ISTITUTO TECNICO STATALE “Grazia Deledda” - Trieste AD INDIRIZZO SCIENTIFICO BIOLOGICO SANITARIO ESAME DI STATO conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore istituito con Legge 10. 12. 1997, n° 425 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a. s. 2013/2014 Classe quinta Sezione F Redatto il 15 maggio 2014 affisso all'albo il _______________ Docente coordinatore della classe: Prof.ssa Giovannina Ritacco Composizione del Consiglio di Classe DOCENTE MATERIA INSEGNATA Valentina Baldas Francesca Sartori Francesca Sartori Isabella Hohl Religione Italiano Storia ed Educazione Civica Lingua straniera Inglese Giovannina Ritacco Antonio Spadavecchia Psicologia e Pedagogia Elementi di Diritto, Economia e Sociologia Igiene e Puericultura Contabilità e Statistica Economia domestica e Tecnica organizzativa Musica e canto corale Educazione fisica Ec. Dom. e Tec. Org. Esercitazioni e Tirocinio Giovannina Ritacco Roberto Bussani Giovannina Ritacco Marina Masiero Gianfranco Benfatto Tiziana Scaggiante FIRMA DEL DOCENTE IL DIRIGENTE SCOLASTICO PRESENTAZIONE L'Istituto "Grazia Deledda" realizza da un ventennio una maxi-sperimentazione autonoma a indirizzo biologico-sanitario rilasciando un titolo di maturità scientifica, pur distinguendosi dal Liceo Scientifico, orientato prevalentemente sulle scienze matematiche, per il particolare approfondimento delle scienze sociali e chimicobiologiche.Con il Decreto Ministeriale 7.10.1998 n° 383 il "Grazia Deledda" è diventato un Istituto Tecnico, ma ha mantenuto quella identità che ne ha garantito il successo presso l'utenza scolastica, fornendo agli allievi una preparazione che li rende idonei all'accesso a tutti i corsi Universitari e, in particolare, a quelli medici e paramedici, e a numerosi corsi professionali di specializzazione. PROFILO FORMATIVO DELL'INDIRIZZO DI STUDIO CONOSCENZE: cultura generale in ambito umanistico e scientifico con approfondimento delle discipline socio-sanitarie. - Condizioni del processo educativo e miglioramento delle sue variabili; - Fattori che comportano un’influenza positiva sulle persone, compresi i linguaggi non verbali; - Strutture di accoglimento e di istituzione sul territorio; - Strumenti tecnologici per ridurre gli svantaggi; - Elementi di psicologia generale, sociale e della pedagogia. COMPETENZE: operatività nella ricerca, raccolta ed elaborazione di informazioni e dati, nel lavoro di laboratorio, in interventi assistenziali e sociali. - Organizzare e gestire gli interventi concreti diretti a conseguire l’evoluzione delle capacità e delle attitudini degli ospiti della comunità e del singolo soggetto in difficoltà; - Incrementare condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo delle capacità dei soggetti e rispondenti ai loro bisogni, a quelli dell’individuo e del gruppo; - Stimolare nel minore, nell’adulto e nell’anziano reazioni attive che abbiano valore per la sua integrazione nel tessuto sociale e comunitario; - Effettuare azioni di mediazione tra la vita di comunità e i vari soggetti presenti nel territorio; CAPACITÀ: acquisizione del metodo scientifico come modalità di approccio critico alle diverse problematiche e di abilità comunicative attraverso strumenti appropriati. - Contribuire, avvalendosi anche dell’aiuto di esperti, ad eliminare o attenuare le cause che influiscono negativamente nel processo formativo, rieducativo e nei rapporti interpersonali; - Potenziare e valorizzare i fattori che comportano un’influenza positiva sui destinatari degli interventi; - Acquisire competenze all’utilizzo di software per la gestione di una comunità; - Svolgere attività legate alla capacità di condurre lavori di gruppo e di coinvolgere nell’attività gli operatori e i membri della comunità; - Sostenere e promuovere iniziative di aggregazione. - Saper negoziare l’intervento, organizzare lo stesso ed il proprio lavoro, valutando possibili problematiche. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUO EXCURSUS STORICO La classe, iniziamente costituita da 37 unità, nel corso dell'anno scolastico ha subito una riduzione numerica dovuta al superamento delle assenze e, di conseguenza, alla mancata valutazione e/o al profitto negativo in quasi o tutte le discipline scolastiche. Una alunna si è ritirata per problemi di salute e si presenterà agli esami di stato come candidata esterna. Alla fine del primo quadrimestre è pervenuta una richiesta di un'allieva DSA e, in data 24 marzo è stato presentato un Piano Didattico Individualizzato concordato con l'alunna, maggiorenne; il consiglio di classe ha deliberato misure compensative tra cui tempi più lunghi per l'esecuzione delle prove, tener conto del contenuto delle stesse e non della forma, e infine, all'occorrenza, l'utilizzo del computer. La classe si è dimostrata fin dall’inizio eterogenea e con una preparazione soddisfacente dimostrando un impegno costante e una discreta partecipazione in aula, anche se i risultati raggiunti, per alcuni corsisti, non sempre sono stati positivi. Nel gruppo classe vanno evidenziati diversi studenti che hanno dimostrato maggiore costanza e collaborazione tali da conseguire risultati eccellenti. Nel corso dell'anno scolastico, l'insegnamento della lingua inglese è stato svolto sino al 07/04/2014 dall'insegnante nominata ad inizio di anno e dal 08/04/2014 sino a conclusione delle lezioni da un insegnante supplente. I docenti della classe si sono periodicamente confrontati tra di loro, sia in via formale che informale, per tenere la situazione sotto controllo e per studiare le opportune strategie didattiche nei momenti più significativi. A conferma dell’atteggiamento positivo, collaborativo e rispettoso degli obblighi scolastici, della gran parte della classe, i risultati conseguiti sono da considerarsi positivi. Numero complessivo degli studenti 20 Numero di studenti regolari Numero di ripetenti nel triennio Numero di ripetenti di quinta Numero di studenti provenienti da altre Scuole Situazione in ingresso con riferimento ai risultati dello scrutinio del penultimo anno di corso ed ai debiti formativi attribuiti agli studenti media voti (M) M=6 6<M≤7 7<M≤8 8 < M ≤ 10 CONTINUITA' DIDATTICA numero studenti % Nel corrente anno scolastico il Consiglio di Classe è composto da 9 docenti dei quali 4 non in servizio presso questo Istituto in precedenza. SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO (ALLA DATA DELLA STESURA DEL DOCUMENTO) Tempi scolastici Materie Ore previste Ore svolte Ore da svolgere (ore settimanali x 33) Religione 33 22 3 Italiano 99 91 9 Storia 66 53 8 Esercitazioni tec. org. 66 57 6 Economia. domestica e 99 75 9 Tecnica organizzativa Lingua e letteratura inglese 99 83 9 Contabilità e statistica 66 59 6 El.diritto, economia e 66 47 6 sociologia Psicologia e pedagogia 165 149 15 Igiene e puericultura 165 124 15 Educazione musicale 66 52 6 Tirocinio di psicologia e 99 72 9 pedagogia Educazione Fisica 33 28 3 ore totali 1122 * * * le eventuali ore mancanti sono state impegnate per uscite didattiche e progetti esterni (vedi Esperienze progettuale realizzate) Tipologie delle attività svolte Lezione frontale X Tirocinio X Lavoro di gruppo X Audiovisivi X Laboratorio X Multimedialità X INTERESSE STUDENTI E IMPEGNO NELLA PARTECIPAZIONE DEGLI Gli studenti hanno seguito le lezioni con interesse e partecipazione anche per le attività extracurricolari proposte con produzione ed elaborazione di materiale autonomo. STRATEGIE MESSE IN ATTO DALLA COMPONENTE DOCENTI PER TENERE SOTTO CONTROLLO IL PROCESSO EDUCATIVO PROGRAMMATO (CONS. DI CLASSE, RIUNIONI DIPARTIMENTALI, CORSI DI AGGIORNAMENTO, ECC.) I docenti si sono incontrati periodicamente, per tutta la durata dell'anno scolastico, per confrontarsi vicendevolmente sugli sviluppi didattici e disciplinari della classe. Sono stati attivati, al bisogno, all’interno dei singoli ambiti disciplinari, momenti di rinforzo della formazione per garantire il conseguimento degli obiettivi curricolari e attività di tutoring nei moduli di recupero e nel periodo dal 10/02 al 14/02/2014. Si sono tenute sei riunioni del Consiglio di Classe, di cui due per la sola componente docenti, anche allo scopo di risolvere problemi posti dai rappresentanti degli studenti nelle loro assemblee, nei margini di decisionalità consentiti dai regolamenti scolastici nazionali. ESPERIENZE PROGETTUALI REALIZZATE Nel corrente anno scolastico sono state attivate le seguenti esperienze progettuali: 1. Partecipazione ad un ciclo di incontri organizzato nell’Istituto con tematiche afferenti : 2. Conferenza: Giovani e Volontariato 3. Progetto ragazzi stagione sinfonica patrocinato dal Teatro Verdi con la partecipazione a due spettacoli 4. Percorso trasversale fra Religione, Italiano e Storia che ha previsto due uscite didattiche sul territorio, con visita alla Sinagoga di Trieste e alla Risiera di S. Sabba DISCIPLINE COINVOLTE Psicologia e pedagogia, Igiene e puericultura, Economia domestica e tecniche organizzative, Musica e canto corale, Tirocinio. DOCENTI COINVOLTI Tutti quelli riferiti alle discipline di cui sopra. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE Attività interne all’istituto, con presenza di esperti invitati; uscite per assistere ad eventi programmati, nell’ambito di iniziative pubbliche. VALUTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE "SUGLI EFFETTI DI RITORNO" DELLE INIZIATIVE INTER-EXTRA-PARASCOLASTICHE NEL PROCESSO EDUCATIVO (VIAGGI DI ISTRUZIONE, VISITE GUIDATE, CORSI EXTRACURRICOLARI, TEATRO, ECC.) Il Consiglio di Classe ritiene che le iniziative programmate siano state pienamente conformi all’indirizzo di studio del corso, abbiano arricchito il bagaglio culturale degli studenti e che vadano quindi valutate come assolutamente positive, stante anche il gradimento e l’interesse manifestato dagli allievi per tali iniziative. ATTIVITA’ PROGRAMMATE NEL PERIODO COMPRESO TRA LA STESURA DEL DOCUMENTO FINALE E L'INIZIO DELL'ESAME Tutti i docenti utilizzeranno il restante periodo dell’anno: A. per completare i rispettivi programmi; B. per ripetizioni, collegamenti, esercitazioni, simulazioni, approfondimenti, valutazioni, e preparazione immediata alle prove d’esame, con particolare riferimento al colloquio e alla terza prova scritta. CONSIDERAZIONI PARTICOLARI DEL CONSIGLIO DI CLASSE • Iniziative realizzate nell'Istituto per il nuovo esame di Stato 1. Informazioni agli studenti sulle modalità del nuovo Esame di Stato 2. esercitazioni nelle singole materie secondo le tipologie di terza prova proposte nelle simulazioni 3. adozione delle diverse tipologie indicate dal Ministero per la prima e seconda prove scritte. Sono state effettuate due simulazioni della terza prova, afferenti a gruppi di materie: 1. 26/03/201 Igiene Musica Storia Educazione fisica 2. 14/04/2014 Psicopedagogia Contabilità e Statistica Elementi di diritto ed economia Esercitazioni di Tec. Organizzativa Economia domestica e tecnica organizzat Una simulazione di prima prova (Italiano) 14/03/2014 e una simulazione di seconda prova (Inglese) 18/03/2014 • Tipologia della terza prova scritta indicata alla Commissione d'esame La tipologia delle prove somministrate è stata: 1. tipologia B: quesiti a risposta singola; 2. tipologia C: quesiti a risposta multipla. ALLEGATI: 1. Programmi dettagliati per materia 2. Esempi di terza prova con griglia di valutazione Discliplina: I.R.C. Docente: prof.ssa Valentina Baldas TESTI IN ADOZIONE Non è stato adottato alcun testo. SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE Gli alunni che hanno scelto di avvalersi dell’I.R.C. erano 14, nel corso dell’anno scolastico 2 persone si sono ritirate. Il gruppo classe, composto da 12 persone è molto eterogeneo per età ed anche per provenienza scolastica pregressa. Questo ha condizionato in maniera significativa il dialogo educativo che comunque nel complesso ha portato a risultati del tutto sufficienti per l’intera classe. Solo alcuni studenti hanno dimostrato una buona capacità di approfondimento ed una discreta capacità di rielaborazione personale dei contenuti anche in un’ottica interdisciplinare. OBIETTIVI Le competenze che si sono volute sviluppare: - sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale; - cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo. Conoscenze specifiche. Lo studente: - studia il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo, con riferimento ai totalitarismi del Novecento, ai nuovi scenari religiosi, alla globalizzazione e migrazione dei popoli, alle nuove forme di comunicazione; - conosce le linee di fondo della Dottrina Sociale della Chiesa. Abilità. Lo studente: - si confronta con gli aspetti principali delle messaggio cristiano e ne verifica gli effetti nei vari ambiti della società e della cultura; - individua, sul piano etico-religioso, le potenzialità e i rischi legati allo sviluppo economico e sociale, alla globalizzazione e alla multiculturalità, alle nuove tecnologie e modalità di accesso al sapere. METODOLOGIA DIDATTICA le lezioni sono state: - Frontali Con l’utilizzo delle T.I.C., soprattutto per l’analisi di opere d’arte, musica, filmati, immagini. Interattive, brainstorming, focus group. VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione avviene attraverso il dialogo educativo. PROGRAMMA DETTAGLIATO Lo sviluppo della dottrina sociale della Chiesa: Rerum Novarum e Caritas in Veritate. Homo oeconomicus e la creazione di valore condiviso. “Il dott. Niù” dal testo di Stefano Benni. Decent Work e la centralità dell’uomo nella prospettiva dell’etica economica. Il linguaggio e la comunicazione. Il linguaggio simbolico e le comunità cristiane dei primi secoli. Il linguaggio religioso. Comunicazione del religioso nel mondo contemporaneo: nella pubblicità, nella musica e nei media in generale. Dal sacro alla secolarizzazione, la perdita di significato del linguaggio religioso. Dal 15 maggio si intende fare: I modelli culturali dall’inizio del novecento ad oggi, come si evolve la percezione della religione e della spiritualità nell’ultimo secolo. Nelle ultime lezioni dal 15 maggio a fine anno scolastico si intende svolgere i seguenti argomenti: La nascita di nuove forme di religiosità: dalla New Age al sincretismo religioso. La teorizzazione dell’ateismo dal punto di vista filosofico. Pillole di filosofia: Freud Nietzsche, Aforisma n° 125 da “La Gaia Scienza”. Marx. SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA I.R.C. non è inserita nelle simulazioni di terza prova.Trieste, 15 maggio 2014 L’ insegnante Valentina Baldas Discliplina: ITALIANO Docente: prof.ssa Francesca Sartori TESTI IN ADOZIONE M. Magri, V. Vittorini, Il nuovo fare letteratura, Paravia, Milano 2009, volumi 3A e 3B S. Guglielmino, Guida al Novecento, Principato, Milano 2009 SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe VF si è dimostrata fin dall’inizio una classe molto variegata e con una preparazione nella maggior parte dei casi scarsa. Un cospicuo numero di studenti si è ritirato nel corso dell’anno a causa delle numerose assenze e, di conseguenza, della mancata valutazione e/o del profitto negativo in quasi o tutte le discipline scolastiche. La restante parte dei frequentanti ha dimostrato un impegno costante e una discreta partecipazione in classe, anche se i risultati raggiunti non sempre risultano positivi; soprattutto per quanto riguarda la produzione scritta si denotano alcune difficoltà legate all’uso dell’Italiano scritto, mentre nell’esposizione orale molti allievi hanno incontrato difficoltà legate alla padronanza della lingua e all’utilizzo di una terminologia più specifica. Nel gruppo classe vanno evidenziati alcuni studenti che hanno dimostrato un impegno costante conseguendo risultati più che positivi e, in un caso, brillanti. In generale la motivazione verso l’attività scolastica è stata costante durante l’anno scolastico, anche se nell’ultimo periodo del secondo quadrimestre si è verificato un calo dell’attenzione e un impegno discontinuo verso la disciplina oggetto di studio. Le carenze di base riscontrate all’inizio dell’anno scolastico e le difficoltà evidenziate dagli studenti sia nella produzione di testi scritti sia nell’esposizione orale non hanno impedito, tuttavia, il normale svolgimento del programma. I rapporti con l’insegnante sono stati improntati al rispetto reciproco, anche se in un caso si è verificato un episodio spiacevole a proposito della simulazione della Prima prova d’Esame. OBIETTIVI - rafforzare la motivazione allo studio e la consapevolezza del valore educativo e formativo della scuola - sviluppare le potenzialità degli allievi rafforzando le loro capacità di auto – orientamento - sviluppare l’attenzione alla complessità, il rispetto della diversità e la disponibilità alle relazioni sociali - favorire la conoscenza di sé e l’acquisizione di fiducia nelle proprie capacità - favorire la partecipazione attiva alla vita della scuola, la collaborazione nelle attività di gruppo e il rispetto delle diverse opinioni - favorire la capacità di dare risposte idonee a problemi più complessi e articolati - favorire la conoscenza e il rispetto dei diritti e dei doveri delle varie componenti scolastiche - favorire lo sviluppo di un comportamento responsabile e corretto nella vita sociale e professionale - promuovere e incentivare la conoscenza della Storia della letteratura italiana ed europea METODOLOGIA DIDATTICA Si è scelto di privilegiare lo svolgimento di lezioni frontali e interattive accompagnate da approfondimenti da vari libri di testo, da monografie e da materiale didattico vario, nonché dalla visione di filmati d’epoca sui principali autori del Novecento, tratti dagli archivi del sito di rai educational. VERIFICA E VALUTAZIONE In Italiano sono state effettuate due verifiche scritte e due orali per quadrimestre, utilizzando tipologie diverse per facilitare il processo di apprendimento, in vista delle diverse prove d’esame. La valutazione delle singole prove ha tenuto conto dei risultati conseguiti in relazione agli specifici obiettivi prefissati e ha riguardato sia l’acquisizione di contenuti e la loro rielaborazione sia la correttezza dell’esposizione, sul piano lessicale e linguistico, sulla base di criteri specifici e condivisi. La valutazione finale ha tenuto in considerazione il miglioramento rispetto alla situazione iniziale, sia nel profitto che nell’attenzione, l’interesse e la partecipazione, misurati attraverso gli interventi in classe, la puntualità nell’esecuzione dei compiti e la collaborazione con l’insegnante e con i compagni. