SUSA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 ESAME DI MATURITA’ DOCUMENTO DI CLASSE CLASSE V LICEO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO Obiettivi generali dell'indirizzo di studi (figura del diplomato) Il Liceo Scientifico-Tecnologico (vecchio ordinamento) è un Liceo altamente qualificato a livello didattico-educativo. Il piano di studio, in cui è assente il latino, è caratterizzato, sia nel biennio che nel triennio, dalla presenza di discipline fondamentali per la formazione culturale quali Italiano, Storia, Inglese, Diritto, Filosofia, accanto ad altre indispensabili per acquisire un'ottica scientifica della realtà tecnologica con la quale quotidianamente ci si confronta. A proposito di queste ultime materie (Matematica, Informatica, Biologia, Fisica, Chimica, Tecnologia e disegno) si sottolineano le ore che solo il Corso di Liceo scientifico-tecnologico seguito negli Istituti Tecnici prevede vengano svolte nei rispettivi Laboratori; si riesce in questo modo ad avere la costante verifica sperimentale delle nozioni teoriche. Gli obiettivi generali si sintetizzano in: 1. ampio ventaglio di conoscenze sia in campo umanistico che in quello scientifico-tecnologico, 2. ottime capacità relazionali conseguite attraverso l'acquisizione di abilità linguistico-espressive, 3. competenze di base tali da permettere la frequenza di qualsiasi facoltà universitaria 4. preparazione culturale e possesso di competenze spendibili, in modo assai competitivo, immediatamente a livello lavorativo. Obiettivi specifici della classe (conoscenze, competenze, capacità da acquisire alla fine dell'anno scolastico). Si possono sintetizzare nei seguenti punti: 1. raggiungimento di un bagaglio culturale che presenti un livello sufficiente nei vari saperi e non sia inficiato da gravi lacune su specifiche aree tematiche 2. capacità di esprimere correttamente i contenuti acquisiti relativamente alle singole discipline 3. sufficiente capacità nell'individuazione delle connessioni logiche tra i contenuti delle varie discipline 4. acquisizione di un metodo di studio efficace tale da permettere una programmazione autonoma e una autovalutazione delle abilità raggiunte 5. capacità di affrontare con esiti sufficienti tipologie di prove diversificate Per ulteriori valutazioni si rinvia al profilo specifico delle singole discipline. Obiettivi trasversali della classe Sia per l'area linguistico-storico-letteraria che per l'area professionale sono stati individuati i seguenti obiettivi trasversali: Comportamentali: -rispettare le regole -lavorare sia in modo autonomo che in gruppo -collaborare con insegnanti e compagni di corso Cognitivi: -comunicare in modo efficace utilizzando un linguaggio tecnico appropriato -analizzare i fenomeni complessi -risolvere problemi -produrre soluzioni Gli obiettivi specifici di ciascuna disciplina sono contenuti di seguito nella parte riservata ai programmi delle singole materie. Metodologie didattiche (lezioni frontali, esercitazioni ecc..) Le metodologie didattiche sono state studiate nell'ottica di fornire agli studenti gli strumenti che consentano un loro più facile e non sprovveduto inserimento nel mondo del lavoro e di essere messi in grado di poter completare autonomamente quella preparazione specifica che sarà loro richiesta sul posto di lavoro. Ciò è avvenuto attraverso: 1. lezioni frontali 2. esercitazioni in classe e per casa 3. lezioni interattive 4. uso dei laboratori multimediali 5. ricerche bibliografiche avvalendosi anche di tecniche multimediali (CD-ROM, INTERNET ecc.) Tali tecniche si sono articolate in modo che la conoscenza dei diversi argomenti sia propedeutica a quelli più complessi. Strumenti di valutazione (tipologia delle verifiche, compiti scritti) 1. verifiche formative in itinere in classe e per casa 2. verifiche sommative in classe 3. interrogazioni orali 4. valutazione delle esperienze di laboratorio 5. valutazione dei progetti specifici attuati 6. rispetto dei tempi di consegna. Negli specifici piani di lavoro sono presenti, laddove necessari, gli ulteriori strumenti utilizzati. Attività integrative di recupero 1. Lezioni di recupero 2. Sostegno e integrazione in itinere 3. Processi individualizzati di recupero Approfondimenti PROGETTI di Scienze della Terra e Biologia a cui la classe 5L ha partecipato: Progetto Giovani x i Giovani sulle forme di linguaggio e comunicazione. Progetto Scuolav sulle tecniche di ricerca attiva del lavoro. Laboratorio di Zoologia Sistematica: Anfibi e Rettili e Mammiferi in Istituto. Progetto Orientamento con tutoraggio di studenti delle Scuole Medie. Progetto InFEA sull’utilizzo dei materiali da riciclare. PROGETTI di STORIA: attività sul terrorismo e gli anni di piombo, col supporto dell’AIVITER (Associazione Vittime del Terrorismo-Torino); approfondimento sulla Giornata della Memoria, a cura del CESEDI. Gita d’istruzione a Praga PROFILO DELLA CLASSE Storia e situazione della classe La classe risulta composta da 3 livelli differenti di competenze e abilità acquisite: prima fascia (livello alto): formato da alunni con una buona preparazione di base, in grado di comprendere le varie materie senza difficoltà, di rielaborare in modo autonomo e personale i contenuti, usando un lessico appropriato e utilizzando con sicurezza gli strumenti in loro possesso. seconda fascia (livello medio): formato da un gruppo eterogeneo di allievi, alcuni dei quali evidenziano un normale livello cognitivo ed una preparazione di base più che buona, ma presentano ancora incertezze nella produzione orale e scritta nelle varie discipline, unite a volte a un’applicazione inferiore alle reali capacità; altri raggiungono livelli accettabili, dimostrando a volte incertezze nell’elaborazione e nell’ esposizione dei contenuti. terza fascia (medio-bassa): formato da alunni che per motivi diversi presentano un livello non del tutto adeguato, basso grado di attenzione durante le lezioni in classe e scarso rispetto delle consegne a casa. In generale gli studenti non si sono sempre distinti per un ' applicazione e un’attenzione costanti nei confronti dello studio, e non hanno sempre ottenuto risultati soddisfacenti nelle diverse discipline. Complessivamente i risultati sono da ritenersi comunque più che sufficienti, anche se in alcune discipline, per i motivi di cui sopra, si sono riscontrate talvolta difficoltà. La frequenza alle lezioni non è sempre stata costante; la partecipazione alle attività didattiche non è stata sempre adeguata da parte di tutti gli studenti. Consigli di classe 24 settembre 2013 5 novembre 2013 9 dicembre 2013 19 febbraio 2014 20 marzo 2014 6 maggio 2014 Orario settimanale della classe Disciplina / Classe Educazione fisica Religione/attività alternative Italiano Storia Lingua straniera inglese Filosofia Diritto ed Economia Geografia Matematica e Informatica Informatica e Sistemi Automatici Scienze della Terra Biologia Biologia e Lab. Lab. Fis./ Chimica Fisica e Lab. Chimica e Lab. Tecnologia e Disegno Disegno Tot. ore settimanali Numero di discipline per anno 1 2 1 5 2 3 2 3 5 3 5 3 34 11 2 2 1 5 2 3 2 5 3 5 6 34 10 3 2 1 4 2 3 2 4 3 4 4 3 2 34 12 4 2 1 4 2 3 3 4 3 2 2 3 3 2 34 13 5 2 1 4 3 3 3 4 3 2 2 4 3 34 12 Dettaglio ore svolte in laboratorio con la compresenza dell'Insegnante tecnico-pratico. Disciplina / Classe Matematica e Informatica Informatica e Sistemi Automatici Biologia e Lab. Lab. Fis./ Chimica Fisica e Lab. Chimica e Lab. Tecnologia e Disegno Tot. ore settimanali di laboratorio 1 2 5 2 9 2 2 5 3 10 3 1 2 2 2 2 9 4 1 2 1 2 2 8 5 1 2 1 2 2 8 ATTIVITA’ DIDATTICHE E DISCIPLINARI SCHEDE PER DISCIPLINA italiano Materia: ITALIANO Docente: BARETTINI ALESSIO Testi adottati:M. ONOFRI, Il canone letterario, Laterza OBIETTIVI Conoscenze : Competenze: - Capacità DIDATTICI E DISCIPLINARI L'allievo dovrà Sviluppare un Distinguere i Relazionare il conoscere le saggio breve significati dibattito trasformazioni secondo i criteri letterari delle intellettuale e principali richiesti. Cono opere studiate e letterario avvenute nella scere le collocarle nel dell'epoca società moderna principali tempo e ancora studiata anche attraverso le correnti di saper in relazione con idee e i pensiero della riconoscere le le principali fine dell'800 e di cause e i contesti trasformazioni autori, e dovrà tutto il '900 che hanno storiche, essere capace di (secondo portato alla filosofiche e più collegare la programma). trasformazione in generale con materia di Conoscere i della società qualunque studio ad altre principali autori moderna e ai grande qualora e le loro opere. testi che ne momento richiesto. Dovrà attestano le fasi storico che inoltre abbia segnato il conoscere i secolo. meccanismi comportamental i principali del mondo degli adulti.i PERCORSO FORMATIVO Contenuti e tempi Programma - CHARLES BAUDELAIRE: POESIA MALEDETTA. I FIORI DEL MALE. LETTURA DI ALCUNE POESIE. - IL VERISMO E IL NATURALISMO: LINEE STORICHE E CARATTERISTICHE GENERALI. IL POSITIVISMO. - GIOVANNI VERGA: VITA, OPERE, POETICA, TESTI ANTOLOGICI. - LA FINE DELLA FIDUCIA NELLA SCIENZA E LA CRISI DELL'UOMO. - IL DECADENTISMO: LINEE STORICHE E CARATTERISTICHE GENERALI - IL SIMBOLISMO. GIOVANNI PASCOLI: VITA, OPERE PRINCIPALI, LA POETICA, LETTURA DELLE PRINCIPALI POESIE E COMMENTI. - GABRIELE D'ANNUNZIO: VITA, OPERE, LETTURA DI ALCUNI BRANI ANTOLOGICI (IL PIACERE) E POESIE - LE AVANGUARDIE (CENNI) -LUIGI PIRANDELLO: VITA, OPERE, POETICA, LETTURA DI BRANI ANTOLOGICI (IL FU MATTIA PASCAL, 6 PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE, L'UMORISMO, UNO NESSUNO E CENTOMILA) - ITALO SVEVO: VITA, OPERE , POETICA, LETTURA DI BRANI ANTOLOGICI (LA COSCIENZA DI ZENO) - LA NARRATIVA ITALIANA TRA LE DUE GUERRE: VITTORINI, BUZZATI, BORGESE, MORAVIA (CENNI) - GIUSEPPE UNGARETTI: VITA, OPERE, POETICA, LETTURA DELLE PRINCIPALI POESIE. - EUGENIO MONTALE: VITA, OPERE POETICA, LETTURA DELLE PRINCIPALI POESIE. - LETTERATURA E RESISTENZA: APPROFONDIMENTO TEMATICO -UMBERTO SABA E SALVATORE QUASIMODO: CENNI E LETTURA DI ALCUNE POESIE. Tempi di svolgimento del programma PRIMO TRIMESTRE: DA BAUDELAIRE A D'ANNUNZIO PENTAMESTRE: DALLE AVANGUARDIE. Metodologie LEZIONI FRONTALI VISIONE DI VIDEO DISCUSSIONI LETTURA DI BRANI Recupero e sostegno NON NECESSARI Strumenti e sussidi / Materiali didattici VALUTAZIONE Tipi e numero di prove TEMI: SAGGI BREVI IN FORMA DI PROVA DI MATURITA' (3+3) PROVE ORALI O SCRITTE (QUESTIONARI) : 2+2 SIMULAZIONE PRIMA PROVA EFFETTUATA IL GIORNO 2 APRILE 2014 Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014 Disciplina ITALIANO Ore annuali previste Ore svolte al 15/05 Ore previste dal 16/05 al 07/06 144 130 14 storia MATERIA: STORIA Docente: Giuliana Giai Testo adottato: Giardina-Sabbatucci-Vidotto “Storia” vol. 3 dal 1900 a oggi ed. 2010 Obiettivi didattici e disciplinari generali 1. conoscere gli eventi storici e saperne individuare cause e conseguenze per poter ricostruire le connessioni sincroniche e gli sviluppi diacronici dei vari argomenti 2. essere in grado di utilizzare le conoscenze acquisite per ricostruire un fenomeno dal punto di vista politico-istituzionale, economico, sociale, culturale 3. saper utilizzare ed interpretare le testimonianze e le fonti, distinguere i diversi aspetti di un evento storico complesso e le relazioni che intercorrono tra essi saper usare concetti e termini specifici del linguaggio storico e storiografico OBIETTI VI Conoscenze 1. Processo di concentrazione capitalistica nell’età dell’Imperialismo; (sapere) 2. L’Italia dall’avvento della Sinistra alla “crisi di fine secolo”; 3. La nascita della società di massa; 4. Instabilità, guerre e rivoluzioni; 5. Il mondo tra le due guerre mondiali; 6. Dall’ascesa del nazionalsocialismo alla seconda guerra mondiale; 7. La guerra fredda. Competenz 1. Utilizzare conoscenze e competenze acquisite nel corso degli studi e per orientarsi nella molteplicità delle informazioni storiche; (saper fare) 2. Possedere gli elementi fondamentali – relativi alle condizioni economiche, sociali, politiche, ideologiche – che danno conto della complessità dell'epoca studiata; saperli leggere e collegare con le opportune determinazioni fattuali; 3. Servirsi degli strumenti fondamentali del lavoro storico: cronologie, manuali, atlanti storici e geografici, raccolte di documenti; 4. Usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare eventi storici locali, regionali, continentali, planetari con particolare riferimento ai fatti cui si può far risalire le discontinuità e le permanenze presenti nel XX secolo rispetto all’età moderna. Capacità (saper essere) 1. Saper determinare la rilevanza delle informazioni attraverso prospettive concettuali omogenee (significato economico, politico, culturale di un evento); 2. Essere capace