DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe: V IB Indirizzo di studi : INFORMATICA Anno Scolastico 2013/2014 Composizione del Consiglio di Classe Discipline curricolo Docente Religione Lorenzo Masiero Lingua e Lettere italiane Beniamino Belli Storia Beniamino Belli Inglese Marina Bisello (*) Matematica Calcolo delle probabilità. Statistica e Ricerca Operativa Maria Mammola Mattia Perrone Guido Canevarolo Mattia Perrone Elettronica e Andrea Morandin Telecomunicazioni Claudio Ruffato Informatica Sistemi di Elaborazione e Trasmissione dell’Informazione Educazione Fisica (*) Membro interno Alessandra Toti (*) Roberto Italiano Maria Teresa Bombi (*) Roberto Italiano Maurizio Pravato Firma ITIS “F.Severi” - A.S. 2013/14 – Documento del 15 Maggio 2014 – Classe V IB 2 1 - FINALITÀ DELL’INDIRIZZO DI STUDI 1.1 La figura culturale e professionale da formare L’obiettivo del corso di specializzazione in Informatica è quello di formare una figura professionale in grado di rispondere alle richieste di conoscenze e abilità specialistiche in questo settore. Saper progettare e realizzare programmi applicativi utilizzando i più moderni linguaggi (Java, C, HTML, VBA, SQL … ), progettare e realizzare pagine Web, gestire reti e istallazioni informatiche di piccole/medie dimensioni e addestrare gli utenti all’utilizzo del computer sono le principali competenze del Perito Informatico diplomato al “Severi”, che ha quindi l’opportunità di inserirsi rapidamente nel mondo del lavoro. I programmi di studio sono rivisti e aggiornati ogni anno dai docenti sia per mantenerli adeguati alle richieste delle aziende del nostro territorio che per recepire le innovazioni di un settore in continua evoluzione. Molta attenzione è posta dai docenti anche negli aspetti formativi: l’abitudine a ragionare, a porsi domande, a scomporre i problemi, a trovare soluzioni, acquisita con lo studio della metodologia progettuale dell’Informatica, consente al Perito Informatico anche la prosecuzione degli studi in un ampio ventaglio di facoltà universitarie. Nel corso di specializzazione in Informatica si adotta il progetto sperimentale ABACUS. Si evidenzia che questo è l'ultimo anno con il vecchio ordinamento. Orario settimanale delle lezioni Indirizzo INFORMATICA MATERIE III IV V Religione/Attività alternative 1 1 1 Lingua e Lettere italiane 3 3 3 Storia 2 2 2 Lingua straniera ( Inglese) 3 3 3 Matematica 4+1* 3+1* 1+2* 2+1* 2+1* 2+1* 2+2* 2+2* 2+3* 3+3* 2+2* 2+3* 1+2* 3+3* 2+3* Educazione Fisica 2 2 2 Totale settimanale 23+9* 23+9* 20+12* Calcolo delle probabilità, Statistica e Ricerca Operativa Elettronica e Telecomunicazioni Informatica Sistemi di Elaborazione e Trasmissione dell’ Informazione (*) Ore di laboratorio con la compresenza del docente di teoria e del docente tecnico pratico La riduzione delle ore settimanali di lezioni da 36 a 32, operata in via transitoria in attesa dell’entrata in vigore della riforma, ha comportato la diminuzione di un’ora di lezione per le seguenti discipline: Matematica, Elettronica, Informatica, Sistemi. ITIS “F.Severi” - A.S. 2013/14 – Documento del 15 Maggio 2014 – Classe V IB 3 2 - PROFILO DELLA CLASSE 2.1 Storia della classe nel triennio N° studenti Iscritti da altra classe Ripetenti stessa classe Ritirati Promossi a giugno Promossi a settembre Non promossi Terza 28 0 3 2 20 2 4 Quarta 24 0 2 2 14 8 0 Quinta 25 0 3 Classe La classe V IB è composta da venticinque studenti. Tra gli studenti della classe, quattordici presentano un curriculum regolare e undici un curriculum irregolare. Tre studenti ripetono la classe quinta. 2.2 Continuità didattica nel triennio La seguente tabella III IB A.S. 2011/2012 IV IB A.S. 2012/2013 V IB A.S. 2013/2014 Religione Masiero Masiero Masiero Italiano e Storia Sacchetto Sacchetto Sacchetto Vianello Belli Belli Inglese Bisello Bisello Bisello Matematica Fiorentino Chiarello Fiorentino D’Avino/Mogliani Mammola Perrone Statistica Canevarolo Italiano Canevarolo D’Avino/Mogliani Canevarolo Perrone Elettronica Pollero Gallo Incardona Ruffato Morandin Ruffato Informatica Toti Italiano Pullin Dalle Fratte Toti Italiano Sistemi Carbone Italiano Fortuna Dalle Fratte Bombi Italiano Ed. Fisica Pravato Pravato Pravato riporta i nomi della componente docenti dei C.d.C. del triennio. Si nota che vi è stata una notevole discontinuità didattica dalla classe terza alla quarta e dalla classe quarta alla quinta, anche per le discipline di indirizzo ITIS “F.Severi” - A.S. 2013/14 – Documento del 15 Maggio 2014 – Classe V IB 4 2.3 Situazione di partenza della classe nel corrente anno scolastico. I componenti della classe sono: ANDRIES BOGDAN ADRIAN ANGELINO LUCA BACCO MATTIA BARZON ANDREA BATTISTELLO KEVIN BERRO ALESSANDRO BORELLA MATTEO BULLADO LORENZO CALLEGARO SAMUELE CARPARELLI EDWARD COGO LUCA FAGGIAN DAVIDE FORCATO ALBERTO FRADELLIN IVAN GIANOLI TOMMASO GRIGGIO MANUEL JIAN IOAN ORLANDO LUKUCZ FLORIN VASILE MAGRO ALBERTO MANTOVANI DAVIDE MENEGAZZO ANDREA PECIN MICHELE SCANTAMBURLO LEONARDO VALENTE ALEX ZINATO FRANCESCO 2.4 Obiettivi generali educativi e formativi / capacità trasversali di tipo relazionale, comportamentale e cognitivo In armonia con quanto previsto dal Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, il Consiglio di Classe ha lavorato nel triennio per perseguire gli obiettivi trasversali, riferiti alle competenze chiave europee per l’apprendimento permanente. Tutte le discipline, ciascuna secondo la propria specificità, hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi trasversali. Quelli relativi alla comunicazione sono stati particolarmente curati nell’ambito delle discipline dell’area linguistico-storicoletteraria. 2.5 Competenze acquisite Si rinvia alle relazioni finali dei docenti (Allegato A) per: competenze acquisite nelle singole discipline, metodologie didattiche, materiali e strumenti didattici utilizzati, valutazione e tipologie di prove di verifica. Le discipline di Informatica e Sistemi hanno cooperato, soprattutto in ambito laboratoriale, per il raggiungimento delle competenze specifiche del profilo professionale e, in particolare, per lo sviluppo di applicazioni web-based che integrano basi di dati. Sono stati sviluppati, inoltre, i seguenti moduli pluridisciplinari: • analisi delle tematiche del romanzo 1984, di George Orwell (Italiano). • letture di microlingua inerenti le discipline tecniche di indirizzo (Inglese). ITIS “F.Severi” - A.S. 2013/14 – Documento del 15 Maggio 2014 – Classe V IB 5 2.6 Prima Prova Viene programmata una simulazioni di Prima Prova scritta d’esame nella seconda metà di maggio. 2.7 Seconda Prova La classe ha svolto due simulazioni di Seconda Prova scritta d’esame, svolte in tre ore. 2.8 Terza Prova Per la realizzazione della Terza Prova scritta d’esame, il Consiglio di Classe si è orientato sulla tipologia B. Nel secondo periodo dell’anno scolastico sono state somministrate due simulazioni di Terza Prova, ciascuna delle quali ha coinvolto quattro discipline per un numero complessivo di dieci domande (tempo assegnato: 3 ore). Prima Simulazione marzo 2014: Elettronica (3 quesiti) Matematica (3 quesiti) Inglese (2 quesiti) Statistica (2 quesiti) Seconda Simulazione aprile 2014: Elettronica (3 quesiti) Matematica (3 quesiti) Inglese (2 quesiti) Informatica (2 quesiti) Per i documenti relativi si veda l’Allegato B. Durante le simulazioni agli studenti è stato consentito l’uso del dizionario bilingue Inglese/Italiano e della calcolatrice tascabile non programmabile. 2.9 Situazione finale della classe nel corrente anno scolastico La classe è composta da 25 allievi tutti maschi. Uno studente ha smesso di frequentare nel corso del mese di Gennaio, un altro ha smesso di frequentare nel corso del mese di Aprile. Un ristrettissimo gruppo di allievi ha seguito le lezioni con interesse e impegno immutati nel triennio, partecipando all’attività didattica, collaborando fattivamente con i docenti e dedicandosi con senso di responsabilità al lavoro scolastico, sia a scuola sia a casa. Questo costruttivo impegno ha consentito loro di sviluppare competenze di buon livello, in particolare uno di loro ha raggiunto ottimi risultati e si è classificato primo nell'Olimpiadi di Statistica 2014 nazionali categoria classi quinte. La maggior parte della classe, invece, ha mantenuto un atteggiamento passivo e ha mostrato un impegno nello studio modesto raggiungendo, di conseguenza, competenze di livello basilare o poco più che basilare. ITIS “F.Severi” - A.S. 2013/14 – Documento del 15 Maggio 2014 – Classe V IB 6 3 - INTEGRAZIONI AL CURRICOLO 3.1 Attività extra/para/intercurricolari Progetti e attività, organizzati dall’Istituto, che hanno coinvolto l’intera classe Nel corso del triennio la classe ha partecipato alle attività organizzate dal Dipartimento di Scienze motorie e dal Centro Informazione e Consulenza (ciclo di incontri sulla prevenzione all’uso di alcool e sostanze stupefacenti). Nella classe terza è stato effettuato un viaggio di istruzione a Tarvisio, della durata di quattro giorni, con finalità didattiche di educazione all’ambiente e di sviluppo delle competenze motorie, inoltre la classe ha partecipato alle iniziative del progetto “Educazione Stradale”. Alcuni studenti hanno effettuato lo stage estivo della durata di quattro settimane. Nel corso del quarto anno un gruppo di studenti, selezionato sulla base di parametri definiti (profitto scolastico, grado di affidabilità, adattabilità e motivazione), ha svolto uno stage della durata di quattro settimane nell’ambito del progetto stage estivi, inoltre l’intera classe ha partecipato all’attività Educazione alla legalità: “Il carcere entra a scuola, le scuole entrano in carcere”. Nell’ultimo anno la classe ha partecipato all’iniziativa "Giornata del Volontariato". La classe, inoltre, ha partecipato a quattro rappresentazioni teatrali riguardanti 1)La giornata della memoria 2) Giuseppe Verdi 3) Olocausto 4) La prima guerra mondiale. È stato anche effettuato il viaggio di istruzione a Roma della durata di quattro giorni. Due studenti hanno collaborato con la ONLUS ASLA (Associazione Sclerosi Laterale Amiotrofica) di Padova, realizzando il sito dell'organizzazione Attività, organizzate dall’Istituto, che hanno coinvolto individualmente gli studenti Sono riportate nella tabella seguente le attività a cui gli studenti hanno aderito a titolo individuale. PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA’ ORGANIZZATE DALL’ISTITUTO NEL TRIENNIO Allievi ANDRIES BOGDAN ADRIAN ANGELINO LUCA BACCO MATTIA BARZON ANDREA BATTISTELLO KEVIN BERRO ALESSANDRO BORELLA MATTEO BULLADO LORENZO CALLEGARO SAMUELE CARPARELLI EDWARD COGO LUCA FAGGIAN DAVIDE FORCATO ALBERTO III Calcetto IV Calcetto V Calcetto Pet Calcetto - Stage Pet Calcetto - Stage Peer Education Calcetto - Stage Stage Stage Calcetto First Calcetto - Stage Peer Education - Stage Calcetto - First Stage - First Stage ITIS “F.Severi” - A.S. 2013/14 – Documento del 15 Maggio 2014 – Classe V IB Calcetto Calcetto Peer Education Calcetto 7 Allievi III FRADELLIN IVAN GIANOLI TOMMASO GRIGGIO MANUEL JIAN IOAN ORLANDO Calcetto LUKUCZ FLORIN VASILE Peer Education MAGRO ALBERTO MANTOVANI DAVIDE Calcetto MENEGAZZO ANDREA PECIN MICHELE SCANTAMBURLO LEONARDO VALENTE ALEX IV V Peer Education - Expo - Scuola Aperta Stage Peer Education - Expo - Scuola Aperta Calcetto - First Calcetto Olimpiadi di Statistica 1° Classificato in Italia Laboratorio Musicale Calcetto First - Stage ZINATO FRANCESCO 4 – VALUTAZIONE 4.1 Criteri di valutazione delle singole discipline I criteri di valutazione delle singole discipline si attengono alle griglie di valutazione deliberate dai Dipartimenti di afferenza e riportate nel P.O.F. Per i criteri di valutazione, in quindicesimi, delle prove di simulazione di prima, seconda e terza prova si rimanda allegato C. ALLEGATI Allegato A Allegato B Allegato C Relazione finale dei docenti di ciascuna disciplina Simulazioni Terza Prova Griglie di Valutazione Padova, 9 Maggio 2014 Il Dirigente Scolastico prof.ssa Nadia Vidale ITIS “F.Severi” - A.S. 2013/14 – Documento del 15 Maggio 2014 – Classe V IB 8 Allegato A Relazione finale dei docenti di ciascuna disciplina RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Materia : Religione (Masiero Lorenzo) Classe 5 IB In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: COMPETENZE/ABILITA’/CONOSCENZE La classe è formata da 25 alunni, 17 dei quali hanno scelto di avvalersi dell’ I.R.C. Nel corso del triennio alcuni studenti hanno saputo mantenere un profilo alto, fatto di attenzione, di partecipazione al dialogo educativo e di disponibilità ad operare approfondimenti sulle tematiche proposte, altri invece hanno avuto bisogno di essere sostenuti nella ricerca di una maggiore autonomia. Un alunno ha interrotto la frequenza a partire dal 02/12/2013. Nell’insieme la classe ha raggiunto una buona preparazione. In relazione alla programmazione curricolare, gli alunni hanno avuto modo di approfondire la propria esperienza umana prendendo coscienza di tutte le sue dimensioni, anche di quella religiosa e spirituale, di entrare in se stessi per mettere a fuoco i grandi interrogativi della vita, di riconoscere i valori costitutivi della persona scoprendo sempre più il significato del dato religioso cristiano per confrontarlo con quello proveniente dalle altre culture religiose e metterlo in relazione con il proprio agire personale e sociale. Nel quinto anno, la riflessione su un passato piuttosto recente dell’Italia e dell’Europa ha permesso di ottenere elementi di valutazione sul ruolo che la Chiesa ha svolto in quei contesti storici alquanto complessi e a volte drammatici. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER U. D. A. ore Il lavoro e la società civile. La dottrina sociale della Chiesa. Lettura e commento di alcuni brani dell’ enciclica “Rerum novarum” di Leone XIII. La figura e l’opera di Mons. Pellizzo, vescovo di Padova a partire dal 1907 e del suo segretario don Restituto Cecconelli nella lotta contro i casoni e la pellagra, malattia endemica dei contadini nella campagna padovana. La fondazione delle prime Casse rurali ed artigiane per combattere il fenomeno dell’usura, la nascita del settimanale diocesano “La difesa del popolo”. La Banca etica. La figura di Yunus Mohamed, premio Nobel per la pace. Riflessione sulle difficoltà che i giovani incontrano a inserirsi nel mondo del lavoro, oggi. I giovani e la sessualità. Le relazioni affettive, la capacità di amare, il rispetto e la fiducia all’interno di un rapporto di coppia. La figura di Papa Francesco. Ascolto dell’intervista rilasciata da Papa Francesco durante il viaggio di ritorno dalla G.M.G. Il tema della violenza nei videogiochi. quattro tre tre una La Chiesa di fronte ai totalitarismi del XX secolo. “Aktion T4 – L’inferno segreto”. “Ausmerzen – Vite indegne di essere vissute”, di Marco Paolini. Il fenomeno del terrorismo in Italia negli anni ’70 e ’80. sei Visione di alcune puntate della rubrica televisiva “Blu notte” e di un lavoro effettuato in power point. sei La convivenza, il matrimonio civile, quello religioso. due Il volontariato sociale. Il servizio civile, quello militare. due I giovani e la fede. due Ore effettivamente svolte comprensive di quelle dedicate alla stesura del programma, (due). Totale ore 33 31 METODOLOGIE UTILIZZATE L’azione didattica ha privilegiato il metodo euristico-attivo che prevede l’individuazione del percorso migliore da seguire nell’affrontare un determinato argomento. All’inizio dell’anno scolastico, dopo aver condiviso il piano di lavoro, ogni gruppo ha scelto una u.d.a. da presentare alla classe concordando l’approccio metodologico con l’insegnante. L’ insegnamento ha richiesto l’utilizzo di lezioni frontali, l’ illustrazione di lavori in aula multimediale, la visione di documentari televisivi. MATERIALI DIDATTICI Sono stati impiegati una varietà di strumenti: libro di testo, quotidiani, riviste,documenti emanati dalla Chiesa, materiale audiovisivo, informazioni provenienti da Internet. Testo in uso:Sergio Bocchini, “Religione e Religioni”, EDB Scuola, 2010, Bologna. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Nel corso dell’anno scolastico, i gruppi si sono alternati nel presentare gli argomenti concordati, consentendo all’insegnante di effettuare una valutazione più completa rispetto a quella che abitualmente svolge durante le lezioni frontali. VALUTAZIONE In armonia con quanto disposto dalla normativa vigente, gli alunni sono stati valutati in relazione all’ interesse e alla partecipazione dimostrati durante le lezioni e a seguito della presentazione delle singole unità di apprendimento. Le valutazioni sono state espresse nel rispetto dei criteri e della griglia approvata dal Dipartimento degli Insegnanti di Religione. Padova, 9 maggio 2014 L’ insegnante Masiero Lorenzo RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Materia Classe ELETTRONICA (MORANDIN ANDREA – RUFFATO CLAUDIO) 5IB A.S. 2013/2014 In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: COMPETENZE Analizzare le caratteristiche funzionali di sistemi di modulazione. Individuare i blocchi di un sistema di trasmissione. Descrivere le principali tecniche di trasmissione del segnale utilizzate. Utilizzare correttamente la strumentazione di laboratorio. Usare correttamente lessici specialistici. CAPACITÀ Scegliere il tipo di modulazione idonea al problema da risolvere. Scegliere la codifica più opportuna in base alle specifiche del sistema di trasmissione. Compiere ricerche su cataloghi, data sheets, internet e decodifica le informazioni tecniche contenute. Produrre documentazione tecnica o semplici manuali d’uso. Saper lavorare in squadra. CONOSCENZE Semplici circuiti con A.O. Analisi dei segnali usati in telecomunicazioni. I sistemi di trasmissione analogici. I sistemi digitali: trasmissione numerica in banda base e su canale passa-banda. La trasmissione in forma digitale di segnali analogici. MODULO 1 U.D. 1.1 Carica e scarica del condensatore Studio di un circuito R-C e C-R. U.D. 1.2 Amplificatori Operazionali. Caratteristiche dell’Amplificatore Operazionale ideale. Amplificatore invertente e non invertente, inseguitore, miscelatore invertente, amplificatore differenziale. MODULO 2 U.D.2.1 Convertitori Convertitori ADC e DAC: generalità. DAC a resistori pesati, rete R2R. ADC parallelo, a conteggio, tracking. MODULO 3 U.D. 3.1 Sistemi in fibra ottica Generalità. Costituzione. Lunghezza d'onda. Principi di ottica geometrica. Indice di rifrazione. Propagazione guidata. Apertura numerica. Fibre multimodo e monomodo. Modi di propagazione. Dispersione modale. Fibre gradex index. Dispersione cromatica. Attenuazione. MODULO 4 U.D. 4.1 Linee di trasmissione Modello a parameri distribuiti. Costanti primarie. Propagazione. Equazioni di propagazione. Costante di propagazione. Condizioni di non distorsione. Linea priva di perdite. Velocità di propagazione. Onde stazionarie. Coefficiente di riflessione. Rapporto di onde stazionarie. Impedenza di una linea priva di perdite. Linea in cortocircuito. Linea aperta. Risposta di una linea adattata e non adattata ad un gradino di tensione. Sett Sett/Ott Ott Nov MODULO 5 U.D. 5.1 Il dominio del tempo e il dominio della frequenza. La serie di Fourier e lo spettro di segnali periodici: forma sinusoidale dello sviluppo di Fourier, analisi della serie per onde rettangolari riconducibili alle principali codifiche di linea utilizzate. Nov MODULO 6 U.D. 6.1 Sistemi di trasmissione analogici Scopi della modulazione. Modulazione di ampiezza AM a portante trasmessa, modulazione AM DSB, modulazione AM SSB: definizioni, indice di modulazione, spettro del segnale con modulante sinusoidale e non sinusoidale, considerazioni energetiche. Modulazione di frequenza FM:definizioni, indice di modulazione, spettro del segnale con modulante sinusoidale e non sinusoidale, considerazioni energetiche. Multiplazione FDM di segnali telefonici e di stazioni radiofoniche. Dic MODULO 7 U.D. 7.1 Trasmissione digitale su canale passa-banda Velocità di cifra e velocità di modulazione, tasso di errore, efficienza spettrale. Modulazione ASK: caratteristiche e spettro. Modulazione Gen/Feb FSK: caratteristiche e spettro. Modulazione PSK e le modulazioni a spostamento di fase nPSK: caratteristiche temporali e spettrali di 2, 4, 8 e 16-PSK. Modulazioni QAM. MODULO 8 U.D. 8.1 Campionamento e codifica Il campionamento di un segnale analogico: lo spettro del segnale campionato, il teorema del campionamento, l’aliasing. La modulazione PAM. Schema a blocchi di un sistema di trasmissione PAM. La codifica PCM: Schema a blocchi di un sistema di trasmissione PCM. Caratteristiche del segnale PCM. Segnale PCM telefonico, quantizzazione lineare e quantizzazione non lineare, compressione analogica e numerica. Segnale PCM musicale Hi-Fi. Marzo U.D. 8.2 Multiplazione TDM La multiplazione a divisione di tempo TDM analogica e numerica. Sistemi telefonici TDM. MODULO 9 9.1 Codifica dei segnali Codifica di sorgente: primo teorema di Shanno. Codifica di canale: codice a maggioranza, controllo di parità, controllo di parità Apr/Mag incrociato. Codifica di linea. Analisi nel dominio del tempo e nel dominio della frequenza dei codici NRZ, RZ, AMI, HDB3. LABORATORIO Utilizzo della strumentazione di laboratorio e del modulo per l’oscilloscopio HP 54654A; Studio ed analisi di vari segnali periodici utilizzando l'oscilloscopio e l'analizzatore di spettro; Studio ed analisi di uu convertitore DAC a resistenze pesate; Studio ed analisi di un circuito trasmettitore/ricevitore a fibra ottica; Studio ed analisi di un Sett/Mag circuito R-C e C-R; Studio ed analisi di una bifilare con la strumentazione di laboratorio; Studio ed analisi di un modulatore AM a JFET; Studio ed analisi di un astabile con A.O. Ore effettivamente svolte nell'intero anno scolastico Sett/Mag Ore: 134 LIVELLI RILEVATI La classe è formata da 25 studenti, la maggior parte dei quali provenienti dalla quarta dell’anno scorso. Rispetto tre anni fa il monte ore settimanale dedicato alla materia è stato ridotto di un’ore (cinque ore settimanali anziché sei), mentre il programma ministeriale non è variato. Per questo motivo non è stato possibile approfondire il programma in alcuni punti. Non sempre gli studenti hanno svolto gli esercizi assegnati a casa e quindi è venuto a mancare il necessario supporto di abilità personale nello svolgimento di esercizi e progetti. La partecipazione alle lezioni è sempre stata mediamente attiva, anche se in alcune occasioni l’attenzione doveva essere richiesta in modo energico. La preparazione della classe risulta appena sufficiente. METODOLOGIE DIDATTICHE Lezione frontale e lavoro di gruppo soprattutto per la parte svolta presso il Laboratorio di misure. Il programma è stato svolto con una metodologia del tipo “studio – realizzazione – verifica sperimentale con misure – documentazione del lavoro svolto” per progetti finalizzati al corretto apprendimento. Adeguata importanza è stata data all’attività di laboratorio di misure per consentire una padronanza dell’uso della strumentazione, della conoscenza della componentistica e dell’uso dei manuali tecnici. Si è cercato di ottenere non solo conoscenze di base a livello circuitistico, ma anche di stimolare la ricerca autonoma e l’approfondimento personale, a seconda degli interessi degli allievi e delle loro abilità. MATERIALI DIDATTICI E’ stato seguito, fin dove possibile, il libro di testo in adozione con integrazioni da appunti personali presi a lezione. E’ stato utilizzato il laboratorio di misure per le verifiche sperimentali con la componentistica e la strumentazione a disposizione. E’ stata utilizzata la biblioteca interna al laboratorio di misure. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Prove scritte, verifiche orali, test oggettivi e prove di laboratorio. DATA 08/05/2014 FIRMA________________________ FIRMA ________________________ RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE - Maria Teresa Bombi Materia: Sistemi di elaborazione e trasmissione delle informazioni Insegnante Tecnico Pratico prof. Roberto Italiano Classe 5iB a.s. 2013-14 In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di1: CONOSCENZE Conoscere e comprendere le definizioni di rete. Conoscere e comprendere la funzione dei server di rete locale e di servizi Internet. Conoscere e comprendere le motivazioni della suddivisione del software di rete in livelli e le definizioni di protocollo, interfaccia, entità e servizio. Conoscere i livelli previsti dal modello OSI e la funzione di ciascun livello. Conoscere i livelli previsti dal modello Internet Suite e la funzione di ciascun livello. Saper progettare e realizzare applicazioni in ambiente di rete utilizzando l’interfaccia socket al TCP. Conoscere il paradigma client-server nelle applicazioni client/server. Conoscere le caratteristiche dell’interfaccia socket tra applicazione e trasporto. Conoscere la programmazione Web lato server Conoscere e comprendere le modalità di scambio delle informazioni tra il browser e le applicazioni server side. Conoscere almeno un linguaggio di scripting lato server. Conoscere la struttura del sistema telefonico pubblico e i diversi tipi di collegamento utilizzabili per le connessioni di rete. Conoscere e comprendere i diversi tipi di servizio offerti dal livello data link e le tecniche di rilevazione degli errori. Conoscere le caratteristiche dei protocolli stop&wait e sliding windows. Conoscere e comprendere la funzione del sottolivello MAC. Conoscere lo standard 802 per le reti locali e in particolare l’802.3. Conoscere la funzione degli indirizzi MAC. Conoscere la funzione di bridge, router, hub e switch. Conoscere i principali servizi e i compiti del livello di rete, in particolare la differenza tra circuiti virtuali e consegna datagram. Conoscere e comprendere i principali algoritmi di routing. Saper classificare gli indirizzi IP e conoscere le caratteristiche principali del protocollo IP. Conoscere le caratteristiche fondamentali del routing in Internet Conoscere la funzione dei protocolli ARP, ICMP, DHCP e le funzioni del NAT. Conoscere le modalità di indirizzamento a livello 4 e in particolare il concetto di porta. Conoscere le caratteristiche dei protocolli UDP e TCP. Conoscere il funzionamento del TCP relativamente a: apertura e chiusura della connessione, 1 N.B. In sede di programmazione per la definizione degli obiettivi, ci si è riferiti al documento tecnico sul nuovo obbligo di istruzione, che fa proprie le definizioni contenute nel “Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli” “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. controllo di flusso e delle congestioni. Conoscere le principali funzioni di un server LAN. Saper descrivere i principali aspetti di sicurezza connessi alla trasmissione dei dati . Conoscere le caratteristiche della crittografia a chiave segreta e a chiave pubblica. Conoscere il concetto di autenticazione, firma digitale, impronta dei messaggi, certificati digitali. Conoscere le funzioni e l’organizzazione del servizio DNS. Conoscere il funzionamento dei protocolli HTTP, FTP, SMTP, POP3. ABILITÀ Saper classificare le reti in base alla scala, alla topologia e al tipo di collegamento. Saper confrontare i modelli OSI e Internet Suite. Saper progettare e realizzare applicazioni in ambiente di rete utilizzando l’interfaccia socket al TCP. Saper progettare e realizzare siti Web con pagine che accedono a un DataBase (comune con Informatica). Scegliere il tipo di rete locale più adatto. Progettare una rete 802.3 Saper definire le maschere di sottorete. Configurare un router Conoscere problemi e soluzioni legati alla sicurezza dei dati in rete. Conoscere le principali applicazioni di Internet e i protocolli da esse utilizzati. COMPETENZE Conoscere i criteri di progettazione del s/w di rete in livelli e i modelli di riferimento ISO/OSI e Internet Suite Realizzare applicazioni distribuite. Conoscere i più diffusi standard di interfaccia tra i sistemi e le tipologie principali di reti geografiche e locali; Essere in grado di gestire a livello sistemistico una installazione informatica di piccole/medie dimensioni anche in ambiente di rete. Profilo della classe La maggior parte degli alunni in classe ha mantenuto in classe e in laboratorio un atteggiamento di palese disinteresse nei confronti della materia e un comportamento sciatto e a volte maleducato. L’impegno nello studio per la maggior parte di loro è stato del tutto inadeguato e al più finalizzato al superamento delle verifiche programmate. Per la maggiore parte degli studenti quindi i risultati complessivi raggiunti sono abbastanza modesti e generalmente inferiori alle potenzialità dei singoli. Solo i pochi studenti che hanno avuto un atteggiamento più propositivo nei confronti della materia sono arrivati a conseguire una preparazione buona a in un caso ottima. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: U.D.- Modulo – Percorso Approfondimenti Formativo – Periodo/ore Architetture di rete Definizioni di rete, nodo, router, host. Classificazione delle reti in base alla scala: LAN, MAN, WAN. Classificazione delle reti in base al tipo di collegamento: broadcast e punto-punto. Topologie di rete: stella, gerarchica, completamente connessa, parzialmente connessa, bus, anello. Utilizzo delle reti locali e passaggio dall'informatica centralizzata all'informatica distribuita. Suddivisione del s/w di rete in livelli. Protocolli, interfacce, entità e servizi. Tipi di servizio. Tipi di primitive. Il modello OSI. I livelli del modello OSI. La sottorete di comunicazione. Il modello Internet Suite. I livelli del modello Internet Suite. Confronto tra il modello OSI e il modello TCP. 12 ore Progettazione di applicazioni in rete L’interfaccia Socket. Il paradigma client-server. Comportamento di un client. Comportamento di un server. Classe Socket e metodi getInputStream, getOutputStream. Classe ServerSocket e metodo accept. Progettazione di un’applicazione client server in rete. 6 ore Programmazione Web lato server: linguaggio php Caratteristiche del linguaggio PHP. Inserimento di uno script PHP in una pagina Web. Variabili e tipi di dati. Accesso alle variabili provenienti dall’interfaccia CGI. Istruzioni if, while. Vettori. Accesso a un DataBase da uno script PHP. Sessioni. Realizzazione di applicazioni PHP che accedono a DataBase in ambiente Windows. Realizzazione di applicazioni PHP che accedono a DataBase in ambiente Linux. 33 ore Programmazione Web lato Server: JSP JSP e servlet. Tipi e istruzioni. Oggetti Request, Session, Response. 15 ore Il livello fisico 2 ore Cenni di analisi armonica. Mezzi elettrici, ottici e wireless. Struttura del sistema telefonico cablato. Conversione A/D. Teorema del campionamento di Nyquist-Shannon. TDM e PCM. FDM. Linee xDSL. Il livello data link 10 ore Scopo del livello di linea. Servizi forniti dal livello di linea: servizi senza connessione e senza riscontro, servizi senza connessione e con riscontro, servizi con connessione e con riscontro. “Framing” dei bit: con conteggio di byte, con caratteri delimitatori e riempimento di caratteri, con sequenza di bit di delimitazione e riempimento di bit, con violazione di codifica. Codici di correzione degli errori: codice Hamming. Utilizzo del codice di Hamming in presenza di errori a raffica. Codici per il rilevamento degli errori: CRC. Protocolli “Stop and Wait” e protocollo BSC1. Protocolli a finestra scorrevole. Protocollo HDLC Il livello di data link in Internet: protocollo SLIP, protocollo PPP, PPPoE. Reti locali Funzione del sottolivello MAC. Principali metodi utilizzabili per il controllo di accesso al mezzo: metodi statici (TDMA, FDMA), dinamici a contesa (CSMA persistente e CD), MACA, metodi dinamici deterministici (token bus, token ring). 11 ore Gli standard IEEE 802.x e il loro posizionamento rispetto alla pila OSI. Standard 802.3: cablaggi 10Base2, 10Base5 e 10BaseT. Protocollo MAC e gestione delle ritrasmissioni (algoritmo di regressione binaria esponenziale). Formato della trama e funzione del campo PAD. Bridge e switch. Segmentazione della rete. Standard 802.3u Standard 802.11: caratteristiche generali e protocollo MAC VLAN. Amministrazione di una rete locale Principali funzioni dei componenti software di un server di rete e principali sistemi operativi di rete. Caratteristiche di servizi LAN basati su S.O. Windows: Workgroup, domini e Active Directory. Networking in Linux: Samba. Protezioni e permessi. Configurazione di LAN client server con server Windows 2008 e Linux Debian. 21 ore Il livello di rete Funzioni svolte dal livello: instradamento, controllo del traffico ed internetworking. Servizi fomiti dal livello di rete: servizi orientati alla connessione e servizi di tipo datagram. Tabelle di routing. Instradamento dei pacchetti: principi generali (correttezza, robustezza, equità, ottimalità), principio di ottimalità, instradamento statico e adattivo, algoritmo di Dijkstra per il calcolo del percorso minimo. Flooding, instradamento gerarchico. Vettori distanza. Problema del conteggio all’infinito. Link state 25 ore routing Possibili cause della congestione. Metodi di controllo: preallocazione delle risorse, scarto dei pacchetti, pacchetti di strozzamento. Interconnessione di reti Il livello di rete in Internet. Caratteristiche generali del protocollo IP e formato del preambolo. Indirizzi e classi delle reti, sottoreti. Gerarchia di routing. Protocolli di controllo in Internet: ICMP, ARP. Routing in Internet: routing interno e OSPF; routing esterno e BGP. Funzione di NAT e sue caratteristiche. DHCP. Configurazione di reti in Linux: comandi ifconfig, route, ping, tcpdump, arp. Il livello di trasporto Relazioni tra rete - trasporto - applicazione (o sessione nel modello OSI), entità di trasporto, TSAP, TPDU, servizi forniti dal livello di trasporto. Gestione della connessione: problemi relativi al possibile arrivo di pacchetti duplicati in ritardo e possibili soluzioni. Attivazione di una connessione con un protocollo three-way-handshake Il livello di trasporto in Internet - protocolli UDP e TCP. Caratteristiche principali del TCP Struttura del preambolo TCP, gestione della connessione e della disconnessione, gestione delle finestre di ricezione. Modellizzazione dell’entità TCP come automa a stati finiti 10 ore Sicurezza informatica Sicurezza informatica: disponibilità ed integrità dei dati, confidenzialità, autenticità e non ripudio, protezione delle risorse. Firewall filtranti. Proxy server. Configurazione di un firewall linux 15 ore Sicurezza nel Web Crittografia e crittoanalisi. Metodi di crittografia classica: cifrari a sostituzione monoalfabetica, a sostituzione monoalfabetica con chiave. La macchina Enigma. Algoritmi di crittografia moderna: AES e RSA. Problema dell’autenticazione. Autenticazione con chiave di sessione. Firme digitali. Certificati. Virtual Private Network. Applicazioni Struttura del DNS di Internet. Domini radice. Funzione dei naming authority nella registrazione dei domini. Modalità di registrazione di un dominio. 