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Mancanza assoluta di conoscenze Conoscenze quasi assenti. Mancanza di organizzazione dei contenuti ed esposizione gravemente stentata e scorretta. Conoscenze frammentarie, espressione disorganica, gravi errori di comprensione e di applicazione delle conoscenze. Difficoltà di organizzazione dei contenuti. Esposizione stentata e scorretta. Conoscenze superficiali o mnemoniche. Qualche errore nella comprensione e nella applicazione. Carenze espositive che comunque non oscurano il significato del discorso. Conoscenze indispensabili anche se non approfondite e settoriali. Corretta esecuzione di compiti semplici, applicazione e rielaborazione guidata delle conoscenze. Esposizione sostanzialmente corretta, a tratti imprecisa. Conoscenze complete anche se non approfondite. Applicazione e rielaborazione corrette e coerenti delle conoscenze. Esposizione chiara e corretta. Conoscenze complete e approfondite. Comprensione ed applicazione logiche, corrette e precise. Rielaborazione e sintesi autonome. Esposizione appropriata, organica e fluida. 1-2 3 4 5 6 7 8 Conoscenze ampie, complete e coordinate. Applicazione e organizzazione autonoma delle conoscenze e delle procedure acquisite. Esposizione propria fluida, disinvolta, personale nello stile. 9-10 PROGRAMMA DETTAGLIATO Programma svolto fino al 15 maggio: La poetica naturalista. Il Verismo: caratteristiche generali. G. Verga: vita, opere e poetica. Il ciclo dei “vinti”. Lettura integrale della novella “Rosso Malpelo”. “I Malavoglia”: lettura, analisi e commento di alcuni passi. C. Baudelaire e la poetica simbolista. Lettura e analisi della poesia “Corrispondenze” tratta dai “Fiori del male” G. Carducci: vita, opere e poetica. “Il pianto antico”: lettura e analisi. Il Decadentismo: caratteristiche generali. G. Pascoli: vita, opere e poetica. “Myricae”- Lettura e analisi di “Lavandare” e “Novembre”. G. D’Annunzio: vita, opere e poetica. Il superuomo dannunziano e la figura del poeta-vate. “Alcyone” – “La pioggia nel pineto”: lettura e analisi. La poesia delle avanguardie: i crepuscolari e i futuristi. G. Gozzano: la vita e la poetica. Lettura e analisi della poesia “La signorina Felicita, ovvero la Felicità”. F. T. Marinetti e “Il manifesto dei futuristi”. I “Vociani” e il panorama culturale italiano dei primi del Novecento. S. Slataper e “Il mio Carso”. Lettura dell’incipit. L. Pirandello: vita, opere e poetica. I romanzi, le novelle e le opere teatrali. “Il fu Mattia Pascal”: cenni generali. I. Svevo: vita, opere e poetica. “La coscienza di Zeno”: lettura, analisi e commento di alcuni passi dell’opera. La poetica dell’Ermetismo. G. Ungaretti: vita, opere e poetica. Le poesie dal fronte: lettura, analisi e commento di alcune poesie tratte dal “Porto sepolto” (“In memoria”; “Veglia”; “Sono una creatura”; “San Martino del Carso”; “Fratelli”). U. Saba. Vita, opere e poetica. Lettura e analisi di alcune poesie dal “Canzoniere”: “A mia moglie”; “La capra”; “Il torrente”; “Città vecchia”; “Trieste”. E. Montale: vita, opere e poetica. Lettura e analisi di alcune poesie da “Ossi di seppia” e “Le occasioni”: “I limoni”; “Non chiederci la parola”; “Meriggiare pallido e assorto”; “Spesso il male di vivere”; “Cigola la carrucola del pozzo”; “Forse un mattino andando in un’aria di vetro”. P. Levi e la Shoah. Letture da “Se questo è un uomo”. Programma che si intende svolgere dopo il 15 maggio: C. Levi, “Cristo si è fermato a Eboli”. Il neorealismo fra cinema e letteratura. La letteratura della Resistenza: C. Pavese e B. Fenoglio. P. Paolo Pasolini: la vita, le opere, la poetica. I. Calvino: vita, opere e poetica. IL caso Gadda. SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA SCRITTA Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte TIPOLOGIA A Analisi del testo E. MONTALE, Casa sul mare Il viaggio finisce qui: nelle cure meschine che dividono l'anima che non sa più dare un grido. Ora i minuti 5 sono uguali e fissi come i giri di ruota20 della pompa. Un giro: un salir d'acqua che rimbomba. Un altro, altr'acqua, a tratti un cigolio. Il viaggio finisce a questa spiaggia che tentano gli assidui e lenti flussi. Nulla disvela se non pigri fumi la marina che tramano di conche i soffi 10 25 leni: ed è raro che appaia nella bonaccia muta tra l'isole dell'aria migrabonde la Corsica dorsuta o la Capraia. Vorrei dirti che no, che ti s'appressa l'ora che passerai di là dal tempo; forse solo chi vuole s'infinita, e questo tu potrai, chissà, non io. Penso che per i più non sia salvezza, ma taluno sovverta ogni disegno, passi il varco, qual volle si ritrovi. Vorrei prima di cedere segnarti codesta via di fuga labile come nei sommossi campi del mare spuma o ruga. Ti dono anche l'avara mia speranza. A. nuovi tra l'isole dell'aria migrabonde la 15 30 giorni, stanco, non so crescerla: Corsica dorsuta o la Capraia. l'offro in pegno al tuo fato, che ti scampi. Tu chiedi se così tutto vanisce in Il cammino finisce a queste prode che questa poca nebbia di memorie; se rode la marea col moto alterno. Il tuo 35 nell'ora che torpe o nel sospiro del cuore vicino che non m’ode salpa già frangente si compie ogni destino. forse per l'eterno. Eugenio Montale (Genova, 1896. Milano, 1981) è il maggiore esponente della poesia italiana del pieno Novecento. Le sue varie raccolte sono apparse tra il 1925 (Ossi di seppia) e il ‘77. Nel 1975 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura. Nella sua poesia è molto presente il paesaggio della costa ligure. Già nelle prime liriche Montale esprime il suo forte pessimismo e al contempo la sua tensione all'assoluto, l'ansia di una salvezza, che di solito è affidata all'opera di una donna, con la quale il poeta dialoga intensamente. l'impianto delle sue liriche è spesso narrativo ed evoca luoghi, persone, eventi e oggetti della vita quotidiana, perfino congegni meccanici, che si caricano di significati metaforici e simbolici. 1. Comprensione del testo. Dopo una o più letture dell'intero testo, esponi (in non più di quindici righe) il contenuto informativo della lirica: con quale scena questa si apre, quali scene o situazioni si susseguono strofa per strofa, quale tema è svolto nel dialogo tra il poeta e la persona (una donna) che gli sta accanto. 2. Analisi del testo 2.1. Molte parole indicano il viaggio (o il movimento) e il tempo (o l'immobilità, la fine): sono come due fili che s'intrecciano per esprimere il tema di fondo della lirica. Cerca (e sottolinea in modo diverso) le parole dell'uno e quelle dell'altro filo e commenta il contrasto che ne deriva. 2.2. Qual è l'elemento dominante del paesaggio? Raccogli e commenta brevemente i vocaboli che si riferiscono a questo elemento. C’è anche un secondo elemento che lo accompagna? Questo secondo elemento ha anche un significato metaforico? 2.3. Che effetto produce, in questo scenario così ampio, l'immagine della pompa idraulica con il suo monotono ritmo? E il riferimento così preciso dato dal titolo? 2.4. Nella terza e nella quarta strofa si svolge un fitto dialogo con l'altra persona: sottolinea tutti gli elementi linguistici (pronomi, aggettivi possessivi, forme verbali) che indicano il .tu e l' io e interpreta il significato di questo confronto tra due destini. 2.5. Spiegazioni puntuali del testo. Che cosa sono le conche del v. 11 e le isole dell'aria migrabonde del v. 14. Che cosa significano le espressioni: l'ora che torpe del v. 18; prima di cedere del v.27; solo chi vuole s'infinita del v. 22; ‘l'avara mia speranza. A nuovi giorni, stanco, non so crescerla dei vv. 31-32. 2.6. I versi sono quasi tutti di una stessa misura: quale? Ce ne sono di sdruccioli? Riconosci degli enjambement? Segnala le vere e proprie rime e le assonanze o consonanze. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Esponi il significato complessivo della lirica montaliana, rifacendoti ad altri testi dell'Autore, se ti sono noti, alle caratteristiche della situazione generale, sociale e politica, dell'Italia dell'epoca, alle tendenze che si manifestavano allora nella letteratura italiana e, se possibile, in quella europea. TIPOLOGIA B Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo 'pezzo'. Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. Ambito artistico letterario Argomento: L'amicizia, tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella letteratura e nell'arte 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: l'amicizia, tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella letteratura e nell'arte DOCUMENTI Tutti sanno che la vita non è vita Guido, i. vorrei che tu e Lapo ed io senza amicizia, se, almeno in parte, si fossimo presi per incantamento e vuole vivere da uomini liberi. [.] Allora messi in un vasel, ch.ad ogni vento è vero quanto ripeteva, se non erro, per mare andasse al voler nostro e Architta di Taranto [.] .Se un uomo mio; sì che fortuna od altro tempo non ci potesse dare salisse in cielo e contemplasse la rio anzi, vivendo natura dell'universo e la bellezza degli impedimento, astri, la meraviglia di tale visione non sempre in un talento, di stare gli darebbe la gioia più intensa, come insieme crescesse ‘l disio. E monna dovrebbe, ma quasi un dispiacere, Vanna e monna Lagia poi con perché non avrebbe nessuno a cui quella ch’è sul numer de le trenta comunicarla.. Così la natura non ama con noi ponesse il buono affatto l'isolamento e cerca sempre di incantatore: e quivi ragionar appoggiarsi, per così dire, a un sempre d'amore, e ciascuna di lor sostegno, che è tanto più dolce quanto fosse contenta, sì come i. credo saremmo noi. DANTE più è caro l'amico. CICERONE, De che ALIGHIERI, Le Rime amicitia ‘Renzo!’ disse quello, esclamando insieme e interrogando. ‘Proprio’, disse Renzo; e si corsero incontro. ‘Sei proprio tu’ disse l'amico, quando furon vicini: oh che gusto ho di vederti! Chi l'avrebbe pensato?’ [.] E, dopo un’assenza di forse due anni, si trovarono a un tratto molto più amici di quello che avesser mai saputo d'essere nel tempo che si vedevano quasi ogni giorno; perché all'uno e all'altro eran toccate di quelle cose che fanno conoscere che balsamo sia all'animo la benevolenza; tanto quella che si sente, quanto quella che si trova negli altri. Raccontò anche lui all'amico le sue vicende, e n’ebbe in contraccambio cento storie, del passaggio dell'esercito, della peste, d'untori, di prodigi. ‘Son cose brutte,’ disse l'amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio aveva resa disabitata; ‘cose che non si sarebbe mai creduto di vedere; cose da levarvi l'allegria per tutta la vita; ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo. A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. XXXIII, 1827 Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto, venuto a lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s'era lussato il femore, e non poteva far più il manovale. [.] Intanto Ranocchio non guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad aver la febbre tutti i giorni. Allora Malpelo prese dei soldi della paga della settimana, per comperargli del vino e della minestra calda, e gli diede i suoi calzoni quasi nuovi, che lo coprivano meglio. Ma Ranocchio tossiva sempre, e alcune volte sembrava soffocasse; la sera poi non c’era modo di vincere il ribrezzo della febbre, né con sacchi, né coprendolo di paglia, né mettendolo dinanzi alla fiammata. Malpelo se ne stava zitto ed immobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi occhiacci spalancati, quasi volesse fargli il ritratto. G. VERGA, Rosso Malpelo. Vita dei campi, 1880 ‘Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?’ E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami...’. ‘Creare dei legami?’ ‘Certo’, disse la volpe. ‘Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano.’ A. de SAINT EXUPERY, Il piccolo principe, 1943 ‘A me piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, ai tempi della Mora, del lavoro in cascina, lui che ha tre anni più di me sapeva già fischiare e suonare la chitarra, era cercato e ascoltato, ragionava coi grandi, con noi ragazzi, strizzava l'occhio alle donne. Già allora gli andavo dietro e alle volte scappavo dai beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a caccia di nidi. Lui mi diceva come fare per essere rispettato alla Mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina.’ C. PAVESE, La luna e i falò, 1950 ‘Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c’era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo dell'amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. [.] Ho esitato un po’ prima di scrivere che avrei dato volentieri la vita per un amico, ma anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia.’ F.UHLMAN, l'amico ritrovato, 1971 Mio vecchio amico di giorni e pensieri da quanto tempo che ci conosciamo, venticinque anni son tanti e diciamo un po’ retorici che sembra ieri. Invece io so che è diverso e tu sai quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato: io appena giovane sono invecchiato tu forse giovane non sei stato mai. Ma d'illusioni non ne abbiamo avute o forse sì, ma nemmeno ricordo, tutte parole che si son perdute con la realtà incontrata ogni giorno. .............. Quei giorni spesi a parlare di niente sdraiati al sole inseguendo la vita, come l'avessimo sempre capita, come qualcosa capito per sempre. ............ F. GUCCINI, Canzone per Piero, da Stanze di vita quotidiana, 1974 E’ notevole l'effetto di immediatezza con cui l'artista coinvolge lo spettatore nel suo personale dialogo con l'amico che Raffaello sembra rassicurare con la sua serafica espressione del volto e con la mano appoggiata sulla sua spalla. RAFFAELLO, I capolavori, a cura di N. Baldini, Rizzoli 2003 RAFFAELLO, Autoritratto con un amico, 1518-1519, Museo del Louvre, Parigi 2. Ambito socio-economico Argomento: La riscoperta della necessità di «pensare». DOCUMENTI «A che serve la filosofia? A niente, e a nessuno. Non serve, anzitutto perché non ha uno scopo cui essere asservita. E non serve a nessuno, dal momento che se ha una storia e una tradizione è perché non conosce autorità. Ovunque e in nessun luogo la filosofia si dispiega come libero esercizio del pensiero, che si sottrae a qualunque rigida norma o definizione. Se incontra un qualche confine è solo per oltrepassarlo, come hanno compreso molti tra quelli che invadono in questi giorni Modena in occasione del «Festival Filosofia». Parecchi sono rimasti sorpresi dal successo di una simile iniziativa, in un tempo, il nostro, che sembrerebbe sempre più quello dell'indifferenza... Eppure, anche là dove pare sia nata, cioè nell’antica Grecia, la ricerca filosofica aveva i propri «festival», come ci hanno mostrato magnificamente i dialoghi platonici. Non era (come non è neanche oggi) una pura e semplice celebrazione: il Socrate raccontato da Platone sapeva fin troppo bene come chi infrange gli stereotipi del sacro e del profano, del giusto e dell’ingiusto (noi diremmo di quello che è o non è politicamente corretto), rischi persino la vita, poiché è con questa che alla fine il filosofo è costretto a fare i conti. Mi ha colpito a Modena soprattutto la diffusa consapevolezza del carattere pubblico della filosofia, della sua necessità di tradursi in un dialogo in cui qualunque «io» ha bisogno di un «tu» per essere tale, in un dialogo che può portare anche (e forse deve) allo scontro tra diverse ragioni - una sorta di lotta che si legittima nella capacità di ciascuno di argomentare le proprie tesi, senza alcuna pretesa di disporre di una qualche soluzione definitiva e che si concreta in un prender partito che impone decisioni, anche radicali, senza per questo misconoscere il diritto di quelle altrui.» G. GIORELLO, Filosofia in piazza. Cercando il dialogo fuori dalle accademie, IL CORRIERE DELLA SERA, 21/9/2003 « Tra le tendenze culturali positive del 2003 dobbiamo registrare quella che chiameremo la «filosofomania». Non saremo ai milioni di persone che costituiscono l'audience dei giochi a quiz o dei varietà televisivi; ma - udite udite - stiamo assistendo a una ripresa d'interesse generalizzata per la disciplina descritta dai detrattori come quella «con la quale e senza la quale si rimane tale e quale». È solo una moda passeggera o c’è di più? «Direi che dopo la caduta delle ideologie classiche, la filosofia da una parte si è affrancata dal vassallaggio nei confronti della politica, dall'altra ha trovato nuovi canali di espressione nei mezzi di comunicazione di massa (televisione, giornali). Questo processo si è poi incontrato con una spinta proveniente dal basso. Dopo la crisi delle grandi chiese ideologiche, vere e proprie agenzie donatrici di senso (in primis il Partito), e dopo un breve ma stancante periodo di fast food intellettuale procacciato dalle televisioni, cioè di consumo rapido e commerciale di idee e stili di vita, emerge con chiarezza che, come esseri umani, non possiamo fare a meno di un bisogno personale di orientamento. La filosofia deve restare una disciplina rigorosa, non una collazione di idee o citazioni edificanti. Ferma restando questa esigenza, è molto positivo che la filosofia torni nell'agorà e si esplichi nel dialogo e attraverso l'oratoria e la persuasione. È un ritorno a Socrate. La filosofia è spirito critico. In questo senso essa può dare molto alla società. Non però nel senso che i filosofi abbiano una voce privilegiata nel dibattito pubblico, ma in quello che la funzione filosofica, che può essere svolta da chiunque, è un lievito straordinario per la vita in comune. In questo senso la filosofia è profondamente democratica». Intervista a Remo Bodei, in Corrado OCONE, Prendiamola con filosofia, IL MATTINO, 30/12/2003 «Nulla e nessuno è mai completamente al riparo dal luogo comune, dal fanatismo, dalla stupidità. Anche la filosofia è in grado di provocare, e ha certamente provocato, disastri, non diversamente dalla scienza. Ciò accade soprattutto quando si combini con saperi più o meno occulti ed esoterici, tradizionalisti o apocalittici. Ma, in generale, possiamo affermare che, proprio come la scienza, la filosofia nel suo insieme non è certo priva di ambiguità. Eppure, ne abbiamo sempre più bisogno, la voglia di filosofia cresce, e forse paradossalmente cresce proprio in Italia, il paese più «ricco» di cattedre e istituzioni. La filosofia può scendere dal piedestallo specialistico e avvicinarsi ai problemi delle persone. Il suo campo d’azione si dilata alle «zone calde» della nostra cultura: le neuroscienze, le scienze sociali, l’etica economica, per non parlare della bioetica.» Mario BAUDINO, Ricca e vestita vai, filosofia, LA STAMPA, 29/4/2003 «La filosofia richiede una meditazione solitaria, ma ha anche l'esigenza di comunicare, discutere e mettere alla prova le idee in uno spazio pubblico. In termini provocatori, si occupa di luoghi comuni. Simili alle piazze o ai punti di incontro in cui gli uomini scambiano i loro prodotti ed elaborano i loro vissuti, essi non sono da confondere con le banalità. Si tratta piuttosto di zone di estrema condensazione e sedimentazione di esperienze e di interrogativi, virtualmente condivisi da tutti perché toccano esperienze inaggirabili, sebbene poco esprimibili in discorsi che non risultino superficiali (la vita, la morte, la verità, la bellezza, la condotta morale, l'amore). La maggior parte di noi, in questi casi, è come quei cani ai quali, si dice, manca solo la parola. La grande filosofia al pari della grande arte dà loro voce in forma perspicua, articolata e premiante. Ognuno di noi, nascendo, trova un mondo già fatto, ma in costante trasformazione, a causa del succedersi nel tempo delle generazioni e del mescolarsi nello spazio geografico di popoli e civiltà. Ognuno comincia una nuova storia, al cui centro inevitabilmente si pone. Nel corso della vita cerca così di dare senso agli avvenimenti in cui è impiegato, alle idee che gli attraversano la mente, alle passioni che lo impregnano e ai progetti che lo guidano. Di quali basi e criteri affidabili può disporre? ... Per comprendere la funzione e la rilevanza della filosofia contro quanti ritengono che non giunga alle certezze della scienza, alle consolazioni della fede o al fascino delle arti, compiamo un esperimento mentale, proviamo ad immaginare come sarebbe il nostro mondo senza di essa». Remo BODEI, Perché c’è fame di filosofia, IL MESSAGGERO, 19/9/2003 «Il filosofo si riconosce dal fatto che egli ha, inseparabilmente, il gusto dell'evidenza e il senso dell'ambiguità. Ciò che del filosofo è caratteristico è il movimento incessante che dal sapere riconduce all'ignoranza e dall'ignoranza al sapere. La debolezza del filosofo è la sua virtù. Il mistero è in tutti come è in lui. Che cosa dice il filosofo dei rapporti dell'anima col corpo se non ciò che ne sanno tutti gli uomini? Che cosa insegna sulla morte, se non che è nascosta nella vita, come il corpo nell'anima? Il filosofo è l'uomo che si risveglia e che parla, e l'uomo ha in sé, silenziosamente, i paradossi della filosofia, perché, per essere davvero uomo, bisogna essere un po’ di più e un po’ di meno che uomo». M. MERLEAU-PONTY, Elogio della filosofia, 1953 3. Ambito storico-politico Argomento: Una Costituzione democratica per una Federazione Europea DOCUMENTI 1.