Documento di classe 15 maggio 2014 5Liceo

SUSA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
ESAME DI MATURITA’
DOCUMENTO DI CLASSE
CLASSE V LICEO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO
Obiettivi generali dell'indirizzo di studi (figura del diplomato)
Il Liceo Scientifico-Tecnologico (vecchio ordinamento) è un Liceo altamente qualificato a livello
didattico-educativo. Il piano di studio, in cui è assente il latino, è caratterizzato, sia nel biennio che
nel triennio, dalla presenza di discipline fondamentali per la formazione culturale quali Italiano,
Storia, Inglese, Diritto, Filosofia, accanto ad altre indispensabili per acquisire un'ottica scientifica
della realtà tecnologica con la quale quotidianamente ci si confronta. A proposito di queste ultime
materie (Matematica, Informatica, Biologia, Fisica, Chimica, Tecnologia e disegno) si sottolineano
le ore che solo il Corso di Liceo scientifico-tecnologico seguito negli Istituti Tecnici prevede
vengano svolte nei rispettivi Laboratori; si riesce in questo modo ad avere la costante verifica
sperimentale delle nozioni teoriche. Gli obiettivi generali si sintetizzano in:
1.
ampio ventaglio di conoscenze sia in campo umanistico che in quello scientifico-tecnologico,
2.
ottime capacità relazionali conseguite attraverso l'acquisizione di abilità linguistico-espressive,
3.
competenze di base tali da permettere la frequenza di qualsiasi facoltà universitaria
4.
preparazione culturale e possesso di competenze spendibili, in modo assai competitivo,
immediatamente a livello lavorativo.
Obiettivi specifici della classe (conoscenze, competenze, capacità da acquisire alla fine
dell'anno scolastico).
Si possono sintetizzare nei seguenti punti:
1. raggiungimento di un bagaglio culturale che presenti un livello sufficiente nei vari saperi e
non sia inficiato da gravi lacune su specifiche aree tematiche
2. capacità di esprimere correttamente i contenuti acquisiti relativamente alle singole discipline
3. sufficiente capacità nell'individuazione delle connessioni logiche tra i contenuti delle varie
discipline
4. acquisizione di un metodo di studio efficace tale da permettere una programmazione
autonoma e una autovalutazione delle abilità raggiunte
5. capacità di affrontare con esiti sufficienti tipologie di prove diversificate
Per ulteriori valutazioni si rinvia al profilo specifico delle singole discipline.
Obiettivi trasversali della classe
Sia per l'area linguistico-storico-letteraria che per l'area professionale sono stati individuati i
seguenti obiettivi trasversali:
Comportamentali:
-rispettare le regole
-lavorare sia in modo autonomo che in gruppo
-collaborare con insegnanti e compagni di corso
Cognitivi:
-comunicare in modo efficace utilizzando un linguaggio tecnico appropriato
-analizzare i fenomeni complessi
-risolvere problemi
-produrre soluzioni
Gli obiettivi specifici di ciascuna disciplina sono contenuti di seguito nella parte riservata ai
programmi delle singole materie.
Metodologie didattiche (lezioni frontali, esercitazioni ecc..)
Le metodologie didattiche sono state studiate nell'ottica di fornire agli studenti gli strumenti che
consentano un loro più facile e non sprovveduto inserimento nel mondo del lavoro e di essere messi
in grado di poter completare autonomamente quella preparazione specifica che sarà loro richiesta
sul posto di lavoro. Ciò è avvenuto attraverso:
1. lezioni frontali
2. esercitazioni in classe e per casa
3. lezioni interattive
4. uso dei laboratori multimediali
5. ricerche bibliografiche avvalendosi anche di tecniche multimediali (CD-ROM, INTERNET
ecc.)
Tali tecniche si sono articolate in modo che la conoscenza dei diversi argomenti sia propedeutica a
quelli più complessi.
Strumenti di valutazione (tipologia delle verifiche, compiti scritti)
1. verifiche formative in itinere in classe e per casa
2. verifiche sommative in classe
3. interrogazioni orali
4. valutazione delle esperienze di laboratorio
5. valutazione dei progetti specifici attuati
6. rispetto dei tempi di consegna.
Negli specifici piani di lavoro sono presenti, laddove necessari, gli ulteriori strumenti utilizzati.
Attività integrative di recupero
1. Lezioni di recupero
2. Sostegno e integrazione in itinere
3. Processi individualizzati di recupero
Approfondimenti
PROGETTI di Scienze della Terra e Biologia a cui la classe 5L ha partecipato:
 Progetto Giovani x i Giovani sulle forme di linguaggio e comunicazione.
 Progetto Scuolav sulle tecniche di ricerca attiva del lavoro.
 Laboratorio di Zoologia Sistematica: Anfibi e Rettili e Mammiferi in Istituto.
 Progetto Orientamento con tutoraggio di studenti delle Scuole Medie.
 Progetto InFEA sull’utilizzo dei materiali da riciclare.
PROGETTI di STORIA: attività sul terrorismo e gli anni di piombo, col supporto dell’AIVITER
(Associazione Vittime del Terrorismo-Torino); approfondimento sulla Giornata della Memoria, a
cura del CESEDI.
Gita d’istruzione a Praga
PROFILO DELLA CLASSE
Storia e situazione della classe
La classe risulta composta da 3 livelli differenti di competenze e abilità acquisite:
 prima fascia (livello alto): formato da alunni con una buona preparazione di base, in grado di
comprendere le varie materie senza difficoltà, di rielaborare in modo autonomo e personale i contenuti,
usando un lessico appropriato e utilizzando con sicurezza gli strumenti in loro possesso.
 seconda fascia (livello medio): formato da un gruppo eterogeneo di allievi, alcuni dei quali
evidenziano un normale livello cognitivo ed una preparazione di base più che buona, ma presentano
ancora incertezze nella produzione orale e scritta nelle varie discipline, unite a volte a
un’applicazione inferiore alle reali capacità; altri raggiungono livelli accettabili, dimostrando a volte
incertezze nell’elaborazione e nell’ esposizione dei contenuti.
 terza fascia (medio-bassa): formato da alunni che per motivi diversi presentano un livello non
del tutto adeguato, basso grado di attenzione durante le lezioni in classe e scarso rispetto delle consegne a
casa.
In generale gli studenti non si sono sempre distinti per un ' applicazione e un’attenzione costanti nei
confronti dello studio, e non hanno sempre ottenuto risultati soddisfacenti nelle diverse discipline.
Complessivamente i risultati sono da ritenersi comunque più che sufficienti, anche se in alcune
discipline, per i motivi di cui sopra, si sono riscontrate talvolta difficoltà. La frequenza alle lezioni
non è sempre stata costante; la partecipazione alle attività didattiche non è stata sempre adeguata da
parte di tutti gli studenti.
Consigli di classe