7 ore Posta elettronica: architettura generale di un sistema di posta elettronica e principali servizi offerti agli utenti. La posta elettronica in Internet: formato dei messaggi, protocollo SMTP, protocollo POP3. Caratteristiche generali del protocollo http. Principali intestazioni richiesta/risposta. Basic authentication e Digest authentication. Virtual Private Network Ore effettivamente svolte nell'intero anno scolastico Totale ore 167 METODOLOGIE Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero - sostegno e integrazione, etc. Gli argomenti teorici sono stati proposti con lezioni frontali seguite da discussioni e svolgimento collegiale di esercizi. Nell’affrontare lo studio dei protocolli di rete ho preferito soffermarmi soprattutto sugli aspetti relativi alla interazione tra le entità di pari livello, chiedendo agli allievi di saper descrivere gli scambi di PDU nonché di saper riconoscere la funzione dei vari campi di controllo in esse presenti, senza però pretendere mai la memorizzazione dei formati delle PDU stesse. L’attività di laboratorio è stata dedicata alla parte relativa allo sviluppo di applicazioni in rete (programmazione con i socket Java, realizzazione di sitii Web interfacciate a database con pagine PHP JSP), alla configurazione di reti, firewall, maschere di sottorete con Netkit e di reti LAN con server Windows e Linux utilizzando VmWare. MATERIALI DIDATTICI Testo in uso: Dispense Laboratorio: 3 ore a settimana Il laboratorio si avvale di Pc collegati in LAN 802.3u in numero sufficiente a svolgere esercitazioni individuali, di un collegamento a Internet, di un proiettore collegato alla stazione di lavoro multimediale del docente. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove grafiche, prove di laboratorio, lavoro di gruppo sulle problematiche emerse dalla visita di istruzione e collegate al programma etc.) • prove orali, per vagliare le capacità di esposizione e di comunicazione e l’attitudine a cogliere i collegamenti e a valutare criticamente alternative; • prove semistrutturate a carattere disciplinare per verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici programmati alla conclusione dei singoli moduli; • relazioni di laboratorio, programmi e presentazioni Web per verificare i livelli di competenza raggiunti e a stimolare le capacità di iniziativa e di approfondimento autonomo; • unitamente a Informatica, una simulazione di seconda prova per valutare le competenze progettuali. VALUTAZIONE Si allega la griglia di valutazione in decimi utilizzata dai Dipartimenti di Sistemi e Informatica. Padova, lì 09 maggio 2014 Il docente Maria Teresa Bombi RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Materia Matematica (Prof.ssa Maria Mammola, Prof. Mattia Perrone) Classe 5aIB Indirizzo INFORMATICA In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE Gli studenti conoscono gli elementi essenziali relativi ai seguenti argomenti: • definizioni, proprietà e metodi di integrazione propri dell’integrale indefinito; • definizioni e proprietà relativi all’integrale definito; • il teorema fondamentale del calcolo integrale; • la definizione di integrale improprio del primo e del secondo tipo; • definizioni, terminologia e proprietà fondamentali, relative alle serie numeriche; • alcuni criteri di convergenza per le serie numeriche; • funzionalità e caratteristiche degli applicativi Derive e Microsoft Excel. ABILITA’ La maggior parte degli studenti sa: • utilizzare le tecniche di integrazione, nei casi più semplici; • rappresentare graficamente una regione di piano, individuata da semplici grafici di funzioni note, e determinarne la misura dell’area, con calcoli non complessi; • determinare il carattere di una serie numerica, con il suggerimento del criterio o della proprietà da utilizzare, e in alcuni casi calcolarne la somma; • risolvere semplici equazioni differenziali del primo ordine; • utilizzare gli applicativi Microsoft Excel e Derive per implementare tecniche automatizzate di integrazione numerica; • utilizzare Derive per la definizione, risoluzione e rappresentazione grafica di integrali indefiniti/definiti, di aree e volumi di regioni del piano cartesiano e di equazioni differenziali del primo ordine; • utilizzare Microsoft Excel e Derive per verificare i criteri di convergenza e le proprietà di serie numeriche e svilupparne/calcolarne termini e somme. COMPETENZE L'impegno saltuario, le lacune pregresse e le numerose assenze hanno reso difficile lo svolgimento del programma. Nel corso dell'anno è spesso emersa l'attitudine ad una maggiore applicazione solo in prossimità delle verifiche e questo ha prodotto una preparazione piuttosto "fragile". Gli studenti sono in grado di impostare e risolvere semplici esercizi, sia autonomamente, sia con il supporto del calcolatore, analoghi a quelli svolti a lezione, in modo sostanzialmente corretto; e solo alcuni sono in grado esporre la materia utilizzando un lessico specifico sufficientemente appropriato. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Modulo Contenuti Ripasso calcolo delle derivate Derivate delle funzioni inverse Integrali Integrali indefiniti (integrazioni immediate, di semplici funzioni razionali fratte, per sostituzione, per parti) . Periodo Settembre Ottobre Gennaio Integrali definiti e calcolo di aree e dei volumi, (teorema fondamentale del calcolo integrale senza dimostrazione). Integrali impropri (1° e 2° tipo): Febbraio Le serie numeriche Le equazioni differenziali del primo ordine Esempi fondamentali: serie di Mengoli e armonica. Serie geometrica. Criteri per serie a termini positivi: primo e secondo criterio del confronto, del rapporto, della radice. Serie armonica di ordine α (senza dimostrazione) Maggio Integrale generale / particolare / singolare di un’equazione differenziale del primo ordine, curve integrali. Equazioni del tipo:y’=f(x), a variabili separabili,omogenee, lineari. Marzo Aprile METODOLOGIE Le modalità di lavoro in classe sono state le seguenti: − La lezione frontale interattiva, nella quale si sono alternati momenti di esposizione dei contenuti a momenti di discussione e analisi di quanto proposto; − Lo svolgimento di esercizi alla lavagna, per verificare o favorire l’apprendimento; − La correzione di compiti assegnati per casa e delle verifiche scritte, per chiarire dubbi o mostrare la corretta risoluzione di un problema; − L’esposizione orale, da parte degli studenti, di concetti e metodi relativi agli argomenti trattati, per potenziare la capacità espositiva; − L’esercitazione in laboratorio, nella quale con il supporto del calcolatore si sono adoperati gli applicativi Derive e Microsoft Excel per risolvere, verificare ed al tempo stesso discutere dei concetti ed argomenti affrontanti a lezione, per favorirne l’esercizio e l’apprendimento. Al termine del primo quadrimestre sono stati effettuati dei corsi di recupero (O.M.92/2007), durante il quale gli studenti hanno potuto dedicarsi al recupero delle insufficienze del primo scrutinio. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA Le verifiche sono state orali e scritte e di laboratorio; quelle scritte organizzate prevalentemente con esercizi di applicazione della teoria studiata, per accertare le abilità di risoluzione di problemi e con domande di teoria per controllare la capacità espositiva e l’acquisizione del linguaggio matematico, oltre che la conoscenza dei contenuti e la capacità di applicarli in modo pertinente alle situazioni proposte. Le prove di laboratorio hanno accertato le capacità di utilizzo dei pacchetti applicativi studiati. Quesiti di Matematica sono stati proposti in 2 delle 3 simulazioni di terza prova somministrate nel corso dell’anno. VALUTAZIONE Per esprimere le valutazioni nello scrutinio finale abbiamo tenuto conto sia dei voti di profitto riportati durante l’anno scolastico, sia dell’esito delle verifiche svolte per accertare l’avvenuto superamento o meno delle carenze relative al primo quadrimestre Testo adottato: Corso base verde di matematica Vol 5 Autori Bergamini,Trifone,Barozzi Casa Editrice Zanichelli I docenti Maria Mammola Mattia Perrone Padova, 09 maggio 2014 RELAZIONE FINALE DEI DOCENTI Guido Canevarolo (Docente di Teoria) Mattia Perrone (Docente di Laboratorio) Classe: 5IB Materia: Calcolo delle probabilità, Statistica e R.O. Generalità L’obiettivo principale del corso è stato lo studio dei metodi statistico-probabilistici utilizzati nell’ambito dei problemi di stima e di verifica di ipotesi. Lo studio delle variabili aleatorie, definite sullo spazio dei campioni, ha fornito gli stimatori utili ai procedimenti di stima e di verifica di ipotesi. All’obiettivo principale si sono affiancati il completamento dello studio delle variabili doppie, con lo studio della Concordanza-Correlazione e lo studio della Regressioni lineare e quadratica. Si è concluso il percorso didattico con cenni di Programmazione Lineare, limitandosi alla definizione di Ricerca Operativa, alla elencazione delle fasi di risoluzione di un problema di ricerca Operativa e ad alcuni esempi, molto elementari, di risoluzione grafica di un problema di Programmazione Lineare ( si è risolto il modello matematico già pronto, in solo due variabili, non essendo rimasto il tempo di esercitare gli allievi alla più difficile fase di costruzione del modello a partire dal problema posto verbalmente). I contenuti del corso si sono articolati nelle seguenti Unità didattiche: α) Studio della concordanza e della correlazione lineare. β) Studio della regressione lineare e quadratica. χ) Teoria del campionamento: studio di alcune variabili campionarie. δ) Teoria della stima: stime parametriche puntuali e intervallari di parametri della popolazione. ε) La verifica di ipotesi: test parametrici. Errori di prima e seconda specie e Curva Operativa Caratteristica. φ) La verifica di ipotesi: test non parametrici (test di bontà dell’adattamento e test di indipendenza). γ) Ricerca Operativa. La Programmazione lineare: il metodo grafico (solo risoluzione del modello matematico in due variabili). La classe è sempre risultata una classe difficile, con la maggioranza degli allievi che si è impegnata in modo opportunistico, e spesso inadeguato. Si sono avuti continui problemi di disciplina, per un continuo parlare di gran parte degli allievi, insensibili alle note disciplinari. Nonostante questo, un allievo ha raggiunto un livello di eccellenza, vincendo anche la Olimpiade Di Statistica nazionale di quest’anno (categoria “Statistica” - classi quinte). La classe è da ritenersi su un livello medio appena sufficiente. Degli otto allievi che avevano un’ insufficienza alla fine del primo periodo, nelle prove di febbraio, tre non l’hanno recuperata. L’ allievo diligente ha acquisito un’autonoma capacità di: - usare in modo appropriato i linguaggi disciplinari; - applicare schemi e procedure di base per elaborazioni statistiche, anche con il supporto del foglio elettronico (eseguire studi di connessione tra due caratteri e di correlazione e regressione lineare tra due variabili; - descrivere una situazione aleatoria, quantificare l’incertezza, descriverla mediante un modello probabilistico adeguato; - applicare concetti e procedimenti di analisi matematica (derivazione, integrazione, limite, studio di funzione, problemi di massimo) allo studio delle variabili aleatorie; - interpretare semplici fenomeni aleatori mediante i modelli distributivi tipici; eseguire stime intervallari; eseguire test di ipotesi parametrici; eseguire test di bontà dell’adattamento; eseguire test di indipendenza; risolvere il modello matematico di un problema di P.L. in due variabili. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di Competenze, Abilità e Conoscenze: COMPETENZE a) Studio della concordanza e della correlazione lineare. 1. Riconoscere e valutare il grado di concordanza tra due mutabili e di correlazione lineare tra due variabili statistiche. b) Studio della regressione lineare e quadratica. 1. Studiare la regressione di due variabili aleatorie sia con una funzione polinomiale di primo grado che con una di secondo grado e scegliere la migliore. c) Teoria del Campionamento: studio di alcune variabili campionarie. 1. d) Le competenze relative ai contenuti di questa unità verranno acquisite nelle unità successive riguardanti la Teoria della stima, la Verifica di ipotesi (parametriche e non). Teoria della Stima: stime puntuali e stime intervallari di parametri della popolazione. 1. Costruire programmi per simulare l’estrazione di campioni casuali semplici. 2. Effettuare procedure di stima puntuale. 3. Effettuare procedure di stima intervallare. e) La verifica di ipotesi: test parametrici; Errori di prima e seconda specie. Curva Operativa Caratteristica. 1. Saper eseguire test di ipotesi parametrici. 2. Saper valutare le probabilità di commettere un errore di 1° e 2° specie. 3. Saper costruire la Curva Operativa Caratteristica. f) La verifica di ipotesi: test non parametrici. 1. 2. Saper eseguire test di bontà dell’adattamento. Saper eseguire test di indipendenza. g) Ricerca Operativa. La Programmazione lineare: il metodo grafico. (alla data ancora da trattare) 1. Saper risolvere con il metodo grafico un problema di Programmazione Lineare in due variabili, un volta assegnato il suo modello matematico. ABILITÀ α) Studio della concordanza e della correlazione lineare. 1. Calcolare e interpretare l’indice di correlazione generalizzato Ω e l’indice di correlazione lineare r, sia per una distribuzione doppia unitaria, sia per una distribuzione doppia di frequenza. b) Studio della regressione lineare e quadratica. 1. Calcolo dei parametri delle rette di regressione. Calcolo di r (ρ). 2. Calcolo dei parametri della parabola di regressione. 3. Scelta della migliore funzione interpolatrice, usando gli indici di scostamento. c) Teoria del Campionamento: studio di alcune variabili campionarie. 1. Studiare le variabili aleatorie campionarie (“Statistiche”) in previsione della loro applicazione alla Teoria della stima e alla Verifica di Ipotesi. L’allievo sa studiare ed utilizzare le seguenti statistiche: 1. La Media campionaria. 2. 3. 4. 5. 6. La Frequenza assoluta campionaria. la Frequenza relativa campionaria. la Differenza e la Somma di medie o di frequenze campionarie. Le Varianze campionarie non corretta, corretta e adimensionale. La t di Student per lo studio della media campionaria nel caso di deviazione standard della popolazione incognita. d) Teoria della Stima: stime puntuali e stime intervallari di parametri della popolazione. 1. Utilizzare la funzione random per generare popolazioni simulate con funzione di ripartizione assegnata. 2. [Lab] Generare popolazioni campionarie. 3. Calcolare l'intervallo fiduciario a un dato livello di significatività nella stima della Media (anche con la distribuzione t di Student), e della frequenza relativa (in particolare se la binomiale è approssimabile con la normale); determinare una stima puntuale della varianza campionaria. 4. [Lab] Uso del foglio elettronico per l’analisi di distribuzioni campionarie “statisitiche”) teoriche ed empiriche. 5. [Lab] Uso del foglio elettronico per determinare le probabilità delle variabili aleatorie studiate. 6. [Lab] Uso del foglio elettronico per eseguire stime intervallari. 7. Saper analizzare semplici variabili campionarie con procedimento matematico. 8. Saper analizzare semplici variabili campionarie con procedimento di simulazione. e) La verifica di ipotesi: test parametrici; Errori di prima e seconda specie. Curva Operativa Caratteristica. 1. Costruire e valutare test di ipotesi parametrici per la media e per la proporzione 2. [Lab] Uso del foglio elettronico per valutare test delle ipotesi parametrici. 3. [Lab] Uso del foglio elettronico per costruire la Curva Operativa Caratteristica. f) La verifica di ipotesi: test non parametrici. 1. Costruire e valutare test di ipotesi non parametrici per lo studio della bontà dell’adattamento di una distribuzione empirica ad una distribuzione nota. 2. Costruire e valutare test di ipotesi non parametrici per valutare l’indipendenza di due variabili. 3. [Lab] Uso del foglio elettronico per eseguire test di bontà dell’adattamento. 4. [Lab] Uso del foglio elettronico per eseguire test di indipendenza. g) Ricerca Operativa. La Programmazione lineare: il metodo grafico. (alla data ancora da trattare) 1. Saper risolvere il modello matematico di un problema di P.L. con due variabili d’azione indipendenti, con il metodo grafico. 2. [Lab] Uso del foglio elettronico e del programma Derive per la risoluzione di problemi di programmazione lineare con il metodo grafico. CONOSCENZE a) 1. 2. 3. 4. Studio della concordanza e della correlazione lineare. Calcolare l’indice di correlazione generalizzato Ω. Calcolare l’indice di correlazione lineare r per una distribuzione doppia unitaria. Calcolare l’indice di correlazione r per una distribuzione doppia di frequenza. [Lab] Utilizzare il foglio elettronico per eseguire i calcoli dei tre punti precedenti. b) Studio della regressione lineare e quadratica. 1. Regressione lineare col metodo dei minimi quadrati (con il caso della indipendenza correlativa), con la distribuzione doppia unitaria dei valori. 2. Rappresentazioni grafiche. 3. Regola di Sarrus. 4. Regressione quadratica. 5. Indici di scostamento: scostamento medio s.m. e scostamento relativo s.r. χ) Teoria del Campionamento: studio di alcune variabili campionarie. 