si è ancora usciti. Comunque , si fa sentire più forte l’esigenza che siano affrontati insieme, in una stretta sinergia tra scuola e famiglia, i compiti educativi. Uno strumento che l’Istituto ritiene valido è il “ Patto Educativo di Corresponsabilità”, inserito con decreto del Presidente della Repubblica ( 21 novembre 2007) nello statuto degli studenti e delle studentesse ( Decreto P.R.,24 giugno 1998), volto a definire in maniera condivisa diritti e doveri dei genitori, degli studenti e degli insegnanti nel rapporto tra scuola e famiglia. Il testo è un impegno bilaterale, da sottoscrivere all’atto d’iscrizione dei propri figli a scuola. 13 IL PROGETTO CURRICOLARE LA SCUOLA DELL’INFANZIA -Le Indicazioni Nazionali costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alla scuola, - nella scuola dell’infanzia il curricolo si articola attraverso “ campi di esperienza”, - agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione, unitamente alla cura della documentazione didattica, -alle singole istituzioni scolastiche compete, invece, la responsabilità dell’autovalutazione. Si sottolinea che essa: •è liberamente scelta dalle famiglie; •si esprime in una pluralità di modelli istituzionali ed organizzativi; •è un sistema pubblico integrato in evoluzione; •si propone quattro finalità, cioè: sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza; •progetta le proposte organizzative e didattiche attraverso un curricolo interno dove si richiama l’importanza dell’alleanza educativa tra famiglia e scuola. I CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l’altro ( le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme) Il corpo in movimento ( identità, autonomia, salute ) Linguaggi , creatività , espressione ( gestualità, arte, musica, multimedialità) I discorsi e le parole ( comunicazione, lingua, cultura) I discorsi e le parole ( comunicazione, lingua, cultura) Al termine della scuola dell’infanzia per ognuno di essi sono previsti dei “ traguardi per lo sviluppo della competenza”. 14 LA SCUOLA PRIMARIA - LE DISCIPLINE Moduli orari ORE u.o. 60’ tempo pieno 30 ore di didattica settimanali + 10 mensa Moduli 24 ore settimanali Moduli 27 / 30 ore SCUOLA PRIMARIA CL. 1 CL. 2-3 CL. 4-5 CL. 1-2 CL. 2-3 CL. 4-5 CL. 4-5 ITALIANO 7 6 6 7 5 5 6 LINGUA comunitaria INGLESE 1 2/3 3 1 1/2 2 2 STORIA –GEOGRAFIACITTADINANZA E COSTITUZIONE 4 4 4 4 4 4 4 MUSICA 2 2 2 2 2 2 2 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1 1 1 MATEMATICA 6 6 5 6 5 5 5 CORPO MOVIMENTO SPORT 2 2 2 2 2 2 2 SCIENZE E TECNOLOGIA 2 2 2 2 2 2 2 INFORMATICA 1 1 1 1 1 1 2 RELIGIONE/ATTVITA’ ALTERNATIVA 2 2 2 2 2 2 2 LABORATORI Le ore opzionali vengono inglobate nell’orario curricolare per permettere un’organizzazione meno frammentaria, più coerente ed unitaria. 2 2 2 2 2 1 2 Totale ore settimanali 30 30 30 30 27 27 30 15 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO U.O.50’ LE AREE DISCIPLINARI Cl. 1 Cl. 2 Cl. 3 ITALIANO - STORIA – GEOGRAFIA- CITTADINANZA E COSTITUZIONE 11 11 11 MATEMATICA - SCIENZE 7 7 7 TECNOLOGIA - INFORMATICA 2 2 2 INGLESE 3 4 3/4 SECONDA LINGUA COMUNITARIA 2 2 2/3 MUSICA 2 2 2 ARTE E IMMAGINE 3 2 2 CORPO MOVIMENTO SPORT 2 2 2 RELIGIONE 1 1 1 LABORATORI 2 2 2 MODULI ORARI DA 50’COMPLESSIVI 35 35 35 16 LA PROMOZIONE DEL BENESSERE ATTIVITA' DI LABORATORIO OBBLIGATORIE ED OPZIONALI Sono attività non strettamente disciplinari, ma connesse con le discipline ed attinenti all'area letteraria, scientificotecnologica, artistico-espressiva e motoria. Sono proposti in modo diversificato agli alunni di prima, seconda e terza classe e vengono realizzati al mattino in due unità orarie settimanali. Sono obbligatori per tutti gli alunni, in quanto parte integrante del curricolo formativo. Nel corso dell'anno i ragazzi ne frequentano tre, ciascuno della durata di tre mesi: alcuni stabiliti dalla scuola, altri a scelta fra due o più opzioni. Sono realizzati a classi aperte, cioè frequentati da alunni provenienti da classi diverse. Sono attività ed esperienze vicine agli interessi degli alunni, più operative e stimolanti di quanto non sia possibile realizzare nel corso della normale attività didattica . Consentono ai ragazzi di individuare e consolidare interessi, rafforzare la motivazione e apprendere anche attraverso il "fare", socializzare con compagni di classi diverse, integrare le proprie conoscenze e competenze e migliorare le proprie abilità. PERCORSI DISCIPLINARI In ogni classe vengono realizzati dei percorsi didattici che integrano le discipline e sono svolti ordinariamente da due insegnanti in compresenza. Questi percorsi vengono programmati dai singoli consigli di classe, in relazione alle specifiche esigenze degli alunni, e possono mirare a: attuare interventi di recupero e potenziamento disciplinare realizzare attività pluridisciplinari, ad integrazione dei curricoli approfondire alcune tematiche specifiche o argomenti di studio. 17 La SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ha adottato una struttura organizzativa che prevede unità orarie di 50 minuti: ciò fa sì che ogni classe abbia a disposizione settimanalmente 2 unità orarie aggiuntive, in cui vengono realizzate: attività di laboratorio: attività operative obbligatorie per tutti gli alunni e attinenti all'area letteraria, espressiva, scientifico-tecnologica e motoria (2 unità orarie settimanali). Inoltre vengono realizzati: percorsi disciplinari: percorsi didattici volti al recupero, al potenziamento o all'integrazione dei curricoli. educazioni: interventi educativi volti al benessere psicofisico degli alunni e alla convivenza. laboratori espressivi: progetto Teseo. percorsi di orientamento: attività di orientamento in ingresso, in itinere e in uscita. L'educazione alla salute, l'educazione alimentare, l'educazione ambientale vengono promosse nell'ambito dello svolgimento delle discipline scientifiche, l’educazione alla lettura viene promossa nell’ambito dello svolgimento di lettere, in compresenza con personale della biblioteca Pavese, mentre all'Educazione all’affettività sono dedicate 10 unità orarie nelle classi terze. L' educazione alla cittadinanza viene svolta contestualmente all'insegnamento della Storia, Geografia e Italiano; inoltre all'inizio dell'anno scolastico viene illustrato e commentato il Regolamento di Istituto e i diritti e doveri degli studenti e delle studentesse e tramite. Costituiscono spunto per l’educazione alla cittadinanza anche le diverse occasioni di assemblee di classe e dei rappresentanti degli studenti. Le norme sull'Autonomia Scolastica prevedono la possibilità di attuare, nel rispetto di alcuni parametri fissati a livello nazionale (80% del monte ore annuale sulle singole discipline), forme di flessibilità dell'orario (con il restante 20%), che consentono di liberare risorse e di avviare dei percorsi didattici e formativi più appropriati alle esigenze dei ragazzi. 