N°18 30 aprile 2014 - Confesercenti Umbria

FAIB Informa 18
Anno XIX Circolare della FAIB Confesercenti Tel. 06-47251 Fax 06- 4740750 30 Aprile 2014
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Versamento quota
gestori al Fondo
Indennizzi. Faib,
Fegica e Figisc
chiedono proroga
Sistri, Il Ministro
dell’Ambiente firma il
Decreto per escludere
le piccole imprese.
Faib: soddisfazione
per il provvedimento
Costi della moneta
elettronica, Faib
Ravenna promuove
interrogazione
parlamentare
Il Ministro dell'Ambiente Gian Luca
Con una nota unitaria Faib, Fegica e
Figisc hanno chiesto al Ministero
dello Sviluppo Economico nei giorni
scorsi,
dopo
aver
acclarato
l’orientamento delle Compagnie
petrolifere,
una
proroga
del
versamento della prima rata di
contribuzione al Fondo indennizzi.
La nota, inviata al Vice Ministro
Prof. Claudio De Vincenti, alla
Sottosegretaria Sen. Simona Vicari,
al Segretario Generale del MISE, Dr.
Antonio Lirosi e al Direttore
Generale Ing. Gilberto Dialuce, ha
rappresentato “le notevoli difficoltà
della
Categoria
in
relazione
all’obbligo del versamento della
contribuzione al Fondo Indennizzi
[Cassa Conguaglio GPL] prevista dal
Decreto Ministeriale 19 aprile 2013,
Articolo 6, comma 1, la cui prima
scadenza è prevista per il 30 aprile
p.v.”.
Segue a pag. 2
Galletti ha firmato il Decreto
ministeriale che esclude l'obbligo di
aderire al Sistri, il Sistema di
Tracciabilità dei Rifiuti, per le
imprese al di sotto dei 10 dipendenti.
L'obbligo di adesione al Sistri spiega il Ministero - rimane ''solo per
le imprese e gli Enti produttori
iniziali di rifiuti speciali pericolosi
che abbiano più di 10 dipendenti''.
"Venendo incontro alle giuste
richieste dei 'piccoli produttori' oggi
introduciamo una prima importante
semplificazione, rendendo il sistema
più ragionevole e meno burocratico
ma rafforzando allo stesso tempo i
principi inderogabili che sono alla
base del progetto, ossia il contrasto
alle
ecomafie
e
la
difesa
dell'ambiente attraverso il controllo
informatico dei rifiuti pericolosi"
afferma
il
Ministro
Galletti
aggiungendo che ha "convocato per
fine mese il Tavolo di monitoraggio e
concertazione con le Associazioni
interessate
per
approfondire
l'introduzione di ulteriori norme di
semplificazione".
Segue a pag. 2
Importante iniziativa della Faib di
Ravenna che a seguito di ripetuti furti
e rapine a mano armata avvenute di
recente ai danni dei Gestori della
provincia ravennate (Faenza nello
specifico), ha deciso di chiedere un
forte impegno alla politica locale per
sostenere i gestori carburanti nella
fase di transizione alla moneta
elettronica, ritenuta un deterrente
verso la criminalità.
I colleghi di Ravenna hanno quindi
promosso un’Assemblea dei gestori
con
i
Rappresentanti
politici
territoriali eletti in Parlamento che si
svolgerà il prossimo 2 maggio.
La riunione nasce dal fatto che sulla
Gazzetta Ufficiale n. 75 del 31 marzo
2014 è stato pubblicato il Decreto 14
febbraio
2014,
n.
51
sul
“Regolamento sulle commissioni
applicate alle transazioni effettuate
mediante carte di pagamento presso i
gestori di carburante”, che entrerà in
vigore dal prossimo 29 luglio.
Segue a pag. 3
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Versamento quota
gestori al Fondo
Indennizzi. Faib,
Fegica e Figisc
chiedono proroga
Segue da pag. 1
Le tre Associazioni hanno richiamato
“l’estrema difficoltà in cui versano le
imprese di gestione degli impianti di
distribuzione carburanti, sia in diretta
conseguenza della crisi economica
generale del Paese, sia soprattutto per
la specifica crisi del settore che più
pesantemente
si
è
abbattuta
sull’operatore finale della filiera, in
dipendenza della grave flessione dei
consumi,
delle
disparità
e
discriminazioni delle condizioni
commerciali tra i diversi canali di
vendita
che
penalizzano
esclusivamente il Gestore, per il
grave
deterioramento
nelle
condizioni di osservanza del quadro
giuridico recato dalle norme di
settore, per il mancato rinnovo degli
accordi e per l’abuso di dipendenza
economica; fattori tutti che hanno
determinato una condizione di
insostenibile sofferenza economica
per le gestioni, una crescita
esponenziale dell’indebitamento, fino
al default di moltissimi operatori.”