di organizzare cronologicamente gli eventi utilizzando i seguenti operatori temporali: contemporaneità, successione, permanenza, mutamento, discontinuità, congiuntura, ciclo, durata; e gli operatori di intreccio: problema, spiegazione. Contenuti e tempi Scelte didattiche PERCORSO FORMATIVO e METODOLOGI E Saperi minimi Approfondimento, recupero, sostegno Attrezzature Materiali didattici In genere l’articolazione didattica si è sviluppata secondo il tipo di sequenza qui riportato: A) Si sono presentati i contenuti secondo una modalità procedente dal semplice al complesso e, muovendosi dal prima al dopo, ha seguito passo passo l'evoluzione "storica" della disciplina o dei nuclei concettuali. B) La prima parte del corso ha rapidamente percorso le tappe storiche che hanno condotto all’inquadramento fondamentale di una particolare epoca; quindi con un percorso inverso si è ritornati sugli eventi specifici approfondendoli. Il metodo ha affrontato abbastanza presto i contenuti più complessi - seppur con una maggiore gradualità di presentazione rispetto alla sequenza inversa - poi ha iterato le conoscenze ripercorrendo a ritroso il programma. La prima parte del percorso, vero zoccolo duro della materia, può essere riassunta nel seguente schema (s1. Contenuti e concetti fondanti: Spazio, tempo, evento, fenomeno, epoca, comunità, popolo, etnia, classe sociale, categoria sociale, società, Stato, legge, trasformazione sociale, evoluzione, rivoluzione, cronologia comparata, quadro ambientale che tenga conto delle linee di sviluppo socio-economica, geopolitica, culturale e religiosa, bellico-diplomatica, giuridico-economica. S2. Abilità, strumenti operativi e competenze: distinzione di eventi, fenomeni, congiunture, problemi di lungo e medio periodo, processi socioeconomici). C) Dopo la prima sequenza storica, si è passati ad una rapida velocizzazione per raggiungere subito un nucleo ritenuto importante, che poteva utilmente essere trattato in parallelo con un altro inserito a un livello diverso nel programma. D) Momento iterativo. In questa fase si sono cumulati gli effetti positivi di altri tipi di sequenze. Non sempre, però, l’iterazione ha ripreso gli argomenti essenziali con l’ausilio di esercizi e applicazioni volti al rafforzamento delle conoscenze Uso di informazioni precise, anche se non approfondite, sui periodi, gli attori sociali, l’avvicendamento dei fatti. Lezioni supplementari in itinere e in gennaio-febbraio 2014 Lavagna, libro di testo, power-point, appunti, schemi Dizionari specifici, fotocopie, DVD Criteri di valutazione, livello di sufficienza, scala numerica adottata (4 prove a trimestre/pentamestre+power point finale) Conoscenza Competenze Livelli Decimali Assenza di comprensione. Anche se guidato, non riesce ad utilizzare 2-3 Nessuna le conoscenze suggerite. Non sa parafrasare, analizzare o contestualizzare neppure un testo o un dato semplice. Numerosi e, talvolta, gravi gli errori commessi nell’esecuzione di 4-5 Lacunosa e superficiale compiti semplici e nell’uso delle conoscenze. Compie induzioni e deduzioni, ma parziali e imprecise. Produce analisi incoerenti manifestando difficoltà nel selezionare e ordinare i dati. Pur con qualche errore sa applicare le conoscenze eseguendo in 6 Manualistica, essenziale modo semplice le competenze disciplinari. Argomenta con coerenza, ma non in modo approfondito. Compie analisi non complesse utilizzando un patrimonio concettuale adeguato. Applica le conoscenze correttamente e sa realizzare compiti 7-8 Completa complessi, pur permanendo alcune imprecisioni nella loro realizzazione. Sa dedurre coerentemente e costruisce analisi complete e approfondite. Pur con qualche incertezza sa formulare valutazioni autonome. Esegue le competenze applicando con precisione e coerenza 9-10 Organica e approfondita conoscenze esatte e rielaborate con originalità. Organizza, utilizzando gli strumenti logici e procedurali in suo possesso, in modo autonomo e formulando valutazioni motivate ed approfondite. Programma svolto (settembre-giugno) A L’ITALIA UMBERTINA 1.L’arretratezza dell’Italia umbertina 2. Mafia e clientela in Sicilia 3. La questione meridionale dopo l’unificazione d’Italia 4. I fatti di Milano a fine secolo B L'ITALIA NELL’ETA’ GIOLITTIANA 1. Un liberale al governo 2. Giolitti e i nuovi compiti dello Stato liberale 3. Le riforme sociali 4. Il decollo industriale 5. Legislazione sociale, opere pubbliche, riforme 6. Il “voto di scambio” 7. La guerra di Libia 8. Socialisti e cattolici nell'età giolittiana 9 . I problemi del Mezzogiorno nell'età giolittiana C VENTI DI GUERRA 1.La Belle Epoque 2. Il Movimento Operaio 3.La questione femminile 4.L’Europa vicina al collasso D LA PRIMA GUERRA MONDIALE 1. La crisi degli equilibri e la questione della “responsabilità” del conflitto 2. L’attentato di Sarajevo 3. Le ideologie della guerra 4. 1914: dalla guerra di movimento a quella di logoramento; il fronte orientale. 5. L’Italia: neutralisti e interventisti; dalla triplice Alleanza alla Triplice Intesa; l’intervento. 6. 1915 e 1916: la superiorità degli imperi centrali; le conseguenze della guerra sul piano interno; nuove armi e mezzi; il pacifismo umanitario e l’antimperialismo socialista. 7.1917: l’ingresso degli Stati Uniti; la situazione interna italiana; la disfatta di Caporetto; le controffensive alleate dopo l’uscita di scena della Russia; il crollo militare della Germania e la fine della guerra 8. I 14 punti di Wilson 9. La Conferenza del 1919 e i trattati. 10. La Società delle Nazioni: obiettivi, finalità. E CENNI SULLA RIVOLUZIONE RUSSA F IL DOPOGUERRA NEI PAESI EUROPEI G IL DOPOGUERRA IN ITALIA 1.L’Italia della “vittoria mutilata”: l’impresa di Fiume 2. Piccola e media borghesia, grande borghesia, classe operaia e contadini 3. La nascita del Partito popolare 4. Il Partito socialista 5. Fondazione e programma dei Fasci di combattimento 6. La crisi della classe dirigente liberale e le elezioni del novembre 1919 7. Il governo Giolitti 8. L’occupazione delle fabbriche, gli scioperi e le loro conseguenze 9. Lo squadrismo fascista 10. La nascita del Partito Comunista italiano H IL MONDO IN CRISI: Cenni sulla crisi economica del 1929 e i suoi effetti I IL FASCISMO IN ITALIA 1. Il governo debole 2. La marcia su Roma 3. Il governo di Mussolini e le illusioni della vecchia classe dirigente 4. Il consolidamento del fascismo 5. Il delitto Matteotti; la secessione dell’Aventino; le leggi fascistissime; la scelta liberista del regime; l’inquadramento della gioventù e il controllo della stampa; la legge elettorale del ’28 e le elezioni plebiscitarie del 1929; i Patti Lateranensi; l’autarchia; la politica demografica del regime. 6. Gli oppositori del fascismo: concentrazione antifascista; movimento Giustizia e libertà, Partito comunista; le opposizioni liberali e cattoliche L IL NAZISMO IN GERMANIA 1.La sostanziale fragilità della repubblica di Weimar 2. La crisi del ‘29 e la crescita del partito nazista 3. Ideologia e struttura del Partito nazista 4. Hitler cancelliere 5. La formazione dello stato totale: l’incendio del Reichstag; la nazificazione dell’apparato burocratico; i rapporti col grande capitale; la notte dei lunghi coltelli; Hitler presidente del Reich. 6. Il regime totalitario: magistratura; Gestapo; l’asservimento della cultura universitaria; il rogo dei libri e l’arte degenerata; Goebbles; dalle leggi di Norimberga all’Olocausto 7. L’economia durante il nazismo M LA SECONDA GUERRA MONDIALE 1. La sconfitta della Polonia 2. L’attacco alla Francia e l’ingresso in guerra dell’Italia 3. La caduta della Francia e il Governo Pétain; l’appello di De Gaulle alla resistenza 4. L’Attacco giapponese a Pearl Harbor 5.L’attacco tedesco all’Unione Sovietica; la partecipazione italiana all’impresa di Russia; resistenza e riscossa dei sovietici; la battaglia di Stalingrado 6. Le sconfitte dell’Asse in Africa 7. Il crollo militare dell’Italia e la caduta del fascismo 8. La resistenza italiana e la repubblica di Salò; la resistenza nell’Italia del Nord; 25-26 Aprile: l’insurrezione 9. La sconfitta della Germania e del Giappone 10. Il collaborazionismo e la resistenza in Europa; l’attentato a Hitler 11. Le conferenze di pace N L’OLOCAUSTO 1.I caratteri del dominio nazista in Europa 2.Lo sfruttamento delle risorse umane 3.Il terrore e i lager O IL DOPOGUERRA IN ITALIA 1.Il primo governo De Gasperi 2.Le elezioni della Costituente e il referendum 3.La Costituzione repubblicana 4.Le elezioni del 1948 P BIPOLARISMO E GUERRA FREDDA Dati gli esigui margini di tempo a disposizione si procede ad una scansione sommaria delle diverse fasi dell’età bipolare: “guerra fredda”, terrorismo e anni di piombo (lavoro in collaborazione con AVITER), problemi della società contemporanea. Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014 Disciplina Storia Ore annuali previste 99 Ore svolte al 15/05 Ore previste dal 16/05 al 07/06 90 9 SIMULAZIONE III PROVA STORIA 11 APRILE 2014 1) Il candidato illustri le caratteristiche salienti della Belle Epoque (max 10 righe) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2) Il candidato spieghi il concetto di totalitarismo (max 10 righe) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 3) La seconda guerra mondiale iniziò e terminò A) 1939-1945 B) 1940-1945 C) 1915-1918 D) 1936-1939 4) Il regime di Vichy si instaurò in A) Germania B) Belgio C) Lussemburgo D)Francia 5) Con l’appellativo di “operazione Barbarossa” si indica A) l’offensiva francese del 1940 contro la Germania B) l’attacco tedesco del 1941 nei confronti dell’URSS C) il regime collaborazionista francese nei confronti dei tedeschi nel 1940 D) l’ingresso dell’Italia nella II guerra mondiale 6) Giovanni Giolitti fu uno statista che A) affrontò a fondo e risolse la questione meridionale agli inizi del Novecento B) fu promotore di importanti riforme nell’Italia di inizio Novecento C)instaurò una dittatura nell’Italia di inizio secolo XX D)frenò il decollo industriale dell’Italia inizio Novecento inglese Materia: Lingua straniera: inglese Docente: Balpo Chiara Testi adottati: Arturo Cattaneo – Donatella De Flaviis, Concise Cakes and Ale – from the Middle Ages to the present day, ed. C. Signorelli Scuola Angela Gallagher – Fausto Galuzzi, Activating Grammar Multilevel, ed. Pearson Longman COMPETENZE 1. Selezionare informazioni, elementi espliciti e non, elementi formali e stilistici ABILITA’ (saper fare) 1. Riferire fatti, descrivere situazioni, consolidare il metodo di studio praticando Q&A. CONOSCENZE (sapere) 1. Strutture morfosintattiche della lingua straniera 2. Comprendere e interpretare testi letterari collocati nel loro contesto storico-culturale 3. Comprendere e produrre un testo orale (padroneggiare gli strumenti espressivi indispensabili per gestire la comunicazione orale): -comprendere il messaggio contenuto in un testo orale, cogliendo le relazioni logiche tra le varie componenti identificare l’apporto dato alla comunicazione dagli elementi para ed extra linguistici elaborare testi orali su temi di attualità, letteratura, cinema, arte ecc. interagire nella comunicazione in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto 4. Scrivere riassumere e comporre testi diversi: descrittivi, narrativi, espressivi, informativi, argomentativi. 2. Analizzare e interpretare un testo letterario legato a un particolare evento storico. 3. Leggere, analizzare e interpretare testi letterari confrontandoli con testi italiani. 2. Funzioni del linguaggio 4. Simulazioni per la terza prova dell’esame di stato 4. Elementi relativi al contesto storico, culturale e sociale 5. Simulazioni della prova orale dell’esame di stato. 5. Tecniche del riassunto, del commento, della composizione di testi descrittivi, narrativi, espressivi, informativi, espositivi, argomentativi. 6. Conoscere la storia e la letteratura di lingua inglese (UK, USA, Irlanda, ex colonie) dal XIX secolo ai giorni nostri. 