Pronti, attenti, stress! Investire nella struttura del capitale nel

Viewpoint
Ottobre 2014
Your Global Investment Authority
Pronti, attenti, stress!
Investire nella struttura
del capitale nel mutevole
panorama bancario
dell’Eurozona
Philippe Bodereau
Managing Director
Responsabile globale della
ricerca finanziaria di PIMCO
Tra pochi giorni la Banca centrale europea annuncerà i
risultati dell’Asset Quality Review (AQR) e degli stress
test condotti sulle 130 maggiori banche europee che
i mercati attendono con impazienza. Nell’intervista
che segue Philippe Bodereau, managing director e
responsabile globale della ricerca finanziaria di PIMCO,
risponde ad alcune domande frequenti sugli stress test
della BCE e discute le aree nelle quali PIMCO ravvisa
valore nell’ambito della struttura del capitale bancario.
D: Quale sarà a vostro avviso l’impatto dell’AQR e degli stress test
sulle banche europee?
Bodereau: Riteniamo che l’AQR e gli stress test saranno un’esperienza
catartica per le banche europee e un importante traguardo nel loro
percorso di ripresa. A nostro avviso si dimostreranno vantaggiosi per gli
investitori lungo l’intera struttura del capitale bancario e, per gli investitori
nel debito in particolare, costituiscono senz’altro un fattore di progresso.
Prima di analizzare nello specifico ciò che gli investitori dovrebbero
attendersi dalla pubblicazione dei risultati, prevista per il 26 ottobre, vorrei
fare un passo indietro ed esaminare il quadro generale.
Dopo anni di rinvii che hanno contribuito in misura non indifferente alla sua
ripresa economica sottotono, l’Eurozona ha finalmente preso sul serio
l’impegno di risanare i segmenti più deboli del proprio sistema bancario. Le
economie e i cittadini della regione hanno pagato un prezzo salato per
questi ritardi, ma, come si dice, meglio tardi che mai. A prescindere da ciò
che accadrà domenica prossima – e sono sicuro che troveremo molto da
criticare nel processo, nelle ipotesi e nei risultati – l’AQR e gli stress test
sono già un successo.
Per quale ragione? In primo luogo, perché costituiscono il
primo vero tentativo di depotenziare la capacità delle
autorità nazionali di esercitare un protezionismo normativo
per evitare ristrutturazioni e ricapitalizzazioni. La diffusa
mancanza di volontà delle autorità di vigilanza nazionali di
affrontare le debolezze cicliche e/o strutturali delle proprie
banche ha condotto alla “zombificazione” di ampi
segmenti del sistema bancario dell’Eurozona. Questo
fenomeno non è limitato ai paesi europei periferici, come
dimostrano le condizioni in cui versano attualmente le
banche tedesche e austriache. Grazie agli stress test e alla
leadership nella vigilanza bancaria che la BCE assumerà
dall’inizio di novembre nell’ambito del Meccanismo di
vigilanza unico (MVU), nascondere i problemi diventerà
molto più difficile.
In terzo luogo, l’esercizio ha un significativo valore
educativo e informativo per gli investitori. Non si dovrebbe
sottovalutare l’ambizione dell’AQR, un processo che dura
da un anno, durante il quale le autorità di vigilanza, le
società di revisione e i consulenti hanno passato al setaccio
milioni di fascicoli relativi a prestiti. Come minimo, questa
procedura favorirà una maggiore trasparenza nel mercato e
una migliore capacità di valutare la reale qualità degli asset
bancari nell’Eurozona. Ad esempio, i diversi principi
contabili e regimi tributari hanno condotto a significative
differenze nel modo in cui sono classificati i prestiti in
sofferenza e in cui dovrebbero essere effettuati gli
accantonamenti. Benché una piena armonizzazione sia di
là da venire, l’AQR dovrebbe portare alla creazione di un
quadro d’insieme più coerente e facilmente comparabile.
In secondo luogo, dopo l’inizio del processo di AQR un
anno fa, i timori per il nuovo ruolo di “sceriffo” svolto dalla
BCE hanno indotto diverse banche a consolidare in via
preventiva i propri bilanci (cfr. Figura 1). Esaminando
semplicemente i maggiori istituti bancari oggetto della
nostra copertura, stimiamo che siano stati raccolti EUR 79
miliardi attraverso aumenti del capitale proprio ed emissioni
di contingent convertible bond (CoCo), che si aggiungono
a significativi incrementi degli accantonamenti.