18 La struttura complessiva dell'offerta formativa della SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO può essere così sintetizzata: Classi Discipline (orario obbligatorio) Laboratori obbligatori Laboratori opzionali 2 u.o. settimanali Prime Discipline tradizionali 33 u.o. settimanali Informatica Educazioni Orientamento Educazione alla cittadinanza 10 u.o. annuali 12 u.o. annuali Educazione ambientale - Accoglienza - Regolamento di Istituto - Assemblee di classe e dei rappresentanti Educazione alimentare - Assemblee di classe e dei rappresentanti Educ. alla Affettività -Orientamento in uscita - Assemblee di classe e dei rappresentanti Motorio Musicale Seconde Discipline tradizionali 33 u.o. settimanali Musicale Falegnameria Giocoleria Teatro Artistico Terze Discipline tradizionali 33 u.o. settimanali Giornalismo Ricerca storica Latino Cinema Investigatore dei misteri Motorio 19 L' AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA I PROGETTI Ad integrazione dell’offerta formativa la scuola attiva dei progetti didattici, realizzati in orario curricolare o in orario pomeridiano e facoltativi, in collaborazione con enti ed esperti esterni o gestiti direttamente dai docenti della scuola. I progetti sono attinenti a quelle aree che la scuola ritiene fondamentali per il suo progetto educativo e basilari per la formazione globale della personalità delle alunne e degli alunni. -Area dell’espressività -Educazione ambientale -Educazione alla salute -Lingua straniera -Ricerca storica -Integrazione alunni disabili -Integrazione alunni in situazione di disagio -Integrazione alunni stranieri -Area tecnologica PROGETTI RIVOLTI ALLE SCUOLE E ATTIVATI NELL’ISTITUTO Vedi allegato 20 LE ATTIVITA' ORGANIZZATE IN ORARIO EXTRASCOLASTICO SCUOLE PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO ♦Pre-scuola con l'ingresso dalle 7,30/8,10 fino alle 8,25: tale servizio può essere richiesto con documentazione che attesti l'esigenza lavorativa dei genitori (con contributo dei genitori) •Attività motoria (ore 16,30 - 18,30): minibasket, atletica, ginnastica artistica, mini-volley. (con contributo dei genitori) •Laboratorio di studio assistito: attività svolta al pomeriggio per alunni individuati nei rispettivi consigli di classe •Attività sportive : pallavolo, pallacanestro, danza sportiva (con contributo dei genitori) •Attività espressive: Ceramica, pittura, fotografia, teatro INIZIATIVE VARIE Vengono citate le iniziative che hanno una continuità di progettazione negli anni scolastici, mentre per tutte le altre si deve far riferimento alle singole programmazioni di classe/sezione. SCUOLA DELL’INFANZIA •Festa dell’Accoglienza •Scuola Aperta •Uscite didattiche •Spettacoli teatrali e musicali •Visite a mostre e musei •Festa o gita di fine anno SCUOLA PRIMARIA •Festa delle singole classi e/o a gruppi di classi parallele •Scuola Aperta •Attività di Accoglienza •Festa di fine anno •Viaggi di istruzione e uscite didattiche •Spettacoli teatrali e musicali SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO •Scuola Aperta •Viaggi d’istruzione •Uscite didattiche •Attività sportive •Adozioni a distanza e scolastiche •Giornalino scolastico •Diario della scuola •Assemblee di classe degli alunni e assemblee dei rappresentanti di classe • Gare matematiche individuali, di classe, di squadra 21 Bisogni educativi speciali e inclusione L’integrazione scolastica Questo Istituto crede che la diversità sia fonte di arricchimento umano: il concetto di integrazione, inteso nella sua accezione più ampia, risulta la premessa necessaria ad ogni tipo di interrelazione sociale. Nella scuola è favorita l'accoglienza di alunni provenienti da culture diverse e di ragazzi diversamente abili; la contaminazione" tra le varie realtà e i diversi vissuti favorisce lo sviluppo e la capacità di adattamento alla complessità del mondo reale di tutta la comunità scolastica. E’ obiettivo irrinunciabile della nostra scuola permettere a tutti gli alunni di realizzare il proprio percorso formativo, intervenendo, dove insorgessero rischi o difficoltà pregiudicanti la frequenza e le condizioni di apprendimento, con l’utilizzo di tutte le risorse scolastiche, familiari e territoriali disponibili. L’idea di integrazione che è nella scuola: promuove la collegialità per programmare, creare e gestire condizioni adeguate di apprendimento e di convivenza affinché tutti gli allievi crescano in un mondo sensibile, attento e amico; garantisce l’ascolto e la presa in carico di ciascun alunno da parte del team-docente; favorisce una comunicazione puntuale e sistematica ed una collaborazione efficace tra scuola, famiglia, territorio. LINEE GUIDA Vedi allegati Gli alunni stranieri Considerato il continuo aumento del numero di alunni stranieri presenti nella nostra come nelle altre scuole della città, questo Istituto rivolge una particolare attenzione all’accoglienza e all’inserimento di questi alunni, che, soprattutto nella fase iniziale, incontrano inevitabili difficoltà nel processo di integrazione nel nuovo ambiente. Si è definito un protocollo di accoglienza che, facendo riferimento alla normativa vigente, formalizzi criteri, principi, indicazioni operative, e iniziative che il Dirigente Scolastico, il personale amministrativo, la commissione stranieri e i docenti devono seguire