Aggiornamento - Credit Watch 23/10/2014

VALUTAZIONE DI RATING SOLLECITATO
Il rating è stato sollecitato dalla controparte, o da suoi intermediari, e pertanto CRIF Rating Agency
ha percepito un compenso a fronte dell’esercizio analitico effettuato.
Rating Summary: Kinexia S.p.A.
23 Ottobre 2014
“BB-/Credit Watch Negative”
ELEMENTI CHIAVE DEL
RATING
Analista principale:
Luigi Maccioccu, Rating Analyst
Tel.: +39-051.417 6108
Email: [email protected]
Analista secondario:
CRIF Rating Agency ha abbassato il rating di Kinexia S.p.A. a “BB-” da “BBB-” e
contemporaneamente modificato il Credit Watch a Negative da Evolving.
Il downgrade è il risultato dell’intensificarsi del Business Risk a seguito della recente
operazione di fusione inversa tra Kinexia S.p.A. e Sostenya S.p.A. che, tramite la
controllata Waste Italia, ha contribuito a incrementare l’esposizione del gruppo Kinexia
al settore Ambiente fino all’83% dell’EBITDA di Gruppo (da 58% pre-fusione), seppure
a fronte di un miglioramento della leva finanziaria, calcolata come PFN/EBITDA, che
scende da 4,4x (Dicembre 2013) a 3,2x (post-fusione).
Il Credit Watch Negative riflette l’incertezza circa la struttura del debito del Gruppo a
seguito dell’operazione summenzionata e l’abilità di reperire nuovo debito per il
rifinanziamento delle linee in scadenza e a parziale supporto del piano industriale che
attualmente prevede investimenti per un totale di EUR140m nel quinquennio 2014-2018.
Rosa Esposto, Rating Analyst
Tel.: +39-051.417 6363
Email: [email protected]
Il rating non fattorizza operazioni straordinarie finalizzate alla crescita per linee esterne, né
operazioni riguardanti nuova finanza per le quali ad oggi non esistano accordi vincolanti.
CRIF Rating Agency si aspetta di risolvere il Credit Watch non appena saranno disponibili
maggiori dettagli sulla struttura del capitale del Gruppo post fusione.
Approvazione:
Kinexia S.p.A., società quotata nel segmento “Small Cap” di Borsa Italiana opera nel
settore dell’ambiente e delle energie rinnovabili nei seguenti ambiti di business:
•
Ambiente, copre l’intera catena di gestione integrata dei rifiuti dalla raccolta, allo
smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi;
•
Teleriscaldamento, fornitura di energia elettrica e calore, pianificazione e
creazione di reti di teleriscaldamento e impianti di cogenerazione;
•
Energia Rinnovabile, progettazione realizzazione e gestione di impianti per la
trasformazione di energia da fonti rinnovabili;
•
Efficienza energetica, stoccaggio di energia e reti di generazione distribuita
intelligenti (Smart Grid e Smart Cities).
Armando Guermandi,
Presidente Comitato di Rating
Data di prima pubblicazione del
Rating: 28/06/2013
Data di pubblicazione
dell’ultima revisione del rating:
23/10/2014
Metodologia utilizzata:
CRIF Rating Methodology:
Emittenti Corporate;
Validazione del rating CRIF;
http://www.creditrating.crif.com
Key Rating Factors
Fabbisogno finanziario. Il Gruppo risultante dalla fusione ha una Posizione Finanziaria
Netta (PFN) di circa EUR180m, pari a 3,2x l’EBITDA e 1,5x il Patrimonio Netto (dati proforma consolidati 2013). La PFN include debiti a scadenza verso istituti bancari per circa
EUR160m, di cui EUR86m in scadenza nel triennio 2014-2016. Alla data del 30 giugno
2014, il fabbisogno finanziario per i successivi 12 mesi risulta pari a EUR28m circa al
netto dei flussi di cassa operativi e delle disponibilità liquide. Qualora si escludessero gli
investimenti nelle nuove iniziative previste dal piano industriale per le quali non
sussistono impegni vincolanti, CRIF Rating Agency stima un fabbisogno tra EUR10m e
EUR15m. Per far fronte al fabbisogno previsto il management intende procedere a:
•
•
•
È vietata la riproduzione.
la dismissione degli impianti di Biodigestione (EUR6m);
l’accensione di nuovi finanziamenti bancari a medio-lungo termine per un
ammontare pari a EUR14m;
l’utilizzo delle linee bancarie a breve disponibili, la cui media nell’esercizio 2013
è stato di circa l’80% (linee accordate pari a circa EUR10m).