In quarto luogo, speriamo che il completamento dell’AQR
conduca a una nuova tornata di consolidamento e
razionalizzazione nei sistemi bancari più inefficienti e
ipertrofici in Europa, vale a dire in Germania e Italia, due
paesi che dovrebbero prendere esempio dalle straordinarie
riforme strutturali attuate dal settore bancario spagnolo.
FIGURA 1: MOLTE BANCHE HANNO CONSOLIDATO IN VIA
PREVENTIVA I PROPRI BILANCI
Azioni preventive in vista dell'AQR/degli
stress test dal T3 2013 (mln di EUR)
Rafforzamento
degli
accantonamenti
19.024
Emissioni di
CoCo
18.872
Aumento
del capitale
proprio
40.792
Raccolta di capitale
per paese (mln di EUR)
Altro Spagna
11.128 10.894
Francia
6.395
Italia
Greece
23.869
8.310
Germania/
Austria
18.092
Fonte: PIMCO, sulla base di informazioni e documenti depositati dalle società presso
le autorità, al 17 ottobre 2014
2
OTTOBRE 2014 | VIEWPOINT
D: Vi aspettate che molte banche non superino i test?
Bodereau: Abbiamo dedicato tempo e risorse
considerevoli ad analizzare gli stress test della BCE. Sulla
base dei nostri dati, siamo convinti che oltre metà delle 130
banche sotto esame supererà i test con successo,
collocandosi nettamente al di sopra della soglia del 5,5%
prevista per il Common Equity Tier 1 (cfr. Figura 2). In
particolare, ci attendiamo che tutti i grandi istituti nazionali
di rilevanza sistemica passino gli stress test.
FIGURA 2: CI ATTENDIAMO CHE LA MAGGIOR PARTE DELLE
BANCHE SUPERI GLI STRESS TEST DELLA BCE
Risultati attesi degli stress test
per patrimonio (mld di EUR)
Promosse
con riserva
Bocciate
3,863
1,180
Promosse
17,159
Risultati attesi degli stress test
per numero di banche
Promosse
con riserva
40
Promosse
66
Bocciate
18
Fonte: PIMCO, sulla base di un'analisi indipendente degli stress test.
Non si rilascia alcuna garanzia che la presente analisi abbia tenuto conto di tutti
gli scenari o che si produrranno risultati analoghi a quelli descritti.
Al 17 ottobre 2014
All’estremo opposto dello spettro qualitativo, abbiamo
individuato 18 banche che probabilmente non supereranno
gli stress test e quindi dovranno essere ricapitalizzate,
ristrutturate, cedute o messe in liquidazione. Si tratta
tendenzialmente di istituti bancari caratterizzati da bilanci
di dimensioni relativamente ridotte, appartenenti perlopiù
al settore semipubblico e cooperativo in Germania e
Austria, cui si aggiungono diverse delle più deboli banche
regionali nella periferia. Molti di questi istituti bancari sono
falliti durante lo shock finanziario del 2008 o la crisi
dell’Eurozona e sono già intente ad attuare piani di
ristrutturazione.
La categoria forse più interessante è quella delle banche
“promosse con riserva/bocciate con riserva”, che
comprende circa un terzo degli istituti in esame. Non ci
attendiamo che tali banche saranno obbligate a effettuare
ingenti aumenti di capitale, ma sarà verosimilmente
richiesto loro di adottare prassi prudenti sul fronte della
gestione dei bilanci e delle distribuzioni dei dividendi per
molti anni.
D: Non temete che le banche “bocciate” agli stress
test vadano incontro a una significativa volatilità dei
prezzi? Ciò non potrebbe condurre a un potenziale
bail-in dei creditori?
Bodereau: L’AQR provocherà probabilmente volatilità e
dispersione fra i titoli bancari, soprattutto perché il
considerevole rafforzamento degli accantonamenti inciderà
negativamente sul valore contabile degli asset tangibili e
pertanto sui principali parametri di valutazione azionari.
Per quanto concerne i creditori, riteniamo che tale esercizio
sia estremamente positivo, in quanto costituisce un
catalizzatore per il risanamento dei bilanci e il
miglioramento dei coefficienti patrimoniali. La questione
cruciale per i creditori, soprattutto per i detentori di
obbligazioni subordinate, non consiste tanto
nell’individuare promossi e bocciati, quanto nel
comprendere su chi ricadrà l’onere di una potenziale
carenza di capitale.
Una banca che non superi gli stress test avrà un paio di
settimane per presentare alla BCE un piano di azioni
correttive e fino a nove mesi per attuarlo. Per la maggior
parte delle banche in questa posizione dovrebbero essere
disponibili soluzioni private, attraverso una combinazione
di raccolta di capitali, riduzione della leva finanziaria e/o
cessioni di asset.