e mettere in atto per garantire agli alunni stranieri un sereno e proficuo inserimento. All'inizio di ogni anno scolastico vengono attivati laboratori linguistici di "prima alfabetizzazione" per alunni stranieri senza alcuna conoscenza della lingua italiana. Inoltre nella scuola primaria sono attivati per interclasse, corsi di italiano come seconda lingua : di primo livello, per l’alfabetizzazione iniziale e di secondo livello per consolidare le competenze linguistiche e facilitare l’apprendimento della lingua dello studio. Nella scuola secondaria di 1° grado vengono organizzate attività di alfabetizzazione, di consolidamento linguistico e di facilitazione nello studio a piccoli gruppi o per singoli alunni, a seconda delle necessità e delle diverse condizioni organizzative. LINEE GUIDA Vedi allegati DOCUMENTI Vedi allegati 22 Alunni con bisogni educativi speciali Nel panorama odierno nella scuola si contano numerosi e diversificati bisogni educativi, che a volte rappresentano vere proprie emergenze, a cui la scuola deve rispondere prontamente, per dovere morale oltre che professionale. I bisogni dei nostri alunni rivelano quelli delle loro famiglie che sono spesso sole, anche solo per il fatto che nella nostra società è venuta meno la rete della famiglia allargata, nonni, zii che sostenevano, proteggevano e tutelavano anche i grandi. Per fare fronte a tali problematiche unitamente al venir meno di tante risorse indispensabili, nella Scuola lavora una commissione di docenti che promuove, in orario scolastico ed extrascolastico, progetti educativi e attività che supportano gli alunni in situazione di disagio. Occorre comunque ribadire che solo la piena condivisione degli obiettivi educativi tra scuola e famiglia porta a risultati positivi, altrimenti ogni richiamo, ogni progetto attivato è vissuto come onere in più, che aggrava situazioni già in sofferenza. E’ fondamentale fare capire alle famiglie che nella Scuola si trovano alleanze, esperti esterni, risorse, per tutti, non solo per i casi socialmente più problematici. Si sono individuate alcune azioni: •rinforzare la continuità fra i due ordini di scuola (sarà programmato un ulteriore incontro di verifica a metà anno tra insegnanti di 5^ e Consigli di Classe di 1^ della secondaria), •organizzare incontri all’inizio dell’anno tra referente e Consiglio di classe •presentare a settembre a tutti i genitori di prima e seconda della secondaria i referenti del progetto attivo nella scuola Teseo; •privilegiare l’attivazione dei progetti sulle classi di passaggio (5^ e prima media) •promuovere, in sede di assemblea di classe, aiuti fra famiglie di compagni – chiedere che i genitori che ne hanno il tempo e la possibilità, diventino risorse di altre famiglie. La scuola e il coordinatore faranno inizialmente da intermediario •aprire la Commissione per la promozione dell’agio ai rappresentanti dei genitori, limitatamente ai momenti di programmazione e verifica •riconoscere agli alunni che mettono in atto, dentro e fuori dalla scuola, comportamenti di aiuto nei confronti di compagni più fragili, crediti formativi di cui i Consigli terranno debito conto in sede di scrutinio, infra quadrimestrale e finale •alla scuola secondaria, in sede di Consiglio di classe, devono essere previsti all’inizio di ogni percorso o progetto individualizzato, gli obiettivi minimi da raggiungere onde poter fare, alla fine di essi, una valutazione • per tutti i ragazzi di terza, in carico ai Servizi, i secondi incontri fra Assistenti Sociali e insegnanti si devono svolgere entro la fine del mese di marzo, cioè entro i termini delle iscrizioni alla scuola superiore, per un confronto riguardo l’orientamento, per aiutare gli alunni e le loro famiglie nella scelta migliore • per gli alunni di cui i Servizi hanno ‘la tutela’, saranno inviate per conoscenza anche alle Ass. Soc. le lettere della scuola relative a comportamenti inadeguati e assenze. Ciò per responsabilizzare ulteriormente le famiglie.. 23 BES-DSA- ADHD Le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbo specifico di apprendimento ( parte integrante del decreto n. 5669), richiamano l’attenzione sul ruolo del docente di classe che è in una posizione privilegiata per osservare lo sviluppo e l’evoluzione delle abilità e quindi le eventuali atipie nell’apprendimento della lettura, scrittura e calcolo. Alle attività di identificazione precoce e di osservazione delle prestazioni , non devono seguire segnalazioni di consultazione specialistica quanto piuttosto attività di potenziamento e recupero che meglio possono contribuire a chiarire la natura della difficoltà. L’istituto ritiene quindi fondamentali queste decisioni strategiche e operative che di volta in volta concorda con le famiglie e con la comunità: 1.Gli insegnanti si occupano in maniera efficace ed efficiente degli alunni che presentano qualsiasi difficoltà di funzionamento educativo (BES) 2.I docenti cercano di prevenire le difficoltà e le condizioni di rischio , in tutti gli alunni 3.La scuola deve attrezzarsi con solide competenze, pedagogiche, psicologiche e didattiche proprie per rispondere in modo inclusivo, efficace ed efficiente, alle difficoltà, attivando tutte le risorse dell’intera comunità scolastica e non. 4.La scuola deve garantire inoltre in sinergia con gli altri attori ( famiglia e servizi sanitari9 l’attuazione di una didattica personalizzata e individualizzata attraverso la stesura di un Piano Didattico Personalizzato (PDP come previsto dall’art.5 del decreto n. 5669) anche attraverso l’impiego di strumenti compensativi didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria ( ad esempio il computer) e misure dispensative. Piano educativo individualizzato La costruzione del Piano educativo individualizzato e la sua applicazione concreta non devono essere delegate unicamente all’insegnante di sostegno, ma devono coinvolgere tutto il team docente. E’ l’insieme della comunità scolastica ,che deve mobilitare tutte le risorse disponibili, formali e informali, per soddisfare i bisogni formativi e educativi speciali degli alunni, in relazione