1 di 4
Rating Sollecitato
Nello scenario base, CRIF Rating Agency ipotizza la cessione degli impianti di
Biodigestione tra la fine dell’esercizio 2014 e i primi mesi del 2015, con conseguente
riduzione del correlato debito bancario (circa EUR37m a fine 2013); tale cessione
comporta, a fine 2015, il decremento delle metriche di PFN/EBITDA e PFN/PN
rispettivamente pari a 2,5x e 1x. In considerazione dell’elevata leva finanziaria e del
piano industriale che prevede investimenti per EUR140m (2014-2018), finanziati per
circa la metà con debito, ad oggi il Gruppo presenta una significativa dipendenza dalla
disponibilità di credito concesso dal sistema bancario. CRIF Rating Agency rileva inoltre
elevati importi di contenziosi e crediti e debiti scaduti dai quali potrebbero derivare
potenziali tensioni di liquidità nel caso di pronunciamenti sfavorevoli al Gruppo.
Elevato valore degli intangibili. CRIF Rating Agency evidenzia che la struttura
patrimoniale del Gruppo post-fusione include assets intangibili per EUR137m,
principalmente differenze di consolidamento relative a Waste Italia, che rappresentano
circa un terzo del totale attivo.
Concentrazione nel business “Ambiente”. A seguito dell'integrazione di Waste
Italia, il business “Ambiente” incide rispettivamente per circa il 65% dei ricavi e per
l’83% dell’EBITDA di Gruppo (dati pro-forma consolidati 2013). Waste Italia conta su
una diversificata offerta di servizi integrati verticalmente (raccolta, trattamento e
smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi) e su una base clienti con contratti di breve
durata ma con un tasso di retention di circa il 98% (media 2009-2013). Secondo CRIF
Rating Agency la concentrazione nel segmento “Ambiente” espone il Gruppo agli
andamenti e alla ciclicità tipici del settore (principalmente per la dipendenza
dall’andamento macroeconomico e dalle dinamiche concorrenziali); ciononostante
Waste Italia, trattando esclusivamente rifiuti speciali non pericolosi, è strettamente
dipendente dall'andamento del comparto manifatturiero e industriale che nell'area
geografica in cui opera (Piemonte, Lombardia) ha mostrato particolare resilienza a tali
dinamiche, generando costanti flussi di cassa. La strategia del Management è rivolta
all’espansione in tale comparto, con investimenti previsti (escluse le nuove iniziative di
acquisizione) pari a circa EUR60m nel triennio 2014-2016. Nonostante le recenti linee
guida europee siano rivolte a ridurre lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche e a
incoraggiare l’installazione degli impianti di termovalorizzazione (Waste-To-Energy),
CRIF Rating Agency ritiene che, data la scarsa disponibilità di alternative, le discariche
continueranno ad avere importanza strategica nella filiera dello smaltimento dei rifiuti
nel medio termine.
Rischio di integrazione e di esecuzione delle operazioni straordinarie. In
considerazione della numerosità delle operazioni straordinarie che si sono susseguite
nell’ultimo biennio, la struttura del Gruppo risulta ancora in fase di integrazione
organizzativo-societaria. Secondo CRIF Rating Agency l’operazione di fusione con Waste
Italia, pur non evidenziando significative sinergie industriali e commerciali nel breve
termine, presenta un rischio di integrazione gestionale e operativa moderato, in
considerazione dell’esperienza consolidata della proprietà e del Management nel settore
ambientale, oltre a offrire una maggiore visibilità per lo sviluppo dell’attività
internazionale, recentemente avviata. Dal punto di vista della politica finanziaria delle
acquisizioni, CRIF Rating Agency rileva un moderato utilizzo della leva nelle recenti
acquisizioni, che sono state portate a termine da Kinexia prevalentemente mediante
scambio di azioni con le controparti.
Incertezza del quadro regolamentare e potenziali rischi legislativi. In
considerazione delle attività rigidamente regolamentate, l’evoluzione della normativa,
che in alcuni recenti casi si è manifestata con effetti retroattivi, può influire in
particolare nel business delle energie rinnovabili, comparto però che è destinato, sulla
base del piano industriale, a ridurre progressivamente il contributo al risultato di
Gruppo. Permane il rischio del business ambientale per il quale eventuali provvedimenti
legislativi/regolamentari potrebbe tradursi in significativi impatti negativi.
È vietata la riproduzione.
2 di 4
Rating Sollecitato
DETTAGLIO RATING
Denominazione:
Codice fiscale:
Tipologia di Rating:
Classe di Rating:
Outlook/Credit Watch:
Descrizione Rating:
Data di prima pubblicazione del Rating
Data di pubblicazione dell’ultima revisione
del Rating
Metodologia utilizzata:
Modificato a seguito della comunicazione:
Kinexia S.p.A.