1. Prerequisiti: teoremi del valor medio e della varianza di una v.a. che sia una combinazione lineare di variabili aleatorie. 2. Definizione di campione casuale semplice bernoulliano: dalla distribuzione statistica della popolazione a quella probabilistica dei campioni estratti. 3. [Lab] procedure per il campionamento casuale con programmi basati sulla funzione random e con la funzione di libreria Excel strumenti|analisi dati|generazione di un numero casuale. 4. Distribuzioni campionarie con il campionamento casuale semplice. 5. Parametri e statistiche. La media campionaria e la sua distribuzione: la media campionaria come somma di v.a. ed il teorema centrale limite. 6. La frequenza campionaria e la sua distribuzione: la frequenza campionaria come somma di variabili indicatrici ed il teorema di de Moivre-Laplace. 7. La distribuzione della Differenza e della Somma di medie e/o di frequenze campionarie della stessa popolazione o di popolazioni diverse e il teorema centrale limite. 8. La varianza campionaria: definizione. La varianza corretta e la varianza non corretta. La 2 2 distribuzione della varianza campionaria: la variabile (nS )/s . 9. La statistica t di Student. 10. [Lab] simulazione di variabili campionarie ed analisi statistica delle leggi di distribuzione. d) Teoria della Stima: stime puntuali e stime intervallari di parametri della popolazione. 1. L’inferenza statistica. La stima di parametri. Stime puntuali con il metodo dei momenti: gli stimatori e le loro proprietà (correttezza, efficienza. consistenza); il caso della varianza campionaria. 2. [Lab] simulazione di campionamento da una data distribuzione. 3. Intervalli fiduciari: il significato di una stima intervallare, di livello di fiducia, di precisione; stima intervallare della media, anche con sigma sconosciuta, della frequenza e della varianza. 4. Dimensione minima del campione. 5. [Lab] Foglio elettronico sulle stime intervallari. e) La verifica di ipotesi: test parametrici; Errori di prima e seconda specie. Curva Operativa Caratteristica. 1. 2. Prerequisiti: connessione e correlazione fra v.a. e v.s. congiunte, indici χ e ρ. Ipotesi statistiche e test parametrici. Test di ipotesi: regione di accettazione e regione critica. Test a due code e test ad una coda. 3. Errori di prima e seconda specie. 4. Curva operativa caratteristica. Curva di potenza. 5. Procedura generale per la formulazione di un test. 6. Test sul valor medio per grandi campioni e per piccoli campioni. 7. Test sulle frequenze relative. 8. Test sulla differenza di valori medi. 9. [Lab] L’inferenza statistica con il foglio elettronico: le funzioni TEST.*(). 10. [Lab] Foglio per la costruzione della Curva operativa Caratteristica della media. 2 f) La verifica di ipotesi: test non parametrici. 1. 2. 3. 4. 5. 6. I test non parametrici: il test chi-quadro di bontà dell’adattamento ad una distribuzione assegnata. I test non parametrici: il test di indipendenza stocastica fra due variabili (o mutabili) congiunte. [Lab] Foglio di applicazione del test Chi-quadro di adattamento ad una binomiale. [Lab] Foglio di applicazione del test Chi-quadro di adattamento ad una Poisson. [Lab] Foglio di applicazione del test Chi-quadro di adattamento ad una Normale. [Lab] Foglio del test di indipendenza di due variabili (mutabili). g) Ricerca Operativa. La Programmazione lineare: il metodo grafico. (alla data ancora da trattare) 1. 2. 3. Definizione di Ricerca Operativa. Le Fasi di uno studio di Ricerca Operativa. La programmazione lineare (P.L.): il modello matematico di un problema di .L. in due variabili e la sua interpretazione geometrica (proprietà matematiche del modello: linearità, convessità). 4. La risoluzione di un problema di P.L. con il metodo grafico. 5. [Lab] La Programmazione Lineare con il pacchetto Derive: il metodo grafico. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: • Unità didattiche Unità Didattica Studio della concordanza e della correlazione lineare. Studio della regressione lineare e quadratica. Periodo/ore 5+3 10+6 Teoria del campionamento: studio di alcune variabili campionarie. 15+7 Teoria della stima: stime parametriche puntuali e intervallari di parametri della 11+7 popolazione. La verifica di ipotesi: test parametrici. Errori di prima e seconda specie e Curva 10+3 Operativa Caratteristica. La verifica di ipotesi: test non parametrici (test di bontà dell’adattamento e test di 5+2 indipendenza). Ricerca Operativa. La Programmazione lineare: il metodo grafico (solo risoluzione del 2+0 modello matematico in due variabili). Ore dedicate al recupero della insufficienza del 1° periodo (con fermo della 4+1 programmazione Totale ore 91 Ore effettivamente svolte nell'intero anno scolastico di cui 29 di ( alla data di stesura di questo allegato) laboratorio METODOLOGIE Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero - sostegno e integrazione, etc. Lezione frontale affiancata dalla discussione (individuale e/o collettiva) di esercizi e problemi assegnati per casa o proposti in aula. Attività di recupero con sospensione della programmazione didattica per 4 ore. Esercitazione guidata in laboratorio con l’utilizzo del foglio elettronico Excel, anche con la creazione di macro VBA. MATERIALI DIDATTICI Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, etc. 1) Testo in uso : A.Boggio, G.Borrello : Statistica, Vol. II e Vol III, Petrini Editore. 2) Quaderno personale dell’alunno per gli appunti e per gli esercizi. 3) In laboratorio (1 ora alla settimana) si è utilizzato il foglio elettronico Excel (in particolare la biblioteca delle funzioni statistiche, alcuni strumenti di analisi, il linguaggio visual (VBA) disponibile nella applicazione per la simulazione di campionamenti casuali con le macro. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove grafiche, prove di laboratorio, lavoro di gruppo sulle problematiche emerse dalla visita di istruzione e collegate al programma etc.) Si sono eseguite le seguenti verifiche individuali: Primo periodo: Per la teoria: due test scritti con preavviso, integrati da una interrogazione alla lavagna, non programmata. Per il laboratorio: due verifiche al computer con il foglio elettronico, con preavviso. Secondo periodo: Per la teoria: una simulazione di terza prova, valutata, con due quesiti riguardanti la materia, di tipologia B; una verifica scritta, con preavviso e una interrogazione alla lavagna, non programmata. Per il laboratorio: due verifiche al computer, con il foglio elettronico, con preavviso. VALUTAZIONE Specificare i criteri di valutazione, tabella o griglia di valutazione Le verifiche scritte sono state valutate facendo riferimento alla griglia approvata dal Dipartimento di Matematica e Statistica. In particolare la valutazione di sufficienza è stata ispirata al livello di sufficienza della griglia deliberata dal P.O.F., che recita: “Giudizio SUFFICIENTE: La preparazione di base risulta omogenea ma non approfondita. Nelle verifiche ha evidenziato il raggiungimento dei livelli basilari di conoscenza, competenza e abilità. Sa esprimersi con sufficiente correttezza. Ha partecipato al dialogo educativo in modo corretto ma passivo. Per la valutazione della simulazione si è applicata la griglia di valutazione allegata al documento del 15 maggio. La disciplina ha contribuito allo sviluppo di attitudini analitiche e sintetiche tramite la risoluzione di esercizi e problemi e la formalizzazione di situazioni problematiche. Gli obiettivi comportamentali e cognitivi sopra riportati, sono stati perseguiti con il dialogo educativo, con esercizi in classe eseguiti da tutti, con esercizi domestici e con l'attività di laboratorio. L'acquisizione di capacità espressive tecnicamente pertinenti è stata perseguita con il richiedendo le definizioni a memoria (per l'acquisizione del lessico e della sintassi e per abituare all'economia del pensiero). Si è cercato inoltre di abituare l'allievo alla descrizione verbale delle situazioni problematiche a lui presentate, incontrando, comunque, grandi difficoltà espressive. Le esercitazioni informatiche sono state di tipo applicativo e di supporto a quanto studiato teoricamente in classe. Con la pratica di laboratorio si è anche cercato di sviluppare l'abitudine alla precisione ed alla organizzazione del lavoro, l' inclinazione alla collaborazione produttiva, la disponibilità al confronto delle opinioni, la soddisfazione per l’opera compiuta. Le dimostrazioni, a volte approfondite, di teoremi e proprietà, hanno cercato di consolidare l'abitudine alla consapevolezza e alla coerenza argomentativa, al gusto della verità, alla onestà intellettuale. L' allievo diligente ha sviluppato la consapevolezza della portata pratica delle tecniche imparate e ha sviluppato una mentalità probabilistica e statistica da applicare nell' interpretazione dei fenomeni sia delle scienze esatte che delle scienze sociali. Il recupero è stato effettuato sia in itinere, ripetendo per gli allievi in difficoltà i contenuti svolti, sia sospendendo per quattro ore la programmazione, a febbraio. Il voto unico finale , (separato in orale e pratico alla fine del primo periodo) risulterà dalla considerazione della media ponderata 2 a 1 tra il voto di teoria e il voto di laboratorio e sarà la risultante di una valutazione sintetica della quantità e qualità degli argomenti conosciuti, in relazione ai contenuti e saperi di base relativi a ciascun modulo, considerati insieme alla padronanza mostrata nella loro applicazione ai problemi, alla capacità di sviluppare procedimenti corretti ed adeguati (anche con l’uso di applicativi), alla capacità di argomentare riguardo a questi contenuti e procedimenti con un linguaggio appropriato, all’impegno profuso a scuola e a casa ed infine alla partecipazione al lavoro scolastico. Si è consntita agli allievi, relativamente alla teoria, una giustificazione per periodo (da quasi tutti bruciata il primo giorno di interrogazione…). A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i testi delle tre verifiche scritte e dei quesiti della simulazione di terza prova comprendente la Disciplina. Padova, 7 maggio 2014 Il docente di Teoria ____________________ (Prof. Guido Canevarolo) Il docente di Laboratorio ____________________ (Prof. Mattia Perrone) RELAZIONE FINALE DEI DOCENTI A.TOTI (Teoria) e R.ITALIANO (Laboratorio) Materia: INFORMATICA Sono state sviluppate le seguenti competenze: 1. Spiegare le caratteristiche delle basi di dati relazionali Unità 1.A Caratteristiche generali delle basi di dati Abilità/capacità Conoscere la terminologia generale e utilizzare il linguaggio specifico delle basi di dati. Conoscenze Sistema informativo e sistema informatico. Definizione di base di dati. Definizione di DBMS. Architettura a tre livelli di una base di dati. Concetti di intensione ed estensione. Classificazione dei linguaggi. Proprietà di indipendenza logica e fisica dei dati. Utenti di una base di dati. Responsabilità del Data Base Administrator. Vantaggi dell'approccio basi di dati rispetto a quello tradizionale a file. Unità 1.B Modello relazionale Abilità/capacità Individuare i vincoli di integrità di dominio e di tupla su uno schema di relazione. Individuare le chiavi candidate di uno schema di relazione e fissare la chiave primaria. Individuare i vincoli di integrità interrelazionali su uno schema relazionale di base di dati. Individuare le operazioni che possono causare la violazione dei vincoli di integrità. Conoscenze Definizioni di relazione matematica e di relazione con attributi. Definizioni di: schema di relazione, schema relazionale di una base di dati, istanza di relazione, istanza di base di dati. Significato dei valori nulli. Significato di vincolo di prima forma normale. Significato dei vincoli di integrità intrarelazionali: di dominio e di tupla. Concetti di: chiave, superchiave, chiave candidata, chiave primaria e chiave esterna. Significato dei vincoli di chiave. Significato dei vincoli di integrità interrelazionali: vincoli di integrità referenziale. 2. Progettare una base di dati relazionale Unità 2.A Progettazione concettuale Abilità/capacità Analizzare i requisiti di un problema e formalizzarlo con un modello concettuale A) Modellare frammenti di realtà con i costrutti del modello concettuale E-R. B) Verificare la leggibilità e la completezza di uno schema E-R. C) Individuare e discutere eventuali non minimalità presenti in uno schema E-R. D) Documentare uno schema E-R. E) Adottare una strategia di progettazione concettuale nella modellazione di una realtà. Conoscenze Fasi della progettazione di una base di dati. Costrutti del modello E-R: entità, associazioni, attributi semplici, composti e multivalore, cardinalità delle associazioni e degli attributi, identificatori interni ed esterni, generalizzazioni. Caratteristiche generali delle strategie di progettazione (top-down, bottom-up ...). Unità 2.B Progettazione logica Abilità/capacità Produrre lo schema logico relazionale a partire dallo schema concettuale E-R.. − Ristrutturare schemi E-R (eliminazione di attributi composti e multivalore e rimozione delle generalizzazioni). − Tradurre uno schema E-R nello schema logico relazionale equivalente. Conoscenze Tecniche per eliminare gli attributi composti e multivalore. Tecniche per rimuovere le generalizzazioni. Fattori che influenzano le prestazioni di una base di dati. Tecniche per tradurre: entità; associazioni uno-a-uno, uno-a-molti, molti-a-molti. Unità 2.C Normalizzazione Abilità/capacità Verificare il grado di normalizzazione di una base di dati relazionale e ridurre in forma normale di Boyce e Codd / in terza forma normale. - Individuare le ridondanze che causano anomalie. - Riconoscere le dipendenze funzionali su uno schema di relazione. - Riconoscere in quale forma normale si trova uno schema di relazione. - Ridurre uno schema di relazione in Terza Forma Normale e in Forma Normale di Boyce e Codd, senza perdita di informazione. Conoscenze Anomalie conseguenze di ridondanze. Definizione di dipendenza funzionale. Definizioni di Terza Forma Normale e di Forma Normale di Boyce e Codd. Unità 2.D Progettazione fisica Abilità/capacità Migliorare l’efficienza di una base di dati relazionale. 1. Impostare gli indici su una base di dati relazionale. 2. Individuare i vantaggi e gli svantaggi della presenza di un indice. Conoscenze Gestione della memoria secondaria e gestione del buffer. Organizzazione primaria. Concetto di indice. Indici sulle relazioni. 3. Definire lo schema di una base di dati relazionale ed effettuare interrogazioni Unità 3.A Linguaggio SQL Abilità/capacità Applicare la sintassi dell’SQL per la definizione, l’inserimento di dati e la loro modifica e l’interrogazione di una base di dati (DBMS Access e MySql). 3 Definire elementi dello schema. 4 Popolare una base di dati. 5 Modificare e cancellare record. 6 Effettuare interrogazioni che coinvolgono una o più tabelle. Esecuzione di una join e concetti di join naturale, equi-join, theta join, join esterno Saper utilizzare i costrutti avanzati di SQL. • Attribuire le autorizzazioni agli utenti. • Controllare l’esecuzione delle transazioni. Conoscenze Sintassi del comando SELECT. Clausole FROM, WHERE, GROUP BY, HAVING, ORDER BY. Funzioni aggregate. SELECT annidate. Comandi per l’inserimento, la cancellazione e l’aggiornamento di tuple. Comandi per la definizione di elementi dello schema. Sintassi dei comandi: GRANT, REVOKE. SET AUTOCOMMIT, COMMIT, ROLLBACK, SET TRANSACTION ISOLATION LEVEL. 4. Sviluppare applicazioni su basi di dati relazionali Unità 4.A Transazioni Abilità/capacità Spiegare la gestione delle transazioni a livello generale. Impostare esempi di transazioni con JDBC. Conoscenze Definizione di transazione. Proprietà ACID. Controllo di concorrenza. Controllo di affidabilità; gestione del buffer, log file e gestione dei guasti. Unità 4.B Java Data Base Connectivity Abilità/capacità Saper scrivere un’applicazione Java che acceda una base di dati: 5 effettuando la connessione a una base di dati relazionale; 6 popolando la base di dati; 7 modificando, inserendo, cancellando record; 8 effettuando interrogazioni ed elaborandone il risultato; 9 effettuando la gestione di semplici transazioni. Conoscenze Interfacciamento di SQL con i linguaggi di programmazione. Principali classi e interfacce del package java.sql. Indipendenza dalla piattaforma e uso dei driver. Modalità per effettuare la connessione a una base di dati. Modalità per inserire, modificare cancellare record. Modalità per effettuare interrogazioni, anche parametriche. Metodi per il controllo dell’esecuzione di transazioni. PROFILO DELLA CLASSE La classe, piuttosto numerosa per una classe quinta, è composta da 25 allievi, tutti di sesso maschile. Due studenti hanno smesso di frequentare nel secondo periodo, altri hanno avuto una frequenza saltuaria. La classe non ha mutato sostanzialmente la sua fisionomia dalla terza alla quinta classe: l’atteggiamento generale della classe è nel complesso disciplinato ma passivo e l’impegno nello studio è molto modesto. Si distingue un ristretto gruppo di allievi che ha seguito le lezioni con interesse e impegno, partecipando attivamente all’attività didattica e impegnandosi con senso di responsabilità nel lavoro scolastico, sia a scuola sia a casa. La maggior parte della classe ha maturato competenze di livello basilare o poco più che basilare. Solo pochi studenti hanno raggiunto competenze di livello più elevato; uno di essi ha ottenuto con continuità risultati eccellenti. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: Unità didattiche e/o moduli e/o percorsi formativi, eventuali approfondimenti U.D.