al tipo e al grado di difficoltà che presentano. In quest’ottica l’Istituto sta sperimentando attività didattiche alternative e soluzioni organizzative diverse, che mettono in primo piano il ruolo degli alunni, lo sviluppo di reti di rapporti di amicizia e di aiuto,il lavoro con gruppi di apprendimento cooperativo, il tutoring o insegnamento reciproco tra alunni, il coinvolgimento delle famiglie e delle realtà sportive, culturali e di volontariato della comunità territoriale. GLI STRUMENTI COMPENSATIVI Secondo le Linee Guida sui Disturbi Specifici di Apprendimento emanate dal MIUR nel 2011, gli strumenti compensativi “ sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria” e che “ sollevano l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo”. ( Sintesi vocale, il registratore, i programmi di video scrittura con correttore ortografico, la calcolatrice, altri strumenti quali tabelle, mappe concettuali, ecc. Questo tipo di approccio è sostenuto dai docenti che affiancano lo studente nella conoscenza e nell’uso dello strumento al fine di promuovere un efficace metodo di studio e di lavoro. 24 ATTIVITA' PROPOSTE PER MIGLIORARE L'OFFERTA FORMATIVA 1- Abbiamo dotato la nostra scuola di (prove standardizzate (MT AC-MT di Cornoldi) da somministrare nel corso dell'anno in tutte le classi . TIPOLOGIA DELLE PROVE: prove di italiano -prove individuali e collettive per la valutazione delle difficoltà di lettura , di comprensione del testo, di dettato (iniziali,finali e intermedie quando è previsto) prove di matematica :prove individuali e collettive per la valutazione delle abilità di calcolo e la risoluzione dei problemi.(iniziali,finali e intermedie quando è previsto) Obiettivo : queste prove sono somministrate dalle insegnanti con lo scopo di raccogliere dati utili per effettuare una mappatura di Istituto. TALE MAPPATURA consente alla scuola: di programmare attività specifiche di recupero ,per la prevenzione dei disturbi di apprendimento, soprattutto nelle classi prime e seconde finalizzate a costruire una base più solida per gli apprendimenti futuri; di condividere con i colleghi le difficoltà che emergono per attivare percorsi di insegnamento /apprendimento più idonei. 2-Somministrazione ,nei mesi di gennaio e febbraio,di screening di lettura e scrittura agli alunni delle classi prime e delle classi seconde dell'istituto. 3- -creazione di un laboratorio fonologico in file e cartaceo per le classi prime TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ Il laboratorio è composto da giochi e attività di rinforzo fonologico e metafonologico , suddiviso in sezioni corrispondenti alle varie epoche del percorso scolastico e di apprendimento, da utilizzare in classe o in palestra con l'intero gruppo classe , a piccolo gruppo, individualmente o da suggerire ai genitori per un utilizzo al di fuori della scuola. Le attività sono così organizzate: - giochi di segmentazione /fusione sillabica e fonemica - giochi di rime - giochi metalinguistici GLI OBIETTIVI di questo lavoro sono: sopperire alla mancanza di materiale strutturato di facile uso; • permettere attività didattiche più piacevoli ; • offrire opportunità ludiche per rinforzare gli apprendimenti; • stimolare la coesione di gruppo e di squadra ; • offrire a tutti i bambini l'opportunità di esercitare quelle abilità necessarie per l'apprendimento di lettura e scrittura attraverso canali non tradizionali più accessibili per tutti. • Il materiale viene usato con tutti gli alunni ma soprattutto per le attività di recupero con i bambini che presentano competenze meta-fonologiche ancora immature e che hanno necessità di rinforzarle in quanto l'esposizione alla scrittura non è sufficiente per una evoluzione positiva dell'apprendimento. 4.Creazione di una cd-teca didattica: La scuola è stata dotata di cd didattici specifici per il recupero individuale e per le attività in classe da usare con la lim. E' stata creata una cd teca ben organizzata, divisa in sezioni:(lingua italiana- matematica-materie di studio) Tutti i prodotti sono depositati presso la scuola e gli insegnanti che vogliono visionarli , consultarli,utilizzarli possono ottenerli in prestito registrandosi . 25 Le tecnologie educativo- didattiche Il progetto multimediale di questo Istituto si fonda sull’impiego di tecnologie intese come occasioni di formazione dell’esperienza e della conoscenza. Sia nella scuola primaria che nella scuola secondaria di 1° grado le attività didattiche sono implementate dalle LIM ( lavagna interattiva multimediale)che permettono di coinvolgere più discipline, rendendole più coinvolgenti e significative. Esse esprimono le seguenti potenzialità: •mezzo per comunicare con gli altri •mezzo per produrre intelligenza collettiva , consente la visualizzazione dei concetti , stimola l’attenzione e la motivazione migliorando il ritmo delle lezioni •strumento di problem solving •occasione di apprendimento cooperativo •mezzo per superare barriere geografiche e linguistiche •supporto per gli apprendimenti e gli approfondimenti disciplinari. Nella scuola primaria in tutte le classi è prevista un’ora di Tecnologia informatica e nella scuola secondaria di 1° grado per gli alunni di tutte le classi è previsto un laboratorio per 20 ore annuali su tre diversi livelli (videoscrittura, grafica, attività in lingua inglese) corrispondenti alla classe prima,seconda e terza, oltre ad attività informatiche di classe. L’insegnamento dell’informatica nella scuola primaria, è sviluppato gradualmente e in un contesto di apprendimento trasversale a tutte le discipline; si realizza creando opportune occasioni sia in aula che nel laboratorio. Quest’ultimo perciò trasforma la classe in una comunità di apprendimento, in cui si impara attraverso la cooperazione e la collaborazione. Potrebbe essere definita perciò una "bottega della cultura", dove ogni bambino Impara a manifestare e potenziare il proprio tipo di intelligenza , ad associare e sintetizzare. La navigazione nella scuola primaria non può essere lasciata al caso: rigore e controllo sono elementi usati costantemente. Gli insegnanti