ISTITUTO TECNICO STATALE “Grazia Deledda” - Trieste AD INDIRIZZO SCIENTIFICO BIOLOGICO SANITARIO ESAME DI STATO conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore istituito con Legge 10. 12. 1997, n° 425 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a. s. 2013/2014 Classe quinta Sezione D Redatto il 15 maggio 2014 affisso all'albo il _______________ Docente coordinatore della classe: DI FELICE MARIA LAURA Composizione del Consiglio di Classe DOCENTE MATERIA INSEGNATA GREBLO MARIA GRAZIA RELIGIONE DI FELICE MARIA LAURA ITALIANO E STORIA GIACOMUZZI GIUSEPPE MATEMATICA E FISICA FIRMA DEL DOCENTE SIMEONI MARIA CRISTINA LINGUA STRANIERA: INGLESE GAY DANIELA DIRITTO, ECONOMIA E LEGISL. SOCIO SANITARIA PSICOLOGIA E SOCIOLOGIA NODARI PAOLA IGIENE VANZO SILVIA PATOLOGIA E TIROCINIO DI PATOLOGIA EDUCAZIONE FISICA NICOLI MONICA ALBANESE ROBERTA IL DIRIGENTE SCOLASTICO Delia Bloise PRESENTAZIONE L'Istituto "Grazia Deledda" realizza da un ventennio una maxi-sperimentazione autonoma a indirizzo biologico-sanitario rilasciando un titolo di maturità scientifica, pur distinguendosi dal Liceo Scientifico, orientato prevalentemente sulle scienze matematiche, per il particolare approfondimento delle scienze sociali e chimicobiologiche. Con il Decreto Ministeriale 7.10.1998 n° 383 il "Grazia Deledda" è diventato un Istituto Tecnico, ma ha mantenuto quella identità che ne ha garantito il successo presso l'utenza scolastica, fornendo agli allievi una preparazione che li rende idonei all'accesso a tutti i corsi Universitari e, in particolare, a quelli medici e paramedici, e a numerosi corsi professionali di specializzazione. PROFILO FORMATIVO DELL'INDIRIZZO DI STUDIO - CONOSCENZE: cultura generale in ambito umanistico e scientifico con approfondimento delle discipline socio-sanitarie. COMPETENZE: operatività nella ricerca, raccolta ed elaborazione di informazioni e dati, nel lavoro di laboratorio, in interventi assistenziali e sociali. CAPACITÀ: acquisizione del metodo scientifico come modalità di approccio critico alle diverse problematiche e di abilità comunicative attraverso strumenti appropriati. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUO EXCURSUS STORICO Numero complessivo degli studenti 12 Numero di studenti regolari 9 Numero di ripetenti nel triennio 1 Numero di ripetenti di quinta -- Numero di studenti provenienti da altre Scuole 3 SITUAZIONE IN INGRESSO CON RIFERIMENTO AI RISULTATI DELLO SCRUTINIO DEL PENULTIMO ANNO DI CORSO media voti (M) M=6 numero studenti - 6<M≤7 10 7<M≤8 2 8 < M ≤ 10 - ATTIVITÀ DI RECUPERO Sono state realizzate nel corso dell’anno scolastico, in tutte le materie, durante le ore curricolari, lezioni ed esercitazioni dedicate al recupero e al sostegno dell’attività curricolare. CONTINUITÀ DIDATTICA Nel triennio la classe ha fruito di continuità didattica nelle Materie Letterarie in Religione, Inglese, Patologia ed Educazione fisica. I docenti di Igiene, Psicologia e Sociologia, Matematica e Fisica, Diritto non hanno avuto continuità didattica nella classe. ASSIDUITÀ NELLA FREQUENZA SCOLASTICA La classe nel complesso ha frequentato con assiduità le lezioni pur essendo numerosi i ritardi e le uscite anticipate. Solo per due studenti si sono accumulate un congruo numero di assenze, giustificate, e che comunque non hanno superato il monte ore previsto per l’ammissione all’Esame di Stato. SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO (ALLA DATA DELLA STESURA DEL DOCUMENTO) TEMPI SCOLASTICI Materie Ore previste Ore svolte Ore da svolgere (ore settimanali x 33) Religione 33 21 4 Italiano 132 109 15 Storia 99 74 11 Matematica 132 117 15 Fisica 66 54 7 L 2 – Inglese 99 69 13 Diritto ed economia 99 75 8 Psicologia e sociologia 66 49 7 Igiene 66 51 9 Patologia 132 91 11 Tirocinio di patologia 66 46 6 Educazione Fisica 66 45 8 1089 801 114 Ore totali TIPOLOGIE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE Lezione frontale X Tirocinio X Lavoro di gruppo X Audiovisivi X Laboratorio X Multimedialità X INTERESSE E IMPEGNO NELLA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI La classe ha dimostrato un discreto interesse nella maggioranza delle discipline, ma non sempre adeguato si è rivelato l’impegno nello studio a volte selettivo, discontinuo, mnemonico e finalizzato al solo voto. Buone le capacità di alcuni allievi, di questi un ristretto gruppo ha dimostrato consapevolezza verso il lavoro scolastico proposto e un impegno sistematico e metodico. STRATEGIE MESSE IN ATTO DALLA COMPONENTE DOCENTI PER TENERE SOTTO CONTROLLO IL PROCESSO EDUCATIVO PROGRAMMATO (CONSIGLI DI CLASSE, RIUNIONI DIPARTIMENTALI, CORSI DI AGGIORNAMENTO, ECC.) I docenti della classe hanno messo in atto le opportune strategie per monitorare il processo educativo. Si sono tenute due sedute del Consiglio di Classe allargato, più due sedute della sola componente docenti. I dipartimenti si sono riuniti con una certa frequenza, sia per la programmazione che per l’elaborazione di comuni criteri e strumenti di valutazione. Oltre i normali colloqui mattutini con i genitori, si sono tenuti due ricevimenti pomeridiani. ESPERIENZE PROGETTUALI REALIZZATE Nell’ambito del complessivo progetto d’Istituto sull’Autonomia Scolastica, intitolato LA SALUTE COME CULTURA (P 2), questa classe ha partecipato, in particolare, ai seguenti sub-progetti: - progetto “DONARE: promuove una scelta consapevole di partecipazione ad un atto di solidarietà ed un’informazione corretta non solo sul dono del sangue ma anche su quello del midollo osseo e sulla donazione di organi. - progetto “Dal prelievo al preparato” percorso didattico nelle strutture ospedaliere del servizio di anatomia ed istologia patologica e citodiagnostica (riscontro autoptico, laboratorio di istopatologia, osservazione di preparati istologici) - PROGETTO “DIVULGAZIONE SCIENTIFICA” - “GENERAZIONE FUTURA”: laboratorio LLC su DNA fingerprinting, visita ai servizi di citogenetica, diagnostica di malattie monogeniche, malattie complesse, neonatologia e terapia intensiva neonatale. - PROGETTO “DIVULGAZIONE SCIENTIFICA”- “CUORE”: corso di primo soccorso in caso di arresto cardio-polmonare. - PROGETTO “DIVULGAZIONE SCIENTIFICA”- sottoprogetto Miscellanea: incontri con esperti sul tema della prevenzione dei tumori con abbinato un concorso PROGETTI PER L’ORIENTAMENTO (P 6): - - Progetto FSE “UNITEST, guida agli esami di ammissione all’università: prepara gli studenti ad affrontare l’esame di ammissione all’Università per qualsiasi corso di laurea Progetto FSE “ORIENTASCIENZA, le opportunità occupazionali offerte dal sistema scientifico regionale”: l’obiettivo è far conoscere le opportunità occupazionali offerte dai Centri di ricerca scientifica e tecnologica che operano sul territorio del Friuli Venezia Giulia, illustrando agli studenti i percorsi formativi successivi più idonei e fornendo strumenti valutativi per misurare la propria attitudine scientifica. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE Inserimento dei progetti nelle lezioni curricolari, visite guidate, corsi specifici extracurricolari, incontri con esperti, uso della biblioteca scolastica, dei laboratori e dell’aula multimediale. Sono intervenuti anche esperti (medici, docenti universitari psicologi, associazioni, enti di formazione professionale). VALUTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE "SUGLI EFFETTI DI RITORNO" DELLE INIZIATIVE EDUCATIVO INTER-EXTRA-PARASCOLASTICHE (VIAGGI DI ISTRUZIONE, VISITE NEL PROCESSO GUIDATE, CORSI EXTRACURRICOLARI, TEATRO, ECC.) Effetti decisamente positivi su quanto concerne l’ampliamento degli orizzonti culturali, la socializzazione, l’autostima e l’altruismo. ATTIVITÀ PROGRAMMATE NEL PERIODO COMPRESO TRA LA STESURA DEL DOCUMENTO FINALE E L'INIZIO DELL'ESAME Tutti i docenti utilizzeranno il restante periodo dell’anno: - per completare i rispettivi programmi; - per ripetizioni, tutoraggio collegamenti, esercitazioni, simulazioni, approfondimenti, valutazioni, e preparazione immediata alle prove d’esame, con particolare riferimento al colloquio e alla terza prova scritta. DISCIPLINA Insegnamento religione cattolica DOCENTE Maria Grazia Greblo SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE Gli alunni che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica hanno seguito le lezioni con un’attenzione buona; la classe ha mantenuto nel corso dell’anno scolastico interesse costante e partecipazione attiva. Gli studenti hanno inoltre contribuito al dialogo educativo favorendo il confronto e lo scambio di singole opinioni soprattutto sulle tematiche etiche. Buoni i risultati conseguiti quanto ad uso del linguaggio specifico della materia e a capacità di elaborazione personale dei contenuti. OBIETTIVI Conoscenze: 1) conoscere la proposta morale cristiana per l’uomo d’oggi; 2) cogliere la dimensione etica della ricerca scientifica (con particolare riferimento ad alcuni problemi di bioetica quali clonazione, procreazione assistita, aborto, trapianto d’organi, eutanasia); 3) conoscere l’evoluzione della concezione della morte nella cultura occidentale e dell’aldilà nelle religioni; 4) conoscere origini e forme dell’ateismo moderno. Competenze e capacità: 1) saper cogliere l’imprescindibile legame tra fede e vita che si traduce nella proposta etica cristiana; 2) saper valutare la propria responsabilità individuale di fronte alle scelte esistenziali. METODOLOGIA DIDATTICA Lezione frontale con l’ausilio di schemi riassuntivi dei contenuti esposti. Sono state proiettate inoltre presentazioni PowerPoint sul tema dell’aldilà nelle religioni; sono stati utilizzati questionari e sondaggi per favorire la discussione soprattutto sulle tematiche etiche. VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche sono state esclusivamente di tipo orale, miranti ad accertare la conoscenza dei contenuti essenziali e la comprensione e capacità di utilizzare il linguaggio specifico dell’etica; nella valutazione si è tenuto conto dell’interesse dimostrato dagli allievi per gli argomenti proposti e della loro partecipazione attiva al dialogo educativo. PROGRAMMA DETTAGLIATO al 15 maggio 2014 PERCORSI FORMATIVI L’ateismo moderno L’etica religiosa La bioetica Questioni di bioetica L’etica medica CONTENUTI 1. fede, agnosticismo, ateismo: gli atteggiamenti dell’uomo di fronte al problema religioso 1. la libertà dell’uomo 2. la definizione di morale; morale laica e morale religiosa 3. i criteri di valutazione della moralità di un’azione: oggetto, intenzione del soggetto, circostanze; amoralità, immoralità, permissivismo morale 4. la coscienza 1. breve storia della bioetica; definizione della bioetica 2. la clonazione terapeutica e lo statuto dell’embrione 3. la procreazione assistita 4. l’interruzione volontaria di gravidanza 1. il consenso informato alla donazione di organi e tessuti Da svolgere dopo il 15 maggio 2014 PERCORSI FORMATIVI La morte e l’aldilà nella cultura contemporanea e nelle religioni L’etica medica 1. 2. 1. 