3. Caratteristiche dei generi letterari (prosa, poesia, teatro) PERCORSO FORMATIVO Contenuti e tempi N. MODULO 1 Literature: the Victorian age UNITA’DIDATTICHE History and society: pp. 200-203; 205 Culture: pp. 206-207 Charles Darwin: life and works (p.208); SCANSIONE TEMPORALE Dal 17 settembre al 12 novembre 2013 2 Literature: The modern age (1901-1945) text “Darwin in Tierra del Fuego” from “The descent of man” (pp.208-209) Victorian literature: the novel (pp.210-213) Charles Dickens: life and works (pp.218-219); “Oliver Twist”: summary and text “Oliver is taken to the workhouse” (pp.220-222) “Hard times”: summary and texts “Coketown” (pp.276-277) and “Mr. Gradgrind” (photocopy) Robert Louis Stevenson: Life and works (p.255) “The strange case of Doctor Jekyll and Mister Hyde”: pp.255-256. Text “Jekyll turns into Hyde” pp.257-258 Oscar Wilde: Life and works (pp.259-260) “The picture of Dorian Gray” (pp.260-261 and notes on aestheticism). Text “Life as the greatest of arts” (pp.262-264) History and society (pp.294-297; 300-301) Culture: pp.304-305 and notes Modern poetry: pp.308-309 The modern novel: pp.310-312 (just two paragraphs: The second generation of Modernists and The anti-utopian novel) Joseph Conrad: Life and works (p.314) “Heart of Darkness” (pp.315-316). Text “Into Africa: the devil of colonialism” pp.317-318 Interdisciplinary card/History: The colonization of Africa (p.319) William Butler Yeats: Life and works (pp.320-321) “Easter 1916” (pp.321-324) Interdisciplinary card/History: The free state of Ireland (p.325) and notes on Irish history. Thomas Stearns Eliot: Life and works (pp.326-327) War poets: Rupert Brooke: analysis of the poem “The soldier” (pp.381-382) Siegfried Sassoon: analysis of the poem “Glory of women” (pp.382-383) Wilfred Owen: analysis of the poem “Dulce et decorum est” (photocopy) Ezra Pound: Analysis of the poem “In a station of the metro” James Joyce: Life and works (pp.335-336 and notes) “Dubliners” (pp.336-337 and notes). Text “I think he died for me – she answered” (pp.337-341) “Ulysses”. Text “Molly’s monologue” (photocopy) Virginia Woolf: Life and works (pp.347-348) “A revolution in plot and style” (p.349) “To the Lighthouse”. Text “Mrs. Ramsay’s monologue” (photocopy) George Orwell: Life and works (pp.371-372 and notes) “Animal farm”: themes (notes) Dal 15 novembre al 14 aprile 2014 3 Literature: The contemporary age (1945today) 4 Grammar 5 Prove e simulazioni per esame di stato “1984” (p.376 and notes). Text “Big Brother is watching you” (pp.377-379) History and society (pp.396-400; 402-403) Culture (pp.404-407) From colonialism to independence (pp.466-467) Chinua Achebe: Life and works (box p.471) “Things Fall Apart” (box p.470). Text “The arrival of the missionaries” Salman Rushdie: Life and works (box p.477) “Midnight’s Children” (box p.476). Text “The hour of birth draws near” (pp.475-476) South Africa: Film “Invictus” Nel corso dell’anno sono stati affrontati I seguenti argomenti di grammatica: Revision on past, present and future tenses: present simple, present continuous, past simple, past continuous, present perfect, present perfect continuous, past perfect, future simple, going to future. If clauses: first, second and third conditional Relative clauses Reported speech -ing form and infinitive Infinitive of purpose Participle clauses Sentence pattern Revision on literature Oral tests Written tests Dal 16 aprile a fine maggio Tutto l’anno scolastico Mese di maggio/giugno Metodologie Ogni modulo inizia con una spiegazione sull’inquadramento geopolitico e letterario del periodo trattato. Le lezioni frontali, in lingua inglese, sono state integrate da appunti e da fotocopie. Attraverso l’analisi del testo letterario i ragazzi erano stimolati a ragionare sulle tematiche e sulla personalità dell’autore, oltre che ad effettuare collegamenti con le altre materie curricolari. Ad integrazione delle lezioni di letteratura venivano effettuati degli approfondimenti grammaticali, in base soprattutto alle difficoltà rilevate durante le esposizioni orali e scritte dei singoli allievi. Per potenziare la forma orale sono stati visionati dei film in lingua originale. Recupero e sostegno Gli allievi con lacune, soprattutto pregresse e riguardanti la grammatica di base, sono stati incoraggiati a svolgere attività aggiuntive. Nelle prove di letteratura si è cercato di privilegiare i contenuti rispetto alla correttezza di espressione. Sono state inoltre effettuate ore aggiuntive, volte alla preparazione delle prove orali e scritte. Nel caso di insufficienze si è provveduto a svolgere delle interrogazioni di recupero. Strumenti e sussidi / Materiali didattici Sono stati utilizzati, oltre ai libri di testo, fotocopie di testi integrativi, appunti trascritti dai ragazzi, DVD e materiale multimediale. VALUTAZIONE Tipi e numero di prove Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate: n. 5 prove scritte: 1 verifica di grammatica (ripasso tempi verbali e relative clauses), 1 reading and comprehension, 3 verifiche di letteratura di tipo B+C (10 domande a scelta multipla e due domande aperte di massimo 12 righe, in preparazione alla terza prova) sui seguenti argomenti: Oscar Wilde; war poets, James Joyce and Virginia Woolf; George Orwell. n.3 prove orali: interrogazioni di letteratura sui seguenti argomenti: the Victorian Age (Darwin, Dickens and Stevenson); the Modern Age (general introduction, Conrad, Yeats); post colonialism. SIMULAZIONE TERZA PROVA del 6 maggio 2014 CANDIDATO_________________________________ CLASSE___________ Inglese 1. The character of Winston Smith in Nineteen Eighty-Four A works for the Ministry of Truth. B sticks to his identity till the end. C works for the Thought Police. D is Julia’s husband. 2. In the poem “Glory of women” Sassoon exposes women’s reaction to war, which is A respectful for soldiers’ lives B hypocritical because of their lack of knowledge C absolutely against war D indifferent 3. Gretta’s epiphany in the story “The Dead” takes place A after dancing with her husband B in her way home C when she is half-asleep in her bed D after hearing an old song 4. The text taken from the book “To the Lighthouse” by Virginia Woolf is narrated A using the direct interior monologue B using the indirect interior monologue C using the epiphany D with a first person narrator 5. Explain in what sense Orwell’s novel “Nineteen Eighty-Four” can be regarded as a dystopian novel (10-12 lines) 6. Write a text of 10-12 lines to discuss Yeats’ attitude towards the Irish cause and to explain how this attitude can be traced in the poem “Easter 1916”. Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014 Ore Ore svolte al Disciplina annuali 15/05 previste Lingua inglese 97 100 Ore previste dal 16/05 al 07/06 16 filosofia Materia: Filosofia Docente: Giovanni Raniolo Testi adottati: Massaro, La comunicazione filosofica 3/ il pensiero contemporaneo, tomo A e B, Paravia OBIETTIVI Conoscenze : Competenze: - Capacità 1. i principali modelli teorici filosofici 1.argomentativa 2. le principali teorie filosofiche 2. riflessiva 3. gli autori e le opere 3. disciplinari 1 costruire agomentazioni consequenziali e logici 2. ragionare sui problemi in modo propositivo 3. avere un quadro completo del pensiero filosofico degli ultimi due secoli DIDATTICI E DISCIPLINARI PERCORSO FORMATIVO Contenuti e tempi Programma N MODULO . 1 L'idealismo tedesco ed Hegel UNITA’DIDATTICHE Fichte…………………… … I capisaldi del pendiero hegeliano……………… ….. la fenomenologia dello spirito il sistema hegeliano 2 Tra anti idealismo e filosofie della storia ……………………… … ……………………….. Shopenhauer Kierkegaard, Marx…………………. Nietzsche………………… 3 il novecento filosofico Bergson Weber L'esistenzialismo L'epistemologia e Popper SCANSIONE TEMPORALE Settembre, ottobre, metà novembre …………………… Novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo e aprile da maggio a fine anno Metodologie: Lezione frontale, lavoro di gruppo, ausilio audiovisivi Recupero e sostegno: Attività di ripasso prima di ogni verifica Recupero in itinere Strumenti e sussidi / Materiali didattici Libri di testo, lavagna, sussidi audiovisivi e fotocopie VALUTAZIONE Tipi e numero di prove 1 prova scritta semistrutturata e 2 prove orali SIMULAZIONE TERZA PROVA Formulazione di 4 quesiti a risposta multipla e due a risposta aperta Domande a risposta aperta 1) Cosa intende Schopenhauer per volontà di vivere? 2) Descrivi brevemente le motivazioni per cui, secondo Kierkegaard, la scelta della vita religiosa sia il fine ultimo dell'uomo Quesiti a risposta multipla: 1) Marx per "accumulazione originaria" intende a) L'accumulazione di risorse agricole per far fronte alle carestie b) La progressiva divaricazione tra mezzi di produzione e forza lavoro, che ha portato all’opposizione tra capitalisti e lavoratori. c) Il progressivo avvicinamento tra le posizioni di capitalisti e lavoratori in vista di una condivisione dei profitti 2) Secondo la teoria del valore-lavoro di Marx, il valore delle merci è dato a) Dal mercato b) Da lobbies di monopolisti che decidono i prezzi sulla base di loro interessi c) Dal lavoro che è necessario per produrle e riprodurle. 3) Il salario di un operaio, secondo Marx, è determinato a) Dal valore dei mezzi di sussistenza minimi che occorrono per la sopravvivenza della classe operaia. b) Dal livello di qualifica raggiunta dall'operaio c) Dal mercato del lavoro 4) Nel "Capitale" si afferma che la forza lavoro è una merce speciale perché: a) Non può essere venduta b) Se usata secondo le regole tecniche della produzione, durante il suo uso produce valore c) Perché il suo valore è inferiore a quello delle merci tradizionali. Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014 Disciplina Filosofia Ore annuali previste Ore svolte al 15/05 84 Ore previste dal 16/05 al 07/06 8 Informatica e sistemi Istituto “E. Ferrari” di Susa PIANO DI LAVORO ANNUALE A.S. 2013-14 classe 5A LICEO vecchio ordinamento DOCENTE INDIRIZZO CLASSE DISCIPLINA N° ORE sett.li Di Filippo Davide Liceo Scientifico Tecnologico 5A Liceo Informatica e Sistemi 3 COMPETENZE D’AREA COMPETENZE TRASVERSALI DELL’AREA Scomposizione in blocchi funzionali di sistemi complessi. Trasferimento e 1 Risolvere problemi di varia natura (matematica, fisica, geometria, sistemi, chimica ecc) tramite scrittura di un programma 2 Automatizzare il controllo di un processo 3 Interfacciamento di un sistema di calcolo con il mondo esterno manipolazione di informazioni in formato 4 Digitalizzazione di informazioni e trasferimento digitale. 5 Funzionalità e tipologia degli apparati di rete 6 Architettura Server/Client COMPETENZE DISCIPLINARI COMPETENZE ABILITA’ (saper fare) CONOSCENZE (sapere) Si propone di sviluppare negli Progettare un semplice allievi la capacità di sistema per l'acquisizione dei comprendere le nuove dati tramite sistemi a Sistemi di conversione A/D e D/A , digitalizzazione delle informazioni, sistemi di trasduzione, microprocessori tecnologie digitali e di microprocessore interpretare le innovazioni tecnologiche recenti Scomposizione in blocchi funzionali di un sistema complesso 2 Individuare i blocchi funzionali di un sistema a microprocessore 2.Schema a blocchi di un microprocessore e interazione con i vari sottosistemi 3. Progettare un sistema di campionamento e codifica 3. Essere in grado di scegliere tra i vari sistemi di conversione A/D al variare delle prestazioni 4 Saper scegliere tra dispositivi in grado di trasformare parametri fisici in elettrici e viceversa 3. Principali sistemi di digitalizzazione delle informazioni 4 Acquisizione de manipolazione di informazioni 4. Tecnologie di trasduzione 5. Analisi di un sistema di trasferimento di informazioni a pacchetto 5 Saper cogliere le differenze tra i vari apparati di rete 5.Apparati di rete e trasferimento delle informazioni a pacchetto Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014 Ore annuali previste 99 ore da 60 minuti Ore svolte al 15/05 36 da 60' e 62 da 50' Ore previste dal 16/05 al 07/06 9 ore da 50' Testi adottati: Cerri Fabrizio - “Corso di Sistemi 3 – Sistemi di Acquisizione dati ”. Edizioni Hoepli Lorenzi – Moriggia “Programmare in C++” Edizioni Atlas Sistemi Sensori e trasduttori Dispositivi di conversione da parametro fisico ad elettrico. Caso del microfono a condensatore. Richiami sui condensatori. Simbolo circuitale e finalità del dispositivo. Relazione costitutiva e capacità di un condensatore a facce piane e parallele. Carica di un condensatore. Principio di funzionamento del microfono a condensatore: resistenza di alto valore e variazione lenta della carica. Variazione della capacità al variare della pressione e variazioni proporzionali della tensione di uscita. Sensori di immagine CCD (Charge Coupled Device) ad accoppiamento di carica. Struttura fisica del pixel. Accumulo di carica proporzionale alla radiazione incidente segnale di corrente per righe. Caso monocromatico e tecnologia RGB. La Tecnologia RGB per la cattura e la visualizzazione di immagini a colori. Gli schermi al plasma PDP (Plasma Disply Panel): struttura di un pixel e principio di funzionamento. Schermi LCD (Liquid Crystal Display). Principio di funzionamento. Trasduttore elettro acustico: altoparlante magneto dinamico. Principio di funzionamento. Campionamento e conversione AD e DA Basi teoriche per la conversione analogico-digitale. Introduzione ai concetti di campionamento e codifica binaria di un segnale. Il teorema del campionamento o di Shannon. Intervallo di campionamento, tempo di campionamento e frequenza di campionamento. Caso di segnali audio e video. Il