Viewpoint Ottobre 2014 Your Global Investment Authority Non le chiamiamo più “obbligazioni spazzatura”: è ora di riconsiderare il comparto dell’alto rendimento Quest’estate i mercati dell’alto rendimento hanno esibito un’enorme volatilità. In che modo questo incide sulle prospettive del settore? I gestori high yield di PIMCO Andrew Jessop e Hozef Arif analizzano i recenti sviluppi nel mercato, i driver sottostanti, nonché i rischi e le opportunità principali del futuro. Andrew R. Jessop Executive Vice President Gestore Hozef Arif Senior Vice President Gestore D: Qual è stata la causa della recente correzione nel mercato high yield e quali sono le principali tendenze attuali? Jessop: Il mercato high yield ha esibito un’enorme volatilità durante il terzo trimestre, oscillando all’interno di un intervallo di 105 punti base (pb) in termini di spread e di 150 pb in termini di rendimento fin dallo scorso giugno, quando i rendimenti erano crollati ai minimi assoluti. Sebbene le valutazioni abbiano contribuito a tali sviluppi, soprattutto nella fase iniziale, sulla performance del comparto high yield nel secondo semestre 2014 hanno finora inciso fattori tecnici come l’imprevedibilità dei flussi (tra cui la volatilità degli ETF) e lo squilibrio tra domanda e offerta (i dati relativi al mercato high yield sono rappresentati dal Bank of America Merrill Lynch US High Yield Index, gli spread sono quelli misurati dalla media ponderata dell’option-adjusted spread (OAS) ovvero dal rendimento rispetto ai titoli di Stato americani con analoga duration, e i rendimenti sono relativi allo yield to worst (YTW) calcolato dal fornitore dell’indice). Dopo un primo semestre 2014 favorevole al mercato high yield, caratterizzato da fondamentali solidi, dati tecnici positivi, differenziali in calo e rendimenti in forte ribasso, la seconda metà dell’anno ha visto una massiccia inversione di tendenza sulla maggior parte di questi fronti. Per quanto riguarda i dati tecnici, in particolare, da inizio anno a fine giugno (20 settimane su 26) gli afflussi retail nei fondi comuni statunitensi sono ammontati a 5 miliardi di dollari, somma rapidamente annullata da massicci deflussi per 11,4 miliardi di dollari nel solo mese di luglio (cfr. Figura 1). 4 6.4 2 6.2 0 -2 6.0 -4 5.8 -6 5.6 -8 5.4 -10 5.2 -12 5.0 -14 Gen Feb ‘14 ‘14 Mar Apr Mag Gui ‘14 ‘14 ‘14 ‘14 Lug ‘14 Ago Set ‘14 ‘14 Flussi di fondi a gestione attiva (asse dx) Flussi di ETF (asse dx) Rendimento (asse sx) Fonte: Lipper FMI, J.P. Morgan, dati al 30 settembre 2014 Ciò nonostante, a partire dal Labor Day (che cade il primo lunedì di settembre), a fronte di deflussi retail e di una generalizzata volatilità azionaria, il calendario relativamente nutrito del mercato primario ha spinto spread e rendimenti ben al di sopra dei livelli di inizio anno, portandoli rispettivamente a 450 pb e al 6,46% a fine settembre, livelli che non si vedevano da un anno a questa parte. D: Vi è stato un deterioramento dei fondamentali nell’universo high yield? Arif: In realtà i fondamentali hanno registrato un lieve miglioramento e riteniamo che questo abbia indotto gli investitori istituzionali a sfruttare le recenti correzioni e 2 OTTOBRE 2014 | VIEWPOINT FIGURA 2: SPREAD E TASSI DI INSOLVENZA NEL SEGMENTO HIGH YIELD 2.500 16 14 2.000 12 10 1.500 8 1.000 6 Default rate (%) Si noti che per gran parte di luglio non si sono avute le condizioni tipiche che accompagnano le fasi di forti deflussi retail dai fondi comuni statunitensi, quali debolezza del mercato azionario, aumento dei rendimenti dei titoli di Stato americani, livelli elevati di stress finanziario e maggiore volatilità (in base al Chicago Board Options Exchange Volatility Index o VIX). Di contro, una raffica di notizie negative sulle valutazioni eccessive in ambito leveraged finance, l’alto rischio geopolitico e l’aggravarsi delle preoccupazioni relative ai titoli sovrani hanno alimentato tali deflussi, innescando un circolo vizioso di scarse performance e ulteriori disinvestimenti. Tuttavia in agosto, in assenza di nuove emissioni, i rendimenti sono scesi al 5,30%. l’aumento dei rendimenti come punto d’ingresso opportunistico per aumentare la propria esposizione al comparto high