24 settembre 2013
5 novembre 2013
9 dicembre 2013
19 febbraio 2014
20 marzo 2014
6 maggio 2014
Orario settimanale della classe
Disciplina / Classe
Educazione fisica
Religione/attività alternative
Italiano
Storia
Lingua straniera inglese
Filosofia
Diritto ed Economia
Geografia
Matematica e Informatica
Informatica e Sistemi Automatici
Scienze della Terra
Biologia
Biologia e Lab.
Lab. Fis./ Chimica
Fisica e Lab.
Chimica e Lab.
Tecnologia e Disegno
Disegno
Tot. ore settimanali
Numero di discipline per anno
1
2
1
5
2
3
2
3
5
3
5
3
34
11
2
2
1
5
2
3
2
5
3
5
6
34
10
3
2
1
4
2
3
2
4
3
4
4
3
2
34
12
4
2
1
4
2
3
3
4
3
2
2
3
3
2
34
13
5
2
1
4
3
3
3
4
3
2
2
4
3
34
12
Dettaglio ore svolte in laboratorio con la compresenza dell'Insegnante tecnico-pratico.
Disciplina / Classe
Matematica e Informatica
Informatica e Sistemi Automatici
Biologia e Lab.
Lab. Fis./ Chimica
Fisica e Lab.
Chimica e Lab.
Tecnologia e Disegno
Tot. ore settimanali di
laboratorio
1
2
5
2
9
2
2
5
3
10
3
1
2
2
2
2
9
4
1
2
1
2
2
8
5
1
2
1
2
2
8
ATTIVITA’ DIDATTICHE E
DISCIPLINARI
SCHEDE PER DISCIPLINA
italiano
Materia: ITALIANO
Docente: BARETTINI ALESSIO
Testi adottati:M. ONOFRI, Il canone letterario, Laterza
OBIETTIVI
Conoscenze :
Competenze:
- Capacità
DIDATTICI E
DISCIPLINARI
L'allievo dovrà Sviluppare un Distinguere i
Relazionare il
conoscere le
saggio breve
significati
dibattito
trasformazioni secondo i criteri letterari delle intellettuale e
principali
richiesti. Cono opere studiate e letterario
avvenute nella scere le
collocarle nel
dell'epoca
società moderna principali
tempo e ancora studiata anche
attraverso le
correnti di
saper
in relazione con
idee e i
pensiero della riconoscere le le
principali
fine dell'800 e di cause e i contesti trasformazioni
autori, e dovrà tutto il '900
che hanno
storiche,
essere capace di (secondo
portato alla
filosofiche e più
collegare la
programma).
trasformazione in generale con
materia di
Conoscere i
della società
qualunque
studio ad altre principali autori moderna e ai
grande
qualora
e le loro opere. testi che ne
momento
richiesto. Dovrà
attestano le fasi storico che
inoltre
abbia segnato il
conoscere i
secolo.
meccanismi
comportamental
i principali del
mondo degli
adulti.i
PERCORSO FORMATIVO
Contenuti e tempi
Programma
- CHARLES BAUDELAIRE: POESIA MALEDETTA. I FIORI DEL MALE. LETTURA DI
ALCUNE POESIE.
- IL VERISMO E IL NATURALISMO: LINEE STORICHE E CARATTERISTICHE GENERALI.
IL POSITIVISMO.
- GIOVANNI VERGA: VITA, OPERE, POETICA, TESTI ANTOLOGICI.
- LA FINE DELLA FIDUCIA NELLA SCIENZA E LA CRISI DELL'UOMO.
- IL DECADENTISMO: LINEE STORICHE E CARATTERISTICHE GENERALI
- IL SIMBOLISMO. GIOVANNI PASCOLI: VITA, OPERE PRINCIPALI, LA POETICA,
LETTURA DELLE PRINCIPALI POESIE E COMMENTI.
- GABRIELE D'ANNUNZIO: VITA, OPERE, LETTURA DI ALCUNI BRANI ANTOLOGICI (IL
PIACERE) E POESIE
- LE AVANGUARDIE (CENNI)
-LUIGI PIRANDELLO: VITA, OPERE, POETICA, LETTURA DI BRANI ANTOLOGICI (IL FU
MATTIA PASCAL, 6 PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE, L'UMORISMO, UNO NESSUNO E
CENTOMILA)
- ITALO SVEVO: VITA, OPERE , POETICA, LETTURA DI BRANI ANTOLOGICI (LA
COSCIENZA DI ZENO)
- LA NARRATIVA ITALIANA TRA LE DUE GUERRE: VITTORINI, BUZZATI, BORGESE,
MORAVIA (CENNI)
- GIUSEPPE UNGARETTI: VITA, OPERE, POETICA, LETTURA DELLE PRINCIPALI POESIE.
- EUGENIO MONTALE: VITA, OPERE POETICA, LETTURA DELLE PRINCIPALI POESIE.
- LETTERATURA E RESISTENZA: APPROFONDIMENTO TEMATICO
-UMBERTO SABA E SALVATORE QUASIMODO: CENNI E LETTURA DI ALCUNE POESIE.
Tempi di svolgimento del programma
PRIMO TRIMESTRE: DA BAUDELAIRE A D'ANNUNZIO
PENTAMESTRE: DALLE AVANGUARDIE.
Metodologie
LEZIONI FRONTALI
VISIONE DI VIDEO
DISCUSSIONI
LETTURA DI BRANI
Recupero e sostegno
NON NECESSARI
Strumenti e sussidi / Materiali didattici
VALUTAZIONE
Tipi e numero di prove
TEMI: SAGGI BREVI IN FORMA DI PROVA DI MATURITA' (3+3)
PROVE ORALI O SCRITTE (QUESTIONARI) : 2+2
SIMULAZIONE PRIMA PROVA EFFETTUATA IL GIORNO 2 APRILE 2014
Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014
Disciplina
ITALIANO
Ore annuali
previste
Ore svolte al
15/05
Ore previste dal
16/05 al 07/06
144
130
14
storia
MATERIA:
STORIA
Docente: Giuliana Giai
 Testo adottato:
Giardina-Sabbatucci-Vidotto “Storia” vol. 3 dal 1900 a oggi ed. 2010
Obiettivi didattici e disciplinari generali
1. conoscere gli eventi storici e saperne individuare cause e conseguenze per poter ricostruire
le connessioni sincroniche e gli sviluppi diacronici dei vari argomenti
2. essere in grado di utilizzare le conoscenze acquisite per ricostruire un fenomeno dal punto di
vista politico-istituzionale, economico, sociale, culturale
3. saper utilizzare ed interpretare le testimonianze e le fonti, distinguere i diversi aspetti di un
evento storico complesso e le relazioni che intercorrono tra essi
saper usare concetti e termini specifici del linguaggio storico e storiografico
OBIETTI
VI
Conoscenze 1. Processo di concentrazione capitalistica nell’età dell’Imperialismo;
(sapere)
2. L’Italia dall’avvento della Sinistra alla “crisi di fine secolo”;
3. La nascita della società di massa;
4. Instabilità, guerre e rivoluzioni;
5. Il mondo tra le due guerre mondiali;
6. Dall’ascesa del nazionalsocialismo alla seconda guerra mondiale;
7. La guerra fredda.
Competenz 1. Utilizzare conoscenze e competenze acquisite nel corso degli studi
e
per orientarsi nella molteplicità delle informazioni storiche;
(saper fare) 2. Possedere gli elementi fondamentali – relativi alle condizioni
economiche, sociali, politiche, ideologiche – che danno conto della
complessità dell'epoca studiata; saperli leggere e collegare con le
opportune determinazioni fattuali;
3. Servirsi degli strumenti fondamentali del lavoro storico: cronologie,
manuali, atlanti storici e geografici, raccolte di documenti;
4. Usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare
eventi storici locali, regionali, continentali, planetari con particolare
riferimento ai fatti cui si può far risalire le discontinuità e le
permanenze presenti nel XX secolo rispetto all’età moderna.
Capacità
(saper
essere)
1. Saper determinare la rilevanza delle informazioni attraverso
prospettive concettuali omogenee (significato economico, politico,
culturale di un evento);
2. Essere capace di organizzare cronologicamente gli eventi utilizzando
i seguenti operatori temporali: contemporaneità, successione,
permanenza, mutamento, discontinuità, congiuntura, ciclo, durata; e
gli operatori di intreccio: problema, spiegazione.
Contenuti e tempi Scelte didattiche
PERCORSO
FORMATIVO e
METODOLOGI
E
Saperi minimi
Approfondimento,
recupero, sostegno
Attrezzature
Materiali didattici
In genere l’articolazione didattica si è sviluppata secondo il
tipo di sequenza qui riportato: A) Si sono presentati i
contenuti secondo una modalità procedente dal semplice al
complesso e, muovendosi dal prima al dopo, ha seguito
passo passo l'evoluzione "storica" della disciplina o dei
nuclei concettuali. B) La prima parte del corso ha
rapidamente percorso le tappe storiche che hanno condotto
all’inquadramento fondamentale di una particolare epoca;
quindi con un percorso inverso si è ritornati sugli eventi
specifici approfondendoli. Il metodo ha affrontato
abbastanza presto i contenuti più complessi - seppur con
una maggiore gradualità di presentazione rispetto alla
sequenza inversa - poi ha iterato le conoscenze
ripercorrendo a ritroso il programma. La prima parte del
percorso, vero zoccolo duro della materia, può essere
riassunta nel seguente schema (s1. Contenuti e concetti
fondanti: Spazio, tempo, evento, fenomeno, epoca,
comunità, popolo, etnia, classe sociale, categoria sociale,
società, Stato, legge, trasformazione sociale, evoluzione,
rivoluzione, cronologia comparata, quadro ambientale che
tenga conto delle linee di sviluppo socio-economica,
geopolitica, culturale e religiosa, bellico-diplomatica,
giuridico-economica. S2. Abilità, strumenti operativi e
competenze: distinzione di eventi, fenomeni, congiunture,
problemi di lungo e medio periodo, processi socioeconomici). C) Dopo la prima sequenza storica, si è passati
ad una rapida velocizzazione per raggiungere subito un
nucleo ritenuto importante, che poteva utilmente essere
trattato in parallelo con un altro inserito a un livello
diverso nel programma. D) Momento iterativo. In questa
fase si sono cumulati gli effetti positivi di altri tipi di
sequenze. Non sempre, però, l’iterazione ha ripreso gli
argomenti essenziali con l’ausilio di esercizi e applicazioni
volti al rafforzamento delle conoscenze
Uso di informazioni precise, anche se non
approfondite, sui periodi, gli attori sociali,
l’avvicendamento dei fatti.
Lezioni supplementari in itinere e in
gennaio-febbraio 2014
Lavagna, libro di testo, power-point,
appunti, schemi
Dizionari specifici, fotocopie, DVD
Criteri di valutazione, livello di sufficienza, scala numerica adottata (4 prove a
trimestre/pentamestre+power point finale)
Conoscenza
Competenze
Livelli
Decimali
Assenza di comprensione. Anche se guidato, non riesce ad utilizzare
2-3
Nessuna
le conoscenze suggerite. Non sa parafrasare, analizzare o
contestualizzare neppure un testo o un dato semplice.
Numerosi e, talvolta, gravi gli errori commessi nell’esecuzione di
4-5
Lacunosa e superficiale
compiti semplici e nell’uso delle conoscenze. Compie induzioni e
deduzioni, ma parziali e imprecise. Produce analisi incoerenti
manifestando difficoltà nel selezionare e ordinare i dati.
Pur con qualche errore sa applicare le conoscenze eseguendo in
6
Manualistica,
essenziale
modo semplice le competenze disciplinari. Argomenta con coerenza,
ma non in modo approfondito. Compie analisi non complesse
utilizzando un patrimonio concettuale adeguato.
Applica le conoscenze correttamente e sa realizzare compiti
7-8
Completa
complessi, pur
permanendo alcune imprecisioni nella
loro
realizzazione. Sa dedurre coerentemente e costruisce analisi
complete e approfondite. Pur con qualche incertezza sa formulare
valutazioni autonome.
Esegue le competenze applicando con precisione e coerenza
9-10
Organica e
approfondita
conoscenze esatte e rielaborate con originalità. Organizza,
utilizzando gli strumenti logici e procedurali in suo possesso, in
modo autonomo e formulando valutazioni motivate ed approfondite.
Programma svolto (settembre-giugno)
A L’ITALIA UMBERTINA
1.L’arretratezza dell’Italia umbertina
2. Mafia e clientela in Sicilia
3. La questione meridionale dopo l’unificazione d’Italia
4. I fatti di Milano a fine secolo
B L'ITALIA NELL’ETA’ GIOLITTIANA
1. Un liberale al governo
2. Giolitti e i nuovi compiti dello Stato liberale
3. Le riforme sociali
4. Il decollo industriale
5. Legislazione sociale, opere pubbliche, riforme
6. Il “voto di scambio”
7. La guerra di Libia
8. Socialisti e cattolici nell'età giolittiana
9 . I problemi del Mezzogiorno nell'età giolittiana
C VENTI DI GUERRA
1.La Belle Epoque
2. Il Movimento Operaio
3.La questione femminile
4.L’Europa vicina al collasso
D LA PRIMA GUERRA MONDIALE
1. La crisi degli equilibri e la questione della “responsabilità” del conflitto
2. L’attentato di Sarajevo
3. Le ideologie della guerra
4. 1914: dalla guerra di movimento a quella di logoramento; il fronte orientale.
5. L’Italia: neutralisti e interventisti; dalla triplice Alleanza alla Triplice Intesa; l’intervento.
6. 1915 e 1916: la superiorità degli imperi centrali; le conseguenze della guerra sul piano interno;
nuove armi e mezzi; il pacifismo umanitario e l’antimperialismo socialista.
7.1917: l’ingresso degli Stati Uniti; la situazione interna italiana; la disfatta di Caporetto; le
controffensive alleate dopo l’uscita di scena della Russia; il crollo militare della Germania e la fine
della guerra
8. I 14 punti di Wilson
9. La Conferenza del 1919 e i trattati.
10. La Società delle Nazioni: obiettivi, finalità.
E CENNI SULLA RIVOLUZIONE RUSSA
F IL DOPOGUERRA NEI PAESI EUROPEI
G IL DOPOGUERRA IN ITALIA
1.L’Italia della “vittoria mutilata”: l’impresa di Fiume
2. Piccola e media borghesia, grande borghesia, classe operaia e contadini
3. La nascita del Partito popolare
4. Il Partito socialista
5. Fondazione e programma dei Fasci di combattimento
6. La crisi della classe dirigente liberale e le elezioni del novembre 1919
7. Il governo Giolitti
8. L’occupazione delle fabbriche, gli scioperi e le loro conseguenze
9. Lo squadrismo fascista
10. La nascita del Partito Comunista italiano
H IL MONDO IN CRISI: Cenni sulla crisi economica del 1929 e i suoi effetti
I IL FASCISMO IN ITALIA
1. Il governo debole
2. La marcia su Roma
3. Il governo di Mussolini e le illusioni della vecchia classe dirigente
4. Il consolidamento del fascismo
5. Il delitto Matteotti; la secessione dell’Aventino; le leggi fascistissime; la scelta liberista del
regime; l’inquadramento della gioventù e il controllo della stampa; la legge elettorale del ’28 e le
elezioni plebiscitarie del 1929; i Patti Lateranensi; l’autarchia; la politica demografica del regime.
6. Gli oppositori del fascismo: concentrazione antifascista; movimento Giustizia e libertà, Partito
comunista; le opposizioni liberali e cattoliche
L IL NAZISMO IN GERMANIA
1.La sostanziale fragilità della repubblica di Weimar
2. La crisi del ‘29 e la crescita del partito nazista
3. Ideologia e struttura del Partito nazista
4. Hitler cancelliere
5. La formazione dello stato totale: l’incendio del Reichstag; la nazificazione dell’apparato
burocratico; i rapporti col grande capitale; la notte dei lunghi coltelli; Hitler presidente del Reich.
6. Il regime totalitario: magistratura; Gestapo; l’asservimento della cultura universitaria; il rogo dei
libri e l’arte degenerata; Goebbles; dalle leggi di Norimberga all’Olocausto
7. L’economia durante il nazismo
M LA SECONDA GUERRA MONDIALE
1. La sconfitta della Polonia
2. L’attacco alla Francia e l’ingresso in guerra dell’Italia
3. La caduta della Francia e il Governo Pétain; l’appello di De Gaulle alla resistenza
4. L’Attacco giapponese a Pearl Harbor
5.L’attacco tedesco all’Unione Sovietica; la partecipazione italiana all’impresa di Russia; resistenza
e riscossa dei sovietici; la battaglia di Stalingrado
6. Le sconfitte dell’Asse in Africa
7. Il crollo militare dell’Italia e la caduta del fascismo
8. La resistenza italiana e la repubblica di Salò; la resistenza nell’Italia del Nord; 25-26 Aprile:
l’insurrezione
9. La sconfitta della Germania e del Giappone
10. Il collaborazionismo e la resistenza in Europa; l’attentato a Hitler
11. Le conferenze di pace
N L’OLOCAUSTO
1.I caratteri del dominio nazista in Europa
2.Lo sfruttamento delle risorse umane
3.Il terrore e i lager
O IL DOPOGUERRA IN ITALIA
1.Il primo governo De Gasperi
2.Le elezioni della Costituente e il referendum
3.La Costituzione repubblicana
4.Le elezioni del 1948
P BIPOLARISMO E GUERRA FREDDA
Dati gli esigui margini di tempo a disposizione si procede ad una scansione sommaria delle diverse
fasi dell’età bipolare: “guerra fredda”, terrorismo e anni di piombo (lavoro in collaborazione con
AVITER), problemi della società contemporanea.
Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014
Disciplina
Storia
Ore
annuali
previste
99
Ore svolte al
15/05
Ore previste dal
16/05 al 07/06
90
9
SIMULAZIONE III PROVA STORIA 11 APRILE 2014
1) Il candidato illustri le caratteristiche salienti della Belle Epoque
(max 10 righe)
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
2) Il candidato spieghi il concetto di totalitarismo (max 10 righe)
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
3) La seconda guerra mondiale iniziò e terminò
A) 1939-1945
B) 1940-1945
C) 1915-1918
D) 1936-1939
4) Il regime di Vichy si instaurò in
A) Germania
B) Belgio
C) Lussemburgo
D)Francia
5) Con l’appellativo di “operazione Barbarossa” si indica
A) l’offensiva francese del 1940 contro la Germania
B) l’attacco tedesco del 1941 nei confronti dell’URSS
C) il regime collaborazionista francese nei confronti dei tedeschi nel 1940
D) l’ingresso dell’Italia nella II guerra mondiale
6) Giovanni Giolitti fu uno statista che
A) affrontò a fondo e risolse la questione meridionale agli inizi del Novecento
B) fu promotore di importanti riforme nell’Italia di inizio Novecento
C)instaurò una dittatura nell’Italia di inizio secolo XX
D)frenò il decollo industriale dell’Italia inizio Novecento
inglese
Materia: Lingua straniera: inglese
Docente: Balpo Chiara
Testi adottati:
Arturo Cattaneo – Donatella De Flaviis, Concise Cakes and Ale – from the Middle Ages to the present day,
ed. C. Signorelli Scuola
Angela Gallagher – Fausto Galuzzi, Activating Grammar Multilevel, ed. Pearson Longman
COMPETENZE
1. Selezionare informazioni,
elementi espliciti e non, elementi
formali e stilistici
ABILITA’ (saper fare)
1. Riferire fatti, descrivere
situazioni, consolidare il metodo
di studio praticando Q&A.
CONOSCENZE (sapere)
1. Strutture morfosintattiche
della lingua straniera
2. Comprendere e interpretare
testi letterari collocati nel loro
contesto storico-culturale
3. Comprendere e produrre un
testo orale (padroneggiare
gli strumenti espressivi
indispensabili per gestire la
comunicazione orale):
-comprendere il messaggio
contenuto in un testo orale,
cogliendo le relazioni
logiche tra le varie
componenti
identificare l’apporto dato
alla comunicazione dagli
elementi para ed extra
linguistici
elaborare testi orali su
temi di attualità, letteratura,
cinema, arte ecc.
interagire nella
comunicazione in maniera
adeguata sia agli
interlocutori sia al contesto
4. Scrivere riassumere e
comporre testi diversi: descrittivi,
narrativi, espressivi, informativi,
argomentativi.
2. Analizzare e interpretare un
testo letterario legato a un
particolare evento storico.
3. Leggere, analizzare e
interpretare testi letterari
confrontandoli con testi italiani.
2. Funzioni del linguaggio
4. Simulazioni per la terza prova
dell’esame di stato
4. Elementi relativi al contesto
storico, culturale e sociale
5. Simulazioni della prova orale
dell’esame di stato.
5. Tecniche del riassunto, del
commento, della composizione di
testi descrittivi, narrativi,
espressivi, informativi, espositivi,
argomentativi.
6. Conoscere la storia e la
letteratura di lingua inglese (UK,
USA, Irlanda, ex colonie) dal XIX
secolo ai giorni nostri.
3. Caratteristiche dei generi
letterari (prosa, poesia,
teatro)
PERCORSO FORMATIVO
Contenuti e tempi
N.
MODULO
1
Literature: the
Victorian age
UNITA’DIDATTICHE
 History and society: pp. 200-203; 205
 Culture: pp. 206-207
 Charles Darwin:
 life and works (p.208);
SCANSIONE
TEMPORALE
Dal 17 settembre
al 12 novembre
2013