2. CONTENUTI il cambiamento delle attitudini dell’uomo occidentale di fronte alla morte idee a confronto sulla vita oltre alla morte: l’aldilà nelle religioni l’eutanasia le religioni a confronto sull’etica Trieste, 15 maggio 2014 L’ insegnante Maria Grazia Greblo ITALIANO E STORIA DOCENTE: MARIA LAURA DI FELICE Testi di riferimento: Italiano: Paolo DI Sacco -LE BASI DELLA LETTERATURA -vol. II e III ( A e B) Edizioni scolastiche Bruno Mondadori Storia: Cattaneo, Canonici, Vittoria, MANUALE DI STORIA, vol.II e III ed. Zanichelli. SCHEDA RELATIVA ALLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA DI ITALIANO E STORIA La classe V D, in cui la sottoscritta ha insegnato nel triennio Italiano e Storia, ha dimostrato nel seguente anno un discreto impegno nello studio delle Materie letterarie anche se inferiore alle possibilità; faticoso a volte si è rivelato l’insegnamento per una conoscenza limitata del lessico. Si distinguono comunque per capacità, diligenza, impegno, studio serio e consapevole alcuni allievi. Nel corso della propria attività obiettivo fondamentale perseguito è stato quello di portare gli alunni ad una riflessione sulle discipline studiate, ad una rielaborazione personale e critica dei contenuti acquisiti, all’educazione alla lettura , all’ascolto e all’approfondimento personale. Si è cercato di potenziare le capacità di comprensione, analisi e collegamento dei fenomeni culturali non in modo mnemonico, indirizzando gli alunni verso una più piena consapevolezza del significato del presente, visto in stretta relazione con il passato e le sue testimonianze. Le difficoltà incontrate sono state lo spazio orario ridotto e il non supporto di altre discipline affini, per cui si è cercato di sopperire, dove possibile, con riferimenti alla Filosofia e alla Storia dell’Arte per dare ai discenti un minimo di strumenti cognitivi atti alla comprensione dei fenomeni culturali studiati. I contenuti scelti delle due discipline sono quelli che appaiono tradizionalmente nelle indicazioni dei programmi ministeriali. La classe ha dimostrato un discreto interesse per ambedue le discipline; sussistono comunque in alcuni difficoltà nell’espressione scritta e nella comprensione e rielaborazione di quanto si è studiato, difficoltà dovute a carenze pregresse, ad uno studio rivelatosi spesso mnemonico e finalizzato al solo voto. L’impegno di alcuni studenti della classe è risultato comunque buono OBIETTIVI CULTURALI: Conoscenze: a) apprendimento dei contenuti previsti e conoscenza delle modalità di approccio, di lettura, di comprensione e decodificazione dei testi letterari e non. b) conoscenza del panorama letterario e storico degli ultimi due secoli nonché dei modi e degli strumenti dell’analisi letteraria Competenze: a) padronanza dei linguaggi specifici attinenti alle due discipline b) sviluppo del gusto alla lettura personale. Capacità: a) sviluppo e potenziamento delle capacità espressive sia scritte che orali; ampliamento del lessico. b) Capacità di interpretare i fenomeni culturali in un’ottica il più possibile interdisciplinare, con particolare attenzione alla loro storicizzazione. c) Operare semplici confronti e collegamenti nel campo storico e in quello letterario d) Riflettere sui legami fra storia passata e tempo attuale e prendere consapevolezza dell’oggi e delle sue problematiche. Questi obiettivi non sono stati raggiunti da tutti e non in eguale misura per problemi legati al lessico, ad uno studio a volte discontinuo e mnemonico. Si distinguono per uno studio serio, per un desiderio di valorizzare abilità, ampliare conoscenze e per consapevolezza verso il lavoro scolastico proposto qualche studente il cui impegno e interesse sono stati continui tutto l’anno. METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO Per lo studio della Letteratura italiana, ci si è attenuti alle indicazioni del programma, di accostare cioè gli studenti agli autori, debitamente inquadrati nei fenomeni della letteratura nazionale e di quelle estere, attraverso le loro opere. Per gli autori minori ci si è limitati ad un discorso di informazione e di collegamento, per gli autori maggiori ci si è adoperati a cogliere attraverso i testi i temi fondamentali e i caratteri distintivi degli stessi. Si è cercato di incoraggiare l’abitudine all’approfondimento personale e di scoraggiare invece uno studio puramente meccanico e mnemonico. La classe nel complesso ha dimostrato disponibilità all’ascolto e una sufficiente capacità di attenzione alle lezioni che sono state svolte in forma frontale e in forma dialogata, con momenti di ricapitolazione collettiva, di commento e libera discussione. Si prevede per la fine dell’anno scolastico l’uso di alcuni supporti audiovisivi ( Cuba, Il 1968, per quel che riguarda Storia, un video su Ungaretti per la Letteratura italiana ). Non è stato sempre possibile affrontare lo studio storico e letterario dei vari periodi in modo sincronico, tuttavia gli inquadramenti storici sono stati poi sempre ripresi nella trattazione letteraria. VERIFICHE E VALUTAZIONE Sono state effettuate verifiche scritte e orali per entrambe le materie. Le verifiche scritte di Storia sono state proposte sia nella forma di quesiti a risposta breve che in quella di quesiti a risposta multipla. Le prove scritte di Italiano sono state predisposte secondo le varie tipologie previste: analisi testuale, saggio breve, articolo di giornale, tema tradizionale ad argomento storico – letterario e di attualità. Gli allievi sono stati esercitati nelle tipologie previste, negli ultimi tre anni. Nella valutazione delle prove orali e scritte ci si è attenuti alle griglie di valutazione concordate in sede dipartimentale; i giudizi sulle prove sono sempre stati motivati e sono state fornite indicazioni per il recupero. Per l’orale, la valutazione di sufficienza è stata assegnata in presenza: a) Di una conoscenza generale dei contenuti debitamente inquadrati nel loro contesto storico b) Di una comprensione dei testi e di una loro accettabile lettura sul piano linguistico c) Di una capacità espositiva semplice, ma sostanzialmente corretta sul piano sintattico e lessicale con l’ausilio dell’insegnante. Per lo scritto: a) Capacità di esporre in maniera semplice, ma organizzata logicamente, un contenuto; b) Sostanziale correttezza lessicale, sintattica e ortografica. Si allegano le griglie di valutazione elaborate in sede di dipartimento di Materie Letterarie. Trieste,15/5/2014 Prof. Maria Laura Di Felice PROGRAMMA DETTAGLIATO DI ITALIANO Il Romanticismo in Italia e in Europa Il romanzo storico A. Manzoni: note biografiche, la poetica, le opere Letture: Lettera sul Romanticismo:” I tre fini della poesia: il vero, l’interessante e l’utile”. Le tragedie manzoniane. Funzione del Coro. Da ”L’Adelchi”: coro dell’atto III ( Dagli atrii muscosi...) Da ”Le Odi” :” Il cinque maggio” Dagli Inni Sacri: “La Pentecoste” I Promessi Sposi: la composizione del romanzo. Romanzo storico e romanzo della “Provvidenza”. G. Leopardi: note biografiche, opere, poetica Letture: Da “I Canti”: ” L’infinito”, “Alla luna”,” A Silvia”,” La quiete dopo la tempesta”, “ Il sabato del villaggio”,” Il passero solitario”, “La Ginestra”: vv.158-201 e vv.297-317 Dalle Operette morali:” Dialogo della Natura e di un Islandese” L’età del Positivismo IL romanzo tra Naturalismo e Verismo G. Verga: note biografiche, la poetica, le opere Letture: Lettera-prefazione a “L’amante di Gramigna” Da Vita dei Campi :” La lupa”; “ Fantasticheria” Il ciclo de’ “I Vinti” Da” I Malavoglia”: “La famiglia Toscano”; “ L’addio alla casa del nespolo”. Da “Mastro Don Gesualdo”: “Gesualdo e Diodata alla Canziria”; “La morte di Gesualdo”. G. Carducci: note biografiche, la poetica, le opere principali Letture: “ Pianto antico”; “Nevicata”. Il Decadentismo: genesi storica, ruolo del poeta. Lo spleen. C. Boudelaire: cenni biografici. ” Corrispondenze” G. Pascoli: La vita, la poetica, le opere Letture: “ Il fanciullino che è in noi”; “ il poeta è poeta, non oratore o predicatore”. Da I Canti di Castelvecchio: “ Il gelsomino notturno “ Da Myricae: “Novembre” “Lavandare”; “X Agosto”; “L’assiuolo”; “iIl lampo”; “Il tuono” Da I poemetti: “La digitale purpurea”. G. D’Annunzio: note biografiche, poetica, opere Letture : Da “Il piacere”: “L’attesa di Elena”; “Ritratto di esteta” Da Alcyone :” La pioggia nel pineto”,” La sera fiesolana”; “I pastori”. Le avanguardie – Il Crepuscolarismo G. Gozzano: “L’amica di nonna Speranza” Le Riviste Il Futurismo. F. T. Marinetti - letture:” Bombardamento” ; Un genere futurista:il manifesto. L. Pirandello: note biografiche; la poetica dell’umorismo; il rinnovamento nel teatro, le opere. Letture:” Da L’Umorismo : “L’arte umoristica “scompone”; “non riconosce eroi”, e sa cogliere “la vita nuda”; “Esempi di umorismo”. Da “ Il fu Mattia Pascal” : “Adriano Meis”; “Io sono il fu Mattia Pascal”. Da “Novelle per un anno”: “Il treno ha fischiato” “ I sei personaggi in cerca d’autore” e il teatro nel teatro: “L’ingresso dei sei personaggi”: “Nel retrobottega di Madama Pace”; “La scena interrotta”. I. Svevo: note biografiche, opere. L’inetto. Letture: Da “Senilità”: “Un pranzo, un passeggio e l’illusione di Ange”; “La metamorfosi strana di Angiolina” Da” La coscienza di Zeno”: “il fumo”; “Il funerale mancato”; “Psico-analisi” G. Ungaretti : note biografiche, poetica e opere. La poesia” pura”. Vita d’un uomo Letture: Da” L’Allegria”: ”Veglia”;” In memoria” ;” I fiumi”; “Allegria di naufragi” Da “Sentimento del tempo” : La madre”. L’Ermetismo. S. Quasimodo: vita, opere Letture “Alle fronde dei salici”; “Ed è subito sera”. E. Montale :note biografiche, poetica, opere Letture– Da Ossi di seppia :” Spesso il male di vivere” ; “Meriggiare pallido e assorto”; “I limoni”; “Non chiederci la parola”. U. Saba : note biografiche , la poetica, il Canzoniere . Letture:” A mia moglie”; “Amai”;” La capra”; ”Ritratto della mia bambina”. Il romanzo italiano del ‘900 – inquadramento generale: Pavese, Vittorini. Gli allievi Trieste, 15 maggio 2014 L’insegnante Maria Laura Di Felice PROGRAMMA DETTAGLIATO DI STORIA Società, economia e cultura tra Otto e Novecento La seconda rivoluzione industriale – il movimento operaio e i partiti socialisti – la Chiesa e il movimento cristiano-sociale- La nuova rivoluzione scientifica e la crisi del positivismo – Nazionalismo, razzismo, antisemitismo. L’età dell’imperialismo: l’Europa e il mondo tra Otto e Novecento L’imperialismo delle potenze europee – Espansionismo del Giappone: la guerra contro la Cina e contro la Russia – La rivoluzione russa del 1905 – La rivoluzione in Cina e la proclamazione della Repubblica. La crisi di fine secolo in Italia, l’età giolittiana e il decollo industriale Le trasformazioni della società italiana e il decollo industriale – Nascita del partito socialista – Da Crispi a Giolitti – L’età giolittiana – Lotte sociali, partiti e movimenti politici – La crisi del sistema giolittiano La prima guerra mondiale (1914-1918) Tensioni internazionali e nuovo sistema di alleanze – Lo scoppio del conflitto – Guerra di logoramento e mobilitazione totale – L’Italia in guerra – La guerra in Medio Oriente – La svolta del 1917 e la sconfitta degli Imperi centrali – Gli accordi di pace e le conseguenze della guerra. La rivoluzione d’ottobre in Russia e la nascita dell’Unione sovietica La crisi del regime zarista – la rivoluzione di febbraio – Lenin e la rivoluzione d’ottobre(1917) – La guerra civile e il terrore rosso – La morte di Lenin e il consolidamento di Stalin. L’Europa e il Medio-Oriente nel primo dopoguerra La crisi del dopoguerra – I vincitori: Gran Bretagna e Francia – conflitti e reazione nell’Europa centro-orientale – La repubblica di Weimar negli anni Venti – La dissoluzione dell’Impero ottomano e il Medio Oriente. Il fascismo in Italia. Gli anni Venti. L’Italia dopo il conflitto – Le elezioni del 1919 e il “biennio rosso” – Crescita del movimento fascista – La marcia su Roma (1922) – La costruzione dello Stato fascista – I rapporti tra fascismo e Chiesa. I Patti Lateranensi – La politica economica e sociale – L’organizzazione del consenso e l’educazione della gioventù – L’antifascismo. Gli Stati Uniti negli anni Venti. Il crollo di Wall Street e la crisi economica internazionale Gli Usa, prima potenza economica mondiale – Il crollo di Wall Street (1929) - La risposta di Roosevelt alla crisi: il New Deal – le ripercussioni della crisi del ’29 sull’economia mondiale: la grande trasformazione. L’avvento del nazismo in Germania La crisi in Germania e l’ascesa di Hitler – La presa del potere e l’instaurazione della dittatura nazista – Ideologia razziale, antisemitismo e discriminazione dei diversi – repressione e organizzazione del consenso – politica economica e riarmo. Gli anni Trenta tra totalitarismi e democrazie L’internazionalizzazione del fascismo – Economia e società in Italia dopo la crisi del ’29 – la guerra di Etiopia – Fascistizzazione e ruolo del PNF: - L’Unione Sovietica negli anni Trenta – I Fronti popolari in Francia e in Spagna – La guerra civile spagnola (19361939) – Espansione del Giappone – La Cina tra nazionalisti e comunisti. La seconda guerra mondiale (1939-1945) Dall’annessione dell’Austria all’invasione della Polonia – La conquista della Francia e la battaglia d’Inghilterra – L’Italia in guerra, i Balcani e il fronte africano – L’attacco all’Unione Sovietica (1941) – La Shoah – Il Giappone e l’entrata in guerra degli USA – la svolta del 1942-’43. Stalingrado – La caduta del fascismo in Italia e l’armistizio (1943) – Regno del Sud, Repubblica di Salò, Resistenza – La caduta del Terzo Reich e la resa del Giappone (1945) La guerra fredda e la contrapposizione tra i due blocchi Gli accordi di Bretton Woods (1944) e le istituzioni internazionali di cooperazione – La contrapposizione tra blocco occidentale e blocco orientale (1946-1949) – La sovietizzazione dell’Europa centro-orientale – La rivoluzione cinese e la nascita della Repubblica popolare (1949) – Il maccartismo negli Stati Uniti e la guerra di Corea – La morte di Stalin e il XX congresso del PCUS nel 1956 – L’invasione sovietica dell’Ungheria. La nascita della Repubblica in Italia Ripresa e tensioni dopo il conflitto – La costruzione della democrazia. Il referendum istituzionale e l’Assemblea costituente . La fine dei governi di unità nazionale e le elezioni del 1948. – La ricostruzione e la stagione centrista. La decolonizzazione e il conflitto in Medio Oriente La decolonizzazione nel Sud-Est asiatico e l’indipendenza dell’India – La spartizione della Palestina e la nascita dello Stato di Israele (1948) – Le guerre arabo-israeliane e la questione palestinese.