Nell’improbabile evento che non si possa fare ricorso a una
soluzione privata, perché la banca non è quotata (come nel
caso delle cooperative o delle società mutue) o ha perduto
accesso al mercato azionario, le norme della BCE e della
Commissione europea parlano chiaro: come accaduto in
occasione delle recenti risoluzioni di SNS Bank o Banco
Espírito Santo (BES), le azioni saranno annullate e gli
strumenti di debito subordinato saranno soggetti a
significativi haircut prima che si attinga a fondi pubblici.
Tuttavia, il Presidente della BCE Mario Draghi ha
confermato esplicitamente che gli stress test del 2014 non
prevedono il bail-in del debito senior.
VIEWPOINT | OTTOBRE 2014
3
D: Nell’ultimo trimestre la volatilità di mercato è
aumentata e le asset class rischiose, compresi i titoli
computabili nel patrimonio di vigilanza, hanno subìto
una correzione. Quali sono le principali cause di
questa debolezza?
Bodereau: Il nervosismo per l’AQR/gli stress test non ha
avuto un ruolo di rilievo in questa correzione, che è
ascrivibile principalmente a un clima generale di avversione
al rischio. Inoltre, negli ultimi mesi non sono mancate le
notizie negative sul fronte macroeconomico (timori per la
politica della Federal Reserve, dati deludenti sul PIL
dell’Eurozona) e su quello geopolitico (Russia, Medio
Oriente). Ciò ha provocato una significativa correzione delle
azioni bancarie, dei titoli high yield, delle materie prime e,
più di recente, dei titoli di Stato a più alto beta come quelli
greci, che nell’ultima settimana hanno segnato un calo di
nove punti base (cfr. Figura 3). In aggiunta, eventi
idiosincratici come il fallimento di BES e il successivo price
default del suo debito Lower Tier 2 hanno rappresentato un
campanello d’allarme per gli investitori in obbligazioni
bancarie, che mostravano un eccessivo compiacimento nei
confronti dei titoli della periferia esterna.
FIGURA 3: UN CLIMA GENERALE DI AVVERSIONE AL RISCHIO HA
PROVOCATO SIGNIFICATIVE CORREZIONI DEI PREZZI
110
Performance (ribasata a 100)
108
106
104
102
100
98
96
94
92
90
Dic
‘13
Gen
‘14
Feb
‘14
Mar
‘14
Apr
‘14
Mag
‘14
Giu
‘14
Lug
‘14
Ago
‘14
Set
‘14
PIMCO GIS Capital Securities Fund
Alto rendimiento mundial
S&P 500 Financials
Euro Bank Stoxx
BofA ML Global HY
I rendimenti passati non sono una garanzia né un indicatore
attendibile dei risultati futuri. I grafici sono forniti a scopo illustrativo
e non sono indicativi delle performance passate o future dei prodotti PIMCO.
Non è possibile investire direttamente in un indice non gestito.
Fonte: PIMCO, BofA ML, Bloomberg, al 17 ottobre 2014
4
OTTOBRE 2014 | VIEWPOINT
Tuttavia, l’andamento dei prezzi del capitale bancario non è
stato omogeneo. Gli strumenti computabili nel Tier 1
aggiuntivo (AT1) a più alto beta hanno subìto la correzione
più pronunciata, con un calo dei prezzi di 5-10 punti base
rispetto al picco di metà giugno. Tali variazioni sono state
inoltre amplificate da nuove emissioni collocate a prezzi
aggressivi e con una scadente esecuzione a settembre. Al
contempo, i CoCo T2 e i titoli T1 preesistenti hanno
evidenziato una tenuta nettamente migliore e risentito solo
in parte di tale volatilità.
D: In quali aree ravvisate valore nell’ambito della
struttura del capitale bancario e quali sono le vostre
aspettative di rendimento per i titoli computabili nel
patrimonio di vigilanza?
Bodereau: Il punto più importante è che la nostra tesi
fondamentale rimane intatta. Il settore bancario è
interessato da un cambio di paradigma generazionale a
lunghissimo termine che avrà quale risultato bilanci più
ridotti, nettamente più solidi e altamente liquidi. Le
pressioni normative, sotto forma di stress test, nuovi indici
di leva o inasprimento dei requisiti patrimoniali a livello
nazionale (“goldplating”), rimangono intense. Ciò è vero
soprattutto nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Svizzera, i
tre grandi sistemi bancari che attualmente privilegiamo.