- Modulo – Percorso Formativo – Approfondimenti 1.A Caratteristiche generali delle basi di dati Sistemi informativo e sistema informatico. Basi di Dati (BD). DBMS. Architettura a tre livelli di una BD. Proprietà, linguaggi e utenti di una BD. Riferimenti sul libro di testo: Cap.1 Introduzione 1.B Modello relazionale Relazioni. Schema relazionale di una BD. Chiavi. Vincoli. Riferimenti sul libro di testo: Cap.2 Il modello relazionale 2.A Progettazione concettuale Progettazione di una BD. Modello E-R. Strategie di progettazione. Qualità di uno schema. Riferimenti sul libro di testo: Cap.7 Metodologie e modelli per il progetto, ad esclusione di 7.4. Cap.8 La progettazione concettuale, ad esclusione di 8.7. 2.B Progettazione logica Ristrutturazione di schemi Entità-Relazione. Traduzione di un diagramma E-R verso il modello relazionale. Riferimenti sul libro di testo: Cap.9 La progettazione logica, solo cenni per 9.2 e con esclusione di 9.5 e 9.6. 2.C Normalizzazione Dipendenze funzionali. Forma normale di Boyce e Codd e terza forma normale. Riferimenti: Materiale fornito dai docenti 2.D Progettazione fisica Organizzazione fisica e gestione delle interrogazioni. Riferimenti sul libro di testo: Cap. 10: La progettazione fisica: 10.1 Organizzazione fisica nei DBMS base relazionali 4.A Transazioni Transazioni. Proprietà ACID. Controllo di affidabilità. Controllo di concorrenza. Riferimenti: Materiale fornito dai docenti Periodo/ore 8 ore (settembre) 16 ore (ottobre) 18 ore (gennaio-marzo) 18 ore (febbraio-aprile) 8 ore (aprile) 5 ore (maggio) 8 ore (aprile-maggio) U.D.- Modulo – Percorso Formativo – Approfondimenti Periodo/ore 3.B Linguaggio SQL Comando SELECT. Clausole FROM, WHERE, GROUP BY, HAVING, ORDER BY. SELECT annidate. Comandi per la dichiarazione di schemi e di vincoli di integrità, per la 22 ore manipolazione dei dati, per la creazione di viste, per l’attribuzione di autorizzazioni. (novembre-gennaio Comandi per la gestione delle transazioni. maggio) Riferimenti sul libro di testo: Cap.4 SQL: Concetti base Cap.5 SQL: Caratteristiche evolute, ad esclusione di 5.1.6, 5.2.2 e 5.3.3. Cap.6 SQL per le applicazioni, solo introduzione e paragrafo 6.1 4.B Java Data Base Connectivity Package java.sql. Riferimenti sul libro di testo: Cap. 6, paragrafo 6.4.2. Laboratorio DBMS Microsoft Access Laboratorio DBMS MySql (Front end PHPMyAdmin e SSH) Totale ore effettive di lezione di Informatica svolte nell’anno (stima alla data di redazione del presente documento) 9 ore (marzo) 26 ore 26 ore 164 ore METODOLOGIE Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero - sostegno e integrazione, etc. Gli argomenti del corso sono stati esposti e discussi durante le ore di lezione, alternando lezioni frontali e dialogate a momenti di problem solving. La discussione degli errori è stata impiegata come strategia di apprendimento. È stato molto stretto il collegamento con Sistemi soprattutto nell’attività di laboratorio; in particolare, le abilità necessarie per progettare e realizzare presentazioni Web con pagine che accedono a una base di dati relazionale sono state sviluppate con il concorso fondamentale di Sistemi. Gli allievi hanno utilizzato, oltre al libro di testo, materiale didattico fornito dagli insegnanti. Gli esercizi applicativi sono stati svolti collegialmente in aula e/o individualmente a casa e/o individualmente e qualche volta in piccoli gruppi in laboratorio. L’attività di laboratorio ha avuto rilevanza fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di abilità. MATERIALI DIDATTICI Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, etc. Il libro di testo adottato è un testo universitario adottato o consigliato in alcuni corsi di laurea dell’ateneo padovano per l’esame di Basi di dati I. Il testo è stato seguito abbastanza fedelmente. In particolare sono state adottate le medesime convenzioni grafiche utilizzate per la rappresentazione dello schema concettuale ed è stata seguita l’impostazione adottata per la produzione dello schema logico, suddividendo la progettazione logica nelle due distinte fasi della ristrutturazione dello schema concettuale e nella successiva traduzione nello schema logico relazionale. Il testo è stato integrato con appunti per le unità relative alla normalizzazione e alla gestione delle transazioni. Libro di testo: P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, P. Torlone (2009), Basi di dati – Modelli e linguaggi di interrogazione, McGraw-Hill (3^ edizione). I DBMS utilizzati nelle esercitazioni in laboratorio sono Microsoft Access e MySQL. Sotto Access le interrogazioni sono state effettuate sia utilizzando l’autocomposizione dell’oggetto query sia direttamente in SQL; in MySql le interrogazioni sono state effettuate direttamente in SQL utilizzando il frontend PHPMyAdMin e attraverso il protocollo SSH a riga di comando. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove grafiche, prove di laboratorio, lavoro di gruppo sulle problematiche emerse dalla visita di istruzione e collegate al programma etc.) Nel primo periodo sono state effettuate due prove scritte. Nel secondo periodo sono state effettuate due prove scritte e una simulazione di terza prova scritta dell’esame di Stato. Le verifiche orali sono servite a valutare le capacità di esposizione e di comunicazione, l’attitudine a cogliere i collegamenti e le capacità di analizzare e valutare criticamente soluzioni alternative. L’attività di laboratorio è stata finalizzata a verificare sul campo i contenuti teorici e a stimolare le capacità di iniziativa e di approfondimento autonomo. VALUTAZIONE Specificare i criteri di valutazione, tabella o griglia di valutazione Nella valutazione di tutte le tipologie di prove è stata utilizzata la scala dei voti da 1 a 10 e ci si è basati sui seguenti elementi: conoscenza dei contenuti abilità e competenze tecnico-professionali abilità e competenze espositive ed uso del linguaggio specifico, utilizzando le griglie di valutazione adottate dal Dipartimento di Informatica. Nella simulazione di terza prova è stata adottata la griglia di valutazione concordata con il Consiglio di classe. Nella valutazione conclusiva si tiene conto, inoltre, del livello di partecipazione all’attività didattica e della situazione di partenza. A disposizione della Commissione sono depositate in segreteria le prove scritte e le prove pratiche. Padova, lì 9 maggio 2014 prof. Roberto Italiano (laboratorio) prof.ssa Alessandra Toti (teoria) RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE MARINA BISELLO Materia INGLESE Classe 5IB La classe è composta da 25 studenti di cui 2 bocciati della scorsa V^ , poi ritirati durante l’anno scolastico. Nell’arco del triennio la partecipazione è stata piatta e il limitato impegno nello studio di alcuni allievi hanno reso talvolta difficoltoso e scarsamente proficuo il lavoro scolastico, a discapito del piccolo gruppo di studenti che ha sempre partecipato seriamente ed attivamente al dialogo educativo. Il livello medio di preparazione della classe risulta poco uniforme e presenta una situazione non omogenea; per quanto riguarda il profitto, si individuano tre gruppi: 1 gruppo ristretto con un profitto da buono a ottimo, con una eccellenza, 1 gruppo con profitto sufficiente , 1 gruppo più numeroso con problemi linguistico-strutturali e con uno studio discontinuo finalizzato al superamento della prova. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: COMPETENZE Gli allievi sanno: • Comprendere messaggi orali non riferiti a testi studiati e allargati al mondo della comunicazione in generale; • Sostenere conversazioni su argomenti generali e specifici nell’ambito degli argomenti di studio con un linguaggio sufficientemente corretto ( sufficientemente = tale da non pregiudicare la comunicazione ) • Produrre testi scritti autonomi esprimendo commenti e opinioni personali e facendo collegamenti • Comprendere in modo autonomo testi autentici, anche in contesti professionali: • Ricercare informazioni riguardanti argomenti generali e settoriali, analizzarle e sintetizzarle; • Avere acquisito un lessico tecnico di base tale da essere autonomi ABILITÀ • Esprimere e argomentare le proprie opinioni con relativa spontaneità nell’interazione anche con madrelingua, su argomenti generali, di studio e di lavoro • Utilizzare strategie nell’interazione e nell’esposizione orale in relazione agli elementi di contesto • Comprendere idee principali, dettagli e punti di vista in testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e di lavoro • Comprendere idee principali, dettagli e punti di vista in testi scritti relativamente complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro • Comprendere globalmente, utilizzando anche messaggi radio televisivi e filmati divulgativi tecnico- scientifici di settore • Utilizzare le principali tipologie testuali, anche tecnico-professionali, rispettando le costanti che le caratterizzano • Produrre, nella forma scritta e orale, relazioni, sintesi e commenti coerenti e coesi, su esperienze, processi e situazioni relativi al settore di indirizzo • Utilizzare il lessico di settore, compresa la principale nomenclatura internazionale codificata • Trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in inglese relativi all’ambito di studio e di lavoro e/o viceversa • Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale CONOSCENZE Gli studenti conoscono - le funzioni principali della lingua e le strutture grammaticali di base proposte nel terzo, quarto anno e quinto anno - il lessico e fraseologia convenzionale per affrontare situazioni sociali e di lavoro; varietà di registro e di contesto - il lessico usato nella vita quotidiana per descrivere situazioni, sentimenti e avvenimenti accaduti in un periodo recente o attuale - il lessico specifico di alcuni articoli di argomento scientifico-tecnologico. - la micro lingua relativa al campo specifico con letture ed analisi di testi autentici che mirano a sviluppare la conoscenza dell’Inglese in un contesto professionale. - Modalità e problemi basilari della traduzione di testi tecnici - Riflessione sulla lingua e sulla comunicazione attraverso l’integrazione dei diversi codici, nonchè della morfologia e della sintassi CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: 2. 3. 4. 5. Unità didattiche e/o Moduli e/o Percorsi formativi Eventuali approfondimenti U.D.- Modulo – Percorso Formativo – Approfondimenti F.Scott Fitzgerald “ The Great Gatsby”+ film Periodo/ore 6 Da “ SUCCESS”: Unit 10 11 Unit 11 7 Unit 12 4 Unit 13 4 Premodification nella noun phrase: participial-ing/ 4 Past participle + noun head,multiple premodification fotocopie The definite article: further uses fotocopie Da “ New on Charge” : Unit 17 Computer Systems 2 Laptops and notebooks Unit 18 Computer Languages Machine Language 2 Virtual Worlds Unit 19 Programmable logic Controllers 4 R.E. Morley’s Clever Invention Automation: Past, Present and Future Unit 21 Networks How Networks operate 3 Social Networking around the world Unit 22 The Internet WEB Browsers A Short History of the Internet 4 fotocopia Unit 23 Communications Modes Transmission Lines 4 Wireless Communication Wireless networking : WI-FI “ Into the Millenium” adapted from Time fotocopia Unit 24 Fibre Optics 3 Features and Applications of optical Fibres The advantages of fiber optic fotocopia Computer Crime, On- line security fotocopia 1 Job Skills p.256-257 1 The war Poets: Brooke “The soldier”, Sassoon “Glory of Women”, Owen” Dulce et decorum est”, Rosenberg”Summer 4 1916” recupero Ore effettivamente svolte nell'intero anno scolastico Comprensive di recupero, interrogazioni e verifiche 12 Totale ore 79 METODOLOGIE Lezione frontale, L'apprendimento della lingua straniera dovrà mirare all'integrazione delle varie abilità (lettura, ascolto, discussione, esposizione orale, rielaborazione scritta dei contenuti) in modo tale da consentire il consolidamento delle strutture e del lessico già acquisiti e il loro reimpiego in situazioni originali e nuove. Per trattare gli argomenti proposti ci si avvarrà di un metodo incentrato sullo studente e che prevede l'analisi di testi e il coinvolgimento diretto degli stessi tramite domande di previsione e di comprensione. Gli studenti verranno così guidati ad elaborare ipotesi e a verificarle attraverso la lettura di testi tecnici di indirizzo e pertanto l’attività di lettura dovrà tendere ad una sempre maggiore autonomia nella comprensione dei testi e al rafforzamento delle tecniche sviluppate precedentemente. Lo sviluppo della capacità di comprensione orale potrà essere potenziato, possibilmente e compatibilmente con il programma, attraverso la visione di uno o due film in lingua originale a cui farà seguito un dibattito o un commento scritto e/o la partecipazione ad altre attivita’. Le attività di produzione orale tenderanno a favorire l'espressione sia individuale che di gruppo attraverso dibattiti, resoconti, relazioni su tematiche di attualità, riferite anche agli argomenti tecnici. Gli argomenti oggetto di studio del linguaggio settoriale e di approfondimento di temi di attualità e/o scientifici terranno conto degli interessi del gruppo classe . Per l'acquisizione dei linguaggi settoriali ci potranno essere raccordi con le altre discipline, linguistiche e di indirizzo, con approfondimenti sul lessico e sulle particolarità del discorso tecnico e scientifico, svolte anche con la metodologia CLIL, utilizzando ove possibile gli strumenti della comunicazione multimediale e digitale. Il rafforzamento dell'espressione scritta sarà promosso tramite la stesura di sintesi, commenti e relazioni. La creatività personale, invece, sarà incoraggiata mediante l'espressione di opinioni personali, anche originali. Il recupero in itinere sara’ la modalita’ privilegiata per gli alunni in difficolta’ gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero - sostegno e integrazione, etc. MATERIALI DIDATTICI Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, etc. Libri di testo Lettore cd Fotocopie Lavagna Manuali Dizionari Filmati Testo in uso: AAVV, SUCCESS, Pearson Longman AAVV, New On Charge, Petrini F. Scott Fitzgerald, The Great Gatsby, ELT TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove grafiche, prove di laboratorio, lavoro di gruppo sulle problematiche emerse dalla visita di istruzione e collegate al programma etc.) Le prove di verifica testeranno le conoscenze, competenze e capacità acquisite dagli studenti e potranno essere di tipo multidisciplinare, anche in previsione dell'esame finale. La valutazione delle competenze, capacità e conoscenze acquisite dagli studenti avverrà, di norma, attraverso la somministrazione di test, sia scritti che orali, che concorreranno entrambi alla definizione del voto unico, fermo restando che la prova scritta sommativa sarà preponderante ( 60%) nella valutazione complessiva. Per il primo periodo si prevedono almeno 2 prove scritte sommative e un test orale . Per il secondo periodo almeno 3 prove scritte sommative e una orale. La verifica potrà avvalersi di: Esposizione del proprio punto di vista Esposizione di un argomento Questionari Compilazione di griglie Brevi composizioni Brevi resoconti o commenti Riassunti Traduzioni dall'inglese Prove grammaticali La valutazione dei riassunti, delle composizioni, dei resoconti, dei commenti o questionari verrà effettuata attraverso la griglia per la produzione scritta approvata dal dipartimento. La valutazione dei test di tipo oggettivo, quali griglie o prove grammaticali, prevede la sufficienza per il 60% delle risposte esatte. Le verifiche orali verranno valutate seguendo la griglia di valutazione per l'orale predisposta dal dipartimento. VALUTAZIONE Specificare i criteri di valutazione, tabella o griglia di valutazione CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Le prove di verifica testeranno le conoscenze, competenze e capacità acquisite dagli studenti e potranno essere di tipo multidisciplinare, anche in previsione dell'esame finale. La valutazione delle competenze, capacità e conoscenze acquisite dagli studenti avverrà, di norma, attraverso la somministrazione di test, sia scritti che orali, che concorreranno entrambi alla definizione del voto unico, fermo restando che la prova scritta sommativa sarà preponderante ( 60%) nella valutazione complessiva. Per il primo periodo si prevedono almeno 2 prove scritte sommative e un test orale . Per il secondo periodo almeno 3 prove scritte sommative e una orale. La verifica potrà avvalersi di: Esposizione del proprio punto di vista Esposizione di un argomento Questionari Compilazione di griglie Brevi composizioni Brevi resoconti o commenti Riassunti Traduzioni dall'inglese Prove grammaticali La valutazione dei riassunti, delle composizioni, dei resoconti, dei commenti o questionari verrà effettuata attraverso la griglia per la produzione scritta approvata dal dipartimento. La valutazione dei test di tipo oggettivo, quali griglie o prove grammaticali, prevede la sufficienza per il 60% delle risposte esatte. Le verifiche orali verranno valutate seguendo la griglia di valutazione per l'orale predisposta dal dipartimento. Ci si servirà anche di procedure partecipazione, impegno, progresso). sistematiche di osservazione (lavoro a casa, A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle verifiche Padova, Il docente RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE____Maurizio Pravato______ Materia _________Ed. Fisica_______Classe 5IB_______________________ In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: COMPETENZE Alla fine dell’anno la maggior parte degli studenti sa muoversi con una buona padronanza del proprio corpo riuscendo ad utilizzare coordinazioni e schemi motori semplici e complessi in situazioni variabili; sono anche in grado di svolgere una semplice seduta di allenamento seguendo la corretta successione delle varie fasi che la compongono e utilizzando gli esercizi più indicati per le qualità fisiche interessate. Inoltre sanno eseguire esercizi specifici in forma più o meno evoluta riguardanti i fondamentali individuali e di squadra delle varie discipline affrontate. ABILITÀ Gli allievi sono in grado di organizzare e partecipare attivamente ad incontri sportivi riguardanti le discipline affrontate in quanto sanno eseguire personalizzandoli tutti i principali fondamentali individuali e di squadra ; la maggior parte di loro è in grado soprattutto di utilizzarli al meglio per efficacia ed economicità a seconda delle varie circostanze che possono venire a crearsi. Nel corso dell’anno alcuni allievi si sono distinti partecipando alle varie fasi dei Giochi Sportivi Studenteschi. CONOSCENZE Nel corso dell’anno gli allievi hanno acquisito alcune conoscenze generali riguardanti la fisiologia muscolare e compreso l’importanza e l’influenza dell’attività motoria sulla salute e sulle varie funzioni corporee. Dal punto di vista tecnico conoscono gli schemi motori delle varie discipline affrontate in forma specifica e personalizzata e ne hanno appreso anche i regolamenti specifici. Infine conoscono elementi di teoria dell’allenamento, di doping e alcune tecniche di primo soccorso in caso di semplici infortuni sportivi. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: • • • • Unità didattiche e/o Moduli e/o Percorsi formativi Eventuali approfondimenti U.D.- Modulo – Percorso Formativo – Approfondimenti Periodo/ore Esercitazioni per lo sviluppo della mobilità e potenziamento muscolare. Esercitazioni di atletica leggera. Esercitazioni per lo sviluppo della destrezza con giochi collettivi. Esercitazioni di equilibrismo Settembre/Ottobre Fondamentali individuali e collettivi del calcio a cinque con regolamento, tattica e arbitraggio Novembre Fondamentali individuali e collettivi della Pallavolo con regolamento, tattica e arbitraggio Fondamentali individuali e collettivi del basket Fondamentali individuali e collettivi della pallamano con regolamento e tattica Fondamentali individuali e collettivi del calcio. Fondamentali individuali e collettivi di Ultimate-Freesbee Esercitazioni di preatletica, stretching e tonificazione. Tennis e Tennis tavolo. Gennaio/Febbraio Ore effettivamente svolte nell'intero anno scolastico Totale ore 58 Novembre Dicembre Febbraio/Marzo Aprile Maggio Tutto l’anno METODOLOGIE Per quanto concerne il metodo di insegnamento si è lavorato principalmente per unità didattiche e utilizzata la lezione frontale. Quando possibile si è cercato di organizzare lavori individualizzati di recupero per gli alunni meno abili. In generale si è sempre partiti prendendo lo spunto dalle attività fisiche abituali dei ragazzi e dall’analisi degli aspetti del movimento fisico istituzionalizzati nella nostra cultura. MATERIALI DIDATTICI La palestra in Istituto e la palestra comunale al parco delle farfalle; i piccoli e grandi attrezzi presenti in esse; le due palestrine attrezzate (bonificazione e tennis tavolo); le strutture sportive presenti nel parco dell’istituto. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Le verifiche riguardanti le attività pratiche sono state svolte durante le lezioni e alla fine delle varie unità didattiche tramite l’osservazione personale e alcuni semplici test motori. Per quanto riguarda gli studenti esonerati sono state utilizzate verifiche orali per quanto riguarda le conoscenze teoriche e si è valutato il lavoro di arbitraggio e collaborazione con l’insegnante nella conduzione e organizzazione delle lezioni. VALUTAZIONE La valutazione degli alunni è avvenuta tramite l’osservazione sistematica sia delle capacità di apprendimento e di messa in atto delle nozioni affrontate, tenendo presente il singolo percorso sviluppato e l’obiettivo da raggiungere, sia del comportamento individuale e partecipativo. A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle verifiche Padova, 02/05/14 Il docente Prof. Pravato Maurizio RELAZIONE FINALE ANNUALE DEL DOCENTE Anno scolastico 2013- 2014 Disciplina ITALIANO Insegnante BENIAMINO BELLI Classe 5 IB 1. Analisi della situazione iniziale della classe e andamento nel corso dell'anno. La classe ha lavorato con il docente soltanto in questo ultimo anno, per cui è mancata non soltanto la continuità nella preparazione ma anche il tempo per abituarsi e approfondire il metodo. La parte iniziale dell’anno ha prodotto comunque dei risultati positivi, sia nel campo dell’impegno, sia soprattutto dal punto di vista dei risultati: buona partecipazione alle discussioni, migliore capacità di elaborazione scritta e orale, maggiore attenzione e sensibilità all’aspetto emotivo e alle relazioni interpersonali. Nella seconda parte dell’anno è invece prevalsa la stanchezza e forse la delusione per i risultati negativi ( in altre materie ), alcuni alunni hanno abbandonato gli studi. Di conseguenze il lavoro comune è risultato meno efficace e i risultati sono più limitati. Gli alunni dimostrano comunque di aver raggiunto un discreto livello di maturazione nella elaborazione critica dei diversi argomenti, una sufficiente capacità di esposizione orale, un livello di socializzazione e di empatia più maturo e consapevole. 2. Finalità ed obiettivi educativi e formativi generali e trasversali promossi dalla disciplina Si sono condivise le linee educative e formative concordate in sede di dipartimento, per condurre gli allievi al raggiungimento delle competenze specifiche in modo sempre più consapevole e maturo, convinti che molte delle abilità della disciplina portino beneficio per una formazione più ampia, in linea con gli orientamenti che la sperimentazione, impostata sugli assi culturali, invita ad attuare. In particolare per i pochi allievi che hanno presentato difficoltà, non si è potuto prescindere dagli obiettivi primari della disciplina, intesi come parziale recupero e soprattutto come potenziamento e miglioramento delle capacità di ASCOLTO, LETTURA, ESPOSIZIONE ORALE e SCRITTA. Tali capacità/abilità contribuiscono al raggiungimento di competenze che si dovranno esercitare su contenuti sempre più impegnativi, tali da permettere un’espressione sempre più corretta, ricca lessicalmente e critica, di contenuti che andranno sempre più contestualizzati dal punto di vista storico e culturale ampio; si raggiungeranno tali obiettivi attraverso la conoscenza, la comprensione e l’analisi soprattutto di testi letterari ma anche grazie a quelli di fruizione più quotidiana e, per così dire, di attualità. Anche per gli studenti più preparati si è potenziato in modo sempre più critico, maturo e con percorsi personali tali capacità/abilità, intese come presupposto fondamentale per l’educazione permanente, anche dopo il percorso scolastico che stanno per concludere. Schematizzando, gli studenti sono stati portati progressivamente a: • seguire con attenzione le lezioni • prendere appunti in modo efficace • valutare in modo obiettivo e critico i testi letti • saper cogliere analogie e differenze • fare analisi e sintesi • applicare conoscenze e terminologie tecniche (sia pur semplici) in modo appropriato • migliorare l’esposizione (dal punto di vista conoscitivo, lessicale e logico) • valutare gli errori grammaticali e le incertezze espositive • presentare in modo sempre più autonomo e sicuro quanto appreso • collegare le conoscenze e le problematiche (secondo una visione anche interdisciplinare) 3. Obiettivi cognitivi disciplinari Facendo propri gli obiettivi individuati in fase di programmazione comune, relativi a conoscenze, abilità e competenze o linguistiche, o testuali e o storico letterarie da conseguire nell’arco del triennio, più specificatamente nella classe quinta l'intento è stato quello di portare gli allievi a maturare progressivamente le seguenti COMPETENZE: • saper scrivere un testo vincolato, secondo tipologie e finalità diverse (progressivamente fino alla produzione delle tipologie previste dall’Esame di Stato, ma anche legate alle discipline tecniche - per es. relazioni- e ai bisogni quotidiani) • saper produrre un commento, anche con l’ausilio di letture di supporto e/o critiche, di testi letterari e non • saper esprimere giudizi e commenti relativi a testi presentati in classe, ma anche riferiti ad ambiti di conoscenze ed interessi personali o più ampiamente scolastici (in funzione di un approccio maturo al mondo del lavoro, come previsto dalla sperimentazione “Alternanza scuola-lavoro”) In particolare per la classe quinta si è lavorato per portare gli allievi a: • condurre e migliorare la lettura di un testo (letterario e non) che dovrà essere corretta, scorrevole ed efficace • comprendere il significato di un testo, letterario e non, mediante anche il riconoscimento delle strutture morfologiche e sintattiche della lingua, al fine di cogliere i concetti e il filo logico, narrativo e argomentativi anche discretamente complesso. • saper progettare lo sviluppo di una traccia • saper interpretare un testo, guidati anche da riferimenti ad altre opere dello stesso autore o di altri autori coevi o di altre epoche e/o da altre espressioni artistiche o culturali, anche con riferimenti alla letteratura straniera, in particolare inglese • saper organizzare autonomamente un lavoro di ricerca e approfondimento, anche afferente ad altre discipline e/o concepito su base multimediale o interdisciplinare, che possa condurre alla relazione di un testo di media lunghezza e alla sua efficace riproposizione orale (eventualmente sostenuta dall’impiego di mezzi multimediali) L’arricchimento culturale individuale e della classe è maturato anche grazie a letture di testi narrativi, contemporanei, avviate in classe e completate a casa e anche da letture individuali, delle quali gli allievi hanno in parte relazionato in classe. La lettura di quotidiani, offerti agli allievi un giorno a settimana, è stata intesa come sensibilizzazione ai temi di attualità, come esercitazione su testi di fruizione quotidiana ma anche di commento-critica culturale su vari temi e infine come esercizio per familiarizzare con il linguaggio comunicativo contemporaneo, su livelli diversi (articoli di cronaca, editoriali, articoli di fondo e culturali), cogliendo particolarmente le tematiche tecnico-scientifiche a cui gli studenti prestano più facilmente attenzione. Si sono individuati pertanto, per la classe 5 IB, alcune conoscenze ed abilità in parte già raggiunte, sia pure in grado diverso, negli anni precedenti, ma che alcuni studenti dovevano ancora consolidare: CONOSCENZE (intese anche come conoscenze procedurali e strumentali): • ampliare il bagaglio lessicale, anche in ambito letterario e storico (con l’ausilio di vocabolari e di apparati critici dei testi letterari proposti) • conoscere e/o consolidare la nozione di testo, riassunto, genere testuale, commento, parafrasi, comprensione, contestualizzazione e relative tecniche per produrre o spiegare testi diversi • conoscere i procedimenti di riformulazione di testi ascoltati o letti, attraverso uso di pianificazione, scalette, mappe mentali e concettuali ecc. • consolidare il procedimento di formulazione di una parafrasi, di un riassunto, di un testo teatrale o di un film (eventualmente con riferimento al testo scritto a cui si ispira) • conoscere i termini più correnti della teoria dei generi letterari • conoscere e definire la terminologia metrica corrente e i procedimenti retorici più importanti • conoscere e definire i concetti principali della teoria della narrativa • conoscere gli elementi d’analisi di un testo (in prosa e in poesia), attraverso esercitazioni guidate • • • • • conoscere le linee generali della storia letteraria italiana (dalla metà dell’Ottocento alla prima metà del Novecento) attraverso percorsi antologici che saranno proposti come: incontro con un autore, temi, generi letterari, movimenti culturali, cogliendo occasioni di confronto con espressioni letterarie europee, in particolare con quella inglese conoscere il procedimento di individuazione da un saggio critico gli elementi utili alla comprensione e al commento di un testo letterario conoscere i procedimenti per una ricerca bibliografica o sitografica, consapevoli dell’importanza della corretta citazione conoscere le linee fondamentali per una efficace comunicazione orale, sostenuti anche da supporti informatici ri-conoscere i lineamenti della complessità delle espressioni culturali, dalla letteratura all’arte, del periodo storico affrontato ABILITÀ • saper fare riassunti, scritti e orali, da testi dati, anche seguendo vincoli • scrivere in forma corretta e lessicalmente sempre più appropriata e ricca • esprimere in modo appropriato e quanto più autonomo quanto letto e studiato • produrre sintesi e commenti • saper produrre un’analisi guidata di un testo letterario (poetico e in prosa), relativa alla comprensione e interpretazione attraverso il riconoscimento di alcuni aspetti formali e l’individuazione dei nuclei tematici, arricchita da adeguati approfondimenti: tipologia A (dell’esame di Stato); • produrre testi pensati per finalità e con registri linguistici differenti e rispetto alla cosiddetta “scrittura documentata”: tipologia B: l’articolo di giornale e il saggio, tipologia C e D: il tema di argomento storico e di ordine generale • valutare contenuti e scelte linguistiche e stilistiche • saper individuare il genere letterario di appartenenza di un testo letterario, attraverso la tipologia formale • saper individuare un testo narrativo attraverso il riconoscimento di alcuni aspetti formali (voce narrante, punto di vista, ambientazione, tempo della storia-tempo del racconto, sistema dei personaggi). • individuare contenuti e tematiche che l’autore comunica • contestualizzare un’opera ed un autore, dal punto di vista storico-culturale • individuare e presentare le caratteristiche di movimenti culturali e letterari • saper confrontare (con riferimento a testi, temi, autori) cogliendo elementi comuni, di continuità o di differenza sostanziale • presentare qualche interpretazione critica (da brevi testi di critica letteraria) • saper contestualizzare un testo, mettendolo in relazione ad opere di uno stesso autore o di altri autori coevi o di altre epoche, alle istituzioni letterari, ad altre espressioni artistiche o culturali. • proporre in modo personale quanto studiato, arricchito da apporti personali di approfondimento (per gli studenti già con una preparazione sicura e consolidata) • proporre eventuali percorsi tematici con appropriati collegamenti disciplinari e interdisciplinari 4. Contenuti disciplinari U.D.A.1 : settembre – ottobre – La genesi del romanzo moderno. Le caratteristiche del romanzo. Il romanzo e il lettore. Costruzione della identità e meccanismi di proiezione. H 8 U.D.A.2 : novembre- dicembre La poesia dell’infinito. Lavoro su Giacomo Leopardi come precursore della poesia contemporanea. L’infinito di Leopardi: letture, analisi, esercitazione di approfondimento. H 6 Lettura e analisi con esercitazione scritta dei seguenti testi: Alla luna, Il sabato del villaggio, La quiete dopo la tempesta, Alla sua donna, A se stesso, La ginestra. Dialogo della natura e di un islandese. H 10 U.D.5 : gennaio-febbraio- marzo La poetica dell’ Infinito: Pascoli e D’Annunzio. Letture, analisi e esercitazioni. Giovanni Pascoli. La poetica del fanciullino. Testi: Temporale, Novembre, La digitale purpurea, Il gelsomino notturno. H 6 Gabriele D’Annunzio e la tematica del superuomo. Testi: Consolazione, La pioggia nel pineto, La sera fiesolana, L’onda. H 4 U.D.6 : aprile La poetica dell’Infinito nel Novecento: Ungaretti e Montale. Giuseppe Ungaretti. Letture, analisi e esercitazioni dei seguenti testi: San Martino del Carso, Fratelli, Soldati, Mattino e altri. H 4 Eugenio Montale. Letture, analisi, esercitazioni sui seguenti testi: Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere, I limoni, Forse un mattino, La bufera, L’anguilla, La Storia, Ho sceso, dandoti il braccio. H 6 U.D.7: maggio Il romanzo del Novecento. Luigi Pirandello: L’umorismo. Lettura e analisi de Il fu Mattia Pascal. H 4 Il romanzo del Novecento: Italo Svevo, La coscienza di Zeno. Sintesi e analisi. H 4 Il romanzo del Novecento: George Orwell,1984. Sintesi h 2 La poetica dell’Infinito: Saba e Quasimodo. 