2
Literature: The
modern age
(1901-1945)












text “Darwin in Tierra del Fuego” from “The
descent of man” (pp.208-209)
Victorian literature: the novel (pp.210-213)
Charles Dickens:
 life and works (pp.218-219);
 “Oliver Twist”: summary and text “Oliver is taken
to the workhouse” (pp.220-222)

“Hard times”: summary and texts “Coketown”
(pp.276-277) and “Mr. Gradgrind” (photocopy)
Robert Louis Stevenson:
 Life and works (p.255)
 “The strange case of Doctor Jekyll and Mister
Hyde”: pp.255-256. Text “Jekyll turns into Hyde”
pp.257-258
Oscar Wilde:
 Life and works (pp.259-260)
 “The picture of Dorian Gray” (pp.260-261 and
notes on aestheticism). Text “Life as the greatest
of arts” (pp.262-264)
History and society (pp.294-297; 300-301)
Culture: pp.304-305 and notes
Modern poetry: pp.308-309
The modern novel: pp.310-312 (just two paragraphs: The
second generation of Modernists and The anti-utopian
novel)
Joseph Conrad:
 Life and works (p.314)
 “Heart of Darkness” (pp.315-316). Text “Into
Africa: the devil of colonialism” pp.317-318
 Interdisciplinary card/History: The colonization of
Africa (p.319)
William Butler Yeats:
 Life and works (pp.320-321)
 “Easter 1916” (pp.321-324)
 Interdisciplinary card/History: The free state of
Ireland (p.325) and notes on Irish history.
Thomas Stearns Eliot:
 Life and works (pp.326-327)
War poets:
 Rupert Brooke: analysis of the poem “The soldier”
(pp.381-382)
 Siegfried Sassoon: analysis of the poem “Glory of
women” (pp.382-383)
 Wilfred Owen: analysis of the poem “Dulce et
decorum est” (photocopy)
Ezra Pound:
 Analysis of the poem “In a station of the metro”
James Joyce:
 Life and works (pp.335-336 and notes)
 “Dubliners” (pp.336-337 and notes). Text “I think
he died for me – she answered” (pp.337-341)
 “Ulysses”. Text “Molly’s monologue” (photocopy)
Virginia Woolf:
 Life and works (pp.347-348)
 “A revolution in plot and style” (p.349)
 “To the Lighthouse”. Text “Mrs. Ramsay’s
monologue” (photocopy)
George Orwell:
 Life and works (pp.371-372 and notes)
 “Animal farm”: themes (notes)
Dal 15 novembre
al 14 aprile 2014

3
Literature: The
contemporary
age (1945today)
4
Grammar
5
Prove e
simulazioni
per esame di
stato
“1984” (p.376 and notes). Text “Big Brother is
watching you” (pp.377-379)
 History and society (pp.396-400; 402-403)
 Culture (pp.404-407)
 From colonialism to independence (pp.466-467)
 Chinua Achebe:
 Life and works (box p.471)
 “Things Fall Apart” (box p.470). Text “The arrival
of the missionaries”
 Salman Rushdie:
 Life and works (box p.477)
 “Midnight’s Children” (box p.476). Text “The hour
of birth draws near” (pp.475-476)
 South Africa:
 Film “Invictus”
Nel corso dell’anno sono stati affrontati I seguenti argomenti di
grammatica:
 Revision on past, present and future tenses: present
simple, present continuous, past simple, past continuous,
present perfect, present perfect continuous, past perfect,
future simple, going to future.
 If clauses: first, second and third conditional
 Relative clauses
 Reported speech
 -ing form and infinitive
 Infinitive of purpose
 Participle clauses
 Sentence pattern
 Revision on literature
 Oral tests
 Written tests
Dal 16 aprile a
fine maggio
Tutto l’anno
scolastico
Mese di
maggio/giugno
Metodologie
Ogni modulo inizia con una spiegazione sull’inquadramento geopolitico e letterario del periodo trattato. Le
lezioni frontali, in lingua inglese, sono state integrate da appunti e da fotocopie. Attraverso l’analisi del testo
letterario i ragazzi erano stimolati a ragionare sulle tematiche e sulla personalità dell’autore, oltre che ad
effettuare collegamenti con le altre materie curricolari. Ad integrazione delle lezioni di letteratura venivano
effettuati degli approfondimenti grammaticali, in base soprattutto alle difficoltà rilevate durante le esposizioni
orali e scritte dei singoli allievi.
Per potenziare la forma orale sono stati visionati dei film in lingua originale.
Recupero e sostegno
Gli allievi con lacune, soprattutto pregresse e riguardanti la grammatica di base, sono stati incoraggiati a
svolgere attività aggiuntive. Nelle prove di letteratura si è cercato di privilegiare i contenuti rispetto alla
correttezza di espressione. Sono state inoltre effettuate ore aggiuntive, volte alla preparazione delle prove
orali e scritte. Nel caso di insufficienze si è provveduto a svolgere delle interrogazioni di recupero.
Strumenti e sussidi / Materiali didattici
Sono stati utilizzati, oltre ai libri di testo, fotocopie di testi integrativi, appunti trascritti dai ragazzi, DVD e
materiale multimediale.
VALUTAZIONE
Tipi e numero di prove
Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate:
n. 5 prove scritte: 1 verifica di grammatica (ripasso tempi verbali e relative clauses), 1 reading and
comprehension, 3 verifiche di letteratura di tipo B+C (10 domande a scelta multipla e due domande aperte di
massimo 12 righe, in preparazione alla terza prova) sui seguenti argomenti: Oscar Wilde; war poets, James
Joyce and Virginia Woolf; George Orwell.
n.3 prove orali: interrogazioni di letteratura sui seguenti argomenti: the Victorian Age (Darwin, Dickens and
Stevenson); the Modern Age (general introduction, Conrad, Yeats); post colonialism.
SIMULAZIONE TERZA PROVA del 6 maggio 2014
CANDIDATO_________________________________ CLASSE___________
Inglese
1. The character of Winston Smith in Nineteen Eighty-Four
A works for the Ministry of Truth.
B sticks to his identity till the end.
C works for the Thought Police.
D is Julia’s husband.
2. In the poem “Glory of women” Sassoon exposes women’s reaction to war, which is
A respectful for soldiers’ lives
B hypocritical because of their lack of knowledge
C absolutely against war
D indifferent
3. Gretta’s epiphany in the story “The Dead” takes place
A after dancing with her husband
B in her way home
C when she is half-asleep in her bed
D after hearing an old song
4. The text taken from the book “To the Lighthouse” by Virginia Woolf is narrated
A using the direct interior monologue
B using the indirect interior monologue
C using the epiphany
D with a first person narrator
5. Explain in what sense Orwell’s novel “Nineteen Eighty-Four” can be regarded as a
dystopian novel (10-12 lines)
6. Write a text of 10-12 lines to discuss Yeats’ attitude towards the Irish cause and to explain
how this attitude can be traced in the poem “Easter 1916”.
Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014
Ore
Ore svolte al
Disciplina
annuali
15/05
previste
Lingua inglese
97
100
Ore previste dal
16/05 al 07/06
16
filosofia
Materia: Filosofia
Docente: Giovanni Raniolo
Testi adottati: Massaro, La comunicazione filosofica 3/ il pensiero contemporaneo, tomo A e B,
Paravia
OBIETTIVI
Conoscenze :
Competenze:
- Capacità
1. i principali
modelli teorici
filosofici
1.argomentativa
2. le principali
teorie filosofiche
2. riflessiva
3. gli autori e le
opere
3. disciplinari
1 costruire
agomentazioni
consequenziali e
logici
2. ragionare sui
problemi in modo
propositivo
3. avere un quadro
completo del
pensiero filosofico
degli ultimi due
secoli
DIDATTICI E
DISCIPLINARI
PERCORSO FORMATIVO
Contenuti e tempi
Programma
N MODULO
.
1 L'idealismo tedesco ed Hegel
UNITA’DIDATTICHE
 Fichte……………………
…
 I capisaldi del pendiero
hegeliano………………
…..
 la fenomenologia dello
spirito
 il sistema hegeliano
2 Tra anti idealismo e
filosofie della storia
………………………
…
………………………..
 Shopenhauer
 Kierkegaard,
 Marx………………….
 Nietzsche…………………
3