- La crisi dell’impero coloniale francese: la guerra in Indocina e in Algeria – La rivoluzione castrista a Cuba. Gli anni Sessanta: distensione, rivoluzione, dittature e contestazione La guerra del Vietnam e sua conclusione – il Sessantotto . I titoli delle unità didattiche e dei capitoli fanno riferimento al testo in adozione: Manuale di storia - vol. III (M. Cattaneo, C. Canonici, A. Vittoria)ed. Zanichelli. Gli allievi L’insegnante Maria Laura Di Felice Trieste, 15 maggio 2014 CANDIDATO--------------------------------------------------------------------------------------CLASSE---------------------------------------------------------------------------------------------- PRIMA PROVA SCRITTA ( TIP. A – B – C – D ) INDICATORI Competenze: correttezza e proprietà nell’uso della lingua DESCRITTORI Punteggiatura, ortografia, morfosintassi 1 2 3 4 * Destinazione * Proprietà lessicale, chiarezza espositiva Adeguatezza del registro linguistico Conoscenze: adeguate conoscenze dell’argomento e al quadro di riferimento generale Aderenza alla traccia, * contestualizzazione * Correttezza e pertinenza dei contenuti Capacità: sviluppo critico delle questioni proposte e costruzione di un discorso organico e coerente, espressione anche di personali convincimenti Organizzazione, coerenza argomentativa, organicità * * Comprensione, capacità di analisi dei documenti ed elaborazione personale Siccome il punteggio grezzo massimo così ottenuto è pari a 30, il punteggio della prova si assegna dividendo per 2. Per punteggi con decimali pari o superiori al 5 si arrotonda per eccesso; con decimali inferiori al 5 si arrotonda per difetto. PUNTEGGIO TOTALE_____________ CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO IN RELAZIONE AGLI INDICATORI E DESCRITTORI PER VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA SU SCALA 1 < 5 1 = prestazione gravemente lacunosa e carente, assenza di aspetti fondamentali dei descrittori di riferimento. 2 = prestazione di livello medio/ basso con carenze significative, sebbene non molto gravi relativamente ai descrittori di riferimento. 3 = prestazione di livello medio; rappresenta il livello di sufficienza per i descrittori 2^, 4^, 5^, 6^, contrassegnati da asterischi nella tabella in alto. 4 = prestazione di livello medio –alto; rappresenta il livello di sufficienza per i descrittori 1^ e 3^ contrassegnati da asterischi nella tabella in alto, in quanto rivestono prevalente importanza fra i descrittori individuati per la valutazione della prima prova scritta; 5 = livello alto, soddisfa pienamente la qualità richiesta per i descrittori di riferimento. 5 ESAMI DI STATO CLASSE____________________ CANDIDATO_______________________________ 1. GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO DEI SINGOLI CANDIDATI INDICATORI DESCRITTORI A) Competenze linguistiche A.1) Morfosintassi e lessico * A.2) Sviluppo delle argomentazioni * B.1) Padronanza dei contenuti * B.2) Raccordi pluridisciplinari * C.1) Elaborazione personale originale C.2) Discussione degli elaborati * B) Conoscenze generali e specifiche C) Capacità elaborative, logiche, critiche 1 2 3 4 5 6 PUNTEGGIO ASSEGNATO * Livello della sufficienza 2. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO IN RELAZIONE AGLI INDICATORI E DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO DELL’ESAME DI STATO La valutazione in base ai descrittori e relativi indicatori di competenze, conoscenze e capacità assunti a criterio e riportati nella griglia sopra esposta è graduata da 1 a 6 punti per ogni descrittore, in corrispondenza dei diversi livelli delle prestazioni, nel modo seguente: 1: prestazione gravemente carente, lacunosa, errata, mancanza di aspetti basilari, risposte assenti o informazioni incoerenti e frammentarie 2: prestazione carente negli aspetti contenutistici, logici, argomentativi, frammentaria, presenza di errori rilevanti e diffusi 3: prestazione insicura, difficoltosa nell’esposizione, nozionistica, presenza di alcuni errori abbastanza rilevanti, il candidato/a necessita di essere frequentemente supportato/a in quanto scarsamente autonomo 4: prestazione conforme agli obiettivi minimi in relazione ai descrittori e agli indicatori, presenza di incertezze e lievi lacune che, guidato/a, il candidato/a riesce generalmente a superare. Si intende come livello di sufficienza 5: obiettivi raggiunti in modo soddisfacente; permangono tuttavia lievi carenze né sostanziali né diffuse, i vari aspetti del colloquio sono gestiti generalmente con correttezza e autonomia 6: la prestazione soddisfa pienamente i descrittori e gli indicatori assunti a criterio. Il punteggio della prova è dato dalla somma aritmetica della valutazione dei singoli descrittori. La sufficienza si consegue con un punteggio totale non inferiore a 20. Dopo ampia discussione, i criteri sopra esposti e la griglia per la valutazione del colloquio sono assunti dalla commissione con deliberazione unanime. Firme dei Commissari:__________________________________________________________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA (Tipologia B) Descrittori Livelli Conoscenza completa e approfondita Conoscenza soddisfacente Conoscenza degli argomenti Conoscenza non del tutto adeguata Max p. 6 Conoscenza sommaria Conoscenza inesistente Conoscenza linguistica Max p. 6 Competenza a rielaborare dati e informazioni Max p. 3 Punti p. 6 - 5 p. 4 p. 3 p. 2 -1 p. 0 Esposizione fluida e pertinente Esposizione scorrevole e corretta Esposizione con qualche imprecisione Esposizione confusa e con lessico inadeguato Nessuna esposizione p. 6 p. 5 Sa organizzare dati e informazioni effettuando analisi sintesi e collegamenti adeguati Sa organizzare dati e informazioni effettuando analisi e sintesi sufficienti Sa organizzare dati e informazioni effettuando analisi e sintesi con difficoltà Non organizza dati e informazioni p. 3 p. 4 - 3 p. 2 -1 p. 0 p. 2 p. 1 p. 0 Pag. 1/7 Sessione ordinaria 2013 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005. Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo. Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali. 1. Comprensione del testo Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo. 2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo. 2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo. 2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. 2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali. Pag. 2/7 Sessione ordinaria 2013 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Individuo e società di massa. DOCUMENTI Lascia o raddoppia?, 28 marzo 1956 Renato GUTTUSO, Calciatori, 1965 Andy WARHOL, Marilyn Monroe, 1967 «Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.» Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975 «La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il Pag. 3/7 Sessione ordinaria 2013 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.» Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980] «L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.» Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002 1 2 3 4 5 6 7 8 Ora il chiarore si fa più diffuso. Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. Poi appare qualcuno che trascina il suo gommone. La venditrice d’erbe viene e affonda sulla rena la sua mole, un groviglio di vene varicose. È un monolito diroccato dai picchi di Lunigiana. 9 10 11 12 13 14 15 16 Quando mi parla resto senza fiato, le sue parole sono la Verità. Ma tra poco sarà qui il cafarnao delle carni, dei gesti e delle barbe. Tutti i lemuri umani avranno al collo croci e catene. Quanta religione. E c’è chi s’era illuso di ripetere l’exploit di Crusoe! Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973 Pag. 4/7 Sessione ordinaria 2013 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia. DOCUMENTI «Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.» Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012 «Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.» Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012 «Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.» Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012 «Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. […] La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza Pag. 5/7 Sessione ordinaria 2013 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e Democrazia che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l’informatica.» Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Omicidi politici. DOCUMENTI «Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).» Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972 «Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.» Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971 «Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.» Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976 Pag. 6/7 Sessione ordinaria 2013 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca «Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.» I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it» (http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro) 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello. DOCUMENTI «“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.» Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013 «Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.» “Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com) Pag. 7/7 Sessione ordinaria 2013 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca «Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.» Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011 «Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.» Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di significativo sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica. Premesse le profonde differenze intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti più rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati». Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita. ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. NOME..........................................................................CLASSE.............................DATA...................... TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO – STORIA TIPOLOGIA B – QUESITI A RISPOSTA SINGOLA (MAX 5 RIGHE) 1) Illustra le caratteristiche della crisi economico-finanziaria del 1929 e le sue ripercussioni negli Stati Uniti e in Europa ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ 2) Delinea i principali caratteri dei regimi totalitari del Novecento ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ 3) Delinea le ragioni, i caratteri e le finalità del Piano Marshall ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ DISCIPLINA Matematica DOCENTE Giuseppe Giacomuzzi TESTI IN ADOZIONE MODULI DI MATEMATICA U MODULI DI MATEMATICA V +W Bergamini, Trifone, Barozzi ED. ZANICHELLI http://zte.zanichelli.it SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La frequenza alle lezioni è stata soggetta a discontinuità e costellata da diversi ingressi in ritardo da parte di alcuni studenti. Dal punto di vista didattico si distinguono tre fasce di livello: una, a cui appartengono alcuni alunni più attenti, che hanno seguito con interesse raggiungendo un sufficiente livello di preparazione grazie ad un impegno e ad una partecipazione al dialogo educativo; questi hanno migliorato progressivamente i loro contenuti, le loro capacità e competenze. Un altro gruppo, che ha mostrato difficoltà nello studio della disciplina, ha studiato con un ritmo lento, e ha raggiunto una preparazione non pienamente sufficiente. Il terzo gruppo, col concorso di lacune pregresse, ha inoltre studiato in modo discontinuo, sottraendosi a volte alle verifiche, raggiungendo una preparazione non adeguata agli obiettivi propri della disciplina Per aiutare gli alunni con difficoltà e carenze nella preparazione, sono stati riproposti alcuni argomenti fondamentali, risolvendo esercizi mirati e offerti sportelli in orario extrascolastico. OBIETTIVI Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche elaborando opportune soluzioni; saper distinguere quali relazioni sono funzioni e quali no; saper