5. Metodologia Per raggiungere gli obiettivi educativi e disciplinari sopra esposti, si è lavorato di lavorare come segue: lezione frontale, coadiuvata da schemi (anche grazie a presentazioni in Power Point o filmati ) per migliorare la capacità di ascolto e potenziare l’abilità di prendere appunti; guida alla discussione su temi diversi anche di attualità ( per quanto possibile) o traendo spunto da testi di letteratura o da brani scelti da saggi o da riviste e quotidiani; esercitazioni rivolte al miglioramento delle abilità di esposizione e sintesi, in forma scritta ed orale, e per promuovere e consolidare le capacità di giudizio e commenti personali e motivati su testi o temi proposti; esercitazioni individuali (ed eventualmente in piccoli gruppi) di produzione scritta e scomposizione e analisi guidata di un testo sia in prosa che in poesia (come prevede l’impostazione del nuovo Esame di Stato); lezioni intese come “laboratorio” di confronto fra generi letterari e/o autori (nella parte finale dell'anno, come ripasso e approfondimento), per cogliere meglio la contestualizzazione storicoculturale di un testo, o come proposta di percorsi tematici collegando testi, autori, contenuti, periodi storici. In particolare si sono guidati gli studenti nelle esercitazioni perché potessero meglio: cogliere gli aspetti linguistici e stilistici dai passi scelti ed analizzati; scrivere testi, in forma corretta e chiara, con funzioni e tipologie diverse, come previsto dalla prima prova scritta dell’Esame di Stato, per esprimere se stessi, le proprie idee, la realtà vicina o conosciuta, i pensiero di autori passati, per rielaborare in forma espositiva ma anche critica ed argomentativa testi dati; si avvierà anche qualche esercitazione di “scrittura creativa”. correggere i testi prodotti in classe e/o a casa, con indicazioni individuali e/o collettive, (come avvio all’auto-correzione); • usare sempre più frequentemente il vocabolario (anche dei sinonimi) • imparare a effettuare una ricerca bibliografica e sitografica, secondo le convenzioni per le citazioni; imparare a cogliere e utilizzare gli stili di comunicazione verbale, scritta, iconografica e anche informatica. 6. Materiali didattici Per venire incontro alle necessità di rinforzo, ripasso o recupero si prevede di lavorare anche con agili dispense, preparate ad hoc ed in progress, in quanto le difficoltà o le necessità, anche di approfondimento, emergono in itinere. Inoltre l’utilizzo di presentazioni multimediali, video, testi, schemi, mappe o letture tratte da altri libri, da giornali o dalla ricerca sul web, rendono le lezioni più complete in quanto aiutano gli studenti ad attivare un’attenzione maggiore e più critica. I libri di testo adottati sono: M. SANTAGATA, L. CARONI, A. CASADEI, M. TAVONI, Il filo rosso, LATERZA, 3.1, 3.2, 3.3 7. Tipologia delle prove. Prove scritte (riassunto, tema, analisi del testo, articolo di giornale, questionario di letteratura) Prove strutturate, a risposta aperta e/o secondo la tipologia mista Interrogazioni orali in varie forme Interventi dal banco, intesi anche come colloquio per accertare la padronanza complessiva della materia e la capacità di orientarsi in essa Discussione collettiva con domande che sollecitino il confronto delle interpretazioni Compiti a casa Relazioni o approfondimenti individuali (legate agli argomenti di studio e all’attività di Alternanza scuola-lavoro) Lavori di gruppo Letture personali (anche di brevi saggi, di atti di convegni, di materiale offerto dalle associazioni di categoria legate al mondo del lavoro: Alternanza scuola-lavoro). 8. Criteri e strumenti di valutazione Si sono previste: 1. due prove scritte nel primo quadrimestre (periodo breve), e quattro nel secondo, più una eventuale prova di recupero (dal tema tradizionale di ordine generale, di attualità, al commento, all’analisi di un testo di letteratura in prosa e/o poesia, all’analisi e produzione di un articolo di giornale) 2. una verifica orale integrata da un test/prova strutturata, nel primo periodo, e tre interrogazioni nel secondo periodo, per sondare il livello di apprendimento raggiunto, la correttezza e la scioltezza espositiva oltre che le abilità di analisi, sintesi e correlazione. Si prevedono anche, eventualmente, dei test strutturati, semi-strutturati e/o con domande aperte per verificare le conoscenze tecniche di analisi testuale o stilistica (tali prove si ritengono complementari o integrative delle interrogazioni). Si sono fatte proprie le griglie di valutazione concordate dal dipartimento di Lettere del triennio (che si allegano) relative sia alle diverse tipologie previste dall’esame di Stato che per l’interrogazione orale. Resta inteso che la valutazione complessiva di conoscenze, abilità e competenze va integrata considerando il livello iniziale, la partecipazione alle lezioni, l’impegno nel migliorare il proprio metodo di studio e di apprendimento; sono stati valutati poi, in particolare, il potenziamento delle abilità espositive, che permette di rendere al meglio le conoscenze acquisite, e la capacità di superare difficoltà metodologiche, espressive e/o logiche che via via si possono riscontrare. Si sono valutati i risultati raggiunti dal gruppo classe e individualmente da ogni singolo studente. Padova, 09 maggio 2014 RELAZIONE FINALE ANNUALE DEL DOCENTE Anno scolastico 2013 - 2014 Disciplina STORIA Insegnante BENIAMINO BELLI Classe 5 IB 1. Finalità ed obiettivi educativi e formativi generali e trasversali promossi dalla disciplina Si sono condivise le linee educative e formative concordate dal dipartimento di Lettere del Triennio. In particolare si sottolinea la necessità di far maturare negli studenti la consapevolezza che la storia si sviluppa in un continuum da considerare arricchimento del presente, collettivo e personale. La maturazione critica, che la disciplina porta con sé, contribuisce alla formazione educativa e culturale, intesa in senso ampio. Oltre agli obiettivi educativi e formativi generali e trasversali già individuati nella programmazione di Italiano( cfr.), si sottolinea la valenza dello studio della storia in chiave di consapevolezza e di capacità di analisi di fenomeni, anche ampi, sincronici e diacronici, utilizzando “testi” di natura diversa come fonti del sapere, e ancor prima della ricerca, rivolti alla costruzione rigorosa e sempre critica degli eventi. La complessità della narrazione storica, articolata in chiave politica, economica, sociale, culturale, tecnica ecc., ha il valore di abituare ogni allievo a considerare sempre più in modo ampio il vissuto. Non ultima, ci sembra poi la finalità alta, per quanto ardua da raggiungere tra i banchi di scuola, di affinare il senso di curiosità culturale, relativa al vicino e al lontano sia cronologicamente che geograficamente, ma anche rispetto ad altre forme di cultura e di espressioni (anche artistiche). 2. Obiettivi cognitivi disciplinari Gli obiettivi che ci si è proposti di raggiungere sono stati perseguiti in modo differenziato, a seconda degli argomenti di studio e, metodologicamente, lo si è fatto progressivamente nell’arco dell’intero triennio, anche valutando la complessità della storia e i diversi approcci che gli argomenti consentono ( in relazione all’età e alla maturazione degli studenti). Le COMPETENZE da acquisire e consolidare sono le seguenti: • saper ricostruire, in relazione a un fenomeno storico dato, la complessità delle cause • saper rilevare dai documenti, utilizzati e utilizzabili per la ricerca di eventi o fenomeni, le informazioni importanti e imprescindibili • saper collegare eventi e fenomeni, in chiave diacronica e sincronica, avviando ipotesi di ricostruzione storica (guidati da testi, domande, documenti) • saper valutare gli aspetti relativi alla legalità e alla democraticità dei eventi vicini e/o lontani • confrontare posizioni storiografiche affini o differenti (ricavandone una visione articolata) • contestualizzare, nel periodo storico-culturale, le diverse produzioni umane, dai testi letterari alle più significative espressioni artistiche, scientifiche, tecniche e di pensiero. L’arricchimento culturale individuale e della classe ha maturato anche da letture di brevi saggi storici e di schede storiografiche, presenti nel manuale in adozione, effettuati sia in classe che a casa, sui quali gli allievi hanno relazionato in classe. Si sono individuate pertanto, per la classe 5 IB, alcune conoscenze ed abilità: CONOSCENZE • conoscere e arricchire la terminologia specifica della disciplina, le parole-chiave, i concetti tipici del linguaggio storiografico, in rapporto agli specifici contesti (politico, economico, sociale, religioso ecc.) • • • • • • • • • • • conoscere la nozione di fonte storica e le diverse tipologie di “documenti” storici, anche in relazione alle varie epoche conoscere le nozioni relative a causa ed effetto, nella complessità dell’indagine storica conoscere le linee dell’analisi storica secondo modalità di lunga o breve durata conoscere le linee fondamentali di sviluppo e le coordinate temporali e geografiche di un determinato evento storico conoscere termini, parole-chiave, concetti propri del linguaggio storiografico (in rapporto agli specifici contesti studiati nell’anno) conoscere come la storiografia legge la storia passata “avvicinandola” al presente, cogliendo i possibili collegamenti e le radici di atteggiamenti o comportamenti a noi vicini conoscere alcuni fenomeni storici particolarmente significativi dal secondo Ottocento alla metà (circa) del Novecento, con qualche approfondimento più legato al presente conoscere le grandi modificazioni dell’orizzonte sociale, tecnologico, politico attuate in Europa nel periodo storico affrontato conoscere la complessità delle fonti, per ricostruire il Novecento, anche di tipo iconografico (fotografia, cinema, radio, telecomunicazioni) conoscere le idee e le istituzioni fondanti della “democrazia” e dello “stato di diritto” (collegamenti con la disciplina Diritto), mettendole a confronto con le impostazioni storicopolitiche precedenti, avviando riflessioni di confronto con l’attualità conoscere le caratteristiche del tema espositivo di argomento storico. ABILITÀ • saper utilizzare correttamente termini e concetti della narrazione storica e della ricostruzione storiografica, particolarmente dell’Otto e Novecento. • saper utilizzare i documenti per semplici ricostruzioni storiche, anche arricchiti da altri strumenti come atlanti storici, cronologie, tabelle, grafici, ma anche produzioni artistiche o reperti di vario tipo • saper ricostruire un periodo storico • saper cogliere ed esporre le principali cause e gli effetti riscontrati, nell’evoluzione della storia (a lunga o breve durata) • saper utilizzare il contesto storico anche in chiave culturale e letteraria • saper cogliere le diverse posizioni storiografiche (di qualche evento scelto) • saper ricercare, anche al di fuori del libro di testo, per orientarsi tra i fatti e le “idee” che hanno mosso gli uomini • saper interpretare la stampa periodica, i documenti cinematografici, le registrazioni sonore, i dati di fonti orali come ricostruzione di un particolare cronotopo • saper rilevare, in un insieme variegato di documenti e di ricostruzioni storiche, i dato utili per risolvere un problema storico • saper schematizzare e sintetizzare (dal testo o da appunti, testo e altre fonti) • saper esporre quanto studiato in modo sempre più chiaro, completo e autonomo • saper esprimere il proprio pensiero critico, scaturito dallo studio • proporre in modo personale quanto studiato, eventualmente arricchito da apporti personali di approfondimento (per gli studenti già con una preparazione sicura e consolidata) • proporre eventuali percorsi tematici con appropriati collegamenti disciplinari (lavoro di approfondimento, anche sostenuto da materiali multimediali) • affrontare una ricerca bibliografica e sitografica (cfr.programmazione di Italiano) per realizzare relazioni, tesine, presentazioni, anche con supporto multimediale. 3. Contenuti disciplinari U.D.1 : settembre – ottobre – novembre. La nascita della società di massa nel Novecento. La prima guerra mondiale. Visione e analisi del film “ Uomini contro". Ricerche individuali. H 15 U.D.2 : dicembre-gennaio- febbraio La seconda rivoluzione industriale. Le leggi fondamentali del capitalismo. Le crisi nel sistema del capitale. La crisi del ’29. Le crisi contemporanee. Il funzionamento delle banche e del credito. Visione del film The Corporation. Relazioni individuali. H 16 U.D.3 : marzo L’ Origine e le caratteristiche del Totalitarismo nel Novecento. La Rivoluzione russa e il sistema comunista. Nascita, evoluzione e fine del fascismo in Italia. Le caratteristiche del nazismo. H 8 U.D.4 : aprile La seconda guerra mondiale e il dopoguerra.. L’andamento della seconda guerra mondiale: problemi e prospettive. Il dopoguerra: la creazione dei blocchi e la Guerra fredda. Verso un mondo globale, H 6 U.D.5: aprile-maggio L’Italia nel secondo dopoguerra. L’evoluzione del sistema politico. Le stragi e la strategia della tensione. Visione del film Romanzo di una strage. H 5 U.D.6: maggio La cultura giovanile, il Sessantotto e la contestazione. La funzione della musica popolare nelle trasformazioni della mentalità. Visione del film Across the Universe. H 6 (Eventuali approfondimenti in chiave più contemporanea, secondo percorsi tematici, non necessariamente legati all’impostazione cronologica) 4. Metodologia Per raggiungere gli obiettivi educativi e disciplinari sopra esposti, ci si è proposti di lavorare come segue: • lezione frontale; lettura selettiva del libro adottato, integrato da agili dispense; • presentazione di brevi filmati-documentari, per favorire la sintesi e la correlazione di aspetti diversi dell’indagine storica; • lettura di documenti o brani storiografici, per alcuni argomenti, che servano da chiarimento o approfondimento; • presentazione dei rapporti causa-effetto (tra eventi collocati nel tempo e nello spazio lontano e/o vicino) per uno sviluppo delle capacità di cogliere le dinamiche politiche, economiche, sociali. • ripassi sistematici in classe, soprattutto in occasione delle interrogazioni; • schemi cronologici o “a tema”; • chiarimenti per cercare di “attualizzare” la storia cogliendone il continuum che la contraddistingue. 5. Materiali didattici Considerando il livello iniziale della classe, si sono resi necessari continui rinforzi, anche della motivazione allo studio, con lettura-guidata del testo e/o di documenti offerti in fotocopia, presentazione di schemi, di carte storiche e tematiche, di mappe mentali o concettuali e/o integrazioni di vario genere, compresi filmati, cd-rom e atlante storico multimediale. Per quanto riguarda l’attualizzazione, come “sensibilizzazione civica”, si sono fornite agli studenti schede tematiche, lessicali e/o agili dispense. Il libro adottato è: BERNARDI, GUARRACINO, BALZANI, Tempi dell’Europa tempi del mondo, B: Mondadori, vol. 3 6. Tipologia delle prove. Interrogazioni orali Prove strutturate, a risposta aperta e/o secondo la tipologia mista Interventi dal banco Compiti a casa Relazioni o approfondimenti individuali Lavori di gruppo (se effettuati) Letture personali 7. Criteri e strumenti di valutazione Sono state previste: 8. due prove, una scritta e una orale, nel primo quadrimestre (periodo breve), e tre interrogazioni nel secondo periodo, da articolare eventualmente, oltre che come interrogazione, anche secondo la tipologia della verifica scritta (domande aperte, test strutturato, semistrutturato o con tipologia mista. Tali prove si ritengono complementari o integrative delle interrogazioni). Le prove orali si effettueranno per sondare il livello di apprendimento raggiunto, la correttezza e la scioltezza espositiva oltre che le abilità di analisi, sintesi e correlazione. Si è fatta propria la griglia di valutazione, per l’interrogazione orale, concordata dal dipartimento di Lettere del triennio (che si allega). Resta inteso che la valutazione complessiva di conoscenze, abilità e competenze va integrata considerando il livello iniziale, la partecipazione alle lezioni, l’impegno nel migliorare il proprio metodo di studio e di apprendimento; saranno valutati poi, in particolare, il potenziamento delle abilità espositive, che permette di rendere al meglio le conoscenze acquisite, e la capacità di superare difficoltà metodologiche, espressive e/o logiche che via via si possono riscontrare. Si sono valutati i risultati raggiunti dal gruppo classe e individualmente da ogni singolo studente. Padova, 09 maggio 2014 Allegato B Simulazioni di Terza Prova Prima simulazione Mar 2014 della Terza Prova degli Esami di Stato Terza Prova Scritta Canditato/a: Lingua Straniera INGLESE. 1. Describe the plot of “ The Great Gatsby”. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. 2. Explain what PLCs are, what different kinds of PLCS there are, where PLCs are used. Besides explain how Richard E: Morley revolutioned car production. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA Matematica Cognome e nome …………..................……………………...…….............…….…….. Classe V^ sez. IB Data: 22 Marzo 2014 . 1)Calcolare il volume del solido ottenuto dalla rotazione completa intorno all’asse x della regione piana limitata, individuata dalla porzione di grafico della funzione y= 2x+1 nel secondo quadrante. Di che solido si tratta? 2)Dopo aver tracciato il grafico della funzione integranda, stabilire se il seguente integrale è divergente o convergente. 2 ∫ 1x dx 0 3) Enunciare il teorema della media e spiegarne il significato geometrico. Istituto Tecnico Industriale Statale ” F. Severi ” – Padova Simulazione Terza Prova - Tipologia B Materia: Elettronica Data…………... Candidato……………………..………. A)Una modulante di ampiezza 20 V e frequenza 10 KHz modula in frequenza una portante a frequenza 100 MHz. Sapendo che si tratta di una trasmissione FM commerciale (indice di modulazione 5), determinare la deviazione di frequenza, lo spettro del segnale modulato e la banda del segnale modulato. ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… …. B) Un segnale V(t) = 12 cos (106 t + 60°) [Volt] deve essere modulato in ampiezza da un segnale sinusoidale V(t) = 5.25 cos 6280t [Volt]. 1)l’indice di modulazione m. 2) lo spettro di frequenza. 