- Scheda: I 15 Capi di Stato e di Governo, riuniti a Laeken nel dicembre 2001, hanno istituito una Convenzione (quasi una Costituente) di 105 membri titolari (di cui 12 italiani), un centinaio di supplenti e 13 osservatori per redigere una bozza di Carta costituzionale europea. Iniziata il 28 febbraio 2002, la Carta è stata sottoposta alla discussione della Conferenza intergovernativa (Cig) nell'ottobre 2003, senza ottenerne l'approvazione per divergenze di vedute sul sistema di voto, sul ruolo del presidente del Consiglio europeo e del ministro degli esteri, sulla difesa, sulla composizione della Commissione (cons' dei ministri dell'UE), sul governo dell'economia. Le oltre 60 domande poste alla Convenzione si possono riassumere in quattro macro-questioni: 1. Ripartizione delle competenze tra UE e gli Stati membri; 2. Semplificazione dei Trattati; 3. Statuto della Carta dei Diritti fondamentali; 4. Ruolo dei Parlamenti nazionali all'interno della Federazione Europea. Opinioni critiche a confronto: Il contesto politico in cui si sono svolti i lavori della Convenzione, la freddezza della maggioranza dei governi degli Stati membri verso il progetto europeista; gelosia dei paesi candidati per la riacquistata sovranità; diffidenze derivanti dalle confliggenti posizioni sull'Iraq - non ha certamente favorito l'elaborazione di soluzioni inequivocabilmente favorevoli al progresso e all'approfondimento dell'integrazione. Non deve dunque stupire, alla luce della temperie del momento, che la limitazione delle competenze dell'Unione sia una delle preoccupazioni principali cui il progetto di Costituzione risulta informato. V. RANDAZZO, Quali indicazioni dal progetto di Costituzione? in ‘Il Pensiero Mazziniano’, n. 4, 2003 Si profila, allora, una Costituzione «vera»? Con le sue istituzioni intrecciate con quelle degli Stati Nazionali; con un sistema di diritti e di loro garanzie, a fruizione comune (e duale) dei cittadini europei; con un sistema di legittimazioni interdipendenti dall'ultimo comune delle Gallie alla Roma-Bruxelles del SenatoParlamento europeo; con una Corte di giustizia che esercita giurisdizione da «Stato costituzionale»? Si può dire che sia Costituzione vera nel senso che l'Unione Europea, superando i sogni dei federalisti, non partecipa del fenomeno «unione di Stati» ma di quello, ben più invasivo, di unione di Costituzioni che si comunicano reciprocamente legittimità, attraverso il diritto e attraverso canali differenziati ma interdipendenti con i popoli europei. C’è, anzi, qualcosa di più: la possibile configurazione delle istituzioni dell'Unione come istituzioni di garanzia reciproca fra le costituzioni europee (quelle di ciascuno Stato membro e quella dell'Unione). Non vi può essere, infatti, solitudine per la Costituzione europea in gestazione. Essa nascerà già inserita in un blocco di costituzionalità che comprende le Costituzioni nazionali degli Stati membri.-----------------------------------------------------------------A. MANZELLA, Dalla Convenzione alla Costituzione, in Il Mulino n. 409, 5/2003 Il merito della Convenzione fu di navigare abilmente controcorrente. Il progetto attribuisce all'Europa una personalità giuridica, rafforza il concetto di cittadinanza europea, estende i poteri del Parlamento, prolunga il mandato del presidente di turno, crea un ministro degli Esteri, restringe il diritto di veto dei Paesi membri, introduce il criterio democratico della doppia maggioranza (Stati e popolazione), suggerisce l'itinerario per ulteriori progressi. Ma il salto di qualità federale non c’è stato. Per alcune questioni fondamentali (esteri, difesa, fisco) vale ancora il principio dell'unanimità, sinonimo d'impotenza. Vi è spazio per qualche decisivo miglioramento? La risposta, purtroppo, è no. S. ROMANO, l'Italia tra ambizioni e realismo, in CORRIERE DELLA SERA, 3/10/2003. Preambolo della Costituzione EU: La nostra Costituzione si chiama democrazia perché il potere non è nelle mani dei pochi, ma dei più. Eliminando il riferimento al primato della ragione e alla tradizione illuministica, parimenti non si è voluto inserire un esplicito riferimento alle radici cristiane. dell'Europa, come avrebbe voluto il Papa Giovanni Paolo. L'Europa o è cristiana o non è Europa, in considerazione delle diverse culture religiose europee. A questo proposito è stato scritto che tale richiesta ..non si presenta infatti come un voler privilegiare la religione cristiana a discapito di altre religioni oggi presenti nel territorio europeo, ma [come un voler far] lievitare quell'umanesimo europeo formatosi tramite l'inculturazione cristiana dell'Europa, che fu fenomeno di massa dei popoli insediati su tale territorio.[.] l'inserimento nella Nuova Costituzione Europea del riferimento alle radici cristiane significherebbe, ancora una volta, tener conto della gente, di tutta la gente e non soltanto di una nuova classe di élites intellettuali.. V. GROSSI, Il riferimento alle radici cristiane., in l'OSSERVATORE ROMANO, 2/10/2003. Nella bozza costituzionale, da un lato è cruciale il principio di un’economia di mercato aperta e in libera concorrenza in un’ottica che è sempre stata essenzialmente presente nell'Unione fin dal suo esordio nel Trattato di Roma del 1957, istitutivo della CEE, dall'altro lato è centrale il valore della solidarietà, solo recentemente assurto nell'Unione allo stesso, massimo, grado di importanza della libertà, l'uguaglianza, la tolleranza o la giustizia, cui è perfino dedicato l'intero Titolo IV della Carta dei Diritti Fondamentali.[.] La bozza costituzionale definisce i limiti e i modi dell'azione pubblica nel sistema economico, ispirandosi al principio, introdotto con il Trattato di Maastricht, di sussidiarietà., oltre che di .proporzionalità.[.]: in presenza di fallimenti del mercato, laddove quelli della Pubblica Amministrazione non siano ancora maggiori, questa deve intervenire per correggerli [.] o per contrastarli.[.] E palesemente debole la coerenza interna della bozza costituzionale, laddove pone le politiche dell'occupazione fra quelle di mero coordinamento attraverso indirizzi di massima da parte dell'Unione. F. KOSTORIS PADOA SCHIOPPA, Efficienza e solidarietà, in IL SOLE 24 ORE, 5/10/2003. 4. Ambito tecnico-scientifico Argomento: Il tempo della natura, i tempi della storia e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni sul mistero del tempo DOCUMENTI «Il tempo è un dono prezioso, datoci affinché in esso diventiamo migliori, più saggi, più maturi, più perfetti». Th. MANN, Romanzo d'un romanzo, Milano, Mondadori, 1952 «Il Tempo con la «t» maiuscola è faccenda complicata assai, tale da sbatterci la testa e rompersela... Perché, tanto per fare un esempio, la prima domanda che viene spontaneamente è: il Tempo c’è stato sempre o è venuto fuori a un certo punto? Pigliamo per buona la risposta di sant’Agostino: il Tempo non c’era, non esisteva prima che Dio creasse il mondo, comincia ad esserci contemporaneamente all'esistenza dell'universo. Ci sarebbe dunque una specie di inizio del Tempo, tanto è vero che un fisico come Werner Heisenberg può scrivere che «rispetto al tempo sembra esserci qualche cosa di simile a un principio. Molte osservazioni ci parlano d'un inizio dell'universo quattro miliardi di anni or sono...» Per amor del cielo, fermiamoci qua e non cadiamo in domande-trappola tipo: allora che faceva Dio prima di creare il mondo? Ci meriteremmo la risposta: Dio stava preparando l'inferno per quelli che fanno domande così cretine. Ma possono esserci domande assai meno stupide, tipo: quando finirà il tempo? Se accettiamo l'ipotesi sveviana di un mondo privo di uomini e di malattie che continua a rotolare come una palla liscia di bigliardo nell'universo, dove è andato a finire il Tempo? Sant’Agostino tagliava corto affermando che il tempo scorre solo per noi e forse aveva ragione. Il Tempo finirà, come scrive Savater, quando «verrà il giorno che metterà fine ai giorni, l'ora finale, l'istante oltre il quale termineranno le vicissitudini, l'incerta sequela dei fatti, e non accadrà più nulla, mai». A. CAMILLERI, Il Tempo, LA STAMPA, 24/5/2003 «Solo a livello macroscopico il tempo va sempre dal passato al futuro. A livello microscopico, invece, le particelle di materia possono invertire il cammino e tornare dal futuro al passato, diventando antiparticelle di antimateria. In tal modo, le particelle che coincidono con le proprie antiparticelle, come ad esempio i fotoni di cui è composta la luce, devono essere ferme nel tempo. E la distruzione prodotta dall'incontro tra una particella e una sua antiparticella non è che l'apparenza sotto la quale ci si presenta la sostanza, cioè il cambio di direzione di una particella nel suo viaggio temporale». P. ODIFREDDI, Feynman genio e buffone, LA REPUBBLICA, 5/12/2003 «La storia comincia esattamente laddove finisce il tempo naturale, il tempo ciclico del ritorno degli eventi cosmici e naturali. Essa incarna invece il tempo dell'uomo in relazione con altri, che si racconta, che inizia a organizzare la memoria del suo passato sociale, a dare fondamento culturale e valore al suo potere.» P. BEVILACQUA, Sull'utilità della storia, Roma, 1997 «La Storia, almeno come noi la concepiamo, è la narrazione di una serie di avvenimenti situati nel Tempo. E se da esso Tempo si prescinde, il problema non appartiene più al compito dello storico, appartiene eventualmente al mistico, al teologo, al profeta, allo stregone. La Storia sta nel tempo, ma non è il Tempo. La Storia è racconto. E il racconto (con l'avvenimento che esso racconta) sta nel Tempo. Ma cos'è il Tempo? Di questa creatura misteriosa conosciamo alcune abitudini: la non reversibilità (che però non è certa), i suoi commerci con lo spazio, la sua relatività. E soprattutto abbiamo imparato a prendergli le misure, almeno alcune, tipo sarti che si adattano ai capricci corporei del cliente: il tempo delle stagioni, il tempo dei vari calendari che abbiamo escogitato o il tempo astronomico, fatto di anni percorsi dalla luce. Di questo nostro coinquilino esistenziale, che non sappiamo se stiamo attraversando o se sia lui che ci attraversa, non conosciamo il volto. Non sappiamo che aspetto abbia. Tutto nel Tempo. Tutta la nostra vita dentro il Tempo... Ma ci sono degli avvenimenti del corso del Tempo che si prestano a equivoco. Essi, per loro rilevanza (.) inducono a identificare le nostre storie e la Storia col Tempo. Il contenuto diventa cioè il contenente... Questi avvenimenti, cioè, sembrano non essere creature nel Tempo, ma creature che hanno il potere di comandare il Tempo, di dirigerlo, di appropriarsene, di farlo loro. È come se con loro (o per loro) il Tempo si fosse rotto, e fosse necessario dunque rimetterlo in movimento, caricare di nuovo l'orologio. » A. TABUCCHI, Dopo il muro, LA REPUBBLICA, 2/10/2003 «C.è una storia quasi immobile, quella dell'uomo nei suoi rapporti con l'ambiente che lo circonda; una storia che scorre e si trasforma lentamente, fatta molto spesso di ritorni ricorrenti, di cicli sempre ricominciati. Al di sopra di questa storia immobile, una storia lentamente ritmata: si direbbe senz’altro, se il senso dell'espressione non fosse stato distorto, una storia sociale, quella dei gruppi e dei raggruppamenti. C’è infine, la storia tradizionale, o se si vuole la storia in rapporto non già all'uomo, ma all'individuo. Una storia dalle oscillazioni brevi, rapide, nervose, la più appassionante, la più ricca di umanità, e anche la più pericolosa. Siamo così arrivati a una scomposizione della storia su più piani, ovvero, se si vuole, alla distinzione nel tempo della storia, d'un tempo geografico, d'un tempo sociale e d'un tempo individuale. O ancora, se si preferisce, alla scomposizione dell'uomo in una serie di personaggi.» F. BRAUDEL, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, 1949, Prefazione «Il problema dell’uomo d’oggi? È senza dubbio quello di "sospendere il tempo". Per capirsi meglio. E per capire anche ciò che di più tragico accade nella quotidianità». Nasos Vaghenàs usa la poesia per farsi condurre fuori del tempo. «Lei scrive in poesia per cercare, come è solito affermare, di "sospendere il tempo". Le riesce? Da dove scaturisce questa necessità? » «L’uomo desidera trascendere se stesso. È un’esperienza vitale che conduce tutte le nostre azioni. La poesia è una delle forme superiori per fare questa esperienza. L’altra è sicuramente la religione; anzi, questa è una forma ancora superiore - e lo riconosce uno che non è molto religioso - perché ci porta al divino, a Dio stesso. D’altra parte, ritornando alla poesia il tema del tempo è una costante. Anzi, diciamo pure che al fondo di ogni opera d’arte c’è questo desiderio di superare i limiti umani che si materializzano, appunto, dentro lo spazio temporale».-----------------------------------------------------F. DAL MAS , Con Ulisse al tempo dei kamikaze - Intervista al poeta greco Vaghenàs, L’AVVENIRE, 18/1/2004 «Com’erano lunghi, senza fine, i giorni dell'infanzia! Un’ora era un universo, un’epoca intera, che un semplice gioco riempiva, come dieci dinastie. La storia era ferma, stagnava in quel gioco eterno. Quel tempo era davvero lunghissimo, fermo, pieno di cose, di ogni cosa del mondo, e, in un certo modo, quasi eterno, come quello del Paradiso Terrestre, che è insieme un mito dell'infanzia e dell'eternità. Ma poi il tempo si accorcia, lentamente dapprima, negli anni della giovinezza, poi sempre più in fretta, una volta passato quel capo dei trent’anni che chiude il vasto oceano senza rive dell'età matura. Le azioni incalzano, i giorni fuggono, uno dopo l'altro, e non c’è tempo di guardarli, di numerarli, di vederli quasi, che sono già svaniti, lasciando nelle nostre mani un pugno di cenere. Chi ci ha cacciati dal nostro paradiso? Quale peccato e quale angelo? Chi ci ha costretti a correre così, senza riposo, come gli affaccendati passanti di un marciapiede di Manhattan? O forse è proprio il tempo oggettivo, che, seguendo una sua curva matematica, si accorcia progressivamente, fino a ridursi a nulla, nel giorno della morte? Quando ci fermiamo del tutto, e viene la morte, il tempo diventa così infinitamente veloce che è come se fosse di nuovo immobile, e ritorniamo in un’altra eternità, che forse è quella stessa da cui eravamo partiti, o che forse è il nulla». C. LEVI, l'Orologio, 1950 TIPOLOGIA C Tema di argomento storico I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall'altro è secolo di grandi tragedie storiche.