yield. Gli utili sono cresciuti a un ritmo sostenuto dell’8,7% nel secondo trimestre, secondo le dichiarazioni di tutti gli emittenti high yield tenuti a pubblicare i propri dati. Quasi tutte le categorie del settore hanno registrato una crescita positiva su base annua dell’EBITDA (margine operativo lordo), la leva è diminuita e i margini hanno retto attestandosi a un solido 27,6%. Malgrado la recente volatilità nei mercati azionari, le società high yield continuano a beneficiare di elevati “cuscinetti azionari” in virtù dell’espansione dei multipli enterprise value. Inoltre, mentre nel 2014 l’attività di fusione e acquisizione ha segnato un aumento, i leveraged buyout si attestano a un mero 6% del volume totale delle operazioni di aggregazione societaria, ben al di sotto del picco del 18% raggiunto nel 2006. Option Adjusted Spread (bps) 6.6 Afflussi retail nei fondi comuni high yield (in miliardi di USD) Linea dorata = yield to worst (%) FIGURA 1: IMPATTO DEI FLUSSI SUI RENDIMENTI 4 500 2 0 0 ‘07 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘12 ‘13 ‘14 Spread (asse sx) Option-adjusted spread (pb) Tasso d’insolvenza (%) Fonte: BofA Merrill Lynch, Moody’s Investor Services. Dati sulle insolvenze al 31 agosto 2014 (si tratta dei dati più recenti attualmente disponibili). Dati sugli spread al 30 settembre 2014. Sebbene si tratti di un indicatore prevalentemente retrospettivo dei fondamentali, va sottolineato che il tasso di insolvenza, al 2,2%, è pari a meno della metà della media storica (cfr. Figura 2). Tenuto conto del forte calo degli interessi passivi attribuibile ai bassi tassi di rifinanziamento e al conseguente aumento degli indici di copertura degli oneri finanziari, saliti ai massimi storici, nonché del numero relativamente esiguo di obbligazioni in scadenza nei prossimi due-tre anni, non ci attendiamo un sensibile aumento delle insolvenze nel prossimo futuro. Il mercato presenta però sacche di stress, soprattutto in comparti alle prese con sfide di lungo termine sul fronte della domanda, tra cui la distribuzione al dettaglio e il settore minerario. D: Qual è il parere di PIMCO in relazione alla qualità delle recenti nuove emissioni? Jessop: A settembre 2014, le nuove emissioni hanno raggiunto quota 44 miliardi di dollari, la cifra mensile più alta da settembre 2013, in un contesto di forti deflussi dai fondi comuni statunitensi, pari a un totale di 3,5 miliardi di dollari sul mese. Si è trattato soprattutto di operazioni più liquide e di migliore qualità: le emissioni con rating BB hanno costituito oltre il 60% delle nuove emissioni complessive di settembre, a fronte di una quota del 45% dei titoli high yield in circolazione. Le emissioni con rating BB si sono inoltre distinte sovraperformando in media di 40 punti base tutte le altre emissioni. Il segmento di maggiore qualità ha inoltre attratto un considerevole numero di operatori opportunistici, quali fondi di reddito di alta qualità, portafogli investment grade e investitori crossover. A ulteriore conferma dell’aumento della qualità delle emissioni, diverse operazioni sono state cancellate o posticipate durante il mese a causa del calo d’interesse da parte degli investitori. D: Tenuto conto delle previsioni di lungo periodo di PIMCO, le valutazioni del comparto high yield in quanto classe di attività sono eque? Jessop: Fatta eccezione per due giorni a maggio 2013 in cui si è avuto un calo al 4,99%, i rendimenti della categoria speculativa non sono mai scesi al di sotto del 5% prima di quest’anno; poi per gran parte di giugno sono rimasti al di sotto di tale livello, toccando un minimo storico del 4,85%. Trattandosi di livelli solo raramente raggiunti è apparso probabile che si fosse in presenza di valutazioni eccessive, anche tenendo conto dei fondamentali solidi. Gli investitori si sono quindi concentrati essenzialmente sul “carry trade”. Oggi tuttavia, date le pressioni sul mercato high yield dovute a fattori tecnici, spread e rendimenti sono decisamente più ampi, come ho già detto prima, e i fondamentali restano altrettanto attraenti. Inoltre il prezzo medio è sceso di quasi 4,5 punti e si avvicina alla pari. Nonostante la performance negativa del terzo trimestre, i rendimenti