00471800011
Rating Solicited sottoposto a monitoraggio
“BB-”
Credit Watch Negative
Impresa caratterizzata da elementi di rischio di business e/o
finanziari che la espongono a condizioni economiche o di mercato
maggiormente avverse rispetto all'investment grade. Il rischio di
default rimane comunque accettabile.
28/06/2013
23/10/2014
CRIF Rating Methodology: Emittenti Corporate
http://www.creditrating.crif.com
Outlook del Rating
FONTI INFORMATIVE CONSULTATE al 21/10/2014
Visura Camerale ordinaria
Procedure concorsuali
Archivio protesti
Informazioni da Tribunali e da Uffici di Pubblicità immobiliare
Bilanci Individuali e Consolidati al 31/12/2013
Documentazione societaria di natura privata fornita dall’impresa
Altre informazioni pubbliche e proprietarie
CLASSE DI
RATING
AAA
AA
A
BBB
BB
B
AAA
AA +
AA
AA A+
A
ABBB +
BBB
BBB BB +
BB
BB B+
B
B-
CCC
CCC
D
D1
D2
RISK ASSESSMENT
Impresa stabile caratterizzata da un'eccellente situazione di equilibrio finanziario. Il rischio di default è estremamente basso
Impresa caratterizzata da una solida capacità di rimborso. Il rischio di default è molto basso
Impresa caratterizzata da un'elevata capacità di rimborso del debito, ma influenzabile da avverse situazioni economiche e
finanziarie. Il rischio di default è basso
Impresa caratterizzata da un'adeguata capacità di rimborsare il debito. Il rischio di default è contenuto benché legato agli
andamenti di mercato
Impresa caratterizzata da elementi di rischio di business e/o finanziari che la espongono a condizioni economiche o di mercato
maggiormente avverse rispetto all'investment grade. Il rischio di default rimane comunque accettabile
Impresa che rileva una struttura finanziaria vulnerabile. Il rischio di default è significativamente influenzato da avverse condizioni
economiche e finanziarie
Impresa caratterizzata da carenze rilevanti sotto il profilo finanziario, molto vulnerabile e dipendente prevalentemente dalle
condizioni del contesto economico finanziario. Il rischio di default è significativo
Presenza di informazioni pubbliche che evidenziano insolvenze e/o crediti allo stato inadempiuti
Presenza di proceduta concorsuale o pregiudizievole per uno stato di insolvenza conclamato o temporaneo del soggetto
Il default D1 può essere di natura selettiva qualora l’inadempimento riguardi solo specifiche obbligazioni e CRIF non ritenga che tale situazione si estenda alla
maggioranza/totalità delle obbligazioni. In questo caso il rating è indicato con D1S.
È vietata la riproduzione.
3 di 4
Rating Sollecitato
DISCLAIMER
Il rating attribuito da CRIF rappresenta l’esito di un giudizio indipendente sull’entità valutata. In accordo con la politica in materia di conflitto
d’interesse di CRIF, le persone intervenute nell’attribuzione del rating risultano non avere conflitti d’interesse con l’entità valutata.
Il rating è basato su informazioni di fonte pubblica, su informazioni disponibili sui siti aziendali e su eventuali altre informazioni confidenziali
fornite dall’impresa. Il rating è altresì basato su un quadro informativo giudicato completo ed affidabile dagli analisti di rating; in assenza dei
requisiti di completezza e affidabilità, CRIF si astiene dall’emettere il rating. CRIF non è tuttavia responsabile della veridicità delle informazioni
utilizzate per l’attribuzione del rating, sulle quali non svolge alcuna attività di audit né assume obbligazioni di verifiche indipendenti/due diligence.
I rating di CRIF sono attribuiti sulla base delle linee guida metodologiche definite all’interno di CRIF Rating Agency e sono il risultato di un lavoro
collegiale, non potendo dunque essere ascritto alla responsabilità dei singoli analisti.
Il rating è un’opinione fornita da CRIF Rating Agency, sul merito di credito dell’entità valutata e non costituisce in alcun modo raccomandazione a
comprare, vendere o detenere titoli o altri strumenti finanziari emessi dalla stessa.
CRIF si riserva il diritto di aggiornare o ritirare in qualsiasi momento i rating emessi, in accordo con le linee guida metodologiche e di processo
definite all’interno di CRIF Rating Agency.
I rating di CRIF sono richiesti e remunerati dalle entità valutate, da soggetti terzi a questa riferiti o da investitori, ovvero assegnati dall’agenzia di
propria iniziativa laddove si ravvisi un interesse, ancorché indiretto, dal mercato. CRIF è manlevata dall’utilizzo indiscriminato del Rating da parte
del CLIENTE.
È vietata la riproduzione.
4 di 4
Rating Sollecitato