In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio- Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN:0392/8829 www.automazione-plus.it AO Rassegna Rfid e NFC Panorama Packaging 373 Giugno 2014 Anno 31 7 4.50 Speciale Automazione in campo alimentare Inserto Uomini & Imprese InTouch 2014 Faster Design. Higher Performance Con InTouch 2014 inizia la rivoluzione dell’HMI: tanti nuovi strumenti per sviluppare le tue applicazioni molto più velocemente, un nuovo approccio per costruire un’interfaccia grafica efficace e intuitiva per gli operatori, nuove funzionalità per condividere le informazioni e migliorare la gestione degli impianti. Tutto con l’affidabilità di sempre. Scopri tutte le novità su www.wonderware.it/InTouch2014 a 2 FOCUS SULLE SOLUZIONI PER IL PACKAGING PER I SETTORI FOOD & BEVERAGE E LIFE SCIENCE Mostra Convegno LA MOSTRA IL CONVEGNO I LABORATORI In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile confrontarsi con l’attuale offerta commerciale. Nel corso della giornata si susseguiranno seminari tecnici tenuti dalle aziende espositrici della durata di 30 minuti ciascuno. Nati con il proposito di offrire gratuitamente cultura e conoscenza in una modalità semplice e in grado di dare un ritorno di immagine alle aziende che si metteranno in gioco proponendo il corso. Quest’anno Machine Automation punterà i riflettori sul mondo del Packaging A CHI SI RIVOLGE L’evento si rivolge a manager, tecnici, progettisti, specialisti e opinion leader che operano nel mondo produttivo in qualità di costruttori OEM, costruttori di impianti e linee di produzione, system integrator, utilizzatori finali (automotive, meccanica, elettronica/ elettrotecnica, alimentare, energia, farmaceutico, chimico ecc.) e fornitori di servizi ad elevato valore (studi di progettazione, R&S ecc.). con particolare riferimento alle applicazioni per i settori Food & Beverage e Life Science. In questi ambiti l’utilizzo di sistemi di automazione smart, di controlli ‘embedded’ sempre più performanti, unitamente all’impiego di tecnologie per l’identificazione e la tracciabilità, si rivela un fattore competitivo a cui chi opera nel settore manifatturiero.Dal punto di vista tecnologico, il focus sarà su componenti e sistemi per l’identificazione e la tracciabilità in produzione quale chiave di volta per migliorare la qualità dei prodotti e ottimizzare i processi in linea e a fine linea. Le tecnologie per la visione artificiale giocano un ruolo importante al servizio di queste funzioni e saranno tra i protagonisti di MA – Machine Automation 2014. ORGANIZZATO DA: CON IL PATROCINIO DI: Per aderire Online all’indirizzo ma.mostreconvegno.it La partecipazione ai seminari, alla mostra e ai laboratori è gratuita, così come la documentazione e il buffet. GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2014 Come arrivare a IBM Client Center – Segrate MI Auto Tangenziale Est – Linate uscita nr. 6. Seguire indicazioni Aeroporto. Al semaforo in prossimità dell’aeroporto girare verso sinistra procedendo CON LA COLLABORAZIONE DI: sulla S.S. Paullese. Alla terza rotonda girare verso destra seguendo le indicazioni per Paullo-Peschiera Borromeo. Percorrere l’intera circonvallazione e alla prima rotonda girare a sinistra per l’ingresso in IBM. Coordinate per uso del GPS: Lat. 45.466 – Long. 9.295 +45° 27’57.60”, + 9° 17’42.00” Treno Milano Centrale - Taxi: tempo occorrente 45 minuti circa Metropolitna Linea 2 (verde) fino alla stazione di Lambrate, poi taxi fino a IBM IBM Client Center – Circonvallazione Idroscalo 20090 Segrate MI Peerr in Per P inf informazioni f o rmaz form aziio i o nii Tel 02 49976533 – 335 276990 [email protected] – ma.mostreconvegno.it a 2 FOCUS SULLE SOLUZIONI PER IL PACKAGING PER I SETTORI FOOD & BEVERAGE E LIFE SCIENCE Mostra Convegno LA MOSTRA IL CONVEGNO I LABORATORI In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile confrontarsi con l’attuale offerta commerciale. Nel corso della giornata si susseguiranno seminari tecnici tenuti dalle aziende espositrici della durata di 30 minuti ciascuno. Nati con il proposito di offrire gratuitamente cultura e conoscenza in una modalità semplice e in grado di dare un ritorno di immagine alle aziende che si metteranno in gioco proponendo il corso. Quest’anno Machine Automation punterà i riflettori sul mondo del Packaging A CHI SI RIVOLGE L’evento si rivolge a manager, tecnici, progettisti, specialisti e opinion leader che operano nel mondo produttivo in qualità di costruttori OEM, costruttori di impianti e linee di produzione, system integrator, utilizzatori finali (automotive, meccanica, elettronica/ elettrotecnica, alimentare, energia, farmaceutico, chimico ecc.) e fornitori di servizi ad elevato valore (studi di progettazione, R&S ecc.). con particolare riferimento alle applicazioni per i settori Food & Beverage e Life Science. In questi ambiti l’utilizzo di sistemi di automazione smart, di controlli ‘embedded’ sempre più performanti, unitamente all’impiego di tecnologie per l’identificazione e la tracciabilità, si rivela un fattore competitivo a cui chi opera nel settore manifatturiero.Dal punto di vista tecnologico, il focus sarà su componenti e sistemi per l’identificazione e la tracciabilità in produzione quale chiave di volta per migliorare la qualità dei prodotti e ottimizzare i processi in linea e a fine linea. Le tecnologie per la visione artificiale giocano un ruolo importante al servizio di queste funzioni e saranno tra i protagonisti di MA – Machine Automation 2014. ORGANIZZATO DA: CON IL PATROCINIO DI: Per aderire Online all’indirizzo ma.mostreconvegno.it La partecipazione ai seminari, alla mostra e ai laboratori è gratuita, così come la documentazione e il buffet. GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2014 Come arrivare a IBM Client Center – Segrate MI Auto Tangenziale Est – Linate uscita nr. 6. Seguire indicazioni Aeroporto. Al semaforo in prossimità dell’aeroporto girare verso sinistra procedendo CON LA COLLABORAZIONE DI: sulla S.S. Paullese. Alla terza rotonda girare verso destra seguendo le indicazioni per Paullo-Peschiera Borromeo. Percorrere l’intera circonvallazione e alla prima rotonda girare a sinistra per l’ingresso in IBM. Coordinate per uso del GPS: Lat. 45.466 – Long. 9.295 +45° 27’57.60”, + 9° 17’42.00” Treno Milano Centrale - Taxi: tempo occorrente 45 minuti circa Metropolitna Linea 2 (verde) fino alla stazione di Lambrate, poi taxi fino a IBM IBM Client Center – Circonvallazione Idroscalo 20090 Segrate MI Peerr in Per P inf informazioni f o rmaz form aziio i o nii Tel 02 49976533 – 335 276990 [email protected] – ma.mostreconvegno.it AO sommario IN QUESTO NUMERO / 19 42 IL PUNTO FOOD & BEVERAGE 2014: COME IL MARKETING PUÒ INFLUENZARE L’INTERO COMPARTO di Vitaliano Vitale / 20 COPERTINA NEXT GENERATION: L’AUTOMAZIONE DI MACCHINA GUARDA AL FUTURO di Antonio Marra LINEA DIRETTA / 26 a cura della redazione / 34 Schneider Electric ha rinnovato totalmente l’offerta MachineStruxure disegnando un’offerta che guarda al futuro, in grado di rispondere anche alle esigenze più complesse. Le novità, presentate in anteprima a un gruppo selezionato di clienti europei a fine marzo, sono state le protagoniste di SPS 2014. Schneider Electric Via Circonvallazione Est, 1 24040 Stezzano (BG) Tel 035 4153118 Fax 035 4061362 comunicazione@ it.schneider-electric.com www.schneider-electric.it PANORAMA PACKAGING: IL SUCCESSO DEL MADE IN ITALY di Carlo Marchisio / 42 ATTUALITÀ UNA REALTÀ DINAMICA E INTERNAZIONALE di Carolina Veloso CAMBIO AL VERTICE GEFRAN di Elena Castello / 46 34 / 48 SEMPRE UN PASSO AVANTI… di Antonella Cattaneo MECCATRONICA SOTTO I RIFLETTORI di Jacopo Di Blasio LA SECURITY CORRE SUL TABLET di Antonella Pellegrini / 52 / 54 / 57 SPECIALE SOLUZIONI DI AUTOMAZIONE IMPIEGATE IN CAMPO ALIMENTARE E DELLE BEVANDE a cura di Antonella Cattaneo SE SI PARTE DAL CODICE… di Angelo Brunello / 58 DISINFETTARE, MA QUANTO? di Lidia Gilardoni / 60 45 GRADI CHE FANNO LA DIFFERENZA di Martina Moretti RIVOLUZIONARE LA PANIFICAZIONE di Federica Andreini LETTURE PERFETTE di Laura Galli 57 / 62 / 66 / 74 QUALITÀ, INNOVAZIONE E TECNOLOGIA di Paola Morganti AUTOMAZIONE DOLCE di Patrizio Emilia 8 / 76 / 78 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 SOLUZIONI SMART PER AUTOMAZIONE E CONTROLLO! MICROPROCESSORE ARM CORTEX A8 2 PORTE CAN 4 PORTE SERIALI RS232/RS422 RS485 ETHERCAT ETHERNET RAM TAMPONATA FINO A 2MB FLASH FINO A 4 GB RAM FINO A 256 MB I/O ANALOGICI MICROPROCESSORE X86 COMPATIBILE INGRESSI ENCODERS I/O DIGITALI system-electronics.it DICO AUTOMAZIONE OGGI A4.indd 1 03/03/14 17:46 AO sommario IN QUESTO NUMERO · Speciale Soluzioni pro-sostenibilità: l’automazione al servizio dell’ambiente per il riciclo, la limitazione del consumo, il risparmio di materia prima... 88 · Rassegna Moduli I/O · Panorama Automazione · Tavola rotonda Come ridurre tempi e costi nella realizzazione di macchine e linee grazie a una valida strategia di integrazione UNO SCADA PER IL CIOCCOLATO / 80 LA CARNE È SOTTO CONTROLLO / 82 di Francesca Tolimieri di Simone Gaia COSTANZA E ALTE PERFORMANCE di Enrica Biondini Mail e web di Automazione Oggi [email protected] www.automazione-plus.it www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it www.mostreconvegno.it Gruppo Automazione Oggi su TUTTO SULLA MISURA di Sergio Valletti RASSEGNA RFID E NFC / 84 / 86 / 104 EFFICIENZA ENERGETICA UNA CARTIERA A TUTTA EFFICIENZA di Lù del Frate / 106 TUTORIAL L’EVOLUZIONE DELLA… LOGICA di Mariano Severi / 110 EXPO MILANO 2015 UN ‘ECOSISTEMA DIGITALE’ / 88 di Alessandro Dandolo, Alessandra Pelliconi / 92 ENERGIA UN’AZIENDA ITALIANA PORTA L’ENERGIA A SOCHI di Lavinia Colonna / 94 CONNETTORI PROGETTO PILOTA PER INDUSTRIA 4.0 di Andrej Lorkovic VIDEOSORVEGLIANZA SICUREZZA INTEGRATA 106 / 96 / 112 AUTOMAZIONE DOMANI COMUNICARE CON I LED: ARRIVA IL LI-FI di Emiliano Sisinni / 114 AUTOMAZIONE USA PENSARE ALLA SHERLOCK HOLMES di Gary Mintchell / 116 AVVOCATO IL DATORE DI LAVORO È RESPONSABILE DEGLI INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO? di Cristiano Cominotto, Raffaele Moretti di Lù del Frate NEWS / 98 TRACCIABILITÀ PRODOTTI AL CENTRO: ALIMENTI 2.0 E PSLK di Lucia Milani MONITORAGGIO E SUPERVISIONE UN PROGETTO ACCURATO / 100 di Paola Redili / 102 SICUREZZA SICUREZZA E PRODUTTIVITÀ NON SONO IN CONTRADDIZIONE di Marco Pelizzaro 10 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 / 118 a cura della redazione INSERZIONISTI / 12 LE AZIENDE DI QUESTO NUMERO / 14 AO Inserzionisti AZIENDE ABB POWER TECHNOLOGIES 83 ASEM 11 BECKHOFF AUTOMATION COMAU COGNEX INTERNATIONAL EFA AUTOMAZIONE ® ELETTROTEC ® PAG. 5 51 109 69/70/71/72/111 105 EPLAN SOFTWARE & SERVICE 63 ESA ELETTRONICA 31 GARNET 12 GEFRAN 29 HBM ITALIA 14 HEIDENHAIN ITALIANA 93 HMS INDUSTRIAL NETWORKS 16 IMAGE S III COPERTINA LS ITALIA 49 MESSE FRANKFURT – SPS 2014 BATTENTE/32/33 ® incrementali • risoluzioni fino a 480.000 impulsi/giro • bidirezionali con riferimento di zero • versioni ad albero cavo per impiego su motori elettrici • versioni sin/cos su Ø 48 mm • versioni con albero per impiego su macchine automatiche a c.n. • diametri esterni fino a 128 mm ® assoluti • monogiro e multigiro • versioni ad albero cavo per motori brushless e robotica • risoluzioni fino a 20 bit • diametri esterni fino a 68 mm • risoluzioni fino a 33 bit con trasmissione seriale della posizione assoluta SSI METAL WORK 56 MITSUBISHI ELECTRIC EUROPE 17 MURRELEKTRONIK 55 NATIONAL INSTRUMENTS OMRON ELECTRONIC COMPONENTS 45 PANASONIC ELECTRIC WORKS 15 PNEUMAX 73 PROGEA 65 RS COMPONENTS 27 SCHNEIDER ELECTRIC SERVITECNO SYSTEM ELECTRONICS Via Magellano, 14 20049 Concorezzo (MI) Tel. +39 039 6886158 Fax +39 039 6908081 [email protected] www.garnetitalia.com IV COPERTINA I COPERTINA 113 9 VIPA ITALIA 18 WAGO ELETTRONICA 13 WONDERWARE ITALIA II COPERTINA Cop210x297.indd 1 17/07/13 12.00 Il leader globale nell’Acquisizione Dati … … con la sua impareggiabile gamma di soluzioni per l’acquisizione dati HBM Italia srl · Via Pordenone, 8 · 20132 Milano · Tel: 02.45471616 · Fax: 02.45471672 · E-mail: [email protected] · www.hbm.com/it … per le applicazioni di prova più impegnative Strumentazione e software di acquisizione dati … _ per ogni tipo di budget _ per misure statiche e dinamiche _ per qualsiasi numero di canali _ in laboratorio o sul campo _ dall’industriale alla massima precisione www.daq-systems.com measure and predict with confidence AO Le aziende di questo numero AZIENDE TEL./HTTP ADVANTECH ITALY ALFAPROJECT.NET ANSYS ITALIA ASE IDENTIFICATION COMPONENTS AUTODESK AUTOMATA BALLUFF AUTOMATION BANNER ENGINEERING BARTEC BELDEN INTERNATIONAL BOSCH ENERGY AND BUILDING SOL. BOSCH REXROTH CLR DATA MODUL ITALIA DATALOGIC DEUTSCHE MESSE EATON EFA AUTOMAZIONE ELMO MOTION CONTROL EMERSON INDUSTRIAL AUTOMATION ESA AUTOMATION ESA ELETTRONICA EXPO 2015 FASTHINK FIERA MILANO GEFRAN HBM HOLONIX HONEYWELL SCANNING & MOBILITY IBT GROUP IFM ELECTRONIC INNOVASYS KOLLMORGEN LAB ID LENZE ITALIA MESSE FRANKFURT ITALIA MITSUBISHI ELEC. EUROPE MONDIAL MOOG ITALIANA OMRON ELECTRONICS COMPONENTS PANASONIC ELECTRIC WORKS IT. PARKER HANNIFIN ITALY PILZ ITALIA PIXSYS RITTAL ROCKWELL AUTOMATION SCHNEIDER ELECTRIC SERVITECNO SERVOTECNICA SICK SIEMENS SISTEMI AVANZATI ELETTR.-SISAV SOFTWORK SONY ITALIA SPS IPC DRIVES TECHNOPARTNER TPA ITALIA TYCO RETAIL SOLUTIONS VALCOM www.advantech.it www.alfaproject.net www.ansys.com www.asedis.it www.autodesk.com www.cannon-automata.com www.balluff.com www.bannerengineering.com www.bartec.it www.belden.com www.bosch-energy.it www.boschrexroth.it www.clritalia.com www.data-modul.com www.datalogic.com www.hfitaly.com www.eaton.com www.efa.it www.elmomc.com www.emerson.com www.esaware.com www.esahmi.com www.expo2015.org www.fasthink.com www.fieramilano.it www.gefran.com www.hbm.com www.holonix.it www.honeywell.com www.ibtgroup.it www.ifm.com www.innovasys.it www.kollmorgen.com www.lab-id.com www.lenzeitalia.it www.messefrankfurt.com it3a.mitsubishielectric.com/fa/it www.mondial.it www.moog.com http://components.omron.eu www.panasonic-electric-works.it www.parker.com www.pilz.it www.pixsys.net www.rittal.it www.rockwellautomation.it www.schneider-electric.it www.servitecno.it www.servotecnica.com www.sick.it www.siemens.it www.sisav.it www.rfidglobal.it www.sony.it www.spsitalia.it www.technopartner.it www.tpa-italia.com www.tycofs.it www.valcom.it PAG. 119 89 28 89 119 100 120 120 89 94 104 28, 34 60 120 58, 119 26 30 62 118 28 42 34 110 89 26 28, 46 118 98 90 92 90 96 120 90 34, 52 30 30 74 118 30 34 34 102, 119 118 76 78, 120 20, 34, 66, 90 54, 80 118 84, 91 34, 48, 91 82 91 96 30 26 26 91 86 Fare le cose giuste. Il sensore, quello che risolve! Gli esperti Panasonic al tuo fianco. Experts in Sensing La vostra crescente necessità di sensori adatti ai diversi ambiti applicativi trova La risposta con Panasonic: Î Sensori laser sub-miniatura per posizionamenti precisi e semplificazione di montaggio. Î Gamma fibre ottiche, BGS e telemetria tra le più ampie del mercato; per ogni applicazione. Î Amplificatori laser e fibra con risposta più rapida per aumentare la perfomance di macchina. Î Networking sensori su bus EtherCAT. Î Esperienza Panasonic per supportarvi su design in, performance e integrabilità. Industrial Automation and More... UNA SORPRESA PER TE. Invia una mail a Panasonic Electric Works Italia srl www.panasonic-electric-works.it [email protected], cita il riferimento AO0614 e, a seconda se già conosci o meno questi prodotti, scrivi un SI o un NO. Riceverai un simpatico regalo. www.automazione-plus.it www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it Remote Management of industrial equipment Sede legale - Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 Milano Sede operativa ed amministrativa: SS. del Sempione 28 - 20017 Rho (MI) tel: +39 02 4997.1 - fax +39 02 49976573 &RQÀJXUDELOH RYXQTXH Direzione Giampietro Omati Presidente Antonio Greco Amministratore Delegato Comitato Tecnico Evaldo Bartaloni (Clui-Exera), Micaela Caserza Magro (Università di Genova), Paolo Ferrari (Università di Brescia), Alessandra Flammini (Università di Brescia), Alessandro Gasparetto (Università di Udine), Stefano Maggi (Politecnico di Milano), Roberto Maietti (Asso Automazione/Anie), Carlo Marchisio (Anipla), Oscar Milanese (AssoAutomazione), Paolo Pinceti Università di Genova), Alberto Sibono (Genoa Fieldbus Comp.Centre), Emiliano Sisinni (Università di Brescia), Vitaliano Vitale (DoubleVi) Redazione Antonio Greco Direttore Responsabile Antonella Cattaneo Caporedattore antonella.cattaneo@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.503 Ilaria De Poli Coordinamento Fieldbus & Networks ilaria.depoli@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.504 Antonella Pellegrini antonella.pellegrini@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.508 Alessandra Pelliconi Segreteria alessandra.pelliconi@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.509 Collaboratori: Federica Andreini, Enrica Biondini, Angelo Brunello, Elena Castello, Lavinia Colonna, Cristiano Cominotto, Alessandro Dandolo, Lù del Frate, Jacopo Di Blasio, Patrizio Emilia, Simone Gaia, Laura Galli, Lidia Gilardoni, Andrej Lorkovic, Antonio Marra, Lucia Milani, Gary Mintchell, Martina Moretti, Raffaele Moretti, Paola Morganti, Marco Pelizzaro, Paola Redili, Mariano Severi, Francesca Tolimieri, Sergio Valletti, Carolina Veloso &RQ1HWELWHU5HPRWH$FFHVVSXRLFRQ¿JXUDUHHG HIIHWWXDUHLOGHEXJDGLVWDQ]DGHOWXR3/&GLVSRVLWLYR RLPSLDQWRGDTXDOVLDVLOXRJR Grafica e produzione Mauro Spolaore Progetto grafico - Impaginazione mauro.spolaore@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.568 Franco Tedeschi Coordinamento grafici franco.tedeschi@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.569 Alberto Decari Coordinamento DTP alberto.decari@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.561 Prontostampa srl Uninominale Zingonia (BG) - Stampa Nadia Zappa Ufficio Traffico - nadia.zappa@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.534 Pubblicità Giuseppe De Gasperis Sales Manager giuseppe.degasperis@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.527 - Fax: 02 49976.570 International Sales U.K. – SCANDINAVIA – NETHERLAND – BELGIUM Huson European Media Tel. +44 1932 564999 • Fax +44 1932 564998 • Website: www.husonmedia.com SWITZERLAND - IFF Media ag Tel. +41 52 6330884 • Fax +41 52 6330899 • Website: www.iff-media.com GERMANY – AUSTRIA - Map Mediaagentur Adela Ploner Tel. +49 8192 9337822 • Fax +49 8192 9337829 • Website: www.ploner.de USA - Huson International Media Tel. +1 408 8796666 • Fax +1 408 8796669 • Website: www.husonmedia.com TAIWAN - Worldwide Service Co. Ltd Tel. +886 4 23251784 • Fax +886 4 23252967 • Website: www.acw.com.tw ,OJDWHZD\1HWELWHUWLSHUPHWWHGLVWDELOLUHXQD FRQQHVVLRQHUHPRWDVLFXUDIUDLOGLVSRVLWLYRHLOWXR 3&&RQ¿JXULSURSULRFRPHVHIRVVLFROOHJDWRDOWXR GLVSRVLWLYRGLUHWWDPHQWHVXOFDPSR 5LGXFLJOLLQWHUYHQWLRQVLWHHRWWLPL]]LLOVHUYL]LR FOLHQWL Abbonamenti www.netbiter.com N. di conto corrente postale per sottoscrizione abbonamenti: 48199749 - IBAN: IT 61 A 07601 01600 000048199749 intestato a: Fiera Milano Media SpA, Piazzale Carlo Magno,1, 20149 Milano. Si accettano pagamenti con Carta Sì, Visa, Mastercard, Eurocard (www.ilb2b.it) Tel. 02 252007200 Fax 02 49976.572 E-mail: abbonamenti@fieramilanomedia.it Abbonamento annuale E 49,50 Abbonamento per l’estero E 99,00 Prezzo della rivista: E 4,50 - Arretrati: E 9,00 Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/B legge 662/96 Testata associata • Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata Fiera Milano Media è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 11125 del 25/07/2003. Registrazione del tribunale di Milano n° 71 del 20/02/1982. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e non si restituiscono. Automazione Oggi ha frequenza mensile. Tiratura: 11.000 copie. Diffusione 10.630 16 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Il campione è a specifica. Soluzioni integrate Mitsubishi Electric per il LifeScience. Tutto è semplicemente come deve essere. Robot Scara RH-F e Antropomorfi RV-F Manipolazione precisa, veloce ed anche in camera bianca, eliminando angoli morti iQ Platform MAPS Servo MR-J4 HMI GOT 1000 Integrazione totale tra controllo di processo, Motion Control, robot e sistemi MES Riduzione dei costi di ingegnerizzazione, visualizzazione e reportistica Controllo di posizione e di coppia mai così preciso con funzioni Safety integrate Visualizzazione e controllo, tracciabilità dei dati e delle operazioni, manutenzione Tecnologia, precisione, velocità ed efficienza energetica sono la nostra missione. • • • • • Soluzioni integrate per il processo e la movimentazione, riducendo al massimo il TCO Manipolazione in linea, pallettizzazione e handling su un’unica piattaforma integrata Flessibilità ed affidabilità delle nostre soluzioni con riduzione dei costi di manutenzione Servizio tecnico di alto livello per consulenza, analisi, assistenza pre e post vendita Qualità e garanzia: 100% Mitsubishi Electric Forti di un’esperienza di oltre 90 anni, è anche nostro dovere garantire soluzioni per un utilizzo intelligente dell’energia. 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Via Lorenzo Bernini, 4 I-25010 San Zeno Naviglio (BS) Tel. 030 21 06 975 Fax 030 21 06 742 www.vipaitalia.it [email protected] AO IL PUNTO di Vitaliano Vitale Food & Beverage 2014: come il marketing può influenzare l’intero comparto A utomatizzare i processi di trasformazione del cibo, abbattere i pericoli derivanti dalla mancanza di igiene alimentare, sviluppare la sicurezza delle operazioni nell’industria dell’alimento, innovare e migliorare le tecnologie di packaging, mantenendo la redditività delle aziende è una sfida epocale. Non si può non considerare la sostenibilità delle aziende che operano nel settore alimentare. ‘Business is business’, la tecnologia e la ricerca e sviluppo sono la base del miglioramento della qualità della vita e il nocciolo per il raggiungimento di un fine nobilissimo, di alta etica sociale: sfamare il mondo. Si può? Impossibile dare una risposta secca. Le imprese fanno molto, moltissimo. Expo 2015 a Milano (‘nutrire il pianeta, energia per la vita’) sarà un’esposizione mondiale eccitante per una serie di motivi: dovrà rilanciare la nostra economia, si parlerà di cibo e di bevande nella patria mondiale della enogastronomia, sarà l’apice dell’interscambio culturale e tecnologico sul tema della nutrizione del pianeta. L’Italia è una punta di diamante in questo specifico settore dell’automazione e i comparti produttivi sono vari. L’Osservatorio Ipack-Ima ne cita sei (Beverage, Confectionary, Dairy, Grain Based Food, Meat, Vegetable & Fruit) ognuno con una sua specifica peculiarità e con un mercato molto segmentato. Ognuno di questi però deve considerare dei trend di sviluppo generali e deve rispondere in termini di innovazione e ricerca e sviluppo delle tecnologie produttive, di confezionamento, stoccaggio, movimentazione e di distribuzione. Le ricerche di marketing vengono spesso in aiuto alla ricerca tecnologica e alla produzione. Innova Market Insights ha presentato le principali tendenze per il settore Food & Beverage nel 2014. Dalla ricerca emerge che l’industria sta lavorando alla riduzione dell’enorme quantità di rifiuti alimentari, mentre contemporaneamente i consumatori stanno rivedendo le loro abitudini in tempi di continua austerità. La tracciabilità è un tema importante e le industrie coinvolte ne stanno facendo uno strumento di marketing che coinvolge principalmente i consumatori. Per fare un esempio, la parola ‘origine’ con scopo promozionale è usata oltre il 45% di più nel primo semestre del 2013 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente nelle attività di lancio globale di molti nuovi prodotti. Innova Market Insights è in grado di predire le tendenze chiave dello sviluppo del mercato del Food & Beverage. Per il 2014 i ricercatori evidenziano uno ‘stop agli sprechi’. Il trend non è recentissimo ma tenderà a rafforzarsi; i produttori si concentrano sempre più sulla sostenibilità e la riduzione, per quanto possibile, delle perdite e sprechi di cibo, dalle fasi di produzione agli scarti originati a livello di distribuzione e di consumo finale. La ‘fiducia nei produttori’ è un tema centrale. Recenti casi e allarmi in tema di sicurezza alimentare hanno compromesso la fiducia dei consumatori e le aziende hanno il dovere di riconquistarla. Basti pensare che il Center for Disease Control, agenzia federale statunitense, incaricato della promozione della salute e della sicurezza, ha calcolato che ogni anno negli Stati Uniti si verificano circa 48 milioni di casi, con 3.000 decessi e 128.000 ricoveri ospedalieri legati a patogeni di origine alimentare. L’origine degli ingredienti diventerà simile a uno strumento di marketing e il consumatore beneficerà di alimenti di qualità superiore, chiaramente rintracciabili. Cambiano i gusti e l’industria, tutta, non può non tenerne conto: piaceri semplici sono il trend del 2014. Vi è un trend legato alle dimensioni dei produttori e lo slogan è ‘piccolo è bello’. Aumentano, secondo Innova Market Insights, gli innovatori che propongono prodotti di nicchia di alta qualità, anche grazie alle opportunità fornite dalle PR digitali e dai social network che consentono di rivolgersi direttamente ai potenziali clienti italiani e nel mondo. Molto legato al recupero della fiducia nei consumatori è il tema della salute. Senza dubbio alcuno l’alimentazione è una delle risposta alla crisi dei bilanci della sanità in tutto il mondo. La nutrizione clinica viene ritenuta una piattaforma ad alto potenziale molto vicina alle forme di cura alternativa e naturale. Tutto questo coinvolge una filiera vastissima che parte dall’industria e finisce al consumatore. Un’industria che si deve far carico di ‘nutrire il pianeta, energia per la vita’. Comitato tecnico di Automazione Oggi GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 19 AO Next Generation: l’au t di macchina guarda a l COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC C Schneider Electric ha rinnovato totalmente l’offerta MachineStruxure disegnando un’offerta che guarda al futuro, in grado di rispondere anche alle esigenze più complesse. Le novità, presentate in anteprima a un gruppo selezionato di clienti europei a fine marzo, sono state le protagoniste di SPS 2014 La scelta naturale per l’automazione di macchina The Next Generation MachineStruxure di Schneider Electric è una soluzione di automazione e controllo intuitiva che integra tutte le funzioni necessarie a realizzare macchine affidabili, efficienti e ad alta redditività. Dalla progettazione allo sviluppo, dalla messa in servizio alla manutenzione, rappresenta una ri- 20 sposta completa, specifica per i costruttori, che offre vantaggi notevoli per l’intero ciclo di vita delle macchine. Ridurre il time to market Realizzare e costruire rapidamente nuove macchine, oggi, è la chiave del successo. In un quadro di competizione sempre più serrata, vincere è spesso una questione di time to market. Pertanto, applicazioni e ambienti operativi devono essere facili da imparare, così da dedicare meno tempo alla formazione e ridurre i tempi di programmazione e configurazione delle macchine. La Next Generation di MachineStruxure risponde a questa necessità con architetture ‘ready to use’ testate va- GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Iniziativa realizzata in collaborazione con la direzione marketing P er Schneider Electric, lo specialista globale nella gestione dell’energia, il 2014 è un anno di grandi innovazioni nell’offerta per il settore industry. Al centro dell’attenzione in particolare c’è MachineStruxure, la piattaforma per l’automazione di macchina, che è stata completamente rinnovata introducendo nuovi prodotti, soluzioni hardware e software pensate per guardare al futuro, offrendo ai clienti la possibilità di dotarsi degli strumenti necessari per rispondere alle esigenze di oggi e degli anni a venire. La ‘Next Generation’ di MachineStruxure è stata presentata in anteprima a un gruppo selezionato di clienti in un evento internazionale organizzato a Marktheidenfeld, in Germania, dove ha sede il principale centro europeo dell’azienda dedicato al settore industriale. Tra il 24 e il 27 marzo scorso, oltre 600 clienti da diversi paesi hanno potuto scoprire in dettaglio le innumerevoli novità proposte. Queste novità sono state poi protagoniste in Italia di SPS IPC Drives 2014, occasione in cui tutto il mercato ha potuto conoscere i contenuti di quest’ultima tappa del percorso che ha portato Schneider Electric a proporsi come il principale solution provider per l’automazione di macchina: un percorso che ha avuto un’accelerazione sempre più serrata dal 2008, fino ad arrivare, oggi, alla proposta di un portfolio che di fatto stabilisce nuovi standard di performance, scalabilità e flessibilità. TRIC COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC COPERTINA SCHNEIDE u tomazione a l futuro lidate e documentate (Tvda) e con template di programmazione specifici e librerie complete di software, che sono uno dei pilastri portanti delle soluzioni a elevate prestazioni offerte da Schneider Electric. Ottenere la massima efficienza Un secondo pilastro dell’offerta, di vitale importanza per le imprese, è la ricerca della massima efficienza: efficienza energetica, ma anche efficienza in termini di produttività e redditività MachineStruxure è la piattaforma integrata per il design, la progettazione e l’implementazione dell’automazione di macchina Una schermata da SoMachine, il software integrato per tutte le esigenze dei costruttori di macchine Un modello della serie di controllori LMC ampliata per garantire maggiore scalabilità per le applicazioni in PacDrive 3 delle soluzioni di automazione adottate, nonché efficienza nella progettazione. MachineStruxure consente di ottenere tutto questo perché comprende soluzioni di automazione davvero complete; sulla base di una piattaforma altamente performante che integra dispositivi e funzioni di controllo, motion e safety e anche i sistemi di misura e monitoraggio dei consumi energetici. Realizzare macchine innovative e redditizie La possibilità di garantire performance così elevate non va però a scapito della redditività: è possibile costruire macchine innovative ed economicamente vantaggiose, perché l’integrazione nei prodotti di tutte le funzioni essenziali garantisce operatività immediata, senza necessità di aggiungere costose interfacce o funzioni extra. Sfruttare al massimo il potere delle connessioni L’integrazione si estende, naturalmente, anche agli standard di comunicazione. Tutta l’offerta Next Generation prevede Ethernet TCP/IP e IP standard, rendendo sempre disponibile l’accesso diretto ai dati di produzione e allo stato delle macchine. Lo stesso vale per la diagnostica e per il controllo a distanza: grazie all’accesso wireless tramite dispositivi mobili, servizi e applicazioni web è possibile ‘essere’ accanto alla macchina ovunque e in qualsiasi momento; con ulteriori vantaggi, quali elementi studiati per ridurre al minimo la necessità di interventi di manutenzione on site, e per garantire facilmente la consultazione di tutte le informazioni necessarie per risolvere i problemi riscontrati. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 21 AO COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC C tori di offrire una risposta efficace e completa ai propri clienti. La Next Generation di MachineStruxure: una panoramica completa La Next Generation di MachineStruxure include importanti novità, in particolare nella gamma di controllori. Vi sono i tre nuovi controllori compatti Modicon M221, M241 e M251; il nuovo sistema I/O Modicon TM3; la nuova versione del software di sviluppo SoMachine V4, ora disponibile anche in una versione ridotta, SoMachine Basic, dedicata alle macchine semplici; un nuovo controllore motion Modicon LMC078 e il nuovo servo azionamento Lexium 28. Si tratta di prodotti sviluppati appositamente per i costruttori di macchine, per consentire la massima intuitività nell’au- La gamma di soluzioni Next Generation per MachineStruxure Contare su una rete di servizi per l’intero ciclo di vita della macchina Schneider Electric affianca le aziende con team specializzati in ogni fase del progetto: dallo studio iniziale, al perfezionamento della progettazione, fino all’assistenza on-site e all’ottimizzazione della macchina finita; con la possibilità di personalizzare i servizi richiesti in base alle proprie esigenze. Una rete di supporto tecnico disponibile 24/7 e una rete di distributori su scala mondiale per le necessità di ricambi consentono ai costrut- I nuovi controllori Modicon consentono di integrare con moduli di espansione dedicati tutte le funzioni necessarie. Nell’immagine un esempio con Modicon M221 Pronti al futuro, in qualsiasi settore applicativo C on la Next Generation di MachineStruxure, Schneider Electric porta sul mercato un’offerta in grado di soddisfare al meglio le esigenze di qualsiasi settore applicativo, consentendo di realizzare sempre macchine efficienti e altamente performanti. Riportiamo qui di seguito alcuni esempi. Sollevamento: sono disponibili architetture per sistemi di sollevamento e gru, blocchi funzione-applicazione specifici per il controllo anti-oscillazione dei carichi e sovraccarichi e funzioni dedicate di sicurezza hardware e software. Lavorazione materiali: architetture ready-to-use con sicurezza integrata e controllori scalabili consentono di affrontare con eguale tranquillità applicazioni semplici ed avanzate. Specifiche applicazioni CN consentono di interpolare fino a 3 assi utilizzando un motion controller standard; le caratteristiche di apertura e standardizzazione permettono di integrare facilmente le soluzioni nelle architetture e nei sistemi di progettazione già esistenti, nei vari settori: legno, metallo, ceramica, vetro etc. HVAC & R: sono disponibili blocchi funzione dedicati all’efficienza ener- 22 getica, fattore chiave in queste applicazioni che sono particolarmente energivore; le soluzioni dedicate per il controllo e monitoraggio in rete delle macchine consentono un accesso immediato e da remoto; grazie al supporto dei protocolli Bacnet, Modbus o LonWorks è possibile integrare facilmente le macchine nei sistemi di building automation. Pompaggio: macrofunzioni predefinite e facili da usare sono dedicate all’efficienza energetica nella gestione di queste applicazioni; un focus particolare sulla sicurezza, con funzioni integrate anti-cavitanzione, stallo-pompaggio, PID, monitoraggio a distanza; controllori scalabili wireless con protocollo Ethernet o web integrato. Movimentazione materiali: sono disponibili hardware e software di cinematica per realizzare soluzioni complete di trasporto e movimentazione, con architetture e librerie di blocchi funzione specifiche per movimentazione, raggruppamento, alimentazione; è possibile integrare sistemi motion modulari, lineari e robotica, utilizzando soluzioni basate su controllori standard e programmabili secondo la norma IEC 61131-3. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 TRIC COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC COPERTINA SCHNEIDE tomazione, ridurre i tempi e i costi di sviluppo e introdurre i prodotti sul mercato più rapidamente. PLC Modicon: tre novità assolute I tre controllori logici rappresentano una novità assoluta: Modicon M221 è destinato ad applicazioni convenzionali, Modicon M241 ad applicazioni con livelli di performance ancora più elevati e Modicon M251 alle architetture modulari e decentralizzate. Questi prodotti offrono elevati standard di funzionalità e performance grazie alla semplicità di engineering, all’ergonomia di comunicazione, ad una reale scalabilità. Un sistema I/O rapido e modulare, con la possibilità di affiancare moduli di comunicazione e di sicurezza, garantisce la massima efficienza con tempi di installazione ridotti al minimo. Grazie alle interfacce standard, comprendenti Ethernet, USB per la programmazione, interfacce seriali e web server, questi controllori ampliano notevolmente le funzionalità di comunicazione integrate anche in configurazioni base, senza la necessità di aggiungere optional. Sia i controllori Modicon M221, sia i controllori Modicon M241 sono dotati in tutte le versioni di I/O integrati e interfaccia pulse/direction di serie, che consente di collegare rapidamente i servo azionamenti serie Lexium e prodotti di altri fornitori senza necessità di un bus di campo. Inoltre, tutti i modelli consentono la gestione dei dati in maniera semplice ed ergonomica. È possibile memorizzare il programma su schede SD, per Modicon M251 il nuovo cui può essere gecontrollore dedicato alle applicazioni modulari e decentralizzate stito e trasportato con la massima facilità. Un’altra caratteristica innovativa è la possibilità di installare programmi e/o firmware tramite porta USB, utilizzando Packaging: una Next Generation anche per PacDrive 3 N el quadro della Next Generation di MachineStruxure sono state apportate importanti innovazioni che investono in particolare PacDrive 3, la gamma per l’ automazione di macchina di Schneider Electric dedicata specificamente al settore packaging: oggi offre ulteriore scalabilità e apertura del sistema, con un focus particolare sull’ottimizzazione della robotica che è sempre più impiegata in questo campo. Tutto ciò è il frutto di un’esperienza senza paragoni nel mercato: Schneider Electric, infatti, ha automatizzato finora oltre 90.000 impianti di packaging nel mondo. PacDrive include soluzioni di automazione standard e scalabili per macchine da 0 a 99 servoassi; consente di implementare soluzioni di robotica basate su una architettura unificata che prevede un solo controller per macchina e robot. La serie di controllori di PacDrive 3 è stata ampliata con l’arrivo di quattro nuovi modelli in grado di gestire fino al 16 servoassi in modalità sincrona. L’offerta comprende il nuovo PacDrive LMC100C che, non permettendo di controllare servoassi, rappresenta il PLC per l’offerta PacDrive. Per controllare fino a quattro, sei, otto, dodici o sedici servoassi sono ora disponibili PacDrive LMC101C, LMC106C, LMC201C e LMC216C; i costruttori di macchine possono quindi selezionare di volta in volta il prodotto ottimale, in base ai requisiti di performance da soddisfare, continuando a disporre comunque dei modelli di potenza superiore e moduli di comunicazione aggiuntivi. Per garantire ancora maggiore flessibilità di integrazione, inoltre, tutti i controllori della serie PacDrive3 ora supportano lo standard di comunicazione Ethernet Opc ua. Con la NextGeneration è stata introdotta la comunicazione DaisyChain nei motori con azionamento a bordo Lexium ILM62, con un unico alimentatore; grazie a un nuovo connettore si possono collegare in serie più motori senza l’utilizzo di scatole di distribuzione, potendo gestire su ogni modulo di connessione fino a 45 motori con topologia lineare, ad albero e anche combinata. Un ulteriore vantaggio della struttura Daisy Chain è la separazione del cavo Sercos dal cavo motore; è così possibile connettere i componenti con altri dispositivi comunicanti in Sercos che si trovino a bordo macchina. Nel corso dell’anno sarà inoltre introdotto un nuovo tipo di connettore per scatole di distribuzione (ILM62DB) che consentirà di trasferire comodamente il segnale Sercos su altri dispositivi in campo. Fra le altre innovazioni introdotte in area azionamenti, si segnala la possibilità di usare in PacDrive anche motori a corrente alternata e l’introduzione di comunicazione Sercos su tutti i dispositivi. È disponibile inoltre anche la soluzione LXM62 Power Supply con corrente nominale di 10 A, utile per alimentare soltanto un numero ridotto di azionamenti o azionamenti di piccole dimensioni; inoltre, la nuova serie di motori MH3 viene incontro alle esigenze dei costruttori di macchina quando sia necessario garantire un’inerzia superiore rispetto a quella garantita dai motori SH3 che erano già inclusi nella gamma. Infine, un nuovo adattatore encoder aumenta ulteriormente la possibilità di integrare azionamenti esterni qualora i motori siano usati con encoder da 5 V invece che da 10 V. Next Generation migliora anche le opzioni di progettazione per le macchine modulari: è adesso possibile nella configurazione del sistema attivare o disattivare via software isole o gruppi di isole Modicon TM5/TM7, semplificando l’approccio alla realizzazione di queste macchine, in cui l’elettronica, i gruppi di azionamenti e gli I/O possono essere spostati dal quadro centrale e posti anche su quadri remoti. L’applicazione si adatta in modo dinamico ai moduli realmente installati sulla macchina; e la novità di poter introdurre più ‘Encoder Network’ master o slave all’interno di un unico progetto risulta vantaggiosa per macchine modulari e per poter lavorare con più controllori in rete. Il già citato aggiornamento del software SoMachine investe anche PacDrive3: infatti le interfacce di SoMachine Motion per PacDrive e SoMachine per Modicon ora si presentano con un aspetto rielaborato, uniforme in diverse aree. L’utilizzo di entrambi i tool e il passaggio di informazioni tra questi, in questo modo, diventa notevolmente più semplice. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 23 AO COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC C un PC, anche quando i controllori sono spenti e imballati. Un ultimo accorgimento, non meno importante in termini di manutenzione e praticità, è dato dal fatto che ogni controllore è dotato di un codice QR stampato sull’involucro, che ne consente la rapida identificazione. Questo codice, ad esempio, può essere letto con uno smartphone e inviato per semplificare il dialogo con il personale di manutenzione o di assistenza. Estensioni I/O alla massima velocità (1.000 istruzioni in 5 microsecondi) e un tempo ciclo minimo di 250 microsecondi, per elencare alcune delle sue caratteristiche. Servo azionamento Lexium 28: funzionalità extra per la massima usabilità Il controllore LMC 078 consente di controllare macchine complete senza bisogno di aggiungere ulteriori accessori: un prodotto integrato per applicazioni con un numero limitato di assi Il nuovo sistema I/O Modicon TM3 garantisce l’espansione flessibile e personalizzabile di tutti i controllori. Con il nuovo bus di espansione I/O, dieci volte più veloce rispetto alle soluzioni tradizionali, è possibile aggiungere ai controllori fino a 14 moduli e inoltre si possono collegare e monitorare i nuovi moduli di sicurezza per la gestione di tutte le funzioni pericolose della macchina. Modicon LMC 078 – motion e PLC in un unico prodotto Con il controllore Modicon LMC078 è possibile controllare macchine complete senza bisogno di accessori, per cui questo prodotto espande il portafoglio di PLC della piattaforma multicontrollore MachineStruxure aggiungendo funzionalità di controllo motion per macchine con un numero limitato di assi. Si tratta di un prodotto utilizzabile in molteplici settori applicativi, quali packaging , material working o in generale su macchine che richiedono il controllo di 8 assi sincronizzati in 1ms/16 assi sincronizzati in 2 ms. Abbina le funzionalità di motion control a quelle di un PLC a elevate prestazioni: 2 nanosecondi a istruzione booleana Lexium 28 si aggiunge ai due modelli di servo azionamenti esistenti, Lexium 23 Plus e Lexium 32; il prodotto ha un design che si basa sul concetto di ‘flessibilità’, offrendo funzionalità supplementari quali la condivisione sul bus DC, funzioni di sicurezza integrate e una funzione di autotuning che ne semplifica notevolmente l’uso. Lexium 28 è ampiamente compatibile con Lexium 23 Plus per quanto riguarda l’integrazione ed è abbinabile in applicazioni che richiedono maggiori funzionalità; è disponibile in una vasta gamma Lexium 28 è un nuovo modello di modelli, da 0,05 fino di servo azionamento della a 4,5 KW, integra Cagamma Lexium che offre nopen e Canmotion, e funzioni extra quali condivisione include un’interfaccia bus DC, sicurezza integrata, PTI/PTO che consente capacità di autotuning per di collegarlo senza semplificare l’uso del prodotto problemi ai controllori sprovvisti di bus di campo, per cui è compatibile sia con il motion controller Modicon LMC058 che con i controllori logici Modicon M221, Modicon M241 e Modicon M251. SoMachine: un software di sviluppo ancora più potente, anche in versione semplificata SoMachine, il software universale per tutti i controllori MachineStruxure, è disponibile con nuove funzionalità e si presenta con un’interfaccia grafica ancora più intuitiva, creata appositamente Oltre MachineStruxure: dalla macchina, al processo, all’efficienza globale del business L a Next Generation di MachineStruxure offre una gamma completa di prodotti, frutto di un know how di altissimo livello maturato in molti anni di esperienza, dedicato ai costruttori di macchine. Ma le macchine fanno parte di una linea produttiva, la linea produttiva fa parte di un impianto, l’impianto è uno degli asset del business di una impresa industriale: un ecosistema complesso, dalle mille sfaccettature, che non può che trarre vantaggio dall’essere composto di elementi concepiti secondo logiche uniformi, pensati per la massima integrazione e apertura. MachineStruxure si integra naturalmente con PlantStruxure, l’architettura per l’automazione di processo negli impianti di produzione, che si tratti di macchine e macchinari singoli o di intere linee. La condivisione di una stessa logica pro- 24 gettuale e realizzativa dei sistemi consente ai costruttori di creare per i clienti macchine in grado di integrarsi nativamente nelle loro logiche di gestione di processo: con la massima apertura in termini di comunicazione e protocolli, consentendo l’integrazione anche con elementi di terze parti. Inoltre, sia MachineStruxure sia PlantStruxure sono a loro volta parte integrante di EcoStruxure, la piattaforma Schneider Electric che unifica hardware, applicazioni, software e architetture di sistema consentendo realmente ai clienti di ottenere il meglio dalla propria energia. EcoStruxure costituisce il più ampio framework unificato, dedicato al mondo industriale e non solo, che consente di ottenere il massimo dell’efficienza e del risultato ottimizzando il contributo positivo di ognuno dei sistemi chiave di cui è composto il business di un cliente. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 TRIC COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC COPERTINA SCHNEIDE Alcuni momenti della presentazione di The Next Generation a Marktheidenfeld in Germania, 24 - 27 marzo 2014 per semplificarne l’apprendimento e accelerare la realizzazione dei progetti. Un’altra caratteristica importante per abbreviare i tempi di immissione sul mercato è la possibilità di gestire con SoMachine diversi livelli di complessità. Grazie all’help on line, estremamente intuitivo, presente in SoMachine Basic per Modicon M221, la formazione degli operatori non è più necessaria. La versione ‘light’, SoMachine Basic, è stata sviluppata appositamente per Modicon M221 e può essere scaricata gratuitamente; il passaggio alla nuova soluzione è immediato, in quanto chi utilizzasse un controller Twido può agevolmente trasferire sul nuovo controllore i programmi effettuati con i software dedicati, e le configurazioni dei terminali Modicon TM2. Una nuova generazione anche per la sicurezza Con Next Generation Schneider Electric introduce anche soluzioni di sicurezza integrata del tutto innovative per controllori di questa classe, che fanno di questa gamma un sistema unico sul mercato. Il concetto di modularità si basa su una specifica espansione bus Modicon TM3 che consente di associare i moduli di sicurezza Preventa ai moduli Modicon TM3 standard realizzando configurazioni miste; è possibile così avere direttamente una diagnostica completa delle funzioni di sicurezza, evitando l’inserimento e il cablagggio di ulteriori componenti stand-alone, quali i relè di sicurezza. di Antonio Marra GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 25 AO LINEA DIRETTA In breve Un traguardo raggiunto… e ancora ‘tante idee nel cassetto’ In occasione del ventesimo anniversario Technopartner (www.technopartner.it), nata nel 1994 e divenuta nel tempo vero punto di riferimento per le aziende che hanno l’esigenza di utilizzare componentistica dall’importante contenuto tecnologico, ha realizzato una ‘limited edition’ del proprio catalogo: suddiviso nelle quattro divisioni di prodotto, con colorazione differente, include oltre 100 gamme di articoli. Oltre a offrire una gamma completa di prodotti e soluzioni tecniche sempre all’avanguardia con le proprie divisioni ‘storiche’, soluzioni EMI/RFI, componentistica meccanica e contenitori per strumentazioni elettroniche, Technopartner ha recentemente aperto un segmento dedicato al controllo della temperatura, sino al ‘thermal management’. Garantisce inoltre supporto tecnico e commerciale per il design-in di componenti e accessori per l’elettronica, la meccanica, l’industria ecc. “Nel corso di questi 20 anni abbiamo vissuto in prima linea lo sviluppo tecnologico, il cambiamento culturale e la radicale mutazione dei mercati” ha sottolineato Danilo Corsini, fondatore della società di Brembate (BG). “La nostra attenzione e la capacità di sintonizzarci in modo dinamico, nonché di seguire queste evoluzioni attraverso un costante aggiornamento, per consolidare la nostra posizione, in sintonia con la realtà industriale, hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo. La scelta di essere un partner con la missione del problem solving è risultata vincente e rimane la nostra caratteristica peculiare. Abbiamo ancora tante idee nel cassetto alle quali intendiamo dare luce perché questo progetto abbia a continuare. Un ringraziamento a tutti i collaboratori che hanno riposto fiducia in noi e nella nostra azienda e alla clientela, che da anni ci segue e in noi apprezza il supporto tecnico e la qualità dei prodotti”. 26 La soddisfazione generale di aziende espositrici e visitatori conferma le attese degli organizzatori della prima edizione di TPA Italia; e già si guarda al futuro... TPA Italia 2014: buona la prima! di Mariateresa Rubino S i è conclusa con esito positivo la prima edizione di TPA Italia (www. tpa-italia.com), la nuova piattaforma fieristica B2B dedicata ai sistemi di azionamento, trasmissione di potenza, fluidotecnica e automazione nata dalla collaborazione fra Fiera Milano (www.fieramilano.it) e Deutsche Messe (www.hfitaly.com). Durante le quattro giornate della manifestazione i visitatori hanno potuto sperimentare un nuovo modello fieristico, più conforme e rispondente alle loro reali esigenze. TPA Italia rilancia dunque l’appuntamento per il 2016, con la promessa di continuare a rafforzare la collaborazione con le aziende e le sinergie con un mercato caratterizzato da variabilità e dinamicità crescenti. Venendo ai numeri, si sono registrate oltre 7.500 presenze, di cui il 26% straniere, provenienti da 61 Paesi, fra i quali Spagna, Federazione Russa, Francia, Germania, Finlandia, Olanda, Israele, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Polonia, Marocco; 160 gli espositori, in rappresentanza di oltre 200 aziende di 17 Paesi. Tirando le somme, si segnala il successo delle tre Solution Hub, che hanno offerto a tutti la possibilità di esplorare nuovi orizzonti tecnologici e di business, con dimostrazioni live e la presenza di prototipi unici realizzati da prestigiosi centri di ricerca italiani. “Questa è la prima edizione di un progetto fieristico che non ha precedenti e che, in quanto tale, necessita di tempo per crescere, maturare e consolidarsi” ha affermato Andreas Zuege, direttore generale della filiale italiana di Deutsche Messe. “Nonostante ciò abbiamo ottenuto dei risultati soddisfacenti. Molte aziende del settore hanno avuto fiducia in TPA Italia e sono state ripagate dal suc- GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 cesso dell’evento. Notevole anche il favore raccolto dall’iniziativa ‘Match Making’, con oltre 200 incontri organizzati in anticipo tra visitatori ed espositori, un’opportunità concreta di scambio tra domanda e offerta di sistemi di automazione”. Ha quindi commentato l’amministratore delegato di Fiera Milano, Enrico Pazzali: “Volevamo ridare al comparto un appuntamento fieristico all’altezza della sua importanza e della riconosciuta eccellenza delle aziende italiane che vi operano. L’obiettivo è stato raggiunto. Gli operatori hanno dimostrato di apprezzare il nostro sforzo e questo è un primo motivo di soddisfazione. Ma ce n’è anche un secondo: TPA Italia è il risultato della collaborazione tra noi e Deutsche Messe, la Fiera di Hannover, che vanta con la mostra MDA una leadership mondiale nei sistemi di azionamento e trasmissione di potenza. Noi lavoriamo da anni con loro in Cina e India, ma non avevamo mai esteso questo rapporto ad altri mercati, in particolare all’Italia. TPA Italia, che è per ora l’unico evento in Europa a entrare nel circuito internazionale di MDA, è anche in questo senso una novità assoluta, una novità di successo”. Ha quindi concluso Amadio Bolzani, presidente Assofluid: “Espositori e visitatori cercano oggi nuovi stimoli per rispondere alle esigenze di un mercato globalizzato che oggi più che mai guarda alle potenzialità dell’oleoidraulica, della pneumatica e della meccatronica nel processo di innovazione di macchine e impianti, per vincere le sfide imposte da crescenti esigenze operative, come quella del risparmio energetico e della sostenibilità. Sono certo che questa Fiera rappresenti una risposta vincente sia per gli operatori del settore, sia per il prestigio del comparto a livello internazionale”. Garantiamo la consegna in 24 ore. SÌ E’ FACILE TROVARE QUELLO CERCO? Sono NO Non rischio. SEMPRE PUNTUALI NELLE CONSEGNE? NO SÌ SÌ HANNO UN EFFICIENTE Aaargh! Garantiamo la disponibilità immediata per oltre 500.000 prodotti da più di 2.500 brand FKEWKVKƂFK Il nostro sito web rende la ricerca dei prodotti facile e veloce. NO SERVIZIO CLIENTI? Hanno una VASTA GAMMA di prodotti dai maggiori NO BRAND LEADER? Oh no ... così non va. NO AFFIDAMENTO SÌ MI OFFRONO Non proseguire. Su chi posso fare Ti basta una chiamata per ricevere una risposta veloce, puntuale e professionale. VALORE AGGIUNTO? Tutto ciò di cui hai bisogno da un unico fornitore che ti permette di risparmiare tempo e denaro, grazie ad un regolare aggiornamento di prezzi e sconti per grandi quantità. SÌ per quello di cui ho bisogno? Puoi fare affidamento su di noi per ciò di cui hai bisogno. Da oltre 20 anni, RS Components è al VWQƂCPEQHQTPGPFQVKWPUGTXK\KQEJG non ha prezzo. rswww.it AO LINEA DIRETTA In breve Acquisizione e cooperazione Con un’operazione da 85 milioni di dollari Ansys (www.ansys.com) ha acquisito il produttore di software di modellazione 3D SpaceClaim che, con sede a Concord, nel Massachusetts, offre un tool di modellazione 3D facile da utilizzare, che può essere impiegato da qualsiasi progettista durante il processo di sviluppo del prodotto. Ansys potrà così offrire ai clienti una soluzione direct modeling 3D sofisticata e intuitiva, che contribuisce a realizzare nuovi concept e a sfruttare la potenza della simulazione per iterare rapidamente i progetti e favorire l’innovazione. Gefran promuove la formazione Gefran (www.gefran.com) ha sponsorizzato la XIII edizione della Gara Nazionale di Elettronica, promossa dal Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) nell’ambito della valorizzazione delle eccellenze scolastiche, che quest’anno ha designato l’Istituto Tecnico Industriale ‘Benedetto Castelli’ di Brescia, vincitore della passata edizione, quale organizzatore. Il programma ha comportato per i professori che hanno accompagnato gli studenti partecipanti alla competizione, un incontro con il management aziendale e una visita agli stabilimenti di Provaglio d’Iseo, dove vengono progettati e prodotti strumenti e PLC, che gli studenti si troveranno forse un giorno a utilizzare. “È importante promuovere la formazione dei giovani educandoli anche al lavoro e alle sfide che questo comporta” ha affermato Ennio Franceschetti, presidente di Gefran. È nata Emerson Industrial Automation Italy Dall’unione delle competenze di Control Techniques, Leroy Somer ed EMS Elettro Multi Service è nata la società italiana Emerson Industrial Automation (www.emerson.com). Parte della struttura mondiale di Emerson Industrial Automation, la società si qualifica quale ‘Automation Center’ italiano, integrandosi di fatto con i 5.500 collaboratori operanti negli altri 40 Automation Center worldwide e nelle 23 sedi produttive del Gruppo. 28 Nel 2013 gli ordini per Bosch Rexroth si sono stabilizzati a quota 5,7 miliardi di euro con uno sviluppo regionale e settoriale non omogeneo. Per il futuro focus su segmenti e regioni in rapida crescita Agilità sui mercati in movimento C on un aumento nominale del 3,7%, a 5,7 miliardi di euro, Bosch Rexroth (www.boschrexroth.it) ha rivelato durante la conferenza annuale tenutasi a Francoforte di aver stabilizzato gli ordini nell’anno di esercizio 2013: senza tenere in considerazione le oscillazioni dei cambi, l’aumento è stato pari al 6,3%: “L’Asia è stata interessata dalla crescita dell’industria dei beni di investimento e, nonostante le notevoli oscillazioni della domanda, i mercati sono rimasti in crescita” ha affermato Karl Tragl, presidente di Bosch Rexroth. “In America i segnali positivi sono stati controbilanciati nel 2013 dall’oscillazione dei cambi. Ritengo che i fatturati delle regioni America e Asia-Pacifico continueranno a crescere sul lungo periodo, mentre l’Europa procederà a velocità ridotta. Poiché realizziamo quasi il 60% del fatturato nel Vecchio Continente, la stagnazione economica in questa regione grava sulla nostra strategia di sviluppo commerciale. Per continuare a crescere dobbiamo offrire soluzioni innovative, ampliare la presenza sui mercati mondiali a maggiore sviluppo e lavorare con determinazione per ottenere una suddivisione equilibrata del fatturato nei diversi Paesi”. Entrando nello specifico, nel 2013 il mercato dell’equipaggiamento delle macchine per applicazioni mobili non ha mantenuto il passo con il 2012, sebbene abbia registrato degli sviluppi positivi, in particolare nelle tecnologie per macchine agricole, veicoli commerciali e stradali, che hanno in parte compensato la crisi di altri segmenti. Nel campo delle applicazioni industriali la crisi nei segmenti della metallurgia, delle macchine utensili ad asportazione di truciolo e delle presse, ai quali si deve una quota GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 di Paola Redili significativa del fatturato della multinazionale, non ha avuto effetti positivi sullo sviluppo commerciale del settore. Per quanto concerne l’energia eolica, le aspettative si sono offuscate a causa della scadenza del programma di incentivi USA e delle debolezze del mercato cinese. “Anche se le aspettative di crescita non sono più così positive come negli anni passati, credo che l’energia eolica abbia davanti a sé un futuro promettente” ha commentato Tragl. Per massimizzare i risultati Bosch Rexroth concentrerà la produzione degli azionamenti per gli impianti eolici nello stabilimento tedesco di Witten, nella regione della Renania Settentrionale-Vestfalia. Infine, nonostante le difficoltà, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono rimasti invariati: “Grazie alla nostra forza innovativa ci siamo trasformati da fornitori di componenti a fornitori di sistemi con un’elevata competenza tecnologica” ha sottolineato Tragl. Temi focali per la R&S rimangono i settori dell’efficienza energetica, della sicurezza dei macchinari e dell’industria 4.0. Per quanto concerne le prospettive future Tragl è fiducioso: “Gli ordini del 2013 ci lasciano ben sperare. In passato la nostra crescita è stata notevole, ma poi abbiamo dovuto sopportare contrazioni di mercato ugualmente forti. Ci siamo perciò abituati all’idea che in futuro dovremo convivere con questa maggiore volatilità”. Bosch Rexroth controllerà su scala mondiale tutti i processi e le procedure di produzione, nonché le funzioni indirette, per aumentare la flessibilità e raggiungere un aumento della produttività. 650_A4 03-14_OK_ITA.indd 1 14/05/14 10.53 AO LINEA DIRETTA In breve Responsabilità Sociale d’Impresa: la visione di Mitsubishi La collaborazione con Special Olympics Italia è iniziata per Mitsubishi Electric (www.mitsubishielectric.it) nel 2010 e si è rafforzata nel tempo fino alla recente sponsorizzazione come ‘Gold Partner’ dei Giochi Nazionali Estivi edizione 2014, sia in veste di ‘Supporter dei Volontari’, sia scendendo in campo con un team di dipendenti volontari, in aiuto agli atleti nelle varie fasi di gioco. Il tutto si inserisce nel più ampio programma del Gruppo per le attività di ‘Responsabilità Sociale d’Impresa’: l’azienda ritiene che sia una sua responsabilità il contribuire a iniziative di carattere sociale in favore delle comunità che ospitano i suoi insediamenti. Sempre nell’ambito dello stesso programma l’azienda ha confermato la propria partnership con il CUS (Centro Universitario Sportivo) di Milano per la 68° edizione dei Campionati Nazionali Universitari, che hanno coinvolto 4.500 atleti in gara e oltre 170 studenti per l’organizzazione dell’evento. “Siamo orgogliosi e onorati dell’impegno di Mitsubishi Electric a sostegno di attività sportive che si distinguono per lo scopo fortemente sociale” ha dichiarato Alberto Servini, human resources manager di Mitsubishi Electric filiale italiana. Suhling alla guida di Omron È Thomas Suhling il nuovo direttore della distribuzione europea (european distribution manager) di Omron Electronic Components BusinessEurope (http://components.omron.eu), che avrà l’obiettivo di mantenere e rafforzare gli eccellenti rapporti con i partner, facendo crescere la strategia distributiva di Eaton di pari passo con lo sviluppo e l’ampliamento del mercato. Nuova nomina in Eaton L’azienda di gestione dell’energia Eaton (www. eaton.com) ha nominato Richard Jacobs presidente dell’area Europa, Medio Oriente e Africa per il Gruppo Idraulico, succedendo ad Astrid Mozes, a sua volta nominata chief technology officer di Eaton Hydraulics Group. Jacobs continuerà a riferire a Bill VanArsdale, presidente Hydraulics Group, che ha dichiarato: “Jacobs è la persona giusta per garantire il perseguimento con successo della strategia di crescita in Europa, Medio Oriente e Africa”. Jacobs, che lavorerà a Morges, in Svizzera, è stato dal 2008 vice presidente e general manager di Filtration, prima era vice presidente di Eaton Supply Chain Management e in precedenza ha ricoperto ruoli di leadership in aziende quali Knorr Bremse, Honeywell e General Electric. 30 Sono stati tre giorni intensi quelli della quarta edizione di SPS IPC Drives Italia, che ha ancora una volta eletto Parma a ‘Capitale’ del mondo dell’automazione, luogo di idee, relazioni, energia Automazione: raddoppio vincente di Ilaria De Poli E voluzione e innovazione: ecco in due parole il ‘succo’ dell’edizione 2014 di SPS IPC Drives Italia (www. spsitalia.it), evento che per primo ha dimostrato di sapersi evolvere anno dopo anno, ‘flessibilmente’, vincendo così anche la sfida, impegnativa, del raddoppio dei padiglioni. Ma veniamo ai numeri: 584 le aziende espositrici, che hanno fatto registrare un +13% rispetto al 2013, per un totale di 48.000 m2 occupati (+20%) e 21.128 visitatori (+17%). Numeri che oltretutto indicano la vitalità del comparto: “L’automazione ha un ruolo strategico nel rilancio della piattaforma produttiva italiana” ha sottolineato durante il convegno di apertura Donald Wich, amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia (www.messefrankfurt.it). “È in atto un processo di digitalizzazione che cambierà la produzione industriale nei suoi paradigmi e l’automazione ne rappresenta uno degli ingredienti principali”. Molte come sempre le novità in mostra, dalla ‘vetrina’ sul software industriale alle tavole rotonde dedicate al mercato e alla tecnologia, con i due ‘fil-rouge’ focalizzati su food & beverage e pharma & beauty. Senza dimenticare i progetti speciali con aree espositive dedicate: l’iniziativa ‘Linking University’ ha raccolto l’adesione di nove atenei italiani e ha portato in fiera oltre 400 studenti che hanno seguito le ‘Lezioni in Fiera’ curate da docenti e responsabili ‘education’ delle aziende espositrici. Gli integratori, riuniti nella consueta area ‘System Integrator on demand”, hanno GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 avuto la possibilità di presentare le loro soluzioni applicative durante workshop dedicati, mentre start-up e spin-off hanno fatto propria la zona identificata come ‘Innovation Research’. Infine, ai software di ultima generazione era riservato lo spazio denominato ‘Industrial Software’, a testimonianza dell’importanza crescente che questo tema sta assumendo nell’era della ‘Industria 4.0’. La parte esterna fra i padiglioni, infine, è stata teatro della ‘Piazza dell’Innovazione’, presentando applicazioni innovative in campo robotico, dell’energia e della mobilità sostenibile. Fra queste il prototipo del progetto Iswec del Politecnico di Torino per la generazione di energia dal moto ondoso, il cui ‘gemello’ in scala reale verrà varato nel mare di Pantelleria il prossimo ottobre. “Abbiamo pensato il tutto in un’ottica di innovazione, condizione essenziale per guadagnare competitività sui mercati internazionali e favorire il rilancio dell’industria manifatturiera italiana” ha dichiarato Francesca Selva, vice president marketing and events di Messe Frankfurt Italia. “E l’innovazione parte dalle idee: questa vuole essere una fiera di idee, di relazioni e dell’energia che scaturisce dalla combinazione di queste due componenti”. Un’opportunità unica, dunque, per gli ‘addetti ai lavori’, per un efficace benchmarking di prodotti e soluzioni. Arrivederci al 2015! Everyware PC Application LAN Crew App 1ma edizione Forum Meccatronica INNOVARE E COMPETERE CON LE TECNOLOGIE DELL’AUTOMAZIONE La mostra-convegno vede la presenza dei principali produttori di componenti e sistemi per l’automazione industriale ed è rivolta ai costruttori di macchine e agli utilizzatori finali di tecnologie meccatroniche. L’obiettivo della giornata è il confronto aperto e fattivo tra realizzatori e utilizzatori di soluzioni per l’automazione avanzata su argomenti quali progettazione, efficienza, sicurezza, flessibilità e manutenzione. 24 settembre 2014 BERGAMO, Kilometro Rosso PROGRAMMA DELLA GIORNATA 10.00-11.00 Apertura lavori “Innovare e competere con le tecnologie dell’automazione” Intervengono: Sabina Cristini, Presidente Gruppo Meccatronica di ANIE Automazione Mirano Sancin, Presidente Intellimech e Direttore Sviluppo e Innovazione KM Rosso 11.00-13.00 Tavola rotonda - FOCUS OEM “Progettazione meccatronica - i vantaggi per la filiera: integrazione ed innovazione” 14.00-16.00 Tavola rotonda - FOCUS END USER “Essere più efficienti grazie alla meccatronica: consumi, flessibilità e manutenzione” LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA registrati online www.forumeccatronica.it 1ma edizione Forum Meccatronica INNOVARE E COMPETERE CON LE TECNOLOGIE DELL’AUTOMAZIONE La mostra-convegno vede la presenza dei principali produttori di componenti e sistemi per l’automazione industriale ed è rivolta ai costruttori di macchine e agli utilizzatori finali di tecnologie meccatroniche. L’obiettivo della giornata è il confronto aperto e fattivo tra realizzatori e utilizzatori di soluzioni per l’automazione avanzata su argomenti quali progettazione, efficienza, sicurezza, flessibilità e manutenzione. 24 settembre 2014 BERGAMO, Kilometro Rosso PROGRAMMA DELLA GIORNATA 10.00-11.00 Apertura lavori “Innovare e competere con le tecnologie dell’automazione” Intervengono: Sabina Cristini, Presidente Gruppo Meccatronica di ANIE Automazione Mirano Sancin, Presidente Intellimech e Direttore Sviluppo e Innovazione KM Rosso 11.00-13.00 Tavola rotonda - FOCUS OEM “Progettazione meccatronica - i vantaggi per la filiera: integrazione ed innovazione” 14.00-16.00 Tavola rotonda - FOCUS END USER “Essere più efficienti grazie alla meccatronica: consumi, flessibilità e manutenzione” LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA registrati online www.forumeccatronica.it AO PANORAMA di Carlo Marchisio Packaging: il successo del made in Italy Un settore in continua espansione nei mercati internazionali è quello dell’imballaggio: il packaging italiano continua a crescere incrementando il fatturato (+7,6%) e l’export (+8,6%) A ncora nuovi successi per la tecnologia meccanica italiana del confezionamento e dell’imballaggio, importante ‘made in Italy’ di successo nel mondo. Secondo i dati pre-consuntivi elaborati dal Centro Studi Ucima, il settore dei costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio ha chiuso il 2013 (dati pre-consuntivi) con un fatturato in ulteriore crescita del 7,6% rispetto allo scorso anno, raggiungendo i 5.920 milioni di euro. Un altro record per un settore che non conosce crisi e continua a conquistare quote di mercato rispetto alla concorrenza internazionale. È, infatti, la capillare presenza sui mercati mondiali la punta di diamante del settore. L’export nel 2013 ha rappresentato l’83,6% delle vendite totali, raggiungendo il record di 4. 950 milioni di euro, in crescita dell’8,6% sul 2012. Unione Europea, Asia e Centro Sud America si confermano le principali aree di destinazione delle tecnologie made in Italy. I primi tre Paesi di destinazione delle tecnologie italiane sono stati invece, Stati Uniti, Francia e Cina. In crescita anche il mercato italiano che, con un incremento del 3%, dovrebbe assestarsi su un fatturato di 970 milioni di euro. Anche il 2014 dovrebbe essere un anno in crescita per i costruttori italiani di macchine per il packaging. Presentiamo alcuni risultati dell’indagine statistica nazionale del settore dei costruttori italiani di macchine per il confezionamento e l’imballaggio curata dal Centro Studi Ucima, che ha raccolto dati da tutte le aziende del 34 settore. La raccolta dei dati è avvenuta nel periodo aprile-giugno 2013. Quadro generale del settore Si ritiene utile segnalare un quadro di riferimento quantitativo di tutti i comparti industriali che operano nella produzione di beni strumentali, rappresentati da Federmacchine, al fine di confrontare le performance di Ucima con quelle degli altri operatori. Nel 2012, il settore dei costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio, con un fatturato di 5.499 milioni di euro (19,9% del fatturato totale) si classifica al primo posto, sia in termini di giro d’affari, sia di export. Il settore (analisi dell’anno 2012) è costituito da un universo di 635 aziende, genera un volume di fatturato di 5.499 milioni di GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 euro, e occupa 26.348 addetti. Il giro d’affari è realizzato per l’82,9% sui mercati internazionali (4.557 miliardi di euro), e per il 17,1% proviene dalle vendite sul mercato nazionale (941 milioni di euro). L’analisi del comparto per classe di fatturato evidenzia una netta preponderanza di aziende di piccole dimensioni (fino a 5 milioni di euro – costituiscono il 70,9% del totale), che contribuiscono però al fatturato di settore solamente per l’8,8%. Sono invece solamente il 5,4% le aziende con fatturato superiore a 25 milioni di euro, ma rappresentano la quota più significativa (63,5%) del volume complessivo. La maggior parte delle aziende è localizzata in Emilia Romagna, seguita da Lombardia, Veneto e Piemonte. L’Emilia Romagna si conferma al primo posto anche per quel che riguarda la quota sul fatturato di settore e sugli addetti tissue) occupano quote inferiori di mercato. Le macchine più vendute risultano essere le confezionatrici (che rientrano nella categoria formatrici, riempitrici, sigillatrici di imballaggi flessibili e rigidi) con il 41,3% delle quote totali, seguite dalle riempitrici e dosatrici, chiuditrici e macchine di controllo, (24,3%) della cui categoria fanno parte anche le tappatrici. Fonte: www.iroonie.com Settori clienti totali. Andando ad analizzare la propensione all’export delle aziende per classe di fatturato, si evidenziano notevoli differenze di comportamento. Le aziende più piccole (fino a 2,5 milioni di euro) realizzano quasi la metà del proprio giro d’affari (48,9%) sul mercato italiano. La percentuale di vendite sul mercato domestico va via via diminuendo con l’aumentare della dimensione aziendale, arrivando per le imprese più grandi (oltre 50 milioni di euro) a rappresentare solamente il 7,9% del fatturato. Dove va l’export? Molto diversificate anche le propensioni esportative di ciascuna classe dimensionale d’impresa per singola area geografica. Se per tutte l’Unione Europea rimane l’area principale di esportazione, l’incidenza della stessa sul totale diminuisce in modo progressivo, passando dal 44,8% (aziende fino a 2,5 milioni di euro) al 29,9% (aziende oltre 50 milioni). Discorso opposto invece per le aree geografiche più lontane dall’Italia (Asia e Sud America su tutte): sono le aziende più grandi e strutturate che vi realizzano i risultati percentuali più importanti. Considerando la ripartizione del fatturato totale in base al settore di appartenenza delle aziende clienti, si può notare come le vendite alle aziende del settore beverage occupano le maggiori quote di fatturato (35%), seguite da quelle alle aziende del food (28,8%) e farmaceutiche (17,1%). Interessante notare come in Italia sia invece il food il settore predominante (37,6%), seguito anche in questo caso da beverage e farmaceutico. I settori cosmetico, chimico e gli altri comparti (tra cui tabacco e La ripartizione del giro d’affari per settori clienti rivela una predominanza dell’industria alimentare nel suo complesso (63,8% del totale). Scomponendola nei due macro-settori, il beverage risulta essere il primo settore cliente, assorbendo il 35% (1.922 milioni di euro) del fatturato totale. È inoltre il secondo settore cliente per propensione esportativa (86%), preceduto solo dalla categoria ‘altro’ che include tabacco, tissue ecc. Il food è il secondo acquirente di macchine per il packaging e assorbe il 28,8% del fatturato totale. Le vendite in questo settore sono destinate al mercato italiano per il 22% e ai mercati esteri per il 78%. Segue il mercato delle macchine per il settore farmaceutico e quello delle macchine per il chimico. Il chimico si afferma così il comparto con maggiore incidenza percentuale sul fatturato Italia, mentre il beverage risulta trainante sul fronte export. La parola alle aziende Automazione Oggi: Software oppure hardware. Quali saranno gli sviluppi futuri dell’automazione in ambito packaging? Vittorio Agostinelli, product manager factory automation di Panasonic Electric Works Italia (www.panasonic-electric-works.it): “Le componenti hardware e software che compongono l’automazione sono interconnesse e non scindibili. Grazie allo sviluppo di hardware più performanti con maggiori velocità di calcolo, si possono usufruire e creare software e funzionalità sempre più evolute. Funzionalità software sia in ambito di controllo sempre più evoluto e preciso dell’automazione, per esempio l’utilizzo di servoazionamenti brushless in rete, sia software e funzionalità di gestione dell’automazione con la connessione della macchina in internet e la disponibilità di funzioni IT”. Edi Gherbezza, EME SSD business development manager Italy di Parker Hannifin (www.parker.com): “Il packaging, come molti altri settori produttivi, deve risultare flessibile GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 35 AO PANORAMA e adattarsi alle esigenze del cliente e alla variabilità dei lotti di produzione. Un esempio è il cambio formato su una macchina confezionatrice: senza un adeguato software di supporto non si potrà passare da una produzione alla successiva in tempi rapidi. Una robusta piattaforma hardware supportata da software flessibile e affidabile è ciò che i costruttori di macchina devono cercare. Per questo motivo packaging. Non si tratta di quale scegliere, ma di sviluppare sinergie sempre più innovative tra i due componenti. Ogni giorno assistiamo a una progressione parallela basata su un beneficio reciproco, con software più immediati, veloci e dal design intuitivo e accattivante, supportati da hardware più potenti, di alta qualità, sicuri e dai prezzi più accessibili”. macchina attraverso una forte sofisticazione, ma l’architettura hardware deve garantire livelli di affidabilità sempre più elevati. Oggi occorre consentire di sviluppare il progetto delle macchine soddisfacendo due differenti tipologie di approccio: controller based, quindi con un sistema di controllo che è la mente del processo e gli azionamenti sono comunemente slave di questa soluzione, il loro compito è sviluppare coppie/potenze. È il sistema perfetto per applicazioni con numerosi assi per i quali può essere richiesta anche interpolazione. Drive based, dove gli azionamenti diventano ‘intelligenti’ e i loro blocchi funzione sono in grado di gestire direttamente la missione del processo. Un’analisi che abbiamo compiuto sull’incidenza dei costi di una macchina tipo hanno evidenziato la seguente situazione: i costi della meccanica incidono mediamente del 25% sul costo complessivo; la parte così detta automation & drive è il 20%, l’engineering ha un peso dell’ordine variabile del 20% la cui crescita/riduzione ha un impatto diretto sui profitti che la macchina può generare per l’azienda. Il supporto a un ‘engineering corretto’ è quindi il reale benefit per l’OEM”. noi proponiamo interfacce HMI basate su Windows CE, sistemi di controllo e drive intelligenti basati su IEC 61131-3”. Giuseppe Testa, sales director Lenze Italia (www.lenzeitalia.it): “Fattori vitali per lo sviluppo delle linee di produzione ad alto contenuto di automazione sono la velocità di trasmissione e la sicurezza del sistema, intesa nell’ottica di salvaguardia dell’uomo e della ripetibilità delle funzioni. A queste aspettative si debbono aggiungere la flessibilità delle linee, che nella loro ‘vita lavorativa’ debbono poter consentire una rapida conversione e adattabilità alle esigenze del mercato, gli ingombri (in quanto rappresentano un costo nel plant produttivo) e la potenza installata nell’ottica di offrire agli end user soluzioni a basso consumo energetico. La progettazione diventa quindi una fase essenziale e i suoi costi influiscono mediamente oltre il 20% del costo totale, potendo incidere sensibilmente sul margine operativo della commessa o dell’impianto. Nasce pertanto l’esigenza di sviluppare dei tool capaci di integrare tutti i componenti meccanici, elettrici e di automazione, in grado di abbattere i costi di design fino all’80% e tali da consentire una drastica riduzione della potenza installata. Queste considerazioni per dire che l’hardware è sempre più integrato nelle soluzioni software: a queste ultime si richiede di garantire una totale visibilità delle funzioni di Paride D’Alessandro, motion control specialist di Schneider Electric (www.schneiderelectric.it): “Dal nostro punto di osservazione privilegiato, abbiamo potuto notare che, per quel che riguarda la scrittura del codice delle macchine automatiche, negli anni il software è diventato sempre più importante. E questo è vero in particolare nel packaging, dove siamo passati dall’utilizzo di un software semplice e intuitivo come il Ladder, adatto ad architetture meno complesse all’utilizzo di software più strutturato e complesso. Negli ultimi anni c’è stato un aumento dell’utilizzo di un linguaggio di derivazione Pascal, il testo strutturato (ST), si stanno inoltre cominciando ad utilizzare linguaggi orientati agli oggetti, come quello che noi proponiamo. Parallelamente, le competenze richieste al personale tecnico che si occupa dello sviluppo di una macchina automatica sono notevolmente aumentate. Deve essere un abile programmatore”. Luigi Franchini, food, packaging & printing cluster manager di Bosch Rexroth (www. boschrexroth.it): “Non vedo una reale contrapposizione tra le due realtà, ma semmai un adeguamento di entrambe a uno dei principi di base della piattaforma di automazione da noi proposta: la modularità. Impostare in modo modulare il progetto software è il miglior presupposto per poterlo reiterare e integrare in applicazioni più complesse, con grande vantaggio per tempi e costi di sviluppo. Ma è chiaro che i vantaggi della modularità software si colgono solo con una piattaforma hardware completamente modulare: la nostra tecnologia ‘cabinet-free’, che integra motion, logica e funzioni sicurezza sui servomotori con azionamento integrato è la risposta più adeguata in questo senso”. Federico Varotti, HMI e SW division marketing manager di ESA elettronica (www. esahmi.com): “Software e hardware sono due ingredienti inscindibili dell’automazione industriale, anche quando parliamo di 36 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Claudio Giulianetti, packaging team manager di Siemens Italia (www.siemens.it): “Sicuramente software. Certo l’hardware dovrà stare al passo con i tempi con soluzioni innovative e performance sempre più alte, ma la vera partita si gioca sull’integrazione software e tool di gestione che garantiranno la prototipazione dei prodotti, integrando la progettazione meccanica con quella elettronica. Questo permetterà di simulare una linea o una sua parte, riuscendo a intervenire e risolvendo i problemi sul modello prima di arrivare alla realizzazione fisica della macchina con un beneficio enorme sul timeto-market”. AO: Implementazione MES in stabilimento: l’efficienza linee di produzione packaging (OEE) vi coinvolge a livello applicativo? potenziati dalla piattaforma web che oltre a dialogare attraverso i più svariati protocolli fieldbus, si integrano perfettamente ai sistemi MES. Raccogliere, gestire, elaborare e archiviare i dati provenienti dalle utenze è fondamentale, sia a livello di linea produttiva che a un livello più articolato come il controllo di supervisione. La nostra soluzione ci permette di raggiungere e condividere i dati MES via web”. Claudio Giulianetti: “Abbiamo compreso già da anni l’importanza di questo aspetto e ci siamo strutturati per fornire soluzioni specifiche. Il nostro centro di eccellenza MES di Genova con circa 250 tecnici altamente specializzati è in grado di studiare la soluzione centrata sulle esigenze dell’end user supportandolo dalla fase di prevendita fino a quella applicativa. Inoltre, la nostra proposta relativa al calcolo dell’OEE di linea è molto ampia e strutturata e può essere utilizzata su sistemi MES e su soluzioni light Scada”. Roberto Beccalli, product manager inverGiuseppe Testa: “Spesso ter, servo, LVS - Factory Automation Division, la maggiore opportunità Mitsubishi Electric Europe B.V. (it3a.mitsubidi risparmio energetico si shielectric.com): “Dall’universo dei KPI, che Federico Varotti nasconde nella corretta possono essere selezionati o definiti da ogni di ESA elettronica Edi Gherbezza: “Disporre progettazione dell’applica- azienda per misurare la propria efficienza di una macchina efficiente in grado di mini- zione; con questo si intende naturalmente produttiva, l’OEE emerge come l’indicatore mizzare i tempi di set-up tra le varie produ- il pieno utilizzo delle possibilità offerte maggiormente utilizzato. Anche se non zioni e garantire un tempo ridotto di fermo dalla moderna tecnologia inserito espressamente in produzione per manutenzione non fa che dell’automazione e della qualche norma internazioaumentare l’OEE. Per questo chiediamo di meccatronica per l’ottimiznale, l’OEE è uno standard essere coinvolti fin dalla scelta dei compo- zazione dei consumi enerdi fatto che consente di nenti per offrire soluzioni di prevenzione del getici. I principali aspetti da rapportare le proprie perforguasto o prodotti in grado di garantire alte tenere in considerazione mance a quelle di aziende performance. Alla base di tutto questo ci de- durante la progettazione di operanti in settori similari. vono essere comunque prodotti affidabili e applicazioni di moto sono il La popolarità dell’OEE è data di qualità. Un esempio sono i nostri motori dimensionamento corretto dalla semplicità di sintetizche grazie a una manutenzione pressoché delle apparecchiature, tazare le informazioni sull’effinulla garantiscono dinamiche estremamente rato sull’effettiva necessità cacia con cui sta operando elevate aumentando la produttività globale di potenza del carico. Infatti, una macchina o una linea. Luigi Franchini della macchina. Un altro esempio è il nostro anche utilizzando apparecCon la nostra piattaforma di di Bosch Rexroth sistema brevettato per l’analisi dell’usura dei chiature in grado di regolare automazione, tramite una cuscinetti che può facilmente essere interfac- le coppie e le velocità, più scheda, è possibile trasfeciato al sistema di supervisione.” ci si allontana dal punto di funzionamento rire dati in real time direttamente all’interno nominale, più il rendimento diminuisce. Oc- di database residenti su PC. L’affidabilità di Luigi Franchini: “Una strategia di manu- corre quindi essere in grado di analizzare con questa soluzione, basata su un sistema opetenzione orientata alla piena produttività precisione le necessità del carico, tenendo rativo Vx Works e in grado di fare back up richiede strumenti integrati: tutti i nostri di- conto dell’intera catena cinematica utilizzata, di dati in caso di mancanza di rete, fornisce spositivi di controllo, dai controllori motion poi la corretta gestione delle condizioni va- uno strumento molto potente ai costrutai servoazionamenti, sono dotati di un log riabili del carico. tori di macchine e agli utilizzatori. Gli OEM report degli allarmi, identificati da un codice Quanto visto al punto precedente deve te- possono fornire una soluzione completa ai univoco che può essere gestito dal database nere conto anche della variabilità del carico, propri clienti, mentre gli end user sono in di sistema per evidenziare eventuali criticità. che dipende dalle diverse lavorazioni che la grado di realizzare, anche in autonomia, una A questi strumenti si affiancano altre funzio- macchina o l’impianto sono chiamati a svol- completa integrazione dei macchinari con il nalità di diagnostica preventiva, integrate nel gere. É necessario valutare correttamente le sistema gestionale, coordinando al meglio firmware dei servoazionamenti, mediante le condizioni di funzionamento massime e mi- l’incrocio tra la domanda e la produzione, quali è possibile acquisire, a ciclo produttivo nime e utilizzare apparecchiature ottimizzate tenendo sotto controllo l’efficienza degli in corso, parametri fondamentali per il funzio- dal punto di vista energetico, quindi in grado impianti e gli aspetti di tracciabilità del pronamento delle applicazioni (potenze assor- di fornire i necessari sovraccarichi. dotto”. bite, vibrazioni, temperature) evidenziando Occorre porre particolare attenzione, sia in automatico condizioni anomale”. nella progettazione che nella documen- AO: La sicurezza delle macchine nel settazione dei prodotti, al funzionamento in tore del packaging è un fattore essenFederico Varotti: “Certo, noi offriamo le so- sovraccarico, proprio per evitare dannosi ziale: quali sono le vostre considerazioni luzioni hardware Esaware e Software Crew sovradimensionamenti”. e quali le linee guida da seguire? GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 37 AO PANORAMA Vittorio Agostinelli: “Obiettivo delle in- al raggiungimento del performance level rifrastrutture di sicurezza, in particolare nel chiesto devono essere ridotti al minimo. Altro packaging, è preservare l’incolumità degli aspetto fondamentale è la scalabilità delle operatori, ridurre gli ingombri e mantenere soluzioni Safe: noi offriamo un portafoglio o migliorare la produttività, integrandosi il di soluzioni che vanno dai comandi integrati più possibile con il resto dell’automazione sul singolo drive, al PLC SafeLogic Compact di macchina. Ciò si realizza anche grazie a per applicazioni compatte, fino al processore prodotti che integrano didi sicurezza, per una piena verse funzionalità, un tempo integrazione della gestione demandate a dispositivi logica delle funzioni di sicudiversi. Ad esempio tramite rezza in un unico progetto una barriera ultra-slim, grasoftware”. zie a tempi di riposta estremamente rapidi permette Federico Varotti: “Rappordi ridurre la distanza di sicutandoci di continuo con i rezza e rendere l’infrastrutnostri clienti, notiamo ogni tura molto più compatta. giorno come la sicurezza sia Essa è dotata di segnalatore un tema molto sentito. Per luminoso a bordo che rende questo offriamo prodotti, Vittorio Agostinelli l’infrastruttura più ergosia hardware sia software, di Panasonic Electric nomica e riduce i tempi di che siano sempre più caWorks Italia cablaggio e conseguente paci di interfacciarsi con gli manutenzione. Infine il strumenti specifici da cui doppio ingresso di sicurezza di cui è dotata, dipende la sicurezza. L’esperienza maturata permette di eliminare il modulo di sicurezza: negli anni di stretta collaborazione con i funghi di emergenza e fine corsa di sicurezza clienti ci permette di creare soluzioni tecpossono essere collegati a tali ingressi di si- nologiche e innovative volte a migliorare la curezza e la barriera si occuperà di ‘togliere sicurezza nell’automazione l’alimentazione’ e di segnalarlo attraverso il industriale e nel campo del proprio indicatore luminoso”. packaging”. Edi Gherbezza: “La sicurezza e la prevenzione devono avere un ruolo di rilievo nell’automazione. Nessuna macchina o movimento deve mettere l’operatore nella condizione di operare in situazioni pericolose. Nel settore del packaging i movimenti sono spesso portati all’esasperazione, ma fortunatamente la sicurezza non viene lasciata in secondo piano. A conferma di ciò si nota che nel linguaggio dei costruttori di macchine, termini come STO, SLS, SS2, SDI, SLI, SLP (solo per indicarne alcuni) sono divenuti parte del lessico comune quando si affronta il tema delle funzioni avanzate di sicurezza. Per facilitarne l’implementazione, ridurre i cablaggi e rendere ancora più affidabile il sistema, molti drive sono già dotati internamente di queste funzioni”. Luigi Franchini: “L’integrazione delle funzioni di sicurezza nel progetto di automazione deve essere completa. A livello hardware, questo significa che i segnali di controllo delle funzioni safe devono integrarsi sullo stesso bus impiegato per motion e logica, e che il numero di componenti hardware necessari 38 rezza: dalla funzione di ‘scollegamento sicuro’ all’arresto sicuro (SS1-SS2) alla limitazione in sicurezza della velocità (SLS) fino al controllo di traiettoria sicuro (SDf). Paride D’Alessandro: “Abbiamo realizzato una serie di supporti alla sicurezza macchine, delle guide alle nuove norme della sicurezza per permettere al progettista del settore packaging di rispondere ai requisiti essenziali della direttiva macchine 2006/42/ CE. La guida applicativa sicurezza macchine raccoglie i principali aspetti della sicurezza delle macchine e tratta le normative di riferimento per la valutazione e la riduzione dei rischi nella progettazione della macchina, la sicurezza intrinseca, la sicurezza funzionale e gli esempi reali di calcolo del performance level e del SIL in base alla EN 13849-1 e EN 62061. Easy safe calculator, realizzato con Icepi (Ente notificato italiano), è un software di calcolo del performance level per la funzione di sicurezza in relazione alla EN 138491. Lo strumento mette a disposizione un data base con i componenti e i sottosistemi per realizzare il circuito di sicurezza. Easy safe calculator definisce il performance level obiettivo e calcola il valore di affidabilità PFHd della funzione realizzata attraverso i valori di B10d, MTTFd e Performance Level dei sottosistemi scelti. Giuseppe Testa: “La valuLa safety chain solution è tazione della sicurezza di una raccolta di soluzioni macchina viene effettuata in armonia alle due normative di sicurezza certificate TÜV seguenti: EN IEC 62061 e EN per realizzare le principali ISO 13849-1. funzioni di sicurezza delle Le due norme sono molto macchine in conformità alle chiare nel loro ambito: nel nuove normative, permette caso specifico di EN IEC al progettista di realizzare la Giuseppe Testa 62061 si identificano i livelli catena di sicurezza in confordi Lenze Italia di sicurezza SIL mentre nel mità ai nuovi parametri delle caso della EN ISO 13849-1 si identificano i così norme EN 13849-1 e EN 62061. Le principali detti performance level PL. informazioni per la corretta progettazione del Entrambe le norme hanno come obiettivo la circuito safety sono disponibili nella Safety salvaguardia dell’operatore e quindi occorre Chain Solutions”. garantire attraverso l’azionamento impiegato l’opportuna funzione di sicurezza in base alle Claudio Giulianetti: “Quando si parla di proesigenze della macchina e/o dell’applica- duttività