determinare le principali caratteristiche di una funzione (dominio, simmetrie, periodicità, monotonicità, invertibilità, ecc.); saper rappresentare graficamente le principali funzioni elementari; saper adoperare la definizione di limite per la verifica nei quattro casi ; saper adoperare i teoremi sui limiti per il loro calcolo ; saper rimuovere per via algebrica le principali forme indeterminate; saper studiare e classificare le eventuali discontinuità di una funzione; saper trovare gli asintoti orizzontali, verticali e obliqui di una funzione; saper calcolare la derivata di una funzione elementare facendo uso della definizione ; saper calcolare la derivata di una funzione non elementare facendo uso dei teoremi sulle derivate; saper trovare la retta tangente al grafico di una funzione; saper dedurre l’andamento di una funzione mediante l’uso delle derivate per tracciarne il grafico completo ; saper interpretare geometricamente i teoremi di Rolle e Lagrange e applicare il teorema de l'Hopital; saper risolvere problemi di massimo e minimo; saper calcolare la primitiva di una funzione facendo uso dei principali metodi di integrazione saper calcolare l’area di una regione piana mediante l’uso delle tecniche di integrazione; saper calcolare il volume di un solido di rivoluzione mediante l’uso delle tecniche di integrazione; saper calcolare il valor medio di una funzione; saper applicare il calcolo delle derivate e la teoria dell’integrazione a semplici problemi di fisica. METODOLOGIA DIDATTICA La metodologica è basata su uno schema per la presentazione dei contenuti che permette di integrare gli aspetti teorici con quelli applicativi. Lo schema,tenendo distinti i due aspetti, descrive un possibile percorso di comprensione. Lo schema si basa su cinque fasi o passaggi: 1. Presentazione di un problema rispetto al quale il concetto ha una rilevanza applicativa. Il problema da cui si parte deve essere scelto in modo che sia sufficientemente generale da richiedere uno strumento innovativo che può essere applicato a problemi simili. 2. Enunciazione di definizioni e/o proprietà relative ai concetti che sono oggetto dell’azione didattica. 3. Presentazione di esempi di applicazione dei concetti e/o attività nelle quali, anche utilizzando strumenti di calcolo automatici come Excel, Derive, ecc., si propone agli studenti di “giocare” con i concetti per capire di cosa si sta parlando. In questa fase si pongono le basi per una comprensione reale e si favorisce l’approccio personale al concetto. 4. Trattazione da un punto di vista logico-formale attraverso la dimostrazione dei teoremi e l’introduzione di corollari che siano rilevanti rispetto alla risoluzione del problema. In questa fase lo studente viene portato a riflettere sul significato logico-formale della dimostrazione e sulla sua necessità per un valore generale delle proprietà enunciate al punto 2. La scelta delle dimostrazioni da presentare deve ispirarsi allo scopo di favorire la comprensione del concetto e delle sue proprietà, vanno evitate dimostrazioni troppo tecniche che non abbiano particolare valore formativo. 5. Applicazione dei concetti matematici e delle loro proprietà al problema proposto al passo 1. Nel momento in cui si propone la soluzione del problema si “chiude il cerchio” ma si possono aprire nuovi problemi di cui ricercare la soluzione VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche formative, finalizzate al recupero del le carenze e all’acquisizione di informazioni utili per migliorare il processo di apprendimento in itinere, sono state periodicamente somministrate, quelle sommative sono state effettuate a fine percorso. Si è fatto uso dei seguenti strumenti di verifica: Esercitazioni scritte con quesiti a risposta singola, trattazione sintetica, verifiche orali; E’ stata valorizzata la partecipazione al dibattito in classe in quanto elemento fondamentale per una partecipazione positiva, insieme con l’impegno nello studio, al dialogo educativo e alle diverse attività scolastiche proposte. I voti assegnati rispecchiano i criteri di valutazione deliberati dal corpo docente dell’istituzione scolastica. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO CRITERI PER LA VALUTAZIONE CONOSCENZE /10 Conoscenza di principi, teorie, concetti, termini, regole, procedure, metodi e tecniche. CAPACITA’ LOGICHE ED ARGOMENTATIVE /10 Organizzazione e utilizzazione di conoscenze e abilità per analizzare, scomporre, elaborare. Proprietà di linguaggio, comunicazione e commento della soluzione puntuali e logicamente rigorosi. Scelta di procedure ottimali e non standard. CORRETTEZZA E CHIAREZZA DEGLI SVOLGIMENTI /10 Correttezza nei calcoli, nell’applicazione di tecniche e procedure. Correttezza e precisione nell’esecuzione delle rappresentazioni geometriche e dei grafici. COMPLETEZZA /10 Problemi ed esercizi risolti in tutte le loro parti. totale Punteggio Voto 1-6 7-10 11-14 15-18 19-22 23-26 27-30 31-34 36-38 39-40 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 PROGRAMMA DETTAGLIATO Successioni, progressioni aritmetiche, progressioni geometriche, serie. elementi di topologia: insiemi aperti ed insiemi chiusi; topologia della retta reale: intervalli, intorni, punti di frontiera, punti interni, punti esterni, punti di accumulazione, intorni di infinito; sottoinsiemi della retta reale;estremi superiore e inferiore, massimo e minimo di un sottoinsieme di R; insiemi limitati e illimitati; intervalli chiusi e aperti. funzioni; dominio, condominio, immagine; grafico; iniettività, suriettività, biiettività; funzioni inverse; funzioni composte; monotonicità,funzioni par e funzioni dispari; funzioni periodiche. Grafici delle principali funzioni elementari, algebriche e trascendenti. definizione di limite; classificazione dei quattro tipi di limite; limite destro e sinistro. teoremi e operazioni sui limiti; unicità del limite, confronto, permanenza del segno; forme indeterminate; ordine di un infinitesimo. definizione di continuità di una funzione in un punto e in un intervallo; continuità a destra e a sinistra, continuità delle funzioni definite a intervalli; classificazione delle discontinuità; alcuni limiti notevoli: sen(x)/x e definizione del numero di Nepero. teoremi fondamentali sulle funzioni continue; Weierstrass, dei valori intermedi, d’esistenza degli zeri. asintoti verticali; asintoti orizzontali; asintoti obliqui; punti angolosi; definizione di derivata di una funzione come limite del rapporto incrementale; relazione tra derivabilità e continuità; teoremi sulla derivata di: somma di funzioni, prodotto di due funzioni; rapporto di due funzioni; ricerca di punti di massimo, punti di minimo e flessi; teoremi di Rolle, Cauchy, Lagrange, de L'Hopital¸problemi di massimo e di minimo. primitive di una funzione; integrali immediati; integrazione per scomposizione; integrazione delle funzioni razionali fratte, integrazione per sostituzione; integrazione per parti;il problema delle aree e l'integrale definito; proprietà dell'integrale definito calcolo di aree e volumi di solidi di rivoluzione qualche applicazione di teoria dell’integrazione in ambito fisico prodotto di funzioni, rapporto di funzioni, funzioni composte, funzioni inverse; derivate successive; differenziale di una funzione. MATEMATICA Simulazione TERZA PROVA ESAME DI STATO A.S. 2013-2014 ALUNNO __________________ CLASSE 5D CORRETTORE VIETATO E’ data la seguente funzione y= 1− x x2 − 9 Rispondi alle seguenti richieste indipendentemente dal numero di righe: 1. Determina il dominio e il segno della funzione, calcola i limiti e determina le equazioni degli eventuali asintoti 2. determina la tangente alla funzione nel punto di ascissa 1 3. Dalla lettura del grafico sotto riportato, individua le equazioni degli asintoti, il massimo e/o il minimo, le intersezioni con gli assi e i limiti agli estremi del dominio e nei punti di discontiniuità Trieste, 15 maggio 2014 L’ insegnante Prof. Giuseppe Giacomuzzi DISCIPLINA Fisica DOCENTE Giuseppe Giacomuzzi TESTI IN ADOZIONE La Fisica di Amaldi U. Amaldi Zanichelli http://zte.zanichelli.it SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE Dal punto di vista didattico si distinguono tre fasce di livello: una, a cui appartengono alcuni alunni attenti, che hanno seguito con interesse e partecipazione attiva raggiungendo discreto livello di preparazione grazie ad un impegno e ad una partecipazione al dialogo educativo; questi hanno migliorato progressivamente i loro contenuti, le loro capacità e competenze. Un altro gruppo, che ha mostrato qualche difficoltà nello studio della disciplina, ha studiato con un ritmo più lento, e ha raggiunto una preparazione non pienamente sufficiente. Il terzo gruppo, ha studiato in modo discontinuo, sottraendosi a volte alle verifiche, raggiungendo una preparazione appena adeguata agli obiettivi propri della disciplina Per aiutare gli alunni con difficoltà e carenze nella preparazione, sono stati riproposti alcuni argomenti fondamentali, risolvendo esercizi mirati. OBIETTIVI Osservare e identificare fenomeni; formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi; formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione; fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; saper identificare nel piano o nello spazio figure descritte in un testo; saper applicare relazioni acquisite a problemi; saper utilizzare grandezze fisiche opportune per descrivere proprietà di oggetti e corpi; saper descrivere le caratteristiche di un campo scalare; saper descrivere le caratteristiche di un campo vettoriale; saper utilizzare i diversi livelli di descrizione (forza e energia) per semplici situazioni; saper definire le caratteristiche delle sorgenti del campo elettrostatico; saper utilizzare correttamente i linguaggi specifici; saper applicare tecniche matematiche a problemi di fisica; saper delineare le caratteristiche del campo magnetico; saper definire le caratteristiche delle sorgenti del campo elettrostatico; saper definire le caratteristiche delle sorgenti del campo magnetico; saper delineare fenomeni e equazioni che evidenziano l’interazione tra elettricità e magnetismo; METODOLOGIA DIDATTICA Lezione frontale; lezione dialogata; impiego delle risorse del sito http://zte.zanichelli.it; Metodo scientifica; Ricerca individuale e di gruppo; scoperta guidata; lavoro di gruppo. VERIFICA E VALUTAZIONE Si sono prese in esame l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo, le singole capacità, i progressi individuali considerando il livello di partenza, livello di sufficienza: conoscenza consapevole e non solo mnemonica degli argomenti fondamentali; capacità di individuare le principali relazioni; uso minimale della terminologia; conoscenza generale e capacità di applicazione corretta dei procedimenti e delle regole fondamentali. Per quanto riguarda il recupero formativo e delle carenze relative all’anno in corso questo si è articolato in recupero in orario curricolare, interventi di recupero e sostegno all’inizio del secondo quadrimestre. Livello di sufficienza: conoscenza consapevole e non solo mnemonica degli argomenti fondamentali; capacità di individuare le principali relazioni; uso minimale della terminologia; conoscenza generale e capacità di applicazione corretta dei procedimenti e delle regole fondamentali. . GRIGLIA DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO CRITERI PER LA VALUTAZIONE CONOSCENZE /10 Conoscenza di principi, teorie, concetti, termini, regole, procedure, metodi e tecniche. CAPACITA’ LOGICHE ED ARGOMENTATIVE /10 Organizzazione e utilizzazione di conoscenze e abilità per analizzare, scomporre, elaborare. Proprietà di linguaggio, comunicazione e commento della soluzione puntuali e logicamente rigorosi. Scelta di procedure ottimali e non standard. CORRETTEZZA E CHIAREZZA DEGLI SVOLGIMENTI /10 Correttezza nei calcoli, nell’applicazione di tecniche e procedure. Correttezza e precisione nell’indicazione delle unità di misura e nel calcolo dimensionale COMPLETEZZA /10 Problemi ed esercizi risolti in tutte le loro parti. totale Punteggio 1-6 Voto 1 7-10 11-14 15-18 19-22 23-26 27-30 31-34 36-38 39-40 2 3 4 5 6 7 8 9 10 PROGRAMMA DETTAGLIATO Richiami: legge di gravitazione universale e leggi di Keplero; prodotto scalare e prodotto vettoriale (regola della mano destra) Interazioni elettrostatiche. La legge di Coulomb. Campo elettrostatico. Vettori e principio di sovrapposizione dei campi. Il flusso del campo elettrico. Teorema di Gauss. Campi conservativi. Potenziale ed energia potenziale. Moto di cariche in campo elettrostatico. Circuitazione e flusso. I raggi catodici; Capacità