Faib, Fegica e Figisc hanno
richiamato
l’attenzione
degli
esponenti ministeriali sul fatto che
“In questo contesto di complessivo
deterioramento altresì del quadro
delle relazioni tra la Categoria e la
controparte
rappresentata
dall’industria petrolifera, a causa
dell’interruzione del confronto sul
rinnovo degli accordi aziendali
scaduti, la stessa partita della quota di
contribuzione al Fondo indennizzi da
parte del gestore - che pure in passato
è stata regolata sulla base di accordi
interprofessionali in virtù dei quali la
Compagnia petrolifera surrogava
anche la quota di contribuzione del
proprio gestore - non ha potuto essere
rinegoziata, né ha trovato definizione
l’opportunità di avvalimento di
quanto previsto dall’Articolo 6,
comma 5, [delega del gestore al
titolare di autorizzazione a versare
anche la sua quota].”
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Le Associazioni dei gestori hanno poi
evidenziato che “Un ulteriore
aggravio economico in capo al
gestore rappresenta ora (…) una
ulteriore ragione di disagio e
difficoltà, tanto più che già in sede di
emanazione
del
Decreto
tale
circostanza era stata resa nota (…) e
che il Disegno di Legge sulla
ristrutturazione della rete - che pure
poneva l’onere del contributo in capo
ai soli titolari delle autorizzazioni -,
approvato dal CdM il 13.12.2013,
non ha avuto alcun iter legislativo.”
Alla
luce
di
tutte
queste
considerazioni le Federazioni dei
gestori
hanno
richiesto
“una
modificazione
del
Decreto
Ministeriale 19.04.2013” finalizzata
ad “una adeguata proroga alla
scadenza del 30.04.2014 per il
versamento della prima rata del
contributo, al fine di consentire
quanto meno un riavvio della
negoziazione
sul
punto
tra
Associazioni
dei
gestori
ed
Associazioni
dei
titolari
di
autorizzazione; la possibilità - in
subordine ove tale negoziazione si
rivelasse infruttuosa - per il gestore
di corrispondere senza pregiudizio
rispetto all’accessibilità al Fondo la
quota anche in via successiva, con la
sola maggiorazione - così come già
avvenuto in passato - degli interessi
al tasso legale vigente per periodo di
ritardo.”
Sistri, Il Ministro
dell’Ambiente firma il
Decreto per escludere
le piccole imprese.
Faib: soddisfazione
per il provvedimento
Segue da pag. 1
Apprezzamento è stato espresso da
Rete Imprese Italia. “Adesso, però hanno detto in una nota le cinque
Associazioni che compongono R.E
TE. Imprese Italia - occorre
proseguire verso il superamento
dell’attuale sistema di tracciabilità,
che complica inutilmente l’attività
delle imprese”.
“L’esclusione delle imprese di
piccola dimensione dal sistema era
un atto atteso, visto che lo stesso
Ministero aveva riconosciuto la
validità delle nostre ragioni. Il
Ministro
Galletti
ha
saputo
mantenere con coerenza l’impegno
assunto con le rappresentanze delle
PMI. Tuttavia - continua la nota di
R.E TE Imprese Italia - non basta a
far mutare il nostro giudizio
profondamente negativo sulle attuali
disposizioni del Sistri, tra cui
l’interoperabilità,
che
hanno
dimostrato troppe criticità ed
inefficienze. Il sistema è scarsamente
trasparente, ed è causa di pesanti e
onerosi adempimenti per le imprese.
Per questo auspichiamo nel prossimo
incontro di poter affrontare una volta
per tutte la questione Sistri nella sua
interezza”.
Soddisfatta
la
Faib
che
sull’argomento era intervenuta più
volte: “Si cancella una previsione
normativa cervellotica - ha detto il
Presidente Martino Landi - che
equiparava, come troppe volte
succede nel nostro Paese, le micro e
piccole imprese alle grandi Aziende.
Nel
caso
della
distribuzione
carburanti poi si superava il comune
senso della ragione andando a
complicare ulteriormente, con oneri
aggiuntivi, la vita dei gestori che già
conferiscono ai circuiti organizzati di
raccolta le piccolissime quantità
prodotte e già regolarmente annotate
ai sensi di Legge nei registri di carico
e scarico e comunicata con la
denuncia annuale alle rispettive
CCIAA. Attendiamo adesso la
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
del Decreto.”