ed efficienza, non si può trascurare zione specifica della macchina medesima. un altro aspetto cruciale quale la sicurezza. Il Abbiamo quindi integrato nei nostri aziona- settore del packaging è sicuramente uno dei menti alcune funzioni importantissime, dal più attenti alla tematica e richiede soluzioni comune STO (Safe Torque Off ) alle soluzioni sempre più all’avanguardia e integrate. Un più evolute quali Safe Stop, Safe Speed, Safe esempio è rappresentato da funzioni di siDirection. Ognuna di queste funzioni identi- curezza integrate nei drive che consentono fica un comportamento dell’asse controllato di gestire in maniera certificata la cosiddetta dal motore e quindi assicura l’adeguata sicu- safety limited speed. Il trend inoltre è quello GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 di limitare i cablaggi passando a soluzioni software integrate nel PLC e gestite sugli attuatori tramite bus di campo. Proponiamo il protocollo Profisafe che viaggia su Profinet e può essere gestito anche wireless”. suggeriamo ai costruttori di macchine di di favorire una collaborazione fra il progetadottare, ad esempio, i motori brushless al tista meccanico, il progettista elettrico e posto dei tradizionali motori asincroni, di uti- l’uomo di automazione attraverso un tool lizzare movimentazioni elettriche invece che di progettazione chiamato Drive Solution pneumatiche, di usare sistemi a recupero di Designer - DSD. La macchina viene quindi energia (drive alimentati in DC-Bus) invece scomposta nei componenti essenziali che Roberto Beccalli: “Oggi parlare di sicurezza che dissipativi. La nostra azienda, molto sen- costituiscono la catena di trasmissione del è diventato un must per i costruttori di mac- sibile al tema del risparmio moto con l’obiettivo, parchine e soprattutto per gli utenti finali dove energetico, ha da tempo tendo dalle prestazioni le macchine vengono installate e messe in attuato un piano di sensibirichieste dall’asse da moproduzione. Anche a livello normativo, il lizzazione sul tema propotorizzare, di identificare in fornitore di soluzioni deve necessariamente nendo strumenti e soluzioni modo adeguato il riduttore, tenere in considerazione le richieste in am- che rendono più efficienti le il motore e l’azionamento. bito sicurezza nella propria offerta. Offriamo macchine. Un esempio un Il primo componente che soluzioni complete, sia attraverso i PLC, sia nuovo elettrocilindro dotato viene naturale esaminare attraverso i drive che integrano a bordo fun- di un’altissima densità di quando si cerca l’ottimizzazioni safety. Questo comporta un guadagno forza unitamente a una strazione energetica della cain sicurezza per il personale, le macchine e i ordinaria efficienza e durata tena del moto è il motore. processi, e un conseguente vantaggio per la in grado di sostituire cilindri È significativo il fatto che Roberto Beccalli produttività e le prestazioni. Tutti i prodotti pneumatici e garantendo un la normativa recepisca con di Mitsubishi Electric di nuova generazione integrano a bordo ritorno dell’investimento in chiarezza l’effetto positivo funzioni di sicurezza nei suoi diversi livelli. breve tempo grazie al risparche l’impiego dell’inverter Ad esempio i servoazionamenti integrano mio di aria compressa”. ha sull’efficienza della soluzione complesdi serie le funzioni safety STO e SS1; inoltre, siva. I costruttori di motori, da tempo, persela combinazione con i motion controller di Luigi Franchini: “Offriamo alcuni strumenti guono una politica di produzione di motori nuova generazione QDS rende disponibili ul- integrati nella piattaforma di sviluppo In- ad alta efficienza, consci del fatto che la teriori funzioni quali SLS, SOS, SS2, SBC, SSM”. draworks per l’ottimizzazione delle leggi di differenza sul prezzo iniziale di acquisito sia moto, e per la valutazione ben presto ripagata dai minori consumi di AO: Anche per le macchine della contemporaneità delle energia elettrica. Un elemento di ulteriore di packaging il risparmio potenze elettriche assorbite efficienza energetica è l’impiego di motori energetico è strategico: e rigenerate dagli assi. La brushless. In questi motori, infatti, la corrente come vi attivate? soluzione a DC bus condi- di magnetizzazione non è necessaria, in viso, unita all’adozione di quanto il campo magnetico è realizzato meVittorio Agostinelli: “Il rialimentatori rigenerativi o diante magneti permanenti. Questo riduce sparmio energetico come di nuova tecnologia Smart sia la dissipazione nel motore che quella concetto più stretto dell’efEnergy, consentono una nell’inverter, consentendo spesso di ridurre ficienza energetica, è uno condivisione ottimale dell’e- la taglia delle apparecchiature rispetto alla degli ambiti in cui stiamo nergia riducendo al minimo soluzione asincrona. Diventa importante mirando i nostri investila potenza assorbita dalla poter valutare i benefici energetici conseParide D’Alessandro menti e sforzi. Nell’ambito rete, nonché le dissipazioni guenti alla scelta di una soluzione piuttosto di Schneider Electric automazione forniamo sotermiche all’interno dei qua- che un’altra. In aggiunta a quanto esposto, luzioni complete di misura è opportuno considerare che il componente dri elettrici”. e registrazione dei consumi. Per la misura responsabile delle maggiori dissipazioni non abbiamo una serie di analizzatori di energia Federico Varotti: “Nel 2013 è nata ESA è, come potrebbe sembrare ovvio, il motore, dalle diverse caratteristiche di lettura, colle- Energy, società di ricerca e sviluppo di pro- bensì il riduttore: è dimostrato che l’ impiego gabili in rete e interrogabili per la collezione dotti per il monitoraggio dell’energia. La so- di riduttori ad alta efficienza può portare a e/o gestione dell’automazione dai PLC stessi. stenibilità è dunque un valore fondamentale un risparmio di energia tale da consentire I dati raccolti possono essere successiva- nelle linee di prodotto. Offriamo un sistema addirittura la riduzione della taglia dei momente scaricati o inviati in appositi server Crew per la gestione e il controllo dei con- tori e degli azionamenti”. per la gestione, con tutte quelle funziona- sumi completamente aperto e raggiungibile lità di web automation. Sono disponibili in via web attraverso la piattaforma Everyware. Paride D’Alessandro: “Quello del risparmio maniera gratuita presso il nostro sito alcuni Inoltre, l’utilizzo nei prodotti Esaware di energetico è un campo abbastanza nuovo software per la gestione e visualizzazione architetture Fanless dotate di CPU a basso nel contesto del packaging e delle macchine del dato”. consumo contribuisce sensibilmente all’eco- automatiche. Da diversi anni offriamo la possibilità di avere il dc-bus in comune sui sostenibilità della macchina stessa”. Edi Gherbezza: “L’energia è uno dei beni drive, l’alimentatore e i drive condividono il che l’umanità deve preservare, per questo Giuseppe Testa: “Abbiamo cercato anzitutto bus per consentire di recuperare l’energia nel GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 39 AO PANORAMA caso in cui un motore che non la utilizzi, freni o rallenti, per far utilizzare l’energia nel caso un motore non la usi, evitando di dissiparla e in tal modo rendendola disponibile per un altro motore. Inoltre abbiamo delle librerie per il monitoraggio del controllo energetico e abbiamo sviluppato delle procedure per compiere degli audit sugli impianti per comprendere se una macchina consuma troppo”. Claudio Giulianetti: “Con una proposta completa che va dalla fase di analisi, passando a quella di controllo e gestione, abbiamo un portfolio specifico che spazia dai motori ad alta efficienza, i drive rigenerativi e con bilanciamento energetico via BUS-DC. Inoltre, sono disponibili multimetri per la misura della potenza assorbita e rigenerata e con una serie di software specifici, sia a livello controller sia Scada, per il monitoraggio, la reportistica e la gestione dei carichi, oltre che a livello macchina e di impianto”. Vittorio Agostinelli: “Oramai per gli OEM la teleassistenza è diventata un servizio necessario nella vendita del prodotto, sia per ottenere una maggior fiducia da parte del cliente, sia per ridurre i costi d’intervento. Le nostre soluzioni risultano totalmente connettibili sia alla rete LAN aziendale, sia una rete Gprs/Hspa molto richiesta nel qual caso si voglia tenere l’indipendenza dall’infrastruttura del cliente finale. Fornire la teleassistenza ad un parco macchine distribuite nel mondo, vuol dire creare una rete strutturata per l’identificazione della macchina e la connessione al bisogno. La soluzione proposta nel modulo Fpweb server si basa su tecnologia standard open VPN, tale da andare incontro alle richieste di prodotti standardizzati da parte del cliente”. Edi Gherbezza: “La teleassistenza è richiesta, se non come standard, almeno come opzione da tutti i clienti che desiderano disporre di una diagnostica precisa e puntuale senza Edi Gherbezza Roberto Beccalli: “Gli utenti doversi recare presso lo stadi Parker Hannifin finali sono sempre più sensibilimento di produzione. bili sul tema del risparmio energetico a causa È chiaro che la teleassistenza deve essere degli elevati costi dell’energia che vedono basata su Internet in quanto questo mezzo l’Italia tra le nazioni con la bolletta energe- garantisce, a prezzi molto contenuti, velocità, tica più ‘salata’. Quindi anche i costruttori di affidabilità e raggiungibilità in quasi tutti i siti macchine devono considerare questa esi- produttivi. Per offrire i benefici della supervigenza come un valido argomento di vendita. sione, la connessione remota deve permetSiamo in prima linea sul tema del risparmio tere l’accesso a tutti i dispositivi principali energetico progettando prodotti e soluzioni della macchina: azionamenti, controllore e nel rispetto dell’ambiente, ma soprattutto interfaccia operatore. La trasparenza della per permettere ai costruttori di migliorare e comunicazione si otterrà implementando ottimizzare l’efficienza dei loro impianti. Ad un bus di comunicazione unico tra i disposiesempio, abbiamo il servosistema ideale in tivi inserendo poi un eventuale gateway tra campo packaging, nato proprio per esaltare il protocollo di comunicazione di macchina e le performance delle macchine, ottimiz- la porta Ethernet”. zando allo stesso tempo l’energia impiegata. È possibile, per esempio, pilotare più motori Luigi Franchini: “Alle funzioni di teleassicon un unico azionamento ottimizzando stenza abbiamo affiancato un tool che può il consumo dell’energia per il controllo dei essere attivato da un comune browser commotori stessi e riducendo il cablaggio dell’in- merciale e che consente la visualizzazione tero sistema. Inoltre anche nelle soluzioni dello stato dei singoli componenti (controlli, tradizionali con servoazionamento singolo i servoazionamenti), così come delle variabili DC Bus dei vari azionamenti possono essere di programma e parametri assi. Ma con la collegati insieme riducendo drasticamente filosofia ‘open core’ mettiamo a disposizione lo spreco di energia”. app già sviluppate per diversi sistemi operativi con le quali è possibile accedere a tutti i AO: Quali sono le richieste dei clienti per parametri e ai log report dei componenti: il l’assistenza alle macchine per il packag- costruttore potrebbe facilmente sviluppare ing da remoto (teleassistenza)? proprie interfacce dedicate, per accedere 40 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 direttamente a tutte le informazioni di diagnostica”. Federico Varotti: “La teleassistenza è un tema fondamentale per i nostri clienti, i cui bilanci aziendali sono afflitti da costi per disservizi e trasferte. Crew, grazie alla piattaforma Everyware, in questo senso, è performante: collegamenti in realtime con la macchina portano immediate identificazioni delle problematiche e conseguente risparmio sui costi di trasferta. Gli HMI e IPC Esaware, raggiungibili da tablet, smartphone e laptop, garantiscono così un servizio di teleassistenza all’avanguardia e sicuro”. Giuseppe Testa: “L’Italia è il Paese in cui si produce il maggior numero di macchine per il packaging del mondo; oltre il 75% di queste macchine vengono esportate e spesso in località decisamente lontane. I tempi di attraversamento nelle officine di produzione sono sempre più compattati e spesso gli impianti vengono spediti senza aver completato tutti i test funzionali. La teleassistenza è pertanto diventata un ‘must’, considerato quindi un aspetto prestazionale determinante. Vengono in aiuto oggi sistemi di controllo e azionamenti sempre più ‘aperti’ a un controllo remoto; a questo proposito abbiamo investito sensibilmente nella realizzazione di una piattaforma chiamata Navigator. Nell’abito di questa piattaforma, Easy Starter permette in modo rapido e immediato lo start-up in fase di commissioning e manutenzione, anche da remoto”. Paride D’Alessandro: “Per quel che riguarda le indicazioni dei clienti è sempre valida la teleassistenza con il modem a bordo macchina che viene fatta come primo step da parte dell’OEM con il quale si collegano nel momento in cui è necessario eseguire della diagnostica. Noi forniamo il tool Diagnostic che è molto leggero e può essere installato su qualunque tipo di PC. Il Diagnostic permette di fare la scansione degli I/O, dello stato dell’hardware della macchina e non è invasivo, nel senso che non va a modificare il programma in esecuzione ma fa solo una lettura e quindi raccoglie i dati e fa un’analisi per capire cosa non funziona”. Claudio Giulianetti: “Il tema della teleassistenza è cruciale nel mercato del packaging italiano dove viene esportato quasi il 90% delle macchine. Il valore aggiunto proviene quindi dalla scalabilità di accesso alle applicazioni, ma anche dal grado di sicurezza garantito, sia in termini di security di informazioni confidenziali sia di garanzia del contenuto una volta modificato da remoto. Noi offriamo la soluzione più adatta a ogni singola esigenza grazie a servizi di diagnosi preliminare da remoto già native nelle soluzioni”. AO: MotionControl nel packaging: quanto incide la conoscenza meccanica per la sua applicazione corretta? Vittorio Agostinelli: “Nella nostra esperienza il corretto dimensionamento della catena meccatronica è fondamentale per ottenere un perfetto controllo di movimento. La definizione dei corretti rapporti d’inerzia e delle coppie in relazione al movimento che si vuole ottenere e rispetto alle accelerazioni e alle velocità in gioco con i conseguenti calcoli rappresentano un passaggio fondamentale e delicato nella progettazione della macchina. Mettiamo a disposizione dei progettisti gratuitamente il proprio software MSelect che riesce a elaborare, in tempi ristretti, grandi quantità di dati e a ritornare dei risultati sicuri e affidabili; in base alla descrizione dell’applicazione vengono indicate le motorizzazioni più adatte. Il processo molto semplice e veloce contribuisce a ridurre i tempi e quindi i costi di progettazione e messa in servizio”. Edi Gherbezza: “La figura del meccatronico è essenziale per l’ottimizzazione della progettazione delle macchine. La separazione dei ruoli tra elettrico e meccanico sta sfumando per lasciare spazio a progettisti in grado di individuare la soluzione ottimale come compromesso tra meccanica ed elettronica. In aiuto a questa figura vengono i tool software di dimensionamento che partono dalla definizione cinematica del moto passando attraverso la valutazione dinamica fino alla scelta del corretto motore e azionamento. Ovviamente questi strumenti possono aiutare il progettista nella scelta dei componenti, ma l’esperienza e la capacità di generare idee non possono venire che dal progettista stesso e dalle conoscenze maturate sia in ambito meccanico che di controllo elettrico del moto”. Luigi Franchini: “Come fornitore multi tecnologico (automazione, tecnica lineare, sistemi di trasporto) affianchiamo abitualmente i clienti nello studio di prototipi, realizzando quando richiesto anche analisi FEM o simulazioni dinamiche di sistemi, sia per l’integrazione di componenti standard che per la progettazione di soluzioni dedicate ad applicazioni molto performanti quali ad esempio nel settore robotica”. Federico Varotti: “La conoscenza meccanica riveste una parte molto importante all’interno dell’applicazione motion control. Possiamo infatti identificare il controllo del moto come l’elaborazione originale di quote e dati meccanici, successivamente rappresentate con grafiche 3D molto complesse e tradotte infine in moto meccanico su tre o più assi, grazie ad attuatori elettrici”. cità con il massimo del controllo occorrono competenze su vari aspetti, in particolar modo sul sistema motion control, oltre che sull’applicazione, sulla parte meccanica con il corretto dimensionamento dei motori e una corretta conoscenza delle cinematiche. Sia che si tratti di robotica che di movimentazioni su macchine da produzione, occorre avere una spiccata competenza meccatronica per raggiungere la massima precisione e velocità. La Business Unit Motion Control, con la propria struttura specializzata in meccatronica, fornisce numerose competenze in questo ambito da ormai molti anni”. Roberto Beccalli: “Il motion control è ciò che dà ‘vita’ all’intera macchina, permettendogli di muoversi in modo da eseguire le lavorazioni per la quale è stata proGiuseppe Testa: “Come gettata e costruita. È quindi detto in precedenza i costi logico che gli investimenti della meccanica incidono seguano questa direzione. mediamente del 25% sul L’evoluzione delle macchine costo complessivo della prevede una sempre più macchina. È quindi una Claudio Giulianetti esasperata ‘fusione’ tra l’eletleva molto importante di Siemens Italia tronica e la meccanica, dove che, se non considerata correttamente, soprattutto nel suo valore le parti meccaniche in movimento sono geprestazionale, ha una forte incidenza sui stite in modo molto affidabile e flessibile da risultati di produzione e sulle prestazioni di servomotori e servoazionamenti pilotati da macchina in termini di cadenza, precisione, motion controller. consumi energetici e affidabilità. L’organo Funzioni tipo le camme, precedentemente meccanico può ‘aiutare’ oppure ‘ostacolare’ eseguite meccanicamente, possono ora esil funzionamento; di qui la necessità di sce- sere programmate nei controlli eseguendo gliere il riduttore più idoneo (alte velocità di operazioni quali il cambio formato, in modo ingresso, ridotti giochi angolari, silenziosità e immediato ed evitando fermi macchina dovuti alla sostituzione delle camme meccarendimento). A valle del riduttore ci sono poi altri organi di niche. È quindi necessario avere delle forti trasmissione del moto: giunti, frizioni, ruote basi di conoscenza meccanica per poter libere e freni. Anche per questi componenti eseguire o verificare correttamente il dimenabbiamo investito sensibilmente per con- sionamento dei motori considerando tutte le sentire una catena di trasmissione di qualità inerzie e i materiali coinvolti. e con alti rendimenti”. Se non vengono considerati tutti i parametri meccanici in modo attento le performance Paride D’Alessandro: “La conoscenza della dell’intera macchina ne risentono rischiando meccanica rimane senza dubbio fondamen- di non incontrare le aspettative dell’utente tale nel mondo del motion control. Un bravo finale. progettista di motion deve essere in grado di Di fatto possiamo dire che la meccanica è il capire cosa il programma che sta scrivendo primo step da affrontare in fase di nuova prova a movimentare e come, deve avere ben gettazione, mentre l’elettronica di controllo chiare le implicazioni cinematiche, sapere ne è la conseguenza. I tecnici del futuro sadove sono i punti critici e come evitare che ranno quindi sia esperti di meccanica che questi diventino dei problemi sugli impianti”. di controllo elettronico, in grado quindi di progettare in modo sempre più accurato e Claudio Giulianetti: “Per ottenere alte velo- innovativo nuovi macchinari”. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 41 AO ATTUALITÀ di Carolina Veloso Una realtà dinamica e internazionale “Offrire un contenitore di soluzioni tecnologiche all’avanguardia dal quale il cliente possa attingere e porsi un passo avanti rispetto alle esigenze del mercato”: ecco la sfida di ESA Automation secondo Cesare Colombo, Maurizio Pozzoli e Federico Varotti intervistati da Automazione Oggi A fine anni ‘80 l’allora ESA Elettronica crea le prime soluzioni HMI come ausilio per ottimizzare il proprio lavoro. Da lì a scoprirne il potenziale commerciale il passo è breve: ESA le lancia sul mercato. In veste di uno dei principali pionieri in un mondo in veloce evoluzione, dovendo far fronte a una domanda sempre crescente, ESA Elettronica approda da subito con nuove filiali in Spagna e Germania, per poi uscire dai confini dell’Europa conquistando USA, India, Cina e Turchia, diventando così, quello che oggi è il gruppo ESA Automation: specialista in soluzioni di interfacciamento uomo-macchina nell’automazione. ESA Automation oggi può vantare un’ampia gamma di prodotti che comprendono HMI, SoftPLC, I/O, IPC, router, gateway, smart metering, fino a performanti software e Scada di ultima generazione. Automazione Oggi ha incontrato il responsabile commerciale estero dell’azienda, Cesare Colombo, l’HMI & software division marketing manager, Federico Varotti, e l’IPC division marketing manager Maurizio Pozzoli presso la sede di Mariano Comense, alle porte di Milano. “Siamo presenti dal 2006 in Cina e dal 2008 abbiamo dato vita a un sito industriale che lavora in sinergia con l’headquarter italiano per l’ingegnerizzazione e la realizzazione di prodotti e semilavorati di alta qualità. Dal binomio Italia-Cina nascono sia soluzioni di alta gamma, a elevata flessibilità, tecnologicamente avanzate e di design, sia sistemi standard più semplici, con costi competitivi. Offriamo infine anche 42 soluzioni personalizzate, che rispondono alle esigenze di una clientela verticale”. “Essere competitivi sul fronte del prezzo e garantire un alto livello di qualità e di puntualità permette di muoversi su due fronti: trasversalmente, con prodotti in grado di presidiare più mercati, e in modo verticale, creando ‘feature’ che rispondano a esigenze mirate. In questo modo operiamo con successo in più settori, dal food & beverage al packaging, dal farmaceutico all’automotive, con un occhio di riguardo per il settore delle energie rinnovabili, per il quale realizziamo soluzioni personalizzate volte a rafforzarne la sostenibilità” afferma Colombo. Precisa quindi Pozzoli: “Per alcuni importanti clienti del settore ‘food’ specializzati nel trattamento della carne abbiamo appositamente sviluppato una gamma di prodotti in acciaio inox (Aisi 304) con grado di protezione IP69K, soddisfacendo le esigenze di costi e igienicità del settore”. Uno dei tanti esempi di come la flessibilità sia uno dei fattori di successo di ESA Automation: concepire e produrre la soluzione giusta per risolvere le problematiche di clienti specifici. Cesare Colombo, International Sales Director di ESA Automation Maurizio Pozzoli, IPC Division Marketing Manager di ESA Automation Dall’Italia al mondo, con un nuovo look: Esaware Veniamo ora a un altro punto di forza di ESA Automation: la sua presenza internazionale. Con le loro cinque filiali estere e attraverso i loro rivenditori riescono a offrire supporto tecnico e commerciale in ogni parte del mondo. “D’altro canto l’estero contribuisce per il 70% al fatturato di ESA GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Federico Varotti, HMI & Software Division Marketing Manager di ESA Automation intervenuti anche nella minuzia dei particolari, ridisegnando le icone con un design minimal, che ricorda le funzionalità di certe app d’uso comune ma immediatamente riconoscibile come stile Esaware”. Il frutto dell’investimento Automation, che ci ha aiutato a mantenere elevati livelli di produttività, consentendoci di fare investimenti anche in quest’ultimo periodo. Come la nuova sede italiana ESA energy di Rovereto, che sviluppa soluzioni smart metering per il controllo energetico di siti produttivi e commerciali, o la filiale in Turchia, che in due anni è cresciuta a ritmi vertiginosi. È grazie al successo internazionale, anche in queste aree emergenti, che oggi possiamo presentare la nuova generazione Esaware”. Esaware rappresenta per ESA Automation una filosofia operativa di innovazione tecnologica: flessibilità, apertura e dinamismo. Rimarca Pozzoli: “Abbiamo deciso di proporre al mercato sistemi d’interfaccia e controllo completi, precisi e affidabili che sintetizzino visualizzazione e comando, con un’integrazione a 360 gradi: potenza, design e versatilità”. In linea con il nuovo approccio, ESA Automation modifica il proprio logo e trasmette un senso di maggiore familiarità: “Vogliamo comunicare il dinamismo che ci contraddistingue, sottolineando anche l’apertura mentale che sta alla base dei nostri valori e del nostro modo di lavorare. Da qui anche il nuovo claim ‘Connect ideas. Shape solutions’. Vogliamo creare soluzioni, non semplici prodotti”. Precisa Varotti: “Dal punto di vista del prodotto continueremo a mantenere la nostra apertura, quindi l’essere multiprotocollo: i clienti che adottano la nostra piattaforma non sono vincolati a usare solo ed esclusivamente le nostre soluzioni in quanto compatibili con prodotti di terzi”. Sottolinea Colombo: “Solo evol- vendoci sinergicamente con il mercato possiamo rimanere al passo con i tempi e soddisfare i bisogni dei nostri clienti. Il concetto di globalizzazione è sorpassato, dobbiamo iniziare a parlare di community, di azienda come parte integrante del cliente”. L’offerta Esaware si compone di piattaforme hardware e software: IPC panel e box, monitor industriali, pannelli operatori, I/O, router, dem, gateway, SoftPLC, completi di Crew, lo Scada, e da Everyware, l’innovativa piattaforma di assistenza remota. Architettura potente e performante, totale integrazione con i sistemi informatici aziendali, usabilità, qualità e design: questa è Esaware. “La gamma degli IPC risponde a ogni esigenza in ambito di automazione industriale” spiega Pozzoli. “I box IPC EW400 e i più compatti EW410 sono soluzioni fanless (senza ventole) dotate di un innovativo sistema di piping per una veloce dissipazione del calore, in grado di supportare CPU fino a i7 quad core, a temperature di esercizio da -20 a 60 °C. I monitor industriali EW300 hanno un design robusto, pensati La famiglia Esaware Con Esaware ESA Automation conferma la propria capacità di fare innovazione, superando i soliti confini e ispirandosi per esempio anche alle tecnologie della realtà consumer per implementarle secondo i criteri del mercato industriale: “Quello che proponiamo sono soluzioni hardware plug & play e software user friendly: potenti e complessi ma che possono essere utilizzati da chiunque, senza perdere tempo per prendere confidenza con la nuova interfaccia. Per questo le nostre soluzioni impiegano programmazioni semplici e intuitive, in cui l’utente ritrova la stessa familiarità di utilizzo del suo smartphone o tablet. Siamo GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 in relazione ai box IPC per applicazioni in ambienti gravosi, dove vibrazioni e sbalzi termici sono all’ordine del giorno. Infine i panel IPC EW200, che sintetizzano le caratteristiche di box e monitor in un prodotto completo e performante”. “Sul fronte HMI” continua Varotti “le alternative Esaware sono tre: il modello EW100AA standard, adatto a ogni tipo di visualizzazione; la soluzione EW100AB con SoftPLC CoDeSys e interfaccia Ethercat, da integrare con qualsiasi tipo di I/O remoto; il pacchetto EW100AC, che oltre a SoftPlc CoDeSys e interfaccia Ethercat, è già integrato con i nostri I/O clack & play, ergono- 43 AO ATTUALITÀ mici e agganciabili con una sola mano, per il controllo, la visualizzazione e il comando con un solo prodotto”. I prodotti Esaware sono dotati di display 16:9, con una superficie di visualizzazione aumentata del 40% rispetto ai tradizionali display 4:3, pur avendo lo stesso ingombro. Grazie all’uso della tecnologia LED garantiscono inoltre significativi risparmi energetici e colori più vivi, integrando inoltre la funzione di regolazione della luminosità. Tutti i prodotti Esaware EW107 Esaware dotati di display sfruttano infine la tecnologia ‘trueflat’ e hanno touch resistivi o opzioni capacitive. “La piattaforma Scada Crew permette di programmare in maniera trasversale e trasparente tutte le soluzioni HMI o IPC Esaware, presentando svariati vantaggi, come la simbiosi tra Crew e l’ambiente di sviluppo CoDeSys. Crew offre innumerevoli possibilità di personalizzazione degli oggetti, come immagini scalabili con ombreggiature e trasparenze” spiega Varotti “oltre a comandi veloci e intuitivi come il drag & drop, il cut & paste, l’uso di tendine, nonché tabelle flessibili e potenti quanto il modello Excel. Il runtime di Crew è veloce, immediato, eseguibile su tutte le piattaforme Esaware e su qualsiasi tipo di PC di terzi con semplicità di comandi: pinch, scroll e swipe. Lo swipe proprio un’esclusiva del Runtime di Crew su piattaforma Arm dell’HMI Esaware e non solo su x86. Massima interattività, inoltre, è garantita dalle app Crew. Disponibili su Apple Store, Google Play e Windows Store, sono app che permettono di controllare e interagire con l’impianto da dispositivi portatili con sistema operativo Android, Apple iOS e Windows Phone, con una logica onehand-free, un’altra nostra esclusiva che facilita l’utilizzo dell’applicazione su tablet o smartphone”. Fare assistenza agli impianti produttivi è oggi più semplice e meno costoso: grazie a Crew e alla sua piattaforma di teleassistenza e manutenzione remota Everyware è possibile eliminare le distanze geografiche e i tempi di attesa. “Con 44 prosegue Varotti. “La protezione dei dati è garantita dall’uso di una VPN che utilizza il protocollo TLS 1.2 e da un sistema di crittografia a 256 bit. La connessione è così immune ad attacchi Esaware EW400 rugged esterni e la gestione dei dati totalmente Everyware i nostri sicura”. L’innovazione sta proprio nella clienti possono offrire struttura del servizio e nella sua apertura e servizi di assistenza trasparenza. Non rende necessario chiedere remota sulle loro mac- permessi per superare eventuali firewall chine: rilevare even- delle reti aziendali e non richiede l’aggiunta tuali guasti in maniera di hardware se si utilizzano i pannelli HMI tempestiva e modifi- o IPC Esaware, o semplicemente un roucare in totale sicurezza ter modulare Esaware nel caso si utilizzino un progetto semplice- pannelli operatore di terzi. “Everyware non mente dal proprio uffi- è solo un potente strumento di manuten- Esaware EW112 cio, collegandosi all’impianto ovunque esso sia semplicemente attraverso una comune connessione Internet. “Disponiamo di oltre 80 ‘main server’ a struttura ridondante nel mondo, per assicurare l’affidabilità della connessione anche in caso di guasti, e di un sistema di geo-localizzazione per identificare in realtime la connessione al server più vicino e con la migliore linea di traffico dati disponibile al momento” spiega Varotti. “Everyware funziona in modo molto semplice: l’utente crea un proprio dominio a cui associare gli impianti che desidera monitorare. Loggandosi tramite username e password da lui creata, l’utente accede direttamente all’applicazione che risiede sull’impianto attraverso una connessione VPN crittografata. In questo modo il server Everyware non trattiene nessun tipo di dato, e garantisce al cliente la totale riservatezza” GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 zione preventiva e predittiva da remoto che permette di offrire un servizio di assistenza puntuale con notevoli risparmi di costi, ma è anche un potente strumento di sviluppo in grado di connettere due o più filiali dello stesso gruppo all’impianto che stanno costruendo”. Conclude Colombo: “L’essenza di ESA Automation è sempre stata l’evoluzione tecnologica: la sua capacità di scoprire, assimilare, inventare e crescere. L’obiettivo futuro del nostro team è l’abbattimento di nuove frontiere per assicurare un progresso costante attraverso i nostri prodotti Esaware e consolidare il rapporto con i nostri clienti al fine di creare una vera e propria community interattiva”. ESA Automation www.esa-automation.com www.esaware.com Guarda avanti! Sysmac, un unico controllore per tutta la macchina! Motion, PLC, safety e visione integrate. Un controllore, Sysmac NJ, attraverso una connessione, EtherCAT, e un Software, Sysmac Studio, è ciò che Omron definisce “Sysmac Automation Platform”. Il Software Sysmac Studio fornisce un unico vero ambiente di sviluppo integrato (IDE) e include il tool di simulazione 3D del movimento. NJ nasce con 2 porte ethernet per la gestione dei procolli industriali aperti Ethernet/IP e EtherCAT. Le due reti in un solo dispositivo permettono il perfetto incontro delle funzionalità per il veloce controllo “real time” della macchina e la gestione dei dati di impianto. Un controllore così potente ha bisogno di una rete all’altezza della situazione. Ecco perché Omron ha scelto EtherCAT, la rete più veloce sul mercato, che permette una comunicazione rapida e sicura tra controllo PLC, motion, visione, sensori e attuatori. Per le tue applicazioni più innovative, scegli Sysmac, scegli il futuro. Chiamaci subito per un preventivo! : Omron Electronics SpA Tel. 02 32681 [email protected] industrial.omron.it/sysmac AO ATTUALITÀ di Elena Castello Cambio al vertice Gef r Dopo un decennio torna alla guida di Gefran un esponente della famiglia Franceschetti. È Maria Chiara, primogenita del fondatore, nominata nuovo amministratore delegato dell’azienda lo scorso aprile M aria Chiara Franceschetti, la primogenita del fondatore di Gefran, è il nuovo amministratore delegato di Gefran. La manager, che per dieci anni ha ricoperto il ruolo di responsabile del personale, è stata infatti indicata dal consiglio di amministrazione alla guida della storica azienda bresciana, subentrando a un manager esterno che per un decennio l’ha preceduta nel ruolo. L’insediamento di Maria Chiara Franceschetti avviene mentre è in atto uno storico cambio di direzione dell’azienda che, in virtù del piano industriale 2014-2016 presentato in aprile alla Borsa, dove Gefran è quotata, porterà a una sorta di ‘ritorno al futuro’: l’azienda di Provaglio d’Iseo, in provincia di Brescia, tornerà a concentrarsi su quello che è il suo storico core business industriale, ossia la componentistica per automazione, la sensoristica e la parte dedicata al motion control. “Ci concentreremo su ciò che sappiamo fare meglio e che rendono Gefran tra i protagonisti a livello mondiale” annuncia Maria Chiara Franceschetti “per mettere a frutto tutto quel potenziale di competenze che 46 Maria Chiara Franceschetti, la primogenita del fondatore, è il nuovo amministratore delegato di Gefran abbiamo, offrire un servizio di livello ancora superiore ai clienti, fatto di vicinanza e attenzione alle singole esigenze, passando anche per una attenta riorganizzazione della rete di vendita, per conquistare fette di mercato più grandi e tornare fortemente a crescere, sia in Europa che sui mercati globali”. Specializzazione, innanzitutto “La prima parola chiave del nuovo piano industriale, e quindi della nostra impostazione strategica, è la specializzazione” afferma M.C. Franceschetti “in Gefran esistono di fatto tre aziende, tre linee di prodotto: una che fa motion, una che produce componenti per automazione, e una che produce sensori. Guardando al nostro passato, abbiamo cercato di identificare le peculiarità applicative di questi prodotti, valutando laddove abbiamo avuto successo nella nostra storia passata. Abbiamo così deciso di valorizzare GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 le peculiarità che ci contraddistinguono, abbandonando il fotovoltaico e mantenendo invece solo il settore plastica quale area applicativa in cui riteniamo l’integrazione di prodotto sia ancora fondamentale per Gefran”. A questo è seguita un’attenta analisi dei punti di forza dei propri prodotti e uno studio attento fatto in ogni Paese per identificare applicazioni, concorrenti e strategie da declinare, tenendo conto delle opportunità offerte oggi dai mercati nelle diverse aree geografiche: “Abbiamo scelto di identificare le azioni da prendere anche confrontandoci in alcuni casi con dei concorrenti, e anche qui crediamo che il nuovo approccio dei mercati e dei clienti per specializzazione ci aiuterà ad avere dei confronti più realistici con i nostri competitor, che pure sono specializzati”. Nuovo approccio al mercato “Abbiamo anche identificato nuove modalità di approccio al mercato” continua Franceschetti “che si discostano dalla linea che abbiamo seguito fino ad oggi, lavorando per fare economie di scala, cosa che Gefran ha finora fatto solo sui sensori, meno sulle altre linee di prodotto”. Decisione che si rifletterà pertanto su un ampliamento delle modalità con cui muoversi sul mercato, individuando alcuni distributori, sia specializzati che non, che consentano all’azienda di realizzare queste nuove economie di scala e maggiori volumi. “Abbiamo capito che specializzarci significa anche lavorare per business, concentrandoci e focalizzandoci per dedicare le nostre risorse a quello che porta più valore aggiunto. Invece di disperdere le nostre energie, le concentreremo, in quanto abbiamo tanto know-how e tanta competenza inespressa da mettere a frutto, focalizzandoci su ciò che tradizionalmente sappiamo far bene”. Questo si riflette anche in una riorganizzazione nelle strutture e nelle modalità di vendita. Per questo Gefran sta definendo delle linee d’azione per indivi- La costante innovazione tecnologica è sinonimo dell’alto livello qualitativo dei prodotti Gefran f ran Una panoramica della produzione Gefran duare le attitudini e le competenze dei venditori rispetto a un prodotto, con l’obiettivo anche di portare al contempo un servizio al cliente, proprio in virtù della maggiore specializzazione. Modello che è già partito lo scorso anno sulla rete vendita in Italia, portando un grande successo, e che ora l’azienda andrà a replicare anche sugli altri mercati nel mondo. Gefran nel mondo Oggi Gefran ha 17 strutture in tutto il mondo e tre linee di prodotto, implicando una complessità che si sposa con una flessibilità che si intende mantenere: “Parte della nostra ricchezza della proposta di prodotti è anche dovuta al fatto che da un lato offriamo prodotti standard - spiega Franceschetti - che ci consentono di fare volumi per proporci con prezzi concorrenziali e al contempo lavorare sulla produttività, rendendo le fabbriche sempre più efficienti. Dall’altro, offriamo prodotti customizzati per dare un valore aggiunto al cliente, che ci vede come un’azienda flessibile in grado di risolvergli problemi specifici, oltre che di fornirgli un’assistenza di livello tramite il nostro customer care. Questa vicinanza al cliente si ottiene proprio specializzando le persone perché, conoscendo i suoi processi e necessità, possano consigliarlo al meglio tra i prodotti che offriamo, ma anche eventualmente sulla possibilità di customizzare. E questo è molto apprezzato dal cliente”. Forte è infatti in Gefran l’attenzione per lo sviluppo tecnico continuo dei prodotti: l’azienda ha tre uffici tecnici in Italia, uno per ciascuna Business Unit, con un numero significativo di addetti che vi lavorano, 40 che progettano tutta la parte Motion, 29 persone ai sensori e 16 in automazione, con numerosi brevetti rilasciati e alcune domande in corso. Alto livello qualitativo “Parlando di potenzialità nascoste, la grande competenza tecnica è proprio una delle ricchezze di quest’azienda” afferma l’amministratore delegato “chi ci conosce dice che il nostro è un prodotto buono e tecnicamente valido, ed è nostra intenzione mantenere alto questo livello di tecnologia, oltre che offrire un elevato livello di servizio adeguato. Per questo è importante mantenere l’innovazione, alimentando e rinnovando continuamente il nostro grande know-how, mantenendo freschezza applicativa e la competenza tecnologica sottostante. In quanto produrre bene non basta”. Solo in automazione lo scorso anno Gefran ha investito il 6,2% del fatturato, con nuovi prodotti di automazione lanciati sul mercato, e in particolare uno pensato specificamente per il mondo delle materie plastiche. Innovazione che ha portato anche al restyling tecnico di alcuni prodotti, un importante investimento sull’inverter raffreddato ad acqua per quanto riguarda il motion, oltre al rinnovamento della gamma di strumentazione industriale, per offrire migliori performance, un design più accattivante e livelli altissimi di customizzazione, con possibilità di personalizzare il prodotto in toto, dal logo, alla cornice, al display, per offrire uno strumento straordinariamente flessibile, adattissimo al mercato italiano dove la flessibilità è un fattore trainante. Proseguono gli investimenti In Gefran continuano pertanto gli investimenti a sostegno del nuovo piano, con altri 10 milioni di euro in prospettiva per quest’anno e diverse iniziative: consolidamento dello stabilimento di Provaglio d’Iseo, dove vengono prodotti i sensori, GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 mentre la parte degli azionamenti viene prodotta nella sede di Gerenzano, in provincia di Varese. La recente acquisizione della svizzera Sensormate AG ha invece creato una nuova sinergia produttiva che rientra sia nella specializzazione che nell’ottica di completare il settore applicativo della plastica, grazie alle celle di carico che includono una parte meccanica e una elettronica di elaborazione del segnale, con possibili applicazioni in diverse posizioni sulle macchine a iniezione, con una tecnologia altamente innovativa che rispecchia la competenza nei sensori di Gefran, acquisizione che ha trovato positive approvazioni da parte dei clienti che hanno già dimostrato interesse per il nuovo prodotto. “Tutta la produzione destinata al mercato europeo continua ad avvenire in Italia” spiega Franceschetti “l’Europa è un mercato che può darci ancora soddisfazioni e in cui pensiamo di avere spazi di crescita per conquistare quote di mercato maggiori, e dove avvieremo un piano di integrazione anche delle nostre consociate con un piano di logistica che vada ad esempio a ottimizzare i magazzini. Intendiamo consolidare in Germania così come in Francia, ma in particolare, puntiamo sicuramente molto sull’Europa dell’Est, Grecia, Polonia, Romania, dove lavoriamo già tramite distributori gestiti dall’Italia e che hanno numeri ancora piccoli che offrono spazi di crescita a tassi sicuramente superiori”. Gefran - www.gefran.com 47 ATTUALITÀ AO ATTUALITÀ di Antonella Cattaneo Attraverso l’utilizzo di piattaforme software, Siemens consente flessibilità di produzione Sempre un passo avanti… …è come dovremmo ‘pensare’ l’industria italiana. Se sarà così Siemens, secondo Giuliano Busetto, industry sector lead di Siemens Italia, potrà essere al suo fianco ‘L ’industria del futuro per il rilancio del Paese’ è stato il tema dell’incontro con Giuliano Busetto, industry sector lead di Siemens Italia. “Titolo esaustivo e argomento nel quale credo molto” sostiene Busetto “poiché credo molto in quello che facciamo, aiutando la nostra clientela nell’essere competitiva, portandola anche attraverso la nostra tecnologia al successo sui mercati. Siemens, è vero, è cambiata parecchio nel tempo, è passata attraverso più organizzazioni ma ha mantenuto un fatturato nel mondo abbastanza costante negli anni proprio perché ha perseguito la strategia di guardare al futuro, modificando sensibilmente il portafoglio di attività, guardando però all’automazione come elemento primario della rivitalizzazione dell’industria nel mondo: strategia che ha portato la società a essere leader dei mercati in cui ha voluto investire”. Il Settore Industry Italia di cui fanno parte le divisioni Industry Automation, Drive Technologies, Customer Services e la business unit Metal Technologies (fino al 30 settembre 2014), mantiene un ruolo di primissimo piano nel ranking internazionale, detenendo il 48 quarto posto nel mondo per fatturato rispetto ai diversi Paesi del Gruppo e il terzo posto addirittura in termini di market penetration. Un risultato possibile anche grazie all’approccio strategico del settore in Italia che mira non solo a rafforzare la propria posizione nei settori core, agendo anche attraverso partnership di notevole valore con i principali player OEM, integratori, distributori e clienti finali, ma pure ad aumentare il business legato a soluzioni e service e a presidiare con successo i mercati verticali dell’industria di processo, anche attraverso il profondo radicamento sul territorio italiano. Una prova di questo è “la business unit Metal Technologies, importante perché ha la capacità, la conoscenza e la tecnologia del processo intero di automazione e di meccanica, risultando così centro di competenza per i laminatoi lunghi e in genere per soluzioni tecnologiche nella metallurgia grazie a importanti ordini a Taranto con il Gruppo Riva per il dedusting sugli agglomerati e negli ultimi mesi con l’ordine della tecnologia Meros per abbattimento di polveri nocive. E novità è anche la joint venture con Mitsubishi, che partirà dal prossimo anno fiscale, proprio per il settore metallurgico”. Sie- GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 mens Italia nelle sue diverse attività, ha un volume d’affari di 2 miliardi di euro mentre il settore Industry da solo ne rappresenta circa la metà: infatti siamo orgogliosi di essere, come settore Industry per fatturato dietro solo a Cina, Germania e USA nel panorama mondiale di Siemens. Abbiamo un’organizzazione capillare, fondamentale per la nostra attività, e abbiamo anche centri di competenza su MES, Packaging oltre a quello citato prima sulla metallurgia; abbiamo anche centri tecnologici applicativi come ad esempio quello per le macchine utensili a Piacenza e Trento”. Certo, come sostiene Busetto, è sempre molto stimolante convincere i clienti stranieri e a volte anche i responsabili tedeschi di quanto l’Italia sia diversa da come venga dipinta, “è vero che il nostro Paese ha avuto una diminuzione nella capacità di produzione industriale dal 2008 a oggi, e se la produzione industriale del mondo è cresciuta del 16%, quella italiana è invece oggi ampiamente al di sotto non solo dei valori del 2008 ma anche del 2005; è vero anche che i segnali evidenziano una leggera ripresa, ma nonostante tutto questo, la performance di Siemens Industry Italia è sempre stata stabile anche negli anni Le business unit Metal Technologies ha la capacità, la conoscenza e la tecnologia del processo intero di automazione e meccanica delle recenti crisi economico-industriali o in crescita, compensando nei volumi negli ultimi due anni anche la scelta di lasciare il solare e quindi la progressiva diminuzione delle attività inerenti il fotovoltaico”. Certo non è facile dire come sarà il futuro ma considerando gli anni passati e la strategia dell’azienda, Siemens potrebbe conoscere già il suo andamento. “Abbiamo una strategia chiara declinata in moltissimi aspetti che continuiamo a perseguire con successo in termini di aumento delle quote di mercato in Italia e che possiamo raccogliere in 5 punti: rafforzare partnership con alcuni dei nostri clienti per continuare a distanziare la concorrenza; aumentare profittevolmente il solution business e sviluppare conseguentemente la crescita del service; accrescere la capacità di individuare opportunità nei mercati verticali; raggiungere il word class level in sales & marketing; potenziare le competenze come il metal, il MES, il packaging, per sviluppare export business diretto e soprattutto indiretto.”