totali da inizio anno del mercato high yield restano positivi, in linea con le nostre previsioni a inizio anno sulla riscossione delle cedole. Ci aspettiamo che in futuro il reddito cedolare continui a influire in maniera determinante sul segmento. Tuttavia, con quotazioni medie leggermente superiori a 101 dollari, gli investitori del mercato high yield possono anche beneficiare dell’apprezzamento del capitale se, come PIMCO ritiene, i titoli di Stato americani resteranno confinati all’interno di un intervallo ristretto e le insolvenze non registreranno un forte aumento. Le recenti turbolenze del mercato hanno migliorato il valore relativo delle obbligazioni ad alto rendimento, offrendo a nostro avviso un punto d’ingresso conveniente, soprattutto alla luce del corrispondente rally dei tassi “privi di rischio” e della persistente solidità dei fondamentali creditizi sottostanti della classe di attività. Le previsioni di PIMCO di un rallentamento della crescita economica globale e di tassi d’interesse contenuti nel prossimo futuro, uno scenario da noi definito “Nuova neutralità”, depongono decisamente a favore delle obbligazioni ad alto rendimento, in termini di allocazione sia tattica che strategica. D: Come dovrebbero posizionarsi gli investitori nel mercato high yield con riferimento al valore relativo e in termini di preferenza tra USA ed Europa? Arif: La dispersione limitata dei rendimenti e della performance delle obbligazioni di carattere speculativo nei vari settori continua a rappresentare un tema importante, nonostante la recente volatilità. Ravvisiamo ottime opportunità nel mercato primario; le obbligazioni di qualità più elevata presentano condizioni migliori rispetto a quelle emesse nella parte precedente dell’anno in concomitanza con il forte rally. In un’ottica settoriale prediligiamo industria, salute, tecnologia via cavo/wireless ed energia, in particolare società con attività sottostanti di alta qualità ed elevate barriere all’entrata. Restiamo invece cauti nei confronti della distribuzione al dettaglio e del settore minerario, i cui asset sono generalmente di qualità inferiore e si trovano spesso confrontati a sfide a più lungo termine sul fronte della domanda. VIEWPOINT | OTTOBRE 2014 3 In un’ottica regionale, riteniamo che le migliori opportunità si trovino negli Stati Uniti, che presentano prospettive di crescita più favorevoli di quelle europee. Inoltre dopo il forte rialzo messo a segno in Europa nel corso del 2013 e nei primi mesi del 2014, gli spread del comparto high yield europeo sono ora inferiori di 50 pb a spread analoghi negli Stati Uniti. Inoltre, con i rendimenti statunitensi superiori di quasi 200 pb a quelli europei (cfr. Figura 3), le obbligazioni statunitensi ad alto rendimento sono meglio posizionate per assorbire un eventuale aumento dei tassi, che potrebbe verificarsi gradualmente anche se l’Europa dovesse adottare una politica di stimolo prolungato, dato l’indebolimento economico. Un’area in Europa che offre a nostro avviso interessante valore relativo è quella dei titoli subordinati computabili nel patrimonio di vigilanza delle banche, che beneficiano delle politiche monetarie della Banca centrale europea. Gli investitori possono aumentare la propria esposizione tramite nuove emissioni selezionate. FIGURA 3: AMPIO DIVARIO TRA IL COMPARTO HIGH YIELD USA E QUELLO EUROPEO 8 Yield to worst (%) 7 6 5 4 3 2 Dic ‘12 Mar ‘13 Gui ‘13 High yield USA Set ‘13 Dic ‘13 Mar ‘14 Giu ‘14 Set ‘14 High yield Europa Fonte: Bank of America Merrill Lynch US High Yield Index e Euro High Yield Index, dati Bloomberg al 29 settembre 2014 4 OTTOBRE 2014 | VIEWPOINT Che si tratti di Stati Uniti o Europa, la ricerca creditizia e la selezione dei titoli rimangono di primaria importanza. Mentre gli ampi temi di mercato fungono da linee guida per la nostra analisi, l’approccio di PIMCO alla costruzione dei portafogli si fonda sull’esame dei singoli titoli e sulle aree che presentano il maggiore valore. Londra PIMCO Europe Ltd 11 Baker Street Londra W1U 3AH, Inghilterra +44 20 3640 1000 Amsterdam PIMCO Europe Ltd, Amsterdam Branch Schiphol Boulevard 315, Tower A6 1118 BJ Luchthaven Schiphol, Paesi Bassi +31 20 655 4710 Milano PIMCO Europe