curano che avvenga su siti precedentemente visitati e valutati di particolare interesse didattico e adatti alla ricerca. Come si può notare, l'utilizzo del computer e della rete permette di condividere le esperienze con altre classi, con altri bambini, con amici di penna. Questo è importantissimo anche per lo sviluppo degli apprendimenti, perché scrivere per gli altri aumenta la motivazione “ a farlo ed a farlo bene”. Nella scuola secondaria di 1° grado si cerca di dare continuità all'esperienza condotta precedentemente, tramite attività nell'ambito della classe e laboratori specifici che coinvolgono gruppi di alunni a rotazione. Si potenziano e generalizzano la conoscenza e l'uso di programmi allo scopo di costruire abilità funzionali alla realizzazione di prodotti che integrano conoscenze disciplinari diverse e che possono costituire argomento di verifica sia in classe sia all'esame di licenza. Nell’Istituto sono attualmente attivi cinque laboratori ( due nel plesso Albertelli ,uno nella scuola primaria Zerbini, uno nella scuola dell’infanzia di Beneceto e uno nel plesso Newton) ; in ciascuno è stato realizzato il cablaggio interno , l’accesso ad Internet e l’istallazione di lavagne multimediali. Inoltre l’Istituto si sta attrezzando con il registro elettronico ,la digitalizzazione delle pagelle e la compilazione on –line delle domande d’iscrizione. L'istituto ha un proprio sito: URL:www.albnew.org E-MAIL: [email protected] 26 LA CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA La continuità educativa e didattica nasce dall'esigenza di garantire il diritto del bambino e del ragazzo ad un percorso formativo organico e completo, a livello psicologico, pedagogico e didattico. In questo Istituto la continuità educativa e didattica è perseguita con le seguenti modalità: Motivazione pedagogica Ordini di scuola Modalità di lavoro Costruire forme di comunicazione tra gli alunni dei diversi ordini scolastici dell’Istituto e del territorio Scuola infanzia / Scuola primaria Scuola primaria / Scuola sec. di 1° grado Scuola sec. di 1° grado / Scuola secondaria di 2° grado ♦incontri ed attività didattiche in comune tra gli alunni delle classi "ponte" ♦visita agli spazi scolastici delle scuole elementari da parte dei bambini di 5 anni delle scuole materne del territorio ♦partecipazione di alunni delle quinte ad una lezione disciplinare tenuta in una prima della sc. secondaria 1° grado; visite agli spazi della sc. secondaria 1° grado ♦incontri tra gli alunni delle quinte e gli studenti rappresentanti della scuola sec. di 1° grado; in questa occasione gli studenti delle quinte pongono domande, esprimono dubbi ed attese ai compagni di seconda secondaria di 1° grado, che rispondono in base all’esperienza maturata ♦si attuano percorsi nelle prime settimane della classe terza con materiali e documenti informativi ♦Si informano gli studenti delle terze della scuola secondaria perché possano visitare le scuole superiori ♦si prevedono eventuali incontri con personale specializzato sull'orientamento scolastico/professionale Costruire forme di comunicazione tra i docenti dei diversi ordini scolastici dell’Istituto e del territorio Scuola infanzia / Scuola primaria Scuola primaria / Scuola sec. di 1° grado Scuola sec. di 1° grado / Scuola secondaria di 2° grado ♦incontri per scambio di informazioni utili sugli alunni al fine di formare classi prime e quinte eterogenee ♦incontri per specifici scambi di informazione tra i docenti dei due ordini scolastici ad anno scolastico avviato ♦incontri per programmare le attività didattiche in comune e relative verifiche ♦incontri per lo scambio di informazioni utili sugli alunni al fine di formare classi prime equi eterogenee ♦incontri di programmazione delle attività rivolte agli alunni dei due ordini di scuola e relative verifiche ♦incontri per lo scambio di informazioni utili sugli alunni Scuola infanzia / Scuola Costruire forme di primaria comunicazione tra la Scuola primaria / Scuola Scuola e i genitori degli sec. di 1° grado alunni delle classi prime Scuola sec. di 1° grado / dei diversi ordini scolastici Scuola secondaria di 2° ♦incontri di presentazione del POF ( Piano dell’offerta formativa ) ♦"scuola aperta": le scuole elementari dell’Istituto per due giornate aprono le porte a tutti i genitori che vogliono, insieme ai loro figli, visitarle e conoscerne l’organizzazione e la strutturazione. ♦incontri di presentazione del POF (Piano dell’offerta formativa della Scuola ) ♦incontri specifici con i genitori delle classi quinte per l'illustrazione più dettagliata del POF ♦"scuola aperta": la scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto per due giornate apre le porte a tutti i genitori che vogliono, insieme ai loro figli, visitarla e conoscerne l’organizzazione e la strutturazione. ♦passaggio fra diversi ordini di scuola Stabilire rapporti pedagogici strutturali tra i docenti dei diversi ordini scolastici dell'Istituto. ♦ momenti di aggiornamento comune del corpo docente grado 27 Verifica e valutazione degli apprendimenti Ogni Piano dell'Offerta Formativa, che sia comprensivo dei vari aspetti psicologici, organizzativi e didattici legati all'insegnamento ed all'apprendimento, non può prescindere da precise scelte valutative. La valutazione costituisce quel momento indispensabile in cui tutto un impianto educativo si sofferma ad analizzare le proprie scelte ed a valutare i risultati dei propri interventi sugli alunni. Si stabilisce pertanto un rapporto inscindibile tra progettazione, valutazione e autovalutazione. Per valutazione intendiamo quindi: •un atto di conoscenza basato su una serie di valori; •un atto di interpretazione rapportato a ciò che è ritenuto importante; •il risultato dell'incontro/confronto fra punti di vista di tutti i soggetti coinvolti in essa, cioè un flusso circolatorio di giudizi che coinvolgono le risorse individuali, le risorse sociali e culturali, le risorse scolastiche. L'impegno della scuola è quello di: operare scelte a livello di programmazione; finalizzare la prassi didattica alle esigenze degli alunni; verificare gli