il novecento filosofico

Bergson
Weber
L'esistenzialismo
L'epistemologia e Popper
SCANSIONE
TEMPORALE
Settembre, ottobre,
metà novembre
……………………
Novembre,
dicembre, gennaio,
febbraio, marzo e
aprile
da maggio a fine
anno
Metodologie:
Lezione frontale, lavoro di gruppo, ausilio audiovisivi
Recupero e sostegno:
Attività di ripasso prima di ogni verifica
Recupero in itinere
Strumenti e sussidi / Materiali didattici
Libri di testo, lavagna, sussidi audiovisivi e fotocopie
VALUTAZIONE
Tipi e numero di prove
1 prova scritta semistrutturata e 2 prove orali
SIMULAZIONE TERZA PROVA
Formulazione di 4 quesiti a risposta multipla e due a risposta aperta
Domande a risposta aperta
1) Cosa intende Schopenhauer per volontà di vivere?
2) Descrivi brevemente le motivazioni per cui, secondo Kierkegaard, la scelta della vita
religiosa sia il fine ultimo dell'uomo
Quesiti a risposta multipla:
1) Marx per "accumulazione originaria" intende
a) L'accumulazione di risorse agricole per far fronte alle carestie
b) La progressiva divaricazione tra mezzi di produzione e forza lavoro, che ha portato
all’opposizione tra capitalisti e lavoratori.
c) Il progressivo avvicinamento tra le posizioni di capitalisti e lavoratori in vista di una
condivisione dei profitti
2) Secondo la teoria del valore-lavoro di Marx, il valore delle merci è dato
a) Dal mercato
b) Da lobbies di monopolisti che decidono i prezzi sulla base di loro interessi
c) Dal lavoro che è necessario per produrle e riprodurle.
3) Il salario di un operaio, secondo Marx, è determinato
a) Dal valore dei mezzi di sussistenza minimi che occorrono per la sopravvivenza della
classe operaia.
b) Dal livello di qualifica raggiunta dall'operaio
c) Dal mercato del lavoro
4) Nel "Capitale" si afferma che la forza lavoro è una merce speciale perché:
a) Non può essere venduta
b) Se usata secondo le regole tecniche della produzione, durante il suo uso produce
valore
c) Perché il suo valore è inferiore a quello delle merci tradizionali.
Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014
Disciplina
Filosofia
Ore annuali
previste
Ore svolte al
15/05
84
Ore previste dal
16/05 al 07/06
8
Informatica e sistemi
Istituto “E. Ferrari” di Susa
PIANO DI LAVORO ANNUALE A.S. 2013-14
classe 5A LICEO vecchio ordinamento
DOCENTE
INDIRIZZO
CLASSE
DISCIPLINA
N° ORE sett.li
Di Filippo Davide
Liceo Scientifico Tecnologico
5A Liceo
Informatica e Sistemi
3
COMPETENZE D’AREA
COMPETENZE TRASVERSALI
DELL’AREA
Scomposizione in blocchi funzionali di
sistemi complessi. Trasferimento e
1 Risolvere problemi di varia natura (matematica, fisica, geometria,
sistemi, chimica ecc) tramite scrittura di un programma
2 Automatizzare il controllo di un processo
3 Interfacciamento di un sistema di calcolo con il mondo esterno
manipolazione di informazioni in formato
4 Digitalizzazione di informazioni e trasferimento
digitale.
5 Funzionalità e tipologia degli apparati di rete
6 Architettura Server/Client
COMPETENZE DISCIPLINARI
COMPETENZE
ABILITA’ (saper fare)
CONOSCENZE (sapere)
Si propone di sviluppare negli
Progettare un semplice
allievi la capacità di
sistema per l'acquisizione dei
comprendere le nuove
dati tramite sistemi a
Sistemi di conversione A/D e D/A
, digitalizzazione delle informazioni,
sistemi di trasduzione,
microprocessori
tecnologie digitali e di
microprocessore
interpretare le innovazioni
tecnologiche recenti
Scomposizione in blocchi
funzionali di un sistema
complesso
2 Individuare i blocchi funzionali
di un sistema a microprocessore
2.Schema a blocchi di un
microprocessore e interazione con i
vari sottosistemi
3. Progettare un sistema di
campionamento e codifica
3. Essere in grado di scegliere tra i
vari sistemi di conversione A/D
al variare delle prestazioni
4 Saper scegliere tra dispositivi in
grado di trasformare parametri
fisici in elettrici e viceversa
3. Principali sistemi di
digitalizzazione delle informazioni
4 Acquisizione de manipolazione
di informazioni
4. Tecnologie di trasduzione
5. Analisi di un sistema di
trasferimento di informazioni a
pacchetto
5 Saper cogliere le differenze tra i
vari apparati di rete
5.Apparati di rete e trasferimento
delle informazioni a pacchetto
Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014
Ore annuali previste
99 ore da 60 minuti
Ore svolte al
15/05
36 da 60' e
62 da 50'
Ore previste dal
16/05 al 07/06
9 ore da 50'
Testi adottati:
Cerri Fabrizio - “Corso di Sistemi 3 – Sistemi di Acquisizione dati ”. Edizioni Hoepli
Lorenzi – Moriggia “Programmare in C++” Edizioni Atlas
Sistemi
Sensori e trasduttori
Dispositivi di conversione da parametro fisico ad elettrico. Caso del microfono a condensatore.
Richiami sui condensatori. Simbolo circuitale e finalità del dispositivo. Relazione costitutiva e
capacità di un condensatore a facce piane e parallele. Carica di un condensatore. Principio di
funzionamento del microfono a condensatore: resistenza di alto valore e variazione lenta della
carica. Variazione della capacità al variare della pressione e variazioni proporzionali della tensione
di uscita. Sensori di immagine CCD (Charge Coupled Device) ad accoppiamento di carica.
Struttura fisica del pixel. Accumulo di carica proporzionale alla radiazione incidente segnale di
corrente per righe. Caso monocromatico e tecnologia RGB. La Tecnologia RGB per la cattura e la
visualizzazione di immagini a colori. Gli schermi al plasma PDP (Plasma Disply Panel): struttura
di un pixel e principio di funzionamento. Schermi LCD (Liquid Crystal Display). Principio di
funzionamento. Trasduttore elettro acustico: altoparlante magneto dinamico. Principio di
funzionamento.
Campionamento e conversione AD e DA
Basi teoriche per la conversione analogico-digitale. Introduzione ai concetti di campionamento e
codifica binaria di un segnale. Il teorema del campionamento o di Shannon. Intervallo di
campionamento, tempo di campionamento e frequenza di campionamento. Caso di segnali audio
e video. Il campionatore. Dispositivo di sampling e dispositivo di hold. Convertitore a conteggio a
tre bit. Struttura interna e principio di funzionamento. Convertitore ADC a tre bit ad
approssimazioni successive SAR. Convertitore DAC a resistori pesati a tre bit. Dimostrazione Vout
= -D*Q.
Sistemi: Il microprocessore
Il microprocessore. Architettura di Von Neumann. Unità aritmetico logica e Unità di controllo di un
microP. Funzione della memoria principale. Il bus indirizzi, bus dati, bus di controllo. Struttura
interna di un microprocessore. Schema interno semplificato. Il registro istruzioni IR, il program
counter PC, i registri MDR (Memory data register) e MAR (Memory Address Register) per
l'interfacciamento con il bus. Caricamento ed esecuzione di una istruzione a partire dall'indirizzo
0000H. Fase di fetch e fase di execute. Tipologia di istruzioni. Istruzioni di caricamento e
spostamento, aritmetico logiche, di controllo del flusso.
Sistemi: Le reti di calcolatori
Introduzione alle reti interne: architettura client-server e trasmissione dati a pacchetti (analogia con
il sistema postale). Interrogazione di un server DNS per la risoluzione dei nomi a dominio da parte
di un browser. Generalità sugli indirizzi IP. Notazione decimale puntata di un indirizzo IP (versione
4). Comunicazione tra processi individuabili in modo univoco tramite la coppia (porta di ascolto,
indirizzo IP): caso Browser – Server web.
Protocolli di trasporto: protocollo per la comunicazione affidabile tra processi (TCP) e protocollo
per la comunicazione non affidabile tra processi (UDP). Buffer di invio/ricezione. Preparazione di
segmenti UDP/TCP (porta sorgente, porta destinazione, dati). Multiplexing/Demultiplexing dei dati
tra processi svolta dai protocolli di trasporto.
Preparazione dei pacchetti IP (versione, indirizzo IP mittente, indirizzo IP destinazione, segmento
TCP/UDP). Individuazione della rete di appartenenza di un host tramite suddivivisione in classi A,
B, C degli indirizzi IP.
Indirizzi IP pubblici e privati. Utilizzo degli indirizzi privati nelle reti locali. I router come punto di
accesso
ad internet da una rete privata. Indirizzi IP statici e dinamici. Interrogazione di un server DHCP per
l'assegnazione dinamica di un indirizzo IP temporaneo. Cenni sull'utilizzo degli switch in una rete
locale.
Informatica
Richiami sulla decomposizione funzionale: intestazione e corpo di una funzione. La funzione
Main e le chiamate a funzione. Calcolo della distanza di due punti e della lunghezza di un percorso
per punti. Calcolo per punti della funzione esponenziale. Calcolo dei punti di intersezione di una
parabola con l'asse x. Strutture dati. Richiami ed esempi. Modifica del codice della parabola.
Strutture dati e funzioni: struttura punto, struttura cerchio, e loro utilizzo nelle funzioni. Vettori di
variabili. Vettori di interi. Calcolo di una temperatura media. vettori di caratteri e carattere di fine
stringa. Acquisizione di una stringa tramite scanf() e vettori di caratteri. Stampa di sringhe tramite
vettori e printf(). I puntatori: variabili per gestire indirizzi . Operatore & (indirizzo di). Costante
NULL. Puntare una variable e operatore di dereferenziazione. Indirizzi e vettori. Indirizzi e stringhe
di caratteri. Nome di un vettore come indirizzo base costante di un vettore. Passaggio di vettori
come parametri a funzione per indirizzo. Notazione p[] e algebra dei puntatori.
Allocazione dinamica della memoria. La funzioni calloc() per l'allocazione di un blocco contiguo di
parole di memoria: gestione di un polinomio di grado deciso a tempo di esecuzione.Algoritmo di
ordinamento a bolle: implementazione e test
di funzionamento. Utilizzo dei puntatori per
manipolare file di testo: puntatori a FILE. Apertura in scrittura, lettura, aggiunta in coda. Utilizzo
delle funzioni di libreria fscanf() e fprintf() per la lettura e scrittura formatata. Posizione del
marcatore di fine file EOF nei vari casi. Utilizzo dellla funzione fclose() per la chiusura di un file. La
funzione fgets() per la letura riga per riga dei file. Esempi di utilizzo con strutture dati.
Tipologia delle prove di verifica
Due verifiche scritte di sistemi e due verifiche scritte di Informatica durante il primo trimestre. Una
interrogazione orale nel pentamestre sia di sistemi su campionamento e conversioni AD/DA, sia di
informatica sui puntatori e passaggio a funzione di vettori come parametro per indirizzo. Una prova
scritta di sistemi sulle reti di calcolatori e
una sulla parte riguardante i microprocessori.
Esercitazioni di laboratorio su tutta la parte di informatica. Nessuna attività di laboratorio per la
parte di sistemi.
Modalità di recupero
Sono state dedicate molte ore al recupero degli insufficienti sia durante ore di recupero specifiche
sia in itinere. Alla fine del percorso è stata svolta una prova di recupero per gli insufficienti del
primo trimestre, integrata da prove orali di compensazione.
Modalità di insegnamento
Lezione frontale integrata da esercitazioni di laboratorio. Un'ora circa di spiegazione teorica nelle
due ore di laboratorio ed un'ora di prova sul calcolatore. Per la parte di sistemi lezione frontale e
materiale didattico fornito dal docente.
Strumenti
Per le esercitazioni di laboratorio ci si è serviti nei tre anni di studio dell'ambiente di sviluppo
integrato DEV-C++.
Simulazione Terza Prova 06/05/2014 (5A LST)
Materia: Informatica e Sistemi
Studente: _________________________________________________________
Domanda 1
Descrivere in modo sintetico ed esauriente la funzione dei vari blocchi che compongono un Sistema di
Acquisizione Dati per segnali audio (microfono a condensatore, campionatore, convertitore analogico-digitale a 16
bit, microprocessore).
Domanda 2
Descrivere in modo sintetico il principio di funzionamento di un microfono a condensatore
Studente: _________________________________________________________
Domanda 3
Dato un segnale s(t) audio di frequenza massima f max = 3400 Hz in ingresso ad un sistema di acquisizione dati,
per poter ricostruire in modo esatto il segnale iniziale a partire dai campioni memorizzati possiamo cmpionare il
segnale ad una frequenza:
1. f c ≤ 6800Hz campioni/s
2. f c ≥ 8000Hz campioni/s
3. Non esiste una tale frequenza
4. f c ≥ 3400Hz campioni/s
Domanda 4
In un sensore d' immagine ad accoppiamento di carica CCD, la corrente di uscita rappresenta:
1. la carica del singolo pixel su cui incidono i fotoni
2. L'energia dei fotoni incidenti sulla matrice di pixel del sensore ossia il segnale riga
3. I tre colori primari della luce RGB
3. L'energia dei fotoni incidenti sulla matrice di pixel del sensore ossia il segnale corrispondente ad un quadro
Domanda 5
In una funzione per lo scambio di due elementi di un vettore di interi vett[N]
int scambio(int *p, int i, int j);
 chiamata possibile: scambio(&vett[0])

chiamata possibile: scambio(vett[0], indice1, indice2)

chiamata possibile: scambio(&vett[0], indice 1, indice 2)