Grazie ai progressi finalmente compiuti nell’Eurozona, i
coefficienti patrimoniali delle banche occidentali sono
grosso modo raddoppiati e si attestano adesso a livello
massimi da decenni.
Inoltre, con alcune notevoli eccezioni, ci stiamo
approssimando a un punto del ciclo bancario nel quale le
perdite pregresse sono state per la maggior parte riconosciute.
L’AQR, a nostro avviso, individuerà in maniera efficiente le
restanti aree di debolezza. Sei anni dopo il crollo di Lehman
Brothers, due anni e mezzo dopo la ristrutturazione del
debito greco e in seguito a un intenso processo di
deleveraging e contrazione dei bilanci, alle banche
occidentali non rimangono più molte fonti di perdite.
In aggiunta, i premi per la subordinazione sono
storicamente elevati e le valutazioni lungo la struttura del
capitale fortemente disallineate, il che offre entusiasmanti
opportunità relative value e di arbitraggio (cfr. Figura 4).
Per quanto gli ibridi bancari possano essere un’asset class
impegnativa e volatile, i rendimenti correnti del 6-8% con
un option adjusted spread di circa 429 punti base per le più
solide banche dell’UE offrono un punto d’ingresso
interessante (cfr. Figura 5).
FIGURA 5: GLI SPREAD CORRENTI DEI TITOLI AT1 DELLE BANCHE
DELL’UE OFFRONO UN PUNTO D’INGRESSO INTERESSANTE NEL
MERCATO AT1
OAS (pb)
Un’altra importante considerazione d’investimento è che
gli strumenti AT1 e i CoCo delle più solide banche europee
saranno i diretti beneficiari del graduale allentamento della
politica monetaria della BCE attraverso misure non
convenzionali. In particolare, ci attendiamo che la seconda
tornata di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo
termine (TLTRO) prevista per dicembre attragga una
domanda significativa e ancori le valutazioni del debito
senior a livelli più elevati. Nel tempo, ciò dovrebbe
ripercuotersi anche sui segmenti inferiori della struttura del
capitale. Infine, riteniamo che il quantitative easing della
BCE, da noi atteso all’inizio del 2015, sarà un altro
catalizzatore positivo.
500
480
460
440
420
400
380
360
340
320
300
480 b.p.
Correzione legata a BES
e fattori geopolitici (ago '14)
429 p.b.
Primo annuncio delle
TLTRO (giu '14)
Emissioni per $40mld
con la crescente
diffusione dei CoCo
Gen
‘14
Feb
‘14
Mar
‘14
410 p.b.
Correzione generalizzata
dovuta a timori
330 b.p. macro/geopolitici (set-ott '14)
Apr
‘14
Mag
‘14
Giu
‘14
Lug
‘14
Ago
‘14
Set
‘14
Ott
‘14
Indice AT1 (OAS, pb)
I rendimenti passati non sono una garanzia né un indicatore
attendibile dei risultati futuri. Valori basati su dati esterni usando gli
algoritmi di valutazione proprietari di PIMCO. I grafici sono forniti a scopo
illustrativo e non sono indicativi delle performance passate o future dei
prodotti PIMCO. Non è possibile investire direttamente in un indice non
gestito. L'Option Adjusted Spread (OAS) misura lo spread su una molteplicità
di possibili andamenti dei tassi d'interesse. L'OAS di un titolo è il rendimento
medio che un investitore otterrà in aggiunta a quello degli swap, tenendo
conto di tutti i possibili scenari futuri di tassi d'interesse. L'indice AT1 include
i titoli più liquidi computabili nel Tier 1 aggiuntivo.
Fonte: PIMCO, al 17 ottobre 2014
FIGURA 4: I PREMI PER LA SUBORDINAZIONE RIMANGONO ELEVATI E SONO DESTINATI A RIDURSI SULLA SCIA DELL’ESPANSIONE
MONETARIA DELLA BCE
OAS BP (MULTIPLO RISPETTO AL DEBITO SENIOR) SALVO DIVERSAMENTE SPECIFICATO
JPM
BARCLAYS
LLOYDS
UBS
BBVA
106
65
26
35
45
Sub cash
151 (1,4x)
189 (2,9x)
150 (5,7x)
n.d.
186 (4,1x)
CoCo T2
n.d.
421 (6.5x)
396 (15,0x)
287 (8,2x)
n.d.
300 (2,8x)
425 (6,6x)
346 (13,1x)
169 (4,9x)
n.d.
n.d.