apprendimenti e l'efficacia degli strumenti, della metodologia e della didattica. Essendo la scuola dell'obbligo una scuola non selettiva, ma formativa, in quanto deve offrire a tutti i bambini/ragazzi occasioni di sviluppo in qualsiasi direzione (culturale, etica, intellettiva, affettiva, creativa, operativa, religiosa), la scuola pone alla base della propria azione valutativa i seguenti criteri: •La valutazione va intesa come analisi e verifica del processo di insegnamento-apprendimento. •La valutazione non è un momento a sé stante, ma uno strumento per verificare se, e in quale misura, le occasioni di apprendimento hanno consentito il raggiungimento degli obiettivi didattici. • La valutazione, di conseguenza, non deve mai essere intesa come strumento punitivo nei confronti dell'alunno, ma deve essere formativa, per stimolare le potenzialità ed agevolare il processo di crescita, mettendo in luce i fattori che influiscono sul suo rendimento. •La valutazione è uno strumento di misurazione del processo di apprendimento di ogni alunno rispetto al suo livello di partenza e non costituisce un giudizio definitivo sul bambino e sul ragazzo. •La valutazione deve mettere in risalto ciò che l'alunno ha conseguito, sottolineando le qualità positive anziché evidenziare le sue incapacità. •La valutazione deve costituire un'occasione di approfondimento della situazione scolastica dell'alunno, ma è il colloquio con i genitori il momento privilegiato di valutazione del bambino e del ragazzo. •Il processo di valutazione deve essere elemento costante del progetto educativo e non limitarsi alle scadenze ufficiali dell'anno 28 scolastico (valutazioni quadrimestrali) Il progetto formativo di un'Istituzione scolastica non può prescindere dal momento della valutazione, che si rende indispensabile: nella fase iniziale, come analisi della situazione esistente in itinere, come monitoraggio dei processi in atto, per decidere eventuali interventi di adeguamento del progetto nella fase finale, per esprimere un giudizio sulla qualità di attuazione e sugli esiti del progetto stesso. In modo più specifico: nella fase iniziale analisi del contesto socio-ambientale analisi dei bisogni sociali analisi delle risorse analisi dei requisiti formativi in itinere analisi dei processi educativi e didattici analisi dei processi organizzativi nella fase finale qualità del servizio risultati di apprendimento percezione dell'utenza. I soggetti della valutazione Organismi della scuola: Operatori della scuola: Utenti della scuola: Organi Collegiali - Commissioni e gruppi di lavoro Docenti - Personale non docente Alunni - Genitori La rilevazione degli apprendimenti degli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado Gli alunni delle classi seconde e quinte della scuola primaria e della classi prime della scuola secondaria di primo grado ogni anno ,sono coinvolti nella rilevazione degli apprendimenti in alcune discipline fondamentali: l’italiano e la matematica. La rilevazione riguarda tutti gli alunni e tutte le classi dei suddetti livelli scolastici. La rilevazione è coordinata e gestita dall’INVALSI, l'Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di Istruzione e di Formazione, su mandato del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in base all’art. 1 comma 5 della legge n 176 del 25 ottobre 2007, e persegue gli obiettivi definiti nelle direttive 74 e 75 del 15/09/2008 . E' importante precisare che queste prove non sono pensate per misurare il profitto degli alunni ,perché una valutazione esterna, standardizzata, degli apprendimenti non può in alcun modo sostituire quella formativa, interna, affidata quotidianamente agli insegnanti e al consiglio di classe; può però costituire un utile riferimento per integrare gli elementi di valutazione e garantire la comparabilità dei risultati conseguiti dagli alunni e dalle scuole su alcuni aspetti fondamentali. 29 L' ASPETTO ORGANIZZATIVO-GESTIONALE PARTECIPAZIONE, RAPPORTI CON I GENITORI Oggi si chiede alla scuola di essere in grado di rispondere alla complessità della nostra società, con un forte progetto educativo d'insieme, realizzabile attraverso un'attiva e sensibile collaborazione con le altre risorse formative, in particolare con le Famiglie. Vi è la necessità di realizzare una progettualità comune, tra docenti e genitori, nella consapevolezza e nel riconoscimento della pluralità delle visioni, nel rispetto dei ruoli e delle competenze diverse, al fine di creare un ambiente in senso educativo. La risposta che la Scuola dà a questa necessità, si sviluppa su due piani: quello organizzativo della scuola nel suo insieme e quello dei rapporti tra i genitori e i singoli insegnanti. Rapporti tra genitori ed insegnanti I colloqui individuali sono un momento in cui gli insegnanti comunicano con le famiglie singolarmente, riguardo all'evoluzione globale dell'apprendimento e della vita affettiva e relazionale dell'alunno. Quest'Istituto privilegia gli aspetti relazionali tendenti a favorire il dialogo tra le sue componenti (genitori, insegnanti), promuovendo altri momenti di incontro oltre a quelli in applicazione alle normative: • momenti di informazione ed interscambio su argomenti specifici, con possibili interventi di collaborazione concreta; •incontri di lavoro per migliorare la struttura scolastica e per arricchirla di nuove opportunità didattiche. 30 I Moduli Orari SCUOLA DELL'INFANZIA Dalle 8.00 alle 16.00 con uscita intersecondaria di 1° grado dalle 13.00 alle 13.20 di BENECETO SCUOLA PRIMARIA " ALBERTELLI" SCUOLA PRIMARIA ZERBINI di S. PROSPERO Nuovi ordinamenti (N.O.) 27 ore settimanali nel 1°ciclo dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 12.40 con un rientro pomeridiano fino alle 16.30 (+2 ore di mensa e ricreazione) 30 ore settimanali nel 2° ciclo dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.40 con due rientri pomeridiani fino alle 16.30 (+4 ore di mensa e ricreazione) Tempo Pieno (T.P.) 30 ore settimanali nel 1°ciclo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30 (+ 10 ore di mensa e ricreazione) 30 ore settimanali nel 2° ciclo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30 (+ 10 ore di mensa e ricreazione) Tempo Pieno (T.P.) 30 ore settimanali nel 1°ciclo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30 (+ 10 ore mensa e ricreazione) 30 ore settimanali nel 2° ciclo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30 (+ 10 ore mensa e ricreazione) SCUOLA SECONDARIA DI Orario comune a tutte le classi: 35 moduli orari (m.o.) da 50 minuti 1° GRADO "NEWTON" da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 13.00; sabato dalle 8.00 alle 12.10. Il servizio mensa è garantito per coloro che ne fanno richiesta. 