campionatore. Dispositivo di sampling e dispositivo di hold. Convertitore a conteggio a tre bit. Struttura interna e principio di funzionamento. Convertitore ADC a tre bit ad approssimazioni successive SAR. Convertitore DAC a resistori pesati a tre bit. Dimostrazione Vout = -D*Q. Sistemi: Il microprocessore Il microprocessore. Architettura di Von Neumann. Unità aritmetico logica e Unità di controllo di un microP. Funzione della memoria principale. Il bus indirizzi, bus dati, bus di controllo. Struttura interna di un microprocessore. Schema interno semplificato. Il registro istruzioni IR, il program counter PC, i registri MDR (Memory data register) e MAR (Memory Address Register) per l'interfacciamento con il bus. Caricamento ed esecuzione di una istruzione a partire dall'indirizzo 0000H. Fase di fetch e fase di execute. Tipologia di istruzioni. Istruzioni di caricamento e spostamento, aritmetico logiche, di controllo del flusso. Sistemi: Le reti di calcolatori Introduzione alle reti interne: architettura client-server e trasmissione dati a pacchetti (analogia con il sistema postale). Interrogazione di un server DNS per la risoluzione dei nomi a dominio da parte di un browser. Generalità sugli indirizzi IP. Notazione decimale puntata di un indirizzo IP (versione 4). Comunicazione tra processi individuabili in modo univoco tramite la coppia (porta di ascolto, indirizzo IP): caso Browser – Server web. Protocolli di trasporto: protocollo per la comunicazione affidabile tra processi (TCP) e protocollo per la comunicazione non affidabile tra processi (UDP). Buffer di invio/ricezione. Preparazione di segmenti UDP/TCP (porta sorgente, porta destinazione, dati). Multiplexing/Demultiplexing dei dati tra processi svolta dai protocolli di trasporto. Preparazione dei pacchetti IP (versione, indirizzo IP mittente, indirizzo IP destinazione, segmento TCP/UDP). Individuazione della rete di appartenenza di un host tramite suddivivisione in classi A, B, C degli indirizzi IP. Indirizzi IP pubblici e privati. Utilizzo degli indirizzi privati nelle reti locali. I router come punto di accesso ad internet da una rete privata. Indirizzi IP statici e dinamici. Interrogazione di un server DHCP per l'assegnazione dinamica di un indirizzo IP temporaneo. Cenni sull'utilizzo degli switch in una rete locale. Informatica Richiami sulla decomposizione funzionale: intestazione e corpo di una funzione. La funzione Main e le chiamate a funzione. Calcolo della distanza di due punti e della lunghezza di un percorso per punti. Calcolo per punti della funzione esponenziale. Calcolo dei punti di intersezione di una parabola con l'asse x. Strutture dati. Richiami ed esempi. Modifica del codice della parabola. Strutture dati e funzioni: struttura punto, struttura cerchio, e loro utilizzo nelle funzioni. Vettori di variabili. Vettori di interi. Calcolo di una temperatura media. vettori di caratteri e carattere di fine stringa. Acquisizione di una stringa tramite scanf() e vettori di caratteri. Stampa di sringhe tramite vettori e printf(). I puntatori: variabili per gestire indirizzi . Operatore & (indirizzo di). Costante NULL. Puntare una variable e operatore di dereferenziazione. Indirizzi e vettori. Indirizzi e stringhe di caratteri. Nome di un vettore come indirizzo base costante di un vettore. Passaggio di vettori come parametri a funzione per indirizzo. Notazione p[] e algebra dei puntatori. Allocazione dinamica della memoria. La funzioni calloc() per l'allocazione di un blocco contiguo di parole di memoria: gestione di un polinomio di grado deciso a tempo di esecuzione.Algoritmo di ordinamento a bolle: implementazione e test di funzionamento. Utilizzo dei puntatori per manipolare file di testo: puntatori a FILE. Apertura in scrittura, lettura, aggiunta in coda. Utilizzo delle funzioni di libreria fscanf() e fprintf() per la lettura e scrittura formatata. Posizione del marcatore di fine file EOF nei vari casi. Utilizzo dellla funzione fclose() per la chiusura di un file. La funzione fgets() per la letura riga per riga dei file. Esempi di utilizzo con strutture dati. Tipologia delle prove di verifica Due verifiche scritte di sistemi e due verifiche scritte di Informatica durante il primo trimestre. Una interrogazione orale nel pentamestre sia di sistemi su campionamento e conversioni AD/DA, sia di informatica sui puntatori e passaggio a funzione di vettori come parametro per indirizzo. Una prova scritta di sistemi sulle reti di calcolatori e una sulla parte riguardante i microprocessori. Esercitazioni di laboratorio su tutta la parte di informatica. Nessuna attività di laboratorio per la parte di sistemi. Modalità di recupero Sono state dedicate molte ore al recupero degli insufficienti sia durante ore di recupero specifiche sia in itinere. Alla fine del percorso è stata svolta una prova di recupero per gli insufficienti del primo trimestre, integrata da prove orali di compensazione. Modalità di insegnamento Lezione frontale integrata da esercitazioni di laboratorio. Un'ora circa di spiegazione teorica nelle due ore di laboratorio ed un'ora di prova sul calcolatore. Per la parte di sistemi lezione frontale e materiale didattico fornito dal docente. Strumenti Per le esercitazioni di laboratorio ci si è serviti nei tre anni di studio dell'ambiente di sviluppo integrato DEV-C++. Simulazione Terza Prova 06/05/2014 (5A LST) Materia: Informatica e Sistemi Studente: _________________________________________________________ Domanda 1 Descrivere in modo sintetico ed esauriente la funzione dei vari blocchi che compongono un Sistema di Acquisizione Dati per segnali audio (microfono a condensatore, campionatore, convertitore analogico-digitale a 16 bit, microprocessore). Domanda 2 Descrivere in modo sintetico il principio di funzionamento di un microfono a condensatore Studente: _________________________________________________________ Domanda 3 Dato un segnale s(t) audio di frequenza massima f max = 3400 Hz in ingresso ad un sistema di acquisizione dati, per poter ricostruire in modo esatto il segnale iniziale a partire dai campioni memorizzati possiamo cmpionare il segnale ad una frequenza: 1. f c ≤ 6800Hz campioni/s 2. f c ≥ 8000Hz campioni/s 3. Non esiste una tale frequenza 4. f c ≥ 3400Hz campioni/s Domanda 4 In un sensore d' immagine ad accoppiamento di carica CCD, la corrente di uscita rappresenta: 1. la carica del singolo pixel su cui incidono i fotoni 2. L'energia dei fotoni incidenti sulla matrice di pixel del sensore ossia il segnale riga 3. I tre colori primari della luce RGB 3. L'energia dei fotoni incidenti sulla matrice di pixel del sensore ossia il segnale corrispondente ad un quadro Domanda 5 In una funzione per lo scambio di due elementi di un vettore di interi vett[N] int scambio(int *p, int i, int j); chiamata possibile: scambio(&vett[0]) chiamata possibile: scambio(vett[0], indice1, indice2) chiamata possibile: scambio(&vett[0], indice 1, indice 2) chiamata possibile: scambio(&vett[0], N) Domanda 6 Sia p un puntatore alla variabile intera Numero (p = &numero): 1. La variabile p contiene l'indirizzo in memoria della variabile Numero mentre *p coincide con la variabile puntata 2. La variabile *p contiene l'indirizzo della variabile Numero mentre p coincide con la variabile puntata 3. La variabile p coincide con la variabile Numero 4. La variabile Numero contiene l'indirizzo della variabile p in memoria e quindi punta la variabile p Chimica e laboratorio Materia: Chimica e laboratorio Docenti: Prof.ssa Federica Fontana (Teoria) e prof.ssa Maria Curcio (Laboratorio) Testi adottati: Vito Posca; “Dimensione chimica”,Ed. G. D’Anna CONTENUTI OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI DISCIPLINARI Nomenclatura inorganica: tradizionale e IUPAC Elettrochimica La chimica del carbonio: gli idrocarburi. Classi di composti organici □ Classificare i composti secondo la natura binaria e ternaria; □ Assegnare ad un elemento il numero di ossidazione □ Usare le regole della nomenclatura IUPAC o tradizionale per scrivere le formule dei composti o per ricavarne il nome. □ Distinguere gli ossidanti dai riducenti; □ Bilanciare le reazioni di ossidoriduzione con il metodo ionico-elettronico □ Descrivere la pila di Daniell □ Utilizzare i potenziali standard di riduzione per progettare pile e per stabilire la spontaneità di una reazione di ossidoriduzione □ Descrivere le principali pile ed accumulatori in commercio □ Spiegare il fenomeno della corrosione □ Calcolare la f.e.m. di una pila non in condizioni standard: applicazione dell’equazione di Nernst □ Applicare le leggi di Faraday ai processi elettrolitici. □ Descrivere i processi elettrolitici per l’ottenimento di metalli e per la produzione di idrogeno e di ossigeno gassosi. □ Spiegare la natura dei legami covalenti semplice, doppio e triplo □ Confrontare le proprietà degli idrocarburi alifatici con quelle degli idrocarburi aromatici □ Descrivere le proprietà chimiche e fisiche degli idrocarburi □ Saper assegnare il nome ai vari idrocarburi (alifatici e aromatici) secondo le regole IUPAC □ Conoscere le principali reazioni degli idrocarburi. □ Individuare i composti in base al gruppo funzionale, scriverne il nome e rappresentare la formula □ Correlare il comportamento con la natura dei gruppi funzionali PERCORSO FORMATIVO Programma e tempi Titolo Contenuti Periodo di svolgimento □ Definizione e calcolo degli stati di ossidazione degli elementi; □ Classificazione dei composti inorganici (binari e ternari) □ Nomenclatura tradizionale e IUPAC (binari e ternari) Elettrochimica □ Reazioni di ossidoriduzione e bilanciamento (in forma molecolare e ionica) □ Spontaneità delle reazioni redox □ Tabella dei potenziali standard di riduzione □ La cella galvanica o pila (pila di Daniell) □ La forza elettromotrice (f.e.m.) di una pila in condizioni standard □ L’equazione di Nernst □ L’elettrolisi □ Aspetti quantitativi: la legge di Faraday □ Applicazioni pratiche dei processi elettrolitici: elettrolisi di sali fusi (NaCl) e dell’acqua. La chimica del □ Configurazione elettronica degli elementi. carbonio: gli □ Ibridazione e legami del carbonio:legame idrocarburi. semplice, doppio e triplo □ Formula bruta e formula di struttura □ Gli idrocarburi alifatici: caratteristiche, struttura, nomenclatura, le reazioni caratteristiche e le proprietà. □ Gli idrocarburi aromatici: il benzene e l’anello aromatico, i derivati del benzene, le reazioni caratteristiche e le proprietà. Classi di □ I gruppi funzionali composti organici □ Gli idrocarburi alogenati □ Il gruppo ossidrilico □ Il gruppo carbonilico □ Il gruppo carbossilico □ Ammine e ammidi Nomenclatura inorganica □ SettembreOttobre □ NovembreDicembreGennaio □ FebbraioMarzoAprile □ MaggioGiugno Metodologie: Gli argomenti sono stati affrontati mediante lezioni frontali dialogate e attività di problem solving supportate da attività di laboratorio. Il libro di testo è stato impiegato per consolidare i contenuti descritti in classe, mediante l’attività di studio individuale e lo svolgimento di esercizi applicativi. Recupero e sostegno: Sono stati adottati nel corso dell’anno i seguenti strumenti didattici: □ Esercizi applicativi di recupero delle carenze prima di ogni nuovo argomento; □ Attività di ripasso prima di ogni verifica scritta mediante lo svolgimento in classe di esercizi simili a quelli presenti poi in verifica. □ Correzione in classe di ogni verifica scritta □ Attività di sportello individualizzato □ Esercizi di stechiometria come recupero delle lacune pregresse e a supporto dei nuovi argomenti affrontati. Strumenti e sussidi / Materiali didattici Gli argomenti sono stati affrontati in classe mediante l’ausilio dei seguenti strumenti: □ □ □ □ Libri di testo; Lavagna; Fotocopie; Laboratorio di chimica. VALUTAZIONE Per la valutazione è stata adottata la seguente griglia di valutazione: Specificazione della griglia di correzione (eventualmente ripetibile per diversi tipi di prove) 2 Conoscenze frammentarie e superficiali, presenza di gravissimi errori sia procedurali che teorici. 3 Conoscenze frammentarie e superficiali, presenza di gravi errori sia procedurali che teorici. 4 Conoscenze scarse, presenza di numerosi errori sia procedurali che teorici e di imprecisazioni nel linguaggio specifico 5 Conoscenze non molto approfondite, presenza di errori sia procedurali che teorici. 6 Conoscenza sufficiente degli argomenti, ma ancora presenza di errori sia procedurali che teorici. 