elettrica. Il condensatore. Condensatori in serie e in parallelo. Energia e densità di energia del campo elettrico. Conservazione dell’energia. La corrente elettrica; I conduttori metallici; Resistenza. I resistori; ; Resistori in serie e resistori in parallelo; prima e seconda legge di Ohm. Circuiti elettrici in corrente continua. circuiti, cariche in moto. Campo magnetico e vettore. La forza magnetica su un filo percorso da corrente; Il Campo magnetico di un filo percorso da corrente; Flusso e circuitazione del campo magnetico; teorema di Ampere. Moto di cariche in un campo magnetico. Forza di Lorentz. Campi elettrici e magnetici variabili. Effetto Hall; Induzione elettromagnetica. La legge di Faraday-Neumann; Energia e densità del campo magnetico. Conduzione elettrica. Conduttori, semiconduttori e isolanti. Cenni sulle Equazioni di Maxwell. SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA A.S. 2013- 2014 CLASSE 5 D FISICA 1) Enuncia la prima e la seconda legge di Ohm _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ 2) Enuncia il teorema di Gauss per il campo elettrico, chiarendone il significato e accennando alle sue applicazioni _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ 3) Come si determina il campo elettrico all'interno di un condensatore piano _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ Trieste, 15 maggio 2014 L’ insegnante prof. Giuseppe Giacomuzzi DISCIPLINA Lingua Inglese DOCENTE Maria Cristina Simeoni TESTI IN ADOZIONE Vista la peculiarità del programma e la difficoltà di reperire un libro di testo in grado di toccare gli argomenti svolti, non si è fatto uso di un libro di testo, ma agli studenti è stata fornita una dispensa redatta dall’insegnante, frutto di ricerca in testi, riviste scientifiche e siti internet, contenente tutto il programma svolto. SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe VD è composta da 12 studenti ed è caratterizzata da un atteggiamento educato e tranquillo e una discreta partecipazione al dialogo educativo, in particolare se stimolata. Per alcuni studenti l’apprendimento è ancora mnemonico mentre altri riescono ad esprimersi in modo più personale e a fare collegamenti tra gli argomenti svolti. Tutti hanno comunque fatto dei miglioramenti rispetto al livello di partenza in particolare nella produzione orale, dove, in generale, l’espressione è fluente, piuttosto corretta e il lessico abbastanza ricco. OBIETTIVI OBIETTIVO GENERALE L’obiettivo del corso di studi è stato quello di creare un atteggiamento positivo verso le lingue e migliorare la concezione di sé portando l’alunno, alla fine del ciclo di studi, ad una preparazione complessiva a forte spessore culturale, flessibile e dinamica che, oltre a fornire competenze che consentano il superamento dell’esame di stato, permetta di ottimizzare le relazioni interpersonali e rispondere in modo qualificato alle richieste del mondo del lavoro in una realtà sempre più globalizzata. OBIETTIVI SPECIFICI Gli obiettivi cognitivi effettivamente raggiunti dalla classe possono essere così suddivisi: • conoscenze: la classe conosce gli argomenti e i testi svolti durante l’anno e, anche se a volte in modo passivo, il relativo lessico della microlingua scientifica e di quella letteraria. Conosce inoltre i testi letterari e gli autori oggetto di studio contestualizzati nel loro background socio-culturale; • competenze: gli alunni hanno potenziato la competenza linguistica, sviluppato le 4 abilità (reading, writing, listening e speaking) in modo integrato. Hanno affinato le microabilità di skimming e scanning, la capacità di tradurre e di esporre nozioni e idee nella lingua straniera in modo abbastanza corretto, sciolto e con una certa appropriatezza lessicale e buona pronuncia. • capacità: sanno comprendere alcuni aspetti particolari che regolano un testo letterario inteso come messaggio dell’autore nel panorama della sua epoca e riconoscono i codici formali tipici della lingua scientifica. Sono in grado di sintetizzare e rielaborare i testi proposti e di trovare connessioni tra gli stessi. Hanno inoltre sviluppato una certa capacità di analisi, sintesi e interpretazione personale. METODOLOGIA DIDATTICA I moduli tematici sviluppati, i criteri metodologici adottati per il loro svolgimento, la durata, la scansione temporale e la valutazione dei risultati raggiunti sono comuni alle classi VA, VC e VD essendo il frutto di una costante collaborazione, condivisione di approccio e criteri di valutazione, scambio di idee e di materiale didattico tra le docenti della materia. Anche la stesura del seguente documento, nel quale comunque si tiene conto delle diverse realtà e progetti propri di ciascuna classe, è il risultato di un lavoro d’equipe. Molto spesso gli spunti per le attività di classe o di approfondimento sono stati forniti da materiali multimediali e dall’ uso delle TIC (youtube, internet). Altre volte, quando necessario, si è passati alla lezione frontale, alla discussione e alla traduzione letterale. Tutto ciò ha contribuito a sviluppare negli allievi le capacità di analisi, sintesi e a stimolare la riflessione critica. L’approccio al testo scientifico ha dato modo di sviluppare, nelle diverse fasi operative, le tecniche di lettura, in particolare skimming e scanning, cioè la capacità di cogliere il significato globale e/o precise informazioni. Anche la produzione orale è stata potenziata con un arricchimento lessicale sia passivo che attivo e un ulteriore sviluppo della fluency e della pronuncia. Nell' esame delle opere si è cercato di superare gli schemi analitici proposti dalla critica specialistica, dando preminenza al testo e al lavoro operato su di esso attraverso attività finalizzate alla comprensione e mirate al coinvolgimento intellettuale ed emotivo dello studente-lettore. Dal testo l'interesse si è poi spostato all' autore e al contesto socioculturale. VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica del potenziamento della competenza comunicativo-relazionale è stata attuata quotidianamente sia tramite la correzione dei compiti per casa sia tramite domande poste frequentemente agli studenti, sia tramite l’osservazione della partecipazione alle attività di classe, alla libera produzione e al dialogo educativo. Le verifiche “ufficiali” sono state svolte principalmente come momento conclusivo di ogni modulo. Quelle orali si sono svolte in forma di colloquio con la partecipazione di un gruppo di studenti; questo per poter valutare non solo l'acquisizione dei contenuti, ma anche i progressi raggiunti in termini di pronuncia e intonazione, ampliamento lessicale, appropriatezza, scioltezza espressiva e autonomia di giudizio. Nelle verifiche scritte, due nel primo quadrimestre e tre nel secondo, si sono usate prove strutturate con esercizi di scelta multipla, vero-falso, domande a risposta aperta, in armonia con i criteri metodologici usati e in linea con le indicazioni ministeriali per la terza prova dell’esame di stato. Gli studenti hanno anche svolto una simulazione della terza prova con tre risposte aperte. La valutazione per le prove scritte è stata basata su punteggi e criteri oggettivi prestabiliti e per le prove orali si è considerata la pronuncia, scioltezza discorsiva, la ricchezza lessicale, l’appropriatezza oltre naturalmente al contenuto. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Prove orali: Voto Voto /15 /10 4 2 6 4 8 5 10 6 12 7 13 8 14 9 15 10 CONOSCENZE Nessuna o rifiuto a sostenere l’interrogazione frammentarie, superficiali e lacunose COMPETENZE nessuna CAPACITA’ non si orienta si esprime con gravi e ripetuti errori morfosintattici e lessico così inadeguato da condizionare l’espressione e una comunicazione efficace mancanza di coerenza logica e di collegamento dei dati, produce solo frammenti di testi memorizzati imprecise, lacunose si esprime in modo incerto presenta incongruenze e lacunoso e tale da logiche e scarsa ostacolare l’espressione e linearità; coglie solo in ingenerare parte il significato dei malintesi messaggi orali e scritti completa ma non si esprime, se guidato, in Sostanziale coerenza approfondita degli modo complessivamente logica delle argomenti e del lessico comprensibile ed efficace; argomentazioni; coglie relativo strettausa la lingua in modo il significato globale mente necessario sostanzialmente corretto e del messaggio orale e tale da non ingenerare scritto e usa le gravi malintesi conoscenze acquisite in contesti simili conoscenza completa e si esprime in modo per lo organizza il discorso in approfondita se guidata più efficace, in un modo coerente e linguaggio quasi del tutto lineare, coglie le corretto pur con occasionali implicazioni del imprecisioni messaggio scritto e orale, fa collegamenti completa e si esprime in modo efficace, comincia a rielaborare approfondita degli corretto, con proprietà in modo personale argomenti lessicale e buona pronuncia completa, approfondita si esprime in modo efficace, rielabora e ampliata corretto, con varietà e autonomamente ed è proprietà lessicale; in grado di compiere l’espressione è fluente processi di analisi e sintesi completa, approfondita si esprime in modo efficace, rielabora e ampliata corretto con varietà e correttamente e proprietà lessicali; approfondisce in modo l’espressione è fluente autonomo e critico Prove scritte Stessa griglia di definizione dei livelli con, in più, quello di correttezza ortografica, che fa parte della padronanza linguistica. PROGRAMMA DETTAGLIATO SVOLTO FINO AL 15 MAGGIO Il programma svolto è quello previsto per l'indirizzo biologico-sanitario con approfondimenti di alcune aree tematiche specifiche a scansione modulare. Considerato che il corso biologico sanitario è caratterizzato da un forte orientamento verso le discipline a carattere scientifico, che gli alunni mostrano un grande interesse e una propensione verso di esse, e che l’inglese è ormai diventata la lingua ufficiale delle scienze si è molto insistito sul potenziamento sia passivo sia attivo di questa microlingua. Sono stati, infatti, presi in esame testi di carattere scientifico, cercando di realizzare, dove possibile, un contatto interdisciplinare a livello di tematiche. Il programma è stato organizzato in una serie di moduli tematici. Il modulo “Psychoanalysis”, comprendente “Freud’s psychoanalytic theory” e ”Jung’s Personality Theory”, ha fornito l’opportunità di usare l’inglese come lingua veicolare di contenuti trattati anche in Psicologia e di preparate il terreno al successivo modulo di letteratura “Modernism”. Nel modulo “Medicine” si è voluto approfondire la specificità del linguaggio medico, e rivedere l’anatomia e il funzionamento del sistema circolatorio e nervoso, già affrontati in Igiene e Anatomia. Nel modulo "Chinese Medicine" è stato affrontato il tema delle differenze tra la medicina tradizionale e quella alternativa, un diverso modo di considerare sia la malattia, sia il paziente sia la cura, spesso attuata attraverso tecniche insolite. Tali testi sono stati affrontati non solo al fine di acquisirne i contenuti o allo scopo di analizzare e approfondire i codici formali tipici della lingua scientifica, ma anche come mezzo di contatto con una cultura e una visione del mondo completamente diversa da quella occidentale. Nel modulo di letteratura “Modernism” è stata presa in considerazione l’influenza della psicologia, della psicanalisi, e delle teorie di H. Bergson nella prosa inglese del 900, in particolare nella Stream of Consciousness, la tecnica narrativa sviluppata da autori come V. Woolf e J. Joyce per tradurre in parole le associazioni alogiche ed atemporali che caratterizzano i processi della mente umana. La classe ha partecipato all’ itinerario culturale Joyce’s Walking Tour per le vie di Trieste. 