3) la larghezza di banda. ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… …… C)Si deve trasmettere un segnale modulato con la tecnica 8PSK. La sequenza da trasmettere è la seguente: 110101000001011. 1- Determinare l’andamento temporale del segnale modulato. 2- Determinare la banda occupata sapendo che Tbit= 0,5ms ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… …… I.T.I.S. “F. SEVERI”- Padova -Anno scolastico 2013-14 Classe 5IB 1° Simulazione di TERZA PROVA CALCOLO DELLE PROBABILITA’, STATISTICA E R.O. ALLIEVO: _____________________________________ DATA: ___________________ Rispondere ai seguenti quesiti, rispettando le consegne e motivando i passaggi fatti e i risultati ottenuti.(Si possono usare le tavole fornite). 1.Si enunci e verifichi l’ipotesi nulla nella seguente situazione. Un chimico, che lavora per una fabbrica di batterie, sta cercando di sviluppare una batteria per calcolatrici che duri “significativamente più a lungo” rispetto alle batterie correnti. Si sa che la durata delle batterie correnti è distribuita normalmente con = 100,3 minuti e = 6,25 minuti. Il chimico sviluppa una batteria migliore, che teoricamente dovrebbe durare più a lungo, e da verifiche preliminari egli assume che la durata di queste batterie si distribuisca normalmente con = 6,25 min. Per provare che le nuove batterie sono migliori, egli prende un campione di n = 20 durate delle nuove batterie e trova un valore medio di durata del campione di 105,0. Sottoporre ad un test unilaterale destro, ad un livello di significatività del 5%, che la durata ottenuta con il nuovo processo sia maggiore della durata che si ha con il processo corrente.. (enunciare in modo chiaro le varie fasi del test). ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ….... 2.Dopo aver illustrato quali casi si possono presentare ( decisioni corrette ed errori ) in un test delle ipotesi con ipotesi alternativa di tipo semplice, e aver spiegato, a riguardo, cosa sono rispettivamente gli errori di prima e seconda specie, si determino gli errori di prima e seconda specie che possono presentarsi nella seguente situazione: test della media unilaterale destro (test con coda a destra), campione di 64 elementi da una popolazione normale con =5, H0: 0 = 40, H1: 1 = 41, = 0,10. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ …..... Seconda simulazione Apr 2014 della Terza Prova degli Esami di Stato SIMULAZIONE TERZA PROVA A.S. 2013-2014 INGLE S E Candidato: Il candidato risponda con max di 10 righe. E’ consentito l’uso del dizionario bilingue. 1 Describe what social networking is, what different sites exist around the world and why they attract so many members. _____________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________ 2 Write about the distinction between machine language and assembly language; the characteristics of higher-level languages and what Java is. _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ __________________________________________________________________ CLASSE 5IB A.S. 2013/2014 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO - DISCIPLINA: INFORMATICA /10 Cognome e nome /15 QUESITO 1 L’ufficio scolastico di Padova vuole realizzare un archivio relativo alle certificazioni linguistiche possedute dagli studenti. Lo schema concettuale prodotto è il seguente. Nome Cognome CodiceFiscale Indirizzo Tipo Nome Codice NrAlunni Nome 1,1 STUDENTE FREQUENZA 1,N CLASSE 1, 1 APPARTENE NZA 1, N SCUOLA 0,N Data S_CF 1,N CERTIFICAZIONE _LINGUISTICA Lingua, Livello Descrizione Traduci il diagramma E-R dato nello schema relazionale equivalente, mettendo in evidenza chiavi primarie ed eventuali vincoli di chiave esterna referente. QUESITO 2 Risolvi in SQL le seguenti interrogazioni: Le scuole (codice) con più di 50 classi Le scuole (codice, nome e tipo) con più di 50 classi I.T.T. “F. Severi” – Padova - Classe V IB– anno scolastico 2013/2014 Simulazione di terza prova – 24 aprile 2014 – materia: Matematica Cognome e nome: ......................................................................................................................................... Rispondi a ciascuno dei seguenti quesiti utilizzando al massimo dieci righe: Dopo aver richiamato la formula generale del metodo di integrazione per parti, individua all’interno del seguente integrale il fattore finito e il fattore differenziale e calcolane l’integrale generale: 1. ∫ ln ( x ) x3 dx . _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ …........ 2. Data la seguente equazione differenziale: 1 1 − ⋅ y '= 0 x y a) classificala in base alla sua tipologia; b) trova il suo integrale generale e determina cosa rappresenta al variare della costante _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ ….... 3. Dopo aver dato la definizione di soluzione di una equazione differenziale, applicarla per individuare quale delle seguenti funzioni y= x ex ; y= x2 ex ; y=x⋅ex ; y = e2x −x è soluzione dell'equazione y ' + y = e _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ …....... Istituto Tecnico Industriale Statale ” F. Severi ” – Padova 24/04/2014 Simulazione Terza Prova Classe 5IB Materia: Elettronica Candidato……………………..………. A) Disegna e commenta lo schema a blocchi relativo ad un sistema di trasmissione PCM. ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………… B) Descrivi la modulazione PSK (caratteristiche, spettro) e disegna la costellazione del quadribit 16PSK. ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ………… C)Enuncia il teorema del campionamento facendo riferimento alla telefonia. Quando si verifica il fenomeno dell’aliasing? ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… …………… ALLEGATO C GRIGLIE DI VALUTAZIONE CANDIDATO ………………………………………………………………………………………………………………….. CLASSE ………………….. Tipologia A (Analisi e commento di un testo letterario e non) Quindicesimi 1-7 8 9 10 INDICATORI 11 12 13 15 Focalizzazione dei fondamentali nuclei tematici Sintesi e/o parafrasi efficace e chiara Focalizzazione dei fondamentali nuclei tematici Sintesi e/o parafrasi efficace e chiara Focalizzazione precisa e completa Sintesi e/o parafrasi esauriente ed articolata Eccellente decodificazione Sintesi e/o parafrasi completa, ben strutturata ed originale Analisi approfondita , interpretazione corretta e buone conoscenze Analisi ampia e approfondita, interpretazione corretta derivante da sicure conoscenze e competenze Eccellente padronanza degli strumenti di analisi, che risulta dettagliata, completa e approfondita Approfondimento ampio e puntuale, esposto con efficacia argomentativa Spunti critici significativi Approfondimento ampio, articolato, frutto di eccellenti conoscenze Taglio critico personale DESCRITTORI Gravi difficoltà di decodificazione Sintesi e/o parafrasi del tutto inadeguata Decodificazione incompleta Sintesi e/o parafrasi superficiale Decodificazione incerta Conoscenze frammentarie, competenze analisi lacunosa Errori di interpretazione Conoscenze e analisi insufficienti Analisi del testo e delle sue strutture Competenze assai frammentarie, gravi difficoltà di applicazione strumenti analisi Utilizzazione errata delle informazioni Essenziale ma Conoscenze corretta corrette, abilità applicazione adeguate degli strumenti di Sufficiente analisi l’analisi Conoscenze corrette, competenze adeguate, analisi discreta Approfondimento, contestualizzazion e e commento Capacità rielaborativa inconsistente, approfondiment o appena accennato, apporti critici minimi Approfondimento impreciso e poco significativo Rielaborazione modesta Approfondimento poco significativo. Rielaborazione minima Approfondimento Rielaborazione in linea con le sufficientemente richieste articolata Spunti personali presenti ma non uniformi Spunti personali Rielaborazione Analisi discreta articolata Spunti critici Apprezzabili pertinenti apporti personali Competenze linguistiche Espressione scorretta a livello ortografico e morfosintattico Uso errato del linguaggio specifico Espressione imprecisa con presenza di errori. Uso approssimativo del linguaggio specifico Espressione imprecisa e non del tutto corretta. Esposizione per lo più corretta, anche se semplice Uso parziale del linguaggio specifico Chiarezza e correttezza espositiva Uso adeguato del linguaggio specifico Comprensione complessiva 14 Sintesi e/o parafrasi superficiale Uso approssimativo del linguaggio specifico Decodificazione corretta Sintesi e/o parafrasi essenziale Decodificazione discreta Sintesi e/o parafrasi chiara Esposizione corretta, anche se semplice Uso del linguaggio specifico Forma corretta e Forma corretta, fluida ed efficace fluida Uso diffuso e Uso appropriato preciso del del linguaggio linguaggio specifico specifico Forma del tutto corretta, sintassi fluida, efficacia espressiva Padronanza del linguaggio specifico CANDIDATO ………………………………………………………………………………………………………………….. CLASSE ………………….. Tipologia B (Articolo o Saggio breve) Quindicesimi 1-7 8 9 10 INDICATORI Comprensione e rispetto delle consegne, adeguatezza pragmatica (elementi caratterizzanti la tipologia) Qualità del contenuto: uso dei documenti, conoscenza e presenza di una chiave interpretativa dell’argomento, originalità della trattazione Organizzazione del contenuto: coerenza, coesione, efficacia espositiva Competenze linguistiche 11 12 13 14 15 DESCRITTORI Esecuzione discreta delle consegne Insufficiente Esecuzione in linea comprensione delle con le richieste, richieste anche se con qualche Insufficiente la imprecisione realizzazione della Sostanziale tipologia scelta presenza degli elementi propri della tipologia Esecuzione in linea con le consegne Uso dei documenti Parziale uso dei assente o quasi documenti Parziale uso dei documenti Uso dei documenti essenziale Uso corretto dei documenti Uso corretto dei documenti Pochi e banali elementi conoscitivi Conoscenza frammentaria Chiave di lettura insufficiente Chiave di lettura riconoscibile ma poco significativa Personale e riconoscibile chiave di lettura Conoscenza discreta dell'argomento e, a volte, originale interpretazione Scarsa comprensione delle consegne Difficoltà nella comprensione delle richieste Nessuna o assai parziale presenza degli elementi caratterizzanti la tipologia scelta Incerta la realizzazione della tipologia scelta Assente o quasi una linea interpretativa Conoscenza frammentaria Chiave di lettura superficiale Uso degli elementi caratterizzanti la tipologia scelta Uso diffuso degli elementi caratterizzanti la tipologia scelta Buona risposta alle consegne Efficace risposta alle consegne Completo rispetto delle consegne Uso adeguato degli elementi caratterizzanti la tipologia scelta Uso sicuro ed appropriato degli elementi caratterizzanti la tipologia scelta Padronanza ed uso originale degli elementi caratterizzanti la tipologia scelta Uso corretto e appropriato dei documenti Uso efficace dei documenti Completo e ragionato uso dei documenti Buona conoscenza dell'argomento e originale interpretazione Conoscenza ampia dell’argomento e sua originale interpretazione Conoscenza dell’argomento ampia e approfondita Chiave interpretativa critica Esposizione confusa, che compromette la comprensione del testo Esposizione non sempre coerente scarsamente efficace Esposizione non sempre coerente Esposizione lineare Esposizione chiara e e sostanzialmente sufficientemente coerente articolata Esposizione coerente e chiara Esposizione chiara, coesa e coerente Esposizione coesa, articolata ed efficace Esposizione rigorosa condotta con autonomia critica Espressione scorretta a livello ortografico e morfosintattico Uso errato del linguaggio specifico Espressione imprecisa con presenza di errori anche sintattici Uso approssimativo del linguaggio specifico Espressione imprecisa con presenza di errori Uso approssimativo del linguaggio specifico Esposizione per lo più corretta, anche se semplice Uso parziale del linguaggio specifico Chiarezza e correttezza espositiva discrete Uso adeguato del linguaggio specifico Forma corretta e sicura Forma corretta, fluida ed efficace Uso diffuso e preciso del linguaggio specifico Forma del tutto corretta, sintassi fluida, efficacia espressiva Padronanza del linguaggio specifico Chiarezza e correttezza espositiva più che sufficienti Uso del linguaggio specifico Uso appropriato del linguaggio specifico CANDIDATO ………………………………………………………………………………………………………………….. CLASSE ………………….. Tipologia C - D (Tema storico e di attualità) Quindicesimi 1-7 8 9 10 INDICATORI 12 13 14 15 DESCRITTORI Individuazione degli aspetti essenziali parziale Aderenza alla traccia, solo nei suoi tratti essenziali Aderenza alla traccia Piena Precisa aderenza aderenza alla ed efficacia nella traccia focalizzazione di alcune personali articolazioni di essa Precisa aderenza ed efficacia nella focalizzazione di molte personali articolazioni di essa Piena aderenza e sviluppo di numerose espansioni di essa Originalità del punto di vista Informazioni corrette ma non sempre approfondite Informazioni corrette, complete e approfondite Informazioni corrette e complete con discreti approfondi menti Buona padronanza dell'argomento e buoni approfondimenti Buona padronanza con significativi approfondimenti Ottima padronanza, approfondimento originale, informazioni significative Esposizione non sempre coerente Struttura logica lineare e sostanzialmente coerente, ma poco articolata Struttura Struttura coerente e coerente e articolata, con articolata qualche passaggio non esplicitato Sviluppo coerente e articolato con passaggi logici efficaci Sviluppo coerente e articolato con buone argomentazioni logiche Sviluppo rigoroso sul piano logico ed efficace sul piano argomentativi e critico Espressione imprecisa con presenza di errori Uso parziale del linguaggio specifico Esposizione per lo più corretta, anche se semplice Uso del linguaggio specifico Chiarezza e correttezza espositiva più che sufficienti Uso adeguato del linguaggio specifico Forma corretta e sicura Forma corretta, fluida ed efficace Uso diffuso e preciso del linguaggio specifico Forma del tutto corretta, sintassi fluida, efficacia espressiva Padronanza del linguaggio specifico Nessuna o estremamente parziale Parziale pertinenza Difficoltà nell’individuazione degli aspetti essenziali Padronanza dell’argomento e significatività delle informazioni Lacune conoscitive e/o gravi e diffuse imprecisioni Informazioni assai poco significative Approssimazione ed Approssimazione e imprecisione nelle imprecisione nelle informazioni informazioni, tendenza alla superficialità Coerenza ed organizzazione del testo, efficacia argomentativa Non riconoscibile una organizzazione logica Incoerenze diffuse, nessuna o scarsa efficacia Esposizione non sempre coerente, confusa e ripetitiva Competenze linguistiche Espressione scorretta a livello ortografico e morfosintattico Uso errato del linguaggio specifico Espressione imprecisa con presenza di errori anche sintattici Uso approssimativo del linguaggio specifico Focalizzazione dell’argomento e aderenza alla traccia 11 Esposizione corretta e sicura Uso adeguato del linguaggio specifico Uso appropriato del linguaggio specifico Griglia di valutazione per la seconda prova all'esame di Stato Efficacia della soluzione proposta Conoscenza dei contenuti Abilità e competenze tecnico-professionali Abilità e competenze espositive e utilizzo del linguaggio specifico è aderente alla traccia, completa e coerente 3 è aderente alla traccia e sufficientemente completa e coerente 2 è abbastanza aderente alla traccia, ma è incompleta e/o incoerente 1 non è aderente alla traccia 0 evidenzia una buona conoscenza dei contenuti 4 contiene alcuni errori e/o imprecisioni 3 contiene alcuni errori gravi 2 contiene molti errori gravi 1 evidenzia solide competenze tecnico-professionali e capacità di rielaborazione personale 5 evidenzia buone competenze tecnico-professionali 4 evidenzia competenze sufficiente a risolvere i problemi più comuni 3 evidenzia difficoltà nell'impostare la soluzione di problemi 2 evidenzia l'incapacità di risolvere in modo completo i problemi più comuni 1 evidenzia la totale l'incapacità di risolvere i problemi più comuni 0 L'esposizione è efficace e il linguaggio tecnico utilizzato in modo appropriato 3 Il linguaggio tecnico è utilizzato in modo talora inappropriato ma il testo è sostanzialmente corretto 2 Nel testo sono presenti errori sintattici e/o ortografici e/o il linguaggio tecnico non è utilizzato in modo appropriato 1 Il testo è praticamente incomprensibile 0 GRIGLIA PER LA CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI DI TERZA PROVA INDICATORI DESCRITTORI Conoscenza dei contenuti SCARSA molto limitata, gravissime lacune GRAVEMENTE INSUFFICIENTE frammentaria, limitata a pochi argomenti INSUFFICIENTE superficiale e con lacune SUFFICIENTE limitata ai fondamenti, ma efficace BUONA ampia, ma non approfondita OTTIMA completa ed approfondita Abilità disciplinari Competenze e abilità espositive e utilizzo del linguaggio specifico PUNTI 1 2 3 4 5 6 NULLE 0 SCARSE inefficaci 1 INSUFFICIENTI limitate ai casi semplici 2 SUFFICIENTI efficaci nelle situazioni più comuni 3 BUONE efficaci anche in qualche caso complesso 4 OTTIME efficaci anche in situazioni complesse NULLE testo praticamente incomprensibile SCARSE presenza di frequenti errori sintattici e&o ortografici 5 0 1 INSUFFICIENTI forma elementare e terminologia limitata 2 SUFFICIENTI testo comprensibile, terminologia essenziale 3 BUONE esposizione efficace e terminologia ricca 4
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