7 Discreta conoscenza degli argomenti, presenti ancora delle imprecisazioni sia a livello procedurale che teorico 8 Buona conoscenza degli argomenti, utilizzo appropriato del linguaggio specifico 9 Conoscenza molto buona degli argomenti, correttà modalità di svolgimento procedurale e utilizzo appropriato del linguaggio specifico 10 Conoscenza ottima degli argomenti, correttà modalità di svolgimento procedurale e utilizzo appropriato del linguaggio specifico Tipi e numero di prove Sono state adottate le seguenti tipologie di prove □ Interrogazioni individuale; □ Prove strutturate a risposta chiusa (cloze-test, scelta multipla, vero/falso) □ Questionari a risposta aperta □ Esercizi applicativi di regole □ Relazione di attività laboratoriale. Il numero delle verifiche scritte svolte nel primo trimestre è stato pari a: 5 (cinque), di cui una svolta per il recupero degli insufficienti. Il numero delle verifiche scritte svolte nel secondo pentamestre è stato pari a: 3 (tre). E’ stata svolta anche un interrogazione orale. Sono state inoltre effettuate 3 (tre) verifiche di laboratorio di cui 2 (due) di recupero e sono state svolte 2 (due) relazioni di laboratorio. SIMULAZIONE TERZA PROVA E’ stata svolta in data 06/05/2014.( in allegato) Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014 Disciplina Ore annuali previste Ore svolte al 15/05 Ore previste dal 16/05 al 07/06 101 8 11 Chimica e laboratorio Susa 06 Maggio 2014 Prof.ssa Federica Fontana Prof.ssa Maria Curcio SIMULAZIONE TERZA PROVA: CHIMICA 1. Ai due elettrodi di una cella avvengono le seguenti reazioni: Co Co2+ + 2ePb2+ + 2e- Pb Calcolare la f.e.m. della cella a 25°C, quando la concentrazione di Co 2+ è 10-2M e quella di Pb 2+ è 0.1M. (E0 di Co2+/Co = - 0,28V e E0 di Pb2+/Pb = - 0,13V). 2. Cosa si intende per legame σ e per legame π? Quali sono gli orbitali atomici utilizzati per la formazione di questi due tipi di legame nelle molecole? Rispondere in 10 righe. _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ ___________________ 3. La configurazione elettronica del Bromo è: A. 1s22s22p63s23p64s24p64d9 B. 1s22s22p63s23p63d104s24p5 C. 1s22s22p63s23p64s24p53d10 D. 1s22s22p63s23p64s23d104p5 4. Il composto CH3−CH2–CH2–CH=CH2 è denominato: A. 1-pentano; B. 4-pentene; C. 1-pentene; D. 2-pentene. 5. Un legame triplo nasce: A. Dal legame tra atomi che condividono tre elettroni; B. Dal legame tra tre atomi; C. Dalla messa in comune di tre coppie di elettroni; D. Dalla messa in comune di una coppia di elettroni. 6. Nella reazione 2HNO3 + 3H2S → 2NO + 3S + 4H2O, indicare qual è la specie ossidante e quale quella riducente: A. La specie ossidante è HNO3 ed H2S la specie riducente; B. L’H2S è l’ossidante e l’HNO3 il riducente; C. S si comporta da riducente ed NO da ossidante; D. S si comporta da ossidante e NO da riducente. Matematica Documento di classe V Liceo anno 2013-2014 Matematica Prof.ssa Daniela Martina OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 1. Possedere le nozioni ed i procedimenti indicati e saperli organizzare complessivamente 2. Saper affrontare a livello critico problemi di natura scientifica-tecnica, sapendo scegliere strategie di approccio 3. Saper adoperare consapevolmente metodi e strumenti di calcolo 4. Trattare con competenza problemi di carattere tecnico, in modo particolare quelli relativi all'indirizzo di studi. METODI DI INSEGNAMENTO 1. 2. Lezione frontale seguita per lo più da esercizi applicativi Esercitazioni in classe STRUMENTI DI LAVORO 1. 2. 3. Libri di testo Fotocopie e formulari Appunti VERIFICHE - VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO Sono state effettuate due interrogazioni e sei verifiche scritte sommative e 3 prove di tipologia mista B+C che prevede quesiti a risposta singola e quesiti a risposta multipla di cui una come simulazione di terza prova effettuata il 11/04/2014. Ai fini di una valutazione globale si è tenuto conto di 1. Metodo di studio 2. Partecipazione all'attività didattica 3. Impegno e applicazione 4. Conoscenze acquisite 5. Abilità raggiunte 6. Comprensione Libro di testo Bergamini Trifone Barozzi – MANUALE BLU di Matematica 5 - ZANICHELLI La classe non ha mai mostrato particolare interesse nei confronti della materia e si è sempre mostrata poco incline all’applicazione e allo studio in genere. Si è pertanto cercato di privilegiare l’aspetto pratico degli argomenti tralasciando dimostrazioni e rigorosa teoria. Il comportamento è stato sempre corretto da un punto di vista disciplinare ma non sempre è stato costante l’impegno e lo studio. È ovvio che attitudini e applicazioni individuali diverse hanno determinato livelli di preparazione diversi. 1. Modulo (40 ore) Continuità e discontinuità di una funzione Contenuti Definizione di continuità di una funzione in un punto e in un intervallo. Punti di discontinuità di una funzione. Asintoti del diagramma di una funzione. Obiettivi Acquisire la nozione di limite sia intuitiva sia in forma rigorosa. Conoscere ed applicare i teoremi sui limiti. Apprendere le tecniche per il calcolo di limiti di funzioni in cui si presentino anche forme di indeterminazione. Riconoscere i punti di discontinuità. Introdurre la nozione di asintoto di una curva piana, come applicazione geometrica del concetto di limite di una funzione. 2. Modulo (40 ore) Derivate delle funzioni in una variabile. Applicazione del calcolo differenziale Contenuti Concetto di derivata in un punto e sua interpretazione geometrica. Concetto funzione derivata di una funzione. Derivate di alcune funzioni elementari. Operazioni nella derivazione Correlazione tra continuità e derivabilità. Teorema di Rolle. Teorema di Lagrange o del valor medio. Teoremi di De L’Hospital. Punti stazionari, punti a tangente verticale (cuspidi) e punti angolosi. Minimi e massimi relativi. Minimi e massimi assoluti. Concavità e flessi. Studio di funzioni e tracciamento dei grafici relativi. Obiettivi Acquisire la nozione di derivata in forma intuitiva. Conoscere i teoremi fondamentali del calcolo differenziale. Saper applicare la regola di De L’Hospital: Acquisire gradualmente gli strumenti matematici che vengono utilizzati per lo studio delle funzioni e per il tracciamento dei relativi grafici. Saper applicare i teoremi fondamentali del calcolo differenziale nella ricerca di minimi, massimi, flessi. Essere in grado di risolvere problemi di minimi e massimo in ambito geometrico, analitico. Saper utilizzare gli strumenti matematici per lo studio delle funzioni e per il tracciamento dei relativi grafici. 3. Modulo (40 ore) Calcolo integrale e applicazioni Contenuti La primitiva di una funzione. Primitive di una funzione e definizione di integrale indefinito. Integrale indefinito e sue proprietà. Integrali indefiniti immediati. Metodi di integrazione indefinita: integrazione per sostituzione e integrazione per parti. Integrazione indefinita delle funzioni fratte. L’integrale definito. Area del trapezoide e definizione di integrale definito di una funzione. Proprietà di integrazione definita. Teorema della media. Funzione integrale. Teorema fondamentale del calcolo integrale o Teorema di Torricelli – Barrow. Formula di LeibnizNewton per il calcolo dell’integrale definito. Calcolo dell’area di una superficie piana limitata da una o più curve. Calcolo del volume di un solido di rotazione. Calcolo della lunghezza di un arco di curva piana. Area di una superficie di rotazione. Obiettivi Apprendere la nozione intuitiva di integrale definito. Acquisire il concetto di primitiva di una funzione. Saper utilizzare i principali metodi di integrazione indefinita. Saper calcolare l’area di una superficie piana, il volume di un solido di rotazione, la lunghezza di un arco di una curva piana. 3. Modulo (12 ore) Analisi numerica. Risoluzione approssimata di equazioni: metodo di bisezione. Integrazione numerica: metodo dei trapezi. Obiettivi Saper risolvere un’equazione utilizzando i metodi numerici. Utilizzare metodi numerici per l’integrazione definita di una funzione Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014 Ore Ore svolte al Disciplina annuali 05/05 previste MATEMATICA 132 65 x 60’ 61 x 50’ Susa, 6 maggio 2014 Ore previste dal 05/05 al 07/06 18 x 50’ L’insegnante Daniela Martina Simulazione III prova ALUNNO.......................................................................................................................DATA................ ............................ Matematica 1. L’integrale sen 2 x dx vale 1 sen 2 x a) b) c) d) e) a) arctg sen x c b) lg(1 sen 2 x ) c 1 c 1 sen 2 x d) arctg cos x c e) arctg cos x c c) minimo assoluto uguale a –1. Tale funzione si annulla in a ,b ? Sì, in almeno un punto Sì, ma solo se la derivata si annulla No, mai No, perché la funzione è crescente Non ci sono elementi sufficienti per rispondere 2x 4 x2 4 Ha due asintoti verticali di equazione x=2 e x= -2 e un asintoto orizzontale di equazione y=0 Ha due asintoti verticali di equazione x=2 e x= -2 e un asintoto obliquo di equazione y=2x Non ha asintoti verticali mentre ha un asintoto orizzontale di equazione y = 2 Non ha asintoti verticali mentre ha un asintoto obliquo di equazione y=2x Non ha asintoti 4. La funzione y 2. In quale dei seguenti intervalli la funzione y ln x x 1 è decrescente? a) 0; b) 1; c) 2; d) 0;1 e) 0;2 a) b) c) d) 3. Una funzione continua in un intervallo a ,b ha massimo assoluto uguale a 3 e e) x2 1 5. Tra le primitive della funzione f ( x) determina quella il cui grafico passa per il punto di x coordinate (1;2). 6. Calcola per parti l’integrale xe 2x dx educazione fisica Materia: Educazione fisica Docente: Gallasso Luciana Testi adottati: Nuovo praticamente Sport di Del Nista-Parker-Tasselli. Ed D'Anna OBIETTIVI Conoscenze : Competenze: - Capacità 1.Saper gestire in modo autonomo ed organizzare personali percorsi motori e sportivi 1.Utilizzare consapevolmente il proprio corpo nel movimento e nella comunicazione 2.Conoscere le qualità condizionali e coordinative ed i loro metodi di allenamento 3. Rielaborare 3.Acquisire gli schemi motori consapevolezza di base della propria corporeità e saper valutare le variazioni indotte dalla pratica motoria e sportiva 4.Il gioco,lo sport, 4. Conoscere gli le regole, il fairaspetti tecnici e play. Consolidare i tattici dei giochi e valori sociali dello degli sport sport praticati . 2.Realizzare progetti motori che migliorino il potenziamento fisiologico DIDATTICI E DISCIPLINARI Acquisire consapevolezza della propria corporeità intesa come conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo 2.Ampliare le capacità condizionali e coordinative 1. 5. Sicurezza e salute. PERCORSO FORMATIVO Contenuti e tempi 3 Realizzare movimenti semplici e complessi adeguati alle diverse situazioni spazio temporali 4.Elaborare tecniche,strategie, regole adattandole alle capacità, esigenze, spazi e tempi di cui si dispone. 5.Fare proprii stili 5.Assumere di vita, corrette comportamenti abitudini funzionali alla alimentari e sicurezza ed alla comportamenti salute in palestra, attivi nei confronti a scuola, della salute all'aperto, in dinamica strada Programma e tempi di svolgimento del programma Articolati in moduli ed unità didattiche, indicando i rispettivi tempi di realizzazione. N. MODULO 1 Test motori per il controllo delle qualità condizionali e coordinative . Test di Ruffier. Forza braccia con piegamenti a terra. Sargenttest. Test sulla mobilità del rachide e forza addominali a terra. Test di coordinazione con la palla (a scelta pallavolo,calcio,basket) 2 Attività a corpo libero 3 Piccoli e grandi attrezzi di palestra Lavori di gruppo con progettazione e presentazione di un riscaldamento.Esempi di allenamenti in circuittraining,interval-training,powertrining. Le posizioni di controllo dell'eutonia 4 Percorsi polivalenti. I processi energetici 5 Atletica leggera. Orienteering 6 Giochi sportivi di squadra UNITA’DIDATTICHE Gli anelli per gli studenti Il nastro per le studentesse. L'utilizzo degli elastici per l'allenamento della forza e mobilità SCANSIONE TEMPORALE Settembre-ottobre Novembre-dicembre Dicembre-gennaio Febbraio Esempio di test d'ingresso alla SUISM. I processi energetici nell'attività motoria. Simulazioni 3^prova d'esame La tecnica del lancio del disco. Tecniche di orientamento. Simulazioni di 3^prova d'esame Studio del regolamento dell' hitball e gioco di squadra. Ripasso dei regolamenti di gioco di squadra studiati negli anni precedenti. Marzo-aprile Aprile-maggio Metodologie Spiegazioni verbali, dimostrazioni pratiche ed esercitazioni, passando dal globale all’analitico-percettivo per ritornare al globale arricchito utilizzando attività trasferibili a carattere tassonomico. Osservazione sistematica degli allievi con valutazione della situazione iniziale e del significativo miglioramento nel conseguire un obiettivo definito. Prove pratiche ed orali. Utilizzo di tabelle standard di riferimento per il controllo dei risultati ottenuti. La valutazione scaturisce dalla media del profitto ottenuto nelle verifiche pratiche e teoriche,dal miglioramento dei livelli di partenza, dall’impegno, dall’interesse e dalla partecipazione attiva alle lezioni Recupero e sostegno Recuperi a breve termine, individualizzati, nelle ore di lezione, facendo ricorso,se necessario, a verifiche aggiuntive pratiche, scritte o orali. Strumenti e sussidi / Materiali didattici libro di testo, appunti, fotocopie, lavagna, sussidi audiovisivi, palestra e palestrina con tutte le attrezzature presenti. VALUTAZIONE La valutazione complessiva tiene conto sia del giudizio oggettivo dato ad ogni verifica pratica,scritta o orale svolta, sia di alcuni elementi fondamentali del percorso formativo di ogni allievo e cioè: - la partecipazione attiva durante le lezioni pratiche (più riposi non giustificati da motivi di salute abbassano la media) - l’impegno dimostrato nel migliorare la propria prestazione rispetto al livello di partenza - il rispetto delle regole e un corretto comportamento sportivo. Tipi e numero di prove Interrogazioni individuali - questionari a risposta chiusa validi come interrogazioni orali (cloze-test, scelta multipla, vero/falso) - quesiti a risposta aperta - relazioni giochi di ruolo - lavori di gruppo - esecuzione di esercizi ginnici - prestazioni in gare sportive numero delle prove pratiche 2 e numero prove orali 1 nel trimestre numero delle prove pratiche 3 e numero prove scritte/orali 3 nel pentamestre ________________________________________________________________________________ SIMULAZIONE TERZA PROVA tipologia mista Educazione fisica Studente/ssa _____________________________________ -1- Nel gioco dell’hit-ball che cosa si intende per palla bruciata e in quali situazioni si verifica? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ - 2 - Spiega in modo sintetico come si svolge una gara di orienteering ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ __________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________ - 3 - In uno scatto sulla distanza di 30 mt l’energia utilizzata dai muscoli viene prodotta con : 1. processi anaerobici alattacidi 2. processi anaerobici lattacidi 3. processi aerobici lattacidi 4. processi aerobici - 4 - Le azioni possono essere coordinate in modo : 1. automatico, volontario e istintivo 2. riflesso e automatico 3. riflesso, automatico e volontario 4. istintivo, riflesso, automatico e volontario - 5 - In atletica leggera un lancio del disco risulta nullo se : 1. l’atleta effettua il lancio senza traslocazione 2. il disco viene impugnato saldamente dall’atleta durante il lancio 3. l’atleta dopo aver effettuato il lancio esce dal semicerchio anteriore della pedana 4. l’atleta dopo aver effettuato il lancio esce dal semicerchio posteriore della pedana - 6 -In pallavolo quale di queste azioni è consentita al “libero”? 1. schiacciare dalla seconda linea 2. entrare ed uscire più volte in un set 3. eseguire la battuta 4. partecipare al muro difensivo punteggio ___________________ ________________________________________________________________________ ______ Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014 Disciplina Ore annuali previste Educazione fisica 68 Ore svolte al 15/05 62 Ore previste dal 16/05 al 07/06 6 FISICA CLASSE: -V LICEO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO Anno scolastico 2013/2014 MATERIA: FISICA DOCENTE : PERONO GIUSEPPE RIEPILOGO DEL PROGRAMMA SVOLTO Riferimento alla proposta Commissione Brocca 1992 (Temi 1-.....-6) TEMI 1. FORZE E CAMPI Parte I Ripasso degli argomenti svolti negli anni precedenti Interazioni elettrostatiche. La legge di Coulomb. Campo elettrostatico. Principio di sovrapposizione dei campi. Campi conservativi. Potenziale ed energia potenziale. Circuitazione e flusso. Teorema di Gauss. Capacità elettrica. Energia e densità di energia del campo elettrico. Condensatori. Conservazione dell’energia. Moto di cariche in campo elettrostatico. Interazioni magnetiche tra magneti, circuiti, cariche in moto. Campo magnetico. Vettore B Campi non conservativi. Flusso e circuitazione di B, teorema di Ampere. Moto di cariche in campo magnetico. Forza di Lorentz. Legge dell’induzione. Parte II Campi elettrici e magnetici variabili. Energia e densità del campo magnetico. Equazioni di Maxwell. Conduzione elettrica. Conduttori, semiconduttori, isolanti. Circuiti elettrici in cc e ca. Circuiti con elementi attivi e passivi. Macchine elettriche : alternatore, motore, trasformatore. 2. OSCILLAZIONI ED ONDE Oscillatore armonico. Sistemi elettrici oscillanti. La luce. Velocità della luce. Modello ondulatorio e corpuscolare. Onde elettromagnetiche. Loro energia e quantità di moto. Generazione, trasmissione e ricezione di segnali elettromagnetici. 3. QUANTI-MATERIA-RADIAZIONE Prove dell’esistenza degli atomi. Modelli atomici, validità e limiti. La scoperta dell’elettrone. La carica elementare. Determinazione del rapporto e/m. La spettroscopia come metodo di indagine. Emissione ed assorbimento. Lo spettro dell’atomo di idrogeno. La quantizzazione dell’energia nella materia. Meccanica quantistica. Dualismo onda corpuscolo. Effetto Compton. Ipotesi di De Broglie. Esperimento di Davisson e Germer. Principio di indeterminazione di Heisemberg. Interpretazione probabilistica della funzione d’onda. Stato solido: conduttori, semiconduttori, isolanti, giunzione. Fisica nucleare : il nucleo atomico, forze nucleari. La radioattività. CONTENUTI DELLA MATERIA Come già specificato nel riepilogo del programma svolto relativo alla proposta Commissione Brocca 1992. OBIETTIVI DIDATTICI Acquisire i concetti fondamentali dei contenuti di cui al punto precendente. Utilizzo delle conoscenze matematiche ( algebra, trigonometria e geometria analitica ) al fine di risolvere problemi sui contenuti affidati. METODOLOGIE DIDATTICHE Lezioni frontali. Colloqui di ripasso ed approfondimento con l’alunno. Attività di laboratorio. LABORATORI O SPAZI UTILIZZATI Laboratorio di fisica. MATERIALI O APPARECCHIATURE UTLIZZATI Strumenti di misura di varia precisione, per esperienze di vario genere. METOLODOGIE E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Interrogazioni orali ed in alternativa test. Prove scritte a base di problemi e/o test. Relazioni e prove di laboratorio. CRITERI DI VALUTAZIONE CONOSCENZA COMPRENSIONE APPLICAZIONE Nessuna Nessuna Scarsa Frammentari e superficiale Frammentaria e superficiale Discontinua Completa ma non approfondita Completa ma non approfondita Opportunistica Competa ed approfondita Completa ed approfondita Adeguata Completa, coordinata ed ampliata Completa, coordinata ed ampliata Continua e completa PROVE SCRITTE LABORATORIO Incapacità comprensive Nessuna volontà Lavoro parziale con errori Applicazione superficiale, senza risultati concerti Lavoro accettabile Applicazione accettabile con risultati Lavori completi, corretti, con imprecisioni Discrete capacità organizzative Lavoro completo e corretto Buone capacità organizzative con risultati Griglia di valutazione in termini numerici : Gravemente insufficiente : 2 – 3 – 4 insufficiente : 5 Sufficiente : 6 - buono : 7 - distinto : 8 - ottimo : 9 – 10. Risultati complessivamente conseguiti : classe nella norma. SCANSIONI TEMPORALI L’anno scolastico è stato suddiviso in due quadrimestri. Il programma sviluppato è stato suddiviso in 6 moduli, come previsto nel piano di lavoro Susa, 10 maggio 2014 I Rappresentanti : L’insegnante. Materia: FISICA Docente: PERONO CACCIAFUOCO GIUSEPPE Testi adottati: “ LA FISICA DI AMALDI – IDEE ED ESPERIMENTI ” -- AMALDI UGO -- ZANICHELLI OBIETTIVI Conoscenze : Competenze: - Capacità PROGRAMMIA PROPOSTO DA COMM, BROCCA 1992 . UTILIZZARE LE CONOSCENZE MATEMATICOFISICHE ACQUISITE PER AFFRONTARE PROBLEMI TECNICOSCIENTICI DI VARIO GENERE RISOLVERE PROBLEMI, FARE RELAZIONI ED ESPERIENZE DI LABORATORIO SU ARGOMENTI CONNESSI AI FENOMENI FISICI SUDIAT DIDATTICI E DISCIPLINARI AFFRONTARE ESAME DI STATO PERCORSO FORMATIVO Durante l’anno si è cercato, per quanto possibile, di sensibilizzare gli alunni alle problematiche tecnico-scientifiche. Programma Vedi riepilogo del programma svolto allegato e firmato dagli alunni Tempi di svolgimento del programma Svolto, nei tempi consentiti, adeguandosi alle ore disponibili Metodologie : Lezioni frontali, Collloqui di ripasso ed approfondimento con l’alunno, Attività di laboratorio Recupero e sostegno : Costantemente effettuato durante le ore di lezione, e nelle ore ad esso specificatamente dedicato. Strumenti e sussidi / Materiali didattici Vedi allegato firmato VALUTAZIONE – VEDI ALLEGATO FIRMATO. Tipi e numero di prove Verifiche scritte con problemi ( tipo IIa prova) verifiche con valore orale test Interrogazioni ( tipo IIIa prova ) , interrogazioni orali , prove di laboratorio. SIMULAZIONE TERZA PROVA - VEDI ELABORATO ALLEGATO Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014 Disciplina Ore annuali previste Ore svolte al 15/05 FISICA 33X4=132 111 Ore previste dal 16/05 al 07/06 21 CONSIDERAZIONI SPECIFICHE DI FISICA FISICA -- OBIETTIVI Comprensione dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica Acquisizione di un insieme organico di metodi e contenuti Capacità di reperire informazioni, utilizzarle e analizzarle Capacità di riconoscere i fondamenti scientifici presenti nelle attività tecniche Capacità di cogliere l’importanza del linguaggio matematico Valutazione della situazione iniziale e dei risultati complessivi ottenuti. La classe, partendo da livelli diversi di competenze ed abilità acquisite, pur evidenziando alcune criticità iniziali ed una certa disomogeneità fra gli alunni, ha conseguito globalmente un buon profitto, dimostrando nel complesso impegno nello studio ed un interesse positivo e spesso costruttivo per la maggioranza delle materie affrontate. Permangono però alcune difficoltà nelle materie di matematica e fisica. Attività integrative di recupero. Si sono svolte, per quanto possibile, attività integrative di recupero, durante le ore di lezione, nell’ambito di ogni modulo secondo le necessità. Attività integrative di approfondimento – Iniziative varie. Orientamento formativo del Politecnico di Torino - Considerazione sul profitto Sono presenti alunni che si distinguono per impegno, partecipazione e risultati soddisfacentemente positivi, vi sono altresì soggetti scarsamente motivati, poco inclini allo studio individuale, poco portati al tipo di studi tecnico-scientifico e scarsamente interessati al proseguimento negli studi universitari. L’elevato tasso di assenteismo, la saltuaria partecipazione alle lezioni o la negligenza nell’affrontare l’impegno scolastico ha inoltre seriamente pregiudicato il rendimento di taluni ragazzi. I.I.S. FERRARI SUSA CLASSE V LI CEO SCI ENTI FI CO - TECNOLOGI CO Alunno : 1 La potenza in corrente alternata ( in dieci righe al massimo ) 2 Spiega il principio di indeterminazione ( in dieci righe al massimo ) 3 A quanto corrisponde nel S.I. 1 Mwh ? 4 1 1000 kJ 3 3,6 * 10 6 kw 2 3,6 kw 4 3,6 * 10 6 kJ Tre resistenze uguali in serie alimentate da una differenza di potenziale di 18V sono percorse da una corrente di 1 A . Quanto vale la resistenza equivalente delle tre predette se messe in parallelo : 1 R = 5 6 0,5 W 2 R = 1,0 W 2 R = 2,0 W 2 R = 3,0 W Un circuito RLC è alimentato da una tensione alternata. In quale caso l'impedenza del circuito si riduce alla sola resistenza ? 1 solo nel caso di un circuito puramente ohmico 3 mai 2 in condizioni di risonanza 4 quando L = C Quanto vale la lunghezza d'onda di una radiazione avente energiaEdi=: 1,0 eV si ricorda che : h = 6,63 * 10 1 1,2 m m -34 J*s c = 3,0 * 10 2 12,0 n m 8 3 m/s 1,2 m Hz 1eV = 1,60 * 10 4 -19 1,2 n m J Biologia e laboratorio Scienze della Terra IST. “ Enzo FERRARI “ SUSA a.s. 2013/2014 Classe 5a Liceo Sc. Tecnologico Materia: BIOLOGIA e laboratorio Docenti: ABBÀ BLAIS Franca CURCIO Maria Testo in adozione Campbell, Reece, Tailor, Simon, Dickey Il nuovo Immagini della Biologia vol. A - B - C - D - E ed. Linx D. R. Helms Invito al laboratorio di Biologia ed. Zanichelli MODULO DIDATTICO 1: Biologia molecolare del gene e controllo dell’espressione genica. Contenuti: il DNA e la sua struttura; duplicazione del DNA; sintesi delle proteine; la genetica dei virus e dei batteri; la regolazione genica nei procarioti e negli eucariote; la clonazione negli animali; controllo genetico dello sviluppo embrionale; le basi genetiche del cancro. Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità: conoscere e saper descrivere la struttura del DNA e il suo significato biologico; comprendere l’importanza e dei meccanismi del controllo genico e saper spiegare come avviene nelle cellule procariote ed eucariote; comprendere e sapere interpretare i meccanismi di differenziamento e mutazione cellulare. Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati: lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; utilizzo della LIM; laboratorio di biologia: osservazione del DNA nelle cellule vegetali in duplicazione. MODULO DIDATTICO 2: La tecnologia del DNA e la genomica. Contenuti: la tecnologia del DNA ricombinante: trasferimento del DNA batterico, i plasmidi, enzimi di restrizione e ligasi, i frammenti di restrizione; il genoma umano; le malattie genetiche; gli OGM. Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità: conoscere e saper descrivere le principali modalità di intervento biotecnologico; saper indicare i più importanti settori delle applicazioni biotecnologiche; essere in grado di dare un’autonoma valutazione dell’intervento umano sulla natura vivente. Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati: lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; utilizzo della LIM; discussioni interdisciplinari e conferenze in Istituto su bioetica e biotecnologie. MODULO DIDATTICO 3: L’evoluzione delle specie. Contenuti: la teoria di Darwin; la selezione naturale; le prove dell’evoluzione; le popolazioni; l’equazione di HardyWeinberg; variabilità e selezione naturale; il concetto di specie; i meccanismi della speciazione; la macroevoluzione; la tassonomia; l’origine della vita. Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità: conoscere e saper spiegare le teorie sulla evoluzione biologica; saper riconoscere il valore della diversità biologica; comprendere i meccanismi di speciazione e saperli descrivere; conoscere e saper spiegare le ipotesi sull’evoluzione chimica dell’ origine della vita. Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati: lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; utilizzo della LIM; laboratorio di biologia: confronto tra strutture anatomiche di organismi diversi, per individuare omologie ed analogie; frequenza del laboratorio di Anatomia comparata presso il museo di Scienze Naturali a Torino. MODULO DIDATTICO 4: La classificazione degli organismi (1). Contenuti: Le categorie tassonomiche; caratteristiche generali dei Procarioti e dei Protisti (protozoi, funghi mucillaginosi, alghe); caratteristiche generali sulle piante (evoluzione di gametofito e sporofito, il fiore); caratteristiche generali dei funghi; i licheni. Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità: saper riconoscere le principali categorie tassonomiche e la loro applicazione; conoscere le principali caratteristiche dei Regni studiati; sapere interpretare e usare delle chiavi dicotomiche. Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati: lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; utilizzo della LIM; laboratorio di biologia: osservazione di preparati microscopici; osservazione diretta di strutture vegetali; laboratori universitari fisiologia vegetale e fungina. MODULO DIDATTICO 5: La classificazione degli organismi (2). Contenuti: Caratteristiche generali dei principali phyla del regno animale. Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità: saper riconoscere le principali caratteristiche del Regno animale. Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati: lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; utilizzo della LIM; laboratorio di Anatomia comparata e Zoologia sistematica (Mammiferi) in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali di Torino. MODULO DIDATTICO 6: Gli ambienti terrestri, comunità ed ecosistemi. Contenuti: La biosfera, fattori fisici e chimici che influenzano la vita; comunità ed ecosistemi; relazioni inter e intraspecifiche; la catena alimentare; i cicli della materia e il flusso di energia. Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità: saper individuare le relazioni tra i componenti di un ecosistema e le loro funzioni; essere in grado di riconoscere il flusso energetico e il riciclaggio della materia negli ecosistemi; saper individuare le cause di modificazione degli ecosistemi; saper riconoscere l’impatto delle attività umane sulla dinamica degli ecosistemi; saper riconoscere e interpretare le relazioni intraspecifiche e interspecifiche in un ambiente. Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati: lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; utilizzo della LIM; osservazione di ecosistemi locali e dell’intervento umano su di essi in occasione delle uscite sul territorio. Tempi di attuazione del programma didattico: modulo modulo modulo modulo modulo modulo 1 2 3 4 5 6 dal dal dal dal dal dal 10 13 16 07 23 06 – – – – – – 09 10 11 01 02 04 – – – – – – 2013 2013 2013 2014 2014 2014 al al al al al al 12 16 21 22 05 07 – – – – – – 10 11 12 02 04 06 – – – – – – 2013 2013 2013 2014 2014 2014 SONO COMUNI A TUTTI I MODULI: Metodologie e strumenti di valutazione: verifiche “formative” in itinere comprendenti interrogazioni orali e/o test strutturati; durante le ultime settimane del modulo: verifica scritta con valore “sommativo”, sotto forma di test oggettivi, compito a domande aperte o compito di comprensione del testo. Criteri di valutazione: nelle prove orali verrà valutata 1) la conoscenza e la comprensione dei contenuti 2) uso di linguaggio corretto (abilità linguistica, comprensione e uso della terminologia specifica) 3) l’analisi e la rielaborazione dei concetti 4) la capacità di esposizione nelle prove scritte verrà valutata 1) la conoscenza dei contenuti 2) uso di linguaggio corretto (abilità linguistica, comprensione e uso della terminologia specifica) 3) l’analisi e la rielaborazione dei concetti La valutazione complessiva di ogni verifica si ottiene dalla somma di punteggi parziali riferiti alle singole domande, individuando le seguenti fasce di giudizio: A da 9 a 6 ottimo - buono - più che sufficiente – sufficiente B da 6- a 5 + non ancora sufficiente C da 5 a 2 insufficiente in modo grave Una valutazione globale ottima nei due quadrimestri, unita ad un comportamento particolarmente corretto dal punto di vista disciplinare e scolastico permette di ottenere il voto finale 10. Durante il quadrimestre si ottengono più voti dalle verifiche scritte e orali; il voto di fine quadrimestre è la media ottenuta da queste valutazioni. Le verifiche non sufficienti possono essere recuperate entro un mese ripetendo la prova una volta, in orario scolastico. Per ogni verifica non recuperata, la media dei voti verrà abbassata di 0,5 punti. Nella valutazione si terrà conto quindi dei recuperi, favorendo una valutazione positiva se sono stati effettuati, o limitando una valutazione sufficiente se non sono stati effettuati. Il voto finale verrà formulato alla luce di questi presupposti e in conformità alla griglia di valutazione discussa in Collegio Docenti e pubblicata sul sito dell’Istituto. Nelle attività di laboratorio vengono valutati: capacità di organizzazione e di interpretazione critica, partecipazione, interesse e collaborazione col gruppo, capacità di stendere una relazione corretta ed esauriente sull’argomento affrontato ( valutazione su capacità di sintesi e schematizzazione e su esposizione e uso di linguaggio appropriato) capacità di riconoscere le metodologie e le tecniche di realizzazione delle esperienze (verifica modulare di laboratorio) conoscenze e competenze acquisite (mediante verifiche scritte). Il voto dell’attività pratica comprenderà quindi una media delle varie valutazioni, ottenuta congiuntamente dall’insegnante tecnico - pratico e da quello teorico. Interventi di recupero individuale: Per ogni unità didattica modulare vengono prospettati degli obiettivi di apprendimento specifici, il cui raggiungimento è controllato con le verifiche. Per ciascuna unità didattica, pertanto, l’alunno deve ottenere una valutazione almeno sufficiente. Se questo non si ottiene con la prova scritta, gli alunni devono prepararsi ad una nuova verifica sullo stesso argomento. Possono fare questo: autonomamente a casa dopo opportuni chiarimenti in classe (spiegazioni del Docente, esercizi, lavori di gruppo tra studenti); con l’aiuto di un corso di recupero in orario scolastico o extrascolastico. Totale ore svolte entro 15 maggio: 66 ore. SUSA, 15 - 05 - 2014 prof.ssa Franca Abbà Blais _ prof.ssa Maria Curcio Classe 5a Liceo Scientifico – Tecnologico “FERRARI” di SUSA Allievo_______________ Susa 06maggio 2014 Simulazione di 3a prova d’esame BIOLOGIA 1) Cosa si intende per selezione naturale? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 2) Cos’è un plasmide R? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 3) Le cellule delle ossa, dei muscoli e della pelle hanno un aspetto diverso perchè a b c d in esse sono attivi geni diversi contengono geni diversi contengono quantità diverse di geni contengono mutazioni diverse 4) Quale enzima consente ai retrovirus (come l’HIV) di utilizzare le informazioni contenute nel loro RNA per sintetizzare molecole di DNA? a la DNA-ligasi, che consente di formare nuovi legami tra i nucleotidi producendo catene più lunghe b la transcrittasi inversa, che opera la trascrizione in direzione opposta a quanto avviene di solito c un enzima di restrizione, che è in grado di riconoscere le specifiche sequenze sulle quali agire d la RNA-polimerasi in quanto trasportare un messaggio da un acido nucleico all’altro è un semplice processo di trascrizione 5) Quale delle seguenti è una differenza tra piante e funghi? a b c d le piante producono spore aploidi nei funghi è presente una parete cellulare nelle piante vi è alternanza di generazioni i funghi sono eterotrofi 6) Lo stadio di sporofito diploide è dominante nei cicli vitali degli organismi seguenti, tranne che in a b c d un pino una rosa una felce un muschio Classe 5a Liceo Scientifico – Tecnologico “FERRARI” di SUSA Allievo___________________ Susa 11 aprile 2014 Simulazione di 3a prova d’esame TERRA SCIENZE della 3) Come si genera una brezza di mare? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 4) Spiegare nel disegno la procedura geometrica del calcolo di Eratostene 3) L’effetto serra a b c d è causato dalla presenza di azoto gassoso nell’atmosfera è dovuto principalmente alla presenza di vapore acqueo e anidride carbonica nell’atmosfera è una forma di inquinamento dell’atmosfera è dovuto alla fotosintesi 4) Al variare dell’inclinazione dell’asse terrestre varia a b c d la durata delle stagioni la latitudine dei tropici la durata del giorno solare l’eccentricità dell’orbita terrestre 5) Se un corpo si muove lungo un parallelo, la forza di Coriolis a cui viene sottoposto è a b c d la massima possibile nulla variabile in funzione della lunghezza del parallelo annullata dalla forza di attrazione gravitazionale 6) L’equidistanza tra le curve di livello a b c d è sempre la stessa per tutte le carte è una distanza orizzontale può cambiare da carta a carta è una distanza verticale PROGETTI di Scienze della Terra e Biologia a cui la classe 5L ha partecipato: Progetto Giovani x i Giovani sulle forme di linguaggio e comunicazione. Progetto Scuolav sulle tecniche di ricerca attiva del lavoro. Laboratorio di Zoologia Sistematica: Anfibi e Rettili e Mammiferi in Istituto. Progetto Orientamento con tutoraggio di studenti delle Scuole Medie. Progetto InFEA sull’utilizzo dei materiali da riciclare. IST. “ Enzo FERRARI “ SUSA Tecnologico a.s. 2013/2014 Materia: SCIENZE della TERRA Docente ABBÀ BLAIS Franca Classe 5 Liceo Sc. Testo in adozione: Neviani – Pignocchino Feyles Pianeta Tre MODULO DIDATTICO 1: Ed. SEI I movimenti della Terra e della Luna. Contenuti: i moti della Terra nel sistema solare: rotazione e sue conseguenze (alternarsi del dì e della notte, apparente movimento della volta celeste, forza centrifuga, forza di Coriolis e legge di Ferrel); giorno solare e giorno sidereo; moto di rivoluzione; anno solare e anno sidereo; concetto di afelio, perielio, equinozio, solstizio, eclittica; conseguenze del moto di rivoluzione (le stagioni; le zone astronomiche della Terra); condizioni di illuminazione e inclinazione dei raggi solari rispetto ai paralleli significativi nei solstizi e negli equinozi; moto doppioconico dell’asse terrestre e precessione degli equinozi; la Luna e le sue caratteristiche; i movimenti della Luna; mese sidereo e mese solare; le fasi lunari; le eclissi. Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità: conoscere e saper descrivere le conseguenze dei moti terrestri; saper riconoscere l’influenza di cause astronomiche sulla variabilità delle condizioni climatiche e meteorologiche della Terra; conoscere e comprendere le cause delle fasi lunari e delle eclissi e saper spiegare in quali condizioni avvengono. Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati: lezioni frontali con uso di semplici attrezzature per rappresentare il sistema Solare e la sfera celeste; lezioni con uso di supporti multimediali; visione di filmati; utilizzo della LIM. MODULO DIDATTICO 2: Rappresentazione della superficie terrestre. Contenuti:. la forma della Terra; il calcolo di Eratostene; sistemi di riferimento sulla superficie terrestre (asse, reticolato geografico); coordinate geografiche, punti cardinali e orientamento; la misura del tempo; i fusi orari; caratteristiche delle carte geografiche; classificazione delle carte; proiezioni cartografiche (prospettiche, di sviluppo, modificate, convenzionali); il sistema U.T.M. e la carta topografica d’Italia; tecniche di rilevamento. Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità: conoscere la definizione e l’uso delle coordinate geografiche e delle carte; saper leggere e interpretare carte topografiche e geotematiche, anche ai fini di una corretta indagine sul territorio. Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati: lezioni frontali con uso di vari tipi di carte geografiche; lezioni con uso di supporti multimediali; visione di filmati; utilizzo della LIM; lettura e interpretazione delle carte sul territorio. MODULO DIDATTICO 3: L’atmosfera. Contenuti: Composizione chimica e struttura dell’atmosfera; energia solare e bilancio termico; temperatura e fattori che la influenzano; umidità, concetti di umidità assoluta, umidità relativa e limite di saturazione; pressione atmosferica e fattori che la influenzano; le isobare; aree cicloniche e anticicloniche; il vento; movimenti su grande scala nella bassa e nell’alta troposfera (alisei, venti occidentali, venti polari, correnti a getto); movimenti su scala media (monsoni); movimenti su piccola scala (fohn, brezze). Tipi climatici e loro distribuzione; clima e problematiche ambientali; fonti e tipi di inquinamento atmosferico. Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità: conoscere e saper descrivere l’atmosfera e i suoi fenomeni; comprendere le relazioni tra energia solare e fenomeni atmosferici; saper individuare i fattori geografici che determinano la variabilità delle condizioni climatiche e meteorologiche della Terra; saper riconoscere i fondamentali flussi di energia che alimentano e caratterizzano il sistema Terra; saper valutare le variazioni climatiche attuali e del passato; saper riconoscere l’influenza di cause geografiche e umane sulla variabilità delle condizioni climatiche della Terra. Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati: lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; visione di filmati; utilizzo della LIM; collegamenti a siti internet su meteorologia. MODULO DIDATTICO 4: L’idrosfera. Contenuti: L’acqua e il ciclo idrologico; le acque oceaniche: proprietà fisico - chimiche; movimenti delle acque marine (onde, correnti, maree); le acque sotterranee; falde freatiche e artesiane; fenomeni di carsismo; le acque dolci superficiali; i fiumi; i laghi; i ghiacciai: nascita e tipologia. Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità: saper riconoscere e saper valutare i fattori che determinano la distribuzione e i flussi delle acque marine e continentali; saper riconoscere le alterazioni del ciclo dell’acqua, le sue cause e le possibili conseguenze. Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati: lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali. MODULO DIDATTICO 5: La geomorfologia (1). Contenuti: le forze che modellano la superficie terrestre; l’alterazione delle rocce (fisica e chimica); il suolo e la pedogenesi; le frane; trasporto ed erosione operato dalle acque; erosione e trasporto glaciali; il carsismo. Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità: saper riconoscere l’importanza geomorfologica di aria, acque e ghiacciai, soprattutto in riferimento alla situazione locale; saper riconoscere le interazioni tra rocce, acqua, aria e organismi che portano alla formazione dei suoli; essere in grado di individuare le cause, anche antropiche, della erosione dei suoli stessi, con particolare riferimento al rischio idrogeologico locale. Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati: lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; visione di filmati; utilizzo della LIM; collegamenti a siti internet; osservazione e riconoscimento della geomorfologia facendo riferimento alle uscite didattiche. MODULO DIDATTICO 6: La geomorfologia (2). Contenuti: attività modellatrice marina sulle coste; erosione e trasporto eolici; l’uomo come agente geomorfologico; la geomorfologia della Val di Susa. Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità: saper riconoscere le componenti fisiche fondamentali del paesaggio, soprattutto in riferimento alla situazione locale; saperne individuare gli agenti responsabili, con le relative interazioni; saperne delineare le tendenze evolutive, anche in considerazione degli interventi umani sul territorio; essere in grado di riconoscere e valutare l’impatto degli interventi umani sull’ambiente. Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati: lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; visione di filmati; utilizzo della LIM; collegamenti a siti internet; osservazione e valutazione del paesaggio locale facendo riferimento alle uscite didattiche. Tempi di attuazione del programma didattico: modulo modulo modulo modulo modulo modulo 1 2 3 4 5 6 dal dal dal dal dal dal 10 04 09 28 06 11 – – – – – – 09 11 12 02 04 04 – – – – – – 2013 2013 2013 2014 2014 2014 al al al al al al 31 07 27 05 10 07 – – – – – – 10 12 02 04 05 06 – – – – – – 2013 2013 2014 2014 2014 2014 SONO COMUNI A TUTTI I MODULI: Metodologie e strumenti di valutazione: verifiche “formative” in itinere comprendenti interrogazioni orali e/o test strutturati; durante le ultime settimane del modulo: verifica scritta con valore “sommativo”, sotto forma di test oggettivi, compito a domande aperte o compito di comprensione del testo. Criteri di valutazione: nelle prove orali verrà valutata 1) la conoscenza e la comprensione dei contenuti 2) uso di linguaggio corretto (abilità linguistica, comprensione e uso della terminologia specifica) 3) l’analisi e la rielaborazione dei concetti 5) la capacità di esposizione nelle prove scritte verrà valutata 4) la conoscenza dei contenuti 5) uso di linguaggio corretto (abilità linguistica, comprensione e uso della terminologia specifica) 6) l’analisi e la rielaborazione dei concetti La valutazione complessiva di ogni verifica si ottiene dalla somma di punteggi parziali riferiti alle singole domande, individuando le seguenti fasce di giudizio: A da 9 a 6ottimo - buono - più che sufficiente – sufficiente B da 6- a 5 + non ancora sufficiente C da 5 a 2 insufficiente in modo grave Una valutazione globale ottima nei due quadrimestri, unita ad un comportamento particolarmente corretto dal punto di vista disciplinare e scolastico permette di ottenere il voto finale 10. Durante il quadrimestre si ottengono più voti dalle verifiche scritte e orali; il voto di fine quadrimestre è la media ottenuta da queste valutazioni. Le verifiche non sufficienti possono essere recuperate entro un mese ripetendo la prova una volta, in orario scolastico. Per ogni verifica non recuperata, la media dei voti verrà abbassata di 0,5 punti. Nella valutazione si terrà conto quindi dei recuperi, favorendo una valutazione positiva se sono stati effettuati, o limitando una valutazione sufficiente se non sono stati effettuati. Il voto finale verrà formulato alla luce di questi presupposti e in conformità alla griglia di valutazione discussa in Collegio Docenti e nei dipartimenti delle discipline scientifiche e pubblicata sul sito. Interventi di recupero individuale: Per ogni unità didattica modulare vengono prospettati degli obiettivi di apprendimento specifici, il cui raggiungimento è controllato con le verifiche. Per ciascuna unità didattica, pertanto, l’alunno deve ottenere una valutazione almeno sufficiente. Se questo non si ottiene con la prova scritta, gli alunni devono prepararsi ad una nuova verifica sullo stesso argomento. Possono fare questo: autonomamente a casa dopo opportuni chiarimenti in classe (spiegazioni del Docente, esercizi, lavori di gruppo tra studenti); con l’aiuto di un corso di recupero in orario scolastico o extrascolastico. Totale ore svolte entro al 15 maggio: 56 ore. Susa, 15 - 05 - 2014 prof.ssa Franca Abbà Blais religione Materia: RELIGIONE Docente: TALLARICO LUCIANO Testi adottati: SUSSIDI DELL’INSEGNANTE E SITI WEB OBIETTIVI Conoscenze : Competenze: - Capacità DIDATTICI E DISCIPLINARI 1 La comprensione Iniziare gli allievi, a conoscere i primi concetti fondamental i della religione, in particolare la religione cattolica, in relazione alla loro vita, al senso della loro vita e in relazione all’incontro interdisciplin are e interreligios o con culture e religioni diverse; conoscenze dei valori morali ed etici della religione e confronto con altri tipi di valori di colture e di religioni diversi in base alle questioni etiche e interpretazione delle significati religiosi attraverso i 1quali si esprime il Il contesto di vita: si intendono i fenomeni e i documenti religiosi cioè le situazioni di vita che hanno a che fare con la dimensione religiosa. mondo trascendente e le esperienze religiose delle diverse culture e tradizioni, 2 -Il saper utilizzare strategie, categorie e modelli per la soluzione di specifiche problematiche religiose 3 -Il saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico, le fonti idonee per rispondere alle problematiche religiose, 4 -Il saper apprezzare le manifestazioni religiose sapendone valutare le conseguenze in ambito individuale e sociale Le competenze funzionali: l’applicazione delle conoscenze e abilità religiose a contesti concreti anche di vita quotidiana. LA CAPACITÀ DELLA PERSONA DI IDENTIFICARE, COMPRENDERE, INTERPRETARE, ESPRIMERE E VALUTARE I FENOMENI E I DOCUMENTI RELIGIOSI, COGLIENDONE I POSTULATI E CONTENUTI FONDAMENTALI, IL METODO, I MODELLI E GLI SCHEMI LINGUISTICI PER POTER ESPRIMERE LA PROPRIA E ALTRUI ESPERIENZA DEL MONDO TRASCENDENTE, E SAPER RISPONDERE ALLE PROBLEMATICHE RELIGIOSE DEL PROPRIO CONTESTO DI VITA SVOLGENDO UN RUOLO ATTIVO NELLA SOCIETÀ 2 Le competenze funzionali: l’applicazione delle conoscenze e abilità religiose a contesti concreti anche di vita quotidiana;……………………... …………………….. PERCORSO FORMATIVO Contenuti e tempi Programma A) CRISTIANESIMO E DIALOGO CON IL MONDO 5. 6. Questioni di Bioetica etica sociale Ragione e fede al confronto Psicanalisi e religione I maestri del dubbio Ecologia e morale cristiana Lineamenti di dottrina sociale Cibernetica e il progetto uomo del cristianesimo Il Buddismo Fede e scienza B) PROBLEMATICHE GIOVANILI La personalità: virtù umane e virtù cristiane e vizi capitali Questioni di etica sessuale: la sessualità e l'amore e i problemi giovanili L'impegno sociale, civile, e politico. La questione morale in politica e la partecipazione dei giovani nella vita sociale Educazione alla responsabilità Temi di filosofia cristiana: il problema di Dio nei filosofi, filosofia e fede oggi Tempi di svolgimento del programma PUNTO (A) PRIMO QUADRIMESTRE; PUNTO (B) SECONDO QUADRIMESTRE Metodologie Lezioni partecipate attraverso dibattiti su problematiche religiose o giovanili e analisi di film con schede preparate dall’insegnante e verifiche sulla partecipazione e il comportamento Recupero e sostegno no Strumenti e sussidi / Materiali didattici Schede tematiche, testi di religione, film VALUTAZIONE LA CLASSE QUINTA LICEO HA PARTECIPATO IMPEGNO E INTERESSE AI DIBATTITI E ALLE PROPOSTE DIDATTICHE. IN ALCUNI SI È RISCONTRATO UN ATTEGGIAMENTO IMMATURO E POCO RESPONSABILE. LA MAGGIORANZA HA PARTECIPATO CON SERIETÀ E RESPONSABILITÀ LEZIONE CON UNA CONDATTA BUONA 1. caratteristiche cognitive (livello di autonomia, metodo di studio e ritmo di apprendimento)buono 2. rispetto delle norme di comportamento buono 3. atteggiamento verso la materia buono 4. impegno nelle attività didattiche e partecipazione al dialogo educativo discreto Tipi e numero di prove Dibattiti e schede aperte SIMULAZIONE TERZA PROVA Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014 Disciplina Ore annuali previste religione 26 Ore svolte al 15/05 24 Ore previste dal 16/05 al 07/06 4 FIRME del Consiglio della Classe V Liceo Scientifico-Tecnologico Anno scolastico 2013/2014 Docente Disciplina Giuliana Giai Storia Alessio Barettini Italiano Davide Di Filippo Informatica e Sistemi Daniela Martina Matematica Giuseppe Perono Fisica Chiara Balpo Inglese Federica Fontana Chimica Luciana Gallasso Educazione Fisica Maria Curcio Giovanni Raniolo Laboratorio Chimica e Biologia Biologia e Laboratorio/ Scienze della Terra Filosofia Valter Sigot Laboratorio Fisica Luciano Tallarico Religione Franco Gianluca Laboratorio Informatica e Sistemi Franca Abbà Blais Susa, 15 maggio 2014 Firma
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