1) Psychoanalysis a) Freud’s psychoanalytic theory from “Understanding Psychology”, R.S. Feldman, The Mc.Grow Hill Companies Inc. a) Structuring personality: Id, Ego and Superego b) Developing personality: A stage approach c) Defence Mechanisms b) Jung’s personality theory ,Dr.G. Boeree, from a research in internet a) Biography b) Theory: personal and collective unconscious c) The Archetypes 2) Medicine a) The Heart from “English in Basic Medical Science”, J. Maclean, OUP, 1989 a) Anatomy of the heart b) The pumping action b) The Nervous System from “English in Basic Medical Science”, J. Maclean, OUP, 1989 a.)Physiology of the nervous system b).Transmission of impulses 3) The two sides of the brain from “The brain book”, P. Russel, Routledge,1986 a) The split-brain experiments b) Specialization of function c) The question of dominance d) Left and right handedness e) Male- female differences f) What underlies specialization? g) Left-right associations 4) Chinese Medicine Material prepared by the teachers: a) Healing and the mind b) Traditional Chinese Medicine c) The Oriental way of approaching patient and disease d) Yin and yang e) Chi f) The Meridians g) Acupuncture h) Organs, channels and the direction of the Chi i) The five elements j) The traditional causes of disease k) Recognizing the disease l) Symptoms as messages m) How to treat the disease n) Descent into hell o) Western medicine and Chinese Medicine p) Chinese medicine and psychology 5) Modernism: the age of anxiety, the discovery of the unconscious, the treatment of time, interior monologue, stream of consciousness. Material prepared by the teachers a) J. Joyce: life, works, features and themes, first period, second period. testo analizzato per il primo periodo: Eveline from Dubliners testo analizzato per il secondo periodo: Molly’s monologue from the last chapter of Ulysses PROGRAMMA CHE SI PRESUME DI SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO b) V. Woolf: life, works, features and themes. testi analizzati: The Brown Stocking from To the Lighthouse SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA (TERZA PROVA) TIPOLOGIA B (QUESITI A RISPOSTA SINGOLA) 1) Speak about the “Meridians” ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2) What is “Dubliners” (structure and theme) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 3) What’s the difference between “curing” and “healing”? ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… Trieste, 15 maggio 2014 L’ insegnante Maria Cristina Simeoni DIRITTO, ECONOMIA E LEGISLAZIONE SOCIO – SANITARIA CLASSE V D DOCENTE Monica Nicoli TESTI IN ADOZIONE Realino Marra – “Lineamenti di diritto del lavoro” – Zanichelli. Lucia Rossi - “ Le libertà e le regole” vol. unico – Tramontana. Tempi previsti 3 ore curricolari settimanali Ore complessivamente previste: 99 Ore svolte alla data del 15 maggio: 75 Ore che presumibilmente saranno svolte dal 15 Maggio: 8 SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE Per quanto riguarda la valutazione conclusiva del percorso didattico, ho considerato la partecipazione, l’impegno, il metodo di studio, la progressione nell’apprendimento, il livello medio di prestazione raggiunto. Gli alunni hanno raggiunto gli obiettivi educativi e didattici programmati ma con risultati eterogenei sia per quanto concerne le personalità presenti che per le capacità di ciascuno, ma soprattutto per l’impegno e la costanza nello studio. Il comportamento è stato mediamente corretto cosi come i rapporti tra compagni e con il docente. OBIETTIVI Competenze : Riconoscere ed utilizzare il lessico specifico della disciplina. Saper consultare le fonti ed essere in grado di comprenderle ed utilizzarle. Interpretare le regole giuridiche ed applicarle a semplici casi concreti. Riconoscere termini e concetti chiave. Stabilire collegamenti tra norme giuridiche. Evidenziare gli interessi considerati e le scelte operate dal legislatore. Capacità : Capacità di cogliere e memorizzare le parti fondamentali di un discorso. Capacità di comunicare in modo chiaro e pertinente alle richieste. Capacità di organizzare un discorso articolato e completo METODOLOGIA DIDATTICA Il processo formativo è stato organizzato in unità didattiche, con obiettivi definiti. Le lezioni sono state sia frontali sia partecipate. Utilizzando la disponibilità dei ragazzi verso i problemi attuali e della vita di relazione, ho preso spunto dall’esperienza personale, familiare o sociale per pervenire poi all’individuazione ed alla formulazione di principi generali. Ho preceduto ogni singolo argomento da una breve fase di discussione con la classe, per far emergere tutti gli elementi ed i concetti già acquisiti. Nel corso della spiegazione ho riorganizzato brevemente le informazioni emerse in fase di discussione integrandole con ulteriori arricchimenti. Nell’affrontare la legislazione sanitaria, non essendo reperibili in commercio testi adatti alla scuola secondaria, ho utilizzato il “Libro bianco sui principi fondamentali del Servizio Sanitario Nazionale” pubblicato sul sito del Ministero della Salute. VERIFICA E VALUTAZIONE Le modalità di verifica sommativa sono state: verifiche orali, strutturate e non strutturate (colloqui) e prove scritte semistrutturate o domande aperte a risposta breve. Il criterio di valutazione utilizzato ha tenuto conto di tre fasce di livello per ogni obiettivo (autonomia, approfondimento, linguaggio), oltre alla capacità di analisi e sintesi, capacità di rielaborazione, capacità di interpretare la realtà con gli strumenti acquisiti, capacità critiche. I fattori che hanno concorso a formare il giudizio finale sono stati: interesse, partecipazione, progressione nell’apprendimento. I recuperi delle carenze rilevate in relazione agli obiettivi predeterminati sono stati attuati in classe, nell’ambito di lezioni partecipate e attraverso interventi mirati ed individualizzati nel corso della sospensione dell’attività didattica. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Voto Voto /15 /10 1 1 2-5 2-3 CONOSCENZE nessuna Gravemente lacunose e frammentarie COMPETENZE CAPACITA’ nessuna non si orienta Non è in grado di applicare le conoscenze minime Non è capace di analizzare né di sintetizzare Applica le conoscenze minime solo se guidato Analisi parziali, con errori. La sintesi è scorretta 6-7 4 Carenti, terminologia impropria, gravi errori 8-9 5 Approssimative ed Applica le conoscenze improprietà di linguaggio minime se guidato Analisi parziali, sintesi imprecise 10 6 Conoscenza degli Applica correttamente le argomenti fondamentali conoscenze fondamentali propedeutici per la prosecuzione degli studi. Sostanziale correttezza lessicale Sa interpretare semplici informazioni. Corretta l’analisi dei concetti fondamentali 1112 7 Completa e approfondita Applica autonomamente le E’ capace di analisi e su alcuni argomenti. conoscenze anche a temi più sintesi coerenti L’esposizione è corretta complessi, con qualche errore 13 8 Completa con alcuni approfondimenti. Esposizione corretta con proprietà di linguaggio 1415 9-10 Completa, approfondita e Applica in modo autonomo, ampliata. Esposizione corretto e preciso le fluida con utilizzo di conoscenze anche a temi più linguaggio tecnico complessi preciso. Applica le conoscenze in modo autonomo e corretto E’ capace di analisi completa e di sintesi efficace, anche se a volte imprecisa rielabora correttamente e approfondisce in modo autonomo e critico PROGRAMMA DETTAGLIATO DIRITTO DEL LAVORO • Le fonti del diritto del lavoro l’autonomia del diritto del lavoro le fonti del diritto del lavoro i rapporti tra le fonti • Il lavoro nella Costituzione la Costituzione repubblicana il lavoro nei principi costituzionali il diritto – dovere al lavoro • Gli organi pubblici il Ministero del lavoro il CNEL enti previdenziali e patronati • Il rapporto di lavoro subordinato lavoro subordinato e lavoro autonomo Parasubordinazione, lavoro a progetto il pubblico impiego il lavoro interinale • Il lavoro nei giovani Il lavoro dei minori Il rapporto di apprendistato Tipologie di apprendistato Il tirocinio formativo • Il lavoro delle donne e la parità di trattamento i diritti della donna lavoratrice le azioni positive la lavoratrice madre • Le classificazioni professionali le categorie dei lavoratori subordinati le qualifiche le mansioni • Lo svolgimento del rapporto di lavoro la retribuzione la tutela delle condizioni di lavoro l’orario di lavoro riposi festivi e ferie gli obblighi del lavoratore il potere direttivo e di vigilanza del datore il potere disciplinare del datore • La sospensione e la cessazione del rapporto di lavoro la sospensione del rapporto di lavoro il licenziamento l’impugnazione del licenziamento i trattamenti economici di fine rapporto • Il diritto di sciopero Dallo sciopero reato allo sciopero diritto Le varie figure di sciopero Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali LEGISLAZIONE SANITARIA • • • La Legge 833/78: la prima riforma sanitaria Il D. Lgs. 502/92: la seconda riforma sanitaria Il D. Lgs. 229/99: la terza riforma sanitaria ( Riforma Bindi ) LA TUTELA DELLA SALUTE • Il diritto “fondamentale” alla tutela della salute • Evoluzione normativa e riforma dell’organizzazione sanitaria • Il sistema integrato di interventi e servizi sociali • Dall’ “assistenza sanitaria e ospedaliera” alla “tutela della salute” • L’amministrazione sanitaria • La tutela della salute nella Carta dei servizi pubblici sanitari IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE E LA SUA ORGANIZZAZIONE • Istituzione e obiettivi del SSN • L’organizzazione del SSN • Programmazione e pianificazione del SSN • Il finanziamento del SSN • L’azienda unità sanitaria locale • Il sistema ospedaliero LE PRESTAZIONI SANITARIE, LA TUTELA DEL MALATO E LE CARTE DEI DIRITTI • I livelli essenziali di assistenza (LEA) • Il principio della centralità della persona e il diritto alla riservatezza • L’iscrizione al servizio sanitario nazionale • Le prestazioni sanitarie e gli interventi assistenziali • Gli interventi integrativi di natura socio-sanitaria • L’operatore socio-sanitario • La Carta europea dei diritti del malato • Il consenso informato • Dall’interdizione all’amministrazione di sostegno • La tutela della salute nella Costituzione SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA DIRITTO ECONOMIA E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA 1. Escludendo il licenziamento, spiega le diverse sanzioni disciplinari che il datore di lavoro può applicare nei confronti del lavoratore. _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 2. Come deve essere interpretato il diritto al lavoro sancito dall’art. 4 della Costituzione? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 3. Indica i principali aspetti della riforma sanitaria del 1978. _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Trieste, 15 maggio 2014 L’ insegnante Monica Nicoli PSICOLOGIA DOCENTE Giuseppe Di Chiara TESTI DI ADOZIONE Lindzey, Thompson e Spring – Elementi di Psicologia – ed. Zanichelli Mario Farnè – Psicologia, salute e malattia. Introduzione alla psicologia della salute – ed. Zanichelli SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE (5ª D) La classe è costituita da allievi rispettosi, educati e attenti. La frequenza è stata regolare e assidua. Durante le lezioni, gli alunni hanno dimostrato interesse e vivace volontà di imparare e di interiorizzare le nozioni e i temi trattati in itinere. Gli studenti hanno vissuto periodi di frammentarietà, legati a intervallate assenze del docente titolare – supplito dallo scrivente, che hanno inevitabilmente interrotto la necessaria continuità didattico-educativa. Il profitto è stato comunque mediamente buono. Nel gruppo classe si evidenziano alcune eccellenze. OBIETTIVI Conoscenze: Le conoscenze sono finalizzate all’acquisizione delle linee essenziali nell’approccio alla “psicologia” e, in particolar modo, a quella sociale e medica. Per questo motivo, il programma è stato diviso tra approccio teorico e applicazioni in merito alle diverse correnti della psichiatria e psicologia. Competenze: Saper individuare le teorie che riguardano la “personalità” e le dinamiche sociali. Saper riconoscere i “disturbi comportamentali” e le “terapie” correlate. Saper individuare, nei rapporti di cura, le relazioni intercorrenti fra paziente e terapeuta e conoscere i diversi modelli. Capacità: Sviluppare un approccio critico e personale nei riguardi dei temi trattati. Saper esporre, in modo chiaro e corretto, la diversità di correnti, interpretazioni concettuali e soluzioni perseguibili. Essere in grado di descrivere, in forma completa e coerente, il “rapporto di cura” nelle diverse situazioni e gli approcci teorico-pratici. METODOLOGIA DIDATTICA Le lezioni sono state di tipo frontale e sempre interattive. Si è cercato di stimolare gli alunni al dialogo e alla riflessione, sviluppando capacità critica e argomentativa. È stato utilizzato lo strumento simbolico della rappresentazione, per spiegare più chiaramente e concretamente i nodi concettuali delle tematiche affrontate. Attraverso l’uso di schemi, mappe e semplificazioni del testo, si è voluto facilitare lo studio agli allievi e offrire loro una migliore comprensione degli argomenti. Gli strumenti di lavoro utilizzati sono i libri di testo, fotocopie di approfondimento e appunti operativi ove ritenuti utili. VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche sono state sia scritte che orali. Le