--------------------------------Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi. TIPOLOGIA D Tema di ordine generale Il principio della legalità, valore universalmente condiviso, è spesso oggetto di violazioni che generano disagio sociale e inquietudine soprattutto nei giovani. Sviluppa l'argomento, discutendo sulle forme in cui i vari organismi sociali possono promuovere la cultura della legalità, per formare cittadini consapevoli e aiutare i giovani a scegliere un percorso di vita ispirato ai valori della solidarietà e della giustizia. GRIGLIE DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO LETTERARIO Criteri Punteggi 1 0.75 0.50 0.25 0 Comprensio ne complessiva Pertinente e rigorosa Pertinente ma generica Sommaria Incomplet a Del tutto errata Analisi Del testo In modo esauriente Parziale ma corretta Discreta Con alcune lacune In modo incompleto Non del tutto riconoscibile Poco riconoscibil e Contestualiz za- zione accettabile Lacunosa Interpretazi Piena one del individuazio ne della testo/origina lità nelle valenza opinioni espressiva delle scelte dell’autore/ eccellente originalità Approfondi Contestuali mento zzazione completa del testo Parziale In modo gravemente incompleto Non esprime una tesi interpretativa Completamen te assente P Sintassi Corretta Lessico Appropriat o Ortografia Corretta Semplicisti ca talvolta involuta Talvolta generico Qualche errore Molti errori Scorretta Elementare Trascurato Improprio Qualche errore Vari errori Scorretta Molto scorretta P : 7= x : 15 TIPOLOGIA B : ARTICOLO DI GIORNALE Criteri Punteggi 1 0,75 0,50 REGOLE GIORNALISTICHE STRUTTURA DEL DISCORSO Pienamente Parzialmente Rispettate rispettate rispettata superficialmente Ordinata e Schematica Qualche coerente incongruenza LINGUAG-GIO GIORNALISTICO SINTASSI Efficace Corretta 0,25 0 P Scarsamente Non rispettate rispettat e Spesso Disordina incoerente ta \ incoerent e Abbastanza Poco efficace Poco Non efficace “giornalistico “giornalis “ tico “ Semplicistica Qualche Molti errori Scorretta \ contorta errore LESSICO Appropriata Talvolta generico Elementare Trascurato Impropri o ORTOGRAFIA Corretta Vari errori Scorretta Molto scorretta Qualche errore Il punteggio totale sarà trasformato in voto attraverso la seguente proporzione P:6=x:15 Quindi x risulterà come voto assegnato al compito in questione. TIPOLOGIA B : SAGGIO BREVE Criteri Punteggi 1 Aderenza traccia / informazione Completa / esauriente 0,75 Parziale / corretta 0,50 0,25 Superficiale / Scarsa / incompleta molte imprecisioni 0 Fuori tema / scorretta P Regole giornalistiche Pienamente rispettate Parzialmente rispettate Individuazione tesi Evidente Per lo più riconoscibile Argomentazione Articolata e sempre presente Soddisfacente ma non sempre presente Semplicistica \ contorta Rispettate superficialmente Poco riconoscibile Scarsamente Non rispettate rispettate Appena accennata Non espressa Non bene articolata Spesso assente Assente Qualche errore Molti errori Scorretta Sintassi Corretta Lessico Appropriata Talvolta generico Elementare Trascurato Improprio Ortografia Corretta Qualche errore Vari errori Scorretta Molto scorretta Punteggiatura Efficace Accurata Corretta ma Imprecisa poco efficace Scorretta Il punteggio totale sarà trasformato in voto attraverso la seguente proporzione P:8=x:15 Quindi x risulterà come voto assegnato al compito in questione. TIPOLOGIA C-D : tema storico o di ordine generale Criteri Punteggi 1 Conoscenza dei contenuti Completa / esauriente 0,75 Parziale / corretta Adeguatezza del Pienamente registro linguistico rispettata Parzialmente rispettata Individuazione tesi Evidente Per lo più riconoscibile Argomentazione Articolata e sempre presente 0,50 0,25 0 Superficiale / incompleta Rispettata superficialmente Poco riconoscibile Scarsa / molte imprecisioni Scarsamente rispettata Fuori tema / scorretta Non rispettata Appena accennata Non espressa Spesso assente Assente Accettabile Nullo Molti errori Scorretta Soddisfacente Non bene ma non articolata sempre presente Approfondimen-to Ottimo/eccel- Discreto Qualche e originalità nelle lente spunto di opinioni espresse originalità originalità Sintassi Corretta Semplicistica Qualche \ contorta errore P Lessico Appropriata Talvolta generico Elementare Trascurato Improprio Ortografia Corretta Qualche errore Vari errori Scorretta Molto scorretta Il punteggio totale sarà trasformato in voto attraverso la seguente proporzione P:8=x:15 Quindi x risulterà come voto assegnato al compito in questione Trieste, 15 maggio 2014 L’insegnante Francesca Sartori Discliplina: STORIA Docente: prof.ssa Francesca Sartori TESTI IN ADOZIONE M. Fossati, G. Luppi, E. Zanette, Passato presente 2 e 3, Mondadori, Milano 2006 R. Villari, Storia contemporanea, Laterza, Bari 2004 SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe VF si è dimostrata fin dall’inizio una classe molto variegata e con una preparazione nella maggior parte dei casi scarsa. Un cospicuo numero di studenti si è ritirato nel corso dell’anno a causa delle numerose assenze e, di conseguenza, della mancata valutazione e/o del profitto negativo in quasi o tutte le discipline scolastiche. La restante parte dei frequentanti ha dimostrato un impegno costante e una discreta partecipazione in classe, anche se i risultati raggiunti non sempre risultano positivi; nell’esposizione orale, infatti, molti allievi hanno incontrato difficoltà legate alla padronanza dei contenuti e all’utilizzo di una terminologia specifica. Nel gruppo classe vanno evidenziati alcuni studenti che hanno dimostrato un impegno costante conseguendo risultati più che positivi e, in un caso, brillanti. In generale la motivazione verso l’attività scolastica è stata costante durante l’anno scolastico, anche se nell’ultimo periodo del secondo quadrimestre si è verificato un calo dell’attenzione e un impegno discontinuo verso la disciplina oggetto di studio. Le carenze di base riscontrate all’inizio dell’anno scolastico e le difficoltà evidenziate da molti studenti nell’esposizione orale non hanno impedito, tuttavia, il normale svolgimento del programma. I rapporti con l’insegnante sono stati improntati al rispetto reciproco, anche se in un caso si è verificato un episodio spiacevole a proposito della simulazione della Prima prova d’Esame. OBIETTIVI - rafforzare la motivazione allo studio e la consapevolezza del valore educativo e formativo della scuola sviluppare le potenzialità degli allievi rafforzando le loro capacità di auto orientamento sviluppare l’attenzione alla complessità, il rispetto della diversità e la disponibilità alle relazioni sociali favorire la conoscenza di sé e l’acquisizione di fiducia nelle proprie capacità favorire la partecipazione attiva alla vita della scuola, la collaborazione nelle attività di gruppo e il rispetto delle diverse opinioni favorire la capacità di dare risposte idonee a problemi più complessi e articolati favorire la conoscenza e il rispetto dei diritti e dei doveri delle varie componenti scolastiche favorire lo sviluppo di un comportamento responsabile e corretto nella vita sociale e - professionale promuovere e incentivare la conoscenza della Storia italiana, europea e mondiale dalla fine dell’Ottocento al Novecento - METODOLOGIA DIDATTICA Si è scelto di privilegiare lo svolgimento di lezioni frontali e interattive accompagnate da approfondimenti da vari libri di testo, da monografie e da materiale didattico vario; è stata fatta una visita guidata alla Risiera di San Sabba di Trieste per approfondire la storia del nostro territorio durante la seconda guerra mondiale. VERIFICA E VALUTAZIONE Sono state effettuate due verifiche orali per quadrimestre, utilizzando tipologie diverse per facilitare il processo di apprendimento, in vista delle diverse prove d’esame. La valutazione delle singole prove ha tenuto conto dei risultati conseguiti in relazione agli specifici obiettivi prefissati e ha riguardato sia l’acquisizione di contenuti e la loro rielaborazione sia la correttezza dell’esposizione, sul piano lessicale e linguistico, sulla base di criteri specifici e condivisi. La valutazione finale ha tenuto in considerazione il miglioramento rispetto alla situazione iniziale, sia nel profitto che nell’attenzione, l’interesse e la partecipazione, misurati attraverso gli interventi in classe, la puntualità nell’esecuzione dei compiti e la collaborazione con l’insegnante e con i compagni. GRIGLIA DI VALUTAZIONE 6<V< 7≤V 8≤V< 9≤ 4≤V< 5≤V< V=6 VOTO V<4 5 6 7 <8 9 V ≤ 10 Graveme Discret Più che Buono Del tutto nte Insufficie o GIUDIZIO Sufficiente sufficient Molto Ottimo Soddisf insufficiente insufficie nte e buono nte acente Lo studente Lo Lo Lo Lo Lo Lo Lo studente non studente studente studente studente student studente ha risponde o non ha ha ha ha e ha ha compreso dà prova di compres compreso compreso compres compre compreso in modo so gli in modo approfondit non avere o gli gli aspetti gli aspetti o gli CONOSCER compreso aspetti fondamen fondament aspetti aspetti approfond o gli aspetti E per nulla gli fondame tali della ali della fondame fondam ito gli fondament Conoscenz aspetti ntali questione questione ntali entali e aspetti ali e ae della specifici fondamen specifici fondamenta della in modo comprensi question della tali e li della question parziale e della one dei questione e framment e e fa questio specifici questione e contenuti ario cenni ne della crea agli questione collegamen aspetti ti in modo più autonomo specifici ESPORRE Lo studente Lo Lo Lo Lo Lo Lo Lo studente Esposizion non studente studente studente studente student studente espone in e chiara e risponde o consequen non ziale con formula un utilizzo del discorso lessico coerente specifico espone espone in espone in espone e espone in modo coerente, in modo modo modo in modo espone modo confuso parziale e coerente e coerente in coerente, chiaro, e senza framment con una e con modo chiaro, ordinato e proprietà ario, con certa proprietà coerent ordinato e con di una proprietà di e, con proprietà di linguaggi scarsa di linguaggi chiaro, proprietà linguaggio, o proprietà linguaggio o ordinat di mostrando di o e con linguaggio di linguaggi propriet , conoscere il o à di mostrand lessico linguag o di specifico e gio conoscere di sapere il lessico interpretare specifico i termini METTERE Lo studente Lo Lo Lo Lo Lo Lo Lo studente IN non studente studente studente studente student studente crea un RELAZION risponde o non sa individua individua individua e crea un quadro individua relazioni le relazioni le E non sa completo e individu quadro Individuazi individuare re in modo fondament relazioni a le completo ordinato relazioni di relazioni parziale e ali one fondame relazion e ordinato delle dell’interaz alcun relazioni in framment ntali e fa i delle ione dei genere ario cenni a fondam relazioni questione, soggetti e propone questioni entali e in politici, specifich quelle questione collegamen ti in modo culturali e e second sociali autonomo arie nello sviluppo delle vicende storiche Lo studente Lo Lo Lo Lo Lo Lo Lo studente non studente studente studente studente student studente propone risponde o non propone analizza il analizza e propone un’analisi ANALIZZA analizza gli propone analisi e fenomeno il propon un’analisi ordinata e RE E ordinata e approfondit argomenti analisi e valutazion storico in fenomen e VALUTARE in modo valutazio e critica modo o storico un’anali approfond a e una Capacità di confuso e ne parziali e ordinato in modo si ita e una valutazione analisi e di ordinato ordinat valutazion critica incoerente critica framment valutazione arie e fa a e una e critica approfondit critica dei cenni ad valutazi approfond a; crea processi ita una one quadri storici valutazio critica interpretati ne critica vi in modo autonomo PROGRAMMA DETTAGLIATO Programma svolto fino al 15 maggio: L’Italia industriale e l’età giolittiana Sviluppi e squilibri fra il Nord e il Sud Questione sociale ed emigrazione Classe operaia e sindacalizzazione Il riformismo liberale di Giolitti L’imperialismo La guerra franco-prussiana e la politica bismarckiana La spartizione dell’Asia e dell’Africa La prima guerra mondiale: - Conflitti egemonici e crisi degli equilibri - L’aggressività della Germania guglielmina - Luglio 1914: lo scoppio del conflitto - Dalla “guerra lampo” alla guerra di logoramento - La situazione sui due fronti - L’intervento italiano - Le battaglie dell’Isonzo - 1917: un anno cruciale - 1918: La fine della guerra e i trattati di pace La rivoluzione russa e la nascita dell’URSS: Il crollo dello zarismo I diversi orientamenti nel fronte rivoluzionario La rivoluzione di febbraio e la rivoluzione d’ottobre La dittatura rivoluzionaria La nascita dell’URSS Il difficile dopoguerra europeo La radicalizzazione della lotta politica La Repubblica di Weimar L’avvento del Fascismo: la marcia su Roma la transizione verso la dittatura le “leggi fascistissime” del 1925-26 i patti lateranensi la conquista dell’Etiopia il totalitarismo fascista le leggi razziali La crisi del 1929: Il crollo della borsa di Wall Street La recessione dell’economia La dimensione internazionale della crisi Il “New Deal” americano I riflessi della crisi del 1929 sulla Germania Il nazismo: la formazione del partito nazionalsocialista l’ideologia nazionalsocialista le radici dell’ideologia hitleriana: razzismo, antisemitismo, antibolscevismo La crisi di Weimar L’ascesa elettorale di Hitler e la conquista del potere Lo stalinismo L’alternativa democratica: Gran Bretagna e Francia Il medio Oriente La guerra civile spagnola Programma che si intende svolgere dopo il 15 maggio: La Seconda Guerra Mondiale La Resistenza in Europa e in Italia Bipolarismo e decolonizzazione SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA Domande a risposta chiusa: scegli la soluzione corretta fra quelle proposte. L’industrializzazione italiana a. risolse il divario tra nord e sud del paese b. rese ancora più profondo il divario tra nord e sud c. diede impulso allo sviluppo delle regioni centro-settentrionali d. creò il problema del dualismo economico Dopo la guerra, le condizioni di pace imposte alla Germania • avevano l’obiettivo di piegare economicamente il paese e di smembrarne il territorio • furono decise dal presidente americano Wilson in seno alla Società delle nazioni • avevano l’obiettivo di occuparne militarmente il territorio • furono decise dalle potenze vincitrici che si spartirono il territorio tedesco • • • • Nel dopoguerra in numerosi paesi europei entrò in crisi lo stato democratico lo stato socialista lo stato liberale lo stato autoritario • • • • Agli inizi degli anni venti, le squadre d’azione fasciste erano comandate dalle alte gerarchie militari dell’esercito italiano colpirono soprattutto i piccoli e medi agricoltori nelle campagne erano finanziate dallo stato colpirono soprattutto il movimento operaio e le sue organizzazioni Domande a risposta aperta (max 5 righe). Perché fallirono nell’Italia del dopoguerra le lotte sociali del cosiddetto “biennio rosso”? …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… Quali furono, negli anni Venti, i fattori della permanente crisi economica e dell’incertezza per il futuro della giovane democrazia tedesca? …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… Trieste 15 maggio 2014 L’insegnante Francesca Sartori Discliplina: INGLESE DISCIPLINA Inglese DOCENTE Isabella Hohl TESTI IN ADOZIONE D. Bellomari, L. Valgiusti, Caring for People, Zanichelli Altri testi di riferimento: A.Gallagher, F. Galuzzi, Activating Grammar Multilevel, Pearson-Longman SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE Trattandosi di studenti adulti con i più svariati background scolastici e professionali alle spalle, sono presenti diversi livelli di conoscenza della lingua inglese, con alcune persone che presentano lacune pregresse non sanabili in un anno di corso terminale, e per di più serale. Vi sono anche alunni che hanno riportato nell’insieme degli oggettivi miglioramenti rispetto ai livelli di partenza. Il profitto conseguito è nel complesso sufficiente per quanto riguarda lo sviluppo delle capacità di interazione in contesti diversi, l’acquisizione di un metodo di studio e utilizzo strategie e uso del lessico specifico dell’indirizzo socio-psicologico. Con riferimento alle abilità linguistiche specifiche è stato raggiunto il livello A2 (Common European Framework) nelle abilità ricettive e produttive. Da rilevare inoltre che la classe ha cambiato docente in aprile; ., dal08.04.2014 sino al termine delle lezioni, la prof. I Hohl sostituisce la prof. L. Leonzini, che aveva seguito la classe da inizio a.s. OBIETTIVI La classe, sia pure a livelli diversi, conosce gli argomenti e i testi scientifici svolti durante l’anno e il relativo lessico della microlingua nonché le fondamentali strutture grammaticali e sintattiche dell’inglese. Gli alunni hanno potenziato la competenza linguistica, sviluppando le quattro abilità (reading, writing, listening, speaking); sono altresì in grado di esporre nozioni e idee nella lingua straniera in modo abbastanza corretto. Complessivamente il gruppo-classe ha sviluppato la comprensione e produzione sia orale che scritta ed è in grado di comprendere informazioni in lingua inglese, anche con l’uso ragionato del dizionario, e di interagire con interlocutori che utilizzino l’inglese anche su argomenti tecnico-sociali. METODOLOGIA DIDATTICA Constatate le lacune pregresse, per alcuni studenti anche molto gravi, nel primo quadrimestre si è preferito dare più spazio alla revisione e al recupero grammaticale, focalizzando l’attenzione sulle strutture grammaticali portanti della lingua straniera. A tal scopo si è suggerito agli studenti l’acquisto di un compendio grammaticale completo (v. “Libri di testo”) che permettesse loro di rafforzare quanto fatto in classe. Il secondo quadrimestre è stato dedicato alla tematica dell’invecchiamento in tutte le sue sfaccettature, avvalendosi del testo in adozione, ricco di spiegazioni chiare, esercizi mirati e lessico specialistico. In ausilio sono stati utilizzati anche supporti audio e video. Si è fatto uso del dizionario mono-bilingue, anche in vista della seconda prova scritta alla maturità. E’ stato utilizzato prevalentemente il metodo comunicativo, volto a sviluppare le abilità linguistiche e produttive. A conclusione della lezione frontale, proposta in fase di presentazione delle unità di apprendimento, gli studenti sono stati coinvolti e guidati in discussioni con la docente. La docente non ha trascurato, anzi ha cercato di sensibilizzare la classe all’importanza della scuola come luogo di comunicazione e condivisione delle conoscenze, capacità e competenze, invitando alla cooperazione. VERIFICA E VALUTAZIONE Verifiche scritte e orali inerenti il programma svolto. Considerato che la lingua straniera sarà oggetto di seconda prova scritta all’esame di maturità, le verifiche scritte ricalcano gli argomenti dei temi dati nelle precedenti sessioni dell’esame di stato, onde permettere agli studenti di prendere confidenza con la composition. E’ stata effettuata inoltre la simulazione della seconda prova. Relativamente alle verifiche orali ci si è avvalsi di colloqui individuali, in coppia e di gruppo, e di discussioni corali. Nella valutazione si è data priorità a pertinenza all’enunciato, coerenza e coesione dell’elaborato scritto e/o dell’esposizione orale, completezza delle informazioni richieste; secondarie nella valutazione sono stati ricchezza lessicale, accuratezza e pronuncia (per l’orale). GRIGLIA DI VALUTAZIONE INDICATORI VERIFICA SCRITTA E/O ORALE VALUTAZIONE ORALE (per totale 10/10) Comprensione orale: rilevare elementi fonici presenti nel testo e collegati con la veicolarità del messaggio; Produzione orale: correttezza formale e di pronuncia; adeguatezza e ricchezza del lessico; fluidità della verbalizzazione; ampiezza della risposta; completezza, pertinenza ed organizzazione dei livelli di informazione, sempre rapportati ai testi trattati e secondo una gerarchia di importanza; capacità di appropriazione personale, di contestualizzazione e di collegamento anche interdisciplinare. VALUTAZIONE SCRITTA (per totale 10/10) Comprensione scritta: comprensione globale del messaggio e dei dati testuali specifici; comprensione dei tratti connotativi e stilistici con cui il messaggio viene trasmesso; riconoscimento e interpretazione dei dati non espliciti all’interno del testo; interpretazione e organizzazione dei dati specifici e loro collegamento con il contesto filtrato anche attraverso l’esperienza personale dello studente Produzione scritta: correttezza formale, adeguatezza del registro, ricchezza lessico, ampiezza del messaggio; completezza e pertinenza dei livelli di informazione, rapportati ai testi trattati e organizzati secondo una graduatoria di importanza; capacità di offrire giudizi autonomi e originali dentro schemi di coerenza logica e di collegamenti anche interdisciplinari. PROGRAMMA DETTAGLIATO Argomenti svolti sino al 15 maggio 2014 (dal testo in adozione): Module B – Care for the Elderly Unit 5 – Care Facilities: Nursing Home (The description of a nursing home; Daily Activities; Equipment; Staff) Unit 6 - Facilities and Services (Social Centres and