31 PIANO ORGANIZZATIVO GENERALE L'istituto favorisce l'accoglienza dei genitori informandoli, fin dal momento dell'iscrizione degli alunni, dei progetti educativi globali e specifici, dei criteri di formazione delle classi, nonché delle possibilità di scelta del tempo scuola. Gli atti degli Organi Collegiali ed Amministrativi dell'Istituto garantiscono un'informazione completa e trasparente. I genitori vengono informati di ogni iniziativa educativodidattica. I genitori partecipano agli organi collegiali dell'Istituto contribuendo a quegli aspetti della programmazione che meglio sottolineano il ruolo educativo genitoriale: tali organi sono il il Consiglio d'Istituto, il Consiglio d'interclasse, di intersezione e di classe. Vi sono altri organismi operanti nella scuola, che vedono partecipi i genitori: Il Comitato Genitori, composto da uno o più rappresentanti di classe eletti dai genitori nelle assemblee di classe. Esso formula, anche di propria iniziativa, proposte, pareri e indicazioni per contribuire al miglioramento dell'attività educativa e al funzionamento della Scuola. Promuove iniziative culturali, educative e umanitarie in rapporto con il territorio, sia autonomamente sia in collaborazione con gli altri Organi Collegiali. I contatti con i docenti avvengono tramite alcuni insegnanti delegati dal Collegio; i contatti con il Consiglio d'Istituto avvengono tramite un genitore delegato dal Consiglio stesso. Il GLIST, composto dal Dirigente Scolastico, da rappresentanti degli insegnanti, dei genitori, degli assistenti per disabili,dell’AUSL. E' un organismo che collabora alle iniziative educative e d'integrazione predisposte dal POF e formula proposte per una migliore integrazione degli alunni. La Commissione "Educazione alla salute", composta da rappresentanti di docenti di scuola materna, primaria e secondaria di 1° grado. Si pone come obiettivo lo “star bene” dei bambini/ragazzi a scuola; programma e organizza gruppi di lavoro per la prevenzione dei disagi dei bambini, dalla scuola materna alla scuola secondaria di 1° grado; si pone obiettivi concernenti l’educazione alimentare e l’educazione per una crescita armonica nei vari cicli della scuola dell’obbligo e coinvolge i genitori per una collaborazione fattiva fra scuola e famiglia. La commissione interpreta e collabora con dietisti, psicologi, pediatri dell’USL e privati, per organizzare gruppi di lavoro o interventi sugli argomenti sopra indicati. Il Comitato Mensa, composto da rappresentanti dei genitori e degli insegnanti, dalla tecnologa del Comune e dalla dietista della ditta che ha in appalto il servizio mensa. Vigila sul funzionamento del servizio mensa e formula proposte per il suo miglioramento. Mantiene contatti costanti con la ditta appaltatrice del servizio e con l'Assessorato competente. Si confronta periodicamente per approfondire l'aspetto alimentare, ambientale ed educativo. I SERVIZI Nell'Istituto sono attivati i seguenti servizi: •Servizio di trasporto scolastico comunale; •Servizio mensa e mensa aggiuntiva, per gli alunni che si fermano nei giorni in cui non hanno il rientro pomeridiano (la scuola. dell'Infanzia, la scuola primaria " Albertelli" e la scuola. secondaria di 1° grado hanno la cucina interna); •Servizio di prescuola dalle 7.30/8.10 fino alle 8.25 (scuole primarie); •Servizio di controllo e custodia alunni che attendono il trasporto scolastico (scuola secondaria di 1° grado); •Servizio di assistenza alunni disabili con personale dei Servizi Educativi del Comune (scuole primarie e scuola secondaria di 1° grado). 32 VISTO IL : D.P.R. n 275 dell’8 marzo 1999 – regolamento dell’autonomia scolastica D.L.vo n.297 del 16 aprile 1994, – Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione; D.P.R. n 249 del 24 giugno 1998 – statuto delle studentesse e degli studenti DPR 18/6/1998, n.233 CCNL 26/5/1999 D.P.R. 31/8/99 n.394. LEGGE n. 53/2003 CCNL Scuola 24/07/2003 D.L.vo n.59 del 19 febbraio 2004 – norme generali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione; Direttiva MIUR n. 45/4.4.05 C. M. 110/14.12.2007 Direttiva Ministeriale 3 agosto 2007, n. 68 D.M. 31 luglio 2007 – indicazioni per il curricolo DM 22 agosto 2007, n.139 D.P.R. n 235 del 21 novembre 2007- modifiche allo statuto delle studentesse e degli studenti; Direttiva ministeriale n. 16 del 25 gennaio 2008- svolgimento della prova nazionale per l’esame di stato al termine del primo ciclo di istruzione; C.M.n.32 del 14 marzo 2008 DL 7 ottobre 2008, n. 154 L., 6 agosto 2008, n. 133 art. 64 commi 4,3 L.,4 dicembre 2008, n. 189 Nota 31 luglio 2008 – modifiche ed integrazioni allo statuto delle studentesse e degli studenti Legge n 169 del 30 ottobre 2008 – disposizioni in materia di istruzione- valutazione; D. P.R. n. 89 del 20 marzo 2009, revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione; D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009- regolamento di coordinamento delle norme di valutazione degli alunni; Atto di indirizzo del Ministro dell’8 settembre 2009 relativo alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di istruzione; C.M.n.35 del 26 marzo 2010; C.M.n.37 dotazioni organiche del personale docente 2010/11; CM n.38 integrazione scolastica degli alunni con disabilità-Legge 440/97; CM n.49 valutazione degli alunni ed esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione ( anno scolastico 2009- 2010); Percorso di certificazione medico legale per integrazione scolastica di alunni disabili L 104/1992 e LR 