verifiche scritte sono state elaborate con quesiti a risposta “aperta”. Nelle prove orali effettuate (due per quadrimestre) è stata richiesta capacità di esposizione, di collegamento e critica. Tutte le prove di verifica sono state somministrate con cadenza regolare, al fine di sondare il raggiungimento degli obiettivi intermedi e finali della disciplina. Per la valutazione finale sommativa si è tenuto conto dei seguenti aspetti: 1) conoscenza e grado di comprensione contenutistica; 2) capacità espressive e uso ella terminologia specifica della disciplina; 3) capacità logiche, critiche e di collegamento; 4) capacità di approfondimento autonomo e di rielaborazione; 5) costanza nell’impegno; 6) partecipazione attiva alle attività proposte e pertinenza degli interventi. Le attività di recupero per gli alunni con carenze al primo quadrimestre sono state effettuate in itinere, con uno studio individuale dell’alunno. GRIGLIA DI VALUTAZIONE VOTO /15 1 VOTO /10 1 2-5 2-3 6-7 4 8-9 5 10 6 11-12 13 14-15 7 8 9-10 CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ nessuna. Gravemente lacunose e frammentarie. Carenti, terminologia impropria, gravi errori. Approssimative e improprietà di linguaggio. Conoscenza degli argomenti fondamentali propedeutici per la prosecuzione degli studi. Sostanziale scorrettezza lessicale. nessuna. Non è in grado di applicare le conoscenze minime. Applica le conoscenze minime solo se guidato. Applica le conoscenze minime se guidato. non si orienta. Non è capace di analizzare né di sintetizzare. Analisi parziali, con errori. La sintesi è scorretta. Analisi parziali, sintesi imprecise. Applica correttamente le conoscenze fondamentali. Sa interpretare semplici informazioni. Corretta l’analisi dei concetti fondamentali. Applica autonomamente le conoscenze anche a temi più complessi, con qualche errore. È capace di analisi e sintesi coerenti. Applica le conoscenze in modo autonomo e corretto. È capace di analisi completa e di sintesi efficace, anche se a volte imprecisa. Applica in modo autonomo, corretto e preciso le conoscenze, anche a temi più complessi. Rielabora correttamente e approfondisce in modo autonomo e critico. Completa e approfondita su alcuni argomenti. L’esposizione è corretta. Completa con alcuni approfondimenti. Esposizione corretta con proprietà di linguaggio. Completa, approfondita e ampliata. Esposizione fluida con utilizzo di linguaggio tecnico preciso. PROGRAMMA DETTAGLIATO La teoria psicoanalitica di Freud: le fasi dello sviluppo psico-sessuale metodi di analisi della malattia mentale terapie. La psicologia analitica di Jung: Freud e Jung: principali differenze Inconscio collettivo Sé, coscienza e persona Lo sviluppo della personalità La personalità nelle teorie post-freudiane: La psicologia dell’IO La teoria di Erikson Rogers e la terapia centrata sul cliente Le teorie comportamentistiche (Watson e Skinner) e l’apprendimento sociale La teoria dello sviluppo di Piaget Il comportamento sociale: fattori cognitivi: Schemi sociali: stereotipi e pregiudizi Il comportamento sociale L’influenza sociale; Gli aspetti psicologici del comportamento (appunti in dispensa) Emozione e ragione (appunti in dispensa) I disturbi del comportamento e i modelli terapeutici: Quadro storico Le teorie dei disturbi del comportamento Classificazione e diagnosi I modelli terapeutici in psicologia: terapie di Freud, Jung e Rogers La psicologia della salute: La psicologia medica: definizione, obiettivi, metodi I tre principi Disturbi di origine psicologica: disturbi d’ansia; depressione; sindrome della stanchezza cronica; disturbi del sonno Risposte emotive alla malattia Da svolgere dopo il 15 maggio 2014 PERCORSI FORMATIVI I meccanismi della comunicazione medica CONTENUTI 1. Gli aspetti psicologici del colloquio, della comunicazione e della diagnosi. 2. Il rapporto tra professionista della salute e paziente. SIMULAZIONE DELLA III PROVA D’ESAME DI STATO Candidato/a: Punteggio:_____/15 Rispondi alle seguenti domande. 1. Indica in cosa consiste il fenomeno della depressione …………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………. 2. Indica quali sono i principali metodi di cura del disagio psichico …………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………. 3. Quali sono i principali metodi adottati dalla psicologia della salute? …………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………..…………………. Trieste, 15 maggio 2014 L’insegnante Giuseppe Di Chiara DISCIPLINA Igiene DOCENTE Paola Nodari TESTI IN ADOZIONE Carnevali G., Balugani E. – Nuovo elementi di igiene – Zanichelli Bologna 1996 SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE Gli studenti hanno avuto un comportamento sempre corretto, l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo sono state, nel complesso, soddisfacenti. Il profitto è stato per la maggior parte degli studenti positivo con miglioramenti nelle competenze per alcuni studenti. Lo studio non è stato, in genere, costante ma finalizzato alle verifiche con conseguenti problemi per gli elementi più deboli nella rielaborazione dei contenuti. Molti studenti hanno manifestato delle difficoltà nell’esposizione dei contenuti. OBIETTIVI Conoscenze Acquisire conoscenze approfondite sull’epidemiologia, sulla profilassi delle malattie e sul sistema immunitario Competenze Evidenziare l’importanza della prevenzione delle malattie. Riconoscere che la salute propria ed altrui e un diritto/dovere Capacità Saper riconoscere la correlazione tra stile di vita e salute/malattia Saper evidenziare i fattori che determinano la risposta immnunitaria Saper evidenziare i fattori che condizionano l’evoluzione di una malattia e l’importanza dei processi di prevenzione METODOLOGIA DIDATTICA - utilizzo dei libri di testo - impiego di materiali didattici audiovisivi - lezioni frontali - lezioni dialogate e discussioni sugli argomenti trattati o di attualità - attività di recupero per gli studenti con difficoltà VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche sono state fatte attraverso colloqui orali e test I primi servivano a controllare il livello delle conoscenze, la comprensione dei concetti, le competenze specifiche, le capacità espositive, di analisi, di sintesi, di collegamento e di rielaborazione personale. I test, di diverso tipo: a scelta multipla, domande aperte, vero e falso, sono stati fatti per verificare il grado di conoscenza delle unità didattiche, la loro comprensione ed eventuale applicazione, le competenze lessicali ed espositive. Gli studenti. Per la simulazione si sono preferite le domande aperte. La valutazione ha tenuto conto del livello di conoscenze specifiche della disciplina raggiunto, delle competenze linguistiche e delle capacità di collegamento GRIGLIA DI VALUTAZIONE Voto in /10 Voto in /15 1-2 Conoscenze Competenze Capacità 1-3 Nulle Non si esprime Non sa riconoscere gli argomenti 3 4-5 Pressoché nulle Non riesce ad applicare le conoscenze Non comprende gli argomenti, commettendo continuamente degli errori 4 6-7 Carenti e fortemente lacunose, esposizione scorrete Applica in modo gravemente errato le conoscenze Analisi e sintesi incoerenti con molti errori 5 8-9 Superficiali e frammentarie, esposizione stentata Applica solo se guidato le conoscenze minime Analisi e sintesi imprecise 6 10 Complete ma non approfondite, esposizione semplice Applica guidato le conoscenze minime Comprende semplici informazioni inerenti alla disciplina 7 11 -12 Complete e guidato sa approfondire , esposizione corretta Applica autonomamente le conoscenze acquisite Coglie le implicazioni con tentativi di analisi 8 13 Complete e approfondite Affronta problemi complessi in modo corretto, talvolta guidato Compie correlazioni e rielabora correttamente 9 14 Alle conoscenze complete e approfondite aggiunge una esposizione fluida e sicura Trova soluzioni a problemi complessi in modo autonomo Trova soluzioni a problemi complessi in modo autonomo 10 15 Approfondite e ampliate, esposizione fluida e ricco lessico Individua soluzioni originali e risolve problemi complessi Analizza e rielabora criticamente situazioni anche complesse PROGRAMMA DETTAGLIATO 1. Igiene, Medicina Preventiva ed Educazione alla Salute. Concetti di Salute e malattia. Fattori di malattia: fattori di rischio, fattori causali ed indicatori di rischio. Livelli di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria. Evoluzione delle malattie: acute e croniche. Malattie nella popolazione: sporadicità, endemia, pandemia. Epidemiologia generale. 2. Immunità aspecifica: cellulare (fagociti e Natural Killer) ed umorale (cenni su lisozima, interferoni, complemento). Immunità specifica: caratteristiche, cellule dell’immunità acquisita specifica (linfociti B e plasmacellule, linfociti T helper, T citotossici ed APC = Antigen Presenting Cells). Citochine. Recettori e marcatori. Antigeni: caratteristiche generali. Antigeni istocompatibilità (MHC) di classe I e di classe II. Presentazione dell’antigene. Anticorpi: struttura e proprietà delle varie classi anticorpali. Anticorpi monoclonali. Risposta immunitaria umorale: primaria e secondaria. Risposta immunitaria cellulo-mediata. 3. Le Malattie infettive: rapporto tra parassita e ospite. Caratteristiche del parassita: patogenicità, virulenza, invasività, tossicità, carica batterica, contagiosità. Caratteristiche dell'ospite: recettività, meccanismi di difesa, condizioni socioambientali. La Trasmissione delle malattie infettive. Sorgenti di infezione e il fenomeno dei portatori. Vie di eliminazione e di penetrazione dei germi. Modalità di trasmissione dei germi: trasmissione diretta e indiretta (veicoli e vettori). Classificazioni delle malattie infettive (in base all’agente patogeno, in base alla via di trasmissione prevalente, ecc.) Profilassi generale delle malattie infettive: indiretta e diretta: misure relative alla sorgente d'infezione (notifica, accertamento diagnostico, inchiesta epidemiologica, isolamento e terapia). Gli antibiotici. Misure relative ai veicoli ed ai vettori (cenni di disinfezione e disinfestazione). Misure relative all'uomo sano: vaccino-profilassi, siero-profilassi. 4. Cenni sulla epidemiologia e prevenzione delle malattie non infettive: generalità. Aterosclerosi: aspetti fondamentali, epidemiologia, fattori di rischio non modificabili e fattori di rischio modificabili, prevenzione. Tumori: aspetti fondamentali, epidemiologia, fattori di rischio Argomenti da completare dopo il 15 maggio 2014 5. Epidemiologia e profilassi speciali di una malattia infettiva di origine virale: l’AIDS, e di una malattia infettiva di origine batterica: la Borreliosi. SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA - PROVA DI IGIENE NOME E COGNOME……………………………………………………………… CLASSE………… 1. 2. 