Day Care Centres; Residential Facilities) Unit 7 - Health and Old Age (Body Parts; Heart diseases; Stroke; Alzheimer’s Disease; Parkinson’s Disease; Arthrosis; Osteoporosis; Diabetes; Healthy Eating; Physical Activities; Staff). Grammar focus Tenses and verbs (irregular verbs, the past, present, future tenses, the conditionals) - Relative clauses (defining, non-defining) - The passive - Modal verbs – expressing ability, obligation, possibility and necessity - Noun formation, plurals, irregulars nouns - Countable and uncountable nouns - Adjectives – order of adjective, comparatives and superlatives - Pronouns – subject and object pronouns, relative pronouns etc. - Quantifiers - Definite and indefinite articles - Prepositions of place and time Argomenti che si intende svolgere dopo il 15 maggio 14: Unit 6 – Home Care Services in Italy. Unit 8 – Growing Old: a Psychological Approach (Elderly People Living Alone and in Care Settings; Keeping your Brain Young). SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA Come simulazione di seconda prova scritta gli studenti dovevano scegliere una delle seguenti tracce, da svolgere con l’ausilio del dizionario mono- e/o bilingue: I “Affinchè la vecchiaia non sia una comica parodia della nostra esistenza precedente, non v’è che una soluzione, e cioè continuare a perseguire dei fini che diano un senso alla nostra vita: dedizione ad altre persone, a una collettività, a una qualche causa, al lavoro sociale, o politico, o intellettuale, o creativo. Contrariamente a ciò che consigliano i moralisti, bisogna voler conservare in tarda età delle passioni abbastanza forti perché ci evitino di ripiegarci su noi stessi. La vita conserva un valore finchè si dà valore a quella degli altri, attraverso l’amore, l’amicizia, l’indignazione, la compassione. Rimangono allora delle ragioni per agire e per parlare.” Simone de Beauvoir, La terza età, Torino 1971 Il candidato, prendendo spunto dal testo sopra riportato, si soffermi sui seguenti argomenti: · anziani e sistema sociale; · l’immagine degli anziani nel mondo contemporaneo; · i “diritti” degli anziani; · le reti di aiuto per gli anziani. II “Infine, va sottolineato il dato di crescita proprio dell’utenza del web, che nel 2011 supera finalmente la fatidica soglia del 50% della popolazione italiana, attestandosi per l’esattezza al 53,1% (+6,1% rispetto al 2009). Il dato complessivo si fraziona tra l’87,4% dei giovani e il 15,1% degli anziani (65-80 anni), tra il 72,2% dei soggetti più istruiti e il 37,7% di quelli meno scolarizzati.” Censis- Rapporto sulla situazione del Paese-02/12/2011 Il candidato, prendendo spunto dal testo sopra riportato e facendo riferimento alle sue conoscenze disciplinari, si soffermi sui seguenti punti: anziani e nuove tecnologie; - i bisogni degli anziani nella società contemporanea; - anziani e mutamenti sociali; - iniziative per combattere l’isolamento e la solitudine degli anziani. Trieste, 15 maggio 2014 L’ insegnante Luisella Leonzini Isabella Hohl Discliplina: ELEMENTI DI DIRITTO E SOCIOLOGIA Docente: prof. Antonio Spadavecchia TESTI IN ADOZIONE Martignago-Mistroni “Elementi di diritto del lavoro” Il docente ha sistematicamente somministrato agli studenti, durante le lezioni, schemi riassuntivi, appunti esplicativi e di approfondimento dei vari argomenti spiegati. SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe si è mostrata nel complesso attenta e motivata all’apprendimento dei diversi contenuti disciplinari esposti dal docente raggiungendo globalmente un rendimento soddisfacente. OBIETTIVI In relazione agli obiettivi di competenze raggiunti: gli studenti hanno saputo attuare i giusti collegamenti e raccordi, anche interdisciplinari, tra le diverse tematiche giuridiche apprese; altresì hanno dimostrato di saper sintetizzare adeguatamente i vari contenuti disciplinari recepiti in funzione delle verifiche orali e scritte. In relazione agli obiettivi di conoscenze centrati: gli allievi hanno denotato una apprezzabile esposizione orale e scritta dei molteplici argomenti di progamma esposti dal docente. METODOLOGIA DIDATTICA I metodi didattici sono stati le lezioni frontali e nei casi necessari anche le lezioni individualizzate, su richiesta degli allievi. Il docente ha poi creato situazioni di dialogo sugli argomenti trattati, al termine delle spiegazioni, al fine di ottenere dagli alunni una efficace partecipazione all’attività didattica. VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche orali sono state calendarizzate dagli studenti, a seconda dei loro impegni lavorativi, e sono consistite in domande a risposta aperta che hanno consentito di appurarne i diversi livelli di apprendimento e capacità espositiva in relazione alla totale comprensione della richiesta in esse contenuta, alle conoscenze disciplinari dimostrate e all’uso della terminologia tecnico-giuridica appropriata. La classe ha svolto nel secondo quadrimestre la simulazione della terza prova scritta per l’esame di Stato, che ha elencato domande a risposta aperta e chiusa inerenti gli argomenti di programma fino a quel momento sviluppati dal docente. L’insegnante ha sempre stimolato gli interventi degli alunni su tematiche oggetto delle precedenti lezioni svolte ed ha costantemente comunicato e motivato i voti assegnati al termine delle interrogazioni sulla base dei criteri di valutazione stabiliti dal P.O.F. di istituto. La valutazione compiuta è stata di carattere globale, così come la normativa scolastica ed il P.O.F. richiedono. Pertanto il docente ha considerato ogni momento del processo di apprendimento, ovvero anche l’applicazione e l’impegno in classe e a casa, l’abilità acquisita gradualmente nella materia durante l’anno scolastico, il senso critico e di osservazione evidenziati su argomenti giuridici di notevole attualità, la partecipazione all’attività didattica, l’interesse sistematico dimostrato nel corso delle spiegazioni. GRIGLIA DI VALUTAZIONE VOTI 1-3 INDICATORI Prestazione gravemente carente, lacunosa, errata 4 Prestazione insicura, difficoltosa, errori abbastanza rilevanti 5 Prestazione prossima agli obiettivi minimi, incertezze e qualche lieve lacuna Conoscenze e competenze sufficientemente adeguate, non approfondite e talvolta superficiali; errori non gravi 6 7 Conoscenze e competenze adeguate ; linguaggio adeguato, parziale capacità di analisi dei problemi proposti. 8 Conoscenze e competenze che permettono di orientarsi agevolmente nella risoluzione dei problemi proposti; buona capacità di analisi; qualche spunto critico Ottime conoscenze e competenze, linguaggio fluido, vivo interesse, capacità di analisi e sintesi dei problemi, partecipazione attiva con spunti critici di buon livello. 9-10 PROGRAMMA DETTAGLIATO SVOLTO SINO AL 15 MAGGIO La natura e struttura del contatto collettivo nazionale di lavoro. La riforma della contrattazione collettiva avvenuta nel 2009: contenuto, obiettivo fondamentale perseguito e non raggiunto. La mancata attuazione dell’articolo 39 della Costituzione ad opera dei sindacati italiani. Le confederazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale e le associazioni sindacali minori: diversità di prerogative e funzioni. Il diritto di sciopero e i limiti al suo esercizio fissati dalla legge del 1990 sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Gli obblighi fondamentali del lavoratore subordinato: obbligo di mansione e obbligo di fedeltà. Articolo 2103 del codice civile: assegnazione di mansione superiore in modo definitivo al lavoratore. Le tipologie di retribuzione dei lavoratori pubblici e privati. Le dimissioni per giusta causa comunicate dal lavoratore, secondo la legge. Articoli 2118 e 2119 del codice civile: recesso dal contratto di lavoro a tempo determinato e a tempo indeterminato. Il know-how aziendale. I diversi comportamenti che costituiscono il reato di mobbing, secondo l’elencazione effettuata dall’INAIL. La conclusione del contratto di lavoro a tempo determinato e a tempo indeterminato, secondo il codice civile: momento e differenti modalità. La stipulazione del contratto di lavoro in triplice copia. Il tfr: natura, casi in cui deve essere pagato dal datore di lavoro privato o dallo Stato, sistema di calcolo ai sensi dell’articolo 2120 del codice civile, scelte di accantonamento di esso per previdenza ordinaria o integrativa. I principali contratti atipici di lavoro: contratto a chiamata, contratto a progetto, contratto di lavoro interinale. Il contratto di lavoro part-time: natura, tipologie, trasformazione in contratto full-time e viceversa. Vecchie e nuove norme di legge che regolano i contratti di lavoro a termine ( a tempo determinato ). La sociologia: caratteri tipici, cenni storici, metodi qualitativi e metodi quantitativi utilizzati dai sociologi moderni, microstrutture e macrostrutture analizzate dagli stessi. PROGRAMMA DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO Il sistema previdenziale italiano attuale: caratteri tipici, aspetti riformati. SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA · Descrivi gli ambienti lavorativi in cui viene più spesso firmato il contratto di lavoro a progetto, quale contratto esso ha sostituito e che sanzione la legge-Biagi ha stabilito per una delle parti dopo che esso viene stipulato. Quali sono i metodi e gli strumenti di indagine che i sociologi moderni utilizzano per le analisi che compiono e altresì quali sono i loro campi di indagine? Il lavoratore a chiamata, in caso di nessuna convocazione telefonica da parte del datore di lavoro, ha diritto a ricevere da quest’ultimo, secondo la legge-Biagi,una indennità 1. pari al 30% della paga-base stabilita dall’accordo Stato-Regioni del 2003 2. pari al 20% della paga-base fissata dal contratto collettivo nazionale nel quale rientra 3. pari al 40% delle retribuzione media mensile calcolata dall’ISTAT in quel dato comparto lavorativo e riferita all’anno di stipulazione del contratto a chiamata 4. pari al 15% dell’indennità di disoccupazione ordinaria mensile pagata dall’INPS Secondo i dati rilevati dall’ISTAT, i contratti atipici di lavoro, regolati dalla legge-Biagi del 2003, hanno determinato in Italia un notevole numero di assunzioni Secondo i dati rilevati dall’ISTAT, i contratti atipici di lavoro, regolati dalla legge-Biagi del 2003, hanno determinato in Italia un notevole numero di assunzioni 5. 6. 7. 8. dal dal dal dal 2003 2003 2003 2003 al al al al 2007 2010 2012 2008 Un contratto di lavoro è atipico in quanto è disciplinato dal codice civile e da una legge speciale 9. 10. 11. 12. dai regolamenti emanati dall’Unione europea da una legge speciale approvata dal Parlamento da direttive emanate dall’Unione europea Il numero totale di ferie richiedibili dal lavoratore in un dato comparto è indicato dal contratto aziendale decentrato 13. 14. dal contratto individuale di lavoro 15. da un apposito decreto legislativo elaborato dal Governo 16. dal contratto collettivo nazionale al quale il lavoratore appartiene Trieste, 15 maggio 201 L’ insegnante Antonio Spadavecchia DISCLIPLINA: STATISTICA Docente: prof. Roberto Bussani TESTI IN ADOZIONE Bergamini-Trifone-Barozzi: “Manuale blu di matematica – 3 - Modulo beta – statistica descrittiva”, ed. Zanichelli SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La diversa “storia” dei componenti del gruppo (dato comune in realtà all’insieme allargato degli studenti, comprendendo anche l’altra classe “parallela”) ha fatto emergere sin dalle prime verifiche non formali e preliminari una certa disomogeneità di preparazione di base. Il lavoro quindi si è incentrato sui “fondamenti” della materia, anche richiamando alcune conoscenze guida di tipo matematico. La scarsa consuetudine ad affrontare lo studio con un approccio di tipo logicomatematico ha creato in qualche modo un ostacolo ad un apprendimento fluido, ma la partecipazione assidua, limitata peraltro ad una parte della classe, ha consentito per un certo numero di studenti il raggiungimento di livelli di profitto senz’altro buoni. OBIETTIVI Il lavoro impostato è stato improntato al conseguimento dei seguenti obiettivi: Conoscenze: introduzione dei principali fondamenti della statistica. Competenze e capacità: stimolo di risoluzione di applicazioni pratiche delle conoscenze via via acquisite, affrontando problemi di modesta e media difficoltà; potenziamento delle capacità critiche individuali. I risultati ottenuti sono stati estremamente diversificati, stante che una parte del gruppo ha dimostrato una partecipazione quantitativa e qualitativa del tutto discontinua. Per motivi di tempo non è stato possibile sviluppare, se non per cenni ed elementi fondamentali – l’ultima parte del programma relativo a “nozioni di statistica demografica e sanitaria”. METODOLOGIA DIDATTICA Stante il numero di ore a disposizione per la materia, si è utilizzata quasi esclusivamente la tecnica della lezione frontale, cercando peraltro di sviluppare il più possibile le capacità di intervento e partecipazione personale degli studenti; in qualche caso si è fatto ricorso, utilizzando il supporto dell’aula multimediale, ad alcune slide, anche per introdurre tale metodologia, nell’ottica di dare un riferimento allo studente che vorrà avvalersi della possibilità di supportare il lavoro della tesina in sede di esame finale con strumenti analoghi. VERIFICA E VALUTAZIONE Durante l’intero anno scolastico la verifica è la valutazione – al fine di stimolare negli studenti una consuetudine con la tipologia di prova che dovranno sostenere in sede di esame di stato - si sono basate su test la cui struttura richiamava quella utilizzata per la terza prova (quindi quattro quesiti a risposta multipla e due domande aperte con risposta breve) e colloqui orali vertenti sulla materia svolta. GRIGLIA DI VALUTAZIONE I punteggi sono stati assegnati in decimi, secondo una scala così strutturata: VOTI INDICATORI 1-3 Nulla o quasi – assoluta carenza di conoscenze e competenze Gravemente insufficiente- soluzione parziale degli esercizi o risposte scarsamente adeguate – gravi lacune Insufficiente – presenza di errori non gravi e di procedure applicate quasi corrette, o non gravemente scorrette Conoscenze e competenze sufficientemente adeguate, non approfondite e talvolta superficiali; errori non gravi e procedure sostanzialmente corrette Conoscenze e competenze adeguate ; linguaggio adeguato, calcoli sostanzialmente corretti, capacità di analisi anche parziale dei problemi proposti. Conoscenze e competenze che permettono di orientarsi agevolmente nella risoluzione dei problemi proposti; buona capacità di analisi; qualche spunto critico Ottime conoscenze e competenze, linguaggio fluido, vivo interesse, capacità di analisi e sintesi dei problemi, partecipazione attiva con spunti critici di buon livello. 4 5 6 7 8 9-10 PROGRAMMA DETTAGLIATO MODULO 1: Il metodo statistico Unità didattiche UD 1 Nozioni generali sulla statistica UD 2 L’estensione della rilevazione; il campionamento UD 3 La classificazione dei dati UD 4 L’esposizione dei dati Conoscenze Introduzione: il concetto di statistica Le fasi di un’indagine statistica Statistica descrittiva ed inferenziale La differenza tra le rilevazioni complete e quelle parziali: vantaggi ed opportunità delle diverse scelte Il campionamento ed i diversi metodi utilizzabili Le distribuzioni di frequenza (le frequenze assolute, relative, percentuali e cumulate) Le classi di intervallo e le serie statistiche Le tabelle singole e a doppia entrata La rappresentazione grafica dei dati statistici – le diverse tecniche MODULO 2: L’elaborazione dei dati Unità didattiche UD 1 Le medie di calcolo e di posizione UD 2 I rapporti statistici ed i numeri indice Conoscenze Il concetto di “valore medio” Le medie di calcolo: la media aritmetica, la media geometrica, la media armonica e la media quadratica. Le medie di posizione: la mediana e la moda I principali tipi di rapporti statistici (di composizione, di derivazione, di coesistenza) Le diverse tipologie di numeri indici a base fissa e base mobile UD 3 Gli indici di Il campo di variazione; lo scarto semplice medio e quello quadratico variabilità medio; la distribuzione gaussiana; il coefficiente di variazione e la concentrazione MODULO 3: L’interpretazione dei dati Unità didattiche UD 1 Le principali metodologie Conoscenze L’interpolazione matematica e quella statistica; Il metodo dei minimi quadrati: la condizione di accostamento, l’indice quadratico relativo, le funzioni interpolanti di tipo lineare, l’estrapolazione della serie storica; La regressione e la correlazione MODULO 4: Nozioni di statistica demografica e sanitaria Unità didattiche UD 1 La statistica demografica Conoscenze La demografia Cenni sui principali strumenti utilizzabili in termini di osservazione della popolazione e dello sviluppo della medesima UD 2 I dati sanitari La statistica Cenni sui metodi statistici per l’analisi di dati sanitari sanitaria SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA · Quali delle seguenti definizioni è errata? 1. 2. 3. La moda è l’unica media di posizione applicabile anche a fenomeni misurati su scala nominale; L’estrapolazione della serie storica presenta un dato certo se e solo se la funzione interpolante presenta un indice I minore di 0,1 ; Lo scarto quadratico medio si ottiene eseguendo la radice quadrata della 4. varianza; La frequenza relativa di una modalità è il rapporto fra la frequenza della modalità ed il numero totale delle unità statistiche · Si è rilevato che nel 2002 un’industria chimica ha acquistato materie prime all’estero per 320.414 euro su un totale di acquisti di 420.312 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta? 1. 2. 3. 4. · 1. 2. 3. 4. l’indice di concentrazione è pari a 0,23; il rapporto di composizione è 76,23%; il rapporto di coesistenza è 23,77%; il numero indice è 1,34 L’indice quadratico relativo I: serve, in un diagramma a dispersione, per stabilire il tipo di funzione interpolante da utilizzare; serve per valutare la bontà dell’accostamento di una funzione ai punti di un diagramma a dispersione; è sempre un numero negativo; è sempre un numero intero. · Quale di queste affermazioni pertinente l’angolo fra le rette di regressione è falsa? 