4/2008; Disturbi specifici di Apprendimento: successo scolastico e strategie didattiche. Suggerimenti operativi; Rilevazione integrativa delle scuole dell’infanzia ,primaria ,1 secondaria, Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità; Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana; La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri; Dpr 10/02/2010traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi dell’insegnamento della religione cattolica; Sentenza della Corte Costituzionale n. 80 del 22 febbraio 2010 . Decreto legislativo n. 286/2004 istituisce il Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo; D.L. 7 settembre 2007, n° 147, convertito con modificazioni nella legge 25 ottobre 2007, n° 176, Direttiva triennale n. 74/2008 . Decreto legislativo n. 213 del 31 dicembre 2009 Direttiva ministeriale n°74 del 15 settembre 2008, direttiva annuale n°67 del 30 luglio 2010. Legge n.°10 del 26 febbraio 2011 (di conversione del decreto legge n.° 225 del 29/12/2010) sono state definite le componenti del Sistema Nazionale di Valutazione. 33 ISTITUTO COMPRENSIVO "ALBERTELLI-NEWTON" Via Newton - 43100 - PARMA - tel. 0521/494266 - 483867 fax 0521/492240 E-MAIL: [email protected] - URL: www.albnew.org Cod.Fisc. 80102010347 funzioni strumentali anno scolastico 2013/2014 INTEGRAZIONE POF Tambini PROMOZIONE DELL'AGIO Foralosso - Turni STRANIERI Frattini/Scillitani Pavarani MULTIMEDIALITA'/TECNOLOGIE Fazio DSA Pesce commissioni/gruppi di lavoro COMMISSIONE INTEGRAZIONE e GLIST COMMISSIONE POF D’Ovidio Adorni Pavarani Pasqua De Santis Principi Ferrari F Ferraguti Pavarani Venuti Ziveri COMMISSIONE STRANIERI Petrillo Lorenzano Zamperlin Romani Fazio Concari COMMISSIONE DSA Lorenzano D’Ovidio Pavarani Conti Bonomi EDUCAZIONE AMBIENTALE e ALLA SALUTE Frauenfelder Campanini Gallo Benvenuto Di Gangi Fontanili Ollari Bigliardi M Fazio Ghiretti Sabini Aloise Copelli ATTIVITÀ SPORTIVE Pezzani Marchesi Re Ferrari P Cagnin Scillitani Ponticelli COMMISSIONE PROMOZIONE DELL'AGIO Paini Magnani Amadei Cagnin Marchesi Carattini COMMISSIONE MULTIMEDIALITÀ E TECNOLOGIE Bagnoli Campanini DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Ferrari M.E Campanini 34 INTERCLASSE Sabini Camorali Massei Panciroli Fazio COMITATO GENITORI e COMITATO MENSA Copelli Ferrari P. Di Gangi ORGANO DI GARANZIA Bigliardi G.L. Marchesi Ferraguti Pavarani Lasagni Petrillo DIRIGENTE SCOLASTICO D’Ovidio Turni Fazzina RESPONSABILE DI LABORATORIO Magnani (arte – sspg) Ollari (psicomotricità) Campanini (matematica) Principi (scienze sppg) Bigliardi G.L. (info sspg) Bologna (musica) Gallo (scienze Zerbini) Romani (biblioteca Zerbini) Re (palestra) COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI COMITATO VALUTAZIONE Pesce Amadei Sup. Fazio Sup. COMMISSIONE TECNICA Bigliardi MG. Bigliardi G.L. Campanini COLLABORATORI SCUOLA DELL’INFANZIA Beneceto Tutte le insegnanti SCUOLA PRIMARIA Albertelli Lasagni Cristina SCUOLA PRIMARIA Zerbini Di Patria Cristina Collaboratore Vicario e SCUOLA SECONDARIA Newton Campanini Cinzia Parmigiani Massimo 35 PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2013-2014 BENECETO TITOLO ZERBINI Un viaggio per tutti C’ERA UNA VOLTA……MUSICHERIA, LA MUSICA NELLA FANTASIA E’ ARRIVATO UN BASTIMENTO CARICO DI “GIOCHI E DI PAROLE” 10 NUMERI PER CONTARE E TANTE FORME PER INVENTARE COLORE E SENTIMENTO MAGIC ENGLISH TITOLO Soffici Idee Lab. Teatro Lab. Musica *Lab. Di Musica Pratica Corale con elementi strumentali Confini di voci NEWTON ALBERTELLI TITOLO TITOLO Terre di Danza I Quattro elementi Allestiamo un Acquario a Scuola Lab. Teatro Lavoriamo Insieme Progetto Teatrale Natura e Biodiversità: Tracce nel Rally di Matematica giardino Imparo giocando Lab. Didattici: Scienze e Gioco TITOLO TITOLO Laboratorio ricerca Storica Matematica e didattica personalizzata Imparare ad Imparare Storia Moderna e Contemporanea Storia tra le due grandi guerre Educazione Alimentare Natale in Coro Lab. Teatro “Laboratorio di Falegnameria” Laboratorio di giornalismo Lab. Didattici: Scienze e Gioco Lab. Didattici: Scienze e Gioco Gare Matematiche Tana libera per tutti Progetto Musica Gioco Giocoleria e Improvvisazione Teatrale Progetto “Arcobaleno” Progetto Continuità PROGETTI COMUNI TITOLO Supporto psicopedagogico 36 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Tenendo conto , della programmazione territoriale del Comune, delle esigenze del contesto culturale, sociale, ed economico della realtà locale rappresentate dalle diverse istituzioni operanti sul territorio , promuove per i ragazzi , un percorso formativo continuo, coerente e unitario. Preso atto dei pareri espressi dalle proposte avanzate dalle associazioni dei genitori insieme al Consiglio di Istituto detta gli indirizzi generali per le attività della scuola; adotta un orario settimanale di lezione distribuito in cinque/ sei giorni nonché un orario giornaliero articolato in turni antimeridiano e pomeridiano; definisce le scelte di gestione e di amministrazione . Inoltre viste le delibere formulate e approvate dal Collegio dei Docenti, determina il curricolo obbligatorio nel rispetto della quota riservata alle istituzioni scolastiche; stabilisce le modalità di attuazione di percorsi didattici individualizzati anche in relazione agli alunni in situazione di handicap; attiva laboratori di gruppi di alunni provenienti dalla stessa interclasse o da diverse classi ; stabilisce l’aggregazione delle discipline in aree/ ambiti disciplinari e definisce le modalità di utilizzazione dei docenti per le sostituzioni/supplenze nella loro classe e nelle altre interclassi. VISTE le delibere con cui il Collegio dei Docenti in data 22/10/2013 e il Consiglio di Istituto in data 27/11/2013 hanno adottato il sopradetto Piano dell’offerta formativa DECRETA Il piano dell’offerta formativa dell’Istituzione scolastica Albertelli Newton valido per gli aa. Ss. 2013/2014 è determinato nella composizione di seguito descritta e, con il presente decreto, viene reso pubblico. Data 21/10/2013 Il dirigente scolastico 37
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