3. Definisci “Fattore di rischio” e indica quando esso diventa “Fattore causale certo”. Cosa sono antigeni e quali sono le 3 caratteristiche che deve possedere un antigene. In che modo gli anticorpi possono neutralizzare gli antigeni. Trieste, 15 maggio 2014 L’ insegnante Paola Nodari MATERIA: PATOLOGIA, TIROCINIO DI PATOLOGIA DOCENTE: Vanzo Silvia TESTO IN ADOZIONE Patologia: Phillips J., Murray P., Crocker J. - Le malattie basi biologiche – Zanichelli Bologna 1999 Sono stati utilizzati anche appunti e schemi personali SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE Gli allievi hanno dimostrato un costante interesse per le attività didattiche proposte, partecipando con entusiasmo e impegno. Il metodo di studio però è stato sempre finalizzato alle verifiche e questo ha causato in generale il raggiungimento di risultati inferiori alle effettive capacità degli allievi, mentre negli elementi più deboli, ha evidenziato le difficoltà di esposizione e di rielaborazione personale dei contenuti. Il clima in classe è stato sempre disteso e collaborativo, la frequenza è stata regolare. OBIETTIVI SPECIFICI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ: - Conoscenze: Acquisire le conoscenze fondamentali sull’epidemiologia, patogenesi e prevenzione delle principali malattie - Competenze: Saper lavorare in gruppo e relazionare il proprio lavoro Essere in grado di operare in un laboratorio Avere la consapevolezza che la salute propria e degli altri è un diritto/dovere alla cui realizzazione occorre cooperare attivamente - Capacità: Saper riconoscere le correlazioni tra stile di vita e salute/malattia Saper analizzare un processo patologico negli elementi costitutivi e saper ricomporre gli stessi, riconoscendo le interazioni Saper riordinare i dati acquisiti per giungere una sintesi coerente METODOLOGIA DIDATTICA USATA: - utilizzo dei libri di testo - impiego di materiali didattici audiovisivi - effettuazione di visite guidate sul territorio, al fine di operare i collegamenti tra problemi trattati in classe e la realtà circostante - proiezione di alcuni film inerenti alle tematiche affrontate VERIFICHE E VALUTAZIONE: Le verifiche formative si sono basate su colloqui, prove scritte (a risposta breve, strutturate, temi). Si è tenuto inoltre in considerazione anche la partecipazione al dialogo educativo, l’interesse per la disciplina, l’impegno per lo studio, la frequenza alle lezioni, i progressi personali nel raggiungimento degli obiettivi. Le prove scritte di patologia del secondo quadrimestre sono state simili a quelle previste per la seconda prova scritta. E’ stata effettuata una simulazione della seconda prova scritta. Per la valutazione delle esperienze di Tirocinio di Patologia sono state effettuate delle prove oggettive e si è tenuto conto della partecipazione alle attività pratiche e di ricerca e del contributo personale data da ciascun alunno alle attività di gruppo e della puntualità nella consegna dei lavori. Per le A. B. C. D. E. prove orali i criteri di verifica e valutazione sono stati: conoscenza e comprensione dei contenuti uso appropriato della terminologia specifica elaborazione di un linguaggio idoneo alla descrizione dei contenuti capacità di ragionamento coerente ed argomentato capacità di effettuare collegamenti disciplinari ed interdisciplinari Indicatori e descrittore adottati per l’attribuzione dei voti orali: Fascia dell'OTTIMO (9, 10): padronanza della materia. Fascia del BUONO (8): comprensione e conoscenza pronta e approfondita, sa porre i concetti in relazione tra loro, li espone con fluidità e proprietà lessicale. Fascia del DISCRETO (7): comprensione e conoscenza dei contenuti, sa operare autonomamente i collegamenti principali, l'esposizione è appropriata. Fascia del SUFFICIENTE (6): conoscenza piena e non solo mnemonica degli argomenti fondamentali; capacità di individuare con la guida dell'insegnante le principali relazioni; uso almeno minimale della terminologia specifica. Fascia dell'INSUFFICIENTE(5): conoscenza parziale dei contenuti e delle loro relazioni, l'esposizione incerta; scarso uso della terminologia specifica. Fascia del GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (1, 2, 3, 4): ignora i contenuti, non opera i collegamenti, l'esposizione è frammentaria e disorganica; è assente la terminologia specifica. I recuperi delle carenze, sia nell’acquisizione dei contenuti che nel metodo di studio, sono stati attuati in classe attraverso interventi mirati nel corso della sospensione dell’attività didattica. L’insegnante Silvia Vanzo Trieste, 15 maggio 2014 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVE SCRITTA (TEMA DI PATOLOGIA) INDICATORI DESCRITTORI Conoscenze Adeguatezza delle 1- 6 informazioni relative all’argomento richiesto dalla traccia Competenze linguistico -lessicali specifiche Correttezza e pertinenza nell’uso del lessico specifico appropriato al contesto della traccia Proprietà lessicale, chiarezza espositiva, uso corretto delle strutture morfosintattiche, correttezza ortografica Analisi, sintesi, organicità, coerenza, efficacia, originalità, rielaborazione critica Competenze linguistico - espressive generali Capacità PUNTEGGI 1–4 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI 1 = livello nullo/quasi nullo 2 = livello basso 3= livello medio basso 4 = livello medio (suff.) 5 = livello medio alto 6 = livello buono/alto 1 = livello basso 2 = livello medio basso 3= livello medio (suff.) 4 = livello buono 1–2 1 = uso poco corretto della lingua italiana 2 = uso corretto della lingua italiana 1–3 1 = livello basso 2 = livello medio (suff.) 3 = livello alto CONTENUTI DETTAGLIATI DEL PROGRAMMA DI PATOLOGIA • Definizione di salute e malattia. • Danno e morte cellulare Alterazioni morfologiche e biochimiche della degenerazione cellulare Necrosi e apoptosi. • I disturbi immunologici Ipersensibilità Autoimmunità Immunodeficienza. • Malattie genetiche Classificazione Malattie ereditarie di un singolo gene: - Delezioni: fibrosi cistica, distrofia muscolare di Duchenne e di Becker - Mutazioni punto: anemia falciforme, poliposi adenomatosa familiare - Duplicazioni: Charcot-Marie-Tooth - Espansione di ripetizione di triplette: distrofia miotonica, X fragile, e morbo di Huntington Anomalie cromosomiche: - Aneuploidie: sindrome di Down, Patau, Edwards, Klinefelter, Turner - Disomia uniparentale: Prader-Willi, Angelman Anomalie strutturali: sindrome del Cri du chat • Neoplasia Caratteristiche della cellula neoplastica Tumori benigni e maligni Invasività e metastasi Eziologia Classificazione istologica, grading e staging (sistema TNM) Le basi molecolari del cancro: oncogeni e oncosoppressori Prevenzione primaria e secondaria Terapie antitumorali. • Patologia speciale: Alterazioni della funzione cardio-circolatoria: - Aterosclerosi - Ipertensione. - Infarto miocardico - Ictus Alterazioni del sangue: - Anemie emorragiche, carenziali ed emolitiche Disturbi dell’emostasi. • Malattie neurodegenerative del Sistema Nervoso Centrale Demenza di Alzheimer Morbo di Parkinson Malattie prioniche Morbo di Huntington Gli allievi Trieste, 15 maggio 2014 L’insegnante Silvia Vanzo CONTENUTI DETTAGLIATI DEL PROGRAMMA DI TIROCINIO DI PATOLOGIA PROGETTO DAL PRELIEVO AL PREPARATO Tirocinio presso l’Istituto di Anatomia Patologica: Lezioni teoriche sull’organizzazione di un servizio di Anatomia e Istologia Patologica e Citodiagnostica, sulla processazione di un campione istologico e sugli scopi dell’esame autoptico. Visita all’Istituto di Anatomia Patologica dell’Ospedale di Cattinara dove, dopo discussione dei dati clinici di una salma, gli alunni volontari hanno potuto assistere ad un riscontro autoptico a scopo diagnostico. Visita al Laboratorio di Istopatologia dell’Ospedale di Cattinara per assistere all’iter di allestimento dei preparati istologici da materiali autoptici e/o bioptici Osservazione, confronto e discussione al microscopio-proiettore tra caratteri istologici normali e patologici relativi al riscontro autoptico a cui si è assistito PROGETTO DIVULGAZIONE SCIENTIFICA Stage presso Life Learning Center (LLC-TS) su “ DNA Fingerprinting” Ciclo di conferenze organizzate dall’associazione ADOS (Donne operate al seno) “Conoscere per vivere meglio” riguardanti la prevenzione delle principali neoplasie. Progetto “Martina” su prevenzione dei tumori (melanoma, utero, prostata) Lions Club S. Giusto Conferenza del Dott. Pellis “Medici nel Sud del mondo” Visita ai laboratori del Dipartimento di Diagnostica Avanzata e Sperimentazioni cliniche. Struttura Complessa Genetica Medica. IRCCS materno infantile Burlo Garofolo Visita al Dipartimento materno infantile. Struttura complessa Neonatologia e terapia intensiva neonatale. Struttura semplice nido e roming-in. Partecipazione alla giornata nazionale dedicata alla ricerca sulle cellule staminali organizzata dalla SISSA di Trieste. Visione del film “Philadelphia” Visione di parti del programma report sul metodo Stamina di Vannoni. PROGETTO CUORE Primo soccorso in caso di arresto cardio-circolatorio: diagnosi di arresto cardiaco, respirazione artificiale, massaggio cardiaco. Test finale e rilascio di attestato dell’Associazione Amici del Cuore. In corsivo è indicato il programma che si intende svolgere dopo il 15 maggio Gli allievi Trieste, 15 maggio 2014 L’insegante Silvia Vanzo SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO Tema di patologia Il candidato illustri, a scelta, DUE dei seguenti temi: - Classificazione delle mutazioni ed esempi delle malattie genetiche da essi causate - I disordini immunitari - Caratteristiche delle neoplasie a livello cellulare, istologico e clinico. - Il morbo di Alzheimer Durata massima della prova: 6 ore. E’ consentito soltanto l’uso del vocabolario di italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. DISCIPLINA Educazione fisica DOCENTE Roberta Albanese TESTI IN ADOZIONE Corpo Movimento Sport – Il corpo e il movimento – Vol 1 Cappellini – Naldi – Nanni ed. Markes SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE Nel corso dell'intero anno scolastico la classe ha dimostrato interesse per la materia ed è stata costante nella partecipazione, anche se poco omogenea dal punto di vista delle capacità motorie e delle motivazioni. OBIETTIVI L’attività motoria è stata articolata basandosi principalmente sulle proposte espresse dagli alunni, sulle loro esigenze e preferenze mirando tuttavia a ottenere i seguenti obiettivi principali: - mantenere, attraverso il movimento, il benessere psico-fisico e l’efficienza fisica; - favorire il potenziamento organico; - incrementare le capacità motorie; - migliorare la socializzazione; - sviluppare le capacità di autonomia, autocontrollo, iniziativa. Gli alunni alla fine di quest’anno scolastico hanno sviluppato le seguenti conoscenze, capacità, competenze: -conoscenze: Conoscono le tecniche fondamentali degli sport eseguiti. Conoscono le principali tecniche di riscaldamento, di potenziamento e di allungamento muscolare. Conoscono le nozioni fondamentali di anatomia e fisiologia umana relativa all' apparato muscolare. -capacità: Possiedono un buon livello di coordinazione motoria. Sanno eseguire le tecniche fondamentali delle attività sportive svolte. Conoscono e applicano le regole di gioco e di arbitraggio a livello scolastico. Sanno interpretare essenzialmente i fenomeni che accadono durante l’attività fisica. -competenze: Sanno organizzarsi in forma autonoma. Sanno collaborare con il gruppo e con l’insegnante. Sanno utilizzare consapevolmente i principali muscoli scheletrici individuando gli agonisti e gli antagonisti. METODOLOGIA DIDATTICA Le lezioni pratiche sono state organizzate partendo dalle richieste della classe, consentendo anche un lavoro libero per gruppi d’interesse, mettendo così in risalto le potenzialità del singolo e favorendo un progressivo avvio all’auto-organizzazione, mirando al coinvolgimento di tutti gli allievi. Gli argomenti teorici sono stati affrontati con spiegazioni da parte dell’insegnante e lettura del testo in adozione. VERIFICA E VALUTAZIONE Sono stati considerati elementi di valutazione: continuità dell’impegno nel corso dell’anno; capacità motorie sviluppate; capacità organizzative; rispetto e collaborazione nei confronti dell’insegnante e dei compagni; eventuale partecipazione all’attività sportiva scolastica; test scritto GRIGLIA DI VALUTAZIONE insuff 6 7 8 9 10 Non raggiunge gli obiettivi minimi per scarsa partecipazione Partecipazione accettabile, interesse minimo all’attività motoria, sufficienti capacità motorie Continuità dell’impegno, discrete capacità motorie sviluppate Continuità dell’impegno, buone capacità motorie, collaborazione con compagni e insegnante Continuità dell’impegno, capacità motorie molto buone, collaborazione con compagni e insegnante, capacità organizzative Continuità dell’impegno, capacità motorie molto buone, capacità collaborative e organizzative, partecipazione o contributo all’attività sportiva scolastica PROGRAMMA DETTAGLIATO Agli alunni sono state proposte le seguenti attività motorie: − esercizi di allungamento muscolare a corpo,libero; − esercizi di trofismo muscolare a corpo libero, alla spalliera, in circuito; − esercitazioni di pallavolo e basket; − esercitazioni di tennis tavolo; − test di valutazione delle capacità motorie Le lezioni pratiche sono state integrate da informazioni teoriche sui seguenti argomenti seguendo il testo in adozione: − lo scheletro; − paramorfismi e dismorfismi − la diartrosi − le proprietà dei muscoli scheletrici, muscoli agonisti e antagonisti, le fibre muscolari, la contrazione, i principali muscoli scheletrici; − le regioni del corpo; assi e piani; − i meccanismi energetici − concetto di allenamento Da completare le capacità condizionali. SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA TERZA PROVA - EDUCAZIONE FISICA CLASSE V D NOME……………………………. Descrivi i paramorfismi della colonna vertebrale: ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… …………… Come definiresti l'allenamento: …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………… Quali sono le fonti di energia del muscolo durante le attività motorie: …................................................................................................................................. ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... .................... Trieste, 15 maggio 2014 Nome e cognome dell’ insegnante prof.ssa Roberta Albanese
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