539 (8,3x)
461 (17,5x)
n.d.
434 (9,6x)
PB 1x,
PER 10,5x
PB 0,7x,
PER 10,1x
PB 1,3x,
PER 9,9x
PB 1,2x,
PER 14,2x
PB 1,2x,
PER 17,3x
Senior cash
T1 vesshio stile /Privilg.
AT1 nuovo stile
Azioni
I rendimenti passati non sono una garanzia né un indicatore attendibile dei risultati futuri. I grafici sono forniti a scopo illustrativo e non sono indicativi delle performance
passate o future dei prodotti PIMCO. P/B = Rapporto prezzo/valore contabile. P/E = Rapporto prezzo/utili (attesi nel 2014) L’Option Adjusted Spread (OAS) misura lo spread su
una molteplicità di possibili andamenti dei tassi d’interesse. L’OAS di un titolo è il rendimento medio che un investitore otterrà in aggiunta a quello degli swap, tenendo conto
di tutti i possibili scenari futuri di tassi d’interesse. In parentesi è indicato il multiplo rispetto allo spread offerto dal debito senior. Le banche selezionate sono le più attive
nell’emissione di titoli computabili nel patrimonio di vigilanza. CoCo T2: contingent convertible bond Tier 2 a scadenza con cedola obbligatoria. Tier 1 vecchio stile: titoli
perpetui e riscattabili con cedola posticipabile e non cumulata. Additional Tier 1: contingent convertible bond Tier 1 perpetui e riscattabili con cedola posticipabile e non
cumulata. Rosso: valutazione elevata; giallo: valutazione equa; verde: valutazione interessante. Le valutazioni hanno scopo puramente informativo e non costituiscono una
raccomandazione in merito a prodotti, strategie o titoli particolari.
Fonte: PIMCO, sulla base del nostro modello di prezzo interno, al 21 ottobre 2014
VIEWPOINT | OTTOBRE 2014
5
Londra
PIMCO Europe Ltd
11 Baker Street
Londra W1U 3AH, Inghilterra
+44 20 3640 1000
Amsterdam
PIMCO Europe Ltd, Amsterdam Branch
Schiphol Boulevard 315, Tower A6
1118 BJ Luchthaven Schiphol, Paesi Bassi
+31 20 655 4710
Milano
PIMCO Europe Ltd - Italy
Largo Richini 6
20122 Milano, Italia
Monaco di Baviera
PIMCO Deutschland GmbH
Seidlstraße 24-24a
80335 Monaco, Germania
+49 89 1221 90
Zurigo
PIMCO (Switzerland) LLC
Dreikoenigstrasse 31a
8002 Zurigo, Svizzera
+41 44 208 3867
Hong Kong
Newport Beach Sede centrale
New York
Rio de Janeiro
PIMCO Europe Ltd (Società n. 2604517), PIMCO Europe, Ltd Amsterdam Branch (Società n. 24319743) e
PIMCO Europe Ltd - Italy (Società n. 07533910969) sono autorizzate e regolamentate dalla Financial
Conduct Authority (25 The North Colonnade, Canary Wharf, Londra E14 5HS) nel Regno Unito. Le filiali di
Amsterdam e italiana sono inoltre regolamentate rispettivamente dall’AFM e dalla CONSOB ai sensi
dell’Articolo 27 del Testo Unico Finanziario italiano.
Tutti gli investimenti comportano rischi e possono subire perdite di valore. Si consiglia agli investitori di
rivolgersi al proprio professionista dell’investimento prima di qualsiasi decisione di investimento.
Il presente documento riporta le opinioni dell’autore ma non necessariamente quelle di PIMCO, che possono
essere soggette a variazioni senza preavviso. Questo materiale viene distribuito unicamente a scopo
informativo e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza d’investimento o di una
raccomandazione in favore di particolari titoli, strategie o prodotti d’investimento. Le informazioni contenute
nel presente documento sono state ottenute da fonti ritenute attendibili, ma non si rilascia alcuna garanzia in
merito. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta in alcuna forma o citata in altre
pubblicazioni senza espressa autorizzazione scritta. PIMCO e YOUR GLOBAL INVESTMENT AUTHORITY sono
marchi depositati o marchi registrati, rispettivamente, di Allianz Asset Management of America L.P. e di Pacific
Investment Management Company LLC negli Stati Uniti e nel resto del mondo. ©2014, PIMCO.
Leggere il prospetto prima dell’adesione.
14-1074-IT
Singapore
Sydney
Tokyo
Toronto
italy.pimco.com