chiamata possibile: scambio(&vett[0], N)
Domanda 6
Sia p un puntatore alla variabile intera Numero (p = &numero):
1. La variabile p contiene l'indirizzo in memoria della variabile Numero mentre *p coincide con la variabile
puntata
2.
La variabile *p contiene l'indirizzo della variabile Numero mentre p coincide con la variabile puntata
3.
La variabile p coincide con la variabile Numero
4. La variabile Numero contiene l'indirizzo della variabile p in memoria e quindi punta la variabile p
Chimica e laboratorio
Materia: Chimica e laboratorio
Docenti: Prof.ssa Federica Fontana (Teoria) e prof.ssa Maria Curcio (Laboratorio)
Testi adottati: Vito Posca; “Dimensione chimica”,Ed. G. D’Anna
CONTENUTI
OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
DISCIPLINARI
Nomenclatura
inorganica:
tradizionale e
IUPAC
Elettrochimica
La chimica del
carbonio: gli
idrocarburi.
Classi di
composti
organici
□ Classificare i composti secondo la natura binaria e ternaria;
□ Assegnare ad un elemento il numero di ossidazione
□ Usare le regole della nomenclatura IUPAC o tradizionale per
scrivere le formule dei composti o per ricavarne il nome.
□ Distinguere gli ossidanti dai riducenti;
□ Bilanciare le reazioni di ossidoriduzione con il metodo
ionico-elettronico
□ Descrivere la pila di Daniell
□ Utilizzare i potenziali standard di riduzione per
progettare pile e per stabilire la spontaneità di una
reazione di ossidoriduzione
□ Descrivere le principali pile ed accumulatori in
commercio
□ Spiegare il fenomeno della corrosione
□ Calcolare la f.e.m. di una pila non in condizioni
standard: applicazione dell’equazione di Nernst
□ Applicare le leggi di Faraday ai processi elettrolitici.
□ Descrivere i processi elettrolitici per l’ottenimento di
metalli e per la produzione di idrogeno e di ossigeno
gassosi.
□ Spiegare la natura dei legami covalenti semplice,
doppio e triplo
□ Confrontare le proprietà degli idrocarburi alifatici con
quelle degli idrocarburi aromatici
□ Descrivere le proprietà chimiche e fisiche degli
idrocarburi
□ Saper assegnare il nome ai vari idrocarburi (alifatici e
aromatici) secondo le regole IUPAC
□ Conoscere le principali reazioni degli idrocarburi.
□ Individuare i composti in base al gruppo funzionale,
scriverne il nome e rappresentare la formula
□ Correlare il comportamento con la natura dei gruppi
funzionali
PERCORSO FORMATIVO
Programma e tempi
Titolo
Contenuti
Periodo di
svolgimento
□ Definizione e calcolo degli stati di ossidazione degli
elementi;
□ Classificazione dei composti inorganici (binari e
ternari)
□ Nomenclatura tradizionale e IUPAC (binari e
ternari)
Elettrochimica
□ Reazioni di ossidoriduzione e bilanciamento
(in forma molecolare e ionica)
□ Spontaneità delle reazioni redox
□ Tabella dei potenziali standard di riduzione
□ La cella galvanica o pila (pila di Daniell)
□ La forza elettromotrice (f.e.m.) di una pila in
condizioni standard
□ L’equazione di Nernst
□ L’elettrolisi
□ Aspetti quantitativi: la legge di Faraday
□ Applicazioni pratiche dei processi elettrolitici:
elettrolisi di sali fusi (NaCl) e dell’acqua.
La chimica del
□ Configurazione elettronica degli elementi.
carbonio: gli
□ Ibridazione e legami del carbonio:legame
idrocarburi.
semplice, doppio e triplo
□ Formula bruta e formula di struttura
□ Gli idrocarburi alifatici: caratteristiche,
struttura, nomenclatura, le reazioni
caratteristiche e le proprietà.
□ Gli idrocarburi aromatici: il benzene e l’anello
aromatico, i derivati del benzene, le reazioni
caratteristiche e le proprietà.
Classi di
□ I gruppi funzionali
composti organici □ Gli idrocarburi alogenati
□ Il gruppo ossidrilico
□ Il gruppo carbonilico
□ Il gruppo carbossilico
□ Ammine e ammidi
Nomenclatura
inorganica
□ SettembreOttobre
□ NovembreDicembreGennaio
□ FebbraioMarzoAprile
□ MaggioGiugno
Metodologie:
Gli argomenti sono stati affrontati mediante lezioni frontali dialogate e attività di problem solving
supportate da attività di laboratorio.
Il libro di testo è stato impiegato per consolidare i contenuti descritti in classe, mediante l’attività di
studio individuale e lo svolgimento di esercizi applicativi.
Recupero e sostegno:
Sono stati adottati nel corso dell’anno i seguenti strumenti didattici:
□ Esercizi applicativi di recupero delle carenze prima di ogni nuovo argomento;
□ Attività di ripasso prima di ogni verifica scritta mediante lo svolgimento in classe di esercizi simili a
quelli presenti poi in verifica.
□ Correzione in classe di ogni verifica scritta
□ Attività di sportello individualizzato
□ Esercizi di stechiometria come recupero delle lacune pregresse e a supporto dei nuovi argomenti
affrontati.
Strumenti e sussidi / Materiali didattici
Gli argomenti sono stati affrontati in classe mediante l’ausilio dei seguenti strumenti:
□
□
□
□
Libri di testo;
Lavagna;
Fotocopie;
Laboratorio di chimica.
VALUTAZIONE
Per la valutazione è stata adottata la seguente griglia di valutazione:
Specificazione della griglia di correzione (eventualmente ripetibile per diversi tipi di prove)
2
Conoscenze frammentarie e superficiali, presenza di gravissimi errori sia procedurali
che teorici.
3
Conoscenze frammentarie e superficiali, presenza di gravi errori sia procedurali che
teorici.
4
Conoscenze scarse, presenza di numerosi errori sia procedurali che teorici e di
imprecisazioni nel linguaggio specifico
5
Conoscenze non molto approfondite, presenza di errori sia procedurali che teorici.
6
Conoscenza sufficiente degli argomenti, ma ancora presenza di errori sia procedurali
che teorici.
7
Discreta conoscenza degli argomenti, presenti ancora delle imprecisazioni sia a
livello procedurale che teorico
8
Buona conoscenza degli argomenti, utilizzo appropriato del linguaggio specifico
9
Conoscenza molto buona degli argomenti, correttà modalità di svolgimento
procedurale e utilizzo appropriato del linguaggio specifico
10
Conoscenza ottima degli argomenti, correttà modalità di svolgimento procedurale e
utilizzo appropriato del linguaggio specifico
Tipi e numero di prove
Sono state adottate le seguenti tipologie di prove
□ Interrogazioni individuale;
□ Prove strutturate a risposta chiusa (cloze-test, scelta multipla, vero/falso)
□ Questionari a risposta aperta
□ Esercizi applicativi di regole
□ Relazione di attività laboratoriale.
Il numero delle verifiche scritte svolte nel primo trimestre è stato pari a: 5 (cinque), di cui una svolta
per il recupero degli insufficienti.
Il numero delle verifiche scritte svolte nel secondo pentamestre è stato pari a: 3 (tre). E’ stata
svolta anche un interrogazione orale.
Sono state inoltre effettuate 3 (tre) verifiche di laboratorio di cui 2 (due) di recupero e
sono state svolte 2 (due) relazioni di laboratorio.
SIMULAZIONE TERZA PROVA
E’ stata svolta in data 06/05/2014.( in allegato)
Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014
Disciplina
Ore annuali
previste
Ore svolte al
15/05
Ore previste dal
16/05 al 07/06
101
8
11
Chimica e
laboratorio
Susa 06 Maggio 2014
Prof.ssa Federica Fontana
Prof.ssa Maria Curcio
SIMULAZIONE TERZA PROVA: CHIMICA
1. Ai due elettrodi di una cella avvengono le seguenti reazioni:
Co  Co2+ + 2ePb2+ + 2e-  Pb
Calcolare la f.e.m. della cella a 25°C, quando la concentrazione di Co 2+ è 10-2M e
quella di Pb 2+ è 0.1M. (E0 di Co2+/Co = - 0,28V e E0 di Pb2+/Pb = - 0,13V).
2. Cosa si intende per legame σ e per legame π? Quali sono gli orbitali atomici
utilizzati per la formazione di questi due tipi di legame nelle molecole?
Rispondere in 10 righe.
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
___________________
3. La configurazione elettronica del Bromo è:
A. 1s22s22p63s23p64s24p64d9
B. 1s22s22p63s23p63d104s24p5
C. 1s22s22p63s23p64s24p53d10
D. 1s22s22p63s23p64s23d104p5
4. Il composto CH3−CH2–CH2–CH=CH2 è denominato:
A. 1-pentano;
B. 4-pentene;
C. 1-pentene;
D. 2-pentene.
5. Un legame triplo nasce:
A. Dal legame tra atomi che condividono tre elettroni;
B. Dal legame tra tre atomi;
C. Dalla messa in comune di tre coppie di elettroni;
D. Dalla messa in comune di una coppia di elettroni.
6. Nella reazione 2HNO3 + 3H2S → 2NO + 3S + 4H2O, indicare qual è la specie
ossidante e quale quella riducente:
A. La specie ossidante è HNO3 ed H2S la specie riducente;
B. L’H2S è l’ossidante e l’HNO3 il riducente;
C. S si comporta da riducente ed NO da ossidante;
D. S si comporta da ossidante e NO da riducente.
Matematica
Documento di classe V Liceo
anno 2013-2014 Matematica
Prof.ssa Daniela Martina
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
1.
Possedere le nozioni ed i procedimenti indicati e saperli organizzare
complessivamente
2.
Saper affrontare a livello critico problemi di natura scientifica-tecnica, sapendo
scegliere strategie di approccio
3.
Saper adoperare consapevolmente metodi e strumenti di calcolo
4.
Trattare con competenza problemi di carattere tecnico, in modo particolare quelli
relativi all'indirizzo di studi.
METODI DI INSEGNAMENTO
1.
2.
Lezione frontale seguita per lo più da esercizi applicativi
Esercitazioni in classe
STRUMENTI DI LAVORO
1.
2.
3.
Libri di testo
Fotocopie e formulari
Appunti
VERIFICHE - VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO
Sono state effettuate due interrogazioni e sei verifiche scritte sommative e 3 prove di tipologia
mista B+C che prevede quesiti a risposta singola e quesiti a risposta multipla di cui una come
simulazione di terza prova effettuata il 11/04/2014.
Ai fini di una valutazione globale si è tenuto conto di
1.
Metodo di studio
2.
Partecipazione all'attività didattica
3.
Impegno e applicazione
4.
Conoscenze acquisite
5.
Abilità raggiunte
6.
Comprensione
Libro di testo
Bergamini Trifone Barozzi – MANUALE BLU di Matematica 5 - ZANICHELLI
La classe non ha mai mostrato particolare interesse nei confronti della materia e si è sempre
mostrata poco incline all’applicazione e allo studio in genere. Si è pertanto cercato di privilegiare
l’aspetto pratico degli argomenti tralasciando dimostrazioni e rigorosa teoria. Il comportamento è
stato sempre corretto da un punto di vista disciplinare ma non sempre è stato costante l’impegno e
lo studio.
È ovvio che attitudini e applicazioni individuali diverse hanno determinato livelli di
preparazione diversi.
1. Modulo (40 ore)
Continuità e discontinuità di una funzione
Contenuti
Definizione di continuità di una funzione in un punto e in un intervallo. Punti di discontinuità
di una funzione.
Asintoti del diagramma di una funzione.
Obiettivi
Acquisire la nozione di limite sia intuitiva sia in forma rigorosa.
Conoscere ed applicare i teoremi sui limiti.
Apprendere le tecniche per il calcolo di limiti di funzioni in cui si presentino anche forme di
indeterminazione.
Riconoscere i punti di discontinuità.
Introdurre la nozione di asintoto di una curva piana, come applicazione geometrica del
concetto di limite di una funzione.
2. Modulo (40 ore)
Derivate delle funzioni in una variabile. Applicazione del calcolo differenziale
Contenuti
Concetto di derivata in un punto e sua interpretazione geometrica. Concetto funzione derivata di
una funzione.
Derivate di alcune funzioni elementari. Operazioni nella derivazione
Correlazione tra continuità e derivabilità.
Teorema di Rolle. Teorema di Lagrange o del valor medio. Teoremi di De L’Hospital.
Punti stazionari, punti a tangente verticale (cuspidi) e punti angolosi.
Minimi e massimi relativi. Minimi e massimi assoluti. Concavità e flessi. Studio di funzioni e
tracciamento dei grafici relativi.
Obiettivi
Acquisire la nozione di derivata in forma intuitiva.
Conoscere i teoremi fondamentali del calcolo differenziale.
Saper applicare la regola di De L’Hospital:
Acquisire gradualmente gli strumenti matematici che vengono utilizzati per lo studio delle
funzioni e per il tracciamento dei relativi grafici.
Saper applicare i teoremi fondamentali del calcolo differenziale nella ricerca di minimi, massimi,
flessi.
Essere in grado di risolvere problemi di minimi e massimo in ambito geometrico, analitico.
Saper utilizzare gli strumenti matematici per lo studio delle funzioni e per il tracciamento dei
relativi grafici.
3. Modulo (40 ore)
Calcolo integrale e applicazioni
Contenuti
La primitiva di una funzione. Primitive di una funzione e definizione di integrale indefinito.
Integrale indefinito e sue proprietà.
Integrali indefiniti immediati. Metodi di integrazione indefinita: integrazione per sostituzione e
integrazione per parti. Integrazione indefinita delle funzioni fratte.
L’integrale definito. Area del trapezoide e definizione di integrale definito di una funzione.
Proprietà di integrazione definita. Teorema della media. Funzione integrale. Teorema
fondamentale del calcolo integrale o Teorema di Torricelli – Barrow. Formula di LeibnizNewton per il calcolo dell’integrale definito.
Calcolo dell’area di una superficie piana limitata da una o più curve.
Calcolo del volume di un solido di rotazione. Calcolo della lunghezza di un arco di curva piana.
Area di una superficie di rotazione.
Obiettivi
Apprendere la nozione intuitiva di integrale definito. Acquisire il concetto di primitiva di una
funzione.
Saper utilizzare i principali metodi di integrazione indefinita.
Saper calcolare l’area di una superficie piana, il volume di un solido di rotazione, la lunghezza di
un arco di una curva piana.
3. Modulo (12 ore)
Analisi numerica. Risoluzione approssimata di equazioni: metodo di bisezione. Integrazione
numerica: metodo dei trapezi.
Obiettivi
Saper risolvere un’equazione utilizzando i metodi numerici.
Utilizzare metodi numerici per l’integrazione definita di una funzione
Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014
Ore
Ore svolte al
Disciplina
annuali
05/05
previste
MATEMATICA
132
65 x 60’
61 x 50’
Susa, 6 maggio 2014
Ore previste dal
05/05 al 07/06
18 x 50’
L’insegnante
Daniela Martina
Simulazione III prova
ALUNNO.......................................................................................................................DATA................ ............................
Matematica
1. L’integrale