Costi della moneta
elettronica, Faib
Ravenna promuove
interrogazione
parlamentare
Segue da pag. 1
Il tema della sicurezza sugli impianti,
come da sempre sottolineato da Faib,
è strettamente correlato a quello
dell'uso della moneta elettronica. Ora
il Decreto suddetto cancella la
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gratuità, sia per l’acquirente che per
il venditore, delle transazioni regolate
con carte di pagamento (bancomat e
carte di credito) presso gli impianti di
distribuzione di carburanti rendendo
più difficoltoso il periodo di
transizione ed oneroso il nuovo
regime dei pagamenti. D’altra parte i
costi di commissione e quelli di
gestione del POS, obbligatori dal
prossimo 30 giugno, vanno ad
incidere su margini che nella
distribuzione
carburanti
sono
estremamente risicati - nell’ordine
del 2% lordo - e si aggiungono ai
recenti rincari delle accise su benzina
e gasolio che hanno ulteriormente
depresso i consumi dei carburanti
spingendo verso la crisi le gestioni
che economicamente si reggono sui
margini degli erogati
All’incontro promosso da Faib
Ravenna
parteciperanno
gli
Onorevoli Giovanni Paglia di SEL e
Stefano Collina del PD (entrambi in
Commissione
Finanze).
Ai
Parlamentari verrà richiesto di
attivarsi per segnalare al Ministero
dell’Economia lo stato di difficoltà
aggiuntivo che si creerà con la nuova
normativa in assenza di correttivi sia
in
funzione
della
gradualità
dell’entrata in vigore della norna che
dei soggetti interessati, che vanno
differenziati in ragione dei diversi
ruoli e delle diverse marginalità
medie di settore.
In questo senso l’On. Paglia ha già
predisposto un'interrogazione al
Ministro
dell’Economia,
Prof.
Padoan.
INTERROGAZIONE
RISPOSTA IMMEDIATA
COMMISSIONE
A
IN
Al Ministro dell’ economia e delle
finanze
Per sapere, premesso che:
31 marzo 2014 è stato pubblicato il
Decreto 14 febbraio 2014, n. 51
recante il “Regolamento sulle
commissioni
applicate
alle
transazioni effettuate mediante carte
di pagamento presso i gestori di
carburante”, e che entrerà in vigore
decorsi 120 giorni dalla data della
sua pubblicazione e cioè il 29 luglio
p.v.;
gratuità, sia per l’acquirente che per
il venditore, delle transazioni regolate
con carte di pagamento (bancomat e
carte di credito) presso gli impianti di
distribuzione di carburanti, oltre a
dettare le regole sulla pubblicità delle
commissioni
di
interscambio,
stabilendo che i gestori dei circuiti di
carte di pagamento accettate in Italia
devono pubblicare – ed aggiornare
regolarmente - sul proprio sito
internet, in maniera chiara, completa,
trasparente e facilmente accessibile,
le
eventuali
commissioni
d’interscambio
applicate
alle
operazioni di pagamento eseguite sul
territorio italiano, con adeguata
informativa
degli
eventuali
provvedimenti adottati dalle Autorità
europee e nazionali preposte alla
tutela della concorrenza;
provvedimento persegue l’obiettivo
di disegnare una regolamentazione
unitaria
della
disciplina
dei
pagamenti effettuati a mezzo di
strumenti elettronici armonizzandola
con quella più ampia della
trasparenza
del
costo
delle
commissioni, ponendo così fine ad
una norma equivoca, molto spesso
ignorata dagli istituti bancari o
volutamente disattesa dagli stessi per
trasferire sul sistema altri costi, come
ad esempio quelle dei canoni per il
noleggio dei cc.dd POS;
un
limite
temporale
essendo
vincolato
all’applicazione
dell’articolo 12, commi 9 e 10, del
decreto legge n. 201 del 2011 (c.d.
Salva Italia), che affidava all’Abi,
insieme a Poste Italiane, al Consorzio
bancomat, alle associazioni dei
prestatori dei servizi di pagamento e
alle imprese che gestiscono i circuiti
di pagamento, la definizione delle
regole per l’applicazione delle
commissioni a carico degli esercenti
in relazione alle transazioni effettuate
mediante carte di pagamento, tenuto
conto della necessità di assicurare
trasparenza e chiarezza dei costi,
nonché di promuovere l’efficienza
economica nel rispetto delle regole di
concorrenza;
all’applicazione delle commissioni
sul rifornimento del carburante,
disincentivando il pagamento a
mezzo di moneta elettronica, riapre
l’annosa questione di garantire la
sicurezza per gestori esponendoli al
rischio di rapine;
commissione e quelli di gestione del
c.d. POS, obbligatorio dal prossimo
30 giugno, si aggiungono ai recenti
rincari delle accise su benzina e
gasolio, ed in vigore fino al prossimo
31 dicembre 2014, riducendo in
misura significativa il margine di
guadagno dei gestori ;
l’esigenza di garantire maggiori
margini di guadagno e maggiore
sicurezza ai gestori di impianti di
carburante, che con la loro attività,
tra l’altro, svolgono un servizio di
pubblica utilità, con l’esigenza di
dettare norme di armonizzazione
della disciplina dei pagamenti
effettuati a mezzo di strumenti
elettronici, anche valutando di dettare
norme che reintroducano la suddetta
gratuità per le sole transazioni
regolate presso gli impianti di
distribuzione di carburanti.
Roma, 22 aprile 2014
On. Giovanni PAGLIA,
On. Fabio lAVAGNO