. Busetto poi ci racconta di come la tecnologia e l’innovazione siano il DNA di Siemens “le competenze sono elevate e la quantità di softwaristi che abbiamo è enorme e questo evidenzia l’evoluzione significativa di Siemens verso l’IT e il mondo del software, a Genova abbiamo un centro R&S mondiale per il MES con più di 300 ingegneri. Investiamo cifre importanti nell’R&D, circa il 5% del fatturato globale di Siemens, ben 4,2 miliardi di euro nel solo 2013. Anche l’idea nata un po’ per caso del centro tec- nologico è un elemento che evidenzia il nostro DNA: è una vera fabbrica con macchine utensili dove facciamo ad esempio corsi ad hoc per gli studenti del 3° anno di ingegneria meccanica del Politecnico, ai nostri tecnici o a clienti”. L’industria manifatturiera in Italia sta cambiando velocemente, sono necessarie risposte efficaci e innovative alle nuove esigenze del settore e nell’idea di Busetto questo centro tecnologico, unito anche agli altri centri di Siemens, dovrebbe essere la sede della cosiddetta ‘Industria 4.0’, processo evolutivo che vedrà le imprese gestire reti globali con macchinari, sistemi di magazzinaggio e strutture produttive, attraverso uno stretto coordinamento di elementi computazionali e oggetti fisici. Salto di qualità Ma tecnologia e innovazione saranno il DNA di Paesi industrializzati e non? Secondo Busetto “Noi siamo nei mercati maturi dei Paesi sviluppati, ci basiamo su una continua ricerca e investiamo affinché la tecnologia e l’innovazione siano una linea guida fondamentale. Per mercati come Cina o India riteniamo invece che la sfida sia nel miglioramento della qualità e AO ATTUALITÀ sicce e quindi necessiteremo di sistemi in grado di anticipare le tendenze del mercato. La fabbrica quindi deve cambiare, e un esempio di fabbrica del futuro esiste già. Si trova ad Amberg. Qui nascono i PLC Simatic. È una fabbrica tutta auto- La sede Siemens di Genova è centro R&S mondiale per il MES delle tecnologie produttive. È chiaro che un aspetto che unisce tutti è la necessità di avere ‘intercollegate’ informazioni a più livelli, sia per un processo di globalizzazione, sia perché le aziende europee e americane sono presenti in tutto il mondo, sia perché è inevitabile che la richiesta di prodotti sempre più personalizzati aumenta continuamente e quindi le linee di produzione devono essere sempre più flessibili, veloci, adattabili alle esigenze del mercato: un’inevitabile tendenza che richiederà applicazioni software, soluzioni produzione sono in grado di concretizzare la loro offerta commerciale in anticipo. E questo è solo un esempio di quanto l’unione del mondo virtuale e reale stiano convergendo grazie alla Digital Enterprise Platform per la quale Siemens ha investito, dal 2007 a oggi, oltre 4 miliardi di euro”. Certo una cifra cospicua per adeguare il Il centro tecnologico è una vera fabbrica sostenibili, energeticamente efficienti…”. Ma alla base di tutto c’è che “abbiamo bisogno di garantire la competitività e la continuità del successo dei nostri clienti, aumentare la loro efficienza, garantire la diminuzione del time-to-market attraverso l’utilizzo delle nostre piattaforme di software, dal product design fino al PLM consentendo la flessibilità di una produzione legata alle esigenze del mercato”. Per fare questo è necessario un portafoglio prodotti in grado di coprire tutti gli ‘step’ della catena del valore “abbiamo costruttori di macchine utensili che hanno comperato le nostre piattaforme software non solo per utilizzarle nella fase di produzione ma per quella commerciale, perché simulando la 50 ‘concetto’ di Digital Enterprise Platform ai nuovi e futuri paradigmi di produttività ma necessaria affinché i clienti Siemens possano “fare un vero salto di qualità nei prodotti e nella produttività e anche decidere gli investimenti da fare. Oggi l’automazione è basata sulla comunicazione tra più unità di impianto, il futuro tende all’ottimizzazione di tutto il processo di produzione con sistemi software innovativi e un’auto-ottimizzazione dei sistemi informatico-fisici basata sull’analisi di modelli virtuali di scenari d’azione: le interazioni tra Paesi in fase di sviluppo e dove i nostri clienti esportano come India, Cina, Brasile, Russia ma anche Stati Uniti e altri Paesi europei, saranno sempre più mas- GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 matizzata da dove escono ogni anno 12 milioni di pezzi e ogni giorno un migliaio di scanner raccolgono 50 milioni di dati di processo su singoli prodotti. In questo sito i prodotti già oggi comunicano con le macchine di produzione mentre i sistemi IT controllano e ottimizzano tutti i processi per ridurre al minimo i rischi d’errore: basti pensare che macchine e computer gestiscono il 75% della catena del valore. Il risultato record è una qualità della produzione del 99,9988%”. Siemens si sta inoltre cimentando con successo nel futuro del manufacturing, con progetti unici come quello per lo sviluppo del Mars rover Curiosity della Nasa, utilizzato per l’atterraggio e l’esplorazione su Marte oppure l’apporto fornito alla scuderia Red Bull che attraverso il software Siemens PLM ha progettato nuovi componenti, testati nel dominio virtuale e avviata la loro produzione e installazione con un clic del mouse a tempo di record. E poi ricordiamo anche la recentissima collaborazione con Lavazza, presentata a SPS di Parma, per l’ampliamento dello storico stabilimento di Gattinara, in provincia di Vercelli dove Siemens ha messo a disposizione tecnologie innovative per la gestione completa di tutto il workflow per pacchetti caffè, dal trasporto del crudo alla tostatura, fino a linee di confezionamento e pallettizzazione. Altre importanti applicazioni e successi nell’ottica di fabbrica digitale e lean manufacturing sono in corso anche con importanti industrie italiane, nel settore automobilistico e aerospaziale. Siemens - www.siemens.it COMAU, 40 anni di cultura nell’automazione Automazione Oggi 6-14.indd 1 18/04/14 15:15 AO ATTUALITÀ di Jacopo Di Blasio Meccatronica sotto i riflettori Nel corso delle celebrazioni per il decennale dello stabilimento francese di Ruitz, nonché in occasione della Fiera di Hannover, Lenze ha presentato svariate novità di prodotto Lenze Fast comprende dei moduli software per implementare velocemente le funzioni di controllo degli azionamenti di macchine e linee produttive D ue eventi, di recente, hanno portato Lenze al centro dell’attenzione del mondo dell’automazione elettrica e della meccanica: tanto la celebrazione per il decennale del suo stabilimento francese di Ruitz, quanto i lanci di prodotto in occasione della Fiera di Hannover 2014 sono stati l’occasione per Lenze di presentare diverse novità. Questi eventi hanno costituito una sorta di palcoscenico internazionale grazie al quale Lenze ha potuto diffondere informazioni e dettagli sulle sue più recenti proposte in ambito meccatronico, presentando un insieme di prodotti che ha esteso e profondamente rinnovato la sua offerta per gli utilizzatori di sistemi e dispositivi d’automazione industriale, cominciando dai costruttori di macchine. 52 Oltre agli aspetti che riguardano le novità di prodotto, certamente rilevanti, nel corso delle celebrazioni per il decennale dello stabilimento di Lenze a Ruitz, nel Nord della Francia, è stato anche possibile avere una panoramica e una conferma delle strategie produttive di una realtà manifatturiera come quella di Lenze, che ha saputo valorizzare in modo razionale le risorse e le possibilità offerte dall’economia comune europea. Dal punto di vista manifatturiero, Lenze prevede che i suoi prodotti basati sulle più recenti tecnologie, che sono quelli più impegnativi anche da un punto di vista economico, siano introdotti a partire dai suoi siti produttivi in Germania, dove il costo del lavoro è più alto e giustifica un impegno di questo tipo, mentre in Italia le realtà manifatturiere di Lenze, come per esempio lo sta- GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 bilimento di Verona, sono impegnate nella produzione delle soluzioni più consolidate dell’azienda, che costituiscono una parte importante dell’offerta Lenze e possono comunque contare su una manodopera caratterizzata da un elevato livello di formazione. Lo stabilimento Lenze di Ruitz è un centro logistico altamente automatizzato che non si limita ad avere una gestione evoluta dei magazzini, ma ha un ruolo attivo nel supporto post vendita e nella produzione. Qui infatti, vicino al confine con il Belgio, è effettuata la manutenzione dei motori e dei motoriduttori per i diversi Paesi dell’area e gli azionamenti vengono personalizzati, per esempio, accoppiando i motori con i relativi riduttori e convertitori. In questo stabilimento sono anche assemblati dei motori, con parti prodotte in Germania e Italia, e dei I riduttori epicicloidali g700 di Lenze sono pensati per applicazioni servo a elevata dinamica e in grado di gestire sovraccarichi meccanici convertitori, per i quali viene anche effettuato il collaudo elettrico su linee completamente automatizzate. Il valore e il grado di competenza dei siti produttivi di Lenze in Italia è testimoniato anche dal fatto che nel nostro Paese si è svolta la formazione di parte dei tecnici impegnati nelle attività a Ruitz. In pratica, Lenze può essere considerata una realtà manifatturiera europea che implica benefiche ricadute occupazionali in tutta Europa pur mantenendo, come è giusto per un’impresa efficiente, un approccio razionale alla produzione e un solido assetto economico. Proposta meccatronica Un aspetto rilevante delle strategie produttive di Lenze comprende le attività di ricerca e sviluppo, che hanno portato alle più recenti novità hardware (riduttori, motori, convertitori ecc.) e software. Anche in ambito meccanico, infatti, lo sviluppo del software di controllo degli azionamenti è una parte fondamentale nella realizzazione di una macchina e può assorbire risorse rilevanti per un costruttore, per questo Lenze ha sviluppato delle librerie software che permettono di semplificare lo sviluppo di applicazioni meccatroniche, ricorrendo a moduli software specifici e già pronti. Si tratta di una proposta software che si inquadra in un’offerta incentrata attorno al concetto di ‘Motion Centric Automation’ di Lenze, che prevede di semplificare e velocizzare, attraverso un approccio modulare, tutti gli aspetti più importanti dell’attività di integrazione degli azionamenti in macchine e linee produttive, con strumenti evoluti per lo sviluppo del sistema di controllo del movimento e per la progettazione del sistema di attuatori (con scelta e dimensionamento dei motori). I produttori di macchine, quando si trovano di fronte alla necessità di progettare e realizzare delle applicazioni software, possono quindi avvalersi di Lenze Fast che è un pacchetto espressamente pensato per offrire tutti gli strumenti di sviluppo di cui hanno bisogno. In pratica, i moduli tecnologici di Lenze, insieme all’‘Application Template’, consentono agli svilup- composta da riduttori per applicazioni standard, Lenze ha presentato i nuovi g700, che costituiscono un insieme di prodotti appositamente pensati per applicazioni servo di fascia media, ma con esigenze stringenti in materia di sovraccarico e dinamica. I nuovi riduttori rappresentano un tipo di prodotto capace di incrementare la flessibilità operativa dei motori di Lenze, rendendoli particolarmente appetibili per il mercato italiano dei costruttori di macchine. I riduttori della serie g700 sono progettati per essere utiliz- patori di implementare progetti software senza dover scrivere alcun codice per una funzione specifica e in maniera modulare. Per esempio, in base alla filosofia Motion Centric Automation Lenze ha recentemente offerto un modulo software specifico per macchine con sistemi di svolgitura e avvolgitura, che incorpora tutto il know-how necessario all’impiego di azionamenti in applicazioni di queGli Smart Motor di Lenze abbinati al riduttore g500 sto tipo. In pratica, il programmatore non ha più la necessità di inserire manual- zati con motori Lenze sia sincroni, sia asinmente i moduli PLCopen nel codice del croni. Per esempio, i riduttori g700 possono programma, ma deve solamente integrare essere accoppiati con motori sincroni, gestiti il modulo tecnologico, che è costituito da dai servo controller Lenze i700, in applicaun blocco funzione standard IEC 61131, che zioni di tipo multi-asse, come quelle di mapuò essere istantaneamente incorporato nel terial handling. I nuovi riduttori epicicloidali sistema di controllo degli azionamenti. g700, disponibili in cinque diverse taglie, I moduli base preconfigurati Lenze Fast sono sono costituiti da una struttura compatta disponibili per un’ampia gamma di funzioni che può comprendere da uno a tre stadi di controllo delle macchine e comprendono meccanici di riduzione dei giri, coprendo la possibilità di gestire l’alimentazione, lo valori di coppia da 20 a 800 Nm. svolgimento, la saldatura, il convogliamento Gli ingranaggi che compongono questi ecc. Di ogni modulo tecnologico sono di- riduttori sono rettificati e sottoposti a un sponibili versioni differenti, in modo da trattamento di indurimento superficiale, in permettere al costruttore di realizzare stra- modo da incrementare la resistenza, l’effitegie di azionamento diverse, con tutte le cienza e le prestazioni in termini di rigidità funzioni necessarie per i diversi motori della e di dinamica. La filosofia con cui Lenze si macchina. In ogni modulo base sono già presenta ai costruttori di macchine è bene incluse numerose funzioni di azionamento riassunta da Giuseppe Testa, direttore comstandard, come: jogging manuale, ritorno merciale di Lenze Italia, che ha così comal punto zero, homing, posizionamento ecc. mentato l’introduzione dei g700: “Il nostro Una volta che il modulo è stato integrato portafoglio è scalabile e offre soluzioni dal programmatore nel sistema di controllo, su misura per qualsiasi specifica applicazione. L’obiettivo principale è semplificare l’azionamento può essere subito utilizzato. Le novità di Lenze, però, non si limitano al le attività di progettazione e per questo software. A dimostrazione di questo, Lenze mettiamo a disposizione del cliente una ha recentemente esteso il proprio portafo- gamma di prodotti per tutta la catena cineglio di soluzioni orientato alle applicazioni matica, dalle macchine più semplici a quelle meccatroniche introducendo i nuovi g700, più complesse, consentendogli di trovare una famiglia di riduttori a struttura epicicloi- facilmente la soluzione più adatta per le sue dale adatta a essere accoppiata con i motori applicazioni”. intelligenti di più recente produzione. Lenze - www.lenze.com A pochi mesi dal lancio della serie g500, GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 53 AO ATTUALITÀ di Antonella Pellegrini La security corre sul tablet Keith Jones, international Servitecno ha organizzato due giornate di sales manager di ACP approfondimento per far conoscere ACP ThinManager e la nuova funzionalità Relevance, con geolocalizzazione e contestualizzazione dei contenuti ai dispositivi mobili come funziona la soluzione ACP ThinManager per la gestione di thin client per i sistemi di controllo e telecontrollo. Il manager si è poi soffermato sulla novità dell’azienda: l’utilizzo di tablet e mobile device mediante Relevance, che offre funzioni avanzate di geolocalizzazione e contestualizzazione dei contenuti in applicazioni di automazione e controllo. All’inizio era un’idea F are opera di divulgazione tecnica è il tratto distintivo di tutte quelle aziende che si presentano ai propri interlocutori non solo per proporre o vendere prodotti, ma anche per offrire consulenza e formazione. Un approccio, questo, condiviso da Servitecno, azienda specializzata nella fornitura di software e sistemi per applicazioni in ambito industriale, che ha recentemente organizzato il seminario ‘Terminal services, thin client management e sistemi ad alta disponibilità per industria e utility’, in collaborazione con ACP e Stratus Technologies, e svoltosi lo scorso mese di maggio nelle città di Brescia e Pomezia. Le due giornate di approfondimento sono state pensate per consentire a tutti i tecnici di utilizzare al meglio gli strumenti messi a disposizione dalle soluzioni ACP ThinManager e in particolare sulla facilità di configurazione e utilizzo di questi sistemi. Abbiamo incontrato Keith Jones, international sales manager di ACP, che ci ha spiegato 54 “ACP (Automation Control Products) è un’azienda americana nata nel 1999 come integratore” afferma Keith Jones. “Il nostro prodotto principale è ThinManager, nato per soddisfare l’ampia richiesta di controllo e security in ambiente industriale. Circa tredici anni fa, ACP ha iniziato a sviluppare un terminal service con caratteristiche di affidabilità, semplicità di utilizzo e robustezza tale da poter essere usato anche in ambiente industriale. L’idea iniziale era quella di sviluppare una interfaccia in grado di dare all’utente il controllo necessario per supportare client e server da un sistema centralizzato, senza dover accedere fisicamente ai terminali, indipendentemente dalla loro posizione fisica all’interno della rete. Questa è stata l’ispirazione che ha generato il nostro prodotto di punta, ThinManager, una soluzione che ha riscosso grande successo per le caratteristiche tecnologiche intrinseche, per i vantaggi che offre, e che ha avuto grande diffusione anche grazie all’ottimo lavoro svolto dai nostri tecnici commerciali. Oggi vi sono numerosissime installazioni un po’ ovunque, negli ambienti industriali più disparati, anche in condizioni di criticità. I nostri clienti appar- GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 tengono ai più svariati settori, dall’ambito alimentare al farmaceutico, energetico e manifatturiero”. Partnership di successo Nel nostro Paese ACP è rappresentata da Servitecno. Come nasce questa partnership? “Innanzitutto dalla volontà di penetrare con maggiore capillarità il territorio italiano. Eravamo alla ricerca di un partner che non fosse un semplice ‘venditore’, ma in grado di offrire assistenza e consulenza di alto profilo. Servitecno è un’azienda specializzata nella fornitura di prodotti software e hardware per l’automazione, la supervisione e il controllo di impianti industriali. Siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla competenza dello staff, del customer service che supporta i clienti dalle fasi di pre-vendita, al training di prodotto sino all’assistenza tecnica post-installazione”. Tornando a ThinManager, Keith Jones non si stanca di elencarne i vantaggi: “Con la piattaforma ThinManager la fabbrica moderna è in grado di ridurre notevolmente i costi, da quelli energetici a quelli relativi alla manutenzione. A ciò si aggiunge velocità di installazione e ridotti tempi di configurazione, ulteriori vantaggi che contribuiscono ad abbassare i costi totali. Affidabilità e sicurezza sono altri due plus di fondamentale importanza”. Entrando più nel dettaglio, ThinManager agisce come una soluzione di gestione centralizzata e si integra senza difficoltà in applicazioni HMI/Scada e DCS già utilizzate, offrendo funzioni, strumenti e metodi di accesso che semplificano il monitoraggio e la regolazione da qualunque postazione. Oltre a ciò, è una piattaforma sostenibile e SOLUZIONI PER IL PACKAGING scalabile, che rende possibili un controllo e una security senza limitazioni per l’ambiente industriale rispetto alle dimensioni o al numero di stabilimenti. I moduli “Oggi, ACP continua a lavorare instancabilmente per espandere il mercato delle tecnologie ThinManager” afferma Keith Jones “aggiungendo via via altre funzionalità. Caratteristiche come MultiSession, TermSecure e MultiMonitor estendono l’utilità di ThinManager e offrono numerose possibilità applicative”. La tecnologia intrinseca MultiSession consente a sessioni multiple di operare ovunque sulla rete ThinManager, per essere viste da un thin client. ThinManager può suddividere le viste sugli schermi secondo le impostazioni di sistema; si può decidere quale porzione fa vedere una certa sessione, oppure si può impostare in modo tale che alcune porzioni siano costantemente aggiornate con differenti sessioni. La tecnologia MultiSession permette di vedere display di applicazioni differenti sullo stesso monitor. I display client di ThinManager possono essere gestiti da una sessione che gira su un display server. Gli amministratori del sistema possono consentire che sessioni utenti multiple operino allo stesso tempo e che ciascuna possa essere vista o controllata da ThinManager o da qualunque terminale thin client sul network. Inoltre, i display client si possono usare su dispositivi hardware di differenti tipi di thin client, disponibili da vari produttori, e offrono la possibilità di espandere il numero di sessioni che possono essere viste simultaneamente da qualunque workstation designata. La gestione dell’intera rete si effettua da ThinManager: si vedono tutti i ThinManager server e i terminal server in un solo tree; si configura e mantiene ogni client in ThinManager, individualmente o inserito in gruppo di client, e si gestiscono più client per volta. La rete terminal server viene gestita da un’unica macchina, indipendentemente da quanti client o server compongono il sistema. In caso di caduta di terminal server, il client farà il fail over a un server di back up, continuando a operare. ThinManager fa sì che ogni client sia assegnato a diversi terminal server; se il terminal server corrente cade, il client passerà a un altro terminal server designato: il funzionamento è garantito anche in caso di caduta del server. Il modulo Instant Failover consente ai client di far girare le sessioni su due terminal server simultaneamente; se il terminal server primario cade, il client passa istantaneamente alla sessione in attesa. ThinManager supporta il modulo MultiMonitor che consente di riportare fino a cinque monitor su un thin client. ThinManager usa il modulo TermSecure per impostare i parametri di security che vanno al di là dell’autenticazione standard di username e password. TermSecure consente di avere solo applicazioni autorizzate disponibili agli utenti finali secondo le impostazioni inserite e supporta anche tecnologie quali autenticazione di chiavi RF card ID e USB. Arriva Relevance “Oggi siamo in grado di presentare un ulteriore avanzamento nella piattaforma“ afferma il sales manager di ACP. “Mobile Device Management Relevance offre infatti altre funzionalità in applicazioni di automazione e controllo, in particolare la geolocalizzazione e contestualizzazione dei contenuti ai dispositivi mobili, in modo estremamente semplice e immediato. Grazie a Relevance è possibile raggiungere la persona giusta al momento giusto e nel posto indicato”. In che modo? “Semplice, le informazioni possono essere inviate secondo la geolocalizzazione. Il personale abilitato può ricevere dati e informazioni in automatico, entrando in una determinata area oppure mediante il proprio ID. Quando poi l’area viene abbandonata, sempre in automatico, le informazioni vengono rimosse dallo schermo oppure nascoste fino a ulteriore autorizzazione da parte dell’utente”. Altre caratteristiche riguardano la possibilità di condividere informazioni con altri dispositivi che sono nelle vicinanze, oppure tramite login. “Oggi l’amministratore può visualizzare da un dispositivo mobile la stessa schermata del tecnico, senza doversi fisicamente trovare alle spalle della sua postazione. E questo può accadere mediante una visione singola o interattiva”. Vantaggi anche in termini di sicurezza? “Ovviamente! ThinManager Relevance è estremamente sicuro” afferma “perché nulla viene salvato sul dispositivo, sia esso tablet o smarthphone, ma rimane in memoria sul database centralizzato. In caso di furto o smarrimento di qualsiasi device, nessun documento o informazione tecnica o di carattere amministrativo viene compromessa”. Più flessibilità Con il sistema I/O modulare … + con moduli per ogni applicazione ad es.: RS485/232, RFID, IO-Link... + con comode funzioni di diagnostica + per installazione in ambienti gravosi + per tutti i protocolli bus di campo Ci trovate al Pad. 3 - Stand E036-D036 Servitecno - www.servitecno.it www.murrelektronik.it ELEKTRO AO SPECIALE Soluzioni di automazione impiegate in campo alimentare e delle bevande Foto tratta da http://www.morguefile.com/ a cura di Antonella Cattaneo GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 57 AO SPECIALE di Angelo Brunello Se si parte dal codice… Per facilitare molte operazioni l’industria del food&beverage implementa soluzioni che si basano sulla raccolta automatica dei dati tramite codici a barre Le smart camera e i processori di visione Datalogic rappresentano lo stato dell’arte della tecnologia Distillerie Bonollo ha adottato il mobile computer Skorpio di Datalogic A supporto di una migliore qualità e produttività per le aziende alimentari, il legame tra visione artificiale, automatic data capture e food processing sembra vivere una fase di consolidamento. I sistemi di visione di Datalogic e i suoi mobile computer per la raccolta dati rappresentano le soluzioni ideali per applicazioni in questo ambito. L’indicazione della data di scadenza e del lotto di produzione sulle confezioni è ormai una prassi standard dei processi produttivi oltre ad essere una necessità per rispettare le stringenti normative e i regolamenti vigenti nel settore. Inoltre, la crescita e lo sviluppo globale del mercato alimentare richiedono alle aziende di adottare sistemi di verifica flessibili in grado di riconoscere scritte e caratteri in lingue diverse. Le vision solution firmate Datalogic non si limitano a verificare la presenza e il corretto posizionamento dei dati (lotto di produzione e data di scadenza) grazie ai tool di riconoscimento e verifica dei caratteri (OCR e OCV), ma si 58 interfacciano con il sistema di marcatura in linea per ricevere preventivamente informazioni circa il dato da indicare sulla confezione, verificandone poi l’esatta corrispondenza. Le smart camera e i processori di visione Datalogic, che rappresentano lo stato dell’arte della tecnologia, sono immediatamente configurabili e integrabili nelle linee di produzione esistenti grazie al potente software di visione Impact. La facile integrazione è uno degli elementi chiave del successo di tali sistemi di visione. È merito della potenza, della flessibilità e della semplicità di configurazione di Impact, se i dispositivi di visione Datalogic non solo comunicano facilmente con il GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Nel caso in cui venga individuata un’anomalia, la confezione non corretta viene deviata ed esclusa dal ciclo produttivo e distributivo sistema ERP aziendale, ma riescono a dare un feedback in tempo reale al sistema di controllo indicando l’effettiva presenza e leggibilità dei dati richiesti sulla confezione. Nel caso in cui venga individuata un’anomalia, la confezione non corretta viene deviata ed esclusa dal ciclo produttivo e distributivo, evitando di incorrere in possibili costi aggiuntivi legati alla necessità di ritirare, riprocessare e smaltire successivamente eventuali lotti non conformi. Gli operatori del settore alimentare, oltre a servirsi dei sistemi di visione per le attività di controllo, hanno bisogno anche di rispondere a esigenze ‘logistiche’, quali la gestione della tracciabilità della materia prima, la corretta organizzazione sia del magazzino dei prodotti finiti sia di quello dei componenti, e la preparazione di ordini e spedizioni dei prodotti stessi. È così che l’industria del food&beverage, per facilitare tali operazioni, decide di implementare soluzioni che si basano sulla raccolta automatica dei dati tramite codici a barre. Un caso applicativo Per esempio, Distillerie Bonollo, società italiana conosciuta in tutto il mondo per la qualità delle sue grappe, distillati e liquori, con lo scopo di adattarsi al mercato in continuo cambiamento e per ottimizzare i processi aziendali, per la gestione del magazzino di uno dei suoi due stabilimenti in provincia di Padova, a Mestrino ha adottato il mobile computer Skorpio di Datalogic, con collegamento wi-fi. Questo mobile computer è la soluzione ideale per la raccolta automatica dei dati in mobilità in ogni ambito produttivo, in grado di resistere a cadute multiple e urti accidentali. Grazie al suo peso contenuto e all’eccellente ergonomia, una delle migliori sul mercato, il terminale portatile Datalogic rende meno faticoso il lavoro all’operatore. Dotato di tecnologia Green Spot, che permette di avere un feedback immediato di buona lettura grazie alla proiezione di uno spot verde direttamente sul codice quando è stato letto correttamente, il terminale Skorpio diventa facile e intuitivo da utilizzare da parte dell’operatore. Le capacità di comunicazioni wireless del terminale permettono inoltre una rapida interazione e transazione delle informazioni tra i device portatili e il sistema centrale, garantendo l’aggiornamento costante e in tempo reale dei dati aziendali. È facile intuire come tali terminali garantiscano un incrementato della produttività nelle attività di prelievo della merce e una riduzione di errori di identificazione e presa, soprattutto nella preparazione degli ordini frazionati di un’azienda. Il ma- Le smart camera Serie A e Serie T gazzino di Mestrino di Distillerie Bonollo, con circa 5.000 referenze da gestire, differenziate per tipologia di grappa, liquore e tipo di confezione rappresenta un buon esempio di integrazione della tecnologia firmata Datalogic nel settore beverage. Da quando l’azienda padovana ha implementato i terminali di Impact Software, potente, flessibile e semplice da configurare Datalogic, infatti, è in grado di gestire con puntualità e precisione l’evasione non solo di bancali o scatole, ma anche della singola bottiglia. Tra i numerosi clienti italiani che hanno già adottato le soluzioni di successo che Datalogic offre in questo campo, così come Distillerie Bonollo, si annoverano anche noti produttori di pasta. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Datalogic - www.datalogic.com 59 AO SPECIALE SPECIALE di Lidia Gilardoni Disinfettare, ma quanto? Analisi e regolazione della concentrazione dei disinfettanti impiegati nelle macchine per imbottigliamento G li impianti di imbottigliamento devono garantire alle aziende produttrici di bevande, acqua e vini la capacità di fornire un prodotto finito che sia esente da contaminazioni microbiologiche e garantisca una shelf-life estesa. Le operazioni di detersione e disinfezione delle linee e dei contenitori ricoprono, in quest’ottica, un ruolo fondamentale. Gli agenti più comunemente usati per la disinfezione delle bottiglie, dei contenitori e delle linee di imbottigliamento sono: acqua a 95 °C, vapore, acido peracetico e ozono. L’uso del vapore e dell’acqua calda sono largamente diffusi, soprattutto nel settore enologico, per la loro facilità di impiego e per l’assenza di residui a fine trattamento, però causano umidità ambientale favorendo lo sviluppo di muffe, e possono determinare, nel lungo periodo, una maggiore usura delle guarnizioni e delle tenute. L’acido peracetico (PAA) è molto utilizzato come sanitizzante a freddo, è infatti dotato di un elevato potere biocida. Alle normali concentrazioni di impiego non presenta azione corrosiva nei confronti dei materiali impiegati nella costruzione delle attrezzature. L’utilizzo di PAA richiede un successivo risciacquo delle bottiglie per evitare la presenza di residui nell’acqua o nelle bevande successivamente imbottigliate. L’ozono disciolto in acqua è un ossidante molto efficace per la disinfezione di recipienti, attrezzature e bottiglie. Richiede tempi di contatto limitati e non è particolarmente aggressivo nelle condizioni di impiego. Anche in questo caso è richiesto il successivo risciacquo. Qualunque sia il disinfettante che si impiega è essenziale mantenerne sotto controllo la concentrazione nell’acqua di lavaggio (una concentrazione insufficiente non garantisce la disinfezione, una concentrazione eccessiva può portare a retrogusti indesiderati specialmente nelle bottiglie di plastica). 60 Analisi e misura L’analisi dei disinfettanti ha quindi un ruolo fondamentale: per questo è essenziale selezionare un analizzatore specifico per il disinfettante in uso, che possa garantire elevata precisione, sensibilità e stabilità nel tempo. Un altro requisito fondamentale è che l’analizzatore abbia ridotte necessità di manutenzione. Le misure di ossidanti a basse e bassissime concentrazioni devono essere caratteLe celle Serie 600 sono caratterizzate da importanti rizzate da alta selettività vantaggi come selettività, e buona sensibilità e linearità, stabilità della misura soprattutto devono dinel tempo mostrare assenza sia di rumore di fondo sia di deriva nel tempo. Per le misure di ozono, acido peracetico e altri ossidanti alle basse concentrazioni (0-2.000 ppb, 0-10 ppm) e alle alte concentrazioni (0-2.000 ppm) CLR offre le celle Serie 600, le cui caratteristiche più interessanti sono la selettività, la precisione e l’affidabilità a lungo termine, associate a una notevole semplicità costruttiva e di impiego. La misura, di tipo polarografico, viene effettuata da 3 elettrodi (misura, controelettrodo, riferimento). Il controelettrodo impone un potenziale GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Le celle Serie 600 sono progettate per installazione diretta in linea costante all’elettrodo di misura, sul quale avviene la riduzione dell’ossidante, che viene così misurato in termini di corrente di scarica. L’elettrodo di misura e il controelettrodo, entrambi di materiale inerte, sono di dimensioni appropriate per garantire la linearità del segnale in tutto il campo di misura e hanno forma e dimensioni analoghe a quelle dei comuni elettrodi di pH. Questo li rende maneggevoli e ne semplifica installazione, pulizia ed eventuali sostituzioni. L’elettrodo di riferimento è progettato per lavorare egregiamente anche in presenza di sostanze ossidanti. La pulizia e l’attivazione degli elettrodi è effettuata in modo automatico dal flusso stesso del campione nella camera di misura grazie alla speciale geometria di quest’ultima: questo rende il sistema stabile nel tempo e caratterizzato da necessità di manutenzione estremamente ridotte. Le celle di CLR Le celle Serie 600 sono caratterizzate da importanti vantaggi come la selettività, infatti variando opportunamente la polarizzazione tra gli elettrodi, la cella diventa selettiva per un determinato ossidante; la linearità, ottenuta grazie all’opportuno dimensionamento degli elettrodi; la stabilità della misura nel tempo: gli elettrodi non vengono consumati nella misura e non reagiscono con gli ossidanti presenti nel campione, si ha perciò la totale assenza di deriva sia della misura sia dello zero; le bassissime richieste di manutenzione: è necessaria la sola pulizia degli elettrodi, che è molto rapida proprio per la semplicità costruttiva del sensore. Le celle Serie 600 sono progettate per installazione diretta in linea ma possono lavorare anche a deflusso in un sistema a campionamento. In ogni caso sono in grado di autoregolare la portata campione necessaria a eseguire correttamente la misura. L’analisi è termocompensata e gestita dalle unità elettroniche a microprocessore, che forniscono indicazione locale, ritrasmissione della misura e dei contatti di allarme, sistema di regolazione dell’addizione di ossidante. È disponibile anche il regolatore con algoritmo PID. In conclusione CLR fornisce una soluzione semplice a un problema di una certa complessità, garantendo così una maggiore affidabilità e una riduzione dei costi di gestione della catena di analisi. Oltre a questi analizzatori la gamma di prodotti CLR comprende sensori e analizzatori industriali di pH, redox, ISE, ossigeno disciolto, conducibilità, torbidità, sostanze ossidanti e sostanze riducenti (anidride solforosa, metabisolfiti e solfiti) adatti a tutte le applicazioni. CLR - www.clritalia.com AO SPECIALE di Martina Moretti 45 gradi che fanno la differenza Una campana rotativa capace di riporre le bottiglie nel cartone ruotandole di 45°, così da mettere in evidenza l’etichetta e salvaguardare il contenuto: questa l’esigenza di Rémy Martin che ha commissionato a Mas Pack una macchina innovativa dal punto di vista tecnologico. Obiettivo raggiunto con successo, grazie anche al supporto dei gateway HMS che hanno reso possibile la comunicazione tra i diversi componenti della macchina L’ esperienza di Mas Pack, riferimento nel settore del packaging e dell’imbottigliamento made in Italy, nasce nel cuore del canellese, in provincia di Asti, terra d’origine dello spumante italiano. Da anni Mas Pack si occupa della progettazione e realizzazione di macchine per il confezionamento, e può contare oggi su uno staff altamente qualificato di una sessantina di dipendenti e su una superficie coperta di 7.000 m2 dove hanno luogo tutte le attività dell’azienda, dalla progettazione alla realizzazione dei particolari, dall’assemblaggio delle macchine fino alla loro programmazione. Il core-business di Mas Pack si è inizialmente focalizzato sull’imbottigliamento della produzione di vino, per ovvie ragioni di prossimità territoriale e capacità di comprendere e anticipare le esigenze delle cantine vinicole. Il know-how acquisito, poi, insieme con la forte impronta alla personalizzazione delle soluzioni a seconda delle esigenze tipiche del cliente, sono diventati la ‘firma’ di Mas Pack, che ha prontamente esteso il suo campo d’azione cogliendo le diverse opportunità nel settore dell’imbottigliamento e aprendosi con sicurezza al mercato estero. Esperienza, affidabilità, precisione e innovazione: tutte caratteristiche che hanno colpito i principali produttori di vino e spiriti italiani e 62 La campana rotativa realizzata da Mas Pack in esclusiva per Rémy Martin vede installati l’Anybus X-Gateway Canopen di HMS GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 AZ di tutto il mondo, e che hanno reso sempre più solida la competenza di Mas Pack. “La nostra crescita è costante” commenta Davide Reita, responsabile acquisti di Mas Pack. Tra i primi Paesi a essere conquistati dalla tecnologia di Mas Pack, la Francia, terra di vini e liquori di qualità superiore, oltre che sbocco territoriale naturale della regione piemontese. A seguire sono arrivati Germania, Svizzera, Spagna e infine Cile, che si sta imponendo a livello internazionale per la qualità dei suoi prodotti vitivinicoli e per l’organizzazione strutturale flessibile e molto aperta a innovazione e sperimentazione. “In Italia le opportunità sono al momento più limitate, poiché il mercato rimane di tipo localizzato e gli investimenti latitano. Le migliori occasioni sono nelle produzioni di qualità superiore, ovvero quelle che sopportano meglio la crisi”. La sfida di Rémy Martin: bottiglie a 45° Avendo in mente obiettivi ambiziosi e capacità concrete di realizzare soluzioni di valore, attirare l’attenzione di un top player del settore degli spiriti come Rémy Martin (parte del gruppo Rémy Cointreau) non è certo rimasto un sogno irrealizzabile per Mas Pack. “Rémy Martin è un noto produttore francese di cognac, molto esigente sul prodotto finale, sulle tecniche di lavorazione e sulla gestione della produzione. Per loro abbiamo realizzato inizio e fine linea di imbottigliamento nello stabilimento di Cognac, fornendo un depallettizzatore con 2 robot, una formatrice di cartoni, un’incartonatrice robotizzata, un incollatore, e un pallettizzatore e trasporto cartoni a essi col- legati”. Ad attirare particolare attenzione è però l’incartonatrice: una campana rotativa interamente progettata e realizzata da Mas Pack, commissionata da Rémy Martin con l’obiettivo di riporre le bottiglie di cognac nella scatola ruotandole e inclinandole di 45°; in questo modo venivano soddisfatte due esigenze del cliente, una pratica e una ‘di immagine’: nel caso la scatola avesse sofferto contraccolpi di una certa entità o fosse caduta, le bottiglie non si sarebbero rotte, e, inoltre, aprendo la scatola, si sarebbero immediatamente viste le etichette del cognac, accrescendo così l’esclusività del prodotto, curato anche nella presentazione del packaging. La ‘campana’ è lo strumento che, tramite il vuoto, trattiene le bottiglie aspirandole, per successivamente riporle nel cartone. La macchina è in grado di lavorare 24 bottiglie contemporaneamente, con una produzione oraria di 8.000 b/h, e del perché Mas Pack può a ragione ritenersi orgogliosa di partecipare a una produzione di questo livello. “Non avevamo mai realizzato una personalizzazione simile su una nostra macchina; non capita tutti i giorni che un cliente richieda una particolare inclinazione delle bottiglie nel cartone. Abbiamo studiato come raggiungere l’obiettivo richiesto da Rémy Martin cercando di mantenere la massima automazione nel processo, così da evitare di toccare le bottiglie e compromettere in qualche modo la produzione”. Sono quindi stati applicati alla macchina 24 motori passo-passo di Nanotec (distribuita da Delta Line di Basiglio, in provincia di Milano), deputati a prendere la testa delle bottiglie. I motori sono molto piccoli, più piccoli delle bottiglie, così da ridurre al minimo l’ingombro dell’architettura di automazione della macchina. I motori andavano poi comandati, così da rendere possibile la ro- Finalmente un modo per arrivare prima Prima è meglio. La Piattaforma EPLAN ti fa progettare in meno tempo. Automatizza il sistema di progettazione fornendo una documentazione di progetto senza errori, macro che permettono la standardizzazione, grazie al database costantemente allineato. Questo ti lascia più spazio per occuparti di quello che davvero devi fare: migliorare i tuoi prodotti. Allora, quando pensi di provare anche tu l’effetto-e? www.eplan.it AZ Automazione Oggi 210x140 user my e effect IT indd 1 13 01 14 09:45 AO SPECIALE La ‘campana’ è lo strumento che, tramite il vuoto, trattiene le bottiglie aspirandole, per successivamente riporle nel cartone tazione specifica di 45° simultanea per tutte le bottiglie; questi supportavano un unico bus di campo: il protocollo di comunicazione Canopen, che però non era utilizzato in nessun’altra parte della macchina, che invece ‘parlava’ il linguaggio Profinet. Grazie al facile configuratore di HMS, l’integrazione della rete Canopen è stata veloce, nonostante la rete con ben 24 motori presentava difficoltà a livello di installazione. Tramite word di stato e di controllo, il PLC ha pieno controllo del gateway dalla rete Profinet: start e stop del bus Canopen, stato dei nodi collegati ecc. Una collaborazione risolutiva “Sono dell’avviso che se un’azienda ha un progetto nuovo da sviluppare, la prima cosa che deve fare è chiedere la collaborazione dei propri fornitori più validi e preparati”: è a questo punto che entra in gioco EFA Automazione. Forte della sua solida esperienza di 25 anni di attività nel campo dell’automazione industriale, EFA ha proposto a Mas Pack un gateway HMS Industrial Networks capace di convertire una rete Canopen in Profinet. “La collaborazione tra EFA e Mas Pack va avanti da anni: siamo già clienti eWON per la parte relativa alla teleassistenza, un servizio che a nostro parere è ormai imprescindibile; in questi anni si è visto come Internet sia diventata fondamentale anche per il funzionamento delle aziende, grazie alla penetrazione capillare sul territorio, alla velocità di trasmissione di dati, ai vantaggi della rete wi-fi. Dobbiamo cogliere questa potenzialità e utilizzare Internet per organizzare al meglio la manutenzione e l’assistenza da remoto con gli strumenti che eWON offre”. La campana rotativa realizzata da Mas Pack in esclusiva per Rémy Martin vede installati sia i servizi eWON che il l’Anybus X-Gateway Canopen di HMS. A seguire direttamente il progetto è stato Massimiliano Cerrato, tecnico R&S presso Mas Pack. “L’esigenza di partenza del cliente era unica: posizionare le bottiglie in diagonale nel cartone. Questa soluzione ci permette però ulteriori soluzioni: ruotare le bottiglie per effettuare il facing delle etichette, ruotare le bottiglie per la lettura di bar code/QR code che consente di tracciare l’intera filiera produttiva prima di aprire la bottiglia”; operazioni fondamentali per il controllo qualità, ma anche per combattere la contraffazione che i prodotti luxury tipicamente subiscono. 64 Mas Pack ha realizzato per Rémy Martin inizio e fine linea di imbottigliamento nello stabilimento di Cognac Un premio all’innovazione made in Italy Il riconoscimento è arrivato anche dal premio Innovation Challenge Lucio Mastroberardino 2013 conseguito in occasione della Fiera Simei-Enovitis, che ha premiato la campana rotativa di Mas Pack per la categoria ‘New Technology’, premio ricevuto dalle mani del Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro. Un risultato importante, che dà risalto al valore della ricerca e alla qualità della tecnologia italiana. Ricerca e innovazione rappresentano infatti il focus di Mas Pack, come ricorda Reita: “Se un’azienda non investe in innovazione e non ambisce a migliorarsi continuamente, domani non andrà da nessuna parte. Il mercato è competitivo e la tecnologia in costante evoluzione, non è possibile restare indietro. Per questo ci siamo attrezzati in Mas Pack, e per venire incontro alle richieste di lavoro di diversi clienti abbiamo deciso di investire in personale tecnico, dal momento che le risorse interne non bastavano più a coprire tutte le esigenze”. Segno che l’industria italiana è viva e reattiva, e pronta ad accogliere le nuove sfide che il mercato attuale pone. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 EFA Automazione - www.efa.it La tecnologia software per i sistemi più evoluti La nuova era della supervisione per tecnologie d’eccellenza. La tecnologia Scada/HMI affidabile e robusta, potente e flessibile. Automation Platform.NExT™ è la piattaforma del futuro sulla quale basare le proprie architetture software di supporto ai processi decisionali. E’ sviluppato con le tecnologie più avanzate è aperto e modulare per garantire la gestione distribuita delle informazioni e dell’accesso ai dati. E’ rivolto a chi vuole utilizzare tecnologie quali WPF, OPC UA, HTML5 e provare le nuove esperienze interattive grazie alla grafica di ultima generazione di Movicon.NExT, basata su XAML con 2D/ 3D, multitouch e molto altro ancora. Movicon 11™ è il software di supervisione di successo a cui affidare la gestione dei propri impianti, anche i più critici. Versatile e flessibile in ogni situazione, dal pannello operatore HMI per sistemi embedded ai potenti server SCADA ridondanti, garantisce alti livelli di sicurezza anche in configurazione web. Basato su architettura XML, è completo di tutte le funzioni più avanzate: grafica multitouch più evoluta, potente report manager, tecnologie di comunicazione realtime e database performanti. Inoltre Movicon 11™ è semplice e veloce da configurare. Per maggiori informazioni, www.progea.com | Tel +39 059 451060 | [email protected] AO SPECIALE di Federica Andreini Rivoluzionare la panificazione ARS PAN, produttore di impianti per la panificazione, sceglie le soluzioni di automazione Schneider Electric per progettare macchine sempre più su misura per i propri clienti A RS PAN è una società focalizzata sulla progettazione di impianti industriali e artigianali nel settore della panificazione e dei prodotti da forno. L’azienda si occupa della produzione di macchine complete e automatizzate a copertura di tutte le fasi di lavorazione, a partire dai gruppi di testata per la formatura, gli impianti climatizzati per la lievitazione e gli impianti di cottura con differenti tipologie di materiali. La commercializzazione delle macchine di ARS PAN comprende sia l’opzione all-inclusive sia le singole componenti, già pronte per essere integrate in altri contesti produttivi. L’azienda è nata 50 anni fa dalla fusione di due imprese produttrici di macchine per la realizzazione di grissini dedicate al settore artigianale. Alla fine degli anni 60 ARS PAN si è estesa al mercato francese con l’acquisizione di una società locale e con la costruzione dello stabilimento di Bellinzago Novarese, che costituisce l’attuale sede. Nel corso degli anni 70 ARS PAN si è specializzata negli impianti di panificazione industriale e ha avviato il percorso che l’ha portata ad assumere la struttura attuale, dedicata solo alla progettazione, l’ingegnerizzazione e la commercializzazione delle macchine. L’azienda infatti comprende un ufficio tecnico dedicato alla realizzazione degli esecutivi a cui si affianca un lavoro di programmazione fornito da partner, mentre il resto della produzione viene eseguito esternamente a parte l’assemblaggio delle macchine di testata - la componente principale - effettuato centralmente. ARS PAN è composta da dodici dipendenti oltre al personale e ai supervisori che si occupano delle fasi di assemblaggio e di collaudo delle commesse. ARS PAN infatti realizza macchine sulla base di specifiche richieste, a seconda di volumi, forme, velocità e quantità, prerequisiti attraverso i quali i progettisti di ARS PAN studiano il dimensionamento su misura per rispondere al meglio alla necessità del cliente. I clienti di ARS PAN sono ubicati nei Paesi francofoni oltre a Spagna, Regno Unito, USA, Germania e in parte sul territorio nazionale, in un mercato - quello della panificazione - sempre più complesso e ad alto livello di competitività. Cambia il modo di progettare ARS PAN da tempo utilizza componentistica elettrica ed elettronica Schneider Electric alla base della progettazione dei suoi impianti di panificazione. “Avevamo la necessità di migliorare la gestione dell’automazione degli impianti per rispondere alle richieste dei nostri clienti in modo più innovativo” dichiara Matteo Sacco, titolare di ARS PAN. “Per rispondere a queste esigenze abbiamo accolto la proposta di Schneider Electric, che avrebbe apportato un forte cambiamento al nostro approccio produttivo”. Schneider Electric ha infatti affiancato ARS PAN con un’attività di consulenza per introdurre nuove soluzioni tali da rivoluzionare la progettazione stessa e il modo di gestire le motorizzazioni, che costituiscono la parte maggiormente critica delle mac- 66 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 chine prodotte dall’azienda novarese. Schneider Electric ha proposto una soluzione basata su bus di campo in grado di ridurre i cablaggi, migliorare la gestione della motorizzazione e la sua flessibilità. “Nel nostro settore le principali difficoltà sono costituite da fattori che riguardano la qualità e gli ingredienti della pasta prima di essere processata dagli impianti e dalle molteplici regolazioni che determinano le tipologie di lavorazione del pane” chiarisce Sacco. Poter svolgere queste funzione attraverso un PLC dotato di porta Canopen per attivare il dialogo con i vari inverter avrebbe permesso un passo in avanti nella concezione degli impianti di ARS PAN. A questo si aggiungeva il risparmio economico che tutto ciò poteva generare. “Prima di conoscere Schneider Electric facevamo realizzare esternamente i quadri elettrici in tutte le loro parti. Internalizzare questa parte delle lavorazioni poteva costituire un vantaggio non indifferente” sottolinea Sacco. La prima esperienza si è verificata in occasione della costruzione di un impianto pensato per la produzione industriale di pizze e concepito con inverter remoti. “Schneider Electric ci ha coadiuvato in un progetto in cui gli inverter, anziché essere concentrati all’interno di un unico quadro elettrico principale, sono stati distribuiti in più quadri elettrici di minore dimensione” chiarisce Rinaldo Vandoni, responsabile ufficio tecnico di ARS PAN “una tecnica che consente di sfruttare anche i loro ingressi supplementari come ingressi di campo per funzionalità quali l’acquisizione degli impulsi dalla fotocellula di fine corsa direttamente all’interno dell’inverter, risparmiando così gli ingressi che normalmente si utilizzano a bordo del PLC”. Un escamotage che ha consentito un forte abbattimento dei costi di produzione sull’impiego di schede e di cablaggio. Più valore agli impianti Grazie a Schneider Electric, ARS PAN è stata inoltre messa in contatto con i programmatori di Specialized Electronic Automation, un system integrator di Schneider Electric che ha fornito la consulenza per la parte di sviluppo software e di supporto. “Dall’incontro con Schneider Electric sono stati introdotti numerosi elementi innovativi che hanno valorizzato ulteriormente i nostri impianti” continua Sacco “e grazie ai quali abbiamo trasformato il modo in cui concepire la componente di meccanizzazione”. I lavoro del già ottimo ufficio tecnico meccanico e progettuale di ARS PAN è stato cosi valorizzato dall’incontro con una realtà dedicata alla parte di sviluppo automazione, per una combinazione di opportunità di sicuro interesse. Ad oggi ARS PAN utilizza per i suoi impianti tutta la piattaforma OEM Solution di Schneider Electric dedicata al controllo e gestione delle macchine e basata sul software di sviluppo SoMachine, che consente ai progettisti di automazione di semplificare la programmazione e la messa in servizio della macchina e costituisce l’ambiente più adeguato alle realtà del settore dell’impiantistica alimentare come ARS PAN. Schneider Electric ha proposto quindi SoMachine al cuore dell’impianto, con tecnologia di PLC Modicon M258. Tutti gli inverter sono basati su base di comunicazione Canopen, mentre i terminali operatore scelti appartengono alla serie Magelis Advanced Touchscreen Panel, sempre Schneider Electric. Informazione a ciclo continuo Ricerca le migliori prestazioni e la massima efficienza, anche nell’informazione Il nuovo sito di Fiera Milano Media interamente dedicato all’automazione di fabbrica e di processo www.automazione-plus.it Lead your business AO SPECIALE Tutti i vantaggi I benefici che i progettisti di ARS PAN hanno ottenuto dall’utilizzo di dispositivi Schneider Electric partono da un evidente miglioramento delle funzionalità, derivante dalla possibilità di gestire tutti i motori attraverso bus di campo. “Il progetto delle macchine realizzate precedentemente prevedeva inverter comandati tramite un segnale analogico in uscita dal PLC, un fattore che in impianti comprendenti più di trenta motori a cui corrispondono altrettante uscite analogiche non è per nulla conveniente” aggiunge Vandoni. Senza contare che al risparmio è corrisposto anche lo snellimento del quadro e della struttura stessa dell’impianto principale. Il tutto va aggiunto al livello di soddisfazione corrispondente delle aziende che si Dall’incontro con Schneider Electric sono stati introdotti numerosi elementi innovativi che hanno valorizzato gli impianti di ARS PAN Teleassistenza Un altro aspetto decisivo che ha spinto ARS PAN verso le soluzioni Schneider Electric è il livello di teleassistenza che è possibile fornire agli utenti che, scegliendo impianti ARS PAN, hanno in dotazione apparati di automazione basati su SoMachine. “La maggior parte dei nostri clienti è ubicata a più di 600 km di distanza da noi, immaginare un servizio di assistenza e interventi in loco sarebbe impensabile e tutt’altro che conveniente”. Gli impianti basati su sistemi di automazione Schneider Electric permettono via Ethernet e attraverso un qualunque browser di accedere al cuore degli applicativi sulle macchine per svolgere attività di monitoraggio e intervenire con le modifiche necessarie da remoto. “Si tratta una funzionalità impagabile che, oltre ad abbattere i costi di intervento, ARS PAN si occupa della produzione di macchine complete e automatizzate per il settore della panificazione e dei prodotti da forno rivolgono ad ARS PAN. “Le proposte di Schneider Electric ci danno la sicurezza di poter portare a termine le nostre macchine secondo i requisiti chiesti dai clienti pur introducendo un livello di innovazione senza precedenti negli impianti” sottolinea Vandoni. In fase di progetto, l’apporto di Schneider Electric comprende anche la consulenza progettuale di uno specialist application engineer che, portando la competenza e l’esperienza sui prodotti acquistati, è in grado di suggerire le soluzioni più adatte alle realtà come ARS PAN. Questo ha diffuso la sicurezza che, a seguito dell’evoluzione della strategia con cui ora viene pensato l’impianto elettrico delle macchine, l’ufficio tecnico di ARS PAN può affidarsi a Schneider Electric con la garanzia di raggiungere gli obiettivi individuati. “Affrontare i progetti con il loro supporto ci consente di trovare la soluzione di Schneider Electric più appropriata all’impianto che dobbiamo costruire” conferma Sacco. “Si tratta di una procedura che noi seguiamo con tutti i nostri fornitori, per questo esigiamo la massima collaborazione da questo punto di vista. Spesso ci vengono rivolte richieste in ambito automazione molto particolari, per emergere sui nostri competitor dobbiamo sempre portare al cliente la risposta più vicina alle loro aspettative”. 68 I dispositivi di Schneider Electric hanno permesso un miglioramento delle funzionalità ci consente di agire tempestivamente in caso di difficoltà e di essere percepiti sempre presenti o comunque vicino alle realtà che scelgono i nostri impianti, il tutto con la massima sicurezza” conclude Sacco. “Con la soluzione precedente, al di là dei limiti tecnologici dei collegamenti, avevamo una visione solo parziale della problematica che si stava manifestando e sempre a livello di programma. Oggi possiamo trasferire dati ed effettuare modifiche con la massima velocità. Il risparmio che abbiamo ottenuto è tangibile a tutti gli effetti”. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Schneider Electric - www.schneider-electric.com Servizi Talk2M Selezionate il vostro servizio Talk2M Free+ Pro t t t t N. di connessioni eCatcher simultanee 1 1, 2, 3, 5,... N. di sessioni M2Web* 2 10, 25, 50,100 Reporting delle connessioni t t t t t t t t Numero di macchine illimitato Numero di utenti illimitato Inoltro SMS e e-mail per gli allarmi M2U per raccolta dati (push) Servizio messaggi di testo (SMS) (meccanismo di riattivazione per eWON mobile) (SMS) quando i dispositivi eWON t Controllo degli accessi (utenti/ macchine) t 1 Mbps (espandibile dinamicamente Larghezza di banda garantita per connessione concorrente Garanzia del servizio (SLA) Garanzia del servizio (SLA) EFA Automazione SpA Via S. Aleramo, 2 20063 Cernusco S/N (MI) Italy Volume mensile di dati Prezzi T: +39 02 92113180 F: +39 02 92113164 E: [email protected] Sede principale 22 Av. 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Router industriali eWON Accesso remoto con “Il modo migliore per connettervi ai vostri siti remoti” Router industriale e gateway dati M2M Flexy 101/201 Flexy 102/202 Connettività sul campo Router e gateway Connettività remota dati M2M basata sul cloud Servizi M2M Flexy 103/203 Porta Ethernet Switch Porta 10/100MB 4x porte Ethernet e porta Ethernet LAN 10/100 MB RS232/422/ e porta MPI 10/100 MB 485 Accesso remoto eCatcher VPN Schede di espansione: WAN, 3G+, PSTN, ADSL, WiFi, CDMA, porta seriale doppia,... Notifica allarmi Inoltro di SMS ed e-mail Router VPN industriale EW2620X EW2626X Switch 4x Ethernet LAN 10/100Mb, 1x Ethernet WAN10/100Mb, 1 x RS232/485 Switch 4x Ethernet LAN 10/100Mb, 1x Ethernet WAN 10/100Mb, x=1 no modem, x=3 ISDN, x=4 PSTN, x=A HSUPA, x=B UMTS LAN PSTN ISDN ADSL 3G/ 3G+ WiFi M2Web HTTPS HT M2U HTTPS API CD Router industriale per teleassistenza EC51410 EC51460 Switch 4x Ethernet LAN 10/100Mb, 1x Ethernet WAN10/100Mb, 1 x RS232/485 Switch 4x Ethernet LAN 10/100Mb, 1x Ethernet WAN 10/100Mb, Monitoraggio remoto Raccolta dati App di teleassistenza I nostri clienti parlano bene di noi! Cosy Leggete le nostre storie di successo: http://www.ewon.biz/customers Router industriali eWON Accesso remoto con “Il modo migliore per connettervi ai vostri siti remoti” Router industriale e gateway dati M2M Flexy 101/201 Flexy 102/202 Connettività sul campo Router e gateway Connettività remota dati M2M basata sul cloud Servizi M2M Flexy 103/203 Porta Ethernet Switch Porta 10/100MB 4x porte Ethernet e porta Ethernet LAN 10/100 MB RS232/422/ e porta MPI 10/100 MB 485 Accesso remoto eCatcher VPN Schede di espansione: WAN, 3G+, PSTN, ADSL, WiFi, CDMA, porta seriale doppia,... 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L’applicazione e i suoi problemi L’applicazione presentava tre problemi principali: la velocità, la movimentazione con un angolo limitato e il ritorno puntuale su un altro pezzo. Il problema della velocità era relativo al fatto che lo scanner doveva seguire il pezzo nel suo movimento e quindi procedere sempre alla sua stessa velocità. L’essere anche leggermente più veloce o più lento poteva causare la mancata, o peggio ancora, l’errata lettura dell’etichetta. Il secondo problema, relativo alla movimentazione con un angolo limitato, ha posto automaticamente fuori gioco tutte le soluzioni classiche ampia la proposta di prodotti con un’e- L’esperienza maturata in più di delle tavole rotanti meccalevata integrazione e ingegnerizzazione sessant’anni come uno dei niche, comprese le proposte realizzati da Mondial. Un settore, quello distributori principali di che Mondial stessa ha nella dello sviluppo di soluzioni ad hoc, in cui trasmissioni di potenza ha propria gamma di prodotti la crescita dell’azienda milanese è co- portato Mondial a essere un valido lineari. L’applicazione, infatti, stante. L’esperienza maturata in più di sessant’anni interlocutore applicazioni che richiedeva una tavola torque contemplano un sistema di come uno dei distributori principali di trasmissioni in grado di portare la telecaposizionamento di potenza ha portato Mondial a essere un valido mera di scansione elettrointerlocutore per i progettisti che devono svilupnica ad alta precisione lungo pare applicazioni che contemplano un sistema di posiziona- un settore angolare di movimentazione limitato e con una mento. Uno dei pochi che possa fornire soluzioni a 360° per angolazione di circa 90°. Le tavole rotanti classiche non le loro esigenze applicative. E così, nell’attività quotidiana, possono risolvere questo problema poiché il movimento Mondial si trova sempre più spesso a incontrare nuove appli- di inseguimento temporaneo prevede una fase di ritorno cazioni che richiedono la progettazione di prodotti su misura rapido per l’inseguimento di un nuovo pezzo, e una tavola e che diventano nuove soluzioni da inserire nella gamma rotante meccanica risulta del tutto inadeguata a causa dell’idi prodotti che Mondial può offrire. L’ultima realizzazione nevitabile gioco di inversione del movimento. in questo senso è il rotostatore torque MTM realizzato per Come si è visto, poiché ovviamente lo scanner procede alla una macchina rotante che trasporta una testa di scanning stessa velocità del pezzo per leggere l’etichetta, deve poi, È 74 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 una volta completata la lettura, tornare indietro e posizionarsi esattamente sull’etichetta del pezzo successivo per effettuare la nuova scansione. Tutto ciò in un tempo minore rispetto a quello che il lettore ha impiegato per leggere questo paragrafo. Messe insieme tutte le richieste applicative - e constatato che neppure Mondial aveva una soluzione adeguata alle esigenze espresse dai progettisti della macchina per lo scanning delle etichette - è stato coinvolto l’ufficio tecnico di Mondial; un team di dodici persone tra ingegneri e tecnici che oltre a svolgere le normali attività di gestione dei prodotti Mondial è come una squadra di pronto intervento che entra in azione quando davvero i problemi appaiono irrisolvibili. Il rotostatore MTM realizzato Con l’esperienza da Mondial acqui sita sul campo tutti i componenti del team hanno oramai sviluppato competenza e capacità sempre più apprezzate dai progettisti delle aziende clienti, con cui portano avanti applicazioni innovative garantendo più qualità e valore alle proprie forniture. La soluzione: il nuovo rotostatore MTM La squadra tecnica del lineare si è messa subito al lavoro per esaminare le richieste dell’applicazione e fornire una prima valutazione del caso. Il primo problema a essere affrontato è stata la gestione della velocità. Ricordiamo che la telecamera doveva eseguire lo scanning dell’etichetta seguendo il pezzo in movimento, e quindi, rispetto al movimento del pezzo stesso, non essere né più veloce né più lenta. Ciò significa che la velocità dello scanner deve essere controllata e, quindi deve essere controllabile la velocità della tavola torque sulla quale lo scanner è montato. La soluzione è stata l’utilizzo di un encoder ad alta risoluzione con il quale si è raggiunto in pieno l’obiettivo poiché l’elettronica dell’encoder integrato fornisce un segnale molto discretizzato che le tavole standard normalmente non generano. Inoltre, l’encoder ottico è insensibile ad agenti esterni contaminanti quali grasso, olio, refrigerante e campi magnetici. L’alta risoluzione dell’encoder è anche garanzia di velocità e coppia di rotazione molto stabili. Il rotostatore torque MTM oltre all’encoder ottico ad alta risoluzione è assemblato con cuscinetti a rulli incrociati Unitec. Al termine del lavoro di progettazione il risultato è una soluzione compatta che ha risolto i problemi di posizionamento angolare di precisione e rotazioni continue con coppia e velocità molto costanti, ovvero proprio le specifiche richieste dall’applicazione per lo scanning delle etichette. I vantaggi Movimento angolare con elevato controllo di coppia, velocità e posizionamento preciso: sono queste le carte vincenti del rotostatore torque Mondial MTM. Oltre alla macchina rotante con testa di scanning etichette per il settore dell’imballaggio, Mondial ha applicato il nuovo rotostatore MTM anche a una macchina transfer per pezzi da lavorare nel settore macchine utensili. In effetti il ventaglio di possibili applicazioni è assolutamente ampio. Laddove c’è la neces- I cuscinetti a rulli incrociati Unitec utilizzati nel rotostatore MTM fanno parte della famiglia XRB sità di un movimento angolare con elevato controllo di coppia, velocità e posizionamento preciso il rotostatore MTM di Mondial è la soluzione tecnica che consente di raggiungere con efficacia i risultati. Occorre infine evidenziare che in un unico componente, già assemblato e collaudato, è presente il motore torque con integrata la meccanica di supporto e il feedback ad alta risoluzione che ne permette il controllo. Un prodotto compatto, pronto all’installazione con una gamma che comprende due diametri di 200 e 300 mm con varie altezze e con valori di coppia di picco che partono da 25 Nm fino ai 380 Nm e coppie continue che partono da 10 Nm ai 150 Nm. La capacità di integrare sistemi diversi in un’unica soluzione è un valore aggiunto del gruppo Mondial apprezzato dai produttori macchine per l’imballaggio, food & beverage e di macchine utensili in generale, per i quali è fondamentale disporre di soluzioni flessibili, ‘customizzate’ e che richiedano una manutenzione minima o semplificata e che, soprattutto, risolvano le esigenze della loro applicazione. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Mondial - www.mondial.it 75 AO SPECIALE di Paola Morganti Fonte: http://www.morguefile.com/ Qualità, innovazione e tecnologia Gruppo Pavan fornisce a Barilla impianti per la produzione di pasta secca in vari pastifici grazie anche alla competenza di Rittal F ondato nel 1946, il gruppo Pavan ha acquisito una visibilità mediatica, hanno comportato richieste particolarleadership mondiale nell’industria alimentare a mente pressanti in termini di capacità di pianificazione e orlivello di processo, tecnologia proposta e innova- ganizzazione delle attività, competenze su normative locali, zione. In virtù di ciò, da qualche anno il Gruppo integrazione con l’impiantistica dei vari fornitori, potenzialità Pavan ha intrapreso una collaborazione con Barilla per la fornitura di impianti per la produzione di pasta secca in vari pastifici presenti soprattutto in America centrale e meridionale. Con lo scambio reciproco di esperienze maturate nel settore è stato possibile sviluppare progetti di elevato contenuto tecnologico, con riferimento particolare ai processi produttivi e ai sistemi di automazione. Tra i vari progetti, Pavan è stata incaricata da Barilla della realizzazione e fornitura di due impianti di lavorazione pasta lunga della capacità complessiva di 8.000 Kg/h e di un impianto di stoccaggio per pasta corta da 200 tonnellate inseriti in un progetto più ampio nello stabilimento di Avon (USA). L’aumento consistente della presenza di Barilla sul mercato americano in termini di produzione, il consolidamento di un grande marchio È stato realizzato un quadro elettrico di comando per la sezione di formatura ed a livello mondiale nonché la grande estrusione, uno per la sezione di essiccazione e uno per la sezione di stoccaggio 76 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 e formazione delle risorse. Per l’automazione degli impianti sono state sviluppate diverse soluzioni, tutte di elevato contenuto tecnologico, in relazione alle sezioni di impianto da controllare. La scelta di Rittal per qualità e rispetto delle normative Le scelte finali adottate per ciascun impianto di pasta lunga hanno previsto la realizzazione di un quadro elettrico di comando per la sezione di formatura ed estrusione, uno per la sezione di essiccazione e uno per la sezione di stoccaggio. Per quanto riguarda invece la sezione di stoccaggio pasta corta da 200 tonnellate sono stati realizzati due quadri elettrici. In totale sono stati utilizzati 50 moduli di carpenteria a modularità 800 mm per una lunghezza quadri complessiva di 40 m. Dovendo rispettare la normativa locale e principalmente quanto prescritto dal NEC (National Electrical Code), la scelta della carpenteria è stata orientata verso prodotti certificati per UL508a (Industrial control panel con grado di protezione Nema Type 12) di comprovata qualità riconosciuta a livello internazionale. Questi requisiti sono stati riscontrati in pieno su armadi di comando Rittal sistema TS8 in acciaio verniciato. Rittal da lungo tempo rappresenta per Pavan una scelta sicura e affidabile molto apprezzata dai Per la sezione di stoccaggio pasta corta da 200 tonnellate sono stati realizzati due quadri elettrici La scelta della carpenteria è stata orientata verso prodotti certificati per UL508a clienti a livello mondiale, in virtù di punti di forza come la piena rispondenza agli standard internazionali, la qualità e la facilità di assemblaggio, la qualità della verniciatura, l’ottima modularità, la completezza dei dati tecnici, l’ampia gamma di accessori e il design dei componenti. Inoltre, la presenza di Rittal in tutto il mondo consente di gestire in modo efficace la logistica, il tempismo delle consegne e il supporto tecnico. Per l’automazione degli impianti sono state sviluppate diverse soluzioni, tutte di elevato contenuto tecnologico GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Rittal - www.rittal.it 77 AO SPECIALE di Patrizio Emilia Automazione dolce Houdijk ha recentemente riprogettato e potenziato una macchina utilizzata per la produzione ne continua di biscotti farciti alla crema a grazie a Rockwell Automation H oudijk è un’azienda che nel settore biscottifici gode a livello mondiale di una grande considerazione per le sue attrezzature, i sistemi di movimentazione, il software operativo e i componenti. Forte anche di una consolidata esperienza maturata nel corso degli anni, Houdijk sviluppa sistemi esclusivi per diverse applicazioni in tutto il mondo destinati ai grandi produttori di biscotti su scala industriale. Ogni giorno milioni di prodotti passano attraverso i sistemi di alimentazione progettati e costruiti da Houdijk, dai forni alle linee di confezionamento. Houdijk sviluppa sistemi di alimentazione che non si differenziano tanto per la loro complessità, quanto per la capacità di fare semplicemente il proprio lavoro, ossia guidare il prodotto verso la fase successiva del processo operativo in modo efficiente ed efficace. Per i suoi clienti, contare su un partner come Houdijk vuol dire avere la certezza che anche il processo più complesso viene ottimizzato grazie alla sua esperienza nei sistemi di alimentazione dedicati a una gamma diversificata di biscotti. Houdijk ha adottato una completa Gradomatic è la linea versatile proposta dall’azienda che consente di formare file di prodotti di forma regolare, tonda, squadrata e sagomata 78 m/ file.co orgue w.m p://ww : htt Fonte standardizzazione Rockwell Automation impiegando una vasta gamma dei suoi componenti nelle architetture completamente integrate. Tre macchine della sua gamma, Capper, Gradomatic e Line Master, utilizzano un sistema di automazione e movimento Allen-Bradley. Produrre biscotti La macchina Capper, che recentemente è stata oggetto di una riprogettazione e di un potenziamento significativi, viene utilizzata per la produzione continua di biscotti farciti alla crema. Durante il funzionamento, i biscotti entrano nella macchina in posizione piatta, una metà viene capovolta e quindi farcita con la crema e l’altra metà viene sovrapposta prima che i biscotti completati vengano trasferiti a un sistema di raffreddamento. La macchina è in grado di gestire fino a 5.400 biscotti farciti al minuto. La linea è equipaggiata con un PAC ControlLogix associato a un PAC CompactLogix, rispettivamente per il controllo e il conteggio, entrambi girano su una rete Ethernet/IP. Il rovesciamento e il posizionamento dei biscotti avviene grazie a due robot 2D Delta, entrambi dotati di due motori. Grazie all’infrastruttura AllenBradley Kinetix la linea dispone di un sistema addizionale di azionamento di 10 assi, e anche i nastri di entrata e di uscita sono controllati da un servomotore che permette di tracciare accuratamente i dati di posizionamento. L’interfaccia uomo macchina PanelView 1000 Plus, completa l’installazione. Secondo il CEO, Bart Houdijk: “La macchina è versatile, permette facili cambi di produzione, ha un design igienico ed è completamente controllata attraverso l’interfaccia uomo-macchina, senza la necessità di alcuna impostazione manuale”. Gradomatic è la linea versatile proposta dall’azienda che consente di formare file di prodotti di forma regolare, tonda, squadrata e sagomata. È in grado di gestire con delicatezza grandi quantità di prodotti forniti in modo casuale, miscelando la produzione e consentendo, inoltre, di porzionarne le quantità. Il suo design è aperto e di facile accesso per il funzionamento, la manutenzione e la pulizia. Gradomatic utilizza un PAC Allen-Bradley CompactLogix associato a servoazionamenti ad assi multipli, PanelView e convertitori CA PowerFlex. Infine, Line Master è una macchina con vassoio di caricamento per il taglio a filo di biscotti con scaglie di cioccolato. In grado di lavorare fino a 1.000 biscotti al minuto, questa macchina utilizza una soluzione servo Allen-Bradley per creare modelli GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Informativa art. 13, d. lgs 196/2003 I dati degli abbonati sono trattati, manualmente ed elettronicamente, da Fiera Milano Media SpA – titolare del trattamento – Piazzale Carlo Magno, 1 Milano - per l’invio della rivista richiesta in abbonamento, attività amministrative ed altre operazioni a ciò strumentali, e per ottem- Line Master è una macchina con vassoio di caricamento per il taglio a filo di biscotti con scaglie di cioccolato di porzionamento perfettamente combinati con i vassoi dei biscotti che vengono confezionati. L’infrastruttura di controllo della macchina è azionata da un PAC ControlLogix. La soluzione di servoazionamento a 14 assi è ottenuta utilizzando Allen-Bradley Kinetix mentre i trasportatori utilizzano i convertitori di frequenza Allen-Bradley PowerFlex. Completa l’installazione l’interfaccia uomo-macchina, PanelView 1000 Plus, che consente agli operatori di avere piena visibilità su tutti i parametri e i programmi della macchina. Una soluzione perfetta “Quando abbiamo potuto scegliere ci siamo sempre orientati su una soluzione di automazione Rockwell Automation” spiega Houdijk. “Le ragioni sono molte. Tempi snelli di progettazione, perare a norme di legge o regolamento. Inoltre, solo se è stato espresso il proprio consenso all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, Fiera Milano Media SpA potrà utilizzare i dati per finalità di marketing, attività promozionali, offerte commerciali, analisi statistiche e ricerche di mercato. Alle medesime condizioni, i dati potranno, altresì, essere comunicati ad aziende terze (elenco disponibile a richiesta a Fiera Milano Media SpA) per loro autonomi utilizzi aventi le medesime finalità. Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla gestione amministrativa degli abbonamenti ed alle transazioni e pagamenti connessi, alla confezione e spedizione del materiale editoriale, al servizio di call center, ai servizi informativi. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo per fini di comunicazione commerciale interattiva rivolgendosi a Fiera Milano Media SpA – Servizio Abbonamenti – all’indirizzo sopra indicato. Presso il titolare è disponibile elenco completo ed aggiornato dei responsabili. Informativa resa ai sensi dell’art. 2, Codice Deontologico Giornalisti Ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003 e dell’art. 2 del Codice Deontologico dei Giornalisti, Fiera Milano Media SpA – titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in Rho SS. del Sempione, 28, vengono conservati gli archivi di dati personali e di immagini fotografiche cui i La linea è equipaggiata con un PAC ControlLogix associato a un PAC CompactLogix, entrambi girano su una rete Ethernet/IP sforzi di programmazione ridotti e cablaggio minimizzato. Anche la risoluzione dei problemi risulta molto più semplificata e il test e la validazione sono anch’essi molto più semplici rispetto ad altre soluzioni. Oltre ad aver ridotto i costi complessivi, beneficiamo di una maggiore flessibilità in prospettiva di cambiamenti futuri”. “Apprezziamo, inoltre, il livello di supporto software offerto da Rockwell Automation” conclude “di fatto il livello di servizio è superiore a quello offerto da alcuni dei nostri fornitori. Ho sempre la sensazione che gli ingegneri di Rockwell Automation vogliano veramente aiutarci. Per quanto mi riguarda, quando si tratta di tecnologia e servizio, Rockwell Automation è la strada da percorrere”. Rockwell Automation - www.rockwellautomation.it giornalisti, praticanti e pubblicisti che collaborano con le testate edite dal predetto titolare attingono nello svolgimento della propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa. I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i predetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale delle testate. I dati personali presenti negli articoli editoriali e tratti dai predetti archivi sono diffusi al pubblico. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al titolare al predetto indirizzo. Si ricorda che, ai sensi dell’art. 138, d. lgs 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia. Presso il titolare è disponibile l’elenco completo ed aggiornato dei responsabili. SPECIALE di Francesca Tolimieri Uno Scada per il cioccolato Le soluzioni GE Intelligent Platforms al servizio dei prodotti alimentari Irca I rca è un’azienda familiare che sin dal 1919 si dedica alla fabbricazione di prodotti alimentari: una gamma particolarmente ampia di articoli destinati alla panificazione e alla pasticceria. Nel corso degli anni l’impegno per l’adeguamento e l’ampliamento degli impianti produttivi è stato costante e attualmente i tre stabilimenti di Gallarate e di Vergiate occupano una superficie di oltre 50.000 m2. Oltre a un forte posizionamento sul territorio nazionale, l’azienda esporta all’estero in più di 50 paesi. La primaria preoccupazione è sempre stata quella di offrire un prodotto di elevata qualità così come un sistema logistico accurato ed esclusivo. Il team di responsabili per la qualità di Irca è in grado di garantire con assoluta regolarità i controlli sia delle materie prime sia dei lotti produttivi, così da assicurare i massimi livelli qualitativi. L’attenzione verso la qualità è testimoniata dalle certificazioni ottenute: ISO9001, BRC, IFS. Le linee di produzione del cioccolato sono particolarmente significative per l’azienda che utilizza da sempre cacao di differenti origini al fine di attribuire ad ogni tipo di cioccolato caratteristiche organolettiche esclusive. Per proporre un’articolata gamma di prodotti adatti a soddisfare le aspettative dei più esigenti pasticceri artigianali si è reso necessario un costante investimento nella ricerca e nelle più avanzate tecnologie produttive. Negli anni ‘90, i responsabili tecnici dell’azienda hanno sentito la necessità di introdurre soluzioni di automazione nelle linee di produzione del cioccolato, fino ad allora gestite manualmente e indipendentemente a bordo macchina, con l’obiettivo di disporre di un sistema di supervisione e controllo che consentisse visibilità e facile accesso alle informazioni al fine di incrementare produttività e qualità. passato in macchine laminatrici a 5 cilindri allo scopo di ottenere un prodotto estremamente fine. La seconda riguarda il concaggio, dove grosse impastatrici dette conche mescolano il prodotto raffinato a temperatura controllata per svariate ore, sino al raggiungimento del desiderato profilo aromatico e viscosimetrico. E la terza è la messa nei serbatoi: il cioccolato liquido così ottenuto viene stoccato in serbatoi per essere successivamente colato e utilizzato in forma solida o inviato in forma liquida direttamente ai clienti. Prima di introdurre il sistema di automazione, non vi era alcun coordinamento e integrazione tra le fasi del processo che venivano gestite automaticamente e indipendentemente dagli operatori, causando tempi di inattività tra le diverse fasi, con un conseguente calo di resa della produttività. In fase di analisi, i campioni venivano presi manualmente e analizzati; i risultati ottenuti erano scritti su fogli e portati dal laboratorio. Anche le ricette per la realizzazione delle diverse qualità del cioccolato erano gestite manualmente: gli operatori indicavano i dosaggi con possibilità di errori umani. I miglioramenti da apportare Il sistema di automazione adottato Il processo di produzione del cioccolato è caratterizzato da tre distinte fasi. La prima è il dosaggio delle materie prime, miscelazione, pre-raffinazione e raffinazione, dove il prodotto viene Consapevole dell’importanza di adottare soluzioni HMI/Scada per ovviare alle debolezze di una gestione manuale, nei primi anni ‘90 il team di responsabili tecnici dell’azienda si è rivolto a ServiTecno, 80 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Fonte: http://www.morguefile.com/ AO distributore italiano dei prodotti software della famiglia Proficy per l’automazione, il controllo e la business intelligence. Sono stati quindi implementati i primi iFIX32, inizialmente solo in fase di dosaggio; l’automazione completa della linea di produzione del cioccolato, che include anche le fasi di concaggio e messa nei serbatoi, è avvenuta nel giro di 2 anni. I numerosi benefici ottenuti hanno spinto l’azienda a investire in continui aggiornamenti fino ad arrivare all’ultima versione del software. Proficy iFIX di GE Intelligent Platforms è, infatti, una soluzione flessibile e integrata che offre eccellenti capacità di visualizzazione dei processi e di acquisizione dei dati, nonché di analisi, supervisione e controllo. Dispone di un robusto motore Scada e di numerosi strumenti di connettività, di un’architettura aperta e di modalità di collegamento in rete altamente sca- I responsabili tecnici dell’azienda hanno sentito la necessità di introdurre labili e distribuite. iFIX può essere utilizzato sia soluzioni di automazione nelle linee di produzione del cioccolato per applicazioni semplici, come l’inserimento manuale e la convalida dei dati tipici delle funzioni HMI, sia per maggiore velocità, maggiore compressione dei dati stessi, solide applicazioni Scada molto complesse, come funzionalità batch, fil- risorse di ridondanza, sicurezza dei dati ottimizzata e tempi di trazione e gestione distribuita degli allarmi. I principali vantaggi valutazione più rapidi. Proficy Historian è caratterizzato da una tecnici includono: flessibilità di collegamento e di presentazione architettura su più livelli, è scalabile per seguire le evoluzioni dei dati; gestione dei dati in realtime; aderenza e conformità agli dell’applicazione ed è predisposto per la pubblicazione dei dati su web. Le sue peculiarità consentono alla aziende di prendere standard; architettura aperta, flessibile e scalabile. decisioni rapidamente, grazie alla disponibilità di dati necessari Aumento e miglioramento per analizzare e affrontare applicazioni di processo gravose. Inoldella produttività tre, l’integrazione di Proficy Historian con gli altri prodotti della Con l’impiego e il continuo aggiornamento di questa soluzione, famiglia Proficy permette a questa soluzione di arricchirsi di funIrca ha potuto ottenere una maggiore produttività grazie all’in- zionalità estese per la gestione e il controllo della produzione. tegrazione delle diverse fasi e alla conseguente riduzione dei tempi di inattività, e una migliore qualità di produzione, dovuta Informazioni dettagliate a un controllo automatizzato dei vari dosaggi, scoprendo anche Presso Irca alcune variabili critiche dei processi di produzione neeventuali non conformità che prima erano più lunghe da rilevare. cessitavano di un monitoraggio; ad esempio in fase di concaggio “L’introduzione di Proficy iFIX si è rivelata strategica perché non le fasi di riscaldamento e raffreddamento implicavano un cosolo ci ha consentito di migliorare i punti deboli del sistema, ma stante controllo della curva di temperatura del prodotto. Inoltre, ci ha permesso in seguito anche di usufruire di un’importante l’azienda necessitava di una soluzione idonea nell’eventualità di integrazione con altre soluzioni di automazione” ha dichiarato ricerca di guasti in caso di prodotti non conformi a determinate Luca Monti, responsabile tecnico di Irca. “Inoltre, l’apertura di specifiche: era quindi necessario disporre di uno strumento che iFIX con altri ambienti ci ha consentito di interfacciarlo con il consentisse di verificare se una linea di produzione non funzionostro sistema ERP per gestire le ricette, ottenere la tracciabilità nava correttamente. Grazie a Proficy Historian è oggi possibile della produzione, verificare la qualità dei prodotti e controllare le raccogliere informazioni dettagliate in tutti e tre gli stabilimenti, varie fasi di carico e scarico delle materie prime nel magazzino” che vengono archiviate su un server centrale. C’è quindi un repoha aggiunto Matteo Di Terlizzi, responsabile sviluppo software. sitory unico dove mettere i dati che possono essere esportati in Il successo ottenuto nelle linee di produzione del cioccolato ha file Excel e analizzati a diversi livelli aziendali. Le informazioni racspinto ad ampliare l’automazione in tutti gli impianti produttivi colte consentono di verificare i tempi di downtime in un processo dell’azienda che includono creme, farciture alla frutta, prodotti e di apportare eventuali modifiche. “L’introduzione del software e alle mandorle, prodotti alla nocciola, gelatine, preparati per pa- il suo utilizzo combinato con Proficy iFIX ha apportato numerosi nificazione e pasticceria. Si tratta di 20 anni di continui investi- miglioramenti in termini di produttività e prestazioni” afferma menti da parte di Irca in tutte e tre gli stabilimenti dell’azienda. Matteo Di Terlizzi, responsabile sviluppo software. “Historian offre Successivamente a Proficy iFIX, si è scelto di avvalersi in tutte le un vantaggio competitivo reale grazie alla possibilità di disporre linee di produzione anche di Proficy Historian di GE Intelligent di processi decisionali migliori e più rapidi, maggiore produttività Platforms, l’estensione della piattaforma Proficy per supportare e riduzione dei costi”. tutte le nuove applicazioni di Plant Intelligence in grado di offrire Servitecno - www.servitecno.it eccezionali vantaggi, tra cui funzioni integrate di raccolta dati, GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 81 AO SPECIALE di Simone Gaia La carne è sotto controllo Un’importante centro di macellazione industriale sceglie la famiglia di panel PC APC-3X93P di Aplex Technology per garantire la tracciabilità e la qualità finale del prodotto L e aziende food & beverage operano in un settore altamente volatile che premia la flessibilità e le attività operative efficienti. Gusti dei consumatori in rapida evoluzione, concorrenza agguerrita e lotta costante per mantenere alti i margini sono solo alcune delle sfide tipiche di tale settore. All’interno di questo panorama occorre aggiungere che i processi produttivi in ambito food & beverage sono soggetti a una supply chain complessa con particolari criticità al suo interno che obbligano l’integratore a tenerne in forte considerazione. Esse vanno dalla disponibilità delle materie prime, fino alla presenza nell’ambiente di acqua libera o in sospensione e quindi un alto tasso di umidità. Questo perché è necessario garantire la massima igiene che di fatto subisce un lavaggio continuo indispensabile per eliminare lo sporco, fonte principale di batteri e virus. Inoltre, aziende dotate di sistemi flessibili riescono a rispondere rapidamente alle richieste del mercato. Di fatto la flessibilità aumenta la rotazione delle scorte, riducendo la necessità di fare magazzino. Un’ulteriore criticità è legata al fatto che la maggior parte delle applicazioni in questo comparto devono garantire enormi livelli di produttività e operatività. Monitoraggio, supervisione e controllo L’automazione riducendo le operazioni manuali limita notevolmente la possibilità di errore. All’interno di questo scenario le soluzioni HW/SW che possiedono interesse all’interno del comparto food & beverage sono di fatto quelle che consentono di creare una soluzione Scada completa e compatta. L’utilizzo di panel PC dotati di touchscreen e di sinottici semplici e intuitivi che consentano all’operatore il monitoraggio, la supervisione e il controllo dei vari passaggi della filiera produttiva è una richiesta basilare per gestire in modo efficiente non solo la produzione ma anche la qualità e la flessibilità. Le caratteristiche che questi panel PC devono possedere sono: un display ad alta luminosità, uno chassis in acciaio inossidabile a bassissima porosità, tale da consentire non solo una pulizia continua ma anche la protezione dall’umidità circostante. Collegato a questo fattore una caratteristica quale il water-proof totale (fino a 82 IP69k) e quindi non solo del lato frontale ma anche dei connettori è un particolare da non trascurare. A completare il discorso durabilità e scalabilità nel tempo sono fattori da non trascurare. Lavorazioni sotto controllo All’interno di un siffatto scenario si colloca il presente caso applicativo, che ha come protagonisti un importante centro di macellazione industriale e la famiglia di panel PC APC-3X93P di Aplex Technology. La richiesta era quella di dotare alcune postazioni di lavoro di panel PC che consentissero all’operatore il controllo, la verifica e la validazione di alcuni passaggi che durante la lavorazione del prodotto sono necessari per garantire la tracciabilità e la qualità finale del prodotto. Tali operazioni vengono gestite attraverso un sinottico che crea un ponte tra la parte produttiva e quella commerciale. Per quanto riguarda il versante commerciale un computer del mercato consumer è più che soddisfacente dovendo lavorare all’interno di un ambiente protetto. Viceversa sul lato produzione le condizioni di lavoro sono molto più difficili data la quantità di acqua libera sia calda, sia fredda presente e quindi il macello cercava una macchina industriale performante e di qualità. La scelta è caduta sull’APC-3793P. Questo panel PC, fanless e in acciaio inossidabile, possiede a bordo il processore Intel Atom D2550 a 1,8 GHz e 2 GB di memoria RAM. Il taglio di display scelto è stato il 17”, anche se sono disponibili il 15” e il 19”, con risoluzione 1.280x1.024. Ha un’alimentazione estesa da 11 a 32 V, touch screen di tipo multitouch e possibilità di montaggio Vesa. A queste caratteristiche di base occorre aggiungere, per comprendere meglio perché la scelta sia caduta su questo panel PC, che sul lato posteriore i connettori per le risorse di I/O sono del tipo M12 e che il suo grado di protezione sia IP69k. Tale norma prevede che un dispositivo debba resistere a condizioni di lavaggio a pressione con getti d’acqua avente temperatura di 80 °C, pressione compresa tra 80 e 100 bar e portata compresa tra 14 e 16 l/min che lo possono colpire da diverse angolazioni che vanno da 0 fino a 90 °C. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Sistemi Avanzati Elettronici - www.sisav.it &RQWUROORWRWDOHDSRUWDWDGLPDQR" 6LFXUDPHQWH /HVROX]LRQLLQWHJUDWHGLSURFHVVR$%%ULXQLVFRQRQHOODSLDWWDIRUPD[$LO FRQWUROORGLSURFHVVRLVLVWHPLGLVLFXUH]]DOHWHOHFRPXQLFD]LRQLODGLVWULEX]LRQHH JHVWLRQHGLSRWHQ]DHLWUHQLHOHWWULFLSHUOHVWD]LRQLGLFRPSUHVVLRQHHSRPSDJJLR ULGXFHQGRODQHFHVVLWjGLSHUVRQDOHVSHFLDOL]]DWRVXJOLLPSLDQWL$%%qXQRGHLSL JUDQGLSURGXWWRULGLVLVWHPLHSURGRWWLHOHWWULFLHGLDXWRPD]LRQHO·DOWDHIILFLHQ]DGHOOD JDPPDGLSURGRWWLIRUQLWLVRGGLVIDWXWWLJOLVWDQGDUGGHOO·LQGXVWULDGLSURFHVVR /·HOHYDWDDIILGDELOLWjHOHSUHVWD]LRQLGHOOHQRVWUHVROX]LRQLPLJOLRUDQRODSURGXWWLYLWj DWWUDYHUVRULGRWWDPDQXWHQ]LRQHEDVVRFRQVXPRGLHQHUJLDPLQRULIHUPRPDFFKLQD HXQPLJOLRUHDVVHWPDQDJHPHQWZZZDEEFRPFRQWUROV\VWHPV $%% 6S$ 3URFHVV$XWRPDWLRQ'LYLVLRQ /%8&RQWURO7HFKQRORJLHV (PDLOFRQWUROV\VWHPV#LWDEEFRP A4.indd 1 4/29/2014 12:14:36 PM SPECIALE di Enrica Biondini Costanza e alte performance Teamac sceglie i prodotti Sick per realizzare macchine per il confezionamento del tè T eamac è un’azienda specializzata nella produzione di macchine per il confezionamento del tè in sacchetti filtro a doppia camera, con filo ed etichetta, chiusi utilizzando due semplici nodi, senza punti metallici o altri materiali aggiuntivi. L’obiettivo di Teamac è infatti quello di offrire al mercato una soluzione completamente ecologica, sostenibile e biodegradabile, in grado di mantenere inalterato il sapore puro e naturale del tè. Teamac è una società molto attenta alle richieste dei suoi clienti, per questo motivo ha sviluppato diverse soluzioni basandosi su alcuni requisiti essenziali, come qualità, efficienza e versatilità, ottenendo tra l’altro il miglior risultato qualità prezzo disponibile oggigiorno sul mercato. Questi requisiti, insieme all’evoluzione tecnologica delle sue macchine e, non da meno, la sua appartenenza al Gruppo Marchesini, hanno contribuito al successo internazionale dell’azienda che, ad oggi, ha installato oltre 120 macchine in tutto il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti, Asia e Africa. Teamac produce due modelli di macchina: MD20 e MD20 Plus. La MD20 nasce per rispondere alla richiesta di semplicità mentre la MD20 Plus si concentra sulla flessibilità di produzione. Entrambe le macchine non utilizzano punti metallici per fissare il filo alla bustina e all’etichetta, bensì chiudono la bustina effettuando due nodi con lo stesso filo. Questo tipo di chiusura è davvero innovativo e completamente ecologico. La macchina MD20 produce bustine doppia camera confezionate in busta esterna termosaldata e può essere dotata di uscita con conteggio per prelievo manuale, oppure con inscatolatore automatico. La macchina MD20 Plus, soprannominata ‘la macchina versatile’, è in grado di produrre bustine doppia camera semplici, bustine confezionate in busta esterna termosaldata, oppure confezionate in busta esterna zigrinata. La macchina è fornita anche con un gruppo optional atto ad alimentare, aprire, riempire e chiudere le scatole automaticamente in file singole o multiple di bustine pre-contate. 84 Le macchine di Teamac per fissare il filo alla bustina e all’etichetta effettuando due nodi con lo stesso filo Con entrambe le macchine, MD20 e MD20 Plus, è possibile lavorare diverse tipologie di scatole (flip-top, tuck-in ecc.), incluse scatole speciali e completamente chiuse con sistemi di apertura incollati ‘a strappo’. Tutti i componenti delle macchine sono prodotti in Italia all’interno di fabbriche specializzate del Gruppo Marchesini, con garanzia di alta qualità, efficienza e affidabilità che garantisce una velocità di produzione di 200 pezzi al minuto, in qualsiasi configurazione. Teamac, grazie alla speciale tecnologia del sistema di annodatura, consente anche di abbassare sensibilmente i costi di produzione, riducendo il consumo dei materiali e dei pezzi di ricambio rispetto alla concorrenza. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Fonte: http://www.morguefile.com/ AO Qualità e costanza Per dare un valore aggiunto alle sue macchine, Teamac ha scelto di affidarsi a un fornitore di fama internazionale: Sick. Infatti, a partire dalla sensoristica di base fino a quella più sofisticata, Teamac ha equipaggiato le sue macchine principalmente con i prodotti Sick. La versatilità dei prodotti Sick ne ha consentito l’utilizzo in molteplici applicazioni, dalla lettura delle foglie di tè, tramite il sensore capacitivo CM30 sino alla lettura, in movimento, della carta filtro che forma il sacchetto con il KT mini. Inoltre, attraverso la tecnologia di Sick i tempi di cambio materiali delle macchine si sono ridotti, ottimizzando Per dare un valore aggiunto alle sue macchine, Teamac ha così i costi di produzione. Grazie alla flessibilità e alla facilità scelto di affidarsi a Sick di set-up di questi sensori, infatti, il cambio di materiali, di stampa e di colori diventa un’operazione di pochi secondi. In precedenza, in queste fasi, venivano riscontrati svariati problemi di messa a punto dei sensori, dovuti principalmente alla natura polverosa dell’ambiente in cui si opera. Come le principali macchine di ultima generazione, le bustine di tè vengono chiuse con un punto di cucitura (senza punto metallico) e, per garantire ai suoi clienti il miglior livello qualitativo, Teamac ha scelto di installare una telecamera di visione Sick, Inspector, che controlla, oltre al sacchetto, anche la corretta cucitura. Il sensore di visione Sick, mediante il controllo dei pixel, discrimina con affidabilità il prodotto corretto dalla condizione di scarto. L’alta velocità di elaborazione e la ripetibilità dei suoi tempi di risposta permettono a Inspector di eseguire il controllo anche alla massima velocità della macchina, senza porre limiti alla capacità di produzione. Inspector, come Teamac, rappresenta l’ultima generazione di soluzioni tecniche, che consentono di operare in ambienti polverosi dove sono Tutti i componenti delle macchine sono prodotti in Italia maggiormente richieste doti di affidabilità, facilità di manu- all’interno di fabbriche specializzate del Gruppo Marchesini tenzione, resistenza all’abrasione e ai detergenti usati per la pulizia. “La telecamera Inspector è un prodotto eccezionale per industriale, ha trovato in Sick un partner di fiducia in grado di gacome è stato sviluppato e installato sulle nostre macchine in rantire la massima efficienza per le sue macchine, oltre a offrire quanto i nostri sacchetti vengono chiusi con un nodo cucito ed una gamma di prodotti a 360°. “Anche altri fornitori propongono è necessario utilizzare sensori in grado di discriminare anche il prodotti validi, ma la qualità offerta, per le nostre applicazioni, più piccolo difetto. Inspector è in grado di effettuare proprio que- non è uguagliabile a quella garantita da Sick. In particolare, ci ha sto tipo di controllo” ci spiega lo staff tecnico di Teamac. “Siamo convinto la ripetibilità delle performance di questi sensori nel molto soddisfatti di aver optato per Inspector perché mantiene tempo e tra diverse forniture” ci spiegano ancora i responsabili costanti le sue performance anche dopo anni e soprattutto non tecnici della Teamac. Sick, con oltre sessantacinque anni di esperisente degli ambienti polverosi. Grazie a questa telecamera di rienza nell’innovazione tecnologica, è uno dei principali produtvisione, l’affidabilità delle nostre macchine è garantita”. Teamac, tori di sensori per l’automazione di fabbrica, logistica e processo. dopo aver testato diversi fornitori nell’ambito dell’automazione Vanta una presenza globale in quasi 50 ubicazioni tra filiali e siti produttivi nel mondo, rappresentanze e agenzie di vendita. “I prodotti Teamac Sick, come le nostre macchine, sono di qualità eccelsa e ben distribuiti in eamac è stata fondata nel 1993, nella vasta pianura bolognese conosciuta anche come tutto il mondo; quest’ultima carat‘packaging valley’. L’azienda è stata creata da Alberto Daunisi che, con i suoi passati ventiteristica è fondamentale per noi in cinque anni di esperienza nella realizzazione di macchine per il confezionamento, aveva un quanto i nostri clienti devono poter sogno: realizzare una macchina per confezionare il tè in bustine completamente ecologiche disporre del massimo livello di servipreservando il sapore puro e naturale della bevanda. Questo sogno è divenuto realtà: le zio per evitare fermi macchina che si macchine MD20/MD20 Plus, lanciate sul mercato nel 2002, rappresentano la sintesi della tradizione, traducono in sprechi di tempo e decompetenza e innovazione nella produzione delle bustine doppia camera senza punto metallico. Teamac, naro” conclude la direzione aziendale di cui Daunisi è amministratore delegato, fa parte, dal 2003, del Gruppo Marchesini, una realtà fortedi Teamac. T mente consolidata che rappresenta uno tra i più grandi produttori di macchine per il confezionamento nel settore alimentare, farmaceutico e cosmetico con 18 filiali e oltre 1.000 dipendenti nel mondo. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Sick - www.sick.it 85 SPECIALE di Sergio Valletti Fonte: http://www.morguefile.com/ AO Tutto sulla misura Valcom si propone come partner strategico in particolare per la misura di livello di prodotto finito per impianti oleari e acetaie D a oltre 35 anni Valcom svolge un’attività di progettazione e produzione di strumentazione per la misura e il controllo dei processi industriali nelle variabili di livello, pressione, temperatura, portata, pressione differenziale, peso specifico e presenza di liquido. Recenti applicazioni di successo hanno riguardato sistemi di monitoraggio di impianti oleari e acetaie, le cui caratteristiche devono ruotare attorno alle sfere di sicurezza e affidabilità, che indirettamente condizionano il consumatore finale di oli e aceti. La compatibilità dei materiali meccanici, combinati alla corretta scelta degli oli sintetici di riempimento della sensoristica inerente la rilevazione e la misura di variabili di processo, sono argomentazioni logiche e banali, che però tuttavia ci si trova ad affrontare spesso, soprattutto in questo difficile periodo in cui la competitività si è fatta pericolosamente aggressiva, talvolta a scapito della qualità dei prodotti e delle compatibilità di applicazione. Un prodotto compatibile con l’applicazione però, sappiamo bene non è sufficiente all’affidabilità e al buon funzionamento nel tempo della strumentazione da campo; è necessario prevedere attacchi al processo sanitari, che permettano un’adeguata pulizia delle parti bagnate a contatto con il processo, una corretta valutazione dei parametri di misura (pressione e temperatura) e adeguate informazioni sulla viscosità e il peso specifico del prodotto, al fine di ottenere una misura di processo corretta e soddisfacente. Valcom si propone come partner strategico in particolare per la misura di livello di prodotto finito per impianti oleari e acetaie. Il sistema di monitoraggio, configurazione e programmazione remota HMI è in grado di visualizzare in tempo reale tutte le variabili di qualsivoglia processo collegate, con la possibilità di implementazione di funzioni di data-logg- 86 La Serie T7N per la misura di pressione da 100 mbar a 1.000 bar ing e alarm-setting, indispensabili per monitorare i trend e per prevenire situazioni di troppo vuoto o troppo pieno. I vantaggi sono presto detti: abbattimento dei costi di installazione, compatibilità garantita, monitoraggio e variazione parametri comodamente da PC. Le tecnologie di misura possono comprendere misure di livello, temperatura e pressione, a seconda della specifica esigenza. I dati visualizzati e registrati secondo la funzione di logging possono essere trasferiti a un livello superiore di controllo e supervisione per mezzo di collegamento Ethernet (RJ45) 10/100 Base, o attraverso uscite bus di collegamento standard RS232 o RS485 che possono essere montate integralmente al pannello di visione su richiesta del consumatore finale. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Il sistema di monitoraggio, configurazione e programmazione remota HMI è in grado di visualizzare in tempo reale tutte le variabili di qualsivoglia processo collegate Le misure Per la misura di livello ad esempio sono possibili le varie soluzioni che elenchiamo qui di seguito. A battente fluidosta- fluido è soggetto a una forza dal basso verso l’alto uguale al peso del volume del fluido spostato. A galleggiante, con la serie T7L senza dubbio tra i più affidabili sul mercato. Questo principio di misura permette un’analisi costante e continua del livello con straordinaria ripetibilità, e la misura non è mai influenzata da parametri quali conducibilità, pressione, temperatura, viscosità o forma del serbatoio. Radar, con la serie RMG. L’impulso radar non è influenzato dal contenuto del serbatoio, dall’atmosfera, da temperatura o pressione, per questo la tecnologia radar è ritenuta essere la più affidabile nelle applicazioni di tank gauging. Per la misura di pressione, tipicamente viene utilizzata la Serie T7N o T72 (versione cieca senza display), con attacco filettato o flangiato per campi di misura da 100 mbar a 1.000 bar, eventualmente dotata di estensioni o capillari in grado di consentire misurazioni per campi ridotti, anche per serbatoi le cui temperature di processo superano i 300 °C. Per la misura di temperatura infine invece viene utilizzata la Serie T7T con pozzetti termometrici o attacchi diretti, dotati di risoluzione eccezionale (0,0015 °C per range 100 °C), la cui precisione complessiva può essere in classe DIN A, DIN B, 1/4 DIN o 1/10 DIN. Per la misura di livello sono possibili varie soluzioni La Serie T7T con pozzetti termometrici o attacchi diretti tico, con attacco laterale serie T76 o a immersione serie T7IM, dotati di attacchi al processo filettati o flangiati e sanitari, e possono essere realizzati in materiali speciali come HC, HB, Ti, Ta, o completi di separatori di fluido in AISI316, leghe speciali o dorati per applicazioni su fluidi corrosivi. A battente fluidostatico per serbatoi pressurizzati, per mezzo del trasmettitore di pressione differenziale T7K dotato di estensioni o capillari in grado di consentire misure per campi ridotti, anche per serbatoi le cui temperature di processo superano i 300 °C. A dislocatore della serie T7B, che basano il loro funzionamento sul principio di Archimede e sono progettati per la misura in continuo del livello ma anche dell’interfaccia o del peso specifico di liquidi. Secondo il principio di Archimede infatti, un corpo immerso totalmente o parzialmente in un Ciò che contraddistingue Valcom e che crediamo sia ciò su cui l’azienda dovrà puntare negli anni a venire non è solo l’ampiezza dell’offerta produttiva, ma anche, essendo produttori della strumentazione offerta, la flessibilità sulla fornitura degli strumenti e la capacità di soddisfare le esigenze dei clienti in tempi brevi. La fase di sviluppo dell’offerta è ritenuta fase fondamentale al fine di recepire tutte le informazioni relative al tipo di processo su cui lo strumento verrà utilizzato, poiché il primo obiettivo è il raggiungimento della soddisfazione del cliente. Questo aspetto viene costantemente integrato da un’elevata qualità del prodotto e un efficiente servizio di assistenza pre e post vendita secondo standard qualitativi ormai da tempo consolidati. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Valcom - www.valcom.it 87 AO RASSEGNA di Alessandro Dandolo*, Alessandra Pelliconi Rfid e NFC Con Rfid (Radio Frequency IDentification) si intende una tecnologia che utilizza la radiofrequenza per l’identificazione e/o la memorizzazione automatica dei dati di oggetti; è basata sulla capacità di memorizzazione di dispositivi elettronici denominati ‘tag’ e sulla loro capacità di rispondere ‘all’interrogazione’ a distanza da parte di apparati fissi o portatili chiamati ‘reader’, che, attraverso onde radio, comunicano le informazioni in essi contenute. L’infrastruttura di un sistema Rfid è costituita tipicamente da tre elementi fondamentali: tag o ‘trasponder’, reader o ‘ricetrasmittente’ e sistema di gestione o ‘management system’. Nello specifico, il tag è un microchip usato per la memorizzazione di piccole quantità di informazioni che possono essere lette a radiofrequenza dai reader. A seconda che possano solo essere interrogati o siano anche in grado di inviare autonomamente un segnale di riconoscimento, i tag si classificano in passivi, semi-passivi o attivi. Possono quindi anche contenere un’alimentazione autonoma e una memoria interna leggibile e riscrivibile ed essere interfacciati a sensori legati all’oggetto da gestire. I reader sono dispositivi dotati di antenna, che permette loro di identificare i tag presenti in una certa area sotto controllo; instaurano quindi una comunicazione che consiste nella semplice lettura o anche nella scrittura di dati. Per la comprensione e l’elaborazione delle informazioni inviate dai tag, i reader sono connessi a un sistema di gestione dei dati. Quest’ultimo, nel caso delle applicazioni più semplici può essere integrato nei dispositivi mobili, consentendo una gestione logistica e di tracciamento dei beni identificati, in applicazioni gestionali più complesse, invece, interagisce con i sistemi informatici aziendali (ERP). Quando si parla di NFC (Near Field Communication), anche detta ‘comunicazione di prossimità’, si considera invece una tecnologia di comunicazione wireless bidirezionale a corto raggio che permette di trasferire facilmente piccole quantità di dati in modalità wireless e senza l’uso di complicati codici di riconoscimento tra diversi dispositivi. Essa rappresenta una ridefinizione e un’evoluzione della tecnologia Rfid, facilmente integrabile per esempio nei telefoni cellulari. Il sistema NFC consente la comunicazione tra due dispositivi posti a breve distanza, considerando un range di comunicazione di circa 10 cm, e integra la 88 tecnologia in dispositivi che possono operare sia in modalità tag, sia in modalità reader, come avviene negli smartphone. Una delle differenze più significative rispetto all’Rfid è costituita dall’esistenza di tre modalità di funzionamento dell’NFC. Se infatti l’Rfid può lavorare in modalità ‘reader\writer’, l’NFC aggiunge due modalità d’uso: ‘peer-to-peer’ e ‘card emulation’. Nel caso di una comunicazione reader/writer (tipica dell’Rfid), un dispositivo abilitato NFC può leggere e scrivere un tag passivo; la comunicazione bidirezionale peer-to-peer, invece, avviene tra due dispositivi o smartphone abilitati all’NFC. Quindi in maniera alternata ogni dispositivo si comporterà da reader e poi da tag. La modalità card emulation, infine, permette al dispositivo di emulare un tag NFC. Con questo tipo di funzionamento lo smartphone si comporta come un componente passivo. Queste caratteristiche permettono di utilizzare la tecnologia NFC per vari scopi, per esempio ticketing, mobile payment e identificazione. Negli ultimi anni diverse aziende hanno cercato di introdurre le tecnologie a radiofrequenza nei processi logistici e di tracciabilità, ma un gran numero di progetti pilota non hanno avuto l’evoluzione ipotizzata. L’adozione delle tecnologie a radiofrequenza non ha infatti solo un impatto tecnologico e/o informatico, ma soprattutto di processo, per cui è necessario che, come prima cosa, venga effettuata una corretta analisi dei processi e delle procedure interessate, per valutare al meglio l’impatto delle nuove tecnologie e i benefici che queste possono portare. È inoltre necessario che, oltre a definire i risultati che si intendono raggiungere, si evolva da un approccio ‘tecnologico’, che verifica la mera funzionalità tecnica della soluzione, a un approccio di tipo ‘business’, che evidenzia la convenienza ad adottare una certa soluzione, come avviene per qualsiasi progetto di investimento aziendale. Questo permette di valutare i limiti della tecnologia e allo stesso tempo le sue potenzialità. In molti casi, progetti di efficientamento operativo hanno permesso di raggiungere obiettivi paralleli, per esempio la certificazione di originalità del prodotto o la tracciabilità estesa dal produttore al consumatore. (*) Managing Partner Alfaproject.net GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Fonte. www.123rf Qual è la differenza tra Rfid (Radio Frequency IDentification) e NFC (Near Field Communication)? La tecnologia Rfid utilizza la radiofrequenza per l’identificazione e/o la memorizzazione automatica di dati, la NFC è una tecnologia di comunicazione wireless bidirezionale a corto raggio che permette di trasferire piccole quantità di dati in modalità wireless… ASE IDENTIFICATION COMPONENTS giunte tastiere modulari; la connettività wireless include Bluetooth per ASE, azienda di riferimento nella proposta di componenti professionali la stampa e 802.11 a/b/g per il trasferimento dati. Un’ultima novità è per l’identificazione automatica, presenta la famiglia di lettori BlueBox rappresentata dal modulo Rfid per zona 1 integrato, che permette di Gen3. Si tratta di lettori Rfid UHF (operanti in un range di frequenza leggere tag per frequenze LF, HF e UHF anche in zona con pericolo programmabile via software compreso tra 840 e 960 MHz) che comud’esplosione, idoneo per l’utilizzo sia con le frequenze EU (865,6 a 867,5 nicano a un sistema host attraverso linea seriale RS232/RS485 e con MHz) sia USA (902,0 a 928,0 MHz - FCC CFR 47 part 15.247). Infine, MC connessione Ethernet 10-100 M. I lettori sono disponibili sia con an92N0 ex è certificato Atex per applicazioni in area EX, zona 1, zona 2,22 tenna integrata, sia con possibilità di collegamento di una o due ane UL Class I Div1 ed è disponibile sia in versione G con impugnatore a tenne esterne, per garantire un range di lettura personalizzato per ogni pistola, sia nel modello K senza impugnatore. tipo di esigenza. Tali dispositivi vengono comunemente impiegati per eseguire le opeI BlueBox Gen3, progettati per permettere l’installazione senza la nerazioni di manutenzione programmate (per esempio su estintori) opcessità di aprire il dispositivo, consentono di variare via software la popure operazione di verifica e calibrazione di strumenti installati in zona tenza d’antenna fino a un massimo di 30 dBm, riuscendo a ottenere con pericolo d’esplosione. Infatti, grazie a tool dedicati installati sul paldistanze di lettura superiori a 10 m. Sono dotati di 2 uscite digitali mare, non ultimo il lettore di codice a barre, il manutentore o addetto (relè), 2 ingressi digitali optoialle verifiche degli strumenti in campo viene guidato passo solati, 3 LED per la visualizzapasso, tramite schermate intuitive, in tutte le operazioni di zione dello stato del lettore e verifica e reportistica direttamente in zona EX. Quando 1 buzzer per la segnalazione torna in ufficio l’operatore può poi scaricare su di un PC tutti acustica. Ogni prodotto di i dati memorizzati all’interno del palmare. questa famiglia garantisce il www.bartec.it grado di protezione IP67 e può FASTHINK essere utilizzato nei processi di Fasthink, azienda del Gruppo Telekom Assist Europe, all’aautomazione industriale, nel vanguardia nella fornitura di componenti e soluzioni intecontrollo degli accessi e per grate basate su tecnologia Rfid, NFC e mobile computing, applicazioni nell’automazione realizza soluzioni altamente specifiche e innovative per in generale; grazie a connetrisolvere e migliorare i processi negli ambiti della tracciatori M12 è possibile effettuare ASE IDENTIFICATION COMPONENTS bilità delle merci, nell’automazione industriale, nella racil cablaggio in modo semplice colta dati, nella logistica e e veloce. nei pagamenti elettronici. www.asedis.it Una realtà professionale che BARTEC realizza servizi di analisi, proBartec, società specializzata gettazione, consulenza, sviin sistemi di automazione per luppo hardware e software aree con pericolo di esplosione, con tecnologie Rfid, barcode ha ampliato la propria gamma 1D/2D, mobile computing, relativa ai sistemi wireless e Rfid. wireless networking e locaIl palmare MC 92N0 ex Bartec lizzazione (Rtls). In particointende confermare il successo lare, le Rfid Smart Label UHF, FASTHINK del modello MC 9090 ex nel foretichette intelligenti per il nire una soluzione di accesso settore della logistica, per la tracciabilità di documenti e per il retail, mobile per la supply chain del sono personalizzabili nei formati e nei materiali e sono facilmente apsettore chimico, alimentare, plicabili su diverse tipologie di materiale con diverse opzioni di colfarmaceutico e petrolchimico. lante. Il dispositivo SIC4310 di Silicon Craft è invece un transponder Rfid Cuore del sistema è il procesISO14443 dual port accessibile e programmabile in modalità wireless BARTEC sore TI Omac 4430 dual-core attraverso la comunicazione NFC e consente di realizzare in modo raProcessor/1 GHz dotato di memoria 1 GB/2 GB flash RAM/ROM espanpido ed economico applicazioni dedicate al mondo Internet of Thinks, dibile con 32 GB tramite SD. La versione con Wlan integrata permette ossia la connessione di oggetti o sensori in rete con l’ausilio di tecnololo scambio dati in tempo reale con il sistema host; il sistema operativo è gie wireless e dispositivi palmari o smartphone. Windows mobile 6.3.5. Con un solo dispositivo MC 92N0 ex permette di NFC Interactive Poster è una delle applicazioni di SIC4310, progettata acquisire immagini e codici in diversi settori aziendali a distanze comper usi pubblicitari, che consente di scaricare promozioni e coupon prese tra 10 cm e 12 m. La batteria promette un giorno intero di durata semplicemente toccando il poster con telefonini dotati di tecnologia e può essere sostituita in zona con pericolo d’esplosione. Al display a NFC. colori 3,7” VGA dotato di tecnologia touchscreen possono essere agwww.fasthink.com Alfaproject.net ata nel 2000 all’interno dell’‘Acceleratore d’Impresa’ del Politecnico di Milano, con l’obiettivo di creare una realtà in grado di integrare l’ottimizzazione dei processi con le nuove tecnologie in totale indipendenza rispetto alle aziende fornitrici, Alfaproject.net si propone di ‘supportare le imprese nella delicata fase di efficientamento dei processi produttivi, logistici e di supporto attraverso un approccio ingegneristico e l’innovazione tecnologica’. Specializzata e focalizzata nell’efficientamento della supply chain, da anni affianca i manager N di grandi organizzazioni nel delicato compito di cost reduction e di value generation. Ha maturato numerose esperienze nell’ambito della tracciabilità tanto da essere riconosciuta sul mercato come ‘Track-Ability Company’, con elevate competenze tecnologiche e di processo supportate da una profonda conoscenza dei modelli industriali di riferimento (Lean Manufacturing, World Class Manufacturing, Itil ecc.) che le consentono di proporsi quale valido partner e consulente per lo sviluppo di applicazioni in questo settore. www.alfaproject.net GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 89 AO RASSEGNA HONEYWELL SCANNING & MOBILITY Il nuovo dispositivo ibrido aziendale Dolphin 70e di Honeywell combina le dimensioni, lo stile e la praticità di un dispositivo consumer con l’affidabilità e la resistenza di un tradizionale dispositivo industriale. Contraddistinto da linee pulite e materiali di prima qualità, il formato di Dolphin 70e garantisce la stessa semplicità di utilizzo dei dispositivi di uso personale, ma consente anche di affrontare le sfide imprevedibili che caratterizzano gli ambienti aziendali basati su dispositivi mobili. Nello specifico, Dolphin 70e è dotato di vetro Corning Gorilla Glass, per una maggiore robustezza del display e involucro in grado di resistere a cadute ripetute su cemento da 1,2 HONEYWELL SCANNING & MOBILITY m e a più di 1.000 urti da 0,5 m. Grazie al display touchscreen, che assicura un’elevata visibilità in qualsiasi condizione di luminosità, il dispositivo di Honeywell costituisce una soluzione adatta per ambienti interni ed esterni. Inoltre, la connettività wireless veloce e affidabile fornisce una copertura senza fili completa consentendo l’accesso in tempo reale ai dati critici. La predisposizione per Remote MasterMind offre funzionalità estese al personale con esigenze di mobilità, riducendo il costo totale di proprietà e fornendo una soluzione ‘chiavi in mano’ per la gestione remota dei dispositivi. Infine, i piani di assistenza Service Made Simple offrono una protezione sull’inveIFM ELECTRONIC stimento completa e senza problemi per un massimo di cinque anni successivi all’acquisto, estendendo il ciclo di vita dei prodotti ben oltre la normale durata dei dispositivi consumer. www.honeywell.com IFM ELECTRONIC Come componenti complementari della gamma Rfid UHF di IFM electronic, i lettori Rfid DTE810 per l’Europa e DTE910 per gli Stati Uniti sono dotati di un’interfaccia Ethernet/IP standard con connettore M12 per un’integrazione rapida e facile nel sistema di controllo superiore dell’automazione o del processo. Le antenne ANT805 e ANT810 sono destinate alle applicazioni che richiedono minime distanze di lettura e una grande selettività. L’antenna ANT820 viene invece utilizzata per applicazioni con letture a media distanza, fino a 2 m. Le antenne ANT830, con un angolo di apertura di 70° e realizzate per applicazioni con letture a lunga distanza, sono particolarmente adatte per la realizzazione di portali di rilevamento. Il sistema UHF di IFM electronic consente una moltitudine di applicazioni di iden- 90 tificazione nella produzione, logistica e movimentazione grazie ad antenne efficienti con campi magnetici circolari: prodotti, imballaggi o pallet possono essere identificati senza contatto. Oltretutto, grazie all’involucro robusto con grado di protezione IP65 e un ampio campo di temperatura, i lettori sono conformi ai requisiti di ambienti industriali con condizioni austere. www.ifm.com LAB ID Tracciabilità e anticontraffazione a prova di errore: sono questi i motivi che hanno portato i progettisti di LAB ID a realizzare dei nuovi tag Rfid UHF ad alte prestazioni. Dalle dimensioni ridotte, i nuovi tag della serie UH601, evoluzione dei tag UH600, permettono di etichettare oggetti di piccola entità quali orecchini, anelli, orologi ma anche fiale o minuteria sanitaria come farmaci e relativi blister e contenitori. Questi tag UHF sono più sensibili rispetto alla famiglia precedente e garantiscono distanze di lettura più elevate, circa qualche metro, che, vista la dimensione dell’antenna, è un risultato eccezionale. Si LAB ID tratta di inlay Rfid molto particolari, perché sono stati studiati a seguito di un’analisi molto dettagliata delle problematiche legate alla tracciabilità nei beni di lusso, nella distribuzione, ma anche in altri ambiti, quali la sanità. Per LAB ID la nuova famiglia rappresenta un fiore all’occhiello dello sviluppo. I tag UHF UH601 hanno attirato l’interesse e ricevuto riconoscimenti da parte dei migliori centri di ricerca internazionali come l’Università dell’Arkansas, riferimenti indiscussi nel mondo dell’identificazione Rfid. www.lab-id.com SCHNEIDER ELECTRIC Il sistema Rfid Ositrack a 13,56 MHz proposto da Schneider Electric è la soluzione ideale per l’identificazione in numerose applicazioni e funzioni: è un sistema aperto, facile da installare (può essere applicato direttamente sul metallo), collegare e configurare e risponde alle norme ISO 18000-3, ISO 15693 e ISO 14443. È quindi possibile scegliere liberamente le memorie dall’offerta industriale o dall’offerta ISO (non protetta) disponibile sul mercato. La stessa stazione di lettura/scrittura può essere collegata a Modbus e Modbus TCP/IP (UniTelway, Canopen) per semplificare la configuraSCHNEIDER ELECTRIC zione con il rilevamento automatico del protocollo di comunicazione e velocità; inoltre, la totale assenza di software di configurazione fa sì che l’utilizzo di Ositrack non sia riservato ai soli specialisti. Si tratta di un sistema molto compatto perché integra in un’unica custodia sia il controllo sia l’antenna e, con il vasto range di accessori, può essere facilmente installato in ogni parte della macchina: l’elettronica si autoadatta all’ambiente circostante. La connessione è semplice, rapida e affidabile poiché la connessione tra elettronica e PLC si riduce a un unico cavo e l’indirizzamento è semplificato: posizionando davanti all’antenna il badge di configurazione si attiva la modifica dell’indirizzo. www.schneider-electric.it GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 SICK RFU620, il nuovo dispositivo Sick per la lettura/scrittura UHF, opera con range di frequenza di 860-960 MHz ed è ottimizzato per applicazioni in cui ravvicinati trasponder UHF, conformi alle ISO/IEC, devono essere identificati in modo affidabile in un range d’azione medio. La potenza dell’emettitore può essere regolata per raggiungere distanze fino a 1 m, adattandosi nelle diverse situazioni di lettura. L’antenna genera un campo di comunicazione omogeneo e simmetrico in cui il singolo transponder può essere letto e identificato in modo specifico, mentre la funzione Adaptive Power Control auSICK menta autonomamente la potenza dell’emettitore fino alla lettura del trasponder, evitando la rilevazione simultanea di più trasponder. Altre funzioni di filtro focalizzano la comunicazione su trasponder con specifiche strutture dati, garantendo sempre massima affidabilità nei cicli di lettura e scrittura. Alimentazione e trasmissione dati avvengono con un solo cavo, grazie all’opzione di integrazione con Power over Ethernet (PoE). La compatibilità con la piattaforma Sick IDpro, dedicata alle soluzioni per i sistemi di identificazione automatica, fornisce il consueto elevato grado di espandibilità in termini di integrazione. www.sick.it corredate da una completa diagnostica del dispositivo, che permette d’intervenire in modo mirato sull’eventuale problema generato del reader. www.siemens.it SOFTWORK Rfid Global, brand di Softwork e distributore a valore aggiunto di tecnologie Rfid, presenta Rfid RedWave Smart FlyBoard Web Cloud Device, la linea di mid range reader prodotta in sei varianti: tre diverse modalità di comunicazione (Ethernet, Wi-Fi e mobile GSM/Gprs), ciascuna declinata in banda HF e UHF. Si tratta di dispositivi Rfid multiISO (ISO 15693, ISO14443-A, ISO14443-B, NFC, Calypso, EPC Gen2 ISO 18000-6) con CPU e I/O, antenne esterne o integrate. Tra le peculiarità spicca il web server a bordo che trasforma un browser nell’interfaccia utente per configurare e gestire via web il reader Rfid e i numerosi I/O: ciò permette la trasmissione e ricezione dati via Internet, controllando così il proprio device da qualunque luogo, anche in modalità mobile. Basato su tecnologia italiana SOFTWORK open hardware, il reader Rfid è dotato di intelligenza a bordo (processore CPU) e interfaccia per microSD. La flessibilità di questa gamma di dispositivi apre molteplici scenari applicativi, tra cui building automation, fidelity card, ticketing, micro-pagamenti, ATM, retail, contaminazione tra eventi reali e social network (Rfid Facebook Like Machine), Internet of Things (la Smart FlyBoard permette di gestire da remoto il controller Rfid collegato a sensori) e M2M. www.rfidglobal.it TYCO RETAIL SOLUTIONS SIEMENS Il modulo RF120c di Siemens permette l’integrazione dei sistemi Rfid HF/UHF e dei lettori di codice della serie MV400, con la nuova generazione di CPU 1200. Grazie a questo SIEMENS modulo, non solo l’attuale portafoglio prodotti dedicati all’identificazione in radiofrequenza della serie RF200/300/600, ma anche le precedenti gamme Rfid Moby D e U possono essere utilizzate in combinazione con la CPU 1200. Possono essere inseriti sulla parte sinistra del rack del modello 1200 fino a un massimo di tre RF120c, dove una libreria di blocchi funzioni è a disposizione del programmatore per avviare in modo semplice e rapido il sistema Rfid o MV code reader. I medesimi blocchi funzione tornano utili per integrare anche i moduli per uso esterno quadro (IP67) con i bus Profibus (ASM456) e Profinet (RF180c). Grazie a questi moduli si possono distribuire e dislocare lungo la linea i vari punti di lettura Rfid o di lettura codici. Il modulo RF120c permette un collegamento punto-punto con i lettori Rfid o con i lettori MV code reader; i moduli IP67, invece, permettono il collegamento di un massimo di due lettori Rfid o di un pari numero di MV code reader. La libreria dei blocchi funzione consente, nel caso dei dispositivi in radio frequenza, di leggere e scrivere i dati da o sul tag, di impostare la potenza del reader e di porlo in stato di stand-by, per evitare eventuali interferenze tra punti di lettura contigui. Queste funzioni sono Tyco Retail Solutions, marchio di Tyco Integrated Fire & Security e fornitore di soluzioni di sicurezza e retail performance, annuncia che il programma di source tagging antitaccheggio a marchio Sensormatic ha raggiunto un considerevole traguardo: la protezione di 50 miliardi di prodotti a livello mondiale, 5 miliardi se si considerano i soli capi d’abbiTYCO RETAIL SOLUTIONS gliamento. Il programma comprende l’applicazione alla fonte di etichette antitaccheggio EAS usa-e-getta e di etichette acusto-magnetiche (AM) EAS e Rfid riciclabili. Oltre a migliorare la protezione dei prodotti, l’etichettatura alla fonte consente ai retailer di concentrarsi su attività produttive e clienti, favorendo un’esperienza d’acquisto ancor più personale. Grazie a un’unica etichetta AM/Rfid applicata alla fonte, oltre a controllare gli ammanchi, i retailer possono limitare il taccheggio, incrementare le vendite, garantire la soddisfazione del cliente e ottenere l’inestimabile vantaggio dell’Inventory Intelligence. www.tycofs.it GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 91 AO Energia di Lavinia Colonna Un’azienda italiana porta l’energia a Sochi Un impianto di trigenerazione high tech per una nuova area retail nella città russa di Sochi, capitale dei XXII Giochi olimpici invernali, è stato realizzato grazie all’italiana IBT Group D opo la creazione di una sede in Austria nel 2007, IBT Group continua ad ampliare con successo la sua rete commerciale nell’Est Europa, Russia e in particolare in Polonia, dove è stata aperta una filiale. Ilario Vigani, fondatore e presidente di IBT Group, afferma: “L’industria energetica italiana gode di un sempre maggior peso e considerazione all’estero. I nuovi progetti per la realizzazione di infrastrutture energetiche in Europa e nell’area dell’ex Unione Sovietica non possono prescindere dall’implementazione di tecnologie trigenerative con know-how italiano. Questi mercati rappresentano una grande opportunità non solo per noi, ma anche per molte altre aziende del settore energetico”. Per i giochi olimpici invernali 2014 una nuova commessa è stata portata a termine: un impianto di rigenerazione per Sochi. Altamente tecnologico IBT Group è partner esclusivo per l’Europa di Century, azienda sud-coreana, protagonista da oltre 50 anni nella produzione di frigoriferi ad assorbimento, centrifughi e sistemi Hvac. La società ha recentemente annunciato che è stato installato un impianto di trigenerazione ad alta tecnologia per una nuova area retail nella città russa di Sochi, capitale dei XXII Giochi olimpici invernali. Si tratta non solo del progetto infrastrutturale più grande dopo quello relativo alla cittadella olimpica, ma anche del primo impianto di trigenerazione con tecnologia a microturbina della Regione. Il recente commissioning di due frigoriferi ad assorbimento Century ha completato, infatti, l’impianto di trigenerazione, la cui costruzione era stata 92 annunciata nel maggio 2011 per conto di R7 Group, gruppo immobiliare russo che gestisce varie strutture commerciali e alberghiere nell’area di ‘Novy Vek’ (New Century). Per provvedere allo smaltimento del calore dei gruppi ad assorbimento, è stata studiata un’interessante soluzione tecnologica che sfrutta le acque sotterranee della zona. Sono, infatti, stati utilizzati un pozzo La parte cogenerativa del sistema è per il chiller da 2 MW e 2 pozzi composta da 4 turbine per quello da 3 MW freddi in soCapstone da 1.000 kW stituzione delle tradizionali torri a tecnologia ‘oil-free’, evaporative. La parte cogeneraovvero senza liquidi tiva del sistema è invece comlubrificanti al loro posta da 4 turbine Capstone da interno 1.000 kW a tecnologia ‘oil-free’, ovvero senza liquidi lubrificanti al loro interno, che consentono quindi di ottenere impianti di cogenerazione per la produzione combinata di energia elettrica e termica dai numerosi vantaggi tra cui: una sensibile riduzione dei consumi, oltre il 30%, bassa manutenzione, maggiore facilità nel recupero termico e zero emissioni. L’energia prodotta dalle turbine serve a far fronte ai bisogni di energia elettrica e di acqua calda di due centri commerciali e relativi uffici per un’area totale di 40.000 m2, mentre i 2 frigoriferi ad assorbimento, che sfruttano l’acqua calda prodotta dalle turbine, servono al condizionamento di tutti gli ambienti. Gli assorbitori Century, nelle taglie più piccole si accoppiano infatti perfettamente con la produzione termica delle microturbine e sono quindi adatti a realizzare impianti di trigenerazione efficienti e facilmente gestibili. Prodotti nelle gigantesche fabbriche di 240.000 m2 ad Asan i chiller Century si distinguono per la possibilità di progettazione su misura sulla base delle richieste tecniche del cliente, l’elevata affidabilità visto il limitato numero di parti meccaniche in movimento e il minimo impatto ambientale. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 IBT Group - www.ibtgroup.it Quanto è grande una differenza fondamentale? Chi come HEIDENHAIN produce tecnologia di misura precisa al micron lo sa bene: sono i dettagli a fare la differenza fondamentale. Questo vale tanto per i nostri prodotti che per la nostra azienda. HEIDENHAIN si occupa della tecnologia di misura dal 1889. Un risultato senza pari che continuiamo a perseguire: più del 10 % del nostro profitto viene reinvestito in Ricerca & Sviluppo. Anche l’aspetto umano è un tratto distintivo: rispetto reciproco, correttezza e fiducia sono importanti per noi - anche e soprattutto nei rapporti con i nostri clienti. Questi “tratti somatici” danno ai nostri prodotti quel qualcosa in più e fanno di HEIDENHAIN, in tutto il mondo, il partner preferito per la tecnologia di misura. HEIDENHAIN ITALIANA S.r.l., 20128 Milano, Via Asiago 14, Tel.: 02270751, www.heidenhain.it, E-Mail: [email protected] Sistemi di misura angolari Sistemi di misura lineari Controlli numerici Visualizzatori di quote Tastatori di misura Encoder AO Connettori di Andrej Lorkovic Progetto pilota per Industria 4.0 Con le soluzioni per Ethernet industriale di Belden è possibile realizzare applicazioni per la fabbrica intelligente del futuro. Un esempio è quello della nuova linea di produzione di connettori che Belden ha avviato in collaborazione con la società di ingegneria meccanica Otto Bihler Maschinenfabrik ‘I specializzati che combineranno la tecnologia dei computer con la meccanica, l’elettronica e le ‘autostrade per i dati’, attraverso le quali i sistemi potranno comunicare. In un futuro nemmeno tanto distante, ogni pezzo potrebbe persino avere un proprio indirizzo IP. L’Ethernet industriale svolgerà quindi un ruolo centrale. Inoltre, quelle aree della filiera che oggi sono normalmente ancora separate (come gli acquisti, la produzione, la logistica e l’assistenza tecnica) si avvicineranno sempre più, permettendo alle aziende di reagire in modo più flessibile alla domanda dei clienti. Un esempio di ciò è la possibilità di fornire prodotti personalizzati per ogni cliente con una fabbricazione di massa o lotti di pezzi unici, pratica già comune oggi in aree come la produzione di calzature sportive. Questa tendenza sta diventando sempre più comune nell’area business to business allo scopo di soddisfare in modo ottimale la domanda di singoli clienti. Questo è il motivo per cui Belden e Otto Bihler Maschinenfabrik hanno avviato un progetto pilota a Neckartenzlingen nel quale i connettori della serie GDM di ultima generazione possono essere prodotti su specifiche del cliente in serie o in lotti anche di un singolo pezzo con caratteristiche o colori diversi, per esempio con speciali accessori in confezioni Passare dalla produzione di serie a lotti anche di un unico pezzo richiede un alto livello di flessibilità individuali. ndustria 4.0’ avrà sulla tecnologia produttiva un impatto analogo a quello delle tre rivoluzioni industriali che l’hanno preceduta, indotte rispettivamente dalla macchina a vapore, dalla linea di montaggio e dal computer. Tuttavia, la maggior parte degli esperti è concorde nel ritenere che, a differenza dei casi precedenti, Industria 4.0 sarà più un processo evolutivo che rivoluzionario. Il fattore decisivo in questo salto qualitativo nella produttività sarà la convergenza di automazione, elettronica e IT. I processi produttivi del futuro passeranno da un approccio centralizzato a una strategia distribuita, nella quale gli elementi da produrre determineranno la località di fabbricazione, apportando nuovo dinamismo ai flussi produttivi del lavoro. Questo richiederà sistemi ciber-fisici altamente 94 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Maggiore produzione, minore assemblaggio Passare dalla produzione di serie a lotti anche di un unico pezzo richiede un alto livello di flessibilità. A questo scopo è stata sviluppata una nuova strategia nelle macchine, che permette di sostituire e montare gli attrezzi rapidamente. Mentre gli studi di fattibilità diverranno un ricordo del passato, soltanto i processi continui di produzione permetteranno di tenere sotto controllo i costi. Al fine di garantire un’alta qualità, nonostante l’elevata cadenza produttiva, è necessario raccogliere dati di I connettori della serie GDM di ultima generazione possono essere misura e di produzione su base ampia e continua. prodotti su specifiche del cliente Inoltre, il moderno monitoraggio dello stato permette di identificare velocemente le potenzialità di migliora- di sistemi ottimali e far sì che le diverse aree della filiera conmento. vergano nel migliore modo possibile. La piattaforma Industria Ciò è reso possibile dalla gamma di prodotti di Ethernet in- 4.0, avviata dalle associazioni industriali Bitkom, Vdma e Zvei dustriale di Belden, che utilizza soluzioni di cablaggio di in Germania, potrebbe costituire la cornice adatta a ciò. Lumberg Automation e tecnologia di rete Hirschmann per Parallelamente, Belden continuerà a espandere la sua gamma implementare trasmissioni di dati end to end dalla macchina di Ethernet Industriale incorporando immediatamente ogni attraverso la dorsale di rete aziendale. I componenti copren- nuovo standard emergente. La strategia si concentra nell’indono cavi per dati e connessione M8 e M12, scatole I/O con dividuare funzioni della tecnologia di rete e nel trasferirle classe di protezione IP67, con supporto per Profinet ed Ether- nell’area sensori/attuatori. Belden ha già scatole I/O che ofnet/IP. Con l’aggiunta di sensori con capacità Ethernet, queste soluzioni di cablaggio, collegabili in campo, possono anche essere utilizzate per raccogliere segnali da controparti binarie e collegarli al mondo intelligente attraverso un bus Ethernet. Allo stesso tempo, queste soluzioni costituiscono la base dei sistemi ciber-fisici del futuro. Protezione contro ciber-attacchi Gli switch della gamma Hirschmann possono anche essere usati per connettere controller programmabili, visualizzabili attraverso il software di gestione rete Industrial HiVision. Questo software sarà presto in grado di visualizzare scatole I/O. I sistemi Belden continuerà a espandere la sua gamma di Ethernet Industriale incorporando di firewall di categoria industriale ogni nuovo standard emergente della famiglia Eagle rendono la protezione contro ciber-attacchi parte integrante di qualun- frono caratteristiche che si trovano normalmente negli switch. que infrastruttura di gestione rete, soddisfando così un prere- Esistono già delle ipotesi di aggiungere versioni in grado di quisito assoluto di Industria 4.0. supportare applicazioni Ethercat e di sicurezza alla gamma atMa, come già menzionato, il mondo dell’automazione non tuale di prodotti Profinet ed Ethernet/IP. Tutto questo è possisarà rivoluzionato tutto in un colpo, si verificheranno piccoli bile perché Belden si considera un partner dell’intero settore cambiamenti in modo graduale. Occorreranno sicuramente di ingegneria meccanica, nel quale le società continuano a altri 10 anni prima che le ‘fabbriche intelligenti’ divengano utilizzare la sua ampia gamma di protocolli diversi basati su una realtà. Per di più, non si è ancora messo a punto il ne- Ethernet. cessario processo di standardizzazione. Occorre quindi uno Belden - www.belden.com sforzo considerevole di recupero per permettere lo sviluppo GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 95 AO Videosorveglianza di Lù del Frate Sicurezza integrata Per il monitoraggio di undici impianti fotovoltaici installati in Grecia, TerniEnergia ha scelto di impiegare le soluzioni di videosorveglianza Sony proposte da Innovasys cembre 2012 TerniEnergia ha realizzato complessivamente 266 impianti fotovoltaici di taglia industriale per una potenza cumulata di 248,5 MWp (di cui 9,1 MWp di proprietà al 100% della società e 61,1 MWp destinati alle joint venture per l’attività di power generation). Nel 2012 la produzione complessiva di energia degli impianti è stata di circa 90 milioni di kWh. Dal 2011 TerniEnergia è attiva all’estero e opera in Grecia tramite TerniEnergia Hellas Mepe per lo sviluppo, la costruzione e l’esercizio di impianti fotoTerniEnergia voltaici di taglia industriale. ha realizzato in Grecia Dopo una prima fase in cui undici impianti fotovoltaici sono stati realizzati due impianti da 6 MW ciascuno nel ostituita nel 2005 e parte del Gruppo Terni Re- Sud della Grecia, la società italiana ha intrapreso la realizzasearch, TerniEnergia è uno dei principali operatori zione di ulteriori nove impianti fotovoltaici nel Nord del Paese, nazionali nel mercato delle energie rinnovabili. La nel distretto di Salonicco, per una potenza complessiva di società è attiva nei settori del waste management, circa 30 MW e per un perimetro totale di circa 15 km. dell’efficienza energetica e dell’energia da fonti La realizzazione dei sistemi di sicurezza ha richiesto fin da rinnovabili, in particolare nel settore del fotovoltaico; è l’unico subito un notevole impegno, poiché presentava alcune proplayer nazionale attivo nei tre segmenti del ‘Pacchetto Clima’ blematiche specifiche. Andava innanzitutto considerata la dell’Unione Europea con 225,4 MWp di impianti alimentati a conformazione ed estensione dei siti e la loro posizione isolata energie rinnovabili prodotti, 200 milioni di kWh risparmiati e non facilmente raggiungibile. e una riduzione delle emissioni in atmosfera superiore ai 2,4 Di particolare rilevanza anche l’aspetto logistico di gestione milioni di CO2. Nello specifico, dall’inizio dell’attività al 31 di- del cantiere, con la necessità di individuare una soluzione che garantisse fin dall’inizio la messa in sicurezza dei Perché la scelta di Sony? siti, dunque già durante la fase di costruzione a funzionalità di analisi intelligente delle immagini, insieme al sistema di rilevazione in fibra ottica a data la presenza di maprotezione delle reti fisiche sul perimetro, consentono alle telecamere Sony di identificare gli eventi teriali d’ingente valore. critici e garantiscono la rilevazione puntuale e sistematica di eventuali intrusioni. La funzione ‘day/ Parallelamente doveva night’ delle telecamere è di tipo meccanico anziché elettronico, ha quindi una sensibilità alla luce inoltre essere realizzato maggiore e può lavorare a colori con una luce più bassa rispetto alla funzione elettronica per passare il sistema di sicurezza in modalità notturna. La continuità di ripresa video è garantita anche in condizioni di scarsa illuminazione grazie a vero e proprio da conseilluminatori a infrarossi installati su ogni punto di ripresa e a una distanza di circa 50 m. gnare a fine lavori. C L 96 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Una soluzione vincente TerniEnergia si è affidata all’integratore di sistema Innovasys, in grado di offrire servizi a 360° alle aziende nell’ambito delle nuove tecnologie. Questi ha proposto una soluzione di sicurezza integrata, con videosorveglianza intelligente, protezione del perimetro, protezione dei varchi e dei locali tecnici. Il sistema è stato poi centralizzato e delegato presso un istituto di vigilanza privato gestibile anche da remoto. Complessivamente sono state installate 290 telecamere SNC-EB520 e 13 server di gestione Milestone. I flussi video sono gestiti tramite piattaforma Milestone XProtect software. Per il sistema di sicurezza l’installatore ha dovuto considerare la particolare conformazione del sito di rete e che comprende il riconoscimento automatico dei dispositivi e lo streaming di video. Le modalità operative e la soluzione proposta si sono rivelate vincenti: i lavori sono stati completati Le telecamere Sony SNC-EB520 offrono immagini di alta qualità, flessibilità oltre a un’installazione facile e veloce La soluzione di sicurezza adottata include un sistema di videosorveglianza intelligente Il modello SNC-EB520 di Sony è una telecamera HD che offre immagini di alta qualità, flessibilità, compatibilità e un’installazione facile e veloce. Presenta una risoluzione massima fino a Svga (800x600), supporta tre codec e una funzionalità dual streaming. Il sensore Cmos ‘Exmor’ garantisce un’elevata qualità dell’immagine e bassi livelli di rumorosità. La facilità d’installazione è resa possibile da una combinazione delle funzionalità Easy Focus e PoE (Power over Ethernet) della telecamera. Tutti i prodotti Sony sono inoltre conformi a Onvif (Open Network Video Interface Forum), che definisce un protocollo comune per lo scambio di informazioni tra i dispositivi video rispettando i tempi previsti, rispondendo appieno alla richiesta del cliente e rappresentando uno standard di riferimento per i progetti successivi. Tutti gli impianti sono stati collaudati e sono regolarmente in funzione. Le diverse tecnologie rese fruibili in chiave integrata consentono un utilizzo semplice ed efficace del sistema sia da parte dell’utilizzatore, sia degli istituti di vigilanza, che possono attivare specifiche procedure al verificarsi di determinate condizioni o segnalazioni. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Innovasys - www.innovasys.it Sony - www.sony.it 97 AO Tracciabilità di Lucia Milani Prodotti al centro: alimenti 2.0 e Pslk Il modello Pslk di Holonix rappresenta una nuova frontiera per la produzione industriale che pone ‘il prodotto al centro’, mentre con la piattaforma i-Like è stato sviluppato il primo progetto ‘Internet of Food’ legato alla tracciabilità e all’autenticazione dell’olio d’oliva I n un momento in cui la crisi si fa sempre più sentire e diventa complesso differenziare prodotti ormai vissuti come ‘commodity’ in un mondo globalizzato, sono i servizi e la capacità di ‘conquistare’ il cliente a fare davvero la differenza, così come la capacità di trovare le soluzioni tecnologiche giusto per offrire valore aggiunto. Ecco due esempi di come sono stati raggiunti importanti risultati con le soluzioni proposte da Holonix, spin-off del Politecnico di Milano, nata nel 2010 dopo anni di ricerche a livello internazionale, condotte da Marco Taisch e Jacopo Cassina. Obiettivo dell’azienda è aiutare le realtà produttive a ottimizzare i Jacopo Cassina, CEO di Holonix propri processi operativi (produzione, logistica, manutenzione, assistenza ecc.) tramite un approccio innovativo, basato sulla capacità di gestire la conoscenza generata nel ciclo di vita di un prodotto in modo efficiente. Il team di Holonix ha creato la piattaforma i-LiKe (Intelligent Lifecycle Data and Knowledge), che consente alle imprese di ottimizzare la gestione dell’intero ciclo di vita dei propri prodotti in diversi settori, dal chimico al manifatturiero, dal nautico all’elettrodomestico. Dialogo diretto con il cliente finale: il caso di Agriè Grazie alla suite i-Like Food di Holonix Agriè ha potuto instaurare un dialogo più diretto con i consumatori suoi clienti 98 L’Italia è da sempre terreno fertile per le eccellenze eno-gastronomiche e, in un contesto sempre più competitivo e soggetto alla contraffazione a cui si affianca una consapevolezza del consumatore ben più matura rispetto al passato, diventa necessario potersi dotare di tecnologie in grado di tracciare e comprovare questa avanguardia. L’azienda agricola Agriè di Nicola Santoro è un esempio di eccellenza in questo senso. Fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 2010, l’azienda salentina ha fatto propria la filosofia di unire tradizione e innovazione, cercando di preservare la purezza di un alimento sopraffino come l’olio, associandola a una forte componente tecnologica in grado di fornire informazioni sul prodotto anche al consumatore più esigente. La necessità iniziale di Agriè, produttrice di quattro diversi oli EVO di alta qualità, era quella di riuscire a mostrare l’intero universo che ruota attorno ai suoi prodotti e il valore aggiunto che essi offrono, in sintesi: avvicinare il consumatore al produttore. Tutto ciò è stato possibile grazie all’implementazione di i-Like Food, la suite per il comparto alimentare di i-Like di Holonix, soluzione GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Fonte: brandesign.co.za di cui l’azienda è promotrice all’interno di alcuni progetti europei assieme ad altri importanti nomi sulla scena internazionale, come SAP, Volkswagen, TXT, Politecnico di Milano solo per citarne alcuni, per i mercati manifatturieri in cui il prodotto è l’elemento portante del processo. Il modello Pslk rappresenta una svolta importante, che guarda all’intero processo produttivo in chiave decisamente innovativa. Si basa sull’aggregazione delle informazioni di tipo progettuale (CAD, fogli di specifica, modifiche) e le indicazioni sul reale prodotto fisico (come è stato realizzato, dove viene utilizzato ecc.) costituendo un framework di a moduli avanzata per l’ottimizzazione della gestione dell’intero ciclo di vita dei prodotti, che consente di fornire informazioni sull’origine della bottiglia. Attraverso la lettura via smartphone di un QR code apposto sul prodotto, infatti, l’utente viene indirizzato a una pagina web con tutte le informazioni sulla specifica bottiglia, quali: lotto di appartenenza, data di molitura delle olive, tipologia d’olio, provenienza, oltre a una serie di utili consigli su come utilizzare, abbinare o servire l’olio, piuttosto che altri dettagli su premi vinti o sui suoi gusti e sapori. L’etichetta diventa dunque ‘intelligente’ ed è in grado di garantire un’esperienza d’uso davvero innovativa e coinvolgente per l’utente. Questo risultato è dato dalla tecnologia di Holonix, che a monte traccia e autentica qualsiasi processo legato alla produzione. “Gli utenti pongono sempre più attenzione a cosa mangiamo e a come gli alimenti vengono prodotti, nonché conservati e manutenuti” ha sottolineato Jacopo Cassina, amministratore delegato di Holonix. “A questo si aggiungono le minacce che arrivano dall’estero con prodotti apparentemente ‘nostrani’, ma in realtà realizzati in tutt’altra parte del mondo, ai quali si associano le Direttive degli organi comunitari in tema di sicurezza alimentare. Ecco che disporre di una piattaforma tecnologica che consenta di tracciare ogni singola fase della preparazione di un alimento e di disporre di tutti i dati direttamente su uno smartphone è un valore aggiunto importante, che rende il consumatore protagonista attivo del suo acquisto, nonché della sua selezione alimentare. Poter offrire la nostra soluzione a un’azienda giovane, che ha fatto dell’innovazione uno dei suoi valori chiave, è stato per noi motivo di grande orgoglio”. Ha quindi dichiarato Nicola Santoro, fondatore di Agriè: “Quando ho intrapreso quest’avventura volevo poter rendere universali e condivisibili i valori della mia terra, intrinsecamente contenuti negli oli di Agriè. Sulla base della mia formazione sapevo quanto la tecnologia potesse rappresentare una leva competitiva anche per settori apparentemente molto lontani, come quello alimentare. È proprio per questo che ho scelto Holonix che, con la sua suite i-Like Food, ha tradotto in pratica le mie aspirazioni e ha contribuito a rendere gli oli Agriè altamente distintivi”. Il prodotto fulcro di tutto Pslk (Product Service Lifecycle Knowledge) è il nuovo modello per la gestione del prodotto elaborato da Holonix lavoro più completo, in grado di fornire dati più esaustivi sull’intera catena del valore. “Il Pslk può essere considerato la teoria che sta dietro allo sviluppo di software o standard per la gestione del prodotto” ha esemplificato Cassina. “È strettamente legato, infatti, al progetto QLM, standard su cui stiamo lavorando con alcuni dei maggiori colossi informatici mondiali. Il mondo industriale è sempre più complesso e necessita di processi e soluzioni assolutamente ottimizzati. In questo contesto, il prodotto diventa cruciale in quanto passa dall’essere un mero output a fonte importantissima di dati sull’intero ciclo di vita. È su questo concetto di base che abbiamo sviluppato l’approccio che prende il nome di Pslk”. In particolare, il Pslk apporterà notevoli benefici alle aziende che lo adotteranno in quanto garantisce importanti ritorni sotto vari punti di vista. In termini di sostenibilità, per esempio, la tracciabilità costante dell’intero processo permette di minimizzare gli sprechi e gli errori e consente un uso più efficace delle risorse. Inoltre, la ‘mass customization’ consente di assicurare prodotti sempre più specifici, in linea con le diverse esigenze degli utenti, mantenendo comunque l’efficienza della produzione industriale massiva. A livello di servizio, assicurare livelli elevati legati al prodotto rappresenta la nuova leva competitiva dei mercati moderni, in cui il prodotto da solo non basta. In uno scenario dominato da prodotti fortemente standardizzati è infatti il servizio annesso a fare la differenza. Infine, il Pslk rende più ‘circolare’ l’intero processo, consentendo di ottimizzare tutte le fasi di produzione e integrarle l’un l’altra fornendo indicazioni utili a supporto dell’intera catena del valore, con una maggiore integrazione della value chain. “In un contesto macroeconomico dominato da forti contrazioni e la necessità di sfruttare al meglio tutte le risorse e gli investimenti esistenti, il Pslk vuole essere una risposta concreta per migliorare e rendere più efficace l’insieme dei processi produttivi in ambito industriale. Ci crediamo fortemente e continueremo a sviluppare la nostra offerta in tale direzione” ha concluso Cassina. Si chiama Pslk (Product Service Lifecycle Knowledge) il nuovo paradigma per la gestione del prodotto elaborato da Holonix, GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Holonix - www.holonix.it 99 AO Monitoraggio e supervisione di Paola Redili Un progetto accurato Automata ha collaborato al progetto di realizzazione di un sistema per la gestione intelligente dell’impianto di trattamento acque reflue a Laggan e Tormore, nel Mare del Nord I l progetto dell’impianto di estrazione del gas sito nell’area di Laggan-Tormore, nel Mare del Nord, è stato ideato nel 2010 e ha ricoperto un ruolo strategico per lo sviluppo economico della Gran Bretagna. Consente infatti il trasporto del gas dai territori di Laggan e Tormore, posti a 125 km nord-ovest delle isole Shetland, fino alla stazione petrolifera di St. Fergus. Automata ha collaborato alla realizzazione di un sistema di gestione ‘intelligente’ dell’impianto di trattamento acque reflue. Il progetto prevede l’installazione di 62 moduli, con un peso compreso tra 21 e 380 tonnellate, di 105 km di tubature e 1.550 km di cablaggi elettrici: nella prima fase dei lavori è stato costruito un blocco per gli alloggi che ospita 850 persone impegnate in loco e comprende, tra l’altro, un negozio, una biblioteca, un caffè, un ristorante, un ambulatorio medico, uffici, mensa e spogliatoi. Si proseguirà quindi con la costruzione di altri edifici civili e l’esecuzione di alcune attività che hanno coinvolto la comunità locale, mentre la prima linea per il gas entrerà in funzione nel 2014, a partire dal mese di giugno. L’azienda italiana di engineering Automata, specializzata nella progettazione, sviluppo software, realizzazione e messa in servizio di sistemi di controllo e automazione di impianti industriali, ha sviluppato e portato a termine, in soli cinque mesi, un progetto per il sistema di automazione con elevato contenuto tecnico per il monitoraggio, la razionalizzazione e l’ottimizzazione, tramite una stazione di supervisione e controllo, del processo complessivo in accordo con i requisiti tecnici del cliente. Monitoraggio delle acque Il sistema di monitoraggio, localizzato nella sala operativa di controllo, comunica con il sistema di supervisione e gestisce tutte le informazioni necessarie al funzionamento dell’impianto di trattamento, raccolta e smaltimento delle acque reflue. Nello specifico, Automata si è occupata della stesura della documentazione tecnica specifica e, parallelamente, ha sviluppato il software per la gestione del processo e delle sicurezze, in conformità con il livello di sicurezza SIL2 richiesto e certificato da enti esterni. Il progetto utilizza oltre un migliaio di punti I/O e adotta una configurazione ridondata nei suoi componenti più critici, il che aumenta la complessità del sistema ma ne garantisce al tempo stesso un’elevata affidabilità. Alla fase di realizzazione sono seguiti i collaudi interni, effettuati grazie a una serie di complessi simulatori di processo presenti presso la sede di Automata ed eseguiti in presenza di un ente certificatore terzo. La commessa è stata completata nel mese di dicembre 2013, nel corso del 2014 si sono svolte ulteriori verifiche sul campo in risposta ai rigidi parametri imposti, che richiedono un elevato livello qualitativo e un’eccellente affidabilità dei risultati. Il sistema è stato realizzato secondo le impegnative specifiche volute dal cliente, con controllori programmabili di sicurezza e sistemi Il progetto prevede il trasporto del gas dai territori di Laggan e Tormore, di supervisione; è inoltre basato su un’unica posti a 125 km nord-ovest delle isole Shetland, fino alla stazione petrolifera piattaforma, che garantisce numerosi vandi St. Fergus 100 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 L’impianto di estrazione del gas nell’area di Laggan-Tormore si avvale di un sistema di gestione ‘intelligente’ in remoto taggi come per esempio la programmabilità, l’affidabilità, l’espandibilità e la flessibilità, riducendo i costi di sviluppo e integrazione. Non ultima, è assicurata la disponibilità del sistema grazie alla ridondanza, ottenuta tramite strumentazione intelligente e tecnologie avanzate di connettività. Automata ha realizzato, come di consueto, una dettagliata reportistica con tutti i risultati, che consente di effettuare ulteriori analisi e valutazioni, per applicare i metodi che meglio corrispondono ai requisiti prestazionali ed economici, riducendo i potenziali rischi, proteggendo risorse importanti e costose, prevenendo inoltre eventuali fermi imprevisti dell’impianto. Come sempre, Automata ha elaborato accuratamente i suoi progetti fin dalle fasi iniziali della trattativa, per quanto riguarda gli aspetti tecnici ma anche per le tempistiche, affiancando il cliente in tutte le fasi, dallo sviluppo alla produzione e post-produzione del sistema, fornendo il proprio know-how. Il progetto Laggan Tormore ha consentito di raggiungere una grande efficienza in tempi rapidi Il progetto Laggan Tormore ha consentito di raggiungere una grande efficienza in tempi rapidi, con conseguente risparmio economico. Automata applicherà l’esperienza acquisita in questa realizzazione già nei prossimi mesi, nella messa a punto di una nuova applicazione nel setDall’Italia alla Germania tore oil&gas: il progetto Tempa Rossa, un giacimento petrolifero ata nel 1980 dall’evoluzione del reparto di automazione di Gruppo Cannon, Automata applica in Basilicata, in collaborazione con con successo in propri prodotti in numerosi settori industriali: macchine per la lavorazione del Bono Energia e Artes Ingegneria, poliuretano, per l’iniezione e termoformatura della plastica, per la lavorazione del legno, dei società appartenenti al gruppo metalli e dei materiali compositi, per la lavorazione dei tessuti e del vetro; per l’imballaggio; Cannon. sistemi di test in campo automobilistico; impianti di supervisione e telecontrollo. Nel 1988, per N consolidare la presenza nel mercato nord europeo, è nata la società tedesca Automata GmbH con sede a Ried, vicino a Monaco di Baviera. Automata Spa e Automata Gmbh sono giuridicamente due società distinte, che lavorano in stretta collaborazione ma mantengono una propria identità e peculiarità. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Automata www.cannon-automata.com 101 AO Sicurezza di Marco Pelizzaro Sicurezza e produttività non sono in contraddizione Le soluzioni globali e mirate di Pilz, composte da sensori, sistemi e tecnica di azionamento, sono state efficacemente impiegate da Schüco per la realizzazione di un banco di collaudo sicuro I l consumatore che sceglie prodotti di marchi rinomati si aspetta di poterli utilizzare quotidianamente in modo sicuro e affidabile. E soddisfare standard qualitativi di alto livello costituisce per l’azienda tedesca Schüco, con sede centrale a Bielefeld (Germania), produttrice di sistemi per finestre, porte, facciate, giardini d’inverno, balconi, fotovoltaico e solare termico, un obiettivo primario. Così, prima che finestre e porte lascino l’azienda, un banco di collaudo combinato esamina a fondo ogni singolo meccanismo in conformità alla norma DIN EN 13126-8. Per garantire la sicurezza non solo del prodotto finale, ma anche del personale addetto alla procedura di collaudo, Schüco si è affidata alle soluzioni di automazione e sicurezza di Pilz. Conformità alle norme La norma europea DIN EN 13126-8 stabilisce le procedure di verifica e gli standard richiesti in relazione a funzionalità continua, resistenza, efficacia protettiva e modalità operativa dei meccanismi di apertura ad anta e a ribalta. Se queste caratteristiche risultano conformi, l’utilizzatore deve presupporre che porte e finestre, utilizzate in modo appropriato, soddisfino tutti i requisiti previsti. Schüco, presente in 78 Paesi, opera nel settore dei prodotti in metallo, plastica e delle ‘nuove energie’ e offre molteplici soluzioni per nuove costruzioni e ristrutturazioni, rispettando standard qualitativi estremamente elevati. Questo ha fatto dell’azienda un fornitore di involucri edilizi innovativi fra i più richiesti a livello internazionale: finestre, porte, facciate e soluzioni per impianti solari. Il banco di collaudo in questione, combinato per i meccanismi delle finestre, è stato progettato e realizzato per soddisfare le prescrizioni di sicurezza indicate nella Direttiva Macchine e rispettare la procedura di verifica definita nella norma. Allo stesso tempo, la tecnica di sicurezza e quella di comando e controllo dovevano essere conformi alla normativa EN ISO 13849-1. “Eravamo alla ricerca di un partner competente e con un solido know-how in soluzioni per l’automazione: la scelta è caduta su Pilz non solo per la pluriennale e fruttuosa collaborazione che lega le due aziende, ma anche perché i prodotti, le soluzioni, la consulenza e l’approccio globale di Pilz risultano sempre innovativi ed efficaci” spiega Michael Kaumkötter, manager assistenza e messa in servizio di Schüco Alu Competence. Il nuovo banco di collaudo verifica il perfetto funzionamento e la resistenza di porte e finestre. È costituito da due stazioni di prova, che possono essere utilizzate in maniera indipendente. La finestra con il meccanismo che deve essere collaudato viene montata e fissata nella stazione prescelta. Gli assi azionati da servomotori per il movimento di apertura ad anta e a ribalta vengono fissati direttamente alla finestra stessa. A questo punto è possibile avviare i test delle sinL’azienda tedesca Schüco controlla, tramite un banco di collaudo, ogni meccanismo di finestre e porte per assicurarsi che sia conforme gole cerniere e dei meccanismi. Il capitolato prevedeva alla norma DIN EN 13126-8 che fosse possibile accedere in sicurezza a una stazione, 102 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 per esempio per le operazioni di regolazione, anche quando nella stazione adiacente era in corso un test. Una recinzione di protezione circonda tutto l’impianto e, in caso di necessità, i pulsanti di arresto di emergenza installati garantiscono l’arresto sicuro dell’intero impianto. Gli accessi sono protetti mediante ripari mobili, per il cui controllo si è scelto di utilizzare Psenslock di Pilz, un sistema di sicurezza per ripari mobili codificato, senza contatto e con interblocco magnetico. Questo sistema garantisce un controllo sicuro dei ripari mobili in combinazione con un magnete di blocco senza contatto da 500 N o 1.000 N. Grazie alle molteplici opzioni di collegamento (connettori M12, a 5 o 8 poli) Psenslock è estremamente flessibile e può essere utilizzato singolarmente o in serie per il controllo dei ripari mobili fino al Performance Level (PL) ‘e’. A differenza delle soluzioni meccaniche tradizionali il prodotto garantisce un elevato livello di protezione dei ripari mobili contro eventuali manipolazioni grazie alla tecnologia a transponder Rfid. Nel caso di ripari che devono essere aperti frequentemente, l’utilizzo di interblocchi magnetici rappresenta un vantaggio, poiché sono dotati di un elevato grado di tolleranza rispetto a eventuali disallineamenti dei ripari stessi e non sono soggetti a usura, a differenza dei sistemi meccanici tradizionali. Safe Motion per la tecnica di azionamento Durante il test, che consiste nell’aprire, girare a 90° e richiudere porte e finestre per decine di migliaia di volte, viene utilizzato il servodrive PMCprotego D in combinazione con la scheda di sicurezza PMCprotego S. Per il controllo della velocità sicuro non è necessario alcun dispositivo hardware aggiuntivo, ma viene utilizzata la funzione di feedback standard del servomotore PMCtendo AC3. Grazie al servodrive PMCprotego D e alla scheda di sicurezza PMCprotego S è possibile implementare in modo semplice e agevole funzioni di sicurezza come ‘Velocità limitata in sicurezza’ (Safely-Limited Speed - SLS), ‘Arresto operativo sicuro’ (Safe Operating Stop - SOS) o ‘Arresto sicuro 2’ (Safe Stop 2 - SS2). Queste funzioni permettono di ridurre la velocità dell’azionamento in maniera controllata fino a ottenere un ‘Arresto operativo sicuro’. Tutte le funzioni di regolazione restano disponibili, la posizione di arresto viene controllata. Le soluzioni per la gestione della funzione SS2 attualmente in commercio controllano la rampa di frenatura solo per un determinato intervallo di tempo, la scheda di sicurezza PMCprotego S invece controlla sia la rampa di frenatura, sia eventuali anomalie nel funzionamento dell’asse del sistema di azionamento. Di norma, durante il test i meccanismi non descrivono un cerchio perfetto, bensì un’ellissi; per questo motivo, ogni 5 gradi i valori della posizione e della velocità vengono trasmessi al sistema tramite il canale dei parametri del servodrive. In questo modo, si ottiene una velocità costante di 0,5 m al secondo e tempi di ciclo brevi che garantiscono prestazioni elevate. Questo tipo di soluzione di azionamento è aperta ai sistemi fieldbus di diversi produttori. Nella soluzione realizzata da Schüco, i servo-drive sono collegati al sistema tramite Profibus DP. Per Schüco, inoltre, era necessario che la soluzione di sicurezza permettesse di utilizzare gli azionamenti in modalità operativa ‘Regolazione con velocità limitata in sicurezza’ (Safe Limited Speed - SLS). A questo scopo, tutti i servoassi si devono poter disattivare in sicurezza Per il controllo delle apparecchiature di sicurezza e la gestione delle funzioni di sicurezza vengono impiegati i prodotti di Pilz fino al PL ‘d’ (Safe Operating Stop - SOS). L’elevata dinamica, l’accuratezza di controllo e i rapidi tempi d’intervento del servodrive PMCprotego, in combinazione con i servomotori PMCtendo, garantiscono il corretto svolgimento dei test e quindi la massima qualità dei prodotti. Infine, il software PASconfig consente di eseguire la parametrizzazione e la messa in servizio della scheda di sicurezza PMCprotego S in modo rapido e intuitivo. Il tool è dotato di una grafica particolareggiata per ridurre al minimo ogni possibilità di errore ed è parte integrante della soluzione di sicurezza Pilz per la tecnica di azionamento. Il custode della sicurezza Il sistema di sicurezza configurabile Pnozmulti controlla e gestisce tutte le funzioni di sicurezza rilevanti: i sensori per il controllo dei ripari mobili, i pulsanti di arresto di emergenza e i pulsanti di reset. Grazie a 20 ingressi digitali, 4 uscite digitali a semiconduttore e 2 uscite a relè il sistema di sicurezza configurabile controlla anche il selettore di modalità operativa e il servodrive per il funzionamento sicuro in modalità ‘Regolazione con velocità limitata in sicurezza’. Pnozmulti commuta tutti i sensori direttamente tramite ingressi e uscite di sicurezza, pertanto l’utilizzo di hardware soggetto a usura non è necessario. “La libertà di configurazione e la semplicità d’uso si sono rivelate caratteristiche determinanti nella scelta di Pnozmulti” sottolinea Kaumkötter. “Il sistema di sicurezza sostituisce numerosi relè e circuiti e non necessita di cablaggi complicati e costosi. Il motto infatti è: configurare, non cablare, per una messa in servizio semplice e rapida”. Soluzioni globali orientate al futuro L’obiettivo primario era sviluppare un banco di collaudo sicuro, il cui funzionamento non limitasse la flessibilità e la produttività dell’impianto del cliente e che raggiungesse il Performance Level PL ‘d’ richiesto. Pilz e Schüco hanno lavorato in stretta collaborazione durante tutte le fasi: progettazione, scelta dei prodotti, messa in servizio, assistenza e supporto. Da questa collaborazione è nata una soluzione personalizzata e mirata, comprendente anche la realizzazione del sistema di azionamento. La struttura del banco di collaudo è modulare, pertanto espandibile a seconda delle necessità. Il tool di configurazione Pnozmulti Configurator supporta l’utilizzatore in fase di progettazione, configurazione, documentazione e messa in servizio. “L’intero impianto rappresenta una soluzione mirata e risolutiva; in futuro l’azienda sceglierà ancora Pilz come partner per la sicurezza” conclude Kaumkötter. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Pilz Italia - www.pilz.it 103 AO Efficienza energetica di Lù del Frate Una cartiera a tutta efficienza Massima efficienza energetica attraverso il nuovo impianto di cogenerazione a gas metano di Cartiera Mantovana grazie alle soluzioni Bosch Energy and Building Solutions C artiera Mantovana, storica azienda di Maglio di Goito, specializzata nella produzione di carta e trasformazione di plastica per il settore del packaging, ha deciso di rinnovarsi scegliendo di sostituire il vecchio impianto a olio combustibile con un impianto di cogenerazione alimentato a gas metano. Fornitore del nuovo sistema è Bosch Energy and Building Solutions Italy, la realtà del Gruppo Bosch, che si occupa in maniera integrata di energy management, cogenerazione, building automation, facility management, illuminazione pubblica, fonti rinnovabili, costruzioni e general contracting. medio del 30% ai suoi clienti, che includono complessi residenziali, enti pubblici e terzo settore, industria, settore sanitario, piscine, complessi sportivi e aziende zootecniche. Una recente collaborazione è stata quella con Cartiera Mantovana. La scelta di installare l’impianto di cogenerazione Bosch consente a Cartiera Mantovana una considerevole riduzione delle emissioni di CO2 e permette di raggiungere un risparmio pari quasi al 40% rispetto ai costi sostenuti in precedenza, circa il 42% a kWh elettrico prodotto. Il cliente è stato inoltre supportato in fase autorizzativa e nell’ottenimento dei titoli di efficienza energetica, permettendogli di beneficiare interamente, Alberto Marenghi, Il progetto dei guadagni conseguiti. amministratore delegato Bosch Energy and Building Solutions Italy è di Cartiera Mantovana “Cartiera Mantovana, fondata nel 1615, una consociata al 100% di Robert Bosch con deve i suoi quasi 400 anni di storia alla casede a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano. La società, pacità di adeguarsi ai cambiamenti, passando dalle pionierientrata a far parte del Gruppo Bosch nel 2013, è specializzata stiche ‘strazze e garavelle’ alla carta riciclata che oggi viene in servizi per l’efficienza energetica degli edifici. Combinando prodotta nel nostro stabilimento” afferma Alberto Marenghi, soluzioni personalizzate, servizi e tecnologia all’avanguardia, amministratore delegato di Cartiera Mantovana. “Abbiamo la società afferma di poter garantire un risparmio energetico scelto Bosch Energy and Building Solutions Italy per l’affidabilità e competenza dell’azienda. Altro aspetto determinante nella scelta, è stata la modalità di acquisto dell’impianto concordata con l’azienda, ovvero con rateizzazione in 6 anni e pay back dell’investimento in meno di quattro anni”. Bosch Energy and Building Solutions Italy si avvale della conoscenza ed esperienza del Gruppo Bosch nel campo della tecnologia energetica e dell’edilizia: la sua offerta spazia dalla consulenza e ottimizzazione di impianti già esistenti, alla costruzione, messa in funzione e gestione di nuovi impianti. Propone soluzioni ‘su misura’ rispetto alle esigenze tecniche, economiche e finanziarie del cliente, con l’obiettivo di ottenere la massima efficienza energetica, ovvero ridurre al minimo gli sprechi, ponendo attenzione all’ambiente e puntando all’ottenimento dei migliori risultati attraverso un utilizzo consapevole delle Cartiera Mantovana ha scelto Bosch Energy and risorse. Building Solutions Italy per un nuovo impianto di cogenerazione alimentato a gas metano Bosch Energy and Building Solutions – www.bosch-energy.it 104 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 La passione non ha tempo genialità, ricerca, innovazione... passione Leonardo da Vinci è L’Uomo del Rinascimento. La sua sete di sapere, la capacità di analisi unite a una passione viscerale per la Scienza hanno fatto di lui un simbolo della Rinascita ed è curioso come oggi, a distanza di 500 anni, in una Italia che necessita di rinverdire Passione e Genialità, Leonardo è e rimane straordinariamente il punto di riferimento per tutti noi. Le sue invenzioni continuano a stupire il mondo intero ed ancora oggi rappresentano il Progresso della nostra Società. Elettrotec ha fatto propria questa interpretazione Leonardesca della vita, traducendola nella progettazione e realizzazione dei propri prodotti, con creatività, professionalità e… passione. ion one. e. 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I dispositivi Fpga rappresentano uno strumento interessante per la realizzazione di nuove applicazioni in sistemi industriali e di automazione. La riprogrammabilità consente loro di adattarsi facilmente a eventuali modifiche o aggiornamenti dei requisiti. Grazie alla possibilità di implementare tutte e solo le funzioni necessarie in unico dispositivo, inoltre, si aumenta il livello di integrazione; contenendo il numero di componenti si riducono evidentemente i costi, si semplifica la gestione del ciclo di vita del prodotto, si protegge il progetto da costanti problemi di obsolescenza. L’espandibilità tipica dell’architettura delle logiche programmabili consente poi di realizzare più facilmente sistemi scalabili. Di seguito mostriamo alcuni esempi di applicazioni tipiche nei settori industriale e dell’automazione che possono trarre beneficio dall’impiego di logiche programmabili di nuova generazione. N egli ultimi anni i continui progressi ottenuti dai sistemi embedded hanno modificato radicalmente il settore delle applicazioni industriali e di controllo. Una delle tecnologie più interessanti in questo senso è certamente quella delle logiche programmabile. Introdotti nell’ormai lontano 1984, gli Fpga (acronimo per Field programmable gate array) sono dispositivi che implementano una matrice di celle logiche che possono essere riprogrammate e connesse più o meno arbitrariamente dall’utente per realizzare funzioni proprie. Uno stesso dispositivo Fpga può così diventare sia un controller video, sia un gestore di una porta di comunicazione di rete o un nodo di calcolo per l’accelerazione hardware di specifiche funzioni. Xilinx e Altera sono da sempre i principali vendor nel mercato delle logiche programmabili; spazi minori occupano oggi Microsemi e Lattice. Di recente, i progressi nel settore dei semiconduttori hanno consentito l’integrazione negli Fpga di core di microcontrollori, finendo per trasformarli in complessi 106 Machine vision I moderni sistemi di produzione in campo industriale utilizzano sempre più spesso i sistemi di visione artificiale e machine vision per il controllo di processo. Le elevate frequenze di immagini richieste (>100 fps) e le dimensioni delle imma- GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 gini stesse (fino a 10 Mpixels) in molti casi non consentono, tuttavia, l’adozione di architetture tradizionali basate su microcontrollori; l’impiego di Asic o Assp di terze parti espone, al contrario, a rischi di rapida obsolescenza o costi più elevati. Piuttosto, la flessibilità offerta nell’implementazione di funzioni ‘custom’ e il supporto intrinseco per l’esecuzione parallela della operazioni rendono i dispositivi Fpga la piattaforma ideale da impiegare in questo caso. Xilinx Smarter Solution (*) è l’ecosistema di dispositivi logici programmabili, IP core e applicativi software di terze parti supportato da Xilinx per la realizzazione di applicazioni di machine vision mediante Fpga nel settore industriale e non. I dispositivi SoC Zynq-7000 di Xilinx (figura 1), in particolare, integrano un processore dual-core ARM Cortex-A9 con periferiche standard (GbE, SPI, Sdio, CAN), transcevier Multigabit con supporto per i principali protocolli di comunicazione seriale e una matrice di celle logiche programmabili con blocchi dedicati per funzioni DSP. Il livello di integrazione maggiore reso possibile grazie ai dispositivi Zynq-7000 assicura mediamente un incremento delle prestazioni di oltre un fattore 2, una riduzione dei costi della BOM (Bill-of-Material) fino al 25% e un abbassamento della potenza dissipata di circa il 45%. zione delle immagini provenienti dalla camera. Si trovano, per esempio, implementazioni dei protocolli GigEVision, Coaxpress, USB e CameraLink. Sono disponibili core per il demosaicing dell’immagine (nel caso di sensori dotati di filtro di Bayer), la correzione dello spazio di colore e il filtraggio, la cartterizzazione dell’immagine e la raccolta delle statistiche, il miglioramento della qualità della stessa (per esempio, con la riduzione adattativa del rumore). Per la memorizzazione e il trasferimento vi sono poi moduli per compressione H.264 o modulazione (come Atsc o DVB-C). Controllo motori con Fpga Si stima che fino al 66% del consumo complessivo di energia sia oggi legato al funzionamento dei motori. Non deve quindi stupire che il controllo dei motori sia una delle discipline che desta maggiore interesse, non soltanto nel settore industriale, ma anche nell’ambito delle applicazioni medicali, dei trasporti e dei sistemi avionici o militari. Smart Fusion 2 è la nuova famiglia di SoC di Microsemi. Caratterizzati da bassissima dissipazione di potenza (il contributo statico è ridotto a soli 7 mW), i dispositivi (figura 2) includono una matrice di celle riprogrammabile e un sottosistema MSS (Microcontroller Subsystem). Quest’ultimo è basato su CPU ARM Cortex-M3 e su di un insieme esteso di periferiche, tra cui CAN, TSE, USB e controller DDR. Sono inoltre disponibili SerDes (SerializzatoriDeserializzatiori) dedicati per l’implementazione di protocolli di comunicazioni seriale come PCIe e Xaui. Gli SmartFusion 2 sono estremamente affidabili risultando immuni da SEU (Single Event Upset) e implementando accorgimenti per la sicu- Fig. 1 - Architettura dei SoC Zynq-7000 di Xilinx Fig. 2 - Architettura dei nuovi SmartFusion 2 di Microsemi La CPU ARM Cortex-A9 integrata nei dispositivi Zynq-7000 supporta i sistemi operativi Open Source Linux, Android e FreeRtos; l’utente può quindi sviluppare le proprie applicazioni di machine vision sotto framework e ambienti di sviluppo standard, per esempio Halcon di MVTec Software o Visual Applets di Silicon Software. Direttamente presso Xilinx o terze parti sono disponibili core per l’implementazione (nella porzioni di logica programmabile dei dispositivi Zynq7000) delle principali funzioni per l’acquisizione ed elabora- rezza e la protezione da clonazione e reverse engineering. Per i dispositivi SmartFusion 2 è disponibile da Microsemi un insieme di core e package per il controllo ottimizzato di motori multi-asse. La figura 3 mostra un tipico schema di algoritmo di controllo implementabile mediante i suddetti Fpga. Compatibile con le raccomandazioni Misra C-2004 per la realizzazione di applicazioni embedded sicure e affidabili, la soluzione realizzata da Microsemi supporta motori di tipo DC brushless (Bldc), sincroni a magneti permanenti (Pmsm) GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 107 AO Tutorial e passo passo (stepper). Sono inclusi macro-blocchi per l’implementazione di funzioni tipiche come trasformate di Clark e Park (sia diretta che inversa), controllo proporzionale-integrale (PI), stima di angolo e calcolo di velocità, modulazione Fig. 3 - Un tipico schema per controllo motore Svpwm (Space vector pulse-width modulation), generazione di segnali PWM 3-fase. Microsemi rende inoltre disponibile un development kit (figura 4) che include, oltre alla scheda con zione di nuove architetture scalabili e dalle più elevate prestazioni, con livelli di flessibilità fino a oggi inimmaginabili grazie alla riprogrammabilità appunto degli Fpga. Altera, in collaborazione con Exor, ha recentemente mostrato (figura 5) l’implementazione di un PLC con interfaccia HMI grafica 2.5D mediante i propri dispositivi SoC Cyclone V. Tali dispositivi integrano una matrice di celle logiche programmabili e un macroblocco HPS (Hard Processor System) che include, tra l’altro, un processore ARM Cortex-A9 dual-core, una serie di periferiche tradizionali (come USB OTG, Ethernet, Uart e CAN) e dei controller per memorie esterne (DDR, Flash e SD/Sdio/MMC). Per il macroblocco HPS è stato sviluppato il BSP (Board Support Package) per sistema operativo Linux realtime in accordo alle raccomandazioni Osadl (Open source automation development lab). Sono quindi suppor- Fig. 4 - Development kit disponibile da Microsemi per la prototipazione di algoritmi di controllo motore la Fpga SmartFusion 2, un mezzanino di Fig. 5 - PLC con funzionalità HMI realizzato con un SoC Cyclone V espansione con gli inverter per il pilotaggio dei motori. Sono anche inclusi, tra le altre cose, progetti di riferimento per il controllo di motori tati una serie di package a livello firmware/middleware, come Pmsm/Bldc con algoritmo sensorless, FOC, FOC con Hall o JM4Web, JMobile client e JM Server di EXor o le librerie per con encoder e FOC con resolver. L’utente può controllare i Ethercat e Canopen di Codesys. L’applicazione utente può parametri di lavoro del sistema (come velocità o guadagno essere sviluppata sotto l’ambiente Codesys IEC 61131-3 di Kp/Ki) grazie a una GUI; il kit supporta comunicazione e con- 3S-Smart Software Solutions e Jmobile Studio di EXor. La matrollo remoti mediante interfaccia Ethernet, CAN e RS485 ma, trice di celle programmabili di SoC Cyclone V è disponibile considerata la programmabilità degli Fpga, si può implemen- per l’implementazione di funzioni standard o custom, per tare ogni altro protocollo standard o custom. esempio per applicazioni HMI. Altera rilascia, in particolare, un progetto di riferimento che mostra l’integrazione dei core Implementare un PLC un Fpga di Ultilogic per la gestione di un display TFT da 15”, con risoI dispositivi PLC sono tra le tecnologie più diffuse nel settore luzione XGA e funzionalità touchscreen (*). industriale e dell’automazione. Sempre più piccoli e dai consumi ridotti, integrano oggi funzionalità avanzate per inter- Compatibilità con la normativa IEC 61508 faccia uomo-macchina (HMI). L’introduzione delle logiche Introdotta nel 2005, la normativa IEC 61508 è oggi diffusaprogrammabili in questo settore apre la porta alla realizza- mente adottata in molte applicazioni nel settore industriale: 108 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 linee di produzione, ponti elevatori, turbine sono solo alcuni esempi delle apparecchiature e installazioni industriali dove è richiesta elevata affidabilità. Per semplificare lo sviluppo di applicazioni compatibili con la normativa Xilinx ha messo a punto una metodologia di progetto e la relativa tool-chain (figura 6) che è stata certificata dal TUV SUD. La metodologia prevede il partizionamento dei diversi moduli logici implementati nella Fpga in regioni fisicamente isolate; l’adozione di architetture ridondate e schemi di mitigazione consente il contenimento della propagazione dei malfunzionamenti, quindi il controllo dei modi di guasto del sistema. Inoltre, i diversi macroblocchi, corrispondenti ad altrettante regioni fisiche isolate della Fpga, si possono modificare e verificare indipendentemente, senza che questo richieda la rivalidazione a livello sistema dell’intera architettura. Il flusso di progetto è basata sulla tool-chain tradizionale, che è stata estesa introducendovi il package IVT (Isolation Verification Tool). Questo consente la verifica di regole predefinite (Desing Rule Check) in fase di floor-planning e il rispetto dei constraint imposti al termine della programmazione del dispositivo. Fig. 6 - Xilinx mette a disposizione un flusso di progetto certificato per applicazioni IEC 61508 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 (*) Riferimenti: www.xilinx.com/applications/ smarter-vision/index.htm, www.microsemi.com/ applications/motor-control#solutions, www.altera.com/literature/po/ss-plc-on-a-single-chip.pdf, www.xilinx.com/applications/isolation-designflow.html 109 Un ‘ecosistema digitale’ In vista di Expo Milano 2015 soggetti pubblici e privati sono chiamati ad aderire al progetto E015 - Digital Ecosystem, un servizio online che consente alle aziende di ‘fare sistema’ e creare Servizi e Applicazioni integrate in un’unica piattaforma digitale Una delle eredità che Expo 2015 potrebbe lasciarci si chiama E015 - Digital Ecosystem, un ambiente digitale di cooperazione aperto, competitivo, non discriminatorio e concorrenziale per lo sviluppo di applicazioni software integrate. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra la società Expo 2015 e vari enti quali Confindustria, Camera di Commercio di Milano, Confcommercio, Assolombarda e Unione del Commercio, con il coordinamento tecnico-scientifico di Cefriel - Politecnico di Milano, e si pone l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di beni e servizi da parte del sistema delle imprese a favore dei cittadini, non solo nel periodo di preparazione e di svolgimento dell’esposizione universale, ma anche e soprattutto per gli anni a venire. Il progetto offre dunque a tutte le imprese, gli enti pubblici, le associazioni e in generale i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio l’occasione di ‘fare sistema’ e creare nuove relazioni. È un’occasione unica per confrontarsi e mettere in comune conoscenze ed esperienze, collaborando nel digitale per proporre a visitatori e cittadini soluzioni innovative che non si esauriranno con la fine dell’Expo. Nello specifico, E015 è un ambiente digitale che consente di far parlare tra loro i sistemi informatici di attori pubblici e privati differenti e che operano sul territorio in settori diversificati: trasporti, accoglienza, turismo, cultura, spettacolo ecc. Grazie a E015 infatti chi sviluppa un sistema informatico (sito web, app per smartphone, totem multimediale ecc.) è in grado, sulla base di standard tecnologici condivisi e di regole di collaborazione comuni, di usare dati e servizi offerti da altri attori e di proporre a sua volta contenuti e servizi a chiunque sia interessato a utilizzarli. In altre parole, E015 - Digital 110 Ecosystem rappresenta uno spazio operativo di cooperazione tra più attori, pubblici e privati. Si può contribuire all’ecosistema proponendo un ‘Servizio E015’, ossia mettendo a disposizione i contenuti e le funzionalità dei propri sistemi informativi, per esempio quelli già presenti sui propri siti web, affinché possano essere utilizzate da altri soggetti di E015 per la creazione di ulteriori applicazioni. Oppure si può realizzare una ‘Applicazione E015’, arricchendo il proprio sito web, app o soluzione software con un’interazione diretta con le funzionalità messe a disposizione da altri soggetti appartenenti all’ecosistema. In entrambi i casi, la piattaforma mette a disposizione un linguaggio comune da adottare, al fine di consentire ai servizi e alle applicazioni di tutti i soggetti aderenti di poter costantemente parlare tra loro. I servizi esposti vengono dunque utilizzati, secondo le logiche di collaborazione B2B, come fossero dei ‘mattoncini’ già pronti per abilitare la realizzazione di Applicazioni E015 da parte di altri soggetti aderenti all’iniziativa. E realizzare un’Applicazione E015 significa utilizzare i contenuti informativi e le funzionalità di altri soggetti, esposti all’interno dell’ecosistema digitale nella forma di Servizi E015, per realizzare o estendere soluzioni software B2C a disposizione dei propri utenti finali. Nel dettaglio, E015 - Digital Ecosystem mette a disposizione di tutti gli operatori economici e degli enti aderenti: le ‘Linee Guida operative’ e gli ‘standard tecnologici’ selezionati per esporre Servizi E015 e realizzare Applicazioni E015; il ‘Catalogo di Servizi condivisi’ dai partecipanti a E015; l’elenco delle Applicazioni realizzate in E015; un Technical Management Board operativo che supervisiona le attività di esposizione di ‘Servizi E015’ e/o di realizzazione di ‘Applicazioni E015’; un insieme di ‘Componenti Core’ (ambiente di interazione online, monitoraggio, segnalazioni e aggiornamenti ecc.) a supporto dei partecipanti a E015; il logo ‘E015 digital ecosystem’ che identifica le applicazioni realizzate in accordo agli standard tecnologici e alle Linee Guida operative di E015 e che fanno uso dei servizi degli altri soggetti partecipanti all’ecosistema. I vantaggi per le aziende che partecipano al progetto sono molteplici; esse possono arricchire le proprie applicazioni con i contenuti di altri soggetti, ridurre i tempi e i costi di sviluppo di nuove applicazioni integrate e veicolare i propri contenuti di valore tramite applicazioni realizzate da altri soggetti. Inoltre, i contenuti vengono resi visibili grazie all’inserimento in una directory presente sul sito E015, in modo che possano essere richiesti da altri soggetti interessati a sviluppare applicazioni integrate. La partecipazione all’ecosistema è aperta a tutti; per aderire è necessario sottoscrivere gratuitamente un Contratto di Adesione a E015, che comporta il rispetto degli standard tecnologici e delle linee guida dell’ecosistema; tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.e015.expo2015.org. GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Utilizzate ancora architetture dedicate per il telecontrollo? 3G/HSUPA/ ADSL VPN MODEM/ROUTER/ GATEWAY NE W! PLC CONCENTRATORE VPN INTERNET Il vostro PLC preferito!! Il vostro SCADA CADA DA A preferito!! f it !! R VPN R R R R R ...e tanti altri! PLC ...e e tanti altri! Con eWon (modem/router/gateway) y + eFive (concentratore VPN) potrete usare re il il vostro vosttro PLC PLC preferito e il vostro SCADA preferito rito o per realizzare realizzarre dei dei sistemi sistem di telecontrollo via internet !! ad altissime prestazioni ed aperti!! Distributore esclusivo per l’Italia: WWW.EWON.IT ISCRIVETEVI SUBITO ai prossimi eventi su WWW.EFA.IT WWW.EFA.IT AO AUTOMAZIONE DOMANI di Emiliano Sisinni L a Visible Light Communication o VLC è una soluzione di comunicazione senza fili che vede l’impiego di diodi LED per trasmettere uno streaming di dati utente utilizzando la luce visibile (ovvero la radiazione luminosa avente una lunghezza d’onda compresa tra 380 nm e 780 nm) come mezzo di trasmissione. L’idea base di questi sistemi risiede nella capacità di modulare il segnale luminoso in maniera analoga a quanto accade con i tradizionali segnali radio, salvaguardando la possibilità di un loro impiego ovunque sia presente una sorgente di luce, data l’incapacità del sistema visivo umano di percepire variazioni di luminosità molto veloci. Per capire la portata di questa soluzione, si pensi che GBI Research stima che, a livello mondiale, l’investimento per il 2015 nel campo delle VLC raggiungerà la cifra di 100 milioni di dollari, interesse confermato dalla scesa in campo anche di grandi aziende, come Renesas. L’immediato vantaggio di tale soluzione è la disponibilità di diverse centinaia THz di spettro, che non richiedono alcuna licenza d’utilizzo, permettendo così di superare i tipici problemi di affollamento dello spettro a radiofrequenza, che convenzionalmente viene limitato a circa 300 GHz. A questo si vanno ad aggiungere altri benefici non trascurabili, quali l’intrinseca immunità alle interferenze elettromagnetiche, inclusi i sistemi a radiofrequenza eventualmente presenti nell’area di interesse, una maggiore sicurezza derivante dalla 112 possibilità da parte dell’utente di ‘vedere’ il canale di comunicazione e, non ultima, la possibilità di integrare e migliorare servizi esistenti che già sfruttano la radiazione luminosa, quali sistemi di illuminazione, esposizione, indicazione, decorazione ecc. Inoltre, un ‘trasmettitore di luce visibile’, che non richiede un’antenna in senso stretto, ha un pattern di emissione che può essere facilmente regolato progettandone opportunamente l’ottica. Eventuali ostacoli interposti possono confinare l’energia della radiazione, che in questo caso può essere vista come un interferente per altre comunicazioni VLC, in aree ben delimitate, permettendo quindi un utilizzo dello spettro ottico molto più efficiente e scalabile rispetto alla controparte a radiofrequenza. Per analogia con l’acronimo wi-fi, che contraddistingue la soluzione di connettività wireless a livello di rete locale che tutti usiamo con i nostri smartphone o PC portatili, è stato recentemente coniato il termine Li-fi, che si fa risalire ad Harald Haas, docente dell’Università di Edimburgo, un pioniere del settore. Nel 2011 è stato anche rilasciato lo standard Ieee 802.15.7, contenuto all’interno della stessa famiglia di standard che include anche i livelli base dello stack protocollare di Zigbee, pensato per distribuire contribuiti multimediali su distanze nell’ordine della decina di metri. Pur non essendo un documento particolarmente aggiornato, non includendo per esempio le più recenti tecniche di modulazione Ofdm applicate al visibile, resta comunque un interessante tentativo di standardizzazione in questo settore, passo fondamentale per un più largo impiego della tecnologia stessa. Capite le potenzialità del sistema di comunicazione è facile immaginare gli scenari d’uso della tecnologia VLC in ambito industriale, oltre all’evidente possibilità di operare in ambienti pericolosi e/o a rischio esplosione. Immaginando, per esempio, di creare un’infrastruttura di comunicazione costituita da lampade all’interno di un capannone, si potrebbe pensare di inviare in tempo reale informazioni ai manutentori/operatori di macchina, che vestirebbero caschetti protettivi dotati di ricetrasmettitori VLC. Oppure, dati gli elevati ‘transfer rate’ ottenibili, anche nell’ordine delle centinaia di kbps su distanze nell’ordine dei metri o anche oltre, si potrebbero creare reti di comunicazione (eventualmente in backup a quelle già esistenti) a elevate prestazioni con costi relativamente bassi. Va detto che la giovane età di questa tecnologia cela molti vincoli ancora da risolvere, quali la banda di modulazione dei LED e dei fotorivelatori oggi disponibili. Forse però il limite maggiore resta la natura essenzialmente unidirezionale del canale luminoso, nonostante la possibilità di collocare sorgente luminosa e ricevitore VLC uno in prossimità dell’altro. Ciò detto, le VLC restano una tecnologia decisamente promettente, che troverà sicuramente spazio in campo industriale nel prossimo futuro. Comitato tecnico Automazione Oggi GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Fonte: www.luciom.com Comunicare con i LED: arriva il Li-fi PROFICY DIVENTA MOBILE Proficy Mobile è utlizzabile su qualunque dispositivo mobile e fornisce un accesso facile e veloce ai dati di produzione, KPI, trend e allarmi. Proficy Mobile è un modulo della famiglia Proficy di GE Intelligent Platforms (iFIX, Historian, ...) per tablet e smartphone compatibile con tutti i sistemi HMI, SCADA e DCS di mercato PROFICY MOBILE È attivo il nostro nuovo Servitecno Web Store www.servitecnowebstore.it AO AUTOMAZIONE USA Pensare alla Sherlock Holmes M olto del training che ho fatto sul manufacturing ha riguardato il ‘come pensare’. Alcuni aspetti del Lean training sono: alzarsi dalla scrivania e osservare; chiedersi ‘perché’ cinque volte; immaginare i processi. Quell’intrepido personaggio del 19esimo secolo, Sherlock Holmes, nato dalla fervida fantasia di Sir Arthur Conan Doyle, è oggi diventato improvvisamente famoso di nuovo proprio per la sua capacità, unica al mondo, di pensare. Hanno fatto almeno un paio di film su di lui, qualche mini serie della BBC e una della TV americana, ‘Elementare!’. La scrittrice-scienziata e psicologa Maria Konnikova ha ‘cavalcato l’onda’ di questo ritorno di popolarità proponendo al pubblico un ‘tuffo’, molto leggibile ma anche in profondità, nella mente del noto investigatore. ‘Mastermind: How to Think Like Sherlock Holmes’ (in italiano ‘Mastermind. Pensare come Sherlock Holmes’) dovrebbe essere il testo di studio per eccellenza dei giovani ingegneri di oggi, proprio come ‘Zen and the Art of Motorcycle Maintenance’ (in italiano ‘Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta’) lo è stato per la scorsa generazione. Si tratta di una vera e propria guida all’arte di pensare e risolvere problemi. Konnikova parte mostrando come noi generalmente “pensiamo come Watson”, vale a dire vedendo non osservando. “Ciò che Holmes vuole realmente dire a Watson quando contrappone vedere e osservare, è che non bisogna confondere noncuranza con consapevolezza, un atteggiamento passivo 114 con un coinvolgimento attivo”. Proprio allo stesso modo occorre abituare l’ingegnere a prestare attenzione ai fatti e ai processi quando si trova di fronte a un problema in fabbrica. Konnikova afferma: “Scegliere a cosa prestare attenzione, ossia stare attenti a una cosa e ignorarne un’altra, rappresenta per la nostra vita ‘interiore’ quello che scegliere cosa fare rappresenta per quella ‘esteriore’. In entrambi i casi, ognuno è responsabile della scelta che fa e deve accettarne le conseguenze. Come ha detto Ortega y Gasset: ‘Dimmi a cosa fai attenzione e ti dirò chi sei’”. Ora: possiamo insegnare al nostro cervello a pensare come Holmes? È la domanda centrale del libro di Konnikova e la risposta si può riassumere in una parola: consapevolezza. La consapevolezza è “rimanere concentrati sul presente e imparare come mantenere la concentrazione e focalizzare la mente in modo da non distrarsi, da ignorare qualsiasi cosa possa far deviare il pensiero dal giusto tracciato”. Questo ‘metodo scientifico della mente’ utilizza il cervello come fosse una ‘soffitta’, nel senso che lo spazio nel cervello è visto come una risorsa finita. Per pensare come Sherlock Holmes occorre ottimizzare le risorse mentali a disposizione, immaginando dove si possano archiviare al meglio le nozioni in modo da avere accesso a esse in una maniera per cui si possa “avere una visione completa dell’intero puzzle, non solo dei singoli pezzi scomposti” che vi sono riposti. Si potrebbe descrivere Sherlock Holmes come uno che non finisce mai di imparare lungo il corso della sua vita. Il metodo scientifico infatti non ha mai fine. “È un cerchio che non si chiude mai” dice Konnikova. Sherlock si prepara ad affrontare ogni situazione con strumenti mentali adeguati, ma questo metodo richiede migliaia e migliaia di ore di pratica. Il nostro cervello ha una straordinaria capacità di crescere ed espandersi. La chiave per pensare come Sherlock sta nell’esercitare la mente in modo da ampliarne la capacità d’immaginazione. Ma l’intero processo significa molto di più che porre attenzione ai dettagli (quelli giusti) e saper accedere al ‘magazzino’ delle informazioni in ‘soffitta’. Perché il tutto funzioni davvero, occorre aggiungere il ‘potere’ dell’immaginazione. Bisogna rilassare la mente e permettere all’immaginazione di lavorare liberandosi delle ovvie cattive domande che possono sorgere e poi combinare i fatti rimasti in modi nuovi, tali da portare infine alla soluzione del problema. Konnikova conclude con un’importante considerazione: “Si dovrebbe trarre almeno questo insegnamento dal libro: la mente più potente è quella più rilassata. È la mente presente, riflessiva, consapevole dei suoi pensieri e del suo stato. Non agisce solitamente in multitask e quando lo fa è per una ragione ben precisa”. Ho sentito dire che, nella sua essenza, l’engineering equivale al problem solving. Esercitarsi molto nella matematica non è altro che esercitarsi molto a pensare. Suggerisco caldamente agli ingegneri di oggi e domani di pensare al ‘pensare’. Gary Mintchell, [email protected], fondatore ed editore di The Manufacturing Connection, scrive di manufacturing, leadership e tecnologia, blogger su www.themanufacturingconnection.com GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 nano14_A4_ok.indd 1 16/05/2014 14.59.22 AO AVVOCATO di Cristiano Cominotto, Raffaele Moretti Il datore di lavoro è responsabile degli infortuni sui luoghi di lavoro? O ggi vorrei approfondire un argomento di grande attualità: la responsabilità del datore di lavoro nelle ipotesi di infortuni. Con riferimento a un incidente occorso a un lavoratore precipitato durante il montaggio di un ponteggio, per non aver utilizzato i dispositivi di protezione fornitigli, la Corte di Cassazione, recentemente, con la sentenza n. 2455/2014, ha cristallizzato un principio di diritto che certamente farà molto discutere. I giudici della Suprema Corte hanno ritenuto che il datore di lavoro fosse responsabile dell’evento nefasto nella misura in cui, non solo egli aveva l’obbligo di adottare tutte le misure di sicurezza, ma altresì il dovere di vigilare sull’effettiva applicazione dei dispositivi stessi. Ben si comprende come gravino sul datore di lavoro ulteriori responsabilità che vanno al di là del suo interesse squisitamente produttivo ed economico ma che coinvolgono anche profili giuridici e umani. Al fine di limitare la propria re- sponsabilità, ogni datore di lavoro che non voglia incorrere in questa colpevolezza, che voglia comprovare di aver adottato tutti i provvedimenti diretti ad affinare le condizioni del personale e del contesto lavorativo, di aver provveduto alla formazione di figure specifiche all’interno dell’azienda, deve regolarmente redigere il Documento di Valutazione dei rischi. L’obbligo di effettuare la valutazione dei rischi non grava più solo in capo alle imprese più grandi, ma è stato esteso anche alle aziende di piccole dimensioni che occupino fino a dieci lavoratori. Peraltro, questo documento deve essere compilato per qualunque tipologia di ambiente di lavoro, che vada dalle scuole alle fabbriche, dagli studi professionali ai negozi. La compilazione del Documento di Valutazione dei rischi viene eseguita dopo un’indagine che si attaglia alla tipologia di attività lavorativa esistente, mentre in caso di costituzione di una nuova impresa, il datore di lavoro è tenuto ad effettuare immediatamente tale stima, elaborando il relativo documento entro un circoscritto lasso di tempo dalla data di inizio dell’attività. La normativa vigente stabilisce altresì che la valutazione dei rischi debba essere immediatamente rielaborata in occasione di modifiche del processo produttivo o in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e/o della protezione oppure a seguito di infortuni significativi. L’aggiornamento continuo del Documento di Valutazione dei rischi prevede che in esso venga contemplato l’elenco di tutti i rischi possibili ed esistenti in una data azienda, l’esatta specificazione dei criteri di prevenzione e misure di informazione al personale e infine un continuo ammodernamento dei dispositivi di sicurezza già esistenti. La normativa vigente prevede inoltre che il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza debba ricevere una copia del DVR e provvedere all’informazione degli altri lavoratori circa il suo contenuto. Il Documento in parole deve recare una ‘data certa’ che venga attestata dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza o dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale e dal Medico competente. In assenza di una di queste figure, la ‘data certa’ in sede di controlli ispettivi o nella scongiurata ipotesi di incidenti e infortuni sul luogo di lavoro, va documentata con Posta Elettronica Certificata o altra forma prevista alla legge. Risponde alla nostra rubrica l’Avv. Cristiano Cominotto di Milano specializzato nelle problematiche legali in campo elettronico, informatico e dei sistemi di produzione. Chiunque desiderasse proporre o approfondire argomenti legali su queste pagine può telefonare al n. 02/5450823 o scrivere a: [email protected] 116 GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Mostre Convegno 2014 - 2015 24 giu giugno 2014 ITE IT TE Day Day – Industrial T Technology Efficiency Day 2014 IINDUSTRIAL NDUS D TECHNOLOGY A TECHNO Y EEFFICIENCY FFIC Dopo il riscontro positiv positivo registrato da parte delle aziende espositrici e dei partecipanti, Fiera Milano Media propone in linea con c la scorsa edizione una sessione plenaria realizzata con l’autorevole contributo di Business International, le sessioni di I presentazione dei prodotti prodo ad opera delle aziende la espositrici e i laboratori organizzati dalle collaboraz Redazioni in collaborazione con primarie aziende del settore durante i quali i visitatori potranno imparare veramente qu qualcosa sui prodotti, come utilizzarli, e come realizzare vere e proprie applicazion sotto la guida di esperti. applicazioni 11 dicembre dice 2014 Machine Automation Mach L’evento quest’anno si focalizzerà foc sul tema del packaging con particolare attenzione ai settori applicativi del food&beverage e del llife science: focus principale saranno la tracciabilità de dei prodotti e l’identificazione, con interessanti excursus nel mondo della visione artificiale migliorare la qualità dei manufatti quale chiave di volta per m e ottimizzare i processi in linea e a fine linea. La formula proposta è teorico-pratica teorico-pratica: in una sola giornata si potrà partecipare alla sessione convegnistica ‘tecnologica’, alla parte espositiva e ai ttanto attesi laboratori. Una modalità in grado di ffare davvero ‘cultura’. U 15 ottobre 2014 S&PI – Sensors and Process Instrumentation 2014 S PI & SENSORS & PROCESS INSTRUMENTATION Unica mostra convegno dedicata alla sensoristica e alla strumentazione di processo, S&PI si presenta quest’anno con una formula rinnovata e ricca. Due le sessioni importanti: “Tech”, nella quale si parlerà delle metodologie di rilevazione e misura più promettenti nell’attuale scenario tecnologico, di comunicazione, di bus di campo e wireless, e “Industry” in cui ci si focalizzerà su alcuni tra i più rilevanti settori applicativi per le soluzioni di automazione e strumentazione di processo: Oil & Gas, Acqua e Life Science. 24 marzo 2015 MC4-Motion Control for 2015 Data da segnare in agenda! Impossibile mancare all’edizione 2015 di MC4-Motion Control for che in questi anni si è sempre confermata essere l’appuntamento di riferimento per chi vuole conoscere in modo approfondito tutte le tecnologie per il controllo del movimento al servizio di macchine e impianti. Un solo giorno, una vera full immersion. Per informazioni: Elena Brusadelli Tel. 335 276990 www.mostreconvegno.it@fieramilanomedia.it elena.brusadelli@fieramilanomedia.it AO NEWS a cura della redazione SERVOTECNICA Si chiama Amkamac l’ultima generazione di controllori prodotta da AMK Drives & Controls, proposti da Servotecnica. Alle versioni standard da quadro o con schermo integrato, si affianca così la versione touchscreen con grado di protezione IP69K. Il controllore è dotato di 512 MB di RAM e fino a 2 GB di memoria flash; i vantaggi del pannello frontale in vetro e dell’alto grado di protezione sono apprezzati ovunque sia indispensabile avere un elevato livello di igiene e un isolamento dai liquidi e dalle polveri, quindi in settori quali alimentare, farmaceutico, del confezionamento e dell’imbottigliamento. Progettato e prodotto in Germania, il controllore resiste alla forza esercitata da un getto ad alta pressione oltre che alla presenza di polveri e liquidi; presenta inoltre stabilità e alte prestazioni. La possibilità di implementare l’interfaccia operatore in ambiente Qt offre svariate opzioni per creare un’interfaccia graficamente accattivante e intuitiva. Servotecnica propone anche gli attuatori elettrici Serie Tritex II di Exlar, con una potenza massima di 1.500 W, alimentazione in c.a. e controllo digitale della posizione in un singolo contenitore salvaspazio. Questi attuatori combinano un servomotore brushless con attuazione (uscita) rotaria o lineare, riunendo tutti gli elementi in un singolo contenitore ermetico compatto per ambienti severi. Con i loro convertitori meccanici incorporati, gli attuatori Tritex II incorporano tutta la necessaria elettronica di controllo della posizione e di potenza, offrendo una soluzione di sistema completa. Sono alimentati a 100-240 Vca; le caratteristiche avanzate del software includono 16 indici programmabili, movimenti concatenati e capacità di aggiornamento flash del firmware attraverso la porta Modbus che, tramite un protocollo RS485, permette il controllo, la programmazione e il monitoraggio completi di tutti gli aspetti dell’attuatore Tritex II mentre è impegnato in un’applicazione. Le opzioni di comunicazione includono i protocolli Modbus, Ethernet/IP, Hart, Modbus TCP/IP, Canopen e CAN J1939. Infine, il prodotto ha ampie capacità di I/O: 8 ingressi digitali, 4 uscite digitali, più un ingresso e un’uscita analogici. www.servotecnica.it HBM Nell’ambito della produzione industriale e dei banchi di prova di fine-linea, l’assicurazione della qualità e l’integrazione nel sistema della tecnica di misura sono elementi chiave per il successo 118 online realtime che permette a chiunque di provare direttamente i numerosi tool di messa a punto automatica e di motion intuitivi messi a disposizione dalla New Easii Platform. È possibile eseguire il log direttamente dal proprio browser all’indirizzo www.elmomc.com/support/ elmo-rps.html. www.elmomc.com MOOG del prodotto. Per questo HBM Test and Measurement ha sviluppato l’amplificatore di misura PMX: mediante un terminale dotato di connessione a Internet e utilizzando un browser web, è possibile accedere a tutti i dati di produzione, protetti da password. Questo permette di avere una panoramica dei processi e di garantire la massima sicurezza. La combinazione di tecnologie Ethernet e Internet consente una semplice manutenzione da remoto. Grazie alla presenza di una banca dati sensori ampliabile all’interno del software di acquisizione dati, l’utente può parametrizzare il sistema in pochi secondi. In questo modo, le misurazioni in fase di messa in funzione e di controllo della qualità vengono immediatamente visualizzate e registrate. Inoltre, il pacchetto driver gratuito consente una facile integrazione nel software esistente, quindi nell’impianto o nel macchinario. www.hbm.com/it Moog ha esteso la sua gamma di pompe a pistoni radiali a cilindrata variabile con il modello RKP 250 per cilindrate fino a 250 cm3 giro, ideale per applicazioni che richiedono elevati valori di pressione, come macchine per la formatura dei metalli, presse, macchine di stampaggio e soffiaggio o altri tipi di macchinari di impiego industriale. Questa pompa a pistoni radiali è in grado di lavorare a pressioni continue fino a 350 bar (5.000 psi), distinguendosi inoltre per il design robusto e per l’elevata affidabilità an- ELMO L’israeliana Elmo, fornitrice di soluzioni di motion control complete, ha lanciato Easii, la seconda generazione di Application Studio di Elmo che accompagna l’utente lungo l’intera implementazione del motion control della macchina. Basata su Windows, Easii abbrevia il tempo di sviluppo offrendo tool di configurazione, messa a punto e motion semplici da usare e totalmente automatizzati. Indipendentemente dai tipi di servoazionamento e retroazione, del numero di assi in moto o della rete utilizzata, Easii unifica tutta la comunicazione, il motion e la programmazione della macchina, offrendo dei tool che semplificano l’intero processo di implementazione. Fra questi tool figura Easii Quick Tuning Wizard: in pochi minuti esegue automaticamente un test esperto del motion e compie tutte le regolazioni del servoazionamento richieste. Altre funzionalità includono l’autoconfigurazione della rete, la regolazione automatica del carico meccanico, la semplice messa a punto a doppio anello e una gamma di caratteristiche avanzate di motion control. Ambiente di sviluppo completo, il prodotto integra tutti i tool necessari per sviluppare e mettere a punto sequenze di motion multiasse complesse senza codifica manuale, offrendo l’accesso drag & drop istantaneo a centinaia di routine e script di programmazione standard. Elmo offre anche l’accesso di login a Easii Remote Practice System (Easii-RPS), applicativo GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 che in ambienti aggressivi. Per applicazioni in macchinari dove sono richieste cilindrate ancora più elevate RKP 250 può essere configurata in versione a doppia pompa, garantendo la disponibilità della massima coppia fino a 500 cm3. Inoltre, può essere abbinata ad altre pompe della stessa serie e con interfaccia SAE standard (A, B, e C). La ridotta dimensione assiale della gamma RKP rende le pompe idonee per configurazioni multiple e compatte. Oltre a ciò, RKP 250 fornisce un controllo altamente dinamico di portata e pressione; con una velocità massima di 1.800 giri al minuto a una pressione minima in aspirazione di 0,8 bar (pressione assoluta), può operare con macchine installate ad alta quota senza che sia necessario avvalersi di una pompa di precarico. Incorpora un gruppo pompante composto di 9 pistoni rotanti, la cui configurazione assicura bassi impulsi di pressione e minime emissioni di rumore. Come gli altri modelli della gamma RKP, la pompa è dotata del sistema di controllo cilindrata Moog ad anello scorrevole. Infine, Moog offre varie tipologie di compensatori. www.moog.com PIXSYS Il convertitore di segnale Pixsys si distingue per l’innovativa modalità di programmazione, che prevede l’utilizzo di tecnologia Rfid/NFC per garantire la rapidità nella configurazione. Dopo il positivo esordio della versione per termoresistenze, è ora disponibile anche la versione con isolamento galvanico per la lettura/conversione di segnali termocoppia. La nuova app per dispositivi Android scaricabile dal play store Google, PILZ pensata soprattutto come strumento di supporto tecnico post-vendita, consente l’invio/ricezione di file di configurazione per interventi immediati sul campo, nonché la lettura dei dati registrati sul convertitore senza la necessità di hardware dedicato. Il convertitore infatti integra una funzionalità datalogging con tempo di campionamento impostabile. Il trend di processo è visualizzabile graficamente sul dispositivo mobile utilizzando l’app Pixsys, oppure su PC utilizzando l’apposito programmatore. www.pixsys.net AUTODESK Autodesk annuncia la disponibilità di Inventor HSM, una soluzione CAM integrata per gli utenti di Inventor. Inventor HSM 2015 permette ai tecnici della meccanica, ai progettisti e agli ingegneri di trasformare i propri disegni fatti con Inventor in parti lavorate, generando il miglior percorso di lavorazione direttamente all’interno di Inventor. Inventor HSM 2015 include una licenza completa del software Inventor 2015, fornendo un pacchetto CAD/CAM completo con un’esperienza di progettazione e produzione integrata. Annunciato a luglio scorso, Inventor HSM include le seguenti funzionalità: traiettorie di lavorazione 2.5D, 3D e 3+2 e impostazioni flessibili per ottenere la miglior finitura delle superfici; strumenti per la simulazione che permettono di verificare il processo di lavorazione prima che il programma CNC sia avviato su una macchina; post-processore altamente personalizzabile e potente editor CNC che permette agli utenti di adattare i loro programmi alla macchina CNC. Inventor HSM 2015 è disponibile come prodotto singolo o con sottoscrizione desktop. www.autodesk.com Mobile Safety Inspector è un’app proposta da Pilz per dispositivi mobili che supporta l’utilizzatore durante la valutazione dei rischi direttamente sulla macchina o sull’impianto, in modo rapido e semplice. L’app si divide in sezioni con numerose funzionalità, disponibili nella sezione ‘Calculator’. Tramite la funzione ‘Risk Graph’ è possibile eseguire i calcoli necessari per la determinazione del PLr (performance level, richiesto secondo la norma EN ISO 13849-1) e SIL (Safety integrated level, secondo la norma EN 62061); introducendo i valori di gravità, frequenza di esposizione, possibilità di evitare il danno e probabilità di accadimento del danno. Ulteriori funzioni permettono di calcolare i parametri caratteristici delle funzioni di sicurezza secondo la norma EN ISO 13849.1. Con la funzione ‘Bar Graph’ è possibile determinare il Pfhd (Probability of a dangerous Failure per Hour) e di conseguenza il relativo performance level, introducendo i dati relativi alla categoria del circuito, il valore di DC (Diagnostic Coverage) e il valore di Mttfd (Mean time to dangerous failure) espresso in anni. Tramite la funzione ‘Operations calculator’ è invece possibile sensore fotoelettrico. Quando le piastrelle sul nastro passano al segmento successivo, il sensore fotoelettrico rileva la loro assenza e dà il via ad altre piastrelle. I sensori rilevano la posizione e la quantità delle piastrelle, sia prima dell’imballaggio sia prima della pallettizzazione. La serie S5 di Datalogic è costituita da una gamma completa di sensori fotoelettrici tubolari M18 in plastica. Tra le funzioni ottiche è possibile scegliere tra vari modelli di tasteggio focalizzato 15 mm e 50 mm o modelli di prossimità diffusa a corta, media o lunga distanza fino a 60 cm; sbarramenti a retroflessione fino a 4 m, a 3 m in versione polarizzata e a 1 m per la rilevazione di materiali trasparenti; proiettore-ricevitore per distanze fino a 12 m e modelli con connessione per fibre ottiche. Sono disponibili diverse versioni con ottica assiale o radiale. www.datalogic.com ADVANTECH ricavare i dati relativi ai componenti elettromeccanici: introducendo il tempo di lavoro nell’arco di un anno, la frequenza di commutazione e la vita utile del componente, la funzione calcola il numero di operazioni eseguite in un anno e il valore di B10d. www.pilz.it DATALOGIC Datalogic ha fornito una soluzione di rilevazione costituita da 12.000 sensori fotoelettrici Serie S5 (S5-5-C60-30) a uno dei più grandi progettisti e costruttori cinesi di macchinari per la lavorazione di materiali edilizi. In questa applicazione specifica, i sensori fotoelettrici serie S5 di Datalogic sono utilizzati sulla linea di imballaggio automatica per l’identificazione, per il conteggio e per lo stoccaggio delle piastrelle di ceramica. Su ogni linea sono stati installati una cinquantina di dispositivi che garantiscono funzioni di rilevazione e monitoraggio in ogni singola fase del processo di imballaggio, dal carico alla pallettizzazione. I sensori fotoelettrici vengono usati per rilevare la presenza, la posizione e il numero delle piastrelle prima che vengano caricate sul nastro trasportatore. Una volta caricate sul nastro, le piastrelle raggiungono la stazione di imballaggio e confezionamento e infine arrivano a quella di pallettizzazione. In corrispondenza di ogni segmento del nastro trasportatore è installato un GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 Numerose sono le novità recentemente presentate da Advantech, tra queste gli Aiis-1240 e Aiis-1440, nuovi controller PoE USB3 per la visione industriale e l’ispezione ottica. Aiis, acronimo di Advantech intelligent inspection system, è l’ultima soluzione Advantech dedicata all’ispezione ottica automatica (AOI) per tutte le applicazioni basate sulla visione artificiale: ispezioni imballaggio, controllo etichette, ispezione wafer, ispezione allineamento e altre. Questi controller indipendenti offrono elevate prestazioni di calcolo grazie alla tecnologia Power over Ethernet (PoE) / USB3.0, sono dotati di una ricca interfaccia I/O, durano più a lungo e sono disegnati in un fattore di forma compatto. Inoltre, gli Aiis-1240 e Aiis-1440 utilizzano la 3° generazione, l’ultima, di processori Intel Core che offre potenza di calcolo e prestazioni grafiche più elevate. Già certificati, gli Aiis-1240 e Aiis-1440 offrono agli integratori di sistemi una soluzione efficiente e pratica. L’Aiis-1240 utilizza un solo cavo RJ45 che porta dati e alimentazione elettrica. 119 AO NEWS Conforme allo standard Ieee 802.3af, può fornire fino a 15,4 Watt di potenza per ogni dispositivo alimentato entro una distanza di 100 metri, rispetto ai 2,5 Watt entro 5 m di un USB 2.0. Inoltre, il controller LAN Intel i210 dell’Aiis-1240 utilizza il protocollo Ieee 1588 Precision time protocol (PTP), che permette di sincronizzare gli orologi distribuiti su una rete: in un’applicazione di ispezione visiva, questo permette frame di sincronizzazione di due o più telecamere PoE. L’Aiis-1240 è poi compatibile con le telecamere GigE Vision, già ampiamente adottate in applicazioni di visione industriale. www.advantech.com BANNER ENGINEERING Banner Engineering è un primario fornitore di sensori di visione, sensori fotoelettrici e ultrasonici, fibre ottiche, sistemi di protezione delle macchine, sistemi di misurazione e ispezione e prodotti per reti wireless. La società fornisce a livello mondiale un supporto applicativo in loco. Un nuovo sensore di misurazione laser, dotato di un intuitivo display di interfaccia utente a due righe, è stato recentemente presentato dall’azienda. Si tratta del sensore LE550, che offre una combinazione di range, ripetibilità, accuratezza e facilità d’uso, e che non era disponibile in precedenza in questa fascia di prezzo. L’array lineare del sensore fornisce misurazioni accurate da 100 a 1.000 mm su un’ampia gamma di bersagli impegnativi, dalla gomma nera al metallo lucido. Le applicazioni tipiche sono diametro del rullo, controllo del ciclo, misurazione degli oggetti e posizione. È possibile installare più sensori in stretta prossimità per misurazioni precise. Il case pressofuso è classificato IP67, Nema 6 per l’utilizzo in condizioni ambientali difficoltose. www.bannerengineering.com ROCKWELL AUTOMATION IL software Motion Analyzer di Rockwell Automation è un tool pensato per aiutare i costruttori di macchine a selezionare, dimensionare e ottimizzare più rapidamente e facilmente i sistemi di motion control. Seguendo un percorso guidato gli ingegneri devono solo inserire le informazioni di base in merito al carico e le modalità di movimentazione. Attraverso un menu a tendina i progettisti possono selezionare uno specifico attuatore senza dover eseguire calcoli complessi o esaminare le specifiche del costruttore. Il software offre anche la possibilità di simulazioni e analisi prestazionali che aiutano gli ingegneri a studiare il comportamento della macchina e a valutare l’efficacia della progettazione meccanica in maniera tale da consentire l’ottimizzazione delle prestazioni di quanto deve essere realizzato. Questi tool di simulazione oltre a contribuire alla riduzione dei tempi di progettazione consentono da un lato di ridurre gli errori che potrebbero manifestarsi nelle fasi di sviluppo più avanzate, dall’altro di effettuare diverse prove (non distruttive) per la ricerca della soluzione migliore. Motion Analyzer è particolarmente apprezzato dai tecnici progettisti, i quali riconoscono al prodotto tutta una serie di bene- 120 fici come ad esempio: l’ottenimento di una maggiore affidabilità l’ottimizzazione accurata delle singole prestazioni e, non ultimo, la riduzione dei tempi del time-to-market. www.rockwellautomation.it KOLLMORGEN Grazie alle dimensioni compatte e all’elevato grado di protezione, la serie di robusti regolatori AKD-N di Kollmorgen può essere facilmente integrata in prossimità del motore. Inoltre, i sistemi di collegamento con un unico cavo ibrido di soli 11 mm di spessore tra il regolatore e il motore riducono le difficoltà di installazione. Lvds a 20-pin che supporta 16.7 M di colori a 8-bit RGB. Le dimensioni meccaniche esterne sono 320x130x12,1 mm, con un’area attiva di 291,84x109,44 mm. Le specifiche Rugged+ garantiscono un ottimo funzionamento del prodotto in applicazioni in ambienti particolarmente difficili; tutti i display appartenenti alla famiglia denominata ‘Rugged+’ hanno caratteristiche elettriche e meccaniche molto robuste che li rendono resistenti a urti, vibrazioni, scariche ESD; con un range di temperatura operativo -30 a 80 °C e di ‘storage’ da -40 a 90 °C. www.data-modul.com BALLUFF AUTOMATION Balluff ha sviluppato una griglia luminosa ad alta risoluzione per il rilevamento di oggetti ottici con una larghezza di 50 mm e una distanza massima di 2 metri. Il dispositivo, che comprende un trasmettitore con laser a luce rossa ad alte prestazioni e un ricevitore, funziona in modo autonomo, senza accessori addizionali quali PC o software speciale. Tutte le impostazioni si possono eseguire tramite un display sul ricevitore. L’elevata risoluzione di 0,01 mm apre molte pos- Con i servomotori in acciaio inossidabile Akmh, poi, anche la pulizia degli impianti risulta più semplice. Il livello di perfezionamento raggiunto da Kollmorgen per questa tecnologia di azionamento consente di sfruttarne i vantaggi sia nei sistemi centralizzati sia in quelli decentralizzati con un unico cavo standard, indipendentemente dal motore e dal sistema di retroazione. Che si tratti di un robusto resolver o di un encoder multigiro ad alta risoluzione, Kollmorgen semplifica le operazioni di immagazzinaggio e la gestione delle varianti. Inoltre, la configurazione dei singoli assi di azionamento, per esempio nella fase di messa in servizio, non richiede l’installazione di altri cavi. www.kollmorgen.com DATA MODUL ITALIA Il produttore di display LCD per applicazioni industriali KOE, distribuito da Data Modul, ha introdotto il nuovo TFT 12,3” Rugged+ modello TX31D200VM0BAA, con risoluzione di 1.280x480 (Hsxga), formato 8:3, in tecnologia IPS wide viewing angle. Con un contrasto di 1000:1 e luminosità 1000 cd/m2, offre immagini con performance eccellenti. La retroilluminazione a LED bianchi è composta da un circuito integrato che consente un utilizzo a metà luminosità, ottimizzando la vita della backlight a 70K hrs. Il display TFT trasmissivo ha un’interfaccia GIUGNO 2014 AUTOMAZIONE OGGI 373 sibilità applicative; inoltre, la quantità luminosa della luce laser rossa è particolarmente omogenea. Emettitore e ricevitore sono protetti da una robusta custodia industriale e si possono allineare in modo semplice e rapido utilizzando la visualizzazione grafica dal vivo sul display multifunzione integrato. L’utente può insegnare al sistema fino a sei oggetti differenti utilizzando i pulsanti e può nascondere le ostruzioni nel campo di misura (‘blanking’). In questo modo, si possono rilevare in modo affidabile oggetti differenti, confrontarli e selezionarli in base a minime differenze di dimensioni. Altre applicazioni includono il controllo di presenza e altezza. Il risultato dell’ispezione è disponibile su due uscite analogiche e tre digitali. www.balluff.it Controllo, precisione e flessibilità imbattibili Riuscire a diminuire i costi, aumentare la produttività e ridurre i tempi di progettazione sono solo alcune delle sfide fronteggiate dagli ingegneri industriali. L’approccio della progettazione grafica di sistemi integra il software produttivo e l’hardware RIO (ad I/O riconfigurabile) per consentire di rispondere a tali sfide. Questa piattaforma commerciale, customizzabile per qualisiasi applicazione di controllo e monitoraggio, unisce funzioni di controllo assi, visione e I/O a un unico ambiente di sviluppo software per realizzare rapidamente sistemi industriali complessi. >> Dai un impulso alla tua produttività su ni.com/industrial-control-platform/i 02 41 309 1 ©2013 National Instruments. Tutti i diritti riservati. LabVIEW, National Instruments, NI e ni.com sono marchi registrati di National Instruments. Altri prodotti e nomi aziendali citati sono marchi commerciali delle rispettive aziende. 13201 Il software di progettazione one di isce sistemi NI LabVIEW fornisce una flessibilità senza parii grazie alla programmazione one FPGA, semplifica il riutilizzo zzo del codice e ti aiuta a programmare come pensii – graficamente.
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