sen 2 x
dx vale
1  sen 2 x
a)
b)
c)
d)
e)
a) arctg sen x  c
b) lg(1  sen 2 x )  c
1
c
1  sen 2 x
d) arctg cos x  c
e)  arctg cos x  c
c)
minimo assoluto uguale a –1. Tale
funzione si annulla in a ,b ?
Sì, in almeno un punto
Sì, ma solo se la derivata si annulla
No, mai
No, perché la funzione è crescente
Non ci sono elementi sufficienti per
rispondere
2x 4
x2  4
Ha due asintoti verticali di equazione x=2
e x= -2 e un asintoto orizzontale di
equazione y=0
Ha due asintoti verticali di equazione x=2
e x= -2 e un asintoto obliquo di equazione
y=2x
Non ha asintoti verticali mentre ha un
asintoto orizzontale di equazione y = 2
Non ha asintoti verticali mentre ha un
asintoto obliquo di equazione y=2x
Non ha asintoti
4. La funzione y 
2. In quale dei seguenti intervalli la funzione
y  ln x  x  1 è decrescente?
a) 0;
b) 1;
c)  2;
d) 0;1
e) 0;2
a)
b)
c)
d)
3. Una funzione continua in un intervallo
a ,b ha massimo assoluto uguale a 3 e
e)
x2 1
5. Tra le primitive della funzione f ( x) 
determina quella il cui grafico passa per il punto di
x
coordinate (1;2).
6. Calcola per parti l’integrale
 xe
2x
dx
educazione fisica
Materia: Educazione fisica
Docente: Gallasso Luciana
Testi adottati: Nuovo praticamente Sport di Del Nista-Parker-Tasselli. Ed D'Anna
OBIETTIVI
Conoscenze :
Competenze:
- Capacità
1.Saper gestire in
modo autonomo
ed organizzare
personali percorsi
motori e sportivi
1.Utilizzare
consapevolmente
il proprio corpo
nel movimento e
nella
comunicazione
2.Conoscere le
qualità
condizionali e
coordinative ed i
loro metodi di
allenamento
3. Rielaborare 3.Acquisire
gli schemi motori consapevolezza
di base
della propria
corporeità e saper
valutare le
variazioni indotte
dalla pratica
motoria e
sportiva
4.Il gioco,lo sport,
4. Conoscere gli
le regole, il fairaspetti tecnici e
play. Consolidare i tattici dei giochi e
valori sociali dello
degli sport
sport
praticati .
2.Realizzare
progetti motori
che migliorino il
potenziamento
fisiologico
DIDATTICI E
DISCIPLINARI
Acquisire
consapevolezza
della propria
corporeità intesa
come
conoscenza,
padronanza e
rispetto del
proprio corpo
2.Ampliare le
capacità
condizionali e
coordinative
1.
5. Sicurezza e
salute.
PERCORSO FORMATIVO
Contenuti e tempi
3 Realizzare
movimenti
semplici e
complessi adeguati
alle diverse
situazioni spazio
temporali
4.Elaborare
tecniche,strategie,
regole adattandole
alle capacità,
esigenze, spazi e
tempi di cui si
dispone.
5.Fare proprii stili
5.Assumere
di vita, corrette
comportamenti
abitudini
funzionali alla
alimentari e
sicurezza ed alla
comportamenti
salute in palestra,
attivi nei confronti
a scuola,
della salute
all'aperto, in
dinamica
strada
Programma
e tempi di svolgimento del programma
Articolati in moduli ed unità didattiche, indicando i rispettivi tempi di realizzazione.
N.
MODULO
1
Test motori per il controllo
delle qualità condizionali e
coordinative .
Test di Ruffier. Forza braccia
con piegamenti a terra. Sargenttest. Test sulla mobilità del
rachide e forza addominali a
terra. Test di coordinazione
con la palla (a scelta
pallavolo,calcio,basket)
2
Attività a corpo libero
3
Piccoli e grandi attrezzi di
palestra
Lavori di gruppo con
progettazione e presentazione di
un riscaldamento.Esempi di
allenamenti in circuittraining,interval-training,powertrining.
Le posizioni di controllo
dell'eutonia
4
Percorsi polivalenti. I
processi energetici
5
Atletica leggera.
Orienteering
6
Giochi sportivi di squadra
UNITA’DIDATTICHE
Gli anelli per gli studenti
Il nastro per le studentesse.
L'utilizzo degli elastici per
l'allenamento della forza e
mobilità
SCANSIONE
TEMPORALE
Settembre-ottobre
Novembre-dicembre
Dicembre-gennaio
Febbraio
Esempio di test d'ingresso alla
SUISM. I processi energetici
nell'attività motoria. Simulazioni
3^prova d'esame
La tecnica del lancio del disco.
Tecniche di orientamento.
Simulazioni di 3^prova d'esame
Studio del regolamento dell' hitball e gioco di squadra. Ripasso
dei regolamenti di gioco di
squadra studiati negli anni
precedenti.
Marzo-aprile
Aprile-maggio
Metodologie
Spiegazioni verbali, dimostrazioni pratiche ed esercitazioni, passando dal globale
all’analitico-percettivo per ritornare al globale arricchito utilizzando attività trasferibili a
carattere tassonomico.
Osservazione sistematica degli allievi con valutazione della situazione iniziale e del
significativo miglioramento nel conseguire un obiettivo definito. Prove pratiche ed orali.
Utilizzo di tabelle standard di riferimento per il controllo dei risultati ottenuti. La valutazione
scaturisce dalla media del profitto ottenuto nelle verifiche pratiche e teoriche,dal
miglioramento dei livelli di partenza, dall’impegno, dall’interesse e dalla partecipazione
attiva alle lezioni
Recupero e sostegno
Recuperi a breve termine, individualizzati, nelle ore di lezione, facendo ricorso,se
necessario, a verifiche aggiuntive pratiche, scritte o orali.
Strumenti e sussidi / Materiali didattici
libro di testo, appunti, fotocopie, lavagna, sussidi audiovisivi, palestra e palestrina con tutte le
attrezzature presenti.
VALUTAZIONE
La valutazione complessiva tiene conto sia del giudizio oggettivo dato ad ogni verifica
pratica,scritta o orale svolta, sia di alcuni elementi fondamentali del percorso formativo di ogni
allievo e cioè:
- la partecipazione attiva durante le lezioni pratiche (più riposi non giustificati da motivi di salute
abbassano la media)
- l’impegno dimostrato nel migliorare la propria prestazione rispetto al livello di partenza
- il rispetto delle regole e un corretto comportamento sportivo.
Tipi e numero di prove
Interrogazioni individuali - questionari a risposta chiusa validi come interrogazioni orali
(cloze-test, scelta multipla, vero/falso) - quesiti a risposta aperta - relazioni giochi di ruolo - lavori di gruppo - esecuzione di esercizi ginnici - prestazioni in gare sportive
numero delle prove pratiche 2 e numero prove orali 1 nel trimestre
numero delle prove pratiche 3 e numero prove scritte/orali 3 nel pentamestre
________________________________________________________________________________
SIMULAZIONE TERZA PROVA tipologia mista Educazione fisica
Studente/ssa _____________________________________
-1- Nel gioco dell’hit-ball che cosa si intende per palla bruciata e in quali situazioni si
verifica?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
- 2 - Spiega in modo sintetico come si svolge una gara di orienteering
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
__________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________
- 3 - In uno scatto sulla distanza di 30 mt l’energia utilizzata dai muscoli viene prodotta con
:
1. processi anaerobici alattacidi
2. processi anaerobici lattacidi
3. processi aerobici lattacidi
4. processi aerobici
- 4 - Le azioni possono essere coordinate in modo :
1. automatico, volontario e istintivo
2. riflesso e automatico
3. riflesso, automatico e volontario
4. istintivo, riflesso, automatico e volontario
- 5 - In atletica leggera un lancio del disco risulta nullo se :
1. l’atleta effettua il lancio senza traslocazione
2. il disco viene impugnato saldamente dall’atleta durante il lancio
3. l’atleta dopo aver effettuato il lancio esce dal semicerchio anteriore della pedana
4. l’atleta dopo aver effettuato il lancio esce dal semicerchio posteriore della pedana
- 6 -In pallavolo quale di queste azioni è consentita al “libero”?
1. schiacciare dalla seconda linea
2. entrare ed uscire più volte in un set
3. eseguire la battuta
4. partecipare al muro difensivo
punteggio
___________________
________________________________________________________________________
______
Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014
Disciplina
Ore annuali
previste
Educazione fisica
68
Ore svolte al
15/05
62
Ore previste dal
16/05 al 07/06
6
FISICA
CLASSE: -V LICEO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Anno scolastico 2013/2014
MATERIA: FISICA
DOCENTE :
PERONO GIUSEPPE
RIEPILOGO DEL PROGRAMMA SVOLTO
Riferimento alla proposta Commissione Brocca 1992 (Temi 1-.....-6)
TEMI
1. FORZE E CAMPI
Parte I
 Ripasso degli argomenti svolti negli anni precedenti
 Interazioni elettrostatiche. La legge di Coulomb. Campo elettrostatico.
 Principio di sovrapposizione dei campi. Campi conservativi.
 Potenziale ed energia potenziale. Circuitazione e flusso. Teorema di Gauss.
 Capacità elettrica. Energia e densità di energia del campo elettrico. Condensatori.
 Conservazione dell’energia.
 Moto di cariche in campo elettrostatico.
 Interazioni magnetiche tra magneti, circuiti, cariche in moto.
 Campo magnetico. Vettore B
 Campi non conservativi. Flusso e circuitazione di B, teorema di Ampere.
 Moto di cariche in campo magnetico. Forza di Lorentz. Legge dell’induzione.
Parte II
 Campi elettrici e magnetici variabili. Energia e densità del campo magnetico.
 Equazioni di Maxwell.
 Conduzione elettrica. Conduttori, semiconduttori, isolanti.
 Circuiti elettrici in cc e ca. Circuiti con elementi attivi e passivi.
 Macchine elettriche : alternatore, motore, trasformatore.
2. OSCILLAZIONI ED ONDE
 Oscillatore armonico. Sistemi elettrici oscillanti.
 La luce. Velocità della luce. Modello ondulatorio e corpuscolare.
 Onde elettromagnetiche. Loro energia e quantità di moto.
 Generazione, trasmissione e ricezione di segnali elettromagnetici.
3. QUANTI-MATERIA-RADIAZIONE
 Prove dell’esistenza degli atomi. Modelli atomici, validità e limiti.
 La scoperta dell’elettrone. La carica elementare. Determinazione del rapporto e/m.
 La spettroscopia come metodo di indagine. Emissione ed assorbimento. Lo
spettro dell’atomo di idrogeno.
 La quantizzazione dell’energia nella materia. Meccanica quantistica.
 Dualismo onda corpuscolo. Effetto Compton. Ipotesi di De Broglie. Esperimento di
Davisson e Germer.
 Principio di indeterminazione di Heisemberg.
 Interpretazione probabilistica della funzione d’onda.
 Stato solido: conduttori, semiconduttori, isolanti, giunzione.
 Fisica nucleare : il nucleo atomico, forze nucleari.
 La radioattività.
CONTENUTI DELLA MATERIA
Come già specificato nel riepilogo del programma svolto relativo alla proposta Commissione
Brocca 1992.
OBIETTIVI DIDATTICI
Acquisire i concetti fondamentali dei contenuti di cui al punto precendente.
Utilizzo delle conoscenze matematiche ( algebra, trigonometria e geometria analitica )
al fine di risolvere problemi sui contenuti affidati.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Lezioni frontali. Colloqui di ripasso ed approfondimento con l’alunno. Attività di laboratorio.
LABORATORI O SPAZI UTILIZZATI
Laboratorio di fisica.
MATERIALI O APPARECCHIATURE UTLIZZATI
Strumenti di misura di varia precisione, per esperienze di vario genere.
METOLODOGIE E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Interrogazioni orali ed in alternativa test. Prove scritte a base di problemi e/o test.
Relazioni e prove di laboratorio.
CRITERI DI VALUTAZIONE
CONOSCENZA
COMPRENSIONE
APPLICAZIONE
 Nessuna
Nessuna
Scarsa
 Frammentari e superficiale
Frammentaria e superficiale
Discontinua
 Completa ma non approfondita
Completa ma non approfondita
Opportunistica
 Competa ed approfondita
Completa ed approfondita
Adeguata
 Completa, coordinata ed ampliata Completa, coordinata ed ampliata
Continua e
completa
PROVE SCRITTE
LABORATORIO
 Incapacità comprensive
Nessuna volontà
 Lavoro parziale con errori
Applicazione superficiale, senza
risultati concerti
 Lavoro accettabile
Applicazione accettabile con risultati
 Lavori completi, corretti, con imprecisioni Discrete capacità organizzative
 Lavoro completo e corretto
Buone capacità organizzative con
risultati
Griglia di valutazione in termini numerici :
Gravemente insufficiente : 2 – 3 – 4
insufficiente : 5
Sufficiente : 6 - buono : 7 - distinto : 8 - ottimo : 9 – 10.
Risultati complessivamente conseguiti : classe nella norma.
SCANSIONI TEMPORALI
L’anno scolastico è stato suddiviso in due quadrimestri.
Il programma sviluppato è stato suddiviso in 6 moduli, come previsto nel piano di
lavoro
Susa, 10 maggio 2014
I Rappresentanti :
L’insegnante.
Materia: FISICA
Docente:
PERONO CACCIAFUOCO GIUSEPPE
Testi adottati:
“ LA FISICA DI AMALDI – IDEE ED ESPERIMENTI ” -- AMALDI UGO -- ZANICHELLI
OBIETTIVI
Conoscenze :
Competenze:
- Capacità
PROGRAMMIA
PROPOSTO DA
COMM, BROCCA
1992 .
UTILIZZARE LE
CONOSCENZE
MATEMATICOFISICHE ACQUISITE
PER AFFRONTARE
PROBLEMI
TECNICOSCIENTICI DI
VARIO GENERE
RISOLVERE
PROBLEMI, FARE
RELAZIONI ED
ESPERIENZE DI
LABORATORIO SU
ARGOMENTI
CONNESSI AI
FENOMENI FISICI
SUDIAT
DIDATTICI E
DISCIPLINARI
AFFRONTARE
ESAME DI STATO
PERCORSO FORMATIVO
Durante l’anno si è cercato, per quanto possibile, di sensibilizzare gli alunni alle
problematiche tecnico-scientifiche.
Programma
Vedi riepilogo del programma svolto allegato e firmato dagli alunni
Tempi di svolgimento del programma
Svolto, nei tempi consentiti, adeguandosi alle ore disponibili
Metodologie : Lezioni frontali, Collloqui di ripasso ed approfondimento con l’alunno, Attività
di laboratorio
Recupero e sostegno : Costantemente effettuato durante le ore di lezione, e nelle ore ad
esso specificatamente dedicato.
Strumenti e sussidi / Materiali didattici
Vedi allegato firmato
VALUTAZIONE – VEDI ALLEGATO FIRMATO.
Tipi e numero di prove
Verifiche scritte con problemi ( tipo IIa prova) verifiche con valore orale test Interrogazioni (
tipo IIIa prova ) , interrogazioni orali , prove di laboratorio.
SIMULAZIONE TERZA PROVA - VEDI ELABORATO ALLEGATO
Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014
Disciplina
Ore annuali
previste
Ore svolte al
15/05
FISICA
33X4=132
111
Ore previste dal
16/05 al 07/06
21
CONSIDERAZIONI SPECIFICHE DI FISICA
FISICA -- OBIETTIVI





Comprensione dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica
Acquisizione di un insieme organico di metodi e contenuti
Capacità di reperire informazioni, utilizzarle e analizzarle
Capacità di riconoscere i fondamenti scientifici presenti nelle attività tecniche
Capacità di cogliere l’importanza del linguaggio matematico
Valutazione della situazione iniziale e dei risultati complessivi ottenuti.
La classe, partendo da livelli diversi di competenze ed abilità acquisite, pur evidenziando
alcune criticità iniziali ed una certa disomogeneità fra gli alunni, ha conseguito globalmente
un buon profitto, dimostrando nel complesso impegno nello studio ed un interesse positivo
e spesso costruttivo per la maggioranza delle materie affrontate.
Permangono però alcune difficoltà nelle materie di matematica e fisica.
Attività integrative di recupero.
Si sono svolte, per quanto possibile, attività integrative di recupero, durante le ore
di lezione, nell’ambito di ogni modulo secondo le necessità.
Attività integrative di approfondimento – Iniziative varie.
Orientamento formativo del Politecnico di Torino
-
Considerazione sul profitto
Sono presenti alunni che si distinguono per impegno, partecipazione e risultati
soddisfacentemente positivi, vi sono altresì soggetti scarsamente motivati, poco inclini allo
studio individuale, poco portati al tipo di studi tecnico-scientifico e scarsamente interessati
al proseguimento negli studi universitari.
L’elevato tasso di assenteismo, la saltuaria partecipazione alle lezioni o la
negligenza nell’affrontare l’impegno scolastico ha inoltre seriamente pregiudicato il
rendimento di taluni ragazzi.
I.I.S. FERRARI SUSA
CLASSE V LI CEO SCI ENTI FI CO - TECNOLOGI CO
Alunno :
1
La potenza in corrente alternata
( in dieci righe al massimo )
2
Spiega il principio di indeterminazione
( in dieci righe al massimo )
3
A quanto corrisponde nel S.I. 1 Mwh ?
4
1
1000 kJ
3
3,6 * 10
6
kw
2
3,6 kw
4
3,6 * 10
6
kJ
Tre resistenze uguali in serie alimentate da una differenza di potenziale di 18V
sono percorse da una corrente di 1 A . Quanto vale la resistenza equivalente
delle tre predette se messe in parallelo :
1 R =
5
6
0,5 W
2 R =
1,0 W
2 R =
2,0 W
2 R =
3,0 W
Un circuito RLC è alimentato da una tensione alternata. In quale caso
l'impedenza del circuito si riduce alla sola resistenza ?
1
solo nel caso di un circuito puramente ohmico
3
mai
2
in condizioni di risonanza
4
quando L = C
Quanto vale la lunghezza d'onda di una radiazione avente energiaEdi=: 1,0 eV
si ricorda che :
h = 6,63 * 10
1
1,2 m m
-34
J*s
c = 3,0 * 10
2 12,0 n m
8
3
m/s
1,2 m Hz
1eV = 1,60 * 10
4
-19
1,2 n m
J
Biologia e laboratorio
Scienze della Terra
IST. “ Enzo FERRARI “ SUSA
a.s. 2013/2014
Classe 5a Liceo Sc. Tecnologico
Materia: BIOLOGIA e laboratorio
Docenti:
ABBÀ BLAIS Franca
CURCIO Maria
Testo in adozione
Campbell, Reece, Tailor, Simon, Dickey
Il nuovo Immagini della Biologia vol. A - B - C - D - E
ed. Linx
D. R. Helms
Invito al laboratorio di Biologia
ed. Zanichelli

MODULO DIDATTICO 1:
Biologia molecolare del gene e controllo dell’espressione genica.
Contenuti:
il DNA e la sua struttura; duplicazione del DNA; sintesi delle proteine; la genetica dei virus e dei batteri;
la regolazione genica nei procarioti e negli eucariote; la clonazione negli animali; controllo genetico dello
sviluppo embrionale; le basi genetiche del cancro.
Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità:
conoscere e saper descrivere la struttura del DNA e il suo significato biologico; comprendere l’importanza
e dei meccanismi del controllo genico e saper spiegare come avviene nelle cellule procariote ed
eucariote; comprendere e sapere interpretare i meccanismi di differenziamento e mutazione cellulare.
Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati:
lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; utilizzo della LIM; laboratorio di biologia:
osservazione del DNA nelle cellule vegetali in duplicazione.