Ltd - Italy Largo Richini 6 20122 Milano, Italia Per tasso “privo di rischio” si intende il rendimento di un investimento teoricamente non rischioso. È dunque inteso che qualsiasi ulteriore rischio deve essere remunerato con un rendimento addizionale. Tutti gli investimenti comportano rischi e possono subire perdite di valore. Salvo altrimenti indicato, i dati relativi al mercato high yield contenuti nel presente documento sono rappresentati dal Bank of America Merrill Lynch US High Yield Index, gli spread sono quelli misurati dalla media ponderata dell’option-adjusted spread (OAS) ovvero dal rendimento rispetto ai titoli di Stato americani con analoga duration, e i rendimenti sono relativi allo yield to worst (YTW) calcolato dal fornitore dell’indice. Non è possibile investire direttamente in un indice non gestito. I titoli ad alto rendimento e a basso rating comportano rischi maggiori rispetto ai titoli con un rating più elevato. I portafogli che investono in tali titoli sono esposti a livelli più elevati di rischio di credito e di liquidità rispetto ai portafogli che non detengono tali strumenti. L’investimento nel mercato obbligazionario è soggetto a taluni rischi, tra cui il rischio di mercato, di tasso di interesse, di emittente, di credito, di inflazione e di liquidità. Il valore della maggior parte delle obbligazioni e delle strategie obbligazionarie varia in funzione delle fluttuazioni dei tassi d’interesse. Le obbligazioni e le strategie obbligazionarie con duration più lunga tendono a evidenziare una maggiore sensibilità e volatilità rispetto a quelle con duration più breve. Di norma, i prezzi delle obbligazioni diminuiscono in caso di aumento dei tassi d’interesse e l’attuale contesto di bassi tassi d’interesse fa aumentare tale rischio. Le attuali riduzioni di capacità delle controparti obbligazionarie possono contribuire al calo della liquidità del mercato e all’aumento della volatilità dei prezzi. Al momento del rimborso gli investimenti obbligazionari possono avere un valore superiore o inferiore al costo iniziale. Si consiglia agli investitori di rivolgersi al proprio professionista dell’investimento prima di qualsiasi decisione di investimento. Il presente documento riporta le opinioni dell’autore ma non necessariamente quelle di PIMCO, che possono essere soggette a variazioni senza preavviso. Questo materiale viene distribuito unicamente a scopo informativo e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza d’investimento o di una raccomandazione in favore di particolari titoli, strategie o prodotti d’investimento. Le informazioni contenute nel presente documento sono state ottenute da fonti ritenute attendibili, ma non si rilascia alcuna garanzia in merito. PIMCO fornisce servizi solo a istituzioni e investitori qualificati. Questa non è un’offerta rivolta a persone in qualsiasi giurisdizione in cui essa sia illegale o vietata. | PIMCO Europe Ltd (Società n. 2604517), PIMCO Europe, Ltd Amsterdam Branch (Società n. 24319743) e PIMCO Europe Ltd - Italy (Società n. 07533910969) sono autorizzate e regolamentate dalla Financial Conduct Authority (25 The North Colonnade, Canary Wharf, Londra E14 5HS) nel Regno Unito. Le filiali di Amsterdam e italiana sono inoltre regolamentate rispettivamente dall’AFM e dalla CONSOB ai sensi dell’Articolo 27 del Testo Unico Finanziario italiano. | Nessuna parte della presente pubblicazione può essere riprodotta in alcuna forma o citata in altre pubblicazioni senza espressa autorizzazione scritta. PIMCO è un marchio depositato o marchio registrato di Allianz Asset Management of America L.P. negli Stati Uniti e nel resto del mondo. THE NEW NEUTRAL e YOUR GLOBAL INVESTMENT AUTHORITY sono marchi depositati o marchi registrati di Pacific Investment Management Company LLC negli Stati Uniti e nel resto del mondo. ©2014 PIMCO. 14-1038-IT Leggere il prospetto prima dell’adesione. Monaco di Baviera PIMCO Deutschland GmbH Seidlstraße 24-24a 80335 Monaco, Germania +49 89 1221 90 Zurigo PIMCO (Switzerland) LLC Dreikoenigstrasse 31a 8002 Zurigo, Svizzera +41 44 208 3867 Hong Kong Newport Beach Sede centrale New York Rio de Janeiro Singapore Sydney Tokyo Toronto italy.pimco.com
© Copyright 2024 Paperzz