1. se l’angolo è retto, non c’è dipendenza lineare tra le due variabili; 2. se l’angolo è nullo, la regressione è perfetta ed in questo caso le coppie di valori dei dati appartengono tutte alla retta; 3. se il coefficiente di regressione è positivo, l’angolo assume valori particolarmente piccoli; 4. più l’angolo è piccolo, migliore è il grado di approssimazione dei dati da parte delle due rette. · Si vuole eseguire una indagine statistica (i cui esiti verranno poi presentati mediante una tabella a doppia entrata) avente le seguenti caratteristiche: la popolazione statistica è molto ampia per cui si sceglie per la rilevazione una tecnica campionaria; il primo carattere deve essere qualitativo ordinale, suddiviso in un massimo di 5 modalità; il secondo carattere deve essere invece di tipo quantitativo continuo e deve essere rilevato utilizzando la metodologia delle classi di intervallo (massimo 5 di ampiezza omogenea). Dopo aver chiarito la differenza esistente tra carattere di tipo “qualitativo” e “quantitativo”, si ipotizzi liberamente - con dati a piacere - quale potrebbe essere una rilevazione di questo tipo (individuando popolazione “tipo”, spiegando nel dettaglio le tipologie di carattere scelte e motivando la modalità di tecnica di rilevazione campionaria ritenuta allo scopo più idonea). · L’interpolazione e la regressione: dopo avere introdotto in quali contesti si utilizzano queste due metodologie, si illustrino in dettaglio le informazioni che si possono ricavare dall’applicazione delle medesime. Trieste, 15 maggio 2014 L’ insegnante (prof. Roberto Bussani) Discliplina: PSICOPEDAGOGIA Docente: prof.ssa Giovannina Ritacco TESTI IN ADOZIONE U. Avalle-- M. Maranzana – "Pensare ed educare" volumi 2 e 3, edizione Paravia M.Bernardi – A. Condolf - “Psicologia” – ed. Clitt Renzo Tassi – Itinerari pedagogici 2° e 3° volume, editore Zanichelli 2009 SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe 5F era inizialmente composta da 37 allievi, di cui uno dislessico; nel corso dell'anno scolastico se ne sono ritirati in tanti, quindi ora la classe consta di 20 unità; quasi tutti gli alunni sono lavoratori, costretti a compiere turni per esigenze di servizio, oltre ai loro molteplici impegni nella vita privata e familiare che talvolta hanno impedito la loro presenza in classe specialmente nelle prime ore di lezione. Tutti gli allievi provengono da percorsi scolastici diversi con idoneità alla quinta classe acquisita in precedenza. L'interesse per la disciplina è stato soddisfacente, sia per l'impegno che per il rispetto di scadenze programmate. Non ci sono situazioni critiche da segnalare e, nel complesso, tutti gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Il comportamento tenuto dal gruppo classe è stato adeguato e costruttivo, sia in termini di frequenza che di coinvolgimento e motivazione. OBIETTIVI CONOSCENZE: • il percorso storico della pedagogia, dal 1700 ai nostri giorni; • un esame critico dei problemi educativo-formativi e della scuola d’oggi. • definire il concetto di comunicazione e distinguere le caratteristiche della comunicazione circolare • elencare i processi mentali di codifica e decodifica durante una comunicazione • indicare le funzioni del gruppo dei pari nell’adolescenza • elencare i fattori che determinano un buon invecchiamento • indicare i cambiamenti fisici, psichici e sociali nell’anziano • descrivere le più comuni patologie psichiatriche dell’anziano • indicare le funzioni cognitive compromesse nella demenza e gli effetti sul comportamento COMPETENZE: • analizzare situazioni pedagogico-educative; • saper utilizzare il lessico generalmente appropriato nell’esposizione dei contenuti; saper esemplificare in modo pertinente il discorso teorico; • saper analizzare fatti, fenomeni, problemi della realtà sociale; • saper utilizzare le conoscenze acquisite nell’analisi di fatti, fenomeni, problemi CAPACITA’: • saper esporre le conoscenze in forma sostanzialmente chiara, pertinente, e coerente; • saper elaborare i contenuti in forma critica; • gestire un discorso pluridisciplinare. METODOLOGIA DIDATTICA Le lezioni sono state di tipo frontale e sempre interattive. Ho cercato di stimolare gli alunni al dialogo e alla riflessione. Talvolta ho utilizzato il mezzo filmico, come punto di partenza per suscitare la motivazione all’argomento da trattare o alla fine di un percorso per raccogliere le conoscenze. Ho fatto uso di schemi, mappe di semplificazioni del testo per facilitare lo studio agli allievi. Sono state proposte conferenze per approfondire le tematiche svolte in classe, in particolare contro le dipendenze e sul valore del volontariato. Durante il periodo dei recuperi all’insegnamento individualizzato è stato abbinato il metodo del mutuo insegnamento ed il lavoro a coppie. Nel mese di aprile è stata effettuata una simulazione di terza prova , come prevede la normativa. Il programma è stato svolto utilizzando le seguenti metodologie: lezione frontale, lezione dialogica, adattamento del testo, semplificazione del testo, lavoro a coppie e lavoro di gruppo, schemi a mappe, interventi usando il film. VERIFICA E VALUTAZIONE Nel primo e secondo quadrimestre sono state adottate prove scritte che hanno privilegiato lo sviluppo di tracce di psicopedagogia, come prevede la terza prova d’esame. Ciascuna prova faceva riferimento ad una precisa griglia di misurazione con i relativi criteri di valutazione. (vedi allegati). Le prove scritte effettuate sono state due per quadrimestre. Ciascun alunno ha sostenuto due prove orali per quadrimestre, in cui veniva richiesta capacità di esposizione e di collegamento. Tutte le prove di verifica sono state somministrate con cadenza regolare al fine di sondare il raggiungimento degli obiettivi intermedi e finali della disciplina. La valutazione sommativa ha preso in considerazione i seguenti aspetti: 1) Conoscenza e grado di comprensione di contenuti; 2) Capacità espressive e uso della terminologia specifica della disciplina; 3) Capacità logiche, critiche e di collegamento; 4) Capacità di approfondimento autonomo e di rielaborazione; 5) Costanza nell'impegno; 6) Partecipazione attiva alle attività proposte e pertinenza degli interventi Le attivita’ di recupero per gli alunni con carenze al primo quadrimestre sono state effettuate in itinere con uno studio individuale dell’alunno e su richiesta con un intervento individualizzato. GRIGLIA DI VALUTAZIONE I punteggi sono stati assegnati assegnati in decimi, secondo una scala così strutturata: VOTI 1-3 INDICATORI Prestazione gravemente carente, lacunosa, errata 4 Prestazione insicura, difficoltosa, errori abbastanza rilevanti 5 Prestazione prossima agli obiettivi minimi, incertezze e qualche lieve lacuna Conoscenze e competenze sufficientemente adeguate, non approfondite e talvolta superficiali; errori non gravi 6 7 Conoscenze e competenze adeguate ; linguaggio adeguato, parziale capacità di analisi dei problemi proposti. 8 Conoscenze e competenze che permettono di orientarsi agevolmente nella risoluzione dei problemi proposti; buona capacità di analisi; qualche spunto critico Ottime conoscenze e competenze, linguaggio fluido, vivo interesse, capacità di analisi e sintesi dei problemi, partecipazione attiva con spunti critici di buon livello. 9-10 PROGRAMMA DETTAGLIATO DI PSICOPEDAGOGIA SVOLTO FINO AL 15 MAGGIO: PEDAGOGIA Jean Jacques Rousseau: integrazione tra pedagogia e politica; il suo pensiero pedagogico (Emilio); prefazione: psicologia evolutiva e puericentrismo; libro primo: il "gran principio" e l'educazione; libro secondo: la seconda età educativa, la formazione intelligente dei sensi, la libera attività; libro terzo: la terza età educativa, l'istruzione e l'utilità; libro quarto: "la seconda nascita" e l'educazione alle passioni; libro quinto: Sofia e l'educazione femminile. Il suo pensiero sociale (Contratto Sociale) Johann Heinrich Pestalozzi: l'apostolo dell'educazione popolare; pedagogia e società: educazione e sviluppo del genere umano; dalla retorica illuministica all’azione riformatrice di Neuhof attraverso il ‘fango del mondo’; il romanzo pedagogico-popolare ‘Leonardo e Geltrude’: l'impegno sociale per l'educazione degli umili; l'evoluzione del metodo elementare a Burgdorf; Yverdon: apogeo e crisi del sistema educativo pestalozziano; la fortuna delle pedagogie di Pestalozzi Friedrich Froebel: la scoperta dell'infanzia; l'educazione dell'uomo e la continuità educativa; la figura e i compiti dell'educatore: la madre e la "maestra giardiniera"; i luoghi e gli ambienti dell'educazione; il metodo educativo tra linguaggio e gioco; l'aspetto più caratteristico del "metodo Froebel": i doni; la fortuna del suo metodo Raffaello Lambruschini: teorizzazione e sperimentazione; le agenzie educative: chiesa, famiglia e scuola; San Cerbone; Della Educazione: Il problema dell'educazione morale; Dell'Istruzione Aristide Gabelli: il metodo dell’insegnamento e la necessità di una nuova scuola Sorelle Agazzi e l’educazione infantile materna; l'applicazione del metodo: le attività di vita pratica; il gioco e l'educazione estetica; l'educazione sensoriale: dal colore alla materia, dalla materia alla forma Esperienze ed attivismo pedagogico: John Dewey; il pensiero filosofico, centralità dell'esperienza; il ruolo ed il significato dell'educazione; democrazia ed educazione, l'analisi del rapporto tra società e processo formativo; le fonti di una scienza dell'educazione, il significato del sapere pedagogico; la didattica e l'esperimento di Chicago; il metodo; esperienza ed educazione: una revisione critica; il dibattito sull'educazione progressiva Interesse ed ambiente: Decroly; programmi e bisogni; il metodo; "centri di interesse" e ambiente; la globalizzazione Maria Montessori e la "casa dei bambini"; l'ambiente educativa; il materiale scientifico; il metodo; la maestra "direttrice"; le critiche alla didattica montessoriana Don Milani e l’esperienza di Barbiana, i principi pedagogici; la lettera ad una professoressa; dal trasmettere al comunicare: "Dolci" PSICOLOGIA La comunicazione La dinamica del processo di comunicazione, il potere dei nuovi media, le conseguenze dell'evoluzione dei mezzi di informazione, la comunicazione tra esseri umani, le modalità della comunicazione verbale, lo stile nella comunicazione, la comunicazione non verbale o analogica, il linguaggio del corpo, il contesto nel quale si svolge la comunicazione, lo spazio e la "bolla d'aria" Caratteristiche delle comunicazioni di massa Le relazioni interpersonali: bisogni e motivazioni L’età anziana Gli aspetti demografici della vecchiaia Cambiamenti fisici, cognitivi e sociali L’affettività e la personalità dell’anziano Assistenza domiciliare: integrata, ospedalizzazione a domicilio, day hospital geriatrico, centro diurno per anziani, struttura residenziale, case albergo, RSA e residenze protette o strutture protette per non auto-sufficienti Le psicoterapie Terapia comportamentale Terapia umanistico- esistenziale Terapia cognitiva e della famiglia Valutazione e controllo delle psicoterapie L’invecchiamento cerebrale patologico: le demenze La demenza di Alzheimer Morbo di Parkinson La depressione Disturbi bipolari SIMULAZIONE DI PSICOPEDAGOGIA 1) Secondo Dewey il lavoro: a)deve essere a pieno diritto nella scuola b)nella scuola non va considerato c)ha una funzione subalterna allo studio d)nessuna delle risposte precedenti 2) Le Agazzi preferiscono che il bambino: a)giochi con materiale strutturato b)giochi con materiale occasionale c)giochi con quanto gli dà la maestra d)giochi con materiale scientifico 3) Secondo Gabelli, l'educazione deve: a)colmare il divario tra cittadini e istituzioni b)rivolgersi a pochi c)essere riservata ai capaci ed ai meritevoli d)rivolgersi a tutti 4) Quali sono i due sintomi rivelatori della depressione maggiore: a)insonnia o ipersonnia e agitazione psicomotoria b)affaticamento e perdita di energia c)diminuita capacità di pensiero e insonnia d)diminuito interesse per le attività e umore depresso 5) Individua affinità e differenze tra la scuola materna agazziana ed il Kindergarten di Froebel _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 6) Parla dell'assistenza domiciliare e degli obiettivi che tale servizio si pone _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Trieste, 15 maggio 2014 L'insegnante Giovanna Ritacco DISCLIPLINA: IGIENE E PUERICULTURA DOCENTE: prof.ssa Giovannina Ritacco TESTI IN ADOZIONE R. Tortora, “Competenze di cultura medico-sanitaria”, vol. 2, CLITT Ed. 2000 Testo consigliato: G. Donegani, G. Menaggia“Nutrizione e salute oggi”, CLITT Ed. 2000 SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe 5F era inizialmente composta da 37 allievi, di cui uno dislessico; nel corso dell'anno scolastico se ne sono ritirati parecchi, quindi ora la classe consta di 20 unità; quasi tutti gli alunni sono lavoratori, costretti a compiere turni per esigenze di servizio, oltre ai loro molteplici impegni nella vita privata e familiare che talvolta hanno impedito la loro presenza in classe specialmente nelle prime ore di lezione. Tutti gli allievi provengono da percorsi scolastici diversi con idoneità alla quinta classe acquisita in precedenza. L'interesse per la disciplina è stato soddisfacente, sia per l'impegno che per il rispetto di scadenze programmate. Non ci sono situazioni critiche da segnalare e, nel complesso, tutti gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Il comportamento tenuto dal gruppo classe è stato adeguato e costruttivo, sia in termini di frequenza che di coinvolgimento e motivazione. OBIETTIVI CONOSCENZE: • Per quanto concerne le conoscenze acquisite, si rimanda al programma effettivamente svolto, che si allega al Documento. COMPETENZE: • Essere in grado di curare e tutelare il bambino e l'anziano, predisponendo una dieta alimentare adeguata alle diverse fasce d'età, sia qualitativamente che quantitativamente. • Competenze osservative delle trasformazioni fisiologiche e patologiche dell'invecchiamento. • Semplici competenze relative al monitoraggio del livello di evoluzione della demenza. • Competenze di tipo osservativo e riabilitativo. • Essere in grado di indicare ai pazienti ed alle loro famiglie le strutture sociosanitarie di base più consone alle loro esigenze ed aspettative. CAPACITA’: • Analisi e confronto dei dati. • Ricerca, nell'ambito delle proprie conoscenze, delle possibili cause di una patologia. • Assistenza, dal punto di vista sanitario, del bambino e dell'anziano nei vari momenti della giornata. • Affiancamento dei sanitari e dei familiari nell'assistenza del bambino e dell'anziano. • Saper predisporre una dieta alimentare adeguata sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. • METODOLOGIA DIDATTICA Lezione frontale informativa. Collegamenti tra l’intervento didattico ed il vissuto quotidiano. Proposta di discussione collettiva per coinvolgere e far partecipare attivamente gli studenti al dialogo educativo. Lettura di articoli, testi, riviste specifiche (potenziamento delle capacità di comprensione e lessicali). Proposta di commento di articoli, testi, riviste del settore (attivazione delle capacità d’integrazione e rielaborazione delle conoscenze). Visione e discussione di film attinenti agli argomenti in programma. Proposta di risoluzione di quesiti (potenziamento e rielaborazione delle conoscenze e delle competenze). Libro di testo, libri attinenti alla materia specifica, articoli di riviste scientifiche, materiale multimediale, materiale audiovisivo, dispense personali del docente, sia cartacee che su supporto informatico. VERIFICA E VALUTAZIONE Da quanto concordato nella riunione per Dipartimento all’inizio del corrente a.s., sono state effettuate almeno due verifiche per ciascun quadrimestre E’ stata effettuata una simulazione della terza prova dell’esame di Stato. Nei test strutturati sono state valutate le conoscenze e le capacità logiche, le analisi, le capacità di sintesi, di osservazione, di estrapolazione, ecc., attribuendo un punteggio calibrato in base alla difficoltà della richiesta. Nelle verifiche orali, oltre alle capacità espositive-lessicali, sono stati valutati i contenuti espressi, le capacità di analisi/sintesi, di rielaborazione delle conoscenze, il grado di acquisizione dellecompetenze attraverso un colloquio, a volte anche interdisciplinare. Nella valutazione sommativa si è tenuto conto del profitto raggiunto, dell’impegno individuale profuso, della partecipazione all’attività didattica ed al colloquio educativo. Per la traduzione di tutte le valutazioni in voto si è fatto riferimento a quanto stabilito nel P.O.F. dell’a.s. in corso. La valutazione sommativa ha preso in considerazione i seguenti aspetti: 7) Conoscenza e grado di comprensione di contenuti; 8) Capacità espressive e uso della terminologia specifica della disciplina; 9) Capacità logiche, critiche e di collegamento; 10)Capacità di approfondimento autonomo e di rielaborazione; 11)Costanza nell'impegno; 12)Partecipazione attiva alle attività proposte e pertinenza degli interventi GRIGLIA DI VALUTAZIONE I punteggi sono stati assegnati assegnati in decimi, secondo una scala così strutturata: VOTI INDICATORI 1-3 Prestazione gravemente carente, lacunosa, errata 4 Prestazione insicura, difficoltosa, errori abbastanza rilevanti 5 Prestazione prossima agli obiettivi minimi, incertezze e qualche lieve lacuna Conoscenze e competenze sufficientemente adeguate, non approfondite e talvolta superficiali; errori non gravi 6 7 Conoscenze e competenze adeguate; linguaggio adeguato, parziale capacità di analisi dei problemi proposti. 8 Conoscenze e competenze che permettono di orientarsi agevolmente nella risoluzione dei problemi proposti; buona capacità di analisi; qualche spunto critico Ottime conoscenze e competenze, linguaggio fluido, vivo interesse, capacità di analisi e sintesi dei problemi, partecipazione attiva con spunti critici di buon livello. 9-10 Le attivita’ di recupero per gli alunni con carenze al primo quadrimestre sono state effettuate in itinere con uno studio individuale dell’alunno e su richiesta con un intervento individualizzato. Un gruppo di corsisti ha avuto la capacità di cogliere i temi loro proposti con particolare competenza critica e spesso è intervenuto attivamente alla lezione citando esperienze personali e ponendo domande, mostrando un notevole impegno, efficace partecipazione all'attività didattica, raggiungendo livelli eccellenti nel profitto. PROGRAMMA DETTAGLIATO SVOLTO FINO AL 15 MAGGIO: DI IGIENE E PUERICULTURA La senescenza: Aspetti biologici e demografici dell’invecchiamento Le teorie dell’invecchiamento Le principali trasformazioni anatomo-patologiche Modificazioni di organi ed apparati Caratteristiche specifiche di alcune malattie Funzione respiratorie: bronchite cronica, polmonite, tubercolosi. Funzione cardiocircolatoria: infarto del miocardio e sue complicanze Alimentazione del cardiopatico Prevenzione speciale delle malattie di grande rilevanza sociale: diabete e sue complicanze, i vari tipi di diabete, prevenzione e cura del piede diabetico, alimentazione del diabetico L'artrosi senile, l'incontinenza urinario e piaghe da decubito L’invecchiamento cerebrale patologico: le demenze La demenza di Alzheimer Morbo di Parkinson La depressione I disturbi bipolari Strutture socio-sanitarie di base Il servizio sanitario nazionale I servizi socio-sanitari per anziani RSA SRR Centro diurno Assistenza domiciliare Alimenti ed alimentazione Concetto di alimento complesso Bioenergetica, metabolismo basale ed energetico, peso teorico, indice di massa corporea Bisogni nutritivi, bisogni energetici e materiali: criteri generali di valutazione La funzione degli alimenti complessi e dei nutrienti in una dieta equilibrata Alimentazione nella prima infanzia, allattamento materno Alimentazione in gravidanza Il divezzamento L’alimentazione nel bambino dopo il divezzamento Disturbi nella nutrizione L’alimentazione nella seconda infanzia, terza infanzia, adolescenza e nell’età adulta Alimentazione nelle persone anziane LARN linee guida per una sana alimentazione Piramide alimentare Le diete individualizzate(in relazione alla costituzione, all’età, al sesso, all’età lavorativa, alle malattie, etc) La dieta mediterranea SIMULAZIONE DI IGIENE ALUNNO: CLASSE: 1) Parla delle alterazioni caratteristiche del cervello nella Demenza di Alzheimer _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ __________________________________________________________________ 2) Quali sono le cause più frequenti nel diabete di tipo 1? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ __________________________________________________________________ 3) Quale tra le seguenti non è un’alterazione macroscopica che si verifica a livello renale nell’anziano? a)aumento del grasso peritoneale b)aumento della capsula di Bowman c)diminuzione della capsula di Bowman d)riduzione di peso 4)L’anabolismo indica: a)i processi di trasformazione degli alimenti b)i processi di biosintesi dei nutrienti c)processi di scissione dei nutrienti d)nessuna delle risposte precedenti 5)Conoscere la superficie corporea di un individio serve per calcolare: a)il metabolismo basale b)il metabolismo energetico c)l'indice di massa corporea d)il peso teorico relativo 6)Quali sono i sintomi caratteristici della tubercolosi? a)tosse, febbre, pleurite b)pleurite, enterite, meningite c)febbre, tosse, formazione di caverne polmonari d)enterite, pericardite, tosse, meningite Trieste, 3 maggio 2014 L'insegnante Giovannina Ritacco DISCLIPLINA: ES. TEC. ORGANIZZATIVA DOCENTE: prof.ssa Tiziana Scaggiante TESTI IN ADOZIONE Dispense elaborate dal docente SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe inizialmente molto numerosa si è gradualmente ridotta nel numero dei frequentanti.Risulta formata da allievi ammessi all'ultimo anno di corso a seguito di idoneità conseguita presso la nostra scuola o presso altro istituto, ciò ha determinato una disomogeneità nel cluster degli allievi sopratutto per quanto riguarda le conoscenze/competenze indispensabili per affrontare i contenuti disciplinari dell'ultimo anno. Con questa premessa si è reso indispensabile affrontare un periodo iniziale di recupero e rinforzo delle abilità pregresse con particolare attenzione al linguaggio disciplinare. La classe ha seguito con interesse, partecipazione e frequenza mediamente più che soddisfacente il percorso didattico e ciò ha consentito di raggiungere,a quasi tutti gli allievi, gli obbiettivi disciplinari,anche se con differenze significative nel profitto. Il programma è stato svolto in modo approfondito con riferimenti anche a situazioni professionali. OBIETTIVI Gli studenti hanno sviluppato più che sufficienti competenze tecnico-gestionali rispetto alla gestione delle informazioni finalizzate all'erogazione della prestazione sociale in una comunità e nel rapporto con gli stakeholders, con particolare attenzione alle relazioni comunicative e allo stile della leadership. METODOLOGIA DIDATTICA Si sono utilizzate lezioni frontali con esempi di brainstorming, problem solving,flexible mind. VERIFICA E VALUTAZIONE Verifiche programmate su obiettivi goals, con l'utilizzo di domande a risposta aperta condizionata a cinque righe di estensione allo scopo di sviluppare la capacità di sintesi dell'allievo. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Griglia per la correzione della prova di Es.tec,org. Allievo______________data___________classe________voto___ Aderen Correttezza, pertinenza dei za alla contenuti, traccia contestualizzazi one Organizzazi one coerenza argomentati va, organicità 0-2 nullo o quasi 3-4 gravemen te insufficie nte 5 insufficie nte 6 sufficient e 7-8 buono 9-10 ottimo PROGRAMMA DETTAGLIATO Es.tec.org. La costituzione della comunità: -concetto di mercato dinamico -plant-layout -ubicazione del sistema -identificazione dell’obiettivo -progettazione della prestazione: -analisi del bisogno del cliente -benchmarking -reperimento capitali: il business-plan -il concetto di strategia -i fattori interni-esterni che influenzano la strategia Organizazione aziendale -divisione del lavoro -grouping -gerarchia Proprietà lessicale, adeguatez za del registro linguistico Anali si e sinte si Punteggiat ura ortografia, morfosinta ssi -coordinamento -delega,decentramento -schemi di macrostruttura: elementare,polifunzionale -meccanismi operativi -stile della leadership -problem solving Definizione di SGQ Requisiti generali di SGQ La documentazione in SGQ L'approccio al progetto in SGQ Il concetto di controllo Il compito della direzione Programma da svolgere dopo il 15 maggio I tempi della valutazione: -valutazione ex ante -valutazione intermedia -valutazione ex post -il prolem-solving Le tecniche di raccolta dati. -il monitoraggio -l’osservazione -il focus-group -il questionario SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA Simulazione Terza Prova – Quesiti di Es. Tec. Organizzativa anno scol.2013/2014 Allievo______________________________________Classe_____________________ 1. In un business plan, cosa rappresentano le immobilizzazioni nette ? A ) le attività dell’impresa destinate all’utilizzo pluriennale B ) le eccedenze di capitale proprio rispetto a quello impegnato nelle immobilizzazioni C ) le modifiche delle fonti di finanziamento D ) gli strumenti destinati al miglioramento della prestazione 2. Nell'approccio ad un problem solving corretto cosa indica la fase di identificazione del problema ? A ) la focalizzazione degli aspetti che lo rappresentano B ) la considerazione delle eventuali alternative di soluzione C ) la valutazione delle conseguenze della scelta risolutiva D ) la selezione dell'azione risolutiva 3. Nell'individuazione di una corretta strategia,quale è il ruolo dell'outsourcing ? A) B) C) D) di risorsa esterna al sistema che può essere una minaccia o una opportunità di risorsa esterna al sistema che esprime le aspettative dell'ambiente sociale di risorsa esterna al sistema che controlla la prestazione erogabile di risorsa interna controllata dalla direzione 4. Cosa consente di conoscere l’operazione di benchmarking ? A) di conoscere i dati relativi ai nuovi clienti/utenti B) di conoscere i dati relativi alle competenze degli operatori che lavorano nella comunità C) di raccogliere informazioni sull’azienda che, operante nel nostro stesso segmento di mercato, si qualifica come le migliore D) di individuare tecnologie e conoscenze teoriche finalizzate all’erogazione di una prestazione • Nelle teorie di politica sociale Amartya Sen introduce l'approccio per capability,spiega la sua teoria ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ • L'elaborazione di un business plan ha una duplice funzione, spiega perchè ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ Trieste, 15 maggio 2014 L’ insegnante Tiziana Scaggiante DISCLIPLINA: TIROCINIO DOCENTE: prof.ssa Tiziana Scaggiante TESTI IN ADOZIONE Dispense elaborate dal docente SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe inizialmente molto numerosa si è gradualmente ridotta nel numero dei frequentanti.Risulta formata da allievi ammessi all'ultimo anno di corso a seguito di idoneità conseguita presso la nostra scuola o presso altro istituto, ciò ha determinato una disomogeneità nel cluster degli allievi sopratutto per quanto riguarda le conoscenze/competenze indispensabili per affrontare i contenuti disciplinari dell'ultimo anno e una iniziale difficoltà a riconoscersi nel gruppo classe. Con questa premessa si è reso indispensabile affrontare un periodo iniziale di recupero e rinforzo delle abilità pregresse con particolare attenzione al linguaggio disciplinare e all'azione di tutoring per quegli studenti con maggiori difficoltà, anche relazionali. La classe ha mantenuto uno stile collaborativo e positivo, ad eccezione di alcuni studenti.Il programma è stato svolto in modo approfondito con riferimenti anche a casi professionali. Gli studenti hanno sviluppato semplici competenze organizzative in rapporto al lavoro dell'operatore sociale, con particolare attenzione ai bisogni dell'utente e al rapporto comunicativo interpersonale. METODOLOGIA DIDATTICA Si sono utilizzate lezioni frontali con esempi di brainstorming, problem solving,flexible mind. VERIFICA E VALUTAZIONE Verifiche programmate su obiettivi intermedi, con l'utilizzo di domande a risposta aperta condizionata a cinque righe di estensione allo scopo di sviluppare la capacità di sintesi dell'allievo GRIGLIA DI VALUTAZIONE Griglia per la correzione della prova di Tirocinio Allievo____________data_______________classe____voto___ Correttezza, pertinenza dei contenuti, Aderen za alla traccia Organizzazio Proprietà Anali ne coerenza lessicale, si e argomentati adeguatez sinte Punteggiat ura ortografia, contestualizzazi one va, organicità za del registro linguistico si morfosintas si 0-2 nullo o quasi 3-4 gravemen te insufficien te 5 insufficien te 6 sufficient e 7-8 buono 9-10 ottimo PROGRAMMA DETTAGLIATO Tirocinio La comunicazione -ruolo dell’emittente -ruolo della ricevente -i piani della relazione comunicativa: -pubblico -sociale -personale -intimo La gestione del gruppo di lavoro -costituzione del team -organizzazione del team: avvio,analisi dei bisogni,identificazione dell'obiettivo -gestione del team: motivazione,imprinting,gateking,brainstorming,taskboarding -la teoria del goal setting I modelli decisionali nella relazione di lavoro -E.S. -U.A Il Welfare State e le strutture socio-sanitarie a disposizione del cittadino anziano -L'approccio categoriale alla prestazione sociale -la teoria di Rose -la teoria di Sen -Residenza Sanitaria Assistenziale -Struttura Riabilitativa Residenziale -Casa Protetta -Gruppo Appartamento -Centro Diurno -Assistenza Domiciliare -Assistenza Domiciliare integrata -Casa di riposo Programma da svolgere dopo il 15 maggio La comunicazione con l'anziano patologico -come affrontare agitazione e nervosismo -come affrontare ansia e paura -come affrontare allucinazioni e deliri -simulazioni di potenziamento della comunicazione in pubblico. Trieste, 15 maggio 2014 L’ insegnante Tiziana Scaggiante DISCLIPLINA: MUSICA E CANTO CORALE DOCENTE: prof.ssa Marina Masiero TESTI IN ADOZIONE Giovanni Duci, Ora di Musica, ed. Loescher, vol.A, ascoltare la musica. Altri testi di riferimento: - G. Cremaschi Trovesi, Musicoterapia, arte della comunicazione, ed Magi Educazione - M. Mila, Breve storia della musica, ed. Einaudi - M. Baroni, E. Fubini, P. Petazzi, P. Santi, G. Vinay, Storia della musica, ed. Einaudi - R. Allorto, Storia della musica, ed Ricordi - G. Macchi, Richard Wagner, ed. FME - M. Mariani, Verdi, ed. Giunti Lisciani - P. Gossett, Dive e maestri, L’Opera Italiana messa in scena, ed. Il Saggiatore - SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe 5F è frequentata da 20 alunni. La sua eterogeneità può essere vista come un elemento positivo in ambito didattico in quanto permette al docente di proporre le tematiche inerenti al programma da svolgere spaziando sui contenuti in modo sempre diversificato grazie ai diversi interventi. La materia è apprezzata e seguita con interesse pur venendo svolta nelle ultime ore. Tenendo presente che il corso serale è formato per lo più da persone spesso già impegnate in ambito lavorativo o con particolari esigenze in ambiti familiari, quindi con scarsa disponibilità di tempo per lo studio domestico, il profitto della classe può considerarsi positivo nel complesso e vi sono due casi di eccellenza. OBIETTIVI Conoscenza buona dei periodi trattati Conoscenza delle specificità dei compositori considerati Capacità di collocare temporalmente e geograficamente i principali periodi trattati Sa rilevare affinità e differenze di compositori messi a confronto Sa riconoscere all’ascolto gli strumenti musicali METODOLOGIA DIDATTICA Le lezioni si sono svolte sempre in mediateca per poter lavorare con gli strumenti multimediali messi a disposizione dalla scuola. Ciò ha reso possibile presentare il programma in modo coinvolgente e partecipativo. VERIFICA E VALUTAZIONE Le prime verifiche si sono basate su lavori di gruppo valutati individualmente, successivamente sono state per lo più simulazioni d’esame. GRIGLIA DI VALUTAZIONE 1 2 3 Nessuna Gravemente errate Grosse lacune ed errori 4 Conoscenze frammentarie con errori e lacune 5 Conoscenze superficiali, improprietà di linguaggio Conoscenze piane e non mnemoniche, con imperfezioni, esposizione imprecisa 5/6 6 6/7 7 8 9e 10 Conoscenze piane e non mnemoniche, ma non approfondite, esposizione semplice ma sostanzialmente corretta Conoscenze quasi complete, poco approfondite, esposizione corretta Conoscenze complete, guidato sa approfondire, esposizione corretta con proprietà linguistica Conoscenze complete, qualche approfondimento, esposizione corretta con proprietà linguistica Conoscenze complete, approfondite e ampliate, esposizione fluida, con utilizzo di un lessico ricco e appropriato Nessuna Non sa cosa fare Pur guidato non riesce ad applicare le minime conoscenze Applica le conoscenze minime con errori anche se guidato Nessuna Non si orienta Non riesce ad analizzare (non capisce) Compie analisi lacunose, sintesi incoerenti, commette errori Applica le conoscenze minime Analisi parziali, sintesi con errori imprecise Applica le conoscenze minime Imprecisioni, analisi con imperfezioni corrette, difficoltà di gestire autonomamente la sintesi Applica correttamente le Coglie il significato, conoscenze minime esatta interpretazione di semplici informazioni, analisi corretta. Applica autonomamente le Esatta interpretazione conoscenze anche a problemi del testo, sa definire più complessi, con errori un concetto Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi con imperfezioni Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi in modo corretto Coglie le implicazioni, compie analisi complete e coerenti Applica in modo autonomo e corretto le conoscenze anche a problemi più complessi, trova da solo le soluzioni migliori. Sa rielaborare correttamente e approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse. Coglie le implicazioni, compie correlazioni con imprecisioni, rielaborazione corretta PROGRAMMA DETTAGLIATO • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Gli Strumenti musicali: panoramica generale sulla loro classificazione; approfondimento analitico delle specie (aerofoni, cordofoni, membranofoni, idiofoni) attraverso lezioni video con ascolti e riferimenti estrapolati dal testo di adozione. Gli accordi maggiore e minore, le cadenze perfetta e sospesa, cadenza composta. I suoni armonici. L’orchestra sinfonica: visione del Bolero di M. Ravel (aspetto strutturale). Classificazione delle voci, compresi i castrati. Il Romanticismo musicale tedesco: inquadramento storico-geografico-temporale. La figura del compositore romantico: interessi, stile, valori. I luoghi della musica romantica: sale da concerto, salotti borghesi, teatri, chiese. Virtuosismo e nuovi strumenti musicali: celesta, basso tuba, perfezionamento meccanico degli strumenti musicali già esistenti, in particolare arpa e pianoforte. Musica pura e musica a programma. I principali compositori del romanticismo, panoramica su: F. Schubert, R. Schumann, J. Brahms, F. Chopin, P. I. Tchaikovskij. Cenni su F. Chopin e ascolti: Polacca n. 6 op.53, Notturni, Valzer. Cenni su F. Schubert e ascolti: lieder Erlköning, scelta dal Wintereise e Die Forelle (più quintetto solo gli accenni dei tempi). Cenni su R. Schumann e ascolti: parte del 1° tempo Concerto in la min. op. 54 per pianoforte e orchestra, Träumerei da Kinderzenen, inizio 1° tempo sinfonia n°3. Cenni su J. Brahms e ascolti: inizio primi tempi delle sinfonie Prima e Quarta e confronto con le Sinfonie Prima e Quinta di L. van Beethoven. Consultazioni e indicazioni per ricerche musicali sui siti internet di RAI3, anche per il servizio di podcast per le Lezioni Di Musica. Prolusione del Requiem di Verdi. Prolusione dell’opera Un ballo in Maschera di G. Verdi. Visione in home theatre a scuola dell’opera Un ballo in Maschera di G. Verdi. La struttura dell’opera lirica: atti, scene, numeri musicali: ouverture, aria (cavatina, cabaletta, romanza), duetto etc., recitativo (secco e accompagnato), arioso, concertato, finale, tempo di mezzo, intermezzo; le voci e il coro. L’Opera dell’800 letture da Dive e Maestri: Disporre la scena l’Opera nella società italiana Panoramica sui principali operisti: G. Rossini, V. Bellini, G. Doninzetti, G. Verdi. G. Rossini: approfondimenti su stile e caratteristiche, ascolti Sinfonia e arie dal Barbiere di Siviglia. V. Bellini: vita e stile, opere principali, ascolti da Norma: Casta Diva, e da La Sonnambula: Ah, non credea mirarti. G. Doninzetti: vita e stile, concetto di orchestrazione, opere principali, ascolti da: Lucia di Lammermoor: La scena della pazzia G. Verdi: Verdi e l’Italia, letture da Mila e Mariani, panoramica stilistica: i tre macro periodi compositivi (Allorto) e opere principali. Ascolti: Nabucco, Macbeth, Traviata, Falstaff. Programma ancora da svolgere ♦ Il teatro d’opera tedesco e R. Wagner: riforme e innovazioni ♦ La giovane scuola e G. Puccini: caratteristiche e stile. ♦ La musicoterapia: arte della comunicazione Uscite didattiche al Teatro Verdi: 1° 17/12/13, G. Verdi, Messa di Requiem per soli, orchestra e coro; 2° 2/5/14, R. Schumann Concerto in la min. op. 54 per pianoforte e orchestra, J. Brahms, Gesang der Parzen op. 89 per coro e orchestra, J. Brahms Terza Sinfonia op. 90. SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA Terza Prova MUSICA E CANTO CORALE • • • • - Che tipo d’aria è la CABALETTA? - Di chiusura di scena Di presentazione del personaggio Aria col « da capo » Romanza - Quale di questi compositori NON ha scritto Opere liriche? - H. Berlioz J. Brahms G. Verdi R. Wagner - Quale di questi strumenti è ad ancia doppia? - Violino Celesta Pianoforte Oboe - Quale di queste forme musicali NON è considerata Musica a programma? Lied Poema sinfonico Balletto Notturno - Presentare la figura del compositore romantico: interessi, stile, valori. _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ - Durante il Romanticismo molti furono i luoghi utilizzati per le esecuzioni, in particolare si prediligevano i salotti e le sale da concerto. Perché? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Trieste, 15 maggio 2014 L’insegnante prof.ssa Marina Masiero DISCLIPLINA: TECNICA ORGANIZZATIVA DOCENTE: prof.ssa Giovannina Ritacco TESTI IN ADOZIONE G. Donegani, G. Menaggia“Nutrizione e salute oggi”, CLITT Ed. 2000 SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe 5F era inizialmente composta da 37 allievi, di cui uno dislessico; nel corso dell'anno scolastico se ne sono ritirati in tanti, quindi ora la classe consta di 20 unità; quasi tutti gli alunni sono lavoratori, costretti a compiere turni per esigenze di servizio, oltre ai loro molteplici impegni nella vita privata e familiare che talvolta hanno impedito la loro presenza in classe specialmente nelle prime ore di lezione. Tutti gli allievi provengono da percorsi scolastici diversi con idoneità alla quinta classe acquisita in precedenza. L'interesse per la disciplina è stato soddisfacente, sia per l'impegno che per il rispetto di scadenze programmate. Non ci sono situazioni critiche da segnalare e, nel complesso, tutti gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Il comportamento tenuto dal gruppo classe è stato adeguato e costruttivo, sia in termini di frequenza che di coinvolgimento e motivazione. OBIETTIVI CONOSCENZE: • Per quanto concerne le conoscenze acquisite, si rimanda al programma effettivamente svolto, che si allega al Documento. COMPETENZE: • Essere in grado di curare e tutelare il bambino e l'anziano, predisponendo una dieta alimentare adeguata alle diverse fasce d'età, sia qualitativamente che quantitativamente. • Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico. • Saper utilizzare formule e tabelle per calcolare correttamente il fabbisogno energetico ed il peso corporeo teorico di un individuo. • Saper leggere e interpretare i dati LARN. • Saper suddividere la ripartizione equilibrata dei macronutrienti in funzione del fabbisogno energetico di un individuo. • Saper indicare un metodo di conservazione adeguato per tipo merceologico di alimento. CAPACITA’: • Analisi e confronto dei dati. • Valutare attraverso l'uso delle tabelle, la composizione dei principi nutritivi di un alimento • Calcolo del valore energetico di un alimento conoscendone la composizione chimica • Saper utilizzare le indicazioni della piramide alimentare • Saper predisporre una dieta alimentare adeguata sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. METODOLOGIA DIDATTICA Lezione frontale informativa. Collegamenti tra l’intervento didattico ed il vissuto quotidiano. Proposta di discussione collettiva per coinvolgere e far partecipare attivamente gli studenti al dialogo educativo. Lettura di articoli, testi, riviste specifiche (potenziamento delle capacità di comprensione e lessicali). Proposta di commento di articoli, testi, riviste del settore (attivazione delle capacità d’integrazione e rielaborazione delle conoscenze). Visione e discussione di film attinenti agli argomenti in programma. Proposta di risoluzione di quesiti (potenziamento e rielaborazione delle conoscenze e delle competenze). Libro di testo, libri attinenti alla materia specifica, articoli di riviste scientifiche, materiale multimediale, materiale audiovisivo, dispense personali del docente, sia cartacee che su supporto informatico. VERIFICA E VALUTAZIONE Da quanto concordato nella riunione per Dipartimento all’inizio del corrente a.s., sono state effettuate almeno due verifiche per ciascun quadrimestre E’ stata effettuata una simulazione della terza prova dell’esame di Stato. Nei test strutturati sono state valutate le conoscenze e le capacità logiche, le analisi, le capacità di sintesi, di osservazione, di estrapolazione, ecc., attribuendo un punteggio calibrato in base alla difficoltà della richiesta. Nelle verifiche orali, oltre alle capacità espositive-lessicali, sono stati valutati i contenuti espressi, le capacità di analisi/sintesi, di rielaborazione delle conoscenze, il grado di acquisizione dellecompetenze attraverso un colloquio, a volte anche interdisciplinare. Nella valutazione sommativa si è tenuto conto del profitto raggiunto, dell’impegno individuale profuso, della partecipazione all’attività didattica ed al colloquio educativo. Per la traduzione di tutte le valutazioni in voto si è fatto riferimento a quanto stabilito nel P.O.F. dell’a.s. in corso. La valutazione sommativa ha preso in considerazione i seguenti aspetti: 13)Conoscenza e grado di comprensione di contenuti; 14)Capacità espressive e uso della terminologia specifica della disciplina; 15)Capacità logiche, critiche e di collegamento; 16)Capacità di approfondimento autonomo e di rielaborazione; 17)Costanza nell'impegno; 18)Partecipazione attiva alle attività proposte e pertinenza degli interventi GRIGLIA DI VALUTAZIONE I punteggi sono stati assegnati assegnati in decimi, secondo una scala così strutturata: VOTI 1-3 INDICATORI Prestazione gravemente carente, lacunosa, errata 4 Prestazione insicura, difficoltosa, errori abbastanza rilevanti 5 Prestazione prossima agli obiettivi minimi, incertezze e qualche lieve lacuna Conoscenze e competenze sufficientemente adeguate, non approfondite e talvolta superficiali; errori non gravi 6 7 Conoscenze e competenze adeguate ; linguaggio adeguato, parziale capacità di analisi dei problemi proposti. 8 Conoscenze e competenze che permettono di orientarsi agevolmente nella risoluzione dei problemi proposti; buona capacità di analisi; qualche spunto critico Ottime conoscenze e competenze, linguaggio fluido, vivo interesse, capacità di analisi e sintesi dei problemi, partecipazione attiva con spunti critici di buon livello. 9-10 Le attivita’ di recupero per gli alunni con carenze al primo quadrimestre sono state effettuate in itinere con uno studio individuale dell’alunno e su richiesta con un intervento individualizzato. Un gruppo di corsisti ha avuto la capacità di cogliere i temi loro proposti con particolare competenza critica e spesso è intervenuto attivamente alla lezione citando esperienze personali e ponendo domande, mostrando un notevole impegno, efficace partecipazione all'attività didattica, raggiungendo livelli eccellenti nel profitto. PROGRAMMA DETTAGLIATO SVOLTO FINO AL 15 MAGGIO: DI TECNICA ORGANIZZATIVA I sette gruppi fondamentali di alimenti. Alimenti di origine animale:carne, prodotti ittici, latte e derivati e uova. Alimenti di origine vegetale:cereali e derivati, legumi, frutta, ortaggi. Olii e grassi da condimento. Criteri di scelta e di acquisto degli alimenti. Coefficienti di rifiuto. Bisogni di energia e nutrienti. Concetto di metabolismo. Metabolismo basale ed energetico. Indice di massa corporea. Peso ideale o desiderabile. Criteri per la distribuzione dei nutrienti nelle diverse diete. La conservazione degli alimenti: i metodi fisici, chimici e biologici. Approfondimento del concetto di razione alimentare ed uso degli alimenti nella dieta giornaliera. Alimentazione nelle varie condizioni fisiologiche (infanzia, adolescenza, età adulta, gravidanza, allattamento, terza età, attività sportiva). Dieta mediterranea. Piramide alimentare della dieta mediterranea. Alimentazione nelle comunità (ristorazione collettiva). Rapporti con le famiglie, con le autorità e con gli enti. SIMULAZIONE DI TECNICA ORGANIZZATIVA ALUNNO: CLASSE: 1) L'albume dell'uovo contiene una sostanza anivitaminica detta: a) lisozima b) avidina c) colina d) colesterolo 2) La liofilizzazione degli alimenti consente la loro: a) disidratazione a basse temperature b) disidratazione ad alte temperature c) essiccazione con metodi naturali d) conservazione con radiazioni ionizzanti 3) Il fabbisogno energetico giornaliero supplementare nella dieta della nutrice è di circa: 1. 50 kilocal 2. 150 kilocal 3. 500 kilocal 4. 800 kilocal 4) Il trattamento UHT si effettua a: a) 120 gradi per 10 minuti b) 140-150 gradi per pochi secondi c) 100 gradi per 30 secondi d) 75-85 gradi per pochi secondi 5) Come deve essere l'alimentazione equilibrata di un adulto che svolge un'attività fisica moderata? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 6) Parla della surgelazione e della catena del freddo _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Trieste, 15 maggio 2014 L' insegnante Ritacco Giovannina Discliplina: EDUCAZIONE FISICA Docente: prof. Gianfranco BENFATTO TESTI IN ADOZIONE Dispense SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe è dotata di più che sufficienti conoscenze e capacità che hanno permesso di raggiungere gli obbiettivi prefissati all’inizio dell’anno. La maggior parte della classe ha partecipato con interesse sia al dialogo educativo che all’attività motoria proposta. Il comportamento della classe è sempre stato corretto e basato su reciproca fiducia OBIETTIVI Coscienza di sé e del proprio corpo; il significato del movimento e le sue implicazioni; le competenze specifiche nel campo di alcune specialità sportive, con capacità di autoanalisi. Gli allievi, quando possibile, hanno praticato consapevolmente le attività motorie proposte, in modo appropriato, sviluppando il confronto e l’adattamento nel rispetto degli altri. Anche a livello teorico sono state acquisite nozioni basilari sull’allenamento, crampo muscolare, contrattura, distorsione, sudorazione, lavoro aerobico, anaerobico, lattacido, alattacido, la resistenza, la velocità, la mobilità articolare, stretching, l’ A.T.P. METODOLOGIA DIDATTICA Si sono svolte esercitazioni individuali e di gruppo, proporzionate ai soggetti, volte a sollecitare la plasticità e le modulazioni delle risposte motorie, finalizzate a motivare gli alunni verso il lavoro proposto, affinché raggiungessero una collaborazione reciproca. Si è seguito sempre il concetto di gradualità e ripetitività per l’acquisizione di automatismi, indispensabili nell’apprendimento delle varie tecniche, con interventi individualizzati per il recupero di carenze quando riscontrate. VERIFICA E VALUTAZIONE Attraverso prove pratiche e strutturate, si sono svolte verifiche per la percezione del miglioramento conseguito, tenendo presente: la prestazione motoria, le conoscenze, i comportamenti motori relazionari, la presenza, l’impegno e la partecipazione al dialogo costruttivo. Per l’osservazione valutativa delle prove pratiche e teoriche, sono state utilizzate scale a vari valori. Le valutazioni finali sono sono state ottenute, in linea di massima, attraverso una media tra le prove pratiche e teoriche, considerando anche l’assiduità della presenza e partecipazione. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Insuff. Non raggiunge gli obbiettivi minimi per scarsa partecipazione • Partecipazione accettabile, interesse minimo all’attività motoria, sufficienti capacità motorie • Continuità nell’impegno, discrete capacità motorie sviluppate • Continuità nell’impegno, buone capacità motorie, collaborazione con compagni e insegnante • Continuità nell’impegno, capacità motorie molto buone, collaborazione con compagni e insegnante, capacità organizzative • Continuità nell’impegno, capacità motorie molto buone, capacità collaborative e organizzative, partecipazione o contributo all’attività sportiva scolastica PROGRAMMA DETTAGLIATO Agli alunni sono state proposte le seguenti attività motorie: ° esercizi di allungamento muscolare a corpo libero ° esercitazioni di pallavolo e Basket ° test di valutazione delle capacità motorie. Le lezioni pratiche sono state integrate da informazioni teoriche sui seguenti argomenti: ° l’allenamento: principi della specificità, sovraccarico, progressione, individualità, mantenimento ° le articolazioni: la contrattura muscolare, crampo, distorsione. ° la sudorazione ° la resistenza ° la velocità ° la mobilità articolare ° Stretching ° lavoro aerobico, anaerobico, lattacido, alattacido ° da completare: il sistema muscolare (fibre bianche-fibre rosse), massimo consumo di ossigeno. Ore svolte al 15 maggio 2014: 24 TERZA PROVA-EDUCAZIONE FISICA Alunno/a_____________________________ • Quali caratteristiche ritieni utili per un atleta che si prepara alla velocità? ° ° ° ° Forza veloce Coordinazione oculo manuale Forza Capacità di trasformazione 2) Da quale fattore dipende la velocità? ° ° ° ° Presenza di un buon numero di fibre rosse. Conoscenza dello schema corporeo. Simmetrizzazione del gesto tecnico. Presenza di un buon numero di fibre bianche. 3) Qualè il fattore da cui dipende la capacità di resistere? ° Maggiore presenza di fibre bianche. ° Efficienza del sistema cardio respiratorio. ° Ridotta capillarizzazione. ° Capacità di ricostruire molecole di APT previa anaerobica alattacida. - Per allenare la resistenza esistono varie metodiche. Con quali di queste è opportuno iniziare? ° ° ° ° Metodo dei ritmi di gara. Metodo ad intervalli. Interval Training. Marathon Training. - Il principio del sovraccarico nell’allenamento _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ - La contrattura ed il crampo _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Trieste, 15 maggio 2014 L’insegnante Prof. Gianfranco BENFATTO Discliplina: ES. TEC. ORGANIZZATIVA Docente: prof.ssa Tiziana Scaggiante TESTI IN ADOZIONE Dispense elaborate dal docente SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe inizialmente molto numerosa si è gradualmente ridotta nel numero dei frequentanti.Risulta formata da allievi ammessi all'ultimo anno di corso a seguito di idoneità conseguita presso la nostra scuola o presso altro istituto, ciò ha determinato una disomogeneità nel cluster degli allievi sopratutto per quanto riguarda le conoscenze/competenze indispensabili per affrontare i contenuti disciplinari dell'ultimo anno. Con questa premessa si è reso indispensabile affrontare un periodo iniziale di recupero e rinforzo delle abilità pregresse con particolare attenzione al linguaggio disciplinare. La classe ha seguito con interesse, partecipazione e frequenza mediamente più che soddisfacente il percorso didattico e ciò ha consentito di raggiungere,a quasi tutti gli allievi, gli obbiettivi disciplinari,anche se con differenze significative nel profitto. Il programma è stato svolto in modo approfondito con riferimenti anche a situazioni professionali. OBIETTIVI Gli studenti hanno sviluppato più che sufficienti competenze tecnico-gestionali rispetto alla gestione delle informazioni finalizzate all'erogazione della prestazione sociale in una comunità e nel rapporto con gli stakeholders, con particolare attenzione alle relazioni comunicative e allo stile della leadership. METODOLOGIA DIDATTICA Si sono utilizzate lezioni frontali con esempi di brainstorming, problem solving,flexible mind. VERIFICA E VALUTZIONE Verifiche programmate su obiettivi goals, con l'utilizzo di domande a risposta aperta condizionata a cinque righe di estensione allo scopo di sviluppare la capacità di sintesi dell'allievo. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Griglia per la correzione della prova di Es.tec.org. Allievo______________data___________classe________voto___ Correttezza, pertinenza dei contenuti, contestualizzazi one Aderen za alla traccia Organizzazio ne coerenza argomentati va, organicità 0-2 nullo o quasi 3-4 gravemen te insufficien te 5 insufficien te 6 sufficient e 7-8 buono 9-10 ottimo PROGRAMMA DETTAGLIATO Es.tec.org. La costituzione della comunità: -concetto di mercato dinamico -plant-layout -ubicazione del sistema -identificazione dell’obiettivo -progettazione della prestazione: -analisi del bisogno del cliente -benchmarking - reperimento capitali: il business-plan -il concetto di strategia -i fattori interni- esterni che influenzano la strategia Organizazione aziendale -divisione del lavoro Proprietà lessicale, adeguatez za del registro linguistico Anali si e sinte si Punteggiat ura ortografia, morfosintas si -grouping -gerarchia -coordinamento -delega,decentramento -schemi di macrostruttura: elementare,polifunzionale -meccanismi operativi -stile della leadership -problem solving Definizione di SGQ Requisiti generali di SGQ La documentazione in SGQ L'approccio al progetto in SGQ Il concetto di controllo Il compito della direzione Programma da svolgere dopo il 15 maggio I tempi della valutazione: -valutazione ex ante -valutazione intermedia -valutazione ex post -il prolem-solving Le tecniche di raccolta dati. -il monitoraggio -l’osservazione -il focus-group -il questionario SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA Simulazione Terza Prova – Quesiti di Es. Tec. Organizzativa anno scol.2013/2014 Allievo______________________________________Classe_____________________ - 1. In un business plan, cosa rappresentano le immobilizzazioni nette ? A) B) C) D) le attività dell’impresa destinate all’utilizzo pluriennale le eccedenze di capitale proprio rispetto a quello impegnato nelle immobilizzazioni le modifiche delle fonti di finanziamento gli strumenti destinati al miglioramento della prestazione - 2. Nell'approccio ad un problem solving corretto cosa indica la fase di identificazione del problema ? A) B) la focalizzazione degli aspetti che lo rappresentano la considerazione delle eventuali alternative di soluzione C) D) la valutazione delle conseguenze della scelta risolutiva la selezione dell'azione risolutiva - 3. Nell'individuazione di una corretta strategia,quale è il ruolo dell'outsourcing ? A) B) C) D) di risorsa esterna al sistema che può essere una minaccia o una opportunità di risorsa esterna al sistema che esprime le aspettative dell'ambiente sociale di risorsa esterna al sistema che controlla la prestazione erogabile di risorsa interna controllata dalla direzione - 4. Cosa consente di conoscere l’operazione di benchmarking ? A) di conoscere i dati relativi ai nuovi clienti/utenti B) di conoscere i dati relativi alle competenze degli operatori che lavorano nella comunità C) di raccogliere informazioni sull’azienda che, operante nel nostro stesso segmento di mercato, si qualifica come le migliore D) di individuare tecnologie e conoscenze teoriche finalizzate all’erogazione di una prestazione • Nelle teorie di politica sociale Amartya Sen introduce l'approccio per capability, spiega la sua teoria ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ • L'elaborazione di un business plan ha una duplice funzione, spiega perchè ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ Griglia per la valutazione della Terza prova scritta · · Tipologia B: punti 1,5 per ciascuna risposta corretta Tipologia C: punti da 1 a 4,5 per ciascuna delle risposte alle domanda aperte (max 5 righe) secondo la seguente griglia Descrittori 1 gravemente insufficiente 2 insufficiente 3 sufficiente Non comprende la richiesta. Mostra conoscenze lacunose. Non risponde Comprende la richiesta ma mostra una conoscenza frammentaria dei contenuti Comprende la richiesta e mostra di conoscere i contenuti essenziali 4 buono 4,5 ottimo Comprende la richiesta e mostra una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali Comprende la richiesta,risponde in modo approfondito ed esauriente Trieste, 15 maggio 2014 L’ insegnante Tiziana Scaggiante
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