MODULO DIDATTICO 2:
La tecnologia del DNA e la genomica.
Contenuti:
la tecnologia del DNA ricombinante: trasferimento del DNA batterico, i plasmidi, enzimi di restrizione e
ligasi, i frammenti di restrizione; il genoma umano; le malattie genetiche; gli OGM.
Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità:
conoscere e saper descrivere le principali modalità di intervento biotecnologico;
saper indicare i più importanti settori delle applicazioni biotecnologiche; essere
in grado di dare un’autonoma valutazione dell’intervento umano sulla natura
vivente.
Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati:
lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; utilizzo della LIM; discussioni interdisciplinari e
conferenze in Istituto su bioetica e biotecnologie.

MODULO DIDATTICO 3:
L’evoluzione delle specie.
Contenuti:
la teoria di Darwin; la selezione naturale; le prove dell’evoluzione; le popolazioni; l’equazione di HardyWeinberg; variabilità e selezione naturale; il concetto di specie; i meccanismi della speciazione; la
macroevoluzione; la tassonomia; l’origine della vita.
Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità:
conoscere e saper spiegare le teorie sulla evoluzione biologica; saper riconoscere il valore della diversità
biologica; comprendere i meccanismi di speciazione e saperli descrivere; conoscere e saper spiegare le
ipotesi sull’evoluzione chimica dell’ origine della vita.
Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati:
lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; utilizzo della LIM; laboratorio di biologia:
confronto tra strutture anatomiche di organismi diversi, per individuare omologie ed analogie; frequenza
del laboratorio di Anatomia comparata presso il museo di Scienze Naturali a Torino.

MODULO DIDATTICO 4:
La classificazione degli organismi (1).
Contenuti:
Le categorie tassonomiche; caratteristiche generali dei Procarioti e dei
Protisti (protozoi, funghi
mucillaginosi, alghe); caratteristiche generali sulle piante (evoluzione di gametofito e sporofito, il fiore);
caratteristiche generali dei funghi; i licheni.
Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità:
saper riconoscere le principali categorie tassonomiche e la loro applicazione; conoscere le principali
caratteristiche dei Regni studiati; sapere interpretare e usare delle chiavi dicotomiche.
Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati:
lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; utilizzo della LIM; laboratorio di biologia:
osservazione di preparati microscopici; osservazione diretta di strutture vegetali; laboratori universitari
fisiologia vegetale e fungina.

MODULO DIDATTICO 5:
La classificazione degli organismi (2).
Contenuti:
Caratteristiche generali dei principali phyla del regno animale.
Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità:
saper riconoscere le principali caratteristiche del Regno animale.
Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati:
lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; utilizzo della LIM; laboratorio di Anatomia
comparata e Zoologia sistematica (Mammiferi) in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali di
Torino.

MODULO DIDATTICO 6:
Gli ambienti terrestri, comunità ed ecosistemi.
Contenuti:
La biosfera, fattori fisici e chimici che influenzano la vita; comunità ed ecosistemi; relazioni inter e
intraspecifiche; la catena alimentare; i cicli della materia e il flusso di energia.
Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità:
saper individuare le relazioni tra i componenti di un ecosistema e le loro funzioni; essere in grado di
riconoscere il flusso energetico e il riciclaggio della materia negli ecosistemi; saper individuare le cause di
modificazione degli ecosistemi; saper riconoscere l’impatto delle attività umane sulla dinamica degli
ecosistemi; saper riconoscere e interpretare le relazioni intraspecifiche e interspecifiche in un ambiente.
Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati:
lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; utilizzo della LIM; osservazione di ecosistemi
locali e dell’intervento umano su di essi in occasione delle uscite sul territorio.
Tempi di attuazione del programma didattico:
modulo
modulo
modulo
modulo
modulo
modulo
1
2
3
4
5
6
dal
dal
dal
dal
dal
dal
10
13
16
07
23
06
–
–
–
–
–
–
09
10
11
01
02
04
–
–
–
–
–
–
2013
2013
2013
2014
2014
2014
al
al
al
al
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16
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22
05
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–
–
–
10
11
12
02
04
06
–
–
–
–
–
–
2013
2013
2013
2014
2014
2014
SONO COMUNI A TUTTI I MODULI:
Metodologie e strumenti di valutazione:
verifiche “formative” in itinere comprendenti interrogazioni orali e/o test strutturati;
durante le ultime settimane del modulo: verifica scritta con valore “sommativo”, sotto forma di test
oggettivi, compito a domande aperte o compito di comprensione del testo.
Criteri di valutazione:
nelle prove orali verrà valutata
1) la conoscenza e la comprensione dei contenuti
2) uso di linguaggio corretto (abilità linguistica, comprensione e uso della terminologia specifica)
3) l’analisi e la rielaborazione dei concetti
4) la capacità di esposizione
nelle prove scritte verrà valutata
1) la conoscenza dei contenuti
2) uso di linguaggio corretto (abilità linguistica, comprensione e uso della terminologia specifica)
3) l’analisi e la rielaborazione dei concetti
La valutazione complessiva di ogni verifica si ottiene dalla somma di punteggi parziali riferiti alle singole
domande, individuando le seguenti fasce di giudizio:
 A da 9 a 6 ottimo - buono - più che sufficiente – sufficiente
 B da 6- a 5 +
non ancora sufficiente
 C da 5 a 2
insufficiente in modo grave
Una valutazione globale ottima nei due quadrimestri, unita ad un comportamento particolarmente
corretto dal punto di vista disciplinare e scolastico permette di ottenere il voto finale 10.
Durante il quadrimestre si ottengono più voti dalle verifiche scritte e orali; il voto di fine quadrimestre è
la media ottenuta da queste valutazioni.
Le verifiche non sufficienti possono essere recuperate entro un mese ripetendo la prova una volta, in orario
scolastico. Per ogni verifica non recuperata, la media dei voti verrà abbassata di 0,5 punti.
Nella valutazione si terrà conto quindi dei recuperi, favorendo una valutazione positiva se sono stati
effettuati, o limitando una valutazione sufficiente se non sono stati effettuati.
Il voto finale verrà formulato alla luce di questi presupposti e in conformità alla griglia di valutazione
discussa in Collegio Docenti e pubblicata sul sito dell’Istituto.
Nelle attività di laboratorio vengono valutati:
 capacità di organizzazione e di interpretazione critica,
 partecipazione, interesse e collaborazione col gruppo,
 capacità di stendere una relazione corretta ed esauriente sull’argomento affrontato ( valutazione su
capacità di sintesi e schematizzazione e su esposizione e uso di linguaggio appropriato)
 capacità di riconoscere le metodologie e le tecniche di realizzazione delle esperienze (verifica
modulare di laboratorio)
 conoscenze e competenze acquisite (mediante verifiche scritte).
Il voto dell’attività pratica comprenderà quindi una media delle varie valutazioni, ottenuta
congiuntamente dall’insegnante tecnico - pratico e da quello teorico.
Interventi di recupero individuale:
Per ogni unità didattica modulare vengono prospettati degli obiettivi di apprendimento specifici, il cui
raggiungimento è controllato con le verifiche. Per ciascuna unità didattica, pertanto, l’alunno deve ottenere
una valutazione almeno sufficiente. Se questo non si ottiene con la prova scritta, gli alunni devono
prepararsi ad una nuova verifica sullo stesso argomento.
Possono fare questo:

autonomamente a casa dopo opportuni chiarimenti in classe (spiegazioni del Docente, esercizi, lavori
di gruppo tra studenti);

con l’aiuto di un corso di recupero in orario scolastico o extrascolastico.
Totale ore svolte entro 15 maggio: 66 ore.
SUSA, 15 - 05 - 2014
prof.ssa Franca Abbà Blais _ prof.ssa Maria Curcio
Classe 5a Liceo Scientifico – Tecnologico “FERRARI” di SUSA
Allievo_______________
Susa 06maggio 2014
Simulazione di 3a prova d’esame
BIOLOGIA
1)
Cosa si intende per selezione naturale?
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2)
Cos’è un plasmide R?
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3) Le cellule delle ossa, dei muscoli e della pelle hanno un aspetto diverso perchè
a
b
c
d
in esse sono attivi geni diversi
contengono geni diversi
contengono quantità diverse di geni
contengono mutazioni diverse
4) Quale enzima consente ai retrovirus (come l’HIV) di utilizzare le informazioni contenute nel loro
RNA per sintetizzare molecole di DNA?
a la DNA-ligasi, che consente di formare nuovi legami tra i nucleotidi producendo catene più lunghe
b la transcrittasi inversa, che opera la trascrizione in direzione opposta a quanto avviene di solito
c un enzima di restrizione, che è in grado di riconoscere le specifiche sequenze sulle quali agire
d la RNA-polimerasi in quanto trasportare un messaggio da un acido nucleico all’altro è un semplice
processo di trascrizione
5) Quale delle seguenti è una differenza tra piante e funghi?
a
b
c
d
le piante producono spore aploidi
nei funghi è presente una parete cellulare
nelle piante vi è alternanza di generazioni
i funghi sono eterotrofi
6) Lo stadio di sporofito diploide è dominante nei cicli vitali degli organismi seguenti,
tranne che in
a
b
c
d
un pino
una rosa
una felce
un muschio
Classe 5a Liceo Scientifico – Tecnologico “FERRARI” di SUSA
Allievo___________________
Susa 11 aprile 2014
Simulazione di 3a prova d’esame
TERRA
SCIENZE della
3) Come si genera una brezza di mare?
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…………………………………………………………………………………………………………………
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4) Spiegare nel disegno la procedura geometrica del calcolo di Eratostene
3) L’effetto serra
a
b
c
d
è causato dalla presenza di azoto gassoso nell’atmosfera
è dovuto principalmente alla presenza di vapore acqueo e anidride carbonica nell’atmosfera
è una forma di inquinamento dell’atmosfera
è dovuto alla fotosintesi
4) Al variare dell’inclinazione dell’asse terrestre varia
a
b
c
d
la durata delle stagioni
la latitudine dei tropici
la durata del giorno solare
l’eccentricità dell’orbita terrestre
5) Se un corpo si muove lungo un parallelo, la forza di Coriolis a cui viene sottoposto è
a
b
c
d
la massima possibile
nulla
variabile in funzione della lunghezza del parallelo
annullata dalla forza di attrazione gravitazionale
6) L’equidistanza tra le curve di livello
a
b
c
d
è sempre la stessa per tutte le carte
è una distanza orizzontale
può cambiare da carta a carta
è una distanza verticale
PROGETTI di Scienze della Terra e Biologia a cui la classe 5L ha partecipato:
 Progetto Giovani x i Giovani sulle forme di linguaggio e comunicazione.
 Progetto Scuolav sulle tecniche di ricerca attiva del lavoro.
 Laboratorio di Zoologia Sistematica: Anfibi e Rettili e Mammiferi in Istituto.
 Progetto Orientamento con tutoraggio di studenti delle Scuole Medie.
 Progetto InFEA sull’utilizzo dei materiali da riciclare.
IST. “ Enzo FERRARI “ SUSA
Tecnologico
a.s. 2013/2014
Materia: SCIENZE della TERRA
Docente ABBÀ BLAIS Franca
Classe 5 Liceo Sc.
Testo in adozione:

Neviani – Pignocchino Feyles
Pianeta Tre
MODULO DIDATTICO 1:
Ed. SEI
I movimenti della Terra e della Luna.
Contenuti:
i moti della Terra nel sistema solare: rotazione e sue conseguenze (alternarsi
del dì e della notte, apparente movimento della volta celeste, forza centrifuga,
forza di Coriolis e legge di Ferrel); giorno solare e giorno sidereo; moto di
rivoluzione; anno solare e anno sidereo; concetto di afelio, perielio, equinozio,
solstizio, eclittica; conseguenze del moto di rivoluzione (le stagioni; le zone
astronomiche della Terra); condizioni di illuminazione e inclinazione dei raggi
solari rispetto ai paralleli significativi nei solstizi e negli equinozi; moto doppioconico dell’asse terrestre e precessione degli equinozi; la Luna e le sue
caratteristiche; i movimenti della Luna; mese sidereo e mese solare; le fasi
lunari; le eclissi.
Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità:
conoscere e saper descrivere le conseguenze dei moti terrestri; saper riconoscere l’influenza di cause
astronomiche sulla variabilità delle condizioni climatiche e meteorologiche della Terra; conoscere e
comprendere le cause delle fasi lunari e delle eclissi e saper spiegare in quali condizioni avvengono.
Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati:
lezioni frontali con uso di semplici attrezzature per rappresentare il sistema Solare e la sfera
celeste; lezioni con uso di supporti multimediali; visione di filmati; utilizzo della LIM.

MODULO DIDATTICO 2:
Rappresentazione della superficie terrestre.
Contenuti:.
la forma della Terra; il calcolo di Eratostene; sistemi di riferimento sulla superficie terrestre (asse,
reticolato geografico); coordinate geografiche, punti cardinali e orientamento; la misura del tempo; i fusi
orari; caratteristiche delle carte geografiche; classificazione delle carte; proiezioni cartografiche
(prospettiche, di sviluppo, modificate, convenzionali); il sistema U.T.M. e la carta topografica d’Italia;
tecniche di rilevamento.
Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità:
conoscere la definizione e l’uso delle coordinate geografiche e delle carte; saper leggere e interpretare
carte topografiche e geotematiche, anche ai fini di una corretta indagine sul territorio.
Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati:
lezioni frontali con uso di vari tipi di carte geografiche; lezioni con uso di supporti multimediali; visione di
filmati; utilizzo della LIM; lettura e interpretazione delle carte sul territorio.

MODULO DIDATTICO 3:
L’atmosfera.
Contenuti:
Composizione chimica e struttura dell’atmosfera; energia solare e bilancio termico; temperatura e fattori
che la influenzano; umidità, concetti di umidità assoluta, umidità relativa e limite di saturazione;
pressione atmosferica e fattori che la influenzano; le isobare; aree cicloniche e anticicloniche; il vento;
movimenti su grande scala nella bassa e nell’alta troposfera (alisei, venti occidentali, venti polari, correnti
a getto); movimenti su scala media (monsoni); movimenti su piccola scala (fohn, brezze). Tipi climatici e
loro distribuzione; clima e problematiche ambientali; fonti e tipi di inquinamento atmosferico.
Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità:
conoscere e saper descrivere l’atmosfera e i suoi fenomeni; comprendere le relazioni tra energia solare e
fenomeni atmosferici; saper individuare i fattori geografici che determinano la variabilità delle condizioni
climatiche e meteorologiche della Terra; saper riconoscere i fondamentali flussi di energia che alimentano
e caratterizzano il sistema Terra; saper valutare le variazioni climatiche attuali e del passato; saper
riconoscere l’influenza di cause geografiche e umane sulla variabilità delle condizioni climatiche della
Terra.
Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati:
lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; visione di filmati; utilizzo della LIM; collegamenti
a siti internet su meteorologia.

MODULO DIDATTICO 4:
L’idrosfera.
Contenuti:
L’acqua e il ciclo idrologico; le acque oceaniche: proprietà fisico - chimiche; movimenti delle acque
marine (onde, correnti, maree); le acque sotterranee; falde freatiche e artesiane; fenomeni di carsismo;
le acque dolci superficiali; i fiumi; i laghi; i ghiacciai: nascita e tipologia.
Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità:
saper riconoscere e saper valutare i fattori che determinano la distribuzione e i flussi delle acque marine e
continentali; saper riconoscere le alterazioni del ciclo dell’acqua, le sue cause e le possibili conseguenze.
Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati:
lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali.

MODULO DIDATTICO 5:
La geomorfologia (1).
Contenuti:
le forze che modellano la superficie terrestre; l’alterazione delle rocce (fisica e chimica); il suolo e la
pedogenesi; le frane; trasporto ed erosione operato dalle acque; erosione e trasporto glaciali; il carsismo.
Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità:
saper riconoscere l’importanza geomorfologica di aria, acque e ghiacciai, soprattutto in riferimento alla
situazione locale; saper riconoscere le interazioni tra rocce, acqua, aria e organismi che portano alla
formazione dei suoli; essere in grado di individuare le cause, anche antropiche, della erosione dei suoli
stessi, con particolare riferimento al rischio idrogeologico locale.
Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati:
lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; visione di filmati; utilizzo della LIM; collegamenti
a siti internet; osservazione e riconoscimento della geomorfologia facendo riferimento alle uscite
didattiche.

MODULO DIDATTICO 6:
La geomorfologia (2).
Contenuti:
attività modellatrice marina sulle coste; erosione e trasporto eolici; l’uomo come agente geomorfologico;
la geomorfologia della Val di Susa.
Obiettivi didattici, conoscenze, competenze e capacità:
saper riconoscere le componenti fisiche fondamentali del paesaggio, soprattutto in riferimento alla
situazione locale; saperne individuare gli agenti responsabili, con le relative interazioni; saperne delineare
le tendenze evolutive, anche in considerazione degli interventi umani sul territorio; essere in grado di
riconoscere e valutare l’impatto degli interventi umani sull’ambiente.
Metodologie didattiche, laboratori o spazi utilizzati, materiali o apparecchiature utilizzati:
lezioni frontali; lezioni con uso di supporti multimediali; visione di filmati; utilizzo della LIM; collegamenti
a siti internet; osservazione e valutazione del paesaggio locale facendo riferimento alle uscite didattiche.
Tempi di attuazione del programma didattico:
modulo
modulo
modulo
modulo
modulo
modulo
1
2
3
4
5
6
dal
dal
dal
dal
dal
dal
10
04
09
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06
11
–
–
–
–
–
–
09
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02
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04
–
–
–
–
–
–
2013
2013
2013
2014
2014
2014
al
al
al
al
al
al
31
07
27
05
10
07
–
–
–
–
–
–
10
12
02
04
05
06
–
–
–
–
–
–
2013
2013
2014
2014
2014
2014
SONO COMUNI A TUTTI I MODULI:
Metodologie e strumenti di valutazione:
verifiche “formative” in itinere comprendenti interrogazioni orali e/o test strutturati;
durante le ultime settimane del modulo: verifica scritta con valore “sommativo”, sotto forma di test
oggettivi, compito a domande aperte o compito di comprensione del testo.
Criteri di valutazione:
nelle prove orali verrà valutata
1) la conoscenza e la comprensione dei contenuti
2) uso di linguaggio corretto (abilità linguistica, comprensione e uso della terminologia specifica)
3) l’analisi e la rielaborazione dei concetti
5) la capacità di esposizione
nelle prove scritte verrà valutata
4) la conoscenza dei contenuti
5) uso di linguaggio corretto (abilità linguistica, comprensione e uso della terminologia specifica)
6) l’analisi e la rielaborazione dei concetti
La valutazione complessiva di ogni verifica si ottiene dalla somma di punteggi parziali riferiti alle singole
domande, individuando le seguenti fasce di giudizio:
 A da 9
a 6ottimo - buono - più che sufficiente – sufficiente
 B da 6- a 5 +
non ancora sufficiente
 C da 5 a 2
insufficiente in modo grave
Una valutazione globale ottima nei due quadrimestri, unita ad un comportamento particolarmente
corretto dal punto di vista disciplinare e scolastico permette di ottenere il voto finale 10.
Durante il quadrimestre si ottengono più voti dalle verifiche scritte e orali; il voto di fine quadrimestre è
la media ottenuta da queste valutazioni.
Le verifiche non sufficienti possono essere recuperate entro un mese ripetendo la prova una volta, in orario
scolastico. Per ogni verifica non recuperata, la media dei voti verrà abbassata di 0,5 punti.
Nella valutazione si terrà conto quindi dei recuperi, favorendo una valutazione positiva se sono stati
effettuati, o limitando una valutazione sufficiente se non sono stati effettuati.
Il voto finale verrà formulato alla luce di questi presupposti e in conformità alla griglia di valutazione
discussa in Collegio Docenti e nei dipartimenti delle discipline scientifiche e pubblicata sul sito.
Interventi di recupero individuale:
Per ogni unità didattica modulare vengono prospettati degli obiettivi di apprendimento specifici, il cui
raggiungimento è controllato con le verifiche. Per ciascuna unità didattica, pertanto, l’alunno deve ottenere
una valutazione almeno sufficiente. Se questo non si ottiene con la prova scritta, gli alunni devono
prepararsi ad una nuova verifica sullo stesso argomento.
Possono fare questo:

autonomamente a casa dopo opportuni chiarimenti in classe (spiegazioni del Docente, esercizi, lavori
di gruppo tra studenti);

con l’aiuto di un corso di recupero in orario scolastico o extrascolastico.
Totale ore svolte entro al 15 maggio: 56 ore.
Susa, 15 - 05 - 2014
prof.ssa Franca Abbà Blais
religione
Materia: RELIGIONE
Docente: TALLARICO LUCIANO
Testi adottati: SUSSIDI DELL’INSEGNANTE E SITI WEB
OBIETTIVI
Conoscenze :
Competenze:
- Capacità
DIDATTICI E
DISCIPLINARI
1 La comprensione
Iniziare gli
allievi, a
conoscere i
primi
concetti
fondamental
i della
religione, in
particolare
la religione
cattolica, in
relazione
alla loro
vita, al
senso della
loro vita e in
relazione
all’incontro
interdisciplin
are e
interreligios
o con
culture e
religioni
diverse;
conoscenze
dei valori
morali ed
etici della
religione e
confronto
con altri tipi
di valori di
colture e di
religioni
diversi in
base alle
questioni
etiche
e interpretazione
delle significati
religiosi attraverso i
1quali si esprime il
Il contesto di vita: si
intendono i fenomeni e i
documenti religiosi cioè le
situazioni di vita che hanno a
che fare con la dimensione
religiosa.
mondo trascendente
e le esperienze
religiose delle
diverse culture e
tradizioni,
2 -Il saper utilizzare
strategie, categorie
e modelli per la
soluzione di
specifiche
problematiche
religiose
3 -Il saper utilizzare
correttamente il
linguaggio
specifico,
le fonti idonee per
rispondere alle
problematiche
religiose,
4 -Il saper
apprezzare le
manifestazioni
religiose
sapendone valutare
le conseguenze in
ambito individuale
e sociale
Le competenze funzionali:
l’applicazione delle
conoscenze e abilità religiose
a contesti concreti anche di
vita quotidiana.
LA CAPACITÀ
DELLA PERSONA
DI IDENTIFICARE,
COMPRENDERE,
INTERPRETARE,
ESPRIMERE E
VALUTARE
I FENOMENI E I
DOCUMENTI
RELIGIOSI,
COGLIENDONE I
POSTULATI E
CONTENUTI
FONDAMENTALI,
IL METODO, I
MODELLI E GLI
SCHEMI
LINGUISTICI
PER POTER
ESPRIMERE LA
PROPRIA E
ALTRUI
ESPERIENZA DEL
MONDO
TRASCENDENTE,
E SAPER
RISPONDERE
ALLE
PROBLEMATICHE
RELIGIOSE DEL
PROPRIO
CONTESTO DI
VITA
SVOLGENDO UN
RUOLO ATTIVO
NELLA SOCIETÀ
2
Le competenze
funzionali: l’applicazione delle
conoscenze e abilità religiose a
contesti concreti anche di vita
quotidiana;……………………...
……………………..
PERCORSO FORMATIVO
Contenuti e tempi
Programma
A) CRISTIANESIMO E DIALOGO CON IL MONDO
5.
6.








Questioni di Bioetica
etica sociale
Ragione e fede al confronto
Psicanalisi e religione
I maestri del dubbio
Ecologia e morale cristiana
Lineamenti di dottrina sociale
Cibernetica e il progetto uomo del cristianesimo
Il Buddismo
Fede e scienza
B) PROBLEMATICHE GIOVANILI





La personalità: virtù umane e virtù cristiane e vizi capitali
Questioni di etica sessuale: la sessualità e l'amore e i problemi giovanili
L'impegno sociale, civile, e politico.
La questione morale in politica e la partecipazione dei giovani nella vita sociale
Educazione alla responsabilità
Temi di filosofia cristiana: il problema di Dio nei filosofi, filosofia e fede oggi
Tempi di svolgimento del programma
PUNTO (A) PRIMO QUADRIMESTRE; PUNTO (B) SECONDO QUADRIMESTRE
Metodologie
Lezioni partecipate attraverso dibattiti su problematiche religiose o giovanili e analisi di film
con schede preparate dall’insegnante e verifiche sulla partecipazione e il comportamento
Recupero e sostegno
no
Strumenti e sussidi / Materiali didattici
Schede tematiche, testi di religione, film
VALUTAZIONE
LA CLASSE QUINTA LICEO HA PARTECIPATO IMPEGNO E INTERESSE AI DIBATTITI E ALLE PROPOSTE
DIDATTICHE. IN ALCUNI SI È RISCONTRATO UN ATTEGGIAMENTO IMMATURO E POCO RESPONSABILE.
LA MAGGIORANZA HA PARTECIPATO CON SERIETÀ E RESPONSABILITÀ LEZIONE CON UNA CONDATTA
BUONA
1.
caratteristiche cognitive (livello di autonomia, metodo di studio e ritmo di
apprendimento)buono
2.
rispetto delle norme di comportamento buono
3.
atteggiamento verso la materia buono
4.
impegno nelle attività didattiche e partecipazione al dialogo educativo discreto
Tipi e numero di prove
Dibattiti e schede aperte
SIMULAZIONE TERZA PROVA
Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013/2014
Disciplina
Ore annuali
previste
religione
26
Ore svolte al
15/05
24
Ore previste dal
16/05 al 07/06
4
FIRME del Consiglio della Classe V Liceo Scientifico-Tecnologico
Anno scolastico 2013/2014
Docente
Disciplina
Giuliana Giai
Storia
Alessio Barettini
Italiano
Davide Di Filippo
Informatica e Sistemi
Daniela Martina
Matematica
Giuseppe Perono
Fisica
Chiara Balpo
Inglese
Federica Fontana
Chimica
Luciana Gallasso
Educazione Fisica
Maria Curcio
Giovanni Raniolo
Laboratorio Chimica e
Biologia
Biologia e Laboratorio/
Scienze della Terra
Filosofia
Valter Sigot
Laboratorio Fisica
Luciano Tallarico
Religione
Franco Gianluca
Laboratorio Informatica
e Sistemi
Franca Abbà Blais
Susa, 15 maggio 2014
Firma